End of all days

di avengedsevenfoldxxx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***




Capitolo 1.

Mi chiamo Hayley ed ho vent'anni. La mia vita non è perfetta anzi fa abbastanza schifo ma non mi va di parlarne adesso. Dicevo, ho vent'anni, sono la cantante della mia band che è nata da poco e devo dire che stiamo diventando abbastanza famosi in tutto il mondo. I miei “colleghi” dicono che sia tutto merito del mio modo di stare sul palco e per il fatto che io cambi colore dei capelli e stile molto spesso ma io credo che sia solo merito della nostra bravura, non mi piace che la gente pensi che il merito del successo della band sia solo mio perchè non è così. Nonostante abbia vent'anni vivo con mia madre a causa della brutta situazione familiare che stiamo vivendo in questo momento ma tra poco tempo partirò per un tour mondiale, l'etichetta della nostra band ha fatto in modo che aprissimo tutti i concerti dei 30 seconds to mars e credo che sia una cosa molto buona anche se non provo molta simpatia nei confronti del cantante, Jared Leto, anche se conosco sia lui che suo fratello Shannon da quando ero una bambina.

Quella era una mattina come tutte le altre, scesi al piano di sotto ancora in pigiama per fare colazione con mia madre ma quella mattina mia madre non era in casa, mi aveva lasciato un biglietto di fianco alla colazione che mi aveva preparato con scritto: “Buongiorno amore, scusa se non sono li con te a fare colazione ma sono appena stata chiamata dall'avvocato e sono stata costretta ad andare in tribunale per cercare di ottenere il totale affidamento di tua sorella, l'avvocato dice che sarà molto facile... speriamo in bene. Ricordati di accompagnare tua sorella a scuola. Ti voglio bene. -Mamma” Ebbene si, i miei avevano divorziato quando io avevo 17 anni. Mio padre non è stato mai un buon padre, solo con me non lo era perchè adorava solo mia sorella. Lui mi picchiava per qualsiasi cosa, mi insultava e quando ha scoperto che ero sotto un'etichetta discografica e che con il mio gruppo stavo incidendo il primo album, beh vi lascio immaginare la sua reazione. Lui è stato la causa di tutti i miei problemi...

Dopo aver letto il biglietto di mia madre feci colazione velocemente e andai a svegliare mia sorella, mentre lei si preparava per andare a scuola le preparai la colazione e le sistemai sul tavolo della cucina i libri che si era dimenticata di prendere e il pranzo. Mi andai a vestire mentre lei faceva colazione e dalla cucina mi disse ridendo: “Vedi di coprirti altrimenti ti riconoscono e poi arrivo in ritardo a scuola” io mi misi a ridere e mi feci una doccia veloce.

Entrai in camera ancora avvolta nel morbido asciugamano bianco e scelsi i vestiti, siccome ero alta un metro e ottantadue decisi di mettermi un paio di shorts in jeans e una canotta verde con un paio di vans blu. Presi la borsa con il mio quaderno dove scrivevo i testi delle canzoni e le chiavi della macchina, andai al piano di sotto e accompagnai mia sorella a scuola, la stessa dove andavo io ma lei a differenza mia non era vittima di bullismo.

Dopo aver parcheggiato mia sorella, Lzzy, mi diede un bacio sulla guancia e mi strinse in un abbraccio, le dissi: “Dai che se ti vedono le tue amiche poi fai una brutta figura” Lei rise e scese dalla macchina.

Decisi di andare nello studio di registrazione della band per scrivere una nuova canzone, prima di ripartire sciolsi i miei capelli rosso fuoco da quell'orribile coda per poi rimettermi alla guida.

Una volta entrata nel parcheggio dello studio mi accorsi che c'era la macchina di Shannon così parcheggiai in fretta e corsi dentro allo studio per salutarlo.

Mi chiusi la porta alle spalle e appeno lo vidi gli saltai letteralmente addosso mentre lo salutavo.

-“Hey Hayley!”

-“Ciao Shannon, come mai da queste parti?”

-“Quel rompi palle di mio fratello... E ti ho già detto tutto. Ci sono novità?”

Appena mi rivolse quella domanda, senza nessun motivo apparente, mi di ghiacciò il sangue nelle vene e gli dissi: “Ehm.. Beh... Mia madre è dovuta andare in tribunale per ottenere l'affidamento di mia sorella, l'avvocato dice che sarà una cosa facile...”

-“Allora se lo dice l'avvocato devi stare tranquilla, vedrai che tua madre ce la farà”

Io lo guardai dritto negli occhi e mentre cercavo di non scoppiare a piangere gli dissi: “Lo spero Shannon, mia sorella non si merita di passare tutto quello che ho passato io fino a quando i miei non hanno divorziato..” Lui mi avvolse in un abbraccio e mentre mi stringeva a sé mi disse: “E' un bastardo, lo so. Io adesso devo andare altrimenti Jay mi uccide, ci vediamo stasera al concerto!” Io gli sorrisi e dopo averlo salutato gli diedi un bacio sulla guancia.

Mi assicurai che fosse uscito dallo studio e mi sistemai meglio per dare libero sfogo a tutte le idee che mi vagavano per la testa, cominciai a scrivere il testo della nuova canzone e il tempo volò letteralmente, quando guardai l'orologio mi accorsi che ero in estremo ritardo per il concerto così mi catapultai sulla macchina e ringraziai il cielo di essermi messa sulla macchina la borsa con dentro i vestiti per il concerto.

Dopo un'ora di viaggio arrivai sul luogo del concerto e i bodyguards mi indicarono il backstage così corsi a cambiarmi, misi un paio di pantaloncini di pelle con delle borchie sulle tasche, le mie inseparabili vans blu, una maglietta senza maniche bianca e corsi dove si trovavano sia il mio gruppo che i 30 seconds to mars. Ci salutammo tutti e io presi il mio microfono, decisi di prendere quello senza fili perchè quella sera ero particolarmente agitata quindi mi sarei sfogata come sempre sul palco.

Da dove ci trovavamo noi sentivo i fans che chiamavano il nome del nostro gruppo nonostante non fossimo noi la band principale.

La musica partì ed iniziò il concerto, dopo aver fatto i debiti scongiuri con la mia band, Shannon, Jared e Tomo corsi sul palco urlando con tutto il fiato che avevo nei polmoni: “ARE YOU READY?” e il pubblico esplose per la felicità. Fu uno dei concerti più belli della mia vita ma mentre stavamo eseguendo l'ultima canzone mi accorsi che nella prima fila c'era il mio ex ragazzo, non ci sarebbe stato nulla di male se lui non fosse stato un pazzo che mi chiamava tutti i giorni implorandomi di perdonarlo. Reggeva in mano un cartello con scritto: “Hayley dammi un'altra occasione, ti prego. Ti amo.” Io lo ignorai e mentre eseguivo l'ultimo acuto della canzone andai a stringere le mani di alcuni fans e regalai uno dei miei braccialetti ad una ragazza disabile che si era fatta disegnare il simbolo della band sulla guancia, la abbracciai e dopo aver salutato e ringraziato il pubblico io e la band corremmo nei camerini per lasciare spazio ai 30 seconds to mars che furono accolti molto calorosamente dalla folla.

Dopo essermi fatta la doccia nel camerino e aver indossato i vestiti di quella mattina decisi di andare vicino al palco per gustarmi la fine del concerto. Erano davvero bravi. Chiusero il concerto con la mia canzone preferita, end of all days. Mi misi a cantare la canzone con Jared fino a quando non sentii i suoi occhi color ghiaccio puntati su di me, decise di farmi stare sul palco insieme a lui e disse al pubblico: “Perfetto ragazzi, abbiamo una nuova fan e la conoscete tutti. Si chiama Hayley.” e mentre la folla urlava Jared mi fece cenno di avvicinarmi a lui per finire la canzone. Mi avvicinai a lui imbarazzata, quel ragazzo mi aveva sempre messo soggezione. Lui mi mise un braccio intorno alle spalle stringendomi a se come se volesse dire a tutti che io ero solo sua, cosa non vera. Cominciammo a cantare insieme e finimmo l'esibizione e dopo aver salutato i fans tornammo nel backstage.

Io dissi ai ragazzi che sarei tornata subito a casa perchè ero stanca morta e così mi avviai verso il parcheggio ormai deserto quando mi sentii prendere per un braccio e sbattere contro un muro.

Ero a faccia a faccia con il mio ex e avevo ben poche vie di fuga e non riuscivo a muovere il collo a causa dei troppi headbanging del concerto.

Con un ghigno stampato sul volto mi disse: “Ormai non mi puoi più scappare, sei mia.” E cominciò a baciarmi, io cercai di divincolarmi ma ero bloccata da lui contro il muro, dopo poco infilò la mano sotto la mia maglietta per poi cercare di sfilarmi i pantaloncini. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, riuscii a liberarmi delle sue mani e gli sferrai un calcio in mezzo alle gambe, appena ne ebbi la possibilità mi staccai dal muro e cominciai a correre verso il tourbus dei 30 seconds to mars perchè i membri del mio gruppo erano andati a festeggiare per il concerto.

Quando arrivai davanti al tourbus bussai violentemente contro la porta sperando che mi aprisse Shannon ma mi aprì Jared, in quel momento non connettevo più niente e gli saltai al collo scoppiando a piangere. Lui mi abbracciò e mi sussurrò in un orecchio: “Hayls, che è successo?” io non riuscivo a smettere di piangere così lui mi prese in braccio e chiuse la porta del bus. Mi fece sedere su un divanetto e dopo avermi dato un bicchiere d'acqua mi chiese se stavo bene...

-”Hayley, ti prego rispondimi, cos'è successo?”

-”Ho rivisto il mio ex qua fuori e...”

In quell'istante aveva posato lo sguardo sui miei polsi arrossati e mi disse: “Porca puttana Hayley, che cazzo ha fatto quel bastardo?” Appena trovai il coraggio di dirglielo lui aveva già capito tutto e si alzò di scatto dicendo sottovoce: “Io lo ammazzo quel figlio di puttana.”

Dopo essersi tranquillizzato si sedette vicino e mi disse sottovoce: “Ti ha fatto del male?” Io feci di no con la testa e solamente in quel momento capii quanto ero stata stupida a non dargli una possibilità di installare un buon rapporto con me...

Lui mi diede un bacio sulla testa e mi disse: “So che non ti vado a genio però se vuoi puoi stare con me stanotte..” Io non ci pensai due volte ed accettai la sua proposta, lui allargò le braccia in modo che io potessi sistemarmi meglio e appoggiai la testa sul suo petto. “Scusami” gli dissi. Lui mi rispose dicendo “Non ti preoccupare Hayls.” Ero stata stronza con lui, e me ne stavo pentendo solo in quel momento. Lui stava facendo tutto il possibile per farmi stare bene e io l'ho sempre trattato di merda... Mentre stavo pensando tutto ciò lui mi strinse in un abbraccio e una lacrima mi solcò il volto.

Quando lui se ne accorse mise due dita sotto il mio mento per potermi sollevare il volto dal suo petto e mi diede un bacio sulle labbra che per qualche motivo tuttora ignoto ricambiai. Le nostre labbra erano ancora unite quando con un filo di voce mi disse:”Era da un po' di tempo che volevo farlo...”

 

 

Spazio per l'autrice:

Ringrazio @hjsdjimples per il banner della storia.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***




 

Capitolo 2.

 

Jared aveva appena sussurrato qualcosa riguardo al bacio che mi aveva appena dato ma non gli diedi il tempo di finire la frase che ricominciai a baciarlo, non sapevo cosa mi stesse succedendo in quel momento e ormai non rispondevo più delle mie azioni, stavo solo seguendo il mio istinto e non riuscivo a capire se potevo considerarla una cosa positiva oppure no. Quello che mi sembrava più strano era che Jared stesse ricambiando quel bacio, insomma la cosa non mi dava fastidio ma per me era una cosa del tutto inaspettata visto che lui sapeva che non lo avevo mai sopportato a causa del suo ego smisurato. Fortunatamente fummo interrotti da Shannon e Tomo che rientrarono sul tourbus, io istintivamente mi avvicinai il più possibile a Jared come se volessi essere difesa da qualcosa, stavo provando una brutta sensazione ma non riuscivo a capirne il motivo... Shannon appena mi vide mi salutò e lanciò uno sguardo interrogativo a Jay ma lui gli fece cenno che gli avrebbe spiegato tutto in un secondo momento, mentre invece Tomo mi chiese come mai ero sul loro tourbus così decisi di dire una volta per tutte quello che era successo pochi attimi prima nel parcheggio. Appena finii di spiegare il motivo per il quale mi ero infiltrata sul loro bus Tomo sbiancò mentre invece Shannon ebbe una reazione molto simile a quella di Jared, se non peggiore. Disse come se stesse sputando veleno: “Quello stronzo è già finito in prigione una volta, vero Hayley?” “Si, lo avevano messo dentro per spaccio di droga ma poi lo hanno fatto uscire per buona condotta...” In quel preciso istante intervenne Jared dicendo: “Volendo possiamo farlo ritornare in galera ma purtroppo non ci sono dei testimoni che possono affermare quello che quel bastardo ha cercato di fare ad Hayls...”

Pochi secondi dopo l'affermazione di Jay mi squillò il cellulare, era mia madre...

Hayley, che fine hai fatto?”

Ciao mamma, ehm.. Stasera.. Ecco, stasera non credo di tornare a casa a dormire perchè ho bucato la ruota della macchina...”

E dove starai a dormire?”

Andrò... Si andrò da Taylor, i suoi non ci sono oggi.”

Mh va bene”

Com'è andata in tribunale?”
“Ne bene ne male, nel senso che dovrò partecipare ad altre udienze per ottenere l'affidamento ma credo che tua sorella resterà con noi. Ne sono sicura.”
“Lo spero mamma”

Fidati di me, ce la faremo a tenerla con noi. Adesso vai a dormire che sarai stanca morta, a domani amore”
“A domani mamma”

Appena riattaccai Shannon mi chiese com'era andata l'udienza in tribunale e Jared mi guardò come se volesse delle spiegazioni ma decisi che per quel momento era meglio non dirgli nulla, quella era una cosa che sapeva solo Shannon e a me andava bene così, risposi alla domanda dicendo semplicemente che mia madre ce la stava facendo e che stava vincendo la causa.

Appena finii di parlare Tomo saltò su dicendo a Jared: “Jay, credo che stasera starai solo.” “E perchè?” “Perchè io e Shannon abbiamo incontrato due ragazze che non sono per niente male quindi magari...” “Ah ho capito, comunque non ti preoccupare, non starò da solo.” “E con chi staresti?” “Con Hayley, non posso lasciarla così in questo momento.” Appena Jared pronunciò quelle parole avvertii una sensazione strana allo stomaco e sentii le mie guance diventare rosse. “Dannazione, non mi starò mica innamorando di Leto...” pensai.

I due ragazzi si prepararono ed uscirono dal bus mentre Jared si alzò a preparare il letto in cui credevo di dover passare la notte, era così perfetto mentre faceva quel banale lavoro, ormai era impossibile negarlo, mi stavo innamorando di Jared ed il fatto che prima l'ho baciato ne è stata la prova. Ritornò a sedersi accanto a me e mi disse: “Ti va di parlare?” Io lo guardai dritto negli occhi e gli dissi: “Ci sono un bel po' di cose che non sai di me...” “Non sei obbligata a parlarmene adesso, sappi solo che sarò pronto ad ascoltarti quando avrai voglia di raccontarmi qualcosa.” Io gli sorrisi e dissi sottovoce: “Forse è meglio se te ne parlo adesso che siamo soli anche se Shannon lo sa già..” “Come vuoi Hayls” e mi rivolse un sorriso dolcissimo, io gli presi la mano e cominciai a giocherellare con un bracciale che aveva al polso mentre iniziavo a dirgli tutto quello che lui non sapeva di me: “Non so come reagirai quando avrò finito di dirti tutto comunque meriti di sapere quello che ancora non sai su di me perciò...” “Aspetta Hayley” mi mise un braccio intorno alle spalle e dopo avermi avvicinata a se mi disse di continuare. “Per quanto riguarda la telefonata con mia madre prima devi sapere che ormai i miei hanno divorziato da tre anni. Io non sono mai piaciuta a mio padre, sono sempre stata la pecora nera della famiglia perchè a differenza loro io mi sono impegnata per inseguire il mio sogno e realizzarlo. Lui mi ha sempre picchiata per ogni cosa, mi ha sempre insultata e mi paragonava costantemente a mia sorella che invece era la sua preferita. Sono finita più di una volta in ospedale a causa delle sue percosse, ma mia madre non sa nulla di questo perchè lui “si scatenava” ancora di più quando mia madre andava via per lavoro quindi non vedeva come mi riduceva.” Jared era sconvolto per quello che gli avevo detto così gli dissi: “Forse è meglio se non vado avanti..” “No Hayley, ti prego. Continua.” Io feci un respiro profondo e ripresi: “Quando i miei divorziarono pensai che finalmente la tortura era finita ma mi sbagliavo. Li subentrò il bullismo a scuola, ma quello non era un bullismo fisico ma bensì un bullismo psicologico che mi portò sulla strada dell'autolesionismo... Cominciai a devastarmi con la lametta del temperino il mio polso destro... Proprio dove adesso ho il tatuaggio con scritto “never give in”, era l'unica cosa che mi faceva stare “bene” anche se era una cosa sbagliata. Mia madre adesso sta andando a diverse udienze in tribunale per ottenere il totale affidamento di mia sorella così non dovrà mai vivere quello che ho vissuto io.” Mi sentivo gli occhi gonfi, pieni di lacrime già pronte ad uscire. Jared mi prese la mano e mi disse: “E io non ci sono mai stato, non ero lì a darti una mano, a cercare di capire il Evero motivo per cui eri chiusa con tutti, per cui non parlavi con nessuno all'infuori di Shannon. Non ci sono mai stato e sto male per questo, magari potevo evitare che ti rovinassi così..” “Jared non potevi fare nulla, ero un caso senza speranza... Anche se tu ci fossi stato non avresti potuto fare niente” e mentre dicevo ciò scoppiai a piangere per l'ennesima volta. Lui mi strinse a se e mi disse: “Ma adesso ci sono Hayley, adesso nessuno potrà più farti del male o farti stare male. Io ci sono e ci sarò sempre, ricordatelo.”

 

 

Spazio per l'autrice:

Vorrei spendere due parole per ringraziare tutti quelli che stanno seguendo la mia storia e soprattutto per ringraziare le persone che la hanno recensita, in particolare Elena Brooks.

Spero che la fan fiction vi piaccia visto che è la prima che scrivo e tengo molto al fatto che voi la recensiate, accetto anche recensioni negative perchè credo che grazie alle vostre critiche potrò migliorare la qualità dei capitoli quindi vi prego di lasciare una piccola recensione alla fine di questo capitolo. Grazie per aver perso del tempo leggendo quello che avevo da dire, siete fantastici c:

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***



 

Capitolo 3.

 

Io ci sarò sempre e nessuno potrà più farti del male o farti stare male”. Queste parole continuarono a riecheggiarmi nella testa fino a quando Jared mi prese la mano e mi disse a bassa voce: “Forse è meglio se andiamo a dormire Hayls, prima sul palco non sei stata ferma un attimo e adesso immagino che tu sia stanca morta.” Io gli sorrisi e gli dissi: “Forse hai ragione, c'è solo un piccolo problema...” “Che tipo di problema?” “Beh non era previsto che io rimanessi qui a dormire da voi e quindi non ho niente da mettermi per dormire..” “Ma Hayley non ti preoccupare! Ci penso io!” “Grazie mille Jay” e lo abbracciai. Jared mi fece vedere dove si trovava la doccia del loro tourbus e io decisi di approfittarne per cercare di schiarirmi le idee. Mentre mi stavo facendo la doccia Jared bussò e mi disse che sul divanetto mi aveva preparato una sua maglietta da mettermi per dormire, lo ringraziai ed uscii in fretta dal doccia, mi avvolsi nell'asciugamano che sempre Jared mi aveva posato accanto alla doccia e uscii per prendere la maglietta, appena lui mi vide si mise a ridere e mi disse: “Sembri una bambina fatta su così nell'asciugamano” “Ma come siamo simpatici oggi Jay” e scoppiai a ridere anche io. Era la prima volta che mi sentivo davvero bene stando con lui, ormai era chiaro, mi ero innamorata di Jared e non potevo negarlo.

Presi la maglietta e ritornai in bagno per vestirmi, decisi di sistemarmi i capelli perchè erano totalmente spettinati ed essendo rossi non erano proprio il massimo. Notai che la maglietta mi era enorme ma era anche estremamente comoda, uscii dal bagno e vidi che Jared era già andato a letto così mi avvicinai a lui e lo salutai per poi avviarmi verso il letto che lui stesso aveva preparato pochi attimi prima. Appena mi allontanai Jared mi chiese dove stessi andando così gli dissi che stavo andando a dormire visto che stava cominciando a salirmi la stanchezza. Lui si alzò e dopo avermi presa in braccio mi disse: “Pensavi che ti avessi lasciato dormire da sola dopo la giornata che hai avuto? Va bene che sono uno stronzo egocentrico ma non fino a questo punto.” “Ehm okay ma allora dove dormo? Sei troppo enigmatico quando ti ci metti.” Lui non rispose alla mia domanda e mi fece sistemare dove poco tempo prima si era sdraiato lui. Sorridendo mi disse: “Adesso hai capito dove dormirai?” “Direi di si.. Io davvero non so come ringraziarti per tutto quello che stai facendo per me, non dovevi preoccuparti così tanto.” “Non ti preoccupare Hayls, ci conosciamo fin da quando eravamo bambini e questa situazione è diventata troppo pesante per te, non saresti mai riuscita a sopportarla fino a quando non ti saresti confidata con qualcuno.” “Mi conosci troppo bene.” Lui mi sorrise e disse: “Forse.” Dopo questa strana affermazione si sdraiò sul letto e io decisi di fare la stessa cosa anche se il pensiero di passare la notte molto probabilmente da sola con lui nel tourbus non mi tranquillizzava molto, stupida soggezione.

Appena mi sdraiai lui mi avvicinò a se in modo che io appoggiassi la testa sul suo petto. Riuscivo a sentire il battito del suo cuore ed era una cosa estremamente rilassante, sentii che lui mi stava accarezzando il braccio ma poi caddi in un sonno profondo.

Fui svegliata improvvisamente da un rumore sordo, aprii un occhio e vidi che erano Shannon e Tomo che erano rientrati da poco. Notai che ero ancora abbracciata a Jay e lui aveva ancora la sua mano posata sul mio braccio, sentii Shannon chiedere a bassa voce a Jared come mai io fossi a letto con lui e Jared gli disse semplicemente che gli dispiaceva lasciarmi dormire da sola. Tomo disse ridendo a Jay: “Tu non me la racconti giusta Jared” lui rise dolcemente dopodiché Tomo spense la luce.

Stavo per riaddormentarmi quando qualcuno bussò violentemente contro la porta del bus. Io sobbalzai e mi misi a sedere sul letto mentre Jared si alzò per andare ad aprire, una volta aperta la porta sentii una voce fin troppo familiare che disse a Jared: “So benissimo che quella puttana è qui con voi.” In quell'istante mi si ghiacciò il sangue nelle vene mentre Shannon si alzò velocemente per venire vicino a me. Mi mise un braccio intorno alle spalle e mi sussurrò “Tranquilla, andrà tutto bene. Lui non può più farti del male, ci siamo noi a difenderti.” Nel frattempo il mio ex era riuscito ad entrare sul bus ma era tenuto costantemente sotto controllo da Jared. Io gli dissi con un filo di voce: “Cosa vuoi ancora da me?” “Hai anche il coraggio di chiedermelo?! Pensi che quello che è successo nel parcheggio sia finita li? Ti sbagli cara mia, non me ne andrò finchè non avrò finito quello che ho cominciato.” Notai che Jay stava perdendo la pazienza e Tomo andò vicino a lui per cercare di calmarlo, cosa che non ebbe molto successo. Io feci un respiro profondo e dissi ancora a quel bastardo: “Cosa non ti è chiaro della frase 'è finita'? So che non hai un quoziente intellettivo molto alto ma ero sicura che almeno queste due parole tu fossi in grado di capirle, non ci vuole un grande sforzo tutto sommato.” “Senti un po' stronzetta da quattro soldi, sono stato comprensivo con te fin troppe volte. Adesso fai la brava, vieni con me e mi fai finire quello che avevo iniziato nel parcheggio.” “No, mi rifiuto anche solo di alzarmi. Fammi un favore, vattene.” Appena finii questa frase lui si avvicinò a me per cercare di colpirmi ma Jared lo prese e lo sbatté contro il muro per poi dirgli: “Senti figlio di puttana che non sei altro, mi sembra che tu sia già stato in galera una volta, volendo potrei fare in modo che tu ci rifinisca e che questa volta buttino via la chiave. Quindi adesso o la lasci stare o giuro che ti faccio pentire di essere nato.”

Non avevo mai visto Jared infuriarsi così tanto, purtroppo l'altro ragazzo riuscì a liberarsi dalla presa di Jared e a colpirlo facendogli uscire del sangue dal labbro ma in quello stesso momento arrivò la polizia che era stata chiamata da Tomo e dichiararono finalmente in arresto il mio ex.

Appena la situazione si calmò Jared venne da me e mi disse: “Stai bene? E' riuscito a toccarti?” Io gli presi il volto tra le mani e gli dissi sull'orlo di una crisi di nervi: “No, non mi ha toccata e sto bene. Tu piuttosto come ti senti?” Lui accennando un sorriso mi disse: “Mai stato meglio.” “Non fare il cretino.” “Non lo sto facendo difatti, sto benissimo. Adesso quello stronzo ti lascerà in pace.”

Gli sorrisi e mi spostai per fare in modo che lui si potesse sedere o addirittura sdraiare sul letto. Gli dissi in un sussurro: “Mi dispiace che ti abbia fatto del male.” “E' stato per una buona causa Hayls, io ti...” Non gli diedi il tempo di finire la frase che sotto gli occhi stupiti di Shannon e Tomo gli diedi un bacio sulle labbra, lui si fece sfuggire un piccolo gemito di dolore dovuto alla ferita sul labbro così staccai le mie labbra dalle sue. Lui ancora con gli occhi chiusi mi disse: “Perchè hai smesso? E' un dolore piacevole quello che sto provando.” così gli sorrisi e gli diedi un altro lungo bacio. Credo che in quel momento Tomo e Shannon avessero le mascelle che sfioravano il pavimento.

 

 

 

Spazio per l'autrice:

Voglio ringraziare ancora tutti coloro che stanno seguendo la storia e che la recensisco, in particolare Elena Brooks. Ovviamente spero che questo vi piaccia e che lasciate una piccola recensione, anche negativa anche se spero di riceverne di positive, lol. Detto questo, un bacio e al prossimo capitolo c:

Mi scuso se eventualmente io possa aver urtato la sensibilità di qualcuno per l'unica scena leggermente violenta in questo capitolo c:

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***




 

Capitolo 4.

 

Gli sguardi di Shannon e Tomo stavano cominciando a diventare pesanti così smisi di baciare Jared il quale mi guardò con aria interrogativa, io per rispondergli gli indicai Shannon e Tomo che continuavano a guardarci. Shannon disse stupefatto: “Voi due adesso dovete darci delle spiegazioni.” Io mi misi a ridere mentre Jay disse arrossendo: “Non credo che ci sia molto da spiegare.” Tomo gli diede una pacca sulle spalle e io mi sdraiai sul letto. Dopo pochi attimi sentii che Jared mi aveva cinto i fianchi con un braccio così mi girai e gli chiesi sottovoce: “Per quante ore posso rimanere così?” “In che senso?” “Quante ore possiamo ancora dormire?” “Mh vediamo, sono le 2.00 del mattino... Direi che abbiamo ancora 8 ore.” “Prima mi stavi dicendo qualcosa ma poi io ti ho interrotto, che cosa stavi per dirmi?” “Ah no, niente. Lascia stare Hayls.” “Ritorni a fare l'enigmatico con me?” lui mi sorrise e mi disse: “No no è solo che non era una cosa importante.” e mi rivolse un sorriso dolcissimo. “Okay, questa volta hai vinto tu ma non pensare che io mi arrenda così facilmente.” dissi cercando di trattenere uno sbadiglio. Lui mi sorrise un'ultima volta e mi disse dolcemente: “Adesso ti conviene cercare di dormire visto che poi domani mattina devi tornare a casa..” “Oddio è vero, non me lo ricordavo più... Buonanotte Jay” “Notte Hayls.” Mi sollevai leggermente per dargli un piccolo bacio sulle labbra per poi mettermi a dormire vicina a lui. Sentivo il suo petto contro la mia schiena ed era una delle più belle sensazioni che avevo provato in tutta la mia vita.

 

 

 

 

* * * *

 

 

 

Ero ancora nel mondo dei sogni quando Jared mi svegliò dandomi un piccolo bacio sul collo e sussurrandomi: “Ehi, è ora di alzarsi..” Io mi girai verso di lui e gli dissi: “Devo proprio?” “Purtroppo si, devi tornare da tua madre, sarà preoccupata per te.” Appena Jay pronunciò queste parole mi venne in mente che a mia madre avevo detto che dormivo da una mia amica che abitava vicino a casa nostra così mi alzai immediatamente e andai in bagno a infilarmi i vestiti del giorno prima. Una volta uscita tornai da Jared e lo ringraziai per avermi prestato la sua maglietta per dormire. Mi misi un filo di matita sugli occhi, mi sistemai velocemente i capelli e dopo aver preso la borsa con le chiavi della mia macchina salutai i tre ragazzi per poi avviarmi verso la mia vettura.

Ero già a metà del parcheggio quando sentii Jared chiamarmi a gran voce, mi fermai e aspettai che mi raggiungesse. “Ti accompagno, non voglio lasciarti sola.” “Ma Jared non ce n'è bisogno, casa mia è solo ad un'ora da qui e poi tu hai le prove con la band, come faresti?” “Non ti preoccupare Hayls, anche se stasera abbiamo un concerto oggi non faremo delle prove vere e proprie, faremo solo un soundcheck un'ora prima dello show.” “ Okay, mi hai convinta.” Lui mi sorrise e dopo avermi preso la mano ci avviammo verso la macchina, prima di farlo salire gli dissi ridendo: “Non ti spaventare per il macello che c'è qua sopra, ieri mattina ho dovuto portare mia sorella a scuola e si è divertita a mettermi in disordine la macchina.” Lui scoppiò a ridere e mi disse: “Non ti preoccupare.”

Una volta saliti in macchina feci manovra per uscire dal parcheggio e feci partire lo stereo non ricordandomi che stavo ascoltando i 30 seconds to mars mentre mi recavo sul luogo del concerto della sera precedente. Jared mi guardò e mi disse: “Sai, credo di conoscere abbastanza bene questo gruppo.” Io scoppiai a ridere e gli dissi: “Ma davvero? Pensavo che non li conoscessi”

Dopo un'ora e mezza di viaggio parcheggiai dietro a casa mia e dissi a Jay: “Forse è meglio se mi aspetti in macchina perchè mia mamma pensa che io abbia dormita da una mia amica..” “Va bene però non ci mettere tanto.” Io gli sorrisi e feci per scendere dalla macchina quando Jay mi prese il braccio e mi tirò verso di se per poi baciarmi, io ricambiai immediatamente il bacio per poi scivolare dalla sua parte e sedermi sulle sue gambe, appoggiai le mani sulle sue spalle mentre lui infilò le sue sotto la mia maglietta, avevo capito perfettamente quello che lui voleva fare ma farlo in macchina dietro a casa mia non era proprio il massimo della vita. Gli diedi un ultimo bacio e gli dissi in sussurro: “Devo andare Jared.” Lui stava cominciando ad avere il fiato corto e dopo avermi salutata scesi dalla macchina e mi avviai verso la porta di casa mia. Lanciai un'ultima occhiata a Jared ed entrai in casa, salutai mia madre e mia sorella per poi andare in camera mia a preparare i miei borsoni con dentro tutti i vestiti che mi sarebbero serviti per il tour mondiale visto che la sera stessa il tourbus della mia band sarebbe venuto a prenderci dopo il concerto. Mia madre entrò in camera e cominciammo a chiacchierare.

Hayley, sei pronta per il tour?”
“Insomma, sono agitatissima. Ho paura che una volta salita sul palco non mi ricorderò più le parole delle canzoni oppure stonerò tutto...”
“Ma no, non devi agitarti così. Tu hai una voce splendida, riesci a fare degli acuti che poche cantanti riescono a fare, vedrai che una volta che sarai li sopra ti sentirai come se fosse a casa tua. Ieri ho visto il tuo concerto in televisione, sono davvero fiera di te amore.”

Grazie mamma, c'è una cosa però che devo dirti.”
“Dimmi tutto.”

Credo di essermi innamorata.. E anche tanto.”
“Chi è il fortunato?”

Ehm.. Ecco.. Beh sarebbe Jared...”

Intendi Jared Leto? Quel ragazzo che non hai mai potuto sopportare?”
“Si mamma, lui. Non so come ho fatto ad innamorarmi di lui ma.. E' successo.”
“Sono felice per te, davvero. Secondo me sareste una bella coppia. Lui secondo te ricambia?”

Quella domanda mi fece ritornare in mente quello che stavamo per fare io e Jay in macchina così gli dissi: “Non lo so, sai.. E' un tipo piuttosto enigmatico.”

Capisco..”

Io ho finito di preparare le borse, adesso devo andare alle prove. Ci sentiamo magari dopo il concerto di stasera oppure domani mattina, okay?”

Va bene amore, mi mancherai tanto. Ti voglio bene”
“Anche io ti voglio bene, poi fammi sapere come andranno le varie udienze in tribunale.”

Corsi a salutare mia sorella che appena mi vide con i borsoni in mano pronta ad andare via scoppiò a piangere, io la abbracciai forte e le dissi che ci saremmo sentite molto presto.

Uscii di casa ancora con le lacrime agli occhi e andai a mettere i borsoni nel bagagliaio della macchina. Salutai per l'ultima volta mia madre e mia sorella e risalii in macchina.

Jared vide che avevo gli occhi arrossati e mi chiese: “Tutto bene?” “Si, è solo che è la prima volta che lascio la mia famiglia per così tanto tempo e...” “So come ti senti ma se vuoi seguire i tuoi sogni purtroppo la famiglia è la prima cosa a cui devi rinunciare. Adesso tu devi andare a fare le prove giusto? “Esatto, ti va di venire?” “Certo!”

Dopo venti minuti arrivammo allo studio di registrazione e io con la band iniziai a provare alcune delle canzoni che avremmo poi suonato al concerto.

Appena le prove finirono diedi le chiavi della macchina a Jared e feci guidare lui, ritornammo al solito parcheggio e salimmo sul tourbus dei 30stm che era vuoto. Jared mi lanciò uno sguardo e mi disse: “Potresti aiutarmi a sistemare le ultime cose per il concerto di stasera?” “Certamente.” Così aiutai Jared a mettere a posto il tourbus in modo tale che da fuori non si potesse vedere l'interno e per ultima cosa lui si sistemò sul divanetto di pelle i vestiti che avrebbe indossato successivamente durante il concerto.

Dopo aver sistemato queste ultime cose Jared mi cinse i fianchi e mi avvicinò a se per poi baciarmi, io sorrisi e ricambiai immediatamente il bacio essendo consapevole che dopo poco tempo quel bacio si sarebbe trasformato in ben altro. Jared si staccò da me e dopo avermi presa per mano ci dirigemmo verso il letto, lui ci si sedette sopra e io mi sedetti sulle sue gambe. Questa volta fui io a baciarlo per prima, mi stavo lasciando guidare dal mio istinto. Sfilai la maglietta a Jared e rimasi a fissare per un tempo indefinito il suo petto che sembrava scolpito nel marmo per non parlare poi del resto del suo corpo. Jay decise di ribaltare la situazione mettendosi sopra di me per poi liberarmi dalla canotta che ormai era diventata solamente un ostacolo tra me e lui. Dopo avermi tolto la maglietta ricominciò a baciarmi, questa volta con più passione, eravamo consapevoli di quello che stavamo facendo e di dove lo stavamo facendo, il rischio che Shannon e Tomo rientrassero era molto alto ma in quel momento era l'ultimo dei nostri pensieri. La verità era che io e lui ci eravamo sempre amati e desiderati, lo avevamo scoperto solamente troppo tardi.

 

 

 

Spazio per l'autrice:

Inizio con il ringraziare tutte le persone che stanno seguendo questa storia, che l'hanno messa preferiti e soprattutto chi la sta recensendo, in particolar modo Elena Brooks e valhallal490 con la quale ho avuto il piacere di parlare tramite messaggio (?).

Spero che anche questo capitolo vi piaccia e che lo recensiate, accetto anche recensioni negative anche se spero di riceverne di positive come ho già scritto nel capitolo precedente, lol.

Grazie ancora a tutti, un bacio c:

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***



 

Capitolo 5.

 

Jared's P.O.V.

 

Mi ero svegliato da poco, il che mi sembrava abbastanza strano visto che la notte precedente avevo dormito più del solito, vidi che Hayley stava ancora dormendo e mi spuntò involontariamente un sorriso sulle labbra, era così carina mentre dormiva. Decisi di alzarmi per fare una doccia visto che nel giro di tre ore sia io con la mia band che Hayley con la sua dovevamo andare sul palco ad esibirci. Presi la maglietta che Hayls mi aveva sfilato e il resto dei miei vestiti e mi recai in bagno.

Notai che Shannon e Tomo non erano ancora rientrati così prima di andare sotto al getto di acqua calda della doccia decisi di scrivergli chiedendogli che fine avevano fatto. Una volta inviato il messaggio entrai nel box doccia del tourbus e mi diedi una sciacquata veloce anche perchè avevo paura che quegli altri due sconsiderati rientrassero mentre io ero in bagno e vedessero Hayley nel mio letto.

Uscii velocemente dalla doccia e mi vestii, decisi di indossare i vestiti che mi ero preparato per il concerto ovvero un paio di jeans bianchi con delle cerniere sopra al ginocchio e una canotta nera con disegnata sopra una triad bianca.

Mi andai a sedere sul letto e decisi di svegliare Hayley, le scostai una ciocca di capelli dal viso e le diedi un minuscolo bacio sulle labbra sperando che sarebbe bastato solo quello per farla svegliare.

 

Hayley's P.O.V.

 

Quello fu probabilmente uno dei risvegli più belli che avessi mai potuto desiderare, una volta sveglia mi girai completamente verso Jared e gli chiesi che ore erano, lui mi rispose dicendomi che erano le 5 del pomeriggio così decisi di alzarmi controvoglia.

Mi feci su nel lenzuolo e chiesi a Jared: “Jay, posso chiederti un favore?” “Certo, dimmi Hayls.” “Potresti andare sulla mia macchina a prendermi i vestiti per il concerto? Sono in una borsa nera che ho appoggiato sui sedili posteriori.” “Vado subito.” “Grazie mille.” Pensai che mentre Jared andava a prendermi i vestiti era meglio che io mi facessi una doccia così presi i vestiti che indossavo precedentemente ed andai in bagno.

Stavo finendo di farmi la doccia quando Jared bussò per poi entrare in bagno per lasciarmi i vestiti. Lo ringraziai ed uscii dalla doccia per poi sistemarmi per il concerto. Dovevo fare in fretta perchè prima dell'esibizione avremmo avuto un meet and greet sia la mia band che i 30 seconds to mars.

Il mio abbigliamento non era molto differente da quello della sera precedente, avrei indossato un paio di jeans lunghi con una maglietta dei Ramones e le mie adorate vans blu. Mi raccolsi velocemente i capelli per potermi truccare più in fretta, quella sera non ci sarei andata molto pesante con il trucco, avrei messo solo un po' di eyeliner e il mascara. Dopo essermi truccata mi sciolsi e mi pettinai i capelli ed uscii dal bagno.

Nel frattempo vidi che Shannon e Tomo erano rientrati ed erano già pronti. Sentii che il cellulare stava vibrando, era Taylor, il chitarrista della mia band, che mi diceva che mi stavano aspettando vicino alla mia macchina. Presi le ultime cose per poi salutare Shannon, Tomo e Jared.

Stavo scendendo dal tourbus quando Jared mi prese dolcemente la mano e dopo avermi avvicinata a se mi stampò un bacio sulle labbra che io mi affrettai a ricambiare.

Tomo si schiarì la voce mentre Shannon ci disse: “Voi appena finito il concerto ci spiegate cosa sta succedendo.” Jared si mise a ridere mentre io dissi a Shannon che forse lo avremmo fatto.

Raggiunsi gli altri componenti della mia band, Taylor e Jeremy, e ci avviamo verso il luogo in cui si sarebbe tenuto il meet and greet. Ci sistemammo ai nostri posti e due ragazze che non avranno avuto nemmeno 16 anni ci portarono delle bottigliette d'acqua.

Taylor mi chiese: “Ma che fine avevi fatto?” Nel frattempo Jeremy si allontanò da noi per poter parlare con sua moglie al cellulare così dissi a Taylor: “E' successo un macello Tay, davvero. Sono stata con Jared..”

Taylor era l'unico vero amico che avevo dopo Shannon, Jeremy e Jared, beh ormai Jared non era semplicemente un amico... Così gli raccontai tutto quello che era successo, a partire dal casino con il mio ex fino ad arrivare a quello che era successo poco tempo prima con Jay.

Taylor mi guardò stupefatto e mi disse: “Fammi capire, adesso sei fidanzata con Jared?” “Beh non proprio fidanzata, non so ancora cosa siamo in realtà. Non abbiamo ancora avuto l'opportunità di parlarne..” “Ah ho capito, me lo dirai se vi fidanzerete vero?” “Sarai la prima persona a saperlo, te lo prometto.”

Pochi minuti dopo ritornò Jeremy e cominciarono ad entrare molti fans per farsi fare gli autografi da noi e anche per fare delle foto. Non pensavo che fossimo seguiti da così tante persone, i bodyguards ci dissero che in più di duecento persone avevano comprato i biglietti per il nostro meet and greet. Ero davvero stupefatta.

Il nostro meet and greet durò un'ora mentre quello dei mars durò quasi due ore.

Riuscimmo ad incontrarci tutti per un saluto veloce nel backstage prima che noi andassimo sul palco ad esibirci, io avevo una paura tremenda, temevo di sbagliare tutto o peggio, di non ricordarmi le parole delle canzoni che dovevamo fare.

Taylor e Jeremy salirono sul palco prima di me per suonare una specie di intro, mentre io mi preparavo psicologicamente Jared, Shannon e Tomo mi vennero vicino per rassicurarmi. Quando mi sentii pronta corsi sul palco e salutai a gran voce i fans.

 

* * * *

 

Il concerto andò a gonfie vele e mentre Taylor suonava l'assolo della nostra ultima canzone feci salire sul palco con me due ragazze per cantare l'ultimo ritornello. Aiutai le due ragazze a salire sul palco e diedi loro il secondo microfono che era li vicino, ne tenevo uno di riserva per evitare spiacevoli inconvenienti nel caso in cui il mio si fosse rotto, venne il nostro turno e la mia voce si fuse con quella delle due ragazze durante il ritornello della canzone:

 

 

'Cause all we know it's falling, it falls.

Remember 'cause I know that we won't forget at all.

 

 

Appena finimmo la canzone ringraziammo i fans che erano venuti a vederci e lasciammo posto ai 30 seconds to mars.

Il loro concerto fu spettacolare, suonarono circa 15 canzoni e durante l'ultima, up in the air, fecero salire circa 20 persone sul palco per ballare con loro.

Una volta terminato definitivamente il concerto ci salutammo ed ognuno salii sul rispettivo torbus.

Appena Jeremy chiuse la porta io mi lasciai cadere sfinita sul divanetto di pelle color crema e Jeremy mi disse: “Tu devi stare più calma quando sei sul palco, fai troppi headbanging, non stai ferma un attimo, salti a destra e a sinistra per incitare la folla e questi poi sono i risultati.” Tutti e tre ci guardammo in faccia per poi scoppiare a ridere.

Ci furono circa venti minuti di amato silenzio fino a quando Taylor disse: “Non manca molto all'hotel, ho letto su internet che è un hotel stranissimo.” Io sorridendo gli dissi: “Come prima tappa non mi sembra male.”

Dopo tre ore di viaggio arrivammo all'hotel così scendemmo dal tourbus e vedemmo che i 30stm erano già arrivati e ci stavano aspettando. Ci salutammo ed entrammo nella hall dell'albergo dove fummo accolti calorosamente dai vari impiegati. Una ragazza ci venne incontro e ci disse che due di noi avrebbero dovuto dormire insieme perchè non c'erano abbastanza camere singole disponibili e ci diede i vari badge per aprire le porte delle nostre stanze. Io ero convinta che avessero dovuto dormire insieme Jared e Shannon visto che erano fratelli così prendemmo l'ascensore e raggiungemmo il nostro piano.

In effetti quell'hotel era abbastanza strano, sulle porte delle varie stanze non c'erano i numeri ma bensì i cognomi delle varie persone che soggiornavano li.

Io leggevo i vari cognomi mentre Jared cercava il suo badge, dissi sottovoce: “Allora vediamo... York, Davis, Milicevic, Leto, Leto-Williams.” Rimasi a bocca aperta nel vedere che mi ero sbagliata a pensare che Jared e Shannon sarebbero stati quelli che dovevano condividere la stanza.

Jared mi guardò e mi disse: “Ma che..” Shannon ci guardò malizioso e chiese a Jared: “Stai tu con lei?” “Ehm.. Si si sto io con lei.” dopodiché ognuno entrò nella propria stanza.

Io e Jared entrammo nella nostra e ci chiudemmo la porta alle spalle. Jared mi guardò e dopo aver appoggiato il suo ed il mio borsone sul letto mi disse: “Ti giuro che io non ne sapevo nulla.” Io scoppiai a ridere e dopo avergli messo le braccia intorno al collo gli dissi: “Pensi che mi dia fastidio stare con te?” Lui mi abbracciò all'altezza dei fianchi e disse: “In realtà si..” “Invece no, sono felice di passare un po' di tempo in santa pace con te.” “Hayls c'è una cosa che devo dirti...” “Dimmi.” “Hayley io... Io t-ti amo.” Ero molto colpita da questa sua affermazione così gli dissi semplicemente: “Ti amo anche io, ci ho messo degli anni a capirlo ma ora posso dirti che ti amo anche io.” Lui mi sorrise dolcemente per poi baciarmi sulle labbra mordendomi leggermente il labbro inferiore.

 

 

 

Spazio per l'autrice:

Ringrazio come sempre tutti coloro che stanno seguendo questa storia e che la stanno recensendo, in particolar modo voglio ringraziare Elena Brooks e valhallal490. Spero che anche questo capitolo vi piaccia e che mi facciate sapere cosa ne pensate tramite una recensione. Detto questo, al prossimo capitolo c:

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***




 

Capitolo 6.

 

Non pensavo che Jared mi avesse potuto dire “ti amo” in così poco tempo, tutte le relazioni che aveva avuto (se possono essere considerate relazioni) erano state tutte una botta e via, una notte di passione e poi ognuno continuava per la sua strada come se non fosse successo nulla. Avevo paura che potesse comportarsi in questo modo anche con me ma una parte di me mi diceva che con me sarebbe stato diverso. E lo speravo con tutta me stessa.

Decisi di porre fine a quel bacio estremamente dolce dicendogli che mi sarei data una rinfrescata sotto la doccia per cercare di eliminare parzialmente tutta la stanchezza che avevo addosso da quando era finito il concerto. Lui mi sorrise e mi disse che mentre mi facevo la doccia lui sarebbe andato a parlare con Shannon ed uscii dalla stanza.

Mi avvicinai al letto per aprire il mio borsone e decisi che avrei aspettato a mettermi il pigiama visto che stavo morendo di fame e sicuramente sarei scesa al bar dell'hotel per mangiare qualcosa. Decisi di indossare un paio di pantaloni della tuta neri e una canotta bianca con scritto in nero all'altezza del petto “Nashville”.

Ero particolarmente legata a quella maglietta perchè me la aveva regalata mia madre per il mio primo concerto e per di più Nashville era il luogo in cui la mia band era nata.

Andai sotto al getto caldo della doccia della mia stanza e mi lasciai trasportare dai miei pensieri.

 

 

Jared's P.O.V.

 

 

Ero appena uscito dalla stanza quando mi trovai a faccia a faccia con mio fratello, mi squadrò per un paio di minuti per poi cominciare a sorridermi come un idiota, cosa che gli riusciva molto bene tra l'altro.

Entrai in camera sua ed uscimmo sul terrazzo, la vista era talmente bella che mi tolse il fiato, il tramonto visto da li era qualcosa di spettacolare. Avrei potuto passare delle ore guardando quel cielo color rosso ma Shannon mi riportò alla realtà.

Allora? Cosa sta succedendo con Hayley?”

Credo di essermi innamorato di lei, e anche tanto.”

Finalmente lo hai ammesso.”

In che senso finalmente?”

Nel senso che lei ti è sempre piaciuta da quando eravamo bambini ma non hai mai avuto il coraggio di parlarle visto che lei non ti sopportava e quindi è bello sentirti dire che finalmente ti sei innamorato di una brava ragazza.”

Sai Shan, con lei mi sento diverso. Con lei è tutto diverso. Quando sto con lei non ho il chiodo fisso nella mente di volermela portare a letto, con lei potrei parlare delle ore senza mai provare il desiderio di farmela. Non è come le altre ragazze con cui sono stato.”

E' bello sentirtelo dire Jay, hai vissuto un periodo di merda ultimamente. Ogni sera ti facevi una ragazza diversa e poi la mattina seguente ti comportavi come se non fosse successo nulla. Non stavi facendo una bella vita e te lo dico da fratello perchè sai che ti voglio bene. E da fratello ti dico che devi tenerti stretto Hayley, è una ragazza fantastica sia esteriormente che interiormente. Ha sofferto molto, anche troppo ma so che tu la farai stare bene.”

Mi mancava fare queste chiacchierate con te, sai Shannon?”
“Lo so. Anche a me è mancato.”

Forse è meglio se torno da Hayls, sicuramente avrà finito di farsi la doccia.”

Shannon mi sorrise ed io uscii dalla sua stanza.

 

 

Hayley's P.O.V.

 

 

Mi ero appena avvolta nell'asciugamano quando sentii che Jared era rientrato in camera.

Mi asciugai velocemente anche i capelli e dopo aver indossato l'intimo uscii dal bagno per prendere i vestiti che mi ero preparata sul letto. Jay mi lanciò un'occhiata veloce e mi disse sorridendo: “Non puoi farmi questo però..” Io risi e gli dissi: “Calma i bollenti spiriti Leto.” Lui scoppiò a ridere ed io mi infilai i pantaloni e la canotta.

Dopo essermi seduta vicina a lui sul letto lui mi guardò e mi chiese: “Hai fame?” “In effetti si, potrei morire di fame da un momento all'altro.” Lui si mise a ridere e mi disse: “Che ne dici se usciamo? Almeno stiamo un po' da soli visto che domani praticamente ci vedremo solo alla sera” Io accettai la sua proposta e mi ricordai che il giorno successivo non avremmo avuto concerti ma Jared, Shannon e Tomo avrebbero avuto un paio di interviste.

Mi infilai le scarpe, presi la mia borsa ed uscimmo dalla stanza dell'hotel. Notammo che non c'era nessuno, sembrava di essere sul set del video della canzone “The Kill” a differenza che Jared non era vestito così elegantemente come lo era nel video. Gli dissi sottovoce: “E' abbastanza inquietante..” Lui mi sorrise e dopo avermi messo un braccio intorno alle spalle mi disse: “In effetti è un ambiente leggermente strano.” “Leggermente? Ci manca solo che cominciano a spuntare delle persone identiche a te, Shannon e Tomo e poi saremo a tutti gli effetti sul set del video di “The Kill”.” Lui scoppiò a ridere ed uscimmo dall'albergo per dirigerci verso un ristorante li vicino, nel frattempo mi era scoppiato un grande mal di testa ma pensai che era dovuto alla fame.

Per strada fummo fermati da un paio di ragazze che chiesero l'autografo a Jared e poi lo chiesero anche a me, rimasi totalmente colpita dal fatto che lo avevano chiesto anche a me, forse dovevo farci l'abitudine, facemmo anche delle foto dopodiché le due ragazze ci salutarono e come erano arrivate se ne andarono. Jared mi guardò e mi disse sorridendo: “Stai cominciando a diventare famosa, la gente comincia a riconoscerti per strada, è un buon segno.” Io gli sorrisi ed entrammo nel ristorante. Un cameriere ci fece vedere gentilmente dove avremmo potuto sederci e noi seguimmo il suo consiglio.

Dopo pochi minuti ordinammo e io feci una figuraccia clamorosa poiché mi ero dimenticata del fatto che Jared fosse vegano. La figuraccia consisteva nel fatto che io accecata dalla fame avevo ordinato una bistecca al sangue mentre lui aveva ordinato del cibo vegano. Quando il cameriere se ne andò dissi a Jay: “Oddio scusami” “E di cosa?” “Beh non mi ricordavo che tu eri vegano e..” Lui si mise a ridere e mi disse: “Non ti preoccupare! Anche se sono vegano non significa che tu non possa mangiare quello che vuoi.” “Pensavo che ti avesse dato fastidio..” Lui mi rassicurò dicendomi: “No no, non ti preoccupare.”

Finalmente arrivò la nostra cena e dopo aver mangiato pagammo il conto per poi uscire dal ristorante per goderci le ultime ore della nostra serata insieme.

Stavamo camminando da circa un quarto d'ora quando Jared mi disse: “Hayls, ti senti bene?” “Certo, come mai me lo chiedi?” Non era vero, il mal di testa mi era peggiorato e cominciavo a sentirmi la febbre. Lui non fidandosi mi mise una mano sulla fronte e mi disse: “Non è vero che stai bene, scotti. Mi sa che hai la febbre, e anche abbastanza alta.” Così dicendo mi prese in braccio ed io allacciai le mie braccia intorno al suo collo. Gli dissi sottovoce: “Non c'era bisogno che mi prendessi in braccio.” Lui mi sorrise e mi disse: “Oggi hai già fatto abbastanza sforzi.” Mi arresi perchè sarebbe stato inutile continuare questa sorta di battaglia ed appoggiai la mia testa sulla sua spalla.

Una volta arrivati in hotel entrammo nella nostra stanza e Jared mi fece sedere sul letto. Cercai il pigiama nella borsa mentre Jared era andato in bagno per prepararsi per la notte. Finalmente trovai il mio pigiama e mi alzai vittoriosa dal letto e mi trovai davanti Jared senza maglietta, lo guardai nei suoi occhi azzurri in cui avrei perdermici dentro e gli dissi: “Dannazione Jared, se vuoi farmi morire definitivamente sei sulla strada giusta.” Lui scoppiò a ridere e mi disse che non era sua intenzione, io gli sorrisi ed andai in bagno a mettermi il pigiama.

Dopo essermi cambiata mi lavai i denti e tornai da Jared e gli dissi sconsolata: “Sembro uno zombie..” “Uno zombie sexy.” Gli rivolsi un sorriso stanco e gli dissi dopo essermi sdraiata accanto a lui sul letto: “Almeno ci sei tu che cerchi di alzarmi il livello di autostima.” Lui mi sorrise e dopo avermi avvicinata a se mi disse: “Mi sa che ti si è alzata ancora di più la febbre, sei pallidissima..” “Non ti conviene farmi stare così vicina a te, potrei attaccarti qualcosa e tu domani a differenza mia che posso stare a letto devi fare delle interviste..” “Non mi interessa Hayley, ti starò vicino comunque” e mi diede un bacio sulla fronte.

Mi sistemai meglio tra le sue braccia e lui cominciò a giocherellare con i miei capelli ed a canticchiare come se fosse una sorta di ninna nanna le parole di “R-Evolve”

 

A revolution has begun today for me inside
The ultimate defence is to pretend
Revolve around yourself just like an ordinary man
The only other option is to forget

Does it feel like we've never been alive?
Does it seem like we've only just begun
?

La sua voce roca era la mia droga e lui lo sapeva bene, dopo il primo ritornello caddi in un sonno profondo totalmente abbracciata a lui.

 

 

 

Spazio per l'autrice:

Ringrazio come sempre tutti quelli che seguono la mia storia, coloro che l'hanno messa tra i preferiti ma soprattutto coloro che la recensiscono, in particolar modo voglio ringraziare Elena Brooks, valhallal490 e xkeatonshug che seguono costantemente la storia e mi fanno commuovere con le loro recensioni.

Spero che anche questo capitolo vi piaccia e spero che lo recensiate, accetto anche recensioni negative perchè sono quelle che effettivamente aiutano a migliorare la scrittura di una persona. Detto questo, alla prossima c:

 

 

PS: Il video a cui mi riferivo precedentemente è questo: http://www.youtube.com/watch?v=8yvGCAvOAfM

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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***



 

Capitolo 7.

 

Fui svegliata da qualcuno che stava bussando alla porta della stanza così spostai delicatamente il braccio di Jared che mi cingeva i fianchi e mi alzai ancora assonnata. Una volta aperta la porta sentii qualcuno che mi prese il braccio e mi trascinò fuori dalla stanza. Appena riuscii a vedere bene quello che stava succedendo notai che non era una persona qualsiasi, era mio padre, colui che si era impegnato da sempre a rendermi la vita uno schifo totale. Mi aveva preso i polsi in modo che io non potessi muovermi e mi disse in un sibilo: “Tu non hai idea di quanto abbia aspettato questo momento. Tu mi hai reso la vita un inferno, mi hai solamente creato problemi. Speravo con tutto me stesso che tu non nascessi ma che magari tua madre perdesse il bambino che portava in grembo ma sfortunatamente la fortuna non è mai stata dalla mia parte. L'unica persona che mi rendeva felice era tua sorella ma ormai tu e quella stronza di tua madre me l'avete portata via. Aveva ragione il tuo ex ragazzo, sei solamente una puttanella da quattro soldi.” Io sbiancai per queste sue parole e la sua presa intorno ai miei polsi diventava sempre più pesante e dolorosa. Io bisbigliai: “Tu come fai a sapere quello che pensava il mio ex?” “Pensi che sia venuto di sua spontanea volontà nel parcheggio dove tu avevi messo la macchina?” “Sei stato tu a programmare questo? SEI SOLAMENTE UN FIGLIO DI PUTTANA!” “E certo che sono stato io ma visto che lui non è riuscito a portare a termine quello che doveva fare mi vedo costretto a farlo io al suo posto”

Appena capii le sue intenzioni cercai di divincolarmi ma era solamente forza sprecata così cercai di urlare per chiamare Jared ma le mie corde vocali non emettevano nessun suono... Ormai ero in trappola e non avevo nessuna via di uscita.

 

Mi svegliai di soprassalto con il fiato corto così mi sedetti sul letto e cercai di tranquillizzarmi. Jared si svegliò e dopo essermi venuto vicino mi disse: “Hayley, tutto bene?” Io lo guardai dritto negli occhi e gli dissi cercando di essere il più credibile possibile: “Si, è tutto a posto. E' stato solamente un brutto sogno.” Lui mi guardò e mi disse: “Non sei molto brava come attrice, ti va di parlarne?” Così gli raccontai quello che avevo sognato poco tempo prima e gli dissi anche che le cose che mio padre mia aveva detto nel sogno me le aveva ripetute svariate volte anche quando ero più piccola facendomi sentire in colpa del fatto di essere nata e di avergli rovinato veramente la vita. Non mi era mai piaciuto parlare del mio passato, tanto meno ripensarci e tutte le volte che lo facevo era inevitabile che scoppiassi a piangere.

Jared mi strinse in un abbraccio e mi disse sottovoce: “Non devi sentirti in colpa Hayls, lui era uno stronzo e lo è tuttora. Non si è mai reso conto di che figlia stupenda aveva e di quello che si è perso in diciassette anni facendoti stare così male. Cerca di pensarci il meno possibile, okay?” Io annuii e mi sdraiai sul letto cercando di riprendere sonno. Sentivo che la mia influenza stava peggiorando così pensai che una bella dormita magari mi avesse fatto solamente bene.

 

 

 

* * * *

 

 

 

Erano più o meno le sette del mattino quando una ragazza del servizio in camera venne a bussare, mi alzai svogliatamente e dopo essermi stropicciata gli occhi andai ad aprire e le chiesi cercando di essere il più gentile possibile: “Buongiorno, come mai a quest'ora sta già lavorando?” “Buongiorno signorina Williams, mi dispiace disturbarla a quest'ora del mattino ma il signor Leto è passato in reception circa un'ora fa e ci ha chiesto gentilmente se potevamo assicurarci che lei stesse bene.” “Oh, beh grazie per essere passata, è stato molto carino da parte sua. Vorrei chiederle solamente un favore.” “Certo, mi dica pure.” “Lei sa per caso dove potrei andare per comprare delle aspirine?” “Guardi, giù dove c'è la reception abbiamo una sorta di infermeria. Vado a controllare e nel caso in cui dovessimo averle gliele porto.” “Grazie mille, è stata molto gentile.” “Si figuri.” Ero rimasta piacevolmente colpita dalla gentilezza di quella ragazza, mi chiusi la porta alle spalle e vidi che sul tavolo della stanza c'era appoggiato un biglietto.

 

Buongiorno Hayls, so che molto probabilmente quando tornerò stasera dalle interviste mi vorrai uccidere perchè ti ho fatto svegliare alle sette del mattino ma volevo solo assicurarmi che stessi bene... Ho incrociato Taylor e Jeremy al bar stamattina e mi hanno chiesto come stavi così io gli ho risposto dicendogli che avevi un po' di febbre ma che non era nulla di grave. Per farla breve, da un momento all'altro potrebbero irrompere nella stanza e non lasciarti più in pace, io ho provato a fargli cambiare idea dicendogli che stanotte non eri riuscita a dormire e cose così ma niente. Non c'è stato verso di impedirglielo..

Appena finisco di fare la prima intervista ti chiamo così mi dici come ti senti. Sulla poltrona vicino alla porta che da sul terrazzo ti ho appoggiato una mia felpa nel caso in cui ti dovesse venire freddo (visto che stanotte sembravi un cubetto di ghiaccio).

Se ci sono problemi oppure stai male non esitare a chiamarmi, piuttosto faccio saltare l'intervista e vengo da te.

Ci sentiamo presto, ti amo.

Jared

PS. Ti salutano anche Shannon e Tomo.

 

Leggendo quella lettera mi spuntò automaticamente un sorriso sulle labbra, era così premuroso nei miei confronti.. Decisi di aprire le tende della stanza per far entrare un po' di luce e nello stesso istante la ragazza di pochi minuti prima bussò per poi entrare nella stanza. Con un sorriso mi disse: “Le ho portato le aspirine e mi sono permessa di prepararle anche la colazione.” “Aw grazie mille, non doveva disturbarsi così tanto.” “Non si preoccupi, è il mio lavoro. Se ha bisogno di qualsiasi cosa non esiti a chiamare la reception. Buona giornata signorina Williams.” “Buona giornata anche a lei.” e la ragazza uscì chiudendosi la porta alle spalle.

Accesi la televisioni e per caso trovai il canale in cui avrebbero trasmesso le interviste dei 30 seconds to mars, feci velocemente colazione e visto che la febbre era diminuita ne approfittai per andare a farmi una doccia veloce.

Decisi di vestirmi così dopo essermi asciugata ed aver indossato l'intimo presi dal borsone un paio di jeans strappati e una canotta azzurra. Mi sedetti sul letto, accesi il cellulare e dopo aver mandato un messaggio a mia madre mi sistemai meglio i capelli. Sentii che stava cominciando a venirmi freddo così mi alzai dal letto e indossai la felpa nera che Jared mi aveva preparato prima.

Dopo circa venti minuti Taylor e Jeremy entrarono nella mia stanza e guardammo tutti e tre insieme l'intervista dei mars. L'intervistatrice era molto simpatica anche se era palese che ci provasse in tutti i modi con Shannon, fece diverse domande ai ragazzi sul loro ultimo album chiamato Love, Lust, Faith + Dreams e soprattutto fecero molte domande sul loro tour e sul modo in cui stesse svolgendo. Appena terminata la prima intervista mi squillò il cellulare, era Jay.

Pronto?”

Ciao Hayley! Come ti senti?”

Ehi Jay, adesso ho preso l'aspirina quindi mi sento molto meglio. Tu come stai?”

Io bene, senti...”

Non riuscì a finire la frase perchè Shannon e Tomo cominciarono a fare i deficienti e io scoppiai a ridere, dissi a Jared: “Ho trovato il tuo biglietto sul tavolo, è stato molto carino da parte tua ma non dovevi preoccuparti così tanto.”

Ehi non dirlo nemmeno per scherzo, ti ho vista stanotte. Stavi malissimo, eri pallidissima e per di più tremavi dal freddo. Preoccuparmi è il minimo che io possa fare.”

Aw come sei premuroso”

Con te soprattutto, aspetta che Shannon e Tomo vogliono salutarti.”

Appena mi disse questa frase fui costretta ad allontanare il telefono dal mio orecchio perchè Shannon e Tomo urlarono letteralmente il mio nome. Dopo averli salutati salutai anche Jared e riattaccai.

Saranno state minimo due ore che non lo vedevo e mi mancava già da morire, mi ero innamorata davvero tanto di lui, forse anche troppo.

Dopo circa due ore venne trasmessa anche la seconda intervista ma questa fu più strana rispetto alla prima perchè l'intervistatrice era più concentrata a fare più domande a Jared che a Tomo e a Shannon e soprattutto perchè parlavano più della mia band che dei 30 seconds to mars.

 

[…]

 

 

Allora ragazzi, cosa ci potete dire della vostra band di supporto?”

T: “Beh, innanzitutto sono molto bravi e il loro tipo di musica è molto coinvolgente.”

S: “E poi anche i vari ritmi delle loro canzoni sono molto coinvolgenti, diciamo che se senti una loro canzone non riesci a stare fermo sulla sedia, ti viene spontaneo alzarti e a metterti a ballare. Ovviamente non tutte le canzoni sono così, ce ne sono alcuni che ti mettono addosso una grande energia mentre invece ce ne sono altre che ti fanno riflettere molto.”

J: “I testi poi sono bellissimi, diciamo che non sono il genere di testi che ti aspetteresti da una band i cui membri hanno solamente vent'anni. Ovviamente lo dico perchè è una cosa molto positiva.”

A proposito di questo, Jared, sono uscite delle tue foto di ieri sera con la cantante della vostra band di supporto, Hayley Williams. Sta nascendo qualcosa tra voi due?”

Io rimasi a bocca aperta per questa domanda e Jared si vedeva che era in enorme imbarazzo. Avevamo deciso di aspettare a dire che io e lui praticamente stavamo insieme perchè molte persone avrebbero potuto pensare che io stessi con lui solo per aumentare la mia fama e quella della mia band (cosa che non era assolutamente vera); così Jay si limitò a dire: “Ma no, siamo solo buoni amici. Io e Shannon conosciamo Hayley da quando siamo bambini ed è normale che con il passare degli anni si sia instaurato un rapporto speciale.”

Non voglio mettere in dubbio quello che tu mi stai dicendo adesso Jared ma da queste foto non sembra che tu e lei siate solo buoni amici.” E la giornalista fece vedere una foto in cui Jared mi aveva presa in braccio perchè non mi sentivo bene. Lui sorrise e cercando di essere il più gentile possibile disse alla ragazza: “Ma anche se fosse vero ed io e lei stessimo insieme, a te cambierebbe la vita?” La giornalista non trovò una risposta a questa sua domanda così tagliente così per i seguenti dieci minuti si concentrò su Shannon e Tomo.

Erano ormai passate tre ore da quando i ragazzi avevano terminato l'ultima intervista e Jared sarebbe arrivato a momenti così Taylor e Jeremy uscirono dalla mia stanza per andare fuori a cena. Dopo dieci minuti che erano usciti dalla mia stanza entrò Jared e mi rivolse un sorriso stupendo, solo quello mi faceva sentire meglio. Gli corsi incontro e dopo averlo abbracciato gli dissi: “Mi sei mancato.” “Mi sei mancata anche tu, tantissimo.” e mi stampò un bacio sulle labbra. Ci sedemmo sul letto e lui mi chiese dolcemente se mi sentivo meglio rispetto alla notte precedente, annuii e lui mi disse ridendo: “Ho fatto bene a lasciarti la mia felpa.” “Direi di si, credevo di morire congelata prima..” “Povera cucciola” e mi strinse in un altro abbraccio, avrei potuto passare tutta la vita tra le sue braccia. Mi sentivo al sicuro, protetta ed era una sensazione meravigliosa.

 

 

Spazio per l'autrice:

Innanzitutto voglio ringraziare tutte le persone che recensiscono tutti i capitoli di questa storia, in particolare that power, Elena Brooks, xkeatonshug e Lovehope_. Mi fa molto piacere che la storia continui a piacervi, spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento. Non so più cosa dire, lol. Vi amo tutti e alla prossima <3 

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. ***




 

Capitolo 8.

 

Jared's P.O.V.

Hayley si era appena buttata tra le mie braccia dicendomi sottovoce: “Mi sei mancato”. La strinsi forte e dopo esserci seduti sul letto decidemmo di uscire per goderci un po' libertà prima di riprendere la solita routine piena di concerti ed interviste.

Andai a farmi una doccia veloce per cercare di eliminare un minimo di stanchezza dovuto alle interviste di poco tempo fa.

Indossai dei jeans neri ed una maglietta a maniche corte bianca, dopodiché uscii dal bagno in modo tale che Hayls potesse prepararsi anche se non mi sembrava che avesse una bella cera...

 

Hayley's P.O.V .

Jared era appena rientrato in camera così andai a prepararmi e decisi di indossare dei pantaloni piuttosto stretti ed una maglietta senza maniche rossa con la scritta: “Better be alive.” Mi truccai velocemente e dopo essermi sciolta e sistemata i capelli indossai le mie scarpe per poi tornare da Jay.

Presi la mia borsa mentre Jared prese la felpa che mi aveva prestato ed uscimmo dalla stanza, stavamo raggiungendo la reception quando un ragazzo ci chiese se avevamo bisogno di qualcosa, io gli sorrisi cercando di sembrare gentile mentre Jared gli chiese se c'era la possibilità di chiamare un taxi. Il ragazzo si affrettò a chiamare il taxi e dopo pochi minuti lo vedemmo avvicinarsi all'hotel. Ringraziammo il ragazzo e salimmo sulla vettura, Jared disse quale sarebbe stata la nostra destinazione e dopo avermi messo un braccio intorno alle spalle mi disse ridendo: “Hai visto il ragazzo della reception? Secondo me gli stava per venire un infarto.” io scoppiai a ridere e gli dissi: “Non ci ho fatto caso, secondo te perchè?” “Beh, visto che non ti ha mai tolto gli occhi di dosso direi che saresti stata tu la causa del suo svenimento” Nel frattempo eravamo giunti a destinazione così pagammo l'autista e scendemmo dalla macchina.

Facemmo una passeggiata lungo il lungomare e ne approfittammo per scambiare due chiacchiere.

Hayls, che programmi hai per domani?”

Beh, in teoria prima del concerto io e la band abbiamo una specie di meet and greet con una ventina di fans, dopo questo dovrò fare la mia prima intervista da sola e questo mi preoccupa parecchio ed infine ci sarà il concerto..”

Per l'intervista non devi preoccuparti, so che sei abituata ad apparire in pubblico sempre con la tua band ma fidati che fare interviste da soli a volte è più semplice.”

Forse hai ragione..”

Non è il fatto di aver ragione, è solo che ci sono passato prima di te quindi so perfettamente come ti senti ed essere agitati oppure ansiosi è la cosa più normale di questo mondo.”

Sai, non ero mai stata qui.”
“Non sei mai stata a Los Angeles?”

No, questa è la prima volta che vengo qui e devo dire che è una città meravigliosa, mi rattrista il fatto che stanotte dovremo ripartire ed andarcene da qui..”

Lo so, ti capisco. Il primo tour mondiale è sempre quello più difficile, quando farai il prossimo vedrai che sarai molto più tranquilla e saprai esattamente come comportarti.”

Ammesso che ce ne sarà un altro.”
“Sono sicuro che ce ne sarà un altro, state diventando famosi molto velocemente in tutto il mondo, vedrai che la vostra etichetta deciderà di farvi incidere un nuovo album e di conseguenza di farvi fare un altro tour mondiale.”

Sarebbe bellissimo se succedesse davvero ma...”

Ma?”

Ma non ci vedremmo praticamente mai, io con il mio tour, tu con il tuo. Già adesso ci vediamo pochissimo e siamo in tour insieme, figurati se dovessimo fare due tour separati..”

Un modo per vederci lo troveremo Hayls.”

Jared, io non voglio perderti. So che ci frequentiamo da poco ma ci conosciamo fin da quando eravamo bambini e il solo pensiero di non vedere ne te ne Shannon per così tanto tempo mi fa star male. Voi siete la mia famiglia, quella che non ho mai avuto e quella che ho sempre desiderato. Grazie a voi sono riuscita a diventare la persona che sono adesso e non vi ringrazierò mai abbastanza. Voi siete il mio tutto e so benissimo di non dimostrarvelo mai e mi dispiace ma non voglio separarmi da voi, almeno non adesso.”

Ehi, tu non ci perderai mai, ricordatelo. Per perderci dovrebbe finire il mondo e sappiamo entrambe che questo non accadrà mai. Per adesso concentriamoci solo su questo tour e facciamo in modo che sia il migliore della nostra vita, poi ci preoccuperemo di tutto il resto.”

Ormai stavamo passeggiando da un'ora e mezza, stava cominciando a diventare buio e la stanchezza cominciava a farsi sentire per entrambe. Prendemmo un altro taxi per tornare all'albergo, una volta arrivati ci avviammo verso la nostra stanza e nel corridoio incrociammo Shannon.

Ehi Hayley!”

Ciao Shan, tutto bene?”

Io si, tu piuttosto, come ti senti? Jared mi ha detto che stanotte non sei stata molto bene..”

Ehm, si è vero. Mi è venuta un po' di influenza ma nulla che non si possa curare. Vedrai che ora di domani mattina starò benissimo.”

Non metto in dubbio la tua parola ma mi sembri così pallida adesso..” e mentre diceva ciò mi appoggiò una mano sulla guancia, io sorrisi e gli dissi: “E' solo un po' di stanchezza che si fa sentire, nulla di cui preoccuparsi.” “Farò finta di crederti Hayley.” Io mi misi a ridere e lo abbracciai per poi augurargli la buonanotte.

Rientrai nella stanza e vidi che Jared era sdraiato sul letto così andai in bagno a mettermi il pigiama e andai a sdraiarmi accanto a lui. Notai che in quel momento era particolarmente pensieroso così mi limitai a dargli un piccolo bacio sulle labbra che lui ricambiò immediatamente, mi sistemai meglio sul letto e proprio mentre mi stavo addormentando sentii che mi prese dolcemente la mano.

 

 

 

* * * *

 

 

 

Controllai che ore fossero visto che mi ero svegliata e vidi che era l'una del mattino, notai che Jared non era a letto ma in compenso la porta che dava sul terrazzo era aperta così mi alzai.

 

Jared's P.O.V.

 

Non riuscivo a dormire, ero colpito da quello che Hayley mi aveva detto poco tempo fa sul lungomare. Decisi di uscire sul terrazzo e sedermi su una sedia per prendere un po' di aria fresca e per riflettere un po'.

La mia vita era totalmente uguale a quella di Hayley, sono cresciuto solo con mia madre e mio fratello poiché mio padre ci aveva abbondati quando io avevo solo 5 anni. Sia io che lei abbiamo avuto un'infanzia difficile, piena di sacrifici e nonostante questo, nonostante tutte le scivolate, nonostante tutte le delusioni sia io e Shannon che lei siamo sempre riusciti ad alzarci e sentirmi dire da lei stessa che io e lui siamo la sua unica vera famiglia, quella che ha sempre voluto.. Beh mi ha dato parecchio da pensare e ancora adesso mi maledico per non esserle stato vicino quando il padre le faceva del male, tanto da mandarla in ospedale e lasciarle dei segni che ormai avrà incisi sulla pelle per sempre. Se solo avessi cercato di capirla, se solo avessi provato ad avvicinarmi a lei come faceva Shannon probabilmente quella situazione non sarebbe andata avanti fino a quando i suoi genitori divorziarono, ma sarebbe finita molto prima...

All'orizzonte cominciavano ad unirsi gruppi di nuvole, da li a poco tempo un grosso temporale si sarebbe abbattuto sulla città degli angeli. Quell'atmosfera mi rimandava alla mente le parole di una delle mie canzoni preferite, “was it a dream?”. Così cominciai a canticchiare mentalmente la canzone...

 

Your defenses were on high
Your walls built deep inside
Yeah I'm a selfish bastard
But at least I'm not alone
My intentions never change
What I wanted stays the same
And I know what I should do
it's time to set myself on fire
Was it a dream?
Was it a dream?
Is this the only evidence that proves it
A photograph of you and I

 

I miei pensieri vennero interrotti poiché sentii che qualcuno aveva appoggiato le sue mani sulle mie spalle. Alzai lo sguardo e mi accorsi che era Hayley, le rivolsi un sorriso e lei venne a sedersi sulle mie gambe.

 

Hayley's P.O.V.

 

Jared era seduto fuori sul terrazzo così decisi di andare a vedere se stesse bene, appena mi vide sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori ed io mi sedetti sulle sue gambe. Lo guardai dritto negli occhi color ghiaccio e gli chiesi sottovoce: “Stai bene?” “Si, stavo solo pensando al passato. A quando eravamo bambini, a quanto siamo stati bravi a rialzarci da tutte le delusioni che abbiamo avuto. A quanto siamo stati capaci a darci sostegno nonostante le nostre famiglie fossero “spezzate”.” “E tu all'una di notte pensi a tutto questo? Ti faccio i miei complimenti Jared, io a malapena sarei capace di lavarmi i denti a quest'ora.” Dissi per cercare di sdrammatizzare, Jay aveva ragione.. Nonostante non avessimo una famiglia unita eravamo sempre riusciti ad ottenere quello che volevamo e a sostenerci l'un l'altro. Lui si mise a ridere e mi disse: “Non c'è molta differenza con il resto del giorno allora.” “Che fai, sfotti?” e gli misi le braccia intorno al collo, lui mi abbracciò all'altezza della vita e mi disse sottovoce: “Non hai idea di quanto io abbia aspettato questo momento.” “Quale momento?” “Quello di poterti abbracciare, di poter stare con te, di farti capire quanto ti amo.” Io abbassai lo sguardo a questa sua affermazione e gli dissi: “Da quanto tempo lo aspettavi?” “Da tutta la vita Hayls.” Rimasi letteralmente stupita da questa frase così gli dissi semplicemente: “Anche quando facevo la stronza perchè non ti sopportavo?” “Soprattutto in quei momenti, volevo dirti quello che provavo per te per farti capire che non ero e non sono quello che gli altri vogliono far credere. Io sono totalmente diverso da quello che si dice in giro.” e dopo aver detto questa frase mi prese in braccio e rientrammo in camera da letto. Lui si sdraiò di fianco a me e io gli dissi: “Lo so, so che sei diverso da quello che si dice in giro ma fidati, ormai non la pensa più nessuno in questo modo. Tutti hanno capito che sei una persona splendida, sei dolce, sei tutto quello che le altre persone vorrebbero essere. Adesso penserai che quello che sto per dirti te lo stia dicendo perchè sono follemente innamorata di te ma Jared.. Tu sei perfetto, e non parlo solo dell'aspetto fisico, parlo soprattutto della tua parte interiore.” E mentre dicevo queste parole senza nemmeno pensarci facevo correre le mie dita sotto al suo tatuaggio all'altezza della clavicola destra con la scritta “provehito in altum”. “Lanciati verso l'alto”. Quella frase era da sempre il mio motto, il mio stile di vita. Grazie a quella frase riuscivo sempre a dare il meglio, a rialzarmi tutte le volte che fallivo e riprovarci nuovamente.

Jared mi prese la mano con cui stavo sottolineando il suo tatuaggio e mi diede un bacio sulle labbra, dopo poco tempo si mise sopra di me e dopo avergli sfilato la canotta feci correre le mie mani sui suoi bicipiti soffermandomi appena sotto il gomito dove aveva tatuate in corrispondenza due triad. In quello stesso istante Taylor bussò alla nostra porta e sia io che Jared dicemmo all'unisono “oh cazzo..” Jared si spostò in modo che io potessi alzarmi e aprii la porta con la tipica faccia da “grazie per avermi interrotta..”, Taylor non mi diede nemmeno il tempo di parlare che disse a me e a Jay che dovevamo prepararci perché nel giro di pochi minuti saremmo dovuti partire.

Finimmo di preparare i borsoni ed uscimmo dall'hotel, prima di salire sui nostri tourbus chiesi a Jared: “Vieni tu da me oppure vengo io da te?” Lui mi sorrise malizioso e mi disse ridendo: “Non pensavo che fossi così esplicita Hayls.” Io scoppiai a ridere e gli dissi: “Possibile che trasformi tutto quello che dico in qualcosa di perverso?” Lui si mise a ridere e dopo avermi abbracciata mi disse: “Se ti va, vieni tu con noi.” Io annuii e dopo aver caricato il mio borsone sul tourbus della mia band salutai Taylor e Jeremy e salii con Jared, Shannon e Tomo sul tourbus dei 30 seconds to mars.
 

 

Spazio per l'autrice:

Come sempre (vi prego, non mandatemi a cagare anche se scrivo sempre la stessa cosa cwc) vorrei ringraziare tutti quelli che recensiscono la mia ff, soprattutto Elena Brooks, xkeatonshug, that power e Lovehope_, siete fantastiche e vi voglio bene <3. Ringrazio anche quelli che l'hanno messa tra i preferiti e anche quelli che mi hanno aggiunto tra gli autori preferiti, significa molto per me. Ovviamente voglio ringraziare anche coloro che leggono la mia storia senza recensire, grazie a loro il primo capitolo ha raggiunto più di 350 visite, sono felicissima *^*

Prima di andarmene volevo dirvi che per scrivere l'intero capitolo mi sono basata su una gif. L'ho guardata per tipo tre ore e mi è venuto in mente il capitolo intero, Dio è la tenerezza Jared in quella gif :')

Okay, direi che vi ho rubato abbastanza tempo quindi grazie ancora e spero che recensiate in molti questo capitolo, un bacio <3

 

PS: La gif di cui parlavo prima è questa:  
                                                       

                                               

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Capitolo 9
*** Capitolo 9. ***




 

Capitolo 9.

 

Ero salita da qualche ora sul tourbus con Jared, Shannon e Tomo quando il mio stomaco decise di ricordarmi della sua esistenza, così chiesi ai ragazzi: “Ehi, avete qualcosa da mangiare? Sto morendo di fame..” Shannon e Jared mi sorrisero mentre Tomo mi disse: “Abbiamo di tutto nel frigorifero, prendi pure quello che vuoi.”

Dopo aver preso qualcosa da mangiare mi sedetti di fianco a Jared e pensai che nel giro di due ore avremmo raggiunto la nostra destinazione e io avrei avuto la mia prima intervista da sola, il che mi metteva parecchia ansia addosso. Non vedevo l'ora di liberarmene in modo da potermi poi concentrare sul meet and greet e sul concerto.

Jared mi mise un braccio intorno alle spalle e Shannon mi disse: “Hayley, sembri preoccupata. Qualcosa non va?” “No no, non ti preoccupare Shannon. Stavo solo pensando a quello che mi aspetta tra meno di due ore..” “Ah ho capito, cosa dovrai fare appena arriviamo?” Risposi alla sua domanda dicendogli quello che dovevo fare e poi chiacchierammo per il resto del viaggio.

Appena arrivammo sul luogo del concerto notammo che c'era già una schiera di paparazzi pronti ad assalirci così io scesi in fretta dal bus dei mars e cercando di non essere vista salii su quello della mia band per prepararmi all'intervista.

Mi chiusi la porta alle spalle e dopo aver tirato un sospiro di sollievo per non essere stata assalita dai vari fotografi Jeremy mi chiese: “Allora Willy, che sta succedendo tra te e Jared?” Mentre prendevo i vestiti da indossare per l'intervista decisi che era meglio dire tutto anche a Jeremy visto che Taylor era al corrente della mia relazione con Jared, perciò gli dissi cercando di farla breve poiché non avevo molto tempo: “Beh.. Direi che stiamo insieme..” Jerm rimase a bocca aperta ed io andai in bagno a prepararmi.

Mi feci una doccia veloce e ne approfittai anche per lavarmi i capelli. Dopo essermi avvolta i capelli nell'asciugamano mi asciugai e indossai i vestiti che mi ero preparata precedentemente, ovvero, un paio di jeans scuri strappati leggermente sulle ginocchia ed una maglietta a maniche lunghe color verde acqua.

Mi asciugai velocemente i capelli e mi truccai con un po' di matita nera e rossetto rosso. Ritornai da Taylor e Jeremy che mi squadrarono dalla testa ai piedi e Taylor mi disse ridendo: “Hai intenzione di fare l'intervista senza scarpe?” Io scoppiai a ridere e gli dissi: “Ma no, però non so se mettere le scarpe da ginnastica oppure i tacchi..” Jeremy saltò su dicendo: “Per una buona volta che ti sei vestita come una ragazza mettiti i tacchi.” Io risi per questa sua affermazione e presi un paio di scarpe nere con i tacchi abbastanza alti.

Guardai fuori dal finestrino del tourbus e notai che si stava alzando il vento così decisi di prendermi una felpa da indossare. Salutai i due ragazzi, scesi dal tourbus e mi avviai verso il luogo in cui si sarebbe tenuta l'intervista.

 

 

* * * *

 

 

Entrai nell'enorme edificio e fui accolta calorosamente da una segretaria che mi disse: “Prego signorina Williams, da questa parte. L'intervista inizierà tra pochi minuti.” La ringraziai ed andai dove mi aveva indicato la ragazza precedentemente. Udii la conduttrice che mi stava presentando ed un ragazzo mi disse che era il momento di andare in scena, così mi feci coraggio e raggiunsi la conduttrice e dopo esserci salutate iniziammo l'intervista.

 

Ciao Hayley, mi permetto di darti del tu perchè so che sei molto giovane. Allora.. Sei agitata per questa intervista?”

Ad essere sincera si, è la prima intervista che faccio senza la mia band e mi sento come un pesce fuor d'acqua...”

Oh, non ti preoccupare. Vedrai che tra poco tempo inizierai a sentirti a tuo agio. Devo farti i miei complimenti perchè sei davvero bellissima, farei qualunque cosa per avere un briciolo della tua bellezza.”

Oddio grazie mille.”

Ti va di iniziare con qualche domanda?”
“Certamente.”

Allora, vediamo.. Tu e la tua band siete in tour con i 30 seconds to mars, come ci si sente a fare da gruppo spalla ad una band così famosa?”

Bella domanda, sinceramente non lo so. E' una cosa bellissima avere la possibilità di girare il mondo con una band come la loro e noi dobbiamo solamente ringraziare la nostra etichetta discografica perchè è grazie ad essa se abbiamo avuto questa enorme occasione.”

Tu hai un modo di stare sul palco molto disinvolto, non stai mai ferma, inciti il pubblico, mentre canti la maggior parte delle volte salti oppure fai numerosi headbanging.. Come fai?”

Beh innanzitutto noi che facciamo parte di una band dobbiamo fare molta attività fisica in modo tale da poter allenare il nostro corpo a questi ritmi folli. Poi io mi comporto in questo modo sul palco perchè mi lascio trasportare dalla musica, dalle mie emozioni e credo che questo mio modo di essere a volte possa essere considerato folle. A volte mi stupisco del fatto che nonostante abbia corso sul palco, saltato e fatto headbanging per più di un'ora io abbia ancora del fiato nei polmoni, ogni tanto penso di essere un extra-terrestre.”

Per essere 'solo' un gruppo spalla nato da poco avete già molti fans, su facebook avete raggiunto i 5 milioni di 'mi piace' e su twitter tu hai più di 3 milioni di followers, come vedete questa cosa tu e la tua band?”

La vediamo come una cosa molto positiva, penso che abbiamo avuto parecchia fortuna a diventare così famosi in così poco tempo, su twitter e su facebook riceviamo migliaia di messaggi da parte dei fans tutti i giorni ed io vorrei leggerli e rispondere a tutti ma purtroppo in questo periodo non abbiamo molto tempo da dedicare a questo genere di cose. Siamo molto felici che il numero dei nostri fans continui a crescere e speriamo che sia così anche quando il nostro tour ormai sarà finito.”

 

[…]

 

Direi che per essere la tua prima intervista sia andata molto bene.”

Lo penso anche io.”

E' stato un piacere averti con noi Hayley, buona fortuna per il concerto.”

Grazie mille”.

 

Ero felicissima del fatto che la mia prima intervista fosse andata a gonfie vele, andai nel camerino che mi era stato assegnato per riprendermi la felpa e la borsa per poi avviarmi verso l'uscita dell'edificio. Una volta uscita sentii qualcuno che mi prese il braccio e mi tirò verso di se, dopo essermi accorta che si trattava di Jared gli dissi: “Mi hai fatto prendere un colpo..” “Scusa, non era mia intenzione Hayls.” Gli sorrisi e gli dissi: “Per questa volta sei perdonato.” Lui per risposta mi stampò un bacio sulle labbra e mi disse: “Aveva ragione la ragazza che ti ha intervistata, sei bellissima.” Io arrossii leggermente e lo ringraziai, ci avviamo per l'ultima volta prima del concerto verso i rispettivi bus e io andai a prepararmi una borsa con dentro i vestiti che avrei indossato durante lo show visto che non avevamo la possibilità di cambiarci tra il meet and greet e l'esibizione.

Avremmo fatto un meet and greet diverso dalle volte precedenti, in questo saremmo stati presenti sia io con la mia band che i 30 seconds to mars.

Ci sedemmo ai nostri posti e dopo pochi minuti iniziarono ad entrare i fan, alcuni di loro appena ci vedevano piangevano, altri ci abbracciavano, altri ancora erano talmente agitati che non riuscivano nemmeno a parlare con noi e dovevamo cercare di interpretare quello che ci volevano dire.

Venne il turno di una ragazza che all'apparenza non era molto agitata, aveva in mano un foglio dove si fece fare gli autografi. Una volta davanti a me, mi chiese se poteva fare una foto con me ed io le dissi che non c'era problema. Facemmo la foto e dopo averle firmato il foglio notai che sul polso aveva il mio stesso tatuaggio così le dissi che mi piaceva molto, lei mi sorrise e mi disse: “L'ho fatto perchè ho avuto dei problemi di autolesionismo, non ho una buona situazione familiare.. Non è da molto che l'ho fatto, l'ho fatto quando sono diventata una vostra fan e ho visto che tu ne avevi uno uguale.” Io rimasi stupita da queste sue parole, mi alzai ed andai ad abbracciarla, le dissi sottovoce: “Ti capisco, anche io l'ho fatto per il tuo stesso motivo.” Lei mi strinse forte per poi farsi fare l'ultimo autografo ed allontanarsi per lasciare spazio agli ultimi fans.

Firmammo gli ultimi autografi e facemmo le ultime foto per poi catapultarci nei camerini per cambiarci.

Mi raccolsi i capelli per fare più in fretta ed indossai un paio di pantaloncini neri, una maglietta con le spalline viola e le mie vans blu. Mi sciolsi i capelli e dopo essermi sistemata il trucco raggiunsi gli altri, ebbene si, ero sempre l'ultima ad arrivare..

Facemmo i debiti scongiuri e dopo che Taylor e Jeremy suonarono la solita intro corsi sul palco salutando la folla che acclamava il nome del nostro gruppo. Vedevo che alcuni reggevano dei cartelli con scritto “Hayley sposami” e cose simili, ero lusingata da tutto ciò.

Iniziammo la nostra canzone e la mia voce si sentiva a malapena poiché il pubblico cantava a squarciagola, dovetti alzare il volume del mio microfono altrimenti la situazione si faceva problematica per tutti.

 

 

Durante l'ultimo ritornello della nostra ultima canzone scesi dal palco e andai vicino ai ragazzi che si trovavano nella prima fila del parterre, mi strinsero la mano, cercarono di abbracciarmi e cantarono con me con tutto il fiato che avevano in corpo l'ultima parte della canzone.

 

I can feel the pressure, it's getting closer now.

We're better off without you.

Feel the pressure, it's getting closer now.

You're better off without me..

 

Ormai non avevo più voce, quella sera avevo modificato le canzoni facendo più acuti di quanti ce ne fossero realmente nelle varie canzoni.

Risalii sul palco e dopo aver salutato e ringraziato il pubblico lasciammo spazio ai 30 seconds to mars che iniziarono il loro show con “Conquistador”.

Io e Taylor decidemmo di assistere all'esibizione mentre Jeremy ci disse che avrebbe passato la notte con la moglie visto che era li vicino per un servizio fotografico.

Taylor mi guardò e sorridendo mi disse: “Hai fatto un gran bel concerto stasera, forse hai forzato troppo la voce verso la fine ma sei stata davvero brava.” “Grazie Tay, anche tu sei stato bravissimo. Senza di te ormai questa band non avrebbe un senso.”

 

* * * *

 

Ormai il concerto dei mars stava finendo ed io e Taylor ci ritrovammo ad urlare l'ultima parte della canzone che stavano suonando, quello non fu un toccasana per le mie corde vocali che mi imploravano pietà.

Appena i ragazzi terminarono il concerto andarono nei loro “camerini” per darsi una sistemata dopodiché ci dirigemmo verso i tourbus per passarvi la notte. Io stavo chiacchierando con Shannon quando Taylor mi prese sottobraccio e mi disse: “Hayley, io devo andare a casa dei miei perchè mia madre non sta bene, per te è un problema? Ritornerò domani mattina verso le sei..” “Assolutamente no Taylor, non ti preoccupare. Salutami tanto tua mamma e dille di rimettersi presto.” “Grazie mille Willy, sei la dolcezza, davvero” “Ma figurati, per così poco.”

Shannon mi disse: “Se vuoi puoi stare da noi visto che sei da sola.” “Aw grazie mille per l'invito Shan ma forse è meglio se sto sul tourbus della mia band, sai, non vorrei che qualcuno vedesse che passo la notte con voi..” Jared intervenne e disse: “Vado io con Hayley, per voi è un problema?” Sia Shannon che Tomo dissero all'unisono: “Certo che no, a domani allora.” e salirono sul loro tourbus.

Io e Jared ci avviammo verso l'altro tourbus e una volta davanti alla porta cercai le chiavi nella mia borsa. Proprio mentre stavo per inserire le chiavi all'interno della serratura Jay cominciò a baciarmi il collo facendomi scendere un brivido lungo la schiena. Mi girai verso di lui e gli dissi sorridendo: “Aspetta almeno che siamo saliti, qua potrebbe vederci qualcuno.” Lui mi sorrise e mentre aprivo la porta del bus mi sussurrò in un orecchio: “Mi sei mancata Hayls.” Io gli sorrisi ed entrammo.

Non si vedeva nulla quindi accesi la luce e per poco non misi ad urlare appena vidi che mio padre era seduto sul divanetto.

Dissi in un sibilo: “Tu che ci fai qui? Ma soprattutto, come hai fatto a salire?” “Sai, cominciavo a chiedermi se ti fossi persa..” e si alzò venendomi incontro, Jared mise un braccio davanti a me come se volesse proteggermi e disse rivolgendosi a mio padre: “Io se fossi in te non mi avvicinerei più di tanto.” “Oh, ma.. Hayley, ti sei già trovata un altro ragazzo? Chissà perchè me lo aspettavo..”

Io stavo cominciando a perdere la pazienza così gli dissi: “Dimmi che cosa ci fai qui..” “Sono venuto a vedere come sta la mia bambina, perchè, non posso?” “Dopo tutto quello che mi hai fatto, dopo il periodo di merda che ho passato a causa tua hai anche il coraggio di venirmi a dire che sono la tua bambina? Ma dico, ma senti le cazzate che dici? Ti prego, vattene. Non voglio più vederti.” “Io me ne posso anche andare ma sappi che ora che sei famosa posso sapere in qualsiasi momento dove sei e che cosa stai facendo.” Io stavo per rispondergli mandandolo definitivamente all'inferno ma Jared fu più veloce di me e gli disse: “Senti, io ti consiglio vivamente di andartene e di non farti più vedere. Ti conviene fare come ti dico prima che mi incazzo seriamente.” “Okay, me ne vado, ma non finisce qui. Organizzatevi di conseguenza.” Dopo aver detto questa frase mio padre scese dal tourbus lasciandoci finalmente da soli.

Jared si sedette sul divanetto e io dissi: “Spero che Taylor abbia comprato qualcosa di alcolico quando ha fatto la spesa perchè potrei uccidermi altrimenti..” Jared scoppiò a ridere ed io aprii il frigorifero e vidi che aveva comprato delle birre. Ne presi una per me ed una per Jared e mi sedetti di fianco a lui sul divanetto.

 

 

 

Spazio per l'autrice:

Voi non avete idea di quanto io vi possa amare, ho ricevuto più di 400 visualizzazioni al primo capitolo e poi 85 recensioni, siete fantastici :')

Come sempre ringrazio particolarmente Elena Brooks, xkeatonshug, that power e Lovehope_ che recensiscono sempre. Vi voglio bene ragazze.

Ringrazio anche tutti gli altri che hanno recensito, aggiunto ai preferiti, messo nelle storie da seguire questa ff.

Non pensavo che vi potesse piacere così tanto, mi fa molto piacere. Ammetto che questo capitolo non è il massimo ma in questi giorni non sto molto bene fisicamente e per di più prima di scrivere questa parte ho avuto una specie di blocco e non avevo idee. Spero che mi perdoniate, detto questo.. Alla prossima <3

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Capitolo 10
*** Capitolo 10. ***




 

ATTENZIONE: In questo capitolo sono presenti delle scene abbastanza violente perciò se ci sono delle persone particolarmente sensibili vi consiglio o di non leggere affatto questo capitolo oppure di saltare le parti violente. Detto questo, buona lettura.

 

 

Capitolo 10.

 

Io ero ancora abbastanza nervosa a causa dell'incontro con mio padre mentre invece Jared sembrava essersi calmato, sapevo benissimo che se mio padre non se ne fosse andato la cosa avrebbe preso una brutta piega e sinceramente non volevo che Jay rischiasse di farsi del male a causa mia, era già successo una volta e mi bastava quella. Non valeva la pena di farsi del male per proteggermi.

Jared notò che ero abbastanza pensierosa così mi prese la mano e mi disse: “A cosa stai pensando Hayls?” “Oh, no, nulla..” “Sputa il rospo, non puoi continuare a tenerti tutto dentro. Sai che con me sei libera di parlare di qualsiasi cosa.” Mi sdraiai sul divanetto appoggiando la testa sulle sue gambe e lui iniziò ad accarezzarmi la spalla con un sorriso appena accennato sulle labbra, avrei potuto passare le ore a fissare il suo volto, a perdermi nei suoi occhi e continuare a darmi dell'idiota per il comportamento che avevo avuto nei suoi confronti fino a qualche mese fa..

Con lui mi sentivo al sicuro, mi sentivo protetta e soprattutto libera di parlare di qualsiasi cosa che mi passava per la testa. Noi eravamo fatti così, passavamo da un argomento all'altro senza nemmeno accorgercene ed io stavo davvero bene quando stavo con lui. Gli lanciai un ultimo sguardo e poi gli dissi: “Stavo pensando che se mio padre non se ne fosse andato molto probabilmente la cosa sarebbe finita male, ormai ti conosco Jared e so che sei estremamente protettivo nei miei confronti.. E la trovo una cosa adorabile.” “Davvero?” “Si, davvero Jay. Ormai mi sei rimasto solo tu, sei l'unico che amo veramente, l'unico di cui io mi possa fidare.”

La nostra conversazione fu interrotta dal mio cellulare che inizio a vibrare, era mia madre che mi stava chiamando. Mi misi a sedere sul divanetto e risposi:

Ciao mamma.”

Amore mio, come stai?”

Sono stanca morta mamma, però sto benissimo. Non riesco ancora a credere che tutto questo sia succedendo davvero.”

Non hai idea di quanto sia fiera di te Hayley.”
“Mamma, sei sicura di stare bene? Hai una voce strana, sembri molto stanca..”

Oh, no amore, non preoccuparti. Sono solo un po' stanca, sai, qui senza di te ci sono molte più cose da fare.. Portare tua sorella a scuola, andare alle udienze, tenere la casa pulita.. Non sembra ma tutte queste cose messe insieme sono estenuanti.”

Lo so.. Le udienze come vanno?”

Non me ne parlare guarda, appena tuo padre ha capito che non otterrà mai l'affidamento di Lzzy non si presenta alle udienze.”

Che figlio di puttana..”

Suvvia Hayley, è pur sempre tuo padre.”

Potrà anche essere mio padre ma è uno stronzo, ha resa la vita un inferno a tutti quanti, deve pagare per quello che ci ha fatto passare.”

Hai ragione piccola, comunque se continua a non presentarsi non avrà nemmeno una remota possibilità di ottenere l'affidamento.”

Meglio.”

Già, senti... So che è una domanda imbarazzante ma visto che me ne hai parlato tu per prima mi sembra giusto affrontare l'argomento anche se non possiamo farlo di persona...”

Dimmi tutto mamma.”

Con Jared come va? Mi avevi detto che ti sei innamorata di lui e che lui forse ricambiava, sai come sono io.. Sono curiosa.”

Le mie guance avvamparono quando mia madre mi fece questa domanda e Jared mi guardò con aria interrogativa.

Beh.. Ecco... Come posso dirtelo... Prima promettimi di non sentirti male al telefono.”

Promesso.”

Feci un respiro profondo e decisi di dirglielo tutto d'un fiato.

Mamma, io e Jared stiamo insieme.”

COSA? Cosa aspettavi a dirmelo? Dio sono felicissima per te, io lo avevo detto che sareste stati una coppia perfetta ed ecco qua, sono davvero contenta.”
“Grazie mamma, sinceramente mi aspettavo una reazione del genere.”

Sono davvero felice per te, bene dai. Adesso ti lascio andare, buonanotte amore.”
“Notte mamma, salutami Lzzy e dalle un abbraccio forte da parte mia.”

Certo. Ah, quasi dimenticavo.. Io e Lzzy abbiamo comprato i biglietto e i pass per il backstage per uno dei tuoi concerti in Canada.”

Oddio ma voi siete pazze, ma se abitiamo in Mississippi come fate a venire fino in Canada?”

Tu non ti preoccupare, ci vediamo tra una settimana amore.”

Ciao mamma.”

Appena ebbi riattaccato scoppiai a ridere e dissi a Jared: “Mia madre ti ama.” Lui scoppiò a ridere e decidemmo di andare a dormire, la sera avremmo avuto un altro concerto e ci conveniva riposarci.

Appena ci mettemmo sotto le coperte io mi avvicinai a Jared per poi appoggiare la testa sulla sua spalla e mettere una mano sul suo petto, oramai aveva preso il vizio di dormire senza maglietta, lui mi diede un piccolo bacio sulle labbra e dopo poco caddi in un sonno profondo.

 

 

 

* * * *

 

 

 

Quella mattina mi svegliai abbastanza presto, verso le sette e mezza e vidi che Taylor non era ancora tornato. Mi alzai cercando di fare meno rumore possibile ed andai a farmi una doccia bollente visto che la temperatura si era abbassata notevolmente.

Dopo essermi scaldata grazie alla doccia mi avvolsi nell'asciugamano ed andai a prendere i vestiti. Decisi di indossare un paio di pantaloni della tuta neri, una canotta bianca ed una felpa viola chiaro. Ritornai in bagno e dopo aver indossato l'intimo indossai i vestiti, mi sistemai i capelli e dopo essermi sciacquata il viso decisi di andare a fare una passeggiata, così presi il mio cellulare ed uscii dal tourbus.

Stavo camminando da circa un quarto d'ora quando qualcuno mi mise un panno sopra la bocca ed una voce troppo familiare mi sussurrò in un orecchio: “Ti avevo detto di stare attenta ma come al solito non mi dai ascolto.” Queste furono le ultime parole che udii prima di perdere i sensi.

 

 

Jared's P.O.V.

 

 

Ero ancora mezzo intontito dal sonno quando mi accorsi che Hayley non era più a letto. Mi alzai e vidi che non era nemmeno sul tourbus. Notai che sul tavolo c'era appoggiato un biglietto così mi avvicinai per leggerlo:

 

Ciao Jared, sono uscita per fare due passi, non so a che ora tornerò. Non provare a chiamarmi sul cellulare perchè ho deciso di lasciarlo qui per poter riflettere meglio.

A più tardi, Hayley.

 

Mi accorsi subito che quella non era la scrittura di Hayley e caddi nel panico più totale. Non potevo essere stato così stupido da non accorgermi del fatto che lei non fosse più sul bus, promisi a me stesso che questa volta non mi sarei perdonato se le fosse successo qualcosa.

Indossai la mia maglietta e decisi di andare sul bus della mia band a parlare con Shannon, lui avrebbe saputo cosa fare.

Bussai insistentemente fino a che Shan non mi venne ad aprire, appena mi vide mi disse: “Ma che ci fai qui?” “Hayley non c'è, mi sono svegliato e lei non c'era più. C'era un biglietto sul tavolo scritto da lei ma la scrittura non era la sua. Cazzo Shannon aiutami.” “Intanto calmati, dai sali che adesso vediamo come fare.”

Entrai sul bus ed andai a sedermi cercando di calmarmi, appena Shannon si sedette davanti a me gli dissi: “Secondo me il padre ha a che fare con questa cosa, quel bastardo ci ha avvertiti ieri sera..” “Cosa vi ha detto?” “Ha detto ad Hayley di stare attenta perchè ora che è famosa lui può sapere in qualsiasi momento dove lei si trovi..” “Porca puttana, questo non va affatto bene.”

 

 

Hayley's P.O.V.

 

 

Ormai stavo cominciando a riprendere i sensi e vidi che mi trovavo in un ambiente abbastanza buio, ero seduta su una sedia ma non riuscivo a muovere i polsi, era come se ci fosse qualcosa che li bloccasse ma a causa del buio non riuscivo a vedere di cosa si trattasse.

Più tiravo per liberarmi più sentivo la mia pelle lacerarsi e sentivo il sangue che scorreva lungo la mia mano.

Sentii dei passi così dissi: “Chi sei? Cosa vuoi da me?”

Vidi una figura in piedi davanti a me ma non riuscivo a distinguerne i tratti fisici, avvicinò una mano verso il mio volto per poi sollevarlo leggermente per potermi scrutare meglio. Io mi sottrassi da quella presa e l'uomo mi disse: “E' stata una mossa estremamente stupida quella di uscire da sola, sai?” “Mi vuoi dire chi cazzo sei?” “Come, non mi riconosci?”

Appena sentii quelle parole realizzai che l'uomo che era davanti a me era mio padre così gli dissi: “Cosa vuoi da me? Non ti sono bastati i 17 anni schifosi in cui mi picchiavi a sangue?” “Voglio che tu mi faccia ottenere il totale affidamento di tua sorella, e comunque.. No, non mi sono bastati.” “Sei un figlio di puttana, almeno questo lo sai?” Non sapevo nemmeno io dove trovavo il coraggio di parlare in questo modo a mio padre, forse ero solo stufa di tutto questo. Lui non mi rispose ma per risposta mi diede un pugno all'altezza dello stomaco che mi tolse il respiro per pochi secondi.

Appena riuscii a riprendere fiato mi disse: “Allora, adesso collaborerai?” “Preferisco farmi ammazzare piuttosto che aiutarti.” “Hayley, non darmi strane idee.” Il mio fiato non si era ancora stabilizzato quando lui mi si avvicinò ancora di più e mi disse: “Sei proprio come tua madre, una stronza senza cuore. Ma cosa mi posso aspettare da una come te?” Queste parole mi fecero troppo male, tanto da darmi la forza di reagire, così feci pressione sulle braccia e riuscii a colpirlo con un calcio facendolo cadere al suolo.

Sentii che avevo ancora il cellulare in tasca così cercai di prenderlo nonostante avessi i polsi legati ed inviai un messaggio a Jared chiedendogli aiuto. Appena vidi che mio padre si stava rialzando mi rimisi il cellulare nella tasca della felpa ed aspettai che lui si avvicinasse, quando accorciò la distanza che c'era tra me e lui mi colpì in pieno volto spaccandomi definitivamente un labbro. Io mi rigirai verso di lui e siccome non volevo dargli la soddisfazione di vedermi soffrire un'altra volta sputai il sangue che avevo in bocca e con un tono di sfida gli dissi: “Tutto qui? E' solo questo ciò che sai fare? Mi deludi.”

Quella non fu proprio una scelta saggia ma volevo farlo stare male, fargli provare quello che io ho provato ininterrottamente in 17 anni. Lui si avvicinò ancora a me dicendo in un sibilo: “Brutta stronza impertinente” e fece per colpirmi un'altra ma questa volta fui più veloce io e riuscii a colpirlo un'altra volta, dopo averlo allontanato vidi che ero totalmente ricoperta dal mio stesso sangue e cominciavo a sentirmi estremamente debole, stavo diventando troppo vulnerabile. La mia unica speranza era Jared e stavo pregando con tutta me stessa che riuscisse a trovarmi e a portarmi via da quest'inferno.

Ormai non avevo forze, aveva vinto lui ancora una volta, l'unica cosa che potevo fare era arrendermi e fare quello che lui voleva. Stavo per perdere i sensi un'altra volta quando vidi la porta spalancarsi e Jared comparire sulla soglia.

 

 

Jared's P.O.V.

 

 

Io e Shannon eravamo nella disperazione più totale, io non facevo altro che insultarmi. Come ho potuto permettere che una cosa simile accadesse? Proprio mentre stavo per avere una crisi di nervi vidi che qualcuno mi aveva appena mandato un messaggio, era Hayls. Non aveva scritto molto nel messaggio, aveva solo scritto: “Aiutami, ti supplico. Vieni a casa di mio padre”

Dissi a Shannon del messaggio e corsi a casa del padre di Hayley, fortunatamente mi ricordavo dove si trovava perchè da bambini passavamo molto tempo li.

Vidi che la porta era aperta così entrai cercando di non farmi sentire, sentivo delle voci provenire dal piano di sotto, poi sentii un rumore sordo seguito dalla voce di Hayley.

Appena udii la sua voce corsi il più veloce possibile verso l'unica porta presente e la spalancai. Vidi che Hayley era seduta su una sedia ricoperta di sangue e suo padre in piedi davanti a lei, anche lui abbastanza malconcio.

Feci per avvicinarmi ad Hayley quando suo padre mi bloccò, questa volta non riuscii a trattenermi e lo colpii appena sotto alle costole dicendo: “Ti avevo avvertito, ti avevo detto di non farmi incazzare ma tu lo hai voluto fare lo stesso. Queste sono le conseguenze.” Appena mi allontanai lui cadde ormai senza sensi ed io mi avvicinai ad Hayley, appena mi vide mi disse con un filo di voce: “Jared..” “Shh, Hayley non dire nulla. Ora sono qui, adesso ce ne andiamo da questo posto.” Dopo averle liberato i polsi la presi in braccio e lei mise le sue braccia attorno al mio collo. Mi disse sottovoce: “Jared, mi..” Non riuscii nemmeno a finire la frase che perdette i sensi.

Avevo detto a Shannon di chiamare un albergo e prenotare una stanza in modo tale che con Hayley io sarei andato direttamente li facendo si che le si potesse riposare.

Mi faceva male vederla così, e sapere che ha vissuto questa situazione per 17 anni mi faceva stare ancora più male ma ero orgoglioso di lei perchè questa volta aveva avuto il coraggio di reagire.

Una volta raggiunto l'albergo una donna abbastanza avanti con gli anni ci accolse e dopo aver visto Hayley tra le mie braccia in quello stato mi chiese: “Oddio ma cosa le è successo?” “E' una lunga storia, mi potrebbe gentilmente indicare la nostra stanza?” “Certo, mi segua.” Seguii la donna che ci condusse nella stanza in cui saremmo stati io ed Hayls. Stavo per chiudermi la porta alle spalle quando la signora mi disse: “Ah, singor Leto, prima è venuto suo fratello che ha portato una borsa per la ragazza. E' appoggiata sul tavolo.” “Grazie mille, è stata molto gentile.”

Dopo aver chiuso la porta feci sdraiare Hayley sul letto ancora priva di sensi.

Svuotai la borsa che Shannon mi aveva portato in modo che quando Hayls si fosse svegliata avrebbe potuto cambiarsi i vestiti sporchi di sangue.

 

 

Hayley's P.O.V.

 

 

Appena ripresi conoscenza fui rincuorata dal fatto che Jared fosse vicino a me, che mi stesse tenendo la mano. Ogni singola parte del corpo mi faceva male, la testa sembrava stesse per scoppiarmi e come se non bastasse non avevo quasi più voce..

 

 

Jared's P.O.V.

 

 

Aiutai Hayley a mettersi a sedere sul letto e le chiesi sottovoce: “Come ti senti?” Lei mi guardò negli occhi per pochi secondi e mi disse con una voce roca: “Mi fa male tutto, non mi sento più i polsi..” “Mi dispiace tanto Hayls..” “Mi aiuti a sfilarmi la maglietta? Non riesco nemmeno a muovere le braccia..” Così presi un lembo della sua canotta e la aiutai a sfilarsela, vidi che all'altezza dello stomaco le si stava formando un enorme livido..

Lei si alzò lentamente dal letto e mi disse: “Sono completamente sporca di sangue.. Devo farmi una doccia.” Io le sorrisi e le chiesi: “Sei sicura di farcela?” “No...” “Dai, vengo a darti una mano.” e la aiutai a spogliarsi per farsi la doccia.

 

 

Hayley's P.O.V.

 

 

Appena ebbi finito di farmi la doccia Jay mi porse i vestiti puliti che Shannon mi aveva preparato ed io li indossai. Mi raccolsi i capelli in una coda di cavallo ed andai a sedermi sul letto.

Mi sentivo totalmente stordita, ma soprattutto stavo morendo di freddo.. Dissi a Jared: “Ma tu non hai freddo?” “Io no, tu piuttosto?” “Un po'..” così mi porse la sua felpa ed io la indossai velocemente.

Jay si sedette vicino a me e mi strinse in un abbraccio per poi lasciarmi appena si accorse che avevo lividi ovunque e che quel semplice gesto mi faceva provare un dolore estenuante in tutto il corpo. Mi sedetti sulle sue gambe e gli dissi: “Grazie, davvero. Mi hai salvato la vita.” “Non ringraziarmi Hayley, non devi.”

Appoggiai la testa nell'incavo del suo collo e dopo aver chiuso gli occhi per cercare di rilassarmi gli dissi a bassa voce: “Ti amo.” Lui mi prese la mano e dopo avermi dato un bacio sul polso dove avevo una delle tante ferite mi disse rivolgendomi un sorriso stanco ed allo stesso tempo dolcissimo: “Ti amo anche io Hayls.”

 

 

 

Spazio per l'autrice:

Eccomi qui con un capitolo appena sfornato gente. Okay, la smetto di fare la deficiente.

Come sempre ringrazio di cuore Elena Brooks, xkeatonshug, niallmakesmehappy e freakyyep poiché continuano a seguire ed a recensire la mia storia. Spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno con le scene abbastanza violente, qualora dovesse essere successo mi scuso di cuore.

Sono molto felice del fatto che la storia si stia avvicinando alle 100 recensioni ma soprattutto che sia stata aggiunta ai preferiti e nelle storie da seguire da più o meno 15 persone, siete fantastici.

Credo di avervi annoiato abbastanza quindi.. Alla prossima <3

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Capitolo 11
*** Capitolo 11. ***




 

Capitolo 11.

 

Stavo cominciando a rilassarmi quando fui assalita da una serie di domande a cui non riuscivo a trovare una risposta.

Che cosa avrei fatto se Jared non fosse riuscito a trovarmi? Cosa sarebbe successo se io non fossi riuscita a mandargli il messaggio implorandolo di venire ad aiutarmi? Cosa mi avrebbe fatto mio padre? Forse era meglio smettere di pensare a tutto ciò e concentrarmi su qualcos'altro.

Sentivo il labbro pulsare a causa della ferita ma ignorai il dolore e chiesi a Jared:

Come farò con il concerto di stasera? Non ho più voce e poi ho un labbro rotto e sulle braccia e sui polsi sono piena di graffi e lividi..”

Non preoccuparti, mentre tu ti stavi riprendendo ho chiamato il manager della tua band dicendo che sei stata male e lui ha deciso di cancellare i concerti dei prossimi giorni. Ha fatto cancellare sia i vostri che i nostri perchè senza di voi non sarebbero dei veri concerti.”

E le persone che avevano già comprato i biglietti come faranno?”
“Abbiamo sistemato anche questo, le date che sono state cancellate le recupereremo appena finirà il tour e i biglietti saranno validi lo stesso così i fan non dovranno spendere altri soldi.

Sai, twitter sta letteralmente esplodendo, ci sono migliaia di persone che ti scrivono dicendoti di rimetterti presto.”

Oddio che dolci, magari più tardi rispondo a qualche tweet.”

Ora faresti meglio a riposarti, devi staccare un po' la spina da tutto questo.”

Già, hai ragione.”

Seguii il consiglio di Jared e mi misi sotto le coperte nonostante fossero solo le sei del pomeriggio. Ormai non seguivo più la solita routine, tutti questi eventi mi hanno letteralmente distrutta.

Appena appoggiai la testa sul cuscino vidi che Jared si stava infilando la giacca e stava per uscire dalla stanza dell'albergo, così gli chiesi dove stesse andando. “Beh.. Abbiamo lasciato tuo padre senza sensi in casa, io e Shannon vogliamo dirgli solo due parole.”

Jared, non fare stronzate, ti prego.”

Non ti preoccupare Hayls, noi siamo in due, lui è da solo. Non può nemmeno sfiorarci. Ormai è ridotto malissimo e non credo che abbia la forza di attaccarci.”

Stai attento.”

Certo.”

Si avvicinò per darmi un bacio sulla fronte e poi uscì dalla stanza.

 

 

Jared's P.O.V.

 

 

Appena uscii dall'albergo vidi Shannon che mi stava aspettando così ci dirigemmo verso la casa del padre di Hayley.

Durante il tragitto Shan mi chiese:
“Allora, Hayley come sta?”

E' ridotta davvero male..”

Notai che a questa mia affermazione Shannon era impallidito ma non diedi molto peso a questa reazione, in quel momento avevo altro di cui preoccuparmi. Lui mi disse:
“In che senso è ridotta male?”

Nel senso che il padre l'ha picchiata, Shannon. Ha i polsi pieni di tagli, le braccia ricoperte di lividi e per di più è anche riuscito a spaccarle un labbro nonostante lei abbia reagito più volte.”

Almeno ha reagito..”

Già.”

 

Arrivammo davanti alla casa e aprimmo la porta con decisione, notai che la porta della stanza in cui si trovava il padre di Hayley era ancora aperta così pensai che lui potesse essere ancora lì dentro.

Io e Shannon entrammo e dopo pochi secondi la porte si chiuse di scatto, davanti a noi si presentò il padre e ci disse:
“Wow, che ci fate voi qui?”

Shannon non aveva proferito parola così sostenni io quel dialogo pieno di tensione e nervosismo, gli dissi:
“Hai davvero il coraggio di chiederlo?”

Io se fossi in te cambierei atteggiamento. Mi sembra che Hayley sia una chiara dimostrazione di quello che potrei fare a voi due..”

Probabilmente hai ragione, ma dimentichi una cosa mio caro.”
“Ovvero?”

Noi siamo in due, mentre invece tu sei solo. Secondo me non ti conviene faro lo sbruffone con noi, poi sta a te decidere.”

Oh, giusto. Ti sei portato la scorta, Jared? Hai paura che ti possa fare del male?”

No, voglio solo assicurarmi che tu provi ciò che hai fatto provare ad Hayley per diciassette anni.”

Sai, non sei affatto convincente. Mi fai solo venire una gran voglia di ridere.”

Stavo cominciando a perdere la pazienza, così dopo essermi avvicinato a lui presi il colletto della sua camicia e gli dissi a denti stretti:

Sai, se io fossi in te farei meno lo spavaldo e comincerei a preoccuparmi. Se continui così non andrai molto lontano, in due secondi potresti avere la peggio.”

Lui scoppiò in una risata e disse:

Adesso capisco, ti sei portato dietro tuo fratello perchè sai che lui è innamorato della tua ragazza, giusto?”

Cosa? No.”

Shannon perse definitivamente la pazienza, si avvicinò all'uomo e gli disse: “Io ti consiglio vivamente di andare in un ospedale a farti mettere in sesto, visto che tua figlia ti ha ridotto male, e poi di andartene. Ma andartene sul serio, lasciando in pace Hayley e tutta la sua famiglia.”

Lei non ha una famiglia.”

Io intervenni dicendo: “Noi siamo la sua famiglia.”

Dopo questa affermazione lo spinsi indietro ed io e Shannon uscimmo dall'appartamento.

Dopo un paio di metri dissi a Shannon:
“E' vero?”

Cosa?”

Che sei innamorato di Hayley.”

Ma no Jared, lei è la tua ragazza. Non potrei mai innamorarmi di lei, le voglio solo un gran bene sin da quando eravamo bambini, tutto qua.”

Ti credo Shan, adesso ritorno da lei, ci vediamo domani.”

Ciao Jay.”

 

 

Hayley's P.O.V.

 

 

Stavo per addormentarmi quando mi squillò il cellulare, mi alzai ed una volta visto il numero risposi.

 

Pronto?”

Ciao Hayley!”

Ehm.. Ciao, ma chi sei?”

Come H, non mi riconosci?”

 

La voce sembrava quella di mio cugino Dean ma non ne ero sicura.

 

Dean?”

Esatto, come stai?”

Oddio, ciao Dean! Io sto abbastanza bene, tu piuttosto, come stai?”

Io sto alla grande, sai, mia moglie aspetta una bambina. Diventerai zia!”

Aw, sono felicissima per voi. Congratulazioni! Avete già deciso il nome?”

Abbiamo deciso di usare il tuo secondo nome, la chiameremo Nichole.”

Mi sento onorata, la trovo una cosa dolcissima Dean.”

Senti Hayley, purtroppo devo darti una brutta notizia..”

 

Benissimo, come se non ne avessi avute abbastanza...

 

Di che si tratta?”

Si tratta di tua madre..”

Oddio, cosa le è successo? Dean, sta bene?”

No Hayley, non sta bene. Le hanno diagnosticato un tumore e non sanno come fare per cercare di eliminarlo.”

Che cosa? Se è uno scherzo, giuro su Dio che ti ammazzo.”

Purtroppo non sto scherzando.. Mi dispiace tanto.”

Non dirlo a me, oddio.. Non può essere.”

Hayley, mi dispiace lasciarti così ma Lisa mi sta chiamando. Ci sentiamo presto.”

Ciao Dean..”

 

Sentii che il mondo mi stava crollando addosso, mi sentivo persa.

Mi andai a sedere su una poltrona e cominciai a guardare fuori dalla finestra, mi stavo concentrando sul temporale che si stava avvicinando quando le lacrime cominciarono a rigare il mio volto.

Dopo una decina di minuti sentii la porta della stanza aprirsi così mi asciugai le lacrime e mi girai di scatto, appena vidi che era Jared corsi verso di lui e lo strinsi in un abbraccio come non avevo mai fatto. Lui ricambiò l'abbraccio e mi chiese:

Che succede Hayls?”
“Mi ha appena chiamata Dean, mi ha detto che è stato diagnosticato un tumore a mia madre. Mi ha detto anche che i medici non hanno idea di cosa fare per cercare di eliminarlo definitivamente.”

Appena finii di parlare appoggiai la testa sul petto di Jared e scoppiai a piangere. Gli dissi tra un singhiozzo e l'altro: “Io non so cosa fare, se perdo lei è come se avessi perso tutto.”

Non sai quanto mi dispiaccia Hayley, davvero.”

Senza di lei sarò totalmente sola, le voglio troppo bene. Non può andarsene, non deve.

Tu non rimarrai da sola, hai noi e tua sorella.”

Alzai leggermente il volto e lui mi asciugò dolcemente una delle tante lacrime che solcavano il mio volto.

Quando finirà tutto questo?”

Spero presto, Hayley.”

 

 

 

Una settimana dopo.

 

 

 

Tutti quanti ci stavamo preparando per il concerto quando vidi mia sorella e mia madre entrare nel backstage, avevano veramente comprato tutto quanto per vedermi, ero così felice.

Mia sorella mi saltò letteralmente al collo e mi stritolò in un abbraccio. Non mi aspettavo una reazione simile da lei visto che aveva appena compiuto i diciassette anni e si reputava troppo grande per abbracciare i suoi familiari. La abbracciai anche io per poi andare a salutare mia madre.

La abbracciai talmente forte che mi disse sottovoce:

Hayley, stai rischiando soffocarmi.”

Oddio, scusa mamma.”

Lei scoppiò a ridere per poi salutare gli altri ragazzi, mia sorella mi disse ammiccando: “Sei l'unica ragazza qui, complimenti.” Io scoppiai a ridere per poi andare a finire di truccarmi.

Siccome eravamo in Canada e faceva abbastanza freddo per il concerto avrei indossato un paio di jeans neri, una maglia a maniche corte dei nirvana, una giacca di pelle con una sciarpa con dei piccoli teschi e per completare l'opera un paio di vans nere.

Il trucco invece era semplice, un po' di eyeliner e un po' di rossetto rosso.

Una volta finita la preparazione raggiunsi gli altri e facemmo il nostro solito “rito” per eliminare la tensione.

Jeremy e Taylor andarono sul palco e cominciarono a suonare. Jared mi strinse in un abbraccio e dopo pochi secondi raggiunsi la mia band sul palco.

 

 

* * * *

 

 

 

Ormai il concerto stava finendo ma potevamo sforare di qualche minuto visto che quella volta avevano suonato prima i mars.

Mi sedetti su una sorta di box che tenevamo sempre sul palco con scritto sopra il nome della band e dissi al pubblico:
“Wow, avete tutti una splendida voce, mi avete costretta ad alzare il volume degli auricolari da quanto cantavate forte. Allora... Abbiamo un'ultima canzone da cantare e questa canzone è stata scritta con la collaborazione dei 30 seconds to mars che ringraziamo infinitamente. Questa canzone si chiama 'Misguided Ghosts' e spero che vi piaccia.”

Nel frattempo Jeremy e Taylor avevano preso le chitarre acustiche e si erano seduti sul palco, così io cominciai a cantare:

 

I'm going away for a while.
But I'll be back, don't try to follow me,
'Cause I'll return as soon as possible.
See I'm trying to find my place
But it might not be here where I feel safe.
We all learn to make mistakes.

And run.
From them, from them,
With no direction.
We'll run from them, from them,
With no conviction.

'Cause I'm just one of those ghosts,
Travelling endlessly.
Don't need no roads.
In fact they follow me.
And we just go in circles.
Now I'm told that this life,
And pain is just a simple comprimise,
So we can get what we want out of it.

[...]

 

Il pubblico era entusiasta per la nuova canzone e noi dopo aver ringraziato e salutato tutti tornammo nel backstage.

Ci abbracciammo e ci ringraziammo per ogni cosa, mia madre si stava commuovendo mentre invece mia sorella aveva assunto un'aria malinconica.

Mi avvicinai a lei chiedendole cosa c'era che non andava e lei mi disse che era triste perchè in pochi minuti lei e mia madre sarebbero dovute tornare in Mississippi.

La abbracciai e le sussurrai in un orecchio: “Il tour finirà tra poco, appena sarà finito ti prometto che starò con te tutto il tempo che vorrai e faremo tutto quello che non hai potuto fare in questo periodo perchè io non c'ero.” “Grazie Hayley, sei una sorella fantastica. Ti voglio bene.” “ Ti voglio bene anche io Lzzy.”

Appena io e mia sorella ponemmo fine all'abbraccio mia madre ci salutò per poi prendere in disparte me e Jared dicendoci:
“Voi non avete idea di quanto io posso essere felice per voi due. Siete davvero una bella coppia e si vede che vi amate davvero.

Jared, mi raccomando, tienila d'occhio.”

Io arrossii mentre Jared disse ridendo a mia madre che lo avrebbe fatto sicuramente.

Le due donne si allontanarono e noi ci avviammo verso l'ennesimo albergo.

Ormai io e Jared stavamo sempre nella stessa stanza e ci eravamo abituati alle stanze enormi che ci venivano assegnate ma quella in cui avevano sistemati questa volta era qualcosa di strabiliante, più che una stanza sembrava un appartamento.

Appena entrati c'era un tavolo nero con sopra un vaso con all'interno dei fiori colorati, sotto al tavolo era stato posto un tappeto che in realtà aveva la funzione di zerbino. Al centro della stanza era stato messo un divano di pelle bianco con davanti un tavolino di cristallo, dietro al tavolino c'era un immensa libreria con tantissimi libri all'interno e in mezzo a questa era stato fatto una sorta di riquadro per la televisione.

Vicino al divano c'era porta a vetri che dava su di un'immensa terrazza anch'essa molto ampia con delle sedie e un tavolino in legno.

Dietro al divano si trovava un enorme letto matrimoniale e di fianco ad esso era situata la porta tramite la quale si poteva accedere al bagno, anch'esso enorme.

Io rimasi a bocca aperta per tutto quello che si trovava all'interno della stanza ed io e Jared entrammo.

Appoggiammo i nostri borsoni sul divano di pelle e dopo esserci fatti entrambe una doccia calda ci andammo a sedere sul letto.

Jared mi mise un braccio intorno alle spalle e mi chiese:
“Come ti senti?”
“Abbastanza bene, un po' dolorante ma bene..”

Sai cosa mi rattrista di più?”

Cosa?”

Il fatto che io e te ci stiamo 'conoscendo' solo adesso, ma soprattutto il fatto che non ero presente quando hai avuto una 'prima volta' per tutto, ma che era presente solo mio fratello..”

Prime volte in che senso?”

Non so, la prima volta che ti slogata un polso, la prima volta che hai perso un dente quando eri bambina..”

Ah beh, non ti sei perso nulla.”

Ma soprattutto.. Mi dispiace non essere stato il primo a fare questo.” Appena finì di dire la frase mise un dito sotto al mio mento, mi sollevò dolcemente il viso e mi diede un bacio sulle labbra. Quando il bacio, purtroppo, finì gli dissi:
“Beh, il mio primo bacio è stato penoso.. Vorrei tanto che fosse stato così.”

Io non me lo ricordo nemmeno il mio primo bacio..”

Come no, lo hai dato a me il tuo primo bacio!”

Oddio, davvero?”

Ma si! Anche se non dovrebbe essere considerato tale visto che c'era lo zampino di Shannon, ma tu avevi detto che quello sarebbe considerato come il tuo primo bacio.”

Adesso mi ricordo! Beh, è stato uno dei baci più belli della mia vita.”

Non sarà mai come questo però.” e così mi sedetti sulle sue gambe e dopo aver intrecciato le mie mani dietro al suo collo lo baciai sulle labbra per poi spingerlo dolcemente sul materasso.

Questo momento durò ben poco visto che non gli piaceva sentirsi “sottomesso” da una ragazza, perciò ribaltò la situazione mettendosi sopra di me.

Lo guardai sorridendo e dopo avermi dato un ultimo bacio mi liberò dalla maglietta per poi lasciarla cadere da qualche parte sul pavimento, io feci altrettanto con lui, dopodiché cominciò a lasciarmi una scia di baci lungo il collo che mi fecero scendere una serie di brividi lungo la schiena.

Faticavo ancora a credere che ormai fossi fidanzata con Jared, insomma... Da piccola avrei voluto ucciderlo così tante volte..

Cominciavo a credere che i miracoli potessero accadere davvero.

 

 

 

Spazio per l'autrice:

Io credo di amarvi davvero, questa fan fiction ha ricevuto più di 500 visite e ha più di 100 recensioni, vi amo davvero.

Come sempre voglio ringraziare Elena Brooks, xkeatonshug e niallmakesmehappy perchè seguono e recensiscono sempre i miei capitoli.

Ringrazio anche tutti coloro che seguono passivamente la storia anche se, come sempre, li invito a lasciare una piccola recensione. Tranquilli, non mangio nessuno.

Credo di avervi annoiato abbastanza, quindi.. Alla prossima <3

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Capitolo 12
*** Capitolo 12. ***



 

Capitolo 12.

 

Non ero ancora del tutto sveglia quando mi accorsi che Jared non era più a letto, ma soprattutto non era più nella stanza.

In un primo momento non riuscivo a capire perchè non fosse insieme a me, poi mi ricordai che lui con i 30 seconds to mars doveva fare un'intervista ed iniziare un photoshoot; anche la mia giornata era abbastanza piena..

Quel giorno non avremmo avuto ne concerti ne meet and greet ma nella mattinata avrei avuto anche io il mio primo photoshoot per una campagna pubblicitaria di make-up, poi nel pomeriggio avrei avuto un incontro con dei fan, i quali tramite un concorso avevano avuto la possibilità di raggiungermi in uno studio di registrazione della zona per suonare alcune cover che loro stessi avevano fatto.

Mi avvolsi nel lenzuolo e dopo aver raccolto i miei vestiti dal pavimento, mi diressi svogliatamente verso la doccia.

Cominciai a far scorrere l'acqua in modo che diventasse calda e nel frattempo controllai il cellulare; vidi che avevo due messaggi, così li lessi.

Uno era da parte di Jared che mi augurava il buongiorno, mentre il secondo era di mia sorella. Decisi che avrei risposto dopo essermi fatta la doccia, così appoggiai il cellulare di fianco al lavandino ed andai sotto al getto d'acqua bollente.

Una volta finita la doccia, presi un morbido asciugamano e mi ci avvolsi dentro.

Mi avvicinai al lavandino per poi prendere il cellulare, in modo da poter rispondere ad entrambi i messaggi che mi erano arrivati precedentemente.

Mi soffermai molto sul messaggio di mia sorella, poiché mi aveva scritto:

Ciao Hayley, scusa se ti disturbo a quest'ora ma ho bisogno di qualcuno con cui parlare.. La mamma non sta bene, oggi pomeriggio mentre eravamo in casa a guardare una tua intervista in televisione si è sentita male, è svenuta e poi ha cominciato a dare di stomaco.. La cosa più strana era che quello rimetteva era per la maggior parte sangue, oggi Dean l'ha portata in ospedale ma lui non vuole dirmi che cosa gli ha detto il medico perchè secondo lui sono troppo piccola per capire... Ti prego Hayley, fai qualcosa.”

Decisi che la soluzione migliore era quella di chiamare mia sorella, in modo che potesse spiegarmi bene quello che era successo.

Composi il suo numero e mentre aspettavo che lei rispondesse indossai l'intimo e ritornai in camera.

 

“Hayley, perchè mi hai chiamata?”

“Beh, ho letto il tuo messaggio e ho pensato che era meglio parlarci in questo modo che tramite messaggio.”

“In effetti hai ragione.”

“Tu come stai?”

 

Mentre parlavamo scelsi i vestiti che avrei indossato durante il photoshoot, optai per un paio di pantaloncini corti di jeans, una canotta nera con una croce in mezzo con un giromanica abbastanza largo e per completare l'opera indossai le vans nere del concerto precedente. Mi raccolsi i capelli ed andai in bagno, sempre con il cellulare, per truccarmi.

 

“Non sto bene Hayley, sono preoccupata per mamma e per di più TUO cugino non vuole dirmi cosa sta succedendo.”

“Innanzitutto è anche tuo cugino, e poi non vuole dirtelo perchè non vuole che tu ti preoccupi ulteriormente.”

“Si ma lui dice che sono troppo piccola, ho diciassette anni cazzo!”

“Intanto ti calmi e vedi di usare un altro linguaggio come me, intesi? So benissimo come ti senti, ma lui lo sta facendo per il tuo bene, dovresti apprezzare il suo gesto al posto di criticarlo.”

“Forse hai ragione, scusa..”

“Fa nulla, senti io adesso devo andare perchè tra poco ho un servizio fotografico e devo finire di prepararmi. Se ci sono delle novità chiamami, okay?”
“Okay, ciao Hayley.”
“Ciao Lzzy.”

 

Forse ero stata troppo dura con lei ma doveva capire che Dean si comportava in quel modo solo per proteggerla.

Cercai di smettere di pensare a questa brutta situazione e mi concentrai sul trucco.

Mi avevano detto che per il photoshoot avrei dovuto truccarmi abbastanza pesantemente in modo da mettere in risalto i miei occhi verdi, così per prima cosa misi un po' di fondotinta, visto che le occhiaie cominciavano a farsi vedere.

Mentre applicavo il fondotinta notai che sul collo avevo specie di livido, poi capii che non era un livido ma che molto probabilmente quel segno me lo aveva lasciato Jay la sera precedentemente.

Misi un po' di fondotinta anche li sopra in modo da mascherarlo il più possibile.

Successivamente applicai dell'ombretto blu scuro sulle palpebre per poi completare l'opera con un po' di eyeliner nero, mascara e rossetto rosso scuro. Non mi era mai piaciuto truccarmi così pesantemente, io ero una ragazza che ci andava pesante con le tinte per capelli, non con i trucchi, però ero soddisfatta del mio lavoro.

Siccome avevo paura che il segno sul collo si vedesse, prima di uscire dalla stanza dell'albergo indossai una sciarpa nera con sopra disegnati dei teschi bianchi. Presi la mia borsa con dentro la chiave della stanza ed il cellulare ed uscii dalla stanza.

Appena mi chiusi la porta alle spalle mi si parò davanti una ragazza decisamente alta, bionda con occhi blu, era una bella ragazza ed aveva un'aria estremamente familiare. Ero sicura di averla già vista da qualche parte ma non mi ricordavo dove.

A primo impatto mi dava l'impressione di una ragazza vanitosa ed insopportabile, e non mi sbagliavo effettivamente.

Mi disse con aria superiore:
 

“Tu devi essere Hayley Williams.”
“Si, ci conosciamo per caso?”
“Ciao, sono Emma.”
“Emma? La ex segretaria di Jared?”

“Non solo la sua ex segretaria, sono anche la sua ex ragazza.”

“Questo lo sapevo, non c'era bisogno di sottolinearlo.”

“Qual buon vento ti porta da queste parti?”

 

Quella vipera mi stava facendo fare tardi, non so quale forza oscura mi stesse facendo mantenere la calma.

 

“Sono in tour con i mars.”

“Fai parte del loro gruppo spalla? Mi sono persa qualcosa..”
“In effetti ti sei persa molte cose.”
“Del tipo?”
“Del tipo che io sono la ragazza di Jared.”

 

Appena dissi questa frase Emma impallidì vistosamente e disse con un filo di voce:

“Come sei la sua ragazza? Io sono venuta fino a qui per cercare di rimettermi con lui..”

“Mi sa che hai fatto un viaggio per nulla. Ora, se non ti dispiace, io devo andare a lavorare.”

 

Non le diedi il tempo di ribattere che io ero già nella reception, mi accolse una ragazza dicendomi: “Signorina Williams, come d'accordo con la sua etichetta discografica, qui davanti c'è parcheggiata la sua macchina e queste sono le chiavi.” e mi porse le chiavi della vettura. La ringraziai gentilmente e mi avviai verso la vettura e rimasi a bocca aperta appena la vidi.

Era una di quelle classiche macchine, super costose con un sacco di accessori che avresti potuto scalfire anche solo con uno sguardo.

Facendo più attenzione possibile aprii una delle due portiere posteriori ed appoggiai la mia borsa sul sedile, dopodiché mi misi alla guida e raggiunsi il luogo in cui avrei avuto il servizio fotografico.

Continuavo a ripensare all'incontro con Emma e mi dissi sottovoce 'Mi mancava solo lei, un altro problema. Tanto non ho abbastanza cose a cui pensare, mi mancava solo una delle tante ex di Jared..”

Dopo circa mezz'ora di guida raggiunsi lo stabile in cui si sarebbe tenuto il photoshoot e dopo aver parcheggiato la macchina vi entrai.

 

 

Jared's P.O.V.

 

 

Quella sarebbe stato uno dei tanti giorni in cui io ed Hayley ci saremmo visti solo per pochi minuti alla sera. Mi alzai sbuffando e mi avviai verso la doccia.

Dopo essermi fatto una bella doccia calda mi annodai l'asciugamano alla vita e rientrai in stanza per vestirmi.

Presi i vestiti dal borsone che non avevo ancora disfatto e rimasi per circa due minuti a fissare Hayley mentre dormiva. Sembrava davvero un angelo, il mio angelo. Senza di lei non avevo la minima idea di sarei potuto essere in quel momento. Stavo prendendo una brutta piega ma ero troppo stupido per riuscire a darmi una regolata da solo, poi è arrivata lei e la mia vita ha ricominciato ad avere un senso.

Ritornai in bagno e mi vestii per l'intervista, avrei indossato un paio di pantaloni scuri insieme ad una maglietta bianca con lo scollo a V. Mi diedi una sistemata veloce ai capelli, cosa che quella mattina sembrava impossibile, i miei capelli sembravano posseduti e dotati di una vita propria, non volevano saperne di mettersi come volevo io.

Dopo aver sprecato una ventina di minuti a sistemarmi ritornai da Hayley e dopo averle scostato una ciocca di capelli rossi dal viso mi accorsi che sul collo le avevo lasciato una specie di succhiotto.

Pensai: “Merda, più tardi deve fare un servizio fotografico e se si accorge che le ho lasciato quel segno sul collo mi ammazza, come minimo.”

Mi avvicinai ancora un po' a lei per poi darle un bacio sulla guancia.

Mi misi il mio amato balckberry in tasca ed uscii dalla stanza, Shannon e Tomo mi stavano aspettando fuori dall'hotel così li raggiunsi.

 

“Era ora Jared, pensavamo che ti fossi dimenticato dell'intervista.””
“Scusate ragazzi, ho avuto un inconveniente con i capelli.” ed indicai il disastro che avevo in testa, Shannon scoppiò a ridere mentre Tomo alzò gli occhi al cielo con fare disperato.

Dopo essere saliti sulla vettura dissi ai ragazzi:

 

“Amici miei, questa potrebbe essere l'ultima volta che ci vediamo”

 

Loro per risposta scoppiarono a ridere e Tomo mi chiese:

“E perchè?”

“Perchè più tardi Hayls ha un servizio fotografio ed io..”

 

Shannon intervenne dicendo:

 

“E tu? Che hai combinato?”

“Ecco.. Le ho lasciato un succhiotto sul collo, appena se ne accorgerà verrà ad uccidermi!”

 

Tomo scoppiò in una risata fragorosa mentre Shannon mi disse:

“Ma no dai, vedrai che non ti dirà nulla, d'altronde può capitare.”

“Hai ragione”

“E poi Hayley non è la classica ragazza che si incazza per tutto.”

“In effetti è vero.”

 

 

Hayley's P.O.V.

 

 

Il servizio fotografico stava quasi finendo, il fotografo mi disse che avremmo fatto ancora cinque scatti e poi io avrei finito.

Era stato molto divertente fare quel photoshoot, tutti quelli che erano presenti erano molto simpatici e disponibili, ma la cosa che mi aveva colpita era che mi spiegavano tutto molto dettagliatamente visto che era la prima volta che facevo una cosa del genere. Ringraziai tutti per l'ultima volta e mi diressi verso l'albergo in modo tale che prima di incontrare i fans che mi aspettavano fuori dallo studio mi sarei struccata e ritruccata meno pesantemente.

Mentre stavo finendo di togliermi il trucco mi squillò il cellulare, era Dean.

 

“Ciao Dean”

“Ehi Hayley, come stai?”

“Sono stanca morta però tutto sommato sto bene, tu?”

“Io... Diciamo che tiro avanti.. Hayley, devi darti una notizia pessima..”

“Riguarda mia madre, vero?”

“Si..”

“Dimmi”

“Beh, come ti avrà detto tua sorella, ieri è stata molto male e oggi l'hanno ricoverata in ospedale. Ho parlato con il medico poco fa e...”

“E? Dean parla, ti supplico.”

“Ha detto che è stata così male per via del tumore e non le rimangono più di due settimane di vita”

“Che cosa? Due settimane? Cazzo, due settimane”

“Mi dispiace Hayley”

“Non preoccuparti Dean”

“Se hai bisogno chiamami, okay?”

“Si”

 

In quel momento stavo provando tutto quello che non avevo provato quando Dean mi aveva dato la prima brutta notizia.

Due settimane erano pochissime, ma quello che mi faceva stare più male era che molto probabilmente io non avrei avuto il tempo materiale per poterla vedere un'ultima volta.

Cominciavo a dubitare in tutto ciò che avevo creduto fino a quel momento, cominciai a dubitare dell'esistenza di qualcuno lassù, mi chiedevo perchè lasciasse che una cosa del genere potesse accadere ad una persona così. Mia madre non si meritava questo, aveva sempre messo me e mia sorella prima della sua stessa vita, ci ha fatte crescere nonostante non avessimo nulla, non poteva morire così, non era una morte degna di lei.

Scoppiai in lacrime nel giro di pochi secondi e fui assalita improvvisamente da una grande senso di rabbia.

Lei aveva passato tutta la sua vita a sacrificarsi per gli altri e il suo ringraziamento era quello? Non poteva morire così, non doveva ma soprattutto io non riuscivo ad accettare il fatto che ormai non c'era più nulla che potesse strapparla via da quella sorte orribile. Da li a pochi giorni non avrei avuto più nessuno con cui confidarmi, non avrei avuto più nessun punto di riferimento, nessuno che mi spronasse quando ne avevo più bisogno, non avrei più avuto nessuno.

Mi sentivo come se stessi morendo dentro, non riuscivo più a dare un senso a nulla, alla mia vita, a quello che ero diventata, niente aveva più senso di esistere per me.

Avevo solo una grande voglia di sdraiarmi sul letto e piangere fino a quando non avevo più lacrime e aspettare fino a quando Jared non sarebbe tornato per potermi sfogare con qualcuno, ma non potevo permettermi il lusso di deludere quei fan che mi aspettavano, così mi feci coraggio.

Mi alzai ed andai in bagno a sciacquarmi il viso per poi truccarmi. Misi solo un filo di matita sugli occhi e un po' di rossetto rosa chiaro. Indossai nuovamente la sciarpa e mi avviai verso lo studio.

Ero appena arrivata quando i fan che avevano vinto il concorso mi salutarono calorosamente, avevo bisogno di quel saluto, di sentirmi amata da quelle persone, mi faceva stare meglio.

Feci entrare tutti i ragazzi nello studio e dopo avergli firmato degli autografi e fatto delle foto con loro, questi cominciarono a suonare le canzoni della mia band.

Erano tutti davvero molto bravi, ero rimasta particolarmente colpita da una ragazza che era riuscita ad eseguire perfettamente tutti gli acuti di una delle mie canzoni più difficili da cantare.

Venne il turno dell'ultimo ragazzo, il quale mi disse imbarazzato:

“Io ho letto male i termini del concorso e ho portato una cover dei 30 seconds to mars”

 

Io gli sorrisi cercando di metterlo a suo agio e gli dissi:

“Non c'è problema, sei libero di suonare quello che vuoi.”

“Avrei solo una piccola richiesta”

“Certo, dimmi pure.”

“Beh, io ho portato solo la versione acustica quindi volevo chiederti se... Si, insomma.. Se potevi cantare tu il testo anche se non è una tua canzone.”

“Ma certo! Non c'è problema.”

 

Così il ragazzo cominciò a suonare le prime note di “Kings & Queens” ed io cominciai a cantare il testo:

 

 

Into the night,
desperate and broken.
The sound of a fight,
father has spoken.

We were the kings and queens of promise.
We were the phantoms of our selves.
Maybe the children of a lesser god,
between Heaven and Hell.

Heaven and Hell.

[…]

 

 

Appena finimmo la canzone il ragazzo mi abbracciò e dopo aver salutati tutti gli altri che avevano vinto il concorso ritornai in albergo in preda ad un altro attacco di depressione.

Aprii la porta della stanza ed appena vidi che Jared era già arrivato mi buttai tra le sue braccia e gli dissi sottovoce:
“Menomale che sei qui”

“Hayls, tutto bene?”

“No, mia madre sta morendo.”

Appena dissi questa frase Jay mi disse con un filo di voce: “Mi dispiace così tanto Hayley...” per poi farmi sedere sulle sue gambe dopo che lui si era sistemato sul letto.

Gli raccontai tutto quello che era successo, di mia sorella, della telefonata con Dean..

Appena finii di parlare Jared mi strinse in un abbraccio e gli dissi lentamente:
“Promettimi che tu non te ne andrai, che almeno tu non mi lascerai sola, che ci sarai sempre”

“Hayls, io non posso promettertelo. Posso giurartelo”

Una lacrima mi solcò il volto per poi infrangersi contro la mano di Jared che mi sollevò il volto per darmi un bacio sulle labbra.

Non avevo mai avuto così bisogno di lui come in quel momento, senza di lui mi sentivo persa, non avevo nessuno con cui parlare liberamente. Ormai era diventato la mia unica ragione di vita, e lui lo sapeva bene, mi aveva salvato la vita più di una volta, e sapevo che non lo avrei mai ringraziato abbastanza.

La mia vita senza di lui non avrebbe più avuto senso, e sinceramente non lo aveva mai avuto fino a quando non abbiamo ammesso a noi stessi che ci amavamo da sempre.

 

 

 

Spazio per l'autrice:

Eccomi qua, dopo una lunga assenza sono finalmente riuscita a scrivere il nuovo capitolo. Scusatemi se vi ho fatto aspettare così tanto ma ho avuto una specie di blocco e non avevo idee per questo capitolo.

Come sempre ringrazio quelli che hanno recensito la mia storia, in particolar modo Elena Brooks, xkeatonshug e xX_Luna_Lovegood_Xx.

Sono felice che la mia storia continui a piacervi e che voi continuate a seguirla.

Non mi perdo in troppe parole perchè credo di avervi rubato già abbastanza tempo, scusate eventuali errori nella stesura del capitolo.

 

P.S: Per quanto riguarda la faccenda di Emma, voglio sottolineare che tutto quello che scritto è puramente inventato e lei, se non sbaglio, è l'attuale segretaria di Jared Leto. Voglio anche precisare che, a differenza di quello che ho scritto nel capitolo, nutro una grande stima nei confronti di questa donna perchè è anche grazie a lei se i 30 seconds to mars sono diventati ciò che sono adesso.

Okay, adesso ho veramente finito di annoiarvi.

Grazie mille ancora e alla prossima <3

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Capitolo 13
*** Capitolo 13. ***


 
Capitolo 13.


Ero ancora letteralmente avvinghiata a Jared quando lui mi prese la mano e mi disse sottovoce:
“Ehi, Hayley..”
Prima di rispondergli sollevai la testa dalla sua spalla e dopo essermi asciugata gli occhi gli dissi:
“Dimmi Jay”
“Sai cosa facciamo adesso? Tu ti alzi, ti dai una sciacquata al viso ed usciamo da questa stanza. Hai bisogno di cambiare aria.”
“Ma..”
“Niente 'ma'. Usciamo e cerchiamo di lasciarci alle spalle questa situazione per un po' di tempo. Abbiamo tutto il tempo per pensarci, ora devi rilassarti un po' e smettere di pensare.”
“Mh okay, mi hai convinta...”
“Tanto anche se non eri convinta ti avrei trascinata fuori di qui con la forza.”

Scoppiai a ridere e dopo avergli dato un bacio sulla guancia dissi a bassa voce: “Grazie.
Mi alzai svogliatamente dalle sue gambe e dopo aver preso dalla borsa dei vestiti puliti, andai in bagno per farmi una doccia bollente.
Appena l'acqua era abbastanza calda andai sotto al getto e mi feci una doccia estremamente rilassante.
Una volta finita la doccia mi avvolsi nell'asciugamano e mi raccolsi i capelli in una coda, mi asciugai velocemente per poi indossare i vestiti puliti.
Avrei indossato dei pantaloncini neri con una maglietta a maniche corte color verde acqua.
Una volta uscita dal bagno Jared mi prese per mano e mi trascinò fuori dalla stanza. Ribattei dicendo:
“Ma non ho preso nemmeno il cellulare!”
“Meglio, almeno nessuno potrà disturbarti e darti altri pensieri. Per stasera sei solo mia, okay?”
“Okay..”

Mi scocciava il fatto di non avere il mio telefono, non perchè non volessi passare il resto della serata in santa pace con il mio ragazzo ma perchè Patrick, il manager della mia band, doveva mandarmi un messaggio con scritto gli ultimi dettagli per la nostra trasferta in Germania.
L'indomani io e la mia band saremmo andati in Germania per partecipare ad un celebre festival, il Rock AM Ring.
A quel festival partecipavano tutte le band più famose, gli stessi 30 seconds to mars avevano partecipato più di una volta ma quest'anno avevano deciso di cedere il loro posto a noi.
Quello sarebbe stato un vero e proprio tour de force, l'indomani saremmo arrivati in Germania, il giorno dopo avremmo avuto il concerto e la sera del giorno del concerto saremmo ritornati in America. Se fossi sopravvissuta a quel viaggio avrei potuto considerarmi immortale.
Io e Jared, una volta fuori dall'albergo, cominciammo a passeggiare per le vie di Toronto senza una meta precisa.
“Allora, sei pronta per il grande viaggio?”
“Diciamo di si, per lo più ho paura di non uscirne viva.”
“Ma no, alla fine ti renderai conto che anche se il viaggio è faticoso, ne sarà valsa la pena. Tu e la tua band renderete felici un sacco di persone, ripagherete tutti i sacrifici che alcuni di loro hanno dovuto fare per potersi permettere i biglietti per venire a vedervi. Sarà una serata perfetta, ne sono sicuro.”
“Sai qual è l'unica cosa brutta?”
“Cosa?”
“Che tu non sarai li, non sarai con me.”
“Ma io sarò con te, non fisicamente ma è come se fossi con te.”

Appena mi disse questa frase si sfilò la collana con la triad e me la mise al collo, dopo avermela allacciata mi disse in un bisbiglio:
“Questa tienila tu, così durante il concerto avrai l'impressione che io sia li con te.”

“Ma questa è tua, non posso tenerla io.”
“Puoi eccome, altrimenti non te l'avrei data.”
“Grazie Jay, davvero.”
Ero rimasta senza parole da questo suo gesto, la collana che mi aveva appena dato era il suo portafortuna da sempre e ora lo aveva dato a me, non sapevo davvero come ringraziarlo.
Lasciai la sua mano per poi abbracciarlo, non lo avrei visto per soli due giorni ma sapevo che mi sarebbe mancato moltissimo, dovevo cercare di godermi al massimo le ultime ore che avremmo passato insieme.
Decidemmo di ritornare nella nostra stanza in modo da poter preparare con calma le ultime cose. Appena entrammo mi fiondai sul cellulare e vidi che Patrick mi aveva mandato un messaggio con scritto:

Ciao Hayley, per il concerto di dopodomani è tutto a posto. Ho già prenotato l'albergo per voi tre, i braccialetti che vi serviranno per entrare sono già nelle vostre camere. I due voli che dovete prendere (uno per l'andata ed uno per il ritorno) sono già stati prenotati, non preoccupatevi per i biglietti, ho pensato a tutto io.

Ho letto la scaletta delle canzoni che mi hai mandato e la approvo pienamente. Spero che vada tutto per il meglio, in bocca al lupo.”


Risposi velocemente al messaggio per poi preparare il borsone con i vestiti. Per il viaggio avrei indossato gli stessi vestiti di quella sera mentre per il concerto avrei indossato un top rosa con sopra una canotta con un giromanica molto ampio con stampato sopra il nome di uno dei miei film horror preferiti, “pet sematery”. Per quanto riguarda i pantaloni, avrei indossato dei jeans metà bianchi e metà neri che avevo indossato durante il mio primissimo concerto.
Chiusi il borsone e dopo essermi infilata il pigiama ed essermi lavata i denti andai a sdraiarmi vicino a Jared, il quale mi mise un braccio intorno alle spalle per poi avvicinarmi a se.


“Come faccio a stare due giorni senza di te? Io muoio.”
“Ma non dire così Jared, vedrai che passeranno in fretta.”

“Lo spero.”
Gli rivolsi un sorriso per poi stampargli un bacio sulle labbra che lui ricambiò velocemente.
Mi sistemai meglio tra le sue braccia appoggiando la testa sul suo petto, per poi cadere in un sonno profondo ma piuttosto agitato.






Jared's P.O.V.






Hayley, a differenza mia, si era addormentata subito ma dopo poche ore cominciò ad agitarsi, sembrava stesse avendo degli incubi.
Non volevo svegliarla, così cominciai ad accarezzarle dolcemente il braccio, sembrava che quel semplice gesto la calmasse.






Hayley's P.O.V.






Il fatidico giorno era arrivato, ero così agitata che mi svegliai di buon'ora nonostante non avessi dormito benissimo. Continuavo a sognare mia madre in ospedale e poco prima che mi svegliassi sognai tutto quello che era successo qualche settimana prima con mio padre.
Notai che Jay aveva una mano appoggiata sul mio braccio, così la spostai delicatamente cercando di non svegliarlo.
Una volta finita quella sorta di missione, rimasi per un minuto intero a fissare Jared mentre dormiva.
Era semplicemente perfetto, quei suoi capelli corti totalmente scompigliati e l'espressione che aveva sul volto gli davano l'aspetto di un bambino.
Decisi di smettere di fissare Jared ed andai in bagno a prepararmi, dopo aver indossato i vestiti mi truccai con un filo di matita e un po' di rossetto per poi pettinarmi.
Appena ritornai nella stanza vidi che Jay si stava svegliando, così mi sedetti di fianco a lui.
Una volta che si era svegliato del tutto mi chiese:
“Che ore sono?”

“Le 8.15 del mattino”
“Okay, adesso mi alzo.”
Gli sorrisi dolcemente per poi spostarmi in modo che lui potesse alzarsi.
Mentre lui si fece la doccia io andai da Taylor e Jeremy per dirgli che Patrick aveva già organizzato tutto per la nostra trasferta e che Shannon, Jared e Tomo ci avrebbero accompagnati all'aeroporto con il loro tourbus.
Shannon e Tomo si avvicinarono a noi, così decidemmo di salire sul bus per aspettare Jared, passammo per la reception e ringraziammo tutte le persone che lavoravano li per averci ospitati e per essere stati così gentili nei nostri confronti.
Eravamo sul bus da ormai dieci minuti quando finalmente Jared ci raggiunse, ci sistemammo tutti sul divanetto e ci dirigemmo verso l'aeroporto.
Io mi sedetti tra Shannon e Jared mentre Taylor stava impazzendo perchè era talmente agitato che non si ricordava gli accordi delle nostre canzoni.
Tutti stavamo ripassando le ultime cose per il concerto; io, con l'aiuto di Jared e Shannon, i testi delle canzoni, Jeremy gli accordi del basso e Taylor, aiutato da Tomo, gli accordi di chitarra.
Ormai nel giro di un'ora saremmo arrivati all'aeroporto così Jared mi disse:
“Anche se è domani il concerto ti conviene comunque scaldare la voce, così ti tieni in allenamento.”
Appena Shannon e Tomo sentirono quello che Jared mi aveva detto si misero ad implorarmi di cantare qualcosa, così cominciai a canticchiare sottovoce le parole di una delle canzoni dei mars che amavo di più, ovvero closer to the edge.




Appena finii di cantare la canzone Shannon disse ridendo, rivolgendosi a Jared:
“Mi dispiace Jay, ma Hayley ha più voce di te.”

Scoppiammo tutti a ridere e passammo gli ultimi minuti insieme chiacchierando e ridendo, ormai la tensione che avevamo addosso era stata sostituita da una sensazione di euforia e felicità.




Eravamo entrati nell'edificio da pochi minuti quando venimmo accerchiati da alcuni fans che ci chiedevano di fare delle foto con loro e di firmargli degli autografi.
Una volta fatto tutto quello che ci avevano chiesto, andammo a fare il check-in e ad imbarcare i nostri borsoni.
Il momento in cui dovevamo separarci era purtroppo arrivato.
Io fui l'ultima a salutare i tre ragazzi, volevo essere l'ultima per aver l'illusione di aver passato più tempo con loro.
Per primo salutai Tomo, poi strinsi Shannon in un abbraccio; vidi che si stava commuovendo, così gli diedi un bacio sulla guancia e lo abbracciai un'altra volta.
Per ultimo salutai Jared, il quale mi strinse in un abbraccio, una lacrima mi solcò il volto, volevo che quell'abbraccio non finisse mai ma sapevo che non era possibile.
Jared mi allontanò leggermente per poi asciugarmi un'altra lacrima che stava scendendo lungo la mia guancia, mi disse sorridendo:
“Ehi.. Ehi Hayls, non piangere dai, altrimenti ti rovini il trucco.”

Io scoppiai a ridere e gli diedi un piccolo bacio sulle labbra.
Una voce registrata annunciò l'arrivo del nostro volo così ci salutammo per l'ultima volta e ci avviammo verso una hostess per fare l'ultimo controllo prima di salire sull'aereo.






* * * *






Il volo era stato molto lungo ed estremamente stancante, non vedo l'ora di raggiungere l'albergo in modo da potermi fare una doccia e andare a dormire.
Una volta scesi dall'aereo andammo a recuperare i nostri borsoni e notammo che erano state posizionate delle transenne dietro alle quali c'erano moltissime persone con in mano dei cartelli con sopra scritto il nome della nostra, alcuni poi indossavano delle magliette che vendevamo noi sul nostro sito officiale mentre altri, sopratutto coloro che erano in prima fila, tendevano le mani verso di noi per farci firmare autografi.
Siccome non volevamo fare la figura della classica band diventata famosa da poco che se ne frega dei propri fans, perchè il nostro successo era tutto dovuto a loro, quindi, nonostante fossimo stanchissimi, appoggiammo per terra le nostre borse e ci dividemmo per cercare di firmare a tutti gli autografi e fare delle foto.
Appena i fans furono accontentati raggiungemmo il taxi che ci aspettava fuori dall'aeroporto tedesco e raggiungemmo il nostro albergo.




Una volta arrivati fummo accolti da tutto il personale per poi essere indirizzati da una ragazza verso le nostre stanze. Tutti e tre ci salutammo e ci demmo appuntamento alle 7.30 del mattino seguente per poter fare tranquillamente colazione, ripassare la nostra scaletta e raggiungere il luogo del concerto per esibirci.
Appena entrai nella mia stanza mi buttai sul letto e chiamai Jared.


Ciao Hayls.”
“Ehi, Jared.. Scusa se ti chiamo a quest'ora, so che in America è notte fonda ma mi mancavi e..”

Non provare nemmeno a scusarti, non devi. Stavo giusto per chiamarti io ma tu mi hai preceduto.. Com'è andato il volo?”
Tutto sommato bene, anche se siamo arrivati in ritardo in albergo perchè c'erano moltissimi ragazzi che ci chiedevano l'autografo in aeroporto.”
“Ma davvero? E' magnifico Hayley! Adesso cerca di riposarti, domani sarà una giornata estenuante per te..”
“Già, hai ragione.. Buona notte Jay.”
“Notte Hayls.”



Dopo aver appoggiato il cellulare sul comodino caddi in un sonno profondo e molto rilassante.




Saranno state le 7.15 del mattino quando mi svegliai così andai a farmi una doccia veloce e a vestirmi per il concerto che si sarebbe tenuto nel primo pomeriggio.
Dopo aver indossato i vestiti mi truccai con un po' di eyeliner e mascara.
Chiusi il borsone e raggruppai le mie ultime cose visto che avevamo il volo per Toronto due ore dopo il concerto.
Uscii dalla stanza ed andai a fare colazione con Taylor e Jeremy.
Facemmo una colazione abbastanza leggera, mangiammo solo un croissant con una tazza di caffè bollente, una volta finita la colazione andammo a sederci nella hall dell'albergo e parlammo fino a mezzogiorno, con il tour in corso non avevamo ancora avuto tempo di parlare tranquillamente così ne approfittammo.


“Taylor, come sta tua mamma?”
“Adesso sta molto meglio, per fortuna non era nulla di grave e si è risolto tutto per il meglio. Tua moglie come sta?”

“Oh, sta benissimo, ha appena finito un servizio fotografico e ne era entusiasta.”


Appena Jerm finì di rispondere alla domanda di Taylor, si girò verso di me e con un sorriso malizioso mi chiese:

“E tu Hayley? Con Jared tutto bene?”



Io arrossii leggermente e gli dissi timidamente:

“Ehm.. Si si, tutto bene. L'ho sentito ieri sera ma credo che fino a quando non torneremo a Toronto non avrò più occasioni per sentirlo.”

“Pensa che tra meno di dodici ore vi rivedrete.”
“Già..”


Cominciai a giocherellare con la collana di Jared che avevo al collo estraniandomi dai discorsi di Jeremy e Taylor.
Ripassavo mentalmente i testi della varie canzoni che avremmo suonato quando fui interrotta da qualcuno che mi scompigliò i capelli, siccome era una cosa che odiavo mi girai di scatto.
Mi trovai davanti un ragazzo abbastanza alto, con i capelli corti e castani, aveva gli occhi di un verde meraviglioso.
Ci misi un po' tempo a riconoscerlo, mi alzai di scatto e andai ad abbracciarlo.


“Dean! Che ci fai qui?”
“Ciao Hayley! Beh sono dovuto venire qui in Germania per lavoro e ne ho approfittato per venire al Rock AM Ring per vederti.”
“Oddio, è una cosa dolcissima.”

“Come stai?”
“Diciamo bene dai...”





Mi allontanai da lui per presentarlo a Taylor e Jeremy, dissi:

“Ragazzi, lui è mio cugino Dean.”



Si salutarono e cominciammo a chiacchierare tutti e quattro insieme.






* * * *






Ormai il concerto sarebbe iniziato nel giro di due minuti ed io ero molto agitata, presi il microfono senza fili e cominciai saltellare, come se fosse una specie di riscaldamento.
Taylor e Jeremy corsero sul palco e cominciarono a suonare, io feci due respiri profondi e poi li raggiunsi; appena salii sul palco la folla esplose in un boato di felicità ed io cominciai a cantare la prima canzone, rimasi stupita del fatto che il pubblico conosceva alla perfezione le parole della canzone.




Ormai il concerto stava finendo e dovevamo eseguire solo l'outro della nostra ultima canzone, ovvero let the flames begin, quella parte l'avevamo scritta io e Jared qualche giorno prima ed avevamo avuto pochissimo tempo per riadattarla alla canzone a cui l'avremmo aggiunta.
Taylor stava suonando l'assolo ed io cominciavo ad essere estremamente stanca, mi mancava il fiato poiché avevo esagerato con gli headbanging e con i salti sul palco.
Per cantare l'outro mi misi in ginocchio sul palco e misi una mano avanti in modo da sostenere il peso del mio corpo e cominciai a cantare la prima parte:




Oh father
Oh father
Oh father
Oh Jesus.





Per cantare la seconda parte mi sdraiai letteralmente sul palco in modo da usare tutto il fiato che avevo in corpo. Decisi di fare quella parte in modo più “alto” rispetto al dovuto in modo da completare in bellezza il concerto, dopo essermi sdraiata ripresi a cantare.








Father, well I am ready,
Won't you let it begin?
'Cause I am here now,
I want to dance in
The mighty palm of your hand.





Appena finii questa parte il pubblico cominciò ad acclamarci e urlare il nostro nome, noi li ringraziammo velocemente e corremmo nel backstage per recuperare le nostre ultime cose.
Si complimentarono tutti con me per come avevo fatto l'ultima parte della canzone e anche con Taylor per come aveva eseguito l'assolo.
Ci avvisarono che il nostro taxi era arrivato, così ci avviammo verso l'uscita per poi salire sulla vettura ed avviarci verso l'aeroporto.
Mandai un messaggio a Jared dicendogli che nel giro di mezz'ora saremmo saliti sull'aereo e lui mi rispose dicendo:


Perfetto, ho visto la vostra esibizione in tele e.. Mamma mia Hayley, mi hai fatto venire la pelle d'oca, in senso positivo. L'ultima parte che hai cantato è stata eccezionale, non credevo che potessi fare degli acuti così alti, sono fiero di te.”


Risposi in fretta al suo messaggio e scesi dalla vettura, io e la mia band ci avviammo verso il check-in per poi salire sull'aereo.
Ero talmente stanca che mi addormentai con la testa sulla spalla di Taylor e dormii per tutta la durata del viaggio.




Appena raggiungemmo Toronto Taylor e Jeremy mi svegliarono e Taylor, dopo avermi messo un braccio intorno alle spalle visto che ero intontita dal sonno, mi aiutò a scendere dall'aereo.
Dopo aver ritirato i nostri borsoni ci limitammo solo a salutare i nostri fans che ci avevano aspettati, poiché il nostro manager e la casa discografica ci avevano severamente vietato di fermarci a fare foto e autografi.
Superata la barriera fatta da poliziotti e fans raggiungemmo l'uscita dell'aeroporto e notammo che all'esterno c'erano Jared, Shannon e Tomo ad aspettarci.
Appena vidi Jared, lasciai cadere a terra la mia borsa e corsi incontro a lui per stringerlo in un abbraccio, lui mi sollevò in modo che io allacciassi le gambe dietro alla sua schiena e mi disse sottovoce:


“Mi sei mancata così tanto Hayls..”
“Anche tu Jay, non immagini nemmeno quanto.”

“Ti amo”
“Ti amo anche io”


I miei polmoni furono pervasi dal suo profumo, sentivo le sue braccia che mi stringevano, come se lui volesse proteggermi da qualcosa e rassicurarmi allo stesso tempo.
Allentò leggermente la presa e mi disse sottovoce:


“Si ricomincia.”


Capii che lui si riferiva al nostro tour insieme così ripetei sorridendo:

“Si, si ricomincia.”

Andai a riprendere il mio borsone e ci avviammo versi i nostri tourbus, Jeremy e Taylor mi dissero: “Ehi Hayley, siccome tu e Jared non vi vedete da due giorni, noi andiamo sul bus con Tomo e Shannon così voi due potete stare un po' da soli.”
Io arrossii e li ringraziai.
Una volta raggiunto il tourbus della mia band io e Jay vi salimmo sopra e ci chiudemmo la porta alle spalle; dopo aver appoggiato il borsone sul pavimento misi le braccia intorno al collo di Jared e cominciai a baciarlo dolcemente, dopo pochi minuti ci sdraiammo sul letto e cominciammo a parlare del più e del meno fino a quando non partimmo verso la prossima destinazione del nostro tour.


“Sto morendo di sonno Jay..”
“Oh, povera piccola. Dai, vieni qui.”


Così mi avvicinai a lui e appoggiai la testa sulla sua spalla, dopo pochi minuti cominciai ad avvertire un senso di freddo ma decisi di assecondarlo mentre, invece, Jared se ne accorse.


“Ma Hayley, sei ghiacciata.”
“Non ti preoccupare, tra poco mi passerà”
“Ti ho già detto che non sei una grande attrice? Non riuscirai mai a farmi scemo, neanche se ti impegnassi.”


Io scoppiai a ridere mentre lui prese una coperta di pile che era ai piedi del letto e me la mise addosso.


“Grazie”
“Di nulla Hayls”


Mentre io cercavo di addormentarmi, lui cominciò a baciarmi il collo, per poi scendere all'altezza della clavicola.
Io girai leggermente la testa verso di lui e gli dissi:


“Sai che non siamo soli qui sul bus? C'è l'autista..”


Lui mi rispose con una specie di mugolio e riprese a baciarmi il collo, sapevo che non sarei riuscita a resistere a lungo, quando stavo con lui e lui si comportava così non ero più in grado di controllare le mie azioni e mi lasciavo travolgere dal mio istinto.
Mi girai di scatto verso di lui e gli dissi:

“Ammettilo, ti diverti a provocarmi.”

“Ebbene si, mi diverto a farti perdere il controllo.”
“Però sei sleale, almeno cogli un momento in cui siamo soli e nessuno potrebbe disturbarci..”
“Ti ha mai detto nessuno che sei tremendamente sexy quando fai così?”


Io stavo letteralmente impazzendo mentre lui mi fissava mordendosi il labbro inferiore.
Fortunatamente l'autista del tourbus ci disse che si sarebbe fermato per riposarsi un paio d'ore prima di ripartire, così ci lascio da soli sul bus.
Appena sentimmo la portiera chiudersi, Jared mi guardò dritto negli occhi e mi disse:


“Allora?”
“Allora...”


Scoppiammo entrambe a ridere e dopo pochi secondi Jay riprese a tormentarmi il collo con le sue labbra, io ormai non ero più consapevole delle mie azioni, così mi girai verso di lui e gli stampai un bacio sulle labbra; come risposta lui mi cinse i fianchi con le braccia per avvinarmi di più a se per poi mettersi sopra di me e sfilarmi la canotta, io feci lo stesso con la sua maglia.
Appena ci liberammo delle nostra maglie Jared fece aderire il suo petto contro il mio per poi riprendere a baciarmi appassionatamente.
Ormai aveva capito che lui, in queste situazioni, mi faceva perdere totalmente il controllo, e nonostante ciò si divertiva a provocarmi, a farmi perdere quel briciolo di autorità che avevo su me stessa.
Era una caratteristica che aveva sempre avuto, non c'era verso di fargliela cambiare ma dovevo ammettere che era che nel profondo mi piaceva; grazie a lui, una volta ogni tanto, potevo essere davvero me stessa.








Spazio per l'autrice:
Dopo tanto tempo, rieccomi con un nuovo capitolo.
Come sempre voglio ringraziare tutti quelli che hanno aggiunto la storia ai preferiti, nelle ricordate ecc. In particolar modo voglio ringraziare Elena Brooks, xkeatonshug, freakyep, xX_Luna_Lovegood_Xx e lovehope_, grazie mille ragazze.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto come quello precendente e che continuerete a seguire la storia, alla prossima c:
Se volete contattarmi questo è il mio account di twitter:  https://twitter.com/andysstrenght


P.S. Ho visto che anche TanyaFromMars mi ha aggiunta tra i suoi autori preferiti.
Grazie mille dolcezza, significa davvero molto per me e mi piacerebbe davvero molto se mi facessi sapere che ne pensi della mia storia tramite una recensione, anche di poche parole, significherebbe molto per me. Un bacio <3

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Capitolo 14
*** Capitolo 14. ***



 

Capitolo 14

 

Stavo dormendo profondamente quando sentii qualcuno accarezzarmi la schiena, aprii un occhio e mi accorsi che si trattava di Jared.

Mi girai leggermente verso di lui e gli chiesi che ore fossero e lui mi rispose dicendo che erano le dieci e mezza del mattino; io sbottai dicendo ad alta voce:
“Porca puttana sono in ritardo! Ho le prove tra mezz'ora, oddio. Non ce la farò ad arrivare in orario.”

Così mi avvolsi velocemente nelle lenzuola e corsi in bagno per indossare i vestiti che mi ero preparata la sera precedente, nel frattempo Jared rideva a crepapelle a causa della mia reazione, lo assecondai e cominciai a prepararmi.

Mi sarei vestita direttamente per il concerto, perciò indossai dei leggings lucidi neri con una canotta grigia degli ac/dc.

Per il trucco optai per un bel po' di eyeliner e un rossetto rosso scuro; per completare l'opera mi pettinai i capelli e decisi di lasciarli sciolti.

Uscii dal bagno e misi in fretta e furia nella mia borsa tutto quello di cui avevo bisogno, mi infilai le scarpe e andai a salutare Jared.

 

“Devi già andare?”

“Si, altrimenti Jeremy e Taylor mi uccidono se arrivo per l'ennesima volta in ritardo...”
“Non sforzare troppo la voce, mi raccomando.”

“Non preoccuparti”

 

Era incredibile quanto si preoccupasse per me, ero davvero senza parole per la sua dolcezza, gli rivolsi un sorriso timido per poi lasciargli un bacio sulla guancia.

Uscii dal tourbus e corsi il più veloce più possibile verso il luogo in cui io e la mia band ci eravamo dati appuntamento.

Appena mi videro si complimentarono con me perchè non ero in ritardo, risposi sarcasticamente alle loro battute ed entrammo nello studio prove che la nostra etichetta aveva prenotato per noi.

Appoggiammo le nostre borse per terra e cominciammo a scrivere la scaletta per il concerto che si sarebbe tenuto nel giro di poche ore.

Decidemmo di aprire il concerto con una delle canzoni che avevamo scritto da poco, mentre per la chiusura optammo per una canzone che avevo scritto io quando avevo sedici anni. Ero innamorata di quella canzone, l'avevo scritta in un periodo in cui mi ero follemente innamorata di un ragazzo, nonostante lui non mi avesse mai presa in considerazione continuavo ad amarla, anche perchè ora come ora sembrava che il testo lo avessi scritto per Jared e non per il ragazzo per cui avevo una cotta un po' di anni fa, e forse era proprio così; forse inconsciamente mentre scrivevo quella canzone pensavo a Jared.

Provammo cinque canzoni, dopodiché decidemmo di tornare sul nostro tourbus per preparare le ultime cose. Lasciai che Taylor e Jeremy andassero per primi perchè io volevo assicurarmi di non aver dimenticato nulla all'interno dello studio.

Dopo aver controllato ogni angolo uscii e dopo aver chiuso a chiave la porta, nascosi il mazzo all'interno di un porta ombrelli.

Appena mi girai per avviarmi verso il bus mi trovai faccia a faccia con mio padre, per l'ennesima volta.

Per prima cosa pensai di urlare in modo che i ragazzi mi sentissero, ma poi decisi di affrontarlo, non avevo nulla da perdere e sinceramente ero stufa di tutta questa situazione. In tono molto freddo e distaccato gli dissi:

“Che ci fai qui?”

“Sono venuto a chiederti scusa”

“Scusa per cosa?”
“Per tutto Hayley”

“Se tenevi davvero a me non mi avresti trattata così per diciassette anni”
“Mi dispiace”

“Ti dispiace? E' solo questo che puoi dirmi? Sai che non me ne faccio nulla delle tue scuse? Mi hai distrutta, mi ha rovinata, mi hai ridotta in frantumi. Per colpa solo ed esclusivamente tua, ho dei segni sul corpo che non sbiadiranno mai. Sto cercando di rifarmi una vita ma tutte le volte che qualcosa sembra andare per il verso giusto, tu compari e butti giù tutto quello che sto cercando di costruire. Sono stufa di tutto, sono stufa di questa situazione, sono stufa di te.”

“Davvero pensi queste cose? Ricordati che è anche grazie a me che sei al mondo”

“Già, purtroppo è anche grazie a te che sono al mondo. So che sono parole dure, soprattutto quando la persona che le dice è tua figlia, ma devo dirlo.. Mi vergogno di avere un padre come te. Un padre che non sa amare la propria figlia, che sa solo insultarla e picchiarla. Scusa, ma io non potrò mai perdonarti per quello che mi hai fatto passare. Adesso mi sto rifacendo una vita, faccio un lavoro che adoro, ho un ragazzo che amo con tutta me stessa e non posso permettere che tu rovini anche questo momento.”


 

Non gli diedi neanche il tempo di rispondere che mi allontanai da lui e salii sul mio bus, salutai Jared e mi lasciai cadere sul divanetto. Dopo pochi secondi Jay si sedette accanto a me e mi disse sottovoce:

“Tutto bene?”


 

Ignorai la sua domanda facendogliene un'altra:


 

“Posso farti una domanda?”
“Certo Hayls?”

“Perchè stai con una come me?”

“In che senso?”
“Nel senso che da quando stai con me è successo di tutto e di più, come fai a sopportare tutto questo? Io sono problematica, ho un sacco di problemi alle spalle che si ritorcono contro le persone che amo..”


 

Mi prese la mano e cominciò a passare le sue dita sulle cicatrici sul polso, sembrava come incantato da quei segni permanenti che avevo sulla pelle, mi bloccò dicendo in un sussurro:

“Vuoi sapere come faccio?”

“Si”

“Lo faccio pensando a te, pensando a quanto ti amo, a quanto avrei voluto aiutarti quando ne avevi più bisogno. Ormai fai parte della mia vita Hayley, non ho la minima idea di cosa potrei fare senza una ragazza come te al mio fianco. Ti amo.”

“Ti amo anche io.”

“Comunque, perchè mi hai chiesto questa cosa?”

“Perchè prima di salire sul bus ho visto mio padre”


 

Appena dissi quella frase il volto di Jared diventò pallido e mi chiese:

“Ti ha fatto del male?”

“No, non ti preoccupare”

“Cosa voleva ancora da te?”

“Voleva scusarsi per come mi ha tratta in questi anni ma io non ho accettato le sue scuse..”

“Hai fatto bene Hayls, non starci male, hai fatto la cosa giusta. Fidati di me.”


 

Controllai l'orologio e vidi che mancava pochissimo al concerto, così scendemmo tutti dal bus e entrammo nel backstage. Quella sarebbe stata la nostra ultima tappa americana, dopodiché saremmo partiti alla volta dell'Europa, ero talmente emozionata che non riuscivo a stare fermo.

Shannon mi venne vicino e disse ridendo:

 

“Mamma mia Hayley, sembri una molla.”

“Hai ragione, ma sono troppo agitata per poter stare ferma come voi.”


 

Jared, Tomo e Shannon scoppiarono a ridere, mentre Taylor e Jeremy mi dissero che era ora di andare in scena.

Presi il microfono e salii sul palco salutando il pubblico, fummo accolti in una maniera spettacolare. Tutti i ragazzi che riuscivo a vedere dal palco cantavano e facevano gli headbanging insieme a me, saltavano, si abbracciavano, era qualcosa di indescrivibile.


 


 


 

* * * *


 


 


 

Ormai la fine del concerto era arrivata, dovevo cantare l'ultimo ritornello della canzone e poi sarebbe tutto finito.


 


 


 

Jared's P.O.V.

Ero vicino al palco per vedere il concerto di Hayley, quando mi si avvicinò mio fratello che mi disse:


 

“Certo che sei proprio innamorato perso di lei”

“Come mai hai fatto questa strana affermazione?”

“Jay, si vede tantissimo che la ami. Non le togli mai gli occhi di dosso, la proteggi da qualunque cosa, cerchi di farle capire che ci sarai sempre per lei.. E' bello vederti 'agire' così per una ragazza..”

“In effetti è la prima volta che mi comporto così con una ragazza, lei mi ha cambiato, in senso positivo ovviamente. Da quando sto con lei sto meglio con me stesso, non nemmeno come spiegarlo; è come se lei mi avesse fatto capire come dovevo vivere la mia vita.”

“In effetti lo ha fatto, hai dato una svolta alla tua vita e ne sono davvero felice.”


 

Nel frattempo mi concentrai su Hayley e rimasi a bocca aperta per quello che aveva appena fatto sul palco; aveva fatto un paio di headbanging, uno attaccato all'altro, per poi scendere con un salto da una sorta di box che aveva sul palco ed infine corse dalla parte opposta per stringere le mani dei fans mentre eseguiva un acuto abbastanza difficile da fare, mi girai verso Shannon e gli dissi:

“Cazzo, hai visto quello che ha appena fatto? Se lo facessi io poi dovrei essere ricoverato in ospedale..”

“Si, ho visto! Ha un modo di stare sul palco impressionante, è davvero brava”

Concordai con mio fratello ed entrambe assistemmo alla fine del concerto, Hayley stava cantando l'ultima frase della canzone quando si girò verso di me e mi fissò fino a quando la canzone finì, sembrava quasi che volesse dedicarla a me..


 


 


 


 

Hayley's P.O.V.


 


 


 

Feci un respiro profondo e dopo aver raccolto il fiato che mi restava nei polmoni cantai l'ultima parte, alzandola di tono rispetto a come la facevamo di solito, mentre cantavo quest'ultima parte il mio sguardo si posò automaticamente su Jared, sembrava che stessi dedicando quella parte a lui, soprattutto l'ultima frase:


 


 

This heart, it beats, beats for only you, my heart is yours.

My heart is.. My heart is yours.


 


 

Appoggiai il microfono sul palco e dopo aver salutato i fans andammo nel backstage per salutare i mars ed augurargli “buona fortuna” per il concerto; mi stavo sistemando la canotta quando Jared mi avvolse in un abbraccio e mi diede un piccolo bacio appena sotto l'orecchio, proprio dove avevo il mio secondo tatuaggio. Mi girai verso di lui e gli dissi sorridendo:


 

“Pronto per il concerto?”

“Certo che si.”


 

Fummo interrotti da Shannon che ci disse:

“Scusate piccioncini, ma noi dovremmo fare un concerto.”


 

Io scoppiai a ridere e Jared mi chiese sottovoce:

“Assisterai al concerto?”

“Come potrei perdermelo? Assisterò sicuramente.”

 

Lui per risposta mi stampò un bacio sulle labbra salì sul palco, dove tutti e tre i ragazzi vennero accolti dagli echelon.

La loro scaletta era pressoché uguale a quella dei concerti precedenti, l'unica cosa che cambiava era la canzone finale; avevano deciso di terminare il concerto con Hurricane al posto di Up In The Air.

Andai a sistemarmi in un punto in cui nessuno mi avrebbe vista e assistetti a tutto il concerto.

 

 

 

* * * *

 

 

 

Ormai anche il loro concerto stava finendo, ero preoccupata per Jared perchè sembrava estremamente stanco, sembrava quasi che facesse fatica a cantare il testo di Hurricane.

Stava cantando l'ultima frase prima del ritornello finale quando si allontanò dal microfono tossendo, poi fece un cenno a Shannon ed abbandonò il palco.

Shannon era l'unico che mi vedeva mentre suonava, così mi chiese di fare qualcosa per terminare il concerto.

Tornai sul palco ed improvvisai:

 

“Ehm.. Ciao a tutti, so che probabilmente vorrete uccidermi ma vorrei dirvi che Jared ha deciso di fare cantare quest'ultima parte ad uno di voi, perciò.. Chi di voi avrebbe voglia di salire sul palco insieme a Shannon e Tomo per cantare quest'ultima parte?”

 

Non mi aspettavo una reazione del genere, eppure appena salii sul palco il pubblico cominciò ad applaudire ed a chiamare il mio nome, appena feci la proposta i bodyguards scelsero un ragazzo e lo aiutarono a salire sul palco.

Mi si avvicinò titubante e dopo avermi abbracciata mi ringraziò per l'opportunità che gli era stata concessa, io gli porsi il microfono e dopo aver salutato tutti andai nel backstage per vedere come stava Jared.

Era pallidissimo ed aveva il fiato corto, vidi che era presente anche Emma, la quale mi corse incontro e mi disse:

“Per fortuna sei qui”

“Che è successo?”

“Volevo accompagnare Jared in hotel ma ha detto che senza di te non va da nessuna parte..”

“Ah, ehm.. Okay, ci penso io, non preoccuparti.”

“Hayley, prima che tu vada vorrei dirti che mi dispiace per quello che è successo qualche giorno fa in quell'albergo.”

“Non preoccuparti, è acqua passata.”

 

Salutai Emma e corsi da Jared, presi la mia borsa e lo aiutai ad alzarsi.

Gli dissi sottovoce:

“Come ti senti?”

“Ho la testa che sta per scoppiarmi, mi sto per sentire male.”

“Tra poco saremo in albergo, tieni duro.”

 

Nel frattempo lui mise un braccio sopra alla mia spalla in modo da avere una sorta di appoggio.

Dopo circa cinque minuti di camminata raggiungemmo l'hotel ed entrammo nella stanza di Jay, lo aiutai a sdraiarsi sul letto per poi prendere il suo pigiama dal borsone.

 

“Ti gira la testa?”

“Oddio si, mi sta venendo anche la nausea..”

 

Mi faceva pena vederlo così.. Lo aiutai a mettersi il pigiama, dopodiché si mise sotto le coperte.

 

 

 

Jared's P.O.V.

 

 

 

Probabilmente un cane randagio abbandonato a se stesso stava meglio di me in quel momento, mi sentivo la testa esplodere e per di più mi assaliva una tremenda sensazione di nausea. La cosa che mi dava più fastidio era di aver abbandonato tutti gli echelon che erano venuti al concerto, avevano speso dei soldi per vederci ed io li avevo abbandonati così.. Per fortuna Hayley è riuscita a salvare la situazione, le dovevo un immenso favore.

Mi ero appena messo sotto le coperte quando lei prese la sua borsa e proprio mentre stava per uscire ed andare nella sua stanza le dissi:

 

“Hayley..”

“Dimmi Jay”

“Resta con me, per favore

 

Lei come risposta mi rivolse un sorriso dolcissimo, uno di quei sorrisi che ti tolgono il fiato, che ti fanno sorridere a tua volta come un ebete.

Chiuse la porta a chiave e dopo aver appoggiato i borsoni sul pavimento andò in bagno per mettersi il pigiama; dopo pochi minuti rientrò nella stanza e si sdraiò accanto a me, era incredibile il fatto che ogni giorno mi innamorassi sempre più di lei.

 

 

 

Hayley's P.O.V.

 

 

 

Non potevo dire di no a Jared, non ne avevo il coraggio, perciò decisi di passare la notte nella sua stanza.

Dopo essermi messa il mio pigiama andai a sdraiarmi accanto a lui e dopo avergli dato un piccolo bacio sulle labbra presi la sua mano e cominciai seguire con le dita le linee del tatuaggio che aveva sul polso.

In realtà speravo che lui mi chiedesse di stare con lui per la notte, l'indomani sarebbe stata una giornata pessima per me; la mattina avrei dovuto fare un'esibizione con la mia band per un celebre canale televisivo americano per poi andare in ospedale per salutare per l'ultima volta mia madre. Non ce la potevo fare, speravo che quel giorno non arrivasse mai, ma non fu così.

Jared interruppe i miei pensieri dicendomi:

“Sei preoccupata per domani, vero?”

“Si, Dean mi ha detto che forse i medici faranno un ultimo tentativo per cercare di rimuovere il tumore, ma non è sicuro..”

“Mi dispiace moltissimo Hayls, lo dico davvero.”

“Non devi dispiacerti, ormai non possiamo più fare nulla per farla stare bene..”

“Domani in ospedale verremo anche io, Shannon e Tomo, per te è un problema?”

 

Non riuscivo a parlare poiché i miei occhi si stavano riempiendo di lacrime, perciò feci di no con la testa, Jay mi avvicinò a se e dopo avermi dato un bacio sulla fronte, spense la luce.

 

 

 

* * * *

 

 

 

La mattina seguente mi sveglia di buon'ora, mi alzai cercando di non svegliare Jared ed andai in bagno per prepararmi.

Per l'esibizione avrei indossato dei jeans neri aderenti, una maglietta color porpora a maniche lunghe, una sciarpa bianca con sopra dei teschi neri e per completare il tutto, avrei indossato un paio di scarpe con i tacchi, abbastanza alti, nere.

Dopo essermi vestita mi truccai e dopo essermi sistemata i capelli ritornai nella stanza.

Notai che Jared si stava svegliando, così cominciai a preparare i nostri borsoni poiché due giorni dopo saremmo partiti per l'Europa.

 

“Buongiorno Hayley”

“Buongiorno dormiglione”

 

Appena mi girai verso di lui vidi che si era messo a sedere sul letto e che mi stava squadrando dalla testa ai piedi, mettendomi in estremo imbarazzo.

Abbassai leggermente la testa e sentii le mie guance diventare rosse, lui mi disse:

 

“Mamma mia Hayls, tu sei davvero il sesso che cammina.”

 

Io scoppiai a ridere e gli risposi:

“Ti sei appena svegliato e cominci già ad avere strane idee?”

“Le strane idee le ho sempre, in qualsiasi momento della giornata.”

“Come si sente oggi il signor Jared 'ho pensieri perversi sulla mia ragazza di prima mattina' Leto?”

“Si sentirebbe meglio se la sua ragazza smettesse di essere così tremendamente perfetta.”

 

Mi misi a ridere per poi sedermi vicina a lui, nel giro di venti minuti avremmo avuto l'esibizione, così lo salutai ed uscii dalla stanza, prima di chiudere la porta sentii Jared che mi disse:

“In bocca al lupo”

“Crepi”

 

E mi avviai verso lo studio dove ci saremmo esibiti in pochi minuti.

Ormai tutto era pronto per noi, avremmo solo suonato tre canzoni, ma in quel minuscolo lasso di tempo avremmo dovuto dimostrare quello che valiamo; i nostri fan erano li e dovevamo fare di tutto per farli divertire.

La conduttrice ci presentò, così noi salimmo sul palco e dopo aver salutato i fans che ci acclamavano cominciammo a suonare, siccome io avevo i tacchi non ho potuto “scatenarmi” come facevo di solito, ma come sempre tesi la mano verso i fans e mi avvicinai a loro per farli cantare.

Appena la nostra esibizione finii, la conduttrice venne vicino a noi e siccome io ero l'unica che aveva il microfono mi disse:

“In teoria la vostra esibizione è finita ma tutti i fans qui presenti vorrebbero che tu e la tua band suonaste una cover di una canzone dei 30 seconds to mars, per voi sarebbe un problema?”

“Assolutamente no, lo faremmo con molto piacere.”

 

La conduttrice mi ringraziò ed io, Taylor e Jeremy decidemmo che canzone fare, non erano affatto facili le canzoni dei mars, soprattutto dal punto di vista vocale, Jared faceva degli acuti impressionanti che io stessa a volte facevo fatica a fare; decidemmo di suonare una canzone che amavamo tutti e tre, ovvero Hurricane.

I ragazzi suonarono i primi accordi, dopodiché io iniziai a cantare:

 

No matter how many times that you told me wanted to leave.

No matter how many breaths that you took, you still couldn't breathe.

No matter how many nights that you laid wide awake to the sound of the poisoned rain.

Where did you go?

Where did you go?

Where did you go?

 

Tell me, would you kill to save a life?

Tell me, would you kill to prove you're right?

Crash, crash, burn.

Let it all burn, this hurricane's chasing us all underground

 

No matter how many deaths that I die, I will never forget.

No matter how many lives that I live, I will never regret.

There is a fire inside in this heart and a riot about to explode into flames.

Where is your God?

Where is your God?

Where is your God?

 

[…]

 

 

Ero totalmente innamorata di quella canzone e cantarla davanti ai miei fans era qualcosa di magnifico, appena finimmo anche questa canzone i fans esultarono e noi, dopo averli salutati, uscimmo dallo studio per ritornare nelle nostre stanze d'albergo.

Nel giro di un paio d'ore sarei dovuta andare in ospedale così decisi di non cambiarmi i vestiti, appena entrai nella stanza Jared mi riempì di complimenti per l'esibizione, io ridendo gli dissi:

 

“Oggi vuoi proprio farmi morire per l'imbarazzo, ammettilo”

“Non potrei mai.”

 

Misi le braccia intorno al suo collo e dopo avergli lasciato un piccolo bacio sulle labbra gli dissi:

“Ti senti meglio oggi?”

“Mi sento benissimo, era solo ieri sera che sembrava stessi per esalare il mio ultimo respiro.”

 

Io scoppiai a ridere e gli diedi l'ennesimo bacio sulle labbra, lui mi abbracciò all'altezza della vita e mi strinse a se, gli sorrisi dolcemente per poi dirgli:

“Dobbiamo andare in ospedale..”

 

Prendemmo le nostre cose e dopo essere saliti in macchina ci avviammo verso l'ospedale in cui mia madre era ricoverata, vidi che Dean mi aveva mandato un messaggio, dicendomi che mia madre era entrata da poco in sala operatoria, ma le prospettive non erano buone, avvertii una sensazione di vuoto nello stomaco e vidi nello specchietto dell'auto che ero impallidita parecchio, Shannon se ne accorse immediatamente e mi disse:

 

“Ehi Willy, ti senti bene?”

“ehm.. Si si, sto bene, non preoccupatevi”

 

Jared mi lanciò un'occhiata veloce per poi prendermi la mano ed accarezzarne il dorso con il pollice.

 

 

 

* * * *

 

 

 

Eravamo arrivati nel parcheggio, così scendemmo dall'auto ed entrammo nell'enorme edificio color bianco.

Seguimmo le istruzioni che Dean ci aveva dato e raggiungemmo la stanza di mia madre, quel piano mi metteva addosso un'enorme tristezza, appena Dean ci vide, ci venne incontro per salutarci e poi ci disse che mia madre sarebbe tornata nel giro di pochi minuti.

 

 

Erano passati all'incirca venti minuti, quando un medico si avvicinò a noi e ci chiese:

 

“E' qui Hayley Williams?”

 

Io feci un passo avanti e dissi con un filo di voce:

“Sono io, buongiorno.”

“Buongiorno signorina”

“Come sta mia madre?”

“Non è bello ciò che sto per dirle.. Le abbiamo fatto un intervento poco fa che non ha dato buoni risultati, purtroppo il tumore di sua madre non è curabile e le sono rimasti pochi minuti di vita.”

 

Appena il dottore disse quella frase mi sentii mancare, come se qualcuno mi avesse pugnalato alle spalle, mi sentivo stranissima, una sensazione di nausea si era impossessata di me e sentivo che stavo per crollare, Jared mi venne vicino e dopo avermi messo un braccio intorno alle spalle mi avvicinò a se, il dottore proseguì dicendo:

“Grazie all'intervento siamo riusciti ad allungare un po' la sua 'resistenza' in modo che voi possiate salutarla, ma dovrete fare in fretta, il tempo stringe..”

 

Ringraziammo il dottore e mentre aspettavamo che mia madre tornasse nella stanza, mi sedetti su una sedia li vicino e cominciai a pensare a come sarebbe stata la mia vita senza di lei.

Lei era stata presente nei momenti più belli e nei momenti più brutti della mia vita, era più che una semplice madre, per me era come se fosse stata la mia migliore amica. Mi ha aiutata molto, grazie a lei ho potuto realizzare il mio sogno e diventare ciò che avevo sempre desiderato, il pensiero di non poter più condividere nulla con lei mi spezzava il cuore, mi faceva stare male, mi rattristava talmente tanto da non volere più continuare quello che avevo appena iniziato.

Appoggiai i gomiti sulle ginocchia e feci un respiro profondo, appena Jared si accorse di questo mio gesto mi venne vicino, per poi inginocchiarsi davanti a me; mi prese entrambe le mani e mi disse sottovoce:

 

“So che adesso è difficile e che pensi di non poterlo superare, ma vedrai che insieme ce la faremo. Ci sarò io al tuo fianco, non sarai mai sola. Ora fai parte di una nuovo famiglia, che ti ama e che vuole che tu stia il meglio possibile.”

 

Ero talmente scossa da questa situazione che non avevo nemmeno la forza di dire due parole a Jay per ringraziarlo, lui si alzò e mi disse:

“Vieni, usciamo da qui.”

 

Lo seguii e cominciammo a camminare per il corridoio dell'ospedale.

 

“Ti prego Hayls, dì qualcosa. Non sopporto vederti così.”

“E' tutto finito Jared, non posso andare avanti, mi dispiace”

 

La mia voce si spezzò a causa delle lacrime, Jared mi strinse in un abbraccio e mi disse dolcemente:

 

“Certo che puoi andare avanti, credi che tua madre voglia che tu abbandoni tutto questo? Secondo me no, è sempre stato il tuo sogno quello di diventare una cantante e adesso che lo stai diventando vuoi abbandonare tutto? Credo che tua madre voglia che tu vada avanti, perchè sa che sei fantastica e che ti meriti di seguire il tuo sogno, entrambe avete lottato per farlo diventare realtà quindi devi andare avanti. Promettimi che non abbandonerai tutto ciò Hayley”

 

Io sollevai il viso dal suo petto e gli dissi a bassa voce:

“Te lo prometto.”

 

Nel frattempo vedemmo un paio di infermieri che tiravano una barella con sopra una donna, all'inizio non riuscivo a capire di chi si trattasse, poi capii che era mia madre; presi la mano di Jared e rientrammo nella stanza, mi asciugai gli occhi e aspettammo che lei entrasse.

Era completamente sveglia, fissò tutti quanti con un'espressione per poi fare cenno a me e a Jared di avvicinarci, ci avvicinammo al suo letto e lei mi disse con un filo di voce:

 

“Hayley, credevo non saresti potuta venire”

“Piuttosto avrei fatto saltare dei concerti, non potevo non venire”

“Voglio che tu sappia che sono orgogliosa, ma soprattutto fiera di te. Voglio che tu sappia anche che per me sei stata la cosa più bella che potesse capitarmi, ti ho sempre voluto un gran ma ora è arrivato il momento in cui devi cavartela da sola. Tu e tua sorella dovrete cavarvela da sole, ed io sono sicura che ce la farete.”

“Ti voglio bene mamma, non so come faremo senza di te, sei sempre stata la nostra roccia. Ti dobbiamo tutto”

 

Lei mi rivolse un sorriso stanchissimo, così la abbraccia delicatamente per poi darle un ultimo bacio sulla fronte.

Lei fece cenno a Jared di avvicinarsi ancora un po' e lui obbedì, gli disse con la voce spezzata:

 

“Sono contenta che Hayley abbia trovato un ragazzo come te, sono sicura che la farai stare bene, in fondo sei un bravo ragazzo.

Prenditi cura di lei, mi raccomando.”

“Lo farò sicuramente.”

 

Gli infermieri ci dissero che avremmo dovuto abbandonare la stanza, rivolsi un'ultima occhiata a mia madre sapendo che quella era l'ultima volta che l'avrei vista.

Appena la porta della stanza si chiuse scoppiai a piangere disperata, Jared e Shannon mi vennero vicino e Jared mi disse sottovoce:

“Vieni Hayley, andiamo..”

 

Stavo per rispondere a Jared quando vidi i due ragazzi uscire dalla stanza ed intravidi il corpo di mia madre, ormai senza vita.

Ero rimasta pietrificata, volevo correre dentro a quella maledetta stanza, scuotere il braccio di mia madre e dirle di smettere di scherzare perchè non era divertente e mi stava facendo spaventare, ma la parte razionale di me stessa sapeva che non stava scherzando e che lei ormai era morta.

Jared vide che non ero in grado di fare nulla, così mi prese in braccio e dopo che io ebbi allacciato le mie braccia al suo collo si diresse insieme agli altri due ragazzi nel parcheggio.

Salimmo sulla macchina e ritornammo in albergo, in quel momento avevo bisogno di stare da sola con Jared.

 

 

 

Jared's P.O.V.

 

 

 

Il viaggio in macchina fu molto silenzioso, nessuno aveva il coraggio di parlare, io ero concentrato sulla strada mentre Hayley guardò tutto il tempo fuori dal finestrino.

Appena raggiungemmo l'albergo io ed Hayley andammo nella mia stanza, incrociammo Taylor e Jeremy che ci salutarono, noi ricambiammo e mi guardarono con aria interrogativa, gli feci capire che quello non era affatto un buon momento ed io e Hayls entrammo nella stanza.

Hayley andò a sedersi sul letto ed io la imitai, appena mi sedetti lei mi buttò le braccia al collo e mi strinse in un abbraccio.

In quelle situazioni non ero mai stato bravo, non sapevo mai come comportarmi.. Appena lei si allontanò leggermente da me le dissi:

“Hayley, io davvero non so cosa fare..”

“Non devi fare nulla, basta che stai con me”

 

Era davvero terrorizzata al pensiero di perdermi, dovevo farle capire che io ci sarei sempre stato per lei, in qualsiasi momento; le diedi un bacio sulle labbra e le dissi sottovoce:

“Starò con te Hayls, per sempre”.


 


 


 

Spazio per l'autrice:

Scusate la mia assenza ma purtroppo, avendo ricominciato la scuola da poco, non ho avuto molto tempo per scrivere il capitolo, nonostante avessi già delle idee che mi vagavano per la testa.

Come al solito voglio ringraziare Elena Brooks, xkeatonshug, freakyep, lovehope_ e xX_Luna_Lovegood_Xx per le loro magnifiche recensioni.

Confesso che quando ho scritto la parte della mamma di Hayley ho pianto come una disperata, era la prima che mi capitava e stavo cominciando a pensare di essere diventata pazza.

Un'ultima cosa, questo capitolo è un po' più lungo rispetto agli altri perchè non ho la minima idea di quando potrò aggiornare, perciò ho scritto tutte le cose che avevo in mente in un unico capitolo.

Detto questo, alla prossima <3

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***





 

Capitolo 15

"Starò con te Hayls, per sempre"

Quelle parole continuarono a riecheggiarmi nella mente fino a quando Jared disse:

"Che ne dici di fare una bella dormita? Così ti rilassi e ci godiamo questo periodo di pausa dal tour e da tutto il resto"

Risposi a Jared dicendogli che era una buona idea, così mi feci forza e andai in bagno per farmi una doccia calda per poi indossare il pigiama. Cominciai a far scorrere l'acqua della doccia e iniziai a sfilarmi la maglietta ed i pantaloni, rimanendo in intimo. Una volta che l'acqua diventò calda mi sfilai anche quello ed entrai nel box doccia. Mentre mi insaponavo fui assalita da una serie di ricordi strettamente legati a mia madre, pensai a quando eravamo andate per la prima volta a disneyland. Quando mia madre aveva annunciato a me ed a mia sorella che ci saremmo andate eravamo le bambine più felici del mondo, quella giornata fu una delle più belle della mia vita; andammo su tutte le giostre che c'erano, mangiammo di tutto e di più e comprammo un sacco di souvenir per far in modo di non dimenticarci mai di quella splendida gita fuori porta. Fui distolta dai miei pensieri dalla voce di Jared che mi chiedeva se avevo fame, così gli risposi dicendo che non ero affatto affamata. Uscii dalla doccia e dopo essermi avvolta nel candido asciugamano lo raggiunsi nella stanza, lui mi accolse con uno di quei sorrisi che ti mozzano il fiato, che ti fanno capire quanto tu possa essere fortunata a conoscere ed a frequentare un ragazzo come lui. Mi avvicinai al letto e presi dal mio borsone il pigiama, che consisteva in una canotta beige a costine ed in un paio di pantaloni della tuta neri, dopo aver preso i vestiti Jared mi prese dolcemente la mano e mi avvicinò a se, facendo aderire il mio petto contro il suo, nonostante lui fosse più alto di me di qualche centimetro; gli sorrisi timidamente e lui mi stampò un piccolo e casto, almeno credo, bacio sulle labbra. Avrei voluto che quel momento durasse per sempre ma qualcuno bussò alla porta, così io sgattaiolai in bagno e mi infilai il mio adorato pigiama, dopodiché mi sciolsi i capelli rossi e dopo averli pettinati tornai in camera da Jay. Notai che mentre io ero in bagno era arrivato il ragazzo del servizio in camera che aveva portato qualcosa da mangiare per Jared, così, mentre lui cenava, io mi misi sotto le coperte e accesi la televisione per guardare il notiziario.

Appena Jared ebbe finito di cenare vidi che mise una bustina all'interno di una tazza piena di acqua bollente e dopo pochi minuti me la porse, mi disse a bassa voce:

"Visto che non hai cenato ho pensato che questo potesse in qualche modo tirarti un po' su di morale"

Io gli sorrisi e lo ringraziai.

"Vado a mettermi il pigiama anche io e arrivo subito, tra qualche minuto dovrebbe venire qui Shannon che vuole sapere come ti senti." "Okay. Jared, devo dirti una cosa" "Dimmi amore"

Amore. Era la prima volta che mi chiamava in quel modo e sentii le mie guance diventare rosse, quasi come la mia chioma.

"Ti amo" "Ti amo anche io Hayls, davvero tanto".

Gli sorrisi mentre lui si chiuse alle spalle la porta del bagno. Dopo qualche istante qualcuno bussò alla porta, così andai ad aprire e feci entrare Shannon.

"Allora Hayley, come stai?" "Un po' meglio, grazie" "So che è una situazione difficile da gestire, ma tu sei una ragazza forte e sono sicuro che ce la farai benissimo a superarla" "Grazie per la tua fiducia Shannon, ma a me non sembra affatto di essere forte." "Fidati di me Hayley, lo sei. Hai dato prova della tua forza in moltissime occasioni, e poi ricordati che non sei sola. Ci siamo io, tomo, ma soprattutto c'è mio fratello. Lui ti ama alla follia Willy, farebbe di tutto per farti superare questa situazione senza soffrire così tanto, sarebbe disposto a tagliarsi un braccio o una gamba pur di non vederti soffrire così." "Lo so, e sinceramente credo di non meritarmi tutto questo da lui." "Perché?" "Perché non mi sono mai comportata bene con lui, quando eravamo piccoli l'ho sempre trattato di merda e stavo sempre con te escludendolo totalmente.. Non sono stata affatto una buona amica con lui, e forse non lo sono stata e non lo sono nemmeno tuttora con te. Non faccio altro che assillarvi con i miei problemi.." "Hayley, non dire stronzate." "Shan, pensaci un attimo. Da quando io e Jared stiamo insieme ci sono stati sempre e solo casini. Prima il mio ex, poi mio padre e adesso mia madre. Ammettilo, sono un problema che cammina." "Hayley, no. Non sei un problema che cammina e non lo sarai mai. Per quanto riguarda a come hai trattato mio fratello negli anni passati.. Non devi preoccuparti, ormai per lui è acqua passata. Tu devi solo pensare che adesso lui è la tua nuova famiglia, che per te ci sarà sempre qualunque cosa accada, ma soprattutto devi pensare che lui ti ama davvero tanto e che per te farebbe di tutto."

Ero commossa da queste parole, Shannon era il mio migliore amico da sempre e fare queste chiacchierate con lui mi faceva sempre stare bene. Avevo le lacrime agli occhi, così al posto di rispondergli lo abbracciai e lo ringraziai per tutto.

Dopo pochi minuti Jared rientrò nella stanza e passammo l'ora successiva a chiacchierare del più e del meno, dopodiché Shannon ci diede la buonanotte lasciandoci da soli.

Dissi a Jared:

"Credo che seguirò il tuo consiglio e che mi farò una bella dormita"

Lui mi sorrise ed io mi sdraiai comodamente sul letto. Dopo che ebbi appoggiato la testa sul cuscino, Jay si sdraiò e dopo aver coperto entrambi cominciò ad accarezzarmi il braccio, soffermandosi sul polso dove avevo più cicatrici. Io lo fissavo intensamente mentre compiva quel semplice gesto, fino a quando lui sollevò leggermente il mio polso e lasciò una scia di baci lungo la cicatrice più spessa; una serie di brividi mi percorse la schiena per poi scendere lungo le gambe, socchiusi leggermente le labbra, quando lui mi disse:

"Promettimi che non ti farai più del male, che quando ci sarà qualcosa che non va ne parlerai con me e che non ti danneggerai così" "Te lo prometto Jared"

Lui per riposta appoggiò la mia mano sul suo petto, in corrispondenza del cuore, e mi diede un bacio sulle labbra, era uno di quei baci capaci di dimostrare quanto una persona possa amarne un'altra, uno di quei baci che ti scordi difficilmente.

Quando il bacio terminò mi avvicinai un po' di più a lui e appoggiai la testa sul suo petto, mi concentrai sul battito del suo cuore estremamente regolare mentre lui seguiva la mia colonna vertebrale con un dito. Dopo pochi minuti caddi in un sonno profondo.

La mattina seguente fui svegliata dal profumo di brioches presente nella stanza, così aprii gli occhi e Jay posò un vassoio proprio sopra le mie gambe e mi disse:

"Buongiorno dormigliona"

Io gli sorrisi e gli chiesi:

"Che ore sono?" "Le 10.00"

Mi misi a sedere sul letto a cominciai a fare colazione mentre io e Jared chiacchieravamo. Avevo finito di fare colazione da pochi minuti quando qualcuno bussò violentemente contro la porta. Solo una persona bussava in quel modo e in quell'istante mi si gelò il sangue nelle vene e mi sentii impallidire. Jared si accorse della mia reazione, così andò lui ad aprire la porta.

"LEI dov'è?"

Appena sentii quella voce mi alzai in piedi in preda al panico e Jared disse mantenendo la calma:

"Lei chi?" "Secondo te chi? Sto cercando Hayley, dov'è?" "Perché vuoi sapere dov'è?" "Perché lei è mia figlia" "So benissimo che lei è tua figlia, ma non hai risposto alla mia domanda"

Ormai era palese che mio padre si stava irritando e che da li a pochi istanti avrebbe "attaccato" Jared, così mi avvicinai a lui e dissi a mio padre:

"Cosa vuoi?" "Fammi entrare"

Guardai per un attimo Jared negli occhi, per poi spostarmi e fare entrare mio padre nella stanza.

"Allora, cosa vuoi?" "Sempre la stessa cosa." "Ovvero?" "Voglio, anzi, ESIGO il totale affidamento di tua sorella"

Mi sentii mancare a questa affermazione, avrei tanto voluto sbattergli in faccia la verità ma avevo paura della sua reazione. Guardai Jared per un tempo infinito, fino a quando lui mi fece capire che dovevo dirgli tutto, così feci un respiro profondo e gli dissi:

"Forse non hai ancora capito che non otterrai mai l'affidamento di Lzzy" "Che cosa?!" "Beh, pensaci un attimo. Non ti sei mai presentato alle udienze per ottenere l'affidamento, quindi lei adesso è sotto la tutela di Dean, visto che io con il mio lavoro non potrei seguirla"

Lui si avvicinò pericolosamente a me e disse, quasi in un ringhio:

"Dimmi che mi stai pigliando per il culo." "No, mi dispiace. È la verità."

Da li a qualche secondo mio padre avrebbe avuto uno scatto, uno di quelli forti, in grado di fare del male serio ad una persona, così Jared venne vicino a me.

"NO, NON PUÒ ESSERE VERO." "Ma lo è"

Mio padre mi afferrò per le spalle e dopo avermi fatta sbattere contro il muro disse urlando:

"Mi era rimasta solo lei, solo lei! E tu e quella stronza di tua madre me l'avete portata via per sempre!"

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, mi liberai dalla sua presa e dissi sull'orlo di una crisi isterica:

"Non osare parlare così di mia madre. Noi non te l'abbiamo portata via per sempre, sei tu che hai fallito nel tuo ruolo di padre! Sei tu che hai rovinato questa famiglia, sei tu quello che ha causato tutti i nostri problemi, sei solo ed esclusivamente tu!"

Non appena finii di parlare mio padre accorciò la distanza tra me e lui, Jared non fece in tempo ad avvicinarsi che lui mi aveva già colpita facendomi uscire il sangue dal labbro, disse in un sibilo:

"Avrei dovuto ucciderti quando ne ho avuto l'occasione, sei una delusione continua."

Continuò, riferendosi a Jared:

"E guarda che razza di gente frequenti, sei diventata la puttanella di questa rockstar da quattro soldi"

Stavo per rispondergli per le rime, ma Jared fu più veloce di me e lo colpì proprio come lui aveva fatto qualche istante prima con me, facendolo cadere, dopodiché si avvicinò a lui e gli disse a denti stretti:

"Mettiamo in chiaro un paio di cose. La prima è che se ti azzardi ancora ad avvicinarti ad Hayley, ma soprattutto se anche solo dovessi lontanamente pensare di sfiorarla, giuro che ti ammazzo, al costo di andare in galera. La seconda è che prima di dire che sua madre è una stronza dovresti informarti su come sono andati realmente i fatti, perché a me sembra che l'unico stronzo qui dentro sia tu."

Mio padre si alzò a fatica e ritornò da me e nonostante Jared fosse davanti a me riuscii a colpirmi un'ultima volta prima di andarsene.

Notai con piacere che Jay gli aveva lasciato un bel segno. Appena se ne andò Jared si girò verso di me allarmato e mi accompagnò in bagno. Mi avvicinai al lavandino e sputai il sangue che avevo in bocca, mi girava la testa e facevo fatica a rimanere in piedi. Sentivo che la mia bocca si era riempita ancora di sangue, così aprii il rubinetto per far scorrere un po' d'acqua e poi sputai ancora il sangue che avevo in bocca, Jared appoggiò una mano sulla mia fronte ed io, avvertendo il contatto tra la sua mano fresca e la mia fronte calda, chiusi gli occhi e cercai di non pensare a nulla se non a quanto mi facesse sentire meglio il contatto con la sua mano. Purtroppo questa sensazione durò ben poco perché la mia bocca si riempì ancora di sangue e, dopo essermene liberata e dopo essermi sciacquata la bocca con l'acqua fredda, dissi a Jared:

"C'è qualcosa che non va Jared, non è normale che continui a perdere così tanto sangue" "Vado a prendere la giacca, ti porto in ospedale"

Non fece in tempo a finire la frase che io mi sentii mancare e mi accasciai contro di lui.

Jared's P.O.V

Stavo finendo di parlare quando Hayley impallidii vistosamente per poi svenire, fortunatamente riuscii ad afferrarla in tempo, evitandole una caduta rovinosa. La presi in braccio per poi farla sdraiare sul letto, giusto per avere il tempo di infilarmi la giacca di pelle, dopodiché aprii un armadio, presi una coperta di lana e dopo avergliela messa addosso la ripresi in braccio per poi uscire dalla stanza. Bussai alla porta di mio fratello, bussare si fa per dire, e gli chiesi di accompagnarmi all'ospedale. Durante il tragitto gli spiegai quello che era successo e lui disse:

"Giuro che lo ammazzo quel figlio di puttana" "Credo che adesso la lascerà in pace, sai?" "Jared, cosa cazzo hai fatto?" "Gli ho solo dato la lezione che si meritava"

Nel frattempo Hayley aveva mosso leggermente una mano, così cominciai ad accarezzarle i capelli, sperando che si riprendesse presto.

Dopo circa un quarto d'ora di macchina arrivammo in ospedale, ripresi Hayls in braccio ed entrammo nell'edificio bianco, per fortuna incontrammo un'infermiera, così le spiegammo quello che era successo e dopo averle fatto vedere il tesserino sanitario di Hayley la donna ci accompagnò in una camera e, prestando la massima attenzione, mi aiutò a far sdraiare Hayley. In meno di dieci minuti ci raggiunse il medico, il quale ci disse che Hayley aveva perso parecchio sangue e che quindi era necessario farle una flebo per reintegrare tutto quello che aveva perso, ci disse anche che, grazie alla flebo, nel giro di cinque minuti avrebbe dovuto riprendere conoscenza, altrimenti la situazione si sarebbe complicata, e anche molto. Dopo che le infermiere ebbero fatto quello che dovevano fare, mi avvicinai ad Hayley e le presi la mano, cominciai a dirle sottovoce, sotto gli occhi preoccupati ed increduli di mio fratello:

"Ti prego Hayls, riprenditi. Fallo per me Hayley. Tu sei forte, sei la ragazza più forte e coraggiosa che io conosca, ti prego svegliati"

Avevo le lacrime agli occhi, non volevo nemmeno prendere in considerazione l'ipotesi secondo la quale Hayley non si sarebbe ripresa. Non volevo nemmeno pensarci, volevo solo che lei si riprendesse.

Strinsi la sua mano, che era così pallida e fredda, tra le mie e continuai a dirle, mente le lacrime cominciavano a solcarmi il volto:

"Hayley, so che riesci a sentirmi, ti supplico, non lasciarmi così. Non voglio sapere quello che rischieresti se non ti svegliassi nel giro di due minuti, ti prego apri gli occhi. Hayley, io ti amo" Avevo appena finito di parlare quando lei si riprese, ed in quel momento ricominciai a vivere, ricominciai a sentirmi vivo.

Hayley's P.O.V

Era come se qualcuno avesse cercato di strangolarmi fino a qualche istante prima che io mi svegliassi. Non appena ripresi i sensi respirai a pieni a polmoni e vidi Jared che stringeva la mia mano tra le sue e vidi che il suo volto era solcato dalle lacrime. Dissi con voce flebile:

"Jared.."

Mi bastò dire il suo nome per fargli sollevare lo sguardo, appena realizzò che mi ero ripresa mi strinse in un abbraccio ed io mi lasciai scappare un gemito, dovuto al dolore provocato dall'ago della flebo e dai lividi che si stavano formando sul mio corpo. Mi prese dolcemente il volto tra le mani e mi stampò un bacio sulle labbra, mentre un'altra lacrima gli rigava il volto, così gli dissi per sdrammatizzare:

"Perché piangi Jay? Non sono mica morta"

Lui rise e mi disse:

"Non hai idea di quanto io ti possa amare"

 

 

 

Dopo pochi minuti un'infermiera entrò nella stanza, e dopo aver visto che mi ero totalmente ripresa mi staccò la flebo dal braccio e dopo avermelo disinfettato mi mise un cerotto.

 

 

 

 

“Signorina Williams, tra pochi istanti verrà qui il medico e le dirà se potrà tornare a casa oppure no”

“Ma io sto bene, non ho più nulla e non mi gira più la testa”

“Lo so, ma purtroppo non sono io che decido”

 

 

 

Appena l'infermiera uscii dissi a Jared:

 

 

 

“Ma io non ho più nulla”

“Lo so Hayls, vedrai che il dottore dirà che possiamo tornare a casa”

 

 

 

Nel giro di cinque minuti entrò nella camera il medico di cui ci aveva parlato l'infermiera pochi istanti prima.

 

 

 

 

“Allora, come ti senti Hayley?”

“Molto meglio, grazie”

 

 

 

Mentre rispondevo al dottore, lui controllava i risultati del mio elettrocardiogramma, per poi dirmi:

 

 

 

“I valori sono perfetti, sembra che tu non abbia più problemi. Sei libera di tornare a casa.”

 

 

 

 

Così mi alzai dal letto e, con l'aiuto di Jared, mi misi sulle spalle la coperta di lana che avevo addosso quando ero arrivata in ospedale; nel frattempo il medico disse:

 

 

 

 

“Signor Leto, Hayley adesso sta bene ma è possibile che nelle prossime ore cominci ad avvertire una sensazione di nausea e che faccia fatica a rimanere in piedi, è una cosa normale.”

“Va bene, grazie per avermelo detto. Posso farle una domanda?”

“Certamente”

“Come mai c'è il rischio che abbia la nausea e che faccia a fatica a rimanere in equilibrio?”

“Per le percosse che ha ricevute, queste hanno provocato diversi traumi in diverse parti del corpo, per questo motivo”

 

 

In quello stesso istante l'infermiera che mi aveva assistito si avvicnò al dottore e dopo avergli sussurrato qualcosa lui mi chiese:

 

 

 

“Hayley, scusa la domanda indiscreta e poco educata ma.. Sei per caso incinta?”

 

 

 

Io sbiancai e dopo aver guardato Jared dissi:

 

 

 

“No, no non sono incinta”
“Sei sicura?”

“Beh.. Si. Perchè?”

“Perchè alcuni risultati degli esami del sangue che ti abbiamo fatto prima sono superiori a quelli prestabiliti. Usa per caso degli anticoncezionali?”

“Fino a due anni fa usavo la pillola, ma poi ho smesso perchè mi faceva stare male”

“Quindi adesso non assume nessun tipo di anticoncezionale?”

“No”

“So che sono domande personali e che non ti senti a suo agio a rispondere ma.. Il tuo ciclo è sempre stato regolare?”

“Si.”

“Anche questo mese?”

“Si.”

“Perfetto, quindi è da escludere l'ipotesi secondo la quale tu sei incinta, Bene, allora credo che tu possa andare tranquillamente a casa, poi ti chiameremo per farti sapere perchè alcuni risultati sono 'sbagliati'.”

“Okay, grazie mille dottore”

“Figurati Hayley, rimettiti presto.”

 

 

 

 

Uscimmo dalla stanza e dopo essere usciti dall'ospedale Jared mi mise un braccio intorno alle spalle, mentre Shannon andò a prendere la macchina.

Salimmo sulla vettura e nessuno parlò per tutto il viaggio, io appoggiai la testa sulla spalla di Jared e fissai fuori dal finestrino fino a quando arrivammo all'albergo.

Dopo essere scesi dalla macchina Shannon ci salutò ed io e Jared ritornammo nella nostra stanza, una volta entrati io andai a sdraiarmi sul letto e Jay si sedette vicino a me.

La sua vicinanza mi faceva sentire mille volte meglio rispetto a come mi sarei sentita se lui non fosse stato accanto a me.

Cominciò ad accarezzarmi i capelli, mentre mi chiese:

 

 

 

“Come ti senti?”

“Un po' meglio, solo che il dottore mi ha fatto prendere un colpo.”

“Ho visto, si è impallidita parecchio.”

“Lo so, è solo che l'idea di rimanere incinta mi terrorizza”

“Perchè?”

“Non so nemmeno io perchè, ho solo paura.”

 

 

 

 

Lui mi sorrise teneramente e dopo avermi dato un bacio sulle labbra mi disse:

 

 

 

 

“Non devi avere paura Hayley, qualunque cosa accada la affronteremo insieme”

 

 

 

 

Gli sorrisi e lui fece per alzarsi dal letto, così gli afferrai la mano e lo tirai leggermente verso di me, per poi stampargli un bacio sulle labbra.

 

 

 

“Ti amo Jared”

“Ti amo Hayley”

 

 

 

 

Spazio per l'autrice:

 

 

So che non ho aggiornato per moltissimo tempo, ma la scuola mi sta letteralmente uccidendo e non ho mai il tempo per mettermi a scrivere un nuovo capitolo; per fortuna adesso ci sono le vacanze ed ho più tempo libero.

Scusate gli eventuali errori di battitura.

Come sempre ringrazio coloro che hanno recensito i capitoli precedenti, che mi hanno aggiunto agli autori preferiti e che hanno messo la mia storia tra le preferite. Grazie di cuore.

Credo di avervi rubato abbastanza tempo, al prossimo capitolo <3.

 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16. ***



 

Capitolo 16

 

Tutte le volte che Jared diceva di amarmi, una serie di brividi mi scendeva lungo la schiena e subito le mie guance diventavano rossissime. Non riuscivo a spiegarmi il motivo, ma a lui sembrava che piacesse questo mio "comportamento".

 

 

"Sei tremendamente dolce quando arrossisci, lo sai?"

"E tu sai che arrossisco solo a causa tua?"

 

 

Sia io che lui scoppiammo a ridere, fino a quando Jared, tutto d'un tratto, divenne serio e cominciò a fissarmi dritto negli occhi. Mi disse, con una lieve nota di tristezza:

 

 

"Sai, Hayley... Prima, in ospedale, ho temuto il peggio. Avevo paura di averti persa, di averti persa per sempre. Non riuscivo a smettere di pensare al fatto che senza di te la mia vita non sarebbe più stata la stessa."

 

 

Quella che prima potevo identificare come tristezza, ora era diventata vera e propria disperazione. Non sapevo come comportarmi, ma soprattutto non sapevo cosa dire per farlo stare meglio, così presi delicatamente il suo volto tra le mani e gli dissi:

 

 

"Ehi Jay, non devi preoccuparti. Non è successo nulla, io sono qui, davanti a te. Sono qui e sto bene, non sono mai stata meglio.”

"Hayley io... Ho avuto paura, tantissima paura. Quando il medico ha detto che se non ti fossi ripresa nell'arco di cinque minuti la situazione sarebbe diventata complicata, mi sono sentito il mondo crollare addosso. Mi sentivo come se nulla avesse più un senso. Vederti li, stesa su quel letto di ospedale priva di conoscenza è stato straziante Hayley."

 

 

Delle lacrime cominciarono a solcare il volto di Jared, per poi lasciare spazio ad un vero e proprio pianto. Feci in modo che lui appoggiasse la testa sulla mia spalla e dopo poco tempo mi strinse tra le sue braccia. Quel semplice gesto mi fece provare un dolore lancinante in tutto il corpo, a causa dei lividi che avevo sparsi ovunque, ma cercai di nascondere il mio dolore. Cominciai ad accarezzare i capelli di Jay e gli dissi sottovoce:

 

 

"Jared, io sono qui. Non è successo nulla, sto bene. Sono conciata da buttar via, ma sono ancora qui con te."

 

 

Lui sollevò la testa e dopo avermi sorriso mi stampò un bacio sulle labbra, come se volesse avere una conferma, come se volesse essere davvero sicuro che io stessi bene. Questa sua reazione mi fece sorridere involontariamente, era così dolce.

 

 

"Vado a farmi una doccia e arrivo, tu cerca di calmarti, okay?"

 

 

Jared annuì ed io entrai in bagno, avevo le gambe completamente indolenzite e solamente camminare mi faceva provare dolore in tutto il corpo. Cominciai a far scorrere l'acqua della doccia e iniziai a sfilarmi i vestiti. Notai che all'altezza del ventre, sulla schiena e sulle gambe mi si stavano formando degli orribili lividi. Non appena l'acqua fu calda cominciai ad insaponarmi per cercare di non pensare a quello che era successo poche ore prima.

Continuavo a pensare alla reazione di Jared, al fatto che era veramente disperato e che quella situazione stava diventando troppo pesante anche per lui. Dopo aver finito di farmi la doccia indossai una maglietta di Jared e ritornai nella stanza. Lui nel frattempo si era messo sotto le coperte, così mi sedetti vicino a lui e dopo avergli dato un bacio sulla fronte gli dissi dolcemente:

 

 

"Come stai adesso?"

"Molto meglio Hayls, tu piuttosto?"

"Non c'è male, ho qualche livido ma penso che nel giro di un paio di giorni ritornerò come nuova."

"Hayley..."

"Cosa?"

"Non pigliarmi per il culo, prima quando ti ho stretta tra le mie braccia mi sono accorto che ti stavo facendo male e che tu hai fatto di tutto per nasconderlo."

 

 

Io arrossii violentemente, non pensavo che lui avesse potuto accorgersene, stavo per chiedergli scusa quando lui mi prese la mano e disse:

 

 

"So che l'hai fatto per non farmi preoccupare ulteriormente, e lo apprezzo molto, ma la prossima volta dimmi se ti sto facendo male o no, okay?"

 

 

Io annuii e mi sdraiai completamente affianco a lui. Dopo pochi minuti caddi in un sonno profondo, avvolta dalle braccia di Jared che mi fornivano un grande senso di protezione e sicurezza.

Mi svegliai nel cuore della notte in preda agli incubi. Ero in un tunnel, in fondo c'era una luce e si sentiva una voce. Non era una voce qualsiasi, era la voce di mia madre. Io volevo raggiungere questa luce, ma più mi avvicinavo più questa si allontanava; correvo, correvo, sempre più veloce e sempre più disperatamente ma non riuscivo mai ad avvicinarmi abbastanza per poter sfiorare anche solo con un dito quella luce meravigliosa. Mi sollevai dal petto di Jared, il quale era sveglio. Mi disse:

 

 

"Altri incubi?"

 

 

Io annuii e gli raccontai quello che avevo sognato; lui mi strinse in un abbraccio e dopo avermi dato un bacio sulla fronte mi disse:

 

 

"Era solo un incubo, non pensarci, d'accordo?"

"D'accordo. Jared..."

"Dimmi Hayls"

"Come fai a resistere a tutto questo?"

"Grazie a te, solo ed esclusivamente grazie a te."

 

 

Sorrisi leggermente a questa sua risposta e mi accoccolai tra le sue braccia, appoggiando la testa sul suo petto e concentrandomi sul suo respiro. Lui cominciò ad accarezzarmi il braccio e canticchiò sottovoce una canzone che non riuscii a riconoscere; intrecciai le mie dita alle sue e dopo pochi minuti mi riaddormentai.

La mattina seguente fummo svegliati da Shannon, il quale disse ad alta voce:

 

 

"Sveglia dormiglioni! È una bellissima giornata, il sole è caldo e ci sono minimo venti gradi fuori!"

 

 

Jared, per non imprecare, disse:

 

 

"Dannazione Shannon!"

"Oddio scusatemi, avete fatto le ore piccole voi due?"

 

 

Io intervenni dicendo:

 

 

"No, Shannon. Stanotte ho avuto ancora degli incubi e quindi abbiamo fatto fatica a dormire, tutto qui."

"Mh va bene, farò finta di credervi. Comunque stavo pensando ad una cosa ragazzi."

 

 

Io mi alzai dal letto e indossai un felpa, mentre Jared si mise a sedere e chiese a Shan di che cosa si trattava. Shannon, tutto emozionato, ci spiegò la sua idea.

 

 

"Siccome è una bella giornata e tutti quanti abbiamo bisogno di un po' di relax prima di riprendere il tour, soprattutto tu ed Hayley, che ne dite se andiamo a passare questa magnifica giornata sulla spiaggia? Mi sono già informato ed avremo a disposizione una spiaggia tutta per noi."

 

 

Jared disse che per lui era una grande idea ed io concordai con lui, così, dopo aver fatto colazione, preparammo i nostri borsoni per la spiaggia e ci cambiammo.

Io indossai un costume a due pezzi nero e sopra ad esso misi un paio di pantaloncini di jeans ed una canotta bianca, mentre Jared indossò i boxer del costume ed una maglietta azzurra. Prendemmo le nostre borse e ci avviammo verso la spiaggia, che non era distante dal nostro albergo.

Una volta usciti dall'albergo ci raggiunsero anche Taylor, Jeremy e Tomo con sua moglie, la quale era riuscita a trovare del tempo per passare un po' di tempo con noi prima che partissimo per l'Europa.

Io stavo camminando mano nella mano con Jared, quando Taylor si avvicinò a noi e disse a Jared:

 

 

“Jared, ti offendi se ti rubo Hayley per un istante?”

 

 

Lui gli sorrise e disse che non c'era problema, così Taylor mi prese sottobraccio e mi disse a bassa voce, assicurandosi che nessuno, oltre a me, sentisse quello che doveva dirmi:

 

 

“Ieri sera mi ha chiamato il nostro manager, ha detto che stanno un tour tutto nostro.”

“Tutto nostro?”

“Si, tutto nostro. Sarà un tour mondiale, e già da adesso dobbiamo cominciare a cercare una band di supporto per i nostri concerti.”

“Aspetta un secondo, vuoi dirmi che faremo un tour mondiale con una band che non conosceremo e senza i 30 seconds to mars? Oddio, morirò, ne sono sicura.”

“Hayley, non dire stronzate. E' una cosa positiva, sai?”

“Certo che lo so, significa che l'etichetta ha rinnovato il contratto a tutti quanti e che quindi potremo incidere un nuovo album, ma Taylor.. Mettiti nei miei panni per un secondo.”

“Lo so Hayley... Comunque il manager vuole avere una risposta entro stasera alle 21.00.”

 

 

Pensai a quella chiacchierata che avevamo fatto io e Jared sul lungomare qualche settimana prima, ripensai a quello che lui mi aveva detto. Mi aveva detto che se si fosse presentata una situazione simile, l'avremmo affrontata insieme.

 

 

“Accetto.”

“Cosa?”

“Chiama il manager e digli che faremo il tour. Una cosa sola, lo studio di registrazione deve essere SEMPRE a nostra disposizione.”

“Perfetto.”

 

 

Ritornai vicino a Jared e, proprio mentre sistemavamo gli asciugamani sulla sabbia, mi chiese:

 

 

“Tutto bene?”

“Si, Taylor mi ha detto che ieri sera lo ha chiamato il manager della nostra band.”

“Spero che lo abbia chiamato per dargli buone notizie.”

 

 

Io gli sorrisi e gli spiegai quello che Taylor mi aveva detto pochi istanti prima.

 

 

“Ma Hayls, è una cosa fantastica! Sarà il vostro primo tour mondiale come band principale, dio mio sono così felice per te!”

 

 

Jay mi sorrise e mi strinse in un abbraccio.

Io ero felicissima del fatto che la nostra etichetta stesse già organizzando un tour tutto nostro, ma soprattutto che avevamo la possibilità di incidere un nuovo album e che il numero dei nostri fan continuava a crescere, ma c'era una cosa che mi rattristava.

Andare in tour senza i 30 seconds to mars significa fare tutto il tour senza Jared, ed ormai ero talmente affezionata ed innamorata di lui che il solo pensiero di dover passare così tanto tempo senza di lui mi faceva stare male; lui continuava a dirmi che un modo per vederci e sentirci lo avremmo trovato, ma di certo non è lo stesso che vederlo tutti i giorni.

Purtroppo l'unico aspetto negativo del mio lavoro era quello, forse proprio per questo motivo ho sempre cercato di affezionarmi il meno possibile alle persone, soprattutto da quando avevo cominciato a diventare famosa con la mia band. Tendevo sempre ad allontanare tutti quelli che mi stavano intorno, perchè nel profondo sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento in cui mi sarei dovuta separare da loro, e sapevo che avrei sofferto moltissimo, ma nel caso di Jared non ho potuto fare nulla, ero innamorata di lui praticamente da sempre.

Appena mi staccai da Jared, lui mi disse dritto negli occhi e mi disse:

 

 

“Sono fiero di te, ma credo che tu ormai lo sappia.”

“Si, lo so, però è sempre bello sentirtelo dire. Ormai sei l'unico che può dire di essere fiero di me.”

 

 

Gli stampai un bacio sulle labbra, dopodiché ci mettemmo tutti in costume e ci sdraiammo al sole.

Io parlai quasi tutto il tempo con la moglie di Tomo, Vicky.

Potevo quasi considerarla una migliore amica, con lei parlavo di tutto. Okay, magari non proprio di tutto però sapevo che se avessi avuto qualche problema ne avrei potuto parlare con lei.

Jared, Shannon e Tomo entrarono in acqua, così Vicky mi disse:

 

 

“Sai Hayley, i primi tempi che ci frequentavamo non mi andavi molto a genio. Mi davi l'impressione di essere una persona presuntuosa, che si vantava del proprio talento, ma poi ho dovuto ricredermi.”

“E cosa ti ha fatto ricredere?”

“Il tuo modo di interagire con il tuo pubblico durante i concerti, ma soprattutto vederti stare con Jared mi ha fatto ricredere. Non è semplice stare accanto ad una persona come lui, eppure tu ce l'hai fatta. Lui è cambiato molto da quando sta con te, in positivo ovviamente.”

“Shannon mi ha fatto lo stesso discorso.”
“Davvero?”

“Si”

“Beh, è la verità. Da quando sta con te è come se fosse rinato.”

 

 

Stavo per rispondere a Vicky quando mi si parò davanti Jared, il quale mi prese in braccio per poi buttarsi in acqua insieme a me.

Appena ritornai in superficie, ripresi fiato e nuotai per raggiungere Jared. Una volta vicina a lui, lui mi strinse tra le sue braccia ed io appoggiai una mano sul suo petto.

Con un sorrisetto stampato sulle labbra mi disse:

 

 

“Scommetto che tu e Vicky stavate parlando di me.”

“Non sapevo di questa mania di protagonismo Jared.”

 

 

Entrambi scoppiammo a ridere come due cretini; mi diedi una piccola spinta verso l'alto, in modo da risultare alta più o meno come lui e gli diedi un bacio sulle labbra, che lui si affrettò a ricambiare.

Quello fu in assoluto uno dei momenti più romantici che ebbi con Jared.

All'orizzonte cominciava ad intravedersi il tramonto, così decidemmo di tornare insieme agli altri sulla spiaggia.

Una volta usciti dall'acqua, io e Jared ci avvolgemmo nei nostri asciugamani e Tomo e Taylor andarono a prendere un paio di chitarre, mentre Shannon e Jeremy accesero un falò.

Quando Tomo e Taylor tornarono gli chiesi come avevano fatto a portarsi le chitarre, e loro mi dissero che un ragazzo che lavorava all'interno dell'albergo si era offerto di portarle lui al posto loro.

Ormai era arrivato il tramonto e Tomo e Taylor cominciarono a suonare una canzone con le chitarre, Jared mi fece cenno di avvicinarmi a lui, così mi alzai e dopo essermi rivestita andai da lui.

Tirammo fuori da un borsone una coperta di pile, e dopo che io mi sistemai vicina a Jared ci coprimmo.

Tomo e Taylor cominciarono a suonare le note di una canzone dei mars, così Jared iniziò a cantare. Io mi ero come incantata, mi ero persa nei suoi occhi mentre lui cantava, ero come entrata in un'altra dimensione.

Ancora non riuscivo a credere che Jared era il mio ragazzo.

Ero assorta nei miei pensieri, quando Shannon mi sfiorò la mano e mi disse:

 

 

“Dai Hayley, canta anche tu! Tanto le parole le conosci.”

 

 

Anche gli altri concordarono con lui, così cambiammo canzone e cominciammo a cantare do or die.

 

In the middle of the night

when the angels scream

I don't wanna' live alive

that I believe

time to do or die.

I will never forget the moment, the moment

I will never forget the moment

and the story goes on.

 

 

Fu una serata memorabile, la più bella di tutta la mia vita.

Mentre cantavamo Jared sussurrò nell'orecchio:

 

 

“Ti amo”

 

 

Io arrossii, come sempre, e gli disse che lo amavo anche io, con tutta me stessa.

 

 

 

 

Spazio per l'autrice:

 

Scusate la mia lunga assenza ma la scuola, come si sa, ha la precedenza e quindi non ho avuto molto tempo per scrivere. Mi dispiace davvero molto.

Scusate eventuali errori di battitura.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che lasciate un sacco di recensioni.

Un bacione <3

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