~ normal life

di alix katlice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #01 ~ pagliaccio ***
Capitolo 2: *** #02 ~ fame ***
Capitolo 3: *** #03 ~ incubo ***
Capitolo 4: *** #04 ~ tostapane ***
Capitolo 5: *** #05 ~ risveglio ***
Capitolo 6: *** #06 ~ rosa ***



Capitolo 1
*** #01 ~ pagliaccio ***


Titolo: ~ normal life
Rating: verde
Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Captain Hook
Pairing: Emma♥Hook
Genere: Raccolta di flash-fic {509 parole}
Noticina: Ambientata durante un ipotetico periodo di felicità e unicorni rosa per i Captain Swan.




#01 ~ pagliaccio
 
 


 
 
“Questi… com’è che li chiamate voi?”
   Emma si volta verso Hook, uno sguardo di disappunto.
“Pagliacci” risponde, afferrandolo per un braccio e attirandolo verso di sé, per spostarlo dalla strada e far passare il gruppo di bambini schiamazzanti che sta passando in questo momento.
Sciaguratamente, Hook le va a finire dritto dritto fra le braccia.
“Se vuoi stringermi basta chiedere, non ti serve un pretesto, Swan” mormora lui, e Emma deve violentarsi mentalmente per lasciarlo andare e non dargli un pugno in faccia, o un bacio sulle labbra, ma questo è meglio solo pensarlo.
   “Comunque” dice lui, allontanandosi spontaneamente dalla donna.
   “Stavo dicendo: questi pagliacci sono una delle cose più inquietanti che io abbia mai visto. E ne
   ho viste di cose inquietanti, dolcezza.”
Emma in realtà prova a distogliere l’attenzione da lui e a cercare Henry con gli occhi, cavolo, andare ad un Luna Park per il suo compleanno è stata una pessima idea, ma la voce di Hook e i suoi occhi la attirano, non riesce a non staccargli lo sguardo di dosso.
“Andiamo” sbuffa, perché tutto quel potere che Hook ha su di lei non le piace affatto, e comunque ora devono cercare Henry.
   “Agli ordini, Capitan Swan!” esclama lui, sorridendo e seguendola mentre si immerge nella
   folla di ragazzini e madri isteriche.
Avanzano per alcuni minuti, in silenzio, finché un particolare non attira l’attenzione di Hook, che deve per forza girarsi e tornare indietro: lo fa senza avvertire Emma, così ora lei si ritrova senza figlio e senza uom- senza pirata. Meglio senza pirata.
“Hook!” esclama, cercando di trovarlo, ma quell’idiota deve essersi allontanato molto velocemente, perché già non lo vede più.
Improvvisamente sente una presenza alle sue spalle, il respiro di qualcuno sull’orecchio, e si volta di scatto.
   Per fortuna è qualcuno che conosce bene.
   “Sei un idiota” mormora, riprendendo fiato per il semi-spavento.
   “Un idiota affascinante, confessalo.”
   Emma sbuffa, voltandosi, conscia di aver già perso troppo tempo.
   “Andiamo a cercare Henry” dice, ma Hook la ferma mettendosi davanti a lei.
   “Aspetta” dice, e poi da dietro la schiena tira fuori un palloncino comprato da uno dei pagliacci 
   che tanto lo spaventano.
   “Hai vinto la tua paura per i pagliacci per comprarmi un palloncino?” domanda, effettivamente  
   sorpresa.
“Sì, ma anche per shoccarti abbastanza da fare questo” dice, e poi le afferra dolcemente i mento dandogli un veloce bacio a stampo sulle labbra semi-dischiuse. A questo punto Emma sbatte gli occhi ripetutamente, perché quello che è appena successo non sta ne in cielo ne in terra!
Ma Hook ormai è già lontano, Emma lo vede camminare velocemente per mano… per mano di Henry?!
  Quei due piccoli bastardi! Si erano messi d’accordo!
  “Ehi!” esclama, iniziando a correre in mezzo alla folla che pian piano si fa largo mentre lei   
  avanza.
  “Voi due, aspettate!”
Ma Hook ed Henry sono già abbastanza lontani per essere in salvo dalla furia omicida di Emma: e scambiandosi uno sguardo d’intesa, con un sorrisetto furbo in viso, continuano a camminare fino all’uscita del Luna Park, con Emma dietro che continua a imprecare.

 

 


 
Note di Alice:
Aww. Prima fan fiction a più capitoli (anche se è solo una raccolta) su Once Upon a Time. E con chi potevo iniziare se non i miei Captain Swan? Dunque, cose principali: i prompt sono otto, e li ho presi da qui: http://roloshouseportfolio.forumfree.it/?t=55803430
Ce ne sono taaanti taaanti e mi piacciono molto, quindi aspettatevi tante fan fiction xD
Al prossimo aggiornamento con.... *rullo di tamburi*
FAME!
Baci e alla prossima :*

Alice.

 

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Capitolo 2
*** #02 ~ fame ***


Titolo: ~ normal life
Ratingverde
Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Ca
ptain Hook

Pairing: Emma♥Hook
Genere: Raccolta di flash-fic {373 parole}
Noticina: Ambientata durante un ipotetico periodo di felicità e unicorni rosa per i Captain Swan.



 
#02 ~ fame  
 




“Ho fame.”
Emma si gira a guardarlo, un’espressione interrogativa in volto.
È mezzanotte passata, questa sera c’è stata un’insolita cena di famiglia, e hanno mangiato più dell’immaginabile.
Ed ora che cosa le dice? Che ha fame?
Non lo capirà mai.
Non hai mangiato abbastanza? dice lei, sedendosi accanto ad Hook sul divano del salone. In casi normali non gli risponderebbe nemmeno, ma visto che a cena si è comportato abbastanza bene –oltre a qualche occhiataccia scambiata con papà Charming- allora lo accontenta.
“Sì, ma io non ho fame in quel senso.”
A questo punto Emma incomincia a spaventarsi.
Non dirlo non dirlo non dirlo non dirlo.
“Io ho fame di te.”
L’ha detto.
Nell’esatto momento in cui finisce di dire la frase le salta addosso, quasi come un gatto che attacca il suo topo, ed Emma non fa in tempo a scansarsi che iniziano a rotolare per terra, sul tappeto: per un momento le passa per la mente il fatto che Henry è in camera, e non è il caso che trovi sua madre in queste condizioni, ma poi le dita di Hook si insinuano sotto la sua maglietta e iniziano a farle il solletico, e non si preoccupa nemmeno di abbassare la voce quanto scoppia a ridere.
“Hook..! Dai basta!” esclama, una pausa tra una parola e l’altra, perché quasi non riesce a respirare.
Quando però l’uomo non accenna a fermarsi, scatta il piano B: cioè il contrattacco.
È facilitata dal fatto che la camicia di Hook è sbottonata per i primi tre bottoni, e perciò le sue dita arrivano facilmente al collo.
Le posizioni si invertono, ora quello con la schiena a terra è Hook, ed Emma continua a ridere anche se nessuno gli sta facendo il solletico.
“Ehi! Aspetta… Swan… non vale! Ahi ahi aspetta, tu ne hai due di mani!”
Non sa perché ma quello la fa ridere ancora di più, ed ora sono semplicemente Hook ed Emma, l’una a cavalcioni dell’altro sdraiato per terra.
Emma smette di ridere quando incrocia lo sguardo di Hook.
“Hai ancora fame?” chiede.
“Penso proprio di sì” risponde lui, afferrandole la nuca e baciandola: Emma ricambia immediatamente, passandogli le mani fra i capelli.

Ed Emma pensa che se questa è fame, allora ce l’ha anche lei.
 



 
Note di Alice:
Aww. Ma siete già cinque che mi seguite e due che mi preferite! Grazie grazie grazie :3
Niente, mi diverto con poco, queste flash hanno il solo scopo di farmi (e spero farvi) sognare un po' con qualcosa di felice e allegro e rosa e la smetto di dire cavolate.
E vi saluto :*
Bacioni a tutti!
(un commentino sarebbe gradito, non fatevi indietro  u.u anche per dire che fa schifo xD)

Alice.

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Capitolo 3
*** #03 ~ incubo ***


Titolo: ~ normal life
Ratingverde
Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Captain Hook
Pairing: Emma♥Hook
Genere: Raccolta di flash-fic {387 parole}
Noticina: Ambientata durante un ipotetico periodo di felicità e unicorni rosa per i Captain Swan.





 
#03 ~ incubo


 
 
 
Hook dorme sul divano.
Questa è una delle prime regole che Emma ha stipulato quando Hook è andato a vivere a casa loro.
Va bene, aveva bisogno di lui, lo amava, condividevano tutto… ma il letto era troppo. E poi non avrebbe dato il buon esempio ad Henry.
In questo momento però, Emma pensa a come sarebbe trovarsi fra le braccia di qualcuno. In questo momento, forse, è persino l’unica cosa di cui ha bisogno.
Accende la piccola luce accanto al suo letto e guarda nel buio, lo stesso buio che prima ha invaso il suo sogno, soffocandola, facendola annegare: sente freddo, vorrebbe alzarsi per prendere un maglione, ma non riesce a farlo.
Riesce solo a lasciarsi cadere sul materasso e a ricacciare dentro le lacrime, il respiro affannato per la paura.
Vorrebbe tanto qualcuno che si sdrai accanto a lei e che l’abbracci, che la faccia sentire al sicuro.
Ma no, lei è la Salvatrice, è lei quella che salva gli altri.
Emma ora non riesce a non piangere, e si morde il pugno chiuso, cercando di soffocare i singhiozzi.
Ma qualcuno dev’essersene accorto che si è svegliata, perché una luce si è accesa e sente dei passi, sempre più vicini.
Fa che sia Henry, pensa, perché almeno lui l’abbraccerebbe e la farebbe rimettere a letto, velocemente, e poi se ne andrebbe.
Fa che sia Henry, fa che sia Henry.
Ma invece non è Henry, e sulla porta della sua camera compare Hook, indosso uno dei vecchi pigiami di papà Charming, i capelli scompigliati e gli occhi gonfi: stava dormendo, e lei lo ha svegliato con i suoi problemi da ragazzina isterica.
“Swan, tutto okay?” domanda, avvicinandosi a lei e abbassando il viso all’altezza del suo, accovacciandosi a terra.
Emma scuote la testa, anche se vorrebbe dire sì, tutto okay, ma gli incubi sono una cosa che la fa andare fuori di testa: non ragiona più.
“Posso fare qualcosa?” chiede.
Emma lo sa cosa le servirebbe, ma è troppo orgogliosa per chiederlo, o troppo stupida. Si rimprovera mentalmente, cavolo Emma diglielo, e poi con un sospiro glielo chiede.
“Rimani con me.”
Hook sorride, un sorriso vero, e facendo il giro del letto le si stende accanto, circondandole con il braccio con la mano sana il bacino, facendo aderire la sua schiena al suo petto.
“Ci sono io. Tu dormi, non vado via.”
Emma riesce a riaddormentarsi.

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Capitolo 4
*** #04 ~ tostapane ***


Titolo: ~ normal life
Ratingverde
Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Captain Hook
Pairing: Emma♥Hook
Genere: Raccolta di flash-fic {338 parole}
Noticina: Ambientata durante un ipotetico periodo di felicità e unicorni rosa per i Captain Swan.






 
#04 ~ tostapane
 
 


“Ecco qua” dichiara Hook, porgendole il piatto e sorridendo soddisfatto.
Emma per un momento non capisce, lo guarda confusa dal basso, è seduta al tavolo della cucina, pronta a far colazione.
“Cosa c’è?” chiede, cercando di risultare il meno scorbutica possibile perché l’espressione di Hook è semplicemente dolcissima, e non vuole fargliela scomparire dal volto.
“Ti ho fatto una sorpresa” risponde, accennando con il mento al piatto che tiene in mano.
Emma sposta lo sguardo sull’oggetto, e si morde il labbro inferiore per non scoppiare a ridere.
Cavolo, quanto è difficile trattenersi.
“Hook…” prova a cominciare a parlare, ma l’uomo la ferma mettendo il piatto sul tavolo davanti a lei.
“Allora, cosa ne dici?”
Emma sposta lo sguardo in avanti, fissando il contenuto del piatto con un misto di esasperazione e divertimento.
“Io…”
Hook la guarda, quel sorriso speranzoso, ed Emma non ce la f a proprio a dirgli la verità, anche se di solito non si fa problemi a rispondergli male, ma ora… cavolo, ma perché continua a guardarla con quello sguardo da cucciolo abbandonato?
“Sembra buonissimo!” esclama infine, un sorriso forzato a cui però Hook sembra credere.
Le si avvicina e le stampa un veloce bacio sulle labbra, uno dei suoi soliti, quelli che la lasciano con un sorriso ebete in volto, e poi se ne va.
Emma aspetta qualche secondo, tanto per essere sicura che non torni prima di due minuti e si alza velocemente in piedi, il piatto in mano: si dirige verso il lavandino e spalanca gli sportelli che stanno sotto, quelli che contengono il secchio.
Fa per gettare il contenuto del piatto quando sente la presenza di qualcuno dietro di lei.
Merda.
“Mamma? Che stai facendo?”
Emma tira un sospiro di sollievo; è solo suo figlio.
“Henry…” mormora, gettando i biscotti bruciati dentro al secchio.
“Penso che sia giunto il momento di insegnare ad Hook come si usa un tostapane. E a cucinare con cibi moderni, magari.”   
I biscotti bruciati con sopra la maionese la fissano truci dal sacchetto nero del secchio.

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Capitolo 5
*** #05 ~ risveglio ***


Titolo: ~ normal life
Ratingverde
Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Captain Hook
Pairing: Emma♥Hook
Genere: Raccolta di flash-fic {368parole}
Noticina: Ambientata durante un ipotetico periodo di felicità e unicorni rosa per i Captain Swan.





#05 ~ risveglio


 

Emma spegne la sveglia con un delicato pugno, sbuffando e stiracchiandosi.
Si accorge che accanto a lei c’è qualcuno solo quando, sciaguratamente, dà una manata in faccia a quel qualcuno.
“Ahi!” esclama Hook, svegliandosi di scatto e spalancando gli occhi ancora reduci del sonno di molte ore.
Infatti in un primo momento fa molta fatica a tenerli aperti, anche perché Emma ha acceso la luce e sta tentando, senza riuscirci, di alzarsi dal letto.
“Spegni quella luce, Swan” mormora Hook, rigirandosi su se stesso e affondando il viso nel cuscino.
“Dobbiamo alzarci, sono le undici” dice Emma, anche lei però non molto favorevole a quell’opzione.
Però Henry è sicuramente già sveglio da ore, e le madri responsabili non si svegliano dopo i loro figli, perciò Emma è più che decisa ad affrontare il rimbambimento iniziale e a raggiungere suo figlio in salone.
Così si mette a sedere, determinata, Emma, determinata!, e decide che è giunto il momento di alzarsi.
Non fa in tempo a cercare di mettere in atto il suo piano che sente il braccio di Hook che avvolge il suo bacino e la fa cadere nuovamente sul materasso.
“A che ora siamo andati a dormire, ieri?” domanda Hook, e ad Emma improvvisamente tornano in mente tutte le cose che ieri hanno fatto.
“Alle tre?” mormora Emma, sicura che l’orario non sia quello: ha troppo sonno per essere andata a dormire alle tre, e poi Hook non è tipo da andare a dormire alle tre quando… sì, insomma, quando.
“Alle cinque. E tu vuoi svegliarti alle undici? Sei completamente matta.”
Emma sbuffa, però effettivamente deve dargli ragione. Gli occhi le si chiudono a forza.
“E va bene, altri cinque minuti.”
“Avresti dovuto dire sì, amore mio, sono matta di te.”
“Ritenta la prossima volta, Hook.”
“Comunque okay. Vada per i cinque minuti?”
“Vada per i cinque minuti.”
 
Non c’è bisogno di descrivere l’espressione di Henry quando, alle tre del pomeriggio, entra nella camera di sua madre e la vede avvinghiata ad un pirata ed ancora dormiente.
Henry capisce cosa bisogna fare: nascondere la Wii è la soluzione.
Perché non si può restare alzati fino alle cinque del mattino a giocare a Wii sport resort, sezione di scherma. 

 

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Capitolo 6
*** #06 ~ rosa ***


Titolo: ~ normal life
Ratingverde
Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Captain Hook
Pairing: Emma♥Hook
Genere: Raccolta di flash-fic {522 parole} [cavolo ho sforato]
Noticina: Ambientata durante un ipotetico periodo di felicità e unicorni rosa per i Captain Swan.





 
#06 ~ rosa



 
 
“Sai che giorno è oggi?”
Emma alza lo sguardo dal libro che sta leggendo, -di solito non legge, ma questo racconto la sta prendendo davvero molto-: sbuffa nel constatare che quello è uno dei soliti indovinelli trabocchetto che si ritrova a fare con Hook la maggior parte del tempo.
Le fa piacere in realtà, giocare con lui, ma non lo ammetterà mai; perciò è molto più semplice far finta di essere seccati, anche se in realtà lo sguardo divertito di Hook le sta facendo scatenare le farfalle nello stomaco.
Incredibile come riesca a farla sentire una ragazzina alle prese con la prima cotta.
“Che giorno è oggi?” domanda, per farlo contento.
Emma fa dei rapidi calcoli, e quando arriva alla soluzione sgrana gli occhi: oggi è…
“San Valentino!” esclama lui, tirando fuori da dietro la schiena una rosa.
Emma alza gli occhi al cielo.
Una delle tante cose che vorrebbe fare se fosse la padrona del mondo è abolire San Valentino. Almeno così non dovrebbe sentirsi più in imbarazzo ricevendo doni non particolarmente graditi, o ringraziando con sorrisi tirati.
Eppure… eppure non è propriamente infastidita. Quella rosa le sta dicendo che Hook tiene a lei, che si è ricordato di quel giorno in cui si celebra l’amore, -in un certo senso-. E se le sta facendo un regalo significa che la ama, o no?
“Grazie” dice infine, afferrando la rosa, ben attenta a non pungersi.
Si alza e si dirige verso la cucina, afferra un barattolo di vetro vuoto e lo riempie d’acqua: la rosa è veramente molto bella.
Quando si volta, -dopo aver posato il vaso improvvisato sul bancone della cucina- si ritrova a pochi centimetri dal viso di Hook.
“E per me?” mormora lui, il sorriso divertito di prima in volto.
“Per te cosa?”
“Un ringraziamento sarebbe gradito.”
Emma sorride: sa benissimo dove andrà a finire questa conversazione.
“Il grazie era per quello.”
“Vale così poco quella meravigliosa rosa?”
“Questa conversazione l’ho già sentita.”
“Diciamo che l’abbiamo già vissuta.”
“Ti ricordi com’era andata a finire quella volta?”
“Io e te che ci baciavamo appassionatamente nella foresta?”
“Esattamente.”
Il passo è breve, Emma afferra Hook per il colletto e preme le labbra sulle sue: questo però non è come il loro primo bacio, -quello di parecchio tempo fa-; questo è più consapevole, in un certo senso, più… Emma non vorrebbe dirlo, ma qui c’è amore.
Il loro primo bacio era servito, a suo tempo, a far emergere sentimenti che tutt’e due nascondevano, chi più –Emma- e chi meno –Hook-.
Questo bacio serve per affermare ciò che tutti e due sanno da tempo.
Si amano.
Una nuova sensazione invade Emma, come se fino a questo momento gli sia mancato qualcosa; solo ora che realizza realmente quanto ama Hook, riesce ad essere completa.
E deve dirglielo, ne sente il bisogno fisico: perché Hook gliel’ha dimostrato tante e tante volte, ed ora sente che è giunto il momento giusto.
“Ti amo” mormora quando si stacca dalle sue labbra.
Hook sorride.
“Ti amo anch’io, Swan.”
Le loro labbra si incontrano di nuovo, come a voler suggellare questa tacita promessa: ci saranno sempre, l’un per l’altro.





 
Note di Alice:
Ehm... si, la raccolta è completa.
Mi dispiace tanto lasciarla, per me è difficilissimo premere quel piccolo tastino! Ogni volta che lo faccio mi sento vuota, dopo, non so perchè ma è così D:
Bene, in originaria dovevano essere otto le flash, ma scrivendo quest'ultima mi sono resa conto che la fine che volevo era proprio questa: sono molto soddisfatta di questa minuscola raccolta, perchè per la prima volta mi sono cimentata con una fan fiction a più capitoli in questa sezione, ed è stato diciamo un traguardo importante per me.
ora la smetto di fare la persona emotiva e vi saluto xD
Mille grazie a tutti quelli che hanno interagito con questa fan fiction, davvero, mille grazie. è stato un bel percorso, anche se molto piccolo, ma comunque un bel percorso.
Ora me ne vado prima di mettermi a piangere! Baci e alla prossima :*


ps: ho intenzione di pubblicare molto altro :3 per ora sto lavorando ad una mini-long, mi rivedrete presto, muahha *risata malefica* 
Baci di nuovo!
Alice.

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