another story

di onedirauhl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. prologo ***
Capitolo 2: *** 2. capitolo uno ***



Capitolo 1
*** 1. prologo ***


ANOTHER STORY.

ARWEN

07:00am
– “oh merda” sussurro tra i denti,sporgendomi dal letto per raggiungere con la mano la sveglia. FATELA SMETTERE DI SUONARE,HO CAPITO CHE SONO LE SETTE. Ancora un po’,e ci sono quasi,dai Wen,ce l’hai fatta.
proprio mentre avevo la mano sulla  sveglia,rotolo giù dal letto a faccia a terra.
“vaffanculo” sussurro ancora. Mi alzo lentamente massaggiandomi la testa e fisso la sveglia,che continua a suonare.  ‘Adesso basta’ penso e senza indugiare ancora afferro la sveglia e la scaravento sul pavimento.
sì,si può dire che la mia giornata comincia al suono di parolacce,ottimo modo,no?
avanzo a tentoni per il buio corridoio,e mi dirigo in bagno. Fissandomi allo specchio osservo la fronte per assicurarmi che la caduta non abbia provocato segni evidenti. Fortunatamente a parte un po’ di arrossamento,sembra essere tutto normale. La mia faccia fa lo stesso schifo come tutti i giorni quando sono appena sveglia. Perfetto direi.
07:45am – “ARWEEEN,VUOI MUOVERTI? L’AUTOBUS NON ASPETTA TE!” urla mia madre dalla cucina,come ogni fottuta mattina. Scendo le scale di corsa con solo una scarpa al piede e l’altra alla mano,mentre nell’altra reggo lo zaino.
“merda,merda,merda” sussurro sperando che mia madre non abbia sentito. infilo al volo la scarpa prendo il cellulare e metto lo zaino in spalla.
“ciao mammaaa!” urlo un secondo prima di chiudermi la porta alle spalle. Mi fermo nel vialetto osservando l’autobus che riparte senza accorgersi della mia presenza. ‘no,non di nuovo’ penso,maledicendomi per aver di nuovo perso l’autobus. Sospiro,e prendo a correre. Ormai l’andare a scuola la mattina si sta trasformando in una maratona per me. Se quel coglione dell’autista si fosse fermato solo due secondi in più,a quest’ora sarei tranquillamente seduta. Non ne posso più,ma quando arrivano le vacanze?
08:07am – okay,okay,sei arrivata arwen,calmati ora,fermati e prendi respiro. Ho un tale fiatone che stento a respirare e il cuore mi batte fortissimo per lo sforzo compiuto. Sono tutta sudaticcia.
Non ne posso più di maratone mattutine,la prossima volta mi sveglierò prima.
Okay,va bene,lo dico ogni giorno e non lo faccio mai. Però non è colpa mia,insomma,il letto mi tiene stretta a sé,e poi è così comodo e caldo..lo amo,è lui la ragione per cui vivo.
Mi incammino per i corridoi della mia scuola.
Soliti coglioni,solite troie con un kg di trucco sulla faccia.
Ma io mi chiedo dove lo trovano il tempo di truccarsi,insomma…io non ho neanche il tempo di pisciare la mattina.
ecco la mia aula finalmente.
La prima cosa che salta all’occhio è il solito gruppo di ‘popolari’ che starnazza urlando ‘AMOOORE,NON SAI CHE MI E’ SUCCESSO!’. Ma che cazzo,vi siete viste ieri,che urlate come le esaurite? Mi dirigo direttamente verso il mio banco,l’ultimo in fondo all’aula.
La mia compagna,nonché migliore amica,è già seduta al proprio posto,parlando con un’altra nostra amica. Vedendomi alza il capo sorridendo.
“buongiorno!”
“buongiorno un cazzo,ho di nuovo perso l’autobus,e ho disintegrato la sveglia”
“quando il buongiorno si vede dal mattino..” dice ridendo.
la mia migliore amica è il classico tipo di persona che sta simpatica a tutti. lei è quella carina,lei è quella sempre disponibile,lei è quella affidabile.
Mentre io…beh,sono io. Io sono quella distratta,menefreghista,antipatica,scontrosa,acida e mediocre in tutto. Ammetto che a volte non sopporto il fatto di essere la seconda scelta di tutti,ma in fondo a chi piacerebbe? Beh,ci ho fatto l’abitudine. Potrei essere disponibile e simpatica quanto voglio ma Samantha sarà sempre ‘più simpatica’ di me.
La campanella ci avverte dell’inizio delle lezione.
Perfetto,benvenuti all’inferno.
08:20 am – “giorno ragazzi” esordisce il professore di chimica entrando in classe con la solita cartella stracolma di libri sotto braccio.
“c’è un bel sole fuori,eh?” dice aprendo il registro. Okay,se prima avevo dubbi,ora ne ho la certezza: OGGI INTERROGA.
prendo a sfogliare il libro,cercando di apparire disinvolta. ‘sciolta e disinvolta’ dicono.
Ma non ho studiato un emerita cippa.
Ti prego Dio,giuro che se oggi non mi interroga mi metto a studiare.
“Carter” dice il prof osservando la classe e passando lo sguardo da alunno ad alunno alla ricerca di Carter.
Tutti la classe si gira verso di me.
Si,sono io Carter.
Alzo lo sguardo,facendo finta di essere caduta dalle nuvole. Il cuore prende a battere. ‘
ma perché? Dimmi solo che ho fatto di male per meritarmi questo’ penso disperata mentre mi alzo dal mio banco.
E’ stato bello conoscervi ragazzi.
01:00pm – “non è andata poi così male” cerca di consolarmi Sam
“no,infatti,è andata uno schifo” replico,prendendo il vassoio dal ripiano.
“in fondo si può sempre recuperare” dice imitando la mia azione.
“ora senti mia madre,di sicuro si arrabbierà a morte con me”
“dai,non farla così tragica,piuttosto comincia a studiare così recuperi subito”
“è che di studiare ultimamente non ho proprio testa” porgo il vassoio alla grassa signora che si trova dietro il bancone della mensa,mi riempie un piatto di plastica di certa poltiglia non meglio identificata e lo riafferro di nuovo. Sam fa lo stesso. Assieme ci dirigiamo verso il nostro solito tavolo,e ci accomodiamo.
Il pranzo come sempre fa schifo. È in questi momenti che rimpiango di non aver comprato una bella pizzetta prima di entrare a scuola. Ingoio malvolentieri quello che suppongo sia un pranzo,ma che piuttosto sembra cibo per cani.
Se questo è solo l’inizio di questa tremenda giornata,non voglio neanche immaginare il seguito.

HARRY
01:16pm - “ehi,amico. Hai sentito della mega festa di stasera a casa della Miller?” dice Zayn lanciandomi un pacco di patatine.
“miller chi?” replico aprendo il pacchetto,ascoltando a distrattamente ciò che mi sta dicendo. Il mio stomaco reclama cibo.
“Jennifer Miller,quel brufolo vagante che ha i soldi che le escono per il culo”
“ah,si,ora mi è chiaro”dico sorridendo
“bene,si dice che ci sarà un sacco di gente,ha invitato tutta la scuola per i suoi sedici anni”
“da quando ci intrufoliamo in feste di sedicenni?” dico alzando un sopracciglio.
“lo so,ma stiamo parlando di una che i soldi che le escono per il culo,ripeto”
“okay,okay,ho capito dove vuoi andare a parare” lo guardo divertito,poi proseguo “ma stanotte ci si diverte anche in strada”
“chi corre?”
“un po’ tutti,Liam mi ha detto che c’è un nuovo arrivato,un pivellino senza esperienza né speranza” dico noncurante,mangiando le patatine “si dice che abbia un mucchio di soldi da scommettere però”
“cazzo,allora è andata. Passiamo prima a fare casino alla festa,adeschiamo qualche ragazza scopabile e poi a correre in strada e in fine una sana scopata”
“pensi solo a quello” dico ridendo,impaziente per l’arrivo di quella serata
“perché Harry,tu no?” dice guardandomi divertito.
Scuoto la testa. Si,ha ragione. La testa di noi ragazzi va tutta in un senso. La nostra in particolare va in due sensi: scopare e correre con le auto.

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CAGATEMI PLEASE

eccomi qui,non so bene cosa dire. insomma,ecco il prologo di questa nuova fanfiction. vi assicuro che non sarà troppo lunga e noiosa,e sicuramente il finale non sarà quello che ognuno di voi immagina. nel senso che..non sarà una di quelle ff 'lui è quello figo,lei è quella sfigata,si incontrano,scopano e auguri e figli maschi'. beh,nel prossimo capitolo si conosceranno per la prima volta,ma adesso mi fermo,non voglio preannuciarvi più nulla ahah alla prossima,spero! e ricordatevi di lasciare una recensioncina piccola piccola per incoraggiarmi che già sono partita con l'idea che non la caga nessuno e molto probabilmente sarà così.
pace e amore!


 

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Capitolo 2
*** 2. capitolo uno ***


CAPITOLO UNO

ARWEN
16:30pm – Chiudo gli occhi e poggio la testa sulle mani sospirando. Sono stanca,ho un mal di testa terribile. Tuttavia,mal di testa o no,ho da svolgere qualche altro esercizio di matematica e terminare gli orali. Decido però di concedermi dieci minuti di pausa,andando in cucina per preparami qualcosa da mangiare. Se solo penso a tutti i compiti che devo ancora fare mi viene da piangere. Accendo la tv e apro il frigorifero nella speranza di trovare qualcosa di buono e che possa saziarmi. Opto per un panino con prosciutto,poiché sono troppo pigra per preparare qualcosa di più elaborato. Purtroppo lo squillo del telefono interrompe il mio spuntino. Guardo lo schermo del cellulare: è Sam.
“pronto?”
“ehi,Arwen!” dice una voce allegra.
“Sam,dimmi” dico, continuando a preparare il panino
“Hai saputo della festa di Jennifer?”
“Conosciamo qualche Jennifer?”
“La ragazza del corso di biologia” dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo
“Uhm..non mi sembra di conoscere nessuna Jennifer,forse solo di vista”. Davvero,non so chi diavolo sia questa Jennifer.
“in qualsiasi caso ha organizzato una festa a casa sua stasera,ma non una festa normale” fa qualche secondo di pausa. “parteciperà tutta la scuola e di sicuro ci sarà da divertirsi!” disse con un entusiasmo che io non condividevo minimamente. L’unico motivo che mi spinge a prendere parte a qualche festa è il cibo. Ma poiché a questo tipo di feste l’unica cosa che si fa è bere e ballare e mangiare qualche spuntino che sazierebbe solo una formica,non ho altri buoni motivi per partecipare,anche perché questa Jennifer neanche la conosco.
“Sam,in realtà non ne ho tanta voglia..” dico,sperando che non insista
“Scherzi? Se non vieni,verrò davanti casa tua per trascinarti. A te la scelta” ovviamente Sam insiste. E continua finché non fai quello che lei dice. Sapendo quindi a cosa andavo incontro decisi di arrendermi.
“Va bene,hai vinto”
“Ci vediamo a casa tua alle otto e un quarto Wen” risponde entusiasta.
Chiusa la chiamata resto a fissare il vuoto masticando lentamente il mio panino. L’avevo detto che sarebbe stata una brutta giornata.
08:20pm – “Merda” sussurro sentendo bussare alla porta. Mi ero completamente dimenticata della festa e di Sam. E ora chi la sente..
“Ciaaao!” dice felice Sam,una volta apertole la porta. Indossava un vestitino,non troppo corto,ma davvero grazioso. Le calzava perfettamente.
“ehi Sam!” rispondo,sperando che non si accorga dello stato pietoso nel quale ancora mi ritrovo.
“che ci fai ancora conciata così?” dice aggrottando la fronte. Come non detto.
“stavo..cioè..mi stavo preparando” mento,per poi sfoggiare un sorriso a trentadue denti.
“sisi,ci credo proprio” risponde sarcastica
“okay,sarò pronta tra due minuti,tu resta ferma qui” replico e senza neanche darle il tempo di rispondere corro su per le scale e raggiungo la mia camera.
 Primo grande dilemma: che diavolo indosso per stasera?
Di vestitini non se ne parla proprio. La ceretta non è stata una delle cose che ho fatto recentemente.
Opto quindi per un jeans,una maglietta un po’ particolare,adatta per una festa,e delle ballerine. Spazzolo velocemente i capelli e mi trucco un po’. Prima di uscire dalla camera mi soffermo di fronte allo specchio,osservando il mio riflesso. Faccio cagare,è l’unica cosa che riesco a pensare in quel momento.
09:05pm – L’elevato volume della musica si sente già da fuori e questo non fa altro che farmi tornare il mal di testa che pensavo fosse passato. Guardo Sam,per poi ripensare alla mia immagine riflessa nello specchio. Sembriamo la Bella e la Bestia.
Fuori,nel cortile della grande casa di questa Jennifer,vi sono già molti ragazzi che,con l’onnipresente birra alla mano,bevono e chiacchierano ad alta voce.
Entrando all’interno,non posso fare a meno di notare che tutte le ragazze presenti stanno già ballando con i loro mini-vestitini e i ragazzi sono già mezzi sbronzi.
Al momento una sola domanda mi ronza per la testa: ‘che cosa ci faccio qui?’,ma soprattutto ‘dov’è il buffet?’

HARRY
09:40pm – “Forza ragazzi,animiamo un po’ questa festicciola di merda” dico,avanzando a passo svelto verso la grande casa stracolma di ragazzi e ragazze.
“carne fresca!” urla di fianco a me Zayn e io non posso fare a meno di ridere,scuotendo la testa.
Giungiamo nel cortile,dove la musica rimbombava ad un volume elevatissimo.
“Grazie” dice Louis,strappando di mano ad un ragazzo una bottiglia di birra appena aperta.
Il ragazzo rimane come un pesce lesso guardandosi la mano dove prima del passaggio di Louis vi era la birra. Povero coglione.
Varcando la porta di casa entriamo all’interno. Fa un tale caldo qui dentro che sembra di essere in una sauna.
“ADESSO CI SI DIVERTE,GENTE!” urlo,facendo voltare molte teste verso di noi.
Se pensano che questo sia divertimento,non hanno ancora visto nulla.
Noi ci divertiamo così,facendo casino a feste di gente che neanche conosciamo. E vi assicuro che è un bel passatempo,e anche un buon modo per scoparti qualcuna,poiché la maggior parte delle ragazze sono tutte sbronze. Decido che la prima cosa da fare è buttare giù un po’ di alcool. Mi dirigo verso un tavolo pieno di alcolici posto in cucina.
Decido di bere anch’io della birra poiché dopo mi aspetta una gara. Mi poggio allo stipite della porta bevendo e osservando la sala piena,nella speranza di trovare qualche ragazza scopabile.
Dopo di che si passerà agli auguri di buon compleanno in grande stile per la festeggiata.
Louis è già sul buffet mentre Zayn,facendo il coglione con una ragazza,urta un enorme vaso che si frantuma in mille pezzi sul pavimento.
Perfetto,si comincia,penso posando la birra sul tavolo.
10:50pm – “Corri con le auto? cazzo,è fighissimo!” dice entusiasta la ragazza di cui a stento ricordo il nome.
Forse Kate o Karen..qualcosa che comincia per K. Ma poco importa,in questi casi non è importante il nome.
Annuisco,tornando a baciarla. Dopo un po’ le nostre labbra si staccano e lei coglie l’occasione per tornare a parlare,ovviamente.
“Mi porti con te? ti prego,giuro che faccio la brava”. Parla troppo per i miei gusti. Mi sta innervosendo.
Per me ciò che conta sono i fatti.
“Certo piccola” dico sorridendole. Devo ammettere che è molto bella e bacia magnificamente,se solo parlasse di meno,ci farei quasi un pensierino sul ricontattarla.
“Harry!” sento una voce familiare chiamarmi.
“Scusami un secondo piccola,è il momento degli auguri alla festeggiata. Ci vediamo tra due minuti all’uscita” dico baciandola e stringendo con una mano il suo sedere.
Facendomi strada tra la folla,raggiungo Zayn. Questo è il momento della serata che preferisco.
“Dov’è?” chiedo
“E’ nella cucina” replica,mentre entrambi ci dirigiamo verso la cucina.
“E la festeggiata?”
“Ci sta pensando Louis” mi rassicura.
“Perfetto”
“non vedo l’ora di vedere la faccia della festeggiata” dice ridacchiano Zayn.
Mi fa strada nella cucina per poi giungere in una piccola stanzetta posta di fianco ed eccola lì: un’enorme torta a due piani,decorata magnificamente. Sarà costata parecchio. Bene,ancora meglio. Farà più effetto.
“Portiamola di là”. La solleviamo assieme,facendo attenzione a non farla cadere.
Mentre ci facciamo largo tra la folla vedo alcune facce sbiancare e altre che osservavano la scena incuriositi.
State a guardare coglioni.
Una volta poggiata la torta sul tavolo al centro della stanza alzo lo sguardo,cercando Louis. Lo vedo scendere dalle scale,preceduto da quella che suppongo sia la festeggiata. Tempismo perfetto.
“Okay ragazzi,è arrivato il momento di dare il nostro augurio di buon compleanno alla festeggiata!” dico urlando e richiamando l’attenzione di tutti su di me. Guardo per un attimo la festeggiata che improvvisamente perde colorito,pietrificata e immobile sulle scale.
Pochi minuti dopo,la torta è spappolata sul pavimento,e ciò che ne rimane è solo qualche brandello sparso qua e là sul tavolo. Wow,dovreste vedere la faccia della festeggiata in questo momento. Fa pisciare sotto dal ridere.
“Era una bella torta comunque,e anche buona!” commenta alla fine Zayn,guardando soddisfatto il casino combinato,mentre addenta un grosso pezzo di torta rimasto sul tavolo.
Rido di gusto,e mi volto verso di Zayn per dargli il cinque.

ARWEN
11:04pm – “Era una bella torta comunque,e anche buona!” urla alla festeggiata il ragazzo dai capelli neri. Che stronzi,sono indignata. Ma con quale coraggio scaraventano a terra una torta bella come quella ad una festa che tra l’altro non è neanche la loro? E se la ridono anche. Una cosa assurda. Quella torta sarà costata un bel po’ e sapere la fine che ha fatto mi spezza il cuore. Ma la cosa ancora più assurda e che nessuno ha il coraggio di dire nulla,anzi,molti ridono,come se fosse un film comico! Cavolo,deve essere davvero uno schifo vedere la proprio festa rovinata da un branco di coglioni che credono di essere i padroni del mondo.
Ma non possono rovinare tutto e andarsene come se non fosse successo nulla. Possibile che nessuno dice nulla? Nessuno gliela fa pagare a questi stronzi? Bah,se nessuno si decide a parlare allora lo farò io. Mi hanno fatto girare le palle che non ho.
“E ora ve ne andate? Come se non fosse successo nulla? Stiamo scherzando,vero?” urlo alterata. Tutti si girano verso di me,fissandomi come se fossi un alieno. Il cuore prende a battere. Cazzo se mi sento in soggezione.
“Scusami?” dice il ragazzo dai capelli ricci. Cerco di farmi spazio tra le persone.
Vorrei non aver parlato,ma ormai l’ho fatto,meglio non fare la figura della cogliona rimangiandomi tutto.
“Ho detto” ripeto fermandomi a qualche metro di fronte a loro “con quale coraggio combinate questo casino e ve ne andate?”
La loro espressione muta da un po’ sorpresa ad una grossa e fragorosa risata.
“Ma levati dai coglioni ragazzina” replica ridendo noncurante il ragazzo dai capelli neri,mentre continua a mangiare ormai l’unica parte commestibile della torta,dal momento che il resto è tutto sul pavimento. Sento qualcuno ridacchiare tra la gente che si è accerchiata attorno a noi. Ma chi cazzo si credono di essere?
“No,ma semmai chi doveva levarsi dai coglioni eravate voi,ma ora che avete combinato questo casino dovete pagarne le conseguenze” replico,cercando di controllarmi.
“Fermi tutti” dice il ragazzo dai capelli ricci avanzando verso di me con un sorrisetto che mi sa tanto di presa per il culo. Si ferma di fronte a me,osservandomi. Prendo a tremare leggermente,ma cerco tuttavia di non darlo a vedere.
“Vediamo se ho capito bene,ci stai chiedendo di pagarne le conseguenze? E tu chi cazzo saresti per dirlo?” dice curvando la bocca in un sorriso,in attesa di una risposta.
“Sono Arwen,voi,piuttosto,chi vi credete di essere?”. Scoppia in una fragorosa risata,per poi scuotere la testa.
“Sei simpatica dai” dice guardandomi un’ultima volta e voltandosi. Sei simpatica? Tutto qui?
Il ragazzo dai capelli neri mi porge il pezzo di torta che stava mangiando.
“Tieni,così ti addolcisci un po’”. Mi hanno preso per una cogliona? Gli altri due prendono a ridere.
“Vi  servirebbe un cervello” concludo,per poi voltarmi e farmi largo tra la folla,che mi osserva con un misto di sorpresa e curiosità.
Okay Wen,calmati. Inspira ed espira. Fai finta di niente,come se non fosse successo nulla. Pensa positivo.
 Fanculo,mi sento una cretina. Ma che mi è saltato in mente?
Devo assolutamente tornare a casa, il problema è che non ho idea di dove sia finita Sam.
E’ dalle dieci circa che non la vedo. Anche se volessi,non potrei restare in questo posto un minuto di più.
Questa finirà sicuramente tra le giornate peggiori della mia vita.
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CAGATEMI PLEASE

salve a tutti! rieccomi qui con il primo capitolo,spero vi sia piaciuto. beh,devo ancora finire(o meglio iniziare) i compiti,quindi non mi dilungherò molto. vorrei semplicemente ringraziare le ragazze che hanno recensito il prologo di questa ff,mi avete reso molto felici. spero di non aver deluso le vostre aspettative e...alla prossima! 
pace e amore!

 

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