L'eco del vento...

di Xxthe recklessxX
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il principio di tutto ***
Capitolo 2: *** Partenza ***
Capitolo 3: *** Tempesta ***



Capitolo 1
*** Il principio di tutto ***


C'è il Principio e c'è la Fine...Io forse sono Elizabeth e questo forse è il Principio della mia storia e forse ci sono troppe cose che non so,ma forse all'inizio non si sa mai troppo...
"Al principio di tutto"  raccontava Geronimo "la terra era avvolta nelle tenebre e le creature viventi, cioè l’uomo, gli animali tra i quali v'erano orribili mostri senza nome, i rettili e gli uccelli dell'aria che costituivano una tribù a sè, erano dotate di ragione e avevano il dono della parola" Geronimo non nominava mai i pesci e,pensandoci bene,neanch'io dovrei perche essi sono tabù per gli Apaches e vengono chiamati 'cibo fantasmi' "essi, perciò, tenevano frequenti concili e discutevano sul modo di far andar avanti il mondo. Gli uccelli avrebbero voluto che fosse stata creata la luce, ma le bestie terrestri, più potenti, non lo permettevano. L'uomo era il più debole di tutti perché le fiere e i mostri divoravano la sua prole, impedendogli di prosperare.
Un giorno gli uccelli fecero guerra alle bestie. L'aquila, che aveva insegnato al popolo pennuto a usare l'arco e le frecce, li guidò così saggiamente e valorosamente che la vittoria fu loro, ma solo dopo una lotta lunga e difficile. I serpenti erano talmente avveduti che non poterono essere sterminati tutti. Uno di essi si nascose in un dirupo perpendicolare e il suo occhio, mutato in una pietra scintillante, può essere visto ancora oggi nel costone d'una montagna dell'Arizona. Gli orsi uccisi si moltiplicavano, così più gli uccelli ne uccidevano più ce n'era" anche l'orso è cibo tabù per il mio popolo... "Un mostro di meravigliosa astuzia era invulnerabile alle frecce, perciò l'aquila volò sopra di lui con una pietra bianca e rotonda negli artigli e gliela lasciò cadere sulla testa, uccidendolo di colpo. Quella pietra fu da allora considerata sacra e un simbolo di essa viene usato oggi nel gioco tribale del Kah.
Quando la guerra fu finita, benché restasse ancora un certo numero di bestie malvage, gli uccelli chiesero la luce al Creatore e l'ottennero. Fu una fortuna per gli uomini che a quel tempo eran ridotti a pochi superstiti. Fra questi, c'era una donna che aveva avuto la benedizione di molti figli, ma le fiere glieli avevano divorati a uno a uno, e quando era riuscita a eludere la loro caccia era stato il dragone a rapirglieli.
Un giorno essa ebbe un figlio da un uragano e decise di salvarlo ad ogni costo. Così, scavò un profondo cunicolo nel suolo, vi depose il bambino, poi ne coprì l'entrata con una pietra e sulla pietra accese un fuoco di bivacco che serviva tanto a mascherare meglio l'entrata, quanto a scaldare il piccolo nascosto. ogni giorno essa scendeva nel cunicolo a nutrirlo, poi risaliva, rimetteva la pietra a posto e sulla pietra riaccendeva il fuoco.
Il dragone seppe che aveva avuto un figlio e venne a reclamarlo; ma la madre gli disse: "Non ho più figli; quelli che avevo me li hai divorati tutti tu ".
Quando il bambino fu cresciuto ebbe voglia di giocare e correre all'aperto e la madre lo fece uscire un po' ogni giorno. Presto il dragone ne scoprì le tracce e, infuriato, si presentò alla madre, minacciando d'ucciderla se non gli avesse rivelato dov'era nascosto il piccolo. Ma essa non parlò e il dragone se ne andò, dopo aver promesso che sarebbe tornato, lasciando la povera donna in preda a mille paure.
Poco tempo dopo il bambino disse che voleva andare a caccia e la madre tentò di dissuaderlo, ammonendolo che i lupi, o i serpenti, o il dragone l'avrebbero divorato; ma egli non si impaurì. " Domani andrò " decise.
Suo zio, che a quel tempo era l'unico uomo vivente, gli costruì un piccolo arco, un certo numero di frecce, e insieme andarono a cacciare daini sulla montagna. Il ragazzo uccise un maschio e lo zio gli insegnò a scuoiarlo e a farne bollire la carne. Avevano appena finito di cuocere i quarti posteriori dell'animale quando comparve il dragone che si prese il cibo del ragazzo e disse: " Tu, piccolo, sei bello grasso; cercavo proprio te. Quando avrò finito di mangiare questa selvaggina ti divorerò ".
Lo zio era paralizzato dalla paura, ma il ragazzo no. Spavaldamente, egli tolse la carne al dragone, dichiarando che non gli avrebbe lasciato mangiare né quella nè lui. I1 dragone gliela ritolse, e il ragazzo se la riprese ancora; così per quattro volte. Dopo la quarta volta, il ragazzo sfidò il dragone a un duello con l'arco. Si sarebbero tirati, a turno, quattro frecce per ciascuno, prima il dragone poi lui, da cento passi.
Collocatisi alla distanza convenuta, il dragone tese il suo arco, che era fatto da un lungo tronco di pino, e gli scagliò la prima freccia, lunga venti piedi. Ma mentre essa lasciava l'arco il ragazzo emise un suono strano e balzò nell'aria. La freccia, allora, ando in mille schegge e il ragazzo apparve seduto al sommo d'un vivido arcobaleno, di dove saltò giù perchè il dragone gli scagliasse la seconda freccia. Per quattro volte il giochetto si ripetè e infine toccò al ragazzo tirare. I1 dragone non se ne preoccupò: a poco potrai fare—disse—il mio corpo è coperto di quattro corazze di scaglie cornee e le tue freccioline non potranno trapassarne nemmeno una ". Ma la prima freccia mandò a pezzi la prima corazza e dopo la terza il cuore del dragone era allo scoperto; allora il ragazzo, con mira sicura, vi confisse la sua ultima freccia. Con un ruggito spaventoso il dragone rotolò lungo il fianco della montagna, poi precipitò successivamente in quattro abissi e finì, a pezzi, nel fondo d'un canjon. In quel momento nubi tempestose spazzarono i fianchi della montagna, i lampi sprizzarono, rombarono i tuoni e venne giù un vero diluvio. Quando fu passato, il ragazzo e suo zio poterono vedere dall'alto, sul fondo del canjon, le membra sparse del mostro. E le sue ossa biancheggiano ancora oggi nello stesso luogo.
" I1 nome di questo ragazzo era Apache. Usen (il Creatore degli Apaches detto talvolta User) gli insegnò come preparare le erbe medicinali, come cacciare e come combattere. Egli fu il primo capo degli indiani a portare le penne d'aquila come simboli di giustizia, di saggezza e di potere. A lui e al suo popolo, quando fu numeroso, Usen dette dimora nelle terre dell'ovest ..."
"Maestro Goyathly...Allora è per questo che Dinè portano sul copricapo le penne d'aquila?ed è per questo motivo che viviamo qui e che ci vestiamo con pelle di daino?e...come mai ci spostiamo di continuo se la terra affidata ad Apache era quella?"
Geronimo era un uomo piuttosto basso dal viso triangolare ed una folta capigliatura nera divisa in due da una scriminatura centrale gli occhi brillanti e penetranti con sopracciglia costantemente aggrottate,naso piatto e zigomi sporgenti terminati da una  bocca sottile.
"Perché...L'Uomo Bianco vuole impossessarsi del nostro territorio,prendere le nostre donne e bambini,saccheggiare i nostri villaggi...Loro non hanno pietà per un orfano in fasce,né per una donna malata...Sono senza cuore ed Apache ha suggerito a Dinè di scappare capisci,Lia?"
Lia ...Perché è così che mi chiamo...O meglio,che mi chiamano.L'unico ricordo che ho della mia infanzia è qualcuno che,agonizzante,chiama il mio nome...Elizabeth...è lo stesso sogno che mi tormenta ogni notte,ma non lo do a vedere,non sono una sprovveduta pappamolle  che non sa badare neanche a se stessa.
Goyathly cioè Geronimo,il mio maestro,mi ha sempre tenuta sotto la sua ala protettrice...è un po' come un papà per me,ed un mito per Dinè cioè il nome con cui si definisce la mia gente che tradotto vuol dire:'il popolo',sarà lui a scegliere del mio destino,del matrimonio...se non fosse per non dargli un dispiacere mi opporrei.
È vero...Oramai ho raggiunto i 15 anni...ma non so se sarò una brava moglie...sì,so cucinare e costruire i nostri rifugi ma sono una cacciatrice e portarmi a caccia la prole che dovrò donare al mio futuro sposo non sarebbe l'idea migliore.
Fisso negli occhi Goyathly  e gli sorrido:"Ho capito,Maestro Goyathly...Posso farti una domanda?" Fece amorevolmente cenno d'assenzo,così ripresi parola:"cosa dice la sacra profezia scritta da Apache?"
"Nessuno sa cosa significhi veramente ,sappiamo solo che dica che il Principio e la Fine si riuniranno e due smeraldi porteranno alla notte e così terminerà il dolore di Dinè."
"Ma...non capisco,cosa sono questi smeraldi?"
"Nessuno lo sa,forse nessuno lo saprà mai..."
A quel punto ringraziai e salutai cordialmente, dopodiché mi alzai e mi diressi verso l'armeria della mia banda ovvero i Bendonkoe, capitanata dal Maestro Goyathly  ma esistono tante altre bande,sei sono le principali ma sono a loro volta divise in tanti altri rami come i Querechos, o Vaqueros (Jicarilla, Faraones, Llaneros e i Lipans); i Chiricahuas; i Pinalenos; i Coyoteros. che comprendono le divisioni dei Monti Bianchi e i Pinal; gli Ariveipa; gli Apaches del Gila, inclusi in essi i Gilenos, i Mimbrenos e i Mogollones; i Tontos;poi ancora gli Alacranes, gli Animas, i Nissarhar, i Chafalote, i Cocoyes, i Colina, i Doestol, i Soolkizzen, i Janos (o Janeros), i Jocomes, i Tejua, i Tremblers e gli Zilgow ...Queste sono solo quelle che Goyathly mi ha fatto conoscere e,probabilmente mi sposerò con uno dei loro eredi ma tutto è ancora da decidere...
Nel l'armeria presi il mio fedele arco e la mia spada,dopodiché uscii di lì per avventurarmi in cerca della mia cena.
"Lia,ragazza cara!" esclamò una delle sciamane di Bendonkoe, lei in particolare m'aveva educata al culto magico-sciamanico degli Apache e resa forte spiritualmente grazie all'aiuto degli antenati,i suoi avi,definiti potenti da lei stessa. Ahiliya è il suo nome...il nome di una giovane donna dai capelli rossi,di un rosso potente,vivo...il rosso del sangue.
"Salve ,saggia Ahiliya "
"Stai andando a caccia,giovane guerriera?"
"Esattamente Saggia"
Ma mentre pronunciavo quelle parole la Saggia entrò in trance, così,sorpresa,attesi di conoscere il mio destino...
"Mi lady,Elizabeth"
"C-come dite?"
"Elizabeth!"
Quel grido soffocato!Quel nome che la perseguitava,chi era lei?Chi erano questi potenti avi?
"Elizabeth!Elizabeth!"
"Basta!Non voglio più sentire nulla!"
Mi tappai le orecchie e iniziai a correre,correre e correre,senza una meta...
"Lia?Lia dove vai!Aspetta,fermati!Torna qui!Che succede..."
Cercò invano di bloccarmi Pahana,mio migliore amico dalla sovrumana forza,assieme alla mia amica del cuore dai Bruni capelli,Yuma.
Pahana fece per seguirmi ma Yuma gliel'impedì 
"Lasciala andare,Pahana..."
"Ma-"
"Fa' come ti dico!"
Pahana mormorò qualcosa d'incomprensibile e si sedette su una roccia.
Yuma aveva sempre avuto una cotta per Pahana ma lui sembrava non accorgersi di nulla
"Pahana ...Non è stupida,sa come ritrovare la via di casa e poi sai com'è fatta no?Vuole essere lasciata sola,fidati"
"Yuma non è quello, è solo che...che..." Il volto della ragazza si rabbuiò
"Tu...tu non vuoi che lei si sposi,vero?"
Il ragazzo non rispose e la donna strinse i pugni
"A-anche io mi sposerò,sai?ma a te naturalmente importa sola di lei!Esiste solo Lia,Lia,Lia ovunque,non è vero?Sai cosa?Lei ti vuole bene come amico ma non potrà mai sposarti,non ti considera neppure!si ricorda della tua esistenza quando le fa comodo e per il resto non ti si fila!apri gli occhi,per piacere!" subito dopo la brunetta si portò le mani alla bocca,realizzando cosa avesse detto "o-oh...S-scusami tanto,non volevo,davvero"
"No,hai ragione...Dovrei aprire gli occhi ogni tanto è ricordarmi che non tutto è un sogno..."
"Magari hai ragione tu...Forse però i sogni si avverano a volte..."
"A volte"
I ragazzi rimasero a lungo in silenzio,osservando il tramonto...
 
 
 
 "Ciel Phantomhive,il direttore la attende,vuole parlarle"
"Sì,ditegli che sarò subito da lui"
Detto ciò si avviò verso la sala nella quale doveva tenersi l'incontro 
"Ma cosa ci fa lui qui!"
 
Note Dell'Autrice:
Allora innanzitutto scusate se non è scorrevole come lettura ma vado di fretta...Quest'idea m'è balenata in testa durante l'ora di letteratura (non chiedete perché)ma spero vi piaccia come trama,ho tutto in mente...Poi scoprirete cos'ho architettato...PUAHAHAHHAAHHA!SONO UN GENIO DI MALEEE(?)vabbè sto già scrivendo il secondo...Ve l 'ho detto che vado di fretta! :)
Vabbè vi saluto ragazzi ed in caso qualcuno non l'abbia capito:
Lizzy=Lia
Madame red=Ahiliya
Geronimo è realmente esistito ed anche tutti i nomi delle bande Apache sono veri assieme alla leggenda
Finny=Pahana 
Paula=Yuma 
Ciel Phantomhive è se stesso ^^"
Un bacione ed un saluto,recensite, mi raccomando!E ditemi che ve ne pare come prima impressione e scusate se in questo capitolo i ritmi di narrazione sono un po' lentini ma devono ancora venire i colpi di scena,scusate /:)
Mi dileguooo *corvini,corvini,corvini,corvini!*
Bye :3
Xxthe recklessxX 
 
 
 

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Capitolo 2
*** Partenza ***


 
 "Ciel Phantomhive,il direttore la attende,vuole parlarle"
"Sì,ditegli che sarò subito da lui"
Detto ciò si avviò verso la sala nella quale doveva tenersi l'incontro 
"Ma cosa ci fa lui qui!"
Esclamò il generale,nonché nobil conte,Phantomhive ,non sapendo che il diretto interessato al quale alludeva quella frase,fosse proprio all'interno della sala...
"Se vi riferite a me,conte,potete dirmelo espressamente dal momento che sono presente" pronunciò il ragazzo tagliente e provocatorio.
"B-beh la mia domanda l'hai sentita quindi rispondimi" affermò .
"Io sono-"
"Lui è qui solo da supporto,non vi intralcerà né si intrometterà nei vostri affari,tutt'altro.Vi darà sostegno in quanto a soldati e viveri" intervenne il direttore Claud che si sentiva ignorato...Poretto...
"Bene allora ma giuro che se tenterete in qualsiasi modo di ostacolarmi od anche solo attentare alla mia pazienza giuro che vi ucciderò con le mie stesse mani,Trancy!"
A quel punto Alois sogghignò divertito:"Ai suoi ordini,padrone"
Ciel pronunciò un 'tsk' irritato ed uscì dalla porta sbattendola furiosamente.
"Generale Trancy,ha considerato anche questo?"
"Non preoccuparti amico mio,avremo 'quegli smeraldi',il signorino non mi fa paura"
"Bene ma bada,li voglio interi,non m'interessa quanto ci vorrà,capito?"
"Non preoccuparti...So quel che faccio"
"Sarà bene per te "
Nel frattempo Ciel si era incamminato sulle tortuose strade della sede provvisoria per raggiungere il generale maggiore(cioè di un grado sotto di lui) di nome Sebastiano che gli sapeva sempre consigliare cosa fare,specialmente quando era infuriato per un qualunque motivo...
"Hey,generale,siete anche voi irati?"
"Sebastiano non capisco a cosa ci serva un supporto,sono un branco di selvaggi quelli che dobbiamo andare a sottomettere,nulla di più,nulla di meno!"
"Non sottovalutate mai il nemico,generale"
"Ma fatemi il favore general maggiore!Non conoscono la polvere da sparo e di conseguenza logica neanche le nostre armi,non ci prendiamo in giro!"
"Sarà,generale...Sarà...Eppure hanno sconfitto le truppe di Connor,vi pare?"
"Connor era un'idiota...Lui era solo...Un'idiota..." Una lacrima gli scappò ma lui,repentino,l'asciugò e si schiarì  la voce.
La sera era giunta...Ciel tirò fuori un cupcake con una piccola candela sopra,sorrise amaramente..."Buon compleanno,Ciel..."soffiò.
Erano anni che non festeggiava il suo compleanno(se quella potesse essere chiamata festa..)ma quest'anno era differente,non sapeva se sarebbe tornato o meno e ciò lo inquietava ma non poteva mostrarsi debole,no,non davanti ai suoi soldati...Non era ancora il 14 dicembre,lo sarebbe stato a breve se solo non fosse dovuto partire l'indomani...Sentì una presenza dietro di lui...
"Cosa c'è?Non credi di aver sbagliato tenda?Ed in ogni caso,va a dormire,domani ci aspetta una lunga giornata" si voltò e vide che non era un suo soldato,ma una donna quella che si stava affacciando alla sua tenda
"Comunque sia anche tu,vai a letto" la donna non rispose,si limitò a far scivolare la propria veste sul pavimento ed avvicinarsi pericolosamente al ragazzo...Dopotutto quella sarebbe potuta essere la sua ultima notte in quel mondo.
Quella notte diedero sfogo alle proprie emozioni,lei,Abigayle,per amore.
Lui...per paura,rimpianto,senso di colpa...Non sapeva perché l'aveva fatto,né perché lo avesse lasciato incompleto,sapeva solo che quel mattino,all'alba,l'aveva lasciata,abbandonata lì,nel suo letto,ancora tra le braccia di Morfeo...
Cosa sarebbe capitato?Nessuno lo sapeva...
"Allora padrone,intendete scaricarmi nella stiva?"
A Ciel non andava proprio di cogliere le sue provocazioni,non quella mattina.
Sarebbero dovuti salpare di lì a pochi minuti per poi approdare a distanza di un mesetto circa per poi riabbracciare la propria patria ricalpestando la propria terra chissà quando...Ma lui avrebbe aspettato...



Io me stavo all'ombra di quella distesa di mais...A volte pensavo di essere strana perché...Diversa...Troppo diversa tanto che se non fossi cresciuta tra loro non mi sarei ricollegata con loro in alcunché.
Pensandoci bene io ERO diversa...La mia pelle era strana,era...Appena rosso terriccio accennato mentre tutti lì la avevano molto più viva della mia,poi i miei capelli erano biondi,lunghi e riccioluti,mentre tutte le mie coetanee li avevano mori  e quasi tutte lisci ma la cosa più strana era il colore dei miei occhi...Erano di un verde,un verde intenso,verde come...Come le immense foreste dei Bendonkoe ,tutti se ne stupivano e persino io non me ne capacitavo perché tutti li avevano scuri e magnetici...Beh,ma forse era meglio muoversi o non avrei messo nulla sotto i denti quella sera...Così m'incamminai addentrandomi sempre più nella foresta però iniziò ad accentuarsi una fitta nebbia ed io iniziai a perdermi sempre più.Certo che la foresta di notte cambiava proprio faccia eh!Ovunque strani ed inquietanti suoni,rumori e sibili di ogni genere...Paura,terrore,la mia mente s'affolla di ricordi,immagini confuse che viaggiavano alla rinfusa sotto i miei occhi,non vedevo a un palmo di naso.
"Sssegui la ssstradaaah,mi lady"
"Seguila"
"Elizabeth!"
Mi voltavo,mi rivoltavo,mi tappavo le orecchie ma era tutto inutile...Quelle voci si insidiavano sotto le mie mani e raggiungevano le orecchie. 
"Vieni,seguila"
"Elizabeth...Seguila,subito"
Le voci si accavallavano non ci capivo più nulla,urlavo,invocavo aiuto,strillavo ancora più forte ed iniziavo a piangere.
Mi facevo pietà da sola...Cosa avrebbe pensato  di me Maestro Goyathly?Non aveva cresciuto una sottomessa,no!Ero pronta,non mi volevo far mettere i piedi in testa da nessuno,rispondevo,quindi,a tono:"Chi siete,che volete!Uscite allo scoperto!"
Nessuna risposta...Che stessi diventando matta?No.La nebbia iniziò a farsi meno fitta,ma solo da una parte,così decisi di seguire quel cammino...Pessima scelta.Mi ritrovai una gamba ferita profondamente ed una slogatura di caviglia ma nonostante tutto continuai a seguire quella strada che tutto d'un tratto scomparve,lasciandomi in balìa di mille preoccupazioni finché non s'accese una luce color blu elettrico davanti ai miei occhi che fossero...
"Siete spiriti,non è così?"
La luce brillò più forte d'improvviso e mi fece cenno di seguirla:"Dove mi porti?Hey?"
La luce mi irradiò il volto lasciandomi libera la visuale su un albero...Esso non era circondato dalla nebbia come se qualcosa di esterno lo proteggesse.
Aveva un non so che di familiare,era...Strano.Questi iniziò a parlare,o meglio,i miei avi lo fecero:"Sei tu,ragazzina,Elizabeth?"
Esitai qualche secondo prima di rispondere,poi mi decisi:"Sono io."
"Elizabeth ...Io sono il bisnonno del tuo nonno,mi chiamo Archiblad,e sono qui per darti un messaggio:i tuoi dubbi sono reali,non ti arrendere ragazza mia,cerca te stessa!"
Poi tutto d'un tratto  mi sentii svenire e udii le voci di Pahana,Yuma e Goyathly accompagnati dalla Saggia sciamana...Poi più nulla.
Mi risvegliai in una stanza grande,non era la mia,non capivo...Poi ricordai tutto:l'albero,gli avi,Archibald e tutto ciò che aveva detto...Che significavano quelle parole?Non lo sapevo e con tutta sincerità in quel momento avevo più fame che altro...
"I miei dubbi sono reali..."mormorai



Ciel si sporse dalla prua della nave...un mese,30 giorni prima di ritoccare terra.
"È tutto proto quindi,giusto?Sicuri che il generale non s'accorgerà di nulla?"domandò Alois
"Tutto sotto controllo,generale Trancy!"
"Ottimo,soldati scelti Timber,Thompson e Canterbury,ora dite alla mia schiava di raggiungermi in camera"
"Sarà fatto,generale!"
"Ma non ti vergogni a trattarla così,maiale?"osservò schifato Ciel
"Ed in quanto a voi tre!Sono io colui che dovete chiamare generale,chiaro?"
"Si,generale!"
"Cos'hai in contrario?È mia,la mia schiava!Posso farmene ciò che voglio. E poi l'ho comprata quindi fa ciò che le dico di fare io,è mia,anima e corpo!"
"Mi fai profondamente schifo,Trancy"
"Pensa quel che vuoi,Phantomhive !"
"Lo sto già facendo,grazie"
"Beh,io vado,non vorrei far aspettare Hannah!"
"Adanna."
"Come?"
"Adanna,questo è il suo nome"
"Non mi interessa,se volessi chiamarla puttana,sarei libero di farlo,È MIA!capisci?"
Alois rise di gusto e s'avviò nella sua camera,Ciel strinse i pugni fino a perforarsi la carne con le unghie...Oh no!Non l'avrebbe sopportato per un mese intero,un giorno o l'altro gli avrebbe staccato le braccia e ce l'avrebbe menato...Sì...L'avrebbe fatto,senza dubbio
Note Dell'Autrice
Allora salve a tutti!ora devo andare a letto quindi non faccio in tempo a scambiare quattro parole con voi,vi dico solo ciao,buona notte e,mi raccomando recensiteeeeeeeeeeeeee!!!
Bye :3
Xxthe recklessxX 


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Capitolo 3
*** Tempesta ***


Mi risvegliai in una stanza grande,non era la mia,non capivo...Poi ricordai tutto:l'albero,gli avi,Archibald e tutto ciò che aveva detto...Che significavano quelle parole?Non lo sapevo e con tutta sincerità in quel momento avevo più fame che altro...
"I miei dubbi sono reali..."mormorai.
Stancamente mi portai a riflettere su dove mi trovassi.
Era tutto buio,una fievole luce brillava appena,la Luna,segno che mi fossi svegliata in piena notte.Non avevo la benché minima intenzione di svegliare tutta la tribù ma dovevo farlo,dovevo tornare in quel luogo,dovevo scoprire se ciò era tutta una burla o se davvero i miei avi mi stavano richiamando all'attenzione.Così ripresi l'arco,la spada ed il fedel pugnale uscii di soppiatto e,quatta quatta mi inoltrai ancora nella foresta...C'è chi potrebbe definirmi stupida ma sentivo di dovervi tornare,mi richiamava ed io,come una calamita,mi spostavo verso il magnete allora,però  il fato mi giocò un brutto scherzo.
Tutto era silenzio ed oscurità se solo non fosse per il cinguettio animato di gufi e gli stridii delle varie aquile...C'è a chi questo paesaggio potrebbe mettere inquietudine ma il peggio venne dopo:tutto tacque,solo un fastidioso fruscio trai cespugli,niente più.Poi fu tutto in un  attimo:un rumore forte,un vociare inatteso ed infine l'arma...Mi ritrovai una mano sulla bocca,il braccio attorno al collo e la lama di un pugnale che lo accarezzava,ora quel pugnale si spostava sulla guancia,mi tagliava...Il graffio,seppur piccolo,bruciava da morire e mi sentivo paralizzata.
"Non preoccuparti di trovare una soluzione,te la do io,è veleno quello che sta entrando in circolo nel tuo corpo"
Non riuscivo a vedere nulla,né il volto della persona che mi avesse tratta in trappola,né dove si trovasse ora...Sapevo solo,intuendolo dalla voce,fosse una donna.Sembrava si stesse sforzando per mascherare al meglio la sua vera voce ma chi poteva essere,chi?attorno a noi ci sono solo eserciti amici,che ci fosse un doppiogiochista?chi avrebbe potuto tradire così il proprio popolo?allora decisi di fare forse la cosa più stupida al mondo.
"Chi...s-sei?"
"L-Lia?!che ci fai qui!tu dovresti-" la riconobbi,riconobbi quella voce preoccupata ma costantemente dolce.
"Shhh!così ci sentiranno!Yuma!Grazie al cielo...lo so che dovrei starmene buona buona a letto ma-"
"Ma cosa!Lia,ti prego!oh spiriti!" 
"Yuma,lo so.Chiamami pure irresponsabile ma questa è la mia strada e questo è il cammino da intraprendere per percorrerla,se vuoi camminare con me,bene...Altrimenti,lasciami andare...aaah!"
"Oh,no!Questa non ci voleva!Ora il veleno è già in circolo!dannazione...stiamo calmi,ok?calmi!stiamo tutti quanti molto calmi!sigh hi hi!" ed iniziò a piangere a dirotto
"Ehm...coff,coff! Yuma?sei tu l'unica agitata qui dentro e ti ricordo il veleno!"
"Ah,ora sarebbe anche colpa mia?!"
"Yuma..."
"Oh,sì,giusto...Il veleno"
Mi portò in spalla fino al villaggio e l'esperta di erbe mediche Helaku la quale mi somministrò l'antidoto e,subito dopo entrò un Pahana preoccupato e con il fiato corto che,impaziente,aveva spalancato la porta,lasciandoci stranite.
"Cos'è accaduto!"
"Pahy,niente,non preoccuparti!"gli feci con un sorriso.
"Per fortuna.Lia...Ieri ci hai fatto prendere un bello spavento!Ti abbiamo sentita gridare ed invocare aiuto così siam corsi e...Quando ti abbiamo trovata..."
"Cosa?"
"I tuoi occhi avevano iniziato a splendere di luce propria,tu stavi fluttuando in aria e sembravi parlare da sola,dopodiché sei caduta d'improvviso ,così io t'ho presa e portata in quell'alloggio provvisorio ma ora tutti in villaggio siamo scossi per l'accaduto e Goyathly ha fatto aumentare la sorveglianza "
"Ecco perché sono stata così affrettata nell'avvelenarti,io credevo fossi un nemico"esclamò rammaricata lei.
"Ragazzi,sto bene!smettetela di preoccuparvi!"
"Ma...tu sai perché o chi l'abbia fatto?"esitai...ma alla fine risposi
"No,non saprei"mentii
"Se li trovo..."pronunciò Pahana stringendo un pugno davanti agli occhi,ridacchiai sommessamente...come se potesse davvero uccidere uno spirito!



Era passato solo un giorno...Avevano avuto il vento in poppa e di questo passo il viaggio si sarebbe accorciato di qualche giorno ma il generale Ciel Phantomhive era comunque su di giri...Il motivo?sempre il medesimo:c'era una vocetta bionda e dagli occhi azzurri nel suo orecchio che lo torturava in ogni momento della sua giornata(si fa per dire,eh!non è che lo seguiva anche al cesso!!!si spera...)e così stava facendo anche in quel preciso istante...
"Allora,vento in poppa,eh,generale dei miei stivali!"
"Tieni a freno la lingua e preoccupati di te stesso,piuttosto"
"Siamo nervosetti oggi generale!"
"Tsk...fammi il favore"
Passò di lì il mozzo di turno,di nome Zacharias ed Alois ne fece,come al solito,un'altra delle sue.
"Hey,mozzo,lucida le mie scarpe,voglio che risplendano!"
"M-mi scusi m-ma io sono addetto alla pulizia del pontile e-"
"Ed io sono un tuo superiore,quindi fa' quel che ti dico!"
"S-sì,signore!"
"Mio dio,sputaci sopra e lascia perdere questo povero mozzo"disse Ciel esasperato
"Ma io le voglio lucide,delle scarpe nelle quali potersi specchiare!"
"Sei solo un bambino viziato..."sospirò spazientito.
"Perché vi da fastidio?"ghignò l'altro
Ma proprio mentre Ciel stava per aprire bocca dicendogliene quattro non proprio in maniera educata,tutti i soldati accorsero davanti a lui con un allarmante annuncio da fare:
"SIGNORE,STIAMO PER IMBATTERCI IN ZONE NON NAVIGABILI ED UN MOTORE È FUORI USO PER VIA DI UNA COLLUTTAZIONE CON GROSSO SCOGLIO!"
"Ok,mantenete la calma,lasciatemi il timone e preparatevi a qualsiasi evenienza!"
"Sì,signore,signor generale!"risposero all'unisono 
Ciel afferrò,fermo,il timone e virò a destra con conseguente spostamento di tutte le persone a bordo(ma porco il primo principio della dinamica!),poi gridò:"ammainate le vele!È in arrivo una tempesta,rischiamo il naufragio!"
"Ma è pericoloso!"rispose a tono il colonnello Simon Harvey.
"Preferisce rischiare o morire,colonnello?Fate come vi dico!ammainatele!"
I marinai,spaventati,iniziarono a fare ciò ordinato loro.
"Tenetevi pronti ad affrontare una burrascosa tempesta!"
Tutti asserirono annuendo,il fato stava loro giocando un brutto scherzo...
Seguirono giorni e notti che parevano infiniti,sotto la tortura delle incessanti e potenti onde che si scontravano,impetuose,contro il fianco sinistro della nave,rovinando le belle decorazioni della prua ed indebolendo la poppa...chissà se i viveri nella stiva erano tutti integri...Ma la grande flotta britannica non aveva paura di nulla,no,loro erano gli esperti navigatori del mondo,imbattibili sotto qualsiasi aspetto...eppure,ce l'avrebbero fatta?il dubbio c'era e tutti ne erano consapevoli ma,orgogliosi come non mai,insabbiavano certezze ormai troppo evidenti.la grande flotta sconfitta dal suo stesso alleato mare...possibile?
"Generale,generale!venite subito,presto!la poppa è stata danneggiata!"



Ero confinata nel villaggio dopo una bella paternale del Maestro Goyathly...è vero,avevo un tantino esagerato ma questo no!sa di non potermi dare limiti e sa anche che infrangerò dalla prima all'ultima le regole da lui impostemi ma non ci posso fare nulla,sono fatta così e lui sa anche che per certo ritenterò e riuscirò nel mio intento impuntandomici testardamente e sa anche che non è la mossa migliore mettere Pahana a sorveglianza della mia stanza,prima o poi lui crollerà e mi lascerà passare,ne sono più che certa,ora rimane solo da scoprire come farlo crollare...
"Ciao!" dissi uscendo davanti agli occhi del mio migliore amico che,distrattamente rispose:"sì,ciao...Lia" poi lo vidi svegliarsi tutto d'un tratto,riprendendo parola
"Un momento...Lia?!"
Io continuai a camminare come se niente fosse ma in realtà ero profondamente impaziente
"Eh no,mia cara,tu di qui non esci" affermò afferrandomi per il polso.
"E perché mai?" non era la mia voce ma quella di Yuma,era sera e i colori non si contraddistinguevano tra loro.
"Dannazione,me l'ha fatta!"
Yuma ghignò,poi cercò di mantenere la calma,sebbene rossa per lo sforzo ma poi crollò e scoppiò a ridere in faccia ad un povero,scoraggiatissimo Pahana.



Note Dell'Autrice
Allora ragazzi,sono un po' scoraggiata in partenza,fatevi sentire che diamine!
Poi premetto una cosa:o dovrete aspettare così tanto ciascun capitolo,o i capitoli diverranno più corti perché con la scuola e tutto il resto ho poco tempo per scrivere quindi a volte mi perdo...io cercherò di continuarla al meglio ed in caso qualcuno fosse interessato i gradi dell'esercito britannico sono questi:
 
SOLDATO SCELTO
CAPORALE
SERGENTE
SERGENTE DI COMANDO
SERGENTE MAGGIORE DI PLOTONE
QUARTIERMASTRO REGGIMENTALE 
 SERGENTE MAGGIORE REGGIMENTALE
SOTTOTENENTE 
TENENTE
CAPITANO
MAGGIORE
TENENTE COLONNELLO
COLONNELLO
BRIGATIERE
MAGGIOR GENERALE
GENERALE 


E naturalmente Ciel è un generale! ;)
Ringrazio anche chi legge silenziosamente ma,mi raccomando,recensiteeeeeeeee!!!

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