Searching Love - SOSPESA

di Aboo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Primo giorno di scuola.

Un ragazzo, dagli strambi capelli, si dirigeva tranquillamente verso la nuova scuola, pur cosciente di essere in ritardo.
Dopo aver camminato per circa dieci minuti si ritrovò davanti all'edificio. Era enorme, ma a lui non interessava più di tanto. Entrò e si trovò nel giardino, enorme anch'esso, gremito di studenti che chiaccheravano tra di loro. Si fermò per osservare i ragazzi e si chiese se, almeno in questa scuola, avrebbe trovato dei veri amici. Perso nei suoi pensieri non si accorse che la campanella era suonata e il giardino si fosse svuotato. Con passo lento si incamminò verso l'entrata. Qui vi trovò un vecchio, così l'aveva definito lui, molto basso che gli sorrise.
“Benvenuto alla Fairy Tail Academy. Io sono Makarov, il preside” disse l'uomo.
“Piacere. Io sono Natsu, Natsu Dragneel” rispose il ragazzo.
“Molto bene Natsu, non voglio trattenerti..” sorrise amabilmente al rosato “puoi andare, e spero ti piaccia la scuola.”
Natsu sorrise a sua volta ed entrò nella scuola.

Dentro sembrava ancora più grande e maestosa. Si fermò in segreteria, dove lo accolse una bella ragazza. Aveva lunghi capelli bianchi, occhi azzurri e un corpo prosperoso. Accolse Natsu con un sorriso sulle labbra.
ma in questa scuola sorridono tutti? pensò.
“Ciao io sono Mirajane, tu devi essere l'alunno nuovo, potrei sapere il tuo nome?”
“Natsu Dragneel” per la seconda volta, nel giro di qualche minuto, dovette ripetere il suo nome.
“Fammi controllare...” comiciò a trafficare con il computer e dopo qualche minuto di ricerca disse “Trovato! Sei nella 4°a, secondo piano prima porta a destra.”
“Ok, grazie” detto questo salì le scale ed andò al secondo piano, vide la porta e un cartellino con scritto: 4°a.

Bussò e sentì la voce del professore che, proveniente dall'interno, gli diceva di entrare. Natsu abbassò la maniglia e, una volta entrato, sentì subito un profumo buonissimo. Si chiese da dove provenisse ma la voce del professore lo destò dai suoi pensieri.
“Buongiorno, io sono il professor Scorpio, il tuo insegnante di matematica, piacere di conoscerti. Presentati alla classe”
“Si certo, io sono Natsu Dragneel e mi sono trasferito qui il mese scorso” disse Natsu.
“Direi che può bastare, siediti dove trovi un posto vuoto” il poveretto fu liquidato così.
Guardandosi intorno notò che l'unico posto vuoto era vicino ad una ragazza dai capelli colore del sole, due grandi ochhi nocciola e un corpo a dir poco perfetto. La guardò per qualche secondo come a volerle chiedere il permesso e lei fece un cenno con la testa. Sedutosi si girò verso di lei e inspirò a pieni polmoni. Con sua grande sorpresa constatò che il profumo che aveva sentito appena entrato era il suo. Non sapeva il perché, ma secondo lui quel dolce profumo sarebbe diventato una droga, se non lo era già diventata.
Qualche minuto dopo lei si girò e gli sorrise. il sorriso più bello che io abbia mai visto si ritrovò a pensare il rosato.
“Ciao, io sono Lucy Heartfilia. Tu sei Natsu, giusto?” la sua voce gli parve una melodia.
“Si, sono io. Piacere di conoscerti” rispose il rosato.
“Il piacere è tutto mio, Natsu, posso farti una domanda?” chiese la bionda un po' imbarazzata.
“Certo che puoi” piegando leggermente la testa di lato la guardò incuriosito.
“Beh... i.. tuoi capelli sono naturali? Non avevo mai visto qualcuno con i capelli rosa...”
In una situazione normale si sarebbe arrabbiato, ma con quella bellissima ragazza non ci sarebbe mai riuscito. Quindi rispose in modo calmo.
“Certo che no, sono naturalissimi.” lei lo guardò sorpresa ed ammaliata.
Per tutta la lezione parlando tra loro impararono molto l'uno dell'altra. L'ora passò velocemente, così come la seconda, durante la quale conobbe la professoressa di Giapponese, se non aveva capito male il suo nome era Cana Alberona. Da quello che aveva potuto vedere la classificò come un'ubriacona che non aveva voglia di fare nulla. Alle fine delle prime due ore Lucy, dopo aver dato un'occhiata al cellulare, si rivolse a Natsu.
“Ti andrebbe di conoscere un po' di persone? Non ti preoccupare sono miei amici.”
“Se per te non è un problema accetto volentieri.” Così si incamminarono, mentre procedevano lungo il corridoio Lucy gli parlava dei suoi amici e di quanto fossero fantastici. Si fermarono solo quando videro un piccolo gruppo di ragazzi che lei salutò subito.
“Ragazzi, sono qui,” alzò una mano nella loro direzione sorridendo “ho portato un nuovo ragazzo, spero non vi dispiaccia.”
“Lu-chan finalmente!” disse una ragazzina con corti capelli blu e un fisico esile, al suo fianco c'era un ragazzo con lunghi capelli neri, occhi scuri e pieno di piercing.
“Oh, Bunny girl” fece un cenno con il capo il moro.
“Hey” dissero gli altri in coro.
Natsu, sentendosi un po' escluso, emise un colpo di tosse che fece girare Lucy.
“Lui è Natsu il nuovo ragazzo di cui vi stavo parlando” poi si rivolse al rosato “allora lei è Levy” indicando la ragazza di poco prima “il ragazzo vicino a lei è Gajeel, il suo ragazzo” amiccò sghignazzando “lei è Erza” disse riferendosi a una ragazza con i capelli rossi “lui invece è Gerard, sono fidanzati” la rossa diventò del colore dei suoi capelli “lei invece è Juvia, infine...” si guardò in torno “dov'è Gray?”
Rispose la ragazza di nome Erza “il preside l'ha convocato”
La bionda sbiancò. “Cos'ha combinato questa volta?”
“Si è spogliato durante la lezione...” disse Erza
“S-spogliato?!” chiese immediatamente il rosato
“Si.. ha questa strana abitudine” rispose Lucy ridendo nervosamente.
Dopo essersi ripreso dalla rivelazione, Natsu parlò con il gruppetto e litigare con Gajeel, poiché lo chiamava fiammifero. Si stavano menando quando una voce li fermò.
“Ohi ragazzi, scusate il ritardo..” fece una pausa “E tu tizio strano chi sei?” chiese un ragazzo alto con capelli e occhi scuri, atletico e.. senza maglietta?!
“Tizio strano a chi? Maniaco spogliarellista!” si scaldò Natsu.
“Ohi ohi non ti scaldare fiammifero!” il moro portò in alto le mani, come a dichiarasi innocente.
“Gray, non litigare con lui..” intervenne Lucy “Comunque Gray, lui è Natsu e Natsu lui è Gray.”
“Potevi anche risparmiarti di portarlo da noi, Lucy” disse Gray.
“Ah si? Spogliarellista.” lo guardò rivolgendogli un sorrisetto di sfida.
Cominciarono a litigare e un Gajeel infuriato, per non essere stato coinvolto, si unì alla mischia.
“Uffa Gray non mi hai neanche salutata” disse Lucy.
“Scusa mi dispiace, non lo farò mai più” rispose Gray avvicinandosi a lei con uno strano sorriso dipinto sul volto. Natsu li guardava avvicinarsi sempre di più e una strana sensazione lo pervase. Voleva prendere a pugni Gray, ma non nello stesso modo prima.. lo voleva picchiare seriamente, perché si stava avvicinando alla bionda.
Gray si avvicinava sempre di più a Lucy e, quando i loro visi furono a pochi centimetri di distanza, Natsu si sentì malissimo. Poi il colpo di grazia: Lucy e Gray si stavano baciando e anche appassionatamente. Si sentì morire, il suo cuore si era fermato. Finalmente si staccarono e lei sembrava felicissima. Continuarono così per tutta la durata della ricreazione. Quando suonò la campanella Lucy e Natsu ritornarono in classe insieme dato che Gray, Juvia, Levy e Gajeel erano nella 4°B. Mentre Erza e Gerard non li seguirono, poiché entrambi erano all'ultimo anno.
Il rosato voleva sapere... voleva sapere il perché di quel bacio, anche se in cuor suo conosceva già la risposta. Prima di parlare fece un respiro profondo.
“Allora tu e Gray... state insieme?”
“Si, da due anni” rispose prontamente lei sorridendo.
Arrivarono in classe e si sedettero ai loro posti. Le altre ore passarono velocemente.
L'ultima e attesa campanella suonò e i due si diressero all'uscita dove si salutarono con gli altri.
“Dove abiti Natsu?” chiese Lucy.
“Vicino al fiume” rispose.
“Davvero? Anch'io abito in quella zona. Torniamo a casa insieme?”
“Certo! A me va benissimo!” Natsu era al settimo cielo e guardò con aria trionfante Gray. Il moro, che aveva sentito tutto e si era accorto dell'occhiata lanciata da Natsu, intervenì immediatamente.
“Vengo con voi, Lucy.” L'interpellata guardandolo dolcemente scosse la testa.
“Gray, abiti dall'altra parte della città.. non c'è bisogno che mi accompagni adesso che so che Natsu abita vicino a me” fece una piccola pausa “non ti devi più preoccupare.”
Natsu a quelle parole venne voglia di saltare di gioia e guardò per la seconda volta Gray con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto. Gray, che non voleva far arrabbiare la sua ragazza, annuì semplicemente. Per vendicarsi del rosato, prese per la vita la bionda e la baciò con passione. Tutto ciò fece scaldare Natsu più di quando già non lo fosse.
Lucy si staccò, salutò tutti e insieme a Natsu si incamminò verso casa.
“Vivi con i tuoi Natsu?” chiese curiosa la bionda.
“No, vivo da solo...” ripose lui.
“Dove vivono i tuoi?” Lucy era curiosa, voleva sapere più cose possibili su quel ragazzo dai buffi capelli rosa.
“Mia mamma non l'ho mai conosciuta, mentre mio babbo è scomparso quando ero molto piccolo..” mentre parlava assunse un aria triste, che a Lucy non sfuggì.
“Mi dispiace, non lo sapevo...” aggiunse a disagio.
“Non ti devi scusare.. dimmi di te, vivi con i tuoi?” chiese questa volta il ragazzo.
“No neanche io, mia mamma è morta quando ero piccola, mio babbo invece è ossessionato dai soldi, li ha sempre anteposti a me... voleva decidere tutto della mia vita, quindi sono scappata di casa.”
Questa volta fu il ragazzo a dispiacersi per lei. E istintivamente l'abbraccio. Lei rimase, in un primo momento, sorpresa, poi lo abbraccio anche lei.
Rimasero così per un tempo che a loro parve infinito, si staccarono e continuarono a camminare. Il silenzio era calato tra di loro. Un silenzio quasi imbarazzante.
“Io sono arrivata Natsu..” fu Lucy a rompere il silenzio.
Si fermarono davanti a un palazzo di circa tre piani, i muri erano rossi e le finestre avevano i cornicioni bianchi. Un edificio decisamente grazioso.
“Oh.. allora ci vediamo domani, possiamo andare a scuola insieme se ti va” disse Natsu tutto d'un fiato.
“Certo, per me va benissimo.. domani qui davanti alle 7:45” annuì sorridendo.
“Vedi di scendere in orario però!” ammiccò il rosato.
La ragazza rise e lo saluto dandogli la buona notte. E si congedò.
Natsu non riuscì a trattenere un sorriso e si incamminò verso casa sua che distava pochi palazzi da quello della bionda. Arrivò davanti al suo palazzo, prese la chiave e aprì la porta. Salì al secondo piano, aprì la seconda porta a sinistra e si ritrovò nel suo piccolo monolocale. Era molto piccolo, ma a lui andava bene così e poi con i soldi che aveva non poteva permettersi di meglio. Aprì il frigo per vedere cosa ci fosse di buono, ma l'unica cosa che vi trovò fu un po' di formaggio e della carne. Si appuntò mentalmente di fare la spesa e cercarsi un lavoro part-time.
Rimase sveglio a guardare la tv fino a tardi. Verso mezzanotte la spense e si sdraiò sul suo divano-letto.
A discapito di ciò che pensava, non riuscì a prendere sonno. Ripensò alla giornata appena trascorsa e alla bellissima e dolcissima ragazza che aveva conosciuto. Se teneva gli occhi aperti la sua figura gli appariva davanti e lo stesso se li chiudeva. Si girò di lato e chiuse gli occhi. Pensò alla ragazza e al suo sorriso prima di cadere tra le braccia di Morfeo. 


 

*angolo autrice*

salve a tutti!
questa è la prima long che scrivo... avevo già scritto una One-Shot ma mai una long... cercherò di postare il prima possibile.
come aveva annunciato è una nalu... *si nasconde* non sguinzagliantemi contro delle juvia inferocite... ma giurò che juvia starà con il suo adorato Gray-sama
detto questo mi dileguo. ci rivedremoooooo!

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


POV Natsu

Dormivo beatamente quando un fascio di luce mi colpì in pieno volto. Mi girai dalla parte opposta per non lasciarmi colpire cercando di riaddormentarmi. Ci stavo per riuscire, quando il campanello suonò, non mi importava quindi tentai di non pensarci. Ma la persona che stava suonando non volle saperne di farmi riaddormentare. Così mi alzai svogliatamente e andai alla porta. La aprì e vi trovai davanti l'ultima persona che mi sarei immaginato.
“Lu.. che ci fai qui...” dissi sorpreso.
“Beh ecco..” fece una pausa per poi arrossire. All'inizio non riuscì a capire ma poi mi accorsi del suo sguardo posato sul mio petto nudo. Velocemente indossai la prima maglia che trovai in giro.
“Allora perché sei qui?” ripetei.
“Stai scherzando, vero? Oggi c'è scuola! E tu stavi dormendo?” rispose sorpresa.
Maledizione, ero convinto che fosse domenica.
“Oh cazzo.. mi ero dimanticato!” detto questo mi fiondai, letteralmente, in camera.
“Modera i termini Natsu!” mi riprese strillando.
Presi la divisa che consisteva in un paio di pantaloni grigi, una camicia bianca e un gilet giallo, che non indossavo mai. Ovviamente misi anche la mia inseparabile sciarpa bianca. Tornai da lei che mi guardò confusa.
“Dove vai senza cartella?” mi chiese quasi rassegnata.
Rassegnata perché questa storia si ripeteva da un paio di mesi. Si arrabbiava sempre quando succedeva, ma sapevo che si divertiva anche lei. Mi ricordò di prendere anche la sacca da ginnastica.
Ci incamminammo verso la scuola. Come sempre parlammo per tutto il tempo e mi incantai a guardarla. In questi mesi era diventata, se possibile, ancora più bella. Quel giorno aveva i capelli sciolti e, ovviamente, la divisa della scuola. Mi piaceva davvero tantissimo e mi sembrava strano perché non mi ero mai interessato alle ragazze (fino a quel momento). Nell'altra scuola ero considerato uno dei più fighi e tutte le ragazze mi venivano dietro e anche in questa. Ma lei no. Lei stava con quel coglione di Gray.
“Hey ci sei?” una piccola mano mi distolse dai miei pensieri.
“Si si, stavo pensando” risposi e solo allora mi resi conto che eravamo arrivati a scuola.
“Tu pensi? Che novità fiammifero” mi sfotté una voce che, per mia sfortuna, conoscevo bene.
“Problemi pinguino spogliarellista?” risposi quasi ringhiando.
“Si rosellina.”
“Fatti sotto bastardo” e così cominciammo la nostra consueta rissa mattutina.
“Ohi cretini, perché non mi avete invitato?” detto questo si unì anche Gajeel.
Continuammo così per dieci minuti abbondanti, quando mi accorsi che anche Gray e Gajeel avevano portato le sacche da ginnastica.
“Voi ginnastica non l'avete di Giovedì?” chiesi.
“Oh giusto, mi ero dimenticata di dirti che oggi ginnastica la facciamo con l'altra quarta e insieme a quelli della S- a rispondermi fu Lucy.
“Come?! Io non voglio fare ginnastica con questi qui!- mi scaldai.
“Dai Natsu tanto non ti costa nulla fare ginnastica con gli altri, anzi sarà più divertente!” ribatté Lucy.
Mi arresi e in quel momento suonò la campanella. Ognuno si diresse verso la sua classe e io mi ricordai una cosa.
“Lu chi sono quelli della S?” le chiesi.
“Giusto, mi sono dimenticata di dirtelo! S sta per Sabertooth, è una classe composta da ragazzi che si credono i più fighi di tutti! Le ragazze sono delle poco di buono, mentre i ragazzi, in particolar modo due, si portano a letto tutte le ragazze che incontrano” sospira “e si sono fatti metà delle ragazze della scuola” rimasi sorpreso.
“M-metà delle ragazze?!” inspirai bruscamente.
“Si, anche alcune della nostra e della b” mentre lo disse assunse un'aria triste.
A quella rivelazione il mio cuore si fermò.
E se... si fossero portati a letto anche lei? Ma lei non era una ragazza del genere? Sarebbe stato scortese chiederle se lei fosse una di loro?
“Però io non sono tra quelle” mi disse come se mi avesse letto nel pensiero.
“Ah..” fui sollevato. “Per esempio con chi hanno.. beh hai capito!”
“Tutte le ragazze del nostro gruppo...”e tornò a essere triste.
“S-scherzi?” dire che rimasi sorpreso era un eufemismo.
“No.. nessuna di loro ne va fiera.. lo sanno in pochissimi” rimasi in silenzio.
“Comunque dobbiamo sbrigarci” aveva ragione, così corremmo verso la classe.
Riuscimmo ad arrivare qualche minuto prima del professore. Le prime due ore e la ricreazione passarono velocemente e arrivò la fatidica ora di ginnastica.
In classe entrò il prof. di ginnastica che si chiamava Taurus. Era fissato con le tette di Lucy, le chiamava sempre mammelle e lodava il suo corpo perfetto. Mi sarebbe piaciuto prenderlo a pugni, ma poiché era un professore, quindi non lo feci.
“Molto bene ragazzi e mammelle di Lucy oggi, come già saprete, faremo la lezione con la B e la S.. quindi comportatevi bene” disse allegro e guardando Lucy con occhi a forma di cuoricino.
Fatto il solito discorso, che non ascoltavo mai, ci dirigemmo in palestra.
“Natsu ricorda, non parlare con quelli della S” mi avvertì Lucy.
“Si, non ti preoccupare, poi ci sono anche gli altri con me” risposi con voce dolce.
Arrivammo davanti agli spogliatoi e ci salutammo. Vidi con piacere che c'erano le altre con lei, almeno non era da sola.
Io, invece, fui costretto a stare con il pinguino spogliarellista e la ferraglia a ambulante.
Quando entrammo mi accorsi che dentro c'era già qualcuno, forse erano quelli della S.
Mi tolsi la camicia e i pantaloni. Li sentì parlare, quindi cercai di ascoltarli, ma fu difficile dato che i miei “adorati” compagni non stavano in silenzio.
“Non vedo l'ora di vederla in pantaloncini e canottiera” disse un ragazzo moro.
“Anch'io, è dall'inizio della scuola che aspetto questo momento” rispose un ragazzo biondo.
Da quello che sentii capii che stavano parlando di una ragazza. Mi misi velocemente i miei pantaloncini verdi e una semplice maglietta bianca.
Vedi che anche Gray e Gajeel erano pronti quindi decidemmo di uscire. Nello stesso momento anche i ragazzi della S cominciarono a uscire. Mi voltai verso la porta delle ragazze sperando di vederla.
Passarono alcuni minuti e finalmente uscì.. oh merda, era semplicemente bellissima e sexy..
Indossava un paio di pantaloncini cooorti azzurri e una maglietta bianca un po' scollata, con questo abbigliamento si vedeva la maggior parte delle sue lunghe gambe e questo mi sto eccitò.. Dovevo pensare a qualcosa di veramente brutto per togliermi dalla testa la sua immagine. Non poteva essere così difficile... invece lo era, tanto.
“Allora Natsu pronto per la lezione speciale?” sentii una voce che non avrei preferito non sentire, in quel momento.
“Si si Lu, sono prontissimo!” risposi.
“Ehilà, guarda chi si vede!” disse il ragazzo biondo di prima, riferito a Lucy.
“Per sfortuna” fu il suo commento.
“Non essere fredda come al solito.. tanto lo so che ti piaccio” continuò lui.
“Non dire idiozie, Sting!” quindi si chiamava Sting.. “Poi lo sai che sono fidanzata.”
“Ah giusto, stai con quello là” intervenì il moro indicando Gray
“Quello là ha un nome Rouge” rispose Lucy con freddezza.
“Si si come dici tu, bella” questa volta fu Sting a parlare e si avvicinò pericolosamente a lei.
“Hey tu, lasciala stare” inveì io.
“E tu saresti?” mi squadrò “Non dirmi che te la fai con lui!”
Diventò tutta rossa, com'era carina quando arrossiva.
“No, è un mio amico e poi non vedo come ti possa interessare.” sbuffò la bionda.
“Si che mi interessa, perché se scopi con lui potresti farlo benissimo anche con me” un sorriso malizioso dipinto sul viso. Stavo cominciando a scaldarmi.
“Non ti preoccupare, lei non fa nulla del genere con lui” arrivò improvvisamente Gray “E poi non continuare a provarci con lei..tanto sta con me” le mise un braccio attorno alle spalle.
“Goditela finché puoi, Grigio” disse Sting e se ne andò.
“Che cafoni, li odio” sentii dire da Lucy.
“Si infatti” asserì io.
Cominciammo la lezione, 9 minuti di corsa. Per me non erano nulla ma vidi alcuni miei compagni con il fiatone. Passammo poi al riscaldamento e a esercizi in coppie. Io ero in coppia con Lucy e per questo ero al settimo cielo. Tutti si davano da fare, anche noi ovviamente, ma parlavamo per tutto il tempo. Come ultima cosa una partita a pallavolo.
I capitani delle squadre eravamo io e Sting.
Cominciò lui scegliendo il suo migliore amico Rouge. Poi fu il mio turno e scelsi Gajeel.
Dopo aver fatto le squadre, la partita cominciò. Non per vantarmi ma ero un asso negli sport.
Anche quelli della S non erano affatto male e notai con piacere che anche Lucy era bravissima (che, sfortunatamente, era finita nella squadra avversaria).
Mi incantai a guardarla giocare e per poco non mi arrivò una pallonata in faccia. Riuscì a evitare il disastro e passare la palla a Gray che la alzò. Feci un bel salto e una schiacciata degna di questo nome, che andò a segno. La partita continuò e vincemmo noi.
Sting era furioso e Lucy ne approfittò per venire da noi. Si congratulò con noi e ognuno si diresse verso il proprio spogliatoio. Ci cambiammo e tornammo nelle nostre classi. Le ore passarono velocemente.
Uscimmo da scuola e io, insieme a Lucy, ci dividemmo dal gruppo.
“Sai Lu, volevo chiederti perché quei due si interessano così tanto a te” chiesi a bruciapelo.
“Dici Sting e Rouge?” annuì “Ora ti spiego.. come ti ho già detto loro ci provano con tutte le ragazze che incontrano, beh io ero una di loro. All'inizio trovavo Sting molto bello e dolce, perché si comportava da vero gentiluomo. Ma poi cominciò a diventare volgare e mi propose di farlo. Io rifiutai e me ne andai. Da quel giorno ha cominciato a farmi complimenti e farmi delle proposte. Ma sinceramente non mi interessa più di tanto, quindi lo ignoro” spiegò velocemente.
Mi venne un'idea, ma esitai prima di chiedere.
“Ti va di andare da qualche parte domani? Tanto è Domenica, non dobbiamo andare a scuola.”
Ci stava pensando. Non è che avevo sbagliato? E se avesse rifiutato?
“Per me va benissimo, dove andiamo?”
“Al luna park o in spiaggia?”
“Mi piacciono tutti e due.. che ne dici se prima andiamo al luna park e poi andiamo a rilassarci in spiaggia?” la sua proposta mi sembrava valida, quindi annuì.
“Domani mattina vengo io alle 14, che ne dici?” proposi.
“Si certo, allora ci vediamo domani. Ciao Natsu” mi salutò e entrò in casa.
Mi diressi anch'io a casa mia. Ero felicissimo, domani avrei avuto un appuntamento con lei.. ma potevo definirlo tale?
Entrai in casa e mi buttai sul letto. Ero sfinito ma non riuscì a dormire perché ero troppo entusiasta. Avevo fame così mi abbuffai con tutto quello che trovai nel frigo. Lo svuotai e mi feci dei pop-corn. Guardai un film horror che trovai per caso in tv. Un film scadente con la solita trama, un killer che uccide le ragazze a casa da sole mentre guardano un film horror e le rincorre per tutta la casa. Loro credono di essere salve, ma poi lui arriva da dietro e le squarta crudelmente. Che noia! Spensi la tv e mi indossai il “pigiama”, se così lo si poteva definire, dato che consisteva in un paio di pantaloni grigi.
Mi coprì con le coperte e scivolai tra le braccia di Morfeo con un sorriso stampato sul volto.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


POV Lucy

Mi sveglio presto. Sono felice e nervosa.. molto nervosa. E non riesco a capire il perché. Cosa devo fare oggi per sentirmi così? Ah certo.. devo uscire con Natsu, l'idea di stare da sola con lui mi emoziona. Ma non lo voglio accettare, in fondo sto con Gray, no? Nonostante questo continuo ad essere, inspiegabilmente, felice. Mi alzo lentamente dal letto e vado ad aprire le tende.
La luce entra nella stanza e sono costretta a coprirmi gli occhi con la mano destra.
Dopo essermi abituata alla luce, mi dirigo in bagno. Quello che ci vuole ora è un bel bagno rilassante. Quindi mi tolgo i vestiti ed entro nella vasca piena di acqua calda.
Mi immergo completamente e porto le ginocchia al petto.
Chissà perché mi ha chiesto di uscire.. ovviamente perché siamo amici.. non prova sicuramente niente per me.. (nd: questo è quello che pensi tu!!!).
Ma perché mi faccio tutte queste pippe mentali? (nd: scusate il termine, non è molto “carino” da sentire ma un mio amico l'ha detta oggi a scuola e mi è rimasta in testa).
Uffa!! Mi sento così confusa.. distendo le gambe e verso il mio bagnoschiuma alla vaniglia nell'acqua. Respiro a pieni polmoni quel profumo che mi fa impazzire. Mi rilasso e nel frattempo penso a cosa potrei indossare per uscire con Natsu.


POV Natsu

Penso di aver dormito si e no qualche ora. Sono contentissimo di uscire insieme a Lucy. Le farò passare la più bella giornata della sua vita e se la ricorderà per sempre. Così si dimenticherà quello stupido ghiacciolo spogliarellista e io sarò pronto quando lo farà! Si sto esagerando.. ma non riesco a non essere felice dopo che lei ha accettato la proposta.
Non vedo l'ora di rivederla, di sentire il suo profumo, quello alla vaniglia che mi fa letteralmente impazzire. Come avevo detto, la prima l'ho vista, il suo profumo è diventato una droga per me. Non esiste posto in cui vada che non sento il suo profumo o lo cerchi.
Io ho un olfatto più sviluppato, quindi basta che sia nelle vicinanze che quella dolce fragranza mi entra nei polmoni e mi fa toccare il paradiso. Penso a come potrei sentirmi se la baciassi.. certe volte mentre parla mi soffermo a guardare le sue labbra, carnose e rosee. Mi immagino il loro sapore, presumo sia fragola, e resisto all'impulso di baciarla, talmente a lungo da farle mancare l'aria.
Per non parlare della voglia che ho di farla mia.. guardo il suo corpo e non vi vedo nessuna pecca, nessun difetto. Più la guardo e più la trovo bella.
Poi il fatto che si metta sempre minigonne, o cose corte, non mi aiuta di certo a non fare certi pensieri su di lei e sul suo bellissimo corpo.
Oggi cercherò di avvicinarmi a lei, in tutti i sensi.. spero solo che non mi rifiuti.
Mi alzo dal letto pimpante e vado in bagno. Mi lazo la faccia e mi guardo allo specchio. Vedo che sul mio viso è “disegnato” un sorriso, uno di quelli che non facevo da molto tempo.
Tutti mi conoscevano come persona sempre allegra e solare, ma nessuno sapeva che il mio era un sorriso falso. Ma da quando sono alla Fairy Tail Academy sento che il mio sorriso sta diventando vero e sincero. Tutto grazie a lei.. sento che senza di lei non riuscirei mai a continuare a sorridere così.
Beh.. credo di essermi innamorato di Lucy. Esatto Natsu Dragneel si è innamorato.
Il cellulare suona e mi risveglia dai miei pensieri. Vado a prendere il telefono e rispondo.
-Pronto?-
-Natsu.. è Juvia..- risponde la voce. Spalanco gli occhi. Lei è l'ultima persona che mi sarei aspettato di sentire.
-Oh ciao.. dimmi tutto- dico sorpreso.
-Juvia non vuole girarci intorno quindi.. ti piace Lucy..- cerco di controbattere ma non mi lascia parlare -invece Juvia ama Gray-sama.. Juvia voleva proporti di collaborare per farli lasciare.. lo sa che è meschino però loro non si amano.. ci stai?- finisce il suo discorso ma sento dalla sua voce che è impaziente.
Boccheggio per qualche secondo, riprendo fiato e le rispondo.
-Sei sicura che non si amano, perché a me sembrano felici..-.
-Si, Juvia ha notato che Lucy ultimamente non si trova bene con Gray-sama e vede che ti guarda quasi sempre.. Juvia pensa che piaci anche tu a Lucy- dopo questa “dichiarazione” accetto la proposta e discutiamo su come fare.. parliamo per tre quarti d'ora. Appena finiamo di parlare guardo l'ora e mi accorgo che sono le 13.30 e sono ancora in pigiama.
Apro l'armadio e prendo un paio di jeans con alcuni strappi, una maglia bianca e una giacca sportiva nera. Mi metto le mi all stars nere, prendo il portafoglio e il cellulare. Mi precipito fuori. Non metto neanche un cappotto tanto è una bella giornata. Esco di casa alle 13:58 perché voglio essere puntualissimo.
Arrivo sotto casa sua e sono nervosissimo. Non ho mai avuto questi problemi. Mi faccio forza e suono al campanello. Dal citofono sento la sua voce.
-Scendo subito- mi deprimo immediatamente. Se le donne dicono che scenderanno subito signifa che verrano tra un quarto d'ora minimo! E invece eccola lì.. è già arrivata.
Rimango a contemplarla per qualche minuto.
Indossa dei jeans corti con una cintura nera, una maglia bianca e un giacca verde (nd: per capirci Lucy eè vestita così: http://images.asos-media.com/inv/media/0/4/4/5/2685440/groundedindigo/image1xl.jpg ). I capelli biondi sono sciolti. È bellissima. Penso di avere una faccia da pesce lesso perché sta ridendo. Mi ricompongo e la saluto. Lei ricambia gentilmente il saluto. Le chiedo se vogliamo andare e lei annuisce. Rimaniamo in silenzio, un silenzio imbarazzante. Cerco di rompere il ghiaccio con un complimento.
-Stai benissimo, Lu-.
La vedo arrossire, quindi il complimento non le è affatto dispiaciuto.
-G-grazie, anche tu stai bene- risponde imbarazzata.
Continuiamo a camminare verso il luna park e a parlare.
Dopo dieci minuti ci troviamo davanti al luna park. Vedo i suoi occhi brillare e anche i miei stanno brillando. Le prendo la mano e corriamo alla biglietteria.
-Dai corri, Lu- le dico
-Non così velocemente- si lamenta.
Arriviamo alla biglietteria, lei vuole pagarsi il biglietto ma io insisto e alla fine cede.
Entriamo e sembriamo due bambini il giorno di natale che scartano i regali.
Ci dirigiamo subito sulle montagne russe e vedo che la fila è lunghissima.
-La fila sembra interminabile, andiamo a fare un'altra giostra?- chiedo.
-Mh.. va bene, cosa facciamo allora?-.
-Che ne dici della casa di paura?- è l'occasione perfetta per starle ancora più vicino.
-Oh, beh.. va bene..- sembra titubante.
Ci mettiamo poco ad arrivare, la casa è vicino alle montagne russe. La casa della paura è una delle tipiche case malandate con le porte che cigolano, finestre rotte e chi più ne ha, più ne metta.
Qui c'è poca coda quindi entriamo praticamente subito. Appena ci mettiamo piede si attacca subito a me. Sento che sta tremando e cerco di tirarla su di morale, se si può definire così.
-Non ti facevo così paurosa.- ho scelto il peggior modo per farlo..
-S-stai zitto.. non ho paura..- capisco che dice il falso.. le metto un braccio intorno alle spalle per farle capire che insieme a me non deve mai avere paura. Sento che si calma e questo mi rende felice. Camminiamo per cinque minuti, nei quali non mi ha mai lasciato il braccio e il suo seno preme contro di esso. Tutto ciò mi fa eccitare.. come posso eccitarmi in una casa di paura? Sono proprio strano..
Continuo a guardarla quando vengo accecato da un flash. Sbatto le palpebre qualche volta.. non sapevo facessero le foto “ricordo” qui. Beh poco mi importa.. invece mi importa, posso comprarla e tenerla. Deciso! Appena usciamo la comprerò!
-N-natsu..- sento il suo sussurro.
-Dimmi.. cosa c'è?- dico con voce dolce.
-Cos'era quella luce.. ho paura.. non ho mai sopportato le case di paura..-
-Non era nulla non ti preoccupare, poi ci sono io qui con te.. non devi aver paura- ripondo dolcemente.
La vedo annuire e sono si curo che sia anche arrossita. Sono contento che le mie parole la facciano sentire protetta.
Usciamo e mi dirigo, insieme a lei, al banco dove vendono le foto. Appena arrivo mi sorprendo. Una folla è tutta lì e sta guardando una foto. Mi avvicino e sento alcuni commenti.
-Guarda che carini..-
-Sembrano una coppietta felice-
-Stanno benissimo insieme-
-Che dolce lui.. la guarda dolcemente e la tiene stretta a se-.
Ora sono curioso e voglio vedere questa benedetta foto! Mi sporgo e rimango sorpreso. Sto zitto per un tempo interminabile e lei se ne accorge.
-Natsu, va tutto bene? Stai fissando qualcosa da un sacco di tempo-.
-G-guarda tu stessa..- le prendo la mano e la faccio avvicinare. Anche lei rimane sorpresa.
-M-ma quelli- fa una breve pausa -siamo noi due..- arrossisce -e tutti ci stanno guardando-.
Una donna ci vede e sembra entusiasta.
-Guardate sono loro! La coppia della foto!!- detto questo tutta la folla si gira e ci guardano con gli occhi a forma di cuore.
-Complimenti state benissimo insieme!-
-Si, infatti. La foto è stupenda-
-Sembrate così felici insieme-
-Si vede che vi amate-.
Dopo questo commento diventiamo rossi, da far invidia al più bel pomodoro. Tutti continuano a farci complimenti e noi stiamo ad ascoltarli con la faccia più buffa che possa esistere.
-S-sentite.. io e lui non stiamo insieme.. vi state sbagliando- mi sembra di sentire una nota di.. tristezza? Potrebbe essere? Ma sono io quello che si sente male dopo quella frase.
-Peccato.. dovreste mettervi insieme..- dice la donna di prima.
Velocemente compro la foto e, stranamente, la “commessa” mi fa firmare un foglio dicendo che è una formalità.. titubante firmo poi anche Lucy. E prima di andarcene anche lei ci fa i complimenti.
Ritorniamo alle montagne russe e la file è, pressoché, finita. Ci mettiamo in coda e l'imbarazzo tra di noi si sente, e anche molto. Cerco di rompere quel silenzio che si è creato tra di noi e ci riesco anche! Parliamo e sono felice che dopo quello che è successo abbia ancora voglia di parlarmi. Pensavo non volesse più farlo per via dell'imbarazzo che si era venuto a creare poco prima.
La fila finisce e saliamo su un vagone. Ci sediamo e assicuriamo le varie protezioni. La giostra parte e cominciamo ad urlare. Più che altro è lei che urla, io invece rido come un cretino. Adoro questo genere di giostre estreme, velocissime e ti gasano in una maniera assurda (nd: almeno è quello che penso io).
La giostra finisce e scendiamo, vedo che è felicissima e le sorrido.
-E' stato bellissimo!- dice entusiasta.
-Si, concordo- rispondo.
-Andiamo a fare altre giostre, ti preegooo!- me lo chiedo con gli occhi da cerbiatta.. come posso dirle di no? Non ci riesco. Annuisco e facciamo altre 5 giostre. È felicissima, sembra una bambina.
-Che ne dici di andare a prendere un gelato?- propongo.
Le si illuminano gli occhi.
-Si! Adoro il gelato!- risponde. Questa volta è lei che mi trascina fino alla gelateria.
Entriamo e vedo la sfilza di gusti davanti. Cavolo! Se ci sono così tanti gusti non riuscirò mai a scegliere. Perciò le dico di ordinare per prima.
-Fiordilatte, grazie- sempre gentile lei.. vedo il gelataio porgerle il gelato e poi rivolgersi a me. Rimango a pensare per una decina di minuti e poi scelgo un semplice gelato al caffè.
-Ci hai messo così tanto, per poi scegliere solo il caffè?-
-Beh..io adoro il caffè- rispondo semplicemente.
-Che risposta- dice ma poi si mette a ridere e io mi faccio contagiare da lei.
Dopo aver riso continuiamo a mangiare il gelato. Mi giro a guardarla e vedo la sua lingua andare su e giù per il gelato. Mi sto eccitando, anche troppo. Sarebbe bello se.. hey Natsu non fare strani pensieri! Calmo devo stare calmo.. faccio un bel respiro e mi calmo.
-Va tutto bene, Natsu? Ti vedo strano, c'è qualcosa che non va?- mi chiede e si sporge verso di me. Merda, riesco a vederle le tette così. Porca miseria, lo fa apposta?
-N-no va tutto bene- rispondo nervoso.
Mi guarda dubbiosa e finiamo i gelati, ovviamente cerco di non guardarla. Mi riprendo e le prendo la mano dolcemente. La vedo arrossire e ghigno.
-Dai vieni, andiamo al mare- le dico e lei annuisce solamente.
Guardo per curiosità l'ora. Sono le otto. Siamo rimasti molto al luna park. Però continuo a chiedermi perché ci abbiano fatto firmare quel foglio. Mi sembra strano, di solito non lo fanno firmare. Meglio non pensarci.
Torno a guardare la strada e vedo che siamo arrivati. Mi volto verso di lei e sta sorridendo, mi faccio contagiare da quello splendido sorriso che è capace di farmi stare bene in qualsiasi momento e situazione.
Si toglie le scarpe e continua a sorridere.
-Adoro la spiaggia, è rilassante- detto questo si siede e guarda il mare. Mi siedo vicino a lei.
-E' bellissimo, non è vero?- continua lei. Vedo il suo sguardo, il suo viso.
-Si, lo è- sorrido e arrossisco, stranamente. Lei se ne accorge.
-Stai bene? Perché stai arrossendo? Hai la febbre?- mi mette la sua piccola manina sulla mia fronte.
-Sto bene, non ho la febbre- prendo la sua mano -e non sto arrossendo- la guardo negli occhi.
Ricambia il mio sguardo.
-Hmm.. sei sicuro?-.
-Si, sono sicuro-.
-Ah.. va bene, allora- mi sorride calorosamente.
Mi sento, in qualche modo, imbarazzato. Le lascio la mano e distolgo lo sguardo dal suo.
Si alza e va a mettere i piede nell'acqua.
-Brr.. è fredda- sorride ancora. Vuole proprio farmi morire questa ragazza. Mi alzo anch'io e la guardo dolcemente.
-Vieni!- mi invita nell'acqua con lei. Sorrido anch'io e corro verso di lei che ridere delicatamente.
-Perché ridi? Sono buffo?-.
-N-no, lascia stare- faccio spallucce e mi metto vicino a lei.
Resta a guardarmi per qualche secondo, poi sento dell'acqua che mi arriva in piena faccia.
-Ahahah- ride e mi mostra la piccola lingua. La guardo in segno di sfida.
-Ah, è questo che vuoi?- smette di ridere e mi guarda.
-N-no di prego non lo fare- mi supplica, ma non le do retta e le schizzo. Fa un urletto.
-Scappa Lu, se no ti predo- detto questo comincio a correre e lei fa lo stesso. La rincorro, ma vado un po' più piano della mia vera velocità, se no la prenderei in meno di un secondo.
Continuiamo così per qualche minuto, poi stanco della situazione aumento il ritmo e la raggiungo.
Le afferro i fianchi e la sento sobbalzare. La giro verso di me e la guardo intensamente. Non riesce a sostenere il mio sguardo e lo distoglie.
Voglio che mi guardi negli occhi. Così le prendo il mento con il pollice e l'indice della mano destra e riporto il suo sguardo sul mio.
È arrossita e ha le labbra sono semichiuse. Non resisto alla tentazione e lentamente avvicino il suo viso al mio. Non si sposta e ne sono felice. Mi avvicino sempre di più e lei chiude gli occhi...
Sento il suo dolce respiro entrarmi nella bocca. Non resisto più e mi butto sulle sue labbra. All'inizio il bacio è casto, ma voglio qualcosa di più. Faccio pressione sulle sue labbra con la mia lingua e non trovo nessun ostacolo. Faccio entrare la mia lingua dentro la sua bocca, all'inizio è timida. Le nostre lingue danzano e gioano tra di loro. Come presumevo sa di fragola e penso di non potere più fare a meno di questo sapore. Non credo di stare più lontano dalle sue labbra.
La timidezza è sparita e mette le braccia attorno al mio collo. Aumento la presa sui suoi fianchi e si spinge il suo corpo più vicino al mio. Le nostre lingue continuano la loro danza e le lascio careze ovunque. Ho tenuto gli occhi aperti per tutto il tempo. Lucy è la cosa più bella che abbia mai visto.. gli occhi chiusi, le gode arrossate e i capelli lasciati liberi sulle spalle. È bellissima, e io la amo tantissimo. Mi sento la persona più felice del modo in questo momento.. e spero che lei si senta come me..

*angolo autrice *
salvee, mi dispiace ho aggiornato una settimana dopo, anche se non importa a nessuno.
Comunqueee è entrata in gioco la nostra Juvia e spero vi sia piaciuto l'appuntamento tra i nostri protagonisti. Perché vranno firmato quel foglio? Per quanto riguarda il piano di Juvia e Natsu.. non so nemmeno io come sarà.. quindi vedremo come la mia mente contorta farà andare avanti questa storia. 
Cercherò di aggiornare il prima possibile.

Un bacio a tutti!

 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


POV Lucy

Oh mio dio... sto baciando Natsu, non ci posso credere.
LUI.MI.STA.BACIANDO e io sto ricambiando. Sono confusa. Io sto con Gray, però mi sento.. come potrei dire? Felice? Non lo so... Mi sento una traditrice. Sono una brutta persona, perché Gray non merita tutto questo.
Mentre penso io e Natsu continuiamo a baciarci. Per la mancanza d'aria, credo, ci stacchiamo e apro gli occhi. Lo guardo. Devo dire che è perfetto. Non ha neanche un difetto, è impossibile. In effetti è bellissimo. Lucy ma cosa stai pensando! Devo ricordarti che sei fidanzata?
Ora cosa faccio?



POV Natsu

E' stato il bacio migliore di tutta la mia vita. Non riesco a spiegare come mi sento. E' un miscuglio di felicità, amore, passione ma anche paura. Ora ho paura di quello che potrebbe succedere tra di noi. Oddio spero di non aver rovinato la nostra amicizia in questo modo.
-Senti Lucy io...- cerco di parlare però mi ferma.
-Oh mio dio, Natsu. Cosa abbiamo fatto, io sto con Gray e-e mi sento u-una...- dice lei.
-No Lucy non dire quello che penso. Tu non sei una puttana, t-tu..- mi fermo un secondo, ma poi continuo -stai solo con la persona sbagliata. Non devi pensare questo di te, tu sei una persona fantastica e non sei una.. beh hai capito.. quindi non dire o pensare nulla del genere, siamo intesi?- mentre dico questo le prendo le spalle con le mani e mi chino per arrivare alla sua altezza. Perché si, sono più alto di lei, e anche di molto, una ventina di centimetri sicuro.
Annuisce e vedo delle lacrime formarsi al lato dei suoi occhi. Non voglio vederla piangere quindi l'abbraccio senza esitazioni. All'inizio non ricambia l'abbraccio ma poi, anche se un po' titubante, ricambia.
-I-io non voglio rovinare la nostra amicizia, quindi.. facciamo finta che non sia successo niente..- sento uno strano rumore, come se qualcosa si fosse rotto. Che stupido è il mio cuore.
Mi stacco da lei e la guardo negli occhi. Il suo sguardo è strano, non sembra il solito, è in qualche modo.. triste.
-Ah..- non so cosa dire, merda! -ecco..io- possibile che un tipo come me, con la risposta sempre pronta, ora non sappia cosa dire.
Sorride, perché ora sorride? Ho il cervello in tilt. Non ci capisco più niente.
-E' tardi, che ne dici di andare, Natsu?- la sua voce mi risveglia dai miei pensieri.
-Oh, si si certo!- sento un rumore e mi giro, ma non vedo nulla. Lucy lo nota e mi guarda.
-Hai sentito quel rumore?- mi giro verso di lei e noto che è impaurita.
-Non ti preoccupare sarà stato un gatto- sinceramente non ho convinto nemmeno me stessoCi incamminiamo verso casa, ma non parliamo per tutto il tragitto. Odio i silenzi imbarazzanti. Finalmente arriviamo a casa. E l'accompagno sotto casa. Prima di aprire la porta si gira verso di me. Sorride, si avvicina e mi bacia sulla guancia. Ricambio il sorriso dolcemente. Rimango lì finché non entra in casa. Dopodiché vado in casa. Tolgo la giacca e mi avvio in cucina.
Prendo le patatine e mi metto sul divano a mangiarle. Accendo la tv e mi imbatto in un programma dove c'è un ragazzo che parla della sua migliore amica e del fatto che ne è innamorato perso.
Impossibile! Non posso crederci. Accendo la tv e guarda cosa mi tocca vedere. C'è qualcuno che mi odia lassù! Cambio canale quando mi arriva un messaggio sul telefono. Lo prendo ma non conosco il numero.


Da: Sconosciuto

Sai vi ho visti oggi in spiaggia.”

Guardo il messaggio. Ma che cazz? A cosa si riferisce?


A: Sconoscito

Chi sei? A cosa ti riferisci?”

Continuo a guardare il telefono. Dato che non arriva risposta, blocco lo schermo.
Passa mezz'ora, un 'ora. E finalmente arriva la risposta.

 

Da: Sconosciuto

Direi che questo puoi anche non saperlo... comunque mi riferisco a te e Lucy oggi”

Mi viene un groppo in gola. Chi è che potrebbe averci visti? Sono nel panico totale. Decido di rispondere e fare il finto tonto.

 

A: Sconosciuto

Non so a cosa ti stai riferendo.. mi dispiace”

E se questa persona va a dire in giro quello che ha visto? Meglio se aspetto la sua risposta. Al massimo posso chiamare Lucy per chiederle che fare con questo/a tizio/a.
Passano altri 10 minuti. Ma quanto ci mette a rispondere? Mi fa venire l'ansia. Decido di mangiare ancora, si sono un pozzo senza fondo. Prendo un cheeseburger che mi era rimasto dalla sera prima. Lo mangio e devo dire che è rimasto buonissimo anche dopo un giorno.
Prendo il telecomando e faccio il giro dei canali. Odio quando la domenica sera non c'è mai nulla in tv. Tutti i giorni ci sono migliaia di programmi fighi e belli. Ma quando tu vuoi guardare la tv non c'è mai niente. Fottuti programmi e tv.
Sto tizio continua a non rispondere, perfetto ora non so cosa fare. Chiamo o non chiamo Lucy?
Opto per la seconda. Ricontrollo lo schermo del cellulare e noto che è abbastanza tardi.
Mi tolgo la maglia e mi metto i pantaloni della tuta. Vado a lavarmi i denti. Mi guardo allo specchio. Beh, tutto sommato sono un bel ragazzo. Perché non dovrei piacere a Lucy? Ho dei lineamenti mascolini, zigomi ben definiti, occhi all'apparenza neri ma in verità verdi e sono profondi e penetranti. Fisico muscoloso e, non per vantarmi, ma ho anche la tartaruga. Non riesco a capire cos'abbia più di me quel dannato ghiacciolo.
Forse non corrispondo ai suoi canoni di bellezza. Come biasimarla in fondo lei è perfetta. I capelli biondi e profumati, i suoi occhi da cerbiatta color nocciola in cui potresti immergerti senza rendertene conto. Il suo fisico, seno prosperoso e curve al posto giusto. La pelle candida e morbida. Per non parlare del dolcissimo profumo alla vaniglia, che è droga per me. Infine le labbra, quelle che ho assaporato qualche ora fa. Carnose, ma non troppo, a cuoricino, soffici e gustose.
Cristo, non riesco a trovarle un difetto. Forse uno c'è.. ma non riguarda il suo aspetto o il suo carattere.. il suo ragazzo. Quel ghiacciolo ambulante che può averla per se quando vuole. Io invece devo starle accanto solo come migliore amico. Che cosa triste, eh? Io che ho sempre detto: non mi innamorerò mai e poi ma. E adesso sono cotto della mia migliore amica. Che strano vero? Quando si dice “gli scherzi del destino”!
Mi sveglio dai miei pensieri, cavolo è passata mezz'ora. Ora sono molto stanco meglio andare a dormire.
Esco dal bagno e mi metto sotto le coperte. Non mi addormento subito perché nella mia testa c'è solo Lucy con il suo sorriso. Dopo questa “visione angelica” mi addormento con un sorriso stampato sul volto.

 

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Sento un rumore fastidioso ma mi accorgo subito che è quell'oggetto malefico, definito anche sveglia. Allungo il braccio e la spengo. Con molta lentezza mi alzo e mi dirigo in bagno. Dato che oggi entro un'ora dopo decido di farmi una bella doccia rinfrescante.
Apro l'acqua tiepida e mentre scorre mi tolgo i pantaloni della tuta e i boxer. Mi infilo subito sotto la doccia e lascio che l'acqua scorra lungo il mio corpo. Dopo una ventina di minuti abbondanti esco. Predo l'asciugamano e lo allaccio in vita. Esco dal bagno, mi infilo i boxer e mi dirigo in cucina per mangiare qualcosa. Apro il frigo e, come sempre, è vuoto. Ora vhe ci penso non ho ancora cercato un lavoro part-time. Che genere di lavoro potrei fare? Sicuramente non in un supermercato, neanche in un negozio che vende ogetti fragili perché sapete come sono io. Sono un disastro! Forse potrei chiedere aiuto a Lucy!....
Merda... pessima idea ora mi viene in mente quello che è successo ieri. Come posso essere stato così stupido? Dovevo immaginarmi quello che sarebbe successo una volta dato quel bacio.
Secondo voi è il caso di andare a scuola insieme oggi? Che confusione che ho in testa!
Meglio sbrigarsi perché sono già le 8:30! Ci penserò mentre mi vesto.
Mi metto la divisa senza, ovviamente, la cravatta. Preparo la cartella e quando sto per uscire suona il campanello. Vado ad aprire la porta e la ritrovo lì in tutto il suo splendore. C'è qualcosa di strano in lei. Infatti vedo che ha alcune lacrime agli occhi. Mi avvicino a lei le prendo il vaso tra le mani e le asciugo quelle lacrime. Mi guarda e comincia a piangere.
-M-mi dispiace.. i-io n-non volevo dire q-quelle cose.. s-sono una persona bruttissima.. i-io..-.
-Shhh.. devi calmarti Lu- mi guarda ancora e mi abbraccia, mettendomi le braccia attorno al collo.
-N-natsu.. sei speciale- a quelle parole il mio cuore perde un battito.
Dopo minuti interminabili si stacca e mi perdo nelle sue iridi nocciola. Poi, inaspettattamente sento delle labbra morbide sulle mie. Non ci credo è stata lei a baciarmi. Preso dall'euforia le metto le mani sui fianchi e chiedo accesso alla sua bocca con la mia lingua. Cede subito e mi lascia entrare. Posso riassaporarla finalmente. Poi mi ricordo di un piccolo particolare. Ieri mi ha rifiutato e mi ha detto di restare solo amici. Sono così confuso. Quando mi stacco la guardo e vedo che ha un bellissimo sorriso.
-Natsu io non pensavo davvero quello che ti ho detto ieri... e.ecco tu mi piace..- si ferma un secondo -e anche tanto.. s-solo che io sto con Gray e-e...- lei mi ha detto che le piaccio. Non ci posso crederee!
-Mi vuoi bene?- mi chiede.
-No- rispondo.
-Mi trovi carina?-
-no-
-Sono nel tuo cuore?-
-no-
-Se me ne vado piangi?-
-No-
Fa per andarsene, ma io le afferro il braccio e le dico.
-Non ti voglio bene, ti amo. Non ti trovo carina, ti trovo stupenda. Non sei nel mio cuore, tu sei il mio cuore. Se te ne vai non piango, muoi...- rispondo sinceramente.
Vedo che ricomincia a piangere, ma questa volta di felicità.
-Natsu... anch'io ti amo- il mio cuore fa salti di gioia. Lei me l'ha detto!! Lei mi ama. Le do un'altro lunghissimo bacio. Poi mi stacco e la guardo per l'ennesima volta.
-C-con Gray cosa devo fare? Credo che lui si insospettirà, se dopo averlo lasciato mi metto con te..-
-Per ora va bene così.. ci penseremo, va bene?- sorride e annuisce. Mio dio è perfetta quesa ragazza. Poi mi accorgo che è tardi.
-Lu è tardi dobbiamo sprigarci!- usciamo di casa correndo mano nella mano.
Camminiamo verso la scuola ridendo e parlando per tutto il tempo. Però appena arrivati davanti alla scuola lascio la sua mano. Lei mi guarda triste ma io le spiego la situazione. Lei capisce subito e sorride. Suona la prima campanella e ci fiondiamo in classe. Cavolo siamo in super ritardo.

 

NO POV

Nel frattempo qualcuno stava osservando i neoinnamorati da lontano. Con un ghigno stampato in un volto disse:

-Natsu non abituarti ad averla vicina, perché molto presto non sarà più tua...-



*angolo autrice*
salve! dopo più di tre mesi sono tornata. Ho avuto da fare con la scuola.
prima di dire qualcosa sulla storia volevo dire a voi amanti di fairy tail che è ricominciato. i nuovi episodi ti danno una carica pazzesca quindi vi invito a guardare/leggere l'anime/manga.
Comunque tronando a parlare della storia. Natsu e Lucy si sono finalmente dichiarati. Naluiste amatemi!! 
chi sarà mai la misteriose figura che ha scritto a Natsu? Sarà la stessa persona che li spiava? e come faranno a risolvere i problema di Fray?
Questo e molto altro nei prossimi capitoli, quindi continuate a seguire la storia.
ahahah scherzo fate coma volete! un saluto a tutte.

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Pov Lucy

Guardo alla mia destra e vedo Natsu con la testa appoggiata sul banco e dorme. Mi prende in giro vero?! Ho capito che è stanco e tutto quanto, ma non può dormire durante l'ora di matematica.
Mi protendo per svegliarlo ma non lo faccio. Le immagini della nostra dichiarazione mi tornano in mente da una settimana. Da quel giorno io e Natsu appena ci allontaniamo da scuola ci baciamo e ci teniamo per mano. Sono cotta di lui. Con Gray non so cosa fare, già a fare queste cose con Natsu mentre sto con lui mi fa sentire male, pensate voi se lo lasciassi e poi mi mettessi subito dopo con Natsu.. sarebbe decisamente inappropriato e sospetto.
Neanche mi accorgo che è suonata la campanella.. ma quanto ho pensato? Non ho neanche seguito la lezione. Questa volta mi decido a svegliare Natsu e appena sveglio ci dirigiamo dal nostro gruppetto.
Gray, come al solito, viene verso di me. Oggi mi sembra particolarmente felice.
-Ciao Lucy..- si sofferma un secondo e io gli faccio notare che c'è anche Natsu -oh.. ciao fiammifero- nel mentre mi cinge la vita con il suo braccio. Volgo il mio sguardo verso Natsu e vedo che lo guarda in cagnesco.
-Quanta considerazione che hai di me PINGUINO SPOGIARELLISTA– risponde il mio “amante”.
So che stanno per iniziare una lite, cominciano sempre con gli insulti, poi passano alle minacce e alla fine se le danno di santa ragione.
Sorprendentemente smettono subito e noto che Gray mi guarda con insistenza. Io gli sorrido sperando di toglierli dalla testa qualsiasi cosa stia pensando in questo momento.
Fortunatamente Erza mi toglie dai pasticci, a sua insaputa ovviamente.
-Dato che oggi è sabato, che ne dite di andare da qualche parte?- non mi sembra una cattiva idea.
-Per me va bene- dice Gray e tutti lo seguono a ruota.
-Però dovremmo decidere dove andare- intervengo io che fino ad allora non avevo detto nulla.
-Io stavo pensando di andare in discoteca, dato che è sabato e non ci andavamo da molto- tutti annuiscono -e poi Natsu non c'è mai stato, quindi sarebbe una buona occasione per fargliela vedere e magari per conoscere qualche bella ragazza-.
A quelle parole ho un tonfo al cuore.. e se lui incontrasse qualcuna migliore di me? Più bella? E soprattutto senza ragazzo! Lo guardo subito e noto che anche lui mi sta guardando. Dal suo sguardo riesco a capire cosa vuole dirmi. Non devo preoccuparmi perché lui ama me e io lui nonostante tutto e tutti. Solo a qual pensiero mi viene da piangere dalla felicità, però mi trattengo dal farlo dato che sono tutti qui e ho il braccio di Gray ancora avvolto a me.

 

Pov Natsu

Non vedo l'ora di andare in discoteca. È da tantissimo tempo che non ci vado, in più potrò vedere Lucy vestita più provocantemente del solito. Lei è sempre provocante e sexy, però immaginarla in un abito corto o in dei pantaloncini mi fa perdere la testa. Non mi sono accorto di star fissando Lucy finché qualcuno non mi desta dai miei pensieri poco casti.
-Dove ci incontriamo?- chiede Lucy.
-Pensavo che potremmo incontrarci davanti al bar in cui ci incontriamo sempre- risponde Erza.
-Va bene- diciamo tutti in coro.
-Allora ci vediamo dopo- dico e mi volto verso Lucy. Con orrore noto che Gray le sta troppo appiccicato oggi.
-Lucy andiamo?- dico insistentemente. Lei alza lo sguardo su di me.
-Oh.. S-si andiamo- fa per allontanarsi da Gray ma lui la ferma per un braccio e la bacia.
Il sangue mi sta ribollendo nelle vene e lei è imbarazzata. Lui cerca di baciarla ancora ma lei lo ferma.
-Scusa Gray, ma dobbiamo andare oppure non mi riesco a preparare per stasera- inventa una scusa. Devo ricordarmi di farle i complimenti per tutte le volte che inventa delle scuse.
Lo sento sospirare.
-Va bene, però per stasera voglio che tu sia sexy-.
Questa non è una richiesta ma un vero e proprio ordine da parte sua. Vorrei prenderlo a pugni seriamente sto qua. La mia rabbia sta per esplodere. Mi sono stufato quindi prendo Lucy e mi incammino. Cerco di calmarmi, perché quando non riesco a “esternare” la mia rabbia me la prendo con chiunque. Quindi spero che nessuno mi disturbi.
-Natsu...- mi chiama con la sua piccola voce. Non le rispondo e continuo a trascinarla verso casa.
-Natsu...- riprova. Non riesco a controllarmi sto per scoppiare contro di lei. Non voglio farlo perché la amo però è l'unica cosa con cui potrei arrabbiarmi dato che è l'unico essere vivente nei paraggi. Non voglio spaventarla. Non voglio spaventarla. Non voglio spaventarla.
Lo ripeto come fosse un mantra per calmarmi.
-Natsu... m-mi..- non riesco a trattenermi.
Sbotto verso di lei ma le stringo ancora il braccio.
-CHE C'E'? E' DA PRIMA CHE MI CHIAMI. SE NON RISPONDO CI SARA' UN MOTIVO, NO? VOLEVI DIRMI CHE VUOI TORNARE DA GRAY PER FARTI TOCCARE E BACIARE? E' COSI' , E'?- oddio sono scoppiato, non volevo farlo. Ora non riuscirò a trattenermi.
-N-Natsu.. t-tu..-
-VUOI CHIUDERE QUELLA BOCCA? HO GIA' SOPPORTATO TE E GRAY CHE FACEVATE I PICCIONCINI!- sono davvero fuori controllo. Dai Natsu smettila.
La guardo negli occhi e vedo paura.. lei ha paura di me.
-I-Io.. volevo d-dirti.. che mi stai f-facendo male..- solo ora realizzo di averle stretto il braccio. Prima di lasciaglielo prego che non le abbia fatto un livido.
-Oh cazz.. mi dispiace davvero tanto. Non volevo arrabbiarmi con te. Scusami davvero- prendo fiato -sai che non ti farei mai del male, non di proposito ovviamente. Mi perdoni? Se dici di no farò qualsiasi cosa tu voglia..- non riesco a finire che lei mi interrompe.
-E-ecco..- fa una pausa di qualche secondo. Ma questi secondi sembrano i più lunghi della mia vita. Perché lei potrebbe perdonarmi come non e quindi troncare la nostra “relazione”.
-Non potrei mai essere arrabbiata con te. Però prometti di non arrabbiarti più così tanto con me- mi guarda con quegli occhioni da cerbiatta.
-Certo, scusami. Vieni qui- apro le braccia per accoglierla e lei si fionda tra esse.
-Ti amo Lucy- sussurro al suo orecchio.
-Anche io- vedo che è tutta rossa in viso.
-Ohi ohi ohi, qui qualcuna è arrossita?- arrossisce sempre di più.
-I-io non sto arrossendo..- distoglie lo sguardo da me.
-Allora perché non mi guardi negli occhi?- non so se stia arrossendo ancora di più perché non credo si riesca ad essere più rossi di così. Comincio a ridere poiché lei cerca di guardami negli occhi ma distoglie subito lo sguardo.
Adoro come siamo in sintonia, come la tensione si allenta immediatamente tra di noi. Per questo la amo perché con lei posso essere me stesso senza dovermi preoccupare di piacerle, poiché lei mi ama così come sono.
Guardo l'ora nel telefono e noto che è ancora presto.
-Senti Lucy, ti va di fare qualcosa insieme tanto mancano ancora 6 ore prima di dover trovarci davanti al pub-.
-Non so.. ora che ci penso hanno aperto una nuova pasticceria. Sai dove ci sono i tavoli e i camerieri ti servono.. ne hanno parlato molto bene, quindi potremmo andarci insieme- mi sembra un'ottima idea quindi accetto senza esitazione. Noto ben volentieri che la pasticceria è vicina alle nostre case. Potrei portarci Lucy qualche altra volta. Arriviamo alla pasticceria e sento subito un forte odore dolce.. forse anche troppo. Entriamo e ci sediamo in un tavolino da due in angolo del negozio.
Lucy si guarda in giro ammaliata. In effetti l'arredamento è molto carino, per quanto io ne possa capire. Mi guardo anche io in giro e noto un cameriere venire verso di noi. Alto, ben messo a muscoli, meglio io ovviamente. Occhi azzurri e capelli castani.
Già da lontano noto il suo sguardo posarsi su Lucy e soffermarsi sue due oggetti in particolare. Spero per lui che tenga le mani a posto, a meno che non voglia farsele amputare..
-Salve e benvenuti al “Caffè Fiore”, cosa posso portarvi?- chiede lui con il sorriso più finto che abbia mai visto. Ovviamente si rivolge prima a Lucy.
-Ecco io vorrei.. una fetta di torta panna e fragole, grazie- risponde lei cortesemente. Anche nella scelta del gusto della torta rimane elegante e semplice.
-Invece, lei?- rivolgendosi a me.
-Io prenderò una fetta di torta al cioccolato.- prende nota sul suo stupido taccuino.
-Molto bene, le ordinazioni arriveranno subito. Se desiderate altro rivolgetevi pure a me- sorride a Lucy e va via. Si bravo vattene che se resti qui ti abbrustolisco.
-Non mi piace quel tipo- dico incrociando le braccia.
-Cosa? Intendi il cameriere?- chiede inclinando leggermente la testa.
-Si, lui. Ti fissa troppo per i miei gusti. Mentre guardavi la lista dei dolci non ha fatto altro che squadrarti dalla testa ai piedi.. soffermandosi un po' troppo sulle tette-. Dico sbuffando.
-Vedrai che sarà stata una tua impressione- certe volte credo sia troppo ingenua. Certe volte ho detto perché con un corpo del genere un po' ne dubito.
Passano una decina di minuti e il fastidioso cameriere torna con le nostre ordinazioni. Mangio la fetta di torta il più velocemente possibile per riuscire ad andarmene da questo posto e da lui.
Chiedo il conto e ovviamente ce lo porta il nostro “amatissimo cameriere”.
Pago e lui mi da il resto.
-Spero torniate presto a trovarci- fa un'altro dei suoi sorrisetti rivolti a Lucy.
-Certo, volentieri. Fate i complimenti al cuoco, era davvero squisita la torta. Arrivederci- e con questo finalmente usciamo da quel posto. Mi rimangio la parola non la porterò più in questo posto.
Ci incamminiamo verso casa, nel mentre faccio scivolare la mia mano sulla sua. Lei mi sorride dolcemente e intreccio le nostre dita.
-Dimmi.. ti piaceva?- le chiedo.
Lei mi guarda con sguardo interrogativo. -C-cosa? Chi?-.
-Il cameriere-.
-Si, mi sembra un tipo simpatico-. Mi fermo di colpo e mi volto verso di lei, stringendole il polso. Mi avvicino al suo orecchio e sussurro. -Davvero? Quindi ti piacerebbe se ti toccasse e baciasse?- La mia voce potrebbe sembrare dolce ma sotto si sente una certa irritazione.
-N-natsu cosa ti prende?- chiede con voce tremolante.
-Non ti piaccio più Lucy?- so che odia quando le rispondo ad una domanda con un'altra.
-Io.. si che mi piaci-
-Allora di che sei mia- sussurro depositandole un bacio sotto l'orecchio. Dalle sue labbra esce un sospiro.
-S-sono tua, Natsu- sento il suo respiro affannoso, come se avesse corso per chilometri.
La allontano leggermente da me per guardarle il viso. Ha gli occhi socchiusi, così come le sue labbra e le guance arrossate. Mio dio, è bellissima. Mi avvicino lentamente e le poso un casto bacio sulle labbra.
-Brava piccola. Che ne dice se ora andiamo? Oppure vuoi fare qualcos'altro?- le dico dolcemente.
-Vorrei andare.. perché non so ancora cosa mettermi-
-Certo, andiamo- le riprendo la mano e ci incamminiamo.
-T-Ti va di venire a casa mia per aiutarmi a decidere?- chiede timidamente.
Un sorriso malizioso si forma sulle mie labbra ma lei non lo può vedere dato che sta camminando poco dopo di me.
-Ovviamente-
Ora che ci penso non sono mai entrato in casa sua da quando ci siamo conosciuti. Come potrebbe essere? Mi immagino qualcosa di semplice ma femminile, proprio come lei. Forse rosa? Chi lo sa. L'unica cosa di cui sono sicuro è che sentirò il suo profumo ovunque. Voglio che sia sexy, ma non troppo perché ci sarà anche Gray.
Arriviamo davanti a casa sua. Lascia la mia mano per poter prendere le chiavi, apre la porta ed entriamo. Vive in un palazzo di tre piani, il suo appartamento si trova all'ultimo piano. Il piccolo ingresso è molto semplice: un tappetino con la scritta “welcome” in blu e l'attacca panni. Come immaginavo il suo profumo è fortissimo, quasi mi stordisce. Dopo mi accompagna nella stanza successiva, il salotto/cucina. Anche questo essenziale: il piccolo divano, la tv e il tavolino per quanto riguarda la parte del salotto; la cucina, invece, è molto simile alla mia, il fornello, il frigo, il forno, varie credenze e piani su cui cucinare.
-Il tuo appartamento è molto carino, sai?- le dico.
-Grazie, che ne dici di andare a vedere camera mia?- annuisco e la seguo.
Camera sua è alquanto spaziosa, ma non troppo. I mobili sono bianchi. Wow. Mi guardo intorno. Il letto è da una piazza e mezza con lenzuola azzurre e due cuscini, affianco al quale c'è un comodino. Sopra ad esso ci sono: un libro, una lampada e una bottiglietta d'acqua. Più guardo questa stanza e più mi rendo conto di quanto la rispecchi. Semplice, raffinata e femminile. Mi giro verso di lei e vedo che mi guarda con un sorriso timido.
-Sai, sei il primo ragazzo che faccio venire in camera mia- dice spostando lo sguardo sulle sue scarpe.
-Ah, ma davvero?- mi avvicino a lei -Che onore, Lucy-
-Che ne dici se o-ora mi aiuti a decidere cosa m-mettere- che carina, balbetta.
-Molto bene, cosa avevi pensato di mettere?- le chiedo.
-Allora..- vedo che fruga nel grande armadio, anch'esso bianco -ecco qua, questa è la prima scelta-.
Tira fuori un paio di legging o qualcosa del genere -sapete sono un ragazzo quindi non conosco i vari termini- con una fantasia sull'azzurro e rosa a vita alta abbinato ad una maglietta nera che arriva sotto il seno e le lascia scoperta la pancia. Ai piedi dei tacchi molto alti neri.
Osservo la prima scelta. Sarebbe INDUBBIAMENTE bellissima e sexy vestita così, ma non quanto vorrei. Quindi le chiedo di farmi vedere la prossima scelta.
Per la seconda scelta tira fuori un vesto corto, credo perché sembrano una gonna e un top. La parte sopra è nera ed arriva alla vita, dalla vita in giù è color panna e arriva poco più giù del sedere.
Guardo anche questo ma non mi convince neanche questo.
La terza scelta sono dei pantaloncini a vita alta e MOLTO corti neri e una maglietta a righe bianche e nere verticali corta. Quest'ultimo abbinamento mi piace molto e le dico che finora è il mio preferito.
Sta frugando ancora nell'armadio quando guardo il telefono e noto che si è fatto tardi.
-Non credo ci sia bisogno di cercare ancora, credo che l'ultimo sia perfetto per te-
-G-grazie mille- dice arrossendo. Mi accompagna alla porta e prima di andarmene le do un bacio.
-Ci vediamo dopo bellissima- sorride e mi saluta.
Esco dal palazzo e mi avvio verso casa. Ora che ci penso neanche io so cosa mettermi. Di solito non cerco di tirarmi però oggi voglio farlo perché ci sarà anche Gray e voglio far capire a Lucy che io sono molto meglio di lui. Prendo le chiavi ed apro la porta.
Sinceramente non ho la più pallida idea di cosa mettermi. Punto su jeans lunghi, stretti bucati sulle ginocchia, maglia a maniche corte bianca, un giacchetto di pelle e ai piedi le mie fidate all stars alte borchiate. Di direi che così sono perfetto.
Vado in bagno a farmi una doccia veloce. Esco e mi vesto velocemente. Torno in bagno e mi aggiusto i capelli. Si, direi che sono perfetto.
Prendo il portafoglio e il cellulare. Guardo l'ora, direi che posso uscire.
Non vedo l'ora di tornare in discoteca è da quando mi sono trasferito che non ci vado.

*angolo autrice*
salveee, dopo anni sono tornata ahahah.
prima di tutto mi scuso per l'ENORME ritardo, ma tra scuola, esami, viaggi ecc.. non ho avuto tempo. Probabilmente non vi fregherà nulla, ma sono passata con il massimo dei voti ahahaha.
Comunque, come vi sembra il capitolo? Vi sta piacendo la storia?
Fatemi sapere. 
un bacio, al prossimo aggiornamento
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

 

 

Lucy's pov

 

Guardavo le case alle quali passavamo accanto mentre avanzavamo lungo la strada.
“Quindi... sei pronta per la festa?”
“Yep, è da un sacco di tempo che non partecipavo ad una,” alzai le braccia dopo aver fatto un urlo di gioia. “Sarà divertente, vedrai.”
“Beh, direi che sembra divertente” Disse sarcastico mentre mi guardava profondamente.
“Perché quel tono?” chiesi piegando la testa di lato in un'espressione confusa.
Non capivo. Saremmo andati a ballare, avremmo bevuto e ci saremo divertiti. Non capivo il perché di tanto poco entusiasmo.
“Non starai con me, ma con Gray,” si fermò di colpo e, prendendomi il viso tra le sue mani, sussurrò “vorrei che tu fossi solo mia. Vorrei essere l'unico con il diritto di baciarti, toccarti e farti ridere. Non voglio che lui...”
Accarezzandogli la guancia dissi “Ti prometto che presto finirà tutto e potremmo stare insieme senza aver paura che qualcuno ci veda.”
Mi fissò per altri pochi secondi, poi mi baciò. Ogni volta che le nostre labbra si toccavano era come la prima. Ogni volta sentivo le farfalle nello stomaco e le ginocchia cominciavano a tremare.
Ci staccammo e, sorridendo, continuammo a procedere.
Arrivammo dopo qualche minuto.
“Qui è dove ci sarà da divertirsi,” sospirai felice mentre ci facevamo strada verso l'entrata. Potei sentire la musica rimbombare.
Corpi sudati, costantemente appiccicati tra loro, ondeggiavano a ritmo della musica. Guardavo le altre ragazze, coperte da minuscoli stracci che coprivano l'essenziale. Io a confronto ero una suora.
“Sei molto bella. Molto più bella di tutte loro.” Alzai lo sguardo imbarazzata su di lui e vidi che mi stava sorridendo come solo lui sapeva fare.
“Grazie” osservai i suoi Jeans stretti e la sua maglia bianca. “Anche tu sei bello.”
“Grazie, amore” Ridacchiò e, guidandolo lungo la pista, raggiungemmo il bar.
Passammo accanto a una ragazza, i cui seni stavano fuoriuscendo della profonda scollatura del suo vestitino senza spalline, che ammiccò verso Natsu. Io le lanciai un'occhiata carica di odio, che le ricambiò. Il rosato non la degnò di un solo sguardo (il che mi rese immensamente felice), ma rivolto verso me chiese. “Vuoi qualcosa da bere mentre aspettiamo gli altri?”
“Si, prendo un kaipiroska alla fragola” [Per chi non lo sapesse il kaipiroska è un cocktail a base di vodka e succo di fragola.]
“Allora io prendo uno screwdriver.” [Altro cocktail a base di vodka e succo di arancia.]
Presi un sorso, poi un altro, poi un altro ancora sentendo l'alcool scorrermi per il corpo. Poco a poco cominciai a sentirmi più rilassata e felice.
“Lucy! Amore!” ci voltammo al suono di quella voce. Gli occhi neri di Gray brillarono di una luce maliziosa mentre si avvicinava. “Vedo che finalmente siete arrivati, vi stavamo aspettando.” disse dando a Natsu una (non sicuramente amichevole) pacca sulla schiena.
A quel punto tutta la sua attenzione fu rivolta a me. Mi avvicinò e mi posò un lascivo bacio sulla guancia.
“Bene, Lucy, andiamo a ballare.” Mi morsi il labbro e guardai Natsu. Mi accorsi che mi guardava con uno sguardo infastidito.
Gray non aspettò una risposta e mi trascinò nella folla piena di corpi sudati. La sua mano scivolò sul mio fianco mentre mi tirava più vicina a lui. Cominciammo a ondeggiare, il mio sedere era proprio contro il suo cavallo.
Diversamente dal solito rimasi più “fredda” e lui se ne accorse.
“Che succede, piccola? C'è qualcosa che non va?”
Scossi la testa e, per non fargli avere dubbi, mi “sciolsi”.
Le punte delle dita di Gray mi accarezzavano i fianchi facendomi rabbrividire (non di piacere). Lui ridacchiò silenziosamente, pensando che mi stesse provocando piacere, e sentii il suo naso strofinarsi sul mio collo. “Sei così sexy.” sussurrò al mio orecchio pressando un bacio sul mio lobo.
Mi sarei volentieri tirata indietro se questo gesto non avesse destato sospetti.
Gray mi strinse più vicino a sé e dalle sue labbra sfuggì un gemito quando le sue mani fecero ruotare i miei fianchi.
Mi sentii imbarazzata, poiché il duro sguardo di Natsu era posato su di noi.
Posò dei morbidi baci lungo la mia mascella prima di succhiare in un punto proprio alla base del mio orecchio. Un piccolo gemito fuoriuscì dalle mie labbra, sorprendendo me e facendo ridacchiare lui.
Maledizione, Gray conosceva i miei punti deboli. E quello era proprio uno di quelli.
Improvvisamente una mano mi trascinò lontana da lui.
“Scusami, ma ho bisogno di parlare con lei per un minuto” Natsu quasi ringhiò trascinandomi via.
Appena usciti mi stampò un lungo e appassionante bacio.
“Ti prego, non riesco a vedervi ballare in quel modo. Dovrei esserci io al suo posto.” il suo sguardo era carico di odio e tristezza.
Lo abbracciai e nascosi la testa nell'incavo del suo collo. Non era facile neanche per me.
Io volevo sentire le mani di Natsu sul mio corpo. Volevo che fossero le sue labbra a lasciare baci sul mio collo. Non Gray.
Sarei rimasta tra le sue braccia per sempre, se non avessi visto con la coda dell'occhio Gray venire verso di noi. Il mio cuore ebbe un sussulto. Sperai con tutta me stessa che non ci avesse visti.
Sciolsi l'abbraccio e mi incamminai verso Gray.
“Hey, cosa voleva il fiammifero?” chiese facendomi scivolare un braccio sulla vita e guardando verso il rosato.
“Voleva solo chiedermi una cosa, ma nulla di importante.” Pressai le mie labbra insieme e i miei occhi andarono verso la porta che dava sul cortile.
Riuscì a vedere Natsu lì, in piedi, intento a far scorrere le dita tra i folti capelli rosati.
“Se lo dici tu, piccola.” Non sembrava convinto “Non abbiamo mai finito di ballare”.
Indietreggiai leggermente, ma lui afferrò la mia mano. Mi porse un drink e mi portò sulla pista da ballo. Ancora una volta premette il suo cavallo dei pantaloni contro di me.
Avendo continuato a bere, la mia mente era oscurata e la mia confidenza aumentata.
Lo guardai di sfuggita e il volto di Gray venne sostituito da quello di Natsu.
Mi strusciai contro di lui facendo uscire dei gemiti dalle sue labbra. “Sei così sexy” ripeté mordendosi il labbro, le sue mani viaggiarono verso la parte superiore del mio busto.
Ingoiai il resto della bibita, sentendo l'alcool bruciarmi la gola.
Una delle mani di Gray si posò appena sotto il mio seno e l'altra si stava avvicinando alla cerniera dei miei pantaloncini.
Le sue labbra si attaccarono di nuovo al mio collo e iniziò a succhiare.
“Natsu..” sussurrai.
Gray non si accorse di nulla e continuò il suo operato.
Girai lentamente la testa verso di lui. Prima che potessi fare qualsiasi cosa le sue labbra si appoggiarono sulle mie, la sua lingua si insinuò nella mia bocca lottando con la mia per la dominanza.
Non potei fare a meno di confrontare il suo modo di baciare a quello di Natsu. Sicuramente non c'era paragone.
Il ragazzo continuò a baciarmi premendo baci lungo la mia mascella. “Vuoi continuare a fare qualcosa a casa mia, piccola?” Mormorando nel mio orecchio.
Solo allora la mia mente tornò lucida. Lui non era Natsu. E il mio cuore apparteneva a lui, non a Gray.
Mi staccai da lui. “N-Non mi sento di farlo, Gray.” Sussurrai talmente piano che credetti non mi avesse sentito.
Alzai lo sguardo verso di lui, che si era rabbuiato per qualche secondo per poi tornare tranquillo.
Mi prese per mano e mi portò verso i divanetti, sui quali erano seduti gli altri.
In un angolo del divano era seduto Natsu con lo sguardo perso nel vuoto. Come se avesse percepito la mia presenza mi guardò. Ricambiai lo sguardo con tristezza e sensi di colpa.
“Allora ragazzi, vi state divertendo?” chiesi schiarendomi la gola e sedendomi affianco a Natsu.
“Sicuramente non quanto voi.” Erza ammiccò verso di me che, arrossendo fino alla punta dei capelli, guardai di sfuggita verso il ragazzo al mio fianco.
I nostri gomiti e le ginocchia si toccavano leggermente e, a me, bastava solo questo contatto a farmi correre brividi lungo la schiena. Il solo stare insieme a lui in una stanza mi mandava in confusione, figuriamoci quando avevo in circolo dell'alcool.
Il resto della serata la passammo in modo tranquillo e divertirci. Solamente una o due volte ci furono dei momenti di tensione fra me, Gray e Natsu.

Verso le 4:30 decidemmo di tornare ognuno a casa propria. La testa mi girava vorticosamente e, pur non volendo ammetterlo, facevo fatica a reggermi in piedi.
Non ero mai stata una di quelle ragazze che reggeva bene l'alcool, ma quella sera non mi era importato. Volevo solo dimenticare la situazione in cui mi ero cacciata. Stare con un ragazzo, ma essermene innamorata di un altro. Seppure Natsu mi avesse rassicurata dicendomi che per lui non ero affatto una puttana, continuavo ogni giorno di più a credere di esserla. Non ero mai stata quel genere di ragazza. Mi piaceva andare a ballare in discoteca, ma non era certamente quel tipo.
La mia certezza continuava crescere, perché Natsu non mi degnava di uno sguardo da quando eravamo usciti dalla discoteca.
Appena usciti Gray mi aveva afferrata per la vita e mi aveva stampato un bacio sulle labbra. Imbarazzata mi scostai da lui e gli augurai la buonanotte. Natsu aveva cominciato a camminare senza neanche aspettarmi, affrettandosi ogni qual volta che riuscivo a raggiungerlo.
E così era andato avanti finché non arrivammo davanti a casa mia.
A quel punto scoppiai in un pianto disperato, quasi isterico. Calde lacrime scendevano lungo le mie guance rosse a causa del troppo alcool e dello sforzo. Mi sedetti sugli scalini di casa mia, rannicchiandomi su me stessa mi abbracciai le ginocchia con entrambe le braccia.
Le mie spalle erano scosse dai forti singhiozzi che facevo. Non sapevo se Natsu si fosse fermato o se avesse continuato a camminare imperterrito verso a casa sua.
Continuai a piangere e cominciai a tremare violentemente.
“Mi dispiace, mi dispiace tanto, mi dispiace tantissimo” sussurrai debolmente. “Mi dispiace per questa situazione, è tutta colpa mia. Non volevo farti sentire così... così...”
Sentendo un movimento accanto a me, mi voltai per vedere Natsu lasciarsi cadere affianco a me. Lo sguardo, che non riuscì a decifrare, era rivolto verso il cielo.
Guardai il suo bel profilo, la mascella ben definita, le lunghe ciglia e le labbra carnose. Tutto di lui era bellissimo, ogni singolo particolare. Più lo guardavo e più me ne innamoravo. Ogni istante che passava sentivo mi rendevo conto di quanto fossi fortunata ad averlo. Non potevo lasciare che la storia con Gray mi portasse via Natsu.
Probabilmente a causa dell'alcool e della conseguente adrenalina che mi scorreva in corpo, afferrai il cellulare cercando il numero di Gray. Dovevo cambiare la situazione all'istante.
Finalmente trovai il suo numero e fui sul punto di chiamarlo, quando una mano me lo portò via. Le mie mani tremavano e le lacrime continuavano a scendere.
“Non lo fare.” Sospirò pesantemente “Non è questo il momento.”
“Io voglio finire questa storia. Voglio poter stare con te.” Singhiozzai “Io ti amo, ti amo tantissimo. Voglio stare con te. Per sempre.”
Vidi i suoi occhi spalancarsi. “Lucy.”
Si avvicinò prendendomi il viso tra le mani. Mi asciugò le lacrime che avevo sulle guance con i pollici.
Il bacio che seguì non lo avrei mai dimenticato.
“Ti amo come non ho mai amato nessun'altra;” il suo sguardo mi perforò “Come non ho mai amato nessuno. Come non amerò mai nessun altro in vita mia.”


angolo autrice

No, non sono morta.
É quasi passato un anno dal mio ultimo aggiornamento, ma credetemi questo capitolo non riuscivo proprio a scriverlo.
L'ho cancellato, riscritto, cancellato, riscritto per quasi un anno. Ma qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio, che mi ha colpito davvero tanto. Quindi ho deciso di “smuovermi” e riscriverlo per l'ultima volta. Non l'ho neanche riletto. So che, se lo facessi, la voglia di riscriverlo sarebbe tanta.
Ho cambiato titolo e a breve probabilmente riscriverò i primi capitoli. Sono cambiata molto in questo anno e credo che si noti in questo capitolo.
Perdonatemi, per favore.

Un bacio

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