El regalo màs lindo que la vida nos ha hecho...

di foschi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 - Yo seré padre... ***
Capitolo 2: *** Cap.2 - Bienvenido, nuevo papà! ***
Capitolo 3: *** Cap.3 - Yo quiero un niño, Ralph... ***
Capitolo 4: *** Cap.4 - Un dia en el Luna Park... ***
Capitolo 5: *** Cap.5 - Gracias por esta maravillosa familia...! ***



Capitolo 1
*** Cap.1 - Yo seré padre... ***


El regalo màs lindo que la vida

nos ha hecho...

 

 

Buon salve, gente! :D

Come state? :3 Spero bene! Così siete pronti a leggere questa mia nuova e breve (?) raccolta! xD

Avviso subito la cittadinanza che questa raccolta comprende Mpreg, gravidanza al maschile. Se la cosa vi disturba, non vi piace o che semplicemente non ritenete possibile, cambiate storia! è__é Non voglio avervi sulla coscienza! v.v

Coomunque... questa storia presenterà delle differenze rispetto alle precedenti: i capitoli riguardanti le squadre di BeyBlade (che vi avviso non saranno tutte) saranno un po' in disordine e questo perché sto seguendo un filo cronologico che spero capirete seguendo i vari capitoli!

I protagonisti di questo primo capitolo saranno Max e Takao alle prese con le prime avventure da genitori! xD

Voglio ringraziare di cuore Paradise_Phantom e Henya per il tempo che trovano per le mie fic! *^*

Ed ora, buona lettura! ;D

 

 

 

 

Cap.1 - Yo seré padre...

 

 

 

- Tutto bene, Max? -

L'americano sbattè le palpebre confuso. - Sì, perché? -

- Mah, stavi sorridendo come un ebete ed avevi la testa fra le nuvole... -

- Ah ah... scusami... -

Il Giapponese lo guardò diffidente. C'era qualcosa che non andava. Lo sapeva. Lo vedeva. Max era sempre stato un tipo che, seppur con tutta la sua esuberanza, rimaneva con i piedi per terra. Era realista, insomma. Quella volta no, però. C'era qualcosa che non andava...! Aveva sempre la testa fra le nuvole. Canticchiava canzoncine sdolcinate - cosa strana per lui ! Cosa veramente molto strana... - ed una volta l'aveva visto ridacchiare da solo mentre disegnava tutine per neonati...! Come in quel momento... ormai era davvero molto poco il tempo che riusciva a passare interamente con il suo Max...!

 

 

 

Se ne era accorto. Sapeva che Takao se ne era accorto. Beh, anche un cieco se ne sarebbe accorto! Come non si poteva notare la sua felicità? Come non si poteva notare il sorriso che costantemente lampeggiava sul suo viso...? Ed era tutto merito di quella notizia che quel piccolo test elettronico gli aveva dato...

" Perché non fai un test di gravidanza, scusa?"

L'americano aveva guardato stranito l'amico, Rei. Un test di gravidanza? Ma era scemo o lo prendeva in giro? Era un uomo, lui...!

"Ma sei pazzo? Sono un uomo, io!"

"Anche io, Max. Eppure ho avuto Kato..."

Il biondo aveva guardato il Cinese prendere in braccio suo figlio. Era strano. Come erano riusciti Rei e Kai ad avere un figlio se erano entrambi uomini?

"Ma come avete fatto, scusa?"

Rei aveva ridacchiato "Non sono ancora riuscito a spiegarmelo"

"Mmm..." chissà se anche lui sarebbe riuscito ad avere un bambino... lo avrebbe voluto tanto...!

 

 

Positivo. Quello stupido aggeggio era risultato positivo. Non ci aveva creduto subito. L'aveva rifatto più volte e più volte gli era uscito lo stesso risultato...

Un sorriso a trentadue denti si era dipinto sul suo volto. Non sapeva come era stato possibile, ma quello che sapeva era che il suo desiderio più intimo, quello di realizzare una famiglia con Takao, la persona che più amava, si sarebbe avverato...

 

 

... Ed ora la cosa più difficile era dirlo a Takao. Quello che lo spaventava era la su probabile reazione. In cuor suo sperava che lui accogliesse con gioia quella notizia. Ma la ragione gli diceva di non illudersi, di non farsi film mentali. Takao non avrebbe preso con gioia quella notizia, anzi. Sarebbe rimasto sorpreso, se non disgustato. Come è possibile che un uomo possa avere figli? Avrebbe chiesto e sicuramente lo avrebbe lasciato, considerandolo una specie di alieno...

Il suo volto si oscurò. Non aveva pensato a quell'eventualità. E se davvero Takao l'avesse lasciato? La loro storia doveva finire per quello...?

Due dispettose lacrime si infransero sul foglio di carta su cui stava disegnando. Era davvero pronto ad accettare un'eventuale fine della loro relazione...?

 

- Mmm? Max, tutto bene? -

Il biondo aveva scosso la testa. No che non andava bene. Ora era vittima della paura e dell'angoscia! Quella felicità che aveva provato fino a quel momento era stata cancellata con un colpo di spugna...

- Sì.. -

Due braccia calde lo circondarono. - Non mentire, ti conosco troppo bene. Avanti, cosa c'è che non va? -

Max sentì le sue labbra sulla sua testa. Gli avrebbe riservato quel trattamento anche dopo avergli dato quella notizia...?

- Ecco... tu come reagiresti se ti dicessi che aspetto un bambino? -

 

Cri cri cri... tra i due era calato il silenzio. Max deglutì a fatica e con timore guardò Takao. Era bianco in volto.

- C-come sarebbe a dire un bambino? -

Lo sguardo dell'americano fissava il pavimento. Le lacrime avevano ripreso il loro corso...

- Sì, non so come, ma aspetto un bambino. Nostro figlio... ma se non vuoi, non ti preoccupare. Me ne andrò... -

Un gelido silenzio regnava sovrano nella stanza. Max attendeva una risposta, lo sapeva. Ma come avrebbe dovuto dargliela? Cosa avrebbe dovuto dirgli? Era tutto così strano! Non avrebbe mai creduto che una cosa del genere si sarebbe potuta avverare anche per lui...

Ricordava ancora la gelosia che provava nei confronti di Kai e Rei quando li vedeva con il loro figlio, Kato. Ricordava di aver provato il desiderio di avere un bambino, ma si era autoconvinto che non sarebbe stato possibile. Era un evento più unico che raro...!

 

- Takao... se non lo vuoi, non ci sono problemi. Dico davvero...! -

- E cosa farai, scusa? Dove andrai? - cos'era quell'ansia che lo stava assalendo...?

- Forse torno in America, da mia madre. Non ti preoccupare, me la caverò in qualche modo...! -

Con un sorriso triste, Max si alzò dal divano arancione su cui sedeva. Almeno aveva accettato con rassegnazione la fine della loro relazione...!

-... Allora.. addio Taka... Ehi ma che fai? -

Il biondo lo guardò sorpreso. Come diamine ci era finito steso, di nuovo, sul divano? E soprattutto perché Takao lo guardava con quello sguardo serio? Faceva quasi paura...!

- Tu non vai da nessuna parte, Max! -

- Cosa? -

- Io voglio questo bambino, Max! E' nostro figlio! -

Un sorriso bagnato di lacrime si era aperto sul volto Max. Era tutto vero? Takao aveva appena detto che voleva quel bambino...?

In preda ad una gioia infrenabile, lo baciò con passione.

- Ti amo, Takao -

- Anche io, Max... -

Le labbra di Takao carezzavano tutto il corpo di Max. Carezzavano il collo, il petto fino ad arrivare alla pancia del biondo.

Ancora non gli sembrava vero, ma suo figlio era lì, nel ventre del suo ragazzo. Adesso anche lui avrebbe provato la gioia di essere padre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Saalve bella gente! :D

Allora? Che ve ne è parso di questo capitolo? Una schifezza vero? Soprattutto il finale. Chiedo venia! >.

Vabbeh, spero che a voi sia piaciuto un pochino! ^^"

Dunque, con questo capitolo, ho voluto rappresentare il primo momento che caratterizza una gravidanza, ovvero scoprire di aspettare un bambino e dirlo al padre.

Credo sia il momento più imbarazzante e quello più angosciante. Insomma, non si sa quale sia la reazione del genitore e bisogna essere preparati a tutto (xD). Ed in questo caso Max si era già preparato ad un'eventuale risposta negativa da parte di Takao...

Ho cercato di esprimere al meglio lo stato d'animo dei due davanti a questa notizia e spero di esserci riuscita!^^" Perdonatemi, ma non sono molto esperta in questo campo! ^^"

Per quanto riguarda Kai, Rei ed il loro pupo (xD), avrete delle informazioni più in là, con i prossimi capitoli! ;D
Bacioni a presto,

Olivier_Rei =)

 

 

style="color: #ff9900;">P.S.= Vi allego un disegno che ho fatto tempo fa. Spero vi piaccia! ^^ A me non piace molto <__<

 

 

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Capitolo 2
*** Cap.2 - Bienvenido, nuevo papà! ***


El regalo màs lindo que la vida

nos ha hecho...

 

Hello people! :D

Come va?? :3 Scusate questo tremendo ritardo! Dx E' tutta colpa della scuola -_-

Comunque, sono tornata con questo nuovo capitolo riguardante la coppia OlivierxGianni. Sapete già che la mia preferita vero? xD *No, ma non ci dire! nd lettori*

Dunque... in questo capitolo, ho saltato un po' di fasi della gravidanza e sono quasi arrivata alla fine.

Scusate se non ho descritto i vari mesi, ma ho preferito accellerare i tempi per non far diventare questa storia lunghissima! D: E poi, diciamoci la verità, non succede quasi niente nei vari mesi, una volta assicurato che la gravidanza va bene -_-

Inoltre trovo più significativi l'inizio e la fine di una gravidanza v.v *Ma va'?! nd lettori*

Vabbeh, detto questo, ringrazio di cuore la mia Paradise_Phantom ed Henya per il loro supporto! *^*

Buona lettura :D

 

 

 

 

Cap.2 - Bienvenido, nuevo papà...!

 

 

 

 

- Si può sapere che hai? -

Il Francese guardò perplesso il suo compagno. Un momento prima stava saltellando allegro per tutta casa... ed un momento dopo era sprofondato sul divano, con il volto scuro!

- Niente.. -

Poco convinto il ragazzosi sedette accanto a lui. Era dalla fine di quella festa che l'aveva trovato così abbattuto...!

- Sicuro? -

- Sì... -

 

Tra i due era calato un silenzio imbarazzante. Olivier carezzava con una mano nivea il ventre rigonfio, mentre Gianni si guardava attorno nervoso, come se stesse cercando il coraggio per dire qualcosa...

E cosa avrebbe dovuto dirgli? Doveva ripetergli quello che gli aveva detto Takao a quella festa? Olivier sarebbe sicuramente andato su tutte le furie...! Maledizione a lui ed alle sue assurde idee...!

 

 

Gianni si guardava attorno frenetico. Sembrava volesse accertarsi che fosse tutto in ordine. Olivier era uscito con Max e Rei. In realtà l'avevano forzato ad uscire con una scusa del : "andiamo a vedere qualcosa per il bambino" e sicuramente in quel momento erano sulla strada del ritorno.

Si era guardato nuovamente attorno: il soggiorno era adornato di festoni e palloncini. Ordinati fiocchi azzurri adornavano le finestre ed i mobili. Ci aveva messo due ore per preparare tutto ma almeno ne era valsa la pena! Ora sperava solo che ad Olivier sarebbe piaciuto quella sorpresa...

 

Un sorriso si era dipinto sul suo viso mentre ripensava al momento in cui Olivier gli aveva detto di aspettare un figlio...

 

- Gianni...-

- Che c'è? -

- Ecco... devo dirti una cosa. Aspetto un figlio -

I suoi occhi si erano spalancati così come la sua bocca. Era diventato bianco, quasi sveniva...!

- Gianni tutto bene? - Olivier lo aveva guardato spaventato

- S-sì... è solo che... -

L'agitazione aveva fatto tremare il Francese mentre un sorriso allegro si era dipinto sul viso del biondo. Quanto gli piaceva farlo stare sulle spine...!

- E' solo che cosa? -

Il sorriso sul suo volto si era spalancato - E' solo che sono l'uomo più felice del mondo! -

Aveva stretto un perplesso Olivier in un caldo abbraccio, prima di trascinarlo in un bacio passionale.

Il ragazzo aveva sospirato sollevato, per fortuna non l'aveva presa male...!

 

Il campanello lo aveva distolto dai suoi pensieri. Si era alzato di scatto, come spinto da una molla. Un sudore freddo aveva preso a scendere lungo la fronte.

Titubante aveva aperto la porta, sorridendo con preoccupazione e tremando leggeremente.

- Ben tornato, amore. Come è andato lo shopping? - lo aveva baciato dolcemante mentre i suoi amici avevano sorriso teneramente dietro loro.

- Benissimo! Ho comprato tante cose per il bambi... oh! -

Olivier era rimasto a bocca aperta nel vedere le decorazioni del salone.

- Hai preparato tu tutto questo? -

- S-sì.. mi sembrava giusto festeggiare la prossima nascita del nostro bambino...! -

Le lacrime avevano preso a rigare le guance del francese. - Grazie, Gianni.. -

e si era gettato tra le sue braccia, trascindandolo in un bacio appassionato.

 

- Allora Gianni - aveva proclamato Takao attirandolo a sè - Benvenuto nel mondo dei papà! Adesso ti aspettano un sacco di cose da fare! Preparare il biberon, svegliarti tutte le notti... giusto, Kai? -

-...-

- Ma soprattutto... -

- Soprattutto cosa? - quella suspence che Takao stava creando lo stava spaventando...

-... Dovrai cambiare i pannolini...! -

- Che??? -

- Eh sì, è fondamentale per essere un bravo papà, caro Gianni! -

- Ah ah... certo... -

Quello sì che lo aveva spaventato!! Cambiare i pannolini? Era preparato a tutto ma a quello proprio no...! Il pensiero di un pannolino sporco già gli stava facendo salire la nausea...!

 

 

- Gianni? Ci sei? -

- Eh? Sì, sì! - riscosso dai suoi pensieri, l'Italiano aveva sfoggiato un sorriso tirato

- Mmm... comunque, devo dirti una cosa... -

- Cosa? -

- Il medico non se ne era accorto prima ma... sembra che il nostro Floriàn non sia solo -

- Che vuoi dire? -

- Che avremo due bambini! -

Olivier sorrise raggiante mentre Gianni era sbiancato. Già aveva la nausea al pensiero di cambiare i pannolini ad un solo bambino, figurarsi due...!

- Aiutooo!! -

Esclamò mentre Olivier lo guardava perplesso. Maledizione a Takao ed alla sua lingua lunga! Avrebbe preferito affrontare da solo quella "sfida", piuttosto che farsi venire l'agitazione!
"Non lo inviterò più ad una festa!!"

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Fiuu finalmente è finito! D:

Scusate il super ritardo, ma con la questione della chiusura del quadrimestre, la scuola mi ha tenuta molto occupata x__x

Dunque, spero che questo capitolo vi sia piaciuto! A me non è piaciuto per niente! .-. è troppo... banale!! D:

Comunque, in questo capitolo, ho cercato di esprimere la frenesia che prova un neo-papà al pensiero di aver un figlio (questo è visibile (?) nella festa che Gianni prepara per il pupo xD). D'altra parte, ho cercato di esprimere l'agitazione per i compiti che un padre deve "affrontare": notti in bianco, biberon da preparare ma soprattutto pannetti da cambiare! xD

Spero di essere riuscita in questo obbiettivo! ^^"

Per quanto riguarda la struttura della storia, questa si sviluppa per lo più come un flashback:

Gianni che ripensa alla festa (ed alle parole di Takao!), come questa si sviluppa ed infine il ritorno alla realtà in cui Olivier annuncia di aspettare non un bambino ma due! (Floriàn (alla francese, eh! è__é) e Giulio (stavolta nome italiano che richiama Cesare! Che io amo! *^*))

Nel flashback, è presente un altro flashback in cui Olivier dice a Gianni di aspettare un bambino. Come non si sa! xD

Tutto chiaro? No. Beh, pazienza xD

Bacioni alla prossima (chissà a quando! xD)

Olivier_Rei=)

 

P.S.= Come sempre vi allego un mio disegno!^^ Spero vi piaccia!!^^

(Per la cronaca, il bambino che Rei ha in braccio è Kato, figlio suo e di Kai. Quello che ha in braccio Max è Arthur,figlio suo e di Takao! ^^)

 

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Capitolo 3
*** Cap.3 - Yo quiero un niño, Ralph... ***


El regalo màs lindo que la vida

nos ha hecho...

 

 

Hola people!! :D

Sì lo so, son o sempre più in ritardo. Perdonatemi!!!

Dunque, per farmi perdonare, sono qui con questo nuovo capitolo riguardante la coppia... RalphxAndrew!! :D

Vi avviso però che, a differenza dei precedenti capitoli che sono più simpatici - ma da quale parte?? - questo sarà abbastanza triste. Perché??

Leggete e saprete! Io non spoilero più! :p

Come sempre, ringrazio di cuore le care Paradise_Phantom ed Henya!! *^*

Ed ora buona lettura!! :D

 

 

 

 

 

 

Cap.3 - Yo quiero un niño, Ralph...

 

 

 

 

 Ci aveva pensato. Ci aveva pensato a lungo e finalmente era giunto ad una conclusione. Lui voleva un bambino. Lui voleva un esserino puccioso da stringere a sè, da abbracciare, da baciare! Anche lui voleva una famiglia...! Ora il problema era dirlo a Ralph che sicuramente non sarebbe stato tanto entusiasta...

 

- Ralph... -

- Mmm? - L'inglese si parò davanti a lui. Tremava come una foglia.

- Ecco... io... vorrei un bambino, Ralph.. -

Ralph sgranò gli occhi. Iniziò a sudare freddo. Come gli era venuta quell'assurda idea? Lui avere un bambino? Come diamine avrebbe potuto avere un bambino? Era semplicemente impossibile! Un uomo non poteva avere figli e Ralph era troppo razionale per poterlo solo immaginare. Anche se, sotto sotto, anche lui avrebbe voluto avere un figlio...

-...Un bellissimo bambino! -

Ecco, sapeva che sarebbe finita in quel modo. Andrew si era perso nelle sue fantasie senza nemmeno aspettare una risposta!

- Calma, Andrew - sussurrò il tedesco afferrandolo prima che finisse per terra per come si era messo a volteggiare.

Rimasero per un po' in quella posizione a guardarsi negli occhi. Quelli azzurri e perplessi di Andrew si persero in quelli seri e marroni di Ralph. Occhi che nonostante tutto tradivano una certa tristezza.

- Mi dispiace, ma non ci sarà alcun bambino -

Era stato troppo diretto? Troppo cattivo? Gli dispiaceva, ma non se la sentiva di illudersi. Non se la sentiva di illuderlo. Era stato un fortuito caso del destino che i suoi amici avevano avuto dei figli. Troppo fortuito perché succedesse anche a loro...

 

Gli occhi di Andrew si spalancarono. La sua espressione passò dal perplesso al sorpreso al frustrato. Un velo di lacrime coprì i suoi occhi.

- Cosa? - si separò dal compagno

Ralph sospirò - Mi dispiace, Andrew, ma non me la sento di avere un bambino -

Le lacrime ora solcavano le guance arrossate di Andrew - Perché, Ralph? Perché? Pensavo volessi anche tu una famiglia! -

- Mi dispiace - il tedesco sussurrò nuovamente, ponendo fine a quella discussione. Gli faceva male vedere Andrew in quelle condizioni ma non voleva illuderlo...

In lacrime, Andrew corse verso la loro camera da letto. La porta si chiuse con un tonfo secco alle sue spalle. Sapeva che Ralph non sarebbe stato entusiasta ma non si aspettava nemmeno un rifiuto! Si accasciò sul letto, addormantandosi e lasciando che le lacrime seguissero il loro corso...

 

 

La porta della camera si aprì piano. Uno spiraglio di luce invase la camera buia. Il tedesco si avvicinò al letto. Si sedette accanto al ragazzo rannicchiato, carezzandogli i capelli

- Mi dispiace tanto, Andrew... -

- Ralph.. -

Gli occhi azzurri e tristi di Andrew si specchiarono nuovamente in quelli altrettanto tristi di Ralph.

- Andrew, non è che non voglia un figlio. Lo vorrei tanto e devo confessare che sono invidioso dei nostri amici ma... -

-...ma non sai se potrà mai succedere, vero? Ci ho riflettuto ed ho capito il tuo punto di vista, Ralph -

Il tedesco si chinò su di lui, unendo le loro labbra. Era un bacio che sapeva di tristezza. Era un contatto di cui i due avevano disperatamente bisogno per scacciare quella tristezza in cui erano caduti..

Da quelle di Andrew, le labbra di Ralph passarono al suo collo. Lo baciavano conpassione. I denti affondavano nella sua carne, succhiando con passione fino a sentire il sapore ferroso del sangue. Le labbra passarono poi al petto dell'inglese, privo di vestiti buttati in chissà quale angolo. La lingua inumidiva i capezzoli turgidi, presto morsi e tirai dai denti.

Le labbra di Andrew lasciarono uscire gemiti di piacere quando Ralph prese in bocca il suo sesso che si era fatto duro ed eretto. La lingua lo leccò voluttuosa in tutta la sua lunghezza, ne solleticò la punta finché il seme bianco e vischioso non riempì la sua bocca.

Soffocò un gemito di Andrew con un bacio mentre, senza preavviso per il rosso, introduceva il suo pene, anch'esso duro ed eretto, nel suo ano. Lo introdusse tutto in un sol colpo, lasciando che dalle labbra semi dischiuse del rosso uscisse un grido di dolore.

Non c'era spazio per spinte deboli. Ogni spinta era sempre più forte della precedente. Ed ad ogni spinta, corrispondeva un grido. Il rosso sapeva che Ralph stava cercando di scacciare la tristezza e la frustrazione che provava e lui avrebbe lasciato che si sfogasse, condividendo quella tristezza che ogni spinta gli trasmetteva

 

 

 

Il suo sguardo era immerso nel vuoto. Sul suo volto si poteva leggere una tristezza profonda. Come era potuto succedere? Avevano desiderato tanto un bambino ed ora quell'esserino che aveva iniziato a vivere dentro di lui ed ora lui aveva deciso di andarsene? Cosa aveva sbagliato? Perché se ne era andato...?

Le lacrime presero a rigargli il volto. Ricordava la gioia di Ralph quando gli aveva detto di aspettare un bambino. Ricordava la luce che aveva preso a brillare nei suoi occhi e la passione e l'amore con cui lo aveva baciato. Ricordava e gli faceva male. Si sentiva come se l'avesse tradito. E si era accorto della tristezza dipinta, nuovamente, sul volto di Ralph.

- Come stai? - il tedesco si sedette sul divano accanto a lui, stringendolo tra le braccia.

- Mi dispiace, Ralph - l'inglese si accoccolò meglio sul petto del compagno - So che volevi questo figlio ed io.. -

- Andrew, amore, non è colpa tua! Semplicemente è successo. - Il giovane lo baciò sulla fronte. Ancora aveva in mente quell'automobile che, sfrecciando sulla strada trafficata, aveva investito il suo compagno. L'autiste non si era fermato. L'aveva abbandonato lì in mezzo alla strada, con una cerchia di persone attorno.

L'urlo che Andrew aveva emesso gli rimbombava nella mente. Ancora aveva i brividi al ricordo del suo corpo freddo fra le braccia. Ed ancora gli girava la testa quando un dottore, una volta arrivati all'ospedale, gli aveva detto che Andrew aveva perso loro figlio. Il mondo gli era caduto addosso. La loro felicità era stata cancellata dalla crudeltà della gente.

Chissà se il caso avrebbe dato loro una seconda chance...

 

 

 

 

 

- Ralph! -

- Sì, che c'è, Andrew? -

- Ho una bellissima notizia da darti -

Il tedesco lo guardò interrogativo. Era passato un po' di tempo da quell'incidente e loro avevano provato più volte a cercare di avere un altro figlio ma ogni volta avevano avuto un risultato fallimentare. Avevano perso la speranza e si erano rassegnati all'idea che non avrebbero avuto più figli, almeno fino a quel momento...

- Cioè? -

- Aspetto un bambino! -

Sul volto di Andrew si disegnò un ampio sorriso. L'espressione di Ralph passò dal confuso al sorpreso all'incredulo.

- Stai dicendo davvero? -

Andrew sorrise raggiante. Con le guance rigate da lacrime di felicità, baciò il compagno.

Era vero che alla fine, dopo tanta tristezza, dopo tanta oscurità, tornava la luce.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Hello people! :D

Beh, come vi è sembrato questo terzo capitolo? Se devo essere sincera a me è piaciuto! v.v Solo.. non mi ha molto convinto il finale <_< spero non sia stato banale! D: Mi dispiaceva terminare il capitolo in modo triste anche perchè questa sarebbe stata l'unica coppia senza figli! D:

Comunque... considerazioni mie a parte, spero che a voi sia piaciuto un po'!^^

Ho voluto sottolineare, non so se ci sono riuscita, la razionalità di Ralph ed il fatto che, a causa della cattiveria della gente, qualcuno deve sempre soffrire.

La prima credo si possa facilmente cogliere quando Ralph suggerisce ad Andrew di non farsi "film mentali" in modo che non rimanga deluso, nonostante anche lui voglia un bambino.

La seconda credo che si possa facilmente cogliere quando Andrew viene investito. L'autista lo lascia lì senza soccorrerlo e la felicità di Ralph ed Andrew si frantuma quando vengono a sapere che Andrew ha perso il bambino. Ormai è diventata mia convinzione che, a causa della cattiveria altrui, qualcuno deve sempre soffrire. Ed allora l'unica cosa da fare è cacciare gli artigli ed iniziare a lottare per guadagnarsi la propria tranquillità.

Ok, la smetto di annoiarvi! xD Come sempre, vi allego un mio disegno. Spero vi piaccia!!^^

Bacioni alla prossima,

Olivier_Rei=)

 

 


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Capitolo 4
*** Cap.4 - Un dia en el Luna Park... ***


El regalo màs lindo que la vida

nos ha hecho...

 

 

Hola, fans (?) :D

Come vanno le cose?? :3 Perdonate il super ritardo ma la scuola non mi ha permesso di aggiornare prima ç__ç Comunque, sono qui per fermi perdonare con questo capitolo in cui abbiamo.. Kai e Rei ed il loro pupo alle prese con le "difficoltà" di essere genitori! xD

Ne vedremo delle belle!!! xD Spero <__<

Comunque, voglio ringraziare di cuore Paradise_Phantom e Henya per il sostegno a questa assurda fanfic! XD

Vorrei ringraziare di cuore anche la cara Angel Selphie per avermi aiutato con il nome del bambino!^^ 

Ed ora buona lettura!! :D

 

 

 

 

 

 

Cap.4 - Un dia en el Luna Park...

 

 

 

 

 

- Kaiiii -

La voce argentina di Rei fece sussultare il Russo, causandogli quasi un infarto, talmente era immerso nella lettura.

- Cosa c'è, Rei? - rispose leggeremente irato dopo aver sussurrato una mezza imprecazione.

Rei si parò davanti a lui con il piccolo Kato in braccio. Il sorriso che troneggiava sul suo volto nascondeva qualcosa. Nascondeva qualche idea assurda come quelle che, doveva ammetterlo, molto spesso gli venivano in mente. L'aveva sempre detto che gli gravidanza gli aveva fatto male...

- Ti andrebbe di fare una passeggiata? -

Kai si accigliò - E dove dovremo andare? -

- Avanti Kato - sorrise Rei incoraggiando il bambino che aveva in braccio - Dì a papà dove vuoi andare -

- Una Pak! -

 

In quel silenzio grave che era calato, Kai avrebbe giurato di sentire il "cri cri" dei grilli.

Luna Park? Come diamine faceva Kato a sapere cosa fosse un Luna Park? Sicuramente c'entrava Rei ed era pronto a mettere la mano sul fuoco che era Rei quello che voleva andare al Luna Park...
"Lo dicevo io che la gravidanza gli ha fatto male!!"

- Allora, Kai? -

Riprendendosi dal suo stato di trance, Kai sospirò sconfitto - Uff, e va bene -

- Hai sentito Kato? Papà Kai ci porta al Luna Park! -

- Una Pak!! -

Kai sospirò nuovamente, aveva ragione quando diceva che Rei, a volte, era peggio dei bambini..! Sicuramente non gli aveva fatto bene stare troppo a contatto con Takao..

 

 

Il sole tiepido riscaldava l'aria primaverile. Un fresco venticello scuoteva i loro capelli. Perché si era lasciato convincere? Lui odiava quel genere di cose! Lui odiava le grida dei bambini. Lui odiava le loro risate argentine! Perché non poteva rimanere rintanato in casa a leggersi un buon libro?

- Oh insomma, Kai!! Sii un po' più allegro! E' una splendida giornata! -

Gli occhi ametista rotearono al cielo. Eccolo di nuovo con i suoi richiami... - Ti va bene così? -

Un sorriso stiracchiato si dipinse sul suo volto. Rei lo guardò divertito - Mmm accettabile.. senti perché non sali sulle giostre insieme a Kato? -

- Cosa? No, certo che no! -

- Oh, dai! Te lo chiede pure Kato! - Rei gli mise fra le braccia il figlio di appena un anno

Non potendo resistere allo sguardo supplicante di suo figlio e del suo compagno, Kai sospirò sconfitto. Per la seconda volta in quella giornata.

- E va bene! -

Rei quasi saltellò per la gioia - Grazie, Kai -

Ovviamente l'occhiata torva che ricevette fece nuovamente ridere Rei. Perché non riusciva mai ad averla vinta con lui?

- Ma cosa abbiamo fatto di male per avere una "mamma" così? -

Il piccolo lo guardò con un sorriso allegro. - Amma.. -

 

 

 

 

- Kai, ti senti bene? -

Il Russo lo guardò irato. A momenti non gli veniva un attacco di cuore! Come diamine gli era saltato in mente di andare a quella stupida giostra? A momenti volava fuori con suo figlio per l'alta velocità, e lui gli chiedeva se stava bene? Non parliamo poi del movimento su-giù che faceva quella diamine di giostra! A momenti vomitava...!

- Tu mi chiedi se sto bene? Dopo aver rischiato di volare fuori e di vomitare, tu mi chiedi se sto bene? -

- Oh, andiamo, Kai! L'importante è che Kato si sia divertito! -

Una tempia prese a pulsargli - Sai che c'è? La prossima volta ci sali tu con tuo figlio là sopra! -

L'espressione di Rei passò dal perplesso al sorpreso al divertito - Sei il solito scorbutico -

- Ora basta - Dopo tutto quello che aveva fatto, lo doveva definire pure scorbutico? Eh no, era troppo..! - La prossima volta ci vai tu al Luna Park con tuo figlio! Io non ne voglio sapere niente! -

Le labbra di Rei si aprirono in un sorriso allegro. Adorava quando metteva il broncio

- Va bene, allora la prossima volta ci andiamo con mamma Rei, va bene, Kato? Kato? -

Non ricevendo alcuna risposta da parte del bambino, Rei si chinò sul passeggino.

Un mezzo urlo uscì dalla sua bocca spalancata. Se c'era qualcosa di cui aveva paura e che lo faceva entrare in agitazione, era perdere Kato di vista.

- Kato? Kato dove sei?? -

Si guardava attorno frenetico. A momenti non rischiava di piangere, talmente era sull'orlo di una crisi di panico

- Rei, tesoro, calmati! Non può essere andato lontano! -

Kai tentò di rassicurare il compagno ma con scarsi risultati. La giornata non poteva andare peggio..!

Fino ad un momento fa era nel passeggino, come aveva fatto ad uscirne? Non voleva farsi prendere dal panico ma l'agitazione stava assalendo anche lui. L'aveva detto che non avrebbero dovuto andare a quel diavolo di Luna Park!

 

- E' tutta colpa mia - ripeteva un piangente Rei - Avrei dovuto stare più attento! Chissà dov'è ora! Chissà che gli è successo! -

- Rei, calmati! Lo troveremo - Kai lo baciò sulla testa

In quel breve momento di silenzio che era calato tra loro, la risata argentina di un bambino attirò la loro attenzione.

- Kai, la senti? -

Il Russo annuì. Con il cuore che batteva a mille, i due si avvicinarono ad un campetto di fiori.

Era un campetto coperto da tantissimi fiori dai più svariati colori. Blu, rossi, azzurri, bianchi... come si vedeva che era arrivata la primavera!

Preso dall'ammirazione per quel luogo, Rei non fece caso al bambino che si muoveva tra i fiori, inseguendo una farfalla.

- Rei, guarda -

Un urlo di gioia uscì dalle labbra di Rei. Lacrime di felicità bagnarono le sue guance

- Kato! -

Le sue lacrime bagnarono le guance paffute del bambino che lo guardava incuriosito

- Amma? -

- Tesoro, scusa io credevo che.. -

Un braccio gli circondò le spalle scosse dai singhiozzi - Tutto è bene quel che finisce bene -

Rei sorrise e prese tra le braccia il figlio. Come "mamma" aveva ancora molto da imparare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Angolo Autrice

 

Ahéé bella gente! :D
Dunque, premettendo come sempre che questo capitolo è orribile e che non mi piace per niente, spero che vi sia piaciuto!^^"

E' una mezza schifezza, lo so. Sono pronta a ricevere i pomodori -_-

Ok, ok, autocommiserazioni a parte, cerco di spiegarvi di che tratta questo capitolo. Come avete potuto vedere, i nostri poveri (?) neo-genitori sono stati alle prese con una giornata movimentata e che credo un po' banale. Insomma, in quasi tutte le serie televisive c'è un genitore che si perde il bambino -.- (anche mia mamma mi ha perso da piccolina proprio per lo stesso motivo per cui Rei ha perso Kato xD).

E poi, ovviamente, il tutto finisce con il ritrovamento del bambino.

Mmm.. non credo di aver altro da dire.

Bacioni al prossimo capitolo (che sarà l'ultimo, finalmente! *-*),

Olivier_Rei=)

 

 

P.S.= Ovviamente anche qui vi lascio un mio disegnino! ;D Spero vi piaccia!^^

 

 

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Capitolo 5
*** Cap.5 - Gracias por esta maravillosa familia...! ***


El regalo màs lindo que la vida

nos ha hecho...

 

 

Buon salvee! :D

Come va da queste parti, gente?? :3 Spero che stiate meglio di me! Sapete quant'è brutto questo mese per la scuola. Non vi dico il 5° anno poi! D:

Anzi, è strano che sia riuscita a trovare un buco per aggiornare! O.o

Ma comunque, bando alle ciance, finalmente, e ripeto finalmente, siamo arrivati all'ultimo capitolo! *^*
La coppia di questo capitolo e la YurijxBoris (sì, finalmente sono arrivati! Scommetto che è quella che aspettavate con ansia! ;D)

Ovviamente ringrazio di cuore Paradise_Phantom e Henya per sopportare i miei pazzeschi ritardi!! xD

Ed ora.. buona lettura!! :D

 

 

 

 

Cap.5 - Gracias por esta maravillosa familia...!

 

 

 

 

 

 

- Hai finito i compiti, Taris? -

- Sì, mamma -

Il rosso si sedette sul divano arancio. Sorrise dolcemente guardando il bambino giocare e pensare che se le cose avessero preso un'altra piega suo figlio si sarebbe potuto trovare senza un padre...

 

- Sono tornato! -

Il russo scosse energicamente la testa appena sentì la porta di casa aprirsi. Una folata di vento freddo si introdusse furtivo in casa facendolo rabbrividire.

- Ben tornato -

Il giovane non potè nemmeno avvicinarsi a dare un bacio al nuovo arrivato che suo figlio aveva assalito il padre, saltandogli addosso e facendolo quasi cadere.

- Tutto bene, Yurij? -

- Sì, perché? - il giovane sembrò sorpreso da quella domanda. Va bene che Boris lo conosceva da una vita, ma possibile che per lui fosse un libro aperto?

- Ti vedo malinconico e un po' triste... -

- Nah, è solo la stanchezza - cercò di sfoderare uno dei suoi sorrisi più convincenti ma Boris non ci cascò. Lo conosceva troppo bene e sapeva quando mentiva...

- Papà, mi leggi un libro? -

La voce argentina del bambino ruppe quel silenzio imbarazzante che era calato tra i due.

Il platinato guardò diffidente il compagno - Volente o nolente, dopo mi dirai tutto, ok? -

- D'accordo -

 

 

Taris amava la voce del padre. Era così dolce e... calda. Adorava quando la sera gli leggeva un libro. Adorava come scandiva le parole. Come si calava nei personaggi di quel libro per bambini. Come gli spiegava termini per lui troppo difficili o che non conosceva.

Ma soprattutto, amava quell'unico momento in cui la sua famiglia era tutta riunita. Amava quando Boris stringeva fra le sue braccia Yurij. Amava quando il suo volto si distendeva e sorrideva felice. Amava i suoi genitori e ringraziava mentalmente il signore per avergli donato quella famiglia anche se in realtà non sapeva che quella famiglia che tanto amava aveva rischiato di non esistere...

 

Le palpebre calarono pesanti sugli stanchi occhi cerulei. Ogni sera la stessa storia. Non riusciva mai ad arrivare fino alla fine della storia...!

- Buona notte -

La labbra roee e morbide di Boris baciarono la fronte del bambino a lui molto simile. Al suo fianco, Yurij sorrise dolcemente accarezzandogli una guancia.

- Fa' sogni d'oro -

 

- Bene, ed ora a noi due! -

La dita di Boris scricchiolarono sinistre. Quel sorrisetto malizioso comparsogli sul volto non gli piaceva affatto.
Deglutì a fatica. Le gambe avevano iniziato a tremare.

- Avanti, Yurij, dimmi cosa c'è.. -

- N-niente -

Il rosso indietreggiò mentre il platinato gli si avvicinava. Decisamente non aveva buone intenzioni...

- Se non me lo dici tu.. lo saprò con le cattive -

E senza che Yurij potesse dire o fare qualcosa, prese sulle spalle il compagno, gettandolo poi malamente sul letto.

- Che vuoi..? -

Le parole gli morirono in gola, soffocate da un passionale e lungo bacio.

- Allora? - i due si separarono per mancanza d'aria ma un filo di saliva teneva legate le loro labbra.

- S-stavo ripensando a quando ci siamo lasciati a causa sua... -

Il russo si accigliò - E perché ci stavi ripensando? - continuò a solleticare il suo petto ed il suo ventre con il naso, facendo eccitare non poco il compagno. Impazziva quando Boris faceva così e, doveva ammetterlo, lo stava torturando..

- Guardavo nostro figlio giocare e mi sono ritrovato a pensare che non avessi tenuto di più a te, Taris non avrebbe avuto la famiglia che ha oggi... -

Smise per un attimo di torturarlo. Ricordava perfettamente quei tempi. Come sempre lui, l'eterno indeciso, si era fatto vivo pretendendo che Yurij tornasse da lui. Peccato - o fortuna?- solo che in quel periodo Yurij attendesse già loro figlio e che loro fossero una coppia felice..

 

- Tu cosa vuoi fare? -

Gli occhi di smeraldo di Boris lanciavano lampi. Lui non voleva perdere il suo compagno. Non voleva che glielo portasse via. Era successo troppe volte e si era stancato.

Sapeva bene che non era colpa di Yurij. Sapeva che era lui a fargli perdere la testa, ad esercitare un controllo sul russo ma quello che rimproverava a Yurij era il fatto di non saper decidere con chi stare..!

- Io ti amo Boris! Ovvio che voglio stare con te! Solo che.. quando c'è lui non capisco più niente! -

- E questo perché ne sei innamorato, Yurij. Va bene, se vuoi stare con lui, va' pure. Sono abituato a perderti! -

Ed infilandosi il giubbotto uscì di casa frustrato e lanciando qualche imprecazione a quell'uomo.

- Boris, aspetta..! -

Ma le parole di Yurij non lo avevano raggiunto. Perché doveva farli soffrire sempre..?

 

 

Lo aveva trovato seduto su una panchina a guardare dritto davanti a sè, con il fumo che gli usciva dalla sigaretta accesa. Aveva il naso rosso, congelato dal freddo. Aveva freddo, ma non voleva darlo a vedere...

- Boris.. -

il platinato si era voltato. I suoi occhi verdi avevano incontrato quelli lucidi e cerulei di Yurij.

- Allora, cosa hai deciso, Yurij? -

La sua voce tagliente gli aveva fatto male. Sapeva che Boris si immaginava un rifiuto..

- Non avevo molto da decidere. Era ovvio che rimanessi con te! Ogni volta che c'è lui è vero che non capisco niente, ma sono più le volte che mi ha abbandonato che quelle in cui mi ha tenuto con sè. E poi... -

Boris lo aveva guardato interrogativo mentre un dolce sorriso si era dipinto sulle sue labbra - Non posso lasciare il padre di nostro figlio -

I suoi occhi, così come la sua bocca, si erano spalancati. La sigaretta gli era caduta a terra

- C-come sarebbe a dire nostro figlio? -

Yurij aveva sorriso - Diventerai papà, Boris! -

Senza riflettere troppo, il russo si era gettato sulle labbra del compagno. Al diavolo quell'uomo! Ora Yurij sarebbe stato suo per sempre..!

 

- Boris? Tutto bene? -

La voce di Yurij lo riportò al presente. Scosse energicamente la testa

- Sì, stavo solo pensando... ed ad ogni modo.. - sospesa la frase per permettere alla sua lingua di giocare con un capezzolo turgido e scuro.

- Non pensarci più, ok? E' acqua passata -

Yurij sorrise baciandolo. Sorridendo a sua volta, Boris riunì le loro lingue mentre le mani accarezzavano lascive il pene del compagno che usciva dai suoi indumenti abbassati.

- Mamma, papà? -

I due si voltarono verso il bambino che, scioccato, sostava sulla soglia della stanza.

- FILA A LETTO!!! -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Ok, è scientificamente provato che gli ultimi capitoli delle mie storie fanno schifo. -__ - Uno pensa: è l'ultimo capitolo, devo concludere al meglio la storia ed invece no..! Me sfigata ç__ç

Ma comunque... a parte le mie autocommiserazioni, a voi che ve ne è parso? Banale, stupido vero? -_-

Forse l'unica cosa carina che sono riuscita a scrivere è stato il finale! XD
Avete capito chi è l'uomo menzionato nel flashback, vero?? ;D Mi dispiace per lui, ma stavolta Yurij ha deciso di restare con Boris hasta el final (fino alla fine) v.v

Volevo fare una precisazione: Quello che ho descritto in questo capitolo non ha niente a che fare con il capitolo precedente e con la coppia ReixKai, ok? Qui viene riportato uno dei tanti viaggi di Kai in Russia per la "conquista" di Yurij.

Se proprio volete pensarlo come una successione di eventi, dovete pensarla in questo modo:

- Yurij e Boris hanno avuto il loro pupo prima di Rei e Kai;

- Quando Kai ha visto che Yurij decide di stare con Boris, torna da Rei (altra storia che non vi sto a spiegare)

- Kai rimane con Rei ed hanno il loro pupo.

Tutto chiaro?? Ok, la messa è finita, andate in pace. Amen v.v

Ah! Ultimissima cosa prima di chiudere questa fic: eccovi allegato l'ennesimo disegno! ;D Spero vi piaccia! ^.^

 

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