The sunshine, nature, winter ... nothing is more beautiful.

di hugmeselina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The first day of school.. ***
Capitolo 2: *** "run away from your problems is not always the best thing .." ***
Capitolo 3: *** "Returning to home.." ***



Capitolo 1
*** The first day of school.. ***


-primo capitolo

-the frist day of school

 

“DRIIIIN”

“DRIIIIN”

-Sheilaaa metti fine a questo strazio!

Apro gli occhi e mi ritrovo tra le urla di Josh, il cellulare che suona e la mamma che mi tira le coperte da dosso.

Rispondo -Sheilaa che fine hai fatto? Muoviti tra dieci minuti passo a prenderti!- era Jus il mio migliore amico, ogni mattina passa a prendermi con il motorino e andiamo a scuola.

Erano due, tre anni che ripetiamo questa cosa..

E oggi ricominciava il mio incubo: LA SCUOLA.

Ma diciamoci la verità di chi non è l'incubo? A parte quel secchione di William per il resto la scuola è un carcere.

Sono al terzo anno del liceo superiore e intorno a me posso dire di avere una bella cerchia di amici.

Non mi lamento della mia vita anche se a volte è troppo monotona.

Diciamo che mi piacerebbe cambiare un pò vita.

Decisamente.

 

Mi vesto, prendo un toast con la nutella e scappo a scuola.

Entro in classe mi siedo al solito banco, tra le mura bianche, in fondo a tutta la classe, nascosta da tutti quei mostruosi prof. Che poi, molte volte cerco di mettermi nei panni di quei poveri bambini che hanno come mamma o papà una persona simile.

Allora mi reputo fortunatissima ad avere un fratello rompipalle di vent'anni (Josh), una mamma sempre di fretta, hostess mai a casa sempre in viaggio, e un papà che quando c'è non c'è.

C'è ma non c'è.

Rimane seduto sulla sua poltrona guardando ripetutamente ogni sera e ogni mattina lo stesso Tg.

Dico io: ma non si annoia?
Non si annoia di leggere sempre le stesse cose sullo stesso giornale?
Non si annoia di vedere sempre i stessi guai, in chissà quale parte del mondo?
L'unica volta che ho visto un Tg mi è salito: l'istinto omicida, la voglia di andare in uno di quei posti dove c'è la guerra e diventare Superman e proteggere quei poveri bimbi indifesi.

 

 

-Gorham! Sveglia! Allora signorina ha intenzione di rispondere alla mia domanda?-

Ecco quella voce starnazzante della mia prof. D'italiano..

Sono una ragazza che studia, ma non perchè ha voglia, ma solo perchè sa che lo deve fare.

-Si Signora Mattham. Sono sveglia, ma sinceramente non voglio risponderla. Preferirei rimandare il tutto a domani, grazie.

Finalmente suona la campanella.

Esco dal carcere e vado a posare i miei libri nell'armadietto, abbraccio Evy che mi viene in contro con un sorriso stampato in faccia, uno di quelli che devi ascoltare il motivo.

-Evy! Che cos'è quello strano sorrisino che hai stampato in faccia?- dissi – Ho una bellissima notizia! Tesoro andiamo a prenderci un gelato? Una bella passeggiata non ci farà male e ti racconto tutto..! -

 

Evy è la mia migliore amica quasi da una vita, conosco tutto di lei, e lei di me.

Ci vogliamo un bene dell'anima.

Evy è una bellissima ragazza una di quella che si innamora subito, e poi molla o viene mollata dai soliti stronzi.

E' il mio contrario.

Io sono una ragazza bianca, sì bianca perchè ho la pelle così bianca che si confonderebbe sicuramente con la neve, occhi verdi, capelli biondi scuro, magrissima, tanto che Jus mi definisce “Miss BBBM” , bionda,bianca, bellissima e magra.

Ma io non mi vedo bellissima, mi vedo una ragazza normale punto.

Non mi sono mai innamorata nè mai un ragazzo si è innamorato di me.

Sola.

Alone.

Il mio soprannome “alone”.

Oramai me ne sono fatta una ragione:)

 

 

-...e ci siamo baciati! Lui è bellissimo è fantastico io lo amo alla follia!

-Evy sono le parole che pronunci ogni volta che t'innamori di uno stronzo.

-Lui non è uno di quei ragazzi te lo posso assicurare!

-Si si, la solita cosa che ripeti sempre.

-E tu? Sheila nessuna conquista? Ma io dico una bella come te...boh!

-Io nulla Evy, si è fatto tardi torno a casa..a domani.

 

Torno a casa e mi rendo conto di aver dimenticato le chiavi...vabbe provo a bussare forse quell'idiota di mio fratello sentirà e mi aprirà.

Sento delle grida, e mi appollaio sotto la finestra per spiare.

Era mamma che diceva a papà cose come : “mi dispiace...mi dispiace davvero Bill, è finita..saremo più felici”,”parlerai tu con i ragazzi?” ,”si certo”

 

All'improvviso noto mio padre che esce con delle valige da casa, vedo mamma piangere e papà che va via con il primo taxi.

Allora mi faccio coraggio e entro in casa corro in camera e mi chiudo dentro.

Poi rifletto e scendo giù da mamma e le dico

-mamma è il momento della verità. Dov'è andato papà? Ho visto tutto.

Mamma convoca giù anche Josh e sembra che voleva farci uno dei soliti discorsetti e invece no.

Racconta che non sono più felici insieme allora è stato meglio così, per tutti.

 

Piango di raro.

Ma questa volta ho pianto.

Di brutto.

 

 

Sono solo le quattro di mattina, devo farlo.

Ho scritto tre lettere: a Evy, Josh, Jus e mamma.

E scappo.

Scappo via dal mondo.

Scappo via dalla mia vita.

Basta.

Addio mondo.

Corro via con una borsa con le poche cose utili.

Spengo il cellulare e corro, più forte del vento..il più lontano possibile.

E all'improvviso....

Mi sveglio su una panchina come se avessi dormito da un eternità e mi ritrovo un ragazzo, bellissimo che mi guarda e mi fa:

-tutto bene?

-si..ma-ma cosa è successo?

-ci siamo scontrati ma tu sei caduta e hai battuto la testa..ti porto in ospedale? A casa?

-No! Sto benissimo grazie per esserti preoccupato, ora puoi andare, grazie ancora..-No, no. Non stai bene. Ti terrò compagnia fin quando io non vedrò che stai bene!This is Sheila:)

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Capitolo 2
*** "run away from your problems is not always the best thing .." ***


-secondo capitolo

"run away from your problems is not always the best thing .."

 

 

Si fecero le sette, parlammo per due o tre ore, si chiamava Ethan ed era il figlio di un regista stra ricco di New York che non c'era mai, proprio mai.

I suoi bellissimi occhi erano lucidi quando parlava della sua famiglia e poi cercava in tutti i modi di cambiare discorso e mi chiedeva di tutto ma non davo molte risposte.

Passammo la mattinata su una panchina gelida sotto un bellissimo pino, maestoso avevo una certa passione per gli alberi, lui invece amava la natura: boschi immensi non gli spaventava affatto l'immensità, altro!

 

 

-ma allora, bellissima ragazza dagli occhi verdi, ti vuoi decidere a dirmi da dove vieni? Mi domandò Ethan

-Mi sto incominciando a fidare di te! Ed è un occasione che non capita tutti i giorni! Io non mi fido di nessuno...

Allora tu, ragazzo bellissimo dagli occhi limpidi sei pronto per conoscere la ragione per cui scappavo così velocemente?

-Aah sono elogiato da questo dono, la sua fiducia! Si si su parla!

-Beh...sono scappata.

Sono scappata via dalla mia vita.
Sono scappata via dalla mia scuola.

Sono scappata via dalla mia casa.

Sono scappata via da tutto e tutti.

Sono scappata dal mondo intero e da tutti i miei problemi!
Sono stanca dei tanti problemi che mi circondano-

mi guardò con uno sguardo strano, perplesso come se non capisse, come tutti, e poi disse:

-Il motivo di tutte queste tue parole qual'è? Il ragazzo ti ha lasciata?

-Hai sbagliato tipo di ragazza! Non scappo via di casa per un miserabile ragazzo che non mi merita! Sono altri i motivi! I miei...si insomma...si sono las...-

e m'interruppe.

-Si si capisco. Non dire altro. L'ho fatto anche io. Anche io non ho una mamma e posso dire di non avere nemmeno un papà ma solo stupide guardie del corpo e cameriere, quanto avrei voluto avere una vera famiglia al mio fianco.

Come regalo avrei voluto una famiglia.

Una famiglia vera.

Alcuni ragazzi chiedono un'I phone, un televisore, un motorino. Io chiedo una famiglia perché tutta quella stupida roba materiale non mi serve a nulla!

Sono scappato anche io.

Milioni e milioni di volte, ma ti posso dire che quando torni a casa tutto ritorna come prima.

Tutto.

La scuola, la casa, le persone attorno a te.

Quindi non serve proprio a nulla scappare..-

“oddio un ragazzo profondo! Uno dolce, sensibile non uno stronzo come tutti i ragazzi di Evy” pensai tra me e me..

-Forse hai ragione...ma ciò non toglie che io oggi non mi muovo da qui.

-E io resterò qui a farti compagnia.

 

 

-Mamma, mamma!
-Che c'è Josh...perchè non sei ancora a scuola?

-Mamma Sheila, si insomma..

-Sheila cosa? Non vuole andare a scuola? Sto salendo.

-No mamma..Sheila non c'è.

-Cosa?!

-Una lettera dice “per Josh e Mamma”..

-Leggi Josh, muoviti!

 

Carissimi..

no aspetta io non inizio mai le mie lettere con carissima o carissimo, dunque mamma, Josh quando leggerete questa lettera sarò già molto lontana da voi.

Ho deciso di andarmene per un semplice motivo:

non sopporto più la mia vita e tutti i mie problemi.

Sono stanca di cadere e rialzarmi.

Ho deciso di lasciarmi andare, non in quel senso, ma voglio vivere la mia vita a pieno modo; senza tutte le tue lamentele, i tuoi comandi, i tuoi “fai questo, fai quello..” “sei inutile, non sai fare nulla..” mamma, sono stanca di sentirmi dire “sei la peggior sorella al mondo”..basta Josh, basta mamma.

Il grande passo è stato fatto dopo aver sentito quel : “non eravamo più felici insieme..”

Mamma dici la verità, e solo una scusa quella della felicità!
Tu non ci sei mai mamma, e quando ci sei, non ci sei per me. Non mi hai mai ascoltata, e penso che mai lo farai.

Dà questo biglietto a papà..

Vi voglio bene.”

 

La mamma e Josh erano in lacrime, immagino.

Mamma chiama la polizia, ma ero scomparsa da nemmeno ventiquattro ore
e quindi non potevano cercarmi prima delle quarantotto ore.

Josh scese di corsa in giro per cercarmi ma nulla, non mi trovò.

Nel frattempo mamma diede la lettera a papà, sconvolto ed Evy e Jus lessero le loro rispettive lettere.

Si riunirono tutti a casa mia per cercarmi, ma nulla.

Passarono l'intera giornata a cercarmi ma non mi trovarono.

 

 

 

-ma non ti stai annoiando?

-no, assolutamente! Sto benissimo..

Restammo ore ed ore a parlare della nostra vita e di noi stessi.

Ethan non era uno di quegli stronzi.

Era diverso.

Era dolce, e non era viziato...anche se questo si potrebbe pensare di uno che è milionario..

E no.
Non mi stavo innamorando, o almeno penso.

 

 

-Ahahhahahahha, ma davvero hai fatto tutto questo? Ma dimmi New York è tanto brutta come me la descrivi? E sempre stata la città dei mie sogni e tu ora me li stai rovinando tutti!

-Ma certo! Cento mila volte meglio Vienna! Palazzi grigi, monumenti grigi, persone grige, tutto è grigio lì, New York è grigia..

-La stai descrivendo come la peggior città al mondo, ma io continuo a pensare che è la più affascinante.

-Ti prometto che un giorno se saremo ancora amici ti porto a New York!

-*lo spero più di quanto tu possa immaginare* magari Ethan!

-Allora, bellissima ragazza dagl...

-Dagli occhi verdi si si ho capito hahahahahhahaah.

-hahahahahahhahah.

E scoppiamo tutti e due in un immensa risata, una delle più belle!

 

-Dai adesso sono le 20,00 che dici...posso accompagnarti a mangiare qualcosa?

-Si, magari...sto morendo di fame.

-Pizza?!
-Speravo tanto che tu pronunciassi quella parolina hahahahahah.

-hahahahhahaha, andiamo su!

 

Passiamo la serata in un Pub della zona, che poi sinceramente non sapevo nemmeno dove mi trovavo, comunque stavo bene e questo mi bastava.

 

-Adesso ti riporto a casa su!

-Solo se mi prometti che ci rivedremo, come amici intendo..

-Ma certo! Dammi il tuo numero ci sentiremo di sicuro!

-Va bene..

 

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Capitolo 3
*** "Returning to home.." ***


Returning to home..”

 

 

Erano le 22.00 ed Ethan mi stava accompagnando a casa..

Immaginavo già la scena.

Tutti riuniti intorn...a no, non tutti.

Solo mamma e Josh, papà no.

Arrivo a casa in una di quelle atmosfere strane, sarei stata punita da mamma (schiaffo assicurato), Josh mi avrebbe ripetuto:

“che cazzo hai fatto?

Ma che ti pensi che tutto il mondo gira intorno a te?

Sei la peggior sorella al mondo”

Sicuramente....era proprio di quel tipo di cose lì che ero stanca, mi avrebbe preso in giro e torturata per tutta la vita perchè ero con un ragazzo.

Lo avrebbe raccontato a tutti, perfino a quella pettegola della vicina che i cavoli suoi mai..

 

 

-Sei pronta?

-A cosa Ethan? Ho affrontato mille cose da sola..devo affrontare anche questa.

-Mi dispiace, ma io non posso fare più di questo..vorrei ma non posso.

-Hai fatto già troppo.

-Se potessi lo rifarei mille volte, è stato divertente.

-Ma io non ho pensato, oh! Che stupida! Tu sei stato tutto questo tempo fuori casa! E ora? Nessuno ti dirà nulla? Sicuro?

-E chi? Ahhahahahhaha....le mie cameriere che mi sgridano? I maggiordomi che mi fanno partacce e le guardie del corpo che mi danno delle sberle? Ahahahahhahahah!!

-Hai ragione scusami...comunque sono arrivata grazie, grazie di tutto.

-T'ho detto l'avrei rifatto mille volte!

 

 

Entrai in casa e trovai:
Josh che amoreggiava con quella stupida, viziata di Amy, e mamma che mi venne incontro piangendo.

Proprio come pensavo, nessuna traccia di papà.

Arrivai a pensare addirittura che non ci voleva più bene.

Che non ce ne aveva mai voluto.
Oppure che mamma lo costringeva a non rientrare in casa.

 

-Ma dove cavolo stavi?

Ma sei proprio tutta scema, come si vede che sei mia sorella ahhahahahhaha!
 

Sorrido, lascio passare la solita battutina divertente di Josh, ignoro completamente la presenza di Amy, assecondo l'abbraccio di mamma.

-Tesoro ma dove sei stata? Ci hai fatto preoccupare..Hai fame? Sete?

-Ho solo bisogno della mia camera e della mia musica.

-Ma Sheila..

-Niente ma, mamma preferisco restare sola.

 

Salgo nella mia camera e mi butto a capofitto sul mio letto.

Prendo le cuffiette da dentro alle mie tasche e le collego al mio I pod.

Musica.
L'unica in grado di capirmi.

Certe volte mi chiedo: ma senza la musica che mondo sarebbe?
Adolescenti anoressiche, bulimiche, autolesioniste.

Molto spesso loro si riparano nella musica.

Come un guscio che rende più forti.

Proprio come le tartarughe davanti a un pericolo o un ostacolo si nascondono nella propria corazza, si la stessa identica cosa.

 

 

Nessuno ascolta un adolescente.

Tutti pensano che siano felici solo perchè sono giovani.

Ma la verità è che combattono una guerra ogni giorno.”

-Jim Morrison

 

 

-toc, toc.

-Non ci sono per nessuno.

-Nemmeno per me?

 

Apre la porta e si infila in camera.

Era il mio bellissimo papà.

E in quel momento avevo veramente bisogno di un suo “abbraccio da orso”.

 

-Papà!

-Piccola mia!

-Dove sei stata? Ma sicuramente non ne vuoi parlare, che stupido!

-Ecco papà...mi hai capito al volo.

-Dimmi solo il perchè di tutto questo..

-Non hai letto il biglietto?

-Quale biglietto?

-Quello che ti ho fatto recapitare da mamma, quello che le ho detto di dart...

Aspetta qui papà.

-Va bene..

 

Scendo giù di corsa, con le lacrime ancora fresche derivate dall'emozione del ritorno di papà... noto ancora Josh ed Amy, ma come si fa a non notarli?

 

-Senza scrupoli e senza vergogna, così sei nato? Magari vattene da un'altra parte.

-Viva l'invidiaa!

-Ma quale invidia? Scusami Amy.. ma io invidiosa di una bimba viziata accanto, ma io preferirei zitella a vita più che restare con una come quella lì..

-Calma invidiosaaa!

-Ma va a quel paese Josh e rimanici. Non tornare più!

 

solite discussioni tra me e Josh nulla di più.

 

-Ehi cosa sono quelle brutte parole in casa mia?

-Più di preoccuparti delle parole,vedi un po cosa fa tuo figlio in casa.....ma dico io hai vent'anni ma quando te ne vai?

-Invidiosaa , invidiosaa!

-Mamma o gli e lo fai chiudere tu il becco oppure ci penso io ma in un altro modo!

-Josh, finiscila, e tu hai bisogno di qualcosa? Noi dobbiamo ancora finire di parlare..

-Mamma il biglietto lo hai dato a papà?

-Emmh.. tra le tue ricerche non ne ho avuto il tempo...

-Mamma dammelo ora!

-Va bene...

 

-Papà!

-Bimba..

-Ecco, leggilo..

 

Papà,

come ho detto già nella lettera a mamma io non inizio mai i miei biglietti con caro, carissimo.. ma semplicemente con un nome.

In questo momento immagino di essere già molto lontana da casa, ho deciso di doverlo fare per il mio bene.

Sì, perchè troppi problemi fanno male.

Troppi, veramente troppi.

Il colpo di grazia siete stati tu e mamma...vorrei poter capire i motivi per cui vi siete allontanati, e non le solite bugie “siamo più felici così..”

Papà ho bisogno di te.

Delle tue parole come “Io e te bimba, io e te papà”

 

-E' bellissima questa lettera piccola mia.. ma sai a volte è meglio così, per tutti.

 

 

-Driin, Diin.

-Pronto?

-Signora Gorham, sono Emy e qui c'è anche Jus vorremmo notizie di Sheila..

-E' tornata! Aspettate ora ve la passo..

-Sheilaaaaa!

-Mamma che cavolo strilli?

-A telefono è per te.

Speravo fosse Ethan ma invece erano i miei migliori amici.

 

-Shei?

-No mi dispiace, io mi chiamo Sheila2 la sorella clonata di Shei..

-Sheiiiiiiiiiiiii!

-Sono contentissima di sentirvi!

-E noi di sentire te! Jus sclera come un matto!

-Adesso sono con mio padre ci vediamo domani , ciao ragazzi!

-Ciao Shei.

 

-Adesso devo andare piccola.

-No papà..

-Sì tesoro ricorda, io e te bimba..

-Io e te papà.

 

E se ne andò lasciandomi da sola in quella stanzetta così fredda e buia che a volte vorrei cambiare camera.

Mura azzurre e soffitto bianco.

Amavo l'azzurro.

M'ispirava, è un bellissimo colore.

 

-Driin, Driin!

-Ecco che ricomincia il solito strazio..Josh! Josh! Il tuo cellulare sta suonando! Idiota vuoi rispondere?!

-Calmati!! Ora rispondo..

-Va bene.

 

Mi vesto, mi metto un filo d'eyeliner , preparo la borsa per la scuola, scendo giù trovo la colazione pronta ma non tocco nulla, solo il solito toast con la nutella.

Esco fuori e aspetto che venga Jus a prendermi.

Solo che stamani ho fatto davvero presto.

Accendo il mio cellulare e trovo un messaggio..

“Buongiorno bellissima ragazza dagli occhi verdi”

Era....era Ethan!

Lo rispondo subito:

“Buongiorno bellissimo ragazzo dagli occhi limpidi”

 

Ecco il clacson, Jas è arrivato, salgo in macchina lo saluto con un abbraccio bellissimo e andiamo.

 

Arrivo fuori scuola trovo Evy che mi assale con uno dei suoi bellissimi abbracci:

-Dopo mi racconti tutto eh!

-Certo Evy, ora in classe!

 

Arrivo in classe solita noia, mure bianche, la voce starnazzante della prof. D'italiano, armadietti rumorosi ogni ora, corridoi affollati.

Aveva ragione Ethan:

“scappi e poi quando ritorni a casa è di nuovo tutto come prima..”

 

La mia mattinata è stata piena di messaggini con Ethan.

Mi aveva detto che ci potevamo rivedere all'uscita da scuola, e solo all'idea ero eccitatissima.

 

Arrivò la campanella, posai i libri nell'armadietto e corsi da lui, che mi abbracciò da subito.

-Hey!

-Ethan!
-Che bello stessa scuola noh?

-Si, beh la scuola no, ma la parola stessa sì.

-Hahahahahhahah

-ahhahahahahha

 

Ma all'improvviso il mio cuore smise di battere.

Ethan era fidanzato e con la ragazza più “bella e viziata di tutta la scuola”

Arriva tutto d'un tratto con un aria da smorfiosetta e lo bacia.

 

-Ah! Dimenticavo, Christine lei è Sheila, Sheila lei è Christine.

-Ciao Sheila,già ci siamo viste noi, io sono la ragazza di Ethan.

-Ehm, si ora tolgo il disturbo ciao.

-Non preoccuparti Sheila nessun disturbo!

-No! No! Lasciala andare per i fatti suoi!

 

This is Ethan:)

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