sofia la draconiana

di nihaltali99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la pietra azzurra ***
Capitolo 2: *** il ritorno dei draconiani ***
Capitolo 3: *** la pietra rossa ***
Capitolo 4: *** il marchingegno di Karl ***
Capitolo 5: *** pronti a partire ***
Capitolo 6: *** attacco a sorpresa ***
Capitolo 7: *** Il prof sa! ***
Capitolo 8: *** Nida e Rat ***
Capitolo 9: *** un vecchio amico ***
Capitolo 10: *** Addestramento ***
Capitolo 11: *** Nida assoggettata ***
Capitolo 12: *** Battaglia ***
Capitolo 13: *** Hunger Games ***



Capitolo 1
*** la pietra azzurra ***


La luce entrò dalla finestra e illuminò piano la stanza, Sofia apri' gli occhi, si stiracchio', un intenso profumo di dolci si diffondeva nell'aria, lo assaporo' felice, adorava quando per colazione il professore comprava dolci di pasticceria.
La sveglia suonava e lei tasto' sul comodino per spegnerla, ma le sue dita incontrarono qualcosa di duro e freddo, di forma piccola e irregolare, un sasso. Lo prese tra le mani e lo analizzo', era una piccola pietra azzurra, con varie sfumature sul blu e aveva incisa sopra una "N". Il primo nome che le venne in mente fu Nidhoggr e il pensiero la fece rabbrividire, eppure quella strana pietra le ricordava i frutti dell'albero del mondo ed emetteva un'aura talmente benefica che non poteva essere opera della viverna. Così si rilasso' e si impose di parlarne con il professore più tardi; si alzò e cominciò a lavarsi e sistemarsi, ma le sorprese non erano finite per quella mattina, infatti non appena si specchio' vide subito l'occhio della mente pulsare di luce verde sulla sua fronte e non seppe se rallegrarsi o essere, piuttosto, sconcertata. Thuban era tornato, lo sentiva attraversare ogni fibra del suo corpo, lo percepiva perfettamente, erano finalmente dinuovo insieme, una voce dentro di se le chiese "Ciao Sofia, ti sono mancato?" lei sorrise "Molto" disse e si portò una mano al cuore "Ma perché sei tornato? Non avevi detto che il vostro tempo era finito? È successo qualcosa di grave?" chiese preoccupata "Sì è vero, l'ho detto, ma adesso ci sono persone che hanno bisogno di noi, di te, di me e dei nostri amici" Sofia si sentiva confusa "E' tornato Nidhoggr?" sentiva Thuban sorridere dentro di lei "No lui non tornerà mai più, si tratta di altro, al di fuori da tutto ciò che conosci, ma ancora non posso dirti niente" la ragazza sbuffo' avrebbe dovuto fare delle ricerche e quelle non erano mai state il suo forte "Prima hai detto che c'era bisogno anche dei miei amici, sono di nuovo draconiani anche loro?" Thuban rise "Sofia, voi non avete mai smesso di esserlo".
Sofia scese al piano di sotto per la colazione, il professore le sorrise benevolo "Ciao! Dormito bene?" le chiese abbracciandola "Sì certo come sempre!" disse lei sorridendo, si schiari' la voce "Prof! Dovrei parlarti approposito di..." si interruppe, di solito aveva paura di affrontare argomenti del genere con il prof, l'ultima volta lui aveva parlato di psicologo "si...?" la invitò lui a proseguire, Sofia prese un bel respiro "Approposito di questa" disse e tirò fuori la pietra azzurra dalla tasca, il professore la prese tra le mani e la studiò "Oh si questa, questa l'ho trovata ieri sulle sponde del lago di Albano e dato che hai una passione per tutte queste pietre colorate, be' ho pensato di dartela" Sofia trattenne una risata pensando ai frutti dell'albero del mondo e alle sfere che Lung le aveva dato, che lui reputava semplici pietre colorate, era davvero triste che non si ricordasse più nulla "Comunque ti starai chiedendo cosa significhi quella N giusto? Be' io credo di saperlo, ma ovviamente si tratta solo di una leggenda, sarà solo una coincidenza" disse lui e la invitò a seguirlo in biblioteca. Tiro' fuori un vecchio e grossissimo tomo impolverato, sulla copertina troneggiava una scritta "Mondo Emerso" lesse Sofia "Di che si tratta? " chiese confusa, il professore apri' su una pagina "di questo" le rispose indicando un'immagine che rappresentava la pietra azzurra "vedi si crede che in questo ipotetico Mondo Emerso siano vissute tre eroine: Nihal, Dubhe e Adhara; che salvarono da morte certa il loro mondo. Si crede che le loro anime dopo la morte siano state impresse in tre pietre" indicò le pietre una rossa e l'altra viola accanto a quella azzurra disegnate sul libro "e che se mai il Mondo Emerso si trovasse di nuovo in pericolo loro sarebbero state resuscitate tramite le pietre per svolgere il loro compito di eroine" Sofia rimase a bocca aperta, perché in fondo sapeva che quello che il professore le aveva detto era vero.

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Capitolo 2
*** il ritorno dei draconiani ***


Il professore spiegò a Sofia tutto ciò che sapeva sul Mondo Emerso con una strana luce negli occhi, ogni tanto emergeva una piccola parte di lui, di come era stato prima di dimenticare tutto, come se ancora fosse rimasta una sola piccola parte consapevole di ciò che era stato e che lottava per far riemergere il passato.
Sofia ascoltava attenta, perché era convinta che quelle tre pietre avessero a che fare con quello che le aveva detto Thuban; adesso ne possedeva una, quella di Nihal e le mancavano quelle di Dubhe e Adhara.
In quel momento entrò Karl "Eccovi finalmente! Vi ho cercati ovunque! Pensavo foste in cucina!" disse sbadigliando, era ormai da qualche mese che Karl viveva con loro, grazie a Sofia che con la sua insistenza aveva convinto il professore ad adottarlo "Buon giorno Karl! Scusaci ma Sofia voleva che le raccontassi qualche leggenda di prima mattina! Sai la sua passione per il fantasy...?" lo accolse il professore gentilmente "Dai prof! Non prendermi in giro!" supplico' Sofia ridendo, poi si rivolse a Karl "Buon giorno! Allora andiamo a mangiare si o no!?" Il prof ed il ragazzo si guardarono ed annuirono sorridendo. Stavano andando verso la cucina, quando Sofia tirò indietro Karl "Dopo devo parlarti di una cosa importante! A proposito hai notato qualcosa di strano in te?" lui la guardò confuso "No niente, perché me lo chiedi? " Sofia stava per rispondere, ma il prof li interruppe invitandoli a sedersi a tavola.
La ragazza continuò ad ogni attimo di distrazione del professore indicava il neo che avava sulla fronte, ma Karl sembrava non capire, allora Sofia esasperata prese un cucchiaio e gli impose di specchiarsi, Karl rimase senza fiato, il suo occhio della mente brillava di luce blu e senza accorgersene aveva congelato la tazza. La butto' a terra terrorizzato, ma eccitato al tempo stesso, la tazza si frantumo' in mille pezzi "Thomas ma che ci hai messo in quella tazza!? Ghiaccio!?" chiese il prof al maggiordomo che senza capire disse "Ma io....non....." Karl si alzò di scatto "scusatemi non mi sento tanto bene" disse e corse in camera sua, Sofia fece per seguirlo, ma il professore la bloccò "Credo voglia stare un po' da solo, andremo dopo a vedere come sta ok?" Sofia annuì di controvoglia.
Mangiò in fretta e subito andò da Karl, ma quando entrò rimase sconvolta: Karl era rintanato in un angolo, singhiozzava terrorrizzato, la stanza era completamente ricoperta da uno spesso strato di ghiaccio, ricordava molto il castello della regina Elsa del film Frozen.
Sofia si avvicinò lentamente e si sedette difronte a lui "Che sta succedendo Sofia?" chiese lui sconvolto "Siamo tornati draconiani, Thuban ci ha affidato una nuova missione..." ci fu' un attimo di silenzio, poi Karl chiese urlando "E allora perché non riesco a controllarlo!?" Sofia gli accarezzo' una guancia per tranquillizzarlo, era gelida e le dava l'impressione di toccare un pezzo di ghiaccio "No non toccarmi! Non voglio farti del male! " gridò lui, in quel momento bussò il prof "tutto bene li dentro? " chiese, Sofia rispose tremante "Si è tutto a posto ha solo un po' di febbre, ma sto o con lui non ti preoccupare!" il prof si rassegno' "ok va bene, ma se avete bisogno ditelo" Sofia e Karl si guardarono "Si certo" disse lei. Non appena il prof se ne fu andato lei disse "vado a chiamare Fabio ok?...non guardarmi con quella faccia....insieme risolveremo tutto" Karl abbozo' un sorriso "torno subito stai tranquillo" concluse Sofia e uscì dalla stanza.
Fabio aveva percepito subito qualcosa di diverso nell'aria e l'istinto gli aveva detto di andare da Sofia. Lo accolse il Professore con un buon giorno "Giorno Giorge! Sai dov'è Sofia?" chiese il ragazzo "Ti sei appena alzato e già non vedi l'ora di vederla" disse Giorge ridendo, e Fabio arrosi' leggermente "comunque è di sopra! Karl si è sentito male e lei si sta occupando di lui" concluse il prof "Bene grazie mille" rispose Fabio sbrigativo, Sofia da sola con Karl, no, decisamente l'idea non gli piaceva.
Vide Sofia uscire dalla stanza di Karl, sembrava piuttosto agitata e non appena lo vide gli corse in contro e lo strinse forte "Fabio ho bisogno del tuo aiuto" gli sussurrò ad un orecchio "cos'è successo?" chiese lui aumentando la stretta, Sofia si staccò "non hai notato nulla di diverso in me......in te.....?" lui la guardò vagamente confuso "ehm....dovrei dirti di si?" Sofia sbuffo' e gli diede un piccolo pugno sulla spalla "Dai è una cosa seria! Vieni con me" cominciò a tirarlo verso il bagno, ma lui la fermò "aspetta hai dimenticato una cosa!" lei si voltò "che cosa?" Fabio sorrise "non mi hai baciato" le prese il mento tra le dita e appappoggio' le labbra sulle sue, lei arrossi' ma quella era la più bella sensazione che potesse provare, il resto non contava, poi lui le disse "non dimenticarti mai ti prego".
Lo portò davanti allo specchio e gli disse di guardarsi la fronte, eppure anche lui come Karl quella mattina non capiva, Sofia sospirò "dai Fabio come fai a non capire! Karl l'ha capito specchiandosi in un cucchiaio e tu con questo specchio enorme non ti accorgi che il tuo neo brilla di luce gialla!" Fabio si specchio' immediatamente e si sentì mancare "ma cosa...?" Sofia lo sorresse prima che cadesse "ma cosa è successo!? Come è successo!?" chiese lui agitato "ti prego calmati! Lo sai come sono io, se sei agitato anche tu io non ce la faccio! Io non so perché, ma è successo! I nostri draghi sono tornati e non so per quale motivo, ma adesso abbiamo una nuova missione!....a proposito hai usato i tuoi poteri?" Fabio scosse la testa "non ne sono sicura, ma penso di aver capito, se iniziamo ad usare i nostri poteri non siamo più in grado di controllarli, ecco perché Karl ha congelato la sua stanza! Ed ecco perché a noi non è successo niente" Fabio la guardò sconcertato "cos' ha fatto Karl?" Sofia lo prese per mano e lo portò da Karl.
Quando entrarono, però, si trovarono davanti una brutta sorpresa, il ragazzino biondo non c'era più, al suo posto un enorme drago azzurro che sgroppava impazzito distruggendo tutto ciò che colpiva con la coda possente; "Karl! Karl fermati!!!!!!!!" gli urlò Sofia "Fabio cosa facciamo?" disse guardando il ragazzo, ma lui era incantato a guardare fuori dalla finestra, era giugno, ma nevicava "Sofia guarda!" lei lo fece ed ebbe la sua stessa reazione "Chloe ed Ewan" disse in un soffio, i ruggiti di Karl la riportarono alla realtà "Karl basta! Ascoltami!" gli occhi brillarono pieni di luce verde, così come l'occhio della mente, finalmente il drago si fermo', lei si inginocchio' e tenne gli occhi fissi sui suoi "adesso calmati ok?" disse lei ed il drago appoggiò il muso vicino a lei e pian piano torno il buffo ragazzino di sempre, ma era esausto e svenne "Sofia come hai fatto!?" Disse Fabio sorridendole "non lo so" rispose lei "hai usato i tuoi poteri sta attenta! Aspetta metti questi" lui le passò un paio di guanti "spero bastino" disse sorridendo lei.
Squillo il telefono di Fabio, era Chloe "pronto?....si.....Chloe calmati cosa succede?....ok.....smettila di urlare non capisco!.....dove siete?....come in ospedale! ! Perché!?.....è successo qualcosa ad Ewan?.....Lidja....che.....ok arriviamo subito! Mi raccomando non usate più i vostri poteri o non riuscirete a controllarli!" Fabio chiuse la telefonata "Sofia dobbiamo andare".

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Capitolo 3
*** la pietra rossa ***


Sofia guardò Fabio decisamente preoccupata "cosa è successo?" lui le prese le mani "niente di grave, non preoccuparti! Lidja si è sentita male e adesso è all'ospedale, ma sta bene" Sofia già cominciava ad atterrirsi, Lidja era come una sorella, forse di più, ma non era il momento per farsi prendere dal panico.
"Coraggio adesso occupiamoci di Karl" disse il ragazzo dando uno sguardo al biondo ancora privo di sensi "aiutami, tiragli su le gambe, rinverra' prima" Sofia lo fece, mentre Fabio controllava che non smettesse di respirare, ad un certo punto cominciò a dargli piccoli schiaffi sulle guance, pian piano riprendeva colorito.
Bussò il professore, logico con tutto il rumore che aveva fatto Karl era impossibile che non avesse sentito nulla "che succede!? Tutto bene!? Ho sentito degli strani rumori, strani versi, se esistessero avrei detto che avevate nascosto un drago nella stanza!" Fabio e Sofia sbiancarono "e adesso?" Chiese lui "zitto ci penso io!" Gli intimo' lei "emh... niente...drago? Quale drago? Scherzi.....stavamo....stavamo guardando un film" a Fabio scappò da ridere e Sofia gli lanciò un'occhiataccia "che film?" Chiese George "si un film! Jurassic Park! Erano quelli i rumori che sentivi!" Inventò la rossa "stai scherzando?" disse Fabio "hai qualche idea migliore?" Fabio ridacchio' e si abbassò per controllare come stesse Karl, avevano i visi abbastanza vicini e quando il biondino si svegliò cacciò un urlo e Fabio lo segui ugualmente spaventato "cos' era quello?" Chiese il prof da dietro la porta "niente karl ha visto un ragno e si è spaventato!" Inventò di nuovo Sofia "grazie mi dai del fifone!?" si lamento' il ragazzino, lei gli fece una linguaccia e mollo' di colpo le gambe dell'amico che caddero a terra con un tonfo "ahia!" Sofia rise "e tu non mi difendi?" Chiese il biondo a Fabio "ah io contro di lei non mi metto" e risero tutti e tre "a proposito dobbiamo aggiornarti su un paio di avvenimenti: mentre eri svenuto ci ha telefonato Chloe e ci ha detto che Lidja si è sentita male e che l'hanno portata in ospedale" disse Sofia "cosa!? Come in ospedale!?" chiese Karl sconvolto' " non sappiamo niente ancora, il vero problema è come ci arriveremo senza che il prof ci scopri!" continuò Fabio "comunque siamo tratti alla conclusione che più usiamo i nostri poteri più aumentano di energia fino a farci perdere il controllo" Karl lo guardò ironico "be' non ci voleva un genio a capirlo!"
Il professore si schiari' la voce "comunque sono venuto a darvi una brutta notizia" ma i tre non lo ascoltavano, pensavano a come sarebbero potuti andare da Lidja e i gemelli senza destare sospetti "la zia di Lidja mi ha appena telefonato e mi ha detto che sua nipote si è sentita male e l'ha portata in ospedale, perciò preparatevi che partiamo subito" i tre si guardarono sorridendo "perfetto" commentarono all'unisono "un'ultima cosa" disse Karl rivolto a Fabio "non mi hai baciato vero?" Il ragazzo lo guardò senza capire "come scusa!?" Karl arrossi' dalla vergogna "cioè intendo...non mi hai fatto la respirazione bocca a bocca?! TI PREGO DIMMI DI NO!!!" Sofia si mise a ridere "che schifo! Piuttosto lo facevo fare a lei o ti lasciavo morire! Ma come ti è venuto in mente!?" Esclamò Fabio e Karl si rilasso' "No ma scusa! Quando mi sono svegliato la prima cosa che ho visto è stata la tua faccia! Cosa dovevo pensare!?" e risero di nuovo.
Decisero di prendere per precauzione un paio di guanti per ogni draconiano, a quanto pareva i loro poteri funzionavano solo se le loro mani erano a contatto con l'aria.
Una volta arrivati si fecero indicare la stanza corrispondente, dentro trovarono Lidja stesa su un letto, immobile come se dormisse, accanto a lei seduto stava Ewhan che le stringeva la mano, aveva gli occhi rossi, segno che aveva pianto molto; li vicino c'erano anche Gillian, Clohe e la zia di Lidja, ma nessuno parlava, c'era un silenzio denso di tristezza, l'unico rumore che si sentiva era un bip regolare che proveniva da un macchinario vicino alla ragazza, che tra l'altro aveva attaccato al braccio un aflebo.
Gillian si avvicinò al professore visibilmente scossa "siete venuti finalmente" disse e sorrise, in quel momento arrivò un dottore, la zia di Lidja si alzò, fino ad un momento prima, come Ewhan teneva la mano della nipote e le era seduta accanto "ci sono novità?" chiese cercando il più possibile di contenersi "si abbiamo fatto le nostre analisi, ma meglio parlarne in privato" disse il dottore ed usci' dalla stanza insieme alla zia di Lidja, Gillian e il professore che sosteneva entrambe.
Sofia ne approfitto' per chiedere cosa realmente fosse successo "da quanto è in questo stato?" aggiunse Fabio, Ewhan sembrava non ascoltare, continuava a fissare la ragazza senza staccarle gli occhi di dosso, così rispose Clohe "da questa mattina, non si è più svegliata da quando è svenuta" finalmente Ewhan alzò lo sguardo e finalmente raccontò quello che era successo.

-Erano insieme, stavano passeggiando, c'era anche Clohe con loro. Avevano girato per il bosco per ore e si erano divertiti un mondo, fino a quando non era successo, l'occhio della mente della ragazza aveva brillato e lei aveva cominciato ad urlare, erano vicino ai cavi dell'alta tensione e questo aveva aumentato per lei il dolore; urlava a più non posso "basta!" pregava, cercava inutilmente di tapparsi le orecchie ma nella sua testa ronzavano milioni di voci e di rumori diversi, cadde in ginocchio tra le urla, mentre i due gemelli presi dal panico non sapevano che fare, ad un certo punto lei era stesa a terra in preda a forti convulsioni, il suo corpo tremava, Ewhan l'abbraccio' "Lidja! Svegliati Lidja" ma lei non rispondeva, roteo' le pupille all'indietro e gli occhi divennerro bianchi, spalancò la bocca, poi finalmente si fermò e svenne'. Ewhan e Clohe spaventatissimi non sapevano che fare e per la paura involontariamente fecero nevicare, una neve fitta che non gli permetteva di vedere oltre i loro occhi, ma la neve cresceva e non riuscivano a fermarla, alla fine anche loro persero i sensi, ma al contrario di Lidja rinvennero quasi subito e ritrovando la lucidità erano riusciti in qualche modo a portare l'amica in ospedale-

Ewhan ricominciò a piangere "non ho saputo proteggerla! Non ho fatto niente! Lei soffriva ed io non ho saputo aiutarla, capite?!" Clohe gli appoggiò una mano sulla spalla "non è stata colpa tua, non potevamo aiutarla" e provò a sorridergli "l'hai portata qui e adesso è al sicuro!" Intervenne Sofia, si senti un lieve lamento, un borbottio "ragazzi basta parlare! Mi fa male la testa!" Tutti si girarono verso la ragazza sul letto sorridendo "Lidja stai bene!!!!" Sofia l'abbraccio' "piano così mi strangoli!" La ragazzina si scosto' "scusami!" Lidja si guardò intorno confusa "dove sono?" Ewhan le accarezzo' una guancia "siamo in ospedale, non ti ricordi? Ti sei sentita male e sei svenuta! Allora ti abbiamo portata qui" poi frugo' nelle tasche "quasi dimenticavo! Tieni" disse e le porse una strana pietra rossa con sopra incisa una "D", Lidja lo guardò confusa "grgrgrazie" balbetto' "ma....che me ne faccio?" Lui la guardò sorpreso "ma come!? Quando sei svenuta la tenevi convulsamente stretta tra le mani e non sai che fatica ho fatto per togliertela!" Anche gli altri erano stupiti, tutti tranne Sofia, sapeva che cos'era; avrebbe dovuto aggiornare i suoi amici su un paio di cose.

NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti! Innanzi tutto volevo ringraziare tutti quelli che mi seguono ed in particolare chi recencisce ogni capitolo! ;) so che la storia è ancora agli inizi, ma spero che continui a piacervi! In ogni caso recensite! Ci terrei tanto a sapere che ne pensate! Baci e al prossimo capitolo...

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Capitolo 4
*** il marchingegno di Karl ***


Sofia raccontò tutto ciò che aveva scoperto, per dire la verità non sapeva poi molto perciò fini' di parlare quasi subito, anche se il discorso sembrò durare un'eternità.
Non appena ebbe finito, i draconiani la tempestarono di domande e la ragazza si sentiva sempre più confusa e non aveva idea di cosa rispondere, cominciò ad agitarsi e Fabio se ne accorse "Dai basta! Smettetela, non vedete che non sa nient'altro! È inutile fare domande! Adesso concentriamoci su quello che ci sta succedendo con i poteri, ok!?" intervenne il ragazzo, Sofia gliene fu grata e gli altri finalmente fecero silenzio "allora cosa pensavi di fare?" chiese Ewan rivolto a Sofia "non lo so, comunque la prima cosa da fare è allenarsi se quel che ha detto Thuban è vero e da noi dipendono delle vite, allora dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza; non importa chi, cosa, come, quando e perché!" rispose la rossa, Lidja annuì "mi sembra giusto, per ora oltre a cercare di capirci qualcosa possiamo solo allenarci! Insomma sono i nostri poteri non possiamo non controllarli!" Karl la guardò un po' amareggiato "sono aumentati troppo! Ci vorrà un bel po' prima di riuscirci!" Lidja gli fece una linguaccia "sei il solito pessimista! Lamentarsi non serve!" Chloe la interruppe "e tornando alle pietre?" Sofia scosse la testa "per quelle siamo ad un punto morto, sappiamo solo che in qualche modo si fanno trovare da noi" la ragazza si rigirava la seconda pietra tra le mani "se è per questo non so neanche come riportare in vita queste eroine!" disse ridendo e Fabio esclamò "fantastico! Che grande novità! Siamo bloccati! Come se non fosse mai successo quando combattevamo Nidhoggr!" risero tutti, dopo tutto disperarsi era inutile "no aspetta qualcosa possiamo fare!" disse convinto Karl "insomma le vite che dobbiamo salvare penso siano gli abitanti di questo Mondo Emerso, ma ovviamente per salvarle dobbiamo trovare il modo di raggiungerle! Perciò proverò a costruire, una volta recuperata anche la terza pietra, una macchina in grado di farci viaggiare in altri mondi!" Clhloe lo guardò ammirata "davvero ci riusciresti?" il ragazzo arrossi' di colpo "si credo...emh ci...potrei provare!" Lidja rise prendendolo in giro "ma dai Karl è impossibile!" lui la guardò per niente offeso "lo so che non c'è più il prof ad aiutarmi ed è da molto che non costruisco qualcosa, ma dobbiamo tentare e poi ho ancora da qualche parte un po' della resina della gemma, con la magia contenuta nelle pietre e nella resina potrei farcela! Certo non sarà perfetto..." Ewan intervenne "ok allora! Da domani ci alleneremo e ti aiuteremo a costruire il tuo strano marchingegno!" nessuno pote' controbattere, anche perché erano tornati il professore, Gillian e la zia di Lidja. Era finita l'ora delle visite e dovevano per forza lasciare l'ospedale, senza accorgersi era trascorsa una giornata ed ormai fuori era buio, Lidja sarebbe rimasta la notte in osservazione, alla fine era stato solo un calo di pressione per i medici, ma per ssicurezza non la facevano tornare a casa; ci volle un bel po' prima di riuscire a portare via Ewan, non voleva proprio lasciarla.
Arrivarono a casa verso le dieci, ma Sofia era troppo stanca e corse in camera sua a dormire senza neanche cenare. Era ancora sconvolta per la giornata movimentata, fissò nuovamente le due pietre, non avevano mai avuto tanta fortuna ed aver trovato due pietre in un giorno era piuttosto strano, evidentemente c'era qualcosa di oscuro sotto, qualche nemico in agguato. Rimase per un po' tra i suoi pensieri, poi si addormento'.
Una strana figura nera volava nel cielo notturno, aveva al posto delle braccia due ali nere, per il resto apparte il ghigno troppo malvagio sembrava un umano qualsiasi, atterro' sul davanzale, la finestra era aperta ed entrò con facilità, vide dormire una giovane ragazza dai capelli rossi, le si avvicinò, si accerto' che avesse il neo verde sulla fronte e le mise tra le mani uno strano oggetto; poi così come era arrivata se ne andò, come se non fosse mai entrata.
Sofia tremava e si rigirava nel letto, stava evidentemente facendo un incubo.

- Sofia provava una strana sensazione, non era nel suo corpo, ma in quello di un altro, precisamente in quello di un ragazzino. Era strano perché era come se assistesse alla scena sia in terza persona che in prima. Non riusciva a vedere il ragazzo, ma sentiva tutto quello che provava, lui senti' di essere in pericolo e cominciò a correre, scappando da chi sa che cosa e lei non pote' fare a meno di seguirlo. Raggiunsero un cimitero, o almeno così credeva Sofia, le immagini erano confuse e non capiva bene cosa stesse succedendo; una strana figura li afferrò, era una giovane donna, ma non riusciva a vederle il volto, solo un ghigno cattivo che faceva gelare il sangue. Ad un certo punto lei sollevò un pugnale e lo conficco' nella pancia del ragazzino senza pietà, Sofia si senti morire, percepiva il suo dolore, era così forte che non riusciva nemmeno ad urlare, senti' il corpo del ragazzo afflosciarsi a terra, il ragazzo era morto, ma lei aveva a disposizione ancora qualche istante, la donna prese dalla tasca del ragazzino uno strano oggetto metallico, una sorta di ragnetto che lei riconobbe al volo, sollevò la testa al ragazzino e glielo impianto' nella nuca. All'improvviso Sofia si sentì cadere nell'obblio, era tutto nero intorno a lei, sentiva solo una voce che la chiamava, la voce di Thuban, ma non era dolce e rassicurante come sempre, era colma di disperazione "Sofia sei in pericolo! Scappa!" e fu l'ultima cosa che senti' -

La ragazza si svegliò urlando, tremava e sudava freddo, Fabio e Karl comparvero nella sua stanza "cos'è successo!?" chiedeva il biondo, Fabio la strinse a se "è tutto finito! Tranquilla va tutto bene!" lei ricambio' la stretta ancora sconvolta; poi senti' tra le mani qualcosa di liscio e duro, lo guardo' meglio, era una pietra violacea e sopra aveva incisa una "A", Sofia la guardò preoccupata "La pietra di Adhara" pensò.

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Capitolo 5
*** pronti a partire ***


Era passato un mese ormai da quando erano tornati draconiani. Si erano allenati duramente e adesso erano in grado di controllare gran parte del loro potere, ma a fare incantesimi di grande portata, ancora non osavano arrischiarsi.
Era passato un mese, eppure Sofia non aveva smesso di sognare ogni notte quello strano ragazzino. Ne avevano parlato più volte insieme, ma ogni volta non riuscivano ad arrivare ad una soluzione per un motivo o per l'altro "e se ne parlassimo con il prof?" paveva provato a proporre Lidja "no! Non se ne parla! Stai scherzando!? Finiremo tutti in manicomio!" le rispondeva Sofia agitata.
Erano tutti abbastanza preoccupati, pian piano cominciavano ad arrendersi; avevano fatto solo progressi con i poteri, ma il macchinario di Karl ancora non era pronto ed il sogno di Sofia era, appunto, ancora un mistero, mentre l'unica certezza era che in qualche modo almeno una viverna gli stava addosso, Sofia ne era certa, quel ragnetto mettallico che appariva alla fine del sogno era opera di Nidhoggr.
Fino a quando un pomeriggio, mentre si allenavano arrivò un messaggio di Karl che era rimasto a casa per lavorare alla macchina "ci sono riuscito!" diceva, Chloe lo lesse ad alta voce per avvertire gli altri che ancora si allenavano sulle sponde del lago di Albano, lo lesse e rillesse con l'entusiasmo a mille "ragazzi c'è riuscito! Finalmente possiamo partire!" gli altri proruppero in un grido di gioia, ma la ragazza nascose il motivo della maggior parte della sua felicità, Karl c'era riuscito e lei ne era orgogliosissima "il mio Karl ce l'ha fatta!" pensò arrossendo.
Nella gioia che tutti provavano non c'era spazio per nient'altro e nessuno si accorse dell'ombra che li stava spiando, tranne Lidja, la ragazza senti' una strana presenza, non era oscura, ma non era neanche normale, sentiva provenire dal folto della piccola foresta grande energia, eppure non vedeva nessuno, si rillasso' un po' "forse è solo una mia impressione" pensò.
L'ombra senti' il telefono vibrare "pronto?" disse rispondendo alla chiamata "Jace! Ti sembra il momento di chiamarmi!?" sbuffo' "si! Si li ho trovati! Ho trovato i demoni che stavamo cercando!" disse e chiuse la telefonata, poi scomparve misteriosamente, ma un pezzo della felpa nera che indossava si strappò e rimase impigliata fra gli arbusti.
Lidja si avvicinò ai cespugli dove aveva sentito la strana presenza, niente, non c'era nessuno, stava per andarsene, quando trovò tra i cespugli un pezzo di stoffa nera, inorridi' al pensiero di avere ragione. Ewam le si era avvicinò "tutto bene? Ti vedo seria, sei triste?" le chiese "no! È che ho sentito una strana presenza, come se qualcuno ci stesse spiando e...ho trovato questo" gli disse guardandolo seria e mostrandogli il pezzetto di stoffa, adesso anche Ewan era preoccupato.
Non appena arrivati a casa ne parlarono subito "quindi pensate che il nemico sia molto vicino?" chiese Sofia "non ne sono sicura, non sembrava malvagia" intervenne Lidja, nessuno seppe che rispondere "non importa, adesso sappiamo che dobbiamo stare più attenti a non dare nell'occhio, io direi prima di tutto di concentrarci sulla missione e poi pensare allo "spione" che ne pensate?" disse Fabio con un sorriso incoraggiante e tutti annuirono "mi sembra giusto" concordo' Karl e Fabio riprese "bene! Allora quando partiamo?" Karl rispose "mah!...anche domani, il tempo di prepararci e via" tutti sembravano soddisfatti, ma Sofia... "ragazzi e cosa diciamo al prof?" dramma esistenziale "e adesso?" mentre tutti si scervellavano per trovare una soluzione, Ewan e Chloe si sorrisero complici "pensi anche tu a quello che penso io?" chiese il ragazzo "ovvio!" annuì lei "ragazzi a che pensate?" si intromise Lidja "agli scout!" dissero i gemelli all'unisono "cosa!?!?" risposero in coro le voci degli altri quattro draconiani.

NOTE DELL'AUTRICE:
ciao a tutti! Lo so lo so vi sto mettendo un dubbio dopo l'altro! :P ma don't worry! Si chiarirà tutto, comunque preciso che l'ombra saltata fuori oggi non ha niente a che fare con quella dello scorso capitolo! Be' vi mando un bacio, vi invito a recensire e alla prossima ;)

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Capitolo 6
*** attacco a sorpresa ***


La figura incappucciata fissava la ragazza che aveva davanti, lunghi capelli neri, grandi occhi scuri ed un neo rosso sulla fronte, se ne accorse subito, da esso proveniva tanta energia.
La ragazza cominciò a cercare tra i cespugli senza vederla, per forza, pochi secondi prima la figura si era disegnata una strana runa sul braccio ed era scomparsa "per poco non mi scopriva! Grazie tante Jace!" pensò la figura, poi però rimase sconvolta, la ragazza aveva trovato un pezzo della sua felpa che si era strappato "Maledizione! Questa non ci voleva!" si sentì la voce di un ragazzo "Lidja!" chiamava, la figura a quel punto decise di andarsene e corse via.
Mentre correva il cappuccio della felpa le scivolò rivelando una cascata di capelli ramati e il giovane viso di una ragazza; si nascose in un vicolo e cancello' la runa tornando visibile, poi entrò in un albergo che stava li vicino, chiese le chiavi e corse nella sua stanza.
Non appena entrò vide tre volti preoccupati avvicinarsi "Clary! Ma quanto ci hai messo? Eravamo preoccupati!" disse un ragazzo biondo abbracciandola "Io no!" disse un'altro ragazzo dai capelli neri seduto in disparte, Clary sbuffo', Alec non l'avrebbe mai accettata "Si lo so! Ma non sono ancora del tutto sicura che siano poi dei demoni, non so, non sembrano malvagi!" rispose lei e Alec si alzò "Quindi dobbiamo attacare così alla cieca!?" disse in tono duro "No! Ma vuoi rischiare che attacchino qualche umano!?" gli rispose quasi urlando, un altro ragazzo si mise in mezzo "Ehi! Piano! Calmatevi!" Alec fece una smorfia "Non ti impicciare vampiro!" la sorella di Alec, Isabelle, gli appoggiò una mano sulla spalla "Vacci piano stai esagerando! Comunque tu hai detto che si trasformano in draghi, giusto Clary?" lei annuì "Be' volete qualche altra conferma!?" nessuno rispose, poi intervenne il ragazzo biondo, Jace "Perfetto! Allora è deciso sono demoni! Li attacchiamo questa notte?" Clary lo bacio' sulle labbra e Jace ricambio' "Ottima idea! Prima ce ne andiamo meglio è!" Alec si girò dall'altro lato disgustato "Ma cosa ci trova Jace in quella!" pensò, la sorella lo vide molto arrabbiato e lo prese da parte "Alec smettila di sperare! Jace non ti vorrà mai! Devi capirlo o continuerai a soffrire!" lui guardò Isabelle sconsolato "Lo so, Izzy, lo so!".
I draconiani erano tutti molto ansiosi, l'idea dei gemelli era perfetta, avrebbero detto al professore che sarebbero andati via con la squadriglia scout di Chloe ed Ewan per due settimane, ma lo avrebbero poi convinto? "Dobbiamo provare!" aveva detto Lidja e Karl aveva aggiunto "Ci parlerai tu Sofia! A te darà sicuramente ascolto" e lei aveva annuito non tanto convinta. Adesso era faccia a faccia con il prof "Io e gli altri volevamo chiederti una cosa" aveva iniziato "Be' ti ascolto" le aveva sorriso lui incoraggiante, Sofia degluti' "Ok, be' ecco...ci stavamo chiedendo..." il prof posò il libro che stava leggendo "Si...?" disse guardandola negli occhi e lei arrossi' per la vergogna "Ci chiedevamo se...potevamo andare due settimane agli scout con Ewan e Chloe!? Ma dovremo dormire fuori e insomma non saremo qui per un po'!" l'aveva detto tutto d'un fiato, il prof sorrise "Perché avevevi tanta paura!? Tranquilla! Per me va bene!" Rise " insomma non posso sempre starvi a dosso, siete quasi maggiorenni ormai, dovete vivere le vostre avventure da soli!" Sofia si rilasso' "Sapessi le avventure che abbiamo passato!" pensò lei, poi lo abbracciò "Grazie mille! Grazie! Ci rendi molto felici!".
Sofia avviso' i suoi amici, adesso erano tutti molto felici, ma ancora pensavano alla presenza che aveva sentito Lidja e per sicurezza rimasero tutti a dormire insieme.
Le figure si avvicinavano alla villetta minacciose, Jace prese una strana bacchetta, non appena la appoggiò sul braccio per disegnare una runa, la punta si illumino' e subito dopo riuscì ad aprire la porta senza problemi, entrarono, nel salotto dormivano beati i demoni, sembravano semplici ragazzi "Non lasciatevi ingannare dal loro aspetto angelico!" aveva detto Jace, pian piano si avvicinò ad un ragazzo dai capelli castani e con uno strano neo giallo sulla fronte, prese un pugnale stava quasi per colpire quando un rete di liane lo avvolse completamente "Fabio!" urlò Sofia svegliando tutti i draconiani che subito si misero in posizione di difesa. Fabio si gettò su Jace che nel frattempo si era liberato dalla rete evocata da Sofia e cominciarono a combattere, Chloe ed Ewan combattevano insieme cercando di evitare i morsi del vampiro, Ewan evoco' un tornado che quasi lo colpi' "Simon! Attento" aveva gridato una ragazza dai capelli rossi che ora fronteggiava Sofia "Tranquilla va tutto bene!" aveva risposto lui. Isabelle si getto' contro Lidja che cercava di colpirla con tutto quello che la sua mente sollevava, ma Isabelle era abile come una serpe e un'ottima lanciatrice di coltelli, mentre la draconiana faticava a schivarli e a colpirla; Alec invece fronteggiava il ghiaccio di Karl "Maledette viverne!" gli disse il ragazzino biondo tra un colpo e l'altro "Viverne? Ma di che diavolo parli demone!?" esclamava lui sempre più confuso "Demone!?" disse Karl, anche lui confuso. In quel momento arrivò il professore "Che sta succedendo!?" chiese spaventato "Prof! Vattene! Scappa!" imploro' Sofia, Clary lanciò un coltello verso il prof, fortunatamente Sofia aveva evocato una barriera di liane, ma il coltello lo aveva comunque ferito alla spalla, George urlò di dolore e cadde a terra "Prof!" gridò Sofia fuori di se, stava quasi per raggiungerlo, ma Clary le si piazzo' davanti "Dove credi diandare Demone?!" Sofia ccominciò ad attaccare più arrabbiata e più decisa di prima "Smettila di chiamarmi così! Stupida Viverna!" le urlò legando la sua caviglia con una radice, Clary cadde a terra, cercò in tutti i modi di liberarsi, quel demone era più forte del previsto, Sofia stava per lanciarle contro un altro incantesimo, ma Jace tagliò la radice e spostò Clary appena in tempo. Sofia vide Fabio sul pavimento, non era ferito, ma faticava ad alzarsi, poi vide con orrore Jace avvicinarsi a lei con una lama stretta nelle mani, qualsiasi mossa avrebbe fatto l'avrebbe colpita, all'improvviso comparve Fabio nel suo campo visivo, chi sa dove aveva trovato la forza, ma adesso col corpo ricoperto di fiamme faceva a pugni con il ragazzo biondo "No! Jace! Bastardo!" Clary lanciò un coltello, Sofia evoco' la barriera, ma era troppo tardi, il pugnale si conficco' nella schiena di Fabio, smise di usare i suoi poteri e si accascio' a terra. Jace e Fabio erano entrambi sfiniti e stavano entrambi per morire, chi per le bruciature, chi per il pugnale, tutti smisero di combattere sconvolti "Perché! Perché ci fate questo!?" urlò Sofia e Clary non meno sconvolta rispose "Siete Demoni! È il nostro dovere! Siamo Shadowhunters!".

NOTE DELL'AUTRICE:
finalmente una delle due figure è stata svelata! Ma ad un caro prezzo! Non linciatemi! Non sono morti! Tranquilli! Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto lo stesso ;)!!! Bacioni e ci vediamo nelle recensioni! :)

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Capitolo 7
*** Il prof sa! ***


Tutti si guardarono sconcertati, incapaci di muovere un muscolo, in attesa, confusi. Ad un certo punto Clary ruppe gli indugi, correndo dal suo Jace, si gettò su di lui, piangendo, lo scuoteva leggermente "Jace! Jace! Non lasciarmi!" diceva tra i singhiozzi, alla fine l'intera squadra la raggiunse.
Sofia si sentiva divisa in due, da un lato il professore e dall'altro Fabio, entrambi feriti, spostava gli occhi da una parte e dall'altrasenza ssapere cosa fare, Lidja le lanciò un'occhiata decisiva, indicò Fabio "Vai!" sussurrò dirigendosi dal prof seguita da Ewan, Sofia annuì e si inginocchio' accanto al ragazzo.
La ferita era più grave del previsto, era molto profonda "Andrà tutto bene!" gli disse tremando "Mi fido di te" disse lui in un sussurro. Karl e Chole si avvicinarono "Dobbiamo estrarre il pugnale" disse il biondo, Sofia annuì convinta "Farà male, ma devi resistere" sussurrò al ragazzo ferito, Chloe e Karl lo tennero fermo, mentre lei, nonostante non lo avesse mai fatto prima, cerco' di estrarre la lama senza fargli male, Fabio trattenne un urlo, non voleva che Sofia soffrisse avendogli fatto male, tremo' leggermente, ma la ragazza cercò di non pensarci, doveva essere lucida o non lo avrebbe salvato. I tre draconiani tolsero a Fabio la maglietta, senza piu' niente a coprirla la ferita era ancora più terribile, trattennero un moto di disgusto ed incominciarono ad usare i loro poteri, senza toccarlo, ma trasmettendo energia curativa, pian piano la ferita si rimarginava, ma era un lavoro lungo ed estenuante, dopo un po' Karl e Chloe caddero a terra sfiniti, ma non lei, non Sofia, lei non demorse, con la forza della disperazione usava tutta l'energia che riusciva ad emettere. Non appena però le sue dita sfiorarono la schiena di Fabio i contorni delle cose sfumarono, tutto fu avvolta da una luce azzurrina, per poi iscurirsi: stava avendo una visione.

- Si trovava in uno spazio angusto, sembrava la tana di qualche animale abbandonata da tempo. Tre figure la abitavano; c'era un ragazzo dai capelli rossi, indossava una tunica nera con al centro un occhio rosso, era esausto, dormiva respirando a fatica, una ragazza dai capelli blu e un paio di buffe orecchie a punta stringeva a se un ragazzino, era molto magro e la sua pelle era molto pallida, i riccioli biondi capricciosi gli scendevano sulla fronte, soffriva, un ampio taglio gli attraversava il ventre, la ragazza cercava di curarlo con la magia. "Smetti di curarmi" disse ad un certo punto il ragazzino "Laio, sei pazzo! Devo curarti" disse lei tremante "Non serve Nihal" disse lui amaro, cercava di sorridere, ma avava paura. Nihal lo abbracciò, il ragazzo appoggiò la testa alla sua spalla "Non fa più male adesso...ora sto bene" la ragazza lo tenne stretto a se', fino a quando non senti' il suo corpo immobile fra le sue braccia. Sofia si accorse di piangere, scuoteva la testa con violenza, pensava a Fabio, anche lui sarebbe morto in quel modo?
La visione si fece confusa, lentamente tornava alla realtà -

La pietra azzurra che aveva in tasca brillava debolmente, Nihal, aveva vissuto uno dei suoi ricordi "Ti aiuto io" disse una voce interiore, non era Thuban, lo sentiva chiaramente, tiro' fuori la pietra, era molto luminosa adesso "usala" intimo' la voce, Sofia la appoggiò sulla ferita, il sangue si rapprese, si stava rimarginando, Fabio stava guarendo "Vedrai, lui non morirà come il mio scudiero" la rassicuro' di nuovo la voce.
Il professore non aveva una ferita grave, ma era ugualmente terrorizzato, aveva appena visto quei ragazzini a cui voleva tanto bene trasfigurati per metà in draghi, lanciare incantesimi, ma soprattutto combattere contro quegli strani assassini. Lidja ed Ewan gli si avvicinarono e lui indietreggio' notevolmente, i due ragazzi si guardarono preoccupati, poi la ragazza si rivolse al professore "Prof! Siamo noi! Non devi avere paura...lo so che tutto questo è strano, ma un tempo eri tu ad averci aperto questo mondo" allungò una mano, ma lui si ritrasse "Tu sai la verità, devi solo farla emergere" disse rassicurante, all'improvviso George fu investito da una serie di immagini confuse che pian piano andarono definendosi, ricordi, scene di battaglie tra draghi e viverne, l'albero del mondo, Draconia, Idhunn ed infine tutto ciò che avevano vissuto insieme; l'ultimo ricordo terminò bruscamente con lui che per non mettere in pericolo i draconiani si faceva chiudere in una stanza in attesa della fine. Lidja gli stringeva le mani, i suoi occhi brillavano, rossi come braci, si spensero' non appena il prof smise di vedere quelle strane immagini, la ragazza cadde senza forze, confusa per qualche secondo, Ewan la sorresse "Tutto ok?" le chiese, si riscosse "Si...credo di si". George era sconvolto, ora ricordava, ora sapeva, Ewan gli si avvicinò "Mi dispiace di non avervi creduto...vi ho persino ritenuti pazzi quando il pazzo ero io" gli disse ed il ragazzo gli sorrise "Non è stata colpa tua! Può succedere di perdere la memoria!" ridacchio' "Però adesso se permetti rimandiamo le spiegazioni a più tardi e pensiamo a curarti piuttosto". In poco tempo la ferita si rimargino', dopotutto era solo un graffio, nulla di grave fortunatamente, così si diressero tutti e tre dal resto del gruppo.
Jace, nonostante fosse messo piuttosto male, se la cavo' con qualche runa magica, erano molto dolorose e spesso dovette trattenere i gemiti, ma solo la presenza di Clary gli rendeva tutto più facile e non gli importava del dolore, ma solo della stretta della mano della sua ragazza; lo spaventava solo il pensiero di non farcela e di lasciarla sola, quella era una vera tortura.
Sia gli Shadowhunters, sia i draconiani si guardavano con sospetto, ormai era chiaro che la battaglia era conclusa, ma stavano comunque in allerta, la tensione era palpabile e l'aria si era fatta talmente pesante e densa di sottintesi che la si sarebbe potuta tagliare con un coltello. Isabelle ruppe il silenzio "Se non siete demoni..." si mordicchio' un labbro' nervosa "...Allora che cosa siete?" Karl vide che Sofia non era in grado di parlare, aveva Fabio molto debole con la testa appoggiata sulle sue gambe, almeno era fuori pericolo; il ragazzo biondo sospirò "La vera domanda è chi siete voi!? E perché ci avete attaccati!?...ma se continuiamo a farci domande non la finiamo più...be' che cosa siamo noi è complicato da spiegare...diciamo che milioni di anni fa draghi e viverne si combattevano in una guerra infinita e noi adesso possediamo gli spiriti dei draghi principali" prese ad indicare ogni suo compagno "Thuban, Rastaban, Eltanin, Kuma ed io: Aldibah...ed insomma siamo i buoni, diciamo...le viverne puntano alla distruzione, noi alla salvezza di questo mondo" vide i volti dei nemici scambiarsi sguardi confusi, il ragazzo con cui prima aveva combattuto ridacchio' "E come sempre per colpa tua abbiamo trovato un buco nell'acqua!" disse rivolto alla ragazza dai capelli rossi "Alec smettila! Come potevo sapere tutto questo!? E poi non so tu, ma io li ho visti tramutare in draghi, mi ha fatto un certo effetto!" gli disse lei offesa "Smettela di litigare! Siete insopportabili!" si intromise il ragazzo che si era scontrato con i gemelli "Comunque io sono Simon, sono un vampiro, mentre loro sono Clary, Jace, Isabelle ed Alec, loro sono Shadowhunters, ossia semi angeli alla continua ricerca di demoni da uccidere per proteggere i mondani, che voi chiate umani" la confusione serpeggiava tra i presenti, così da entrambe le parti entrarono nei particolari e i semi angeli si scusarono per l'equivoco, dopotutto li avevano attaccati e quasi uccisi.
"Comunque sarebbe meglio tenerci in contatto, abbiamo percepito una strana presenza, non è un semplice demone, è qualcosa di peggio, è molto più potente e la sua aura è fortissima, soprattutto in questa casa, io stessa mi sento soffocare, dovete stare attenti, credo che il suo obiettivo siate voi" concluse Clary con un accenno di preoccupazione, Jace interveni' "Anche noi la percepiamo, potrebbe essere già qu..." si girò di scatto verso la finestra, era aperta, eppure ricordava che fosse chiusa "qui" si affacciò tra gli sguardi confusi dei suoi compagni, vide una strana figura nera, volare nel cielo, ma era troppo lontana e non riusciva a distinguere cosa fosse "E' meglio andare" concluse e dopo un poco gli Shadowhunters lasciarono la casa.
La figura era indignata, quell'insulso ragazzo aveva rovinato tutto, ora i draconiani si sarebbero sicuramente aspettati un suo attacco, almeno non sapevano chi fosse. Atterro' sulla statua di un angelo nel cimitero di Roma, con un gesto della mano le ali sparirono, scese dall'angelo e si diresse sicura dentro una cappella, ruoto di 360° gradi un candelabro dorato ed il piccolo altare dove era poggiato il candelabro si sposto' cigolando lateralmente, comparve una scala che conduceva sotto terra. La figura percorrendo la scala si ritrovò in un enorme tempio, le colonne che reggevano il soffitto erano scure come ebano e rappresentavano viverne che con la bocca intrisa di sangue si arrampicavano fino al tetto, le pareti erano affrescate, ma i disegni erano terrificanti, viverne ossute dilaniavano da un parte Rastaban, dall'altra Kuma, da un'altra Eltanin e da un'altra ancora Aldibah, il pavimento era costituito da un gigantesco mosaico dove Nidhoggr sbranava il fratello Thuban, infine sul fondo era situata una statua della terribile viverna, era talmente grande che sembrava di trovarsi al cospetto di Nidhoggr stesso.
Chiunque sarebbe rabbrividito davanti ad un orrore simile, l'odio che le pareti suscitavano era letale, ma non per lei, lei si sentiva al sicuro lì, si sentiva a casa. Da una nicchia uscì un'altra figura incappucciata "Finalmente sorella, ti stavo aspettando" le disse e lei lo salutò con un cenno del capo "Ciao Fratello" le loro voci sembravano provenire dall'inferno, terribili e penetranti "Allora? Quando partiranno? Quando risveglieranno le eroine?" chiese lui, lei ghigno' "Presto, molto presto ed io li seguirò" anche lui fece un ghigno crudele "E per quanto riguarda la draconiana che ospita Rastaban?" la figura si avvicinò al dipinto di Rastaban, sfioro il muso del drago con una mano "Lei...lei non può reprimere la sua natura per sempre!" disse e con gli artigli cancello' con un colpo secco parte del muso.

NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti!!!!! :) lo so e' parecchio che non aggiorno! Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto! ;)
Allora ricapitolando, la misteriosa figura è una viverna e a quanto pare non è sola, è pronta a tutto e seguirà i draconiani nel loro viaggio, ma chi sa' per quale motivo è interessata a Lidja! ^-^ lo so vi ho messo un altro dubbio esistenziale! Sono cattiva!!! Ahahah XD 3;)
comunque vi comunico che non ho letto i libri di Shadowhunters e ho visto solo il film, perciò essendomi basata su quello potrei aver fatto qualche errore, se è così siete liberi di correggermi!
Bacioni e alla prossima! Recensite mi raccomando! ;)

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Capitolo 8
*** Nida e Rat ***


Le due figure incappucciate sedevano a gambe incrociate l'uno di fronte all'altra "Hai portato quello che ti ho chiesto?" chiese la donna e il fratello rispose "Certo!" tirò fuori un sacchettino di cuoio, ne sparse il contenuto sul pavimento, polvere nera, la donna sorrise "Perfetto, allora cominciamo".
Recitarono una strana e lenta litania, inquietanti le loro voci gridavano all'unisono, una luce nerastra si diffuse attorno ai loro corpi avvolgendoli. Ad ogni parola barcollavano leggermente "Non mollate!" li intimava una voce minacciosa e loro continuavano ostinati, presto la povere si sollevò da terra e pian piano si raggruppo' in due parti distinte, lentamente formarono le figure di una donna e di un uomo, vorticavano in cerchio furiosamente, poi di colpo si fermarono e le due figure si posarono a terra.
Una ragazza dai corti capelli biondi tremava stringendosi le gambe al petto e come lei anche un ragazzo dai capelli castani faceva lo stesso. Nidafijol e Ratatoskr, le due promanazioni di Nidhoggr, le due terribili viverne, i due traditori, inetti, incapaci erano tornati. "Presto incateniamoli!" disse l'uomo.
Nida apri' gli occhi lentamente, sbatte' le palpebre un paio di volte, abituandosi nuovamente alla luce del mondo, solo dopo si accorse di essere in catene. Si alzò di scatto ma la testa le girò terribilmente "Ben svegliata!" disse una voce crudele, una donna incappucciata apparve nel suo campo visivo "Chi sei?" le chiese e anche se non vedeva bene il suo viso sentiva che stava sorridendo, si tolse il cappuccio, Nida notò immediatamente il neo nero che spiccava sulla sua fronte, indietreggio' terrorizzata "Non...non...può...non può essere!" balletto' sconvolta, la donna rise crudele "Oh si che lo è! Io sono una draconiana, ma il mio drago non è un drago qualunque, è una viverna, è Nidhoggr!" Ghigno', Nida tremava incredula, non poteva essere vero e poi come avevano fatto a riportarla in vita?
La donna continuo' "Scommetto che non vedi l'ora di vedere una persona" in quel momento apparve un'altra figura, un draconiano come la sua compagna, il neo nero le fece attanagliare nuovamente le viscere dalla paura, ma la cosa peggiore era vedere chi stava reggendo. "Ratatoskr" urlò Nida, il ragazzo era in catene come lei e aveva un coltello puntato alla gola "Nida" rispose lui in un sussurro, la ragazza fece per evocare un lampo, ma non successe nulla "Ahahah, cosa credevi che non avremmo preso precauzioni? Quelle catene bloccano i vostri poteri stupidina" la draconiana rise con cattiveria, Nida si dimenava "Lasciateci andare!" gridava, ma non serviva a niente, Ratatoskr tremava e soffriva a vederla così "Nida calmati andrà tutto bene" provò a tranquillizzarla, si sentiva debolissimo e la testa gli girava, l'uomo spinse di più la lama fino a far uscire un piccolo rivolo di sangue nerastro "Sta ferma o lo uccido!" le gridò, Nida lo guardo' con odio e smise di agitarsi, il draconiano fece più pressione sulla lama, Ratatoskr non aveva la forza di ribbellarsi "No!" gridò lei, la donna le tiro' un calcio "E allora collabora!" Nida sospirò "Che cosa volete?" la viverna si abbassò all'altezza del suo viso, le strinse il mento tra le dita e sorrise feroce, poi col tono più innocente disse "Ma il vostro aiuto mia cara! Vedi...noi siamo in due e i draconiani sono sei, non è molto giusto vero? Per questo ci servi tu" Nida le lanciò uno sguardo assassino "Allora lasciate andare lui! Lui non vi serve" la viverna sorrise ancora "Lui è la nostra garanzia, purtroppo l'incantesimo per lui ha funzionato in parte, è vivo certo, ma alquanto inutile e molto debole, patetico! Perciò..." si avvicinò al ragazzo esausto e gli accarezzo' il viso "Com'è carino vero? Così innocente, debole, indifeso, sarebbe così facile ucciderlo...allora vuoi collaborare?" le disse crudelmente, Ratatoskr cercò di parlare, ma non aveva forza "Nida non farlo!" sussurrò, lei piangeva "Non avrai mai il mio aiuto!" la donna sorrise sarcastica "Ah davvero?" fece segno al fratello di uccidere Ratatoskr, stava per colpire "No!" urlò la ragazza "Mi avrete, d'accordo, farò come dite!" sussurrò, la donna blocco' il compagno e ritorno' da Nida "Scusa cosa hai detto?" sorrise maliziosa "Ho detto che vi aiuterò!" le ringhio' contro "Brava bambolina!" le disse la viverna.
Li sbatterono in una cella e per il momento li lasciarono soli, ma ancora in catene per precauzione. "Nida perché l'hai fatto?" chiese il ragazzo con un filo di voce, lei gli fece appoggiare la testa sulle sue gambe e gli passò una mano tra i capelli, ignoro' la domanda "Nida?" provò di nuovo lui, una lacrima le rigo' il viso "Non potevo perderti di nuovo! Tu per me lo avresti fatto?" il ragazzo tossi' "Si" era debolissimo, neanche si reggeva in piedi, per questo lo aveva fatto sdraiare subito. Nida pianse, ma senza un lamento "No ti prego non piangere, non voglio vederti soffrire" le disse lui e lei gli sorrise accarezzandolo, lo sollevò leggermente e lo bacio' "Andrà tutto bene...ti amo" gli sussurrò "Anche io" rispose lui. Fino a poco prima si trovano a Draconia, Lung gli aveva offerto una vita migliore dopo la morte, ma adesso erano stati strappati da quel paradiso, dove avevano scoperto il loro amore "E ora che faremo? Lung non può salvarci" disse amara Nida "Troveremo un modo" rispose Rat.

I sei draconiani erano pronti a partire, pochi minuti e il loro viaggio avrebbe avuto finalmente inizio. "Si prudente!" aveva detto il prof a Sofia e lei gli aveva sorriso "Non preoccuparti, salviamo un mondo e torniamo!" si era messa a ridere insieme a lui, poi Fabio le aveva messo un braccio attorno alle spalle "Tranquillo prof ci penso io a lei" gli aveva detto facendogli l'occhiolino, il prof gli aveva scompigliato i capelli ridacchiando "Ok te la affido allora!". I draconiani si riunirono in cerchio e pronunciarono all'unisono un'incantesimo e misero il marchingegno, che aveva la forma di un medaglione, nel centro. Un forte vento li avvolse e li sollevò, dopo un po' atterrano in un bosco. Si alzarono doloranti, il vento li aveva sbattuti a terra con violenza "Dove siamo?" chiese Chloe "Non lo so" rispose Lidja, in quel momento notarono un architrave in pietra e due braceri accesi ai lati nonostante fosse appena pomeriggio e ci fosse ancora tanta luce, sull'architrave troneggiava una scritta in una strana lingua, tutti la guardarono stupiti "E' la lingua del Mondo Emerso?" chiese Ewan, Karl si mise a ridere "Che hai da ridere!?" chiese il ragazzo irritato "Non è del Mondo Emerso! Ahahah, è greco!" tutti si girarono verso di lui "Greco!?" chiesero in coro "Si! C'è scritto...Campo Mezzosangue...che cosa sia poi non lo so" ridacchio' il ragazzo.

NOTE DELL'AUTRICE:
Eccomi qua! ;) capitolo avvincente eh? Bene e per la gioia di Drachen, Magicadark007 e Dibeh la nostra coppia preferita è tornata! Per quanto riguarda la storia d'amore fra i due mi sono ispirata alle fanfiction di Drachen e Magicadark! ;)
Be' spero che il capitolo via sia piaciuto! Vi aspetto nelle recensioni! ;) Bacioni! ^-^
PS: dove saranno andati i nostri eroi!? :) ;)

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Capitolo 9
*** un vecchio amico ***


I draconiani si guardarono intorno confusi "Be' allora entriamo?" chiese Sofia agli altri, d'altronde non sarebbe stato certo un pericolo entrare lì dentro, li vide ammutolire "D'accordo, lo prenderò come un si" concluse efece per entrare "Aspetta!" la fermò Lidja "Sento qualcosa...c'è una barriera...ma è debole" disse la ragazza allungando una mano verso il vuoto, all'improvviso la sua mano si scontro con una strana barriera azzurrina che però riuscì a perforare senza problemi, gli amici la guardarono estereffatti, un po' per l'apparizione della debolissima barriera, un po' perché Lidja stava piangendo "Tutto bene? Cosa è successo?" le chiese Sofia abbracciandola "Ehm...si scusami è che sono entrata in contatto con la fonte della barriera...è un albero, ma non è sempre stato così" rivelo la giovane, la rossa la guardò senza capire "Che vuoi dire?" Lidja fece un sorriso triste "Era una ragazza, si chiamava Talia, non riesco a capirne il motivo, ma lei e i suoi amici volevano rifugiarsi qui, in questo campo, ma lei non lo ha mai raggiunto" Ewan le si avvicinò incuriosito mettendole una mano sulla spalla "Come non lo ha mai raggiunto?" Lidja si fece coraggio "E' morta...per permettere ai suoi amici di salvarsi...poi suo padre l'ha trasformata in un albero che emette una barriera per proteggere quelli come loro, ma adesso l'albero è malato e la barriera non funziona più" Ewan la guardò confuso "Che intendi per quelli come loro?" disse facendo le virgolette in aria "Che cosa sono?" la ragazza scosse la testa "Non lo so Ewan, non riesco a capirlo" i draconiani si guardarono preoccupati, Cosa avrebbero affrontato questa volta? Fabio fece le spallucce "Forza allora, andiamo a scoprirlo" disse il ragazzo ed entrò precedendo il gruppo.
Al campo era pieno di ragazzi e ragazze indaffarati, talmente occupati che neanche si resero conto che dei potenziali nemici stavano tranquillamente passeggiando tra loro. "Be' dai per ora tutto bene!" Fabio sorrise, ma gli altri non erano molto convinti "Speriamo" sussurrò Sofia e Fabio le diede un timido bacio sulla guancia per rassicurarla. Proseguirono, ma per sua sfortuna Fabio andò a sbattere contro un ragazzo "Scusami" balbetto', ora che lo guardava meglio si accorse che non era un ragazzo, ma aveva al posto delle gambe, le zampe posteriori di una capra e sulla testa un paio di grosse corna di un caprone, Fabio e i draconiani erano veramente scossi "U..un..sat...un satiro!?" esclamò Fabio, il satiro si voltò "Hai qualche problema!?" chiese irritato "No no no figurati!" disse il ragazzo riprendendo il controllo e con il suo solito sorriso spavaldo "Sarà meglio!...ora che vi guardo meglio...non siete di queste parti vero? Perché non vi ho mai visti qui" chiese il satiro passandosi una mano tra i folti capelli biondi "Avevi detto che sarebbe andato tutto bene" gemette Sofia sottovoce "Shh" le fece Fabio, il satiro si stava innervosendo "Allora!?" tirò fuori una spada "Chi siete?" Lidja si fece avanti, non sapeva che fare, vide un ragazzo dall'aria familiare "Ehm...noi siamo...siamo suoi amici!" esclamò indicando il ragazzo e sperando che bastasse, Ewan si sbatte' una mano sulla fronte "Che ti è venuto in mente!?" sussurrò "Ah si!? Siete suoi amici!? Allora non vi dispiacera' se ve lo chiamo?" il satiro li squadro' con occhio critico "No, certo!" disse sforzandosi di sorridere Chloe. Il ragazzo si avvicinò "Questi ragazzi affermano di essere tuoi amici...li conosci?" gli domandò il satiro, più lo guardava più Lidja credeva di conoscerlo, i capelli corti castani e quei meravigliosi occhi azzurri, no, non erano azzurri, erano dello stesso colore dell'oceano, profondi e unici, solo una persona li aveva così, il ragazzo scosse la testa "Io veramente..." Lidja lo interruppe incredula "Percy?" lui si riscosse "Lidja?" la ragazza gli buttò le braccia al collo e lo strinse a se "Non posso crederci! È una vita che non ci vediamo!" esclamò lei felicissima, Percy ricambio' la stretta "Già! Mi sei mancata parecchio!" Lidja si sentì toccare una spalla "Ehm ehm...Lidja...non mi presenti il tuo amico?" Ewan era rosso come un peperone e aveva i pugni serrati, la ragazza sorrise "Sì certo! È un mio vecchio amico! L'ho conosciuto qualche anno fa per uno scambio interculturale con la scuola!" Ewan non ricambio' il sorriso "Un amico eh!?" Lidja lo guardo' confusa "Si, un amico" Percy cercò di rassicurarlo intuendo che dovesse essere il suo ragazzo "Si siamo stati molto amici, stavamo insieme, ma poi con tutto quello che mi è successo e visto che lei era partita...abbiamo perso i contatti" Ewan schiumava di rabbia "Ah siete stati insieme!?...Perché non me l'hai mai detto" dietro di loro, nonostante il cielo fosse limpido, si formò un fulmine e si senti il rumore di un tuono, il neo sulla fronte del ragazzo brillo' per qualche secondo "Ma cosa!?" disse Percy confuso, Chloe strinse le mani del fratello "Sta calmo!" gli sussurrò, il ragazzo continuò a guardare Percy in cagnesco "Ehm...comunque tranquillo Icneute, sono con me" disse il ragazzo al satiro che fece le spallucce "Basta che non facciano danni!" disse e se ne andò "Be' ecco...vi posso portare per il campo se volete, ma..." abbassò la voce "Dovete dirmi la verità...chi siete o meglio cosa siete?" Lidja ridacchio' "Ma che stai dicendo Percy? Siamo umani, che razza di domande fai!?" Percy sorrise comprensivo "Guardate che qui siamo tutti diversi! Non dovete avere paura" Lidja tornò seria "Diversi in che modo?" chiese e il ragazzo sorrise "Qui tutti noi siamo mezzosangue, semidei...io ad esempio sono figlio di Poseidone, dio del mare" i draconiani lo guardarono stupeffatti, se loro fossero stati semplici umani gli avrebbero riso in faccia, ma loro possedevano ognuno lo spirito di un drago, di conseguenza tutto era possibile "Dai avanti! Ho visto cos' ha fatto il tuo amico! Quel lampo era opera sua" disse Percy, Ewan lo guardo' sorpreso "Come hai fatto a...!?" Percy sorrise "Non ci vuole un genio, il tuo neo viola si è illuminato non appena è apparso il fulmine" Ewan abbassò la testa "D'accordo, glielo diciamo?" chiese rivolto al gruppo "Ormai non abbiamo alternativa" disse Karl, poi si rivolse a Sofia "Sta a te capo!" disse e le fece un occhiolino "Percy, noi non siamo semidei..." prese fiato, era difficile dire una cosa del genere ad un perfetto sconosciuto, ma date le circostanze e il fatto che Lidja lo reputava suo amico, trovò il coraggio e lo disse "Siamo draconiani"
Dopo aver finito il racconto, Sofia si sentì più leggera, in quel momento si avvicinarono un ragazzo di colore, o meglio un satiro ed una ragazza pallidissima, dai vividi occhi azzurri ed i capelli biondi, la ragazza li guardo' storto "Chi sono i tuoi amici Percy?" chiese "Be' lei è Lidja una mia vecchia amica e loro sono..." la ragazza incrocio' le braccia, Lidja vide l'amico in imbarazzo così presentò lei la combriccola "Piacere...io sono Annabeth e lui e Grover" disse la bionda "Hey io mi ricordo di te! Percy non parlava d'altro da quando te ne eri andata" disse ridendo il satiro e l'amico arrossi' violentemente "Grover smettila! Ero un ragazzino!" Sofia rise "Lidja ma non mi avevi detto che era stata una storia così importante!" la ragazza arrossi' "Be' ecco...mi sarà sfuggito" Ewan guardò Percy con uno sguardo di fuoco e stessa cosa fece Annabeth con Lidja, Grover si accorse che la situazione stava diventando pesante e si intromise "Hey! Ma perché non li portiamo in giro per il campo!? A proposito voi di chi siete figli?" i draconiani si guardarono imbarazzati "Non sono semidei" sussurrò Percy e sconvolse i due amici "E come pensi di nasconderli a Chirone!? Il campo è già in crisi così com'è" disse Annabeth, sentirono una voce alle loro spalle "Cosa dovete nascondermi?" era stato un centauro a parlare "Chirone! Ehm...no niente! È che sono venuti nuovi semidei e volevamo presentarteli!" disse la bionda con l'aria più innocente possibile "Va bene presentameli" disse il capo del campo, Percy si fece avanti "Oh be' lei è Lidja, figlia di..." guardò Annabeth "Atena, dea della saggezza" la ragazza lo guardò infuriata, Atena era sua madre non di quella smorfiosa, ma a Percy non veniva in mente altro e Lidja gli aveva detto di saper usare la telecinesi e altre cose che riguardavano la mente, continuò "Lei, Chloe e suo fratello Ewan, sono figli di..." loro controllavano gli agenti atmosferici come Zeus, ma era uno dei tre "pezzi grossi" e di certo non poteva dire una bugia del genere, così disse "Eolo, dio del vento" si avvicinava almeno "Sofia è figlia di Chloris, dea della primavera...mentre Karl è figlio di Chione, dea della neve" ora toccava a Fabio, lui controllava il fuoco, ma a Percy non veniva in mente nessuna divinità che potesse corrispondere, ricordo' del suo incontro con Ade, c'era fuoco, soltanto fuoco, dappertutto "Lui è Fabio, figlio di Ade" solo dopo capi' l'enormita' di ciò che aveva detto "Percy cosa hai fatto!?" lo rimprovero' sotto voce Annabeth "Wow! Figlio di uno delle divinità principali, allora non sei il solo mio caro Percy! Perfetto direi! Complimenti ragazzo!" disse Chirone dando una pacca sulla spalla a Fabio, il ragazzo era vagamente confuso "Che ho fatto!?" si chiese.

NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao ciao ciao! ^-^ eccomi qua! Lo so non è granché come capitolo! Però spero vi piaccia lo stesso! :) comunque avviso che per chi non avesse letto Percy Jackson, i cosiddetti "Pezzi grossi" sono le tre divinità fondamentali, Ade, Zeus e Poseidone, e ai semidei nati da essi sono sempre legati destini importanti, come Talia (figlia di Zeus) e Percy (figlio di Poseidone), comunque io ho visto i due film, ma purtroppo non ho letto i libri. Ho voluto inserire i draconiani nel momento in cui nel film "il mare dei mostri" il campo si sta preparando a difendersi senza la barriera e si cerca una cura per l'albero! ;)
Bacioni e alla prossima! ;)

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Capitolo 10
*** Addestramento ***


Nida e Rat dormivano l'uno accanto all'altra, nella lurida cella che gli era stata assegnata. Ad un certo punto la cella si apri' ed entrò silenziosamente una figura. Cominciò a schiaffeggiare il volto della ragazza ridendo "Sveglia sveglia! Bella addormentata!" disse sorridendo la viverna, Nida la guardò con odio, mentre aumentava la sua stretta su Rat, che a fatica apri' gli occhi.
"Che vuoi!? Devo già iniziare la mia missione!?" domandò la ragazza, la viverna sorrise beffarda "Oh no mia cara! Ti devo prima addestrare!" Nidala guardò sorpresa "Addestrare!? Io non ho bbisogno di essere addestrata!" la viverna proruppe in una fragorosa risata "Non riusciresti nemmeno a sconfiggere una mosca in queste condizioni! Tutto quel tempo a Draconia ti ha indebolita e poi sono almeno due anni che non eserciti i tuoi poteri!" Nida tacque, non sapeva come controbattere, fece per dire qualcosa, ma si blocco' facendo sbuffare l'odiosa ragazza che le stava davanti "Senti saluta il tuo innamorato e muoviti che non ho tempo da perdere!" così dicendo si voltò e l'aspetto' all'uscita.
"Nida...non devi farlo per forza..." provò a dire Rat, ma le parole gli morirono in gola a causa di un colpo di tosse. Nida gli sorrise prendendo il suo viso fra le mani "Lo devo fare Rat...per te" sussurrò e poi gli diede un piccolo bacio sulle labbra, poi se ne andò lasciandolo solo nella sua cella.

La viverna la condusse in una sala del tempio isolata. Era piuttosto piccola e il soffitto era molto basso, ma come palestra per l'allenamento poteva anche andare bene. La ragazza si fermo' di colpo e si girò verso di lei "Siediti" disse, Nida si sedette a gambe incrociate al centro della sala e la viverna si sistemo' davanti a lei "Ti togliero' le catene, ma tu non fare scherzi, chiaro!?" sibilo' e la bionda annuì. La ragazza prese una chiave e tolse le manette a Nida che subito si massaggio' i polsi doloranti.
"Che devo fare?" chiese l'ex viverna e l'altra le riservo' uno sguardo di sufficienza "Il primo esercizio è molto semplice, si basa soprattutto sulla concentrazione. Consiste nell'evocare una piccola fiamma nera" Nida sorrise "Credi che non lo sappia fare?" la schermi' e l'altra rispose "Certo che lo sai fare, ma voglio vedere se riesci a controllarti!" disse. Sulle prime Nida non ci fece caso, ma una volta evocata la fiamma si accorse che era vero, la controllava a stento e più volte rischio' di spegnersi o peggio di diffondersi bruciando tutto ciò che le era intorno e ogni volta la viverna doveva bloccare o schivare i suoi colpi involontari. Solo dopo ore riuscì a controllarla e finalmente fu pronta per gli esercizi successivi.
Per un paio di giorni fu molto debole e non riusci', se non dopo vari tentativi, a completare gli esercizi. Dopo un po' di tempo cominciò a migliorare sempre di più e nei primi combattimenti contro la viverna dimostrò di essere molto capace e che non era poi così debole come lei credeva. E dopo una settimana riuscì anche a sconfiggerla.
Era pomeriggio inoltrato,durante uno dei soliti allenamenti. La viverna le lancio una serie di lampi oscuri che Nida schivo' prontamente, ma l'ultimo stava per andare a segno, evoco' una barriera di fiamme nere e riusci a pararlo. Cominciò ad attaccare e ad ogni colpo metteva più forza e più impegno. Il colpo arrivò all'improvviso, Nida neanche lo vide, cadde'a terra e la viverna sorrise soddisfatta. Stava per darle il colpo di grazia, ma all'improvviso Nida le afferrò la caviglia e la gettò a terra, si alzarono insieme rapidamente, ma la viverna era ancora piuttosto sorpresa. Cominciò a tirare colpi su colpi fino a che la sua avversaria non fu a terra, Nida sorrise beffarda, aveva vinto.

NOTE DELL'AUTRICE:
Wow! Mi sembra incredibile aver aggiornato! Era da una vita che non aggiornavo questa ff! :)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! ^-^ Bacioni e alla prossima! ;)

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Capitolo 11
*** Nida assoggettata ***


Percy era nel panico più totale, camminava avanti e indietro con nervosismo. Che cosa aveva combinato? Come aveva potuto inventare una bugia del genere? Se Chirone lo avesse scoperto sarebbe stata la fine.
"Percy! Ti vuoi calmare!!!" esclamò arrabbiata Annabeth, il ragazzo si fermo' di colpo "Finalmente! Mi stavi facendo impazzire" sbuffo' la ragazza, Percy la guardò storto "Lo capisci che siamo nei guai!" sospirò, Lidja gli strinse la mano "Sta tranquillo, agitarsi non serve a niente" disse sorridendo "Si hai ragione" rispose lui. "Che cosa!? Sono da ore che cerco di calmarti ed è bastata una sua stretta di mano e qualche sua parola!?" esclamò infuriata Annabeth indicando la draconiana, Percy arrossi' di colpo mentre Ewan si infilava tra i due ex fidanzati. "Perdonate la mia ignoranza ma...non ho ancora capito che cosa è successo!" si intromise Fabio piuttosto confuso, Percy si riscosse "Be' ho sparato una balla colossale! Ecco cosa è successo! E adesso Chirone crede che tu sia figlio di uno dei tre pezzi grossi, cioè una delle divinità principali!" Fabio fece le spallucce "E qual'è il problema?" chiese con noncuranza, Annabeth sgrano' gli occhi "Scherzi vero!?" Fabio scosse la testa "Per niente" la ragazza sbuffo' "Il problema è che ai figli di queste divinità sono legati destini molto importanti" disse lei tranquillamente "Tipo salvare il mondo e roba simile?" chiese il ragazzo "Esattamente e siccome al momento noi semidei siamo in pericolo il nostro destino è nelle mani di Percy..." il ragazzo sbuffo' passandosi una mano sui capelli "Grazie per avermelo ricordato!" la interruppe e lei gli sorrise canzonatoria "Figurati...comunque adesso è anche nelle tue Fabio, o almeno così crede Chirone" Fabio rimase sbigottito capendo finalmente la gravità della situazione "Che cosa!? No no no! Crede male! Io e miei amici abbiamo già altri problemi e poi a mala pena riesco a prendermi cura di me stesso e non sono in grado di proteggere nessuno!" lanciò un rapido sguardo a Sofia e gli occhi gli si inumidirono, ricordava ancora quanta paura aveva avuto di perderla quando era rimasta ferita da Ratatoskr per colpa sua e anche quella volta che aveva rischiato di morire per mano di Nida e Nidhoggr quando avevano ripreso il corpo di Chloe, non era capace di proteggerla e lo sapeva ormai molto bene. Sofia gli mise una mano sulla spalla e lo guardò negli occhi "Tranquillo, sono sicura che troveremo una soluzione" disse e sorrise.

Nida seguiva la crudele viverna impassibile. Quella mattina le aveva detto che era pronta per combattere contro i draconiani, ma Nida sapeva che non ne sarebbe mai stata in grado di farlo, si era affezionata molto a quei ragazzi e non voleva fargli del male, ma avrebbe dovuto o Ratatoskr...non voleva neanche pensarci. Così aveva fatto una richiesta alla sua carceriera "Cancellami i sentimenti" la ragazza l'aveva guardata sorpresa "Cosa?" Nida aveva continuato a fatica 'Fa in modo che io non provi nulla quando dovrò scontrarmi con loro" la viverna aveva alzato gli occhi al cielo pensosa "Va bene, ma quanto sei sentimentale!" le aveva detto sbuffando, poi le aveva messo al collo una strana collana con una strana pietra rosso sangue "Un piccolo regalo degli elfi del Mondo Emerso, ne abbiamo altre tre per le eroine, vedrai che tra pochi minuti ti sentirai come un'assoggettata" le aveva spiegato lei e Nida l'aveva guardata con aria di superiorità "Non sarebbe più semplice uno dei soliti ragnetti metallici di Nidhoggr" l'altra aveva sbuffato annoiata "Stupida tu hai il suo sangue anche se ti rifiuti di ammetterlo e su di te certi incantesimi non funzionano! Dovresti saperlo!"
E così si era trovata in quello stato di trance totale, mentre quell'assurda collana le pendeva sul collo. Arrivarono finalmente al così detto "Campo Mezzosangue" dopo ore e ore di volo. "Forza entriamo" disse la viverna mentre il fratello spingeva Nida.

Non appena i nemici entrarono Lidja li senti' immediatamente, gli occhi e il neo sulla fronte brillarono di luce propria, rimase immobile con la bocca aperta, in trance, mentre gli amici cercavano di riscuoterla. Era tutto inutile, vide con chiarezza i nemici camminare per il campo indisturbati mentre addormentavano chiunque provasse a fermarli, ma la cosa più incredibile fu vedere Nida insieme a loro. Nida era morta, cosa stava succedendo?
Ewan la prese per le spalle e la scosse "Lidja..." finalmente lei si risveglio' "Le viverne...le viverne...sono qui" balbetto' Annabeth e Grower li guardarono sorpresi "Vuoi dire quegli strani tipi di draghi di cui mi avevate parlato?" chiese Percy "Si detto in parole povere" disse sbuffando Sofia "C'è anche un'altra cosa..." disse Lidja esitante "Di che si tratta?" le chiese Ewan preoccupato "Nida è con loro" disse, Fabio si sentì mancare; l'aveva vista morire tra le sue braccia, era sua amica, era sicuro che fosse cambiata, , perché allora li voleva attaccare? Era sicuro che non poteva essere così, che c'era qualcosa sotto.
Non fece in tempo a rendersi conto della situazione che vide una fiamma nera avventarsi su Sofia, si gettò su di lei poco prima che la colpisse. "Dannazione Eltanin! Hai rovinato tutto!" disse una voce di donna in tono canzonatorio, si voltò verso di lei, ma aveva il volto coperto non solo da un mantello, ma anche da una maschera "Chi siete!?" disse Percy trasformando la sua strana penna in una spada, i draconiani rimasero sorpresi, ma non era il momento di farsi certe domande. "Spostatevi stupidi mezzosangue! Non abbiamo niente contro di voi e se non volete diventare nostri nemici, allora lasciateci prendere i draconiani!" ordinò la donna, ma Annabeth si mise in mezzo "No!" la viverna sorrise maligna "Perfetto allora, cominciamo!"

NOTE DELL'AUTRICE:
Finalmente!!!!!! Mi è venuta l'ispirazione!!!! =D Lo so che questo capitolo è un po' corto e che avreste voluto sapere cosa sarebbe successo, ma io sono cattiva e non ve lo dico! Buahahah! XD 3;) no, in realtà volevo concentrarmi nella battaglia nel prossimo! Mi dispiace! :) ;) Comunque in caso ve lo stesse chiedendo, il medaglione di Nida è lo stesso di quello di Amhal ;)
Bacioni e alla prossima! :)

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Capitolo 12
*** Battaglia ***


La viverna lanciò un lampo oscuro che per poco non colpi' Annabeth, Percy l'aveva spinta appena in tempo. Questo gesto decretò l'inizio della battaglia. I draconiani furono costretti ad usare a pieno i loro poteri, anche se così gli altri semidei li avrebbero scoperti. Le ali gli esplosero sulla schiena simultaneamente e le mani si trasformarono in artigli.
Nida attacco' quello che secondo lei era il più debole, che non le avrebbe portato via troppo tempo e che avrebbe sconfitto facilmente; Fabio. Il ragazzo era l'unico a non essersi trasformato, era rimasto immobile a fissare Nida, con orrore vide che si stava avvicinando e cominciò a tremare, le aveva portato via Ratatoskr, lei era morta perché Ofnir non uccidesse lui, lei era sua amica, le aveva fatto troppo male, non sarebbe riuscito a fargliene ancora. "Nida, guardami, sono io, Fabio. Ti prego ascoltami!" la supplico', ma lei impassibile gli lancio' una fiammata che evito' per un soffio "Sei debole Eltanin!" disse con voce fredda "Non avresti dovuto tradire il mio signore!" continuò con un volto privo di espressioni, Fabio scosse la testa, mentre cercava di schivare tutti i colpi che lei gli lanciava e che sapeva, miravano a uccidere, ma lui non si difendeva, si limitava a schivare, non poteva, non poteva farle del male "Nida, no! Nidhoggr non è il tuo signore! Tu sei libera! Lo sei sempre stata! Nida ti prego!" le disse con le lacrime agli occhi, ma lei si infurio' e aumento' la potenza dei suoi attacchi "Non osare nominare il mio signore! Non ne sei degno!" sibilo'.
"Attaccala!" grido' una voce dietro di lui, Sofia. "Non posso!" mormorò schivando un altro colpo "Si che puoi!" grido' lei. Sofia fece spuntare delle radici dal terreno che avvolsero Nida completamente che cercava di liberarsi con le sue ali da viverna, con gli artigli e con potenti fiammate nere, ma la stretta di Sofia era forte, il suo neo verde brillava fulgido. "Fallo! Fallo adesso!" disse Sofia a Fabio, sarebbe bastato un colpo potente per farle perdere i sensi, le radici di Sofia cominciavano a creparsi, si stava rafforzando, "Fabio!" grido' la ragazza, ma lui indietreggio' scuotendo la testa, Sofia non lo riconosceva nemmeno, non lo aveva mai visto tirarsi indietro di fronte al pericolo, anzi di fronte a tutto, "Fabio! Lo so che è difficile, ma devi farlo!" il ragazzo scosse la testa "Non posso!", Nida continuava a contorcersi, le radici erano quasi ridotte a brandelli, Sofia fece uscire la linfa, che sapeva essere tossica per le viverne, Nida urlò di dolore, una lacrima scese solitaria dalla guancia della ragazza, le dispiaceva, ma doveva farlo o lei li avrebbe uccisi, "Fabio!" urlò di nuovo "Non è più lei! La Nida che conoscevamo è morta quel giorno! Questa non è lei! Fallo!" Fabio si convinse, si concentrò ed evoco' una forte fiammata, chiuse gli occhi, non voleva guardare, Nida urlò contorcendosi tra le fiamme, per Fabio fu come ricevere una pugnalata "Mi dispiace!" urlò, poi Sofia distrusse le liane e Nida si accascio' a terra priva di sensi. Fabio corse da lei, si chinò e le accarezzo' il viso "Mi dispiace" ripeté con le lacrime agli occhi, Sofia gli mise una mano sulla spalla "Fabio, andiamo".

Karl, Chloe e Grover stavano combattendo contro una delle due viverne, sembrava un uomo, ma non si riusciva a vederne il volto che come quello della sorella era coperto. Era molto forte e difficile da battere, nonostante fossero tre contro uno, in oltre non parlava, si limitava solo ad attaccare. I ragazzi erano sfiniti; lo scontro era uno stallo e andava avanti così da parecchio. Avrebbero ceduto presto, ma stranamente la viverna sembrava stesse per ritirarsi, osservo' la sorella che combatteva con il resto dei draconiani e con i due semisei, sapeva quando ricevere il segnale, perciò aspettava semplicemente, Nida era stesa a terra, quindi se ne sarebbero andati a momenti, in fondo volevano solo spaventarli un po', presto li avrebbero seguiti ovunque, avrebbero preso le eroine una per una e insieme sarebbero riusciti a sconfiggerli e ad ucciderli completamente, così il loro signore avrebbe dominato sul mondo con il suo potere, incontrastato.

Lidja, Annabeth, Ewan e Percy avevano parecchie difficoltà a combattere insieme, perché cercavano di ostacolarsi a vicenda a causa delle rivalità da poco create. Per questo motivo la viverna, nonostante li stesse combattendo da sola, era in vantaggio, inoltre continuava a stuzzicarli con battute acide facendogli perdere il controllo.
Sofia andò verso di loro correndo, mentre Fabio ancora un po' sconvolto andò ad aiutare gli altri, "Adesso basta! Dovete lavorare insieme! Se continuate ad ostacolarvi a vicenda perderemo!" gridò Sofia arrabbiata stupendo i suoi amici che la vedevano spesso molto timida, la viverna rise "Ma che belle parole! Ma non ti serviranno a sconfiggermi!" la sbeffeggio', la ragazza strinse i pugni ed evoco' una radice che affero' la viverna alla caviglia e la sbatte' a terra, la donna si rialzo' indignata, Sofia sorrise. Così i ragazzi si convinsero e attaccarono tutti insieme, la donna cercò di proteggersi con le fiamme, ma non servi' a molto, fini' a terra un po' stordita, si alzò a fatica da terra, noto' altri semidei ed abitanti del campo che si stavano radunando per combatterli ed urlò rivolta al fratello "Ora!" lui annuì, prese Nida e volarono via, la viverna si voltò "Non è finita statene certi!" gridò sotto gli sguardi confusi dei draconiani e dei loro amici.

Fabio continuava a fissare il cielo anche se Nida era già sparita, Sofia gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla "Non sentirti in colpa" gli disse, lui si voltò e la strinse a se, aveva bisogno di lei, aveva bisogno di sentirla vicina. Lei affondo' il viso nel suo petto continuando a stringerlo forte, poi si sollevò sulle punte dei piedi, lui era molto più alto di lei, gli prese il viso tra le mani, ma lui si ostinava a tenere lo sguardo basso, Sofia lo costrinse a guardarla "Hey...lo so, so come ti senti, ma devi essere forte, adesso lei è una nostra nemica, dobbiamo accettarlo, e tu non hai nessuna colpa!" Fabio sorrise "Grazie" mormorò e le diede un piccolo bacio sulle labbra " Ti senti un po' meglio ora?" chiese lei "No, mala tua presenza mi aiuta!" le disse stringendola a se.

"Sono semidei, giusto Percy?" chiese in tono ironico ed un po' arrabbiato Chirone, il ragazzo balbetto' "Be' una cosa del genere" il centauro lo guardo' serio "Ne sono convinto...be' allora cosa siete?" chiese poi rivolto ai draconiani, Lidja spinse avanti Sofia che le lancio' un'occhiataccia. Dovette rispiegare tutta la storia da capo e ci mise parecchio tempo prima di riuscire a chiarire qualsiasi dubbio della folla di semidei e altre creature che li circondavano. "Be' adesso dovremmo andare" concluse un po' titubante, ma Chirone li fermo' "No, non potete andarvene così!" i draconiani si guardarono preoccupati "Non prima di aver ricevuto il nostro aiuto! Avete protetto il nostro campo da quelle strane creature! Adesso lasciate che vi mostriamo un po' di riconoscenza!" disse sorridendo il centauro e i draconiani fecero un sospiro di sollievo.

Gli diedero vari oggetti con le più svariate funzioni e parecchie provviste per il viaggio, poi i sei ragazzi si radunarono in cerchio, misero le mani sul talismano di Karl e si concentrarono all'unisono, poco dopo scomparvero.
Si trovarono in una vecchia e povera città, la gente veniva radunata nella piazza principale della città da alcuni soldati con una divisa bianca e dei fucili in mano. "Dove siamo?" chiese Chloe, Karl fece una faccia un po' imbarazzata "Ehm...ok...ecco...cattive notizie!" mormorò, Fabio si fece avanti "Che vuoi dire!? Dove siamo!?" chiese arrabbiato, Karl degluti' preoccupato "Non mi uccidete vero?" domando', Fabio e Ewan si guardarono con uno strano sorriso sulla faccia scrocchiando le dita "Può darsi!" esclamarono insieme, Sofia li allontanò sbuffando "Oh smettetela!...Karl, dove siamo?" il ragazzo si fece coraggio "Ancora sulla Terra! Precisamente nel nord America..." Lidja sbuffo' "Oh fantastico! Ci siamo spostati solo di qualche Kilometro!" Karl scosse la testa "Non esattamente! Siamo nel futuro!" i draconiani rimasero di stucco "Futuro?" domandò Chloe "Si esatto! Siamo...se vi interessa..." Karl lesse le scritte che comparivano sul talismano "Nella Repubblica di Panem...e questo non promette nulla di buono!" esclamò il ragazzo sbuffando.

NOTE DELL'AUTRICE:
Ta dan!!!!!! :D Ed ecco che la mia cattiveria li ha fatti giungere nella patria degli Hunger Games! XD Va bo! Spero che vi sia piaciuto lo stesso il capitolo e vi prometto che oltre ad Hunger Games ci sarà un solo crossover e poi dritti nel Mondo Emerso (finalmente! -.-")
Bacioni e vi invito a recensire! ;)

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Capitolo 13
*** Hunger Games ***


I sei ragazzi non fecero neanche in tempo a rendersi conto di cosa stesse succedendo che un gruppo di soldati, che la gente chiamava Pacificatori, li spinse verso la piazza e furono costretti a mettersi in fila per...non riuscivano a capire a cosa servisse.
"Cosa sta succedendo!?" chiese Chloe totalmente confusa "Non ne ho idea!" rispose Karl stringendosi nelle spalle "Non sei per niente preoccupato!?" gli chiese la ragazza sorpresa e lui scosse la testa "Per niente...insomma...siamo o non siamo draconiani!?" le sorrise e lei annuì tranquillizzandosi un po'.
Sofia notò una ragazzina di circa dodici anni, con un paio di trecce bionde, che tremava come una foglia. La ragazzina si bloccò di colpo e una ragazza più grande, probabilmente la sorella, si chinò su di lei "No Prim! Prim! Lo so, mi dispiace, non te l'ho detto, ma ascolta...bisogna registrarsi! Ti prenderanno solo una goccia del tuo sangue, non fa tanto male!" le disse la ragazza e la più piccola, che a quanto pare si chiamava Prim, sembrò convincersi a proseguire Sofia storse il naso "Questa cosa non mi piace per niente!" disse agli altri "Dobbiamo registrarci, ma non riesco a capire per che cosa!" Fabio le strinse la mano "Restiamo insieme e andrà tutto bene!" disse rivolto al gruppo, così subito Ewan prese la mano di Lidja, mentre Karl, con un po' di coraggio, prese quella di Chloe che avvampo' all'istante.

Furono costretti a registrarsi e subito dopo furono spinti davanti ad un palco, dove una donna completamente vestita di rosa aspettava di fare il suo discorso. Quando finalmente il grande frastuono della folla cessò, la donna cominciò a parlare "Benvenuti! Benvenuti!" disse con uno strano e alquanto ridicolo accento. Fabio e Ewan ridacchiarono e Lidja li fece segno di fare silenzio "Scusa...non avevo mai visto una bomboniera parlante!" sussurrò Ewan divertito e subito' scoppiò a ridere contagiando Fabio, gli altri li zittirono immediatamente.
La donna, che disse di chiamarsi Effie Trinket, mostrò un video su dei cosiddetti "Hunger Games", terribili giochi in cui ventiquattro ragazzi si uccidevano a vicenda fino a che non ne sarebbe rimasto soltanto uno, il vincitore. Sofia credeva di non aver mai visto una cosa più orribile.
Poi Effie cominciò ad estrarre "Come sempre...prima le signore" disse avvicinandosi ad una boccia di vetro piena di bigliettini che serviva proprio per determinare chi fossero i tributi che avrebbero partecipato ai giochi di quell'anno. "Vediamo chi è..." sussurrò, estrasse una strisciolina di carta, la apri' e la lesse "Sofia Schlafen". La ragazza si bloccò in preda al panico "Ccccome!?" balbetto', non voleva partecipare a quegli stupidi giochi e soprattutto aveva ben altro a cui pensare in quel momento. Fabio le strinse la mano per impedirle di andare, ma non era una scelta libera, dei Pacificatori si preparavano a trascinarla di peso, così Sofia si stacco' dal suo ragazzo e sali' sul palco. Poco dopo fu estratto un certo Peeta Mellark, un ragazzo un po' impacciato dai capelli biondi e gli occhi azzurri, assomigliava come aspetto fisico a come era diventato Karl, ma senza gli occhiali. Strinse cordialmente la mano di Sofia, Effie mise una mano su una spalla di entrambi e disse "Ecco i tributi del distretto 12" e la povera draconiana capiva sempre meno.
"Cavoli! Come facciamo a tirarla fuori di li!?" si lamento' Lidja, Karl sbuffo' "Alla nostra lista dei guai che combiniamo mancava solo -cambiare il corso della storia- ed ecco che l'abbiamo fatto!" disse con con un tono divertito, gli altri lo guardarano senza capire "Che vuoi dire!?" chiese Fabio sempre più arrabbiato "In pratica oggi doveva essere estratta una certa Primrose Everdeen e la sorella, Katniss Everdeen, si sarebbe dovuta offrire volontaria al suo posto" spiegò il ragazzo e subito Lidja lo interruppe "E perché è tanto importante?" chiese "Perché lei avrebbe scatenato una rivoluzione proprio grazie a questi giochi e avrebbe ribelato Panem!" disse e solo in quel momento i draconiani si resero conto di quanto fosse grave la situazione "Tutto questo era scritto sul tuo talismano?" domandò Ewan "Si, esatto!" rispose fiero Karl "Bene...e questo aggeggio inutile ci può dire anche dove stanno portando Sofia!?" chiese poi il rosso indicando i Pacificatori che trascinavano Peeta e Sofiachi sa dove "Ehm...in rrealtà no! Sarà meglio seguirli!" disse imbarazzato Karl.

Sofia fu chiusa in una stanza dove qualcuno sarebbe dovuto venire a salutarla e dirle addio, ma i suoi amici erano talmente sbadati che non riuscirono a capire dove lei si trovasse. Quando poi sali' sul treno cominciò a preoccuparsi seriamente, ora come avrebbe fatto a scappare!?
Il suo compagno invece era fuori di se e continuava a sfogare la rabbia e la paura con vari tic nervosi che di certo non aiutavano Sofia a tranquillizzarsi "Vuoi stare fermo!" sbotto' all'improvviso, il ragazzo la guardò storto "Mettiti nei miei panni! Sto andando verso la morte! È normale che sia nervoso!" disse lui e Sofia sbuffo' apertamente "Genio!...stiamo andando nello stesso posto! Anche io rischio di morire!" Peeta scosse la testa "Scusa sono nervoso!" mormorò senza smettere di muoversi "Mamma mia! Ma cosa sei iperattivo!?" chiese lei, ma lui si limitò a scuotere la testa. Ad un certo punto Sofia percepi' la voce di Thuban, ma avrebbe preferito che non avesse parlato "Mi spiace, non credevo che le cose sarebbero andate in questo modo" disse il drago, erano giorni che rimaneva in silenzio, Sofia era fuori di se dalla rabbia "Come scusa!?" disse e il drago ripeté ciò che aveva detto sentendosi un po' a disagio "Scusa!? Scusa!? Te ne stai zitto per giorni e te ne esci nel momento più inopportuno con un semplice...SCUSA!?!?" adesso Sofia stava urlando, preoccupando seriamente il ragazzo che aveva di fianco "Scusa ma con chi parli!?" domandò e la ragazza si voltò verso di lui con uno sguardo di fuoco "Sta zitto! E non ti intromettere! Sto parlando con il mio drago!" a quella risposta il ragazzo fu convinto che fosse pazza e rimase un po' scandalizzato dalla furia con cui lei litigava con un drago invisibile. "Scusa Sofia, non sapevo cosa dirti!" provò a giustificarsi Thuban, ma non poteva nulla contro di lei "Non sapevi...stai scherzando vero!? E che cosa ne dici di -mi sono sbagliato! Le viverne sono ancora vive e Nida è tornata cattiva!- oppure -Il marchingegno di Karl potrebbe non funzionare correttamente!- o anche..." il drago era impotente, così decise di tornare in silenzio e di lasciare calmare "Oh! Bravo! Ora stai in silenzio!" continuò ad insultarlo per almeno dieci minuti, fino a che lei e Peeta non videro una parte del tetto crollare. Lidja irruppe dentro al treno aiutandosi con le ali e gli artigli di Rastaban, al povero ragazzo quasi venne un infarto "Per mille sacchi di farina! Ma cosa diavolo è quella!" chiese urlando "È per metà drago e per metà umana e lo sono anche io! Non ti scandalizzare!" disse Sofia ridendogli in faccia, anche solo vedere la sua migliore amica aveva il potere di calmarla e di farle tornare il sorriso, "Forza Sof! Andiamo via! Abbiamo molta strada da fare!" disse Lidja e Sofia sorrise "Hey! Posso venire con voi? Mi fido più di strani ibridi che di quelli di Capitol City!" disse Peeta, ma Lidja scosse la testa "Non se ne parla! Ne abbiamo abbastanza di cambiare il corso della storia!" disse e in quel momento entrarono dei Pacificatori per fermarle, ma loro volarono via appena in tempo.

NOTE DELL'AUTRICE:
Questo capitolo è stato più che altro comico (spero! ^-^"!!) Nel prossimo vedrete dove la mia mente malvagia li manderà! Buahahah! 3XD 3;) Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto! Bacioni e alla prossima! :)

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