I will not let go!

di Smileyolo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Al lago... ***
Capitolo 2: *** Una giornata al lago. ***



Capitolo 1
*** Al lago... ***


CAPITOLO 1 


Driiiiin Driiiiin.


Spensi la sveglia e apri gli occhi.
Mi alzo e spalanco le tende... C'è un bellissimo sole, apro la finestra e prendo una bella boccata d'aria sospirando. 

'Che bella giornata!' penso.

Scendo in cucina a fare colazione e sono già tutti svegli.

Appena varco la soglia della cucina il mio fratellino più piccolo mi salta addosso e stringe le braccia intorno al mio collo.

'Buon giorno amore mio!' dico mentre lo faccio girare.
'Buon giorno...' dice ridendo come un pazzo.

'Buon giorno mamma!' dico dandole un bacio sulla guancia.
'Buon giorno tesoro!' risponde con un sorriso.
'E papà?' chiedo mentre mi verso del latte in una tazza.
'E' dovuto andare a lavoro presto stamattina.' risponde mia mamma mentre prende in braccio Charlie, il mio fratellino più piccolo di 4 anni.

Faccio colazione e mi vado a cambiare.

Una canottiera bianca e una camicia azzurra aperta, un paio di jeans e le solite convers.

Salutai mia mamma e il mio fratellino e andai a fare un giro…

Incontrai Oliver, un mio compagno di classe.

‘Ciao splendore!’ dice dandomi un bacio sulla guancia.
‘Ohi ciao!’ rispondi con un sorriso.
‘Per fortuna ti ho incontrato! Stavo giusto per venire a casa tua!’ dice Oliver prendendomi la mano.
‘Si? E come mai?’ chiedo incuriosita.
‘Volevo chiederti se venivi in centro con me, devo prendere un regalo per Anna, mi aiuti?’ chiede. Anna è la sua sorellastra.
‘Certo, vengo volentieri!’ rispondo con un gran sorriso.
‘Grazie! Sei la migliore!’ dice abbracciandomi.
Ricambio l’abbraccio e ci avviamo. 

Arriviamo in centro e il sole inizia a riscaldare l’aria.

‘Hai già fatto i compiti per domani?’ chiede Oliver rompendo il silenzio.
‘Ancora no.. Tu?’ chiedo.
‘No…’ risponde.
‘Ti va se li facciamo insieme oggi pomeriggio?’ chiedo con un sorriso.
‘Questo significa un pomeriggio insieme a te… Mmm questa cosa mi piace!’ dice con tono malizioso.

Qualsiasi cosa ci sia tra noi due non va oltre all’amicizia e nessuno dei due vuole di più.

‘Ahahahah! Sei il solito stupido!’ dico ridendo.
‘Ehi! Cosi mi offendi!’ dice ridendo ma prendendo la mia mano.

Gli do un piccolo bacio sulla guancia e sorridendo mi dice: ‘Adesso ti perdono!’ 
‘Aww grazieee!’ dico con tono felice.

Andiamo davanti alla vetrina dei gioielli e ci fermiamo a vedere.
‘Cosa intendi prendergli?’ chiedo osservando la vetrina.
‘Io avevo pensato a un braccialetto…’ dice indicandone uno.

Sorrido ed entriamo in negozio.

Compriamo il braccialetto e quando usciamo mi squilla il telefono, è Anna.

‘Pronto? Ciao Anna!’ dico con tono vivace.
‘Ciao! Ti volevo chiedere, sai per caso dove è Oliver?’ chiede.
‘Si, è qui insieme a me, te lo passo.’ Dico passando il telefono a Oliver.

Oliver parla con Anna e alla fine mi ridò il telefono. 

‘E ora dove andiamo?’ chiedo.
‘Scegli tu…’ dice con un sorriso.

Ad un tratto mi ricordo dove mio papà mi portava sempre quando ero piccola. Non gli ho mai fatto vedere quel posto, non ci ero mai riuscita, ma oggi abbiamo la giornata tutta per noi e cosi gli chiedo: ‘Sei pronto a camminare?’ 
‘Camminare quanto?’ chiede preoccupato.
Faccio una piccola risata e dico: ‘Qualche metro…’ 

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Capitolo 2
*** Una giornata al lago. ***


CAPITOLO 2 Avremmo fatto circa 2 chilometri e mezzo quando Oliver chiede: "Non avevi detto un paio di metri?" "Si… Ma sapevo che se ti avessi detto che avremmo dovuto fare qualche chilometro ti saresti rifiutato!" rispondo. "Be’ ci credo, ci ho perso un polmone!" dice con tono arrabbiato, ma in realtà sta tentando di non ridere, cosi lo faccio anche io e dico: "Fidati, ne vale la pena!" Dopo circa 40 minuti siamo arrivati. E’ proprio come me lo ricordo. Il lago. Quando arriviamo Oliver si fa scappare un: "Ohh" "Già… Mi ci portava sempre mio papà quando ero piccola." Dico mentre salto un masso per avvicinarmi all’acqua. Vedo Oliver tirarsi via i vestiti e buttarsi in acqua. ‘Vieni! L’acqua è fantastica!’ mi urla, non me lo rifaccio ripetere due volte, mi tiro via i vestiti rimanendo con la biancheria e mi butto in acqua. "Allora… Ne è valsa la pena perdere un polmone?" chiedo ridendo. "Direi proprio di si…" risponde Oliver per poi dopo sparire sott’acqua e tornare su a pochi centimetri dalla mia faccia facendomi prendere un infarto. "Non farlo mai più!" dico con tono duro. "Altrimenti?" chiede incuriosito. "Altrimenti…Altrimenti…" rispondo ingarbugliandomi nelle mie stesse parole e alla fine ci mettiamo a ridere entrambi. Nuotiamo una decina di minuti, fino a quando non esco dall’acqua per andare a vedere che ore sono, le 11:45. "Oliver! Esci! Dobbiamo tornare a casa!" gli urlo. Oliver esce dall’acqua mentre io mi sto mettendo i pantaloni, prende la maglia e se la infila. Quando ci siamo vestiti prendiamo le nostre cose e andiamo a casa mia. Quando entriamo siamo ancora bagnati. "Ciao! Cosa avete fatto? Siete tutti bagnati!" chiede mia mamma. "L’ho portato al lago." Rispondo. Mia mamma sorride e dice: "Bene… Andatevi a cambiare. Il pranzo è quasi pronto." Andiamo di sopra a cambiarci. Mentre mi infilo la maglia dico: "Ti andrebbe se tutti i fine settimana andassimo al lago?" Vedo Oliver sorridere e capisco che la cosa gli piace. "Sarebbe fantastico!" risponde. Non posso fare a meno di sorride e lo abbraccio. Scendiamo di sotto, e andiamo da Charlie. "Ciao piccolo…" dico prendendolo in braccio. La porta d’ingresso si apre e vedo mio padre entrare. Charlie scalcia per scendere, cosi lo metto giù e corre per andare da mio padre. Mio papà lo prende in braccio e gli da un bacio. "Ciao tesoro…" dice dandomi un bacio sulla tempia. "Ciao Oliver." Continua. "Salve…" risponde Oliver con un sorriso. Mio padre mette giù Charlie e va da mia madre. Ci mettiamo a tavola e mangiamo. Quando finiamo io e Oliver andiamo in camera mia a fare i compiti, quando finiamo, facciamo uno schema da fare per portare e fare durante i fine settimana. Tutte le settimana facciamo qualcosa di diverso.

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