Pride and Prejudice

di LisaAngius
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il mio personalissimo Mr Collins ***
Capitolo 2: *** Il giorno dopo ***
Capitolo 3: *** Terzo: studio assieme ***
Capitolo 4: *** Stesso posto...quasi ***
Capitolo 5: *** Quinto: Ricordi...imbarazzanti ***
Capitolo 6: *** Sesto: Ritorno a casa ***
Capitolo 7: *** Settimo: Vacanze dai weasley ***
Capitolo 8: *** Ottavo: Incubi? ***
Capitolo 9: *** Nono: Liti e pedinamenti ***
Capitolo 10: *** Dieci: passeggiata notturna ***
Capitolo 11: *** Undici: Controscherzo ***
Capitolo 12: *** Dodici: La scommessa ***
Capitolo 13: *** Tredici: Prima prova ***
Capitolo 14: *** Quattordici: Prima prova II ***
Capitolo 15: *** Quindici: A casa di Hagrid ***
Capitolo 16: *** Capitolo sedici: passeggiata tra amiche ***
Capitolo 17: *** A spasso con Mary! ***
Capitolo 18: *** Interessanti sorprese ***
Capitolo 19: *** Arrivi...e partenze ***
Capitolo 20: *** Venti: Non tutto il male viene per nuocere ***
Capitolo 21: *** capitolo ventuno: Risveglio ***
Capitolo 22: *** Confidenze ***
Capitolo 23: *** Ventitre: decisioni ***
Capitolo 24: *** Il punto di non ritorno ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25: Bentornata sorellina ***
Capitolo 26: *** Da Silente ***
Capitolo 27: *** Momenti in famiglia ***
Capitolo 28: *** E poi arriva Lucius... ***
Capitolo 29: *** Discussioni ***
Capitolo 30: *** B come baci e battaglia ***
Capitolo 31: *** "Ricatto" ***
Capitolo 32: *** Primo appuntamento ***
Capitolo 33: *** Un rivale ***
Capitolo 34: *** Un altro appuntamento ***
Capitolo 35: *** Altro appuntanento ***
Capitolo 36: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Il mio personalissimo Mr Collins ***


Primo: Il mio personalissimo Mr Collins….

I passi dei due ragazzi rimbombavano quasi assordanti nel silenzio del corridorio, il loro cammino veniva guidato solo dalla piccola luce che veniva proiettata dalla bacchetta di Hermione.

Il rosso Ronald Weasley la fissò con un misto di supplica e disperazione

“Hermione ricordami di nuovo perché ci stiamo aggirando di notte alla ricerca di Harry che sa benissimo cavarsela da solo…”. Sussurrò

Gli occhi dorati della bella bruna rotearono in un’espressione esasperata.

“Ron, per la millesima volta,  prima di tutto se Harry si fa beccare in giro a quest’ora finirà per farsi espellere e inoltre non trovo sano lasciargli seguire questa sua dannata ossessione per Malfoy!”

Il  più piccolo della famiglia Weasley instaurò un’espressione scocciata

“Non sono tanto sicuro che sia un’ossessione da curare sai? Insomma Malfoy non sta facendo nulla di buono poco ma sicuro e se Harry riesce a beccarlo…beh che c’è di male?”

Hermione sbuffò impaziente! Eccolo, il degno compare di Harry!

“Continuo ad avere i miei dubbi sul fatto che Lord Voldemort userebbe Malfoy per fare qualcosa di più che portargli il succo di zucca se proprio lo ammette tra i suoi…inoltre ricordi che è successo l’ultima volta che Harry ci si è trovato da solo?”

Ron ridacchiò

“Oh via non farla tragica! In fondo lo aveva preso alla sprovvista, non ci riuscirebbe una seconda volta!”

La grifoncina scosse la testa

“Ron non essere sciocco certo che può ricapitare e la prossima volta magari gli viene in mente di mettergli un nastrino da regalo al collo e portarlo a Voldemort!”

“Oh non ce la farebbe! E poi lui è il Prescelto!”. Esclamò allegramente il rosso

La riccia portò un dito alle labbra

“Vuoi farci beccare da Gazza cervello di Troll?”. Sbottò adirata

A volte il suo migliore amico gli faceva venire dei seri, serissimi dubbi sulla sua intelligenza…forse avrebbe dovuto provare a fargli fare amicizia con Tiger e Goyle, pensò.

Ron si guardò attorno

“Che dici sarà qui col mantello dell’invisibilità?”

Hermione mosse la bacchetta sussurrando poche parole e si guardò attorno circospetta

“Cosa voleva essere?”. Ridacchiò il rosso

Uno sguardo di fuoco giunse dalla sua accompagnatrice. C’erano poche cose che Hermione Granger odiava nel vero senso del termine….e insinuare che potesse sbagliare un incantesimo era tra queste…specie se a mettere in dubbio le sue capacità era uno che a malapena era in grado di compiere gli incantesimi più semplici

“Esattamente quello che ho fatto, un incantesimo per rivelare gente occultata..Harry non è qui!”

Il rosso si appoggiò alla parete dove si trovava quella che loro chiamavano Stanza delle Necessità.

“Beh…già che siamo soli ne approfitto per parlarti di una cosa…”

La ragazzina lo guardò inclinando leggermente il viso

“Dimmi…basta che non mi chiedi compiti perché sono stanca già del mio di lavoro senza dover fare il tuo!”

“Beh anche quelli non mi sarebbero dispiaciuti ma…non era quello l’argomento che volevo affrontare…”

“Oh…beh dimmi!”

Gli occhi azzurri del ragazzo rimasero fissi sulle scarpe mentre le orecchie divennero visibilmente paonazze.

“Ehm…e se..se ti dicessi che mi piaci?”

La ragazzina scoppiò a ridere

“Vergognati! È tardi, sono stanca e dormo poco da settimane per finire di studiare e tu mi trattieni per scherzare?”

Ma, contrariamente a quanto si aspettava, Ron non la seguì per il corridoio, la afferrò per un braccio.

“E se te lo stessi chiedendo sul serio?”

La bella mora si voltò a fissarlo a occhi spalancati. Era un incubo! Era un incubo e ora si sarebbe svegliata. O forse no?

Guardò un attimo gli occhi del ragazzo davanti a lei. Ok, no non scherzava…e ora? Conosceva Ron non avrebbe preso bene la risposta che aveva da dargli…

“Non dirmi che….oh Ron…ecco io…non…non provo assolutamente nulla per te!”

Gli occhi del rosso si fecero un momento confusi poi il suo viso fu illuminato da un ghigno sarcastico

“Ok, ok, vuoi farmela pagare per la storia con Lavanda!”

“No Ron! Assolutamente no! Però…hai tirato in ballo un ottimo argomento…si, se avessi avuto bisogno di conferma che non siamo fatti l’uno per l’altra quell’episodio lo sarebbe, perché io non voglio un uomo che dovendo scegliere con che ragazza uscire sceglie quella che gliela molla prima!”

Con sommo orrore della Grifondoro il ghigno divertito non abbandonò il viso dell’amico

“Ok,  ok mi hai detto il fatto mio, giusto l’ho meritato! Ora però sii seria dai!”

La mente della ragazzina evocò la scena del suo libro preferito quando Mr Collins si dichiara a Elisabeth

Mio dio e io che ogni volta che la leggevo pensavo: non esiste davvero un uomo così stupido!

“Ehm ecco Ron…sono seria!”

“Come sei seria? Che significa che sei seria?”

“Ecco…significa che non provo nulla per te…”

Un briciolo di delusione cominciò a trasparire dall’espressione del “povero” respinto

“Ma…ma Hermione come fai a non capire! Noi staremo benissimo assieme…insomma ci conosciamo da tanto…”

E’ proprio questo il problema ti conosco troppo bene per pensare di stare con te

“Si lo so ma…a me non basta!”

“Ma…ma cosa vuoi di più di una persona che ti conosce e ti rispetta?”

“Ehm..uno che mi attrae, magari?”

“Ma via cosa ti rimarrà dell’attrazione fisica a sessant’anni?”

“Appunto! Dovrei iniziare a vivere come una sessantenne già ora?”

Insomma, in fondo non chiedeva tanto, voleva uno che la interessasse come carattere…e si, ebbene si anche fisicamente! Santo cielo era un male forse? Come poteva mettersi con uno che la attraeva quanto una medusa? Senza offesa per la med..ehm cioè il diretto interessato in questione naturalmente!

Il rosso scosse la testa con aria allibita

“Sai non pensavo che potessi essere così meschina e incurante dei sentimenti di un amico!”

Se lo sguardo che la Grifondoro gli aveva lanciato poco prima per aver messo in dubbio il suo incantesimo era di fuoco quello che gli stava lanciando ora era…beh quanto meno lavico!

“Che cosa hai detto scusa?”

Pensate che l’idiota fosse così “furbo” da fare retromarcia? Non scherziamo in fondo è Ronald Weasley!

“Si, sei cattiva! Insomma almeno una possibilità di…”. Sussurrò il rosso con la precisa aria di un bambino capriccioso

“La sola possibilità che ti darò è quella di cominciare a correre ora perché se riesco a metterti le mani addosso Ronald Weasley ti giuro che implorerai i Mangiamorte di pensarci loro  a ucciderti prima di me!”. Sibilò la bruna iniziando a camminare verso l’amico con aria feroce

“Ma…ma”

“Tu..verme parli a me di essere cattivi con un amico? Non mi sono ancora scordata di quando al terzo anno mi hai lasciata sola come un cane per una maledetta SCOPA! “

Finalmente un briciolo di intelligenza (oh quale miracolo!) illuminò il rosso che saggiamente cominciò a correre

E il peggio per Hermione doveva ancora sentire perché la conversazione “riservata” era stata sentita da qualcuno nascosto nella Stanza delle Necessità a lavorare per il suo Signore!

 

 

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Capitolo 2
*** Il giorno dopo ***


secondo: Il giorno dopo

 

Autrice: oooh qui lo posso dire come si deve: questa storia è tutta per la mia adorabile beta a cui dedico il suo doppio di carta (lei è meglio, credetemi non sono all'altezza di rendervela come si deve)

La mattina dopo la conversazione con Ron , Hermione si svegliò letteralmente isterica.  Almeno era domenica così non avrebbe rischiato di farsi dare una punizione dando di matto con qualcuno dei professori, pensò lasciandosi cadere sulla sua poltrona preferita della loro Sala Comune

“Ehi Hermione che faccia che hai, stai bene?”. Domandò Harry intento a leggere un fumetto

La ragazza sollevò su di lui uno sguardo truce

“Dove ti eri cacciato ieri notte?”.  Sibilò digrignando i denti

Harry arrossì di colpo lanciando uno sguardo a Ron , seduto tranquillamente davanti a loro a fare un castello di carte.

“Già bella domanda, dov’eri Harry?”. Chiese il rosso curioso

“Oh avevo bisogno d’aria”.  Borbottò Harry approfittando di un istante in cui Ron si era girato per articolare la parola “Ginny” fissando Hermione.

Stavolta la ragazza si sentì veramente meschina, si era sfogata su di Harry che non aveva fatto nulla di male e per giunta aveva rischiato di fargli passare guai se Ron si fosse insospettito a sufficienza da fare qualche domanda di troppo.

Già Ron…

La ragazzina lanciò uno sguardo di traverso al suo amico che per fortuna si era accontentato della risposta di Harry e con un sereno “ah ok”  era tornato al suo castello di carte.

Ci aveva pensato parecchio la notte precedente alla situazione in cui era venuta a trovarsi.  Si era arrovellata il cervello tutta la notte pensando a come evitare il broncio che sicuramente l’amico avrebbe instaurato per prenderla per sfinimento e si era decisa a fargli una bella lavata di capo se ci avesse provato…invece Ron era ancora più infantile di quello che pensava, non aveva neanche il coraggio di affrontare la situazione a giudicare dalla naturalezza con cui la trattava quel giorno.

“Oggi ti prendi una pausa Herm?”. Chiese Harry con un sorriso cordiale

La ragazza annuì più tranquilla. Conosceva Harry molto bene ormai, sapeva che quello era il suo modo di dire : “ho capito che sei nervosa e non me la prendo”

“Beh nemmeno io sono bionica, qualche giorno di riposo ogni tanto ci vuole no?”

Ron finse un sobbalzo di sorpresa

“Oh davvero? Tu non sei bionica? Vuoi dire che sei davvero  un essere umano?”

“E’ un riferimento al mio andamento scolastico? Perché pensavo che fosse la presenza di un cervello a caratterizzare la razza umana non il contrario….e quindi direi che la domanda che hai appena fatto si addice di più a te!”. Articolò freddamente la Grifondoro

Ne il tono chiaramente pericoloso con cui l’amica aveva risposto ne lo sguardo da “finiscila ora prima che lei possa prendere la bacchetta” che Harry gli stava lanciando dissuasero Ronald Weasley dal prendersi quella che secondo lui era la giusta punizione per il suo orgoglio virile ferito.

“Ci sarà un motivo se quelli come te si chiamano topi di biblioteca e non umani di biblioteca no?”. Rispose ridacchiando divertito da quella che secondo lui era una battuta molto arguta

Il viso della ragazza davanti a lui cominciò a mostrare segni di una certa rigidità

“Vuoi che ti dica come si chiamano quelli come te Ronald?”.  Sibilò

Il rosso incrociò le braccia sul petto

“Non topo di biblioteca questo è certo!”. Sorrise convinto di aver messo fine alla questione

“Poco ma sicuro, i miei genitori non mi devono mandare una strillettera al mese per farmi studiare almeno cinque minuti al giorno e di certo  la notte possono dormire tranquilli senza il terrore che io mi possa far bocciare…a differenza dei genitori di qualcun altro che non dormono la notte perché il figliolo caro se ne frega che si tolgono il pane di bocca per farlo studiare e fa tutto meno che pensare alla scuola!”

L’aria vittoriosa del rosso vacillò

“Come ti permetti! Almeno io so cosa vuol dire vivere!”. Tuonò per farsi sentire bene da tutti quelli che erano nella Sala Comune in quel momento. “E certo nessuno ha mai messo in dubbio che io abbia i normali istinti di un essere umano a differenza di Miss Vergine dei Ghiacci!”

Harry afferrò per un braccio l’amico mentre qualcuno che aveva sentito la battuta ridacchiava guardando Hermione

“Ora dacci un taglio Ron!”

La ragazzina lo fissò disgustata un paio di minuti e poi girò sui tacchi  e uscì  a passo di marcia.

Quando arrivò  davanti al suo posto preferito in riva al Lago nero, si sedette all’ombra con uno sbuffo infuriato.

Lo sapeva! Era sicura che la storia non fosse finita la notte precedente! E conosceva anche troppo la capacità quasi disarmante di Ron di rivoltarsi contro gli amici per le cose più sciocche per poter dire che non si aspettava quello che era appena successo. Ma il fatto che se l’aspettasse non la faceva friggere meno di rabbia! Maledizione! Aveva salvato il sedere a quel dannato bamboccio innumerevoli volte, lo aveva aiutato coi compiti…insomma si era sempre comportata da amica…e lui? Lui si comportava da amico finchè tutto filava dritto, finchè non c’erano motivi di disaccordo, ma, poi, se qualcosa non andava come voleva lui pestava i piedi e faceva i capricci come un bambino piccolo…per non parlare di tutte le volte che l’aveva lasciata sola come un cane per mesi per cose di scarsa importanza come un topo o una scopa!

Scosse la testa indignata. E pensare che la notte prima si era chiesta se non avesse sbagliato a rifiutarlo, se non sarebbe stata una buona idea dargli invece una possibilità. Chissà, si era detta, forse era lei il problema, forse era una specie di robot con un meccanismo inceppato e non era capace di provare l’attrazione fisica che pensava fosse necessaria in un rapporto.

Ma quello che era appena successo le confermava che qui non era solo un problema di attrazione fisica che non c’era, il problema era che di Ron lei non si fidava e questo era molto più grave della mancanza di attrazione! Come poteva fidarsi di una persona che era pronto a voltarle le spalle quando le cose non filavano come voleva lui? Come avrebbe potuto appoggiarsi nel momento del bisogno ad una persona che tante volte l’aveva lasciata cadere in terra senza nemmeno chiederle scusa?

Ma se ormai non aveva più dubbi sulla sua scelta aveva ancora un problema…come evitava di strangolare il suo amico quando avesse ripreso a fare battute come quella di poco prima? Perché non se la sentiva di imporre a Harry e Ginny di scegliere, ergo avrebbe dovuto tollerare Ron e le sue battute…o trovare un modo di ucciderlo e farla franca…

“Oh che se ne vada al diavolo!”. Ringhiò esasperata da quei pensieri

“Ma guarda allora anche tu usi un linguaggio colorito ogni tanto!”.  Fece una voce sorridente

La ragazza si voltò spaventata trovandosi davanti una ragazza all’incirca della sua stessa età coi capelli castani come i suoi occhi, gli occhiali e un viso delicato e con un bel sorriso simpatico…e la divisa di serpeverde! Le pareva di averla già vista qualche volta in mezzo alla cricca di Malfoy…peggio ancora!

“Si ora puoi anche andarlo a raccontare in Sala Comune così le serpi si fanno quattro risate!”

“Non vedo perché dovrei, non mi pare un argomento di pubblico interesse!”

Hermione abbassò lo sguardo, forse aveva esagerato

“Scusami, sono solo un tantino nervosa”

“Una grifondoro che chiede scusa a una serpeverde? Di solito partite dal presupposto che noi siamo i cattivi e voi i buoni…e i buoni non si scusano coi cattivi!”

“Beh io non la penso così, se sbaglio chiedo scusa!”

La ragazza annuì brevemente

“Sei una strana Grifondoro, Granger”

“Forse…”

Si sedette vicino a lei prendendo dalla borsa una sigaretta

“Tanto vale che anche io ti dica il mio nome..mi chiamo Mary…ti do fastidio se fumo?”

Hermione la guardò perplessa

“Ti sei presentata, ti sei seduta vicino a me e mi chiedi il permesso di fumare…sei anche tu una strana Serpeverde!”

Mary sorrise

“Allora abbiamo qualcosa in comune!”

“Si a quanto pare…oh, fuma pure non mi da fastidio!”

Senza farselo dire due volte, la Serpeverde si accese una sigaretta e aspirò un paio di boccate di fumo fissando l’altra in silenzio

“Se ti chiedo che cosa ti ha fatta incavolare tanto mi dici di farmi gli affari miei?”

“Perché ti interessa?”.

 La ragazza alzò le spalle

“Perché se io fossi in quello stato e non potessi per qualche motivo sfogarmi con gli amici di sempre vorrei che qualcuno facesse quello che sto facendo io!”

Hermione la guardò diffidente. Rivelare i suo segreti a una Serpeverde e perfino sconosciuta? Pura follia! Eppure…eppure aveva bisogno di parlare o sarebbe scoppiata e lei…aveva un aria così…affidabile…

“Allora se dovessi vederti arrabbiata mi ricorderò di chiederti cos’hai!”

“Però! Quanto a diplomazia dovresti stare nella mia casa!”

Hermione rise

“Ok, ok ho solo litigato con uno dei miei amici…”

“Ronald Weasley?”

La grifondoro sgranò gli occhi

“Come..”

“E’ l’unico idiota della tua  compagnia!”

Avrebbe dovuto dirle di non parlare così del suo amico ma…scoppiò irrefrenabilmente a ridere

“Hai ragione, devo dire che hai ragione!”

“Beh sai in che casa sto, no? Sono un’esperta di idioti e idiote!”

“Sei del sesto anche tu?”

“Già”. rispose la ragazza con un comico tono lugubre

“Oh significa Tiger, Goile e la cricca Parkinson!”

“Già”. Ripetè la ragazza nello stesso tono

“Beh se ti può consolare il sesto del  mio dormitorio significa Lavanda Brown e Calì Patil!”

“Non lo so quanto mi consola…magari se si potesse fare una sorta di campo di isolamento…”

“Con i cerebrolesi come Mclaggen e le lobotomizzate come la Parkinson?”

“Ne saremmo felici tutti! Noi ci saremmo liberati di loro e loro forse troverebbero l’anima gemella!”

“Anche Tiger e Goyle?”

“Ho detto campo di isolamento non campo dei miracoli Hermione!”. Sbottò passando con naturalezza a usare il suo nome

Le due ragazze si guardarono scoppiando a ridere poi Mary si alzò buttando il mozzicone di sigaretta ormai spento

“Beh ti vedo calma…direi che ho fatto la mia buona azione quotidiana e posso anche andare ora!”

“Si ti sei meritata il paradiso!”

“Bene! Allora se vuoi scusarmi vado a fare qualche peccato…non ci voglio andare in un posto così noioso!”

“Grazie!”

“Di nulla è stato piacevole parlare con qualche rappresentante del mio sesso che abbia più di un neurone!”

Hermione ridacchiò divertita

“Altrettanto!”

Mary fece un paio di passi poi si voltò di nuovo

“Ah ragazza?”

“Si?”

“Se ti rompe le scatole una bella ginocchiata dove dico io e ti assicuro che gli passa la voglia per tutta la vita!”

“Grazie del consiglio lo prenderò in seria considerazione!”

“Chiamami se lo fai, questa non voglio perdermela!  A presto!”

 

 

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Capitolo 3
*** Terzo: studio assieme ***


Terzo: Studio assieme

                                                              

Severus Piton, neo professore di Difesa contro le arti oscure, guardava sconfortato il suo alunno preferito, il giovane Draco Malfoy. Gli dispiaceva, doveva essere onesto con se stesso, gli dispiaceva vedere Draco in quelle condizioni: pallido, tirato e con la pelle verdastra di chi non vede una sana dose di luce da settimane. La cosa stava diventando davvero frustrante, aveva sempre avuto un feeling particolare con quel ragazzo, si riconosceva in un certo modo in lui, così desideroso di mostrarsi all’altezza dell’ambiente in cui era, così fiero di se stesso e consapevole delle sue oggettive doti…si magari un pochino più superbo di lui ma del resto, Draco era cresciuto in una famiglia ben diversa! E dal canto suo il ragazzo lo aveva sempre rispettato, si sentiva ammirato da lui, lo sentiva con chiarezza e la cosa lo gratificava non poco….eppure, eppure ora l’incantesimo si era rotto. Quando Narcissa era venuta da lui quell’estate a chiedergli aiuto, aveva pensato che non fosse poi così difficile convincere il ragazzino a fare un passo indietro e lasciare il lavoro difficile a lui. Ma quell’anno a Hogwarts al posto del solito Draco era sceso una specie di allieno che lui non conosceva, un  uomo gonfio di rabbia e di voglia di vendetta.

Aveva provato e riprovato a parlarci ma nulla, lui lo sfuggiva nell’assurda convinzione che non volesse solo aiutarlo ma prendergli la gloria e  a lui non era rimasto altro che guardare impotente mentre lui si logorava ogni giorno di più. E non sapeva più cosa fare, pensò cercando di non digrignare i denti per la rabbia, la cosa cominciava a farsi drammatica, ormai anche il rendimento di Draco stava iniziando a calare paurosamente e se lui  si fosse fatto espellere…beh non voleva pensare a cosa  sarebbe successo se i professori esasperati dal suo non fare i compiti e essere maleducato avessero chiesto l’espulsione. Ma certo era che un caso del genere lui sarebbe stato inutile per il signore Oscure, e essere inutile al Signore Oscuro non era un buon segno, considerò guardando scoraggiato il ragazzo che faceva mulinare la bacchetta senza nemmeno provare a compiere l’esercizio richiesto

“Ora basta Malfoy”. Sbottò esasperato

Il ragazzo alzò lo sguardo perplesso. E ora che accidenti voleva quell’avvoltoio? Era lì che si faceva i cavoli suoi senza disturbare, nessuno che aveva fatto di male? Ma possibile che in quella scuola tutti erano pronti a trattarlo da criminale se anche solo sospirava?

“Si professore?”. chiese cercando appena, ma proprio appena, di tenere il tono educato

Piton respirò a fondo. Non era da lui perdere la calma e quello era senza dubbio il momento meno adatto per cominciare

“Signor Malfoy gradirei che lei facesse l’esercizio che ho richiesto al resto della classe”

“Si signore…”

Il ragazzo alzò la bacchetta e si preparò ma…aveva pensato per tutte le due ore all’armadio svanitore che ancora non era riuscito ad aggiustare e non aveva sentito una sola parola di quello che spiegava Piton perciò…non aveva la più pallida idea di che cosa accidenti avesse chiesto di fare Piton figurarsi se sapeva come farlo

“Ehm ecco io professore….”. mugolò

E ora come gliela metteva in maniera soft?

Non c’era un modo soft, si rese conto. Provò a guardare i suoi compagni in cerca di aiuto ma loro fissarono ostentatamente la parete di fronte alla loro. Ma certo! Lui era un intoccabile, portava il marchio di chi aveva fallito ed era stato sporcato dalla prigione…per non parlare di quello ben più pericoloso di chi aveva deluso il Signore Oscuro. Nessuno lo avrebbe aiutato,

Piton girò attorno alla cattedra e si incamminò tra i banchi fino ad appoggiarsi con entrambe le mani sul banco di Draco

“Se entro due settimane lei non è in grado di sostenere un’interrogazione decente giuro su Salazar che la faccio cacciare fuori”

I suoi compagni continuarono a guardare la parete mentre i grifondoro sorridevano, felici che finalmente il cocco di Piton si fosse preso una sgridata come gli altri…tranne…tranne l’ultima persona che si sarebbe aspettato! In mezzo a sguardi indifferenti o gioiosi due paia di occhi avevano per un minuto avuto un lampo di..pena? compassione?  E quegli occhi erano quelli dorati di Hermione Jane Granger

E Draco non era l’unico ad aver puntato l’attenzione su di lei, anche Piton la stava guardando con un’idea pazza in testa…troppo pazza forse…ma a mali estremi…

“Credo che le ci voglia qualcuno che le stia dietro finchè lei non sarà in grado di badare di nuovo a se stesso, non trova?”

Draco lo fissò perplesso. Che aveva in mente?

“Io…io…”

“La signorina Granger è abbastanza pedante da fare al caso nostro…”. Proseguì implacabile Piton

Hermione alzò gli occhi di scatto

“Come?”

Piton puntò il suo sguardo gelido su di lei

“Non era una domanda Granger…mi spiego?”

Hermione abbassò il viso

“Si signore…”

La bella bruna uscì furiosa dall’aula dieci minuti dopo. doveva fare persino la baby sitter a Malfoy? Ma maledizione aveva un sacco di compiti da fare di suo non aveva la minima voglia di occuparsi di quell’essere!

Un tocco delicato alla spalla la distrasse dalle sue riflessioni. Davanti a lei, sorridente e gongolante c’era Mary

“Ti vedo un tantino irritata ragazza!”

“Noooo tu dici?”

La Serpeverde la guardò divertita

“Ma giusto un pochino eh!”

Le altre di Serpeverde passarono affianco alle due ragazze guardandole a occhi sbarrati

“Mary non ti vergogni di rivolgerle la parola”. Squittì disgustata Pansy Parkinson

La ragazza la fissò con aria annoiata

“Non mi vergogno di essere nel tuo stesso dormitorio pensa te se mi vergogno di parlare con lei…” si abbassò leggermente per avvicinarsi alla grifondoro “Non è vero mi vergogno a morte di avere quella cosa in dormitorio”. Bisbigliò ridacchiando

“Immagino!”. Annuì la riccia

“Beh io devo andare, volevo chiederti un favore però…”

Hermione strinse gli occhi perplessa. Un favore? Oh se avesse avuto a che fare con lo studio le sarebbe venuta un crisi isterica coi fiocchi all’istante ne era certa!

“Dimmi!”

“Fa vedere i sorci verdi a Draco ragazza! Voglio sentire che gli fai sputare sangue!”

Hermione la fissò perplessa

“Mi prendi in giro?”

Mary scoppiò a ridere scuotendo la testa

“No assolutamente no! Ti prego fallo per solidarietà femminile!”

Le labbra della bella grifondoro si stirarono in un piccolo sorriso

“Se è per solidarietà femminile…Malfoy dove credi di andare?”. Ringhiò vedendo il biondino che cercava di passarle affianco senza essere bloccato

“A fare i cavoli miei Granger!”. Fu la risposta delicata e gentile…del resto noblesse oblige

“E sei padronissimo di farli…fino alle quattro di questo pomeriggio perché ho solo due ore libere per controllare che ti degni di studiare qualcosina, ci vediamo in sala grande e se ritardi…beh credimi  tua zia Bellatrix è più gentile di me quando mi fanno perdere tempo con lo studio!”

Malfoy aprì la bocca per parlare ma con un ringhio irritato ci rinunciò e girò sui tacchi sparendo tra i ragazzi che percorrevano il corridorio

“Brava ragazza così si trattano i maschietti!”. Rise Mary facendole un occhiolino e sparendo a sua volta

E alle quattro in punto….

“Non ci credo!”. Sussurrò Hermione guardando davanti a se

Il biondino in piedi davanti a lei la guardò inarcando un sopraciglio

“Granger! So di essere un figo ma abbi contegno ti prego!”

Uno scappellotto preciso atterrò sulla nuca del biondo

“Non essere sciocco! Non ci credo che sei in orario!”

Il ragazzo storse il naso. Non che gli fosse piaciuto ma….la minaccia di quel maledetto di Piton era stata piuttosto efficace e lui non si fidava del fatto che non l’avrebbe messa in pratica…magari voleva farlo fuori per prendere il suo posto, non si poteva mai sapere

“Si, si va bene…dove andiamo a studiare?”

“In biblioteca”. Fu l’immediata risposta della giovane

Draco storse il naso

“ Non se ne parla!  Non studio dove c’è la Price pronta a piombare come un avvoltoio!”

“Non sei in grado di dettare condizioni direi..Piton ti ha dato un ordine preciso, devi seguire quello che dico io!”

“E sentiamo sapientona come fai a darmi indicazioni se non si può parlare là?”

La ragazza traballò un pochino

“ Beh in effetti…”

“Andiamo nel parco no? È una giornata abbastanza bella e io preferisco stare all’aperto…”

“E io non intendo avere un manipolo di studenti che ci guarda come se fossimo fenomeni da baraccone e scommette su quanto ci impiegheremo a scannarci!”

Non aveva torto, si disse il ragazzo. E quindi dove potevano rifugiarsi? Si chiese seccato

Un secondo dopo si illuminò

“Ho il posto perfetto!”. Esclamò afferrandola per un braccio

In fondo non poteva sapere che cosa c’era la dentro quindi non sarebbe stato un pericolo!

Quando arrivarono al corridorio del settimo piano davanti alla stanza che Draco aveva pensato di usare entrambi pensavano di sapere che cosa avrebbero trovato..invece…

“Ma che diavolo…”. Sussurrò Hermione guardandosi attorno

Non stavano in un ambiente chiuso come avevano pensato…ma in una esatta riproduzione di quella cascata dove si erano incontrati per caso l’estate prima

Draco rise

“Va bene che ho detto di aver voglia di studiare all’aperto ma così è troppo!”

 

 

 

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Capitolo 4
*** Stesso posto...quasi ***


Quarto: Stesso posto…quasi!

 

 

autrice: gente allora? solo due persone che mi lasciano recensioni? devo pensare che non sta piacendo? su datemi un buon motivo per continuare la storia un po' di buona volontà ne darmi il vostro parere! u.u

 

 

 

 

Il giovane serpeverde ammicò divertito sedendosi sull’erba. Sembrava veramente il posto dove erano stati qualche mese prima, persino l’erba fresca e morbida sembrava uguale

“Beh…quasi quasi si potrebbe fare un bagno già che siamo qui!”

Gli occhi castani della bella riccia si fermarono su di lui mentre gli si avvicinava tranquilla…e poi un libro sbucato nelle mani della ragazza quasi di colpo atterrò sulla testa del biondino

“Ehy!”. Protestò Draco massagiandosi la nuca “Granger se ti prendo giuro che…”

“Che cosa?”. Lo interruppe la ragazza sistemandosi a poca distanza da lui “ mi vorresti dire che pensi di poter restare in questa scuola se mi aggredisci in qualunque modo?”. Ghignò la ragazza

Draco sbarrò gli occhi. No, non era possibile! Non le aveva sentito veramente quello…non da miss-onore e lealtà

“Saresti veramente capace di farmi punire sapendo che mi hai provocato tu?”. Chiese, talmente sfasato dall’inaspettata risposta della ragazza da aver perso la voglia di metterle le mani addosso

Hermione alzò le spalle

“Mica ho voglia di una punizione!”

“E la tua lealtà di Grifondoro?”

Un sorriso impertinente illuminò il viso della ragazza dandole l’aria di un folletto pestifero

“Oh…devo averla lasciata fuori dalla porta!”

Mmh allora aveva ragione lui! E’ da quando quella piccola furia formato ridotto lo aveva preso a cazzotti che aveva la convinzione che quello scricciolo nascondesse un piccolo lato oscuro…o perlomeno molto molto sadico

“Ti fa male frequentare serpeverde!”. Esclamò scuotendo la testa

Il sorriso della ragazza rimase immutato

“Oh apprendere cose che possono essermi utili è la mia specialità!”.

Il ragazzo avvicinò il viso al suo con le labbra piegate in un ghigno sfacciato

“Ah non ci credo! Non siamo noi ad averti contagiata! Tu in realtà hai un lato oscuro signorina!”

Le guance della ragazza si tinsero di un delicato rossore. Beh…non è che lei fosse cattiva solo che…ogni tanto godeva come una matta a fare del male a chi se lo meritava! Il suo sguardo cadde sul suo interlocutore…ecco malfoy per esempio era uno che ogni tanto una bella passata di calci se la meritava…e aveva goduto a dargli quello che gli spettava quando lo aveva picchiato al terzo anno! Oh se aveva goduto!

“Cattiva io? Non dire eresie Malfoy!”.  Affermò sicura  instaurando un’espressione angelica del tutto convincente

Draco finse di pensarci un momento

“Quindi se io adesso ti ripago per il colpo che mi hai dato poco fa non mi farai buttare fuori, no?”

La ragazzina lo guardò diffidente

“Sei un essere spregevole! Oh! Picchiare una donna!”

Il ragazzo ghignò divertito

“Oh ma non ho mai detto che ti avrei picchiata…”

Hermione lo guardò senza capire

“Ma che…”

Troppo tardi capì che intenzioni aveva il biondino e non riuscì ad allontanarsi in tempo per evitarlo. Prima che potesse spostarsi il ragazzo l’aveva spinta con la schiena sul terreno e…stava cercando di ucciderla a suon di solletico!

“No, Malfoy ma sei ammattito!?”. Esalò la ragazza cercando di frenare le risate

Il ragazzo rise vedendola contorcesi nel tentativo di sfuggirgli. Inutile, la stava tenendo ben salda per quanto facesse in modo di farle male.

“Chiedi scusa!”. Le ordinò divertito

La ragazza scosse la testa boccheggiando per le risate 

“Mi devi ammazzare prima!”

Il ragazzo scoppiò a ridere

“Se continuo ancora un pochino è probabile che ci riesca!”

“Se…se…se..mi a-amma-z-zi t-ti b-uttano  fuori”. Balbettò la ragazza

Draco smise fingendosi preoccupato

“Mmh non ci avevo pensato…”. Sussurrò cercando di darsi un tono pensieroso

Hermione si mise in ginocchio respirando profondamente nel tentativo di riprendere fiato

“Hai ragione mi ritengo soddisfatto così”. annunciò il ragazzo sdraindosi di nuovo sull’erba

La bella bruna scosse la testa fissandolo con disapprovazione

“Che accidenti stai facendo Malfoy?”

Draco alzò gli occhi grigi su di lei fissandola perplesso.

“Niente!”. rispose con semplicità

“Ecco appunto, e si sta facendo tardi!”

No non era possibile aveva davvero intenzione di metterlo a fare i compiti!

“Granger…”. Ringhiò seccato

“Si? Hai qualche obbiezione Dracuccio? Perché sono certa che Piton sarebbe lieto di ascoltarla”

Maldetta! Aveva il coltello dalla parte del manico!

“Che sia ben chiaro Granger…lo faccio perché mi sono stancato delle rotture di scatole di Piton non perché obbedisco a te!”

La ragazzina annuì accomodante

“Ma naturalmente Malfoy!”

“E non parlarmi con quel tono come se stessi parlando a un bambino scemo!”

Hermione roteò gli occhi

“Prendi il libro di trasfigurazione e sta zitto!”. Ringhiò

Draco la guardò disperato

“Proprio trasfiguarazione?”. Chiese tentando uno sguardo da cucciolo

Nah…era come tentare di fare il coccoloso con Hannibal

“Si Malfoy è quella dove sei più nei guai!”. Rispose la ragazza inflessibile incrociando le braccia

 E si dava il caso che con quel gesto si notava che le era saltato un bottone della camicia!

Il biondino digrignò i denti seccato. Che si impiccasse quella dannata mezzosangue, non solo lo metteva a studiare ma lo costringeva a notare pure che aveva le curve al posto giusto!

“Qualcosa non va?”. Chiese fredda la ragazza che aveva interpretato la sua espressione come un segno di fastidio per dover studiare

“Mannò Granger vuoi scherzare? Sono in paradiso!”. Fece ironico il biondo

Bah meglio il libro che rischiare di trovare attraente la Granger, pensò Draco mettendosi al lavoro. Solo che…

“Ma che diavolo significa questa roba?”. Chiese alzando il viso inorridito dopo cinque minuti

Hermione lo guardò perplessa

“I nuovi incantesimi che abbiamo fatto, no?”

“Ah…”

Peccato che lui non fosse stato attento in quegli ultimi mesi

“Malfoy? Dov’era la tua testa in questo periodo?”. Chiese la bruna infastidita

Ma guarda un po’! lei si faceva il mazzo dalla mattina alla sera  e quello si arrogava anche il diritto di non seguire in classe!

“Non sono affari che ti riguardano Granger!”. Rispose il biondo improvvisamente gelido

“Malfoy , contrariamente a quello che pensi tu non hai l’illuminazione per nascita non puoi  fare a meno delle lezioni solo perché i tuoi genitori sono maghi”

“Lascia fuori i miei genitori Granger!”. Ringhiò lui

La ragazza si avvicinò con uno scatto, gli occhi fiammeggianti di rabbia

“Come osi! Io devo lasciare stare i tuoi genitori? Tu mi hai insultata anni per le origini dei miei genitori perciò sai che ti dico Malfoy? Che se ne vadano al diavolo i tuoi stramaledetti genitori! E sai una cosa? Spero che tuo padre ammuffisca in carcere…non ti piace quello che ho detto? Beh puoi andare a farti…ci siamo capiti! E prima che tu abbia il diritto di chiedermi di lasciare stare i tuoi genitori dovranno passare altri sei anni di insulti cioè esattamente quelli che tu hai fatto passare a me!”

Oh lo aveva tirato fuori! Dopo anni e anni che fingeva che non gliene importasse niente di quello che dicevano gli altri mentre sotto studiava come una matta per mostrarsi pari e forse superiore quale mostrava di essere finalmente si era sfogata!

Il ragazzo la fissava interdetto. Un parte di lui avrebbe voluto prenderla a schiaffi per quello che aveva detto di suo padre… ma una parte piccola e ribelle la rispettava. Ebbene si! Perché nessun altro avrebbe osato parlare in quel modo lì in quella scuola, anche se tutti poi mormoravano alle sue spalle e cercavano di evitarlo. Lei invece, lei non aveva esitato a dirgliene quattro…oh se gliene aveva dette quattro!

Credi davvero di non essertele meritate? Chiese la sua parte più sincera.

Oh se l’era meritato eccome! La Granger aveva ragione a dire che l’aveva trattata sempre come fango sulle scarpe per quello che erano i suoi genitori! Ma i suoi genitori erano una feccia babbana in fondo…non che ultimamente le persone trattassero lui e sua madre come se non fossero feccia anche loro… e del resto a che cosa gli serviva essere purosangue? Avrebbe forse impedito al signore Oscuro di uccidere lui o i suoi famigliari esattamente come faceva con quelli come la Granger?

Scosse la testa, in quel periodo era decisamente molto stanco e confuso per via del suo incarico

“E i tuoi amichetti si sono forse comportati meglio con me? Quando mai Potter ha pensato di me qualcosa se non che sono il figlio di Lucius Malfoy?”

“E io che cosa c’entravo?”. Sbottò frustrata la ragazza

Beh, pensò Draco, lei era più divertente di Potter, lei rispondeva a tono, lei non sapeva mai che cosa avrebbe fatto quella volta…

“Oh andiamo tu non eri meglio disposta degli altri!”

Hermione scoppiò in una risata senza calore

“Oh certo tu eri lì che non vedevi l’ora di fare amicizia con una mezzosangue e io cattiva ti ho respinto!”

“Non sto dicendo questo Granger! Sto solo dicendo che non sei migliore di me!”

“Tu trovi? Io non mi diverto a torturare la gente!”

Manco lui! pensò il ragazzo rabbrividendo al ricordo di quando era stato costretto a torturare un prigioniero

“Oh facciamola finita Granger non siamo qui per litigare!”. Sibilò irritato

Lei avrebbe avuto molto altro da dire…oh se ne aveva! Ma qualcosa nell’atteggiamento del ragazzo la convinse a non tirare la corda

“Ok allora ascolta bene la mia spiegazione perché non la ripeterò…e se ti scopro a distrarti ti affatturo!”

Ma con sua sorpresa non fu per niente necessario ripetersi! In capo a un’ora il ragazzo era in grado di padroneggiare i primi incantesimi

“Ok per oggi ci fermiamo Malfoy…devo studiare per me stessa ora!”. Annunciò Hermione

Draco la guardò perplesso

“Andiamo non ti può essere rimasto così tanto da studiare!”

La ragazza lo fissò sgranando gli occhi

“Scherzi?  Non ho ancora letto il libro che ci ha consigliato la McGranitt”

Draco scosse la testa

“Appunto! È consigliato!”

“E beh? Non è una giustificazione per non leggerlo se ho il tempo!”

Il ragazzo la guardò scioccato

“Ma tu non ti riposi mai?”

“Non ho il tempo!”. esclamò la ragazza schizzando fuori e lasciandolo solo

 

 

 

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Capitolo 5
*** Quinto: Ricordi...imbarazzanti ***


            Quinto:Ricordi…imbarazzanti!

 

 

 

Autrice: lettrici ma  non mi parlate più? hahaah su ditemi che ne pensate!

cooomunque ci tengo a dire che se qua il siparietto con Mary vi farà ridere non ringraziate me ma la stupenda ragazza che l'ha ispirata (sister come sempre un  t.v.b è di regola!)

 

 

 

Quando i due giovani comparvero all’ora di cena per andarsi a sedere ai rispettivi tavoli tre quarti degli studenti si girarono a controllare se il fisico di uno dei due mostrava evidenti “ferite di guerra”…ma, con molto stupore di tutti non sembravano aver riportato danni

“Ehi Hermione mi deludi non lo vedo abbastanza provato!”. Sbuffò scherzando Mary

La ragazzina alzò lo sguardo divertita e le fece l’occhiolino

“Dammi tempo, non ho ancora deciso come nascondere il cadavere!”

Draco scosse la testa guardando prima una e poi l’altra

“Oh smettila Granger! Fino a cinque minuti fa  facevi le fusa come una gattina!”

Mary scoppiò a ridere dandogli uno scappellotto

“Non ci credo manco se lo vedo!”

Draco si produsse in un eccellente ghigno sexyun 

“Suvvia Mary lo sai che io ho sempre avuto un certo talento con le donne!”

Hermione alzò lo sguardo con una smorfia scettica, scuotendo la testa

“Ora sono io che dico che non ci credo manco se lo vedo!”.

Mary ammiccò verso la ragazza

“Oh ceeerto! Tu avevi senza dubbio…un certo tatto con le donne: non facevi altro che palpeggiare qualunque donna ti si trovasse vicino da bambino!”

Il succo di zucca che stava bevendo andò dritto dritto nelle vie aeree del bel biondino…e sulla faccia della Parkinson intenta a fare una pseudo espressione sexy

“Vuoi tappare la bocca Mary!”. Rantolò

La ragazza si passò le unghie sulla camicia della divisa per poi guardasele con aria indifferente

“Sennò che mi fai?”

“Fammi pensare a qualcosa di abbastanza atroce e poi te lo dico cosa ti faccio! E comunque…sia chiaro che lo facevo solo con quelle abbastanza belle da esserne degne…avevo buon gusto io!”. Concluse il  biondo con una stupenda aria aristocratica tanto per recuperare un minimo di dignità

Ronald Weasley, seduto accanto a Hermione, si voltò a guardare il biondino. Non aveva digerito molto che gli fosse data l’occasione di stare con la bella grifoncina, era un pochino troppo bravo con le ragazze per farlo stare tranquillo

“Cooome no Malfoy…lo vedo il tuo buon gusto!”.  Ridacchiò indicando la Parkinson che stava ancora pulendosi il succo di zucca dal viso

Draco storse il naso con alterigia

“Almeno io non ho capito la differenza tra uomo e donna a quattordici anni…vero Granger?”

Hermione arrossì di botto . Ebbene no, non si era dimenticata la “felice” uscita di Ron “Hermione tu sei una ragazza!”

Ron la fissò con le orecchie rosse

“Beh non dici nulla?”. Sibilò

Hermione si passò con molta calma il fazzolettino sulle labbra

“Vorresti che risponda io?”. Domandò soave

“Beh è te che ha interpellato!”

“Oh…forse perché un rincitrullito di mia conoscenza mi ha offesa mostrando di accorgersi dopo quattro anni  che sono una donna?”. Flautò

Ron annaspò alla disperata ricerca di una cosa intelligente da dire

“Ecco…”

“Ha detto la pura verità, mi rifiuto di difenderti in questo caso Ronald fai l’uomo e difenditi!”

Ronald guardò infuriato verso il tavolo di Serpeverde dove Malfoy ghignava soddisfatto

“Io almeno non mi faccio qualunque cosa mi capiti a tiro!”. Fece baldanzoso

Il serpeverde sorrise soave

“Weasley, ti crederò quando ti sarà capitato a tiro qualcosa da farti!”

Le risate dei serpeverde continuarono per tutta la cena senza che il rosso riuscisse a trovare qualcosa con cui fare stare zitto il biondino…o magari era più interessato alla budino che alle prese in giro di cui era fatto oggetto!

Quando, un’oretta dopo, il trio di grifondoro si alzò da tavola Hermione decise di fermarsi a salutare Mary che si era attardata a fumare nel corridoio vicino alla finestra

“Mary sai di essere cattiva?”. Ridacchiò

Un ghigno malizioso pericolosamente simile a quello made in Malfoy  comparve sul viso della serpeverde

“Oh! Oh! Difendiamo Draco? Non è che ci sa fare davvero come dice allora?”

La brunetta divenne rapidamente scarlatta

“Maryyyyyyyy!”. Strillò quasi isterica

Mary scoppiò in una risata irrefrenabile. Oh era troppo buffa! Stava arrossendo sul serio! Avrebbe creduto che non esistessero più ragazze in grado di arrossire per così poco!

“No perché…se è così voglio i dettagli! Sono anni che mi scassa con la storia che come è bravo lui non è bravo nessuno, ora voglio capire quanto è vero!”

Se avesse potuto uscirle il fumo dalle orecchie, la grifoncina avrebbe fumato come una pentola a pressione

“Ma….ehiii non sono una di quelle…oche  che si porta a letto!”

La ragazza la diete un piccolo colpo al braccio senza smettere di ridere, ormai era arrivata al punto da doversi togliere gli occhiali per tamponarsi gli occhi pieni di lacrime per le risate

“Rilassati, rilassati! Era una battuta!”

Lentamente, molto lentamente la ragazza riprese a respirare

“Uff sei cattiva davvero!”. Sbuffò

Mary le fece l’occhiolino

“Oh suvvia! Avresti avuto buon gusto non è poi male”

Effettivamente, non era malaccio, pensò la brunetta…ma non lo avrebbe mai ammesso nemmeno con le torture

“Beh se lo dici tu…”

“Mmh…mai quanto suo padre però!”. Esclamò la serpeverde

Gli occhi dorati di Hermione scattarono verso la sua interlocutrice mentre un mezzo sorriso le si formava sul viso vedendo l’aria…interessata…di Mary

“Oh..dici?”

Mary la guardò allibita

“Mi prendi in giro? Perché non te ne sei accorta?”

“Mah…forse sono di parte ma lo trovo un pochino viscido!”

Mary sgranò gli occhi

“Viscido? Non dire assurdità! È sexy da paura! Oltretutto ha un cu..hem un posteriore che da solo vale tutto..e poi quegli occhi così…così gelidi fanno venire i brividi!”

Una risata tintinnante scappò alla bella brunetta

“Ok, ho afferrato il concetto ti piace! Peccato che sia impegnato…”. Rise

Mary fece un sorrisetto cattivo

“Sai non si sa mai magari un giorno divorzia!”

La grifoncina rise fingendosi orripilata

“Sfascia famiglie!”

La serpeverde le scompiglio i capelli divertita

“Hai ragione…vai cammina a nanna piccoletta che sennò ti traumatizzo! ....a proposito...nel caso che lucius divorzi mi accompagni a comprare un paio di manette?”

Hermione si mise le mani nelle orecchie  scherzosamente e lasciò Mary alla sua sigaretta, e alle fantasie su Lucius, dopo aver finto un segno della croce

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Capitolo 6
*** Sesto: Ritorno a casa ***


 

Sesto:Ritorno a casa

 

 

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Autrice: Alloooora l'immagine che vedete qui sopra è generosamente stata disegnata da quella stupenda amica\sorella che è la ragazza da cui è nata Mary...ve la concede perchè le ho detto che amate il suo personaggio perciò mi raccomando, che non commentiate il capitolo posso soprassedere ma se non mi dite niente per l'immagine vi interrompo la storia eh! u.u (scherzo eh!...forse XD)

 

Kiisss e buona lettura!

Liz

 

 

 

Draco entrò nella sua stanza e si guardò attorno con un sospiro di sollievo, là almeno non c’era nessun cambiamento. Sospirò stancamente lasciandosi cadere sul letto con le coperte rigorosamente verde-argento. Era stato difficile quel rientro a casa, più di quanto avesse pensato, se proprio doveva essere sincero. Aveva già sperimentato l’estate precedente la sensazione di girare per la casa sapendo che non ci avrebbe trovato suo padre e ancora non ci si era del tutto abituato, gli mancava quella presenza, gli mancava il suo solito rituale quando tornava dalle vacanze e andava nel suo studio a riferirgli le novità più rilevanti, non che ci fossero particolari smancerie tra loro, nessuno dei due era tipo, però gli piaceva godersi quel piccolo momento di intimità solo per loro due. E stavolta, al posto di suo padre ci aveva trovato i Mangiamorte a casa ad accoglierlo perché durante la sua assenza il Signore Oscuro aveva deciso di stabilire il suo quartier generale a casa loro. Quella novità era stata difficile quasi quanto l’assenza di suo padre da affrontare. Quanto era umiliante vedere certi rozzi personaggi aggirarsi per casa sua e dare ordini senza poter fare assolutamente niente! Come era caduta in basso la sua famiglia, pensò il biondino sospirando. Era come se un ciclone fosse passato su quella casa sconvolgendo le vite di chi ci abitava nel giro di un’ora, la sua in primo luogo, lui che si era visto crollare tutto quello in cui aveva creduto per quindici anni in un colpo. Era cresciuto con la convinzione che un ricco patrimonio e un nome potente ti rendesse inviolabile e invece adesso la sua famiglia era denigrata da tutti quelli che non li avevano mai potuti sopportare e derisa da tutti quelli che si erano spacciati per amici quando potevano trarne vantaggio. E adesso? Adesso cosa se ne facevano del nome e dei soldi? Per non parlare del suo lavoro come Mangiamorte! Ah ecco un’altra luminosa convinzione a cui aveva dovuto rinunciare: essere Mangiamorte significava essere potenti e temuti. Niente di più falso! Quando il Signore Oscuro lo aveva “caldamente invitato” a unirsi alle sue schiere aveva accettato con entusiasmo, perché non avrebbe dovuto in fondo? Fin da bambino si era sentito raccontare di quale grande speranza aveva costituito il Signore Oscuro che avrebbe voluto liberare i maghi dalla clandestinità e regalare loro il dominio sui babbani che gli spettava per diritto, quante volte si era sentito dire che se il Signore Oscuro non fosse caduto, se avesse avuto la possibilità di portare a termine il suo lavoro, la sua famiglia e quelli che come loro l’avevano servito fedelmente avrebbero avuto ricompense inimmaginabili! E lui a tutto questo ci aveva creduto, tanto da pensare che, se avesse portato a termine la missione che lui gli aveva assegnato, lui lo avrebbe ripagato liberando suo padre e restituendo alla famiglia il posto che gli spettava. Ma le cose non stavano andando proprio come aveva pensato lui, no decisamente no! Tanto per cominciare stare al servizio del Signore Oscuro somigliava più alla schiavitù che a un modo per acquisire potere, all’inizio si era detto che era solo questione di tempo, che  in fondo aveva da ricostruire da capo il prestigio perso dai Malfoy, ma una volta che si fosse dimostrato valido tutto sarebbe migliorato, allora lui sarebbe stato il prediletto del Signore Oscuro e non avrebbe più dovuto obbedire, allora sarebbe stato il suo turno di dare ordini, e di essere obbedito. Oh si! E quando fosse arrivato quel momento, si era detto spesso, allora i Mangiamorte che ora ridevano di loro avrebbero tremato e lo avrebbero implorato di avere pietà. Ma poi il tempo era passato, lui aveva visto gli scatti di collera del Signore Oscuro, aveva visto ogni singolo Mangiamorte, compreso Piton che era il suo prediletto, fuggire nel terrore di essere ammazzati e aveva cominciato a chiedersi quanto contasse davvero  per il Signore Oscuro ciascuno di loro, quanta importanza desse davvero al loro lignaggio se poi tutti loro temevano che li ammazzasse perché qualcuno gli aveva portato una brutta notizia. Peggio ancora, aveva scoperto che un conto è sentire parlare di torture e uccisioni e un conto è vederle o peggio farle. Quando suo padre gli raccontava le sue vecchie cacce ai babbani sembrava tutto così divertente, era inebriante il pensiero di trovarsi ad avere il potere di vita o di morte su una persona…poi il Signore Oscuro gli aveva ordinato di torturare un Mangiamorte che lo aveva deluso, si era sentito importante, aveva pensato subito che era il momento buono per far vedere chi era, solo che dopo i primi minuti aveva già lo stomaco che si contorceva. Non era divertente, non era esaltante…era disgustoso vedere quell’uomo che urlava e si contorceva  chiedendogli pietà e sapere che era lui a infliggergli tutto quello. Ma  non aveva potuto fermarsi, avrebbe voluto ma il Signore Oscuro gli aveva dolcemente comunicato che se la sua mano si fosse abbassata avrebbe preso il posto di quel disgraziato. Quella volta ancora non aveva ben compreso che cosa tutto quello significava, credeva che in fondo fosse solo questione di abitudine, che presto non gli avrebbe più fatto alcun effetto una cosa del genere. Ma presto si era dovuto rassegnare alla cruda realtà, non gli piaceva infliggere dolore, non gli piaceva vedere la gente morire, babbani o maghi che fossero, e non gli sarebbe piaciuto mai. Un gemito uscì dalla bocca del ragazzo mentre la sua mano vagava tra i capelli per cercare di placare il nervosismo. Come avrebbe potuto stare al servizio del Signore Oscuro tutta la vita? Se già in quel momento tutta quella roba gli dava la nausea che cosa sarebbe successo fra quindici o vent’anni. Si alzò vagando per la camera cercando di modulare il respiro, il suo sguardo vagava quasi affamato alla ricerca della sensazione di familiarità che quella camera gli dava: i mobili chiari in legno, pieni di intarsi complicati, l’armadio immenso che avrebbe potuto contenere centinaia di abiti, le tende verde smeraldo, accuratamente scelte da lui che aveva sempre amato quel colore, forse per imprinting di famiglia…e poi il suo scrittorio dove stava la sua borsa che probabilmente non avrebbe aperto perché tutto voleva fare tranne che studiare e una foto in una stupenda cornice d’argento di quando era piccolo assieme ai suo genitori. Il suo sguardo si arrestò su quell’immagine. Sembravano così felici! Com’era potuto cambiare tutto così? Come aveva potuto permettere suo padre che tutto cambiasse così? Di solito, era molto bravo a indirizzare la rabbia verso quelli dell’Ordine e Potter in particolare, grazie a cui suo padre era stato arrestato. Ma c’erano delle volte in cui non riusciva a impedirsi di prendersela con suo padre, lui si era fatto fregare ma suo padre non avrebbe dovuto, lui aveva conosciuto l’essere che serviva perché aveva permesso che si impostasse delle loro vite? Perché aveva permesso a lui di adorarlo tanto da gettarsi tra le sue schiere fiducioso e persino onorato che gli fosse stata data quell’opportunità?

Si spostò dalla foto di scatto per impedire a quei pensieri di possederlo, non voleva prendersela con suo padre, in fondo sapeva che aveva solo cercato di ottenere il meglio per lui. Si girò verso la parete opposta trovandosi davanti a uno specchio, con la base in  argento come la cornice della foto che stava osservando prima,decorata con dei disegni a forma di serpe. Di solito amava guardarlo, gli piaceva vedere la sua immagine e  pensare di essere tutto sommato proprio un gran figo, ma in quel momento non  era proprio figa l’immagine che la lastra di vetro gli rimandava, era l’immagine di una persona stanca. Si avvicinò allo specchio osservandosi con attenzione: aveva le occhiaie e un’aria malaticcia, erano giorni che non dormiva decentemente e non vedeva un pochino di sole perché era troppo impegnato con la sua missione, che nonostante tutti i suo sforzi non portava assolutamente a nulla.

Le mani del ragazzo si strinsero per la frustrazione a quel pensiero.

Maledizione! aveva fatto tutto come Sinister gli aveva detto ma la cosa non arrivava a nessun buon risultato, il maledetto armadio non funzionava e il Signore Oscuro diventava sempre più impaziente! Doveva farsi venire qualche idea, si ammonì il biondino, ci doveva essere qualcosa che non aveva ancora pensato.

O forse non desideri abbastanza aggiustare quell’armadio perché conosci le conseguenze  fece una vocina dentro di lui

Sciocchezze! Si disse il ragazzo nervoso, lui voleva aggiustare quell’armadio, certo che voleva! Era il solo modo per risollevare la sua famiglia e evitare che il Signore Oscuro  li uccidesse. Certo, dovette ammettere, non gli piaceva l’idea che quando i Mangiamorte fossero entrati nella scuola forse qualcuno che conosceva degli studenti avrebbe potuto essere ucciso. In fondo il potere ha un suo prezzo e un piccolo incidente era senza dubbio un sacrificio accettabile!

Sicuro? E allora perchè stai male ogni volta che vedi ucciso un prigioniero? Fece la stessa voce

Il ragazzo la mise prontamente a tacere. Si, non gli piaceva quella vita, forse non era quello per cui lui sarebbe stato predisposto ma era l’unica scelta possibile e l’avrebbe portata avanti fino in fondo, per lui e per quelli che amava.

Un lieve bussare alla porta interruppe i suoi pensieri

“Chi è?”. Chiese seccato

Se fosse stata sua madre avrebbe detto di essere stanco e di non aver voglia di chiacchierare, non voleva che si preoccupasse e non era in vena di dissimulare

“Sono Mary?”

Un piccolo sorriso increspò le labbra del bel serpeverde, beh almeno Mary lo avrebbe messo di buon umore e soprattutto non era necessario simulare con lei

“Ehy qual buon vento?”. Rise il ragazzo

Mary si accomodò tranquillamente sul letto del ragazzo facendo come se fosse a casa sua

“Oh mamma mi vuole qui”

Draco scosse la testa divertito

“Beh zia Bella è in libertà solo da poco vorrà godersi la figlia dopo quindici anni!”

La ragazza fece un ghigno cattivo

“Anche la tua vuole godersi la compagnia del figlio”

Il biondino si lasciò scappare una smorfia

“No! Non sono in vena, ti prego quando la vedi dille che ti ho detto di volermi mettere a letto che sono stanco”

Tutto il divertimento scomparve dal viso della ragazza

“Draco stai bene?”. Chiese preoccupata

E ti pareva, pensò lui, troppo apprensiva per non essere preoccupata

“Si, bene”

“Sei sicuro? Perché è parecchio che non ti vedo ridere…beh dall’altro giorno quando parlavamo con Hermione!”

“Ah vuoi dire quando tu ti sei messa a sbandierare particolari intimi miei?”

Mary fece un gesto di noncuranza con la mano

“Si…a proposito…non è che ci stai prendendo gusto?”

“A cosa?”

“Alle ripetizioni!”

Il ragazzo la fissò severo

“Non dire sciocchezze! E tra parentesi la tua mamma adottiva non sarebbe felice di sapere che tu fai amicizia con una mezzosangue”

“Non rompere frequento chi mi pare!”. Esclamò la ragazza alzandosi “Fatti un buon sonno, ne hai palesemente bisogno, ci penso io a tenere tua madre alla larga!”

Il ragazzo ridacchiò osservando la porta chiudersi dietro l’amica. Beh si, il suo umore era migliorato

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Capitolo 7
*** Settimo: Vacanze dai weasley ***


Settimo: Vacanze dai Weasley

 

La ragazza dai lunghi capelli ricci, che aveva invano appena cercato di domare a suon di spazzola corse in cucina sorridendo allegramente alla signora Weasley e a Harry, gli unici due che si fossero già alzati

“Tanti auguri signora Weasley, buona Pasqua Harry”. Esclamò contenta

Mentre Harry ricambiò il suo saluto  con lo stesso entusiasmo, Molly Weasley le sembrò un tantino rigida, come del resto le era sembrata dal primo giorno della sua permanenza là.

Le scoccò uno sguardo perplesso mentre aggrediva con appetito la colazione che le aveva appena messo davanti. Mannò, si disse, era solo una sua impressione! Del resto che cosa avrebbe avuto la signora Weasley contro di lei? A meno che…a meno che non sapesse dei recenti diverbi tra lei e Ron…

Si versò del succo di zucca e la osservò da sopra il calice.

Naaaahh non era possibile! Mica Ron sarebbe andato a frignare da mamma! Insomma, che diamine aveva sedici anni!

“Mamma devo aver perso un calzino, hai mica idea di dove si possa essere infilato?”. Fece una voce dalla soglia della cucina

Ed eccolo Ronald Weasley in tutto suo splendo…si vabbè, diciamo in tutta la sua tenuta mattutina…fumetto  sui mostri compreso!

Molly Weasley scosse la testa con un sorriso indulgente

“Dopo provo a cercare”. Lo rassicurò

Ecco appunto! Cosa aveva appena pensato della maturità dell’amico?

“Ron non hai bisogno di chiedere a mamma, segui il tanfo e li trovi subito!”. Suggerì George che stava anche lui entrando in cucina col gemello

Hermione scoccò all’amico un’occhiata severa

“Perché non te li cerchi invece di far lavorare tua madre?”

Ron alzò le spalle perfettamente indifferente alla  critica dell’amica

“Perché non ho voglia, e poi mia madre è molto più brava di me a trovare le cose”

Ah beh se non ne aveva voglia…

“Ron…ti è chiaro che quando avrai una casa tua non potrai chiamare mamma per chiederle dove sono i calzini?”

Di nuovo il ragazzo alzò le spalle tranquillo

“Motivo di più per approfittarne finchè posso!”

La ragazzina scosse la testa esasperata

“Oh sei veramente un caso clinico!”

Harry alzò lo sguardo dal piatto guardandola con un sorriso divertito

“Ringrazia che non ha risposto che per allora ci sarà sua moglie a cui scaricare le incombenze di cui non ha voglia!”

Uno sguardo assolutamente omicida comparve sul viso della grifoncina mentre Ron scoppiava a ridere

“Eddai Harry, non direi mai una cosa del genere, non davanti a Hermione! Non sono mica supido!”

“Beh questa si che è una novita, Ronald!”. Esclamò Hermione

Ron la guardò storto

“Eccola lei che subito fa la sadica!”. Borbottò

“Si, davvero cattiva!”. Fece Harry, colpito da un attacco di risa che gli faceva “un pochino” perdere di credibilità

Hermione lo osservò con aria innocente

“Non sono sadica, mi limito a una oggettiva descrizione della realtà!”

Il rosso  guardò l’amico in cerca di sostegno ma, poiché le sue risate erano aumentate, segno evidente che aveva trovato divertente la risposta, decise più saggiamente di “affogare i suoi dispiaceri nel cibo” e afferrò le posate sparendo dietro al piatto

“Hei Herm, non ti ho ancora chiesto delle ripetizioni a Malfoy, ti ha fatta impazzire?”. Chiese Harry, decidendo di evitare possibili liti tra i due amici con un cambio di argomento

La ragazzina ridacchiò divertita

“Oh non dire sciocchezze! Dopo sei anni ad aiutare te in Pozioni ci vuole ben altro che Malfoy per farmi impazzire!”

Harry finse uno sguardo ferito

“Non è vero! Io sono sempre stato un alunno modello”

Si certo come no! Pensò la ragazza, incerta se ridere o picchiarlo, un alunno modello! Naturalmente il fatto che ci mettesse tre quarti d’ora per capire ciascuna delle istruzioni quando tentava una pozione era solo un dettaglio trascurabile!

“Harry non offenderti ma tu sei un alunno modello tanto quanto Piton è un professore umano e comprensivo!”

“E stiamo toccando livelli molto, molto bassi, ultimamente è persino peggiorato!”. Osservò Harry

Hermione annuì pensierosa

“Già, se è arrivato a bacchettare Malfoy significa che stiamo toccando livelli storici!”.

Harry la osservò per qualche istante pensieroso poi si avvicinò leggermente per poter sussurrare

“Oppure la mia teoria è giusta e ora sono…in competizione!”. Suggerì

Hermione lo guardò scettica

“Harry ti ho già detto cosa ne penso…non credo che Malfoy possa essere…al livello che pensi tu…eddai è un ragazzino, non può fare manco lo sguattero dei Mangiamorte, figurati essere uno di loro!”

“E’ abbastanza cattivo da esserlo!”. Insistette Harry

Hermione roteò gli occhi spazientita

“Si ma non penso che la cattiveria sia l’unico requisito richiesto”

“E che altro vuoi che chiedano, Hermione! C’è gente come il padre di Tiger e Goyle, quanto meno incapaci di Malfoy possono essere?”

La ragazza scosse la testa. Non la convinceva, non la convinceva per nulla! Insomma, Malfoy non era solo un ragazzino, era anche il figlio di qualcuno caduto decisamente in disgrazia agli occhi di Voldemort, per quale motivo gli avrebbe dovuto dare la possibilità di entrare tra le sue schiere?

No, lei continuava a trovare molto più credibile che la conversazione che Harry aveva sentito quando si era imbucato nello scompartimento dei Serpeverde fosse solo un cumulo di bugie messe assieme per fare il gradasso!

Harry la guardò con aria decisa

“Insisto a dirti che sembrava convinto, molto convinto…e poi non hai notato anche tu che ultimamente è molto strano?”

Beh…in effetti, per essere strano era strano davvero! Aveva una pessima cera, questo lo aveva notato anche lei, e l’ipotesi di Harry avrebbe spiegato anche perché trascurava il quidditch e lo studio.

Eppure lei ancora era convinta che non avesse senso! Voldermort non avrebbe davvero potuto volere Malfoy tra i Mangiamorte!

E se fosse stato un modo per ricattare i suoi? si chiese improvvisamente. In effetti non aveva pensato al fatto che Malfoy poteva servirgli non  per se stesso. Ma anche questa ipotesi la scartò subito, anche i genitori del ragazzo compromessi com’erano servivano a poco…anzi dovevano ringraziare che non fossero già stati sterminati tutti!

A quest’ultimo pensiero la ragazza sussultò. Puniti! Poteva essere una punizione per i genitori prendersi il figlio…e se Voldemort l’avesse scelto come animale da macello? Si chiese preoccupata

“Mannò Harry sono certo che ha millantato parola per parola quando l’hai sentito tu!”. Cercò di convincersi

“Non è che lo stai difendendo troppo?”. Fece Ron emergendo dal piatto

La ragazza roteò gli occhi. Ma poteva strozzarsi poco poco col cibo anziché aprire la bocca per dire sciocchezze?

“Come no Ron! È il mio sogno proibito avere un fidanzato che mi offende e schifa le mie origini…guarda nella mia lista delle qualità che deve avere l’uomo dei mie sogni è subito dopo l’ “essere un bamboccio senza spina dorsale!” “. Flautò con uno sguardo eloquente

Ron storse il naso

“Meglio bamboccio senza spina dorsale che essere un damerino effeminato come quello!”. Sbuffò

Hermione scoppiò a ridere

“Perché hai sperimentato l’effeminatezza del ragazzo in questione?”

Ron le lanciò uno sguardo omicida

“Io no e tu?”

la ragazzina lo guardò compassionevole

“Pensi davvero che te lo dire?”

 

 

 

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Capitolo 8
*** Ottavo: Incubi? ***


Ottavo: Incubi?

 

Autrice: tesooooreee oggi aggiorno prima del previsto perché è il mio compleanno e perché ho appena passato un esame quindi festeggio con  voi!

A proposito di comply…ecco il regalo della mia stupenda sorella adottiva per il mio compleanno, era troppo bello per tenermelo io da sola su godetevelo anche voi:

 

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Baci Liz

 

Draco si lasciò cadere stancamente sull’erba.  Di nuovo la stanza delle necessità gli aveva ripresentato la stessa cascata della prima volta che ci era entrato per le ripetizioni con la Granger….chissà perché aveva scelto proprio quel posto, si chiese stendendosi e guardandosi attorno.  Beh se non altro era un bel vedere, pensò con una punta di buonumore, in fondo studiare in una stanza polverosa non era il massimo, almeno là quando il suo cervello cominciava a protestare poteva rilassarsi godendosi il passaggio. E che paesaggio! Per un momento guardò con desiderio l’acqua luccicante della cascata dove purtroppo non poteva fare un bagno nonostante il caldo….o forse poteva? Si chiese con un ghigno divertito pensando alla faccia della Granger se avesse varcato la soglia e l’avesse trovato a sguazzare nell’acqua.  Ma purtroppo non era il momento per divertirsi a far saltare le coronarie alla Granger, se si fosse andata a lamentare con Piton rischiava che quello là cogliesse l’occasione per farlo sbattere fuori, si ammonì tornando a stendersi con le braccia piegate dietro la nuca. Guardò la porta con uno sbadiglio…ma quanto ci metteva la Granger?…

Una mano si posò sulla sua spalla svegliandolo bruscamente

“Draco, è ora”. Fece una voce chiaramente gioiosa

Il ragazzo aprì gli occhi riluttante trovandosi a fissare quelli spiritati di sua zia che, palesemente, non vedeva l’ora di entrare in azione

“Devo venire con voi?”

La donna sorrise esaltata

“Oh si! È il tuo momento finalmente!”

Il ragazzo cominciò a tremare, un po’ al pensiero di quello che avrebbe dovuto fare e un po’ per la paura che sua zia si accorgesse che non era neanche lontanamente su di giri come lei.

Ci aveva provato, si era detto e ripetuto innumerevoli volte che quello era il suo compito, che sapeva che prima o poi sarebbe successo e il fatto che fosse qualcuno che lui conosceva, che aveva in qualche modo visto sperare, faticare, soffrire…vivere..per sette anni non doveva influenzarlo…ma il suo cervello sembrava non volersi convincere per tutti gli ottimi motivi che gli aveva elencato.

Annuì lentamente

“Sono pronto zia!”. Sussurrò, cercando di non far notare nessuna esitazione

Un uomo, che fino a quel momento era rimasto nell’ombra, rise

“Pronto? Te la stai facendo addosso pulcino!...tale e quale a tuo padre, sei un buono a nulla!”

Draco scattò in piedi con le mani contratte, chiuse a pugno. Come si permetteva suo zio di prendersi gioco di suo padre? Almeno suo padre non era stato così idiota da farsi beccare a cercare il Signore Oscuro, per altro torturando degli Auror.

Ma quello non era il momento di parlare, si disse, presto, quando il Signore Oscuro si sarebbe fidato di lui…quando avrebbe avuto più potere…

Ma dopo quasi un anno a ripetersi che “quando avrebbe avuto più potere le cose sarebbero cambiate” cominciava a intuire la verità, il Signore Oscuro non si fidava di nessuno, semplicemente ti usava se e fino a quando gli facevi comodo e poi…e poi sparivi! Solo che lui non voleva “sparire” perciò non aveva altra scelta che mostrarsi utile!

Li seguì senza una parola fino a una casa in quartiere borghese nel centro di Londra. Era graziosa, piccola, bianca e all’interno era tutto ordinato, non in maniera maniacale però, si vedeva che era una casa dove la gente viveva, era…accogliente!

Sua zia e suo zio entrarono e  cercarono subito la camera da letto dei padroni di casa, Draco si allontanò, a lui spettava qualcos’altro. Aveva fretta, non perché fosse impaziente di fare la sua parte ma perché sapeva cosa dovevano fare quei due e gli faceva ribrezzo. Sorrise amaramente tra se. Ebbene ecco la verità, gli faceva ribrezzo vedere la gente morire! Scosse la testa, non era il momento di pensarci, non poteva permettersi di esitare o sarebbe stato lui a morire.

Attraversò un corridoio breve e si trovò di fronte alla camera da letto dell’altra occupante della casa. Spinse silenziosamente la porta in legno chiaro e sollevò la bacchetta…ma commise esattamente l’errore che dal momento stesso in cui gli avevano dato quell’incarico si era ammonito di non fare assolutamente: guardare verso il letto.

La giovane si voltò verso di lui borbottando nel  sonno, forse, nonostante tutte le sue cautele, aveva fatto un qualche piccolo rumore che l’aveva indispettita. Il suo gesto, fece scivolare dal viso i lunghi capelli ricci mettendo così perfettamente in mostra il viso dai tratti dolci, quasi a forma di cuore. Aveva un bel viso quella ragazza, si disse il giovane che ormai non riusciva più a pronunciare l’incantesimo che era stato sul punto di compiere, osservava il naso leggermente alla francese della figurina che dormiva sul letto, la bocca ben fatta, al momento curvata in una smorfia di disappunto e non riusciva più a prendere il maledetto coraggio che gli serviva. Si, aveva un bel viso, si ripetè e lui sapeva che sotto le coperte c’era anche nascondo un gran bel fisico nonostante tutto l’impegno che ci metteva per camuffarlo con divise larghissime, chissà quanti ragazzi cotti di lei c’erano a Hogwarts che lei non vedeva perché aveva sempre la faccia in qualche libro, pensò…e ora era troppo tardi perché potesse notarne uno, non avrebbe avuto più tempo, non avrebbe avuto più tempo per sollevare lo sguardo dal libro e incontrare quello di qualcuno che avrebbe voluto avvicinarla, non aveva più tempo per pensare che forse, forse da quel qualcuno si sarebbe lasciata distrarre dallo studio. O forse era già successo? si chiese di colpo. Chissà forse era pure fidanzata senza che nessuno lo sapesse, forse Weasley non era stato rifiutato solo perché lei non era interessata…

Scosse la testa dandosi del deficiente. Che diavolo pensava in un momento come quello! Perché anzicchè ucciderla si stava facendo trip mentali? 

“Perché non vuoi ucciderla!”. Fece una vocina nella sua testa

No, non voleva ucciderla…doveva, c’era una differenza!

“Che cosa diavolo stai facendo?”. Fece la voce di sua zia dietro di lui

A quell’esclamazione, la ragazza nel letto aprì gli occhi e scattò seduta, allungò una mano verso il cassetto prima ancora di averli guardati…ma troppo tardi, sua zia era più veloce

AVADA KEDAVRA!

 

 

“No! No! No!”

Hermione Granger, in ritardo per la prima volta in vita sua, aprì la porta della Stanza delle Necessità e si guardò attorno incuriosita da quelle specie di lamenti. Alla sua destra, vicino alla cascata, era sdraiato l’autore di questi, intento a rigirarsi probabilmente preda di un sogno che non gli piaceva. Gli si avvicinò con l’intenzione di svegliarlo e fargli una ramanzina e lo scosse con poca grazia.

“Malfoy?”

“Non voglio! Non voglio!”. Sussurrò il ragazzo

Stava per dargli un altro scossone ma poi fu come se qualcuno gli avesse dato una gomitata suggerendole qualcosa che le era sfuggito così, in preda a quell’ispirazione, si piegò e si avvicinò al suo orecchio

“Che cosa non vuoi fare?”. Sussurrò

“Non voglio uccidere!”. Biascicò il ragazzo

La mano della ragazza, che chinandosi aveva poggiato sul braccio del serpeverde, si strinse spasmodicamente e stavolta questo fu sufficiente a svegliarlo. Si sollevò con uno scatto improvviso facendo andare a gambe all’aria la ragazza che si stava reggendo sul suo braccio

“Che diavolo stai facendo Granger?”. Chiese perplesso vedendola più o meno ribaltata affianco a lui

Hermione si alzò cercando di recuperare un briciolo di dignità.

“Cercavo di svegliarti! Volevi che ti dessi ripetizioni da addormentato?”. Fece cercando di suonare indifferente

Non voleva fargli capire che cosa esattamente fosse successo, voleva avere modo di capire se quello che aveva sentito era mero parto di fantasia o se qualcosa di vero c’era. E, sapendo che se glielo avesse chiesto lui non avrebbe risposto, la sola soluzione era avere le risposte senza chiedere !

Le due figure che, quando si erano incontrati nella cascata vera, li avevano osservati si scambiarono uno sguardo

“Lei ha capito”. Fece la donna soddisfatta

Il suo compagno annuì

“Non gli darà tregua!”. Affermò soddisfatto quanto lei

Si guardarono di nuovo

“Tu credi che invece lui ha capito il messaggio?”. Chiese incerta la donna

Il suo interlocutore alzò le spalle

“Mah secondo me quello è un pochino tonto, forse con lui ci vorrà tempo!”

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Capitolo 9
*** Nono: Liti e pedinamenti ***


Liti e pedinamenti

 

La Sala Grande era, come sempre, satura del profumo dei cibi che per tutti gli studenti appena alzati e affamati era un vero richiamo delle Sirene…anche la super-studiosa Hermione Granger stavolta non faceva eccezione davanti alla torta al cioccolato di cui era particolarmente ghiotta. Sollevò  la forchetta già pregustando il dolce e..

“Hermione vieni con noi a Hogsmeade sabato?”. Chiese Ron allegramente

Ecco qui! Per la ragazza, che già fiutava quello che stava per accadere, quella domanda significava la fine sicura della sua gioia dolciaria.

Fece rapidamente due conti per controllare se non ci fosse modo di spostare qualche impegno e accontentare i suoi amici, ma purtroppo le caselline dei suoi impegni erano totalmente sature! Le servivano tutte le ore che si era calendarizzata quella settimana se voleva poter andare alla partita di Quidditch quindi o rinunciava alla partita, e lei riteneva più importante sostenere i suoi amici in quel particolare frangente che accompagnarli Hogsmeade, o rinunciava al giro per il villaggio magico.

Sospirò desolata, non le piaceva certo l’idea di stare sola a studiare mentre loro giravano allegri e spensierati

“Non posso ragazzi ho troppo da fare questa settimana, la prossima volta se riesco verrò volentieri”

Per un breve frangente osò sperare che la cosa si sarebbe conclusa con un “ci mancherai” ma…

“Ma Hermione c’è domenica per studiare”. Fece Ginny con naturalezza

Stavolta il sospiro fu di esasperazione

“Lo so Ginny che c’è anche domenica ma non è che io domenica pensassi di passarmela a dormire! E non credo di doverti spiegare che ovviamente se ci aggiungo un carico da sabato non riesco a finire quello che già dovevo fare domenica no?”

Ron guardò la sorella con un sorrisetto divertito che mise in corpo a Hermione una gran voglia di prenderlo a cazzotti

“Lo sai com’è Hermione, rinunciaci non ha voglia di uscire con noi!”

L’effetto fu più o meno quello di una pentola a pressione lasciata sul fuoco troppo a lungo. La ragazza saltò letteralmente in piedi e si andò  a piantare davanti all’amico

“Se per “come è Hermione” intendi dire che io non ho nessuna intenzione di far venire i capelli bianchi ai miei genitori per la preoccupazione di una figlia che non studia e che voglio avere voti alti perché voglio poter aspirare a un lavoro decente lo prendo per un complimento Ronald…quindi togliti dalla faccia quel sorrisetto ironico perché non c’è nulla da prendere in giro!”. Sibilò

“Herm..Ron non intendeva…”. Cominciò Harry

Hermione si volse di scatto contro di lui con la stessa aria di una vipera a cui hanno pestato la coda

“Perché invece che difendere questo…coso…che oltre che essere un fannullone ha anche la faccia tosta di  prendere in giro chi invece fa qualcosa non prendi le mie parti una volta tanto?”

Harry la guardò leggermente allarmato all’idea di essere coinvolto anche lui nella scenata che l’amica sembrava intenzionata a fare

“Ma certo che prendo le tue parti…cioè non sto dicendo che ci sia da prenderti in giro Mione…”

“Noi ti apprezziamo molto per quanto ti impegni nello studio”. Aggiunse Ginny anche lei un pochino allarmata dalla piega che il discorso stava prendendo

Hermione inarcò un sopraciglio

“Oh davvero? E perché se tu, Harry, o anche voi altri due, avete da dire che una cosa non la potete fare per gli allenamenti o qualunque altro cavolo di impegno del Quidditch tutto va bene ma se io dico che ho da studiare allora sono risatine, sguardi ironici e “dai Hermione lo puoi fare un altro giorno”? Anche i miei impegni meritano lo stesso rispetto dei vostri”

Harry e Ginny la guardarono dispiaciuti

“Herm..nessuno pensa che il tuo studio sia poco importante, davvero…scusaci se ti abbiamo dato questa impressione”. Sussurrò Ginny mentre Harry annuiva al suo fianco

Hermione sospirò

“Non ce l’avevo con voi due tranquilli…”.

Mentre usciva dalla Sala Comune per andare a prendere un pochino di aria e sbollire sentì Ron che diceva “Visto? Studia troppo e poi diventa isterica”. Scosse la testa, decisamente con lui le scenate non funzionavano, meglio ignorarlo e evitare di farsi il sangue amaro

“Però che grinta”. Ridacchiò qualcuno dietro di lei

Quando la ragazzina si voltò, davanti a lei c’era Mary che la guardava divertita

“Che ci fai qui? Devo pensare che mi pedini?”

L’unico effetto della risposta poco gentile fu di far ridere ancora di più la sua interlocutrice

“Guarda, se mi venisse in mente di pedinare qualcuno mi cercherei almeno un bell’uomo non certo te…senza offesa naturalmente”

Hermione scosse la testa scoppiando a ridere

“E quindi perché sei uscita anche tu?”

Mary alzò le spalle con aria indifferente

“Avevo voglia di una sigaretta..mi fai compagnia?”

“Beh se non hai paura che l’essere vista a parlare con una mezzosangue ti rovini la reputazione…”

La serpeverde le scompigliò i capelli ridendo

“Ma stai zitta! Tanto la mia reputazione è già rovinata così!”

“Ah si? Sei talmente una tipaccia che persino tra i Serpeverde sei considerata un cattivo soggetto?”

Mary ammiccò con aria ironica mentre si accendeva la sigaretta

“Tipaccia è poco! Pensa un pochino che vado ai ricevimenti senza tacchi alti!”

“Addirittura? E non ti hanno ancora rinchiusa ad Azkaban?”

Un ghigno sarcastico si disegnò sulle labbra della Serpeverde

“Mmh no! C’è una prigione apposta per reati così gravi!”

L’accenno ad Azkaban ricordò a Hermione  una cosa che si era preparata il giorno prima per prendere un pochino in giro la nuova amica. Frugò nella borsa e ne estrasse quello che sembrava un pezzo di carta

“Beh in prigione portati questa così ti tiri su”

Mary inarcò un sopraciglio osservando attentamente quello che la Grifondoro le aveva messo in mano, ovvero una foto di Lucius Malfoy ritagliata dalla Gazzetta del Profeta

“Tu guarda se non è un figo! Persino mentre sta per entrare in prigione è bello”. Esclamò

Hermione scoppiò a ridere

“Non ci credo! Io ti volevo prendere in giro! Vuoi anche incorniciartela già che ci sei?”. Chiese divertita

“Se vuoi te ne passo una del figlio così siamo pari…scommetto che quella la apprezzeresti!”. Ghignò la serpeverde

Hermione sobbalzò arrossendo

“Quel coso orribile e razzista? Ma per favore!”

“Oh sai…magari sotto sotto non è poi così cattivo come pensi..o come pensa lui”. Fece Mary stavolta senza ridere

Quel discorso ricordò alla grifoncina che lei aveva qualcosa da approfondire riguardo al giovane Malfoy e che avrebbe dovuto finire prima del solito il suo lavoro per poter uscire quella notte

“Bah ci credo poco…devo andare ora, scusami!”. Si affrettò a dire tornando il più velocemente possibile alla sua sala comune.

Quella notte la ragazzina si sistemò affianco alla porta della Sala Comune ben nascosta da un incantesimo di Disillusione e aspettò. Si era informata e sapeva che di là a poco gli elfi domestici sarebbero venuti a pulire la Sala Comune e che dopo due ore ne sarebbero usciti, quindi non doveva fare altro che aspettare il loro arrivo per uscire e tornare di lì a due ore per rientrare.  E poco dopo, come lei aveva previsto, la porta si aprì e lei potè sgusciare fuori prima che gli elfi la facessero chiudere dietro di loro. Una volta fuori dalla Sala Comune tirò un respiro profondo, aveva due ore da quel momento per capire che cosa combinava Malfoy! Si diresse verso la Sala Comune di Serpeverde e una volta arrivata al punto che le avevano indicato Harry e Ron nei loro racconti di quando erano stati lì al secondo anno, si sistemò dove fosse più buoi possibile e aspettò. Non c’era nessun  ragionevole motivo per cui dovesse pensare che Malfoy sarebbe uscito di lì ma il ragazzo evidentemente dormiva poco in quel periodo, segno che la notte qualcosa usciva a farla di sicuro, e poi l’istinto le diceva che sarebbe arrivato. E infatti, una ventina di minuti dopo, la porta si aprì e ne uscì proprio Malfoy. Lo seguì per un certo tratto cercando di non fare rumore ma il ragazzo aveva un passo troppo veloce e lei non poteva correre perché si sarebbe sentito il battito dei tacchetti delle sue scarpe, così girato un angolo si accorse che lui non era più davanti a lei. Si guardò attorno preoccupata e si diresse verso un corridoio alla sua destra pensando che avesse girato di là. Ma quando si avvicinò a quel corridoio non potè proseguire perché si ritrovo inchiodata tra il muro e qualcuno che le stava davanti tenendo le braccia ai lati del suo viso per impedirle il passaggio

“Cercavi me, Granger?”. Ghignò Malfoy fissandola

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Dieci: passeggiata notturna ***


Dieci: passeggiata notturna

Autrice: allora questo è un capitolo a quattro mani scritto assieme alla mia adorata sorellona...ora, a se in questo capitolo non vedo almeno un numero decente di recensioni per fare i complimenti a Mary giuro che interrompo in tronco la ff e NON scherzo!

 

Detto questo buona lettura ragazze! E grazie alla mia sister! Tvb!

 

 

 

Hermione fissò terrorizzata il ragazzo davanti a lei. No!Non era possibile, si disse, come aveva fatto a beccarla? Eppure era certa di non aver fatto nessun errore, gli era stata abbastanza lontana da assicurarsi che non sentisse i suoi passi, non aveva fatto nessun rumore che potesse attirare la sua attenzione ed era certa che il suo incantesimo di disillusione fosse stato eseguito perfettamente, come tutti i suoi incantesimi del resto. E allora come mai Malfoy stava davanti a lei e decisamente era consapevole della sua presenza? Deglutì a vuoto. Troppo consapevole!

Lei era più o meno certa che Malfoy non fosse davvero desideroso di fare del male a qualcuno ma...era uscito di nascosto in piena notte per fare qualcosa, e questo era segno sicuro che non gradiva che il qualcosa che stava facendo diventasse di pubblico dominio. Quindi la domanda era: quanto esattamente Malfoy non voleva essere scoperto? Se era convinta che il ragazzo non aveva la stoffa dell'assassino, era anche altrettanto sicura che non si sarebbe posto due volte il dubbio nel caso in cui lasciarla viva avesse comportato un pericolo per lui Oh andiamo calmati! Non può essere ficcato in qualcosa di così grosso.

"Sto aspettando Granger". Ringhiò Draco che stava cominciando palesemente a perdere le staffe

Si era accorto subito che qualcuno lo seguiva, per un motivo in realtà quasi ridicolo: era troppo abituato alle frequentazioni femminili per non accorgersi che in quel corridoio aleggiava un profumo da donna che non ci sarebbe dovuto stare, visto che le ragazze di Serpeverde erano rientrate da ore, e che continuava a circondarlo lungo il percorso. Non ci aveva messo molto a fare due più due specialmente una volta che si era ricordato a chi avesse sentito quel profumo prima di allora.

"C-cosa staresti aspettando?". Chiese la ragazza cercando di essere il più naturale possibile...e riuscendo a sembrarlo grosso modo quanto un palma da datteri nel mezzo della Siberia.

"Che tu mi spieghi perché accidenti mi stavi seguendo!"

"Non ti stavo seguendo!"

Draco inarcò un sopracciglio mentre i suoi occhi luccicavano pericolosamente

"Ah no? Volevi farti una visita turistica vicino ai nostri dormitori?"

Di nuovo Hermione deglutì a vuoto cercando di pensare il più velocemente possibile a qualcosa di credibile da propinargli. La sola spiegazione che le venne era talmente umiliante che per un istante pensò di rinunciare ma poi il buon senso ebbe il sopravvento sull'orgoglio.

"Volevo andare a consultare la sezione proibita di nascosto ma quelle maledette scale hanno cambiato nel momento sbagliato e...insomma mi sono persa, contento? Ti stavo seguendo solo perché speravo che mi avresti portata fuori da questa zona"

Draco scosse la testa.

"La sezione proibita?" chiese il ragazzo in tono scettico "E cosa vorresti cercare lì di tanto orribile che i professori non ti darebbero il permesso e di tanto importante da farti violare il coprifuoco...da sola per altro! Dove sono Potterino e Lenticchia? Come mai non ti hanno accompagnata?"

Perché era stata così tenacemente orgogliosa da non voler dire a Harry che forse lui aveva avuto ragione e lei torto fino a che non l'avesse costretta l'evidenza dei fatti, rispose mentalmente.

"Non mi pare siano affari tuoi Malfoy! E tra l'altro io potrei rivolgerti le tue stesse domande...che ci fai tu in giro a quest'ora?"

"Ho un appuntamento con una ragazza".Rispose prontamente Draco

"Beh allora ti conviene sbrigarti, sei sicuramente in ritardo!". Sbottò acidamente la ragazza

Un pigro sorriso increspò le labbra del biondino.

"Tranquilla mezzosangue. Ci andrò sicuramente...appena avrai risposto alle mie domande"

"Ma chi diavolo pensi di essere!". Scattò Hermione cercando di spingerlo via per potersene andare "da quando in qua devo renderti conto di quello che faccio?!"

"Da quando tu ti impicci di quello che faccio io!"

Hermione roteò gli occhi fingendosi esasperata "

Non ti stavo seguendo, cervello di Troll! Ti ho già spiegato che ero qui per un puro caso, ora levati dai piedi o ti giuro che ti mando al San Mungo"

Il Serpeverde fece una risata divertita. Se non avesse avuto paura che la ragazza fosse lì perché sapeva che lui sarebbe uscito quella notte e magari anche perché, avrebbe trovato le sue reazioni decisamente esilaranti.

"Ah sì, forza mia piccola mezzosangue,fammi male se ci riesci"

Hermione lo osservò in silenzio mentre la sua mano fece uno scatto improvviso per prendere la bacchetta, non credeva che lui volesse veramente farle del male, ma voleva andarsene da quell'andito e se l'unico modo per farsi lasciare era affatturarlo, ebbene era dispostissima a farlo! Sfortunatamente per lei, Draco aveva intuito che cosa voleva fare e prima che la sua mano arrivasse alla bacchetta lui le aveva afferrato il polso. La ragazza tentò di divincolarsi ma lui la teneva bene, non abbastanza forte da farle male, ma con abbastanza decisione da non farla muovere. Gli sferrò un calcio negli stinchi sperando di fargli mollare la presa ma non ebbe alcun effetto.

"Lasciami andare o ti giuro che miro in alto al prossimo!". Sibilò furiosa la Grifondoro

Draco scoppiò a ridere.

"Atteggiamento molto poco femminile il tuo, cara Granger"

ùLa ragazza lo incenerì con lo sguardo. "

Avrai il diritto di dirmi che mi comporto in maniera poco femminile quando tu sarai capace di comportarti da uomo!"

Sfortunatamente per Hermione, quella frase, che aveva lo scopo di offenderlo diede invece una luminosa ispirazione al biondino.

"Non provocarmi mezzosangue! Viste le compagnie che frequenti devi essere poco abituata a chi si comporta da uomo...e non vorrei che l'esperienza potesse essere...shockante". Le bisbigliò all'orecchio

"Sto tremando di paura!". Frecciò sarcastica la ragazza.

Draco, senza che lei se ne accorgesse, portò la mano con cui teneva la bacchetta dietro la schiena della ragazza,spostando l'altro braccio in orizzontale per assicurarsi che non si muovesse.

"A no? Cos'è a forza di andare in giro con mezze cartucce come Potty Potter e Weasleyiuccio ti è venuta la necessità di..emozioni più forti? Magari... assaggiare il frutto proibito e scoprire che è quello che hai sempre desiderato? "

Hermione cercò di liberarsi dalla posizione in cui l'aveva sottoposta, ma con suo stupore si rese conto che non riusciva a muoversi, le sue membra erano immobilizzate come radici.

Tu...tu, come hai fatto? Mi hai fatturato!” la ragazza cercava di muovere braccia e gambe, ma invano.

Non esattamente Granger. Diciamo che è un mezzo Incantesimo della Pastoia, solo per farti stare buona. Ripetere l'esperienza del terzo anno, quando mi puntasti in faccia la bacchetta non è nelle mie priorità. Il tuo gancio destro, poi, fa ancora parte dei miei ricordi.”

Non era proprio come si era aspettato, immaginava che la mezzosangue avrebbe dato di matto, sarebbe diventata isterica...insomma, l'aveva bloccata con un incantesimo, era sola con lui, in una zona dove, se anche avesse cercato di fare accorrere qualcuno urlando,non avrebbe trovato nessuno che l'aiutasse, anzi! E per di più avrebbe potuto giurare che non aveva detto a nessuno dove stava andando, insomma era nelle sue mani...eppure continuava a sfidarlo con gli occhi! Non sapeva se essere più ammirato o più furioso per questo!

"Lasciami andare!". Ordinò imperiosa la Grifondoro.

Draco scoppiò a ridere divertito. "

Granger, Granger, Granger...non ci siamo! Capisci, non sei nelle condizioni di dettare ordini..voglio dire...ti sei resa conto che sei tutta sola, in una zona dove nessuno ti aiuterebbe? Potrei farti qualsiasi cosa mi passasse nella testa e nessuno ti darebbe una mano" si avvicinò come un serpente dietro di lei , sfiorando l'aria e disegnando le sue forme.

"Tu ti illudi veramente di farmi paura? Non sei credibile andiamo! Come se non sapessi che non toccheresti mai una mezzosangue come me".

E infatti non aveva nessuna intenzione di mettere in pratica la minaccia...ma il bello era che la mezzosangue non lo sapeva! Oltretutto la Granger per essere una nata babbana non era tanto male, considerò oggettivamente il Serpeverde. Per altro aveva anche un buon profumo, pensò, avvicinandosi di nuovo e abbassandosi pericolosamente al viso e scendendo verso il collo, giusto per fare un' po' di scena.

"Ne sei sicura Granger?" sussurrò vicino alle sue labbra.

Il respirò della ragazza cominciò ad acellerare, notò soddisfatto Draco, forse un tantino di paura cominciava ad averla.

"Si". Sussurrò Hermione

"Mmh e cosa sei disposta a scommetterci?"

"Lasciami andare". Ripeté la ragazza, ma stavolta con tono meno sicuro.

Draco si raddrizzò osservandola attentamente negli occhi. No, lei non sapeva davvero che cosa stava andando a fare, altrimenti non avrebbe avuto quell'aria, si, confusa ma tutto sommato molto ma molto poco spaventata. Forse, anzi sicuramente, la storia della biblioteca era una fesseria, forse Potter le aveva messo in testa che era pericoloso, ma nulla di più. Se sospettava qualcosa, quella notte non aveva ottenuto nessuna informazione. Ora aveva quello che voleva. Scoppiò di nuovo a ridere osservandola.

"Dì la verità Granger ci hai creduto per un pochino...o magari ci hai proprio sperato?". Sussurrò divertito mentre interrompeva l'effetto della magia con un Finite Incantatem.

Non rise per molto però, il suo divertimento fu guastato da una fitta dolorosa all'inguine facendolo inginocchiare a terra.

"Ti avevo detto che avrei mirato più alto la prossima volta! Vai, il tuo appuntamento ti aspetta". Sibilò la ragazza correndo il più velocemente possibile via da lui, lasciandolo dolorante e imprecando contro di lei.

La ragazza tornò nel dormitorio furiosa. Quel deficiente che si era permesso di prenderla in giro e con se stessa...già era furiosa anche con se stessa., perché quando il suo respiro aveva acellerato non era per la paura,era perché gli piaceva averlo vicino. Dannazione! Ma che diavolo le prendeva!? Si buttò sul letto sbuffando, infischiandosene delle altre occupanti della camera. Accidenti al suo cervello bacato! E accidenti a quel cretino di Malfoy! Ma gli avrebbe fatto rimangiare lo scherzo! Oh si! Pensò scattando di nuovo in piedi e precipitandosi di nuovo fuori

 

Il Giorno dopo....

"Draco ho finito le sigarette..."

Mary, che aveva fatto allegramente irruzione nella camera del compagno di Casa, infischiandosene serenamente della privacy, lo osservò mentre, ancora coi boxer, guardava costernato il suo armadio come se dentro ci fosse una cosa mostruosa spuntata durante la notte.

"Che cos'hai?"

Draco indicò l'armadio senza parlare e lei si avvicinò curiosa. non c'era più niente! Tutto quello che aveva fatto parte fino alla sera prima del guardaroba del Serpeverde era scomparso, c'erano solo una camicia e un paio di jeans babbani con un biglietto:

 

Buon divertimento..a me!

H G

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Capitolo 11
*** Undici: Controscherzo ***


12: Undici:Controscherzo

 

 

 

 

Autrice: Vi auguro di godervi questa scena almeno metà di quanto ho goduto io a leggerla ragazze! ahahah aspetto i vostri commenti!

Mary osservò il biglietto che stava sulla piccola pila di vestiti babbani e scoppiò a ridere. Non ci voleva molto a capire a chi rispondessero le iniziali H G, e la persona in questione si era appena guadagnata la sua stima imperitura per aver messo Draco nella posizione di dover forzatamente indossare degli abiti babbani.

“Ehm Draco…vuoi che ti presti qualcosa io?”. Boccheggiò ridendo la ragazza

Un sordo ringhio giunse dall’oggetto della sua ilarità

“Non sei divertente Mary!”

“No è vero ma…quello lo è”. Fece indicando la roba che stava nell’armadio del ragazzo

Un altro ringhio giunse in risposta

“Me la pagherà! Quella…ah se me la pagherà”. Sibilò livido il biondino

“Oh suvvia Draco, non è poi così orribile, sicuramente c’è qualche serpeverde a cui puoi chiedere una divisa!”. Suggerì Mary cercando di calmarlo

Draco scosse la testa sempre più nero

“Credi che non mi sia venuto in mente? Non posso certo chiedere la roba a Tiger e Goyle!”

Mary mordicchiò il mignolo pensierosa

“Nott?”

“Troppo magro!”

“Blaise?”

“Idem”

La serpeverde lo guardò divertita

“Sei fregato! Quelli del settimo anno sono tutti dei gorilla e quelli degli anni inferiori sono tutti dei nanetti devi metterti davvero quella roba”

Draco guardò schifato la camicia nera che aveva fra le mani

“Non lo farò mai!”

Mary rise, se possibile, ancora di più

“Oh dai non vorrai uscire in boxer!”

Un ghigno  increspò le labbra del biondino

“Beh…può darsi che i miei voti in trasfigurazione aumentino”

Un cuscino atterrò sulla faccia del ragazzo

“Oppure ti espelle per mancanza di qualità! Su smettila brutto idiota, dovrai metterli quei vestiti”

“Vai a dire che sono malato!”. Ordinò il ragazzo

L’espressione di Mary si fece quasi di commiserazione

“Davvero credi che Hermione non abbia previsto ciò? Sono certa che i tuoi vestiti non torneranno finché non avrai messo almeno una volta quelli”

Draco sbuffò indispettito

“Non se ne parla! Non le darò mai questa soddisfazione!”

“Oh che godrà come una pazza è poco ma sicuro…ma non hai scelta mio caro…si può sapere che le hai fatto per guadagnarti uno scherzo così cattivo?”

Draco ridacchiò

“Ieri l’ho scoperta a seguirmi mentre uscivo per la missione”

Mary lo fissò preoccupata, che diavolo era successo la notte prima?

“E…??”

“Ma niente le ho solo fatto un poco di paura”

“Come?”. Sbottò esasperata dall’attesa la compagna di casa

“Le ho fatto notare che era sola soletta in posto dove nessuno l’avrebbe aiutata e senza che i suoi amici sapessero dov’era”

“Di cosa l’hai minacciata?”

Draco instaurò un’aria ingenua

“Chi io? Si è immaginata tutto lei…”

“Draco vergognati, spaventare una ragazza!”. Sbraitò Mary

Troppo tardi, il compagno di casa si era già chiuso nel bagno con la scusa che era in ritardo e doveva vestirsi  e a lei non restò che rinunciare alla lavata di shampoo che voleva fargli e andare in Sala Grande ad aspettare di godersi il suo ingresso in abiti babbani.

E, dieci minuti più tardi, Mary e non solo lei, si potè godere uno spettacolo decisamente inatteso.

“Signor Malfoy che diavolo pensa di fare con quei vestiti! Dov’è la sua divisa?”. Sbraitò Piton appena lo vide

“E’…a lavare, signore”

Piton inarcò un sopraciglio

“Tutte?”

Draco alzò le spalle

“Temo di si”

Piton divenne paonazzo

“Mi sta prendendo in giro?”

Il biondino instaurò un’aria candida

“Le assicuro di no, se vuole controllare la posso far entrare in camera mia e farle vedere che il mio armadio è vuoto”

“Domani la voglio vedere con la divisa o giuro che la punisco per l’intero anno scolastico e le tolgo almeno un migliaio di punti! Intesi?”

Draco annuì compassato

“Si, signore”

Come mai Draco era così tranquillo? Ma semplice! Perché facendo la doccia e vestendosi aveva elaborato la sua vendetta…

“Certo che…i jeans babbani gli fanno un gran bel sedere!”. Fece Calì ridacchiando con Lavanda Brown

Hermione le osservò con condiscendenza, troppo impegnata a godere come un riccio per la scena a cui stava assistendo per pensare a quanto fossero oche le compagne…solo che…

“Hermione ma dov’eri poi ieri notte?”. Chiese curiosa Calì, la cui scarsità cerebrale impediva di pensare alla stessa cosa per più di trenta secondi

“C-che dici? Ero nel mio letto”. Balbettò Hermione arrossendo

Lavanda decise nel “momento opportuno” di intervenire nella conversazione

“No, sei uscita ti ho sentita tornare”

Ron si voltò verso di lei osservandola sospettoso

“Perché sei uscita?”

Le due ragazze lo guardarono confuse

“Non era con voi? Noi pensavamo fosse con voi”. Fece Calì perplessa

“Sciocchezze!”. Sibilò Hermione  furiosa con se stessa per aver commesso un tale errore da novellina “Ve lo sarete sognate, non ho masso piede fuori dalla camera!”

“No, non era con noi con chi eri Hermione?”. Sibilò Ron, ignorando le risposte di Hermione

La ragazza aprì la bocca ma prima che lei passasse arrivò una risposta quanto mai eloquente:

“Grazie per compagnia Granger”. Sussurrò passandole accanto Draco

 

 

 

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Capitolo 12
*** Dodici: La scommessa ***


Dodici: La scommessa

 

Hermione si guardò attorno sconcertata. No eh! Malfoy non poteva averlo detto davvero…insomma se avesse fatto credere che…che…beh ci avrebbe rimesso anche la sua reputazione, quindi non poteva averlo detto sul serio, semplice. O no?

Guardò le facce dei suo compagni di casa…si, Malfoy l’aveva detto davvero, e quel che era peggio, quelli ci stavano credendo!

“M-malfoy smettila di fare il cretino! Come ho appena detto, io ieri notte non sono uscita dalla mia stanza!”. Balbettò

Lavanda Brown scosse la testa

“No tesoro davvero, tu non eri in camera…insomma non capisco perché tu non ci voglia dire dove eri…a meno che…”. Fece con voce vellutata

A Hermione si contrassero le dita per la voglia irrefrenabile di stringerle attorno al collo della compagna di casa…no, decise, prima doveva strangolare Malfoy, lui aveva la precedenza, senza dubbio!

“E va bene cara visto che me lo chiedi sono sgattaiolata nelle cucine per andare a prendermi una cioccolata, e dal momento che io sono un Prefetto non mi andava di sbandierare una effrazione al coprifuoco”

“Oh è vero sei un Prefetto di questa casa di sfigati….secondo me a Serpeverde staresti meglio…anche perché il verde ti dona”. Mormorò Draco facendole l’occhiolino

(Pensavate che si fosse allontanato? Ma che illusi era più che ovvio che volesse godersi ogni parte di ciò che aveva fatto)

All’inizio nessuno capì l’affermazione del Serpeverde dato che Hermione di recente non aveva messo nulla di verde, finchè…

“Tu ieri avevi una camicia da notte verde!”. Esclamò Lavanda ridendo

Il viso della Grifondoro si fece immediatamente color cera

“E…e quindi?”

“E quindi come sa che tu hai una camicia da notte verde?”

La ragazza annaspò cercando di trovare una spiegazione plausibile

“Non essere stupida Lavanda, è chiaro che ha sparato una fesseria qualsiasi!”

Malfoy la osservò divertito. Se pensava che l’avrebbe risparmiata era una povera illusa!

“Ah si? E quindi suppongo che non sia stretta alla vita con un…vediamo cos’era, un fiocchetto alla vita?”

Il tavolo di Grifondoro fu immediatamente percorso da un mormorio eccitato. E così anche Miss-regolamento-personificato una trasgressione la faceva! Si perché potevano essere tollerate relazioni con qualsiasi altra casa per i grifondoro ma mai con i verde-argento.

Per il Serpeverde già vedere la faccia della ragazza che ormai aveva capito di essere spacciata era una goduria….ma la faccia di Weasley! Oooh la sua vita aveva un senso solo per essere arrivato a vedere quell’espressione!

Occhi stretti a due fessure, due pieghe lungo la fronte e muscoli del viso irrigiditi, Ronald Weasley era l’immagine della furia! Non era possibile, si disse il rosso, c’era sicuramente un’altra spiegazione! Hermione non poteva aver fatto una cosa simile! Lei era sua, sua, SUA!

Si insomma…al momento era ancora un pochino confusa, doveva avere il tempo di elaborare la cosa ma lui era certo che prima o poi sarebbe arrivata a comprendere che erano fatti l’uno per l’altra…dunque lei non sarebbe mai stata con Malfoy…insomma lui avrebbe avuto qualche difficoltà ad accettare una cosa simile quando si fossero messi assieme, perciò lei non poteva aver commesso un errore simile!

Draco ghignò osservando il Grifondoro. Oh se gli stava andando bene! Non solo l’aveva fatta pagare alla Granger per lo scherzetto che gli aveva fatto ma si era anche preso una soddisfazione su Weasley che gli stava sulle scatole. Ebbene si, del trio Weasley era quello che nella sua scala di valori occupava il posto più basso! Lui aveva sicuramente poco senso dell’onore, ma c’erano delle cose che gli erano sacre, poche ma c’erano, e tra queste l’amicizia era sicuramente la principale! Non era mai stato una persona spigliata, non aveva facilità a entrare in confidenza con le persone ma con quelle poche con cui succedeva era leale fino alla tomba,  perciò non poteva piacergli sicuramente uno come Weasley che aveva visto abbandonare da sola come un cane prima la sua “innamorata” e poi il suo migliore amico.

“Oh santo cielo! Mi avrà vista quando sono andata nelle cucine e ne sta approfittando per fare lo stronzo!”. Sbottò Hermione

Draco rise

“Provalo!”. La sfidò

Nessuno avrebbero mai creduto alla sua versione, aveva scritto “sto mentendo” sulla fronte, a caratteri rossi e lampeggianti.

La ragazza respirò a fondo. Su avanti Hermione non lo puoi uccidere adesso, non davanti ai professori, cercò di convincersi, su fai un bel respiro e conta fino a dieci!

Uno…due..tre…

“TI AMMAZZO PEZZO DI STRONZOOOOOO!”

Draco corse fuori dalla Sala Grande a massima velocità. Beh ok lo scherzo, ok divertirsi a torturarla…ma era certo che se la ragazza fosse riuscita a mettergli le mani addosso in quel momento in futuro avrebbe avuto serie difficoltà a dare un erede alla famiglia Malfoy!

Si voltò indietro lanciando un’occhiata veloce alla furia che lo stava rincorrendo. No, decisamente non ci teneva a farsi acchiappare dalla Granger!

Alla fine del corridoio si trovò davanti Mary che era uscita poco prima dalla Sala Grande per farsi la sigaretta mattutina. Tentò di nascondersi dietro la compagna di casa perché ormai la Granger era troppo vicina per pensare di arrivare lontano…ma Mary si spostò con molta nonchalance

“Pensi davvero che le impedirò di picchiarti?”. Chiese osservandosi le unghie

Sguardo supplichevole

“Si”

Mary guardò la ragazzina che le si era fermata davanti

“Vuoi che te lo tenga fermo cara?”

Hermione inarcò un sopraciglio

“Oh no faccio da sola”. Assicurò

Mary ridacchio e si diresse di nuovo verso la Sala Grande.

“Nascondi bene il cadavere, suppongo che ti espellerebbero da Hogwarts se permettessi che ti accusino di omicidio”

Draco la guardò disperato. Mica voleva davvero lasciarlo da solo con quella furia!

“Ma dove vai?”. Sbuttò

La risposta della ragazza, che già si stava avviando al lato opposto del corridoio, fu un allegro “ciao, ciao” con la mano.

Hermione estrasse lentamente la bacchetta

“Allora…da che parte comincio….”. Sussurrò pensierosa

Draco indietreggiò prendendo la bacchetta

“Non lo farai davvero Granger! Non puoi voler ingaggiare veramente un duello!”

“No Malfoy tranquillo, non avrai la capacità di duellare per molto dopo che avrò cominciato!”

“Granger ti assicuro  che ti affatturo se mi costringi!”

Hermione rise cupa

“Tu adesso torni immediatamente  in Sala Grande e dichiari che stavi scherzando oppure ti assicuro che scoprirai che tua zia Bella non è la sola donna sadica del mondo!”

Draco degluttì a vuoto

“Ti ho solo reso lo scherzetto di stamattina!”

Hermione ringhiò

“Quello era per renderti il tuo scherzetto idiota di ieri notte!”

“Oh e la ginocchiata che mi hai tirato non bastava?”

Un sorrisino ironico piegò le labbra della ragazza

“Quella? Aspetta che abbia finito di vendicarmi dello scherzetto di poco fa e la rimpiangerai!”

Ma poi le venne un’idea improvvisa. Lei si sarebbe vendicata e poi? Malfoy prima o dopo avrebbe fatto altrettanto, cosa le sarebbe toccato? Voleva davvero passare il prossimo futuro a chiedersi come Malfoy le avrebbe ritorto qualsiasi cosa gli avesse fatto ora? E in ogni caso non avrebbe risolto niente, insomma i suoi compagni di casa avrebbero continuato a credere che fosse andata a letto con Malfoy…

“Ok, ammetto che effettivamente ho esagerato…”

“Allora ti propongo un accordo”. Fece Hermione sorprendendolo

Draco strinse gli occhi sospettoso

“Che accordo?”

“Diciamo che ora ti risparmio…non ho voglia di vedere una faida…”

Il ragazzo sollevò un sopraciglio interrogativo

“Quindi?”

“Quindi risolviamola una volta per tutte, ti propongo una scommessa”

Lo sguardo del biondino si fece più attento

“Che scommessa”

“Io ti do tre prove, tu fai altrettanto con me e quello che le porta a termine tutte vince!”

Il ragazzo tentennò un attimo chiedendosi dove fosse la fregatura

“Cosa guadagni tu se vinci?”

“Beh tu dichiari che hai sparato stronzate oggi”

“E io cosa guadagno?”

“Non ti ammazzo!”

Il serpeverde scosse la testa

“Ah ti piacerebbe! Se vinco io….beh sceglierò al momento che cosa voglio!”

E sapeva cosa chiederle! Oooh si lo sapeva!

La ragazza ci pensò un momento poi decise di fidarsi della certezza di batterlo, in fondo era più in gamba di lui!

“Ok, andata!”

Draco le strinse la mano

“Andata!”

 

 

 

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Capitolo 13
*** Tredici: Prima prova ***


Tredici: Prima prova

 

I due ragazzi si fissavano curiosi e diffidenti, ognuno dei due era preoccupato all’idea di quanto l’altro gli avrebbe chiesto di fare e contemporaneamente il cervello di entrambi lavorava per trovare la prova più dura da assegnare all’altro.

Hermione si mordicchiava il pollice pensierosa. Dunque, che cosa avrebbe potuto rendere maggiormente difficile la vita di quell’essere? In fondo meritava una punizione esemplare per aver convinto tutta la casa di Grifondoro che se l’era portata a letto, no? Certo avrebbe potuto mandarlo a buttarsi nel Lago con la speranza che affogasse ma disgraziatamente aveva bisogno di restare vivo abbastanza a lungo da negare la voce che aveva messo in giro quindi, con suo sommo rammarico, dovette riconoscere che purtroppo non poteva andarci giù così pensante. Un ghigno cattivo le piegò le labbra…doveva restare vivo, ma purchè fosse in condizioni di pronunciare la frase “mi sono inventato tutto” non era un problema se avrebbe subito qualche danno nel tentativo di portare a termine la prova. Annuì convinta, si trattava di trovare un buon equilibrio, poteva farsi anche male purché  non tirasse le cuoia. Cosa era abbastanza pericoloso da fargli qualche ammaccatura, che del resto si era ampiamente meritato, ma non abbastanza da ucciderlo? Per un attimo considerò l’idea di mandarlo a salutare il fratellino di Hagrid, ma non era sicura sicura che Grop non lo avrebbe ridotto a una sottiletta…però Hagrid…ma certo Hagrid! La ragazza esultò  mentalmente, ecco l’idea geniale! Chiedergli di entrare nella casa di Hagrid era perfetto! Primo, gli avrebbe fatto schifo, secondo, se ci avesse provato e ci fosse riuscito, Hagrid gli avrebbe rotto tutte le ossa se lo avesse trovato in camera sua.

“Io ho già pensato!”. Esclamò vittoriosa

Draco si morse il labbro, maledizione! Lui invece ancora non era riuscito a escogitare nulla

“Granger, dammi tempo”

Hermione annuì con un sorriso quasi dolce, il che era segno di pericolo.

“Ok, intanto ti dico cosa dovrai fare tu!”.

Il ragazzo annuì con lo stesso entusiasmo di un condannato a morte

“Parla su”

“Bene, voglio che entri nella casa di Hagrid e mi porti il collare di Thor”

Malfoy sussultò

“Granger che ti dice il cervello? Se non mi ammazza il mezzo gigante mentre ci tento mi ammazza il cane”

Il sorriso di Hermione si fece ancora più dolce

“Beh si…capisco il tuo problema…beh allora suppongo che possiamo stringerci la mano e…tu andrai in sala comune a dire a tutti che te la sei inventata”

Draco strinse gli occhi

“Prego?”

“Beh se non sei all’altezza della prova immagino significhi che ti dichiari sconfitto…”

“Un Malfoy non si dichiara mai sconfitto! Stavo solo notando quanto tu sia schizzata a darmi quella prova!”

Stavolta il sorriso della grifoncina si inclinò appena appena, ci aveva sperato per un momento che avrebbe avuto troppa paura

“D’accordo Malfoy allora veniamo a te”

Oh si ora toccava a lui! e gli avrebbe reso un bel servizio! Giurò a se stesso il serpeverde. Bene, che cosa temeva la Granger? Bella domanda quella non era scappata manco davanti ai Mangiamorte, quindi? Mangiamorte non li temeva, dissennatori forse ma lui non ne aveva uno da metterle davanti…beh…temeva i professori, ma conoscendo il suo vissuto scolastico sapeva che quella paura l’avrebbe potuta superare per una “buona causa”. Soffocò un imprecazione, quella dannata ragazzina aveva fegato come gliela trovava una cosa che le facesse abbastanza paura da spingerla a rinunciare? O almeno che la portasse al fallimento.

Gli occhi grigi del ragazzo furono catturati dagli abiti della ragazza, avrebbero fatto venire una crisi isterica a Pansy quei cosi di almeno una taglia in più di quella che le sarebbe servita, eppure la Granger aveva un sacco di…argomenti da mostrare, si disse, pensando a quanto aveva notato la notte precedente, davvero era un crimine che si nascondesse in quel modo!

Fu in seguito a questa riflessione che l’idea giusta bussò alla mente del ragazzo: nascondersi! Ma certo ecco di cosa aveva paura la Granger! Gli uomini, lei non era abituata a gestirsi gli uomini! E l’aveva ampiamente dimostrato, pensò  ricordando quando l’aveva vista cercare di fuggire da quella piovra di Mclaggen alla festa di Lumacorno il mese prima!

“Beh Granger sono pronto anche io”. Sussurrò mentre il piano si faceva più definito

Stavolta toccò alla ragazza il ruolo del condannato

“Spara…”

“Devi portarmi i guanti da portiere di McLaggen…immagino dovrai prenderli nella sua stanza visto che non è più in squadra…ah! Naturalmente è proibito farti aiutare dagli elfi altrimenti vinco io!”.

Dove correva il rischio di trovarsi sola con lui visto che gli altri grifondoro del settimo anno se n’erano andati! Oh non l’avrebbe mai fatto, si disse soddisfatto il biondo, non avrebbe mai corso il rischio di essere beccata da quell’essere nella sua camera!

Hermione degluttì con la gola stretta ma poi raddrizzo il viso e instaurò un’aria altera

“Nessun problema!”. Affermò apparentemente calma

Draco ghignò

“Bene Granger, buona fortuna!”. Fece voltandosi per tornare a riflettere in camera sua

“Altrettanto” boffocchiò la ragazza voltandosi per tornare anche lei in camera sua

Entrò nella Sala Comune rimuginando su quanto doveva fare, notò che sembrava non ci fosse nessuno in giro e stava considerando l’idea di vedere se la camera di McLaggen era vuota quando qualcuno arrivò a distrarla:

“Hermione?”. La chiamò Ron piantandosi davanti a lei con aria seria

La ragazza sospirò

“Si Ron?”

“Che diavolo significa l’affermazione di Malfoy stamattina?”. Sbottò il rosso

Eccolo! Era sicura che sarebbe arrivata la scenata!

“Che Malfoy è un idiota”. Fece tranquilla Hermione

“E come mai quell’idiota sapeva come è fatto il tuo pigiama?”

“E tu non lo sai? Eppure potresti affermare che noi due abbiamo fatto qualcosa?”

“Oh andiamo adesso non prendermi in giro! Non credo che tu sia stata a chiacchierare da lui come fai con me e Harry!”

“Beh la mia risposta l’hai sentita, non ci sono andata a letto e non ho altro da dichiarare su questo,

se ti va di credermi bene sennò pensa pure che sono stata  a letto con Malfoy…del resto non vedo quale sia il tuo problema, non mi pare che tu sia sostenitore della verginità fino al matrimonio…vero RonRon?”

Lo sguardo del rosso si puntò sul pavimento

“E’ diverso”

Mossa sbagliata!

“Perché è diverso Ron?”. Sibilò Hermione con una voce che somigliava a uno schiocco di frusta

“Perché…beh insomma io sono un uomo!”

Sempre peggio!

“E quindi tu giustamente puoi farti qualsiasi cosa ti capiti a tiro no?”

“Beh…non è questo il punto! Insomma…lui è Malfoy!”

“E questi sono sacrosanti affari miei Ron!”. Sbottò esasperata la grifondoro salendo verso camera sua

Ma prima di entrare nella sua camera, lo sguardo le cadde su un orario appeso alla parete della camera davanti alla sua, quella delle ragazze del settimo. Loro avevano incantesimi a quell’ora, e lei sapeva che anche McLaggen seguiva quella lezione!

Beh perché non approfittarne?

Si avvicinò furtivamente al dormitorio dove ormai stava solo McLaggen e fece un piccolo incantesimo per sincerarsi che dentro non ci fosse nessuno, sinceratasi che la camera era vuota bastò un semplice Alohomora per entrare.

Si guardò attorno sorridendo soddisfatta, non doveva fare altro che cercare i guanti da portiere. Si avviò verso il baule, era certa che li avrebbe trovati là. Sorrise fra se, aveva la prima prova in mano praticamente!

“Ehi che bella sorpresa Granger, sapevo che prima o poi avresti cambiato idea sul sottoscritto”

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Capitolo 14
*** Quattordici: Prima prova II ***


quattordici : La prima prova II

 

Hermione fece uno scatto all’indietro cercando di instaurare un’aria indifferente. Come diavolo era possibile?! Non poteva essere stata così dannatamente sfigata! Insomma, quante possibilità c’erano che McLaggen decidesse di rientrare in camera sua proprio nel momento in cui lei aveva deciso di andare a prendere quello che le serviva per sistemare quel pallone gonfiato di Malfoy? Zero! Meno di zero, probabilmente…ma lei era riuscita lo stesso a beccare quella remota eventualità. Dannazione

Sospirò mentalmente, aveva i guanti in mano, non poteva mollare proprio ora, ne andava del suo orgoglio! Fortunatamente un pochino di sangue freddo e la fama di essere una fissata con le regole le avevano dato un’ottima scusa per uscirne senza ricevere troppe domande…o peggio farsi denunciare per furto!

“Mi hanno detto che tu hai oggetti illegali di quelli che si trovano nel negozio di Fred e George Wealsey, Mclaggen”. Sbottò nel suo tono più severo

Plausibile, ottimamente plausibile! Tutti sapevano che Hermione Granger non ci avrebbe pensato due volte se avesse fiutato puzza di roba illegale a fare un controllino per punire il trasgressore.

“Assolutamente no!”. Affermò in piena falsità Mclaggen che effettivamente qualcosina l’aveva presa

Hermione inarcò un sopraciglio mentre dentro di se ridacchiava. Oh forse non era stata poi una sfortuna essere beccata da McLaggen, magari ne approfittava pure per togliergli qualche punto così la piantava di fare il padrone del mondo…e di mettere le mani addosso alle ragazze!

“Ma davvero McLaggen?”. Sussurrò con voce dolce “Quindi se non hai nulla da nascondere immagino non ti creerà problemi se faccio un controllino, no?”

Fortuna che aveva appena esaurito la sua scorta di Pasticche Vomitose, pensò McLaggen allargando le braccia con aria tranquilla, se quella gli avesse trovato qualche cosa era veramente capace di toglierle punti!

Naturalmente l’idiota non era minimamente sfiorato dal pensiero che la ragazza avesse mentito, in fondo che altro avrebbe potuto fare la Granger con le mani in mezzo alla sua roba?

“Fa pure Granger”

La ragazza lo soppesò un attimo con lo sguardo, troppo tranquillo, significava che là non ci avrebbe trovato nulla!

“Stavolta ti credo McLaggen, vedi che non mi arrivino di nuovo alle orecchie certe voci o ti faccio venire la McGranit!”.

Pensava che con questo la cosa fosse chiusa e così si accinse a squagliarsela con i guanti ben nascosti sotto la divisa (di cui il trol non si era minimante accorto).  Ma può un polipo diventare un innocuo micino? Eh no!

“Non vorrai già andare via eh!”. Fece McLaggen spostandosi leggermente per bloccarle l’uscita

Hermione lo fissò sollevando la testa con aria particolarmente altezzosa

“Ovviamente, ho fatto quello per cui sono venuta e ora posso anche sca…andare via!”

Il ragazzo la guardò con aria perplessa

“Non ti sei più fatta vedere a proposito, com’è che sei sparita dopo il Ballo da Lumacorno?”

Lei lo fissò un momento a bocca spalancata. No! Sul serio il demente non aveva capito?

“Perché? Ti aspettavi che ti cercassi di nuovo?”

“Ovviamente si Granger, di solito le ragazze dopo il primo appuntamento ne cercano un secondo”

La risposta più logica sarebbe stata: se è per quello quando gli uomini vogliono un secondo appuntamento potrebbero pure chiederlo loro….ma aveva troppa paura che quel cretino potesse prenderlo per un incoraggiamento.

“Ecco…il fatto è…”

Si bloccò indecisa. E ora come spiegava che non voleva rivederlo senza che quello diventasse isterico per l’onta al suo orgoglio virile?

“Sai com’è con la scuola ho poco tempo per gli uomini…”

Oh che benedizione lo studio! Ottima cosa dietro a cui trincerarsi quando non vuoi o non puoi dire che non hai nessuna intenzione di fare qualcosa

Mclaggen ghignò

“Sembrerebbe che con qualcuno in particolare il tempo l’hai trovato”

Hermione lo fissò genuinamente perplesso

“Prego?”

Lui scoppiò in una risata sarcastica

“Eddai Granger l’hanno sentito tutti che ieri notte ti sei portata a letto il Mangiamorte!”

Poco ci mancò che la “dolce fanciulla” non gli spaccasse qualunque oggetto a portata di mano sulla zucca

“McLaggen, credimi non mi farei Malfoy più di quanto non mi farei te…e con questo ho detto tutto!”. Sibilò furibonda andando passo di marcia verso l’uscita

Il ragazzo l’afferrò per le braccia prima che potesse  uscire

“Che vuoi dire Granger?”

No, non era possibile! Eppure aveva parlato in perfetto inglese, sbuffò mentalmente la ragazza. Ripensandoci, forse il problema era che l’inglese era troppo giusto.

“Hai sentito benissimo McLaggen, ora levati e lasciami passare altrimenti mi metto a urlare”

“E chi credi di far arrivare? La sala comune è vuota!”

“Oh…che sfortuna che hai avuto McLaggen”. Sussurrò la ragazza

Prima che potesse decifrare la frase, il secondo portiere del Grifondoro s’era fatto un paio di metri sul pavimento.

La ragazzina lo osservò spolverandosi la manica

“Ti assicuro che questo non è un  buon metodo per accalappiare una donna, forse se impari a essere più civile qualcosina la trovi anche!”. Suggerì uscendo

Un piccolo pensiero la fece ridere. Frequentare Serpeverde  le stava facendo male. O forse no?

“Hermione che diavolo ci facevi nella camera di McLaggen?”

La ragazzina si voltò trovandosi faccia a faccia con Harry

Oh no eh! Mò che si spargesse la voce che era stata anche con McLaggen no! Era decisamente più di quanto poteva sopportare!

“Ecco…io…”. Balbettò

Harry scoppiò a ridere

“Su Herm scheravo”. Esclamò dandole un allegro colpetto sulla spalla

Dio sia lodato! Almeno Harry non l’aveva abbandonata

“Scusa Harry, oggi non sono molto spiritosa”. Sussurrò dopo un sospiro di sollievo

“Beh…non lo sarei manco io se la gente credesse che vado a letto con Malfoy”

“Beh per come ne sei ossessionato potrei anche farci un pensierino”

Harry si avvicinò con aria da cospiratore

“Ebbene si…in realtà siamo una coppia…ma se suo padre lo verrà a sapere mi ammazza quindi acqua in bocca

La ragazzina si lasciò andare a un piccolo sorriso divertito immaginandosi Harry e Malfoy che passeggiavano mano nella mano o cose del genere

 “Toglimi una curiosità…chi fa la donna?”

Harry ghignò

“Malfoy ovviamente”

Un piccolo flasch con la faccia che avrebbe fatto l’oggetto del loro discorso se li avesse sentiti la fece quasi cadere distesa dalle risate.

Guardò il ragazzo davanti a lei. Harry si che era un amico, solo lui poteva fare battute simili pur di farla ridere

“Va bene terrò il segreto”

“E io non ti farò scenate di gelosia per avermi fregato l’uomo”

Hermione lo fissò inorridita

“Harry!”. Sbottò

“Su Hermione! Non ci credo mica a stà storia! È come dici tu, senza dubbio! Devo solo trovare il modo di farlo ammettere a Malfoy…”

Hermione ghignò

“Oh ci sto lavorando”

“No Hermione non ti preoccupare ci penso io”

Hermione scoppiò a ridere

“Non seccare, ci penso io! E stai tranquillo non corro pericoli”. Lo tranquillizzò uscendo per andare a mostrare il suo trofeo al biondino nella convinzione che lui si sarebbe arreso all’istante.

 

 

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Capitolo 15
*** Quindici: A casa di Hagrid ***


Quindici: A casa di Hagrid

 

 

 

 

 Autrice: Allora belle mie qui so già che vi farà ridere il personaggio di Mary perciò vi ricordo in anticipo che come sempre dovete ringraziare la mia adorata sorellona adottiva! (so che quel personaggio vi piace, ma credetemi non rende abbastanza giustizia alla persona meravigliosa che è la "Mary in carne e ossa"

 

 detto questo buona lettura care! e come sempre aspetto i vostri commenti

 

 

 

Il ragazzo biondo, adagiato tranquillamente sul ramo di un albero, osservava la “casa” poco distante da lui. Dopo qualche istante in cui sembrò profondamente concentrato, sbuffò seccato e scosse la testa. Maledizione! Si era fatto giocare dalla Granger! Insomma, certo non era la stessa cosa entrare in una stanza di qualcuno della sua stessa casa e dover entrare nella capanna di quel pezzente di Hagrid.

Si passò una mano tra i capelli pensieroso. E se avesse attirato fuori il cane? Per un attimo considerò l’idea di andare a cercare del cibo con cui convincerlo ad avvicinarsi…ma poi gli vennero in mente i denti di quel cane e decise che forse non era un’idea saggia: non aveva molta voglia di rischiare di diventare lui il cibo

O forse  no? Dopotutto il cane non lo aveva mica aggredito quando era stato con lui nella Foresta Proibita al primo anno…e se si fosse limitato ad avvicinarsi quando il padrone si fosse allontanato?

Osservò la grossa figura del  cane che si intravvedeva in lontananza socchiudendo gli occhi con diffidenza. La Granger non era una stupida, non poteva avergli dato una prova così semplice, se lo aveva mandato a cercare il guinzaglio di quel dannato cane significava che sapeva che lontano dal padrone quello era pericoloso!

A meno che…

Sbarrò gli occhi affrettandosi a scendere subito dopo giù dall’albero. Ma certo come aveva fatto a non pensarci! Era palesemente un trucco: il cane non era stato scelto perché era un bersaglio difficile ma perché la grifondoro voleva che lui lo credesse tale!

Un ghigno soddisfatto si disegnò sulle labbra del Serpeverde. Ah! L’aveva fregata! La Granger era senza dubbio intelligente ma avrebbe dovuto fare di meglio se voleva batterlo, lui aveva sgamato il suo trucco! Si disse fiero. Ora non doveva fare altro che aspettare che Hagrid uscisse per andare  a fare la sua solita visitina ai Tre Manici di scopa e poi si sarebbe avvicinato al cagnone e gli avrebbe preso il collare e certamente non avrebbe trovato nessun problema!

Bella mia ti ho fregata! Mi hai dato una prova semplice come rubare le caramelle a un bambino!

 

Mezz’ora dopo

“Ma cosa caz…Draco che è successo ai tuoi pantaloni?”

Blaise Zabini, comodamente adagiato sul divano in mezzo a Tiger e Goyle guardava i pantaloni del suo compagno nei quali era comparsa una “finestrella” grandetta sul posteriore.

“Stà zitto Blaise!”. grugnì il ragazzo  trascinandosi in camera sua e chiudendo…energicamente, la porta

Ma la sua solitudine non era destinata a durare a lungo…

“Draco posso?”. Fece la voce di Mary da dietro la porta

“Se proprio devi…”. Ringhiò il serpeverde

La ragazza fece capolino chiudendo la porta dietro di lei. Era meglio che i suoi compagni non avessero modo di sbirciare…aveva la sensazione che meno sapevano, meno battute potevano fare all’amico e meglio era.

“Ehm…va tutto ok? Ho notato..qualcosa di strano nei tuoi pantaloni”

Draco la guardò con aria non curante

“Strano? Non so di che parli, sarà stata una tua impressione…”

Mary, che aveva la vista lunga, raccolse un fagotto da sotto il letto e lo osservò con attenzione

“Si eh? E quindi è normale che tu abbia uno strappo che sembra un cratere nei pantaloni? Cos’è vuoi lanciare una nuova moda?”. Chiese con un ghigno tenendo ben in vista i pantaloni rotti

Draco la osservò per qualche secondo con l’aria di uno che sta per avere una crisi di nervi

“E’ colpa della Granger”. Tuonò

Mary alzò un sopraciglio

“Te li ha rotti lei? Azz! La facevo un caratterino passionale ma mica così tanto violenta!”

Draco sbuffò

“Che stai pensando deficiente! Non è colpa sua in quel senso! Magarì!”

Sguardo malizioso

“Hmm? Ho udito un magari?”

“Nel senso che preferisco una ragazza a quello che m’è successo!”

Mary si spaparanzò sul letto sghignazzando

“Oh nel senso che anche tu hai gli occhi e hai notato che ha tutte le cose al posto giusto?”

Il biondino la trucidò con lo sguardo

“Non dire sciocchezze!”

“Se! Va bene fingo di crederti….se non ti ha aggredito lei che cosa ti è successo?”

“Quella pazza mi ha proposto una scommessa e mi ha imposto la prova di andare a prendere il collare del cane di Hagrid”

Mary scoppiò a ridere

“Hai pensato: nessun problema ora ci penso io! Vero Draco?”

Il Serpeverde annuì imponendosi di non arrossire come una femminuccia per la vergogna

“Tipico tuo! Ti ficchi nei casini pensando che tanto tu te la sai cavare! E poi che è successo?”

“E’ successo che quel maledetto cane mi ha aggredito, ecco cosa è successo!”. Sbuffò il Serpeverde “Meno male che sono riuscito a schiantarlo prima che mi prendeesse!...se non altro gli preso il collare…”

“E come c’entra in tutto questo Hermione?”

Draco incrociò le braccia con aria ostinata

“Beh mi pare ovvio…chi mi ci ha mandato là?”

La ragazzina gli fece un’occhiataccia

“Chi è il coglione che ha fatto credere a tutta la scuola che se l’è portata a letto?”

Il biondino sghignazzò

“Sei proprio così sicura che non l’ho fatto?”

Mary storse il naso

“Assolutamente! Non sei ancora abbastanza per tentarla!”

Il ragazzo annuì con aria compiaciuta poi…si rese conto di cosa aveva detto Mary

“Come scusa?”

“Draco è bella, è intelligente ed è forte….tu cosa sei?”

“Io sono un figo”. Rispose senza esitazione Draco

Mary roteò gli occhi

“Dimmi qualcosa che non ti dici da solo guardandoti allo specchio! Su avanti qualcosa di oggettivamente riconosciuto”

“Beh…”

E già che cosa era lui? Beh lui era un Malfoy!  Bella roba, fece una vocina nella sua coscienza, ora certamente il nome della sua famiglia non brillava! Ma ci avrebbe pensato lui! Si ripetè, come sempre quando pensava a questo, ci avrebbe pensato lui a ridare onore ai Malfoy!

Si ma nel frattempo? Chiese la stessa vocina, simile pericolosamente a quella di Mary

“Sono ricco!”. Affermò soddisfatto

Mary liquidò la cosa con un gesto della mano

“Niente che una ragazza col cervello di Hermione non possa arrivare a procurarsi da sola un giorno!”

“Sono un purosangue!”. Ritentò il ragazzo

Mary inarcò un sopraciglio

“Si? Andiamo Draco! Ormai dovresti averlo capito che tanto Voldemort ci si pulisce il…hem..ci si lava la faccia col vostro sangue puro! Forse ti protegge più che agli altri?”

“Certo che si!”. Affermò Draco inorridito

Mary inarcò un sopraciglio

“Davvero? Poniamo per esempio che tu ti innamori di Hermione…è un esempio!”. Sbuttò vedendo già il ragazzo che apriva la bocca. “Dicevo…poniamo che ti innamori di Hermione, pensi che potresti chiedere al tuo Signore Oscuro di salvarle la vita?”

Draco ci meditò un attimo

“Ucciderebbe entrambi se osassi”

Mary annuì

“Allora quanto vale il tuo sangue?”. Lo provocò

“Ma…insomma lo avrei gettato via il mio sangue con una cosa del genere, mi sarei meritato la punizione!”. Protestò meccanicamente il ragazzo

Mary lo guardò tetra

“Missà che se non sei nemmeno libero di innamorarti di chi cavolo pare a te davvero sei tu che puoi fartici il bidè col tuo sangue!”

Draco la guardò annaspando. Sapeva che aveva ragione! Erano tutti ragionamenti che lui per primo aveva fatto, certo non pensando di innamorarsi di una mezzosangue, ma ci aveva pensato spesso ultimamente al fatto che non poteva salvare le persone care. Ma vederselo buttare in faccia così….ammetterlo ad alta voce significava che era vero! Che tutto quello in cui aveva creduto erano menzogna!

“Io…”

Il problema della risposta gli fu risparmiato dall’arrivo di un gufo con un messaggio

 

 

“Stasera , stesso posto dell’altra volta, alle otto. H. G.”

Quando arrivò all’appuntamento, la ragazzina era già lì. evidentemente non vedeva l’ora di dirgli: ho vinto! Piccola illusa, si sbagliava

“Ho il guantone!”. Esultò

“E io ho il collare”. Fece il ragazzo tirando fuori l’oggetto

La ragazza sembrò delusa

“Ah!”

“E già questa manche l’abbiamo vinta entrambi”

“Quindi la seconda prova?”

Draco annuì

“Si…cara la mia Granger stavolta…voglio un articolo da un negozio di Notturn Hill”

Hermione lo guardò allibita

“Tu sei matto! Non posso andare lì da sola e non mi posso fare accompagnare perché non posso dire che ci faccio!”

Draco alzò le spalle

“Ok…allora il mio premio per aver vinto…”

“Non ho detto che mi dichiaro sconfitta! Lo farò!”

Draco ghignò soddisfatto. Non aveva pensato minimamente che si tirasse indietro, infondo era questo che lo divertiva dell’avere a che fare con lei

“La mia prova?”. Chiese curioso

“Convinci Lumacorno a invitare Seamus Finnigan a una sua cena”

Il ragazzo annuì secco. Non le avrebbe dato la soddisfazione di protestare

“Ok…buona fortuna Granger”

“Anche a te..oh come sta il tuo posteriore?”

Draco strinse gli occhi irritato

Mary! Era colpa di Mary! Glielo aveva sicuramente detto lei!

“Benissimo”

Poi gli occhi del biondino caddero sulle braccia candide della ragazzina, dove al  momento spiccavano due lividi

“E quelli”

“Oh…un incidente cercando di prendere i guantoni”

Un piccolo moto di fastidio colse il Serpeverde. Non era tanto per la Granger, non gli piaceva che si usasse la forza sulle donne, a presindere da chi fosse, lei non c’entrava! Ovviamente!

 

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Capitolo 16
*** Capitolo sedici: passeggiata tra amiche ***


Sedici: Passeggiata tra amiche

 

La bella brunetta guardava il suo piatto senza realmente vederne il contenuto, troppo immersa nei suoi pensieri per fare nient’altro che spostare il cibo da una parte all’altra con la forchetta mentre la voce del serpeverde le risuonava nelle orecchie.

Voglio un articolo di un negozio di Notturn Hill

Dannato Malfoy! Lei non poteva andare da sola a Notturn Hill da sola, nessuna ragazza sana di mente lo avrebbe fatto, e nemmeno poteva pensare di dire a qualcuno dei suoi amici che aveva bisogno di essere accompagnata là, insomma che scusa avrebbe inventato? Sopirò scoraggiata guardando Harry che faceva sparire una porzione di torta alla melassa. E se si fosse decisa a vuotare il sacco almeno con lui? Avrebbe semplicemente potuto dirgli che cosa aveva fatto e farsi accompagnare da lui, questo avrebbe risolto il problema.  La sua mente visualizzò l’espressione che avrebbe fatto il suo amico se gli avesse confessato tutto…e il fiume di prediche che le sarebbero piovute addosso se avesse scoperto che stava rischiando di dare a Malfoy il potere di chiederle qualunque sfizio gli saltasse per quella maledetta testaccia.  No! Decisamente no, questa quella non era una buona idea, decise all’istante. Non aveva nessuna intenzione di passare una serata a farsi dire che era stata un’incosciente proprio lei che passava la maggior parte del suo tempo a dire a Harry quanto fosse incosciente. E ne aveva anche tutti i validi motivi se proprio doveva dirla tutta!

No, non gli avrebbe dato modo di ricambiare il favore, avrebbe preferito andare da Malfoy e darsi per perdente!

Ne sei certa? Sei sicura che qualunque cosa ti chieda non sarà peggio che subire la ramanzina di Harry?

Assolutamente! In fondo se avesse superato un certo limite avrebbe potuto sempre decidere di mandarlo al diavolo, e che la scuola continuasse pure a credere che era andata a letto con lui, poteva tranquillamente continuare a vivere!

“Hey Hermione tutto bene?”. Fece Ginny guardandola perplessa

La ragazza sollevò lentamente il viso, scuotendosi dai suoi pensieri

“Si perché tesoro?”

Ginny inarcò un sopraciglio

“Oh beh mi sembrava che oggi avessi poco appetito”

Un sorriso intenerito scappò alla Grifoncina. In fondo Ginny poteva avere tanti difetti ma le voleva bene.

“No sto bene, stavo solo pensando”

La rossa la guardò sghignazzando e indicò il fratello

“Tu non sei come mio fratello! Lui certamente non si farebbe fermare dai pensieri quando si tratta di cibo!”

Hermione la guardò ridacchiando

“Per il semplice motivo che tuo fratello non pensa, Gin!”

Il diretto interessato, sentendole confabulare alzò gli occhi  (beh…quasi) dal piatto.

“Voi donne, sempre a criticare! Su chi state spettegolando?”

Le due ragazze scambiarono uno sguardo

“Noi non critichiamo nessuno!”. Assicurò Hermione con aria innocente

“Si nessuno!”. Le fece eco Ginny con aria innocente

“Ceerto vi crediamo sicuramente!”. Ironizò Harry “Bhe non vorrei distrarvi dalle vostre “innocenti chiacchiere” ma avete saputo che abbiamo il fine settimana di libertà?”

Il che, per gli studenti che avevano già passato l’esame di Materializzazione, significava praticamente andarsene a spasso liberamente per il mondo magico. Eccellente! Quello era il momento buono da sfruttare per portare a termine la prova. Ora che sapeva quando il problema era decidere come!

“Giro di shopping?”. Le chiese Ginny

Hermione alzò le spalle cercando di fingersi indifferente

“Non lo so Ginny devo controllare un impegno”

“Impegno di che tipo?”. Domandò subito Ron

Hermione lo fulminò con lo sguardo

“Del genere che sono affari miei”

“C’entra Malfoy?”

“Ron!”. Ringhiò la ragazza

Harry scoppiò a ridere divertito

“Andiamo Ron tu non sarai mica così scemo da averci creduto!”

Beh non sarebbe stato l’unico, riflettè Hermione, alla quale non erano sfuggite le facce dei compagni.  E del resto uno che riusciva a fingere di credere che Harry aveva messo il suo nome nel Calice di fuoco spontaneamente…

“Io..certo che no…”. Borbottò il rosso

Si dava il caso però che Ronald Weasley non fosse il solo a essere curioso su quanto era stato dichiarato da Draco!...

“Chissà cos’ha la Granger, oggi ha un’aria tutta concentrata…starà pensando a come studiare di più?”. Frecciò la Parkinson, che stava osservando la grifondoro di fronte a lei

“Magari a problemi di cuore!”. Sghignazzò Daphne Greengrass che aveva capito perfettamente dove duoleva il dente

La Parkinson sollevò il naso per aria

“Non dire sciocchezze! E chi se la fila quella per farle avere problemi di cuore!”

Daphne ammiccò verso Draco

“Il nostro Draco per esempio…”. Insinuò, sperando di fargli ripetere l’affermazione del giorno prima

Ma con sua somma disdetta il Serpeverde continuò a mangiare fingendo di non esistere. Ma qualcuno non aveva nessuna intenzione di lasciarlo estraniare…

“Draco…tu non c’entri niente vero!?”. Sibilò al suo orecchio Mary

Il Serpeverde continuò a mantenere il suo aristocratico distacco finché un calcio negli stinchi dato con nonchalance rischiò di distaccargli un piede

“Può darsi che stia pensando alla prova che le ho dato”

“Cosa le hai dato?”. Sibilò la Serpeverde leggermente minacciosa

“Non posso dirlo! In base ai patti non dobbiamo rivelare…”

Altro calcio negli stinchi

“Mary! Ti si staccasse quel dannato piede brutta…”

“Cosa le ha chiesto di fare?”. Ripetè la Serpeverde come se non lo avesse sentito, mentre il suo piede tornava in dietro per prendere di nuovo lo slancio

“E va bene! Deve procurarmi un articolo a Notturn Hill”

Mary sbarrò gli occhi

“Sei impazzito? Bruto idiota se incappa in una banda…”

“Non è così scema da andarci da sola suvvia! Si darà per sconfitta!”

Se Draco in quel momento avesse tenuto gli occhi puntati sulla sua amica avrebbe capito che non sarebbe andata così dal ghignò che le stava piegando le labbra…

 

Mezz’ora dopo…

 

 

“Ehi Grifoncina!”

Hermione, che stava uscendo dalla Sala Grande si voltò fermandosi ad aspettare la ragazza che l’aveva chiamata

“Ciao Mary!”. La salutò allegra

“Da quando le Serpi fanno amicizia con noi?”. Fece seccato Ron, che al contrario degli altri due non aveva avuto il tatto di proseguire

Mary lo incenerì con lo sguardo

“Vai a…giocare a cinque contro uno, Weasley da bravo prima che decida di usarti per esercitarmi con gli insegnamenti di mia madre!”

La Grifondoro scosse la testa mezzo esasperata e mezzo divertita

“Mary!”. Tentò di rimproverarla

“Pensa a come giochi tu con Malfoy oca!”. Sbottò Ron indignato

La Serpeverde inarcò un sopraciglio divertito

“Sicuro, sicuro che sia io a giocarci, Weasley?”. Frecciò divertita

Il rosso aprì la bocca per protestare ma fu bloccato da un’occhiata risoluta della compagna di casa

“Ron credo che Mary voglia chiacchierare con me da sola!”

La Serpevedere sorrise dolcemente

“Oh no…volevo solo chiederti di accompagnarmi a fare spese sabato!”

“Ok..dove andiamo?”. Chiese tranquilla ragazza

“A comprare le manette che dicevamo tempo fa!”. Fece Mary, lasciandoli dopo aver fatto l’occhiolino a Hermione

I due ragazzi rimasero a fissare la schiena della serpeverde che si allontanava con gli occhi sbarrati, Hermione dopo un po’ cominciò a capire che cosa aveva in mente Mary, Ron invece…

“Hermione…a quale delle due serve un paio di manette?”

 

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Capitolo 17
*** A spasso con Mary! ***


17: A spasso con Mary

 

Autrice: Allora sappiate tutte che siccome ovviamente io sono un angelo immacolato e la mia amatissima e adorabile (come liscio il pelo io non lo fa nessuno) sorella adottiva cerca di corrompermi la colpa delle manette la dovete dare a lei...ah chiedetele che cosa farà Mary con quelle manette (Sapete con Lucius è lei che mi detta legge quindi chissà cosa vorrà che le scriva) XDDDDD

 

Bene! sorellona ti rovino la reputazione ma sappi che ti adoro ahahah :P

 

Buona lettura a tutte! attendo i vostri commenti!

 

 

 

 

La bella brunetta diede il solito colpo di spazzola distratto ai ricci che da tanto tempo aveva smesso di cercare di domare e guardò l’orologio. Mancavano cinque minuti all’ora in cui avrebbe dovuto incontrarsi con Mary davanti alla Sala Grande. Bene! Era in perfetto orario.

“Sei sicura di volertene andare in giro con una Serpe?”. Chiese Ginny perplessa

La grifondoro trattenne a stento uno sbuffo. Sette anni a lottare contro ogni forma di razzismo, da quello contro i nati babbani come lei a quello contro gli elfi domestici e i suoi amici che facevano? I razzisti!  Certo, non che il più delle volte i Serpeverde non meritassero la disapprovazione di cui erano fatti oggetto dalle altre case ma in questo caso Mary era totalmente incolpevole, anzi, era sempre stata più che gentile con lei e non meritava di essere definita con quel tono di disprezzo perché nella divisa portava lo stemma verde-argento.

“Pensi che mi voglia aggredire?”

Ginny storse il naso

“Magari consegnarti a Tu-sai-chi per ricattare Harry e costringerlo a consegnarsi”

Hermione scoppiò a ridere

“Ha avuto altre occasioni di farlo, non è la prima volta che la incontro da sola”

“Si ma…stavolta non ha il problema di come portarti fuori da Hogwarts! Potenzialmente le basterebbe schiantarti e materializzarsi dove le pare portandoti con lei”

“O avanti Ginny!  Perché dovrebbe farlo?”

Ginny si strinse nelle spalle

“Beh…è una serpeverde, no?”

Hermione incrociò le braccia instaurando uno sguardo severo

“E Minus era un Giffondoro ma questo, come sai,  non ne ha fatto una persona degna di fiducia”

“E’ amica di Malfoy”

Hermione scrollò le spalle

“E Remus, Sirius e i genitori di Harry erano amici di Minus, non per questo sono persone meno in gamba, no?”

Ginny sbuffò

“Oh va bene! Fai come ti pare ma poi non dirmi che non ti avevo avvisato”

La ragazza rise di nuovo divertita

“Di solito sono io che dico “te l’avevo detto”!”

Le due ragazze si scambiarono un’occhiata mettendosi a ridere all’unisono

“Ok, ok hai ragione! Mi fido della tua intelligenza!”. Capitolò Ginny

Hermione uscì di corsa dalla camera e riuscì ad arrivare in tempo…almeno lei!

“Scusa mi sono svegliata tardi”. Ansimò Mary venti minuti dopo arrivando di corsa

Hermione la guardò orripilata

“Non è possibile! Dimmi che essere ritardataria è l’unica cosa che hai in comune con Malfoy!”

La Serpeverde instaurò un’espressione imbarazzata

“No…in realtà un’altra cosa in comune io e Draco l’abbiamo”

La moretta la guardò perplessa

“Cosa?”

Mary si avvicinò con aria da cospiratrice

“Sono un uomo in realtà”. Sussurrò scoppiando a ridere per la faccia della ragazza

“Maryyyyy sei una deficiente!”

“Su andiamo dai! Non vogliamo mica passare tutta la mattinata qui!”. Fece allegra scompigliandole i capelli “Ah…tranquilla scherzavo!”

Hermione roteò gli occhi

“Meno male! Sai com’è non vorrei che rimanessi preda del mio irresistibile fascino”

La serpeverde sghignazzò

“Nahh non è di me che devi preoccuparti”

Gli occhi scuri della grifondoro si allargarono di innocente perplessità

“Eh?”

“No niente scherzavo…”. Assicurò in piena falsità Mary

“Ma…non mi hai detto dove dobbiamo andare”

Stavolta l’innocente, ma qui si fa per dire, perplessità toccò a Mary

“Come no! A comprarmi un paio di manette!”

La grifondoro scoppiò a ridere

“Dai Mary dico sul serio”

“Anche io piccola grifondoro”

Stavolta un minimo di allarme si cominciò a dipingere sulla faccia della moretta

“S-stai parlando….sul serio?

“Serissima!”

“Vuoi farmi entrare in un..in un…”

“Sexy shop, Hermione, ti assicuro che se pronunci quella parola non finisci all’inferno”

Hermione scattò all’indietro

“Oh no! Non se ne parla!”

Mary la guardò scuotendo la testa

“Suvvia Hermione non è nulla, davvero non ti verrà un infarto te lo prometto!”

“No!No…e NO!”. Squittì isterica la ragazza

Mary sospirò in maniera teatrale

“Va bene suppongo che dovrò andare sola a..comprare qualcosa a Notturn Hill!”

Hermione sussultò mentre due istinti combattevano dentro di lei. Mmh difficile molto difficile! Vincere le sue inibizioni o dichiararsi sconfitta? La sua mente si ribellò immediatamente: MAI! Lei non si dichiarava mai per vinta, non lo aveva mai fatto. E se l’unico modo per vincere quella maledetta scommessa era accompagnare Mary ebbene lo avrebbe fatto! Si però…

“Mary…ma perché vuoi portarmi a Notturn Hill?”

Già lei non sapeva che lei aveva un motivo per andarci…o si?

“Brutta idiota perché voglio aiutarti con la scommessa…però le manette me le rendi dopo che hai mostrato a Draco che hai vinto la scommessa…non si sa mai…”

 “E proprio in quel negozio mi devi portare?”

Mary sghignazzò

“Vuoi che ti porti da Magie Sinister?”

“Ma deve pur esserci un qualche altro negozio”

“No tesoro, ti assicuro non c’è un luogo meno pericoloso dove portarti

 E poi…perdersi il gusto di immaginare la faccia di Draco quando avrebbe scoperto cosa aveva portato la ragazzina da Notturn Hill? Naaah!

Dieci minuti dopo Hermione era intenta a nascondere la faccia quanto più gli era possibile

“Ti odio! Sappi che ti odio”. Ringhiò alla Serpeverde

Lei rise

“Suvvia Hermione non ti vede nessu…

TONF

“Ehi ragazzina guarda dove metti i pied…Granger??”

Mary osservò Draco che era quasi finito di ribaltato da Hermione, tanto intenta a nascondere la faccia da non preoccuparsi di non vedere dove metteva i piedi. Stava guardando la compagna di casa indeciso se essere shockato o divertito

“Ehm…giuro che questo non l’avevo previsto Hermione”

 

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Capitolo 18
*** Interessanti sorprese ***


Diciassette: Interessanti sorprese

 

Il serpeverde guardava divertito la ragazzina davanti a lui che era intenta a fissare il pavimento come se il suo più grande desiderio fosse sparirci dentro, e ci avrebbe scommesso tutto il suo patrimonio che fosse davvero così

“Quando ho suggerito che potessi aver voglia di assaggiare il frutto proibito non pensavo proprio a questo Granger…”. Frecciò divertito

La ragazza sollevò la testa con uno scatto fulminandolo con lo sguardo. Ah no eh! Avrebbe effettivamente desiderato con tutto il cuore di sparire ma non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di torturarla.

“Non credo che qualsiasi cosa voglia provare siano affari tuoi!”

Il ragazzo ghignò compiaciuto. Oh si così andava meglio! Ci aveva sperato che scattasse, la trovava molto più divertente quando combatteva!

“Mmh vero! Posso permettermi un suggerimento, però? Secondo me il tuo colore è il rosso…un po’ scontato per una grifondoro in effetti ma è sicuramente il migliore su di te!”. Sussurrò indicando con un cenno del capo un bustino…bhe non proprio creato per coprire, che stava appeso proprio dietro la ragazza.

Eh si il rosso era proprio il suo colore….e infatti le sue guancie si adeguarono immediatamente al suo suggerimento. Maledetto Malfoy! Maledetto! Detestava non riuscire a coprire le reazioni e detestava ancora di più il guizzo di compiacimento che era apparso nei suoi occhi quando era arrossita!

Mise insieme uno sguardo sprezzante nonostante l’imbarazzo

“Meglio che la smetti di pensare a quale colore mi stia meglio…tuo padre non sarebbe felice di sapere che ti interessi così tanto a una mezzosangue!”

Il ragazzo le si avvicinò ghignando divertito

“Sai Granger…non è detto che mio padre venga a sapere sempre tutto!”. Le sussurrò all’orecchio

La ragazza si mosse all’indietro come se lui l’avesse scottata

“Su di me tuo padre non ha nulla da venire a sapere!”. Mise in chiaro

“Non ancora Granger…non ancora…quindi fossi in te il bustino lo conserverei bene…sai, per ogni evenienza”. Sghignazzò facendole l’occhiolino

Che per altro quel capo il suo lato interessante l’aveva, si disse. E rapida, prima che potesse dirsi che non gliene importava nulla, un’immagine della bella grifondoro con il “capo interessante” addosso si formò nella sua mente. Ok, questo in effetti era meglio che suo padre non lo venisse a sapere però…certo che era un peccato non poter controllare se le stava veramente così bene come aveva immaginato…o no? Chissà se la ragazzina era inavvicinabile come voleva sembrare…

“Malfoy! Vuoi che ti spieghi dove devi metterti quel..quel…coso?”

Draco scoppiò a ridere

“Eddai Granger ti metti problemi per un povero capo d’abbigliamento ma  non ti crei problemi a comprare quelle?”. Chiese indicando le manette che stavano sul bancone

Hermione sussultò. Maledizione! Come aveva potuto essere così stupida da non pensare di coprire la visuale!

“Certo che non ti facevo quel genere di ragazza…interessante…”

“Quelle sono un regalo per me!”. Intervenne Mary prima che Hermione potesse saltargli al collo

Draco ridacchiò osservando l’amica

“Si? Con chi le vuoi usare?”

Mary alzò le spalle

“Con tuo padre, ovviamente”

Hermione la guardò chiedendosi se dovesse farla ricoverare al San Mungo mentre Draco scoppiò allegramente a ridere.

“Ancora? Mary, mia madre lo verrà a sapere che non vedi l’ora di rubarle il marito!”

Mary annuì senza scomporsi

“Ovviamente prima o poi dovrà dirglielo che lo lascia per me!”

Girò le spalle al Serpeverde pagò e si portò dietro l’amica, che ancora era in dubbio sulla sua sanità mentale e scomparve.

Dieci minuti dopo le due ragazze erano sedute a un tavolo dei Tre Manici di Scopa davanti a una tazza di cioccolata

“Mi dispiace Herm…non sapevo che la banda di Draco avrebbe scorrazzato a Notturn Hill”

Hermione alzò le spalle

“Bhe…non importa tanto prima o poi gli avrei dovuto mostrare le manette!”

Mary sogghignò mentre mescolava la sua cioccolata

“Dì la verità non ti incazzi solo perché pregusti di aver vinto la scommessa!”

La grifondoro instaurò un ghigno quasi identico

“Oh si! Non vedo l’ora di cancellargli quella faccia da schiaffi!”

Mary la osservò divertita

“Ti fa ammattire eh?”

La ragazza annuì energica

“E’ insopportabile!”

La serpeverde osservò con particolare interesse la sua cioccolata

“E ti ci diverti!”

Hermione sobbalzò

“Non è vero!”

Mary la osservò divertita

“Oh si che è vero! Come si diverte anche lui…siete un po’ come una coppia di sposi che passano il tempo a provocarsi”

Hermione scoppiò a ridere

“Una coppia di sposi? Oh che scema che sei!”

La serpeverde alzò le spalle con noncuranza

“Perché no? Secondo me siete anche giusti di carattere?”

La brunetta rischiò di soffocarsi con la cioccolata

“Come scusa?”

“Beh tu sei troppo seria, Draco lo è troppo poco, vi compensate bene! Inoltre lui ha bisogno di qualcuno che gli insegni a pensare con la sua testa non di qualcuna che sospiri e annuisca sbattendo le ciglia ogni volta che ripete a pappagallino le idee del padre!”

“Alt! Frena non sono io qual qualcuno!”

“E perché no?”

“Perché noi…noi siamo di due mondi diversi, non c’entriamo nulla l’uno con l’altra!”

“Ma vi piacete!”

“Non dire scemenze! Io non piaccio a lui e lui non piace a me!”

“Oh tu non piaci a lui? infatti ero io che mi facevo un sacco di immagini mentali su te con un certo bustino rosso poco fa!”

Hermione sobbalzò arrossendo di nuovo

“Ma che…dai questa te la stai inventando!”

“No credimi, conosco Draco e tra l’altro lui…si vabbè conosco Draco e ti dico che è così…e già che ne parliamo Miss Granger anche tu ti infiammi un po’  troppo per essere indifferente!”

La ragazza la guardò storto tornando a bere la sua cioccolata dopo aver borbottato qualcosa che suonava come “sciocchezze”

“Se lo dici tu…”. Fece sorniona la serpeverde

 

 

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Capitolo 19
*** Arrivi...e partenze ***


 

Arrivi e…partenze

 

Una fanciulla correva a per di fiato per i corridoi di Malfoy Mannor. Normalmente nessuno si azzardava a fare chiasso in quella villa, non negli ultimi tempi comunque, non con la paura di irritare qualche Mangiamorte. Ma a lei al momento non interessava per nulla, che la uccidessero pure e se ne andassero al diavolo, lei sarebbe morta contenta!

 

E’ tornato! E’ tornato! È tornato

 

L’uomo, intento a sistemare le cose messe in disordine nel suo ufficio sorrise sentendo dei tonfi nel corridoio e mentalmente cominciò a contare: Tre..due…uno…

SBANG

Prima ancora che avesse il tempo di capire che il tonfo sordo era stato prodotto dalla porta che sbatteva si ritrovò un penso (quasi) dolce addosso che lo schiacciò contro la scrivania

“Lucius! Lucius sei tornato!”

L’autrice dell’urlo entusiastico gli lasciò circa un migliaio di baci in qualsiasi parte del viso riuscisse a raggiungere

“Ben ritrovata a te, piccola! Mia moglie non ha ancora ottenuto di trasformarti in una signorina controllata ed educata, eh?”. Borbottò cercando di suonare burbero per il puro gusto di vederla arrabbiarsi

“Oh sta zitto!”. Sbottò la ragazza tornando a riempirlo di baci

Lucius scoppiò a ridere

“Certe cose non cambiano mai!”. Esclamò divertito

E aveva piacere che questo non fosse cambiato. Era stanco di gente perennemente controllata che non inarcava manco un sopraciglio per paura che fosse scambiato per il manifestarsi di un emozione! Ed era contento che sua moglie non avesse insegnato a Mary a diventare come lei, odiava il modo di essere sempre indifferente di Narcissa, lo faceva sentire maledettamente solo non riuscire mai a provocarle un emozione nemmeno…si, nemmeno in quei momenti! Mary, la sua piccola Mary, non sarebbe mai diventata come sua moglie, non lo avrebbe permesso! Lei sarebbe cresciuta libera di dire quello che pensava e di manifestare quello che provava, lei non sarebbe arrivata a inarcare un sopraciglio borbottando “bentornato” a un marito che non vedeva da sei mesi perché era in carcere come se non fossero stati separati più di sei ore per una mattinata di lavoro!

La sollevò per la vita facendola girare

“Da dove sbuchi? Non dovresti essere a Hogwarts?”

“Silente ci ha dato un permesso speciale”

Gli occhi dell’uomo si oscurarono

“Ci?”

“Anche Draco”

E soprattutto Mary non avrebbe costretto suo figlio a non salutare il padre appena tornato dal carcere, da aggiungere all’elenco!

“Capisco…”

Mary si strinse a lui intuendo i suoi pensieri

“Lui è felice che tu sia tornato”. Sussurrò

Lucius le accarezzò con dolcezza i capelli

“Grazie Mary”. Sospirò accarezzandole lentamente una guancia

La ragazza lo fissò negli occhi e, senza averlo premeditato ma senza poterlo fermare, si alzò sulle punte poggiando le labbra su quelle di lui. Caldo, a dispetto della sua esteriorità le sue labbra non trasmettevano niente di gelido, così come le sue mani, che dopo una piccola esitazione si erano strette sulla sua schiena per avvicinarla a lui

 

“Mary, se hai finito di fare la pescivendola con quelle urla la cena è pronta”. Risuonò fuori dalla porta

Mary si staccò di corsa da lui stringendo le labbra per non imprecare. Ma gli prendesse un colpo all’istante a “zietta cara”! Erano secoli che viveva nell’attesa di quell’istante e lei arrivava proprio in quel momento. Maledetta! Potesse cadere fulminata!

Hermione le avrebbe suggerito che caso mai sarebbe stata Narcissa a dover lanciare maledizioni a lei probabilmente. E probabilmente lei avrebbe alzato le spalle e risposto che era peggio per lei se non amava il marito come avrebbe dovuto e dunque doveva sopperire lei. Ghignò divertita a quel pensiero, quanto l’avrebbe sconvolta! Doveva raccontarglielo prima o poi per farle venire un colpo!

 

 

 

Qualche ora dopo…..

 

Una porta sbattè da qualche parte nella casa, la bambina più grande, due anni e mezzo, si immobilizzò mentre giocava, qualcosa non le piaceva..e aveva sentito una risata cattiva. La sorellina che giocava nel box di fronte a lei dovette percepire la sua paura perché scoppiò a piangere

“Ssh buona ‘Izzie no piangele”. Le sussurrò accarezzandola

Adesso sarebbe arrivata mamma e tutto sarebbe andato bene, si disse convinta.

E mamma arrivò. Ma  non andava tutto bene, aveva gli occhi grandi per il terrore ed era pallida

“Mama?”. Chiese la bambina spaventata da quella vista

“Va tutto bene tesoro, giochiamo a nascondino?”. Fece la donna cercando coraggiosamente di sorridere

La bambina annuì perplessa

“Ora tu e Lizzie vi nascondente qui, Ok?”. Sussurrò la donna mentre nascondeva le due bambine

Mary aveva annuito finchè sua madre aveva potuto vederla ma appena sentì la porta della camera chiudersi controllò che la sorellina stesse tranquilla, le mise il ciuccio per sicurezza e dopo averle laciato un bacino sulla fronte sussurrando “stai in scilencio Izzie” uscì di corsa a cercare la madre.

Due ore dopo nella camera c’erano solo due cadaveri…e una neonata intenta a succhiare il suo ciuccio

 

Quella notte tre ragazzi si svegliarono di soprassalto, Hermione si alzò e si versò un bicchiere di latte, come faceva sempre quando quel sogno la svegliava e tornò a letto. Mary si appallottolò nel letto e afferrò il nastro nero che teneva sotto il cuscino, sorrise felice, bastava quello per calmarla e, infatti, anche lei nel giro di un paio di minuti dormiva di nuovo

Uno solo, che non era abituato a quel sogno, restò sveglio. Aveva notato una cosa, la bambina più grande aveva una catenina che lui conosceva…l’aveva davanti ogni giorno da quando aveva tre anni…al collo di Mary! E se….

Avrebbe detto che era impossibile ma lo sentiva, sentiva che quello non era un sogno normale, era come se qualcuno glielo stesse sussurrando all’orecchio. E se Mary avesse avuto una sorella? Mary lo ricordava? E c’era di più! La bambina più piccola aveva una voglia sulla coscia e lui…beh quando l’estate prima la Granger si era spogliata per buttarsi nella cascata dove si erano incontrati lui non aveva veramente chiuso gli occhi….e quella bambina aveva la stessa voglia!

Mary gli diceva di trovare istintivamente simpatica quella ragazza…e se…

Si alzò di scatto. Basta! C’era una cosa che poteva fare tanto per cominciare a vedere se la sua ipotesi aveva un fondamento!

Corse in biblioteca, saltò sulla scala e cercò il libro che gli serviva. Scorse l’elenco fino alla famiglia che cercava , lesse, chiuse gli occhi, e lesse di nuovo. Si, quella bambina era esistita….poteva essere lei!

Mentre scendeva dalla scala, ancora leggermente intontito un rumore lo fece sobbalzare e urtare contro la scala. Solo quando capì che si trattava di uno degli elfi tornò a respirare. Fissò la scala imprecando e a denti stretti e massaggiando la gamba che aveva sbattuto.

Il legno aveva fatto uno strano rumore ma gli serviva la bacchetta per aggiustare il danno, e quella era in  camera…se ne sarebbe occupato il giorno dopo, si disse.

il giorno dopo gli abitanti di villa Malfoy furono svegliati da un tonfo sordo, quando corsero in biblioteca scoprirono che Narcissa era salita sulla scala...e la scala aveva ceduto.

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Capitolo 20
*** Venti: Non tutto il male viene per nuocere ***


 

Non tutto il male viene per nuocere! 




La ragazza guardava con aria preoccupata la porta della camera davanti alla sua, sospirò frustrata e si ritirò. Sbuffò nervosa buttandosi sul letto. Maledizione! Era preoccupata, maledettamente preoccupata, erano passate due settimane da quando Narcissa era morta e Draco non dava nessun segno di stare elaborando il lutto: chiuso in se stesso era e chiuso in se stesso continuava a stare! Le aveva provate tutte dalle buone alle cattive ma era come se ci fosse qualche cosa che lo stava rodendo e non riusciva a cavarglielo fuori! Aveva tentato di dirsi che non era poi così strano il suo comportamento, che aveva pur sempre perso sua madre, insomma, per Mary dovendo essere proprio sincera sincera era una buona notizia che Narcissa fosse "passata a miglior vita"....certo non era così che aveva sognato di vedere Lucius tornare single, quando sognava un Lucius libero che le dichiarava un appassionato amore per lei pensava a un divorzio non certo a una morte, quella non l'aveva mai augurato a Narcissa...ma insomma lei non era mai stata ipocrita e, come si dice, a caval donato non si guarda in bocca: lui era libero! Eppure persino con tutto questo, lei non aveva fatto i salti di gioia, le era spiaciuto per Narcissa...dunque perchè Draco, che era pur sempre il figlio non avrebbe dovuto stare male? 
Eppure non riusciva a placare la sua ansia, lo sentiva nelle ossa che c'era qualcosa di più, c'era qualcosa che andava oltre la perdita della madre e se si aggiungeva il fatto che già prima Draco non era particolarmente su di tono....beh c'erano tutti i motivi di preoccuparsi! 
Sospirò di nuovo, Lucius poteva saperne di più? 
Si sollevò a sedere di scatto, fiondandosi poi verso la porta 
Lucius! Ma certo! Come aveva fatto a non pensarci! Forse parlarne con lui avrebbe potuto aiutarla a capire! 
Bussò alla porta del suo studio ed entrò senza aspettare la risposta. 
"Buonasera Mary". La salutò l'uomo seduto in poltrona, voltato di spalle, senza nemmeno girare la testa per vedere chi fosse entrato 
"Come sapevi che ero io?" 
Lucius piegò le labbra in un sorriso divertito, poggiò il giornale e finalmente si voltò a fissarla 
"Sei la sola che trova antiquato aspettare un "avanti" quando bussa alla porta" 
Mary fece un piccolo sorriso e si sedette di fronte a lui 
"Volevi parlarmi di qualcosa?". La incoraggiò Lucius gentilmente 
Mary sollevò lo sguardo e si trovò a fissare due splendidi occhi color ghiaccio...solo che non le veniva freddo, no decisamente no! Voleva chiedergli qualcosa giusto? Cosa? Oh accidenti, non era valido che la guardasse così...no diciamo che la guardasse e punto...oh maledizione doveva concentrarsi non era un buon momento per rincretinirsi! Si disse scuotento la testa per tornare a concentrarsi 
"Ecco, si...volevo parlarti di Draco...." 
Lucius inarcò un sopraciglio 
"Che ha fatto?" 
"Niente! Non fa niente, è questo il problema". Sbottò la ragazza con un gesto nervoso 
Lucius annuì gravemente 
"Si, capisco cosa intendi" 
Lo fissò dritto negli occhi 
"Cosa lo sta rodendo?" 
Lo zio sospirò scuotendo la testa 
"Non ha preso bene quello che è successo a Narcissa..." 
"Non è questo Lucius e tu lo capisci bene quanto me...c'è dell'altro, lo sento...ma non riesco a fargli dire cos'ha" 
Lucius si passò una mano tra i capelli 
"Io ancora di meno...insomma...lo sai noi due non abbiamo avuto...molto modo di conoscerci..." 
Aveva un'aria così tormentata mentre pronunciava quella frase che non seppe resistere alla tentazione di prendergli la mano 
"Ora forse ne avrete modo...." 
Un leggero sorriso portò appena appena di serenità in più sul suo volto 
"Forse..." 
Mary gli accarezzò con dolcezza una guancia 
"Si dice che non tutto il male viene per nuocere no? Forse per te e Draco è l'occasione di un nuovo inizio" 
Lucius sospirò 
"Beh...lo spero" 
Già, concordò mentalmente la ragazza, ma non finchè quei due fossero stati sotto le scarpe di Voldemort a rischio che li pestasse coi tacchi.  
"Draco non avrebbe dovuto essere infilato in questa cosa...Sai com'è Draco, Lucius! Non è molto bravo a mostrare le sue emozioni ma questo non significa che non ne provi...ti adora, letteralmente e voleva riabilitarti" 
Un lampo di dolore passò nei suoi occhi 
"Non poteva fare altrimenti..." 
Gli posò una mano sotto il viso contringendolo a guarla 
"Non necessariamente" sospirò con rabbia "Avevo detto che stava facendo una puttanata, avevo detto che il Signore Oscuro voleva punirci ma..." 
"Mary, lo sai anche tu, il Signore Oscuro è capace di grandi ricompense ma il risvolto negativo è questo: le penalità quando fallisci" 
"Oh Santo Cielo! È solo un ragazzino! Ho detto e ridetto a Narcissa che non doveva permetterlo e lei ripeteva esattamente la tua stessa canzone! Tu, lei, mia madre...siete così dannatamente fissati col signore oscuro,,,da non vedere più in la del vostro naso"
"Non pensavamo minimamente che Il Signore Oscuro volesse punire sul serio i suoi migliori seguaci...comunque non c'è che un modo di tirarsene fuori! Draco deve portare a termine la sua missione....chissà forse le cose poi miglioreranno sul serio" 
No, si disse Mary, non sarebbero cambiate finchè Voldemort fosse stato in circolazione...l'unico modo era che sparisse dalla faccia della terra il prima possibile! 
Lo sguardo di Lucius era posato pensieroso su una foto che ritraeva i Malfoy al completo più Mary 
"Sai discutiamo del pericolo che corre Draco e....devo dire che se mi avessero detto che uno di noi sarebbe morto non avrei mai immaginato che sarebbe stato uno stupido incidente...insomma...una battaglia contro l'Ordine, uno scontro tra Mangiamorte, uno scoppio d'ira del Signore Oscuro...ma così..." 
"Mi dispiace per lei" 
Si questo era vero. L'avrebbe voluta fuori dai piedi, ma morta...mai morta! Non voleva che andasse così! 
"Anche a me...lo sai, non siamo mai stati molto affiatati ma...ci ho vissuto per tanti anni, abbiamo avuto un figlio...insomma è...." 
"Triste" 
Lucius annuì 
"Esattamente" 
"Lucius? Vi amavate quando vi siete sposati?" 
"No, lo sai com'è tra nobili...insomma...non è l'amore il primo criterio di scelta....certo devo dire che io ci speravo un po' ma...no, non c'è mai stato amore, non con lei" 
Lo sguardo di lui era talmente promettente che dovette abbassare il viso per non guardarlo, per impedirsi di sperare invano e restare delusa 
"Non preoccuparti". La incoraggiò Lucius equivocando la rua reazione "A te e a Draco non accadrà, non lo permetterò" 
Oh lo sperava tanto! Lei sapeva già che in ogni caso non avrebbe valutato nessun "buon partito" perchè lei voleva Lucius e nessun altro ma voleva bene a Draco e non avrebbe mai voluto vederlo invischiato in un matrimonio tipo quello di Lucius, lui meritava di essere amato e anche desiderato, non voleva che suo cugino si ritrovasse con una moglie che lo avvicinava giusto lo stretto necessario per dare un erede alla famiglia! Magari una come Hermione.... 
Gli occhi della ragazzina si sbarrarono all'improvvisa illuminazione e scattò in piedi sbadigliando vistosamente. 
"Ehm...scusa sono a pezzi...vado a letto....a domani mattina..." 
Lucius annuì con un sorriso di tenerezza, di quelli che si vedevano raramente sul suo viso.

"A domani" mormorò lasciandole un bacio sulla fronte. 
Mary corse in camera sua e afferrò la bacchetta. Hermione! Perchè non ci aveva pensato prima! Serviva Hermione, se non lo faceva reagire lei Draco non ci sarebbe riuscito nessuno! 
Ma prima, si dise guardandosi allo specchio, era meglio che si ricomponesse un attimo perchè purtroppo era bastato il bacio sulla fronte a farle rischiare l'iperventilazione! 
Dieci minuti dopo, la bella Grifoncina saltò giù dal letto spaventata sentendo qualcuno che bussava alla finestra del suo dormitorio 
"Mary?". Sussurrò quando la ragazza le piombò nella stanza scavalcando la finestra "Ma come..." 
La ragazzina ghignò 
"So aggirare l'incantesimo che impedisce di avvicinarsi con le scope" 
"Ma tu non eri..." 
"Si, io ero....mi serve aiuto Hermione" 
Quando Mary le ebbe spiegato la situazione la guardò perplessa 
"E tu dici che posso aiutarlo?" 
Mary le fece l'occhiolino 
"Tentar non nuoce no?....ti prego Herm sono davvero preoccupata per lui io...finirà per ammattirsi se continua così" 
La ragazzina sospirò rassegnata e annuì 
"Sai che stiamo violando le regole della scuola vero?" 
Mary ghignò 
"Non che tu non lo abbia già fatto e comunque alle tue compagne di dormitorio ci penso io, ti assicuro che nessuno si accorgerà che sei fuggita per una notte!" 
"Sia chiaro lo faccio perchè sei tu a chiederlo" 
Mary la abbracciò guardandola con gratitudine 

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Capitolo 21
*** capitolo ventuno: Risveglio ***


Risveglio 

Hermione guardò perplessa l’amica che guidava davanti a lei. Non si capacitava proprio della fesseria che stava facendo! Fuggire da scuola di nascosto per seguire quella ragazza in un posto che probabilmente pullulava di Mangiamorte! Bah! Doveva essere ubriaca quella sera! Solo che…Mary le era sembrata così preoccupata che non aveva resistito alla tentazione di fare qualcosa…e, se proprio doveva essere sincera, le era anche balenato nella mente che più in ragazzo da cui stava andando era emotivamente provato e più le sarebbe riuscito di tirargli fuori qualcosina su cosa stava nascondendo. 
“Ricordami perché ho accettato di fare questa follia” 
Mary ghignò 
“Perché mi vuoi taaanto bene?” 
Hermione scosse la testa esasperata 
“Se mi trova il padrone di casa e mi fa fuori glielo dici tu ai miei cari!” 
“Oh non essere sciocca,tesoro! Non ti ucciderebbe!” 
Hermione inarcò un sopraciglio 
“Oh no! Non è tipo!” 
“Certo che no! Non senza averti prima fatto dire qualcosa che possa essere utile per portare Potty al Signore Oscuro!” 
La ragazzina diventò istantaneamente di un colorito cadaverico. Non aveva ancora ben realizzato quanto esattamente fosse stata sconsiderata! E se il piano fosse stato proprio quello? E se Mary non avesse avuto buone intenzioni? Era cresciuta con certi principi maledizione perché non ci aveva pensato? 
Perché ti fidi di quella maledetta ragazza, ti fidi e basta! 
Mary la afferrò per le spalle stringendola leggermente. Avrebbe preferito farsi torturare che ammetterlo ma il dubbio che per un istante aveva letto sul viso della ragazzina l’aveva ferita, tanto ferita 
“Sto scherzando, ok?Pensi davvero che sarei capace di portarti qui per darti in pasto ai Mangiamorte?” 
“Non…non è che io sappia molto di te…”. balbettò la ragazza 
“Non è questo che ti ho chiesto!”. Sibilò la Serpeverde 
Hermione sospirò abbassando la testa 
“Sincera? No” 
Mary si rilassò lasciandola andare 
“Bene!” 
“E’ degli altri occupanti della Villa che non mi fido…cugino incluso, se proprio lo vuoi sapere!”
Effettivamente su Lucius tutti i torti non ce li aveva, ammise fra se Mary, non era proprio proprio sicura che se l’avesse scoperta là non avrebbe pensato di consegnarla al Signore Oscuro per riabilitarsi. Le aveva chiesto di correre un grosso rischio, ne era conscia. Ma non sarebbe successo nulla, si rassicurò, avrebbe parlato con Draco e poi sarebbe rimasta nascosta in camera sua finchè non fosse stato sicuro riportarla a Hogwarts e nessuno avrebbe mai saputo che si era avvicinata a Villa Malfoy. 
Indicò una porta davanti a loro 
“Bene, la tana dellupo…ora tocca a te mia cara!” 
Hermione la guardò leggermente allarmata 
“Ma…ma tu non vieni?” 
Mary scoppiò a ridere tanto che dovette premersi le mani sulla bocca per non svegliare tutta la villa 
“Vuoi lo chaperon?” 
Hermione fece una smorfia 
“Non credo di averne bisogno, me l’ha già rovinata la reputazione!” 
“Ti assicuro che mi ocugino non farebbe niente a una ragazza…cioè…ehm…niente che lei non voglia”.Rantolò la serpeverde ancora scossa dalle risate 
“Mary!”. Sibilò Hermione in tono serio 
“Ok, ok so di cosa hai paura…senti Hermione posso assicurarti che per quanto mio cugino possa sembrare amante della causa del Signore Oscuro non è così ansioso di avere vite sulla coscienza credimi, non chiamerebbe Lucius” 
“Ma…” 
“Ti fidi di me si ono?” 
“E’ di lui che non mi fido, te l’ho già detto!” 
“Va bene, ne hai motivo, diciamo che se non ti fidi delle sue buone intenzioni puoi fidarti almeno della sua vigliaccheria: non ti denuncerà sapendo cosa gli farei passare!” 
La ragazza guardò laporta poco convinta. In effetti…questa era più credibile come cosa… 
“Si…a questo ci credo!” 
Mary ridacchiò 
“Su, cammina ragazza! La mia camera è quella di fronte….mi raccomando fiondati dentro appena esci dalla camera di Draco, ok? Non ti voglio a ciondolare nel corridoio” 
“Si mamma!”. Sussurrò Hermione aprendo la porta 
Dentro era buio, distingueva a malapena le sagome degli oggetti 
“Mary dannazione ti ho già detto che non ho bisogno dello psicologo! Scompari almeno di notte!”.Ringhiò una voce alla sua destra 
E ora cosa doveva dire? Tipo: salve Malfoy passavo di qui e allora… 
“Ehm…veramente io…”.Cominciò timidamente 
“Ma cosa caz…GRANGER?!”. 
Un tonfo sordo echeggiò nella stanza seguito da una imprecazione borbottata fra i denti. Hermione cercòla luce e, con qualche tentativo, riuscì ad accenderla. Quando tornò a guardare il punto da cui era venuta la voce di Malfoy lo trovò seduto in terra che si massaggiava la testa e non sembrava molto felice della sua visita. 
“Ehm…fatto male?” 
Il ragazzo si alzò conuna faccia che non prometteva niente di buono e la trascinò sul letto costringendola a sedersi. 
“Spiegati!”. Sibilò sedendosi davanti a lei  
Per guadagnare tempo la ragazza si tolse con un aria che sperava molto non curante il cappotto e la sciarpa che aveva infilato prima di uscire 
“Granger!”. Sbottò Draco spazientito 
Ok, cosa aveva detto Mary? Che voleva che lo scuotesse? 
“Volevo vedere se è vero che ti sei trasformato in una ameba!” 
Il ragazzo inarcò un sopraciglio 
“Prego?” 
“Gira voce che ti sei chiuso in casa a piangere come una femminuccia”. Buttò là Hermione in tono casuale 
Prima di rendersi conto che il ragazzo si era mosso si trovò bloccata sotto di lui 
“Mi fai schifo!”.Sibilò furioso Draco “Di tutte le persone che avrebbero potuto godere di questa cosa tu eri l’ultima che mi sarei aspettato” 
Si sentiva quasi tradito. Tante persone avevano gioito di ogni disgrazia capitata in quel periodo alla sua famiglia, di alcune era anche arrivato razionalmente a capire che non c’avevano tutti i torti, di altre era stato veramente disgustato:sanguisughe voltagabbana pronte a ballare sulla tomba di chi era caduto in disgrazia con la stessa celerità con cui gli avevano leccato i piedi quando stava sopra di loro. E in tutto questo, la Granger era stata l’unica che un pochino gli era sembrata rendersi conto che non erano solo un nome, che quel nome lo portavano esseri umani…e ora forse doveva capire di essersi sbagliato. 
Fu quando vide un lampo di soddisfazione sfrecciare negli occhi della ragazzina che arrivò l’intuizione 
“E’ per questo che sei qui, vero? Mary ha deciso che era il momento di un…consulente esterno eh?!”.Frecciò allentando la stretta 
Tanto valeva dire la verità, si disse la ragazzina, tanto più incavolato non avrebbe potuto essere 
“E’ molto preoccupata per te” 
“Che diavolo pretendete voi due! Ho perso mia madre dannazione volete i balletti tribali?” 
“Mary non mi ha descritto la reazione di una persona che ha perso la madre…” 
Il ragazzo fece uno scatto lasciandola andare 
“Mary si deve fare i cazzi suoi!”. borbottò evitando lo sguardo della ragazzina 
“Te l’ho detto è preoccupata per te”. Ripetè con dolcezza 
“E mi manda te?”. Fece sarcastico il serpeverde “Che cosa ha nella testa quella là! Non vedo come tu possa aiutarmi” 
“Oh sai com’è…sa che sono brava a far reagire le persone” 
Il serpeverde tornò a voltarsi verso di lei inarcando un sopraciglio 
“Dì pure imbestialire” 
“No, caro, se parliamo di fare imbestialire lo specialista sei tu!” 
“Ecco…come volevasi dimostrare!” 
La ragazza lo fissò qualche istante pensierosa 
“Se ti chiedessicos’altro ti tormenta mi risponderesti?” 
“No!” 
“Allora si tratta di Voldemort” 
Draco la fissò sbarrando gli occhi 
“Cosa te lo fa credere?...no, aspetta …non dirmelo! Mio padre è un Mangiamorte dunque…”
Hermione scosse latesta 
“Malfoy ma guardati allo specchio! La morte di tua madre ha solo dato il colpo di grazia, già da tempo sembravi uno zombie, sai non ci vuole grande fantasia a capire!” 
Gli occhi del ragazzo si fecero gelidi 
“Ecco! Mi chiedevo che cosa ci guadagnassi tu da questa visita! È questo che ti interessa vero?” 
“Anche! E sai perché?Perché sono certa che tu sia così idiota da crederti un grande eroe e da essere convinto che Voldemort ti bacerà i piedi dopo che avrai fatto quello che ti ha chiesto…beh allora apri le orecchie: lui non vuole un eroe, lui vuole un agnello sacrificale”
“Che diavolo pensi di saperne tu ragazzina!” 
Hermione si raddrizzò fissandolo con aria quasi altera 
“So che non gli importa di niente e di nessuno…men che meno di un ragazzino di sedici anni!” 
“Granger non riesco acapire se sei pazza o solo stupida! Ti rendi conto che è la seconda volta cheti metti in una posizione pericolosa col sottoscritto e che per di più mi fai anche irritare peggio di un ortica?” 
“Punto primo: se ti azzardi a toccarmi sai benissimo che Mary ti taglia..i gioielli di famiglia,perciò non vedo il pericolo, punto secondo: non ti sto facendo arrabbiare, sto solo dicendo la verità! Negalo se ci riesci” 
Si fissarono in silenzio per alcuni istanti, poi il serpeverde abbassò lo sguardo. Era una resa, lo capivano entrambi 
“Tirati fuori da tutto questo prima che sia tardi!”. Sussurò la ragazza 
“E se anche fosse a te cosa importa? Un Mangiamorte in meno, no?” 
“No! Quante persone devono morire per la follia di quel…quel…coso?Maledizione abbiamo solo sedici anni, non dovremmo svegliarci chiedendoci se vivremo abbastanza da vedere il giorno dopo! non è giusto!” 
“Non possiamo farci nulla” 
“Io sto facendo qualcosa Malfoy! Sarebbe ora che anche tu pensassi di fare qualcosa..e non è facendogli prendere il potere che metterai fine a tutto questo!” 
“Sai Granger…per essere così brillante un flopp l’hai fatto stasera…” 
“Hermione piegò la testa fissandolo curiosa 
“Di che parli?” 
“Non è il SignoreOscuro che mi tormenta…cioè non solo…” 
Al diavolo aveva bisogno di dirlo a qualcuno! E non poteva certo confessarlo a suo padre o a Mary, loro non era tanto sicuro che l’avrebbero assolto. 
La ragazzina rimase in silenzio aspettando che proseguisse, capiva che se avesse cercato di forzare la mano avrebbe perso il vantaggio che si era guadagnata. 
“La scala che ha ceduto…l’avevo rotta io…mi sono detto “la riparo domani” ma prima che io potessi farlo…beh mia madre ci è salita sopra” 
“Non potevi immaginarlo…non è stata colpa tua”. Sussurrò la ragazza 
Non è stata colpa tua…Dio, quanto aveva avuto bisogno di sentire quella frase! 
“Si lo è stata” 
“Avrebbe potuto accadere a chiunque, è stato un incidente” 
Ecco cosa l’aveva tormentato! Era senso di colpa quello che stava oltre al dolore 
Draco le diede un leggero colpetto alla spalla. Dire cosa era realmente accaduto a sua madre lo aveva fatto sentire più leggero, ma ora aveva voglia di stare solo. 
“Và da Mary, o domani pretenderà che ti sposi se resti così tanto da sola con me” 
La ragazzina scosse latesta 
“Mi sparo piuttosto che sposarti!” 
“Spa…che cosa?” 
La ragazzina afferrò il suo giubbotto 
“Niente…non importa”rise uscendo 
Il ragazzo spense la luce e tornò a riappropriarsi del suo letto. Quando stese le gambe, toccò qualcosa di morbido: la sciarpa della Granger. La osservò per un attimo incerto. Doveva richiamarla per rendergliela? No, si disse, meglio non fare ulteriore rumore, gliel’avrebbe resa a Hogwarts, decise nascondendola sotto il cuscino. 

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Capitolo 22
*** Confidenze ***


Confidenze

 

Autrice: e beh questo lo dedico alla mia sorellona ^^ Buona lettura!

Mary scattò a sedere sgusciando fuori dalle coperte appena senti la porta aprirsi. Non aveva dormito manco per sogno, era troppo in pensiero, per Hermione (non si sa mai che “scuotesse" troppo Draco e questo arrivasse a strangolarla), per Draco (che c’era sempre il rischio che provocasse Hermione abbastanza da fare la fine del cappone) e soprattutto era terrorizzata che Lucius beccasse Hermione in giro per Malfoy Mannor, perché Lucius aveva tante virtù ma la compassione, specialmente per chi aveva la macchia del sangue babbano, non era proprio tra queste.

“Tutto bene Herm?”.Chiese accendendo la luce e invitandola a sedersi vicino a lei

La ragazzina sorrise

“Siamo ancora vivi entrambi”

“Oh molto consolante, mia cara! Temevo che uno dei due avrebbe ammazzato l’altro”

Hermione ridacchiò sedendosi sul letto accanto all’amica

“Mary! Io non andrei mai ad Azkaban per aver ucciso Malfoy!”

Un ghigno divertito,molto simile a quello di Draco si dipinse sulle labbra della Serpeverde

“No, certo che no! Sono sicura che nessuno troverebbe le prove che sei stata tu!”

La bella riccia instaurò una faccia angelica

“Stai insinuando che io sarei capace di uccidere qualcuno?”

“Continua  a frequentarmi, cara, e saprai fare ben di peggio!”

“Peggio che uccidere?”

“Certo! Per esempio…vorrei farti notare cara bambina che in questo preciso momento sei a rischio di espulsione!”

Hermione le assestò un  colpo con un cuscino

“Meglio che tu non mi ricordi che sto rischiando l’espulsione per colpa tua!”

“Mia?”. Chiese la serpeverde con aria sorpresa “E io che c’entro?”

“Chi mi ha chiesto di venire qui, Mary?”

“Oh ma è Draco che sta male! Caso mai è per lui che stai rischiando”

Hermione ridacchiò

“Non essere sciocca! Sai benissimo che l’ho fatto solo perché me lo hai chiesto tu! E vorrei sottolineare di nuovo che se mi becca Lucius oltre che la mia espulsione avrai il mio omicidio sulla coscienza”

Mary fece un gesto di noncuranza con la mano. Non era vero che prendeva la questione così alla leggera, tutt’altro, ma era diventata così brava a simulare le emozioni che non aveva nessuna difficoltà a fingersi calma quando non lo era.

“Sciocchezze Herm!Lucius non ti troverà qui…e in ogni caso se ti trova ci parlo io”

La grifondoro la guardò pensierosa per qualche istante

“Mary…ma cosa ti piace di lui?”

La serpeverde la guardò con aria maliziosa

“Cosa mi piace? Ma l’hai visto bene?!”

“Dai Mary sii seria!”.Rise Hermione divertita “Cosa c’è di così bello in uomo sposato che ha quasi il doppio dei tuoi anni?”

“Beh…punto primo: ora non è più sposato”

“Mary!”. Sbuffò Hermione

“Va bene! Va bene ho capito cosa vuoi sapere….ebbene non lo so…è iniziato tutto quando ero piccola…credo…”

Hermione la guardò curiosa

“Quando hanno arrestato…tua madre?”

Mary scosse la testa

“Non mia madre…l’altra madre”

La grifondoro strizzò gli occhi perplessa

“L’altra madre?”

Mary annuì

“Bellatrix non è mia madre…lei mi ha rapita alla mia vera famiglia quando avevo due anni circa”

Hermione la guardò orripilata

“C-cosa? Ti ha rapita?”

“Mio padre aveva contrariato i Mangiamorte e Bellatrix fu incaricata di uccidere i miei genitori….poi trovò me in casa e pensò che sarebbe stata una ulteriore punizione addestrarmi e farmi diventare come lei”

Hermione sbarrò gliocchi e la abbracciò istintivamente

“Mi dispiace Mary èorribile!”

La ragazza rimase all’inizio immobile, leggermente sconcertata da quello slancio affettivo

“Ecco..sai…l’ho superata…sul serio non devi dispiacerti!”

“Non dire scemenze!”.Sbuffò Hermione

Mary le fece una leggere carezza sui capelli e sciolse l’abbraccio ridacchiando

“D’accordo mezzosangue,se proprio sei in vena di confidenze ti dirò che una cosa mi turba ancora…io avevo una sorella minore”

“E lei è stata presa come te da Bellatrix?”

Mary scosse la testa

“Lei era stata nascosta…non ho mai saputo che cosa ne fosse stato e…me ne dispiace, sai vorrei avere la possibilità di ritrovarla”

“Capisco…Mary, poi dove sei stata dopo che Bellatrix è stata incarcerata?”

“Coi Malfoy! Vedi èquesto il punto…Lucius mi affascina da quando è venuto a prendermi per portarmi via da quella casa…lui è…è la mia luce personale!”

Hermione storse leggermente il naso

“Non è che ti ci sei aggrappata perché ti ha salvata da Bellatrix? Perché ecco…non mi pare che Lucius Malfoy possa essere la luce di qualcuno”

Si aspettava uno scappellotto, di essere scaraventata giù dal letto…o una qualche reazione del genere…invece Mary si limitò a ridacchiare con aria furbetta

“Anche mio cugino non è proprio…luminoso”

La guardò circospetta

“No…infatti…”

“Allora ho l’impressione, da come ti “illumina” che noi due siamo molto simili”

Come la serpeverde si aspettava, Hermione arrossì fino alla radice dei capelli

“Mary non dire scemenze! L’unico modo in cui mi farei volentieri illuminare da tuo cugino è dandogli fuoco!”. Sibilò indispettita

“Addirittura? Ti facevo un tipino passionale ma addirittura da bruciare una persona…”

Hermione sobbalzò

“Maaaryyyy”

“Va bene…va bene la smetto…prima o poi tu e mio cugino vi sveglierete da soli”

“Non stavamo parlando di me e tuo cugino, che per altro non mi piace per nulla, mi pare!”

“Ok, torniamo a Lucius? Ebbene, no non è solo la gratitudine di una bambina salvata è…non lo so è come se sapessi che questo è ciò che deve accadere…so che devo essere sua, so che succederà!”

“E sua moglie come  la calcolavi in tutto questo?”

Mary abbassò lo sguardo. Ebbene si, per una volta le importava dell’opinione di qualcuno…e se quel qualcuno avesse sbagliato la prova a cui la stava per sottoporlai avrebbe sofferto

“Lucius…non era felice con sua moglie, insomma non si sono sposati per amore e lei non è mai stata una persona…passionale! Non fraintendermi, non metto in dubbio che si rispettassero reciprocamente e che dopo vent’anni assieme non si volessero bene…e sicuramente ognuno dei due a modo proprio amava smisuratamente Draco. Solo che…l’amore èun’altra cosa, semplicemente….così. se fossi io l’amore per Lucius sarebbe davvero così male che si permettesse di cercare anche lui qualcosa di più di un blando affetto da convivente?”

“No, non sarebbe ne così brutto, ne così amorale, non credo…tutti cerchiamo l’amore in fondo”.Rispose dolcemente la Grifondoro

Il viso della serpeverde si alzò di scatto. Mary fissava l’amica con aria quasi speranzosa

“Trovi?”

“Fino a un certo punto però”. Ridacchiò la ragazza “Non approverei sapere che c’aveva l’amante adolescente sotto il naso della moglie”

Mary finse un’aria offesa

“Per chi mi hai presa!Prima deve sposarmi”

La grifondoro fece un afaccia talmente sorpresa e allibita a quell’affermazione che Mary scoppiò inuna risata irrefrenabile

“D-davvero?”

“He-hermione! No-nonavresti fa-fatto quella faccia ne-nemmeno se te lo avesse de-detto unaba-battona”. Biascicò Mary “Ma che ti aspettavi che fossi una versione maschile di mio cugino?”

“Nooo per carità io non pensavo che fossi una facile..insomma..solo che..”

“Rilassati ragazza! Non voglio farmi santa sta tranquilla scherzavo sul “prima il matrimonio”…ma ciò non significa che passo da un letto all’altro”. Rise Mary

“Oh lo so, ti credo”

Mary ridacchiò

“Buon per te! o non ti parlo più! A proposito di parlare…che hai scoperto dal mio caro cugino?”

Hermione abbassò lo sguardo. Era profondamente convinta che fosse qualcosa che solo Malfoy poteva decidere se e quando fare

“Beh…ecco…non abbiamo parlato di niente in particolare…però sono certa che domani lo troverai meglio”

Mary le si avvicinò conaria indagatrice

“Oh! Oh! E questo che significa? Tu e mio cugino ora avete dei segreti? Che diavolo avete fatto in quella stanza?”

La grifondoro sbuffò seccata

“Ma niente, Mary! Solo che…non mi ha confidato nulla di particolare…perché, ti aspettavi che si aprisse con me più che con te?”

“Mmh sarà!”. Borbottò la serpeverde curiosa

Il giorno dopo avrebbe fatto il terzo grado a Draco, si ripromise

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Capitolo 23
*** Ventitre: decisioni ***


Decisioni



Autrice: alloooora volevo dirvi signorine che io e la ragazza a cui mi ispiro per la dolce Mary ci siamo cimentate in una shottina a 4 mani. Se vi fa piacere darci uno sguardo la trovate qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2228588&i=1

 Se volete anche lasciarci i vostri pareri e consigli ci fate un piacere visto che è la nostra prima prova assieme ^^

bene ora vi lascio al capitolo! buona lettura!





Give me strength to face the truth, the doubt within my soul

No longer I can justify the bloodshed in his name

Is it a sin to seek the truth, the truth beneath the rose?

 

The Truth beneath the rose-Within Temptation

 

 

Un raggio di sole filtrò nel dormitorio di Serpeverde svegliando il bel biondino che sino a poco prima era stato allegramente addormentato. Draco si stiracchiò scocciato mugugnando perché avrebbe voluto dormire ancora un pezzo. Che nottataccia! Pensò tra se stiracchiandosi e stropicciando gli occhi, non aveva dormito per nulla la notte precedente. Certo, non era più come era stato fino a una settimana prima, ora stava molto meglio, aveva metabolizzato, o almeno iniziava a farlo, quanto era successo a sua madre e, per quanto cercasse di non pensarci troppo, sapeva di dover riconoscere che il merito era tutto della piccola mezzosangue: tirare fuori quello che lo stava affliggendo gli aveva fatto bene e non lo avrebbe fatto se lei non avesse insistito!

La mezzosangue…

Guardò pensieroso la sciarpa che lei aveva lasciato nella sua stanza quando era andata a parlargli meditando su quello che aveva scoperto prima che morisse sua madre. Doveva parlarne con lei e Mary! Era il momento che le due ragazze sapessero la verità e, oltretutto, aveva un debito da saldare con la Granger!

Si, si disse deciso, avrebbe parlato con quelle due e sperato che gli credessero…e che la Granger non lo uccidesse quando avesse spiegato come mai aveva capito chi fosse!

Si alzò deciso e si avviò alla porta trovandosi davanti una persona nell’atto di aprirla: Blaise Zabini

“Salve Malfoy! Stavo proprio venendo da te!”

Draco lo guardò circospetto, aveva l’impressione che non fossero buone notizie

“Si? Bene mi hai trovato…parla pure”

Blaise si sporse leggermente per arrivare vicino al suo orecchio

“Sei convocato”. Bisbigliò

Merda! Non buone notizie era riduttivo!

Guardò Zabini che si allontanava con aria tanto soddisfatta quanto lui invece era impietrito,chiaramente si aspettava  che il Signore Oscuro avesse deciso di farlo direttamente fuori e passare l’incarico a qualcun altro…lui magari!

“C’è altro, Zabini?”. Chiese con aria non curante

“No…ci vediamo, Malfoy”.Fece Zabini scomparendo con un ultimo sogghigno che diceva chiaramente: mi auguro di non rivederti

Dieci minuti dopo, un Draco concentrato al massimo per svuotare la mente varcava la soglia di Villa Malfoy. Non gli piaceva quella convocazione, c’erano solo due motivi: o il desiderio di Zabini stava per essere esaudito oppure c’era un altro in carico che lo aspettava…e francamente si stava rendendo conto che non era sicuro sicuro di preferire gli “incarichi” del Signore Oscuro alla morte!

Bussò con delicatezza alla porta di quello che prima era lo studio di suo padre

“Avanti”

Il ragazzo attese un momento che le sue emozioni si facessero meno forti, prima di entrare, non si era ancora abituato a ricevere il permesso di entrare in quello studio dalla voce sibilante e suadente di quell’essere invece che da    quella profonda di suo padre

“Mio Signore”. Mormorò con deferenza entrando

“Salve giovane Malfoy…mi hanno detto che hai deciso di interrompere il tuo periodo di lutto e tornare a scuola”

“Si, mio signore”

Il volto piatto e pallido del Signore Oscuro si contorse in un sorriso soddisfatto

“Bene….” Si voltò fissando pensieroso le fiamme nel camino “Ho un problema, mio giovane amico…”

Draco degluttì sentendo come se qualcosa di soffocante gli fosse stato schiacciato in gola

Rilassati!Rilassati! Non deve sentire che hai paura, dannazione!

“Mio Signore?”. Chiese sperando che la sua espressione trasudasse innocenza

“Harry Potter!”

Draco rilasciò il respiro e la “cosa” nella sua gola parve sciogliersi. Bene! Ce l’aveva con Potty, non con lui!

“Si, mio Signore….Harry Potter è un problema per molti di noi!”. Mormorò con comprensione

“Lo voglio qui!

“Come, Mio Signore?”

Non gli stava chiedendo di aggirare tutti i membri dell’Ordine che sorvegliavano Potty vero? Perché per una cosa del genere  tanto valeva che gli chiedesse di buttarsi dalla torre di Astronomia

“Oh non intendo che voglio che me lo porti, giovane Malfoy….non sono così crudele comprendo che questo sarebbe troppo…no voglio che tu mi porti qualcuno che lui verrebbe a cercare”

Il viso del ragazzo non mostrò nessuna emozione se non un blando interesse

“Quale, Mio Signore?”

Fammi il nome di Weasley! Fammi il nome di Weasley! Sei nato per rovinare me e tutti quelli a cui tengo accidenti che ti prendesse all’istante, almeno una volta fai qualcosa che mi convenga!        

Weasley era accettabile…non che non vedesse l’ora di vederlo crepare insomma, gli stava sulle palle ma non esageriamo…però lui poteva sopportarlo!

Sua zia si avvicinò al Signore Oscuro strusciandoglisi addosso, tanto per cambiare

“La signorina mezzosangue, Mio Signore, scegliete lei…sarei felice di insegnarle quale sia il suo posto”

Uno dei Mangiamorte uscì dal cerchio e, quando capì chi fosse, Draco seppe che il destino della Granger era stato decretato

“Quella merita davvero una lezione”. Grugnì il padre della Parkinson

Bastardo!Hai fatto due chiacchiere con tua figlia eh!?

Il Signore Oscuro annuì

“Essia! Hai una settimana per organizzare le cose, Draco”

“Mio Signore…”

“Oppure possiamo sempre organizzare una bella morte di gruppo…certo forse morire con una mezzosangue non era il destino che desideri…”

Il sogno che aveva fatto qualche tempo prima gli tornò in mente. Stavolta non ci sarebbero stati altri però, toccava a lui e a lui solo il peso di quell’ordine.

Per la prima volta  da quando era iniziata la sua missione per il Signore Oscuro prese una decisione sapendo che era assolutamente quello che doveva fare

“E’ ora che tu cominci a fare qualcosa” Gli aveva detto la Granger una settimana prima

Bene, mezzosangue, sto per fare qualcosa, contenta?

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Capitolo 24
*** Il punto di non ritorno ***


Il punto di non ritorno

 

 

La ragazza bruna e ricciuta si guardò furtivamente intorno mentre percorreva il giardino diretta al suo posto preferito nel parco. Assottigliò gli occhi preoccupata cercando di scorgere qualcosa ma sembrava che effettivamente non ci fosse nulla di strano attorno a lei, eppure aveva sentito qualcosa, si disse, aveva sentito il rumore di qualcosa che si muoveva in mezzo agli alberi. Qualche minuto dopo decise che probabilmente se l'era immaginato, che le notizie su Voldemort e la guerra in corso le avevano giocato brutti scherzi e proseguì il suo percorso. E dietro di lei proseguì il ragazzo che effettivamente la stava spiando da dietri gli alberi, e non era il solo spettatore in quel momento.

 

Le due creature si guardarono preoccupate

"Credi che lo farà". Chiese lei

lui scosse la testa nervoso

"Non lo so, non mi sembra che abbia molta scelta!"

Si scambiarono uno sguardo nero

"Se lo fa noi siamo perduti! Sono gli unici che abbiamo trovato in duecento anni!". Sussurrò lei

"Beh..." borbottò lui cercando di sorriderle per incoraggiarla "Abbiamo sempre la sorella di lei su cui lavorare..."

La sua compagna sbuffò

"Smettila di dire idiozie, dannazione! Sai che quella non vale, è una storia già pronta! Noi cerchiamo qualcuno che nuoti contro il destino per amarsi"

"Grazie di avermelo ricordato, cara"

"Oh dai dobbiamo fare qualcosa!"

Lui scosse la testa perentorio

"Non possiamo! Conosci le regole: guidarli, non manipolarli...possiamo solo pregare che lui non lo faccia"

 

Ma quando, dieci minuti dopo, la ragazzina cadde a terra colpita da uno schiantesimo capirono che forse le loro preghiere non erano state ascoltate

 

 

Un'ora dopo...

 

Hermione Granger si svegliò guardandosi attorno perplessa. Quello non era il suo letto, e quella attorno a lei non era la sua stanza

"Ma che diavolo..." sussurrò perlpessa

"Brava Granger ci hai messo meno del previsto a svegliarti"

Hermione sobbalzò guardando nella direzione da cui veniva la voce. Quella si che le era nota!

"Malfoy?". Sussurrò perplessa

Il giovane, seduto su una seria davanti a lei, annuì in silenzio

"Dove siamo?"

"A casa mia! Cioè...l'altra mia casa...me l'ha lasciata nonno Abraxas". Fece il giovane con noncuranza

"E che ci facciamo qui?"

Forse quel ragazzo era ammattito, si disse la grifondoro. Non aveva paura che volesse farle del male, avrebbe avuto tutto il tempo se fosse stato così...però questo non implicava che non potesse essere pericoloso.

"Dovevo parlarti in un posto dove non ci fossero presenze...che potessero ascoltare e riferire"

La ragazzina strizzò gli occhi perplessa

"Di cosa esattamente?"

"Del fatto che il Signore Oscuro vuole fare due chiacchiere con te, mia cara"

Hermione si alzò di scatto cercando la bacchetta nella sua divisa

"Non la troverai là, ho preso le mie precauzini"

Ma prima che potesse finire la frase Hermione era scattata in avanti cercando di colpirlo. Evidentemente aveva deciso che poteva difendersi anche disarmata

"Maledizione vuoi stare buona!". Ringhiò Draco cercando di tenerla ferma "Fammi finire di parlare assatanata!"

Lei non sembrava avere nemmeno sentito che cosa le aveva detto, continuava a lottare come una furia nel tentativo di fuggire

"Mezzosangue dannazione non ho detto che ti ci voglio portare!". Urlò Draco

Finalmente la ragazza smise di dibattersi e rimase perfettamente immobile per qualche istante

"C-cosa?". Balbettò

Draco annuì

"Hai capito bene! Sto cercando di salvarti le penne"

"P-perchè?"

Il ragazzo alzò le spalle

"Perchè non mi va più questa vita, voglio uscirne Granger...tanto vale cominciare salvando qualcuno "

"Fammi capire...tu stai rischiando la pelle per salvare...me?"

"No, Granger, è me che sto salvando...pensa a cosa mi avrebbe fatto Mary se ti avessi davvero

consegnata al Signore Oscuro"

Suo malgrado Hermione scoppiò a ridere

"Dì la verità Malfoy, il punto è che hai più paura di tua cugina che di Voldemort"

"Per il semplice motivo che io sono più pericolosa!". Fece una voce dalla soglia

Mary fece il suo ingresso nella stanza piazzandosi davanti a Hermione

"Tutto apposto? Ti sei fatta male..venendo qui?"

Hermione sorrise rassicurante

"No sto benissimo"

Mary si volse verso di Draco

"Mi spieghi che motivo c'era di schiantarla?"

Draco roteo gli occhi

"Perchè non ero sicuro che si facesse convincere a uscire dalla scuola"

"Potevo parlarci io"

"Tu avresti già dovuto restarne fuori cara mia!"

Hermione passava lo sguardo dall'uno all'altra

"Che diavolo state combinando vuoi due insomma! Ma vi rendete conto del pericolo in cui siamo se scoprono cosa ha fatto Malfoy?"

Mary alzò le spalle

"Beh tanto ho deciso di combattere contro di lui"

Hermione sgranò gli occhi

"Vuoi combattere?"

"Ti aspettavi che lo guardassi mandare a morte la mia famiglia?"

"Ma Malfoy..."

"Non posso continuare così Granger...tanto vale rischiarmela e combattere anche io"

Mary sogghignò

"Te la immagini la faccia di Lucius?"

"Ragazzi, ragazzi fatemi capire...volete davvero unirvi all'Ordine?"

Mary annuì con vigore mentre Draco borbottava qualcosa di masticato tra i denti

"Draco tu puoi sempre tornare da papà e dire che Hermione l'ho fatta sparire io perchè ti ho sentito dire che cosa dovevi farle"

"No, Mary ormai ho deciso...e ciò non toglie che combattere al fianco di Pottino e Lenticchia non mi piace tanto"

"Non siamo ancora stati accettati da loro, vacci piano!". Gli fece notare Mary

"Vi accetteranno! Ci penserò io a garantire per voi due"

Mary sorrise

"Beh staremo dalla stessa parte della barricata ora"

Hermione le strinse la mano ridacchiando

"Sei psicologicamente pronta?"

"Oh si"

Draco fece scorrere lo sguardo dall'una all'altra

"A proposito di picologicamente pronti...ecco...siete pronte per una notizia?"

 

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Capitolo 25
*** Capitolo 25: Bentornata sorellina ***


Capitolo 25: Bentornata sorellina Autrice: ovviamente dedico questo capitolo più degli altri, alla mia sorellona adottiva che ha dato l'ispirazione per Mary! noi, aimè, non possediamo lo stesso sangue (a differenza delle due sorelle che vedrete qui XD) ma è un dettaglio trascurabile! :) Buona lettura ragazze!

Le due ragazze fissavano curiose Draco. Ancora? Che altre notizie potevano mai esserci?

"Direi di si". Fece Mary

"Solo se non sono delle altre sciagure". Precisò la grifoncina

Draco guardò quella che a tutti gli effetti era, più che una cugina, una sorta di sorella maggiore

"Mi fai vedere la catenina che tieni al collo?". Chiese con dolcezza insolita

La ragazza corrugò la fronte ma acconsentì a quella richiesta, per quanto strana le apparisse, posando sulle mani tese del ragazzo il ciondolo che teneva sempre al collo da anni.

"Beh? Cosa c'è, ti piace la collana di mia madre e me la vuoi rubare?"

Draco osservava in silenzio la collanina tra le sue mani, non si era sbagliato per nulla! Era proprio quella che aveva visto nel sogno!

"Quando dici tua madre....". Cominciò lentamente

"Intendo la donna che mi ha messa al mondo, si"

"E c'era nessun'altro nella tua famiglia apparte i tuoi genitori?"

Le due ragazze si scambiarono un'occhiata perplessa, dove voleva arrivare?

"Una sorella minore...perchè?"

"Cosa ti ricordi della tua sorellina?". Chiese Draco scattando in piedi

Non poteva essere un caso! Sogna la morte dei genitori di Mary e sulla scena compare una sorellina che lui non sapeva esistere ma che effettivamente c'era davvero? No, non poteva essere una pura coincidenza!

"Draco ma che..."

Draco la afferrò per le spalle

"Mary cosa ricordi di tua sorella?". Ripetè sillabando lentamente

"Ma che vuoi che mi ricordi avevamo io due anni e lei sei mesi! Che c'è da ricordare di una bambina di sei mesi?"

"Cicatrici, per esempio, voglie..."

Gli occhi di Mary si illuminarono

"Si! Aveva una voglia!"

"Dove?"

La serpeverde aggrottò la fronte cercando di ricordare

"Ehm...un pochino più su del ginocchio...non la ricordo molto bene però..."

"Forse posso rinfrescarti la memoria". Fece Draco

Afferrò il braccio della ragazzina alla sua destra perchè era quasi certo che lo avrebbe ammazzato se gli avesse dato il tempo di capire che stava per fare e sullevò di pochi centimetri la gonna della divisa che ancora aveva addosso

"Somigliava a questa?"

"Malfoy!". Strillò la grifondoro cercando di prenderlo a sberle

Mary scattò in avanti sbarrando gli occhi e le afferrò le braccia prima che potesse spingere via il cugino

"Ferma, Hermione, ferma". Strillò

Hermione la fissò allibita

"Ma che diavolo..."

"Oddio....oddio è questa...". Sussurò Mary fissando interdetta la voglia che il cugino le stava indicando

"Ci sono nata...beh qualche cosa contro le voglie? Si può sapere che vi prende?"

Draco la lasciò andare e osservò Mary

"Spiega tu, dai"

Per la prima volta in vita sua, la Serpeverde sentiva le lacrime pungerle gli occhi e non gliene fregava una benedetta mazza. Era là! Aveva creduto di aver perso la sua famiglia in un colpo solo, che tutte le persone che aveva amato per i primi due anni di vita fossero cancellate e invece qualcuno era ancora là, viva ed era sempre stata sotto il suo naso. Non si chiese se forse si stesse sbagliando, lo sentiva che era la sua sorellina, lo aveva sentito da quando si era messa a chiacchierare con le la prima volta che quella ragazzina aveva qualcosa in comune con lei...solo che non aveva pensato che avessero così tanto in comune.

"Elisabeth....Lizzie..". Sussurrò incredula

Aveva passato quattordici anni a chiedersi se era viva e, se si, come dovesse essere...ed eccola là, proprio davanti a lei!

Hermione la guardò chiedendosi se qualcuno le avesse fatto un Confundus

"Mary? Che dici, io mi chiamo Hermione!"

Mary scosse la testa

"No, tu ti chiami Elisabeth, Hermione te lo devono aver dato dopo!"

Draco si avvicinò alla grifondoro sedendoglisi accanto

"Ti hanno adottata, vero Granger?". Sparò a bruciapelo

Hermione sussultò

"Co-come fai a saperlo? Non l'ho detto a nessuno!"

"Perchè se tu sei chi pensiamo, allora i Granger non sono i tuoi genitori naturali"

"Ma di che...di che parlate?"

"La deve aver trovata l'Ordine...probabilmente hanno pensato che Bellatrix l'avrebbe voluta....l'hanno nascosta bene! Nessuno l'avrebbe cercata in un orfanotrofio babbano...geniale!"

Lo sguardo della grifondoro passo dall'uno all'altra

"Insomma mi spiegate di che diavolo state parlando? Io sono stata lasciata davanti alla porta di un orfanotrofio babbano, che c'entra l'Ordine?"

"Perchè ti ci hanno lasciata loro!". Esclamò Mary

Hermione scosse la testa

"Sciocchezze! Probabilmente mia madre era troppo giovane...o troppo povera..o entrambe le cose, certamente non era una strega!"

Mary sospirò e si sedette dall'altro lato della ragazzina

"Hermione....la voglia che tu hai...è identica alla voglia che aveva sulla gamba la mia sorellina...questo non è possibile a meno che..."

"A meno che tu non sia lei!". Finì Draco

Hermione scosse la testa

"Non è possibile...non può essere, insomma...qualcuno dell'Ordine mi avrebbe detto qualcosa, no?"

"C'è un solo modo di sistemare la faccenda: andare a parlare con Silente! Se tu sei stata veramente portata dall'Ordine in quell'orfanotrofio Silente lo sa". Tagliò corto Draco

"Del resto dovremmo comunque discutere...si, insomma di me e Draco, no?"

Draco lanciò uno sguardo preoccupato a Mary

"Si...a proposito di cose da fare...ecco...dovremmo anche spiegare a mio padre che succede, no?"

Mary si alzò con uno scatto

"Vado io, state qui voi! Poi andremo a parlare con Silente"

"Ma...Mary non è meglio che parliamo con lui entrambi?". Provò a opporsi Draco

Mary gli lanciò uno sguardo quasi compassionevole

"Andiamo sappiamo entrambi che se Lucius ti ordinerà di desistere non riuscirai a mantenere il proposito...non ancora almeno, vado io Draco...è meglio così".

Varcò la porta senza dargli il tempo di protestare e ridacchiò nel sentire dietro di lei la voce perplesssa di Hermione che sussurrava "Malfoy, ma tu come cavolo sapevi che ho quella voglia?". Diede uno sguardo divertito al portone della villa mentre si materializzava. Suo cugino avrebbe passato un quarto d'ora decisamente peggiore del suo!

Cinque minuti dopo si trovava davanti allo studio di Lucius. Respirò profondamente. Suvvia mica l'avrebbe uccisa. Forse

"Avanti". Rispose una voce particolarmente vellutata quando lei bussò

Entrò nello studio e si guardò intorno per studiare la situazione. Lucius sorrideva affabile, brutto sengo, davvero brutto

"Lucius..."

"Accomodati Mary, cara"

Cara? Ok, questo era addiritura pessimo come segno. Davvero pessimo

"Ecco io...". Cominciò per fermarsi immediatamente appena lui le puntò gli occhi addosso

Dannazione! Perchè doveva avere quello sguardo così...così pericoloso?

"Suppongo tu voglia spiegarmi come mai tu e mio figlio siate improvvisamente scomparsi da scuola nel cuore della notte vero?". Suggerì Lucius con tono mellifluo

Oh cazzo! Non lo aveva previsto! Sapeva troppo!

"Io...tu...come?"

"Zabini vi tiene d'occhio!"

Doveva ricordarsi di impalarlo appena avesse avuto modo di mettergli le mani addosso

"Ecco vedi....avrai saputo che è stato affidato a Draco un compito delicato e..."

"E che tocca qualcuno con cui ultimamente siete molto intimi non è vero, Mary? Anche la Parkinson parla"

Ecco quanto a quella forse impalarla non era l'idea giusta...sia mai che le piacesse avere cose nel...

Nah doveva farsi venire un'altra tortura

"Io..."

"Non tu, Mary! Draco!"

Pezza di...ecco cosa rodeva a quella strega! Mmh forse ce l'aveva già la tortura adeguata! Avrebbe dovuto farsi fare un piacerino da sua sorella minore prima o poi

"Draco non....beh che c'è di male se io e lui la troviamo simpatica?"

"E' una mezzosangue!"

"A me non è mai imporato niente di quelle dannate fesserie e sono contenta che anche Draco se ne stia finalmente fregando a dirtela tutta". Sibilò alzandosi e fissandolo con aria di sfida

Lucius si alzò a sua volta, costringendola a fare qualche passo indietro

"E' stata chiesta dal Signore Oscuro! Ti rendi conto di cosa significa non consegnarla?". Sibilò Lucius

"Me ne sbatto le palle del Signore Oscuro! Per colpa sua la mia famiglia è morta e sono praticamente impossibili da contare tutte le persone che stanno facendo la stessa fine per colpa sua! Anzi se proprio lo vuoi sapere...". Alzò il mento fissandolo negli occhi con una fierezza che avrebbe fatto applaudire la sorellina "Io e Draco abbiamo deciso di unirci all'Ordine"

Lucius sbarrò gli occhi

"Voi che cosa??"

"Hai sentito benissimo! Erano secoli che volevo farlo, ho evitato per paura di mettere nei guai Draco che era nelle sue mani...ma ora che anche lui si è sottratto..."

L'uomo la scosse con forza

"Siete impazziti entrambi? Vi farete ammazzare! Il Signore Oscuro non ammette i tradimenti"

"E allora? Che mi ammazzi! Non intendo vivere strisciando ai suoi piedi!"

Prima che potesse lanciarsi in quello che sarebbe stato senza dubbio un'ammirevole discorso si ritrovò stretta contro di lui, che la baciava come non era mai successo tra loro due. Non era il semplice tocco di quando si erano baciati l'anno prima, o l'esplorazione quasi innocente dell'ultima volta. Era duro, possessivo. Mi sta marchiando pensò Mary abbandonandosi contro di lui.

"Tu sei mia". Sussurrò, infatti Lucius al suo orecchio poco dopo "Non ti permetterò di farti ammazzare così"

"Non sono una bambina Lucius, sono una donna e sono perfettamente in grado di scegliere

Lui la guardò negli occhi e lei, che aveva impedito a suo cugino di andare con lei per paura che si facesse manipolare temette di cedere.

"Oh lo so che sei una donna, credimi, lo so"

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Capitolo 26
*** Da Silente ***


Da Silente

Autrice: paura eh? credevate di aspettare un'altra settimana? mannò eccomi qui, scusate ieri mi sono dimenticata che era giorno di aggiornamento ma rimediamo subito XD

 

Due paia di occhi curiosi e preoccupati si puntarono su Mary, quando questa fece il suo ingresso nella casa dove si era rifugiata con Draco e Hermione.

“Allora? Mio padre mi cercherà per uccidermi?”

Mary sghignazzò

“Dipende da quanto stai vicino a Hermione!”

Sia Draco che Hermione sobbalzarono

“Che vuoi dire?”. Urlarono assieme

La Serpeverde alzò con noncuranza le spalle sogghignando

“Vuol dire che la Parkinson ha cantato”

“Che vuol dire cantato? Che ha da cantare quella?”. Strillò Hermione isterica girandosi poi a fulminare Draco

“Che tu e mio  cugino passate tanto tempo assieme…”

“E allora? Ha qualche problema a riguardo?”. Soffiò il Serpeverde con aria annoiata

“Si, a quanto sembra! E anche Lucius…”

L’aria annoiata del ragazzo scomparve all’istante

“Come? Non mi dirai che mio padre s’è bevuto quello che può aver detto la Parkinson....”

“E cosa può aver detto la Parkinson, Malfoy?”. Sbottò Hermione furiosa “Che diavolo stai combinando che non so?”

Mary le sorrise rassicurante

“Niente Hermione, tranquilla…s’è solo bevuta quello che Draco ha raccontato in Sala Grande tempo fa”

Draco commise l’errore di alzare lo sguardo sul viso della grifondoro e degluttì a vuoto

Se lo sguardo potesse uccidere….

Magari con lo sguardo no, ma era più che certo che qualche modo per uccidere la Granger lo conoscesse…ed era anche più che sicuro che al momento morisse dalla voglia di sperimentarlo su di lui

“Su, Granger non c’è nulla di cui arrabbiarsi…ti ho già promesso che se vinci la scommessa ammetterò di aver mentito…e poi scusa che cos’è una sciocchezza come questa davanti alla Guerra Magica che stiamo affrontando! Dovresti concentrarti su quello…”

Nah, non sembrava particolarmente convinta…forse sarebbe stata una buona idea piantarsi dietro a Mary! Così…per sicurezza…

“Me lo ricordo cosa hai promesso, Malfoy! Me lo ricordo benissimo”. Ringhiò la grifoncina “Ciò non toglie che ti eliminerei volentieri dal mondo ogni volta che penso a che casino mi hai combinato!”

“Pensa che Wealsey sarà ancora più convinto che sia tutto vero quando garantirai per lui!”. ridacchiò Mary

“Questo è l’unico risvolto positivo della cosa…almeno si sarà messo il cuore in pace su di me!”. Sbottò la ragazzina secca

“Te l’ha mai detto nessuno che hai veramente un cuore di pietra?”. Ghignò Draco “Parlare così di un poveraccio che ti sbava dietro da anni…”

“Sta zitto Malfoy! Sta zitto”. Sibilò la ragazza

“Granger ho già avuto la mia dose di botte per oggi, fa la brava!”

Mary guardò dall’uno all’altra

“Che significa? Che avete combinato senza di me?”

Hermione la guardò con aria divertita

“Gli ho solo riscaldato poco poco il faccino…suvvia quante storie per uno schiaffetto”

“Chiamalo schiaffetto”. Borbottò Draco”

Mary osservò severa il cugino incrociando le braccia

“Che hai fatto per meritare uno schiaffo?”

“Chiedi a tuo cugino come sapeva della mia voglia”. Sibilò Hermione

Draco roteò gli occhi

“Oh va bene, va bene! Si da il caso che la signorina Granger qui faccia il bagno nella cascata vicino alla villa e che io l’ho incrociata questa estate…”

Mary inarcò un sopraciglio

“Si? Continua Draco!”

“E siccome l’ho sfidata a buttarsi in acqua e lei ha accolto la sfida…”

“Quel depravato di tuo cugino ha finto di stare voltato quando mi sono tolta qualcosa per potermi fare il bagno e invece stava guardando!”

“Oh e che sarà mai ho solo sbirciato poco poco! Non ti eri manco spogliata completamente! Quante storie per un paio di centimetri di pelle che si vedevano”

La grifoncina guardò implorante l’amica

“Posso ucciderlo? A te non serve a niente no? Posso eliminarlo?”

“Dopo tesoro, ora dobbiamo andare da Silente…poi lo seppelliamo in giardino dai Weasley su!”

I due ragazzi si alzarono in piedi pronti a Smaterializzarsi

“Tanto dirai che si sente la puzza di un cadavere in quel porcile”

“MALFOY!!!”

Mary gli mollò uno scappellotto

“Zitto e smaterializzati pezzo d’asino!”. Ordinò imperiosa

Quando Silente aprì la porta dell’ufficio e si trovò davanti i tre ragazzi sorrise soddisfatto. Era stato sicuro che l’amicizia tra la signorina Granger e la signorina Black avrebbe portato qualcosa di positivo

“Prego miei cari…volevate parlarmi di qualcosa?”. Fece allegramente

Hermione si accomodò assieme agli altri davanti alla scrivania e lo guardò titubante.

“Ecco...io e Mary..avremmo bisogno di toglierci un dubbio”

Silente annuì sereno. Si aspettava anche quello

“Si, signorina Granger…credo di sapere di che si tratta”

Hermione e Mary si scambiarono uno sguardo e tornarono a rivolgersi a Silente

“Ma allora…è proprio vero?”. Sussurrò Mary

Silente annuì

“Esattamente”

“Perché non me l’ha mai detto”. Esclamò Hermione indignata

“Perché, signorina Granger, ho pensato che fosse molto più al sicuro ignorando che era scampata a Bellatrix…sospettavo che quella donna non sarebbe rimasta per sempre in carcere…”

“E così ci ha lasciato ignorare di essere sorelle?”. Chiese Mary offesa

“Vi avrei parlato della cosa quando fosse stato sicuro…”

Mary si alzò dalla sedia rischiando di rovesciarla

“Me ne frego della sicurezza! Avevo una sorella ancora viva e mi ha lasciato credere che l’avevo persa!”

La rabbia della ragazza sembrò non fare nessun effetto all’anziano Preside

“Comprendo la vostra rabbia ragazze ma immagino che lei, signorina Black avrebbe preferito ignorare che fosse ancora viva piuttosto che farla capitare nelle mani della sua…genitrice adottiva in questo periodo vero? Lei sa come considererebbe sua sorella..”

Oh  si e aveva perfettamente idea di cosa sarebbe successo alla sua sorellina se Bellatrix l’avesse presa. Tutta la sua rabbia si sgonfiò immediatamente

“E’ vero..”

Silente sorrise

“Tuttavia, sono contento che vi siate ritrovate anche senza il mio aiuto…ma non è solo per quello che siete qui vero?”

“Ecco, infatti… Malfoy e Mary avrebbero qualcos’altro da chiedere…”

Silente li guardò con educata curiosità

“Cosa posso fare per voi?”

“Salvarci le chi…”

“Malfoy!”. Ringhiò Hermione dandogli una gomitata “Quello che stava cercando di dire è che vorrebbero la protezione dell’Ordine”

“Draco vuole la protezione dell’Ordine! Io voglio combattere”. Precisò Mary

Silente annuì osservando i due ragazzi

“Speravo prendeste questa decisione…signor Malfoy siamo disposti a offrirle aiuto…signorina Black sono certo che sarà una preziosa alleata!”

Mentre i tre ragazzi lasciavano lo studio di Silente, qualche tempo dopo, Hermione si avvicinò a Mary

“Mary…ma non ci hai detto come l’ha presa Lucius riguardo all’Ordine…è andata tanto male?”. Le sussurrò preoccupata

La ragazzina sogghignò

“No, tanto male no….dopo se hai un minuto ti racconto con calma”

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 27
*** Momenti in famiglia ***


 Momenti di famiglia

 

La grifoncina si buttò sul letto con un sospiro stanco guardandosi attorno. La stanza era esattamente come la ricordava, grande, luminosa e dominata dalle tonalità dell'arancione.

Silente aveva ordinato a tutti loro di filare a Casa Weasley, nel nuovo quartier generale dell'Ordine perchè, ora che Voldemort aveva evidentemente deciso di passare all'azione era molto più sicuro che tutti loro stessero ben nascosti. Ora non c'era nessuno, tutti i membri erano andati in missione...ma quando fossero tornati sarebbe stato il momento delle spiegazioni!

"Forse questi colori non sono il tuo genere". Ridacchiò guardando Mary

Mary storse il naso fingendosi schifata

"In effetti sento puzza di grifondoro!"

"Aspetta qualche minuto e ti troverai circondata!"

Mary le scompigliò i capelli sedendosi vicino a lei.

"Se stai cercando di spaventarmi per farmi fuggire rinuncia...finchè non mi fai dormire con la Weasley per me posso sopportare tutto!"

Hermione si produsse in un ghigno molto simile a quello che di norma sfoderava Mary

"Può andarti molto peggio di Ginny, credimi!"

"Tipo?"

"Potrebbe esserci Fleur"

Mary ebbe un brivido e strinse il braccio della ragazza

"Qualsiasi cosa accada non lasciarmi MAI in balia di quella"

"No, te lo prometto"

Le due ragazze guardarono pensierose il vuoto davanti a loro per qualche minuto. Fu Mary a rompere il silenzio

"Ricordi qualcosa di quella notte?"

Hermione sospirò nervosa. Non aveva ancora digerito l'idea di avere trovato una sorella di cui non conosceva l'esistenza e di aver scoperto le reali circostanze che l'avevano privata dei genitori.

"Qualcosa deve essere rimasto perchè a volte faccio dei sogni che ricordano più o meno quello che è successo ma...ecco pensavo fosse solo un sogno strano, non ho mai ricordato a livello cosciente"

"Beh...che effetto fa essere all'improvviso una purosangue?"

La ragazza scoppiò in una risata tetra

"Non dire sciocchezze Mary! Sai benissimo che chi davvero distingue in questo modo mi considererà comunque una mezzosangue...per quel mondo là avrò sempre la puzza della mia infanzia babbana attaccata addosso...e del resto non ho nessuna intenzione di rinnegare i miei genitori addottivi perciò..."

Mary abbassò il viso

"Non hai tutti i torti"

Già, certo! Pensò la ragazza. Che si era aspettata che corresse a fare i bagagli e si trasferissa a stare con lei per ricreare la famiglia? Ma trasferirsi dove, del resto? Anche quando tutto quel macello fosse finito non poteva certo dirle "dai adesso tutti a casa Malfoy". Ah! Li avrebbe voluti vedere lei e Lucius sotto lo stesso tetto! C'era solo da scommettere su chi avrebbe ucciso chi!

Anche se...forse il suo caro Lucius avrebbe dovuto imparare a convivere con la sua sorellina!

"Non che voglia rinnegare te come sorella...insomma sarò contenta di trattarti come tale...". Si affrettò a precisare Hermione intuendo i suoi pensieri

Mary sorrise

"Figurati, stavo appunto pensando che tu non avresti tanta voglia di vivere dai Malfoy"

Stavolta fu il turno della più piccola di tremare.

"Non scherzare! Non ci tengo proprio a vedermi la faccia di Lucius tutti i giorni!"

"Esagerata! Ha una gran bella faccia...e anche tutto il resto!"

Hermione le diede un colpo di cuscino

"Ma la vuoi smettere! È inquitante!"

"Oh che bacchettona!". Borbottò Mary fingendo di massaggiarsi la spalla colpita

"A proposito...Mr Malfoy Senior come ha preso la vostra defezione?"

"Ecco....beh sembrerebbe bene"

Hermione la osservò in silenzio. Viso rosso, occhi bassi...che stava nascondendo la sua neo-sorella maggiore?

"Ovvero?"

"Può darsi che farà la stessa scelta di Draco, si farà proteggere dall'Ordine ma non combatterà"

La ragazzina annuì sollevata

"Beh è già qualcosa! Almeno non sta pensando di uccidervi"

"Oh beh non è che avesse molta scelta! Insomma...quando si spargerà la voce di cosa abbiamo fatto non credo che Voldemort sarà felice di accoglierlo"

"E non poteva manco combattere contro di voi". Annuì la ragazza

Mary annuì

"Esattamente!"

Hermione le rivolse uno sguardo inquisitore

"E che altro è successo?"

"Che altro doveva succedere?"

"Qualsiasi cosa tu stia cercando di non dire!"

La ragazza sbuffò infastidita

"D'accordo! D'accordo! C'è stato solo qualche bacio nulla di più...sul serio eh!"

Hermione scoppiò a ridere

"Guarda che non mi stavo preoccupando per quello!....allora...siete seri, eh?"

La ragazza si fissò le mani con aria indifferente

"Io lo ero da subito"

"L'unica bambina di cinque anni che invece di pensare al principe azzurro si cerca il drago cattivo!". Rise Hermione

In fondo era felice per l'amica. Certo Lucius Malfoy non era proprio il partito ideale però Mary sembrava così felice e lei non era una scema e senza dubbio conosceva la persona di cui si era innamorata perciò...suvvia doveva pur esserci qualcosa di buono in quell'uomo...poco magari, ben nascosto ma doveva esserci!

"Beh...i draghi sono creature affascinanti no?"

"Si ma...non lo so se ne voglio uno come cognato!"

Mary ghignò

"Immagina la sua faccia quando sarprà che tu sei la mia sorellina minore!"

"Ti dirà di fingere di non conoscermi". Fece Hermione in tono annoiato

"Oh non credo! Anche i draghi si possono domare!"

Un frastuono dal piano di sopra annunciò che qualcuno dell'Ordine era rientrato...e a giudicare dalle voci erano Harry, Ron e qualcun'altro della famiglia Weasley.

Le due ragazze si guardarono

"Sei pronta ad afffrontarli?". Sussurrò Hermione mentre si alzavano

"Temo sia necessario"

"Andiamo và, prima che trovino tuo cugino da solo"

Lo stesso pensiero doveva aver sfiorato anche Draco, che infatti quando uscirono si trovava esattamente davanti alla loro camera probabilmente per andarle a chiamare prima di essere appunto trovato da solo!

"Ciao ragazzi". Salutò Hermione entrando in cucina

Forse se avesse fatto come se nulla fosse anche loro si sarebbero adeguati, sperò per un attimo.

Ma le sue speranze svanirono quando si accorse che sia i suoi due amici che i signori Weasley che erano con loro stavano guardando orripilati i due che erano con lei

"Che ci fa quello". Chiese Ron orripilato, indicando Draco

"Quello ha un nome...Lenticchia caro". Frecciò Draco

Hermione si voltò a fulminare il serpeverde

"Questo, Ron ce lo manda Silente". Lo informò in tono severo

 

 

"E perchè?"

"Perchè a lui serve protezione, e Mary vuole combattere con noi"

Ron guardò la serpeverde scettica

"Lei vuole combattere contro Voldemort?"

"Qualche problema, Lenticchia?". Frecciò la ragazza

"Come facciamo a sapere che non è una trappola, che non siete qui a spiarci per Voldemort?". Chiese Harry

"Perchè Silente crede che siano sinceri". Sibilò Hermione sollevando il viso con aria di sfida

"Oh beh allora è tutto apposto, Silente non si è mai fidato della persona sbagliata". Sbottò Ron sarcastico

"Buffo è la stessa cosa che tutti obbiettavano quando si ostinava a sostenere che Harry diceva la verità ad affermare che Voldemort era tornato, due anni fa"

Ron la guardò allibito

"Stai osando paragonare Harry a quel..quel coso?"

Era abbastanza palese quale dei due nuovi arrivi costituisse realmente un problema per il rosso

"Non ti va di avere mio cugino sotto il tuo tetto Weasley? O ti preoccupa che sia sotto lo stesso tetto di Hermione?". Chiese la serpeverde con voce flautata

Ron sussutò boccheggiando

"Non so che intendi dire!"

"Si che lo sai Weasley! Tu sai bene che se Silente si fida di noi sa cosa sta facendo...è che Hermione si fidi di lui che non ti va"

"Io..lui....la sta fregando"

"Oh andiamo lui e Mary mi hanno salvata!". Sbottò Hermione

"Oh mò sta a vedere che è un eroe!". Sbuffò Ron lasciando la stanza

"Beh..io credo che Silente presto verrà qui di persona a spiegarci la situazione---fino ad allora ben venuti a casa nostra". Intervenne mamma Weasley mettendo fine alla discussione

 

 

 

 

 

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Capitolo 28
*** E poi arriva Lucius... ***


E poi arriva Lucius…

 

La maggiore delle due “sorelle Black” si appoggiò contro il muro della loro camera, dove si erano rifugiate per evitare lo scoppio di una nuova tempesta.

“Siamo ancora vive”. Sospirò  stancamente

“Per ora!”. Sbuffò in tono lugubre Hermione, seduta sul suo letto.

Mary la guardò un momento in silenzio poi si sedette di fronte a lei

“Voglio un consiglio”. Annunciò seria

La grifondoro la guardò inarcando un sopraciglio. Bene, Mary voleva un consiglio. Questo non era un buon inizio

“Purché non c’entri con il letto di Lucius Malfoy, sono tutta tua sorella”

 “Oh sul letto ne ho già un sacco di idee, cara!”. Fece Mary ammiccando con aria maliziosa, tornando poi subito seria. “Ma in effetti c’entra Lucius”. Borbottò a viso basso

Hermione fu scossa da un brivido di orrore

“Oh no ti prego! Non voglio fare la consulente sentimentale, non con….quello là

“Beh ecco…non è una consulenza sentimentale che mi serve…ecco, è che…per me è sempre stata una cosa così naturale l’idea di finire con lui che non ho mai davvero pensato alle conseguenze e…ora che è successo…oh cosa faccio Hermione?”. Gemette disperata

“Co..come cosa fai? Co..cosa fai…con chi?”

“Ma con Draco, no?”. Sbottò la serpeverde in tono ovvio

Hermione aggrottò la fronte perplessa

“Ehm…Mary, frena e riavolgi il nastro! In che senso cosa devi fare con Malfoy?”

Mary roteò gli occhi

“Intendo come affronto la situazione con lui? Insomma, Draco ha sempre saputo che avevo un debole per il padre e mi ci ha anche preso parecchio in giro ma…penso si aspettasse che mi passasse. E invece adesso devo spiegargli che mi sono praticamente messa assieme a suo padre a poco tempo dalla morte di Narcissa…voglio dire, già ha avuto difficoltà ad accettare la  morte della madre quindi dubito che gradirebbe una rivale, chiunque fosse, ma una con vent’anni meno del padre e con cui lui ha praticamente vissuto da sempre…mi pare troppo…”.

Hermione scosse la testa guardandola mezzo divertita e mezzo esasperata

“Tu mi stai dicendo che non avevi pensato minimamente a come Draco avrebbe preso la cosa?”.

Mary abbassò lo sguardo

“No, io…non sta andando nulla come avevo immaginato! Intanto quando immaginavo come sarebbe stato mettermi con Lucius, Narcissa era viva, e già questo era una grossa differenza e poi c’era un ragionevole lasso di tempo in cui Draco si sarebbe lentamente abituato all’idea” . Scosse la testa sospirando desolata “Non sta andando nulla come avevo immaginato, io sono felice per carità, sarei ipocrita a dire che non sono contenta che lui mi ricambi e tutto ma…non è così che volevo che andassero le cose, per noi due…per tutti…”.

Hermione le fece una carezza sulla guancia

“Guarda che se è questo che temi che si pensi, io so che ti dispiace per Narcissa”

Mary annuì

“Non se lo meritava…insomma, non era cattiva…tu dirai “sei un’ipocrita, una che voleva fregarle il marito e poi fa la disperata perché quella è defunta non si può sentire” però è vero…insomma io non volevo che le succedesse qualcosa di brutto”

“Apparte un piccolo divorzio”. Sottolineò Hermione

Mary la guardò con aria implorante

“Ma quello non era un male…voglio dire, lei non lo amava, gli voleva bene ma non lo amava, non sarebbe certo stata distrutta dalla cosa…insomma sono certa che avrebbero raggiunto un accordo amichevole e si sarebbero lasciati in pace…magari lei avrebbe persino trovato qualcuno che amava davvero…io…non era augurarle male, no?”

Hermione rise scompigliandole i capelli. Non si poteva sgridarla se ti faceva gli occhioni tristi!

“No, non le stavi augurando male, sono certa che volevi che trovasse anche lei il principe azzurro”.

“E Draco? Dici che lui la penserà così?”.

La ragazzina sospirò

“Non lo so tesoro…magari la prende meglio di quanto pensi..”

La sorella maggiore le rivolse uno sguardo lugubre

“Draco? Parliamo dello stesso Draco che fa un dramma per qualunque cosa? C’è bisogno che ti ricordi qualcuna delle “sceneggiate alla Draco” o ti basta la parola: ipogriffo?”

Hermione rise alzando le mani

“Ok, ok! Malfoy non è portato a vedere le cose con filosofia ma…vuole bene a entrambi, no? Suvvia non vi leverà mica il saluto!”

“Tu dici?”

La grifondoro annuì convinta

“Si, ne sono certa! Però una cosa importante: diglielo tu prima che lo scopra da solo!”

La serpeverde rabbrividì

“I-io?”

“Si, Mary!”

“Perché io?”

“Perché sai bene che si sentirebbe tradito se tu non lo facessi…e allora si che la prenderà male!”

“Ma…ma non sarebbe meglio se lo facesse Lucius?”

L’espressione con cui Hermione accolse quelle parole fu più o meno quella di una che ha ingoiato un limone

“Eh? Sei seria? Ma ceeerto! Lucius Malfoy è famoso per la sua arte diplomatica!”

“Beh ha lavorato tanti anni al ministero proprio per questo!”

“Si ma qui parliamo di sentimenti…e Lucius Malfoy non è bravo a parlare di quelli! Sai che probabilmente gli dirà, tipo: “Draco, io sto con Mary e questo è quanto,non sono fatti tuoi!”.  Cosa che, ovviamente, lo farà imbestialire maggiormente perché si sentirà trattato da bambino”.

In effetti, riflettè Mary, era altamente probabile che le cose andassero proprio come aveva descritto Hermione.

“Va bene ma io cosa gli dico? Cioè non posso andare e dirgli: Draco sai io e tuo padre stiamo assieme, puoi chiamarmi mamma!”

Hermione rise

“No ma puoi dirgli “Draco sai che da tanto sono innamorata di tuo padre, quindi sai che non mi interessano i soldi…poteva andarti peggio, coraggio!”

“Pensa se gli fosse toccata qualcuna come la madre di Zabini!”

“Vedi? Non dimenticarti di menzionarla nel tuo discorso”

“Ok, ok sorellina proverò a seguire il tuo consiglio”

Dal piano di sotto si levò un frastuono di tonfi sordi e voci concitate che fece saltare le due ragazze in piedi.

“Ma che cavolo…”. Sussurrò Hermione

Quando giunse il coro dei gemelli Weasley che urlavano “Dai suonagliele papà” e la voce della signora Weasley e di Draco che urlavano “Fermi! Smettetela!”, Mary scosse la testa guardando preoccupata Hermione

“Oh! Oh! Lucius è già arrivato!”

 

 

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Capitolo 29
*** Discussioni ***


Discussioni

 

 

Mary avanzò nella stanza con l’espressione seria e le mani sui fianchi.

“Lucius Malfoy! Comportati in maniera civile”

Lucius si allontanò da Arthur Weasley con somma indifferenza.

“Non sono certo stato io a cominciare, dovrò pur difendermi…e in ogni caso non mi pare che tu possa darmi ordini”. Osservò con calma

Mary si mordicchiò le labbra indecisa. E ora? dire davanti a Draco che invece qualche diritto da accampare l’aveva? Guardò il ghigno dell’uomo davanti a lei: maledetto lui sapeva che la stava mettendo in una situazione difficile e lo stava facendo apposta! La stava sfidando a dirlo davanti a tutti!

Molly Weasley si fece avanti rendendo momentaneamente superfluo il suo quesito

“Io sono in casa mia e dunque posso dare ordini a entrambi: fi-ni-te-la!”. Sibilò furente

Lucius fece un verso sprezzante guardandosi attorno in maniera eloquente. Il suo sguardo si posò sulle stoviglie della colazione che ancora dovevano essere pulite, sui mobili di legno che cominciavano a essere rovinati dal tempo, sulle pareti annerite dal fumo che avrebbero dovuto essere tinteggiate

“Casa?”. Chiese con finto tono di cortese curiosità

Molly Weasley indicò la porta con un braccio mentre l’altro scattava a tenere fermo il marito che già stava tentando di gettarsi di nuovo su Lucius.

“Se la sistemazione non è gradita conosce la strada per tornare da dove è venuto credo”.

Hermione si piantò davanti a Lucius con un sorriso di scherno e uno strofinaccio in mano

“Oppure può fare qualcosa per migliorarla…a partire dai piatti”. Suggerì con tono mellifluo

Mary e Draco si scambiarono uno sguardo senza riuscire a nascondere un ghigno divertito. Ah! Lucius aveva trovato una degna rivale.

Lucius la fissò allibito.

“Come ti permetti di parlarmi così, piccola…”. Sibilò

Prima che la frase fosse finita Mary era già piantata tra Lucius e Hermione con un’aria che diceva chiaramente: prova a finire la frase e ti trovi condannato alla castità a vita.

“Lei ti parla come accidenti vuole, se hai qualcosa da eccepire ce la risolviamo io e te!”. Si voltò verso il cugino “Draco, ti spiace se parliamo un attimo in privato?”.

Draco la fissò perplesso. E lui che c’entrava? Che aveva fatto stavolta? Si chiese preoccupato.

“O-ok”. Borbottò seguendo Mary in salotto

Quando fu sicura che fossero inascoltabili si girò a fronteggiarlo.

“Devo parlarti”. Sussurrò con un sospiro

Draco la guardò circospetto.

“Si, lo sospettavo…”. Mormorò perplesso

Mary sospirò di nuovo. Non c’era un modo delicato di dirlo…

“Ecco…io e Lucius…”.

“Si?”

“C-credo che…ci sia q-qualcosa”

Il ragazzo inarcò un sopraciglio

“Qualcosa? No…aspetta…ce l’hai fatta davvero?”

Mary gli lanciò uno sguardo di sottecchi per poi riabbassare gli occhi arrossendo.

“S-si”. Mormorò

Draco si sedette fissandola.  Non era una sorpresa, a dire il vero, era un pezzo che l’aria tra quei due crepitava, solo sua madre poteva non accorgersene perché raramente il suo sguardo era puntato verso il marito. Solo che vederlo realizzarsi era un’altra cosa! Guardò quella che aveva sempre definito una cugina, con gli occhi bassi e le guance rosse, la conosceva, poteva sentire che dentro la sua testa si annidava la paura che lui la prendesse male. Non poteva condannarla  in coscienza, e non pensava nemmeno che quello che c’era tra Mary e suo padre potesse essere un insulto alla memoria della madre…certo se quello dei genitori fosse stato un matrimonio d’amore sarebbe stato diverso, ma sapeva che non lo era dunque dov’era l’offesa? Se nella loro società era perfettamente ammissibile che in quel tipo di matrimoni i coniugi avessero degli amanti  non vedeva come avere un’altra donna potesse nuocere alla madre morta più di quanto lo avrebbe fatto se fosse stata viva.

“Mi rifiuto di chiamarti madre, sia chiaro!”. Scherzò alla fine

Mary alzò gli occhi perplessa

“Tutto qui?”

“No, sei sicura di quello che fai?”

La ragazza aggrottò le sopracigli guardandolo senza capire

“In che senso?”

“Non ti stai imbarcando in una storia facile, papà ha diciannove anni più di te…e per di più non ha un bel carattere”

“Conosco tuo padre Draco”

“Sei sicura che sia quello che vuoi? Voglio dire non è che sei influenzata perché sei cresciuta con lui?”

Mary scosse la testa guardandolo con tenerezza

“No, so quello che faccio…parli come Hermione, sai?”

L’aria scioccata del ragazzo la fece ridere

“Non dire sciocchezze! Io non parlerei mai come la mezzosangue!”. Esclamò orripilato

“Non è una mezzosangue Draco!”. Sbottò Mary

“Lo è! Tu sai benissimo che ha addosso il marchio della sua educazione babbana”

“Come tu hai quello del Mangiamorte, vedi che non siete tanto diversi?”

Draco ridacchiò

“Fila via infame! Vai da mio padre su!”

Mary passò davanti a lui dandogli uno scappellotto mentre si dirigeva verso la porta.

“Vado, vado…Draco?”

“Si?”

“Grazie”. Sussurrò abbracciandolo per poi scomparire a velocità lampo prima che lui si rendesse conto dell’imperdonabile slancio affettivo.

Neanche un secondo dopo che aveva sentito la porta chiudersi Draco la sentì riaprirsi

“Com’è andata?”. Fece una vocina dietro di lui

Si voltò ridacchiando. Hermione! Chi altri avrebbe potuto essere?!

“Mettiamola così…l’ho presa meglio di come Weasley ha preso la mia presenza qui”

Hermione alzò le spalle sedendosi su una poltrona, imitata quasi subito da lui

“Ron è…beh sai non gli piace pensare di  essere “messo in secondo piano”, capisci?”.

“Guarda che ricordo cosa ha fatto al quarto anno a Potter! Puoi dire che ha un patologico complesso di inferiorità”.

“Beh…una roba del genere”

Il ragazzo le lanciò uno sguardo obliquo mentre fingeva di essere attento alle sue unghie.

“Ed è innamorato di te”

Hermione fece un gesto noncurante con la mano

“Oh gli è passata da un pezzo quella”

“Stupidaggini! È ancora innamorato di te e si aspetta che da un momento all’altro tu gli darai una possibilità”

“Assolutamente no!”

“Assolutamente no non gli daresti una possibilità o assolutamente no lui non lo crede?”

Si sorprese nell’accorgersi che aspettava la risposta con una certa ansia

“Non credo siano fatti tuoi, Draco!”

“Oh avanti sono curioso…”

Qualcosa negli occhi del ragazzo la indusse ad accontentarlo

“Ok, ok…no, non gliela darei”

“Perché no?”

“Perché non è il tipo giusto per me”

“Sono d’accordo! Ti ci vuole qualcuno più sicuro! Insomma, io non sono un esperto ma penso che una donna dovrebbe avere qualcuno su cui possa contare!”

Hermione rise

“Uno come te, vero? Sei noto per il tuo coraggio infatti!”

“Ci sarà un motivo se tante donne sono pazze di me, no?”

“Non l’ho ancora scoperto”. Rise la ragazzina

Negli occhi grigi del bel biondino si accese una luce divertita

“No? Posso sempre aiutarti a capire…”. Sussurrò avvicinandosi

 

 

 

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Capitolo 30
*** B come baci e battaglia ***


 

 

 

 

 

B come baci e battaglia

 

 

 

Autrice: fatemi un applauso per l'aggiornamento natalizio a sopresa ahahhaah

Buone feste a tutti!

 

 

Draco avvicinò lentamente il viso a quello della ragazza. Voleva divertirsi a metterla in imbarazzo, già pregustava la sua faccia rossa e imbarazzata quando si sarebbe staccato da lei! Probabilmente non avrebbe manco avuto il coraggio di guardarlo in faccia per giorni e giorni si disse trattenendo una risatina prima di posare le labbra sulle sue. La sentì rabbrividire e fu sul punto di staccarsi, soddisfatto della lezioncina che pensava di averle dato, ma poi la mano della ragazza risalì timidamente il suo braccio lasciando la posizione lungo il fianco che aveva avuto fino ad allora ed era così piacevole sentirla reagire piano piano quasi come se stesse curiosando qualcosa di nuovo da esplorare con lentezza, che decise di godersela ancora un poco. Gli piaceva sentire il respiro di lei mescolarsi al suo, sentire il sapore delle sue labbra che sapevano di spezie e menta. Non se lo aspettava ma ci stava prendendo decisamente gusto, pensò con un moto di disappunto. No quello era decisamente un rischio che non poteva correre! Non poteva caderci proprio con lei una con cui a fare sul serio rischiava di farsi staccare la testa  a sberle dal padre e a farci per divertirsi rischiava di farsi staccare….un altra parte discretamente importante dalla neo-sorella maggiore di lei. Già non poteva…però era così maledettamente piacevole!

“Allora? Ti ho chiarito le idee?”. Sussurrò osservando la ragazza con aria da sbruffone

Immaginava di vederla arrossire e abbassare lo sguardo e invece una luce divertita le accese lo sguardo e un piccolo sorriso storto  le increspò le labbra.

“No, continuo a non capire cosa ci trovino in te, mi spiace Draco”

Ah! Se lo sarebbe dovuto immaginare che avrebbe prevalso l’orgoglio!

La osservò un momento inarcando le sopraciglia, era una sfida quella che gli stava lanciando?

“Ah si? Vogliamo vedere se riesco a convincerti meglio?”

La ragazza gli assestò uno spintone ridendo

“Se ci provi ti stacco la testa a schiaffi, Draco!”

Il biondino instaurò un’espressione ferita.

“Ma come! Mi vuoi far credere che non ti è piaciuto?”

Hermione incrociò le braccia con un broncio dispettoso

“Non ci riprovare!”

“Peccato! Speravo tanto di provare a vedere se la prossima volta ci beccava Weasley”. mormorò il ragazzo in tono carezzevole “Magari era la volta che ce ne liberavamo!”

Hermione sobbalzò spaventata

“Non dire fesserie! Oh sarebbe stato un disastro se fosse successo”. Esclamò nervosa

“Beh? Che significa, non sei libera di baciare chi vuoi?”. Sbottò Draco seccato

Ma che cavolo aveva da agitarsi tanto! E anche se Weasley gli avesse visti che sarebbe mai successo? Le avrebbe piantato una scenata? E allora! Che le importava del parere di quel pezzente?

La grifondoro gli rivolse uno sguardo compassionevole

“Non hai mai visto Ron fare la vittima vero? In zero secondi starebbe piangendo sulla spalla di chiunque lo possa ascoltare e tutta la scuola lo saprebbe”

“E allora? Ti vergogni di aver baciato un Mangiamorte?”

Ebbene si, doveva ammettere che l’idea che fosse così lo feriva. Insomma…era lui a doversi vergognare, no?

Di cosa di aver baciato la studentessa migliore della scuola che gode di un’ottima reputazione anche come persona? Fece una vocina dentro di lui che somigliava inquietantemente a quella di Mary. In effetti lui si era dovuto rendere conto tristemente che apparte il sangue puro non aveva molto altro di cui vantarsi…e come diceva sua cugina “il sangue puro non te lo puoi bere se hai sete”.

“Ex Mangiamorte”. Sussurrò Hermione

“Prego?”

“Sei un ex Mangiamorte, sei uscito da quel giro”

“Si beh…missà che sei l’unica che ci crederà…qual è il tuo problema allora?”

“E’ solo che non mi piacciono i pettegolezzi, tutto qui, ne ho provati fin troppi!”

“A chi lo dici”. Borbottò Draco accigliandosi

La ragazzina inarcò un sopraciglio

“Oh ma quando suggerivi quelli su me e Harry sembravi trovarli molto divertenti”

Il serpeverde instaurò un’aria innocente

“Di che parli Miss Granger?”

“Oh andiamo! Ho scovato Rita perché l’ho vista parlare con te! So bene che eri tu a procurarle tutte quelle succose interviste”

“Non è colpa mia se tu e Potty sembrate intimi”

“La vuoi smettere di attribuirmi flirt a caso con qualunque uomo mi si avvicini?”

“Oh suvvia Hermione c’è così poco con cui divertirsi!”

“Devo ricordarti chi è l’ultimo della lista che mi viene attribuita? E per colpa di chi? Santo cielo non ne posso più prima mi fanno passare per sgualdrina perché ci provo con Victor mentre tengo sulla corda Harry, poi tutti fanno le scommesse su quanto ci impiegherò a mettermi con Ron e sembra che io sia l’unica persona al mondo ad accorgermi che io e lui non siamo compatibili e infine “l’alto tradimento” con te...tutte cose una più falsa dell’altra!”

Draco ghignò

“Se è questo il problema quella con me ci si mette poco a renderla vera”

La ragazzina inarcò un sopraciglio squadrandolo ostentatamente

“A occhio e croce…grosso modo trenta secondi non di più”.

Il ragazzo la fissò perplesso per qualche attimo senza capire poi afferrò la battuta e scattò per acchiapparla con l’intenzione di fargliela pagare ma lei era già scappata fuori e quasi subito sentì una concentrazione di voci in cucina e decise di andare a vedere che cosa stesse succedendo.

Tutti ma proprio tutti gli abitanti della casa erano concentrati nella cucina, Lucius e Mary compresi e tutti ma proprio tutti erano nerissimi.

“Te lo proibisco”. Stava sbraitando Lucius

Mary lo fronteggiò guardandolo con aria di sfida

“Si? Che mi fai se vado, mi prendi a sculaccioni?”

“Non tentarmi”. Ringhiò Lucius “Lo facevo quando eri piccola, posso farlo anche oggi”

“Bene! Provaci allora, coraggio!”

Draco si accostò a Hermione

“Che diavolo succede?”. Chiese perplesso

“C’è una banda di Mangiamorte che semina caos a Diagon Halley, si stanno preparando tutti per andare e Lucius non vuole che Mary si unisca”

Draco sospirò

“E’ il modo migliore per garantirsi che vada”. Sussurrò

E infatti dieci minuti dopo Mary era affianco a Hermione e le due ragazze duellavano con Nott e Avery.

“E Lucius voleva che me la perdessi!”. Ghignò Mary schiantando Avery

Hermione si abbassò per schivare un incantesimo di Nott

“E già! come potevi non partecipare a questo bel divertimento!”.

Alzò gli occhi e alzò gli occhi per sorriderle quando vide che dietro la sorella un Mangiamorte si era rialzato e stava alzando la bacchetta. Cercò di lanciare un incantesimo scudo mentre la avvertiva del pericolo ma non avrebbe fatto in tempo se qualcuno  non avesse evitato prima di lei che fosse colpita.

“L-lei?”. Boccheggiò Hermione osservando l’uomo davanti a loro

Lucius Malfoy spostò dal viso una ciocca bionda fuggita alla sua coda.

“Non volevo lasciare a Mary tutto il divertimento”

“Da dove diavolo spunti?”. Sbottò Mary mentre finiva il Mangiamorte che aveva tentato di colpirla

“Da poco lontano, vi stavo osservando al riparo”

“Oh che gentile!”. Borbottò Hermione “Ci guardava al sicuro mentre noi rischiavamo il collo”.

L’attimo di distrazione costò alla bella grifondoro a sufficienza da far si che quando ritornarono a casa, l’Ordine portò un solo ferito: lei.

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Capitolo 31
*** "Ricatto" ***


 

 "Ricatto"

Autrice: ecco il mio personale modo di augurarvi buon anno! felice 2014 a tutte!

 

Draco sentì uno scalpiccio e delle voci concitate e si affrettò a uscire dalla stanza dove si era chiuso. Nel corridorio incontrò suo padre e gli andò incontro

"Che è successo?". Chiese con un brutto presentimento

"La ragazza babbana è rimasta ferita, Mary è da lei". Sbottò Lucius palesemente seccato

Un brivido di inquietudine serpeggiò lungo la schiena del ragazzo

"Dove l'hanno portata?"

"Nella stanza che divide con Mary....ma dove vai?". Chiese seccato vedendolo schizzare verso la stanza che gli aveva indicato.

"A vederla no?"

Davanti alla porta c'era una Mary particolarmente agitata

"Mary che è successo?". Chiese Draco preoccupato

Mary scosse la testa, pallida come uno straccio

"Non lo so Draco, un minuto prima stava parlando e poi...l'ha colpita un'incantesimo e lei era a terra e...oddio ha un aspetto orribile!"

Il ragazzo la strinse cercando di essere rassicurante ma non era abituato a quei gesti e risultava decisamente impacciato

"Su, su...stai calma Mary...ne ha viste di peggiori, lo sai che Hermione ha la scorza dura!"

Lucius li guardò storto

"Ma insomma si può sapere che vi prende? Non capisco perchè tanto allarme per una ragazzina...che conoscete appena"

"E mia sorella!". Strillò Mary quasi isterica "E' mia sorella e se pronunci la parola mezzosangue giuro che sul letto accanto a lei a farti curare ci finisci anche tu è chiaro?"

Lucius sbarrò gli occhi

"Prego? Che significa che è tua sorella?". Chiese perplesso

"Hai presente due nati degli stessi genitori?". Sbottò Mary

Draco si fece avanti

"Ecco...quello che Mary cerca di spiegarti padre è che...Hermione non è una nata-babbana...i Granger non sono i suoi genitori, l'hanno adottata in un orfanotrofio e in quell'orfanotrofio ci era finita dopo che zia Bella aveva ucciso i genitori suoi e...e di Mary"

"Vuoi dire che quella è l'altra figlia? Abbiamo sempre creduto che Bella l'avesse uccisa e non ce lo volesse dire". Sussurrò Lucius

"Già...beh invece era ben nascosta e zia non l'ha trovata, quando poi l'ha trovata l'Ordine l'hanno nascosta in mezzo ai babbani per essere sicuri che zia Bella non le rimettesse la mani addosso"

"Beh ma in ogni caso..."

La bella mora davanti a lui emise un ringhio di avvertimento

"E'...è proprio una coincidenza incredibile ritrovarla così, non è vero Mary?". Finì prudentemente la frase

Mary annuì seccamente poi si volse verso Draco sempre più pallida

"E se....oddio non voglio perdere la mia sorellina! L'ho appena ritrovata!". Sussurrò piangendo

Inaspettatamente Lucius la abbracciò

"Oh quante storie! Se fosse dovuta crepare tutte le volte che è stata in pericolo non avrebbe raggiunto nemmeno il sencondo anno di vita". La incoraggiò

Mary e Draco lo guardarono perplessi

"Padre?". Sussurrò Draco "Somigliava quasi a un conforto"

"Oh suvvia! Insomma, pensate a tutte le infezioni che si possono contrarre in un tugurio come un'orfanotrofio babb...AIA!!!"

"Si caro?". Sussurrò innocente Mary che gli aveva appena assestato una gomitata da fargli sputare lo stomaco

"Potresti essere un po' meno...incisiva nell'esprimere la tua opinione, cara?"

"No, non credo "caro"...è per questo che mi ami, no?"

La discussione fu interrotta dalla signora Weasley che uscì dalla stanza col guaritore che avevano chiamato per vedere la ragazza

"Allora? Come sta?". Chiese Mary

L'uomo la guardò preoccupato

"La ferita non sembra avvelenata ma c'è qualcosa che non riesco a capire"

"C-cioè?". Sussurrò Mary

"Ha la febbre alta è non capisco perchè...insomma la ferita non è infetta, non è avvelenata...non capisco cosa sia subentrato..."

"Non la si può portare al San Mungo?". Chiese Draco

"Ma certo che no!". Sbuffò la signora Weasley "Vuoi anche mettere una freccia lampeggiante così Tu-Sai-Chi la trova meglio?"

"Insomma che possiamo fare per lei?". Chiese Mary pratica

"Tenetela d'occhio, farò delle ricerche, sentirò se i miei colleghi hanno sentito parlare di casi simili e tornerò domani a controllarla"

Per la notte successiva, nessuno riuscì a scrollare dal letto della ragazzina Mary, ben decisa a tenere d'occhio la sua sorellina e a ignorare le occhiattaccie che Weasley le lanciava. All'alba, Draco che si era svegliato presto decise che era inutile stare a rigirarsi a letto e si alzò per andare a fare compagnia a Mary

"Tutto bene?". Le sussurrò avvicinandosi

Mary scosse la testa sfiorando con dolcezza la fronte di Hermione

"Per nulla, la febbre non si alza ma nemmeno scende"

Draco sospirò sedendosi al suo fianco

"Vai a riposare Mary, anche Potter e Weasley sono andati a dormire"

Mary scosse la testa sbagliando

"No, voglio controllare che lei stia bene"

Il ragazzo la fissò un attimo pensieroso

"Senti facciamo un accordo: tu vai a letto e a sorvegliare Hermione rimango io, così sai che se succede qualcosa ti chiamo subito"

Ci volle del bello per convincere Mary ad andarsene ma dopo un buon quarto d'ora di minacce preghiere e blandizie riuscì a convincerla ad andare a stendersi almeno un paio d'ore con l'intimazione di chiamarla immediatamente se fosse successo qualcosa di rilevante.

Rimasto solo nella stanza con la giovane ferita, Draco si accoccolò meglio sulla sedia osservandola. In effetti non aveva una bella cera: il colorito pallido e la smorfia sofferente denucinavano che non era proprio in forma. I capelli invece..quelli sarebbero stati "sconvolti" anche al naturale, pensò Draco sorridendo.

"Quasi quasi mi mancano le tue crisi isteriche, piccola so-tutto-io". Sussurrò sistemandole un ricciolo

 

 

"Quanto sei disposto a dare per riaverla a nuovo?". Chiese una voce divertita dietro di lui

Il ragazzo si voltò e si stropicciò gli occhi perplesso. Davanti a lui c'erano due figure con un sorriso di scherno e degli abiti a dir poco irreali.

"O-ok, suppongo di essermi addormentato...."

La donna gli si avvicinò osservandolo con curiosità

"No caro, sei ben sveglio". Lo rassicurò

"E la nostra offerta è reale quanto vuoi". Aggiunse il suo compagno

"Dunque...siete capaci di farla guarire...giusto?". Chiese Draco, decidendo di assecondare il suo sogno

"Esatto". Annuì l'uomo

"E cosa volete in cambio?"

"La libertà, giovanotto"

"Libertà? E io come ve la dovrei dare?"

"Diciamo che....ci serve che tu conquista la signorina Granger". Sussurrarono in coro i due

Draco sobbalzò sulla sedia. Ok, se quello era un prodotto del suo inconscio, il suo inconscio stava facendogli degli scherzi molto strani

"E perchè dovrei?"

L'uomo inarcò un sopraciglio

"Vuoi vederla viva? Perchè posso assicurarti che non si riprenderà da sola!"

Draco li fissò un attimo in silenzio. Pensò alla ragazzina sul letto, che era sempre allegra e solare, che aveva tante cose per cui vivere, che lottava sempre fino alla fine...e decise che, sogno o no, tanto valeva tentare!

"Dunque, vediamo se ho capito...io mi impegno a sedurre Hermione e voi vi impegnate a guarirla?"

I due annuirono soddisfatti

"Esatto"

"Tutto qui?"

"Esatto!". Esclamarono con vigore

"E questo come vi renderebbe liberi?"

"Questo non è un tuo problema ragazzo, ti interessa solo che così salverai la vita alla signorina Granger"

Draco annuì

"Affare fatto"

I due sorrisero soddisfatti

"Ah...ragazzino se lei ti piace, datti una mossa...potrebbero esserci rivali all'orizzonte"

 

 

 

Draco sobbalzò aprendo gli occhi. Aveva decisamente fatto un sogno strano, pensò stiracchiandosi...e Mary l'avrebbe ucciso se avesse scoperto che si era addormentato.

Ma quando, quattro ore dopo, il medico dichiarò che la ferita di Hermione era scomparsa, non fu più tanto convinto di aver dormito!

Il che significava....che avrebbe dovuto veramente sedurre la Granger!

 

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Capitolo 32
*** Primo appuntamento ***


 "Primo appuntamento"

 

"Su tesoro bevi la cioccolata sennò da fredda fa schifo"

Hermione scosse la testa indecisa se sorridere delle premure della sorella...o soffocarla prima che lei la soffocasse di bontà

"Mary non ho bisogno della cioccolata, ti assicuro che mi sento benissimo"

Draco, che era venuto a fare due chiacchiere con la ormai ex malata...e con la sorella che, dopo lo spavento preso non la lasciava un attimo e la accudiva come una chioccia, si avvicino a Hermione ghignando

"Quindi, se proprio non la vuoi, suppongo di potermela bere io, vero?"

Hermione scattò avvolgendo la tazza piena di cioccolata come se fosse un cucciolo da proteggere e scoccando un'occhiata omicida al ragazzo.

"Metti le zampe sulla mia cioccolata e ti stacco le falangi a morsi!". Ringhiò

Draco e Mary scoppiarono a ridere. Come volevasi dimostrare! Sulla golosità di Hermione ci puoi sempre contare!

"Sembri quel gatto matto che hai con le frattaglie di animale!". Rise Draco

"E sono altrettanto in grado di cavarti gli occhi a unghiate Malfoy". Soffiò Hermione

Mary le scompigliò i capelli

"Tutto questo dopo che ti sarai ripresa al meglio sorellina, per ora tutto quello che devi fare è riposarti"

Hermione sbuffò insofferente

"Mary non trattarmi come un invalida! Io sto che è una meraviglia, l'ha detto anche il guaritore"

"Sciocchezze! Non ti puoi essere ripresa in...quanto ti ho lasciata, sei ore? Me ne sono andata che stavi come un cadavere e ritorno che dici di stare bene, impossibile!....oh non ho visto svegliarsi la mia sorellina!". Gemette per l'ennesima volta la ragazza, che da quando Hermione si era svegliata non faceva che cruciarsi perchè la sua sorellina si era svegliata e lei non era là a vederla riprendersi.

"Ma è sempre così o le hanno fatto un Confundus?". Sussurrò Hermione all'orecchio di Draco

"No è sempre così, quando teme per la vita di qualcuno a cui tiene il suo lato materno si estremizza"

Mary li fissò entrambi stringendo gli occhi

"Che avete da sussurrare?"

"Niente". Assicurarono in coro i due ragazzi

"Mmh...non sono convinta"

Draco si alzò in piedi velocemente spingendola verso la porta

"Su da brava bambina vai a salutare mio padre che non l'hai degnato della minima considerazione in questi giorni, si starà sentendo solo..."

"Non essere sciocco Draco! Tuo padre capisce perfettamente la situazione..."

"Si ma sai come siamo noi uomini...abbiamo le nostre necessità...non vorrai che cerchi compagni altrove, vero cugina cara?"

"Oh smettila Draco! Non lo farà". Borbottò la ragazza, che per buona misura si affrettò a scendere a controllare se la sua dolce metà era ancora in casa Weasley.

"Finalmente". Sospirò Draco lasciandosi cadere nel letto affianco a Hermione "Puoi tirare il fiato mezzosangue hai...si, diciamo venti minuti di aria prima che lei torni a soffocarmi"

Hermione ridacchiò

"Oh mio eroe! Mi hai salvata". Sospirò la ragazza in finto tono melodrammatico

Draco le scocchiò un'occhiataccia

"Ridi, ridi! Se conoscessi Mary sapresti che sei a rischio....per esempio ti assicuro che non ti alzerai fino a quando lei non avrà deciso che sei abbastanza in forze da muoverti"

"Ma io sto a meraviglia!" Ringhiò Hermione "Posso alzarmi perfettamente, non ho assolutamente nulla".

"Davvero?". Chiese il ragazzo fissandola negli occhi con attenzione

"Si". Sbottò Hermione "So che per voi è difficile da crederci, non so come è possibile ma vi assicuro che mi sento una favola!"

In effetti non era normale, pensò Draco, Hermione non si poteva rendere conto di come stava fino a dieci ore prima ma loro che l'avevano vista...beh certamente non era normale che la ragazza fosse passata dall'essere quasi un cadavere allo "stare a meraviglia".

"Ma...ehm...Draco?". Fece la ragazza timidamente

Il biondino distolse i pensieri dai suoi interrogativi per concentrarsi di nuovo su di lei

"Si?"

"Mary mi ha detto che sei rimasto a controllarmi mentre lei dormiva..."

"Oh beh...non avevo niente da fare...sai qui non è che sia pieno di gente che ha voglia di parlare col sottoscritto...e a dirla tutta manco io ho voglia di parlare con i Weasley"

Hermione rise. Sia mai che ammettesse di aver fatto un gesto carino!

"Beh...in ogni caso grazie"

Il ragazzo la fissò un momento in silenzio

"Beh in caso tu fossi bisognosa di sdebitarti ci sarebbe qualcosa che puoi fare per me...". Fece lentamente

"Cosa?". Chiese la ragazza curiosa

"Potresti uscire con me...quando Mary deciderà che ti sei ripresa"

Hermione scoppiò a ridere

"Ma ceeeerto! Ristorante di lusso? Dammi il tempo di comprarmi un vestito adatto però!"

Il ragazzo scosse la testa guardandola male

"Guarda che sono serio!"

"Fammi capire...mi stai chiedendo di uscire...sul serio?"

Draco si fissò le unghie con indifferenza

"Mica ti sto chiedendo di sposarmi, pensavo solo di andare a bere qualcosa....tipo una cioccolata...nel caso ti passasse per la mente il pensiero che voglio ubriacarti per farti qualche scherzo".

Hermione lo fissò un momento sospettosa

"Perchè?"

"Beh che problema c'è? Non posso invitare una bella ragazza a bere qualcosa con me?"

La ragazza sbarrò gli occhi arrossendo. L'aveva davvero definita "bella ragazza"? Malfoy? E da quando Malfoy riteneva che lei fosse bella?

"Non mi è mai parso che la pensassi così"

"Sono cambiate parecchie cose Hermione in quest'ultimo periodo...."

"Va bene accetto! Ma sia chiaro, mi fido solo perchè so che non oseresti fare lo stupido sapendo che Mary ti scorticherebbe vivo se mi combini qualcosa"

Quattro giorni dopo, tanto ci aveva messo Mary a decretare che la sorellina poteva dirsi ristabilita, Draco aspettava Hermione seduto nella cucina. Il suo sguardo saettò verso la porta e lui si ritrovò a sperare che non comparisse Weasley, non che il pezzente (se Hermione non poteva sentirlo e prenderlo a scappellotti poteva anche chiamarlo come meritava) gli facesse paura, ma non aveva nessuna volta di vederlo prodursi in una scenata come quella che aveva mollato a Hermione il giorno prima quando l'aveva sentita dire a Mary che la mattina dopo sarebbero andati a fare un giro assieme. Ridacchiò tra se ricordando le urla del rosso e la passata di scappellotti che gli aveva mollato Hermione per aver avuto la presunzione di pensare di decidere con chi lei potesse uscire con un bel "ficcati in testa che tra noi due non c'è e non ci sarà mai niente oltre all'amicizia" finale che l'aveva fatto godere oltre misura!

"Draco? Cosa ti diverte tanto?".

Il ragazzo alzò lo sguardo verso la porta dove Hermione era appena comparsa. Il suo abbigliamento doveva essere opera di Mary! Non che fosse vestita da pin-up ma almeno la camicetta rossa che indossava era della sua taglia e permetteva di vedere che sotto c'erano delle curve decisamente piacevoli e la gonna informe della divisa era stata sostituita da un paio di jeans, anche quelli della sua taglia il che era un bel cambiamento.....cavolo se era un bel cambiamento! Da quando la Granger aveva quelle gambe?!

"Draco?"

Draco si affrettò ad alzarsi dalla sedia bombottando un veloce "ero sovrapensiero" ammonendosi mentalmente a non rendersi ridicolo sbavando come un pischelletto.

"Vogliamo andare?". Chiese con somma indifferenza

Fece cenno a Hermione di seguirlo e la ragazza lo fissò curiosa

"Dove andiamo?"

"Ma in un ristorante di lusso, no?". Sghignazzò il Serpeverde

"Ma ceeerto! E poi? Abbiamo in programma qualche ricevimento?"

"Credo che oggi l'alta società non abbia voglia di festeggiare Miss Granger...dovremmo fare senza castelli e balli"

Draco uscì precedendola e alla ragazza non restò che seguirlo senza sapere dove la voleva portare, ma almeno con la possibilità di studiarlo senza farsi notare. Che aveva in mente? Si chiese per la centesima volta. Se aveva avuto una certezza nella vita era che Draco Malfoy non avrebbe mai, mai voluto avere contatti con lei e adesso, nel giro di una settimana prima la baciava e poi la invitava a uscire....che diavolo stava combinando? Studiò il suo abbigliamento nella speranza che le desse qualche indizio almeno sulla loro meta: giacca scura, camicia bianca, jeans neri....cavolo gli facevano un sedere....

ah no eh! Hai altro da pensare, lascia perdere il lato b di Malfoy!

Il fatto è che apparte mettere in mostra che Draco aveva un bel fisico il suo abigliamento era grosso modo quello che utilizzava di solito, dunque non gli dava indizzi.

Dopo dieci minuti di camminata, entrarono in un locale piccolo, con tavolini e panche in legno chiaro e le pareti verdi, con un'atmosfera semplice e calda.

"Non conoscevo questo posto...". Sussurrò Hermione guardandosi attorno curiosa

"Ci sono capitato per caso facendo una camminata per schiarirmi le idee, qualche giorno fa".

Ecco dov'era finito Draco dopo la litigata con Ron quando erano arrivati alla Tana lui e Mary

"Oh..."

"La cioccolata è buona quasi quanto quella della signora Weasley". Ghignò Draco osservando lo sguardo sorpeso della ragazza "Non sei l'unica golosa del gruppo Hermione". Si chinò a sussurrarle all'orecchio

Hermione rise

"Wow! Questa non me l'aspettavo". Rise

Draco fece un gesto non curante con la mano

"Oh la gente non si aspetta tante cose di me...di norma chiedono poco, preferiscono giudicare"

Hermione annuì

"Sai...capisco che intendi...più o meno come quando certe persone si fermano alla facciata della secchiona...mezzosangue per di più"

Il biondino abbassò lo sguardo

"Toucè". Sussurrò

"Beh, cerchiamo di mostrarci diversi da certa gente: cos'altro non sanno le persone di te?"

Il ragazzo ridacchiò

"Per esempio che esempio che mi piace sperimentare nel campo delle pozioni, in altre parole che i voti che prendo con Piton non sono regalati, amo davvero quella materia"

Hermione rise

"Davvero? Un giorno devi permettermi di fare da assistente a uno dei tuoi esperimenti!"

"Se non temi di saltare in aria...e tu Hermione? Cosa non sa la gente di te?"

"Che amo leggere romanzi"

Draco storse il naso

"Tutto qui? Tutti sappiamo che ami leggere!"

Poi gli venne in mente il titolo del romanzo che stava leggendo quando l'aveva incontrata vicino a casa sua l'estate prima

"Orgoglio e Pregiudizio...sa di romanzo d'amore..."

Quando la vide arrossire di botto capì di averci azzeccato

"Ah! Questo nascondi! Ti piacciono i romanzi rosa"

"Beh che c'è di male!"

"Ma guarda...anche tu sogni il principe azzurro?"

"Veramente il personaggio del libro che hai appnea nominato tutto è meno che un principe azzurro"

"Ah si? E com'è?"

"Freddo, arrogante, convinto che il suo titolo nobiliare lo metta su un piedistallo..."

"Insomma mi somiglia!". Rise Draco "Ha anche il Marchio Nero?"

"Oh no! E comunque sotto sotto è gentile e si innamora di una ragazza che non c'entra niente col suo titolo sociale ma che è brillante, intelligente e lo sfida in continuazione"

"Questa è la tua copia! Ecco perchè quel libro ti piace"

In effetti....

"Beh tocca di nuovo a te! Che altro nascondi?"

Draco si sporse in avanti con aria cospiratoria

"Un debole per le ragazze brillanti, non del mio ceto sociale e che mi sfidano in continuazione". Soffiò facendole l'occhiolino

 

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Capitolo 33
*** Un rivale ***


 Un rivale

 

 

I due ragazzi rientrarono a casa pieni di cioccolata ed estramamente allegri a fine serata. Erano bastate poche ore e avevano scoperto che in effetti avevano molti punti in comune, dai gusti musicali, alla passione per i romanzi d'avventura e avevano anche qualche complesso in comune, tipo quello di dover mostrare sempre di essere i migliori, seppure scegliendo modi diversi per farlo.

"Grazie dell'uscita, Draco, ci voleva davvero qualche ora di svago"

"E' stato un piacere"

In effetti, meditò il serpeverde, aveva trascorso un pomeriggio piacevole, non pensava di trovarsi tanto a suo agio con Hermione, forse eseguire la rischiesta che gli avevano fatto le due strane figure non sarebbe manco stato un grosso peso!

Ma c'era poi stata davvero una richiesta? Si chiese per l'ennesima volta. Aveva visto davvero quei due individui ora stato un parto della sua mente come gli era parso all'inizio? E se era un parto della sua mente come mai il suo cervello gli chiedeva di provarci proprio con Hermione?

Perchè la trovi attraente?

La vocina, moooolto simile a quella di sua cugina, fece arricciare il naso del ragazzo. Ok, Hermione era carina, ok era una persona brillante e sapeva anche essere molto piacevole...ma mica questo significava che gli piacesse in quel senso!

La trovi brillante, la trovi carina, la trovi simpatcia...che altro vuoi per ammettere che ti piace?

Ancora? A lui NON piaceva Hermione! Assolutamente! Si disse con decisione.

La vista di Ronald Weasley che li aspettava davanti alla casa lo distrasse dai suoi pensieri.

"Oh no! Non di nuovo!". Gemette Hermione

Istintivamente il serpeverde fece qualche passo verso Ron trovandosi tra lui e Hermione.

"Per l'ultima volta Weasley faccio quello che voglio e se mi va di uscire con Hermione lo faccio! Non hai nessun diritto di prendere decisioni per lei"

Il rosso storse il naso guardandolo male

"Guarda che l'hai solo portata a prendere un caffè, grand'uomo, non mi pare stà gran vittoria! E comunque non sono qui per questo..."

"Allora cosa vuoi?"

"Dirvi che c'è un nuovo arrivo". Spiegò il rosso voltandosi e dirigendosi verso la casa

"Chi si sarà aggiunto di nuovo?". Chiese Hermione avviandosi anche lei con aria perplesssa

Il serpeverde alzò le spalle indifferente

"Non ne ho idea...dopo me, mio padre e Mary direi che manca solo Zia Bella"

Hermione ridacchiò

"Se tua zia è passata dalla nostra io mi arruolo tra i Mangiamorte"

Ma la persona che trovarono in casa non assomigliava per nulla a Bellatrix: alto, occhi e capelli scuri e l'aria da zingaro...e assolutamente sconosciuto a tutti

"Chi diavolo è quello?". Chiese Hermione a Mary che si era unita a lei e Draco

La serpeverde ridacchiò ammiccando

"L'hai notato eh? Credo di aver visto in una rivista babbana un'attore che gli somigliava...si chiamava...."

"Jhonny Deep". La inturruppe Hermione annuendo "Si in effetti gli somiglia"

"Avete finito?". Sbottarono in coro Malfoy Senior e Malfoy Junior

Mary li guardò con aria innocente

"Perchè? Che ho detto di male?"

Sul viso di Lucius si profilò la stessa espressione che avrebbe avuto se avesse inghiottito un limone

"Ti ricordo cara che sei una donna impegnata"

La ragazza fece un'espressione sorpresa e un sobbalzo come se se lo fosse appena ricordato

"Oh si hai ragione"

"Già". Ringhiò Lucius

"Oh beh...allora sorellina mi accontenterò di averlo come cognato". Ghignò dando di gomito a Hermione

La grifoncina sobbalzò (ma, al contrario di Mary, genuinamente) e arrossì.

"Mary se ci sente e mi fai fare una figuraccia ti ammazzo". Sibilò allarmata

Il ragazzo scelse proprio quel momento per avvicinarsi a fare la conoscenza dei due ragazzi appena tornati

"Tu devi essere Hermione Granger, vero? La migliore amica di Harry Potter e la migliore studentessa di Hogwarts"

Hermione arrossì ulteriormente sorridendo compiaciuta

"Beh la migliore....non esageriamo..."

"Si si è la migliore! Credimi non ho mai visto una strega imparare qualcosa così velocemente". Assicurò Mary con entusiasmo, guadagnandosi un'occhiataccia da Draco che non riteneva opportuno dare ulteriori incoraggiamenti a quel tipo che già si stava mangiando Hermione con gli occhi

"Intelligente...e bella, complimenti una rarissima combinazione". Commentò il ragazzo

"Non...non mi hai ancora detto il tuo nome...". Gli fece notare timidamente Hermione

"Oh giusto! Mi chiamo Stephen"

"Come mai non ti abbiamo mai visto a scuola?". Sbottò Draco

 Gli occhi scuri del ragazzo si portarono sul biondo dietro Hermione e nei suoi occhi si accese una scintilla di divertimento e quella che a Draco sembrò compassione

"Draco Malfoy, vero? Ho sentito parlare anche di te...non per i tuoi meriti scolastici certo..."

"Si, so cosa puoi aver sentito di me...invece di te che ci dici? Come mai non ti abbiamo mai visto a scuola?". Chiese per la seconda volta

"Perchè sono stato istruito a casa, i miei genitori non avevano soldi per pagarmi Hogwarts"

"E come mai sei spuntato solo ora invece di unirti subito all'Ordine?"

"Se fosse così facile trovare i Membri dell'Ordine i Mangiamorte li avrebbero già fatti fuori, non credi? E in ogni caso meglio tardi che mai, come sono certo saprai anche tu"

Hermione e Mary guardarono prima Draco e poi Stephen decidendo all'istante che era giunta l'ora di dichiarare il time-out.

"Ehm Stephen scusaci ma io e Draco siamo appena rientrati e dovremmo andare a cambiarci"

Stephen annuì con comprensione

"Mi spiace sentirlo perchè la roba che indossi ti sta benissimo...ma comprendo che dobbiare cambiarvi"

"Ehm...grazie...a...a dopo allora"

"A dopo". Mormorò il ragazzo facendole il baciamano

"Salgo anche io con te Herm, così chiacchieriamo un pochino". Esclamò Mary

Draco e Lucius guardarono le due ragazze allontanandosi e poi si guardarono schifati

"Damerino". Borbottarono contemporaneamente

Quando le due ragazze furono in camera Mary scoppiò a ridere appoggiandosi alla parete

"Ma dico li hai visti gli uomini la sotto? Sembravano dei galli a cui stiano rubando il pollaio"

"E Lucius? Pensavo gli scoppiasse una vena da un momento all'altro"

"Ooooh si! Come mi piace vederlo in quello stato"

"Mary sei cattiva!"

Mary le fece l'occhiolino

"Oh lo so sorellina! Oh e Draco? Pensavo lo azzannasse al collo"

"Missà che tuo cugino non gradisce che qualcun'altro attiri l'attenzione femminile"

"Di una femmina, mia cara!". Sussurrò Mary con aria maliziosa

"Chi?". Chiese Hermione perplesssa

La serpeverde scoppiò a ridere

"Pronto!? Di te sorellina! Ma non ti sei accorta che mio cugino è attratto da te?"

Hermione roteò gli occhi seccata mentre il suo colorito si accendeva di nuovo

"Sciocchezze!". Borbottò

Mary scosse la testa

"Cosa devo fare con questi due?"

"Eh?"

"No dicevo...hai ragione sorellina"

 

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Capitolo 34
*** Un altro appuntamento ***


 Un altro appuntamento

 

Quando le due ragazze tornarono in cucina per cena, trovarono più o meno la stessa situazione che avevano lasciato: Lucius e Draco con gli occhi iniettati di sangue e Stephen che sogghignava sotto i baffi, apparentemente divertito. E quando, durante la cena, Stephen si attaccò a Hermione dedicando la serata a provarci con lei, la situazione psicologica di Draco non migliorò per nulla.

Il peggio era che non riusciva a capire cosa lo pungesse così tanto. Forse era l'aria di quel tipo, che proprio non riusciva a piacergli, a fargli prudere la nuca, aveva un'aria così equivoca....

Cercò di convincersi che era quello il problema fino a che la risata argentina di Hermione non gli giunse alle orecchie facendogli saltare la mosca al naso. A quel punto, non poteva più negare quale fosse il reale problema: non gli andava che lei gradisse la compagnia di quel tizio. Maledizione fino a qualche ora prima era delle sue battute che rideva! C'era qualcosa di profondamente sbagliato nel fatto che ripetesse le stesse espressioni divertite ma a benificio di un altro, razionalmente sapeva che non aveva senso, che si ride e si scherza con tante persone e la cosa è perfettamente regolare...eppure c'era qualcosa di viscerale che lo faceva sentire infastidito da morire.

"Sai Hermione, sei una ragazza davvero interessante...". Stava dicendo il ragazzo

Hermione sorrise

"Grazie Stephen, sei gentile..."

"Sai mi piacerebbe conoscerti meglio, ti andrebbe di farmi vedere la cittadina qui vicino domani? Non ci sono mai stato"

Hermione lo guardò perplessa. Lei? Voleva uscire...con lei?

"P-perchè?". Balbettò

"Te l'ho detto, perchè ti trovo interessante"

Draco si irrigidì osservando il tipo con gli occhi socchiusi. Qualunque fosse il motivo, quel tipo gli ispirava un cattivo presentimento, aveva la sensazione che fosse pericoloso e non gli piaceva che girasse attorno a Hermione. In fondo era una ragazza apprezzabile, meritava qualcuno che fosse degno di lei.

Te per esempio?

Ancora quella dannata vocina! Sbagliata per altro perchè lui non aveva nessuna intenzione di stare con Hermione. Anche se....certo doveva ammettere che non avrebbe proprio detto "puh che schifo" all'idea di conoscerla meglio ma...stare insieme? Quella era tutta un'altra storia! In primo luogo era mezzosangue e...ok, al momento non gli veniva in mente un altro motivo ma c'era sicuramente qualcos'altro che spiegasse perchè non poteva stare con lei, no?

Oddio,'ì non è che anche il fatto che fosse mezzosangue reggesse poi tanto ormai...non è che lui fosse proprio un buon partito al momento quindi aveva poco da guardare le origini di Hermione...

Un movimento strano di Stephen attirò la sua attenzione spingendolo ad afferrare il polso di Hermione tanto violentemente da farle rovesciare il contenuto del bicchiere.

"Draco ma che fai?". Strillò Hermione allarmata

"Ecco io..."

Cose la diceva ora? Ho visto Stephen mettere qualcosa nel tuo bicchiere? E perchè lui avrebbe dovuto fare bere qualcosa di nascosto a una esimia sconosciuta? Non aveva nulla in mano, ne spiegazione, ne dettagli ne prove per dimostrare quello che aveva visto, si sarebbe fatto prendere per un idiota

"Scusa Hermione, ero distratto, mi sembrava che avessi preso il mio bicchiere"

Hermione storse il naso

"Immagino quanto ti avrà fatto tremare i polsi l'idea che una mezzosangue bevesse nel tuo bicchiere". Sussurrò scatenando l'ilarità di Ron

"Non essere sciocca". Sbottò il serpeverde guardando male Weasley "E' solo che nel mio c'è vino elfico e non volevo che lo mandassi giù prima di accorgertene, sai com'è so che non bevi di solito perciò...magari ti ubriacavi"

La ragazza scoppiò a ridere

"E da quando mi fai da angelo custode? Non dire scemenze, sei solo schizzinoso!"

Non te lo immagini nemmeno, mia cara, quanto ti faccio da angelo custode!

Quando Stephen si ritirò in camera sua, Draco aspettò dieci minuti perchè gli altri non si insospettissero e andò a bussare da lui. Il ragazzo lo guadò leggermente perplesso quando aprì la porta e si trovò davanti lui

"Oh sei tu..Draco giusto?"

"Aspettavi qualcun'altro?". Sbottò Draco

Il ragazzo ammiccò

"La speranza è l'ultima a morire...tu mi capisci, no? Sei un uomo anche tu"

"Oh si credo di aver compreso"

Quanto ti farei sparire il sorrisetto che c'hai a schiaffi!

"Oh domando scusa, volevi qualcosa?"

"Si, posso entrare?"

Stephen si fece da parte

"Prego, come se fossi in camera tua...beh quasi". Soggiunse ridacchiando

Draco si mise comodo su una delle sedie cercando di mostrarsi a suo agio come se pensasse davvero che quella fosse una sua proprietà

"Che diavolo stai combinando con Hermione?". Sbottò saltando i preliminari

Stephen inarcò un sopraciglio perplesso

"Chiedo perdono, mi sono forse messo in mezzo a qualcosa? È forse..ehm...terreno di caccia privato?"

"Assolutamente no". Si affrettò a chiarire il serpeverde anche se dentro di lui qualcosa ruggiva che si, era mooolto privato quel terreno

"E allora il problema qual'è?"

"Che ho visto cosa hai fatto stasera"

Qualcosa si accese negli occhi del ragazzo, qualcosa che sembrava...soddisfazione? No, impossibile, si disse Draco, che senso avrebbe avuto essere soddisfatto di essersi fatto beccare?

"Fare cosa scusa? Temo di non comprendere...". Mormorò Stephen confuso

"Non fare il finto tonto! Hai messo qualcosa nel bicchiere di Hermione stasera, voglio sapere cos'è"

Il ragazzo finse di osservarsi le unghie con molta noncuranza

"Ok, mi hai fatto sorgere una curiosità, amico: mettiamo che per ipotesi io stessi mettendo qualcosa nel bicchiere di Hermione...supponiamo che fosse qualcosa di...amoroso...a te che importa?"

"Non sono tenuto a risponderti". Sibilò Draco furente

Stephen incrociò le braccia sul petto

"Allora nemmeno io"

"Oh si invece! Non me ne andrò di qui fino a quando tu non mi avrai detto cosa trami su Hermione"

Stephen ghignò divertito facendo prudere le mani al biondino

"E con che diritto di grazia? Non sei suo padre, ne suo fratello ne un parente di qualunque tipo e nemmeno il suo fidanzato...o magari ti piacerebbe esserlo?"

"Non ti riguarda!". Ringhiò Draco

Il sorriso dell'altro si fece più largo

"Ah! È questo, non è riserva di caccia privata ma ti piacerebbe tanto poterle appendere quel cartello eh?"

Il biondo si alzò di scatto fissandolo negli occhi

"Mettiamola così...falle del male in qualsiasi modo o spezzale il cuore e io mi assicurerò di spezzare il tuo collo". Sibilò prima di usire sbattendo la porta

Uscendo dalla camera avrebbe potuto giurare di averlo sentito sghignazzare come se fosse felice, ma poi decise che probabilmente l'aveva immaginato.

Si diresse in camera di Hermione e Mary dove trovò le due ragazze che ridevano allegramente di qualcosa. Mary stava per fargli qualche battuta ma, vedendo la sua faccia seria il sorriso svanì dalla sua faccia.

"Ci lasci soli un attimo?". Le chiese Draco

Mary annuì e uscì silenziosamente

"E' successo qualcosa?". Chiese Hermione preoccupata

Draco sospirò sedendosi vicino a lui

"Ecco..volevo parlare di Stephen"

"Oh...è molto simpatico...ma mi pare che tu non la pensi così eh?". Chiese la grifoncina

Draco scosse la testa serio

"Direi di no..."

"Me ne sono accorta, sembrava che gli volessi saltare al collo da quando l'hai visto". Mormorò la ragazza

"Più o meno..."

"Ma perchè Draco?"

"Non lo so...non mi sta simpatico...Hermione, stai attenta a lui per favore"

"Io..ma perchè?"

"Perchè mi da una brutta impressione"

"Non lo devo mica sposare Draco mi ha solo chiesto di uscire...per gentilezza probabilmente..."

"Gentilezza?". Chiese il ragazzo perplesso

hermione ridacchiò come se si fosse mostrato stupito di una cosa ovvia

"Draco andiamo, io non sono esattamente la tipa che calamita l'attenzione degli uomini"

Da piccolina era stata anche peggio con quei denti sporgenti che finalmente era riuscita a eliminare. I suo genitori le avevano sempre detto che avrebbe dovuto accettarsi per quello che era ma...non è una cosa che puoi importi e lei non si era mai sentita bella. Aveva puntato tutto sull'intelligenza da quando era bimba, perchè aveva una memoria ottima e aveva scoperto che la cosa scatenava l'ammirazione delle persone...ma i ragazzi non controllano esattamente se conosci bene le materie scolastiche quando vogliono scegliere con chi uscire.

"E di Krum che mi dici? Lui non la pensava così..."

Krum...si era sempre chiesta come mai lui si era interessato a lei

"Lui era talmente desideroso di trovare una ragazza che fosse diversa dalle adoranti ochette che gli giravano attorno che ha chiuso un occhio sulla bellezza"

"E Weasley"

La ragazza storse il naso

"Draco andava a letto con Lavanda Brown direi che non è proprio un'autorità in fatto di buon gusto"

"E se ti dicessi che anche io ritengo che tu sia carina"

Un sorriso amaro incurvò le labbra della ragazzina

"Direi che me lo stai dicendo per gentilezza"

"Vediamo cosa si può fare per convincerti..."

 

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Capitolo 35
*** Altro appuntanento ***


 Un altro appuntamento

 

 

Ammissione

 

Un raggio di sole filtrò nella stanza illuminando il volto del ragazzo steso sulla schiena con le mani incrociate dietro la nuca. Non capiva, era come se un tarlo continuasse a mordicchiargli il cervello non permettendogli di accettare quanto stava succedendo e a nulla valeva ripetersi che era solo la preoccupazione per Hermione a tormentarlo, la paura che quel ragazzo che non gli piaceva proprio potesse farle qualcosa di male. Non era solo questo, c'era di più! C'erano i baci che si erano scambiati ultimamente, anche il giorno prima, che gli piacevano troppo per archiviare la piccola mezzosangue nel cassetto rassicurante delle amicizie. C'era che oltre alla paura che quel ragazzo le facesse del male c'era la paura che invece la trattasse "troppo bene". Sospirò frustrato, che diavolo succedeva? E se si fosse veramente innamorato di quella piccola peste?

Un bussare alla porta lo distrasse dalle sue riflessioni

"Draco?". Chiese la voce di Mary mentre la ragazza faceva capolino sulla porta

Draco si alzò dal letto guardandola perplesso. Erano le sei del mattino, che voleva Mary a quell'ora?

"Mary? Che succede?"

La ragazza entrò nella stanza e si lasciò cadere sul letto con un sospiro stanco

"Ho bisogno del tuo aiuto"

Draco sussultò

"Se si tratta di mio padre non ne voglio sapere niente: che sia gay, che sia impotente o qualsiasi altra cosa zitta e non dirmelo!". Borbottò (autrice: no sorella tranquilla non te lo farei mai...forse)

Mary scoppiò a ridere

"Non essere sciocco! No, tuo padre non ha nulla che non va..."

"Non voglio sentire manco quello!". Ringhiò Draco

"Ok...comunque Lucius non c'entra, si tratta di Hermione"

"Cosa succede?"

"E' quel ragazzo..."

I sensi del serpeverde si attivarono facendogli drizzare le orecchie

"Si? Che ha fatto?"

Se aveva combinato qualche cosa a Hermione sarebbe andato a implorare Voldemort di ucciderlo a "modo suo", si ripromise.

"Niente ma...a te francamente ha fatto una buona impressione?"

La guardò con circospezione

"Non proprio...ma non è che lo abbia conosciuto bene..."

"Manco a me a fatto una buona impressione...e io a differenza tua sono obbiettiva!"

"Non ho capito....in che senso io non sarei obbiettivo?"

Mary lo guardò con aria compassionevole

"Che sei geloso!"

"Non dire sciocchezze!". Scattò Draco

O forse era vero?

"Oh andiamo non riuscirai a convincermi che Hermione non ti piace!"

"Non mi interessa di convincerti! Comunque appurato che quel tizio non piace a nessuno dei due non credo si possa fare nulla a riguardo"

La ragazza instaurò un aria furba

"Oh si che si può fare qualcosa..."

 

Dieci minuti dopo....

 

"Non posso credere che tu mi abbia convinto a farlo". Sbuffò Draco

Come aveva fatto quella pazza di sua cugina a convincerlo a spiare Hermione e Stephan per controllare che non succedesse nulla alla mezzosangue?

"Ssh ci scopriranno". Sibilò Mary

Per il momento non c'era proprio nulla di interessante da osservare, considerò tra se e se Draco, ormai quei due erano in giro da un'ora e mezza e la cosa più emozionante che era successa era lui che le aveva preso la mano facendola probabilmente spaventare tant'è che si era allontanata immediatamente.

"Capirai! Qui non succede nulla"

"Cosa ti aspettavi una sorta di film porno?"

Il biondino sbuffò sprezzante

"Mpff con quel coso? Non c'ha il fisico!"

Mary sghignazzò

"Nooo ma non sei geloso!"

"No, non lo sono e smettila di dire sciocchezze"

"Mmh si vede! Tant'è vero che sei assolutamente obbiettivo nel giudicarlo! Dai Draco sarà un po' ambiguo ma è un bel pezzo di ambiguo!"

"Mio padre lo verrà a sapere". Borbottò il biondino

"Oh insomma! Invece di farti più cretino di quello che sei perchè non ti rassegni all'idea che quella ragazzina ti piace e glielo dici?"

"Perchè non è vero che mi piace!"

"O perchè hai paura di essere respinto da lei?"

"Io?". Ringhiò Draco con aria oltraggiata "E perchè mai dovrebbe respingermi?"

"Perchè sei un ex-Mangiamorte con una reputazione pessima in fatto di ragazze?"

"Lei...."

"E' una ragazza brillante, carina e simpatica"

"E' irritante, sacente e prepotente"

Mary roteò gli occhi

"Sei un testone! Anche tu hai i tuoi difetti e sono sempre peggiori di quelli di Hermione...dovresti ringraziare il cielo se avessi la fortuna di avere una come lei, non te la meriti!"

"Invece me la merito!". Sbottò Draco prima di rendersi conto di cosa stava dicendo

Mary sorrise trionfante

"Ooh sii sono d'accordo vi meritate a vicenda!"

Il problema per entrambi fu che il loro battibecco li aveva distratti talmente tanto che si erano dimenticati che cosa stavano facendo, sicchè....

"Ehm Ehm"

Il colpo di tosse fece rabbrividire entrambi i ragazzi

"Sono certa che avete una spiegazione perfettamente logica per questo!". Sibilò la grifondoro guardandoli storto

Mary la guardò sbattendo le ciglia

"Che ti voglio taaaanto bene sorellina" flautò

"E il pedinamento come proverebbe che mi vuoi bene?"

"Ehm...che mi preoccupo per te...tu non ti sei preoccupata per me e Lucius?"

Un muscolo guizzò nella mascella di Hermione che dopo un po' scoppiò a ridere

"E va bene! E va bene stavolta passi ma che non ti becchi mai più"

Draco passò lo sguardo dall'uno all'altra. Forse si sarebbe salvato anche lui....

"Quanto a te...". Sibilò Hermione mentre Mary si volatilizzava per essere sicura di averla scampata

"Ti voglio bene anche io...". Tentò Draco

Hermione gli rifilò un'occhiataccia. Non era una bella giornata, aveva un diavolo per capello e il motivo era indirettamente proprio quella maledizione in carne e ossa che rispondeva al nome di Draco Malfoy. Perchè uscire con Stephen non era stato come con lui? Perchè con Draco si era sentita così bene mentre Stephen non riusciva a metterla a suo agio? E perchè quando Stephen le si avvicinava non le creava le stesse emozioni di Draco? Eppure era un così bel ragazzo, sarebbe persino stato esattamente il suo tipo...almeno sulla carta...

A metà uscita aveva cominciato a chiedersi se la risposta alle sue domande non fosse che si era presa una cotta per Draco. E quella domanda l'aveva resa molto ma molto nervosa!

"Non attacca con te Malfoy, quella è una scusa che può usare solo Mary"

"Perchè io non posso essermi affezionato a te?". Fece Draco con aria innocente

"Tu no....Oh non dire sciocchezze!". Ringhiò la ragaza seccata

See certo! Lei era proprio il tipo di donna a cui Malfoy si sarebbe potuto affezionare

"Perchè no? Ne abbiamo condivise tante ultimamente"

"Molto commovente!"

"Hermione...". Fece Draco avvicinandosi di un passo

La ragazza scattò all'indietro

"Non ci provare! Non mi piace il gioco a cui giochi ultimamente"

"Di che parli?"

"Tu...pensi che due battute e qualche bacio siano una specie di gioco ma...non è così, sai! Le persone abituate ad avere un cuore non lo considerano un gioco"

Qualcosa si mosse negli occhi del ragazzo, qualcosa che quasi la spinse a chiedere scusa

"Oh perchè naturalmente i Malfoy un cuore non ce l'hanno, no? Sei come tutti gli altri mezzosangue...anche se ti ostini a crederti migliore"

"Draco..."

"Lascia perdere...non hai sicuramente urtato i miei sentimenti, non ce li ho, no?"

"Draco....". Tentò di nuovo Hermione

"Lascia perdere ti ho detto!". Ringhiò il ragazzo

Una mano piccola e calda gli afferrò il polso

"Che ci facevi con Mary? Ti ha costretto lei?"

"No! Quello là non mi piace, si da il caso, e volevo assicurarmi che non ti facesse del male"

Roteò gli occhi

"Ti assicuro che sono persino maggiorenne oltre che nel pieno delle mie facoltà mentali"

"Normalmente non bacio le ragazze non in grado di intendere e di volere". Sbuffò Draco

"A proposito...che gioco stai facendo? Perchè comincio a volere delle spiegazioni"

"C'è bisogno di una spiegazione? Ti trovo attraente e avevo voglia di baciarti, è tutto"

Hermione inarcò un sopraciglio

"Se stai aspettando che ti butti le braccia al collo strillando "oh che onore" scordatelo!"

"Vuoi che mi scusi?". Chiese Draco con un sorriso storto

"No voglio che mi prometti di non farlo più perchè la cosa mi crea confusione!"

Gli occhi grigi del ragazzo si puntarono nei suoi

"Solo se riesci a dirmi che non ti piace"

La ragazza battè il piede a terra fustrata

"Non è questo il punto"

"E allora cosa? Se ti piace qual'è il problema?"

Lei gli rivolse il classico sguardo da gli-uomini-non-capiscono. Ma invece lui aveva capito esattamente...e siccome gli piaceva voleva sentirglielo dire.

"Lascia perdere". Sbuffò Hermione

"Hai forse paura di innamorarti?"

"No!". Ringhiò lei, ma troppo in fretta

"Oh! Le donne". Sbuffò frustrato Draco "Perchè invece di cercare di fingere che fra noi non ci sia attrazione non cerchiamo di capire dove ci porta?"

Hermione lo fissò perplessa

"Intendi..."

"Cose normali, tipo uscire come l'altro giorno...siamo stati bene, no? Allora perchè non ci riproviamo?"

La ragazzina scoppiò a ridere facendogli inarcare un sopraciglio

"La mia offerta è così ridicola?". Chiese offeso

Hermione rise ancora più forte

"Il fatto è....che mi stai chiedendo di uscire proprio oggi che...che sono fuori con un altro"

Draco sussultò guardandosi attorno perplesso

"A proposito...dov'è l'altro?"

Anche Hermione sussultò rendendosi conto che il suo accompagnatore era sparito...e lei non se n'era manco accorta

"Oh no! Sarà tornato a casa perchè lo stavamo ignorando! Oh sono una frana coi ragazzi guarda che razza di primo appuntamento con Stephen!"

Draco rise

"Vieni ti offro un dolce per consolarti...con il coso ti chiarirai dopo...e per chiarire intendo dirgli che non uscirai più con lui"

"Eh?". Rise Hermione

"Beh se offro di uscire con il sottoscritto a una ragazza la concorrenza non mi piace"

"Peccato perchè avevo in mente un harem". Rise Hermione correndo dentro al locale vicino

Quello che i due ragazzi non sapevano è che non avrebbero più rivisto Stephen...perchè aveva compiuto il suo lavoro e sen'era andato

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Capitolo 36
*** Epilogo ***


 Epilogo

 

 

 

Autrice: bene ragazze oggi ho passato l'ultimo esame prima della laurea e questo è il mio regalo per voi! Siamo alla fine, spero tanto vi sia piaciuta!

Un ringraziamento speciale alla mia sorellona che mi ha sostenuta sia in questa ff che nello studio XD

 

 

 

"Lucius sei pronto?"

Un anno, due battaglie, di cui quella in cui finalmente Voldemort era morto, dopo, Mary stava affacciata alla porta della camera dei coniugi Malfoy osservando il marito (eh si hanno fatto le cose serie) che si preparava di tutto punto per conoscere la fidanzata del figlio che finalmente si era degnato di presentarla in famiglia...o meglio al padre

"Non capiso perchè Draco si è deciso solo ora a presentarcela". Ripetè Lucius per l'ennesima volta

Mary alzò le spalle con aria indifferente

"Beh forse voleva essere sicuro prima di portarla a casa"

"Ma tu...sai qualcosa di questa ragazza?"

Si voltò fingendo di cercare qualcosa nel cassetto perchè il marito non vedesse il suo ghigno. Lo aspettava una bella sorpresa!

"Ehm no...non direi che so qualcosa di lei"

"Sarà una brava ragazza? Che dici, Draco ti ha detto com'è? Non è che sta imbrogliando mio figlio perchè mira ai soldi?"

No, pensò la ragazza, non mirava ai soldi

"Non credo amore, no..."

Lucius la guardò sospettoso

"Mi nascondi qualcosa, piccola...."

"Noooo! Chi io?!". Fece Mary con aria innocente

Lucius la intrappolo contro il muro

"Si proprio tu...". Sussurrò

Il suono del campanello arrivò dal piano di sotto

"Ehm...dobbiamo apire". Fece Mary nervosa

"Lascia che vadano gli elfi". Sussurrò Lucius

In effetti ci stava benissimo lì dov'era...ma perdersi la faccia di suo marito quando avesse visto chi c'era alla porta? Mai!

"Lucius comportati bene su! Andiamo di sotto"

Quando Lucius aprì sbarrò gli occhi perplesso

"Salve Signor Malfoy". Salutò Hermione tranquilla

"Buonasera Miss Granger...se è venuta a trovare mia moglie oggi non è la sera giusta...sa aspettiamo mio figlio con la sua fidanzata a cena..."

Per un minuto lo sguardo che la Granger e Mary che era dietro di lui si scambiarono lo mise in allarme...ma non registrò niente di concreto finchè dietro la Granger (che ancora si rifiutava di chiamare col cognome giusto) non spuntò suo figlio.

"Eccoci papà!"

Lucius sbiancò e Mary ghignò divertita. Bene...sarebbe stata una serata divertente

"C..come eccoci?"

"Hai appena detto che ci aspettavi, no? Eccoci!"

"Ho...ho detto che aspettavo te e la tua fidanzata, io...non capisco"

"Appunto eccoci! Me e la mia fidanzata". Rise Draco indicando se stesso e poi Hermione

Sia Mary che Draco temettero che, a giudicare dalla vena che gli pulsava sulla tempia, l'uomo potesse crollare alla parola fidanzata.

"C...come lei...la Granger...è la tua..."

"Caro non ti senti bene?". Chiese Mary con un'aria da "tratta male la mia sorellina e dormi con gli elfi"

"Io...ecco io..."

"Le sta venendo un infarto all'idea di suo figlio con una sporca mezzosangue". Lo aiutò Hermione

"Non si può dire che non capisca le cose al volo". Borbottò Lucius

"Lucius". Ringhiò Mary

"Non cominciare papà". Sbuffò Draco

Lucius li guardò con un tic alla mascella

"Oh e va bene! Venite dentro e mangiamo questa maledetta cena...e speriamo che non mi vada di traverso!". Borbottò il padrone di casa

"Io mi preoccuperei di più del dessert se non si comporta bene". Sussurrò Hermione melliflua indicando il dolce che aveva portato e che teneva in mano

"Sicuro che non era a serpeverde?". Chiese Lucius al figlio

"No ma ho sempre detto che avrebbe dovuto starci". Ghignò Draco

 

 

La donna che osservava la scena buttò le braccia al collo del suo compagno

"Abbiamo vinto! Quello era l'ultimo ostacolo, il nostro errore sarà perdonato"

Dopo tre secoli di condanna per aver ucciso qualcuno che gli impediva di stare assieme finalmente erano riusciti a rispettare la condizione che gli era stata imposta per essere perdonati.

"Non ancora amore il patto era che per amore abbiamo tolto una vita e dall'amore ne avremmo dovuta far nascere un'altra"

"Secondo te sarebbero contenti di sapere che ci serve che lei resti incinta?"

 

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