Like a shakespearean opera

di Gleeky_00
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hummel e Anderson,una lunga guerra ***
Capitolo 2: *** Si aprano le danze! ***
Capitolo 3: *** Una stupida sfida ***
Capitolo 4: *** E quando arriva la notte... ***
Capitolo 5: *** Onestà è una parola così solitaria ***
Capitolo 6: *** Fratello ***
Capitolo 7: *** Piangi con me ***
Capitolo 8: *** La vendetta è un piatto che va servito freddo...o forse no ***



Capitolo 1
*** Hummel e Anderson,una lunga guerra ***


N.d.a:
Qui sotto sono inseriti molti riferimenti alla religione vista l'epoca.



La polvere copriva i suoi occhi azzurri come la nebbia ricopre le colline e poteva solo sentire i tintinnii di quei ferri,quelle spade,quella morte che c'era intorno a lui.
Urla di uomini straziati,il sangue che schizza suoi vestiti e improvvisamente ti rendi conto di quanto ami stare su quel palco recitando i monologhi,in quel momento ti accorgi che non potrai mai aspettare di prendere moglie perché ami troppo la vita,in quel momento ti rendi conto che un colpo andato a segno è il primo passo per la via senza ritorno verso l'Inferno.
Cooper sa che andrà all'Inferno.
Il suo ego è troppo grande per condividere lo stesso spazio con quello del Creatore.
E' come quel Sant'Agostino pensa.
Ma per lui non ci sarà nessuna voce che invita a leggere la Bibbia.
Per lui ci sarà solo la spada di un Hummel che lo trafiggerà da parte a parte e alcune volte spera che qualcuno lo faccia.
Perché deve vivere questo?
Tutta colpa del suo cognome,tutta colpa di suo padre che gli continua a ripetere che un giorno indosserà il medaglione del capofamiglia e continuerà la lotta contro quegli esseri finché non li avrà sterminati tutti e neppure un rivolo di sangue di quella famiglia macchierà le strade di Lima.
Solo loro,gli Anderson,padroni indiscussi.
Alcune volte,mentre trafigge uno stemma e la persona che lo porta al petto cade a terra inerme,si chiede perché stia combattendo.
Si chiede se suo padre e Hummel si ricordino perché sono lì.
Ma sa per certo che non lo sanno,uccidere,trapassare le persone da parte a parte urlando maledizioni contro il loro cognome è ormai un'abitudine.
Quando la furia animale viene esaurita in gemiti che sanno di morte e mille uomini feriti giacciono a terra la folla si placa e gli Hummel raccolgono i loro cadaveri e se ne tornano a casa.
-Ecco andatevene vigliacchi!E dite ad Hummel di venire qui a combattere contro di me la prossima volta così lo trapasserò come uno spiedo quel coniglio!
Un ragazzo con gli occhi da lupo impugna la spada e Cooper è già pronto a difendere suo padre ma un uomo alto lo ferma appena in tempo.
Che stupido che è suo padre.
Verrà sicuramente con lui all'Inferno.
E' troppo stolto e dalle sue mani gocciola un liquido rosso che Cooper conosce troppo bene.
-Padre smettetela per Grazia divina con questi insulti,se ne stanno andando non c'è bisogno di alimentare altri fuochi.
-Cooper figlio mio tu sei troppo buono!Vanno ammazzati tutti quelli!
Detto questo il capofamiglia degli Anderson rimette la spalla nella fodera e guarda un cugino che si sta straziando ai piedi del trogolo.
-Robert,James portate a casa Trent e dite all'infermiera di fare qualcosa per lui!
I suoi cugini mettono le spade nel fodero e soccorrono il ragazzo ferito mentre suo padre si guarda intorno osservando i visi stanchi e arrabbiati della sua famiglia.
-E voi andate a casa!Avete fatto abbastanza qui per oggi!
Tutti i suoi cugini e i suoi zii si avviano chi verso casa chi all'osteria o chi semplicemente a fare una passeggiata.
Cooper guarda quel campo di desolazione e vorrebbe solo scappare,scappare e non tornare più.
-Cooper dov'è tuo fratello?Sempre in giro quel vagabondo!
Il ragazzo mette la spada ancora sporca di sangue nel fodero.
-Vado a cercarlo Padre...
-Sarà meglio che arrivi altrimenti non sarà Lady Emma a proteggerlo questa volta!
Cooper annuisce leggermente a quelle parole e corre giù per le mille viuzze di Lima,tra i suoi mille viottoli acciottolati e sarebbe un Paradiso terreno quella cittadina così piccola e così viva ma purtroppo l'animo umano non conosce la pace.
Corre corre corre mentre la spada gli sbatte contro il fianco e Cooper vorrebbe solo gettarla via,gettarla nell'acqua del fiume in modo che vada lontano lontano e vorrebbe che anche gli altri buttassero le spade e i pugnali ma non succederà mai.
Troppo odio per una città così piccola.
Arriva quasi al confine coi campi quando intravede una figura con la calzamaglia verde stesa sul cornicione.
Si ferma e torna indietro.
Suo padre ha ragione,suo fratello è proprio un vagabondo.
Blaine sta strappando i petali di una margherita mentre la ammira con curiosità.
Si avvicina a lui e suo fratello non se ne accorge neppure.
Cooper pensa che non sembrano neppure fratelli,lui così teso come una corda di liuto e sempre attento a quello che gli succede intorno mentre Blaine così rilassato e con la testa fra le nuvole.
Cooper si appoggia al cornicione dietro di lui.
-Fratello?
Blaine sobbalza e per poco non cade nel fiume ma il più grande lo afferra prontamente e lo riporta coi piedi per terra.
-Cooper!Mi hai spaventato!
Il maggiore si mette davanti a Blaine e fissa i suoi occhi di cielo nei suoi.
-Scusa mi dispiace o forse dovresti dirmelo tu visto che stamattina sei scappato da casa e non hai partecipato allo scontro di oggi!Lo sai che nostro Padre vuole che combatta anche tu!
Blaine alza gli occhi al cielo per poi puntarli di nuovo sulla sua margherita.
-Cooper Cooper lo sai che a nostro Padre non interessa alcunché di me,sei tu il maggiore,quello che prenderà in mano la famiglia quando lui se ne andrà,non te lo ha ricordato anche oggi?
La voce del giovine ha un tono tagliente mentre non osa guardare suo fratello negli occhi.
-Blaine se sei geloso di me basta che tu me lo dica e lo sai che odio questa guerra senza senso!Quando sarò io il capofamiglia calerò la pace tra noi e gli Hummel!
Blaine fa un sorriso maligno mentre sguscia via dal corpo di suo fratello e si incammina verso casa accarezzando il fiore.
-Sai che non accetterebbero mai...
-Ma i tempi cambieranno!E perché i tempi cambino il Signore ha bisogno della buona volontà e dell'aiuto di tutti!Non di vagabondi che stanno tutto il giorno nei campi a fare chissà che o in biblioteca a leggere come monaci!
Il fratello minore si volta e guarda Cooper con astio.
-Preferisco essere un vagabondo che un assassino!Non mi importa nulla della guerra,della nostra famiglia,di questa città e men che meno di quello che pensa nostro Padre!
Blaine stringe forte la margherita fra le dita e con il fuoco nelle iridi ambrate si gira di schiena e se ne va.
-Bravo vai a casa lattante viziato e non andare a piangere da Lady Emma!Lui ti vuole parlare!
Blaine getta via la margherita in un gesto smanioso mentre procede a passo di marcia verso casa.
OdiA questa città,odia suo padre ma sopra ogni cosa odia questa stupida guerra.
Il Principe della regione non fa niente per loro e Blaine non può biasimarlo,ha di meglio da fare che cercare di placare inutilmente le divergenze di due stupidi.
Senza neanche accorgersene è già arrivato davanti al maniero della sua famiglia.
Si schiaccia le unghie contro la tenera carne delle mani e entra a testa bassa.
Vorrebbe solo andare in biblioteca.
Si dirige invece verso la sala del capofamiglia.
Suo padre aveva fatto costruire nella sala grande della casa due troni,uno per lui e uno per sua moglie,come se fossero dei sovrani.
In realtà era così che si sentiva Anderson,un re che doveva governare incontrastato su Lima e nessuno a controbattere i suoi ordini.
Per questo odiava così tanto Hummel,gli dava fastidio essere classificato come “l'altra famiglia potente della città”,doveva esserci solo lui.
Blaine pensò che suo fratello il gigantesco egocentrismo l'avesse preso tutto da sua padre perché il padre era lo stesso,la madre no.
La madre di Cooper era stata una fra le tanti amanti mentre quella di Blaine era Lady Violante,la moglie di Sir Richard,il temutissimo uomo sanguinario.
Il ragazzo fa un leggero sospiro pensando ai suoi genitori.
Suo padre non sapeva colloquiare con lui senza tirargli un ceffone per i suoi “comportamenti ribelli” e sua madre....con sua madre non parlava,era una donna malaticcia con la pelle incredibilmente bianca e Blaine sapeva che non ci sarebbe voluto molto prima che il Signore la prendesse con sé.
Tra i mille pensieri arriva davanti alla sala grande e quando alza un braccio per bussare nota che le sue mani tremano.
Dio perché quell'uomo lo terrorizza così tanto?!
Bussa con mano incerta mentre sente una voce provenire dall'interno.
Spinge il portone con un po' di fatica ritrovandosi davanti una sala vuota.
Si volta verso il piccolo altare e vede suo padre intento a pregare chiedendo la remissione dai peccati.
Parole al vento.
Dio non ascolterà un uomo macchiato di tutti e sette i vizi capitali.
Sua padre muove le labbra in una lenta litania finché,dopo essersi fatto il segno della croce,si alza e si accorge della sua presenza.
-Ah figlio,non ti aspettavo più.
-Cooper mi ha detto che mi cercavate...
L'uomo si avvicina con passo mellifluo al trono e Blaine pensa che strisci come un verme.
-Cooper ha detto il vero.
L'uomo si siede e gli anelli tintinnano contro il legno del poggia braccio.
-Dove eri quest'oggi?
Blaine continua a mantenere lo sguardo rivolto a terra.
-Nei campi Padre...
-E a far che?Non c'eri mentre la tua famiglia rischiava di morire?!
Le lacrime pizzicano gli occhi di Blaine ma non lo farà mai,non piangerà mai davanti a lui.
-Non sappiamo quando il Signore busserà alla nostra porta pertanto rischiamo ogni giorno...
-Ah Blaine tu leggi troppo!Stiamo combattendo una guerra qui e dobbiamo vincere!Anche tu devi difendere il tuo onore!
Blaine ingoia il groppo che gli si è formato in gola.
Sì,è un ragazzo ribelle e lo sarà fino in fondo.
-Vi fa forse onore uccidere persone la cui unica colpa è portare un cognome diverso?
Blaine sente i passi veloci sul pavimento poi un caldo dolore alla faccia.
Lo sapeva che quell'uomo non poteva resistere dal prenderlo a schiaffi.
-Sciocco ragazzino!Come ti permetti di dire a me che cos'è l'onore?!Tu sei solo un vigliacco vagabondo che non fa altro che stare nei campi e leggere!La cultura fattela fuori all'aria aperta scoprendo il sapore del sangue e del sudore non l'odore di inutili pagine ingiallite!Perciò da domani ti allenerai con Achillios a duello e finché non sarai uno spadaccino provetto non potrai uscire da questa casa!
Quelle parole fanno strabuzzare gli occhi di Blaine.
Oh no.
Achillios era originario della Grecia ed era uno dei prigionieri di guerra che erano arrivati lì in Inghilterra pronti per essere venduti e suo padre aveva scelto lui.
L'idea originale era di metterlo a lavorare nei campi ma dopo aver quasi sgozzato un sorvegliante per tentare la fuga si era capita la sua dimestichezza con le armi....ora era ormai parte della famiglia.
-Come volete voi Padre.
Dice Blaine con voce flebile prima di fare un breve inchino e andarsene.
Suo padre voleva che quando una persona se ne andava dalla sale grande non si voltasse mai di schiena come si fa in chiesa,come si fa dall'Imperatore....Richard Anderson non era nessuna delle due cose.
Blaine si volta e cammina per poi chiudere la porta dietro di lui.
Fa un sospiro.
Alcune volte pensa che se fosse un bravo figlio e facesse tutto quello che dice suo Padre come fa suo fratello la sua vita sarebbe più bella.
Puoi si dice che Cooper reprime le proprie idee aspettando un futuro troppo incerto per metterle in atto.
Blaine non vuole aspettare,vuole la pace e la vuole ora.
Ma è soltanto un sedicenne svampito.
Con i pugni ancora ben chiusi e le lacrime che gli bagnano gli occhi si dirige veloce verso la biblioteca,il suo regno fatto di scaffali e libri,lì Blaine sente la pace che tanto cerca.
Apre la pesante porta e la prima cosa che nota è lei,Lady Emma.
Con i suoi immensi occhi verdi e i suoi capelli color della luce dell'ultimo sole che in questo momento le accarezza il viso.
Fa un sospiro guardando il suo profilo.
Crede di essere infatuato di quella donna,non ha mai avuto una balia,ha avuto solo lei,lei la sua educatrice,lei che odia i panni sporchi e i mercati,lei che ha perso un marito,lei bellezza inconsueta che legge e si immerge in mille mondi diversi,mille avventure rimanendo lì,in quella biblioteca della quale ormai ha preso il profumo.
-Lady Emma sta per tramontare il sole vi vado a prendere delle candele.
Sussurra appena mentre la donna si volta verso di lui e sorride alla sua vista.
-No Blaine grazie ora esco ancora una pagina!
Lady Emma sorride mentre Blaine si siede sulla sedia accanto alla sua.
-Cosa state leggendo?
-Omero,l'Iliade.E' come se quest'opera rispecchiasse...le nostre circostanze....
Blaine la osserva.
Le labbra che si stagliano contro la luce della finestra,così rosse,così simili a quelle di una madre...
-Ma la guerra di Troia si è conclusa nelle fiamme e nella distruzione...a Lima non succederà questo vero?
Gli immensi occhi da cerbiatta di Lady Emma si spostano sulla finestra.
-Che il Signore salvi i giusti.
La sua sembra quasi una preghiera mentre Blaine appoggia la sua testa alla spalla della donna e inspira il suo profumo.
Per suo Padre l'importante è che prenda moglie,chi sia la fortunata non gli importa.
Blaine si chiede se acconsentirebbe al matrimonio con Lady Emma.
Poi si dice che la donna è ancora innamorata del suo defunto marito,Carl della casata Howell,vivevano in un paese lontano dal loro e Lady Emma era arrivata davanti alle porta di Lima con un bambino in grembo implorando aiuto,la famiglia Anderson l'aveva accolta e poco dopo si seppe che aveva abortito il bambino per il trauma subito quando aveva visto il marito morire fra le fiamme della guerra.
Più darti disse di saper leggere e scrivere e divenne immediatamente l'educatrice di Blaine e Cooper.
Che vita infelice.
Ma il Singore salverà i giusti e Lady Emma è fra loro.
Si chiede se mai finirà questa guerra o Lima brucerà nell'odio come Troia.
Quando l'ultimo raggio di sole se ne va le tenebre calano sul maniero degli Anderson,calano su Lima,calano sull'odio e calano anche sul cuore di Blaine.




N.d.a:
Vi parla la persona che dovrebbe scrivere il sequel de Un Capodanno da ricordare,When two destiny fall in love,finire uno spin-off e in più scrivere tutti gli altri yeeee!! xD
Comunque questa è una mini long perché non sarà lunga ;)
Se qualcuno ha da consigliarmi sugli anni in cui è ambientata l'opera o sui nomi o cose simili del Medioevo siete ben accetti! :D
Questa idea mi è venuta mentre guardavo per la seconda volta il film “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli che è piaciuto moltissimo! :D
Nella versione originale è il cugino di Romeo,Benvolio,a vedere Romeo che torna dal prato con il fiore in mano ma da me è il nostro amato Cooper! *__*
Eh sì,Blaine innamorato della Pillsbury e no,non ho assunto sostanze xD
Aggiornerò all'incirca ogni Domenica o prima,se avete seguito When two destiny fall in love sapete che ho degli sbalzi con gli aggiornamenti xD
Alla prossima unicorni <3

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Capitolo 2
*** Si aprano le danze! ***


Destra sinistra destra.
Sopra sinistra destra.
Non ci sta capendo più niente,quest'uomo è dappertutto.
Affondo indietro destra sinistra.
Gli dole il polso e non ce la farà a mantenere questo ritmo.
Blaine non è nato per questo,quello bravo a combattere è Cooper,Blaine vuole solo fuggire nei campi tra i fiori profumati.
Un tintinnio forte vicino al suo viso,troppo vicino e la sua spada cade a terra per l'ennesima volta in quella giornata mentre dei cugini ridono cercando di non farsi sentire troppo dal povero,piccolo e indifeso Blaine.
Detesta quando la gente ride di lui ma lo fa continuamente...che delusione.
Una mano lo piglia per il collo della giubba per fargli riportare l'attenzione sul suo avversario.
-Agóri ascoltami quando ti parlo!Tuo padre si vergognerebbe se ti vedesse!Sei solo una femminuccia non come il tuo adelfós!Lui sì che è un guerriero!
Blaine non comprende le parole di Achillios ma sa che sta parlando di suo fratello.
Vorrebbe alzare gli occhi al cielo ma proprio non ne ha il coraggio davanti a quell'uomo muscoloso e con una benda sull'occhio.
Achillios lo scaraventa a terra vicino alla sua spada.
-Riprovaci!Ilíthio paidí!
Il tono con il quale pronuncia le ultime parole Blaine capisce che è un insulto ma poco gli importa.
Non ci metterà mai tutto il suo impegno in questo dannato cortile interno usato per allenarsi!
Si leva la polvere dai vestiti e ricomincia a duellare con Achillios finché il sole non si fa più basso e l'uomo decide che per quel giorno è finita.
-E' finita agòri domani ci riproviamo e prega il tuo Dio che vada meglio!
Blaine annuisce mentre mette a posto la spada e si leva le bardature di cuoio che usavano gli inesperti per l'allenamento.
Achillios sbuffa mentre si passa uno strofinaccio bagnato sulla faccia e se ne va con passo gongolante e Blaine entra in casa a testa bassa.
-Ehilà cugino bel lavoro oggi!Vuoi che ti regali una spada di legno?
Dice uno dei tre e tutti scoppiano a ridere mentre Blaine vorrebbe solo piangere.
Si allontana a testa basta verso la porta d'uscita ma vede Lady Emma appoggiata al cornicione.
Fa un leggero sospiro.
Quanto è leggiadra quella donna.
Continua il suo cammino facendo finta di niente finché la sua educatrice non sente i suoi passi sul pavimento.
-Oh Blaine!
-Buon pomeriggio Lady Emma!
Si avvicina alla donna e appoggia i gomiti sul cornicione accanto ai suoi.
-Ti aspettavo in biblioteca ma ti sei allenato anche questo pomeriggio.
-Così ha richiesto mio Padre...
Segue un breve silenzio nel quale Blaine si guarda le mani mentre Lady Emma osserva il suo giovane volto sconfitto.
-Ed è andata bene?
-Un cugino mi ha chiesto se volevo....una spada di legno...
Sibila fra i denti.
Quella frase è una fiamma accesa contro il suo orgoglio.
-Oh Blaine...
Lady Emma gli mette una mano sulla spalla e le guance di Blaine non possono far altro che imporporarsi un poco.
-Forse il combattimento non è adatto a te ma tu hai tante altre doti...
-Come scappare nel momento del bisogno come un coniglio scappa dalla volpe?
-No caro,tu leggi Blaine e non sai solo leggere come i tuoi cugini ma tu leggi davvero,entri nel libro e lo fai tu e non hai bisogno di saper tirar di spada per fare questo,non hai bisogno di niente solo di te stesso.
-Non fermerò questo stupido conflitto leggendo un paio di passi di Dante.
Dice con un po' di amarezza nella voce e Lady Emma fa un leggera risatina.
-Ma tu la fermerai con questa Blaine.
Lady Emma gli mette un dito sulla fronte.
-E sono certa che quando sarai il capofamiglia la pace tornerà a regnare.
Blaine fa un sorrisetto confuso.
-Lady Emma lo sapete meglio di me che io non sarò mai il capofamiglia,quel compito spetterà a Cooper.
La donna gli sorride gentilmente mentre qualche ciuffo rosso si muove in armonia col vento.
-Blaine il Signore ha creato un disegno immenso che noi,così piccoli e indifesi nelle sue mani,non possiamo vedere.Non sai cosa ti riserva il futuro e prevedo grandi cose per te Blaine,hai un animo troppo puro per essere degradato a “fratello minore” per sempre.
Detto questo Lady Emma si sporge e stampa un bacio sulla fronte di Blaine.
Il ragazzo crede di essere diventato rosso come i capelli della sua amata.
Che cosa vuole dire Lady Emma con quelle parole?
Indossare quel medaglione è solo un lontano miraggio per lui a meno che...no,non lo vorrebbe mai,se Cooper se ne andasse Blaine non saprebbe più come vivere.
-A proposito....un certo Sir. Sam della famiglia Evans mi ha detto che qualcuno ha un appuntamento all'osteria al calar del sole.
Lady Emma sorride e Blaine strabuzza gli occhi.
-Oh Cielo me ne ero dimenticato!
Dice schiaffandosi una mano sulla fronte.
-Lady Emma è probabile che non torni questa notte quindi vi auguro di dormire bene!
Le prende una mano e bacia il dorso marmoreo prima di correre lungo il corridoio verso la porta principale.
-Blaine!
Il ragazzo si volta a guardare la sua educatrice.
-Il matrimonio è una cosa sacra,ricordatelo!
La sua voce leggiadra è maledettamente seria.
Sa di cosa sta parlando.
Secondo Lady Emma non c'è una distinzione fra uomini e donne,entrambi devono mantenere la loro purezza intatta fino al matrimonio.
Le sorride di rimando per poi correre via,attraversare la porta principale e sgusciare tra le mille viuzze di Lima fino ad arrivare davanti all'osteria.



-Margaret un'altra per favore!
Urla Sam mentre sbatte sul bancone una pinta di birra ormai vuota.
-Sam sta attento!Alle donne non piacciono gli ubriaconi!
-Ma alle donne piaccio io e ubriaco o sobrio non fa differenza.
Sam ride un po' brillo mentre afferra un altro boccale e si volta verso i suoi amici,Blaine e Sir.Rory della casata Flanagan.
-Allora di cosa stavamo parlando?
-Della festa a casa dei Ben Israel.
Dice con tono annoiato e divertito il ragazzo dalle origini irlandesi.
-Ah sì!Quel Sir. Jacob sarà anche un tontolone ma sua cugina sa come fare vesta non so se mi spiego.
Sam fa un occhiolino ammiccante verso i due e Rory alza gli occhi al cielo senza riuscir a trattenere una risatina.
Sam beve ancora un po' di birra poi sbatte il bicchiere sul bancone asciugandosi la bocca con il dorso della mano.
Blaine pensa che sia a dir poco rozzo ma ha comunque molta simpatia per quel ragazzo.
Sono come fratelli.
-Le rosse sono focose e Blaine ne sa qualcosa vero amico?
Gli da una gomitata scherzosa e Blaine si irrigidisce tutto stizzito.
-Sam!Se ti riferisci a Lady Emma sappi che io non sono assolutamente innamorato di lei!
-Certo come no!
Replica Rory e il ragazzo coi capelli scuri gli rivolge uno sguardo degno di un assassino.
-Comunque è troppo vecchia per te!Se l'unico scopo del matrimonio è procreare devi prenderti una giovane...
Blaine abbassa lo sguardo sul suo boccale ancora pieno.
-Lo dice anche mio Padre che fare figli è l'unico scopo del matrimonio....io sinceramente credo che sia di più...
-Oh Blaine pur di andar contro tuo Padre potresti anche affermare che Sam è l'essere più casto di questo mondo!
Dice Rory portandosi alle labbra il suo boccale e Blaine ridacchia un po' per la strana metafora.
-Ancora problemi in Paradiso Blaine?
-Ma quale Paradiso?Ora vuole anche che mi alleni per combattere e io non sono proprio capace....
-E contro chi dovresti combattere scusa?Non siamo in guerra.
Blaine guarda il ragazzo con i capelli biondi un po' stupito.
-Gli Hummel ovviamente!
-Ah sì la vostra vecchia guerra che dura da millenni....Blaine puoi portare un messaggio a tuo Padre da parte mia?Digli che ha stancato con questa storia!
-Sì certo se gli dico così come minimo mi arriva una dozzina di ceffoni...
-Ragazzi ragazzi sapete gli ultimi scandali in casa Hummel?
Dice Rory con la faccia rossa per l'entusiasmo e Sam si avvicina mentre Blaine stretto tra i due non può far altro che ascoltare.
-Si dice che Sir.Finn sia stato visto in giro con Lady Quinn della casata Fabray e-
-Aspetta aspetta ma quella non aveva già fatto un figlio fuori dal matrimonio con un altro uomo?
-Sì!E quell'altro è Sir.Noah della famiglia Puckerman che si vocifera abbia avuto una breve relazione con Lady Rachel della casata Berry,la moglie di Sir.Finn!
-Quanta confusione in quella famiglia!
-E questo è solo il fratello maggiore poi c'è il minore che è ancora scapolo e intende godersela...
Dice con tono divertito e anche Sam ridacchia.
-In che senso?
Chiede Blaine ingenuamente.
-Come,non lo sai?Quelli sono più ricchi di te e Sir.Kurt si sperpera tutto in prostitute.
Blaine apre la bocca.
Non credeva che un membro di una famiglia così nobile potesse fare una cosa del genere.
-Alcune volte si dice che porti in camera anche....
Sam si guarda in giro per poi sporgersi verso l'orecchio di Blaine.
-Uomini.
Il ragazzo si volta e lo guarda con gli occhi sgranati.
No saranno solo voci.
Due uomini non possono condividere lo stesso letto,è contro la Bibbia e non l'ha mai letto in nessun libro.
No devono essere solo voci....solo voci...alcune volte gli altri dicono delle cose su di noi che da soli non riusciremmo mai a sapere.
Però deve essere strano...
Gli uomini possono avere figli tra loro?
Blaine ha sempre visto donne incinte ma solo perché avevano consumato con uomini ma se un uomo condivide il proprio letto con un altro uomo....che succede?
Questo lo incuriosisce e che Dio lo perdoni per quello che sta pensando.
-A proposito di Hummel!
Dice Sam tornando gaio come suo solito.
-Questa sera c'è una bella festa a casa loro...ci andiamo?
-Sì ci saranno tante donzelle!
Dice felice Rory.
-No Sam io non voglio,lo sai che mi trafiggerebbero come uno spiedo se mi sorprendessero in casa loro...
-Andiamo Blaine!Avremo delle maschere in fondo è una festa!Ti prego fallo per noi!
Blaine si volta verso gli occhi azzurri di Rory e poi verso quelli verdi di Sam.
Entrambi lo supplicano con lo sguardo.
-Va bene amici!
-Oh grazie vedrai ci divertiremo!
Dice Rory con voce squillante prima di alzarsi con i suoi amici e uscire dall'osteria.



Ed eccolo lì mentre nel buio della notte attraversa la piazza centrale di Lima,dove di solito si sparge solo sangue,per andare a una festa in casa di quelli che di solito dovrebbero essere i suoi peggior nemici.
O quelli di suo padre.
Sam saltella sopra i trogoli mentre tiene sulla testa la sua maschera e Rory ride divertito alle parole dell'amico.
Blaine è sempre stato il più timido dei tre.
Abitavano nella stessa città ed era facile trovare nuovi amici e anche se Sam era più povero di loro non contava,erano comunque fratelli.
-E stasera farò tantissime conquiste!
Dice Rory con aria solenne e Sam ride dandogli una pacca sulle spalle.
-Bravo il mio irlandese!E procureremo una donna anche a te Blaine te lo prometto!
-No grazie io...
-Smettila con questa storia di arrivare vergine al matrimonio ormai non lo fa più nessuno!
Sam mette un braccio intorno alle spalle dei Blaine che nel frattempo si è irrigidito nel sentire quella frase.
Non gli importa di quello che dicono i suoi amici,Blaine arriverà puro al matrimonio perché il matrimonio è una cosa sacra,come dice Lady Emma.
Senza neanche che se ne accorga sono arrivati davanti al maniero degli Hummel e davanti al portone principale ci sono dame e cavalieri che stanno entrando supervisionati della guardie che non sembrano prendere molto sul serio il loro compito.
Sam ride mentre si sfrega le mani e si mescola con la piccola folla.
Rory e Blaine lo seguono.
Si mettono le maschere e quando passano davanti alle guardie Blaine ha il terrore che non li facciano entrare ma i due sembrano essere un po' alticci e li fanno passare senza problemi.
Quando attraversano il corridoio con alla loro sinistra il cortile interno Rory saltella felice mentre Blaine sente una strana sensazione allo stomaco.
E' felice di trovarsi lì ma allo stesso tempo teme che scoprano che è un Anderson e la paura e l'eccitazione si mischiano in una miscela che gli va dritta allo stomaco appesantendolo ma stimolandolo a continuare a camminare.
Le porte della sala principale sono aperte e sono come due grandi braccia che danno loro il benvenuto.
Al loro interno ci sono decine di persone che ridono,bevono,mangiano,ballano e si divertono.
Sam nota immediatamente una bella ragazza e le va incontro mentre si atteggia e Rory e Blaine rimangono lì imbambolati a guardarsi intorno.
-Questa è una tra le feste più belle a cui sono stato.
Gli soffia nell'orecchio il ragazzo con gli occhi chiari ma Blaine riesce a malapena a sentirlo.
Non è mai stato ad una festa ed è bellissima l'atmosfera leggera e scherzosa che si respira tutto intorno a lui.
A casa sua non si fanno mai le feste.
Suo padre ha paura che un Hummel si intrufoli dentro.
Ma a queste persone non sembra importare e questo a Blaine piace tantissimo.
-Cercati una dama amico io vado a prendere qualcosa da bere.
Rory scosta mille corpi festosi per dirigersi verso il tavolo con sopra i viveri mentre Blaine non sa che fare.
Deve davvero cercarsi una dama?
Ma sì,un piccolo ballo e poi basta.
Si muove un po' per la sala fino ad arrivare al centro appoggiandosi a una colonna aspettando il momento per inserirsi nel ballo.
Molte ragazze volteggiano leggiadre da un cavaliere all'altro lanciando loro sguardi timidi o ammiccanti.
Sono tutte bellissime con le trecce d'oro,il vestito lungo e morbido,gli occhi da cerbiatto ma Blaine bellezze del genere ne ha già viste e nessuna di loro attira la sua attenzione e gli fa palpitare il cuore come legge nel libri.
Una giravolta,un'altra...arriverà un spazio vuoto!
Una giravolta....ancora una....
Oh Cielo.
Oh Cielo cos'è quello?
Non...non è un umano è...è un angelo.
Il suo viso non può essere stato creato dal ventre di una madre ma dalle mani del Signore perché è troppo bello,troppo delicato,troppo non convenzionalmente perfetto per essere di animo umano.
La figura maestosa si muove leggera sul pavimento e pare volare e Blaine non vede neanche la bellissima ragazza che sta facendo combaciare il palmo col suo perché non c'è niente che brilli di tanta bellezza come....lui.
E' un lui.
E' un ragazzo alto con la pelle diafana,i capelli nocciola e....due lingue di cielo.
Il cielo primaverile,il grigio delle nuvole e il blu del mare è tutto racchiuso negli occhi di quel bellissimo giovine che se ne sta tutto concentrato a ballare con la sua dama.
Blaine non sa chi sia,non sa se sia un Hummel o semplicemente un invitato sa solo che è bellissimo e non dovrebbe starsene lì con la bocca aperta letteralmente aggrappato a una colonna perché le sue gambe non ne vogliono sapere si sostenerlo a guardare un ragazzo perché non è normale ma in quel momento Blaine non lo recepisce.
Vuole solo che si volto verso di lui,vuole solo che i loro sguardi si incrocino.
Un cavaliere se ne va e Blaine prende l'occasione per fare un breve inchino e cominciare a ballare palmo contro palmo con una bella giovinetta che avrà qualche anno meno di lui.
Il ragazzo continua a volteggiare con la sua dama accanto a loro e Blaine continua a guardarlo con la bocca semiaperta.
E' affascinante come si muove.
Sembra volare.
Ha le gambe lunghe e per proporzionate con il resto del corpo anch'esso perfetto ai giovani e ingenui occhi di Blaine.
Mentre volteggia con la sua dama il ragazzo alza un per un secondo lo sguardo e i loro occhi si incontrano.
Blaine improvvisamente non sente più la musica intorno a loro,non sente più la calda mano della giovine ma solo quegli occhi fatati se incastrano coi suoi.
Continuano a volteggiare ma il ragazzo non intende mollare la presa sul suo volto e quando fa un piccolo sorriso con quelle labbra sottili e rosee Blaine sente il cuore esplodere.
Anche con Lady Emma sentiva queste sensazioni?
No la sua istruttrice era solo la madre che non aveva mai avuto,quel ragazzo era diverso.
Blaine non riusciva a sentirsi in colpa per il fatto che stesse ammirando un uomo,il caldo calore al petto uccideva tutti gli altri sensi e sentimenti.
La dama lo richiama e il ragazzo riporta lo sguardo su di lei e le risponde con un sorriso sulle labbra.
Blaine sente già la mancanza di quello sguardo.
Il giovane senza nome cambia dama e si allontana da lui mentre Blaine deve andare dalla parte opposta per cambiare dama anche lui.
Continua a ballare cercando inutilmente di voltare il viso per vedere di nuovo il ragazzo ma niente da fare.
Improvvisamente un uomo un po' corpulento senza capelli interrompe i suonatori per mettersi al centro della sala.
Blaine sa che quell'uomo è Sir.Burt della casata Hummel,il capofamiglia,suo padre gliene ha parlato e una volta ha provato a guardare il duello dalla finestra e aveva notato quell'uomo ma poi era scappato all'interno della stanza perché quello era uno spettacolo troppo atroce per lui.
-Dame e cavalieri so che vi state divertendo molto a danzare ma è giunto il momento....del mangia fuoco!
Tutte le persone che stavano ballando si tolgono dal centro della sala per lasciar spazio a un uomo vestito di rosso.
Le candele si spengono e il mangia fuoco accende dei fuochi e comincia a giocare con essi.
Blaine si appoggia di nuovo alla colonna tastandosi quell'odiosa maschera che però è stata molto utile.
Nessuno lo ha indicato e infilzato.
Il mangia fuoco continua a giocare col fuoco mentre le persone accanto a lui emettono dei piccoli versi sorpresi per la sua abilità.
Chissà dov'è il ragazzo misterioso?
Chissà quanti anni ha?
Chissà se quel piccolo sorriso lo ha solo immaginato o era davvero diretto a lui.
Chissà se è un Hummel?
Blaine sente il proprio cuore scalpitare.
No è tutto sbagliato.
Rory gli ha detto di cercarsi una dama non un cavaliere!
Perché sta avendo queste sensazioni pensando a un ragazzo di cui non sa nulla?
Questo lo confonde,lo confonde tantissimo ma la sensazione di quegli occhi su di sé...
Blaine sente la presenza di un corpo davanti al suo.
Qualcuno gli tira su la maschera e prima che possa dire qualsiasi cosa due labbra calde si posano sulle sue.
Oh Cielo!
Chi è questa dama svergognata?!
Prima che abbia il tempo di rendersi conto della situazione le due labbra calde se ne vanno veloci come sono arrivate ma sente ancora il respiro caldo sul suo viso.
La figura fa una piccola risatina e Blaine può giurare mettendo una mano sul medaglione della sua famiglia e una sulla Bibbia che mentre una fiamma del mangia fuoco illumina per un momento quella parte di stanza Blaine vede un lampo azzurro divertirsi davanti al suo viso.
La figura gli rimette la maschera per poi andarsene nel buio.
Blaine rimane lì con la bocca spalancata mentre sente le labbra bollenti.
Chi era quella dama?
Era davvero una dama?
No no quegli occhi....no non può essere il cavaliere misterioso,due uomini non si baciando,due uomini non consumano,la Sacra Famiglia è formata da un uomo,una donna e un bambino,non....non ci sono due uomini.
Si porta automaticamente un dito sulle labbra accarezzandole appena.
La testa gli esplode e il buio lo opprime.
Il mangia fuoco finisce il suo spettacolo e un applauso generale implode nella sala.
I servi riaccendono le candele e la luce torna della stanza ma non nella mente di Blaine che cerca il ragazzo dagli occhi azzurri da tutte le parti ma non lo trova.
Gira su se stesso sempre più disorientato e incontra...due occhi azzurri.
Due occhi semplicemente azzurri,niente nuvole grigie,niente blu del mare,semplicemente azzurro.
-Blaine!
Gli dice Rory e il ragazzo torna con i piedi per terra.
-Blaine dobbiamo portare via Sam,ha bevuto troppo...
Il ragazzo nota che l'amico non ha più la maschera il che è normale visto che lui è l'unico che rischia di essere trucidato se lo scoprono lì!
Blaine annuisce ancora nella confusione mentre segue Rory verso il tavolo delle vivande.
Vede una chioma bionda seduta su una sedia mentre fa il baldanzoso e lo spretante con una ragazza che ride genuinamente.
La mani di Sam continuano a ricadere molto casualmente sulle ginocchia dell'altra e Blaine è più che sicuro che di questo passo qualcuno gli tirerà un pugno.
Il biondo continua a ridere mentre Rory lo tira per un braccio facendolo alzare.
-Sam andiamo ti sei divertito troppo per stasera!
-No Rory ti prego la notte è ancora giovane!
-Sam andiamo.
Dice Rory con tono fermo e anche Blaine lo prende sottobraccio per portarlo via.
La donzella lo saluta e Sam ricambia strizzandole l'occhio con la promessa che un giorno si rivedranno.
Come no.
Mentre attraversano il salone trasportando Sam a peso moro Blaine si guarda in giro cercando dappertutto quel lampo azzurro e il calore di quelle labbra ma non lo trova a da nessuna parte.
Forse sta solo cercando una chimera...non lo sa,sa solo che il petto gli duole,il cuore gli duole perché quel ragazzo lo ha colpito come un cacciatore colpisce la sua preda.





N.d.a:
La friendship Blaine/Sam/RORY....in questa FF cominciando ad apparire incroci strani xD
Dai almeno il quadrato Finn/Quinn/Rachel/Puck l'ho lasciato canon ;)
Non so se si è capitolo ma quando qualcuno appartiene a una casata vuol dire che è ricco mentre invece se appartiene a una famiglia no :)
La scena di Blaine che guarda il ragazzo misterioso appoggiato alla colonna è ispirata al film da cui prende vita tutta la FF ;)
Bella fama il nostro Kurt eh? xD
Che ne dite vi è piaciuto questo capitolo?
Lasciatemi la vostra opinione pandini ;)
Al prossimo capitolo unicorni <3

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Capitolo 3
*** Una stupida sfida ***


Blaine è più che certo di odiare il vestito buono della Domenica.
La Domenica è quel giorno dove tutti non fanno niente perché anche il Signore si è riposato di Domenica e tutti quanti accorrono in chiesa come una mandria di pecore.
Non che Blaine abbia qualcosa contro la Chiesa,come potrebbe?E' assurdo ma il fatto è che non gli piace l'atmosfera che si respira nella casa di Dio la Domenica.
E' meglio andarci quando non c'è nessuno per restare in pace con la tua anima come fa Lady Emma.
Ovviamente lei va in Chiesa anche la Domenica.
Mentre una serva che è più che certo che sia innamorata di lui tenta di aiutarlo a mettersi quel terribile abito lungo fino alle caviglie Blaine si torchia il cervello per ricordarsi se nelle Messe precedenti ha già visto quelle due gemme azzurre.
No,non ricorda,non guardava mai gli Hummel che stavano dall'altra parte della sala,guardava solo l'altare perché era quello che si doveva fare no?
Guardare l'altare perché in Chiesa si ci va per questo non per conoscere giovini.
Oggi vedrà se lo nota e se è lì con loro vorrà dire che è un Hummel e che quindi non potrà mai parlare con lui.
L'abito gli ricade lungo il corpo e la lana grezza lo punge dappertutto ma poco gli importa.
La ragazza,le cui guance sono diventate rosso fuoco,prende un piccolo capello,il capello buono,quello della Domenica, e glielo adagia sul capo mentre i loro visi sono a un centimetro l'uno dall'altro.
Un ragazzo di sedici anni a questo punto avrebbe provato l'ebbrezza di un bacio con la propria serva ma Blaine no.
Si scosta facendole un sorriso e ringraziandola per averlo aiutato.
E già,la festa è stata a inizio settimana ma Blaine non ha ancora dimenticato quegli occhi...e chi può dimenticarli?Solo un pazzo potrebbe non coglierne l'intensità.
-Blaine sei pronto?
Dice Cooper bussando insistentemente alla porta.
-Sì arrivo.
Apre al fratello,anch'esso in abito lungo e copricapo con qualche gioiello alle dita,che lo guarda sorridendo.
-Sei una bellezza fratello ma ora dobbiamo andare.
Blaine sorride e,dopo che anche la serva è uscita dalla stanza,può finalmente chiudere la porta mentre pensa che forse tra poco rivedrà il ragazzo dagli occhi di cielo.
Non dovrebbe essere così entusiasta...no,no dovrebbe.
Eppure lo è,Blaine,per quanto odi la Domenica,quel maledetto vestito e la Chiesa affollata,è felice.
Lui e Cooper arrivano nella sale grande dove c'è tutto il resto della famiglia e,la moglie sottobraccio al marito,si dirigono verso la Chiesa.
La Domenica è anche l'unico giorno in cui vede sua madre.
Lady Violante sta sempre nella sua camera,separata da quella del marito,per via della sua malattia che si dice sia contagiosa.
La Domenica è l'unico momento in cui altre persone vengono a contatto con lei ma nessuno degli zii e dei cugini le sta troppo intorno,il rischio di ammalarsi è alto.
Blaine nota che Domenica dopo Domenica sua madre è sempre più pallida e si aggrappa con sempre più disperazione al braccio di suo padre.
Quella donna sta morendo e lentamente e silenziosamente.
A lui rivolge solo un timido saluto e una piccola carezza sulla guancia.
Non ha mai avuto un buon rapporto con lei,sua madre è stata Lady Emma.
Come una carovana in cerca di un rifugio arrivano nella piazza centrale dove è situata la Chiesa.
Quando entrano si sistemano sulle panche a sinistra mentre alla loro destra ci sono gli Hummel intenti a ridere e scherzare.
Quelle famiglie sono proprio agli antipodi.
Blaine cerca il ragazzo misterioso che crede lo abbia baciato l'altra sera.
Lo cerca,lo cerca con lo sguardo ma non trova nulla,gli Hummel si mischiano con tutte le altre persone ed è difficile distinguere le figure.
Forse il ragazzo non è lì,forse era solo un invitato.
Questo lo rattrista un poco...non dovrebbe rattristarsi per una cosa così frivola.
-Guardali lì,con le loro pellicce tutti tronfi....sarò pure stanco di ucciderli ma di odiarli non mi stancherò mai.
Gli sibila il fratello in un orecchio e Blaine rabbrividisce.
Non è abituato a sentire la voce di Cooper così avvelenata.
Il prete suona la campana e la Messa può iniziare.
Gli Hummel si ricompongono e Blaine intravede davanti a sé una chioma bionda accanto a una più scura.
Quando finirà saluterà Sam e Rory anche se sa che a suo Padre non piacerà la cosa.
Sam non è ricco come loro e Sir.Richard non accetta che i membri della famiglia abbiano contatti con i “bifolchi” che non sono i venditori al mercato.
Che uomo stolto.
Il prete sta facendo la predica e Blaine è veramente annoiato.
Si guarda un po' in giro in cerca di qualcosa in cui incanalare la sua attenzione....
La Chiesa è sempre la stessa da sedici anni...gli affreschi sono sempre quelli...le panche sono sempre quelle....
Oh Cielo!
Eccolo!
E' lì è lì è lì seduto accanto al capofamiglia mentre guarda all'altare con sguardo assorto e concentrato mentre tiene serrate le labbra rosse in una linea sottile.
E' la figura più eterea che abbia mai visto.
Il naso perfetto,le ciglia lunghe e...quelle labbra....Blaine non vorrebbe ma spera che siano state quelle labbra a poggiarsi sulle sue.
Chissà che ruolo ha nella famiglia?
Chissà se è solo un cugino o....un figlio.
Suoi figli di Sir.Burt della casata Hummel si dicevano cose di non si sarebbe dovuti andare proprio fieri....
Le labbra del ragazzo misterioso cominciano a muoversi e solo in quel momento si accorge che il prete è tornato sull'altare per continuare la Messa.
Nel momento della Comunione Blaine vorrebbe avere un qualsiasi contatto corporeo con lui oppure soltanto poterlo guardare negli occhi ma tutta Lima è riunita lì e una marea di corpi lo portano dove vogliono loro.
Mentre il Prete continua a leggere e parlare Blaine,per la prima volta nella sua vita,non guarda il Cristo in croce ma il ragazzo.
Perché lo guarda?
Non dovrebbe esserne così attratto.
Perché lo affascina in questo modo?
Sta diventando pazzo con tutti quegli allenamenti!
Quando finalmente finisce la Messa gli Hummel si alzano e se ne vanno sorridendo come loro solito mentre suo Padre lancia a Sir.Burt degli sguardi di fuoco che però l'uomo ignora deliberatamente.
Anche lo si alzano e Blaine ha un momento in cui saluta Sam e Rory prima di essere richiamato da Cooper che gli dice che devono tornare a casa.
Nel breve tragitto Blaine raggiunge il fianco di Lady Emma e la donna gli sorride.
-Blaine tesoro!Ancora allenamenti o vieni a leggere un po' con me?
-Ancora allenamenti purtroppo ma vi prometto che leggeremo insieme di nuovo!
Lady Emma fa un leggera risata.
-Lo spero Blaine,sei il ragazzo più intelligente che conosca.
Blaine le sorride di rimando e le sue guance si imporporano un poco per il complimento.
-Lady Emma posso farvi una domanda?
-Certo tesoro!
Blaine si guarda un po' i piedi che calpestano la terra battuta.
-Come sono i figli di Sir.Burt della casata Hummel?
La donna si volta e lo guarda un po' con le sopracciglia corrugate.
Blaine continua a tenere lo sguardo basso chiedendosi perché sente il bisogno di porgere quella domanda.
Forse perché vuole essere sicuro che il ragazzo misterioso non sia un diretto discendente...
-Perché?Non dovrai mica sposare loro!
Lady Emma fa un'altra risatina.
-Sì ma...mio Padre mi sta facendo allenare per uno scopo e io vorrei sapere contro chi dovrei usare la mia spada.
-Va bene allora vediamo...il maggiore,Sir.Finn,è sposato e non è il figlio di Sir.Burt ma tranquillo,nessun tradimento,quando Sir.Burt a deciso di sposare Lady Carole lei aveva già un figlio dal suo defunto marito.Poi...è davvero molto alto,capelli castani e occhi castani,una bellezza semplice.
No,Sir.Finn non è il ragazzo misterioso.
A questo punto spera che non sia neanche il minore dei fratelli,quel Sir...Kurt gli pare.
Sì quello che va con le prostitute.
-E..il minore?
-Vediamo...il minore è il figlio di Sir.Burt,su di lui non circolano belle voci,si dice di lui che va-
-Su questo mi ha già aggiornato Rory.
-Ah bene quindi sai già che è uno spirito libero e infatti lo si vede spesso uscire dalle porte per andare...nei prati o non so dove e poi è un abile spadaccino e non è molto alto,ha i capelli castani e...basta non so nient'altro di lui.
Blaine può dirsi abbastanza soddisfatto.
Il ragazzo misterioso non è molto alto e ha i capelli castani ma chissà quanti ce ne sono in quella casa!
Fa un mezzo sorrisetto mentre emette un lieve sospiro di sollievo.
-Ah e si dice che tutte le donzelle giù in paese impazziscano per i suoi occhi blu!Anche il mio Carl aveva gli occhi blu,è una delle prime cose che ho notato di lui...Ti ho raccontato di come ci siamo conosciuti?Era una mattina di Dicembre...
Lady Emma continua a parlare mentre Blaine si ferma in mezzo alla strada affannando improvvisamente.
La sua mente è ferma a quella parola.
“I suoi occhi blu”.
Quindi il ragazzo misterioso è lui?
La pecora nera dalla casata Hummel,il minore,un ribelle,un...lussurioso.
Blaine non riesce a concepire come un corpo tanto angelico possa appartenere a un tale peccatore.
-Blaine?Blaine mi stai ascoltando?
Il ragazzo alza gli occhi e trova la sua istruttrice che lo guarda con sguardo preoccupato.
-Sì sì scusatemi Lady Emma è che...stavo pensando che anche Cooper ha i capelli castani e gli occhi azzurri!
Blaine cerca di fare un sorriso tirando fuori quella scusa assurda.
La donna sorride.
-E già ma Cooper è grande tu sei il mio piccino!
Lady Emma gli prende un guancia fra le dita e lo guarda dolcemente.
Blaine qualche giorno fa sarebbe impazzito per quel contatto ma ora...ora c'è solo quel fulmine a ciel sereno che,soltanto con l'influenza di una diceria infondata,si è trasformato in una tempesta.
-Dai ora andiamo a casa!Achillios mi ha detto che non hai allenamenti questo pomeriggio...
La donna lo prende sottobraccio e insieme a tutta la famiglia si dirigono verso il loro maniero.



Perché?
Blaine se lo sta chiedendo da svariato tempo mentre Wesley della casata Montgomery e suo fratello lo fanno rimbalzare da una parte all'altra della città.
-Stare un po' con noi ti farà bene!Sei sempre con quei poveracci...
-Non parlare così di Sam e Rory!Sono persone rispettabilissime!
-No Blaine,uno fa concorrenza ad Hummel in fatto di donne e l'altro è uno sporco irlandese!
Il tono con il quale Cooper pronuncia quelle parole lo fa andare in bestia.
Se Sam si diverte un po' che male c'è?
Lui non ha un nome da mantenere alto allora perché non godersela?
E discriminare Rory solo per le sue origini pensa sia abominevole!
E poi c'è lui,Hummel,sempre nei discorsi e sempre nella sua testa.
Quella di quella mattina è stata la prima Messa a cui ha partecipato con la consapevolezza che non avrebbe dovuto mai e poi mai incrociare i suoi occhi perché era sbagliato,non sa perché,semplicemente è sbagliato.
Spera che la sua famiglia sia uscita per una battuta di caccia o un giro a cavallo....non vuole incontrarli per strada.
Sa che suo fratello comincerebbe a fare lo spavaldo,finirebbero per litigare,si tirerebbero fuori le spade e cadrebbero di nuovo in quel maledetto circolo vizioso.
-Cooper sono i suoi amici non puoi parlare così di loro!
Lo difende Wesley e Blaine gli rivolge un piccolo cenno di ringraziamento.
-Oh chi se ne importa!
Fra una chiacchiera e l'altra sono arrivati nel bel mezzo della piazza e seduti sul bordo dei trogoli ci sono tre ragazzi.
Stanno parlando tra loro e non sembrano essersene neanche accorti della loro presenza ma sulla cintura di uno dei tre luccica al sole uno stemma d'oro.
Un cervo intento nel salto.
Il simbolo degli Hummel.
Forse è meglio tornare indietro.
-Anderson!
Blaine vede con orrore Cooper voltarsi e fare un sorriso beffardo.
E' finita.
Blaine lancia un sguardo preoccupato al figlio del consigliere di suo Padre e questo ricambia nel medesimo modo.
-Hummel!
Suo fratello si dirige a passo spedito verso i trogoli mentre due ragazzi si alzano in piedi e uno rimane seduto.
Blaine non può far altro che seguire Cooper.
-Che ci fate nella mia piazza?
-La tua piazza?
Uno dei due è molto alto con i capelli castani e Blaine crede proprio che sia Sir.Finn,il figlio della moglie di Sir.Burt mentre l'altro....non lo conosce non lo ha mai visto.
Dietro di loro nota un figura che giocherella con l'acqua ma non riesce a vedere chi è.
-Nel caso non lo sapessi questa è una piazza comune.
-Infatti,non è un porcile.
La voce di suo fratello è particolarmente tagliente.
Poco volte l'ha sentita così.
Il ragazzo sconosciuto con i capelli completamente rasati si avvicina pericolosamente a Cooper.
-Ripetilo se hai il coraggio damerino.
-No Noah calmati.
Sir.Finn prende l'amico per le spalle e lo tira indietro.
Sir.Noah della famiglia Puckerman!
Come fa Sir.Finn a stargli accanto sapendo che sua moglie si è macchiata di....tradimento con quell'uomo?
-Perché Hummel?Hai paura?
-No ma propongo di sistemare questa faccenda senza armi.
Sul viso di Sir.Finn si forma un piccolo sorriso che non preannuncia nulla di buono.
-Senza armi?E come intendi fare?
Il ragazzo si mette le mano sui fianchi alzandosi ritto con la schiena.
-Propongo una corsa lungo il perimetro delle mura!
Sir.Noah sorride e gli da un pacca sulla spanda e sulla faccia di Cooper appare un ghigno beffardo.
-Ci sto!
-Va bene...chi corre di voi tre?
Wesley sta per dire qualcosa,probabilmente contro questa stupida sfida ma Cooper lo anticipa.
-Io ovviamente!E di voi tre correrai tu Finn?Con tutto quel lardo?
Sir.Finn fa una risata di scherno a quell'insulto che non lo ha minimamente toccato.
-Certo che no!Per noi corre Kurt.
Sir.Finn e Sir.Noah si voltano verso il ragazzo che fino a quel momento non ha fatto una parola perché troppo occupato a giocare con l'acqua dei trogoli.
Eccolo lì.
Il ragazzo misterioso che non è più poi così misterioso.
Sir.Kurt della casata Hummel.
Kurt.
Ha un piccolo sorriso sulle labbra mentre le sue dita corrono veloci sul pelo dell'acqua.
Quando sente pronunciare il suo nome alza la testa verso il fratello e Blaine incontra di nuovo quei pozzi azzurri dai quali è impossibile risalire.
No non deve guardarlo è sbagliato sbagliato,il suo cuore batte troppo forte,le sue dita si attorcigliano tra loro con troppa forza,la scossa che gli attraversa il corpo è troppo potente e non deve essere così,perché è così?
-Kurt hai capito?
Gli chiede Sir.Noah e il ragazzo toglie lo sguardo da Blaine per spostarlo su di lui.
-No Noah non ne ho voglia.
Sir.Kurt toglie la mano dall'acqua e la muove un po' per asciugarla mentre si alza dal bordo del trogolo.
La sua voce.
Non è una voce umana,quella voce è angelica,pura come tutto il resto di lui.
Blaine sente l'istinto irrefrenabile di corrergli incontro e stringerlo fino a farlo rimanere senza fiato.
Si sente immediatamente uno sporco peccatore per il pensiero che ha appena formulato.
-Dai Kurt fallo per la tua famiglia!
-No.
Dice secco e un po' annoiato il ragazzo mentre se ne va dando loro le spalle.
-Kurt almeno fallo per me!
Dice Sir.Finn in tono di preghiera e Sir.Kurt si ferma per un attimo.
Emette un sospiro annoiato poi si volta.
-Va bene,una corsetta non mi farà male.
Cooper sorride beffardo mentre Sir.Kurt si posiziona accanto a lui e lancia un rapito sguardo su tutto il corpo di Blaine.
-Aspettate!Abbiamo bisogno di un giudice imparziale!
Dice Wesley e il suo sguardo vola immediatamente a un gruppo di bambine che sta giocando lì accanto.
-Donzellette!Ehilà donzellette!
Le bimbe si voltano e vedendo sei uomini massicci che le osservano si impauriscono ma Wesley va subito loro incontro.
-No no non spaventatevi vogliamo soltanto sapere se vi va di fare un gioco!
Il ragazzo sorride loro cordialmente e una bambina con le trecce rosse e una pruzzata di lentiggini si avvicina a lui.
-Q-Quale gioco?
-Ci serve un giudice per una gara di corsa!Vi va di aiutarci?
Le bambine si guardano fra loro e annuiscono sorridendo mentre delle piccole fossette si formano sulle loro guanciotte paffute.
-Ho trovato i nostri giudici!Donzellette vedete quei ragazzi?
Wesley indica Cooper e Kurt.
-Il primo di loro due che arriva qui....
Wesley prende un bastone e traccia un riga nella terra battuta.
-Vince.
-E che si vince?
Chiede una bambina e Kurt si avvicina a lei mettendole una mano sulla testa.
-Niente tesoro lo facciamo solo per divertirci un po'.
La bambina spalanca gli occhi davanti alla meraviglia di ragazzo che le si para davanti per poi annuire con veemenza.
Kurt torna sulla riga tracciata da Wesley e si mette in posizione accanto a Cooper.
-E' strano che partecipi a una sfida Hummel....ti avrei detto a letto con qualche puttana...
-Ti sembrerà strano ma avevo lo stesso pensiero.
Risponde l'altro sorridendo e Cooper si volta istintivamente verso suo fratello e lo vede appollaiato sul bordo del trogolo troppo lontano per sentire.
Non vuole che Blaine sappia che ormai la sua verginità se n'è andata da tempo.
Blaine ha sempre pensato che anche i maschi dovessero arrivare puri al matrimonio,è un pensiero che gli ha inculcato Lady Emma.
Quando la donna arrivò in casa sua lui era già grande e con la sua scuola di pensiero mentre la mente di Blaine era ancora acerba,malleabile e suo fratello ha sempre preso per oro colato tutto quello che usciva dalle labbra della loro istruttrice.
-Va bene signori quindi fate un giro intorno al perimetro delle mura e il primo che arriva vince la sfida,chiaro e semplice!
Le urla di Wesley attirano dei passanti che circondano la piazza interessati a quello spettacolo.
-Va bene pronti...
Kurt si sgranchisce un po' il collo mentre si prepara a correre ma per lui non sarà un problema.
Lui corre sempre.
-Ai posti...
Piega le gambe pronto a scattare.
Forse non è stata un'idea così malvagia accettare questa sfida.
-Via!
Urla Wesley e il ragazzo al suo fianco parte spedito.
Kurt lo segue prontamente mentre i suoi muscoli inizialmente bruciano un poco ma poi si abituano alla corsa e tutto diventa più facile.
Supera la bottega del fabbro e si avventurano in una viuzza che porta davanti alle mura a est.
Percorrono il perimetro uno affianco all'altro scansando galline,carrozze e quant'altro mentre Cooper cerca di accelerare ma non ce la fa.
Hanno già superato la grande porta a Nord e sono davanti al muro a ovest quando Kurt sente il battito del suo cuore dritto nella gola e il fiato estremamente corto.
I piedi sbattono con così tanta forza sul terreno che bruciano e le gambe cominciano a diventare traballanti ad ogni passo ma Kurt non mollerà,odia fare quello che dicono gli altri ma ama le sfide.
Improvvisamente Cooper svolta a sinistra immergendosi in una via acciottolata che Kurt sa bene che passa davanti al fornaio,davanti alle case popolari e poi ha uno sbocco direttamente sulla piazza.
E' un attimo confuso.
Anderson sta infrangendo il regolamento.
A chi importa delle regole?
Anche lui svolta in una via acciottolata più piccola di quella dove si trova il fornaio e entra nel cortile interno di una casa privata.
Alcune ragazze stanno facendo il bagno e si affrettano a coprirsi tutte pudiche.
Donne nude mentre sta partecipando a una sfida che cosa vuole di più dalla vita?
-Buongiorno belle dame!
Saluta velocemente prima di uscire dal cortile interno e arrivare direttamente davanti alla parte finale delle mura a ovest.
E' così vicino.
Cooper gli arriva all'improvviso fianco a fianco.
-C-co-come...
Il ragazzo ansima e Kurt cerca di rispondere nonostante la sua vista si stia offuscando.
-N-non sei l'u-l'unico ad avere....i suoi....trucchi.
Cooper fa un gesto smanioso mentre in lontananza si vede la piazza gremita di persone.
Fantastico ci sono anche gli spettatori.
Anderson va più veloce mentre un grido gli sfugge dalle labbra e Kurt cerca di stare al suo passo.
Ce la può fare,ce la deve fare...
La via acciottolata è quasi terminata quando Cooper inciampa su una pietra e Kurt si da la spinta finale prima di arrivare al traguardo e accasciarsi al terreno.
-Il vincitore è Sir.Kurt!
Urla la bimba con le trecce rosse mentre Finn e Noah lo portano di peso a immergere la testa nel trogolo.
Blaine vorrebbe davvero unirsi nei festeggiamenti ma non vede Cooper da nessuna parte e sa qaunto è suscettibile il fratello in questi casi.
-Dov'è Cooper?
Chiede a Wesley e il ragazzo scuote la testa.
Tutt'intorno le persone stanno festeggiando la vittoria della casata Hummel mentre Sir.Kurt si è ristabilito e ora riesce a stare in piedi.
Il suo sorriso.
Questa è un'altra cosa completamente nuova per Blaine.
Il sorriso di Sir.Kurt è stupendo.
-Blaine guarda è laggiù!
Wesley corre verso la vine del viale che porta alla piazza dove Cooper sta inginocchiato per terra con gli occhi fissi sulla piazza mentre il suo petto si alza su e giù freneticamente.
-Cooper ti sei fatto male?
Gli chiede gentilmente il ragazzo orientale vedendo il suo ginocchio insanguinato ma il ragazzo con gli occhi azzurri abbassa la testa e Blaine non sa se sono gocce di sudore o lacrime quelle gli scendono a piccole gocce dalla punta del naso.
-Cooper oh Cielo stai sanguinando!Ti portiamo subito in infermeria...
Wesley tenta di afferrargli un braccio per tirarlo su ma una mano aperta appare davanti al viso del fratello maggiore.
Cooper alza la faccia e lo fa anche Blaine visto che fino a quel momento è rimasto inginocchiato davanti al fratello.
Sir.Kurt gli sta porgendo la mano per aiutarlo ad alzarsi.
Blaine pensa che sia il gesto di misericordia più puro che abbia mai visto.
Cooper si alza strattonando via Wesley e lasciando sul viale una piccola pozza di sangue rosso.
Spinge Hummel per le spalle e quest'ultimo per il dolore alle gambe non rischia di cadere.
-No!Quest'oggi avrò anche perso una stupida sfida ma non ho perso il mio onore!La pagherai Hummel!La pagherai cara!
Detto questo se ne va incurante del dolore atroce al ginocchio destro mentre Sir.Kurt e la folla tutta intorno a loro cala in un silenzio tombale.
Blaine e Wesley,più imbarazzati che altro,seguono Cooper verso il loro maniero e Blaine può giurare che mentre gli passa accanto Sir.Kurt lo guardi negli occhi così intensamente da togliergli il respiro.
Cooper,anche se zoppicante,arriva prima di loro ma lo trovano comunque appoggiato al cornicione,Wesley gli consiglia di andarsi a medicare e il ragazzo,contro ogni aspettativa,accoglie il suggerimento.
Entrambi si dileguano nelle loro stanze e mentre è solo Blaine non fa altro che stendersi sul letto,alzarsi di nuovo,andare sul balcone,tornare sul letto,tutto pur di dimenticarsi di quel corpo sudato,di quegli occhi di cielo e di quella voce d'angelo.
Ma è tutto inutile.
Il sole non è ancora tramontato perciò Blaine decide di fare una piccola passeggiata nei campi.
Si alza,prende la sua mantella e esce dalla camera.
Sta attraversando il corridoio esterno lungo il cornicione quando sente provenire dalla sala grande la voce di suo Padre.
Inizialmente pensa che stia parlando col padre di Wesley ma la sua voce sembra infuriata.
Appoggia un orecchio alla porta sperando che nessuno vada via da quella stanza proprio ora.



-Signore?
-Sì Santana?
-Vostro Padre vi attende nella sala grande.
La voce della sua serva è incredibilmente flebile mentre pronuncia quella parole.
La sala grande.
Un posto più pauroso della Selva di Dante.
Cooper smette di contemplare il soffitto per alzarsi dal letto stando attento alla fasciatura del ginocchio.
-Vuole che vi dia una mano Singore?
-No grazie Santana puoi pure andare....
La ragazza dai capelli neri si congeda mentre Cooper esce dalla sua stanza e piano piano attraversa il corridoio esterno.
Quando è davanti alla porta della sala grande si prende un secondo per respirare.
I muscoli delle gambe gli bruciano ancora per la lunga corsa e il ginocchio destro....lui è la prova viva che è un fallito e che non riesce neanche a vincere una stupida gara di corsa.
Con un gesto secco apre le porte e l'imponente figura di suo Padre gli appare davanti agli occhi.
-Cooper!
-Padre.
Il ragazzo fa un leggero inchino.
-Cos'è quella fasciatura?
Cooper so guarda il ginocchio e inghiotte la sua stessa saliva.
-Io sono...sono caduto....sono caduto da cavallo.
-Non è vero,pensi che non sappia quello che è accaduto oggi?
Cooper stringe le labbra insieme fino a che non gli fanno male.
Avrebbe dovuto aspettarselo.
-Padre io....era solo un gioco...
-Solo un gioco?!Solo un gioco?!C'era l'intera città a guardarti!E tu che fai?Lasci che il figlio donnaiolo di un Hummel ti batta a una gara di corsa!
Cooper si prende un dito nella mano e comincia a storcerlo.
-Era solo un gioco...
I passi che sente sul pavimento freddo sono solo il preludio del caldo dolore che sentirà alla guance fra poco.
Strano,di solito è Blaine a prendere i ceffoni.
-Non è mai un gioco quello che facciamo con gli Hummel!Sono bestie Cooper e tu sei inferiore a una bestia?!Eh dimmelo ti faresti mai battere da un porco in una gara di corsa?!
Che cose stupide che dice suo Padre.
-No Padre...
-E allora non perdere neanche contro gli Hummel!Quando porterai questo...
L'uomo alza il medaglione con il falco inciso sopra.
Il medaglione del capofamiglia.
-Dovrai portarlo a testa alta,fiero del tuo cognome e delle tue azioni!E finché non manterrai alto l'onore della nostra famiglia non sarai superiore al più povero dei viandanti!
Detto questo l'uomo si volta di nuovo per tornare a sedersi sul suo trono.
Cooper continua a tenere serrate le labbra e a storcersi le dita.
-Da domani ti allenerai nel pomeriggio con tuo fratello,chissà magari da te impara qualcosa quello stupido.
No questo no.
Può dirgli che è il figlio di una puttana,può dirgli che è solo una bestia o non si merita quel medaglione ma Blaine no,Blaine non si tocca.
-Ai vostri ordini Padre.
Dice invece perché anche questo è sempre stato uno dei grandi difetti di Cooper,essere una lingua abile con tutti ma accondiscendere sempre con suo Padre,qualsiasi cosa dicesse.
Fa cinque o sei passi all'indietro mentre deve trattenere un gemito di dolore procurato dalla ferita.
Chiude la porta davanti a sé e quando capisce che quell'uomo non lo vede più appoggia la testa al grande portone.
Sente montare dentro di sé una rabbia insormontabile e senza neanche rendersene conto sferra un pugno alla colonna lì accanto.
Il dolore gli colpisce la mano come un fulmine colpisce un albero durante la tempesta e,un po' per il dolore un po' per la frustrazione,lo fa.
Comincia a piangere lì,in mezzo al corridoio mettendosi le mani sulla faccia e passandole fra i capelli castani.
Cooper piange così forte che non sente neppure i singhiozzi di Blaine,nascosto dietro a una colonna che vorrebbe che tutto questo finisse,che vorrebbe prendere Cooper e scappare lontano da Lima,lontano da questa faida e lontano da loro Padre.



N.d.a:
Scusate se ci sono errori di battitura ;)
Ricordate bene quello che dice Cooper a Kurt quando quest’ultimo vince la sfida perchè sara molto importante in futuro ;)
Grazie mille a tutti quanti unicorni <3

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Capitolo 4
*** E quando arriva la notte... ***


N.d.a:
In questo capitolo ci sarà un scena di caccia,lo dico per chi fosse sensibile a l'uccisione di animali anche solamente accennata come un questo caso



Buio.
Blaine è completamente circondato dal buio e si sente oppresso.
Aveva sempre amato il buio perché la biblioteca era buia quindi se il buio significava poter stare con Lady Emma senza che suo Padre lo rimproverasse di continuo Blaine lo amava.
Ma quella sera proprio non ci riusciva.
Cooper aveva cominciato ad allenarsi con lui sotto comando del Padre e ora che il suo adelfòs,come diceva Achillios,era accanto a lui quando combatteva Blaine si sentiva ancora più scarso.
Che schifo.
Ma tutto accade per una ragione no?
C'è quel grande disegno del quale la sua istruttrice parla sempre che avrà anche qualche sorpresa per lui.
Sì ma quando accadranno tutte queste cose?
Quanto dovrà aspettare ancora prima che la sua vita abbia un svolta?
Queste domande lo opprimono più di quanto faccia l'oscurità.
Si gira sul fianco destro guardando la finestra che riflette il chiarore delle stelle.
Il cielo è talmente limpido quella sera....non sarebbe male uscire nei campi.
No,sta impazzendo,come può anche solo pensare di uscire di casa di notte fonda solo perché non riesce a dormire?
Si volta dall'altra parte chiudendo gli occhi sperando che Morfeo lo prenda con sé.
-No Sir.Cooper non posso lo sai!
Blaine apre gli occhi di scatto chiedendosi se quella frase pronunciata da un voce femminile se l'è solo immaginata.
-Andiamo Lady Holly!E' notte fonda non possiamo andare alla locanda!Pagherò le mie guardie perché tengano la bocca chiusa!
Questo è...suo fratello?
Blaine si toglie le coperte dalle gambe e si tira su mentre la morbida stoffa della camicia da notte gli accarezza la pelle.
Guarda oltre la finestra ma non esce sul balcone,il rischio di essere visti è alto.
Suo fratello e una donna alta con lunghi capelli biondi stanno discutendo al chiaro di luna.
Cooper ha un'innamorata.
Blaine questo non lo sapeva,avrebbe dovuto dirglielo.
Forse non lo diceva in giro perché quella donna era povera e un matrimonio non avrebbe portato niente nelle tasche delle due famiglie.
O forse quella dama così graziosa non ha una bella reputazione quindi non è un bene farlo sapere in giro.
Mille ipotesi si scontrano l'un l'altra nella sua mente mentre i due continuano a parlottare sotto la sua finestra.
-Va bene va bene ma non costringermi a stare fino a domani mattina come l'ultima volta chiaro?
Dice la donna puntando un dito scherzosamente contro Cooper.
L'ultima volta?
Domani mattina?
Che avrebbe dovuto fare una dama con Cooper fino alla mattina dopo?
Come si permette quella donna di usare con Sir.Cooper della casata Anderson il “tu”?
E' da maleducati!
Poi Blaine capisce.
Oh...ecco cosa devono fare fino al mattino dopo...ma Cooper non è sposato!
Men che meno con quella donna!
Sta...compiendo atti impuri fuori dal matrimonio?
Blaine si chiede dove sia finita la brava gente che rispettava i Comandamenti e allo stesso tempo non può far a meno di sentirsi un po' ferito per il fatto che il fratello non gli abbia detto niente.
-Tranquilla fiorellino ti lascerò andare appena vorrai...
Suo fratello circonda la vita della donna con un braccio stringendola a sé e trasportandola in un bacio che fa aprire la bocca a Blaine.
-Se lo vorrai ancora...
La voce di suo fratello ha un tono strano mentre con una mano tira qualche filo del corpetto della donna.
Oh Santissimo Cielo!
Che il Signore lo perdoni!
La bionda gli mette una mano sulle labbra sorridendo mentre insieme si dirigono verso le porte di casa sua.
Blaine è talmente schioccato che non ha intenzione di stare fermo lì a guardare suo fratello peccare.
Ha due possibilità:o ferma suo fratello appena passerà davanti alla sua porta per andare in camera o vestirsi,prendere il suo mantello,uscire di casa e tornare prima del secondo rintocco.
Sarebbe molto più facile uscire da quella porta al momento giusto che oltrepassare le mura di Lima nel pieno della notte...
Che diamine,vuole che la sua vita abbia un svolta?
Dare un piccolo aiuto al Santo Padre non sarà così peccaminoso.
Si toglie la vestaglia rimanendo completamente nudo per poi prendere i suoi vestiti più pesanti e il grande mantello marrone con cappuccio.
Sente una strana sensazione attanagliargli lo stomaco,è la stessa che sentiva quella sera della festa a casa Hummel.
Quando si è completamente vestito si chiede da dove uscirà.
La porta principale è esclusa,ci sono le guardie.
Ha la tentazione di tornarsene a dormire quando si fa coraggio,apre la finestra e esce sul balcone.
L'aria gli sferza la pelle ma non è poi così freddo con quei vestiti addosso.
Guarda giù.
E' alto.
Davvero molto alto.
Oddio è solo un ragazzetto che non riesce neppure a tenere una spada in mano perché sta facendo questa bravata?
Non lo sa neppure lui ma sente che deve fare qualcosa,qualsiasi cosa per sentire di nuovo quella sensazione allo stomaco perché,per quanto lo inquieti,quel peso gli piace tantissimo.
Scavalca il cornicione e si cala giù per i vari davanzali e mattoni in dislivello.
Mentre stringe fra le dita una pietra rossa e il terreno sembra troppo lontano da lui ha il terrore che le braccia non reggano il suo peso ma quelle dannate ore di sudore sotto il sole cocente saranno servite a qualcosa!
Ansimante e ricoperto di sudore i suoi piedi toccano terra e riesce a non farsi vedere dalle guardie,che stanno contando i soldi che suo fratello sperpera in giro,mentre si avventura tra le strade buie.
Da qui il percorso non dovrebbe essere difficile.
Qualche sporadica lampada ad olio illumina le strade principali mentre Blaine continua il suo percorso verso le porte.
Più la sensazione si fa intensa più il suo passo si allunga.
Mentre si muove tra le mie viuzze acciottolate pensa che non le ha mai viste così,qualche ubriaco da una parte,una prostituta che aspetta un cliente dall'altra...Lima non è mai stata questa per lui.
La sua città era quella che vedeva alla luce del giorno ma di notte era un luogo sconosciuto per lui.
Cammina sempre più veloce mentre il mantello svolazza con la leggera brezza.
Quando arriva davanti al grande portone tira un impercettibile sospiro di sollievo.
Dio Santissimo non gli piaceva per niente Lima di notte.
Vede due guardie sonnecchiare lì davanti.
Non ha pensato a portarsi dietro del denaro.
Ci saranno guardie anche fuori le mura...
Che ragazzino stupido.
Sta per tornare indietro quando vede lì accanto un carro con sopra un grosso carico di fieno.
Un'idea folle balena nella sua mente.
Sale sul carro e poi sulla balla più in alto e mentre cerca di aggrapparsi a una pietra si chiede perché voglia così disperatamente andare nel campo a notte fonda.
Sente come una forza che lo spinge verso l'esterno,verso l'aria aperta,verso la libertà da tutti quei problemi.
Si mette a cavalcioni sul bordo delle mura e guarda in basso.
Se prima pensava che la sua stanza fosse in alto ora ha cambiato idea.
Questo è peggio.
Anche le due guardie esterne sonnecchiano.
Se fossero attaccato a quest'ora sarebbero già morti tutti.
Ma chi è che attaccherebbe mai Lima?
E' solo una piccola cittadina dimenticata da tutti,anche dal Principe della loro regione.
Blaine conta velocemente i mattoni in rilievo.
Gli piace leggere ma Lady Emma gli dice sempre che è molto bravo anche con i numeri.
Ce la può fare.
Ha sedici anni e molti ragazzi alla sua età sono già sposati,dovrebbe godersi il suo celibato finché lo ha.
Poggia il piede su un mattone testando se sia sicuro,le mura sono molto vecchie.
Regge.
Cala l'altro piede e anche il secondo mattone regge.
Continua a calarsi silenzioso come un ragno.
Ha preso il ritmo ma a un certo punto mette un piede su una pietra friabile che va inevitabilmente in polvere sotto il suo peso.
Blaine scivola lungo il muro mentre le sue dita bruciano come il fuoco.
I suoi piedi ricadono su due mattoni lì sotto e cerca di aggrapparsi come può alle pietre.
Una guardia si ridesta leggermente guardandosi in giro con circospezione.
Oh no,è finita,ora lo scopriranno.
La guardia volta ancora un po' la testa mentre Blaine respira affannosamente contro la muraglia.
La guardia torna a sonnecchiare appoggiandosi alla lancia.
Oh grazie al Cielo!
Blaine ora non lascia più le cose per scontato e testa ogni mattone sul quale poggia un piede.
Sarà per la fortuna o forse la Grazia Divina ma riesce ad arrivare coi piedi per terra senza essersi ferito in alcun modo...a parte per le dita bruciate.
Cammina circospetto finché le guardie non sono abbastanza lontane dalla sua portata per poi correre.
Corre sta i campi i quali,di solito,sono illuminati dalla fresca luce del giorno,corre mentre l'erba si scontra con le sue gambe,corre a braccia parte mentre il suo viso viene illuminato dalla luce della luna perché tutto questo in quel momento ha un così grande fascino che neanche una persona ragionevole come lui riesce a resistere.
Arriva fino alla piccola cappella dove è solito riposarsi il giorno e lo fa anche ora.
Semplicemente si stende sul prato facendosi accarezzare dall'erba umida.
Intorno a lui mille rumori fanno da padroni nell'oscurità.
Grilli,cicale,gufi...
Blaine si sente così rilassato....
Un rumore di fruscio fra l'erba come una corsa.
Si alza a sedere per guardarsi in giro.
Non vede niente.
Tra poco suonerà il primo rintocco,sarà solo il sonno.
Sta per stendersi di nuovo quando intravede una figura nera addentrarsi nel bosco.
Proveniva dalla sua stessa direzione.
Blaine non sa dire perché ma si alza e si dirige nel bosco.
Vuole vedere chi degli abitanti di Lima la notte scappa dalla città.
Quando muove i primi passi sul tappeto di foglie marce si chiede per l'ennesima volta in quella sera perché ora non sia nel suo letto comodo a dormire sonni tranquilli.
Semplicemente non sa darsi una risposta.
La figura nera è sparita velocemente ed è davvero un pericoloso nel bosco la notte perché ci sono i lupi,le faine e molti altri animali pericolosi.
Blaine si appoggia a ogni tronco che trova mentre segue istintivamente il richiamo di un vecchio gufo che però non sembra avere una direzione ma è come se rimbalzasse sui rami per poi tornare nelle sue orecchie.
E' intimorito e allo stesso tempo completamente rapito dal bosco notturno.
Si appoggia con la schiena a un tronco ricoperto di muschio mentre guarda in alto.
Il cielo è un'opera d'arte.
Come ha fatto il Creatore ad essere così abile?
Un rumore secco e vicino,troppo vicino al suo viso e una lama si conficca nel tronco dietro di lui.
In un secondo il cuore di Blaine comincia a battere impazzito mentre gira di scatto la testa e vede un disegno sul manico del pugnale.
Un cervo intento nel salto.
Può un ragazzo di sedici anni morire ucciso in un bosco a notte fonda?
Blaine non può vedere il suo disegno quindi non lo sa,sa solo che in quel momento il suo unico pensiero è quello di morte imminente.
Un rumore davanti a lui e una persona con mantello e cappuccio marroni come i suoi esce dai cespugli.
Ha in mano un arco con un freccia pronta a scoccare.
Un Hummel con un arco e lui completamente disarmato.
E' finita,è finita e gli sembra che non sia durata molto.
Quando la figura incappucciata vede il suo viso allenta la corda dell'arco e rimette la freccia nella custodia che porta dietro la schiena.
Blaine continua a respirare affannosamente mentre stringe il tronco fra le dita ferite quasi fosse la sua unica salvezza.
Non l'ha ucciso.
Perché?
Forse vuole torturarlo un po' prima e poi il colpo di grazia arriverà quando meno se lo aspetta.
La figura lo guarda un po' per poi togliersi il cappuccio.
Quando vede chi c'è sotto per poco non cade a terra svenuto.
Quei due pezzi di cielo sembrano ancora più chiari sotto la luce lunare.
Sir.Kurt della casata Hummel fa un sorrisetto compiaciuto mentre si avvicina a lui.
Blaine è ancora terrorizzato quando il viso del ragazzo si ferma a un centimetro dal suo mentre prende il pugnale e lo toglie dal tronco dell'albero.
Lo ripone in un fodero nella cintura mentre Blaine deglutisce un po' per il terrore un po' per la presenza di quel ragazzo.
Cosa ci fa nel bosco a notte fonda?
Sir.Kurt lo guarda ancora con un sorrisetto sulle labbra.
-Sir.Blaine della casata Anderson.
Dice a mo' di saluto e il cuore di Blaine perde uno dei suoi battiti incontrollati quando sente pronunciare il suo nome.
-S-Sir.K-Kurt della cas-casata Hummel.
Dice senza fiato.
Sir.Kurt fa una leggera risatina per poi voltarsi e dirigersi verso i cespugli dai quali è uscito.
Per quanto sia scosso Blaine sa che non può lasciarselo sfuggire così.
-Come fate a sapere il mio nome?
La sua voce è più ferma mentre porge quella domanda.
Sir.Kurt si volta sempre con quel maledetto sorrisetto sulla bocca.
-Ai duelli dicono sempre che manca il minore degli Anderson,io non vi ho mai visto ai duelli quindi ho semplicemente collegato le due informazioni.
Neanche la voce di Sir.Kur sembra umana in quell'atmosfera.
Sembra quella di un angelo,una voce che ti invita e tu non puoi resistere.
Ha un po' meno paura di una imminente uccisione.
Scosta la schiena dal tronco e si accorge che le sue gambe tremano leggermente.
Dannato pugnale.
-Perché siete qui a quest'ora?
Quello di Blaine assomiglia più a un ringhio.
Sta innalzando una inutile barriera di difesa.
Sir.Kurt sorride apertamente.
-Potrei farvi la stessa domanda.
Blaine rimane un po' spiazzato da quella risposta così insolente.
Hummel si volta di nuovo per scomparire tra i cespugli ma Blaine non ha intenzione di mollare la presa.
Lo segue anche se per lui è difficile muoversi in quello spazio così angusto mentre Sir.Kurt sembra completamente a suo agio.
-Io..io volevo solo scappare per un po',al secondo rintocco sarei tornato.
Sir.Kurt non si degna neanche di guardarlo a quella frase.
-E voi,voi perché siete-
Il ragazzo si volta bruscamente mettendosi un dito davanti alle labbra e avvicinando il viso a quello di Blaine in segno di silenzio.
Sentendo il respiro di Hummel sul viso il corpo di Blaine ha un fremito.
Sir.Kurt si volta e,silenzioso come un gatto,prende una freccia e la mette in scocca sulla corda dell'arco.
Blaine non si muove.
Il ragazzo tira la freccia indietro finché non sfiora il suo viso.
C'è qualcosa di incredibilmente affascinante in quei movimenti fluidi.
La mano di Hummel lascia la freccia che colpisce inevitabilmente e inesorabilmente una faina che passava lì vicino.
Il rumore della freccia che trapassa il costato dell'animale lascia Blaine turbato.
Non è mai andato a caccia.
Sir.Kurt fa un sorriso sincero mentre si mette l'arco in spalla e avanza verso la sua preda.
Blaine lo segue a piccoli passi.
L'animale non è del tutto morto e Sir.Kurt mette fine alle sue sofferenze con una pugnalata alla testa.
Blaine vorrebbe davvero mettersi a piangere.
Il ragazzo con gli occhi chiari sembra molto compiaciuto mentre gira l'animale sulla schiena e comincia a squartarlo.
-Perché venite a caccia di notte?
Chiede con un filo di voce ma Hummel non si volta verso di lui.
-Vengo solo con la luna piena,c'è più luce..
Blaine guarda in alto e per la prima volta in quella sera si accorge che la luna è davvero un cerchio perfetto.
-E poi non mi piace andare a caccia con i miei cugini,sono troppo rumorosi.
Blaine annuisce incapace di dire altro.
Lui è davvero un gran chiacchierone quando vuole ma davanti a Sir.Kurt perde molte delle sue facoltà.
Il ragazzo continua a levare le interiora dal corpo della faina.
-Che cosa ne farete dopo?
-La impaglierò!
Dice Hummel con un sorriso e lungo la schiena di Blaine nasce un piccolo brivido all'idea che quella povera bestiola diventi un soprammobile.
-Io non vado mai a caccia...
Confessa a bassa voce.
-Non sono bravo con le armi...
-E in cosa siete bravo?
Blaine rimane un po' stupito dal tono di interesse usato da Sir.Kurt.
Allora lo sta ascoltando.
-Uhm...in niente in realtà.
Hummel annuisce accondiscendente mentre le interiora della faina vengono gettate per terra.
-E voi in cosa siete bravo?
Lo provoca Blaine e sulla labbra concentrate di Sir.Kurt appare un piccolo sorriso.
-Con l'arco,col pugnale,nella corsa...
-Con le donne...
Questa frase scappa dalle labbra di Blaine senza neanche che se ne accorga.
Sir.Kurt si volta a squadrarlo da capo a piedi prima di scuotere leggermene la testa e tornare con gli occhi sul suo lavoro.
Blaine ha stuzzicato da solo la sua stessa curiosità.
-In città si dice...che voi siate un lussurioso...
Sir.Kurt ride senza alzare gli occhi.
-Lussurioso,che parola sofisticata,non sono abituato a farmela affibbiare.
Blaine stringe i lembi del suo mantello fra le mani.
La sensazione di pesantezza che sentiva allo stomaco è aumentata da quando ha incontrato Hummel e ne vuole ancora.
-Quindi è vero?Siete un lussurioso?
Sir.Kurt toglie anche l'ultimo budello del corpo della faina mentre recupera un piccola borraccia d'acqua che ha appesa alla cintura.
Si bagna un po' le mani per poi strofinarle una contro l'altra.
-Quant'è bella giovinezza,che si fugge tuttavia!Chi vuol esser lieto,sia:di doman non c'è certezza.*
Blaine sbuffa leggermente divertito.
-Non vi ho chiesto di citarmi Lorenzo il Magnifico!
A quelle parole Sir.Kurt volta la testa di scatto verso di lui guadandolo sorpreso.
-V-voi...conoscete la letteratura?
Blaine annuisce arrossendo.
-Quel ch'io vi debbo,posso di parole pagare in parte e d'opera d'inchiostro;né che poco io vi dia da imputar sono,che quanto io posso dar,tutto vi dono.**
Sir.Kurt recita quelle strofe con tanta solennità che Blaine ne è quasi commosso.
-Il primo cantico dell'Orlando Furioso...
Dice con voce rapita.
Hummel è voltato verso di lui e Blaine può immergersi benissimo nel mare di emozioni che gli donano i suoi occhi.
Sir.Kurt distoglie lo sguardo ridendo.
-I miei cugini dicono che dovrei smetterla di leggere...
Blaine imita il suo piccolo sorriso amaro.
-Anche i miei lo dicono...
Sir.Kurt prende una sacca vuota che aveva accanto a quella delle frecce per metterci dentro la pelle di faina.
Dopo averlo legato per bene se lo mette in spalla e quando gli passa accanto Blaine vorrebbe bloccarlo e stringerlo a sé...poi si ricorda di quanto sia contro natura questo impulso.
Lo segue in questo labirinto di alberi finché non arrivano in una bella radura illuminata dalla luce della luna.
Improvvisamente Sir.Kurt si ferma e raccoglie un bastone.
Se lo rigira un po' fra le mani per poi lanciarlo a Blaine che riesce a prenderlo per pura fortuna.
-Ma cos-
-Hai detto che non sei bravo con le armi...
Hummel si toglie la cintura con il pugnale,il sacco e la custodia per le frecce mentre si china e prende un bastone più o meno lungo come quello di Blaine.
-Fammi vedere cosa sai fare.
Dice con un leggero tono di sfida e Blaine sente uno strano ma oltremodo piacevole calore al basso ventre.
-Io..io in realtà non sono molto bravo,io...
-Oh andiamo Anderson!Prendetelo come un allenamento!
Sir.Kurt si allontana da lui mentre si gira di schiena e si toglie il mantello facendolo ricadere a terra svelando un corpo bellissimo.
Blaine resta ipnotizzato dalla curva morbida del suo deretano e la sensazione di calore al basso ventre si irradia dalle braccia alle dita dei piedi.
-Ah Anderson un'ultima cosa prima di cominciare...
Blaine riporta l'attenzione sul suo viso.
-Chiamami Kurt e dammi del “tu”.
Blaine annuisce felice mentre Kurt sferra il primo attacco.
E' veloce il ragazzo.
Blaine si difende con un mossa maldestra mentre Hummel torna all'attacco e cerca di colpirlo da ogni lato con un abile gioco di polso.
Questo ragazzo ha un talento nascosto in ogni dove.
Dopo un ultimo affondo Kurt si ritrae ansimando leggermente ma continuando a lasciargli sguardi di sfida che fanno venire caldo a Blaine.
-Sei bravissimo con la spada...chi è il tuo mentore?
Gli chiede giusto per distarsi dal suo stesso calore corporeo.
Un colpo a destra che Blaine para.
-Ma lo facevamo sopratutto per divertimento.
Continua a cercare di colpire Blaine e qualche volta ci riesce ma lo tocca leggermente col bastone prima di tornare in posizione.
-E il tuo?
-Il nostro addetto alle armi.Ma non ci mette molto impegno visto che...
Blaine cerca di colpire Kurt ma il ragazzo si scansa velocemente.
-E' mio fratello il migliore in qualsiasi cosa.
Kurt lo colpisce leggermente alla gamba facendo un piccolo risolino.
-Tu e Sir.Cooper siete fratelli di sangue?
-Sì ma non abbiamo la stessa madre.
Per la prima volta in quella sera Blaine riesce a colpire l'avambraccio del suo avversario.
-Io e Finn non abbiamo legami di sangue...
-Ma siete molto legati,non è così?
Negli occhi di Kurt passa una luce nuova.
-Sì,è esattamente così.
Dopo quel piccolo sussurro Kurt torna all'attacco costringendo Blaine a indietreggiare un po'.
Continua a colpire il suo bastone facendoglielo tremare tra le mani e Blaine è un po' stordito da tutti quei colpi.
Kurt fa finta di colpirlo a sinistra ma cambia velocemente direzione colpendolo da destra e facendoglielo cadere di mano.
Bene se fosse in combattimento a quest'ora sarebbe già morto.
Kurt gli mette la punta del bastone sulla gola costringendolo ad alzare la tesa e guardarlo negli occhi.
Il suo sorriso,i suoi occhi,il suo corpo...perché quel ragazzo è così affascinante?
Il suo petto si alza e si abbassa al ritmo del suo respiro.
-Qualche settimana fa si è tenuta una festa in casa tua...io c'ero.
Il pomo sulla gola di Kurt fa su e giù.
-Non ti ho notato.
Dice continuando a tenere il bastone sulla gola di Blaine.
-Sì invece lo hai fatto,mi hai guardato mentre ballavi...e poi quando si è esibito il mangia fuoco...
Blaine sa che è una cosa azzardata ma ha bisogno di sapere che è stato a poggiare le labbra sulle sue.
-Tu mi hai baciato.
Dice senza fiato e Hummel deglutisce di nuovo.
-Solo perché sono un donnaiolo non significa che io baci tutte le persone che capitano.
Dice Kurt con voce dura.
-Ma io ti ho visto,ho visto i tuoi occhi e...io ho davvero bisogno di sapere,dimmelo,dimmelo...per favore...
Il ragazzo lo guarda con occhi glaciali mentre riduce le labbra a una piccola striscia bianca.
-Sì,ero io.
Blaine sospira mentre il bastone gli preme leggermente sulla pelle.
-Lo speravo tanto...
Blaine non può credere di averlo detto ad alta voce.
Sa che non è normale pensare queste cose,sa che è contro natura e contro tutto quello che gli hanno insegno ma lui semplicemente...lo sperava davvero.
Kurt apre leggermente la bocca mentre il suo respiro si diffonde nell'aria.
Oh Cielo ha detto qualcosa di male,sarà rimasto sconvolto,ora dirà a tutta Lima che Sir.Blaine della casata Anderson ha baciato un uomo.
Lascia cadere il bastone per terra e si avvicina a Blaine coprendogli le guance con le mani e premendo insieme le loro labbra.
Blaine spalanca gli occhi.
Oh no sta baciando un uomo,un uomo che dovrebbe odiare e lui sente...sente quel calore salire del basso ventre per arrivare al petto e fermarsi lì dove il suo cuore batte,batte forte.
Anche Blaine chiude gli occhi e per una volta non pensa alla religione o cosa direbbe Lady Emma se lo vedesse in questo momento e si fa guidare dall'istinto.
Kurt gli mette le mani sui fianchi mentre la sua lingua si fa strada nella bocca di Blaine per poi spingerlo verso il mantello che ha gettato a terra.
Blaine si stende automaticamente incapace di pensare o fare altro.
Hummel copre il corpo di Blaine col suo mentre abbandona le sue labbra per slacciargli il mantello e baciare il suo collo sudato.
Blaine sospira per l'immenso piacere che gli da questo gesto.
Kurt prende fra le mani la sua casacca cercando di togliergliela e Blaine alza le braccia in modo che l'operazione risulti più semplice.
Senza casacca fa freddo e sul suo petto nudo si formano dei piccoli brividi che però vengono mandati via dalle labbra calde di Kurt.
Blaine non riesce a pensare ad altro che alle sensazioni che questo semi sconosciuto gli sta donando.
Si vede che sa cosa fare.
Anche Hummel si toglie la casacca prima di baciargli le labbra e Blaine pensa che la sua pelle sia come la neve fresca di dicembre.
Non riesce a emettere altri suoni se non dei brevi sospiri di piacere.
Improvvisamente la corda dei suoi pantaloni si allenta intorno alla sua vita e anche le sue gambe si denudano.
Ora sì che ha freddo.
Una calda umidità si estende lungo l'appendice che ha fra le cosce.
Kurt sta...leccando la sua parte più intima.
Lady Emma gli aveva spiegato a grandi linee come nascevano i bambini e aveva detto che l'uomo doveva usare quella appendice e poi il resto si faceva da sé.
Blaine non aveva idea di cosa fosse il “resto che si faceva da sè”.
Il ragazzo scende con la bocca fino ad arrivare al suo deretano e comincia a baciarlo e leccarlo prima di infilare la lingua nel suo buco.
Blaine non sa perché ma gli piace,diamine se gli piace!
Geme il nome di Kurt prima che quest'ultimo prenda le sue gambe e se le mette sulle spalle.
Blaine gli preme il tacco di una scarpa sulla nuca spingendolo contro il suo corpo perché tutto quello che gli hanno insegnato,tutta la Bibbia e tutto il Galateo sta lentamente sparendo.
Il ragazzo lo abbandona per un attimo per prendere la sua cintura e poi la borraccia dell'acqua.
Se ne versa un po' sulle dita per poi stendersi nuovamente sul corpo di Blaine mordendogli le labbra.
Mentre la sua bocca è sottoposta a una così dolce tortura Blaine sente un dito avvicinarsi al suo intimo per poi premere dove prima c'era la lingua di Kurt.
Una sensazione di bruciore si fa strada dentro di lui.
Vedendo i suoi occhi sofferenti Hummel smette di mordere la sua bocca.
-Sei mai stato con una donna?
Gli chiede e il suo respiro caldo si infrange sulla sua pelle.
-L-la mia pu-purezza è intatta...
Perché non riesce a parlare senza balbettare?
Un secondo dito si fa strada nel suo corpo e il dolore è talmente tanto che ora è lui a mordere il labbro inferiore di Kurt.
Hummel comincia ad allagare le dita e Blaine sente il corpo rilassarsi intorno a lui.
Le dita del ragazzo vanno più in profondità e Blaine non sa dire come faccia ma Kurt raggiunge un punto magico che gli fa esplodere una sensazione fantastica attraverso tutto il corpo.
Blaine urla leggermente.
Gli occhi di Kurt sono diventati più scuri,forse per la luce forse per l'emozione,mentre si mette in ginocchio e si abbassa il cavallo dei pantaloni.
Stringe le cosce di Blaine e se le porta all'altezza dei suoi fianchi e lui non è minimamente capace di protestare.
Ormai è argilla nelle sue mani.
Qualcosa entra dentro di lui e fa male.
Fa tanto male.
Blaine stringe fra le dita degli steli d'erba mentre sulla sua guancia si fa strada una lacrima silenziosa.
La testa di Kurt torna a livello con la sua e abbandona la sua coscia destra per passargli una mano tra i capelli sudati.
-Sshh dopo sarà bello,te lo prometto.
Gli lascia un dolce bacio sulle labbra e Blaine si tranquillizza un poco.
Dopo sarà bello.
Kurt comincia a muoversi e,anche se brucia,il corpo di Blaine si rilassa e una sensazione di piacere di fa strada dentro di lui.
Il ragazzo sopra di lui continua a muoversi gemendo e quando torna al punto magico questa volta Blaine butta la testa indietro e grida letteralmente.
Kurt continua a muoversi mentre Blaine gli mete una mano fra i capelli di seta e comincia a tirarli soltanto per avere qualcosa a cui aggrapparsi.
Hummel abbandona di nuovo la sua coscia destra per cominciare a muovere la mano su e giù per la sua appendice.
La goduria è così presente nella sua mente che non riesce a pensare ad altro e non a essere un minimo pentito per quello che sta facendo.
A un certo punto diventa tutto troppo intenso da sopportare e Blaine chiude gli occhi mentre il piacere massimo lo investe come un cavallo imbizzarrito.
Quando li riapre il mondo è un po' sfuocato e riesce a malapena sentire il fiotto caldo che schizza dentro il suo corpo.
Quello che segue dopo lo lascia un po' sorpreso perché è...silenzio.
Puro e semplice silenzio interrotto solo dai rumori della notte e dei respiri affannosi di due giovini.
Kurt comincia a passare la lingua sul suo torace dove è finito del liquido bianco proveniente dalla sua appendice che Blaine crede si chiami seme o una cosa di questo tipo.
Lo lecca via tutto,goccia per goccia,assaporandolo come se fosse l'Ambrosia degli Dei.
Dopo aver lasciato la sua pelle umida il ragazzo dagli occhi blu sale fino alla sua bocca e lo bacia.
Lo bacia infilando la lingua tra loro,lo bacia in un modo umido e strano.
Il sapore che sente Blaine è strano.
Questa notte è strana.
Forse è solo un sogno.
No,non è un sogno.
Glielo ricordano il dolore e il senso di vuoto che prova quando Kurt esce dal suo corpo.
Blaine ansima come non ha mai fatto in vita sua.
Non ha mai fatto niente di quello che è appena successo in vita sua.
Hummel di fianco a lui invece ha un sorrisetto compiaciuto sulle labbra.
Si rimette in pantaloni e la casacca alzandosi e anche Blaine cerca di rimettersi i pantaloni e vede che dal suo corpo da uscendo il liquido bianco.
E' il suo o quello di Kurt?
Non lo sa,sa solo che così di sporcherà i pantaloni ma meglio di niente.
Anche lui si rimette la sua casacca ma quando si alza per riprendersi il suo mantello e permettere a Kurt si prendere il suo un dolore lancinante li arriva dal deretano.
Hummel lo vede in difficoltà e gli da la mano aiutandolo a tirarsi su per poi dargli un bacio a tradimento sulle labbra per poi fare un risolino.
Come alla festa.
Mentre entrambi si rimettono i loro mantelli l'orologio di Lima suona due rintocchi.
Blaine va in confusione.
Due rintocchi due rintocchi,quando è stato il primo?
Perché non l'ha sentito?
Deve andare a casa deve andare a casa.
-Devo andare a casa.
Dice a bassa voce e Kurt sorride prendendogli di nuovo la mano.
-Ci stiamo andando.
Blaine è stupito da quel contatto.
Kurt lo fa con così tanta leggerezza come se fosse normale,come se fosse giusto,come se lui fosse abituato a questo...
Dopo averlo avuto nel corpo quel piccolo contatto gli sembra troppo misero.
Si incamminano attraverso i campi mano nella mano mentre Blaine ha qualche difficoltà a camminare ed è ipnotizzato dall'arco e dalla sacca contenente la farina che sbattono sul mantello nero del suo accompagnatore.
Quando arrivano davanti alle mura si chiede come farà a oltrepassarle con quel dolore acuto ma Hummel svolta verso est e Blaine si lascia trasportare.
Oltrepassano il perimetro a est e quando arrivano alle mura a nord Blaine per la prima volta in vita sua nota che il muro è tutto rotto.
Un altro lato su cui Lima potrebbe essere attaccata.
Non l'aveva notata perché nella parte più settentrionale della città non ci andava mai nessuno.
Infatti proprio davanti alle mura di alza fiera la Chiesa.
Kurt lo fa arrampicare per primo sul basso muretto e quando vede che è un po' in difficoltà per il dolore lo spinge da sotto e Blaine non lo ammetterebbe mai ma sentire le mani di Hummel su di sé gli da un piacere immenso.
Le mille immagini dei momenti trascorsi prima gli riempono la testa.
I suoi piedi toccano il terreno e poco dopo quelli di Kurt fanno lo stesso.
Circumnavigano la Chiesa e si ritrovano nella piazza principale illuminata dalle lampade a olio mentre i trogoli zampillano tranquilli.
Tutto sembra molto tranquillo,troppo tranquillo in confronto alla inquietudine che sente Blaine dentro di sé.
Hummel si avvia verso casa sue e vederlo andare via senza neanche un soluto gli spezza il cuore.
-Kurt?
Il ragazzo di gira con un sorriso.
Non è mai stato bello come in quel momento.
-Grazie..per..non avermi ucciso.
Cerca di fare un sorriso sghembo.
In realtà vorrebbe dirgli che lo odia.
Lo odia per essere così affascinante.
Lo odia per avergli portato via la sua purezza.
Lo odia per essere un peccatore e aver fatto di lui un peccatore.
Lo odio per portare quel cognome.
Lo odio per essere un uomo.
Lo odia per avere quei dannati occhi.
Lo odia per averlo stregato.
Kurt si porta due dita alla fronte.
-Di niente.
Dopo un occhiolino ammiccante sparisce nel buio della città e Blaine deve tornare a casa.
Come farà ad arrampicarsi sul muro?
Le sue guardie si sono beatamente addormentate e ha la via libera.
Mette un piede sul primo mattone e sente un bruciore che gli fa sibilare tra i denti.
No,deve tornare a casa,dopo tutto quello che ha fatto quella notte non si fermerà proprio ora?
Comincia ad arrampicarsi e le dita cominciano a bruciargli di nuovo mentre ogni tanto scivola su una pietra.
Il tragitto gli sembra un po' più breve quando arriva al suo balcone.
Entra in camera sua e comincia a spogliarsi come se non fosse successo niente.
Quando si toglie i pantaloni vede che sono leggermente macchiati.
Il liquido bianco.
Per non far chiacchierare le lavandaie li laverà personalmente ai trogoli.
Si rimette la sua vestaglia mentre si toglie qualche stelo d'erba dai capelli.
Quando è steso sotto il tepore delle coperte capisce davvero che cosa ha fatto quella notte.
Peccato.
Ha peccato.
Ha peccato gravemente,ha commesso atti impuri fuori dal matrimonio con...con...con un uomo.
La Bibbia dice che è peccato che due uomini giacciano nello stesso letto e lui lo ha fatto,lo ha fatto e non ha pensato a niente mentre lo faceva ma solo a sé stesso,al piacere fine a sé stesso.
Egoista.
E' anche un egoista.
Brucerà fra le fiamme dell'Inferno.
Lady Emma piangerebbe se lo sapesse.
Lady Emma lo schiferebbe.
Lui stesso si schifa.
Mentre piange nella solitudine e nel buio della sua stanza si ricorda che un volta la donna gli aveva detto che i bambini nascono quando un uomo mette il suo seme nel corpo della donna...Kurt ha messo il suo seme dentro il suo corpo.
Sarà la stessa cosa?
Forse sì,forse no,non lo sa.
Si stringe il ventre con le braccia.
Il suo peccato...può fare un frutto di vita?





N.d.a:
*Prima strofa della Canzone di Bacco scritta,appunto,da Lorenzo de' Medici
*Con le mie parole e i miei scritti posso ripagare solo in parte ciò che io vi devo,ma non crediate che sia poco,perché vi sto dando tutto ciò che posso.Dal primo cantico dell'Orlando Fuorioso di Ludovico Ariosto.
So che è semi impossibile che Kurt e Blaine conoscano la letteratura italiana ma queste poesie sono davvero importanti per me <3
Pandini scusate se arrivo in ritardo mi dispiace così tanto T___T
Sapete la cosa positiva?
Da questa settimana non devo fare più il sabato scolastico e posso dedicare anche il venerdì alla mia FF!!
Pensate che sia troppo presto per il Klex?Ho due tesi a mia difesa:
1 Kurtie è un donnaiolo e quindi PER IL MOMENTO farsi Blaine o un altro/a non gli fa alcuna differenza
2 Enjoy it perché questa FF non ne sarà proprio piena come WTDFIL xD
La scena hard di questo capitolo è quella un più porcellina che abbia mai scritto quindi se pensate che dovrei cambiare i raiting ditemelo subito ;)
La coppia Cooper/Holly vi piace?
Non so da dove sia uscita xD
Scusatemi tantissimo se ci sono errori di battitura T^T
Alla prossima unicorni <3
Se volete sono anche su Facebook:https://www.facebook.com/pages/Gleeky_00-EFP/155023934707674?ref=hl

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Capitolo 5
*** Onestà è una parola così solitaria ***


Quando il mattino dopo Blaine si sveglia ha ancora il braccio stretto intorno allo stomaco e il cuscino bagnato di lacrime.

Come ha potuto anche solo dormire?

Se lo chiede ma non trova risposta.

Si palpa leggermente la pancia in cerca di qualcosa di solido,qualcosa che gli faccia capire che anche gli uomini possono procreare,qualsiasi cosa!

Non c'è niente.

Forse non aspetta bambini,forse gli uomini non posso averne o forse è troppo presto perché il feto faccia sentire la sua presenza.

Si alza comunque cercando di trattenere le lacrime perché piangere è da deboli.

Si alza e si leva la vestaglia per mettersi la calzamaglia e la blusa.

Non sa cosa farà quest'oggi,di certo non ritornerà nei campi,gli ricordano il suo peccato e un paio di occhi azzurri che odia ma che ama terribilmente.



Gli allenamenti sono diversi quel pomeriggio.

Ha passato tutta la mattinata a toccarsi il ventre cercando qualche segno di vita ma niente.

A chi potrebbe chiedere se gli uomini possono concepire?

A nessuno,non vuole rivelare questa vergogna a nessuno.

Quando si mette le bardature in cuoio non stringe troppo i lacci sulla schiena.

Se ha in grembo un figlio sarà frutto del peccato ma pur sempre un innocente creatura.

Cerca di non fare movimenti bruschi e di scansare i colpi di spada e per queste mosse riceve molti insulti in greco da Achillios.

Quando Lady Emma tutta sorridente gli annuncia che Sam ha detto di incontrarlo alla taverna Blaine risponde semplicemente con un no educato per poi ritirarsi nelle sue stanze.

Non vuole uscire con Sam e Rory,si ricordata troppo bene che cosa è successo dopo l'ultima volta che quei due hanno avuto un'idea,e gli fa male vedere Lady Emma.

Con quei suoi occhi verdi,così grandi,così pieni di speranza e di amore,amore che una volta lo faceva arrossire e sperare che un giorno quella magnifica donna diventasse sua moglie ma che ora lo trafigge come una lama affilata.

Quella donna lo stimava così tanto che ora gli sembrava di aver distrutto tutto.

Un enorme castello fatto di amore,ammirazione,frasi di incoraggiamento miseramente caduti sotto una notte di piacere.

Quanto era stato stupido.

Lasciargli ammaliare così da un demone bellissimo.

La Bibbia diceva che Satana si nasconde dappertutto ed è sempre pronto a tentarci per allontanarci dal Signore.

Blaine sapeva per certo che dentro il corpo glabro e sinuoso di Kurt Satana stava ridendo di lui.

I giorni successivi passarono così.

Il mattino Blaine si alzava,si vestiva,pranzava con la sua famiglia,tornava in stanza,al secondo rintocco andava nel cortile,si allenava con suo fratello ed Achillios,evitava Lady Emma,tornava nelle sue stanze,cenava e andava a dormire.

Ma quando arrivava la notte era quello il momento in cui Blaine provava qualcosa dentro che neanche uno dei suoi poeti preferiti avrebbe potuto descrivere.

Un misto tra la vergogna,la solitudine,il sollievo e l'impotenza.

Si vergognava perché era stato uno stupido,perché una bravata da giovincello gli era costata così tanto e si sentiva incredibilmente solo perché,con il braccio pressato contro la sua pelle fredda,non c'era nessuno a rassicurarlo e a dirgli che non c'era nessun bambino nella sua pancia ma c'era solo il buio e non aveva tutte le risposte che cercava ma in un buio così silenzioso non c'erano mille occhi a guardarlo,non c'era la paura di essere guardato ed essere scoperto.

Poi c'era lei,l'impotenza.

Non poteva fare niente per sapere come sarebbe andato il suo futuro e allo stesso tempo non poteva cambiate il suo passo ma non è solo questo.

Perché,anche dopo essere stato malamente abbandonato e inconsapevolmente sedotto,Blaine pensava a Kurt.

Si chiedeva dove fosse in quel momento,se fosse a cacciare o in un letto con un prostituta,si chiedeva quanti prima di lui avessero potuto toccare con mano le sue spalle possenti e la sua pelle chiara,si chiedeva quanti prima di lui avevano visto i suoi occhi così scuri di lussuria e quanti dopo di lui lo avrebbero fatto.

Si chiedeva se si ricordava di lui,se si ricordava di ogni singola persona con la quale aveva condiviso la notte o se lui era speciale.

Ma non era così e lo sapeva bene.

E poi,nel silenzio e nel buio più tetro della sua stanza,piangeva.

Piangeva con piccoli singhiozzi strizzando gli occhi e mordendo il cuscino per bloccare i gemiti mentre il braccio se ne stava sempre lì al sicuro sotto le coperte,sotto la vestaglia e sotto il suo dolore.



Passarono tre giorni quando decise di andare a lavare le brache.

Una mattina si sveglia e decide che così non può più stare,decide che ha bisogno di aria aperta e anche della luce del sole.

Si alza e recupera il suo vestiario ormai disordinatamente sparso per la stanza.

La sua schiava era stata spostata alla cucina e ora condivideva la servitrice con suo fratello.

Si chiamava Santana e aveva dei lunghi capelli neri e la pelle color del caffè.

La sua storia non era molto differente da quella di Achillios.

Con l'unica eccezione che Santana aveva la sua età ed era stata comprata quando era solo una bambina e strappata dalle braccia dei genitori in catene.

Dio Blaine non riusciva a immaginarsi che cosa avesse passato quella ragazza.

Fra i questi pensieri Blaine trovò i pantaloni che cercava.

La macchia era sbiadita ma comunque visibile.

Se li stringe al petto mentre esce dalla sua stanza,percorre il corridoio e arriva davanti alle porte che al giorno sono aperte.

La strada da casa sua alla piazza non è così lunga.

La piazza principale di Lima,a differenza di quelle della altre città,non si trovava al centro dell'agglomerato cittadino ma a nord,davanti alla Chiesa.

Poi ad est c'era il maniero degli Anderson,a ovest quello degli Hummel e la città si estendeva davanti a questo triangolo di potenza.

I trogoli si trovavano in piazza così tutta Lima poteva utilizzarli.

Blaine arriva davanti agli abbeveratoi e fa un bel respiro.

Se esistevano le lavandaie c'era un motivo.

Un nobile non avrebbe mai dovuto abbassarsi a lavare i suoi stessi panni sporchi.

Ma a Blaine di quello non importava niente,doveva lavare da solo la sua vergogna.

Immerge le mani nell'acqua fredda mentre comincia a strofinare i lembi di stoffa tra loro.

Forse avrebbe dovuto prendere il sapone.

Continua a strofinare e vede con grande soddisfazione che la macchiolina sta lentamente sperando.

Il suo stomaco fa una capriola.

Forse è la fame,forse è il bambino...

E' strano però.

Non aveva mai visto un uomo con un grande pancione,sempre e solo donne.

Forse si sta sbagliando e farsi queste paranoie è assurdo.

-Blaine!Amico!

Prima ancora che si volti un braccio gli passa sopra le spalle e il suo corpo ha un fremito di fastidio.

Non vuole essere toccato.

-Oh ciao Sam...

Dice a bassa voce.

-Blaine che stai facendo?Tuo Padre ha fatto scappare le lavandaie e ora ti lavi i panni da solo?

Il ragazzo si ostina a tenere gli occhi bassi sul riflesso dell'acqua.

-No Rory volevo semplicemente lavarmi i panni da solo.

Il suo tono è duro.

Perché ha questo atteggiamento verso i suoi migliori amici?

-Blaine ma che ti succede?E' da tantissimo tempo che non ci si vede e ora ci tratti così!

Blaine guarda la macchia sui suoi pantaloni.

E' scomparsa.

Tira un piccolo sospiro di sollievo mentre sguscia dalla presa di Sam.

-Scusate ragazzi ma devo andare a casa...

-Ma come?Non ti fai un giro con noi?

Il ragazzo con gli occhi azzurri è deluso mentre Sam lo guarda con la bocca aperta.

-No mi dispiace devo andare...

-Blaine che sta succedendo?Diccelo.Tuo Padre ti ha picchiato di nuovo?

Sam gli afferra il polso per farlo voltare e Blaine ha un altro sobbalzo.

Non vuole essere toccato senza il suo permesso.

-Sam non è successo niente lasciami!

Strattona il braccio liberandosi dalla morsa del biondo mentre corre verso casa con i pantaloni gocciolanti in mano e due cuori spezzati alle spalle.



Blaine si passa una mano sulla fronte per levare il sudore che l'allenamento gli procura.

Dio è così stancante.

Dopo l'incontro con Sam e Rory non riesce a non essere addolorato.

-Ehilà fratellino!

Cooper gli da una pacca un po' troppo forte sulla schiena.

-Bel lavoro oggi!Non è vero che non sai combattere,è Achillios che ha delle aspettative troppo elevate...

Gli sussurra complice e Blaine tenta di fare un sorriso.

-Oh Cooper non è vero!Il tuo adelfòs tiene in mano la spada come se fosse un koutàla o come lo chiamate voi!

Suo fratello ride mentre si leva le bardature anche lui e Blaine sgattaiola via silenzioso come un ladro.

Il ginocchio di Cooper ora è guarito ma ha tenuto segreta la fasciatura che portava alle nocche inventandosi qualche scusa.

Blaine sapeva esattamente che cosa era successo.

Si dirige in camera sua dicendo a Santana che pulirà lui e che non si deve preoccupare dell'ordine dalle sua stanza.

Chiude la porta,si siede sul letto e si guarda un po' in giro.

Nel silenzio della stanza torna a tastarsi la pancia non trovando niente.

Il dubbio di poter concepire figli lo attanaglia.

A chi potrebbe chiedere?A chi a chi?

Potrebbe chiedere a suo fratello senza lasciar intendere che tutto ciò riguarda lui,potrebbe cercare qualche libro...sì ma quale?

Pensando ai libri gli viene in mente una persona.

No è una follia.

Non chiederebbe mai a Lady Emma una cosa così fraintendibile e non riuscirebbe mai a fingere che questo problema non riguardi lui...non riesce a mentirle...

I suoi piedi si sono mossi da soli mentre percorre il corridoio abbracciandosi il busto come a voler proteggersi da qualcosa che in verità non c'è.

Arriva davanti al grande portone della biblioteca e attende un attimo prima di fare un bel respiro e aprire la porta.

Nella luce fioca del pomeriggio Lady Emma sta leggendo con le labbra increspate e le ciglia che quasi accarezzano le guance.

Quando faceva quell'espressione voleva dire che era molto concentrata e riportarla alla realtà era un vero crimine.

Ma Blaine doveva farlo.

Per una volta non si siede sulla sieda di vimini accanto a lei ma quella oltre il bordo del tavolo in modo da non esserle troppo vicino.

Troppo vicino.

-Lady Emma...

La chiama e la donna alza gli occhi dal libro.

-Blaine tesoro!Quant'è che non ti vedo!Mi è mancato vederti qui.

Blaine continua a tenersi le braccia intorno al busto mentre sente il senso di colpa piombargli addosso.

Questa donna lo ama così tanto e lui l'ha delusa.

Ma fa più male lasciarla vivere nella menzogna.

-Lady Emma vi devo chiedere una cosa...

Continua a guarda il bel tavolo di frassino perché fa male troppo male.

-Certo piccolino dimmi tutto!

Blaine fa vagare per un attimo gli occhi colmi di panico sulla biblioteca.

E' sempre bellissima,è sempre il suo posto sacro,posto che ora sta profanando con queste asserzioni

vergognose.

Il silenzio è durato abbastanza.

O parla o dice la prima cosa che gli viene in mente.

-Gli uomini...possono concepire figli?

Trova tutto il coraggio di alzare gli occhi per incontrare la bocca aperta di Lady Emma.

-N-no Blaine perché me lo chiedi?

A quelle parole Blaine tira un grande sospiro di sollievo tagliando il braccio dal suo stomaco.

Dio ne aveva il terrore.

Ma al sollievo iniziale si mischia la paura che ben presto prende il sopravvento.

Che cosa deve dire?

Come deve rispondere a quella domanda?

Deve inventarsi qualcosa...qualsiasi cosa...ma non ce la fa,non ce la farà mai a mentire alla donna che l'ha cresciuto.

I suoi occhi tornato a guardare il pavimento mentre misere lacrime calde cominciano a rigargli le guance.

-Io...io...

Che deve dire?

Non lo sa spiegare nemmeno lui che lo ha vissuto.

-Blaine perché mi fai questa domanda?

Un singhiozzo gli sfugge dalle labbra.

-Io...io non so cosa mi sia preso ma...io...sono scappato e ho attraversato le mura e...sono andato nei campi con l'intenzione...l'intenzione di tornare ma nel bosco ho incontrato...ho incontrato...

-Chi Blaine?Dimmelo!

La voce di Lady Emma è carica di dolore.

Non sarebbe mai voluto arrivare a questo punto.

-Sir.Kurt della casata Hummel...

Quel nome sulla sua lingua è come il più dolce dei veleni.

-E lui...io...

Blaine torna a stringersi lo stomaco con le braccia.

Ora sa che non c'è nessun bambino dentro di lui ma è più come una specie di difesa.

Come se avvolgersi con le sue stesse braccia potesse redimerlo dai peccati.

Quel gesto fa capire qualcosa alla sua educatrice.

Blaine alza gli occhi su di lei e la vede mentre si porta la mano alla bocca con gli occhi scioccati.

Subito dopo si fa il segno della croce.

-Blaine che il Signore lavi la tua bocca e i tuoi peccati ma cosa stai dicendo?!

Il ragazzo comincia a singhiozzare.

-Io...io non lo so...

-Aspetta Blaine aspetta.Sir.Kurt ti ha costretto?Lui ha usato la forze per indurti a...consumare con lui?

Dovrebbe dire sì.

Dovrebbe rispondere affermativamente e tutto muterebbe.

Fa segno di diniego con la testa.

-No.Ero consenziente.

Non ce la fa.

Blaine della casata Anderson non sa mentire.

-Oh Signore...

La donna si alza facendo produrre alla sedia un rumore assordante.

Blaine si alza dalla sedia.

-No aspettate Lady Emma vi prego!

La sua voce è disperata mentre tenta di afferrare la veste della donna come un bambino capriccioso tenta di afferrare la gonnella della mamma.

-No Blaine non posso...

La voce della donna è debole.

Blaine non può credere di essere la fonte di cotanto dolore.

-Aspettate vi prego io...non so che cosa mi sia successo vi prego...

Lady Emma strattona il vestito facendolo scappare dalle sue dita tremanti.

Blaine si accascia a terra mentre geme inerme.

-Anche Cooper ha un'amante!Anche Cooper pecca!

Lady Emma ferma la sua marcia furente verso la porta per voltarsi e prendergli il volto fra le mani.

-Blaine io ho soltanto istruito Cooper mentre invece ho cresciuto te!Ti ho cresciuto come se fossi il figlio che non ho mai avuto e mi sento una fallita per non essere riuscita a darti tutto il buon insegnamento che ho provato a comunicarti.

Anche i suoi occhi verdi sono colmi di lacrime.

Blaine mette le sue mani su quella pallide della sua istruttrice premendole contro le sue gote.

-Non è colpa vostra...sono io sono io...

Continua a ripetere tra i singhiozzi e Lady Emma gli da un bacio sulla fronte che gli fa bruciare la pelle.

-Tutti pecchiamo Blaine ma per questo ho bisogno di tempo...

La sua voce è dolce e distrutta al tempo stesso.

La donna si allontana e Blaine cerca di tenerla per la mano ma lei scappa e va via,chiude la porta della biblioteca e va via lontano da lui.

Lo lascia lì,in ginocchio sul pavimento sporco della biblioteca mentre il suo cuore vorrebbe esplodere.

Ha deluso l'unica persona che abbia mai creduto in lui e tutto quello che può fare e stringersi i capelli fra le dita e odiarsi.







N.d.a:

No troppo angst qua dentro xD

Pandini avete visto?Ho cambiato format!Vi piace?Spero di sì ;)

Vi starete chiedendo perché tra le coppie è apparso un het improvviso ma è solo perché nel corso della storia incontreremo anche coppie etero ;)

Che dire,spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi aspetto in massa sulla mia pagina FACEBOOK!

Scusate se ci sono errori di battitura :)

Alla prossima unicorni e grazie mille per i 23 seguiti,i 3 preferiti,i 3 ricordati e tutte quelle meravigliose persone che recensiscono o che leggono silenziosamente!

Grazie siete la mia gioia! <3

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Capitolo 6
*** Fratello ***


Blaine se ne stava lì da troppo tempo.

Ormai il sole era calato e le prime stelle cominciavano ad adornare il cielo fattosi più scuro.

Era scappato nauseato dalla cena.

Era seduto tra suo fratello e sua cugina Prudence che non smetteva di lanciargli sguardi languidi.

Blaine trovava abominevole il matrimonio tra cugini e quegli sguardi lo disgustavano.

I semplici occhi marroni di Prudence non avevano niente di azzurro.

Il secondo fattore che lo aveva fatto scappare era il rumore,troppe risate ebbre,troppi sorrisi melliflui,una schifezza.

L'aria che si insinuava tra le volte del corridoio esterno per poi andare a finire nei suoi ricci neri lo rilassava.

Le sue vesti si muoveva piano sulla sua pelle quasi come una carezza dettata dal vento,il ricordo di vere carezze che sprigionavano un brivido prodotto da mani calde e...maschili e...se Blaine chiudeva gli occhi e smetteva di pregare per un secondo sentiva ancora il calore di quel corpo sopra il suo,sentiva ancora le foglie autunnali gli pizzicavano la schiena da sotto il mantello,sentiva ancora-

-Fratello!

Blaine si volta e,stagliato contro la luce che proviene dalla sala principale,c'è suo fratello in tutta la sua bellezza.

Cooper fa qualche passo avanti finché non raggiunge la balaustra e si ci appoggia sopra coi gomiti imitando Blaine.

-Perché non torni dentro?

-Ho bisogno di respirare.

Blaine chiude di nuovo gli occhi ispirando la frizzante aria della sera.

Anche il maggiore chiude gli occhi e i suoi capelli color del legno si scompigliano accarezzati dall'aria.

C'è silenzio intorno a loro e le urla che provengono dal grande tavolo sono solo un piccolo brusio di sottofondo.

Ecco perché suo fratello ama così tanto correre nei campi,perché lì c'è pace.

Cooper non è mai stato una persona razionale,Cooper non si fermava a riflettere,se voleva qualcosa se la prendeva senza chiedere niente a nessuno.

Era stato così per le donne,era stato così per la gloria...una sola cosa non voleva ed era quella che gli era stata imposta fin dalla nascita,la successione al capofamiglia.

Era stato educato per quello Cooper,fin dal primo momento in cui Lady Emma aveva ricevuto l'incarico di istruire i figli di Sir. Richard le era stato detto di educar il maggiore al governo,al potere,alla sovranità,del minore poteva farne ciò che voleva.

Ma Cooper non aveva mai voluto quello,Cooper voleva fare l'attore,girare per il mondo incantando gli animi con le sue storie e sì,chiamava spesso suo fratello vagabondo ma perché era il suo sogno proibito,quello che puoi solo immaginarti.

-Vi ho visti.

La voce roca di suo fratello lo interrompe dai suoi pensieri.

-Chi?

-Tu e quella donna,vi ho visti.

Lady Holly.

Oh no,come aveva potuto Blaine?A Cooper sembrava di essere stato attento.

Oh Signore se lo sapranno a condividere il letto con una plebea sarà tutto finito.

-Non so di cosa tu stia parlando fratello.

Cooper continua a tenere gli occhi chiusi,se suo fratello gli frugasse dentro noterebbe immediatamente che sta mentendo.

-L'hai chiamata Lady Holly,lei ti ha dato del tu e tu lei hai...slacciato il corpetto.

Finalmente il più grande apre gli occhi.

E' vero,è tutto vero,Blaine ha visto tutto.

Cooper si volta verso il piccolo bambino ormai diventato uomo e i suoi occhi sono così seri che prendono il colore del cielo notturno.

-Sì,è tutto vero.

Lo dico fissandolo negli occhi ma Blaine annuisce distoglie lo sguardo puntandolo verso il cortile.

Passano degli istanti interminabili.

-Non ti importa di chi lei sia?

Cooper glielo direbbe se Blaine glielo chiedesse,gli direbbe che è la figlia maggiore del carpentiere.

Gli occhi di suo fratello continuano a essere infossati nel cortile mentre fa strusciare le mani le une contro le altre.

-Tu...la ami davvero?

Blaine porge quella domanda con una voce da uomo tempestata da un'incertezza di bambino.

Cooper ama davvero Lady Holly?

Era stata una compagna di letto eccezionale perché era semplicemente...lei,senza fronzoli e senza esagerazione,semplicemente la donna con lo sguardo sperduto che aveva visto vagare per le strada buie di Lima e che aveva baciato trattenendola per il polso,la stessa donna che quella sera stessa si era buttata fra le sue braccia incurante di chi Cooper fosse davvero,semplicemente la donna che voleva saggiare l'amore di un uomo non l'amore di un nobile.

-Sì.

Risponde fiero perché per una volta nella sua vita ha una libera scelta.

Blaine si volta verso di lui con un sorriso genuino.

-Allora non mi importa.

Cooper sorride abbracciando il fratello che gli restituisce la calda presa delle sue braccia.

-Solo,Cooper....

La voce di Blaine è ovattata dalla veste del fratello.

Cooper scioglie l'abbraccio per guardarlo negli occhi e quando li vede il maggiore dei fratelli Anderson si meraviglia.

Non hanno niente dei grandi occhi verdi di quel bambino in fasce,ora sono due pozzi ambrati costellati di tristezza.

-Non spezzarle il cuore,va bene?

Blaine gli da una pacca sulla spalla per poi voltarsi e dirigersi verso le sue stanze.

Cooper è rimasto affascinato,cose rende suo fratello così triste?

-Blaine chi ti ha spezzato il cuore?!

Lo urla in mezzo al corridoio sperando che suo fratello risponda.

-Un demone Cooper,un demone.

Blaine fa scivolare la mano lungo il cornicione mentre pronuncia quelle parole con una punta di ironia.

Un demone...

Sono entrambi attratti dalle cose proibite della vita.





Le urla che svegliano Blaine quel mattino non predicono nulla di buono.

Apre gli occhi di scatto mentre si siede sul letto col cuore che batte impazzito.

La porta di spalanca e Achillios entra in stanza con una spada infoderata in mano per poi lanciarla sul letto accanto a lui.

-viasteíte kai na párei af̱tón ton týpo!

-Achillios non capisco se parli in greco!

La voce di Blaine è piena di panico mentre l'uomo cerca i suoi indumenti e glieli lancia adosso.

-Ho detto sbrigati!Oggi non avrai bardature ragazzino!

A quella frase Blaine strabuzza gli occhi.

Le urla,la spada,le bardature...oh no,non vuole,non vuole andare a duellare no non vuole non vuole!

-Co-cos-

-Hummel.

Dice semplicemente l'addetto alle armi e Blaine vorrebbe svenire.

Si toglie la camicia da notte incurante dello sguardo dell'uomo per mettersi i suoi indumenti e prendere la spada.

Quando esce dalla porta Achillios gli da una pacca sulla spalla.

-Vai agòri,il tuo adelfòs è già in piazza.

Gli sussurra e Blaine deglutisce.

Vorrebbe ribellarsi,vorrebbe dire che lui non va da nessuna parte ma non ha abbastanza coraggio.

Attraversa il corridoio esterno per raggiungere le porte mentre alcuni dei suoi cugini si precipitano anch'essi fuori dalle loro stanze.

Le madri raccomandano loro di tornare ma per Blaine non c'è nessuno.

Mentre esce dalle porte principali per precipitarsi nella battaglia Blaine può giurare di vedere due occhi verdi preoccupati incorniciati da boccoli rossi ma forse se lo sta solo immaginando.

Attraversa la piccola strada acciottolata di corsa e quando arriva alla piazza mai i suoi occhi hanno visto tale orrore.

Persone armate e sanguinanti che cercano di difendersi,di difendere un compagno,di sopravvivere ma nessuno tenta di scappare,nessuno è così codardo.

Forse Blaine è l'unico,forse Blaine è l'unico che ha davvero paura della morte.

Cerca con gli occhi suo fratello e lo trova.

Sta combattendo contro un ragazzo con una corporatura massiccia che potrebbe spezzare la sua spada coi denti se solo lo volesse ma Cooper è molto agile e scattante e questa qualità compensano tutta la forza che non ha.

-Cugino muoviti!

Blaine si ridesta dal suo sonno terrorizzato appena in tempo per vedere un uomo venirgli addosso con la spada alzata sopra la testa.

Blaine cerca di difendersi come meglio può,come quei pochi mesi di allenamento gli hanno insegnato ma non è abbastanza,ha paura che non sia abbastanza.

L'uomo non intende mollare la presa e Blaine cerca di muoversi tra la folla e il tumore di lame affilate che sa di terrore.

Grazie a Dio un cugino gli viene in soccorso e Blaine ha un secondo per respirare,un secondo solo e in quel secondo succede l'unica cosa che non avrebbe mai voluto.

Volta la testa e lo vede.

Sta combattendo con un sorriso beffardo sul volto mentre si muove sinuoso come una ninfa e la spada sembra un prolungamento del suo braccio più che una vera e propria arma.

Kurt si volta e i loro occhi si scontrano.

Il sorrisetto sparisce per lasciare spazio a un'espressione sorpresa come se fosse strano vederlo lì pronto a morire da un momento all'altro,come se fosse strano che l'unica cosa che dovrebbero fare è uccidersi a vicenda.

Anche se distano uno dall'altro è come se fossero vicini,incredibilmente vicini,come quella notte nel bosco vicini vicini forse troppo vicini.

-Kurt attento!

Quell'urlo fa risvegliare entrambi.

Proviene da Sir. Finn che in momento si para davanti al corpo del ragazzo con gli occhi azzurri trafiggendo il ragazzo che gli stava andando addosso con la spada sguainata e un urlo sulle labbra.

Il ragazzo cade a terra e solo in quel momento,solo quando questo corpo inerme colpito a morte al torace cade a terra,Blaine si accorge a chi appartiene quel corpo.

Non ci vuole credere,non è possibile.

Cerca di scansare quei corpi infuriati per arrivare a quello caduto a terra davanti a Sir. Finn che lo sta guardando con un viso contratto dal terrore.

Blaine si inginocchia accanto a Cooper prendendogli il volto fra le mani mentre suo fratello chiude gli occhi e diventa improvvisamente pallido.

Le lacrime non scorrono neanche.

Blaine semplicemente urla.

Urla per farsi sentire,per far uscire le persone dall'odio e fargli vedere che cosa stanno facendo.

Sembra riuscire nel suo intento.

Molti famigliari si fermano e forse Blaine sentirebbe le spade che cadono a terra per l'orrore ma non sente niente.

Blaine stringe la testa di suo fratello tra le mani mentre gli accarezza la fronte con il naso.

Improvvisamente Cooper non c'è più,glielo stanno portando via.

Due cugini hanno sollevato il suo corpo e lo stanno portando verso casa.

Blaine sta per alzarsi e seguirli ma prima prende la spada insanguinata di suo fratello.

Alza gli occhi per un secondo e trova l'espressione traumatizzata di Sir. Finn.

In questo momento non riesce ad odiarlo,in questo momento vuole solo correre a casa a guarire suo fratello perché Cooper può guarire vero?

E' come per il ginocchio,si farà male ma guarirà presto.

Blaine corre a casa mentre neanche una lacrima si degna di rigare il suo volto.

Attraversa le porte e il corridoio mentre i singhiozzi delle sue zie gli riempono le orecchie.

Come se stessero morendo i loro figli,come se loro stessero perdendo un fratello.

Il dottore arriva prontamente nelle stanze di suo fratello mentre i cugini lo spogliano della giubba e Blaine per poco non sviene.

Un grosso buco lasciava intravedere le costole di suo fratello mentre quest'ultimo non si contorceva neanche,forse era già morto.

Blaine se ne sta lì sulla porta quando il dottore arriva con le sue boccette di unguenti e ne deposita un po' sulla ferita di suo fratello.

Cooper in quel momento strabuzza gli occhi e lancia un urlo disumano.

Almeno non è morto.

Il dottore continua a spalmare e Cooper continua ad urlare e Blaine vorrebbe fermalo,vorrebbe dirgli che gli sta facendo male ma è pietrificato mentre stringe ancora la spada fra le mani.

Poco dopo arriva suo padre che gli da una spallata e si dirige verso il letto dove giace il figlio agonizzante.

Il dottore gli sussurra qualcosa nell'orecchio.

In quel momento Blaine capisce che non c'è niente da fare,è come se Cooper fosse già all'Inferno.

Perché?

Questa è la domanda che gli sorge in mente.

Perché proprio a Cooper?

Tra tutte le persone che il fato poteva uccidere oggi perché proprio suo fratello?

Cooper aveva ferito molti ma non aveva mai ucciso nessuno quindi perché dargli questa punizione?

Se questo faceva parte del suo grande disegno Blaine è più che certo di odiarlo.

Dovrebbe odiare Sir. Finn ma non ci riesce,non c'è spazio per l'odio in questo momento.

Blaine si chiede solo perché non riesca a piangere.

-Cooper chi vuoi con te nelle tue ultime ore?

Gli chiede gentilmente il Padre flettendosi sul suo corpo.

-S-san-san-

Il dolore è così forte che il più grande dei fratelli Anderson non riesce neppure a parlare.

-Chiamate la serva.

Ordina Sir. Richard e Wes corre immediatamente fuori per poi tornare trascinando Santana per un un braccio.

La lascia ai piedi del letto mentre la ragazza piange e guarda il corpo di Cooper inerme nel letto.

Loro Padre se ne va e tutti gli altri lo seguono lacrimanti.

Blaine non vuole andarsene.

Non è giusto,lui è suo fratello,lui è il suo complice perché perché?

Perché Cooper ha scelto questo,perché forse Cooper non vuole che Blaine lo veda mentre la vita abbandona i suoi occhi.

Anche lui esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle ma rimane lì con le spalle contro il muro freddo.

Il cielo si sta colorando di rosso,rosso come il sangue,come il sangue che scorreva a fiotti sul pavimento della stanza di Cooper.

Blaine non sa quante ore,giorni,secoli siano passati quando Santana esce dalla stanza con gli occhi gonfi e rossi e Blaine sta già per cadere a terra,sta già per cedere sentendo la notizia che suo fratello se n'è andato per sempre.

Ma la schiava gli fa cenno di entrare e Blaine esegue l'ordine.

Cooper è messo ancora peggio.

Ha il viso pallido pallidissimo e la benda poggiata sulla ferita completamente insanguinata e Blaine sa già,sa già che nemmeno un miracolo lo salverà più.

Si avvicina al letto e suo fratello punta i suoi occhi azzurri come il cielo di primavera sul suo volto.

Anche i suoi occhi stanno diventando più pallidi,più trasparenti come quelli di un angelo.

-B-bla-blaine...

Blaine non riesce neppure a risponde mentre accarezza gentilmente le pieghe di dolore sul viso di suo fratello.

Non sopporta di vederlo soffrire così.

-T-ti v-vo-voglio davvero...

Cooper cerca di riprendere il respiro ma gli costa tantissimo.

Stringe i denti mentre cerca di pronunciare le sue ultime parole.

-Bene.Fr-fratello m-mio.

Blaine non sa dire se è solo immaginazione ma crede di vedere un piccolo sorriso sul volto di Cooper.

-S-sto mor-moren-morendo p-per ven-vend...

Cosa sta dicendo?

I deliri della morte?

Vendetta quale vendetta?

Cooper comincia a respirare affannosamente,parlare lo sta stancando troppo e Blaine vorrebbe dirgli di riposarsi,vorrebbe dirgli che Santana si prenderà cura di lui e tutto tornerà come prima ma sa che non sarà così,sa che niente tornerà come prima.

-Blaine...fratello ascoltami....

Blaine annuisce appena prendendo la mano scheletrica di Cooper fra la sua.

-Blaine...finisci questa guerra...

Il ragazzo annuisce di nuovo mentre stringe più forte la mano di suo fratello.

Non andare non andare,non voglio stare solo,non PUOI andare,io cosa sono senza di te?Non andare.

Un momento prima gli occhi di Cooper sembrano essere attraversati da mille volti mille musiche e mille avventure che ha vissuto o che avrebbe potuto vivere se avesse avuto più tempo solo più tempo e un momento dopo sono solo un deserto azzurro di morte.

Santana scoppia a piangere cercando di nascondere il viso tra le mani mentre Blaine stringe ancora più forte ancora più forte ma non serve a niente.

Ricaccia indietro le lacrime,abbassa le palpebre di suo fratello e lo raccomanda al Signore.

Che c'è da raccomandare poi?

Cooper è solo un altro fra i mille peccatori.

Lascia la mano di Cooper e non lo fa come quando correvano per il cortile e suo fratello lo lasciava correre da solo,non lo fa come quando Cooper doveva entrare nella sale grande e Blaine non poteva perché era troppo piccolo ma lui gli diceva di stare tranquillo,che appena fosse uscito gli avrebbe ripreso la manina.

Questa volta lo fa per sempre.

Non indugia neanche sulla salma,si volta e apre la porta correndo nelle sue stanze.

Non sarà lui a dare la notizia ai suoi famigliari,i convenevoli li lasci agli altri.

Blaine semplicemente si siede sul suo letto.

Niente rabbia,niente odio,niente tristezza solo malinconia.

Cooper se n'è andato da qualche minuto e già gli manca.

Blaine se ne sta seduto sul suo letto mentre stringe i pugni così forse da farli sanguinare e strizza gli occhi per ricordarsi ogni minimo dettaglio della vita di suo fratello,di quello che ha fatto,dei suoi peccati,delle sue abitudini,dei suoi amore e chissà,chissà quante cose ci sono che Blaine non sa ma in questo momento vorrebbe saperle tutte perché non c'è più alcun nessuno modo nessuno che Cooper riesca a raccontargliele.

Blaine sente le urla di disperazione delle sue zie,dei suoi cugini e vorrebbe ridere,vorrebbe davvero ridere perché nessuno di loro conosceva davvero Cooper.

Forse sono giù passati anni,forse anche Blaine è già morto quando il porta voce della casta Anderson scende in piazza e davanti a tutto il popolo di Lima annuncia.

-Sir. Cooper della casata Anderson,grande combattente e uomo valoroso,è morto oggi.Che Dio lo aiuti nella sua ascesa.








N.d.a:

Ehm....oookay forse non ve lo aspettavate eh ;)

Okay va bene non ve lo aspettavate xD

Scusate se ci sono errori di battitura è che l'ho pubblicato esattamente come l'ho steso,così,al naturale :D

Alla prossima unicorni e se volete ci vediamo su FACEBOOK <3

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Capitolo 7
*** Piangi con me ***


Il sole splende alto in cielo e gli uccellini cantano felici.

I campi di grano in lontananza sembrano i capelli di una bionda ninfa mentre degli alberi cadono piccole foglie rosse e arancioni che disegnano figure dettate dall'aria che le trasposta.

Preso in giro,ecco come si sente Blaine.

Suo fratello è morto,suo fratello se n'è andato per sempre e Dio ha deciso di dare loro quella giornata per celebrare il suo funerale,una sporadica giornata filoprimaverile in autunno.

Blaine sta camminando accanto a suo padre esattamente dietro la bella bara in legno mentre l'erba secca si infrange contro le sue caviglie.

Dopo essere scappato dalla camera di suo fratello Santana aveva chiamato la famiglia che aveva pianto e a sua volta chiamato il prete.

Blaine non si era mosso dalle sue stanze,era rimasto seduto a pensare a suo fratello,a fare di tutto per non dimenticarsi nemmeno un ombra del suo viso,nemmeno uno sfumatura della sua voce.

Poi un giorno la schiava era arrivata dicendogli che si doveva preparare per il funerale e Blaine aveva eseguito l'ordine senza battere ciglio.

Non sa perché le lacrime non ne vogliono sapere di scendere.

Può giurare di vederne qualcuna anche sulle guance di suo padre.

Tra la folla che li segue c'è anche Lady Emma ma la donna non ne ha voluto sapere di avvicinarlo,Blaine può capirla,non è ancora pronta.

In quel momento il suo peccato gli sembra un problema così piccolo.

Blaine non aveva avuto tempo per pensare al suo futuro doveva ricordarsi di Cooper e niente era più importante.

Si cominciano ad intravedere delle lapidi all'orizzonte.

Il cimitero è vicino.

Blaine non ci andava mai,era troppo triste e quando usciva dalle mura aveva bisogno di serenità non di persone morte sotto i piedi.

La loro triste carovana è attraversata da un silenzio straziante.

Blaine si chiede se Cooper avesse amici fuori da questa stupida famiglia,si chiede se ci sono altre persone che hanno davvero pianto la sua morte.

Forse ma non lo saprà mai.

Sono arrivati al cimitero e una piccola croce di pietra è già posizionata per loro.

Avere un lapide è un lusso.

La buca è già stata scavata e per celebrare il funerale la bara viene aperta rivelando il corpo di Cooper molto magro e pallido vestito di tutto punto.

Porta fra le mani una spada che Blaine aveva detto essere quella del fratello ma in realtà quella l'aveva lui,quella spada era solo una fra le tante che Achillios gli aveva lasciato in camera in caso di attacco,come precauzione.

Mentre il prete legge qualche passo della Bibbia tutti tengono la testa bassa e piangono tranne Blaine che stringe forte la stoffa della veste nei pugni.

Lo uccide vedere suo fratello così,lui gli ha chiuso gli occhi,è stato lui l'ultimo a toccarlo e nessun altro!

Sir. Richard fa un discorso toccante sulla valorosità del suo primo genito e Blaine vorrebbe davvero mettersi a ridere ma forse non è il momento adatto.

Alla fine del discorso del padre tutti lo guardano pieni di aspettative ma Blaine è troppo impegnato a ricordarsi la risata di Cooper per prestare loro attenzione.

La bara viene chiusa e gettata sotto terra.

Blaine alza gli occhi al cielo che hanno il colore degli occhi di suo fratello ma qualcosa attira la sua attenzione.

Una figura nera che si aggira furtiva tra le lapidi.

La morte?

No impossibile.

La figura sta guardando verso di loro ed è molto aggraziata.

Una donna.

Sarà una vedova venuta a trovare il marito o il figlio morto nient'altro.

I membri della sua famiglia di asciugano gli occhi col dorso delle mani mentre riprendono la loro marcia verso la città.

Un breve funerale per una breve vita.

Blaine invece rimane lì a fissare la croce di pietra.

Nessuno sembra preoccuparsi di lui,perché dovrebbero?

Rimane lì a fissare la croce di pietra mentre la sua famiglia si allontana nei campi lasciandolo solo col suo dolore,in un certo senso gli hanno anche fatto un favore.

Le sue iridi ambrate stanno per riempirsi di lacrime quando sente un rumore di passa accanto a sé.

Si volta e tutto quello che vede sono due occhi azzurri incorniciati da una viso magro e da capelli color dell'oro.

E' lei.

La donna smette di guardarlo mentre i capelli biondi le volano negli occhi per colpa del vento.

Si porta due dita alle labbra per poi,con magistrale lentezza,posarle delicatamente sulla croce di pietra.

L'ultimo bacio.

La donna torna con la schiena dritta mentre strizza gli occhi e respira tentando di non piangere ma non ce la fa,piccole e silenziose lacrime cominciano a stenderle sul viso.

Anche Blaine vorrebbe piangere ma non ce la fa.

Dopo un silenzio che sembra inondato dalla voce di Cooper Blaine si decide a strappare almeno un lembo di quel telo di dolore.

-Lui vi amava.

Lady Holly continua a guardare l'orizzonte come se non avesse sentito.

-E' l'ultima cosa che mi ha detto.

La voce di Blaine è appena un sussurro mentre abbassa la testa come se si inchinasse a quel ricordo.

Passano altri minuti di silenzio dove solo il vento è il vero interlocutore.

-Anni.

La voce della donna è incrinata dalle lacrime ma è esattamente come Blaine se la ricorda.

-Per anni ho creduto di essere solo una delle tante sgualdrine che infangavano il suo letto.

Blaine deglutisce.

Quante cose non sa di Cooper?

-Per anni ho creduto...ho creduto che volesse solo usarmi quando il mio cuore batteva per lui,per ogni sua singola parola,per ogni gesto tenuto nascosto in una stanza buia.

La voce di Lady Holly suona quasi disperata.

-Per anni l'ho visto vagare per la città coi suoi bei vestiti e...e pensavo che io per lui non ero nessuno fuori da un letto...

Anche la donna stringe i lembi del suo vestito fra le mani.

-Poi mi sono accorta...mi sono accorta che...che il suo cuore...batteva col mio.

Lady Holly fa un piccolo sorriso portandosi la mano al petto come se il cuore di Cooper battesse in quel momento.

-Che anche lui sentiva quelle cose,che anche il suo corpo ardeva di passione ma il suo cuore batteva d'amore...mi sono accorta che era indifferente per entrambi che mio padre fosse un fabbro o un principe perché ci amavamo,amavamo le nostre anime,i nostri corpi e non i nostri cognomi.

La mano della donna continua ad essere premuta sul suo petto ma il sorriso abbandona improvvisamente le sue labbra.

-Ma non è durata abbastanza.Sapete,mi hanno insegnato che ogni cosa accade per una ragione,mi hanno insegnato che quel che dai un giorno ti sarà restituito...ma non credo che il mio amore tornerà mai indietro.

Lady Holly si sporge e accarezza la superficie liscia della pietra.

No,suo fratello non tornerà mai indietro.

A Blaine pare che tutta la sua vita sia una presa in giro.

-Sì invece,tornerà.

Blaine si volta verso Lady Holly che lo guarda con gli occhi arrossati e invasi dalle lacrime.

-Tornerà ogni volta che penseremo a lui.Se chi ama davvero lo vuole,se noi lo vogliamo,Cooper sarà dappertutto.Sarà nel vento che soffia tra i nostri capelli come una carezza o nelle coperte che ci accarezzano la pelle quando ne abbiamo più bisogno.Cooper se n'è andato ma il suo amore è rimasto,è rimasto qui.

Blaine si porta la mano al petto come la donna.

-E qui.

Blaine mette la mano sopra la veste di Lady Holly esattamente dove il suo cuore batte impazzito.

La donna lo guarda,lo guarda e a Blaine sembra di rivedere tutte le notti che ha passato accanto a suo fratello,tutti i i loro baci condivisi,tutte le volte che le loro dita si sono intrecciate,tutto.

Lady Holly scoppia in un pianto disperato inginocchiandosi a terra e tenendosi il viso fra le mani.

Tutto quello che riesce a fare Blaine è voltarsi e andarsene attraverso i campi dopo aver lanciato un'ultima occhiata d'addio alla tomba di suo fratello.





Il maniero degli Anderson non è mai stato così silenzioso.

Questo è il primo pensiero che fa Blaine appena rientra dal cimitero.

Forse era sempre stato così ma non ci aveva mai fatto caso-e perché mai avrebbe dovuto?-o forse era diventato improvvisamente così perché qualcosa se n'era andato.

Ha ancora la tunica stretta nei pugni e gli occhi asciutti.

Dovrebbe dirigersi nelle sue stanze ma i suoi piedi si muovono automaticamente verso l'unico luogo che sente sicuro.

Apre la porta in legno e sgattaiola dentro come un topo per poi sedersi al tavolo accanto alla finestra.

La biblioteca era enorme ma il posto che Blaine amava di più era quello sotto la finestra,il sole batteva lì fino all'ultimo e quindi si poteva leggere fino alle ultime luci del tramonto senza bisogno di candele e poi era davvero magico staccare gli occhi dalle pagine per un secondo e contemplare il cielo chiedendosi come sarebbe la propria vita se si vivesse tra frasi d'inchiostro.

Blaine lo fa anche ora,si volta verso la finestra e si chiede che fine farà la sua vita ora che la sua unica ragione di respiro se n'è andata.

Sente distintamente dei passi sul pavimento ma non ci dà l'importanza che meritano.

Qualcuno di siede accanto a lui e solo quando della stoffa morbida sfiora le sue mani e un profumo inconfondibile gli assalta le narici Blaine capisce chi viene a disturbare il suo dolore.

Oh Signore misericordioso.

Ingoia le lacrime per la milionesima volta in quella giornata.

Che cosa ci fa qui?

Probabilmente vuole che se ne vada.

Blaine sta per alzarsi quando due braccia lo circondano.

Un caldo abbraccio materno che sa di amore,di tristezza e...dolore,troppo dolore per non essere espresso in qualche modo.

Blaine si volta e affonda il viso nella tunica di Lady Emma mentre la stringe di rimando.

Le sue lacrime le bagnano le vesti mentre sente una calda umidità sulla fronte,anche lei sta piangendo.

La donna gli accarezza i capelli per poi dargli un bacio sulla testa.

-Piangi piccolo mio...piangi con me...

E Blaine lo fa,piange talmente tanto che ha paura che non gli rimarranno più lacrime in futuro ma che c'è peggio di questo?

Piange così forte che crede proprio che da laggiù all'Inferno Cooper riesca a sentirlo.








N.d.a:

Gleeky_00 sta aggiornando di sabato che in realtà sarebbe domenica perché è l'una di notte?

Esatto!

Scusate se ci sono errori di battitura.

Capitoletto di passaggio anche se mi sono commossa a scriverlo :'(

E' normale che io stia cominciando a shippare Colly? xD

Pandini l'aggiornamento è spostato al lunedì.

Volevo ringraziarvi unicorni per tutte le vostre visite,le vostre recensioni,per tutto insomma perché mi rendete davvero davvero felice!

Sì lo so,vi starete chiedendo dove è finito Kurt ma...state tranquilli,arriverà arriverà ;)

Alla prossima unicorni e se volete mi trovate su FACEBOOK <3

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Capitolo 8
*** La vendetta è un piatto che va servito freddo...o forse no ***


-Blaine tu sai che cosa ti chiederanno di fare vero?

La voce di Lady Emma è maledettamente seria mentre se ne sta seduta sul letto accarezzando i ricci neri di Blaine mossi dal vento che entra dalla finestra alle loro spalle.

Il ragazzo in tutta risposta affonda ancora di più il viso nella veste della donna.

Lo sa lo sa Blaine lo sa ma vuole far finta che vada tutto bene,vuole far finta che Cooper sia ancora vivo,che quella notte nel bosco non sia mai esistita e che quella discussione con Sam e Rory davanti ai trogoli non sia mai avvenuta.

-Blaine non puoi continuare ad ignorare la realtà.

Lady Emma gli mette due mani sulle guance per fargli alzare la testa e guardare il suo volto.

Se n'è accorta anche lei,è una settimana che Blaine non smette un momento di piangere standosene seduto sul letto mentre la donna gli accarezza i capelli.

Quando la notte Lady Emma se ne doveva andare Blaine aveva freddo e si sentiva solo e perciò piangeva ancora più forte di prima e bagnava tutto il cuscino.

Blaine sapeva di assomigliare a un bambino ma poco gliene importava.

Il ragazzo prova a scrollare la testa in modo da rigettarla nel petto della sua educatrice ma lei ha una presa ben salda.

-Blaine guardami.Lo so che è difficile,credimi ci sono passata,ma ignorare il mondo reale non ti porterà a niente.Tuo Padre mi ha chiesto di mandarti da lui a mezzogiorno di quest'oggi e sai che se non vai di tua spontanea volontà ti farà andare là con la forza.

Gli occhi di Blaine stanno ricominciando velocemente a velarsi di lacrime o forse non hanno mai smesso.

Non vuole andare da suo Padre.

Sa cosa gli chiederà e Blaine non ha una risposta,è troppo giovane,troppo ingenuo,Blaine non ha una risposta.

-Piccolino ti prego ascoltami!So che non te lo aspettavi,so che per te questo è un mondo nuovo ma devi fare qualcosa.Se non vuoi farlo per me o per te almeno fallo per lui.

Oh no.

No no no.

Lady Emma ha toccato un punto troppo sensibile.

-I-io...io ho...io ho paura.

Uggiola a bassa voce come un cagnolino ferito.

-Tutte le cose nuove fanno paura Blaine ma bisogna imparare a conoscerle e forse un giorno non le si temerà più.Non puoi scappare dal tuo destino piccolino e mi dispiace che tutto questo sia successo proprio a te ma tu sei un uomo forte e proprio per la tua prodezza d'animo Dio ha scritto questo disegno per te.

Già,il disegno...

-Io non sono un uomo...Cooper era un uomo...

Lady Emma avvicina il viso a quello di Blaine facendo scontrare i loro nasi.

-Tutto quello che ti accadrà nella vita Blaine farà di te un uomo e io non potrò far altro che piangere il bimbo che mi è stato tolto e essere fiera dell'uomo che ho cresciuto.

Un piccolo sorriso nasce sulle labbra rosse della donna e se Blaine non stesse cadendo in un baratro oscuro sorriderebbe anche lui.

-Ora vai da tuo Padre e dimostragli quando vali.

Lady Emma lascia la presa sul suo viso lasciando cadere le mani sulle morbide coperte.

Blaine vorrebbe prenderle tra le sue e riportarsele sul viso,vorrebbe stare in quella stanza per il resto della sua vita e vorrebbe che il mondo esterno non esistesse,purtroppo non è così.

Si alza con il cuore che gli duole chiaramente nel petto mentre la donna gli dà una leggera pacca sul braccio.

Esce dalle sue stanze e mentre attraversa il corridoio i suoi passi sulle pietre fredde assomigliano all'orologio della sua condanna verso l'Inferno.

Quando la grande porta della sala grande gli si para davanti Blaine sente le lacrime pizzicargli gli occhi ma non deve cedere.

Fa un bel respiro e apre la grande porta perché lui è un uomo e deve esserlo per sé stesso e per Cooper.





-Ah...sei venuto...

Quando Blaine entra nella sala grande trova suo Padre seduto sul trono con un gomito che puntella il bracciolo mentre si tiene la testa con una mano ossuta.

E' magro...davvero magro...sembra uno scheletro.

Forse anche quell'uomo ha un cuore.

-Eccomi Padre.

Blaine si inchina leggermente,non lo faceva mai al cospetto di suo Padre ma è talmente debole che farebbe qualsiasi cosa.

-Blaine...tu sei...sei stato tu ha chiudergli gli occhi vero?

La voce di Sir. Richard è debole,così debole come Blaine mai l'aveva sentita prima.

-Sì Padre....

L'uomo emette un leggero sospiro.

-Bene...e...come unico fratello sai quello che dovrai fare vero?

Blaine si gela sul posto.

No no no no no.

-I-io....io non...sono....

-Non sei cosa?!

Il ragazzo spalanca gli occhi per la sorpresa di quell'urlo improvviso mentre Sir. Richard si alza come una furia dal trono per precipitarsi contro di lui.

-Non sai valoroso?!Non sei abbastanza forte?!

-I-io....

Gli occhi oro del ragazzo si specchiano in quelli verdi di suo padre.

-No.

Dice fermamente e non è neanche stupito di vedersi arrivare uno schiaffo.

-Lo sapevo!Sapevo che non avresti fatto niente sei solo un vigliacco!Da una malata non può nascere altro!

Sta...parlando di sua madre....

-Non vi azzardate a-

-A fare cosa Blaine?Che cosa mi farai?Sei un vagabondo,un vagabondo codardo che non sa fare niente,un essere inutile che Dio ha mandato per punirmi,non hai saputo difendere tuo fratello,tutto quello che hai saputo fare è rifugiarti nelle braccia di quella donna che non ha idea di quale sia il suo posto!

Il viso di suo Padre è a un palmo dal suo mentre gli ripete tutte quelle cose che Blaine ha sentito nella sua testa per giorni.

Non ha saputo difendere Cooper,non ha saputo reagire,è un essere senza senso,non è come Achille lui.




Disse così.E fu come se avesse colpito dritto nel cuore.Tanto che il figlio di Peleo fece per sguainare la spada e certamente avrebbe ammazzato Agamennone se all'ultimo non fosse riuscito a dominare il suo furore e a fermare la mano sull'elsa argentata.Guardò Agamennone,e rabbioso gli disse:

"Faccia di cane,cuore di cervo,uomo vigliacco.Io giuro su questo scettro che arriverà il giorno in cui gli Achei,tutti,mi rimpiangeranno.Quando cadranno sotto i colpi di Ettore,allora mi rimpiangeranno.E tu soffrirai per loro,ma non potrai fare nulla.Potrai solo ricordarti di quanto hai offeso il più forte degli Achei e impazzire dal rimorso e dalla rabbia.Verrà quel giorno,Agamennone.Io lo giuro."




Blaine non avrebbe mai avuto il coraggio di pronunciare quelle parole.

-I-io...

Cerca di trovare una frase,qualsiasi cosa che gli permetta di controbattere e tornare quel ragazzetto ribelle che era prima ma non ha neanche il tempo di pensare che una ginocchiata gli arriva dritta nello stomaco.

Blaine si piega su se stesso emettendo un gemito di dolore.

Suo Padre si piega verso di lui finché la sua bocca non è al livello dell'orecchio del ragazzo.

-Cooper non meritava tutto questo.

Lo sa lo sa Blaine lo sa.

-Sarebbe stato meglio se fossi morto tu.

Blaine emtte un altro gemito di dolore che non è più solo fisico perché quella frase gli è arrivata una pugnalata.

Lo sa già se se fosse morto lui sarebbe stato meglio,per la famiglia e per tutti,lui era solo un problema.

Dovrebbe crollare,dovrebbe mettersi a piangere e cedere sul bel pavimento di marmo bianco italiano della sala grande ma non momento in cui suoi Padre sta per voltarsi e tornare verso il trono Blaine alza il viso e cerca di mettere nello sguardo che gli sta lanciando non solo l'odio che prova per lui ama anche quello che prova per se stesso e per il mondo.

Potrebbe anche giurare di vedere una piccola ombra di timore nel viso di suo Padre,forse ha paura che si ribelli ma Blaine non lo frà.

Blaine si rialza in piedi con in bocca il sapore ferroso del sangue,si volta e apre le porte con un tonfo dirigendosi come una furia nelle sue stanze a cercare la spada di suo fratello.

Blaine non è come Achille.

O forse sì.





Il suo corpo non gli appartiene più,questo lo ha capito appena si è alzato dalla sua posa agonizzante nella sala grande,il suo corpo appartiene a un Blaine malvagio,arrabbiato con l'universo,un Blaine in grado di uccidere che sta andando a compiere i suoi doveri.

Non sa neanche dire come ci è arrivato davanti alla loro dimora ma è lì,davanti al maniero degli Hummel con il sole che gli batte imperioso sulla testa e la spada di Cooper che gli brucia nel palmo.

-Finn!

La sua voce è rabbiosa mentre comincia a muoversi avanti e indietro sulla strada sterrata come un animale in gabbia.

-Finn!Andiamo,scendi!Ancora uno Finn,ancora uno e poi basta!

Blaine allarga le braccia al cielo e quando comincia a ridacchiare capisce di essere diventato pazzo.

Sir. Finn della casata Hummel si affaccia dalla finestra della sua camera matrimoniale.

Lo sapeva,sapeva che sarebbe arrivato.

E' anche giusto,se sapesse chi ha ucciso suo padre in guerra andrebbe anche lui a sfidarlo.

-Finn...

Una voce piccola piccola,lieve lieve gli arriva alle spalle.

Si volta e quello che vede gli spezza il cuore.

Sua moglie attorcigliata fra le lenzuola bianche,la bella pelle olivastra completamente scoperta e i capelli disordinati per la notte di passione.

Finn è già morto sapendo che quella è l'ultima volta che la vedrà così perché Finn lo sente,lo sente dentro che la sua ora sta giungendo.

-Finn che cosa sta succedendo?

Il ragazzo non ha il cuore di risponderle mentre lei si alza e lascia scivolare le coperte dal suo corpo nudo e si dirige leggere come una fata accanto a lui.

Appena guarda fuori lascia il davanzale sul quale ha poggiato le mani come se fosse improvvisamente diventato di fuoco.

-Oh no quel pazzo è tornato!Finn ti prego non uscire!

Rachel gli circonda il viso con le mani mentre le lacrime cominciano già a rigarle il volto.

-Rachel io devo uscire.Ho ucciso suo fratello è ovvio che lui sia qui.

-Ma lo hai fatto solo per proteggere Kurt,non è colpa tua!

Sua moglie sta cominciando ad urlare e a singhiozzare e questo non è l'ultimo suono che Finn vuol sentire.

-Io non intendevo uccidere Sir. Cooper ma l'ho fatto,le mie intenzioni non contano.

-No ti prego Finn non andare non andare...

Rachel gli tira giù il viso finché le loro fronti non sono a contatto.

Finn alza una mano toccando la piccola collana con un ciondolo di perla che le aveva comprato come regalo di nozze quando era andato in città.

-Rachel tu sei la donna più intelligente che conosca e quindi riuscirai a capire perché lo sto facendo...preferisco morire come uomo d'onore che vivere come un vigliacco....e poi lo hai sentito,dopo di me nessun altro.

-E tu gli credi Finn?Credi alle promesse di un Anderson?

-Sì,gli credo,gli credo perché il dolore che vivrete voi lui lo sta già vivendo.

Ah Finn sempre pietà di tutti,sempre a cercare il meglio...

-Non ti meriti tutto questo...

Ora Rachel e completamente in lacrime mentre le mani di suo marito son passate ad accarezzarle le spalle.

-Nemmeno Cooper lo meritava,nessuno lo merita.

La ragazza disgiunge le loro fronti guardando suo marito negli occhi.

Li deve ricordare.

Li deve ricordare.

-Cerca di tornare.

Lo sussurra quasi,come se fosse un segreto.

Finn fa quel sorriso a metà che Rachel tanto ama per poi passarle una mano fra i capelli castani giocherellandoci un poco.

Piega leggermente le ginocchia in modo che il suo viso sia a livello di quello di sua moglie per poi allungare il collo e premere insieme le loro labbra.

Rachel pensa che questo bacio sappia troppo di addio.

Finn pensa che non vorrebbe nient altro prima di andarsene.

I loro respiri smettono di fondersi insieme e Finn se ne va sorridendo e lasciando un'ultima carezza nei capelli di sua moglie.

Prima di chiudere la porta prende la sua spada.

Mentre attraversa il corridoio che porta alla porta principale Finn si accorge di aver paura ma crede che sia normale,sta per morire è normale che abbia paura.

Alcuni cugini cominciano già ad uscire dalle loro stanza guardandolo con un misto tra l'orgoglio e la pietà.

Dietro a una colonna il ragazzo intravede una figura appoggiata al muro.

Se ne sta lì,ignorando il mondo esterno con le braccia conserte.

Finn fa un piccolo sorriso avvicinandosi.

Kurt se ne sta lì con le labbra serrate a creare una piccola striscia bianca e gli occhi blu fissi sul pavimento.

-Kurt?

Il ragazzo si volta verso di lui.

-Mi prometti una cosa?

Kurt non risponde né annuisce ma Finn che la risposta è sì.

-Prenditi cura di mia madre.

Il pomo del più basso fa su e giù mentre tenta di inghiottire le lacrime e annuire leggermente.

Finn gli prende la nuca in un mano avvicinando le labbra al suo viso.

Ci siamo.

Pensa Kurt ma le labbra di Finn finiscono sulla sua fronte lasciandoci sopra un segno rovente.

Si allontana da lui sorridente come è arrivato scompigliandogli un po' i capelli.

Finn si volta e Kurt si morde le labbra guardando quel corpo così massiccio che una semplice lamina di ferro può uccidere in qualsiasi momento.

-Finn!

Il ragazzo si volta.

-Gr-grazie di tutto!

Il più alto si porta due dita alla tempia.

-Dovere fratellino!

Quando Finn ricomincia la sua strada verso la morte pensa che in fondo le cose nella sua vita non fanno così schifo.

Davanti alle porte principali Burt,Carole e Noah lo abbracciano bagnandogli il collo con le lacrime,Lady Quinn non si avvicina ma Finn vede i suoi occhi verdi lacrimare insistentemente.

Il ragazzone si volta,fa un respiro profonde e apre la porta fiero di quello che si è lasciato dietro.

Il minore degli Anderson non era molto popolare.

Dicevano che era un tipo solitario che preferita i campi e la biblioteca al paese.

Dicevano che era un tipo tranquillo,davvero un buon partito.

La descrizione di quel ragazzo non corrisponde affatto a quello dell'uomo con gli occhi follo che si ritrova davanti.

Ha il viso e i vestiti sporchi di terra portata dal vento e respira con i denti serrati mentre le dita si chiudono intorno al manico della spada con poca pratica,come se non ne avesse mai tenuta uno in vita sua.

L'abilità di un guerriero si riconosce già dal modo in cui tiene la sua spada diceva sempre Burt.

Poi Finn capisce,quella non è la sua spada.

-Ah sei arrivato!Ti aspettavo Sir. Finn della casata Hummel,ti aspettavo davvero!

-E sono qui Sir. Blaine della casata Anderson,qui pronto a combattere!

Blaine non saprebbe dire se quello che gli esce dai denti serrati è davvero un ringhio,Blaine non saprebbe dire niente.

Sta per muoversi,sta per lanciarsi contro il nemico.

-Ma prima devo proporti un patto.




"Non fuggirò più davanti a te,figlio di Peleo,[...]adesso invece sento in me il coraggio di starti di fronte:ti ucciderò o mi ucciderai.

Ora però giurami davanti agli dèi,che saranno i testimoni migliori e garanti del nostro patto:io non strazierò il tuo corpo in modo indegno se Zeus mi concederà di vincere e di toglierti la vita;ti spoglierò delle tue armi famose,Achille,ma il tuo corpo lo restituirò agli Achei.

Anche tu restituisci il mio"

Guardandolo con odio gli rispose Achille dai piedi veloci.

"Ettore,dannato,non parlarmi di patti.Non esistono accordi fedeli tra gli uomini e i leoni,e lupi e agnelli non hanno sentimenti uguali:la discordia è fra loro,per sempre.Così anche tra me e te non ci potrà mai essere amicizia,non vi saranno patti fra noi,prima che l'uno o l'altro muoia e sazi con il suo sangue Ares,indomabile dio della guerra.

Fa' appello a tutto il tuo valore;è adesso che devi mostrarti un audace e valoroso guerriero.Non hai più scampo perché Pallade Atena e la mia lancia ti abbatteranno;pagherai in una sola volta tutto il dolore che mi hai dato uccidendo i miei compagni con la furia della tua lancia."




-Che genere di patto?

Gli occhi di Blaine sono fossi sulla spada che porta in mano Sir. Finn,è lei che ha ucciso suo fratello,

-Prima hai detto che avresti ammazzato me e poi basta...bè voglio che sia così,uccidi ancora me e poi neanche una goccia di sangue deve essere più versata dalla mia famiglia.Devi promettermelo Sir. Blaine della casata Anderson.

In quel momento Blaine si accorge che l'uomo davanti a lui sa già che morirà.

Lo capisce dal suo viso contratto ma non infuriato,lo capisce dal modo in cui tiene la spada,rilassato,felice.

-Lo giuro sul cadavere di mio fratello.

Lo dice a denti stretti per trattenersi dall'urlare,è tutto quello di cui ha bisogno in quel momento.

Sir. Finn annuisce leggermente prima di scagliarsi contro di lui con un urlo e la spada alzata sopra la testa.

Blaine riesce a difendersi con un'abilità dettata dall'odio mentre cerca di rimandare indietro l'avversario con qualche affondo laterale.

E' la prima volta che combatte davvero.

Gli occhi del ragazzo sono cambiati ora,sono più sanguinari,più animali ma comunque consapevoli.

Mentre le lame continuano a incastrarsi l'una con l'altra una folata di vento arriva più forte e un po' di terra va a finire direttamente negli occhi di Sir. Finn.

Blaine non avrebbe mai creduto di poterne essere capace ma coglia l'occasione per infilzare il nemico in un fianco.

Il ragazzo emette un rantolo agghiacciante mentre si piega leggermente sulla spada con gli occhi serrati.

-Proprio dove hai colpito lui.

Trova il coraggio di sibilargli nell'orecchio per poi togliere la spada da quel corpo caldo e vederlo cadere ai suoi piedi.

Solo quando Sir. Finn è steso in una pozza di sangue,lo stesso sangue che si diffonde a piccole goccioline sulla sua casacca,solo in quel momento Blaine capisce realmente che cosa ha fatto.

Ha ucciso.

Blaine ha ucciso.

Blaine ha ucciso un uomo con famiglia,fratelli,moglie e tutto ciò che la vita gli ha offerto e gli avrebbe offerto in futuro.

Non fa in tempo a esalare un sospiro di stupore che una figura esce urlando dalle porte del maniero degli Hummel.

Un ragazzo corre verso il corpo inerme urlando il nome di Sir. Finn mentre le lacrime gli rigano il viso.

E'...Kurt.

Ha ucciso il fratello di Kurt.

Non riesce a credere di essere diventato un assassino come suo padre.

Kurt ha preso tra le mani il volto di Sir. Finn mentre poggia le loro fronti l'una sull'altra e piange piange....

Improvvisamente il ragazzo alza gli occhi e il suo sguardo folle di ghiaccio sembra voglia uccidere Blaine sul momento.

Senza nessuna aspettativa Kurt si alza e impugna la spada di Sir. Finn caduta a terra e se il suo primo colpo non va a buon fine è solo per Grazia Divina perché Blaine si aspettava tutto meno che quella mossa.

Per lui la rabbia per la morte di Cooper era arrivata dopo,prima c'era stata la disperazione.

Ma a quanto pare per gli altri è diverso.

Kurt continua imperterrito con i suoi affondi micidiali finché non fa girare le lamine insieme e far cadere a terra la spada di Cooper mettendo subito la sua sotto la gola di Blaine,come quella maledetta notte nel bosco.

Ma quella volta erano innocenti bastoni,qui stiamo parlando di spade,basta che Kurt allunghi un po' il braccio e tutto finisce.

Blaine alza gli occhi dalla argentea lamina per piantarli in quelli altrettanto argentei del ragazzo.

Sono folli,animali,come era i suoi prima che Sir. Finn gli cadesse in sangue davanti ai piedi.

Non farlo Kurt,se lo fai infrangi il patto.

Cerca di dirlo con le pupille che tremano per il terrore ma non è sicuro che Kurt capisca.

Non farlo.

In quel momento il più alto lancia un urlo disumano sbattendo la spada lontano.

-Maledizione!

Detto questo si volta continuando a piangere mentre si carica sulle spalle il corpo massiccio di suo fratello e lo trascina fin dentro le porte.

Blaine,più terrorizzato che altro,raccoglie la spada del fratello dirigendosi a casa sua.

Spalanca le porte con tutta l'intenzione di buttarsi giù dal balcone di camera sua perché che vive a fare?

E' diventato un macellaio di vita come suo Padre,Cooper è morto,sua Madre è più in Paradiso che in questo castello perché è ancora qui?!

Nel corridoio interno ci sono tutti i suoi cugini e zii che attendono che dica qualcosa,un segno di vittoria,di ritirata,qualsiasi cosa.

Blaine si morde leggermente il labbro prima di puntare minaccioso la spada contro la sua famiglia.

-Se qualcuno di voi si azzarda ancora a toccare un Hummel io lo ammazzo.

Segue un lungo silenzio adornato da occhi sbarrate e bocche spalancate.

Blaine si crea un passaggio lungo la folla per dirigersi in camera sua.

Davanti alla porta Lady Emma è ancora lì che lo guarda con occhi felici.

Blaine è tornato,a lei basta questo.

Ma il ragazzo apre la porta senza prosperare parola.

Quando è in camera sua Blaine posa la spada sul mobile accanto all'armadio,dove è sempre stata.

Non si butta giù dal balcone ma si siede sul letto guardandosi intorno prima che i suoi occhi cadano sulla sua casacca.

Sangue.

Blaine è un assassino.

Blaine andrà all'Inferno.

Si prende la testa fra le mani e non è nemmeno sorpreso quando le lacrime non ne vogliono sapere di uscire.








N.d.a:

*si affaccia fuori dalla sua grotta per vedere se c'è anima viva * ehm....salve.... *esca dalla grotta * innanzitutto scusate davvero tantissimo se non ho aggiornato prima ma non ho avuto proprio tempo :(

Secondo....che ne pensate del capitolo?Non è proprio l'ideale dopo la 5x11?Lo penso anch'io.

Scusate tanto se ci sono errori di battitura.

Gli spezzoni,da come avrete capito,provengono dall'Iliade ;)

Ci ho messo anche un po' di Finchel....non li ho mai amati alla follia nel tf però qui ci stavano!

Avete seguito i pensieri di Kurt?Ricordateli,saranno importanti in futuro!

Spero vi sia piaciuto,vi aspetto col prossimo capitolo o se volete sul mio FACEBOOK <3

Grazie a tutti unicorni <3


P.S se vi state chiedendo perché il titolo del capitolo fa così schifo la mia risposta è che non avevo idee xD

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