THIS IS ME

di Yeepp
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 ***
Capitolo 5: *** Chapter 5 ***
Capitolo 6: *** Chapter 6 ***
Capitolo 7: *** Chapter 7 ***
Capitolo 8: *** Chapter 8 ***
Capitolo 9: *** Chapter 9 ***
Capitolo 10: *** Chapter 10 ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***


Erano pochi mesi che mi ero trasferita in Irlanda.
Sono una ragazza semplice, all'inizio sono un po' timida ma se mi conosci veramente ti puoi accorgere che sono più pazza di qunto non sembri. Il mio nome è Hope Price che in italiano significa speranza. Mia madre scelse questo nome perchè quando nacqui le avevo ridato il senso della speranza, o almeno è quello che mi ha sempre detto. Mio padre morì in battaglia e per continuare ad essere felice, mamma si risposò con un'altro uomo. Purtroppo lui all'inizio faceva il galantuomo senza far notare i suoi problemi psicologici, ma quando si sposarono iniziò a picchiarmi e a minacciarmi di morte facendo impaurire sempre di più mia madre
Il mio migliore amico si chiamava Niall, un giovane con la faccia da angelo; gli occhi erano un misto tra il grigio come il ghiaccio e il blu dell'oceano, che rivelavano la sincerità e la profondità del suo cuore. Lui mi accolse come se già ci conoscevamo. Non passava pomeriggio senza che stessimo insieme, ormai era diventato quasi un hobbie.
La mia migliore amica, invece, si chiamava Alex, cioè questo era il soprannome che le avevamo dato ma in realtà il suo nome sarebbe stato Alexandra.
Con lei parlavo dei ragazzi che mi piacevano, o viceversa. Sapevo tutto di lei perché era davvero speciale. Sapeva farmi spuntare un sorriso anche quando non ne avevo voglia. Lei e Niall furono i primi che mi aiutarono a superare la morte di mio padre, che tuttavia rimpiango sempre.
Da quando lui non c'era più io avevo iniziato a tagliarmi e nonostante mia madre mi portasse da psicologi io non riuscivo a smettere.
Quando arrivai a scuola, il primo giorno, la prima cosa che notai fu un ragazzo che sedeva in fondo alla classe ed era isolato da tutti. Niall mi disse che si chiamava Harry e che anche lui si era trasferito da poco. Quando chiesi il nome della città ad una mia compagna di classe mi disse che proveniva da Holmes Chapel . Nominato quel nome rimasi perplessa. Anche io provenivo da lì eppure non lo avevo mai visto.


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Era mattina e decisi di andare a scuola anche se tutto il mio corpo mi diceva di restare a dormire.
Mi infilai dei jeans attillati una maglietta a maniche corte e una felpa dove era scritto " I love " e sotto la figura di un paio di baffi. Mi misi le mie adorate converse bianche. Velocemente andai di sotto a prendere la colazione e poi uscii di casa per andare a scuola. Sfortunatamente arrivai in ritardo alla lezione di diritto e non fu un bene perché il prof che avevamo era esigente e se arrivavi con anche pochi secondi di ritardo ti guardava con il suo solito sguardo omicida. Bussai alla porta ed entrai.
-Mi scusi professoressa Mc. Gruney -
-Non dire niente e vatti a subito a sedere là - e con il suo solito sguardo mi indicò il posto in cui dovevo mettermi.
All'inizio non feci caso a chi avevo come compagno di banco, solo quando mi sedetti notai che mi ero ritrovata accanto ad Harry.
-Ciao- dissi mostrando il mio sorriso
-Ciao, io sono ha- non fece in tempo a finire la frase che la professoressa ci interruppe
-Di cosa sta parlando la Signorina Price ?-
- Scu- non feci in tempo a pronunciare una parola che Harry intervenne
-Scusi prof colpa mia, le stavo chiedendo degli appunti-
-Mh ok , per questa volta ve la passo- e concluse queste parole riprese la sua lezione


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Suonò la campanella. Mi fermai qualche minuto per riordinare il mio quaderno e mentre mi incamminavo verso la porta mi accorsi che Harry non era ancora uscito, sembrava che stesse aspettando che me ne andassi.
Feci finta di nulla, ma appena fuori mi sentii tirare il braccio. Mi voltai, era Harry che mi aveva fermata
-Comunque il mio nome è Harry-
-Ah si lo so, grazie per aver perso le mie difese con la professoressa Mc.Gruney-
-Di niente. Ormai ci sono abituato ai richiami dei professori- mi scappò una risata.
-Cosa fai? Ridi?-
-Emm... No no stavo solo tossendo, ora devo andare o farò di nuovo tardi. Ci si vede in giro-
Mi sembrò un ragazzo simpatico e dolce, ma le voci su di lui non erano uguali al mio identikit



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Era arrivata l'ora di pranzo. Raggiunsi Niall in mensa, e vidi che mi aveva gia preso da mangiare e mi aveva tenuto il posto accanto a lui. Allora mi misi a sedere al tavolo e iniziammo a mangiare.
-Allora ?-
-Cosa allora ?- chiesi a Niall
-Come è andata la giornata ?-
-Bene, alla prima ora sono subito arrivata in ritardo e per la fortuna che ho c'era anche diritto e tu lo sai com'è la professoressa Mc Gruney- dissi ironicamente - e a te ?
- Ma .... Niente di che, come sempre-
-Eh perchè te sei mr perfetto- dissi facendogli il solletico
-Ah-ah-ah che battutaccia-
-Ahahah ma io ti voglio bene-
-Anche io te ne voglio- mi disse dandomi un bacio sulla guancia.
In quel momento vidi Harry passare davanti al nostro tavolo e andarsi a sedere da solo
-Harry !- lo chiamai , ma lui non si girò.
-Ei piccola chi stai chiamando ?-
Non risposi neanche che mi alzai e andai verso il tavolo di Harry.
-Ei perché non mi hai risposto prima quando ti ho chiamato?-
-Vattene !- gridò bruscamente.
Un po' impaurita dissi- Sei sicuro, non vuoi mangiare insieme a noi?1
-Vattene ti ho detto !-
Me ne andai e tornai da Niall.
-Ei che c'è ?-
-Niente Niall, sto bene- risposi ancora un po' perplessa.

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Capitolo 2
*** Chapter 2 ***


Finita la scuola tornai a casa. Ero sola perché mia madre e il suo compagno lavoravano fino a tardi. Salii velocemente le scale e mi rinchiusi in camera mia.
Presi l'ipad, mi misi le cuffie nell'orecchio, accesi il mio lettore mp3 e pigiai play. La musica stava scorrendo nella mia testa, ma gli unici pensieri che mi venivano alla mente riguardavano tutti Harry. Una lacrima mi rigò il viso e si trasformò in un pianto. Non capivo. Perché piangevo per lui ?
L'unica persona che ho sempre amato è Niall perché è l'unico uomo che non mi ha mai fatto soffrire.
Alle 15:30 mi vibrò il telefono, era il mio biondino che mi chiamava. Non risposi, non ce la facevo. Ero distrutta.



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Un ora dopo sentii il campanello suonare. Andai ad aprire, era Niall. Mi vide con gli occhi rossi e subito mi abbracciò
-Ei amore cosa succede ?-
-Non capisco, non capisco...- ripetevo
-Non ti preoccupare per qualsiasi cosa ci sono io qui-
Andammo in camera mia e passammo tutto il giorno sul mio letto a parlare, io nelle braccia di lui. Per tutto il tempo mi aveva accarezzato i capelli facendomi cercare di non pensare a niente. Mi ricordò tutte le cose belle che ci sono successe nella vita. Non fece altro che farmi ridere con le sue idee, ma soprattutto facendomi il solletico.
Arrivarono le 19:30, la porta principale si aprì. Era mio padre !
-Vattene Niall, vattene ! Se mio padre ti vede qua mi uccide- Niall, sapeva che a casa avevo dei problemi, ma non sapeva che venivo picchiata.
-Si me ne vado. Ci vediamo domani a scuola piccola-
E con quelle parole scese dalla finestra. Subito dopo la porta di camera mia si aprì e dietro essa un'ombra brutta e meschina si nascondeva.
-C'era qualcuno ? Chi era ?-
-Nessuno, non era nessuno. Parlavo da sola- ribattei
-Lo sai che non si devono dire le bugie-
A queste parole l'ombra si rivelò e iniziò a picchiarmi violentemente.



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Alle 20 quando finì di picchiarmi entrò in casa mia madre. Corsi subito da lei e le dissi che quella sarei andata a dormire da Niall perché non ce la facevo a restare qua. Lei accordò e mi fece segno di non farmi vedere da Rhon, cioè il suo compagno. Dopo cena mi chiusi in camera, preparai la cartella per il giorno dopo e uscii dalla finestra.
Bussai a casa Horan. Sua madre, aperta la porta mi accolse con un gran sorriso
-Salve Signora Horan-
-Salve Hope-
-Scusi , c'è Niall in casa ?-
-Si è al piano di sopra, in camera sua. Vai pure-
- Si la ringrazio-
-Di niente bella-
Salii al piano di sopra. Bussai e la sua magnifica voce di sera mi accolse
-Chi è ?- entrai in camera senza rispondere- Che ci fai qua ?-
A questo non avevo pensato, quindi mi inventai una scusa lì per lì; non potevo dirgli che mio padre mi picchiava
-Emm... Si, mia madre .. bhe... doveva andare a fare un'altro turno al ristorante e mio padre doveva fare delle cose per lavoro e mi sono chiesta se potevo venire a dormire da te, non ho voglia di rimanere sola... Posso ?
-Ma certo, lo sai che qui sei sempre la ben venuta-
Mi abbracciò e dissi - Grazie amore, ho portato il sacco a pelo. Dove lo metto ?-
-No no no, tu non dormirai in terra. Tu vieni sotto le coperte al calduccio con me-
-Ahahah, ok come vuoi-
Passammo tutta la sera a cantare canzoni del suo idolo, Justin Bieber.



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Arrivò la mezzanotte. Andai in bagno a mettermi il pigiama. Quando tornai Niall non c'era, quindi mi infilai sotto le coperte. Si aprì la porta, era lui che era tornato.
-Vieni ?- domandai
-Si si, mi spoglio e vengo-
Si tolse ma glia e i calzoni rimanendo in boxer. Arrossii perché ero un po' imbarazzata.
-Emm.. Ma non ti metti il pigiama ?-
-No non ho voglia-
Ci addormentammo, il suo corpo vicino al mio mi faceva venire i brividi, non eravamo mai stati così vicini prima d'ora. Il suo braccio era avvolto intorno a me e la sua testa posata vicino alla mia.



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La mattina mi svegliai presto, scesi le scale e andai a preparargli la colazione. Gliela portai a letto, svegliandolo con uno dei miei baci.
-Ei piccola cosa c'è? Oh è già mattina - disse stravolto
-Tieni ti ho preparato la colazione.
-Grazie cucciola-
Mangiammo insieme, poi ci vestimmo e, invece di prendere il pulman, andammo a scuola a piedi ridendo e scherzando. Arrivammo a scuola e lo salutai perché avevamo corsi diversi, ma prima di salutarci mi disse toccandosi con un dito la guancia
-Non ti dimentichi niente ?-
-Ok, ma non farci l'abitudine ahah-
Gli lasciai un bacio impresso sulla guancia e andai verso Alex che mi stava aspettando per andare in classe.
- Ei pop star che ci facevi con Niall ?-
- Ahahah smettila, ho dormito da lui stanotte-
-Uhh sento odore di storia romantica-
-Dai smettila, lo sai che siamo solo amici ahah-
-Certo certo, e adesso gli asini volano-
Entrammo in classe ridendo, ma quel sorriso si tramutò appena i miei occhi videro Harry. Mi fissava con sguardo minaccioso che sembrava dicesse "lasciami stare, non parlarmi, ignorami perché sennò qualcosa di brutto ti succederà".
Quello sguardo mi faceva paura, ma in fondo io sapevo che lui non era così.

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Capitolo 3
*** Chapter 3 ***


Harry vedeva la tristezza nei miei occhi, ma non voleva farlo capire a se stesso.

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Suonò la campanella segnalando il cambio dell'ora.
-Alex... Ieri ho pianto per ...-
-Per .. ?-
-Per Harry !-
-Che cosa ? Per quello lì ? Lui non si merita le tue lacrime -
-Non so perché, non so cosa provo... ma so che é diverso da quello che tutti dicono-
-Va be, sai che a me puoi dire tutto. Se ti risuccedesse chiamami così ne parliamo-
-Ok grazie my only love- le dissi abbracciandola -Ci vediamo a pranzo, ciaoo -
-Ciaoo-
Mentre stavo andando in classe mi sentii afferrare per un braccio. Mi trascinò nello stanzino del bidello chiudendo a chiave la porta per non farmi andare via.
-Devi smetterla di pensare a me !- Non avevo notato chi si nascondeva in quella figura che mi aveva, come dire, "rapito" -Hai capito ?-
-Ha-harry ?-
-Si sono Harry ed ora Hope vattene e dimenticami- mi disse con voce quasi rassegnata -E' meglio per te, ascoltami e non pensarmi più-
A quel punto aprì la porta e se ne andò lasciandomi lì come una stupida. Richiusi la porta aspettando che finisse l'ora.
Piansi tutto il tempo, ma poi un pensiero mi venne alla mente. Come faceva a sapere il mio nome, dato che io non gliel'ho mai detto ?


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Arrivò l'ora di pranzo. Andai in mensa dove c'erano Niall e Alex che mi aspettavano. Alexandra capì che c'era qualcosa che non andava, ma prima di chiedermi cos'era successo mi fece segno se ne poteva parlare adesso. Io con gli occhi pronti a far uscire un'altra lacrima gli feci cenno di no, allora lei cambiò discorso cercandomi di farmi distogliere dai miei pensieri
-Sapete chi mi ha chiesto di uscire ?-
-Dai, non ci credo !- urlai
-Chi ? Mi sono perso qualcosa ?- disse Niall confuso -Dai rispondetemi-
-Meson le ha chiesto di uscire, sei proprio testardo-
-Scusami se non ho la vostra mentalità-
Io e Alex ridemmo
-Ei non c'è niente da ridere- disse iniziandomi a fare il solletico.
Proprio in quel momento passò Meson che fece l'occhiolino a Alex, mentre lei arrossiva . Ah, lui era il più popolare della scuola. Tutti lo consideravano un teppista perché marinava la scuola e quando veniva faceva solo dei danni così come anche fuori dalla scuola.


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Le ore di scuola finirono e tornai a casa accompagnata da Niall.
-Cucciolo io sono arrivata, oggi che facciamo ?-
-Bhe, io avevo intenzione di andare sulla barca di mio padre va bene ?-
-Ah, ok- dissi un po' delusa
-Che c'è ? Non ci vuoi andare ?
-Bhe ecco... Oggi avevo intenzione di andare alla stazione. Volevo vedere di nuovo i nostri nomi incisi sul muro. Sai che adoro quell'incisione, non posso farne a meno-
-Va bene, dirò a mio padre che ci andremo un'altro giorno in barca-
-Grazie, ti voglio bene- gli diedi un bacio e andai verso casa.
Mi affacciai alla finestra per vederlo e come sempre faceva lo stupido camminando per strada.
Quando entrai in casa vidi mamma che mi venne in contro un po' preoccupata
-Tesoro oggi ha chiamato qualcuno che continuava a ripetere il tuo nome e a dire ti amo-
-C-cosa ? Chi era ?-
-Non so non mi ha detto il suo nome-
-Ok mamma grazie, non preoccuparti sarà soltanto qualcuno che fa degli scherzi telefonici-
Andai in camera e vidi che il telefono squillava. Il numero era privato, non ci pensai tanto e risposi
- Pronto ?-
-Ti amo-
-Chi è ?-
-Ti amo Hope-
-Chi sei ?-
La chiamata finì in quell'istante. Subito dopo il cellulare risquillò e senza neanche guardare il numero risposi
-Idiota dimmi chi sei !-
-Ei Hope sono io, Alex. Cosa ti prende ?-
-Scusami ma mi hanno appena chiamato con lo sconusciuto e una voce continuava a dirmi ti amo ma no so chi possa essere-
-Non hai riconosciuto la voce ?-
-No credo avesse un fazzoletto-
-Ok, oggi posso venire da te così ne parliamo ?-
-No vieni alla stazione , ci sarà anche Niall. Ne riparliamo là-
Non dissi nulla a mia madre della telefonata, si sarebbe preoccupata di più. Già era terrorizzata per Rhon e non ci voleva anche un idiota che continuava a fare scherzi.



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Alla stazione parlai di quello che era successo al telefono con Niall e Alex. Dopo poco che eravamo lì passarono Meson con la sua gang di cui faceva parte anche Harry. Gli andai in contro per cercare spiegazioni, intanto Alex era ferma a parlare con il suo innamorato.
-Harry, cosa significata tutto questo ? Come fai a sapere il mio nome ?-
-Lasciami stare-
-Perché ?- in quell'istante Meson lanciò un'occhiataccia a Harry e lui mi spinse in terra non pensando a cosa facesse.
-Aia !- urlai -Cosa ti prende ?-
-Ei come ti prmetti è soltanto una piccola ragazzina indifesa che non ti ha fatto assolutamente niente- intervenne Niall
-Ah- sospirò e si incamminò verso Meson.
-Stai bene Hope ?-
-Si si , va tutto bene-
Niall mi rialzò, e appena fu in piedi lo abbracciai.
-Lascialo stare. Non ti merita-

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Arrivò il tardi e decisi di andare a casa a riposarmi, ma per mia sfortuna quella sera fu una tortura


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Capitolo 4
*** Chapter 4 ***


Rohn mi picchiò tutta la sera, senza motivo.

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La mattina dopo mi svegliai molto presto, avevo il braccio pieno di lividi per colpa delle botte. Andai in bagno e presi la lametta. Mi incisi sul braccio al parola " HAPPY ". Avevo scritto ciò che non ero; ciò che desideravo; ciò che non sarei mai stata...
Il sangue colava dal mio braccio. Sporcò il lavandino e per non far notare a mia madre il mio dolore, pulii.
Andai in cucina per prepararmi la colazione. Bevvi una tazza di latte caldo per prepararmi ad un'altra dura giornata. Dopo aver mangiato ed essermi ripresa andai in camera per vestirmi. Misi un paio di leggins con i fiori con sopra una maglietta nera attillata a maniche corte, e per coprire i tagli misi un maglioncino anche quello come il colore della maglietta. Presi lo zaino e mi avviai a scuola. Per la starada incontrai Niall. Non mi vide perché mi trovavo proprio dietro di lui, allora facendolo spaventare gli saltai in collo.
-Ah !-
-Cosa urli ? Sono io ahahah -
-Ahahah mi hai fatto spaventare-
-Andiamo a scuola insieme ?-
-Ok- mi prese la mano e mi tirò verso di se mettendomi il braccio intorno alla spalla-Allora ? Com'è andata la sera ?
-Bene e a te ?-
-Beninino-
-Perché ?-
-Non ho chiuso occhio, credo che a geografia dormirò ahah-
-Ahahah sei sempre il solito-
Arrivammo a scuola e andammo insieme in classe. Alla prima ora c'era biologia, così ci sedemmo in fondo alla classe e parlammo tutta l'ora. Io mi misi dalla parte del muro così mentre lui mi parlavamo, guardavo Harry cercando di capire quale sbaglio avevo commesso per essere trattata così.

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Finita l'ora tutti uscirono, tranne me. Rimasi lì un po' per pensare, tanto all'ora dopo ci sarebbe stata religione e il prof era un po' svitato. Quando uscii dalla stanza lasciai lì il mio quaderno senza accorgermene. Alla terza ora la preside ci riunì nell'auditorium, dove veninivamo a sapere di certe cose a cui la scuola aderiva tipo a degli scioperi.
Ci comunicarono che il giorno 24 di Aprile, cioè fra esattamente 4 giorni, avremmo fatto un campeggio di una settimana. Ero così eccitata all'idea che appena ci fu dato l'annuncio saltai addosso a Niall.
-Noi in tenda staremo insieme, vero ?-
-Bhe...-
-Daiii, io ho paura senza te-
-Ok cucciola, però...
-Però ?-
-Potrò farti il solletico tutte le volte che sarai triste- disse facendomelo
-Ahahah smettila dai ahahah va bene- gli diedi un bacio sulla guancia e mi diressi verso la classe.

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Poco dopo mi raggiunse Alex. Aveva la sua solita faccetta da novità e quindi con uno sguardo le feci cenno di dirmi cos'era successo.
-Meson mi ha chiesto di stare con lui in tenda !- insiemme tirammo un grido di gioia. Tutta la scuola ci fissò e noi imbarazzate ripresimo a parlare
-Davvero ? Uuuuh non ci posso credere-
-Neanche ioooo ! Tu con chi starai ?-
-Io starò con Niall-
-Uuuh ancora a dormire con lui ehh-
-E dai smettila- le dissi spingendola lievemente in avanti
-Ahahah ok dai. Credevo volessi stare con Harry-
-Ma come fai ?-
-Come faccio cosa ?-
-Come fai a leggermi nella mente- dissi con tono triste- Avrei voluto stare con lui per parlare di quello che succede, ma.. ma sarebbe troppo sfacciato-
-Dai non ci pensare. Magari ti sbagli non è come credi, forse le voci su di lui sono vere-
-Mmmm... Dai andiamo in classe-

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Arrivò il 23 Aprile. I giorni passarono con ansia. Era domenica e non c'era scuola.
Alle 11 dovevo essere al campo di calcio perché Niall aveva la partita. Alle 10 mi alzai dal letto, mi feci una doccia rinfrescante, e poi mi andai a vestire. Indossai la maglietta che gli avevano dato come cambio agli allenameti. Dietro c'era scritto Horan. Come pantaloni, siccome non eravamo a scuola mi misi dei calzoncini cortissimi. Un quarto alle undici arrivai al campo. Stavano facendo il riscaldamento pre-partita. Quando Niall mi vide mi fece l'occhiolino, allora gli feci vedere la maglia e lui mi sorrise. Mi sedetti anche se non per molto, perché mi alzavo spesso per tifare Niall. Poco più tardi arrivò Alex con Meson. Non mi era mai piaciuto quel ragazzo, ma avevo sempre fatto finta di nulla. Quando finì la partita il mio piccolo Horan mi venne in contro, mi diede un bacio sulla guancia e andò nello spogliatoio. In quel momento mi accorsi che alla partita aveva assistito anche Harry che in quel momento mi fissava ma poi rivolse il suo sguardo verso Meson. Lui lo guardò facendogli quel sorrisino falso che aveva sempre stamapato sulla faccia.
Niall uscì dallo spogliatoio e mi raggiunse
-Ei bella andiamo ?-
-Si andiamo- mi fece salire in macchina e ci avviammo verso casa.
-Come ti è sembrata la partita ?-
-Sei stato bravissimo. Tutto merito mio e della mia maglietta ahaha-
-Ahahah certo come no-
-E con questo ? Cosa vorresti dire? Che non porto fortuna ?
-Ahahah scherzo-
-Ok ahah. Domani la tenda la porti te e io porto i sacchi a pelo ?-
-Si ma non ti preoccupare non appesantirti lo zaino, il mio sacco lo porto io-
-Ok uomo forzuto ahah-
-Vai che siamo arrivati. Mi raccomando non scordrti niente-
-Certo a domani-

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Finalmente arrivò il giorno del campeggio. Presi lo zaino, il sacco a pelo e andai a scuola. Nel mio zaino si trovavano le cose essenziali per un campeggio: una coperta; tre magliette e calzoncini corti in più; calzoni lunghi per la notte; dei panini, anche se il cibo lo avrebbe portato la scuola; e soprattutto i mashmellow. Arrivata al pulman davanti alla scuola salì e mi andai a sedere accanto a Niall.
-Portato tutto ?-
-Certo non sono dimenticona come te ahah-
-Hope guarda che posso farti il sollettico quando voglio ricordatelo ahah-
-Già me ne ero dimenticata... cioè no non me lo ero scordata perchè non sono dimenticona... Ah ! Riesci sempre ad ingannarmi-
-Lo so per questo sei mia amica, perché io ti ricordi le cose-
-Certo ahaha-
Arrivammo nel bosco dove ci saremmo accampati e iniziammo a fare le coppie. Vidi Alex venirmi incontro preoccupata
-Cosa c'è ?-
-Meson non è venuto ! Io non voglio stare sola, ho paura-
-Dai non ti preoccupare, andiamo dal prof a sentire se c'è qualcuno che è rimasto solo-
Il professore purtroppo mi diede la rispota che non volevo sentire. L'unico ad essere rimasto solo era Harry e Alex non sarebbe mai stata con lui. Non le era mai piaciuto come persona.

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Capitolo 5
*** Chapter 5 ***


-Deciderò io come sarete sistemati voi 4- disse il prof rivolgendosi a me, Niall, Alex e Harry. Per mia fortuna io ero un ottima amica del professore e quindi mi avrebbe messo con uno dei miei amici
- Allora Alex... tu ti metterai intenda con Niall, mentre tu Hope con Harry-
A quelle parole rimasi paralizzata. Non potevo stare in tenda con lui, non avrei resistito ad altri rimproveri da parte sua
-Prof ma..-
-Niente ma !-
-Posso andare io in tenda con Harry ?- intervenne Niall cercando di salvarmi dalle lacrime
-No e poi no. Non cambierò idea-
Mi allontanai con Niall.
-Non posso stare in tenda con lui, non ci riesco-
-Lo so ci ho provato. Non voglio vederlo vicino a te, potrebbe farti di nuovo male-
-Grazie per averci provato so quanto ti stia sui nervi quel ragazzo, ma adesso non possiamo farci niene-
Andai verso il posto in cui Harry avevo deciso di accamparsi.
-Scusa puoi montare un attimo tu la tenda devo andare a prendere una cosa-
-Ok, muoviti-
-Ohh che paura- disse tra dei risolini
Iniziai a montare la tenda non ci riuscivo era troppo difficile. Ero talmente inetta che la tenda mi cascò addosso
-Ahahah tutto bene ? Mi sa che la tenda è meglio che la monti io ahah-
-Si è meglio, e non sei divertente-
-Io no ma tu si-
Pronunciate queste parole me ne andai sbuffando.


*************************


Il preside ci chiamò per darci degli incarichi da svolgere.
Non prestavo molta attenzione, solo quando udii il mio nome uscire dalla bocca del preside mi misi sull'attenti.
-Tu Hope andrai a raccogliere della legna con Niall... ed Harry !-
Non ci potevo credere anche nei ruoli da svolgere dovevo stare con lui. In quel momento pensai che tutto il mondo mi odiasse, ma forse dovevo solo seguire il mio destino.
Ci inoltrammo nel bosco a prendere un po' di tronchi per accendere il fuoco.

*************************


Non passava secondo senza che io non stessi accanto a Niall, non facevamo altro che ridere. Dietro di noi a tenere il passo Harry.
Non lo consideravamo molto, anche perché se gli avessi detto qualcosa lui mi avrebbe urlato in faccia e a Niall stava antipatico perchè si era permesso di farmi male e mi aveva fatto soffrire.
Ad un certo punto sentiamo sbuffare. Entrambi ci voltammo
-Che c'è ?- chiese Niall
-Oh allora vi siete accorti di me-
-Non fare lo spiritoso-
-Non lo sono, sono realistico-
-Dai ragazzi, smettetela- dissi io
-Tu stanne fuori !- gridò Harry
-Non permetterti di usare quel tono con lei !- ribatté Niall
-Ah no ? Se no dopo cosa mi fai ?-
-Ah si ...Vuoi vedere cosa ti faccio ? Bhe allora fatti sotto-
-RAGAZZI BASTA ! Io me ne torno al campeggio, non ho voglia di sentirvi litigare-
Mi voltai e feci per andarmene, ma inciampai e caddi in un burrone. Il vuoto sembrava che fosse lì pronto per portarmi via. Le mie gambe penzolavano puntando in basso, la mia paura più grande si stava avverando: IL VUOTO. Mi sembrava di cadere ma non era così. Avevo fatto in tempo a reggermi ad un ramo che pendeva dallo strapiombo.
Niall e Harry corsero subito a soccorrermi. Entrambi mi presero per una mano e mi tirarono su.
-Hope stai bene ?-
-Cazzo, abbracciami. Ho avuto tanta paura- mi strinsi a Niall come mai avevo fatto.
Lui mi rassicurava sempre, mi faceva sentire salva ma quella volta non erano esattamente così le miei emozioni.
-Dai torniamo al campeggio-
-Si è meglio, lì potrò riposarmi- mi staccai da Niall per alzarmi, ma non feci in tempo ad essere in piedi che cascai in terra gridando -Ai !-Harry mi prese al volo senza farmi toccare il suolo. Per un momento mi persi nei suoi occhi verde smeraldo. Sarei rimasta tutto il tempo a fissarlo
-Stai bene ?-
-No, la caviglia. Mi fa male-
-Vieni non ti preoccupare, ti porto io-
Mi prese stile sposa e mi portò in braccio tutto il tempo, ma a Niall non faceva piacere che gli stassi in braccio. Tanto che cercò di prendermi lui per non farmi stare con quell'essere. Anche se ci aveva provato sia io che lui sapevamo che non ce l'avrebbe fatta per più di 10 minuti; è molto sfaticato.


*************************


Passò un ora e non eravamo ancora tornati al campeggio. Ci eravamo persi. Decidemmo di passare la notte in un piccolo spazio, sembrava fatto apposta per accamparsi. Prima di dormire mi sedetti su una roccia incastrata nel terreno che si trovava un po' più in là di dove avevamo deciso di dormire. Mi osservai intorno era perfetto: infiniti alberi mi accerchiavano dandomi il senso dello spazio; la luna che rifletteva sul mio viso; le stelle che coprivano il cielo di una luminosità incredibile e il silenzio che ti dava l'impressione di quanto fosse immenso questo bosco. Mancava solo una cosa, ma non sapevo cosa. In quella voce muta che scorreva tra alberi scrutai dei passi che si facevano sempre più vicini. La paura sorse in me. Delle mani mi toccarono i fianchi facendomi sobbalzare e tirare un piccolo grido. Quando mi girai vidi che era Niall che mi stava facendo uno scherzo
-Non è tutto perfetto ?-
-Già, però manca qualcosa. Non so cosa, ma manca-
-Io forse sò che cosa...-
-Cosa ?- in quel momento il mio viso si trovò fra le sue mani che mi riscaldavano. Mi guidarono facendo poggiare le mie labbra sulle sue. Mi morse il labbro inferirore, dopo di che appoggiò la sua fronte sulla mia facendo così che i nostri nasi si toccassero. Io mi misi a ridere abbassando lo sguardo
-Ei non abbassare i tuoi occhi. Sono bellissimi al chiaro di luna- disse alzandomi il viso -dai andiamo a dormire-
-Ok, come vuoi-

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Capitolo 6
*** Chapter 6 ***


Tornammo verso il luogo stabilito. Quando fummo lì, Harry non c'era; mi accorsi che era seduto per terra con la schiena appoggiata ad una roccia, le gambe piegate con le braccia che circondavano esse e le tiravano verso il corpo, gli occhi lucidi fermi in un punto fisso e le labbra rivolte all'interno della bocca.
-Vado a dirgli di venire così potremmo dormire- disse Niall
-No. Vado io, tu sta qua-
-E se ti fa di nuovo male ?-
-Non può farmi male-
-E come fai a saperlo ?-
Niall non si era accorto dei suoi lucidi occhi che imploravano pietà e resistevano alla dura verità combattendo contro le lacrime.
-Lascia stare lo so e basta- mi incamminai verso di lui e mi sedetti vicino, ma distante. Il mio viso si voltò verso di lui e iniziai a guardarlo negl'occhi.
-Cosa c'è che non va ?-
-Tutto non va-
-Per esempio cosa ?-
-Lascia perdere-
-Non lascio perdere, sei un mio amico e io aiuto sempre chi voglio bene-
-Mi consideri davvero un amico ?-
-Bhe, credo di si. Io so che non eri il vero te quando mi hai spinto o urlato. Non so perché tu l'abbia fatto ma è così-
-No non è così, non devi starmi vicina. Io porto solo guai-
-Cosa dici ? Non è vero- in quel momento lo abbracciai più forte possibile sussurrandogli all'orecchio -Tutte le persone sono speciali-
In quel momento lui ricambiò l'abbraccio. Senti una lacrima percorrermi la schiena
-Ei su, non piangere, sennò mi farai versare lacrime anche a me-
-Per te è facile, non sai quello che provo-
-Dimmelo e lo saprò-
-No è troppo complicato. Dai andiamo-
-Si, ma non piangere-
Ci alzammo e quando fummo in piedi gli asiugari una lacrima con il dito, poi lo presi per mano e andammo da Niall.
-Finalmente siete tornati-
-Già, abbiamo avuto dei problemucci. Ora io vado a dormire. Ripartiamo domani mattina? -
-Come volete voi- disse harry
-Si- ribatte Niall.
Io me ne andai a dormire, ma prima che mi fui addormentata il telefono mi vibrò. Era di nuovo quello sconosciuto che mi aveva mandato un messaggio
"Buonanotte amore "
"Chi sei ?"
"Ti amo"
"Dimmi chi sei"
Il messaggio finì così, non sapevo chi fosse e mi stava un po' mettendo paura. Per tutta la notte pensai al bacio con Niall, non so perchè l'ho fatto; lui per me è sempre stato come un amico, ma adesso non so più che cosa eravamo. Sapevo soltanto che quello che provavo per lui era lo stesso che sentivo per Harry ma per lui ogni giorno cresceva.

*************************

Nel cuore della notte mi sveglai per colpa di urli. Mi alzai a andai verso i ragazzi, stavano litigando di nuovo.
-Ragazzi basta ! Siamo nel bel mezzo della notte e state ancora litigando ? Non ne posso più, vi ricordate cos'è successo l'ultima volta ? Io si e non voglio rischiare di nuovo la morte!-
-Scusaci Hope ma...-
-Niente ma Niall, tutto questo è ingiustificabile. Ora torno a dormire guai a voi se riaprite bocca-
-Ok scusaci di nuovo-
Quando me ne andai sentii Niall che diceva a Harry che ora anche se si odiavano avrebbero dovuto collaborare per me, e lui accordò.
Nella notte Harry mi prese in braccio mentre dormivo e lui e il biondino si rimisero in cammino per trovare il campeggio. Di lì a poco la prof si sarebbe svegliata per vedere se c'erano tutti.

*************************

Arrivammo nel momento in cui si stava svegliando. Harry mi appoggiò in tenda sopra il mio sacco a pelo e mi mise la coperta che si trovava nello zaino.
Quando la prof ci svegliò tutti pensavo di avere le allucinazioni così svegliai Harry
-Ho anche le allucinazioni!-
-Cosa ?-
-Mi sembra di essere tornata al campeggio-
-Infatti lo siamo, ti ho portata io in braccio fino qua-
-Ah, emm... Ok-
-Ah, grazie Harry ; di nulla Hope- disse da solo
-Emm grazie-
-Prego-


*************************

Quel giorno non facemmo niente perchè bisognava aiutare i prof per i giochi dei giorni successivi.
Il tempo passò molto velocemente perchè non feci assolutamente niente.
*************************

Arrivò la sera e ci riunimmo tutti intorno al fuoco. Io mi ero seduta accanto a Niall ma il mio sguardo era rivolto sempre verso Harry. Fino alle 23:00 il mio biondo tinto suonò la chitarra e noi cantavamo oppure ci raccontavamo storie di paura. Poi dopo arrivò l'ora del coprifuoco e la prof ci mandò tutti a dormire. Entrai io per prima in tenda. Aprii il mio sacco a pelo e mi ci avvolsi dentro. Poco dopo venne anche Harry che prese il suo sacco a pelo e se ne andò. Pensai che magari era andato a chiedere ai prof se ce la facevano ad aprirglielo perché gli si era incastrata la cerniera. Lo so che non poteva essere così, ma era la speigazione più logica che avevo. Non rientrò più, allora con un occhio scorsi dov'era. Si era messo a dormire fuori perché sapeveva che non ero entusista all'idea di dormire insieme a lui. Non dissi niente, ma iniziò a piovere così mi dovetti inventare una scusa per farlo entrare. Mi dispiaceva, era un ragazzo così dolce anche se qualche volta cambiava. Mi affacciai dalla tenda e lo chiamai
-Harry vieni dentro!-
-No stò qua così non hai problemi-
-Ma ti bagnerai !-
-Non importa ho il cambio-
-Emmm... iooo... Ho paura dei temporali. Dai vieni ?-
-Sei sicura ?-
-Si dai vieni-
Entrò in tenda e sistemò il sacco
-Ma davvero hai paura dei temporali-
-Si lo so non ci credo neanche io- dissi consapevole della cavolata che avevo detto -ma se c'è qualcuno con me mi sento più sicura-
-Davvero ?-
-No ok, non so mentire. Non volevo che tu dormissi fuori per colpa mia-
-Non fa niente. Sono abbituato a essere scartato-
-Ma io non ....-
-Shh-
-Ok-
Non voletti aggiungere altro perché sennò sarei scoppiata in un pianto.


*************************
*GIORNO 3*

Oggi avremmo fatto il gioco della spugna. In pratica dovevi inzuppare le spugne in dei secchi d'acqua e poi tirarle ai compagni.
Iniziò il gioco tiravo le spugne di qua e di là, non so se avessi preso qualcuno ma mi divertivo tantissimo. Ormai ero fradicia. I miei vestiti erano completamente pieni d'acqua se li avessi strizzati ero più che sicura che avrei potuto fare un lago. Ad un certo punto sentii una spugna colpirmi alla schiena, mi voltai e vidi che era stato Harry così lo rincorsi. Non lo trovavo più, lo avevo perso di vista, così mi girai ma mentre mi stavo voltando inciampai e caddi addosso a qualcuno. Era lui. Ci trovammo faccia a faccia a guardarci negli occhi

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Capitolo 7
*** Chapter 7 ***


Lui mi prese e mi tirò su. Continuammo a guardarci l'un l'altro. I nostri corpi erano vicinissimi, potevo sentire il suo respiro, i nostri nasi si toccavano. Credevo che ci saremmo baciati ma così non fu. Si staccò da me con una risatina
-Cosa ridi ?- dissi un po' delusa
-Niente, solo che tutto questo è buffo-
-E... Perché ? -
-Bhe...- non fece in tempo a finire la frase che una spungna lo colpì distraendolo o fu lui che si distrasse apposta, fatto sta che non sapevo ancora il perché.
Vedendolo allontanarsi ci rimasi un po' male. Mi era piaciuto stare con lui, non so perché. Non sarebbe dovuto essere bello dato che mi aveva sempre trattato male. Andai verso Alex per dirle cosa mi stava succedendo. Andammo in tenda per parlarne intanto che mi cambiavo per mettermi qualcosa di asciutto
-Che succede ?-
-Non lo so è questo il problema-
-Dai racconta-
-Bhe ieri sera, quando eravamo smarriti nel bosco io e Niall...-
-Tu e Niall ?-
-Ci siamo baciati ed è stato grandioso è questo il problema-
-E perché ? Non ti è mai dispiaciuto metterti con lui, non capisco-
-Il fatto è che prima durante il gioco mi sono ritrovata faccia a faccia con Harry e...-
-E ti ha baciata lo so-
-No ! E' questo che non capisco non ci siamo baciati ma quei pochi istanti sono statii più belli del bacio-
-Wow. Non pensavo che una di noi si sarebbe ritrovata in questa situazione, forse sei indecisa-
-Ma questa indecisione è insopportabile-
-Immagino... Dai ora andiamo a cenare, non pensiamoci-
-Ok andiamo-
Cenammo e poi come al solito cantammo. Ad un certo punto Harry decise di cantare una canzone. Iniziò a suonare la chitarra e a pronunciare quelle parole che sembravano venissero scritte sul mio cuore. Cantò "Give your heart a break" di Demi, e nel mentre ci guardavamo fissi. Niall cercava di distrarmi da quel magnifico sguardo ma non ce la faceva, lui non voleva perdermi. Quel bacio aveva significato qualcosa per lui, ma per me non era esattamente come pensava lui.

***************************

Si fece tardi e andammo a dormire. Non ci riuscivo visto che lui era lì vicino a me e non feci altro che pensare a quelle parole " Non voglio spezzarti il cuore voglio dare al tuo cuore una tregua so che hai paura che sia sbagliato come se potessi commettere un errore c'è solo una vita da vivere e non c'è tempo da sprecare... " rimbombavano nella mia mente.

***************************

*GIORNO 4*

Mi svegliai un po' intontita dalla brutta nottata. Oggi come gioco ci sarebbe stato il tiro alla fune. Come per disgrazia mi ritrovai nel gruppo insieme ad Harry e Niall. Io ero la persona davanti a tutte le altre, successivamente a me c'era il riccio e subito dopo il biondino che lo guardava con sguardo maligno.
Il gioco partì. Iniziai a tirare ma non ce la facevo, non ero molto forte ma questo gioco mi è sempre piaciuto, fin da quando ero piccola: cadere quando perdevo, toccare il terreno con le mie fragili mani, sentire l'erba che mi passava tra le dita, stendermi e osservare il cielo, ed infine fare finta di volare con mio padre che mi lanciava per aria. Mi ricordava la mia città, ma ora l'ultima parte non era più possibile perché mio padre non c'era e dal cielo non poteva scendere, era come se fosse una prigione. Non potevi andare da una persona a meno che questa non ti raggiungesse. Mi mancava, lui mi faceva sempre ridere, mi faceva fare tutto e mi difendeva dalle critiche che mia madre ogni tanto mi faceva.Volevo sentire di nuovo le sue braccia avvolte intorno al mio corpo che mi stringevano portandomi sempre più vicino a se e farmi sentire protetta. Solo lui mi aveva fatto provare questo e tutte le volte che lo faceva mi diceva
"-Sai quando sarai diventata una bellissima ragazza non dovrai mai soffrire per amore. Prima di farlo, fatti abbracciare da quel ragazzo e se sentirai quello che provi tu quanto ti stringo a me, vuol dire che è lui il ragazzo perfetto. Ma non farti ingannare dall'amore, certe volte potrebbe farti provare quello che vuoi e non il vero-"
Amavo quella frase mi faceva sentire amata da qualcuno. Mi faceva capire che mio padre anche se non c'era più mi stava vicino e certe volte mi sembrava che mi abbracciasse allora aprivo subito gli occhi e realizzavo che era solo la mia immaginazione, e questo faceva male. Lui per me è sempre stato molto più di un padre.
Bhe tornando al gioco, perdemmo ed infatti, non pensando a chi avevo dietro di me, mi lasciai andare. Credetti che sarei cascata sull'erba fresca inumidita dalla pioggia e riprovare ciò che provavo da piccola, ma invece caddi su Harry. La senzazione che provai era molto più forte di quella della mia infanzia.
Per scappare dalla stessa situazione imbarazzante del giorno prima mi misi a ridere
-Scusami-
-Non fa niente, ma non ridere sono io quello che ha picchiato in terra. Tu non ti sei fatta nulla.
-Ahahah !- una forte voglia di ridere come non mai pervase in me contagiando anche il riccio che si trovava sotto di me-Scusami di nuovo-
-No no, è stato divertente ahah-
-Ahah, vado da Alex ci vediamo stasera-
-Ok a presto-
Mi incamminai verso di lei e appena le fui davanti, l'abbracciai più forte che mai. Ero troppo felice, finalmente qualcuno mi aveva fatto ridere come faceva solo mio padre.
-Ei che ti prende ? Non ti ho mai vista così felice-
-Finalmente !- esclamai con entusiasmo
-Cosa ?-
-Finalmente qualcuno mi ha fatto ridere come solo mio padre sapeva fare. Non ci era mai riuscito nessuno- mi scese una lacrima e lei felice mi abbracciò di nuovo cercando di calmarmi.


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Capitolo 8
*** Chapter 8 ***


*GIORNO 5*
Questo giorno avremmo giocato a nascondino, si un gioco che non si fa a 17 anni, ma con gli amici tutto è divertente.
Toccava a me contare. Finito, iniziai a cercare i miei compagni; ma non sono molto brava, non ho l'occhio che vede ogni singolo movimento, anche quelli più visibili, sono un po' scarsa. Finalmente dopo un bel po' trovai Alex
-Se ti ho trovato vuol dire che non ti nascondi bene devo dire ahah-
-Certo, certo ridi che poi te la faccio pagare-
-My love tocca a te stare là a contare-
-Ahah ok vado-
Iniziò a pronunciare numeri così udendo ciò iniziai a cercare un buon nascondiglio. C'erano molti posti ma tutti facili. Decisi di nascondermi dietroi un grosso albero, mi appoggiai alla corteccia che grattava sulla mia pelle lasciando piccole briciole di segatura. 
Con il viso un po' esposto guardavo dove si dirigeva Alexandra, per cambiare nascondiglio se si sarebbe diretta verso di me. Due mani si posarono sopra i miei fianchi, mentre con tre dita mi risaliva la schiena facendomi venire i brividi. Di scatto mi voltai e ritrovai davanti a me Niall, con la sua faccetta innocente e il suo sorriso perfetto disegnato sulla faccia
-Mi hai fatto paura-
-Ma ti piaceva sentire le mie mani sulla schiena vero ? Ti è venuta persino la pelle d'oca-
-Ahah si mi facevi il solletico-
Sentii le sue mani percorrere di nuovo la schiena facendomi rabbrividire di nuovo. 
-Basta Niall-
-Ok, io però devo chiederti una cosa ...-
-Cosa ?- 
-A te quel bacio ... è piaciuto ? Cioè, ha significato qualcosa ?-
Sentii il mondo cadermi addosso. Per mia fortuna trovai una scusa per andarmene quando Alex ci trovò gridando
-Eccovi qua, vi ho trovato lalalaaa-
-Eh già !- dissi correndo verso il posto in cui si doveva contare raggiungendo le altre persone che aveva trovato. 
Vidi Niall venimmi incontro e dirmi sottovoce 
-Ti prego rispondimi, ho bisogno di saperlo-
-Ora no-non posso- balbettai cercando di raggiungere la tenda.
Appena fui li la chiusi e mi rannicchiai nel sacco a pelo iniziando a piangere. Quelle lacrime mi rigavano il viso candendo sul sacco a pelo e bagnondolo. Quelle gocce d'acqua salata racchiudevano tutto il mio dolore e solo Alex sapeva leggerlo e capirlo. Come poteva chiedermi una cosa così ? Certo che avevo provato qualosa, in un bacio ci sono sempre emozioni indimenticabili. Non ce la facevo più, la mia vita era un vero schifo. Udii la cerniera della tenda abbassarsi così cercai di calmarmi. Feci finta di dormire così che quella persona potesse andarsene con l'illusione che ero immersa nel mondo dei sogni, ma non fu così. Si sedette accanto a me richiudendo la tenda
-So che sei sveglia, non fingere con me- una voce roca pronunciò quelle parole. Solo una persona poteva avere quella voce, Harry.
-Cosa vuoi ?-
-Voglio sapere cosa ha causato quelle lacrime-
-No, come faccio a sapere che dopo non mi ignorerai di nuovo quando torneremo là-
-Pensiamo al presente, non al futuro-
-Certo perché dopo sarà tutto come prima. Alex aveva ragione...-
-Su cosa ?-
-Le voci su di te sono vere e non sei come credevo io, dolce e gentile-
-Hope...-
-No non voglio sapere niente! Vattene perfavore ho bisogno di stare sola-
-Ok, ma è tutto sbagliato-
Non avevo capito cosa fosse sbagliato ma lo amavo così come amavo Niall. Dopo poco che ero lì mi addormentai senza  cenare. Solo nel bel mezzo della notte mi svegliai. Harry era lì accanto , di fianco a me rannicchiato in un piccolo angolo della tenda girato dall'altra parte. Non era come le altre notti; vicino al mio corpo (ma con la giusta distanza) e con il volto rivolto verso di me. Per addormentai misi la mano nei suoi capelli iniziando a giocare con i suoi morbidi ricci.

***************************


*GIORNO 6*

Quando mi svegliai avevo ancora la mano in quei bellissimi cappelli. Proprio in quel momento si svegliò anche lui. Non avevo ancora le mie dita dalla sua testa
-Che stai facendo ?-
-Scusa è che stanotte per addormentarmi ho giocato con i tuoi ricci, scusami ...- dissi ritirando la mano e abbassando lo sguardo 
-Niente, continua mi piace che la gente mi tocchi i capelli, me lo ha sempre fatto mia sorella-
-Ah mi dispiace, ma è... ?- dissi mettendo la mano di nuovo nei suoi ricci 
-No no no asscolutamente no. Lei è rimasta al mio paese di origine-
-Ah scusami ahah-
-Non fa ninete - disse con un sorriso struggente 
-Andiamo a fare colazione ?-
-No restiamo ancora un po' qua-
-Ok- dissi togliendo la mano e chiudendo gli occhi per addormentarmi, ma la calda presa di Harry la riportò tra i suoi ricci facendomici giocare un po'

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Capitolo 9
*** Chapter 9 ***


Dopo poco sentii una calda voce soffiarmi sul collo
-Ehi bella addormentata, sveglia- non ce la feci a trattenermi e mi lasciai scappare un sorriso
-Buongiorno, di nuovo. Che cos'hai lì ?- dissi schiudendo pigramente gli occhi per vedere cosa aveva in mano.
Un piccolo vassoio con una tazza di latte, un paio di biscotti e il nesquick.
-E' la tua colazione-
-Grazie, ma non dovevi. Che ore sono ?-
-Prego- osservò fugacemente l'orologio posato sul suo polso per poi rispondere alla mia domanda -Sono le 11-
-Che cosa ?! Dovevo aiutare i professori, ora mi daranno il tormento !-
-Non ti preoccupre, rilassati. Ci ho pensato io- un sorriso rassicurante spuntò sulla sua faccia. Era così bello quando mostarva i suoi denti facendo risaltare le sue fossette che mi facevano letteralmente impazzire. Appoggiò il vassoio in terra per poi porgermi una mano aiutandomi a mettermi seduta. Iniziai a mangiare insieme a lui. Nel mentre ci fissavamo negli occhi lasciando che il silenzio avesse la meglio su di noi. Sentimmo la cerniera della tenda abbassarsi, ci voltammo entrambi per vedere chi fosse l'intruso che ci ha interroto dai nostri intensi sguardi. Prima di vedere chi si nascondesse dietro alla persona che ha osato distoglirci da noi mi vennero in mente gli occhi di Harry: il suo sguardo su di me era fisso, il verde intenso che li riempivano, i movimenti delle sue iridi mi fecero capire che mi stava scrutando, tutti i miei lineamenti erano osservati da lui. Ritornai alla realtà pochi secondi dopo, vedendo che la cerniera si era abbassata del tutto. Niall ed Alex si affacciarono dal fuori mostrando un sorriso da idioti. Il mio sguardo assassino li inchiodó quando stavano per aprire bocca
-Scusate avervi interrotto , ma...- Alex non riuscì a concludere la frase che Harry la riprese
-No no - disse freneticamente -non ci avete interrotto , ansi stavo per andarmene- aggiunse uscendo e allontanandosi
-ALEX !- urlai strozzandola con lo sguardo
-Ehmmm.... Ti voglio bene ?!-
-Mmm...- Niall per tutto questo tempo aveva assistito ai miei occhi in po' infuriati. Aveva un'aria triste, probabilmente per colpa delle mie parole o dei miei cenni. Sapevo che in qualche modo lui era legato a me e voleva proteggermi, ma sa che provo qualcosa per entrambi.
-Possiamo parlare un'attimo da soli ?- interruppe Niall
-Ehm, si, certo- feci segno ad Alex di andarsene e lei ammiccó in segno di approvazione e mi lasció sola con il biondino.
-Ascolta, lo sai che quello vuole solo una cosa da te !- mi urló Niall appena Alexandra se ne andò
-Io non credo- ribattei dura
-Invece si, lui è il tipo da una botta e via. Così ti farà soffrire e io non voglio che tu gli dia corda-
-Non sono una bambina so accorgermi dei comportamenti delle persone e so difendermi da sola !/ ribattei duramente
-Certo non ho dubbi, ma ne sarai in grado anche quando le lacrime prenderanno il sopravvento ? Riflettici perfavore - disse con un tono più calmo rispetto a prima, lasciandomi di stucco dal suo cambiamento di umore improvviso. Non si era mai comportato così con me e questo mi spinse a dare ragione a lui, anche perché se non lo avessi fatto lui si sarebbe arrabbiato, o almeno è quello che ho dedotto dal suo tono rigido che aveva usato all'inizio. Non lo avevo mai sentito urlare contro di me e questa era un'altra ragione per ascoltarlo.

***************************

Dopo aver pranzato andai a mettermi un costume perché il gioco di oggi sarebbe stato lo scivolino ovvero un telo lunghissimo trasparente pieno di acqua e sapone il quale scopo era prendere la rincorsa ed arrivare fino in fondo. Quando uscii vidi che gli occhi di Harry e Niall erano puntati verso di me squadrandomi dalla testa ai piedi. Nessuno di qua mi aveva ancora visto in costume dato che mi trovavo in Irlanda da pochi mesi, più precisamente 5. Imbarazzata mi diressi vero Alex che non fece caso al mio fisico dato che lei mi amava per quello che ero. Mi fece un sorriso a 32 denti quando mi posizionai di fronte a lei per fare il gioco . Le presi la mano facendole cenno di scivolare insieme. La mia mano fu stretta nella sua e con un'occhiata d'intesa prendemmo la rincorsa. Quando fummo sul tappeto ci stendemmo e le notre risate ricoprivano tutto il resto. Mi divertivo tantissimo.

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Dopo molte volte che facemmo quel gioco mi misi seduta sull'erba per riposarmi un po' dalle troppe risate fatte. Mi sentivo osservata. Sapevo che gli occhi erano quattro e non due. Mi voltai per far capire loro che sapevo dei loro sguardi. Quando si accorserò di ciò, ebbero una reazione diversa: Harry mi sorrise mostrando le sue meravigliose fossette nel mentre il suo sguardo si abbassava; invece Naill si girò a parlare con qualcun'altro facendo finta di niente mentre sulle sue guance il rossore stava prevalendo. Non ero l'unica che si era accorta delle loro espressioni, anche Alex e quando mi voltai verso di lei guardondela negli occhi scoppiammo in una sonora risata. Erano così dolci quando avevano l'aria innocente.
La giornata passò in fretta, fin quando non venne l'ora di cena. Subito dopo ci riunimmo intorno al fuoco come avevamo sempre fatto. Siccome era l'ultimo giorno del campeggio presi le quattro buste di mashmellow che mi ero portata e li mangiammo fra le risate per le battute che i miei compagni facevano. In tenda non feci tanto caso a Harry finchè lui non mi prese il polso, solo allora mi voltai per guardarlo
-Da domani fai come se tutto questo non fosse mai successo, escludimi. Torna a fare quello che facevi prima di conoscermi, non chiedermi il perchè - a quelle parole la bocca mi si schiuse appena, volevo tentare di riuscire a formulare una frase ma ero troppo sconvolta per dire qualsiasi cosa. Lo vidi girarsi dall'altra parte, dandomi le spalle. Allungai una mano per toccargli di nuovo i morbidi ricci ma a pochi centrimeti da essa ritirai il braccio copiando il suo gesto per non far vedere che le lacrime iniziavano a pienarmi gli occhi.


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Il giorno dopo rifacemmo i nostri bagagli per tornare a casa, non so perchè ma una volta nella vita ero felice di tornare a casa. Salimmo sul pulman e riprendemmo i posti che avevamo all'inizio, quindi mi misi accanto a Niall. Non dissi una parola per tutto il viaggio, la mia nottata non era stata un gran che è non avevo voglia di parlare con nessuno. Il mio biondino si accorse che c'era qualcosa che non andava, così mi passò un braccio inorno al collo facendo poggiare la mia testa sul suo petto e con la mano libera mi accarezzava i capelli, una cosa che mi piaceva da impazzire: sentire le sue dita che i aggrovigliano intorno ai miei lughi capelli castani e mossi, le ciocche ribelli che venivano riportati dietro il mio orecchio e le sue mani che mi sfiorvano il viso al confine con il mio orecchio.


***************************

Finalmente dopo lunghe ore, che sembravano interminabili, arrivammo a casa. Scesi dal pulman e mi caricai sulle spalle il mio zaino che si dimostrò pesante per colpa della mia stanchezza, nonostante fossero solo le 6:00 del pomeriggio.
-Vieni ti accompagno io a casa- disse Niall prendendomi per il polso -Ho la macchina qua vicino-
-No grazie vado a piedi tanto è vicina-
-Certo e per te 1000 metri sono vicini, andiamo dai-
Mi trascino con se verso la sua automobile. Salimmo in macchina e ci inviammo verso casa, ma mi addormentai poco prima di raggiungere la mia dimora.






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Capitolo 10
*** Chapter 10 ***


La mattina mi svegliai ancora intontita. Mi guardai intorno, ero sul mio letto, quindi il campeggio doveva essere finito. Guardai l'orologio e vidi che erano le 15:00 del pomeriggio. Iniziai a pensare a come fossi tornata a casa dato che non me lo ricordavo. D'un tratto tutto mi divenne più chiaro. Mi aveva portato Niall e prima di arrivare a casa mi ero addormentata, ma nella notte non mi era sembrato che qualcuno mi facesse male. Forse Rhon non era a casa quella sera ? Oppure aveva fatto male a Niall ? A quel pensiero mi irrigidì e corsi in cucina dove trovai mia madre che beveva una tazza di the caldo. 
-Mamma, Niall come sta ?-
-Perché mi chiedi questo ?-
-Ieri mi ha portato lui a casa, Rohn gli ha fatto male ?-
-No no, non ti preoccupare ieri sera Rhon era fuori per lavoro. Se fosse stato in casa non lo avrei mai fatto entrare. Stanne certa-
-Oh mio dio, menomale mamma. Avevo tanta paura...-
-Ti prego non dire così, lo so c-che lui ... lui...-
-No mamma non dire altro. Noi ce la faremo !-
Mi guardò gesticolando per non piangere. La luce che brillava nei suoi occhi mi piaceva, era tanto che non la vedevo. Più o meno da quando papà non c'era più. L'abbracciai per confortarla e poi le asciugai le lacrime che le bagnavano il viso. Mi faceva tanta pena, lei stava male perché quel lurido verme mi faceva male e non poteva fare altro e soprattutto non volevo facesse altro perchè sennò avrebbe piacchiato anche lei. Io non potevo vederla soffrire più di quello che stava passando ora, so che per lei è difficile, ma un giorno mi sarei ribellata ne sono più che certa. Le feci un piccolo sorriso per rassicurarla e lei ricambiò .
-Oggi che fai amore ?-
-Mmmm, oggi è domenica... Credo che resterò a casa a studiare. Perché me lo chiedi-
-Perché Niall ieri sera mi ha detto che avrebbe dato una festa dato che i suoi sono fuori e mi ha chiesto di dirtelo-
-Ah ok per te va bene se vado ?-
-Certo tesoro però il coprifuoco è alle 23 massimo 23:30-
-Ok grazie mamma, a che ora inizia ?-
-Mi sembra alle 20:00-
-Ok vado a cercare cosa mettermi-
-Ok piccola-
Salii le scale e chiusi la porta alle mie spalle con un calcio. Iniziai a frugare nell'armadio. Possibile che non avevo niente da mettermi ? Il mio cellulare iniziò a vibrare così lo presi e risposi. Era Alex
-Ei ciao come va ?-
-Bene, stasera vieni alla festa ?-
-Si , tu vieni ?-
-Si si, ci sarà anche Meson-
-Ok, cosa ti metti ?-
-Mi metto un vestito rosso che mi arriva pooco sopra le ginocchia, una pochette nera scarpe col tacco anche quelle del colore della borsettina e poi un woolrich nero. Tu ?-
-Wow sarai proprio sexy amore eh. Io non so ho bisogno di andare al centro commerciale a comprare qualcosa. Vieni così mi consigli ?-
-Certo alle 16:00 sono lì da te-
-Perfetto a dopo-
-Ciao- la chiamata si concluse così.
Indossai i mei pantaloncini di jeans a vita alta una maglia a manche corte bianca dentro i pantaloni con delle bratelle . In piedi mi misi le mie adorate converse bianche.

***************************

Alle 16:00 in punto il campanello suonò andai ad aprire ad Alex abbracciandola.
-Oggi ci attende una lunga gornata di shopping, dovrai essere al massimo stasera-
-Eieiei frena. Io non ho detto che voglio essere sexy-
-No ma almeno farai andare su di giri Niall, e a proposito ti vesto io così so che non metterai qualcos'altro-
-Uffa come sei!-
-Ahahah andiamo- mi prese il braccio trascinandomi nella sua auto.
Entrammo nel centro commerciale. Era talmente grosso che se fossi stata sola mi sarei persa. Un centinaio di negozi mi circondavano e tutti avevano bellissime cose. Entrammo in tantissimi negozi ma niente che andasse bene. Guess, Louis Vitton, GA, Dolce&Gabbana tutti visti ma niente. Alla fine entrammo in un negozio molto raffinato. La musica era soave e bassa, la luce soffusa e un profumo di fragola riempiva il tutto. Mi provai un vestito celeste chiaro aderente, senza spalline che mi arrivava poco sotto il sedere. Un velo trasparente luccicoso si stendeva su di esso arrivandomi poco sotto la fine del vestito. Sotto di esse una pochette bianca uguale ai tacchi e ad un woolrich che comprai.

***************************

Alle 19:00 arrivammo a casa. Mi andai a fare la doccia mentre Alex si preparava. Uscii e misi le cose che avevamo comprato
-Vieni qua che ti trucco !-
-No Alex almeno il trucco evitiamolo-
-Ah-ah-ah ti vesto io ricordalo-
-Uffa- sbuffai allegramente mentre mi mettevo seduta davanti allo specchio.
I miei capelli si stendevano lungo il petto finendo con dei bellissimi boccoli proprio sotto il mio seno. Su i miei occhi blu un po' di ombretto bronzo, l'eyeliner e sotto essi la matita nera. Sulle mie labbra c'era un poco di lipgloss alla fragola rosso. Quando fui pronta mi alzai in piedi, mi trovavo alla stessa altezza di Alex. Ci squadrammo dalla tsta ai piedi fino a dire un sonoro 'Wow' dalle nostre bocche contemporaneamente. 
-Dai ora che siamo pronte, ed estremamente sexy possiamo andare-
-Ahah dai smettila, è colpa tua se sono concia così- salutai mia mamma che mi guardò soddisfatta del mio aspetto e me ne andai in macchina di Alex.

***************************

Entrammo in casa di Niall. C'era un sacco di gente, non sapevo che Niall conoscesse così tante persone. Vidi un'ombra avvicinarsi a noi. Cercai di mettere a fuoco le immagini e dopo realizzai che era Meson. Prese la mano di Alex e la portò al suo corpo stingendola per un fianco
-Sei estremamente sexy stasera. Mmm mi piace-
-Ahah non fare lo sciocco. Vieni ti presento una mia amica- disse lei levando la mano del ragazzo dal proprio fianco e avvicinandosi a me -lei è Hope. Hope, lui è Meson-
-Piacere di conoscorti Meson, Alex mi ha parlato tanto di te !- 
-Wow- disse mordendosi il labbro inferiore e guardandomi dalla testa ai piedi - Il piacere è mio- continuò prendendomi la mia piccola mano per baciarla. Mostrai un finto sorriso. Odiavo quel ragazzo non potevo vederlo ed ora provava anche a fare il galantuomo ? Non potevo resistere un secondo di più. Avevo provato tante volte a far cambiare idea ad Alex ma a lei non importava. Se solo avesse osato farla soffrire lo avrei ammazzato perché lei provava veri sentimenti per lui. In quel momento arrivò Niall che interruppe la conversazione
-Ei ragazzi !-
-Ciao Niall, grazie per aver fatto venire anche Meson-
-Niente Alex- disse per poi girarsi veso di me e baciarmi la guancia -Come siamo sexy stasera- soffiò sul mio orecchio.
Ridacchiai mentre un leggero rossore stava nascendo sulle mie guance. 
-Noi andiamo a ballare- disse Alex ammicando per farmi capire che stava andando come aveva presvisto. Il biondino mi prese la mano portandomi in salotto. Mi fece sedere sulle sue gambe e iniziammo a parlare del più e del meno.

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