Prima di AMARE leggere attentamente il FOGLIO ILLUSTRATIVO!

di Ambii
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Fastidiosamente bello! ***
Capitolo 3: *** Via dai miei pensieri! ***
Capitolo 4: *** Gli occhi dell'amore! ***
Capitolo 5: *** Il bacio! ***
Capitolo 6: *** Il solito stronzo! ***
Capitolo 7: *** L'amore fa schifo! ***
Capitolo 8: *** Rivelazioni sconvolgenti! ***
Capitolo 9: *** Troppe bugie! ***
Capitolo 10: *** Amicizia o amore? ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Per amare leggere attentamente il foglio illustrativo!
Prologo


Eccomi davanti a una tastiera a scrivere righe che potrebbero sembrarti interessanti o forse ti annoieranno e basta. Hai letto il titolo? Dice già tanto.. Si oggi voglio parlarti dell'amore; Guardati intorno, bene o male tutti sono affetti da questa potente "malattia" ma sotto forme differenti.. Chi piange e chi gioisce.. Ma perchè? Con questo sentimento realmente complicato riesci a passare in un millesimo di secondo dal paradiso all'inferno senza tappe intermedie senza un secondo per riprender fiato.. Con l'amore vivi l'avventura come una grande montagna russa, se ti sporgi troppo assaporerai il vuoto e a quel punto cadrai giù. Se riuscirai a creare una sintonia con la giostra questa ti farà andare per il verso giusto. Sei sicuro di volere andare addosso all'amore? ti ingannerà.. prima ti renderà felice poi triste, ti farà cadere poi rialzare, ti ucciderà e ti fortificherà, ti cambierà.. Si dice che il cuore te lo rompono solo una volta dopo di che sono solo graffi, ma sappi che il primo strappo fa male; Ti sei mai innamorato? Hai mai provato quella sensazione comunemente chiamata come "le farfalle nello stomaco"? E quell'ansia di aspettare il vero amore che sembra non arrivare mai. La paura di non potergli piacere, la paura di soffrire. La fretta di amare, di crescere, di essere importante per qualcuno; L'amore è una malattia che riesce ad anestetizzarti, ti manda fuori onda per tanto tempo, come un coma temporaneo, innamorati e per te ci sarà sempre e solo lui.. Tutti gli altri non conteranno più niente. Per questo bisogna tenere gli occhi bene aperti, non dare nulla per scontato, credere solo in se stessi e nient'altro. Vorrei riuscire a spiegarti cos'è l'amore ma non si può. Non basterebbe un libro. E forse non lo so nemmeno io cosa realmente è, qualcosa di astratto di invisibile eppure così potente, la regina delle lacrime. è tipo il destino.. si esatto è la sorella del destino, non sono cose che si possono definire in modo esplicito. Sai lettore, non so se sei gia stato protagonista di questo sentimento, so di certo che lo sarai, tutti lo saranno almeno una volta nella vita. Non averne paura, se la guardi con la testa bene in alto non ti spaventerà, anzi, starai al settimo cielo. Ti renderai conto che il tuo umore dipenderà dai gesti di una persona. Non credere che queste siano solo parole su parole, alla fine tutti siamo uguali, tutti proveremo le stesse cose.. Siamo come dei peluches, all'esterno abbiamo tutti aspetti e caratteristiche differenti ma all'interno siamo fatti della stessa materia. Eccomi.. Io sono Gaia.. E sono innamorata.. 

Angolo autrice:
Ciao a tutti io sono nuova di qui! Spero che questo piccolo prologo vi piaccia e che mi lascerete un piccolo commentino per farmi sapere che ne pensate! :)
a presto!
La vostra MataDance

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Capitolo 2
*** Fastidiosamente bello! ***


CAPITOLO 1
CAPITOLO 1

Una storia incomincia sempre così, c'è sempre la solita persona protagonista che si presenta. Eccomi, io mi chiamo Gaia e ho 16 anni.. Quasi 16.. li compio tra un mese; E sarebbe dovuto essere il compleanno più bello della mia vita, peccato che.. Non lo sarà! Ma è meglio che vi racconti tutto sin dal principio! Ecco io frequento la scuola S. Borromeo, scientifico precisamente, e sono la classica secchiona "sfigata" che i ragazzi si divertono a prendere in giro. Solo perchè io riesco a garantirmi un futuro lavoro, una vita serena; Era il primo giorno di 3 superiore. Come al solito mi sedetti nel primo banco di fronte alla cattedra, da sola. E sentivo quelle oche delle mie compagne che spettegolavano, parlavano dei vari ragazzi che si erano passate durante l'estate. Ma che bello c'è dico io? Una potrebbe starsene a casa, magari a leggersi un libro, viaggiando nella fantasia invece di andare ogni sera a ballare, bere e fare cose..ecco fuori luogo. Aspettavamo l'arrivo di altri ragazzi.. I ripetenti dell'anno prima; Ce ne erano tre, una doveva essere una ragazza mi pare. Eccoli: Francesca, Filippo e Matteo. Francesca era una ragazza timida, molto carina, vestita bene con un sorriso bello; Era stata bocciata per aver fatto troppe assenze l'anno prima causate da un malore del nonno, chissà.. Filippo non parlava con nessuno, aveva sempre le sue cuffiette nelle orecchie e ascoltava in continuazione musica altamente fastidiosa! E Matteo era il classico leader del gruppo. Il ripetente bello e ribelle..si.. ma anche stupido.. Con quella sua voce rauca e quella risata..Mamma mia, proprio il genere di persona che non sopporto! Chiesi subito a Francesca di sedersi vicino a me, l'avrei aiutata, le sarei diventata amica.. E lei lo fece si sedette a fianco a me lasciando gli altri due a zonzo per la classe. Entrò la professoressa Pilino una delle prof più severe della scuola; ma io avevo un ottimo rapporto con lei, non per niente ero la sua allieva preferita!  "Allora ragazzi patti chiari e amicizia lunga, quest'anno voglio impegno, applicazione e studio..ragazzi lo studio è importante!" "Ma prof siamo appena tornati.." Esclamò gibbo il simpaticone della classe "Non le ho chiesto di intervenir signor Bertolini, non vedo il motivo per il quale deve dire la sua.. Vabbè classe 3 C vi presento i vostri nuovi compagni, Francesca Madusta, Filippo Cureto e Matteo Tommasini.." "presente prof" Urlò come un gallo noioso quel ragazzo dell'ultimo banco; "Eh Tommasini, miraccomando, quest'anno serietà! Altrimenti parlo con sua madre e la spedisco in un collegio. Stia bene attento!" Ci fu il silenzio totale.. Quando la prof guardandomi negli occhi sorrise e disse " Signorina Manzo, è un piacere rivederTI, sei la gioia della mia classe" A quelle parole la classe intera si mise a ridere trasformando il mio sorriso in un broncio triste, ma le risate furono subito interrotte dall'urlo della professoressa che con una fretta improvvisa si mise a fare lezione.. Alla fine della lezione, dopo che la prof se n'era andata, Tommasini si avvicinò a me e con un ghigno fastidioso mi disse: "Ehi Manzo, e tu saresti la gioia della classe? Ahah ci sarà da divertirsi quest'anno".. Mentre parlava masticava fastidiosamente quella cicca, avrei volute dirgliene tante ma le sue parole mi lasciarono a bocca asciutta.. Solo dopo alcuni secondi riuscìì a dire: " Tommasini non parlare troppo, rischi di ingoiare la cicca"; Stupito si girò con un'aria abbastanza seria, si riavvicinò a me, moooolto molto vicino, e disse...... Oddio.. non ricordo che cosa disse, ricordo solo di aver visto quegli occhi: Erano azzurri con una sfumatura all'interno gialla, erano, erano..erano stupendi! Stavolta rimasi a bocca aperta,e così Francesca, in modo anche abbastanza brusco, me la chiuse dandomi uno schiaffetto sotto il mento "Attenta Gaia, ti entrano le mosche".. Risi.. "Carino vero?" "Chi?" Esclamai io "Matteo.. " disse lei "Tommasini? Ma stiamo scherzando? è strafottente, bullo, antipatico, sicuro di sè, ignorante, stupido, imbecille.. " "Gaia fermati.. Non è vero dai, io lo trovo carino.. non lo so, il modo in cui si atteggia forse" "il suo attaggiamento?" Dissi io alzando il tono della voce "è la cosa che mi fa irritare di più! Se potessi lo cambierei volentieri da capo a piedi." "Se lo dici tu, vabbè io vado gaia ci vediamo domani" Francesca mi diede un bacio sulla guancia, uscì dalla scuola, prese il suo scooter e tornò a casa.. Io dovetti attendere qualche minuto in più prima che arrivasse il pullman.. Intanto stavo osservando la compagnia di "Fighetti" della mia classe.. Eccolo, Tommasini, con una sigaretta in bocca; Ma bene fumava anche, pessima cosa, pessimo ragazzo. Mi stava antipatico, A PELLE! Ma per fortuna arrivò l'autobus.. Mentre salivo sul mezzo una voce maschile del gruppo urlò: "Ehi Manzo, non guardarlo troppo Matteo eh, ti si  consumano gli occhi" E scoppiarono le risate di tutto il gruppo, compreso Tommasini. Non ebbi la possibilità di rispondere perchè si chiusero le porte del Pullman. Che nervi, era solo il primo giorno e già sapevo sarebbe stato UNA TORTURA!
Arrivata davanti la soglia di casa, restai minuti ad osservare la porta, avevo la testa tra le nuvole; Entrai. Il bello di mia mamma è che ogni volta che varcavo quella porta era sempre come se non mi vedesse da interi anni perchè il suo modo di accogliermi era meraviglioso. "Tesoro mio, com'è andato il primo giorno di scuola?" "male, Male, MALE" urlai io "è stato orribile.. ho un nuovo compagno ed è disgustoso. Ah ma giuro che me la pagherà, Tommasini me la pagherà" "Tommasini?" Disse stupita mia madre mentre portava la mano destra alla bocca; "si mamma. PERCHè?" "Tesoro.. Il capo di tuo padre è il Sig. Tommasini, penso che il tuo compagno sia suo figlio". Ero stupita, arrabbiata, il padre di quella canaglia era il capo del mio, no, non era possibile, non poteva esserlo! "Amore non so quanto antipatico ti possa stare, ma perfavore, prova ad andarci d'accordo; Anzi, domani invitalo qui, ci conto" Io sorrisi, buttai la cartella a terra e salì le scale per andare in camera mia. Ma com'era possibile? Io dovevo fingere amicizia per quell'essere ignobile? E addirittura invitarlo A CASA MIA? Invadendo i miei spazi, toccando le mie cose. Ma che roba è? Uff, stava nascendo un incubo.  Ma non potevo di certo essere scontrosa; Il lavoro di mio padre dipendeva da questo. Dovevo comportarmi bene con quel coso. Il giorno dopo arrivai in classe e tutti si misero a ridere di gusto. Mentre c'era Francesca che correva verso di me. Io non capivo niente. "Gaia ma è vero?" "cosa?" risposi io.. "Sei ancora.. vergine?".. Questo argomento mi faceva infuriare; ma che senso ha? Solo perchè una ragazza frequenta il terzo anno di liceo deve per forza aver già perso la verginità? Perchè deve essere considerata sfigata se invece è ancora tale? E poi io non avevo tempo per pensare ai ragazzi all'amore e al sesso. La scuola prima di tutto. E poi.. Come cavolo faceva a saperlo Francesca? Chi gliel'ha detto? chi?.. "Chi te l'ha detto fra?" "Eh Matteo l'ha detto a tutti. Dice di aver letto il tuo diario; Dice che sei una di quelle ragazze che ancora credono nel principe azzurro e poi... dice che non l'hai ancora fatto". La mia faccia diventò di un rosso scuro dalla rabbia. Ebbene si io speravo nel principe azzurro, ma che c'è di male? è la gente che mi ha spinto a crederci, i cartoni animati, i libri, le favole. E poi che significa "HA LETTO IL TUO DIARIO" è impossibile! Lo tengo segregato nella tasca interna del mio zainetto. Così aprìì lo zainetto per prendere il diario eh... Oh santo cielo. NON C'ERA PIù! Presa dalla rabbia andai incontro a quel ragazzo fastidioso che col suo gruppetto continuava a ridere tenendo in mano IL MIO DIARIO. Arrivata lì glielo tolsi dalle mani; "Ahah eccola la verginella della scuola" non risposi.. "Allora Manzo, sono riuscito a farti impazzire?" disse lui, seguita poi da una smorfiosetta ridicola. Si, si cavolo mi aveva fatto impazzire, lo odiavo, lo schifavo, l'avrei voluto uccidere.. "Mmm no..anzi.. sono venuta qui per.." No, non ci credo che lo stavo realmente per dire.. "Per?" Disse lui.. "Per..invitarti a casa mia.." "ahahahah" Scoppiarono le risate -.-.. "E perchè dovrei venire a casa tua?" disse lui.. "Perchè tuo padre è il datore di lavoro del mio e.. mia mamma ci tiene tanto a conoscerti.. Beh io te l'ho chiesto se vuoi venire bene sennò amen" Dette quelle parole me ne andai verso il mio banco e appena mi sedetti sentì la sua voce un po' incerta: "Emm.. e dove abiteresti esattamente?" Io non risposi.. "Gaia?" disse lui.. Gaia? Mi aveva chiamato per nome? Oddio e perchè? Vabbè, io non sono una ragazza maleducata: "In via garibaldi 13" Lui sorrise e per un momento giurerei che un suo dente avesse brillato per un secondo.. come nei film.. che cavolo! "Ehi Gaia, ti porti quel figone a casa eh?" mi disse ridendo Francesca.. "Per carità, non è per mia volontà; è mia madre che insiste io non farei mai una roba del genere!" risposi io.. Il suo viso sembrava stesse pensando a qualche cosa.. E infatti dopo pochi secondi si avvicinò a me e mi disse:"Scommettiamo che entro la fine dell'anno t'innamori di lui?" A quel punto non riuscìì a trattenere la risata.. "Ahah io innamorarmi di lui? Franci non mi sono mai innamorata in vita mia e credo che la prima volta che mi accadrà non sarà per quel biondino senza cervello.. Credimi.. Posso scommetterci quello che vuoi" Lei mi allungò la mano come per stringere un patto.. e poi disse: "Se t'innamori mi regali la felpa che indossavi ieri, quella che mi piace tanto.." Cavolo quella era la mia felpa preferita.. Ma non era un problema, tanto non avrei mai perso.."E se vinco io?" "Se vinci tu, ti darò TUTTO ciò che vuoi".. Cavolo sembrava così sicura di vincere.. Povera Fra.. L'avrei sfrattata. Finita quella stancante giornata scolastica la mia tensione raggiungeva un nuovo livello mai conosciuto. Doveva venire il signorino Tommasini a casa mia. Ma non sapevo ne l'ora ne niente. Sta di fatto che andai a casa, mangiai, feci i compiti e mentre aspettavo l'arrivo di Matteo.. Mi addormentai!




Angolo dell'autrice:

Ciaoo ragazzi ecco il primo capitolo della mia storia.. Spero vi piaccia.. E magari lasciate qualche commento.. è importante per me il vostro parere.. Non siate troppo severi con me eh xD Seguite la mia storia :)
A presto
MataDance

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Capitolo 3
*** Via dai miei pensieri! ***


Capitolo 3 CAPITOLO 2

Driiin.. "Salve signora lei dev'essere la mamma di Gaia" "Si si, Tu devi essere Matteo.. Prego entra, Gaia è sopra, in camera sua" ... ... ... "SVEGLIAAAA" "Ahhh!" Scacciai un urlo talmente forte da esser sicura di aver svegliato I miei vicini sordi.. "Ma sei pazzo?! E se mi viene un arresto cardiaco?" "esagerata come sempre".. Che ci faceva in camera mia? Chi gli aveva dato il permesso? Stava toccando tutte le mie cose, le stava.. contagiando.. "Ehh..sarebbe meglio andare di sotto.." dissi io.. "E perchè?" "Così".. "Ti da fastidio che ci sia io qui?" "No, semplicemente mi da fastidio che la gente evadi i miei spazi ora ti prego scendiamo." Lo buttai fuori da camera mia e lo costrinsi a scendere.. "Beh, sono qui.. Ho conosciuto tua mamma.. Adesso che dobbiamo fare?" Ero nel panico, cosa dovevo rispondere.. Fosse per me poteva anche tornarsene a casa.. Diglielo Gaia, digli di andarsene.. "Ecco.. Potremmo fare i compiti" Ma cosa ti salta in mente Gaia, che cavolo hai detto? Sei una stupida, idiota!
"Emm.. Ma io non mi sono portato i compiti dietro.. Non pensavo..ecco.. Mi dispiace Gaia".. "Ooooh ma che peccato! E io che desideravo intensamente che tu li avessi i compiti"..ovviamente non dissi mai queste parole, le pensai e basta.. Certo, perchè io ho un cervello scrauso, pensa le cose intelligenti, ma poi si dimentica di dirle.. Sta di fatto che qualcosa bene o male riuscìì a dire: "Beh, non è un problema, allora credo..tu possa andare.." Siiiii fuori da casa mia! "Si credo proprio di si" Disse accenuando un piccolo sorriso, come se mi stesse provocando.. Ahh diventava terribilmente carino quando sorrideva ^^ Stavo diventando una di quelle ochette della mia classe -.-
Lo accompagnai alla soglia di casa, cercando di trattenere l'entusiasmo e la felicità che possedevo dentro di me in quel momento, non desideravo atro che lui varcasse quella porta e che se ne andasse!.. Aprìì, per l'appunto, la porta e spostò il piede sinistro fuori da casa mia, strofinandosi i capelli con un braccio alzato e un espressione molto simile a quelle di un bambino che deve imparare a parlare per la prima volta, incapace di ciò.. "Grazie della giornata, a domani Gaia"; Si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia, durato mezzo millesimo di secondo ma che sembrava non volesse finire mai. In quello stesso momento il mio desiderio era cambiato, avrei non se ne fosse mai andato. Ma purtroppo lo dovetti salutare. Oddio, ma cosa sto dicendo?! Purtroppo?! Uhm.. Non capivo.. Quel semplice bacetto mi aveva scosso delle sensazioni mai provate prima eppure ne avevo dati di baci sulla guancia.. Mah.. Se ne andò di casa che erano le  16:30; Tutto il pomeriggio fu come vuoto, mi sentivo incompleta, forse un po' adirata..IO NON VOLEVO MI PIACESSE TOMMASINI! Un attimo.. Ecco lo sapevo, ho detto la parola PIACERE! Oh cavolo.. Mi sedetti sul divano a pensare, per la prima volta, a qualcosa che non riguardava la scuola.. Ero stanca.. Era stata una giornata molto difficile.. Cercai di fare un pisolino, UN ALTRO, ma mia madre non me lo permise -.- "Gaia, aiutami a cucinare stasera abbiamo ospiti".. Oh bene, sarà sicuramente quella strega della mia Pro-zia, MARIELLA, Non la sopporto. Ogni volta che si ferma a mangiare da noi, mi riempe di domande "Gaia ce l'hai il fidanzatino? Come si chiama? è bello? è simpatico? è intelligente?"; ODIO LE PERSONE CHE NON SI FANNO GLI AFFARI PROPRI!.. "Tesoro puoi uscire a comprare il pane? è finito e stasera ne servirà!"  Mi disse con tono molto dolce mia madre.. Eh.. come potevo dirle di no?! Mi misi di corsa una giacchetta, presi i soldi, la mia bicicletta e andai verso il supermercato più vicino.. Entrai, presi il pane e, mentre stavo per pagare... DRIIIIIN... NUOVO MESSAGGIO da
FRANCY:
"Ma ciao bella figona :-D Come stai? Domani non posso venire a scuola :-( Ho una linea di febbre; Beh dai racconta su su, che è successo oggi con quel figaccio :-D?"
Sorrisi.. E con una velocità impressionante risposi:
"Ecco ora non ti posso spiegare.. è stato.. emm.. STRANO! Cioè all'inizio volevo se ne andasse.. Ma poi.. Volevo che quel momento con lui non finisse mai"
Non feci nemmeno a posare il telefono che esso squillò di nuovo.. Era sempre lei:
"Quale momento? Cos' ha fatto? Ahahah me lo sento, tu perdi la scommessa :-D"
No no no e poi no; La scommessa l'avrebbe persa lei, su questo non c'erano dubbi.. Presi il telefono con una certa euforia nel rispondergli, forse in modo anche abbastanza seccato:
"Non sognare Fra! Non è successo niente di che.. Stai tranquilla che qualsiasi cosa sarà, mi passerà :-D.. Ora scusa, ma devo scappare, sto pagando la spesa e c'è la cassiera che mi guarda malissimo; Ti chiamo più tardi, Baci :-)"
La sua solita risposta veloce fu un semplice "Ok Bella :-)". Un' altra cosa che odiavo: Che la gente mi chiamasse "Bella", perchè secondo me non lo ero e mi sapeva tanto di presa in giro u.u
Dopo aver comprato il pane come richiesto da mia madre, tornai a casa; Erano le 18:05 più o meno.. Adesso ero ancora più stanca di prima.. Ma sentìì la voce di mio padre : "Fiorellino, stasera cenerai con noi, OSPITI IMPORTANTI!" Sottolineò in modo sicuro le parole OSPITI IMPORTANTI. Anche "Fiorellino" era un nomignolo che diprezzavo; "Si papà, perfavore fammi riposare due secondi" "Certo amore!" rispose lui e io, sollevata dalla risposta,  andai in camera mia lasciandomi andare liberamente a peso morto come un sacco di patate sul mio lettuccio **
Nemmeno il tempo di chiudere gli occhi che caddi in un sonno profondo...
*SOGNO DI GAIA*
Matteo: Sei felice Gaia?
Gaia: Si! No! Non lo so, ho paura che tutto questo sia solo un sogno. Non sono mai stata con nessuno!"
Matteo con modo molto romantico afferra la mano di Gaia, l'avvicina alle sue labbra e la bacia;
"La gente dice che non sei perfetta, ma i miei occhi hanno cancellato qualsiasi tua imperfezione" Gaia guarda il ragazzo con occhi lucidi;
"Sarà forse l'amore?" Chiede lui
"No, l'amore non esiste" Risponde lei, tornando ad un'espressione seria
"Creiamolo noi!" Sussurra a bassissima voce Lui.
Sul volto della Ragazza era tornato il sorriso di prima.. Il ragazzo si alza, invita la ragazza ad alzarsi; Una volta in piedi l'afferra con sicurezza sui fianchi; Ballarono, Ballarono per lungo tempo. Poi lui la guardò fisso negli occhi, era diventato tutto ad un tratto TIMIDO:
"Voglio baciarti Gaia!" A quelle parole la ragazza si irregidì..
"Io.. non.. emm.. credo sia troppo perso"
"Ma come presto? è tutto perfetto.." Le prese le mani e con molta ma mooolta lentezza avvicinò il suo viso a quello di Gaia per baciarla, proprio come Lei aveva sempre desiderato; E proprio quando le labbra furono a un millimetro di distanza..
 "GAIAAAAAAA, GAIAAAAAA"
Cominciò a urlare mio padre.. No cavolo, proprio adesso, stavo facendo un sogno così bello.. Bello? emm volevo dire, ALQUANTO PARTICOLARE.. Uffa, volevo almeno vedere come sarebbe finito.. Oddio adesso basta però eh! Non bastava solo averlo nei miei pensieri, adesso si era intrufolato pure nei miei sogni. Basta, avevo deciso, avrei lasciato perdere tutto ciò che riguardasse quel ragazzo. A scuola non lo avrei calcolato più, non lo avrei manco più invitato a casa mia, non me ne importava niente se suo padre era il capo del mio.. basta Tommasini, basta! Dovevo tornare quella di prima.
Mi preparai con molta svelta, per scendere di sotto a dare il benvenuto a questi misteriosi ospiti di cui ancora non sapevo niente. Eravamo tutti e tre, mia madre, mio padre ed io, davanti alla porta d'ingresso, in un rigoroso silenzio. Aspettavo solo che suonasse il campanello per veder entrare quella simapticona della mia Pro-zia con i suoi 2 figli Carlo e Carlotta (Fantasia zero!).. Passarono i minuti, fino a che
DIIN DOON!
Eccola.. Mio padre si spostò poco più avanti, allungò la mano e aprìì lentamente la porta.. Non era la Pro-zia..Vidi due visi non me familiari.. Un uomo e una donna;
"Ciao Paolo" Disse l'uomo rivolgendosi a mio padre; "Salve Sig. Tommasini; Prego accomodatevi" Come scusa? Signor che? Oddio no no.. Ti prago fai che non ci sia pure.. "Ciao Gaia" Eccolo -.-
Entrò Matteo mano nella mano con un bimbo più piccolo.. "Lui è Nicolò, il mio fratellino"; Cavolo! Propio adesso che volevo staccarmi da lui! Destino, perchè mi vuoi così male?

Angolo dell'autrice:
Scusate ragazzi per il ritardo..Ecco il secondo capitolo.. Beh come potete vedere Gaia comincia a provare qualcosa di diverso.. MMM.. Chissà che combineranno quei due alla cena.. Beh se volete scoprirlo continuate a seguire la mia storia.. E lasciate un piccolo commentino per favore :-) Grazie mille. A presto.
MataDance

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Capitolo 4
*** Gli occhi dell'amore! ***


Capitolo 3  CAPITOLO 3

Restai impalata a davanti alla soglia della porta a fissare Matteo, con uno sguardo a dir poco sorpreso. Non sapevo cosa fare, non sapevo cosa dire, speravo solo che fosse tutto un incubo.
"Gaia svegliati, Gaia svegliatiii" Dissi io..
"Gaia? Tutto ok?"
 Mi disse Matteo perplesso. Solo allora realizzai di star parlando da sola e capì che niente di quello era un brutto incubo.
"Scusami Tommasini, entra"
"Chiamami Teo"
"Preferisco Tommasini"
"Ho detto Teo"
"Senti Tommasini, sono stressata già per conto mio, è stata una giornata faticosa, non ho finito i compiti e l'ultima cosa che avrei voluto è sopportarti a cena stasera"
C'ero andata pesante, ma me ne resi conto solo quando ormai era troppo tardi. Lui c'era rimasto male, ma entrò lo stesso, in silenzio.. Il fratellino non voleva entrare..
"Matte, io ho paura di lei" Gli disse Nicolò.
"Su, non è cattiva, è solo un po' stressata, vero Manzo?"
Oh perfetto, incominciamo con i cognomi, bene, bene. Si era incavolato. Non ci voleva. Accennai un sorrisino e Nicolò entrò, in modo molto veloce, lasciando me e Matteo da soli. Faccia a faccia. Mamma mia quant'era bello, con quella camicetta blu slacciata al collo, le maniche alzate e i jeans a vita bassa. Cominciavo a preoccuparmi, tutto d'un tratto cominciava a piacermi ciò che avevo sempre detestato, dato che questa moda dei pantaloni a vita bassa, l'avevo da sempre considerata una vera e propria SCHIFEZZA. Matteo fece per andare verso la cucina, senza parlarmi, quando lo fermai..
"Aspetta.. "
"Senti Gaia, non dobbiamo andare d'accordo per forza, tu non vuoi me e io non voglio te! Ci detestiamo!"
"Ah... Si si.. è così"
"Però, perfavore, fingiamo di essere amici, facciamolo per i nostri genitori.. Ti prego.."
"Eh si.. Credo sia la cosa giusta da fare.."
"Tregua?"
Mi allungò la mano, come per stringere un patto. Allungai la mia e la strinsi alla sua. Sinceramente parlando mi avevano fatto un po' male quelle parole. Mi detestava. Si, in teoria già lo sapevo, ma ora me ne aveva dato la conferma e la cosa mi dava parecchio fastidio.
"Che tregua sia!"
"Bene"
Se ne andò, sorridendo. L'ho già detto che aveva un sorriso straordinario? Credo di si.. Io non me ne andai subito, rimasi ancora un po' davanti alla porta d'ingresso, ero delusa di me stessa, non volevo mi detestasse, la cosa mi stava tormentando. Io non ero il tipo che piaceva alla gente, ma non me ne era mai fregato niente dei giudizi degli altri. E allora perchè adesso mi assalivano tutte quelle domande?
"Gaia, a  tavola su!" Urlò mia mamma..
"Arrivooo"
Prima di raggiungere tavola presi il cellulare e mandai un messaggio veloce a Francesca:
TO FRANCY:
"Mi detesta. Ma che roba è questa?"
Aspettai la sua risposta ma la voce di mia mamma continuava ad urlarmi di giungere a tavola.
"Aspetta mamma, arrivo, finisco di fare una cosa.."
Driiin..
FROM FRANCY:
"Ma chi? Che succede?"
TO FRANCY:
"Ah già, non sai niente. Tommasini mangia a casa mia, poi ti racconto tutto. Comunque mi odia. Pfft."
....
FROM FRANCY:
"Dopo voglio sapere tutto! E comunque non ti detesta.. Se uno ti detesta davvero, non te lo dice. baci a dopo :-)"
Speravo davvero Francesca avesse ragione. Andai verso la cucina, dove ormai erano TUTTI seduti e stavano per incominciare a mangiare.
"Scusate il ritardo.."
Mi arrivò un'occhiataccia da parte di mio padre..
Quella cena fu noiosissima, lo giuro, si parlò solo del lavoro di mio padre, ogni tanto azzardavano qualche battuta per niente divertente, alle quali ne io ne Matteo ridevamo.. Non vi sto a descrivere quella cena, fidatevi: è meglio così! Dopo la cena i genitori miei e di Matteo andarono in salotto a parlare, Nicolò si era ormai addormentato e io ne approfittai per andare a finire i compiti in camera mia.
"Allora, logaritmo di 2, base.."
TOC TOC
Sentì bussare alla mia porta..
"Avanti"
"Posso entrare?"
Oddio, era proprio lui. Tommasini. Ma che voleva? Non avevo alcuna voglia di stare con lui.
"Non hai altro da fare?"
"Veramente no.. Dai ti aiuto.."
"No grazie ho finito.."
Risposi io, facendogli capire che mi infastidiava la sua presenza..
"Ehi gaia cos'è quello?"
Indicò un disegno, l'avevo fatto io con la pittura a 5 anni, ci tenevo davvero..
"E' mio non lo toccare.."
"Ahah ma sembra vomito.."
Mi alzai prepotente e andai verso di lui.
"Vomito? Arte vorresti dire!"
"Si, stavo scherzando ahah"
Sorrise e io non riuscì a trattenere la risata, quel ragazzo mi faceva ridere così, senza motivo.. Oddio.. è preoccupante? Dopo quella risata ci furono due secondi di silenzio. Tommasini mi guardò bene in faccia e poi mi disse:
"Gaia lo sai che.. No niente"
"Dimmi che c'è."
"Niente volevo dirti una cosa ma non te la dico più.."
Non ne potevo più, quella frase "TI DETESTO" mi stava divorando, dovevo dirglielo.
"Tommasini, perchè mi detesti?"
"Io non ti detesto"
"L'hai detto prima"
"Ma scherzavo.. se ti detestavo davvero, non te lo avrei mai detto.."
Aveva ragione Francesca.. Sorrisi, mentre lui cominciava a prendere la pittura e due pennelli.. Credo volesse pitturare con me..
"Vuoi pitturare Gaia?"
"Solo se mi dici cosa volevi dirmi prima.."
"Ahah ma niente.. Solo che ti stanno bene i capelli così.."
I miei capelli erano uguali, sono sempre stati così, perchè faceva il carino? Non riuscivo a resistergli..
"Grazie Teo"
"Come? Teo? Mi hai chiamato Teo? Incredibile"
Si la cosa soprendeva anche me..
"Beh allora adesso che mi hai chiamato Teo, abbiamo più confidenza.."
Finite quelle parole mi pennellò la faccia di verde e io furiosa presi un pennello e cominciai ad esprimere tutta la mia arte su di lui.. Cominciammo a fare gli sciocchi e a colorarci come bambini dell'asilo fin quando io non inciampai sulla gamaba del mio letto e lui cadde insieme a me.. O cavolo, avevamo smesso di giocare.. lui aveva fatto cadere il suo pennello sul pavimento e io pure, riuscivo a vedere i suoi occhi a 5 cm dai miei, tutti sporchi di pittura, ma comunque stupendi.. Il suo corpo era steso sul mio, mi sembrava di volare, di non appartenere più a questo mondo.. Era tutto perfetto.. Tanto che successe come nelle favole.. Sorrise e piano piano si avvicinò alla mia faccia sempre più lentamente, IO ERO NEL PANICO.. Eravamo a un cm di distanza...
E poi...




ANGOLO DELL'AUTRICE:

Ciao a tutti ragazzi, da quanto tempo. Si lo so, ci ho messo un po', ma ho avuto tanti lavori da fare.. beh come potete vedere sto cambiando un po' il mio modo di scrivere, comincio a utilizzare di più i dialoghi.. Che ne pensate, meglio così? Il capitolo è abbastanza corto lo so e mi dispiace.. Ah, a proposito, vi faccio una domanda.. Secondo voi dopo quell "E poi.." Cosa succederà? Si alzeranno? Si abbracceranno? Litigheranno? Si baceranno? Che succederà? Lasciate un commentino per vedere cosa ne pensate e ricordate che se volete sapere il continuo di questa storia, DOVETE RECENSIRE :D
Baci a tutti, a presto, dalla vostra
MataDance

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Capitolo 5
*** Il bacio! ***


Capitolo 4
Capitolo 4:

"Alzati Matteo basta!" Urlai con un tono abbastanza scocciato, ma nemmeno io capivo cosa mi stesse passando in quel momento per la testa..
"Scusa, pensavo che.."
"Pensavi? A cosa pensavi? Ah perchè tu pensi? Pensi davvero ti avrei baciato? Pensi davvero che poteva finire così?"
"Eravamo lì e allora credevo.."
"Cosa credevi? Credevi che così avrei smesso di odiarti, facendo il lecchino, addirittura baciandomi, cosa volevi fare, qual'è il tuo scopo?" Il mio tono si faceva sempre più cattivo..
"Non lo so nemmeno io Gaia, cazzo, calmati, non è successo niente, ok?" Anche il tono della sua voce si stava alzando..
"No che non sto calma, tu mi stavi illudendo di qualcosa di impossibile, di stupido e di irritante."
"Irritante? Cosa? Illudere? Senti, non volevo illuderti, stavo facendo tutto con il cuore"
"Ah perchè adesso Matteo il fighetto della scuola,  lo stronzo, è capace anche di usare il cuore?"
"Non avrei avuto motivo di baciarti tanto per eh" Stavo iniziando ad "odiarlo" di nuovo!
"Si invece perchè io non ti piaccio!"
"E tu che ne sai?"
"Oh perfavore, non uscirtene adesso con queste domande stupide, non è un cartone animato, questa è la realtà e i fighi non si innamorano delle ragazze brutte e secchione" Ero fiera di me stessa.
"Hai ragione, per questo ti ho sempre odiata, non so nemmeno perchè sono venuto qui sopra, non so nemmeno perchè sto ancora parlando con te, non so cosa mi stava passando per la testa su quel pavimento, basta"
Le sue parole incominciavano a farmi male, si stava pentendo di avermi quasi baciato. Se ne stava andando quando dissi:
"STESSE COSE PER ME!"
 Forse dissi quelle 4 parole solo perchè dentro di me non avrei mai voluto che se ne andasse, forse perchè quel bacio... Lo avrei voluto ricevere.

"Stesse cose per te? Mi stai dicendo che non mi avresti baciato?" Tornò dentro, proprio come volevo.
"No"
"NO?"
"Boh.." Cominciavo ad essere insicura, a mostrarmi debole e non andava bene.
"Boh?"
"Non lo so, forse in quel momento avrei voluto quel bacio.." Mi calmai, tutto d'un tratto la mia voce si era abbassata, aveva raggiunto quasi un tono malinconico e triste.. Mi sedetti sul letto con la testa rivolta verso il basso.. Sentì lui sospirare e avvicinarsi a me, si era calmato pure lui, si sedette a fianco a me..
"E allora perchè mi hai respinto?"
Mi stavano cominciando a lacrimare gli occhi..
"Che t'importa tanto tu non volevi baciarmi davvero, mi odi. Lo sapevo" Mi girai dall'altra parte come per cercare sostegno nel vuoto..
"Mi dispiace di averti urlato addosso, sei tu ad avermi respinto Gaia."
"Lo so, ma tanto quel bacio non lo voleva nessuno dei due.."
"Io si"
Rimasi un attimo sorpresa, avevo gli occhi lucidissimi..
"Perchè?"
"Cosa"
"Perchè baciarmi?"
"Perchè, in quel momento, sentivo che eri diversa. Non eri la solita secchiona antipatica. Eri un'altra Gaia, eri anche più bella."
"Non sono bella smettila."
"Va bene, allora carina."
"Nemmeno quello."
Ci fu un attimo di silenzio, quando lui riniziò a parlare..
"Gaia, perchè mi hai respinto?"
Iniziava ad alterarmi il fatto che continuava a farmi la stessa domanda, dopo un po' che una persona insiste una si stufa.
"Perchè non ho mai baciato nessuno va bene? "
Lui rimase come pietrificato e dicendo solo un "AH" si girò dall'altra parte, come se stesse pensando.. Ci fu il silenzio per un po' di secondi, quando decisi di parlare..
"Ti ricordi quello che scrissi sul mio diario?"
"Quale parte?" Disse lui..
"La parte del principe azzurro.."
"Ah. si.."
"Ecco.. Ti sembrerò anche un'idiota ma io lo aspetto ancora quel principe. Quello che farebbe di tutto per ottenere un mio bacio, verrebbe sotto casa mia col cavallo bianco e mi inviterebbe al ballo come con le favole, per farmi capire il vero significato dell'amore"
Stavo iniziando a parlare con degli occhi sognanti..

"L'amore non esiste.."
Disse lui con un tono più deciso, che mi fece tornare sul pianeta terra.

"Matteo, solo perchè non lo hai ancora trovato, non significa che non esista.."
Si alzò come se fosse scocciato dalle mie parole.
"E come faccio a trovarlo? Ogni volta che cerco 'sta benedetta ragazza seria lei diventa una... vabbè hai capito.. e quando sono io a fare il serio, nessuno mi crede, ormai sono per tutti UNO STRONZO. Prendi esempio prima, quel cazzo di bacio Gaia, ero serio lo capisci? Io volevo baciarti davvero"
Rimasi più sorpresa di prima.. E d'istinto mi alzai anche io.
"Ma io non capisco perchè volevi baciarmi. Perchè? Io non ti piaccio, non sono mai piaciuta a nessuno, non piacerò mai a nessuno, mai, mai mai"
"A me si cavolo, mi piaci, non so quando è nata sta cosa, non so quando sei iniziata a piacermi, non so cosa mi sta passando per la testa, ma sento questa sensazione."
La mia espressione fu tipo "BOCCA APERTA"
"Io ti piaccio?" Furono le uniche tre parole che riuscì a dire..
"Si Gaia, credo proprio di si"
"Mi dispiace Teo, ma non posso crederti, non dopo quello che hai fatto, la storia del diario, mi hai reso ridicola di fronte a tutti."
"Scusa Gaia, mi dispiace per la storia del diario SONO STUPIDO lo so, ma adesso no! Sono sincero ti prego credimi, Gaia mi devi credere, perfavore!"
"Come faccio a crederti?"
Il mio tono della voce si stava facendo sempre più "piccolo"..

"Ti basterà guardarmi negli occhi"
 Aveva degli occhi stupendi, ma lo sapevo già. E sembravano così sinceri..

"Non mi basta Matteo, tu devi dimostrarmi che sei sincero!"
"Devo dimostrartelo? Come?"
"Non lo so, lo devi sapere tu, hai detto che ti piaccio giusto? Beh voglio vedere.. Dimostrami che sono bella, dimostrami tutto ciò che hai detto prima, dimostr.."

Non fui in grado di dire un altro "Dimostrami" Che lui lo fece..

MI BACIO'



Angolo dell'autrice:

Ed eccoci a un altro capitolo. E' sicuramente più corto degli altri, non lo posso negare.. per quando riguarda la storia..  Beh è arrivato sto benedetto bacio, a voi sembra sincero Matteo?  Boh spero solo che questo capitolo vi sia piaciuto e se volete sapere come continua, dovete RECENSIREEEEEEEEE! A presto, dalla vostra
MataDance

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Capitolo 6
*** Il solito stronzo! ***


Capitolo 5
CAPITOLO 5


Quel bacio mi fece dimenticare per un attimo tutto ciò che mi circondava, avevo perfino dimenticato il mio nome. Cavolo, il mio primo bacio. Era stato stupendo, profondo non era stato un semplice bacio a stampo. Era dolcissimo, mi sembrava di star vivendo una favola quando piano piano le sue labbra si staccarono dalle mie.. Avevo ancora gli occhi chiusi.
"Spero di essere riuscito a dimostrartelo.." Mi disse lui..
Avevo ancora gli occhi chiusi, li riaprì, sorrisi e poi aggiunsi..
"Si, adesso si"
"Eh..uh..wow" sorrise..
"Che succede?"
"Niente Gaia niente, è stato bello vero?"
"Certo.. perchè me lo chiedi?"
"Pensavo di aver sbagliato tutto.."
Non capivo cosa volesse dire..
"In che senso Teo?"
"Mentre ti baciavo, mi ero dimenticato come si faceva e io di baci pffff ne ho dati tantissimi."
Oh che tenero, 'dimenticato come si faceva', stavo arrossendo me lo sentivo, ma stavo bene, stavo bene davvero, mi sentivo a settimo cielo e riuscivo solo a mordermi le labbra in continuazione.. Ci furono quelli sguardi magici ma furono bruscamente interrotti..
"Matteo, scendi che andiamo a casa"
Gridò il padre di Matteo.. no cavolo, proprio adesso..
"Arrivo" Rispose lui..
Si avvicinò a me e mi prese per mano..
"Ci vediamo domani, ciao Gaia" si avvicinò e mi baciò a stampo..
"Ciao Teo.."
Lo accompagnai giù dove ormai i suoi genitori insieme a Nicolò erano già davanti alla porta..
"Scusate il ritardo.." Si giustificò lui..
"Tranquillo.. Grazie per la cena Paolo, è stato un piacere conoscerla Sig. Manzo"
"Piacere mio" Rispose mia mamma stringendogli la mano..
"E' stato un piacere conoscere anche te Gaia"
"Grazie Signore, piacere mio"
Sorrise euscì da casa mia..
"Ciao Gaia"
Mi disse Matteo prima di uscire..
"Ciao a te "
Feci un sorriso gigantesco, un sorriso diverso dai soliti sorrisini, mia mamma se ne accorse e come potevo giustamente pensare mi riempì di domande..
"Amore, ma.. tu e Matteo.. siete..?"
"Amici, mamma"
Risposi in modo secco.
"Amici? Ah si ok, no perchè è molto carino"
"Lo so.."
"E non ti piace?"
"No mamma"
"Lo sai che alla mamma puoi dire tutto vero?"
"Si mamma, basta adesso"
"Ok.. buonanotte piccola"
Mi diede un bacetto sulla fronte..
"Buonanotte a te Bali"
La chiamavo Bali perchè mia mamma non era proprio magra e per scherzare io e mia cugina Jessica da piccole l'abbiamo da sempre chiamata Balena, da lì il termine abbreviato Bali.. Non sono cattiva, mia mamma sa che scherzo.
Quella notte fui tormentata dai pensieri, quel bacio, non riuscivo a pensare ad altro, era tutto così perfetto, mi sembrava un sogno. Solo, non avevo capito se io e Matteo eravamo fidanzati oppure no. Avrei dovuto chiederglielo? Mmm no, meglio di no, meglio non rischiare e aspettare che mi dica lui quello che 'ora siamo'.
Restai nel letto a guardare il soffito per circa due ore e a mordermi il labbro in continuazione. Se ripensavo alla scena mi spuntava un sorriso stupendo. Wow, che magia.
Erano circa le 3 di notte quando il mio telefono squill interrompendo i miei viaggi mentali.
Driiin
FROM 349*******
"Non riesco a dormire"
Non conoscevo il numero e odiavo gli scherzetti.
TO 349*******
"E tu saresti?"
FROM 349*******
"Ah già scusa Gaia sono Teo, ho chiesto il tuo numero a Francesca."
Aveva chiesto il mio numero? Che tenero. Salvai subito quel numero sconosciuto sotto la voce "Teo".
TO TEO:
"Tranquillo, comunque anche io non ho sonno"
FROM TEO:
"Brutta cosa la stanchezza, ma in ogni caso devo andare a dormire sennò domani non mi sveglio più. Baci a domani."
TO TEO:
"Notte e baci. A domani :-)"
Adoravo il fatto che avesse scritto a me di non riuscire a dormire e non a qualche suo amico o qualche sua amichetta oca.
Mi addormentai con il cellulare tra le mani appoggiato sul mio petto, dalla parte del cuore. E iniziai a sognare

*SOGNO DI GAIA*

Gaia: Non ho voglia di innamorarmi Fra
Fra: Perchè? per la scommessa?
Gaia: Ma no! E' che ho sentito dire che l'amore fa male
Fra: Non decidi tu se innamorarti o meno
Gaia: Dici che dovrei provare? Ho paura
Fra: La vita è l'unica occasione che hai per dimostrare chi sei. Non sprecarla. E non aver paura di niente e di nessuno, tanto meno dell'amore.
Gaia: Allora si, mi sto innamorando..


GAIAAAAAA

Eccola la solita sveglia mattutina.

"Si mamma, scendo"
Scesi velocemente, feci la colazione e mi accorsi di essere terribilmente in ritardo. Mi vestì in 23 secondi e uscì velocemente.
"Ciao mamma io va.."
Non feci in tempo a finire la frase che ormai avevo già chiuso la porta per rincorrere il pullman che se ne stava andando senza di me.
"Aspettiiii"
Riuscì a raggiungerlo..
"Mi scusi.." Dissi a bassa voce all'autista, infastidito dal fatto che gli avessi fatto perdere del tempo.
Arrivata a scuola, entrai in classe, appoggiai la cartella vicino al mio banco e vidi Matteo, era insieme ai suoi amici. Decisi di andarlo a salutare.
"Ciao Teo" Sorrisi..
Tutti i suoi amici si girarono a guardarmi sorpresi..
"Oh Teo cosa vuole questa verginella sfigata?"
Dissero quegli idioti dei suoi amici a Teo ridendo. Ma io sapevo che Matteo gli avrebbe risposto di chiudere la bocca e mi avrebbe difeso. Solo che non parlava, stava zitto, sembrava in difficoltà. E poi finalmente, disse qualcosa.
"Boh adesso glielo chiedo: Cosa vuoi da me sfigatella?"
Mi disse Matteo con una voce irritante con sottofondo la risata idiota dei suoi amici.
Rimasi a bocca aperta, delusa, stavo davvero male, i miei occhi si stavano iniziando ad allagare così corsi in bagno piangendo.

Volevo morire.



Angolo dell'autrice:

Ciao lettori, beh come si dice il lupo perde il pelo ma n0n il vizio. Cosa ne pensate di questo capitolo? Mi raccomando, recensite, amo i vostri pareri.
Un grazie particolare a  BlackAngelWhiteDemon,  AntoniaLokettina99,  Vagnona94,  gin_chan_mt93,  Louismycarrots e a tutti gli altri che mi hanno recensito la storia. Siete gentilissimi e i vostri commenti mi fanno sentire fiera di quello che scrivo. Grazie a tutti e a presto dalla vostra
MataDance

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Capitolo 7
*** L'amore fa schifo! ***


cap
CAPITOLO 6


Era un dolore che non avevo mai provato, faceva male e non poco. Sentivo i miei occhi gonfi come due palloncini pieni d'acqua. Quando il pianto cominciava a diminuire, tutto d'un tratto ricominciavo a piangere. Le lacrime scendevano da sole e quei singhiozzi, di cui mi vergognavo anche un po', mi infastidivano l'udito. Ero seduta appoggiata ad un muretto del bagno, a fianco ad un lavandino. Tutte le ragazze che passavano, mi guardavano, forse provavano un po' di pietà. Ma io non riuscivo a calmarmi.. ..E poi arrivò Francesca.
"Gaia, ti prego, Gaia non piangere."
Si inginocchiò davanti a me e cominciò ad asciugarmi le lacrime, a prendermi le mani, ma io non volevo essere disturbata.
"Ti prego, lasciami stare"
"Ma io ho bisogno di sapere che stai bene Gaia"
"STO BENE FRANCESCA"
Gli urlai in faccia, in un modo scorbutico e totalmente sbagliato. Continuavo a piangere e per di più rispondevo male all'unica amica che avevo, l'unica che si stesse preoccupando del mio sorriso. Ma lei non mi odiava, continuava a stare di fronte a me e a stringermi una mano.
"Cos'ho fatto di male?"
Sussurrai tra me e me mentre i miei singhiozzi piano piano si placavano, anche se le mie lacrime continuavano a scendere.
"Cos'hai fatto di male? Tu di male? Non hai fatto proprio nulla di male. Si forse l'unica cosa sbagliata che tu abbia fatto è stata aprirgli il cuore. Aprire il cuore a quello stronzo. Ma non devi piangere, cazzo, un giorno tu sorriderai, lo guarderai e capirai che non ti sei persa niente. Lui, lui Gaia ha perso tutto! E sai che fine farà? lo sai? SOLO! RESTERA' SOLO!"
Mi disse Francesca, con un tono molto deciso e abbastanza convinto, ma non bastava per farmi tornare il sorriso..
"Ma Fra.. Nonè vero, io ho perso tutto.. lui poteva essere quello giusto, è bello e sembrava tutto un sogno.."
"Appunto Gaia un sogno e adesso svegliati ti prego. La realtà è che NON TI MERITA. E lo so che ti sembreranno solo parole su parole ma col tempo capirai che io mi sbaglio poche volte. Non devi piangere per chi non ti ama, devi rialzarti più forte di prima. Mi dispiace per la scommessa, mi dispiace di essere stata molto superficiale. Mi ero dimenticata di quanto potesse fare male l'amore."
Il suo tono della voce si faceva un po' piu malinconico..
"Il punto è che mi sento morire, io non so se ce la farò.. potrei essermene innamorata?"
"Si, no, non lo so, forse si. Il punto è che devi stare bene e pensare alla tua felicità. Adesso alzati da questo pavimento e smettila con queste stronzate, tu sei forte, in questi giorni ho imparato a volerti bene e a conoscere la Gaia che si cela dietro il viso da secchiona. Tu sei più di questo, tu meriti più di questo, cazzo."
Sapevo perfettamente che aveva ragione, adoravo anche la sua incredibile "finezza". Si lo so, in una frase ci metteva dentro minimo 3 parolacce, ma erano proprio quello il bello di Francesca, riusciva sempre ad essere sincera, solo che non riuscivo proprio ad accettare quello che mi stava succedendo. Era davvero già finito quel sogno? Quella favola? Era già morto il mio principe? Ma com' era possibile? Quel Matteo, quello della sera prima dove cavolo era finito? Quel bacio.. I messaggi.. Perchè?
"Non so se riuscirò a riprendermi.."
"Non dire cavolate adesso Gaia, alzati vai in classe e ridigli in faccia."
Furono le ultime parole di quella discussione, nel frattempo erano passate decine di ragazze e ogni tanto sentivo qualche bisbiglio rivolto a me. Come se me ne fregasse qualcosa in quel momento.
Francesca si alzò in piedi e, allungandomi la sua mano, mi invitò a fare lo stesso. Io, con il viso bagnato, gli occhi rossi e gonfi, le presi la mano e mi alzai.. Mi sciacquai la faccia per quanto potesse essere utile. Tanto sempre orribile ero. E così camminai per quel corridoio, insieme alla mia migliore amica, si oramai la consideravo tale.. Arrivate davanti alla porta della mia classe il mio cuore iniziava a spaccarsi di nuovo..
"Non ce la faccio Fra"
Non ci riuscivo, sarei stata derisa nuovamente da tutti, non potevo entrare.
"Si che ce la fai, ti voglio bene"
Quelle parole mi diedero un po' di forza, la forza necessaria per mettere la mano sulla maniglia e aprire lentamente la porta.. La prof era seduta al suo posto, ed anche i miei compagni erano tutti seduti.. Cercavo in tutti i modi di non girarmi verso la fila sinistra e di non guardare in fondo per non vederlo. Ma, ovviamente, non mancarono i commentini.
"Lo sai che sei più bella del solito Manzo?"
Disse uno di quegli idioti, non era Matteo. Si mise a ridere tutta la classe, ma lui no. Mi ero girata a guardare e Matteo non rideva, teneva la testa bassa con una penna in mano, come se stesse scrivendo o disegnando. Sembrava quasi non fosse mentalmente presente.
"Chiudi quella bocca cretino!"
Disse in modo prepotente Francesca, almeno qualcuno mi difendeva..
"Non ne vale la pena Fra, sediamoci"
La invitai a calmarsi e ci andammo a sedere nei nostri posti.
"Ragazzi perfavore, silenzio, è chiaro? Poletti chiudi la bocca e non prendere in giro la tua campagna. E lei signorina Madusta, cerchi di essere più matura."
"Mi scusi professoressa"
Disse a tono basso Francesca..
Dopo quella piccola discussione ci furono le 5 ore di  lezioni interrotte, non ci fu permesso nemmeno di fare l'intervallo, avevamo delle lezioni troppo importanti per essere interrotte. Fu una giornata straziante, durante l'ora di storia mi erano scese ancora due o tre lacrime che avevano bagnato il libro. Adesso quella pagina 103 aveva due cerchi bagnati che l'avevano rovinata. Finita l'ultima ora, mentre aspettavo Francesca finire di fare la sua cartella, la banda di Matteo si avvicinò a noi..
"Dai scusa per prima Gaietta, non sei bella lo sai, sei sempre brutta!"
E ancora risate.
"Adesso hai veramente stufato brutto deficente"
Si alzò prepotente Francesca dalla sedia e andò verso Poletti spingendolo.
"Fra non farlo basta. Non ne vale la pena"
"Tu Gaia, vai via, voglio parlare un attimo con Matteo"
Mi disse Francesca.. Senza dire una parola presi il mio zaino e me ne andai..
"Andatevene anche voi razza di idioti se non volete finire in polpette"
Furono le parole di Francesca. E furono molto efficaci, i ragazzi non ci pensarono ne uno ne due e se ne andarono. Io però no, appena uscita dalla classe, e accertata che quegli idioti se ne fossero andati, restai vicino alla mia classe ad origliare, per vedere cosa si sarebbero detti quei due..
"Cosa vuoi Francesca? Ho da fare"
"Hai da fare? Beh mi dispiace, ma adesso stai qui e mi ascolti."
"Guarda se è per Gaia ti dico subito che.."
"Dici che? No tu adesso stai zitto, qui parlo io. E' chiaro? Mi dici che cazzo ti passa per la testa? Se non ti piaceva per quale cazzo di ragione l'hai baciata? Me lo spieghi?"
"Francesca non sai le cose stai zitta. A me piace Gaia, quindi perfavore.."
"Perfavore cosa? Eh? RISPONDIMI MATTEO. E' la seconda volta che lo fai. Adesso hai veramente rotto. Se ti piace una ragazza te ne devi fregare del giudizio dei tuoi amichetti. E poi che razza di amici sono quelli che ti deridono la ragazza?"
"Non è così, per favore taci"
"Taci? Mi hai detto taci? Come se non sapessi che l'hai trattata così solo per paura che la tua fama da RAGAZZO FIGO andasse in mille pezzetini. E ripeto, è la seconda volta che ti comporti così con una ragazza. La fai innamorare e poi la molli senza dirle nulla. Ma Gaia, è più debole, è più debole dell'altra e io non permetterò che tu la faccia soffrire.."
"Ma Francesca.. Ci sto male anche io per questa storia, mi piace tanto Gaia ma io non posso, davvero.."
"Non puoi? Bene e allora da oggi dimenticatela perchè non avrai più nessun tipo di rapporto con lei. A me la vita l'hai rovinata ma non riuscirai a farlo anche con lei.."
"Non dire cazzate, smettila"
"Sei monotono sai. Mi baciasti e il giorno dopo mi lasciasti. E adesso hai fatto la stessa cosa. Con me, okay, te lo permetto, gioca con i miei sentimenti ma con quelli di Gaia NO, non ti azzardare mai più a farle versare anche solo una lacrima perchè ti giuro che te la vedrai con me."

Non era possibile.. Francesca e Matteo.. Erano stati fidanzati? Ma questo non me lo aveva mai detto nessuno.
In ogni caso stimavo il modo in cui Francesca avesse affrontato Matteo, ma avevo deciso di cavarmela da sola.
E per Matteo quello era solo l'inizio, perchè adesso avrebbe fatto i conti con GAIA. E vi assicuro, non l'avrebbe passata liscia!


Angolo dell'autrice:
Cari lettori, vi rivelo un segreto: Questa scena è tratta da una storia vera, successa a me. Ovvero una sera beccai il mio ragazzo baciarsi con un'altra e passai la serata chiusa in un bagno del bowling a piangere, con la mia migliore amica che tentava di consolarmi.. Ho presto spunto :D
Per quanto riguarda il capitolo beh, giudicate voi.
Baci e a presto dalla vostra
MataDance

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Capitolo 8
*** Rivelazioni sconvolgenti! ***


Capitolo 7
CAPITOLO 7


Dopo aver ascoltato quella conversazione, le lacrime come per magia si fermarono, come se avessero deciso di lasciarmi in pace per un po'. Ero più tranquilla, stavo ancora molto male, ma il dolore riuscivo a nascondero con la rabbia. Avevo una voglia matta di farla pagare a quel farabutto, ma anche di saperne di più su la storia MATTEO-FRANCESCA. Dovevo saperne di più! Per questo la prima cosa che feci appena tornata a casa, fu scrivere a Francesca.
TO FRANCI :
"Ehila! Ci possiamo vedere da me tra 10 minuti, massimo 15? Ti devo parlare.."
Speravo vivamente che quel 'Ti devo parlare' potesse suscitare in lei un po' di preoccupazione che  l'avrebbe fatta precipitare di corsa a casa mia. Ci stava mettendo più del solito a rispondere, solitamente era molto veloce. Ma se avrebbe fatto passare altro tempo, l'orario si sarebbe fatto troppo tardo per vederci. E per questo iniziai a riempirla di squilli. Sono sicura che in meno di 10 minuti gliene avrò minimo lasciati 56! Beh, funzionarono.
FROM FRANCI:
"Gaiaaa, ma sei pazza? Un altro squillo no? Stavo studiando.. Arrivo subito"
Che sollievo, avrei finalmente capito meglio chi fosse questo MATTEO TOMMASINI e cosa desiderasse davvero da me.
Aspettai circa 2o minuti, beh Franci non era puntualissima. Feci in tempo a svuotare il frigorifero mentre aspettavo il suo arrivo. E dopo meno di mezz'ora, FINALMENTE, arrivò!
*DRIIIIN*
Andai ad aprire la porta..
"Eccomi Gaia, che è successo, mi ha fatto preoccupare quel tuo 'Ti devo parlare' "
Eh meno male, era il mio obbiettivo!
"Si, scusa Fra, ma ho bisogno di parlarti, è importantissimo"
La sua espressione era tipo 'GAIA COSA TI SEI FUMATA?'
"Gaia.. Cosa ti sei fumata?"
"Sei prevedibile Fra.. Niente tranquilla.. Ma devo chiederti un po' di cosette."
"Dimmi tutto"
Nel frattempo c'eravamo sedute sul divano..
"Prima a scuola.. Ecco.."
"COSA?"
"Beh.. sono rimasta ad ascoltare la conversazione di te e Teo."
"AH"
Quel 'Ah' aveva un tono molto seccato..
"Si lo so ti danno fastidio queste cose, non volevo origliare per chissà quale motivo, volevo solo sapere cosa vi sareste detti."
"Hai sentito tutto?"
Il mio sguardo diventò più triste, abbassai la testa e dissi con tono molto basso
"Si.."
"Ah.. è successo tempo fa Gaia non ti devi preoccupare, tranquilla, ormai fidati che.."
Non le feci finire la frase che ne azzardai una io:
"CI STAI MALE ANCORA?"
Ci fu il silenzio per qualche secondo, poi a lei scappò una piccola risata seguita poi da un altro momento di silenzio..
"No Gaia, è passato tempo"
"Quanto tempo?"
"Abbastanza, fidati"
"Ma te ne sei innamorata?"
"Ma che importanza ha?"
"E' importante per me, voglio sapere che pene hai patito, per prepararmi."
"Non patirai ciò che ho dovuto patire io, fidati.."
"Invece si, io lo amo"
"Si, si è ovvio Gaia, ma è più complicato quello che successe a me"
"No non è vero. Lui ti baciò e poi ti lasciò, la so la storia.."
"No Gaia, non è andata cosi, Non andò così. Non mi lasciò per questo."
Il suo tono di voce si faceva troppo calmo e tranquillo e TRISTE per essere Francesca.
"Ma tu hai detto così prima a lui"
"Si lo so, ma la verità è un'altra.."
"Ovvero?"
"Non posso dirtela"
Cosa? Ma non era la mia migliore amica?
"Perchè? Io ti direi tutto.."
"Anche io, fidati, ma questa è una cosa che sappiamo solo io e Tommasini.."
"Voglio sapere.. non voglio patire le stesse cose."
"E ti ripeto che non succederà.. Gaia.. perdonami.."
Si alzò e fece due passi avanti, abbassando la testa e portando la mano a coprirsi il viso. Poco dopo iniziò a singhiozzare, così mi alzai anch'io per vedere cosa stesse accadendo.
"Lo sapevo che ci stavi male ancora, mi dispiace Fra"
"No Gaia. Noi non abbiamo fatto quello che avete fatto voi"
Vi giuro non capivo.. Sarò stata io scema, ma in quel preciso istante non capivo più niente..
"Cioè?"
Ci risedemmo.
"Noi l'abbiamo fatto.."
"Fatto cosa?"
"Ehh fatto cosa? Svegliati un po' "
Si lo so, sono una ritardata del cavolo.. Ma ci sono arrivata dopo..
"Ah.. fatto.. quello?"
"Si.."
"E ti ha lasciato perchè?"
"Perchè ha avuto paura"
"Ma di cosa?"
"Non posso dirtelo, scusa.."
"A quando risale tutto ciò? Ti prego dimmelo"
"A quest'estate.."
"Ma è poco tempo.."
"Gaia, scusami per tutto. Non avrei mai dovuto farla manco per scherzo quella scommessa idiota. E cosa più importante non avrei dovuto spingerti verso un coglione come Matteo, io volevo solo vendicarmi.."
"Non capisco, vendicarti di cosa? Smettila di piangere"
Non capivo più niente..
"Volevo solo riavere la mia vita tranquilla.. volevo vederlo soffrire.."
"Di che stai parlando?"
"Ti ho usata.. Sapevo gli saresti piaciuta, l'avevo capito già dal primo giorno di scuola. Tu non te ne accorgevi ma ti guardava in uno strano modo.."
"Ma.. io sono brutta"
"Ma stai zitta, non sei per niente brutta, lo sei solo se dici di esserlo."
"E in che modo mi avresti usata?"
"Volevo solo manipolarti, volevo che lui si innamorasse di te e dopo ti avrei convinto a lasciarlo. Ma non avevo pensato che anche tu avresti potuto innamorartene."
"Perchè non me l'hai detto? Perchè non mi hai detto che ti aveva fatto del male?"
"Perchè io sono FRANCESCA Gaia.. Tutti mi credono forte, non posso cadere in queste storielle. NO NON POSSO!"
"Ma..."
"Gaia ti voglio bene, come una sorella. Scusa per tutto. Dimenticati di quel coglione, è l'unico modo per guarire dalle ferite che ti ha procurato.."
Dette quelle parole si alzò e andò verso la porta per andarsene.. Solo dopo che ebbe aperto la porta risucì a dirle un'ultima cosa:
"E perchè ti ha lasciato?"
Lei rimase davanti alla porta e senza guardarmi, rispose con tono basso.
"Perchè rimasi incinta di lui"
Dette quelle parole se ne andò chiudendo forte la porta!
ERO SCIOCCATA!
SORPRESA!
NON CI POTEVO CREDERE!
Un giorno scoprivo che erano stati fidanzati, dopo un po' che l'avevano fatto e subito dopo che lei era rimasta.. INCINTA? Mamma mia.. Si stava trasformando tutto in una grossa telenovelas, non capivo più niente. INCINTA? No dai, a quell'età? E come avrà fatto poi Francesca?
Basta, avevo deciso: Dovevo parlare con Matteo, avere un affronto diretto con lui, mi avrebbe dovuto spiegare un po' di cosette e soprattutto avrebbe dovuto sopportare la mia amara vendetta, che avrebbe vendicato me e in particolar modo FRANCESCA!

Angolo dell'autrice:
Ciao ragazzi! Beh si, effettivamente può essere un po' sconvolgente la fine, anche se secondo me è più sconvolgente pensare che al giorno d'oggi i casi "RAGAZZINE INCINTA" siano molto più frequenti, quasi abituali. E a ragazze di circa 13 anni. Ma tralasciamo. Vi dico subito che non tutto ciò che dice Francesca è vero e chiaro..  Beh se volete scoprire la verità, tutta la verità, quella veramente vera non perdetevi la pesante chiacchierata di Matteo e Gaia.. Miraccomando, RECENSITE! Un bacio! A presto dalla vostra
MataDance

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Capitolo 9
*** Troppe bugie! ***


capitolo 8
CAPITOLO 8

-Quella sera rimasi in camera mia a pensare, ero sconvolta e ancora incredula; Ma di chi mi ero innamorata? Di uno stronzo che si diverte a giocare con le ragazzine? A cui piace vederle soffrire? Chi era davvero questo Tommasini? Quella sera scesero parecchie lacrime dai miei occhi, ero delusa di me stessa; Non avevo mai pianto per un ragazzo, non ero mai stata male a causa dell'amore! Mi sentivo impotente, anzi, una perdente. Mi sentivo solo un giocattolo per lui, temevo che io fossi solo l'ennesimo burattino con il quale lui si divertiva a giocare, come le altre.. Avevo paura di vivere ciò che aveva vissuto Francesca; Anche se lei, è stata veramente sfortunata.. INCINTA? Ogni volta che ripensavo a quella chiacchierata tra me e lei, mi tornavano in mente le sue parole e ci rimanevo ancora più male. Non voglio lei soffra, non voglio soffrire io-

DRIIIIIIN
-Gaiaaaa, su alzati-
Cominciavo a odiare seriamente mia madre.
Mi svegliai di colpo ritornando alla vita reale; Avevo fatto un sacco di sogni, avevo ancora la testa incasinata dai mille pensieri; Ma avevo deciso, appena arrivata a scuola avrei parlato con Matteo; Volevo davvero vederci chiaro; La prima cosa che feci fu inviare un messaggio a Tommasini scrivendogli semplicemente "Matteo, ti devo parlare"; Non ricevetti nemmeno una misera risposta.
Feci colazione con mio padre, come al solito c'era un silenzio di tomba. Non ho mai avuto un rapporto molto affettuoso con mio padre; Lui mi ama e io lo amo ma abbiamo un modo di dimostrarcelo molto triste. Non mi ricordo nemmeno quand'è stata l'ultima volta che gli ho detto TI VOGLIO BENE. Non mi sono mai confidata con lui, non conosce niente di me.
-Come va a scuola Tesoro?-
-Bene, pa'-
-Hai fatto nuove amicizie?-
-no, papà-
-Ah.. e.. il fidanzatino?-
A quella improvvisa domanda feci cadere il cucchiaio con il quale stavo mangiando i miei amati cereali per terra; Alzai gli occhi e guardai mio padre con sguardo stupito e dissi:
-Il fidanzatino?-
-Beh si, amore, hai 15 anni ormai, sarebbe normale.. No?-
-Si-
-Infatti.. quindi?-
-Cosa?-
-Ce l'hai? Il fidanzatino intendo-
Non avevo mai tenuto una conversazione così imbarazzante..
-No papà, i ragazzi sono stupidi-
-Ma no amore non generalizzare.. e poi in molti casi, siete voi che siete complicate-
Gli scappò una piccola risatina e continuò a leggere il suo stupidissimo giornale, ma per me il discorso non era ancora chiuso..
-Noi complicate... NOI COMPLICATE?! Beh certo hai ragione, noi siamo complicate.. Abbiamo tante cose per la testa, abbiamo tanto bisogno di tante cose, tante. Tanti problemi, tante paranoie, tante lacrime, tante gioie.. E voi? Voi siete semplici, a volte anche banali. Siete fin troppo banali; L'esemplare maschio è facile da comprendere, non ha molte fasi.. E tutto ciò che è comune voi dire è "HO FAME, HO SETE,SONO ECCITATO".. Hai ragione papà, voi non siete complicati.. Ma siete stupidi.. Vi capita la ragazza perfetta, che darebbe anima e corpo per voi e voi che fate? La usate e poi la gettate via quasi fosse una macchina da rottamare.. Vi fa comodo finchè è ancora bella, poi ne arriva una migliore e pam.. La rimpiazzate.. Ve ne andata dalla sua vita, la vedete soffrire e nonostante capiate quanto lei stia male a casa vostra, ve ne fregate; Continuate a fare i galletti con i vostri amici coglioni, a prenderla per il culo solo perchè è stata lasciata da uno stronzo che non la meritava.-
Dette quelle parole, mi alzai dalla sedia, con i nervi abbastanza andati, presi la cartella e mi avviai verso l'uscio di casa mia.. Mio padre non disse una parola, era rimasto sorpreso.. Quando arrivai davanti la porta di uscita aggiunsi ancora un'ulima cosa:
-Lo sai Papà, alla fine non siamo poi così complicate.. Tutto ciò che vogliamo è essere amate e.. rispettate.. nulla di più-
Finìì la frase e me ne andai chiudendo la porta alle mie spalle; La giornata non era iniziata nei migliori dei modi ed ero perfettamente consapevole che sarebbe peggiorata.
Questa volta andai a piedi verso la mia scuola; Misi delle cuffiette nelle orecchie e cominciai ad ascoltare canzoni a dir poco deprimenti; Cominciavo a ripensare al bacio tra me e Matteo, ai suoi occhi, alla sua voce e i miei occhi cominciavano ad allagarsi.. Come poteva una storia essere finita ancor prima di essere cominciata? Mi sentivo una sfigata, per la prima volta in vita mia.
Arrivai davanti la scuola e con molta sicurezza entrai, salendo le scale, fino ad arrivare alla mia classe.
-Ciao Fra-
Fu il mio primo saluto..
-Ehi-
Rispose lei, con un sorriso.. Mi sedetti al mio posto, affianco a lei..
-Fra ascolta..-
-Gaia, ti prego, dimenticati di ieri..-
-Eh?-
-Dimenticati tutto ciò che ti ho detto, per favore.. e cosa più importante non farne parola con Tommasini-
-Come no? Io voglio parlargli; Devo capire bene chi razza di persona è, devo renderci giustizia Fra-
-NO! Gaia, se mi vuoi bene e sei davvero mia amica, non gli parlerai.-
-Ma..-
-Ho detto no, basta Gaia.-
-Ok.. come vuoi..-
Non capivo perchè, non capivo Francesca. Io volevo solo renderle giustizia, volevo solo far sentire una merda Matteo, volevo farlo soffrire come lui aveva fatto con lei.. e con me.. Non capivo.
Come al solito quella giornata di scuola fu pesante e noiosa, io e Matteo non ci rivolgemmo la parola per tutto il giorno, almeno finchè non suonò la campanella dell'ultima ora..
Tutti si stavano avviando a uscire, me compresa, e proprio mentre stavo per andarmene da quella classe -GAIAA- Sentìì il mio nome urlare da quella voce che ormai era un chiodo fisso nella mia mente da giorni..
-Matteo.. dimmi-
Ci fermammo in classe, eravamo rimasti solo noi due..
-Come dimmi? Tu mi hai detto che dovevi parlarmi..-
-Si ma ho cambiato idea.. ripensandoci,  non ho nulla da dirti-
-Dai, cazzo, chi riguarda?-
-Nessuno-
-Dimmelo, ti prego-
-Non insistere ok? Non ho niente da dirti, mi sono sbagliata, fai come se non ti avessi mai inviato quel messaggio-
-Ma lo hai fatto-
-Tu fingi il contrario-
Stavo per andarmene ma ancora una volta fui fermata
-Non posso fingere Gaia, fingo sempre, in ogni occasione..-
Mi fermai e girandomi verso di lui dissi:
-Ah si?-
-Si.. Gaia, voglio che tu capisca non sono uno stronzo-
-Si che lo sei, proprio come tutti gli altri..-
-No, Gaia, non è così.. non lo sono, credimi-
-Mi hai baciata e poi il giorno dopo mi stavi prendendo in giro con i tuoi amici; Hai preso per il culo me, Francesca e chissà quante altre ragazze ancora.. Quindi non ti conviene parlare-
-Ho preso per il culo chi? Francesca? cosa centra lei adesso-
-Non fingere di non sapere di cosa sto parlando.. Ti sembra bello quello che hai fatto?-
-Perchè cosa ho fatto?-
-Lo sai bene-
-No non lo so e non so cosa ti abbia detto lei ma non sono stato stronzo con lei-
-Si invece-
I toni delle nostre voci si stavano alzando.
-No.-
-No? L'hai baciata e poi l'hai lasciata-
-Non è andata così-
-E come?-
-Eravamo andati in gita a Firenze con la classe, lei si era ubriacata e io sono stato lo sfigato che l'ha accompagnata in albergo a piedi reggendola in piedi.. Le ho retto la fronte mentre vomitava; Quando ha iniziato a sentirsi meglio io ero sempre l'unico idiota che stava con lei, perchè non aveva amici..poi mi ha baciato.. Io non volevo baciarla, a me non è mai piaciuta Francesca..Volevo solo essere gentile-

-Non dire stronzate, vi ho sentito parlare, voi siete stati insieme-
-No Gaia, non è vero. Si è creata un sacco di film idioti su un bacio che io manco volevo dare-
-Ma.. lei mi ha detto anche che..-
-Cosa?-
Mi resi conto di cosa stavo per dire ed ebbi un attimo di incertezza..
-No niente-
-Dimmelo Gaia, quali altre cazzate ti ha raccontato?-
-Ecco..-
-DIMMELO-
-Matteo.. è vero che l'avete fatto e lei è rimasta incinta di te?-
-COSA?-

Fu quella l'unica parola che uscìì dalla bocca di Tommasini dopo di che, con l'aria furiosa uscìì dall'aula correndo, lasciandomi da sola..
Non capivo più niente; Il mio cuore mi diceva che Matteo era sincero.. Ma non volevo fosse così, perchè sarebbe significato che Francesca mi aveva mentito..



Angolo dell'autrice:
Ciao lettori, ho fatto tardi di un po' di mesi; Ho avuto molto da studiare e ora che la scuola è finita e sono stata promossa ho ricominciato a scrivere :D
Che ne pensate di questo capitolo? Fatemelo sapere con una piccola recensione.. Grazie a tutti :D
A presto dalla vostra,
MataDance

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Capitolo 10
*** Amicizia o amore? ***


CAPITOLO 9




 

Non so cosa avevo fatto. Forse avevo appena scatenato l'apocalisse, senza volerlo.
Nella mia testa scorrevano solo parole. Parole di lei e parole di lui.
LEI: Unica ragazza che mi è stata amica fin dall'inizio, che non mi ha mai preso in giro, che mi ha voluto bene. E alla quale io voglio bene.
LUI: Ragazzo bellissimo. Il mio primo bacio. Il primo, capite?
Tenevo ad entrambi e l'idea che uno di loro mi avesse mentito mi stava divorando dentro. Non so se sarei sopravvissuta. NO, IO NON SOPRAVVIVERO'.
Uscìì dall'aula, scesi le scale e dalla finestra vidi Francesca e Matteo litigare. La mia curiosità era troppa.
Corsi ad ascoltarli.

-Ma che hai per la testa? Che cazzo vai a dire a Gaia? Francesca ma cosa hai in quella testa?-
-Lascciami andare, Matteo-
-No, tu ora devi ascoltare me.-
-Che vuoi?-
-Perchè? Perchè dire certe bugie? Lei è tua amica. Perchè farle del male?-
-Farle del male? Io? Stavo solo cercando di proteggerla.-
-Ma da cosa?-
-Da te? Tu sei il peggiore di tutti i mali.-
-Cazzate.-
-Cazzate? Io ero in bagno con lei, Matteo. PIANGEVA. Piangeva per te. Piangeva per i tuoi comportamenti da cretino. Piangeva per il tuo fottuto bacio. Se tieni ad una persona non la fai pangere, mai-
-E' vero, ho sbagliato. Sono stato un coglione. Lo ammetto, ok? Ma gaia è diversa. Non ho mai avuto a che fare con ragazze come lei. Lei non è la solita ragazza. A lei piace la cultura, lo studio. L'arte. Sai, anche io amo l'arte. Ci siamo colorati la faccia a casa sua e mi sono sentito...-
-Ti sei sentito? Come?-
-Come in paradiso. Come quando ti chiedono 'come stai?' e tu puoi rispondere 'bene' senza fingere. Come quando pensi sia finito il cibo e nella dispensa trovi l'ultimo pacchetto di patatine. Come quando non hai studiato e non vieni interrogato. Così. E ora mi sento l'opposto.-
-Ma è tutta colpa tua cazzo!!-
-Te l'ho detto che ho sbagliato. Ma Fra, hai detto di essere rimasta incinta? E invece tra noi c'è a mala pena stato un bacio. Perchè hai detto questo?-
-Io voglio solo che lei non soffra per te. Volevo tenerla alla larga da te ed è l'unica cosa che mi è venuta in mente.-
-Farmi passare per uno stronzo che scopa con tutti e le lascia incinte? E' esagerato. Sono stronzo, ok, te lo concedo. Ma mai farei una cosa del genere. A gaia ci tengo, non può pensare questo di me.
-No, tu a lei non ci tieni.-
-Mi sa che sei tu che desideri questo. Ma sappi che se sei realmente sua amica, lascerai da parte la gelosia che ora provi.-
-GELOSA IO?!?!-
-Sì, probabilmente provi ancora qualcosa per me.-
-STRONZATE.-
-Tanto non mi interessa, lascia in pace me e Gaia. Ti prego.-
-Soffrirà-


In quel momento Tommasini si accorse della mia presenza e il dialogo tra lei e Francesca si arrestò improvvisamente.

-Gaia..- Disse Francesca

-Ho sentito abbastanza- Dissi io, con tono furioso mentre iniziavo a correre per andarmene da lì.

-Gaia aspetta- Lei mi stava rincorrendo.

Ma la mia velocità vinse sulla sua e la seminai.
Non passò molto tempo dall'arrivo di un suo messaggio. Chiedeva scusa. Ma come potevo perdonarla? Non era una bugia piccola la sua. E non l'aveva detta "per me".
Era grossa. E l'aveva detta perchè, in realtà, a lei piace Matteo.
Stavo male, malissimo.
Il tradimento di un'amica fa male.
Solo in una cosa trovavo sollievo: Matteo era stato sincera. Ciò però non toglieva il fatto che si fosse comunque comportato male nei miei confronti.
Non so, forse avrei dovuto chiarire con entrambi.
Eppure scelsi di stare da sola.
Scelsi un film, con della buona musica di sottofondo.
Scelsi la solitudine, perchè io non mi posso fare del male da sola. Invece quando sto con gli altri finisco con l'allagarmi gli occhi.
Mi addormentai.


*BRRRRR BRRRR*

Vibrazione del mio telefono, una chiamata. MATTEO.
Oh mio dio, sono le due di notte.

-Pronto??-
-Gaia, non attaccare-
-Per la miseria, hai visto che accidenti di ore sono?-
-E pensare che su facebook ci sono ragazze che scrivono cose del tipo 'quanto pagherei per ricevere una tua chiamata nel cuore della notte'-

Mi scappò un sorriso

-Quelle ragazze sono fulminate, ho sonno.-
-Anche io, ma non andrò a dormire se prima non ti avrò parlato-
-Ti ascolto-
-Volevo dirti una cosa ma è difficile-
-Dimmi-
-Mi dispiace, ecco-
-Facile fare le cose e poi chiedere scusa, vero?-
-No, anzi, difficilissimo. E sai qual è la cosa divertente?-
-Cosa?-
-Che se fossi stata un'altra me ne sarei fottuto di te. E le mie scuse le avresti solo sognate. Invece no, con te non riesco. Ci ho provato, ma non riesco. Sto male se non parlo con te. Sto male se non chiarisco con te. Sto male se tu ce l'hai con me... Sto male senza di te, cazzo.-
-..Non so cosa dire..-
-Lo so, immaginavo. Nemmeno io so cosa dire. Anzi sì lo so, ma anche questo è difficile. Vorrei comportarmi da stronzo, ma tu sei diversa e io non riesco a trattarti male. Per la prima volta sto male. E sai questo che significa?-
-No, che significa?-
-Che mi sono innamorato di TE!-





ANGOLO DELL'AUTRICE:


Siate liberi di odiarmi per il ritardo assurdo. Avevo perso l'ispirazione ma ora è tornata.
spero vi piacca.
Lasciate tanti commentini :)
La vostra
MataDance

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