All started from the hell

di shesogone
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A strange last day ***
Capitolo 2: *** Fantastic evening ***
Capitolo 3: *** "Tu e la memoria non andate proprio d'accordo, eh?" ***



Capitolo 1
*** A strange last day ***


All started from the hell
A strange last day
Nella mia scuola c’è un gruppo di ragazzi,precisamente i ragazzi più popolari del mio liceo. Frequento il quinto anno e questi ragazzi sono un gruppo di fanatici; tra cui ci sono anche delle Cheerleader bionde tinte e rifatte. Non sono un Nerd,ma nemmeno una casinista; sono nel mezzo. Mi chiamo Emma Scott, i fanatici sono Lake Crusoe, Scott Thomas e Cassie tra i ragazzi che più odio tra quelli del gruppo.
E’ l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale(precisamente il 22 dicembre),mi alzo controvoglia e mi guardo,allo specchio,assonnata. Ho gli occhi marroni e i capelli castani che al sole hanno i riflessi biondi. Insomma,sono una tipica ragazza. Mi vesto e faccio velocemente colazione. Mi avvio a casa della mia amica Manila League. Lei ha gli occhi celesti,che diventano lucidi quando è emozionata,e i capelli castani. Arrivo a casa sua,scende e ci avviamo alla fermata dell’autobus. Aspettiamo cinque minuti e appena saliamo sul mezzo di trasporto Cassie,la riccia-occhi celesti,dice a Manila:
“Ti siedi con me?”mettendosi vicino a lei bloccandola vicino alla finestra impedendole di muoversi. Io rimango immobile non sapendo dove mettermi a sedere perché tutti i posti sono occupati. Scruto ancora … aspetta c’è un posto libero,vicino a Lake, decido di rimanere in piedi. Davvero non sopporto il suo comportamento,ha i capelli ricci e i e i suoi occhi enormi celesti che fanno impazzire tutte le ragazze del liceo. Per fortuna siamo arrivati a scuola.
Manila mi si avvicina e io le dico:
“La vipera è in azione,eh?”
“Sì,mi ha bloccata nell’angolo”
Cambio discorso:
“Alla prima ora ho chimica,tu?”
“Anche io,ma il prof. Markinson non vuole che due persone dello stesso sesso lavorino in coppia”
“Ma che palle!”
“Sì,lo so” vedo che si incanta guardando il gruppo dei fanatici e si blocca a guardare il ragazzo dagli occhi di un verde acceso: Scott.
Le dico:
“Sei cotta,eh?”
“No,pff, cosa te lo fa pensare!” si sblocca,entriamo in classe e il prof. Inizia a fare i gruppi; sono spensierata, all’improvviso sento:
“Signorina Scott e signorino Crusoe!”
“Che cosa?” dico quasi urlando
“Signorina,vuole una nota?”
“Stavo dicendo che è una cosa stupenda!”
Ci sediamo indossando i nostri camici,siamo lontanissimi;a dire la verità sono io che mi allontano. Dopo avere fatto tutte le coppie,il professore dice:
“Poiché oggi è l’ultimo giorno;dovrete,voi ragazze,farvi guidare dal ragazzo”.Sono tutte felici,tranne me. Mi sento a disagio e tendo ad irrigidire le braccia quando Lake mi tocca. Ad un certo punto mi dice:
“Senti,se lo dico al professore, inizia ad urlare;è l’ultimo giorno, non odiarmi anche oggi!”
Mi lascio andare e penso che in fondo è dolce;ma solo quando non è con il suo gruppo.
Ha le mani fredde,infatti quando mi tocca inizio a fare dei piccoli balzi; mi dice:
“Che è successo?”
“Niente,hai le mani freddissime!”
Mi porge dei guanti e prende le mie mani più delicatamente. Suona la campanella e il ragazzo mi dice:
“Mi … dai … il tuo … numero … di telefono?”
“Sì” Glielo dico e ci salutiamo.
Esco dalla classe,insieme a Manila, e lei mi dice:
“Ohhh!Ti ha chiesto il numero!”
“La vuoi finire! E pensa a te, che sei cotta di Scott”
“E’ bugia”
“Ok,come vuoi,comunque abbiamo 4 ore di recitazione”
“Oh merda,4 ore! Però è divertente recitare”
“Sì,ma ricordati che la prof. Sceglie sempre il gruppo dei fanatici”
“Ma oggi è l’ultimo giorno; e l’ultimo giorno può succedere tutto,no?”
“Hai ragione! Dopo quello successo alla prima ora,credo che il destino si voglia sbizzarrire con me”
“Ecco i fanatici!” esclama la mia amica.
Li vediamo arrivare a rallentatore come nei film. Lake ha un’ aria più felice,me ne accorgo dai suoi occhi che sono spalancati; più grandi del solito.
Inizia l’ora con la Darbus.
“Oggi faremo solo un’ora di lezione;nella quale mi parlerete,uno ad uno,del vostro amore nascosto senza citarne il nome”
“Prof. Ma andremo a mangiare, vero?”dice Scott
“Sì,ma caro Scott non pensare solo al mangiare”gli risponde la professoressa.
Manila accenna un sorriso,gli occhi lucidi e di un azzurro acceso.
“Emma, inizia tu” la Darbus interrompe i miei pensieri.
Cazzo…..
“Sì” mi dirigo di fronte alla professoressa sul palchetto che abbiamo nell’aula di recitazione. Su,Emma ,ce la puoi fare.
“L’ho conosciuto circa 8 anni fa,ma la scintilla è scoppiata quest’anno,forse è la magia del Natale. Mi rallegra quando lo vedo sgranare quei suoi occhioni color cielo”
“Perfetto! Lake,su tocca a te!”
“Sì prof.”
Torno al mio posto. Manila mi dice subito
“Intenso. Lake,eh?”
“Forse ho preso una sbandata”
Non ci accorgiamo di tutte le persone che hanno parlato e adesso è il turno di Manila.
“Conosciuto alle elementari” arrossisce “Questa cosa dura da un bel po’ di tempo,ma non avrei mai il coraggio di dirglielo direttamente.”
Driiiin. La ragazza torna vicino a me e le dico
“Salvata dalla campanella”
“Menomale!”
“Andiamo a mangiare che ho fame!”
Arriviamo alla mensa e ci avviciniamo al bancone per prendere qualcosa. Io prendo un insalata e il tè alla pesca. Manila subito mi dice
“A dieta?”
“No”
“Insalata?!”
Mi avvicino al suo orecchio e le dico
“Le altre cose mi fanno schifo”
“Ah,capisco” mi risponde lei e poi scoppia a ridere.
Ci andiamo a sedere al nostro tavolo e vediamo avvicinarsi Lake e Scott. E le dico sorridendo,in modo che non si noti che sto parlando
“Manila per favore niente figure di merda e non spifferare niente,per favore!”
“OK”
Lake dice
“Possiamo sederci con voi?”
“Certo che possiamo!” risponde Scott
“Che arrogante!” diciamo insieme io e Manila, poi continuo dicendo
“Scott se ti comporti così no!”
“Va bene, scusatemi!”
“Perdonato, sedetevi” dice la ragazza seduta vicina a me.
Lake abbassa lo sguardo come se solo adesso avesse notato le sue Blazer.
“Lake, come mai vi siete staccati dalla vostra comitiva?” dico e,come se è scattata una molla, lui alza lo sguardo e ,con i suoi occhi spalancati alla ‘Gatto con gli stivali’, mi risponde dicendo
“Abbiamo capito che a volte le persone che ti stanno più vicine sono quelle che posso farti più male di ogni altra persona”.
 Inizia a guardare nel suo piatto e,io Manila e Scott, lo guardiamo. Lake alza lo sguardo su di noi e dice
“Che ho fatto?”
“Niente è che sei diventato un poeta all’improvviso!” dico io.
Per l’imbarazzo inizio a infilzare l’insalata con la mia forchetta e sento una risatina strozzata provenire dalla faccia del ragazzo che si è avvicinata di più alla mia. Apro la bottiglia e vedo Manila che non ce la fa più a trattenere la sua risata e le dico
“Fa pure Manila, ridi, e anche tu Scott,tanto che fa!”.
Mi alzo di scatto e la castana mi dice
“Ma no amour lo sai che scherzo! Non te ne andare”
“Dai amour!” dice Lake seguito da Scott.
“Ragazzi,sto andando a prendere l’acqua! Non mi amate così tanto che poi mi sciupo!” Tutti i tre scoppiano a ridere.
“Ma lo sai che qui hai il tè?” dice Lake
“Lo so…. Ma voglio l’acqua”
“Vieni qui, te ne verso un po’ io”.
Sono diventata tutta rossa e nel frattempo Manila e Scott ridono come matti.
“Grazie,Lake”
“Prego, amour”.
Oddio non può essere vero! Manila mi si avvicina e mi fa il solletico e io faccio lo stesso,ma veniamo interrotte dalla campanella.
Siamo in fila (non considerabile fila) e siamo davanti a Lake e Scott e dico a Manila
“Dai però sono divertenti!”
“Sì, ma non gridare che stanno dietro”
“Che non è una cosa brutta!”
Entriamo in classe si recitazione e Lake si siede vicino a me e mi mette un bracco sulle mie spalle e la stessa cosa fa Scott a Manila. Io e la mia amica ci guardiamo e battiamo un cinque.
Campanella dell’uscita.
Saliamo in autobus e io ed Manila riusciamo a metterci vicine. Siamo arrivate alla fermata più vicina alle nostre case.
“Ciao Scott, ciao Lake” diciamo in coro io e Manila.
“Ciao amour! Ciao Manila” dicono i due ragazzi insieme.
Scendiamo dall’autobus e saluto la ragazza per poi andare a casa.
 
 Angolo Autrice
Ho di riscrivere questa storia che aveo cancellato cambiando un pò i personaggi. ThatShouldBeMe mi ha aiutata nella scelta dei nomi. Quindi grazie cara. Recensite dicendomi che ne pensate. Grazie
shesogone
 

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Capitolo 2
*** Fantastic evening ***


All started from the hell
Fanstastic evening

E’ il 23 Dicembre e sono in giro,si congela. E’ sera.
“Ehy,Emma , come stai?” mi chiede un biondino spuntando dall’angolo.
“Lake,Bene,grazie,tu come mai sei qui?”
“Volevo fare un giro,tu che fai?”
“Anche io,non volevo stare a casa da sola”. Camminiamo e Lake riprende dicendo
“Vorresti venire a casa mia per fare qualche gioco da tavola?”
“Sì,chiamo mia madre per avvisarla”
Sì,come no,ne approfitto per chiamare Manila.
“Manila, Lake mi ha invitata a casa sua!”
“Eh!Porcellino!”
“Per giocare ai giochi da tavola!”
“Certo,tu sei troppo piccola per capire!”
Chiudo la chiamata e mi avvicino al ragazzo
“Ha detto che va bene”
“OK,vieni”
Mi prende la mano e inizia a correre.
“Lake, perché corri?”
“Per riscaldarmi!”
“Va bene ma…” Mi interrompe dicendomi
“Arrivati!”. Prende le chiavi e mi fa entrare per poi seguirmi.
Mi dice di fare silenzio perché i suoi stanno dormendo e se si svegliano sono guai grossi per lui.
Entriamo nella sua stanza,tutta piena di poster di calciatori, e mi fa sedere sul letto mentre va a prendere il Monopoly. E’ molto dolce se si conosce meglio si apprezza la sua dolcezza,ma non ho ancora capito perché ha un carattere così freddo. Nel frattempo Lake è entrato e mi dice:
“Vieni mettiamoci a terra” in questo momento sto pensando al doppio senso che avrebbe colto la mia migliore amica.
Sentiamo bussare alla porta e il ragazzo va ad aprire. E’ suo padre.
Poco dopo
Lake rientra con una mano sul volto, subito gli dico
“Lake togli la mano” appoggio la mia mano sul suo bicipite e sento che subito irrigidisce il braccio.
“Lake ti prego” dico mentre delicatamente gli tolgo la mano dal viso e noto che ha l’impronta delle cinque dita del padre.
Guardando il pavimento dico
“Lake io vado. Non posso sopportare che tu abbia avuto uno schiaffo a causa mia” mi alzo e prendo il giubbotto.
“Prenderei molto più di uno schiaffo per te” dice sussurrando e infatti non ho capito niente
“Cosa hai detto?”
“Ho detto che mio padre non è arrabbiato perché ci sei tu, ma perché non ho avvisato la mia famiglia. Tu invece hai avvisato tua madre e…”
“Senti, io non ho chiamato mia madre prima,ma Manila. Non sono una ragazza perfetta.”
Appena finisco la frase abbraccio Lake e lui ricambia. E’ così tenero. Perché non me ne sono accorta prima? Adesso è quasi finita la scuola e non sono certa che ci rivedremo ancora. Spero proprio di sì.
“Amour? A chi pensi …” si intimidisce tutto ad un tratto “al tuo ragazzo?”
Lake
“Oh,ma dai! Lo sai benissimo che non ho un ragazzo!Sei solo tu il mio pucci pucci” dice prendendomi le guance tra le dita. Aspetta,ma che ha detto?! Che sono il suo che?! Sorrido e vedo che si incanta.
“Amour che minchia guaddi?”
“Molto fine. Guardo le tue fossette,cretino!”
“Se vuoi te le regalo,non mi piacciono”
“A parte il fatto che sei stupendo con le fossette,come faresti a regalarmele?”
“Così!” simulo di prendere le fossette con le dita e le appoggio sulle sue guance.
“Ma che fai mi prendi per il culo?!”
Emma
“No,non ti prendo per il culo!”
O cazzo. La sua voce roca è così sexy.
“Posso cambiarmi la maglia che con questa ho caldo”
“Caldo?! Va bene”
“Sì” dice mentre si toglie la maglietta davanti a me. Accenno di addominali. Ma perché lo sta facendo davanti a me?

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Capitolo 3
*** "Tu e la memoria non andate proprio d'accordo, eh?" ***


All started from the hell
“Tu e la memoria non andate proprio d’accordo,eh?”

Emma
Ma perché lo stava facendo davanti a me? Va bene,Emma , fai finta che lui sia la persona più orribile al mondo. Ma che cacchio sto dicendo.
“Ho fatto!”
“Ma come fai a…..” non faccio in tempo a finire la frase che il mio cellulare squilla.
“E’ mia madre…davvero questa volta” dico rispondendo a mia madre.
Finita la chiamata gli spiego:
“Lake devo andare altrimenti mio padre mi spezza le gambe”
“Va bene,vieni ti accompagno alla porta” arrivati davanti alla porta dice
“Ci vediamo domani allora?”
“Sisi” finita la risposta mi avvicino a Lake e gli stampo un bacio sulla guancia.
Sto per andarmene ma mi prende per il polso e mi tira verso lui abbracciandomi.
“Ci vediamo domani,non ci dobbiamo dare l’addio!” dico ironica. Ci salutiamo e mi avvio verso casa.
 
Manila
Perché non mi risponde? All’improvviso un accordo di chitarra porta suono nella mia stanza. Avvio FaceTime.
“Finalmente ti sei decisa a rispondermi,Emma”
“Che vuoi da me? Stavo a casa di Lake,meno male che te l’ho detto!”
“Ah,è vero!” dico portando la mano sulla fronte
“Tu e la memoria non andate proprio d’accordo,eh?”
“No”
“Tu che hai fatto oggi?” mi dice facendo uno dei suoi sorrisi timidi da tutti i giorni,ma c’è un particolare che non noterebbe nessuno, a parte la sua migliore amica. Si sta mordendo il labbro!
“Innamorata! Niente sono stata a dormire!”
“Ah wow! Senti domani vuoi venire con me da Lake,c’è anche Scott”
“Certo!” dico facendole fare un salto
“Manila vado a mangiare ci vediamo domani mi raccomando puntuale!”
“Va bene” dico per poi chiudere la chiamata.
Quanto è stressante quella ragazza,mamma mia. Sono sempre stata puntuale io. Hahahahaha, certo come no!
Emma
Alle 9:30 sono da Manila che scende come si fosse attuato un miracolo.
“Ma chi sei?” dico sbalordita
“Idiota!”
“Dai andiamo!” dico iniziando a camminare.
A casa di Lake …..
Ciao ragazzi!”diciamo in coro io e Manila
“Ciao ragazze!” dice Lake per poi continuare “Scott è al bagno,comunque siamo soli a casa visto che i miei sono partiti e questo significa…”
“Che passeremo tutta la vigilia insieme!” dice Manila per poi buttarsi  addosso a Lake aggrappandosi al suo collo
“Ciao amour, ciao Manì (si, le mani)!” dice Scott che è appena uscito dal bagno.
“Ciao Scott!” risponde la mia amica. Sono intenta a togliermi il giubbotto che non ne vuole sapere di sfilarsi; all’improvviso sento che scivola dalle mie braccia,mi giro per prenderlo ma lo ha già fatto Lake .
“Grazie!” dico dandogli un bacio sulla guancia,visto che non ci siamo salutati come si deve.
Ci sediamo al tavolo della cucina e Manila dice
“Dai Emma vai dal tuo Lake !”
“Manila,ma fottiti!” le dico
“Ma lo sai che ti voglio bene!”
“Io no!” dico facendo l’offesa
“Che cosa?” dice iniziando ad alzarsi, di scatto mi alzo e inizio a scappare,ma lei mi ha già raggiunta.
“No,dai lo sai che scherzavo! Ti voglio tanto bene!”
“Sì,ma adesso non importa!” dice facendomi il solletico
“Ragazzi aiutatemi” dico come se fossi soffocata
“Ok. Tutti addosso ad Emma!”.
Finalmente hanno finito e stanno prendendo i loro cellulari,mentre io sono in cucina che li aspetto. Vedo che Lake si avvicina poi si sposta e Manila e Scott mi lanciano un secchio d’acqua.
“Non ha il trucco!” dice Scott
“Non potevate chiedermelo invece di bagnarmi!? Grazie!Adesso mi tocca andare a casa!” dico andando verso la stanza. Sono completamente bagnata.
“No,non andare ti do qualcosa da mettere,tu vai in bagno ad asciugarti”
Mi tolgo i vestiti rimanendo in intimo rosso (niente tanga perché li odio!) e inizio con l’asciugamano a tamponare i miei capelli.
“Tie…” dice Lake entrando “Scusa”, fa per uscire
“No,non ti preoccupare! Perché dovrei vergognarmi del mio migliore amico?”
“Non lo so” nel frattempo mi sono infilata la maglietta celeste che mi fa da mini vestito,Lake mi prende la mani, mi fa fare una piroetta, e dice “Ho sempre pensato che il celeste ti stia bene,ed è vero!”
“Grazie!”
“Ma che state scopando?” dice Scott  fuori dalla porta, Lake inizia gemere come se qualcuno gli stesse facendo un bel servizietto. Usciamo e Scott e Manila  vedono me con la maglietta e Lake  con la zip dei pantaloni abbassata. Guardo i due
“Non è come sembra!”
“Noooo! Lake stava facendo quei versi…tu sei con la maglietta e nient’altro e lui ha la zip abbassata. Spiega tutto ciò!” dice Manila aggiungendo una risata alla fine della frase.
“Allora…mi avete bagnata e ho questa maglia,Lake  ha fatto quei versi per la domanda di Scott e ha la cerniera abbassata perché è un cretino!”
Scoppiamo tutti a ridere.
“Giochiamo a 7 minuti in Paradiso?” propone Scott
“Non posso,devo cucinare.” Dico convinta.
“Va bene,allora giochiamo a obbligo verità” ribatte lui
Rimango in silenzio e prendo una pentola,del riso e lo zafferano. Mia madre mi ha insegnato a cucinare il risotto con lo zafferano.
Sento arrivare qualcuno,ma sono troppo impegnata a girare il riso.
Lake mette le mani sotto la maglietta,sui miei fianchi, e mi alza un po’  da terra. Un brivido mi percorre la schiena. Poi lui mi dice nell’orecchio:
“Sai ti vorrei più spesso a cucinare a casa mia"

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