barchetta dell'autrice (non volevo scrivere il solito "angolino dell'autrice")

allora:

il primo capitolo è molto corto ma spero vi piaccia lo stesso.qui ho voluto parlare un po' di una delle due "protagoniste della vicenda".IL prossimo capitolo,prometto, sarà un po' più lungo.

Sono alle prime armi,quindi gradirei un po' di comprensione se non sono molto brava nello scrivere in maniera scorrevole.Grazie di essere passati a leggere!!Alla prossima ciaooo.

caro diario,

è tanto che non ti scrivo.

Oggi mentre sfogliavo “La mia vita”,quella che ho trascorso fra le tue pagine,ho notato con una certa felicità,

che ti scrivo più dei fatti quotidiani di Maria che non dei miei; è stato bello poter “riavvolgere” i giorni passati insieme a lei,

risentire le nostre risate,poter riascoltare il suono delle nostre voci stonatissime mischiarsi e riecheggiare su quel palchetto nel cortile della scuola.

 In realtà io ero piuttosto intonata,ma mi divertivo a stonare apposta ,per non lasciare

Maria “sola” ,per tenerle compagnia.Certo Maria non sapeva  per niente come si cantava…ma…a suonare quel suo piccolo pianino era bravissima.

Studiavamo entrambe musica da sua zia. Una donna alta,dai capelli biondi e gli occhi verdi come un

prato appena venuto alla vita; era  cagionevole di salute  e spesso saltavamo le lezioni perché era costretta a letto a causadi febbri improvvise.

Io non sono mai stata portata per il piano,non ci capivo nulla di crome,frazioni e solfeggio…il solfeggio!!

Quanto l’ho odiato!! Al contrario, Maria riusciva in poco tempo a capire i “meccanismi”e così nel giro di pochi mesi imparò a suonareil piano con naturalezza.

Quando le sue dita sfioravano i tasti i suoi occhi si riempivano di allegria in un certo senso “prendevano vita,si animavano".

Caro diario,dicono che gli occhi azzurri siano i più belli…ma non è affatto così,quelli di Maria erano marroni con il bordo

dell’iride grigio. quel grigio freddo,cupo,non le si addiceva per niente!! Caro diario a volte capitava che quando la luce sorprendeva le sue pupille,

in quel grigio sbocciava una scintilla dorata,una minuscola scintilla che pochissimi sanno catturare,una scintilla nata dall’amore fra la gioia e l’armonia.

caro diario,non sai quanto darei per poter rivedere quella rara scintilla…all’ospedale non mi è permesso vederla,solo i parenti più stretti possono. Caro diario, anche se è inutile dirlo,anche se è ovvio…mi manca…

barchetta dell'autrice

cari lettori questo capitolo è sempre breve ma spero vi sia piaciuto.

ringrazio tutti coloro che hanno letto il primo capitolo e che ora hanno finito di leggere questo...

ciaooo a tutti spero vi sia piaciuto ci vediamo alla prossima...

Caro diario,

la mia testa ultimamente è colma di pensieri negativi,sono troppi.Non li reggo.

Perchè dio è così crudele? Perchè condanna...così...senza dire una parola? Perchè non mi risponde?

Diario mio,io lo chiamo,lo supplico ma lui sembra non sentirmi...come può colui che governa la terra 

rifugiarsi in cielo?Io non capisco.Sono arrabbiata con dio,colui che mi ha creata,che ha creato Maria in cielo

per poi portarla qui in terra,e ora la sta richiamando a se.Per la prima volta in vita mia dubito della fede...

forse dio ha paura di ciò che ha creato,forse, ha capito che noi continueremo a "razziare"

tutto ciò che questo suo mondo ci offre,perciò ha deciso di abbandonarci qui e far si che l'inferno, non sia dopo la morte...

ma prima...infondo è vero:la vita è un inferno sotto false spoglie.Mio marito dice che questo è un ragionamento

lontano da dio,dalla chiesa e forse ha ragione,ma allora,caro diario a chi devo dare colpa di ciò??

"Nessuno ha colpa,sono disgrazie che capitano!"

I dottori sanno dire solo questo.La colpa secondo me l'abbiamo tutti! come si fa a non capire che una donna è malata di tumore?

Maria...mia dolce Maria,la mia amica più fidata,la mia sorellina,la mia rosa delicata...sì,Maria era proprio un fiore bellissimo!

sbocciato senza farsi vedere da nessuno e appassendo nello stesso modo.Non ne posso più!Le mie lacrime bagnano le tue pagine,non la sua spalla...

Maria,quando ero triste venivo sempre a cercare un tuo caldo abbraccio,cercavo la tua voce,la tua spalla che goccia dopo goccia si inumidiva delle mie

lacrime salate. Non voglio dirti addio...non costringermi a fallo,io ho ancora bisogno di te!

Barchetta dell'autrice

Ok come sempre è un capitolo molto breve e perciò mi scuso.Spero che ciò che ho scritto vi piaccia...

Vi prego di non offendermi per causa di ciò che ho scritto riguardo a dio;

Non voglio offendere nessuno nè mettere in dubbio l'esistenza di dio.ma purtroppo questi sono i pensieri che io stessa provai in una situazione simile a quella vissuta della protagonista,e ci tenevo a condividerli con voi (pure per sfogarmi,vi prego di capire).VI saluto a tutti!! ciaoooo alla prossima :)