E se ci fosse un nuovo arrivato?

di DjFranky
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presentazione ***
Capitolo 2: *** Chi mai sarà questo tizio? ***
Capitolo 3: *** Ahia, il tizio è una lei... ***
Capitolo 4: *** 3.Alla faccia dell'umile dimora! ***
Capitolo 5: *** 4.Franky non parla. ***
Capitolo 6: *** 5.La margherita. ***
Capitolo 7: *** 6.C'è troppo silenzio! ***
Capitolo 8: *** 7.Il trauma. ***
Capitolo 9: *** 8.Il testo. ***
Capitolo 10: *** 9.La discoteca. ***
Capitolo 11: *** 10.L'incidente ***
Capitolo 12: *** 11.Eh?! Ha parlato! ***
Capitolo 13: *** 12.Ti amo! ***
Capitolo 14: *** 13.Solo con Tom. ***
Capitolo 15: *** 14.Buongiorno! ***
Capitolo 16: *** 15.I cappellini ***
Capitolo 17: *** 16.Il CD ***
Capitolo 18: *** 17.Beatfanatika ***
Capitolo 19: *** 18.Non ci lasceremo mai... ***
Capitolo 20: *** 19.Allarme Tour! ***
Capitolo 21: *** 20.Ed ecco che si parte! ***
Capitolo 22: *** 21.Il Concerto ***
Capitolo 23: *** 22.Bill è stato rapito! ***
Capitolo 24: *** 23.Ci penso io. ***
Capitolo 25: *** 24.Ti amerò per sempre... ***
Capitolo 26: *** 25.Addio. ***



Capitolo 1
*** Presentazione ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?


Presentazione


Salve! Sto scrivendo queste poche righe per raccomandarvi di leggere il mio racconto, ovviamente!

Vi siete mai chiesti se, da un momento all'altro, nella vita dei nostri eroi piombasse una persona speciale? Magari diversa dalle vostre aspettative, magari qualcuno che non c' entra niente con loro...

Magari qualcuno che non sapeva neanche della loro esistenza!

Sarà proprio una persona di questo tipo a stravolgere la vita di Bill, Tom, Georg e Gustav. E perché no, anche quella del loro manager!

Non voglio anticiparvi molto, premetto che non ho scritto molte storie, ma ho una professoressa di italiano molto esigente (ed antipatica) che mi costringe a scrivere una marea infinita di temi! Quindi qualcosa saprò pure fare, no?

Non sono molto romantica, anzi, questo genere lo odio in assoluto!

Ma, ovviamente un po' di romanticherie da quattro soldi ci saranno anche qui... Basta! Non voglio anticipare più niente!

Buona lettura!


Francesca Sileo

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Capitolo 2
*** Chi mai sarà questo tizio? ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?

1.Chi mai sarà questo tizio?


<< Ragazzi, ho una notizia per voi! >> esclamò il manager del gruppo con un tono colmo di entusiasmo.

E' strano, oggi era vestito decentemente: camicia bianca, cravatta rossa, pantaloni neri e quelle solite scarpe noiose che indossano di solito le persone importanti. Ma lui odiava quelle scarpe! Quale sarà il motivo che lo ha spinto ad indossarle?

David Jost, il manager del gruppo musicale più famoso del continente tedesco, è sempre stato un uomo simpatico, allegro e pieno di entusiasmo. Ma quel giorno lo era in modo particolare, il suo viso era sorridente, gli occhi azzurri color ghiaccio erano vivaci, e il sorriso che aveva stampato sul volto metteva in risalto le rughe marcate.

I ragazzi, dopo averlo scrutato per bene da capo a piedi, molto incuriositi dal suo vestiario, gli dissero in coro: << Dai David, sputa il rospo! >> .

Erano tutti affilati, uno di fianco all'altro, e lo osservavano incuriositi.

Il primo della fila indossava una maglietta di un gruppo punk – metal, un jeans blu e delle scarpe da ginnastica. Aveva i capelli di un biondo cenere, e gli occhi di un castano chiaro. Stringeva in un pugno delle bacchette.

Il secondo indossava dei jeans neri molto attillati, una maglietta bianca con un teschio raffigurato sopra, e degli stivaletti in pelle nera. Aveva delle catenine al collo e portava vari anelli su più dita della mano destra. I suoi capelli erano sparati in una cresta, aveva il viso ricoperto di fondotinta e il contorno dei suoi occhi color nocciola era segnato da una passata pesante di matita nera. Sul suo sopracciglio destro portava un peercing.

Il terzo indossava una semplice maglietta nera con dei ricami bianchi, dei jeans celeste chiaro e delle scarpe da giocatore di tennis nere. I suoi occhi erano di uno splendido verde chiaro e i suoi capelli castani gli scendevano lunghi sulle spalle.

Il quarto indossava un jeans piuttosto largo per lui, almeno di tre taglie più grande, del colore del cielo, una maglia altrettanto larga, rosso fuoco con raffigurati dei teschi infuocati, le scarpe da ginnastica nere, e anche lui come il secondo aveva degli anelli su varie dita. Aveva gli occhi castani, i suoi capelli erano tinti di nero e raccolti a rasta dietro la nuca. Aveva un peercing sul labbro, nel lato sinistro.

I loro nomi erano rispettivamente: Gustav, Bill, Georg e Tom.

David finalmente si decise ad annunciare la notizia tanto attesa dai ragazzi: << Carissimi Tokio Hotel, ho il piacere di comunicarvi che presto avremo un'ospite: una persona a me molto cara. Siate buoni con lei, vi raccomando. Ha perso da poco i genitori e si è trasferita qui in Germania da dei parenti. Ma purtroppo questi ultimi si trovano in una situazione economica piuttosto complicata, ed hanno chiesto a me di prendermene cura. Siccome è poco più piccola di voi, spero non vi dispiaccia stare in sua compagnia! >> e una volta detto questo, guardava curioso i volti dei Tokio Hotel, attendendo come una risposta dalle loro espressioni. Ma non ebbe ciò che desiderava.

A quel punto decise di andare, perché i volti dei giovani non esprimevano alcun sentimento oltre allo stupore, quindi salutò tutti, dando l'ultimo avvertimento: << Ragazzi, io vado; l'ospite arriverà domenica. Non vedo l'ora di farvi conoscere! >> e si dileguò dietro alla porta.

I ragazzi si guardarono perplessi, in silenzio.

A rompere quell'atmosfera fu Bill, dicendo: << Chissà che tipo sarà, chissà se sarà simpatico, chissà se diventeremo amici, chissà se... >> venne interrotto dalla voce del gemello, Tom, che esclamò: << Bill smettila di parlare così velocemente, fai paura! Però chissà se avrò l'occasione di rompergli il muso a questo tizio! >> e Georg e Gustav risposero in coro: << Tom, sei sempre il solito aggressivo! >> .

Bill aggiunse: << Sai, non ti sopporto per niente, non cambierai mai! Potrebbe essere un'esperienza positiva, non trovi? >> e Tom rispose: << Si si certo, fino a quando mi infastidirà e gli romperò il muso con un pugno! >> ma oramai i ragazzi non lo ascoltavano più, pensavano solo al ragazzo che sarebbe arrivato domenica, a come sarebbe potuto essere.

David Jost è un uomo piuttosto misterioso, non aveva detto ai ragazzi neanche come si chiamava questo strano tizio.

Beh, non rimaneva che aspettare, per vedere come sarebbe andata.

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Capitolo 3
*** Ahia, il tizio è una lei... ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?


2.Ahia, il tizio è una “lei”...


I quattro ragazzi rimasero sulle spine per ben tre giorni!

Finalmente arrivò domenica.

Bill, Tom, Georg e Gustav erano seduti in soggiorno, su un divano Georg e Gustav, sull'altro Bill, e Tom sedeva sulla poltrona.

A differenza degli altri, che erano seduti composti, Tom aveva le gambe allargate, e era come “buttato” su quella poltroncina di velluto. Sembrava che ce l'avesse scaraventato qualcuno con uno spintone! Aveva un'aria assonnata, i ragazzi lo avevano tirato giù dal letto quella mattina.

Finalmente si udì il campanello: “driiiiinn”!

In contemporanea, come dei robot, tutti e quattro si alzarono in piedi, e Gustav si avvicinò all'ingresso per aprire la porta di legno.

In quegli attimi di secondo che mancavano prima di scoprire chi fosse l'ospite di David, tutti avevano il fiato sospeso.

Ecco, era arrivato il momento; finalmente Gustav era alla porta.

Aveva la mano sulla maniglia. “Click”! La porta venne aperta.

Fece capolino il manager, stavolta aveva i suoi vestiti vecchi e stracciati di sempre: sicuramente per non far sentire a disagio “quella persona”.

Con aria da intellettuale esclamò soddisfatto: << Miei cari amici, ed ecco a voi! Signori e signore! Ho l'onore di presentarvi... >> Tom lo interruppe, dicendo: << Vai al sodo capo! >> . Tutti scoppiarono in una fragorosa risata, anche “quella persona”.

Si udivano da dietro alla porta delle risatine delicate.

Crebbe un dubbio nella testa di Georg: “e se non fosse un << lui >> , come tutti ci aspettavamo, ma una << lei >> ?” .

Chi poteva dirlo, la risata sembrava femminile, ma ai giorni nostri, con tutte le cose che si sentono in giro, non si poteva mai sapere...

Una figura si fece strada da dietro la porta. Si, Georg non si era sbagliato: la persona misteriosa era una ragazza!

I ragazzi la osservavano stupiti, specialmente Tom, a cui scappò di dire: << Cazzo! Ma... >> e si interruppe.

L'abbigliamento della ragazza era alquanto strano: indossava dei jeans scuri larghissimi, e una felpa nera che le arrivava fino alle ginocchia. O almeno, si poteva immaginare che arrivasse alle ginocchia, ma non se ne aveva la certezza, siccome gli indumenti erano talmente larghi da non rendere possibile vedere i lineamenti del suo corpo. Portava una chefia a scacchi neri e bianchi, e un cappellino con la visiera firmato New York Yankees.

I suoi occhi erano color nocciola, aveva un naso piccolo e grazioso, e i suoi capelli erano castani, lunghi, con delle mesh bionde e un paio di rasta sul lato sinistro.

La fissavano a bocca aperta: abbigliamento alquanto strambo per una ragazza, no?

David, il manager, esclamò soddisfatto dell'effetto che aveva fatto la sua ospite: << Allora, che ne dite se resta qui con noi? >> .

Tom fu il primo a rispondere: << Nessun problema, boss! >> .

Gli altri acconsentirono chinando il capo.

Jost era soddisfatto, la sua amica era sembrato piacesse al gruppo, soprattutto a Tom...

Bill esclamò di colpo: << Si, va bene, ma... Non ci hai ancora detto il suo nome! >> infatti, David si rese conto che non li aveva ancora presentati.

Rimediò subito: << Franky, loro sono Bill, Tom, Georg e Gustav. Ragazzi, lei è Francesca, ma odia farsi chiamare così; quindi chiamatela Franky. Come vi ho già accennato, si è trasferita in Germania dopo la morte dei suoi genitori. Prima viveva in Italia. >> poi, notando le occhiatine che si scambiavano i giovani, disse: << Beh, io tolgo il disturbo, così avrete il tempo di conoscervi meglio! Arrivederci! >> e prendendo la porta, andò via.

I Tokio Hotel osservarono Franky attentamente. Subito Georg esclamò: << Hey Tom, non credi anche tu che sia carina? Beh, dai, facciamole vedere la casa... >> . Georg aveva notato che Tom la guardava con uno sguardo maniaco; quello con cui del resto, guarda tutte le ragazze che incontra!

Bill le disse: << Benvenuta, vieni, ti presento la nostra umile dimora... >> e cominciò a farle vedere la casa.

Franky, con un po' di tensione addosso, seguì il cantante che le mostrava la strada.






Volevo ringraziare:

Saltellina14 = mi fa piacere che ti piaccia la mia storia! E spero ti piaccia anche come ho fatto cambiare la situazione.. xD Essendo una ragazza, è tutto diverso, non trovi?


FedeK e Lucy Midnght = grazie per aver aggiunto la mia storia tra le seguite! Mi fa piacere vi abbia interessate! ^.^

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Capitolo 4
*** 3.Alla faccia dell'umile dimora! ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?


3.Alla faccia dell 'umile dimora!


Così il giro ebbe inizio.

L'ingresso, un'ampia stanza con la carta da parati color pesca e il parquet rosa, aveva le pareti piene di foto della band. C'era persino uno scaffale con esposti tutti i premi, e basta semplicemente dire che questo scaffale occupava un'intera parete larga circa quattro metri e alta la metà! Insomma, erano veramente tantissimi.

Lo seguiva il soggiorno, e se l'ingresso era enorme, allora questa stanza era davvero di un grandezza indescrivibile!

C'erano due divani, con le rispettive poltrone, ed un televisore al plasma che dava molto l'impressione di stare al cinema.

La cucina era moderna, tonalità arancione, sembrava quasi un bar. C'era un tavolo lungo e stretto, e tante sedie che lo percorrevano per lunghezza.

Poi passammo al piano superiore. Per salire c'erano sia le scale, sia l'ascensore. Esatto, avete capito bene: avevano un ascensore in casa!

Di sopra c'era il bagno, le stanze dei ragazzi e la stanza degli ospiti. Ogni camera rappresentava il carattere di ognuno.

Ad esempio, quella di Bill aveva le pareti nere, ed era sullo stile gotico, e quella di Tom era stile “Bob Marley”.

Gustav accompagnò Franky nella stanza degli ospiti, e poi disse: << Puoi sistemarti qui. Svuota pure le valigie in quegli armadi a destra; lì al centro c'è il letto, a sinistra la TV e lo stereo, accanto all'armadio c'è una scrivania... Non so, puoi studiarci, o se hai un portatile puoi posizionarlo lì... >> la ragazza sorrise, poi Gustav disse: << Beh, ora scendo; quando hai finito raggiungici di sotto. >> e varcò la porta.

Franky pensò: “ma questa non è mica una casa, questa è una reggia! Alla faccia dell'umile dimora...” .

Intanto i ragazzi di sotto chiaccheravano. Trovarono subito un argomento su cui parlare: la ragazza, da quanto ha messo piede in quella casa, non ha detto neanche una parola! Chissà perché...






Ed eccoci qui! Spero che questo terzo capitolo vi sia piaciuto, anche se è piuttosto corto... Ma il bello deve ancora arrivare!

Ringrazio chi ha letto anche questo capitolo, e in particolare Saltellina14 che mi ha recensita di nuovo... Sai, hai ragione, questo personaggio è diverso dal tipo di ragazza al quale tutti pensano quando sentono la parola “ragazza”. Mi sono ispirata a me, quindi in fondo una persona così esiste per davvero! XD

Spero seguirai anche il resto, il meglio deve ancora arrivare... Baci!

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Capitolo 5
*** 4.Franky non parla. ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?


4.Franky non parla.


Appena Franky ebbe terminato di disfare la sua piccola valigia, posizionò il portatile sulla scrivania come le aveva consigliato Gustav, e si avviò per le scale.

Dopo aver percorso un paio di gradini, si fermò ad osservare la ringhiera: era nera e lucida, una tentazione troppo forte per lei...

La ragazza si sentiva chiamare da quel luccichio, che le diceva: “dai, forza, che aspetti? Siediti su di me e arriva di sotto scivolando. Su, lo so che vuoi farlo!” .

Non se lo fece ripetere due volte, la sua testa le diceva di farlo, e anche il suo corpo non resistette. Allora si sedette sul punto più alto, e in due secondi si fece tutta la ringhiera circolare scivolando.

Ah, che soddisfazione!” Le mancava quella sensazione. Lo faceva sempre nel portone di casa, nella sua palazzina di una piccola città italiana. Però Franky lo ricordava bene: la sua ringhiera era rossa, e tutta consumata e graffiata; non aveva proprio niente a che fare con quella ringhiera super lussuosa, come del resto era tutta la casa in cui si trovava in quel momento.

Ma anche se tutto quel lusso alletterebbe chiunque, alla ragazza mancava la sua città. In Germania era tutto super curato nei minimi particolari, addirittura se buttavi una carta per terra rischiavi di finire in commissariato! Invece nella sua città era tutto diverso, a nessuno importava se si sporcava, i monumenti erano tutti mezzi distrutti, stavano in piedi per miracolo, le strade piene di fossi, e non c'era rispetto gli uni per gli altri. Ma in fondo tutto questo a Franky piaceva, e tutt'ora le mancava.

Giunta a piano terra, raggiunse i ragazzi, che stavano ancora parlando del fatto che non sapevano che voce avesse la ragazza.

Appena la videro, le fecero delle domande: quanti anni aveva, come si chiamava la sua città, se era figlia unica... Ma lei non rispose. Per un po' rimase in silenzio ad osservarli. Anche loro la osservavano, incuriositi dal fatto che la ragazza non rispondesse e li stava a guardare.

Ad un tratto Franky cominciò a muovere le mani e le braccia, e faceva dei gesti. Aprì le sue piccole mani, spalancandole, e poi ne chiuse una e rimase l'altra aperta. Mosse la bocca e sembrava avesse detto “quindici”, ma senza metterci la voce.

Finalmente Bill, Tom, Georg e Gustav, capirono perché non avevano ancora sentito la sua voce: Franky era muta.

Aveva fatto capire che avesse quindici anni, e Georg ripeté: << Hai quindici anni? >> e lei fece “si” con la testa.

Da quel momento, i Tokio Hotel non fecero più domande a Franky su di lei e sulla sua vita. Avevano paura di scoprire qualcos'altro che non gli sarebbe piaciuto.

Nella mente di Tom giravano vaghi pensieri: “ quella ragazza è muta... Non ci posso credere, chissà se è così dalla nascita, o se ha avuto qualche trauma che le ha causato questo problema” .

Nella testa degli altri tre giravano esattamente le stesse domande. Erano scioccati.

Gustav chiese a Franky se aveva fame, se desiderava qualcosa da mangiare. Lei rispose annuendo. Indicò con il dito il frigorifero; Gustav si avvicinò all'elettrodomestico e lo spalancò, dicendo: << Vuoi qualcosa da qui? Vedi qualcosa che ti piace? >> Franky alzandosi lo raggiunse, prese un succo dal primo piano del frigo.

Poi si sedettero tutti insieme sui divani e misero un DVD.

Pensandoci bene, ai ragazzi non importava che la ragazza non parlasse, perché comunque riusciva a farsi capire, ed era indiscutibilmente un essere umano con due braccia e due gambe; quindi, quale problema sarebbe mai potuto sorgere? Proprio nessuno. Così, sollevati da questo pensiero, i ragazzi si dedicarono, tutti e cinque, alla visione del film.






Ed eccoci ai ringraziamenti!


Innanzi tutto grazie a Achi13 e Listing , per aver aggiunto la mia storia nei preferiti. Grazie!


Ecco i ringraziamenti per chi mi ha recensito:

Listing = grazie mille, mi fa piacere che la mia storia ti piaccia! Spero tanto che continuerai a seguirla; forse mi immedesimo nel lettore, come dici tu, perché io stessa, quando leggo delle storie, so cosa vorrei leggere... E' un po' strano il concetto, non so se sono riuscita a spiegarmi. Mi fa piacere che il personaggio ti piaccia! ^.^


Saltellina14 = si, anche a me piace da matti Inu... Comunque hanno cominciato la settima serie se ti interessa, qui c'è un link che potrebbe esserti utile:

http://inuyashadb.blogspot.com/

ci sono le nuove puntate!

Beh, per la casa con l'ascensore, credevo fosse d'obbligo.. Ho sempre sognato una casa con l'ascensore! xD


Achi13 = mi fa davvero moltissimo piacere che la mia storia ti piaccia! Continua a seguirla, ok? ^.^


twinkisara = grazie! Kuss!

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Capitolo 6
*** 5.La margherita. ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?


5.La margherita.


La serata passò in fretta, fra scherzi e risate.

Quando il DVD finì, Gustav interruppe tutti dicendo che voleva preparare lui la cena. Ma Tom, prendendolo in giro, disse che non sapeva cucinare, e che avrebbe preferito ordinare una pizza.

Erano tutti d'accordo per la pizza, tranne Gustav, che a malincuore acconsentì; voleva far assaggiare a Franky la sua ottima pasta! Ma non importa, ci sarebbero state mille altre occasioni.

Così, Tom fece il numero della pizzeria, e appena risposero disse: << Buonasera, vorrei ordinare cinque pizze, una al pomodoro piccante; Bill, per te? Allora per Bill una dietetica, ah si e con le verdure, per te Georg? Per Goerg una diavola, per Gustav una con le cipolle, e per te Franky? >> .

Georg l'aveva messa alla prova, voleva vedere come sarebbe riuscita a risolvere la situazione. Gli altri tre ragazzi lo guardarono sorpresi, e anche un po' arrabbiati, perché questo suo comportamento avrebbe potuto ferire la ragazza.

Ma Franky, con la massima tranquillità, indicò un vaso in cui vi era una margherita. Tom, soddisfatto, disse: << Vuoi una margherita? >> la ragazza annuì. Tom esclamò: << Bene, e una margherita per Franky. Finito? Ok, vi aspettiamo, a presto! >> .

Erano sorpresi, la ragazza aveva risolto tutto grazie ad un fiore.

Aveva rischiato di fare scena muta, ma aveva risolto quella situazione piccante. Forse aveva imparato ad orientarsi anche con questo suo problema.

Bill, Georg e Gustav erano arrabbiati con Tom, pensavano che se Franky non avesse trovato la margherita nel vaso, non sarebbe stata in grado di rispondere. Lo rimproverarono, ma la giovane intervenne, interrompendo il litigio che si era creato.

Diede un bacio sulla guancia a tutti i presenti, come per dire che non c'era da preoccuparsi, che era tutto apposto.

Allora si calmarono.

driiiinn!” . Era il campanello, le pizze erano arrivate!

Tom si diresse correndo verso la porta, gridando: << Ciiibooooo!!! Ho bisogno di cibo! >> aprì e prese le pizze, consegnando la banconota al ragazzo che si trovava avanti a lui.

Poi si diressero tutti in cucina, e cominciarono a mangiare.

Franky ascoltava felice i discorsi che facevano gli altri: parlavano del loro prossimo album, che sarebbe stato registrato al più presto.

Solo adesso le venne da pensare che lei non li aveva mai sentiti.

Toccò la spalla di Tom, e si mise le mani sulle orecchie, poi indicò Bill.

Tutti si chiesero cosa volesse significare quel gesto. Poi Tom capì: le mani sulle orecchie volevano stare a significare che voleva sentire qualcosa, e poi indicò Bill. Questo voleva dire che aveva intenzione di ascoltare una loro canzone, quindi le chiese: << Vuoi che Bill ti canti una canzone adesso, o vuoi sentire una canzone dallo stereo? >> >Franky indicò lo stereo. Tom rispose: << Vado a metterti un CD, torno subito. >> .

Georg disse: << Tom, sei l'unico che è riuscito a capire ciò che voleva dire. Complimenti! >> e poi fece il suo solito sorrisetto da ebete.

Bill pensò: “ il mio gemello è proprio bravo con le ragazze, anche con quelle che non parlano... “ .

La canzone che partì immediatamente era “Scream”. Franky ascoltava con attenzione, era interessata al testo. Questo voleva dire che conosceva anche l'inglese, oltre all'italiano e al tedesco.

Quando tutti finirono di mangiare, Franky si avvicinò a Tom, e gli indicò lo stereo. Tom le chiese: << Vuoi il CD? Eccotelo. >> e la ragazza gli sorrise. Tom la capiva al volo... Forse fra loro c'era un certo feeling.

Finito di lavare i piatti, Gustav invitò tutti ad andare a letto.

Così, una volta auguratisi la buonanotte, ognuno raggiunse la propria stanza.

Appena si misero nel proprio letto, ad uno ad uno, tutti i membri dei Tokio Hotel crollarono.

Franky, prima di mettersi a dormire, inserì il CD nel suo portatile e salvò le canzoni. Poi le passò nel suo MP3, per poterle sentire ogni volta che ne aveva voglia.

Infine, si coricò anche lei.

Quella notte, nella casa, regnava un silenzio assordante.







I ringraziamenti!!!


Achi13 = ed eccoti accontentata, il continuo... xD

sono davvero molto felice che la mia storia ti piaccia!!! ^.^


Saltellina14 = beh, ho deciso di renderla muta perché così appassiona di più..non trovi? XD continua a seguirmi!


Twinkisara = waaaa!!! vorrei tanto dirti come va a finire... ma non posso!!! devi leggerlo tu.. xD


Grazie a tutti quelli che leggono! Domani il prossimo capitolo...

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Capitolo 7
*** 6.C'è troppo silenzio! ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?


6.C'è troppo silenzio!


Quella notte, nella casa dei Tokio Hotel, c'era troppo silenzio.

Franky, che era abituata ad un casino tremendo la notte, siccome la sua palazzina si trovava proprio al centro della città, avanti alla strada, non riusciva a dormire.

Si girava e rigirava nel letto, ma non prendeva sonno.

Ad un certo punto decise di alzarsi, ed andare a fare compagnia a qualcuno dei suoi nuovi amici. Georg? No, non ci aveva legato abbastanza. Gustav? No, non andava bene. Bill? Neanche lui era la persona giusta... Ma certo! Tom era l'unica persona che riusciva a capirla, sarebbe stato perfetto.

Allora, cercando di non fare rumore, uscì dalla sua camera e cominciò a camminare per il corridoio.

Raggiunse la camera di Tom, posò delicatamente la mano sulla maniglia, e mettendoci poca forza riuscì ad aprirla senza fare rumore.

Si avvicinò al letto del ragazzo, dove dormiva beatamente.

Il rasta si era rigirato nel letto talmente tante volte che il lenzuolo penzolava dal materasso e lui si ritrovava in boxer con braccia e gambe aperte.

Franky si inginocchiò avanti al letto, e fece una carezza al volto di Tom. Quest'ultimo, al contatto della ragazza, aprì gli occhi.

Non si spaventò per niente, e le chiese dolcemente: << Cosa c'è, non riesci a dormire? >> la ragazza annuì, e lui la invitò a stare nel suo letto: << Vieni, ti faccio spazio. Ma non lamentarti se ogni tanto sentirai uno spiffero dal mio sedere, ok? >> la ragazza ridacchiò, poi si stese di fianco al chitarrista.

Si addormentarono abbracciati, lei con la testa sotto il collo di lui. Ora Franky non si sentiva più male, perché Tom faceva un sacco di rumore mentre dormiva: tra puzzette, rutti, e per di più russava, lì poteva esserci di tutto tranne che silenzio.

Così, la giovane fece sogni tranquilli.

Il mattino seguente, Bill aveva deciso di andare a svegliare il fratello; con l'intenzione di spaventarlo, aprì la porta della sua stanza e stava per gridare. Ma ad un tratto si fermò. I suoi occhi osservavano incuriositi quella strana scena: Franky tra le braccia di Tom, che dormivano beatamente.

Chiamò Georg e Gustav e gli fece vedere ciò che lo aveva sorpreso qualche secondo prima. Insieme decisero di lasciarli riposare, in fondo per Franky la serata precedente era stata un po' pesante, con il trasloco e tutto il resto.

Però non resistettero alla tentazione di scattargli una foto, erano così carini insieme!

Click!” . Poi scesero di sotto per fare colazione.




Ed ecco i ringraziamenti!


Twinkisara = grazie mille!!! Se è difficile farti incuriosire, allora sono proprio fortunata! Mi fa un piacere enorme che mi recensisci sempre! Grazie!


Deeper_and_Deeper = hey, e se te lo dico poi che la leggi a fare la fine? XD abbi pazienza, verrà tutto fuori... ^_^


Saltellina14 = beh, se c'era troppo feeling prima fra loro, allora dopo questo capitolo c'è n'è ancora di più! xD

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Capitolo 8
*** 7.Il trauma. ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?


7.Il trauma.


Franky sognava tranquilla, e tutta quella tranquillità gli era trasmessa da Tom, sentiva il suo lento respiro che gli conciliava il sonno; anche il rasta, tenendo la ragazza fra le sue braccia, era più sereno. Cominciava ad avvertire nei suoi confronti uno strano sentimento, la sentiva vicina perché la vedeva in difficoltà, ed aveva deciso che per lei sarebbe stato come un fratello, non l'avrebbe mai abbandonata e l'avrebbe protetta ad ogni costo.

Di sotto, i ragazzi stavano facendo colazione. Gustav, per sbaglio, fece cadere un piatto in terra, che si ruppe in mille pezzi; poi disse: << Oh, mi dispiace, che sbadato! >> e fece un'espressione buffa. A quella vista, Bill e Georg non riuscirono a trattenere le risate, alle quali dopo pochi secondi si aggiunse anche Gustav.

Di sopra, tra il piatto che si è rotto, e le risate dei ragazzi, Franky e Tom si svegliarono.

<< Buon giorno... >> disse Tom. Franky gli sorrise e gli stampò un bacio sulla guancia. Poi lui chiese: << Dormito bene? >> e Franky annuì.

Avrebbe tanto voluto dirgli che è grazie a lui che è riuscita a dormire, perché mentre dorme fa così tanto rumore che le sembra di stare ancora nella sua città. Ma non poteva...

Si avviarono entrambi per andare a fare colazione, Franky con il suo pigiamino arancione, ovviamente di due taglie più grandi di lei, e Tom in boxer.

Arrivati alle scale, Franky scese scivolando dalla ringhiera, e Tom, guardandola, si mise a ridere. Poi la seguì, seguendo il suo esempio, scivolando per quella scia nera lucicante.

Arrivati di sotto si scambiarono un sorrisetto da complici, poi andarono in cucina.

Appena varcarono la soglia della stanza, i tre ragazzi che avevano quasi finito di mangiare riempirono Tom di domande: “come mai avete dormito insieme? Cosa avete fatto? Come hai fatto per convincerla a venire nel tuo letto? Le hai fatto qualcosa?” mostrandogli la foto, ma Tom gridò: << Basta! La piccola non riusciva a dormire ed è venuta da me! Se volete saperlo non abbiamo fatto niente, anche se non credo siano cose che vi riguardino. >> prese la foto in mano e la mise in tasca, poi guardò Franky e le sorrise. Lei ricambiò.

Tutti i presenti si sedettero, quando ad un tratto suonò il campanello.

Bill andò ad aprire, e ad aspettarlo dietro la porta c'era il loro manager: David.

Appena il cantante lo invitò ad entrare in casa, lui corse in cucina a salutare Franky.

Poi salutò anche gli altri ragazzi. Rivolgendosi alla ragazza le chiese: << Come stai? Ti hanno trattata bene, non ti avranno trascurata? >> e la ragazza scoppiò in una fragorosa risata.

Pensò: “David si preoccupa troppo per me, deve stare più tranquillo... “.

Poi il manager chiese agli altri ragazzi: << E voi, l'avete accolta come di deve? >> , i ragazzi annuirono sorridendo. Poi David continuò, spiegando: << Sicuramente vi sarete accorti del piccolo problemino di Franky... >> poi si avvicinò alla ragazza, e le mise un braccio sulle spalle; riprese a parlare: << Franky non parla da un po' di tempo, purtroppo; non che non sappia parlare, anzi, ha una voce stupenda... Da quando ha visto i suoi genitori morire sotto ai suoi occhi, non parla più. >> .

I Tokio Hotel spalancarono la bocca, pensando al terribile trauma che ha subito la loro amica. Franky stava guardando in basso, forse per scansare le occhiate dei nuovi amici, che due secondi dopo la fissavano ossessionatamente.

David aggiunse: << I dottori dicono che lei sa parlare, che se vuole può riuscirci, ma il fatto è che non vuole. Quindi non forzatela, ok? >> detto questo, diede un'occhiata all'orologio e si accorse che si era fatto abbastanza tardi. Salutò i ragazzi: << Devo scappare. Vi raccomando, fate i bravi! Ci vediamo! >> e uscì di casa.

Tom si accorse che Franky era sovrappensiero, e fissava ancora il pavimento. Le corse incontro e la strinse forte al suo petto.

Franky lo guardò, gli sorrise, e gli diede l'ennesimo bacio sulla guancia. Poi fece un sorriso a Bill, Georg e Gustav per fargli capire che era tutto apposto.

I ragazzi, tranquillizzati, tornarono nelle proprie stanze per vestirsi.

E chi l'avrebbe mai detto che Franky era divenuta muta dopo una cosa del genere?” pensava Tom “povera piccola, cosa ha dovuto sopportare... Vedersi morire i genitori avanti agli occhi... Ed io che credevo che fosse nata così.” poi prese la foto che poco prima aveva strappato dalle mani del fratello, ed osservandola attentamente, realizzò che era uscita proprio bene! Franky sorrideva in quella foto, e lui sembrava proprio un fighetto.

Decise di conservarla, e l'attaccò sullo specchietto del bagno della sua camera.

Lui doveva proteggere Franky ad ogni costo...





Ed eccoci ai ringraziamenti!


Lucy Midnght = mi fa piacere che ti piaccia! Beh, ora sai perché Franky è muta... ma sicuramente questo argomento sarà approfondito più avanti, quindi continua a leggere!


Deeper_and_Deeper = Beh, questo può bastare, non credi? XD

Comunque, come ho detto anche a Lucy Midnight, più avanti saprete qualcosa di più... Quindi ti consiglio di continuare a seguirmi! ^_^


Achi13 = Ma grazie, tu sembri la più interessata a leggere questa storia! Mi fa davvero moltissimo piacere! Continua, te ne prego! Kuss.


Saltellina14 = sono d'accordo, viva il feeling! XD

Beh, più avanti forse ce ne sarà ancora di più... Chi può saperlo? XD


twinkisara = beh, speravo di far capire che c'è un legame importante fra Tom e Franky... e per fortuna ci sono riuscita! Grazie mille per avermi seguita fino a questo punto... Spero che la storia non ti annoi, visto che sei di gusti difficili... ^_^


selina89 = beh, infatti non mi piace affatto il romanticismo... Ma forse in una storia sarebbe meglio mettercene almeno un pizzico; vedrò se ne sarò capace... xD Grazie per avermi seguita, mi farebbe un piacere immenso se continuassi a leggere... Kuss!

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Capitolo 9
*** 8.Il testo. ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?


8. Il testo.


Quando tutti e cinque i ragazzi si furono vestiti, si riunirono al piano terra.

C'era molto lavoro da fare, e poco tempo per farlo! I Tokio Hotel dovevano fare un nuovo disco per l'anno che a venire, e non avevano scritto ancora neanche una canzone!

Decisero che quella giornata sarebbe stata dedicata completamente al lavoro.

Disposero i divani e le poltrone in cerchio, e misero un tavolino al centro.

Tutti avevano in mano foglio e penna, tranne Franky, che, non essendo una componente del gruppo, gli faceva solamente compagnia mentre chattava al PC con i suoi vecchi compagni di avventure italiani.

Bill, Tom, Georg e Gustav si scervellavano cercando di fare delle rime sensate. Ad un tratto si bloccarono, non riuscivano a trovare una parola che facesse la rima baciata con quella che avevano in testa. Però non potevano cambiare parola, perché quella gli serviva! Erano disperati.

Franky tossì, come per attirare l'attenzione su di sé. Poi scrisse al computer un sacco di parole che facevano la rima con quella che gli serviva, e i Tokio Hotel rimasero di stucco.

L'unica musica che ascoltava Franky era quella rap e hip hop, quindi era un'esperta nel campo “rime”.

Tom le sorrideva, aveva finalmente trovato una persona che ascoltasse più rap di lui. Era sorprendente!

Così continuarono a scrivere il testo, però non più da soli, questa volta in compagnia di Franky, che li aiutava a trovare le rime e gliele suggeriva tramite computer.

Il testo fu pronto in quattro e quattro otto, ci impiegarono molto meno tempo di quello che credevano! Infatti finirono prima delle otto di sera. Così decisero di festeggiare, ed uscire a divertirsi tutti insieme.





Scusate se questo capitolo è un po' corto, ma non ho avuto molto tempo per scrivere! Comunque ecco i ringraziamenti:


Saltellina14 = già, un duro colpo eh? XD


Lucy Midnght = già, che bel rapporto fra Franky e Tom... Mi piace il fatto che hai associato che sarà proprio lui ad aiutarla a guarire... Ma chissà se sarà vero xD


Achi13 = “tra i piedi”? Ma cosa dici, con queste parole è come se vorresti associarti ad un peso... Invece sei una grande perché non ti sei ancora stancata di leggere! Grazie! ^_^


twinkisara = ok, va bene! Grazie mille per il complimento!


Selina89 = wow, morendo? XD grazie mi fa un immenso piacere che ti piaccia!


layla the punkprincess = grazie mille, sono felice ti piaccia! Spero che leggerai anche il seguito! Kuss

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Capitolo 10
*** 9.La discoteca. ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?


9. La discoteca.


Alle dieci di sera furono tutti pronti per uscire.

Ora il problema era uno solo: dove andare?

C'era chi voleva prendersi qualcosa al bar, chi voleva andare al cinema, chi voleva fare semplicemente una passeggiata; erano talmente indecisi che cominciarono addirittura a litigare.

Ad un tratto Tom fece tacere i compagni che erano arrivati ad urlare come dei matti, e propose di far scegliere a Franky la destinazione.

Tutti si chiedevano in che modo la ragazza si sarebbe fatta capire, ma smisero di ragionare in fretta, siccome Franky aveva le idee ben chiare.

Cominciò a fare dei movimenti veloci, prima mise il piede sinistro avanti a quello destro, poi avanzò con il destro e si gettò in terra muovendo i piedi in circolo, girando come una trottola; dopo tre giri si fermò poggiando la testa in terra e alzando i piedi in aria, come se si fosse inginocchiata nel nulla.

Beh, il messaggio era chiaro: voleva andare in discoteca.

Tom esclamò: << Piccola, sai ballare anche il break? Non finirai mai di sorprendermi... >> e insieme uscirono di casa.

Entrarono in macchina, Georg guidava, al passeggero anteriore c'era Bill, e Tom e Gustav stavano ai lati posteriori e Franky al centro.

Il motore si accese al giro delle chiavi, emettendo il suono che fanno le macchine da corsa quando si accendono, e subito dopo partì, veloce come il vento.

Il rosso dell'auto splendeva mentre la macchina andava a tutta velocità, più veloce della luce, sorpassando gli altri automobilisti, sentendosi gridare dietro di rallentare; ma Georg non aveva nessuna intenzione di rallentare, a lui piaceva andare così.

Giunti all'ingresso della discoteca, si scorgevano dalla porta tante luci colorate, generate dalla palla appesa sul soffitto che girava lentamente. Avanti alla porta c'era un uomo altissimo e abbastanza robusto da essere in grado di spazzare via quattro persone con un solo pugno. Ma non fu un problema, quando i Tokio Hotel gli si avvicinarono, lui si scansò, augurandogli di divertirsi.

C'erano delle persone sedute ai tavoli che bevevano, altre al bancone, che assistevano allo spettacolo offertogli dal barista che faceva volare le bottiglie in aria, e la maggior parte dei ragazzi si scatenava in pista.

Subito Tom prese la mano di Franky, e le chiese: << Vieni a ballare con me? >> e la ragazza accettò volentieri.

Si avvicinarono alla pista e cominciarono a ballare, scatenandosi come dei pazzi.

Tutte le ragazze li guardavano, stupite nel vedere Tom Kaulitz a pochi metri di distanza, e gelose nel sapere che era interessato solo a quella ragazza, alla quale cingeva i fianchi e la guardava con occhi maliziosi.

Franky posò le mani sul petto di Tom, continuando a ballare, e i loro visi erano vicinissimi, talmente tanto che ognuno poteva sentire il respiro dell'altro.

Gli occhi di Tom erano lucidi, avrebbe tanto voluto baciarla... Ma cosa avrebbero pensato i ragazzi di lui? Sicuramente che non sarebbe mai stato in grado di rispettare a dovere una ragazza.

Fosse stata una ragazza qualsiasi, forse sarebbe stato più semplice, ma Franky era diversa, lei era speciale, e un bacio se lo meritava proprio...

Aveva deciso che l'avrebbe baciata; cominciò ad avvicinare lentamente le sue labbra a quelle della ragazza, tutti i presenti li osservavano, i ragazzi con ammirazione, le ragazze con invidia nei confronti di Franky.

Franky era tranquilla, sorrideva, non si era ancora accorta del modo in cui Tom la osservava. Non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere.

Ma ad un tratto, proprio quando Tom era ad un passo dal conquistare il contatto con le sue labbra, arrivarono correndo Bill, Georg e Gustav, che offrirono ai due ballerini qualcosa da bere.

Tom non aveva mai odiato così tanto i suoi compagni; ma come, proprio adesso dovevano arrivare? Non potevano venire due secondi più tardi? No, proprio adesso!

Gustav si allontanò dai ragazzi, avvicinandosi al DJ. Sussurrò qualcosa nell'orecchio del giovane con le mega cuffie, e poi tornò dal gruppo. Guardò Franky e le sorrise.

Il DJ, appena il pezzo finì, comunicò a tutti: << Ragazzi, indovinate? Tra voi c'è una ballerina di break-dance, avete un'idea di chi sia? >> poi, indicando Franky disse: << Franky! Il batterista dei Tokio Hotel ci ha detto che te la cavi, vogliamo vedere che sai fare, forza! >> e mise una canzone da free style.

Le mattonelle della pista si accesero di mille colori, la palla sul soffitto cominciò a girare più velocemente, e tutti si disposero in cerchio intorno a Franky.

La ragazza era rimasta a bocca aperta, ma si riprese subito.

In fondo era abituata alle sfide di free style che faceva con i suoi amici. Così si buttò in pista, e fece mille passi spettacolari, giri, verticali, e molto altro! Non si fermò finché non finì la canzone. Tutti le battevano le mani, la ammiravano, e Tom, prendendo la rincorsa la prese in braccio e le fece fare un paio di giri nell'aria.

Era orgoglioso di lei, era davvero molto brava.

La strinse forte e poi le diede un bacio sulla fronte.

Lei lo guardò dritto negli occhi. Poi, lentamente gli si avvicinò e gli stampò un bacio sul lato delle labbra.

Tom in quel momento era il ragazzo più felice del mondo!

Prese Franky sulle spalle, e insieme si avviarono verso la macchina.

Erano stremati, dopo quella giornata di lavoro.

Aprirono gli sportelli della macchina rossa luccicante, ed entrarono.

Si sentì di nuovo il rumore del motore che ruggiva, e poi la macchina partì a tutta velocità.





I ringraziamenti:


 Lucy Midnght = ma grazieeeee!!! E spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo... Baci! ^_^



twinkisara = grazie! Kuss!!!



Volevo ringraziare le sette persone che hanno aggiunto la mia storia nei preferiti e le cinque che l'hanno aggiunta tra le storie seguite, grazie!

Grazie anche a chi continua a leggere! Baci.

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Capitolo 11
*** 10.L'incidente ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?


10. L’incidente.


La macchina partì. I ragazzi erano distrutti, praticamente dormivano con gli occhi aperti.

Georg era a pezzi, ma non aveva alcuna intenzione di chiedere il cambio a qualcuno, era troppo orgoglioso per far guidare qualcuno più piccolo di lui. Ogni tanto gli si chiudevano gli occhi, ma non voleva mollare e cercava di riprendersi.

Ad un tratto chiese ai ragazzi di parlare per tenergli compagnia, ma nessuno lo ascoltava; tutti pensavano solo a dormire.

Infatti Bill dormiva con la testa poggiata al finestrino, la bocca aperta e la bava che gli scendeva sul mento; Gustav da dietro era gettato sul sedile a gambe aperte e russava come un matto. Tom dormicchiava, ma per la maggior parte del tempo pensava a guardare Franky che dormiva con la testa posata sulla sua spalla.

La guardava attentamente, e solo in quel momento si accorse che avevano lo stesso peercing. Non che non si fosse accorto che Franky avesse il peercing sul labbro, ma non aveva collegato che era uguale al suo.

Sorrideva da solo, come un ebete, semplicemente guardandola.

Ad un tratto si sentì Georg gridare: << Cazzo! >> , si era appena accorto che c’era un gatto in mezzo alla strada, e per non metterlo sotto girò di scatto lo sterzo. Ma proprio quel movimento affrettato gli fece perdere il controllo del veicolo, e lo fece sbandare. La macchina finì in un enorme fosso, tra le urla e l’agitazione di Bill, Tom, Gustav, Franky e Georg.

Pochi attimi dopo la sirena dell’ambulanza li raggiunse.

Lentamente gli uomini tirarono tutti fuori dalla macchina e li caricarono nelle ambulanze.

La macchina era completamente distrutta. Gli sportelli erano completamente distrutti. Però si erano aperti gli air-bag. Solo che quella macchina aveva gli air-bag solamente negli sportelli posteriori e nei due posti anteriori.

Poco dopo, in ospedale, pian piano Bill, Tom, Georg e Gustav ripresero coscienza.

Era toccato proprio a Franky il sedile posteriore centrale…

Georg non faceva altro che scusarsi e ripetere che era tutta colpa sua.

Franky non si vedeva in giro. Tom chiese di lei al dottore, che chinò subito il viso, poi disse: << La vostra amica non si è ancora svegliata, mi spiace. Ma se volete potrete visitarla uno alla volta. >> e con il dito indicò una stanza.

Tom si precipitò subito dall’altra parte di quella porta, con le lacrime agli occhi.

Alla sua vista apparve un lettino, e sopra di esso c’era la sua amica, stesa, con due tubi nel naso e la flebo nel braccio destro.

Si sedette accanto a lei e cominciò a piangere come una fontana, non voleva perderla. Lei era speciale, era l’unica ragazza che l’avesse preso così tanto in tutta la sua vita.

Non poteva perderla, non voleva…





Ed eccoci qui! Ragazzi, ho un paio di cose per le quali dovrei scusarmi con voi … La prima è che non è un capitolo molto felice, ma vi prometto che nel prossimo ci saranno dei cambiamenti molto … forti!!! xD

La seconda è che non ho postato molto in fretta … e non so quando riuscirò a postare, siccome ci sono le feste! Mi spiace ...

Passiamo ai ringraziamenti!


twinkisara = beh … aspetta il prossimo capitolo, forse troverai qualcosa che ti soddisferà! XD


Lucy Midnght = grazie sono molto felice che l’aggiungerai tra le preferite! ^_^ mi stai già molto simpatica, hai capito che non anticipo niente … xD


Saltellina14 = beh, sto andando a scuola di break per imparare … Hai capito che collego ciò che accade a Franky con la mia vita? xD Wow! Sei grande … Mi dispiace che non puoi ballare, e non mi intrometto nella tua vita privata, quindi non ti faccio domande … Grazie e baci!


Babu 17 = wow che bello qualcun altro che legge la mia storia! Mi fa davvero moltissimo piacere che ti piaccia! ^_^ Ed io spero che continuerai a seguirmi! Kuss


Achi 13 = beh, molto presto anche Franky riuscirà ad esprimersi... oh cavolo ho detto troppo!! xDDDD

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Capitolo 12
*** 11.Eh?! Ha parlato! ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

11. Eh?! Ha parlato!

 

Tom restò accanto a Franky per tutta la notte, seduto su quella scomoda sedia dell’ospedale. La ragazza dormiva beatamente. Aveva un’espressione angelica, sorrideva, era rilassata, sembrava vivere in un altro mondo mentre dormiva.

Bill, Georg e Gustav erano avanti alla porta della stanza, seduti su delle comode poltroncine, e dormivano.

Tom la guardava, piangeva da così tanto tempo che le sue lacrime erano divenute bollenti. Era tutto rosso in volto. Poi, una volta che fu completamente distrutto, sussurrò all’orecchio di Franky: << Ti prego, non lasciarmi … Io tengo davvero a te! Tu sei diversa dalle altre … sei speciale … sei unica … IO NON VOGLIO PERDERTI!!! >> .

Per un po’ ci fu un silenzio tombale in quella stanza. Tom non parlava più, come speranzoso di ricevere una risposta che non gli giungerà mai da quelle piccole labbra sottili.

Dopo circa dieci secondi, si udì un << Ummmh … >> nella camera. Tom si guardò intorno; non c’era nessuno … Ma allora da dove era provenuto quel suono?

Il rasta pensò: “forse è stata lei …” ma dopo poco si ricredette “è impossibile, lei non parla …” .

Dopo qualche altro secondo la bocca della ragazza si riaprì, pronunciando delle parole questa volta: << Tom … tranquillo … >> il ragazzo la guardava stupito, aveva la bocca spalancata e gli occhi sgranati. Non ci credeva … Franky aveva parlato!

Provò a chiamarla: << Amore mio … ti prego rispondimi! >> .

La ragazza, aprendo leggermente gli occhi e fissando lo sguardo dritto nei suoi, disse: << Non preoccuparti, so quanto è difficile perdere qualcuno a cui si tiene davvero … I miei genitori sono morti proprio così, in una macchina, ed io ci sono stata davvero malissimo … Non permetterò che qualcun altro soffra così tanto per colpa mia! >> e digrignando i denti tentò di mettersi a sedere.

Tom le accorse in aiuto: << Attenta, non devi fare movimenti pesanti, sei debole … chiamo il dottore! Non muoverti amore mio! >> e corse fuori dalla stanza, gridando come un matto, non che Franky era guarita, ma che aveva parlato!

Bill, Georg, Gustav e David che nel frattempo li aveva raggiunti, gridarono in coro: << Eh?! Ha parlato?! >> .

 

 

 

Ed eccoci ai ringraziamenti!!!

Innanzi tutto, grazie a tutti per aver aspettato che continuassi … e chiedo scusa perché non so quando potrò continuare a postare…

twinkisara = eccoti accontentata … xD

layla the punkprincess = già, ma adesso immagina come è felice Tom… xD

Achi13 = questo capitolo ha svelato quasi tutto… QUASI! Quindi credo che le lacrime che hai quasi versato l’altra volta adesso siano state ricompensate! xD

Lucy Midnght = grazie per commentare sempre i miei capitoli con tanta attenzione… mi fa piacere!! ^_^

Babu 17 = visto,non si è fatta niente di grave … anzi! xD

tokia483 = che bello un’altra persona che mi segue!!! Come sono felice! xD spero che continuerai a leggere la mia storia! Kuss

Saltellina14 = beh, il peercing non ancora… ma non preoccuparti, arriverà!! xD

Grazie a chi ha aggiunto la mia storia nei preferiti e a chi legge solamente … grazie a tutti, e auguri di buone feste!!!

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Capitolo 13
*** 12.Ti amo! ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

12. Ti amo!

 

Il dottore fece capolino dall’ingresso della porta della stanza di Franky, e la visitò. Le controllò la pressione, e le chiese se le faceva male qualcosa, ma la ragazza già non rispondeva più.

Tom la guardava, chiedendosi come mai adesso non volesse più parlare … insomma, prima aveva parlato, era certo di non esserselo sognato! Ma adesso le domande del dottore non ricevevano alcuna risposta.

Tom guardò gli occhi di Franky: aveva uno sguardo menefreghista, ma che aveva dei tratti di timidezza. Le guance erano rosse, e la bocca sigillata. Solo quando il dottore le sfiorò la spalla, assunse un’espressione di dolore.

Il dottore capì che le faceva male la spalla, le fece una visita, ma non risultava niente di grave, aveva solo un livido. Se l’era fatto in macchina, quando l’auto sbandò e lei andò a finire in avanti sbattendo le spalle tra i sedili anteriori.

Poi il dottore disse: << Niente di grave, la ragazza tra un po’ potrà uscire, la terremo solo questa notte per accertarci che stia bene. Adesso vado, potrete restare nella stanza uno alla volta, e alle nove lasciatela riposare. Arrivederci! >> e andò via.

Tom si sedette accanto a Franky, e prendendole la mano la fissò dritto negli occhi. La ragazza si era messa a sedere.

Un silenzio tombale avvolgeva la stanza, e Tom guardava Franky come per chiederle spiegazioni …

Ad un tratto, la ragazza fece un respiro profondo, e cominciò a parlare: << Tu come stai, va tutto bene? >> .

Tom era rimasto a bocca aperta, e rispose balbettando: << S-si, tutto ok … ma … tu … io … non capisco e … >> poi la ragazza gli chiuse la bocca, e tirandolo per il mento gli diede un bacio.

Un bacio che durò alcuni attimi, prima che le labbra di lui si allontanarono per pronunciare le parole: << Ti amo … >> .

Gli occhi di Franky erano lucidi, e la ragazza esitò un po’, prima di dire: << Ti amo anch’io … >> e si baciarono ancora.

In quel momento fecero capolino dalla porta i tre amici, che, preoccupati per la ragazza, volevano sapere come stava. Allora le chiesero: << Franky, come stai? >> Franky non rispose. Sorrise, poi diede un bacio sulla guancia di Tom e lo fissò negli occhi.

Ma perché Franky non parlava con gli altri? Con gli amici non parlava, al dottore non rispondeva … Aveva parlato solo con Tom.

 

 

 

 

Ed eccoci qui!!!

Mi scuso per il ritardo, ma nelle feste si sa che c’è tanto da fare …

 _TataTokietta_ = ecco che succede! xD beh, non è proprio intenzionata a tornare a parlare con tutti insomma … sono felice che anche tu segui la mia storia! ^_^

 Saltellina14 = wow, commossa … ^_^ grazie mille!!!

 twinkisara = ma certo che ne sono molto contenta!!! =)

 tokia483 beh, a dire la verità Tom ha risolto il problema solo in parte … xD

Babu 17 = già, è vero … quando vuole Tom è un grande! Mi fa piacere che ti piaccia la mia storia!!! ^_^

 Lucy Midnght = ti ringrazio per i tuoi soliti commenti dettagliatissimi! E, si, hai ragione … il capitolo era un po’ corto … non ho molto tempo per scrivere, quindi escono capitoli corti! xD

Grazie a chi ha aggiunto la storia tra le preferite!!! ^_^

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Capitolo 14
*** 13.Solo con Tom. ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

13. Solo con Tom.

 

I ragazzi dissero: << Beh, Tom, ti lasciamo un po’ solo con lei. Fateci sapere, ok? >> e uscirono dalla stanza.

Tom chiese a Franky: << Perché? Come mai non parli più? >> e la ragazza rispose: << Tranquillo, con te non mancherò mai di parola. >> . Il ragazzo le chiese: << Cosa significa? >> e lei rispose: << Che ho voglia di parlare solo con te, punto. >> . Il rasta chiese: << Puoi spiegarmi almeno la motivazione di questa tua scelta? >> e Franky rispose: << Da quando sono qui, ho ricevuto vero affetto solamente da te … quindi credo che di te posso fidarmi … o mi sbaglio? >> e Tom rispose: << No, tranquilla, non ti sbagli … ti amo. >> .

Franky sorrise, poi disse: << Ti amo anch’io! >> .

Tom si sedette sul lettino, carezzò il viso di Franky, poi lentamente lo avvicinò al suo e la baciò. Un bacio tenero, dolce …

Poi le chiese: << Come ti senti? Questa notte dobbiamo restare in ospedale o andiamo a casa? Il dottore ha detto che sarebbe meglio se tu restassi … ma non ci costringe. >> Franky rispose: << Voglio andare a casa; non mi piace questo posto … >> .

Così, Tom prese sulle spalle Franky e insieme uscirono dalla stanza.

Bill chiese: << Andiamo tutti a casa? >> e Tom rispose: << La piccola mi ha detto che vuole tornare a casa … >> e Bill ribattè: << Ti ha “detto”? Ma se non parla! >> Tom rispose: << Beh, a me ha parlato … Problemi? >> Bill rispose: << No, andiamo a casa … >> .

Così, entrando nella macchina di David, che li era andati a prendere tutto preoccupato, dopo averlo tranquillizzato tornarono a casa.

Franky sussurrò nell’orecchio di Tom che aveva sonno, e che voleva andare a dormire. I ragazzi li guardavano; ma come, davvero Franky ha parlato a Tom?

Il rasta disse: << Franky ha sonno, la metto a letto e torno. >> poi l’accompagnò in camera e le diede la buona notte.

Quando scese di sotto, tutti lo riempirono di domande: “davvero ti ha parlato? Che tipo di voce ha? Come mai a noi non parla? Cosa sta succedendo?” .

Tom rispose urlando: << Basta! Ha parlato a me, punto. Forse un motivo c’è, ma con esattezza non lo conosco neanche io. Adesso lasciatemi in pace. >> e salì di nuovo di sopra.

Entrò nella camera di Franky. Si accorse che il suo era un sonno bugiardo, e che in realtà era sveglia. Allora si avvicinò a lei, e le diede un bacio sulla fronte.

Le chiese sottovoce: << Ma perché … io non ho ancora capito precisamente il motivo per cui hai parlato solo a me … >> la ragazza gli sorrise, poi lo invitò ad entrare nel suo letto, ed insieme si addormentarono.

 

 

 

 

Beh, ragazzi … siete curiosi di sapere il motivo per cui Franky ha parlato solo con Tom? Lo scoprirete nel prossimo capitolo … xDDD vi voglio tenere sulle spineee!!! xD

 

Ecco i ringraziamenti:

 twinkisara = ma dai, non anticipare nulla! anche se … si insomma, è più o meno così … xD

 Lucy Midnght = beh, dai … questo capitolo un pochino … pochino pochino più lungo dell’altro è … xD

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Capitolo 15
*** 14.Buongiorno! ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

14. Buongiorno!

 

Il mattino seguente, Tom stranamente si svegliò prima di Franky. Scese di sotto, le preparò la colazione e gliela portò a letto. La ragazza aprì gli occhi appena sentì i passi di Tom avvicinarsi al suo letto.

Lui le sussurrò all’orecchio: << Buon giorno. >> , lei sorrise e gli diede un bacio sulle labbra.

Tom le porse un vassoio con due cornetti, due tazze di caffè, dei dolci e delle brioche, quindi si misero a fare colazione insieme.

Tom, curioso di sapere com’era la voce di Franky quella mattina, le chiese: << Mi canti una canzone? >> . Lei rispose: << Certo, cosa vuoi sentire? >> lui: << Quello che vuoi, voglio sentirti cantare … >> .

Franky ci pensò un po’ su, poi decise di cantargli “Un attimo ancora” dei Gemelli Diversi, che erano un gruppo che lei ascoltava molto spesso.

Anche se Tom non capiva una parola di quella canzone in italiano, gli piaceva sentire la voce di quella ragazza che per così tanto tempo è stata in silenzio; era stupito, era una bellissima voce; come gli sarà venuto in mente di tenerla nascosta?!

Quando Franky smise di cantare, Tom gli disse che gli piaceva la sua voce, e che se avesse trovato il coraggio di parlare anche con gli altri, magari avrebbe avuto una grossa possibilità di entrare a far parte della band.

La ragazza arrossì, poi, parlando con un filo di voce, disse: << Mi piacerebbe … ma non ce la faccio … >> . Tom gli chiese: << Perché non ce la fai, me lo dici? >> e lei: << Perché parlare mi veniva naturale prima … come mi veniva naturale stare con i miei genitori; adesso loro non ci sono più, e mi viene spontaneo non parlare, con te parlo solo perché sei una persona di cui posso fidarmi, una persona speciale, diversa da tutte le altre … l’unica che riusciva a capirmi, e non perché non parlassi, no … tu mi capisci perché è nella tua natura riuscire a capirmi! >> .

Cadde un grande silenzio nella stanza. Tom la guardava, aveva abbassato gli occhi. Le si avvicinò con il volto e toccò con il naso quel piccolo nasino della ragazza.

Lei sorrise.

Tom disse: << Non ci vuoi neanche provare? >> , lei rispose: << Non lo so … forse … >> lui: << Ci proviamo insieme? >> lei: << Ok, solo perché sei tu a chiedermelo. >> lui sorrise, poi la baciò.

Il rasta disse: << Andiamo di sotto? I ragazzi si saranno già alzati … cominciamo con un semplice “buongiorno”? >> lei: << Si, ce la posso fare! >> lui: << Brava, è così che si fa! Andiamo! >> .

E così entrambi si buttarono per la ringhiera.

Giunti in cucina, mano nella mano, guardarono i ragazzi che erano già tutti intorno al tavolo a mangiare. Bill, Georg e Gustav dissero in coro: << Buongiorno! >> Tom rispose: << Buongiorno … >> , poi guardò Franky e le strinse la mano. Lei, essendo sicura che il ragazzo l’appoggiasse, sussurrò, con voce non troppo bassa, in modo che la potessero sentire tutti i presenti: << Buongiorno. >> .

Tom e Franky si misero a sedere, mentre tutti gli altri si guardavano e sorridevano.

Georg azzardò a dire: << Come va oggi, Franky? >> . Franky guardò Tom, che le sorrise. Allora, con estrema sicurezza, la ragazza rispose: << Bene, e tu? >> .

Tutti sorridevano, il trauma di Franky era stato “quasi” superato!

Georg rispose: << Bene, grazie. Che ne dici, oggi andiamo a fare shopping? >> lei: << Certo, molto volentieri! >> e guardò Tom sorridendo.

Era deciso: quel pomeriggio si sarebbe andati a fare compere.

 

 

 

 

Ecco i ringraziamenti:

Lucy Midnght = beh, questo è più o meno lungo quanto lo scorso capitolo, ma … almeno tratta un argomento interessante, no? xD

Twinkisara = ora hai avuto la conferma che quello che hai anticipato era giusto … xD

Tokia483 = mi dispiace ma sono fatta per tenere sulle spine la gente … xD spero che questo capitolo ti sia piaciuto!!! ^_^

Grazie per chi ha aggiunto la mia storia nei preferiti e per chi legge sempre, anche se non commenta … baci e al prossimo capitolo!

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Capitolo 16
*** 15.I cappellini ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

15. I cappelli.

 

Dopo la colazione, siccome era stato proposto di andare a fare compere e la cosa era ben voluta da tutti, si vestirono e si ritrovarono nel soggiorno.

Come avrebbero raggiunto il centro commerciale? Sicuramente non con la macchina, dopo quello che è accaduto pochi giorni prima nessuno aveva voglia di guidare. Così optarono per andare a piedi.

Anche se faceva un po’ freddo non era importante, la macchina faceva tornare troppi ricordi; quei ricordi a cui tutti pensarono appena scesero le scale e si ritrovarono avanti quell’arma letale mezza distrutta. Era stata un’esperienza terrificante!

Così si incamminarono per il marciapiede verso il centro commerciale più grande della città.

Franky non aveva mai visitato quel luogo, aveva avuto solo l’occasione di vedere quella discoteca e le quattro mura della casa dei ragazzi in quella città; invece a Wolfsburg, dove vivono gli zii, sapeva muoversi benissimo anche da sola.

Arrivarono, anche se ci misero un bel po’ di tempo, siccome ci andarono a piedi; ma erano felici e hanno chiacchierato per tutto il tempo. Tom e Franky camminavano mano nella mano.

La vista di quell’enorme edificio era stupenda: erano pareti interamente fatte di vetro, altissime, che contavano circa venti piani!

La porta si aprì da sola appena Bill, Georg, Gustav, Tom e Franky le si avvicinarono.

Avanti a loro c’erano le scale mobili, una che saliva e l’altra che scendeva. Ma svoltarono a sinistra, nella speranza di trovare qualche bel negozio anche a piano terra; in seguito sarebbero saliti di sopra.

C’era un negozio di abiti da sera, un ristorante, un negozio di giocattoli, un negozietto che vendeva cianfrusaglie come regali, oggetti da scrivania, gioielli di bigiotteria, e altro, ma niente di particolarmente interessante.

Così si avvicinarono alle scale mobili. Franky guardò i ragazzi con un sorrisetto malizioso; Tom aveva già capito, ma Georg chiese: << Cos’hai in mente sorella? >> e lei rispose: << Saliamo dalle scale mobili che scendono? >> . Bill e Gustav risposero in coro: << Noooo è pericoloso! E se travolgiamo qualcuno? >> Franky rispose: << Non siamo così deficienti da travolgere qualcuno, dai! Basta guardare dove si mettono i piedi … lo facevo sempre in Italia! >> Tom disse: << E moriva tanta di quella gente quando tu eri in Italia! Allora, da quanto ho capito quando vedi le scale le scendi dalla ringhiera, quando vedi le ferrovie dei treni ti ci fai una passeggiata sopra, e una volta hai anche rischiato di farti mettere sotto, adesso vuoi anche salire le scale mobili al contrario? E che altro? Magari sapremo anche cosa si prova ad essere trascinati in prigione con te! >> Franky rispose: << Una volta sono finita in prigione per una settimana … ma non mi va di raccontarvi per che cosa … >> Bill disse: << Perfetto, Tom per favore non dire più niente … non vorrei venire a conoscenza di qualcos’altro che non vorrei sapere. >> .

Così i ragazzi furono costretti a salire controverso e hanno travolto un sacco di gente, ma alla fine sono arrivati al piano superiore sani e salvi per fortuna! Non si può dire lo stesso per quelli che scendevano.

Franky adocchiò subito un negozio di cappelli, e ci trascinò Tom; al ragazzo non dispiacque affatto, infatti era il suo negozio preferito, arrivavano sempre i nuovi modelli di cappelli New York Yankees e di tutte le marche più ricercate.

Franky mostrava a Tom tutti i cappelli che le interessavano, e il rasta scoprì di avere gli stessi gusti della sua ragazza anche in fatto di cappelli. Così propose a Franky: << Che ne dici se compriamo una ventina di cappelli e li mettiamo a società? Solo fra me e te, gli altri però non devono sapere niente … dicono che li assillo fin troppo con i miei cappellini. >> a quelle parole, Franky mostrò un sorriso a ventotto denti (gliene devono ancora crescere alcuni) e esclamò urlando di gioia: << Che bellissima idea! Eccome se mi va! Grazie Tom, sei mitico! Ti amo! >> .

Così uscirono da quel negozio con un bustone immenso di cappelli. Tom disse: << Ed ora dove li nascondiamo? Ma si lasciamoli in un posto qualsiasi dove non possa vederli nessuno … >> Franky disse: << Tom, lasciali al negoziante per il momento, digli che torneremo a prenderli quando finiremo il giro … >> Tom rispose: << Hai ragione, la tua idea è più intelligente della mia … ahahah >> .

Così rientrarono a lasciare i cappelli. Poi per non farli vedere agli altri un modo lo avrebbero trovato …

Erano proprio tanti, tutti colorati, di tante marche diverse, visiere piatte e curve … un vero splendore!

Franky aveva trovato il posto in cui sarebbe stata capace di passare tutto il resto della sua vita, quel negozio era stupendo!

Certo che anche avere un ragazzo così dolce era magnifico … Fuori dal negozio sussurrò: << Tom, grazie di esistere … >> .

 

 

 

 

Beh, avevo voglia di dedicare un capitolo ai cappellini … li adoro!!! xD

Scusatemi tanto se non ho potuto continuare presto, ma è ricominciata la scuola … che travaglio!!!

Non ho proprio tempo per scrivere … ma tranquilli, la fanfic avrà un finale! Non la lascio a metà …

 tokia483 = sono d’accordo … viva Tom! xD

 twinkisara = tu ti senti troppe cose giuste! Ma non sarai mica una maga? xD

 Lucy Midnght = vero … un passo molto importante! Forse avrei dovuto dedicare più tempo a questo passaggio … ma non mi andava … xD

 Saltellina14 = già, sono dei grandi … ma io preferisco J.Ax, il fratello di Grido … non preoccuparti, grazie per aver commentato questo di capitolo intanto! ^___^

 Babu 17 = forse questo comportamento di Tom durerà molto, molto a lungo … insomma, è innamorato! xD non preoccuparti se non hai potuto commentare gli altri capitoli, non importa … continua a seguire la mia storia, baci! =)

 Achi13 = grazieeeeee!!! Spero che ti sia divertita in montagna, ma tutti lì andate? Per fortuna io ci vivo già in montagna! xD continua a seguirmi, baci!!!

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Capitolo 17
*** 16.Il CD ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

16.Il CD.

 

Quindi Tom e Franky raggiunsero gli altri nel negozio di dischi che si trovava lì di fianco.

Sulla vetrina c’erano moltissimi manifesti di cantanti famosi, e tra essi c’era anche un poster dei Tokio Hotel.

Franky si fermò a fissarlo: Tom era venuto proprio bene in quella foto! Se l’avesse vista le avrebbe sicuramente chiesto come sembra nell’immagine. Le sembrava ancora strano vedere i suoi amici su dei cd, su dei poster … non li aveva mai conosciuti come i Tokio Hotel, ma semplicemente come Bill, Tom, Georg e Gustav.

Tom la scosse afferrandola per un braccio e le chiese: << Tutto apposto? Ti piace come sono venuto in quella foto? >> .

Come previsto Tom voleva il parere di Franky. Lei gli rispose: << Ehm … non pensi che sarebbe uscita meglio se avessi messo il cappellino in questo modo? >> e gli spostò il cappello.

Tom scoppiò a ridere: << Sei sempre la solita … >> .

Poi entrarono.

Era un negozio enorme, c’erano dappertutto scaffali strapieni di cd di ogni genere musicale.

Subito Bill, Tom, Georg e Gustav furono avvicinati da un gruppetto di fan che volevano essere firmate la copertina del cd e si volevano fare una foto con loro. Franky fissava quella ragazza che si avvicinò a Tom prendendolo per un braccio; decise di doverle far capire chi comandava. Così di avvicinò a Tom un disco di rapper tedeschi fra le mani, e gli chiese: << Amore, che dici di questi artisti? >> e quando il rasta espresse la sua opinione lo baciò sulle labbra. La fan si allontanò.

Poi Franky pensò: “Wow, sono perfida … ma ci sono riuscita!” e tornò a sfogliare i cd.

C’erano un sacco di artisti che era curiosa di ascoltare, e Tom la portò ad una parete sulla quale erano appese delle cuffie giganti, gliele mise alle orecchie e fece partire dei brani.

Certo che avevano proprio gli stessi gusti in fatto di musica!

Uscirono da lì con una bustina contenente un cd di Beatfanatika, che a Franky piacque al primo ascolto.

Si fecero il giro di tutto il centro commerciale, e tutto in quella giornata! Arrivarono all’ultimo piano completamente distrutti …

Ma lì li aspettava una nuova apertura: un ristorante specializzato nel pesce. Anche se a nessuno piaceva mangiare pesce, ci andarono comunque e presero una pizza.

Anche se non era buonissima, la mangiarono comunque perché avevano troppa fame.

Durante la cena parlavano di tutto quello che avevano fatto durante il giorno, e ad un tratto Tom e Franky si guardarono negli occhi: i cappellini!

Dissero a Bill, Georg e Gustav che avevano una cosa urgente da fare, e scapparono via nella speranza che il negozio fosse ancora aperto.

Per fortuna lo era, così recuperarono il bustone e tornarono di sopra.

Ovviamente i ragazzi chiesero ai due cosa ci fosse lì dentro, ma essi risposero che era un segreto.

Quando ebbero finito tutti, pagarono e scesero al piano terra.

Sarebbero dovuti tornare a casa, ma non avevano alcuna voglia di farsi la strada a piedi! Così chiamarono un taxi.

Certo che nonostante tutto, la macchina serviva …

Durante quei pochi minuti di viaggio tutti avevano dei flashback che gli riportava alla mente l’accaduto, ma nessuno osava farne parola con gli altri.

Giunti sotto casa, tutti lasciarono il mezzo giallo più in fretta che potevano.

Poi, per calmare un po’ quell’atmosfera di tensione, Gustav propose di fare a gara a chi arrivava prima a casa correndo per le scale, ed ovviamente lui vinse.

Si buttarono tutti in soggiorno, e accesero la TV. Stavano trasmettendo su MTV un famoso manga giapponese: InuYasha.

Franky ne era patita, così lo guardarono tutti insieme.

Alla fine della puntata Tom fece segno alla ragazza di salire di sopra, avevano una cosa importante da fare: mettere in salvo il loro bottino.

I cappellini furono ordinatamente disposti nell’armadio della camera che oramai non era più solo di proprietà di Tom, ma di entrambi.

Poi misero il nuovo cd nello stereo: certo che questo artista era proprio bravo!

 

 

 

 

 

 

Ed eccoci alla fine dell’ennesimo capitolo:

 tokia483 = si infatti … è una cosa inevitabile quando si vedono delle scale mobili! Chiamano “vieni quiiiii!!! Ma non da lì, da quest’altro lato!!!” xD

Saltellina14 = anche a te piace?! Wow… non me lo sarei mai aspettato! xD comunque a me piacciono tutti i suoi album, anche quando stava con gli Art31 …

 twinkisara = della cioccolata?! xD ok va bene strega della cioccolata, non anticipiamo più niente … xDDDDDDD scherzo, se ti viene in mente qualcosa dillo, così mi dai anche ispirazione …

 Achi13  = mi dispiace, non la conosco … =( comunque deve essere bello vivere in una zona di mare, anche se sicuramente non si può scendere in spiaggia a Natale … o si? xD

 Lucy Midnght = beh, lo so e mi dispiace tanto!!! Ma ora c’è la scuola, e negli ultimi giorni di vacanza dovevo recuperare tutto quello che non avevo fatto gli altri giorni … ora sicuramente posterò più raramente per via della scuola e della mia perfida prof di italiano … ma non la lascio a metà la storia! Dovrà avere un bel lieto fine! Chissà come andrà a finire … xD

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Capitolo 18
*** 17.Beatfanatika ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

18.Brutta bestia la gelosia.

 

L’incontro con Beatfanatika sarebbe stato oggi.

Franky sprizzava allegria da tutti i fori e saltava, ballava e cantava come una pazza.

Georg la fece calmare, dicendole che avrebbero avuto solamente il tempo di lavorare, non di creare un salotto per confidargli ciò che ha provato ascoltando le sue canzoni. Ma Franky non si rattristò, per lei era già un miracolo poterlo incontrare di persona!

Finalmente arrivò David con un piccolo pullman con sui fianchi stampate le facce dei ragazzi. Invitò tutti a sedersi.

Il viaggio non fu molto lungo, arrivarono presto.

Appena scesi, avanti a loro appariva una villetta con un giardinetto; ad accoglierli c’era proprio lui: Beatfanatika!

Franky gli corse incontro e gli prese la mano, dicendogli: << Che enorme piacere che è conoscerti! Sei un grande, sai? Volevo chiederti qualcosa su qualche canzone … >> ma David la interruppe: << Beatfanatika, loro sono Bill, Georg, Gustav e Tom, il ragazzo di Franky, la ragazza che ti sta importunando. >> . Tutti scoppiarono a ridere. Poi si accomodarono dentro per parlare di lavoro.

Franky non aveva la minima intenzione di lasciare Beatfanatika, si era attaccata al suo braccio e lo seguiva dappertutto; per poco non lo accompagnava anche in bagno.

Tom la guardava con aria da assatanato, aveva una voglia immensa di prenderla e portarla via da lì. Ma si tratteneva.

Beatfanatika invitò tutti a rimanere per il pranzo, e anche se con un po’ di dispiacere, Tom fu costretto ad accettare.

Dopo mangiato era Beatfanatika a trascinare Franky.

La fece sedere sul divano e cominciò a carezzarle il viso; Tom li guardava, mentre gli altri lo trattenevano.

Ad un tratto Beatfanatika afferrò il viso di Franky e lo avvicinò al suo con l’intenzione di baciarla, ma lei lo fermò, gridando: << No aspetta! Forse mi hai fraintesa, ma a me non interessi in quel senso … insomma, ti stimo, mi piace quello che fai … ma niente di più! E poi io amo il mio ragazzo … >> e si girò d osservare Tom.

Solo a quel punto si era accorta che era trattenuto dagli altri e che era rosso come un peperone dati tutti gli strattoni che ha dovuto subire.

Gli si avvicinò e lo baciò teneramente, accarezzandogli il viso.

Tom si calmò, e finalmente sorrise.

Poi guardò Beatfanatika con un sorrisetto malizioso, e lui girò la testa, cercando di non guardarlo.

Gustav disse: << Brutta bestia la gelosia … >> .

 

 

 Lucy Midnght  = hey, hai visto, non hai dovuto aspettare neanche tanto per il prossimo capitolo! xD comunque chiedo scusa se non sono stata molto chiara, il cd che hanno comperato è del rapper di cui parlo in questo capitolo …

 Saltellina14  = vero, insieme a DjJad Ax era davvero un mito … ma anche da solo non è niente male!!! Mi sa che abbiamo gli stessi gusti musicali … xD

 tokia483  = xD mi fa molto piacere che ti piaccia la perfidia di FrankyxDDDDD

 twinkisara  = ti ringrazio, streghetta della cioccolata … xD

Achi13   = grazie del consiglio, quando mi capiterà di venire farò sicuramente come hai detto … XD mi fa davvero moltissimo piacere che la mia storia continui a piacerti!!! Grazie per i complimenti … Baci!!! =)

 

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Capitolo 19
*** 18.Non ci lasceremo mai... ***


 

E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

18.Non ci lasceremo mai…

 

Adesso i giovani dovevano pensare al motivo per cui sono stati invitati ad andare da Beatfanika … e cioè il lavoro.

Il rapper tedesco voleva scrivere una canzone con i Tokio Hotel, perché sapeva bene che i quattro artisti avevano avuto molto più successo di lui, e quindi sperava di farsi conoscere in questo modo anche da un pubblico che ha sempre seguito i Tokio Hotel e che per questo motivo non sa della sua esistenza.

In fondo il suo era un genere completamente diverso, quindi non poteva sapere se a qualche rockettara potesse piacere il rap.

Impiegarono un intero pomeriggio a scrivere il testo; Bill ebbe varie discussioni con Beatfanika, perché al cantante piace parlare di amore nei suoi testi, piace usare un linguaggio dolce, che arriva al cuore, invece il rapper amava usare un linguaggio volgare, da strada, parlando di argomenti sconci e deprimenti. Franky se la rideva. A lei piacevano entrambi i generi musicali, e cercava di farli andare d’accordo, anche se in fondo dentro si divertiva da matti.

Tom l’osservava, aveva capito quanto si stava divertendo. Si sedette di fianco a lei e le chiese: << Ti va di darmi un bacio? >> la ragazza rispose: << Perché non me lo dai tu un bacio? >> , Tom scoppiò a ridere, poi i due ragazzi si persero in un caldo abbraccio, e scoppiò un bacio appassionato. Senza staccare le labbra l’uno dall’altra, si guardarono negli occhi; erano felici. A entrambi luccicavano gli occhi.

Gli altri li fissavano con un sorrisetto sulle labbra, tranne Beatfanika, che stava friggendo nel suo brodo. Ma la coppietta non si accorgeva di niente, per loro si era fermato il tempo, era come se nella stanza ci fossero solo loro due e nessun altro.

Quando gli orologi ricominciarono a funzionare, tutti tornarono a pensare al testo, che era ormai quasi concluso. Tom era compiaciuto di aver fatto ingelosire così tanto il suo oramai sconfitto avversario in amore.

Entro la fine della giornata riuscirono persino ad incidere la canzone, talmente avevano fatto veloce! Si erano anche divertiti.

Alla sera i giovani cenarono andando a mangiare un pezzo di pizza, accompagnarono prima Beatfanika a casa e poi si ritirarono nella loro “umile dimora”.

Come al solito Tom e Franky dormirono insieme, e prima di addormentarsi Franky sussurrò nell’orecchio di Tom: << Mi prometti che io e te non ci lasceremo mai? >> e il rasta rispose: << Ma certo, io ti amo più della mia stessa vita … non ci lasceremo mai … >> ; Franky si addormentò con il sorriso sulle labbra, e Tom, dopo averla osservata a lungo mentre dormiva, si lasciò condizionare da uno sbadiglio della sua amata e prese sonno.

 

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Capitolo 20
*** 19.Allarme Tour! ***


19

 

E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

19.Allarme Tour!

 

Quel giorno alle nove e mezza erano già tutti in piedi; il motivo di tutto ciò? David aveva promesso che sarebbe andato a visitarli quella mattina, portando con se una buona notizia, ma i ragazzi non sapevano di cosa si trattasse …

Suonò il campanello, e tutti insieme, come una mandria imbufalita, Bill, Tom, Georg, Gustav e la piccola Franky andarono ad aprire.

Era David.

Rimaneva lì, sull’ingresso, muto come un pesce … voleva tenere tutti sulle spine.

Georg urlò: << Basta! Non ce la faccio più, parla! >> e tutti gli altri scoppiarono a ridere.

David disse: << Ok, va bene vi darò la notiziona: partirete per un tour mondiale! >>.

Bill spalancò la bocca, quasi gli scendeva un po’ di bava.

Tom fissò negli occhi Georg, che a sua volta fissò Gustav.

Non riuscirono più a trattenersi ed urlarono in coro: << Evvai!!! >>.

Eh si, era proprio una bella notizia, partire per un tour mondiale … oramai il disco era finito, quindi il tour sarebbe stato dedicato al nuovo album.

Ovviamente anche Franky sarebbe partita con loro.

La giovane disse: << Forse è meglio se resto qui … insomma, sarei d’intralcio al lavoro della band e di tutti gli altri, io non ho un ruolo ben preciso tra di voi …>> Tom disse: << Ma cosa dici, tu sei la nostra corista, la ballerina e il supporto morale; insomma, sei la persona più importante qui in mezzo! >> e Bill, Georg, Gustav e David annuirono sorridendo.

Allora la ragazza si rallegrò, e ringraziò: << Grazie ragazzi, siete stupendi …>>.

David: << Benissimo, allora si parte domani mattina. Alle dieci un bus con le vostre facce stampate sopra passerà a prendervi. Non fatelo aspettare! >>.

Gustav: << Ma come, si parte già domani? >>.

David: << Esatto, quindi muovetevi a preparare i bagagli, la tournee sarà molto lunga, staremo via per un mese intero! >>.

Franky: << Ci sarà da divertirsi! Ma … c’è in programma anche di andare in Italia? >>.

David si aspettava questa domanda da Franky, e quindi rispose: << Certo, andremo a Roma, a Milano, e poi possiamo scegliere un'altra città: questo sarà compito vostro. >>

Tom: << Andiamo nella città di Franky? >>

Franky: << Ma no, scherzi? Non è un posto adatto.  Insomma, è nel sud Italia, e poi addirittura in Basilicata … nessuno conosce la Basilicata, va a finire che il concerto sarà un buco nell’acqua! E poi in Italia ci sono molte persone che odiano il vostro gruppo, ovviamente senza offesa, perché io penso sia davvero stupido odiare un gruppo musicale … ma se nel nord vi prendono solamente in giro, nel sud è capace che vi possano fare del male! Ovviamente io considero Roma una città che si trova al centro d’Italia, né a nord, né a sud … >>.

David: << Piantala piccola, basta dire sciocchezze! La terza tappa Italiana sarà Potenza. Siete d’accordo ragazzi? >>

I Tokio Hotel in coro: << Siiiii! >>

A Franky scese una lacrima. Non è che non volesse che i suoi idoli vedessero la sua città, anzi! E’ solo che aveva paura per loro … voleva proteggerli, aveva il timore che potesse accadergli qualcosa. Ma poi ci pensò: cosa potrebbe mai accadergli? Hanno le loro guardie del corpo, sono al sicuro … almeno lei così sperava …

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Capitolo 21
*** 20.Ed ecco che si parte! ***


 

E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

20.Ed ecco che si parte!

 

Il mattino seguente erano tutti pronti, nessuno aveva osato tardare. Erano ansiosi di partire il più presto possibile.

Sentirono il clacson del bus e scesero di corsa.

David aveva detto che sul bus ci sarebbero state stampate le loro facce; e infatti era così, le quattro facce più belle del mondo erano stampate sulla fiancata dell’autobus che li avrebbe accompagnati nella loro tournée.

Entrarono.

Da fuori sembrava un comune autobus, ma dentro c’erano solo pochi sedili avanti, poi c’era un tavolo con delle poltrone per sedersi, c’era uno schermo ultrapiatto e anche la play station! Più avanti c’era una mini cucina, proprio come in un camper.

Al piano superiore c’erano persino dei letti; insomma, quel bus era una casa portatile. C’era anche un piccolo bagno, ma non c’era la doccia, poteva essere usato solo per delle piccole “situazioni d’emergenza”.

Tutti erano già a proprio agio lì dentro, soprattutto Tom e Franky, che stavano già provando la play.

Georg girando un po’ dappertutto scoprì che nella parete si celava una levetta segreta, e tirandola compariva, uscendo dalla parete, uno stereo con delle mega casse da paura e una collezione immensa di cd rock, pop, rap, e di molti altri generi musicali. Una collezione da fare invidia ad un venditore di dischi!

Partì un cd di un gruppo metal molto famoso: gli Slipknot.

Ognuno era già occupato nel fare qualcosa, e quindi quando David propose di partire, nessuno lo stava a sentire. L’autobus partì e i ragazzi si spaventarono per l’improvvisa partenza siccome non avevano fatto attenzione al loro manager.

Il viaggio fu lungo, e vi furono varie tappe tedesche. Poi arrivarono in Svizzera, in Francia, in Inghilterra, e in ogni posto lasciavano a migliaia di fan dei ricordi stupendi, delle foto uniche e i loro autografi.

Anche Franky si rendeva utile facendo da corista e ballando mentre la band si esibiva con i ballerini di scena.

Insomma, fu proprio un tour fatto per bene.

Poi il bus dei Tokio Hotel giunse in Italia. A Franky fece piacere visitare per l’ennesima volta Roma e Milano. Ma la terza data era destinata a Potenza!

Questo la metteva in agitazione, il suo pensiero variava in continuazione: era felice di rivedere tutti i suoi amici, i suoi familiari, e la sua città, ma aveva paura per i Tokio Hotel.

Temeva che qualcuno potesse fargli del male.

La data del concerto era fissata, quindi il gruppo si sarebbe dovuto esibire Sopra Potenza, il luogo più conosciuto della città, il centro dove si riuniscono sempre gruppi di giovani per uscire o prendersi un gelato insieme. Era sempre molto popolato lì.

La cosa più strana era che le star non volevano far pagare il biglietto del concerto, quindi avrebbero potuto andare a vederli chiunque. Insomma, “cani e porci”. Questo era pericoloso. Molto pericoloso.

Ma loro erano fermi sulla loro decisione, e chi li ferma più!

Il concerto si sarebbe tenuto il giorno seguente, perché sarebbe stato il seguente il giorno in cui avrebbero raggiunto la destinazione.

E nel frattempo, i fan potentini fremevano e pregavano di fare santa Franky, che li stava portando da loro.

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Capitolo 22
*** 21.Il Concerto ***


 

E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

21.Il Concerto.

 

Giunti a Potenza, ovunque andavano, le fan che vedevano il bus con le facce dei Tokio sopra cominciavano a corrergli dietro … forse non era stata proprio una buona idea stampare i volti dei quattro paladini tedeschi sul mezzo che li avrebbe dovuti mimetizzare in mezzo ai loro fan!

Però oramai si trovavano lì, e il loro mezzo di trasporto non riusciva a nasconderli, quindi si portarono tutti i fan fino all’albergo.

Quasi volevano entrare con loro in camera!

La sera si avvicinava, il momento del concerto era oramai distante poche ore, minuti, secondi … attimi!

Bill, Tom, Georg e Gustav erano troppo eccitati, non vedevano l’ora di salire sul palco! E poi erano emozionati anche perché il giorno seguente avrebbero avuto modo di visitare la città, anche se da quel poco che avevano visto capirono che Franky aveva ragione: era una cittadina povera, e con abitanti un po’ particolari …

***

Salendo sul palco Franky fece un respiro; quella sera le sarebbe toccato fare da corista. Ma non era questo ciò che la turbava, bensì il fatto che a osservarla e ad applaudirla ci sarebbero stati tutti i suoi amici di infanzia, i compagni con i quali ha vissuto molte avventure e sventure, le persone che la conoscono meglio di quanto lei conosca se stessa.

Ma soprattutto, sapeva che queste persone odiavano i Tokio Hotel.

Bill salutò calorosamente il pubblico, annunciando la loro prima canzone cha avrebbero suonato quella sera.

Gustav diede un tono di sottofondo, poi partì Georg con il basso, si aggiunse Tom con la chitarra, Franky nel sottofondo si preparò a fare eco alla splendida voce di Bill che cominciò subito a cantare.

Era tutto stupendo!

Le luci colorate riempivano tutto il palco, e illuminavano a turno il volto della voce principale, quello stupendo ragazzo del quale urlavano il nome le fan che lo ascoltavano.

Franky pensò “fino a qui tutto bene”…

Ad un tratto si sentì un tonfo. Qualcuno da sotto il palco aveva manomesso le tegole che sostenevano le casse, e quindi le fece crollare. Le luci si spensero, come se non gli arrivasse più corrente. I ragazzi smisero di suonare.

Tutto era fermo, per un istante, un fratto di secondo non si udì una mosca volare.

Le luci tornarono, le casse fischiarono come per un contatto che non ci sarebbe dovuto essere. Ma mancava qualcosa, non tutto era come prima, non tutto tornò alla normalità.

Ci volle qualche secondo per far rendere conto a tutti che qualcuno era scomparso, qualcuno che aveva un ruolo molto importante quella sera al concerto: qualcuno che portava il nome di Bill.

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Capitolo 23
*** 22.Bill è stato rapito! ***


 

E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

22.Bill è stato rapito!

 

Mentre tutti coloro che erano presenti al concerto entravano nel panico per il cantante scomparso, Bill stava dormendo.

Esatto, dormiva. L’avevano addormentato mettendogli una sostanza sul viso per farlo svenire.

Al suo risveglio si ritrovò in una stanzetta buia, con mani e piedi legati, come un salame. Non ricordava nulla dopo gli attimi del black out.

Un bagliore di luce avvolse l’angolino della stanza in cui era seduto il cantante. Era una porta che si era aperta.

Si fece strada un uomo molto robusto; indossava tuta e scarpe da ginnastica, aveva il volto coperto da un passamontagna.

Pronunciò le seguenti parole: << Ascolta bene ragazzino, qui siamo noi a comandare, quindi tu dovrai fare tutto quello che ti diciamo, ok? >> Bill restava in silenzio, perché non riusciva a capire ciò che diceva quell’uomo, siccome lui non parlava l’italiano, tantomeno riusciva a capirlo.

L’uomo credendo di aver reso l’idea abbandonò la stanza, lasciando Bill solo e ancora legato come un salamino. Anche se il suo volto non lo lasciava capire, Bill aveva paura. Aveva paura che da salame quale sembrava si sarebbe potuto trasformare in tante fette di salame.

Giunse una telefonata al cellulare di Franky, ma rispose David, che aveva sequestrato tutti i cellulari dei ragazzi in previdenza di una telefonata portante notizie su Bill.

Al telefono era l’uomo robusto che aveva minacciato Bill con parole a dir poco devastanti, anche se lui non le aveva capite … ma David conosceva più lingue, siccome aveva studiato per essere manager anche l’italiano.

Quindi lui e il rapitore riuscirono a comunicare in italiano.

Il rapitore disse: << Vi sto chiamando per darvi un messaggio che sicuramente stavate aspettando, ma non vi assicuro che sarà di vostro gradimento. >> David disse: << Forza, non ci faccia aspettare! Vogliamo riabbracciare al più presto il nostro Bill … non provate a fargli del male! >> .

Il rapitore rispose: << Dipenderà tutto da lui … se ci obbedirà allora andrà tutto bene >> David: << Ricordatevi che lui non conosce l’italiano, quindi se dovete parlargli provate in tedesco o in inglese … e non fatelo mangiare a forza, altrimenti vomita … e ditegli di stare tranquillo, lo libereremo al più presto in un modo o nell’altro … >> .

Il rapitore: << Ok ok, ora capisco perché il ragazzo era così silenzioso … comunque non gli abbiamo torto un capello al tuo Bill, sta tranquillo. Piuttosto, ecco come potreste aiutarci a riportarlo da voi: vogliamo 500.000 euro in contanti entro la settimana prossima. Avete una settimana di tempo. Durante questa settimana vi chiamerò più volte su questo numero, per verificare che stiate mettendo davvero i soldi da parte per me. >> .

David: << E chi mi assicura che dopo che avrete avuto i soldi ci ridarete il nostro Bill? >> .

L’uomo terminò la chiamata. David rimase per un po’ con l’orecchio attaccato alla cornetta per capacitarsi dell’accaduto, poi si sedette. Pensò che sarebbe stato meglio non dire niente ai ragazzi, in fondo li avrebbe solo fatti preoccupare. I soldi sarebbe riuscito a procurarseli da solo, senza chiederli a nessuno.

Quando David decide una cosa, è quella e basta.

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Capitolo 24
*** 23.Ci penso io. ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

23.Ci penso io.

 

Erano tutti nel panico. Bill era scomparso, e il resto del gruppo era ancora sottoshock.

Franky si sentiva in colpa. Sapeva benissimo che non era il caso venire a suonare a Potenza, e avrebbe dovuto convincerli nonostante le loro insistenze.

Ora vedere Tom in quelle condizioni la faceva stare male. Quando ti si allontana un gemello, e soprattutto contro la sua volontà, è una sensazione orribile. E’ come se perdessi una parte di te stesso!

Franky lo capiva. Anche lei aveva dei fratelli; erano due gemelli.

Non seppe più nulla di loro dal giorno in cui la mandarono in Germania. Chissà se erano ancora a Potenza; chissà come stavano e cosa facevano …

Improvvisamente le venne un’idea. Lei sapeva benissimo come fare a capire dove si trovasse Bill in quel momento: aveva le conoscenze giuste per scoprirlo.

In questa città ci sono sempre state guerre fra bande, fra rioni, o fra persone con stili di vita differenti.

E nonostante lei avesse il suo stile e si trovasse bene con i ragazzi che le somigliano, non riusciva a farsi prendere in antipatia dagli altri.

Era l’unica accettata da tutti; aveva un carattere così socievole che in qualsiasi posto della città si recasse, nessuno le dava contro. Anzi! Erano tutti super ospitali con lei.

Quindi decise di ricorrere alle sue conoscenze personali per scoprire dove si trovasse Bill in quel momento.

Si rivolse ad un  vecchio amico … Questi fu distaccato con lei, ma faceva parte del suo carattere. La vita insegna spesso a non fidarsi ciecamente della gente, e di dare tempo al tempo. Era meglio non fidarsi di nessuno, piuttosto che fidarsi ma poi rimanere deluso.

Però, l’uomo voleva bene a Franky. Sapeva che una ragazzina così dolce, pur essendo cresciuta in un ambiente difficile, non avrebbe mai potuto fargli del male. In passato ha commesso diversi errori, ma grazie a quelli è cresciuta e ha imparato a vivere.

Così decise di aiutarla. Le disse che si sarebbero dovuti vedere allo stesso posto e allo stesso orario il giorno seguente, per scambiarsi notizie. E così fecero.

David fu stupito, quando la sera seguente Franky riuscì a comunicargli esattamente dove si trovasse Bill e le sue condizioni attuali fisiche e mentali.

Tom, nonostante fosse traumatizzato, fece una riflessione: il passato di questa ragazza è completamente diverso dal suo. Mentre lui non ha mai avuto problemi seri nella sua vita, lei è stata costretta a vivere in un ambiente simile a un ghetto, e la vita non è molto facile in queste situazioni.

Però, allo stesso tempo le persone che crescono in ambienti simili riescono a camminare prima con le proprie gambe e a vedersela da soli. Invece, lui è sempre stato abituato a pensare che è impossibile vedersela da soli, perché c’è sempre qualcuno al proprio fianco pronto a darci una mano.

Vite diverse … che però si sono incontrate. Tom credeva di non poter riuscire a vivere in un ambiente del genere; che magari se ci fosse nato gli sarebbe venuto naturale, ma non è stato così.

Adesso, tutti ascoltavano accaniti il discorso di Franky: <>.

Rimasero tutti di stucco, preoccupati, chiedendosi come sarebbe stato possibile riavere Bill senza fare nulla. Ma se Franky aveva detto di stare tranquilli, loro almeno dovevano provarci.

Passarono esattamente quattro giorni. David ricevette una chiamata sul cellulare di Franky: era il suo vecchio amico, che gli disse di mandare Franky al suo rione il più presto possibile.

Andarono tutti. Franky sapeva che non era giusto portare anche loro, ma non poteva lasciarli soli proprio ora che erano vicini alla soluzione del caso.

Però a parlare con lui ci andò solo la ragazza.

Aveva accanto il suo amico Bill. Corse ad abbracciarlo.

Ringraziò il suo vecchio amico, e gli disse che gli ricambierà il favore. Lui sorrise, ne era sicuro. Si fidava di lei. E’ così che funziona, io posso aiutarti oggi, lo faccio. Tu puoi aiutarmi domani, lo fai. E’ la vita di strada.

Quando Franky portò Bill dal resto del gruppo, non si capì più nulla! Grida, abbracci, lacrime. Era una scenetta molto commovente. E soprattutto a Franky piacque l’abbraccio fra i gemelli, la cosa più bella che vide da quando è tornata nella sua città natia.

Chiese a tutti di preparare le valigie. Voleva che i Tokio Hotel andassero via il prima possibile da quel posto. E mentre loro raggiungevano l’hotel, lei si fece un altro giro per la città.

Bill stava ancora raccontando ai ragazzi come è stato salvato, ma neanche lui aveva le idee chiare: diceva solo di aver sentito rumori di qualcuno che si picchiava molto pesantemente, e ha avuto paura che tirassero in mezzo anche lui! Ma non fu così. Poi quando gli tolsero la benda, era in salvo, con l’amico di Franky.

Ora si che Bill,Tom, George, Gustav e David erano spaventati di quel posto e cominciarono a progettare la partenza per qualche altro luogo.

 

 

 

Chiara Rose Dawson = ti ringrazio per il commento e mi scuso per… l’ENORME RITARDO!

 

Come avevo promesso, la storia non rimarrà sospesa. Ci ho messo del tempo, ma la conclusione è vicina. Non si lasciano mai le cose a metà! ;)

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Capitolo 25
*** 24.Ti amerò per sempre... ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

24.Ti amerò per sempre …

 

Passò un intero pomeriggio a pensarci. Franky non apparteneva a quel mondo. Franky apparteneva alla sua terra. Non poteva fare niente per cambiare la situazione.

E’ stata entusiasta della sua nuova vita germanica, ma tornare a Potenza le ha fatto capire che la sua città è la sua vita, e non può cambiarla con un’altra.

Tutto quel lusso può piacere a chiunque, ma chi nasce dalla cenere prima o poi torna cenere. E lei di certo non è nata tra i diamanti …

Si è sempre trovata bene con la gente ricca. Con i benestanti. E andare in Germania, vivere in quel benessere comune, è stata un’esperienza interessante.

Conoscere i Tokio Hotel è stata la cosa più bella che le sia mai capitata.

Ma prima o poi le cose belle finiscono. Lei aveva bisogno di stare con chi era come lei.

Le sarebbe dispiaciuto tantissimo lasciare Tom. Lei lo amava. Lui la amava. Voleva passare con lui il resto della sua vita. Ma non in quel modo.

Un pesce, quando viene pescato dal mare, e messo in un acquario, forse avrà una vita migliore; una vita in cui non gli mancherà niente. Ma allo stesso tempo non potrà mai dimenticare il mare, le sue origini, e desidererà sempre tornare a viverci.

Aveva rivisto i suoi amici. L’hanno subito fatta sentire come se non se ne fosse mai andata. Gli hanno ridato la famiglia che aveva perso un tempo. Non voleva più abbandonarli, perché erano le uniche persone che l’hanno vista crescere e sapevano tutto della sua vita.

E siccome nella vita aveva imparato a fare tutto da sola, era sicura di riuscire a superare anche questo. Sarebbe riuscita a rifarsi una vita; a trovarsi un lavoro, a trovare un appartamento dove vivere … e fin quando non ci fosse riuscita, gli amici l’avrebbero aiutata.

Volle parlarne prima con Tom, ma in realtà aveva già deciso.

La sera stessa andò in hotel. Quello stesso hotel che in tutti gli anni che ha vissuto in quella città aveva sempre reputato esclusivamente per ricchi, un posto in cui lei non avrebbe mai avuto l’opportunità di mettere piede.

E invece quelle notti le stava passando proprio lì.

Entrò in camera, e vide Tom. Il suo Tom. Lo stesso Tom che voleva abbandonare per sempre.

Gli si sedette accanto, gli prese una mano e gli disse: “E’ stato naturale per me provare subito un sentimento speciale nei tuoi confronti. E proprio allo stesso modo mi viene naturale adesso chiederti di capirmi, Tom. Io ti amo. E credo che ti amerò per sempre, e soprattutto non proverò mai questo sentimento per nessun’altra persona al mondo. Ma mi devi capire se ti dico che non voglio più tornare in Germania con voi; dopo aver rivisto la mia terra mi sono tornati in mente mille ricordi, tutto quello che ho fatto nella mia vita. Tutte le stronzate, tutti i guai che ho passato. E tutte le cose belle che c’erano … quelle cose che ho dimenticato a forza dopo la morte dei miei genitori, perché tutto si collegava a loro.

A quando mi sgridavano, a quando mi dicevano di volermi bene, a quando mi hanno insegnato tante cose e mi hanno punita per altrettante.

Ma adesso, anche grazie a te, sono riuscita ad accettare il fatto di essere orfana. E so anche di avere dei fratelli, da qualche parte in Italia. Io devo trovarli! Devo vedere se stanno bene, devo capire se hanno voglia di stare con la loro unica sorella.

Io devo ricominciare a vivere, Tom. Perché quello che ho vissuto fin’ora con voi è stato un sogno davvero stupendo, ma ora devo svegliarmi. Devo cominciare a pensare alla mia vita come ho sempre fatto; perché la vita non è uguale per tutti! Ci sono persone per le quali è più semplice, altre devono faticare di più. E io non sono il tipo di persona che lascia che il benessere venga da sé. Il benessere io me lo devo guadagnare! Altrimenti non sentirei di meritarlo! Proprio come sta accadendo adesso.

Quindi, caro Tom, amore mio … capiscimi se ti sto dicendo che preferirei restare qui. Però, allo stesso modo, voglio sapere cosa ne pensi tu, perché oramai ho imparato a fidarmi di te e so che il tuo consiglio non potrà farmi altro che bene” .

Allora Tom partì subito in quarta, e prese così tanta aria che sembrò volesse parlare come una macchina per tantissimo tempo. Poi invece, la cacciò tutta con un sospiro, e disse sottovoce: “Io ti amo. E non posso fare altro che rispettare la tua decisione, amore mio. Non posso nasconderti che mi dispiace tantissimo…”.

Furono queste le sue parole.

Quella notte, Franky e Tom si scoprirono a vicenda per la prima volta. Lei fece un’esperienza nuova, che non aveva mai fatto prima. Ma anche per lui era una cosa nuova.

Tom aveva fatto sesso molte volte, ma quello che fece con Franky quella notte non era sesso; per la prima volta nella sua vita, Tom fece l’amore.

 

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Capitolo 26
*** 25.Addio. ***


E se ci fosse un nuovo arrivato?

 

25.Addio per sempre.

 

Il mattino seguente, appena svegli, Tom e Franky si guardarono negli occhi. A entrambi scappò un sorriso; ma sia in quello della ragazza, sia in quello del rasta man, c’era un pizzico di malinconia. Non volevano lasciarsi.

Per la prima volta, Tom si trovava in una situazione che non poteva risolvere prendendo a pugni qualcuno. Di certo non poteva picchiare la sua ragazza! Aveva voglia di fare a pugni con il mondo.

Gli era persino guizzato in testa il pensiero che, se lei non voleva andare con lui, forse sarebbe potuto rimanere lui con lei.

Ma evidentemente il suo amore nei confronti della ragazza non era abbastanza forte da fargli abbandonare la bella vita che faceva, i concerti, suo fratello e i suoi migliori amici. E tutte quelle ragazze che gridavano come pazze ogni volta che durante un concerto si toglieva la maglietta!

Non avrebbe mai abbandonato tutto questo per una ragazza.

Nel pomeriggio avrebbero dovuto riprendere il viaggio. Erano già tutti pronti, e le valigie erano già state caricate sul bus dei Tokio Hotel.

Erano tutti sotto che davano gli ultimi saluti a Franky, con le lacrime agli occhi, negli ultimi tentativi di farla partire con loro. Ma invanamente.

Tom invece, al contrario degli altri, era già al suo posto nel bus. Aveva la testa poggiata al finestrino e le cuffiette nelle orecchie. Ancora mille pensieri gli giravano in testa. Così tanti, che gli era cresciuto dentro un odio nei confronti di quella ragazza tale da non volerla neanche salutare.

È proprio vero che l’amore può trasformarsi in odio molto facilmente. E si trasforma proprio quando l’amore non può sopportare una situazione, perché il cuore gli faceva così male da sfogarsi in questo modo.

Intanto gli altri salirono. Lei era lì, lo fissava. Non diceva una parola.

L’autobus partì, e Bill faceva lo scemo: si era messo all’ultimo posto e sventolava un fazzoletto dal finestrino posteriore, come nei film antichi, per salutare la sua amica.

Rimase stupito … perché proprio mentre faceva ciò per farla ridere, lei cominciò a piangere. Tutt’un tratto si mise a correre.

Correva così veloce che riuscì a raggiungere l’autobus!

Esattamente nello stesso istante, Tom scattò in piedi e gridò forte all’autista di fermarsi immediatamente e di aprire le porte!

E così fece l’uomo, un po’ impaurito da quel ragazzo così tanto alterato.

Appena l’autobus si fermò, Tom scese e si mise a correre incontro alla sua Franky, che stava facendo lo stesso.

Si abbracciarono. Poi si baciarono. Un lungo bacio appassionato.

Non volevano più lasciarsi, e il resto del gruppo, compreso il manager, scoppiarono a piangere commossi.

Poi, dopo almeno venti minuti di coccole, Tom prese tra le mani il viso di Franky, le sfiorò il naso con il suo, e le disse: “Scusami! Mi sono lasciato prendere dall’orgoglio e ho lasciato fottere ciò che per me è davvero importante! Perché tu sei molto più importante di qualsiasi altra cosa! Non voglio lasciarti!”.

Franky non gli lasciò nemmeno terminare la frase che cominciò a urlare come una pazza: “Ho commesso un errore grandissimo! Mi sono lasciata prendere dai ricordi del passato e ho pensato fosse quella la mia strada. Ma il passato è passato e si lascia alle spalle. Sei tu il mio presente!”.

Alla fine Tom voleva rimanere a Potenza con Franky. Ma Franky voleva partire con Tom e tornare in Germania! E cominciò un’accesa discussione … sembravano già marito e moglie. E chi li avrebbe separati più a quei due!

Cari lettori, vi dico solo una cosa: vissero per sempre insieme, felici proprio come desideravano entrambi.

Come? Beh, questa è un’altra storia.

… Volete saperla? Allora sta sera, quando vi metterete a letto, prima di addormentarvi, pensateci un po’ su. Secondo me lo conoscete benissimo il finale!

Addio!

 

 

 

 

Francesca Sileo

 

 

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