My sexy teacher.

di free_unicorn
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Birthday ***
Capitolo 2: *** Your blue eyes ***
Capitolo 3: *** Remember ***
Capitolo 4: *** Drinks ***
Capitolo 5: *** Harry ***
Capitolo 6: *** Meeting in the disco ***
Capitolo 7: *** Blood. ***
Capitolo 8: *** Good things ***
Capitolo 9: *** Pic-nic ***
Capitolo 10: *** Kiss your lips ***
Capitolo 11: *** Niall ***
Capitolo 12: *** Disturbia ***
Capitolo 13: *** Night ***
Capitolo 14: *** True or False? ***
Capitolo 15: *** New start ***
Capitolo 16: *** School ***
Capitolo 17: *** Nathan ***
Capitolo 18: *** Why? ***
Capitolo 19: *** Where are you now? ***
Capitolo 20: *** Here you are ***
Capitolo 21: *** Kiss me ***
Capitolo 22: *** Conflict ***
Capitolo 23: *** 92 ***
Capitolo 24: *** Afraid ***
Capitolo 25: *** Sex ***
Capitolo 26: *** That boy ***



Capitolo 1
*** Birthday ***


Chapter one.

Ultimo anno delle superiori, voglia di vivere e sperimentare +1000
'avanti Margaret' mi richiamano le mie amiche. Mi faccio spazio tra la folla mentre la musica risuona nelle mie orecchie, fantastico compleanno.
'dov'eri finita?' mi chiede Harriet
'ho preso da bere' ridacchio mentre sorseggio la bevanda azzurra
'andiamo a ballare' mi trascina la bionda
Ci buttiamo nella mischia mentre le altre ragazze stanno ai divanetti cercando l'attenzione di qualche ragazzo.
Mi faccio dondolare sinuosamente a ritmo di musica sentendo il fruscio dei morbidi capelli neri dietro la schiena; sprofondo i piedi nella sabbia sotto di me e chiudo gli occhi, c'è la mia canzone preferita.  (http://www.youtube.com/watch?v=iVbQxC2c3-8)
'Balli bene' mi sussurra una voce alle spalle, mi giro per incontrare degli occhi azzurri
'grazie' dico ondeggiando sui fianchi, segue per un po i miei movimenti ma poi decido di fare una pausa raggiungendo le altre ragazze
'allora?' chiedono
'allora cosa?' rispondo lasciando che il drink colorato mi rinfreschi la gola
'chi era quel gran figone?' domandano tenendo gli occhi puntati dietro di me
'chi quello?' mi giro anche io 'un ragazzo che mi ha fatto i complimenti' dico con non chalance. In effetti a guardarlo bene, è proprio bello.
'Beh, che aspetti, va da lui no?' squittisce Julie alla mia destra
'cosa? no non credo sia una buona idea' e lo penso davvero, non lo conosco, potrebbe farmi del male
'se non vai tu allora ci vado anche io' esulta Naomi, e un po mi ale l'invidia
'okay vado' mi alzo e mi aggiusto la gonna, che, per intenderci non è corta.
Inizio a sgomitare tra la folla e distrattamente rovesco quello che rimane della bevanda, fa lo stesso, ne avrei preso un'altro comunque
'Ehi' gli tocco la spalla
....


Spazio d'autrice: ehii, com'è? E' la seconda storia che scrivo, spero che vada meglio della prima.
Un ringraziamento alla mia amica che mi ha fatto venire l'idea ahaha
Cosa ne pensate? E' corto per essere il primo ma voglio assicurarmi che vi piaccia, perciò recensite in tante, cosi posso continuare! <3
 

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Capitolo 2
*** Your blue eyes ***


Chapter two.

'Ehi' sorride, che bel sorriso.
'Come mai qui?' mi chiede e non capendo all'inizio scuoto la testa, così ci allontaniamo un pò finendo quasi in riva al mare.
'Come mai qui?' richiede.
'Nulla' dico fissandolo, non mi farò certo intimidire da quei occhi color cielo.
Fa spallucce e si siede rilassandosi. Resto in piedi non sapendo che fare di preciso.
'Sei da sola?'
'No ci sono le mie amiche' balbetto immaginando scenari assurdi nel quale ci violenta una a una, okay sono patetica ma non posso fare a meno di pensarlo.
'Tu?' domando sperando che sia solo.
'Ho un paio di amici qua e là' risponde vago girando la testa per guardarmi dal basso, poi  picchietta la mano sulla sabbia per farmi cenno di raggiungerlo la sotto, per modo di dire.
'Come ti chiami?'
'Margaret'
'Louis' dice fissandomi
'Non mi violenterai vero?' mi scappa, e subito mi copro la bocca con la mano, ridacchia e scuote la testa.
'Tranquilla'
Sento le ragazze chiamarmi così decido di andare salutandolo, mi ricambia con un gesto di mano.
'Ci vediamo' dice
'In giro' aggiungo, e le raggiugo.

***

'Casa dolce casa' mi butto sul letto e sospiro, sono un po sbronza ma ho coscienza di quello che sta succedendo attorno a me.
'Domani si riparte' gioisce Harriet.
'A fare cosa?' mi alzo dal letto e la guardo.
'Il tuo compleanno, ricordi?'
'Il mio compleanno era ieri' dico, ormai sono le quattro del mattino, ho ufficialmente 18 anni.
'Mi vuoi dire che ha 18 anni non hai intenzione di andare ad un'altra festa?'
'No beh, non ho detto questo' metto il broncio e incrocio le mani.
'Andiamo Mage, a Los Angeles è pieno di posti divertenti' si butta sul letto facendomi rimbalzare, è sbronza, a malapena tiene gli occhi aperti, forse l'unica che ragiona qua dentro sono io, la festeggiata tra l'altro.
'Vai a dormire' ridacchio, e si mette a cantare a squarciagola 'toxic' di Britney Spears prima di russare rumorosamente stravaccata sul mio letto.
Io invece non riesco a dormire, e la cosa più frustrante è che non riesco a capire la causa, cosa ho fatto questa serata di tanto speciale? Picchietto nervosamente le dita sul legno del davanzale e tendo l'orecchio cercando di sentire il rumore del mare.
Chiudo gli occhi e mi massaggio le tempie, cosa ho fatto oggi... cosa...
Occhi azzurri.
L'unica fottuta cosa che mi viene in mente, occhi azzurri.
'Ma che' mi lamento e cerco di pensare a qualcos'altro, dormi stupida.
Sono le cinque e ho ancora gli occhi sgranati, devo ricordarmi di non bere più quella bevanda azzurra, forse è stato quello, si sicuramente.
Canticchio alcune frasi della mia canzone preferita cercando di auto-cullarmi ma nulla sembra aver effetto.
E' da tanto tempo che non riesco a dormire come si deve, tutta colpa di... No smettila, davvero fuoi farti venire il vagone? Mi parla il mio subconscio.
'Leggere, ecco devo solo leggere' cantileno, afferro la mia copia preferita di 'il bambino col pigiama a righe' e apro la prima pagina.


'Louis!'

.....


Spazio d'autrice: Helloo :) ecco a voi il secondo capitolo, spero sia di vostro gradimento, fatemi sapere <3

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Capitolo 3
*** Remember ***


Chapter three.

Mi sveglio di soprassalto in terrazza con il libro a pagina 10.
'Louis, ecco a cosa pensavo' stupida me, perchè sono così lenta nelle cose? E poi, perchè pensavo a Louis?
E' una persona passeggera, come tutte le altre, eppure c'è qualcosa che mi ha colpito di lui, insomma ogni tanto ci capita di pensare a persone incontrate per caso.
Perchè non ti ricordi del barista allora? Ricorda il mio subconscio. E' una cosa stupida Margaret, non pensarci.
Controllo l'ora, le sei. Non ha senso dormire, vado a farmi una doccia, forse un bagno è meglio, è da tanto che non lo faccio.
Giro la manovella rossa della vasca e aspetto che si riempia, intanto decido di spazzolare i capelli. Lunghi e neri, come quelli di mia madre, mi manca.
'Amato bagnoschiuma' canto e prendo la bottiglia azzurra dal piccolo armadio, ogni volta che sento quel profumo mi diventano gli occhi a forma di cuore.
Lo apro alzando il tappo e facendolo scoccare, per poi annusare quel fantastico odore e versarlo nella vasca provocando schiuma e bolle da tutte le parti.
Mi spoglio ed entro nella vasca immergendomi fino alla testa, l'odore mi entra nei polmoni facendo scattare i ricordi d'infanzia, tutte le mattine lavavano le strade e venivo svegliata da questo odore pungente di muschio bianco, la sera invece venivo cullata dal dolce odore del detersivo dei piatti, passavo ore a guardare mia mamma lavare i piatti.
E' strano come gli odore facciano parte della mia vita, credo che lo saranno sempre.
Canticchio qualche canzone e spengo il cervello per un pò, stasera ci sarebbe stata un'altra festa, Louis.
No smettila, lui non ci sarà.
Okay, se lo incontro di nuovo è destino, e il destino non va cambiato.
Resto in ammollo per due orette, poi decido di uscire data la mia pelle raggrinzita, mi avvolgo il corpo in un'asciugamano soffice ed esco dal bagno con i capelli bagnati.
'Giorno' saluto Naomi, ricambia con un gesto di mano e tiro fuori il succo all'arancia.
'Ne vuoi un po?' chiedo, annuisce e prendo un morso dalla ciambella che ho appena preso, fanculo alla dieta, questa settimana è la mia.

***

Passiamo il pomeriggio a girovagare per Los Angeles, ho comprato anche un libro, 'I passi dell'amore' sembra carino, appena finirò l'altro libro lo inizierò subito.
Ho preso anche un vestito carino, nero con le spalline ma non avrò mai occasione di metterlo comunque.
Verso le cinque andiamo in spiaggia, prima faceva decisamente troppo caldo.
'Come profumi' mi elogia Harriet.
'Grazie' ridacchio e mi siedo sulla tovaglia rossa e mi godo il rumore del mare.
'Julie, vieni a farti il bagno?' propone Naomi, lei scuote la testa arrossendo.
'Non posso' dice guardandosi i pantaloncini
'Ah' dice delusa, quello schifoso periodo del mese...

***


'Hai concluso qualcosa con quel Louis?' mi chiedono mentre mi preparo per stasera.
'Nulla' dico semplicemente, ed è vero.
'Stasera voglio ubriacarmi e trovare un ragazzo che mi dica che sono bella anche con i capelli  arruffati' sogna Julie.
'Sei troppo romantica, trova un ragazzo e basta' ride Harriet mentre si raccoglie i capelli biondi. Lei e i suoi pessimi consigli.
Indosso una cannottiera rosa, sono piuttosto soddisfatta del mio out-fit stasera, il rosa ultimamente mi rende positiva, è possibile?
'Sei uno schianto' si complimentano le mie amiche e non posso evitare di annuire e ringraziare mia madre e il suo buon gusto e il colore rosa. Solo loro che fanno il lavoro, non io, non guardate il soggetto.
Raggiungiamo il piccolo stand in riva al mare, hanno appena accesso un falò e la musica risuona nell'aria.
'Pronte?' chiedo con un mezzo sorriso.
'Pronte' rispondono all'usisono con un sorriso a 360 gradi, non so se siano i 18 anni ma ogni giorno che passa, ho voglia di fare festa, 'sei una ragazza festaiola tu' mi diceva mia nonna, ahh saggia nonna.
Mi ritrovo in mezzo alla mischia a ballare quando....


Spazio d'autrice: hello, scusate ma non avevo idee, spero non lo troviate noioso... fatemi sapere, continuo a una recensione <3 un bacio xx

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Capitolo 4
*** Drinks ***


Chapter four.


'Attento!' esclamo ad un ragazzo riccio che mi aveva appena versato il suo drink sulla mia maglietta.
'Scusami' ghigna.
'Posso offrirti un drink per scusarmi?'
'Si, poi mi farai ubriacare e mi porterai a letto' dico.
'Schietta la ragazza' ride, in effetti io dico le cose come stanno, che piaccia o no alla gente.
'Non ti preoccupare, stasera no' stasera no?
'Allora?' mi fissa scrupolasamente.
'Va bene' sospiro
'Porta le tue amiche se ti senti più sicura' istruisce, sembro così spaventata? Annuisco e raggiungo le altre.
'Mage' mi richiamano
'Un ragazzo mi ha offerto da bere, venite con me?' chiedo.
'E' carino?' squittisce Naomi.
Annuisco confermando e si alzano tutte contemporaneamente.
Faccio strada e finiamo circa venti passi più il là rispetto allo stand.
'Finalmente, pensavo fossi scappata' mi deride.
Mi offre il drink come promesso e lo ingurgito tutto alla svelta, avevo la gola secca.
'Lui è...' aspetta non so come si chiama.
'Harry' mi viene in contro, e si presenta alle altre.
'Allora Harry,cosa ci fai qua?' si avvicina Harriet
'Volevo divertirmi' risponde vago.
Passa una fottuta mezzora e quei due schifosi si sono appartati a fare chissà quale merdata. Sta stronza, zitta zitta rimorchia facilmente.
Sento un leggero dolore alla testa ma decido di non pensarci, potrebbe solo peggiorare la situazione. Naomi e Julie sono rimaste con me alla riva, e canticchiamo entrambe qualche canzone.
'Adoro questa vita' ammette Naomi mentre si tira un ciuffo rosso dietro l'orecchio.
'Anche io' dico tirando la testa all'indietro.
'Sarà così per sempre?' domanda
'Non lo so' risponde Julie
'Sarebbe figo avere un telecomando, per premere play e pausa, sarebbe davvero figo' sogno.
'Quanti giorni ci rimangono di vacanza?'
'Oh ma devi sempre pensare alla scuola?' si lamenta Naomi spingendo Julie.
'Scusa ahaha'
'Tre settimane comunque' rispondo io.
Sospirano entrambe e mi sdraio, sto cercando con tutte le mie forza di farmi passare questo fastidioso mal di testa per cimentarmi nel ballo, insieme ai miei coetanei. E' come un bronzio continuo, non forte ma fastidioso, parecchio. Come le zanzare nelle notte d'estate, le senti ma non sai dove sono e presi dal panico ti sotterri sotto le lenzuola, pur essendoci 40 gradi,  appellando tutti i santi affinchè non ti pungano.

***

Durante l'arco della serata ho bevuto 5 drink.
Rosso perchè mi ricorda l'amore.
Giallo perchè mi ricorda il sole.
Blu perchè mi ricordano i puffi.
Verde perche mi ricorda la natura.
E in fine, il mio preferito, l'azzurro. Perchè.. perchè mi ricordano il colore degli occhi.
In questo momento sono molto il prototipo di persona felice che corre nei campi sbracciando e urlando di gioria, il perchè devo ancora scoprirlo.
'La mia canzone preferita!' squittisco.
'L'hai detto per le ultime 7 canzoni' ride Noel, o Nisel o Naomi, o non so.
'Qualche problema?' le chiedo, mi sta dando davvero sui nervi. Ride di me. Si sta fottutamente prendendo gioco di me, io veram.. oh la mia canzone preferita.
Inizio a ondeggiare e mi lascio letteralmente trasportare dalla musica.
'Voglio un tatoo' mi lamento pochi secondi dopo con la mia amica.
'Un tatoo? Intendi uno vero? Uno indelebile?'
'Si quello' sbuffo continuando a muovermi con un sorriso da ebete.
'E cosa vorresti fare?' chiede ansimando.
'Qua una faccina sorridente, e qua un'altra faccina sorridente' dico indicando la spalla. Inizia a ridere, e continua per 3 fottute canzoni di seguito, cosa c'è da ridere?
Afferro un bicchiere che teneva in mano una ragazza e faccio per svuotarlo quando mi viene tolto dalle mani.
'Non esagerare, sei già sbronza.' sembra rimproverarmi Noel.
Incrocio le braccia e sbuffo arrabbiata, adesso morirò di sete per colpa sua.

***

Sbatto gli occhi più volte per abituarmi alla luce del mattino che filtra da delle tende bianche... tende bianche... aspetta noi non abbiamo tende bianche.

...

Spazio d'autrice: hello, vi starete chiedendo il perchè ho pubblicato il secondo capitolo... beh una ragazza mi ha quasi minacciato ahahaha e domani non sono sicura di avere tempo a sufficienza per scrivere una cosa lunga e decente... perciò continuerò alle 3 recensioni. Grazie a tutti, un bacio xx

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Capitolo 5
*** Harry ***


Chapter five.


'Smettila' ridacchia una voce familiare.
'Hai iniziato tu' schernisce.
Dove sono? Mi sbatte la testa, e la luce che proviene dalle tende è troppo forte che quasi mi accieca.
'Che cazzo di tende di merda' mugolo ancora stordita.
'Si è svegliata' sbatto gli occhi velocemente per focalizzare la figura davanti a me. Il riccio, com'è che si chiama? Ah si, Harry, si chiama Harry.
Mi metto a sedere e mi guardo intorno, una casetta niente male, sembra tutto così...  fresco. Tutto è intonato tranne lo schifoso tappeto bianco, chi ha un tappeto bianco? Gente che vuole il tappeto sporco, ecco chi. Oh e anche le tende, quelle non le sopporto a prescindere del colore.
'Che è successo?' chiedo infilando una mano nella massa indisciplinata che mi ritrovo al posto dei capelli.
'Ti sei sentita male' mi risponde Harriet.
Adesso ricordo, beh più o meno, so solo che ho bevuto drink multi colore per farmi passare il mal di testa, e ora mi ritrovo con un nido d'api al posto della testa.
'Così Harry si è offerto si portarti nel suo appartamento' spiega.
Harry. Harriet. Harry. Harriet. Un momento.
'Tu.' la indico col dito.
'Tu, ti sei scopata un perfetto sconosciuto, e sono pure a casa sua!' sbraito.
'Ma che, ringrazialo che ti ha portato qua' dice in tono calmo.
'Grazie.' mi affretto a dire 'Ma questo non toglie il fatto che siamo a casa di uno sconosciuto' ribatto.
Harry, quella grandissima testa di cazzo, si limita a guardare la scena, quando è il problema.
'Cos'hai da dire a tua discolpa?' dico incrociando le braccia al petto e fissandolo con due fessure.
'E' un po stretta in effetti ma sono stato bene' ghigna. Okay questo è troppo, mi giro e raccolgo le mie cose, poi mi dirigo verso la porta.
'Quello è il bagno' mi dice.
'Dov'è la porta?' chiedo furiosa 'Harriet, andiamo'.
'No Mage.' mi dice. Cosa?
'Avanti' odio fare il poliziotto cattivo, ma voglio proteggerla, non puo mica andare a letto col primo che passa.
Non si muove e resta nella sua posizione, il suo sguardo mi sta letteralmente implorando di restare, e solo che lui è una fottuta testa di cazzo e non mi piace che gli stia vicino.
'Per favore, non ci farà niente' mi dice con occhi imploranti. Il ragazzo mi guarda con un mezzo sorriso e la voglia di afferrarlo per i capelli e sbattergli la testa sul pavimento è tanta, anzi troppa direi.
Lo guardo con aria di sfida, poi mi siedo sconfitta e guardo Harriet saltare di gioia. Stupido Harry.
'Benvenuta a casa Styles' sorride, si benvenuta un cazzo. Sbuffo e prendo il cellulare per vedere che fino hanno fatto le altre. Tre chiamate perse, le chiamerò dopo, non vorrei che venissero qui anche loro.

***

'Stasera ci sei?' chiede alla mia amica.
'Ovvio' risponde sorridendo.
'Allora porterò degli amici, magari la tua amica si scioglierà un pò' mi guarda e alzo gli occhi al cielo. E' tutta la giornata che parlano e si scambiano piccoli baci come se fossero sposati. Mi sento tanto il terzo incomodo ma se si parla di Harry allora sono felice di esserlo.
Passo il restante del tempo a guardare in aria e a pensare a come sarebbe bello il dono dell'invisibilità. Insomma, a chi non piacerebbe diventare invisibili per una giornata e fissare ogni ragazzo carino che passa, non che non lo faccia già ma non sarei più discreta ecco.

***

Sono seduta da mezzora su questo schifoso divanetto aspettando quegli schifosi degli amici di Harry, sto perdendo anche la pazienza direi.
Appena sento Harriet squittire e le ragazze agitarsi capisco che sono arrivati.
'Finalmen...' oh porco cazzo.



Spazio d'autrice: heilaaa gente:) com'è? come promesso ho aggiornato, mi sentivo in colpa a lasciarvi lì in sospeso. Ho cercato di allungarlo un pochino, non so se si nota ahaha. Un ringraziamento speciale a quello stronzo del mio compagno che mi ha fatto venire l'ispirazione per il capitolo ahahah
Anyway, spero sia di vostro gradimento, ringrazio le persone che seguono la storia e soprattutto che lasciano una recensione e siccome il primo capitolo è arrivato a + 200 visite, vorrei che anche questo raggiungesse lo stesso numero. So che vi sto chiedendo troppo ma confido in voi u.u Continuo a tre recensioni <3
Un bacio a tutte xx

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Capitolo 6
*** Meeting in the disco ***


Chapter six.


Ditemi che questo è uno scherzo perchè non ho voglia di giocare.
La gente torna si, ma non pensavo così in fretta. In realtà non pensavo neanche che Harry avesse amici così belli, non pensavo avesse amici e basta.
'Herriet e le sue amiche' ci presenta quella testa di cazzo. Che raffinatezza proprio.
'Che hanno dei nomi' continuo.
'Margaret' mi presento, mai dare ad un uomo il compito di una donna.
Le altre ragazze si presentano e quando mi tocca stringere la mano di Louis mi viene in mente il momento in cui pensai 'se lo incontro di nuovo è destino, e il destino non va cambiato'.
Merda.
Mi sono fregata da sola.
'Vi conoscete già?' chiede Harry, scuoto la testa e sposto lo sguardo sul bicchiere di plastica, mi è passata la voglia di bere.

***

A metà serata tutti si sono trovati una persona per riprodursi in modo poco appropiato in una fottuta discoteca, non faccio nomi, Harry e Harriet.
Il biondino sembra essere sparito, e per quanto mi riguarda, da come fissava il cibo sarà probabilmente scappato alla ricerca di un frigorifero. Non riesco a prenderlo sul serio a quanto pare.
Mr. Ciuffo sta facendo il casca morto con due ragazze, mentre l'altro è qui, accanto a me, che cerca di aprire un discorso.
'Come mai qui?' mi chiede.
'Così' facci spallucce e osservo Louis avanzare verso di noi con due bicchieri in mano, quel giubotto jeans li dona davvero.
'Ti piace ballare?' mi sta fottutamente pigliando per il culo? No guarda, sono in una discoteca perchè amo prendere in giro le persone come te.
Annuisco e mi concentro sulla canzone che hanno appena messo.
Picchietto le dita sulla coscia e ondeggio la testa facendomi trasportare dalla musica. Non sono un'ottima cantante ma se ne avrei la possibilità diventerei subito famosa.
L'alternativa è sposare un uomo ricco. Me lo ripeteva sempre mia madre.
'Liam, non rompere i coglioni, va a ballare' suggerisce Louis. Si alza e si allontana, è stato facile.
'Chi non muore si rivede' mi dice, credo non sia un complimento.
'infatti eccoti qui' sorrido maliziosa.
Ridacchia e appoggia una mano dietro la mia testa, fermo ho bisogno dei miei spazi vitali.
Ma con lui farò un'eccezione.
E' strano, fottutamente strano, come i suoi capelli scompigliati, i suoi occhioni azzurri, mi suggeriscano qualcosa di meraviglio e misterioso. Del perchè scatenino piccole emozioni che ruotano nel mio stomaco stringendomelo. Non ho mai provato questo tipo di situazione. Solo una volta nella mia vita, ma dubito che sia così forte come allora.
Non so cos'abbia questo ragazzo di tanto speciale, il destino continua a sbattermelo in faccia.
L'aria comincia a diventare pensate, le luci cambiano colore ogni 5 minuti ed è una cosa che non sopporto, tra l'altro questa sera ci sono troppi ubriachi per i miei gusti.
Le altre ragazze si sono volatilizzate chissà dove e io e Louis rimaniamo sul divanetto a tentare di aprire un discorso sensato, quella barbetta lo fa sembrare tanto bad-boy.
'Non pensavo che ti avrei rivista' ammette girando la testa per incontrare i  miei occhi nocciola. Mi stava pensando?
'Anche io' dico e sorrido contagiata dal pensiero che in una probabilità più remota mi stesse pensando.
Mi sono sciolta un pochino rispetto a venti minuti fa, e credo di poter iniziare e persino concludere una conversazione o qualcosa di più simile ad una conversazione.
Apro bocca per parlare ma mi accorgo che mi scappa la pipì. No devo andare in bagno o rischio di fare movimenti strani.
Tempismo di merda come al solito, mi scuso e mi alzo dicendogli che sarei andata in bagno.
Esco dallo stand e inizio a velocizzare il passo, entro nei bagni chimici e una volta che mi sono svuotata esco da lì con un sorriso di sollievo.
Sento una mano che si poggia sulla mia spalla, credo sia Louis.
'Ehi eccomi' mi giro e mi blocco vedendo il ragazzo davanti a me, puo sembrare tutti fuorchè che Louis.

......



Spazio d'autrice: ehilà, scusate il ritardo ma ho studiato il pomeriggio e ho dovuto raccogliere le forze necessarie per prendere il pc e pubblicare la storia.
Anyway, scusate se è corto ma sono veramente a corto di energie, domani saràpiù lungo promesso, che ne pensate? Mi lasciate una recensione please?
Ringrazio tutti quelli che la stanno seguendo e recensiscono, un grazie anche alle lettrici silenziose <3
Continuo a 3 recensioni, fatevi sentire lalala

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Capitolo 7
*** Blood. ***


Chapter seven.



'Piccola' mugula, è chiaramente ubriaco posso sentirlo dal suo alito.
'Ci conosciamo?' chiedo titubante.
'Potremmo' singhiozza con gli occhi ridotti a due fessure, il solito cretino di turno che si ubriaca e cerca di rimorchiare.
'Non mi sembra una buona idea' dico e mi scanso dalla sua presa.
'Ehi' dice con un tono di disapprovazione. Continuo a camminare cercando di ignorarlo.
'Non ho finito!' urla in risposta hai miei pensieri, mi precende e mi blocca costringendomi a guardarlo.
'Io si' sputo in risposta, è così che le ragazze si fanno fregare. Si fanno intimidire dal primo che passa e dio sa cosa succede dopo.
Ammetto che ho paura, ovvio tutti avrebbero paura ma ogni tanto bisogna metterla in un angolino e aspettare che il pericolo sia passato.
Lo fisso negli occhi, dimmi te se uno stronzo deve trattenermi dall'andare insieme a un figo che mi sta aspettando su un divanetto.
Con uno scatto violento mi afferra il viso tra le mani, chiaramente irritato e ringhia qualcosa di incomprensibile mentre sento gli occhi bruciare per l'odore che arriva dalla sua bocca, un odore caldo e pungente.
Tira la piccola bottiglia verde dietro di me e sussulto dallo spavento mentre piccoli pezzi di vetro si frantumano dietro le mie spalle.
Per un momento sento l'aria diventare pesante, è una mia impressione? Sta accadendo tutto troppo infretta per fare mente locale.
L'unica cosa che il mio cervello connette è che un pazzo ubriaco cerca di uccidermi con una fottuta bottiglia di birra.
Le luci della dicoteca illuminano per un secondo il viso del ragazzo e riesco a scorgere degli occhi verdi pieni di rabbia e dei capelli castani.
'Devo andare' dico velocemente e appena il ragazzo abbassa lo sguardo corro letteralmente, cosa che odio, fino ai divanetti.
'Ehi tutto bene? Sei sparita' mi ricorda, annuisco velocemente e cerco di attaccare un discorso sensato. Sono abbastaza stordita se non scioccata dall'accaduto.
Sapevo i pro e i contro delle feste in spiaggia ma non pensavo potesse succedere a me, andiamo con tutte le ragazze che ci sono.
Sentivo storie di ragazze violentante e rimaste incinta dopo una serata per qualche cazzone ubriaco, ragazze che dovevano abbandonare gli studi per affrontare la maternità nei migliori dei modi e avere il supporto continuo dai propri genitori.
Onestamente mio padre mi avrebbe cacciato di casa.
'Stai sanguinando' mi scruta cercando di intravedere il mio viso al di fuori di tutte queste merde di luci colorate. Forse è per questo che sta parlando con me, non mi ancora visto al di fuori di qua.
Porto una mano sulla guancia destra e sento un liquido caldo. Osservo la mano sporca di sangue e per poco non mi sento svenire, il sangue è la mia debolezza, sono troppo sensibile per ste cose.
Cerco di regolarizzare il mio respiro e mi guardo attorno cercando un punto di riferimento per tranquillizzarmi. In questo posto manca aria cazzo.
'Tutto okay?' chiede dopo la mia lunga e silenziosa riflessione. Squoto la testa incapace di parlare.
'Vieni da me che ti medico' annuisco, in questo momento mi sembra la cosa più sensata, a meno che non voglia morire dissanguata in una discoteca, che pur essendo all'aperto, puzza di sudore, alcol, pipì e vomito.
Mi conduce fino alla sua macchina, una range rover nera, mi sembra. Salgo su e mi allaccio la cintura, pregando dio che non sia lontano.
'E' a soli quindici minuti da qui in macchina.' mi avvisa una volta accesso il motore.
Tiene le mani ben salde sul volante e il tempo mi sembra rallentare ogni volta che si gira a guardarmi. Cazzo quanto manca?
Dopo quei fottuti quindici minuti, che onestamente sembrano un'eternità, arriviamo in una casetta bianca in fondo alla strada. Mi soffermerei ai particolari ma in questo momento l'unica cosa che riesco a vedere è l'asfalto nero.
Chiude la porta e si precipita in una stanza mentre resto ferma nel corridoio, arriva pochi secondi dopo e mi fa sedere.
'Stai perdendo molto sangue' mi avvisa facendomi vedere il fazzoletto bianco ormai diventanto rosso. Lo immerge nell'acqua e mi tampona la ferita.
'Testa di cazzo' mugulo e ridacchia.
'Ah quindi l'unica cosa che mi dici è un insulto?' si, vaffanculo sto sanguinando, peggio di avere il ciclo a momenti e mi fai pure vedere il fazzoletto.
Continua impertinente e ripulirmi il sangue facendomi sussultare ogni volta, starò meglio quando non vedrò più del sangue.
Chiudo gli occhi e percepisco i nostri respiri, sembrano fondersi alla perfezione.
'Ho finito tranquilla' mi avvisa dopo una decina di minuti. Mi tocco la guancia e mi ritrovo un cerotto, spero guarisca presto.
Sparisce in una stanza buia e ritorna con un bicchiere d'acqua porgendomelo delicatamente.
Tiro un sospiro di sollievo e accetto volentieri.
'Com'è successo?' mi chiede una volta che ho finito l'ultima goccia.
'Mi sono tagliata' rispondo, l'ultima cosa che voglio è un bodygard. Mi giro silenziosamente e incontro gli occhi di Louis.
Fin ora non lo avevo mai visto sotto una luce diversa, è così... semplice.
Ha un piccolo accenno di barbetta sotto il mento e gli occhi così azzurri... più azzurri di quanto mi ricordassi in verità.
'Ho.. qualcosa in faccia?' chiede. Forse lo stavo osservando. Un po troppo ecco.
Distolgo lo sguardo e decido di soffermarmi sulla stanza in cui mi ritrovo.
'Non ho detto di smetterla' mi sussurra dolcemente girandomi la testa in modo che lo guardi negli occhi.
Porca merda.


Spazio d'autrice: ehilà pipol. I'm back, vi sono mancata? okay no.
Se vi starete chiedendo il perchè ho aggiornato così tardi è perchè non sono arrivata alle tre recensioni e mi ci è voluto un po quindi.
Cos'è andato storto? la storia non vi piaceva? Fatevi sentire(?) please così posso continuare al più presto :) ho fatto il capitolo più lungo, spero sia di vostro gradimento.
Secondo voi che fine hanno fatto Harry e Harriet? Margaret e Louis concluderanno qualcosa? <3
Continuo a tre recensione bellissime.
Un bacio xx

 

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Capitolo 8
*** Good things ***


UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE AD ALESSIA E MIRIAM, LETTRICI NUMBER ONE AHAHAH


Chapter eight.


Sei, vicino. Uhm si, credo sia la parola adatta, vicino, attaccato, privazione di spazio personale. Ho fatto diritto non si scherza.
'Stai ferma' sussurra vedendolo sporgersi sempre di più, no okay, ragiona Margaret, uno sconosciuto ti sta per baciare. Ma è carino.
Zitta vocina stolta.
Sento il suo respiro caldo sbattere dolcemente sulle mie labbra rosse, no no no.
'Aspetta.' abbasso la testa, la vicinanza tra noi crea mille scintille nell'aria.
'Perchè non ci frequentiamo?' chiedo. Sono sorpresa dalle mie stesse parole. Margaret Allison Baker che chiede ad un ragazzo di uscire.
Tempo fa la parola 'frequentarsi' per me era sconosciuta. Ametto la mia ignoranza ma non sapevo che per fidanzarsi, prima ci si doveva frequetare, poi Julie mi ha aperto un mondo.
'Cosa?' si allontana leggermente. Sono letteralmente in imbarazzo, mi sta rifiutando?
'Si, beh... io' inizio a farfugliare, sapevo che stava andando troppo bene per i miei gusti.
'Io non ho ma frequentato nessuno' ride, mi sta prendendo in giro?
'Potremmo provarci' continua e sento il cuore fare una capriola.
'Davvero?' lascio trasparire la gioia dalla voce.
'Sono una frana in questo' ammette. Ridacchio e mi rilasso sul divano rosso.
Pensavo mi avrebbe rifiutato, o nel peggiore dei casi mi avrebbe baciato e violentato. Okay la mia immaginazione è troppo spinta ma è colpa di mia nonna, che mi ripeteva sempre di stare attenta quando uscivo perchè gli uomini cattivi mi avrebbero picchiata. Grazie nonna.
Per una volta posso dire di essere sollevata, ho compiuto la maggiore età, ultima anno di liceo e mi sto frequentando con un ragazzo. Cosa potrebbe andare storto?
Aspetta... e se fosse gay? Insomma tutti i bei ragazzi sono gay, o vivono a 274502 km di distanza o hanno 40 anni in più di me.
'Quanti anni hai?' chiedo mettendo a freno i miei filmini.
'22' oh meno male.
'Hai fame?' chiede e annuisco velocemente, questa situazione mi ha fatto venire un certo languorino.
Sparisce in cucina controllo il cellulare, nessuna chiamata persa, ste stronze.
Prima che possa accorgemene Louis è seduto vicino a me e mi sta fissando.
'Tutto okay?' chiede passandomi il pacchetto di oreo.
'Si, le mie amiche mi hanno solo abbandonato ma va bene' dico in tono scherzoso e lascio un sospiro, ho davvero bisogno di lavarmi e mettermi a letto.
Apro il biscotto e mangio la crema, lasciando la cialda per ultima mentre Louis fa tutto il contrario. Gli offro la parte senza crema e accetta regalandomi un sorriso.
Questa giornata è stata estenuante, sono priva di forze. Per di più ho chiesto a un semisconosciuto di frequentarci ed ha pure accettato. Mia madre avrebbe disapprovato e probabilmente mi avrebbe tirato un malrovescio con possibile sanguinamento dall'orecchio.
Non ho mai avuto una vita movimentata come questa giornata. Anzi piatta e monotona, e un'incredibile voglia di innamorarmi. E' normale?
'Dovrei tornare a casa' dico dopo aver finito il pacchetto di biscotti.
'Ti riaccompagno' mi informa una volta prese le chiavi della macchina.

***

Ci ho messo un po a spiegargli dove abitavo. Ci siamo anche persi e di sicuro la pioggia non aiuta.
'Sana e salva' mi dice sotto il porticato dell'attico di casa mia. Mi sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, involontariamente sfioro il taglio e sussulto.
'Ti fa ancora male?' il suo tono si fa serio, annuisco stancamente.
'Mi dispiace' dice.
'Non è colpa tua' cerco di sorridere, spero solo che non lasci una cicatrice. Non dice più niente, e infilo la chiave nella toppa del portone facendo scattare la serratura.
'Notte' mi saluta lasciando un leggero bacio umidiccio sulla mia fronte fresca
'Notte' sbadiglio mentre il cuore mi esce dal petto e raccolgo la mia mascella sul pavimento.
Resto ferma sulla soglia della porta fino a quando non vedo la macchina parire, poi prendo l'ascensore fino a 5 piano ed entro nell'appartamento silenziosamente.
'Julie, Naomi, Harriet?' chiedo mentre accendo la luce. Nessuna risposta.
Mi fiondo in camera, senza accendere la luce, prendo il mio pigiama e cerco di scrutare con gli occhi qualche segno di vita. Intravedo due persone nel lettone e riconosco i capelli biondi di Harriet.
Corro a farmi la doccia, quando entro mi impongo di rilassare i muscoli sotto l'acqua bollente e di ripensare alle cose belle di questa sera. Solo le cose belle.
Una volta profumata, mi infilo il mio bellissimo pigiama rosso con le mucche, e mi  fiondo nel letto insieme a Harriet.
Non so ancora chi sia l'altra ragazza, beh diciamo che non ho molta scelta, ho Julie o Naomi e a giudicare dal piccolo ronzio credo sia Julie.
'Sveglia bellissima...' sento una voce maschile alla mia destra. Ma che cazzo...
Sbatto gli occhi più volte per mettere a fuoco la sagoma davanti a me.
'Che cazzo ci fai qui?!' sbraito.

....


Spazio d'autrice: heilà popolo, tutto bene? Grazie per avermi fatto arrivare velocemente alle tre recensioni. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, cosa ne pensate? Tell me something please.
Chi sarà quella persona? u.u
Continuo a tre recensioni, grazie a tutti per seguire la storia! Scusate ancora la lunghezza, sono sfinita t.t
Un bacio xx

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Capitolo 9
*** Pic-nic ***


Chapter nine.


Non ci posso credere.
'Ho dormito' dice ovvio, certo, è tutto così fottutamente ovvio per lui.
'L'ho capito genio, grazie davvero. Ma che ci fai qui, a casa mia?' mi sta facendo salire il cristo alle dieci di mattina, nuovo record Margaret.
'E' anche casa di Harriet se non sbaglio' si inflila la maglietta e tira via i riccioli che gli erano caduti sulla fronte.
'Ma anche mia, quindi sei pregato, anzi siete tutti pregati qui dentro di avvisarmi quando qualcuno viene a dormire qua dentro!' alzo la voce e mi giro attorno per vedere le altre tre preparare la colazione.
'Rilassati Mage' arriva Naomi sventolandomi un toast semi bruciacchiato davanti agli occhi. Lo afferro e do il primo morso.
Diciamo che questa giornata non è iniziata nel modo giusto, ma una cosa è sicura come la morte, non ho intenzione di passare la giornata a casa a fare niente.
'Che fate oggi?' chiede Harry mentre cerco di sbollentarmi dal suo improvviso 'accanimento' verso Harriet.
'Ho da fare. Grandi impegni, quasi mi tengono impegnata fino a domani' do l'ultimo morso al toast e bevo il succo d'arancia, vi scordate che esco con Harry sono testa di cazzo Styles.
'Una in meno' ghigna guardando la bionda, pa-te-ti-co.
Le altre due le sento ridacchiare e mi trovo a combattere con un sorriso che minaccia di uscirmi.
'Dai Mage, so che vuoi ridere' sorride il riccio, gli giro le spalle e mi dirigo verso la mia camera, fortunatamente non andata distrutta da eventuali feste a mia insaputa.
Una volta uscita decido di mettermi qualcosa di leggero, non si tratta mica di una festa, degli shorts e una canotta potrebbero anche andar bene, daltronde, devo anche fare la spesa.
Mi lego i capelli in una coda alta e chiedo alle ragazze se devo comprare qualcosa: nutella, patatine, assorbenti, caramelle, detersivo.
Esco da casa, il rumore dello scoccare delle infradito mi riempie le orecchie e quasi cammino a tempo.
Prendo la macchina e vado al nuovo supermercato che hanno aperto giusto a dieci minuti da qui, accendo la radio e canticchio, non sono mai stata intonata ma finchè non mi sente nessuno...
Arrivata davanti al supermercato  le porte si aprono davanti a me, prendo un cestino e mi avventro nei reparti.
Nutella, aggiunta alla lista. Patatine, aggiunte alla lista. Ho finito in questa corsia, meno male mi sta venendo un certo languorino.
Entro nella corsia dei detersivi e mi diventano gli occhi a cuoricino mentre studio ogni singola bottiglietta e annuso il liquido all'interno.
'Ti serve una mano?' chiede una voce dietro di me, sicuramente è da mezzora che sono qua dentro.
'Oh no, grazie lo stesso' mi giro spostando i capelli dietro le orecchie.
'Ciao' sorrido, è Louis.
'Anche tu qui?' chiede alzando le pizze surgelate. Annuisco, la situazione sta diventando imbarazzante, ed è strano il fatto che lo stia diventando perchè non abbiamo mai avuto questi momenti. Quando non si sa di che parlare spunta sempre qualcosa da dire. Dovrei salutarlo e andarmene o attaccare conversazione?
'Che ne dici di pranzare con me?' sia ringraziato il cielo.
'Mi sembra una buona idea, cucini tu?' ghigno divertita.
'Se vuoi morire intossicata allora la risposta è certo'
Mi dirigo alla cassa per pagare quelle quattro cose e quando Louis mi passa gli assorbenti mi sento morire, dio che imbarazzo. Sbaglio o sembra sorridermi maliziosamente?
'Questi.... sono.... ehm' oh porca merda.
'Per tapparti?' tapparti? ma che cazzo è?
Arrossisco e la cassiera mi da il conto.
'Dove andiamo?' chiedo mentre parcheggia di fronte a un parco davvero carino.
'Pic-nic' risponde ovvio. Certo Margaret, pic nic coma hai fatto a non pensarci prima? Tra l'altro, dove ha preso la roba da mangiare?
Ci avviamo verso una quercia e ci sistemiamo nei suoi dintorni.
'E' magnifico qua' dico elogiandolo.
'Lo so' si vanta e alza gli occhi al cielo.
'Avevi gia tutto pronto?' chiedo incrociando le gambe e sciogliendomi i capelli.
'In realtà volevo passare dopo a casa tua, ma ti ho vista da Mcy's cosi ne ho approfittato' sorride.
'Come hai fatto a sapere che avrei accettato?' domando finendo l'ultima fragola dal cestino.
'E' cosi e basta' fa spalluccie.
'Non mentirmi' ridacchio e mi avvicino a lui. Mi prende per i fianchi e mi fa adagiare sulle sue gambe mentre mi accarezza i lunghi capelli, oddio spero non veda il cuore quasi uscire dal petto.
'Non ti sto mentendo, non lo farei mai' si avvicina al mio viso, è ancora più bello dal basso.
'Louis'




Spazio d'autrice: popolo <3 scusate il ritardo ma ho una marea di materie da studiare, e arrivo la sera che mi ritrovo a dormire sul piatto. S e non aggiorno tutti i giorni è perchè devo recuperare 6 materie T.T scusate ancora, spero che continuerete a seguire la storia, ci terrei. <3
Continuo a tre recensioni, scusate la lunghezza :)
Un bacio xx

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Capitolo 10
*** Kiss your lips ***


QUESTO CAPITOLO LO DEDICO A  - Grehoran93 SIGNIFICA TANTO PER ME ESSERE UNA DELLE TUE AUTRICI PREFERITE. <3


Chapter ten.

Abbassa lo sguardo per incontrare i miei occhi scuri con i suoi, prima di spostarmi una ciocca di capelli dal viso.
Ragioniamo, voglio davvero baciare Louis? Si che lo voglio, no non è vero.
Oddio, oddio oddio oddio. Si sta avvicinando. Troppo...
'Buone le fragole' dico girando la testa e osservando degli allegri bambini correre ull'erba.
'Già... le fragole' sospira.
'Ho fatto qualcosa che non va?' chiede girandomi il viso. Merda e adesso? No ma va figurati, vorrei baciarti ma credo di correre troppo.
'Cosa? no' scuoto la testa.
'Perchè mi eviti?' mi sussurra all'orecchio mandando in estasi il mio stomaco. Mi alzo dalle sue gambe e mi metto seduta d fronte a lui.
'Io...' troppa intensità accidenti.
Mi attirà a se, in modo che le nostre fronti si tocchino, sbrigativo il ragazzo.
'Cosa stai facendo?' gli sussurro.
'Non ti muovere' quasi mima e sento le sue labbra sfiorare le mie, non sta veramente accedendo.
Okay invece si e sono felice.
Cerca di avvicinarsi sempre di più.
'Aspetta' lo tiro in dietro con le mani, e si acciglia.
'Siamo in un parco' sorrido. Margaret, stupida Margaret stai facendo una cosa sbagliata.
Mi sorride, come se avesse appena vinto qualcosa e si lecca il labbro inferiore.
'Che guardino allora' mi butta giù e mi ritrovo distesa sulla coperta faccia a faccia con Louis, mi bacia la fronte e ridacchio.
Continua il suo dolce assalto, scendendo fino ai lati della bocca. Posso constatare che il mio cuore sta facendo 13758 capriole in un minuto.
'E' la cosa più stupida che abbia mai fatto' confesso a qualche millimetro dalle sue labbra.
'Cosa? baciare un ragazzo super sexy?' arriccio il naso e mi avvicino fino ad assaporare le sue labbra. Dolci e morbide, accarezzano suavemente le mie.
Adrenalina a mille.
Non posso credere di averlo fatto.
Mi sorride e mi mette una mano sulla vita. Tempo fa... tipo due settimane fa, avrei vomitato davanti a una scena del genere. Cuoricini, cuoricini del cazzo ovunque, unicorni che vomitano arcobali e cagano biscotti, per non parlare delle effusioni d'amore.
Ma adesso... beh adesso è diverso.
'Tutto bene?' mi chiede vedendomi distratta.
Annuisco come un bambino fa quando gli viene offerto un gelato. 
In questo momento la mia mente è occupata dalla canzone ' is a beautiful day parappapa' e dalla mia fastidiosa vocina, quanto vorrei smettere di parlare. E' possibile?

***

'Ciao ragazzi' urlo chiudendo la porta di casa mia seguita da Lou. Lou, mi piace il nome che ho appena inventato, okay sembro mia nonna, questo non dovrà saperlo nessuno.
'Ehi Mage' sorride Harriet, lei è... oh si con Harry. Ma questo ragazzo ha una casa?!
'Oh mio dio' si copre la mano con la bocca e mi guarda con occhi spalancati, prima me e poi Louis.
'Che è?' chiedo confusa, non è mica un barbone che ho trovato in strada.
Harry si gira e fa un sorriso complice al moro. C'è qualcosa che non so?
'Niente, non me l'aspettavo' fa spallucce, la solita esagerata.
Le altre due non sono a casa, probabilmente si staranno ingozzando di gelato da qualche parte...
'Mamma vado a scuola' dice una bambina in tv, loro che guardano la tv?
Vado a scuola... scuola... fra una settimana inizia la scuola! Depressione totale.
'In che scuola andate?' chiedo.
'Non andiamo a scuola' ride Harry.
'E cosa fate?' chiede la bionda. Il riccio da uno sguardo veloce a Louis e mi giro per guardarlo.
'Noi...'



Spazio d'autrice: ehi bellezze, grazie ancora per seguire la storia! <3 Premetto che in questo periodo siamo un po tutti incasinati con la scuola, specialmente se si tratta di sopravvivere al primo liceo lol
Come sapete i capitoli non riesco a farli più lunghi per questione di aggiornare sempre tardi, appena sarò sicura di aver recuperato tutto ed essere sopravvissuta agli hunger games vi farò capitoli luuunghi u.u
Continuo alle  3 recensioni :3 grazie a tuttii
Un bacio xx

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Capitolo 11
*** Niall ***


Chapter eleven.

'Vado ad aprire' dice Harry alzandosi, devono essere Naomi e Julie.
Di cosa stavamo parlando?
'Louis?' lo richiamo, sembra distratto.
'Scusa devo andare, ci sentiamo' mi da un dolce bacio sulla fronte e non riesco a combattere il sorriso che mi si forma sulle labbra, rivelando le piccole  fossette.
Se ne vanno e quel cretino di Harry neanche mi ha salutata.
'Siamo'
'Sfinite' finisce Naomi, ma che diamine... Buttano a terra le 327081 buste colorate e si tolgono il capello.
Le raccolgo da terra e le porto in camera, non sopporto che le cose vengano fatte a caso. Lo odio.
'Cosa ci facevano i ragazzi qua?' chiede Naomi a tavola, la giornata sembra passare velocemente, ormai mancano solo più quattro giorni all'inizio della scuola.
Do una gomitata a Harriet e tossisce, nessuno sa del bacio tra me e Louis, alcune volte credo di essermelo sognata. Ricordo tutto nei minimi dettagli.
Ogni carezza, ogni sguardo, ogni sorriso, eppure sono passate quasi tre settimane dal nostro primo incontro. Siamo usciti un paio di volte, ma quel bacio.... chi se lo scorda più?
'Quindi?' richiama la rossa portandosi la forchetta alla bocca, entro pochi giorni andrà al college, non credo di essere pronta per lasciarla.
'Harry è venuto per Harriet' dico in fretta. Julie sputa le verdure e Naomi tossisce.
'Quindi... state insieme? E' ufficiale? Siete gia andati a letto?'
'Ma che? no!' si affretta a dire, sta diventando imbarazzante.
'Mage e Louis si sono baciati' Cosa?
'Cosa?' lascio la forchetta e sgrano gli occhi.
'Cosa?' squittiscono le altre due. Oh andiamo.
'Come fai a saperlo?' chiedo tenendo a bada il cuore che per poco non va a finire sul piatto.
'Harry' fa spallucce. Odio quando si dicono le mie cose, sono sempre stata una ragazza riservata, ero quasi gelosa del nostro piccolo segreto.
'Finiamola qui' dico abbassando lo sguardo e concentrandomi sul piatto.
La giornata si conclude con me che russo sul divano e le altre sul pavimento, almeno sarò l'unica non svegliarmi col mal di schiena.
Mancano tre giorni, tre fottutissimi giorni all'inizio della scuola, e questo pensiero mi sta uccidendo. Tutte le sante mattine mi sveglio con lo stesso pensiero, e come se il mio cervello avesse programmato il countdown per la scuola.
Sono la prima ad alzarsi, ovviamente. Mi stiracchio e decido di andare a correre, il chè suona abbastanza bene nella mia mente.
Tiro fuori i pantaloni da yoga che avevo comprato tempo fa, per fare qualsiasi cosa tranne yoga. Lascio un bigliettino sul frigorifero ed esco da casa, controllando di aver preso il cellulare.
Non c'è ancora nessuno fuori, il chè è un bene dato che si risparmieranno la vista di una che muore lentamente mentre corre e suda come un maiale.
Okay ci rinuncio. Da quanto tempo sto correndo? Quindici minuti?
Sembra che mi abbiano strappato un polmone, nella mia mente suonava decisamente meglio.
'Anche tu mattiniera?' mi giro e cerco di sembrare il più aggraziata possibile.
'Ci conosciamo?' chiedo, non mi sembra di averlo mai visto, se non altro ne sto approfittando per fare una pausa.
'Ci siamo visti una volta giu in spiaggia' fa spallucce, una testa bionda... bionda...bionda...cibo...ah si ricordo.
'Ah già' alzo le braccia.
'Sei un'amico di Louis?'
Ride, cosa c'è da ridere?
'Tu chi saresti?' risponde con un'altra domanda.
'Rispondi alla mia domanda' mi lamento.
'Si e no' che cazzo significa?
'Tu rispondi alla mia' ghigna, i suoi occhi blu si fanno due fessure.
'Un'amica' credo, non mi ha ancora chiesto di essere la sua ragazza.
Mi squilla il telefono, lo tiro fuori dalla tasca e decido di rispondere, il ragazzo resta fermo davanti a me.
'Torna a casa Mage' ringhia una voce dall'altra parte del telefono. Cosa?
'Louis?' chiedo mentre gli occhi del biondo mi scrutano.
'Torna a casa e non fare domande' ripete.
'Dove sei?' mi giro attorno, mi stava spiando?
'Torna a casa o ti vengo a prendere io' siamo sicuri che sia Louis? Quel Louis dolce e calmo di tre settimane fa?
Attacco il telefono un po confusa.
'Devo andare, scusa' borbotto.
'Io so cose che tu non sai e forse ti farebbero piacere Mage' mi sento stolkerata.
'Chi sei tu?' faccio un passo indietro per vederlo meglio, il parco sta iniziando ad affolarsi.
'Voglio solo evitare che ti faccia del male' che cosa? di cosa sta parlando, e perchè non risponde alle mie domande?
'Io...Non ti conosco, lasciami stare per favore' dico scuotendo la testa. I suoi occhi sembrano sinceri, quasi mi supplicano.
Il telefono squilla una seconda volta, in fin dei conti se Louis non avrebbe niente da nascondermi non gli importerebbe più di tanto se lo ascolto.
Sospiro sconfitta e un sorriso si fa spazio sul suo volto, sembra... sollevato?
Chiudo la chiamata e rimetto il cellulare in tasca.


Spazio d'autrice: Ehilà <3 scusate il ritardo, come avrete intuito non aggiornerò più tutti i giorni per questioni di compiti.
Cinque recensioni wow! ahahah contando che per un capitolo ci avete messo 5 giorni per tre recensioni...
Fatemi sapere cosa ne pensate... un bacio a tutte <3
Ah continuo sempre a tre recensioni xx

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Capitolo 12
*** Disturbia ***



Chapter twelve.



"Cosa devi dirmi?" chiedo seduta sull'erba, il sole sta iniziando a farsi spazio nel cielo, e una leggera brezza mattutina mi accarezza il viso.
Mi porge una bottiglietta d'acqua e la prendo senza pensarci due volte.
"Da quanto tempo lo conosci?" chiede passandosi una mano nei capelli biondi e appongiandosi al tronco di un albero.
"Non so neanche come ti chiami" preciso, uno sconosciuto si presenta di punto in bianco e mi dice che sa delle cose che dovrei sapere, avrò il diritto di sapere il suo nome.
"Niall, e ora rispondi" istruisce, per quanto possano sembrare dure le sue parole i suoi occhi sono i più dolci e limpidi che abbia mai visto.
"Circa tre settimane e mezzo" incrocio le gambe e lascio che quel poco di sole che c'è mi riscaldi.
"E ti fidi di lui?" assottiglia gli occhi.
"Beh, mi sto fidando di te, perchè non dovrei?" mi abbraccio mentalmente per la fantastica risposta che ho dato, un punto per me.
Sbuffa una risata e si avvicina. Sento il cuore palpitare, non so perchè lo sto facendo, sono una totale cretina ma la curiosità vince sempre quando si parla di me.
"Vai al dunque" lo sprono.
"Non dovresti fidarti e basta, non sembra quello che è" si scrolla le spalle, eh no adesso voglio sapere di più.
"Perchè?" chiedo e un luccichio mi attraversa gli occhi, mi metto il ginocchio per vederlo meglio negli occhi, questa conversazione sembra non aver ne senso ne fine, e sono sicura che si potrebbe definire anche da pazzi. Non è solito parlare con degli sconosciuti sul proprio, quasi, ragazzo.
"Non ho niente da nascondere" sussulto a quelle parole, il mio cervello sta elaborando che quel tono di voce appartiene solo una persona.
"Louis, che ci fai qui?" dico alzandomi un po troppo velocemente per i mie gusti.
"Sei venuto per assistere alla scena?" ghigna Niall, cosa sta succedendo?
"Andiamo Mage" mi cinge i fianchi e mi trascina via, mi giro indietro per vedere un'ultima volta Niall che ci osserva. Sono confusa.
"Non hai risposto alle mie chiamate" dice una volta in macchina.
"Chi sei tu? Insomma, che fine ha fatto quel Louis che mi riempiva di parole dolci due giorni fa?" le parole mi escono dalla bocca con tale naturalezza che sembrano prendere vita nell'aria circostante.
"Scusami" dice dopo una pausa "Sono un po stressato" si giustifica, oh certo quindi d'ora in poi la gente stressata inizia a fare stolkering?
"Non fa niente" riesco solo a dire mentre appoggia la sua mano sulla mia coscia e la strofina avanti e indietro stringendola gentilmente.
Appoggio la testa al finestrino e mi lascio cullare dalla brezza di settembre. 
'Ti fermi da me questa notte?" chiede sorridendo, i suoi sbalzi d'umore mi fanno girare la testa, è cosi che ci si sente quando si frequenta qualcuno? Lo sto facendo nel modo giusto?
"Non saprei" non ho mai dormito a casa sua, per precisare, non ho mai dormito a casa di nessun ragazzo. In questi giorni ci siamo solo limitati ad uscire e a scambiarci qualche bacetto ma la cosa non è andata oltre, e alcune volte penso proprio di essere la solita cotta passeggera.
"Per favore" si gira per guardarmi e distolgo lo sguardo, so per certezza che se i miei occhi si incontrano con i suoi finirò per accettare, e infondo sono ancora un po arrabbiata per il suo comportamento iper prottettivo, come se non bastasse gia mio padre.
"Ho bisogno di te" mi sussurra all'orecchio, e non posso fare a meno di controllare il mio cuore mentre fa una capriola.
Annuisco velocemente e arriviamo nel suo appartamento.


***

Dopo vari battibecchi sulla questione di cibo 'cinese' o 'messicano' scegliamo di prendere la pizza.
"Non ho un pigiama" dico una volta svuotati i cartoni.
"Dovrei avere qualcosa" dice aprendo i cassetti, non posso evitare di ammirarlo mentre i suoi muscoli si contraggono sotto la m aglietta bianca di cotone, facendo trasparire l'inchiostro nero marchiato sulla pelle. Si tira i capelli all'indietro e mi passa una maglia rossa.
"E' troppo corta" dico rigirandola.
"Andiamo Margaret, non fare storie" sbuffa togliendosi la maglietta.
"Cosa stai facendo?" dico raccogliendo la mia mascella caduta sul pavimento.
"Mi metto a letto, tu che dici?" mi deride con fare scherzoso.
"E io dove dormo?" chiedo anche se quasi consapevole della risposta. Picchietta il materasso vicino a lui e inghiottisco la saliva che avevo accumolato.
Mi chiudo in bagno, mi cambio infilando la maglietta, facendola scorrere da sopra la testa, mi lavo i denti con lo spazzolino che mi aveva dato Lou tre secondi prima ed esco dal bagno tirando il tessuto della maglietta fin quanto possibile.
E' una cosa più che imbarazzante, non credo di essere in grado di affrontar questa situazione, ora come ora, da quando Niall mi ha detto di stare alla larga.
"Perchè Niall mi ha detto quelle cose?" chiedo stendendomi goffamente al suo fianco, con una mano sotto la  testa per vedere quei pcchi blu sporco.
"Non era niente" sussurra e si avventra sulle mie labbra.
"Sicuro? Perchè a me semb..." mi zittisce prendendomi i fianchi e portandomi a cavalcioni su di lui.
Il suo respiro si fa man mano più pesante e poco dopo si aggiunge anche il mio. Dei sensi di colpa mi invadono il corpo e la mente, perchè? E' da giorni che voglio mettermi in chiaro le idee e su cosa provo per lui. Non ne ho parlato con nessuno e questa cosa mi sta consumando.
E' troppo presto per dire che quello che provo è amore, ma un sentimento simile mia attrae verso questo ragazzo.
In fondo, ci conosciamo da un paio di settimane, non è neanche troppo presto per baciarlo così. Oddio ma cosa sto dicendo? Non è mai troppo presto per baciare un ragazzo.
Questo dimostra la mia esperienza sul campo. Quante ragazze avrà avuto Lou?
"Cosa?"



Spazio d'autrice: hello people c: eccomi qua, sono consapevole della lunghezza e bla bla bla, devo solo trovare il tempo necessario <3
Ho bisogno di un parere, secondo voi sto correndo troppo nell'accadere dei fatti? Non vorrei fare una schifezza, ma sembra che la storia stia perdendo un pochino... Fatemi sapere <3 Continuo a tre recensioni, grazie a tutti vi voglio bene aww <3
ps: mi scuso per gli errori in anticipo, non ho avuto tempo di ricontrollare c: Grazie a  bella irene per aver consigliato la mia storia ahahaha

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Capitolo 13
*** Night ***


Chapter thirteen.


'Cosa?' ripeto le sue parole.
'Mage' sospira tra le mie labbra, mi accarezza la schiena e sento mille brividi invadermi.
Cerca il gancetto del reggiseno e posso sentirlo chiaramente gemere.
'Cosa stai facendo?' chiedo appoggiando le mani sul suo petto e staccandomi da quelle labbra morbide.
'Lasciati andare' mi morde il lobo dell'orecchio e stringo le gambe dall'eccitazione, spero non l'abbia notato.
Passa alla mascella per poi andare lungo il collo, non sono pronta, non oggi.
'Ferma' sospiro. 
'Perchè?' posso approfittare di questa situazione per conoscerlo meglio e magari farmi dire cose che in altre circostanze non mi avrebbe mai detto.
'Chi è Niall?' rotolo affianco a lui e mi scosta i capelli all'indietro.
'Perchè?'
'Rispondi' lo incito, i suoi occhi stanno inchiodando i miei.
'Un amico' abbassa lo sguardo.
'Cosa voleva da me?' sono abbastanza confusa, Niall non mi ha detto esplicitamente che sono amici.
'Non lo so, perchè ti interessa? Che ti ha detto? Ti ha toccata?'
'Cosa, no!' mi alzo e mi metto a sedere.
'Dice che non sei chi sembri di essere' continuo, e non faccio a meno di mordermi l'interno della guancia, mi sento  divampare. Non voglio che pensi che non mi fidi di lui ma ultimamente è un po lunatico, a meno che non abbia il ciclo, in quel caso è scusato.
Ride.
'Perchè ridi?' sono un po irritata adesso.
'Ti ha detto solo questo?' sbuffa divertito.
Annuisco timidamente e lo fisso.
'Oh Mage, dolce e ingenua Mage' mi tira giu sul suo petto e mi accarezza i capelli.
Il suo battito è regolare, e il suo petto si alza delicatamente mentre osservo i disegni sulla sua pelle.
'Perchè ingenua?' chiedo tra il suo petto, non mi risponde, si limita a giocare con alcune ciocche.
In che casino mi sono cacciata?

***

'Sveglia'
'Rifiuto l'offerta e vado avanti' mi rotolo nelle lenzuola e affondo le mani sotto il cuscino fresco.
'Muoviti o prendo il secchio d'acqua' ringhia.
'Ottima idea, ho caldo' mi allargo sul materasso e un sorriso beffardo compare sul mio viso.
Lo sento ridacchiare, questo Louis è decisamente più confortante del Louis di ieri sera.
'Ho preparato i pancake' mi metto a sedere e mi gratto la testa, cibo?
'Lo sapevo' ride, mi sono fatta ingannare merda.
'Dove sono?' chiedo con la voce impastata dal sonno.
'In cucina' mi fa un cenno verso la porta e mi alzo dal letto. So che il suo viso è coperto da un ghigno anche se non posso vederlo.
'Smettila' dico dirigendomi verso la porta e tirandomi giu la maglietta.
'Di fare cosa?' lo sento camminare sul pavimento e accellero il passo.
'Di guardarmi il culo, non c'è niente da vedere' raggiugo la cucina e mi siedo sul bancone.
'Non è vero' dice sedendosi di fronte a me. 
'Certo' sorrido e prendo la prima forchettata del dolce.
I suoi occhi non la smettono di osservarmi ed è strano che non mi senta neanche minimamente imbarazzata dalla cosa. 
Non riesco a smettere di sorridere oddio.
'Questi pancake sono...' inizio a dire sventolando la forchetta.
'Meravigliosi? Favolosi? Buonissimi? Non c'è di chè' sorride soddisfatto.
'Disgustosi' ammetto 'Ma li mangio perchè ho fame, e perchè sei tu' dico finendo l'ultimo pezzo.
'Cosa? Sono profondamente offeso' dice facendo il labbruccio tenero, un'altro lato di lui che ancora non conoscevo.
Ridiamo, ha una risata così bella che starei ore ad ascoltarlo.
'Non mi hai ancora salutato' dice mettendomi una ciocca dietro l'orecchio.
Sospiro e mi avvicino alle sue labbra.
'Prima vado a cambiarmi' sorrido e scappo lungo il corridoio per  poi salire le scale due a due.
'Mage' urla dal piano di sotto, mi chiudo in bagno e mi guardo allo specchio.
La notte precendente è stata... wow.
Faccio scorrere il dito lungo le labbra e chiudo gli occhi.
Non abbiamo fatto niente di speciale, ma è stato al quando emozionante, rido stupidamente al pensiero.
Mi lavo i denti e mi do una pettinata alla massa indisciplinata che chiamo capelli.
Apro la porta e mi ritrovo Louis sullo stipite, sobbalzo dallo spavento, meno male che mi sono gia cambiata.
'Allora?' alza le sopracciglie.
Mi alzo in punte di piedi e gli scocco un leggero bacio sulle labbra, in questo momento ho uno zoo che sta facendo la maratona nel mio stomaco.
'Cosa fai oggi?' gli chiedo raccattando le mie cose.
'Le tue amiche mi hanno chiamato e ci hanno chiesto se andavamo con loro in montagna' spiega, come fanno ad avere il suo numero?
'In montagna?' lo guardo un'attimo.
'Così hanno detto' fa spallucce.
'Tu cosa vuoi fare?' gli chiedo.
'Beh potremmo andarci' si avvicina e annuisco quasi sotto ipsnosi, accidenti.
Verso le 12:30 andiamo davanti a casa mia e troviamo le ragazze aspettarci, ci sono anche gli amici di Harry.
'Non pensavo venissero anche i tuoi amici' gli dico avvicinandomi al suo orecchio mentre la sua stretta alla mia vita aumenta man mano che ci avviciniamo al gruppo.
'Neanche io'



Spazio d'autrice: ehi gente, mi sento troppo realizzata, ho scoperto che le little mix hanno fatto una canzone che si chiama 'word up' e non lo sapevo ahahah
Ho cercato di seguire i consigli di una mia cara lettrice, spero che questo capitolo sia di vostro gradimento, fatemi sapere! c: continuo a tre recensioni, grazie a tutti.
Un bacio xx

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Capitolo 14
*** True or False? ***


Chapter fourteen.


'Ragazzi' sorride Harry, faccio un piccolo cenno e li saluto.
'Ti abbiamo preparato il borsone' si avvicina Naomi con la borsa color panna e ci squadra a me e a Louis.
'Lascia la porto in macchina' Lou mi prende la borsa e si avvicina alla Ronge nera.
'Allora?' squittisce la rossa mettendomi un braccio attorno alle spalle.
'Niente' ridacchio, Harry e Harriet sono gia in macchina.
'Ehi Mage' mi salutano due ragazzi, li guardo confusa.
'Zayn e Liam' mi vengono in contro. Perchè tutti conoscono me e io non conosco nessuno?
'Ragazzi, andiamo! Come sarà la montagna? Fantastica, forza!' quasi urla Harriet dal finestrino e una mano si sporge per tapparle la bocca, non posso evitare di ridere alla scena e di incamminarmi verso l'auto.
Ci siamo dovuto dividere in due auto, e il viaggio dura due ore. Non credo di poter resistere.
'Tutto bene?' mi sussurra Louis e mi sporgo dal finestrino una seconda volta, mi viene il vomito.
Annuisco e chiudo gli occhi, queste curve finiranno prima o poi no?
'Ho una gomma da  masticare se vuoi' suggerisce Julie e allungo la mano per prenderla e metterla in bocca.
Harry e Harriet sono stranamente silenziosi, forse si saranno addormentati.
'Grazie per avermi avvisato cazzoni' sbuffa Louis.
'Non c'è di chè' risponde Harry. In effetti se non fosse stato per Julie nessuno dei due sarebbe venuto.
Mi lamento del volta stomaco e Lou mi stringe la gamba gentilemente, il suo tocco mi da un po di sollievo.
'Ferma la macchina' dico con una mano sullo stomaco, Harry frena di colpo e apro la portiera precipitandomi sull'asfalto e vomitando quei disgustosi pancake di stamattina.
Mi sento uno schifo, oddio.
Voglio andare a casa.
Prima che possa accorgemene Louis mi sta tenendo i capelli all'indietro. Owh.
'Questi sono tutti i drink che hai bevuto' scherza.
'Oh Louis, non guardami' mi giro dall'altra parte piegata in due.
'Lascia' mi da un fazzoletto e una bottiglietta d'acqua.
'Tutto okay?' urla Harriet dall'auto, alzo i pollici in su e mi raddrizzo.
'Non mi guardare' sbuffo e ride, saliamo in auto e cerco di addormentarmi, voglio solo arrivare in questa fottutissima casa.

***

'Piccola' sento una voce e apro gli occhi leggermente.
'Sono in paradiso?' mugolo vedendo Louis davanti a me.
'No sei in montagna alza il culo Mage.' Quella stronzona della mia amica Julie rovina il momento e mi costringo a far funzionare le gambe.
'Tadaan' Naomi alza le mani con fare drammatico verso la piccola casetta di legno, dei fiori rossi si arrampicano sul muro.
Scendiamo tutti dall'auto ed entriamo nella casetta.
'Vado a riposarmi' gesticolo, sembro uno zombi non vogli farmi vedere in questo stato.
Mi chiudo in una piccola camera, le pareti sono di pietra e un camino spento si fa spazio sul muro. Sia benedetto il letto.
'ahh' mi metto le mani sulla fronte e sospiro, te pareva se non doveva andare storto qualcosa.
E' sempre così, va tutto alla grande, ti stai frequentando con un ragazzo, sono in montagna con i nostri amici e poi, devo stare male.
Canticchio qualche canzone per auto-cullarmi e posso affermare che sono in trans tra lo stare svegli e dormire.
Forse sto iniziando anche a sbavare, non posso saperlo con certezza.
Dormi dormi, piccolina, fai la nanna mia bambina...
No non funziona. Dormi accidenti.
Il balcone aperto fa entrare un leggero fievolio di aria fresca.
Adoro sentire gli uccellini cantare.
Okay, adesso dormi. Adesso dor...
'Margaret'
'Margaret'
'Margaret'
Sbaglio o mi stanno chiamando? Se lo ignoro magari se ne va.
'Piccola mia'
'Come mi hai chiamato?' mi stiracchio.
'Piccola mia' dice Lou, è seduto affianco a me, spero non mi abbia visto domire.
'Ripetilo ancora' lo incito prendendogli la mano e mettendomela sulla guancia.
'Piccola mia, è da tre ore che dormi come ti senti?' sembra che mi stia prendendo in giro.
'mmh' mugulo sotto il suo tocco. Ridacchia e mi scosta i capelli dalla faccia.
'Cosa state facendo di là?' chiedo mettendomi comoda.
'Staranno pensando ad un tuo possibile funerale'
'Ma che' mi si forma un cepiglio sul viso, sti stronzi.
'Beh adesso penseranno che stiamo scopando' mi copro il viso con le mani, perchè è così naturale per lui parlare di sesso?
'Ti va di venire di la?' si avvicina e me e annuisco, mi sento più riposata adesso.
Incrocia le sue dita con le mie e andiamo in salotto.
'E' arrivata la bella addormentata' ride la rossa.
Mi passo una mano sui capelli e mi sento osservata, oddio ho qualcosa in faccia?
'E' gia incinta?' chiede Liam, credo si chiami così, lui e Zayn sono così simili che alcune volte mi pare confonderli. O forse e solo una mia fottutissima impressione.
'Taci cazzone' ride e non posso evitare di sentirmi a disagio. Mi guida fino al divanetto più vicino a adagio le mie gambe sulle sue.
'Cosa stavate facendo?' chiedo per rompere il ghiaccio, Harry mi risponde.
'Avevamo intenzione di giocare a obbligo o verità'
'Ancora con quella merda amico?'
'Hai qualche soluzione migliore?' ghigna.
Zayn sbuffa qualcosa di incomprensibile.
'Bene iniziamo' batte le mani Harriet, troppo entusiasmo.
'Louis obbligo o verità?'
Lou tira una frecciatina all'amico e mi guarda.
'Verità'
Liam ride.
'Con quante ragazze sei stato a letto?'
Il mio cuore affonda a quella domanda.



Spazio d'autrice: buondì gente, come state? Avete notato che sto allungando pian piano?
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento e spero anche di avervi lasciato qualche curiosità, secondo voi cosa succederà tra Louis e Mage?
Fatemi sapere, ci tengo molto <3
Questa volta vorrei provare a continuare a quattro recensioni viste le 1000 visite aw <3
Sfortunatamente non potrò avvisare più tutti perchè siete veramente in tante! Se recensite e me lo chiedete allora vi avviserò ogni volta, grazie mille a tutti.
Vi vogli bene jbfladwfcn <3
Un bacio xx

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Capitolo 15
*** New start ***


Chapter fiveteen.


'Non ho capito' dice Louis.
'Eh invece si, hai capito' sibila Liam, non sono sicura di voler sapere la risposta, no non voglio saperla. Devo respingere la mia malsana curiosità e andarmene, anche solo il tempo di riempire un bicchiere d'acqua.
'Allora?' chiedono, non riesco a capire se mi stanno aiutando a scoprire qualcosa. Un segno premoritorio?
'Io' apre bocca e mia alzo attirando l'attenzione su di me.
'Vado a prendere un bicchiere d'acqua' mi allontano dal cerchio goffamente, sento di camminare in modo ridicolo a causa delle gambe che sembrano due pesi.
Mi porto una mano sulla fronte e faccio scorrere un po di acqua fresca nel bicchiere prima di portarmelo alla bocca.
Avrà gia dato la risposta? Non sono certa di volerla sapere.
Devo vedere Niall, mi deve ancora dire cose che non so e perchè Lou ha reagito così.
Mi gira la testa a pensare. Perchè è tutto così complicato?
Butto giù la pastiglia per i dolori allo stomaco e per poco non mi strozzo.
La prima volta che la mia migliore amica si era fidanzata, stava una meraviglia, il perfetto principe azzurro.  Mi sono sempre chiesta dov'era il mio e perchè tardava ad arrivare.
Poi ho concluso che forse un'orso l'avrà ucciso. O avrà trovato una principessa più carina di me. Tutti sono più carini di me, il perchè Louis mi stia frequentando rimane un mistero.
So già come andrà a finire tutta questa storiella, la fanciulla ingenua si innamora nel ragazzo sbagliato, la usa, la ferisce e l'abbandona.
Tipica storia da soap opera che le signore anziane si guardano il pomeriggio, la mia è in corso di svolgimento.
La cosa triste e che le soap opere non finiscono mai, dovrò convinvere con questo dolore per sempre?
'Mage?' mi va l'acqua di traverso e tossisco due volte. Julie si avvicina a me.
'Allora?' le chiedo, perchè lo sto facendo?
'Come mai qui?' sospiro
'Non tornavi più' ride, forse mi sono dilungata.
'Mi... mi gira ancora un 'po la testa, non sono sicura di poter affrontare un'altro viaggio di due ore' mi lamento come se un'elicottero apparisse da un momento all'altro.
Mi mette una mano sulla spalla e mi porta di là, non voglio più stare nella loro cerchia di amici, mi irritano e non faccio altro che fare avanti e indietro dal salotto alla cucina.
'Tutto bene?' mi chiede Lou, cosa faccio? Gli rispondo in modo freddo o lascio scorrere? Insomma non è ancora il mio ragazzo, non me l'ha ancora chiesto e non credo lo farà.
Ci stiamo solo frequentando, solo ed esclusivamente frequentando.
'Si grazie' forzo un sorrisetto e mi lascio cadere sul divano staccando la spina da tutti.
E' buffo vedere la gente muovere la bocca ma non emettere nessun suono.
Ridono, si accigliano, sono sorpresi, si puo capire di più quando non si parla. Solo io e il mio battito regolare.
Una mano calda mi squote il braccio e giro la testa, non capisco cosa dice.
Continua a muovere la bocca ma non parla. Inizio a pensare che quella pastiglia non fosse per il mal di stomaco.
'Cosa?' squoto la testa.
'Ho detto che è ora di andare' urla, mi giro e noto che nessuno è più seduto a giocare, sono tutti fuori. Quanto tempo è passato?
'Cosa ho fatto?' chiedo stordita.
'Niente, ci hai guardati' annuisco confusa e mi alzo piazzandomi in macchina, il posto migliore è quello vicino a finestrino.
Questa volta guida Louis, bene cosi posso stare davanti.
Non fa in tempo ad accendere il motore che mi addormento, devo seriamente smetterla di prendere queste pastiglie.

***

La sveglia suona con il solito tempismo, si ritornano alle vecchie abitudini, non credo di avere la forza a sufficienza di prendere il pullman per andare a scuola. C'è sempre una puzza du sudore o pesce, per la gente la doccia è off limits.
'Dove sono i miei pantaloni?' urla Naomi dall'altra parte della stanza. E' il suo primo giorno al College LA, immagino quanto sarà nervosa.
'In bagno' le risponde Julie portandosi lo spazzolino alla bocca. Io sono gia pronta, ho arricciato le punte, e ho gia fatto la doccia.
Prima di uscire le saluto e chiudo il portone, Julie e Harriet hanno deciso di partire dopo, probabilmente passerà Harry a prenderle e non ho voglia di chiedere un passaggio.
'Mi scusi signorina' mi sento dire alle mie spalle, mi giro e con mia sorpresa trovo Louis, col gomito appoggiato al finestrino della sua macchina nera.
'Ti serve un passaggio?'
'Uhm... forse' pizzico la lingua tra i denti e sorrido. Mi apre la portiera e in meno di dieci minuti sono gia davanti al cancello della scuola.
'Tu dove vai ora?' chiedo appoggiata al cofano.
'Devo svolgere delle commissioni' sorride portandomi una ciocca nera dietro l'orecchio.
'Hai programmi per oggi?' chiede dolcemente, la tensione tra noi si è alleviata rispetto a ieri.
Ho deciso di rimuovere il ricordo della domanda, è normale che lui sia stato a letto con altre ragazze, è pur sempre più grande di me. E' normale, è normale...
'No, a meno che quegli stronzi dei miei professori non ci diano compiti' sbuffo.
'Uhm, non parlare così' mi ammonisce ridendo.
'E' vero, non fanno altro che lamentarsi del fatto che non studiamo e ci riempiono di compiti, è straziante' mi lamento incrociando le braccia al petto. Mi scocca un dolce bacio e mi ricorda per la seconda volta che la campanella è suonata gia due volte.



Spazio d'autrice: ciao a tutti <3 scusatemi, davvero, sono mortificata per avervi fatto aspettare tanto. Ho avuto problemi con il pc, con la scuola e con me stessa diciamo...
Chiedo scusa ancora, spero mi perdoniate...
Ditemi se sbaglio qualcosa, non è un gran periodo... Stavo pensando di scrivere questa stessa storia però dal punto di vista di Harriet, che ne pensate? La seguireste?
Fatemi sapere bellezze <3 continuo a tre recensioni, un bacio xx
ps: passate da fighter se vi va :)

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Capitolo 16
*** School ***


Chapter sixteen.


'Anche tu qui?' chiudo di scatto l'armadietto e sussulto.
'Harry! Che diavolo ci fai qui?' dico con una mano sul petto.
'Stai tranquilla, non vado più al liceo' ride, fanculo idiota.
'Ti serve qualcosa?' chiedo prendendo il libro per la prossima ora, storia.
'No' si tira i capelli.
'Bene, allora ci vediamo' gli volgo un sorrisetto e mi incammino verso l'aula 329, Julie dovrebbe essere già là.
'Eccoti, ma dov'eri?' mi chiede prendendo posto vicino alla finestra, faccio spallucce e appoggio i libri sul banco. Il primo giorno è sempre il più brutto, gente che schiamazza, urla, si abbraccia, si trucca eccessivamente... ma quello succede tutti i giorni. Io davvero non trovo il bisogno di abbracciare le mie amiche, primo perchè la maggior parte delle ragazze sono antipatiche, e mestruate 365 giorni all'anno.
'Hai sentito del nuovo professore?' mi sussurra a cinque minuti dalla fine, diciamo che gli Spartani non sono un argomento interessante.
'No, abbiamo un nuovo professore?' mi acciglio.
'Si, insegna biologia'
'Ma noi non facciamo biologia' sono confusa.
'Beh protremmo iniziare'
'Io odio biologia, lo sai' mi lamento.
'Dicono che il professore sia carino... dai ti prego' ma che? Non ho intenzione di fare biologia.
'Harriet si sente sola al corso' fa il labbruccio.
'Pazienza' faccio spallucce e mi alzo al suonare della campanella.


Loui's pov.

Sono consapevole di avere tutti gli occhi puntati su di me, non è stata una bella idea accettare di venire in questa scuola.
'Ecco a lei' una donna bassa e grassa allunga un braccio e mi consegna un modulo, stupido trasferimento.
Mage non dovrà scoprire nulla o cazzo, sono un uomo morto.
E' così ficcanaso, con quella sua bocca saccente, non fa altro che domandare e ringrazio che se ne sia andata ieri, non sapevo cosa rispondere alla domanda.
E' ovvio che sono andato a letto con delle ragazze, non credo che lei sia ancora vergine, è difficile da pensare, è cosi sexy.
A un passo dall'aula vengo travolto da una decina di ragazzine che sghignazzano.
'Ti siedi vicino a me?' mi chiede una bionda 'Normalemente i professori di scienze sono noiosi, potremmo divertirci' ghigna.
Annuisco divertito, voglio vedere la sua faccia adesso.
Entro e apro le finestre, quest'aria mi sta opprimendo. Mi avvicno alla cattedra e apro il mio quaderno, oggi non ho per niente voglia di svolgere lezione.
'Ehi novellino, farai meglio a sederti se non vuoi beccarti una punizione' ride un ragazzo all'ultimo banco.
'Prima di tutto, nella mia classe non ammetto cicles, battutine sugli altri o qualche altra cazzata del genere' zittisco tutti in un secondo.
'Mi chiamo Louis, ma per voi sarò il professor Tomlinson'
La porta si spalanca all'improvviso.
'Mi scusi professore, sono in ritar...'
'Va a sederti signorina Herriet, ne parliamo dopo' dico, i suoi libri sono letteralmente per terra, come le mascelle di tutti i ragazzi qui dentro. Sarà un lungo anno.
Ho già messo in chiaro un paio di cose che odio, questi mocciosi non l'avranno vinta su me.
Ho chiesto loro di comprare un piccolo quaderno, ma non lo faranno per la prossima volta, ne sono sicuro.
Per adesso sembrano tutti attenti, direi che ho fatto un buon lavoro.
'Adesso se permettete, io ho finito. Ci vediamo mercoledì, potete uscire' nessuno fiata, mancano trenta minuti alla fine ma piuttosto che guardarci in faccia li ho fatti uscire tutti.
'Harriet aspetta' le dico, si ferma, ormai siamo solo più io e lei.
'Non dire niente a Mage' sospiro e mi tiro i capelli.
'Cosa? Ma sei matto? Quando avevi intenzione di dirlo, uhm?' i suoi capelli corti ondeggiano lievemente.
'Cazzo Mage, non capisci' mi sto incazzando.
'No, sei tu che non capisci, come pretendi che nasconda una cosa del genere a lei?' sta quasi urlando e la prego più volte affinchè abbassi la voce.
'Glie lo dirò io, devo solo trovare il tempo giusto.' mi  lamento.
'Qual'è il tuo gioco, uhm? Vuoi solo ferirla' sibila tra i denti.
'Non posso dirtelo' rispondo freddamente, giro i tacchi ed esco dall'aula.



Spazio d'autrice: ciao gente, mi siete mancati lalala, siete mitici vi adoro *-*  recensioni porca carota ahahah
Finalmente è arrivato il fatilico capitolo della scuola, yeeeh
Bene, adesso mi dileguo, continuo a tre recensioni, come sempre <3
Vi richiedo se leggereste la stessa storia dal punto di vista di Harriet, credetemi non è come pensate... ahahah
Passate da 'so far so good' di _xhishug se vi va... <3
Baci xx

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Capitolo 17
*** Nathan ***


Chapter seventeen.


Mage's pov.

'Quindi per domani dovete portarmi una ricerca sulle due famiglie dei lombrichi' la professoressa Brek chiude il libro soddisfatta e cancella la lavagna mentre usciamo dall'aula.
Sta cretina, a cosa mai ci servirà nella vita sapere cosa combinano i lombrichi?! E' una professoressa di Italiano!
Passo i restanti dieci minuti a borbottare, quella buona donna...
'Giornata storta?'
'Esatto' dico seccata, alzo lo sguardo, con chi sto parlando?
'Nathan' allunga una mano come se mi avesse letto nel pensiero.
'Margaret' dico un po impacciata, non sono mai stata brava nelle relazione riguardanti il sesso opposto.
'Ultimo anno?' chiede sbattendo gli occhi verdi.
'Si, non ti ho mai visto da queste parti' gioco con il braccialetto.
'Mi sono trasferito da poco...' fa spallucce.
'Oh, il nuovo giocattolino della scuola' ridacchio tra me e me.
'Cosa?' chiede fermandosi davanti all'aula di fisica.
'No niente, e che... insomma, ragazzi nuovo... mi staranno invidiamo un sacco di ragazze' rido, mi copro la bocca subito dopo, merda.
'Ahahah credo sia un complimento, grazie' sorride accentuando il piercing al lato della bocca.
'Fai fisica?' chiede restando sull'uscio della porta. Scuoto la testa.
'Spagnolo mi aspetta' sorrido, lo saluto con un gesto di mano e mi incammino verso la prossima ed ultima lezione.

***

'E' inammissibile' mi prende in giro Louis.
'Smettila, sono seria, quella stronza di una professoressa di italiano ci ha dato una ricerca'
E' stato cosi gentile da farsi trovare davanti scuola.
'Non parlare così..' si addolcisce.
'No scusa, dimmi che problemi hai, perchè non ti piace che insulti la mia professoressa?' Che problemi l'affliggono?
'Così' fa spallucce.
'Ecco' sorrido. Mi giro e una volta spenta la macchina mi avvicino per dargli un bacio.
'Sembri una vecchietta quando ti lamenti' ride.Gli do uno schiaffo sulla spalla e faccio il broncio.
'Sono offesa adesso' dico aprendo la portiera e incamminandomi sulla ghiaia del suo vialetto, questa casa è cosi bella.
'Dove scappi?' dice seguendomi.
'Non lo so, in un posto che conosci bene'
'La camera da letto?'
'Mi dispiace ma la risposta è no' rido camminando fin dietro la casa raggiungendo il giardino.
Resto a bocca aperta, dei cespugli di rose circondano tutta l'area circostante e un albero imponente si fa spazio tra i raggi del sole.
'Ti piace?' respira nel mio orecchio. Annuisco lasciandomi baciare lentamente.
'Sai cosa dovresti fare?' mi sussura facendo aderire il suo petto contro la mia schiena in modo perfetto.
'Cosa?' dico con la voce che si spezza mentre continua a scendere.
'Davvero vuoi saperlo?' annuisco disperata, mi sta facendo impazzire.
'Che alunna impaziente' ghigna e quasi non faccio caso alle sue parole insensate, sta andando giù... troppo giù.
'Dimmelo' dico cercando di aggrapparmi con tutte le mie forze alla parte di me più ragionevole.
'La ricerca sui lombrichi' mi morde il lobo. Io lo uccido.
'Stai scherzando vero?' mi giro, guardandolo negli occhi.
'No, ho la faccia di uno che scherza? Muoviamoci' prende il mio zaino da terra e mi trascina sulla panchina del giardino.



Spazio d'autrice: ciao bellezze, tutto bene? Scusate il ritardo, che ve ne pare? Recensite in tante <3
ps: passate da ' Now I'm sure, you are stupid.' ? E' la stessa storia ma dal punto di vista di Harriet, ci terrei molto perchè non è come credete(?) insomma avete capito ahahaha
Grazie a tutti, un bacio xx

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Capitolo 18
*** Why? ***


Chapter eighteen.


'Allora, ricapitoliamo di nuovo. I lombrichi appartengono alla famiglia ...'
Bla. bla, bla. Mi sto ancora chiedendo il perchè Lou sappia tutte queste cose.
Il modo in cui la sua bocca si muove è magnifico. Ammetto che alcune volte non capisco quello che dice ma mi ritrovo sempre ad annuire scioccamente, spero non se ne sia accorto.
'Tutto chiaro?' mi fissa, annuisco e chiudo il libro.
'Abbiamo finito no?' lo scanso e il libro cade per terra, mi avvicino a lui e gli do un leggero bacio.
'Uhm, mi piace quando prendi le iniziative' ride.
'Scusa' mi sposto e mi metto a sedere, che diavolo sto pensando? Mi sposto una ciocca nera dietro l'orecchio e non posso evitare di arrossire.
'E' tutto okay' il suo tono si addolcisce e mi stringe il braccio.
'Vieni qui piccola' mi accoccolo nelle sue braccia e per un momento mi sento protetta, come se avessi una corazza impenetrabile.
E' così strana questa situazione.
Questo ragazzo mi fa girare la testa ogni santa volta che i nostri sguardi si incontrano, e incomincio a sentire uno strano formicolio alla pancia ogni volta che il suo tocco sfiora la mia pelle.
Sento che mi sta cominciando a piacere, mi chiedo se sia lo stesso anche per lui o avrò accumolato un'altra delusione da mettere da parte e gettarla nell'angolo più remoto del mio cuore.
'A che pensi?' parla nel mio orecchio, mi sta fissando e non riesco a connettere il cervello alla bocca.
A che penso? Ehm, non lo so, a cosa pensi Margaret?
'Io...' mi sposto i capelli all'indietro rivelando un senso di freschezza sul viso.
'Non lo so' sospiro esausta come se avessi appena vinto la maratona.
Lui non parla, è un cattivo segno?
'E che' mi alzo e mi ritrovo coi piedi nell'erba fresca, a scambiarci sguardi incomprensibili.
'Mi chiedo se tu voglia la stessa cosa che voglio io'.
L'ho detto, non ci credo.
'Tu cosa vuoi?' sul suo viso si forma un leggerlo cipiglio e la voglia di baciarlo per farlo sparire sta prendendo il sopravvento.
'Te' ammetto.
'Anche io' non fa trafelare neanche un'emozione e questa cosa è parecchio snervante.
'Come lo voglio io?' sbatto gli occhi più volte, sento il groppo in gola, non sto davvero per piangere ti prego...
'Perchè questa domanda? E' stato Niall?' si alza e serra i pugni vicino ai fianchi.
'Cosa c'entra adesso lui?' il mio tono di voce si alza più del dovuto.
'E' lui che ti mette in testa queste sciocchezze vero?' si avvicina e indietreggio di un passo.
'Sciocchezze? Louis ci conosciamo da tre mesi, e non mi hai chiesto nulla.'
'Cosa aspetti una richiesta di matrimonio?' anche il suo tono si alza e un brivido mi percorre lungo la schiena.
'Sono solo la sciocca ragazza passeggera non è vero?' le mie emozioni mi tradiscono e crollo all'ultima parola, sai che novità.
'Pensi che sia stato uno sbaglio curarti la ferita che ti ha provocato quello schifoso pervertito?'
'Perchè mi rispondi con altre domade!' neanche il tempo di finire che ho gia lo zaino in spalla.
'Come facevi a sapere dell'incidente?' non parla, ovviamente. Mi sento uno schifoso burattino.

***

E' passata un'ora da quando me ne sono andata. Onestamente non me la sento di vederlo o sentirlo per le prossime 24 ore.
Il mio telefono squilla per la ventesima volta, che vada pure a fanculo.
'Tutto bene?' Julie spunta dalla cucina con un bicchiere di succo.
'Si' rispondo seccata, poi mi accorgo del mio comportamento e le rivolgo un sorriso dolce.
'Smettila dai, è la terza volta che pulisci il pavimento' è vero, quando sono nervosa pulisco ma non posso farci niente.
'Dove sono le altre?' chiedo cambiando argomento, strizzo il mocio nel cubo e lo passo in cucina.
'Naomi le sta facendo conoscere un ragazzo che ha conosciuto al college' fa spallucce.
'E tu?'
'Non mi andava tanto di uscire, ho un po di febbre e volevo risposare'.
Quando finisco di mettere tutto in ordine la casa è splendente, sono soddisfatta di me stessa e mi abbraccio mentalmente per il profumo che emana la casa, e dicevano che non sarei spravvissuta in un appartamento tutto mio, pft poveri plebei.
Julie ormai ha preso la forma del divano e guardarla poltrire non mi sembra una gran cosa.
'Pronto?' la voce risuona dolce anche attraverso il telefono.
'Ciao Niall, sono Margaret.'






Spazio d'autrice: ciao bellezze, scusate tanto per aver aggiornato così tardi, voglio essere oneste con voi. La scuola mi ha tenuto impegnata per un pò, la mia migliore amica si è fidanzata e... beh vi lascio intuire e mi è morto il cane quindi... Cerco di fare del mio meglio per tutte voi.
Un bacio, fatemi sapere, 3 recensioni continuo.
Vi amo <3
Michelle.

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Capitolo 19
*** Where are you now? ***


Chapter nineteen.


Oh mio dio, perchè l'ho chiamato?! L'ho fatto davvero?
'Mage!' il suo tono di voce mi fa cambiare improvvisamente idea.
'Ecco, io... ho chiamato per.. una cosa importante ovvio, non voglio mica farti perdere tempo' bevo un sorso d'acqua per recuperare tempo e farmi venire in mente qualcosa.
'Ci sei?' mi dice confuso.
'Si ovvio ci sono' faccio una risatina strozzata e sto appellando tutte le mie forze per non piangere.
'Mi piacerebbe passare del tempo con te' dico in fretta, insomma questo non me lo proibisce nessuno, non sono mica fidanzata e stando alla litigata di oggi, non credo di rivedere più Lou. Un po di compagnia mi farebbe bene.

**

'Prima litigata eh?' ridacchia Niall portando due tazze di tè fumanti.
'No, ma va. Io non..' accidenti che buono questo tè.
'Tranquilla, tutti litigano' fa spallucce e mi sembra alquanto deluso.
'Niall, ascoltami, tu sei mio amico, sono venuta qui per stare in tua compagnia' e sono sincera.
Mi sorride calorosamente e mi mostra i dvd adagiati sul tavolino di ciliegio.
'Scegli tu, li so a memoria ormai'
'Anche questo?' prendo il film 'Mulan' della disney e ridacchio.
'Oh beh, mia sorella...' fa un cenno vago con la mano e annuisco in modo intelligente.
'Mmh' mi mordo il labbro e corrugo la fronte per lo sforzo, poi sussulto.
Oh mio Dio. Non ci credo.
'Questo!' alzo il dvd trionfante, è lui, oh mio Dio. Romeo e Giulietta con Leonardo Di Caprio.
Appena si alza, mi crogiolo nel suo divano, controllo un'ultima volta il cellulare ma nessuna chiamata o messaggio. Okay si risolverà.
Magari ha lavorato tutto il giorno, qualcunque sia il suo lavoro, in fondo sono solo le sette.
'Ti va se ordino cinese?' annuisco, io adoro il cinese, beh io adoro qualsiasi cosa sia cibo.

**

Pov. Louis'

'Maledizione!' questo vento di merda continua a spegnermi l'accendino.
A volte non riesco proprio a capire la mentalità delle donne. Pretendono che la si sposi gia dopo tre mesi.
Cosa significherà mai la frase 'vuoi essere la mia ragazza?', beh per me niente, assolutamente niente.
Devo parlare con Niall, quel figlio di puttana, sarà stato lui a mettere in testa certe cose a Mage. Tra l'altro avevo reso chiara l'idea  che non i doveva avvicinare a lei.
'Professor Tomlinson mi scusi' mi giro, ancora quella peppia della segretaria. Sembra una fatina della 'Bella addormentata nel bosco', è bassa, grassa e i capelli biondi sono corti e mossi.
'Non si puo fumare in cortile, la preside è stata chiara' mi indica un cartello appeso al muro dell'edificio. Stupida scuola.
'Lo terrò a mente' rilascio il fumo che le finisce in faccia, poi spengo la sigaretta ed entro.
I corsi pomeridiani sono la mia tortura, questi imbeccili non metteranno mai la testa apposto.
'Salve Prof.' una ragazza sculetta davanti a me, faccio un cenno col capo e strascino i piedi lontano da questo posto di merda.
Solo Dio sa il perchè ho accettato questo posto, mio padre e mia madre hanno insistito cosi tanto che mi hanno sbattuto la laurea in mano e mi hanno mandato subito a scuola, togliendo il fatto che a breve mio padre diventerà il preside di questa dannatissima scuola. Ringrazio il fatto che ci sia Margaret.
Controllo il telefono, non mi ha chiamato, è più tosta di quanto pensassi.
La chiamerò quando ne avrò voglia, finchè non ci sono i miei amici non c'è bisogno di fingere.



Spazio d'autrice: scusate tanto. Ho avuto taaante cose a cui pensare, mi hanno proposto col 5 in due materie e domani saprò il verdetto finale T.T
La mia amica non ha fatto in tempo a lasciarsi che gia frequenta un'altro e a me non viene nessuno manco a morire!
Insomma ho avuto delle complicazioni, litigi sopratutto. Spero mi perdoniate...
Continuo a tre recensioni, ho bisogno del vostro parere!
Baci, Michelle xx

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Capitolo 20
*** Here you are ***


Chapter twenty


E comunque non importa davvero, sono passati tre giorni e non mi ha ancora chiamato. A momenti non so neanche come si chiama perchè a me neanche importa, (beccati questa Louis).
A scuola vociferano storie su un misterioso professore, ma a questo punto posso anche ignorarle, si presume sia di biologia e, come dire, questa materia mi odia.
Davvero, io sono stata gentile e ben disposta a impararla ma mi ripugna totalmente.
'Ehi, finalmente' appoggio il telefono sulla spalla mentre mi lavo le mani e mi preparo un panino.
'Scusami ma il college è.. wow! A momenti non ho tempo neanche per mangiare'
'Ma tu mangi vero?' la mia voce risulta preoccupata.
'Si tranquilla' ridacchia, poi allontana il telefono e squittisce un 'Adesso no dai'.
'Interrompo qualcosa?' dico mordendo il pane fresco.
'No tranquilla è solo il mio... compagno di stanza!'
'mmh-mmh' annuisco anche se non puo vedermi.
'Allora, ti diverti? Come va con Louis?'
'Si mi diverto grazie' addento un'altra volta il panino.
'Margaret' mi dice dopo un momento di pausa.
'Si?' okay fai l'indifferente, fai l'indifferente.
'Sicura? A me non sembra'
'Ma si che mi sto divertendo sciocchina' rido nervosamente, sciocchina? Ma da dove è uscito? Da un manuale per bambini?
'Intendo con te e Louis', non ne voglio parlare, credo. Adesso voglio mangiare. Afferro un altro pezzo di panino ormai a metà.
Silenzio, solo sospiri tra la linea telefonica.
'Mage che stai facendo?', gemo distrattamente.
Altro silenzio, meno male che mi ha chiamata lei.
'Cosa stai facendo adesso?' chiede dopo cinque minuti.
'Sto mangiando' mastico lentamente, l'ultima volta stavo quasi per morire soffocata, non pensavo che la mozzarella si dovesse masticare così a lungo! Meno male che è accorso il cameriere...
'Smettila di mangiare e parla!', un tintinnio di chiavi mi fa voltare e distrattamente rovescio il bicchiere di acqua, Harriet si sporge dal salotto e le faccio un sorriso tirato.
'Senti Naomi adesso devo proprio studiare, magari una volta vengo al campus e pranziamo insieme ti va?'
'Come se fosse facile trovare una giornata libera, senti perche non mi ri..'
'Ciao, è stato bello sentirti!'
'Ma..' attacco il telefono e ripulsco per terra, avrei dovuto comunque pulire.
'Cenerella, Cenerella sempre in moto Cenerella! Su il soffitto, giu in cantina, disfa il letti vai in cucina!' si mette a volteggiare per la stanza col il mocio in mano e non posso fare a meno di ridere.
'Lava i piatti, il fuoco accendi! Poi lava, stira e stendi' canto ridendo e mi metto a volteggiare assieme a lei, la adoro.
***
'Hai programmi per oggi?' dice stravaccata sul divano. Sono appena uscita dalla doccia, quella stronza mi ha versato tutta la marmella addosso, 'E' stato un "incidente"' aveva alzato le mani in modo innocente ma di innocente c'è ben poco.
'Non mi pare, oggi è venerdì'. Non so nemmeno come ho fatto a superare questa settimana. Tralasciando il fatto che la Brek mi ha messo il punto interrogativo perchè non le ho presentato la ricerca sui lombrichi, le ho detto che avevo delle valide motivazioni ma si è messa a ridere dicendo che non era colpa del mio fidanzato se lui non aveva voglia di aiutarmi. Dovrei dire ex, oh beh.. non eravamo neanche fidanzati quindi conoscenti mi sembra la parola adatta.
Comunque, la prof si è arrabbiata e mi ha messo la nota. Beh cosa mi possono fare per una nota, bocciarmi? Appunto.
'Perfetto!' si alza di scatto e batte la mani. Mi sono persa qualcosa?
'Non vorrai mica uscire e lasciarmi qua sola, vero?'
'No infatti, c'è qualcuno che ti aspetta sotto' sorride compiaciuta come se fosse stata lei la causa.
'Chi è?' chiedo prima di infilarmi la scarpe e scendere di sotto.
'Scendi e vedi'
'Ah-ah' le faccio la lingua.
'E' il caso di prendermi le chiavi di casa oppure dopo aver visto la persona misteriosa posso tornare su?'
'Prendi le chiavi' me le lancia e alzo gli occhi al cielo.
La saluto e chiudo la porta, poi mi blocco.
E se fosse Louis? Okay, calma, rimani calma.
Valutiamo le opzioni.
1) Non è ancora troppo tardi per tornare a casa, insomma ho sceso solo il primo scalino. Ma cosa dirò a Harriet? Che stavo male certo, ma non ci crederà.
2) Se è Louis posso scendere e ignorarlo con la scusa di portare il cane a fare pipì.
Ma io non ho un cane.
Beh che c'è di male a uscire? Magari voglio farmi una passeggiata, insomma non sono cavoli suoi! E se mi chiede se puo venire con me le dirò che il mio cane non ama le persone di nome Louis, e che il mio unicorno è molto sensibile e devo portarlo in un giardino segreto che posso vedere solo io.
Okay la parte dell'unicorno è meglio non dirla.
3) Potrei dirgli di lasciarmi in pace e di non cercarmi mai più a meno che non si presenti con un mazzo di fiori e dei cioccolatini.
Si certo, i cioccolatini colpiscono sempre. Quelli con i pezzi di nocciole, per non parlare di quello bianco che si sposa benissimo con quello 100% cacao!
Se fossi in lui mi regalerei dei cioccolatini.
Guardo l'orologio, sono 10 minuti che sono qui ferma, magari penserà che mi sono persa tra le infinite vie del mio palazzo, beh puo essere, sono al secondo piano.
Magari c'è un passaggio segreto come nel film di Harry Potter, dove mi condurra a Hogwards, ma si ovvio!
Okay adesso basta, smettila, è stupido e banale, Hogwards non è in questo palazzo ma in quello dei vicini, mi hanno sempre dato l'aria di una famiglia di babbani.
Inizio a scendere le scale con lo stesso piede, questo rallenterà la situazione, magari potrei scivolare e rompermi una gamba, non si sa mai.
'Senti Louis, non ho voglia di discutere, perciò a meno che tu non abbia una scusa valida e un paio di cioccolatini, avrò il giudizio sospeso sul tuo conto e non so se tornerà tutto come prima." Perfetto, lo farò rimanere senza parole e a quel punto è praticamente costretto a inginocchiarsi.
Magari ho anche un colpo di fortuna e un paparazzo passerà proprio davanti al mio portone e ci immortalerà mentre lui mi bacerà la mano e diventerò famosa...
'Ehi' alzo lo sguardo non rendendomi conto di essere già arrivata a fine scale, oh mio dio.


Spazio d'autrice: ciao bellezze!! Tutto okay? Sbaglio o questo capitolo è leggermente più lungo? Lo spero perchè ci ho provato con tutte le mie forze ahaha
Sono stata rimandata di matematica e latino, a luglio o i corsi e ho voglia di spararmi.
Fatemi felice, continuo a tre recensioni <3 Un bacioo

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Capitolo 21
*** Kiss me ***


Chapter twenty-one




Okay sono letteralmente sorpresa e per poco non mi ritrovo a raccogliere la mascella sul pavimento.
'Ciao Niall' cerco di sembrare naturale ma ovviamente, la parte animalesca di me ha preso sopravvento e sembro una donna cavernicola che tira su col naso e si gratta la massa cespugliosa al posto dei capelli.
Non ricordo neanche se mi sono depilata, do uno sguardo veloce alle mie gambe, facendo finta di controllarmi i lacci delle scarpe, ah si per fortuna.
'Stai bene? Non ti ho più sentita' cazzo che cretina, mi sono dimenticata, dai svelta, inventa una scusa anche banale, ho dovuto comprare il latte e ho vagato per tre giorni alla ricerca di quello più adatto alle mie esigenze. No non va bene cambiamo.
Ciao Niall, scusa se non ti ho più chiamato ma sono stata impegnata alla ricerca del quadrifoglio magico che mi avrebbe permesso di vedere la pentola d'oro alla fine dell'arcobaleno.
Oh scusa Niall, sai ho fatto visita a mia nonna che era molto malata, la mamma mi aveva raccomandato di non fermarmi per il bosco ma io l'ho fatto, e quindi ho avuto dei casino col Lupo cattivo ma niente di chè, tutto passato.
Si perfetto! Magari scarto la parte del lupo.
'Ehm... io... Mi dispiace ma ero impegnata a.. cercare il passaggio segreto per Hogwards' complimenti.
'Ah capisco... e l'hai trovato?' ride, mi sta prendendo in giro. Cioè, come osi tu prendermi in giro? Stupido babbano.
'Non ancora' incrocio le mani al petto e alzo un sopracciglio con aria di sfida.
'Beh... posso darti una mano?' sorride tirandosi il ciuffo biondo all'indietro.
'Perchè no?'

***
Louis' Pov

'Si puo sapere dove?!' urlo battendo i pugni sul volante, è tutta la giornata che la sto cercando e non mi da un fottuto segno di vita.
Ho chiamato anche a casaa, e sono sicura che quella stronza della sua amica starà ignorando le chiamate.
Sono andato ovunque, ora mi resta solo casa sua, cosa che non dovrei fare, ma non mi da scelta.
Scendo dalla macchina sbattendo la portiera e avanzando a grandi passi sulla ghiaia, con i miei stivaletti neri.
'Margaret apri la porta, sono io!'
Nessuna risposta. Dio dammi la forza di non fare a brandelli questa stupida porta di legno. Comincio a battere i pugni fino ad avere le nocche rosse, qualcuno si degnerà di alzare il culo e aprire questa cazzo di porta.
'Che minchia vuoi, maniaco!'
Ah perfetto, la mia amica.
'Tranquilla non sto cercando te e il tuo simpatico essere' faccio un sorrisetto e cerco di vedere dentro casa.
'Dov'è Margaret?' dico tra i denti.
'Non è a casa come vedi' alza le spalle, dio tu non mi stai fottutamente provocando.
'E' l'ultima volta che lo ripeto, dov'è Margaret?'
'E' l'ultima volta che rispondo, non è a casa' inchioda il suo sguardo sul mio.
'Non ti conviene scherzare con me, vuoi davvero che la tua migliore amica sappia del patto fra te e Harry?' un punto per me.
Sta in silenzio per un secondo e poi parla.
'E' al Luna Park', giro i tacchi senza proferire parola e mi precipito in macchina.
D'ora in poi so come ricattarla quella piccola stronza, chissà che faccia farebbe Mage se scoprisse che in realtà Harry e Harriet hanno fatto un patto sul quale io non ... oh beh adesso sono troppo occupato a pensare sul da farsi, non la passerà liscia.

Mage's  Pov

Una quindicina di minuti dopo a canticchiare con gli occhi chiusi, perchè non dovevo sapere la destinazione, mi ritrovo al Luna Park.
Okay dai poverino, è stato gentile e tutto ma io odio i Luna Park, e spero proprio di non fare una faccia schifata.
'Ho pensato che fosse un'idea carina portarti qui'
'Mmh-mmh' annuisco concordardo. E' questione di ore, solo un paio d'ore e potrò tornare a casa mia.
Ho un brutto presentimento stare qui, gente che urla e che sghignazza, pagliacci che regalano i palloncini ai bambini. Che ci provino a regalarmene uno che non fanno in tempo a gonfiarlo che gia sarà bucato.
'Non ti piace vero? Accidenti dovevo intuirlo' si passa freneticamente le dita tra i capelli.
'No tranquillo, va bene davvero, mi basta passeggiare insieme a te' sorrido cercando di rassicurarlo e funziona. Grazie apparecchio fisso, ne sei valsa la pena.
Passiamo la serata mangiando lo zucchero filato e passeggiando, una cosa molto sdolcinata lo so, ma dopotutto mi sono trovata bene.
Il sole sta calando e le piccole lucine degli stand si stanno accendendo come piccole lucciole. Giuro che se vedo un'altro bambino mangiare lo zucchero filato vomito.
Prima stavamo passando davanti a uno stand davvero carino, dove vendevano unicorni luccicanti, ci stavamo avvicinando e dentro di me stavo saltando dalla gioia perchè il mio nuovo amico mi avrebbe regalato un magnifico unicorno, con la criniera blu notte e migliaia di brillantini sul muso.
Invece no. Uno schifoso moccioso è passato e ha vomitato una poltiglia rosa davanti allo stand e a momenti non lo facevo anche io.
'Sono stato bene oggi' dice nervosamente.
'Anche io grazie per la serata' gli sorrido. Siamo vicino all'uscita del Luna Park, e lui si sta avvicinando a me, che carino vorrà abbracciarmi.
Esatto.
E' sempre più vicino, ma la faccia non dovrebbe appoggiarla sulla spalla?
Okay è troppo vicino.
Va bene, è questioni di secondi, si renderà conto che la mia faccia non è una spalla e si risolv...
Oddio mi sta baciando. Caspita, è bravo il ragazzo. No smettila, e poi non sto neanche assecondando il bacio, sembro una cretina che non si muove ma non posso, non posso baciarlo, a me piace ancora Louis, e per quanto faccia finta, per quanto non ci pensi è a lui che penso la sera prima di andare a dormire.
'Scusa io..'
'Niall, ehm...' parliamo contemporaneamente, poi il suo viso impallidisce e l'unica cosa che vedo è un pugno entrare in contatto con la sua mascella.
Louis.



Spazio d'autrice: okay, va bene lo ammetto. Non ho idee e se non faccio finire il capitolo in questo modo non so che scrivere nell'altro ahahah
Fatemi sapere se ve lo aspettavate ahahaha continuo a tre recensioni dolcezze.
Bacii xx
 

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Capitolo 22
*** Conflict ***


Chapter twenty-two

 

Oh no, no no no no.
Tutta la gente si è voltata dalla nostra direzione e pian piano sta iniziando ad accerchiarsi, ad esclusione di quelle mamme che prendendono i propri figli, gli coprono gli occhi e camminano con passo accellerato.
'Brutto figlio di puttana' ormai è gia a cavalcioni su di lui e ho paura che per poco no gli rompa il naso.
'Louis basta! Fermati!' lo circondo da dietro e con mio orrore noto che le sue nocche sono sporche di sangue. Niall.
'Qualcuno mi aiuti!' urlo senza avere una risposta, se ne stanno li fermi, con gli occhi sgranati, incapaci di alzare un dito.
'Amore, amore basta, ti prego, così gli rompi il naso!' gli parlo avvicinandomi al suo orecchio ma neanche lui mi ascolta. I suoi occhi sono diventati grigi e Niall gli sferra un pugno sotto l'occhio facendolo sobbalzare all'indietro.
Senza neanche accorgemene sto piangendo, è tutta colpa mia, non voglio avere persone sulla mia coscenza.
'Non ti avvicinare più a lei o giuro che ti ammazzo' sputa, lo prende dalla maglietta e gli da uno spintone, Niall trabocca di sangue dal labbro e Louis si è fatto un taglio sotto l'occhio destro.
'Sali in macchina' non rispondo, almeno non oggi. Si allontana senza neanche degnarmi di uno sguardo e sale in macchina.
Do uno sguardo veloce a Niall e mimo un 'scusa', lui annuisce e si allontana con occhi doloranti.

**


Una volta in macchina appoggio la testa sul finestrino e mi sento opprimere dal silenzio.
'Hai qualcosa da dire a riguardo?' dice dopo un po.
'Semmai sei tu che devi spiegarmi qualcosa' incrocio le braccia ma non lo guardo ancora.
'Mi hai tradito' Margaret non esplodere, non hai ancora il ciclo.
'Come scusa? Non ti sei fatto sentire per 5 giorni, e adesso sbuchi dal nulla, picchiando un mio amico?' sbuffo una risata.
'Lui non è tuo amico.'
'Non sta a te decidere.'
'Lo faccio per te, dovresti solo ringraziarmi'
'Per me? Da quando fai cose per me Louis?' questa conversazione sta sprofondando nell'assurdità.
Non risponde, sta fissando la strada incazzato.
Entriamo nel suo viale e saliamo nel bagno di casa sua, dei bagnoschiuma sono posizionati in modo ordinato nello scaffale sopra la doccia, non mi ha ancora parlato da quando siamo entrati.
E' seduto sul bordo della vasca, apro il rubinetto e bagno un panno umido per pulire il sangue incrostato sulle nocche e sotto l'occhio.
'Sarà meglio che togli la maglietta' annuisce e la sfila con fatica.
'Non sei obbligata a fare questo per me' dice infine, sono sorpresa.
'Lo so' ripulisco il panno facendo diventare l'acqua rossa.
'Grazie' sussurra, alzo lo sguardo presa dalla sprovvista, non dico niente, finisco di disinfettare la ferita, pulisco il panno l'ultima volta e gli asciugo il viso.
Mi siedo sulle sue ginocchia e lo fisso negli occhi, sembra sincero.
Uhm... decisione, decisione.
Prendo il suo viso tra le mani e lo bacio lentamente, forse un bacio voluto da entrambi ma il fatto è che mi sento felice.
Ricambia con passione e mi cinge i fianchi.
'Mi sei mancata Mage' dice affondando il viso nei miei capelli e ispirando l'odore.
'Anche tu' ammetto, e solo ora mi sono resa conto di quanto stupidi siamo stati.
Strofina il suo naso contro la mia guancia rubandomi un sorriso con tanto di fossette, sento il gonfiore dei lividi anche tramite la stoffa dei jeans, spero non sia nulla di grave.
Senza preavviso si fionda sulla mia bocca partendo dal labbro inferiore, lo mordicchia scherzosamente e mi solleva portandomi in camera sua.
'Louis..' mormoro il suo nome più volte prima che mi dia ascolto.
'Cosa stiamo facendo?' dico mentre continua il suo dolce assalto, mugula un paio di volte e poi mi sussurra un stai tranquilla, va bene, in fondo ci stiamo solo baciando, su un letto, ma dettagli, non vuol dire necessariamente quello che sto pensando.
E poi è così bello sentirlo dopo giorni e giorni, il suo profumo mi inembria i sensi mandando in subbuglio il mio stomaco, mi sto chiedendo se sto facendo la cosa giusta.



Spazio d'autrice: ciao ragazze, tutto bene? Scusate se è un po cortino ma ultimamente sto aggiornando tutti i giorni due storia diverse, e non mi rimane il tempo se non la sera tardi... anyway, fatemi sapere che ne pensate, a 3 recensio continuo, non deludetemi <3
ps: passate da '92'? Thankss <3
 

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Capitolo 23
*** 92 ***


Ciao Meraviglie, volevo dirvi che siccome ho appena pubblicato la storia '92' vorrei tanto sapere il vostro parere!
Continuerò non appena ci saranno delle recensioni in più ;)
Un bacio a tutte xx

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Capitolo 24
*** Afraid ***


Chapter twenty-four.



Diciamo che adesso siamo 'quasi' in regola, quasi.
La mattina mi sveglio col sole che mi accarezza il viso e un braccio che mi cinge delicatamente la vita, siamo incastonati l'un l'altro in modo così perfetto...
'Buon giorno amore' mi sembra ancora impossibile, insomma un ragazzo così che mi chiama amore... okay smettila di divagare.
'Ciao' dico con la voce impastata dal sonno, ho i capelli tutti arruffatti e le guance arrossate per il caldo, mi sta fissando. Oh mio dio, dimmi che non ho sbavato, ti prego.
Mi stiracchio e con mio grande piacere, vedo che è ancora senza maglietta.
'Che ora è?' dico stropicciandomi gli occhi.
'Le otto' cosa? Le otto del mattino? E' un'oltraggio, io ritorno a dormire.
'Buona notte' dico crogiolandomi tra le sue braccia.
'Mmh-mmh' dice iniziando a scavare nell'incavo del mio collo, lascia baci umidicci ma piacevoli, e mi accarezza i capelli, oh mio dio sono in paradiso.
'Io... uhm' non so cosa dire, non so neanche perchè sto aprendo la bocca.
Ah si ecco, devo fare pipì.
Lo scanso a fatica e mi dirigo in bagno il più infretta possibile.
'Dove vai?' si lamenta mettendosi seduto.
'A cercare la camera dei segreti, vuoi venire?'
'Ho intenzione di venire molteplici volte' ghigna, ah. Ho capito adesso, mi si infiammano le guancie e chiudo la porta del bagno a chiave, non si sa mai.
Quando esco dal bagno lui non c'è più.
'Louis?' lo chiamo parecchie volte girando per casa ma nessuna risposta. Oh mio sono stati i ladri.
'Cazzo Louis, non fare lo stronzo!' scendo al piano di sotto, niente, nulla, nada, nothing, zero assoluto.
Esco in giardino e sento una voce, mi affaccio allo stipite della porta della veranda e trattengo il fiato.
'Cazzo, ho detto di no' si passa le mani sui capelli, sembra frustato.
'Stagli lontano o giuro che ti rimando un'altra volta all'ospedale' il mio cuore perde un battito, avrò sentintito male, sicuramente.
'Prova a dirle qualcosa, e farai una brutta fine, tu e lei' io? Sta parlando di me?
Mi allontano bruscamente, chi è lui? Con chi ho a che fare veramente?
Devo parlare con Niall, lui sa qualcosa, è ovvio che sa qualcosa, anzi, dovrei farmi anche perdonare da come l'ho trattato quella volta al Luna Park, mi sento una stronza ingrata.
Torno in camera e inizio a vestirmi, non voglio rimanere un minuto di più.
Scendo velocemente le scale e quando mi ritrovo Louis davanti che mi chiama, faccio un sussulto così grande da apparire colpevole.
'Tutto okay?' mi chiede prendendomi le mani.
'S-si scusa, è che.. non mi sento tanto bene, torno a casa' lo sorpasso e giungo alla fine delle scale.
'ti accompagno allora'
'No!' sussulto, 'Ehm.. cioè no grazie, vado da sola, la so la strada'
Esco da casa sua senza neanche girarmi una volta, le mie amiche sembrano sparite ormai, Harriet non è mai a casa e Julie è in giro per il campus con Naomi, e ogni volta che mi offro di venire con loro trovano sempre una fottuta scusa per non farmi andare.
Sono sola, per di più con un maniaco, almeno, non so le sue intenzioni ma è chiaro che non lo conosco veramente. Accidenti, perchè deve essere così bello? Con quei sui occhi azzurri, limpidissimi, e il suo sorriso... e cazzo. Gli stronzi devono essere sempre belli, mai un cesso che fa cazzate eh.
Ormai sono quasi a casa, riconosco la stradina stretta e gli alberi lungo il ciglio della strada.
Quando arrivo al portone, cerco distrattamente le chiavi di casa.
'Margaret!' sobbalzo per lo spavento, di nuovo. Devo decisamente darmi una calmata.
'Niall.... ma che sorpresa!' dico cercando di essere naturale, ma l'unica cosa che mi viene fuori è un sorriso un pò sbilenco e gli occhi assatanati di chi sa di essere perseguitata da un pazzo con una pistola.
'Come stai?'
'Si, sto bene perchè?!' chiedo torcendomi le dita e guardandomi attorno.
'No chiedevo...' sembra abbastanza perplesso, mi guarda aspettandosi che lo faccia accomodare a casa. Poi mi fermo con le chiavi sulla serratura. Il mio cervello ha fatto clic, ho capito, lui sa. Lui sa tutto sul conto di Louis, o almeno non proprio tutto ma gran parte, e io posso raccogliere queste informazioni.
'Ti va di andare a bere qualcosa?' suggerisco mettendomi le chiavi in tasca, gli si illumina il viso all'istante.
'Certo'
Camminiamo per circa dieci minuti, dopo di chè entriamo in un bar davvero accogliente.
L'atmosfera è serena, con qualche brusìo confuso da sottofondo, della musica jazz si diffonde calorosamente tra i tavolini, le pareti sono di legno scuro e delle lucine gialle arrivano fin sopra i tavolini, appositi per illuminarli. Mi sento così fuori luogo vestita così, insomma questo bar ha tutta l'aria di essere così chic, e io ho un misero vestito bianco. Neanche Niall sembra a suo agio, poi mi guarda e mi rassicura con un sorriso, gli sorrido di rimando e ci sediamo a un tavolino.
Ordino una birra bionda, so che non dovrei ma ho seriamente bisogno di rilassarmi, e non sono una che regge l'alcool a meraviglia... perciò uno dovrebbe bastare.
'Allora...' dico riluttante, come inizio la conversazione? Dovrei portarlo pian piano oppure essere diretta?
'Come va con Louis?' dice con gli occhi pieni di tristezza, e mi si spezza il cuore.
'Non lo so' sospiro frustata mentre sorseggio la birra.
'Qualcosa non va?' chiede alzando un sopracciglio. Beh..
'L'ho sentito minacciare qualcuno al telefono' dico direttamente, in modo schietto e veloce. Lo vedo impallidire e gli poggio la mano sulla sua.
'D-davvero? E cosa hai sentito esattamente?' scandisce le ultime due parole.
'Che l'avrebbe mandato un'altra volta all'ospedale se non si sarebbe allontanato da me' dico con voce tremante, prendo un altro lungo sorso e poi parlo 'Ha anche detto che se mi avrebbe detto qualcosa avrebbe fatto una brutta fine' i suoi occhi sono fissi sui miei e capisco che mi sta ascoltando con massima attenzione, e preoccupazione.
'E anche io' rilascio il sospiro che stavo trattenendo e improvvisamente mi viene da piangere, sbatto gli occhi più volte per non cedere e sospiro, ho bisogno di un'altra birra.
'Ho paura Niall, non so che fare, sembra di essere in un fottuto film, mi sale l'ansia. Sono così stupida! Come ho fatto a fidarmi così presto di una persona?' il mio tono diventa stridulo e lui ancora non parla, sembra assolto nei sui pensieri. Lo guardo con impazienza.
'Di qualcosa Niall...' lo supplico, poi apre la bocca ma la richiude subito. Beve un sorso del suo drink e mi fissa, ancora.
'Non sarebbe dovuto succedere...' sussura, un sussuro strozzato, destinato a morire a metà della gola.
'Cosa? Tu sai qualcosa?' sono allibita, qui tutti sanno i fatti tranne me e sono alquanto stufa!
'Margaret, senti non era mia intenzione davvero' farfuglia.
'Cosa stai dicendo?!' ritraggo la mia mano dalla sua e lo fisso.
'Louis... Louis è.. devi stargli lontano' parla infine.
'Come se già non lo sapessi!' sbuffo irritata.
'Quello che voglio sapere è il perchè' e mi avvicino a lui scocciata, si ritrae spaventato.
'Sono stanca di essere presa per il culo. Voglio sapere come stanno realmente le cose'
'Non posso' dice
'Perchè' sbraito, della gente si gira a guardarci e mi supplica di abbassare la voce.
'Quando vuole una cosa il suo obbiettivo è solo uno: ottenerla'
Resto in silenzio mentre attutisco le parole. Una cosa. Quella cosa sarei io, lui vuole me.
'Q-quindi stai dicendo che..' lascio la frase in sospeso sperando mi blocchi dicendomi che sono pazza e che mi faccio troppi filmini mentali, ma non lo fa.
Non lo fa.
'Cosa dovrei fare?' dico infine, sentendo la salivazione a zero, mi lecco più volte le labbra ma sembrano solo più secche.
'Niente' dice semplicemente.
'Niente?!' annuisce e lo guardo sconceratata, le guance arrossate per lo sforzo di non spaccargli la bottiglia di vodka in faccia, tanto è a portata di mano, è solo nel tavolo accanto...
'Niall'
'Si?'
'Ho paura' mi trema il labbro.
'Anche io Margaret, anche io'


Spazio d'autrice: ciao bellezze! Eccomi, I'm back OuO scusate l'assenza ma ho voluto dedicare un pochino del tempo per strutturare meglio la mia nuova storia '92', se vi va passate please <3
Continuo a 4 recensioni, un baci dolcezze <3
ps: scusate gli errori, non sono riuscita a rileggerlo!

 

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Capitolo 25
*** Sex ***


Chapter twenty-five


Il tiepido sole di Los Angeles mi solletica le palpebre attraverso le tendine sottili di cotone bianco.
Mi stiracchio e apro gli occhi leggermente, questo risveglio sarebbe stato perfetto, ma il destino vuole che vada a scuola.
Ieri sono rimasta così turbata dalla conversazione con Niall che ho deciso di bere tre camomille di seguito, almeno per placare il mio piede convulsivo.
Mi precipito in bagno e dopo essemi lavata e profumata vado a svegliare Harriet e Julie.
'Ragazze, sveglia' dico pettinandomi i capelli con le dita.
Le due mugolano parole incomprensibili e si tappano con il cuscino, alcune volte penso che siano gemelle.
'Cosa abbiamo la prima ora?' farfuglia Harriet mentre i suoi capelli biondi gli fanno da scudo davanti alla sua faccia minuta.
'Ginnastica' faccio una smorfia, l'idea di correre di prima mattina non mi alieta un gran che.
'Io entro la seconda ora, lasciami dormire' borbotta la bionda.
'Seguo Harriet, preferisco entrare alla seconda ora, magari abbiamo la possibilità di incontrare quel sexy del professore di biologia. ' noto Harriet irrigidirsi sotto le coperte ma lascio perdere.
'Bene... allora io vado' dico insonnolita.
Esco di casa alle 7:30, tempismo perfetto, questa volta non ho neanche bisogno di correre per arrivare in tempo, prima che quella odiosa campanella di metallo arrugginito tentenni per 5 minuti buoni.
Arrivata davanti al cancello blu della scuola, scorgo un paio di mie compagne del corso di Spagnolo e di Fisica, non ho mai avuto modo di parlare con loro, ma sembrano piuttosto simpatiche, a differenza delle ragazze del corso di Storia.
Concentro tutta la mia attenzione sulle scarpe bianche, di solito sono sempre in compagnia con le mie amiche e adesso che mi ritrovo da sola, non so che fare.
'Ciao' una voce risuona alle mie spalle e vedo Nathan.
'Ciao' gli sorrido a mia volta, non sono un'amante dei piercing ma a lui sta davvero bene. E sembra anche simpatico, quindi perchè non farci amicizia?
Noto che dietro di lui si stanno avvicinando delle ragazze del mio corso, cosa alquanto strana siccome nessuno mi rivolge mai la parola.
'Ciao... Margaret giusto?' una ragazza bionda mi rivolge un sorriso, annuisco e guarda le altre due ragazze accanto a lei.
'Io sono Stephani, e lei è Rebecca' annuisco imbarazzata, cosa vorrano da me? Poi mi fissano, il loro sguardo si sposta dal mio a quello di Nathan e capisco che in realtà vogliono conoscere lui e non me, mi sembrava strano.
'Lui è Nathan' dico indicandolo alle due ragazze, lui le sorride poi mi rivolge la parola.
'Ci vediamo in giro' mi dice facendomi l'occhiolino e si avventra nella folla, ormai il cortile straripa di gente pronta ad andare a scuola.
'E stato un piacere conoscervi...' dico cercando di troncare subito la conversazione.
'Anche per noi' sorride la bionda e aggiunge 'ci vediamo ai corsi, sembri simpatica' mi sembra sincera, e magari è la volta buona di fare amicizie che non siano già 'programmate', annuisco con foga e appena suona la campanella mi sento trascinare dentro.
Raggiungo la palestra dall'altra parte della scuola, ogni giorno che passa mi sembra sempre più grande e questo non va bene, significa correre di più, sudare, cadere e morire.
La distanza tra lo spogliatoio femminile da quello maschile è davvero corta, ma fin'ora nessuno si è mai azzardato di entrare dentro, almeno, so che alcuni sbirciano dalla finestra, per questo mi cambio sempre in bagno.
'Margaret' mi sento richiamare dal fondo dello spogliatoio, mi avvicino mentre mi lego i capelli in una coda di cavallo.
'Ciao Rebecca' le dico.
'Il professore di biologia ti sta cercando' ridacchia.
'Ma io non faccio biologia' dico perplessa.
'Beh, che ti frega, è bello' alza le spalle e mi fa l'occhiolino, in quel momento la nostra professoressa suona il fischietto dando inizio alla lezione di ginnastica.
Adesso non ho tempo per vedere un professore, tra cui non seguo neanche le sue lezioni, magari si sarà confuso, e se non arrivo in tempo in palestra mi metterà una nota.
I pantaloncini blu contrastano con la maglietta rossa di cotone che siamo obbligate ad indossare, questa volta sono leggermente di buon umore rispetto alle altre volte, siccome questa mattina giocheremo a pallavolo, e si da il caso che è l'unico sport che mi riesce veramente.
Ci dividiamo in due squadre e quando sentiamo il 'via' di inizio, Elizabeth manda la palla in aria, facendola roteare un paio di volte prima di colpirla con il palmo della mano e mandarla nel campo avversario.
'Giro!' la professoressa urla il cambio e mi ritrovo in mezzo.
'Margaret' mi richiama una voce familiare, mi giro per vedere Louis.
Poi il buio.

Sbatto più volte le palpebre per focalizzare la situazione, non ricordo nulla, ed è abbastanza seccante come cosa.
'Piccola' mi sussurra la voce calda di prima. Louis.
'Ehi' cerco di sorridere ma viene un sorriso alquanto innaturale, provo a mettermi a sedere ma ricado subito con la testa sul cuscino duro.
'Come stai?' dice sedendosi sul lettino provvisorio.
'Cosa ci fai qui?' dico nel suo stesso momento.
'Sono venuto a farti visita' alza le spalle e mi fissa intensamente 'non ti sei fatta vedere per un pò' mi poggia il pollice sulla guancia ormai bollente e inizia a disegnare piccoli cerchi.
'Louis, non puoi venire qui a scuola e dire che volevi vedere qualcuno' dico seria 'come sei entrato?' si inumidisce le labbra rosse e sposta lo sguardo altrove.
'Sono entrato e basta, e adesso vieni qui' dice avvicinandosi a se, mi sfiora le labbra mentre la sua mano sfiora la mia guancia, ho il respiro irregolare, e lo diventa ancora di più quando finalmente mi bacia, mi era mancato così tanto, a volte penso di essere in astinenza dai suoi baci. Intrufola la mano nei miei capelli facendomi gemere e lo sento sorridere soddisfatto.
'Louis, non voglio che nessuno ci veda, specialmente un professore, sai che imbarazzo?'
'Già' ridacchia mentre fa scorrere la lingua sul mio labbro inferiore assaporando ogni centimentro di pelle.
'Sei bellissima' dice col fiato corto, mettendomi una ciocca scura ribelle dietro l'orecchio.
'Professore, la vogliono in aula insegnanti' la porta si spalanca rivelando Rebecca rossa in viso per la scena. Professore?
'Ti sbagli, lui non è un professore' dico tra le risate, Louis si è irrigidito di fianco a me e sta fissando Rebecca con uno sguardo di ghiaccio, lei lo fissa per un pò e poi ride.
'Oh già! Che stupida! ahahah mi confondo sempre! Con permesso' chiude la porta di scatto e Louis si gira verso di me.
'Vi conoscete?' dico alzando un sopracciglio.
'No, per niente e ora dammi un pò di coccole che ne ho bisogno' dice mettendo il viso nell'incavo del mio collo.
'Louis, non posso, la mia professoressa potrebbe venire da un momento all'altro e tu non dovresti neanche essere qui' dico appellando tutte le forze per scansarlo.
'Beh, ti ci dovrai abituare, perchè mi troverai sempre qui' dice alzando le spalle, poi guarda l'ora.
'Devo andare' aggrotta la fronte mi lascia un bacio dolce e poco casto prima di andarsene e chiudere la porta bianca dell'infermeria.

Louis' Pov.

'Rebecca' la mia voce risuona potente in tutto lo spogliatoio femminile e una marea di ragazze si gira dalla mia parte, hanno tutte gli occhi spalancati e la mascella a terra.
'Ho bisogno di parlare con te, vieni in aula di biologia, adesso' un chiacchericcio si diffonde rapidamente e Rebecca si fa spazio verso di me.
La conduco al secondo piano senza parlare, una volta dentro chiudo la porta a chiave e rivolgo la mia attenzione a lei.
'Professore io... giuro che non volevo mi dispiace' balbetta, la sbatto contro la cattedra e inizio a baciarla con foga, passo dal collo fino al suo seno, si lascia trasportare dal momento e mi tira i capelli facendomi emettere un gemito.
'Pro..fessore a..aspetti' dice, la faccio sedere sulla cattedra con le gambe avvinghiate ai miei fianchi.
Questa è l'ultima volta che lo faccio, non voglio essere cacciato come l'ultima volta, ma le cose cominciano a ristringersi e se non ottengo quello che voglio ho perso. L'unica maniera per farla zittire è il sesso, quello che Margaret non mi ha dato per un due mesi, e se voglio mantenere il segreto dovrò farlo.
Certo, Rebecca non è lei, non ha il suo tocco leggero e non arrossisce ad un piccolo bacio.
I suoi gemiti risultano strozzati, fino a quando non le faccio scivolare i pantaloncini alle caviglie e la faccio adagiare sulla cattedra. Grugnisco e mi metto sopra di lei cominciando a muovermi.



Spazio d'autrice: eccomiii okay mi vergogno di me stessa, diciamo che sono una frana completa a scrivere cose h-o-t ma ho dovuto farlo per la storia ahahaha
Ehh si, Louis è un vero stronzo e le sue intenzioni non sono ancora molto chiare, ma vi dirò solo che Niall e Louis sono vecchi amici di infazia... oh be erano..
Anywayyy avrete già capito che Rebecca e Louis stanno felicemente scopando come ricci sulla cattedra, tranquilli ha usato il preservativo ma non volevo spingermi oltre ahahahaha
Vi informo che questo fine settimana non ci sono, siccome la mia migliore amica viene a dormire da me sabato che domenica andremo al concerto *-* e per le prossime due settimane avrò i corsi di recupero T.T
Comunque cercherò di aggiornare ogni tanto... Un bacio a tutte!
Ps: continuo a 4 recensioni :3

 

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Capitolo 26
*** That boy ***


Chapter twenty-six


Mi fa ancora male la testa, per non parlare del fastidioso bernoccolo sulla fronte, sembra un terzo occhio e neanche mettendo i capelli davanti riesco a rimediare.
Ho passato mezz'ora in quell'infermeria fredda e distaccata, per poi raggiugere la classe di spagnolo, Nathan è stato veramente gentile ad offrirsi ma gli ho detto che stavo bene, e gli ho consigliato di andare da Stephani siccome l'ho vista un po' scossa, cosa assulutamente falsa siccome non è neanche del mio corso di ginnastica.

"Por la semana que viene, teneis que hacer un par de ejercicios" il professore agita la mano destra in alto, mentre con l'altra scrive alla lavagna la pagina e il numero. Devo assolutamente raccontare a Niall la storia dell'infermeria, magari sa qualcosa.
"Margaret, has entendido? Es la tercera vez que te llamo, estas bien?"
"Si profesor" annuisco in modo intelligente ma questo aumenta il dolore alla testa. Che senso ha frequentare la classe di spagnolo se già lo so?
Quando suona la campanella mi avvio silenziosamente fuori dall'aula e un'ondata di freschezza mi invade, quella classe era così.. umida e puzzava di sudore.
"Magee muoviti" Julie corre verso di me, sembra un pinguino, spalanca la bocca più volte e i suoi capelli gli colpiscono il viso facendomi ridere.
"Cosa c'è?" chiedo ancora ridendo.
"Adesso c'è biologia!" strilla.
"Noi non facciamo biologia" ribatto per l'ennesima volta.
"Si ma Harriet si! Magari possiamo far finta di chiederle qualcosa e finalmente vedremo il professore!" sta saltando di gioia e alzo gli occhi al cielo.
"Julie, è un professore, comunque non potrai mai avere una storia con lui, è contro la legge"
"Al diavolo la legge!" si dimena come un cavallo.
"Daiii ti prego, accompagnami solo" fa il labbruccio e sospiro sconfitta.
"Ahhh grazie" mi salta al collo e ridacchio sommessa, io devo solo seguirla tanto.
Percorriamo il corridoio bianco a passo svelto, la gente sta cominciando ad andare nelle proprie classi, e onestamente non mi dispiace fare ritardo alla classe di fisica.
"Ciao Rebecca" le dico nel momento in cui si scontra con me, mi guarda spaventanta e inizia a correre dall'altra parte, non capisco, non le ho fatto niente, e il suo comportamento è alquanto strano, ma in fondo non la conosco, e magari questo potrebbe essere il suo modo di salutare.. sempre strana rimane.
"Va bene, ho detto che quella volta è bastato"
"No.. non mi servi più"
"Hai sferrato quella maledetta bottiglia troppo forte stronzo"
"Prendi le tue cose e non farti più vedere, chiaro?"
La voce di Louis, mi risuona nelle orecchie e non faccio a meno di ascoltare il discorso, bottiglia?
Julie si è appoggiata dietro di me, mentre io mi sporgo lentamente dall'angolo di vernice gialla della scuola. Un ragazzo mi viene incontro facendomi fare qualche passo indietro, alzo lo sguardo e mi ritrovo pietrificata, lo riconosco, gli stessi occhi cupi e sporchi di quella volta. Insintivamente porto una mano alla guancia, è lui quello che mi ha tirato la bottiglia facendomi uscire sangue. Perchè parlava con Louis?
Julie mi stringe il braccio tagliandomi la circolazione, e resta in silenzio dietro i miei capelli.
Il ragazzo mi fa un sorrisetto e si dilegua subito nel corridoio sparendo pochi secondi dopo. Okay, devo fare qualcosa. Si qualcosa, ma cosa? Devo parlare con Louis, devo per forza.
Mi sporgo più in la e i nostri occhi si incontrano subito.
"C-ciao Lou" dico ingoiando a vuoto.
Le sue sopracciglie si alzano dalla sopresa formando un piccolo arco perfetto e illuminando ancora di più i suoi occhi azzurri.
"Piccola" si scrolla le spalle e si riprende subito. "Non dovresti essere in classe?" chiede mentre Julie continua a stringermi il braccio.
"Veramente noi... si infatti. Stavano giusto andando.." mi fermo non sapendo che dire, non posso mica dirgli 'sai, c'è un professore figo e volevo vederlo'
"A biologia, dobbiamo chiedere una cosa a Harriet" sputa Julie. Annuisco imitandola, sperando se la beva.
"Non potete andare a biologia." aggrotta la fronte e infila le mani in tasca.
"Perchè?"
"Perchè no, e adesso, Julie se non ti spiace, potresti andartene?" sibila quasi seccato.
"Ci vediamo fuori Mage" mi dice la mia amica senza proferire parola a Louis, a volte è veramente fastidioso, chi è lui per dire alla gente, cosa deve fare?
Nel corridoio c'è silenzio, a parte i piccoli chiaccherii delle classi vicine e i passi veloci di Julie che rimbombano nel corridoio.
"Perchè l'hai mandata via?" lo fisso con disprezzo e incrocio le braccia al petto.
"Perchè mi andava" alza le spalle e solo adesso mi accorgo che la mia schiena è appoggiata al muro freddo e che il suo braccio mi blocca la via d'uscita.
"Non puoi fare quello che ti pare, quando ti pare" sputo.
"E invece posso" si lecca il labbro e assottiglia gli occhi.
"Chi era quel ragazzo?" chiedo dopo qualche secondo. "Non mentirmi" lo sfido, e so già che devo stare attenta a non tirare troppo la corda.
"Uno" ringhia.
"Chi?" insisto.
"Uno che ho conosciuto alla festa e ora chiudi quella tua bocca saccente okay?" sbuffa, sto zitta. Davvero non lo capisco, e ogni giorno che passa mi sembra di stare sulle montagne russe, passa da 'dolce e romantico' a 'scontroso e pericoloso' si, esatto, penso sia pericolo.
Una relazione normale è chiedere troppo? Non so neanche come liberarmi di lui, perchè so che per quanto mi nasconda, lui mi troverà sempre. Ma io voglio essere trovata, e davvero non lo capisco.
Abbasso lo sguardo sui miei piedi e rimaniamo in silenzio sul da farsi.
"Devi smetterla di farti gli affari miei, capito?" mi sussurra dolcemente all'orecchio. "Sei una piccola fastidiosa, ficcanaso" le sue parole sono così dispregiative ma dette da lui in quel tono sembrano tutt'altro, la sua voce mi accarezza i timpani e mi lascio trasportare dalle sue mani che corrono libere sulla mia schiena.
"Perchè ti ostini così tanto, uhm?" con uno scatto improvviso mi solleva facendo aderire il mio bacino sul suo mentre le gambe si avvinghiano intorno al suo girovita.
Non riesco a parlare, lui mi sta controllando, e ne è consapevole, sa perfettamente quello che sta facendo.
'Dovrei tornare in classe' gracchio chiudendo gli occhi, una parte di me vuole, necessita, un suo bacio, mentre l'altra parte, forse più razionale, vuole stargli lontana e pensare un attimo all'accaduto ma sembra che ogni volta che mi sforzo per concludere qualcosa, i pensieri iniziano a mescolarsi tra di loro e finisco sempre con un'orribile mal di testa.
'Dovrei.. esatto' il suo tono è duro e sento il suo naso sfiorarmi la pelle bianca del collo, un brivido mi percorre dalla testa ai piedi e vengo stretta più forte.
'Lo faccio per te, dovresti saperlo' mugula lasciandomi piccoli e bollenti baci.
'D'ora in poi devi darmi ascolto, capito?' annuisco, presa da quel apparentemente dolce momento, e cerco di non pensare al terribile errore che ho commesso, ha il mio controllo adesso, e io devo solo accettarlo.
Magari le cose cambieranno.
Magari.
'Cazzo' sospira tra i miei capelli mentre io intrufolo le mani nei suoi castani.
'Sei così buona, scommetto che non sei da meno a letto' parla più a se stesso che a me, ma sa per certo la reazione che ho dopo le sue parole. Apro gli occhi per guardarlo ma lui ha gli occhi semichiusi, quasi a godersi il momento, la sua bocca mi cerca, e sento il disperato dovere di ricambiare.
'Oh Louis' dico mentre le nostre labbra si sfiorano bloccando il tempo attorno noi, e mi accarezza dolcemente mentre mi godo a pieno il suo dolce bacio.


Spazio d'autrice: bellezze, come state? Io mi devo un attimo riprendere, in questi giorni sono andata ai corsi di matematica e latino, per fortuna questa settimana finiscono o mi sarei sparata un colpo. Il 29 sono anche andata al concerto lfjhcine e ho avuto la depressione post-concerto per una settimana e mezzo, capitemi pls. Il 6 invece, siccome sono di Torino, sono andata davanti allo stadio ma è caduto giù il diluvio e ero fradicia, mi sono ammalata e bla bla bla..
Spero possiate capire, sono sfinita t.t continuo a 4 recensioni, scusate se è cortino, un bacio xx





 

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