Bittersweet Illusion

di Seiko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** ...Ricordi... ***
Capitolo 3: *** "Illusione" ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


5

 

 

 

 

 

Prologo

 

-Non è più qui.-

-Dottore...-

L’infermiera guardava preoccupata l’uomo in camice bianco di fronte a lei mentre scuoteva impercettibilmente la testa leggendo la cartella del loro ultimo paziente.

Portò lo sguardo alla porta che portava alla stanza del paziente.

In tutta la sua carriera non le era mai capitato di vedere un avvelenamento da mako così grave, chissà cosa era successo a quel ragazzo.

Dai risultati delle analisi sembrava quasi che il biondo avesse nuotato in un mare di mako per giorni interni.

Fisicamente stava bene, neanche un graffio, ma il veleno in circolo nel suo corpo gli impediva anche la più semplice delle azioni.

Non camminava, non parlava, non mangiava, era come un fantasma, solo il leggero respiro e l’affaticato battito del suo cuore lo rendevano vivo.

Un movimento dell’uomo di fronte a lei la riscosse dai suoi pensieri.

-L’avvelenamento è molto più grave di quanto pensassi e nemmeno le medicine studiate su altri casi possono aiutarci questa volta.- disse in tono grave l’uomo, sistemandosi meglio gli occhiali.

-Ma dottore, possibile che non c’è niente che possiamo fare per aiutarlo?-

-Lui non è più qui, hai visto anche tu il suo sguardo.-

-...-

-Il mako in circolo nel suo corpo gli impedisce di riprendersi, è arrivato fino al cervello ormai.-

Non era più tra i vivi, ma nemmeno era morto, eppure lei non riusciva ad arrendersi all’idea di non poter fare niente per aiutarlo.

-Il mako è qualcosa di veramente unico al mondo e io non posso sapere che reazione sta scatenando nella mente di quel ragazzo, posso solo immaginarlo, anche se l’immaginazione degli uomini non sarà mai abbastanza.-

Un rumore dall’altra stanza mise fine ai loro discorsi.

Entrambi corsero verso l’altra stanza dove il loro paziente era rilegato su una sedia a rotelle.

Entrarono irruentemente nella stanza dove trovarono il biondo dove lo avevano lasciato, ma in lui c’era qualcosa di diverso.

Gli occhi blu ormai quasi completamente verdi di mako erano spalancati e guardavano dritto davanti a lui, mentra la mano destra era faticosamente tesa cercando di raggiungere quello che probabilmente era solo un illusione creata dalla sua mente.

-A...A....Ae....-

Gli occhi del medico e dell’infermiera si spalancarono, stava parlando, difficilmente ma stava parlando.

-..Ae...ri...Ae...rith-

 

Continua...

 

Salve a tutti i coraggiosi che hanno letto questo piccolo prologo senza senso...

Questa è la prima storia su final fantasy 7 che scrivo nonostante ami questo gioco ogni giorno di più...

Spero vi sia sembrato interessante o almeno vi abbia incuriosito un po’ questo prologo senza senso, l’idea mi è venuto in un momento di pura noia estiva mentre guardavo per l’ennesima volta advent children e mi è sembrato carino pubblicarla...

Una saluto a tutti i coraggiosi lettori se ci saranno e commentate se vi è piaciuto e soprattutto se nn vi è piaciuta accetto volentieri critiche e consigli...

Ciau ^_^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** ...Ricordi... ***


5

 

Bittersweet Illusion

[...Ricordi...]

 

[Una luce accecante, nient’altro, luce ovunque, non riusciva a vederla bene, era solo un ombra confusa e si allontanava, camminava sempre più lontano e non riusciva a raggiungerla, eppure correva verso quell’ombra con tutte le sue forze, non voleva lasciarla andare, non poteva vederla volar via ancora una volta...]

 

Buio, era di nuovo buio, niente intorno a lui, era solo, ancora una volta solo.

Le gambe strette tra le braccia, il vuoto nel cuore e solo rumore nella testa.

Era fastidioso e non smetteva mai, ma era il vuoto che aveva nel petto a fargli più male.

Nemmeno quel rumore continuo riusciva a distrarlo, eppure non riusciva a ricordare.

Perché soffriva così? Cosa era successo? Chi l’aveva reso così...così rotto, frantumato come tanti piccoli frammenti di vetro?

Chi lo avrebbe aiutato a raccogliere ciò che rimaneva?

Ancora quel rumore, solo che questa volta era assordante, sentiva il corpo tremare, eppure non era freddo.

Era vuoto, tutto era vuoto, era solo e non riusciva più a muoversi.

 

[-Hello, hello-]

 

Una voce?

Una luce, troppo forte per gli occhi, non riusciva a guardarla...

Un immagine, un sorriso e due profondi occhi smeraldini.

 

[-Tutto bene?-

Fiori.... è pieno di fiori qui...

Che posto è questo, ci sono solo fiori...

-Sei caduto... il letto di fiori deve averti raddolcito la caduta...-

La sua voce...

Queste parole...

Un ricordo?]

 

Un rumore ed è ancora buio e vuoto...

Gli occhi si aprono, un gesto quasi automatico, e il buio diventa verde.

Vedi te stesso di fronte a te come uno specchio, l’altro però è in una stanza bianca, ci sono due persone con lui, lo aiutano a risedersi, si guarda intorno ma non vede nessuno, gli occhi una volta blu sono soffocati dal verde del mako, qualcosa non va...

L’altro ora guarda un punto fisso, e so già che quel punto fisso sono io.

Un rumore, l’atro scompare proprio mentre ricomincia ad agitarsi, parla a fatica, come se volesse urlare ma non ci riuscisse.

-Ae...Aerith...-

 

[Fiori...ancora fiori...

E’ lo stesso posto di prima...

-Non preoccuparti... I fiori sono piuttosto resistenti qui, perché questo è un posto sacro.-

La sua voce debole, come un ricordo che sbiadisce lentamente.

-Adoro questo posto!-

L’ho già sentita pronunciare tutto questo, ho già vissuto queste scene.

-...così ci rincontriamo...-

La rivivo come un film, in ogni sua parola in ogni suo gesto.

-La mia materia è strana, non serve assolutamente a niente.-

Ride mentre parla, ti era davvero mancata la sua risata.

-Era di mia madre mi sento sicura ad averla con me...-

Quel vuoto nel cuore si sta lentamente riempiendo mentre la ricordi...

Senti che la stai ricordando eppure qualcosa ti sfugge, chi era lei?

-Sono Aerith, la venditrice di fiori. Piacere di conoscerti.-

E ricordi scorrono irrefrenabili.

-Cloud, sei mai stato una guardia del corpo? Sai fare tutto giusto?-

E’ bello sentirla parlare ancora una volta, mentre al posto del vuoto torna un calore che avevi dimenticato.

-Portami via da qui. Portami a casa.-

Eppure non puoi fare a meno di domandarti dove sia finita...

-Bene vediamo....-

Dov’è lei ora?

-Che ne dici di un appuntamento?-]

 

Ancora lo stesso rumore e ricordi svaniscono lentamente, ancora il vuoto.

Cosa sta succedendo?

Dove sono?

Aerith?

 

[-Cloud?-

La guardi mentre ti sorride dolcemente.

-Buonanotte.-]

 

E ti risvegli ancora nel tuo limbo buio.

Solo e vuoto.

Domande senza risposta affollano la tua mente.

E lei continua ad esserne al centro.

Non vuoi dormire vuoi sapere.

Vuoi sapere cosa le è successo, cos’era per te, vuoi sapere chi sei in realtà.

Lentamente richiudi gli occhi e rivedi i suoi occhi verdi riapparire dolcemente.

 

[-Ti aspetti che stia seduta e ti ascolti, dopo averti sentito dire una cosa del genere?!-

Ha le braccia sui fianchi e un aria terribile tenera, mentre si arrabbia con te.

-Ti sei alzato presto.-

Ancora quella posizione rideresti di cuore se non fosse solo un ricordo.

-Cloud quassù!-

Si sposta mentre ti fa cenno con la mano di raggiungerla.

-Sono sola.... Sono sola adesso...-

Non puoi fare a meno di pensare quanto sia bella in questo momento, e qualcosa inizia a bruciare dentro di te.

-Tu sei diverso... La situazione è diversa.-

Consapevolezza, sai che sta per accadere qualcosa, qualcosa che vorresti evitare ma sai già che sarà impossibile, è già successo, solo che non lo ricordi.

-Ti sono cercando Cloud...-

Si avvicina, lo sai e cerchi di afferrarla, cerchi di proteggerla, ma lei svanisce e dentro di te qualcosa brucia incontrollabilmente.

-I want to meet you.-]

 

Riapri gli occhi e vedi ancora il buio.

Li richiudi e chiedi un ultimo sogno, un ultimo ricordo felice.

 

[-Cloud, riesci a sentirmi?-

Una foresta.

Tutto e silenzioso sembra quasi addormentato.

Forse è davvero un sogno...

-Lascia a me Sephiroth.-

E’ bile pura quella che ti si riversa dentro al solo sentire quel nome, e non capisci, non capisci perché.

-Solo l’ultima sopravvissuta dei Cetra può farlo.-

E la vedi correre via, e più provi a raggiungerla più è lontana.

-Mi sento come se fossi chiamata da qualcosa...-

Allunghi la mano ma la sua immagine è sempre più lontana.

-Per me è giunta l’ora di andare.-

Alza la mano in un ultimo cenno di saluto.

La sua immagine è avvolta da una sottile nebbia ormai e la vedi appena.

-Tornerò quando tutto sarà finito.-]

 

Non è un dolce risveglio, come quello che ti aspetteresti dopo un bel sogno.

E’ un risveglio amaro, mentre il senso di vuoto torna a circondare il tuo cuore.

Sei confuso non capisci, hai paura.

Sai che finirà in tragedia eppure speri di sbagliarti, che la consapevolezza che hai dentro sia solo frutto della tua immaginazione.

Il rumore non ti lascia scampo, ti chiama.

Davanti a te si prospetta l’ultimo atto.

 

[“Quello che desideri sarà tuo...

...ma perderai qualcosa a te caro.”

Una profezia, l’hai già sentita.

Sali una scala e la raggiungi.

Prega, occhi chiusi e il capo inclinato verso terra.

La vedi aprire gli occhi e sorridere non appena incrocia il tuo sguardo.

Intorno l’aria si fa opprimente, mentre lei ti dona quel sorriso...l’ultimo.

E la rivedi, una scena che volevi dimenticare, ma che sai già ti sarà impossibile.

Cade lentamente mentre i suoi occhi verdi perdono la vita che li distingueva.

E infine il vuoto mentre vedi il suo corpo scomparire fra le acque gelate di quel luogo sacro.

“Aerith se ne è andata.

Aerith non parlerà più, ne riderà, piangerà... o si arrabbierà...

Che ne sarà di NOI? Cosa dovremmo fare?”]

 

Ti risvegli ancora una volta con gli occhi che pizzicano di lacrime e con le ultime parole donatele che risuonano nella tua testa, come una canzone senza fine.

E’ vuoto lì mentre aprendo gli occhi rivedi te stesso seduto su quella sedia a rotelle, a piangere in silenzio ripetendo come una cantilena il suo nome.

Solo allora noti una ragazza che ti sta di fronte, distrutta dalle tue parole e dalla tua condizione.

Dentro di te sai di conoscerla, eppure senti che non può capire, la odi in quel momento, la odi perché non è lei.

La odi perché i suoi occhi sono scarlatti e non verdi, perché i suoi capelli sono bruni e non castani come quelli di lei.

 

[-Non è colpa sua Cloud, ti vuole bene, si preoccupa per te.-]

 

La senti ancora una volta e il vuoto nel tuo cuore si fa più sopportabile.

La senti vicina, non è un ricordo quello, lei è lì.

Ti volti mentre a fatica ti rialzi dalla tua posizione fetale.

E allora la senti, una mano che ti accarezza dolcemente una spalla.

 

[-Andrà tutto bene-]

 

Ti volti e la vedi sorridere.

Tutto diventa improvvisamente chiaro, non c’è più un buio opprimente.

Non c’è più l’altro te stesso, né una realtà che non hai più la forza di affrontare.

Solo lei e un prato pieno di fiori su cui sdraiarsi. 

 

 

 

Continua

 

Salve a tutti sono finalmente tornata con il nuovo capitolo...

Spero di non aver deluso nessuno con questo capitolo e che sia piaciuto lo stesso nonostante lo ammetto sia un po’ strano.

Purtroppo mi piaceva così perché secondo me dava un po’ l’idea dello stato mentale di Cloud in quel momento e per questo non ho voluto cambiarlo...

Questo capitolo è dedicato più che altro a una serie di flashback, per chi ha giocato a final fantasy 7 spero si capisca che le scene le ho ovviamente prese da lì quindi per mia sfortuna non ho inventato niente ^^”

E ora ringraziamenti:

 

Selhin: Grazie mille spero di non aver deluso con il seguito e spero che abbia senso anche questo come chappy ^_^

 

pika chan: Spero che questo cap. sia abbastanza funghetto mi sono impegnata e sono contenta che ti abbia incuriosito, spero di aver fatto un lavoro decente con questo capitolo.

 

FlyGirl 92: Mi dispiace se non apprezzi molto la coppia CloudXAerith... ._. spero di riuscire a fartela apprezzare almeno un po’ in questa ficcy, o be almeno spero solo di non fartela disprezzare, spero che il continuo ti incuriosisca come il primo cap,

 

Yunie the Black Angel: Esatto una CloudXAerith perché ho visto che sul sito ce ne sono poche e la cosa nn mi piace ^_^ sono contenta che ti sia piaciuta spero di nn aver deluso col nuovo cap.

 

Infine grazie a tutte per i commenti e grazie anche a chi ha letto soltanto...

Ringraziamento speciale a chi ha aggiunto la storia tra i preferiti grazie mille vi adoro...

 

Un bacione

Al prossimo capitolo che dovrebbe ufficiosamente essere l’ultimo se nn mi salta in mente qualcos’altro vi voglio bene,

 

Seiko

 

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Capitolo 3
*** "Illusione" ***


5

 

Bittersweet Illusion

“...Illusione...”

 

[Occhi verdi, un sorriso....

Lo sai, o se lo sai, ma continui a negarlo.

Lo neghi continuamente, con insistenza, ma sai già che è inutile.

Accade come sempre, nello stesso modo in cui l’hai visto la prima volta, nello stesso modo in cui lo vedi di nuovo ogni volta che chiudi gli occhi.

Hai paura?

Urli, sputi fuori tutto il dolore che hai dentro, tutta la rabbia, tutta la frustrazione, tutta la tua impotenza...

Ma l’immagine non sparisce, non sei capace nemmeno di smettere di pensarci...

Continui ad urlare, urlare con rabbia vuoi che sparisca, vuoi cancellare quel ricordo per sempre...

Non vuoi più vedere quel sorriso, quegli occhi verdi pieni di vita, non vuoi più vederla mentre si spegne tra le tue braccia.

Si, tra le tue braccia, eri lì ma non hai fatto niente, l’hai solo guardata morire, senza muoverti, senza parlare, hai solo guardato...

Urli ancora più forte, non vuoi vedere, non vuoi sentire... non vuoi ricordare...

Cadi a terra lentamente, stringendo la testa fra le mani, e urli...

E allora lo specchio si spezza in mille minuscoli frammenti che ripetono tutti le stesse immagini....

Occhi verdi, un sorriso e una lama coperta di sangue...]

 

Apri gli occhi di scatto, forse anche troppo velocemente, perché un attimo dopo sei costretto a richiuderli dal momento che la luce lì intorno è quasi accecante.

E non capisci, o non ricordi cos’è successo, dov’è il tuo limbo di oscurità e vuoto?

Riapri lentamente gli occhi quando senti una mano sfiorarti lentamente una guancia nel tentativo di spostare un ciuffo biondo ribelle.

Ti appare un immagine sfocata, quasi l’ombra di una persona che ti sovrasta, ma la cosa non ti preoccupa.

La sua presenza ti fa sentire bene...

Il profumo di fiori stuzzica dolcemente i tuoi sensi, e allora inizi lentamente a ricordare...

L’ombra diventa sempre più nitida, mentre lentamente riaffiorano i ricordi...

Non sei più nel tuo limbo, non sei più prigioniero della tua pazzia, lei ti ha portato via, lei ha spazzato via tutto...

Il buio, il vuoto, la solitudine, non c’erano più erano volati via come petali al vento...

Ora c’era solo lei e quell’immenso prato fiorito...

Lei avrebbe risposto alle tue domande, lo faceva sempre, lei non nascondeva mai i suoi sentimenti, lei era sempre sincera, sempre sorridente, lei c’era sempre per te...

E finalmente la vedi, non è più un ombra, la vedi e inconsciamente sorridi...

Con lei sei libero di essere te stesso, non devi fingere di essere forte, non devi fingere di essere un eroe, con lei puoi essere Cloud, non un soldier di prima classe, né il leader di un gruppo di ribelli che vogliono salvare il mondo...

Non parla, ti guarda soltanto, con quei suoi occhi verdi che non sei mai riuscito a dimenticare e un sorriso che le illumina il viso...

Vorresti parlare, dirle tante forse troppe cose...

Dischiudi leggermente le labbra nel tentativo di parlare, ma lei ti blocca dolcemente con un dito...

-Non ti sforzare, ti sei appena risvegliato...-

E il respiro ti muore in gola appena sentì quella voce, era così dolce, così bella, così sua.

Era come la prova della sua esistenza, la prova della sua presenza lì.

E allora non resisti, non riesci più a reprimere i tuoi istinti.

Ti alzi, veloce, così veloce che non riesce a fermarti, così veloce che riesce appena a mostrare un po’ di preoccupazione con i suoi grandi occhi verdi.

Allora passi le braccia dietro la sua vita e la stringi.

Non è un abbraccio passionale, non è disperato, è leggero, dolce, appena percettibile, vuoi solo assicurarti che ci sia, vuoi solo che sia lì con te, vuoi soltanto sentire il suo calore.

Il suo calore?

Un rumore, il fastidioso suono di uno specchio che si crepa e tutto sparisce.

 

[Freddo.

Il suo corpo diventa sempre più freddo.

Il viso diventa sempre più pallido, sempre più freddo, e la vita lentamente svanisce.

La vita sembra uscire dal quel corpo, col sangue caldo che fuoriesce dalla ferita.

Non riesci a fermarlo, eppure ci provi, cerchi di trattenerlo con le mani, cerchi di restituirle il calore che sta perdendo.

Ma non ci riesci, e solo allora inizi a realizzare, inizi a capire, ma non riesci ad accettarlo.

E allora spingi sempre più forte con quella mano, e nella tua testa rimbomba solo una frase...

“Non può essere vero!”

E alla fine rimani solo con un corpo freddo tre le braccia, e le mani sporche di un sangue che non dimenticherai mai.]

 

Riapri gli occhi, all’improvviso, così violentemente da farti quasi male.

E quando alzando lo sguardo rivedi il suo viso, dimentichi.

L’unica cosa che resta è l’immagine di un frammento di specchio in cui si riflettono delle mani sporche di sangue e una sensazione acre che ti invade.

Ma basta il suo sorriso e tutto sparisce, resta solo lei.

Ti accorgi di essere caduto e aver trascinato dietro anche lei, le tue braccia la stanno ancora cingendo, come se non volessi lasciarla andare.

Eppure ti sorride, mentre i suoi capelli ricadono verso di te, solleticandoti il viso quando ti sfiorano.

È bellissima, anche solo passare il tempo a guardare i suoi lucenti occhi verdi ti rende felice.

E allora la stringi più forte per paura che ti sfugga, per paura di non sentire più quel dolce peso su di te, per paura di sentire svanire il suo calore.

Dolcemente ti carezza il viso con la punta delle dita, come se anche lei avesse paura, e per un attimo ti sembra di vederla l’ombra della paura nei suoi occhi, ma tutto svanisce quando ti parla.

-Ti senti bene?-

Non puoi fare a meno che accennare un si convinto con la testa, e lei ride lasciandosi andare verso il tuo petto.

Si stringe in quello strano abbraccio, che sembra quasi una prigione, eppure non sembra importarle, come se volesse creare anche lei un angolo di cristallo in cui nessuno può disturbarvi, dove ci siete solo voi.

Il suo viso è a pochi centimetri dal tuo, e i suoi occhi color smeraldo ti guardano radiosi.

Puoi sentire il suo respiro sfiorarti la pelle e smuovere alcuni fili biondi ribelli.

Con la mano le sfiori il viso, delicatamente, come per paura di romperla.

E lei sorride, mentre le guance si tingono di un leggero rosso al tuo tocco, eppure negli occhi qualcosa stona...

Un ombra, una tristezza che non appartiene al vostro mondo, una tristezza che non dovrebbe esserci, una tristezza reale.

Tutto quello non è reale, lei non è reale, non può esserlo lei, lei è morta, è stata uccisa davanti ai tuoi occhi, stai forse sognando?

E senti ancora quel rumore, un rumore quasi doloroso, che penetra nelle orecchie...

E lentamente l’immagine di lei si rompe in mille frammenti di vetro, tutto svanisce, tutto torna nero.

Porti le mani agli occhi quasi per non vedere, ma solo allora lo noti...

La tua mano è sporca di sangue, un sangue che mai sei riuscito a dimenticare...

E la realtà preme per poter entrare nella tua mente, i ricordi fluiscono come un fiume in piena...

 

[La stringi tra le braccia, lei non lo sente, me tu sei testardo e la stringi lo stesso.

La stringi come non hai mai fatto quando ancora era viva...

La stringi sperando che si risvegli con sorriso sulle labbra a rassicurarti che quello non è altro che un incubo, ma non lo fa...

Stai camminando nell’acqua, è gelata ma tu nemmeno la senti, l’unico freddo che provi viene da dentro.

Non c’è più la luce dei suoi occhi a guardarti, non c’è più il suo dolce sorriso a rallegrarti, non c’è più la sua voce a riscaldarti il cuore, non c’è più lei.

Sei arrivato nel punto più profondo del lago, a fatica riesci a tenerla tra le braccia mentre scordinatamente cerchi di restare a galla.

Devi lasciarla , sai che ormai non c’è più motivo di tenerla stretta tra le braccia, che ormai non c’è più posto per lei tra i vivi.

Ma non ci riesci, speri ancora che quello sia soltanto un brutto incubo, speri ancora di vederla svegliarsi, ma lei non si muove.

Il suo viso è immobile, sembra una bambola, una fredda ed immobile bambola...

La lasci andare, e mentre lentamente sprofonda nel lago senti che qualcosa di te sta andando via con lei.

Resti lì a guardarla mentre la sua figura raggiunge le profondità del lago, e vorresti piangere, vorresti far sparire quel dolore che ti divora dentro, che ti permette appena di respirare, ma non ci riesci, hai già finito le tue lacrime, i tuoi occhi ancora bruciano, mentre in quel combattimento versavi tutte le tue lacrime...

Ormai il suo corpo non si vede più ma tu non riesci a muoverti, resti lì a fissare il punto in cui l’hai vista per l’ultima volta, sperando di risvegliarti da quello che ti sembra solo un tremendo incubo...]

 

Ti risvegli ancora in quell’immenso prato fiorito, eppure non ti sembra di esserti addormentato.

Lei ti sta abbracciando, il viso nascosto nel tuo petto, e appena la vedi ti scosti bruscamente.

Lei non è vera, lei non è qui, lei è morta.

I suoi occhi verdi di guardano tristi, come non li hai mai visti, e hai paura.

Si riavvicina a te e dolcemente ti sfiora i capelli con la mano.

Sorride tristemente, e lentamente muove le labbra per parlare.

Tutta la paura, il dolore per la sua perdita, la solitudine che hai provato alla sua morte si riversano in te come un fiume in piena...

Vuoi dimenticare, non vuoi sentirla mentre ti dice la verità, mentre ti mette di fronte alla realtà, vuoi vivere rinchiuso in quel sogno, vuoi rimanere lì con lei per sempre, non vedere la tua felicità distruggersi ancora una volta.

E allora con una mano la avvicini a te stringendola dietro la schiena, mentre con l’altra le prendi dolcemente il viso.

La baci, con passione con violenza, con tutti i sentimenti che senti muovere dentro di te.

Finite in ginocchio uno di fronte all’altra mentre lentamente riprendete il respiro.

Stai per riprendere da dove avevi interrotto ma lei ti blocca, e alzandosi in piedi si allontana dandoti le spalle.

-Cloud, dobbiamo parlare...-

-Non voglio parlare....-

Le afferri il polso con forza, come per trattenerla.

Quando si gira vedi i suoi occhi verdi lucidi, mentre con la poca forza che ha tenta di divincolarsi dalla presa.

-Cloud...-

 

[Occhi verdi...]

 

-Cloud...-

 

[...un sorriso...]

 

-Cloud!!!-

 

[...una lama coperta di sangue...]

 

-NO!-

Ti porti le mani alla testa accasciandoti letame a terra, cercando di scacciare quelle immagini, ma non ci riesci, le vedi continuamente.

Lei si avvicina, inginocchiandosi di fronte a te, e ti guarda con quegli occhi verdi velati di tristezza.

Dovrebbe essere morta, ma continui a negarlo, continui a urlare il contrario.

-Non può essere vero.-

Sussulti lievemente quando senti la sua mano sfiorarti la guancia.

La guardi mentre ti sorride tristemente, e lentamente una lacrima percorre il tuo profilo.

Odi sentirti debole, non sopporti di apparirle fragile, eppure a lei sembra non importare, sembra accettarti per quello che sei, un bambino indifeso.

Le sue braccia ti circondano la testa mentre lentamente si avvicina, abbracciandoti.

Affondi la testa nel suo petto, e puoi sentire chiaramente il battito del suo cuore.

Sei confuso, non capisci...

Quale è la realtà?

E se fosse quella?

Se lei in realtà non fosse mai morta?

Solo un incubo, possibile che sia stato solo quello?

-No, Cloud, non era un incubo.-

Le sue parole ti crollano addosso come una valanga.

Schietta e diretta, la realtà di colpisce senza pietà e senti l’amaro senso di perdita in ogni singola parte del tuo essere.

Vorresti chiederle che sta succedendo, vorresti sapere perché sei lì, vorresti sapere tante, anzi troppe cose, ma il nodo alla gola ti impedisce di parlare.

Eppure come se lei ti leggesse nella mente inizia a parlare, senza però smettere di stringerti.

-Cloud, tu sei malato in questo momento, gravemente.-

Ti alzi di scatto, sciogliendo quell’abbraccio quasi materno, e la guardi.

I tuoi occhi blu si riflettono in quelli verdi di lei, mentre ti chiedi se non ti stia mentendo.

-Aeris, dimmi la verità.-

I suoi occhi si spengono lentamente soffocati dall’ombra della tristezza.

-Ti prego Cloud, ascoltami, non c’è più molto tempo.-

Vedi i suoi occhi inumidirsi, e lacrime calde scendono lentamente lungo il suo viso.

Ti avvicini e col dorso della mano raccogli quelle lacrime che le sono sfuggite al controllo.

Quella è forse la prima volta che la vedi piangere, certo l’hai vista giù altre volte, ma mai l’hai vista versare una lacrima.

 

[-Sono sola.-

-Ma io... noi siamo qui.-

-Lo so, lo so, ma sono l’ultima rimasta.-

-Non possiamo aiutarti?-]

 

Riapri gli occhi e porti le mani alle tempie ancora doloranti.

-Cloud!!-

Il suo sguardo ora è preoccupato, mentre dolcemente ti sfiora la testa con le mani.

-Cloud, i tuoi ricordi stanno passando da questa parte, ti prego ascoltami.-

La guardi, i suoi occhi ora sono impauriti, come se temesse la tua morte.

-Cloud, tu sei stato gravemente intossicato dal mako, che ti ha portato ad un crollo.

La tua anima, i tuoi ricordi, la tua stessa esistenza è in frammenti in questo momento.

Tifa sta lentamente raccogliendo i frammenti del tuo vero io, dalla vostra infanzia, sta facendo di tutto per recuperare la tua coscienza.

Ma un frammento è arrivato fino al cuore del pianeta, nel flusso vitale, il luogo dove riposano i morti.

Questa parte della tua anima mi ha chiamata Cloud, gridava il mio nome.

Il posto che vedi ora è un passaggio, se tutti i tuoi ricordi arriveranno qui, passerai al mondo dei morti Cloud.

Devi accettare la mia morte Cloud, se non lo farai...-

-Non ci riesco, non posso accettarla Aeris.-

-Devi farlo Cloud, vuoi gettare tutto al vento?-

-Aeris, non voglio lasciarti...-

-Vuoi rendere inutile la mia morte Cloud?

Se non fermerai Sephiroth, il mondo in cui ho vissuto, il mondo in cui risiedo ora, i nostri ricordi, noi svaniremo...-

Le lacrime ora scorrevano senza sosta su quel viso angelico, mentre le labbra erano contratte in una smorfia per trattenere i singhiozzi.

-Aeris, io...-

La stringi dolcemente tra le tue braccia, tentando di rassicurarla, devi essere forte, devi esserlo per lei.

-Cloud...Andrà tutto bene, io sarò sempre qui, non ti lascerò.-

E qualcosa scomparve dentro di lui, quel peso che gli impediva di respirare, una sicurezza...

Doveva tornare, doveva farlo per lei, per non gettare al vento la sua vita...

Lentamente il paesaggio si sgretola, e come uno specchio si rompe in tanti piccoli frammenti.

Sente delle voci in lontananza chiamarlo, e sente di doverle raggiungere,, che quella è la cosa giusta da fare, la strada da seguire.

Lei si alza e con la mano porta via alcune lacrime rimaste a bagnarle il viso.

Ti alzi, e prendi il suo viso fra le dita, mentre lentamente ti avvicini alle sue labbra.

Le sfiori con un bacio dolce, come un arrivederci.

Quando vi staccate un'altra lacrima riga il suo volto, ma i suoi occhi sono tornati a sorridere.

-Ti aspetterò Cloud.-

Ti saluta con la mano, con il sorriso da bambina che trionfa sul suo candido viso.

-Aeris, io...-

-Ti prego non dirlo.-

Gli ultimi fiori sotto i vostri piedi stanno sparendo, e con loro anche la figura della ragazza.

Non puoi lasciarla andar via senza dirlo, non vuoi, e allora parli anche se lei non vuole, vuoi almeno toglierti quel peso dal cuore.

-Ti amo...-

L’ultima cosa che vedi, è il suo sorriso solcato da una lacrima solitaria, mentre le labbra si muovevano lentamente per parlare.

-Anche io...-

 

[-Non importa quanto sarai lontano...

Sono sicura che saprai tornare qui...

Così rimarrò qui, e farò il tifo per te...

Cloud...-]

 

 

Fine...?

 

Sarà davvero la fine?

Lo scopriremo alla prossima puntata....

Bene grazie a tutti i lettori e soprattutto a chi recensisce questa fic.

Sono davvero felice di aver riscosso un po’ di successo, spero via sia piaciuto anche questo capitolino...

In realtà mi ero immaginata anche un’altra scena un po’ cruenta, ma che non ho voluto mettere, perché mi allungava inutilmente la storia, ed è quindi finita nel dimenticatoio...

Ma visto che tutto sommato tutto quello che ho detto finora non è interessante passerei ai ringraziamenti più che volentieri ^_^

 

Allora un ringraziamento speciale a chi ha aggiunto la fic. tra i preferiti:

1 - fenicex8
2 -
pika chan
3 -
Selhin
4 -
Yunie the Black Angel

 

Grazie di cuore a tutte ^_^

 

Ringraziamenti:

 

Yunie the Black Angel: Anche questo cap. è molto confusionario, ma del resto come ha detto pure Aeris Cloud è malato no? Sono davvero contenta che questa fic. ti sia piaciuta e ti prometto che ne scriverò altre, sperando vengano almeno carine ^_^”,, cercherò cmq con tutte le mie forze di riempire la sezione di fic. con loro due che adoro alla follia ormai *_*.

Ed infine sarà l’ultimo capitolo questo? Chissà (lo so sono perfida... ._.)

 

Selhin: Lieta di non averti deluso col capitolo prima, spero di fare altrettanto con questo, spero di aver reso abbastanza bene i personaggi anche qui, sai iniziavo davvero a delirare pensando alle loro reazioni ._.

Grazie mille per i complimenti spero sia bellino anche questo capitolo, e forse il possibile prossimo ^_^

 

Fenicex8: Be penso di averti risolto il problema su chi ha visto ^_^ e no mi dispiace non mi unirò alla storia di crisis core che ho giocato e finito troppo bello quel gioco*_*...

Per una futura apparizione di Zack mmm chissà ^_^

Cmq grazie mille per le recensioni ^_^ felice che ti sia piaciuta ^_^

 

Pika chan: Non so se ho fatto presto, posso solo dire che ho fatto il prima possibile, sono contenta di averti rinfrescato la memoria con i flash back e spero ti piacerà altrettanto questo capitolo ^_^

 

Infine ancora grazie a chi ha recensito e grazie anche ai lettori...

Spero di non aver deluso nessuno con questo capitolo...

Come sempre accetto volentieri commenti e critiche aspetto recensioni con ansia, o anche solo letture...

Grazie a tutti vi voglio bene ^_^

Un bacione

 

Seiko

 

 

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