Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Non era ancora estate ma
il sole batteva forte,provocando così un gran caldo. Le cavallette agitavano e
muovevano freneticamente le proprie ali e forte era il loro verso tipicamente
estivo, che rimbombava per le strade desolate. Gli alberi ai lati delle vie
erano tutti in fiore, i loro germogli colorati provocavano alla vista una
sensazione davvero gradevole, in contrasto con i muretti di cinta bianchissimi
delle villette. Per le strade non c’era una minima forma di vita,solo qualche gatto
affamato che disperatamente era alla ricerca di cibo. Il grande orologgio della scuola media inferiore “Shiroiwa”
portava le 15:40. Classe “A 3”. Naruto : << Ah manca poco alla fine… ormai è l’ultimo giorno >> Il ragazzo sorrise e
guardò la compagna che lo affiancava. << Che c’è Sakura? Qualcosa che non
va? >>
Sakura : << No niente Naruto, è solo che questo
è l’ultimo anno delle scuola medie inferiori e passeremo a quelle superiori
>> La ragazza non fece in tempo a finire che il compagno la interruppe. Naruto :<< E
non sei felice? >>
Sakura : << No!. Non tanto, come ben sai ognuno di noi sceglierà l’istututo che gli piace, sinceramente non so se ci rivedremo
tutti, non potremo mai incontrarci. Naruto : <<
Beh non ci avevo pensato più di tanto. >> L’aria del ragazzo si intristì
completamente, aveva perso tutta la felicità che teneva attaccata a se, come se
fosse un gioiello di inestimabile valore.
Un loro compagno di classe mise le mani sulle loro spalle,fece un grade respiro e urlò: <<Naruto! Sakura!
Perché così?...non ho potuto che sentire il vostro discorso e beh, non tutti
non si vedranno più e poi deprimerci ora è inutile,era inevitabile tutto ciò,
no?>>
Sakura : << Si Shikamaru, hai ragione. Per
adesso godiamoci questo periodo di riposo >> Shikamaru sorrise e posò la mano dietro la nuca. Narutorespirò
profondamente,mise le mani in tasca e si incamminò verso la finestra. Si
sedette sul davanzale,alzò la testa e guardò il cielo completamente sgombro da
nuvole. Dalla classe provenivano diversi rumori,ormaiera la fine della giornata,dell’ultima
giornata,forse l’ultima che avrebbe passato con i suoi amici.
Improvvisamente la calma,il nulla, un silenzio e come per un attimo tutto si
fermò, ma riprese con il suono fischiante della campanella che fece sollevare
centinaia di gridi da parte di tutti gli studenti. Gli alunni della scuola
media inferiore “Shiroiwa” uscirono dall’istituto. Ino si avvicinò alle ragazze del gruppo,fra di loro
erano molto amiche, oltre ad essere componenti della squadra di pallavolo della
scuola. Ino : << Sakura,Hinata,…aspettatemi!! >>
Le 2 ragazze si fermarono per aspettare l’amica rimasta indietro. Hinata : <<Anche l’ultimo giorno dobbiamo tornare a casa insieme. >> . Era
questa l’aria che si respirava ,un misto tra felicità e amarezza. Gruppi di
ragazzi ritornavano a casa.
Le strade si affollarono di persone,ragazzi che uscivano dai vari
istituti,persone che ritornavano dal lavoro. Tutto riprese a vivere,quella
desolazione era come svanita,le persone che parlavano provocavano un rumore
quasi come un ronzio incomprensibile, i passi si erano trasformati in una
marcia,che rimbombava nelle orecchie,come soldati sul fronte di guerra,tutto
era rinato.
Sakura mentre camminava con le amiche sulla strada del ritorno pensava
ansiosamente : ( caspita! ho l’impressione di aver dimenticato qualcosa in
classe) . << Ragazze,voi continuate io ritorno un secondo in classe
>> . La ragazza iniziò a correre per arrivare prima a
scuola,fortunatamente era ancora aperta,entrò nell’edificio,Salì le scale di
corsa,camminava a passi lenti fra i corridoi,arrivata davanti alla classe “A 3
“ entrò. Nell’aula non trovò niente,nulla che avebbre
potuto dimenticare. Sulla cattedra solo il registro aperto,sfogliò qualche
pagina finchè non arrivò all’elenco dei componenti
della classe,diede un occhiata e poi pensò ai suoi amici più cari..( Naruto,Sasuke,Hinata,Ino,Kiba,Shino,Choji e Shikamaru. ) . Alzò lo
sguardo dal registro e inevitabilmente si posò sui banchi, ormai vuoti, privi
di persone, si guardò intorno, si accorse che la classe era vuota, eppure per
un attimo le era sembrata che fosse piena, con tutti i suoi compagni che
scherzavano e ridevano.
Il fresco vento primaverile soffiava fra le fratte, provocando un fruscio
gradevole all’udito. L’aria chiara, il sole sul sorgere e la luna
ancora in cielo,l’istante in cui i due
innamorati eterni possono incontrarsi. Le strade appena state pulite, e
c’era quella sensazione che solo al mattino presto si può
percepire… . La grande sveglia portava le 6:30. La camera era ben
addobbata, tutto in giallino, pareti,tende. Gli
scaffali pieni di libri e altri stracolmi di pupazzi. Dalla grande finestra si
intravedevano i primi bagliori del sole che delicatamente si andavano a posare
sul viso della ragazza che dormiva, avvolta tra le coperte e il letto ,anche questo ricoperto di pupazzi. Nella più
tranquilla calma del mattino la sveglia squillò, facendo sobbalzare la
ragazza che pochi attimi prima dormiva beata. La ragazza si alzò dal
letto, dopo poco si rigettò sopra,sbuffando.
Lanciò un occhiata alla sveglia, la prese in
mano e poi la posò con calma sul comodino,spense il lumino, si
rialzò dal letto e urlò : << Caspita! Sono le 7.00, devo
sbrigarmi tra poco saranno qui. Lalalalalalala..aiuto..aiuto >>
La ragazza nell’agitazione cadde, andò a sbattere per ben due
volte e ricadde. Bussarono alla porta, la ragazza si agitò ancora di
più, scese le scale correndo e attraversò tutto il salone, che
riportava alla mente la sensazione di un ambiente confortevole ma nobile ed
elegante allo stesso tempo. Aprì la porta e..Naruto : << Hinata!!
Buongiorno. >>, Hinata :
<< B…b…buongiorno..N..N.. >> Hinata
non fece in tempo a finire di pronunciare il nome del ragazzo che dopo poco non
se lo ritrovò più di fronte . Sakura :
<< Naruto maleducato, sei già entrato in
casa…senza nemmeno chiedere il permesso. Comunque buongiorno Hinata. >> Hinata : << Giorno
Sakura >>. Hinata si voltò per guardare Naruto,diventò rossa
..portò lo sguardo verso la porta e tutti i ragazzi che erano fuori non
c’erano più. Kiba : << HInata siamo qui . >>
La ragazza notò che tutti erano già entrati :
<< Kiba,Choji,Ino,Shino e Shikamaru
buongiorno . >> I ragazzi risposero allo stesso modo, ma molto più
rumorosamente. Hinata :
<< Shhhhhh >>
Ragazzi : << AhhhhhhShhhhhhh >> Hinata :
<< No, Shhhhh, dormono. >>
Ragazzi : << Ahhhh
allora shhhh >> ma un gran rumore interruppe la
“ stupenda “ conversazione di shhh. Naruto : << Scusate ragazzi, mi è caduto il
vaso addosso ..eheheheheheh >>
Ragazzi : << SHHHHHHHHHHHHHHH >>. Choji interruppe esclamò :
<< Ho fame!! Hinata non è che hai da
mangiare ? >> Hinata: << Ah si vado a vedere…>> Ino: << Choji!!! Ma pensi solo a mangiare? Se non dimagrisci le ragazze
del liceo non ti penseranno!! >> Choji : << Ci sono
ragazze alle quali piacciono gli uomini in carne e ragazzi a cui quelle come te
per loro sei insignificante. Hinata : << Choji ho trovato le patatine di gambero >>
Lo sguardo di Chojisi fece inteso,il viso si
illuminò e si avventò sul pacchetto “ divino” (per
lui) di patatine al gambero. Choji
: << Hinata sono le mie preferite *_*
>>. Hinata : << Eh si,
fortunatamente le ho trovate. >> Choji : << Ne hai
dell’altre? >> I Ragazzi risero.
Sakura: << Choji fortunatamente ci stai tu
>>…
Una grande goccia d’acqua cadde dal cielo e tutto si interruppe…
<< Sta iniziando a piovere,eppure quando siamo
usciti da scuola c’era il sole.
Alla prima goccia ne seguirono altre e altre ancora, la pioggia si
infittì. La ragazza guardò il cielo e disse :
<< è pieno di nuvole >> e pensò ( meglio ritornare a
casa o mi bagnerò tutta, non sono riuscita a raggiungere le ragazze. ). Per la strada solo Sakura che iniziava a bagnarsi,camminava molto lentamente , all’improvvisò
iniziò a correre e…
Scuola media inferiore “ Iroshiwa”.
Classe “ A 3”.
La porta si aprì, Sakura : << Alzati,
buongiorno professor Sarutobi >>
Prof Sarutobi: << Buongiorno ragazzi >>
Ragazzi : << Buongiorno professore. >>
Sakura : << Seduti! . >>
Prof Sarutobi : <<
Tutto bene ragazzi ? >>
Alunni:
<< Si bene >>
Il viso del professore cambiò improvvisamente espressione, e ne
cambiò altre e altre.
Prof Sarutobi : <<
Ragazzi credo di aver scordato la borsa con i compiti in auto, vado a prenderla
>>
Il professore uscì dall’aula, la porta dopo poco si riaprì. Kiba : << Ma come,
è già di ritorno? . >>
Nell’aula entrò un ragazzo, dai capelli biondi e occhi azzurri si
inginocchiò, mise le mani sugli occhi e disse: ..
<< Mi scusi professore , anche oggi sono arrivato in ritardo. Ve lo giuro
la prossima volta non accadrà più, mi perdoni. Ecco ho portato
pure dei dolcini per farmi perdonare. >>
Il ragazzo tese le braccia e puntò le mani con i dolcini verso la sedia
del professore, alzò lo sguardo e vide che il professore non era
presente. La porta si aprì ..<< Narutoahahaha! Che fa li per terra, preghi? E i dolcini? >> Naruto : << AAAAA!!!
Professore ma lei ha..ha .. ha fatto più tardi di me. >>
Prof Sarutobi : <<
Beh, no. Mi dispiace darti questa brutta notizia, ma avevo dimenticato la 24ore
in macchina. >> Naruto : << MA…
>>
Prof Sarutobi : << Ma
teoricamente, diciamo che sei arrivato prima tu, va bene? >> Naruto : << Grazie
professore. >> Il ragazzo con le “lacrime agli occhi” si
gettò sul prof.. << Grazie >>.
Prof Sarutobi : <<
Così mi ammazzi Naruto, se non scendi subito
ti metto il ritardo. >> Naruto : << Scendo
subito e mi allontano . >>
E la classe scoppiò in una fragorosa risata.
…
Sakura : << Ancora che ricordo, e inizio a
parlare da sola . >>
La pioggia iniziò a farsi sempre più forte, aumentava e
aumentava… era bellissimo vedere ogni goccia che cadeva per terra, anche
la strada sembrava costellata. >> Sakura ormai era completamente bagnata,camminava sola per le strade, in quella desolazione che
faceva morire anche l’anima più solare, quella desolazione che
poteva essere paragonata al nulla, quel nulla che era presente nella ragazza . Sakura
riprese a correre. Arrivata a casa aprì il cancellò della
villetta,prese le chiavi di casa in mano e aprì
la porta. Entrata , salì le scale di
corsa,aprì la porta della sua camera e si butto sul letto, strinse un
cuscino tra le braccia e si addormentò…
Fine secondo capitolo.
Ringraziamenti: Gaara the best: grazie per il commento nipotina ;).
La ragazza si svegliò con un sobbalzo, guardò
l’orologio appeso al muro della sua camera… 23.30
Sakura : << Ho dormito tutto il pomeriggio, ora mi toccherà
rimanere sveglia a pensare. >>
Sakura si alzò dal letto, si cambiò mettendosi il pigiama, mentre
era ancora nuda si guardò allo specchio dicendo : << Mi sto
facendo davvero bella. >> si accarezzò i capelli delicatamente,
poi le mani scesero sul seno molto lentamente e pensò ( peccato che
queste non sono il massimo). Si guardò allo specchio per un po’,
poi prese il pigiama e lo indosso, si legò i capelli rosa perlaceo e si
affacciò alla finestra e notò le migliaia di stelle che
brillavano nel cielo. La ragazza rimase stupita,incantata da quello spettacolo
naturale, una lacrima scese per il viso e arrivata al mento cadde,
contemporaneamente un stella cadde dal cielo. Sakura la notò
immediatamente, stinse le mani al petto, chiuse gli occhi e secondo
l’usanza espresse un desiderio, forse quel desiderio si sarebbe avverato?
O è solo una sciocca usanza ?. Laragazza distolse lo sguardo dal cielo stellato, molto lentamente si
avvicinò alla scrivania, aprì uno dei cassetti dal quale estrasse
un piccolo libro,come un album, ben rilegato e una scritta che toglie ogni
dubbio (migliori amici), lo aprì e guardò la foto dei suoi
compagni di classe, fra tutti puntò lo sguardo su Naruto
..pensò “( Mi mancherai, mi mancherà il tuo sorriso, mi
mancherà il tuo modo di fare .) …
SI intravedeva la figura di un ragazzo avvolto tra le coperte, in testa un
cappellino da notte celeste coordinato con il pigiama. Nella stanza erano
presenti vari pupazzi che raffiguravano delle rane. Il ragazzo si alzò
dal letto con aria ancora assonnata, un forte brontolio provenne dal suo
stomaco, si stiracchiò e disse : << La fame chiama . >> . Si
stropicciò gli occhi, mise i piedi nelle ciabatte e scese le scale che
portavano al piano inferiore, aprì la porta scorrevole(tipica
giapponese) edall’ambiente
della stanza sembrava proprio una cucina, un tavolo al centro con quattro
sedie, vari scaffali e mobili, un fornello e un frigo, molto spoglio come
ambiente ma c’era tutto l’essenziale. Il ragazzo si avvicinò
al frigo, aprì la porta e guardò dentro… pensò
“ ( Cosa mi preparo oggi per colazione ? ) “. Il ragazzo prese una
bottiglia di latte, lo versò in un bollilattee lo fece scaldare. Aprì il
mobile e vide che non era rimasto molto cibo “( Mi tocca andare a fare la
spesa oggi ) “ ,prese una scatola di cereali e li agitò,
guardò dentro e disse : << Questa è vuota, no, non è
possibile mi rimane solo questa scatola? >> Iniziò a cercare per
gli scaffali,mobiletti e cassetti in cerca di biscotti o cereali. Il
voltò del ragazzo si illuminò << Ah ecco un pacco di
cereali…certo che questo non me lo ricordo. >> Lesse il nome sulla
scatola “ Cereali fitness, LIGHT “ << NOOO, quelli dietetici
no…ma non c’è altro, mi devo accontentare. >>
Aprì la scatola e dentro c’era un foglietto il ragazzo lo prese in
mano e lo lesse “ Naruto non so quando aprirai
questa scatola, anzi non so nemmeno se lo farai, forse già sta nella
spazzatura o peggio nella discarica. La devi smettere di mangiare alimenti che
contengono troppe calorie altrimenti non farai più parte della squadra
di calcio dell’ “Iroshiwa” . Per
questo ti ho comprato questa scatola di cereali dietetici, forse sono scaduti
visto che li avrai aperti solo dopo mesi. Cerca di fare ancora più
movimento e di pensare a cose più serie oltre al divertimento, beh se
avessi letto questo biglietto in tempo ti avrei offerto una doppia porzione di Ramen. Il biglietto risale a Febbraio. Ciao Naruto. Da Iruka . “ Il
ragazzo posò il foglietto sul tavolo, pensò al professore Iruka rise e urlò : <Ramen T_T.
>> Dagli occhi del ragazzo scesero fiumi e fiumi di lacrime (stile manga)
e mentre piangeva udì uno strano odorino e un rumore ambiguo, si
girò e : << AAAAA, il latte sul fuoco >> spense il fornello
con u cucchiaino assaggiò se era troppo bollente << Scotta un pochino,
attento Naruto non far cadere il latte, attento Naruto, attento. >> Versò il latte nella
ciotola e mise i cereali dentro .Con molta cautela mangiò la prima
cucchiaiata. Masticò e ingoiò con velocità << Bleah, latte bollente e cereali dietetici non fanno una
bella accoppiata >>. Il ragazzo a malincuore finì di bere il
latte, si alzò ,prese la ciotola la lavò. Fuori il tempo era
magnifico, sembrava proprio che quel temporale di ieri pomeriggio era
definitivamente passato senza lasciare tracce di se. La piccola casetta di Naruto era provvista anche di un piccolo giardino e giusto
al centro un orto e affianco un cartellino “ Orto piantato dal professor IrukaUmino: Naruto
Mangia sano e io che ti offro pure il Ramen “.
Un Salice piangente che donava ombra nei giorni caldi e sotto al grande albero
un altalena. Faceva veramente caldo e con i forti raggi del sole la strada si
era già asciugata dalla pioggia e sempre ripetitivo era il verso delle
cicale che riporta alla mente la stagione estiva.
<< Lalalalal, mi lavo per bene, mi lavo qua e
la. >> Dalla doccia uscì Naruto ,
l’accappatoio color verde e sul cappuccio due occhi di rana, il ragazzo
si asciugò e si vesti in fretta. Una volta vestito prese il portafoglio
(a forma di rana) guardò dentro e pensò “( Si..dovrei
farcela con i soldi )”. Naruto economicamente
era sostenuto dagli zii , ma viveva indipendentemente e per togliersi qualche
sfizio faceva dei lavori part-time per poter guadagnare qualcosa in più.
Il suo lavoro preferito era di portare a domicilio il Ramen
di Teuchi. Il ragazzo uscì e chiuse la porta
di casa.
Arrivato al supermercato prese il carrello e iniziò a riempirlo con :
Cereali al cioccolato,latte,caramelle,patatine fritte,e del Ramen
in scatola e pensò“
(Il Ramen di Teuchi
è sicuramente molto più buono,non ha nulla a che vedere con questo…però
casomai un temporale o sono ammalato avrei la scorta a casa ) ”.
<< Ei, Naruto!!. >> Naruto si voltò per vedere chi lo aveva
chiamato e inconfondibile davanti a lui si presentò la grande mole si Choji. Naruto : << Choji,
ciao…Come mai qui? Non è lontano da casa tua questo supermercato?
. >> Choji : << Si!, ma avevano finito le
patatine,patatine al gambero,salsa di soia,patatine normali,patatine alla
paprika, patatine piccanti e il Ramen. >> Naruto sorrise e annuì << Capisco Choji, ora vado a pagare, ci vediamo. >> Choji : << Ok Naruto,
ci si incontra . >> Naruto si avviò alla cassa mente Choji continuava ininterrottamente a riempire il carrello
di pacchi e pacchi di patatine. Choji : << Prendiamo queste, queste,queste e
queste..ah pure queste..si si queste sono buonissime, però anche queste,
beh le prendo tutte. >>
La cassiera rimase allibita, non aveva mai visto comprare un così grande
quantità di patatine e disse : << Fai un bel festino ? >> Choji : << No, quelle sono tutte mie. >>
La cassiera rimase sconvolta. Choji uscì dal
supermercato con aria soddisfatta e con un sorriso stampato sulla faccia. Le
patatine riposte nelle buste e Choji camminava
ondulando, si fermò e prese un pacchetto di patatine… << Chomp,chomp,chomp
..crik..crik..crak..crok ..frush
… Dove trovo un cestino per buttare il pacchetto?..non ne vedo in giro,
vorrà dire che lo metto nella busta. Choji prese subito un nuovo pacco di patatine, lo
mangiò con gran velocità e subito dopo ancora un altro , ancora e
ancora . Camminava molto lentamente ondulando prima a destra poi a sinistra e
con la mano portava alla bocca tre patatine contemporaneamente. Arrivato a casa
si gettò sulla poltrona nel soggiorno mise in una ciotola la salsa di
soia e ci inzuppava dentro le patatine al gambero.
Signora Akimichi : << Choji
bene sei ritornato, hai comprato la roba che avevo chiesto. >>
La mamma di Choji si avvicinò prese la busta
…diede un occhiata e disse : << Ancora una volta, hai preso una
quantità di patatine pari ad una produzione industriale, vorrà
dire che esco per andare a comprare l’essenziale. >> Choji tranquillamente continuava a mangiare con
più calma le patatine di gambero bagnate dalla salsa di soia.
Guardò l’orologio e pensò “ ( è quasi ora)
”. Dindlon . Choji : << Peccato che mamma è
giù uscita, se no andava lei ad aprire la porta. Mi devo scomodare io.
>>
Il ragazzo aprì la porta e .. <Choji
, tutto bene? . >> Choji : << Certo Shikamaru
. >>
Il ragazzo entrò,mani nelle tasche,un filo d’erba in bocca e si
gettò subito sulla poltrona. >> Shikamaru : << Allora Choji
per cosa mi hai chiamato?. >> Choji : << Ah si, volevo dirti che mi sono
iscritto alla scuola media superiore(liceo) “Setsuka”,
dai iscriviti pure tu lì. >> Shikamaru : << “Setsuka”
hai detto?, bene, bene. Credo che mi iscriverò anch’io lì ,
è la più vicina a casa mia, non mi va di fare troppa strada. Ti
va di andare alla locanda a mangiare i Dango? *(
dolce tipico giapponese,lo mangia spesso Anko). Choji : << E me lo chiedi pure?Certo che mi va,
aspetta solo un secondo. >> Shikamaru : << Ok ti aspetto fuori. >>
Passarono una decina di minuti ma Choji ancora doveva
uscire di casa, Shikamaru si stese
sull’erba,strappò un filetto d’erba e se lo mise tra le
labbra, poi portò le mani dietro la nuca, alzò una gamba emise l’altra sopra… Choji : << Che fai Shikamaru
dormi? >> Shikamaru si svegliò di scatto, guardò Choji e disse : << Che ci fai con tre buste di
patatine(buste della spesa). >> Choji : << Casomai mi venisse fame, no? .
>> Shikamaru : << Ma andiamo li per mangiare i Dango,come ti
fa a venire fame se mangi?. >> Choji : << Misteri della vita. >> Shikamaru : << No, è più corretto
dire “i misteri di Choji”. >> Choji : << Dai, ti alzi che mi inizia a venire
fame. >> Choji prese un pacchetto di patatine e
con voracità lo mangiò in pochissimo tempo. Shikamaru : << Sei famelico Choji,
ahahah ma come fai non lo so proprio. >> Shikamaru mise un dito tra il naso e il labro superiore
elo strusciò sulla pelle.
I due ragazzi camminavano molto lentamente, uno con le mani nelle tasche e una
spiga in bocca ,con aria disinvolta guardava verso l’alto e l’altro
con le mani nelle buste di patatine che divorava in pochi minuti. >> Choji : << Shikamaruchompchomp, un giorno di questo chompcrik..cadrai se non guardi
la strada , hai lo sguardo chompchomp
sempre rivolto verso l’alto. >> Shikamaru : << E tu ti strozzerai se parli
mentre mangi. >> Choji : << Chomp
u..uffa . >>
I due arrivarono alla locanda (o chiosco) , lì seduta una ragazza dai
capelli biondo lucente e occhi del color del mare. Ino : << Ragazzi, finalmente siete arrivati .
>> Choji : << Non sapevo che ci fosse pure Ino . >> Ino : << Choji ..che
c’è, non sei felice di vedermi? . >> Choji : << Nonono,
anzi . Mi fa piacere rivedere una compagna. Shikamaru
andiamo a prendere i Dango?. >> Shikamaru : << Ok, andiamo. Ino
tu non vuoi niente? . >> Ino : << Se proprio vuoi, puoi prendermi un
gelato. >> Choji : << Offri pure per me? . >> Shikamaru : << No! Per te no!!!, altrimenti
dovrei dire addio ai miei risparmi. >>
Al chiosco… Shikamaru : << Un gelato e un
Dango . >>
Cassiera: << Ecco a te . E tu Choji cosa vuoi?.
>> Choji : << Oggivoglio tenermi leggero, credo che
prenderò una confezione di Dango. >> Shikamaru : << Beh consideriamo che tu sei tu,
quindi una sola confezione è poco . >> Choji : << Si hai ragione,poi mi deperisco..ne
prendo 2 !! >> Shikamaru : << Meglio che mi stavo zitto !!.
>>
Tra un boccone el’altro… Ino : << Allora ..dove pensate di iscrivervi? .
>> Shikamaru : << Io forse alla Setsuka e Choji è sicuro
che si iscrive lì . >> Ino : << Bene,almeno forse vi incontrerete.
Sapete fino ad ora non avevo mai pensato al momento del saluto,non avevo mai
pensato di dovervi salutare e di non essere più vostra compagna di
classe. >> Shikamaru : << Eh si, all’inizio non si pensa
mai, ma alla fine. Dai Ino casomai ci incontreremo,
nella stessa scuola, o per la via…non è un addio eterno, no?.Choji sei d’accordo con me?. >> Choji : << Chomp, si Ino, non essere triste…nessuno di noi deve morire o
nessuno si trasferisce. L’importante è sapere che saremo sempre
amici, insieme o no. >> Ino : << Si , questo lo so però…
>> Shikamaru si alzò dalla panchina, mise le mani
in tasca e disse : << Se continuate a parlare di ciò, me ne vado.
Dai ma non deprimetevi. Ino le ragazze quando si intristiscono
invecchiano e sono più brutte. >> Ino si asciugò le lacrime e sorrise. <<
Sei proprio scemo Shikamaru. >>… Choji . << ahahahaah,
poi rimarrai zitella..se ti imbruttisci . >>
L’espressione di Ino si mutò,
trasformandosi da un espressione triste ma spezzata da qualche sorriso a un
espressione d’ira tremenda. << Chojiiiiii!!!!
Ti ammazzo. >>
Lo iniziò a picchiare e a sbattere a destra e a sinistra.
Proprietaria del chiosco : << Ferma…così mi distruggi il
locale, e non voglio spargimenti di sangue qui! . >> Ino si fermoe sventolando la mano vicino al viso da destra a sinistra disse :
<< Mi scusi, ho una grave malattia, sono presa da istinti omicida , e da
scatti d’ira incontrollabili. >>
La proprietaria del chiosco se ne scappò da Ino.
Shikamaru : << Non credo che sarai la benvenuta
qui . Ahahahaha >> Ino : << Scemoooooooo,
ti ammazzo!!. >>
Proprietaria : << Polizia aiuto!!. >>
Ragazzi : << ahahahahahaha >>
… Shikamaru : << Beh ormai è tardi, io mi
ritiro a casa. >> Ino : << Si pure io, Choji
rimani qui? . >> Choji : << Nono, me ne ritorno pure io.
>> Ino : << Beh allora vi saluto , visto che devo
fare un’ altra strada. Ciao ragazzi. >> Choji e Shikamaru :
<< Ciao Ino. >>
… La ragazza mentre camminava muoveva la chioma di capelli , di quel
biondo intenso che brillava anche di sera. Ino :
<< Mamma, papà sono ritornata. >>
Signora e signor Yamanaka : << Ino, aspetta. Vieni qui, c’è una piccola
riunione di famiglia. >>
A Ino non piaceva affatto quella parola, per le
riunione di famiglia significava qualcosa di negativo, almeno per lei. Ino entrò in cucina, i due genitori erano
seduti attorno al tavolo.
SignoraYamanaka:
<< Ino, so che non è facile…ma
papà ha trovato un altro lavoro. >> Ino fermòla mamma : << Bene , no?. >>
Signora Yamanaka : << Dovremo trasferirci, ha
trovato lavoro sull’isola di Hokkaido, dovremo lasciare la città.
>>
Lo sguardo della ragazza si fece cupo improvvisamente, tutta
la lucentezza dei suoi occhi si spense, quell’azzurro così intenso
era diventato nero pece. Ino : << Va bene, so che per la famiglia e per
papà è la cosa migliore. >>
Signor Yamanaka : << Sono felice che
l’hai presa bene . >> Ino uscì dalla cucina, salì le scale
velocemente, asprì con forza la porta della sua camera, e la
richiuse…ormai sola buttò tutto per terra. Si Buttò sul
letto e iniziò a stringere fra i denti e le mani la coperta,
inevitabilmente le lacrime scendevano dai suoi occhi. Ino piangendo : << N..non è giusto.
>>
Il letto iniziò a bagnarsi a causa delle lacrime della ragazza, si
alzò prese la coperta,pupazzi e cusini e li
buttò con forza per terra…infine si inginocchiò e
continuò a piangere. Ino : << Non è giusto. >>…
Fine 3° Capitolo
Ringraziamenti : Grazie Maho87, figliola grazie per il commento e credo che
solo per te farò una NaruXSaku. Sono felice
che la ff ti piaccia.