Mi chiamo Hermione Granger

di piperina
(/viewuser.php?uid=26649)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mi chiamo Hermione Granger ***
Capitolo 2: *** Mi chiamo Harry Potter ***



Capitolo 1
*** Mi chiamo Hermione Granger ***


Nuova pagina 1

Dedicata a Morena.

 

 

 

 

 

 

*Only Act*

- Mi chiamo Hermione Granger -

 

 

 

 

 

 

 

Mi chiamo Hermione Granger, ho diciassette anni e sono una strega.

Mi chiamo Hermione Granger e sono la miglior studentessa di tutta la scuola.

Mi chiamo Hermione Granger e sono innamorata.

 

 

La voce di quel fantasma del prof Ruf mi arriva come ovattata alle orecchie. Da qualche tempo ho smesso di seguire così attentamente le lezioni.

Per lo meno, da quando ho qualcosa di meglio a cui pensare.

Purtroppo, però, la mia situazione non è felice.

Sono innamorata del mio migliore amico.

Ma non, non lui, Ronald… io sto parlando di lui!

Harry Potter!

Proprio così. è da un po’ che me ne sono accorta, ormai. È stato uno shock, cosa credete?

All’improvviso mi sono accorta di quanto Harry sia attraente, di quando magnetici siano i suoi occhi verdi, di quanto muscoloso il suo corpo sia diventato.

 

Beh, sarò anche sfigata ad amare il mio migliore amico, ma ho i miei privilegi!

Posso stare con lui tutto il giorno, posso abbracciarlo quando e quanto mi pare, posso consolarlo stringendomelo al petto, posso trascorrere le vacanze con lui… posso dormire con lui!

Non immaginate quante volte io mi sia addormentata nel dormitorio maschile, o quante volte lui mi abbia chiesto rifugio di notte per qualche problema.

 

Sono Caposcuola, ho una camera tutta mia… sono ancora così sfigata?

Non più di tanto, forse, vi pare?

 

“Ciao Herm!”

“Ciao Harry!”

No, dico, l’avete visto? Siamo in Sala Comune, di Domenica mattina, alle 6.25… a proposito, che ci fa Harry sveglio a quest’ora?!

“Come mai così presto?”

Oddio, oddio, oddio! Ma si rende conto di come va (non)vestito in giro?! Ha addosso solo un paio di pantaloni da pigiama, e l’elastico è bassissimooo!!

Ve lo dico, ve lo sto dicendo, ve l’ho detto: l’eroe dei maghi rischia lo stupro!

Eccolo, si siede vicino a me e… no, Harry, non spettinarti i capelli in quel modo, sei dannatamente sensuale, lo sai vero?

“Non riuscivo a dormire.”- sbadiglia stiracchiandosi.

Mmmh, quegli addominali sono così invitanti… posso morderli?

“E poi, avevo la sensazione che ti avrei trovata qui.”

Merlino, che sorriso da infarto!

E adesso perché mi guarda così? No, Harry, non farlo! Non avvicinarti, lo dico per te… ti salto addosso, sappilo!

 

Mi chiamo Hermione Granger e sto per violentare il mio migliore amico.

 

“Sai quella storia della festa di S.Valentino?”

Annuisco –“Hai già deciso chi invitare?”

“Non è facile.”- mette il broncio.

“Ovvio, con tutte le ammiratrici che hai!”

Perché fa quella faccia? Sono stata troppo acida?

Mica è colpa mia… è colpa della gelosia! Sono solo un po’ possessiva… insomma, è normale fare un falò delle lettere d’amore delle sue fan dando la colpa al rospo di Neville?

“Più che altro è per il fatto dell’invito in sé.”- continua –“Si può invitare solo la persona amata, e si può accettare solo se si ama davvero. Insomma, tre quarti della scuola saranno fuori!”

“Hai ragione.”

È vero! Come ho fatto a non pensarci prima? Bene, in questo modo io non andrò con nessuno alla festa, e le ammiratrici di Harry si attaccheranno al…!

Comunque sia, la mia situazione non migliora. Come posso l’identità della ragazza che piace ad Harry?

“Sei già stata invitata?”

E ora cosa dico? Ma sì, tiriamocela un po’!

“Sì, qualcuno me l’ha chiesto.”- rispondo con finta indifferenza, guardando il camino.

Silenzio.

Mi giro.

“E…?”- chiese lui interessatissimo.

È solo curiosità? Harry, ti prego, non illudermi!

“Niente.”- dico facendo spallucce –“Ho rifiutato.”

Sbaglio o era un sospiro di sollievo quello?

“Quindi non hai ancora un compagno per la festa.”

“E tu non hai una compagna.”

Silenzio.

Oh, no… perché mi viene da piangere adesso?

“Il ragazzo che ti piace non ti ha invitata?”

Che fai, infierisci?

“Non ancora. Ma la speranza è l’ultima a morire.”

Silenzio. Di nuovo.

Cos’è, un’abitudine? Sto perdendo la pazienza…

Si siede più vicino a me, si passa una mano tra i capelli, sospira nervoso.

C’è qualcosa che vuoi dirmi? Guarda che così innervosisci anche me!

 

Quello che succede dopo lo assimilo lentamente.

Harry si gira, mi guarda, mi tira a sé per un braccio e mi bacia. Una sua mano è dietro la mia testa, le sue labbra sono incollate alle mie.

Oddio, sta succedendo davvero?

 

L’aria si frappone di nuovo tra noi.

Mi guarda con quei suoi meravigliosi occhi verdi, così intensamente da farmi girare la testa. Non credevo che Harry potesse mai guardarmi così.

“Vieni alla festa con me, Hermione.”

Non è una domanda. È un’affermazione.

Ho gli occhi lucidi, il cuore a mille e tremo per l’emozione.

Non voglio morire a diciassette anni di infarto, cavolo, no! Mi rifiuto! Fatemi godere di questa felicità, insomma!

“Sì.”- sussurro –“Sì, sì, sì! Non aspettavo altro, Harry!”- dico gettandogli le braccia al collo.

Singhiozzo sulle sue spalle, e lui mi stringe forte sé.

 

Mi chiamo Hermione Granger, e sono la ragazza più felice del mondo.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Mi chiamo Harry Potter ***


 

 

 

 

 

 

 

*Only Act*

- Mi chiamo Harry Potter -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi chiamo Harry Potter, ho diciassette anni e sono un mago.

Mi chiamo Harry Potter e sono il Salvatore del Mondo Magico.

Mi chiamo Harry Potter e sono innamorato.

 

 

La voce di quel fantasma del prof Ruf mi arriva come ovattata alle orecchie. Da qualche tempo ho smesso di seguire così attentamente le lezioni.

Per lo meno, da quando ho qualcosa di meglio a cui pensare.

Purtroppo, però, la mia situazione non è felice.

Sono innamorato della mia migliore amica.

Ma non, non lei, Ginny… io sto parlando di lei!

Hermione Granger!

Proprio così. E’ da un po’ che me ne sono reso conto, ormai. È stato uno shock, cosa credete?

All’improvviso mi sono accorto di quanto grazioso sia il suo viso, di quanto morbidi siano i suoi capelli e soffice il suo corpo.

 

Beh, sarò anche sfigato ad amare la mia migliore amica, ma ho i miei privilegi!

Posso stare con lei tutto il giorno, posso abbracciarla quando e quanto mi pare, posso farmi consolare da lei che mi stringe al seno, posso trascorrere le vacanze con lei… posso dormire con lei!

Non immaginate quante volte si sia addormentata nel dormitorio maschile, o quante volte lei mi abbia accolto nella sua camera singola di notte per qualche problema.

 

E’ una Caposcuola, ha una camera tutta sua… sono ancora così sfigato?

Non più di tanto, forse, vi pare?

 

Bene, è Domenica mattina, sono le 6.25 e per me è come se fosse mezzanotte, ma non riuscivo proprio a dormire, e qualcosa mi diceva che l’avrei trovata qui.

“Ciao Herm!”

“Ciao Harry!”

Lo so a cosa sta pensando. Non ai miei addominali super scolpiti dal Quidditch, no. Magari. Sicuramente si sta chiedendo cosa ci faccio sveglio a quest’ora.

“Come mai così presto?”

Che vi dicevo?

Oh, ma forse lei non si rende conto che con quella magliettina attillata e i pantaloncini è un bocconcino troppo attraente! Dannazione, le salterei addosso all’istante!

Mi siedo vicino a lei passandomi una mano tra i capelli. Beh, ormai non mi illudo più di riuscire a metterli in ordine, è una battaglia persa.

“Non riuscivo a dormire.”- sbadiglio stiracchiandomi -“E poi, avevo la sensazione che ti avrei trovata qui.”- aggiungo sorridendole come faccio sempre.

Fosse per me la bacerei adesso, ma non credo che lei apprezzerebbe. Quindi mi limito a sedermi più vicino a lei.

 

Mi chiamo Harry Potter e mi sto trattenendo dal saltare addosso alla mia migliore amica.

 

“Sai quella storia della festa di S.Valentino?”- chiedo tanto per dire qualcosa.

Annuisce -“Hai già deciso chi invitare?”

“Non è facile.”- rispondo mettendo un bel broncio da bambino.

“Ovvio, con tutte le ammiratrici che hai!”

È freddezza quella che ho sentito nella sua voce, o... gelosia? Merlino, sarebbe stupendo se lei fosse gelosa di me!

Ehm... perché mi guarda così? Ho forse una strana espressione?

“Più che altro è per il fatto dell’invito in sé.”- continuo facendo finta di nulla -“Si può invitare solo la persona amata, e si può accettare solo se si ama davvero. Insomma, tre quarti della scuola saranno fuori!”

“Hai ragione.”

Questo è un enorme vantaggio per me: nessuno potrà invitare Hermione alla festa, perché nessuno la ama quanto la amo io, e di certo lei non può amare uno di quegli idioti che le vanno dietro, no, assolutamente.

“Sei già stata invitata?”

 “Sì, qualcuno me l’ha chiesto.”- risponde indifferente guardando il camino.

Silenzio.

Si gira.

“E…?”- chiedo interessatissimo.

Merlino, fà che non abbia accettato, ti prego!

“Niente.”- dice facendo spallucce -“Ho rifiutato.”

Non riesco a trattenere un sospiro di sollievo a questa notizia. Buono, Hermione non ha accettato nessun invito.

“Quindi non hai ancora un compagno per la festa.”

“E tu non hai una compagna.”

Silenzio.

Cosa devo dire adesso, continuo con le domande? Dannazione, devo sapere chi è quel cretino che la sta facendo soffrire!

“Il ragazzo che ti piace non ti ha invitata?”

“Non ancora. Ma la speranza è l’ultima a morire.”

Silenzio. Di nuovo.

Mi siedo ancora più vicino a lei, mi passo una mano tra i capelli, sospiro nervoso.

Non posso più aspettare, no davvero, non posso, non rientra nelle umane capacità!

 

Mi giro, la guardo, la tiro verso di me per un braccio e la bacio. Porto una mano dietro la sua testa per evitare che si allontani e premo maggiormente le mie labbra sulle sue.

Oddio, sta succedendo davvero? Lo sto facendo? Sto baciando Hermione?

 

L’aria si frappone di nuovo tra noi.

La guardo intensamente nei suoi occhi castani che brillano di mille pagliuzze dorate. Non credevo che potesse avere degli occhi tanto belli.

“Vieni alla festa con me, Hermione.”

Non è una domanda. È un’affermazione.

Ha gli occhi lucidi, e io ho il cuore in fibrillazione, fra un po’ esploderà.

“Sì.”- sussurra -“Sì, sì, sì! Non aspettavo altro, Harry!”- dice gettandomi le braccia al collo.

Singhiozza sulle mie spalle, e la stringo forte a me.

 

 

Mi chiamo Harry Potter, e sono il ragazzo più felice del mondo.

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=190216