La commedia
Canto I
Nel mezzo del cammin di nostra vita
Mi ritrovai in una
selva oscura
Che
la diritta via era smarrita
Ahi, a quanto a dir
qual era è cosa dura
Esta selva selvaggia è
aspra e forte
Che
nel pensier rinnova la paura
Fatto sta che avanzando
lì nel muschio,
circondato da rami di ogni tipo
riuscì a intravedere nel foschio
un Arm Slave ultimo
prototipo
che si stendeva innanzi a un rio
speran di
distorsi dall’inghippo.
Neanche un secondo per
urlare
Che si
moretto l’oscuro meccano
E come chi, ha disgrazia di vedere
Gaulun, anche solo da lontano
Presi le gambe e inizia a scappare
Così in velocità intrapresi cammino
D’altra parte,fino a sbattere s’un figuro
Tan distratto parea
smarrito
Ma benevole come un paguro
Da convincermi a star
compiaciuto,
a domandarmi del passato e futuro
e dall’ evitarli spiacevole sputo.
A dimanda
ch’ei fosse rispose:
“Venir non è mai stato
punto buono
Per me non bastano
mappe preziose
Che mi perdo anche nel salono.
Fui
di Tokio, ove donne noiose
E uomi, poiché io maial color camino,
risero, come quel Ranma
che ho odiato tutta la vita.
Ad amor d’Akane promessa da Genma
Il
cui approccio feci per me un rito
Mai riebbi a scioglier’l’ dilemma!”
A quel parlare rimasi
impietrito:
“Se
davver tu sei chi tu dici
(quel maial
d’inchiostro di polpo)
Porta
me a noscer da’ tuoi amici!”
“Dato ca vita Saotome m’ha tolto
La mia preda sensibile
a’ mici
Mi ammazzò col
terribile colpo
Coll’attacco “castagne dal foco”
Una sera di luglio
inoltrato.
Mi vendicai però dopo
poco
Mal dicendo il Furinkan tutto
E parenti, così come un gioco
Che il mur di Nerima venne
incendiato
Uccidendo così tutti insieme
Ogni person d’età soggiunta
Coi giovani frutti del lor
seme.”
“Così però anche Akan t’ha raggiunta?”
“Questo fu del mio
gesto ragione di speme,
dato ch’ormai a coppia era congiunta.
Ma basta parlar di disavventure
So qui per portarti
nel percorso
Ch’ogni anime con o senza congiure
Ha da percorrere
quando fatto il corso.
Prima ti mostror dannati e torture,
poi quei ch’attendono i risultati del ricorso,
Infine,
se avanzar ancor tu vorrai
N’altra più giusta di
me dovrai incontrare
Dato ch’io non fui degno, e tu lo sai
Ma dato che L’ AS arriva, pensa a scappare!”
Sentio il Duca, insieme a
lui scappai
E fino a porta bruna ci accimmo ad arrivare.
Parafrasi
Le prime due terzine mi rifiuto.
Comunque, addentrandomi nel buio,
accerchiato da ogni tipo di pianta, notai un Arm
Slave( vedi Full Metal Panic) che era sdraiato su di
un fiume.
Non feci neanche in tempo a spaventarmi che il robot si
mosse, ed io iniziai a scappare da lui, fino a che non sbattei contro un tipo(Ryoga di Ranma 1/2), così confuso
che aveva l’aria di uno che si era perso, ma con un viso benevolo da povero
crostaceo indifeso, che mi convinse ad essere gentile nei suoi confronti e a
non trattarlo male.
Alla domanda che gli feci riguardo
chi lui fosse rispose così:
“Beh, orientarmi non è mai stato il mio punto forte, dato
che mi perdo anche nel soggiorno di casa nonostante l’aiuto di mappe che ad
altri sarebbero preziose.
Vengo da tokio, dove tutti hanno
riso di me perché avevo l’aspetto di un porcellino d’india nero.
Rise di me anche quel Maledetto Ranma,
il cui padre Genma promise in matrimonio ad Akane, nonostante tutti gli sforzi che ho
fatto in vita per farla innamorare di me purtroppo inutili.”
Quasi non credei a quello che avevo sentito:
“Se davvero tu sei chi dici (cioè
quel porcellino nero), portami a fare conoscenza con i tuoi amici!”
“Questo non è possibile, dato che Saotome
mi uccise con la sua tecnica delle castagne una sera di pieno luglio.
Poco dopo morto, però dall’aldilà mi vendicai, maledicendo
tutti gli studenti del Liceo Furinkan ed i loro
parenti, e in questo modo tutti gli abitanti del quartiere di Nerima decedette, quasi fosse stato
per gioco, mandando all’inferno tutti gli anziani ed i loro discendenti.”
“Ma così facesti morire pure la tua
amata Akane?”
“Questa ragione fu una di quelle che mi spinse maggiormente
a compiere quel gesto, dato che ormai era fidanzata con Ranma.
Ma ora basta parlare delle nostre disgrazie, sappi che ti
condurrò per il percorso che ogni personaggio di Anime
o Manga buono o malvagio attraversa una volta che finisce il suo ciclo di vita.
Prima ti mostrerò l’inferno, dove soffrono di torture i
dannati, poi il purgatorio dove riposano le anime di coloro
che hanno ancora poco da scontare, e poi, se vorrai proseguire, dovrai
affidarti alle mani di un’altra donna, dato che io non posso entrare nel
paradiso per colpa delle mie brutte azioni che tu conosci benissimo essendo un
fan della mia saga.
Ma, dato che L’arm slave ci sta
per raggiungere pensa a scappare ora.”
Sentito ciò che disse Ryoga
continuai a scappare insieme a lui.