Love Is Love, nothing else.
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vita di merda. ***
Capitolo 2: *** Lui.. ***
Capitolo 1
*** Vita di merda. ***
Chapter 1[Narratore] "Harry! Muoviti, è tardi!" "Sì mamma, arrivo.." urla di rimando alla madre che fa per uscire dalla porta, correndo all'auto. Scende velocemente le scale e la raggiunge in macchina. "Mamma, non serve che mi accompagni ogni volta, posso andare col bus della scuola oppure a piedi.." "No. Non se ne parla. Non ci vediamo quasi mai durante la giornata e voglio che almeno un momento lo passiamo insieme.." dice Anne lanciando al figlio un veloce sguardo dolce. "Va bene, mamma.." le porge un sorriso con tanto di fossette. Non è che ad Harry desse fastidio l'idea di passare un po' di tempo con la madre. Il punto è che già lo prendevano sempre in giro, a scuola, e questa cosa che la madre lo accompagnasse a scuola (con tanto di baci, coccole e cose che solo una mamma sa fare d'avanti ai tuoi compagni) non solo lo imbarazzava, ma peggiorava la sua situazione. Tutti lo prendevano in giro, forse per il fatto che era il tipico secchione della classe. Probabilmente anche per le attenzioni della madre. Ma ormai questo era irrilevante: Harry non sapeva bene per quale motivo lo prendessero in giro e lo picchiassero, sapeva solo che lo facevano, e a volte senza motivo. Lui, intanto, non faceva che sperare ogni giorno che il bus della scuola arrivasse in ritardo. Oggi, evidentemente, non era giornata. Fece per entrare nell'atrio dell'edificio scolastico, ma i soliti bulli lo aspettavano d'avanti al cancello, e lui non sapeva che fare. Stavano dando spettacolo, e non poteva scappare. Non poteva nemmeno difendersi, a parte perché non ci sarebbe riuscito mai da solo e contro quei bestioni! E poi, perché non ne era capace, né di difendersi, né di fare del male a qualcuno. Così decise di restare fermo in quel posto e tenere lo sguardo inchiodato in quello dei due che lentamente si avvicinavano con un ghigno malefico stampato sulle labbra. Quello leggermente più alto gli sferrò un pugno nello stomaco, facendolo piegare. Poi partirono altri pugni e calci da entrambi, talmente forti che Harry prese a sputare sangue e a piangere silenziosamente senza nemmeno accorgersene. [Pov Louis] Entrai nel cortile della nuova scuola accorgendomi la sfilza di persone che accerchiavano qualcun'altro. Incuriosito, mi avvicinai per vedere cosa stessero guardando di bello.. Appena mi faccio spazio fra i ragazzi, dando qualche spallata a qualcuno perché non mi cagavano di striscio, mi accorgo che era una rissa. Due bestioni stavano picchiando a sangue un ragazzo magrolino, il quale prese a sputare sangue e a cercare gli occhiali, che erano finiti in frantumi sul pavimento del cortile. La cosa peggiore è che tutte queste persone continuano a guardare la scena, ma nessuno si ostina a fermare quei due e a salvare quel povero ragazzo! "Ma dove cazzo mi ha mandato mia madre!?" fu il mio primo pensiero. "Basta! Lasciatelo stare! Smettetela!!" presi ad urlare senza alcun risultato, dato che non riuscivano a capire da dove provenisse la voce. Così mi fiondai nello spazio abbastanza largo in cui quei due stavano picchiando il ragazzo a terra, sfinito. Mi misi fra loro e Lui, rischiando di prendermi un pugno in piena faccia, ma il tizio d'avanti a me si fermò non appena si accorse che non ero la sua preda. "Levati dalle palle, Nanetto!" mi urla "Neanche morto! Entratevene se non volete che chiami il preside, brutti stronzi! Con quale coraggio picchiate un ragazzo che nemmeno conoscete!?" urlo in preda alla rabbia. Il tizio d'avanti a me diventa rosso e poi viola. Tenendo i pugni talmente serrati da far diventare le nocche bianche, mi fa "Va bene, ragazzino, noi ce ne entriamo. Con Lui può bastare per oggi. Con te, faremo i conti più tardi!" e se ne va. Allora, mi giro verso il ragazzo accasciato a terra che si tiene il naso sanguinante e probabilmente rotto, e solo dopo essermi abbassato ed avvicinato di più a lui, mi accorgo dei suoi occhi rossi e gonfi e delle sue iridi di un verde spento ma meraviglioso. Per un attimo continuiamo a fissarci, poi mi decido ad uscire da quello strano stato di trance e lascio che il suo braccio avvolga la mia spalla, facendo in modo che il suo peso si posasse su di me e non su di lui. "Grazie" mi sussurra flebile una volta usciti dall'infermeria della scuola. "Niente." mi limito a dire sorridendogli sinceramente. "Come ti senti?" chiedo senza neanche pensarci, come se quella fosse una domanda sensata da fare ad uno che è stato appena picchiato a sangue! Stupido! "Beh, sicuramente mi sento meglio rispetto a prima, ma ho dolori ovunque" risponde abbassando lo sguardo. "Scusami, è colpa mia: avrei dovuto venire prima a toglierti dai pugni e dai calci di quei due.." sussurro mortificato, sperando che non abbia sentito e che non si sia accorto dei pugni serrati per la rabbia. [Pov Harry] Scusami, è colpa mia: avrei dovuto venire prima a toglierti dai pugni e dai calci di quei due Non riuscivo a non pensare alla frase del ragazzo al mio fianco. Continuo a ripetermela mentre lui se ne sta accanto a me con lo sguardo basso e i pugni serrati. Istintivamente gli poggio la mano tremolante sul pugno chiuso. Alza lentamente lo sguardo verso il mio, dopo aver osservato la mia mano sulla sua ed essersi rilassato. Gli rivolgo un sorriso sincero e subito dopo ritiro la mano per porgergliela. "Sono Harry." "Louis." dice solamente, stringendomi la mano attento a non farmi male. "Non preoccuparti, non sono di vetro." scherzo io facendolo ridere. Avrei voluto registrare la sua risata, cosicché avrei potuto ascoltarla ogni volta che ne avrei avuto voglia.. Sempre? Possibile. "Louis, grazie per avermi salvato." gli dissi sincero avvolgendolo in un caloroso quanto amichevole abbraccio... Credo Heylà Comincio col dirvi che questa è la mia prima fan fiction Larry e so che non è il massimo come capitolo, ma ci terrei se lo leggeste e recensireste! Un bacio a tutti Vi lascio con una foto Larry:  -La Ragazza Innamorata Di Niall Horan |
Capitolo 2
*** Lui.. ***
Chapter 2[Pov Louis] L'ora di filosofia sembra non voler passare più. Sono solo alla seconda settimana di scuola e dal primo giorno non faccio che pensare ad Harry. Penso ai suoi magnifici occhi verdi che sembrano ancora più luminosi dietro quegli occhialoni. Penso al suo strano modo di vestirsi, tipico dei nerd: pantaloni da vecchio, maglione a quadri e camicia di lino sotto. Penso al suo strano modo di acconciarsi i capelli. Penso alle sue deliziose fossette. Penso a Lui. Tutto il tempo. Basta! Devo smetterla di pensare, pensare e sempre e solo PENSARE! Non fa per me! Dov'è finito il vecchio me? Quello di Doncaster che scherzava e rideva di continuo? Quello che passava le sere a casa di ragazze diverse? Quello che prendeva in giro pure i professori? Perché il vecchio me si sta nascondendo dietro un ragazzo che se ne sta tutte e sei le ore a guardare fuori alla finestra, all'ultimo banco in fondo alla classe, solo, a pensare costantemente a Lui? Non riesco a capire come questo posto abbia potuto, in qualche modo, cambiarmi così RADICALMENTE. Sono l'opposto di quello che ero prima. Sto tutto il tempo a pensare e non mi godo la vita, come mio solito! Qualche giorno fa, sono arrivato anche a dubitare del mio orientamento sessuale quando mi sono svegliato in piena notte tutto bagnato e con l'eccitazione alle stelle, a causa di uno stupido sogno erotico su Harry. Sono andato in bagno e, dopo essermi cambiato, sono tornato a letto, passando la notte in bianco, finché non mi sono masturbato, sorprendendomi del fatto che pensavo ancora ad Harry. Non che abbia qualcosa contro gli omosessuali. Anzi, mi sono molto simpatici. Cioè, non è che mi piacciono gli omosessuali! Quello che intendevo dire è che non ho assolutamente nulla contro gli omosessuali, anzi accetto pienamente il loro "punto di vista", ma non credo di esserlo. Ho sempre creduto che mi piacessero le donne, e ne ero anche sicuro fino a poco fa, viste le mie scappatelle con donne anche più grandi di me. Che poi, perché parlo al passato? "TOMLINSON!" mi riprende la prof di letteratura, stoppando momentaneamente il mio momento di riflessione "Dica, prof, la ascolto." la incito io senza alcuna cattiva intenzione, facendo scoppiare a ridere gli altri. "Ma come siamo simpatici, Tomlinson! Dal preside! Ultima porta a destra! Vediamo se anche lui la trova simpatico!" mi 'invita dolcemente' la professoressa, indicandomi la porta col dito lungo e ossuto. "So bene la direzione, grazie comunque." le rispondo io alzandomi e dirigendomi verso l'uscita. Alzo lo sguardo verso il grande orologio sul muro opposto, notando che è quasi finita l'ora. Decido quindi di andarmene in giardino ad ascoltare musica, questo ultimo quarto d'ora. Tanto dal preside non ci sarei andato lo stesso. Poteva andare a farsi fottere la prof! Seleziono la riproduzione casuale sul mio ipod e mi esce 'Wonderwall' di Ed Sheeran. Vado a sedermi su un muretto abbastanza alto, fuori. Capisco di essere un nano, quando sento una voce alle mie spalle che mi fa "Vuoi una mano?" mentre sogghigna. Io conosco quella voce! E' la stessa voce roca del ragazzo che due settimane fa mi disse "Io sono Harry". E' quella voce di quel ragazzo! Quel ragazzo che per due settimane non mi ha nemmeno salutato. Quel ragazzo che mi ha fatto tanto stare in pensiero per lui. Quel ragazzo nei confronti del quale provo una strana quanto esagerata protezione e... amicizia? [Pov Harry] E' da due settimane che non vedevo quel sorriso sfacciato stampato sulla sua faccia e quegli occhi meravigliosi. Due settimane. Wow Devo ammettere che queste due settimane non ho fatto che pensare a Lui. Mi mancava. Non so come, non so perché, so solo che mi mancava. Ed è così strano.. Inoltre, mi sono sentito in colpa. Voglio dire, mi ha salvato la vita, e io lo ringrazio trascurandolo per due settimane! Ed ora che l'ho rivisto, anche di spalle (e devo ammettere che non era una cattiva visuale!), mi sento rinato. Cerco di aggiustarmi al meglio, rendendomi il più presentabile possibile, trattenendomi dal ridere per la scena davanti ai miei occhi: Louis che faceva di tutto per salire sul muretto. "Vuoi una mano?" mi viene spontaneo chiedere, mentre mi avvicino a Lui, ghignando. "Ehm..Ciao Harry.." balbetta lui visibilmente imbarazzato. Boh, sarà per il fatto che non riusciva a salire.. "Ciao, Louis..." rispondo per poi sospirare rumorosamente. "Senti, Louis, scusami se non ti ho nemmeno ringraziato a dovere per quello che hai fatto per me.. Mi dispiace tanto.. Sono un completo idiota!" borbotto abbassando lo sguardo, trattenendo le lacrime. "Hey, Piccolo, non serve scusarsi. Neanch'io sono venuto da te, per due settimane. Ci siamo comportati un po' entrambi da stronzi!" ride dandomi una spallata amichevole. "Come mai sei qui?" mi chiese dopo un po', notando il mio silenzio. "La professoressa di storia mi ha mandato dal preside, perché ero distratto durante la lezione, e poi l'ho... ehm... presa in giro?... Davanti a tutta la classe.." risposi imbarazzato per la mia prima punizione, ripensando alla mia figura seduta all'ultimo banco, in fondo alla classe di storia, solo, immerso nei miei pensieri -come sempre rivolti a Louis- a guardare fuori dalla finestra. E in quel momento, mi chiesi se, anche per un insulso minuto, Louis avesse pensato a me in queste due settimane, perché Lui.. Beh, era stato il mio punto fisso! Macciaooo pele panpine(?) Non lasciatemi sola nel mio momento di scleramento puro. Prima di tutto, GRAZIE per le 3 recensioni. *si commuove* Grazie per le belle cose che avete detto. Spero che continuerete a seguire questa fan fiction che forse neanche può chiamarsi così per quanto faccia schifo, ma DETTAGLI. Anyway, vi lascio con le foto di Harry e Louis come appaiono nel capitolo. Harry:  Louis:  Baci *----* -La Ragazza Innamorata Di Niall Horan |