Amore nato da un terremoto

di Danysalvo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** La prima uscita ***
Capitolo 3: *** Le varie uscite ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


A Sunrise, una grande città, il 3 settembre 1995, alle ore 7 e 30 del mattino, c'è stata una scossa di terremoto, la quale ha fatto addirittura crollare tre o quattro palazzi. Tutti i genitori della città, sentita la scossa, decidono di far vestire e far uscire i propri figli. La piccola Erika, la più grande di 3 figli, la quale aveva 16 anni, dice :- Proprio oggi che si stava bene e si poteva stare nel letto devo uscire con le belve dei miei fratelli? Che disgrazia! Spero solo che ora non mi diano problemi! -. I fratellini più piccolini erano già pronti, lei non ancora. La mamma la chiama :- Erika! Muoviti! Dai che sicuramente ci saranno anche le tue amiche e i tuoi amici! Su... muoviti! -. Lei leggermente infastidita si veste ed esce. Prima che esce dal cancello la mamma le raccomanda :- Erika! Sei la più grande, mi fido di te! E soprattutto sta attenta. Non stare vicino ai muri delle case... potrebbero crollare... attenta! -. Lei risponde con tono infastidito :- Si mamma, lo so, ho 16 anni, che pensi che sono scema? Non mi trattare da una che ha 3 anni. Io ragiono molto bene! Mi dai sui nervi quando fai così! - e se ne va. Arrivata al parco lascia i fratellini in custodia di una sua amica perchè lei, annoiata, vuole andare a fare un giro da sola, senza i fratellini che la seguono. Cammina per ore. Dopo un ora di cammino incontra un ragazzo carino che le chiede :- Ehi ciao, hai per caso visto il mio cagnolino Fuffy? E' un piccolo barboncino bianco, nato circa 3 mesi fa, è proprio piccolino! -. Lei imbarazzata dice :- No, mi dispiace, ma se vuoi una mano a cercarlo ti aiuto volentieri! -. Si mettono alla ricerca del cagnolino sperduto. Mentre lo cercano lui inizia a farle domande su di lei.
- Scusa, come ti chiami? -
- Io mi chiamo Erika, e tu? -
- Io Rian, piacere... quanti anni hai? -
- Ne ho 16, e tu? -
- Io 17, sono un anno più grande. -
- Ok! Immagino che il tuo animale preferito sia il cane visto che ne hai uno. -
- Esatto! mi piacciono sia i cani che i cavalli. -
- Davvero ti piacciono i cavalli? Anche a me... come ne vorrei uno... peccato che non posso perchè costa troppo. -
- Oh... mi dispiace! Se avessi avuto io i soldi necessari te l'avrei comprato volentieri. -
- Sei un ragazzo molto carino e gentile. -
- Grazie mille, anche tu non sei di meno. -
Lei con queste parole diventa tutta rossa. Lui se ne accorge e chiede :- Sei arrossita per quello che ho detto su di te? -. Lei squote la testa e poi risponde :- No, sono rossa perchè sto sudando... fa caldo! -. Dopo circa mezz'ora che cercano il cane lo trovano. Rian lo prende in braccio, dà un bacio sulla guancia a Erika, la ringrazia e la saluta e si danno appuntamento al parco il giorno seguente.

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Capitolo 2
*** La prima uscita ***


Il giorno precedente, prima che Rian se ne andasse, lui le disse :- Erika, se ti fa piacere io vengo ogni giorno qui, dalle 18:30 alle 23:23! Che ne dici di venire anche domani qui? Così ci incotriamo e facciamo amicizia. Ti va? - e lei rispose :- Certo che si! Mi sei simpatico... vorrei proprio conoscerti meglio. Chissà... forse un giorno potrà uscirci qualcosa! -. Ma quella notte non riuscì a dormire. La sua mente era troppo concentrata su Rian e sull'incontro che avrebbero avuto. Pensava :" Che ci diremo? Di cosa parleremo? Perchè ho accettato? Avrà capito che mi sono presa una cotta per lui? Oh Dio! Ho terrore! E se poi con il tempo non gli piaccio e mi lascia sola? Ho una paura gigantesca! Vorrei un aiuto... vorrei dirglielo a mia madre, ma mi conviene? Non so proprio cosa fare! ". E passò tutta la notte a porsi e rispondersi a queste domande. La mattina, vede l'orologio e dice :- E' mattina... sono le 7:30 e non sono riuscita ancora a prendere sonno. Devo assolutamente dormire, altrimenti vado all'appuntamento stanca e distrutta. Devo per forza dormire altrimenti farò una bruttissima figura -. Inizia pian piano a prendere sonno, ma appena chiude gli occhi, ecco che arriva il fratellino che appena avvicinatosi al letto di Erika si mette a saltare su di lei e inizia ad urlare :- ERIKAAAA... ERIKAAAA... SVEGLIATIIIIII... E' ORA DI ALZARSIIIIIIII.... ERIKAAAA!!!!!! -. Lei arrabbiata gli risponde :- Ma non riesci a stare mai fermo? Mi devi sempre rompere le scatole? Perchè svegli sempre me e non vai mai a scegliare Laura? Sei una scocciatura. Se io non mi alzo è perchè sono stanca oppure perchè mi scoccio di alzarmi. Ora vattene via. Non ti sopporto più! -. Il fratellino Andrea allora si mette a piangere e se ne va via. Appena in tutta la sua stanza c'è silenzio ecco che lei richiude gli occhi e si riaddormenta. Si sveglia poco prima dell'appuntamento, alle 15:47. Vede l'orario e si accorge che non c'è quasi più tempo. Se voleva essere puntuale o addirittura in anticipo, doveva muoversi. Allora velocemente entra in bagno. Si lava rapidamente, si asciuga, si pettina i capelli e se li raccoglie in un'unica grande coda, si veste e si spruzza un po' di profumo. Sono le 16:26. A piedi sicuramente non sarebbe mai arrivata in tempo allora decide di prendere il motorino del padre. Scende in cucina e avverte la mamma :- Mammaaaa! Vedi che io esco con il motorino di papà. Probabilmente ritorno a casa alle 20:13! -. La madre risponde :- Ok figliola! Ma mi raccomando, stai attenta! -. Erika accende il motorino ed esce di casa. E' arrivata giusto in tempo. Rian vede lei sul motorino e si stupisce. Corre da lei e le chiede :- Tu sai guidare il motorino? Wow! Non me lo aspettavo. -. Lei diventa tutta rossa e risponde :- Bhe... in realtà mi ha insegnato a portarlo mio padre, infatti il motorino è suo! -. Lui inizia a dire :- Wow! Io lo desidero, ma visto che mio padre è morto 3 anni fa... io lavoro, ma i soldi servono per me e per mia madre e non ci bastano. Astento arriviamo a fine mese! -. Lei rattristata risponde :- Ah! Mi dispiace. Non sapevo che tuo padre fosse morto. Mi dispiace davvero molto. Comunque usciamo un po'! Se vuoi te lo faccio guidare un po', ma attento. Se mio padre vede anche solo un graffio mi uccide! -. Lui sale alla guida e lei con calma gli insegna a guidarlo. Girano per tutta la città. Arrivati davanti ad una pizzaria, ad Erika viene fame e dice :- Rian, a me è venuta fame, a te no? Sono le 19:27! Che ne dici di mangiarci una bella pizza? -. Lui approva :- Si! Sono d'accordo con te. Mi sembra una splendida idea! Andiamo! -. Lasciano il motorino fuori ed entrano nella pizzeria. Si siedono ad un tavolo e il cameriere chiede :- Che pizza desiderate? Vi devo portare qualche bibita? -. Rian risponde :- Vorremmo una pizza margherita, la dividiamo in due. Come bibita penso l'acqua vada bene! -. Ed Erika afferma :- Certo, la margherita da dividere in due e poi una bella bottiglia di acqua fresca! -. Il cameriere allora enuncia :- Perfetto! Due minuti e arrivo subito! -. Il tempo di cuocere la pizza e il cameriere porta sia acqua che margherita al loro tavolino. Mangiano lentamente, tanto sapevano che c'era ancora tempo. Appena finito di mangiare Erika vede il suo orologio e si accorge di essere in ritardo. Allora dice a Rian :- Tieni, questi sono i soldi per la pizza, pagala! Io devo scappare, mi dispiace! Mi avrebbe fatto piacere rimanere un altro po', ma non posso! Scusa ancora! Ci vediamo domani! Mi ha fatto molto piacere uscire a mangiare una pizza con te. Sei davvero speciale! -. Prende la sua roba e se ne esce correndo dalla pizzeria. Mette in moto il motorino e torna a casa.Il giorno precedente, prima che Rian se ne andasse, lui le disse :- Erika, se ti fa piacere io vengo ogni giorno qui, dalle 18:30 alle 23:23! Che ne dici di venire anche domani qui? Così ci incotriamo e facciamo amicizia. Ti va? - e lei rispose :- Certo che si! Mi sei simpatico... vorrei proprio conoscerti meglio. Chissà... forse un giorno potrà uscirci qualcosa! -. Ma quella notte non riuscì a dormire. La sua mente era troppo concentrata su Rian e sull'incontro che avrebbero avuto. Pensava :" Che ci diremo? Di cosa parleremo? Perchè ho accettato? Avrà capito che mi sono presa una cotta per lui? Oh Dio! Ho terrore! E se poi con il tempo non gli piaccio e mi lascia sola? Ho una paura gigantesca! Vorrei un aiuto... vorrei dirglielo a mia madre, ma mi conviene? Non so proprio cosa fare! ". E passò tutta la notte a porsi e rispondersi a queste domande. La mattina, vede l'orologio e dice :- E' mattina... sono le 7:30 e non sono riuscita ancora a prendere sonno. Devo assolutamente dormire, altrimenti vado all'appuntamento stanca e distrutta. Devo per forza dormire altrimenti farò una bruttissima figura -. Inizia pian piano a prendere sonno, ma appena chiude gli occhi, ecco che arriva il fratellino che appena avvicinatosi al letto di Erika si mette a saltare su di lei e inizia ad urlare :- ERIKAAAA... ERIKAAAA... SVEGLIATIIIIII... E' ORA DI ALZARSIIIIIIII.... ERIKAAAA!!!!!! -. Lei arrabbiata gli risponde :- Ma non riesci a stare mai fermo? Mi devi sempre rompere le scatole? Perchè svegli sempre me e non vai mai a scegliare Laura? Sei una scocciatura. Se io non mi alzo è perchè sono stanca oppure perchè mi scoccio di alzarmi. Ora vattene via. Non ti sopporto più! -. Il fratellino Andrea allora si mette a piangere e se ne va via. Appena in tutta la sua stanza c'è silenzio ecco che lei richiude gli occhi e si riaddormenta. Si sveglia poco prima dell'appuntamento, alle 15:47. Vede l'orario e si accorge che non c'è quasi più tempo. Se voleva essere puntuale o addirittura in anticipo, doveva muoversi. Allora velocemente entra in bagno. Si lava rapidamente, si asciuga, si pettina i capelli e se li raccoglie in un'unica grande coda, si veste e si spruzza un po' di profumo. Sono le 16:26. A piedi sicuramente non sarebbe mai arrivata in tempo allora decide di prendere il motorino del padre. Scende in cucina e avverte la mamma :- Mammaaaa! Vedi che io esco con il motorino di papà. Probabilmente ritorno a casa alle 20:13! -. La madre risponde :- Ok figliola! Ma mi raccomando, stai attenta! -. Erika accende il motorino ed esce di casa. E' arrivata giusto in tempo. Rian vede lei sul motorino e si stupisce. Corre da lei e le chiede :- Tu sai guidare il motorino? Wow! Non me lo aspettavo. -. Lei diventa tutta rossa e risponde :- Bhe... in realtà mi ha insegnato a portarlo mio padre, infatti il motorino è suo! -. Lui inizia a dire :- Wow! Io lo desidero, ma visto che mio padre è morto 3 anni fa... io lavoro, ma i soldi servono per me e per mia madre e non ci bastano. Astento arriviamo a fine mese! -. Lei rattristata risponde :- Ah! Mi dispiace. Non sapevo che tuo padre fosse morto. Mi dispiace davvero molto. Comunque usciamo un po'! Se vuoi te lo faccio guidare un po', ma attento. Se mio padre vede anche solo un graffio mi uccide! -. Lui sale alla guida e lei con calma gli insegna a guidarlo. Girano per tutta la città. Arrivati davanti ad una pizzaria, ad Erika viene fame e dice :- Rian, a me è venuta fame, a te no? Sono le 19:27! Che ne dici di mangiarci una bella pizza? -. Lui approva :- Si! Sono d'accordo con te. Mi sembra una splendida idea! Andiamo! -. Lasciano il motorino fuori ed entrano nella pizzeria. Si siedono ad un tavolo e il cameriere chiede :- Che pizza desiderate? Vi devo portare qualche bibita? -. Rian risponde :- Vorremmo una pizza margherita, la dividiamo in due. Come bibita penso l'acqua vada bene! -. Ed Erika afferma :- Certo, la margherita da dividere in due e poi una bella bottiglia di acqua fresca! -. Il cameriere allora enuncia :- Perfetto! Due minuti e arrivo subito! -. Il tempo di cuocere la pizza e il cameriere porta sia acqua che margherita al loro tavolino. Mangiano lentamente, tanto sapevano che c'era ancora tempo. Appena finito di mangiare Erika vede il suo orologio e si accorge di essere in ritardo. Allora dice a Rian :- Tieni, questi sono i soldi per la pizza, pagala! Io devo scappare, mi dispiace! Mi avrebbe fatto piacere rimanere un altro po', ma non posso! Scusa ancora! Ci vediamo domani! Mi ha fatto molto piacere uscire a mangiare una pizza con te. Sei davvero speciale! -. Prende la sua roba e se ne esce correndo dalla pizzeria. Mette in moto il motorino e torna a casa.

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Capitolo 3
*** Le varie uscite ***


Dopo che arrivò a casa andò subito a letto, ma il problema è che non riusciva a dormire. Allora volle prendere il suo orsacchiotto e lo strinse a sè pensando che era Rian. Pian piano prende sonno e si addormenta sempre abbracciata al suo peluche. La mattina seguente si sveglia, vede l'orario e dice :- Caspita! Sono le 11:30! Ho dormito parecchio... fammi preparare! Almeno esco un po'-. Si prepara ed esce. Va come sempre al parco e incontra a Rian, si siedono insieme su una panchina e iniziano a parlare :-Sai Erika... mi è piaciuto ieri sera! E' stato davvero molto bello! Quando ti va di... riuscire dinuovo?- Lei risponde :- Cosa? Dinuovo?- Lui ribatte :- Si, perchè non vuoi uscire con me? Ti faccio schifo?... io pensavo di piacerti!- Lei :- Infatti... tu... tu mi piaci, ma non pensavo di uscire altre volte! Va bene! Quando vuoi tu io sono disponibile! Ora mi potresti accompagnare a casa? Grazie!-. Si mettono in cammino. Arrivati fuori casa, le chiede :- Ehy Erika! Mi dai il tuo numero di cellulare?- lei imbarazzata risponde :- Ok!- e poi gli da il numero. La sera stessa la chiama e si mettono d'accordo per uscire insieme il giorno dopo. Ogni mattina lui la svegliava con il solito messaggio :"Buon giorno amore mio <3 sei la mia vita :)". Ogni sera uscivano e si frequentavano. Iniziò la scuola, ma a lei non importava, voleva uscire con lui. Così i suoi voti iniziarono man mano a scendere tutti. Appena Rian venne a sapere che i voti non andavano bene le disse :- Se uscire con me ti porta a non studiare... allora non usciremo più!- lei triste rispose :- Ma... ma... io voglio uscire con te... non voglio essere rinchiusa in casa a studiare!- allore lui ribatte :- Visto che vuoi stare con me facciamo... vengo a casa tua ogni giorno e ti faccio studiare io! Ti va?- lei contenta risponde :- Si si! Certo che si!-. Ogni giorno così lui andava da lei e imparavano insieme. Passavano i giorni e Erika passava sempre più tempo con Rian e iniziava di nuovo a prendere voti alti a scuola. Un giorno a scuola ebbe la verifica di italiano e prese 10. Non era mai stata così felice in tutta la sua vita.

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