The Hacker

di savo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo1- note da cancellare e 4 trasformati in 6 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2- inizia il divertimento! ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3- La vendetta di John ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


THE HACKER
 
Prologo- come tutto ebbe inizio
 
John era un ragazzo come tanti… odiava la scuola, era sempre fuori con gli amici e la sera se accendeva il computer non lo scollavi più…
Fino a qui direte: mbhe? È un ragazzo normale perché raccontare la storia di una persona come tutte le altre? Oh no John non era come tutti gli altri… John se apriva il computer poteva spegnere tutti i sistemi di un ospedale o entrare nei computer della NASA… una volta ci ha pure cazzeggiato coi computer della NASA, una volta ha messo sul desktop di tutti una foto di Obama in mutande e il bello è che nessuno ha mai scoperto che era lui… lui era un insospettabile ragazzino che aveva il computer in camera e passava la notte su facebook… secondo la NASA…

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Capitolo 2
*** Capitolo1- note da cancellare e 4 trasformati in 6 ***


THE HACKER Capitolo1-Note da cancellare e 4 trasformati in 6 “Questa non ci voleva Andrew cazzo! Ora i miei non mi lasceranno andare al concerto di Double D!” il povero John non ancora in possesso, o almeno non ancora al corrente delle sue abilità da hacker, era intento a sfogarsi con l’amico Andrew Skyz per un votaccio di latino preso alla versione che gli sarebbe costato la serata di venerdì all’insegna del divertimento. “Merda!” rispose Andrew “come facciamo adesso?” John tornò a casa con tutto il pomeriggio davanti per trovare la soluzione al problema, quando accese il computer ma quel giorno non andò a scrivere cazzate da bimbiminkia su facebook ne a vedere l’ultimo video di GaBBo su youtube, ma, per sbaglio, aprì una pagina web con dei numeri… incredibile ma vero, John sapeva benissimo come comportarsi con quei numeri e fece di meglio imparò a creare strani codici che sarebbero sconosciuti alla maggior parte della gente, tranne ad una ristretta ed alquanto malfamata categoria di persone… esatto, il tanto “normale” Johnny era un hacker, certo all’inizio era in grado appena di spegnere computer o console in remoto ma non sapeva che di lì a un paio d’ore (erano le 3 del pomeriggio!) sarebbe stato capace di modificare files online scrivibili solo dalla scuola… sì la serata di John e Andrew era salva… Per ora. Il giorno dopo infatti erano punto a capo, il nostro John aveva picchiato il furbo che gli aveva rubato la merenda e si era beccato una bella nota sul registro, di quelle bastarde tra l’altro perché il primo ad alzare le mani è stato il piccolo ladruncolo, non lui. Tornato a casa non si fece problemi a rifare ciò che aveva fatto il giorno prima… un paio di click e qualche tap sul tastierino numerico e aveva non solo cancellato la nota, ma l’aveva pure messa al colpevole del furto, che, tornato a casa, aveva passato un brutto quarto d’ora; questo John lo sapeva perché smanettando un po’ al computer era riuscito ad accedere alla webcam del compagno di classe e a farsi una scorpacciata di risate vedendolo schiaffeggiato e umiliato dai genitori. Finalmente arrivò venerdì e il morale di John era alle stelle, quella sera sarebbe andato al concerto del suo Dj preferito con il suo migliore amico, cosa sarebbe potuto accadere di storto?... -Ragazzi scusate se i capitoli sono corti però prometto che saranno tanti, lasciate recensioni e scrivetemi dei consigli per migliorare la mia storia. CIAO!:)-

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Capitolo 3
*** Capitolo 2- inizia il divertimento! ***


THE HACKER Capitolo 2- Inizia il divertimento Era proprio la base di origins con il ritornello di tsunami il pezzo forte del concerto di Double D, Dj di fama media ma che mandava in visibilio i ragazzi. John e Sky (Andrew) che avevano “comprato” il biglietto online, quella sera si stavano sballando come se non ci fosse un domani, insomma la roba che fanno i quattordicenni, scolarsi un paio di drink, farsi un numero esorbitante di ragazze delle quali il giorno dopo non si ricorderà il nome e ballare fino allo sfinimento, ma mentre erano ubriachi fradici la NASA (che del resto dovrebbe preoccuparsi solo di navicelle spaziali) li osservava e prendeva appunti, nel tentativo di trovare tra quella marea di ragazzi in botta e nerd imbarazzati l’hacker di cui, a detta loro, l’America aveva bisogno per fare un passo avanti (seppur piccolo per un uomo ma immenso per l’umanità). John, a differenza dell’amico che non ricordava il suo nome e faceva mosse strane riconducibili lontanamente al tai chi, non era del tutto fuso e, avendo riconosciuto nonostante fosse in borghese l’agente ai servizi dello stato, si avvicinò e, con una voce che farebbe invidia a Homer Simpson dopo una serata da Moe, gli iniziò a raccontare le sue avventure nel web. Ovviamente l’agente sentendo la sua voce e notando l’aspetto che potrbbe avere il classico fighetto che arriva in prima liceo e si fa tutta la scuola, lo manda a casa con un sonoro calcio nel culo che evita ai due ragazzi, nel frattempo rinsaviti, di rientrare in ritardo e quindi anche le eventuali sfuriate dei genitori. Il mattino dopo John si era svegliato verso le 14-14:30 e, dopo una lunga cola-pranzo, si mise all’opera per vendicarsi con la NASA che si prendeva gioco di lui quando avrebbe potuto tranquillamente fargli cadere tutti i satelliti al suolo nello stesso istante. Il nostro baby hacker era a corto di idee quando gli venne in mente lo scherzo informatico più divertente e difficile della storia… Raga spero che vi sia piaciuto questo capitolo 2 anche se come gli altri è un po’ cortino, quindi vi prometto che entro domenica pubblicherò il terzo. Fatemi sapere che ne pensate e per eventuali consigli scrivetemi nelle recensioni che le leggo ogni giorno. CIAO!

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Capitolo 4
*** Capitolo 3- La vendetta di John ***


THE HACKER Capitolo 3- La vendetta di John. “Non puoi fargli cadere i satelliti Johnny è troppo pericoloso!”, fu questo il commento di Andrew quando John gli espose la malsana idea, quindi il giovane hacker decise di evitare tragedie e di creargli un buio temporaneo, giusto per farli cagare un po’ sotto. Non poteva di certo rischiare di essere beccato con il suo computer, la NASA aveva pur sempre dei bravi hacker e online la postale può essere un problema quindi intervenne Andrew, modificando il suo cellulare rendendo le componenti hardware (dispositivo per i meno pratici di informatica) compatibili con i più sofisticati software (sistemi operativi) e soprattutto coperto, dato che il cellulare modificato era un NOKIA 3310, di quelli vecchi che se arrivano in testa sfondano il cranio, con lo schermo verde e le scritte scure, che quando si accendeva faceva più casino di uno shuttle in partenza (giusto per rimanere in tema NASA), quindi John era al sicuro. Il nostro hacker si era però dimenticato che il giorno dopo ci sarebbe stata scuola, quindi, avendo smanettato al computer fino a tardi per programmare il telefono e per renderlo invisibile a qualsiasi sistema radar o di sicurezza, era stanco morto e faticò ad arrivare in stazione in tempo per prendere il treno. A ricreazione John entrò di bossa nel wifi della scuola e nel giro di pochi secondi… puff! Buio totale nei server della NASA che diede un allarme nazionale per niente (non proprio, visto che i collegamenti tornarono circa dopo mezz’ora di panico). La sera stessa John mise una foto compromettente di Obama in mutande sul desktop dei computer della NASA con scritto un messaggio… Ragazzi spero che il terzo capitolo vi sia piaciuto, oggi è un po’ più corto ma almeno sono riuscito a scrivervi dello scherzo entro la fine della settimana. Recensite se vi è piaciuto. CIAO!

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