Love the way you make me feel.

di Distanceiwon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** New home, New life. ***
Capitolo 2: *** Just a joke. ***
Capitolo 3: *** New school, Same shit. ***
Capitolo 4: *** Hunger Games ***
Capitolo 5: *** I think we should have sex, you know? ***
Capitolo 6: *** Spin the Bottle. ***
Capitolo 7: *** I've missed you. ***
Capitolo 8: *** Let me cry. ***
Capitolo 9: *** I've lost my balance. ***
Capitolo 10: *** I'm burning. ***
Capitolo 11: *** Let me love you like you want to be loved. ***
Capitolo 12: *** I love you too. ***
Capitolo 13: *** You're mine. ***
Capitolo 14: *** My heart beats for you. ***
Capitolo 15: *** You've lost me. ***
Capitolo 16: *** Forget. ***
Capitolo 17: *** Why did you do that? ***
Capitolo 18: *** I'm ready. ***
Capitolo 19: *** I'm in love with you. ***
Capitolo 20: *** Ti Amare. ***
Capitolo 21: *** Sexy little monkey. ***
Capitolo 22: *** Secrets ***
Capitolo 23: *** Don't tuch her! ***
Capitolo 24: *** I need you tonight. ***
Capitolo 25: *** Just me and you. ***



Capitolo 1
*** New home, New life. ***


Eccomi qui, appena atterrata a Londra dopo un viaggio abbastanza turbolento, e per viaggio intendo la mia vita, sia chiaro.
Piacere, April Baker, 18 anni appena compiuti, sono una ragazza come tante: abbastanza alta, ne' troppo magra e neanche troppo grassa, una via di mezzo tra Adele e Cara Delevigne, ho reso l' idea. Comunque, continuiamo: viso pulito, lunghi capelli castani a cui non riesco mai a dare una forma e occhi di un azzurro da far invidia all'Oceano. Si un oceano inquinato.
Avete presente quando vi dicono: - Ma non è vero, gli occhi marroni sono bellissimi! Sono espressivi! - Mi spiegate che ci trovate negli occhi marroni? A me viene in mente solo una cosa, ma tralasciamo.
Sono una ragazza estroversa, dico cio' che penso e non mi faccio problemi, sta a voi decidere se vederlo come pregio o difetto. Ho imparato a fregarmene dei problemi dal momento in cui ho iniziato ad averne.
Qualche mese fa i miei genitori sono morti in un incidente aereo, e non ho ancora superato la cosa, ed è per questo che sono venuta qui dall'Italia.
Mia madre prima che mi lasciasse si teneva in contatto con questa sua amica di Londra, Anne, se non sbaglio, cosi' quando lei è venuta a sapere della mia solitudine si è offerta di ospitarmi a casa sua. Che donna dolce.



- April! - mi sentii chiamare, risvegliandomi dal mio stato di trance.
Mi girai e vidi una donna, minuta, non molto alta, con una gran sorriso.
( Dev'essere Anne, pensai. )
- Anne, giusto? Piacere di conoscerla. - le dissi cordiale.
- Oh, chiamami pure Annie, tesoro e dammi del tu! - mi rispose sorridendomi.
Esatto, era dolce come immaginavo. La vidi sollevare i bagagli e portarli verso l'auto, così le diedi una mano.


Il tragitto in macchina fu breve, e quando scesi mi ritrovai davanti ad una casa molto carina e diversa da quelle italiane. Mi erano sempre piaciute.
Anne mi accompagnò all'ingresso, e quando apri' la porta mi poggio' una mano sulla spalla, come per infondermi coraggio.
Era grande e molto spaziosa, accogliente e sapeva di casa.
Anne vide che ero in perlustrazione, e si mise a ridere.
- Allora, come ti sembra la nuova casa? - mi chiese Anne, sorridendomi sul divano.
- È davvero molto bella, ti ringrazio davvero per...tutto - dissi concludendo la frase, facendomi subito seria, incapace di sostenere il suo sguardo per via delle lacrime, che ormai m'impedivano la visuale.
- Non dirlo neanche per scherzo tesoro. I tuoi genitori ci saranno sempre ricordalo. Se hai bisogno di sfogarti, noi ci siamo. - mi disse, notando il mio sbalzo d'umore.
Noi? Avevo sentito un NOI o sono io che ho bisogno di Amplifon? In quel momento ero talmente scossa che non ci diedi peso.
- Ora non mi va di parlarne, Anne. Vorrei solo riposare. - le dissi, forse troppo fredda.
- Certo, capisco. Prima stanza a destra salite le scale. - mi sorrise lei.
Dopo averla ringraziata salii le scale su indicazione, ed eccola li. Era davvero grande, ma non capii il perché dei due letti. Non feci in tempo a formulare un'ipotesi sensata che cacciai un urlo.
- E tu chi sei?! -

- Oh, è un piacere anche per me conoscerti tesoro! Comunque sono Harry. - rispose il ragazzo riccio, mezzo nudo (perché è giusto dirlo), con una faccia da schiaffi.

Beh cara April, fossi in te starei attenta: mi sa che sei finita nella casa sbagliata.






-SPAZIO AUTRICE-
Heeeeeeeylooooo Everyoneeeee!!
Ci tengo a dire che questa è la mia prima storia, quindi se avete consigli, richieste o domande vi prego di recenserire almeno so cosa ne pensate!
Mi piacerebbe davvero se esprimeste il vostro parere!
Beh, spero di avervi incuriosite abbastanza!
Ci vediamo al prossimo capitolo,
love you loads!
Otty xx

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Capitolo 2
*** Just a joke. ***


Non pensavo di aver urlato così forte, ma lo è stato abbastanza da far precipitare Anne nella, ormai non sono più sicura se dirlo, mia stanza.

ANNE'S POV.

- April! Ti sei fatta mal..oh - dissi accorgendomi solo in quel momento della presenza di mio figlio.
Vedendola spaesata decisi di spiegarle come stavano le cose.
- April, tesoro, lui è mio figlio, Harry. Harry..beh lei è April, la ragazza di cui ti parlavo. - lei strabuzzò gli occhi appena udì le mie parole per poi voltarsi verso Harry.
- Mi hai detto tante cose su di lei, ma non che fosse matta. Era un dettaglio importante, mamma. - disse Harry guardandomi, venendo poi fulminato da lei.
- Che c'è? Mai visto un ragazzo nudo prima d'ora, bellezza? - le chiese Harry con un sorrisino sghembo, venendo poi zittito da me.

April, che forse si era soffermata un pò troppo sul suo corpo, abbassò lo sguardo mentre le sue guance si tingevano di porpora, cosa che non sfuggì ad Harry, che rise compiaciuto.
Non ero sicura di ciò che stavo per fare, ma a questo punto mi sembrava l'unica soluzione: mi fidavo di April, era di Harry che mi preoccupavo.


HARRY'S POV.

Sapevo bene cos'avesse in mente mia madre, l'avevo capito nel momento in cui April era entrata quì, solo che speravo non lo facesse.
Ci guardò un secondo prima di riprendere a parlare.
- Bene, April da domani inizierai la scuola e dato che non conosci ancora nessuno Harry sarà più che felice di farti da spalla. Oh, e condividerete questa stanza, quindi approfittatene per conoscervi meglio. Ci vediamo a cena! - concluse il tutto molto velocemente, com'era solita a fare quando non erano ammesse repliche e ci lasciò con un sorriso sulle labbra prima di scendere.
Guardai April che fissava il punto dove mia madre era scomparsa poco prima con occhi persi, così mi soffermai a guardarla:
minuta, grandi occhi marroni, leggermente truccata, capelli sciolti sulle spalle, una piccola bocca a cuoricino e curve giuste nei punti giusti.
"Niente male" pensai fissandola.
Sentendosi osservata, finalmente April mi guardò, prima di alzarsi in piedi e puntare un dito contro di me.

- Allora Styles, mettiamo le cose ben in chiaro: - mi disse puntando il dito contro il mio petto con aria fin troppo sicura per i miei gusti.
- punto 1) il bagno è anche mio, quindi dobbiamo fare un prospetto per i turni,
  punto 2)  non ho intenzione di rivederti mezzo nudo, quin.. - scoppiai a ridere interrompendola.
- Giusto, preferiresti vedermi completamente nudo, così bruciamo le tappe. Hai fretta, bimba? - le dissi continuando a ridere, mentre lei m'inceneriva con le guance a fuoco.
- Preferirei insegnare l'Aramaico ad un polpo dumbo piuttosto che perdere il mio tempo con te, credimi. E comunque la mia lista non era finita - mi disse con un sorrisetto beffardo.
- punto 3) niente sesso, orge o alcun tipo di sette sataniche in mia presenza, assenza o compresenza. Sono stata abbastanza chiara a riguardo? - mi disse gesticolando.
Strabuzzai gli occhi pensando di aver capito male, ma la sua espressione mi confermò il contrario. Vuole giocare? Allora giochiamo.


APRIL'S POV.

Lo vidi avvicinarsi a me con passo deciso, così iniziai ad indietreggiare cercando di mostrarmi sicura, ma ad un certo punto lo vidi sorridere compiaciuto. Minchia ridi?!
Un tonfo sordo, la perete fredda dietro di me: ero in trappola.
Entrai nel panico mentre lui accorciava le distanze, finchè non lo trovai a pochi centimetri dal mio viso.
Sentivo il suo respiro sul mio collo, e questo non mi aiutava per niente.

- Quindi, dato che la camera ora è NOSTRA, anche tu dovrai attenerti al regolamento. - mi disse soffiando sul mio collo.
Dovevo? Si.  L'avrei fatto? Non ne sono così sicura. No, l'avrei fatto e lui avrebbe perso quindi tanto vale mettere in gioco qualcosa.
- Ci sto, Styles. - dissi poco distante dal suo viso - Ma... -
- Ma? - chiese lui curioso, spingendo il mio corpo tra lui e il muro.
- Ma chi infrangerà le regole per primo, avrà una penitenza scelta dall'altro. - gli dissi sicura, pensando di scoraggiarlo, ma ciò invece lo fece eccitare ulteriormente.
- Non ci sono limiti? - mi chiese sul mio collo.
Allora capii di essere fregata, e che avrei dovuto tener chiuso quel forno che ho al posto della bocca. - Nessun limite. - gli dissi a disagio, cosa che notò.
- Interessante - disse allora, mordendomi il lobo facendomi sussultare.
- Se tu perdi, verrai a letto con me. - mi disse fissandomi negli occhi, facendo spuntare due fossette ai lati della bocca per via dell'espressione che assunse la mia faccia.
Rimasi paralizzata. No, non potevo decisamente perdere. Non sarei mai stata il suo premio. Ma chi prendo in giro, perchè farsi tanti problemi?  Tanto sarà lui a perdere.
- Ma se tu perd... - non riuscii a concludere la frase nel momento in cui le sue labbra si posarono sulle mie. Fu così veloce che quasi non me ne resi conto.
Si girò e iniziò a dirigersi verso la porta - Tesoro, non contarla nemmeno come ipotesi, io non perdo mai. -  mi disse prima di farmi l'occhiolino ed andarsene di sotto.


Grande, sei qui da neanche due ore e hai già fatto un casino. "E il premio Mongolino d'Oro va ad April Baker!" Bel lavoro, devo esserne fiera.
Tra tutti i tipi di ragazzi una scimmia coi boccoli dovevo trovare? Ma fai sul serio? Sarà un lunga convivenza, a meno che non lo scaraventi giù dal balcone mentre dorme. Guarda il lato positivo: siamo al secondo piano, si farebbe un bel volo e i ricci gli attutirebbero la caduta. Non è da escludere come cosa.
Mentre meditavo sulle possibili fini per disfarmi di quel coso, decisi di andarmi a fare una doccia rillassante, così portai i miei vestiti in bagno e iniziai a spogliarmi.
Stavo per togliermi l'intimo quando Harry apre la porta di sorpresa facendomi urlare dallo spavento.
Lui tutt'altro, sembrò divertito da quella situzione, ed un sorriso perverso si allargò sul suo volto quando fece correre i suoi occhi su e giù sul mio corpo mezzo nudo.
- Ora siamo pari. - mi disse ridendo mentre lo sbattevo fuori.
- Non provarci mai più, Styles! - gli urlai in imbarazzo, con le guance a fuoco.


Quando uscii dal bagno, con mia grande sorpresa, lui era disteso sul letto e non appena mi vide si mise a sedere.
Avevo i suoi occhi addosso, li sentivo perforare la mia pelle, così non lo guardai di proposito, sapevo che lo alterava il fatto che qualcuno non gli desse attenzioni.
- Fallo di nuovo, e tua madre avrà dei dubbi sull'aver partorito Harry o una Harriet. - gli dissi minacciandolo, voltandomi finalmente verso di lui.
Lui uscì dalla stanza ridendo, prima di sbucare dietro la porta di nuovo.
Fece qualche passo - Ah, comunque.. - mi guardò con fare indifferente ed io mi voltai - Bel culo, Baker. - disse prima di sparire.
- Fottiti, Styles. - gli urlai.










-SPAZIO AUTRICE- Heyylooooo bellezze!! Ho appena iniziato questa storia e ho parecchie idee per la testa. Sono felice di avervi incuriosite e ringrazio tutte quelle che hanno recensito e inserito la storia tra i preferiti! Se avete domande, idee o altro scrivetemi e ditemi cosa ne pensate!! Curiosità personale: chi di voi andrà il 29 a San Siro?? (: Detto questo mi dileguo, BUONA LETTURA! Ottavia xx

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Capitolo 3
*** New school, Same shit. ***


- Beeeep Beeeep Beeeeep - Una volta, due volte, alla terza la scaraventai giù dal comò.
Fantastico, l'oggetto più odiato al mondo era tornato ad assillarmi: la sveglia. Andiamo, trovatemi un povero cristo che sopporta quel rumore!
Puntai gli occhi sul soffitto, per poi voltarmi verso quell'essere che emise un grugnito dovuto al frastuono di poco prima, girandosi dall'altro lato: - Animale. - pensai.
Rimasi a fissarlo per un po', ripensando alla sera precedente.
Anne aveva preparato la cena che, con mio grande stupore, era stata ottima. Sapete come sono gli inglesi, no? Diciamo che loro e la pasta non vanno molto d'accordo.
Quell'idiota di Harry invece non mi stupì affatto quando durante la cena tentò di far salire la sua mano su per la mia coscia, al momento scoperta per via dei miei shorts.
Diedi un calcio sotto al tavolo per il gesto inaspettato, cosa che non passò inosservata ad Anne che chiese spiegazioni.
Un crampo mi sembrò la scusa più valida al momento, dato che stavo fulminando Harry che per poco non cadeva dalla sedia dal ridere.
Voglio vedere se riderai ancora quando taglierò quel pezzo di carne superflua che si trova occasionalmente tra le tue gambe!


Ad un certo punto mi cadde lo sguardo a terra, dove si trovava la sveglia: 7.40.
- Cazzo. - dissi, fiondandomi fuori dalle coperte e correndo in bagno per cercare di sembrare presentabile almeno per oggi.
Lavai la faccia, un velo di trucco e una spazzolata veloce a quell'ammasso senza forma che avevo in testa. Uscii dal bagno e corsi in camera, dove trovai un Harry ancora nel mondo degli unicorni e dei cavallini rosa, così decisi di aprire l'armadio e vestirmi prima che si svegliasse. Non avrebbe rivisto lo spogliarello di ieri.
Mentre cercavo nell'armadio, optai per un cardigan blu extra large che mi arrivava fino a metà coscia, dato che non indossavo gli shorts del pigiama. Ora mancavano i jeans.


-HARRY'S POV.-

Mi ero svegliato da poco quando, sentendo rumori strani e non vedendo April nel letto, scostai leggermente il lenzuolo per vedere dove fosse.
Era in piedi davanti all'armadio senza pantaloncini e solo con un maglione extra large addosso: mi stava provocando forse?
- Te l'ho già detto che hai un bel culo, Baker? - le dissi con voce roca, facendola sussulare per lo spavento.
Lei si voltò di scatto verso di me, lanciandomi un cuscino che prontamente deviai con molta facilità.
- Oh Buon Giorno anche a te, piccola. Alzata dalla parte sbagliata del letto? - le chiesi, sorridendole.
- Vaffanculo. - disse lei fulminandomi, facendomi ridere. - Cos'è? Sei in quei giorni? - le chiesi avvicinandomi e cingendole i fianchi da dietro.
Abbassò lo sguardo per l'imbarazzo. BINGO.
Era a dir poco esilarante come cosa, amavo vederla arrossire e mi piaceva ancor di più se era a causa mia.
Così decisi di alzarmi, avvicinandomi a lei che era correva per la stanza, raccogliendo le cose per la scuola.
LA SCUOLA, CAZZO.
Mi precipitai in bagno prendendo un paio di boxer puliti sotto lo sguardo stravolto di April, che nel frattempo si era temporaneamente calmata, sedendosi sul letto.
Una volta vestito, uscii dal bagno scostandomi i capelli davanti ad April, che mi guardò prima di alzarsi.
Scendemmo insieme le scale, e salutammo Anne che lasciò ad entrambi un bacio sulla guancia. Le volevo bene, amavo quella donna.
Una volta fuori casa, misi in moto la  mia Range Rover ed April si mise al posto del passeggero. La guardai come il giorno precedente: era così semplice, pulita, così April.
Sobbalzai sul sedile nel momento in cui qualcuno ci strombazzò dietro: era verde. April sorrise divertita, mentre io conversavo a gesti con il simpaticone della vettura dietro.


-APRIL'S POV.-

Arrivati fuori da scuola mi sentii male, ora sarebbe ricominciato l'incubo.
Harry mi sorrise incoraggiante, mentre camminava al mio fianco. Era una mia impressione o tutti ci stavano guardando? Iniziamo bene.
Mi accompagnò in corridoio mostrandomi il mio armadietto, e ad un certo punto sentii delle voci maschili salutare Harry.

- Amico, da quanto tempo!? Come stai? - gli chiese un biondino dagli occhi azzurri e con uno strano accento. Irlandese, forse?
- Non ti abbiamo visto alla festa della Smith, non sai cosa ti sei perso! Ragazze ovunque, ti saresti divertito cred... e questa bellezza chi è? Non ce la presenti, Harry? -
gli disse il ragazzo moro indicandomi sorridendo. Aveva un sorriso bellissimo, messo in risalto dalla sua pelle ambrata.
Mi risvegliai dal mio stato di trance, sentendomi in imbarazzo con sei paia di occhi puntati addosso.
Harry lo squadrò male, cingendo un braccio alla mia vita. - Ragazzi, lei è April. April, loro sono Niall - disse indicando il biondino che mi sorrise dolce,
 - e questo coglione è Zayn. - disse puntando il dito contro il moro che gli fece il verso facendomi ridere. Era buffo, ed incredibilmente attraente.
- Oh quella April! Harry ci ha tanto parlato di te! - mi disse con un sorriso a 32 denti Niall, ricevendosi una gomitata da parte di Harry.
Cambiai discorso chiedendo ai ragazzi di accompagnarmi in classe e scoprii che io e Zayn avevamo parecchie ore in comune, cosa che fece innervosire leggermente Harry.
- Beh ragazzi, io andrei in classe. April, vieni con me? - mi chiese gentilmente Zayn, così accettai annuendo quando mi chiese di tenergli il posto accanto al mio.
- Vi accompagno, se non disturbo. - aggiunse Harry visibilmente alterato.
 Ma che voleva adesso?


Arrivata in classe, salutaii Harry che prima di andarsene prese Zayn da parte dicendogli qualcosa, così mi guardai un po' intorno.
Approfittai dell'assenza del prof per scrutare la classe, e scegliendo il banco migliore all'ultima fila. Mi sedetti, quando notai una ragazza sorridermi mentre si avvicinava al mio banco. Era molto carina, lunghi capelli marroni, e due occhi penetranti color nocciola.
- Hey - mi disse sedendosi accanto a me - mi chiamo Carmen, tu devi essere l'Italiana giusto? - mi chiese sorridendo.
sorrisi alla sua domanda - Esatto! April - le tesi la mano - Piacere di conoscerti. - le dissi tendendole la mano che subito strinse.
Incominciammo a parlare del più e del meno, come se ci conoscessimo da una vita e la cosa mi mise di buon umore.
- Se ti va potresti venire a casa mia uno di questi giorni, questo è il mio numero. - mi disse porgendomi un fogliettino.
- Mi sembra un'ottima idea, ecco il mio numero. Grazie per l'invito! - le risposi salvandomi il suo numero in rubrica.


In quel momento entò Zayn, che si avvicinò al mio banco - Hey bimba, ti lascio 3 secondi e già mi tradisci? - mi chiese con il faccino da cucciolo, cercando di non ridere.
Inizia a ridere, mentre Carmen mi salutava tornando al suo posto e lasciando libero quello di Zayn, che si mise accanto a me.
- Niente male come primo giorno - pensai, prima che entrasse il professore facendomi ricredere su ciò che avevo detto.
 
8.05 che ore sono?

9.30 che strazio.

10.00 ma finirà mai sta tortura?

11. 45 manca poco? Un miraggio forse?

11.59  fottuta campanella sei odiosa quando fai così.

12.00
DRRRIIIIIIIINNNNNN

Ahh, dolce suono per le mie orecchie. LA FINE DEL SUPPLIZIO! A confronto con la sveglia, questo era un canto paradisiaco. Molto simili, ma così diversi.
Io e Zayn uscimmo insieme, e con mia grande sorpresa trovai Harry fuori dall'aula ad aspettarmi che non appena ci vide insieme fece una smorfia di disgusto.
Non mi salutò nemmeno, anzi, si girò dal lato opposto raggiungendo la sua macchina. Colta alla sprovvista, diedi un abbraccio a Carmen, salutai svelta Zayn e cominciai a correre verso di lui.
Quando salii in macchina lo guardai per chiedergli spiegazioni sul suo comportamento, ma lui non mi degnò di uno sguardo e mise in moto.
Il viaggio verso casa fu imbarazzante, io guardavo fuori dal finestrino arrabbiata per il suo comportamento e lui non fiatava.
Quando arrivammo nel vialetto lui scese e sbattè la portiera per poi entrare in casa. Io rimasi li fuori come un'idiota. - Ma che ho fatto? - pensai.
Entrai in casa e salii le scale entrando in camera nostra, ma lui evidentemente si stava facendo una doccia, così mi distesi sul letto a pensare.
Era colpa mia? Che avevo fatto? No, non avevo fatto proprio nulla quindi non aveva il diritto di comportarsi così con me.
Ad un certo punto una rabbia improvvisa mi assalì, mi alzai di scatto ed entrai in bagno come lui il giorno prima.

- Ma si può sapere che diavolo ti prende?! - gli urlai contro, vedendo la sua faccia scaldarsi.










-SPAZIO AUTRICE-
Ciaoooo a tutte bellezze!
Non chiedetemi come, ma riesco ad aggiornare molto velocemente!
Bene, sono molto ispirata quindi spero che la storia vi sorprenda ogni giorno di più.
Come sempre, se avete domande, richieste, dubbi oppure volete solo parlare, lasciatemi qualche recensione.
Non vorrei sembrare una ricattatrice, ma vorrei trovarne qualcuna almeno per sapere se vale la pena continuare a scrivere.
Detto questo, mi dileguo!
Alla prossima, love ya

Otty xx














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Capitolo 4
*** Hunger Games ***


-HARRY'S POV.-

- Ma si può sapere che diavolo ti prende?! -  urlò lei facendo sbattere la porta del bagno. Che avevo io? Ma questa sta dando di matto.
- Che diavolo mi prende?! Rinfrescami la memoria: Ah, certo ora sono io quello che si è quasi scopato uno sconosciuto il primo giorno di scuola, vero?! -  le urlai con lo stesso tono che aveva usato con me dopo aver gettato la maglia a terra.
La sua faccia assunse un'espressione sconvolta - Ma di cosa ti fai la mattina?! Crack? - mi disse spostando i capelli con una mano con fare nervoso, puntando gli occhi sul mio corpo.

- Mi ha soltanto aiutata ad ambientarmi, essendo il mio primo giorno, cosa che avresti dovuto fare tu, come promesso. - mi disse delusa.
- ma evidentemente il culo parlante di Miss ho le tette rifatte e tu no biondona ossigenata era più interessante di me. - aggiunse sottovoce, come un bisbiglio.
Ho sentito bene? Era un accenno di gelosia questo?
Mi avvicinai a lei, intrappolandola al muro con il mio corpo, mentre lei cercava di allontanarmi senza alcun risultato. I giochi sono ancora aperti.
- Detto tra noi, - le dissi avvicinando il viso al suo collo - il tuo è molto meglio, credimi. - la sentii rabbrividire quando spinsi il bacino contro il suo.


-APRIL'S POV. -

Rabbrividii nel sentire il suo bacino contro il mio. Non andava decisamente bene.
Facevo fatica a pensare in quello stato, ma ad un tratto mi illuminai: voleva vincere. Stava facendo tutto questo per farmi cedere. - Furbo - pensai.
Oh no, se pensava che sarei caduta ai suoi piedi così in fretta come metà scuola ha sbagliato a capire, così decisi di giocare sporco anch'io.
Mi avvicinai al suo collo mordendolo leggermente, con suo grande stupore. Ma è così cretino?
- Sai che differenza c'è tra me e le ragazze della scuola? - gli chiesi retorica vicino al suo orecchio. Lo sentii mugolare qualcosa di insensato.
- Io ho ancora la sorella e me la tengo stretta, a loro l'hai rubata tu. - gli dissi facendolo ridere. Ero così buffa? Non ci trovo nulla di divertente io.
- Invidiosa? Tranquilla, c'è un altro furto in programma. - mi disse ridendo ancora, non so se per la mia espressione o per la sua battuta squallida.
- Sogna, sogna Styles. - gli risposi, quando lui mi si piazzò davanti tendendomi la mano a mò di patto.
- Ci tengo a dirti una cosa: - mi avvertì con un sorrisetto sulle labbra - io non perdo mai, perciò prepara un completino sexy, piccola. - mi disse facendomi l'occhiolino, scuotendomi la mano davanti.
Lo guardai schifata, prima di afferrarla - Felici Hunger Games - disse teatrale, - e possa la fortuna essere sempre a vostro favore! - conclusi ridendo. Idiota.
Se ne andò sghignazzando ancora, lasciandomi da sola nel bagno. - In che cosa ti sei cacciata, April? - domandai a me stessa, leggermente spaventata.


Mi stesi sul letto quando vidi il cellulare illuminarsi sul comodino.

" Hey piccola, mi chiedevo se ti andava di studiare insieme per il test di Fisica? xx "
  - Zayn

Rimasi un po' perplessa e rilessi più volte il messaggio. Come aveva il mio numero? Non importa. - Perchè no? Sarà divertente. - pensai.

" Hey, per me va bene! Solo, non sai dove abito. xx "
- April

Digitai quelle parole velocemente, attendendo una risposta che non tardò ad arrivare.

" Ti ricordo che abiti con Harry, scema! Vuoi che non sappia dove abita il mio migliore amico? Dammi 2 minuti. (: x "
- Zayn

Oops. - Che cretina. - urlai sbattendomi una mano sulla fronte. Poi pensai alle sue parole, e comparve un sorriso sul mio volto mentre riguardavo il suo messaggio.
Infilai un paio di shorts e diedi una passata di trucco. Bene, Che i giochi abbiano inizio!
- Preparati al pomeriggio peggiore della tua vita, Styles. - dissi tra me e me scendendo le scale due gradini alla volta.

Attraversai il soggiorno, trovando Harry svaccato sul divano a guardarsi Spongebob - Che uomo. - gli dissi sarcastica, mentre lui mi faceva il verso visibilmente offeso per poi guardarmi il culo per via dei pantaloncini abbastanza corti. - Guarda il culo di Spongebob, non il mio. - gli dissi sedendomi sul divano.
- Non ce l'ha, è una spugna! Ti facevo più intelligente sai? - mi disse nel momento in cui qualcuno suonò alla porta.
Mi alzai di scatto, forse troppo velocemente perchè Harry mi guardò con un'espressione indecifrabile. Oh, ci sarà da divertirsi.
Presi un respiro profondo e aprii la porta trovandomi davanti il moro - Hey Zayn! - gli dissi raggiante, vedendo Harry dietro di me spegnere la tv.
- Ciao piccola! E' stata un'impresa trovare casa tua, sai? - mi disse ironico baciandomi la guancia, facendomi ridere.


-HARRY'S POV.-

Zayn.
April.
A casa mia. Nostra.
Bacio.
Lasciatemi assimilare il tutto.

- Che ci fai quì? Dovevamo vederci domani. - gli chiesi brusco, interrompendo le loro effusioni "amorose".
Si voltarono verso di me e vidi April sorridere sotto i baffi - L'ha fatto apposta, sta stronza. Vuole provocarmi? Beh, non ci riuscirai facilmente. - pensai.
- Lo so amico, ma April e io abbiamo un test tra due giorni, e ho pensato di studiare insieme a lei. - mi rispose con un luccichio negli occhi, sorridendole alla fine.
Un test? Libri? Zayn Malik e il verbo studiare non starebbero nella stessa frase neanche tra cent'anni, parliamoci chiaro.
So cos'aveva in mentre, e studiare era l'ultimo dei suoi pensieri, credetemi.

- Fantastico, perchè ho un test anch'io! Non vi dispiacerà se mi unisco a voi, vero? - chiesi soddisfatto, guardando entrambi con un sorriso sulle labbra.





Hiiiii Everyooneeeee!!
Alllooooora, che ve ne pare di questi Hunger Games? Vedremo cosa succederà.
Innanzitutto vorrei ringraziare chi continua a recensire e a leggere la storia, mi fa davvero piacere!
Ora, avrei una domanda per voi:
Voi come la immaginate April? Quale attrice potrebbe impersonarla secondo voi? Io ne ho una vaga idea, ma voglio sentire la vostra opinione.
Mi piacerebbe vedere sempre qualche recensione o commento, per sapere se continuare o meno.
Ora mi dileguo, baciii
Otty xx












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Capitolo 5
*** I think we should have sex, you know? ***


-APRIL'S POV.-

- Fantastico, perchè ho un test anch'io! Non vi dispiacerà se mi unisco a voi, vero? - disse sorridendomi con quella faccia da culo.
L'aveva fatto. Non ci posso credere.
Zayn mi guardò come per chiedermi il consenso. Ora vi chiedo, avete presente quando si dice "Ti sta uccidendo con lo sguardo"? Ecco, perchè era esattamente il modo in cui stavo guardando Harry. Ho reso l'idea?

- Beh, credo si possa fare... - dissi ad entrambi, mentre sul volto di Harry comparve un ghigno. Oh ma vaffanculo, Styles.

Salimmo in camera mia (nostra, odio questo piccolo particolare) e mentre io presi posto sul mio letto, Zayn si sedette su quello di Haz. Haz? Non importa.
- Ehm, Zayn...io mi sposterei fossi in te. Sai, non si può mai sapere quanti liquidi si siano dispersi su quelle lenzuola. - gli dissi con ironia, tanto da far ridere Zayn mentre Harry ci guardava male. Mi guardava male.
- Haz, piccolo mio, da quando in qua fai queste cose?! Mi sembra solo ieri quando guardavi Spongi! - urlò Zayn all'amico con la voce di una nonnina con un cucchiaio incastrato in gola.
- Forse perchè era ieri, Idiota. Spongi non me lo toccare, lui è il mio mentore. - gli rispose il riccio sedendosi sul mio letto. SUL MIO LETTO. MIO.
- Scusa non mi sembra di aver detto "Oh Harry, vieni pure qui e occupa metà del mio letto!"? - gli chiesi con una punta di acidità.
Si avvicinò a me come se Zayn non ci fosse - Se preferisci possiamo andare nel mio e contribuire all'accumulo dei liquidi. - mi disse prima che Zayn fece un finto colpo di tosse che fece girare entrambi.
- Bene, io direi di iniziare da pagina 5 - disse lui visibilmente imbarazzato.
- Primo argomento? - chiese Harry non avendo il libro sotto mano.
Oh, fantastico! Ora pure la fisica mi si rivoltava contro - Attrazione Fisica - risposi io, molto velocemente.
- Perfetto, so tutto sull'arg.. - disse Harry prima di essere interrotto dalla suoneria del cellulare di Zayn, che lo prese per rispondere.
- Oh ciao Carmen - disse. Conosceva Carmen? - si, cavolo mi sono dimenticato! Dammi 10 minuti e sono da te. - concluse poi attaccando il telefono. GRANDE.
- Scusate ragazzi, mi sono dimenticato di dover andare da mia sorella, spero non vi dispiaccia. - disse Zayn mentre lo accompagnavamo alla porta.
- e poi, mi sembra che Harry sia preparato sull'argomento, quindi puoi darle una mano tu amico? - aggiunse poi, guardando Harry sorridente. Oh, no grazie.
- Non preoccuparti, le insegnerò qualche cosa nuova. - disse Harry salutandolo e chiudendo la porta alle mie spalle. Merda.

Salii in camera velocemente, appoggiandomi alla testiera del letto per stare più comoda con i libri in grembo quando sentii qualcuno entrare in camera.
Lo vidi sedersi sul mio letto per poi avvicinare la mano al mio viso rimettendo quel ciuffo ribelle dietro il mio orecchio caduto per via della testa china.  April, respira.
Appoggiò una mano sulla mia guancia puntando l'indice sotto il mio mento, per far sì che lo guadassi negli occhi. Non volevo, sapevo che avrebbe vinto.
La distanza tra noi era assurda e sentivo il suo respiro sulle labbra - ..Senti coso, dobbiamo studiar - non riuscii a terminare la frase perchè le parole mi morirono in bocca.
L'avevo fatto. Aveva alzato il mio mento, ed ora ero persa in quegli occhi.
Cercai di allontanarlo posando una mano sul suo petto, ma non ci riuscivo. O non volevo.

- Devi dirlo adesso se vuoi che mi fermi... - disse avvicinandosi alle mie labbra, sfiorandole quasi. E adesso?
Iniziai a fissare le sue labbra e quello non era un buon segno - ..io..n.. - riuscii a dire prima che le sue labbra si posarono sulle mie.


-HARRY'S POV.-

Le sue labbra erano così morbide come immaginavo. Sì, perchè a volte m'incantavo a fissare le sue labbra mentre parlava, per poi ricevere una sberla perchè la cosa la innervosiva.
Non so cosa stavo facendo, ma credetemi il gioco era l'ultimo dei miei pensieri adesso.
La feci alzare, e la portai a cavalcioni sulle mie gambe senza smettere di baciarla. Quelle labbra erano la mia rovina. Lei era la mia rovina.
Volevo maggior contatto, così cercai di intensificare il bacio chiedendole l'accesso passando la lingua sul suo labbro inferiore, che mi diede dopo qualche secondo.
Le nostre lingue si cercavano, mentre lei mise le mani tra i miei ricci tirandoli facendomi gemere nella sua bocca. Amavo quando lo faceva.
La tirai pù vicina a me infilando una mano sotto la sua canottiera e la sentii rabbrividire sotto il mio tocco. Sorrisi sulle sue labbra.
- Hai freddo? - le chiesi staccando le mie labbra dalle sue, con un ghigno per poi riaccanirmi su di esse.
Mi tirò i ricci ancor di più come risposta, sapevo che i suoi brividi erano dovuti ad altro.

Capii che non ce l'avrei fatta per molto sentendo i miei boxer farsi troppo stretti, così la spinsi sul letto mettendomi sopra di lei.
Ci staccammo per prendere fiato, e ne approfittai per guardarla in quegli occhi color nocciola. Passarono minuti, ore, giorni non ne ho idea, ma fu lei a risvegliarmi dandomi un bacio leggero sulle labbra. Un bacio dolce, casto, niente a che vedere con quelli dati poco fa.

- Ragazzi, sono a casa! - urlò Anne sbattendo la porta. April mi guardò con il terrore negli occhi, e ci allontanammo immediatamente sentendola salire le scale.
Mi lanciai sul mio letto prendendo un libro a caso per sembrare più credibile, mentre April cercava di ricomporsi visibilmente scossa. Notai poi l'accenno di erezione ormai ben visibile nei miei pantaloni, così mi affrettai a posare un cuscino sul mio grembo per nascondere cosa mi faceva quella ragazza.

- Hey, pensavo guardaste la tv. Che studiate? - ci chiese Anne avvicinandosi a noi.
- Matematica -
- Economia -
dicemmo all'unisono, facendo insospettire mia mamma. Merda.

- Va bene, vi lascio alle vostre cose - disse uscendo, ci guardammo tirando un sospiro di sollievo - e ragazzi, mi sa che avete preso la febbre, avete le labbra viola. - disse prima di scomparire di nuovo.
Ci guardammo sconvolti, prima di scoppiare a ridere entrambi per via delle nostre labbra ormai gonfie.

- Non succederà mai più. - disse lei, guardandomi seria. Oh certo, ora mi dirai che non ti è piaciuto.
- Io credo che dovremmo scopare, sai per risolvere i nostri problemi. - le dissi con un ghigno stampato sul volto, facendola arrossire.








Ciaooo a tuttiiii!
Benneeee, che ne pensate?
Oggi si sono spinti un po' più in la i nostri ragazzi!
E questo è solo l'inizio.
Vorrei ringraziare come sempre chi recensisce, commenta e inserisce la storia tra i preferiti. Grazie mille!
Non vorrei sembrare una ricattatrice, ma vorrei trovare qualche recensione così da capire se vale la pena continuare questa storia.
Detto questo, ora vi lascio leggere!
baciii,
Otty xx




 

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Capitolo 6
*** Spin the Bottle. ***


-APRIL'S POV.-

La mattina seguente, dopo aver assicurato ad Anne di non avere la febbre, io ed Harry uscimmo di corsa per andare a scuola. Possibile che eravamo sempre in ritardo?
- Ma porca puttana ma sei daltonico di prima mattina?! - urlò Harry al conducente davanti mentre gli strombazzava con il clacson. Finezza portami via, proprio.
- Sai, forse se tu non avessi guardato Spongi per quaranta minuti prima di capire che non erano le 6.00 forse ora saremmo già a scuola. - gli dissi io alterata mentre lui dava gas, sfrecciando per le strade di Londra.
- Oh, certo perchè Miss devo mettermi 3 kg di trucco per sembrare meno patetica Baker era in perfetto orario, vero? - mi disse lui urlando. Mi trovava patetica?
Quelle parole mi fecero male, tanto male che quando mi voltai verso di lui uscii solo un suono strozzato dalle mie labbra. Aveva ragione, lo ero. Lo ero perchè mi ero lasciata incastrare da lui, credendo che per almeno un momento quello stupido gioco fosse passato in secondo piano. Ma mi sbagliavo.

- April..io...non volevo dir - disse lui vedendo il mio sguardo perso, senza espressione, deluso. In quel momento una lacrima mi rigò il volto, che mi affrettai ad asciugare con il maglione prima che potesse vederla. Ma era troppo tardi.

- Fammi scendere. - gli dissi con tono neutro.  Lo vidi voltarsi verso di me.
- April, ma che stai dicen -   - Fammi scendere da questa macchina. Adesso. - lo interruppi io con la voce di un ottava più alta, guardando la strada davanti a me.
Basta, non sarei stata lì dentro un secondo di pìù e vedendo che lui non comprendeva la mia lingua, presi la borsa e scesi sbattendo la portiera.
Iniziai a camminare, sentendo la sua voce urlare il mio nome. Dopo svariati tentativi di riprendermi con sè, Harry mi sorpasso scomparendo dalla mia vista.
M'ammazzati.
La scuola era distante, ma con passo veloce riuscii a raggiungerla in un quarto d'ora.
Girovagai per i corridoi, per poi raggiungere la mia aula. Non appena entrai sentii lo sguardo di 20 persone su di me. "Che cazzo, non avete mai visto una ragazza?" pensai, prima di accorgermi che due paia di quegli occhi mi erano fin troppo familiari. Harry. Fantastico.

- Signorina Baker, vuole rimanere li a fare aria corrente con la porta o preferisce accomodarsi giustificando il suo ritardo? - mi chiese quella vecchia bertuccia con la cofana, anche conosciuta come professoressa di Matematica. Stronza.
- Mi scusi prof, ho solo...il bus ha bucato, quindi si è fatto tardi. - le dissi sicura, sentendo lo sguardo di Harry su di me.
Mi spostai verso l'unico banco libero, fortunatamente lontano da lui notando con grande piacere che era occupato da Carmen. Mi sorrise non appena presi posto, ed io ricambiai.

- Solo una cosa mi sfugge - disse la prof voltandosi verso di me - lei e il signor Styles abitate assieme, quindi perchè lui è arrivato in orario mentre lei no? - concluse fissando entrambi. Ma na padellata de cazzi suoi non ce la mette?
- Anche se viviamo assieme non vuol dire che io debba dipendere da lui. La mia vita andava avanti anche prima che lo conoscessi. - le dissi cercando di essere più garbata possibile, mentre Harry mi fissava stringendo i pugni sotto il banco. Potevo vedere le nocche bianche da dov'ero.
La prof mi guardò confusa, prima me poi lui - Lei cosa ne pensa, signor Styles? - si rivolse ad Harry con fare curioso.
- Penso che dovrebbe farsi i cazzi suoi, non siamo a Forum. - esplose lui, spingendo il banco e uscendo dalla classe sbattendo la porta sotto lo sguardo di tutti.
Non appena uscì tutti si voltarono verso di me, che immediatamente abbassai lo sguardo. Aveva esagerato, prima e adesso. Poteva risparmiarsela questa scenata.
- Deve darsi una calmata, o per lui finirà male. - mi avvertì la prof prima di procedere con la lezione, che tanto per cambiare non avrei seguito. Non ci riuscivo.

Quando suonò la campanella, presi le mie cose prima di essere fermata da Carmen, che vedendomi giù di corda mi abbracciò.
- Non te la prendere, è un idiota e per di più è amico di mio fratello quindi questo spiega molte cose. - mi disse facendomi ridere, quando ricambiai l'abbraccio.
- Grazie. Non sapevo fosse tuo fratello! - le dissi prima di venire interrota da un bacio sulla guancia. Appunto.
- Stavate parlando di me? - disse Zayn con voce teatrale, quando si mise davanti a noi. Volevo bene a Zayn, era davvero simpatico e la sorella non era da meno.
- Hey piccola, ti va di venire a casa nostra oggi? Passiamo un pomeriggio insieme tra amici - mi chiese lui con un gran sorriso - Daiii, sarà divertente - continuò vedendo la mia espressione indecisa. Massì, forse era meglio così anche perchè non sarei stata a casa con Harry oggi, non dopo quello che era successo.
- Mi hai convinta. - gli dissi mentre lui mi abbracciava in preda ad un attacco di euforia.
- Se ti va puoi venire a casa con noi adesso, tanto mamma e papà non ci sono per una settimana! - mi chiese Carmen sorridente, così accettai raggiungendo la macchina con loro.

Il tragitto in macchina fu breve, ma divertente ascoltando le battute di Zayn.
Quando scesi, mi trovai davanti ad una casa enorme, con un grande giardino con un piccolo stagno di lato. Era magnifica.
- Ehy, vuoi rimanere li fuori per sempre? - mi disse Carmen, trascinandomi dentro per un braccio. Se l'esterno era magnifico, l'interno era wow.
- Ragazze voi salite pure in camera, io intanto chiamo gli altri. - disse Zayn dalla cucina - E April, fa come se fossi a casa tua. - aggiunse sorridendo prima di portare il telefono all'orecchio. "Sarà un pomeriggio fantastico." pensai.

Carmen mi guidò in camera sua, era stupenda. C'erano delle grandi vetrate e il letto era contornato di lucine.
Parlammo per un po' stese sul letto, quando lei mi fece tornare alla realtà - Posso sapere cos'è successo con Harry? - mi chiese, facendomi voltare di scatto.
Si, poteva, forse era meglio parlarne con qualcuno, così le raccontai tutto. Tutto.
- E' un idiota, e tu non sei patetica. Credimi. - concluse lei, stringendomi la mano. Era una ragazza così dolce, mi sentivo felice insieme a lei.
- Grazie di tutto. - ci abbracciammo prima di venir interrotte dal vociare al piano di sotto. Erano arrivati gli amici.
- Pronta a divertirti? - mi chiese lei con un sorriso da un orecchio ad un altro.
- Mai stata più pronta di così. - le dissi, prima di scendere le scale a due a due con lei. Ero felice.

Quando scesi vidi Zayn parlare con 3 ragazzi seduti sul divano, e non appena ci vide venne verso di noi sorridendo.
- Ragazzi, lei è April, la nostra nuova amica italiana - disse cingendomi la vita con un braccio - April, loro sono Niall - disse indicando un biondino che mi salutò sorridente, cercando di spiaccicare qualche parola in un italiano maccheronico - Liam - disse puntando il dito verso un ragazzo castano, con due grandi occhi marroni che sventolò la mano, - e io sono Louis! - disse abbracciandomi un ragazzo con i capelli color miele e gli occhi come l'oceano.
- Anche se non me la uccidi va bene, eh. - gli disse Zayn staccandolo da me facendomi ridere. Erano buffi.
Decisi di sedermi con Carmen sul divano, iniziando a parlare del più e del meno con i ragazzi, quando il campanello suonò all'improvviso.
- Vado io! - urlò Zayn dirigendosi verso la porta.

- Oh finalmente sei arrivato, amico! Pensavo fossi caduto nel cesso guardando Spongi. - disse Zayn, facendomi impietrire sul colpo. Carmen si voltò verso di me sbarrando gli occhi. No.
- April, lui lo conosci già. Bene, ora possiamo iniziare ragazzi! - mi disse Zayn ironico entrando in sala con Harry. Non è possibile.
Harry mi fissò per un lasso di tempo interminabile, prima di prendere posto sul tappeto. Guardai Carmen, che ricambiò mortificata mimandomi un "Scusa" con le labbra.

- Bene ragazzi, io direi di iniziare con qualche gioco! - disse Zayn rivolgendosi a noi, quando Louis saltò in piedi correndo in cucina - Il gioco della bottiglia! - urlò lui, rimettendosi a sedere sul pavimento. Guardai Harry sconvolta, notando che lui stava facendo la stessa cosa.
 COSA? No, ci mancava solo questo.







- SPAZIO AUTRICE -

Hiiii Everyoneeeee!!
Allora ragazze, cosa ve ne pare?
Personalmente il capitolo mi piace molto, la storia sta prendendo forma.
Cosa ne pensate del comportamento Haz? Io avrei fatto lo stesso, fossi April.
Ringrazio tutte per aver recensito, e per aver messo la storia tra i preferiti e i ricordati! Love ya x
Mi piacerebbe vedere qualche recensione, non sono sicura di voler continuare perchè non so se vi interessa.
Beh, detto questo spero che il capitolo vi piaccia, e se è così fatemelo sapere please!
Buona lettura!
bacii,
Otty xx


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Capitolo 7
*** I've missed you. ***


-APRIL POV'S-

- Bene ragazzi, io direi di iniziare con qualche gioco! - disse Zayn rivolgendosi a noi, quando Louis saltò in piedi correndo in cucina - Il gioco della bottiglia! - urlò lui, rimettendosi a sedere sul pavimento. Guardai Harry sconvolta, notando che lui stava facendo la stessa cosa.
 COSA? No, ci mancava solo questo.
- Ragazzi, c'è Just Dance..possiamo sempre usare quello! - propose Carmen vedendomi nel panico. Ero nel panico, totalmente ed Harry lo aveva notato.
Pare che la cosa lo mise di buon umore.
- Ma dai, è solo un gioco ragazze - disse Louis sorridendo. Già, era solo un gioco, uno stupidissimo gioco in cui non mi sarei fatta coinvolgere. Avevo imparato a mie spese.
 - Non vorrai dirmi che hai paura, April? - continuò Harry con tono di sfida. Mi voltai verso di lui con la bocca spalancata. CHE COSA?
Cadde un silenzio improponibile nella stanza. Dopo tutto quello che era successo aveva pure il coraggio di parlarmi? Ma tu scrolli. Paura? Faceva sul serio? Bene, ora vedremo.

Mi avvicinai a loro e lo guardai con aria di sfida - Bene, a chi tocca? - chiesi sedendomi in cerchio sul tappeto. Carmen mi guardò sconvolta, ma cercai di rassicurarla.
- Vado io! - urlò Louis euforico facendo girare la bottiglia sul pavimento freddo che quando smise di ruotare puntò Carmen.
La fissai e notai che era arrossita. Mi stai nascondendo qualcosa, tesoro?
La stanza si riempì di - OHHHHH - di sorpresa, mentre Louis le si avvicinava sorridendo. Che carini che erano ora che ci pensavo.
- Aspetta Aspetta Lou! - lo interruppe Harry prima che potesse baciarla - Stabiliamo le regole, anzi la regola: niente baci a stampo. - concluse lui con un ghigno sul volto guardandomi, mentre gli altri annuivano. Merda.
Louis si avvicinò a Carmen poggiando le sue labbra su quelle della ragazza. Un bacio casto, proprio. Sentii gli altri urlare in approvazione
- Era proprio questo che intendevo. - disse Harry prima di essere superato da Zayn - Vuoi metterla incinta o che cosa? - disse lui separando l'amico da sua sorella, leggermente alterato.
Carmen era rossa come un peperone, un po' per la ramanzina del fratello e un po' per il bacio. Era così buffa che iniziai a ridere, quando lei mi fece un gesto poco carino, che mi fece ridere ancor di più. Era pur sempre sua sorella, che dolce.

- Tocca a me! - disse Harry, facendo ritornare tutti intorno alla bottiglia. Rabbrividii a quelle parole e allo sguardo che mi lanciò prima di girare l'oggetto del terrore.
" TI prego non io " dissi tra me e me mentre la bottiglia continuava a ruotare " Fa che non sia io " mi ripetei " Piuttosto divento lesbica " conclusi chiudendo gli occhi, con le mani che iniziavano a sudare.
Non sentii più il rumore del vetro che sfregava sul pavimento, così mi costrinsi ad aprire gli occhi.
12 paia di occhi erano puntati su di me, e non ne capii il motivo finchè non abbassai lo sguardo. No.
" Non è possibile " ripetevo nella mia testa continuando a tenere lo sguardo fisso sulla bottiglia prima di venire interrotta da un colpo di tosse. Harry.

- Non lo farò - dissi alzandomi guardandolo, mentre il suo sorriso gli scompariva dal volto. Tutti mi guardarono sconvolti. No.
Incominciai ad allontanarmi da loro - Cosa hai detto, verginella? - sentii dire da una voce ormai troppo familiare. Come prego? Ora aveva esagerato davvero.
Mi voltai con la mascella spalancata, prima di avvicinarmi a lui che se ne stava ancora bellamente seduto - Come mi hai chiamata? - gli chiesi cercando di mantere la calma.
- Verginella, o mi sbaglio? - ripetè lui alzandosi e mettendosi di fronte a me. Ah sì? Va bene.
- Idiota - ribattei facendo un passo avanti.
- Cretina - continuò lui, venendo verso di me.
- Coglione - risposi io, avvicinandomi.
- Stronza - disse lui avvicinandosi a me.
- Sei patetico - gli dissi, ormai ad un passo da lui.
- E tu una troia. - concluse lui, attaccandosi al mio corpo. Adesso basta.
- Ti odio - gli urlai poggiando le mani sul suo petto.
- Io di più - disse lui prima di prendere il mio viso tra le mani e posare le sue labbra sulle mie bruscamente.
Non chiedetemi il motivo, ma chiusi gli occhi a quel contatto. Mi era mancato, era difficile ammetterlo, ma avevo bisogno di lui.
Era un bacio urgente, rabbioso tanto che mise una mano sulla mia nuca per tenermi ancora più vicina a lui.
Sentii la sua lingua passare sul mio labbro inferiore, chiedendomi l'accesso che inizialmente non gli diedi. Questo lo fece innervosire, spingendo poi il suo bacino contro il mio.
Sussultai a quel contatto, tanto da spalancare le mie labbra quanto bastasse per permettere alla sua lingua di incontrare la mia.
Le sue labbra erano così morbide, ed era inutile negarlo: baciava da dio, cazzo. Ma che sto dicendo?

- Ma respirano? - chiese Niall facendo scoppiare tutti in una fragorosa risata. Udendo quelle parole mi staccai immediatamente dal riccio, che per protesta mi morse il labbro inferiore. Oh dio.
- Amico, se Louis la metteva incinta, tu a quest'ora sei già padre. - disse Zayn facendo ridere tutti, compresa me. Perchè ridevo?
- Ma piantala! - gli urlò Harry, lanciandogli un cuscino ridendo.
- Ragazzi, scusate se m'intrometto, ma il mio concetto di odio a quanto pare è diverso dal vostro. - concluse Liam ricevendosi una sberla da Carmen.

Solo in quel momento mi accorsi di essere ancora attaccata ad Harry, così cercai di divincolarmi ma lui strinse la presa sui miei fianchi guardandomi negli occhi.
- Quando è nato il bambino chiamateci! - urlarono i ragazzi prima di scomparire in cucina, lasciandoci da soli. Oh fanculo.

Abbassai lo sguardo in imbarazzo, ma lui posò un dito sotto il mio mento - Guardami - mi disse, prima di alzarlo verso il suo viso.
Lo guardai, prima di vedere un sorriso spuntare sul suo volto - Mi odi, eh? Strano modo di dimostrarlo. - mi schernì lui dandomi un buffetto sulla guancia.
Ora mi pigliava pure per il culo?
- Anche il tuo non è da meno, riccio - gli dissi mentre lui accorciava le distanze, posando nuovamente le sue labbra sulle mie.
Un bacio dolce, che mi mandò in estasi.
Si staccò dalle mie labbra, posando la fronte sulla mia - Mi sei mancata. -








- SPAZIO AUTRICE -
Heyyylooooo girls!
Allora, volevate tanto sapere che succedeva ed ora eccolo qui!
Non chiedetemi come, ma sono riuscita ad aggiornare dopo una giornata piena a scuola, mi sento dio.
Ci tengo a ringraziare
1 - bertuccia95 
2 - ClaDirectioner2001 
3 - dumbledoreisgay 
4 - Love1_D 
5 - Mary Writer 
6 - Paolalovestyles 
7 - principessalibera 
8 - ralucadirectioner4ever 
9 - Roby smiler 
10 - shekkosa
11 - _inside 
12 - _iris_fiore
che continuano a seguire la storia e
1 - asia_2000 
2 - carotina98 
3 - ellamay_23 
4 - Flyup 
5 - kathecdd 
6 - lady_white 
7 - Lalla22__1D 
8 - Milly99 mi 
9 - ralucadirectioner4ever 
10 - Roby smiler
che l'hanno inserita tra le preferite! Grazie di cuore * vi abbraccia forte forte *

Detto questo, che ve ne pare del capitolo? Spero vi piaccia!
Continuate a recensire please!
Ora vi lascio, buona lettura!
Bacii
Otty xx







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Capitolo 8
*** Let me cry. ***


-APRIL POV'S.-

Quel pomeriggio era stato pazzesco: dopo il gioco della bottiglia giocammo per tipo 4 ore a Just Dance. Ero sfinita, così io e Harry decidemmo di tornare a casa.
Il tragitto in macchina era abbastanza imbarazzante, ora eravamo soli e prima o poi l'argomento doveva saltar fuori, come il coniglio di pasqua, avete presente? Ecco.
Quando arrivammo a casa c'era Anne ad aspettarci infuriata. Oh cavolo, ci mancava solo lei.

- Si può sapere dove siete stati?! - urlò lei appena entrammo. Ora si metteva male.
- Mamma, sta tranquilla. Siamo stati a casa di Zayn per un pomeriggio tra amici, mica a lanciare i barboni dal cavalcavia! - le rispose Harry ironico, facendo ridere anche me.
- Non ci trovo niente da ridere! E poi mi sa che vi è ritornata la febbre, avete di nuovo le labbra viola! Ma si può sapere che cavolo fate? Vi mettete d'accordo? - urlò lei esasperata toccandoci la fronte. Oh cazzo, non di nuovo.

Quella sera fu uno strazio, tanto che dopo cena corsi in camera liquidando Harry con un - Sono stanca, voglio stare sola. - e Anne con un bacio sulla guancia prima di mettermi a dormire. Ero stanca, e avevo bisogno di pensare.
Forse avevo sbagliato a baciarlo. Anzi, lui aveva baciato me però la colpa è mia perchè sono rimasta li come un'idiota. Sono un'idiota.
E se l'aveva fatto solo per vincere il gioco? Già, il gioco. Forse avrei dovuto dirgli di annullarlo, era meglio così.
Con tutti quei pensieri per la testa mi addormentai senza accorgermene.


-HARRY POV'S.-

Ieri sera se n'era andata a dormire senza dirmi nulla, avrei tanto voluto raggiungerla ma forse era meglio lasciarla sola per un po'.
Quando mi svegliai notai che stava ancora dormendo. E poi sono sempre io il ritardatario, eh? Beh, fortuna che era sabato.
Mi alzai, sdraiandomi sul suo letto cercando di non svegliarla. Era così piccola, così indifesa. Le misi una mano tra i capelli, giocando con i suoi ciuffi ribelli finchè non si mosse.
Quando aprì gli occhi e mi vide, cadde dal letto e per poco non tirò giù la lampada con sè. Che ho fatto?!
- April, tutto bene? - le chiesi cercando di non ridere mentre lei si rialzava.
- Che mi hai fatto? Perchè sei nel mio letto in boxer? - chiese lei nervosa, mentre cercava di darsi un tono. Pensava che avessimo fatto qualcosa, così decisi di farle uno scherzo.
- Beh, vedi la scorsa notte ci siamo dati da fare. - iniziai vedendo i suoi occhi spalancarsi - Sai, penso che i tuoi vicini ora sanno come mi chiamo. - continuai notando il rossore sulle guance prima di avvicinarsi a me con un cuscino in mano.
- Tu sei uno stronzo. Hai approfittato di me! - mi disse prima di colpirmi in faccia e farmi cadere a terra. Voleva la guerra?
Tirai il lenzuolo sotto i suoi piedi facendola cadere sopra di me - E tu una sciocca perchè ci hai creduto. Non lo farei mai, a meno che sia tu a chiedermelo. - le dissi sorridendo, notando i suoi muscoli rillassarsi sotto il mio tocco.
- Vaffanculo - disse lei mettendosi a cavalcioni su di me, così la tirai verso di me stando a pochi centimetri dal suo viso.


-APRIL POV.-

Mi tirò a cavalcioni facendomi stendere su di lui, le nostre labbra quasi si sfioravano quando avvicinò il suo viso al mio.
Posò le mani sul mio fondoschiena prima di mordermi il labbro inferiore ringhiando giocosamente, facendo poi incontrare le nostre labbra.
Non so dirvi cosa provo quando succede, ma nel mio stomaco c'è tipo uno zoo che balla la rumba. Ho reso l'idea?
Squittii non appena sentii qualcosa farsi più duro sotto di me, rendendomi conto solo in quel momento che lui indossava solo i boxer.
Mi alzai velocemente cercando di non far vedere il rossore sulle mie guance, ma lui sembò averlo notato quando scoppiò a ridere cingendomi i fianchi da dietro.

- Hey, non è colpa mia! E' mattina e si sveglia anche lui! - mi disse ironico dandomi un bacio sulla guancia prima di scomparire in bagno.
- Se puoi, cerca di cadere nel buco! - gli urlai prima di scendere in cucina. Poteva esserci tanta stupidità in una persona sola? mi chiesi sorridendo spontaneamente.

Notai che Anne non c'era - Dovrà essere uscita - pensai, ed iniziai a prepararmi la colazione per poi venir interrotta dal campanello. Chi era adesso? Dai che ho fame.
Mi precipitai alla porta e la aprii, trovandomi davanti allo zerbino l'ultima persona che pensavo di vedere: Miss ho le tette rifatte e tu no biondona cotonata, ma voi potete anche chiamarla Jennifer, tanto non si offende.

- Oh sei tu - disse lei con quella sua voce da lamantino - sto cercando il mio ragazzo - concluse poi fissandomi. Chi scusa?
- Credo tu abbia sbagliato casa, sai quando trombi metà scuola è facile confondersi - le dissi sorridendole falsamente, ricevendo uno sguardo truce.
- Beh, almeno io mi diverto mica com.. - non finì la frase perchè vide qualcosa, o meglio qualcuno alle mie spalle. Ah giusto, c'era anche lui.
- April, quale idiota si presenta a quest'ora il sabato mat - nemmeno lui riuscì a terminare la frase perchè Jennifer si precipitò in casa saltandogli al collo, posando bruscamente le sue labbra su quelle di Harry.

Lo stava baciando e lui ricambiava. Perchè ricambiava?
Ero paralizzata, non riuscivo a muovermi. Perchè lo faceva? Perchè non l'allontanava?
Sentii un blocco alla gola, che non riuscii a spiegarmi finchè non sentii qualcosa di bagnato rigarmi il volto. Stavo piangendo?
Non riuscivo a guardarli perchè la vista mi si appannò per via delle lacrime, mentre Harry la tirò più vicina a lui.
Non gli importava nulla di me, voleva solo vincere.

- Mi fai solo schifo - dissi prima di uscire, sbattendo la porta più forte che potevo lasciandomi finalmente andare in un lungo e silenzioso pianto.








-SPAZIO AUTRICE-
Ciaooo a tutteee!
Allora, mi sento davvero triste ora che l'ho riletto, Harry è un bastardo scusatemi.
Ma abituatevi, ci saranno parecchi colpi di scena.
Detto questo: che ne pensate??
Spero davvero che le cose tra loro si risolvano, e voi?
Prima di lasciarvi al capitolo volevo ringraziare ancora tutte quelle che recensiscono e seguono questa storia,
siete tantissime, grazie mille!

Bene, ora vi lascio leggere, spero che il capitolo vi piaccia!
Continuate a recensire please!!
Baciii
Otty xx




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Capitolo 9
*** I've lost my balance. ***


-APRIL POV'S.-

Stavo camminando da ore e non sapevo nè dove stavo andando nè in che posto mi trovavo.
Una cosa invece era certa: Harry era un fottuto egoista. Cercavo di non pensare, ma quelle immagini ormai erano come marchiate a fuoco nella mia testa.
Non avevo smesso di piangere dal momento in cui ero scappata di casa e ciò mi fece arrabbiare ancor di più  perchè le lacrime sembravano non aver fine.

"Perchè piangi, April? Non ti sarai mica innamorata di lui, vero?" Fottuta coscienza.
No. Non posso e non voglio, ho già perso troppe persone per permettermi il lusso di farlo di nuovo.
Sarei cambiata, ora basta.
Finchè non mi venne un'idea: sarei stata da Carmen dato che i suoi non c'erano tutta la settimana. Non sarei ritornata a casa per nulla al mondo, ma quello era l'unico modo per dare una svolta. Avrei preparato le valige e me ne sarei andata via subito.
Mandai un messaggio a Carmen chiedendole se potevo stare da lei per un po' e lei accettò felice. Era l'unico modo. Dovevo dimenticarmi di lui.
Mi sentivo a pezzi. Il mio cuore era a pezzi, e come se non bastasse iniziò a piovere - Fanculo - dissi continuando a camminare a testa china verso casa con il viso bagnato di lacrime miste a pioggia.


-HARRY POV'S.-

Il rumore di una porta che sbatte e di April più nulla. Oh merda.
Non sapevo cosa pensare, perchè se n'era andata così? Un accenno di gelosia? Questo non lo so, ma a lei avrei pensato più tardi, ero in astinenza da un po' troppo tempo.
Sollevai Jennifer che continuava a torturarmi il collo e la portai in camera mia stendendola sul letto.
Dovevo provare piacere, non m'importava se le facevo male, tanto a lei sarebbe andato bene comunque, voleva solo essere sbattuta da me.
Non ci pensai troppo quando le strappai gli abiti di dosso, posizionandomi tra le sue gambe mentre lei mi slacciava i pantaloni.
- Hai fretta, Styles? - mi chiese lei ridendo. Styles? Solo April mi chiamava così.
- Sta zitta - le dissi a denti stretti mentre m'infilavo il preservativo. Le levai gli slip entrando con una sola spinta, senza preliminari. La sentii urlare, ma poco m'importava.
Cominciai a muovermi avanti e indietro senza sosta, mentre le sue urla facevano da sottofondo.
Posai le mie labbra sulle sue così da farla tacere, non la sopportavo più. Lei lo prese come pretesto spingendo la mia testa verso il suo viso.
Era brava, ma non era la stessa cosa. Non era April. Con lei i baci avevano un senso, mi facevano provare cose indescrivibili.
Continuavo a muovermi dentro di lei, ma non pensavo seriamente a quello che facevo. La mia testa era altrove. Dove sei, April?


-APRIL POV'S.-

Non chiedetemi come, ma dopo aver girato per 4 isolati sono riuscita a trovare la strada di casa. Non uscite mai quando diluvia a Londra, okay?
Appena entrai notai subito che Harry non c'era. Bene, avrei fatto tutto più velocemente.
Zayn si era offerto di venirmi a prendere, così salii per raccogliere le mie cose, ma mentre ero sulle scale sentii dei rumori strani, come un martellare continuo.
- Saranno i vicini - pensai correndo in bagno a raccogliere i trucchi per poi avviarmi verso camera nostra. Cioè, sua adesso.

Attraversai il corridoio fermandomi di colpo sentendo quei rumori farsi sempre più insistenti. Provenivano da camera nostra.
Mi ci volle un attimo per collegare il tutto, solo che speravo di sbagliarmi.
Tutto si congelò quando aprii la porta, lasciando cadere le mie borse a terra.

Erano distesi sul letto e lei era a cavalcioni su di lui. Non riuscivo a muovermi, fissando quella scena che speravo di non vedere.
Era stato tutto un gioco, che sciocca che sono stata. Cosa pensavi, April? Che un ragazzo come lui cambia per la prima che passa? Che illusa.
Delle lacrime mi rigavano il volto mentre cercavo un modo per fuggire da li, così corsi via fregandomene dei vestiti e di tutto il resto lasciando la porta spalancata.
Cercai di non singhiozzare, non volevo che mi sentissero, avrei disturbato l'allegra scopata al piano superiore.
Singhiozzi che si fecero più insistenti quando realizzai il tutto. Stavo crollando.

Prima di uscire mi ricordai: dovevo avvisare Anne, almeno lei, così nella confusione trovai un pezzo di carta e una penna.

- Sono andata via.
  Non so se tornerò, mi dispiace.
  Grazie di tutto.
                        April. -
Scrissi velocemente con mano tremante, mentre alcune lacrime cadute sul foglio disegnavano chiazze d'inchiostro, rendendo illeggibili metà delle parole. 
Dovevo andare via, adesso.
Corsi fuori non appena sentii il clacson salendo in macchina, vedendo il sorriso di Zayn scomparire mentre vedeva le lacrime scendere costantemente.

- Piccola, che è successo? - chiese lui visibilmente preoccupato. Non potevo stare li un minuto di più.
- Parti, voglio andare via da quì. - riuscii a dire sentendomi mancare l'aria, iniziando a singhiozzare.
Era così preso da lei che non si era accorto nemmeno di me, lì in piedi davanti a quella porta con il cuore ormai rotto in mille pezzi sparsi sul pavimento.


Ho perso il mio centro
la stella polare dentro di me: eri tu.











-SPAZIO AUTRICE-
Heyyylooo everyoneee!

Ve l'avevo detti che c'erano dei colpi di scena (:
Uccidetemi, datemi fuoco, fate ciò che volete perchè vi do ragione. Questo capitolo fa cagare!
Bene, vediamo un Harry molto fedele e sinceramente sono tristissima, fossi stata April non so come avrei reagito vedendoli in quella situazione.
E voi? Che avreste fatto al suo posto?
Che ne pensate del capitolo? Spero vi piaccia, e se avete critiche non fatevi problemi a dirlo!

Ancora una volta ci tengo a ringraziare tutte voi che recensite e continuate a seguire la storia, grazie di cuore!
Non so se continuarla, perchè magari non v'interessa quindi se troverò almeno 5 recensioni posterò un nuovo capitolo domani.

Detto questo, buona lettura!
Bacii
Otty xx




 

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Capitolo 10
*** I'm burning. ***


-APRIL POV'S.-

Mi trovavo in camera di Carmen, sdraiata sul letto cercando di dimenticare.
Potevo? Si. Volevo? No.
- Ora spiegami che cavolo ha fatto quel riccio di merda. - disse Carmen uscendo dal bagno sedendosi a gambe incrociate sul letto con me.
Dovevo sfogarmi, e lei era la persona adatta.
Presi un lungo respiro prima di iniziare a parlare - Jennifer... -  fu l'unica cosa che riuscii a dire prima che una lacrima mi rigasse il volto - Oh no.. - disse lei avvolgendomi in un abbraccio. Mi sfogai, ne avevo bisogno. Le lacrime scendevano indisturbate bagnando il maglione di Carmen, quell'abbraccio mi fece sentire per la prima volta importante per qualcuno.
- Va meglio? - mi chiese lei allontanandosi da me ed io annuii con la testa, sicura che la voce mi avrebbe tradita - e allora perchè continui a piangere? - chiese lei dolcemente.
Quelle immagini correvano rapide nella mia testa, erano loro il motivo di tutto questo - Li ho visti... - sussurrai - loro stavano...facendo.. - continuai cercando di non singhiozzare quando ad un certo punto tutto si fermò.
- Oh tesoro, mi dispiace tanto..ma sai com.. -
- No...loro stavano facendo sesso - dissi interrompendola. Lei mi guardò con una strana espressione dipinta sul viso.
- ..lo so, infatti è quell.. -
- No tu non capisci, loro lo stavano facendo in camera nostra - continuai io - Sono stata così stupida da accorgemene solo ora.- urlai battendomi una mano sulla fronte e saltando giù dal letto mentre lei continuava a non capire. 
- Che Harry è uno schifoso lavativo pervertito? - mi chiese lei confusa.
- Anche. Non avrebbe mai perso, eh? Beh caro Styles, lascia che ti dica una cosa: c'è sempre una prima volta. - dissi io, prima di spiegare tutto a Carmen.
Avevo vinto, e cosa più importante: lui aveva perso.


-ANNE POV'S.-

- Harry Edward Styles! - urlai dalla cucina, non appena trovai quel bigliettino di carta illeggibile.
- Mamma, che diavolo urli? - chiese mio figlio scendendo le scale visibilmente frastornato, così senza giri di parole gli porsi il biglietto.


-HARRY POV'S.-

Rilessi quelle righe più volte sperando di aver capito male. Aveva visto.
Se n'era andata per colpa mia.
Guardai mia madre spaventato, mentre lei aveva le mani nei capelli sull'orlo di una crisi di pianto.
- Harry - mi disse - tu lo sai quanto ha sofferto, quanto sia sola, io non riesco ad immaginare che lei adesso sia da qualche parte la fuori.. - continuò lei iniziando a piangere.
Odiavo vederla piangere, mi si spezzava il cuore. Era tutta colpa mia.
- Ti avevo chiesto di starle vicino... - continuò prima di fissarmi negli occhi. Era vero, dovevo stare con lei e invece mi ero trombato quella troia.
Non pensai in quel momento, ma corsi verso l'armadio, m'infilai la giacca e andai verso la porta - Vado a cercarla - dissi, prima di uscire.

Dove poteva essere? Dove? Dove?
Se le fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonato, mai.
Ad un tratto sentii il cellulare vibrare nella tasca dei pantaloni.

- Tra tutte, perchè proprio lei? 
                                        Zayn -

Mi sentii morire quando lessi il messaggio, presi le chiavi e misi in moto la mia Range Rover.
Dovevo parlarle, ora.


-APRIL POV'S.-

Ero ancora sdraiata con Carmen sul letto, quando lei mi fece una domanda inaspettata - April, ma a te piace? - mi chiese lei, guardandomi intensamente.
Sapevo a cosa si riferisse ma feci finta di non capire, non volevo capire - Chi? - le chiesi io, notando il suo viso fare una smorfia.
- Non fare la sciocca, sai benissimo di cosa parlo. - mi disse lei, alzando un sopracciglio. La verità? Boh.
- Non lo so... - dissi alla fine. Ed era vero, non capivo nemmeno io cos'era.
- Lascia solo che ti dia una dritta - mi disse guardandomi dolcemente - sta attenta, se giochi col fuoco puoi bruciarti. - concluse lei, prendendo la mia mano e stringendola forte.
- Ma io sto già bruciando. - le dissi, sorprendendomi delle mie stesse parole.


-HARRY POV'S.-

Scesi velocemente dall'auto e corsi su per il vialetto. Ora o mai più.
Suonai alla porta, finchè non vidi il mio migliore amico davanti a me - Zayn - dissi io, cercando di evitare il suo sguardo.
- Pensavo non venissi - disse lui distaccato - Ho bisogno di parlarle - conclusi io, mentre lui mi faceva entrare.
- Potevi farlo questo pomeriggio, non credi? - mi chiese lui sarcastico - Ah no scusa hai ragione, una scopata è più importante di lei. - concluse con una punta di acidità.
Abbassai lo sguardo, avevo sbagliato tutto - Zayn, io.. - incominciai quando lui mi interruppe di nuovo.
- Zayn io un corno, tu non hai idea dello stato in cui era quando l'ho presa...considerati fortunato che non le sia successo niente. - concluse lui mettendomi una mano sulla spalla.
Aveva ragione, ma allo stesso tempo ero arrabbiato perchè lui le era stato accanto mentre io ero a divertirmi. Non lo sopportavo.
- Credi mi parlerà? - chiesi io insicuro. Avevo davvero paura di perderla.
Zayn mi guardò sospirando - Ha un gran cuore, Harry...non romperlo più di quanto già non lo sia. - mi disse lui guardandomi intensamente.

Salii le scale trovandomi davanti alla porta indicatami da Zayn, quando sentii la sua voce.

- Lo ami? - le chiese Carmen.
Ci fu una pausa abbastanza lunga, e il mio cuore iniziò a battere velocemente.

- Non lo so. - rispose lei.

A quella risposta il mio cuore perse un colpo.







-SPAZIO AUTRICE-
Ciaoooooooo belle!

Chiedo scusa a tutte quante, ieri sera ho avuto qualche problema e non sono riuscita ad aggiornare!
Ora, eccoci qui!
Ditemi la verità, quante di voi si erano accorte che Harry aveva perso? Siate sinceree (:
Ora April potrà avere la sua vendetta, credetemi. MUAHAHAHAHA
Che ve ne pare di Zayn? Personalmente amo questo suo lato protettivo e voi?
Tornando a noi, che ne pensate del capitolo?

Come sempre ci tengo a ringraziare chi recensisce ogni volta e tutte quelle che continuano a seguire la storia! *vi abbraccia forte forte*
Ora vi lascio, buona lettura!

P.s: Continuate a recensire please!!
Bacii
Otty xx




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Capitolo 11
*** Let me love you like you want to be loved. ***




-HARRY POV'S.-

- Non lo so. - rispose lei.

A quella risposta il mio cuore perse un colpo.

Ero lì in piedi, davanti a quella porta incapace di muovermi. E' strano come 3 parole messe in croce possano mandarti in confusione. Lei mi amava?
Senza neanche pensarci bussai alla porta, maledicendomi subito. E se non voleva vedermi? E se non mi avrebbe mai più parlato? Beh, l'avrebbe fatto in un modo o nell'altro.
Tutti i miei dubbi svanirono quando sentii un lieve - Avanti. - provenire dal lato opposto della parete.
- Ora o mai più. - dissi tra me e me spingendo la porta.


-APRIL POV'S.-

Quando la porta si aprì pensai di essere totalmente impazzita. Non poteva essere qui.
Era lì, davanti alla porta con lo sguardo fisso su di me. Potei notare gli occhi arrossati, facendomi intuire che aveva pianto. Lui che piange? Quando mai, neanche con le cipolle.
Un leggero colpo di tosse fece voltare entrambi - Ragazzi, credo che Zayn abbia bisogno di me per la cena. - disse Carmen prima di avviarsi verso la porta e mimarmi un - Sta tranquilla - alle spalle di Harry.
Fantastico, eravamo soli adesso.

Non appena la porta si chiuse, Harry fece qualche passo verso di me ma pur sempre mantenendo una certa distanza.
Continuava a cercare il mio sguardo, ma io evitavo il contatto. Non volevo che mi mentisse di nuovo.

- Mi dispiace - mi disse lui alla fine. Pensava davvero che con un misero "Mi dispiace" si sarebbe risolto tutto? Ma tu cadi dal pero ragazzo mio.
Non dissi nulla, e continuai a non guardarlo.

- Guardami - mi ordinò, sedendosi davanti a me e notando che non otteneva nessuno risultato prese il mio mento tra le sue mani e lo girò verso di lui.

- Non toccarmi. - gli dissi fredda, liberandomi di quel contatto - Pensi che con un misero "Mi dispiace" si risolva tutto?! - gli urlai contro avvicinandomi, cercando di stare calma.

Vidi il suo corpo irrigidirsi alle mie parole  - Dimmi cos'altro devo fare? - mi chiese lui calmo.
Forse non capiva come mi sentivo, o forse era solo stupido.

- Cos'altro puoi fare? Fin'ora non hai fatto nulla. Forse sto solo perdendo tempo, non capiresti. - gli risposi alazandomi dal letto, e dirigendomi verso la porta prima di venire bloccata da due braccia forti.

Un suo braccio mi teneva stretta a lui, l'altro era sopra la mia testa per tener chiusa la porta - E allora permettimi di capire - disse lui in un sussurro, guardandomi negli occhi.
Mi allontanai da lui scuotendo la testa, quando all'improvviso mi venne un'idea.

Mi sarei scusata con Carmen più tardi, se questo serviva a fargli capire - Prendi quel vaso - gli dissi indicando un vaso di coccio sul comodino.

Mi guardò confuso prima di prenderlo in mano - Lancialo a terra - gli ordinai io, e vedendo il suo sguardo capii che continuava a non capire.
Mi guardò ancora una volta prima che il vaso scivolasse dalle sue mani, rompendosi in mille pezzi sparsi sul pavimento.

Fissò il pavimento per qualche secondo prima di guardarmi di nuovo - Chiedigli scusa - gli dissi io, continuando a fissarlo.

Il suo sguardo era confuso quando abbassò lo sguardo scuotendo i suoi capelli - Scusa - disse alla fine rivolgendosi ai pezzi di coccio ormai sparsi ovunque.
Alzò il viso guardandomi, cercando di dare un senso a tutto questo.

Vediamo se ora capisci come mi sento - E' tornato come prima? - gli chiesi alla fine con un fil di voce.


-HARRY POV'S.-

In quell'istante capii.
Potevo chiederle scusa un milione di volte, ma il suo cuore non sarebbe mai tornato come prima.

Si lasciò cadere sul letto, ed io cercai di avvicinarmi a lei.
Mi sedetti al suo fianco, e rimasi visibilmente stupito del fatto che non mi avesse ancora allontanato.
Mi faceva male vederla così, soprattutto perchè sapevo che era per colpa mia.

- Lascia che curi il tuo cuore - le sussurrai spostandole una ciocca di capelli dal viso, mentre lei abbassava lo sguardo.

- Ci hanno provato in tanti, perderesti solo tempo. - rispose lei con un sorriso amaro dipinto sul volto.

- Non sono uno che si arrende facilmente - le dissi sorridendole dolcemente, avvicinandomi al suo viso - quando voglio qualcosa faccio del mio meglio per ottenerla. - continuai io ad un passo dalle sue labbra.

- Lascia che ti ami come tu vuoi essere amata. - le dissi accorciando la distanza tra noi e appoggiando le mie labbra suelle sue.












-SPAZIO AUTRICE-
SORPRESAAAAAAAAAAA!!

Per farmi perdonare ho deciso di pubblicare due capitoli oggi!
Allora che ve ne pare? Da quel che ho visto tutte speravate in una vendetta di April, ma per ora si è lasciata "Abbindolare" da Haz, o per meglio dire gli ha aperto il suo cuore.
Voi che avreste fatto al suo posto? Personalmente penso che April abbia trovato il modo perfetto per spiegare ad Harry come si sentiva.
Coooomunquee,
voglio ringraziare ancora tutte voi che recensite e continuate a seguire la storia e soprattutto quelle che la hanno inserita tra i preferiti e le ricordate! Grazieee (:

Mi piacerebbe trovare almeno 5 recensioni, per capire se vi interessa ciò che scrivo.

Detto questo, buona lettura!
baciii
Otty xx









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Capitolo 12
*** I love you too. ***




-APRIL POV'S.-

- Lascia che ti ami come tu vuoi essere amata. - disse lui prima di poggiare le sue labbra sulle mie. Oh al diavolo!
Ero confusa, non sapevo cosa sarebbe successo se gli aprivo il mio cuore. Così decisi di fare l'unica cosa sensata: dovevo godermi il momento.
 
Mi accostai alle sue labbra baciandolo dolcemente, sentendo un nuovo sapore. Ogni volta che le nostre labbra si incontravano ero travolta da una miriade di emozioni.

Questa era una delle qualità di Harry, sapeva farmi impazzire, potevo litigarci fino alla morte ma poi riusciva a trovare le parole giuste, al momento giusto.

Era come se gli avessi aperto il mio cuore e permesso di intravedere e toccare la mia anima. Era possibile?

Lo sentii rispondere al bacio con più passione, passando la sua lingua sul mio labbro inferiore chiedendomi l'accesso che non gli negai.
Le nostre lingue si trovarono subito, rincorrendosi come per gioco. Un gioco fantastico.
Era come essere in un mondo parallelo, Harry sapeva farmi perdere ogni briciolo di lucidità soltanto sfiorandomi la pelle.

Capii che ci saremmo spinti più in la se non l'avessi fermato quando mi porto sul letto di Carmen facendomi stendere sotto di lui.
Le nostre labbra erano ben salde l'una sull'altra, cercando di assaporare ogni instante di quel momento sperando che non finisse mai più.
Non m'importava di non respirare, finchè ero con lui mi sentivo protetta.

Volevo maggior contatto, volevo sentire la sua pelle sulla mia, poter passare le mie dita sul quel corpo scolpito e decorato dai tatuaggi.

Era come una tela bianca, su cui potevi creare ogni tipo di capolavoro.

Così presi l'iniziativa, e facendomi coraggio tirai i lembi della sua maglietta verso l'alto. Ci staccammo solo per permettere alla maglia di passare, per poi accanirci sulle labbra dall'altro ormai viola. Chissà cos'avrebbe pensato Anne?
A quel pensiero sorrisi sulle sue labbra, prima di irrigidirmi di colpo.

Sentii il suo tocco salire verso l'alto, sfiorando le mie cosce per poi arrivare al mio ventre piatto.
La mia schiena era percossa da centinaia di brividi, nel momento in cui afferrò la mia canottiera e la sollevò verso l'alto, finendo per fare compagnia alla sua maglia che giaceva inerme sul pavimento.

Si allontanò da me, guardandomi come non mi aveva mai guardata, facendomi arrossire.

Ero in imbarazzo, così cercai di coprirmi il petto, solo coperto dal mio reggiseno, avvolgendolo con le braccia - Perchè vuoi nasconderti? - mi chiese lui guardandomi serio.

- Con me sei al sicuro - continuò prima di spostarmi le braccia e scoprendo il mio reggiseno nero.

Non ero sicura di volermi concedere a lui, non ancora. Qualche ora prima aveva scopato con un'altra quindi potete capire come mi sento.
Devo togliermi ogni dubbio, non sopporto più questa situazione.

Si avvicinò al mio viso, stendendosi di nuovo sopra di me.
Rabbrividii al contatto della sua collana fredda contro la mia pelle, quando rimase intrappolata tra i nostri corpi.

- Harry, cosa vuoi da me? - gli chiesi io ad un tratto, non riuscendo più a trattenermi. Dovevo saperlo.
Lo vidi avvicinarsi al mio viso, i nostri nasi si sfioravano - Viverti - rispose prima di annullare le distanze tra noi, racchiudendo le mie labbra in un bacio.

- Ragazzi, la cena è pr - disse Carmen entrando all'improvviso - Oddio il bambino è nato?! Sono arrivata troppo tardi! - disse lei mettendosi una mano davanti agli occhi prima di uscire di corsa lasciandoci soli.

Ci guardammo sconvolti prima di scoppiare a ridere - Oddio vi prego non sul mio letto! - sentimmo Carmen urlare dal corridoio, ed io mi portai una mano allo stomaco piegata in due dal ridere.
Harry continuava a ridere, così mi soffermai a guardarlo. Era così bello quando rideva, aveva una risata così pura. Un suono simile a quello dei campanellini.

Ad un tratto due braccia mi avvolsero da dietro, facendomi sobbalzare. Harry.
Iniziò a baciare la mia spalla fino ad arrivare al collo, mentre io piegavo la testa per dargli maggior accesso.

In quel momento capii, voleva vivermi e io sarei rimasta al suo fianco.

Mi voltai verso di lui portando le mani dietro al suo collo - Sì - gli dissi sorridendo.

Lui mi guardò confuso piegando la testa di lato - Sì cosa? - mi chiese curioso.

Aveva sentito, lo sapevo bene - Sì, che ti amo - gli risposi io, vedendo un sorriso comparire sul suo volto. Lo amavo, non potevo negarlo a me stessa.

Mi prese in braccio, facendomi allacciare le gambe al suo bacino - Ti amo anch'io, piccola. - mi disse lui senza smettere di sorridere, prima di posare le sue labbra sulle mie.














- SPAZIO AUTRICE -
Heyloooooo!!!

Finalmente April si è data una svegliata!
Harry da stronzo si è tramutato in una patata dolcissima, non vi pare?
Allora, diciamo che non mi andava di fargli fare i loro porci comodi sul letto di Carmen, anche perchè me l'avrebbe fatta pagare, credetemi (:

Allooooraa, ora tocca a voi!
Che ve ne pare della scelta di April?
Voi avreste fatto lo stesso?
E di Harry cosa ne pensate?
E' sincero secondo voi? Boh.

Non sono sicura che la storia vi interessi e a questo punto non so se continuarla.
Vorrei ricevere almeno 5 recensioni prima di postare un nuovo capitolo, sorry.

Detto questo, vorrei ringraziare ancora tutte voi che recensite e seguite la storia! Grazie di cuore x

Ho un'ultima domanda:
Tempo fa ho chiesto quale attrice secondo voi impersonerebbe meglio la nostra April, e alcuni di voi mi hanno risposto con Victoria Justice.
Ora che la conoscete un po' meglio vi rimpropongo la stessa domanda (:

Ora vado che altrimenti mi fucilate,
buona lettura!

Baciii
Otty xx




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Capitolo 13
*** You're mine. ***




-APRIL POV'S.-

- Ti amo anche io, piccola. - disse lui.
Temetti di perdere un battito, quando sorridendo poggiò le sue labbra sulle mie.
Mi sentivo felice, ora ne avevo la prova. Mi amava, ed era tutto quello di cui avevo bisogno.

Dopo l'ennesimo richiamo da parte di Carmen, io e Haz decidemmo di scendere per cena.

- Oh, ma alla buon'ora! - ci disse Zayn non appena ci vide. Ma che cazzo è?

Inevitabilmente scoppiai a ridergli in faccia seguita da Harry - Che c'è? - chiese lui confuso.
Stava preparando la cena con un fantastico grembiulino rosa con le paperelle, a mò di mia nonna più o meno 30 anni fa, per non parlare del suo cappello. Oddio.

Era totalmente ricoperto di farina, che risaltava tra suoi capelli neri come la pece. La cucina, se così possiamo chiamarla, sembrava un campo di sterminio di Auschwitz.
Avete presente la Maionchi? Ecco, se fosse entrata in questo momento avrebbe detto " Tutto bellissimo, n'à figata assurda, ma per me è NO."

Cercai di riprendere un po' di fiato - Tu vorresti prepare una pizza? - gli chiesi io tenendomi una mano sullo stomaco - Fai sul serio? L'ultima volta che hai provato a cucinare dei wurstel sembrava di avere la nebbia in casa! - gli dissi io puntandogli un dito contro.

- Ah si? Io volevo farvi un piacere preparandovi la cena mentre voi eravate di sopra a girare un film porno e poi mi ringraziate così? - chiese lui facendo il finto offeso, avvicinandosi a noi - Felici Hunger Games, ragazzi! - disse puntandoci un frustino contro, prima di rovesciarmi un sacco di farina in testa.

No. Non poteva averlo fatto sul serio, ora erano cazzi suoi.
Altro che Hunger Games, ora avrai un assaggio della terza guerra mondiale, piccolo babbano libanese, aramaico, lituano o da qualsiasi parte tu arrivi.

Mi voltai con la bocca spalancata e le mani chiuse in due pugni - Tesoro, hai qualcosa quì. - mi disse Harry prima di lasciarmi un baffo di pomodoro vicino alla bocca.
- Ma da che minchia di parte stai tu?! - gli urlai prima di prendere due uova e sbattergliele in testa - Oh no, questo non dovevi proprio farlo. - disse lui.
Iniziai a correre per la cucina ridendo come un'idiota - Ora ti prendo! - urlò lui rincorrendomi cercando di non scivolare a terra.

- Ma che diav... oh porco pino ma che cazzo avete combinato?! - urlò Carmen entrando in cucina coprendosi il viso con le mani.
- Zayn stava cucinando una Pizza. - risposi io con fare ovvio, cercando di allontanare Harry con il mini pimer, mentre indietreggiavo sempre di più.

Capii di aver fatto la mossa più stupida quando sentii il muro freddo della cucina contro la mia schiena - Merda - dissi io sottovoce, mentre Harry si avvicinava sempre più.
- Dimmi un po' - iniziò lui avvicinandosi al tavolo nascosto dalla miriade di cianfrusaglie sparse e prendendo un barattolo scuro - Ti piace la nutella? - mi chiese venendo verso di me. Che diavolo voleva fare?

Si mise davanti a me, avvicinando il suo corpo al mio, ormai intrappolato contro il muro.
Non risposi, mi mancava il respiro e il suo profumo mi dava alla testa.

Aprì il baratto e vi infilò un dito all'interno prima di estrarlo fissandomi negli occhi - Non preoccuparti, presto farò buon uso delle mie mani - disse lui con una voce roca tanto da farmi venire la pelle d'oca, prima di posare delicatamente le labbra sul mio collo.

A quelle parole un brivido mi percorse la schiena, facendomi spalancare gli occhi.
Ormai avevo capito com'era fatto, e non si vergognava affatto di parlare di argomenti alquanto intimi.

Portò il dito ricoperto di nutella davanti al mio viso, passandolo delicatamente sulle mie labbra che dischiusi leggermente senza accorgermene.
Lo vidi passarsi la lingua sul labbro inferiore, come per amplificare la sensazione.

Quell'odore di cioccolato e il suo respiro sul mio collo mi mandarono in estasi. Dovevo mantenere la calma.
Era totalmente concentrato sulle mie labbra, e l'unica cosa che volevo fare ora era sfiorare le sue.

Quando staccò il dito dalle mie labbra mi fissò intensamente negli occhi, prima di avvicinare il suo viso al mio.

- Perchè io la amo - disse a bassa voce prima di fiondarsi sulle mie labbra.

Per un istante mi mancò il terreno sotto i piedi.
Ogni volta era così, le sue labbra erano come una droga.
La mia droga, e ne ero totalmente dipendente.

Odio il fatto di dipendere da qualcosa o da qualcuno, ma Harry era l'eccezione alla regola.

Le sue labbra si muovevano incessantemente sulle mie, assaporando ogni attimo di questo bacio.
Il sapore del cioccolato rese tutto ancora più eccitante, e così agganciai le braccia dietro al suo collo tirando leggermente i suo ricci. Amavo farlo.


-HARRY POV'S-

Portò le sue braccia tra i miei capelli, tirandoli verso di lei facendomi gemere nella sua bocca. Adoravo quando lo faceva, sembrava prendere il controllo su di me.

Passai la mia lingua sul suo labbro inferiore, cercando di assaporare ogni centimetro delle sue labbra soffici che si dischiusero immediatamente, lasciandomi il libero accesso.
Eravamo a casa di Zayn e dovevo controllarmi, ma quando una sua mano sfiorò involontariamente il cavallo dei miei pantaloni non capii più nulla.

La sollevai per le cosce, facendole agganciare la gambe intorno al mio bacino continuando a baciarla.
La trasportai fino al tavolo della cucina fino a farcela sedere sopra.

Mi staccai dalle sue labbra, divaricandole le gambe per avvicinare il mio corpo al suo sentendola fremere sotto il mio tocco.
Mi piaceva farle quest'effetto, sapevo che ero io a procurarle tutto questo.

Portai il viso nell'incavo del suo collo cominciando a succhiare la sua pelle morbida.
- H-arry.. - gemette lei, mentre la mia lingua lambiva ogni centimentro del suo collo, prima di ritornare a succhiarlo.

Le sue mani strinsero forte i miei capelli, quando sentii il sapore del ferro nella mia bocca.

Mi staccai da lei per ammirare la mia opera, notando un leggero sollievo da parte sua.
Lei era mia e di nessun altro.

Portò le sue dita verso sul suo collo, sfiorando quel marchio che le avevo stampato sulla pelle facendo una smorfia di dolore.
Mi avvicinai di nuovo, baciando delicatamente la pelle ormai viola - Ora sei mia. - le dissi prima di morderle leggermente il collo.













-SPAZIO AUTRICE-
Good Evening, girls!

Allora, come state?
Sono particolarmente felice oggi, forse anche per via delle recensioni che mi avete lasciato.
Siete dolcissime, grazie mille per il supporto!

Passiamo alle cose importanti, che ve ne pare del capitolo?
Ormai è chiaro, April ama Harry e Harry ama April. Amen.
Ma tranquille, non pensate mica che la nostra April sia così stupida. Harry ha perso la scommessa, e fidatevi che gli farà pagare il suo pegno!

Diciamo che i nostri ragazzi si stanno spingendo sempre più in la ogni giorno che passa, e per me sta diventando sempre più imbarazzante sappiatelo!
Spero non diventerà un porno come 50 sfumature di grigio!

Detto questo ci tengo a ringraziare tutte voi, che ogni giorno mi regalate un sorriso con le vostre bellissime recensioni! Grazie :) x


Allora, la scorsa volta ho chiesto come vi immaginavate April, e molte di voi mi hanno confermato la mia ipotesi.
Lucy Hale interpreta la nostra bellissima April (:
Che ne pensate a riguardo?



Mentre qui abbiamo il nostro Haz.
Sempre bello lui.



Detto questo, spero che il capitolo vi piaccia!

Continuate a recensire pleaseee!

Buona lettura,
bacii

Otty xx

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Capitolo 14
*** My heart beats for you. ***




-APRIL'S POV.-

Io e Harry decidemmo di scendere in cucina dopo quella chiaccherata.
Se voi per chiaccherata intendete quello che abbiamo fatto noi, ovvio.
Personalmente lo definirei più uno scambio di opinioni, magari con qualche morso, ma sono dettagli.

Entrammo in cucina con nonchalance, notando che era un po più affollata del solito - E voi che ci fate quì?! - disse Harry, puntando il dito contro i 3 ragazzi seduti intorno al tavolo.

Liam, Niall e Louis si voltarono verso di noi facendoci un largo sorriso - Li ho chiamati io, serviva l'impresa di pulizia dato che voi due eravate di sopra a contribuire al surriscaldamento globale - disse Zayn, facendo ridere tutti i presenti.

Abbassai la testa sentendo le guance avvampare, e stringendo la mano di Harry - Stavamo solo parlando - cercò di giustificarci Harry, ed io annuii convinta. Se, come no.

Louis si alzò cominciando a ridere - Ah si? Pensavo che le labbra ti servissero per parlare, non per fare succhiotti. - disse lui, scostando i miei capelli di lato con cui avevo cercato di nascondere il segno viola. Questo tipetto è furbo.

Tutti iniziarono a fischiare ed Harry abbassò la testa sorridendo - Dettagli fratello, dettagli.. - rispose lui facendo un gesto con la mano. Poco sgamabile mi dicono?

Anche Carmen entrò in cucina - Oh, alleluja! - disse lei venendo accanto a me - Sai cosa, dovrebbero abolire i porno, voi siete molto meglio. - continuò Zayn rivolgendosi alla sorella che scoppiò a ridere - Ma dateci un taglio! - disse lei accostandosi al mio orecchio - Non hai fatto niente sul mio letto, vero? - chiese lei a bassa voce.

- CARMEN! - le urlai, dandole un pizzicotto sul braccio - Ahia! - urlò lei - Devo saperlo! Non ci tengo a trovare la bandiera del giappone sul mio lenzuolo, sai? - mi disse lei ed io scoppiai a riderle in faccia.

Ad un tratto Liam interruppe le nostre urla - Ragazze, che ne dite di un film? - ci chiese lui con una ciotola di pop corn in mano - Porno? - chiese Harry sorridendo beffardo.

- No tranquillo amico, per quello ci siete già tu ed April. - disse Louis posandogli una mano sulla spalla sorridendomi. Ma che cazzo hanno in questa casa? Sono dei pornodipendenti?

- HORROR! - urlò Louis facendomi sobbalzare. No odio gli horror, non dormo per settimane dopo averne visto uno.

- Ma Peppa Pig è più figa. - disse Niall facendoci ridere - Amico, Niall ha ragione - gli rispose Zayn continuando a ridere.

Louis si mise una mano sulla faccia - Quante volte devo dirtelo Niall? Peppa Pig è una fottuta porchetta e tu che dici tanto di amarla le fai un torto perchè la mangi tutti giorni!-
gli disse lui in preda ad una crisi isterica, scrollandolo per le spalle.
No basta, qui stiamo fumati proprio. Scoppiai a ridere, pensando che sarei morta da un momento all'altro quando vidi la faccia di Niall.

Era sbiancato - No...quindi tu vuoi dirmi.. - chiese lui balbettando, vedendo Louis annuire con un sorriso da ebete - Ho ucciso Peppa Pig! - urlò Niall prima di portarsi le mani alla bocca.

La stanza si riempì di risate, ora ne ero certa, stavo in una gabbia di matti.

- Bene, dopo questa sconvolgente rivelazione, io propongo The Ring - disse Louis inserendo il CD nel video-registratore sollevando grida di approvazione.
Sbiancai a quel commento dirigendomi in cucina, odiavo quel film.

Aprii il frigo prendendo un bicchier d'acqua, quando sentii delle mani posarsi sui miei fianchi facendomi sobbalzare per lo spavento.
Conoscevo fin troppo bene quelle mani. Harry.

- Hey - disse lui strofinando il naso sulla mia guancia - il film non è neanche iniziato e già ti spaventi? - mi chiese lui ironico, abbracciandomi da dietro.

Sorrisi a quel gesto - Il fatto è che io e gli Horror non andiamo molto d'accordo. - dissi lievemente in imbarazzo.
Non volevo che pensasse che ero una fifona che non reggeva un film del genere.

Lo sentii sorridere mentre baciava la parte scoperta della mia spalla - E se ti abbraccio hai paura lo stesso? - mi sussurrò all'orecchio, provocandomi una scossa in tutto il corpo. Perchè era così dannatamente Harry?

- Dai, vieni - disse lui staccandosi da me e prendendomi per mano riportandomi in sala.
Potei ben notare che gli altri avevano già preso le loro postazioni e qualcosa mi balzò subito all'occhio.

Louis
Carmen

Carmen
Louis

Erano seduti uno accanto all'altra sul divano, e lei se ne stava accoccolata contro il suo petto. Vedi te sta stronza parla tanto dei porno miei e di Harry, ma anche lei non scherza eh?
Ma nonostante tutto erano adorabili insieme, facevano venire il diabete. Sorrisi incosapevolmente.

Il film era appena iniziato - Carini, manco avete aspettato eh? - disse loro Harry mentre ci accomodavamo sul divano centrale - Scusa amico, non sapevamo quanto ci avreste messo. - disse Zayn desolato spegnendo le luci. Buio, oh che piacere.
Ancora?! Piuttosto guarda tua sorella.

Fantastico, mi aspettava un pomeriggio da urlo. No, da urlo dico sul serio.

Harry mi avvicinò a sè prima di togliersi la maglia e buttarla sul pavimento. Che Dio mi aiuti.
- Così magari ti distrai un po'. - mi disse lui sottovoce avvolgendomi i fianchi con un braccio.

Arrossii, e anche se ero al buio potei notare le due fossette che spuntarono sul suo volto quando appoggiai la testa sul suo petto nudo.
Incominciai a guardare i suoi tatuaggi, iniziando a seguirne i contorni con le dita che scorrevano veloci sotto il suo petto liscio.

Potevo sentire un tamburo sotto di me, il suo battito era calmo ed io mi soffermai ad ascoltare quel suono.
Smisi immediatamente di disegnare linee sul suo corpo portando la mano sul suo cuore, quando sentii la sua posarsi sopra la mia.

- Lo senti? - mi chiese lui guardandomi negli occhi che brillavano di luce propria.
Annuii.

- Batte per te. - mi disse lui incastrando la sua mano nella mia.












-SPAZIO AUTRICE-

Ciaooo a tutteee!

Allora, inizio col dire che mi dispiace tantissimo di non aver aggiornato ieri, ma ho avuto una giornata piena a scuola e oggi avevo verifica. Sorry x
Spero che questo non si ripeta mai più.

Detto questo, veniamo alle cose importanti:
Che ne pensate del capitolo?
Personalmente sono molto soddisfatta, questo pezzo mi frullava in mente da giorni e finalmente sono riuscita a scriverlo per voi.

Che ne pensate di Carmen e Louis? Nascerà qualcosa tra loro?

Harry sta diventando sempre più dolce, e possiamo dire che i miei ragazzi sono in love (:
Voi che ne pensate?

Lou e April stanno diventando amici, chissà forse potrebbero diventare migliori amici.
Quanti di voi vorrebbero un migliore amico come lui? Ad alzata di mano, dai!

Come sempre, ci tengo a ringraziare tutte voi che recensite ogni volta e che seguite la storia. Siete fantastiche!
Spero che il capitolo vi piaccia!

Ora mi dileguo, buona lettura!

Continuate a recensireee pleaseee!!
Bacii
Otty xx





Qui abbiamo un'altra foto della splendida Lucy Hale




e qui una del nostro Haz



byeee (:




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Capitolo 15
*** You've lost me. ***




-ANNE'S POV.-

E' lunedì mattina e Harry ed April devono andare a scuola.
Ieri sera sono stata sveglia fino a tardi ma nessuno dei due si è fatto vivo fino all'1.00, quando li sentii salire le scale ed entrare in camera.
Ero più sicura sapendo che Haz era con lei.

Se pensano che sia stupida hanno sbagliato a capire, non ci vuole molto ad accorgersi che c'è qualcosa tra i due.
So bene com'è fatto mio figlio, anche se lui ha smesso di raccontarmi delle sue vicende amorose da parecchi anni.
L'ultima volta ricordo che stava con una certa Stacy, me lo aveva detto lui circa 8 anni fa. Poi più nulla.

Ogni sera quando ero a letto sentivo la porta della sua camera sbattere, dei rumori attraverso la parete e delle voci femminili che cambiavano ogni volta.
Mio figlio era cambiato.

- Per favore non farla soffrire. - dissi tra me e me salendo le scale per andare a svegliarli.

Quando entrai mi trovai davanti ad una scena che non mi sarei mai aspettata di vedere.
Il letto di April era vuoto perchè lei era accoccolata tra le braccia di mio figlio che la teneva stretta contro il suo petto nudo.

Sarebbe stato imbarazzante ma sono pur sempre la mamma io.

Mi avvicinai al letto cercando di non fare rumore per poi aprire le finestre, lasciando entrare un'arietta fresca.

Scostai le tende lasciando che il sole colpisse le loro facce addormentate, e il risultato fu quello che mi aspettavo - MAMMA! - urlò Harry facendo sobbalzare April.

- Buon giorno tesoro - dissi io notando il rossore sulle guance di April che cercava invano di coprirsi e ritornare nel suo letto - Ragazzi è tardi, dovete andare a scuola. -
dissi io avviandomi alla porta.

- Le porte esistono per un motivo, la prossima volta se bussi ci fai un favore. - mi disse Harry nervoso.

- Vi aspetto giù per la colazione - risposi io, facendo finta di non aver sentito nulla e sentendolo sbuffare.
L'unica cosa che speravo è che lui non si approfittasse di April.



-HARRY'S POV.-

Odio quando mia madre fa così.
Invade i miei spazi e se hanno fatto le sveglie ci sarà un motivo, no?

Ero ancora sdraiato sul letto quando notai April che correva da una parte all'altra della stanza avvolta in un lenzuolo decisamente troppo lungo. Sorrisi.

Mi alzai senza far rumore e la raggiunsi posandole le mani sui fianchi - Che fai, piccola? - le chiesi accostandomi al suo orecchio. La sentii fremere a quel contatto.
Il mio corpo era totalmente spiaccicato contro la sua schiena e i miei fianchi premevano contro il suo sedere.

- I miei vestiti...sto cercando i miei vestiti...oddio Harry - mi disse lei voltandosi e coprendosi il volto con le mani. Che le prende?

Le tolsi le mani dalla faccia alzandole il mento per guardarla negli occhi - Che ti prende, piccola? - le chiesi curioso notando le sue guance colorarsi di un color porpora.

- Che mi prende? Tua madre è entrata in camera e ci ha trovati nel letto abbracciati - disse lei gesticolando - e per di più tu indossi solo i boxer - continuò lei abbassando lo sguardo in imbarazzo. Era sempre la solita.

- Ehy ehy shh.. - le dissi io avvolgendola in un abbraccio - sta tranquilla - continuai sentendola posare le mani sul mio petto nudo distaccandosi da me - Non oso immaginare cos'avrà pensato...ora crederà che vado a letto con suo figlio. - disse lei coprendosi il volto di nuovo. Era così buffa.

L'attirai per un fianco verso di me - Non preoccuparti, c'è abituata. Ne ha viste tante passare per la mia camera. - le dissi io, rendendomi conto solo dopo di cos'avevo detto.



-APRIL'S POV.-


- Non preoccuparti, c'è abituata. Ne ha viste tante passare per la mia camera. - disse lui attirandomi a sè.
Levai lentamente le mani dal mio volto lasciandole cadere lungo i fianchi, sperando di aver capito male.

Ero lì, in piedi davanti a lui incapace di dire o di fare nulla.
Il mio corpo era come di ghiaccio, non sentivo più nulla.

Ero una delle tante, solo un'altra da aggiungere alla lista delle cose già usate.
Non riuscivo a guardarlo in faccia, fissavo la parete dietro di lui con uno sguardo perso.

Lo vidi avvicinarsi ed io indietreggiai di colpo - April..ti prego non volevo dire.. - non concluse la frase perchè la mia mano che poco prima era tesa lungo il mio fianco ora si trovava contro la sua guancia.

Alzai lo sguardo notando che lo schiaffo gli aveva fatto voltare la testa, facendo comparire una macchia visibilmente rossa su tutta la guancia.

Ma non m'importava. Come a lui non importava niente di me.

Fece una smorfia di dolore, prima di fissarmi intensamente negli occhi sbattendomi contro il muro.

Gemetti di dolore per via del colpo preso, notando i suoi occhi farsi sempre più scuri.
Una lacrima mi rigò il volto, ma per la prima volta non avevo paura.

- April tu non sai niente di me, ma di certo non ti sto usando. Se avessi voluto farlo a quest'ora avrei già vinto la scommessa. - mi disse lui bloccandomi i polsi sopra la mia testa.

In quel momento capii.
Non si era accorto di aver già perso. Era ora di sganciare la bomba.

Dando qualche strattone riuscii a liberare i miei polsi dalla sua morsa e avvicinai il mio volto al suo - Se non volevi usarmi non avresti mai accettato quella scommessa. - gli dissi con una voce talmente bassa che temetti che non avesse sentito.
Mi guardò intensamente, con uno sguardo perso. 

Mi allontanai da lui dandogli una spinta e avvicinandomi alla porta - Oh, forse non te ne sei reso conto ma tu hai già perso. - continuai io, vedendo comparire sul suo volto un'espressione confusa.

Non si ricordava davvero, mi faceva schifo.

- Sai, tu e Jennifer siete più simili di quanto pensiate.- iniziai avvicinandomi di poco, vedendo che continuava a non capire - Capita di no ricordarsi con chi si va a letto quando ormai si ha trombato tutto l'istituto. - conclusi notando sul suo viso qualcosa simile alla rabbia.
Rabbia o frustrazione.

Io invece rimanevo sempre impassibile, come se ci fosse un vetro tra me e lui.

Ero stanca di lottare per qualcosa che non mi aveva mai calcolata, ero stanca di tutto. Ero stanca del mio essere sempre triste, come se la felicità non riuscisse mai a far parte di me.

- Beh, hai vinto...non sei felice? Qual è la penitenza? - mi chiese lui rassegnato.
Era davvero così sciocco? Pensava che mi sarei messa a saltare di gioia?


Scossi la testa incredula per ciò che avevo sentito - Tu hai perso, ma non mi riferisco al gioco. - dissi io facendo una pausa perchè le parole mi uscivano spezzate, il tono rotto e le lacrime che minacciavano il loro arrivo.

- Tu hai perso me. - conclusi uscendo dalla stanza senza neanche guardarlo in faccia.















-SPAZIO AUTRICE-
Helloooo Everyooneeee!

Ora non ho scusanti, mi dispiace davvero da morire.
Questi ultimi due giorni sono stati pieni e non ho avuto un attimo libero per aggiornare. Vi chiedo ancora scusa, e spero non succeda mai più.

Sono particolarmente felice perchè ieri ho incontrato la mia migliore amica a distanza, è stata una giornata magnifica a Milano.
Spero che tutte voi possiate provare la sensazione di avere tra le proprie braccia la persona che vi è sempre stata vicina. Non potete capire.

E inoltre il video di MM è letteralmente jcdbhbfewwqi *-*
Vi giuro ho pianto come una cretina durante la parte della barca sul tamigi, mi è venuta in mente l'esperienza di Londra e tutti i ricordi.
E' una città stupenda, da vedere una volta nella vita.

Ma ora veniamo al capitolo,

allora, è da un po' che Anne non ci dava il suo punto di vista e quì ha raccontato il suo rapporto con Harry.
Le mamme non sbagliano mai, credetemi.

E qui abbiamo il nostro colpo di scena, Harry ha lanciato una bomba a mano accorgendosi troppo tardi del casino che aveva fatto.

Si è dimostrato molto ingenuo, voi che ne pensate del suo comportamento?

E finalmente April ha sganciato la sua di bomba,
voi credevate in qualche penitenza superficiale, e invece Harry l'ha pagata a caro prezzo perchè ha perso una delle cose più importani per lui.
Credevate potesse andare così?

Quale penitenza pensavate che potesse avere Harry?

Se foste state al posto di April, in quella situazione, come vi sareste comportate?


Beh, come ogni volta ci tengo a ringraziare tutte voi bellissime che recensite e seguite la storia ogni volta! Grazie!
RINGRAZIO ANCHE LE LETTRICI SILENZIOSE, MI FAREBBE PIACERE SENTIRVI.

Spero di farmi perdonare con questo capitolo,
continuate a recensire e ditemi cosa ne pensate pleaseee!

Bacii
Otty xx





Ecco quì il nostro Haz in Midnight Memories * Amo questa gift *





e qui la nostra April







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Capitolo 16
*** Forget. ***




-HARRY'S POV.-

- Tu hai perso me - erano passate più di 4 ore ma quelle parole continuavano a rimbombarmi nella testa.

L'avevo persa. Complimenti Harry, riesci sempre a perdere le persone a cui tieni.

Ero sdraiato in camera, della scuola non me ne fregava un cazzo.
Probabilmente sono anche a casa da solo, mia madre sarà uscita dopo averci chiamati ed April...beh, lei se n'è andata.

Avevo perso la scommessa, ma di questo non m'importava nulla.

Mi alzai dal letto dirigendomi verso lo specchio più vicino.
Dovevo sfogarmi, non ce la facevo più.

Il mio pugno colpì con tutta la rabbia che avevo in corpo il vetro frantumandolo in mille pezzettini che si sparsero sul pavimento.

Il mio cuore era sul quel pavimento, rotto in mille frammenti troppo piccoli per essere rimessi insieme.

Urlai dal dolore, vedendo la mia mano coperta di sangue vivo. Il sangue colava fino al polso finendo per macchiare la mia camicia.

Ero finito. Ero vuoto.

Mi accasciai al pavimento sfogandomi in un pianto liberatorio seduto con la schiena contro il muro.
Le lacrime scendevano, nonostante cercassi di fermale con le mani sporche di sangue. Il mio sangue.

"Harry, cosa ti sta succedendo? Tu non piangi mai. Tu non hai mai pianto. Per nessuno." una voce dentro di me continuava a ripetere. Basta.

La testa mi scoppiava, la voce di April continuava a risuonare nella mia mente - Basta! - urlai in preda ad un attacco di isteria, prendendomi la testa fra le mani e nascondendola tra le ginocchia.

- Basta, ti prego... - dissi sfinito mentre le lacrime salate raggiungevano le mie labbra, come se qualcuno potesse comandare tutto questo.

Ad un tratto notai qualcosa tra i pezzi di vetro sul pavimento, qualcosa di familiare. Sembrava una cornice.
Mi avvicinai cautamente, cercando di non fare altri danni quando capii di cosa si trattava.

Era la prima foto mia e di April insieme, mia madre aveva tanto insistito per farla qualche giorno dopo il suo arrivo. Mi mancava così tanto.
Non riuscii più a vedere la foto perchè gli occhi mi si riempirono di lacrime, e senza rendermene conto la sporcai di sangue, che ancora colava dalla mia mano.

Non mi avrebbe mai perdonato, lo so.
L'aveva già fatto troppe volte, e troppe volte io l'avevo delusa.

Io non sono quello giusto per lei, perchè io non sono capace di amarla come lei si merita.
Anzi Harry, ammettilo, tanto ormai non hai più nulla da perdere. - Io non sono capace di amare - dissi ad alta voce.
Era vero. Non credevo nell'amore, non mi sarei mai più fatto fregare.

Mi ero ripromesso che non l'avrei più rifatto, ma non vedevo soluzione. Dovevo dimenticare. Tutto.

Senza rendermene conto corsi al piano di sotto, infilandomi la giacca prima di dirigermi alla porta. Non sarei tornato, almeno non ora.
Avrei creato solo problemi e dispiaceri.

Prima di uscire, notai il mio riflesso nello specchio vicino all'entrata.
Non mi riconoscevo, quello non ero io.
Occhi rossi, rossi come il sangue che mi macchiava i vestiti lasciando una scia di macchioline per tutto il salone, capelli arruffati e il cuore a pezzi.

Dovevo dimenticare, tutto.



-APRIL'S POV.-

Ero andata a scuola nonostante quello che era successo, ed ora ero sulla strada di casa.
Me l'ero fatta a piedi perchè non sono andata con lui, ma dopotutto credo che stare un po' da sola mi sia servito.

Dovevo distrarmi, anche se per tutto il tempo non avevo fatto altro che pensare alla stupidità di quel ragazzo.

Credeva davvero che per me un fottutissimo gioco era più importante di lui? Non mi conosce affatto.
Stavo male, mi faceva male stargli lontana ora che eravamo riusciti a trovare un nostro equilibrio. Solo io e lui.

Ma perchè aveva detto quelle cose? Credevo davvero di non essere una delle tante per lui, credevo di aver abbattuto quel muro.
Povera illusa.

Pensavo davvero di interessargli, almeno minimamente, come lui interessava a me.
Per quanto sia arrabbiata non posso negare ciò che provo, perchè sì, dopo un lasso di tempo interminabile mi sono resa conto di provare qualcosa.

Ero sincera quando gli ho detto "Ti Amo", forse anche troppo.
Siamo troppo diversi.
Lui il bel ragazzo desiderato dall'intera scuola, io la ragazza sfigata arrivata inaspettatamente come un pacco davanti al suo zerbino.
Perchè se ci penso è andata proprio così.

Gli ho solo complicato la vita. Sia a lui che ad Anne.
Sono solo un peso in più da sostenere.

Forse era meglio che andasse così, forse era destino.
Io e lui non siamo fatti per stare insieme.

Continuavo a camminare a testa bassa sentendo le lacrime scendere sul mio volto, quelle lacrime che in questi giorni erano diventate le mie migliori amiche.

Dovevo dimenticare. Tutto.
Ma ero pronta a farlo?












-SPAZIO AUTRICE-

Tristezza infinita in questo capitolo, sorry girls!

Allooora, ho rischiato di non aggiornare nemmeno oggi ma TAAADAAAAAANNN!
Eccolo qui solo per voi! Made with love (:

Detto questo, che ne pensate del capitolo?
Harry si rende conto di aver sbagliato tutto e decide di dimenticare. Ci riuscirà?

April, nonostante i sentimenti che prova nei suoi confronti, cerca di reprimerli seppur soffrendo. Ci riuscirà?

MISTERO!

Ringrazio come al solito tutte voi che recensite e seguite la storia ogni volta! * vi amo tanto *

RINGRAZIO COME SEMPRE ANCHE VOI, MIE LETTRICI SILENZIOSE!

Anyway, spero che il capitolo vi piaccia e di tenervi sulle spine ancora per un po'!

Buona lettura!

Continuate a recensire, pleaseeeeee!!

Bacii
Otty xx






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Capitolo 17
*** Why did you do that? ***




-APRIL'S POV.-

Entrai in casa più confusa del solito, cercando di nascondere i residui delle mie lacrime con il maglione - Sono a casa. - dissi lievemente.

Entrai in cucina posando lo zaino a terra - Tesoro - mi disse Anne stringendomi in un abbraccio che ricambiai. Avevo bisogno di lei ora.
La strinsi forte, sentendo che sarei scoppiata in lacrime da un momento all'altro.

- Tesoro, ma tu tremi - mi disse lei, allontanandomi per guardarmi in faccia - Che è successo? - chiese, vedendo i miei occhi e prendendo una coperta.
Come faceva a capire sempre tutto?

Provai a negare, scuotendo la testa - Nulla..davvero. - dissi fingendo un sorriso. Ma chi vuoi prendere in giro, April?

- Non provare a mentirmi April, che ti ha fatto? - mi chiese lei appoggiandomi la coperta sulle spalle.
Cosa?

Scossi la testa confusa fingendo di non capire - Scusa Anne, non capisco a cosa ti riferisci - le risposi cercando di non incrociare i suoi occhi
- Ho solo preso un brutto voto a scuola, tutto qui. - dissi sfoderando uno dei miei sorrisi più finti.

Mi guardò piegando la testa di lato, indecisa sul credermi o meno.
Speravo che l'avesse bevuta, non volevo parlarne ora.

E a quanto pare ero un'ottima attrice - Tesoro, lo recupererai. Non buttari giù. - mi disse sorridendomi dolce.
Amavo quella donna, sapeva sempre come strapparmi un sorriso, anche nelle situazioni più buie.

Mi diressi verso la porta per salire le scale quando Anne mi chiamò - Tesoro, per caso hai vistro Haz? - mi chiese con fare preoccupato
- E' tardi, di solito è sempre a casa. - continuò lei fissando l'orologio appeso al muro.

Un momento.

Non era a casa?
Stamattina l'avevo lasciato in camera sua, e da allora non ne sapevo più nulla.

Feci qualche passo per tornare indietro - ..pensavo fosse già a casa.. - gli dissi io con voce titubante. Non poteva essere uscito.

Lei smise di affettare le zucchine di colpo, facendomi venire un colpo al cuore.
Era di spalle, e la vidi voltarsi lentamente - Io pensavo fosse con te... - sentii il mondo crollarmi addosso.

Mi fissava senza muoversi, e nonostante la distanza tra noi potevo vedere il terrore nei suoi occhi.
Corsi fuori di scatto senza nemmeno pensarci e notai che la sua auto non c'era. Oh dio.

Tornai all'interno trovando Anne in salotto con lo sguardo fisso sul pavimento - L'auto non.. - dissi chiudendo la porta prima di venire interrotta da lei.

- April - mi chiamò con voce tremante, notando che continuava a tenere la testa china. Cosa stava guardando?

Mi avvicinai a lei con cautela, prima di vedere delle macchioline rosse sul pavimento. No.
Non poteva essere.

- April ti prego dimmi che avevi un compito di arte oggi - mi chiese lei portandosi le mani al viso. Oddio.
Non le risposi, non ne avevo la forza.

Non volevo scoprire a cosa mi avrebbe portato quella scia, ma con uno sforzo sovraumano mi spinsi in avanti.
Salii le scale di corsa prima di raggiungere la nostra camera.

La porta era spalancata.

Deglutii prima di farmi coraggio ed entrare in quella stanza.
Non appena entrai l'unica cosa che mi saltò all'occhio era lo specchio.

Rotto.
Rotto in una mare di pezzettini che luccicavano sul pavimento.
Una marea come quella che stava il prendendo sopravvento nei miei occhi.

Mi accasciai a terra, con la schiena contro il muro abbandonandomi in un pianto di paura.
Continuai a singhiozzare per un tempo interminabile, perchè le mie lacrime sembravano non aver fine.
Le schegge di vetro erano sotto di me, ma poco m'importava.
Quello non era niente a confronto di ciò che provavo ora.

Era tutta colpa mia, se non l'avessi lasciato solo stamattina tutto questo non sarebbe successo.

Alzai di poco la testa, quando vidi una cornice poco lontano da me.
Non avevo le forze per alzarmi così gattonai fino al mio obiettivo.

Il mio cuore perse un colpo quando capii cos'avevo tra le mani.
La prima foto mia e di Harry, scattata qualche giorno dopo il mio arrivo.
Eravamo così distanti da tutto questo.

Il vetro della cornice era completamente macchiatato di sangue, e questo mi fece ritornare alla realtà.
Già perchè era questa la realtà.
L'avevo abbandonato a se stesso, quando aveva bisogno di me.

- Perchè l'hai fatto? - sussurrai a bassa voce, strofinando il dito sulla sua immagine lasciando che una lacrima cadesse su di esso.
La strinsi forte al petto come per avrlo più vicino - Ti prego torna a casa. - dissi in un mare di lacrime.



-HARRY'S POV.-

Un colpo, poi un altro e un altro ancora.
Il mio corpo non sentiva più nulla, stavo bruciando.

L'avversario di fronte a me continuava a colpirmi, mentre io cercavo di parare i suoi colpi con i gomiti.
Non pensavo a niente, non sentivo i colpi.
Il buio mi circondava.
Solo lei.

Lei che non era più mia.

A quel pensiero la rabbia si impossessò di me, risvegliando l'istinto assassino che si celava in me.
Sentii il mio corpo accendersi ed iniziare a bruciare.

Mi voltai, e in un secondo il mio gancio destro colpì il suo volto, facendo in modo che si abbassasse.
Ciò mi diede il via libera, lasciando che il mio piede colpisse con tutta la forza il suo stomaco.
Sputò sangue prima di cadere a terra inerme.

L'avevo fatto di nuovo.

Senza nemmeno pernsarci afferrai il mio iphone digitando il numero dell'unica persona che era in gradio di aiutarmi.

A: Louis

- Ho fatto un casino. L'ho persa per sempre. -

digitai velocemente, aspettando una risposta che non tardò ad arrivare.


Da: Louis

- Vengo a prenderti. Non muoverti e non toccare nulla. -

rispose.

Una macchina si presentò davanti all'entrata di quel posto lurido, in cui però tornavo ogni volta.
Ed era sempre la stessa persona che ogni volta veniva a salvarmi.

Louis.




 





-SPAZIO AUTRICE-
Holaaa ragazze!

Alllooora, che ne pensate del capitolo?
April e Anne scoprono l'assenza di Haz, e ciò fa risvegliare la ragazza.
Capisce che rappresenta qualcosa di importante per lei, soprattutto vedendo quella foto.

Ed Haz?
Non è riuscito a dimenticarla come voleva, forse perchè non vuole. O forse perchè la ama troppo per farlo.
A questo penserà Lou, come sempre.

Cosa credete che farà Lou?
Cosa gli consiglierà?

MISTERO!

Beh, detto questo ci tengo sempre a ringraziare tutte voi che continuate a recensire e a leggere la storia! GRAZIE (:
Un grazie speciale va soprattutto a stylemix_merliah che mi ha dato una grande idea!
Avrete un felice S. Valentino ragazze!

Beh, ora mi dileguo!
Buona Lettura,

continuate a recensireee pleaseeee!!

Bacii
Otty xx





Il nostro Haz






E qui la nostra April in lacrime














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Capitolo 18
*** I'm ready. ***





-HARRY'S POV.-

- Haz, si può sapere che diavolo ti è preso? - mi chiese Louis arrabbiato, mentre mi portava sul suo divano.
Non risposi, continuando a fissare il vuoto.

Ero vuoto.

Come ogni volta era sempre lui che mi faceva tornare in me. Ma questa volta non ci riuscivo, non volevo parlare di April.
Non volevo rendermi conto della realtà, perchè speravo di essermi immaginato tutto.

Mi sembrava di essere in una sorta di limbo, a metà tra la realtà e l'immaginazione.
Ero io ad impormi di non voler capire.

- Se non ti apri con qualcuno starai peggio, Harry. - mi disse risvegliandomi.
Il suo tono era molto più pacato rispetto a prima e ciò mi spinse a guardarlo.

Era lì, seduto a gambe incrociate davanti a me che come ogni volta perdeva il suo tempo per aiutarmi.
Voleva davvero aiutarmi.

Lo fissai intensamente cercando di trovare le parole giuste - Lou...hai presente quando dici qualcosa che non avresti dovuto dire e finisci per ferire le persone che più ami? -
gli chiesi tutto d'un fiato.

Ormai non piangevo più, le mie lacrime non avevano un senso.
Avevo sfogato tutto il mio dolore sul corpo del mio avversario, che ormai non avrebbe più visto la luce probabilmente.

Mi guardò sospirando - Harry, ricorda sempre che se lei ti ama non cambierà idea da un giorno all'altro. - mi disse poggiandomi una mano sulla spalla.
Lui non capiva.

Mi alzai di scatto non riuscendo a mantenere la calma - Cazzo Louis tu non puoi capire! L'ho persa solo per causa mia e della mia stupida boccaccia! - gli urlai contro scaraventando il primo cuscino a terra.

Non si sompose più di tanto, era abituato a queste scene.
Le vedeva spesso, ormai non si lasciava impressionare.

- Evidentemente è abbastanza forte per andare avanti senza di me. Io non le servo, come lei non serve a me. - conclusi io con tono rabbioso, mentre Louis scuoteva la testa.

- Amico, sei sulla strada sbagliata. - disse lui avvicinandosi a me - Ora lasciami parlare e poi mi dirai se davvero non ti interessa più di lei. - disse serio, prendendo posto accanto a me.

- Ricordi com'era la tua vita prima che lei arrivasse? - mi chiese.

Ora che ci penso, la mia vita era totalmente diversa. Sesso, ragazze ovunque, feste ogni sera, droga.
Annuii in risposta continuando a non capire.

- Bene, lascia che ti dica che quella vita non fa più parte di te.
Da quando è arrivata April tutto è cambiato, ma tu per primo. Non sei più il ragazzo che saltava quattro giorni di scuola su cinque, che si infilava nei bagni della scuola con la prima che apriva le gambe, o che ogni sera si sballava trovando più di una ragazza nel letto la mattina seguente e indovina un po'? Non ricordavi nemmeno il loro nome. -
mi disse lui con un pizzico d'ironia.

- Harry, quello che sto cercando di dirti è che quella ragazza ha trovato il tuo lato migliore, ti ha completamente cambiato, ma in meglio. So che mi dirai che cambiare le persone non è bello, ma il fatto è che lei l'ha fatto senza rendersene conto. Sei tu che sei cambiato standole accanto.
Ho visto come sei quando siete insieme,  credimi non ricordo di averti mai visto così felice da quando ci conosciamo e il fatto che tu non l'abbia ancora portata a letto mi conferma le cose. Non è come le altre, perchè altrimenti l'avresti già usata. - disse lui guardandomi negli occhi.

Ero rimasto in silenzio per quella che mi sembrò un'eternità.
Aveva ragione.
Ero rimasto totalmente colpito dalle sue parole, tanto da capire quanto tenessi a lei.

Era mia e lo sarebbe sempre stata.

- Ti prego Harry, non rovinare tutto perdendola davvero. Tu non l'hai persa, devi solo uscire da quì e dimostrarle quanto la ami. - concluse più serio che mai.
Aveva fottutamente ragione.

Mi alzai mettendomi di fronte a lui - Grazie Lou, grazie di tutto. - gli dissi abbracciandolo.

Era una cosa che non facevo con tutti, ma con lui sì.
Era come un fratello. C'era sempre per me e aveva sempre il consiglio adatto.

Ricambiò l'abbraccio stringendomi forte - Figurati Haz, sono felice di esserti d'aiuto. - mi disse sorridendo. - Sai qual è il tuo problema? - mi chiese retoricamente, ed io scrollai la testa - Tu hai paura di ammettere ciò che provi. - mi disse serio.

Le sue parole mi colpirono.
Dovevo ammettere i miei sentimenti e riuscire a controllarli, cosa non molto facile per me che non ho mai amato nessuno.
Amore.
Parola davvero strana, mai usata prima d'ora. Tutto quello che avevo fatto non aveva nulla a che fare con l'amore, era più un bisogno di soddisfare le mie voglie.

Lei mi ha insegnato ad amare.

Capii che dovevo andare da lei, ora.

- Vado da lei, mi accompagni per strada? - gli chiesi di fretta infilando la mia giacca.

- Ehm..veramente dovrei rimanere quì... - mi disse nervoso, guardando altrove.
Mi stava nascondendo qualcosa. Ti conosco troppo bene, Tomlinson.

- Hai visite per caso? - dissi notando solo ora le candele sparse per la casa e i pop corn sul tavolino.
Mi guardò facendomi un sorriso che mi fece capire tutto - Carmen sta venendo quì, quindi se non vuoi assistere ad un accoppiamento, sparisci! - mi urlò dietro spingendomi verso la porta.
Scoppiai a ridere seguito da lui - Buona fortuna, amico - gli dissi, con uno sguardo che voleva dire tutto.

- Anche a te, ne avrai bisogno. - mi disse sorridendomi, prima di chiudere la porta.

Dovevo risolvere le cose e capire come gestire i miei sentimenti.
Sbuffai leggermente confuso iniziando ad avviarmi verso casa.



-APRIL'S POV.-


Erano ormai le 23.15, più di mezza giornata senza ricevere una notizia.
Dopo aver insistito più volte ero riuscita a mandare Anne a letto.

Era distrutta, aveva pianto tutto il giorno e potevo vedere la disperazione nei suoi occhi. Era terribile vederla così.

Io cercavo di essere forte per lei, ero li a sostenerla quando ebbe quella crisi di nervi oggi pomeriggio, ma la verità è che stavo morendo.
Stavo morendo dentro.

Dietro alla mia maschera ho nascosto la paura che mi ha perseguitata da stamattina, e ogni volta che vedevo quelle macchioline di sangue sul pavimento era come essere trafitti da una pugnalata.

Avevo detto ad Anne che sarei rimasta sveglia nel caso fosse tornato, così ora ero sul divano con la TV accesa.
Avrei anche potuto spegnerla dato che non la degnavo nemmeno.
Non potevo pensare ad altro tranne che a lui.

Penso che ci sia solo una cosa positiva in questa giornata.
Ho capito cosa provo davvero.

Lo amavo, non c'era dubbio.
La distanza mi aveva fatto capire quanto fosse importante per me, e soprattutto me ne accorsi nel momento in cui ogni volta che il mio cellulare s'illuminava lo afferravo di scatto sperando di veder comparire il suo nome sullo schermo.

Mi manchi terribilmente.

In quel momento sentii un rumore della serratura scattare.
Un momento.

Solo Harry aveva le chiavi.

Scattai in piedi, non appena vidi quella figura alta davanti ai miei occhi.

Era li.
Era tornato.

Mi coprii la bocca cercando di non singhiozzare nel momento in cui gli corsi incontro fiondandomi tra le sue braccia.
Mi strinse forte, come per sapere che c'ero davvero.

In quel momento la mia maschera cadde, e la figura forte che mi aveva accompagnata tutto il giorno svanì.
Scoppiai in un mare di lacrime aggrappandomi di più a lui - Shhhh ci sono io adesso. - mi disse baciandomi i capelli.

Si staccò da me leggermente permettendomi di guardarlo negli occhi.
Era distrutto, come me ma nonostante tutto era perfetto.

Alzai una mano verso il suo viso, dove quella mattina avevo lasciato un sonoro schiaffo, accarezzando la sua guancia.
Lui sembrò bearsi di quel tocco, appoggiando la sua mano sopra la mia.

- Non rifarlo mai più, ti prego. - gli dissi avvicinandomi alle sue labbra, inebriandomi nel suo profumo.

- Mai. - mi disse lui prima di poggiare bruscamente le sue labbra sulle mie, baciandomi con foga.

Mi afferrò per i fianchi facendomi allacciare le gambe al suo bacino, mentre si dirigeva verso la nostra camera.

Ero pronta.
Non ero mai stata così pronta in vita mia.












-SPAZIO AUTRICE-

ZAAAAN ZAAAAAAAAAAAAAAAN ZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNN!
Bellezze mie, so che mi odierete a morte ma per questo dovrete aspettare il prossimo capitolo!

Alloooora, voglio scusarmi ancora per non aver aggiornato gli ultimi due giorni, ma mi è stato praticamente impossibile. Sorry girls.

Anyway, che ne pensate del capitolo?
A me piace moltissimo!

Louis come avevate tutte dedotto è riuscito ha far ragionare quella testa calda di Haz, che in un primo momento voleva mollare tutto.
Amo Lou!

Ehhhh ma Loweh e Carmen che faranno?
Che ne pensate del comportamento di Haz?
E di Lou?

Che ne pensate del comportamento di April?
Finalmente si è resaa conto di quanto lo ami, e quindi nel prossimo capitolo vedremo che succederà * si nasconde per la vergogna *

Come sempre, ci tengo a ringraziare tutte voi mie bellissime lettrici che recensite e continuate a seguire la storia!
GRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!

E come sempre ringrazio anche le mie LETTRICI SILENZIOSE!

Beh, detto questo so che fremete dalla voglia di leggere il prossimo capitolo,
quindi buona lettura!

Mi piacerebbe ricevere almeno 5 recensioni, così posterò il prossimo capitolo! Continuate a recensire se volete saperne di più!!

Baciii
Otty xx






Il nostro Haz mentre ascolta Lou





e qui la nostra April commossa











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Capitolo 19
*** I'm in love with you. ***





-APRIL'S POV.-

Ero pronta.
Non ero mai stata così pronta in vita mia.

Mi prese in braccio mentre ci spostavamo sulle scale attraversando il salotto.
Allacciai le braccia dietro al suo collo mentre lui mi reggeva per le cosce.

Per un momento mi tornò in mente Anne, che era nella stanza accanto alla nostra.
- Spero che abbia un sonno profondo - mi dissi nel momento in cui giungemmo in corridoio ed Harry aprì la porta con un piede.

Harry avanzò di qualche passo entrando in camera prima di chiudere la porta il più leggermente possibile.

- Come sei stata senza di me? - mi chiese posandomi a terra e allontanando il suo viso dal mio. Male.
Lo sapeva benissimo, ma decisi di mentire. Voleva tirarla per le lunghe a quanto pare.

- Bene. - mentii, appoggiandomi alla porta chiusa alle mie spalle.

- Bugiarda. - mi dise prima girare la chiave nella toppa e sbattermi contro la porta infilando la sua lingua nella mia bocca.

Mi aggrappai a lui, sorpresa da quel gesto.
Era totalmente buio e non potevo prevedere le sue mosse, il che rendeva il tutto ancora più eccitante.

Quando posò le mani sui miei fianchi alzandomi leggermente la maglietta il suo tocco mi fece rabbrividire, e lui sembrò notarlo quando lo sentii sorridere sulle mie labbra.

Lo volevo, volevo che fosse mio.

Le sue labbra si muovevano abilmente sulle mie prima di passare la lingua sul mio labbro ingeriore per chiedermi l'accesso che non gli negai.
Le nostre lingue si incontrarono, inseguendosi in una specie di gioco.
Ero totalmente persa, lui riusciva a confondermi ogni volta.

Ad un tratto gli morsi il labbro inferiore e lo sentii gemere sulle mie labbra.

Si staccò da me guardandomi con un sorriso che nonostante il buio illuminava l'intera stanza -Ahh si mi piace, tira fuori le unghie GATTINA. - mi disse calcando sulla parola "gattina", prima di sollevarmi nuovamente dirigendosi verso il letto.

Mi appoggiò dolcemente sul lenzuolo freddo che a contatto con la mia pelle mi fece rabbrividire.
Harry poggiò le mani alla fine del letto avanzando verso di me, prima di divaricarmi le gambe quanto bastasse per farlo distendere.

Mi accorsi solo in quel momento che si era tolto i pantaloni ed indossava solo i boxer.
A quel contatto rabbrividii ancor di più sentendo il suo bacino scontrarsi contro il mio.
Gemetti a quel contatto, cercando di non farmi sentire mordendomi il labbro tanto da farlo sanguinare.

Harry avvicinò le sue labbra al mio collo leccando lentamente la parte sotto all’orecchio, mordendo la pelle e annusando il mio profumo.
Gemetti nuovamente sentendo il suo membro farsi più duro contro la mia coscia.

Riportò poi il suo viso sul mio, leccandomi il labbro inferiore prima di racchiuderlo in un bacio direi, poco casto.

Portai le mani sulle sue guance, facendogli sollevare lo sguardo: aveva i capelli arruffati a causa delle mie dita che li avevano torturati fino a pochi secondi prima, le labbra più gonfie del solito e gli occhi limpidi mentre mi guardava come se stesse memorizzando ogni più piccolo particolare del mio viso.
Aveva un'aria così sexy ed innocente al tempo stesso, una miscela che lo rendeva irresistibile.

- Harry... - gli dissi mentre le sue labbra torturavano il mio collo.
Sentivo i suoi ricci farmi il solletico sulla guancia.

- ...mh... - mugolò senza staccare il viso dal mio collo.

Non potevo andare avanti così, adesso o mai più.
Avevo bisogno di lui, avevo bisogno di sentirlo vicino.

Presi un respiro profondo, sapendo che dopo aver detto quelle due parole non sarei mai più tornata indietro, e la mia vita sarebbe cambiata.

- Sono pronta - gli dissi più seria che mai con il cuore che per poco non mi usciva dal petto.
Smise immediatamente di fare ciò che stava facendo, guardandomi intensamente neglio occhi.

Sembrava stupito, ma dopo qualche minuto un sorriso comparve sul suo volto.

- Sei sicura? - mi chiese fissandomi serio - Non devi farlo se non t.. - non finì la frase perchè lo interruppi.
- Harry, sono sicura. Fallo prima che cambi idea. - gli dissi nervosa, non se lo fece ripetere due volte.

Harry si spostò più indietro sul letto con me sulle sue gambe.
Poggiai una mano sul suo petto per non cadere su di lui, ma la tolsi immediatamente quando lo vidi afferrare i lembi della sua maglietta.
Il tessuto fu sfilato con un gesto abile da sopra la sua testa, finendo poi sul pavimento.

I miei occhi furono colpiti dalla sua pelle, un colore perfetto tanto che posai la mia mano sul suo petto senza accorgemene.
Harry la strinse forte, portandola sulla sua spalla.

Lo guardai insicura, non sapendo come muovermi.
Avevo paura di sbagliare, non ero pratica in queste cose.
Era tutto nuovo per me.

Feci scendere la mia mano verso il basso.
I suoi muscoli erano tonici, duri sotto le mie dita morbide.
Un contrasto allucinante.

La sua mano accarezzò la mia coscia destra mentre il suo tocco scendeva lungo la mia gamba. Non riuscivo a staccare lo sguardo da lui.
Eravamo solo io e lui.
Nessun altro.

Un brivido mi attraversò la schiena, a quel gesto.
Il mio corpo si tese quando sentii la sua mano poggiarsi sul mio seno, stringendolo delicatamente prima che continuasse a scendere.
Il suo tocco sul mio corpo mi mandava in estasi.

Sapeva come muoversi, e questo mi fece pensare alle innumerevoli volte che aveva ripetuto quei gesti.
Quante ragazze aveva toccato in quel modo?

Ma il suo tocco delicato mi risvegliò dai miei pensieri quando fece scivolare la mano calda lungo l'interno della mia coscia raggiungendo i miei slip.
Un gemitò fuoriuscì dalle mie labbra quando iniziò a strofinare la zona sensibile, mentre cercava di tenermi ferma.

- Shhh fa la brava. - mi disse con voce roca prima di sfilarmi gli slip e fare lo stesso con i suoi boxer che finirono in un angoloo a me sconosciuto della stanza.

Si allontanò da me velocemente, e lo vidi estrarre un quadratino argentato dai suoi pantaloni.
Lo portò alla bocca strappandolo con i denti.

- Vuoi mettermelo tu? -  mi chiese sorridente mettendosi sopra di me.
- Passo - dissi, dandogli una spinta.

S'infilò il preservativo per poi stendersi sopra di me portando il lenzuolo sopra di noi.

- Non voglio mentirti...so che è la tua prima volta e se ti dicessi che non sentiresti nulla sarei un bugiardo. - mi disse serio cercando di tranquillizzarmi accarezzandomi una guancia.

Sapevo che era così, sapevo che mi avrebbe fatto male, quella era l'unica cosa che sapevo sul sesso.

- Sarò delicato - mi disse dandomi un bacio sulla guancia.

Mi guardò intensamente e capii che era arrivato il momento - Solo una cosa... - gli dissi - Promettimi che non finirà quì, che domani mattina tu sarai ancora con me. - gli dissi seriamente.
Dovevo fidarmi di lui.

Mi guardò intensamente prima di posare le sue labbra sulle mie - Sii la mia ragazza. - mi disse lui, sorprendendomi. - Se tu mi vuoi, io sono tuo. - concluse.

- Ti voglio. - gli dissi baciandolo dolcemente.

Mi fece rotolare sotto di sè avendomi a sua completa disposizione, i miei muscoli si tesero quando sentii Harry premere con cautela dentro di me.
Trasalii a quel contatto.

Portò una mano a lato della mia testa intrecciandola con la mia.

Dei gemiti lasciarono le mie labbra dischiuse quando Harry si spinse un po' più in profondità.
Era davvero straziante, un dolore che non avevo mai provato.
Girai la testa di lato, cercando di mandar indietro le mie lacrime.

- Lo so, scusami. - mi disse con un tono dispiaciuto capendo il mio disagio - Shhh tra poco passa, vedrai. - continuò cercando di rassicurarmi.

Gridai dal dolore nel momento in cui Harry ruotò i fianchi in avanti, entrando completamente in me.
Si fermò immediatamente, ed io guardai in alto con le lacrime agli occhi trovando i suoi pieni di colpa.
Sapevo che odiava vedermi soffrire, e sapere che era lui la causa lo mortificava.

- Non piangere, piccola. - mi sussurò baciandomi dolcemente.

Mi mancava l'aria, faceva un caldo assurdo e i nostri corpi sudati sfregavano l'uno contro l'altro.
Potei notare i suoi riccioli appiccicati alla fronte, ormai imperlata di sudore.

Continuò a mantenere il suo peso sugli avambracci, così da non pesarmi troppo.
Il suo corpo mi racchiudeva come in una trappola, mentre continuava a muoversi ininterrottamente dentro di me.

Il respiro di Harry era pesante, affannato come il mio e i suoi occhi erano fissi sul mio viso, non abbandonandolo mai.
Era come se cercasse di capire come reagivo ai vari ritmi che stava usando.

Il dolore non era svanito, ma era leggermente più sopportabile.
Infilò il viso nell'incavo del mio collo, lasciando una scia di baci umidi fino alla clavicola.
Piccoli e morbidi suoni fuoriuscirono dalle mie labbra quando morse la mia pelle accaldata.

Infilai le mani nei suoi ricci umidi cercando di attirare il suo viso verso il mio, ed Harry fece incontrare le nostre labbra in un bacio furioso.
Si strinse a me continuando a spingere dentro di me con un ritmo regolare, mentre io feci scivolare le mani sulla sua schiena.

Capii che stava lottando con tutto se stesso per resistere ancora quando sentii un gemito gutturale premere contro le mie labbra.
Io non sarei resistita a lungo.

Mi aggrappai al suo corpo quando si spinse in profondità dando un paio di spinte veloci, mentre le mie mani graffiavano la sua schiena.
Lo sentii gemere mentre buttavo la testa all'indietro quando un'ondata di piacere invase il mio corpo.

Sentii il membro il suo membro contrarsi dentro di me, rilasciando il suo calore dentro il preservativo.
Era esausto, con il respiro affannato ma pur sempre un angelo.

Uscì da me, stendendosi sul piumone portandomi cautamente sopra di lui. 
Il mio corpo era dolente, provavo un dolore lancinante ovunque.

Posò una mano sulla mia schiena, come per proteggermi stringendomi a lui.

- Ti amo - mi disse e il mio cuore perse un colpo.
Mi voltai verso di lui, incredula credendo di aver sentito male - Ti amo, questa è stata definitivamente la notte migliore della mia vita. - continuò sorridendomi.

Sentii le lacrime pizzicarmi gli occhi, era dannatamente dolce.
- Ti amo anche io. - gli dissi baciandolo dolcemente. Un bacio che non aveva nulla a che vedere con quelli di prima.

Appoggiai la mia testa sul suo petto sudato quando lui mi richiamò di nuovo - Non preoccuparti, farò buon uso delle mie dita - disse - e della mia bocca. - continuò divertito.
A quell'idea un brivido mi percorse la spina dorsale.

- Ti farò sentire così bene - mi disse prima di avvolgermi con il piumone.
Ed era vero, ero stata da dio, ma non lo ammisi per il troppo imbarazzo.

Avevamo appena fatto l'amore e lui già pensava ad una prossima volta.
Una macchina del sesso.

Posai la testa sul suo petto, addormentandomi cullata dal battito ancora accellerato del suo cuore.











-SPAZIO AUTRICE-

* si nasconde dietro qualsiasi oggetto che le capita davanti *

No okay, per favore mi è sembrato di scrivere un porno ragazze.
Ve lo dico, ho iniziato a scrivere questo capitolo ieri sera pensando di riuscire a postarlo, ma a mezzanotte e mezzo ero solo a metà e mio padre mi ha spedita a letto.

Penso sia stato il capitolo più difficile, complesso e imbarazzante da scrivere.
Ero nel panico.

Alloooora, dopo questo, che ne pensate del capitolo?
Lo aspettavate in tante e ho deciso di fare del mio meglio per renderlo "vostro".

Come sempre ci tengo a ringraziare tutte voi che continuate a recensire e a seguire la storia. Siete fantastiche!

RINGRAZIO ANCHE LE LETTRICI SILENZIOSE!
Mi piacrebbe sentire cose ne pensate ragazze!

Inoltre, leggendo le vostre recensioni sono rimasta piacevolmente colpita da quella di @stylemix_merliah.
Ti ringrazio davvero per i complimenti, ma soprattutto sono davvero felice che lo scorso capitolo ti abbia aiutata a risolvere i tuoi problemi di cuore.
Non pensavo di riuscirci, grazie.

Detto questo,
spero che il capitolo vi piaccia!

Continuerò solo se avrò almeno 8 recensioni. Fatemi sapere cosa ne pensate, continuate a recensire pleaseeeeeeeeeeee!!

Bacii
Otty xx







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Capitolo 20
*** Ti Amare. ***


20 capitolo

-APRIL'S POV.-

I raggi del sole colpirono il mio viso così fui costretta ad aprire gli occhi.
Provai a sedermi sul letto per sgranchirmi, ma una fitta al basso ventre me lo impedì.

Mi voltai su un fianco vedendo un ammasso di riccioli sul cuscino accanto al mio.
Un sorriso comparve inconsapevolmente sul mio volto.
La scorsa notte, i suoi baci, le sue mani sul mio corpo tutto era stato perfetto.
Arrossii a quel pensiero, a quello che avevamo fatto.

Guardavo quella figura distesa accanto a me con la bocca socchiusa da cui uscivano piccoli sbuffi, il petto scoperto che si alzava ritmicamente e le sue ciglia che si posavano sulle sue guance cercando di dare un senso a tutto questo.

Stare con Harry era come trovarsi su una nuvola, così in alto, così bello e quasi letteralmente impossibile.

Mi sdraiai nuovamente portando il mio corpo vicino al suo.
Gli posai una mano sulla guancia, continuando a fissarlo. Com'era possibile trovare così tanta bellezza in una persona sola?

Spostai la mano tra i suoi ricci quando lui emise un grugnito poco "Elegante", diciamo.
Aprì gli occhi a fatica per via del sole che batteva sul suo volto, ma non appena mi vide un sorriso spuntò tra quelle due fossette.

- Buon giorno amore. - mi disse facendosi leva sui gomiti sporgendosi verso di me.
A quel nomignolo arrossii, non mi aveva mai chiamata così.

Si spostò sopra di me facendomi sdraiare, trovandosi a pochi centimetri dal mio viso.

- Non mi dai il bacio del buon giorno? - mi disse con un tono fintamente triste, facendomi il labbruccio.
Scossi la testa più volte, voglio giocare un po' stamattina.

- A no? - mi chiese con aria spavalda - Beh, vediamo se la penserai ancora così dopo una dose massiccia di solletico. - mi disse prima di catapultarsi su di me.
Iniziai a ridere cercando inutilmente di allontanarlo dal mio corpo, mentre le sue mani pizzicavano la pelle sotto la mia canottiera.

- Harr...basta ti preg.. - dissi tra le risate cercando di prendergli le mani.

- Dammi un bacio - mi disse lui con un sorriso continuando a farmi contorcere dal ridere.
Mi intrappolò i polsi con una mano portandomeli sopra la testa, mettendosi a cavalcioni su di me.

Basta, non avevo più fiato.
Eravamo troppo vicini e l'aria non bastava per entrambi.
Avvicinò il suo viso al mio, facendo scorrere la sua lingua sul mio labbro inferiore.

Stavo impazzendo.
Sto stronzo lo sta facendo apposta.
Quando mi morse il labbro inferiore non riuscii più a trattenermi.

- Baciami, idiota. - gli dissi prima che le sue labbra si fiondassero sulle mie.
Avevamo aspettato troppo, le mie labbra bramavano le sue, come se la mia vita dipendesse da lui.
Per me è come l'aria per una mongolfiera, come il latte per i biscotti, come la nutella per un panino. Insomma, avete capito no?

Lui per me è indispensabile.

Mi staccai da lui con il fiatone, fissandolo in quegli occhi in cui mi perdevo ogni volta.
- Se il buon giorno si vede dal mattino allora oggi sarà una giornata stupenda. - mi disse ridendo, dandomi un pizzicotto sul sedere.

- Oh, ma taci idiota. - dissi io ridendo, mentre lui mi portava a sedere sulle sue gambe.

Ci guardammo negli occhi per alcuni minuti, quando lo vidi farsi serio.
Non lo avevo mai visto così, oserei dire timido, come se avesse paura di dirmi qualcosa.



-HARRY'S POV.-

Dovevo chiederglielo, ma non sapevo come.
Non era da me, non riuscire a sostenere il suo sguardo.
So che era una cosa stupida, ma per me era importante.

- Harry - mi richiamò lei - Harry è tutto okay? - mi chiese notando la mia titubanza.
Intrecciò la sua mano nella mia stringendola forte - Sai che puoi dirmi tutto..se ho fatto qualcosa di sbagl.. - mi disse lei con tono desolato.

No, non aveva capito nulla.
Era stato tutto perfetto semplicemente perchè lei era perfetta.

- Tu sei stata perfetta, è stato tutto magnifico - le dissi prendendole la mano e portandola verso di me - il fatto è che.. - iniziai io cercando le parole giuste.
Sul suo volto comparve un'espressione confusa quando presi un lungo respiro.

- Ehm..quello che voglio dire è..ti ho fatto..tanto male? - le chiesi fissandola intensamente negli occhi.
Dovevo saperlo, non volevo che mi mentisse.

Lei mi guardò con un'espressione sorpresa, non se l'aspettava di certo.
- Oh.. - disse lei capendo a cosa mi riferivo - E' stata la prima volta Harry, sono sicu.. -

- Le tue lacrime non le ho sognate ieri sera - le dissi interrompendola serio.
Le sue guance si colorarono di porpora e capii che questo tipo di argomenti la metteva in imbarazzo.
Era così tenera.

- Harry, ascoltami...me l'hai detto anche tu che un po' di dolore lo avrei sentito, ma credimi non era nulla di insopportabile, ti avrei fermato altrimenti. - mi disse lei avvicinandosi a me - So che solo l'idea di vedermi soffrire ti fa star male, tu non mi avresti mai fatto del male. - concluse lei portando le sue labbra sulle mie racchiudendole in un bacio dolce.

Mi staccai da lei scostandole i capelli dal viso - Vedrai che con un buon allenamento non sentirai più nessun dolore. - le dissi sorridente, mentre lei si allontanava verso l'armadio.

- Harry manco stessimo parlando di andare a fare una corsa nel bosco. - mi disse lei ridendo, tirando fuori dall'armadio un paio di shorts e prendendo una mia maglietta.

Mi alzai per andare verso di lei prendendola per i fianchi - Amo i miei vestiti su di te...sei così sexy. - le sussurrai all'orecchio.
Potei sentire la pelle d'oca formarsi sotto le mie mani.
Amavo farle quest'effetto, sapevo che ero io e non il freddo.

Si voltò verso di me lasciandomi un bacio a stampo che io prolungai un po' più del dovuto - Dove devi andare così carina? - le chiesi poco distante dalle sue labbra.

- Da Carmen, è da tanto che non la vedo. Mi manca molto. - mi disse lei facendo il labbruccio.

- E io non ti mancherò? - le chiesi sedendomi sul letto con la faccia da cucciolo.
La vidi voltarsi e correre nella mia direzione prima di saltarmi in braccio - Tu più di tutti. - mi disse lei dandomi un bacio veloce.

Sorrisi a quell'affermazione, e prima che uscisse dalla camera le dissi ciò che avrei sempre voluto dirle da quando era arrivata quì.

- Ti Amare - le urlai con un sorriso sulle labbra.

- Cosa? - chiese lei confusa - Si dice ti amo. - continuò sorridendomi.

- Lo so, ma Ti amo è al presente, Amare è all'infinito. - le dissi sorridendo - Io Ti amare. - ripetei.

Arrossì e prima di uscire mi lasciò un altro bacio dolce - Ti amare anche io. - mi disse-
Quelle due parole mi fecero scoppiare il cuore.









-SPAZIO AUTRICE-

SCUSATEMI DAVVERO.
Sono sparita per tipo una settimana, ma ero impegnatissima con la scuola.

Detto questo, Buon S. Valentino a tutte in ritardo!

Comunque, Cosa ne pensate del capitolo?
Harry è dolcissimo no?
E April?
AWWW LI AMO!

Il prossimo capitolo sarà tutto Carmen e April, perchè anche lei avrà da raccontarci un po' di cosucce.

Vi lascio sulle spine, amori miei!

Come sempre ci tengo a ringraziare tutte voi che recensite ogni volta!

E ANCHE VOI LETTRICI INVISIBILI!

Detto questo, ora vado

Buona lettura!

CONTINUATE A RECENSIRE PLEASEEEEEEEEEEE!! Se trovo almeno 5 recensioni continuerò.

Se volete seguirmi su twitter sono @bestiesinmilano (: RICAMBIO!

Byee

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Capitolo 21
*** Sexy little monkey. ***





-APRIL'S POV.-

- Che film vuoi vedere? - chiesi a Carmen sdraiandomi sul divano.
Ero a casa sua da circa 15 minuti e Zayn non c'era, il che significa: dominio totale.

Mentre aspettavo che Carmen ritornasse dalla cucina avevo dato un'occhiata ai DVD.
Umh...qualcosa di sentimentale, ma d'azione.
Avevo scartato Titanic, vada per Pirati dei Caraibi.

- Cosa? - mi chiese lei arrivando in sala con una quantità di porcherie in grado di uccidere Niall, che anche se sembra tanto carino, cuccioloso e sempre da sfamare ste cose avrebbero steso anche lui, credetemi.

La guardai confusa - Tu pensi di cavartela con un "Ehi, che film vuoi vedere? - mi disse lei facendomi il verso. Che le prende?
- Tu. Harry. Racconta adesso. Johnny può aspettare. - mi disse lei levandomi il DVD di mano.

Spiegatemi, per caso ho scritto in fronte "Stanotte ho fatto sesso con Styles"?
No seriamente, come cazzo fa a sapere tutto?

- Che vuoi dire? - le chiesi titubante, cercando di non lasciarmi ingannare dal tono di voce.
Mi guardò con fare ovvio, come se fossi un imbecille e tutti quelli che mi avevano visto per strada venendo da lei lo avessero capito.
Pensai davvero che Harry mi avesse scritto in fronte quella cosa in quel momento.

- Cosa voglio dire? Beh vediamo, maglia decisamente troppo larga e non tua soprattutto, - disse indicando la t-shirt bianca di Harry che avevo addosso
- capelli arruffati che sembra tu sia appena uscita da un autolavaggio - continuò tirandomi una ciocca di capelli - e per finire, un bel succhiotto sul collo non guasta mai. - concluse sfiorandolo.

Penso che la mia faccia abbia assunto il limite massimo di colori in meno di 5 minuti, dal rosso al verde al giallo e poi al viola, una specie di camaleonte.

- Nottata folle con il folle eh? - mi chiese ridendo sornione sapendo di aver fatto centro, mentre io chinavo il capo in imbarazzo.

- Dio piantala, è imbarazzante...- le dissi sorridendo cercando di nascondere il rossore sulle mie guance.

- Piantarla?! Hai fatto sesso con l'amico di mio fratello, cioè ora devi raccontarmi tutto! - mi disse lei con fare ovvio, prendendo una manciata di pop corn e infilandosela in bocca presa dalla situazione.
Come se fossimo al cinema, voglio dire.
No ma si può essere così cretini? Come cazzo ho fatto a non accorgermi del succhiotto?

- Carmen, non ti racconterò i particolari anche perchè non saprei fare paragoni. - le dissi ridendo, portandomi un cuscino davanti al viso.
Non le avrei mai detto tutto, sarebbe stato troppo imbarazzante.

- E' stato tutto perfetto...un po' doloroso ma perfetto. - le dissi io sorridendo imbarazzata dopo aver ricevuto un pugno sul braccio.
Era vero, era stata la notte migliore della mia vita.

- Dimmi una cosa... - mi disse lei facendosi più vicina come se nessuno potesse sentirci - è bravo quanto Lou? - mi chiese sussurrando.
La guardai come se mi avesse chiesto di comprarle una giraffa e portla a casa per il suo compleanno. Potete capire.
Lou?

- Perdonami eh, ma che cavolo vuoi che ne sappia se lui è brav.. - le dissi prima di interrompermi. Se era bravo quanto Lou?
Momento, momento momento...mi manca un venerdì.

- Aspetta un attimo... - le dissi guardandola confusa quando lei abbassò lo sguardo sorridente - CARMEN! - le urlai sconvolta portandomi le mani alla bocca.
Non potevo crederci, era andata a letto con Lou.

- Brutta stronza non mi hai detto nulla fino ad ora?! - le dissi ridendo prendendola a cuscinate sul divano, mentre lei faceva altrettanto.

- Ehi, anche tu sei andata a letto con Harry solo che io sono stata più brava a nasconderlo - mi disse indicando il suo collo prima di sciogliere la sciarpa e mostrarmi una macchia viola marchiata sulla sua pelle - Anche perchè se mio fratello lo avesse saputo sarei già morta da tre giorni. - disse continuando a ridere.

Lo sapevo che tra lei e Lou c'era qualcosa, dai loro sguardi, dai mezzi sorrisi, da tutto.
Sarebbero una bellissima coppia insieme.

- Lo sapevo! Non sono tanto scema, capisco quando due persone sono attratte l'una dall'altra. - le dissi soddisfatta di me stessa.
Lei mi sorrise mentre prendeva il DVD di Pirati dei Caraibi e lo inseriva nel registratore - Comunque fidati, Lou è una bomba a letto. - mi disse lei buttandosi sul divano.

- Carmen! - le dissi guardandola sconvolta cercando di non ridere.

- Che c'è?! E' la verità, Harry è tutto fumo niente arrosto. - mi disse lei imitando la voce di Harry facendo i muscoli, mentre io scoppiavo a ridere.
Quella ragazza era totalmente fuori di testa.

- Ti direi di provare per credere, ma puoi scordartelo. - le dissi ridendo seguita da lei.

- Oddio, - mi disse lei finendo di ridere - e Anne come l'ha presa? Insomma...voi vivete insieme. - mi chiese lei e ad un tratto mi ricordai.

Anne.

Cazzo, avevamo fatto sesso nella stanza accanto alla sua.
Mi sbattei una mano sul viso, mentre la ragazza di fronte a me non capiva - Che succede? - mi chiese lei confusa.

Sospirai togliendomi le mani dal viso - Ti prego promettimi di non ridere, abbiamo fatto sesso mentre Anne era nella stanza accanto. - le dissi tutto d'un fiato sentendo le mie guance scaldarsi.

La sua espressione fu indescrivibile, davvero.

- Pensavo fossi più furba, parlo per te perchè ormai ho perso tutte le speranze su Harry. - mi disse cercando di non ridere.
Premette play e io mi alzai per spegnere le luci.

Un pomeriggio solo io, la mia migliore amica e Johnny.
Oh, mio amato Johnny.

Si amo Johnny, okay?
E' un idiota, e poi c'è Orlando.
Capitemi, dai.

Non appena mi sdraiai sul divano sentii il mio cellulare vibrare nei pantaloni.
Lo estrassi vedendo lo schermo illuminato da un messaggio.


Da Harry:

- Non tradirmi con Orlando, sei mia. H -


Rilessi più volte il messaggio prima di scoppiare a ridere.

Presi il telefono tra le mani digitando velocemente.


A Harry:

- Certo che no, i miei standard non sono così bassi.
   La scimmietta è più sexy. A. -

Sorrisi inviando il messaggio e appoggiando il cellulare accanto a me.

Mi concentrai di nuovo sul film, ma qualche secondo dopo lo schermo si illuminò di nuovo.
Sorrisi inconsapevolmente.


Da Harry:

- Però non è stata la scimmietta a farti urlare stanotte. H -

Arrossii violentemente e ringraziai il cielo di aver spento le luci.

Che scimmietta loquace.












-SPAZIO AUTRICE-

Heyloooo ragazze!

Mi scuso con tutte voi, ma in questo periodo come avrete ben capito sono molto impegnata con la scuola e mi riesce molto difficile aggiornare frequentemente come prima.
Come vedete però trovo sempre un momento per voi, mie care lettrici!

Questo capitolo lo avevo in mente già da un pezzo, e io e la mia amica Carmen non vedevamo l'ora di postarlo.
Quindi, spero ti piaccia amo!

Passiamo al capitolo:

Abbiamo un momento tutto April e Carmen, finalmente!
Che ne pensate?
Mi sono ispirata al personaggio di Carmen grazie alla mia migliore amica, che nonostante sia lontana da me mi conosce meglio di chiunque altro.
Spero che anche voi possiate trovare la vostra amica a distanza.

Detto questo, avete capito Carmen?
Molte di voi non vedevano l'ora di sapere qualcosa su lei e Lou.
BOOM!
Ho sganciato la bomba.

E i messaggini tra Haz e April?
No scusate, la scimmietta è più sexy non trovate?


Come sempre ci tengo a ringraziare tutte voi ragazze che continuate a seguire e recensire la storia. Vi amo!

RINGRAZIO ANCHE VOI LETTRCI SILENZIOSE!
A volte mi farebbe piacere sentire il vostro parere, bello o brutto che sia!

Detto questo, spero che il capitolo vi piaccia,
fatemi sapere che ne pensate e continuate a recensire pleaseeeeeeeeeeeee!

Un bacio
O .xx






Quì abbiamo la nostra April festaiola





E quì una scimmietta molto sexy



Byeee xx











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Capitolo 22
*** Secrets ***





-ZAYN'S POV.-


Inizio col darvi un consiglio:

se Niall mai vi chiedesse di accompagnarlo a fare la spesa non dategliela vinta. Vi prego, lo dico per il vostro bene.
Ero uscito di casa qualcosa tipo 5 ore fa e stavo rientrando per l'ora di cena, ho detto tutto.

Percorsi velocemente il vialetto arrivando finalmente alla terra promessa.

- CASA! - urlai quando mi chiusi la porta alle spalle.

Notai subito le luci soffuse e Johnny alla TV, prima che mia sorella mi corresse in contro con un dito davanti alla bocca.

- Ma porco buddha, ogni volta devi annunciarlo come se fosse capodanno? - mi chiese lei retorica parlando sottovoce prima di darmi un bacio sulla guancia.
Perchè parlava sottovoce?


-CARMEN'S POV.-


Notai subito l'espressione da "Non capisco un cazzo, ma non c'è da stupirsi." dipingersi sul volto di mio fratello.
Non si era accorto di April, così mi sbrigai a spiegargli il motivo di tutta questa sceneggiata.

- April è sul divano, oggi volevo passare un pomeriggio "Solo ragazze" così abbiamo guardato un film insieme.. - gli spiegai facendo un cenno con il capo per indicarla.
Non so per quale motivo ma non appena pronunciai quelle parole un sorriso si allargò sul volto di Zayn, un sorriso che spuntava solo poche volte.

Si spostò in punta di piedi verso il divano cercando di fare meno rumore possibile, fermandosi a qualche passo di distanza.
Spostò lo sguardo sulla ragazza rannicchiata sul divano, rimanendo a fissarla per qualche minuto con quel sorriso da ebete stampato in faccia.

Seriamente, mio fratello sepeva essere un idoita, ma non lo avevo mai visto così.


-ZAYN'S POV.-


Era lì, rannicchiata su se stessa, con le braccia che le circondavano le ginocchia e un ciuffo di capelli ribelle che cadeva sul volto.
Quel volto innocente da bambina, le sue labbra rosee a cuoricino e le lunghe ciglia che si posavano sulle sue guance.
In quel momento era tutto quello che vedevo.

Era così piccola, così indifesa in quella posizione che senza neanche accorgermene un sorriso spunto sul mio volto.
Mi sedetti sul tappeto accanto a lei, in modo da restarle vicino.

- Zayn - la voce di mia sorella mi fece tornare in me, così alzai lo sguardo nella sua direzione.

- Zayn, stai bene? - mi chiese lei confusa avvicinandosi a me.
Non mi ero accorto che fosse ancora li, ma di certo non mi sembrava questo il momento di spiegare.

Non mi avrebbe capito, mi ero tenuto quel segreto dentro fin dall'inizio, tanto vale farlo per sempre.
Ogni volta era sempre la stessa domanda "Zayn, stai bene?".

- Si, tutto okay. - le dissi fingendo un sorriso.
E puntualmente ogni volta arrivava sempre la stessa bugia.

- Zay, si è fatto tardi forse è meglio svegliarla e port.. - iniziò lei venendo verso di noi, ma io la interruppi prima che potesse toccarla.

- No. - dissi con un tono forse un po' troppo freddo, notando l'espressione confusa di mia sorella.

- Cioè, ormai è buio e non mi va di doverla svegliare.. - dissi io cercando di rimediare, facendomi leva sulle mani per alzarmi da terra.

Non l'avrei riportata a casa, non stanotte.

Con cautela mi avvicinai a lei, posando una mano sotto le sue ginocchia e una dietro il suo collo sollevandola dolcemente.
Carcai di fare il più piano possibile in modo da non svegliarla quando la strinsi forte avvicinandola al mio corpo, a mo' di sposa.

- Che intendi fare? - mi chiese Carmen non capendo le mie intenzioni.
Sorella, ti facevo più sveglia sai?

- Stanotte dorme quì, ma di certo non sul divano. La porto in camera. - le sussurrai passandole accanto, dirigendomi verso le scale.

- Okay, notte. - mi disse incerta sul da farsi, mentre io stavo già salendo i gradini.


Avevo bisogno di lei, di stare un po da solo con lei.
Non l'avevo più vista da quando era scoppiata in lacrime vedendo Harry a letto con Jennifer.

Quel giorno, quando Harry mi si presentò davanti dovetti appellare a tutta la mia più buona volontà per non farlo fuori.
L'aveva fatta piangere, solo io so in che stato era quando andai a prenderla.

Penso di non essermi mai sentito così male vedendola in quello stato, con il volto rigato dalle lacrime e il petto scosso da continui singhiozzi.
Ma la cosa che mi fa più male è che io non potevo fare nulla per sistemare le cose.
Harry è un fottuto coglione, non si rende conto di cosa sta perdendo.

Aprii la porta della mia camera entrando nell'oscurità più totale.

Sentii April mugolare qualcosa e stringere le braccia intorno al mio collo quando mi chiusi la porta alle spalle.
Sorrisi a quel piccolo gesto.

Mi avvicinai al letto posandoci il suo corpo dolcemente, facendo attenzione per non svegliarla.
Notai una smorfia sul suo volto nel momento in cui le mie braccia lasciarono il suo corpo sul lenzuolo freddo, così mi affrettai a coprirla.

Iniziai a sbottonarmi la camicia lasciandola poi cadere a terra, seguita dai miei pantaloni.
Dormivo in boxer, era quasi estate e faceva abbastanza caldo.

Mi avvicinai al letto, optando infine per non farle indossare un pigiama anche perchè non volevo spingermi un po' troppo oltre.
Notai che era scalza, quindi posai il mio e il suo Iphone sul comodino prima di stendermi accanto a lei.

Avvolsi un braccio intorno ai suoi fianchi per attirarla verso di me, quando sentii il suo cellulare vibrare sul comodino.
Allungai il braccio cercando di non svegliarla e senza neanche vedere chi fosse risposi.



- Pronto? - dissi io a bassa voce, con un tono forse troppo alto dato che April si mosse leggermente.

- April, finalm...chi parla? - una voce roca parlò bloccandosi subito.

- No, sono Zayn...chi è? - chiesi non riuscendo a capire chi fosse.

- Che cazzo ci fai con April, Zayn? - ringhiò il ragazzo dall'altro capo del telefono.


HARRY.













-SPAZIO AUTRICE-


Buona sera a tutte ragazze!

Alloora, come state?
A questo punto avrete ormai capito che aggiornerò solo nei week-end, ci ho pensato molto e credo che per via della scuola sia la cosa migliore.
Vi lascerò un po' sulle spine, dai mi sento cattiva MUAHAHAHA.

Okay, tornando a noi:

Che ne pensate del capitolo?
Vi giuro non sapevo come andare avanti, era una settimana che ci pensavo e oggi PUFF, è saltato fuori.

Come vedete entra in scena Zayn, non lo sentivamo da un po' e con lui si scopre una parte che non si era mai svelata.
Cosa ne pensate del comportamento di Zayn?
Cosa avrà nascosto di tanto importante, e perchè?

E Harry? Come si sarà sentito sapendo che Zayn era con April?

Questo capitolo sarà l'inizio di qualcosa di importante o no?

MISTERO.
Ma di sicuro ha portato un po' di burrasca.

Come sempre ci tengo a ringraziare tutte voi ragazze che continuate a seguire e recensire la storia.

126 RECENSIONI, CIOE' IO VI AMO!
TUTTE, UNA PER UNA!

RINGRAZIO ANCHE VOI LETTRCI SILENZIOSE!
A volte mi farebbe piacere sentire il vostro parere, bello o brutto che sia!

Detto questo, spero che il capitolo vi piaccia,
fatemi sapere che ne pensate e continuate a recensire pleaseeeeeeeeeeeee!

Un bacio
O .xx







Immaginatevi un Harry confuso al telefono




E una April addormentata






byeeeee x



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Capitolo 23
*** Don't tuch her! ***





-HARRY'S POV.-


" Non preoccuparti, vado da Carmen, è da tanto che non la vedo. Mi manca molto. "     Stronzate.
Come ho fatto a non arrivarci subito? Come ho fatto ad essere così stupido?

Non ho pensato a Zayn, ed ora lui è accanto a lei.  
Il solo pensiero delle sue mani sul suo corpo mi fa salire il nazismo, non ci voglio pensare, Dio.
Iniziai a camminare lungo la stanza, cercando i miei vestititi.

Col cazzo che la lascio dormire con lui, lei è mia e se non fosse chiaro non la voglio condividere.

Sentii dei passi provenire dal corridorio e subito dopo la porta della mia camera si aprì - Harry, cos'è tutto sto casino? - chiese mia madre leggermente confusa.
Ci mancava solo lei.

- Esco, vado a prendere April. - dissi con tono neutro infilandomi velocemente la maglia.
Notai il suo viso sconvolto, ma non avevo tempo da perdere quindi raggiunsi a passo svelto la porta.

- Dorme da Carmen, non te l'ha detto? - mi chiese lei visibilmente sorpresa, bloccandomi l'uscita.
Oh certo, e io sono la fata turchina. Ma vaffanculo va, e tu ci credi pure?

- No mamma, forse hai capito male - le dissi visibilmente alterato, notando la sua fronte corrucciarsi al mio cambio d'umore - Lei dorme a casa di Carmen, nel letto di Zayn. - le dissi con voce fin troppo bassa temendo che non fosse riuscita a sentirmi.

Serrai i pugni lungo i fianchi per evitare di spaccare qualcosa quando analizzai parola per parola ciò che avevo appena detto, e questo mi fece scaldare ancor di più.

Mi voltai nuovamente verso la porta non sentendo repliche da parte sua, quando la santii sospirare.

- E quale sarebbe il problema? Zayn è un tuo amico, e se lei si trova bene è fant.. - si blocco quando mi vide uscire sbattendo la porta alle mie spalle.
Non potevo ascoltare una parola di più, dovevo andare subito a prenderla.

Scesi i gradini dell'attico pil più velocemente sentendo l'aria pungente sbattermi contro il viso scoperto.
Raggiunsi la mia Range Rover, e quando misi le mani sul volante mi accorsi di stringere un po troppo forte la presa.

Harry, sta calmo.



-CARMEN'S POV.-


" Se continuerò così divento obesa. " dissi tra me e me portando alla bocca l'ennesima manciata di pop corn.
In questo momento April mi avrebbe risposto con un " No ci sono già io, I'm the one and only, bitches. " e io sarei scoppiata a ridere, ma quella scema sta ronfando allegramente.

Piuttosto, mio fratello sarebbe dovuto scendere da almeno 10 minuti, quanto ci vuole per portare una ragazza a letto?

Feci per alzarmi ed andare a controllare quando il rumore del campanello mi bloccò.
Rimasi ferma puntando lo sguardo verso la porta.
Chi diavolo è a quest'ora?

Un suono più insistente mi risvegliò dai miei pensieri così corsi verso la cucina cercando il primo arnese che mi capitava sott'occhio.
Afferrai un trinciapollo e mi diressi a passo svelto verso l'entrata.

Presi un respiro profondo ed abbassai la maniglia trovandomi davanti l'ultima persona che pensavo di vedere.

- Harry, che cavolo ci fai quì? - gli chiesi leggermente confusa guardandolo, quando lui mi oltrepassò entrando in casa.

- Dov'è? - mi chiese ignorando la mia domanda.
Si guardava intorno spostando lo sguardo dalle scale a me, visibilmente nervoso.

Ma che gli prende?

- Dov'è chi, Harry? - gli chiesi frustrata non capendo dove volesse arrivare.
Sbuffò sonoramente prima di passarsi una mano nei capelli, chiaro segno di nervosismo.

- Dov'è chi? Quello che è nel letto con April. - mi rispose lui chiaramente irritato, notando la mia espressione sconvolta.
Ma che dice? Zayn l'ha solo accompagnata a letto e poi...e poi non è più sceso.

Guardai altrove cercando di trovare una valida risposta, ma non mi veniva in mente altro.
Non può essere, Zayn non prova nulla per April...vero?

Ero così immersa nei miei pensieri che non mi accorsi dell'assenza di Harry di fronte a me, sentii dei passi svelti e capii.
Corsi velocemente su per le scale cercando di raggiungerlo, ma quando feci l'ultimo gradino vidi una porta chiudersi davanti a me.



-HARRY'S POV.-

Trovai facilmente la stanza, sapendo ormai a memoria la strada per arrivarci.
Entrai senza preoccuparmi di non far rumore, notando che la camera era illuminata solo da un' abat jour, ma la prima cosa che vidi fu lei.

Stesa sul letto, rannicchiata su se stessa sotto ad un leggero lenzuolo che le copriva buona parte del corpo e parte del viso.
I capelli totalmente sfatti e un braccio a penzoloni.

Notai però un braccio dalla pelle ambrata avvolto intorno al suo bacino, e mi accorsi subito dopo della figura stesa accanto a lei.
Un brivido mi percorse la schiena quando pensai all'idea che qualcuno che non fossi io potesse toccarla, così mi avvicinai al letto.
Inciampai però su delle scarpe, fecendo abbastanza rumore per svegliare Zayn che con uno scatto istintivo strinse di più la presa su April, prima di vedermi.

Era fermo, immobile.
La sua espressione non lasciava trasparire nulla, ma continuava a guardarmi negli occhi, i miei occhi pieni di rabbia, furia e delusione davanti a quello che credevo un amico, un fratello.

- Non toccarla. - gli dissi a bassa voce indicando il suo braccio ancora avvolto intorno al bacino di April, cercando di mantenere la calma.
Lui non si mosse, lo vidi leccarsi le labbra in cerca di una valida scusa ma non ce n'erano.
In quel momento non volevo sentire una fottuta parola da parte sua, volevo solo riprendermi ciò che è mio e andarmene.

- Harry, ascolt.. - iniziò lui cercando di risultare tranquillo, quando io lo interruppi.

- Ti ho detto di non toccarla! - gli urlai questa volta, non vedendo nessun risultato da parte sua.

Serrai i pugni lungo i fianchi quando mi accorsi che la piccola figuara accanto a lui si era mossa.
Zayn, vedendola svegliarsi, rimosse immediatamente il braccio dal suo corpo, passandosi la mano fra il ciuffo corvino.

April aprì leggermente gli occhi impastati dal sonno, spostandosi la chioma ribelle sulle sue spalle non essendosi ancora resa conto di ciò che stava succedendo.

Nel momento che spostò lo sguardo verso di me capì che qualcosa non andava, i miei muscoli erano tesi, la mascella contratta e quando spostai lo sguardo verso Zayn dietro di lei anche lei fece lo stesso.

La vidi sobbalzare nel momento in cui vide Zayn steso accanto a lei, tanto che si trascinò verso la testiera del letto portando le gambe al petto.

- Zayn, spiagami che cazzo sta succedendo? - chiese lei cacciando un urlo non appena notò il ragazzo accanto a lei in boxer, spostando lo sguardo da me a lui in cerca di risposte.













-SPAZIO AUTRICE-

Heyloooo ragazze!

Mi scuso con tutte voi, ma in questo periodo come avrete ben capito sono molto impegnata con la scuola e mi riesce molto difficile aggiornare frequentemente come prima.
Come sapete aggiorno sempre nei week-end e mi voglio scusare di nuovo perchè lo scorso sabato non ho potuto aggiornare, ma ero al mare.
Come vedete però trovo sempre un momento per voi, mie care lettrici!

Questo capitolo lo avevo in mente già da un pezzo, solo che non trovavo le parole adatte per scriverlo, ma ora eccolo qui!
Quindi, spero vi piaccia!

Allora, che ne pensate?

L'altra volta vi ho lasciato con il dubbio, ed ora?
Abbiamo un Harry molto deluso e furioso, una April confusa e incavolata e Zayn che non ha potuto dare la sua versione.

Come credete che si sia comportato Zayn?
Ed Harry nei suoi confronti?

Abbiamo anche una Carmen preoccupata, che ne sarà della sua amicizia con April dato che non l'ha avvertita?

Che pensate che succederà quando April scoprirà quel che è successo?

MISTERO!


Come sempre ci tengo a ringraziare tutte voi ragazze che continuate a seguire e recensire la storia.

136 RECENSIONI! MA IO VI AMO!

RINGRAZIO ANCHE VOI LETTRCI SILENZIOSE!
A volte mi farebbe piacere sentire il vostro parere, bello o brutto che sia!

Detto questo, spero che il capitolo vi piaccia, ho cercato di farlo un po' più lungo del solito quindi ditemi che ne pensate!
Se troverò almeno 8 recensioni aggiornerò prima del prossimo week-end!

Continuate a recensireeeeeeeeeeeeeeee, pleaseee!!

Bacii

O xx




Qui abbiamo un Harry che sfoga la sua rabbia.






byeee x













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Capitolo 24
*** I need you tonight. ***




-ZAYN'S POV.-

- Zayn, spiagami che cazzo sta succedendo? - urlò April guardandomi rude.

Niente.
In quel momento non sentivo niente.
Il battito del mio cuore che rimbombava nelle orecchie m'impediva di sentire qualsiasi cosa.

Perchè l'avevo portata qui?
Perchè avevo ceduto?

Fu la voce roca di Harry a riportarmi alla realtà.
- Andiamocene. - disse in tono neutro prendendo April per un braccio facendola alzare dal letto.

Lei si girò lentamente ancora sconvolta cercando una spiegazione nei miei occhi che nel momento in cui incontrarono i suoi pieni di delusione si abbassarono.
Marrone nel marrone, così intenso quanto impossibile da reggere.

Fece per alzarsi quando decisi di rischiare il tutto per tutto, non potevo lasciarla andare.

- Aspetta. - le dissi indeciso prendendola per il polso, in modo da tirarla verso di me.
Forse una mossa azzardata, perchè non mi aspettai nulla di ciò che successe dopo.

- Aspetta cosa, Zayn?! Eh? - mi chiese lei urlando, dopo aver dato uno strattone al mio braccio ancora fermo sul suo polso.
Rimasi basito da quella reazione, nonostante potessi aspettarmela.

Il suo sguardo indecifrabile catturò il mio e potei notare che il colore prima color caramello dei suoi occhi si era tramutato in qualcosa di più scuro, oserei dire buio.
La mascella contratta, le labbra serrate in una linea senza espressione che aveva preso il posto del suo solito sorriso e la fronte corrucciata mi fecero capire che era cambiata.
Distolsi nuovamente lo sguardo posandolo sul lenzuolo vuoto accanto a me non riuscendo a reggere quello sguardo gelido.

Rialzai lo sguardo solo quando sentii Harry rivolgersi a me.
- Mi sembrava di essere stato chiaro - fece lui oltrepassando April, ponendosi come scudo tra me e lei - sul fatto che non dovessi toccarla. - continuò rivolgendomi uno sguardo truce, soffermandosi sulla mia mano stretta ancora intorno al polso della ragazza.

- A quanto pare sei debole di comprendonio. - disse lui con un tono così basso che feci fatica a sentirlo prima di strattonarmi per il colletto della maglietta.

Mi alzai in piedi di scatto dandogli uno spintone per scrollarmelo di dosso e lui indietreggiò di qualche passo, forse preso alla sprovvista.
Mi guardò sorpreso prima di eliminare la distanza tra noi e tirare il suo gancio destro verso il mio viso, centrandomi in pieno.



-APRIL'S POV.-

Il mio cuore batteva forte mentre afferravo saldamente le spalle di Harry, cercando disperatamente di allontanarlo da Zayn, ma lui non si mosse.

- Harry, Harry basta! -

Il suo braccio si allontanò per sferrare ancora un altro pugno, quando le mie mani stringevano ancora i suoi muscoli tesi.

- Ti prego Harry, finirai per ucciderlo!- gli urlai puntando gli occhi sul Zayn, ormai senza forze.
Per qualche strano motivo Harry si voltò verso di me dando un attimo di tregua al ragazzo steso a terra.

Le mie dita erano ancora strette alla sua maglia quando si voltò, inchiodando le sue iridi verdi nei miei occhi.
- Ora lo difendi? - mi chiese lui sconvolto - Ti ha portata a letto e tu stai chiedendo di lasciarlo stare? - continuò mentre Zayn si alzava a fatica da terra.

Non risposi quando sentii Zayn iniziare a camminare verso di noi, ma Harry si pose immobile davanti a lui.
Solo ora potevo guardarlo meglio notando che Harry ci era andato giù pesante: il volto era ricoperto di taglietti sparsi un po ovunque e il labbro inferiore era praticamente spaccato.

Zayn si fermò a pochi passi da Harry che non si mosse di un centimetro.
La sua figura imponenete mi ostacolava la visuale, così mi feci in avanti afferrando prima la mano di Harry.
Capii che il gesto appena fatto non fu gradito dal ragazzo accanto a me poichè lo sentii irrigidirsi stringendo la presa su di me.

In quel momento Zayn si decise a parlare, dato che da quando eravamo li non aveva ancora proferito parola.

- April...ti prego di ... - iniziò lui, ma non avevo alcuna voglia di sentire ciò che aveva da dirmi.

Non avevo nemmeno la forza per rispondergli e abbassai lo sguardo cercando di evitare il suo.
Nonostante ciò lo vidi voltare la testa di lato, portandosi una mano nei capelli sul suo ciuffo corvino.

Non volevo più stare li dentro, l'aria mi mancava e avevo bisogno di riflettere.
Avevo già capito che non saremmo tornati a casa a quell'ora perchè entrambi non avremmo retto la ramanzina più che dovuta di Anne.

- Verrò con te. - dissi afferrando la spalla di Harry.

La testa di Harry si voltò velocemente verso di me, facendo ricadere i suoi riccioli scuri sui suoi occhi.
Li spinse all'indietro mentre mi guardava intensamente.
Avevo la sua attenzione

Ci mise quache secondo prima di prendere una decisione, afferrò la mia mano trascinandomi in corridoio che conduceva al piano inferiore.
Non incontrammo nessuno quindi supposi che Carmen dovesse essere già a letto.

Raggiungemmo velocemente l'uscita, ritrovandoci finalmente all'aria aperta nel bel mezzo della notte.
Harry cominciò a camminare verso la sua Range Rover parcheggiata al lato opposto del vialetto, ma prima che potesse prendere le sue chiavi mi fermai bruscamente.
Il corpo di Harry si voltò verso di me, confuso.
Nonostante fosse buio sapevo che aveva appena aggrottato le sopracciglia, anche perchè il lampione sopra di noi ci illuminava in parte.
Rimanemmo in silenzio per qualche secondo prima che Harry parlasse.

- April, andia.. -

Non riuscì a concludere la frase poichè lo spinsi contro la fiancata dell'auto.
Harry apparve visibilmente scioccato per qualche secoondo quando poggiai le mani sulle sue spalle, sollevandomi sulle punte esitante.
Un respiro caldo accarezzò il mio viso quando le mie labbra sfiorarono per un momento le sue.

Il mio corpo ebbe un fremito a quel contatto che mi era stato negato per troppo tempo.
Mi allontanai leggermente, ma non riuscii a decifrare la sua espressione, così mi avvicinai lentamente di nuovo, in attesa di una qualsiasi reazione che non tardò ad arrivare.

Delle grandi mani si poggiarono sui miei fianchi delicatamente, quando il suo volto si avvicinò.
Il suo naso sfiorò il mio come per testare se mi sarei tirata indietro, ma non lo feci.
In quel momento le sue labbra piene premettero dolcemente sulle mie.
Erano calde, e i suoi movimenti delicati rispetto a come mi aveva baciato precedentemente.


 
- April. - mormorò con voce roca quando si staccò da me.

- Mhmhm - i miei occhi si chiusero allontanandomi di malavoglia, assaporando il suo tocco.

- Dobbiamo andare. - disse con voce calda e suadente, sfiorandomi la coscia.


Non saremmo tornati a casa, avevo bisogno di lui quella sera.










-SPAZIO AUTRICE-

BUONA SERA PEIPIII!
Allora, come state bellezze? Spero bene (:

Ho rischiato di non aggiornare ma eccomi qui, come sempre solo per voi mie care!
Allora, che ne pensate?

In molte mi hanno maledetto Zayn in tutti i modi possibili al mondo e vi giuro mi sono fatta di quelle risate leggendo le vostre recensioni!
Comunque, vi aspettavate tutto questo?

IO NO.

Harry come avevamo visto precedentemente con Lou, non ha saputo tener freno ai suoi istinti e diciamo che gliele ha suonate a Zayn.
April invece ha tirato fuori gli artigli, sia con Zayn che con Harry ehehe.
La credevate e tanto suora in clausura ma guardate che sta quì è più attiva di quanto pensiate!

Secondo voi come ci è rimasto Harry vedendo una April più coraggiosa?
E Zayn, confesserà mai il suo segreto?

Come avete ben capito vi lascio sempre con la suspance ahah sorry girls (:
E credo di avervi già dato un po' troppi indizi su cosa potrebbe succedere nel prossimo capitolo (dovrò vergognarmi un'altra volta credetemi)

Come sempre ci tengo a ringraziare tutte voi ragazze che continuate a seguire e recensire la storia.
RINGRAZIO ANCHE VOI LETTRCI SILENZIOSE!
A volte mi farebbe piacere sentire il vostro parere, bello o brutto che sia!

ORA CI TENGO A FARE UN PUNTO:

Nello scorso capitolo avevo promesso che avrei aggiornato prima se trovavo almeno 8 recensioni, ma così non è stato.
Ora io voglio ringraziare tutte voi che recensite, ma mi piacerebbe davvero trovarne 8 in questo perchè devo capire se la storia vi interessa oppure posso anche non scrivere più nulla.

Detto questo, spero che il capitolo vi piaccia, ho cercato di farlo un po' più lungo del solito quindi ditemi che ne pensate!
Continuate a recensire, pleaseeee!

P.S:
PER CHI AVESSE TWITTER:
Io sono @Cookiees_99 , seguitemi e ricambio! Ditemi che siete voi e se volete potrò aiutarvi con dei personaggi famosi, soprattutto cantanti (:

Baciii
O x



Qui abbiamo Harry e April che si tengono per mano. Aw cuccioli.




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Capitolo 25
*** Just me and you. ***


capitolo 25 ff

- April's POV -

Sentivo solo il leggero ticchettio della pioggia battere sui vetri dell'auto.
Nient'altro.
Da quando Harry mi aveva palesemente trascinata in macchina nessuno dei due aveva proferito parola.
Non ce n'era bisogno.
Anche se ero rivolta verso il finestrino dai vetri oscurati la sua mano che portava tra i capelli non mi era passata inosservata.
Come non mi era passato inosservato il suo continuo leccarsi le labbra.
Era impaziente, nervoso.
Come lo ero anch'io.

I miei pensieri vennero interrotti quando posò la mano calda sul mio ginocchio facendomi così voltare di scatto.

I suoi occhi.

Illuminati dalla luce dei lampioni a cui sfrecciavamo accanto, non erano mai stati così limpidi, così trasparenti.
Potevo leggerci tutta l'attesa e il desiderio che lo avevano accompagnato per tutto il resto del viaggio.
Abbassai lo sguardo in imbarazzo essendomi accorta di averlo fissato per troppo tempo.
Non che non lo facessi mai, solo che di solito accadeva quando lui faceva altro.
Non appena mi concentrai sulle mie scarpe diventate improvvisamente particolarmente importanti sentii le sue dita sollevarmi il mento verso l'alto.
Non opposi resistenza tornando così a fissare quei due pozzi troppo verdi in quella notte.
Fece scorrere il pollice sul mio labbro inferiore con lo sguardo inchiodato nel mio.
Prima che il semaforo diventasse verde allungò il collo verso di me avvicinando le sue labbra alle mie.
Io rimasi immobile, sentendo il battito accellerare quando succhiò leggermente il mio labbro inferiore prendendosi tutta la calma possibile dato che a quell'ora le strade di Londra erano vuote e buie.

Solo in quel momento lessi un cartello illuminato da un lampione mentre sfrecciavamo tra le stradine isolate.
Holmes Chapel.
Ricordo che un giorno Harry mi aveva parlato di questo posto.
Lui era cresciuto quì.

Collegai il tutto solo quando parcheggiò la grossa auto in un vialetto poco illuminato difronte ad una casetta tipica dei paesini di quel luogo.

- Benvenuta a casa - disse Harry sorridendo aprendomi la portiera e facendomi scendere.

Non mi ero nemmeno accorta che fosse sceso quando mi sbattè contro la fiancata dell'auto fiondandosi sul mio collo.
Sapevo che sarebbe successo, non aveva detto o fatto nulla di spinto durante il tragitto, ma comunque quel gesto inaspettato mi sorprese.
Poggia la fronte sul suo collo quando sentii la sua bocca succhiare con insistenza un lembo di pelle.
Mi sarebbe rimasto il segno.

Si allontanò dal mio collo e finalmente riuscii a respirare regolarmente.
Intrecciò la mia mano nella sua correndo su per il vialetto cercando di non scivolare per via della pioggia e quando ci trovammo finalmente a riparo all'ingresso Harry iniziò a cercare le chiavi.
Era così buffo mentre non riusciva a trovare la chiave adatta che combaciasse con la serratura della porta.
All'ennesima chiave errata impercò facendomi così ridere, non potevo più trattenermi.

- Non riderai così tanto tra poco credimi - disse lui guardandomi con un luccichio negli occhi.
Arrossii lievemente a quell'affermazione ma come al solito lo notò senza troppi problemi.

- Io sono la prima volta in tutto per te, giusto? - mi chiese retorico, quindi non risposi volendo vedere con quale cazzata andava a parare - Ecco, vedi potremmo prendere in considerazione l'idea di fare sesso sullo zerbino di casa. Si è sempre aperti a nuove esperienze no? - concluse lui con un pizzico di ironia.
Scoppiai a ridergli in faccia dopo circa 10 secondi e lui mi seguì a ruota.
Il problema è che era convinto quindi presi in mano la situazione togliendogli le chiavi dalle mani.
Lui sbuffò interpretando quindi la mia reazione come un NO, cosa che mi fece sorridere ancora.
Afferrai l'unica chiave che non aveva ancora usato e magicamente la porta si aprì sotto lo sguardo allibito di Harry.

- Dimmi la verità, tu sei sensuale e dolce di giorno mentre ti trasformi in scassinatrice e provocante la notte? - mi chiese lui trascinandomi per il polso all'interno facendomi sbattere contro la porta una volta chiusa.
Cercai di non ridere a quell'affermazione, ma mi fu quasi impossibile quando pensai a come rispondergli.
Mentre lui tornava ad impossessarsi del mio collo io iniziai a far scorrere la cerniera laterale del vestito che stavo indossando, ma la cosa mi risultò alquanto complicata poichè le sue labbra non smettevano di farmi tremare.
Nel momento in cui il vestito toccò terra poggiai di malavoglia le mani sul suo petto per allontanarlo, e solo allora si rese conto che indossavo solo l'intimo nuovo.
Vidi i suoi occhi vagare senza pace lungo il mio corpo e non cercò nemmeno di nasconderlo, il che mi fece sentire apprezzata.
 
- Perchè? Questo non ti sembra abbastanza sensuale? - gli chiesi innocente passando l'indice sotto la sottile spallina di pizzo nero raggiungendo le scale - Va bene, vorrà dire che non mi servirà più allora. - conclusi portandomi entrambe le mani dietro la schiena slacciando il gancetto.
Lasciai scivolare il reggiseno lungo il mio corpo e non appena toccò terra mi voltai verso di lui per qualche secondo.

Sapevo che non avrebbe retto ancora per molto così salii in fretta la scale e mi diressi velocemente verso una delle tante porte color mogano.
Prima di entrare però mi tolsi gli slip di pizzo facendoli cadere a terra, sorpassandoli e lasciando la porta semi aperta.
Non avrei perso tempo quella notte.



- HARRY'S POV -

Ero rimasto immobile ai piedi delle scale guardandola scomparire alla fine della rampa ed ero ancora li come un cretino a fissare il punto in cui era scomparsa.
Cosa mi stava facendo quella ragazza?
In un instante mi si formò in testa l'immagine di lei nuda sul mio letto ad aspettarmi così salii i gradini due alla volta rischiando di ammazzarmi, ma non m'importava.

Non appena arrivai in cima alle scale notai subito i suoi slip di pizzo che indossava poco prima a terra di fronte ad una delle tante porte.
In quel momento sentii la parte anteriore dei pantaloni farsi improvvisamente troppo stretta e la cosa cominciava a darmi fastidio.
Non avremmo perso tempo, non oggi.
Camminai a passo svelto verso la porta ma prima di entrare presi con le mani i lembi della mia maglietta tirandoli verso lalto.
Non appena oltrepassò la mia testa la lanciai da qualche parte nel corridoio.
Aiutandomi con i piedi tolsi le scarpe bruscamente per poi slacciarmi la cintura.
Quando la allentai venni pervaso dal sollievo, finalmente non c'era più nessuna restrizione.
Feci scivolare i pantaloni a terra per poi prendere un respiro profondo abbassando la maniglia.

Mi feci strada nel buio della stanza illuminata solo dalla chiara luce dell'abat-jour posta sul comodino.
Notai subito la sua mancanza.
Non ebbi però nemmeno il tempo di voltarmi che due piccole mani mi coprirono gli occhi. Sorrisi a quel gesto.
Stava prendendo troppo il controllo per i miei gusti, ma decisi di lasciarla giocare un po'.

- Ti stavo aspettando - disse lei in un sussurro vicino al mio orecchio.
Sapevo che stava provando a spingersi più in la, ma avrei scommesso qualunque cosa che fosse arrossita quando le cinsi i fianchi nudi con le mani nonostante fossi di spalle.
Ad un certo punto però non mi trattenni più, così la afferrai di scatto portandola davanti a me.
La strinsi forte al mio petto, cercando maggior contatto così spinsi il bacino contro il suo sedere sentendola tremare contro di me.

- Lo senti? E' da quando siamo saliti in macchina che ti sto aspettando. - le dissi con voce strozzata spingendo nuovamente la mia ormai visibile erezione contro di lei.
La sentii mugolare leggremente quando iniziai a far salire le mani sul suo petto nudo, sussultando quando coprii con una mano il suo seno destro.
Presi tra le dita il suo capezzolo iniziando a strofinarlo tra loro mentre lei si lasciava andare sulla mia spalla ormai passiva.

Iniaziai a camminare verso il letto sorreggendola per i fianchi, finche le sue gionocchia non toccarono il materasso.
Feci scivolare la mano libera verso il basso arrivando all'interno coscia.
Sentii la pelle d'oca formarsi sotto le mie mani mentre salivo e scendevo in continuazione.
Sapevo che non sarebbe stata in grado di muoversi e vista la posizione scomoda allungai un ginocchio tra le sue gambe che si divaricarono all'istante.
La sentii gemere quando portai la mano verso l'altro, sfiorando il suo centro.
Era fradicia, e la cosa mi fece sorridere ma cercai di non darlo a vedere sapendo che l'avrei solo messa in imbarazzo.
 
- Potrei direttamente scoparti all'istante senza bisogno di preliminari. - sussurrai con voce roca al suo orecchio sentendola gemere quando le presi il lobo tra i denti.
Le feci posare le mani sul materasso così da farla stendere sotto di me.



- APRIL'S POV. -

Posai le mani sul materasso di fronte a me e nel momento in cui rimasi a gattoni sentii la sua erezione premere contro il mio sedere.
Mi voltai verso di lui evitando di guardare in basso, ma mi fu quasi impossibile quando notai che si era tolto i boxer e si stava avvicinando a me.
Istintivamente feci qualche passo per spostarmi all'indietro ma lui mi afferrò per le caviglie tirandomi dal lato opposto sorridendomi.
Mi divaricò leggermente le gambe quanto bastava per permettergli di stendersi in mezzo a loro poggiando poi il suo peso sui gomiti ai lati della mia testa.

Mi era mancato, mi era mancato così tanto che ogni minuto che passavo con lui volevo che durasse per sempre.

- Hey - disse lui sorridendo, accarezzandomi una guancia.
Sorrisi di rimando a quel gesto così insignificante per alcuni ma pieno di valore per me.

- Hey - gli risposi io accennando un sorriso, ma sapevo che anche stavolta l'imbarazzo avrebbe avuto la meglio.
Il suo sorriso confermò la mia tesi quando si avvicinò al mio orecchio lasciando una scia di baci umidi sul collo - Amo quando arrossisci per colpa mia - mi confessò tra un bacio e l'altro.
Ci avrei scommesso che lo avrebbe notato, ormai sembrava accorgersi di ogni mio piccolo particolare.
Lo sentii succhiare di tanto in tanto il mio collo per poi risalire e posare lo sguardo sulle mie labbra.

Le sue labbra.

Lo guardai negli occhi un'ultima volta prima di infilare le mani dietro la sua nuca e tirarlo verso di me.
Si fiondò sulle mie labbra con rabbia, era un bacio brusco, uno di quelli che esprimevano frustrazione, passione, voglia e bisogno.
Si, bisogno.
Avevamo bisogno l'uno dell'altra.
Le nostre bocche non erano intenzionate a staccarsi, tanto che tirai i suoi capelli nel momento in cui mi morse il labbro inferiore all'improvviso guadagnandomi un verso gemito strozzato dalla sua bocca.
Mi staccai da lui solo quando sentii la sua mano destra scendere verso il basso, li dove ci saremmo uniti e questa cosa non gli passò inosservata.
Cercò quindi di confondermi, lasciando una scia di baci a labbra aperte sul mio collo mentre continuava a scendere.

Sapevo che stava facendo tutto questo per distrarmi e ne ebbi la conferma quando sentii la sua punta sfregare contro il mio clitoride.
Voltai la testa di lato cercando di non divincolarmi, ma mi fu abbastanza difficile.
Portò il viso sul mio guardandomi intensamente negli occhi quando sentii una leggera pressione la sotto, una pressione che aumentava ogni minuto.
Harry fu più previdente di me quando entrò con una sola spinta fiondandosi sulle mie labbra.
I miei gemiti vennero soffocati nella sua bocca mentre cercavo di lottare per un po d'aria.
Iniziò a muoversi dentro di me provocandomi una marea di emozioni troppo forti da descrivere.
Ad ogni spinta sentivo il piccolo aereoplanino di carta tra noi sfregare nella valle tra i miei seni e il suo respiro farsi sempre più corto.

- Har..di più.. - gli dissi sospirando al suo orecchio.
Sapevo che stava cercando di trattenersi per non farmi male, ma quella notte volevo dargli tutta me stessa.
Rimase quasi sorpreso dalla mia richiesta, ma non ci mise molto a fare ciò che gli avevo chiesto.

- Alzati - mi ordinò con voce bassa notando la mia confusione iniziale.
Mi prese per i fianchi facendomi mettere a gattoni sul letto mentre lui si posizionava dietro di me.
Non avevamo mai provato a farlo in quel modo e la cosa mi spaventava un po', ma ero sicura che avrebbe portato piacere ad entrambi.

- Sono sicuro che ti piacerà - mi sussurrò all'orecchio prima di far sfregare la sua punta contro di me.
Sussultai leggermente quando mi prese per i fianchi entrando in me di colpo.
Non riuscii a soffocare un urlo per la sorpresa, ma a quel punto non dovevo più preoccuparmi.
Non c'erano nè Anne, nè Carmen o nessun altro che ci avrebbe potuto sentire.
Le spinte continuavano ad aumentare ogni volta e facevo addirittura fatica a reggermi a gattoni, Harry parve notarlo tanto che iniziò a lasciarmi una scia di baci discontinui lungo la colonna vertebrale.

- Reggiti alle lenzuola - mi disse lui al mio orecchio incominanciando a notare la mia instabilità, tanto che le gambe avevano iniziato a tremare.
Ormai lo sapeva anche lui che quando iniziavano a tremarmi le gambe non sarei durata ancora per molto.
Così iniziò a penetrarmi con spinte sempre più veloci e profonde rispetto alle precedenti tanto che fui costretta ad aggrapparmi alle lenzuola per non cedere.

- Harry non..sto.. - sussurrai intervallando ogni parola da gemiti che lasciavano inconsciamente le mie labbra.
Un calore ormai a me famigliare si stava formando nel mio basso ventre e ad ogni spinta lo sentivo aumentare.
Non sarei durata al lungo.

- Vieni, April. Lasciati andare - sentii quelle parole pronunciate come una supplica mentre le sue spinte aumentavano di velocità sapendo che sarei arrivata al culmine di li a poco.
Capii che non ce l'avrei fatta nel momento in cui le mie gambe tremarono così tanto che Harry dovette afferrarmi per il bacino per sostenermi.
Una scarica di brividi mi percorse la schiena quando sentii quel calore esplodere dentro di me.
Portai la mia testa all'indietro ormai incapace di dire o fare nulla.
Sentivo Harry sussurrarmi parole dolci all'orecchio mentre continuava a muoversi dentro di me, rassicurandomi che sarebbe andato tutto bene.
Mi stesi sul letto respirando affannosamente mentre Harry uscì da me all'improvviso afferrando la sua erezione tra le mani, muovendole su e giù.
Non glielo avrei lasciato fare, così nonostante il fiato corto mi fiondai su di lui levando le sue mani che vennero sostituite dalle mie.

- April, non devi farlo...non se non te la senti... - mi disse lui con il fiato corto ed un'espressione tra lo stupito ed il preoccupato.
Volevo farlo, era pur sempre la mia prima volta in tutto con lui.

- Voglio farti godere come tu fai con me - gli dissi per la prima volta senza imbarazzo, così senza aspettare la sua risposta abbassai la testa verso la sua erezione pulsante portandomela in bocca.
Non ero per niente sicura di ciò che stavo facendo, ma vedere i suoi occhi serrarsi all'istante mi diedero un incoraggiamento.
Iniziai muovere le mani su e giù senza sosta concentrandomi di più sulla punta, sentendo quel sapore salato uscire a poco a poco.

- Dio April - disse lui soffocando un gemito
Sapevo che non sarebbe durato ancora per molto, così iniziai a pompare più velocemente e non appena lo sentii urlare il mio nome chiusi gli occhi per la sorpresa.
La mia bocca venne invasa da quel liquido salato che prontamente ingoiai ripulendo ogni residuo dalla sua punta.
Sinceramente pensavo peggio, come sapore non è poi così male è solo strano.

Sentii due mani sollevarmi e portarmi verso di lui prima che due labbra si fiondassero sulle mie.
Un bacio dolce, stanco molto diverso dai precedenti.
Sentii la sua lingua passare sulle mie labbra prima di staccarsi da me - Ora sei pulita - mi disse sorridendo.
Sorrisi a quell'affermazione prima di venir trascinata sul materasso con lui.

- Dimmi la verità, questo non era il tuo primo pompino vero? - mi chiese lui ironico mentre appoggiavo la testa sul suo petto.
Rimasi scioccata dalla sua affermazione tanto che spalancai la bocca divertita allontanandomi leggermente da lui.

- Piantala - gli dissi dandogli una sberla sul braccio facendolo scoppiare a ridere.
Uno dei miei momenti preferiti con lui erano questi, in cui potevamo essere noi stessi.

- Sai, ti facevo più una da coccole post-sesso a dir la verità - continuò lui vedendo che avevo preso le distanze da lui, guadagnandosi però un'altra sberla.
Ero buffa e la cosa lo fece ridere di nuovo tanto che mi colse alla sprovvista facendomi cadere su di lui mentre mi cingeva i fianchi con un braccio.
Ed era vero, amavo quel tipo di coccole, erano così intime.
Ci scambiavamo baci, ma parlavamo anche alternando momenti seri a momenti come quelli di poco fa.

Poggiai così la testa sul suo petto caldo cingendogli un fianco mentre lui portava un lenzuolo sopra di noi.

- Ormai non so dove sarei senza di te - mi disse lui dandomi un bacio leggero sulla fronte.
Sorrisi a quell'affermazione leggendo la sincerità nei suoi occhi.

- In prigione, te lo dico io. - gli risposi sapendo di coglierlo alla sprovvista.
All'improvviso sentii il suo petto vibrare sotto di me e lo seguii a ruota.
Amavo farlo ridere.
La sua risata mi ripagava di tutto.

- Vaffanculo, stronza - mi disse lui, ma potei sentire l'ironia nella sua voce.
Gli pizzicai un fianco facendolo contorcere dal ridere.
Quando mi alzai leggermente sporgendo il viso verso di lui smettendo improvvisamente di ridere.

- Ti amo scemo - gli dissi prima di posare le mie labbra sulle sue dolcemente, uno di quei baci lenti che ci scambiavamo raramente.
Forse uno dei più belli.

- Ti amo anch'io piccola - rispose lui dopo un ultimo sciocco tra le nostre labbra stringendomi a se.











- IL MIO SPAZIO -

Care lettrici,
I'M BACK

So che avevo precedentemente accennato che non avrei più continuato questa storia, ma ho visto che alcune di voi ci erano rimaste davvero male e che volevano un continuo per i nostri April e Harry.
Così ho deciso di ritagliare un po' di tempo anche per voi.
Continuerò la storia e spero di non deludervi mai più, non c'è cosa peggiore credetemi.

VENIAMO AL CAPITOLO

* si nasconde *
* scava una buca e ci nasconde la testa come gli struzzi *
* scappa in Vietnam con zio Pepito *

THAT AWKWARD MOMENT

Vi giuro credo di non essermi mai vergognata così tanto.
Non sono brava a parlare di certe cose, quindi verbalmente le evito ma dovendole scrivere non posso saltarle.
Comunque sia che ne pensate dei nostri protagonisti?
Io penso sia stata una cosa molto dolce da parte di Haz portarla in un posto sperduto per stare da soli lontano da tutto e tutti.
Voi?

Qui abbiamo i nostri ragazzi


Quindi, detto questo passiamo ad altro:
CHI E' ANDATA A SAN SIRO/OLIMPICO?
Io sono stata il 28/29 a Milano e penso che non ci siano abbastanza parole o aggettivi per descriverlo.
Raccontatemi come avete vissuto quel giorno (:

Ci tengo inoltre a ringraziare tutte voi che mi avete dato la forza di andare avanti e continuare a scrivere questa storia, grazie a tutte che avete sempre recensito e vi siete sempre interessate.
RINGRAZIO SEMPRE ANCHE VOI, LETTRICI SILENZIOSE
Mi farebbe piacere sentire anche voi  a volte!

Non voglio essere cattiva ma vorrei trovare almenno 3 recensioni, solo per capire se vi interessa ancora la storia, se ne vale la pena continuarla.
E' davvero importante per me.

P.s
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Un bacio

O xx

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