Letter To Chanyeol

di Channie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Voglio Essere Diverso! ***
Capitolo 2: *** Il Primo Giorno Di Scuola. ***
Capitolo 3: *** Il Club e il segreto di Kai... ***
Capitolo 4: *** Stai Con Baekhyun, Quando Ti Senti Solo... ***
Capitolo 5: *** Diventa il coordinatore, il prossimo anno ... ***
Capitolo 6: *** B come Baekhyun! ***
Capitolo 7: *** Non volevo vedesse nulla... ***
Capitolo 8: *** Anche con il ghiaccio in faccia ... E' sempre bello ... ***
Capitolo 9: *** Visto? Non sei un fallito! ***
Capitolo 10: *** Sarei io il bambino... ***
Capitolo 11: *** Allora è quello che voglio io... ***
Capitolo 12: *** Nei miei sogni c'è lui ... ***
Capitolo 13: *** La sfida di Danza ***
Capitolo 14: *** La sfida di Canto ***
Capitolo 15: *** Club Musica ***
Capitolo 16: *** Stai con Baekhyun quando ti senti sono... Ricorda queste parole. ***



Capitolo 1
*** Voglio Essere Diverso! ***


Nuova scuola. Nuova vita.
Ero rimasto sveglio tutta la notte per pensare a come volevo essere in questa scuola. Volevo essere forte. Volevo essere in grado di farmi amare da tutti, e non essere più preso in giro. “Come la scorsa volta!” 
No! Volevo essere diverso. Volevo farmi valere. Dovevo tirare fuori un po’ di coraggio da me stesso.
Mi diressi verso l’armadio. Aprii quelle pesanti ante e presi la mia nuova divisa. Pantalone, giacca e cravatta erano di color blu scuro, mentre la camicia era bianca. Le scarpe erano nere. Ma una cosa che davvero amavo, era lo stemma della scuola, situato sul lato destro della giacca. Una fenice, avvolta dalle fiamme. Ero incantato davanti allo specchio di camera mia. Stavo bene con addosso quei vestiti. Passai una mano sulla mia cravatta, sistemandola. Poi mi toccai il collo, arrivando fino all’ orecchio destro. Mi riguardai. Ora l’opinione di me stesso era differente. 
“Sono orribile!”
“Chanyeol … E’ pronto!” Mia mamma mi chiamò per la colazione.
Scesi al piano di sotto e entrai nella piccola cucina. Era abbastanza grande per noi quattro. Mio padre, mia madre, mia sorella ed io. Una famiglia felice. Ma che aveva avuto moltissimi problemi a causa mia. 
“Un po’ di latte?” disse mia sorella, porgendomi una tazza.
“No grazie. Non ho fame.” 
“Aigoo Chanyeol! Se non mangi qualcosa, ti sentirai debole!” mia madre era sempre preoccupata per me.
“Sto bene. Ti prometto che mangerò qualcosa quando arrivo.”
“Ok. Basta che lo fai.”
“Ma la vuoi smettere? Ormai ha 16 anni. Sa come comportarsi. Non penso che si debba ancora sentire dire cosa deve fare e cosa no.” 
Mio padre era sempre del parere che tutti i problemi che ho avuto erano solo dovuti mia madre. Il suo modo di essere apprensiva mi ha sempre fatto sentire un bambino. Ma forse aveva ragione. Ora dovevo crescere. 
“Mamma, starò bene. Papà, hai ragione, ma non c’è bisogno di prendersela con la mamma. Per favore, non litigate.” Dissi io. Poi mi alzai per sparecchiare e mia sorella fece lo stesso.
Finiti i miei doveri, andai in camera per preparare la borsa. Dovevo solo mettere un ultimo libro, quando Yura entrò.
“Hey! Come va? Sei nervoso?” si sedette sul letto, vicino al mio borsone.
“Un po’. Non so come comportarmi, perché non voglio fare errori come la scor…”
“Tu ti devi comportare come ti comporti normalmente. Devi sono farti valere e rispettare. Comportati come sempre. Comportati come quando sei con me. E vedrai che riuscirai a stare meglio con gli altri. Oppa! Ce la farai!” mi posò una mano sulla spalla.
“Ora devo andare. La mia valigia è a posto. L’università mi aspetta!!” disse con un sorriso.
“Promettimi che mi chiamerai la sera!” dissi io. Lei sorrise e porse la sua mano. Poi alzò in dito mignolo.
“Come quando eravamo bambini!” 
Mi misi a ridere e decisi di fare lo stesso. 
Già. Proprio come quando eravamo bambini.

***

La strada per arrivare a scuola era piuttosto strana. Dovevo prendere il pullman e poi la metro. Entrai in quel vagoncino pieno. Nemmeno un posto a sedere.
“Oggi la metro è più piena del solito, vero?” disse un’anziana signora seduta di fronte a me.
“Si amore. Forse perché le scuole stanno iniziando!” disse un signore che probabilmente doveva essere il marito.
Mi misi in un angolino vicino alle porte e posai la mia borsa per terra.
Le porte si stavano per chiudere, quando un ragazzo entrò di corsa, rischiando di essere schiacciato. Quando entrò si mise accanto a me, piegato in due e ancora con il fiatone. Doveva aver corso tanto. Era di media statura, contando che io sono alto 1.85.
Notai i suoi lineamenti fini e una pettinatura molto semplice. Ma ci fu una cosa che mi saltò ancora di più all’occhio. La divisa. Era uguale alla mia. Stessi colori, stessi abbinamenti e stesso stemma. Era diretto nella mia stessa scuola.
Anche lui gettò un occhiata distratta su di me, soffermandosi anche lui sulla medaglietta.
“Vai anche tu nella mia scuola. Però non ti ho mai visto!” disse alla fine.
“Ehm … Sono nuovo.” Ero un po’ nervoso.
“Ah. Ecco perché! Quanti anni hai?” disse rialzandosi.
“16.”
“Davvero? Oh che bello! Allora devi essere tu il nuovo alunno! Piacere Byun Baekhyun” disse tutto felice.
“Ehm … Park Chanyeol”
“Saremo in classe insieme! Ne ho la certezza perché ci avevano avvisato. Benvenuto!”
Il ragazzo aveva un grande entusiasmo. Non mi sarebbe dispiaciuto averlo come amico. Anzi, era molto simpatico!
Scesi dalla metro, ci incamminammo insieme fino a scuola. 

“Poi c’è Sungyeon. Guai se me la tocchi! E la ragazza più bella del corso.” Disse ridendo come un ebete.
“Ahah … Va bene!”
Mi diede delle dritte su come sopravvivere a quella classe. A quanto pare molti professori sostenevano che era una classe piuttosto difficile da gestire.
“Poi ci sono Jongin e Sehun che fanno parte del club di danza della scuola. Poi c’è Jimi.”
“Chi è Jimi?” chiesi curioso.
“Jimi è un ragazzo della nostra classe. Lui si ritiene un duro, ma per me è uno sfigato!
Si diverte a prendere per il culo tutti quelli più piccoli di lui.”
“Ah … Ok! Seguirò il tuo consiglio.” Dissi. Sapevo che da qual tizio dovevo guardarmi.
“Si! Ti conviene stare con me, almeno la prima settimana. Così ti farai un idea precisa sulla gente che gira. Oh guarda!” disse, indicandomi un cancello.
Entrammo e un grandissimo giardino ci si parò davanti. Persone che gridavano, si salutavano, parlavano ad alta voce. 
Un ragazzo di bell’aspetto urtò la spalla di Baekhyun.
“Kai! Come stai?”
“Bene Baek! Ehm … Tu sei…” disse riferendosi a me.
“Ecco, lui è un mio nuovo compagno. Ti presento Chanyeol.” Disse tutto contento.
“Piacere.” Cercai almeno di dire questo
“Piacere. Io sono Jong in. Ma tutti mi chiamano Kai. Quindi se vuoi chiamarmi così, fai pure. Non preoccuparti!”
“Ok … Kai!” dissi.
“Sehun? Non è ancora arrivato?” disse Kai.
“Non l’ho visto sai! Sarà in ritardo.” Rispose Baekhyun.
“Ma tu sei in ritardo!” Disse un ragazzo che saltò sulla schiena di Kai.
“Oddio Sehun! Cosa cavolo hai fatto? Ma sei matto?” disse Baekhyun.
Detto con tutta sincerità, rimasi un po’ male anche io! Il ragazzo aveva una vasta gamma di colori in testa. Si era tinto i capelli di colori diversi. Un colore per ciocca.
“Scommessa con LuHan.” Rispose il ragazzo.
“Ah… Scommetto che hai perso!” Disse Kai quando lo vide.
“Tu che dici Kai?... Ehm io sono Sehun” disse il ragazzo porgendomi la sua mano.
“Chanyeol.”
“Chanyeol, Kai e Sehun non sono in classe con noi! Loro hanno due anni in meno di noi. Sono però della classe affianco alla nostra.”
“Ah. Ok!” dissi un po’ spaesato.
“Stai bene?” disse Kai.
“Beh, non conosco quasi nessuno…”
“Oh tranquillo!!! Ci pensiamo noi!” dissero quasi in coro Sehun e Kai.
“Esatto! Hanno ragione!” Disse in fine Baekhyun.
“Grazie ragazzi!” dissi io. 
La campana suonò. Era ora di andare in classe.
 
 
 

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Capitolo 2
*** Il Primo Giorno Di Scuola. ***


“Piacere. Sono Park Chanyeol. Spero con tutto il cuore che presto impareremo ad essere amici.”
Odiavo fare i discorsi. E sicuramente quello era il peggio uscito di tutta la mia vita.
La classe che avevo davanti a me non era molto numerosa.
Dopo le mie poche parole mi andai a sedere nel posto vicino a Baekhyun.

“Sei stato grande” sussurrò.
“Grazie” dissi anche io con un bisbiglio.
“Bene, iniziamo a fare l’appello.” Disse la professoressa. Una donna molto in carne.

“Byun Baekhyun” lui era il primo dell’appello.
“Ci sono professoressa” disse alzandosi.
“Bene. Vedo che siete molto in forma. Vedo anche che avete il vostro solito eyeliner. Sono felice. Almeno lei non è impazzito!” disse sospirando.
“Ah … Ha visto Sehun vero?” disse Baekhyun.
“Si purtroppo. Ma andiamo avanti…”

Mentre quelle persone si alzavano e scherzavano con quella donna, io pensai ad una cosa.
Baekhyun aveva l’eyeliner? Non lo notai quando salì sulla metro.
Non volevo guardarlo, perché non credevo fosse educato. E poi non volevo fissarlo.
Cosa avrebbe pensato di me, se no?
“Park Chanyeol” 
“Si … ci sono” mi alzai anche io e poi mi risedetti.
A quel punto Baekhyun si girò verso di me e mi sorrise. Così, io poté guardarlo in viso.
Era vero. Indossava un sottile tratto di matita sotto gli occhi. Lo rendeva più bello, ora che lo guardavo meglio.

“Park Jimi”
Eccolo. Si alzò un ragazzo piuttosto robusto, con i capelli corti e neri.
“Presente signora Kim.” Disse. Poi si risedette.
“Signor Park, non voglio avere problemi con lei quest’anno. Va bene!” disse la donna.
“Certo. Come vuole lei, signora Kim!” disse lui, quasi beffando la donna.
“Lo spero davvero… Park Sungyeon”

Una bellissima ragazza si alzò. Aveva gli occhi scuri e i capelli rossi ricci. Era davvero bella.
Guardai Baekhyun. Ma lui era come stregato.
“Vedo che vi siete tinta i capelli signorina Park. Avete qualcosa da raccontarci?” disse la donna.
“Oh. IO? Beh ecco…” iniziò ad essere timida.
“Beh in realtà mi sono fidanzata. Con un ragazzo di questa classe.”
Lo sguardo di Baekhyun si fece serio tutto ad un tratto. Sentì una fitta al cuore al suo posto.
“Beh. A questo punto vogliamo sapere tutti chi è!” disse un ragazzo biondo dal fondo della classe, sistemandosi distrattamente sulla sedia e continuando a fissare la ragazza. Era anche lui molto bello. Ancora non lo aveva chiamato nell’appello.
“Ha ragione!” disse la signora Kim.
“Oh. Farti gli affari tuoi mai vero?” disse la ragazza.
“Scusa. Volevo solo chiedere.” Disse il ragazzo. Aveva un accento strano! 
“Ok. Lo dico. Jimi. È lui il mio fidanzato.” Disse portandosi una mano alla bocca e ridendo timidamente.


***


La campana suonò e vidi Baekhyun piombarsi fuori. Io lo seguii fino ad un bagno. C’era Sehun, intento a lavarsi le mani.
“Oh Baekhyun! Come stai?” disse Sehun.
“CON TUTTI GLI UOMINI DEL MONDO. PROPRIO CON JIMI?” Gridò.
“Chi, cosa, dove, quando e con chi! Con calma e senza urlare.” Disse il giovane.
“Chi: Sungyeon. Cosa: si è fidanzata. Dove: Non lo voglio nemmeno sapere. Quando: Questa estate. Con chi: CON JIMI!” disse Baek.

“Byun Baekhyun! Non gridare o ti sentiranno tutti!. Ecco tieni. Non vorrai rovinarti il trucco il primo giorno di scuola, vero?” Disse il ragazzo biondo, entrando in bagno e porgendogli un fazzoletto.
“Grazie mille.” Gli disse, aggiustandosi l’eyeliner.
“Jong in. Piacere di vederti.” Disse il cinese, dando un occhiata debole al ragazzo che era appena entrato nel bagno.
Kai, bloccandosi sulla porta diventò un po’ rosso sulle guancie. Poi rispose al ragazzo...

“Yixing. Piacere mio.”
“Tutto bene Baek?” disse infine all’amico.
“Si. Sto bene.” 
“Ma quindi sei stato bocciato! Mi dispiace Yixing!” disse Sehun.
“Si. Grazie Sehunnie. Vedi, i problemi familiari che ho avuto lo scorso anno non mi hanno fatto studiare per nulla. Io sono del 1991.” Disse rivolgendosi a me.
“Ah. Mi dispiace molto anche a me.” risposi.
“Spero solo che il tuo amore per la danza non sia sparito.” Disse Kai.

Yixing sembrava innervosito da quell’affermazione. Sorrise nervosamente e poi si girò verso il ragazzo. Si avvicinò il più possibile, per guardarlo bene il viso. Ancora, Kai arrossì.
“Senti Jong in. Se speri di vincere ancora quest’anno, ti sbagli proprio dal principio.” Disse con un tono di sfida. 
“Ci vediamo in classe ragazzi. Sehunnie… Jong in.” Disse ancora fissando Kai e poi usci dal bagno.
“Dio santo.” Disse, andando nel lavandino a sciacquarsi il viso.
“Non dirmi che … ANCORA?” Sehun era stupito.
“Lo scorso anno ho vinto perché non c’era lui. Se no avrei perso. E se questo anno vinco contro di lui, giuro sulla mia stessa vita che gli dirò tutto!” Nonostante si lavò il viso, Jong In aveva ancora le guancie rosse.
“Certo, però, che questo anno è diventato più bello.!” Disse Sehun.
“Oh Sehun!!” disse Kai.

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Capitolo 3
*** Il Club e il segreto di Kai... ***


“Allora. Questi sono i fogli per le iscrizioni ai club. Ci sono vari club. Arti Marziali, Danza, Canto, e Musica. Alla fine dell’anno, ognuno dei gruppi si esibirà in un palco e verrà scelto un vincitore.”
Yixing era davvero molto simpatico e disponibile. Gli avevo chiesto se sapeva qualcosa dei club, e lui mi aveva portato le iscrizioni. 
“Cosa farai tu?” Chiesi io.
“Beh. Io faccio parte del club di danza da 4 anni. Ho vinto tre volte di seguito. Lo scorso anno, per problemi, non ho potuto allenarmi e quindi non ho partecipato alla sfida. E ha vinto quel bambino di Jong. Puff...” 
Lui non lo chiamava Kai. Non so perché non lo chiamava così. Penso sia per il semplice fatto che sono avversari di danza.
“Ah. Io penso che inizierò con il corso di musica. Insomma, non so ballare… Però mi piacerebbe molto venirvi a vedere.” Risposi.
“Certo. Dovrai venire.” Disse.
Il secondo giorno di scuola era passato bene. E ora, Yixing mi stava accompagnando al club di musica.
“Lay … Lay … Dove sei Lay!!!” gridò un ragazzo che non era della nostra classe.
“Aspetta un attimo. Arrivo.” Rispose Yixing.
“Lay?” chiesi io.
“Oh … è il mio nome d’arte. Mettiamola così. Ci vediamo Chanyeol. Poi dimmi come è andata”
Guardò dentro la sala musica prima di lasciarmi. Era vuota.
“Vai pure. Ma penso che il coordinatore venga presto. Fighting!” disse. E poi se ne andò.

Varcai quella porta e mi trovai davanti una meraviglia. Una miriade di strumenti musicali, tradizionali e non.
Batterie, bassi, violini, violoncelli, flauti e … Chitarre.
C’era proprio tutto. C’era anche una piccola saletta per le registrazioni. Mi girai in torno per vedere quel paradiso e poi mi sedetti su una sedia al centro della sala.
Mi alzai di nuovo per prendere una chitarra acustica e mi risedetti. Iniziai ad accordarla e poi a suonare una vecchia canzone che mi aveva insegnato Yura. Suonai e mi lasciai trasportare dal suono di quello strumento così perfetto. Ogni corda era tirata perfettamente e il suono che produceva era a dire il poco soave. Ecco che avevo terminato, e ancora quelle corde vibravano l’ultima nota che avevano riprodotto. Quella sensazione che provavo dopo aver suonato era fantastica. Ma presto svanì quando mi accorsi di non essere solo nella stanza.
Un ragazzo iniziò ad applaudire.

“Complimenti! Suoni davvero molto bene!” disse con una voce profonda. Mi girai.
“Grazie”. Era di sicuro più grande di me. Magro, di media statura. Capelli castani, lisci, non molto corti. I suoi occhi avevano un taglio molto allungato e avevano qualcosa che inizialmente non riuscii perfettamente a comprendere. 
“Sei nuovo nella scuola?” Chiese.
“Si. Sono del 92” risposi.
“Io del 90. Sono il coordinatore di questo club.” 
Ora capivo. Quando parlava sembrava che guardasse da un’altra parte. Era strabico. Ma non eccessivamente. Abbastanza da notarlo.
“Sono Chanyeol” Mi presentai, cercando di colmare quel silenzio imbarazzante.
“Piacere Chanyeol. Io sono Himchan.”


***


“Prego entra. Ti stavamo aspettando.” Disse Kai.
Era stato lui a chiamarmi e a dirmi di andare a casa sua. Era solo il secondo giorno e già Kai mi aveva invitato a casa sua. C’erano anche Sehun e Baekhyun.
“Ciao ragazzi!” dissi con entusiasmo.
“Hey Yeol!! Come è andata la giornata?” Chiese Sehun.
“Bene. Oggi sono entrato a far parte del club di musica come chitarrista. Mi sono divertito parecchio.” 
“Oh … Ricordami che un giorno dovrò venire a vederti!” disse Baek.
“Tu invece? Ti sei iscritto a qualche corso?” chiesi al ragazzo con l’eyeliner.
“Canto. Ah Sehunnie. Sai chi c’è?” disse il ragazzo iniziando a ridere.
“Chi? … Ah … Non dirmi che …” il ragazzo stava per afferrare il colletto del suo hyung.
“Lu … Han … Lu… Han …” iniziò a dire con una cantilena.
Sehun, che era sdraiato su un divano coperto da milioni di cuscini, ne prese uno e iniziò a prendere a cuscinate Baekhyun finché non smise di dire quelle parole.
“Aish … Ti odio hyung!” disse infine il giovane.
“Parliamo di cose serie. Come vi vanno le questioni amorose? Cominciamo da Chanyeol!!” Baekhyun fu serio.
“Cosa?” Iniziai a tremare.
“Dai … Siamo tra amici.” Disse Kai.
“Ehm… Ecco… Non c’è nessuno adesso.” Dissi semplicemente.
“Ah … Benissimo. Devi sapere che nemmeno noi abbiamo una tipa. Ma giriamo intorno a delle persone.” Disse Sehun.
“Lu… Han …!!” continuò Baekhyun.
“Si si … LuHan LuHan. Abbiamo capito Baekhyun-hyung!!! E’ un ragazzo dell’ultimo anno. Biondo, bello, simpatico,… Ok … Ma arriviamo al dunque… Vogliamo parlare della dolcissima Sungyeon?” Disse Sehun pungente.
“Ti odio Sehun! Ma proprio da tirarti una ad una quelle ciocche che ti sei fatto colorare in testa!” disse lui.
“Questa era bella!” dissi io ancora ridendo.
“Grazie Chanyeol!” disse Baekhyun soddisfatto.
“Acido. Comunque… Era proprio questo il motivo per cui vi ho invitato ragazzi.” Disse Kai.
“Io mi fido di voi. Anche di te Chanyeol!” prosegui indicandomi.
Kai chinò il capo leggermente, guardando verso il pavimento. Era seduto con i gomiti poggiati sulle ginocchia. Ora portò la testa su quelle mani, unite come in preghiera. Il suo sguardo era vuoto e triste.
“Ehi, Hyung. Ma stai piangendo?” Sehun andò vicino al ballerino per poter toccargli la spalla e constatare se stava piangendo. In effetti, Jong In era sull’orlo del pianto. Anche se nessuna lacrima scendeva dai suoi occhi.
"Perchè non ci dici cosa ti passa per la testa Jong In-sii ... Dopo ti sentirai meglio!" Baekhyun era molto apprensivo.
“Ecco. Chanyeol non sa nulla a riguardo. Se non quello che ha visto con i suoi stessi occhi oggi in bagno. Forse è meglio che glielo spieghi.” Disse alla fine Kai.
“Ehm. Se non te la senti… Ecco non voglio che stai male per questo.” Dissi.
“Nono … è tutto ok. Ho bisogno di sfogarmi.” Disse. 
Si schiarì la voce … E poi iniziò…

“Ecco. È successo esattamente lo scorso anno. Quando sono entrato a far parte del club di danza. Ero felicissimo, perché avevo sempre vinto tutte le competizioni scolastiche fino ad allora. Amo la danza… La amo alla perdizione. Io e Sehun decidemmo di iscriverci e di informarci sulle persone che ballavano in quel club. I ballerini erano ottimi.
È fu così che alcune ragazze ci informarono su un certo Lay. Lay era il nome d’arte. Cinese di nascita, ma con un coreano davvero buono. Dicevano che era come vedere il vento che sfiora le foglie. Come vedere le piccole onde concentriche quando butti un sasso in un laghetto. Questo era Lay. 
Non ne ero molto convinto e così decisi di vedere questo ragazzo con i miei stessi occhi. Sehun non era con me. Ma io decisi lo stesso di andare al Club da solo. Nella sala di danza c’era un solo ragazzo. Aveva i capelli scuri, i lineamenti perfetti. Un espressione appassionata e disinvolta. Ogni singolo passo era perfetto. Ogni singolo passo era meraviglioso. 
Quando la musica terminò, decisi di andarmene per non farmi scoprire. Ma a quanto pare, la sua vista fu molto acuta. Mi avvicinò e mi chiese di mostrargli cosa sapevo fare. Attaccò una base e io iniziai a ballare. Ma mi sentivo goffo ai suoi occhi. Lui era un angelo.
Passammo l’anno insieme, con nuove coreografie e nuove canzoni, quando la famiglia di Lay ebbe un incidente. Erano ricoverati in ospedale e quindi dovette partire.
Non lo vidi più fino all’altro giorno. E vederlo così cambiato. I suoi capelli tinti di un colore diverso. Così perfetto…
Ecco non so come spiegarmelo.”

“Ti piace. Kai … ti piace. Non c’è altro modo per dirlo!” disse Sehun che mentre il ragazzo raccontava, gli accarezzava la spalla per calmare le sue lacrime che ora erano qualcosa di concreto.
“Kai… Diciamo che non conosco molto Lay. Ma da quello che ho potuto vedere in questi ultimi giorni è davvero un ragazzo disposto a tutto per aiutare gli altri.” Cercai di essere il più apprensivo possibile. Cosa che mi usciva bene. 
“Si. Hai ragione Yeol. Il problema sta che lui mi considera come un bambino. Insomma… Non come un suo rivale o come un adulto. Come un puro e casto bambino.” Disse abbassando la testa ancora di più.
Un minuto passò in completo silenzio. Niente rumori e niente parole. Solo i singhiozzi di Kai.
“Io … Io ho conosciuto un ragazzo. È il coordinatore del nostro club.” Cercai di rompere il silenzio.
“Ah … Come ti sembra? È simpatico?” Chiese Sehun.
“Si! È davvero forte.” Affermai.
“Chi è quest’anno il coordinatore?” Chiese Baekhyun.
“Himchan.”
“Hime!! Davvero?” disse Sehun.
“Lo conosci?” chiesi.
“Certo. Prende il pullman con me. Lo scorso anno abbiamo parlato un paio di volte. Aveva vinto lui nel corso di musica.”
“Davvero?” chiesi ancora più incuriosito.
“Aspe … Ma Himchan è il ragazzo un po’ strabico giusto?” chiese Kai, asciugandosi le lacrime.
“Si. È lui” affermai “Perché?”
“Ah beh… Se non erro è nella stessa classe di LuHan.”
“Davvero?????” disse Sehun, quasi buttandosi su Kai.
“Si … Himchan… Ricordo bene quel ragazzo ... ” Baek sembrava un po’ irritato.

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Capitolo 4
*** Stai Con Baekhyun, Quando Ti Senti Solo... ***


Una settimana era passata con calma. Niente problemi e niente discussioni. I miei non litigavano. Mia sorella chiamava ogni sera dicendo che stava bene. Io avevo tre fantastici amici con cui mi vedevo spesso e un ottimo rapporto con Lay e un ragazzo che mi stava davvero molto a cuore … Himchan.
Ma i problemi arrivarono ben presto. Una mattina, entrato in classe e posata la mia borsa sul banco, Jimi mi chiamò.

“Ehi tu. Vieni un momento.” Disse.
Io mi avvicinai, cercando di ricordare ciò che Baekhyun aveva detto. 
“Dimmi pure.” Dissi, cercando di non essere teso.
“Allora novellino… Che mi racconti? Ho visto che hai fatto amicizia con quell’effemminato di Baekhyun!” disse.
Provai una stana sensazione e volevo assolutamente tirarmi fuori da quella situazione spiacevole.
“Beh… Prediamo la metro insieme e quindi ho legato di più con lui.” Risposi.
“Oh beh… Ora è tutto chiaro. Sai… Non sei un brutto ragazzo. Potrei farti conoscere qualche mia amichetta, se vuoi!” disse un sorrido da pervertito.
Ero decisamente in una brutta situazione. E sapevo di non essere capace a sottrarmene. Cosa dovevo dire? Cosa dovevo fare? Accettare o rifiutare in modo gentile? Gentile? Con quel ragazzo non sarebbe servito a nulla…
“Hey parlo con te… Mi senti o quelle tue orecchie non ti permettono di ascoltare bene?”
Ecco. Quello che temevo. Abbassai d’istinto lo sguardo. Volevo sprofondare. Volevo solo morire.
“Hey tu… Ma perché non lasci stare in pace la gente?” Dietro di me, Baekhyun venne in mio soccorso.
“Scusi tanto, egregio effemminato!” disse Jimi.
“Oh … Giusto! Parla quello che ogni mattina si mette il burro cacao sulle labbra nella macchina della mamma!!”
Molta gente si riunì a vedere che cosa stesse succedendo tra quei due. 
“Sai una bella cosa Byun? Non so come Jong In faccia a stare con voi. Un bellissimo ragazzo con un paththo, un effemminato e uno con quelle orecchie.” Disse.
Me ne andai. Uscì di corsa da quella stanza. Questo era davvero troppo. Non riuscivo più a sopportare quegli insulti. Lasciando quel posto, notai che le persone radunate intorno a noi mi fissavano. Non ce la potevo fare.

ntrai in bagno e vidi Sehun. 
“Hey Hyung!” Disse il ragazzo appena mi vide. Stavo piangendo. Non ero riuscito nel mio intento di difendermi.
“Sehun…” abbracciai il ragazzo e lui ricambiò.
“Cosa è … Baekhyun!” disse Sehun guardando il ragazzo furioso entrare.
“Giuro che la prossima volta che rifà una cosa del genere, lo ammazzo. Ma poi non vede che è sempre ripetitivo? E ha la solita storia di Kai in testa.”
“Ehm … Posso chiedere che c’entra Yeol però?” disse il giovane, che sembrava aver capito.
“Ce l’ha con le sue orecchie. Yeol … Non c’è nulla che non vada ok?” disse Baekhyun avvicinandosi a me.
Ma lui non sapeva quante volte avevo sentito quelle parole. Quante volte ero stato beffeggiato per questo. Ed ero anche stanco!
Mi staccai da Sehun e, con la testa abbassata, cercai di uscire da quel bagno
“Hey Yeol!” 
“Lascialo Baekhyun… Lascialo andare!” disse Sehun al ragazzo che stava per bloccarmi.

Andai in giardino, visto che era suonato l’intervallo.
Vidi Himchan che si avvicinò a me. Il mio cuore batteva forte e non volevo che mi vedesse in quello stato.
“Yeol! Chanyeol!! Ciao Ragazzo!!! Tutto ok?” disse preoccupato. Forse aveva capito che era successo qualcosa.
“Oh … Em Bene. Diciamo bene!” risposi, tenendo la voce ferma.
“Hai gli occhi rossi…”
“Allergia! Sai in questo periodo dell’anno, saltano fuori un mucchio di allergie” Cercai di ridere, ma risultai solo pessimo.
“Allora, forse è meglio che non vieni oggi a musica. Meglio fare riposare i tuoi …”
“NO! VENGO! Tranquillo Hyung … Ce la posso fare! Anzi… Perché non andiamo adesso?” Lo presi per la mano e cercai di strascinarlo fino a dentro l’edificio. 
“Aspetta … Chanyeol … Ahah…” disse lui. Rideva, e questo mi sollevò il morale.
Notai Baekhyun che ci guardava da lontano.


***


“Accorda meglio il Mi… Non mi sembra avere un suono corretto!” disse Himchan.
“Si …” iniziai a pizzicare quelle corde.
“Come è andata la settimana?” disse lui
“Benissimo! Magnificamente e straordinariamente benissimo!” dissi io. Era ovvio che non era vero. Non volevo dire nulla a Himchan. Lui era un ottimo amico e si preoccupava sempre per me. E poi, tenevo a lui come non tenevo a nessun altro. Non doveva saperlo.
“Sei sicuro?” disse lui.
“Sicurissimo! Mai stato più sicuro!” Pensai che stessi esagerando e quindi optai per suonare qualcosa standomene in silenzio.
Dopo aver finito il corso, mi sentivo decisamente meglio.
Avevo un aria più sicura e meno preoccupata quando uscivo da li. Himchan era anche una delle ragioni. Era molto diretto e mi trattava come un fratello.
“Allora ci vediamo domani!” Disse aiutandomi a sistemare la chitarra.

“Yeol! … Scusa Himchan! Mi serve Chanyeol un momento… Devo riferire un importante messaggio!” Disse Yixing entrando nella sala.
“Lay!! Come vanno gli allenamenti?”
“Bene Hime. Senti, Baekhyun mi ha chiesto se lo aspetti. Oggi voleva invitarti a casa sua.”
“Va bene. Ma aspetta … Il corso di canto finisce tra …”
“Due ore… Lo so … Puoi venire di la con me. Così ci guardi! Tanto siamo solo in tre … E ti lascio indovinare chi!! …” 
“Va bene … Prendo le mie cose e arrivo. A dopo Lay!!! …” dissi cercando di raccogliere tutto.
Presi un plettro che era ancora in giro e andai per posarlo, quando notai una cosa. Su di esso era incisa una bellissima B. 
“Himchan… Posso chiederti un favore?” chiesi.
“Dimmi pure.” Rispose il ragazzo “Ti piace quel plettro?”
“Si … Molto! Potrei prenderlo? Ecco ha l’iniziale di un mio caro amico!”
“Byun Baekhyun giusto?” disse.
“Lo conosci? Davvero?” chiesi. Come faceva a conoscerlo?
“Si che lo conosco. Lo scorso anno ha vinto lui a canto. Voce davvero potente! Poi, siccome entrambi eravamo vincitori, io ho suonato e lui ha cantato sulla mia base. È stato davvero bello!” Himchan ricordava con un po’ di irritazione.
“Tutto bene Hyung?” Chiesi. Sembrava che Himchan era leggermente arrabbiato.
“Si … Sto bene. Tu l’hai mai sentito cantare?” chiese lui con mia sorpresa.
“Non l’ho ancora sentito cantare. Ma la sua voce è davvero bella quando parla. Lui è davvero un caro amico, e mi ha dato moltissime dritte.” Affermai.
“Si … Stai con Baekhyun quando ti senti solo!” disse.
“Va bene … Lo farò!”

Uscì da quella sala e raggiunsi il club danza. Aprì la porta ed ecco. Una stanza completamente vuota con solo uno specchio enorme su un intera parete. Una sbarra e una cavallina si trovavano su un altro lato della stanza e dei pesi erano poggiati dentro una scatola posta vicino alla porta.
“Chanyeol!!” disse Sehun, che venne ad abbracciarmi. Peccato che era tutto sudato e che anche io mi bagnai del suo sudore.
“Scusa hyung .. Stai meglio?” disse subito dopo. Io feci un cenno con la testa.
“Beh … Dovrò fare una doccia anche io.” Disse Lay che era dietro di lui. 
“Hyung, facciamo vedere ciò che sappiamo fare a Chanyeol.” Il ragazzo cinese annui con la testa. Poi andò a impostare la radio.
“Kai? Non c’è?” chiesi, non vedendolo.
“Quel bambino è andato al bar a prendere da bere.” Non gli stava per nulla simpatico.
“Eccomi.” Disse Kai, aprendo la porta.
“Vedi Chanyeol … Parli del diavolo e sbucano le corna.” Disse infine il biondo.
Sehun si stava divertendo a guardare quelle risposte di Lay.
“Dai Kai. Tu sta seduto con Chanyeol e io e Sehun vi facciamo vedere qualcosa.”
“Ok…” Kai non sembrava essere d’accordo.
Ci sedemmo nelle panchine vicino alla porta e poi iniziammo a guardare.
La musica era molto movimentata e quei due corpi sembravano toccare con le loro mani, con i loro piedi, con tutto il corpo ogni singola nota di quel pezzo.
Kai aveva ragione … Lay era un angelo!
La danza ce l’aveva nel sangue. Mi voltai per dirgli qualcosa, ma notai che era incantato su quel corpo magro e pallido. Il biondo notò quello sguardo dal più piccolo, tanto che iniziò a muoversi in modo più provocante, causando in Kai una mancanza d’aria.
Era un momento imbarazzante. Anche Sehun notò questa sfida di sguardi tra i due, e notò anche che Lay era in netto vantaggio. Si trattenne dal ridere e guardando il suo viso, venne da ridere anche a me.
Fortunatamente, entrarono due persone nella sala. Una era Baekhyun. L’altra non la conoscevo. Un ragazzo davvero molto fine e molto bello. Capelli biondi.
Lay sembrava infastidito da quell’interruzione, ma Kai sembrava essere totalmente grato.
Il ragazzo che non conoscevo e Lay iniziarono a parlare. Ma non capivo nulla di quello che si stavano dicendo.
Poi, Lay disse una cosa indicandomi, e il ragazzo si avvicinò porgendomi la sua mano.
“Piacere, Lay mi ha detto che sei nuovo… Sono LuHan!”
Oh … Quindi era lui il famosissimo LuHan. Ora capisco perché Sehun aveva quella faccia.
“Piacere! Sono Chanyeol” dissi con maggiore entusiasmo. 
Il ragazzo cinese andò verso Sehun e lo abbracciò. 
“Sehunnie!!! Sei sudatissimo!!!” affermò ridendo come un matto.
“Scusa se ho ballato! Comunque … Come stai Lu?” disse lui un po’ impacciato.
“Bene Bene. I capelli ti stanno d’incanto!” disse giocando con quelle ciocche multicolore.
Sehun diventò rosso.
“Comunque… Dalle prove, credo sia Lay il vincitore di quest’anno!” affermò il ragazzo cinese.
“Oh certo … Sempre lui no? Anche io o buonissime possibilità di vincere quest’anno!!” disse furioso Sehun.
“Ah … Davvero Sehunnie?” LuHan lo guardò divertito.
“Beh Lu … Guarda che ora sta al mio passo. Secondo me potrebbe avere delle buonissime possibilità!” disse Lay, in soccorso a Sehun.
“Oh … Allora facciamo una bella scommessa. Io mi tingerò i miei amati capelli biondi in rossi se tu vinci questa sfida. Ci stai?” disse porgendo la mano.
“Taglia!” disse Sehun a Lay.
“Sehun … Sei sicuro?” disse Baekhyun.
“Si … Non dubito di me stesso” disse.
“Taglio io!” Volevo tagliare. Mi piacciono le scommesse. E fare il giudice di gara mi piaceva. 
Chissà chi avrebbe vinto!!!

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Capitolo 5
*** Diventa il coordinatore, il prossimo anno ... ***


“Do… Si… La… Sol…” Himchan continuava a sillabare le stesse quattro note da tre ore.
La ragazza non ce la faceva più e le sue dita erano stanche. Lo vedevo da quanto erano rosse.
“Do… Si… Sol … Nono… Aspetta. Non ricordo più… Aigoo!!” stava per piangere.
Himchan si chinò per avere il viso vicino a quello della ragazza.
“Ragazza mia… Tu hai un futuro da arpista. Ma hai bisogno di una tregua. Le tue mani sono rossissime. Vai a sciacquarle almeno. Così avrai un po’ di sollievo. Ma secondo me, è meglio continuare domani. Facciamo così. Vai a casa e ripassa bene. Poi domani riproviamo… Ok?” finì il tutto con un bellissimo sorriso.
“Ok. Va bene Hime. Grazie mille.” Anche la ragazza aveva un bellissimo sorriso adesso.
“Ok … Ragazzi dieci minuti di pausa.” Annunciò
Io stavo per posare la chitarra quando lui mi porse un foglietto.
“Gita scolastica tra seconde, terze e quinte… Ma sono le nostre classi!!”
“Andremo in gita insieme… Non sei felice?”
“Si … Moltissimo! Dove si va?” chiesi.
“In un posto vicino al mare. Forse rischiano a portarci in Italia… Ma non ne sono molto sicuro.”
“Wow… Sarebbe bellissimo.”
“Già!! Allora … Come vanno le cose?” Himchan si era seduto vicino a me.
“Bene dai… Non male.” Dissi… Ovviamente mentendo.
“Prego Entra!” disse Himchan, notando un ragazzo che guardava da una fessura. Sembrava un po’ nervoso.
“Ehm … Scusatemi …” il ragazzo entrò nella sala.
Era Baekhyun.
“Baekhyun! Come stai?” Chiesi io con entusiasmo. Forse mi stava aspettando per andare.
“Bene Yeol. Mi stavo chiedendo quanto mancava… Se no andavo a vedere Kai e Sehun, se avete bisogno di tranquillità per suonare.”
“Beh … In realtà Byun… Ho dato una pausa di dieci minuti… Ma il corso finisce tra un ora.” Himchan era un po’ alterato dalla sua presenza. 
“Scusa allora, Hyung. Sono in sala danza se mi cerchi Yeol.” Diede uno sguardo fulminante al coordinatore e poi se ne andò.
“Pausa finita… Riprendiamo, prima che qualcun altro si intrometta.” Disse Himchan.

***

L’ora passò, Come sempre velocemente.
“Bene … A domani” Himchan era stanco morto.
“Hime… Tutto bene?” chiesi io.
“Insomma, Non molto bene!” disse lui.
“Posso aiutarti in qualche modo?”
“Tranquillo…”
“Posso offrirti un caffè?”
“Hmm … Non dovevi andare con Byun?” 
“Ehm … Posso dirgli di andare. Non ci saranno problemi. Anzi, Vado in sala danza adesso!”
Stavo per andare, quando tutto ad un tratto Himchan mi tirò da un braccio.
“Non ce n’è bisogno. Posso anche parlare quando tutti se ne vanno.”
Quando l’aula fu vuota, Himchan prese una chitarra e si mise a suonare. Io ascoltai quel suono. Ero davvero incantato. Ora capivo perché era il coordinatore. Le sue mani sfioravano quelle corde in un modo a dire il poco regale. Le sue dita combaciavano perfettamente con quelle corde. Ad ogni carezza, ad ogni pizzico, Lui sembrava più sereno.
Io lo ascoltavo, incredulo che una persona potesse essere così brava a suonare.
Ecco … Quella meraviglia era terminata.
“Io non parteciperò quest’anno alla gara. Lo scorso anno suonai questa canzone, vincendo. Melodiosa Chitarra!”
“Non so suonarla!” dissi io.
“Te la insegnerò io. Voglio che tu la suoni alla sfida tra i club di quest’anno!”
“Partecipare a una sfida? Ma sono in questa scuola soltanto da quest’anno!”
“Non importa. Conta solo il talento che hai!” Himchan mi sorrise. 
“Perché non puoi gareggiare?” chiesi io. Non capivo.
“Sono il coordinatore. Se sei coordinatore non puoi suonare. E’ la regola! Questa regola ha eccezione solo per il club di Danza.”
“Non so chi sia il coordinatore di quel club!” affermai.
“Non ti viene in mente nessuno?”
“Lay?” provai ad azzardare.
“Esatto! Se vincerai … Promettimi di essere il coordinatore del prossimo anno!”
Stentai a credere alla domanda che mi aveva appena posto. Dovevo accettare?
“Se … Se vinco? Va bene!” infine avevo deciso.
“Sono felice! Ora sarò più sicuro su quello che c’è da fare qui quest’anno!” disse lui dandomi una pacca sulla schiena.

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Capitolo 6
*** B come Baekhyun! ***


“Fai come se fosse casa tua!” 
Baekhyun aveva una casa enorme. Adoravo la sua camera da letto. Probabilmente dormiva a terra, visto che non c’erano letti in giro. Doveva essere una casa vecchia.
“Prego… Siediti pure” disse porgendomi un cuscinetto.
Mi sedetti a gambe incrociate e lo stesso fece lui. 
“Chanyeol… Volevo sapere una cosa… O almeno… Vorrei tanto che tu me lo dicessi…”
Io ero preoccupato… Ma cercai di sorridere.
“Dimmi … Cercherò di raccontare quello che posso!” risposi.
“Davvero?” 
“Si Baek… Sei il mio migliore amico… Ed è ormai è da tanto che sono in questa scuola. E tu sei la persona con cui io ho legato di più… Quindi non voglio avere nulla da nasconderti.” Ero sincero!
“Ok … Posso chiederti come mai hai lasciato la tua vecchia scuola per venire qui?”
La sua domanda mi colpì parecchio… E lui se ne era accorto. 
“Beh … Ecco… E’ un po’ lunga da spiegare…”
“Ah … Se non ne vuoi parlare perché è una cosa che ti fa ancora male … Allora non lo voglio sapere… Credevo centrasse con la storia di tre settimane fa. Quando Jimi ti ha detto quella cosa… Ho visto che ci eri rimasto parecchio male.” Disse.
Non riuscii a parlare. Ero in imbarazzo. E lui sembrava essere nello stesso stato.
“Scusa … Lascia stare …” Disse rompendo il silenzio, cercando si ridere…
“Vuoi un thè fre…”
Gli afferrai la mano prima che potesse alzarsi. Avevo le lacrime agli occhi. La mia mano stringeva il polso di Baekhyun così forte da lasciargli il segno.
“Voglio raccontarti…” dissi alla fine, con la mia solita voce profonda… ma questa volta, rotta dal pianto.
“Ti ascolto… Ti ascolto..” Disse lui. La mia testa barcollava e volevo solo appoggiarla da qualche parte. Così mi avvicinai a Baek. Lui mi prese per le spalle e mi fece poggiare tra le sue gambe. Ora ero comodo e potevo piangere in tranquillità. Lui mi accarezzava i capelli e piano piano lasciai che le parole uscissero.
“Lo scorso anno fui picchiato. Un gruppo di ragazzi mi prendeva costantemente in giro. Una delle cause erano le mie orecchie. Continuavano a chiamarmi con nomignoli che odiavo. Non ero capace di difendermi. Non lo sono mai stato! Quando mi picchiarono, mio padre andò su tutte le furie. Litigò con mia madre e optò per trasferirmi in un'altra scuola. Mi disse che dovevo farmi rispettare almeno qui… Ma ho fallito!” iniziai a piangere ancora più forte. Non riuscii ad andare avanti con il mio discorso. Ma alla fine, era questo …
“Non sei un fallito, Park Chanyeol! Lo diventi nel momento in cui ti arrendi!” disse, accarezzandomi il lobo dell’orecchio.
“Sarà, ma io le trovo irresistibili. Insomma, ti danno un aspetto più tenero e dolce!” disse facendo una vocina dolcissima e sorridendomi.
“Non è vero! Sono brutto!”
“Hey! Tu non sei brutto… Sei fantastico!!! E lo sei anche con le tue dolcissime orecchie.” Baekhyun abbassò lo sguardo quando terminò la frase. Era forse imbarazzato…
“Sei sicuro?” Chiesi … Era impossibile. 
“Sicuro! Facciamo così!! Ci alziamo e andiamo in cucina a bere un po’ di thè freddo! Così ti rinfreschi la gola.” Disse guardandomi con uno sguardo strano.
“Va bene!” mi alzai da sopra di lui e lo aiutai ad alzarsi. Andammo in cucina e lui preparò un bicchiere con un po’ di tè.
“Sai … Ti ho sentito suonare oggi… Sei bravissimo!” disse. Era un po’ agitato.
“Si… Davvero? Non ti ho visto!”
“Ero dietro la porta. Poi me ne sono andato” mi porse quel bicchiere.
“Ah … Mi stavo dimenticando” Misi le mani in tasca e presi quel plettro.
“Ho trovato questo bellissimo plettro. C’è incisa una B… Come Baekhyun! Te la regalo!” dissi.
“Oh … Davvero? Ma non dovevi!! Ha un buco… Lo userò come collana!” era davvero felice e continuava a girare quel plettro tra le sue mani.
“Si … Questo sarà il segno della nostra amicizia!!!” Dissi sorridendo.

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Capitolo 7
*** Non volevo vedesse nulla... ***


Erano passati due mesi e noi eravamo in volo per una località marittima italiana. Mi sedetti vicino a Baekhyun durante l’interminabile viaggio.
Jimi mi aveva assegnato il nome di Dumbo. Ovviamente io non dissi nulla… E questo mi accreditava ancora di più il soprannome di Fallito!
Arrivata la sera, alloggiammo in un bellissimo hotel sul mare. Ma prima di entrare ci smistarono nelle stanze.
“Vediamo ragazzi … ora dirò due persone e un numero. Le due persone sono le coppie che dovranno condividere la stanza. Il numero sarà il numero della stanza.
Iniziamo… Sehun e LuHan. Stanza 10”
Un risolino arrivò da Kai e Baekhyun. 
“Park Jimi e Byun Baekhyun. Stanza 11”
“Cosa? Mi scusi … Ma io non…” Baekhyun fu interrotto dalla professoressa.
“Byun nessuna discussione! Lei starà con il signor Park… Chiusa la storia!”
Baekhyun fulminò Jimi con lo sguardo.
“Park Chanyeol e Kim Himchan. Stanza 12”
Io e Himchan in stanza insieme? Non mi sarei aspettato questo! Almeno non ero nella situazione di Baekhyun.
“Oh … Questa mi piace … Zhang Yixing e Kim Jong In. Stanza 13” la professoressa aveva uno sguardo divertito.
Scoppiai a ridere. Volevo morire seduta stante. Kai e Lay insieme in stanza. E vicina alla nostra. Sarebbe stato fantastico.
Himchan si avvicinò a me e si appoggiò con una mano sulla mia spalla. 
“A quanto pare staremo insieme in camera!” disse lui.
“Si Hyung! È meraviglioso!” risposi io.
Ancora una volta, notai quello strano sguardo di Baekhyun su me e Himchan. 
“Bene ragazzi … Alle 8.30, ora italiana, a pranzo. Sono le 6.40… Avete tempo di disfare le valigie e farvi una doccia.”

La stanza aveva un letto matrimoniale e un bagno. Solo questo. Era piccola ma molto accogliente. Il bagno era quasi il doppio della camera. Per questo lo adoravo. Io e Himchan ci facemmo una doccia e poi ci vestimmo per la sera. Parlammo del più e del meno. Di musica e dei compagni di classe.
“Come è LuHan?” chiesi curioso.
“LuHan? … Lui è fantastico. È davvero un ragazzo simpaticissimo. Perché me lo chiedi?”
“No … Era per un amico.”
“Oh Sehun?” 
Quella risposta mi sorprese più di quanto mi aspettassi.
“Cosa?” chiesi, credendo e sperando che lui non avesse capito.
“Sehun. LuHan parla tutto il giorno di Sehun.”
“DAVVERO? DAVVERO DAVVERO? Non mi prendi in giro Hyung?”
“Si è vero!! Secondo me gli piace!” affermò.
“Oh sarebbe a dire il poco perfetto!!!” ero felicissimo.
“Chissà come se la starà spassando Baekhyun.” Il suo tono era strano.
Mi stupì anche quell’affermazione.
“Mi dispiace per lui! Davvero molto.”
“Dobbiamo andare. Sono le 8.25” cambiò l’argomento con una velocità pazzesca. Ma aveva ragione. Era tempo di andare.
“SI … Vamos!!”.
***
Ecco che terminò la cena. Dopo decidemmo di andare a fare una passeggiata lungo il mare. Era divertentissimo. Io e Baekhyun ci facemmo tantissime foto. Anche con Sehun, Kai, Lay e Himchan ne feci tantissime.
Baekhyun era ancora più bello. Aveva il suo solito eyeliner, ma stavolta ne aveva messo di più. Era davvero bellissimo. 
“Hey Dumbo!!” una voce familiare mi riportò alla realtà.
“Ti prego, non qui!” non avevo voglia di rovinarmi la bella giornata.
“Che c’è… Le tue orecchie ti fanno male?” 
Mi voltai. Volevo rispondere. Volevo difendermi. Ma non ne avevo il coraggio. 
Jimi si avvicinò a me e iniziò ancora a guardarmi in modo torvo.
“Che c’è? Perché non parli? Ti sei mangiato la lingua?” iniziò a ridere.
Avevo gli occhi pieni di lacrime, che non dovevo assolutamente lasciare andare.
“Ma perché non la pianti?” Disse Baekhyun, mettendosi tra me e Jimi.
“Hey… Ma perché non ti fai i cazzi tuoi una volta nella vita? Ha una lingua. Saprà difendersi da solo!” prese Baekhyun per un braccio e lo spinse, facendolo cadere a terra. Io mi precipitai per constatare se stava bene. A quanto pare si era slogato il polso.
“Che scenetta commovente. Effemminato e Dumbo… Ahah … Ahah” rideva di gusto.
“Invece di prendertela con quelli più piccoli perché non te la prendi con qualcuno della tua età?”
Quella voce arrabbiata apparteneva a una persona troppo cara a me. Non volevo vedesse nulla… e non volevo prendesse le mie difese.
“Kim … Himchan!! Da quanto tempo! Senti… Se sei venuto a rovinarmi il divertimento te ne puoi pure andare!” disse Jimi.
Tutti i ragazzi erano li. A formare un cerchio che vedeva come centro proprio Jimi e Himchan.
Io ero ancora a tenere Baekhyun per il polso.
“Divertimento? Cosa ci trovi di divertente nel far soffrire le persone? Io invece trovo questo comportamento da sfigati!” Himchan sembrava divertito da quel confronto.
“Himchan, ti prego. Lascia stare. Tu Jimi… Siamo in Italia… Siamo in gita! Non vogliamo un’altra lite, vero?” un ragazzo si intromise nel discorso tra i due, vedendo che Jimi si stava infuriando.
“Xiumin… Non sono affari tuoi!” disse Himchan con una voce strana.
“Tu mi hai dato dello sfigato? Tu ti sei permesso di darmi dello sfigato?” disse Jimi avvicinandosi sempre di più al ragazzo strabico, con i pugni sigillati.
“Si. E se vuoi te lo ripeto… Sei uno sfigato!”
A quell’affermazione, Jimi tirò un pugno dritto sulla faccia di Himchan. Himchan sferrò a sua volta un colpo nello stomaco dell’altro. E così andò avanti per un po’… con tutte le persone che stavano a guardare. Finché non arrivò la professoressa.
“Kim Himchan, Jimi Park! Siete impazziti?” Due ragazzi, tra cui Xiumin, cercarono di calmare le acque tra i due.
“Tutti nelle stanze. ORA! Signor Kim e Signor Park… Le vostre azioni non rimarranno impunite!”

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Capitolo 8
*** Anche con il ghiaccio in faccia ... E' sempre bello ... ***


“Aspetta.. Poggia prima il sinistro… bene… Attento!!” Himchan si era slogato una caviglia. Il suo volto era pieno di lividi e sangue. 
“Non dovevi fare questo!” dissi io.
Silenzio totale. Himchan non parlava… Ce l’aveva con me? Lo feci sedere sulla punta del letto.
Presi un panno e lo bagnai con l’acqua. Lo passai sul suo volto per togliere le tracce di sangue che erano rimaste.
Lui non diceva ancora una parola.
“Himchan … Di qualcosa! Se sei arrabbiato con me dillo … Alla fine sono io la causa di tutto…”
“Perché non me lo hai detto?” disse lui arrabbiato.
“Perché non volevo farti preoccupare. So quanto tieni a me. Ma non volevo che te ne occupassi…”
“Sai cosa ha fatto quel ragazzo a me?” disse. Questa volta aveva una lacrima sul volto.
Scossi la testa.
“Quel ragazzo mi prendeva in giro per i miei occhi. Anche io all'inizio ero come te. Non sapevo come difendermi… Ma poi ho imparato. Se mi sono guadagnato il suo rispetto è perché ho lottato contro tutta la mia timidezza. Tutta! E questo è quello che dovrai fare tu. Non dico di arrivare alle mani… ma di rispondere.”
Piangevo. Le mie lacrime non avevano più comando. Piangevo senza tregua!
“Non devi piangere! Non ti aiuterà! Devi imparare ad essere forte e a farti rispettare! Se no non potrai mai cercare di difenderti!”
Presi quei consigli stando in silenzio. Bagnai ancora il panno con l’acqua e asciugai prima la mia lacrima e poi i suoi lineamenti.
“Lo farò! Te lo prometto!”
“Non lo devi promettere a me!”
“E allora a chi?” chiesi.
“A te stesso. Park Chanyeol, voglio che tu ti guardi allo specchio ora.”
Quella richiesta mi stranizzò. Mi voltai verso lo specchio che era posto vicino al letto e mi guardai. Vedevo un ragazzo stanco. Un ragazzo che non aveva coraggio. Un coniglio per così dire.
“Voglio che ora dica a te stesso che sei forte. Voglio che la tua mente riesca a pensarlo. Non devi darti per codardo se non hai mai provato a difenderti. Se non hai mai azzardato!”
Aveva ragione. Cercai di chiudere gli occhi. Mi auto convinsi che ce la potevo fare.
Li riaprì. Vidi una persona che non avevo mai visto. Assomigliava molto a me. Ma sembrava più forte d’animo. Era stanca, ma dentro era ancora pieno di energia.
E’ così che volevo essere. E’ così che dovevo essere.

***

“Date le circostanze, prenderemo un volo per Seoul domani mattina. Godetevi il paesaggio solo oggi e poi domani si parte. Questo tutto grazie agli ultimi avvenimenti. Sia chiaro! Dovevamo stare in Italia per due settimane!” La professoressa era davvero infuriata.
Tutti quanti stavamo zitti. Himchan e Jimi erano davanti a tutti. Jimi aveva un labbro spaccato. Cosa che mi sembrava strana, visto che Himchan non aveva colpito il viso. Il giorno prima mi spiegò che era contro i suoi principi colpire al viso. E allora perché il suo labbro era così?
Subito mi balenò un pensiero per la testa. Non potevo aver ragione … Guardai Baekhyun e notai che aveva una fasciatura al polso e un livido in viso.
Quei due si erano picchiati. Anche a Himchan era venuta la stessa idea, vedendo che guardava il ragazzo.
La giornata sembrava non passare più. Arrivata la sera, Baekhyun andò dalla professoressa e chiese di cambiare stanza, mostrando cosa era successo la notte prima. La professoressa lo mise in camera con Xiumin e un certo Suho. Jimi sarebbe stato con un insegnante.
Dovevo vederlo e parlare con lui!
Bussai alla camera. Un ragazzo bellissimo e pallidissimo aprì.
“Hey Ciao.” Disse il ragazzo. Doveva essere Suho.
“Ciao. Senti potrei parlare con Baekhyun?”
“Adesso sta dormendo. Comunque io e Xiumin adesso andiamo giù a prendere qualcosa da bere. Se vuoi puoi stare qui!” disse con quella voce protettiva.
“Grazie mille.” Entrato nella stanza notai che era identica a quella mia e di Himchan.
Guardai il letto e vidi quel ragazzo dormire profondamente. Mi sedetti vicino a lui e lo guardai. Non aveva neppure avuto il tempo di struccarsi.
“Si è appisolato subito!” Xiumin usciva dal bagno.
“Chanyeol … Io sono Xiumin e lui è Suho.”
“Piacere… Vi ha raccontato qualcosa? Baekhyun?” chiesi.
“Ci ha detto che una volta che entrò in camera tirò un pugno in volto a Jimi… E ovviamente lui si difese. Ho provato a mettergli del ghiaccio. Spero gli faccia meno male adesso.” Disse Suho.
“Ah … Ok” Ora notavo quella borsa del ghiaccio sull'occhio.
“Noi andiamo. Prenditi cura di lui! Ciao a dopo!!”
Quando chiusero la porta iniziai a piangere. Non volevo che si riducessero così per me. Due persone che io adoravo con tutto me stesso. Ma poi perché Baekhyun? Capisco Himchan, che aveva un conto in sospeso con lui… Ma Baek?
Mi sdraiai accanto a lui, guardandolo. Era bellissimo. Anche con quella borsa del ghiaccio in faccia… Era sempre bello.

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Capitolo 9
*** Visto? Non sei un fallito! ***


Arrivati a casa, mia madre e mio padre furono convocati insieme ai genitori di Baekhyun, quelli di Himchan e quelli di Jimi. Parlarono per un po’ e poi uscirono. Noi quattro aspettammo fuori. Mio padre era arrabbiato, ma sicuramente meno del padre di Jimi.
“Sei un bastardo!” disse tirandogli un ceffone. La sua testa si voltò dalla potenza dello schiaffo.
“Non mi sembra il caso signor Park!” La preside invitò tutti fuori da quel corridoio.
“Voi quattro tornate a lezione dopo l’intervallo! Capito?”
“Si preside” dicemmo in coro.
Io e Baekhyun ci dirigemmo in giardino, quando Jimi mi prese per la maglia e mi fece girare. 
“Ora sei felice, spero?” disse.
“Io non sono felice!” 
I nostri genitori, che erano ancora nel cortile, si girarono per assistere alla scena. Lo stesso la preside. Nessuno intervenne. Forse perché volevano che io chiarissi con lui.
“Ah … Non sei felice? … Ti sembra bello quello che mio padre ha fatto?” gridò molto forte.
Tutti si fermarono per guardarci. Baekhyun vicino a me, mi teneva la stoffa della maglietta.
“Non è giusto! Invece rispondi a questo … Ti è sembrato giusto ciò che hai fatto a Baekhyun e a Himchan? Questo ti sembra giusto?”
Himchan guadava anche lui da lontano. Era come incuriosito.
“Si… Perché si sono immischiati in una faccenda che non gli riguardava!”
“Ah … Allora ti sembra giusto che due persone che non hanno fatto nulla sono stati picchiati? Era con me che te la dovevi prendere. Volevi picchiare qualcuno? Dovevo essere io! La ragione ero io! IO E BASTA!” Avevo liberato tutto quello che avevo dentro!
“Allora perché non metti alla prova quello che hai appena detto?” disse, avvicinandosi talmente tanto che poté sentire il suo respiro.
Lo guardai negli occhi. Ero arrabbiato … ce la potevo fare!
“Non lo faccio perché sarebbe da vigliacchi. E sai come è … Non mi voglio abbassare al tuo livello! In tutti i sensi” dissi.
Lui aggrottò le ciglia, guardandomi dal basso. Ero molto più alto di lui.
Sorrise e poi se ne andò.
Ci fu un minuto di silenzio e poi qualcuno batté le mani. Quelle mani si moltiplicarono, facendo un suono molto rumoroso. Tutti ora, applaudirono.
Vidi Sehun e Kai che fischiavano e ridevano. Vidi Himchan. Himchan mi sorrideva e mi faceva un cenno.
Guardai mio padre. Lui sembrava fiero di me. Finalmente ero cambiato!
Finalmente ero felice.
Il ragazzo appeso alla mia maglietta si staccò per poi saltarmi al collo con una stretta fortissima! Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò: “ Visto! Non sei un fallito!”
La sua stretta si fece più forte e io iniziai a ridere nervosamente. Cercai Himchan. Alla fine lo avevo fatto per lui.
Ma quando lo cercai, lui era entrato dopo un altro strano sguardo nei confronti di Baekhyun.

***

“Il mio fratellino è cresciuto!!! Bravo Chanyeol!!! Ahah … Ma davvero gli hai detto così? E la mamma e papa? Che hanno detto??”
Mia sorella era sempre la stessa! Era felicissima per quello che era successo.
“Papà era felice e la mamma in lacrime di gioia. Li ho mandati a mangiare una pizza fuori! Volevo stare un po’ con Baekhyun!”
“Ah … Ho capito. Allora ti do la buona notte adesso, ok? Ciao Oppa!! Buona notte!!!”
“Buona notte Yura!” bloccai il telefono.
Mi misi seduto sul divano che c’era in soggiorno. Era comodissimo e mi rannicchiai fino a portare le ginocchia al mio petto. Le circondai con le mani e pensai. Perché Himchan si comporta in quel modo? Non capisco!
Cosa avrà con Baekhyun? Prima mi dice di stare vicino a lui e poi lo guarda storto. Magari Baek sapeva qualcosa.
Il campanello suonò e io andai ad aprire.
“Ciao Yeol… Ho portato questi!” In una mano aveva una scatola di dolcini e dall’altra uno spumante.
“Ma quanti ne hai presi Baek? Mica ci sono i miei!”
“Come no? Io avevo preso dolci anche per loro! Va beh … Li mangeremo tutti noi!” disse.
“Mettili nel tavolino vicino al divano e accomodati pure.” Andai a sedermi nel divano e lui fece lo stesso.
“Certo che è una casa davvero grandissima. La cucina è piccolina. Ma il resto è bello!” disse.
Io sorrisi e notai che lui abbassò lo sguardo. Era rosso. Qualcosa non andava.
“Tutto bene?” chiesi.
“Si … Ecco volevo dirti una cosa. Ma non so come reagirai!” disse.
“Dimmi pure tutto! Ti ascolto! Io intanto apro i dolcetti!!”
“Beh ecco … Vedi … Io … Tu …”
“Si …” Io intanto ero intento ad aprire quel duro coperchio dalla scatola.
Vidi che lui prese un respiro profondo. 
“Tu mi piaci.” 
Il coperchio si aprì e la mia mano lasciò scivolare la scatola, lasciando cadere metà dei biscotti per terra… Cosa aveva detto?
“Scusa?” ero scioccato.
“So che può sembrare strano. Ma è così. Tu mi piaci Park Chanyeol.”
Abbassai lo sguardo e risi nervosamente. Come potevo piacergli? Non poteva provare quello che …
“Forse è meglio che ti spieghi dall'inizio. Credo che questo pensiero mi sia nato a casa di Kai, il secondo giorno di scuola. Il modo in cui a fine serata abbiamo parlato di persone che ci piacevano. Il modo in cui ci siamo ubriacati e abbiamo cantato. Poi ci fu il giorno in cui ti ho spiato mentre suonavi. Poi il pomeriggio mi hai regalato questo bellissimo plettro che tengo al collo. Quando mi hai raccontato tutto e quando ti sei difeso. Penso siano queste cose che mi hanno fatto avere la certezza. E poi, tu sei simpaticissimo, sei bellissimo e io ti adoro. Ti ho da subito adorato, Chanyeol.” Una lacrima scese sulle sue guance. Rise nervosamente, cercando di asciugarsi e di nascondersi abbassando il volto.
Posai la scatola di biscotti e posai la mia mano sulla sua guancia, cercando di asciugare quella lacrima e intanto accarezzarlo. Il mio cuore batteva forte e lui diventò rosso ancora più di prima. Tremava. Ma era così dolce. Forse anche io volevo delle certezze, e solo in un modo potevo averle. Mi avvicinai ancora di più a lui fino a poggiare le mie labbra sulle sue. Erano morbide come la seta. Non smisi di accarezzare quella guancia, che fu presto bagnata ancora dalle sue lacrime.
Quando ne ebbi la forza, mi staccai e presi lo spumante. Feci volare il tappo che colpì in pieno la testa di Baekhyun.
“Ahi!” si mise a ridere, ancora un po’ nervoso da quello che avevamo fatto prima.
“Scusa amore! Non volevo!”
“Amore?” Lui mi guardò con timidezza.
Mi avvicinai di nuovo a lui per dargli un altro bacio.
“Si! A.M.O.R.E!”

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Capitolo 10
*** Sarei io il bambino... ***


“Dovremo raccontare tutto a Kai, Sehun e Lay?” disse Baek.
“Mh .. Questa è una bella domanda!”
“Insomma, Non voglio nascondere questa cosa!”
Baekhyun e io camminavamo in quella stradina che ormai anche io sapevamo a memoria. Ma quel giorno ci tenevamo mano nella mano. 
“Magari è meglio … Ehm … Non mentre entriamo… ” disse Baek guardando le nostre mani. Il cancello della scuola era dinanzi a noi. Ma io non volevo lasciare quella mano. Non volevo per nulla al mondo!
Mi guardai in giro e notai un vicolo piuttosto isolato a cinquanta metri dal cancello.
“Vieni!” lo tirai fino a quel vicolo.
“Chan … Ma che fai?”
Una volta arrivati, misi le mie mani sul suo volto e lo baciai. Occhi chiusi. Era davvero un sogno!
“Ti amo!” dissi accarezzando quelle guance.
Lui sorrise, rosso in volto! Sospirò.
“Ora dobbiamo entrare!” disse lui.
“Ok …”
Varcammo quel cancello insieme, come tutte le mattine. Ma questa volta con qualcosa di diverso.
“Hey, Lay! Chi aspetti?” chiesi al ragazzo vicino al cancello, con le mani incrociate e con il piede che continuava a picchiettare sul muro.
“Aspetto quel bambino di Jong In! Ecco chi aspetto!” aveva un tono piuttosto alterato.
“Ehm… Si può sapere perché?” chiese Baek “Ha combinato qualcosa?”
“Mi ha fatto venire a quest’ora per mostrarmi una cosa. Ma non si è ancora fatto vivo! Mi sono alzato presto per nulla!! Se lo prendo lo ammazzo!”
Io e Baek ci siamo dati uno sguardo strano. Che intenzioni aveva Kai?
“Eccomi!!!” Kai correva con lo zaino che gli pendeva dalla spalla.
“Eccoti, brutto bast…”
“LAY!”
“Scusa, Ho perso il pullman!” si scusò Kai.
“Ah … Un giorno che mi fai venire prima… E perdi il pullman… Sei fantastico Kai. Davvero!!” Lay era più che arrabbiato.
“Ti ho chiesto scusa, che altro posso fare?”
“Mostrarmi ciò che mi devi mostrare e poi toglierti dalle palle per tutto il giorno!”
“Siamo nervosi oggi … Ok … Andiamo in sala Danza!” disse trionfante Kai.
“Cosa? Ok … Andiamo! Venite anche voi?” chiese Lay.
Guardai Baekhyun e lui fece un cenno con la testa.
“Va bene!” dissi infine.

***

Kai ballava divinamente. Sarebbe di sicuro arrivato secondo, se avesse vinto Lay. Si muoveva come una piuma su quella base lenta e penetrante. Iniziò tutto con un gioco di ombre. Toccare l’aria trasparente, figure immaginarie. Poi iniziò con dei movimenti lenti, decisi e trionfanti. Il sudore gli colava dalla fronte per poi cadere e bagnare quel suo corpicino. Quel suo sguardo attraente era completamente immerso nei movimenti che il suo corpo riproduceva. Gli sguardi di sfida che Kai lanciava a Lay erano visibilissimi. Quei due si intendevano con dei passi di danza. E a Lay la cosa sembrava dare fastidio. Si alzò dalla panchina su cui era seduto si diresse allo stereo. Spense la radio, estraendo il cd dal lettore.
“Che stai facendo?” Disse Kai fermandosi di colpo, ancora tutto sudato.
“Cosa sto facendo?” la sua voce tremava.
Lay lanciò il cd al centro della sala. Prese le sue cose e uscì sbattendo la porta rumorosamente.

***

“Ed ecco che nel 100 d.C. …” La professoressa stava dilungando troppo quella spiegazione. Guardai Baek. A lui sembrava interessare la lezione di storia di quel giorno. Io mi annoiavo soltanto. Ad un tratto si mise a scrivere su un foglietto che poi mi porse. 
-Ricordami di portare le cuffie quando spiega storia…-
Come non detto. Non era nemmeno lui interessato. D'altronde come tutta la classe. 
“Signor Zhang … Si sente bene?” chiese la professoressa, vedendo Lay rosso in viso.
“Non molto, ma posso resistere fino alla fine dell’ora. Non … Non si preoccupi per me!” disse il ragazzo.
Mi voltai verso di lui. Sembrava davvero stanco ed esausto. 
Finita l’ora, Lay uscì dall’aula e andò fuori nel corridoio. Vidi il suo volto. Una lacrima rigava quegli zigomi perfetti e quella fossetta che era la sua bellezza primaria. Baekhyun ed io andammo da lui. Non volevamo che delle persone vedessero un ragazzo forte come lui piangere.
“Yixing in bagno al rapporto!!” disse Baek ridendo. Voleva sollevare di morale il ragazzo. E voleva anche sapere che cosa aveva.
Arrivati in bagno, Lay si lavò il viso. Pianse ancora. Questa volta senza frenarsi.
“Cosa hai Lay?” chiesi io. 
“E’ un fottutissimo bambino! Solo un bambino!” disse, piangendo e singhiozzando più rumorosamente.
Baekhyun era stupito da quelle parole, quanto me. Piangeva forse… per Kai?
“Cosa … Cosa centra Jong In?”
“Cosa centra? Byun Baekhyun è ovvio!! E’ ovvio quasi quanto tu e Chanyeol non riuscite a non lanciarvi guardi strani da tutto il giorno!”
Ops … Ci ha scoperti …
Baek scoppiò a ridere, e lo stesso feci io. Lay ci guardò e si mise a ridere anche lui, sollevandosi il morale.
“Da quanto state insieme?” chiese infine.
“Beh ecco… Credo da ieri sera.” Risposi.
“Hey tu … Non cambiare discorso!” gridò Baekhyun.
Lay ci guardò. Poi rispose in parole dirette. Ora erano parole di rabbia.
“Cosa costa a Jong In dirmi che gli piaccio? Cosa gli costa?”.
“Come hai …” Baek si fermò un attimo. Guardò sulla soglia del bagno. Il suo volto si fece cupo.
“Lay …” Baek sembrava turbato. Anche se non capivo perché.
“No Baekhyun… Mi hai fatto una domanda? E ora ti rispondo! Secondo te non mi sono accorto di cosa prova lui? Secondo te sono così stupido? E’ dallo scorso anno che fa così e finché non decide di parlarmi… Per me rimarrà un bambino!”
Ora Capivo. Cercai anche io di avvertire Lay.
“Lay … Forse è meglio se…”
“Chanyeol… Tu sei un ottimo amico. E tu e Baekhyun avete finalmente avete avuto il coraggio di dichiararvi l’uno con l’altro. Ma se quel bambino continua così, come posso io dirgli cosa provo? Come posso dirgli che mi piace?!”
“LAY!” Io e Baek gridammo insieme.
“CHE C’E?” Disse. 
Quando si girò, si bloccò di colpo. Jong In era in lacrime, vicino alla porta del bagno. 
“Sarei io il bambino …” disse, prima di uscire.

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Capitolo 11
*** Allora è quello che voglio io... ***


“Aigoo … Che giornata!” disse Baekhyun, mentre mi accompagnava al club di musica.
“Si … Spero solo che chiariscano senza peggiorare ulteriormente la situazione.”
“SI … Lo spero anche io!”
Mi guardai in giro. Il corridoio davanti alla sala Musica era vuoto. La porta della stanza era leggermente aperta, ma non sembrava esserci nessuno. Mi avvicinai a Baekhyun e lo presi per il fianco.
“Che fai?” disse lui, abbassando lo sguardo.
“Posso baciarti?”
“Ma siamo a scuola!”
“Non c’è nessuno!”
Sorrise, si guardò in torno e poi fece spallucce. Mi avvicinai e lo baciai con molta dolcezza. 
“Vai ora… Farai tardi a lezione.” Mi disse, staccandosi dal mio viso. Le mani ancora sul mio petto. 
“Ok. Ci sentiamo stasera allora?”
“Si Chan… A stasera.” 
Lo guardai allontanarsi. Mi girai e andai verso quella porta socchiusa.
Entrai. Rimasi sulla soglia … Notando Himchan esattamente dietro quella porta.
“Chanyeol…” disse lui serio.
Cavolo… Solo un giorno di fidanzamento e ci siamo fatti scoprire per ben due volte.
“Himchan … Non so cosa tu abbia…”
“Visto?” disse lui.
Era nervoso. Lo notai dal modo in cui si allontanò dall'entrata. 
“Senti… Insomma…”
“Fai meglio a tenere la bocca chiusa Chanyeol!” disse lui gridando.
“Cosa? Cosa ho fatto adesso?” 
“Lascia perdere…” disse lui intento ad aggiustare le bacchette della batteria.
Andai verso di lui e afferrai il suo polso, in modo da poterlo far girare. Aveva una fasciatura… Doveva essere ancora ferito dall'azzuffata con Jimi. Quando si voltò, rimasi esterrefatto. I suoi occhi erano rossi. Cosa aveva anche lui oggi?
“Hyung …” strinsi il suo polso e lui si dimenò per allontanarmi. Stette un momento in silenzio. E poi parlò. Ma non mi aspettavo quelle due parole.
“Byun Baekhyun…” disse.
Cosa voleva dire?
“E’ lui alla fine….”
“Cosa centra?” Non riuscivo ad afferrare il concetto.
“Sai una cosa Yeol? Sei ceco. Davvero non ti sei accorto di nulla?” Ora era furioso.
“Di cosa dovevo accorgermi?”
“Io … Oh … è inutile da spiegare!” disse, rivoltandosi e continuando a sistemare i plettri.
“Tu … Provavi qualcosa… Per …” 
Non potevo davvero crederci. Però tutto combaciava. Gli sguardi strani che lanciava a Baekhyun. Il fatto che si era preso le mie difese. Tutto adesso aveva un senso. E ora ci aveva visti.
“Hyung … Io non potevo sapere…”
“Vattene ...” disse.
“Cosa?”
“Per oggi puoi anche non allenarti … Vattene!” disse guardandomi negli occhi.
Avevo le lacrime che volevano uscire.. Ma non potevo.
“No! … Hyung io tengo molto a te… Ma come mio migliore amico! Quello che hai visto… Quello che io provo per Baekhyun… Non mette in pericolo la nostra amicizia!”
“Non credo di riuscire a accettare questa cosa oggi. Ti prego … Voglio che te ne vada!”
“Non puoi essere davvero arrabbiato per questo!” mi avvicinai sempre di più verso di lui.
“Non avvicinarti!” I suoi zigomi erano bagnati. Non volevo ferirlo. Ma io non potevo nemmeno lasciare la persona che amavo. Cosa dovevo fare? 
“Se non riuscirai ad accettarlo? Cosa dovrei fare? Lasciare il Club di musica? Eh?” Forse ora stavo gridando.
“Io non voglio questo!” 
Chiusi gli occhi … Quello che stavo per dire, lo avrebbe di sicuro ferito. Ma non avevo scelta…
“Se non riuscirai ad accettare il fatto che io ami Baekhyun … Allora è quello che voglio io!” presi le mie cose, e a mal in cuore, uscii dalla stanza. 
“Chanyeol…” lasciai che lui mi chiamasse per l’ultima volta. 
Probabilmente … Non ci saremmo visti più. Fino alla festa dei Club.

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Capitolo 12
*** Nei miei sogni c'è lui ... ***


“Mi spieghi perché cercavi Himchan oggi?” ero davvero curioso.
Ricordo di aver visto entrare Baekhyun nella sala Musica con Himchan oggi. Avevo paura che lui gli avesse detto delle cose.
No … Himchan non era quel tipo di persona.

“Beh … Dovevo fare una cosa con la sala registrazioni.” Disse lui con un dolce sorriso.
La sua testa era sulle mie gambe e il suo viso rivolto verso il mio.
“Perché hai smesso?” Baekhyun mi guardò la mano che avevo appena allontanato dai suoi capelli.
“Scusa…” Ritornai ad accarezzarlo, guardandolo negli occhi.
“E’ enorme questo divano. Non riesco a toccare il fondo con i piedi!” Disse infine ridendo e iniziando ad agitare i piedi per cercare di allungarsi.
“Si … Se sei basso!”
“Puff … Ricordati che devi portar rispetto, visto che sono più grande di te!” disse lui facendo il broncio. Un broncio adorabile!
“Si Hyung!” dissi io scherzando.
Il silenzio tornò in quella sala.
“Himchan mi ha detto quello che è successo tra voi due. So che è colpa mia. Io non vol…”
“Ti prego… Non voglio parlarne… E’ successo parecchi mesi fa… E mettiti in testa che non è colpa tua!” annodavo quelle ciocche ancora più velocemente.
“Ahi… Calmati!” Disse Lui. 
“Scusa … non volevo farti male."
Avevo la voce seccata. 
Lui si alzò e finì per sedersi sopra le mie ginocchia. Le gambe piegate e le braccia intorno al mio collo.
Ora era lui che mi accarezzava i capelli. Iniziai a calmarmi e a rilassarmi. Così potevo guardare ogni angolo del suo viso. E lui stava facendo lo stesso. Passò dai capelli alla nuca. Dalla nuca al collo. E dal collo al mio petto. Mi guardò ancora e poi mi baciò, con dolcezza. Quando si staccò dalle mie labbra, mi sorrise e si posò sul mio petto, facendomi sdraiare sul divano. Il mio cuore batteva davvero molto forte, e riuscivo a sentire che il suo respiro era irregolare.
“Cosa provi quando stai con me?” mi chiese, guardando nel vuoto.
“Non ne ho la più pallida idea. I miei sentimenti sono confusi. Ti amo… Ma mi sembra che qualcosa non quadri.” Ero sincero. 
“Nemmeno io… Sono felice che tu provi la stessa cosa. A volte mi sembra che questa relazione non sia giusta. Però con te mi sento così bene! Mi fai sentire protetto… ” disse lui, accucciolandosi ancora di più sul mio petto. 
Io ripresi di nuovo ad accarezzargli i capelli. 
Passò così un ora. A coccolarci dolcemente. Finché lui non mi stupì.
“Non pensar male. Ecco … Ho uno strano … Chiamiamolo pensiero … cioè …”
Lo guardai sorpreso. Quando vide il mio volto si alzò.
“Ecco … Dovevo stare zitto. Forse è meglio che vada…”
“Dove vuoi andare, scusa?” dissi io prendendolo per i fianchi e buttandolo sul divano di schiena. Iniziammo a ridere rumorosamente sia per la bizzarra frase, sia per l’imbarazzante posizione in cui ci trovavamo. I nostri respiri si fecero pesanti. Io iniziavo a non pensare più a nulla. Solo a lui. Lo baciai sul collo, sentendo ancora di più il suo respiro. Il suo cuore sembrava voler scoppiare. Ed anche il mio. Lui circondò il mio collo con le sue braccia, così da farmi avvicinare ancora di più a lui.
Decisi di azzardare un passo in più. Portai le mie mani sul suo petto e gli tolsi la maglietta. Era bellissimo. Ancora più di prima. Avevo bisogno di chiarire i miei sentimenti. E forse anche Baekhyun doveva chiarire i suoi.
“Non dovevi prendermi sul serio… Non mi sembra un ottima idea …” disse lui.
“Beh … Se è per questo … Nemmeno io penso che lo sia!” Dissi continuando a baciarlo.

***

Byun Baekhyun. Era lui. Il suo Eyeliner si era sbavato ai lati degli occhi. Ora era sul mio petto e con uno sguardo già perso nel mondo dei sogni. Dormiva da circa mezz’ora, ma io non volevo perdermi nemmeno un attimo. Sapevo che se avessi chiuso gli occhi, mi sarebbe mancato. Soprattutto dopo quello che avevamo fatto. Sperai che i miei genitori non entrassero in camera mia, una volta tornati a casa. O che almeno sarebbero rimasti fuori fino a domani. 
Il mio telefono iniziò a squillare. Dovevo prenderlo di fretta. Non volevo svegliare l’adorabile persona che avevo vicino.
“Pronto?” risposi con voce calma. Erano ancora le 22.00
“Chanyeol, Stavi dormendo?” La voce di mia madre mi mise in agitazione.
“Ehm Mamma. No, Stavo per andare a letto. Baekhyun è appena andato a casa.” Risposi cercando di essere il più calmo possibile.
“Ah … Non ci aspettare. Ci fermiamo da degli amici. Ritorniamo domani mattina quando tu sarai già andato. Va bene?”
Lanciai un sospiro di sollievo. Meno male! Quando si dice la fortuna!
“Oh … Nessun problema. Divertitevi!! Ciao!” bloccai il telefono ridendo tra me e me.
Mi girai di nuovo verso Baekhyun e tornai ad accarezzargli i capelli.
Il sonno mi chiudeva le palpebre, e io lottai con tutto me stesso per poter vincere quella forza. Finché, sopraffatto dalla stanchezza, non mi decisi. Abbracciai il ragazzo, che si accucciolò ancora di più. Un sorriso comparve sulle sue labbra. Chissà cosa stesse sognando. Sicuramente, nei miei sogni, ci sarebbe stato sempre lui.

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Capitolo 13
*** La sfida di Danza ***


-Siete pronti per il grande evento? Venerdì dalle 9.30 al palco del teatro!-

Era già passato un anno da quando ero li dentro. E ora, tutti i gruppi si sfidavano.
Erano le 8.15.
“Come sto? Sto bene? L’eyeliner è a posto? E se mi dimentico le parole?...”
Baek era nervoso nel backstage.
“Hey … Andrà tutto bene! Sei bellissimo come sempre!! E non ti scorderai le parole, vedrai!”
“Aigoo… Avresti vinto tu lo sai? Se solo avessi continuato a frequentare il club di musica…” Disse mentre mi tirava la camicia.
“La stropiccerai così… Non credo. Ho lasciato tutto e tu sai perché!”
“Secondo me non hai fatto bene. Himchan doveva essere solo un po’ geloso. Forse tu non avevi quel tanto di riguardo nei suoi confronti quando abbiamo iniziato a frequentarci. Forse era per questo.”

Le parole di Baekhyun mi fecero pensare parecchio. Forse aveva ragione. Forse ero solo uno stupido.
“E’ passato un anno… Non posso rimediare a nulla”
“Tu dici? Guarda …” Baekhyun mi indicò un ragazzo che continuava a gridare contro Himchan.

“Uno … Non ce ne servono ventimila… Uno solo!” il ragazzo sembrava infuriato.
“Ti assicuro che riuscirò a trovarlo. Stai tranquillo però..” Himchan rispondeva a tono.
“Il pezzo di chiama ‘Melodiosa Chitarra’ … E noi non abbiamo nemmeno una chitarra … MA TI RENDI CONTO HIMCHAN DI CHE RAZZA DI COORDINATORE SEI!”
Himchan abbassò il capo. Io guardai la scena e mi sentii in colpa. Quella canzone era quella che avevamo provato sin dall’inizio. Sapevo suonarla. Ma non sapevo se fosse il caso, dopo quello che avevo combinato. Non sapevo se Himchan fosse stato in grado di perdonarmi.

“Chanyeol … Che hai?” Mi disse Baek.
“Io so suonare quel pezzo…”
“Allora cosa aspetti… Potrebbe essere un modo per avvicinarvi di nuovo! Dai andiamo … SU” Baekhyun mi tirò per la camicia che si stropicciò ulteriormente.

“Hyung!” Baekhyun si mise a gridare per farsi sentire.
Himchan si girò e vide noi due che andavamo nella sua direzione.
Sembrava sorpreso.
“Sungyeon… Ti prego… Non arrabbiarti con Himchan! Te l’ho trovato io un chitarrista che sa la parte!”
“Cosa?” Himchan era stupito, e mi guardò con uno sguardo di speranza.
“Tu sei Chanyeol, giusto? … Ma non avevi lasciato il club di musica dei mesi fa?” disse il ragazzo.
“Si … Ma se Himchan ha bisogno di una mano… Io sono disposto ad aiutarlo”

“Grazie mille Yeol! Bene … Allora siamo a posto noi del club Musica.” Mi guardò e mi sorrise.
“Bene … Ora passo al club Danza…” Sungyeon se ne andò.
“Himchan … E’ colpa mia per quello che è successo tra te e …”
“Baekhyun … No! Non è colpa tua. Spero solo che ora le cose si risolvano e spero anche di fare il mio meglio stasera!
Chanyeol … Ti chiedo solo di fare lo stesso..” Himchan zittì Baekhyun. Ma stavolta … Con un sorriso.
Baek fu sorpreso, e infine anche lui sorrise.
“Metterò tutto me stesso!” dissi felice.
Ci guardammo per un pò. Poi lui mi porse una chitarra.
“Abbiamo davanti 3 club … Arti marziali, Danza e Canto. Puoi esercitarti?” mi chiese infine.
Presi la chitarra e mi sedetti su una sedia. Iniziai a provare subito… Dovevo ricordarmi tutte le note.


***


“Un forte applauso a signor Lee Michael! Vincitore di Arti Marziali!!”
Tutti intorno applaudirono a quel ragazzo magrolino. Lui si chinò e poi uscì dal palco.

“Ed ora … Club Danza … I partecipanti sono solo tre. Zhang Yixing … Oh Sehun … Kim Jong In. Eccoli …”
La professoressa posò il microfono vicino ad una sedia al limite del palco. I tre ragazzi entrarono. Tutti e tre erano truccati… Tutti e tre brillavano su quel palco.
Si misero uno vicino all’altro e si chinarono al pubblico. Ero felice, perché con questa sfida si era aperta una scommessa. Sehun oggi doveva dare il meglio di se stesso.
“Hey Yeol … Hai già finito di provare?” Chiese un ragazzo alle mie spalle… Ecco LuHan.
“Si … Sono il giudice di scommessa.. Ricordatelo!”
“SI … Oh … Iniziano”

La prima coreografia era quella di Lay. Come sempre, Lay era un angelo. Pantaloni bianchi che arrivavano fino al ginocchio, piuttosto arricciati. Maglietta lunga, anche essa bianca, con una manica lunga e l’altra più corta. Una cintura nera gli circondava la vita, in tinta con le scarpe e i guanti borchiati. Una magnifica musica ne troppo lenta e ne troppo movimentata.
“Stile Yixing” disse LuHan.
Anche io lo pensai. Finì di ballare. Tutta la scuola applaudì e lui, ancora senza fiato, continuava a brillare. Si chinò e uscì.
Andai verso di lui e applaudii.

“Yixing … Yixing” Canticchiavo.
“Chanyeol!” lui mi sorrise.
“Lay …” Vicino all’entrata del palco, Kai aspettava di essere chiamato. “Guarda e impara!”
Quei due non si parlavano da quando Kai sentì uscire quelle parole su di lui.
La professoressa annunciò “Ed ecco Jong In!”

Kai era vestito in modo molto diverso. Pantaloni lunghi neri con il cavallo basso, maglietta a mezze maniche che arrivava a mala pena sulla vita, di color rosso. Le sue scarpe color bianco, come i ricami del suo cappello. Il trucco pesante e il vestiario faceva pensare a una base un po’ hip-hop. Ma ecco… ancora quella base. La stessa base che mesi fa, Lay aveva bloccato, lanciando il cd in mezzo alla sala prove.
Stessi movimenti, prima accompagnato dal gioco di ombre. Ma stavolta era più reale. Sulla parete del palcoscenico, un ombra a forma di piano si proiettò e con i suoi movimenti, Kai fingeva di suonarlo.
Lay guardò incantato, poi sorrise scuotendo la testa.
Iniziò con i veri e propri passi. Misurati per il suo corpo. Lenti ma intriganti… Veloci ma velati.
Ed ecco che finita la coreografia, Kai aveva le lacrime agli occhi.
“Baby Don’t Cry … Kim Jong In!” annunciò la donna.
Anche Kai si chinò. Poi uscì, ritirandosi nel Backstage.

“Ohoh … Qui la vedo dura Sehun …” disse LuHan al ragazzo che era preparato per entrare.
“Kai… Sei stato fantastico! Davvero dico sul serio… Forse mi toccherà dipingere i capelli di rosso questa volta!” disse Sehun.
“Jong In …” disse il ballerino cinese, avvicinandosi a lui.
“Che c’è?” disse ancora, con una lacrima sul viso.
Lay si avvicinò e con una mano asciugò quella lacrima. Jong In aveva gli occhi spalancati. Non credeva a quello che il ragazzo che aveva di fronte stesse facendo.
“Ottimo lavoro ragazzo!” disse con un sorriso.
Kai abbassò lo sguardo rideva.
“Grazie …”
“Scusate l’interruzione piccioncini … “ disse Sehun.
“Cosa hai detto?” disse Lay.
“Ho detto che se volete affittarvi una camera, tu e Jong In, almeno fatelo dopo la mia esibizione!”
“Tu … Sei davvero un Bast…”
“Lay” Baekhyun era sempre pronto a non fargli dire quella parola.
“Ahah … Baek … Prima o poi lo dirà! Stanne certo!”.

La base partì, ma Sehun non entrava.
“Oh … Devi entrare…” dissi io a bassa voce.
“Shh … Non ancora” disse lui, ridendo. Prese un respiro forte.
Poi a passo lento entrò. La musica che aveva scelto Sehun era un misto tra Hip-Hop e Dance. Musica molto movimentata e colorita. D'altronde, come i suoi capelli.
Iniziò. La sua coreografia era bellissima. Le luci colpivano quel volto allegro e sorridente.
E i colori non mancavano.
Infatti, lui indossava una maglietta leggerissima, con mille colori diversi. Sembrava un pasticcio unico.
I pantaloni, bianchi immacolati e le scarpe anche loro multi colore.
Si divertiva, e tutto quell’entusiasmo riuscì a toccare tutti quelli che lo guardavano.
Finita la coreografia, tutti si alzarono in piedi e quando lui uscì, milioni di mani battevano ancora.
Luhan si gettò tra le sue braccia. Sehun ricambiò il lungo abbraccio.
“Mi sa che domani dovrò prenotare il mio parrucchiere personale!” disse LuHan.
“Si Hyung!”
“Non scherza … Sei stato unico in quel palco!” disse Lay.
“Oh … Grazie Yixing!” disse chinandosi davanti al più grande.
“Però mi accompagni TU dal parrucchiere !” disse LuHan, ancora abbracciato al ballerino.

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Capitolo 14
*** La sfida di Canto ***


“Oh Sehun … Congratulazioni!”
Sehun ricevette la sua medaglia. Era la sua prima vittoria.
“Ora un momento di pausa e poi … Club Canto e Club Musica.” Annunciò la preside.
“Bene, E noi ce ne andiamo a festeggiare questa prima vittoria! Poi arriva il vostro turno ragazzi!!” dissi abbracciando Baekhyun.

Ci dirigemmo nel tavolo del rinfresco, quando Himchan venne verso di noi.
“Hey Hyung!” lo salutai abbracciandolo.
“Ciao Yeol. Sehunnie… Congratulazioni! Sei stato fenomenale!”
“Oh Grazie mille! Beh .. A dire il vero non mi sarei mai aspettato di battere Lay e Kai!” disse il giovane.
“Jong In e Yixing sono più che professionali… “ disse rivolgendosi a loro.
“Ma c’è stato qualcosa che non avevate fatto. Non avete emozionato il pubblico! Cosa che Sehun ha strafatto.” Ha affermato Himchan.
La sua voce era professionale.

“Penso che io e Jong In abbiamo sottovalutato il suo talento, continuando a litigare. Invece Sehun si è allenato parecchio. Se lo è meritato. Dovremmo allenarci anche noi quest’estate, Non credi?” affermò Lay.
“Cosa?” Kai era sorpreso.
“Si … Dobbiamo allenarci! Jong In … Volevo chiederti se ti andrebbe di allenarti con me per tutto il periodo estivo.”
Kai stava per morire. Glielo si leggeva negli occhi.
Mi avvicinai a lui e gli posai una mano sulla sua spalla.
“E’ ovvio che vuole! Non è vero Kai?” Vidi che era ammutolito.
Chinò soltanto la testa.

“Un brindisi … A Sehun!” disse Baekhyun.
“A Sehun!” tutti in coro.
“Allora … Il prossimo brindisi a chi andrà?” chiese Himchan ridendo.
“A ME, OVVIO” Dissero insieme Baekhyun e LuHan.
Ecco… Una risata generale scoppiò in quel gruppo.
 

***


 
“LuHan, signori e signore! Una voce da angelo, non trovate?”
LuHan era emozionato, ma cantò divinamente.
Quando uscì dal palcoscenico andò contro Baekhyun e gli diede la buona fortuna.
Io lo guardai semplicemente  e, nonostante il suo nervosismo, lo baciai.
“Vedrai che andrà tutto bene! Sta tranquillo!” cercai di confortarlo.
“Si … Grazie! Ora vado!”
 
Ed ecco che superò quella soglia che separava il Backstage dal palco.
“Eccoti… Un saluto a Byun Baekhyun!”
“Grazie!”
“Vediamo … Vincitore dello scorso anno… Quest’anno cosa ci farai ascoltare?”
“Beh … la canzone non la conosce nessuno. L’ho scritta io circa un mese fa per l’evento.
Con l’aiuto del club di Musica, ho costruito la base e l’ho incisa.”
Aveva un filo di emozione nella sua voce.
Allora ecco perché cercava Himchan nell’ultimo mese.

“Oh … Credo che l’hai dedicata a una persona molto importante, giusto? Vuoi dirci chi è?”
Baekhyun abbassò lo sguardo con un sorriso timido.
Io ero molto curioso.
“Beh … A dire il vero è una persona che è entrata nella mia vita da solo un anno… e vorrei che ci rimanesse all’infinito.”
Si girò verso il Backstage e mi guardò sorridendo.
Poi si rivoltò verso il pubblico quando attaccò la base.
Era una canzone molto lenta. Ed ecco… Inizia a parlare.
Quella voce aveva un timbro particolarissimo.
 Quella canzone era dedicata a me.

-Se solo ti avessi conosciuto prima
Tutte le lacrime

Tutto il dolore
Sarebbero stati solo un lontano ricordo.


Prima mi sentivo vuoto
Schiacciato da un sentimento falso.
Ma da quando sei con me
Quel vuoto si è colmato.


Solo grazie a te,
Perché ti amo per quello che sei.


Ho sofferto con te
E lo rifarei ancora se qualcuno ti facesse del male.


Ho ancora molto da imparare di te

E cercherò di convincerti che non hai nulla di sbagliato,
E che sei perfetto così come sei!-


Le mie lacrime iniziarono a scorrere.
Non potevo credere a quello che stavo sentendo.
I miei sentimenti erano confusi e incerti.
Lo erano sempre stati da quando stavo insieme a lui.
Persino quella notte, in cui ci promettemmo amore, non avevano una connessione tra di loro.
 
Ma adesso, adesso avevano un senso.
Adesso sapevo davvero che lui era tutto quello di cui avevo bisogno per vivere.
Era come ossigeno. Era come l’acqua.

“Wow … Byun Baekhyun signori e signore! Davvero una canzone toccante!”
Baekhyun si asciugò una lacrima che rigò il suo volto, prendendo una piccola colorazione nerastra.
“Baekhyun … Hey, non piangere! Se no ti rovini il trucco!” disse la donna sorridendo dolcemente al ragazzo ancora del tutto preso dal testo di quella canzone.

Cosa stavo facendo ancora qui?
Perché ero solo fermo a guardare?
 
Era inutile nascondere tutto ormai, visto che la maggior parte della nostra scuola ci aveva scoperti.
Presi tutto il coraggio che avevo in corpo e decisi di salire su quel palco.
Andai da Baekhyun e lo strinsi forte a me.
All’inizio, credo che lui non abbia capito bene chi fossi.
Ma poi lui sorrise e mi baciò.
Sentì molte mani applaudire ancora più forte.
Insomma, lui era mio.
E quel regalo che mi fece, non lo scorderò mai!.

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Capitolo 15
*** Club Musica ***


“Ecco i finalisti… Byun Baekhyun e LuHan … E il vincitore è …”
La donna estrasse un bigliettino dalla busta.
“Byun Baekhyun! Congratulazioni ragazzo!”
La donna fece indossare la medaglia d’oro sul collo del ragazzo.
“Grazie mille!” disse Baek inchinandosi davanti al pubblico.
“Bene… Potete pure accomodarvi nel Backstage. E ora … Music Club!”

Partì la ragazza con l’arpa.
Poi un batterista, seguito da due violoncelliste e un basso.

“Ed infine, Park Chanyeol!”
“In bocca al lupo amore mio!” disse Baekhyun, prima di lasciarmi un dolce bacio a stampo.
“Crepi il lupo!”

Salii sul palcoscenico. Ero emozionato. Presi la chitarra e iniziai a suonare. Quelle corde, ruvide ma lisce. Avevano un suono dolce, quasi raro.
Un suono che non mi era estraneo. La guardai meglio. Era la chitarra con cui avevo suonato per la prima volta. Himchan aveva messo quella chitarra per farmi sentire al mio agio.
Sorrisi e continuai a suonare.
Mi concentrarmi di più su quello che stavo facendo. Ogni nota suonata, il contatto delle corde con il mio pollice, mi diede una senso di tranquillità. Ancora poche note. Ancora un accordo.
Ed ecco che le mie mani si staccarono da quelle corde. Un secondo di silenzio fu seguito da una marea di applausi.
 Il Backstage era il più rumoroso.
Mi girai e sorrisi a tutti. Poi mi voltai verso il pubblico. Mi alzai e posai la chitarra.
“Chanyeol… Wow!” la donna applause. Mi chinai anche verso di lei.
“Grazie mille!”
“Ci puoi spiegare come mai tu hai lasciato il club di musica, per poi ritornarci oggi?”

Quella domanda mi colse alla sprovvista.
“Ehm … Ecco… E’ davvero una lunga storia! Diciamo che sono stato uno stupido, ecco tutto. E quindi ho lasciato il club perché avevo fatto arrabbiare un mio caro amico.” Mi girai verso Himchan che mi guardava serio.
“Ah … Ok ragazzi e ragazze… Park Chanyeol!”
 

***
 

Quella medaglia era piuttosto pesante.
Me la tolsi dal collo e la riposai nel borsone che aveva portato con se Baekhyun. Posai anche la sua.
Uscii dalla sala Canto e mi diressi alla festa.
Faceva caldo, e decisi di togliermi la giacca. La piegai e la tenni in mano.
Mentre uscivo nel cortile per andare in palestra, Himchan mi venne incontro.
Corsi verso di lui e lo abbracciai!
“Hime!” lo strinsi davvero forte a me.
Ma lui non sembrava ricambiare l’abbraccio.
“Ho vinto! Ho fatto come mi avevi detto! Sono davvero felice!”
“Ho notato…”
“Sarò il coordinatore il prossimo anno! So che c’è stata quella discussione tra di noi! Ma ora mi sono accorto di essere stato uno stupido e che non dovevo essere così assente per un amico come te!”
Volevo scusarmi.
“Già!”
Lo guardai in volto. Era triste.
“Hey … Cosa c’è che non va?” chiesi io.
“Chanyeol … Ti devo dire una cosa!”
“Cosa?” Aveva uno sguardo preoccupante.
Prima mi guardò e poi si mise le mani in tasca. Abbassò lo sguardo e poi lo rialzò.
Gli occhi pieni di lacrime. Cosa gli era successo?
“Domani parto!”
“Oh … Davvero? E dove vai?” dissi io con un sorriso.
“New York!”
“Oh … Piuttosto lontano!”
“Già”
“E quando torni?”

Stette un attimo in silenzio. Poi iniziò muovere un piede nervosamente.
“Ho ricevuto una borsa di studio. Andrò a studiare musica in una prestigiosa scuola… Non penso di tornare.”
A quell’affermazione mi si gelò il cuore. Che bisogno c’era?
“Come? … Non tornerai più?”
Per quale ragione non sarebbe più dovuto tornare in Corea?
“Ci trasferiamo tutti. Quindi non ci sarà più bisogno di veni…”
“MA SEI MATTO? E CHE PENSI DEI TUOI AMICI? DELLA TUA COMPAGNIA? DI ME?”

“Chanyeol… Tu ti sei fatto una compagnia. Stai con i tuoi amici. Hai un ragazzo fantastico… Io sono superfluo!”
“Non è vero” dissi spingendolo leggermente dal petto.
“Tu non sei superfluo! Non sei come Lay, Kai o Sehun. Non sei nemmeno come Baekhyun! Tu sei come me! Mi hai aiutato in un periodo buio. In un periodo in cui nessuno mi era vicino e tu eri il solo che mi consiglia. Non posso perderti proprio ora!”
“Chanyeol, stammi a sentire…”

“No! Stammi a sentire tu Himchan! …” lo spinsi ancora più forte, gridando quelle parole.
Un minuto di silenzio mi bloccò.
Le lacrime scendevano dalla rabbia.
Abbassai la testa.
Himchan mi prese le mani. La sua presa era forte, quasi da farmi male.
Poi mi tirò a se e mi abbracciò. Piansi insieme a lui. Tra le sue braccia, dove mi sentivo protetto.
Non poteva andarsene. Non doveva.

“Scusa Chanyeol! Scusa per tutto…” si staccò da me e se ne andò, verso quel cancello.
“Hey Hyung!” gridai dietro a quel ragazzo.
Lui non si voltò, ne si girò.
Svoltò l’angolo e sparì nella notte.
Io rimasi in mobile, in quel cortile che si faceva sempre più buio.
Le gambe erano deboli, e così, mi inginocchiai a terra. Piangevo. Ero arrabbiato.
“Chanyeol?” Quella voce… Baekhyun venne verso di me.
Vedendomi in lacrime iniziò a preoccuparsi.
“Che cosa c’è? Cosa è successo?”

“Himchan …” riuscì a dire solo quello.
Continuavo a singhiozzare. Perché lo fece? Perché?
Io avrei voluto stare con lui, ora che le cose si erano sistemate.
Ma probabilmente, non l’avrei più rivisto.













Note dell'autrice:

Ragazzi, davvero scusa... Questa fanfiction la sto pubblicando a rate!
Dovete sapere che ho passato una pesantissima settimana piena di verifiche e interrogazioni.

Spero mi perdoniate davvero!

Questo è il penultimo capitolo!
Spero di riuscir a controllare tutto l'ultimo per domani e pubblicarvelo.
Grazie mille per la comprenzione!

See Ya!!!!


Channie ^^

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Capitolo 16
*** Stai con Baekhyun quando ti senti sono... Ricorda queste parole. ***


Ecco… Le vacanze sono già iniziate.
Incredibile come già fosse passato un anno.

Andai a casa di Baekhyun e suonai al campanello.
Dopo qualche minuto scese.
Era ancora più bello rispetto agli altri giorni.
Jeans chiaro con una maglietta nera, solito profumo e solita acconciatura. Solito eyeliner!

“Andiamo… Gli altri sono al parchetto!” dissi, baciandolo al volo.
Ci avviammo in quell’oasi di verde.
Una distesa d’erba piena di fiori e cespugli, dove ogni tanto le coppiette andavano ad isolarsi.
“Yeoulla!!!” gridò LuHan.
“Lu… I Capelli!!! Come stai?” aveva davvero tinto i capelli di rosso.
“Bene Yeol! Oh … Si… Tu Baek?”
“Non male! Ci siete davvero tutti!!” disse Baek.

C’erano LuHan e Sehun seduti sul prato, con una tovaglia sotto per non sporcarsi i pantaloni.
In un’altra tovaglia c’erano Lay e Kai.
“Hey … Voi due… Cosa … State facendo?” Disse Baek indicando le mani dei due, saldamente intrecciate.
“La stessa cosa che state facendo tu e Chanyeol mi sembra.” Rispose pronto Kai.
“Allora… Cosa mi raccontate di bello?” chiesi curioso.
“Beh …” Iniziò LuHan.
“Io ho accompagnato LuHan a tingersi i capelli. Voleva farli più scuri, ma alla fine abbiamo optato per questo colore.” Disse Sehun.

“Voi?”
“Noi ci stiamo allenando duramente per la prossima sfida. Penso che riusciremo a battere Sehun… Non trovi anche tu Kai?” disse Yixing.
“HEY … LO HAI CHIAMATO KAI!” Disse esaltato Baekhyun.
“Non è vero…” Disse diventando rosso.
“Si che è vero, non mentire a me!”
“La sai una cosa Byun Baekhyun?”
“Cosa Zhang Yixing?” Iniziò già a ridere.
“Sei un Bastardo!”
Non riuscì a non scoppiare a ridere. Io ero piegato in due.
Baekhyun ci rimase un istante e poi rispose.
“Questa te la concedo!”
 

***
 

Io e LuHan ci allontanammo un istante da quei quattro matti, che già stavano progettando di fare dei gavettoni.
Dovevo mostrargli una cosa...
“Tu hai più sentito Hime?” Chiese LuHan.
Un nodo mi si formò nella gola.
“Ti ricordi l’ultimo giorno? Andai nella sala di musica. Trovai una lettera, sulla chitarra che utilizzai alla gara, e tre plettri.”
“Potrei sapere cosa c’era scritto? Se te la senti, ovviamente!”

Infilai la mano nella giacca leggera che avevo. Da dentro una tasca tirai fuori una busta.
“Tieni… Leggi tu stesso… Leggi ad alta voce per favore.”
“Sei sicuro?”
“Si … Baekhyun non sa il contenuto di questa lettera. Sa solo che lui ha lasciato un bigliettino con i tre plettri.”
“Allora … Nemmeno io voglio leggerla!” disse porgendomela nuovamente.
“No … Tu eri uno dei suoi migliori amici… La devi leggere.”

Abbassò la testa e poi aprì la busta.
 

Caro Chanyeol …
Scusami tanto per quello che è successo tra noi due.
Ricordo ancora la prima volta che ti ho sentito suonare questa chitarra.
E stata la cosa più bella che io abbia mai fatto.
Sapevo già che tu avresti vinto, alla gara. Hai un grande talento.
Solo che i miei sentimenti sono venuti fuori troppo facilmente.
Iniziai a provare qualcosa per te troppo tardi.
Ricordi quando preso le tue difese quella sera, in Italia?
Io e Jimi ci siamo chiariti dopo. Ed è per quello che lui ti ha lasciato perdere quando gli hai risposto.
Hai imparato a difenderti.
E lui apprezzò questo.
Ricordi quando non riuscivi nemmeno a dirmi che c’era qualcosa che non andava?
Beh … Avevo notato che in realtà c’era qualcosa di storto. L’avevo capito.
Ora sei cambiato. Sei cresciuto.
Ora sei il Park Chanyeol che volevi diventare.
Sono fiero di te!
Baekhyun ed io abbiamo parlato quando è venuto a registrare la base per la sua canzone dedicata a te.
Mi disse che era dispiaciuto e che se era necessario, avrebbe fatto di tutto per riappacificarci.
Ma io rifiutai.
Rifiutai per il semplice motivo che dovevo partire.
Se mi sarei riavvicinato a te, non sarei riuscito a partire.
Ora voglio solo che tu ti diverta! Voglio anche che il mio Lu si diverta!
A questo punto è meglio non dilungarmi. Ho fatto incidere tre plettri. Uno per te, uno per Baekhyun e uno per LuHan. Non faticherai a capire quali sono da assegnare.
 
Continua così Yeol.
Tuo Himchan!
Ps: Stai con Baekhyun quando ti senti solo! Ricorda queste parole.



 


LuHan aveva una lacrima agli occhi. Guardò meglio la busta e vide quel plettro.
Si mise a ridere.
“Quel bastardo …” C’erano incise due lettere … LS.
“Non posso crede che se ne sia andato!” la sua voce tremava.
“Hey … LuHan… Non piangere… Himchan non vorrebbe questo.” Dissi io, con un po’ di nostalgia.
“Si … Hai ragione.”
“Andiamo dagli altri!”
“Chanyeol… Grazie!”
Io abbassai la testa a mo’ di inchino.
“Hey … non iniziate a lanciare quei cosi senza di noi!!” LuHan iniziò a correre e a gridare.
“LuHan … Aspetta … Non correre così!!!” scoppiai a ridere, mentre correvo.

E’ questo che lui vorrebbe… Che noi sorridessimo.
Sempre!



 
NOTE DELL’AUTRICE:

Yaa… è FINITA !!!
Dopo tempi abbastanza lunghi tra un capitolo e l’altro (Chiedo ancora scusa)!!!
Non vedo l’ora di sapere che ne pensate!!
Grazie Mille per tutte le persone che sono arrivate fino a qui!!!
Siete davvero state gentilissime!!
Credo di scrivere una One-Shot che continui questa storia, in futuro!
Prima dovrò finire “Sono innamorato di uno stylist” e la One-shot sulla Sulay che è in fase di scrittura.
Quindi, Channie ce la farà a organizzarsi anche per questo!!!
Kiss Kiss… Spero seguirete anche le altre storie scritte dalla sottoscritta!!! :)
 
 
Channie ^^

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