All'arrembaggio

di ilcantastorie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La ciurma ***
Capitolo 2: *** Konoha: Incontri ***
Capitolo 3: *** Konoha: Love Love Operation! ***
Capitolo 4: *** Sometime in the 1990s ***



Capitolo 1
*** La ciurma ***


Capitano---> Jacopo, personaggio inventato, è il capitano

Mozzo---> Dario, personaggio inventato, è il mozzo

Spadaccina--->Setsuna, personaggio di Negima, è una spadaccina della scuola Shumei. http://homepage.mac.com/sp831/lovehina/setsunacard.jpg (le ali di solito non le ha...)

Cecchino---> Arthur, protagonista di Ghosts & Goblins è un cavaliere che appare nell'omonimo videogioco.http://games.everlanditalia.it/Ultimate%20Ghostn%20Goblins/ultimate%20ghostsn%20goblins.jpg

Cuoco---> Chef Tony (spero lo conosciate) http://images1.wikia.nocookie.net/nonciclopedia/images/7/7d/ChefTony_small.jpg

Navigatore--->Olivia Milla Armstrong, sorella del maggiore Armstrong(Fullmetal Alchemist, spero conosciate anche lei) http://img63.imageshack.us/img63/5540/fma17coverye9.jpg

Dottore--->Alvaro, il bue romano di Ox Tales (o Fantazoo, o Alvaruccio) http://files.splinder.com/4e8000f71b9334a0faa17f16b295dcf6.jpeg

Archeologo--->Dandy J, un personaggio di un picchiaduro, Waku-Waku 7http://img98.imageshack.us/img98/2717/86358591bo9.jpg

Carpentiere--->Zangief, personaggio di Street Fighter http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/6/60/Zangief-alpha.jpg

Musicista--->Cammy, personaggio di Street Fighter http://www.wallpapergate.com/data/media/2296/Cammy_002.jpg

Nave--->Sea's Sun, una nave


Una nave solcava placidamente i mari in quella pallida e nebbiosa mattinata estiva.
Una nave a vele spiegate che sul suo albero maestro aveva issato un inconfondibile bandiera pirata con un Jolly Roger disegnato sopra.
Da qualunque angolazione lo si potesse guardare, sembrava davvero un cinghiale con una fascia sulla fronte.
BUMMMM!
“TU CHI SEI?!”
“Sono io, razza di idiota, che non mi riconosci?”
“No, non ti riconosco! Sei solo un'ombra indistinta!”
“Per forza, c'è la nebbia, idiota! Sono io, Arthur!”
“IH! UN DEMONE SI E' IMPOSSESSATO DELLA TUA VOCE, ARTHUR! MA NON TI PREOCCUPARE, TE LA RIDARO’! FINAL ATOMIC BUSTER!”
“Fermati, brutto idiot...”
BUUUUUUUUUUUUUUMMMMMMMMMM!
“M-ma...si è sfasciata l'armatura...e sei rimasto in mutande...allora sei davvero Arthur!”
“E' MEZZ'ORA CHE TE LO STO DICENDO, IDIOTA-Zangief!”
“Però, hai visto? Il demone che si spacciava per te si è dissolto!”
“Solo perché se ne è andata la nebbia, DEFICIENTE!”
“Ah...”
“VE FOSSINO AMMAZZARE LALLE!”
Una porta si spalancò sul ponte dove stavano Zangief, un wrestler, altro 2 metri, grosso, barbuto e che indossava solo un paio di imbarazzanti slip rossi, e Arthur, un uomo barbuto alto la metà di Zangief, prima in armatura e in delle mutande a pois, ne uscì un bue dalle fattezze umanoidi, con tanto di braghe rosse per coprire le nudità.
“MA LA VOGLIAMO SMETTERE? SO' LE 7 DI MATTINA E IO VOGLIO DORMI'!”
“DILLO A QUESTO IDIOTA!” Urlò Arthur dando un pugno a Zangief
“Ma c'era un demone e io...io...”
“ERA LA NEBBIA, IDIOTA!”
La porta si spalancò di nuovo sul ponte e ne uscì un ragazzo dai capelli corti e con una fascia in fronte.
“VOGLIAMO SMETTERLA? C'E' GENTE CHE STA CERCANDO DI DORMIRE!”
“Diglielo a 'sti due, capità!” disse Alvaro, il bue, indicando Arthur e Zangief
“Dillo a questo qui, capitano” disse Arthur indicando Zangief
“Dillo al demone, capitano!” disse Zangief indicando la nebbia che ormai si diradava in lontananza, dissipata dal calore del sole.
“CAPITANO JACOPO!”
La porta che collegava le cabine e il ponte si spalancò per l'ennesima volta.
“QUELLA DONNA OSCENA VI STA FACENDO QUALCOSA?”
Aveva parlato una ragazza vestita con una divisa scolastica e con una katana sfoderata, pronta a colpire: Setsuna.
“Mmm...no...nessuno mi sta facendo niente...”
“CHI SAREBBE LA DONNA OSCENA?!” disse un'altra ragazza uscendo dalle cabine e dando un calcio a Setsuna.
“Ma che succede qui?” disse un ragazzo col pizzetto e con gli occhiali, strofinandosi gli occhi, evidentemente assonnato.
“Ho appena esorcizzato un demone che aveva preso le sembianze di Arthur...”
“Davvero?” disse Dario, il ragazzo con gli occhiali, con gli occhi che sbrillucciavano...
“Si” disse Zangief “ed era piuttosto deboluccio, visto che l'ho sconfitto solo con una mossa...”
“Ti ripeto che era la nebbia, idiota” disse Arthur dando di nuovo un pugno a Zangief.
“Sei tu la donna oscena, Cammy!” disse Setsuna alla ragazza che gli aveva dato un calcio “guarda come vai in giro...”
“A me non dispiace...”disse Dandy – J, l'archeologo del gruppo, un omaccione grosso e barbuto almeno quanto Zangief, entrando “ ma preferisco le donne più mature, tu sei troppo giovane...”
“SMETTETELAAAAAAAAAAAAA!!!!”
Fu come un ciclone. Lei mise tutti a tacere, lei, la navigatrice del gruppo, Olivia Milla Armstrong.
“IO HO BISOGNO DI DORMIIIIIIIIREEEEEEEEE! ZITTI!” e richiuse la porta, sparendo.
“Parli del diavolo, spuntano le corna...” disse Dandy, sospirando
E dalla cambusa si sentì urlare:
“INUTILE CUOCO! ADESSO SONO SVEGLIA, VAMMI A PREPARARE LA COLAZIONE!”
“Ma, io...io...stavo dormendooooooOO!”
“Stavi dormendo in cucina?”
“Si, e guarda questo tavolo....” e il cuoco tirò fuori un tavolo di adamantio “È COME BURRO PER MIRACLE BLADE 3 SERIE PERFETTA!”
“E non fare pubblicità occulta, idiota di uno chef!”disse Arthur dando un pugno allo chef Tony, entrando nella cambusa con il resto della ciurma
“E comunque io non sono una donna oscena...”continuava a borbottare Cammy
“E quindi io gli ho detto: “Ridai subito ad Arthur la sua voce se non vuoi fare una brutta fine!” disse Zangief
“E lui?” disse Dario con gli occhi sbrillucicanti
“Lui: “Non te la riderò mai!” e allora gli ho fatto un Final Atomic Buster e lui è tornato Arthur...”
“OOOOOOH...” disse Dario, con ormai due stelle a posto degli occhi
Jacopo e Setsuna avevano goccioloni che gli colavano lungo la nuca.
“Ma forse Zan...”
“ERA NEBBIA! QUANTE VOLTE VE LO DEVO DIRE!”
“Signor Arthur, dovrebbe essere grato al signor Zangief per avergli restituito la sua voce! Avrebbe voluto fare la stessa fine di Ariel, vero?”
“No, veramente...e tu, Zangief, avresti cantato la canzone di Ursula...”disse Arthur
Un paio di occhi di bue apparvero dal nulla, puntati sul Wrestler che aveva un microfono in mano:
“Io la gioia darò
A chi vorrà!
C'è chi vuole dimagrire
O chi soffre per amore
E con me
Guarirà!
Oh io la gioia darò
A chi vorrà!
La pozione tutti vogliono da me
Ursula aiuto
Io dico
Son qua!
Ma non sempre va così se qualcuno
Si è scordato di pagarmi
L'ho punito
L'ho punito
Questo siii!
Ma di solito però
Sono una santa in verità
Perché io la gioia vi dò! “

Arthur: ”Ma se divento umano non potrò più stare con la mia ciurma...ehi, aspetta...IO NON HO MAI RISCHIATO DI PERDERE LA VOCE!(e sopratutto io sono già umano!)”

“BUUUU! Che guastafeste che sei!” gli disse tutta (la) ciurma in coro

“Ma io...ma io...”disse Arthur, cercando di giustificarsi
“Poche storie! la colazione è pronta... e il cinghiale, continuo a ripetervi, non si mangia di mattina!” Disse lo Chef Tony.

Jacopo, Dandy – J e Zangief: “Uff...”

“RRRRRRoooooombi di tuono e cieli di fuoco, per i Biocombat!”si era messa a cantare Cammy, con una chitarra in mano, con la paura che Zangief le rubasse il ruolo “tra due navi avversarie scoppia una battaglia per chi...CHE DIAVOLO E' QUELLO!?”
Cammy indicò fuori dalla finestra, dove una astronave stava andando addosso alla nave.

BOOM!
Metà della Sea's Sun andò in fumo e apparve il gorilla/robot capo dei buoni in Biocombat, vestito alla marinaretta, con arco e frecce:
“Dovete aiutarci! I predaco- i Ngama ci stanno sconfiggendo! Ci serve la vostra pozione magica e Bush vuole ucciderci tuttttttttiiiiiiiI!”
Il robot guardò in giro e disse con la voce di Dario:
“E' un nuovo modo di mangiare latte e cereali?”
“Eh?”
Jacopo alzò la testa, che era immersa dentro la tazza e i cereali, e si guardò attorno: nessun Biocombat.... solo la solita caciara, Zangief e Arthur che litigavano, Dandy – J che veniva picchiato a turno dalla figlia, dal gatto e da Olivia, Setsuna e Cammy che cercavano di ignorarsi ma che litigavano, Alvaro che rubava biscotti extra allo Chef Tony e Dario che fissava Jacopo.
“Mi ripeto: è un nuovo modo per mangiare i cereali?”
Jacopo si guardò stranito... un altro stupido sogno...
“EHI, MI STAI A SENTIRE?” urlò Dario
Jacopo si girò in direzione di quest'ultimo e lo guardò stranito: “Hai detto qualcosa?”
“AAAAAAAAAAAAAAAARGGGGGGGGH! Ma mi vuoi ascoltare mentre parlo?”
Jacopo sbatté le mani sul tavolo: “Se tu non parli, mi pare alquanto improbabile!”
“E' la seconda volta che parlo!”
“Allora il Signooooooor Dario potrebbe avere la cura di parlare più forte la prossima volta!”
“O forse il signooooor Jacopo potrebbe avere la cura di stare ad ascoltarmi, ogni tanto!”
“Basta!”
“No, basta lo dico io! Sciarra, chitarra, musica, battaglia, scendi dalle scale faccia di maiale!”
“Ah, come osi!”
E i due se ne andarono.
A quel punto il resto della ciurma all'unisono, non potè che dire una cosa:
“Sono Pazzi Quei Due...”

Era mattina inoltrata, il sole aveva raggiunto quasi l'apice, quando Alvaro, dall'albero maestro urlò:
“Teraaaaaaaaaaaaaaaa in vistaaaaaaaaaaaaaaa!”
Jacopo e tutta la ciurma si precipitarono a prua, per ammirare la nuova terra.
“Non avrei mai pensato di vederla!” disse Arthur con le lacrime agli occhi
“Già!” Confermò Cammy, anche lei con le lacrime agli occhi
“Davvero!” disse Zangief “con la navigatrice che ci troviamo, è già un miracolo che non siamo affondanti...urgh, sento una presenza molto minacciosa alle mie spalle....ARGGGGGH!”
Jacopo, Dario, Setsuna, Arthur, Chef Tony, Dandy-J e Cammy si fecero il segno della croce:
“Ci mancherai molto, Zangief, sei stato un buon compagno!”
E fu così che Zangief venne gonfiato come una zampogna dal navigatore Armstrong.
Sdeng sband bum (scene vietate ai minori di 300 anni)
“Qui oggi ricordiamo il carpentiere Zangief, un uomo dalla folta barba e dal grande cuore...ci mancherai!” disse Jacopo guardando il mare e lasciando al vento un fazzoletto.
“GUARDATE CHE SONO ANCORA VIVO!”
“Ah, meglio così...” e tutti ritornarono alle loro attività quotidiane.

“Ordunque siamo giunti a Konoha” disse Jacopo alla sua ciurma, scesa dalla nave “Ciurma! Chi vi ha imprigionato in questo baratro?”
“SASUKE!”
“E adesso, che siete nel suo paese natale, qual è la prima cosa che farete?”
Tutti: “DISTRUGGERLO!”
Setsuna: “Fare a pezzi Sasuke...”
Chef Tony: “Cucinarlo...”
Olivia: “Picchiare a sangue Sasuke...”
Alvaro: “Avvelenarlo...”
Dandy-J: “Frustare Sasuke...”
Zangief: “Finalatomizzare Sasuke”
Cammy: “ Frantumarlo...”
Dario: “Passare sopra la faccia di Sasuke lo spazzolone a setole dure in faccia per varie volte!”

Tutti gli altri (si sentono male al solo pensarci) : “Sei disumano!”

Dario: “Ma se lo merita...”

“Giusto!” continuò Jacopo “ e ricordiamo perché vogliamo uccidere Sasuke, inizia tu, Setsuna”
La spadaccina sospirò:
“Quella che vi sto raccontando è una storia vera ma vi prego di non spaventarvi né di compatirmi, perché tutti abbiamo avuto un'esperienza del genere con... quell'essere.
E' stato un giorno, mentre andavo a scuola... e non si parlava di altro. Le mie compagne... Sasuke su, Sasuke giù, Sasuke a destra, Sasuke a sinistra... NON VEDEVO ALTRO! NON SI PARLAVA D'ALTRO! Accendevo il pc... e qualcuno aveva messo una sua immagine yaoi come sfondo! Poi... MIA MADRE AVEVA PRESO IL SUO POSTER! E mio padre per questo ha divorziato... e la mia famiglia... e le mie compagne di classe, baciavano i suoi poster! Da quel momento ho deciso che la mia spada sarebbe stata messa al servizio dell'omicidio di Sasuke... e grazie al capitano Jacopo”gli lanciò un'occhiata “questo è possibile, sarà possibile!”

“Prima di venire qui” disse Arthur “ero un cavaliere al servizio di sua maestà, la principessa... fino a quando il nostro regno venne colpito da un maleficio e tutti gli abitanti, tranne lei ed io, diventarono orrendi zombie... e io a farmi chilometri e chilometri, sconfiggendo gli zombie, gli avvoltoi che mi venivano addosso, fantasmi e mostri di vario genere...e non sapete neanche lontanamente quanto sia difficile, farlo! E poi manco a dirlo “l'hai fatto una volta, hai salvato la principessa, e vissero per sempre felice e contenti...”NO! A tutti tranne che ad Arthur! Arrivo lì e mi dice che gli devo trovare una non so bene quale oggetto per accedere al boss finale e salvare il villaggio... io allora mi rifaccio il quadro “Vabbè” penso “non è colpa sua”. Ma quando arrivo a salvarla, dopo essermi finito il gioco 2 o 3 volte...sai cosa mi dice? Sapete cosa mi dice? “No, Arthur, tu nn sei abb billo! Qll barba... e qd perdi l'arrmt, rimani in mutande! Nn sei per nnt fygo! Nn voglio essere salvata da uno sciocco, bruto, brutto e per niente fyko come te! Voglio essere salvata dal mio mito...Sas'ke-ku-SPUG...” così, dopo averla uccisa, decisi che nessuno doveva più cadere sotto l'influsso malefico di quel fighetto! Quindi, il mio solo obbiettivo è uccidere Sasuke!

“Si, a me non è andata molto meglio, Cap. Jac., Arthur e Setsuna” disse lo Chef Tony prendendo la parola “Le mie pubblicità erano tra le più stimate e trasmesse nell'ambito regionale e paranazionale... ma... arrivò lui! Lui e sue pubblicità delle lenti a contatto dello Sharingan! Invase ogni rete, non si vedeva altro... poi fosse stato solo uno! Ci sono millemila tipi di Sharingan diversi, contando anche quelli ipnotici...Tsukuyomi, Amaterasu, Susanoo, lo Sharingan ipnotico di Kakashi, quello di Itachi, Lo Sharingan ipnotico eterno di Madara, quello di Sasuke... poi hanno fatto anche quello a due pallini con lo slogan “Per rivivere la leggenda...”, ma baaaaaasta! Mi ha mandato in bancarotta, i miei coltelli non vendevano più! Mia moglie mi lasciò e si prese tutto! E tutto per colpa di Sasuke! Da quel momento ho deciso che lo avrei ucciso! Ad ogni costo!”

“Non dimenticherò mai come accadde” cominciò il Navigatore Armstrong “ Era un giorno di pioggia... anzi no di neve... anzi no c'era il sole che splendeva ridente...”

“MA NON AVEVI DETTO NON MI DIMENTICHERÒ MAI COME ACCADDE?”

“ZITTI VOI, STO RICORDANDO QUALCOSA DI TRISTE, UN PO' DI RISPETTO!... dicevo... era un giorno di grandine... quando mia sorella venne da me...


INIZIO FLASHBACK DEL NAVIGATORE ARMSTRONG
(immaginatevi la sorella come Armstrong con una parrucca bionda): “SORELLONA!” disse “Guarda com'è Fyco questo pg!”
“O mio dio!” rispose la navigatrice “Sorellina, ma come parli! Non lo sai che stai dicendo? Non eri tu quella che parlava tutta forbita e che considerava “cacca” una parola volgare?”
“Ma sory, c 6, c la fai, 6 connessa? 6 rimasta nel mesozoiko! Ora il mio cuore è 3msc cn Sas'ke-kun...”

“Sas'ke-kun?”disse “e assomiglia a nostro fratello, vero? Come di tradizione, vero? Ti ricordi, tua sorella ha rinunciato a quel pretendente perché non ci somigliava...”

“Mio fratello? Tsk, tsk! Spazzatura! Sas-kun è moooolto più fygo Sbaaaaaav!!!! :Q________”

“Spero che sia “Sasuke, il piccolo ninja” e non quello di Naruto...”

“È quello di Naruto! Ma che è questo “Sasuke piccolo ninja?” è una copia mal riuscita! Sasunaru... sbav...”

“ARRRRRRRRRGGGGGGGGGGGGHHHHHHHHHH!”

BUMMMMMMMMMMMMM!

FINE FLASHBACK DEL NAVIGATORE ARMSTRONG

“E così decisi di uccidere Sasuke...”

“Dottore Alvaro, vuole continuare lei?”

“Grazie, a capità!”disse lui asciugandosi le lacrime “allora, prima de venì nella ciurma, stavo ad abità in una foresta e me mantenevo con 'na fattoria che avevo messo su con l'amica mia, Camilla...”

“AVEVI MESSO SU UNA FATTORIA IN UNA FORESTA?”

“Si, perché? Allora, come stavo a dì, ero nella foresta quando sentii degli strani rumori... e c'era Sasuke che provava ad arrampicasse su questi alberi, e poi li graffiava tutti con un cortellaccio!

“Maremma toscana!” mi fa Camilla “ guarda quel bischero che sta facendo! Sta rovinando gli alberi! E come faranno poi gli amici della foresta?”

Indica quindi un gruppo di animali accovacciati accanto a lei: Rino er Rinoceronte, Rambo er Gorilla, Ele l'elefante, Modigliani la giraffa, Potamo l'ippopotamo...”

“Nun te preuccupare, gnappetta, ce penso io! EHI, TU, MONELLACCIO! VATTENE VIA!”

E Sasuke se ne andò via a gambe levate...”

“E allora perché lo odi?”

“Perché s'era pappato tutto il miele! E per i tre giorni successivi le api inseguirono me!”

“CHE CI FANNO DELLE API DENTRO UNA FORESTA PLUVIALE?”

“Questo non è di nessuna importanza!” disse Jacopo “Zangief, vai tu!”

“La mia è una storia difficile... ero appena tornato dal mio giro del mondo e stavo a casuccia mia bella in Russia e non avendo meglio da fare, andavo al pc per farmi una partitina al caro e vecchio Tetris... ma non ci riuscivo! Apparivano immagini yaoi di Sasuke ovunque, io non ci capito niente! Ero disperato! E quindi ho finalatomizzato il pc, che era poi di mia sorella! E quindi lei mi odia... e quindi...”

Tutti: “Hai deciso di uccidere Sasuke?”

Zangief: (O_O) “E voi come lo sapete?”

“....”

“Va bene, parlo io!” Disse Dandy-J interrompendo l'imbarazzante silenzio che si era venuto a creare “io devo prendermi la spada di Sasuke!”

“Perché, che ha di speciale?”chiese il resto della ciurma

“Assolutamente niente! È una scusa! In realtà lo faccio perché mia figlia non diventi una bimbaminkia sua fan!”

“Giustissimo!” disse Cammy “e adesso racconto la mia esperienza... come forse sapete una volta ero una marionetta nella mani di Pap... cioè di M. Bison, che mi teneva schiava grazie ai suoi poteri mentali. Fino a quando...”

“Fino a quando...?”

“Fino a quando decise di cambiare obbiettivo! Non voleva più come proprio contenitore Ryu, ma Sas'ke!”

“E allora?”

“Allora mi sono liberata dal controllo mentale di Bison, e me ne sono andata!”

“... e perché odi Sasuke, allora?”

“Non lo odio! Solo che Jacopo mi ha proposto di entrare nella ciurma... e perché Sasuke è antipatico!”

“Sì, Cammy, grazie per l'intervento... Dario, vai avanti, tu?”

"Va bene... Era un giorno d'estate e stavo camminando con il mio amico John, quando arriva 'sto qua, guarda John in faccia e gli fa: "Tu sei il mio migliore amico, e io devo ucciderti per ottenere il potere!"

"Lo conosci?" faccio a John.

"Macché, non l'ho mai visto in vita mia, sto idiota!" dice lui.

Ce ne andiamo via per i fatti nostri, lasciando quel povero pazzo lì, quando... lui tira uno shuriken alla schiena di John e lo uccide! Maledetto!

Però non ottiene il potere, dato che evidentemente nessuno gli ha spiegato che non basta vedere una persona per mezza volta per considerarla il proprio migliore amico! Quindi, io devo vendicare la morte di John! Quel maledetto la pagherà caaara!”

“Bene!” Disse Jacopo “Ora siamo carichi e motivati e adesso andiamo a prendere informazioni utili per uccidere Sasu-cosa c'è, perché mi guardate?”

“Ah, capità!” disse Alvaro “Nun c'hai raccontato la tua storia”

“Chissà che storia terribile avrà alle spalle...” mormorò Cammy “per essere il capitano di una ciurma che cerca di uccidere Sasuke”

“Già! Sto già piangendo per la tristezza!” disse Zangief, con le lacrime agli occhi

“Non oso immaginare cosa gli abbia fatto, quel coglioncello ...” disse Dandy-J

“Allora, eravamo io Materazzi e Gattuso...”

INIZIO FLASHBACK DI JACOPO

“Dun-de-dum...che bello essere ad un buffet...”

“Uh... l'ultimo budino alla menta! Deve essere mio!”
Jacopo si precipitò in direzione del budino alla menta.
Immaginatevi tutto al rallentatore...
“NUOOOOOOOOOOOO!”
Sasuke, anche lui al Buffet, lo stava prendendo!
“No, non è possibile, no!” pensò Jacopo “NOOOOO!”
E Sasuke se lo mangiò.
“TUUUUUU!” Urlò Jacopo “Hai mangiato il mio budino alla menta! Morirai per questo!”

Sasuke mi guardò un attimo e sparì!

FINE FLASHBACK DI JACOPO

“Tutto qui?”disse in coro tutta la ciurma

“Tutto qui?” rispose Jacopo “Mi ha rubato l'ultimo budino alla menta! Un affronto imperdonabile!”

“MA A TE NON PIACE NEANCHE IL BUDINO ALLA MENTA!”

“VERO! MA CIÒ NON TOGLIE L'ONTA! DEVO UCCIDERLO!”

“Che capitano beota che ci ritroviamo...” disse Dandy-J, sospirando “Zangief? Che stai facendo?”

“QUESTA STORIA È COSÌ MALEDETTAMENTE TRISTEEEEEEEE! BUUUUUU!!” Disse Zangief piangendo.

***

Grazie all'aiuto di kotaromatsudaira, per gli errori corretti...ma sei davvero cattivo!T_T

Nel capitolo sono sparse varie citazione...sapreste coglierle tutte? Io dico di no! ^_-

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Capitolo 2
*** Konoha: Incontri ***


Capitano---> Jacopo, personaggio inventato, è il capitano

Il nostro correttore di bozze preferito avrà qui l'onore e il privilegio di introdurre i personaggi e di fare una “piccola” guida alla citazioni del primo! Buona lettura!

- Personaggi e Citazioni, a cura di Kotaromatsudaira -


Innanzitutto, dato che i nostri personaggi provengono da diverse serie e da diversi ambiti, e che non è detto che tutti li conoscano, vediamo di introdurli un pochetto per il bene dei lettori.


Iniziamo con la spadaccina: Setsuna Sakurazaki, proveniente dal manga “Mahou Sensei Negima” di Ken Akamatsu (in Italia pubblicato “ad muzzum” dalla Play Press). E’ una ragazza che si intende di magia (è infatti capace di evocare shikigami) ed è un’abilissima spadaccina, dato che è l’erede di una prestigiosa scuola di Kyoto, la Shinmei.


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Il cecchino è invece Sir Arthur, il protagonista della saga di platform game “Makaimura” (“Ghosts ‘n Goblins” in occidente) della Capcom, il cui primo episodio risale al 1985. Leale e coraggioso cavaliere in armatura, è devoto alla principessa Prin Prin, di cui è neanche troppo segretamente innamorato (e lei ricambia, tra l’altro!). Quando la principessa viene rapita da un pericoloso demone, e il mondo viene invaso da mostri, fantasmi e creature demoniache, Arthur non esita a lanciarsi nell’impresa di riprendersi l’amata. La sua particolarità, nel gioco, è che, se colpito, perdeva l’armatura rimanendo soltanto con indosso un paio di buffi mutandoni a pois. Questo ci tornerà utile nella nostra storia, di tanto in tanto!


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Il cuoco, lo Chef Tony, è un paffuto ometto vestito con il copricapo d’ordinanza che ogni tanto fa capolino in televisione per promuovere i coltelli della serie Miracle Blade. Di tanto in tanto, nella nostra storia, non mancherà di parlare come se stesse appunto pubblicizzando i suoi coltelli, che hanno la fama di tagliare con facilità qualsiasi cosa, ancor più delle spade di Zoro di “One Piece”!


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Per ricoprire il ruolo di navigatrice della storia, ci serviva una donna dalla personalità forte, che potesse sovrastare con il suo carisma tutti i maschi della ciurma. Io e l’autore della storia ci abbiamo pensato su per un paio di secondi, poi abbiamo decretato che il ruolo sarebbe dovuto essere di Olivia Milla Armstrong, un personaggio della serie “Full Metal Alchemist”.

Generale dell’esercito, è una donna austera e bellissima, dai lunghi capelli biondi e dal fascino maturo, ma al contempo irascibile e dal pugno di ferro.

E’ un membro della nobile famiglia Armstrong (nonché sorella maggiore di Alex Louis Armstrong, uno dei personaggi fondamentali della serie!), i cui appartenenti sono famosi per essere molto vigorosi e di cuore nobile.

Nel corso della nostra storia, ci divertiremo a giocare sui suoi improvvisi scatti d’ira e sulla sua capacità di tenere a bada omaccioni grossi il doppio di lei!


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Il dottore della ciurma, Alvaro, è un bue antropomorfo protagonista di una serie animata degli anni ‘80, ispirata ad alcune strisce a fumetti europee, chiamata “Ox Tales” (“Fantazoo” in Italia).

E’ un personaggio un po’ buffo, che gira sempre con una salopette(o braghe come le chiama lui ndcantastorie) rossa, ha per amica una tartaruga di nome Camilla e parla con un divertente accento romanesco.

La particolarità di questa serie, infatti, stava nel fatto che in Italia avessero dato a tutti i personaggi simpatiche inflessioni dialettali, non presenti nell’originale ma molto divertenti.

Per il nostro Cantastorie, che essendo romano ha potuto usufruire di tutto lo scibile trasmesso dall’emittente regionale Super 3 da bambino, Alvaro è un po’ un mito d’infanzia, quindi ha dovuto per forza inserirlo.


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Al momento di definire il nostro archeologo, ci rendemmo conto che in questo momento per noi esisteva soltanto l’archeologo per eccellenza (Ta-tara-ta-ta-taraaaa! Ta-tara-ta-ta-tara-ta-taaaa!!!), con la sua frusta, il suo cappello, la sua fobia dei serpenti e senza sciocchi figli simil Fonzie al seguito.

Ripiegammo però su un altro personaggio, Dandy J, proveniente dal videogioco “Waku Waku 7”, creato dalla Sunsoft nel 1996. Infatti, basta solo guardare il suo abbigliamento per notare come Dandy J sia palesemente ispirato al celebre Indiana Jones (e un po’ anche a Crocodile Dundee).

Nel gioco, il nostro archeologo girava il mondo alla ricerca di misteri da svelare e di tesori da recuperare insieme alla sua simpatica figliola adolescente Natsumi e al suo gattino bianco Ranpou.

Noi ci siamo presi qualche libertà e lo abbiamo trasformato in un simpatico omone di mezza età sempre in cerca di una nuova mamma, possibilmente bella e matura, da dare a sua figlia. E, sì, diciamo che la candidata numero uno sarebbe Olivia!


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Il carpentiere è in un certo senso il personaggio più importante della ciurma, perché è da lui che abbiamo avuto l’idea di imbarcarci nella stesura di questa avventura.

Si parlava infatti di “One Piece”, e io esprimevo tutto il mio rammarico per il povero Tilestone, uno dei carpentieri della città di Water Seven, che è rimasto nella sua città anziché prendere il mare assieme a Rufy e compagnia.

Il nostro Cantastorie quindi ha detto “Beh, un giorno scriverò una storia dove avrò una mia ciurma e lo piglierò con me!”.

Tempo due minuti e il progetto cominciava a prender forma, però il povero Tilestone è stato costretto a rimanere nuovamente a terra, a favore di un altro personaggio simile ma a noi più caro: Zangief, proveniente dalla famosissima serie di giochi di combattimento “Street Fighter” della Capcom.

Gigantesco ed esperto lottatore di wrestling proveniente dall’Unione Sovietica (il gioco è ambientato a fine anni ‘80/inizio anni ’90), Zangief è implacabile sul ring ma gentilissimo e simpatico nella vita reale, e mette tutto se stesso nei combattimenti al fine di proteggere la sua amata patria dal male.

Sarà uno dei personaggi che ci divertiremo a parodiare e prendere in giro di più, esasperando la sua sensibilità, il suo voler essere amico di tutti e il suo paese di provenienza!


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Come Zangief, anche Cammy viene da “Street Fighter”. E’ una donna bellissima e formosa, che, in un primo momento, è sotto il controllo mentale del cattivone della serie, Bison. Se sia sua figlia, un suo clone creato dal suo DNA o la sua amante non è chiaro (ancora con 'sta storia dell'amante? Ma la vogliamo smettere? NdCantastorie). Fatto sta che, più avanti nella serie, sfuggirà alle grinfie del cattivone e si arruolerà nei Berretti Rossi.

E’ un personaggio che piace moltissimo al nostro Cantastorie, quindi l’ha inserito a forza nella storia come musicista (anche se dubito che nella sua serie originale Cammy canti!) e come sua guardia personale, molto personale! Questo ovviamente la farà entrare in competizione con Setsuna, e noi ce la rideremo!


http://www.wallpapergate.com/data/media/2296/Cammy_002.jpg


Per quel che riguarda il capitano Jacopo, invece, altri non è che l’autore di questa storia, il Cantastorie.

Mentre invece il mozzo Dario son io, Kotaromatsudaira! Ahimè, guardate che ruolo ingrato mi hanno dato! Ma mi vendicherò! Mwahahah!


Veniamo adesso a spiegare un po’ le numerosissime citazioni di cui la nostra storia sarà costellata, iniziando da questo primo capitolo.


Innanzitutto è bene farvi notare che la bandiera della nave, il teschio a forma di cinghiale con una fascia sulla fronte, rivela in sé una doppia citazione. Il cinghiale, come ben saprete, è il pasto preferito degli abitanti di un certo villaggio gallico dei fumetti, che ci ritroveremo spessissimo a citare in queste pagine, perché io ne vado pazzo. La fascia alla fronte, che indossa anche il capitano, ovviamente è invece un rimando a Ryu, il protagonista di “Street Fighter”, che indossa appunto una bella fascia rossa sulla fronte.


VE FOSSINO AMMAZZARE LALLE!”

Mi si dice dalla regia che questa è una delle frasi caratteristiche di Alvaro nella serie animata. Avendone visti soltanto un paio di episodi non posso confermare né smentire, quindi prendo per fiducia la parola del nostro autore! ;D


Nella parte iniziale di questo capitolo ci siamo divertiti a far rifare a Zangief e Arthur qualche scena del film Disney del 1989, “La Sirenetta”, dove la protagonista Ariel faceva un patto con Ursula, la strega dei mari. In cambio della sua voce, la strega le avrebbe dato sembianze umane, cosicchè la giovane sirena avrebbe potuto stare insieme al principe che amava.

La canzone che Zangief esegue e la frase “Ma se divento umano non potrò più stare con la mia ciurma…” pronunciata da Arthur sono appunto dirette citazioni dal film.


Lo strambo sogno ad occhi aperti del capitano, invece contiene svariate citazioni. Innanzitutto viene citata la serie animata del 1997 “Rombi di tuono e cieli di fuoco per i Biocombat” (in originale “Beast Wars: Transformers”). Abbastanza particolare perché interamente realizzata in computer grafica (oggi, nell’epoca in cui diversi film in tre dimensioni affollano i nostri cinema, questo non sarebbe più tanto strano, ma per l’epoca era una cosa assolutamente innovativa!), questa serie vedeva la lotta per la sopravvivenza in un pianeta sconosciuto e disabitato (che poi era la Terra durante la preistoria ndcantastorie) di due avverse fazioni di robot capaci di trasformarsi in animali, i malvagi Predacons e i buoni Maximals, questi ultimi guidati dal saggio capo Optimus Primal, capace appunto di trasformarsi in un gorilla, che è quello che appare nella storia.

Il motivo per cui veste alla marinaretta mi è oscuro, ma suppongo che sia un riferimento alla mitica serie animata del 1992/1997 “Bishoujo Senshi Sailor Moon”, che è sempre bene ricordare.

“Dovete aiutarci! I predaco- i Ngama ci stanno sconfiggendo! Ci serve la vostra pozione magica e Bush vuole ucciderci tuttttttttiiiiiiiI!”

Questa invece è la prova di come il nostro autore abbia una memoria da elefante, in quanto è una citazione all’ultimo albo di Asterix, “Quando il cielo gli cadde sulla testa”, che però il nostro Cantastorie non ha ancora letto, ma di cui io gli ho accennato.

Nel suddetto albo, infatti, Asterix e compagni ricevono la visita degli alieni Tadsylvien (anagramma di “Walt Disney”), che vogliono la pozione magica per essere aiutati nella lotta contro i malvagi Nagma (anagramma di “manga”).(Mi ricordavo del fatto che fosse l'anagramma di Manga, ma non sapevo in che modo!XD ndcantastorie) In realtà c’è dietro un riferimento alla politica espansionistica di Bush e al diffondersi in Francia dei comics americani e dei fumetti giapponesi che stanno soppiantando quelli locali.


Allora il Signooooooor Dario potrebbe avere la cura di parlare più forte la prossima volta!”
“O forse il signooooor Jacopo potrebbe avere la cura di stare ad ascoltarmi, ogni tanto!”

Naturalmente qui il rimando è al “signoooooooooor Obelix” e al “signoooooooooooor Asterix”, dell’omonimo fumetto, e anche il “Sono Pazzi Quei Due...” è una chiara ripresa dell’ Asterixiano “Sono Pazzi Questi Romani!”.


Sciarra, chitarra, musica, battaglia, scendi dalle scale faccia di maiale!

Piccola nota per i lettori non siculi. In siciliano “sciarra” è una parola dialettale che indica il litigio con una persona. Questa simpatica filastrocca, accompagnata con un altrettanto simpatico movimento delle braccia, era ciò che noi piccoli bambini siciliani facevamo alle elementari quando litigavamo con i nostri amichetti e decidevamo di non parlargli più… salvo poi ritrattare dopo pochi minuti! ;D


“Qui oggi ricordiamo il carpentiere Zangief, un uomo dalla folta barba e dal grande cuore...ci mancherai!” disse Jacopo guardando il mare e lasciando al vento un fazzoletto.
“GUARDATE CHE SONO ANCORA VIVO!”

Questa è una gag ricorrente nei lavori di Rumiko Takahashi (“Lamù”, “Ranma ½”, “Inuyasha”) o Ken Akamatsu (“Love Hina”, “Mahou Sensei Negima”).


Ciurma! Chi vi ha imprigionato in questo baratro?”
“SASUKE!”
“E adesso, che siete nel suo paese natale, qual è la prima cosa che farete?”
Tutti: “DISTRUGGERLO!”
Setsuna: “Fare a pezzi Sasuke...”
Chef Tony: “Cucinarlo...”
Olivia: “Picchiare a sangue Sasuke...”
Alvaro: “Avvelenarlo...”
Dandy-J: “Frustare Sasuke...”
Zangief: “Finalatomizzare Sasuke”
Cammy: “ Frantumarlo...”
Dario: “Passare sopra la faccia di Sasuke lo spazzolone a setole dure in faccia per varie volte!”

Nel film Disney del 1997 “Hercules”, il dio degli inferi Ade vuole prendersi una rivincita su Zeus, il re degli dèi, e per spodestarlo dal suo bel trono sull’Olimpo risveglia i quattro Titani con i poteri degli elementi dall’oblio a cui Zeus stesso li aveva condannati.

Fatto ciò, li raduna e chiede loro chi sia stato ad imprigionarli e che cosa vogliono fargli ora che sono liberi, esattamente nello stesso modo in cui il capitano chiede ai membri della ciurma cosa vogliono fare a Sasuke.

Una piccola nota sul “Finalatomizzare Sasuke”. Vi rendiamo noto che il personaggio di Zangief nel gioco può compiere una complicata ma letale presa di wrestling da lui rinominata “Final Atomic Buster”.


Arrivo lì e mi dice che gli devo trovare una non so bene quale oggetto per accedere al boss finale e salvare il villaggio... io allora mi rifaccio il quadro

Una delle particolarità di “Ghosts ‘n Goblins” stava nel fatto che, una volta sconfitto l’ultimo boss, ci veniva detto che la battaglia non era ancora finita, ma che avremmo potuto accedere al vero livello finale soltanto previa sconfitta del boss con una determinata arma magica, che avremmo dovuto recuperare nel corso del gioco. Per questo, il giocatore veniva rimandato indietro e costretto a ripetere tutti i livelli allo scopo di trovarla, e solo dopo averla trovata e usata per sconfiggere il boss, si sbloccava il vero livello finale e il vero scontro con il boss. Immaginatevi dunque la difficoltà della cosa!


Vi rendiamo noto il fatto che scopo primario della ciurma è uccidere Sasuke Uchiha della serie “Naruto”, un personaggio odioso e insopportabile che ha però una lunghissima serie di fans che insozzano la rete decantandone le lodi… peccato che queste lodi siano scritte in un linguaggio incomprensibile pieno di ridicole abbreviazioni, a mò di codice fiscale. Chi usa questo linguaggio è propriamente detto “bimbominchia”, e solitamente è un individuo di età molto giovane con dei pessimi gusti in fatto di manga, musica (gli piacciono i Tokyo Hotel, solitamente), cinema o letteratura (se sono ragazze, come quelle prese da noi in esame, solitamente idolatrano i romanzi – pattume di Federico Moccia e i film da essi tratti). Nella nostra storia ci divertiremo a prendere in giro questo tipo di fans usando il loro stesso linguaggio.


Abbiamo inoltre ipotizzato che Sasuke faccia una pubblicità in tv in cui sponsorizzi lo Sharingan. Trattasi di un’abilità speciale degli uomini del suo clan che permette loro di far diventare l’occhio tutto rosso, e così facendo di saper leggere in anticipo i movimenti degli avversari o creare illusioni.

Il nostro autore è un fan di “Naruto”, a differenza del sottoscritto, ed è più avanti di me nella lettura, quindi ha inserito rimandi ai vari tipi di Sharingan che a me sono ignoti, quindi glieli prendo sulla fiducia.


“Ma sory, c 6, c la fai, 6 connessa? 6 rimasta nel mesozoiko! Ora il mio cuore è 3msc cn Sas'ke-kun...”

Dunque… la prima parte della frase è un tormentone tipico di un comico di Zelig, ma ammetto la mia ignoranza in materia, non seguendo questo tipo di programmi da secoli.(È Pino Insegna, caprone!XD nd Cantastorie) “3msc” invece è l’abbreviazione del romanzo che portò – ahinoi! – al successo Federico Moccia, “Tre metri sopra il cielo”, che è un romanzo di culto per le bimbeminchia di tutta Italia.


Ti ricordi, tua sorella ha rinunciato a quel pretendente perché non ci somigliava...

“Full Metal Alchemist”, volume 7. Costretto dal superiore Roy Mustang, il luogotenente Jean Havoc accetta di fare la conoscenza di una delle sorelle della famiglia Armstrong, con cui dovrà fidanzarsi. La ragazza, Catherine Elle Armstrong, è bellissima, timida e gentile, ma ha qualche piccolo inconveniente… in primis, la forza sovrumana ereditata dal padre, poi il fatto di avere come uomo ideale il suo massiccio fratello maggiore… e il povero Havoc è piuttosto gracilino…


“Spero che sia “Sasuke, il piccolo ninja” e non quello di Naruto...”

Chi, a differenza del sottoscritto, ha passato la sua infanzia a sorbirsi vecchi cartoni animati giapponesi sulle reti regionali, si ricorderà sicuramente di “Sasuke, il piccolo ninja” (“Hattori ninja-kun” in originale). Chiaro che se l’autore di “Naruto” mi fa un manga di ninja con un personaggio che si chiama Sasuke, alla gente l’accostamento viene spontaneo.


Tornando a parlare di “Street Fighter”, vi rendiamo conto del fatto che il cattivissimo Bison vuole catturare il protagonista Ryu per fare dei loschi esperimenti sul suo corpo. Chiaro che appena da Ryu la sua attenzione si sposta su Sasuke, la nostra Cammy non ci sta!


Sul flashback del mozzo e su questo misterioso personaggio di nome John al momento tacciamo, ma ricordatevene, perché ne sentirete riparlare presto… ;D(Già! Tacciamo!XDnd Cantastorie)





E, dopo questo, finalmente si inizia!






Capitano---> Jacopo, personaggio inventato, è il capitano


Mozzo---> Dario, personaggio inventato, è il mozzo


Spadaccina---> Setsuna, personaggio di Negima, è una spadaccina della scuola Shinmei.


Cecchino---> Arthur, che è il cavaliere protagonista del vecchio videogioco Capcom Ghosts & Goblins


Cuoco---> Chef Tony, il cuoco

Navigatore---> Olivia Milla Armstrong, sorella del maggiore Armstrong (Fullmetal Alchemist)


Dottore---> Alvaro, il bue romano di Ox Tales (o Fantazoo, o Alvaruccio)


Archeologo---> Dandy J, un personaggio di un picchiaduro, Waku-Waku 7


Carpentiere---> Zangief, personaggio di Street Fighter


Musicista---> Cammy, personaggio di Street Fighter


Nave---> Sea's Sun, una nave


“Oooooh” disse Naruto Uzumaki, dopo essere stato per lunghi anni lontano da Konoha, osservandola “Non è cambiata proprio per niente!”


“Ma sei stupido?” dietro di Naruto apparvero tre figure, un ragazzo col pizzetto e gli occhiali, un gigante barbuto e in slip rossi, e un piccoletto anch'esso barbuto in armatura.


“Non lo vedi che c'è un volto gigante in più scolpito lì?” disse Dario “Quello di quella donna...com'è che si chiamava?”


“Tsunami?” disse Zangief perplesso.


“No era qualcosa tipo...Tsunade” disse Arthur.


“E voi chi siete?” disse Naruto, guardandoli stranito.


“Noi siamo pirati!” dissero i tre, contemporaneamente.


“Ah...” rispose Naruto “Comunque avete ragione, c'è anche il volto di nonna Tsunade... come ho fatto a non notarlo subito?”


“L'autore del tuo manga è scemo, non ci far caso...” disse Dario “Comunque, cercavamo Sasuke, sai mica dov'è?”


“Sasuke...”


Una cappa nera avvolse Naruto che si deprimette e si mise a fare cerchi concentrici sul suolo.


“Poi dicono perché fanno gli yaoi sopra Naruto... l'autore li incita!”


***


“Quindi speriamo di trovare qualcuno dal quale avere informazioni su Sasuke, così ce ne andiamo in fretta...VOGLIO VENDETTA!” disse Jacopo, girando per Konoha con Cammy e Setsuna.


“Ma davvero lo vuoi uccidere solo perché ti ha solo rubato quel budino alla menta?”


“No, in realtà successe anche un'altra cosa...”


INIZIO FLASHBACK DI JACOPO


Jacopo stava in un negozio di vestiti e stava scegliendo con molta attenzione l'abito da comprare:


“UN ABITO QUALUNQUE, BASTA CHE CE NE ANDIAMO DA QUI!”


Insomma, Jacopo, come dicevamo, sceglieva con molta attenzione il suo abito, quando apparve Sasuke.


Era lì, a scegliere qualcosa di Emo, nero e borchioso e Jacopo gli passò vicino per andare nei camerini, quando a Sasuke cadde una gruccia che andò addosso a Jacopo.


“TUUUUUU! SASUKE! COME HAI OSATO LANCIARMI UNA GRUCCIA! TI UCCIDERÒ PER QUESTO!” urlò Jacopo.


Ma Sasuke scappò prima che Jacopo lo potesse fare.


FINE FLASHBACK DI JACOPO


“Quindi vuoi uccidere Sasuke perché ti lanciato una gruccia?”


“Certo! E non sono il primo...”


“Uh, guardate lì!” disse Cammy indicando un edificio “Delle terme!”


Le menti di Jacopo e Setsuna furono attraversate da un lampo:


“Terme!” e vi si diressero.


“Ehi! E Sasuke?”


Ma Jacopo e Setsuna non erano più a portata d'orecchio.


“Tanto vale che li segua” disse Cammy con un'alzata di spalle.


***


Dandy-J e Olivia vagavano anche loro per il villaggio di Konoha, alla ricerca di notizie sul malvagio Sasuke.


“Io mi chiedo” disse Olivia trattenendo varie bestemmie e impulsi omicidi “perché con tutti quelli della ciurma che dovevano capitare, sia capitato proprio tu!”


“È il destino, mia cara, il destino che unisce due anime legate dall'eterno e rosso filo del dest...” provò a dire Dandy, prima che venisse scazzottato da Olivia.


Piccolo intermezzo nella parte maschile delle terme:


“Destino? Qualcuno ha pronunciato la parola destino? Ma ci penserò più tardi...”


Fine piccolo intermezzo nella parte maschile delle terme:


“Questa volta me la sono cercata...” pensò Dandy, a terra con qualche dente in meno.


“E neanche posso dare la colpa a qualcuno...” pensò Olivia mentre ricordava come era finita con Dandy.


INIZIO FLASHBACK DI OLIVIA


“Allora” disse Jacopo “dobbiamo dividerci per cercare informazioni su Sasuke”


“E come ci divideremo?” chiese lo Chef Tony.


“Semplice!” disse Jacopo estraendo dal nulla un cappello con dei bigliettini dentro “su ognuno di questi bigliettini c'è il nostro nome, così si decidono le squadre! Comodo e imparziale, non trovate?”


“Mmm... io non mi fiderei di questo maniaco...” disse Dario, tormentandosi il pizzetto.


“C-c-capitano Jacopo!” disse Setsuna, sconvolta dalle parole di Dario.


“Ehi, sì! Abbiamo un grande maniaco come capitano...” dissero Dandy, Alvaro, Zangief e Arthur contemporaneamente.


“SMETTETELA, VOI!” urlò Jacopo “ allora estrarrete voi i biglietti, contenti?”


E le coppie furono:


Jacopo, Cammy


Olivia, Dandy-J


Arthur, Dario


Zangief, Setsuna


Chef Tony, Alvaro


Ma ovviamente:


“Non lascerò quella donna oscena da sola con il capitano Jacopo!” urlò Setsuna.


“Ah, a 'sto punto vieni con noi, Zangief!” disse Dario.


“E io dovrei stare con questo qui?” disse Olivia con una crisi di nervi.


Ma mentre la navigatrice parlava tutti se n'erano già andati.


NOOOOOOOOOOOO!!!!!!!”


FINE FLASHBACK OLIVIA


“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!” continuò ad urlare Olivia, disperata, mentre tirava un devastante calcio a Dandy mentre quello provava ad offrire un gelato ad una bella signora lì vicina.


***

“Quindi, siamo finiti insieme” disse lo chef Tony.


“Già” disse Alvaro.


“E credo toccherà a noi cercare le informazioni...conoscendo gli altri adesso staranno gozzovigliando da qualche parte...”


“Già...” disse Alvaro “ Er capitano starà a fasse menà, Setsuna e Cammy a litigà, Zangief e Arthur anche, con Dario che prova a dividerli... e Er navigatore che prende a smazzate Dandy...”


“Quindi... da che parte incominciamo?”


“Nun lo so... ANNAMO DALL’ HOKAGHE!”


Chef Tony: “Guarda che si dice Hokage, non Hokaghe e poi non devi farlo, tu non sei il re!”


Alvaro: “Eh?”


Tony: “Eh... intendo tu come fai a sapere chi è l'hokage?”


Alvaro: “Ho letto quarche numero de Naruto... e tu come o sai?”


“Ho guardato qualche puntata su Youtube...”


***


“E quindi, dopo che Sasuke se n'è andato, noi l'abbiamo inseguito lungo una foresta... e lui stava dentro un barattatolo e io, e io... BUUUUUUUUUUUUUUUUU!”


“Su, su...dai, tirati su, Naruto...”


“E io...NON HO SAPUTO RIPORTARLO INDIETROOOOOOO!!!”


Naruto, Zangief, Arthur e Dario erano nella sporca casa del primo, che era sull'orlo di una crisi isterica, e trangugiava ramen come fossero acqua.


“Ma perché ci tieni così tanto a questo Sasuke?” chiese Arthur


“Perché per me è come un frateeeelloooooooo!”


“Fratello? Ma se siete stati due minuti nella stessa stanza!”disse Dario.


“NON È VERO! NOI ABBIAMO FATTO INSIEME LA MISSIONE DI ZABUSA E...LA MISSIONE DI ZABUSA E... LA MISSIONE DI ZABUSA E...”


“La missione di Zabusa e...?”


“E... E... E... BUUUUUUUUUUUUUUUUU!” e Naruto riscoppiò in lacrime.


“Gli basta poco per considerare qualcuno proprio migliore amico...” mormorò Dario.


“Penso che questa faccenda non finirà mai...” mormorò Arthur a Zangief.


***


“Era da una settimana che non mi facevo un bagno caldo...” disse Setsuna, immersa nell'acqua calda.


“Hai ragione...” disse Cammy “non è stata davvero una cattiva idea...”


Nella parte maschile...


“Eh eh eh!” rise Jacopo “Finalmente potrò spiare le ragazze! Ehehehe!”


“No!” disse Jacopo scuotendo la testa “Non posso fare cose del genere!”


“Ma si che puoi...” disse sempre Jacopo “adesso fai un buco sulla parete e...”


“!!!”


“È il momento di utilizzare il mio dono per uno scopo superiore! Byakugan!”


“Neji!” urlò Jacopo “Non si fanno queste cose!”


“Tu!” disse Neji “ Chi sei? E come fai a conoscermi?”


“Questo non ha nessuna importanza! Piuttosto, non ti permetterò di spiare le ragazze!”disse Jacopo.

“Hai un bella faccia tosta, Jacopo, quando volevi farlo tu stesso” disse sempre Jacopo.

“Zitto te, che non ho ancora capito chi sei!” disse Jacopo.


“Comunque sia...” disse Neji “Ora morirai!”


“Ehi, aspetta io...”


“Tecnica della 64 chiusure!”


***


“Che calma qui dentro...” disse una ragazza accanto a Cammy “Nessun maestro né compagno di squadra che ti rompe...”


Cammy la guardò con attenzione, poi girandosi in direzione si Setsuna, mormorò:


“Per caso, la conosci? Mi sembra una faccia conosciuta...”


Anche Setsuna la guardò:


“No, non mi pare... se appare in Naruto deve essere un personaggio ultra secondario che non ci potrebbe dire nulla di utile”


“Probabilmente hai ragione...”


Una ragazza entrò dentro le terme:


“Ciao Ten Ten” disse Hinata entrando, salutando la ragazza vicino a Cammy.


***


Una musichetta inspiegabilmente partì dal nulla:


http://it.youtube.com/watch?v=H0J7gRl3V9I


“Ma che diavolo...” mormorò Jacopo, prima che Neji potesse anche scagliare il primo pugno.


Una armatura d'oro arrivò dal nulla: era l'armatura di Gemini!


L'armatura rivestì il corpo di Jacopo, e a quel momento capì:


“Quella voce che mi diceva di fare il maniaco... ma, aspetta... IO NON SONO DEL SEGNO DEI GEMELLI!”


“Questo è del tutto ininfluente!” disse sempre Jacopo.


“No...non può essere... l'armatura d'oro! Tu! Tu sei cavaliere di Gemini!” urlò Neji.


“Si, Neji! L'armatura dei gemelli!”


“Ma no! Il destino! Il destino! Il destino prevedeva una tua sconfitta! Nessuno può opporsi al destino!”


“IL DESTINO PUÒ ESSERE CAMBIATO!” ruggì Jacopo “ED È PER COLPA DI TIPI COME TE SE IL MONDO È QUELLO CHE È!”


“IL DESTINO! NO! IL DESTINO! IO SONO INVINCIBILEEEEEEEEEEE!!!”


“ANOTHER DIMENSION!”

E Neji finì in un'altra dimensione.


“Ma-ma...” disse Neji dall'altra dimensione “io volevo spiare solo TenTen...”


***


“Come sarebbe a dì: l'hokage nun può da vedè nessuno? Noi dobbiamo da vederlo!”


“Non travisiamo le mie parole, eh? Io ho detto l'hokage non può vedere nessuno non l'hokage nun può da vedè nessuno!”


“Cerchi rogne?” ringhiò lo Chef Tony, estraendo dal nulla una sfilza di coltelli.


“No” rispose Genma(1) “Ma l'hokage non c'è ora”


“Se è così... ce ne andiamo...” e Chef Tony e Alvaro, sparendo.


“Aò, Tony!” disse Alvaro “Ma davvero gli hai creduto?”


“Ovvio che no!” disse lo Chef, stringendo ancora il coltello tra i denti “entreremo di nascosto in quel dannato palazzo e incontreremo la tettona, costi quel che costi!”



***


“Oh, ma quella non è Sakura-chan?” disse Dandy-J, indicando una ragazza dai capelli rosa “SAKURA- CHAAAAAURGH!”


“Adesso non solo vai appresso alle donne mature, ma anche alle ragazzine? Pedofilo!” lo picchiò Olivia.


“Ma non era per me!” disse Dandy “È la nostra missione trovare informazioni su Sasuke, no? E chi meglio di Sakura-chan?”


“Hai ragione... ma puoi evitare di chiamarla Sakura-chan?”


“Non è che sei gelosa?”


“Io gelosa?” disse, dandogli l'ennesimo pugno “Noooo... cosa te lo fa pensare?”


***


“E quindi, tu” disse Cammy con le lacrime agli occhi “ami Naruto, ma non riesci a dirlo perché sei troppo timida?”


“S-si...” rispose Hinata, timidamente.


“Che cosa commovente...”disse sempre Cammy “SI DIA INIZIO ALLA «LOVE-LOVE OPERATION! GRANDI MANOVRE! NARUTO E HINATA SI METTONO INSIEME E DICHIARANO IL RECIPROCO AMORE!»


“Non ti sembra un tantino lungo lungo come nome?” chiese Setsuna


Nella parte maschile, intanto...


“Senti, tu, stupida seconda personalità, da quand'è che sei saltata fuori?”

“Io sono sempre stata dentro di te... solo che tu non hai mai sentito la mia voce... io ero quella voce che ti faceva comprare gli hentai, quella voce che ti faceva rivedere la biancheria intima di Olivia a Dandy, quella che ti faceva iscrivere ai siti porno a pagamento...”

“Argggh! Allora è colpa tua! Ridammi la mia innocenza! E tutti quei milioni che ho speso in bolletta telefonicaaaaaa!!!!!!” pianse Jacopo.

“NO, MAI! BWAHAHAHAHAHA!”

“Seconda personalità bastarda!” disse Jacopo tra le lacrime “la pagherai cara per questo!”

“Può darsi, se sopravviverai!”

“Sopravviverai a cosa?”

“Prova a pensare cosa ti farà Olivia una volta saputo che hai venduto le sue mutandine...”

Il volto di Jacopo si fece molto simile a quello dell'urlo di Munch.

“Ma sei idiota? Se muoio io, muori anche tu!”

“Argh! Non ci avevo pensato!”

“Che razza di seconda personalità mi ritrovo...”


***


“E quindi, Sakura, vorremmo delle informazioni su Sasuke” disse Olivia.


Lei, Dandy-J e Sakura erano seduti ai tavolini di un bar e Olivia aveva appena detto a Sakura che erano interessati a trovare Sasuke per riportarlo a Konoha... in modo molto convincente.


“Beh, in realtà, sappiamo solo che Sasuke è andato con Orochimaru”


***


“Zitto! Fai un rumore del diavolo con quegli zoccoli!”


Alvaro e lo Chef Tony si stavano infiltrando nel palazzo dell'Hokage per parlarci, visto che il tizio di prima l'aveva loro impedito.

Allora, il bue e il cuoco avevano ben pensato di entrare dalla finestra, andare da Tsunade, e farsi dire quanto gli interessava riguardo Sasuke.


“E cosa devo facce, cu 'sti zoccoli, secondo te, à To'?”chiese Alvaro.


“Prendili in mano!”


“O Kappa positivo...” rispose Alvaro.


Si accostarono quindi ad una parete per sbirciare dietro l'angolo, quando due voci, dietro di loro, dissero:


“Voi, chi siete? E cosa ci fare qui?”


BUM


Alvaro tirò una zoccolata sulla faccia del primo che svenne al contatto.


E ci fu anche una poco piacevole pioggia di denti.


“Le 108 passioni erotiche del cuoco che prova per le sue pietanze!”disse lo chef Tony avventandosi contro il secondo individuo, con due coltelli per mano e uno in bocca.


“ARGHH!” il secondo tizio svenne anche lui, tutto tagliuzzato.


***




(1) Genma non il personaggio che appare in Ranma (che poi sarebbe suo padre), ma quello di Naruto, questo qua:

http://i154.photobucket.com/albums/s280/TheDivineTyrant_/genma.jpg



Per KillKenny: Come vedi le citazioni sono mooolto varie è molto strane... quindi è normale che tu non le abbia prese...XD Beh, se mai andremo nel mondo di Negima, Evangeline sarà la prima a torturare Sasuemo...XD Stai certo che Sasuke avrà una fine leeeenta e molto dolorosa... magari in uno dei modi da te elencati nel Forum di EPF... oppure utilizzandoli tutti insieme!BWAHAHAHHA! A presto!

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Capitolo 3
*** Konoha: Love Love Operation! ***


Capitano---> Jacopo, personaggio inventato, è il capitano

Qui c'è un rapido riepilogo dei personaggi... le note tra parentesi non sono mie!


Nome: Jacopo

Nazionalità: Romana

Età:19

Serie di provenienza: Mondo Reale

Ruolo nella ciurma: Capitano

Cosa gli piace: la sua ciurma (Cammy, Setsuna)

Cosa non gli piace: quando non gli ubbidiscono


Nome: Dario

Nazionalità: Palermitana

Età: 21

Serie di provenienza: Mondo reale

Ruolo nella ciurma: Mozzo

Cosa gli piace: manga, retrogames, dolci

Cosa non gli piace: il capitano, i ragni, gli insetti, i cani


Nome: Setsuna

Nazionalità: Giapponese

Età: 17

Serie di provenienza: Negima

Ruolo nella ciurma: Spadaccina

Cosa gli piace: l'arte della spada, (il capitano)

Cosa non gli piace: le donne oscene


Nome: Arthur

Nazionalità: un piccolo paesino della Bretagna

Età: 32

Serie di provenienza: Ghosts & Goblins

Ruolo nella ciurma: Cecchino

Cosa gli piace: Le feste, Saint Seiya e le principesse

Cosa non gli piace: Gli zombi, i mostri e i demoni


Nome: Chef Tony

Nazionalità: Americana

Età: 43

Serie di provenienza: Mondo Reale

Ruolo nella ciurma: Cuoco

Cosa gli piace: Cucinare, utilizzare i suoi coltelli a mo' di spade

Cosa non gli piace: il cibo spazzatura americano.


Nome: Olivia Milla Armstrong

Nazionalità: Amestris

Età: provate a chiederglielo voi! I calci fanno male!(29)

Serie di provenienza: Fullmetal Alchemist

Ruolo nella ciurma: Navigatore

Cosa gli piace: Menar le mani (Dandy-j)

Cosa non gli piace: I maniaci


Nome: Alvaro

Nazionalità: Romana (forse)

Età: Sconosciuta

Serie di provenienza: Ox Tales o Fantazoo, o Le Fantastiche Avventure del Bue Alvaro

Ruolo nella ciurma: Dottore

Cosa gli piace: cantare canzoni romane, mangiare

Cosa non gli piace: Coloro che non rispettano la natura


Nome: Dandy J

Nazionalità: Austrialiana

Età: 35

Serie di provenienza: Waku Waku 7

Ruolo nella ciurma: Archeologo

Cosa gli piace: le donne mature (in particolare Olivia) e l'archeologia

Cosa non gli piace: I profanatori, i serpenti, i sovietici


Nome: Zangief

Nazionalità: Russa

Età: 50

Serie di provenienza: Street Fighter 2

Ruolo nella ciurma: Carpentiere

Cosa gli piace: la vodka, Tetris, Mika, gli orsi

Cosa non gli piace: i narcisisti effeminati, gli Hadouken, gli americani capitalisti


Nome: Cammy

Nazionalità: Londinese

Età: 19

Serie di provenienza: Street Fighter 2

Ruolo nella ciurma: Cantante/Musicista

Cosa gli piace: Cantare, combattere, (il capitano)

Cosa non gli piace: le ragazze seriose


Nome: Sea's Sun

Nazionalità: il legno di cui è composta viene da una foresta amazzonica

Età: pochi mesi

Serie di provenienza: Originale

Ruolo nella ciurma: Nave

Cosa gli piace: La sua ciurma, in particolare Dario, che la lava.

Cosa non gli piace: Quando viene rotta o sporcata


Ed ora la rubrica fissa di questo capitolo! La guida alle citazioni del 2° capitolo!


  1. -a cura di Kotaromatsudaira –


Capitolo 2: Tappa a Konoha


Da premettere che la gran parte delle battute di questo capitolo provengono da discussioni svolte tra me e l’autore a proposito di “Naruto”, e dalle critiche che io muovo a questo fumetto.


In uno dei filler dell’anime di “Detective Conan”, un omicidio aveva come movente il fatto che la vittima aveva tirato una gruccia in testa al suo futuro assassino. Naturalmente dal flashback dell’assassino risultava palese che non gliel’aveva tirata addosso apposta, ma gli era scivolata di mano, e in ogni caso questo non sarebbe un motivo valido per compiere un omicidio, ma vabbè…

Tant’è che poi l’ispettore si è giustamente incavolato a bestia con l’assassino.


Guarda che si dice Hokage, non Hokaghe e poi non devi farlo, tu non sei il re!”

In apparenza, questa frase non ha alcun senso. E invece rivela una citazione dal film preferito del sottoscritto, “Il Re Leone”, film Disney del 1994. La frase originale, pronunciata dal suricata Timon, era “Non si dice mi inquino, si dice mi inchino, e poi non devi farlo, lui non è il re!”.

Suppongo che, dato che lo facciamo ampiamente durante le nostre discussioni, le citazioni dal “Re Leone” fioccheranno, d’ora in poi.


È il momento di utilizzare il mio dono per uno scopo superiore! Byakugan!”

Questa, come immagino voi Narutofans accaniti saprete già, è tratta dalla pagina di Naruto sulla Nonciclopedia (http://nonciclopedia.wikia.com).(anche se ormai non c'è più NDilcantastorie)


Lo scontro tra il capitano e Neji è accompagnato dalle note di “Pegasus Fantasy” dei Make Up, storica sigla della serie animata del 1986 “Saint Seiya” (“I cavalieri dello zodiaco” in Italia).

(http://www.youtube.com/watch?v=Px2zX-M2alQ)


Sempre da “Saint Seiya”, per quei pochi che non lo conoscono (e che magari sono anche gli ingrati che non comprano la Perfect Edition e ne hanno causato l’aumento di prezzo), vi rendiamo noto il fatto che ognuno dei guerrieri devoti alla dea Atena protagonisti di questa storia possiede una sua armatura specifica e trae i propri poteri da una costellazione. Importantissimi (ma non i protagonisti) sono i dodici Gold Saint, che posseggono scintillanti armature dorate derivanti dai dodici segni zodiacali. In particolare, il Saint appartenente alla costellazione dei Gemelli, soffre di schizofrenia e possiede due personalità, una buona e una malvagia, che sono in lotta tra loro per il predominio del corpo del povero sventurato. Adesso che sapete questo una parte di questo capitolo vi risulterà più chiara.

Per la cronaca, uno dei colpi del cavaliere dei Gemelli si chiama “Another Dimension”, e ha la facoltà di trasportare l’avversario in un’altra dimensione.


Seconda personalità bastarda!” disse Jacopo tra le lacrime “la pagherai cara per questo!”

Può darsi, se sopravviverai!”

Nel film d’animazione del 1993 “Fatal Fury – La leggenda del lupo famelico”, tratto dall’omonimo videogioco realizzato nel 1992 dalla SNK, il boss della mafia Geese Howard uccideva Lily, la donna amata dal protagonista Terry Bogard, sotto i suoi stessi occhi, e la donna esalava l’ultimo respiro tra le braccia dell’amato.

“Se la vuoi ancora, Bogard, è tutta tua!” urlava Geese sghignazzando.

“Geese, la pagherai cara, molto cara!” urlava Terry, tra le lacrime.

“Può darsi, se sopravviverai!” diceva Geese, prima di chiamare i suoi scagnozzi e ordinargli di uccidere il malcapitato.

Come vedete, la cosa non è passata inosservata ai nostri occhi, tant’è che la scena della tragica fine della povera Lily la citiamo sempre nei nostri discorsi, ed è finita pure qui.




Gli atteggiamenti e le tecniche di combattimento dello chef Tony sono ricalcati su quelli di Zoro Roronoa, lo spadaccino dell’ “altra” ciurma, la nostra ispiratrice, quella dei protagonisti di “One Piece” di Eiichiro Oda.



____________________________________________________________________________


Finalmente la scalata al potere era finita, finalmente quell'ufficio era il SUO ufficio, finalmente era diventato Sindaco.

Avrebbe potuto far ritornare la città ai suoi antichi splendori, avrebbe potuto ripulirla da tutti quei teppisti che ogni giorno la rovinavano sempre di più.

DRIN DRIN

Il suo telefono squillava, alzò la cornetta:

“Pronto?”


“He he he, mr. Dario... so pleased to make your acquintance! I believe you know who I am... don't hang up! We have a little business proposition for you... your daughter for your cooperation!"


"What? What happened to Jessica? Who is this?"


"Not so fast, Dario... turn on your tv..."


“You, son of a bi...what have you done to her?!”

“Nothing yet” rispose il suo interlocutore “But we’d enjoy the opportunity!”


“Ma perché stiamo parlando in inglese?”disse Dario.


“Ah, boh... comunque, se non collabori subito, faremo sottoporre tua figlia alle peggiori torture!”


“Gulp! Non vorrete... stuprarla!”

“Peggio, caro Mike... Dario! Le faremo vedere mille puntate di Beautiful!”


“NOOOOOOOOOOOOO!”


“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”urlò Dario.


Si guardò intorno: Naruto che ancora piangeva, Zangief che cercava di consolarlo, e Arthur che aveva iniziato a giocare al DS per ammazzare il tempo.


Ovviamente era stato tutto un sogno...

Toc Toc


“Avanti!” disse Naruto con la voce rotta dalle lacrime.


A quel punto entrarono Hinata, Ten Ten, Cammy e Setsuna.


“N-n-n-Naruto-kun!” disse Hinata, rossissima in viso “h-h-ho s-s-saputo c-che eri...”sospirò “che eri tornato e sono venuta a trovarti...”


“Come ha fatto a balbettare l'acca?” chiese Arthur a Dario, mormorando.


“Gliel'ho detto, posso morire felice...” pensò Hinata.


“Oh, Hinata-chan! Che bello vederti! Hinata? Hinata?”


Hinata era svenuta.


***


“Ce dovremmo esse” sentenziò Alvaro.


“E come fai a dirlo?” chiese lo Chef Tony.

Alvaro indicò una scritta 50 metri per 50 con su scritto “QUESTO È L'UFFICIO DELL'HOKAGE TSUNADE”


“Ah...” disse Tony, con un gocciolone “Al mio tre facciamo irruzione in quella stanza, ok?”


“O Kappa Positivo!”


“1...2...3!”


Slam!


La porta venne buttata giù da una zoccolata di Alvaro, e in un meno di un secondo lui e lo chef erano dentro, coltelli e zoccoli pronti al lancio.


“Hic! E voi cosa volete?” gli chiese la donna seduta alla scrivania.


Alvaro e lo Chef Tony si scambiarono un'occhiata stupefatta, quella donna sembrava ubriaca.


“Ma è mezzogiorno! Non ti vergogni a stare ubriaca?”


“Hic!” gli rispose la donna “Non rompere... è tanto bello bere.... hic!”


“Ma è l'hokaghe?” chiese Alvaro a Tony.


“Si, credo di si...”


“Ma è 'mbriaca a mezzogiorno! Che razza di Hokaghe è?”


“Si, sono l'hokage...hic!” disse la donna “e sono ubriaca a mezzogiorno, problemi? HIC!”

Poi da dietro di loro si sentì una voce:


“Signorina Tsunade, le ho portato questo resuscitamorti, ma si ricordi che non dovrebbe stare ubriaca a mezzogiorno, che razza di esempio sarebbe per i suoi compaesan... ih!”


Shizune si lasciò sfuggire il vassoio che teneva in mano e urlò:


“Zio! Che ci fai qui?” rivolta allo Chef Tony.


“Zio?” disse Alvaro sorpreso “Quella scimmia è tuo zio?”


“Chi sarebbe la scimmia?!” urlò lo chef tirando qualche coltello in direzione di Alvaro.


“CHE COSA STA SUCCEDENDO QUI?!” urlò Tsunade.


***


“AH!” urlò Cammy indicando Dario, Arthur e Zangief “Che ci fate voi qui?!”


“Scusaci se cercavamo di fare il nostro lavoro!” rispose Arthur.


“Comunque sia... adesso tutti fuoooooooriiiiiiiii di qui!”


E Ten Ten, Setsuna, Dario, Zangief e Arthur vennero sbattuti fuori da casa di Naruto.


“Hinata ha avuto un malore... Naruto, pensaci tu!” disse Cammy, sparendo anche lei.


Fuori dalla porta...


“Ahi!” disse Dario “Che rozzezza! Ma sai cos'è la delicatezza?”


“Già” rincarò Arthur “oltre ad essere oscena sei anche rozza?”


“Quindi è per questo che va dietro al capitano...” rifletté Zangief.


“COME OSATE!” disse Cammy, dando un calcio ai tre.


***

“Quindi se tutto questo è vero...” rifletté Jacopo “ se tutto quello che ho scoperto è vero... allora...”


Grazie all'armatura dei Gemelli che gli permetteva di andare alla velocità della luce, Jacopo arrivò in un baleno da Cammy, Dario e il resto del gruppo.


“Ho appena fatto una scoperta... non ci posso credere!”


“Capitano Jacopo... hai scoperto dove si trova Sasuke?” chiese Setsuna, ansiosa.

“E cosa sarebbe quell'armatura?” chiese Arthur, sorpreso.


“NO! È PIÙ IMPORTANTE DI SASUKE... e non far caso all'armatura, Arthur”


“Cioè?”


“In realtà...”


“In realtà...” dissero tutti contemporaneamente.


“In realtà Neji e Hinata non sono fratelli, ma cugini!”


Tutti guardarono Jacopo: “Ma va, lo sapevano tutti!”


Dario(O_O): “Davvero? Non ci credo! NO! No! NOOOOOOOOOOOOO! Come hai osato farmi questo spoiler!”


“Tecnicamente sono fratellastri...” disse TenTen, facendo la saputa “perché i loro padri erano gemelli monozigoti e...” ma nessuno se la filava.(grazie per la dritta KK!)


***

Olivia batteva nervosamente le dita sul tavolino del bar.

“Quindi...” disse “Non sapete né dove sia Sasuke, né dove sia Orochimaru...”


“Già”


Il tavolino si inclinò.


“E CHE DIAVOLO AVETE FATTO PER DUE ANNI!?”


“CI SIAMO ALLENATI!”


“MA BRAVI! E CI SEI SOLO TU, VERO? GLI ALTRI GIRAVANO I POLLICI?”


“GLI ALTRI AVEVANO ALTRE MISSIONE DA F-sì che c'è signor Dandy?”


“Sakura-chan, che per caso hai una sorella più grande?”


“ARGGGGGGGGGGGGGGGGHHH!”


E fu così che Dandy-J fece un salto sulla luna.


***

“E quindi è per questo che noi dobbiamo far mettere insieme Naruto e Hinata...” stava dicendo Cammy alla combriccola.


“Mi pare giusto” “Si, perché, no?” “Certo! È una delle mie coppie preferita...” “Così non c'è pericolo che faccia le yaoi con Sasuke...” Questi erano i commenti di approvazione che si potevano udire.


“E quindi... per completare la Love Love operation, mi servirò di...QUESTO!”


Dal nulla, Cammy tirò fuori qualcosa che emanava luce propria.


“AH! Mi acceca!” disse Setsuna mettendosi una mano davanti agli occhi.


“LA LUCE, LA LUCE MI ACCECAAA!” urlò Jacopo.


“Ma che diavolo è quell'artefatto?!” urlò Dario.


“Io ho paura, Arthur!” disse Zangief stritolando l'amico.


“Ma che diav...ZANGIEF, MI FAI MALE!”esclamò Arhur.


“Ma quello è...”disse Ten Ten con ammirazione.


“È UNO SHOJO MANGA!” urlarono tutti contemporaneamente.


“Ma certo!” disse Jacopo battendo il pugno sul palmo della mano “Gli occhi orrorosamente grandi delle ragazze lì apparse hanno riflesso il sole, sembrando così che brillasse di luce propria!”


***


“Come sarebbe a dì Quella è mì nipote?”


“Sempre a travisare le frasi degli altri, eh? Eppoi che è questa storia della scimmia?” chiese lo Chef Tony.


“Niente...” disse Alvaro “risponni, piuttosto!”


“Beh, semplicemente quello che ho detto! Shizune è mia nipote! E scommetto che quello che tiene tra le braccia è invece tuo nipote...” disse rivolto al maialino che la ragazza teneva tra le braccia.


“Ahah...spiritoso!” rispose Alvaro “Piuttosto... ce dovemo fa' da dì da 'ste due le informazioni pe ammazza quell'infame de Sasuke! Je fossino ammazzare er latte....brutto emo... è un dito ar culo quell'uomo...”


“Alvaro!” si meravigliò Shizune “Che sono queste parole! Durante le tue avventure non dicevi niente del genere!”


“È che quel Sasuke” disse Alvaro, quasi piangendo “ma messo 'na rabbia dentro in fondo al petto, in fondo ar core...”


Ma poi, preso quasi da un impulso improvviso:


“E dato si' che sei cosi' preziosa”


“Ma che sta facendo?” disse Shizune, guardandolo.


“Lascialo stare, è partito...” le rispose lo zio


“È FORSE FINITA QUANDO I TEDESCHI HANNO BOMBARDATO PEARL HARBOUR?” urlò Tsunade, apparentemente senza motivo.


“Stasera io te vojo /di' na cosa....” continuò a cantare Alvaro.

“te c'hanno mai mannato, a quel paese...sapessi quanta gente che ce sta
er primo cittadino e' amico mio
tu dije che te c'ho mannato io
e va e va
va avanti tu
che adesso c'ho da fa'...
sarai la mia meta'
ma si nun parti
diventi un altro po' la mia trequarti
e va e va
nun puoi sape' er piacere che me fa'...
magari qualche amico te consola
cosi' tu fai la scarpa
e lui te sola
io te ce manno sola
io te ce manno sola
sola senza de me
gia' che ce so
me levo st'altro peso
co' tte che fai il capoccia
e stai piu' su
te sei allargato troppo
senti a coso
mica t'offendi se
te do del tu...”


E qui era il delirio: Alvaro beveva il sakè di Tsunade come se fosse acqua, e quest'ultima si era messa a ballare un improvvisato CanCan insieme al bue, a Shizune e a Tony, coinvolti loro malgrado.


“te c'hanno mai mannato, a quel paese” cantavano Tsunade e Alvaro, ormai mezzi ubriachi.


“sapessi quanta gente che ce sta
a tte te danno la medaglja d'oro
e noi te ce mannammo tutti in coro
e va e va
chi va con la polenta e baccala'...
io so' salmone
e nun me 'mporta niente
a me me piace anna' contro corente
e va e va
che piu' sei grosso
e piu' ce devi anna'...
e t'a ritroverai nel posto giusto
e prima o poi vedrai
ce provi gusto
sto solo scherzando
gussto sto solo cantando
uh sto solo a scherza' pardon
ma quanno alla mattina
sto allo specchio
c'e' un fatto
che me bbutta giu' er morale
io me ritrovo sempre
ar gabbinetto
e me ricanto addosso sto finale
te c'hanno mai mannato a quel paese
sapessi quanta gente che ce sta
cosi' che m'encoraggio
e me consolo
cor fatto de mannammece da solo
e va e va
che si ce devi anna'
ce devi anna'...
tanto se te anniscondi dietro a un vetro
na mano c'hai davanti e l'altra dietro
e va e va
e' inutile che stamo a litiga'...
tenemoce abbracciati stretti stretti
che tanto prima o poi
ce annamo tutti
a quel paese
tutti a quel paese
tutti a quel paese
tutti a quel paese
tutti a quel paese
tutti a quel paese
tutti a quel paese
tutti a quel paese là!”


Alla fine era il delirio: Alvaro brindava con Tsunade a cose sempre più strane: all'amicizia, all'amore, ai capi di stato ubriaconi e cocainomani, ai giapponesi che bombardarono Hollywood e ai marziani che presto ci avrebbero invaso.

Dall'altro canto, Chef Tony e Shizune, non stavano certo messi meglio: il cuoco della ciurma aveva tirato su una bancarella, cercando di vendere a chiunque si avvicinasse all'ufficio dell'Hokage (prima che scappassero spaventati) i suoi coltelli; Shizune invece per la prima volta in vita sua stava guardando il suo maiale con l'intenzione di utilizzarlo “Come cibo di emergenza”.


Il tutto coronato dalle canzoni che Alvaro e Tsunade cantavano:


“È una canzone senza titolo, tanto pe cantà...”


E tutto ciò non accadeva nel bel mezzo della notte, ma mancavano pochi minuti all'ora di pranzo.


***

Intanto, Dandy J faceva delle importanti scoperte archeologiche:

“EHI! LA LUNA NON È FATTA DI FORMAGGIO!”


Vabbè, lasciamolo stare...

***

“Ma secondo voi cosa staranno a fare lì dentro, da soli, per tutto quel tempo?” Chiese Cammy, sospettosa “È più di mezz'ora che sono lì dentro... non è che stanno facendo...” guardò i compagni “quello che penso?”


Tutti si guardarono in maniera espressiva:


“...”

“...”

“...”

“...”

Tutti, come in accordo premeditato, si avvicinarono alla porta e misero l'orecchio attaccato alla porta.


N-N-Naruto-kun! No, ti prego, quello no!”


Tutti si lanciarono un'altra occhiata espressiva, e Cammy con un calcio sfondò la porta e mormorò:

“Proprio come temevo...”


“Ti prego, no! Naruto-kun! Quella è la mia ultima regione!”


“MA CHE DIAVOL...”


Naruto e Hinata stavano giocando a Risiko.


Caduta a gambe all'aria di tutti tranne di Cammy.


“Ehi tu!” le urlò Setsuna “Come potevi immaginare che stavano giocando a Risiko?”


“Mmm...direi intuito femminile...”


“Ma questo non c'entra niente! E allora perché io non ho sentito niente?”


“Forse perché ti mancano queste...” disse Cammy toccandosi all'altezza del petto.


“C-c-come osi, donna oscena!” disse Setsuna estraendo la sua spada.


E iniziarono a scannarsi.


“Qualcuno chiami Alvaro!” disse Arthur, chinato su uno Jacopo svenuto “Questo qui sta muovendo dissanguato per il sangue che gli sta uscendo dal naso...”


“Mamma mia...” disse Zangief , chino anche lui sul Capitano “Non facevo il nostro capitano così pervertito... cioè Cammy si è appena toccata...”


Intanto nella stanza di Naruto, Dario e TenTen stavano chiarendo i loro dubbi con Naruto e Hinata...


“Hinata” chiese Dario “Perché prima hai detto in quel tono: N-N-Naruto-kun! No, ti prego, quello no! ?”


“P-perché fino a prima di Naruto ero imbattuta a Risiko...”


Inizio Flashback di Hinata


“Sei brava a Risiko, Hinata...” disse il padre, vedendo ridotti i suoi territori ad 1/3.


“No, non è affatto brava!” disse Neji, che ormai era stato sconfitto “tutta fortuna!”


I due lo guardarono.


“Anzi questa partita a Risiko non c'è mai stata! Guardate lì! UNA FERRARI!”


Neji prese il cartellone di gioco, buttò tutto nella Ferrari, ci salì, guidò fino al burrone di Konoha saltò fuori dall'auto e ce la buttò, con cartellone dentro.


Fine Flashback di Hinata


“Certo che Neji non ci sa proprio stare alle sconfitte...” disse TenTen con due goccioloni che le colavano lungo la nuca.


“E non avete visto cosa ha fatto dopo aver perso contro di me durante il Tenkaichi...”


Inizio FlashBack Naruto


“BUUUUUUUUUU!” urlava Neji battendo i piedi e i pugni per terra “NON HO PERSO, LUI HA BARAAAATO!”(T_T)


Fine FlashBack Naruto


“O mio Dio... non conoscevo questo lato di Neji...”disse TenTen, evidentemente turbata.


“Per non menzionare il fatto che ha distrutto l'unica auto del mondo di Naruto...” disse Dario, serissimo.


TenTen guardò con sguardo languido Dario.


“Daaario-kuuuuun...”disse mentre iniziava a fare formichina-formichina sul braccio del ragazzo


“ARGGGGGH!!” urlò quello, allontanandosi con uno scatto “Stammi lontana! Tu non sei il mio tipo!”


“Ma dai, Dario-kun, ora che la mia ammirazione per Neji è andata devo trovare qualcun altro...e sei tu il fortunato prescelto!”disse TenTen.


“NOOOOOO! Sei un personaggio troppo secondario per piacermi! E lì”disse indicando Jacopo, che guardava con sguardo ancora confuso la battaglia tra Setsuna e Cammy “c'è un tizio che sarebbe molto lieto di averti come ammiratrice!”


“No... troppa concorrenza....”disse indicando le due ragazze che combattevano “e invece tu sei tutto mio!!”


“NOOOOOOOOOOOOOOO!” disse Dario, scappando alla Beep Beep.


***

“Grazie per il passaggio” disse Dandy-J a un buffo alieno viola “Se non fosse per te sarei rimasto sulla luna per chissà quanto tempo...”


“Di niente!” rispose Widget “Adesso vado, ciao!”


“Che simpatico alieno...chissà se sono tutti così nello spazio...”


“Sas'ke-kuuuuuuuuuu!” urlò una persona per le strade di Konoha “Dove seeeeeeeeei?”


“Ma quello non è...”disse Dandy, guardandolo.


***

“Questa ragazza non è male” pensava Olivia mentre combatteva con Sakura “ha una forza sovrumana grazie a quei pugni rivestiti di ki... però la ragazzina chiamava il ki in un altro modo... Chakra?”


Olivia fece un passo indietro, e nel posto appena lasciato si infranse il pugno di Sakura.


“Ma la ragazza fa molti movimenti inutili, quindi si sta stancando in fretta... per non parlare del fatto che tenere quella potenza deve richiedere molta energia...”


BUM!


E Sakura fece un altro buco nel terreno.


“Spero proprio che non mi chiedano di pagare i danni, poi...tzè!”


“Non sei male, Nonna!” le urlò Sakura.


Qualcosa scatto nella mente di Olivia: “Nonna...” mormorò con un tik alla guancia.


Un microsecondo dopo, aveva colpito con un micidiale pugno allo stomaco Sakura, che per poco non rigurgitava la colazione.


“COME HAI OSATO CHIAMARMI NONNA, BRUTTA MOCCIOSA!!” urlò poi, continuando a scalciare il corpo semicosciente di Sakura.


Ragazzi, da questo potete imparare un'importante lezione: mai contrariare Olivia!


***

Zanganken!”urlò Setsuna, mancando di un centimetro Cammy.


Spiral Arrow!”


E anche Cammy si rende pericolosa con la sua mossa.


“E smettetela un po' voi due!”disse Jacopo.


“Signorsì, signor capitano!”dissero le due, mettendosi sull'attenti.


“Mi è sembrato di sentire qualcosa...”


Pppppppf...


“Scusate, non l'ho fatta apposta...” disse Zangief, con un gocciolone.


“No, no era qualcos'altro...” continuò Jacopo.


Si sentì una voce bassissima, appena percettibile, che però veniva da molto vicino:


“Dove sei, Sas'kun?”


“Ma che diavolo...” pensò Jacopo “perché se stai cercando Sasuke vieni a cercarlo qui a Konoha e per di più con quella voce bassa?”


“Aspettate qui” disse il capitano alla sua ciurma “vado a vedere cosa succede...”


E il capitano sparì dietro l'angolo.


“Mamma mia, Zangief! Certo l'hai fatta proprio...ah...mi manca l'ossigeno!” disse Arthur scappando.


“Oddio, Zà, ma che hai mangiato, stamattina?” disse Cammy facendosi aria.


“Guardate che abbiamo mangiato le stesse cose!”


***

“Ma tu...” disse Jacopo guardando chi stava cercando Sasuke “ma tu...sei Kabuto!”


“Kabutooooopssssssssss!” disse un crostaceo marrone...che poi era un Pokemon.


***

“Ma tu sei...” disse Dandy guardando l'altro tizio che cercava Sasuke “OROCHIAMARU!”


“Sì!” disse quello “Sono io! Dimmi, hai visto Sasuke-kun?”


“Ma Sakura-chan aveva detto che era venuto da te in cerca di potere!”


“E in effetti è venuto! Ma da pochi giorni è scappato e lo sto cercando da giorni! Povero Sasuke... infreddolito, solo...l'hai per caso visto?”


“NO! Ma perché se n'è andato?”


“Ah” rispose Orochimaru sbiancando ancora di più, se fosse cromaticamente possibile “Boh, non sarei proprio...” continuò, facendo il vago, strusciando un piede per terra.


***

“No, non tu Kabuto-Pokèmon! Il tizio che ti tiene in braccio, quello con gli occhiali...”


“Io?”disse Kabuto, non il pokemon “Che vuoi da me?”


“Perché facevi finta di cercare Sasuke?” chiese Jacopo.


“Facevo... finta?”disse Kabuto, rimanendo comunque impassibile.


“Certo, che facevi finta! Perché altrimenti non l'avresti chiamato con un filo di voce!”


“D'oh!” fece Kabuto, sentendosi sgamato “va bene... facevo finta di cercarlo...”


“Magari ti senti messo da parte, da quando c'è Sasuke?”


“Sì...”disse, mogio mogio “OROCHIMARU-SAMA NON MI DEGNA PIÙ DI NESSUNA ATTENZIONE DA QUANDO C'È QUELL’EMO!”continuò piangendo


“Su, su... il tuo rapporto è sempre stato... ehm... a-ehm ...hai avuto un rapporto con Orochimaru... si... che fine ha fatto Sasuke?”


“Se n'è andato! E il mio signore mi ha chiesto di andare a cercarlo!”


“Ma tu non vuoi ritrovarlo, vero?”


“Sì...”rispose Kabuto “ E HO SCOPERTO CHE IL MIO SIGNORE MI TRADIVA PROPRIO CON QUELLO!”

“E come è successo? Li hai colti in fragrante?”


“No! Leggi qui!”


Kabuto pose a Jacopo un libro, di un rosa confettoso con tanto di fragole, con su scritto: “Diaro Segreto di Sasuke Uchiha”


“Sasuke... hai un diario segreto?” pensò Jacopo, confuso.


“Giorno 1: Ho appena sconfitto Naruto (come diavolo ho fatto?) e sono entrato nel covo di Orochimaru, tra parentesi spero che prima o poi prenda un po' di sole... vabbè che è il cattivo, ma così rischia di prendersi un colpo di sole durante l'estate, eppoi cosa dirà? “Scusate, non posso distruggere Konoha, ho preso troppo sole?”


Giorno 2: Ho iniziato l'allenamento con Orochimaru per diventare più forte. Ma ho paura che la Sexy no Jutsu non mi servirà molto sul campo di battaglia... eppoi non sono sicuro neanche che sia un Sexy no Jutsu, visto che non mi trasformo in donna... sembra quasi semplicemente che mi si tolgano i vestiti... e oltre ai colpi al sole, temo che Orochimaru debba stare attento anche ai capillari deboli: oggi non faceva che perdere sangue dal naso.

Ps: Stanotte ho sentito qualcosa come un forcina che si infilava dentro la serratura della mia stanza... sto avendo paura, davvero.


Giorno 3: Ho reincontrato Kabuto, e ho paura che non mi veda molto di buon occhio, chissà perché... forse perché sono molto più fico di lui. Oggi Orochimaru si è fatto i colpi di sole...ai capelli....di un viola Fashion, che ricorda molto quello dello 01(tra l'altro gli sta malissimo).

Continuano strani rumori dalla serratura... Orochimaru mi ha assicurato che è una qualche specie di tarma... ma io non ne sono sicuro.


Giorno 4: Orochimaru si è messo in testa di cucinare: e Kabuto sembra più spaventato che mai. Mi ha mormorato che non farebbe mangiare il cibo di Orochimaru manco al suo nemico peggiore, e mi ha consigliato di scappare, io che potevo. Ma io devo diventare più forte!


Giorno 54: Mi sono appena svegliato. Il dottore ha detto che è stata colpa del cibo...e che era strano perché, nonostante non ci fosse niente di letale, lì dentro, quel cibo avrebbe dovuto stroncare un elefante. Ma con me non ci è riuscito! Perché? Perché io sono il grande Sasuke Uchiha! (PS, kabuto prima di mangiare, 50 giorni fa, mi aveva dato una strana pillola che ridona la vita al suo possessore... secondo me erano balle!)


Giorno 55: Orochimaru ha detto che dobbiamo vestirci uguali, spada correlata. Kabuto mi ha sussurrato: “Finita la crisi cibo, torniamo ad essere nemici... e IO TI ODIO CON TUTTO ME STESSO!” Ma... non riesco a capire... che gli ho fatto? Perché mi odia? E continuano a succedere cose strane! Lampadari che cadono solo quando passo io, massi rotolanti che mi inseguono, scorpioni velenosi dentro le scarpe, la connessione ADSL che fa i capricci... Non capisco perché, ma credo che tutti questi avvenimenti siano collegati... ma come? In che modo?... lo sapevo che leggere Detective Conan prima di andare a scrivere il diario faceva male!

P.s. Per la storia della porta, Kabuto mi ha detto che in realtà è l'uomo nero! Io ho paura!


Giorno 691: Ho deciso di andarmene da qui. Orochimaru è un'idiota, l'unica cosa vagamente utile che mi ha insegnato è stata a far passare l'elettricità attraverso la spada. Ma nessuno deve sospettare nulla... NULLA! Altrimenti mi fermerebbe... ho sentito dire che esistono altre dimensioni, forse andrò là!


Giorno 692: Sono fuggito, ce l'ho fatta, nessuno mi ha visto... poi girano voci che anche un certo Bison mi stia cercando... spero mi sappia dare più potere di Orochimaru...

P.s. Ho scoperto che cos'è il rumore dalla porta. Era Orochimaru che cercava di entrare nella mia stanza per stuprarmi... come lo so? Posso solo dire che mi fa male il sedere...”


“E questo dove l'hai trovato?”chiese Jacopo.


“Sulla strada Rifugio/Konoha...” rispose Kabuto “nel caso lo trovassi glielo vuoi ridare?”


Sul volto di Jacopo si formò un sorriso sadico:


“Non mancherò sicuramente...”


***

“E adesso” disse Cammy “si dia inizio alla Love-Love Operation!”


“Dopo quindici pagine... per fortuna che succede...” mormorò Setsuna.


“Allora, secondo una delle più importanti riviste scientifiche sull'argomento, basta che lei sia maltrattata dalla famiglia di lui. Poi lei deve venir rapita da un conte malvagio e che lui la salvi, poi insieme partiranno per l'Europa devastata dalla seconda guerra mondiale, sempre inseguiti dal conte... poi lui verrà dato per morto e lei rapita di nuovo dal cont...”


“Non ti pare che sia un po' improponibile come cosa?” chiese Setsuna.


“No, lo dice questa importante rivista scientifica sull'argomento!”


“...”


“...”


“MA QUELLO È ALPEN ROSE!” urlò Setsuna


“ESATTO! Non ti pare una splendida idea?”


“NO! NON LO È PER NIENTE!”


“E quindi quelle due hanno riniziato a litigare... Arthur, che ne dici di un goccetto di Vodka?”


“Non credo che da queste parti la vendano...” rispose il cavaliere a Zangief


“Compreremo quello che c'è...”


***

“Portace n'altro litro... HIC! che così se lo beeeeeevemo...” urlava Tsunade, stonatissima.


“E poi glia risponnemo...embè, embè, che c'è?” continuavano Shizune e Tony.


“E quando er vino, embè, t'arriva ar gozzo, embè, ar gargarozzo, embè, ce fa 'n ficozzo embè...” cantava Alvaro.


Insomma ormai ogni sobrietà se n'era andata dall'ufficio dell'hokage...


***


“A-ehm...dove sono?”


Ovviamente, per l'ennesima volta, ovvero ancora, era successo. Jacopo si era perso. Poco fa era accanto a casa di Naruto, poi si era congedato da Kabuto e... e adesso si ritrovava in una foresta, nel nulla più assoluto... e sopratutto... COME DIAVOLO C'ERA ARRIVATO IN QUELLA FORESTA? Cioè, non gli sembrava nemmeno di essere uscito da Konoha, e invece adesso era in un bosco...e sapeva che TUTTA KONOHA era circondata da foresta...

Vabbè che faceva “Ryoga” di secondo nome, ma tutto questo era ridicolo!


“Lo so che è una cosa noiosa...però questo è proprietà privata dei Nara, potresti andare un po' più in là? Lo so che è una seccatura, fossi in me non lo farei, ma è mia madre mi dice di fare queste cose...” disse Shikamaru, apparendo dal nulla.


“Quindi questo sarebbe il bosco dei Nara?”


“Si...”


A quel punto il volto di Jacopo si illuminò di un sorriso malvagio.


***

“Quindi perché Sasuke se n'è andato?” continuò a chiedere Dandy-J a Orochimaru.


“Gli allenamenti erano troppo duri... le tecniche troppo difficili da imparare...” fece in tono poco convincente.


“Sicuro?” gli fece Dandy, facendosi scuro in volto.


“S-sì...”


“SICUROOOOOOOOOO?”


“BUUUUUUU! NOOOOOOO! Abbiamo fatto l'amore...”


“In pratica hai stuprato Sasuke...” disse Dandy, sconcertato.


***

E intanto Dario...


“AAAAAAAAAAAAAAAH! SMETTILA DI INSEGUIRMIIIIIIIIIII!”


“Dario-kun! Dove credi di fuggire?” urlò Ten Ten.


“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!”


***

“Quindi, secondo quest'altra esimia rivista scientifica, dovremmo far cadere a Hinata un fazzoletto, così Naruto lo raccoglierebbe e, come sai, da cosa nasce cosa!”


Cammy e Setsuna erano nascoste su un tetto, spiando Naruto che riaccompagnava Hinata a casa.


Setsuna: “Di quale shojo manga vuoi servirti, questa volta?”


Cammy (nascondendo Lovely Complex dietro la schiena) : “Ma di nessuno! Come ti viene in mente!”


“Piuttosto” disse Setsuna “non potremmo far finta che lei quasi muoia, ma che viene salvato da lui...”


Cammy (sfogliando Magic Knight Rayearth) : “Ma dove l'hai presa questa idea...?”


CAAAAAAAMMY! SETSUUUUUNAAAAA!”


“Dannazione! ci hanno scoperto!” esclamò Cammy.


“Ovvio, se urli come una dannata...”sussurrò Setsuna.


Cammy e Setsuna scesero a terra con un abile salto e trovarono Naruto e Hinata abbracciati.


Le espressioni di Cammy e Setsuna? Assomigliavano a questo: “O__O”


“C-c-cosa...?”


“Beh, quando ci siamo ritrovati da soli in camera mia, abbiamo parlato molto mentre giocavamo a Risiko...” cominciò Naruto.


“E abbiamo scoperto di avere molto cose in comune, di essere simili, eppure diversi, e, in qualche modo complementari...” continuò Hinata.


“E quindi ci siamo dichiarati il reciproco amore...”


“Lo sapevo che bastava farli stare 5 minuti insieme per farli dichiarare! Stupido Kishishishi!” pensò Setsuna.


***

A quel punto tutti i membri della ciurma del cinghiale con la fascia, ebbero un solo pensiero:


Jacopo (coprendo una buca), Dario (riuscito a scappare da Ten Ten) Setsuna e Cammy (riuscite a far mettere Naruto e Hinata insieme), Olivia (avendo sconfitto Sakura), Dandy-J (avendo fatto parlare Orochimaru), Zangief e Arthur (avendo assaggiato alcolici e cibi locali), Alvaro e lo chef Tony (completamente ubriachi, non si sa perché lo pensarono):


“Missione Compiuta”


e tornarono tutti alla nave.


“Toglimi una curiosità, capitano Jacopo” disse Cammy “che hai combinato dopo che te ne sei andato?”


“Eh eh” sorrise Jacopo “guarda il numero 37 di Naruto e lo scoprirai...BWAHAHAHH!”


Inizio intermezzo temporale nel futuro:


Hidan: “Hai capito quel che ti ho detto prima? Il severo giudizio del dio Jashin ricadrà su di te! Mi hai sentito? GWAHAHAHAHAH! TI PUNIRÒ IO! MI BASTERANNO SOLO I DENTI! TI MASTICHERÒ BEN BENE E TI FARÒ A PEZZI!”


SBAM!


Ologramma di Jacopo: “Allora Hidan, so che sei appena stato ridotto ad una testa da Shikamaru...io sono qui per darti una mano...”


Fine intermezzo temporale nel futuro.


“Ma c'è una cosa ancora irrisolta in questo capitolo” disse Setsuna “Perché questo capitolo si chiama LOVE LOVE OPERATION!?”


***

Per KillKenny: Ovviamente! BWAHAHAH! Ma prima di morire Sasuke soffrirà molto... e anche oggi mi sento a posto con me stesso, perché ho sfottuto quanto potevo, il culo d'anatra...Good One ad aver notato la citazione a Zoro dello chef!





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Capitolo 4
*** Sometime in the 1990s ***


Citazioni del terzo capitolo...

Questa volta a cura del Cantastorie...già già...


Lo stampalato sogno che fa Dario non è altro che una citazione ad un vecchio videogioco della Capcom, ovvero Final Fight... il nostro correttore di bozze ce ne parlerà più ampiamente in questo capitolo... visto che è lì che si svolge!


Signorina Tsunade, le ho portato questo resuscitamorti, ma si ricordi che non dovrebbe stare ubriaca a mezzogiorno, che razza di esempio sarebbe per i suoi compaesan... ih!”


Avete mai visto il terzo capitolo della saga “Ritorno al Futuro”? Se la risposta è “No”, filate subito a vederlo! Il resuscitamorti di cui sopra è una citazione a questo. Il dottor Emmeth Brown si trova ubriaco e per farlo riavere il barista gli fa bere un micidiale intruglio noto come “resuscitamorti”... che più o meno funziona!


Zio?” disse Alvaro sorpreso “Quella scimmia è tuo zio?”

“Chi sarebbe la scimmia?!” urlò lo chef tirando qualche coltello in direzione di Alvaro.

“CHE COSA STA SUCCEDENDO QUI?!” urlò Tsunade.


Altra delle innumerevoli citazioni al Re Leone che mi sono divertito a inserire...


Dario(O_O): “Davvero? Non ci credo! NO! No! NOOOOOOOOOOOOO! Come hai osato farmi questo spoiler!”



Questa storia risale ad un po' di tempo fa, io guardavo la serie tv di Naruto e Kotaro, in mancanza dell'apparecchio televisivo, era costretto a leggere la ristampa.

Gli dissi che Hinata e Neji non erano fratelli, come lui pensava, ma cugini... e non ci scherzate troppo su 'sta storia, lui ancora mi rinfaccia lo spoiler.


Ma che sta facendo?” disse Shizune, guardandolo.

“Lascialo stare, è partito...” le rispose lo zio

“È FORSE FINITA QUANDO I TEDESCHI HANNO BOMBARDATO PEARL HARBOUR?” urlò Tsunade, apparentemente senza motivo.


Citazione ad uno dei più famosi film di John Belushi, “Animal House”, di cui Kotaro è un grandissimo fan. La scena originale prevedeva proprio una scenata del personaggio interpretato da Belushi, John 'Bluto' Blutarsky, che incitava i compagni a ribellarsi all'autorità del preside.


Continuando, se non le conoscete, posso dirvi i nomi delle canzoni che Alvaro, Tsunade, Shizune e lo Chef Tony cantano:


Stasera io te vojo /di' na cosa....” continuò a cantare Alvaro.
“te c'hanno mai mannato, a quel paese...sapessi quanta gente che ce sta


E dato si' che sei cosi' preziosa”


e seguenti, non è altro che “Te c'hanno mai mannato a quel paese” ( http://it.youtube.com/watch?v=VrOLHeO0M8g ) cantata dal bravissimo Alberto Sordi.


“È una canzone senza titolo, tanto pe cantà...”


Questa è l'introduzione ad una famosa canzone romana, intitolata “Tanto pe' cantà” ( http://it.youtube.com/watch?v=qMHB8ZCv_JE )cantata da Nino Manfredi.




Grazie per il passaggio” disse Dandy-J a un buffo alieno viola “Se non fosse per te sarei rimasto sulla luna per chissà quanto tempo...”

“Di niente!” rispose Widget “Adesso vado, ciao!”

“Che simpatico alieno...chissà se sono tutti così nello spazio...”


Spero ricordiate anche voi il cartone di Widget, un alieno per amico! ( http://it.youtube.com/watch?v=m5JmJgf5jf8 )



Capitolo extra: Sometime in the 1990s…

Aloha!

E’ Kotaromatsudaira che vi parla. A seconda della vostra posizione su Manga.it voi potete chiamarmi ‘Kotaro’ o ‘Signor Kotaro’…

Ma questo non ci interessa.

Per farla breve, vi diamo un attimo di pausa con la storia principale e con la ricerca di quell’imbecille di Sasuke e vi offriamo un capitolo speciale.

Speciale perché non aggiunge molto alla storia principale e perché in via del tutto eccezionale non lo scrive il nostro solito autore, ma prendo il potere io.

E come si dice solitamente in questi casi, “Io sono l’autore, e posso fare tutto quello che voglio!”.

Indi per cui ho scelto di presentarvi una personale parodia di uno dei miei tre videogiochi preferiti (assieme a “Super Mario Bros.” della Nintendo e a “Street Fighter 2” della Capcom, se volete saperlo), “Final Fight” della Capcom, del 1989.

Un piccolo cenno di trama per comprendere meglio la storia di questo capitolo.

“Final Fight” è un picchiaduro a scorrimento ambientato alla fine degli anni Ottanta in una metropoli americana fittizia, Metro City (ideale rappresentazione della New York di quegli anni, infatti se vi vedete film del periodo, tipo “Oliver & Company” della Disney, vedrete che tra le due città non ci sono molte differenze).

Metro City è infestata dai classici teppisti punkettoni che andavano tanto di moda in quegli anni (vedere film come “I guerrieri della notte” o manga come “Orange Road” o “Ken il guerriero”), tutti facenti parte di una temibile organizzazione criminale chiamata Mad Gear.

Il nuovo sindaco della città, Mike Haggar, si è buttato in politica reduce da una brillante carriera come lottatore professionista di wrestling, e anche per offrire una vita regolare alla figlia adolescente, Jessica, che si è ritrovato a crescere da solo dopo la morte della moglie.

La famiglia del nostro massiccio e baffuto sindaco (creato basandosi sulla fisionomia di Freddie Mercury) comprende anche Cody, il fidanzato di Jessica, un ragazzo belloccio e rissoso, e Guy, esperto discendente di un clan di ninja (un po’ rintronato e non molto lungimirante, in realtà, ma soprassediamo…), amico d’infanzia dei due ragazzi.

Il nostro sindaco preferito vara un piano per sterminare la piaga della Mad Gear, ma i gaglioffi non stanno a guardare e gli rapiscono la figlia per poterlo ricattare, così padre, fidanzato e amico si ritrovano a dover girovagare per tutta la città tirando cazzotti a destra e a manca a tutti i teppisti che trovano prima di poter giungere allo scontro con Belger, il capo della Mad Gear, e i suoi cinque sottoposti diretti.


Per questo capitolo ho immaginato che, al posto dei nostri tre eroi anni Ottanta prediletti, a combattere i teppisti ci fossero i personaggi della nostra ciurma preferita (dopo ovviamente quella di “One Piece” e quella di Sandokan, che non fanno testo!).

Ho dovuto farne fuori temporaneamente qualcuno per ragioni di trama, ma spero non ne sentirete troppo la mancanza, e poi io non sono l’autore ufficiale, quindi siate clementi! (L’autore ufficiale sarà ben lieto di ricevere tutti i vostri insulti, quindi rivolgetevi pure a lui!)

Ovviamente, dato che la trama di “Final Fight” non prevede esagerati colpi di scena e si basa unicamente sui cazzotti e sui combattimenti, ci penso io a rendervela un pochetto più divertente, in primis grazie ai nostri personaggi, dei comici d’eccezione, ma anche alle consuete e beneamate citazioni, che spargerò qua e là rendendo assai poco seri i combattimenti (in particolar modo me la spasserò a citare e parodiare “Saint Seiya”, che adoro!).

Un’ultima avvertenza prima di lasciarvi alla lettura, che sarà suddivisa in due parti di cui questa che vi apprestate a leggere è la prima. Gran parte delle battute dei personaggi sono in inglese, perché vogliono essere una presa in giro del filmato introduttivo della versione americana del gioco, che è veramente doppiato da cani…

Giudicate voi…


Bene. Detto questo, buona lettura! Bye!


- Stage 1: Sindaci e teppisti -


Il sole brillava alto nel cielo, i gabbiani volavano e il mare era piatto come una tavola.

Una certa nave che ormai ben conosciamo avanzava a vele spiegate verso il suo solito obbiettivo.

Tutto normale, insomma.


… o forse no…


Don Gggiàààcopo!! Don Ggggiàààcopo!! Venna ‘cca!! ‘A picciridda s’ammalò!!” urlò Alvaro, correndo inquieto da un capo all’altro della nave.

“Calmati!” esclamò Jacopo “Innanzitutto spiegami perché stai parlando in siciliano!”

“Beh, perché questo capitolo è stato scritto da Kotaromatsudaira, quindi è un po’ diverso dal solito…” rispose il dottore.

“TRADIMENTO!! NON ESISTE!!” ruggì il capitano “Non dimenticare mai il tuo orgoglio romano! Noi siamo stati i conquistatori di mezzo mondo, abbiamo avuto i migliori poeti: Virgilio, Catullo, Ovidio, Petronio, Apuleio…”

Ma Alvaro se n’era già andato, annoiato dal panegirico del suo capitano.

“ESIGO CHE MI SI ASCOLTI QUANDO PARLO!!” ruggì Jacopo per tutta risposta, facendo tornare rapidamente il dottore sui suoi passi “Allora, cosa volevi dirmi?”

“Ecco… Setsuna si è ammalata!” rispose.

“COOOSAAAA?!” urlò Jacopo, facendo scapicollare tutta la ciurma nella stanza dove la ragazza giaceva a letto.

“40!” disse Alvaro, togliendole il termometro da sotto l’ascella “Picciridda, ti pigliasti popo 'na bella influenza...”

“Adesso parla mezzo siciliano e mezzo romano...” pensò Jacopo, con un gocciolone.

“Mi dispiace, capitano…” sussurrò la ragazza, guardandolo con occhi compassionevoli.

“Non preoccuparti, Setsuna…” le sussurrò il capitano, guardandola con uno sguardo serio (che non aveva mai avuto in vita sua!).

Cheffà, ‘à finemo cù ‘sta melassa?” si intromise Cammy.

“CAMMY!!” urlò Setsuna con voce strozzata.

“Cammy!!” fece Jacopo, serio “Dovresti preoccuparti anche tu per un membro della tua stessa ciurma! E poi smettila di parlare in siciliano!”

La musicista rivolse a entrambi un’occhiataccia e poi se ne andò sbuffando.

“Oh, no!” sbottò Alvaro “Abbiamo finito le Tachipirine!”

“Uhm…” rimuginò Jacopo “Dovremo fare scalo da qualche parte per andare a fare rifornimento!”

Provvidenziale, Arthur entrò nella stanza annunciando la comparsa all’orizzonte di una statua familiare.

Una donna, con una corona e una fiaccola: la Statua della Libertà.

“Uh!” fece Jacopo “Allora quella è New York!”

“Aaaaah…” si intromise Olivia, con gli occhi sbrilluccicosi “Ho sempre sognato di visitarla, una volta nella vita! Bene, bene, io scendo, e chi s’è visto, s’è visto!”

“Fermati!” le ordinò il capitano.

La ciurma si riunì sottocoperta per decidere il da farsi mentre la nave attraccava. Si decise che Alvaro e lo Chef Tony sarebbero rimasti a fare la guardia alla nave e compagnia a Setsuna curandola e preparandole da mangiare, mentre il resto della ciurma sarebbe sbarcata.

Scesi a terra, una terribile questione si pose ai nostri eroi.

“Capitano! Capitano!” esclamò Arthur, nervoso.

“Che c’è, Arthur?” fece Jacopo.

“Guardi qui!” fece il cavaliere, indicando un cartello con su scritto “Welcome to Metro City”.

“Che è ‘sta Metro City?” sbottò il capitano “Da che mondo è mondo la Statua della Libertà si trova a New York!”

“Evvabbè, capitano…” rispose Arthur “Si ricordi che questo capitolo è un filler, e per giunta non è stato scritto dall’autore originale, ma dal correttore di bozze! Non deve pretendere troppo!”

“Non sono d’accordo, Arthur!” si intromise il mozzo Dario “Proprio perché è stato scritto da quel grand’uomo di Kotaromatsudaira, questo capitolo non può contenere errori così grossolani! Deve esserci per forza una spiegazione razionale!”

“FINITELA TUTTI!!!” ruggì Jacopo “Non m’importa un fico secco di che cos’è questa Metro City! Adesso noi ce ne andiamo a cercare il sexy sh… le medicine per Setsuna! Di corsaaaaa!!!”

Il resto della ciurma annuì mestamente.

“TU!!!” urlò Jacopo prendendo per il bavero della maglietta un ignaro tizio che passava di là “Dimmi dove posso trovare una farmacia!!”

“I… io non so niente!” balbettò quello, giustamente spaventato “Chiedete al sindaco! Si trova in quell’edificio là!”.

“Grazie…” fece Jacopo, lasciandolo andare.

La ciurma si diresse verso l’edificio indicato dal povero passante e, chiesto al portiere dove fosse, arrivò all’ufficio del sindaco e bussò alla porta.

“Avanti!” disse una voce possente.

Il capitano aprì la porta e i suoi entrarono nella stanza.

Davanti a loro, seduto ad un’ampia scrivania, un gigantesco omone baffuto in camicia e cravatta.

“Si?” disse, con la sua voce possente “Ditemi, che cosa posso fare per voi?”

“Ma… ma voi siete…” fece Zangief, sconvolto.

“E così saresti tu, il sindaco, vecchio?” fece Cammy, sprezzante.

“CAMMY!!” la rimproverò Jacopo “Non essere così cafona! E poi, davvero non hai riconosciuto quest’uomo?”

“No…” fece lei, con lo sguardo perso.

“Ma in che mondo vivi? Come hai fatto a non riconoscerlo?” rispose il capitano “Lui è… lui è… … … Freddy Mercury!!!”

“Eh? Sailor Mercury?” fece Cammy, stranita.

“Ma che dici? Freddy Mercury è morto!” si intromise Olivia.

“Non è possibile, capitano! Sailor Mercury non è un vecchiaccio baffuto! Sailor Mercury è un’aggraziata fanciulla! Guardi!” disse Cammy, estraendo da chissà dove la sua collezione completa di manga di Sailor Moon.

“Ma sò tutti scemi qua dentro?” si dissero Arthur e Dandy J guardandosi negli occhi rassegnati.

“CAMMY!!” urlò Dario “Aspetta un po’! Da quando in qua tu hai il manga di Sailor Moon? Lo sai da quant’è che sto aspettando di leggerlo, ma la Takeuchi ha bloccato i diritti e non si può ristampare? E adesso salta fuori che tu ce l’hai!”

“Scordatelo!” gli rispose la musicista “Non te lo farò mai leggere! E’ mio! Il mio tessssoro…

“SILENZIO!!!” tuonò Zangief con la sua voce possente, facendo zittire tutta la ciurma.

“Maestro, li perdoni, sono giovani… non conoscono, non sanno quello che fanno…” disse, con voce umile, all’uomo baffuto che guardava la scena, divertito.

“VOI, BRANCO DI IDIOTI!!!” tornò a tuonare riferito ai suoi compagni “Un po’ di rispetto per chi avete davanti! Molti di voi non erano nati o erano troppo piccoli, all’epoca, per saperlo, ma quest’uomo è il leggendario Mike ‘Macho’ Haggar, il miglior lottatore di wrestling che gli anni ’80 abbiano mai avuto!”

“Ooooooooooh!” fece la ciurma, in coro, stupita.

“Maestro, li perdoni per la loro maleducazione… io sono Zangief, e sono un suo grandissimo ammiratore… ho seguito tutti i suoi incontri e ho imparato a simulare le sue mosse… chiaramente non arrivando mai ai suoi livelli…” disse, umilmente, rivolto all’uomo alla scrivania.

Mike Haggar squadrò la ciurma per qualche secondo, poi scoppiò in una fragorosa risata.

“Quel che dici è vero, giovanotto!” disse, rivolto a Zangief “Ma ho appeso il costume al chiodo e mi sono buttato in politica! Adesso sono il sindaco di Metro City, per servirvi!”.

“Siamo attraccati con la nostra nave per fare rifornimento!” disse Jacopo “Potreste indicarci una farmacia?”

“Uhm…” riflettè Haggar “Certamente!”

Proprio in quel momento, il telefono sulla scrivania del sindaco squillò.

“Scusate un momento…” fece “Pronto? Qui Mike Haggar!”

He he he… Mr. Haggar…” una risatina fastidiosa si sentì aldilà della cornetta.

Haggar fece una faccia strana.

“Felice di fare la sua conoscenza… immagino che lei già sappia chi sono io…” disse la voce aldilà della cornetta, con un fastidiosissimo accento yankee.

Haggar rimase fermo per qualche secondo, poi fece per riattaccare, dicendo “E’ tutto a posto, ragazzi! E’ solo uno stupido scherzo telefonico!”

“NON RIATTACCHI!!!!!!!!” urlò, nervosa, la voce al telefono.

Il sindaco si rimise la cornetta all’orecchio, cominciando a insospettirsi.

“Abbiamo un piccolo affare da proporle…” fece la voce, sempre nel suo insopportabile accento americano “Your daughter for your cooperation!

WHAT?!” sbottò Haggar “Jessica?! Che c’entra Jessica?! Chi sta parlando?!”

Not so fast, Mike…” disse la voce.

“NON SI AZZARDI A CHIAMARMI ‘MIKE’ COME SE FOSSIMO AMICI D’INFANZIA, EH!! CHI DIAVOLO E’, LEI?!” ruggì il sindaco.

“Si calmi, si calmi… accenda la tv…” suggerì la voce.

Il sindaco diede un pugno ben assestato al pulsante “on” del telecomando e la tv si accese, mostrando l’immagine di una bellissima ragazza bionda in mutande e reggiseno legata ad una sedia.

“Wow!” si lasciò sfuggire Dandy J, prima che Olivia gli mollasse una gomitata in pancia.

YOU, SON OF A…” tuonò Mike Haggar, con le vene che quasi gli scoppiavano “Che diavolo le avete fatto?!”

Nothing yet…” rise la voce aldilà del telefono, che si manifestò sulla tv con le sembianze di un gigantesco omone di colore con occhiali da sole, rasta biondi e un orrendo ghigno stampato sul volto “Ma diciamo che l’idea non ci dispiacerebbe…”

Un gelido silenzio cadde per qualche secondo sull’ufficio del sindaco.

Poi, all’improvviso, una voce aldilà della cornetta lo interruppe.

“ ‘Aggesseca!! ‘O famo strano?

Tornò il silenzio per qualche secondo, poi l’uomo con i rasta e gli occhiali da sole lo interruppe nuovamente.

“Scusi un attimo…” disse “OK, FUORI L’IDIOTA CHE HA FATTO QUESTA SPARATA GENIALE, CHE LO MANDO A INNAFFIARE TULIPANI ALLA FILIALE OLANDESE!!”

Il sindaco e la ciurma intanto tacevano, attoniti.

“Mi scusi, sa, ma questi scagnozzi ti danno sempre un daffare…” riprese quello “Dicevamo? Ah, si! Le propongo un patto! Lei ci lascia fare i nostri comodi in città, e noi non torceremo un capello a sua figlia! Le sta bene?”

“GIAMMAI!! VI SCHIACCERO’ AD UNO AD UNO, FARABUTTI!!!” ruggì Haggar.

“Si calmi, Mike… allora è proprio deciso a combatterci? Vabbè, se proprio ci tiene… però non dica che non l’avevo avvertita…”

Haggar grugnì.

“Sua figlia adesso è tenuta prigioniera nella colonna Mainbreadwinner, che si trova nel giardino della villa del nostro capo Belger!” disse il teppista.

“MALEDETTI!!! LA DISTRUGGERO’ A MORSI!!!!” urlò il sindaco.

“Ci provi pure, se vuole! Ma si spaccherà soltanto i denti e nessuna donna la vorrà più come marito! La colonna è indistruttibile! L’unico modo per distruggerla è aver prima distrutto le altrettanto indistruttibili altre colonne che si trovano in altre parti della città. E le dico fin da subito che ognuna delle colonne è protetta da un membro della nostra organizzazione!”

“COME AVETE OSATO ERIGERE DELLE COLONNE DETURPANDO IL PAESAGGIO DELLA MIA CITTA’?!” tuonò Haggar.

“Ah ah ah! Lei è sempre così divertente, signor sindaco! La aspetterò con gioia alla mia colonna!” rise quello, e chiuse la conversazione.

Haggar posò la cornetta del telefono con una forza tale che distrusse telefono e mezza scrivania, poi lanciò un urlo talmente forte che anche i Biker Mice su Marte lo avrebbero sentito.

La ciurma rimase zitta e nessuno osò muovere un muscolo. Quell’uomo era fuori di sé, e avrebbe potuto ucciderli tutti quanti con un solo pugno, se l’avessero contrariato.

All’improvviso, Zangief parlò.

“E’ successo qualcosa, maestro?” chiese, con il più assoluto garbo.

“IIIIIIIIIIIIIIIIH!!!!!!!!!!!” urlarono gli altri, con la disperazione dipinta in volto “Idiota! Adesso ci ucciderà tutti!!!!!”

“Venite con me!” disse Haggar, stranamente calmo “Devo andare in un posto! Ve lo spiegherò strada facendo!”.

Zangief e gli altri lo seguirono a ruota mentre usciva dall’ufficio, cercando di non sfidare la sorte ulteriormente.

“Mia figlia Jessica…” disse il sindaco, serio in volto, mentre passeggiavano per i malfamati vicoletti di Metro City “… la mia adorata figliola… è stata rapita da una losca e potente associazione criminale, la Mad Gear! La Mad Gear…”

Il discorso fu interrotto all’improvviso da una fiammante Toyota Trueno del 1986 che sfrecciò in mezzo ai nostri a velocità esorbitante e con l’autoradio che sparava a palla una canzone eurobeat


Gonna get you

like a space boy!

wowowowow

I'm ready Babe

Gonna get you

I'm your space boy

Dive into your heart baby

Gonna get you

like a space boy!

wowowowow

I need you babe

Gonna get you

I'm your space boy

take a chance with me baby


“Scusate un attimo…” disse il sindaco. Così dicendo, sollevò con estrema facilità un pesantissimo bidone della spazzatura e lo lanciò sul tetto dell’auto, prendendola in pieno e sfasciandola.

Si aprì lo sportello e ne uscì un ragazzo dal volto efebico.

“Ehi, ma che fai? Figlio di p…” si lamentò quello.

“NON TOLLERO CHE SI FACCIA TUTTO QUESTO BORDELLO PER LE STRADE DELLA MIA CITTA’!!!!” urlò Haggar.

Resosi conto di aver appena fatto un’immensa figuraccia con il primo cittadino, il ragazzo fece per rientrare in macchina, ma gli rimase lo sportello in mano e la sua bella e fiammante Toyota Trueno del 1986 si sfasciò in mille pezzi.

Oh, my God…” fece il ragazzo, inginocchiandosi davanti ai resti dell’auto e scoppiando in lacrime.

“Andiamo, abbiamo già perso fin troppo tempo con questo truzzetto!” disse Haggar, risoluto.

La ciurma, ammutolita, non potè far altro che seguirlo.

“Stava dicendo, signor sindaco?” chiese il capitano.

“Ah, si, giusto! Vi stavo dicendo della Mad Gear! Dunque, la Mad Gear è la principale gang criminale della zona! Vogliono spadroneggiare in città e non accettano che io mi opponga a loro, quindi adesso hanno rapito mia figlia e vogliono che io permetta loro di fare il bello e il cattivo tempo, altrimenti le faranno del male! Ma è chiaro che non glielo permetterò! Li ucciderò tutti quanti con le mie mani, bastardi!” rispose Haggar.

“E adesso dove stiamo andando, alla sede della Mad Gear a farli tutti fuori?” chiese Jacopo.

“Non ancora, prima della strage devo incontrare una persona!” rispose il sindaco “Ecco, siamo arrivati!”.

Si fermarono davanti ad un fatiscente capannone che conteneva una palestra.

Mike Haggar tirò un respiro profondo, poi, sotto lo sguardo incredulo della ciurma, con un pugno ben assestato buttò giù la porta.

“COOOOOOOOOOOODY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” ruggì. La sua gigantesca e possente figura si stagliava in controluce.

Tutti i presenti si girarono di colpo.

“Che è successo?”

“Ma guarda te! Non si può stare tranquilli manco nelle palestre!”

“Ma chi è, ‘sto coglione?”

“Anvedi questo!”

“Sssst! Idioti! Non avete capito chi è? E’ il sindaco!”

“Il sindaco? Ommioddio, il sindaco! Mr. Haggar, ci perdoni, la supplico!”

Haggar li ignorò. Aveva puntato la sua preda, un ragazzo belloccio, con un caschetto biondo alla Nick Carter dei Backstreet Boys, che stava tranquillamente trangugiando una Coca come se nulla fosse accaduto.

L’ex campione di wrestling gli balzò addosso in men che non si dica e lo afferrò per il bavero della maglietta.

“COOOOOOOOOOOOOOOOODY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” ruggì.

“Ah, papà!” rispose quello, flemmatico.

“NON CHIAMARMI PAPA’!!!” urlò Haggar “Dimmi, dov’è Jessica?!”

“E’ al bagno!” rispose Cody.

Haggar ridacchiò, ma fece presto a trasformare la sua risata in un urlo di rabbia “EH, NO, CHE NON E’ IN BAGNO, RAZZA DI IDIOTA!! E’ STATA RAPITA DALLA MAD GEAR!!!!”

“What?!” fece Cody, come se stesse pronunciando le lezioni d’inglese di Mr. Brown “Impossibile! Ti giuro che è in bagno!”

Ma ovviamente il bagno era deserto.

“Oh!” cascò dalle nuvole Cody, sempre con il suo insopportabile accento americano “Che cosa terribile! Com’è potuto accadere?”

“IDIOTA!!!!” Haggar gli fu di nuovo addosso “E’ la tua fidanzata, no? E’ così che la controlli?! Non ti avevo detto altro!! AAAAAAAARGH!!!!!!! Giuro che ti impedirò di vederla, appena tutto questo sarà finito!!”

“Ma scusa!” replicò Cody “I bagni sono separati per maschi e femmine! Mica potevo andare lì dentro, nel bagno delle femmine, no?”

Haggar lo guardò in cagnesco.

“Tsk!” intervenne Dandy J “Ti fai fermare da una cosa come questa? Sei davvero un novellino! E’ la tua ragazza, no? Dovevi entrare nel bagno con lei e poi da cosa nasce cos… URGH!!”

Non potè concludere la frase perché Olivia gli diede una ginocchiata sulla pancia.

“AAAAAAAAAARGH!!!!!! MALEDIZIONE!!!” urlò Haggar “La prima cosa che farò appena questa storia sarà finita, sarà emanare un decreto che obbligherà i bagni misti in tutti i luoghi pubblici della città!”

“Si, si!” fece Dandy J “Bravo, zietto! Questo sì che è parlar… URGH!!!!”

Altra ginocchiata.

Kowdy? Kowdy?” si fece avanti un ragazzo magro dai capelli scuri che indossava un kimono rosso “Che è successo?”

Il suo accento era irritante quanto quello di Cody.

“Ah, Guy…” rispose il biondino “Jessica è stata rapita!”

Jaessicah?” fece Guy con aria interrogativa.

“Jessica! Il mio unico amore fin dall’infanzia!” rispose melenso Cody, beccandosi un’occhiataccia da parte di Haggar.

“Ah, si! Jessica!” realizzò Guy “Jessica?! Oh, mio dio! Jessica! La Mad Gear deve pagare! E’ anche una mia amica! Come hanno osato rapirla?”

“Talmente amica che si è dimenticato della sua esistenza…” sussurrò Arthur a Dario, che rise.

“Dobbiamo assolutamente salvarla!” esclamarono all’unisono Cody e Guy.

“NO!!!” tuonò Haggar “IO devo assolutamente salvarla! Voi due imbecilli restatene fuori! E tu, Cody, non avvicinarti mai più a lei!”

“Ma io…” balbettò Cody, ma fu interrotto da un ringhio di Haggar che lo spaventò e lo zittì.

“E’ giunto il momento di tornare a combattere…” si disse il sindaco scrocchiandosi le dita “Aspettami, Mad Gear, sto arrivando!”

“Aspetti, maestro!” intervenne Zangief “Ormai ci siamo dentro fino al collo! Anche noi vogliamo darle una mano!”

“NON DECIDERE TUTTO DA SOLO, IDIOTA!!!!” rispose all’unisono il resto della ciurma.

“Ma… ma…” Zangief cominciò a piangere “Siete senza cuore! Vorreste lasciare così nei guai il maestro… non potrà mai sgominare un’intera gang criminale da solo, verrà ucciso…”

“Va bene, va bene, abbiamo capito! Lo aiuteremo!” disse Jacopo, controvoglia.

Il sindaco spiegò al capitano la questione delle colonne e si organizzò un piano d’attacco.

Il gruppo decise di dividersi e di attaccare le colonne separatamente, nel seguente modo:


Slums (Periferia): Cammy (“Cammy, Cammy… di solito in questi casi il nemico del primo livello è il più scarso, è giusto che tocchi a te che sei una donna…”. Seguono calcioni di Cammy a tutti quanti!)


Subway (Metropolitana): Arthur (da buon cavaliere medievale, è affascinato dalla tecnologia, quindi ha voluto provarla almeno una volta)


Westside (Quartiere commerciale): Dario (essendo uno dei pochi “normali” di quel gruppo di matti, a lui toccherà comprare le medicine per Setsuna) + Olivia (“Chiaro! Sono scesa solo per questo!”) + Dandy J (“Io e Olivia siamo legati dal destino! Dove va lei, ci sarò io!”. Segue calcione.)


Industrial Area (Quartiere industriale): Jacopo (era l’ultimo rimasto)


Bay Area (Lungomare): Zangief (si deve abbronzare un pochino, dato che in Russia non può farlo)


Uptown (Quartiere residenziale ): Haggar (qui si trova la villa di Belger)


Conclusa l’organizzazione del loro geniale piano d’attacco, i nostri si dividono. Il grande combattimento sta per cominciare.


  • Stage 2: Running in the 90s –


Cammy girovagava per le sporche vie della periferia di Metro City.

Eh, no. Non lavorava affatto bene quel vecchiaccio del sindaco. Le strade non erano affatto pulite, e aveva dovuto pestare decine di teppisti mentre le percorreva.

Oltretutto, dei teppisti stereotipati e veramente old-fashioned, che sembravano intrappolati in un incubo punk-rock di fine anni Ottanta.

Sorrise amaramente. Beh, del resto, anche lei, con quel completino militare, non era molto alla moda.

Tirò un calcione a un punkettone con una vistosa cresta rossa e degli occhiali da sole di pessimo gusto e andò avanti per la sua strada, ancora indispettita per essere capitata nel quartiere periferico mentre Olivia se la spassava nel quartiere commerciale.

All’improvviso, un’ancora di salvezza.

Una fermata della metropolitana.

“Perfetto!” si disse Cammy “Posso andarmene nel quartiere commerciale, fregandomene di questa insulsa battaglia!”

“Ma no! Non posso!” ricordò “Il capitano sarà deluso...”


Inizio Visione Cammy


Scena: Un campo verde d'erba e illuminato dalla tenue luce della luna.


“Cammy, tu mi hai molto deluso” disse il Capitano con voce solenne


“Lo so” rispose la ragazza, affrettatamente.


“Saresti potuta finire sotto la Metropolitana, mi hai disobbedito deliberatamente e quello che è peggio ha messo ‘Aggesseca in pericolo!”


“Stavo solo cercando di essere coraggios...di compare uno di quei vestitini al Sexy Shop che ti piacciono tanto...”


“Ma io sono maniaco solo quando c'è bisogno di esserlo! Cammy... essere maniaci non vuol dire abbandonare la propria missione!”


“Quindi sicuramente questo completino non ti piacerà...”


Passarono lunghi secondi, secondi in cui il volto del Capitano si deformò e un filino di bava prese a scendergli lungo il mento.


“Arf! Vieni qui, mitilaruccia mia! Famolo strano!”


Fine Visione Cammy


“Ok!” pensò “Allora alla volta della metropolitana!”

Aveva fatto male i suoi conti, però.

L’accesso alla metropolitana era bloccato da una gigantesca e ingombrante colonna di pietra, alla cui base era seduto il tipo con i rasta e gli occhiali da sole che aveva telefonato al sindaco, annunciandogli il rapimento della figlia.

Il primo sottoposto della Mad Gear, Damnd.

“He he he...” rise quello, con la sua insopportabile inflessione yankee.

“Tsk!” fece lei, sprezzante “Americani…”

“Da che pulpito!” esclamò lui.

“Ti sbagli, bestione! Manco gli accenti, sai riconoscere! Avresti immediatamente dovuto notare che io non sono rozza come te! Sono inglese di Londra, io!” rispose.

He he he…” rise Damnd “Inglese, eh? Mi piaci! Vieni, vieni da papà! Ci divertiremo, insieme, inglesina!”

Ottenne un bel calcione in faccia come tutta risposta.

“Scordatelo!” rispose Cammy “Non sia mai che io faccia entrare nelle mie grazie un sottoposto qualunque di un’organizzazione criminale di terz’ordine che si limita ad agire in una sconosciuta città degli Stati Uniti!”

“Cosa?! Come osi?!” sbottò lui “Non sottovalutare la gloriosa Mad Gear! Forse non sai che c’è anche un videogioco con il nostro nome!”

“Si, figuriamoci! Deve essere un gioco sconosciutissimo e vecchissimo che conoscono in quattro gatti!” rispose la ragazza.

“Come osi?” esclamò Damnd “Per la cronaca, sappi che la Mad Gear non è attiva solo qui: abbiamo delle sedi in Cina, in Giappone, in Olanda, in Francia, in Italia e persino nella tua Inghilterra!”

“Ah, si?” rispose lei “Che strano, non me ne sono mai accorta! Deve essere davvero una piccola criminalità, la vostra! Cos’è, rubate le caramelle ai bambini?”

Damnd ignorò la sua provocazione. “Il nostro capo, Belger, è un uomo davvero spaventoso! Dove passa lui, fa piangere i bambini e non fa crescere l’erba!” disse.

“Uuuuh, che paura!”fece Cammy, fingendo un brivido “Sai, è un po’ difficile che l’erba cresca sulle strade asfaltate…”

“FAMMI FINIRE DI PARLARE!!!” sbottò Damnd schiumante di rabbia.

Take it easy…” rispose lei con un perfetto accento inglese.

“Noi della Mad Gear siamo spietati, e non abbiamo paura di niente!” continuò il teppista “Un’unica cosa al mondo ci spaventa…”

“Che il cielo vi cada sulla testa?” lo canzonò Cammy.

“AAAAAAAAAAAARGH!!!!!!!” urlò Damnd, lanciandole un’occhiata torva.

“Ok, ok, stavo scherzando…” rispose lei.

“L’unica cosa che noi della Mad Gear temiamo è l’unico uomo al mondo più potente del nostro capo… il boss dell’organizzazione criminale più potente del mondo… Bison, il capo della Shadowlaw!” fece Damnd.

Un malvagio sorriso si dipinse sul volto della ragazza, che cominciò a ridacchiare.

“Ah ah ah!” rise “E così avete paura di Bison, eh? Beh, tieniti forte…”

Damnd la guardò incuriosito.

“Devi sapere che…” continuò Cammy “… io sono… … … … sua figlia!”

(Dadadadaaaaan!)

Scoppiò in una risata satanica.

“Non è possibile!” ribattè Damnd “Lo sanno tutti che Bison è gay! Non può avere una figlia!”

“Cosa?!” sbottò Cammy, quasi soffocando perché non aveva ancora finito di ridere “Chi è che mette in giro queste calunnie?”

“Beh, lo sanno tutti che è sempre alla ricerca di quel ragazzo emo con gli occhi rossi, che dice sempre di volerlo possedere carnalmente e cose così… tu come me lo interpreteresti?” disse il teppista.

“ARGH!! Sciocchezze! Per tua informazione, il sommo Bison ha avuto anche una moglie in passato, una bellissima donna italiana…” fece Cammy.

“Ooooooh…” fece Damnd, stupito “E quindi, se tu sei la figlia di Bison e quella donna era sua moglie, significa che era tua madre?”

“Ehm… no…” rispose Cammy “Veramente loro due non hanno avuto figli… io sono stata creata in laboratorio dal DNA di Bison… questo almeno secondo una scuola di pensiero… secondo altre, invece io sono la sua amante…”

“Allora lo vedi che è gay?” disse Damnd.

“SI PUO’ ESSERE FELICEMENTE SPOSATI SENZA LA POSSIBILITA’ DI CONCEPIRE FIGLI, SAI?!” urlò Cammy “E POI LA VOGLIAMO SMETTERE DI FARE QUESTI PETTEGOLEZZI SULLA MIA FAMIGLIA?! FATTI GLI AFFARI TUOI!!”

La bella inglesina mollò un bel calcione sulla faccia del malcapitato, rompendogli gli occhiali da sole e qualche dente e facendolo stramazzare al suolo.

“Fermo! Adesso spiegami come distruggere questa colonna!” gli chiese, afferrandolo per i capelli.

Ma proprio in quel momento la colonna si distrusse in mille pezzi.

“Ehi!” esclamò Cammy “Che significa? Non vi eravate vantati che erano indistruttibili?”

“Ti sembra?” fece quello “Ti risulta che possiamo permetterci di erigere delle colonne di pietra indistruttibili in mezzo alla città? Con quali fondi? Ci siamo potuti permettere soltanto delle colonne di plastica, per giunta montate insieme con lo sputo!”

“Lo dicevo io che eravate una gang criminale di terza categoria…” fece lei, sarcastica “E allora perché ci avete ammorbato con questo discorso delle colonne?”

“Beh, era tanto per fare scena…” rispose quello “Almeno la parte della potente gang criminale fatecela fare!”

“Idiota!” disse lei, rompendogli i denti che ancora gli rimanevano con un calcio.

Il teppista svenne, stramazzato a terra.

“Beh, meglio così!” si disse la ragazza “E adesso, shopping, a me!”

Si infilò nella fermata della metropolitana, lasciandosi il combattimento alle spalle.

Il suo passato restava ancora avvolto nel mistero.


***


Il lato positivo, pensò Arthur, era che la metropolitana era molto comoda ed evitava di fare a piedi chilometri e chilometri di strada.

Il lato negativo, ahimè, era la gentaglia che la frequentava.

“Ehi, tu!” urlò un teppistello con calzamaglia e passamontagna verde militare “Lancillotto! Tornatene a Camelot!”

“Signore…” rispose Arthur con una gran flemma “Una siffatta battuta di infimo livello non si addice ad una persona della sua età…”

“Và all’inferno, Lancillotto!” urlò quello in tutta risposta, lanciando ad Arthur una serie di coltelli.

“Che barbaro!” rispose il cavaliere “Bisogna per forza risolvere tutto con la violenza? Oh, beh, se è lei che lo vuole…”

Estrasse una lancia e la fece roteare con maestria davanti a sé, respingendo i coltelli, che si andarono ad infilzare nelle maniche del teppista.

“Uff…” sbuffò Arthur “E’ già il settimo, questo! Posso farmi il mio giretto in metropolitana in santa pace?”

“Ehi, tu, Prince Valiant!” urlò un altro teppista.

“Le ultime parole famose…” sbuffò Arthur.

Una quindicina di teppisti dopo, finalmente, il nostro barbuto cavaliere in armatura giunse al capolinea della metropolitana.

Entrato in un bar per prendersi una birra, e lanciato occhiate malefiche ai clienti che ridevano per la presenza di un cavaliere medievale in un bar, Arthur venne contattato da un teppistello calvo con gli occhiali da sole.

“Ehi, tu, Perceval!” gli disse quello “Se stai cercando il nostro capo, ti aspetta nell’arena per i combattimenti nella sala posteriore di questo locale!”

“Mille grazie...” fece Arthur, e piantò un coltello nella mano del poveraccio, che urlò di dolore.

Come ogni classico lercio bar americano degli anni ’80 (Mai visto “Over the top”?), anche quello aveva una sala posteriore con un enorme ring, attorno al quale erano radunati svariati brutti ceffi.

Al centro del ring, ai piedi di una colonna di pietra, un curioso soggetto che indossava una bizzarra maschera giapponese e una divisa da rugby con su scritto l’ideogramma di “morte”, scritto però in maniera sbagliata, e impugnava due spade, una per mano.

Arthur salì sul ring e il tipo gli si parò davanti.

Uaaaatasciiii uaaaaa Sodom deeeeees!” disse, nello stesso tono in cui ci aspetterebbe che un americano pronunci una frase in giapponese, inchinandosi.

Arthur si stupì di tanta cortesia e si inchinò a sua volta, chiedendosi quale madre fosse così spostata da chiamare “Sodom” il proprio figlio.

Poi, i due cominciarono un combattimento di cappa e spada: Sodom con le due spade e Arthur con la sua lancia.

I due si equivalevano.

“Sei forte!” disse Sodom.

“Anche lei non è male, signore!” fece Arthur “Un uomo abile come lei non dovrebbe essere alle dipendenze di siffatta organizzazione perniciosa et maligna! Perché serve il Folle Artifizio?”

“Che? Che stai dicendo? Parla come mangi!” sbottò Sodom.

“Ti ho chiesto perché ti sei messo al soldo della Mad Gear!” rispose Arthur.

“Ah…” fece Sodom “Beh, devi sapere che io adoro il Giappone! Avrei voluto tantissimo nascere giapponese, ma purtroppo sono nato americano!”

“E questo che cosa c’entra?” fece Arthur.

“FAMMI FINIRE DI PARLARE!!” sbottò Sodom.

“Ok, ok, fai pure…” disse il cavaliere.

“Dicevo… anche se io non sono nato giapponese, lo diventerò a tutti i costi! Un giorno, andrò sicuramente ad abitare in Giappone, e troverò il mio rakuen personale!”

“E quindi, perché ti sei schierato dalla parte della Mad Gear?” chiese Arthur, che stava cominciando a perdere la pazienza con tutte queste divagazioni.

“Perché lo stipendio è abbastanza alto, e poi posso sempre estorcere denaro ai passanti!” rispose, serafico, Sodom.

“IDIOTA!!!” sbottò Arthur “Avrebbero dovuto chiamarti per recitare la parte di Zangief nel film di Street Fighter!”

Urusai!!” urlò Sodom “Tu non sai niente di me! Come osi parlarmi così?”

“Basta! Le ragioni che porti sono vane, non ti ascolterò più!” disse Arthur scostando la lancia “Per te avrei preferito una fine più dolce, ma tu mi hai costretto!”

Si fece serio in volto. Sodom lo guardò perplesso.

“AH!! GUARDA LA’!! TRA LA FOLLA!! C’E’ AKIRA KUROSAWA!!!” urlò il cavaliere, indicando un punto imprecisato tra il pubblico.

Doko?! Doko?!” si girò Sodom, nervoso.

“Che idiota!” pensò Arthur “Non pensavo che ci sarebbe mai cascato! Beh, meglio così!”

Schizzò via fuori dal bar, strisciando tra la folla, approfittando della distrazione del suo avversario.

“Che colpo di fortuna!” si disse, indicando una cabina telefonica fuori dal bar “Proprio quello che cercavo!”

Nel frattempo, Sodom era ancora lì a cercare Akira Kurosawa tra il pubblico.

“Ehi, tu!” si voltò di scatto “Non lo vedo!”

Ma Arthur era scomparso.

“DOVE SEIIIIIIIIIIIII??????????!!!!!!!!!” urlò Sodom.

Una musichetta cineseggiante si diffuse nell’aria all’improvviso.

“Mi hai chiamato? Eccomi!” urlò Arthur, e con un triplo salto carpiato atterrò nuovamente sul ring.

Indossava una scintillante armatura verde smeraldo il cui elmo ricordava la testa di un drago.

“Non pensavo fossi così idiota da cascarci, Sodom!” disse “Può mai essere che Akira Kurosawa si trovasse qui? Ti ricordo che è morto!”

Sodom sbuffò.

“Adesso assaggerai il mio colpo più potente!” urlò il cavaliere “COLPO SEGRETO DEL DRAGO NASCENTEEEEEEEEE!!!!!!!!!!”

Sodom se lo beccò in pieno e cadde a terra.

“Allora, che te n’è parso?” fece Arthur “Occhio, che arriva il secondo colpo!”

Sodom si rialzò e ridacchiò.

Muda da!” disse “Ho già appreso il tuo punto debole!”

“COSA?!” urlò Arthur.

“Proprio così!” disse Sodom “Mentre lanci il tuo colpo, lasci scoperto il torace per un millesimo di secondo! Il torace, dove giace il cuore! Basterà approfittare di quel momento per colpirti e finirti!”

“Urgh!” esclamò Arthur “Hai scoperto il mio punto debole! Ma non è finita qui! Ho ancora molte frecce al mio arco! E’ giunto il momento di usare l’arma segreta!”

Sodom lo guardò perplesso.

“AH!! GUARDA!! TRA LA FOLLA!! C’E’ MITSURU ADACHI!!“ urlò, indicando un imprecisato punto in mezzo al pubblico.

Eh?” chiese Sodom “Mitsuru Adachi? E chi diavolo sarebbe?”

Arthur gli diede un pugno in testa.

“MALEDETTO!!” urlò “SEI ALLO STESSO LIVELLO DEI NIUBBI CHE FREQUENTANO IL FORUM DI MANGA.IT!! COME OSI DISCONOSCERE SUA MAESTA’ MITSURU ADACHI?!”

Si sedettero per una decina di minuti, durante i quali il cavaliere insegnò al teppista chi fosse Mitsuru Adachi e quali fossero le sue opere.

“EHI!!” sbottò Sodom, colpendo Arthur con la katana “Perché diavolo sto qui a sentirti?!”

“Acc… l’arma segreta non ha funzionato!” pensò Arthur “E’ tempo di usare il Piano B!”

“AH!!” GUARDA!! TRA LA FOLLA!! C’E’ ODA NOBUNAGA!!” urlò, indicando un imprecisato punto in mezzo al pubblico.

Doko?! Doko?!si girò Sodom, nervoso.

“Che imbecille!” si disse Arthur, uscendo nuovamente dal bar “Come ha fatto a cascarci anche stavolta?”

“DOVE SEIIIIIIIIIII????!!!!” urlò Sodom, accorgendosi che il suo avversario era sparito di nuovo.

“Eccomi!” disse Arthur, catapultandosi sul ring con indosso la sua classica armatura di metallo “Non pensavo che fossi idiota da cascarci! Non pensi che Oda Nobunaga dovrebbe già essere morto da secoli? Come potrebbe mai essere qui?”

Sodom, schiumando di rabbia, lo caricò con tutta la sua forza e gli piantò una katana nel petto, perforandogli l’armatura.

“Uh uh uh!” rise “Che peccato! Ho mancato il cuore, ma posso sempre ritentare!”

“Tu dici?” rise Arthur.

“Certo!” fece Sodom “Perché non dovrei?”

Fece per estrarre la spada dal petto del cavaliere, ma incontrò una strana resistenza.

“CHE SUCCEDE?!” urlò.

Un’accecante luce si sprigionava dal petto di Arthur e una splendida musica di sottofondo si cominciò a diffondere nell’aria: http://www.youtube.com/watch?v=rhEF3CQbQ6U.

“NO!! NON E’ POSSIBILEEEEEE!!!!” urlò Sodom.

L’armatura di Arthur brillava di una luce intensissima ed era diventata d’oro.

“NO!!! NON CI CREDO!!!” sbottò il teppista “VUOI DIRE… VUOI FORSE DIRE CHE TU… SEI DIVENTATO CAVALIERE D’ORO?!”

Arthur si fece serio in volto.

“Quest’armatura…” disse “Quest’armatura è stata forgiata tramite il sangue della mia principessa, con la sua benedizione! Non verrà mai sconfitta da uno come te!”

Brandì la sua lancia.

“NON TI MONTARE LA TESTA!!” urlò Sodom “Anche se hai un’armatura d’oro, il tuo cosmo rimane quello di un cavaliere di bronzo!! Non potrai mai sconfiggermi!!”

Ma non potè concludere la frase. Un’altra sorpresa lo attendeva.

“CHE COSA?!” urlò “Anche la tua lancia… anche la tua lancia è diventata d’oro?!”

“Esattamente…” disse Arthur “E ora, preparati a morire, fellone!”

Lo colpì violentemente con la sua lancia e Sodom svenne a terra.

Arthur scagliò la lancia d’oro contro la colonna, che finì in mille pezzi.

“Avresti fatto meglio a cercarti un part time, idiota! Che bisogno c’era di seguire un’associazione criminale?” disse il cavaliere, prima di uscire dal bar e raggiungere i suoi compagni.


***


“Grazie, e arrivederci!” disse Dario al commesso della farmacia, mentre usciva con una busta piena di medicine per Setsuna.

“Stia attento, mentre cammina!” gli disse il commesso “E’ pericoloso girare da soli da queste parti!”

“Non si preoccupi! Arrivederci!” rispose Dario, e uscì.

Aveva ragione, il commesso. Le strade di Metro City erano lerce e malfamate e vi transitavano decine di teppisti punkettoni dall’aria decisamente poco raccomandabile.

Il pericolo era dietro ogni angolo, eppure Dario non era agitato.

Era una città pericolosa, eppure estremamente affascinante. Sembrava che fosse rimasta cristallizzata al tempo di vent’anni prima, uscita da un film tamarro degli anni Ottanta tipo “I guerrieri della notte” o “Over the top”, o da un picchiaduro a scorrimento alla “Vendetta” o “Streets of Rage”.

Rischiava di venir ucciso da un punk da un momento all’altro, ma l’idea di trovarsi lì in quello scenario da film lo affascinava.

Indossò degli occhiali da sole per passare inosservato e si mise impunemente a evitare i teppisti, canticchiando un motivetto che riteneva consono alla situazione


I’m streetwise

I can improvise

I’m street smart

And I have New York City heart.


Why should I worry?

Why should I care?

I may not have a dime

But I got street savoir faire.


Why should I worry?

Why should I care?

It’s just be-bopulation

And I got street savoir faire.


Strano ma vero, camminando e canticchiando, si ritrovò in una piazza al cui centro era stata piantata un’enorme colonna di pietra.

Ai piedi della colonna, il classico poliziotto da film americano: camicia azzurra, berretto blu, barba, manganello, grasso e con un sacchetto di ciambelle in mano.

“Eh eh eh…” rise, posando il sacchetto per terra “Ti stavo aspettando, benvenuto!”

“Sei un membro della Mad Gear?” chiese Dario.

“Edi E., per servirti!” disse quello.

“Ti piacciono i Village People?” chiese Dario.

“Uhm, no…” rispose il poliziotto “Il mio cantante preferito è Sting… MA CHE C’ENTRA QUESTO?!”

“Beh…” fece Dario “Mi arrivi così, vestito da poliziotto… pensavo che fossi uno di quei gay travestiti da poliziotti che ascoltano i Village People!”

“TI SEMBRA?!” urlò Edi E. “Se sono vestito da poliziotto, è perché sono un poliziotto!!”

“Un poliziotto…” ripetè Dario.

Edi E. annuì.

“E lavori per la Mad Gear…” ripetè Dario.

Edi E. annuì.

“Come può un rappresentante delle forze dell’ordine lavorare per una banda criminale?!” urlò Dario.

“Beh… volevo iscrivermi al Koenkhan, ma avevano finito le tessere…” rispose quello “Alla Mad Gear mi pagano bene, e organizzeranno anche un grande concerto per tutti i dipendenti a cui parteciperà anche Sting, quest’estate!”

“TI SEMBRANO MOTIVAZIONI PLAUSIBILI?!” urlò Dario “Quello che fai è inaccettabile! In nome di Mercurio, ti punirò!”

Edi E. rise.

Una musica di sottofondo si diffuse nell’aria: http://www.youtube.com/watch?v=vYrah_r-I_Y

Non si deve restare feriti né ferire.

Su questo principio si basano le arti marziali.

Ma chi, invece, viola questo principio usando la propria forza per fare del male agli altri

Deve essere punito.

Io ti insegnerò che non si infrangono le regole sacre delle arti marziali!” disse Dario, indossando un kimono blu e rosso e una fascia bianca.

Uh uh uh! E chi ha mai parlato di arti marziali?” rise Edi E. caricando Dario e pigliandolo a manganellate in testa.

“Ah! Vigliacco! Usare le armi è sleale! Un vero professionista delle arti marziali deve contare soltanto sulla forza dei suoi pugni!” ribattè Dario.

“ANCORA CON ‘STA STORIA?!” urlò Edi E. “IO NON SONO UN PROFESSIONISTA DI ARTI MARZIALI!!”

“A che cosa ti gioverà combattermi?” disse Dario “Ascoltami! Tu sei un rappresentante della legge! Non puoi far parte della Mad Gear, i cui valori sono sbagliati! Schierati dalla parte della giustizia!”

“Non posso!” urlò Edi E. “Ho giurato fedeltà al sommo Belger! Lui organizzerà un grande concerto di Sting!”

“Non lo farà! Lui è malvagio!” urlò Dario “Vuole soltanto usarti, poi ti ucciderà appena non gli servirai più, e sottometterà l’intera città! Perché non vuoi credere a questa verità?”

“Perché non è verità, è vile menzogna, bugia inventata ad arte!” rispose il poliziotto “La giustizia è nella Mad Gear, nella Mad Gear e quindi in Belger!”.

Tirò fuori una pistola e cominciò a sparare alla cieca, ma per fortuna Dario evitò i colpi.

Il mozzo realizzò che era inutile parlare con lui di giustizia. Avrebbe voluto salvarlo, ma Edi E. era accecato dai falsi ideali che la Mad Gear gli aveva instillato. A malincuore, avrebbe dovuto combatterlo e sconfiggerlo.

“Come vuoi tu!” disse il mozzo “Me ne dispiace, ma sarò costretto a sconfiggerti impiegando tutte le mie forze!”

“Vieni, ti aspetto!” disse Edi E. puntandogli addosso il mirino della pistola.

Dario tirò fuori da chissà dove lo spazzolone che usava per pulire il ponte della nave e si fece spavaldo in volto.

“Non avrei mai voluto usarlo contro di te, ma tu mi hai costretto!” urlò.

“Tsk!” sbottò Edi E. “Come pensi di fermarmi con quello?”

“Così!” urlò Dario “COLPO DELLE CENTO MANI DI HOKUTO!! ATATATATATAAAAA!!!!”

Colpì ripetutamente il poliziotto con lo spazzolone. Fu come se avesse cento mani e cento spazzoloni e con questi colpisse nello stesso momento.

“Tsk!” sbottò Edi E. “Tutto qui quello che sai fare?!”

“Hai tre secondi di vita… anzi, no… TU SEI GIA’ MORTO!!!” urlò Dario.

“CHE COSA STAI DICENDO!?” urlò Edi E. “Non mi hai fatto nient… AAAAAAAAARGH!!!”

Stramazzò a terra, sbattendo la testa contro la sua colonna, che si ridusse in mille pezzi.

Il mozzo restò muto e immobile per qualche secondo, amareggiato per l’anima del suo avversario che non era riuscito a salvare.

Poi si rimise in cammino, perché lui lottava per un’ideale giusto, per gli amici a cui teneva.

E, anche se non voleva, era questo il suo destino.






E visto che il capitolo lo scrive lui, i ruoli vengono invertiti e io devo mettervi al corrente delle citazioni! Oltre quelle del capitolo precedente, vi devo dire anche delle citazioni di questo capitolo! Cioè, ma perché? Troppo lavoro, troppo lavoro! Poi anche metterlo a fine capitolo, così le citazioni, lette a poco tempo dal testo letto, rimangono più impresse...



“ ‘Aggesseca!! ‘O famo strano?


La battuta di cui sopra, mette in luce il fatto che la figlia di Haggar e un personaggio di “Viaggi di Nozze”, un film di Carlo Verdone del 1995, abbiano lo stesso nome... In quest'ultimo, il suo fidanzato invita Jessica a farlo mentre l'automobile scorre a 200 km/h sull'autostrada...


Sua figlia adesso è tenuta prigioniera nella colonna Mainbreadwinner, che si trova nel giardino della villa del nostro capo Belger!” disse il teppista.

MALEDETTI!!! LA DISTRUGGERO’ A MORSI!!!!” urlò il sindaco.

Ci provi pure, se vuole! Ma si spaccherà soltanto i denti e nessuna donna la vorrà più come marito! La colonna è indistruttibile! L’unico modo per distruggerla è aver prima distrutto le altrettanto indistruttibili altre colonne che si trovano in altre parti della città. E le dico fin da subito che ognuna delle colonne è protetta da un membro della nostra organizzazione!”

COME AVETE OSATO ERIGERE DELLE COLONNE DETURPANDO IL PAESAGGIO DELLA MIA CITTA’?!” tuonò Haggar.

Ah ah ah! Lei è sempre così divertente, signor sindaco! La aspetterò con gioia alla mia colonna!”


Tutto questo, invece è una citazione ai Cavalieri dello Zodiaco! Spero abbiate visto anche voi la saga di Poseidone!




Il discorso fu interrotto all’improvviso da una fiammante Toyota Trueno del 1986 che sfrecciò in mezzo ai nostri a velocità esorbitante e con l’autoradio che sparava a palla una canzone eurobeat


Gonna get you

like a space boy!

wowowowow

I'm ready Babe

Gonna get you

I'm your space boy

Dive into your heart baby

Gonna get you

like a space boy!

wowowowow

I need you babe

Gonna get you

I'm your space boy

take a chance with me baby


Scusate un attimo…” disse il sindaco. Così dicendo, sollevò con estrema facilità un pesantissimo bidone della spazzatura e lo lanciò sul tetto dell’auto, prendendola in pieno e sfasciandola.

Si aprì lo sportello e ne uscì un ragazzo dal volto efebico.

Ehi, ma che fai? Figlio di p…” si lamentò quello.

NON TOLLERO CHE SI FACCIA TUTTO QUESTO BORDELLO PER LE STRADE DELLA MIA CITTA’!!!!” urlò Haggar.

Resosi conto di aver appena fatto un’immensa figuraccia con il primo cittadino, il ragazzo fece per rientrare in macchina, ma gli rimase lo sportello in mano e la sua bella e fiammante Toyota Trueno del 1986 si sfasciò in mille pezzi.



Il pezzo non è che una citazione a “Initial D”, un anime famoso per le sue canzone Eurobeat para para. Il protagonista, Fujiwara Takumi, viaggia appunto su una Toyota Trueno, utilizzandola per la consegna di Tofu...


Oh, my God…” fece il ragazzo, inginocchiandosi davanti ai resti dell’auto e scoppiando in lacrime.


Questa invece è una citazione sempre a Final Fight! A metà gioco si incontra una macchina che si può sfasciare per fare ulteriori punti... appena finito arriva un teppistello che urla “Oh, my God...”, o “Oh, My car...” nella versione americana, poiché “Oh, my God” era ritenuta troppo sacrilega...





Cosa?! Come osi?!” sbottò lui “Non sottovalutare la gloriosa Mad Gear! Forse non sai che c’è anche un videogioco con il nostro nome!”

Si, figuriamoci! Deve essere un gioco sconosciutissimo e vecchissimo che conoscono in quattro gatti!” rispose la ragazza.


È vero! Il gioco “Mad Gear” esiste davvero! Ed è davvero vecchio e conosciuto da quattro gatti...


Che il cielo vi cada sulla testa?” lo canzonò Cammy.


Una ovvia citazione al villaggio gallico più famoso del mondo! Infatti l'unica paura di Asterix e il suo villaggio è che il cielo gli cada sulla testa!


Lancillotto! Tornatene a Camelot!”“Ehi, tu, Prince Valiant!” urlò un altro teppista.“Ehi, tu, Perceval!”


Il povero Arthur viene scambiato per ogni altro cavaliere del Medioevo! Spero conosciate Lancillotto e Perceval, i cavalieri al servizio di re Artù! Per quanto riguarda Prince Valiant vi do un indizio: http://it.youtube.com/watch?v=KYPJ87kfEfY


IDIOTA!!!” sbottò Arthur “Avrebbero dovuto chiamarti per recitare la parte di Zangief nel film di Street Fighter!”


Avete mai visto quel trashissimo film su Street Fighter? Zangief lì faceva la parte del completo idiota, mente in realtà è tanto intelligente! (Ma sopratutto come si sono persuasi a fare un film su Street Fighter senza Ryu come protagonista?)


Che colpo di fortuna!” si disse, indicando una cabina telefonica fuori dal bar “Proprio quello che cercavo!”


Forse le cabine telefoniche erano il posto preferito da un certo Clark Kent per trasformarsi in Superman... o forse erano anche il posto preferito del sedicente eroe del villaggio Pinguino, Suppaman!


Indossava una scintillante armatura verde smeraldo il cui elmo ricordava la testa di un drago.


Adesso assaggerai il mio colpo più potente!” urlò il cavaliere “COLPO SEGRETO DEL DRAGO NASCENTEEEEEEEEE!!!!!!!!!!”


Queste sono altre citazioni ai Cavalieri dello Zodiaco! Nel gioco di Arthur, al secolo Ghost and Goblins, il nostro cavaliere può usufruire di un'armatura verde smeraldo, molto simile a quella di Sirio! E come saprete, “Il colpo del Drago nascente” è la mossa più potente di questo cavaliere!



Basta! Le ragioni che porti sono vane, non ti ascolterò più!” disse Arthur scostando la lancia “Per te avrei preferito una fine più dolce, ma tu mi hai costretto!”


Una delle citazioni che Kotaro fa al nostro cavaliere d'oro preferito (più o meno... comunque è quello che ci fa ridere di più!), quello di Fish, Aphrodite! Nella versione italiana, doppiato dal compianto Enrico Carabelli, che lo rende spassosissimo con la sua voce giustamente effeminata!


Un’accecante luce si sprigionava dal petto di Arthur e una splendida musica di sottofondo si cominciò a diffondere nell’aria: http://www.youtube.com/watch?v=rhEF3CQbQ6U.

NO!! NON E’ POSSIBILEEEEEE!!!!” urlò Sodom.

L’armatura di Arthur brillava di una luce intensissima ed era diventata d’oro.

NO!!! NON CI CREDO!!!” sbottò il teppista “VUOI DIRE… VUOI FORSE DIRE CHE TU… SEI DIVENTATO CAVALIERE D’ORO?!”

Arthur si fece serio in volto.

Quest’armatura…” disse “Quest’armatura è stata forgiata tramite il sangue della mia principessa, con la sua benedizione! Non verrà mai sconfitta da uno come te!”

Brandì la sua lancia.

NON TI MONTARE LA TESTA!!” urlò Sodom “Anche se hai un’armatura d’oro, il tuo cosmo rimane quello di un cavaliere di bronzo!! Non potrai mai sconfiggermi!!”

Ma non potè concludere la frase. Un’altra sorpresa lo attendeva.

CHE COSA?!” urlò “Anche la tua lancia… anche la tua lancia è diventata d’oro?!”

Esattamente…” disse Arthur “E ora, preparati a morire, fellone!”


Questa è un'altra citazione ai Cavalieri dello Zodiaco, Saga di Nettuno! La musichetta linkata non è altro che la seconda opening giapponese: Soldier Dream!


I’m streetwise

I can improvise

I’m street smart

And I have New York City heart.


Why should I worry?

Why should I care?

I may not have a dime

But I got street savoir faire.


Why should I worry?

Why should I care?

It’s just be-bopulation

And I got street savoir faire.


La canzoncina che canta Dario, “Why Should I worry?” proviene dal cartone Disney “Oliver and Co.”


Beh… volevo iscrivermi al Koenkhan, ma avevano finito le tessere…”


Una musica di sottofondo si diffuse nell’aria: http://www.youtube.com/watch?v=vYrah_r-I_Y

Non si deve restare feriti né ferire.

Su questo principio si basano le arti marziali.

Ma chi, invece, viola questo principio usando la propria forza per fare del male agli altri

Deve essere punito.

Io ti insegnerò che non si infrangono le regole sacre delle arti marziali!” disse Dario, insossando un kimono blu e rosso e una fascia bianca.


Questo sono citazione all'anime di Virtua Fighter, nato come videogioco della Sega nel lontano 1993.

Il protagonista è Akira Yuki, che prima di ogni combattimento ripete sempre questa frase! Il Koenkhan, invece è la banda criminale con cui Akira è i suoi amici, la bella Pai Chan, Jacky Bryant e Sarah Bryant, sono costretti a combattere. La canzoncina è la sigla dell'anime, nota come “Wild Vision” . Ne esiste anche una versione italiana molto bella: qui il link! http://it.youtube.com/watch?v=GZMB-zi4Buk


Perché non è verità, è vile menzogna, bugia inventata ad arte!” rispose il poliziotto “La giustizia è nella Mad Gear, nella Mad Gear e quindi in Belger!”.


Altra citazioni alle frasi del Cavaliere d'oro di pesci...


Così!” urlò Dario “COLPO DELLE CENTO MANI DI HOKUTO!! ATATATATATAAAAA!!!!”

Colpì ripetutamente il poliziotto con lo spazzolone. Fu come se avesse cento mani e cento spazzoloni e con questi colpisse nello stesso momento.


Hai tre secondi di vita… anzi, no… TU SEI GIA’ MORTO!!!” urlò Dario.


Questa, invece viene da Ken Shiro! Scommetto riconosciate il tipico attacco della Stella del Nord e la tipica frase che dice poco prima ai suoi nemici prima che essi muoiano!


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