Ascolta il mio cuore

di saitou catcher
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Madre ***
Capitolo 2: *** Tutta la mia vita ho soltanto finto ***
Capitolo 3: *** Ogni giorno muoio un po' di più ***
Capitolo 4: *** Odi et Amo ***
Capitolo 5: *** E tramutano il tuo sogno in vergogna ***
Capitolo 6: *** E a chi perde non resta niente ***
Capitolo 7: *** Tutto questo sarà solo passato ***
Capitolo 8: *** Adesso sto cadendo a pezzi ***
Capitolo 9: *** Ma allora, perché fa così male? ***
Capitolo 10: *** Un cuore sotto un sasso ***
Capitolo 11: *** Non c'é nulla che possiamo fare ***
Capitolo 12: *** C'é in me il dolore di un amore che fa male ***
Capitolo 13: *** Che attende vicino... che attende qui ***
Capitolo 14: *** Da oggi il destino appartiene a me ***



Capitolo 1
*** Madre ***


Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre un perdono.”

Honoré de Balzac

 

Madre.

Ci sono tanti significati racchiusi in questa parola.

Non sempre intuibili.

Madre è conforto.

Madre è vita.

Madre è il perdono.

Io sopratutto questo sono stata.

Ho perdonato. Ho perdonato tutto, ho perdonato sempre, ho perdonato perchè amavo. Ho perdonato la follia, la morte, l'orrore. Ho perdonato perchè non ho mai visto il mostro. Ho perdonato perchè nel mostro vedevo mio figlio.

Vuota.

Per me, senza di lui, l'Opera è vuota.

Come un corpo senza più l'anima dentro.

Vuota.

A volte, sento ancora la sua presenza. La sento nel vento che fa vibrare le ragnatele. La sento in ogni nota, in ogni voce, in ogni volto. La sento e mi volto, convinta che lo troverò lì. Ma non è così.

 

Io l'amavo.

Amavo Erik.

Non amavo il Fantasma dell'Opera, il Signore delle Botole, il Figlio del Diavolo, e nemmeno l'Angelo della Musica. Amavo il bambino che avevo salvato, il bambino che aveva bisogno di me, il primo figlio della mia vita, che non ho partorito, che non ho allattato, ma che ho portato in grembo, giorno per giorno, dentro l'Opera, amavo il ragazzo che cresceva e passava giorni interi chino sugli spartiti, amavo l'uomo che cresceva e sognava una vita felice, una vita come tutti, una vita normale.

Questo ho amato.

E me l'hanno portato via.

Me l'ha portato via il Destino, con i suoi scherzi beffardi. Me l'ha portato via Christine, con la sua bellezza e la sua voce. Me l'hanno portato via, ma so che quando chiuderò gli occhi, vedrò sempre il bambino spaurito che ho conosciuto e pregherò un giorno di vederlo tornare. E gli perdonerò. Ancora una volta, gli perdonerò sempre.

Non puoi perdonare chi ti ha ferito.

Ma una madre perdona sempre suo figlio.

Allora!

Partiamo con il primo capitolo di questa sgangherata raccolta, incentrato, come su richiesta di Sylphis, sul rapporto Erik/Madame Giry. A me è sempre piaciuto pensare che, malgrado i pochi anni di differenza, e i mille difetti del Fantasma, lei si sentisse una madre nei suoi confronti e infatti la shot è incentrata su questo.
Sylphis, poichè questo parto mentale è a te dedicato, spero che apprezzerai.
Recensite numerosi!
Catcher

 

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Capitolo 2
*** Tutta la mia vita ho soltanto finto ***


"L'amore perdona tutto, tranne una cosa, quella di non essere amato. "

Henri Lacordaire

I love her,

but everyday I'm

learning

All my life

I've only been

pretending!

 

Angelo della Musica.

Come no.

Una maledetta beffa, questo è stata la tua vita.

E adesso ridi, Erik, continua a fingere che non te ne importi niente. Sei forte, tu, no? Hai superato cose peggiori. Supererai anche questa.

Balle!

Un bugiardo, Erik, ecco cosa sei, un maledetto bugiardo.

Spacca gli specchi.

Tanto la tua anima è già in briciole.

Continua a gridare.

Il tuo cuore ormai è muto.

Continua ad amarla fino a farti esplodere il petto.

Amala fino alla morte.

Amala fino a strapparti il cuore.

Tanto a lei non importa.

Uccidi pure.

Goditi i rantoli e le vene pulsanti.

Bevi il loro terrore e lecca il loro sangue.

Le farai solo disgusto.

Continua, Erik, continua! Rovescia il mondo, brucia all'inferno! A chi vuoi che importi?

A lei, no di certo.

E allora perchè continuare a fingere?

Continua ad amarla, e lasciati morire.

Ciao a tutti, belli e brutti!
Ed eccoci al secondo capitolo, scritto per emily silente! Spero apprezzerai, cara.
Mi rendo conto che il testo è un po' forte, rispetto a "On My Own", che è una canzone abbastanza malinconica, e spero di non aver combinato pastrocchi. Il prossimo capitolo sarà nuovamente incentrato su Erik, mentre il quattro, non ancora scritto su Raoul. Spero la fic vi piaccia!
Mi raccomando, sotto con recensioni e richieste!
Catcher

 

 

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Capitolo 3
*** Ogni giorno muoio un po' di più ***


"Morire per mancanza d'amore è orribile. L'asfissia dell'anima!"
Victor Hugo

Ooh, each morning I get up I die a little
Can anybody find me somebody to love
Can barely stand on my feet
(Take a look at yourself) Take a look in the mirror and cry (and cry)
Lord what you're doing to me (yeah yeah)
I have spent all my years in believing you
But I just can't get no relief, Lord!
Somebody (somebody) ooh somebody (somebody)
Can anybody find me somebody to love ?

 

Qualcuno che mi ami.

Non chiedo poi tanto.

Dio, che cosa ti ho fatto?

Per questo mio volto, mi tratti così?

Eppure sei stato tu a darmelo.

Dio, ti prego, non lasciarmi qui.

Se esisti, fa che qualcuno mi trovi.

Se esisti, fa che qualcuno mi senta.

E' così tanto, chiederti di trovarmi qualcuno da amare?

E aribuongiorno!
Scusate l'aggiornamento spastico, ma mi è venuta l'ispirazione tutta d'un colpo e vado di fretta.

Sì, forse due capitoli di fila su Erik sono un po' una ripetizione, però cercate di capire le richieste sono queste...un abbraccio immenso alla mia Linsday BlackRose!Questo capitolo è tutto per, cara.
Il quart lo pubblicherò massimo sabato, e sarà una piccola sorpresa, perchè me ne uscirò con una cosa su cui nessuno ha mai scritto... non in questo fandom, almeno. E già mi frego le mani!
Baci e al prossimo capitolo. Ogni recensione e/o richiesta è ben accetta.
Catcher

 

 

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Capitolo 4
*** Odi et Amo ***


 


 

 

 

 

 

 

Odi et amo. Quare id faciam, fortare requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior.”
Gaio Valerio Catullo

Have you forgotten all I know
And all we had?
You saw me mourning my love for you
And touched my hand
I knew you loved me then

Ho lasciato quel sotteraneo col cuore a pezzi.

Ci sono tornato con l'anima vuota.

Non so neanche perchè l'ho fatto. Non m'importa più nulla dell'Opera. Un monumento a un passato caduto. Un monumento alla mia vita passata, che a malapena considero mia. Eppure, non me ne sono andato a mani vuote.

Me ne sono andato con te.

Stringo la scimmietta tra le mani, l'accarezzo, con le mani, con lo sguardo, quasi m'illudo di sentirci il tuo odore. Ma è tardi per le illusioni. E' tardi per tutto.

Ti ho odiato, Erik.

TI ho amato.

E non so quale delle due cose mi abbia fatto soffrire di più.

E' stato un amore strano il nostro, un amore che non è vissuto, un amore che non è nato, un amore che amore non era, nascosto sotto una spessa coltre di odio. Un amore che non abbiamo rivelato nemmeno a noi stessi, che abbiamo custodito nel recesso più oscuro della nostra anima, dove nemmeno noi avevamo il coraggio di andare a guardare.


 

E per nascondercelo, abbiamo mentito.

A noi stessi e agli altri.

Bugie, bugie, bugie. Mi hanno ossessionato per tutta la vita. E adesso esco da questo teatro, stringendo fra le mani l'unico frammento di verità che abbia trovato nella mia esistenza, unico brandello rimasto di quel sentimento che abbiamo distrutto, l'ennesimo anello di una lunga catena di rimpianti che mi trascino dietro ormai da anni. E sono stanco.

Stanco.

Mentivamo con ogni parola, ogni gesto, ogni sguardo. Le stoccate furiose che ci siamo scambiati in quel cimitero erano solo una copertura delle carezze a cui anelavamo. Le nostre parole d'odio ci bruciavano sulle labbra come i baci che avremmo voluto scambiarci. Mi sentivo il tuo sguardo addosso, ogni momento. Sentivo la tua voce soffiarmi nell'orecchio a ogni passo. Pregavo che smettesse e allo stesso tempo volevo non finisse mai.


 

Ho lasciato quel sotteraneo col cuore a pezzi.

Ho giurato a me stesso che non ci sarei mai tornato.

E' stato lì che per un momento, un momento solo, abbiamo smesso di mentire. Ci siamo guardati negli occhi, e abbiamo capito. Ma capire non bastava. Dovevamo avere il coraggio di prolungare il momento, di smettere di recitare per sempre, per quanto male potesse fare. Ma quel coraggio, noi non l'avevamo.

Non l'abbiamo mai avuto.

Ho chiesto a Christine di lasciarti l'anello.

Lei non ha capito perchè. Ma l'ha fatto.

Tu non saprai mai che te l'ho lasciato io.

Se me lo chiedessi adesso, non ti mentirei. Non più.

Ma sono vecchio, Erik. Troppo vecchio.

E non mi rimane più nulla.

Nulla se non una scimmietta e un cuore che si strappa a ogni respiro.

Sanguino dentro, Erik.

Aspetto solo di morire.

Forse nell'aldilà ci ritroveremo.

E non avremo più bisogno di mentire.

Bonum diem, optime discipulae, puellae pulcherrimae!
Sì, pubblicare alle dieci di sera mi dà alla testa.
Allora...chi vuole iniziare col lancio degli ortaggi?
Lo so che questo capitolo è OOC in una maniera estrema, ma del resto vi avevo avvertito. Il fatto è che il pairing Erik/Raoul mi frulla in testa da un po', e non avevo mai trovato modo di scriverci qualcosa, quindi ho colto la palla al balzo. Del resto, ha un suo perchè, no?
Prima o poi scriverò una What If tutta su di loro, ma per il momento chiunque shippasse questa coppia, oltre a questa pazza sclerata, dovrà accontentarsi di questo scempio.
Inter nos rivideamus!
Catcher


 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** E tramutano il tuo sogno in vergogna ***


L'egoismo non consiste nel vivere come ci pare ma nell'esigere che gli altri vivano come pare a noi.”

Oscar Wilde

But the tigers come at night

with their voices soft as thunder

as they tear your hope apart

as they turn your dreams to shame


 

Egoista.

Bambina viziata.

Quante volte mi sono sentita ripetere queste parole.

Forse erano anche vere.

Ma non lo so più.

Non m'importa più.

Forse alzavo la voce e pestavo i piedi per farmi notare.

E volevo farmi notare per farmi amare.

Non ho raggiunto il mio obiettivo.

Volevo che il mondo appartenesse a Carlotta Giudicelli. Volevo che s'inchinassero davanti a me. Volevo che impazzissero per il mio talento.

E l'hanno fatto, per un po'.

Ma nessuno mi ha amata.

Nessuno mi amerà più.

Forse solo Piangi.

Ma Piangi è morto.

E' morto come un cane. E' morto per colpa di una stupida ragazzina, di cui un pazzo si era infatuato, e quando l'ho visto danzare grottescamente con quella corda attorno al collo, quando ho visto il suo pallore osceno, e i suoi occhi in fuori, congelati in uno sguardo di terrore, ho pianto. Le prime vere lacrime della mia vita, non le lacrime di una ragazzina, ma le lacrime di una donna. Ho pianto, e piango ancora. Solo che dall'esterno non si vede.


 

Vorrei vederlo morire.

Vorrei umiliarlo come ha umiliato me.

Vorrei che soffrisse, come ho sofferto io.

Vorrei strappargli gli occhi e mangiargli il cuore, e buttargli addosso tutto il mio dolore.

Non mi ha lasciato nemmeno questo.

Sì, forse cantavo senz'anima.

Ma Piangi non doveva morire per questo.

Vorrei poter andare avanti. Vivere come ho sempre fatto, e pretendere che gli altri vivano come piace a me. Vorrei poter essere ancora la bambola viziata che credeva bastasse pestare i piedi per ottenere tutto il mondo.

Non mi rimane più nemmeno questo.

La bambola si è rotta.

Allora, buongiorno a tutti, amici e vicini!
Sì, probabilmente penserete che non ho un cavolo da fare nella vita, vista la rapidità con cui aggiorno,ma credetemi, è un caso eccezionale. E del resto, massimo alle cinque, tocca uscire e andare per pizzerie a cercare bidoni. Quant'è dura la mia vita...
A parte questo, come su richiesta di _aris_ il capitolo era incentrato su Carlotta. Diciamo che il tema era un po' l'egoismo e un po' il rimpianto, spero di aver reso bene entrambi gli aspetti della questione. Forse Carlotta è venuta un po' OOC, ma non saprei, dovete giudicare voi.
E credo di aver detto tutto.
Ci si vede!
Catcher


 

 

 

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Capitolo 6
*** E a chi perde non resta niente ***


L'amore che poté morire non era amore.”

Berthold Auerbach

The winner takes it all
The loser has to fall
It's simple and it's plain
Why should I complain?

 

Chi vince prende tutto.

A chi perde non resta niente.

Semplice, no?

Il problema è che sono stato il perdente troppo spesso.

E per lungo tempo non me ne sono reso conto.

Ho scommesso con quello che amo, e ho perso.

Niente di più semplice.

O forse non ho perso nulla, perchè non ho mai avuto nulla.

A conti fatti, che importa?

Semplice, semplice. La mia vita è stata fin troppo semplice. Forse è per questo che ho pagato. Ma era giusto? Lui non ha scelto la sua miseria, ma io non ho scelto la mia fortuna.

E per una scelta non nostra abbiamo pagato entrambi.

Lui, con la sua solitudine.

Io, con i miei sogni andati in pezzi.

Ed entrambi abbiamo pagato per una scelta fatta da lei. Comunque vada, è lei che vince. E a noi, che perdiamo, non resta niente.

Niente di più semplice.

Mi sto odiando persino io, per il modo assillante con cui aggiorno.

Giuro, non è un tentativo di stalker.
Il fatto è che Saitou mi ha chiesto anche lei una fic, e mica potevo dirle di no, vero?
Tutto sommato, anche sì...
Ma ormai mi ci sono spremuta le meningi ed ecco il risultato. Probabilmente, mia sorella è l'unica persona in questo fandom che ha Raoul come personaggio preferito.
Credo che non aggiornerò fino a domenica, ma recensioni e richieste sono sempre ben accette.
Au revoir!
Catcher

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Tutto questo sarà solo passato ***


“Non il piacere, non la gloria, non il potere: la libertà, unicamente la libertà.”

Fernando Pessoa

One day I'll fly away
Leave all this to yesterday
Why live life from dream to dream?
And dread the day when the dreaming ends?

La libertà.

E' tutto quello che voglio.

Non voglio la gloria.

Carlotta si sbaglia.

Non voglio essere una stella del canto.

Anche Erik si sbaglia.

Forse non voglio nemmeno la pace, come sostiene Raoul.

Libera, voglio solo essere libera.

Da tutto.

Da tutti.

Voglio poter cammninare nei corridoi, senza udire il passo di una misteriosa presenza che mi segue ogni momento. Voglio poter cantare, senza temere che una voce misteriosa mi risponda. Voglio vivere senza il timore costante di essere ritrascinata nel suo abisso, e di volerci restare.

Voglio alzarmi verso il cielo, e volare, volare via, lontano da qui.

Lontano da un Angelo che in realtà è un diavolo.

Che di notte canta al mio orecchio, e di giorno mi sussurra parole di follia. Che mi guarda con adorazione e poi mi minaccia. Che mi accarezza, e poi mi stritola. Lontana, lontana da questa altalena di follia e di passione, che non mi da tregua, e gira , gira, gira,e mi trascina giù, in un profondo buco nero.


 

Lontana dall'oscurità, lontana dalla luce, che mi brucia le ali.


 

Un giorno volerò via.

Un giorno volerò via, e tutto questo sarà solo passato.

Un giorno volerò via.

Un giorno, volerò via...

Eh, bien, eccomi di nuovo qua!
Speravate di esservi liberati di me, eh?
No, scherzo, e colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che mi recensiscono e/o mi seguono. Grazie di cuore, ragazze. Il vostro sostegno è eccezionale.
Due paroline sul capitolo: è dedicato a Christine, come avrete avuto modo di vedere, e probabilmente lo sarà anche il prossimo, visto che finora non si è visto nulla dal suo punto di vista. Se avete desideri e/o consigli per altri capitoli, non esitate a comunicarmeli.
Catcher

 


 


 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Adesso sto cadendo a pezzi ***


L'inferno è la sofferenza di non poter più amare.”
Fëdor Dostoevskij

Once upon a time I was falling in love
But now I'm only falling apart
There's nothing I can do
A total eclipse of the heart
Once upon a time there was light in my life
But now there's only love in the dark
Nothing I can say
A total eclipse of the heart


Non so più che fare.

Da molto tempo, ormai.

In teoria, dovrebbe essere facile. Scegliere tra il bene e il male. Tra l'ombra e la luce. Tra quello che è giusto e quello che è sbagliato. Ma io so, ormai ho imparato, che luce e ombra, giusto e sbagliato, sono concetti inesistenti, almeno per me.

 

Un tempo, per me la vita era bella.

Un tempo, per me,la vita era semplice.

Era bellezza, e musica, e canto. Era mio padre sempre accanto a me, nelle vesti dell'Angelo della Musica. Era un sogno che mi si apriva davanti, palpitante di vita, di gioia e di colore ogni volta che chiudevo gli occhi.

Un tempo, sapevo cos'era giusto e sbagliato.

 

Adesso non c'è più niente di tutto questo.

Una volta, nella mia vita, c'era l'amore.

Adesso c'è solo oscurità.

Una volta, cantavo con gioia, e la musica mi accarezzava, mi accellerava il battito del cuore, mi vibrava nel sangue, mi faceva sentire viva, ed era tutto quello di cui avevo bisogno.

Ora, non mi rimane più nemmeno questo. Perchè ogni volta che canto, sento come un'ombra oscura addensarsi su di me, e attendo rassegnata che lui arrivi,e mi trascini con se, per non lasciarmi più andare. Malgrado tutte le promesse di libertà che mi fanno, sento che se sarà così.

 

Io lo rivoglio.

Rivoglio il mio Angelo della Musica.

Rivoglio mio padre.

Rivoglio la luce.

Prego Dio che mi ridia tutto quello che ho perso.

Rivoglio la mia vita.

E so che non la riavrò mai più.

Ormai il mio cuore si è oscurato.

E nessuno potrà rischiararlo, mai più.

Vi giuro, non è che io non abbia un cavolo da fare nella vita per aggiornare così in fretta, in effetti è anche un periodo piuttosto complicato, però almeno oggi era una giornata tranquillaXD.
Come vi avevo preannunciato, anche questo capitolo era incentrato sulla figura di Christine, e non mi convince più di tanto, ma dovrete essere voi a giudicare o meglio, dovrà farlo emily silente, per cui questo capitolo è stato scritto. Ora mi hai fatto venire la curiosità di vedere "Dance of The Vampire", cara.
Beh, credo di non avere altro da dire, se non che molto probabilmente il prossimo capitolo sarà su Meg. Alla prossima!
Catcher


 


 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Ma allora, perché fa così male? ***


Le prostitute sono più vicine a Dio delle donne oneste: hanno perduto la superbia e non hanno più l'orgoglio.”

Anatole France

Easy money

lying on a bed

Just as well they'll never see

the hate that's in your head

Don't they know

they're making love to one

already dead?

 

Aspetto che si addormenti. Lo sento russare.

Poi piango.

Alla fine, piango sempre.

Piango senza neanche sapere bene perchè. In fondo, è per lui, che lo faccio, no? E per lui darei la mia vita, la mia anima, la mia voce, se solo me la chiedesse. Dare il mio corpo a sconosciuti, in fondo, è ben poca cosa.

Ma, allora perchè fa così male?

Alla fine, mi sento sempre sporca. E per quante lacrime versi, per quanto ogni notte scavi un solco nel mio cuore che non si rimarginerà mai più, sento che dentro di me non sarò mai più pulita. Alla fine, mi rimarrà sempre adosso il loro odore e il tocco delle loro mani. Non lo laverò più via.

Eppure, ancora spero.

Spero che un giorno mi guarderà e si accorgerà che lo amo tanto, da tanto tempo. Che per lui ho dato molto più di quanto non abbia fatto Christine.E allora mi tenderà la mano, e mi tirerà fuori dall'abisso, e io sarò salva, e non ci sarà più bisogno di questo, non ci sarà più bisogno di vendersi, non ci saranno più rimpianti, ma solo noi e la musica. E io sento,so, che sarà così.

Ma gli anni passano, i giorni si consumano e la mia innocenza sfiorisce. E io ancora aspetto.

E per la prima volta, mi chiedo se ne valga la pena.

Buongiorno a tutti, amici e vicini!
Sì, sono di nuovo io, con il mio aggiornamento eccessivamente veloce. Se a questo punto, a qualcuno fosse venuta la voglia di tirarmi qualcosa in testa, non lo biasimerei:).
Comunque sia, questo è il capitolo su Meg, scritto su richiesta di rosa_bianca. Il tema trattato, trito e  ritrito, è quello del suo amore per Erik in LND, anche se mi sono soffermata su un aspetto che mi aveva molto colpita, ovvero il fatto che Meg, alla fine, abbia confidato al Fantasma di essersi prostituita per procurargli i soldi necessari a mandare avanti Phantasma. Per quanto non apprezzi Mef in LND, ho dovuto scrivere su di lei, perchè il personaggio in POTO, è abbastanza indefinito.
Non so per quanto tempo questa raccolta andrà avanti, di sicuro ci saranno almeno altri due capitoli( ringraziate Saitou che me li ha chiesti),  se qualcuno avess suggerimenti per ampliarla, certo non sarà sgradito. Se a qualcuno dovesse interessare, nella mia mente sta già prendendo forma un'e,brione di trama per la long Erik/Raoul, ma per quella dovrete ancora pazientare.
A presto,
Catcher

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Un cuore sotto un sasso ***


Il giorno in cui una donna che vi passa davanti sprigiona luce camminando, siete perduto, amate.”

Victor Hugo

 

Love, love changes everything: hands and faces, earth and sky.
Love, love changes everything: how you live and how you die.
Love can make the summer fly, or a night seem like a lifetime.
Yes, love, love changes everything, now I tremble at your name.
Nothing in the world will ever be the same.

 

L'amore...

L'amore cambia tutto.

Ti fa vedere le cose in modo diverso.

Ti fa vedere qualcosa che prima non c'era.

Ti fa battere forte il cuore quando la vedi.

Ti fa tremare e sudare le mani quando lei ti sfiora, anche solo per sbaglio.

Ti fa spiare ogni suo movimento con la coda dell'occhio. Rimarresti ore a fissare quel singolo riccio scuro, che spicca sinuoso contro il bianco della sua pelle. Non guardi più il cielo, perchè i suoi occhi ti bastano. Tutto ti sembra insipido, adesso che sogni di assaggiare il sapore delle sue labbra.

Mormori il suo nome come una cosa preziosa.

La sua voce è soave.

Quando chiama il tuo nome, è un canto d'uccello.

Quando ti sorride, è come se il cielo si aprisse e ti gettasse una manciata di raggi.

Quando si muove, sembra non toccare terra. Sembra la pioggia di primavera, che sfiora tutto leggera, senza appesantire, lasciandosi dietro solo il suo profumo.

Il suo profumo...

Che tu berresti a piene mani se ti fosse possibile.

Hai lasciato che il tuo cuore fluisse senza freni sulla carta, tracciando i tuoi sogni in forme d'inchiostro. Non hai il coraggio di dargliela personalmente, e quindi l'hai lasciata dove sai che lei va sempre di sera, quando gli uccellini cantano e il sole si spegne nelle gloria del tramonto. Quando si siederà, sposterà quel sasso, quel semplice sasso bianco, e ci troverà sotto qualcosa che non si aspetta. Qualcosa che non immagina.

Ci troverà il tuo cuore.

Mi odio, mi odio, mi odio.
Giuro, io non vorrei assillarvi così, ma dovete capirlo, è più forte di me... e comunque è colpa di emily silente, che continua a farmi richieste, e io devo pur accontentarla, no?
Ovviamente, per me non è affatto un problema.
Solo per farvi capire quando sto sclerando questo periodo: oggi all'ultima ora, mentre la classe faceva esercizi sulle interrogative dirette e indirette, io mi scrivevo la trama della Erik/Raoul... sul quaderno di latino. Mi conviene sperare che la prof non lo apra per vedere se ho preso i paradigmiXD.
Per quanto riguarda la long, si preannuncia una cosa lunga... ma lunga davvero. Comunque, dovrete avere pazienza, ho abbastanza chiaro il quadro generale, ma devo dargli qualche ritoccata. La raccolta, invece, non verrà aggiornata fino a lunedì, perchè questo finesettimana sto fuori. Mancano altri tre capitoli, e se non ci saranno altre richieste sarà finita.
E per il momento è tutto. Un abbraccio immenso al mio club dei recensori! Siete davvero straordinarie, ragazze.
Sayonara!
Catcher

 

 

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Capitolo 11
*** Non c'é nulla che possiamo fare ***


Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più.”

Massimo Gramellini

Knowing me,

knowing you,

there's nothing

we can do

Knowing me,

knowing you,

we just have to

face it

this time we're

trough


 

Mi dispiace, Raoul.

Non posso fare nient'altro.

Lo so che mi ami. E per lungo tempo, ho creduto di amarti anch'io. Mi dispiace, Raoul, mi dispiace tanto, perché so che sono stata io a renderti quello che sono, e se potessi fare qualcosa per non farti soffrire le conseguenze della mia scelta, credimi, lo farei.

Ma sono solo parole vuote, lo sappiamo entrambi, Raoul.

Ora devo andare.

Devo andare, e lasciarmi dietro rimpianti e un cuore spezzato, come l'ultima volta, e credimi, ti prego, credimi, sei stato la persona migliore che abbia mai incontrato. Vorrei tanto poter ricambiare il tuo amore, Raoul, perchè so che lo meriteresti, forse persino più di lui, ma non posso. Conoscendomi, e conoscendo te, dovevamo capirlo, che sarebbe finita in questo modo.

Adesso devo andare, Raoul.

Ti prego, perdonami.

Allora!
Eh, sì, sono tornata, e ho intenzione di riprendere col mio aggiornamento eccessivo, in modo da poter finire questa raccolta e dedicarmi alla mia amata Raoul/Erik, di cui ho finito di scrivere la trama all'ora di latino.
Vi annuncio che mancano tre capitoli alla fine di questo folle sclero: uno scritto per emily silente, un'altro scritto per Saitou (che, come avrete avuto modo di vedere, é fissata con Raoul e con gli ABBA) e un'altro scritto per me, per chiudere in bellezza questa piccola ed esaltante follia.
Ci si rivede al prossimo capitolo! Che, conoscendomi, potrebbe arrivare anche oggiXD
Catcher
Se qualcuno sa trovarmi una citazione sul divorzio migliore di quella che ho pescato, per favore me lo dica

 

 


 

 


 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** C'é in me il dolore di un amore che fa male ***


Essere posseduti dal diavolo é l'eccezione. Essere posseduti da una donna é la regola.”

Victor Hugo


 

Bella,

la parola bella

é nata insieme a lei

col suo corpo e con

i piedi nudi

Lei è un volo

che afferrerei e stringerei

ma sale sull'inferno

a stringere me

Ho visto sotto

la sua gonna da gitana

con quale cuore prego

ancora a Notre-Dame?

C'è qualcuno che

le scaglierà la prima pietra

sia cancellato dalla faccia

della terra

Volesse il diavolo

la vita passerei

con le mie dita tra i capelli

di Esmeralda...

Bella.

Non conosco altra parola per descriverla.

Bella.

Questa parola é stata creata per lei.

E' stata creta per la sua pelle, liscia e bianca come l'alabastro. E' stata creata per il suo corpo, snello e flessuoso come un giunco, che si muove seguendo il ritmo della musica, come fosse lei stessa una nota. E' stata creata per le sue labbra, piene e perfette, simili a due fragole, che bacerei ancora e ancora e ancora, fino a morire, con un sospiro di piacere. E' stata creata per il suo viso, il suo viso perfetto, su cui gli angeli hanno lasciata la loro impronta. E' stata creata per la sua voce, la sua voce, che suona cristallina al mio orecchio, delicata come la rugiada e impetuosa come il temporale.

Bella.

E lo ripeterò, ancora e ancora, e lo ripeterò sempre, perchè non c'è altra parola che conosco che descriva la perfezione, e lei é la perfezione. E il giorno che qualcuno oserà farle del male, scalfire la sua pelle d'alabastro o far piangere quegli occhi, allora lo distruggerò, lo farò a pezzi, e lo farò ridendo, godendomi ogni secondo della sua agonia, perché nessuno può permettersi di farle del male, a lei, che é la perfezione, a lei che é una dea imprigionata in un simulacro mortale.

Bella, bella, bella.

Lo ripeterò fino alla morte, e se il diavolo lo volesse, trascorrerei tutta la mia vita, con questa parola sulle labbra e la sua immagine nel cuore.


 

Bella

é il demonio che

si é incarnato in lei

per strapparmi gli occhi

via da Dio

Lei che ha messo

la passione e il desiderio

in me

la carne sa che il paradiso

é lei

C'é in me il dolore

di un amore che fa male

e non m'importa

se divento un criminale

Lei che passa come

la bellezza più profana

lei porta il peso

di una croce, croce umana

Oh, Notre-Dame,

per una volta io vorrei

per la sua porta come in chiesa

entrare in lei...


 

Pazzo.

Ecco che cosa sono. Devo essere pazzo.

Altrimenti mi toglierei questa sciocca ossessione dalla mente.

Lo so, che é impossibile. Lei é una ballerina. Io sono un visconte. Lei é una mia amica d'infanzia. Ma questo non deve contare più niente per me.

Devo togliermi questo pensiero dalla mente.

Se solo potessi.

Ma non ci riesco. Chiudo gli occhi e la sua forma si disegna sullo sfondo chiuso delle mie palpebre, tracciando spirali voluttuose, che lasciano scie di fuoco nella mia anima. Chiudo gli occhi, e continuo a vederla, e il fuoco che mi scorre nelle vene mi spaventa, ma non posso fermarlo, non posso fermare l'incendio che ho nel cuore e che si propaga, si propoaga e divora, tutto, anima, cervello e corpo.

Pazzo, sto diventando pazzo.

E la cosa peggiore é che non me ne importa.


 

Bella,

lei mi porta via

con gli occhi e la magia

e non so se sia vergine o no,

lo sia

C'é sotto Venere,

la gonna sua lo sa

mi fa scoprire il mondo

e non l'aldilà

Amore, adesso non vietarmi

di tradire

di fare il passo a pochi passi

dall'altare

Chi é l'uomo vivo

che potrebbe rinunciare

sotto il castigo poi

di tramutarsi in sale?

Oh, Fiordaliso,

vedi?

Non c'é fede in me

vedrò sul corpo di Esmeralda

se ce n'é...


 

Stupito.

Sono sinceramente stupito.

O forse la parola giusta dovrebbe essere ammaliato.

Amo Carlotta, é ovvio. Ma Christine...

Mi fa provare emozioni sconosciute.

Intravedo le sue gambe snelle sotto la gonna che gira, e il cuore mi batte più forte.

Tento di non pensarci.

Inutile.

Quale uomo perderbbe un'opportunità simile?

L'opportunità di far scorrere le dita tra quei meravigliosi capelli castani, di sentire sotto le dita la consistenza di quella pelle appena intravista tra pizzi e merletti, l'occasione di suggere il nettare dalle sue labbra, che sembrano create per essere baciate da un dio?

Oh, Carlotta, perdonami, pensavo ti sarei sempre stato fedele.

Ma non sarà così.

Perdonami, Carlotta.

Sono qui. Iniziate pure col lancio degli ortaggi, tanto non posso difendermi. A mia discolpa, posso dire che l'estrema OOCità(?) di questo capitolo non é mia responsabilità, bensì di emily silente, a cui non pare vero di aver qualcuno che le scrive fanfiction su richiesta, e quindi continua a chiedermi cose assurde. Gli ortaggi tirateli a lei.
Ovviamente scherzoXD.
Sarò sincera, il risultato non mi piace, ma come sempre spetta a voi l'ultima parola, e vi annuncio che se ci riesco, pubblicherò gli ultimi due capitoli oggi stesso, quindi vedete un po' che dovete fare.
E ci si vede alla prossima!
Catcher


 

 

 


 

 


 


 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** Che attende vicino... che attende qui ***


Ora a malapena si osa dire che due esseri si sono amati perché si sono guardati. Eppure é così che si ama, unicamente così. Il resto non é che il resto, e viene dopo.”

Victor Hugo

In my life

there is someone

who touches

my life

Waiting near

Waiting here


 

Cosa c'era in quello sguardo?

C'era tutto, e non c'era nulla.

Raoul non avrebbe mai saputo spiegare cosa provò in quel momento.

Sentiva a malapena le parole leziose che i due direttori gli riversavano nell'orecchio. Riusciva a osservare solo lei. La giovane, accortasi di quell'occhiata, sollevò per un attimo lo sguardo e immediatamente lo riabbassò, tingendosi di un rosso intenso. Si chinò, fingendo di starsi sistemando una ballerina, e ricambiando in tralice l'occhiata del Visconte, a cui pareva di vedere un cigno che planava dolcemente sulle acque di uno stagno.

Quando le ballerine iniziarono ad andar via, il giovane ritrovò il coraggio. S'insinuò tra le file di giovani donne, che ciarlavno allegramente, e le sfiorò un braccio. Lei si voltò, trasalì, e tentò di infilarsi dietro una delle sue compagne, ma Raoul la trattenne, stringendole il braccio con delicatezza. “No, vi prego, non andate via. Non volevo spaventarvi... o sembrare inopportuno. Solo...” s'interruppe imbarazzato, sentendo il sangue salirgli alle guance.

La giovane sembrava aver recuperato un po' della sua presenza di spirito. “Non conosco nemmeno il vostro nome, monsieur” disse.

Raoul divenne ancora più rosso. “Il mio nome é Raoul de Chagny”disse con un filo di voce.

Lei sorrise.

“E il mio é Meg”.

 

Sono riuscita a spiazzarvi, eh?

Allora, spiegamoci, l'idea non è mia, ma di quella malata di mia sorella Saitou, che rompe le scatole come una iena con le fanfiction su Raoul, e me ne ha chiesta una con lui e Meg come coppia, e in effetti avrebbero potuto funzionare, sopratutto in LND. Lui cornuto, lei disperata, si consolavano a vicenda in barba a Erik e Christine...
Anyway, i riferimenti allo zio Victor stanno notevolmente aumentandoXD.
Questo é il penultimo capitolo. Il prossimo, quello conclusivo, sarà su Erik, come é giusto che sia.
Ci rivediamo! Cercate di stare al passo con le recensioni!
Catcher

 

 


 

 


 


 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** Da oggi il destino appartiene a me ***


La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere.”

Oriana Fallaci


 

Let it go, let it go,

Can't hold it back anymore

Let it go, let it go,

Turn away and slam the door

I don't care what they're going

to say

Let the storm rage on

The cold never bothered me anyway


 

Il vento soffia forte, e mi stringo nel mantello, tentando di ripararmi dalle raffiche di gelo che s'insinuano in ogni spiraglio. Ma quello che fa più male, quello che non posso frenare, è la vergogna, è il rimpianto, è il disgusto di me stesso.

Mostro. Assassino. Pazzo.

Sì, sono stato tutto questo. Non lo nego. Non cerco giustificazioni. Ma sono stanco. Sono stanco di essere l'unico colpevole. Sono stanco di nascondermi, di giocare al topo, là, in quegli squallidi sotteranei, dove per anni ho confinato il mio talento e il mio genio, senza mai permettermi uno sfogo.


 

Nasconditi. Muoviti nell'ombra. Nessuno deve vedere. Nessuno deve sapere.


 

Beh, adesso basta.

Adesso lascerò che il mio talento sia libero. Smetterò di nascondermi, smetterò di cercare giustificazioni per quello che sono, smetterò con la vergogna. Se sono un mostro, non lo sono più di tanti altri.


 

D'ora in poi, sarò me stesso.

Ormai, non ho più paure. Voglio vedere cosa posso fare, quanto in alto posso volare, e nessuno mi fermerà più. Guardatemi dal basso, adesso. Ormai sono libero.


 

Il passato non torna.

Il passato non conta più.

E' una storia che ormai è stata raccontata, e non ha più niente da dire.

Ora è tempo di scrivere un nuovo capitolo.

Sono libero, e nessuno potrà più riportarmi giù.


E così, é finita.
Quando ho scritto "And Still I Dream She'll Come to Me", l'ispirazione mi mancava da un po' di tempo. Così ho deciso di approffitare di quel piccolo lampo, e lanciarmi in una sfida che suonava folle persino a me. E credo di averla superata. Amo molto questo lavoro, per quanto in alcune sue parti non mi soddisfi pienamente, ma lo amo perchè é stato il risevglio della mia vita creativa, qualcosa in cui ho veramente messo il cuore, e ho necessità di ringraziare, una per una, tutte le persone che hanno seguito questa piccola follia, e mi hanno incoraggiata, con le loro richieste, a portarla avanti. Ragazze, grazie mille. Il vostro sostegno é prezioso, e i vostri commenti ai miei piccoli rutti mentali un vero toccasana, in certi momenti difficili di questo periodo.Senza di voi, non so come avrei fatto. Quindi, grazie a:
-Sylphis, che è una scrittrice matura e raffinata, da cui credo di poter imparare molto, e che in certi momenti é stata una preziosa fonte d'ispirazione;
-_aris_, che avevo già conosciuto tramite mia sorella, e i cui commenti mi sono stati di grande aiuto per sapere come definire la trama della mia long;
-emily silente, che é diventata una cara amica, e si é rivelata fondamentale per questa raccolta, perché la maggior parte delle idee sono sue e a me non sarebbero mai venute in mente;
-Linsday BlackRose, carissima amica anche fuori da EFP, che pur non avendo recensito tutti i capitoli, é sempre presente quando ho bisogno di lei.
And last, but not least...
-Saitou. Perché é lei. Perché é rompiscatole, permalosa e completamente folle, e io le voglio un mondo di bene per questo Perché senza di lei, io non sarei io. Perché crede in me più di chiunque altro. Perché mi vuole bene anche quando la picchio e la tratto male. E perchè, essendo più romantica di me, non mi tirerà qualcosa in testa per questo sbrocco diabetico.
Ah, comunicazione di servizio: entro questa settimana, inizierò la mia long Erik/Raoul, che s'intitolerà "Taking Over Me". Se qualcuna di voi vuole seguire, ovviamente é la benvenuta. Tenetevi forte, perché sarà molto lunga, molto intensa e molto complicata.
Un enorme grazie a tutte voi, e alla prossima.
Catcher


 

 

 

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