The McHope Sisters

di lena_b92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro bellissimo ***
Capitolo 2: *** Un nuovo anno scolastico ***
Capitolo 3: *** Sei meravigliosa ***
Capitolo 4: *** Un weekend tra donne ***
Capitolo 5: *** Il periodo della vita tanto atteso ***
Capitolo 6: *** Le cose da fare e non fare al primo appuntamento ***
Capitolo 7: *** È inutile che insisti ***
Capitolo 8: *** Non posso più trattenermi ***
Capitolo 9: *** I postumi della sbornia ***
Capitolo 10: *** Niente di niente ***
Capitolo 11: *** Tori ***
Capitolo 12: *** Un'altra donna in casa McHope ***
Capitolo 13: *** Homecoming dance ***
Capitolo 14: *** Halloween parties ***
Capitolo 15: *** La volta buona ***
Capitolo 16: *** Uscita a quattro ***
Capitolo 17: *** Il giorno del Ringraziamento ***
Capitolo 18: *** L'ex ***
Capitolo 19: *** Il ballo d'inverno ***
Capitolo 20: *** Dì loro che è il mio compleanno ***
Capitolo 21: *** Il Natale in stile McHope ***
Capitolo 22: *** Chiarire la situazione ***
Capitolo 23: *** Spero che tra noi due funzioni ***
Capitolo 24: *** Senza di te ***
Capitolo 25: *** Non puoi dirmi che mi ami solo per farmi distrarre ***
Capitolo 26: *** Sono pronta ***
Capitolo 27: *** La verità viene sempre a galla ***
Capitolo 28: *** Me l'avevi promesso ***
Capitolo 29: *** Tutto o niente ***
Capitolo 30: *** Spring Break ***
Capitolo 31: *** Barcellona! ***
Capitolo 32: *** Vi voglio bene ***
Capitolo 33: *** Ti devo la vita ***
Capitolo 34: *** Non sai mai quello che hai finché non lo perdi ***



Capitolo 1
*** Un incontro bellissimo ***


1

Un incontro bellissimo





Sei sorelle. Dai dodici ai venti anni. Tutte belle e con caratteri diversi e anche opposti.
Che cosa può succedere a queste sei sorelle durante la loro vita tra scuola, università, amori, cuori infranti e prime esperienze?
Loro sono le sorelle McHope, che vivono nella bellissima Malibu (a cinquanta minuti da Los Angeles) con i loro genitori.
Dalla più grande alla più piccola, abbiamo:
Beatrice Natasha, o semplicemente Trixie, una ragazza universitaria che studia musica e canto alla Pepperdine University di Malibu e che fa parte anche del coro.
Trixie è una ragazza molto estroversa, bellissima, popolare, solare e sempre sorridente. È magra, con lunghi capelli biondi, gli occhi azzurri ed è alta 1,78 cm.
La sua passione è la musica, soprattutto il canto, e sa anche suonare il pianoforte e la chitarra.
È nata il 18 dicembre 1991.
Trixie non vive più a casa McHope dal 2009, cioè da quando ha iniziato il college, e ora vive in un appartamento, di due stanze con due bagni, a cinque minuti dalla Pepperdine, con due sue amiche e compagne di corso.
Alice Julia, o semplicemente Ali, una ragazza che è in procinto d’iniziare la Pepperdine University, dove studierà lingue.
È una ragazza carina, determinata, coraggiosa e molto leale. È magra, con lunghi capelli biondi, gli occhi marroni ed è alta 1,65 cm.
La sua passione è la pallavolo oltre che le lingue. Infatti, spera di poter entrare nella squadra femminile di pallavolo della Pepperdine.
È nata il 7 marzo 1994.
Marcia Rebecca, o semplicemente Marcie, una ragazza che è in procinto d’iniziare l’ultimo anno alla Malibu High School.
È carina e con un carattere tutto suo e un po’ complicato. È estroversa e introversa, gentile e scortese, sicura e insicura, tranquilla e vivace, forte e debole, simpatica e antipatica, sorridente e imbronciata. È magra, con lunghi capelli castano chiaro con le mèche bionde, gli occhi marroni ed è alta 1,56 cm.
La sua passione è la danza, infatti, è nella squadra delle cheerleader della Malibu High School.
È nata il 17 settembre 1995.
Laura Claire, o semplicemente Laurie, una ragazza del liceo.
È molto carina, estroversa, seria e tranquilla, ma anche un po’ pazza a volte. È magra, con lunghissimi capelli castano scuro, occhi marroni, le guance paffute, ed è alta 1,67 cm.
La sua passione è l’equitazione. Infatti, la sua famiglia possiede un cavallo arabo di nome Prince. È un cavallo marrone chiaro con la criniera nera e la coda nerissima e lunga.
È nata il 15 febbraio 1997.
Valerie Victoria, o semplicemente Valerie o Val, è una ragazza che è in procinto d’iniziare il liceo di Malibu.
È una ragazza molto carina, ma che in realtà non sa di esserlo, e con un carattere debole, ma forte allo stesso tempo, è dolce e gentile, e anche molto altruista. È magra, con lunghi capelli castano scuro, gli occhi verdi e marroni, vicino alla pupilla, ed è alta 1,62 cm.
La sua passione è la scherma. Infatti, pratica questo sport da cinque anni.
È nata il 3 agosto 1998.
Infine Anne Michelle, o semplicemente Annie, una ragazza che frequenta le scuole medie.
È carina, con un carattere dolce, che non si arrabbia quasi mai. È magra, con lunghi capelli castano chiaro con le punte bionde, gli occhi marroni, ed è alta 1,60 cm.
La sua passione, come Alice, è la pallavolo. Infatti, è nella squadra di pallavolo della Malibu Middle School.
È nata il 9 maggio 2000.

La famiglia McHope vive in una villa in stile mediterraneo, disposta su due piani, circondata da tantissimo verde e da alberi. È situata in un terreno di tre acri, con tanto di piscina e idromassaggio, un campo da tennis privato, sala cinema, palestra, sala biliardo, studio, stalla e recinto per il cavallo e persino una dépendance; e inoltre, si gode di una bellissima vista dell’oceano e sulle montagne.


<< Ma vi rendete conto, ragazze? Tra pochi giorni io andrò al college, Val inizierà le superiori, Marcie l’ultimo anno, Laurie il secondo e Annie la seconda media. Sembra così… surreale a pensarci. E Trixie inizierà l’ultimo anno di college e a giugno si laureerà. >> salta su Alice.
<< Non voglio che te ne vai anche tu, Ali. >> le dice Annie.
<< Neanch’io. >> dice anche Marcie.
<< Già, sembra così surreale, ma io non vedo l’ora d’iniziare la scuola. Voi ragazze ne parlate sempre così bene. Voglio parlare anch’io con i ragazzi dell’ultimo anno e iniziare finalmente la mia prima storia d’amore. >> interviene Valerie.
<< Val, tesoro, io l’anno scorso non ho avuto nessuna storia, neanche una mezza storia. >> le dice Alice.
<< Sì, neanch’io, ma tu sei molto più bella di me. Sono sicura che appena i ragazzi della Malibu High ti vedranno, rimarranno folgorati da te, puoi starne certa. >> le dice Laurie, sorridendole.
<< Smettila, non è vero, io non sono bella. >> afferma Valerie.
<< Dove volete che le faccio il solletico? Sotto i piedi o sui fianchi? >> chiede Alice.
Tutte si buttano su Valerie e le fanno il solletico sui fianchi. Lei prova a liberarsi, ma le ragazze sono in troppe e poco dopo, sfinite, si sdraiano sul prato.
Laurie vede correre Candy, il loro cucciolo di Dalmata, e la chiama per giocare un po’ con loro. La accarezzano e le fanno le coccole, poi Candy corre via per il prato.

Il giorno prima dell’inizio della scuola, martedì 21 agosto, Laurie sta passeggiando con il suo cavallo per il Malibu Equestrian Park, un parco equestre con due recinti, un’area per i picnic e i bagni, dov’è anche possibile prendere lezioni di equitazione.
Passeggia tranquilla con Prince, guarda l’immenso oceano blu e si guarda intorno.
<< It's everything about you, you, you
Everything that you do, do, do
From the way that we touch baby, to the way that you kiss on me.
It's everything about you, you, you
The way you make it feel new, new, new
Like every party is just us two
And there's nothing I could point to.
It's everything about you, you, you
Everything about you, you, you
It's everything that you do, do, do
It's everything about you… >>
Si ferma subito quando un bellissimo cavallo bianco le passo accanto, correndo.
Lo guarda come abbagliata e nota che c’è un ragazzo sul cavallo, che tira le redini per fermarlo.
Non aveva mai visto un cavallo così bello in tutta la sua vita. Non si può fare altro che ammirarlo.
Il ragazzo si volta verso di lei e le sorride, avvicinandosi con il suo bellissimo cavallo.
Un ragazzo castano, con i capelli a spazzola, gli occhi verdi, magro e dal bell’aspetto.
<< Scusa, ti sei spaventata? >> le chiede lui.
<< No, non preoccuparti. >>
Il ragazzo tira le redini proprio quando è accanto a Laurie e il cavallo si ferma subito.
Lui le porge la mano e le dice:
<< Jonah, piacere. >>
<< Laurie. >> dice lei, stringendogliela.
<< E lui è Prince, il mio cavallo. >> gli dice, dando due pacchette al suo cavallo.
<< Lei invece è Blaze. >> dice Jonah.
<< È bellissima. Non ho mai visto un cavallo così bello. >>
<< Uno dei tanti motivi per cui ho preferito lei a qualunque altro cavallo. >>
<< Capisco. È buona? >> gli chiede Laurie.
<< Oh, sì, è buonissima e dolcissima. Ha un carattere così buono. >>
Laurie scende dal cavallo e accarezza Blaze sulla testa. Scende anche Jonah e lei lo guarda dall’alto in basso.
<< Wow! Ma quanto cavolo sei alto? >> gli chiede lei.
<< Uno e ottanta. Non sono poi così alto. >>
<< A me sembri molto alto, invece. >>
<< Beh, anche tu non sei bassa, Laurie. >>
<< Sono solo uno e sessantasette, nella norma direi. >>
<< Sì. >>
Jonah la guarda mentre accarezza Blaze e le dice:
<< Sei molto carina, sai? >>
Laurie si volta verso di lui e lo ringrazia.
<< Sei molto carino anche tu. Hai dei bellissimi occhi. >>
<< Grazie. Mi piacciono molto i tuoi capelli, sono lunghissimi. >>
Jonah le tocca le punte dei capelli e lei lo ringrazia del complimento.
<< Da quanto fai equitazione? >> le chiede lui.
<< Nove anni. Tu? >>
<< Dieci. Ho sempre amato i cavalli, sin da bambino. >>
<< Anch’io. Infatti, abbiamo comprato una villa con una stalla e un recinto, così spesso Prince sta lì. >>
<< Wow, beata te. Io devo venire sempre qui se voglio vedere Blaze. >>
<< Per lei ne vale la pena. >>
<< Già. >>
Laurie e Jonah accarezzano Blaze, lasciando solo il povero Prince, che nitrisce in cerca di attenzioni. Laurie si volta e accarezza Prince.
<< Ti sei sentito escluso, Prince? Scusami. >>
Il cavallo nitrisce ancora e Jonah sorride a Laurie.
<< Quanti anni hai, Laurie? >> le chiede Jonah.
<< Quindici. Tu? >>
<< Sedici. >>
<< Ti facevo più grande. Almeno diciotto te li davo. >>
<< Invece ne ho solo sedici. >>
Laurie gli sorride e continua ad accarezzare Prince.
Poco dopo montano sui loro cavalli e passeggiano, chiacchierando.

Più tardi, Jonah guarda l’orologio ed esclama:
<< Oddio! Sono già le sette, devo tornare a casa. Ci vediamo domani, ti va? Sempre qui. >>
<< Sì, volentieri. A che ora? >>
<< Le cinque? >>
<< Okay. >>
<< È stato un piacere conoscerti Laurie. >> le dice lui.
<< È stato un piacere anche per me, Jonah. >>
<< A domani! >>
Jonah fa dietro front con Blaze e fugge via. Laurie lo guarda correre con Blaze e dice:
<< Jonah… >>

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Capitolo 2
*** Un nuovo anno scolastico ***


2

Un nuovo anno scolastico





È il primo giorno di scuola e in casa McHope è il delirio vero e proprio.
Sono le 7:20 e le ragazze sono nel panico più totale. Valerie sta schizzando perché non sa cosa mettersi, Laurie non trova una maglia che aveva già deciso di indossare, Annie non sa se mettersi una gonna, un vestito o dei jeans, Marcie, invece, non trova la divisa da cheerleader, mentre Alice è tranquillamente a letto, perché si trasferirà alla Pepperdine domenica.
Improvvisamente si sente un urlo provenire dalla camera di Marcie e tutte raggiungono la sua stanza. Arrivano lì e la vedono ravanare nella stanza-armadio come una forsennata, sparpagliando vestiti ovunque.
<< Marcie, ma sei impazzita? >> le chiede Laurie.
<< Sembri una schizzata cronica. Cosa stai cercando? >> le chiede invece Valerie.
<< La mia divisa da cheerleader, cazzo! Non la trovo. >> esclama Marcie.
<< Magari mamma si è confusa e l’ha messa in una delle nostre camere o in quella di Alice. >> salta su Annie.
<< Ma perché? Le ho detto mille volte che la volevo pronta per oggi. >> dice Marcie.
<< Andiamo a vedere nei nostri armadi, magari è lì. >> propone Laurie.
Non è né nell’armadio di Laurie, né in quello di Valerie e neanche in quello di Annie.
<< Ma dove cazzo è? >> chiede Marcie, molto preoccupata.
<< Vai a vedere nell’armadio di Alice, sono sicura che è lì. >> le consiglia Annie.
<< Ci vado subito. >> dice Marcie.
Apre piano la porta della camera di Alice ed entra. Apre la porta della stanza-armadio e prova a cercarla, facendo meno rumore possibile.
<< Eccola! >> esclama Marcie.
Esce piano della stanza, chiudendosela alle spalle, e avverte le sue sorelle di averla trovata. Marcie si affaccia nella camera di Valerie e le dice:
<< Val, ti conviene sbrigarti a scegliere perché tra un quarto d’ora dobbiamo uscire. >>
<< Cazzo! >> esclama Valerie, ancora in mutande e reggiseno.
Si affaccia in quella di Laurie e le chiede:
<< Sei quasi pronta? Tra un quarto d’ora dobbiamo uscire. >>
Laurie, mentre si sta truccando, le risponde con un veloce “sì” e Marcie si avvia verso la camera di Annie. Si affaccia e le chiede:
<< Come sei messa, Annie? >>
Annie si volta verso la sorella e le dice:
<< Marcie, vieni qui, non mi so decidere. >>
Marcie si avvicina al letto e Annie le chiede:
<< Gonna con la maglietta, vestito o jeans e canotta? >>
<< Jeans e canotta. Sbrigati che tra un quarto d’ora dobbiamo uscire. >>
<< Sarò pronta in un attimo. >>
<< Brava. >>
Marcie le dà una pacca sul sedere e poi esce dalla stanza.

Due minuti prima delle 7:50 arrivano a scuola e salutano Annie, che va verso la Malibu Middle School.
Marcie e Laurie sono contentissime di tornare a scuola e rivedere i loro amici, mentre Valerie è un po’ preoccupata perché non conosce nessuno.
Una volta preso l’orario scolastico nella nuova palestra, insieme a tutti gli altri studenti, Valerie è ancora più preoccupata di prima.
<< Come faccio a sapere dov’è l’aula d’inglese? Questa scuola è enorme. >> domanda Valerie.
<< È al primo piano, quarta aula sulla… destra, se non sbaglio. >> le risponde Laurie.
<< Sei sicura? >>
<< Sì. E comunque basta chiedere a qualcuno. >>
<< Esatto. Avviamoci, altrimenti arriveremo in ritardo. >> salta su Marcie.
<< Sì, infatti. Buona fortuna, Val. >> le dice Laurie.
<< Buona fortuna, sorellina. >> le dice anche Marcie.
Si salutano e Valerie sale al primo piano e raggiunge l’aula d’inglese. Si guarda intorno e si siede in uno dei banchi liberi.
Pochi secondi dopo arriva la professoressa, che si presenta e fa l’appello.
Al termine della lezione, Valerie si alza ed esce dall’aula d’inglese. La ragazza che era accanto a lei in aula, si ferma e le chiede:
<< Anche tu non sai dove andare? >>
Valerie alza lo sguardo e, guardandola, le risponde:
<< Già. Questa scuola è grandissima. >>
<< Già. >>
<< Tiffany, piacere. >> le dice la ragazza, porgendole la mano.
<< Valerie. >> si presenta lei, stringendogliela.
<< Cerchiamo insieme l’aula, ti va? >>
<< Certo. >>

Più tardi, durante il pranzo, Valerie raggiunge il tavolo dove ci sono le sorelle e porta con sé Tiffany.
<< Ciao. Lei è Tiffany, una mia compagnia di classe. Tiffany, loro sono Laurie e Marcie, due delle mie sorelle. >> esclama Valerie.
<< Due delle tue sorelle? Ma quante sorelle hai? >> chiede Tiffany.
<< Cinque. Trixie di vent’anni, Alice di diciotto, Marcie di sedici, Laurie di quindici e Annie di dodici. >>
<< Wow, beata te. Io sono figlia unica. >>
<< È bello avere delle sorelle, però a volte vorrei avere la mia privacy. >>
<< La vorremmo tutte, tesoro. >> afferma Laurie.
<< Già, soprattutto con i ragazzi. >> dice Marcie.
<< A proposito di ragazzi, il tuo Eddy sta arrivando, Marcie. >> le dice Laurie.
Marcie si guarda intorno e lo vede arrivare verso di lei. Quando si avvicina, la bacia e si siede accanto a lei, abbracciandola e salutando le altre.
Laurie, Valerie e Tiffany hanno guardato tutta la scena e tutte e tre pensano che vorrebbero essere al posto di Marcie almeno una volta nella vita. Provare quella sensazione quando sei totalmente e completamente innamorata di qualcuno e quel qualcuno ti ricambia.
<< Avete ereditato un’altra sorella? >> chiede Eddy.
Marcie ridacchia e gli risponde:
<< No, lei è Tiffany, una compagna di classe di Valerie. >>
<< Ah, okay. >>
<< Piacere, Tiffany, io sono Eddy, il ragazzo di Marcie. >> dice Eddy, porgendo la mano a Tiffany.
<< Piacere mio, Eddy. >> dice lei, stringendogliela.
Marcie e Eddy amoreggiano e s’imboccano come una coppia perfetta e le altre li guardano fissi.
Laurie si guarda intorno e all’improvviso qualcuno attira la sua attenzione.
<< Chi? >> le chiede Valerie.
Laurie fissa un tavolo ad alcuni metri di distanza, dove c’è Jonah che sta pranzando con alcuni ragazzi.
<< Chi è Jonah, Laurie? >> le richiede Valerie.
<< Uno. >> dice semplicemente lei.
<< Uno chi? E dov’è, che lo voglio vedere anch’io? >>
Laurie indica il tavolo e Valerie e Tiffany guardano da quella parte.
<< Qual è fra quelli? >> chiede Valerie.
<< Quello con la maglia rossa. >>
<< Carino. >> dice Valerie.
<< Molto carino. >> aggiunge Tiffany.
<< Già. L’ho incontrato ieri pomeriggio mentre ero a passeggiare con Prince. >>
<< Quindi anche lui fa equitazione? >> le chiede Valerie.
<< Sì, e ha una cavalla di nome Blaze. È bellissima, tutta bianca. >>
Le tre ragazze guardano verso di lui, ma all’improvviso Laurie si volta e dice:
<< Smettetela di guardare da quella parte, se ne accorgerà! >>
Valerie e Tiffany si voltano subito e continuano a mangiare.
Marcie finalmente si stacca da Eddy e chiede:
<< Chi stavate fissando? >>
<< Il ragazzo di Laurie, Jonah. >> risponde Valerie.
<< Da quando hai un ragazzo? E perché non ce l’hai detto? >> domanda Marcie.
<< Non è il mio ragazzo. L’ho incontrato ieri pomeriggio mentre ero a passeggiare con Prince, e ci siamo dati appuntamento per oggi pomeriggio. >> risponde Laurie.
<< Wow! Nostra sorella fa colpo. >> dice Marcie.
<< Smettetela! >>
<< Fatemi vedere chi è. >> dice Marcie.
Laurie e Valerie indicano il tavolo dov’è seduto Jonahm e Laurie dice:
<< È quello con la maglia rossa. >>
<< Wow, è carino. >>
<< Carino? Sono molto più bello io. >> salta su Eddy.
Marcie si volta verso Eddy e gli dice:
<< Questo è ovvio, tesoro. >>
Marcie gli dà un bacio e poi chiede:
<< Quanti anni ha? >>
<< Un anno in più di me. >>
<< Sembra anche più grande. >> dice Marcie.
<< Già. >>
<< Vacci a parlare, no? >> la incoraggia Marcie.
<< No. Quando si alza ci vado, ora è al tavolo con dei suoi amici. >>
<< Okay. >>

Quindici minuti dopo, Jonah si alza insieme ai suoi amici e Laurie si precipita da lui.
<< Jonah? >> lo chiama lei.
Jonah si volta verso di lei, sorpreso di vederla, e dice:
<< Laurie! Cosa ci fai qui? Vieni qui a scuola anche tu? >>
<< Sì. >>
<< Wow. In effetti, c’era da aspettarselo. Io abito a Malibu e immagino anche tu. >>
<< Sì, anch’io. >>
<< Sono contento che andiamo nella stessa scuola, così ci vedremo di più. >> le dice lui, sorridendole.
<< Già. >> dice lei, sorridendogli.
<< Allora per oggi alle cinque va bene? >> le chiede lui.
<< Sì. >>
La campanella suona e Jonah e Laurie si salutano.

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Capitolo 3
*** Sei meravigliosa ***


3

Sei meravigliosa





Il giorno seguente, nel pomeriggio, Valerie va alla prima lezione di scherma dopo le vacanze estive. Incontra le sue amiche che fanno lezione con lei due volte a settimana, il martedì e il giovedì, dalle 17 alle 19, ed è molto contenta che tutto ricominci.
<< Bentornati! Spero che abbiate passato una bella estate. In ogni caso, oggi si ricomincia di nuovo. Siete pronti? >> domanda l’insegnate.
Un coro di sì e la maestra continua, dicendo:
<< Okay, allora iniziamo. Mettetevi tutti in posizione! >>
Tutti eseguono l’ordine della maestra e si abbassano la maschera davanti al viso.
Più tardi iniziano a duellare e la maestra fa fermare tutti. Si rivolge a Valerie e le dice:
<< Valerie, vieni qui! Anche tu, Nathan! Ho visto che sei parecchio bravo, e Valerie è una delle migliori. >>
Valerie e Nathan raggiungono la maestra, senza essersi tolti la maschera da davanti al viso e lei dice loro:
<< Voglio vedervi duellare. Avanti, iniziate! >>
Valerie e Nathan uniscono le loro spade e poi iniziano il duello, dopo aver fatto un saluto con la spada.
Dopo un inteso ed emozionante duello, vinto da Valerie dopo aver lasciato Nathan senza spada, la maestra dice loro di fermarsi.
Valerie si toglie la maschera soddisfatta e un attimo dopo anche Nathan se la toglie.
<< Wow! Sei meravigliosa. Sei davvero bellissima. >> le dice lui.
Valerie lo guarda storto e pensa che la stia prendendo in giro.
<< Dico sul serio, sei davvero bellissima. È strano vedere una così bella ragazza fare questo sport. >>
<< Avanti, datevi la mano! Cosa aspettate? >> esclama la maestra.
Si danno la mano e Valerie nota, con suo grande disappunto, che Nathan è davvero un bel ragazzo.
Quando la maestra l’ha presentato, non l’aveva neanche guardato in faccia perché stava chiacchierando con le sue amiche.
È alto molto più di lei, con i capelli biondi, gli occhi di un azzurro spettacolare ed è piuttosto magro.
Quando si lasciano le mani, Valerie ha un sussulto, che Nathan nota e le sorride.
Alcune amiche di Valerie si rivolgono a lei e, una di loro, Kate, le dice:
<< Wow, è davvero carino. >>
Un’altra, Frances, le dice:
<< Ti ha detto che sei meravigliosa e bellissima. Pagherei perché un ragazzo me lo dicesse. >>
Un’altra ancora, Asia, le dice:
<< E ti ha anche sorriso. E poi hai visto come ti guardava? Hai fatto colpo Val, fidati. >>
<< State zitte, ragazze. Come faccio a fare colpo se sono brutta e grassa? >>
<< Val, ma stai scherzando? >> le domanda Kate.
<< Se tu sei brutta e grassa, io sono un orrore. >> le dice Frances.
<< Anch’io. Tu sei bellissima, Val. Anche Nathan te l’ha detto, e lui è un bel ragazzo, non un brutto, basso, grasso, sfigato e con gli occhiali. >> afferma Asia.
<< Mi stava prendendo per il culo, dai. >> salta su Valerie.
<< No, stava dicendo la verità. >> le dice Kate.
<< Ritorniamo a duellare, ragazzi! >> salta su la maestra.
Nathan si avvicina a Valerie, prima che qualcun altro lo faccia, e le dice:
<< Ti sfido. Voglio la rivincita. >>
<< Mi prendi per il culo, vero? >> gli chiede lei.
<< No, sono serissimo. Voglio davvero la rivincita. >>
<< Okay. >>
La maestra dà inizio ai duelli e tutti, prima d’iniziare, uniscono le spade, fanno il saluto con la spada e successivamente iniziano.
Tra un battito di spada e l’altro, Nathan inizia a parlare, dicendo:
<< Non ti stavo prendendo per il culo prima, sei davvero bellissima. >>
<< Smettila! >> esclama lei.
<< Giuro, Valerie, sei davvero stupenda. >> insiste lui.
<< Non so come tu faccia a vedermi stupenda perché io vedo tutt’altro. >>
<< Io vedo solo una giovane bellissima donna insicura, con dei bellissimi capelli e dei bellissimi occhi. >> le dice Nathan.
<< Io vedo solo una giovane donna insicura, brutta e anche grassa. Come puoi vedere l’opposto di quello che vedo io? >>
<< Perché tu vedi solo le ragazze finte, come le modelle, ed è solo questo il tuo esempio di bellezza e perfezione. >>
Valerie, con due colpi, toglie la spada a Nathan, che rimane fermo come un fesso. Avvicina la spada alla gola di lui e gli dice:
<< Nessun ragazzo mi ha mai detto che sono bellissima. Questo significa che ho ragione io. >>
Nathan abbassa lo sguardo per guardare la spada sotto il suo mento, la prende e la allontana, si avvicina a Valerie e la bacia. Dopo tre secondi, Valerie si allontana da lui e gli dà uno schiaffo in piena guancia sinistra.
<< Che cavolo fai? >> esclama lei.
<< Sono convinto che ti sia piaciuto. >>
Valerie ride e Nathan la guarda. Pensa che sia bellissima anche mentre ride, perché è naturale, non finge, non è obbligata a sorridere, lo fa di sua spontanea volontà.
Valerie smette di ridere all’improvviso e Nathan la sta ancora guardando.
<< Perché mi guardi così? >> gli chiede lei.
<< Così come? >>
<< Come mi stavi guardando due secondi fa. >>
<< Stavo pensando che sei bellissima anche quando ridi. >>
<< Smettila di dire che sono bellissima e raccogli la tua spada! >>
<< Prima o poi ti batterò, puoi starne certa. >> le dice lui.
<< Se sei convinto tu. >>

Finita la lezione, dopo essersi cambiati, Nathan aspetta Valerie fuori dallo spogliatoio delle ragazze.
<< Che cosa ci fai tu qui? >> gli chiede lei.
<< Ti stavo aspettando. Vuoi venire a prendere un frullato con me? >> le chiede Nathan.
<< Non ci pensare neanche. Puoi scordartelo. >>
Valerie va verso l’uscita della palestra e Nathan la segue.
<< Avanti, Val, vieni con me. Prendiamo un frullato e poi te ne vai a casa. >> ci riprova lui.
<< No, Nathan, non insistere. >>
<< Dimmi almeno il perché. >>
<< Perché tu non mi interessi. È facile da capire. >> risponde Valerie.
<< Sono sicuro che in realtà ti interesso almeno un po’. >>
<< Ti ho già detto di no e non insistere, per favore. Ciao. >> taglia corto lei.
Nathan si ferma e rimane immobile come un fesso, mentre Valerie cammina per raggiunge la fermata dell’autobus.

Dopo cena, Valerie va in camera sua e, mentre scorre la bacheca di Facebook, le viene in mente di cercare Nathan. Digita Nathan Holden e ne trova tantissimi.
Qualche minuto dopo, trova il Nathan Holden che sta cercando e scuriosa un po’ il suo profilo.
Poco dopo le sue sorelle entrano in camera, ma Valerie non le sente perché c’è la musica alta.
<< Chi è Nathan Holden? >> domanda Laurie.
Laurie le dà un colpetto sulla spalla e lei si volta e chiude subito il suo portatile.
Intanto Marcie ha abbassato il volume della musica dello stereo e le chiede:
<< Chi è quel ragazzo che stavi guardando? >>
<< Nessuno. >> risponde Valerie.
<< Come nessuno? Sputa il rospo. >> le dice Laurie.
Laurie cerca di alzare lo schermo del portatile, ma Valerie lo sta tenendo giù, ben stretto.
<< Dai, dicci chi è! È un tuo compagno di classe? Uno che hai conosciuto a scherma? >> ci riprova Laurie.
<< Laurie, smettila! >>
In aiuto di Laurie vengono le altre ragazze. Alice e Annie tengono bloccata Valerie per le braccia, e Laurie intanto apre il portatile.
<< Carino. >> dice Laurie, mentre scorre le foto profilo di Nathan.
<< Sì, è carino, Val. >> salta su Alice.
<< Vuoi dirci chi è, oppure vuoi che te lo facciamo dire con la forza, facendo tu sai cosa? >> le chiede Annie.
<< Okay, okay, ve lo dirò. >> dice Valerie.
Valerie fa una pausa e poi aggiunge:
<< È un ragazzo che ho conosciuto oggi a scherma e che mi ha detto che sono bellissima. >>
<< Beh, ha ragione. >> dice Laurie.
<< Già. >> dice Marcie.
<< Ha pienamente ragione. >> afferma Annie.
<< Ha capito tutto questo Nathan. >> salta su Alice.
<< Abbiamo duellato e l’ho battuto per ben due volte, però devo ammettere che è bravo. >> dice Valerie.
<< Wow, la cosa si fa sempre più interessante. Raccontaci di più. È successo qualcos’altro? >> le chiede Laurie.
<< In realtà sì. >>
<< Cosa? >> chiedono contemporaneamente Alice, Marcie, Laurie e Annie.
<< Mi ha baciata e mi ha chiesto di uscire alla fine della lezione. Uscire… andare a prendere un frullato, è diverso. >>
<< E tu come hai reagito dopo il bacio? E cosa gli hai risposto per uscire? >> le chiede Laurie.
<< Dopo il bacio gli ho dato uno schiaffo e per uscire gli ho detto di no. >> risponde Valerie.
<< Valerie, no! Ti lamenti sempre che non hai mai avuto un ragazzo, poi quando ti si presenta l’occasione, tu rifiuti? >> esclama Marcie.
<< Esatto. Sei una stupida, Val, lasciatelo dire. >> afferma Laurie.
<< Ma lui non mi piace. E poi le ragazze non si baciano così, come se nulla fosse. >>
<< Ma di che ti lamenti, scusa? Avrà la tua età, è carino e gli piaci. Cosa vuoi di più? Il principe azzurro, che neanche esiste? >> domanda Alice.
<< Ha un anno in più di me. Tre marzo 1997. >> dice Valerie.
<< Ha la mia età, allora. >> salta su Laurie.
<< Io se fossi stata in te, avrei accettato il suo invito. >> le dice Marcie.
<< Idem. >> dice Annie.
<< Anch’io, non c’è ombra di dubbio. >> dice anche Laurie.
<< Val, tesoro, il principe azzurro non esiste, e Nathan è davvero un ragazzo carino. Io ne approfitterei se fossi in te. Iniziate a conoscervi, ad uscire, e se vi trovate bene l’uno con l’altra, vi mettete insieme e poi se non va, pazienza. >> le consiglia Alice.
<< Ragazze, ma non m’interessa, non mi piace Nathan. Dice che sono bellissima, ma non è vero. >>
<< Ogni volta lo stesso discorso. >> salta su Marcie.
<< Già. >> dice Laurie.
<< Laurie, tu non sei da meno. Anche tu pensi di non essere bella. >> le dice Alice.
<< Ma è la verità. >>
< Ma se sei bellissima. >> le dice Valerie.
<< Sì, proprio uno splendore. >> afferma Laurie.
<< Alza la musica, Marcie! >> le dice Alice, avendo sentito una canzone che piace a tutte.
Marcie raggiunge lo stereo nel mobile accanto e alza il volume della musica e le sorelle si mettono a ballare e a cantare.

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Capitolo 4
*** Un weekend tra donne ***


4

Un weekend tra donne





È arrivato il weekend e tutte e sei le sorelle lo passeranno insieme. Alice, Marcie, Laurie, Valerie e Annie andranno a casa di Trixie alle 12. Trixie le porterà a Santa Monica con la macchina per fare un po’ di shopping, poi alle 16 andranno a fare la manicure e più tardi torneranno a casa di Trixie, si faranno belle e, dopo cena, andranno in un bar di Los Angeles.

Alle 12 in punto arrivano davanti alla palazzina dove abita Trixie e suonano il campanello.
<< Ci sei mancata tantissimo, Trixie. >> dice Alice, staccandosi da sua sorella maggiore, dopo averla abbracciata.
<< Mi siete mancate tantissimo anche voi, ragazze. >> risponde Trixie.
Le sorelle abbracciano di nuovo Trixie fortissimo che quasi la soffocano.
<< Ragazze, ragazze, sto soffocando! >> esclama lei.
Si allontanano da lei e poi Trixie dice loro:
<< Come siamo carine oggi. Annie, stai benissimo con le punte bionde. >>
<< Grazie. Tu invece sei sempre più bella ogni giorno che passa. >> risponde Annie.
<< No, voi lo siete. State diventando delle donne ed io non me ne sono neanche accorta. >> afferma Trixie.
<< Non ci siamo viste per circa due mesi, non è passato poi così tanto tempo. >> salta su Alice.
<< Sembra un’eternità per me. Ma in questi due giorni staremo insieme per tutto il tempo. Avanti, andiamo a fare un po’ di sano shopping! Muovete quei culetti e usciamo da qui! >>

Più tardi, mentre passeggiano con vari sacchetti in mano con dentro vestiti, cosmetici, accessori e tante altre cose, passano davanti all’Apple Store e si fermano a guardare dentro il negozio.
<< Oh cazzo! >> esclama Valerie improvvisamente.
<< Valerie? >> esclama Laurie, stupita.
<< C’è Nathan. >> dice Valerie, guardando dritto davanti a sé, dove c’è Nathan dentro il negozio, insieme a due ragazzi.
Alice, Marcie, Laurie e Annie, in coro, chiedono:
<< Dove? >>
<< Chi è Nathan? >> domanda Trixie, curiosa.
<< Laggiù. È con due suoi amici suppongo. >> risponde Valerie, indicando con il dito l’esatto punto in cui si trova Nathan.
<< Mi volete dire chi è questo Nathan? >> chiede Trixie.
Le ragazze sono impegnate a guardare Nathan e così Trixie fa lo stesso, ancora desiderosa di sapere chi è Nathan.
<< Ragazze, allora? Chi è Nathan? È il tuo ragazzo, Val? Perché non mi hai detto che hai un ragazzo? >> domanda Trixie.
<< Non è il mio ragazzo, Trixie. L’ho conosciuto giovedì a scherma. Ti spiego meglio mentre stiamo mangiando. >> risponde Valerie.
<< No, tu mi spieghi adesso. Avanti, sputa il rospo, sorella! >>
Le ragazze sono intente a guardare Nathan dentro il negozio, mentre Trixie sta aspettando una risposta dalla sorella.
<< Valerie Victoria McHope, sputa il rospo, subito! >> esclama Trixie.
Valerie si volta verso la sorella e inizia a raccontarle tutto.

Verso le 21 passate, le sorelle si stanno tutte preparando a casa di Trixie.
<< Trixie, non so come truccarmi. Non mi sono mai truccata molto. >> esclama Valerie.
<< Io direi di osare con un po’ di matita viola sugli occhi, visto che hai un vestito viola. >> risponde Trixie.
<< Okay. >>
<< Mettiti a sedere sulla sedia davanti allo specchio. >> le dice Trixie.
Mentre Valerie è seduta sulla sedia, Trixie fruga tra i suoi trucchi e trova la matita viola. Trixie trucca gli occhi di Valerie e intanto canticchia qualcosa.
Annie si avvicina alle due sorelle, dopo aver indossato un vestito rosa antico con le paillettes a maniche corte, e chiede:
<< Trucchi anche me, Trix? >>
<< Certo, tesoro, però a te truccherò un po’ meno. >>
<< Okay. >>
Circa cinque minuti dopo, Trixie toglie le mani dal viso di Valerie e, guardandola, le dice:
<< Fatto. Sei perfetta, Val. >>
Valerie si guarda subito allo specchio, rimanendo a fissarsi il viso per qualche secondo, e poi dice:
<< Mi piace la matita viola. Grazie, sorellona. >>
Valerie si alza, abbracciando e poi dando un bacio sulla guancia sinistra della sorella.
<< Avanti un’altra. >> esclama Trixie.
Annie si siede sulla sedia e Trixie le chiede:
<< Vuoi anche il fard? >>
<< Sì sì. >>
Trixie prende una matita nera che applica dentro l’occhio, prima su quello sinistro e poi su quello destro, e in seguito le mette un po’ di mascara nero. Successivamente le mette un po’ di fard sulle guance e, infine, un lucidalabbra rosato.
<< Fatto. Stai benissimo, Ann. >> esclama Trixie.
Annie si guarda allo specchio e mette le labbra a bacio per guardarsi il lucidalabbra e poi sorride, e si volta prima a destra e poi a sinistra.
Laurie, con indosso una maglietta a maniche corte con stampe azteche e dietro nera, e una gonna blu a vita alta, si avvicina alla sorella e le dice:
<< Stai davvero benissimo, Annie. >>
Marcie, che si sta pettinando i capelli, e ha indosso un vestito piuttosto scollato e con le spalline sottili, con la parte del top con delle paillettes color oro, e la parte della gonna nera, le chiede:
<< Vuoi acconciarti i capelli, Ann? >>
Annie si guarda allo specchio e si tocca i capelli e scuote piano la testa.
<< No no, direi che vanno benissimo così. >> risponde Annie.
<< Okay. >>
Alice, invece, con un indosso un vestito leopardato molto corto, si sta mettendo il lucidalabbra, e chiede:
<< Quando andiamo, Trix? >>
Trixie, che si sta infilando un vestito color porpora e ai lati dei ricami neri e senza spalline, che le lascia vedere la sua quarta piena di seno, risponde:
<< Direi tra dieci-quindici minuti massimo. >>
<< Okay. >>

Quando arrivano nel bar, Trixie va dritta verso la postazione del dj e si salutano con un abbraccio.
<< Sono le mie sorelle, Jack! >> esclama lei.
Le ragazze sorridono al dj e Trixie dice:
<< Alice, Laurie, Valerie, Marcie e Annie. Lui è Jack, ragazze, il dj. >>
Jack stringe la mano alle ragazze, una dopo l’altra, e lo salutano, andando verso il bar.
<< Volete qualcosa da bere? Fino a mezzanotte è gratis. >> chiede Trixie.
<< Io sì, prendo qualcosa di analcolico. >> risponde Alice.
<< Anch’io. >> risponde anche Marcie.
<< Laurie, Val, Annie? >> chiede Trixie.
<< Analcolico, alla frutta magari. >> risponde Annie.
<< Anch’io. >> risponde anche Valerie.
<< Sì, anch’io. >> risponde infine Laurie.
Mentre sorseggiano i loro drink sugli sgabelli del bar, le ragazze si guardano intorno.
<< È carino qui, mi piace. >> esclama Marcie.
<< Io ci vengo spesso ed è vicino a casa e al campus. >> risponde Trixie.
<< Sì, è davvero carino questo posto. >> concorda Alice.
Trixie beve tutto d’un fiato il drink, appoggia il bicchiere sul bancone, salta giù dello sgabello ed esclama:
<< Eccomi! Io sono pronta per ballare. Chi si unisce a me? >>
Alice finisce il suo drink, appoggia il bicchiere sul balcone e salta giù dallo sgabello, proprio come ha fatto Trixie prima, e risponde:
<< Io! >>
Si uniscono a loro le altre sorelle e tutte e sei iniziano a ballare.
Durante la serata, ridono, si fanno delle foto, vengono fatte loro delle foto con una macchina fotografica professionale, bevono, parlano con dei ragazzi e con il dj, e molto altro.

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Capitolo 5
*** Il periodo della vita tanto atteso ***


5

Il periodo della vita tanto atteso





È iniziata una nuova settimana (l’ultima di agosto) e ciò significa che Trixie inizierà l’ultimo anno di college, mentre Alice il primo.
Lunedì 27 agosto, alle 7 di mattina le sorelle si svegliano, compresi i signori McHope. Laurie, Valerie e Annie andranno a scuola, come tutte le mattine, con Marcie in macchina, mentre i signori McHope accompagneranno Alice alla Pepperdine.
Le sorelle entrano in camera di Alice e, sulla soglia della porta, Marcie le chiede:
<< Sei pronta, Ali? >>
Alice, che sta controllando se ha preso tutto, si volta verso la porta e risponde:
<< Quasi. >>
Guarda le sue sorelle con nostalgia, come se, ancora prima di partire, già sentisse la loro mancanza.
<< Ci mancherai tantissimo. >> salta sy Marcie.
Marcie si avvicina ad Alice e la abbraccia. Laurie, Valerie e Annie la seguono e anche loro abbracciano la sorella.
<< Avanti, ragazze, sto andando solo al college, a dieci minuti da qui. Potrete venirmi a trovate quando volete. >> dice Alice.
<< Ma non vivrai più con noi, non potrai più darci dei consigli, avrai tanto da studiare e conoscerai delle persone nuove e magari avrai anche un ragazzo. >> risponde Marcie.
<< Dai, Marcie, non è la fine del mondo. Anche tu il prossimo anno sarai nella mia stessa situazione. Tutte lo sarete più avanti. >>
<< Già. >> afferma Laurie.
<< E speriamo di rimanere tutte in zona, perché non potrei sopportare di avervi a tanti chilometri da casa. >> salta su Valerie.
<< Neanch’io. >> dice Annie, con sguardo triste.
<< D’ora in avanti sarà Marcie la vostra sorella maggiore. Lei potrà darvi tantissimi consigli, perché so che ne è capace. Certo, finché anche lei non andrà al college. >> afferma Alice.
Marcie le sorride e la stringe ancora più forte.
<< Prometti che ci manderai mail, ci sentiremo su whatsapp, per messaggio, su Skype… >> dice Laurie.
<< Ve lo prometto, ragazze. Vi voglio un mondo di bene. >> confessa Alice.
Marcie, Laurie, Valerie e Annie, contemporaneamente, rispondono:
<< Anche noi. >>
 
Arrivati alla Pepperdine, Alice inizia a guardarsi intorno. Il panorama è qualcosa di meraviglioso. Il campus è sulle colline e si affaccia sull’Oceano Pacifico. C’è del verde ovunque, e gli edifici sono bianchi con i tetti con le tegole rosse. C’è una piscina, un campo da baseball, un campo per praticare calcio e la corsa, nove campi da tennis, un anfiteatro all’aperto, una cappella, una biblioteca, l’Alumni Park, con tanto di due laghetti, e altri dieci campi da tennis, e molto altro ancora.
È un sogno per qualsiasi studente universitario poter studiare alla Pepperdine.
Mentre girano per il campus, Alice si guarda intorno e vede moltissime matricole, come lei, insieme ai propri genitori. Cerca di sorridere a tutti, sia ragazzi che ragazze, e incontra i loro sguardi impauriti e speranzosi d’iniziare l’università nel modo migliore possibile.
L’università è un modo di riiniziare da capo, di farsi nuovi amici, d’incontrare nuovi amori, e di fare tante nuove esperienze.

Dopo aver preso la chiave per la stanza, Alice e i signori McHope si recano nell’edificio, dove si trova la camera di Alice, la Conner House, che condividerà con un’altra matricola. Quando arrivano davanti alla stanza, la porta è già aperta e dentro ci sono delle persone. Un’altra matricola insieme ai suoi genitori.
Una ragazza alta, mora, con i capelli lunghi e gli occhi marroni sta sistemando i suoi vestiti nell’armadio mentre parla con un signore e una signora.
Alice, sulla soglia della porta, guarda per un attimo la stanza, controllando prima che il numero sopra la porta sia giusto, poi entra e dice:
<< Ciao. >>
La ragazza si volta subito e le sorride. Alice le porge la mano e le dice:
<< Alice, piacere. >>
La ragazza gliela stringe, sorridendo ancora, e risponde:
<< Terry. >>
I signori McHope, che erano entrati nella stanza poco dopo Alice, sorridono ai genitori di Terry.
<< Sei agitata? >> chiede Terry ad Alice.
<< Sì, un po’ sì. Tu? >>
<< Assolutamente sì. >>

Un’oretta dopo, tutti gli studenti del primo anno sono nell’anfiteatro insieme ai genitori. Il preside della Pepperdine si presenta alle matricole e ai loro genitori e spiega loro alcune cose.
Dopo il pranzo, nel primo pomeriggio, alcuni studenti dell’ultimo anno, fanno da guide per il campus alle matricole e ai loro genitori.
Quando i genitori di Alice e quelli di Terry se ne vanno, le due ragazze tornano nella loro camera.
<< E ora cosa facciamo? >> domanda Terry.
<< Potremmo… esplorare. Potremmo andare nella sala comune a chiacchierare un po’, magari conosciamo anche qualcuno. >>
<< Tipo dei ragazzi. >>
<< Esatto. >>
Nel raggiungere la sala comune del dormitorio al primo piano, le ragazze incrociano parecchie persone, sia ragazzi che ragazze.
Mentre Alice si guarda intorno, con la mente assente, si scontra con qualcuno. È un ragazzo alto, magro, biondo con i capelli corti e con gli occhi marroni. Il ragazzo, scocciato, dopo averla squadrata dalla testa ai piedi, le dice:
<< Guarda dove metti i piedi! >>
<< Scusami. >> dice lei, intimorita.
Prima di girare i tacchi e si scomparire, il ragazzo la guarda un’altra volta e, dopo aver guardato anche Terry, se ne va.
<< Com’è stato maleducato. >> salta su Terry.
<< Già. >>
<< Però ti ha squadrato dalla testa ai piedi, ci hai fatto caso? >>
<< Sì. >>
<< Può essere considerato un ragazzo carino? >>
<< Beh… sì, perché no. >>

Dalle 21 in poi, nei dormitori dove alloggiano le matricole, tra cui quello dove alloggia anche Alice, le porte saranno aperte per una festa.
<< Pronta per aprire la porta? >> chiede Alice.
<< Sì. Vai. >> le risponde Terry.
Alice apre la porta e c’è già un sacco di gente nei corridoi. Passano due ragazzi carini che le sorridono e lei sorride loro.
Poco dopo qualcuno inizia a entrare nella stanza, e Alice e Terry si scambiano un sorriso d’intesa.
Alice si affaccia in corridoio e vede passare lo stesso ragazzo con cui si era scontrata nel pomeriggio. Il ragazzo percorre una parte di corridoio e poi si ferma a parlare con due ragazze.
Terry si affaccia accanto a Alice e le chiede:
<< Chi c’è? >>
<< Lo stesso ragazzo di oggi pomeriggio. >>
Terry guarda nella stessa direzione in cui sta guardando Alice e risponde:
<< Sì, è lui. >>
<< Dici che dovrei andarci a parlare? >> le chiede Alice.
<< Dipende. >>
<< Da cosa? >>
<< Dipende se ci vuoi parlare o no, dipende se lo vuoi conoscere o no. >>
<< A dire la verità non lo so neanch’io. >>
<< Io ci andrei a parlare. >>
Alice non fa neanche in tempo ad andare da quel ragazzo che lui passa davanti a loro, guardandole.
<< È appena… >> afferma Terry.
<< L’ho visto. >>
Alice lo guarda allontanarsi e un attimo dopo esclama:
<< Basta! Vado da lui e ci parlo. >>
<< Brava. >>
Alice esce in corridoio e raggiunge il ragazzo.
<< Hey! >> esclama Alice.
Lo chiama di nuovo e gli tocca un braccio, così lui si volta subito.
<< Ciao. >>
Alice gli porge la mano e gli dice:
<< Piacere, Alice. >>
<< Shane. >> risponde lui, stringendole la mano e squadrandola.
<< Sei anche tu una matricola, quindi? >> gli chiede lei.
<< Già. Sto in questo dormitorio. >>
<< Anch’io. Ti ricordi di me? Ci siamo scontrati oggi pomeriggio. >>
<< Sì sì, mi ricordo di te. Eccome se mi ricordo. >>
Alice gli sorride e lui le propone di spostarsi in una delle stanze.
<< In che liceo hai studiato? >> le chiede lui.
<< Malibu High. Tu? >>
<< Pali High. >>
<< Ah, sei di Pacific Palisades. >>
<< Sì. >>
Nessuno dei due dice una parola e si guardano intorno, poi Alice gli chiede:
<< Che facoltà hai scelto? >>
<< Comunicazioni. Tu? >>
<< Lingue. >>
<< Ah, wow. E che lingue studierai? >>
<< Francese, tedesco e spagnolo. >>
<< Wow. Io non andavo benissimo in francese, ma con lo spagnolo me la cavavo molto. È una bellissima lingua. >>
<< È vero, piace molto anche a me. >>
Shane le sorride e le guarda i capelli, le labbra e gli occhi.
<< Io personalmente non vedevo l’ora di venire qui, non so te. Questo è il periodo della vita tanto atteso. Sai quando senti tanto parlare di una cosa e non vedi l’ora di farla? Oppure tutte quelle volte che hai sentito parlare dell’università ed eccoti qui finalmente? >> domanda Alice.
<< Capisco, anch’io non vedevo l’ora. Mio fratello si è laureato qui lo scorso giugno e sono venuto alla sua laurea con i miei. È stato… fantastico. Mi parlava sempre così bene di quest’università che ho deciso di venirci anch’io e… eccomi qui. >>
<< Mia sorella si laurea il prossimo giugno, invece. Anche lei ne parla sempre così bene. Hai solo un fratello? >>
<< Sì, di quattro anni più grande. Tu? >>
<< Ho cinque sorelle. La maggiore, Trixie, di quasi ventun’anni, io, Marcie di quasi diciassette anni, Laurie di quindici, Valerie di quattordici e Annie di dodici. >> risponde Alice.
<< Wow, siete in tantissime. Di sicuro non vi annoiate in famiglia. >>
<< No, infatti. È bellissimo avere così tante sorelle. >>
<< Posso immaginarlo. Io e mio fratello siamo molto legati. >>
Shane e Alice continuano a parlare per la maggior parte della festa, ma poi lui se ne va e lei ritorna da Terry.

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Capitolo 6
*** Le cose da fare e non fare al primo appuntamento ***


6

Le cose da fare e non fare al primo appuntamento




Il giorno dopo, Laurie sta passeggiando con Prince nei pressi del Malibu Equestrian Park. Sente chiamare il suo nome da dietro, si ferma e si volta. Jonah sta venendo verso di lei sopra la sua cavalla bianca, Blaze.
<< Jonah! >> esclama Laurie.
<< Ciao. >> la saluta lui.
<< Come va? >> le chiede lui, dopo averla raggiunta.
<< Bene. Tu? >>
<< Bene bene. >>
Laurie e Jonah si guardano per alcuni secondi e poi Laurie accarezza Prince sulla testa.
Jonah la sta ancora guardando e si vede che è impaziente di dire o fare qualcosa.
<< Senti, Laurie… ti andrebbe di uscire con me uno di questi giorni? >> le chiede lui, improvvisamente.
Laurie smette subito di accarezzare Prince, si volta verso Jonah e gli risponde:
<< Sì. Quando? >>
<< Venerdì o sabato, quando preferisci tu. >> le risponde lui.
<< Venerdì va bene. >>
<< Okay, allora vada per venerdì sera. >>
<< Dove pensavi di andare? >> gli chiede lei, curiosa.
<< Potremmo andare al cinema e andare da Starbucks dopo. Sono molto vicini. >>
<< Sì, perché no. A che ora? >>
<< Alle sette? >>
<< Va bene. >>

Tre giorni dopo, venerdì 31 agosto, nel pomeriggio, Laurie è un po’ agitata per il suo primo appuntamento con Jonah.
<< Questo o quello azzurro? Non so decidere, Val. >> chiede Laurie a sua sorella Valerie.
Valerie guarda i due vestiti stesi sul letto di Laurie e qualche secondo dopo dice:
<< Quello a pois. >>
<< Sicura? >>
<< Sì. Quello azzurro è più per il giorno. >>
<< Okay, vada per questo a pois allora. >>
Laurie indossa il vestito nero con i pois bianchi, con le spalline larghe e con un Peter Pan collar bianco.
<< Sì, ti sta benissimo. >> afferma Valerie.
Laurie va in bagno per truccarsi e si mette un po’ di fard, matita e mascara nero e un lucidalabbra trasparente.
<< Sto bene, vero? >> chiede Laurie.
<< Sei bellissima, Laurie. >>
<< Non è vero, tu lo sei. >> le dice Laurie.
<< Smettila! >>
<< Smettila tu! >>
Marcie improvvisamente arriva nel bagno ed esclama:
<< Smettetela tutte e due! >>
Laurie, Valerie e Annie si mettono a ridere e poi Laurie dice:
<< Sono un po’ agitata, ragazze. Non so bene come comportarmi con Jonah. >>
<< Sii semplicemente te stessa, tesoro. >> le consiglia Marcie.
<< E se non gli piaccio? >>
<< Se ti ha chiesto d’uscire un motivo ci sarà, Laurie. >> le dice Valerie.
<< Infatti. Credo che tu gli piaccia eccome, Laurie. >> salta su Annie.
<< Lo credo anch’io. >> concorda Marcie.
<< E se faccio una brutta figura? >> chiede Laurie.
<< Vieni qui. >> dice Marcie, prendendo per mano Laurie.
Tornano in camera e si siedono sul letto. Valerie e Annie le seguono e ascoltano Marcie parlare, sedendosi accanto alle due sorelle.
<< Ascoltami, tesoro, adesso ti do alcuni consigli che mi diede Alice per il mio primo appuntamento. Allora: non essere troppo seria, perché a nessuno piacciono i musoni, e già ci sarà un po’ d’imbarazzo, in più se starai seria, sarà ancora peggio. Parla del più e del meno, insomma. Poi, non raccontare troppe cose su di te subito, perché uno, così avrai finito le cose da dire e, due, lui sarà annoiato. Chiedigli qualcosa di lui, della sua famiglia, dei suoi hobby, sogni e cose del genere. Non essere troppo precipitosa, non programmare subito un altro appuntamento anche se vedi che lui è a suo agio, si diverte, gli piaci, insomma. Ad esempio, se vedi che lui ti bacia, se vuoi, ti fai baciare, altrimenti no e gli spieghi il perché in modo gentile. Altre piccole cose: arriva in ritardo di cinque anche dieci minuti, così aumenterà il desiderio. Se ti chiede di andare a casa sua, digli di no, ma non credo succederà anche perché lui ha solo un anno in più di te. Con questo… direi basta. >>
<< Okay, credo di aver capito tutto. Non devo essere troppo seria, non devo raccontare troppe cose su di me e non devo essere troppo precipitosa. E inoltre devo ritardare cinque-dieci minuti e non devo accettare un suo eventuale invito a casa, ma non credo succederà. >>
<< Esatto, brava. >>

Alle 19:10 Laurie arriva davanti al cinema, dove Jonah la sta già aspettando.
<< Ciao. >> lo saluta lei.
<< Ciao. Sei venuta in autobus? >> le chiede lui.
<< No no, mi ha accompagnato mia sorella in macchina. >>
<< Entriamo? >>
<< Sì. >>
Finito il film, Laurie e Jonah vanno allo Starbucks. Si mettono a sedere da un tavolino fuori e iniziano a chiacchierare.
<< Come ti sta andando la scuola? >> le chiede Jonah.
<< Bene bene, abbiamo appena iniziato. Non abbiamo ancora fatto una verifica. A te? >>
<< Bene anche a me. >>
<< Hai già una mezza idea sull’università che frequenterai? >> gli chiede Laurie.
<< A dire la verità? No. Ancora non ho nessun’idea in testa. Quest’anno è appena iniziato e ho ancora metà del prossimo per decidere, quindi per il momento non so dove voglio andare e se ci voglio andare. >> risponde Jonah.
<< Ah, capisco. Infatti, io non ci ho pensato molto. Trixie e Alice vanno entrambe alla Pepperdine, e credo ci andrà anche Marcie il prossimo anno. >>
<< Qui in zona c’è sempre l’UCLA. Mio cugino ci va. >> dice lui.
<< Già. Anche l’UCLA dev’essere un’ottima università. >>
<< Sì, lui dice che lo è. >>
Jonah beve un sorso della sua bevanda rinfrescante alle more e le chiede:
<< Oltre all’equitazione, hai altre passioni, hobby? >>
<< Niente di particolare. Leggo, ascolto la musica, cose normalissime. Tu? >>
<< Il baseball. Gioco nella squadra della nostra scuola. >> risponde Jonah, fiero di se stesso.
<< Ah, non lo sapevo. Quando iniziate? >>
<< In marzo. Lo facciamo solo di primavera. >>
<< Ah, okay, pensavo aveste già iniziato. >>
<< No no. Sai… mi farebbe molto piacere se tu venissi a vedermi giocare. Potresti essere il nostro portafortuna.”
Laurie gli sorride e dice:
<< Verrò. >>
Jonah le sorride e Laurie beve un sorso del suo Frappuccino con panna e caramello.
Durante il resto della serata, Laurie e Jonah continuano a parlare del più e del meno.
L’appuntamento è andato bene e non c’è stato quasi per niente imbarazzo tra di loro, ma non si sono messi d’accordo per un altro appuntamento.

Il giorno dopo, quando Laurie si sveglia e scende in cucina a fare colazione, le sue sorelle le chiedono tutti i dettagli dell’appuntamento.
<< Allora, com’è andata? >> le domanda Valerie.
<< Avanti, racconta, Laurie. >> la sprona Annie.
<< Su, sputa il rospo, sorella. >> insiste Valerie.
<< Okay, okay, state calme, ragazze, ora vi racconto tutto. >> dice Laurie.
Mentre Laurie racconta cos’è successo, Valerie e Annie l’ascoltano con assoluta attenzione e con occhi sognanti, desiderose di provare anche loro lo stesso molto presto.
<< Quindi non vi siete accordati per un altro appuntamento? >> le domanda Valerie.
<< No, per il momento no. Infatti, non so bene se gli piaccio o no. >> risponde Laurie.
<< Ma se non gli piaci, allora perché ti avrebbe chiesto di uscire? Non avrebbe senso, no? >> chiede Annie.
<< No, infatti, ma forse voleva solo conoscermi un po’ di più e ha visto che non gli piaccio, quindi non usciremo mai più. Ho questa sensazione qui. >>
<< Non dire così, Laurie. Secondo me gli piaci eccome. Forse non vuole solo fare le cose troppo in fretta. >> afferma Valerie.
<< Esatto. Val ha ragione. >> concorda Annie.
<< Sinceramente sono un po’ confusa. Quando l’ho visto a scuola, il giorno dopo averlo incontrato per la prima volta, mi ha detto che era contento che andassimo nella stessa scuola, così ci saremmo visti di più. E ci siamo visti anche quello stesso pomeriggio al Malibu Equestrian Park. Insomma, pensavo di interessargli almeno un po’, invece mi sa che mi sbagliavo di grosso. È così carino e gentile, cavolo. >> afferma Laurie.
<< Dai, non farne un dramma, Laurie. Vedrai che alla fine ti stai solo sbagliando e tu gli piaci molto. >> le dice Annie.
<< Esatto. Non abbatterti, tesoro. Ti stai solo sbagliando, ne sono sicura. Pensala così: almeno Jonah non è invadente come Nathan, almeno lui rispetta i tuoi spazi. >> le dice Valerie.
<< Anche troppo direi. Avrei voluto che dicesse o facesse qualcosa per farmi capire che gli piaccio davvero. >>
<< Dai, ora smettila e inizia a fare colazione. >> le consiglia Annie.
<< D’accordo. >>

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Capitolo 7
*** È inutile che insisti ***


7

È inutile che insisti





Il martedì della settimana successiva, il 4 settembre, Valerie va alla lezione di scherma.
Appena vede Nathan, è piuttosto scocciata e sbuffa. Lui la nota e le sorride, e lei ovviamente non ricambia il sorriso.
<< Ti ha sorriso, hai visto? >> le domanda Asia, una sua amica.
<< Sì, ho visto. >>
<< Io ci farei un pensierino se fossi in te, Val. È davvero carino. >> le dice Frances, un’altra sua amica.
<< Concordo con Frances e Asia. Prova a uscirci, Val, e se vedi che proprio non ti piace glielo dici e stop. >> afferma Kate.
<< Ma so già che non mi piace, ragazze. Perché dovrei provarci comunque? >>
<< Tentar non nuoce, si dice. >> esclama Kate.
<< Esatto. Tentar non nuoce, Val. >> dice Asia.
<< Tentar non nuoce. >> concorda anche Frances.
<< Finitela, vi prego! Non voglio uscirci e basta. Usciteci voi se proprio vi piace. >> esclama Valerie.
<< Oh, ci uscirei eccome, Val, ma a lui piaci tu. >> risponde Frances.
<< Già. >> dice Asia.
<< Esatto. Gli piaci tu, Val, solo e soltanto tu, e si vede lontano un chilometro. >> concorda Kate.
<< Siete snervanti, veramente. Ora mi allontano, così forse la smettete. >> esclama Valerie.
Valerie si allontana da Asia, Frances e Kate e la maestra inizia a parlare, dicendo di cominciare il riscaldamento.
Nathan si mette di fronte a Valerie e, tra un movimento della spada e l’altro, le chiede:
<< Come stai? >>
<< Sto bene. Come vuoi che stia? >>
<< Come siamo acide oggi. >> le dice lui.
<< Sei tu che mi fai diventare acida, Nathan. >>
<< Mi piace quando dici il mio nome. >> dice lui.
<< Potresti smetterla di tormentarmi, per favore? Mi stai scocciando e non poco. >> esclama Valerie.
<< Perché dici questo, Valerie? So di piacerti almeno un po’, so che sei attratta da me almeno un po’, non puoi negarlo. >>
<< Non sono per niente attratta da te, ti sbagli di grosso. >> confessa lei.
<< Avanti, prendiamoci un frullato domani pomeriggio! Ti prego. >> propone Nathan.
<< È inutile che insisti. Quante altre volte dovrò dirti di no prima che tu lo capisca? >>
Valerie si ferma e abbassa la spada. Anche Nathan abbassa la spada e si avvicina a Valerie. Si toglie la maschera e la guarda negli occhi.
<< Prima o poi riuscirai a capire che ti piaccio. Sappi che non vado da nessuna parte, rimango sempre qui. Ti aspetterò Val. >> le dice lui.
<< Non chiamarmi Val. >>
La maestra si accorge che Nathan e Valerie hanno smesso di allenarsi e li rimprovera.
<< Scusami, piccolina. >> le dice lui.
Valerie lo fulmina con gli occhi e, quando riprendono il riscaldamento, gli dice:
<< Questa me la paghi. >>
In quattro e quattr’otto iniziano a duellare e si spostano per tutta la palestra.
Quando Valerie è riuscita a togliere la spada a Nathan, gliela punta dritta nel petto e gli dice:
<< Smettila di starmi intorno, smettila di fare qualsiasi cosa! Lasciami in pace! >>
Valerie si toglie la maschera e se ne va, diritta verso gli spogliatoi.
Nathan rimane fermo immobile e la guarda andare via, insieme al resto delle persone.
<< Wow! >> esclama lui, ancora un po’ scioccato per la reazione di Valerie.
Le tre amiche di Valerie sono stupite dal suo comportamento, come gli altri presenti nella palestra.
<< Ma dov’è andata? >> chiede Asia.
<< Ah, non lo so. >> risponde Frances.
<< Ma perché ha reagito così? >> chiede invece Kate.
La maestra dice alla classe di continuare, mentre lei va a parlare con Valerie. La trova nello spogliatoio delle ragazze, seduta su una panca, con le braccia intorno alle gambe e la testa appoggiata sulle ginocchia. La signora Norton, la maestra, si siede accanto a lei e le chiede:
<< Valerie, cos’è successo? >>
<< Non ne voglio parlare signora Norton. >> risponde Valerie.
<< Ti sta antipatico Nathan? Ti ha fatto qualcosa? >>
<< M’importuna sempre e dice che gli piaccio, ma a me lui non piace e lui questo non lo vuole capire, non lo capirà mai. >>
<< Ma almeno gli hai fatto capire che non sei interessata a lui? >>
<< Sì, gliel’ho fatto capire in tutti i modi, ormai. >>
Intanto, appena fuori dallo spogliatoio, Nathan si è appoggiato al muro per ascoltare.
<< E lui proprio non si rassegna? >> le domanda la signora Norton.
<< No, non vuole capirlo. È già la seconda volta che mi chiede di andare a prendere un frullato con lui, e per la seconda volta gli ho detto di no. Mi sta scocciando molto signora Norton. >>
<< Mi dispiace, Valerie. È un peccato che non ti piaccia però, perché Nathan è davvero un ragazzo carino, e sembra che avete praticamente la stessa età. >>
<< Ha un anno in più di me. >> dice lei.
<< Come lo sai? >>
<< Ho guardato sul suo profilo di Facebook. >>
<< Ah. Addirittura? Allora vuol dire che un po’ sei interessata a lui. Sei stata curiosa di vedere il suo profilo di Facebook, questo vuol dire qualcosa. >>
<< No, ero solo curiosa di scoprire quanti anni ha. >>
<< Appunto. >>
La signora Norton fa una pausa e poi le dice:
<< Senti Valerie, forse neanche tu te ne rendi conto, ma è probabile che lui ti piaccia. Quando ero un’adolescente, odiavo un ragazzo, ma poi pian piano è iniziato a piacermi e, dopo essere usciti alcune volte, ci siamo messi insieme. È difficile credere che, una persona che non hai mai sopportato, possa improvvisamente piacerti. E potresti persino innamorarti di lui. >>
<< Quindi lei mi sta dicendo che in realtà, anche se io non lo sopporto, è probabile che mi piaccia? Ma è impossibile. >> afferma Valerie.
<< Fidati, è possibile. Non è sempre detto che sia così, però può succedere. >>
<< Preferisco credere che non sia così. >>
<< D’accordo, fai come vuoi. Ora torniamo di là, dai. >>
Nathan corre via e ritorna in palestra, facendo finta di niente.

Durante il resto della lezione, Nathan non rivolge minimamente la parola a Valerie e non la degna di uno sguardo. Ogni tanto lei lo guarda, ma è come se lui l’avesse eliminata dal suo raggio visivo.
Alla fine della lezione, tutti vanno negli spogliatoi per cambiarsi.
<< Come mai Nathan non ti ha più guardato e parlata dopo che gli hai fatto quella scenata? >> chiede Frances.
<< Non lo so. È molto strano, infatti. Forse ha capito che mi sono davvero stancata di lui. >>
<< Forse. >> dice Asia.
<< Meglio no? Non è quello che volevi? >> le chiede Kate.
<< Sì, infatti, sono tranquillissima. >>
Nello spogliatoio dei ragazzi, intanto, alcuni di loro chiedono qualcosa a Nathan.
<< Nathan, come mai hai mollato la presa su Valerie? >> gli chiede Tim.
<< Già. Come mai? Le eri sempre appiccicato, e da quando ti ha fatto quella scenata davanti a tutti, tu non l’hai più neanche degnata di uno sguardo. >> salta su Andie.
<< Ho sentito quello che diceva alla signora Norton. >>
<< Cioè? >> domanda Andie.
<< Che non le piaccio, che non capisco che non lei non è interessata a me. Poi la signora Norton le ha spiegato una cosa che le è successa quando era un’adolescente. Odiava un ragazzo, che poi è iniziato a piacerle, e sono usciti e si sono anche messi insieme. Valerie però ha detto che è impossibile e che preferisce credere che non sia così. Così ho pensato di evitarla del tutto, come se non ci fosse, per vedere se sarà lei a cercarmi. Anche perché mi ha cercato su Facebook per vedere quanti anni ho. >> risponde Nathan.
<< Astuto. >> dice Andie.
<< Già, ingegnoso. In effetti, ti ha guardato alcune volte. >> dice Tim.
<< L’ho notato. >>
<< Secondo me dopo un po’ che non la consideri più, vedrai che verrà lei da te. >> gli dice Andie.
<< Lo spero. Lei mi piace davvero. >> confessa Nathan.
<< Davvero davvero? >> gli chiede Andie.
<< Sì. È una ragazza bellissima ed è speciale per me. >>
<< Bella è bella. >> concorda Tim.
<< Sì, è davvero un bel bocconcino. >> concorda anche Andie.
Nathan, Andie e Tim ridono tutti e tre insieme e quest’ultimo aggiunge:
<< Quindi te la faresti? >>
<< Assolutamente sì. Certo, se lei lo vorrà e quando lo vorrà, ovviamente. Per me è una cosa seria, ci tengo davvero a lei. >> risponde Nathan.
<< Non ti facevo così romantico, amico. >> afferma Tim.
<< Neanch’io. >> dice Andie.
<< Lo nascondo un po’ questo mio lato. >> confessa Nathan.
<< In fondo non c’è niente di male a essere un po’ romantici. Alle ragazze poi piace. >> dice Tim.
<< Assolutamente sì. La mia ragazza ama quando le porta le rose rosse. >> esclama Andie.
<< Già, ce l’hai raccontato a San Valentino. >> dice Nathan.
<< È stata talmente felice che si è commossa. >> continua Andie.
<< Sai come colpire le donne, amico. >> esclama su Tim.
Nathan, Andie e Tim si guardano tra di loro e scoppiano in una fragorosa risata.

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Capitolo 8
*** Non posso più trattenermi ***


8

Non posso più trattenermi





Mercoledì 5 settembre, alle 14, nella palestra della Pepperdine, ci sono le selezioni per entrare nella squadra femminile di pallavolo, e Alice proverà ad entrare.
Prima di entrare in campo, fa amicizia con alcune ragazze che, come lei, vogliono poter entrare nella squadra.
Quando viene chiamato il suo nome, fa un respiro profondo e si posiziona davanti alla coach Matthies, alla caposquadra e alla vice caposquadra. Le fanno fare alcuni esercizi base della pallavolo e, dopo circa dieci minuti, la ringraziano e la fanno andare via. Saluta le ragazze con cui ha parlato prima e poi esce dalla palestra.
Per tornare al suo dormitorio, passa accanto alla piscina e vede che ci sono dei ragazzi in acqua, e tra di loro nota Shane, il ragazzo che ha conosciuto il primo giorno di università. Si ferma a osservare incuriosita e appena lo vede guardare dalla sua parte, lo saluta. Lui le sorride e le fa cenno di raggiungerlo.
<< Che ci fai da queste parti? >> le chiede Shane.
<< Sono appena stata in palestra per le selezioni per entrare nella squadra femminile di pallavolo. Spero tanto che mi prendano. >> risponde lei.
<< Ah. Giochi a pallavolo? >>
<< Sì, ero anche nella squadra del mio liceo per tutti i quattro anni. >>
<< Wow. Allora vedrai che ti prenderanno. >>
Alice gli sorride e si guarda intorno, poi gli chiede:
<< Tu, invece, perché sei qui in piscina? >>
<< Per le selezioni per entrare nella squadra maschile di pallanuoto. >>
<< Ah, anche tu per le selezioni per entrare in una squadra. Spero che ti prendano, allora. >> gli dice lei, sorridendogli.
<< Lo spero anch’io. >>
Shane la squadra dalla testa ai piedi.
Alice ha indosso dei pantaloncini corti sportivi, una canottiera sportiva e delle scarpe da tennis. Nota i suoi seni e le sue gambe.
<< Senti, ti va di bere qualcosa? Alle quattro ci diranno i nomi e così aspettiamo insieme. >> le propone Shane.
<< Sì, d’accordo. >>
<< Vado a cambiarmi e torno. Aspettami pure qui, faccio presto. >> le dice lui.
<< Okay. >>

Più tardi, Alice e Shane sono seduti su una panchina, con un caffè in mano.
<< Allora, sei agitata per le selezioni? >> le chiede lui.
<< Sì, un po’ sì. Ho paura di non essere stata accettata. >>
<< Ti capisco, io ho la stessa paura. >>
<< Ho visto le altre ragazze e sono molto brave anche loro, ma c’è posto solo per sette ragazze. >>
<< Capisco benissimo. Anche nella squadra di pallanuoto c’è posto per solo sette ragazzi. >>
<< Ma ce la faremo entrambi, ne sono sicuro. >> aggiunge Shane.
<< Lo spero. >>
<< Hai già fatto parte di una squadra di pallanuoto? >> gli domanda Alice.
<< Sì, al liceo. Ci gioco da otto anni. >>
<< Allora vedrai che tu ce la farai. >>
<< Ce la farai anche tu, Alice. >>
Alice gli sorride e lo ringrazia.
<< Allora… come ti sta andando qui? >> le domanda lui.
<< Direi bene. I corsi sono interessanti, mi piacciono. A te, invece? >>
<< bene anche a me. Ho conosciuto molte persone, sia ragazzi che ragazze. La tua compagna di stanza com’è? >>
<< Simpatica. Mi trovo bene. Il tuo? >>
<< Simpatico anche il mio. >>
<< E se una sera uscissimo tutti e quattro insieme? >> propone Shane.
<< Sì, si potrebbe fare. Assicurati che però il tuo compagno di stanza sia single. >>
<< È single. La tua? >>
<< Single anche lei. >>
<< Allora è perfetto. Potremmo fare venerdì. >>
<< Sì, venerdì andrebbe bene. Sento anche da Terry. >>
<< Ed io sento da Michael. >>

Alle 16 in punto, Alice è nella palestra e Shane in piscina. La coach Matthies fa allineare tutte le ragazze e dice loro:
<< Ora dirò i nomi delle sette ragazze scelte e prego loro di fare un passo avanti. >>
La coach Matthies, guardando da un foglio, inizia a dire i sette nomi.
<< Jessica Canning. Julie Duncan. Jane Eden. Keira Gaveston. Grace Holland. Alice McHope… >>
Alice fa un passo avanti ed esulta, restando composta.
<< E infine… Brooke Nichols. >>
Alice batte un cinque a Brooke, una delle ragazze che ha conosciuto prima.
<< Congratulazioni alle sette ragazze! Per ritirare la vostra divisa, rivolgetevi alla caposquadra e alla vice caposquadra. Alle altre ragazze… complimenti! Siete state tutte molto brave. >>
Le altre ragazze escono dalla palestra con la coda tra le gambe, mentre le sette fortunate rimangono nella palestra, avvicinandosi alla caposquadra, Becca Stedman, e alla vice caposquadra, Abby Watts.
Ritirata la propria divisa, Alice esce dalla palestra. Passa di nuovo dalla piscina e vede Shane, tutto contento ed euforico, che chiacchiera con un ragazzo. Alice lo chiama e lo raggiunge, dopo che lui le ha fatto cenno.
<< Allora, ti hanno preso? >> gli chiede lei.
<< Sì. A te? >>
<< Sì. >>
Alice si butta tra le braccia di Shane e lo abbraccia forte, tutta contenta.
Non aveva ancora manifestato il suo entusiasmo e ora si lascia completamente andare.
Shane sorride fra sé e sé, e dice:
<< Congratulazioni. Sono felicissimo per te. >>
Alice si stacca da lui e dice:
<< Congratulazioni anche a te. Anch’io sono felicissima per te. >>
<< L’avevo detto che ci avrebbero preso entrambi. >> esclama Shane.
<< Hai dei poteri soprannaturali, per caso? Sei un veggente? >> gli chiede Alice, ridacchiando.
Shane ride e risponde:
<< No, sono solo ottimista. >>
Alice fa una leggera risata, sorridendogli, e dice:
<< Meno male. >>
<< Torno al mio dormitorio. Voglio dare la notizia alla mia compagna di stanza e alle mie sorelle. >> afferma Alice.
<< Aspetta! Scambiamoci i numeri di telefono prima. >>
<< D’accordo. >>

Venerdì sera, alle 20, Alice e Terry arrivano al Rockwell Dining Center, per l’appuntamento a quattro con Shane e il suo compagno di stanza, Michael.
Due minuti dopo, arrivano i due ragazzi.
<< Ciao. >> saluta Shane.
Shane e Alice si scambiano alcuni sguardi e, dopo che Shane e Terry si sono salutati, lui dice:
<< Michael, lei è Terry, la compagna di stanza di Alice. E, Terry, lui è Michael, il mio compagno di stanza. >>
Michael e Terry si stringono la mano e poi entrano tutti nell’edificio.
I due corrispettivi compagni di stanza di Alice e Shane, scoprono di avere alcune cose in comune, come essere cresciuti nella stessa città e aver scelto la stessa facoltà.
<< Così sei entrata nella squadra di pallavolo, eh Alice? >> le chiede Michael.
<< Sì, e sono molto contenta. Speravo tanto di entrarci. >>
<< Congratulazioni. >>
<< Grazie. >>
<< Tu, invece, sei entrato in quella di pallanuoto, Shane. >> salta su Terry.
<< Già. Tu invece, Terry, non vuoi far parte di nessuna squadra? >> le chiede Shane.
<< No, non m’interessa. Diciamo che lo sport non è proprio il mio forte. >> risponde Terry.
<< Neanche a me interessa. Vorrei concentrarmi sullo studio, sulle feste e… beh… sulle ragazze. >> salta su Michael.
Michael sorride, guardando Terry.
<< Ah, capisco. >> dice Shane.
Shane e Alice si guardano e lei gli sussurra:
<< Credo che si piacciano. >>
<< Lo credo anch’io. >> le sussurra Shane all’orecchio.
<< Cosa vi sussurrate voi due? >> domanda Terry.
<< Niente. >> risponde Alice.
<< Dopo la cena potremmo prendere un gelato e gironzolare per il campus, che ne dite? >> propone Shane.
<< Per me va bene. >> risponde Alice.
<< Sì, va bene. >> risponde Michael.
<< Va bene. >> risponde infine Terry.

Circa un’ora dopo, sono seduti sulle gradinate dell’anfiteatro, ma Alice è con Shane, mentre Terry è con Michael.
Shane e Alice stanno parlando così vicini che quasi si toccano, ma arrivano i loro rispettivi compagni di stanza a interromperli.
<< Sentite, noi andiamo a fare un giretto. Ci vediamo più tardi, Alice. >> esclama Terry.
<< Okay. >>
<< A dopo, amico. >> dice invece Michael.
Mentre si allontanano, Michael dice a Terry:
<< Secondo me quei due finiscono a letto entro la fine della serata. Hai visto com’erano appiccicati? >>
<< Già, l’ho notato. E come si guardavamo poi. >> risponde Terry.
Shane la guarda fissa negli occhi e appoggia una mano sulla sua coscia.
<< Perché mi guardi così? >> gli chiede Alice.
<< Non posso più trattenermi. >> risponde Shane.
Shane la tira a sé e in un attimo le loro labbra sono appiccicate. Mentre si stanno baciando, Alice si avvicina ancora di più a Shane e lui sale con la mano fino al fondoschiena.
Alice si stacca all’improvviso, prima che lui riesca a iniziare a baciarle il collo.
<< Aspetta, aspetta. Shane, non possiamo. >> esclama Alice.
<< Cosa vuol dire che non possiamo? >> le chiede lui, confuso.
Alice lo guarda per alcuni secondi, poi si alza, lo prende per mano e, guardandolo, gli risponde:
<< Vieni con me. >>
Alice inizia a correre e Shane la segue, tenendosi ancora per mano.
Entrano nel dormitorio e vanno verso la camera di Alice e Terry. Alice chiude la porta a chiave, poi si fionda su Shane e lo bacia.
Iniziano a spogliarsi a vicenda e a cospargere i vestiti per tutta la stanza. Shane le slaccia i lacci della parte superiore del vestito, e i seni di Alice vengono ancora più fuori, e inizia a baciarglieli.
<< È da quando ti sei buttata tra le mie braccia che avevo voglia di baciarti e spogliarti. >> confessa Shane.
Alice inizia a baciargli il petto e lui continua a parlare:
<< Non fermarti, ti prego. >>
Alice, tra un bacio sul petto e l’altro, guardandolo, gli risponde:
<< Non ho nessuna intenzione di fermarmi. >>
Dopo che Alice ha fatto un pompino a Shane, finiscono sul suo letto e fanno sesso. Sotto le coperte, Shane le accarezza i capelli e le dice:
<< Sono contento che sia successo tutto questo. >>
<< Anch’io. A dire la verità, speravo succedesse. >>
<< Anch’io, infatti, non so come ho fatto a trattenermi per questi due giorni. >> afferma Shane.
<< Forza di volontà forse. >> gli dice lei.
<< Forse. >>
Shane le dà un rapido bacio sulle labbra e poco dopo esce dalla stanza.

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Capitolo 9
*** I postumi della sbornia ***


9

I postumi della sbornia





La domenica mattina, Trixie si sveglia verso le 11 passate, con accanto a sé un ragazzo. Si chiede chi possa essere perché proprio non se lo ricorda, non ricorda neanche di averlo mai conosciuto. È un bel ragazzo, con i capelli mori, di circa venticinque anni e con un bel fisico. Il lenzuolo lo copre dalla vita in giù, e Trixie, da curiosa, lo solleva, e nota che non ha indosso niente, e subito dopo si rende conto di essere nuda anche lei.
Cerca di ricordare chi possa essere questo ragazzo, ma proprio non le viene in mente niente di niente.
Si alza piano dal letto e nota i suoi vestiti sparsi sul pavimento, con tanto di una bustina vuota di un preservativo. Se non altro sa che è stato usato. Raccoglie le mutande e s’infila la vestaglia che c’è dietro la porta, e le ciabatte, ed esce dalla stanza.
Arrivata in sala, trova Jessica ed Eleanor che guardano la tv sul divano.
<< Ciao, ragazze. Sapete chi è quel ragazzo che c’è nel mio letto? Mi sono svegliata con lui accanto, ma non ho la minima idea di chi sia. >> chiede Trixie.
Jessica ed Eleanor ridono come due ragazzine e quest’ultima le domanda:
<< Quanto hai bevuto ieri sera? >>
<< Direi parecchio, visto che non ricordo neanche di aver conosciuto il ragazzo che è nudo nel mio letto. >>
<< È nudo? >> domanda Jessica, entusiasta.
<< Sì. >>
<< Davvero non ti ricordi cos’è successo? >> le chiede Jessica.
<< No. È per questo che ve lo sto chiedendo. >>
<< Va beh, che ci hai scopato è ovvio, no? >> chiede Eleanor.
<< Sì, salta questa parte. >>
<< Si chiama Mark e l’hai conosciuto ieri sera quando siamo andate in discoteca. Dopo che Nick ti ha mollato, hai iniziato a bere e poi sei venuta a ballare con me e lui ti ha… agganciata. Poi non so come siete venuti qui e avete scopato. >> afferma Eleanor.
<< Cosa? Nick mi ha mollato? >> chiede Trixie, preoccupata.
<< Sì, ieri sera. >>
<< E perché? >>
<< Non fare la finta tonta, Trix. Eravate in crisi già da tempo e lui ha trovato solo una scusa per mollarti. Alla fine scopavate e basta, dai. >> risponde Eleanor.
Trixie non risponde ed Eleanor aggiunge:
<< Alla fine è un bene che lui ti abbia mollato, guarda che pezzo di figo che hai in camera tua. >>
<< In effetti… >>
Trixie, Jessica ed Eleanor raggiungono la camera di Trixie per guardare Mark dormire.
<< Quanto può essere bello? >> chiede Jessica.
<< Sì, bello è bello. >> dice Trixie.
<< Hai troppo culo, tesoro, troppo. Tutti a te i belli capitano. Va beh che sei una figa da paura, però ogni tanto anche a me e Jessica non dispiacerebbe un ragazzo bellissimo da togliere il fiato. >> afferma Eleanor.
<< Siete belle anche voi, ragazze. >> dice loro Trixie.
<< Dite che si ricorderà qualcosa quando si sveglierà? >> domanda Trixie.
<< Se ha bevuto quanto tanto te, no, ma non mi sembrava molto ubriaco. >> risponde Jessica.
<< Già, neanche a me. Secondo me si ricorda tutto o quasi. >> risponde Eleanor.
<< Meglio per lui, almeno mi può spiegare un po’ più… dettagliatamente. >> dice Trixie.

Poco dopo, mentre Trixie si sta rivestendo e sistemando, Mark si sveglia. La vede mentre si pettina i suoi lunghi capelli biondi ed esclama:
<< Buongiorno, splendore. >>
Lei si volta e gli fa un leggero sorriso.
<< Sei bellissima. >> le dice.
<< Grazie. >>
<< Vieni qui. >> dice lui.
Trixie si avvicina a letto e lui la tira a sé e la bacia. Lei è distacca e Mark capisce che c’è qualcosa di strano, così le chiede:
<< Ti ricordi di me, vero? >>
<< A dire la verità no. Non ricordo niente di ieri sera. >> risponde lei, con un sorriso forzato.
<< Per forza, eri ubriaca fradicia. >>
<< Già. Le mie amiche mi hanno detto cos’è successo, ma non mi hanno detto molto. Siamo venuti qui e abbiamo… scopato, vero? >> chiede lei.
<< Assolutamente sì, e che scopata. >> dice lui, molto soddisfatto.
<< Lo immaginavo. >>

Prima del pranzo, Mark se ne va e le ragazze ordinano del cibo cinese d’asporto.
<< Hai intenzione di rivederlo? >> chiede Eleanor.
<< No. Vorrei tornare con Nick. >> risponde Trixie.
<< Cosa? Sei pazza? Perché dovresti tornare con lui? >> le chiede Jessica.
<< Perché è finita così… all’improvviso. Voglio riprovarci. >>
<< Secondo me dovresti uscire con Mark. È un gran pezzo di figo. >> le consiglia Eleanor.
<< Figo o no, può essere meglio di Nick. Non ha senso tornare con lui se è stato lui a mollarti ieri sera, visto che ormai non aveva più senso stare insieme. >> esclama Jessica.
<< Nel pomeriggio lo andrò a trovare e poi vedremo. >> dice Trixie, decisa.
<< Okay. >> dice Eleanor.
<< Se è quello che vuoi. >> dice invece Jessica.

Quando Trixie va a trovare Nick a casa sua, parlano per un po’ ma non tornano insieme.
A questo punto, Trixie decide di dare una possibilità a Mark.

Il martedì della settimana successiva, Laurie va al Malibu Equestrian Park e incontra Jonah.
È dal giorno dell’appuntamento che non lo vede, cioè da venerdì 31 agosto, a parte qualche rara volta per i corridoi della scuola.
<< Hey! >> lo saluta lei.
<< Ciao. >>
<< Come stai? >>
<< Bene. Tu? >>
<< Bene anch’io. >>
<< Facciamo una passeggiata? >> chiede Jonah.
<< Sì. >>
Laurie nota che Jonah non sembra per niente dispiaciuto per non averla chiamata o per non averle chiesto un altro appuntamento.
Sono dieci giorni che non si vedevano e non sembra neanche che siano usciti insieme.
Si chiede come mai lui si comporti così ed è tentata a chiederglielo, ma lui la coglie alla sprovvista, chiedendole:
<< Ti va di uscire questo venerdì sera? Mi dispiace di non averti chiamata o chiesto di uscire un’altra volta, ma ho avuto molto da fare, infatti, non sono neanche venuto qui da Blaze. Mi dispiace molto, Laurie. >>
Laurie sorride e risponde:
<< Volentieri, Jonah. >>
Vorrebbe dirgli che gli piace tanto, ma non aggiunge altro. Non si vuole sbilanciare più di tanto e non vuole essere lei la prima a dire quello che prova.

Nei giorni seguenti, Alice e Shane fanno solo sesso, Trixie inizia a frequentare Nick, Nathan non guarda Valerie e/o le rivolge minimamente la parola, Laurie, invece, venerdì sera esce con Jonah e lui le dice tutto quello che prova, scusandosi ancora per non essersi fatto vivo per dieci giorni. Lei allora ne approfitta per dirgli quello che prova e decidono di vedersi di nuovo la sera seguente, giorno in cui si mettono insieme.

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Capitolo 10
*** Niente di niente ***


10

Niente di niente





Nelle ultime tre settimane, Alice e Shane fanno spesso sesso, soprattutto nell’ultima settimana di settembre.
Venerdì 28 settembre, sono nella stanza di Shane e Michael, sotto le coperte, dopo aver fatto sesso.
<< Senti, Alice… ma perché non diventiamo scopamici noi due? >> le propone Shane.
<< Intendi… amici che scopano? Cioè che ci vedremo solo per… scopare? >> chiede Alice.
<< Sì. Nessuno dei due soffrirà, nessun legame, niente sentimenti. Credo sia perfetto. >>
<< Penso si possa fare. Non è male come proposta. >>
<< Allora ti sta bene? >>
<< Sì, ci sto. >> risponde Alice, decisa.
<< Perfetto. Nessun legame, nessun sentimento di nessun genere, niente cose romantiche, niente regalini, niente mesiversari, niente di niente, solo ed esclusivamente sesso. >>
<< Sì. >>
<< E se conosciamo qualcuno, siamo liberi di uscirci e anche scoparci. >> dice Shane.
<< Perfetto. Siamo solo due amici che fanno sesso. >>
<< Esatto. >>

Il martedì della settimana successiva, a lezione di scherma, Valerie si confida con le sue amiche.
<< Mi chiedo perché è praticamente un mese che Nathan non mi guarda e non mi parla. Non trovate sia strano? >> domanda lei.
<< Molto strano. >> dice Kate.
<< Sì, è strano in effetti. >> dice Frances.
<< Sì, è strano. >> concorda infine Asia.
<< Prima mi… perseguitava a momenti, e ora è da un mesetto che non mi guarda neanche. >>
<< Forse ha finalmente capito che non sei interessata a lui. >> dice Asia.
<< Perché non sei interessata a lui, vero? >> le domanda Frances.
Valerie non dice niente e fissa un punto fisso sul pavimento dello spogliatoio femminile.
<< Val, t’interessa o no Nathan? >> le chiede Kate.
<< Val? >> la chiama Asia.
Valerie alza lo sguardo verso le sue amiche e, dopo averle guardate una alla volta, dice loro:
<< A dire la verità… non lo so… cioè… boh… non lo so neanch’io. In fondo ti fa sempre piacere avere le attenzioni di un ragazzo. Poi se questo è carino, ancora meglio. Ora però… boh… è… strano, molto strano non averle più. >>
<< Ho capito. Ti piace. >> esclama Asia.
<< Già. Allora Nathan aveva ragione. >> concorda Frances.
<< Eh… già. >> dice Kate.
<< Ragazze, non so se mi piace. Ho solo detto che è strano che non mi rivolga più la parola e che non mi guardi più. Tutto qui. >> interviene Valerie.
<< Avanti, Val, lui ti piace, è così evidente. >> le dice Kate.
<< Esatto. Credo che dovresti dargli una possibilità. Parlaci alla fine della lezione, poi vedi cosa risolvete. Magari uscite a prendere quel famoso frullato. >> le consiglia Asia.
<< Esatto. Dagli una possibilità, Val. >> le consiglia anche Frances.
<< Sì, gli darò una possibilità. >> dice Valerie, decisa.
<< Brava. Ora andiamo, altrimenti la signora Norton ci fucila. >> esclama Asia.

Durante la lezione, Valerie guarda spesso Nathan, ma lei sembra non esistere neanche più per lui.
Più tardi, la signora Norton li accoppia per un duello, ma lui sembra piuttosto scocciato dalla presenza di Valerie.
Tra una mossa di spada e l’altra, Valerie gli chiede:
<< Ce l’hai con me, per caso? >>
<< No. >> risponde lui, statico.
<< Allora come mai hai smesso definitivamente di parlarmi? >>
<< Mi hai chiesto tu di farlo. >>
<< È vero, ma… >>
<< Non ho voglia di parlare, Valerie. >> le dice lui, tagliando corto.
<< Okay. >>
A Valerie piace molto quando lui la chiama con il suo nome, e anche il modo in cui lo pronuncia.
Continuano a duellare in silenzio, con solo il rumore dei loro passi e quello degli altri alunni, e delle spade come sottofondo.

Al termine della lezione, dopo essersi cambiata, Valerie decide di raggiungere lo spogliatoio dei maschi per parlare con Nathan, ma lo trova vuoto. Forse è già andato via e, in fretta, esce dalla palestra. Lo trova alla fermata dell’autobus e si avvicina lentamente, sedendosi accanto a lui, sulla panchina della fermata.
<< Ciao. >> lo saluta lei, timidamente.
<< Ciao. >>
Nathan sembra sempre più scocciato dalla presenza di Valerie.
<< È ancora valida l’offerta del frullato? >> chiede lei improvvisamente.
Nathan rimane un po’ sorpreso da quella domanda e, dopo qualche secondo, si volta verso di lei e, guardandola, le risponde:
<< No. >>
Valerie rimane ancora più sorpresa dalla risposta di Nathan, più di quanto lui non lo sia rimasto per la sua domanda.
<< Come no? Me l’hai chiesto per ben due volte. Pensavo di interessarti. >> esclama lei, confusa.
Nathan si volta dall’altra parte, fissandosi le scarpe e sperando che l’autobus arrivi in fretta.
È un mese che finge di non essere più interessato a lei, un mese che non la guarda più e che non le rivolge neanche un minimo saluto. Non sa se riuscirà a reggere ancora molto.
Lui si volta un attimo per guardarla e lei lo sta guardando. Si volta e dice:
<< Beh, ora non più. >>
<< Ah. >>
Nathan si volta di nuovo verso di lei e, guardandola dritto negli occhi, esclama:
<< Che c’è? Ti dispiace ora, Valerie? Ti dispiace che non ti do neanche la minima importanza? Beh… a me non dispiace affatto, invece. Tu mi rifiutavi e ora sono io che rifiuto te. >>
Valerie rimane ancora più sorpresa dalla sua risposta.
Che cos’è successo al Nathan che la ossessionava? Che cos’è successo al Nathan che ha conosciuto il primo giorno di ritorno a scherma?
Intanto arriva l’autobus e Nathan ne è eternamente grato.
Si alza in piedi e, guardandola per un attimo, le dice:
<< Ciao, Valerie. >>
<< Ciao, Nathan. >>
Ha un futuro come attore, senza dubbio. Sta fingendo da ben un mese e lei non se n’è resa minimamente conto, anzi, pensa che non sia più interessato a lei. Invece lo è sempre di più, ogni giorno che passa. Vorrebbe baciare le sue labbra, vorrebbe perdersi dentro i suoi bellissimi occhi verdi, vorrebbe toccare la sua pelle morbida e vellutata, e vorrebbe passare le dita tra i suoi lunghi capelli castano scuro.

Arrivata a casa, dopo cena, Valerie si confida con le sue sorelle.
<< Hai aspettato troppo Val. Ti sei accorta di lui troppo tardi. >> le dice Marcie.
<< Ho questa sensazione anch’io. >> dice lei, tristemente.
<< Però è strano che improvvisamente non gli importi più di te. >> salta su Laurie.
<< No, non è strano, visto che gliel’ho chiesto io di non tormentarmi più. >>
<< Sì, ma diceva sempre che sa che sei attratta da lui. E poi, all’improvviso, non ti degna neanche più di uno sguardo. >> dice Annie.
<< Infatti, è per quello che mi sembra molto strano. >> concorda Laurie.
<< Vi ripeto che non è strano. Ho aspettato troppo per dargli una possibilità e allora mi è sfuggita. >>
<< Prova a insistere come lui ha fatto con te. >> le consiglia Marcie.
<< Per ricevere un rifiuto? No, grazie. Già non piaccio ai ragazzi, in più di ricevere un altro rifiuto non mi va proprio. >> dice Valerie, ancora più triste.
<< Ancora con questa storia che non piaci ai ragazzi, Val? Lo vuoi capire che sei bellissima, anche Nathan te l’ha detto. >> esclama Laurie.
<< In ogni caso non glielo chiederò più. Non gli piaccio più, pazienza. Ho tutta la vita per avere un ragazzo. >>
<< Su questo non ci sono dubbi. >> afferma Marcie.
<< A me non è ancora piaciuto nessuno. Alcune mie compagne di classe già sono fidanzate. >> salta su Annie.
<< Tesoro, dai tempo al tempo. Hai solo dodici anni, ne hai di tempo. >> le dice Laurie.
<< Lo so, infatti, non sono preoccupata. >>
<< Brava. >>

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Capitolo 11
*** Tori ***


11

Tori





Venerdì 5 ottobre, Trixie e le sue amiche Eleanor e Jessica vanno in un locale per un karaoke party, dove ci saranno molti studenti della Pepperdine.
Arrivate al locale, le tre amiche si siedono da un tavolo e poi ordinano qualcosa da bere.
Sul piccolo palco, una ragazza con i capelli castano chiaro, all’altezza delle spalle, con gli occhi marrone chiaro e non troppo alta, sta cantando una canzone, un classico pezzo rock: I love rock'n'roll.
Trixie ne è attirata e apprezza il suo abbigliamento.
La ragazza che continua a cantare, che è anche piuttosto intonata, indossa una maglietta a maniche corte grigia, con una croce nera sul davanti, dei jeans attillati grigio scuro, quasi nero, e un paio di stivali neri con le borchie, ed è truccata in modo molto pesante, con ombretto grigio scuro e rossetto bordeaux.
<< Brava la ragazza. >> esclama Trixie.
<< Già. >> concorda Eleanor.
<< Ma quella è mia cugina? Che cavolo ci fa qui? >> domanda Jessica.
<< Tua cugina? >> chiede Trixie.
<< Sì, è mia cugina. >> risponde Jessica.
Quando l’esibizione al karaoke della ragazza finisce, Jessica raggiunge sua cugina.
<< Che cavolo ci fai qui, Tori? Da quando studi alla Pepperdine? >> le domanda Jessica.
<< Jessica! Ciao! >>
Le due cugine si abbracciano e Jessica le richiede:
<< Allora? Da quando studi alla Pepperdine? >>
<< Non studio alla Pepperdine, sono qui con un’amica che la frequenta. >> risponde Tori.
<< Ah okay. Sei stata brava a cantare. >>
<< Grazie. >>
<< Vieni che ti presento le mie amiche. >>
Jessica e Tori raggiungono il tavolo dove si trovano Trixie e Eleanor.
<< Ragazze, lei è Tori, mia cugina. Tori, loro sono Trixie ed Eleanor, le mie amiche, coinquiline e compagne di corso alla Pepperdine. >> afferma Jessica.
Tori stringe la mano prima a Trixie e poi a Eleanor.
<< Piacere di conoscervi, ragazze. >> dice Tori.
<< Sei stata brava prima. >> le dice Trixie.
<< Grazie. Mi piacciono i tuoi pantaloni. >>
<< Oh, grazie. Io adoro i tuoi jeans, invece. >>
<< Grazie. >>
<< Quanti anni hai, Tori? >> le chiede Eleanor.
<< Venti venerdì prossimo. Voi? >>
<< Ventuno. >> risponde Eleanor.
<< Ventuno a dicembre. >> risponde invece Trixie.
<< A proposito, venerdì sera c’è la festa per i miei vent’anni, se volete venire, siete le benvenute. >> afferma Tori.
<< Ci saremo, vero ragazze? >> domanda Jessica.
<< Sì. >> risponde Eleanor.
<< Sì. Dov’è la festa? >> chiede Trixie.
<< All’Avalon, a Hollywood. >>
<< Ah okay. A che ora? >> chiede Trixie.
<< Dalle undici in poi. >>
<< Ci saremo. >> conferma Jessica.
<< D’accordo. A venerdì prossimo allora. Io torno dalla mia amica. È stato bello rivederti, Jessica, ed è stato un piacere conoscervi, ragazze. >> dice Tori.
Le ragazze la salutano e Jessica esclama:
<< Erano anni che non la vedevo. È sempre bellissima. >>
<< Sì, è bella. >> dice Eleanor.
<< Già. >> concorda Trixie.
<< Tu ci superi tutte, però, Trix. >> dice Jessica.
<< Eh già. >> concorda Eleanor.
<< No, siete tutte bellissime. >>
Jessica ed Eleanor le fanno un gran sorriso e intanto arriva il cameriere con i drink, e le ragazze lo ringraziano e bevono subito.

Più tardi, dopo aver visto altri studenti cantare al karaoke, Jessica sale sul palco e canta una canzone. Eleanor canta dopo di lei, e una volta finito, chiama Trixie a salire sul palco per cantare. Fra le tante canzoni che offre il karaoke, Trixie sceglie turning tables di Adele.
Appena inizia a cantare, tutti la guardano meravigliati, compresa Tori, che è al tavolo con la sua amica, a qualche metro di distanza dal palco.
<< Brava come sempre, Trix. >> le dice Jessica.
<< Esatto. >> concorda Eleanor.
Poco dopo, Trixie va al bagno e incontra Tori.
<< Hey, ciao. >> le dice Trixie.
<< Ciao. Sei l’amica di mia cugina Jessica, vero? >>
<< Sì sì, sono Trixie. >>
<< Sei stata bravissima prima. Hai davvero una voce bellissima. >>
<< Grazie. Anche tu comunque non sei male. >>
<< Grazie, ma io suono la chitarra elettrica, non canto. >>
<< Ah, wow. Io suono il piano e la chitarra classica. >> le dice Trixie.
<< Ho sempre voluto imparare a suonare anche il piano, ma poi alla fine ho rinunciato. >>
<< Avresti dovuto imparare, invece, il piano è uno strumento bellissimo, più della chitarra forse. >>
<< Eh già, ma io sono una tipa rock. >> dice Tori, sorridendo.
<< Lo immaginavo. I love rock’n’roll e i tuoi vestiti... >>
Tori le fa un sorriso e le chiede:
<< Quindi anche tu ti laureerai il prossimo anno come mia cugina? >>
<< Esatto, a giugno dell’anno prossimo. Non mi sembra ancora vero che siano già passati quattro anni. Tu studi? >>
<< No, io lavoro in un negozio di strumenti qui in città. >>
<< Wow, un negozio di strumenti. >>
<< Sì, almeno sto in mezzo agli strumenti. Non è così male, in fondo. >>
<< Come mai non hai pensato di andare all’università? >>
<< Costava troppo e non sono proprio molto portata per lo studio. Ho preferito cercarmi un lavoro. >>
<< Ah, beh, in effetti, non ti obbliga nessuno a frequentarla. >>
<< Già. >>

Il venerdì della settimana successiva, Trixie insieme a Mark, Jessica con il suo ragazzo ed Eleanor con il suo, vanno all’Avalon, per la festa dei vent’anni di Tori.
<< Tanti auguri, Tori! >> esclama Jessica.
<< Grazie, Jessica. >>
Le due cugine si abbracciano e poi anche Trixie ed Eleanor le fanno gli auguri.
<< Tori, lui è il mio ragazzo, Joe. >> dice Jessica.
Dopo che anche Eleanor e Trixie hanno presentato i propri ragazzi a Tori, Trixie chiede:
<< Tu non hai il ragazzo, Tori? >>
<< La ragazza, semmai. >>
<< Oh. Sei… >>
<< Lesbica? Sì. Spero che non sia un problema per voi? >> chiede lei.
<< No no, assolutamente no. >> risponde Trixie.
<< No no. >> risponde Eleanor.
Tori sorride a Trixie in un modo… diverso. Non le sorride come sorride alla cugina o a Eleanor.
Mark se ne accorge e la fulmina con lo sguardo, ma Tori continua a guardare Trixie.
<< Jessica non ce l’ha detto. E poi sembri così… femminile. >> dice Eleanor.
<< Già, lo sono, ma sono soprattutto una tipa rock. >> risponde Tori, sorridendo.
Trixie sorride, ricordando la piacevole conversazione che hanno avuto il venerdì precedente, nei bagni di quel bar, durante il karaoke party. Tori la vede sorridere e le sorride subito.
Mark la fulmina di nuovo con gli occhi, ma Tori proprio non se ne accorge. È come se fosse presa soltanto da Trixie, dalla sua bellezza.
<< Avanti, prendete un tavolo e ordinate qualcosa da bere, o andate a ballare, fate un po’ voi. Questa è una festa, bisogna divertirsi! >> esclama Tori.
<< Andiamo a ballare ragazze. >> esclama Trixie.
Le ragazze raggiungono la pista da ballo e Tori le segue, dicendo:
<< Mi unisco a voi, ragazze. >>
Sulla pista da ballo, le ragazze si scatenano. Mentre ballano, Tori nota alcuni particolari di Trixie che ancora non aveva notato. I suoi enormi seni, i suoi tatuaggi sugli avambracci e le sue bellissime e lunghissime gambe.
All’improvviso, Mark irrompe sulla pista e si mette a ballare appiccicato a Trixie. La bacia e le accarezza le cosce e il sedere, e ogni tanto si volta per guardare Tori e farle capire che Trixie è sua.

Più tardi, Trixie e Mark sono seduti al bancone del bar.
<< Credo che Tori sia attratta da te. Ho visto come ti ha guardato. >> le dice Mark.
<< Ma cosa dici Mark? Lei mi ha guardato nello stesso modo in cui guarda sua cugina, Eleanor e le sue amiche. >>
<< Oh no, ti ha guardato come un ragazzo guarda una bella ragazza, nel modo in cui io guardo te e i ragazzi guardano te perché sei bellissima. >>
<< Smettila di essere paranoico. Lei non è attratta da me ed io non sono attratta da lei, anche perché io non sono lesbica, lo sai benissimo. >>
<< Questo non c’entra, perché un mio amico era etero e poi è diventato gay, nonostante sia stato con alcune ragazze. Non si può mai sapere. >>
<< Non continuerò questo discorso. >> dice lei, prendendo il suo drink e raggiungendo gli altri.
<< Eccoti! Dove hai messo Mark? >> le chiede Jessica.
<< Abbiamo avuto una piccola discussione e l’ho mollato da solo al bar. >> dice lei, in modo serio.
Tori sgrana subito gli occhi e apre le orecchie per ascoltare meglio.
<< Di cos’avete discusso? >> chiede Jessica.
<< Preferisco non parlarne. Ora, se volete scusarmi, vado in bagno. >>
<< Vengo anch’io. >> dice Jessica.
<< Anch’io. >> dice Eleanor.
Trixie appoggia il bicchiere con il drink sul tavolino e le tre amiche si alzano, e vanno verso i bagni.
Mentre Trixie si sta ridando il rossetto rosso davanti allo specchio, Eleanor le chiede:
<< Non ci vuoi proprio dire di cos’avete discusso te e Mark? >>
<< Pensa che Tori sia attratta da me, ma è… assurdo. >> risponde Trixie.
<< No che non lo è. Ti guarda in un modo. >> dice Jessica.
Trixie si volta verso le amiche, confusa, e chiede:
<< Cosa? Anche voi lo pensate? >>
Jessica ed Eleanor insieme rispondono di sì e quest’ultima aggiunge:
<< Ti guarda in un certo modo, Trix. >>
<< Ma non è vero, mi guarda esattamente come guarda voi e le altre ragazze. >>
<< No, Trix, ti mangia con gli occhi. Avrei dovuto dirvi che è lesbica, ma non ci ho minimamente pensato sinceramente. >>
<< Basta! Non voglio più parlare di questa cosa. >> esclama Trixie.
Trixie chiude il tappo del rossetto e se lo mette in borsa, ed entra in un gabinetto e, prima di chiudere la porta, dice:
<< Lasciatemi pisciare in pace, per favore! >>
<< D’accordo, ce ne andiamo. >> dice Jessica.
Mentre Trixie è sola con se stessa, pensa che, in effetti, Tori possa essere attratta da lei, ma che lei non è attratta da Tori.
Lei non è mai stata attratta dalle donne, neanche lontanamente. Gli sono sempre piaciuti i ragazzi. Ha avuto il suo primo amore a quindici anni e l’anno dopo ha perso la verginità. Sono stati insieme e si sono amati per tre anni. Si sono lasciati qualche mese prima d’iniziare il college, perché lui si sarebbe trasferito dall’altra parte del paese e lei sarebbe rimasta in città, e non avrebbero avuto futuro.
Trixie non ha mai minimamente pensato a una ragazza in “quel” modo, non ha mai pensato di farci l’amore e uscirci insieme, ma pensa che Tori sia una bella ragazza e che sia anche simpatica.
Magari potrebbero uscire insieme solo come amiche, e tra l’altro lei è la cugina di Jessica, e alcune volte potrebbe anche venire a casa loro.
Durante il resto della serata, ballano, scherzano, bevono, chiacchierano e si divertono in generale.


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Capitolo 12
*** Un'altra donna in casa McHope ***


12

Un’altra donna in casa McHope





Due giorni dopo, la più piccola delle sorelle McHope, Annie, si sveglia sentendosi strana. Sente mal di pancia e mal di schiena.
Si alza dal letto e va in bagno. Quando vede del sangue nella carta igienica, sgrana subito gli occhi, spaventata.
<< Mamma! >> esclama Annie, disperata.
Annie chiama sua madre per cinque volte, finché non arriva Valerie che le chiede:
<< Annie, perché stai chiamando la mamma? >>
Annie le mostra il pezzo di carta igienica con il sangue e Valerie capisce subito.
<< Oh mio Dio! Ti è venuto il ciclo. Auguri, sorellina. >>
Valerie abbraccia la sorella, mentre tiene ancora in mano il pezzo di carta igienica con il sangue, ed è ancora scioccata.
Valerie esce subito dal bagno e va in camera di Laurie e Marcie.
<< Laurie, Laurie, ad Annie è venuto il ciclo! >>
Laurie si muove sotto le coperte e mugola qualcosa. Valerie si avvicina al letto della sorella e la scuote.
<< Ad Annie sono venute le mestruazioni, Laurie! Svegliati! >> insiste Valerie.
Valerie esce dalla stanza e va in quella di Marcie.
<< Marcie, anche Annie ha il ciclo ora! >>
<< Oddio! Dici sul serio? >>
<< Sì, ha chiamato la mamma ed io l’ho sentita, e sono andata in bagno e aveva un pezzo di carta con il sangue. >>
<< Oh mio Dio! Dammi due minuti che faccio la pipì e la raggiungo in bagno. >> dice Marcie.
Valerie intanto esce dalla stanza di Marcie e va in sala, dove ci sono entrambi i genitori.
<< Mamma, papà, ad Annie è venuto il ciclo! Adesso. >>
<< Dici sul serio Valerie? >> le chiede la signora McHope.
<< Sì. >>
<< Che bella notizia, tesoro. >>
Poco dopo, i signori McHope e Valerie sono in camera di Annie, mentre Marcie e Laurie sono in bagno.
<< Vado a vedere cosa sta combinando. >> esclama la signora McHope.
Quando la signora McHope entra in bagno, trova la figlia minore che sta provando a mettersi l’assorbente, aiutata da Marcie e Laurie.
<< Tesoro, tutto okay? >>
<< Sì, mamma. Laurie e Marcie mi stanno spiegando come si mette l’assorbente. >>
Laurie le fa vedere come mettere l’assorbente, mentre Marcie le sta spiegando i vari tipi di assorbenti esistenti.
<< Congratulazioni, tesoro. Ora sei una donna anche tu. >> le dice la signora McHope.
<< Vi prego, smettetela di fermi le congratulazioni. Mi sono solo venute le mie cose, niente di che. >> dice Annie, sbuffando.
<< È un evento importantissimo nella vita di una donna, Annie. >> interviene Laurie.
<< Già. Io non ricordo neanche quando mi sono venute. Mi ricordo solo che avevo dodici anni come te. >> afferma Marcie.
<< Senti dolore da qualche parte tesoro? >> le chiede la signora McHope.
<< Sì, alla pancia. Prima avevo anche mal di schiena, ma mi è passato. >> risponde Annie.
<< Non ti preoccupare, è più che normale avere mal di pancia, o all’utero, o mal di schiena, o mal di testa. Tutto è collegato alle mestruazioni. >>
<< E ti sentirai nervosa, scontrosa, disperata e tante altre cose. È tutto normale. Però tu non ti arrabbi mai, sei la più tranquilla di noi. >> interviene Laurie.
<< Io mi sento nervosa qualche giorno prima, poi mi fa male il seno, e sento dei dolori alle ovaie e all’utero. Imparerai a convivere con tutto ciò. >> le dice Marcie.
Intanto Valerie entra in bagno e tutte le donne di casa McHope sono dentro il bagno di Annie.
Una volta messo bene l’assorbente, Annie si tira su le mutande.
<< Come te lo senti? >> le chiede Laurie.
<< Strano. Mi sembra di avere… qualcosa in più nelle mutande. >> risponde Annie.
<< La prima sensazione quando metti l’assorbente per la prima volta è quella. Puoi usare delle mutande diverse da quelle che usi di solito. Io, ad esempio, le uso solo nere in quel periodo. >> le dice Marcie.
<< Anch’io. >> dice Valerie.
<< Non ho mutande nere. Tanto non penso cambi qualcosa se uso delle altre mutande. >> dice Annie.
<< No, non cambia molto, ma io ho alcune mutande piuttosto strette nella parte dove si mette l’assorbente, quindi uso quelle nere. Però io uso anche il tampone, ma non tanto spesso, a meno che non sono al mare. >> afferma Marcie.
<< Cos’è il tampone?”
<< Un assorbente interno. >>
<< Ah. >> dice Annie, schiafata.
Quando Annie inizia a camminare, lo fa in modo strano, per via dell’assorbente.
<< Sembra che hai qualcosa tra le gambe. Cammini in modo stranissimo. >> le dice Valerie.
<< Lo so, mi fa uno strano effetto camminare con l’assorbente. >>
<< Ti capisco, io l’ho provato due anni fa. >>

Il giorno dopo, lunedì, a scuola, Annie entra in classe e tutti la guardano come se sapessero. Come se sapessero che lei è diventata una donna, come se sapessero che le è venuto il ciclo.
Annie guarda da un’estremità all’altra dell’aula tutti i suoi compagni di classe, e dopo si va sedere al suo banco.
Una sua compagna di classe, Brittany, si volta verso di lei e le dice:
<< Hey, Annie. Sai che sembri… diversa. >>
<< Diversa? In che senso… diversa? >>
<< Non lo so, sembri diversa. Più… donna, ecco. >>
<< Aaah. Beh… >>
<< Oh mio Dio! Ti è venuto il ciclo, vero? >> chiede Brittany, entusiasta.
<< Sì. >> risponde Annie, a voce bassa.
<< Wow! Congratulazioni, Annie. >>
Intanto, dietro di lei, arriva Danielle, una sua amica e compagna di classe.
<< Hey, Ann. >>
Annie alza la testa e guarda l’amica, e Danielle le dà un bacio sulle guance.
<< Ciao, Dani. >>
<< Come mai sembri… diversa? >> le chiede Danielle.
<< Perché mi è venuto il ciclo. Ieri. >>
<< Oh mio Dio! Anche tu, finalmente. Congratulazioni! >>
Danielle la abbraccia e Annie inizia a essere un po’ imbarazzata. Vuole evitare che tutti i suoi compagni, soprattutto i ragazzi, sappiano che le sono venute le mestruazioni.

Al cambio d’ora, Annie raggiunge il suo armadietto e Danielle e altre due sue amiche, Tess e Heather, la seguono.
<< Allora… hai già visto Jerry? >> le chiede Heather.
<< No, non l’ho ancora visto. >>
<< Tanto lo vedrai a pallavolo. >> le dice Tess.
<< Infatti. >>
<< Quindi… com’è avere il ciclo? >> le chiede Heather.
<< Normale… credo. Mi sento solo strana perché ho l’assorbente. Però oggi non ho nessun dolore. >>
<< E ieri? >>
<< Ieri mi è venuto mal di pancia e anche alla schiena, quando mi sono venute, ma dopo un po’ il mal di schiena mi è passato. Mia madre mi ha spiegato che avere mal di pancia, alla testa, all’utero, alle ovaie è normale, fa parte del ciclo. >>
<< Sì, è tutto normale. >> interviene Tess.
<< Assolutamente. Mia sorella le ha da tre anni e mi ha detto che da un anno, circa, ha meno dolori, sta meglio. È sempre molto nervosa i primi due-tre giorni di ciclo, ma quello dipende da persona a persona. >> dice Danielle.
<< Già. Io, ad esempio, sono nervosa la settimana prima che mi venga il ciclo. Ma mi viene ancora ogni due mesi, più o meno. >> afferma Tess.
<< Anche a me. >> dice Danielle.
<< A mia sorella Laurie le vengono con qualche settimana di ritardo, e ha quindici anni e le ha da tre anni. >> dice Annie.
<< Stessa cosa per mia sorella. >> dice Danielle.
Mentre continuano a chiacchierare, suona la campanella e si dirigono verso l’aula di storia.
Una volta sedute, mentre aspettano l’arrivo dell’insegnante, continuo il discorso mestruazioni.
<< Ma voi fate attività fisica anche con il ciclo? >> chiede Annie.
<< I primi due giorni no, mai, ma dal terzo in poi sì. >> risponde Danielle.
<< Io preferisco non fare attività fisica quando le ho. >> risponde invece Tess.
<< Quindi posso fare pallavolo oggi? >>
<< Se te la senti, sì. Dipende solo da te, Ann. >> le dice Danielle.
<< Per ora sto bene, a parte il fastidio dell’assorbente. >>
<< Da ancora un po’ fastidio anche a me che le ho da sei mesi. >> interviene Tess.
<< Già, un po’ anche a me. È sempre qualcosa… in più nelle mutande. >> dice Danielle.
<< Già. >>
<< Quindi avere il ciclo è una cosa positiva o negativa? >> domanda Heather.
Danielle, Tess e Annie ci riflettono qualche secondo, poi quest’ultima dice:
<< Beh… diciamo che avrei preferito che non mi fossero mai venute. >>
<< Credo che le donne starebbero meglio senza ciclo. Quale donna vuole le continue perdite di sangue per quattro-cinque o sei giorni, se non di più? Quale donna vuole i dolori causati dal ciclo? Sì, decisamente le donne vivrebbero meglio senza le mestruazioni. >> risponde Danielle.
<< Già. >> concorda Tess.
<< Mia sorella dice che le donne sono quelle che soffrono di più. Il ciclo, i dolori del ciclo, la prima volta, il parto, le contrazioni, e tante altre cose. Gli uomini soffrono molto meno. >> afferma Danielle.
<< Decisamente. >> dice Tess.
<< Quindi non è proprio una cosa positiva? >> domanda Heather.
<< Già. >> risponde Tess.
<< Già. >> risponde anche Annie.
<< Però bisogna mettere in conto che le donne non scoprirebbero se sono incinta senza il ciclo. Quando si ha un ritardo e si fa attività sessuale, è probabile essere incinta e questo ti fa scattare un campanello d’allarme dentro la testa. Ma a parte questo, no, non è una cosa per niente positiva. >> dice Danielle.
<< Attività sessuale? >> ripete Heather, ridendo.
Heather, Annie e Tess ridono e Danielle chiede:
<< Perché ridete? Si dice così quando si fa sesso. Attività sessuale, me l’ha detto mia sorella. >>
Le ragazze continuano a ridere e inizia a ridere anche Danielle.

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Capitolo 13
*** Homecoming dance ***


13

Homecoming dance




Sono passati undici giorni ed è il 26 ottobre, giorno dell’Homecoming dance alla Malibu High, un ballo formale per dare il bentornato agli alunni.
In questi undici giorni, Laurie e Jonah sono sempre più felici e appiccicati. Valerie non ha più provato a parlare con Nathan e lui la ignora completamente. Trixie continua a stare con Mark, e ha iniziato a frequentare sempre di più Tori, la cugina di Jessica. Alice e Shane continuano a essere dei semplici scopamici. Annie si sente in qualche modo più matura da quando le è venuto il ciclo, mentre tra Marcie e Eddy, il suo ragazzo, va tutto più che bene.

Dieci minuti prima delle 19, orario d’inizio del ballo, Eddy e Jonah sono a casa McHope. Sono venuti a prendere le loro ragazze, Marcie e Laurie.
Quando scendono le scale, Eddy e Jonah guardano le loro fidanzate a bocca aperta.
Laurie fa un gran sorriso a Jonah e Marcie scende le scale accarezzandosi la treccia che ha sulla spalla sinistra e che le ricade leggermente sotto il seno.
Le due sorelle si guardano per un attimo e si sorridono.
La povera Valerie, invece, è in sala, seduta sul divano, ad aspettare di uscire di casa, senza accompagnatore.
<< Sei bellissima, amore. Mi piace un sacco questa treccia. >> le dice Eddy.
Eddy le accarezza la treccia, poi la fa ricadere sul seno sinistro di Marcie.
<< Sei bellissima. Come sempre. >> le dice invece Jonah.
Jonah, invece, gioca con i boccoli dei capelli di Laurie, attorcigliandosene uno nell’indice della mano destra.

Dopo una decina di minuti, sono al ballo, nella vecchia palestra della Malibu High.
<< Andiamo a ballare! >> esclama Laurie.
Laurie e Jonah s’immergono tra gli altri studenti e si perdono tra la folla di gente che sta ballando.
Marcie, Eddy e Valerie, invece, si siedono su uno dei divanetti bianchi.
Qualche minuto dopo arriva Tiffany, la compagna di classe e nuova amica di Valerie.
<< Ciao, Val. >>
<< Tiff! >> esclama Valerie, sorridendole.
Valerie si stava già annoiando ed è grata che la sua amica sia arrivata in suo soccorso.
Marcie e Eddy intanto si alzano per andare a ballare, così Tiffany si siede accanto a Valerie.
<< Sei splendida, Val. Sei sempre splendida. >>
<< Grazie, Tiff, lo sei anche tu. Hai un vestito bellissimo. >>
<< No, il tuo è qualcosa di meraviglioso, Val. >>
Valerie si guarda intorno e Tiffany dice:
<< Che peccato che non abbiamo un accompagnatore. >
<< Già. >>
<< Nathan avrebbe potuto chiedertelo, se solo ti degnasse di uno sguardo. >>
<< Già. Ancora mi fa un po’ male il suo rifiuto. >>
<< Immagino. >>
Le due amiche rimangono zitte per qualche secondo, guardando gli altri studenti, poi Tiffany sorride tra sé e sé, si volta verso Valerie e le dice:
<< Sai cosa ti dico? Andiamo a ballare, e chissenefrega se non abbiamo un accompagnatore, ci accompagniamo a vicenda. >>
Tiffany prende la mano di Valerie e si alzano insieme dal divanetto.
Mentre ballano, parte a tutto volume la canzone live while we’re young dei One Direction e le due amiche si scatenano.
Marcie si scatena con Eddy, il suo ragazzo, e lui la guarda confuso.
<< Avanti, Ed, balla! >> gli dice lei.
<< Ma non mi piace la canzone. >>
<< Chissenefrega, balla comunque. >>
Eddy cerca di muoversi a tempo con Marcie, ma fa solo la figura di un pessimo ballerino impacciato.
Marcie gli prende le mani e lo fa muovere insieme a lei, a ritmo di musica.
Laurie, invece, si sta scatenando con Jonah, il quale sembra apprezzare la canzone.
Non sono ancora entrati nell’argomento “passione devota per i One Direction”.
A dire la verità hanno affrontato ancora pochi argomenti. Ancora non si conosco molto bene. Devono affrontare l’argomento “far conoscere il/la proprio/a ragazzo/a ai genitori”, l’argomento sesso, e tanti altri.
Dopo live while we’re young, il dj mette un pezzo lento e Valerie e Tiffany si allontanano dalla pista, amareggiate.
<< Credi che abbiamo speranze, Val? Voglio dire… con i ragazzi. >>
<< Non lo so Tiff, non lo so. >>
Le due amiche guardano tutte le coppiette abbracciate, ballare il lento sulla pista.
Tiffany sospira e s’immagina in mezzo alla pista a ballare un lento con un ragazzo carino.

Più tardi, sulla pista, Marcie sta ballando con le sue amiche e all’improvviso si unisce a loro un ragazzo.
È Elijah, il suo migliore amico. Un ragazzo alto circa 1.80 cm, moro, con i capelli corti, gli occhi marroni e piuttosto attraente.
Marcie gli fa un gran sorriso e lui si rivolge alle sue amiche, dicendo:
<< Ve la rubo per un po’. >>
Marcie ed Elijah si scatenano su una nuova canzone di Ke$ha, die young. Cantano mentre ballano come dei pazzi.
Laurie e Jonah, intanto, si sono presi una pausa dal continuo ballare e sono usciti dalla palestra, diretti agli spogliatoi femminili. Sono mano nella mano e si baciano.
<< Perché sei voluta venire qui? Non c’è nessuno. >>
<< Appunto. >> risponde lei.
<< Capisco. >>
Jonah spinge Laurie contro il muro, accanto alla porta dello spogliatoio femminile, e la bacia. Mentre si baciano, lui giocherella con i suoi boccoli e se li attorciglia tra le dita.
<< Amo i tuoi capelli. Sono così lunghi. >>
<< Lo so. >>
Jonah le sorride e poi si riavvicina alle sue labbra e la bacia.
Stavolta le sue dita toccano qualcosa che non avevano ancora toccato. La mano destra di Jonah si appoggia sulla coscia di Laurie e gliel’accarezza.
Laurie sussulta appena la mano di Jonah tocca la sua coscia e lui smette subito di baciarla.
<< Che c’è? >> le chiede lui.
<< Niente. È che… non mi avevi ancora toccato, e non capivo il perché. >>
<< Stiamo insieme da quasi un mese e mezzo, Laurie, voglio andarci piano. Non voglio passare subito al dunque. >>
<< Grazie. >> dice lei, sorridendogli.
<< Per cosa? >>
<< Per non voler passare subito al dunque. Alcuni ragazzi pretendono un po’ troppo, soprattutto se la loro ragazza è ancora… >>
<< Vergine? >>
<< Sì. >>
<< Era ovvio che tu fossi ancora vergine. Mi hai detto che non hai mai avuto un ragazzo. >>
<< Già, tu sei il primo. >>
<< E sono contento di essere il tuo primo. >>
<< Anch’io sono contenta che tu sia il mio primo ragazzo, il mio primo bacio e… chissà… il primo anche di qualcos’altro. >>
<< Diamo tempo al tempo. >>
<< Assolutamente sì. >> dice lei, sorridendogli, e poi si baciano di nuovo.
Jonah si stacca da lei, le prende la mano e la porta dentro lo spogliatoio femminile e chiude la porta.
<< Stiamo qui. È molto più tranquillo e non c’è il rischio che passi qualcuno. >>
<< Okay. >>
Laurie getta le braccia intorno al collo di Jonah e, guardandolo negli occhi, gli dice:
<< Mi piace questa canzone. Balliamo. >>
Ballano un lento, stretti l’uno all’altra, dentro lo spogliatoio femminile.
Si baciano, mentre ballano, e lui le sussurra parole dolci all’orecchio.
Finita la canzone, si siedono su una delle panche e si stringono le mani e si baciano.
Laurie tiene le gambe accavallate, mentre Jonah appoggia una mano su una coscia. Sale leggermente con la mano e Laurie toglie la gamba da sopra l’altra e le divarica un po’. Jonah sale ancora con la mano, fino ad arrivare alle mutandine.
<< Sei sicura? >>
<< Sì. >>
Jonah inizia a toccarla vicino alle mutandine per qualche secondo, poi entra dentro gli slip e inizia ad accarezzarle il pube, molto lentamente. Le sfiora il clitoride e lei inizia a sospirare.
Lui la bacia e si avvicina al suo orecchio e bacia la parte intorno ad esso.
Mentre Jonah le tocca il clitoride, Laurie sospira forte e lui le sussurra:
<< Rilassati. >>
Laurie apre ancora un po’ le gambe e Jonah si sposta vicino all’ingresso della vagina e gliela sfiora. Giocherella ancora un po’ con il suo clitoride, poi ritorna dalla vagina e infila un dito dentro, molto lentamente. Laurie sussulta quando sente il dito di Jonah dentro, e lui inizia a muoverlo molto piano, non andando in profondità, essendo lei ancora vergine.
Laurie sorride, mentre lui le bacia il collo.
<< Stai bene? >> le chiede lui.
<< Sì. >>
<< Ti piace o vuoi che smetta? >>
<< Continua, continua. Solo… non andare troppo in profondità, lo sai. >>
<< Sì. >>

Più tardi, Valerie è seduta a un tavolino, tutta sola, perché Marcie è in giro con Eddy o Elijah, Laurie è ancora con Jonah, e Tiffany è in pista con un ragazzo molto carino, dopo che lui è venuto da lei e l’ha invitata a ballare, molto educatamente.
Valerie si guarda intorno e all’improvviso sente una presenza dietro di sé.
Qualcuno le porge una mano e le chiede:
<< Vuole ballare con me, signorina? >>
Valerie alza lo sguardo e vede Nathan, con uno smoking blu scuro. Gli sorride e guarda la sua mano, pronta per essere stretta.
<< Sì. >>
Sulla pista, insieme a tanti altri studenti, ballano un lento.
Valerie è piuttosto confusa. L’ultima volta che ha parlato con Nathan, lui l’ha rifiutata, e ora l’ha invitata a ballare un lento. Non una canzone qualunque, ma un lento, una canzone da ballare stretti stretti.
<< Perché? >> gli chiede lei.
<< Perché cosa? >>
<< Perché mi hai invitato a ballare? >>
<< Perché ti ho visto lì, tutta sola, e anch’io ero solo. Così ho pensato: al diavolo se lei mi ha sempre rifiutato. In fondo l’ultima volta mi hai chiesto tu di uscire ed io, da stupido, ho rifiutato lo stesso invito che ti avevo già fatto ben due volte. >>
<< Sono contenta che tu abbia cambiato idea. >> le dice lui.
<< Non potevo resistere a una Valerie sola e indifesa e vestita così. Adoro il tuo vestito. >>
<< Grazie. Tu, invece, stai benissimo in smoking. Ti dona sai? >>
<< Davvero? >>
<< Sì. Altroché la divisa di scherma. >>
Nathan ride e lei lo guarda.
<< Wow. Sei meravigliosa. Sei davvero bellissima. >>
<< Le stesse parole che hai detto la prima volta che mi hai visto. >> afferma lei.
<< Già. >>
Nathan si avvicina al suo viso e Valerie si aspetta un bacio sulle labbra, invece lui la bacia semplicemente su una guancia.
<< Quindi… è ancora valido l’invito per un frullato? >> gli chiede lei.
<< Assolutamente sì. Quando vuoi. >>
Valerie gli fa un gran sorriso e appoggia la testa sulla sua spalla, e si lascia cullare dalle braccia di Nathan e dalla musica.
Le sembra così strano stare sulla pista da ballo a ballare un lento con un ragazzo. Nathan tra l’altro, l’unico ragazzo che si sia mai interessato a lei.
Finito il lento, inizia un’altra canzone. Valerie alza la testa e guarda Nathan.
<< Potrei ballare con te tutta la notte. >> le dice lui.
<< A me andrebbe benissimo. >>
Nathan le fa un sorriso e Valerie nota Tiffany a pochi metri da lei, mentre balla con il ragazzo che l’ha invitata a ballare prima.
Si salutano con la mano e Tiffany le sorride. Tiffany mima con le labbra “è lui Nathan?” e Valerie le fa cenno di sì con la testa, e Tiffany alza il pollice e le sorride.
<< Chi è quella ragazza? >>
<< Una mia amica e compagna di classe. Si chiama Tiffany. >>
<< Ah okay. >>

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Capitolo 14
*** Halloween parties ***


14
    
Halloween parties





È arrivato il giorno di Halloween e le sorelle McHope sono tutte in fibrillazione.
Halloween è la festa preferita di Laurie, perché puoi essere chiunque tu voglia essere in una sola notte.
Trixie e Alice passeranno Halloween alla festa che è stata organizzata dalla Pepperdine, nella palestra del campus, con i loro amici. Marcie, Laurie e Valerie, invece, lo passeranno alla festa che è stata organizzata dalla Malibu High School, nella nuova palestra della scuola. Mentre, per quanto riguarda Annie, lei lo passerà alla festa della Malibu Middle School, nella vecchia palestra.
In casa McHope, nel tardo pomeriggio, è il delirio più totale.
La festa per gli studenti della Malibu High and Middle School inizia alle 19, ma Marcie, Laurie, Valerie e Annie sono indietrissimo, tanto che devono ancora vestirsi e truccarsi.
<< Okay, ragazze, manteniamo la calma! Dobbiamo solo vestirci e truccarci. Ce la possiamo fare. >> esclama Marcie.
<< Ma se sono già le sei passate e la festa inizia fra un’ora. >> dice Laurie.
<< Ce la facciamo Laurie, okay? Noi.ce.la.faremo. >> insiste Marcie.
<< Sì. Ma dov’è il mio vestito? >> domanda Valerie, preoccupata.
<< Immagino nel tuo armadio, Val. >> la rassicura Annie.
<< Sì. >>
Ognuna raggiunge la propria camera e inizia a vestirsi e truccarsi.
<< Sei pronta, Laurie? >> le chiede Marcie, affacciandosi alla camera di Laurie.
Laurie è davanti allo specchio di camera sua e sta scossando il busto per far muovere le frange del vestito nero a canotta, in stile anni ‘20.
Si volta verso la porta e, dopo aver visto la sorella, si guarda ancora allo specchio e dice:
<< Quanto mi piace questo vestito. Se ti muovi, tutte le frange si muovono. >>
<< Sì, è davvero carino. >> le dice Marcie.
Marcie entra nella stanza e guarda la sorella agitarsi e sorridere davanti allo specchio.
<< Sei pronta? >> le richiede.
<< Quasi. Mi devo solo mettere le scarpe e il lucidalabbra. >> risponde Laurie.
<< Okay. Allora vado a chiederlo anche a Val e ad Annie. >>
Qualche secondo dopo, Marcie è sulla soglia della porta della camera di Valerie.
<< Che bella cowgirl che abbiamo qui. >> esclama Marcie.
Valerie si volta verso la porta e dice:
<< Io non sono bella. >>
Marcie entra nella stanza, raggiunge la sorella e, accarezzandole i capelli, le dice:
<< No, infatti. Tu sei bellissima, tesoro. >>
<< Smettila. >>
<< Smettila tu di pensare di non essere bella, Val. Tu sei bella, te l’ha detto anche Nathan. >>
Valerie sorride alla sorella, che continua ad accarezzarle i lunghi capelli castano scuro.
<< Laurie deve solo mettersi le scarpe e il lucidalabbra, poi è pronta. Tu, invece? >> le chiede Marcie.
<< Stivali e lucido, poi sono pronta anch’io. >>
<< Perfetto. Allora vado da Annie. >>
Marcie arriva davanti alla porta della più piccola delle McHope ed esclama:
<< Wow, Ann. Stai benissimo vestita così. Sembri già una donna. Anzi, in teoria lo sei già. >>
<< Già. >>
Annie gira su se stessa e la gonna del vestito nero da Batgirl gira con lei, e lo stesso fa il mantello nero.
Annie ha un vestito nero lucido a canotta, con una cintura gialla sulla vita, con, al centro il simbolo di Batman, e il simbolo di Batman anche sul petto, sempre in giallo.
<< Stai davvero bene, Ann. Sei pronta? >>
<< Devo solo mettermi gli stivali e il lucidalabbra. >>
<< Perfetto. Laurie e Valerie devono fare lo stesso. >>

Più tardi, Valerie sta ballando con Tiffany, insieme a tutti gli altri studenti della Malibu High.
<< Principe Azzurro a ore dieci. >> esclama Tiffany.
<< Chi? >>
<< Nathan. È laggiù, davanti al tavolo del punch. >>
Valerie vede Nathan, vestito da… cowboy? Lei da cowgirl e lui da cowboy, è davvero destino. Non è possibile che sapesse come si sarebbe vestita, visto che non ne hanno mai parlato.
L’ultima volta che l’ha visto è stato tre giorni prima, nel pomeriggio, quando sono andati a prendere quel famoso frullato. Non l’ha visto neanche a scherma, il giorno prima, perché lui non c’era.
Ora lo guarda in modo diverso, in un modo in cui non l’aveva mai guardato prima.
È davvero un bel ragazzo. E vestito da cowboy sta davvero bene, ed è sexy.
<< Ah sì, lo vedo. Dici che devo andare da lui o aspetto che venga lui qui? >> chiede Valerie.
<< Vai tu da lui. >>
<< Sicura? >>
<< Sì. >>
Senza pensarci ancora, Valerie s’incammina verso di lui.
<< Ciao. >>
Nathan alza lo sguardo e la vede, in tutto il suo splendore. Un vestitino marrone scuro a canotta, in perfetto stile cowgirl.
La trova così bella da togliere il fiato. Se la trovava bella con la divisa di scherma, vestita da cowgirl è spettacolare, e con il vestito dell’Homecoming, è senza dubbio una bellezza da Oscar.
<< Nathan? Ci sei? >>
<< Scusami, Val, ma sei… spettacolare vestita da… cowgirl, giusto? Io sono un cowboy. Questo è destino, tesoro. >>
<< Come mi hai chiamato? >>
<< Tesoro. >>
Nathan le sorride e la tira a sé.
Si guardano negli occhi e lui le accarezza i capelli, poi le guance, e sembra sul punto di baciarla, ma un attimo dopo, si allontana da lei e la porta a ballare in mezzo alla folla, facendola rimanere un po’ delusa.

Quando Laurie nota Jonah vestito da gangster, parlare con altri suoi coetanei a pochi metri dal tavolo del punch, sorride tra sé e sé. Pensa che sia bellissimo e ancora non le sembra vero che sia il suo ragazzo da un mese e mezzo.
All’Homecoming Dance, qualche giorno prima, hanno condiviso un momento intimo negli spogliatoi femminili della palestra della scuola, ed è stato un momento… magico e allo stesso tempo un po’ strano, perché non le era mai successo niente di simile prima d’ora.
Ancora non lo ama e lui non ama lei, e ancora non è pronta per fare l’amore con lui, ma ogni cosa richiede il suo tempo, e lei è felicissima di come stanno andando ora le cose.
Lo guarda qualche secondo prima di avvicinarsi a lui, poi lo raggiunge. Gli prende una mano e chiede:
<< Posso rubarvi il mio bellissimo ragazzo per un ballo? >>
Jonah si volta verso di lei e le fa un gran sorriso, e stringe la sua mano.
Poco dopo, sulla pista, mentre ballano un lento, Jonah le chiede:
<< Così io sono il tuo bellissimo ragazzo, eh? >>
<< Certo. Perché non dovresti esserlo? >>
<< Chiedevo solo. Quindi se io sono il tuo bellissimo ragazzo, tu sei la mia bellissima ragazza. >>
<< Naah, tu sei molto più bello di me. >>
<< Ma cosa dici? Tu sei bellissima, Laur. >>
<< No. >>
Laurie abbassa lo sguardo, come se fosse triste, e lui le solleva il mento e le dice:
<< Sì. Sei bellissima, tesoro. >>
<< Mi hai chiamato tesoro. Sei dolcissimo, Jonah. >>
Jonah le sorride e poi le dà un dolcissimo bacio sulle labbra.
<< A proposito, non sai quanto sei sexy vestita così. Questo vestito ti dona tesoro. >>
<< Smettila. Mi farai arrossire e piangere, se continui. >>
<< Spero che saranno lacrime di gioia, però? >>
<< Sì. Assolutamente. >>
Jonah le sorride e la bacia di nuovo.

Marcie sta chiacchierando con il suo ragazzo Eddy e con altre persone, quando all’improvviso un ragazzo vestito da Zio Sam inizia a fare dei complimenti a Marcie. È Elijah, il suo migliore amico.
<< Wow! Burlesque, Mar? >> le chiede Elijah.
<< Elijah! >> esclama Marcie, facendogli un gran sorriso.
<< Sì, ballerina di burlesque. Ti piace? >>
<< Sì, è molto sexy. >>
<< Lo so, mi è piaciuto anche per quello. >>
<< Ottima scelta, Mar. >>
Marcie gli fa l’occhiolino e si allontana da Eddy e dalle altre persone, insieme ad Elijah.
<< Tu invece sei vestito da… zio Sam? >> gli chiede lei.
Elijah fa una sana risata e poi dice:
<< Sì. Ti piace? >>
Marcie ride e poi, squadrandolo dalla testa ai piedi, dice:
<< Sì. Sei… buffo. Fai ridere vestito così. Con i capelli bianchi, la barba bianca e quel cappello enorme. >>
Elijah ride e poi le chiede:
<< Davvero ti faccio ridere? >>
<< Sì. Mi sto trattenendo dal ridere. >> risponde lei, ridacchiando.
<< Non farlo. Ridi finché vuoi. È uno dei motivi per cui ho scelto questo vestito. Per far ridere la gente. Non piacciono a nessuno i musoni, e una sana risata fa bene a tutti. >> afferma Elijah.
<< È vero. Okay, allora rido. >>
Marcie scoppia in una fragorosa risata, che fa girare le persone vicine a lei, nonostante la musica piuttosto alta.
Elijah non resiste e scoppia a ridere anche lui, vedendo l’amica ridere.
Intanto, Eddy, a pochi metri da loro, nota che la sua ragazza sta ridendo come una cretina, insieme al suo migliore amico.
Non gli è mai andato molto a genio che Marcie avesse un migliore amico maschio.
E se lui fosse innamorato di lei e lei non lo sapesse? O se lei lo sapesse, invece? O addirittura se fosse lei quella innamorata di lui? Questo sarebbe ancora peggio, perché sarebbe innamorata di entrambi, o addirittura solo di Elijah.
Stanno insieme da due anni e lei ha perso la verginità con lui. L’ha sempre ritenuto importante, o almeno è quello che ha sempre detto lei.

Intanto, alla festa della Malibu Middle School, nella vecchia palestra del campus, Annie sta ballando insieme ad alcune sue amiche e compagne di classe, quando all’improvvisamente si blocca e guarda fissa in un punto.
<< Annie, che hai? >> le chiede Danielle.
Annie non dà segnali di vita, così Tess la chiama:
<< Annie? >>
<< Annie? Qualcosa mi dice che hai visto Jerry. >> dice Brittany.
<< Avanti, Annie, dacci qualche segnale di vita. >> la incoraggia Danielle.
<< Ci sono, ragazze, ci sono. Jerry vestito da… Capitan Uncino, se non sbaglio, mi ha… distratta, e non poco. >> risponde Annie.
<< L’avevo immaginato. >> dice Heather.
<< Perché non sfrutti quest’occasione per parlarci per la prima volta? >> le chiede Tess.
<< E come faccio? Sta parlando con dei suoi amici. >>
<< Vai lì vicino e fai finta di prendere qualcosa da bere. Anzi, prendi qualcosa bere, e poi guardi le persone ballare. Se ti va di culo, ti parla lui. Parlargli mentre è con gli altri, non è proprio il massimo, in effetti. >> afferma Brittnay.
<< Già. >> dice Annie.
<< Devi solo aspettare che sia solo. >> le consiglia Heather.
<< Esatto. Intanto però puoi prendere qualcosa da bere, così ti nota. >> dice Tess.
<< Okay. Auguratemi buona fortuna. >> dice Annie, un po’ impaurita.
<< Buona fortuna, Ann. >> dice Danielle.
<< Lo conquisterai, vedrai. >> dice invece Tess.
<< Fagli vedere quanto sei figa. >> dice Heather.
<< Fa’ uscire l’eroina che c’è in te. >> dice infine Brittany.
Annie si avvicina al tavolo delle bevande e si versa un po’ di succo di non sa neanche lei che gusto, e intanto osserva Jerry.
Mentre sorseggia il succo, guarda le persone che stanno ballando. Persone che ballano. Jerry. Persone che ballano. Jerry.
Si chiede per quale motivo sia così tanto complicato attaccare bottone con un ragazzo della propria età.
Perché devono sempre essere insieme a qualcuno? È così complicato beccarli da soli.
Non riuscirà mai a parlare con Jerry, se lui è sempre insieme ai suoi amici.
In dieci minuti che Annie rimane ferma nello stesso posto, Jerry è sempre insieme ai suoi amici.
Decide di allontanarsi e tornare dalle sue amiche, con un bicchiere in mano, con dentro del succo di ananas. Mentre cammina, però, s’inciampa da qualche parte e va addosso a Jerry, rovesciandoli il succo sul vestito da Capitan Uncino.
<< Oddio, scusami. Sono inciampata, non l’ho fatto apposta. >> dice Annie.
Annie alza lo sguardo e si trova davanti Jerry. Non si era accorta di essergli andata addosso, ma ne è felice, molto felice.
<< Guarda dove metti i piedi! >> le dice lui, bruscamente.
Mentre Annie si allontana da Jerry, lui cerca in qualche modo di togliersi il succo dai vestiti.
Jerry la fissa per alcuni secondi e dopo le chiede:
<< Ma noi due ci siamo già visti? >>
<< Ehm… non lo so. >>
Annie fa finta di non averlo mai visto, altrimenti Jerry potrebbe immaginare che lei è interessata a lui.
<< Forse ci siamo già visti in palestra, forse ti ho visto con la divisa sportiva. Sei in qualche squadra della scuola? >> le chiede lui.
<< Sì, pallavolo. >>
<< Ecco! Sì, ti ho visto sicuramente in palestra. Io sono nella squadra di basket. Jerry, piacere. >> dice lui, porgendole la mano e sorridendole.
Annie gli guarda la mano per un attimo e poi gliela stringe e, guardandolo, risponde:
<< Annie. >>
Annie vorrebbe rimanere così per sempre, ma un attimo dopo le loro mani si lasciano, e loro due si guardano.

Alla Pepperdine, Trixie sta ballando insieme a Jessica e Eleanor, con un drink in mano.
<< Wow. Sei super sexy, Trix. >> le dice Mark, squadrandola dalla testa ai piedi.
Trixie si volta verso Mark, che l’ha presa per i fianchi e si muove insieme a lei.
<< Sei una… piratessa, giusto? >>
<< Assolutamente sì. >>
<< Sei davvero molto sexy vestita così. E quegli stivali… >>
<< Sono da troia, lo so, ma erano già con il vestito. >> dice lei.
<< Oh no, sono bellissimi e… provocanti, come te. >> le dice lui, guardandola con sguardo perverso.
Trixie gli sorride e poi si baciano, facendo vedere la lingua a mezzo campus.
Mentre chiacchierano con altre persone, Trixie esce dalla palestra e raggiunge i bagni. Nei corridoi, incontra Tori con la sua amica che frequenta il campus. Appena Tori vede Trixie, fa un sorriso radioso, che lei nota e le restituisce.
<< Trixie! >>
<< Tori, ciao. Ciao, Sophie. >>
<< Ciao. Vi lascio parlare ragazze. Io torno alla festa. >>
Trixie e Tori la salutano, e quest’ultima è felice che l’amica le abbia lasciate sole.
<< Stai benissimo con la parrucca blu. Chi saresti? >> le chiede Trixie.
<< Una ragazza degli anni sessanta. Questo vestito con le paillettes e la bandiera inglese è bellissimo. >>
<< Sì, lo è. >>
<< Tu, invece, sei… una piratessa, giusto? Una piratessa sexy? >>
<< Esatto. >>
<< Quegli stivali sono stupendi. Sono un po’ alti ma è proprio quello il bello. >> afferma Tori.
<< L’ho pensato anch’io. >> dice Trixie, sorridendo a Tori.
Tornate in mezzo alla folla, si mettono a ballare. Tori se la mangia con gli occhi, e vestita così proprio non riesce a resisterle.
Mark le vede ballare insieme e, quando Trixie e Tori raggiungono lui, Jessica, il suo ragazzo, Eleanor e il suo ragazzo, è piuttosto infastidito.
<< Possiamo parlare Trixie? >> le chiede lui.
<< Sì. >>
Mentre si allontanano dalla folla, Tori squadra Trixie. Le guarda le gambe, i capelli, le spalle, ogni singola parte visibile del suo corpo e immagina il suo sedere sotto quel mini costume da piratessa, e il suo seno grande e perfetto che esce dal vestito.
<< Dimmi una cosa, Trixie: sei attratta da Tori? Vi ho visto arrivare insieme e andare a ballare. Vi muovevate come se foste… una coppia, come se steste insieme. >> le chiede Mark.
<< Quante volte ti dovrò ancora dire che non sono lesbica, Mark? >>
<< Non dico che tu sia lesbica, Trix, ma forse potresti essere bisex. Potresti essere attratta sia dai ragazzi che dalle ragazze. Dovresti prendere in considerazione quello che ti sto dicendo, perché credo proprio che tu sia attratta da Tori. Come darti torto, è una bella ragazza. >>
<< Perché ogni volta che ci vedi insieme, pensi questo? Sai che ci siamo viste parecchie volte dalla sera della festa del suo compleanno? Siamo uscite come amiche, solo e semplici amiche. >>
<< Cosa? Voi due vi siete viste altre volte oltre a quella in cui vi siete conosciute e a quella della festa per il suo compleanno? Perché non me l’hai detto? >> domanda Mark, ancora più infastidito.
<< Perché sapevo che avresti reagito così. Lei potrà anche essere attratta da me, ma uno: lei non ci ha mai provato con me, e due: io non sono attratta da lei. Quindi vedi di smetterla con tutte queste tue paranoie! Ora torno alla festa. >> risponde Trixie, bruscamente.

Alice, Shane, Terry e Michael arrivano alla festa tutti e quattro insieme. Hanno scelto dei costumi di gruppo. Sono quattro personaggi di Alice nel paese delle meraviglie. Alice è una bellissima Alice sexy, Terry una sexy Regina di Cuori, mentre Shane e Michael sono pinco panco e panco pinco.
Quando arrivano in mezzo alla folla, tutti si voltano verso di loro e ridono appena vedono Shane e Michael.
<< Stanno ridendo tutti. >> esclama Terry.
<< Già. Fate proprio ridere con quei costumi. >> dice Alice.
Terry e Alice ridono sotto i bassi e i ragazzi hanno un sorriso a trentadue denti, che sembrano degli ebeti.
<< Sul serio, sembrato due idioti. >> continua Alice.
< Due idioti sexy, però. >> dice Terry.
<< Oh sì. >> conferma Alice.

Più tardi, mentre ballano in mezzo a tutti gli altri, Alice vede sua sorella Trixie insieme a tre ragazze, così la raggiunge per salutarla.
<< Trix! >>
<< Ali! >>
Le due sorelle si abbracciano forte e Trixie dice:
<< Sei divina vestita così. Sei Alice nel paese delle meraviglie, vero? Costume azzeccato, sorella. >>
Alice ridacchia e poi risponde:
<< Sì. Però tu dovresti vedere i miei amici come sono vestiti, soprattutto i due ragazzi. >>
<< Amici? Fammeli conoscere, sono proprio curiosa. Prima, però, ti presento una mia nuova amica. Lei è Tori. Jessica ed Eleanor le conosci già. >>
Alice e Tori si stringono la mano e quest’ultima dice:
<< Tua sorella Trixie è una forza della natura. Studi anche tu qui? >>
<< Sì, sono al primo anno. Tu, invece? >>
<< Oh no, io non studio qui. Sono qui solo perché una mia amica frequenta quest’università. >>
<< Ah. E lavori? >>
<< Sì, in un negozio di strumenti. >>
<< Wow! >>
<< Andiamo! Fammi conoscere i tuoi amici, Ali. Arrivo, ragazze. >> esclama Trixie, prendendo la sorella a braccetto e allontanandosi.
Vicino al banco dei drink, Terry, Shane e Michael stanno chiacchierando.
<< Ragazzi! >> esclama Alice, facendo voltare i suoi amici.
<< Lei è mia sorella maggiore Trixie. Loro, invece, sono Terry, la mia compagna di stanza, Shane, un mio amico, e Michael, il ragazzo di Terry e compagno di stanza di Shane. >> aggiunge Alice.
Trixie stringe la mano a tutti e tre, e Shane dice:
<< Wow! Sei bellissima, Trixie. Tutte le donne McHope sono bellissime. Alice mi ha fatto vedere una foto di tutta la famiglia, e siete una più bella dell’altra. Ma tu… credo che tu le superi tutte. >>
<< Grazie. Che bel complimento. Com’è gentile il tuo… amico, Ali. >> dice Trixie, guardando la sorella.
Shane sorride a Trixie, e Alice lo fulmina con lo sguardo e, continuando a guardarlo, dice alla sorella:
<< Sì. Shane è molto gentile. >>
Shane la guarda preoccupato.
All’improvviso si ricorda il nomignolo che ha usato la sorella per chiamare Alice.
<< Ali? Ti chiamano Ali? >> domanda Shane.
<< Sì, solo le mie sorelle e i miei genitori. >>
<< Ah. È carino il soprannome Ali. >>
<< Già. >> concorda Trixie.
Trixie li guarda mentre si scambiano degli sguardi e capisce subito cosa c’è sotto, così dice alla sorella:
<< Ali, vorrei parlarti un attimo. Vieni con me? >>
<< Certo. >>
Si allontanano un po’, poi Trixie chiede:
<< Chi è Shane? >>
<< In che senso? >>
<< È solo un amico o… qualcosa di più? >>
<< Devo proprio dirtelo? Non so se approveresti. >>
<< Dimmelo. >>
<< Io e lui siamo… scopamici, ecco. >>
<< Che cosa siete? Ho sentito bene? >> chiede Trixie, divertita.
<< Scopamici. Amici che fanno sesso quando vogliono, senza nessun tipo di coinvolgimento di relazione, amore, sentimenti e cose così. >> risponde Alice, alzando gli occhi al cielo.
<< Ma perché non state insieme e basta? >>
<< Perché sarebbe troppo semplice. L’abbiamo deciso entrambi, insieme, e siamo d’accordo. >>
<< Boh. Non sono proprio molto d’accordo, ma se va bene a te, a voi, allora okay. Siete adulti, quindi potete decidere quello che volete. >>
<< Grazie. >>
<< Comunque vedrai che prima o poi uno s’innamorerà dell’altro. E qualcosa mi dice che è già successo. >>
<< Spiegati meglio. >>
<< Credo che lui sia innamorato di te. Questo è quello che penso io, non è detto che sia vero, quindi non darci troppa importanza, però io se fossi in te ci penserei. >>
<< Ma figurati se Shane è innamorato di me. >> dice Alice, ridacchiando.
<< Pensaci almeno un po’ Ali. Guarda come si comporta, ascolta bene quello che ti dice. >>
<< Smettila Trix. >>
<< Okay. Io però te l’ho detto, sorellina. >>
<< Sai una cosa? Vorrei sapere chi è Tori per te? Ti guardava in un modo… e ha detto che sei una forza della natura. Di solito le ragazze non fanno questi apprezzamenti su un’altra ragazza, a meno che non… >> afferma Alice.
<< Sono lesbiche? >>
<< Esatto. >>
<< Infatti, Tori lo è. Ma siamo solo amiche. >>
<< Sicura? Per me lei vorrebbe essere più che tua amica. >>
<< Non sono lesbica, Ali, lo sai. >>
<< Sì sì, lo so, ma non si può mai sapere. E poi potresti essere bisex. >>
<< Oddio, sembri Mark, il mio ragazzo. >>
<< Il tuo ragazzo? >>
<< Sì, il mio ragazzo. >>
<< Da quando hai un ragazzo? Anzi, da quando il tuo ragazzo non si chiama più Nick? Che fine ha fatto Nick? >>
<< Ci siamo lasciati. Ora sto con Mark. >>
<< Ah, non lo sapevo. Allora devi presentarmelo. >>
<< D’accordo. >>


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Capitolo 15
*** La volta buona ***


15

La volta buona





Alle 17 in punto di martedì 6 novembre, Valerie, Asia, Frances e Kate sono nella palestra per iniziare un’altra lezione di scherma.
Nathan entra impettito nella palestra, guardando avanti.
Appena Valerie lo vede, sorride tra sé e sé e spera che la noti.
Non avrebbe mai pensato di interessarsi a lui, mai e poi l’avrebbe pensato, neanche tra un milione di anni.
Il problema è che sono usciti un pomeriggio per prendere quel famoso frullato, nove giorni prima, poi si sono visti alla festa di Halloween, dove hanno ballato insieme, e poi basta, non si sono più visti. Valerie vorrebbe capirci un po’ di più, vorrebbe fargli capire che lei è interessata a lui e che vorrebbe provare a essere… la sua ragazza. Sì, la sua ragazza.
Nathan si volta e, appena la vede, le fa un sorriso a trentadue denti. Le manda un bacio, guardandola fisso, e la raggiunge.
<< Ciao, splendore. >>
<< Ciao. >>
Nathan si avvicina al suo viso e le dà un bacio sulla guancia.
<< Come stai? >> le chiede lui.
<< Benissimo. Tu? >>
<< Benissimo anch’io, ora che ti ho visto. >>
Valerie le sorride, imbarazzata.
La signora Norton chiama tutti i ragazzi e chiede loro di mettersi in posizione e di iniziare il riscaldamento.

Alle 19 termina la lezione e tutti raggiungono gli spogliatoi.
Quando Valerie esce dallo spogliatoio femminile, Nathan la ferma chiamandola:
<< Valerie! >>
Valerie si volta e si ferma sul posto.
<< Mi chiedevo se… venerdì sera avessi voglia di uscire con me? >> le chiede lui.
<< Certo. Dove vuoi andare? >>
<< Non lo so, ma volevo organizzare qualcosa di… speciale per il nostro primo appuntamento. >>
Valerie gli sorride, senza dire niente.
<< E quel pomeriggio in cui siamo andati a prendere il frullato, che cos’era? >> gli chiede lei.
<< Non lo so, ma non era di certo speciale. Voglio qualcosa di veramente speciale. Per te, per entrambi. Va bene alle sette, venerdì? >> propone lui.
<< Sì, va bene. >>
<< Perfetto. Ci vediamo, splendore. >>
Nathan le dà un bacio sulla guancia e poi esce dalla palestra, in pochi secondi.
Valerie inizia a saltare come una bambina strafelice il giorno di Natale, nel momento dello scarto dei regali.
<< Okay, Valerie, stai calma, stai calma. È solo un appuntamento in fondo. Calmati. >> dice fra sé e sé.
Esce dalla palestra strafelice e con un sorriso da ebete.

Venerdì 9 novembre, alle 20, Valerie e Nathan si trovano davanti all’entrata del ristorante Café Habana.
Quando Valerie scende dalla macchina di Marcie, che l’ha accompagnata, cerca Nathan. Appena lo vede, sorride e poi saluta Marcie, chiudendo in seguito lo sportello dell’auto. Si avvicina a Nathan, che è seduto su una panchina. Appena la vede, le sorride, e lei gli restituisce il sorriso. Si danno un bacio sulle guance e lui le dice:
<< Sei bellissima. >>
<< Entriamo, dai. >>
Mentre entrano nel ristorante, Valerie si guarda intorno e poi guarda se stessa. Spera di non essere troppo sportiva, vestita così, e si chiede se entro la fine della serata lei e Nathan riusciranno a darsi il loro primo vero bacio, dopo quello del giorno in cui si sono conosciuti.
<< Valerie? >> la chiama Nathan.
Nathan interrompe i pensieri di Valerie, chiedendole:
<< Preferisci stare dentro o fuori? >>
<< Dentro. >> risponde Valerie.
Quando sono al tavolo, le chiede:
<< Allora, ti piace qui? >>
<< Sì, è molto carino. >>
Aprendo il menu, Valerie esclama:
<< Allora… vediamo un po’ cos’hanno. >>
Sfogliando il menu, all’improvviso, dice:
<< Uh! Un bel taco non sarebbe male. >>
<< Quasi quasi lo prendo anch’io. >> dice Nathan, entusiasta.
<< Sei mai stata qui? >>
<< No. Tu? >>
<< Una volta, ma non ho preso il taco. >>
<< E cos’hai preso? >>
<< Non me lo ricordo. >>
Ordinano entrambi un taco, un’insalata e dell’acqua.

<< Vuoi prendere il dolce? >> gli chiede lei, a fine cena.
<< Veramente pensavo che potessimo prenderlo al negozio di dolciumi qui vicino. >> risponde lui.
<< Ah. Ma è ancora aperto? >>
<< Sì, è aperto fino alle dieci. Se ci muoviamo, ce la faremo. >>
<< Andiamo subito allora. >>

<< Perché c’è così tanta roba? Come faccio a scegliere? >> domanda Valerie, guardando tutti quei dolciumi, dentro il negozio di dolciumi.
<< Ti piacciono i macarons? >> le chiede lui.
<< Sì, ma preferisco le cose con il cioccolato. >> risponde lei, con la bava alla bocca.
<< Allora hai l’imbarazzo della scelta, Val. Prendi tutto quello che vuoi. >>
<< Inizio con i macarons, che è più facile. >>
<< Allora… me ne dia uno alla fragola, uno al cioccolato, poi uno al lampone, un altro al caramello, e uno alla vaniglia, e un altro al cocco. >> dice Valerie alla signora dietro al bancone del negozio.
La signora dietro al bancone le mette i sei macarons dentro una scatola, poi le chiede se vuole altro.
<< Sì. Tu cosa vuoi prendere Nathan? >> chiede Valerie, voltandosi verso di lui.
<< Pensavo un gelato e qualche pasticcino. Tu non vuoi il gelato? >>
<< No, preferisco qualcosa di non freddo, se fuori non è molto caldo. >>
<< Okay. >>
Si siedono da uno dei tavolini e mangiano tutto quello che hanno preso, facendosi delle foto.

Un quarto d’ora dopo, escono dal negozio.
Valerie si ferma a osservare un acquario a forma di cilindro, a pochi metri dall’entrata del negozio. Quando nota Nathan accanto a sé, dice:
<< Ogni volta che vengo qui, mi fermo a guardare questi cilindri. >>
<< Sono belli. >>
<< Non sono niente di speciale, ma mi attirano. >>
Mentre Valerie guarda i pesci dentro l’acquario, Nathan si avvicina un po’ a lei e le prende una mano. Lei si volta e si guardano dritti negli occhi.
<< Ti ricordi il nostro primo bacio? >> le chiede lui.
<< Sì. >> risponde lei, mandando giù.
<< Pensavo te le fossi già dimenticata. >>
<< Perché avrei dovuto dimenticarmelo? >>
<< Perché è successo nel periodo in cui non t’interessavo neanche un po’, ma meno male che le cose sono cambiate. >>
<< Già. Meno male. >> dice lei, sorridendogli.
Valerie non vede l’ora di essere baciata, e lui sembra sul punto di farlo, ma all’improvviso le lascia la mano e si dirige verso l’altro acquario a pochi metri.
Le sembra che Nathan la stia prendendo in giro. Sembra sempre che la stia per baciare, ma all’improvviso si tira indietro. Anche alla festa di Halloween è successo e ci è rimasta un po’ male. Ma stavolta sono nel bel mezzo di un appuntamento e spera che finisca in modo diverso.
Valerie lo raggiunge e gli chiede:
<< Che ore sono? I miei mi hanno detto di essere a casa per le undici. >>
<< Le undici meno un quarto. >>
<< Di già? >> chiede Valerie, con sguardo triste.
<< Sì, di già. >>
Nathan la guarda negli occhi e lei sembra quasi sciogliersi.
<< Che c’è? >> le chiede lui.
<< Che c’è? >> gli chiede lei.
<< Sembra che tu stia… aspettando qualcosa. >>
<< Cosa dovrei aspettare? >>
<< Non lo so. Dimmelo tu. >>
Nathan le riprende la mano, continuando a guardarla negli occhi. Solleva un po’ il braccio, in modo di averlo davanti al petto, e poi le dice di girare la mano, in modo da avere il palmo all’insù. Con le dita dell’altra mano, passa sopra le linee della mano di Valerie, avanti e indietro per qualche secondo, guardandola negli occhi.
Valerie è impaziente. Vuole essere baciata a tutti i costi.
<< Sicura di non stare aspettando niente? >> le chiede lui.
<< Sicura. >>
Nathan la guarda dritto negli occhi per qualche secondo e poi si avvicina un po’ al suo viso e le chiede:
<< Neanche… questo? >>
Nathan si avvicina ancora al suo viso e la bacia molto dolcemente. Mentre si baciano, lascia andare la sua mano ed entrambe le braccia cadono, ma poi cerca la mano di Valerie e le loro dita s’intrecciano.
Valerie è al settimo cielo. Non aspettava altro che questo.
La bocca di Nathan sa di gelato alla fragola e al limone.
All’improvviso Valerie sente la lingua di Nathan, che cerca la sua, ed è spaventata, così smette di baciarlo e si allontana.
<< Che c’è? >> le chiede lui, preoccupato.
<< Hai usato la… >> risponde lei.
<< Lingua? >>
<< sì. >>
<< Non hai mai baciato nessuno con la lingua? >>
<< Veramente ho baciato solo te. >>
<< Ah. Vuoi riprovarci? >>
<< S-sì. >> dice Valerie, insicura e spaventata.
<< Se vuoi, possiamo provare sennò no. Decidi tu, Val. >>
<< Voglio riprovarci. >> dice lei, decisa stavolta.
<< Okay. >>
Nathan la guarda negli occhi, si avvicina al suo viso e la bacia di nuovo. Poco dopo si stanno baciando con la lingua e Valerie è un po’ impacciata com’è giusto che sia la prima volta.
Quando si staccano, Valerie teme di aver fatto una pessima figura.
<< Che hai Val? >>
<< Niente. È che… ho paura di aver fatto una figuraccia. >>
<< Non l’hai fatta. E anche se l’avessi fatta, sarebbe stato normale. La prima volta che ho baciato una ragazza è stato un disastro. >>
<< E quand’è successo? >>
<< A tredici anni. Lei aveva la mia stessa età, ma eravamo entrambi impacciati e non è stato proprio un gran bacio. Ma con il passare del tempo tutto è andato meglio. È solo questione di abitudine, piccola. >>
<< Okay. >>
Valerie sembra aver ignorato il nomignolo che Nathan ha usato per lei. Piccola.
Nathan le poggia una mano sulla guancia e guardandola negli occhi le dice:
<< Non preoccuparti, piccola. >>
<< Mi hai chiamato piccola. >> dice lei, sorridendo.
<< Sì. >>
Valerie gli sorride e poi prova a dargli un timido bacio.
<< Forse è meglio che andiamo, altrimenti farai tardi. >>
<< Sì. >>

Quando arrivano davanti al cancello dell’entrata della villa, Nathan accosta la macchina.
<< Domani ti chiamo. >> le dice lui.
<< Okay. >>
Si avvicinano l’uno all’altra e si danno un bacio. Valerie gli fa un sorriso e poi esce dalla macchina.
Dopo aver aperto il cancello e aver percorso un po’ del giardino della villa, sente degli schiamazzi e delle risate. Si guarda intorno e nota che c’è qualcuno sotto il gazebo, accanto al campo da tennis. Sono le sue sorelle: Marcie, Laurie e Annie. Si avvicina e vede Marcie seduta sulla poltrona sotto una tv a schermo piatto, appesa nell’angolo sinistro, sul soffitto del gazebo, mentre Laurie e Annie sono sedute sul divano di fronte alla sorella maggiore.
<< Ragazze! Cosa ci fate qui a quest’ora? >> domanda Valerie.
<< Valerie! >> esclama Marcie, vedendo la sorella.
Laurie e Annie si voltano verso Valerie, che intanto è andata a sedersi sul divano di fianco a Marcie.
<< Allora com’è andato l’appuntamento? >> le chiede Laurie.
<< Benissimo. >>
Valerie fa una pausa e, dopo aver guardato Marcie, Laurie e infine Annie, dice:
<< Ci siamo baciati. >>
Le sorelle urlano dalla gioia e Marcie dice:
<< Wow, Val! Quindi state insieme ora? >>
<< Credo di sì. Lui non mi ha chiesto di essere la sua ragazza, ma siamo usciti due volte e ci siamo baciati, quindi credo di sì. Credo che questa sia la volta buona. >> confessa Valerie.
<< Vedrai che lo è. >> le dice Laurie.
<< Già. >> concorda Annie.
<< Sicuro. Vi siete baciati. Che cosa tenera. >> dice Marcie.
<< Con la lingua anche. >> dice Valerie, soddisfatta.
<< Wow! Complimenti, sorellina. >> dice Marcie, sorridendole.
<< Dammi il cinque, sorella! >> esclama Laurie, alzando il braccio e dando il cinque alla sorella.

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Capitolo 16
*** Uscita a quattro ***


16

Uscita a quattro





Sabato 16 novembre, Valerie e Laurie hanno organizzato un’uscita a quattro, insieme ai loro ragazzi. Ceneranno in un ristorante italiano e poi andranno al cinema.
Valerie e Laurie vengono accompagnate da Marcie, e quando arrivano, i loro fidanzati non ci sono ancora.
Due minuti dopo Valerie vede arrivare Nathan. Nello stesso momento Laurie vede arrivare Jonah.
I due ragazzi arrivano uno da una parte e uno dall’altra. Jonah si guarda intorno e vede Nathan. Un attimo dopo, Nathan vede Jonah e i due si guardano malissimo.
Laurie e Valerie se ne accorgono e si guardano confuse e preoccupate.
Mentre si avvicinano alle due sorelle, entrambi capiscono. Jonah capisce che Nathan sta con Valerie, mentre Nathan capisce che Jonah sta con Laurie.
Arrivati dalle proprie ragazze, danno loro un bacio.
<< Allora, Jonah… lui è Nathan, il ragazzo di mia sorella Valerie. >> dice Laurie.
<< Mentre lui è Jonah, il ragazzo di mia sorella Laurie. >> dice Valerie.
I due si stringono la mano e si guardano in cagnesco.
Laurie e Valerie non fanno molto caso a entrambi ed entrano nel ristorante.
Mentre stanno ordinando, Valerie e Laurie notano che nessuno dei due parla con l’altro per iniziare a conoscersi, così quest’ultima dice:
<< Gli spaghetti con la carbonara! Prendo questi. Sono buonissimi, dovresti provarli tesoro. >>
<< Li hai già presi? >> le chiede Jonah.
<< Sì e sono favolosi. Prendili, fidati. >>
<< D’accordo, li prenderò. >>
<< Tu cosa prendi, piccola? >> chiede Nathan a Valerie.
<< Mi sa una bella pizza. Tu? >>
<< Una pizza anch’io. La quattro stagioni. >>
<< Io vado sul più leggero. Una con il prosciutto. >>
<< Vuoi prendere anche il dolce dopo? >>
<< Dipende se mi andrà. >>
<< Sicura che non è per paura di mettere su qualche chilo in più? >>
<< Beh… >>
<< Smettila, piccola. Sei perfetta così come sei. Mi piaci proprio per questo. E non sei assolutamente grassa. Sei perfetta. >>
Valerie gli sorride e i due si baciano.
Jonah li guarda disgustato e Laurie si volta verso di lui, e gli chiede:
<< Che hai Jonah? >>
Jonah si volta verso Laurie e le risponde:
<< Niente. Perché me lo chiedi? >>
<< Perché hai guardato disgustato mia sorella e Nathan. >>
Jonah non dice niente.
<< Si può sapere che hai? Hai qualcosa contro mia sorella? O contro Nathan? >> insiste Laurie.
Ancora silenzio.
Nathan guarda Jonah con uno sguardo da sfida.
Valerie guarda preoccupata la sorella e il suo ragazzo.
Jonah, che ha tenuto lo sguardo fisso sul tavolo, alza la testa e guarda Nathan.
<< Diteci cosa succede, per favore. >> salta su Valerie.
Nessuno dei due apre bocca.
<< Vuoi proprio saperlo Laurie? >> le chiede Jonah.
<< Sì. >>
Jonah fa un respiro profondo e dopo dice:
<< Nathan ed io ci conosciamo già. >>
Laurie e Valerie, contemporaneamente, chiedono:
<< Davvero? >>
<< Sì. >> risponde Nathan.
<< Uscivamo con la stessa ragazza. >> confessa Jonah.
<< Ah. >> dice semplicemente Valerie.
<< Chi? >> chiede invece Laurie.
<< Non credo che tu la conosca. L’anno scorso era al secondo anno e si chiama Peggy. >> risponde Jonah.
<< Mai sentita. >> dice Valerie.
<< Neanch’io. >> dice Laurie.
<< Quando l’abbiamo scoperto abbiamo fatto a botte. >> continua Nathan.
<< Già. >> conferma Jonah.
<< Ah. >> dice semplicemente Valerie.
<< E com’è finita? Chi è stato con lei alla fine? >> chiede Laurie.
<< Nessuno dei due. >> risponde Nathan.
<< Beh… >> risponde invece Jonah.
<< Beh cosa? >> domanda Nathan.
<< Siamo usciti finché non si è trasferita, in giugno. Abbiamo anche scopato. >> confessa Jonah, soddisfatto.
Laurie non riesce a credere a quello che sta dicendo Jonah. Sta ammettendo davanti a lei di aver fatto sesso con un’altra ragazza, la sua ex.
<< Cosa? >> chiede Nathan, iniziando a innervosirsi.
<< L’ho scopata, Nathan. Io e lei. Sesso. E ci sapeva fare. >> confessa Jonah.
Valerie ha la bocca aperta e non riesce a dire niente.
Nathan si alza dalla sedia e fulmina con gli occhi Jonah, che ha l’aria molto divertita.
Laurie guarda preoccupata il ragazzo della sorella e poi Jonah, che intanto si è alzato anche lui dalla sedia e sta guardando Nathan con aria di sfida.
<< Non posso credere che tu l’abbia detto davanti a me, davanti a mia sorella. >> salta su Laurie.
Jonah si volta verso Laurie e le dice:
<< Mi dispiace, tesoro. Non potevo mentire. >>
<< Forse avresti dovuto, invece. Io me ne vado. >> taglia corto Laurie, alzandosi dalla sedia e andando verso l’uscita del ristorante.
Valerie finalmente riesce a parlare.
<< Laurie, dove vai? >>
Anche Valerie fugge via e raggiunge la sorella.
<< Laurie! Aspettami! >>
Quando Laurie esce dal ristorante, si appoggia al muro davanti all’entrata.
<< Non posso credere che l’abbia detto davanti a me, davanti a te e a Nathan. Mi dispiace così tanto, tesoro. >> dice Laurie, con le mani fra i capelli.
<< Non è colpa tua, Laur. I ragazzi sono stupidi. Marcie ce lo dice sempre, e anche Alice e Trixie ce lo dicevano sempre. >> le dice Valerie.
<< Già. >>
Valerie guarda la sorella e le chiede:
<< Vuoi tornare dentro? >>
<< A dire la verità… non lo so. >> risponde Laurie.
All’improvviso sentono un gran rumore provenire da dentro il ristorante e si preoccupano, così rientrano.
Trovano Nathan e Jonah che stanno facendo a botte, accanto al loro tavolo e tutti stanno guardando la scena.
<< Oh mio Dio! >> esclama Laurie.
Laurie e Valerie corrono verso i loro fidanzati.
<< Smettetela! >> urla Valerie.
<< Basta! >> urla invece Laurie.
Laurie prova a separare i due ragazzi. Valerie, invece, prova a mettersi in mezzo e urla di smetterla, ma viene colpita in piena faccia da Jonah, e crolla a terra.
Laurie si china subito verso di lei, preoccupatissima.
<< Oddio! >>
Nathan guarda con odio Jonah e gli urla:
<< Guarda che cazzo hai fatto, idiota! >>
Nathan si china su di lei e le accarezza i capelli.
Laurie alza lo sguardo su Jonah, che è in piedi a un metro da loro, con le mani davanti al viso, preoccupatissimo.
<< Che cazzo hai fatto? >> esclama Laurie.
Laurie accarezza la sorella e le tocca l’occhio destro, dove ha ricevuto il pugno.
<< Come ti senti tesoro? >> le chiede Laurie.
Valerie geme e si tocca l’occhio.
<< Piccola, rispondi. >> dice Nathan.
Valerie geme.
Laurie si volta verso la folla che sta guardando tutto e dice:
<< Qualcuno porti del ghiaccio o una bistecca fredda, per favore! >>
<< Piccola, come ti senti? >> le chiede Nathan.
<< Mi fa malissimo l’occhio e vedo sfocato. >> risponde Valerie.
<< Dici che dovremmo portarla all’ospedale? >> chiede Laurie a Nathan.
<< No, non c’è bisogno. Basta che qualcuno ci porti del ghiaccio. >>
Nathan si volta verso la folla e chiede:
<< Qualcuno è andato a chiedere del ghiaccio? >>
Una signora risponde a Nathan dicendogli di sì.
Due minuti dopo, qualcuno arriva con una bistecca ghiacciata e la passa a Laurie, che la mette sull’occhio della sorella.
Mentre Valerie prova ad alzarsi con l’aiuto della sorella, Nathan si alza e parla, o meglio, urla, contro Jonah.
<< Hai visto che cazzo hai combinato, razza d’idiota? >>
<< Mi dispiace, non l’ho colpita apposta. Io volevo colpire te, ma lei si è messa in mezzo all’improvviso. >> risponde Jonah, preoccupato.
<< Non avresti dovuto farlo comunque, idiota! Ti conviene andartene. >>
Jonah se ne va con la coda tra le gambe e quando passa accanto alle due sorelle, guarda Laurie, che lo fulmina con gli occhi.
<< Mi dispiace. >> dice lui.
<< Vattene! >>
<< Mi dispiace, Valerie. >>
La povera Valerie non dice niente e si tiene ben stretta all’occhio, la bistecca ghiacciata.
Jonah guarda un’ultima volta Laurie, e poi se ne va via con la testa bassa.
<< Volete tornare a casa? >> chiede Nathan.
<< Sì. >> risponde Laurie.
<< Volete che chiami mia madre, così che vi porta a casa? >>
<< Se per lei non è un problema, sì. >>
<< Non credo. Ora la chiamo. >>

Quando arrivano a casa, Laurie apre con le chiavi di casa ed entrambe salgono in camera senza fare rumore. Vengono beccate subito, mentre salgono le scale per andare al piano di sopra.
<< Ragazze! Già a casa così presto? >> chiede loro la signora McHope.
Laurie e Valerie si fermano subito, ma non si voltano.
<< Ragazze? >>
Laurie si volta e risponde:
<< Sì. >>
<< Come mai? >>
<< Ehm… >>
<< Valerie, tesoro, perché non ti volti? Cos’hai? Stai male? >> chiede la signora McHope.
Laurie e Valerie rimangono ferme nella stessa posizione, senza dire una parola.
La signora McHope sale le scale e raggiunge le figlie. Fa voltare Valerie e appena vede il suo occhio nero esclama:
<< Oh mio Dio! Cos’è successo? >>
<< I nostri ragazzi si conoscevano già perché uscivano con la stessa ragazza. Hanno fatto a botte e Valerie si è messa in mezzo per fermarli, ma Jonah per sbaglio l’ha colpita. >> confessa Laurie, tutto d’un fiato.
La signora McHope guarda l’occhio della figlia e dice:
<< È proprio nero. Non le avete messo sopra qualcosa di freddo? >>
<< Sì, una bistecca. >> risponde Laurie.
<< Vieni che ti metto del ghiaccio. >>
Qualche minuto dopo, sono tutti in cucina.
<< Cosa cavolo…? Valerie, perché hai un occhio nero? >> chiede Annie, arrivando in cucina.
<< Jonah e Nathan si conoscevano già perché uscivano con la stessa ragazza. Hanno fatto a botte dentro il ristorante e Valerie si è messa in mezzo per fermarli, ma Jonah per sbaglio l’ha colpita. >> confessa ancora una volta Laurie.
<< Mi dispiace tanto, Laur. >> salta su Valerie.
<< Non è colpa tua, tesoro. È colpa di quell’idiota di Jonah. >> le dice Laurie, per rassicurarla.
<< Wow. È proprio bello nero, eh? >> dice Annie.
Il signor McHope arriva in cucina e appena vede la figlia con l’occhio nero, la raggiunge subito e chiede:
<< Che cos’è successo? Chi ti ha ridotto così? >>
Laurie spiega di nuovo l’accaduto e più tardi Valerie è nel suo letto, con del ghiaccio sull’occhio e accanto a lei ci sono Laurie e Annie.

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Capitolo 17
*** Il giorno del Ringraziamento ***


17

Il giorno del Ringraziamento





È il giorno del Ringraziamento, e in casa McHope sono già iniziati i preparativi per il pranzo già alle 11 di mattina.
Il campanello suona e Marcie, Laurie, Valerie e Annie si precipitano fuori dalle loro stanze per andare ad aprire la porta.
Può essere Trixie o Alice o entrambe, tornate a casa insieme.
Aprono la porta e vedono Trixie. Altissima, con un paio di jeans, una maglietta a maniche lunghe, una sciarpa e un paio di stivali ai piedi.
<< Ragazze! >> esclama lei.
Marcie, Laurie, Valerie e Annie si buttano su di lei e la abbracciano.
< Mi siete mancate tantissimo. >> dice Trixie.
<< Ci sei mancata anche tu, Trix. >> dice Marcie.
Mentre entrano in casa, Trixie chiede:
<< Cos’è successo dall’ultima volta che ci siamo sentite? >>
<< Tante cose. Vero, Val? >> dice Marcie.
Trixie sposta lo sguardo su Valerie e le chiede:
<< Cos’è successo, sorellina? >>
<< Beh… >> dice lei.
<< Avanti, sputa il rospo, sorellina! >> le dice Trixie.
<< Mi sono messa con un ragazzo. >> confessa Valerie.
<< Oh mio Dio! Davvero? Tu, la mia sorellina Valerie… con un ragazzo? Devo assolutamente conoscerlo. Come si chiama? >> esclama Trixie, tutta euforica.
<< Nathan. >>
<< Ah, quel ragazzo che abbiamo visto all’Apple e che fa scherma con te? >>
<< Sì, lui. >>
<< Complimenti, sorellina. Dammi il cinque. >>
Le due sorelle si danno il cinque, poi Trixie si volta verso Laurie e le chiede:
<< E tu, Laurie? Come va con Jonah? >>
<< Ehm… devo proprio rispondere? >> chiede lei.
<< Cos’è successo di così brutto che non vuoi dirlo? >>
<< Un casino. Posso spiegartelo dopo con calma? >>
<< Certo. >>
Trixie le accarezza i capelli e la signora McHope arriva in sala, con il grembiule addosso.
<< Tesoro! Sei a casa. >> esclama la signora McHope.
La signora McHope si toglie il grembiule e abbraccia la figlia, che chiede:
<< Come stai, mamma? >>
<< Benissimo, tesoro. Tu come stai? >>
<< Benissimo anch’io, mamma. Stai già cucinando? >>
<< Sì. Hai sentito tua sorella Alice? >>
<< Sì, ha detto che sarebbe arrivata verso le undici e mezzo. >>
<< Perfetto. >>
Una mezz’ora dopo, mentre Trixie, Marcie, Laurie, Valerie e Annie sono in sala a chiacchierare sul divano, suona il campanello. Stavolta è per forza Alice.
Vanno tutte e cinque ad aprire la porta e si trovano davanti Alice, più bella che mai.
<< Ragazze! >> esclama Alice, con un bellissimo sorriso.
Si buttano tutte su di lei e la abbracciano.
<< Mi state soffocando ragazze. >>
Si staccano subito da lei, si guardano e poi si abbracciano di nuovo.
<< Mi siete mancate tantissimo. >> dice lei.
Per mezz’ora si raccontano tutte le cose successe e verso le 12 aiutano la madre in cucina.

Più tardi, verso le 13:15, durante il pranzo, qualcuno suona alla porta.
<< Chi cavolo è a quest’ora? >> chiede il signor McHope, un po’ irritato.
<< Non lo so tesoro. >> risponde la signora McHope.
Suonano ancora.
<< Vado ad aprire io? >> si offre la signora McHope.
<< Vado ad aprire io, se vuoi, mamma? >> si offre Trixie.
<< Vado io, tesoro, non preoccuparti. >> dice la signora McHope.
Quando la signora McHope apre la porta, si trova davanti Jonah.
<< Salve, signora McHope. C’è Laurie in casa? >> domanda lui.
<< Sì, e abbiamo iniziato a pranzare da poco. Ti sembra questa l’ora di presentarsi a casa degli altri? >>
<< So che è ora di pranzo, ma devo parlare con Laurie. La chiamo e le mando sms da sabato, ma non mi risponde mai. >> si giustifica Jonah.
<< Non puoi ripassare più tardi? È il giorno del Ringraziamento, non devi mangiare anche tu con la tua famiglia? >>
<< Sì, ma noi pranziamo tra minimo un’ora. La prego signora, mi faccia parlare almeno cinque minuti con sua figlia. La prego. >>
<< D’accordo. Cinque minuti però, non un minuto di più. E sempre se Laurie vuole parlare con te. >>
<< Grazie. >>
<< È Jonah. Vuole parlare con te, Laurie. >> esclama la signora McHope, entrando in sala.
<< A quest’ora? Perché è venuto qui? Oggi poi. >> chiede Laurie.
<< Ci vuoi parlare? >>
Laurie non sa cosa fare. Da una parte vorrebbe parlargli, ma dall’altra no. Non si parlano da venerdì sera e un po’ gli manca.
<< Ci parlerò. >> dice Laurie.
Laurie si alza dalla sedia e raggiunge l’ingresso.
<< Ciao. >> lo saluta.
<< Ciao. >> la saluta lui, con un sorriso.
Si guardano senza dire una parola, poi Jonah inizia a parlare.
<< Mi dispiace, okay? Non volevo colpire tua sorella, lo sai. Mi sono fatto figo solo per fare invidia a Nathan, ma nient’altro. Non volevo dire quelle cose davanti a te e a Valerie, ma voi due eravate lì. Mi dispiace, Laurie. Ti prego, parlami. Dì qualcosa. >>
<< Cosa dovrei dire, Jonah? >>
<< Qualsiasi cosa. >>
<< Okay. È finita. >> dice Laurie.
Laurie fa due passi indietro e chiude la porta.
Jonah bussa come un forsennato, ma Laurie sta già tornando in sala.
Tornata in sala, si siede al tavolo e continua a mangiare. Tutti la guardano, aspettando che lei racconti.
<< Che c’è? >> chiede guardando la sua famiglia.
<< Che vi siete detti? >> le chiede Valerie.
<< Oh, niente di che. Lui mi ha detto che gli dispiace, che non voleva colpirti e dire quelle cose e bla bla bla. Io gli ho detto che è finita e gli ho chiuso la porta in faccia. Stop. >> confessa Laurie.
Trixie ridacchia e Alice soffoca una risata. Valerie rimane a bocca aperta, con un boccone di tacchino ancora in bocca. Marcie, invece, dice:
<< Wow! >>
E Annie fa finta di niente, nascondendo il viso dietro un bicchiere d’acqua.
<< Tutto qui? >> chiede Valerie.
<< Sì. >>
<< Ma tra voi due non può finire così, per colpa mia. Se io non mi fossi messa in mezzo, a quest’ora stareste ancora insieme. >>
<< No, tu non c’entri, tesoro. Ha fatto tutto lui. Lui ha detto quelle cose davanti a me prima che io uscissi dal ristorante. >>
<< Ma io ho peggiorato le cose. >> insiste Valerie.
<< No, tu non hai fatto niente, non preoccuparti. >>
Laurie stringe la mano alla sorella per rassicurarla.
<< Continuiamo a mangiare, per favore. >> dice Laurie.

Appena finiscono di pranzare, si alzano per sparecchiare e il cellulare di Alice squilla. Alice prende il suo cellulare da sopra il divano, a due metri dal tavolo, e vede che sullo schermo c’è scritto “Shane”.
<< Pronto? >>
<< Hey. >>
<< Ciao. >>
<< Buon giorno del Ringraziamento. >> le dice lui.
<< Grazie. Anche a te, Shane. >>
<< Come stai? >>
<< Bene. Tu? >>
<< Bene anch’io. Com’è andato il pranzo? >>
<< Bene bene. Mi è mancato non avere più tutte le mie sorelle intorno. A te com’è andato? >>
<< Bene anche a me. >>
Per alcuni secondi nessuno dice niente e sentono uno il respiro dell’altro.
<< Quando torni al campus? >> le chiede lui.
<< Domenica sera. Tu? >>
<< Penso anch’io domenica sera. Potremmo vederci e… >>
Alice aspetta che i suoi genitori e le sue sorelle si siano allontanati dalla sala e poi dice:
<< Scopare? Certo. Non vedo l’ora. Quattro giorni senza sesso sono parecchi, ora che siamo abituati a farlo quasi tutti i giorni. >>
<< Già. Non sai quanto mi piacerebbe essere lì con te ora e… spogliarti e fare sesso con te, nel tuo letto magari. >>
<< Piacerebbe anche a me. >> dice lei, sorridendo.
<< Alice? >>
<< Sì? >>
<< Passa dei bei giorni con la tua famiglia. Ci sentiamo domenica, quando saremo tornati al campus. >>
<< Sì. Ciao, Shane. >>
<< Ciao, Alice. >>
Alice interrompe la chiamata e poi fissa lo schermo per qualche secondo.
E se Trixie avesse ragione? Se quello che le ha detto alla festa di Halloween fosse vero? Se Shane fosse davvero innamorato di lei? Ma fanno sesso, sono scopamici, da appena due mesi.
Alice scaccia via quei pensieri e continua a sparecchiare.
Trixie torna in sala e le chiede:
<< Chi era? >>
<< Shane. >>
<< Aah, il bell’innamorato. >>
<< Non è innamorato di me. >> esclama Alice.
<< Secondo me sì. Cosa ti ha detto? >>
<< Mi ha augurato un felice giorno del Ringraziamento e mi ha chiesto se domenica, quando torniamo al campus, ci vediamo per… >>
<< Scopare? >>
<< Sì. Poi però sembrava volesse dirmi qualcos’altro, ma alla fine ha cambiato idea. >>
<< Appunto. >>
<< Non iniziamo questo discorso di nuovo, Trix. Shane non è innamorato di me. Punto e stop. >>
<< Okay okay, come vuoi tu. >>

Nel primo pomeriggio, dopo il pranzo, le sorelle McHope sono nella zona relax, che consiste in due stanze, dove in una c’è una tv a schermo piatto, un divano e il camino, mentre in quella accanto c’è un tavolo da biliardo.
Trixie, Alice e Marcie stanno giocando a biliardo, mentre Laurie e Annie stanno guardando la tv e intanto controllano Facebook con un computer portatile, e Valerie sta messaggiando con Nathan.
Nella stanza dove si trova il tavolo da biliardo, Alice e Marcie stanno giocando una partita, facendosi insegnare da Trixie, e all’improvviso il cellulare della maggiore delle McHope squilla con una strana suoneria.
Alice e Marcie si guardano confuse e Trixie risponde subito.
<< Pronto? >>
<< Ciao, straniera. Che fine hai fatto? >> le chiede Tori.
<< Ciao. Sono tornata a casa per il Ringraziamento. Torno domenica sera. Tu piuttosto che fine hai fatto? >>
<< Sono a casa anch’io per il Ringraziamento, ma solo per oggi. Domani devo lavorare. Anzi, perché non mi vieni a trovare domani? >>
<< Sì, perché no. A che ora ti andrebbe bene? >>
<< Vieni quando vuoi, tanto io faccio dalle nove alle cinque. Anzi, dopo potremmo uscire per un aperitivo, se ti va? >> propone Tori.
<< Sì, ottima idea. Allora vengo verso le… quattro, dai. >>
<< Perfetto. A domani, allora. E, Trixie… buon giorno del Ringraziamento. >>
<< Anche a te. A domani. >>
<< Chi era? >> le chiede Marcie.
<< La signorina “sbavo dietro a Trixie McHope”? >> domanda Alice.
<< Alice! >>
<< Che c’è? È vero che ti sbava dietro Trix. >>
<< Mi spiegate, per favore? >> chiede Marcie.
Laurie, Valerie e Annie appaiono sulla soglia e quest’ultima chiede:
<< Spiegare cosa? Spiegateci anche a noi, a sto punto. >>
<< Oddio mio! Mi sembra di essere a un interrogatorio. Ora vi spiego ragazze, state calme. >> esclama Trixie.
<< Avanti, spiega spiega. >> dice Alice.
<< Tori è una ragazza che ha un anno in meno di me e che ho conosciuto a un karaoke party, il mese scorso. È la cugina di Jessica, una delle mie coinquiline e amiche. Siamo uscite parecchie volte da quando ci conosciamo e ci troviamo bene insieme. Tutto qui. >> afferma Trixie.
<< Sì, peccato che Tori è lesbica e ha una cotta per Trixie. >> aggiunge Alice.
<< Questo lo pensi tu, Ali. >>
<< Lesbica? Cotta per te? >> domanda Laurie.
<< È lesbica? >> domanda anche Valerie.
<< Sì, è lesbica, ma non ha una cotta per me. Questo lo pensa solo Alice. >>
<< Se lo dici tu. >> dice Alice, alzando le sopracciglia e spalancando gli occhi.
<< Tu l’hai vista, Ali? >> chiede Marcie.
<< Sì, alla festa di Halloween. È molto carina. >> risponde Alice.
<< Ah. Ma tu non stai con Mark? >> domanda Annie.
<< Sì, certo che sto con Mark. Ve l’ho detto, Ali pensa che Tori abbia una cotta per me, ma non è così. >> risponde Trixie.
<< Quindi domani devi uscire con lei? >> domanda Marcie.
<< Sì. >>
<< Come amiche? >> chiede Marcie.
<< Sì. Che problema c’è? >>
<< Nessuno. Era solo per chiedere. >>
Il cellulare di Trixie squilla ancora, ma stavolta con una suoneria diversa.
<< Pronto? >>
<< Hey, piccola. >> la saluta Mark.
<< Ciao, Mark. >>
<< Buon giorno del Ringraziamento. >>
<< Anche a te. >>
<< Sei libera domani sera? >>
<< Ehm… no. >>
<< Ah sì? E con chi devi uscire? >>
<< Immagina. >>
<< Con Tori? Esci con Tori? >>
<< Sì, esco con lei. Non alterarti tanto, per favore. >>
<< E dove andate? >>
<< Ma che t’importa? Posso uscire con un’amica oppure me lo vieti? >>
<< No, non ti vieto proprio niente, ma questa tua amica ha una cotta per te, quindi scusa se sono geloso. >>
<< Ogni volta la stessa storia. Basta, Mark, ti prego. Ci sentiamo domani, okay? >>
<< Sì. Ciao. >>
<< Ciao. >>
Alice apre la bocca per dire qualcosa alla sorella, ma Trixie la ferma ancora prima che una sola parola riesca a uscire dalla sua bocca.
<< Non dire niente, ti prego. >> le dice Trixie.
Dal computer portatile sopra il divano si sente un rumore. Annie va a controllare e vede un messaggio di Jerry su Facebook.
<< Oddio! Jerry mi ha scritto buon giorno del Ringraziamento! >>
Marcie e Alice riprendono la loro partita a biliardo, e Laurie e Valerie ritornano sul divano, accanto a Annie.
<< Rispondigli, dai. >> le consiglia Laurie.

Annie:“anche a te, Jerry ”
Jerry:“ti stai divertendo con le tue sorelle?”
Annie:“oh sì, mi mancava non averle più tutte qui a casa.”

Annie e Jerry continuano a chattare per un po’, poi lui la saluta.
Da quando si sono parlati per la prima volta, alla festa di Halloween, Jerry ha chiesto l’amicizia ad Annie su Facebook e si sono parlati alcune volte.

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Capitolo 18
*** L'ex ***


18

L’ex





Martedì 18 dicembre, Trixie si sveglia verso le 8:30 e quando apre gli occhi, si trova davanti Jessica ed Eleanor con una torta al cioccolato in mano con sopra delle candeline.
Le due ragazze cantano “tanti auguri” e quando è il momento di spegnere le candeline, avvicinano la torta a Trixie e lei spegne tutte le ventuno candeline.
<< Tanti auguri, Trix. >> le dice Jessica.
<< Ventuno finalmente. >> dice invece Eleanor.
Le tre ragazze si abbracciano e poi Trixie si alza dal letto.

Poco dopo, le tre amiche stanno facendo colazione con una tazza di latte e una generosa fetta di torta al cioccolato.
Il cellulare di Trixie suona in continuazione.
<< Chi è stato il primo a farti gli auguri? >> le chiede Eleanor.
<< Tori, stanotte a mezzanotte in punto. >> risponde Trixie.
<< Wow. >> esclama Jessica.
<< Ancora prima di noi due. >> dice Eleanor.
<< Già. >>
Mentre inzuppa la fetta di torta nel latte, legge gli sms di auguri.
Qualche minuto prima delle 9, squilla il cellulare di Trixie e lei risponde subito. Dall’altro lato del telefono, qualcuno canta:
<< Tanti auguri a te
tanti auguri a te
tanti auguri a Trixie
tanti auguri a te! >>
E si sente qualcuno che applaude.
Marcie, Laurie e Valerie, contemporaneamente, urlano:
<< “Tanti auguri, Trixie! >>
<< Grazie. Mi fate commuovere così, però. >> dice loro Trixie.
<< Ti dobbiamo già salutare, perché dobbiamo entrare in classe. Auguri di nuovo, sorellona. >> dice Marcie.
<< Auguri! >> urla Laurie.    
<< Auguri, sorellona! >> urla anche Valerie.
Un attimo dopo squilla di nuovo il cellulare e stavolta è Annie a fare gli auguri a Trixie.
Più tardi anche Alice la chiama per gli auguri.

Durante la serata, Jessica ed Eleanor portano Trixie in un bar di Malibu che si affaccia sul mare.
Quando arrivano al bar, prendono un tavolo e lì trovano Tori e Sophie, la sua amica che frequenta la Pepperdine. Appena Trixie vede Tori seduta al tavolo, si volta verso le sue amiche e chiede loro:
<< E loro due? Non dovevamo essere solo noi tre? >>
<< Sì, ma abbiamo pensato di chiamarle e non volevamo dirti niente. >> risponde Jessica.
<< Avete fatto benissimo ragazze. Grazie. >> dice Trixie.
Chiacchierano, stuzzicano qualcosa e bevono, finché non inizia la musica suonata da un dj. Si alzano e vanno a ballare.

Più tardi, Trixie si sta prendendo una pausa da tutto quel ballare. Tori la vede e si avvicina a lei.
<< Hey. >>
Trixie si volta verso di lei e le dice:
<< Hey. Anche tu ti prendi una pausa dopo aver ballato per più di mezz’ora? >>
<< Sì, sono stanchissima. >>
<< Capisco. >>
Trixie guarda l’oceano sotto di loro, poi si volta verso l’amica e le chiede:
<< Eri mai venuta in questo bar? >>
<< Sì, alcune volte. È carino, vero? >>
<< Sì, molto. E poi si affaccia proprio sull’oceano, è uno spettacolo. >>
<< Già. >>
Trixie guarda l’oceano e Tori guarda il profilo dell’amica.
<< Sei bellissima stasera, Trix. >> le dice Tori.
Trixie si volta verso Tori, le sorride e dopo qualche secondo le dice:
<< Sei bellissima anche tu, Tori. >>
Trixie non specifica che Tori è bella stasera, ma che è bella in generale, perché è proprio quello che vuole dire.
Le due ragazze si sorridono e si scrutano a vicenda.
Tori si avvicina un po’ di più a Trixie e la guarda dritta negli occhi. Nello stesso momento i loro visi si avvicinano l’uno all’altro, ma prima che le loro labbra possano unirsi, qualcuno le interrompe, facendole distanziare l’una dall’altra.
Una ragazza vestita tutta di nero esclama:
<< Tori! >>
<< Kristen. >> dice Tori.
<< Come stai? >> le chiede Kristen, dopo averla abbracciata.
<< Bene. Tu come stai? >>
<< Benissimo. Cosa ci fai qui? >>
Mentre Tori e Kristen parlano tra loro, Trixie scruta dalla tasta ai piedi la ragazza. È bella, piuttosto alta, castana, magra, con gli occhi verdi e tutta vestita di nero.
Kristen si volta verso Trixie e le porge la mano.
<< Piacere, io sono Kristen. >> le dice.
<< Trixie. >> dice lei, stringendogliela.
<< Trixie è una… mia amica. Siamo qui per festeggiare il suo compleanno. >> esclama Tori.
<< Ah, wow. E quanti anni compi? >>
<< Ventuno. >>
< Ah sei più grande. Io ne ho venti. >>
<< Come Tori. >>
<< Già. >>
Poco dopo un gruppo di ragazze e ragazzi chiama Kristen e lei si allontana dopo aver salutato Tori e Trixie.
<< Chi è? >> chiede Trixie.
<< La mia ex. >>
<< Ah. >>
<< Ma ci siamo lasciate mesi fa. Non la vedevo da allora. >> confessa Tori.
<< Da quanto? >>
<< Da giugno. >>
<< Ah. >>
Un attimo dopo Jessica, Eleanor e Sophie raggiungono Trixie e Tori, e tornano al tavolo.
Trixie è consapevole che se non fosse arrivata Kristen, lei e Tori si sarebbero baciate, ma pensa che forse sia stato meglio che lei sia arrivata.
Decide di non dirle niente a riguardo, facendo finta che il loro quasi bacio non sia mai successo.

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Capitolo 19
*** Il ballo d'inverno ***


19

Il ballo d’inverno





Venerdì alle 21, c’è il ballo d’inverno della Malibu High School e Middle School e si svolgerà all’hotel Hyatt Westlake Plaza, a mezz’ora da Malibu, nella Grand Plaza Ballroom.
Quando Marcie, Laurie, Valerie e Annie arrivano nella sala da ballo, tutto è agghindato come se fosse sceso l’inverno improvvisamente.
A Los Angeles l’inverno è mite e la temperatura minima non scende sotto i 5-10°C.
Ci sono pinguini giganti finti sparsi un po’ ovunque, luci natalizie, alberi tutti bianchi con della neve finta sopra, un angolo dove potersi fare delle foto in mezzo a della neve finta e degli alberi innevati, e tante altre cose che ricordano l’inverno e il Natale.
<< Wow! >> esclama Marcie, guardandosi intorno.
<< Quest’anno la scuola si è proprio superata. >> dice invece Laurie.
<< Già. Non hanno badato a spese. >> concorda Valerie.
<< Basta guardare il posto in cui hanno deciso di fare il ballo. Questa sala è… enorme. >> esclama Annie.
Marcie si volta verso le sorelle e dice:
<< Andiamo a divertirci un po’ sorelline! >>
E con quest’ultima frase, le sorelle McHope s’inoltrano nella sala e pian piano si sparpagliano. Marcie cerca Eddy o Elijah, dipende chi dei due riesce a trovare prima, Valerie cerca Nathan, Laurie le sue compagne di classe e Annie lo stesso.
<< Amore! >> esclama Marcie, dopo aver visto Eddy.
Eddy si volta e quando vede Marcie, rimane a bocca aperta. Si avvicina a lei e le dà un bacio.
<< Wow. Sei uno splendore, tesoro. >> le dice lui.
<< Grazie, amore. >>
Eddy le porge la mano e chiede:
<< Mi concedi l’onore del prossimo ballo? >>
<< Assolutamente sì. >>
Marcie afferra la sua mano e vanno sulla pista da ballo, in mezzo alla folla.

Dopo aver cercato Nathan, Valerie si rassegna e trova Tiffany che parla con delle ragazze.
<< Tiff! >> la chiama Valerie.
Tiffany si volta verso l’amica e si abbracciano.
<< Wow. Sei sempre più bella, Val. >> le dice.
<< Non si dicono le bugie, Tiff. Tu sei sempre più bella. >>
<< Vuoi scherzare? Tu sei molto più bella di me. >>
Tiffany saluta le ragazze e si allontana di qualche metro da loro, insieme a Valerie.
<< Hai già visto Nathan? >> le chiede Tiffany.
<< No, non l’ho ancora visto. Tu l’hai visto, per caso? >>
<< No. >>
<< Dovrà ancora arrivare a sto punto. >>
<< Sì. Andiamo a ballare? >>
<< Sì. >>
Mentre ballano, Laurie si aggrega a loro e tutte e tre si scatenano sulla pista da ballo.

Dopo una mezz’oretta, si stancano e bevono qualcosa.
Osservano i ragazzi e le ragazze che si fanno le foto nell’apposito angolo “fai una foto nell’inverno rigido”, a pochi metri da loro.
<< Facciamo delle foto? >> propone Tiffany.
Senza neanche ricevere una risposta, Laurie e Valerie sono già andate avanti e Tiffany le raggiunge subito.
Mentre si fanno le foto nell’angolo, “fai una foto nell’inverno rigido”, passa da lì Jonah. Laurie lo vede ma fa finta di niente. Jonah si ferma per osservarla, ma lei lo ignora del tutto. Lui si avvicina per parlarle e le chiede:
<< Laurie! Possiamo parlare? >>
<< Non voglio parlare con te, Jonah. >> risponde lei.
Jonah fa qualche passo verso di lei e dice:
<< Avanti, Laurie, parliamo. Ti prego. >>
<< Sto facendo delle foto con mia sorella e una sua amica. >>
<< Okay, ma dopo parliamo. Per favore. >>
<< Non lo so, Jonah, non so se ho voglia di parlare con te. >>
<< Non ti libererai di me finché non avremmo parlato. >> insiste lui.
<< D’accordo, dopo parliamo. >>
<< Ti aspetto dal tavolo del punch. >>
<< Okay. >>

Una decina di minuti dopo, Laurie ha raggiunto Jonah.
<< Hey. >>
Jonah si volta e la guarda.
<< Sei uno splendore, Laurie, lasciatelo dire. >>
<< Sì sì, okay. Allora… cosa vuoi dirmi? >> taglia corto Laurie.
<< Andiamo in un posto più tranquillo. >> dice lui, allontanandosi dalla sala insieme a Laurie.
Arrivano in un corridoio e in una sala dove c’è una fontana di marmo marrone chiaro, e si siedono sul bordo.
Prima di iniziare a parlare, Jonah prende le mani di Laurie e la guarda negli occhi.
<< Mi manchi Laurie. Non immagini neanche quanto. È più di un mese che non ci parliamo. Ce l’hai ancora con me? >>
Anche a Laurie manca moltissimo Jonah, ma lei preferisce non darlo a vedere.
Crede di averlo perdonato, ma ce l’ha ancora un po’ con lui per aver colpito sua sorella Valerie, anche se per sbaglio, e per aver detto quelle cose davanti a lei. In fondo non ha fatto niente di male e sa che lui ci tiene a lei.
<< Un po’ sì. >> risponde lei.
<< Come un po’ sì? >>
<< Hai detto quelle cose, hai dato un pugno a mia sorella. Lo so, l’hai fatto per sbaglio, ma è successo comunque. E ti sei comportato malissimo con Nathan, il suo ragazzo. >>
<< Quindi ancora non mi hai perdonato? >>
<< Forse… non lo so. >>
<< Sì o no, Laurie? >> chiede Jonah, deciso.
Laurie lo guarda negli occhi e dopo qualche secondo, sorridendo, risponde:
<< Sì. >>
Jonah le fa un sorriso a trentadue denti, si avvicina a lei e si baciano.
Tornando nella sala da ballo, Laurie gli chiede:
<< Quindi ora abbiamo un nuovo mesiversario? >>
<< Sì, il ventuno di ogni mese. >>
Laurie gli sorride e si lascia baciare.

Valerie e Tiffany stanno ballando come due pazze insieme a tutti gli studenti della Malibu High School e Middle School. All’improvviso arriva Nathan che si mette tra loro due, si rivolge a Tiffany e dice:
<< Vorrei ballare con la mia donzella. >>
<< È tutta tua. >>
Tiffany si allontana e raggiunge alcune sue compagne di classe. Nathan sorride a Valerie e dice:
<< Ciao. >>
<< Ciao. Finalmente sei arrivato. >> dice Valerie.
Nathan le accarezza i capelli e poi la bacia dolcemente.
<< Adoro il tuo vestito. E poi ti mette in risalto le… >>
<< Tette? >>
<< Sì. >> risponde lui, sorridendo.
Il dj passa da una canzone movimentata a un lento.
<< Oh mio Dio! Little things. È una delle canzoni più dolci che io conosca. >> esclama Valerie.
Nathan la prende per i fianchi e si avvicina un po’ di più a lei.
<< L’ho sentita, è davvero una bella canzone. >> dice Nathan.
<< Già. >>
Nathan la stringe forte e Valerie non riesce a essere più felice di così.
<< I won’t let these little things
Slip out of my mouth. >> canticchia Nathan.
<< But if I do it’s you (oh, it’s you)
They add up to
I’m in love with you
And all these little things. >> cantano entrambi.
Mentre continuano a ballare stretti stretti l’uno all’altra, Valerie continua a cantare.
<< You can’t go to bed
Without a cup of tea
And maybe that’s the reason
That you talk in your sleep
And all those conversations
Are the secrets that I keep
Though it makes no sense to me
I know you’ve never loved
The sound of your voice on tape
You never want to know how much you weight
You still have to squeeze into your jeans
But you’re perfect to me. >>
<< Tu sei perfetta per me, Valerie. >> le dice Nathan.
<< Non dovresti dirmi questo. >>
<< Perché? >>
<< Perché mi fai piangere. >>
Nathan le sorride e poi la bacia.
Finita la canzone, Nathan e Valerie si allontanano dalla pista da ballo.
<< Senti, Val… dovrei chiederti una cosa. >> esclama improvvisamente Nathan.
<< Cosa? >>
<< Mia madre mi ha chiesto se domenica vuoi pranzare a casa mia? >>
<< Oh. >>
Valerie ci pensa un attimo e poi aggiunge:
<< Sì, perché no. A che ora devo venire? >>
<< All’una, se per te va bene. >>
<< Sì, all’una è perfetto. >>
<< Grazie. >>
<< E per cosa? >>
<< Per aver accettato l’invito. >>
<< Di nulla. >>

Annie sta chiacchierando con le sue amiche, Danielle, Heather, Tess e Brittany, quando si avvicina a lei Jerry. Lui le porge la mano e le chiede:
<< Facciamo un giro sulla pista? >>
<< Sì. >>
Annie gli afferra la mano e vanno a ballare insieme a tutti gli altri.
<< Sei molto carina stasera, Annie. >>
<< Grazie. >>
Una mezz’ora dopo, Jerry propone ad Annie di allontanarsi dalla sala da ballo per restare un po’ da soli e chiacchierare.
Annie inizia ad andare nel panico e, con la scusa di parlare con le sorelle, dice a Jerry che deve andare al bagno, e di aspettarla all’entrata della sala.
<< Ragazze, e se mi vuole baciare? >>
<< Ti bacerà. >> le dice Marcie.
<< Avanti, non sto scherzando. Ho paura ragazze. Io non ho mai baciato nessuno. >> dice Annie, preoccupata.
<< Lo sappiamo. Ma in fondo hai solo dodici anni, è comprensibile. >> dice Laurie.
<< Già. Io l’ho dato qualche mese fa e ne ho quattordici, quindi puoi anche ritenerti fortunata. >> interviene Valerie.
<< Infatti. Devi solo stare calma ed essere te stessa, il resto verrà da se. È una cosa naturale, ricordatelo. >> le consiglia Laurie.
<< Mi hai tolto le parole di bocca, sorellina. Se hai paura per il primo bacio, vedrai più avanti per la prima volta. >> afferma Marcie.
<< Meglio che non ci penso. >> dice Annie, sempre più preoccupata.
<< Beh, in ogni caso non stare troppo a pensarci. Se succede bene, sennò pazienza. E se farai una brutta figura, è anche normale, hai solo dodici anni, Annie. >> afferma Marcie.
<< Okay. Non avete una mentina o una caramella alla menta o una caramella qualsiasi? >> chiede Annie.
<< Forse io ho una mentina. >> risponde Marcie.
<< Dammela che non si sa mai. >>
Marcie apre la pochette ed estrae una scatolina di mentine e ne dà due ad Annie.
Quando Annie esce dalla sala da ballo, Jerry la sta aspettando appoggiato al muro. Le fa un gran sorriso e poi le porge la mano, che lei afferra, e s’incamminano fino alla fontana, la stessa dove si sono seduti Laurie e Jonah.
<< Mi piacciono molto i tuoi capelli, Annie. >>
<< Ma ora sono legati. >>
<< Lo so, ma quando li porti sciolti sono davvero molto belli.”
<< Grazie. I capelli sono l’unica cosa che ti piace di me? >> chiede Annie.
<< Oh no. Credo che mi piaccia tutto di te. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. Mi piacciono i tuoi occhi, le tue mani, il tuo sorriso, il modo in cui sei così timida e dolce con me e con le persone in generale, mi piaci quando indossi la divisa di pallavolo della scuola… >> confessa Jerry.
<< Ma i miei occhi sono semplicemente marroni e non mi piacciono per niente. Il mio sorriso? Non mi piace per niente il mio sorriso. >>
<< Per me sono belli i tuoi occhi e anche il tuo sorriso. Per me, non per qualcun altro. Solo per me. >>
<< Grazie. >>
Annie arrossisce e Jerry le accarezza una guancia, guardandola dritta negli occhi.
<< Sei arrossita. Un’altra cosa che mi piace di te. >> dice Jerry.
Annie gli fa un timido sorriso e lui si avvicina a lei, al suo viso.
<< Spero che non ti dispiaccia se ora ti do un bacio. >>
<< Non mi dispiace. >>
<< Perfetto. >> dice lui, sorridendole.
Jerry si avvicina ancora un po’ al viso di Annie e qualche secondo dopo si stanno baciando.
<< Era il tuo primo bacio, vero? >>
<< Sì. Era così evidente? >> domanda Annie, preoccupata.
<< No, però l’ho capito comunque. >>
<< Ho fatto così schifo? >>
<< No, assolutamente no. >>
<< Ah, okay. >>
<< Anzi, vorrei baciarti ancora. >>
Annie gli sorride e lui la bacia di nuovo.

Intanto, nella pista da ballo, Marcie sta ballando con Elijah, il suo migliore amico.
Quando finisce la canzone, inizia un lento e i due si stringono.
Eddy, il ragazzo di Marcie, li vede, e la sua espressione è quella del diavolo in persona. Si dice di stare calmo, che sono solo amici che ballano. Sì, che ballano un lento, ma sono solo amici e che lei lo ama. Ma chi ama? Ama lui o il suo amico Elijah?
Marcie non ha mai mostrato interesse per il suo migliore amico, ma Eddy pensa sempre al peggio.
Decide di lasciarli ballare, ma una volta finito, raggiunge Marcie e si allontanano insieme.
<< Dovevi per forza ballarci? >> le chiede lui.
<< Con chi? Con Elijah? >>
<< Sì. E con chi sennò? >>
<< Tesoro, ma lui è il mio migliore amico. Lo conosco da molto prima di te. Siamo solo amici, non devi neanche pensare che a me lui possa piacere. >>
<< Avete ballato un lento insieme. Due migliori amici non ballano un lento insieme, Marcie. Mi dispiace, ma ultimamente vi vedo sempre più vicini. Non hai mai pensato che lui possa essere innamorato di te? >> le chiede Eddy.
<< No, perché non lo è. >>
<< Ne sei davvero sicura? >>
<< Sì, ne sono sicurissima. Però mi piace che tu sia geloso, vuol dire che mi ami veramente. >>
<< Certo che ti amo, piccola. >>
<< Ti amo anch’io, Eddy. E sarà sempre così. >>
Eddy e Marcie si baciano e tornano in mezzo alla folla.
Annie e Jerry, che si sono visti tutta la scena, sbucano da un angolo e Jerry chiede:
<< Non hai un migliore amico anche tu, vero? >>
<< No, solo amiche femmine. E tu? Hai una migliore amica? >>
<< No, mai avuta. >>
<< Bene. >>
<< Ti va di mangiare qualcosa con me domani? >> propone Jerry.
<< A che ora? Perché domani sera c’è la festa di compleanno di mia sorella. >>
<< Non so… nel pomeriggio. Tipo alle quattro-quattro e mezzo. >>
<< Non posso, perché mia sorella viene a casa, ci prepariamo e poi andiamo alla sua festa tutte insieme. Ma volendo potresti venire anche tu. >>
<< In che posto la fa la festa? >> chiede Jerry.
<< All’Avalon, a Hollywood. >>
<< Ah, ma in un nightclub. Non credo che i miei mi lasceranno venire. Ma quanti anni fa? >>
<< Ventuno. >>
<< Ah okay, è tua sorella più grande allora. E tu puoi entrare? >>
<< In teoria no, ma in pratica mi fanno passare perché mia sorella conosce il buttafuori. >> risponde Annie, tutta contenta.
<< Ah okay. Allora potremmo vederci domenica pomeriggio, se ti va? >>
<< Sì. Alle quattro? >>
<< Sì. Ci sentiamo poi su Facebook, WhatsApp o per sms per il posto. >>
<< Okay. >>

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Capitolo 20
*** Dì loro che è il mio compleanno ***


20

Dì loro che è il mio compleanno





La sera del giorno dopo, all’Avalon nightclub di Hollywood, c’è la festa per i ventun anni di Trixie.
Quando Trixie arriva al nightclub con le sue sorelle, vede Tori e altre persone sedute a un tavolo, e sorride immediatamente.
Ormai è quasi sicura che con Mark sia finita, ma continuano comunque a fare sesso piuttosto spesso.
<< Sorelline, lei è Tori, la mia… amica. Tori loro sono le mie sorelle: Marcie, Laurie, Valerie e Annie. Alice deve ancora arrivare, ma l’hai già conosciuta alla festa di Halloween, alla Pepperdine. >> esclama Trixie, sorridendo.
Tori stringe la mano a tutte e quattro e dice loro:
<< È un piacere conoscervi finalmente. Siete tutte belle come vostra sorella. >>
Marcie, Laurie, Valerie e Annie sorridono un po’ imbarazzate.
<< Credo che Trixie sia la più bella. >> esclama Laurie.
<< Non è vero, Laur. >> risponde Trixie.
<< Andiamo a ballare? >> propone lei.
Mentre stanno ballando, qualcuno prende per i fianchi Trixie e la stringe a sé. Trixie si volta ed è Mark, che le fa un gran sorriso. Poi la tira a sé e la bacia.
<< Quando sei arrivato? >> gli chiede lei.
<< Adesso. Tanti auguri, Trix. Di nuovo. >>
<< Grazie. Ti presento le mie sorelle: Marcie, Laurie, Valerie e Annie. Alice deve ancora arrivare, ma l’hai già conosciuta. Ragazze, lui è Mark, il mio ragazzo. >> esclama Trixie.
Mark stringe la mano a tutte e quattro le sorelle e poi continuano a ballare.
Poco dopo, mentre stanno ballando, il dj dice:
<< E ora una canzone per una persona speciale in questa sala! Ha festeggiato ventun anni quattro giorni fa! Buon compleanno, Trixie! Questa è Scream & Shout di will.i.am feat. Britney Spears! >>
<< L’hai fatta mettere tu? >> chiede Trixie.
<< No. >> risponde Mark.
<< Siete state voi, ragazze? >>
Le sorelle fanno no con la testa, così improvvisamente Tori esclama:
<< Sono stata io! >>
Trixie si volta e vede Tori che sta sorridendo.
<< Davvero? >>
<< Sì. È una delle tue preferite, ho pensato che avresti apprezzato. >>
<< Hai pensato bene. Grazie, Tori. >>
Trixie abbraccia l’amica, che la stringe a sé, poi riprendono a ballare e a cantare.
Poco dopo arriva Alice, e dopo aver ballato mezz’ora, ritornano al tavolo per chiacchiere e bere qualcosa.
All’improvviso due cameriere arrivano con una torta a tre piani, con un bicchiere da cocktail nella parte superiore, e la posano sul tavolino davanti a dov’è seduta Trixie.
Tutti iniziano a cantare “tanti auguri” e Trixie è a bocca aperta.
<< Spegni le candeline, Trix! >> esclama Marcie.
Trixie spegne le due candeline a forma di ventuno e poi chiede:
<< Chi è stato? >>
Alice, Marcie, Laurie, Valerie e Annie contemporaneamente rispondono:
<< Noi. >>
<< Venite qui. >>
Le sorelle McHope si danno un meraviglioso abbraccio, stringendosi l’una all’altra il più possibile.

Più tardi, mentre tutti stanno ballando, Trixie va al bagno e, una volta uscita, va al secondo piano, in uno dei due balconi che danno sulla pista da ballo. Dalla pista, Tori la vede e la raggiunge subito.
<< Che ci fai qui da sola? Questa è la tua festa, non dovresti stare sola neanche per un secondo. >> domanda Tori.
<< Avevo voglia di venire quassù e di stare da sola per qualche minuto. Tu piuttosto che ci fai qui? >>
<< Volevo chiacchierare con te. Ti ho disturbato? >>
<< Assolutamente no. >>
<< Sicura? >>
<< Sì, amo parlare con te, Tori. >>
Tori le fa un sorriso e poi i suoi occhi cadono sul vestito di Trixie. Un vestito nero, trasparente sul seno.
Tori fantastica sul seno di Trixie, mentre lei la guarda.
<< Questo vestito è… fantastico. Tu sei fantastica, Trix. >> afferma Tori.
<< Lo sei anche tu, Tori. >>
Le due ragazze si guardano negli occhi, osservano il modo in cui sono vestite per qualche secondo, finché i loro visi non si avvicinano e all’improvviso si baciano.

Quando tornano al piano di sotto, incontrano Mark. Mark guarda prima Trixie e poi Tori, e chiede:
<< Vieni a ballare, piccola? >>
<< Sì. >>
Trixie si volta verso Tori per guardarla e poi va a ballare insieme a Mark.
Quindi tutti avevano ragione su Trixie e Tori. A Trixie piace Tori e a Tori piace Trixie.
Ma Trixie non è lesbica, ma nonostante questo è attratta da Tori, altrimenti non l’avrebbe baciata. E ora vorrebbe baciarla ancora e magari fare anche qualcosa di più, ma come fa con Mark? Lo può scaricare oppure stare sia con lui che con Tori.
Mentre balla con lui, ha la mente completamente da un’altra parte e Mark se ne accorge.
<< Piccola, che hai? >>
<< Scusami, Mark. >>
Trixie si allontana dalla pista da ballo e si rinchiude nel bagno delle ragazze.
Qualche secondo dopo entra qualcuno. Si volta ed è Tori. Trixie la guarda e Tori dice:
<< Voglio parlarti. >>
<< Anch’io. >>
Invece d’iniziare a parlare, all’improvviso si avvicinano l’una all’altra e si baciano.
<< Mi piaci da morire, Trixie. Mi piaci sin dalla prima volta che ti ho vista. Sono attratta da te in una maniera assolutamente assurda. Sei fantastica, meravigliosa e bellissima. >> confessa Tori.
Trixie la guarda senza dire niente e poi parla.
<< Mi piaci anche tu, Tori. In tutta la mia vita non avrei mai e poi mai pensato di provare attrazione per una donna, ma… evidentemente mi sbagliavo. Poi tu sei una ragazza meravigliosa, sei davvero molto bella. >> confessa anche Trixie.
<< Grazie. Tu lo sei molto più di me. Guardati. >>
Tori le accarezza i capelli e poi il viso.
Trixie si ridà il rossetto rosso e poi esce dal bagno insieme a Tori.
Tornate al tavolo, Mark chiede a Trixie:
<< Piccola, fino a che ora vuoi rimanere? >>
<< Non lo so. Finché non chiude. Dì loro che è il mio compleanno. Devo divertirmi, ho solo ventun anni. Posso bere quello che voglio ora. >> risponde Trixie, con una strana sicurezza.
<< Perfetto. Allora, a questo proposito… >> dice lui.
Mark prende il suo bicchiere e lo alza in aria e dice:
<< Voglio dedicare questo brindisi alla mai bellissima ragazza, Trixie McHope, e ai suoi ventun anni. Auguri, piccola. >>
Tutti brindano e poi bevono quello che hanno nel bicchiere.
Trixie e Tori si guardano, ma fanno finta di niente.


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Capitolo 21
*** Il Natale in stile McHope ***


21

Il Natale in stile McHope





Lunedì 24 dicembre, come da tradizione, la famiglia McHope fa l’albero di Natale.
<< Passami quella pallina, Trix. >> dice Marcie.
Trixie passa a Marcie una pallina rossa con dei ricami dorati, da appendere all’albero.
Nessuno sa del bacio fra Trixie e Tori, tranne Trixie e Tori ovviamente.
<< Sono pronte le cioccolate calde? >> domanda Annie.
Valerie arriva in sala con un vassoio con delle tazze e dice:
<< Ecco le cioccolate! >>
Ognuno prende la propria e Valerie appoggia il vassoio sul tavolino davanti al divano.
Le tazze sono con delle decorazioni natalizie e con i nomi di tutti i McHope, in rosso.
Trixie e Marcie bevono la cioccolata calda con la panna e un bastoncino di zucchero. Laurie e Valerie con i marshmallow e un bastoncino di cannella. Il signore e la signora McHope con solo i marshmallow, mentre Alice e Annie con panna e caramello fuso.
<< Non vedo l’ora che sia sabato. >> esclama Trixie.
<< Siamo in due. La Pepperdine è un’ottima università, ma è pesante. Ho proprio bisogno di un po’ di relax. >> afferma Alice.
<< Come va con… Shane? >>
<< Bene. >>
I signori McHope sanno che Alice e Shane stanno insieme, ma non sanno che in realtà sono solo scopamici.
<< E tra te e Mark come va? >>
<< Bene. >>
Per il momento Trixie non vuole raccontare a nessuno del bacio con Tori, perché deve prima dirlo a Mark e lasciarlo.
<< Vi ricordate quando Annie ha aperto il suo regalo di Natale e dentro il pacchetto c’era America? >> domanda Laurie.
<< Sì, è stato due natali fa. >> risponde Valerie.
<< Già. Ma ora c’è Candy e lei mi ha fatto tornare il sorriso. >> esclama Annie.
Annie si china per prendere in braccio Candy e poi la accarezza.

È la mattina di Natale e verso le 9:45 Laurie si sveglia e scende in cucina.
Il giorno prima, dopo aver fatto l’albero di Natale, la famiglia McHope ha fatto i cupcakes, i muffin e i brownies.
Quando arriva in cucina, ci sono già Marcie e Alice che stanno mettendo un po’ di cupcakes, di muffin e di brownies in un vassoio e stanno facendo della cioccolata calda.
<< Buongiorno. >> saluta Laurie.
<< Laur! Buon Natale, sorellina. >> dice Marcie.
<< Buon Natale, sorellina. >> dice anche Alice.
Le tre sorelle si abbracciano e una decina di minuti dopo, bussano alla porta della camera di Annie.
<< Annie? Svegliati, è Natale. >> dice Marcie.
Le vanno vicino e la svegliano. Lei apre gli occhi e si gira dalla parte opposta, dicendo:
<< Ancora cinque minuti, ragazze. >>
<< Abbiamo le cioccolate calde, i muffin, i cupcakes e i brownies. >> dice Laurie.
<< Sì, Annie, non puoi dire di no a tutte queste cose buone. >> dice Alice.
<< Ma che ore sono? >>
<< Le dieci. >> risponde Laurie.
<< Okay, allora mi alzo. >>
Alice, Marcie, Laurie e Annie svegliano Valerie e infine tutte svegliano Trixie.
Rimangono nel letto della maggiore delle McHope a fare colazione e a chiacchierare tutte insieme.
Dopo colazione aprono i regali e stanno in famiglia a guardare la tv, ad ascoltare le canzoni natalizie e Trixie canta qualcosa.

Per cena, Nathan sarà a casa McHope.
Valerie è un po’ agitata perché è la prima volta che i suoi genitori lo conoscono.
Quando suonano alla porta, Valerie scatta in piedi e va subito ad aprire.
<< Hey. >> la saluta lui.
<< Ciao. >> dice lei.
Si danno un bacio e poi Valerie lo fa entrare.
<< Ho portato questa. >>
Nathan mostra a Valerie un vassoio coperto, dove dentro c’è una torta. La portano in cucina e lì trovano i signori McHope.
<< Mamma, papà. >>
I signori McHope si voltano e dopo aver visto la figlia, guardano attentamente Nathan.
Nathan appoggia il vassoio sull’isola della cucina e, porgendo loro la mano, dice:
<< Buonasera. Io sono Nathan, è un piacere conoscervi. >>
La signora McHope gli stringe subito la mano e gli sorride.
<< Piacere mio, Nathan. Io sono Hilary. >>
<< Piacere. È davvero una bella donna, signora, ecco da chi ha preso Valerie. >>
<< Sei troppo gentile, ragazzo. >>
Imbarazzata, Valerie guarda Nathan, ma gli fa un sorriso.
Il signor McHope, invece, sta squadrando Nathan dalla testa ai piedi, proprio come un padre fa con il ragazzo della figlia.
Gli porge la mano e dice:
<< Io sono James, piacere. >>
Nathan gliela stringe con forza e il signor McHope dice:
<< Ottima stretta, ragazzo. >>
<< Grazie, signore. >>
Dopo qualche secondo d’imbarazzo, Nathan prende il vassoio con la torta e dice:
<< Ho portato questa. Spero vi piacerà. >>
<< Uh. Cos’è? >> chiede la signora McHope.
La signora McHope toglie la carta che copre la torta ed esclama:
<< Wow! Sembra davvero bella… e buona. >>
<< Lo spero. >> dice lui, sorridendo.
<< Tra quanto è pronta la cena, mamma? >> domanda Valerie.
<< Una decina di minuti, tesoro. Vi chiamo quando è pronta. >>
<< Non vuole una mano, signora? >> domanda Nathan.
<< Non ce n’è bisogno, Nathan. E poi chiamami Hilary, per favore. >>
<< D’accordo. >>
I due fidanzatini vanno al piano di sopra e lui saluta le altre sorelle, e poi raggiungono la camera di Valerie.

Durante la cena, chiacchierano del più e del meno, dei sogni, degli hobby e di tante altre cose.
<< Così partirete per le Hawaii sabato? >> chiede Nathan.
<< Sì. La maggior parte delle volte, per le vacanze di Natale, partiamo per qualche meta lontana. Ci piace passare il Capodanno fuori città. >> risponde la signora McHope.
<< È il Natale in stile McHope. >> dice Laurie.
<< Già. Partiamo per chissà dove e torniamo un po’ prima che inizi la scuola. >> interviene Marcie.
<< Dev’essere bello. Non mi è mai capitato di passare il Capodanno fuori città, da quel che ricordo io. >> dice Nathan.
<< È davvero divertente. E poi le Hawaii sono fantastiche. >> afferma Valerie.
<< Sei mai stato alle Hawaii, Nathan? >> chiede il signor McHope.
<< No, mai, ma tutti dicono che sono bellissime. >>
<< Per noi è la prima volta, ma me le aspetto come un paradiso. >> dice il signor McHope.
<< Non vedo l’ora. >> salta su Annie.
<< Io non sto più nella pelle. Voglio abbronzarmi un po’. >> interviene Alice.
<< Anch’io, sono così pallida. >> concorda Trixie.
<< Lei che lavoro fa, signore? >> domanda Nathan.
<< Il dentista. >>
<< Bel lavoro. E lei signora… Hilary? >>
<< Da ragazza facevo la segretaria di un avvocato molto famoso qui a Malibu, ma ho smesso quando è nata Marcie. Ora faccio la casalinga e mi occupo delle ragazze, della casa e di mio marito. >> risponde la signora McHope, sorridendo al marito e stringendogli la mano.
<< Si vede che siete davvero innamorati. Signore, le prometto che non spezzerò il cuore di sua figlia. Ci tengo davvero tantissimo a lei. >> confessa Nathan.
Nathan sorride a Valerie e lei ricambia il sorriso.
<< Sarà meglio, ragazzo, altrimenti ti stacco tutti i denti. >> dice il signor McHope, scherzando.

Prima di dormire, le sorelle sono tutte nella camera di Valerie.
<< Ti ha praticamente detto che ti ama, Val. >> le dice Laurie.
<< Ma no. >> dice lei.
<< Sì, invece. Vedrai che prima o poi te lo dirà, devi solo aspettare un po’. >> insiste Laurie.
<< Ma ci conosciamo da solo quattro mesi e stiamo insieme da un mese e mezzo, è presto. >> afferma Valerie.
<< No, non è presto, tesoro. Non c’è un tempo per innamorarsi, succede e basta. >> le dice Trixie.
<< Io non saprei, ma se lo dice Trixie allora credo che sia la verità. >> interviene Annie.
<< Concordo con Trix. In effetti, sembra davvero che ti ami da quello che ha detto. >> salta su Marcie.
<< Secondo me no. >> dice Valerie.
Valerie cambia argomento in quattro e quattr’otto e poi parlano per un’altra ora.

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Capitolo 22
*** Chiarire la situazione ***


22

Chiarire la situazione





Venerdì 11 gennaio, il primo weekend dopo il ritorno dalle vacanze natalizie, la facoltà di musica della Pepperdine organizza una festa al Rockwell Dining Center.
Gli studenti canteranno con il karaoke, ci saranno gare di canto, un buffet, da bere e tanto divertimento.
Quando Trixie e le sue amiche e coinquiline arrivano alla festa, c’è già un gran movimento. Trixie si guarda intorno mentre lei, Eleanor e Jessica vanno a sedersi a un tavolo.
Trascorsa un’ora tra gare di karaoke, chiacchierate, bevute e altre cose, Trixie vede Sophie, l’amica di Tori, salire sul palchetto per sfidarsi con un’altra ragazza. Pensa subito che ci possa essere anche Tori, essendo amica di Sophie e non essendo la prima volta che Tori partecipa a una festa della Pepperdine. Trixie la cerca, ma invano.
Cinque minuti dopo che Sophie e la sua sfidante scendono dal palco, con la vincita da parte di Sophie, lei arriva insieme a Tori al tavolo dove ci sono Trixie, Eleanor e Jessica, e dove le ha raggiunte da poco Mark.
<< Ciao, ragazze. >> saluta Sophie.
Tori appoggia una mano sulla spalla di Trixie e le due si guardano per alcuni istanti senza dare nell’occhio.
Non si vedevano dalla sera della festa di compleanno di Trixie, cioè dalla sera del bacio.
Si sono solo sentite tramite whatsapp per farsi gli auguri di Natale e Capodanno.
Trixie non ne ha parlato con nessuno del loro bacio, neanche alle sue sorelle o alle sue amiche. Tori, invece, potrebbe averlo raccontato a Sophie, ma non ne è certa.
Trixie cerca di evitare l’argomento perché non sa come andranno le cose, non sa se lascerà Mark per stare con Tori oppure se si frequenteranno mentre lei sta con Mark.

Più tardi, Trixie esce per prendere una boccata d’aria e per schiarirsi le idee, ma principalmente per cercare Tori che non vede da una buona mezz’ora.
Uscita dall’edificio percorre qualche metro e arriva all’anfiteatro, dove trova Tori seduta sulle gradinate. Si ferma un attimo e la osserva. Ha una birra in mano e ogni tanto ne beve qualche sorso.
Pensa che sia il momento di parlarle. Ora o mai più, pensa fra sé e sé.
Si avvicina e si siede accanto a lei.
<< Pensi di berla tutta tu quella birra? >> le chiede Trixie.
Tori si volta e, dopo averla guardata per un attimo, risponde:
<< No. >>
Tori gliela porge e Trixie la prende e ne beve un sorso.
<< Molto meglio ora. >> dice Trixie.
Tori la riprende e ne beve un sorso.
Qualche secondo dopo, nello stesso momento, Trixie e Tori iniziano a parlare.
<< Parla tu. >> dice Tori.
<< Credo che dovremmo parlare del… >> inizia a dire Trixie.
<< Bacio? >>
<< Sì. >>
<< Lo credo anch’io. >> dice Tori.
C’è qualche istante di silenzio, poi Tori continua a parlare, dicendo:
<< Non mi pento di quello che ti ho detto la sera della tua festa. Le penso davvero quelle cose, Trix, tu mi piaci davvero molto. >>
Trixie si avvicina a lei e le dice:
<< Le penso anch’io quelle cose che ti ho detto. L’unico problema è che non so cosa fare con Mark e non so come andrà a finire tra noi due. Tu mi piaci davvero molto, ma siamo anche amiche e non vorrei rovinare la nostra amicizia. >>
<< Non eri quella ragazza che correva i rischi? Non eri quella che non aveva paura di niente? >> le domanda Tori.
<< Lo sono, ma se rovinassimo la nostra amicizia mi dispiacerebbe molto. >> risponde Trixie, guardando Tori negli occhi.
<< Anche a me, ma non succederà, fidati. >>
<< Come posso fidarmi? >>
Mentre Tori si avvicina a lei e le fissa le labbra, le dice:
<< Tu fidati e basta. >>
Trixie la guarda qualche secondo e poi si baciano.
Tori appoggia la bottiglia di birra accanto a lei e le loro labbra si staccano.
<< Le tue labbra sanno di ciliegia, che strana sensazione. >> salta su Trixie.
<< Le tue di menta. >>
<< Lo so, ho il lucidalabbra alla menta. >> dice Trixie, sorridendole.
Tori le sorride e riprendono a baciarsi.
<< Trixie? Tori? >> esclama improvvisamente Eleanor.
<< Ma che ca…? >> esclama invece Jessica.
<< Lo sapevo! >> esclama infine Mark.
Trixie e Tori si staccano l’una dall’altra e si voltano verso Jessica, Eleanor e Mark che hanno visto tutto.
<< Ci spiegate, per favore? >> chiede Jessica.
<< Non credo ci sia niente da spiegare. È tutto chiaro. Io l’avevo detto che erano attratte l’una dall’altra. È finita, Trixie! >> esclama Mark, andandosene subito dopo.
Trixie si alza in piedi e urla:
<< Mark, aspetta! >>
Mark, che aveva già percorso qualche metro, si volta e risponde:
<< Perché dovrei aspettare, Trixie? Tu sei attratta da lei e lei da te. È così semplice. Io lascio te e la facciamo finita. Addio, Trixie. >>
Trixie guarda Mark andare via e poi sposta lo sguardo da lui alle sue amiche, in attesa di una risposta.
<< Che cosa volete che vi dica, ragazze? Non è già chiaro? >> domanda Trixie.
<< Mi chiedo perché tu non ci abbia mai detto niente. >> dice Jessica.
<< Me lo chiedo anch’io. >> dice Eleanor.
<< Ragazze, non prendetevela solo con Trixie, ci sono anch’io in tutto questo. Ci siamo dentro insieme. Siamo attratte l’una dall’altra e ci siamo baciate due volte, fine della storia. >> interviene Tori.
<< Due volte? >> chiede Jessica.
<< Una è questa, ma l’altra? >> domanda Eleanor.
<< Alla festa per il mio compleanno. >> risponde Trixie.
<< Quindi prima di Natale? >> chiede Jessica.
<< Sì. >> risponde Trixie.
<< Grazie per non averci detto niente. >> dice Eleanor.
<< Non sapevo come avreste reagito. Io non sono lesbica, mi sono sempre piaciuti i ragazzi, lo sapete benissimo, ma ora mi piace Tori. Forse sono bisex o forse no, non lo so. So solo che mi piace veramente Tori. >> confessa Trixie.
<< D’accordo. >> dice semplicemente Jessica.
<< Va bene. >> dice invece Eleanor.
<< Quindi non ce l’avete con me per non avervi detto niente? >>
<< No. >> risponde Eleanor.
Jessica si avvicina a Trixie e aggiunge:
<< Non potrei mai avercela con te per questo. E poi Tori è mia cugina. >>
<< Eleanor? >>
Eleanor raggiunge Trixie e Jessica e dice:
<< Tutto risolto, Trix. Sono felice per voi. >>
<< Grazie, ragazze. >>
Se Trixie non voleva lasciare Mark per Tori, alla fine si è risolto tutto. Lui le ha scoperte e l’ha lasciata.
Trixie abbraccia le sue amiche e poi tornano tutte insieme alla festa.
Prima di entrare, Tori prende da parte Trixie, e Jessica ed Eleanor entrano nell’edificio.
<< Hai qualcosa da fare domani sera? >> chiede Tori.
<< No. Cosa vorresti fare? >>
<< Pensavo che potremmo tornare al Moonshadows, però per cenare stavolta. >>
<< Sì, va bene. A che ora? >>
<< Ti vengo a prendere io alle otto e mezzo, okay? >>
<< Sì. >>
Tori e Trixie si guardano e prima di entrare si baciano.


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Capitolo 23
*** Spero che tra noi due funzioni ***


23

Spero che tra noi due funzioni





Il giorno dopo, cinque minuti prima delle 20:30, Trixie è davanti allo specchio in camera sua che si sta pettinando i suoi lunghissimi capelli biondi.
<< Sei pronta? >> le chiede Eleanor.
Trixie si volta e risponde:
<< Quasi. >>
<< Ma non ti fa strano? Uscire con una donna, dico. >> le domanda Jessica.
<< A dire la verità un po’ sì, ma Tori mi piace davvero. Spero che tra di noi non crollerà tutto, perché ci tengo davvero molto a lei. >> confessa Trixie.
<< Credi che stasera…? >> le chiede Jessica.
<< Non me lo chiedere, Jess. Quello che succederà succederà e sarà solo tra di noi. >>
<< Ma non ti farà strano fartela leccare da una donna e leccarla? >> le chiede Eleanor, senza peli sulla lingua e tutto d’un fiato.
<< Els? >>
<< Scusa, Trix, ma dovevo chiedertelo. >> si giustifica Eleanor.
Trixie passa al lucidalabbra e intanto dice:
<< Se la mettete sul piano del sesso, anche i ragazzi la leccano a noi ragazze e noi facciamo a loro i pompini, quindi la nostra lingua entra in contatto con il loro pene. In ogni caso, che differenza c’è? Se due persone si vogliono bene o se addirittura si amano, è la cosa più bella del mondo. >>
<< Non hai tutti i torti, Trix. >> le dice Jessica.
<< Già. >> concorda Eleanor.
Suonano al campanello e dopo due minuti Trixie esce di casa.

Più tardi, Trixie e Tori stanno cenando al Moonshadows, un locale a Malibu che si affaccia sull’oceano.
Trixie sta guardando l’oceano e le luci che ci riflettono sopra.
<< Ogni volta che ti guardo sei sempre più bella, Trix. >> salta su Tori.
Trixie si volta e sorride a Tori.
<< Sei bella anche tu, Tori. >>
<< Smettila, mi fai arrossire così. >>
<< Sei tu che fai arrossire me. >>
Tori le afferra una mano e, guardandola negli occhi, le dice:
<< Sono contenta che alla fine sia stato più facile di quanto pensavamo. >>
<< Anch’io. >>
Le due ragazze si guardano per alcuni secondi, senza dire una parola, e poi Trixie aggiunge:
<< Spero che tra noi due funzioni. >>
<< Lo spero anch’io. >>
Tori si sporge un po’ in avanti e lo stesso fa Trixie, e poi si baciano.
Dopo il bacio si sorridono e si mettono ad ascoltare il dj che ha messo su una vecchia canzone di Katy Perry, I kissed a girl.
Trixie e Tori si guardano e ridono.
Al momento del ritornello le due ragazze cantano:
<< I kissed a girl and I liked it
The taste of her cherry chapstick
I kissed a girl just to try it
I hope my boyfriend don't mind it
It felt so wrong
It felt so right
Don’t mean I'm in love tonight
I kissed a girl and I liked it
I liked it. >>
Trixie e Tori ridacchiano come due ragazzine.
<< Ironia della sorte, eh? >> salta su Tori.
<< Già. >> concorda Trixie, ridacchiando.

A fine serata, Tori riporta a casa Trixie.
Davanti alla palazzina, ferma la macchina e le due ragazze rimangono ferme e zitte con la radio accesa.
<< È stato bello stasera, mi sono divertita. >> esclama Tori.
<< Anch’io. >>
Trixie si guarda intorno e poi si rivolta verso Tori e le chiede:
<< Vuoi salire? Jessica ed Eleanor sono fuori. >>
<< Sì. >>
Tori sperava che Trixie glielo chiedesse, ma non era sicura che l’avrebbe fatto.
Trixie è piuttosto imbarazzata, perché non è mai stata con una ragazza e non sa come gestire la situazione.
Poco dopo, le due ragazze entrano in casa e Trixie offre qualcosa da bere a Tori e le due amiche bevono insieme sul divano, chiacchierando.
<< Accendo la musica, se vuoi? Oppure la tv. >> salta su Trixie.
<< La musica. >> risponde Tori, sorridendo.
Trixie si alza e accende lo stereo e si risiede accanto all’amica.
Le due ragazze si guardano per alcuni secondi e poi si baciano.
<< Mi piaci da morire, Trix. >>
<< Anche tu, Tori. Non immagini neanche quanto. >>
Tori le sorride e poi riprendono a baciarsi.

Nella prima mattinata, Jessica rientra e trova la casa in un silenzio assoluto, e due bicchieri nel lavello. Gira per la casa e quando arriva nella camera di Trixie, ha un sussulto. Trixie e Tori stanno dormendo sotto le coperte e vicine.
Jessica tossisce per farsi sentire. Tossisce una seconda volta, e più forte, perché le due ragazze sono rimaste ferme immobili.
Qualche secondo dopo, Trixie apre gli occhi e vede l’amica sulla soglia della porta.
<< Buongiorno. >> saluta Jessica.
<< Hey. >> dice Trixie.
Trixie si guarda intorno e si rende conto che Tori è nel letto con lei, sotto le coperte.
<< Vieni di là che parliamo? >>
<< Sì. >>
Vanno in sala e Jessica inizia a chiederle spiegazioni.
<< Allora? Cos’è successo stanotte? Vi siete divertite, eh? >>
<< Non è come sembra. Ci siamo solo addormentate, non abbiamo fatto sesso, lo giuro. >>
<< Non mi devi dare spiegazioni, Trix. È solo che mi fa uno strano effetto vederti a letto con una donna. >> le spiega Jessica.
<< Anche a me. Ma non è successo niente, ti giuro. Te lo direi se avessi fatto sesso, fidati. >>
<< D’accordo. >>
Intanto rientra Eleanor e vede le due amiche parlare sul divano.
<< Wow! Siete già sveglie? >> chiede Eleanor.
<< Io sono appena rientrata, mentre… >> risponde Jessica.
<< Mentre? >>
<< Vai un po’ a vedere chi c’è nella camera di Trixie. >> le dice Jessica.
<< C’è Tori, immagino. >>
<< Immagini bene. >>
<< Avete…? >> domanda Eleanor.
<< No, non è successo niente. Ci siamo solo addormentate. Anzi, forse ora è meglio che la vado a svegliare. >>
Poco dopo nella camera di Trixie, la ragazza sveglia Tori. Trixie chiude la porta e s’infila nel letto.
Trixie la guarda dormire per alcuni minuti e pensa di aver fatto bene a lasciar andare Mark per lei. Le osserva i capelli castano chiaro che le cadono sul viso e pensa che tra di loro andrà di bene in meglio e che faranno l’amore presto.
Cerca di svegliarla dandole un colpetto sulla spalla e Tori all’improvviso apre gli occhi e la guarda.
<< Hey. Ma che ore sono? Ci siamo addormentate, mi sa. >>
<< Sì. Sono le otto e un quarto. >>
<< Lo immaginavo. Forse è meglio che torni a casa, i miei si saranno preoccupati. Finché vivo sotto il loro stesso tetto, devo almeno avvisarli se rimangono fuori a dormire. >>
<< Okay. >>
Tori si tira su e prende il cellulare, che ha lasciato sul comodino, e trova dieci chiamate senza risposta da suo padre, sua madre e dal telefono di casa. Li chiama subito e dice loro cos’è successo e di non preoccuparsi.
<< Allora io vado. Ci sentiamo, okay? >>
<< Sì. >>
Tori si avvicina al viso di Trixie e le dice:
<< Sono contenta di avere una ragazza come te. Sei molto speciale, Beatrice. >>
<< Quindi stiamo insieme? >>
<< Io direi di sì. Tu che dici? >> chiede Tori.
<< Direi di sì anch’io. >>
Tori le sorride.
<< Hey. Sbaglio o mi hai chiamata Beatrice? Non mi chiama nessuno così. >>
<< Non sbagli. Hai un nome bellissimo, credo che a volte lo userò, anche se amo chiamarti Trix. >>
<< Okay, Victoria. >> dice Trixie, sorridendo.
Tori le sorride e poi si danno un bacio.

Più tardi, Trixie, Eleanor e Jessica stanno facendo colazione.
Dopo alcuni minuti di silenzio, Trixie salta su e dice:
<< Sapete ragazze… credo che presto io e Tori faremo l’amore. >>
<< Sono felice per voi, Trix. >> dice Jessica.
<< Anch’io, tesoro. Se te la senti, credo che dovresti farlo. >> dice invece Eleanor.
<< Lo credo anch’io. Non so cosa sarebbe successo se non ci fossimo addormentate, però mi piace pensare che forse l’avremmo fatto sul mio letto. >> confessa Trixie.
Trixie prende una cucchiaiata di corn flakes dalla tazza e, dopo aver mandato giù, aggiunge:
<< Perché non me l’hai mai presentata tua cugina, Jess? >>
<< Boh, non lo so. Non è mai capitata l’occasione. >>
<< Beh, l’importante è che almeno l’abbia conosciuta. >>
Jessica le sorride e le tre amiche continuano a mangiare.


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Capitolo 24
*** Senza di te ***


24

Senza di te





In casa McHope regna il silenzio.
La famiglia si sta preparando per andare a un funerale. Il funerale del ragazzo di Marcie, Eddy, morto in un incidente d’auto.
È sabato 19 gennaio 2013 ed è una giornata piuttosto calda per essere pieno inverno.
I primi a ricevere la telefonata della morte di Eddy sono stati i genitori e in seguito Marcie che, appena l’ha saputo, è crollata a terra e ha iniziato a piangere disperatamente.
Nella sua stanza, si sta finendo di preparare, ma è completamente in lacrime, ed è tutta vestita di nero.
La signora McHope bussa alla porta della figlia e poco dopo entra. La trova davanti allo specchio mentre si sta pettinando i capelli e con due occhiaie da far paura, e le lacrime che le rigano il viso.
<< Tesoro, sei pronta? >>
Senza neanche voltarsi Marcie risponde di sì.
La signora McHope si avvicina alla figlia e appoggia le mani sulle sue spalle, dicendole:
<< Smettila di piangere, tesoro. Sono giorni che non fai altro che piangere. >>
<< Non ci riesco, mamma. >>
<< Invece ci riesci. E, per favore, mangia qualcosa. Almeno un muffin. >>
<< Non ho fame, mamma. >>
La signora McHope rimane in silenzio e poco dopo esce dalla stanza con la figlia.

Più tardi, in chiesa, durante il funerale, i genitori di Eddy piangono e Marcie piange insieme a loro e ad altre persone.
Marcie è accanto alle sue sorelle, e il suo migliore amico, Elijah, è dietro di lei. Elijah la chiama a bassa voce e lei si volta.
<< Smettila di piangere, ti prego. >> le dice lui.
<< Non ci riesco. >>
Elijah le prende la mano e lei gliela stringe forte.
<< Se hai bisogno di me ci sono, okay? Qualunque cosa accada, ricordati. >>
Marcie fa cenno di sì con la testa, poi gli lascia la mano e si volta.

Poco dopo, Marcie fa un discorso in onore di Eddy.
<< Mi sono preparata un discorso in questi giorni. Non è niente di che, ma… sono le uniche cose che ho potuto… che sono riuscita a scrivere su di lui. >>
Marcie fa una pausa e, mentre tira su con il naso e le lacrime le rigano il viso, guarda le persone sedute, i genitori di Eddy, la famiglia e il suo migliore amico Elijah.
<< Eddy era davvero un ragazzo fantastico, ed io ero così fortunata a essere la sua ragazza. La prima volta che lo vidi fu poco più di due anni fa. Era il 28 settembre 2010, ed ero nel giardino della nostra scuola. Mi è piaciuto sin dall’inizio e speravo che gli sarei piaciuta anch’io. E così è stato. Ci siamo messi insieme un mese dopo e lui mi ha reso la ragazza più felice del mondo. >>
Marcie inizia a piangere disperata e ricorda tutti i bei momenti passati con lui.
<< Con lui ho condiviso qualsiasi cosa e mi stava sempre vicino quando avevo bisogno di lui. Non riesco ancora a credere che non sia più qui con me, non riesco a credere che non dormirà più nel suo letto. Era così giovane, non è possibile che se ne sia andato via così… >>
Marcie crolla a terra e piange disperata, così sua madre la raggiunge e la porta via.
Il parroco riprende a parlare e ringrazia Marcie, che sta piangendo disperata tra gli invitati al funerale.

Nel primo pomeriggio, a casa dei genitori di Eddy, c’è la veglia funebre.
Trixie sta cantando una canzone triste e Marcie la sta guardando cantare, e intanto piange.
All’improvviso non regge più e scoppia a piangere disperatamente, così sale al piano di sopra. Va in quella che era la camera di Eddy, e chiude la porta dietro di sé.
La stanza è rimasta esattamente com’era l’ultima volta in cui c’era stata: un po’ in disordine e con dei calzini e una maglietta sul letto.
Marcie passa una mano sulla cassettiera e poi sulla coperta, e si siede sul letto. Si guarda intorno con gli occhi gonfi e le lacrime che le rigano il viso.
Ricorda i bei momenti che hanno passato insieme in quella camera: dalla prima volta in cui c’è stata, alla prima volta in cui si sono toccati veramente, dalla prima volta che hanno fatto l’amore, alla loro prima litigata, fino all’ultima volta in cui c’è stata, prima che lui morisse.
Riesce a vederlo che cammina, riesce a vederlo che si veste, riesce a vederlo in boxer che la accarezza dolcemente e riesce persino a sentire la sua voce.
Si sdraia e continua a piangere disperata.
Qualche minuto dopo, qualcuno entra nella stanza e sveglia Marcie, che si era addormentata con gli occhi gonfi e le guance tutte bagnate dalle lacrime.
<< Marcie? >> la chiama Elijah.
Elijah si siede accanto a lei, le asciuga le lacrime e la chiama di nuovo.
Marcie apre gli occhi e lui le chiede:
<< Perché sei venuta quassù? >>
<< Dovevo trovare un modo per stargli più vicino. Questo è l’unico modo che conosco. >> risponde lei.
Elijah si sdraia e dice:
<< Ti fa male, sai? Non puoi venire quassù, nella sua stanza. Ti farà tornare in mente tutte le cose che avete fatto qui, insieme. Dovresti cercare di evitare queste cose, non andarci incontro. >>
<< Non ci riesco, è più forte di me. Devo averlo vicino in qualche modo, in qualunque modo possibile e immaginabile. Non riesco ad accettare che non ci sia più. >>
<< Non ti risponderò, ma ti stringerò solo la mano per farti capire che ci sono in qualsiasi momento, anche di notte. >>
Elijah prende la mano di Marcie e gliela stringe.
<< Grazie. >> dice lei.
Una lacrima scende sul viso di Marcie ed Elijah dice:
<< Ti voglio bene, Marcie. >>
<< Anch’io. >>

Quando Marcie ed Elijah tornano al piano di sotto, Trixie sta finendo di cantare una canzone tristissima.
<< Questa è per te, sorellina. So che adoravi questa canzone e anche Eddy la adorava. >> dice Trixie.
Parte la base della canzone e Trixie inizia a cantare without you, nella versione di Glee.
Marcie canta con la sorella e intanto piange.
Marcie ricorda la prima volta in cui lei e Eddy ascoltarono quella canzone. Era il 17 gennaio 2012 e stavano guardano la puntata di Glee insieme e s’innamorarono subito di quella canzone, cantata da Lea Michele.
Tutti guardano Marcie, ma lei è in un mondo tutto suo. Non vede nessuno, sente solo le parole della sorella mentre canta.
Elijah le stringe una mano, ma lei non lo guarda, non si muove, è come paralizzata.


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Capitolo 25
*** Non puoi dirmi che mi ami solo per farmi distrarre ***


25

Non puoi dirmi che mi ami solo per farmi distrarre





Sono passate due settimane dal funerale di Eddy e siamo al 2 febbraio, ma per Marcie il tempo si è fermato a quando ha ricevuto quella telefonata, al giorno in cui Eddy è morto.
Non mangia più, non ha più fame, non esce più di casa, non va più a scuola, non si cura più, piange sempre, ha abbandonato la squadra delle cheerleader della scuola. È diventata un vegetale.
I genitori e le sue sorelle, ed Elijah compreso, sono molto preoccupati per lei.
Trixie e Alice tornano a casa nei weekend per starle vicino, Elijah la va a trovare praticamente tutti i giorni.
Nel pomeriggio, Elijah va a casa McHope.
<< Dov’è Marcie? >>
<< Dove vuoi che sia? È sempre chiusa in camera sua a piangere. >> risponde Laurie.
Quando Elijah arriva davanti alla camera di Marcie, bussa e poi entra senza aspettare una risposta.
Marcie è sotto le coperte e sta ascoltando musica triste.
<< Hey. >> la saluta lui.
Marcie non risponde e lui si avvicina al letto e poi si siede. Solleva la coperta e la vede che piange.
<< Ogni volta che vengo qui stai piangendo e sei sotto le coperte. Sembri un vegetale, tesoro. Devi tornare a vivere, devi uscire da questa stanza. C’è puzza di chiuso qui dentro, sembra una camera mortuaria. >>
<< Perché sei sempre qui, Elijah? Perché non fai altro che ricordarmi che è morto? Perché ogni tanto non vivi anche la tua vita? >> gli domanda Marcie.
Elijah la guarda e non dice niente.
<< Da quanto tempo non esci di casa, Marcie? >>
<< Cosa te ne frega? >>
<< Rispondimi! >> urla lui.
Marcie si mette a sedere e guarda l’amico senza dire una parola.
<< Marcie, rispondimi! >> insiste lui.
<< Vattene via! >>
Elijah le prende le mani e, guardandola dritta negli occhi, le dice:
<< Rispondimi! >>
<< Non sono affari tuoi. Non sei il mio ragazzo, non sei mio fratello, non sei uno di famiglia. Fatti una cazzo di vita, Elijah! >>
<< Smettila di rispondermi come se mi odiassi! Smettila e ritorna in te, Marcie! Smettila! >>
Elijah le prende il viso tra le mani e le chiede:
<< Da quanto non esci di casa, Marcie? Dal giorno del funerale? Da quanto non mangi? Da quanto non ti lavi? Da quanto non vivi la tua vita normalmente? Rispondimi! >>
<< Sì, dal giorno del funerale. >>
Marcie stacca le mani di Elijah dal suo viso, ed esclama:
<< Ora vattene, per favore! Non voglio che mi ricordi che la mia vita è finita quando è lui morto, non voglio che mi ricordi che è morto, non voglio che tu mi venga più a trovare. Vattene! >>
<< Non mandarmi via! Sono il tuo migliore amico, devo starti vicino, voglio starti vicino. Non respingermi. >>
<< Non puoi ricordarmi ogni fottutissimo santo giorno che lui non c’è più. >> dice Marcie.
<< Ti voglio un bene dell’anima, non riuscirai a spingermi via. >>
<< Scommettiamo? >>
Elijah la tira a sé e la abbraccia fortissimo.
<< Non far piangere anche me, ti prego. Ti amo e non voglio perderti mai. >> confessa Elijah.
Marcie non si è neanche resa conto di quello che ha appena detto Elijah.
<< Fottiti! Esci da casa mia! Vattene subito! >> urla Marcie, staccandosi da Elijah.
Elijah la guarda deluso, senza dire niente.
<< Vattene da casa mia! >> insiste lei.
Elijah prende il suo viso tra le mani e la bacia. Marcie si stacca da lui e gli tira uno schiaffo in piena faccia e gli urla contro, dicendogli:
<< Che cazzo fai? Perché mi hai baciato? >>
<< Non mi hai neanche sentito. >> dice lui.
<< Cosa? >>
<< Prima, mentre ti abbracciavo, ti ho detto che ti amo, ma tu non hai neanche sentito. Perché credi che sia sempre qui? Perché credi che ti stia sempre accanto? >> risponde Elijah.
<< Perché sei il mio migliore amico. >>
<< Sì, ma io ti amo, Marcia McHope. Ti ho sempre amato. >> confessa Elijah.
<< Non puoi dirmi che mi ami solo per farmi distrarre. Ti odio! Ti odio! Vattene, ti prego! >> gli urla contro Marcie.
<< Che cosa stai prendendo, Marcie? Il tuo umore cambia di giorno in giorno, di ora in ora. Dimmi cosa stai prendendo! Ti stai facendo del male? Dimmelo, ti prego, perché non potrei sopportarlo. >>
<< Non sto prendendo proprio niente e ora esci da casa mia, o ti farò portare fuori da mio padre. >>
<< D’accordo, me ne vado. Ma non la passi liscia, tornerò e non potrai respingermi. >>
Marcie non dice niente ed Elijah se ne va deluso.

Il giorno dopo, Elijah torna a casa McHope, ma stavolta consegna a una delle sorelle una lettera per Marcie, che lei legge poco dopo.

“Cara Marcie,

questa volta ho preferito non vederti, ma scriverti, perché forse con le parole scritte riuscirai a capire meglio.
Non respingermi, non mandarmi via, non odiarmi, non far finta che non t’importi di me. Sono il tuo migliore amico e ti voglio un bene che neanche immagini. Ti voglio stare vicino perché ne hai davvero bisogno ora come ora.
Voglio che ritorni la Marcie che conosciamo tutti. Quella che balla nelle cheerleader, quella che ride, scherza, si diverte, e non la Marcie che sei diventata ora. Io rivoglio la mia migliore amica!
Non riesco a vederti così, come stai ora, mi fa davvero male vederti così. Il mio cuore va in mille pezzi ogni volta che ti vedo piangere, il mio cuore si ferma quando ti vedo nella tua stanza, mentre ascolti musica triste e hai quello sguardo inespressivo.
Spero con tutto il cuore che non ti stai facendo del male, perché non riuscirei a vivere con il peso che ti stai facendo del male. Non voglio che tu ti punisca perché il ragazzo di cui sei innamorata non c’è più. E scusami, scusami davvero, se te lo ricordo ogni santo giorno e se te lo sto ricordando anche ora, ma non posso, non riesco a fare a meno di farti capire che hai solo diciassette anni e che la tua vita continua anche senza di lui, che la tua vita è bella anche senza di lui. Hai me, hai le tue sorelle, la tua famiglia, i tuoi amici, il ballo, e tante altre cose.
E scusami per ieri, non volevo dirti che ti amo, ma volevo solo farti distrarre. E scusami anche per il bacio, non avrei dovuto farlo. Spero che tu mi possa perdonare e spero che domani non mi respingerai.
Sono stato completamente onesto in questa lettera.
Ti prego, domani non respingermi quando verrò a trovarti. Se vengo c’è un motivo e sai qual è.

Ti voglio bene.
Il tuo migliore amico Elijah”

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Capitolo 26
*** Sono pronta ***


26

Sono pronta





Febbraio è già iniziato da tre settimane e il 15 Laurie ha festeggiato i suoi sedici anni con una festa a tema film, dove tutti gli invitati si sono vestiti come un personaggio di un film, e lei si è travestita da Marilyn Monroe.
Marcie è sempre più depressa per la morte di Eddy e non esce di casa dal giorno del suo funerale.
Eddy va a trovarla un giorno sì e un no, e solo da una settimana è riuscito a portarla in giardino.
Teme che si stia facendo del male e che prenda qualcosa e che addirittura voglia tentar il suicidio, per questo è sempre con lei.

È il 21 febbraio e Laurie e Jonah festeggiano per il loro mesiversario a casa di lui, dove cucineranno la cena insieme.
<< Passami il sale, per favore, tesoro. >> le dice Jonah.
Laurie prende il sale dal mobile della cucina e lo passa a Jonah, che condisce la Caesar salad e la bistecca americana.
<< Direi che possiamo iniziare a mangiare. >> dire Laurie.
<< Sì. Portiamo tutto in tavola. >>
Mentre cenano, chiacchierano del più e del meno, guardano la tv e si baciano.
Quando hanno finito la cena, mettono piatti e posate nel lavello.
<< Vuoi anche il dolce, vero? >> le chiede Jonah.
<< Sì. >>
Jonah apre un cassetto e ne estrae una benda, che mette davanti agli occhi di Laurie e le dice:
<< Ho una sorpresa per te, piccola. >>
<< Dici sul serio? >>
<< Sì, altrimenti non ti avrei bendato. Stai ferma lì e non ti muovere. >>
<< Okay. >>
Jonah va davanti al forno, lo apre e tira fuori una torta al cioccolato, con lo zucchero a velo sopra e una dedica speciale, e la mette sull’isola della cucina, proprio davanti a Laurie.
<< Ora puoi aprire gli occhi, tesoro. >> le dice lui, togliendole la benda.
Laurie abbassa lo sguardo e vede la torta, sulla quale c’è scritto “I love you, Laurie”. Si porta le mani alla bocca e chiede:
<< Oh mio Dio! L’hai fatta tu? >>
<< Sì, mia madre mi ha aiutato, ma poco. >>
<< Grazie. E… ti amo anch’io, Jonah. >>
<< Ti amo, Laurie. >>
I due innamorati si baciano e poi tagliano insieme due fette di torta e se le mangiano, guardando un episodio di una nuova serie tv americana chiamata The Carrie diares.
<< È davvero buona la torta, tesoro. >> salta su Laurie.
<< Sono contento che ti piaccia. >> le dice lui, sorridendole, e poi baciandola.
Jonah si stacca da Laurie, prende i due piattini con i tovagliolini, dove c’erano le fette di torta, e li appoggia sul tavolino davanti al divano, dove sono seduti loro, e poi la riprende a baciare.
<< Voglio che mi fai sentire bene come la sera dell’Homecoming. >> dice lei.
<< Come quando…? >>
<< Sì. >>
I due innamorati si guardano per alcuni secondi e poi Laurie esclama:
<< Sono pronta, Jonah. >>
<< Per… fare… l’amore? >> le chiede lui.
<< Sì. Voglio fare l’amore con te. >> dice Laurie, decisa.
<< Sei sicura? >>
<< Sì, sono sicura, ma non qui, per favore. >>
<< Andiamo in camera mia, allora. Ma prima voglio preparati qualcosa di speciale, quindi aspetta qui. >>
<< Okay. >>
Jonah sale subito al piano di sopra e va diritto in camera sua e poi nel suo bagno. Apre il rubinetto della vasca dalla parte dell’acqua calda e mette il tappo, in modo da non far fuoriuscire l’acqua. Quando l’acqua è quasi a metà, ci mette un po’ di bagnoschiuma e va a prendere dei sali da bagno nel bagno dei suoi genitori.
Mentre aspetta che la vasca si riempi, controlla se Laurie è ancora in sala a guardare la tv e la trova sempre sul divano.
Dopo circa dieci minuti, la vasca si è riempita d’acqua e c’è un po’ di schiuma e i sali da bagno che usa la madre di Jonah.
<< Eccomi! Possiamo andare su ora. >> esclama Jonah, arrivando in sala.
Laurie si volta, prende il telecomando e spegne la tv.
Quando arrivano in camera di Jonah, lui la porta in bagno.
<< Dove siamo? >> chiede lei.
Jonah le toglie le mani da davanti gli occhi e lei rimane nuovamente a bocca aperta nel giro di poche ore.
<< Ecco perché ci hai messo così tanto. >>
Jonah le va davanti e le dice:
<< Voglio che ti rilassi il più possibile e che non ti agiti. >>
<< Sei dolcissimo, Jonah. È uno dei motivi per cui ti amo. >>
<< Potrei dire lo stesso di te, signorina Laura McHope. >> le dice lui, sorridendole.
Laurie ridacchia e i due innamorati si baciano.
<< Sei ancora sicura di volerlo fare? >>
<< Sì. >>
<< Okay. >>
Jonah si avvicina a lei e inizia a baciarle il collo, a destra. Poi passa a sinistra e lentamente le toglie la maglietta, che appoggia su un mobile del bagno. Continua a baciarle il collo e poi la bacia sul petto.
Quando si stacca da lei, Laurie gli toglie la maglietta e la lascia cadere a terra, e poi si baciano.
<< Scusami se sono un po’ impacciata. >> dice lei.
<< Non fa niente. È normale, non preoccuparti. >> la rassicura lui.
Laurie gli sorride e poi lui le sfila la gonna e quando gliel’ha tolta, la getta sul tappetto.
Jonah la guarda un attimo e le dice:
<< Sei bellissima, tesoro. >>
Poi le dà un bacio e successivamente le toglie anche i collant.
Quando rimangono entrambi in intimo, i due innamorati si guardano alcuni secondi prima di baciarsi e di continuare a spogliarsi.
Dopo che Jonah le ha tolto il reggiseno, nota la pelle d’oca sulla pelle di Laurie.
<< Scusami. È che… sono in imbarazzo e ho freddo. >>
<< Ti riscalderei in fretta, piccola. >>
Laurie fa un piccolo sorriso, si morde il labbro e poi si lascia baciare sul seno.
Poco dopo Jonah si allontana da lei e si toglie i boxer. Laurie lo guarda e deglutisce, poi si toglie le mutande.
Si guardano per un po’ e poi entrano nella vasca. Si baciano e si toccano, poi Jonah le fa un ditalino. Si rilassano un po’ dentro la vasca, baciandosi e toccandosi, e scoprendosi a vicenda.
Laurie gli sfiora il pene e sente la sua erezione e un po’ si spaventa, ma gli sorride e poi lo bacia.
Quando decidono di uscire dall’acqua, stanno avvolti in un accappatoio, stretti stretti.
<< Ti amo, Laura Claire McHope. >>
<< Ti amo anch’io, Jonah. >>
Si baciano e poi raggiungono la camera da letto.
Jonah sposta la coperta e le chiede ancora una volta:
<< Sei proprio sicura? >>
<< Smettila di chiedermelo. Sono sicura, amore. >>
<< D’accordo. Vieni qui, allora. >>
Jonah la tira a sé e la bacia, poi vanno sotto le coperte e si coccolano un po’.
Jonah la guarda sotto di sé e le accarezza il viso.
<< Sei bellissima, amore. >>
<< Non è vero. In questo momento starò morendo dall’imbarazzo. >>
<< Non mi sembri così imbarazzata. E certo che sei bellissima. Sei davvero bellissima, Laurie. Mi piace un sacco il tuo seno. Non è né troppo grande né troppo piccolo, è perfetto. >> le dice lui.
<< Mi fai arrossire così. >>
<< È proprio quello che voglio fare, amore. >>
Laurie arrossisce e gli sorride.
Jonah le dà un piccolo bacio e poi le accarezza il seno e lo bacia.
<< Ho paura. >>
<< Anch’io, ma stai tranquilla, okay? Se ti faccio male, dimmelo, d’accordo? >>
<< Sì. >>
Jonah si sposta da sopra Laurie e prende la bustina di preservativo che c’è sul comodino e la strappa. Si infila il preservativo e poi torna sopra Laurie.
<< Senti male? >>
<< Sì, ma… è sopportabile. >>
<< Okay. >> dice lui, sorridendole, poi baciandola, e accarezzandola per farla sentire più a suo agio.
Va molto piano con lei, anche se sa che sentirà male.

Più tardi, i due innamorati sono davanti al portone della villa dei McHope.
<< È stato bellissimo e magico stasera. Ti amo, Jonah. >>
<< Lo è stato anche per me, piccola. Ti amo anch’io. >>
Si danno un bacio e poi le entra in casa.
Quando sale in camera sua, si sveste, si strucca, si lava i denti e si mette il pigiama, e quando è sotto le coperte, al buio, sorride tra sé e sé.

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Capitolo 27
*** La verità viene sempre a galla ***


27

La verità viene sempre a galla





Marcie è davanti allo specchio del suo bagno e si sta guardando. Gli occhi gonfi per aver pianto troppo, il viso bagnato dalle lacrime, i capelli tutti arruffati e spettinati, e dei tagli, dei tagli sui polsi. Se li tocca come se fossero qualcosa di prezioso per lei, come se fossero un modo diverso per sfogarsi, per distrarsi.
Ha iniziato a tagliarsi dopo il funerale di Eddy e secondo lei è una fortuna che Elijah non le controlli i polsi perché altrimenti rimarrebbe scioccato.
Dopo aver tamponato con un po’ di carta igienica altri tagli, se ne torna in camera sua, sotto le coperte.

Dieci minuti dopo, qualcuno bussa alla porta ma Marcie sta dormendo, con il viso ancora bagnato dalle lacrime.
Elijah entra in camera sua e chiude la porta, poi va a sedersi sul letto di Marcie.
<< Marcie, sei sveglia? >>
Elijah la scossa un po’ e lei si sveglia. Lui le asciuga il viso e le chiede:
<< Andiamo a fare un giro in giardino? Oggi è piuttosto caldo. >>
Marcie fa cenno di sì con la testa e poco dopo sono a sedere sugli sdrai sotto il gazebo, in piscina.
<< Senti che caldo. Ci saranno quasi trenta gradi ed è il primo marzo. >>
Anche se sente caldo, Marcie non si toglie la felpa perché non vuole far vedere i tagli, e guarda il giardino di casa sua con uno sguardo vuoto.
Poco dopo, Laurie, Valerie e Annie arrivano in piscina ed entrano nell’idromassaggio.
Elijah le guarda e sorride loro, poi si volta verso Marcie e le chiede:
<< Perché non fai un bell’idromassaggio anche tu, Marcie? >>
<< Non ne ho voglia. >>
<< Avanti, raggiungi le tue sorelle. Ti farà bene riscaldarti. >>
<< Non voglio, Elijah! >> alza un po’ la voce Marcie.
<< Dai, Marcie, fallo per me almeno. >> insiste Elijah.
Marcie si altera e gli urla contro:
<< Non voglio fare l’idromassaggio, Elijah! Se devi venire qui per rompere i coglioni, stattene a casa tua! >>
Marcie si alza dallo sdraio e ritorna in casa, salendo in camera sua.
Elijah la raggiunge subito e appena è in camera sua, sbatte la porta dietro di sé e urla contro Marcie, dicendole:
<< Mettiti il costume o stai in mutande e reggiseno, per me è uguale, basta che vai a fare quell’idromassaggio! Ti rendi conto che è dal 19 gennaio che non esci di casa? Vai solo in giardino e deduco tu lo faccia solo quando ci sono io. Ti stai distruggendo, tesoro, e tu neanche te ne accorgi. Sei diventata un vegetale e mangi pochissimo. Avrai perso almeno otto chili in un mese e mezzo. Sei diventata pelle e ossa. Io sono molto preoccupato per te. >>
<< Non mi urlare contro in questo modo. >>
<< Lo dico per il tuo bene, Marcie. È un mese e mezzo che è morto Eddy e tu hai smesso di vivere. Devi tornare a vivere come prima. La vita va avanti anche senza di lui. >>
<< Me lo ripeti ogni santo giorno. >>
<< Lo so, e non smetterò di farlo finché non lo capirai. >>
Elijah si avvicina a lei e la abbraccia.
<< Non hai caldo con quella felpa? >> le chiede lui.
<< No, sto bene così. >>
Marcie si tira le maniche ed Elijah capisce che sta nascondendo qualcosa.
Elijah la guarda per alcuni secondi e poi le dice:
<< Dammi quella felpa, avanti. >>
<< Sto bene così, Elijah. >>
<< Dammi quella felpa, Marcie! Mi stai nascondendo qualcosa, me lo sento. >>
<< Non ti sto nascondendo niente. Non ho caldo, sto bene così, quindi mi tengo la felpa addosso. >>
<< Dammi subito quella felpa, Marcie! >> insiste Elijah.
<< Smettila di urlarmi contro. >>
Elijah urla ancora più forte di dargli la felpa ma Marcie si rifiuta, così, dopo vari tentativi di aprirle la cerniera, le blocca le mani in una delle sue e gliela apre.
La aiuta a togliersela ed Elijah la butta sul letto e le dice:
<< Fammi vedere le braccia. >>
<< No! >>
Senza pensarci un attimo, Elijah le gira le braccia e scopre l’enorme segreto che Marcie ha custodito finora.
Elijah si porta le mani al viso e chiude gli occhi.
Non ci crede che Marcie si è fatta del male, non ci crede che la sua migliore amica si è fatta del male, quella ragazza che amava tanto la vita.
Elijah inizia a piangere e le prende i polsi.
<< Perché, Marcie? Perché l’hai fatto? Hai me, la tua famiglia. Perché ti sei fatta del male? >>
Anche Marcie inizia a piangere e risponde:
<< Perché sto male, Elijah! Non ce la faccio a continuare così, non ci riesco senza di lui. La mia vita non ha più un senso senza di lui, non riesco a fare niente senza di lui. E tu non mi basti, nessuno mi basta. >>
Elijah le prende il viso tra le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<< Ma lo vuoi capire che io ti amo, Marcie? Io ti amo da quando ci conosciamo, ti amo per quello che eri e che sei. Ti amo da morire. Hai me, avrai me per tutta la tua vita, da qui fino all’eternità. Ti amo e tu non te ne accorgi neanche. Ci sono io qui per te, in qualsiasi momento. Non riesco a vederti così, mi fa un male tremendo. >>
Elijah le dà un bacio e Marcie non si stacca da lui, così continuano a baciarsi.
<< Eddy è il tuo angelo custode su in cielo, io lo sono qui sulla Terra. Non posso sopportare l’idea che tu stia male, non posso sopportare che ti fai del male. >>
Elijah le prende i polsi e le bacia i tagli. Alza lo sguardo e le dice:
<< Non voglio che ti fai mai più del male. Quand’è stata l’ultima volta che ti sei tagliata? >>
<< Prima che arrivassi tu. >>
<< Cosa usi? Le forbici? Una lametta? O cosa? >>
<< Le forbici, principalmente. >>
<< Ti nasconderò qualsiasi cosa che taglia. >>
Elijah va in bagno e prende le forbici, delle lamette e qualsiasi cosa possa usare Marcie per tagliarsi, poi torna in camera e cerca altre cose che potrebbe usare per tagliarsi.
<< Lo dirai ai miei e alle mie sorelle? >> gli chiede lei, preoccupata.
<< Dovrei farlo, Marcie. >>
<< Ti prego, non farlo. >>
Elijah si avvicina a lei, le prende le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<< Dovrei dirglielo, invece. Sono la tua famiglia. >>
<< Ti prego, non farlo. Promettimi che non glielo dirai. >>
<< Te lo prometto, Marcie. >>
<< Grazie. >>
<< Stanotte dormirò qui con te. Ti prego, permettimelo. >>
<< Okay. >> dice lei, semplicemente.

Durante la notte, Marcie si alza e va in bagno.
Mentre fa pipì, guarda il pavimento con uno sguardo vuoto. Si guarda i polsi con i tagli. Dopo essersi tirata su e aver tirato lo sciacquone, cerca qualcosa per potersi tagliare.
Esce dal bagno e in camera sua cerca nel posto in cui Elijah ha nascosto le forbici, le lamette e le altre cose per potersi tagliare. Poi si ricorda di aver nascosto una lametta dietro un mobiletto in bagno. Quando la trova, non ci pensa un attimo di più e inizia a tagliarsi il polso sinistro.
Intanto, in camera, Elijah si sveglia e non trova Marcie nel letto accanto a lui. Si alza subito e va in bagno, e la trova mentre piange e si taglia.
<< Smettila! >> urla subito.
Elijah le strappa di mano la lametta, gettandola a terra, e tira a sé l’amica.
Iniziano a piangere entrambi ed Elijah le dice:
<< Perché l’hai rifatto? Se avevi paura, se ti sentivi sola, triste, depressa, bastava che mi abbracciassi e mi stringessi fortissimo. Io mi sarei svegliato e avrei capito, e ti avrei detto che non me ne andrò mai, che ci sarò sempre per te. >>
<< Scusami, Elijah. Scusami. >>
I due amici piangono disperati e più tardi si addormentano abbracciati.

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Capitolo 28
*** Me l'avevi promesso ***


28

Me l’avevi promesso





La mattina dopo, il primo a svegliarsi è Elijah.
Si tira su dal letto e, dopo essere andato in bagno, passa dalla camera, e Marcie sta ancora dormendo, così scende al piano di sotto. Trova i signori McHope che stanno facendo colazione in cucina.
<< Buongiorno. >> li saluta lui.
<< Buongiorno. >> dice la signora McHope.
<< Buongiorno. >> dice anche il signor McHope.
Elijah guarda i signori McHope per qualche secondo e poi decide di parlare.
<< Avrei bisogno di parlarvi, se è possibile. È molto importante. >>
I signori McHope si guardano e poi il signor McHope dice:
<< Ti ascoltiamo. >>
<< È una cosa piuttosto delicata, potremmo… andare da un’altra parte? >>
<< Certo. >> risponde il signor McHope.
I signori McHope ed Elijah si spostano in sala e si mettono a sedere sui divani. Elijah è davanti a loro e non sa come dire quello che deve dire.
<< Da quando è morto Eddy, sono quasi sempre qui e sto vicinissimo a Marcie. Ma ho fallito purtroppo. Il mio aiuto non è servito a niente. >> inizia a dire Elijah.
<< Che cosa vuoi dire? >> chiede la signora McHope.
<< Voglio dire che Marcie… si fa del male. >>
<< Cosa intendi per si fa del male? >> domani il signor McHope.
Elijah rimane in silenzio per qualche secondo e poi sputa il rospo:
<< Si taglia. >>
La signora McHope si mette le mani sul viso, disperata. Il signor McHope, invece, non riesce a dire niente.
<< Da quanto tempo? >> chiede il signor McHope.
<< Non lo so, ma temo da subito dopo la morte di Eddy. Da quando non esce più, in pratica. Io ho sempre avuto questa sensazione, ma speravo di sbagliarmi. Non ho mai controllato i suoi polsi, ma ieri sì e ho scoperto tutto. L’ho beccata tagliarsi in bagno anche stanotte. Io le voglio un bene immenso e farò di tutto per farla stare meglio, per farla stare bene. Per questo ne ho parlato con voi. Marcie mi ha fatto promettere di non dirvi niente, neanche alle sue sorelle, ma non potevo tacere. Ha bisogno d’aiuto e ne ha bisogno subito. Ha smesso di vivere da quando è morto Eddy. Sono quasi due mesi che non va oltre il giardino di casa. >>
<< Hai fatto benissimo a dircelo. Lei non ci permette neanche di entrare in camera sua, non ci permette di dirle niente, di rimproverarla. >> dice signora McHope.
<< Ti ringrazio moltissimo per avercelo detto. Sei prezioso per mia figlia e lo sei anche per noi, Elijah. >> dice invece il signor McHope.
<< È il minimo che potessi fare. Dato che… sono innamorato di vostra figlia. >> confessa Elijah.
<< L’avevo immaginato, ma da quando è morto Eddy e sei sempre vicino a lei, ne ho avuto la conferma. >> dice la signora McHope, sorridendo a Elijah.
<< Vi prego di non svegliarla e di non dirglielo subito, perché va trattata con un certo garbo, altrimenti si peggiorano solo le cose. >> dice Elijah.
<< Certo. >>
<< Ovviamente. >>
<< Sono sicuro che s’infurierà con me, perché le ho promesso di non dire niente. >> dice Elijah, visibilmente preoccupato.
<< Sicuramene s’infurierà con te, ma più avanti capirà che l’hai fatto solo per il suo bene e lo apprezzerà moltissimo, vedrai. >> lo rassicura la signora McHope.
<< Lo spero, perché tengo moltissimo a lei. >>

Circa mezz’ora dopo, Marcie arriva in cucina per bere un bicchiere di latte.
<< Non mangi neanche stamattina? >> le chiede la signora McHope.
<< No, mamma, non ho fame. >>
<< Tesoro… potresti venire con me in sala? >>
<< Per fare cosa? >>
<< Tu vieni e non fare domande, per favore. >>
Marcie segue la madre in sala e trova il padre ed Elijah seduti sul divano.
<< Eccoti. Non ti trovavo. >> esclama lei, vedendo il suo amico.
<< Siediti sul divano, tesoro. >> le dice lui.
Marcie si siede e guarda confusa la madre, che intanto si è seduta accanto al padre e a Elijah, sul divano di fronte.
<< Tesoro. Non so proprio da dove iniziare a dirtelo. >> inizia a dire la signora McHope.
<< Mi odierai sicuramente appena lo scoprirai. E mi odio anch’io per averglielo detto, ma ho dovuto farlo per te, per farti stare bene. >> salta su Elijah.
Marcie guarda Elijah e i suoi genitori, e in pochi secondi capisce che il suo migliore amico, il ragazzo che dice di amarla, ha svelato il suo segreto.
<< Come hai potuto farlo? >> gli chiede lei.
<< Tesoro, hai bisogno d’aiuto. Non puoi continuare a vivere così, rinchiusa in casa, in camera tua, a piangere, a non mangiare, a… farti del male. >> dice la signora McHope.
Marcie si alza dal divano, e urla contro Elijah, dicendogli:
<< Come hai potuto dirglielo? Me l’avevi promesso, Elijah, me l’avevi promesso! Io mi fidavo di te! >>
La signora McHope si alza e abbraccia la figlia.
<< Tesoro, noi ti vogliamo bene, vogliamo il tuo bene. Devi continuare a vivere. La vita va avanti anche senza Eddy, lo devi capire, amore. >> le dice la signora McHope.
<< Stammi lontano, mamma! >>
Marcie allontana la madre da sé e inizia a piangere.
<< Mi hai tradito, Elijah! Me l’avevi promesso, cazzo, me l’avevi promesso! Ti odio, ti odio! Ti odierò per sempre! >> urla Marcie al suo migliore amico.
<< Ho dovuto farlo, Marcie. Col tempo mi ringrazierai e mi sarai riconoscente. >>
<< Ti odio! >>
Il signor McHope abbraccia la figlia e dopo la tiene stretta, mentre la madre le controlla i polsi. Quando vede i tagli, si mette le mani sul viso e inizia a piangere.
<< Oh mio Dio! Sono più di quanto pensassi. Mio Dio, James! Guarda, sono tantissimi. Saranno almeno… una ventina. >>
Il signor McHope non ha parole. Non ci sono parole.
<< Mi dispiace, Marcie, mi dispiace tantissimo, ma ho dovuto farlo e più avanti capirai il perché. >>
<< Ti odio! >>
Anche Elijah inizia a piangere, quando vede Marcie scoppiare a piangere.
<< Mi dispiace. >> dice Elijah, piangendo disperatamente.
<< Ti abbiamo trovato una clinica qui vicino, tesoro. Vedrai che starai benissimo, è specializzata proprio per gli adolescenti. >>
<< Non voglio andare in clinica, papà. >>
Il signor McHope le prende il viso tra le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<< Tesoro, ne hai davvero bisogno. Ti verremmo a trovare tutti i giorni, te lo promettiamo. >>
<< Non mi fido più, papà. Elijah mi aveva promesso di non dirvi niente, invece ve l’ha detto subito. >>
Elijah si avvicina a Marcie e la tira a sé.
<< Hai bisogno di andare in quella clinica, Marcie. Non posso permettere che ti autodistruggi. Ti amo troppo, non posso vederti che ti autodistruggi pian piano. >> le dice lui.
Marcie piange sentendo le parole di Elijah.
Lui le prende le mani e le dice:
<< Se hai bisogno che ti accompagni in quella clinica, lo farò senza problemi. Ci sono sempre per te, tesoro mio, e ci sarò per sempre. >>
Elijah la abbraccia e piangono insieme.
<< Sei fortunata, tesoro. Hai trovato un ragazzo che ti ama per quello che sei già alla tua età. Tienitelo stretto perché è davvero prezioso. >> le dice la signora McHope.
<< Concordo con tua madre, Marcie. Elijah è davvero prezioso per noi e per te. >>
Intanto arrivano in sala Laurie, Valerie e Annie.
<< Cosa sta succedendo qui? Perché piangete tutti? >> chiede Laurie.
Tutti si voltano verso le tre sorelle e nessuno emette un suono, a parte i Marcie che singhiozza mentre piange.
<< Ci spiegate, per favore? >> domanda Valerie.
<< Infatti. Vorremmo sapere. >> dice Annie.
<< Venite qui, ragazze, e sedetevi che è meglio. >> dice la signora McHope.
Quando Laurie, Valerie e Annie si siedono sul divano, la signora McHope inizia a raccontare tutto.
<< Oh mio Dio. Non ci credo. Non può essere vero. >> dice Laurie, dopo alcuni secondi di silenzio.
Valerie piange e corre ad abbracciare la sorella.
Annie non dice niente, è troppo scioccata.
Si alza dal divano e raggiunge Marcie e Valerie, e le abbraccia entrambe, e subito dopo si unisce a loro anche Laurie.
Nel pomeriggio, viene raccontato tutto anche a Trixie e Alice che vengono a casa, dopo che la signora McHope le ha chiamate.


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Capitolo 29
*** Tutto o niente ***


29

Tutto o niente





Venerdì 8 marzo Alice festeggia i suoi diciannove anni (compiuti il giorno prima), dando una festa aperta a tutti, nella sua stanza e quella di Terry.
Alice è seduta su uno dei divani del corridoio e sta chiacchierando con alcune ragazze. All’improvviso Shane arriva da dietro e le copre gli occhi con le mani.
<< Chi sono? >> le chiede.
<< Mmh, vediamo. Shane? >>
<< Sì. >> dice lui, togliendo le mani dagli occhi di Alice e sedendosi accanto a lei, porgendole poi un cofanetto.
<< È per te. >>
<< Per me? Mi hai fatto un regalo? >>
<< Sì, è il tuo compleanno. >>
<< Grazie. >>
Alice prende il cofanetto e lo apre.
Dentro c’è un bracciale color argento con un ciondolo tondo con il segno zodiacale dei pesci, cioè quello di Alice.
<< Ti piace? >>
<< Sì, è molto carino. Grazie, Shane. >>
Alice abbraccia Shane, ma non si baciano, o meglio, Alice non lo bacia, perché Shane si aspettava che lo baciasse.
Alice si mette il bracciale e poi continua a chiacchierare con le ragazze con cui parlava prima che arrivasse Shane.
Shane si sente inutile, così se ne va dopo averla salutata. Cerca Terry e quando la trova, insieme a Michael, le chiede:
<< Hey. Possiamo parlare? >>
<< Sì, certo. >> risponde lei, un po’ confusa.
Terry e Shane si mettono in un angolo del corridoio e lui le chiede:
<< Che cos’ha Alice? Prima sono andato da lei e le ho dato il suo regalo. Non era minimamente entusiasta nonostante le sia piaciuto. Le ho regalato un bracciale con il suo segno zodiacale. Se l’è messo e poi non mi ha più considerato. È successo qualcosa? >>
<< che sappia io no, però ultimamente la vedo triste e diversa. Non vorrei che fosse successo qualcosa a lei o a qualcuno della sua famiglia. Spero nulla di grave. >>
<< Infatti, è triste anche con me. Non facciamo… sesso da un po’. Le devo parlare subito. >>
<< Fammi sapere se scopri qualcosa. >>
<< Sì. >>
Shane ritorna da Alice e, dopo essersi avvicinato, le chiede:
<< Possiamo parlare? >>
<< Shane sto chiacchierando con queste ragazze, dobbiamo parlare proprio ora? >>
<< Sì. >>
La prende per mano e raggiungono la sua stanza e quella di Michael.
<< Mi dici che cos’hai? Sei strana e triste da qualche giorno, sono preoccupato per te. >>
Alice lo guarda per alcuni secondi e poi dice:
<< Marcie si tagliava. >>
<< Cosa? >>
<< Mia sorella Marcie è un’autolesionista. Si fa del male, si taglia. >>
<< Oh mio Dio. >>
Shane la tira a sé e la abbraccia.
<< Mi dispiace tanto per tua sorella, Alice. >> le dice lui, stringendola.
<< Grazie. >>
Alice lo stringe forte e inizia a piangere.
<< Non ci siamo accorti di niente. Io sono qui alla Pepperdine, Trixie anche, ma nemmeno le mie sorelle e i nostri genitori se n’erano accorti. Lei non si faceva avvicinare, solo Elijah ci è riuscito. >> dice lei, piangendo disperata.
Shane si stacca da lei e le dice:
<< Non piangere, ti prego. >>
<< Non ci riesco. Ora è in una clinica qui a Malibu. >>
<< Vedrai che guarirà. Ma perché si tagliava? >>
<< Per la morte di Eddy, il suo ragazzo. >>
<< Ah. È andata in depressione? >>
<< Sì. Avresti dovuto vedere tutti quei tagli sui polsi. Io stavo piangendo disperatamente quando me l’hanno detto e quando ho visto i tagli. >>
<< Vedrai che guarirà, Ali, vedrai. Starà in clinica per un po’ e poi tornerà la solita Marcie. >>
<< Lo spero. >>
<< Sarà così, vedrai. Vieni qui. >> le dice lui, aprendo le braccia.
Alice lo abbraccia e si stringono forte.
<< Vuoi che faccio andare via tutti? >>
<< No, ho bisogno di distrarmi. >>
<< Sicura? >>
<< Sì. >>
Shane le prende le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<< Non preoccuparti, Ali, vedrai che Marcie si riprenderà. >>
<< Grazie. >>
<< È il minimo.”
Shane si avvicina a lei e va per baciarla, ma lei si volta da una parte e gli dice:
<< Ti prego, no. >>
<< Okay. >>
<< Torniamo alla festa. >>
Prima di aprire la porta, Alice si ferma e rimane immobile per qualche secondo.
<< Che c’è? >> le chiede Shane.
Alice si volta e si butta su Shane, baciandolo. Si buttano sul letto e lui le dice:
<< Vedo che hai cambiato idea. >>
<< Sì. >>
Alice lo bacia e pian piano si spogliano.
Shane le accarezza i capelli e lei lo guarda, sorridendogli.
<< Ti amo, Ali. >> confessa Shane, improvvisamente.
<< Cosa? >>
<< Ti amo. Io ti amo, Alice. Sul serio. Non voglio più essere il tuo scopamico, voglio essere il tuo ragazzo. >> confessa ancora Shane.
<< Avevi detto nessun legame, nessun sentimento, niente romanticherie e cose varie. Solo sesso. Perché ora te ne esci con l’amore? >>
<< Perché mi sono innamorato di te, Alice. >>
Alice si tira su a sedere e gli chiede:
<< Sei sicuro? >>
Anche Shane si tira su a sedere e le risponde:
<< Sì, sono sicuro, Alice. Non vuoi una storia d’amore, una relazione anche tu? >>
<< No, non la voglio, Shane. >>
<< Come puoi dirlo se neanche ci provi? >>
<< Non la voglio e basta. Perché hai rovinato tutto con l’amore? Perché? Stavamo da Dio facendo solo sesso. >>
Alice si alza dal letto per rivestirsi e Shane la segue, dopo essersi messo i boxer.
<< Tu forse stavi da Dio facendo solo sesso, ma io ho bisogno di altro, Alice. È impossibile che tu non ne abbia bisogno? Tutti ne hanno bisogno prima o poi. >>
<< Beh, io no.”
<< Non possiamo più essere scopamici, se non vuoi essere la mia ragazza. >> dice lui, serio.
Alice si ferma e gli dice:
<< Ah. Quindi è così: tutto o niente? >>
<< Sì. >>
<< Scelgo niente. >>
<< D’accordo. Allora… addio, Alice. >>
<< Addio, Shane. >>
Alice finisce di rivestirsi e poi esce dalla stanza. Prima che riesca ad aprire la porta, però Shane le chiede:
<< Non l’hai sentita anche tu? >>
<< Cosa?”
<< Quella sensazione mentre facevamo l’amore. Era diverso dalle altre volte. Non era sesso quello, Alice, era amore. >>
<< Era solo sesso, Shane. Addio.”
Alice apre la porta ed esce dalla stanza.

La sera successiva, Alice e Shane stanno festeggiando la vittoria delle loro squadre (quella di pallavolo femminile e quella maschile di pallanuoto) al Rockwell Dining Center.
Con un bicchiere di birra in mano, Alice esclama:
<< Alla nostra vittoria, ragazze! >>
Scontrano tra di loro i bicchieri e brindano alla vittoria della loro squadra di pallavolo.
Mentre Alice beve la birra, guarda Shane, che è a pochi tavoli da lei.
Ancora non riesce a credere che la sera prima lui le abbia detto di essere innamorato di lei. Non avrebbe mai immaginato che lui si sarebbe innamorato di lei.
Trixie aveva ragione, ma non le ha ancora detto niente per non darle soddisfazione.
Brooke, una sua compagna di squadra, le chiede:
<< Tra te e Shane va sempre nello stesso modo? Scopate e basta? >>
Alice ci pensa un attimo e poi risponde:
<< Sì, siamo sempre scopamici. Dovresti provare anche tu, sai? È davvero… gratificante avere uno scopamico. >>
Alice ha deciso di mentire perché non vuol far sapere niente a nessuno per ora.
<< No, non fa per me. Io sono più da ragazzo fisso. >>
<< Già, lo dici sempre. Come va con Max? >>
<< Una domanda di riserva? >>
Alice ridacchia e dopo le chiede:
<< Va così male? >>
<< Vuole solo scopare, non gli importa di avere una ragazza fissa. >>
Alice ride all’affermazione dell’amica e Shane la osserva ridere, e sorride.
<< Te l’ho detto che conviene avere uno scopamico. Si è amici e si scopa, meglio di così. >>
<< Ma io ho avuto un solo ragazzo e, anche se ci ho perso la verginità, alla fine non è durata neanche un anno. Non voglio qualcuno solo per fare sesso. >>
<< Ma che te ne frega? Vivi la tua vita e basta. Fregatene se sei rimasta delusa, se è durata poco. >>
Un’altra compagna di squadra, Keira, s’intromette nella conversazione e dice:
<< Alice non ha tutti i torti, sai Brooke? Abbiamo diciotto-diciannove anni, dobbiamo vivere. >>
<< Già, ma esistono tanti modi di vivere. Ognuno sceglie il suo. >>
Alice rimane zitta e non partecipa alla conversazione che pian piano coinvolge tutte le sue compagne di squadra.
<< Ali, come mai non dici più niente? >> le chiede Grace, un’altra compagna di squadra.
Alice la ignora completamente e Grace la richiama. La ignora una seconda volta, così Grace le schiocca le dita davanti al viso e lei ritorna in sé.
<< Cosa? >>
<< Come mai sei tra le nuvole? >>
<< Niente, niente. >>
<< Avanti, dicci. Che cos’hai? >> le chiede Julie.
Alice guarda le sue compagne di squadra una a una e poi sputa il rospo:
<< Shane ed io non siamo più scopamici. >>
<< E perché non ce l’hai detto subito? >> le chiede Brooke.
<< Perché non volevo che si sapesse, è successo solo ieri sera. >>
<< E come mai non siete più scopamici? >> chiede Julie.
<< Lui mi ha detto che mi ama. Ma o stavamo insieme come coppia oppure stavamo divisi. Tutto o niente, ragazze. >> risponde Alice.
<< Quindi tu hai scelto niente? >> domanda Jane.
<< Già. >>
<< E ti sei pentita? >> chiede Keira.
<< A dire la verità non lo so. Shane mi piace davvero tanto. Ma non lo amo. >>
<< Ah. >> dice Julie.
<< Sei proprio sicura di non amarlo oppure sei solo sicura di non volerlo amare? >> le chiede Keira.
<< Che differenza c’è? >> chiede Alice.
<< Una bella differenza. Se sei sicura di non amarlo non lo ami e basta, se invece sei sicura di non volerlo amare, preferisci non amarlo perché non vuoi impegnarti, questo spiegherebbe il fatto della tua scelta di essere la sua scopamica. >> risponde Keira.
<< Concordo con Keira. >> interviene Brooke.
<< Anch’io. >> dice Julie.
Alice si volta per guardare Shane.
<< Secondo me sei innamorata di lui, ma non te ne rendi neanche conto. >> le dice Keira.
<< Eh già. >> concorda Jane.
Alice si volta verso le sue compagne di squadra e dice loro:
<< Ho bisogno di prendere un po’ d’aria. >>
Alice si alza ed esce dall’edificio.
Passa per l’anfiteatro e per la Stauffer Chapel, fino ad arrivare all’Alumni Park, il parco con due laghetti di fronte alla Pepperdine, e si siede su una panchina.
<< Perché sei corsa qui? >> chiede Shane, improvvisamente, arrivando vicino a lei.
Alice si volta e vede Shane.
<< Mi manchi. >> risponde lei.
Shane si avvicina a lei e si siede.
<< Mi manchi anche tu, Ali. >>
<< E allora perché hai deciso tutto o niente? Insomma… prima stavamo da Dio. Facevamo sesso e parlavamo. Cosa c’è di meglio? >>
<< L’amore. Stare insieme come coppia, fare l’amore, parlare di tutto e di più, aiutarsi a vicenda e tante altre cose. >> risponde lui.
<< Ma io non voglio innamorarmi. >>
<< Lo so. Ma sei sicura di non essere innamorata di me solo perché ti fa comodo così? >> le chiede Shane.
<< Non lo so, Shane, non lo so. Me l’hanno anche chiesto le ragazze della squadra. >>
<< Come fai a non saperlo? O senti di amarmi oppure no. >>
<< Non lo so e basta. >>
<< Potremmo andare avanti per chissà quanto. Questo è ufficialmente un addio. >> dice lui.
Alice lo guarda senza dire niente.
<< Addio, Alice. E stavolta è per sempre. >>
Shane si avvicina a lei e le dà un bacio.
<< Addio, Shane. >> dice lei, a bassa voce, mentre lo guarda tornare a piedi al campus.

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Capitolo 30
*** Spring Break ***


30

Spring Break





Sono arrivate le vacanze di primavera e molti studenti universitari le festeggiano andando in località marittime, soprattutto in Florida o in Messico.
Trixie, Tori, Jessica ed Eleanor, insieme a Alice, Terry e alle ragazze della squadra di pallavolo andranno al Coral Reef Beach Resort, a St. Pete Beach, in Florida. Staranno via una settimana, dal 30 marzo al 6 aprile.

In spiaggia, è il delirio più totale. Ragazzi e ragazze tutti in costume da bagno, alcune ragazze persino senza il pezzo di sopra del bikini, e gente con bottiglie e bicchieri di alcool in mano, che urlano e cantano le canzoni di un gruppo hip pop sconosciuto.
<< Uniamoci al delirio! >> esclama Alice.
Mentre cantano e bevono, Alice nota qualcuno di familiare tra la folla. Si rivolge a Terry e le chiede:
<< Perché cazzo Shane è qui? >>
<< È venuto con Michael. >>
<< Stai scherzando, vero? >>
<< No, sono venuti qui per una settimana, come noi. >>
Alice prende per mano l’amica e si spostano dalla folla.
<< Perché non me l’hai detto? >>
<< Perché non saresti venuta sapendo che c’è anche lui. >>
<< Non è vero, sarei venuta comunque. >>
<< Ragazze! Anche voi qui! >> esclama Michael, arrivando insieme a Shane, accanto alle ragazze.
<< Puoi smetterla di fingere, Michael. Terry mi ha detto tutto. >> dice Alice.
<< Ah. >>
<< E ti dispiace che sia qui anch’io? >> le chiede Shane.
<< Mi è indifferente, sinceramente. >>
<< Torniamo in mezzo alla folla. Abbiamo una settimana per fare baldoria, non diventiamo monotoni e depressi. >> esclama Terry.
<< Giusto! >> concorda Michael.
Michael e Terry tornano in mezzo alla folla e, quando si fermano, guardano verso il palco e cantano, e lui le mette un braccio intorno al collo e poi si baciano.
Alice e Shane, accanto a loro, si guardano imbarazzati e fanno finta di niente.

Durante la serata, Alice, Terry e le ragazze della squadra di pallavolo vanno in un nightclub insieme a Trixie, Tori, Jessica ed Eleanor.
<< È la tua occasione di rimorchiare, Ali. >> le dice Brooke.
<< Andiamo a ballare allora! >> esclama Alice.
Alice, Terry e le ragazze della squadra di pallavolo si buttano in pista.
Appena Alice vede Shane sulla pista da ballo insieme a Michael, si volta verso Terry e le dice:
<< Shane è qui! >>
<< Davvero? C’è anche Michael allora. >>
<< Non lo so. >>
<< Andiamo a vedere! Dove sono? >>
Dopo che Alice gliel’ha indicato, Terry prende l’amica per un braccio e raggiungono Shane.
Prima di arrivare da lui, però, lo vedono che si sta sussurrando qualcosa con una ragazza e Alice si ferma subito, facendo così fermare anche Terry.
<< Perché ti sei fermata? >>
Terry nota Shane e la ragazza con cui sta parlando, poi guarda l’espressione di Alice e le chiede:
<< Sei gelosa? >>
<< Sì. Dovrei essere io quella che gli sussurra qualcosa all’orecchio, non quella troietta bionda. >>
<< Dai, andiamo! >>
Arrivate da lui, ancora intento a chiacchierare con la bionda, Terry gli chiede:
<< Shane! C’è anche Michael? >>
<< Ehm… sì, è al bar. >>
<< Grazie. >>
Quando si allontanano, Alice guarda per un attimo Shane e lui la guarda e la osserva andare via con Terry.

Più tardi, mentre stanno ballando, Alice nota ancora Shane insieme alla bionda di prima, ma stavolta c’è anche Michael con loro.
Appena Alice vede Shane allontanarsi da solo, lo segue per potergli parlare.
Arrivano fino al bagno degli uomini e, dopo che lui è entrato, lei esita un attimo prima di raggiungerlo, ma alla fine decide di entrare.
<< Che cavolo ci fai tu qui? >> le chiede lui.
<< Non eri innamorato di me e bla bla bla? >>
<< Sì, certo che sono innamorato di te, Ali, ma… non posso aspettarti per sempre. Tu non cambierai mai idea. >>
<< È vero, ma se fossi davvero innamorato di me, se tenessi davvero a me, non andresti con la prima che passa. >>
<< A chi ti riferisci? >>
<< A quella troietta bionda. >>
<< Aah, quella. È la cugina di Michael. Credo di piacergli un po’. >>
<< Direi un bel po’. >>
<< Sei per caso gelosa, Alice? >>
Alice sta zitta per qualche secondo e dopo risponde:
<< Sì, sono gelosa. >>
<< L’ho capito da come mi guardavi con lei, prima, mentre ti allontanavi. >>
<< Dovrei esserci io al posto di quella. >>
<< Ci saresti, se solo tu non fossi così stupida, Alice. >>
Detto questo, Shane esce dal bagno e torna in mezzo alla confusione.

Intanto, Trixie, Tori, Jessica ed Eleanor stanno ballando e un gruppo di ragazzi si avvicina a loro, vedendo Trixie e Tori stare appiccicate, toccarsi e baciarsi.
<< Hey, ragazze, perché non facciamo un bel triangolo? >> propone uno di loro.
Trixie lo guarda fulminandolo e continua a ballare con Tori.
<< Siete davvero sexy, ragazze, perché non andiamo da me? >> propone un altro.
<< Baciatevi ancora, ragazze, mi fate eccitare. >> dice un altro ancora.
<< Allontanatevi e non rompeteci le palle! >> esclama Trixie.
<< Non ci piacciono i ragazzi stupidi come voi! >> interviene Tori.
<< Avanti, ragazze, andiamo tutti da me e facciamo qualcosina. Vedrete che vi piacerà. >> dice il primo ragazzo che si è rivolto a loro prima.
<< Abbiamo detto di no! Cercatevi qualcun altro che è interessato a fare un’orgia con tre stupidi! >> esclama Trixie.
I ragazzi provano a ballare con loro, ma Trixie e Tori gli allontanano e dopo un po’ i tre ragazzi se ne vanno dando loro delle lesbiche.

Finita la serata, nella stanza di Trixie e Tori, le due ragazze si stanno preparando per andare a dormire.
La prima a infilarsi a letto è Tori, che poco dopo viene raggiunta da Trixie, che con i suoi lunghi capelli biondi, gli occhi azzurri e una camicia da notte sexy, sembra una dea.
Tori la guarda come ipnotizzata mentre sposta le lenzuola e si mette sotto le coperte.
<< Che c’è? >>
<< Niente. >>
Tori si avvicina a lei e le dice:
<< Sembri… una dea. Sei bellissima, Trix. >>
Trixie le fa un gran sorriso e poi dice:
<< Sei bellissima anche tu, Tori. >>
Si danno un bacio e poi scivolano sotto le coperte.
<< Quando dico che sei bellissima lo penso davvero. >> dice Trixie.
<< Lo so. Lo penso davvero anch’io di te. >>
Trixie le dà un bacio e poi Tori si tira su, sposta la coperta e si toglie la camicia da notte. Anche Trixie si tira su e si toglie subito la camicia da notte, e poi si baciano.
Mentre si baciano, Tori accarezza i seni di Trixie e lei sussulta.
Le bacia i seni e scende alla pancia e poi sempre più giù.
Più tardi si addormentano nude, abbracciate l’una all’altra.


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Capitolo 31
*** Barcellona! ***


31

Barcellona!





España!
È arrivata la settimana di scambio culturale per la Malibu High School e l’Escola del Treball.
La classe del primo anno di Valerie e quella del secondo di Laurie andranno a Barcellona dal 14 al 21 aprile e alloggeranno, a coppie, nelle case degli studenti del terzo e quarto anno dell’Escola del Treball.

Atterrati all’aeroporto di Barcellona, la classe di Valerie e Laurie, insieme alle quattro professoresse (due per classe), raggiungono la sala d’attesa, dove le famiglie, con i loro rispettivi figli, li stanno aspettando.
<< Me lo sento, Tiff, ci divertiremo un sacco questa settimana. >> esclama Valerie.
<< Sicuro. >> concorda Tiffany.

Valerie e Tiffany sono insieme, mentre Laurie è con Leigh, una sua compagnia di classe.
In macchina, Valerie e Tiffany guardano il panorama fuori dai finestrini.
La figlia della famiglia ospitante si volta verso le due amiche e, in inglese, dice loro:
<< Vi troverete bene qui. Barcellona è bellissima. >>
Valerie e Tiffany si voltano verso la ragazzina e quest’ultima le risponde:
<< Sono sicura di sì. >>
<< Io sono Tiffany comunque. >>
<< Marta. >> dice lei.
<< Io sono Valerie invece. >>
Marta dice qualcosa d’incomprensibile per le due amiche e poi lo traduce in inglese, facendo ridere le ragazze.
Quando la macchina si ferma davanti ad un palazzo, Valerie e Tiffany capiscono di essere arrivate a casa della loro famiglia ospitante, i Campos.
Marta si volta verso di loro e, in spagnolo, dice:
<< Siamo arrivati. >>
Cominciano a scaricare le valigie e a portarle su e, quando entrano nell’appartamento, è tutto molto accogliente. Un appartamento moderno, con un ingresso, una sala, la cucina, tre camere da letto, due bagni e il balcone.
Il signor Campos porta le valigie di Valerie e Tiffany in quella che sarà la loro camera per una settimana.
<< Questa camera era di mia sorella, che ora vive con un’amica. >> dice Marta.
<< Quanti anni ha tua sorella? >> chiede Valerie.
<< Ventiquattro. >>
<< Come si chiama? >> chiede invece Tiffany.
<< Filipa. Mi manca tanto. >>
Valerie e Tiffany sorridono a Marta e poi lei si offre di aiutarle a sistemare le loro cose in camera.
Chiacchierano un po’ in spagnolo e un po’ in inglese, cercando di capirsi il più possibile.

Intanto, Laurie e Leigh sono arrivate nella casa della loro famiglia ospitante, i Domínguez.
I signori Domínguez hanno una figlia di sedici anni, Nina.
La famiglia abita in una graziosa villetta in collina, un po’ fuori Barcellona.
Nina è un po’ indecisa: non sa se andare a parlare a Laurie e Leigh oppure farsi i cavoli suoi.
Fa avanti e dietro dalla sua camera a quella delle due ragazze per tre volte, poi alla quarta arriva da loro e chiede:
<< Volete qualcosa da mangiare, ragazze? >>
Le due amiche si voltano verso la porta e Laurie risponde:
<< Sì. >>
<< Sì, grazie. >> risponde anche Leigh.
<< Andiamo in cucina. >> dice Nina.
Poco dopo, le tre ragazze stanno facendo merenda con dei churros, dei tipici dolcetti spagnoli, fatti di una pastella fritta e spolverati di zucchero.
<< Sono buonissimi questi dolcetti. Come si chiamano? >> chiede Laurie, curiosa.
<< Churros. Io ne vado letteralmente pazza. Sono dei tipici dolcetti spagnoli. >>
<< Sono davvero buonissimi. >> dice Leigh.
<< Portiamoceli in camera, posso darvi una mano con i bagagli. >> afferma Nina.
Mentre chiacchierano (in spagnolo), sistemano i bagagli e mangiamo i churros, e a Nina arriva un messaggio su whatsapp. Quando sblocca il cellulare, Leigh nota che, come sfondo di blocco schermo, Nina ha Liam dei One Direction.
<< Oh mio Dio! È Liam dei One Direction! >> esclama Leigh, in inglese.
<< Ti piacciono i One Direction? >> chiede Nina, in spagnolo.
<< Sì, e anche a Laurie. >> risponde Leigh.
<< Qual è il vostro preferito? >>
<< Niall. >> risponde Laurie.
<< Harry. Il tuo? >> domanda Leigh.
<< Liam, ovviamente. >> risponde Nina, sorridendo.
Mentre Nina aiuta Laurie e Leigh a disfare le valigie, le tre ragazze chiacchierano dei One Direction.

Quando Laurie e Leigh si mettono a letto, c’è il silenzio più assoluto ed è completamente buio.
<< Sembrava timida Nina, ma da quando abbiamo mangiato i churros insieme, è stata simpatica, non trovi? >> chiede Laurie.
<< Sì, soprattutto da quando abbiamo scoperto che anche lei ama i ragazzi. >> risponde Leigh, riferendosi ai One Direction.
<< Già. >>

Il giorno dopo, tutti gli alunni del primo e del secondo anno della Malibu High, si svegliano alle 8 per visitare la città insieme alle quattro professoresse e agli alunni del terzo e quarto anno dell’Escola del Treball, che faranno loro da guida insieme a quattro professori della scuola.
In piena mattinata, sono tutti a Las Ramblas, un viale pieno di negozi.
Alla Rambla de Canaletes, trovano la fontana di Canaletes.
<< Si beveu aigua de la font de Canaletes sempre mes sereu uns enamorats de Barcelona. I per lluny que us n’aneu, tornareu sempre. >> esclama Nina.
<< Cos’hai detto, Nina? >> chiede Laurie.
<< C’è una leggenda attorno a questa fontana, secondo la quale chi beve la sua acqua, tornerà almeno una volta a Barcellona. >> risponde Nina.
<< Sul serio? >> chiede Leigh.
<< Sì, guardate lì. >> dice Nina, indicando loro un’incisione in bronzo con scritto quello che lei ha appena detto in spagnolo.
<< Se berrete l’acqua della fontana di Canaletes, sarete sempre degli innamorati di Barcellona. E per quanto lontani ve ne andrete, sempre tornerete. >> legge Leigh, in inglese stavolta.
<< Se volete tornare, bevete. >> dice loro Nina.
<< Puoi scommetterci. >> afferma Laurie.
Laurie e Leigh bevono un sorso d’acqua dalla fontana e Valerie, curiosa chiede loro:
<< Sapete della leggenda, vero? >>
<< Sì. >> risponde Laurie.
<< Ce l’ha appena detta il prof. >>
Uno dei quattro professori dell’Escola del Treball, il signor Hidalgo, dice:
<< Quindi, se volete tornare in questa splendida città, bevete l’acqua della fontana e tornerete sicuramente. >>
Tutti si catapultano alla fontana per bere la sua acqua.
Mentre camminano lungo la Rambla, Marta si rivolge a Valerie e Tiffany e chiede loro:
<< Sapete cosa disse di questa via un poeta e drammaturgo spagnolo?”
<< No. Cosa? >> chiede Valerie.
<< È l'unica strada al mondo che vorrei non finisse mai. >>
<< E credo che avesse proprio ragione, perché qui c’è di tutto e di più, come gli uccelli. >> risponde loro Marta, indicando uno dei tanti stand con delle gabbie con dentro uccelli di tutti i tipi.
<< È il tradizionale mercato degli uccelli. >> spiega Marta.
Valerie si avvicina allo stand e Tiffany le va dietro.
<< È pazzesco, vero? Un mercato degli uccelli. A Malibu o a Los Angeles non ci sono cose del genere. >> esclama Laurie.
<< Già. >>
Leigh, guardando un uccellino dentro una delle gabbie, dice:
<< Guardate questo com’è carino. Ha tantissimi colori. >>
Laurie e Leigh guardano incuriosite gli uccelli dentro le gabbie e poi continuano a girare per la Rambla.

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Capitolo 32
*** Vi voglio bene ***


32

Vi voglio bene





La mattina del giorno dopo, Laurie e Valerie, insieme ai loro compagni di classe, vanno all’Escola del Treball per seguire le lezioni con la classe del terzo e quarto anno. Nel pomeriggio, invece, visiteranno la Sagrada Família e il Parco Güell.
<< Allora, che ne pensate? >> chiede Nina.
<< È bellissimo questo posto. >> risponde Laurie.
<< Sì, e la vista è da urlo. >> risponde invece Leigh.
<< Già. >>
Le tre ragazze guardano il panorama e all’improvviso una delle quattro professoresse della Malibu High dice loro:
<< Avanti, ragazze, andiamo! Dai, dai! C’è ancora così tanto da vedere. >>
<< So c'mon c'mon,
Move a little closer now.
C'mon c'mon,
Ain't no way you're walking out.
C'mon c'mon,
Show me what you're all about. >> canta Nina, improvvisamente, sorridendo a Laurie e Leigh.
<< Yeah, I've been watching you all night
There's something in your eyes
Saying c'mon c'mon
And dance with me baby.
Yeah, the music is so loud
I wanna be yours now
So c'mon c'mon
And dance with me baby. >> cantano anche Laurie e Leigh.
Le tre ragazze ridono e poi raggiungono i loro compagni.
Girano per il Parco Güell fino al tardo pomeriggio e fanno tantissime foto, che la sera stessa caricano su Facebook.

Mercoledì 17 aprile inizia con una tipica colazione spagnola, poi visita alla Casa Milà, e in seguito alla Casa Batlló. Dopo il pranzo, visitano il Museu Picasso, il Castell de Montjuïc e il Museu nacional d'art de Catalunya. Prima di cena, guardano i giochi d’acqua della Font màgica de Montjuïc, una fontana che usa circa trenta giochi d’acqua, basandosi su cinque colori: giallo, azzurro, verde, rosso e bianco.

Nel tardo pomeriggio del giorno prima di partire, Laurie e Leigh cercano Nina. La chiamano al cellulare e la raggiungono in uno spazio verde vicino a casa, in collina, dove si vede Barcellona dall’alto.
<< Cosa ci fai qui? >> le chiede Laurie.
<< Guarda! >> le dice Nina, mostrando loro il panorama, e le due ragazze lo osservano e si rendono conto solo ora di non essersi accorte di poter vedere la città dall’alto.
<< Wow! >> esclama Leigh.
<< Già. Wow! >> esclama anche Laurie.
<< Tra poco tramonterà il sole, vedrete che ne varrà la pena. >> dice Nina.
<< Ne sono sicura. >> afferma Laurie.
Leigh osserva Nina, seduta su un muretto, che appoggia le braccia a una ringhiera.
<< Non hai paura a stare lì? Non c’è niente di sotto. >> le chiede Leigh.
<< Non c’è niente di cui avere paura. Sedetevi anche voi. C’mon, c’mon. >> dice loro Nina, sorridendo, e le due amiche si siedono accanto a lei.
<< Mi sono divertita questa settimana. >> salta su Laurie.
<< Anch’io. Abbiamo passato proprio una bella settimana. >> dice Leigh.
<< Mi sono divertita anch’io, ragazze. >> esclama Nina.
<< Mi piace come dici ragazze in spagnolo. >> dice Laurie.
<< Ragazze. >> ripete Nina, ridendo subito dopo.
<< Tra circa quindici minuti tramonterà il sole. Se volete fare delle foto, vi conviene muovervi prima che venga buio. >> aggiunge.
Laurie e Leigh si alzano subito e iniziano a girare e a fare tantissime foto.
<< Si vede la Sagrada Família! >> esclama improvvisamente Laurie.
<< Hai ragione, Laur. Wow, la vista da quassù è davvero mozzafiato. >>
Quindici minuti dopo, sono sedute di nuovo sul muretto, accanto a Nina, e stanno ammirando il tramonto in silenzio.
Quando il sole è tramontato, Nina inizia a cantare:
<< The end of the night
We should say goodbye
But we carry on
While everyone’s gone. >>
<< Never felt like this before
Are we friends or are we more?
As I’m walking towards the door
I’m not sure. >> canta Laurie.
Le tre ragazze cantano il ritornello insieme, ammirando le luci della città, e agitando le braccia prima a destra e a poi a sinistra.
<< But baby if you say you want me to stay
I’ll change my mind
‘Cause I don’t wanna know I’m walking away
If you’ll be mine
Won’t go, won’t go
So baby if you say you want me to stay
Stay for the night
I’ll change my mind. >> cantano tutte insieme.
<< Continueremo a sentirci, vero? >> domanda Nina.
<< Certo. E poi il mese prossimo verrai una settimana a Malibu. >> risponde Laurie.
<< Già. >>
<< Ma ci sentiremo comunque. Sei davvero una ragazza simpatica, Nina. >> dice Leigh.
<< Grazie. Anche voi siete simpatiche… ragazze. >> dice Nina, ridacchiando dopo aver detto la parola ragazze.
Laurie e Leigh ridono per come Nina ha detto “ragazze”, “chicas”, in spagnolo, poi Nina esclama:
<< Vi voglio bene. Sembra strano dopo una sola settimana, ma lo penso davvero. >>
<< Aww, sei dolcissima, Nina. >> dice Laurie.
Nina e Laurie si abbracciano e Leigh esclama:
<< Hey! Vi voglio bene anch’io. >>
<< Vieni qui anche tu, allora. >> le dice Nina.
Le tre ragazze rimangono abbracciate per un po’ a guardare le luci di Barcellona dall’alto, e più tardi tornano a casa.

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Capitolo 33
*** Ti devo la vita ***


33

Ti devo la vita





È arrivato il giorno del ballo di fine anno per gli alunni dell’ultimo anno della Malibu High, che si svolgerà alla Target Terrace, a Los Angeles, dalle 19 alle 23, il 24 maggio
Marcie è uscita da una settimana dalla clinica, dov’è guarita, ed Elijah la andava a trovare quasi tutti i giorni.
Potrà andare al ballo con lui e ritornare a vivere finalmente, ma durante l’estate dovrà recuperare i due mesi di scuola persi, in modo da poter frequentare l’università in autunno.
<< Comportati con naturalezza, tesoro. Non essere agitata, sei guarita, ora puoi tornare a vivere la tua vita. >> le dice Elijah.
<< Stringimi la mano. >>
Elijah le afferra la mano e gliela stringe forte.
Camminano vicini, a testa alta e mano nella mano, e tutti li guardano.
All’improvviso, alcune ragazze raggiungono Marcie e una di loro le dice:
<< Marcie, sei tornata! >>
Sono alcune sue compagne della squadra delle cheerleader.
La ragazza abbraccia Marcie e lo stesso fanno altre quattro ragazze.
<< Sì, sono uscita dalla clinica una settimana fa e ho deciso di venire al ballo. >>
<< Si meritava un po’ di svago dopo due mesi. >> interviene Elijah.
Elijah le dà un bacio sulla guancia e lei gli sorride.
Rimangono un po’ a parlare con le compagne della squadra e poi vanno a ballare.
<< Te l’ho già detto che sei bellissima? >> salta su Elijah, durante un lento.
<< Sì, ma mi piace quando me lo dici. Mi fa sentire ancora più sicura di me. >>
Elijah si avvicina al suo orecchio e le dice:
<< Allora credo che te lo ripeterò spesso. >>
Marcie gli sorride e lo stringe forte a sé.
<< Non potrei vivere senza di te, Marcie. >> le dice lui.
<< Potrei dire lo stesso, Elijah. Senza di te forse non sarei qui ora. Ti devo la vita. >> confessa Marcie.
<< Era il minimo che potessi fare per te. >>
<< Ti amo, Elijah. E scusami se me ne sono accorta così tardi. >>
<< Non fa niente. Meglio tardi che mai, si dice. >>
<< Già. >>
Elijah le accarezza il viso e poi si avvicina per baciarla.
<< Voglio fare l’amore con te. Voglio che mi tocchi, che mi baci, che mi accarezzi, che entri dentro di me come nessuno ha mai fatto, e voglio che i nostri corpi si uniscano come uno solo. >> confessa Marcie.
<< Voglio fare l’amore anch’io con te, piccola. Ma ora pensiamo a goderci questa serata, perché stiamo per finire il liceo e nessuno ce lo riporterà indietro. >>
<< Hai ragione. >>
Alla fine della serata, raggiungono la casa di Elijah e quando entrano, c’è un’atmosfera piuttosto insolita.
<< Dove sono i tuoi? >>
<< Ho chiesto loro di andare via, in modo da poter stare da soli. >>
<< Hai fatto benissimo. >>
Elijah le dà un bacio sulla guancia e poi salgono le scale.
<< Spero che non rimarrai delusa, piccola. >>
<< Non sarà così. >>
Elijah la porta in camera sua, dove ha preparato il letto con petali di margherite e tanti piccoli cioccolatini.
<< Hai fatto questo per me? >>
<< Sì. >>
<< Grazie. >>
Marcie butta le braccia attorno al collo di Elijah e gli dà un bacio.
<< Vieni. >> le dice lui, tirandola verso il letto e facendola sedere.
<< Possiamo mangiarli questi cioccolatini, vero? >>
<< Assolutamente sì, ma prima voglio fare una cosa. >>
<< Cosa? >>
Elijah prende il suo viso tra le mani e la bacia.
Si stacca da lei e si china per toglierle le scarpe, che lascia ai piedi del letto.
Le toglie le mollette dai capelli e lascia cadere le due ciocche davanti al viso e, accarezzandoglielo, le dice:
<< Ti amo, Marcie. >>
<< Ti amo anch’io, Elijah. >> dice lei, sorridendogli.
Cinque minuti più tardi, si ritrovano sul letto a mangiare i cioccolatini. S’imboccano a vicenda e tra un cioccolatino e l’altro si baciano.
Finiti i cioccolatini, i due innamorati si guardano e lei gli dice:
<< Voglio fare l’amore con te. Lo voglio davvero, lo dico davvero. >>
Elijah si avvicina a lei e le accarezza le braccia nude ed inizia a baciargliele.
<< Non quanto lo voglio io. >> dice lui.
Elijah la bacia e intanto le slaccia la cerniera del vestito.
Quando il vestito scivola giù, i seni di Marcie vengono scoperti ed Elijah li ammira come se fossero qualcosa di raro e sacro.
La aiuta a sfilarsi il vestito e poi lo gettano a terra, e Marcie rimane con solo gli slip addosso.
<< Non aspettavo che questo momento. >>
Elijah la tira a sé e i due innamorati si baciano. Si sdraiano sul letto e lui si toglie la giacca, la camicia e le scarpe, gettandoli a terra.
Pian piano inizia a baciarle tutto il corpo e lei freme.
Tra un bacio e l’altro, lui le dice:
<< Voglio toccarti anch’io, voglio baciarti anch’io, voglio accarezzarti anch’io, voglio entrare anch’io dentro di te come nessuno ha mai osato fare, e anch’io voglio che i nostri corpi si uniscano come uno solo. Sono anni che aspetto questo momento, il momento in cui io ti amo più di me stesso e che anche tu mi ami come io amo te. Sono anni che aspetto tutto questo, Marcie. >>
Elijah la guarda e le chiede:
<< Perché stai piangendo? >>
<< Perché mi hai fatto piangere. Ti ho sempre avuto davanti agli occhi e non me ne sono mai accorta. >>
Elijah le asciuga le lacrime e le sussurra:
<< Meglio tardi che mai, tesoro, te l’ho già detto. >>
<< Già. >>
Elijah le prende le braccia e le bacia i polsi, dove fino a due mesi prima c’erano dei tagli appena fatti.
Mentre fanno l’amore per la prima volta insieme, i due innamorati si baciano, si accarezzano e si sussurrano ti amo.
Marcie si sente diversa con Elijah, si sente completamente diversa rispetto a come si sentiva con Eddy.
Elijah è diverso da Eddy, e l’ha amata sin dall’inizio, ma l’ha aspettata, ha aspettato anni per averla e ora che è sua, non la lascerà mai andare.
Marcie deve la vita a Elijah, gli deve tutto, qualsiasi cosa, e non lo ringrazierà mai abbastanza per quello che ha fatto per lei.

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Capitolo 34
*** Non sai mai quello che hai finché non lo perdi ***


34

Non sai mai quello che hai finché non lo perdi





È arrivato il giorno della laurea per gli studenti dell’ultimo anno della Pepperdine University, tra cui anche Trixie.
<< Non posso credere che sei già laureata, Trix. Questi quattro anni sono passati così in fretta. >> esclama Alice.
<< Già. >>
<< Sono fiera di te, sorellona. >> le dice Marcie.
<< Io lo sono ancora di più di te, Marcie. Venite qui e fatevi abbracciare. >> afferma Trixie.
Le sei sorelle si abbracciano in un meraviglioso abbraccio di gruppo, che viene interrotto quando arriva Tori.
<< Hey. >> la saluta Trixie.
Tori si fa avanti per darle un bacio, ma in quel bacio c’è qualcosa che non va.
<< Congratulazioni, Trix, sono fiera di te. >>
<< Grazie. Non mi sembra vero, ho la laurea. >>
Tori le sorride e più tardi raggiunge un ristorante, insieme a tutta la famiglia McHope.

Durante la serata, per la fine delle lezioni e per i laureandi, l’intero campus è in festa e nel delirio più totale.
Trixie sta parlando con Jessica ed Eleanor, quando all’improvviso qualcuno le macchia la maglietta di punch.
<< Hey! Guarda cos’hai combinato, idiota! >> esclama Trixie, irritata.
Trixie alza lo sguardo e vede davanti a sé un ragazzo bellissimo. Alto, biondo, magro e con gli occhi azzurri, praticamente la sua fotocopia al maschile.
I due si squadrano per qualche secondo e poi lui le dice:
<< Mi dispiace, ma mi hanno spinto all’improvviso. Mi dispiace davvero. Se vuoi, posso lavarti la maglietta? >>
Trixie lo guarda senza dire nulla e poi risponde:
<< Perché no? Andiamo in lavanderia! >>
Trixie prende la mano del ragazzo e saluta Jessica ed Eleanor, e raggiunge la lavanderia con il ragazzo.
Il ragazzo, dietro di lei, le dice:
<< Guardo che stavo scherzando, eh. Non dicevo sul serio. >>
Trixie si volta e gli risponde:
<< Io invece sono serissima. Ora andiamo in lavanderia e mi lavi la maglietta. >>
Arrivati a destinazione, Trixie si toglie la maglietta, mentre il ragazzo la guarda stupito.
Trixie gliela porge e gli dice:
<< Ecco. Ora prendi il detersivo e mettila in lavatrice. Laggiù c’è sempre un po’ di detersivo per le emergenze e nel caso qualcuno lo abbia finito. >>
<< Comunque io sono Teddy, piacere. >> le dice il ragazzo, porgendole la mano.
<< Trixie. >> dice lei, stringendogliela.
<< Diminutivo di? >>
<< Beatrice. >>
<< Bellissimo nome, come te d’altronde. >>
Trixie gli sorride e lo ringrazia, mentre si squadrano dalla testa ai piedi.
Mentre Teddy prepara la lavatrice, le chiede:
<< Resterei tutta la sera in reggiseno? >>
<< Non ho problemi a starci, e credo di potermelo permettere. >> risponde lei, soddisfatta.
Teddy, fissando il seno di Trixie, risponde:
<< Oh sì che puoi permettertelo. >>
<< Non fissarmi le tette e pensa a fare questa lavatrice. Quella è una delle mie magliette preferite, non mi rovinare il giorno della mia laurea. >>
<< Anche tu ti sei laureata? >>
<< Sì. >>
<< In cosa? >>
<< Belle arti. Musica e canto, tu? >>
<< Anch’io, ma teatro e canto. >>
<< Interessante. >> dice lei, con uno sguardo perverso.
<< Già. È strano che non ci siamo mai incontrati. >>
<< Forse sì, ma ci sono così tante persone qui che è impossibile ricordarsi le facce di tutti. >>
<< Già. >>
Trixie e Teddy chiacchierano mentre la lavatrice è in funzione.
Trixie si siede sulla lavatrice e gli chiede:
<< Ora cosa farai? >>
<< Pensavo di trasferirmi a Los Angeles e cercare di entrare in qualche compagnia teatrale, e fare provini per i musical. Tu invece cosa farai? >>
<< Io e le mie coinquiline avevamo pensato lo stesso più o meno, ma sarà difficile anche con una laurea in mano. >>
<< Già, sarà molto difficile. >>
<< Sì. >>
Teddy si avvicina un po’ a Trixie e appoggia le mani sulle sue cosce e la guarda.
<< Sei fidanzata, Trixie? >>
<< Vuoi la verità o me lo chiedi tanto per sapere? >>
<< Voglio la verità. >>
<< Sì, sono fidanzata. E tu, Teddy? Perché da come mi guardi, non sembra che tu abbia una ragazza che ti sta aspettando chissà dove. >>
<< Non sono fidanzato. E chi è il fortunato? >>
<< Fortunata. >>
Teddy si allontana da Trixie e le chiede:
<< Sei lesbica? >>
<< Diciamo che non lo so. Forse sono bisex, ma mi sono sempre piaciuti i ragazzi prima di Tori, la mia attuale ragazza. >>
<< Ah. Ma è una cosa seria? >>
<< Ultimamente non va più molto bene, non è più come prima. >>
<< Capisco. >>
Teddy si riavvicina a Trixie e rimette le mani sulle sue cosce.
<< E cosa vuoi fare ora, Trix? Vuoi continuare a fissarmi, aspettando che la lavatrice finisca di lavarti la maglietta e poi andartene, oppure… vuoi che continui a toccarti e che ti baci? >> le chiede lui.
Trixie lo tira a sé e i due si baciano con foga.
Si spogliano a vicenda e fanno sesso sulla lavatrice.

Più tardi, Trixie incontra Tori nel suo cammino e le confessa subito che è meglio per entrambe se si lasciano, perché ormai non va più bene tra di loro.
Tori sospetta che l’abbia tradita e che abbia conosciuto un ragazzo, o addirittura una ragazza, ma evita di chiederglielo, decidendo così di restare amiche e di tenersi in contatto.

Alice sta raggiungendo la sua stanza, quando viene bloccata da qualcuno.
<< Shane! Mi hai fatto paura. >> esclama lei.
<< Scusa. >>
<< Entra, dai. >>
Shane entra nella stanza e Alice chiude la porta dietro di sé.
<< Dove andrai di bello quest’estate? >> le chiede lui.
<< A dire la verità non lo so ancora. Tu? >>
<< Non lo so neanch’io. >>
<< Come sono andati gli esami? >>
<< Bene bene. A te? >>
<< Bene. >>
<< Allora… tua sorella Trixie si è laureata? >>
<< Sì, sono così fiera di lei. Sembra ieri che ha iniziato a studiare qui. I prossimi tre anni passeranno così in fretta che non ce ne accorgeremo neanche. >>
<< Già. Il primo è volato. >>
<< Sì, però tutto sommato è stato bello. >>
<< Sì. >> concorda Shane, avvicinandosi ad Alice, che è davanti allo specchio a ritoccarsi il rossetto.
Le accarezza i fianchi e poi le braccia.
<< Potrò chiamarti durante l’estate, vero? >> le chiede lui.
<< Certo. >>
Mentre Shane la osserva, Alice si controlla se c’è qualche traccia di rossetto sui denti e ogni tanto butta l’occhio dietro di sé.
Shane le accarezza di nuovo i fianchi e lei si lascia andare, facendo cadere le braccia lungo i fianchi.
<< Mi sei mancato. >> gli dice Alice.
Alice si gira e si ritrova faccia a faccia con Shane.
<< Mi sei mancata anche tu. Quanto ti sono mancato? >>
<< Molto. >>
Shane le accarezza il collo e lei lo piega da un lato, chiudendo gli occhi.
<< Mi sei mancata molto anche tu, Alice. Mi sono mancate le tue labbra, il tuo collo, i tuoi occhi, i tuoi capelli, i tuoi seni, e tante altre cose di te. >> confessa Shane.
<< Non dirmi queste cose, Shane, perché potrei non resistere. >>
<< È proprio quello che voglio che tu faccia. Non voglio che mi resisti, Alice. >>
Alice gli prende il viso tra le mani e lo bacia e, senza pensarci un attimo di più, Shane la tira a sé e la stringe.
<< Quanto mi sono mancati i tuoi baci. >> dice lei.
<< Spero che non ti siano mancati solo quelli di me? >>
Alice ridacchia e risponde:
<< No, assolutamente no. >>
<< Perfetto. >>
Si lasciano cadere sul letto e iniziano a spogliarsi.
Mentre Shane le accarezza e le bacia i seni, ad Alice scappa qualcosa che non avrebbe mai pensato di pronunciare così presto.
<< Ti amo. >>
Shane si ferma subito e la guarda confuso.
<< L’hai detto davvero? >>
Ad Alice non resta altro che confessare tutto, che dirgli tutto. Ormai l’ha detto ad alta voce, non ha soluzione.
<< Sì. >>
Alice si tira su a sedere e confessa tutto:
<< Ti amo, Shane. Mi sei mancato tantissimo in questi mesi, e vederti con altre ragazze ha fatto scattare qualcosa in me che non mi sarei mai aspettata. Ero gelosa, sono gelosa. Io ti voglio tutto per me, non voglio condividerti con nessun’altra. Ho sbagliato a scegliere niente, avrei dovuto scegliere tutto. Mi dispiace tanto, Shane. Spero che riuscirai a perdonarmi e che i tuoi sentimenti non siano cambiati, perché se così fosse… >>
Shane le mette un dito medio sulle labbra e le dice:
<< Shh… non aggiungere altro. Ti amo anch’io, Alice. Come puoi pensare che i miei sentimenti siano cambiati? Io ho continuato ad amarti nonostante tu mi abbia detto addio. >>
<< Mi dispiace tanto, Shane. Mi dispiace essermene accorta solo quando ti ho visto con le altre. Sai come si dice: non sai mai quello che hai finché non lo perdi. >>
<< Già, è verissimo. >>
Shane si avvicina al viso di Alice e la bacia.

Trixie, Alice, Marcie, Laurie, Valerie e Annie sono sdraiate sugli sdrai, in veranda, in un pomeriggio di giugno.
<< Ragazze, devo confessarvi una cosa. >> salta su Alice, improvvisamente.
<< Cioè? >> chiede Marcie.
<< Cosa? >> domanda Valerie.
<< Sputa il rospo! >> esclama Laurie.
<< Parla, sorellina. >> dice Trixie.
<< Sì, avanti, parla. >> dice anche Annie.
<< Shane ed io stiamo ufficialmente insieme, come coppia ufficiale. >> confessa Alice, tutto di un fiato.
<< Alleluia, alleluia, alleluia! Era ora, sorellina. >> esclama Trixie.
Alice sorride alla sorella e ridacchia.
<< Sì, era ora, Ali. >> dice Marcie.
<< Era ora anche per te ed Elijah, Marcie. >> dice Alice.
<< Concordo con Ali. >> afferma Laurie.
<< Anch’io. >> interviene Valerie.
<< Quindi fatemi capire, siamo tutte e sei fidanzate? Trixie con Tori, Alice con Shane, Marcie con Elijah, Laurie con Jonah, Valerie con Nathan ed io con Jerry. È un miracolo. >> interviene Annie.
<< A dire la verità… >> salta su Trixie.
<< Sì? >> dice Annie.
<< Beh… io e Tori ci siamo lasciate. >> confessa Trixie.
<< Sul serio? >> chiede Alice.
<< Sì, ma perché… ho conosciuto un ragazzo perfetto per me. È la mia fotocopia al maschile praticamente. Abbiamo già scopato… su una lavatrice. >> confessa Trixie.
<< Trixie, dai. >> dice Laurie.
<< Posso vivere anche senza sapere i dettagli. >> interviene Valerie.
<< Io voglio saperli invece. >> salta su Marcie.
Le sei sorelle ridono e Annie dice:
<< Io preferisco di no, e in ogni caso non credo che tu me li dirai. >>
<< No, infatti, tesoro, sei ancora troppo piccola. >>
<< Appunto. >>
<< Ragazze, vi va un bel tuffo? >> propone Laurie.
Laurie si alza dallo sdraio e, quando raggiunge la piscina, si butta in acqua.
Le altre sorelle la seguono a ruota e anche la maggiore delle McHope si alza e raggiunge la piscina, ma non si tuffa in acqua. Rimane a guardare le sorelle ridere, scherzare, spruzzarsi e nuotare in piscina e spera che saranno felici quando lei si trasferirà a Los Angeles in autunno, spera che rimarranno sempre legate com’è sempre stato finora, e spera che vivranno la loro vita da giovani donne.
<< Non ti tuffi, Trix? >> le chiede Alice.
Trixie fa un gran sorriso e risponde:
<< Sì. >>
Trixie prende la rincorsa e si tuffa in piscina.
Dopo essersi un po’ spruzzate l’acqua tra di loro, Trixie dice:
<< Ragazze, venite qui. >>
Alice, Marcie, Laurie, Valerie e Annie raggiungono Trixie e la guardano con il sorriso sulle labbra.
<< Voglio che mi promettiate una cosa. >> dice lei.
<< Cosa? >> chiede Alice.
<< Voglio che mi promettiate che non ci separeremo mai, per nessuna ragione al mondo. Voglio che mi promettiate che rimarremo sempre unite. Voglio che mi promettiate che vivremo la nostra vita, sia nel modo giusto che in quello sbagliato, basta che la vivremo. Me lo promettete? >>
<< Te lo prometto, Trixie. >> dice Alice.
<< Promesso. >> dice Marcie.
<< Promesso. >> dice anche Laurie.
<< Te lo prometto, sorellona. >> dice invece Valerie.
<< Promesso, Trix. >> dice infine Annie.
<< Brave. >>
<< Devi promettercelo anche tu, però. >> dice Annie.
<< Ve lo prometto, ragazze. >> dice Trixie, sorridendo alle sue sorelle, con gli occhi pieni di gioia e quasi di lacrime.
Trixie spalanca le braccia e dice:
<< Venite qui. Voglio un bellissimo abbraccio. >>
Alice, Marcie, Laurie, Valerie e Annie abbracciano Trixie e lei stringe loro fortissimo, come a non volerle lasciare andare, come a non volerle far crescere e rimanere sempre così, abbracciate e mai separate.

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