Al tuo fianco { Conoscersi, combattersi, amarsi }

di Mania
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** O1 • Nessuno ti porterà mai via da me ***
Capitolo 2: *** O2 • Inciderei il tuo nome sul mio cuore ***
Capitolo 3: *** O3 • Disarmarti con un sorriso ***
Capitolo 4: *** O4 • Alle cinque del pomeriggio ***
Capitolo 5: *** O5 • E allora vai prendi il treno e vai, che se non te ne vai tanto te ne andrai ***
Capitolo 6: *** O6 • Fluttui come una piuma in questo bellissimo mondo ***
Capitolo 7: *** O7 • Indugia sulla punta della lingua ***
Capitolo 8: *** O8 • Ho pianto per te sul pavimento della cucina ***
Capitolo 9: *** O9 • Le vecchie abitudini sono dure a morire ***
Capitolo 10: *** 1O • Paradisi per illusi ***
Capitolo 11: *** 1 1 • Il silenzio è il rumore più forte ***
Capitolo 12: *** 12 • Lasciami entrare ***
Capitolo 13: *** 1 3 • Il mese più crudele ***
Capitolo 14: *** 14 • Sotto questa luce artificiale ***
Capitolo 15: *** 15 • Siamo bugie nel tempo ***



Capitolo 1
*** O1 • Nessuno ti porterà mai via da me ***


PROLOGO

C A P I T O L O   O 1 ▬
“ Al tuo fianco
{
Conoscersi, combattersi, amarsi }





O1Nessuno ti porterà mai via da me

        ■ { Rating Verde | Introspettivo + Romantico | AU!Nel futuro | 337 parole }

Non era bastato l'incantesimo a cancellarle la memoria, non era servito l’amore che ancora aveva provato per Neal, non erano servite le smorfie di rassegnazione dei suoi genitori e né tanto meno l’iniziale timore di Emma di tornare a regalare il proprio cuore a qualcuno. Killian Jones era testardo, come lei, ed era rimasto fedele a lei e al comportamento onorevole che si era ripromesso di mantenere, unicamente per riuscire a farle comprendere quanto fossero perfetti l’uno per l’altra – pieni di difetti compatibili, pieni di pregi che si compensavano scambievolmente.
Così, quando qualcuno provava a fare gli occhi dolci alla sua signora, Killian mangiava il fastidio e sfoderava un senso di sicurezza scevro da ogni rimasuglio di gelosia. Era talmente calmo, talmente certo che Emma mai si sarebbe potuta interessare ad altri - aveva talmente fede in loro - che a volte era persino irritante come esternava cotanta fermezza. Colpa di un pensiero sciocco, lo sapeva benissimo, ma Emma non poteva fare a meno di sentirsi scontata in tali circostanze, come se per Killian ormai lei rappresentasse un enigma svelato verso cui presto avrebbe perso interesse.
«Dolcezza, ma ve l’ho detto la prima volta che ci siamo incontrati che per me non avete segreti» osservò quando Emma si decise ad affrontare l’argomento, sollevando un sopracciglio con fare divertito rievocando la scalata sulla pianta di fagioli. «Il motivo per cui non prendo mai a pugni nessuno degli illusi che pensano di potervi solleticare con le loro scempiaggini, è che dopo tutto quello che abbiamo superato, so che niente di quello che il futuro può riservarci potrebbe mai interferire con noi», le passò lentamente le dita tra i capelli mentre pronunciava tali parole facendole morire sulle labbra di lei tra un lieve bacio e l’altro, strappandoglieli come un bambino rubava le ciliegie. «Ci siamo scelti troppe volte perché qualcuno possa portarvi via da me.»
Ed Emma non ebbe più paura di essere ovvietà, e al posto di quel pensiero si soppiantò la sfavillante consapevolezza di essere il suo tesoro più prezioso.





M A N I A’ s  W O R D S
Ok, eccomi qui con la raccolta di trenta flash rigorosamente Captain Swan (con la partecipazione in alcune di Henry, perché io Henry lo adoro). Le ho già scritte tutte, perché almeno così sono certa di finire la raccolta, ecco. E posso dire di essere stata abbastanza brava almeno a tenermi quasi sempre sotto le cinquecento parole - ho sgarrato solo in tre di poco, perché va bene tutto, ma sono prolissa nell'anima e non ce la faccio a volte a trattenermi.
Le flash possono essere sia lette in un quadro unitario, sia scollegate - tranne rare eccezioni che segnalerò. Alcune sono AU nel futuro, altre sono introspezione su alcuni momenti passati, altre sono missing moment; comunque, come avete notato, sotto il prompt della flash metto i relativi avvertimenti! In questa in particolare, come penso si sia capito, stanno già assieme Emma e Hook ♥
I prompt, ecco, questi li ho pescati totalmente a caso, prendendoli anche da più siti e mettendoli assieme perché sono una persona confusionaria nella mia mente. Mi servivano solo "imput" dai quali trarre spunto, comunque posso dire che la maggior parte li ho presi nel sito La Piscina dei Prompt, usando prompt di altri parging e persino di altre serie, e degli altri non ritrovo il sito, altrimenti lo avrei linkato.
[SPOILER foto dal set] Ma qualcuno le ha viste le foto che vengono dal set? No, perché io sono tutta così emozionata e piena di feels solo a vederle. Soprattutto quelle con Hook e Henry ♥ [/SPOILER]
Bene, credo che sia tutto, e fateci l'abitudine a note più lunghe delle flash, devo sfogare in altro modo la mia essenza prolissa! Avviso come di consueto che io rileggo, ma sono comunque sotto esame, come la mia beta, quindi non assicuro (assicuriamo) di riuscire a scovare tutti gli errori. Come sempre vi chiedo di lasciarmi una recensione, perché così fate felice una fanwriter in disgrazia (?) consolandola dalla disgrazia della sessione d'esami!
Alla prossima (sì, io le ho scritte, ma non so quanto spesso aggiornerò, perché sono anche molto pigra, sappevatelo! [cit.])

Mania■


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Capitolo 2
*** O2 • Inciderei il tuo nome sul mio cuore ***


PROLOGO

C A P I T O L O   O 2 ▬
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O2Inciderei il tuo nome sul mio cuore

        ■ { Rating Verde | Introspettivo + Romantico | AU!Nel futuro | 472 parole }

I polpastrelli di Emma seguivano l’incisione – poi cancellata da un’altra incisione – vicino al timone della Jolly Roger, chiedendosi quale significato potesse celare. Deturpare i segni di tribordo e babordo, con impeto controllato e furibondo, doveva derivare da una storia che le sarebbe piaciuto sentirsi raccontare, così tanto che quando sollevò lo sguardo verso il capitano della nave, lui dovette accorgersi dell’interrogativo martellante nelle iridi smeraldine a scrutarlo.
Distolse l’attenzione da lei, preferendo occuparsi della salute delle sartie. Forse la sua era vergogna per il passato – per quel pensare solo a se stesse che gli era stato veementemente rinfacciato e che ora stava provando a mutare –, forse era la gelosia di memorie che pretendeva di tenere unicamente per sé. Forse erano ambedue le motivazioni a fondersi in una sostanza di mestizia ad appiccicarsi addosso a immagini sbiadite ormai infrante.
«Cosa desiderate, Swan?» chiese per allungare il momento in cui lei avrebbe dato voce alle sue richieste, diluendo il tempo senza poterlo spezzare.
«Quei simboli, li avevo già notati quando siamo andati a Neverland, ma non ho avuto il tempo per chiedertelo. Cosa significano?»
«Una volta, troppo tempo addietro, insegnai a qualcuno a navigare» rispose Hook riuscendo a stendo a guardarla, con le labbra a comporre smorfie indefinite ad aggiungersi alle contrazioni dei lineamenti, onde a increspare la fronte e abissi a formarsi tra le sopracciglia corrugate. Non aveva alcun desiderio di parlarne, eppure si lasciò andare ai ricordi nonostante le parole faticassero a risalirgli la gola – sembrava quasi affondassero artigli invisibili nella trachea, lasciando solchi di sangue al passaggio.
«Quanti rimpianti hai, Hook?», interrogativo inaspettato che scaturì da solo dalle labbra di Emma osservando quanto palpabile triste rammarico vi fosse su di lui, ripensando a come aveva conservato la spada di Neal per tutti quegli anni e di come avesse messo davanti la salvezza di lui a tornaconti personali – alla possibilità di conquistarla senza possibili rivali a frapporsi.
«Moltissimi, mia signora» rispose seriamente, scevro dalla solita aria arrogante e da sbruffone. «Ma ho deciso che ogni mia azione sarà onorevole, sarà la migliore. Per voi, ovviamente, e non perché credo che possa bastare a farvi innamorare di me, ma perché è l’unico modo per poter avere solo un’occasione di redimermi. Il vostro nome è ormai inciso nel mio cuore, Swan, non posso fare altro che rendere tutte le mie azioni degne di voi.»
Parole vive, pulsanti, vere.
Aveva sempre pensato che la sua capacità di scovare facilmente le menzogne non avrebbe mai avuto ripercussioni negative – come avrebbe potuto? –, invece ora si trovava sopraffatta dalla dichiarazione d’amore più sincera alla quale avrebbe mai assistito. Fu una delle rare volte in cui Hook non le suscitò nemmeno un flebile accenno di irritazione, ma solo il desiderio che riuscisse nel suo intento, perché anche lei avrebbe voluto incidere il suo nome sul proprio cuore.





M A N I A’ s  W O R D S
L'aggiornamento, eccolo!
Allora, devo dire che l'ultimo episodio della seconda stagione dove ci sono i flashback con Hook e Bae/Neal a me è piaciuto veramente moltissimo. Credo sia uno dei miei preferiti e credo anche che spieghi bene alcuni aspetti caratteriali di entrambi, quindi adorandoli ambedue ero tipo in estasi guardandomelo.
Credo che Hook rimpianga moltissimo di aver lasciato andare via Bae, nonostante le sue ultime parole, e credo che abbia veramente un accumulo di altri, quindi mi piaceva trattare il tema con lui. Inoltre mi piacerebbe che prima o poi, nella serie intendo, Hook raccontasse a Emma come ha conosciuto Bae e per quale ragione gli era così affezionato. Quindi, ecco spiegato il motivo per cui ho scritto così questa flash.
Ho usato Neverland invece di L'Isola Che Non C'è perché mi consuma una sola parola e nelle flash il risparmio è tutto, inoltre solo per i nomi propri mi piace mantenere la forma originale. E ho scritto Neal invece che Baelfire perché è Emma a pensare a lui in quel punto e lei lo ha sempre conosciuto come Neal.
Ora i ringraziamenti, sui quali potrei scrivere mille parole e passa, ma mi limiterò a sintetizzare per non annoiarvi. Ringrazio infinitamente chi ha inserito la storia tra le preferite/ricordate/seguite, non mi aspettavo che già con la prima flash potessero esserci tante persone ♥ Grazie mille, veramente.
E poi un ringraziamento particolare a Euridice100 e Alix Katlice per le meravigliose recensioni, grazie ragazze, siete meravigliose ♥
Al prossimo aggiornamento,

Mania■


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Capitolo 3
*** O3 • Disarmarti con un sorriso ***


PROLOGO

C A P I T O L O   O 3 ▬
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O3Disarmarti con un sorriso

        ■ { Rating Verde | Introspettivo + Slice of life + Commedia | AU!Nel futuro | 481 parole }

Aveva scoperto che Hook dava lezioni di scherma creativa, come da loro definita, a suo figlio – ovviamente senza che nessuno dei due si fosse preso il disturbo di chiederle il permesso! – una mattina in cui aveva infranto i loro piani, tornando indietro dall’ufficio per colpa di fascicoli dimenticati sul tavolo della cucina. Per strada, nelle vie laterali poco frequentate, con l’aria di due attori a dar vita a una concreta scena di combattimento, le due canaglie della sua vita avevano messo in scena un duello all’ultimo sangue – almeno nella loro fantasia.
«È questo che fate quando non ci sono?», fu come il fragore di un tuono a scuotere il cielo limpido, immobilizzando i movimenti di Henry e Hook con le spade incrociate e smorzando le frasi da bucanieri a metà, stroncando la recita nella quale si erano gettati con esuberante entusiasmo.
«Possiamo spiegare», un coretto così preciso da sembrare studiato per quanto combaciante fu la loro coordinazione.
Schiene improvvisamente dritte, braccia portate dietro la schiena a nascondere vanamente gli strumenti del gioco ed espressioni eccessivamente contrite a voler muovere a pietà Emma, la quale non era decisamente incline a farsi scuotere da compassione davanti ai loro occhi da cuccioli.
«Certo, e spiegherete eccome» convenne con tono pericolosamente calmo la donna, avvicinandosi ad entrambi per strappare dalle loro mani le spade, finendo infine a rimanere impassibilmente immobile di fronte a Hook, distanziata da lui da una manciata di centimetri. «Tu mi spiegherai quale logico pensiero ti fa pensare di dover insegnare a mio figlio a tirare di scherma come un pirata» sentenziò perentoria, trattenendo per sé l’ilarità che la situazione un po’ le suscitava, perché nonostante fosse assai contenta che tra i due corressero rapporti tanto buoni, preferiva che suo figlio prendesse maggior esempio dal principe suo nonno, piuttosto che dal pirata compagno di sua madre. «E tu, ragazzino, perché lo assecondi!? Pensavo fosse in buone mani affidato a te», continuò spostandosi davanti a Henry, sventolando severamente l’indice a chiosare i propri rimproveri.
«Ehi, Swan, aspettate, c’è qualcosa che non quadra nel vostro discorso. Così sembra che Henry sia molto più responsabile di me» osservò impettito Hook.
«Infatti, lo è» chiarì Emma, inarcando le sopracciglia in modo persuasivo a sottolineare l’ovvietà delle proprie frasi, sfoderando poi un sorriso dai ricami in cui la forza del proprio spirito fuoriusciva in forme eleganti e incontestabili – un sorriso quanto mai meraviglioso, capace di disarmare il più agguerrito pirata. 
«Mi arrendo davanti a voi, mia signora
«Ci arrendiamo» specificò Henry, alzando il capo il tempo necessario per indirizzare un occhiolino in direzione del compagno di brigate.
E in quel momento, Emma comprese di aver involontariamente aumentato il sodalizio tra i due, considerazione che le scappò un sorriso fugace – era d’altronde suo compito cercare di mantenere ora i lineamenti severi, perché in fondo, già sapeva, che con entrambi non sarebbe stata in grado di mantenerli a lungo.






M A N I A’ s  W O R D S
Ed eccomi con la terza flash!
Come credo si sia capito dal primo capitolo della mia mini-long - che aggiornerò quando ho un po' di tempo per scrivere il capitolo, purtroppo la prossima settimana è assai dura per quanto riguarda gli esami! -, io adoro Hook e Henry che interagiscono assieme. Ammetto che ho cominciato a immaginarmi scene tra i due da quando sono arrivate le scene dal set con loro due, e da allora il risultato è che io devo fare muovere questi due assieme almeno un pochino - e poi, diciamocelo, Emma non potrebbe mai stare con un uomo che non possa andare d'accordo anche con suo figlio!
Probabilmente questo prompt non è stato proprio pienamente rispettato, ma l'idea che mi è venuta pensando ad esso era troppo caruccia per accantonarla e non essendo che sto partecipando ad alcun contest, non mi sento in colpa a non rispettarlo in modo super fedele.
Devo fare un super ringraziamento a Euridice100 e Alix katlice per aver recensito il secondo capitolo, e un altro altrettanto grande a Brooke Davis24 per aver commentato il primo! Grazie a tutte e tre ♥ Inoltre, non posso che non dire un grazie anche a chi la storia l'ha inserita tra le preferite/ricordate/seguite, anche voi vi meritate i miei più sinceri ringraziamenti. Un grazie anche a chi legge silenziosamente con tanta assiduità! Come sempre poi invito tutti a lasciarmi una recensione, anche piccola, perché è fonte di incredibile incoraggiamento e stimolo per me!
Al prossimo aggiornamento,

Mania■


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Capitolo 4
*** O4 • Alle cinque del pomeriggio ***


PROLOGO

C A P I T O L O   O 4 ▬
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O4Alle cinque del pomeriggio

        ■ { Rating Verde | Slice of life + Commedia | AU!Nel futuro | 623 parole - sssht! }

Le cinque del pomeriggio erano un’ora bizzarra. Era troppo tardi per molte cose e troppo presto per tutte le altre – una fascia di bonaccia insidiosa, nel quale si ritrovava a girovagare per casa senza pace. Se non fosse stato per le minacce particolarmente incisive di Emma, si sarebbe permesso di andare a disturbare Henry, persuadendolo molto facilmente a combinare qualche diavoleria insieme.
Invece era costretto a vagabondare per l’appartamento silenzioso – eccezion fatta per i lievi suoni di matite e penne che venivano appoggiate sulla superficie della scrivania da Henry, e il lieve brusio delle punte sui fogli a intessere lettere o numeri a seconda della materia studiata. Per di più fuori pioveva, e non una pioggia sopportabile, perché almeno sarebbe potuto andare da Granny e lì almeno quattro chiacchiere si scambiavano; no, doveva essere uno schiacciante acquazzone, incredibilmente fitto, dalla prepotenza esagerata a creare nebbia di vapore umido a galleggiare nell’aria, inspessendola.
«Puoi guardarti un film se non sai cosa fare», appoggiato allo stipite della porta, con l’aria circospetta di chi si attende l’irruzione della madre, Henry indicava con lo sguardo il televisore con la relativa pila di dvd ben sistemati nelle mensole affianco. «Puoi guardarti il film di Peter Pan, quello della Disney», suggerì ridacchiando appena, «Così capisci perché pensavamo che non fosse lui il cattivo.»
«Non so come farlo funzionare, ragazzino» osservò molto semplicemente Hook, alzando le spalle di poco con aria rassegnata alla vita in un mondo di cui faticava a comprendere i meccanismi – abitudine, ecco cosa gli mancava per poterci prendere la mano, l’abitudine in una vita diversa appena cominciata.
«O puoi leggerti il libro» propose in alternativa Henry, «Se arrivasse mamma mentre ti insegno a far funzionare il lettore dvd dubito che passeremmo una bella serata.»
«Non ne dubito. E libro sia», acconsentendo al consiglio del bambino, lo seguì in camera sua il tempo per poter prendere dalla sua libreria il volume dalla copertina allegramente colorata, in cui figure dei personaggi si accaparravano un posto subordinato a quello del protagonista, disegnato più in grande rispetto agli altri. Storse lievemente il naso, in espressione di palese disappunto, quando comprese chi tra le varie rappresentazioni dovesse corrispondere alla sua persona. Chi aveva pensato che un pirata potesse conciarsi a quel modo, rifletté Killian più volte durante l’inoltrarsi tra le pagine, doveva aver avuto dei seri problemi, perché era abbastanza certo che nemmeno in quel mondo privo di magia, avrebbero mai potuto assumere quelle sembianze.
Quando Emma tornò, con sacchetti della spesa e inzuppata più di quanto lo sarebbe stata se si fosse buttata in mare, si ritrovò lievemente preoccupata nel ritrovare Hook accomodato sul divano, silenzioso e intendo a far scorrere gli occhi da una riga all’altra. «Stai veramente solo leggendo?»
«Davvero mi avete conciato così?», l’espressione cruciata e il tono risentito con il quale alzò il libro, tamburellando sulla figura che gli sarebbe dovuta corrispondere, fece sfuggire più di una risata alla donna, che non riuscì a placare nemmeno quando le proteste di Killian continuarono. «Non è affatto educato, tenendo soprattutto in considerazione che non sono io il vero cattivo
«Solitamente i pirati non sono classificati come buoni, non gli si attribuiscono qualità particolarmente elevate e non si reputa che siano attraenti» tentò Emma di giustificare le scelte stilistiche di una fiaba, chiedendosi poi per quale ragione dato che non era responsabilità sua, e finendo per il mettersi in trappola da sola, troppo ingenuamente, nell’intenzione di allentare la tensione con la quale stava infossando le sopracciglia.
«State dicendo che io sono in realtà tutte queste cose, Swan» chiosò improvvisamente compiaciuto Hook, tornando a sfoderare il sorriso.
«Assolutamente no!» negò prontamente, spalancando lo sguardo per l’inaspettata replica prima di allontanarsi furente, nascondendo un imbarazzo a cui preferiva non dar peso.







M A N I A’ s  W O R D S
Rieccomi, un po' prima del previsto - ma avendole già tutte scritte, mi viene da aggiornare appena ho un po' di tempo per mettermi al pc.
Allora, questa è ancora in un'ambientazione molto fluff, con quel po' di Hook insieme a Henry che a me piace tanto - essì, dai, ammettetelo che un po' vi sto contagiando, almeno un pochino! E non fate conto che io abbia sforato di 123 parole, è già un miracolo che io non lo abbia fatto fino ad ora, in realtà - e questa flash è anche una delle rare eccezioni in tutta la raccolta, quindi si può chiudere un occhio, non è vero?
Comunque, l'idea si basa principalmente sulla scena della prima puntata - se non erro - della terza stagione, quando Killian chiede a Emma lui com'è nelle fiabe in cui c'è Peter Pan. La risposta di Emma è stata così deliziosamente pungente che non poteva non influenzarmi a scrivere qualcosa in cui Hook si vedeva nella versione Disney.
Tutta quest'aria fluff, chissà fino a quando durerà - qui inserite una risata malvagia. In tanto dico che questa semiflash avrebbe meritato di essere una oneshot a parte, forse è perché ho compresso il più possibile che non sono del tutto soddisfatta del risultato, ma spero che vi piaccia almeno un pochino!
A Euridice100 e Alix katlice vanno come sempre i miei più sentiti e ripetitivi grazie, sia per aver recensito lo scorso capitolo sia per seguirmi sempre con tanta dedizione nelle mie storie, siete fantastiche ♥ Ovviamente un grande grazie a chiunque abbia inserito la storia tra le seguite/preferite/ricordate, come anche a chi legge ogni volta silenziosamente - e vi invito a lasciarmi una recensione, di tanto in tanto, giusto per farmi sapere anche voi cosa ne pensate e rendermi felice!
Al prossimo aggiornamento,

Mania■


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Capitolo 5
*** O5 • E allora vai prendi il treno e vai, che se non te ne vai tanto te ne andrai ***


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C A P I T O L O   O 5 ▬
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O5E allora vai prendi il treno e vai, che se non te ne vai tanto te ne andrai

        ■ { Rating Verde | Slice of life + Introspettivo + Sentimentale + Malinconico | AU!Nel futuro | 471 parole}


«E allora vattene!»
Glielo aveva urlato con più fiato e foga di quanta credesse di poter possedere. Con l’ansia che da sempre aveva scorto in lei da quando era arrivata di corsa, gettandosi tra le sue braccia, stringendosi a lui con cupidigia, baciandolo con la rabbia di chi si arrende a un desiderio che si era tentato di uccidere.
«Tanto è questo che hai sempre voluto, non è vero? Un pretesto per andartene, perché preferisci farlo tu», le parole battevano come grandine sui vetri, graffiando la superficie spessa prepotentemente, con la voglia forsennata di far male, lasciare segni del proprio passaggio – anche se potevano essere solo di dolore, ma pur sempre avrebbero simboleggiato un suo essere stato qualcosa per lei. E per la prima volta si spogliò dei formalismi con cui aveva intessuto da sempre le sue frasi, imbellettandole per renderle galanti in bocca a un filibustiere, ma sotto la pressione dell’ira non era possibile mantenere tali elaborazioni razionali.
«Hook, ora basta. Tu non sai-»
«Non so niente. Lo continui a ripetere, Emma, come se tu fossi la sola persona che sia mai stata ferita, come se io non avessi mai sofferto perdite», la voce aveva perso le tonalità alte, si era abbassata a roche note a rendere ancora più adirate le parole, chiodi affissi nella carne viva, nel palesare l’evidenza di una situazione che Emma non riusciva ad affrontare. Lei affogava nelle sabbie mobili della sua sofferenza passata, nell’abbandono al quale era sempre andata in contro, e quella costatazione le aveva impedito di costruire veramente qualcosa insieme a lui, rimanendo in una fascia di bonaccia in cui ogni passo in avanti era proibito. E quella stasi era stata protratta troppo intensamente, ostinatamente, deliberatamente perché Killian potesse continuare a sopportare una mancanza di rispetto nei sentimenti che provava per lei – che costantemente aveva dimostrato. «Io per te sono cambiato, perché non puoi fidarti di me? Perché non puoi cambiare anche tu e decidere di darmi davvero una possibilità, invece di fuggire ancora prima di iniziare?»
«Perché è facile, così», ammise abbassando lo sguardo per secondi in cui il peso di quella consapevolezza la faceva vergognare di essere stata tanto vigliacca.
«E ti sta bene?»
«No. No, non mi sta bene, Killian» ribatté, convinta di non volersi separare da lui, tuttavia non aveva alcuna idea di come fare a compiere quel passo in più che avrebbe potuto avvicinarla al loro lieto fine. «Ma non so come fare altrimenti.»
Era la prima volta da quando si erano incontrati che Emma chiedeva esplicitamente il suo aiuto e non era lui a offrirgliene in anticipo. Fu in quel momento che entrambi compresero che quello era davvero il loro inizio – non i baci e le unghie a scorticare la pelle delle notti passate, ma quel litigio che aveva sbloccato un meccanismo rimasto immobile per troppi anni.








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Ce l'ho fatta ad aggiornare, con un po' di ritardo ma ho avuto giornate seriamente molto impegnate - piene di una vita sociale che non ho avuto per tutti i mesi di sessione d'esame, dovevo recuperare.
Quindi, eccolo qui l'aggiornamento. Leggermente angst, un po' malinconico e con un prompt rispettato a metà - il treno diciamo che è figurato, ecco. Però era da affrontare il blocco che ha Emma prima o poi, dato che credo sia praticamente uno dei punti fondamentali della sua caratterizzazione - e speriamo che se lo levi in questa terza stagione, perché è ora, Emma, sisi, chiunque tu sceglierai.
A tal proposito, non siete emozionati anche voi per domenica prossima? Finalmente ricomincia dopo questa pausa lunghissima ed estenuante, con tutti questi spoiler ho veramente l'impellenza di vederlo al più presto il nuovo episodio.
Inoltre, domani dovrei riuscire a pubblicare una shot con Hook e Henry - sì, lo sapete che li amo, quindi ho scritto altro con loro -, spero di averne il tempo per rileggerla adeguatamente e postarla!
Ringrazio come sempre sentitamente - ma proprio dal profondo del mio cuoricino - Euridice100, Alix katlice e Hono che hanno commentato lo scorso capitolo e mi hanno reso assai felice - siete tutte gentilissime, grazie infinitamente ♥ Inoltre un grandissimo ringraziamento va anche a tutte le numerose persone che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate - e qualche volta vi invito a lasciarmi anche voi una recensione, per farmi sapere almeno qualche volta cosa ne pensate!
Al prossimo aggiornamento,

Mania■


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Capitolo 6
*** O6 • Fluttui come una piuma in questo bellissimo mondo ***


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C A P I T O L O   O 6 ▬
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O6Fluttui come una piuma in questo bellissimo mondo

        ■ { Rating Verde | Hook!Centric | Introspettivo + Sentimentale | 256 parole}


Guardare Emma non era un passatempo, né tanto meno un modo per riempire minuti vuoti. A dirla tutta, guardare non era nemmeno adatto come verbo, perché quello di Killian era studiare minuziosamente ogni singolo movimento della donna, anche il più lieve, assorbendoli dentro di sé, imprimendoli nella propria memoria per evitare che potessero sfuggirgli via con il bruciare rapido del tempo a loro disposizione. La sbucciava con quelle iridi formate da cocci di cielo caduto, silenziosamente, a volte aiutandola in qualsiasi attività fosse coinvolta e altre rimanendo in disparte, altre ancora rimanendo celato per cogliere le differenze con cui si spostava nell’ambiente quando credeva di non essere sotto la sua attenzione.
Emma era spirito fluttuante, ondeggiava su refoli in danze segrete insieme a piume candide di sogni infranti. Non era gravata da pesi di peccati, galleggiava sopra di un mondo cosparso di meraviglie spaventose al quale non apparteneva, e per quanto gli artigli di esso volessero affondare nella carne della sua anima e macchiare il suo cuore, non si poteva che rimanere ammirati davanti alla forza con la quale Emma rimaneva fedele a se stessa.
L’amava anche per quello, perché lei era riuscita a compiere scelte difficili, scelte che si erano portate con sé cicatrici, ma che erano state giuste, mentre lui si era inchinato a vie semplici e scorciatoie sperando di non dover più affondare i piedi in sabbie mobili di dolore, sbagliando. Lei era ciò che avrebbe voluto essere, ciò che sarebbe diventato per meritare di avere il più piccolo spazio nella sua vita.





M A N I A’ s  W O R D S
Ok, la scorsa è stata una settimana estenuante e questa è iniziata in altrettanto modo, quindi tutti i miei tentativi di  aggiornare prima sono andati a farsi benedire - dovrei ancora postare la shot con Hook e Henry, che spero di riuscire a postare domani, ma chissà -, ma almeno sono arrivata!
È una flash - molto corta, wow! - molto soft e molto introspettiva. Credo si sia capito che io adoro fare instrospezione, quindi qualche flash della raccolta saranno solo riflessioni e raccolte di pensieri - non tante, perché non vorrei tediarvi. Il prossimo sarà molto fluff e quello dopo - l'ottava flash - credo sia una delle mie preferite dell'intera raccolta, non vedo l'ora di postarvela!
A mia personale interpretazione, a Hook piace molto Emma soprattutto per la sua capacità di affrontare le difficoltà prendendo sempre la decisione più dolorosa per se stessa e più giusta per tutti gli altri. È un tipo di scelta che lui ha compiuto solo prima della morte del fratello, dopo di ché ha deciso di smetterla di pagare un prezzo che non gli ha dato che sofferenza in cambio e ora che l'ha incontrata e che continua a osservarla combattere rimanendo sempre affrancata a una simile posizione, non può che ammirarla e invidiarla - positivamente! E forse è anche per cercare di ritrovare quella parte di sé, che Hook l'aiuta così tanto.
Poi queste sono tutte mie elucubrazioni mentali, non dovete darci troppo peso!
Mi rendo conto che in realtà non succede niente, però ecco, in realtà a me piace particolarmente questa flash e l'immagine che Hook ha di Emma sospesa sopra un mondo che non le appartiene - perché viene dalla Foresta Incantata, specificazione inutile, ma è tardi, ho sonno, abbiate pietà di me. Quindi tutto questo per dirvi che spero che piaccia anche a voi questo Hook!Centric.
Comunque, ora farò spoiler sulla 3x13, quindi nel caso passate ai ringraziamenti direttamente. [SPOILER 3x13] Ditemi che non sono la sola completamente già innamorata della ship Outlaw Queen! Regina e Robin sono assolutamente perfetti, li adoro, e questo flash con loro due mi è piaciuto da impazzire - per non parlare di lei che salva Roland. Assolutamente bellissimi ♥ Come sono bellissimi Charming e Hook nei loro attimi di gelosia nei riguardi di Emma - la battuta del mostro che si stava per sposare è semplicemente divina, come lo sono la maggior parte delle battute di Hook, in realtà. E poi Rumple! Non ci speravo che lo tirassero dentro così presto! Sono così felice! Ora la pianto, comunque, che queste note sono tre volte tanto la flash. [/SPOILER 3x13]
Come sempre ringrazio infinitamente, ma proprio tanterrimo (?), chi ha commentato lo scorso capitolo, ovvero: Valerie, Euridice100, Alix katlice e Hono - sappiate che le vostre recensioni mi rendono incredibilmente contenta, davvero, non sapete quanto significhino per me, quindi ancora grazie per la vostra gentilezza ♥. Ovviamente un grandissimo ringraziamento va anche a tutte le numerose persone che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate - e qualche volta vi invito a lasciarmi anche voi una recensione, per farmi sapere almeno qualche volta cosa ne pensate!
Al prossimo aggiornamento,

Mania■


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Capitolo 7
*** O7 • Indugia sulla punta della lingua ***


PROLOGO

C A P I T O L O   O 7 ▬
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Conoscersi, combattersi, amarsi }





O7Indugia sulla punta della lingua

        ■ { Rating Verde | Introspettivo + Sentimentale + Fluff | 344 parole}


Si inumidiva le labbra, in mezzo a smorfie lievi nelle quali gli angoli della bocca si tiravano in varie lunghezze, dando forma a svariati vezzi. Se le mordeva appena, infilando i denti bianchi nella carne arrossata, tra un mezzo sorriso e l’altro, mentre accarezzava la spalla della donna, passando sopra alla spallina di seta senza farla scivolare accidentalmente – anche se una parte di lui avrebbe voluto, oh se avrebbe voluto.
Era venuta a cercare qualcuno con cui parlare, qualcuno con cui poteva prendersela perché aveva bisogno di sfogarsi e che comprendesse che le proprie parole erano falsità, artigli alzati ad addentarlo unicamente per liberarsi di una frustrazione della quale non era lui il responsabile. E poi si faceva perdonare, perché Killian non meritava di sorbirsi tutto lo stress che la giornata le costruiva addosso, rendendole arduo molte volte pensare a un giorno in cui tutto sarebbe filato liscio fino a sera; perché Killian sapeva che lei necessitava di dover urlare, gridare e affondare le unghie, e lui era disposto ad accumulare ematomi se servivano a renderla serena.
Un gioco in cui poi Hook insisteva per tenerla con sé a dormire – solo dormire, specificava davanti all’occhiata in tralice di lei, ridacchiando appena – ed Emma faceva finta di desistere, per poi sdraiarsi nelle lenzuola già sfatte e appoggiare la testa sulla sua spalla, chiudendo gli occhi. Ascoltava il proprio respiro e il battito del cuore dell’uomo, studiava i minimi movimenti dei loro corpi nell’assestarsi nella posizione maggiormente comoda, lasciava evaporare nelle proprie orecchie lo sciabordio delle onde lievi a sbattere contro i lati della Jolly Roger.
E poi scivolava per finta nel sonno, perché solo quando lui la credeva addormentata ciò che per tutto il tempo aveva indugiato sulla punta della sua lingua, scrutandola con sguardo dal quale trasudavano tutti i suoi sentimenti per lei, finalmente scivolavano fuori. Aleggiavano, quelle piccole parole, su di loro per minuti e lui le ripeteva a intervalli irregolari, quasi come una nenia per cullarla nel suo sonno – ed Emma, infine, si ritrovava ad abbandonarsi realmente ai sogni.
«Vi amo, Swan.»






M A N I A’ s  W O R D S
Ciao sweeties
Come notate sono riuscita ad aggiornare con una certa puntualità (non che abbia mai uno schema fisso, però almeno non vi ho fatto aspettare troppo!).
Questo prompt mi piace moltissimo e l'ho trasformato in una cosa molto dolce, molto fluff e molto da i-miei-feels-da-fangirl-non-ce-la-possono-fare. In realtà non è che io abbia molto da aggiungere, solo che Hook lo ha dimostrato chiaramente che ama Emma, ma a parole non glielo ha mai detto chiaro e tondo, così mi sono immaginata questo momento - e ciò è il risultato, ta-daaaaaan.
Non ho ancora guardato l'episodio 3x14, ma ho visto spoiler, tuttavia stranamente mi esimo dal commentarli, rimanderò alla prossima volta - anche perché il promo della 3x15 è molto "OMG! Che diamine succede?!".
Ah, finalmente sono riuscita a pubblicare ieri la storia con Hook e Henry, per chi volesse leggerla, vi lascio anche qui il link - sì, mi faccio autopromozione, scusatemi! -: QUI.
Venendo ai ringraziamenti, come al solito io mi prostro davanti a chi mi lascia una recensione facendomi una ragazza straordinariamente felice - vi farò una statua prima o poi, giusto ♥ - e mi riferisco a Valerie, e Euridice100 - siete sempre super gentili, io non so davvero cosa inventarmi per ringraziarvi. I miei sentitissimi ringraziamenti vanno anche ovviamente a tutte le numerose persone che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate - e qualche volta vi invito a lasciarmi anche voi una recensione, per farmi sapere almeno di tanto in tanto cosa ne pensate!
Al prossimo aggiornamento,

Mania■


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Capitolo 8
*** O8 • Ho pianto per te sul pavimento della cucina ***


PROLOGO

C A P I T O L O   O 8 ▬
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O8Ho pianto per te sul pavimento della cucina

        ■ { Rating Verde | Hook!Centric | Introspettivo + Slice of life | 424 parole}


A ripensarci in futuro, Killian Jones non sarebbe mai riuscito a tirare le fila di come era giunto a quel drammatico punto della propria vita. Aveva passato tempeste a cui nessun altro avrebbe mai potuto sopravvivere, nemici contro i quali altri si sarebbero ritirati – fuggendo in antri del mondo dove non sarebbero potuti essere ritrovati – ed era riuscito a superare dolori che avevano spezzato in briciole disordinate un cuore su cui cicatrici indelebili si ramificavano. Poche persone avevano avuto un’importanza nella sua vita e quasi tutte se n’erano andate via – chi liberamente e chi strappato via a lui, per egoistica crudeltà, e chi per un suo fatale errore -, e per ciascuno di loro aveva versato lacrime.
Che fossero state poche o molte, le gocce salate a vincere la resistenza di trattenerle dentro di sé, si era ritrovato sempre a versarle nella solitudine famigliare di cui era intessuta la sua esistenza. A rifletterci, in mezzo alle dita a cercare di gettar lontano le scie a segnarli le guance, gli scappava da ridere per quanto era assolutamente ridicola la situazione – tragicomica.
Si lasciò scivolare contro il mobilio della cucina, reclinando il capo contro il cassetto più alto – quello dov’erano riposte le tovaglie, se ricordava bene – per tentare vanamente in quel modo di impedire lo sgorgare di nuove lacrime. Tentativi inutili, e a poco valevano i polpastrelli a stropicciare gli occhi, schiacciandoli, tirandone gli angoli pur di seppellire sotto le palpebre la moltitudine irrefrenabile di quel pianto.
Il cigolio della porta d’ingresso lo fece sussultare, portandolo a rialzarsi immediatamente afferrando il coltello abbandonato sul pavimento – lasciato lì a giacere, di fianco a sé, quando si era afflosciato vinto da quel supplizio al quale non poteva porre rimedio.
«Che diamine stai combinando, Hook?», immobilizzata sull’uscio di casa, Emma scoccò un’occhiata preoccupata al piano della cucina e allo spuntare della figura del pirata da dietro la penisola sul quale vari vasi, piatti e pietanze erano appoggiati nel mezzo di un caos scomposto di utensili e rimasugli di tritature.
«Sto provando a finire di preparare la cena, cara. Ma la cipolla non mi da tregua! Non mi è mai capitato di dovermi arrendere a niente e ora non riesco a finire di triturare una maledettissima cipolla.»
La frustrazione mista alle sue lacrime era palpabile, ma gli donavano un’aria tutt’altro che impressionante in una qualunque accezione negativa. Era quasi dolce – molto quasi – ed Emma non poté fare a meno di scoppiare a ridere, abbandonando la borsa per terra, per poter correre in soccorso del suo pirata a sconfiggere quell’infimo nemico.





M A N I A’ s  W O R D S
Lo so, lo so, sono in ritardo di nuovo.
Prima di tutto mi scuso immensamente per non avervi ancora risposto alle recensioni come sempre apprezzatissime che mi avete lasciato, ma purtroppo ho fatto una settimana ammalata e da quando mi sono ripresa sto cercando di recuperare tutto quello che non ho potuto fare prima. Quindi sono un po' super impegnata, spero che mi perdoniate!
Allora, come vi avevo preannunciato questa flash è una delle mie predilette. Perché è infinitamente stupida, sì. Avrei dovuto mettere "demenziale" come genere, ma poi vi toglievo tutta la sorpresa di scoprire che tutto quel caos era solo una stupida cipolla! Spero di avervi strappato almeno un sorrisetto!
Vorrei dilungarmi a commentare la 3x15, ma ci sarebbe troppo - veramente troppo - da dire, quindi evito perché non ho tempo per rimanere al computer, ma sappiate che tale episodio ha scatenato i miei feels.
Ovviamente, manco a dirlo, ringrazio tantissimo - ma proprio tantissimo -, chi ha commentato lo scorso capitolo, ovvero: Valerie e Euridice100 - siete la mia gioia e non finirò mai di esservi grata ♥. Ovviamente un grandissimo ringraziamento va anche a tutte le numerose persone che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate - e qualche volta vi invito a lasciarmi anche voi una recensione, per farmi sapere almeno qualche volta cosa ne pensate!
Al prossimo aggiornamento,

Mania■


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Capitolo 9
*** O9 • Le vecchie abitudini sono dure a morire ***


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C A P I T O L O   O 9 ▬
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O9Le vecchie abitudini sono dure a morire

        ■ { Rating Verde | Emma!Centric | Introspettivo + Sentimentale | Ambientata dopo il ritorno da Neverland, ma prima del lancio della maledizione | 353 parole}


Erano troppe le cose che non sopportava di Killian Jones, un elenco infinito fatto di vizi, tic irritanti, e abitudini radicate talmente tanto in lui da esserne sue parti intrinseche e di cui lei non sopportava minimamente l’esistenza.
Il sorriso sghembo, passando appena la lingua sulle labbra.
La contrazione dei muscoli unica con la quale ammiccava.
La maledetta fiaschetta di rum con la quale andava in giro, nemmeno vi fosse stata una maledizione a legare la sua esistenza ad essa.
L’insopportabile tendenza a celebrarsi, chiosando qualità non così grandi e dimenticando le voragini scavate dai suoi vizi.
Frasi ancorate a formalismi dei quali ricopriva le proprie esternazioni e quei cara e amico ripetuti, impropriamente e a chiunque con leggerezza. 
Il vagabondare di notte, come se il letto non fosse un luogo da occupare troppo a lungo, come se un dolore antico gli impedisse di rimanerci.
La malinconia con la quale osservava il tatuaggio sul proprio braccio, quando credeva di non essere visto, con le iridi azzurre a delineare il nome inciso a imperitura memoria sulla propria pelle.
Si maledisse, Emma, per ritrovarsi ancora una volta a pensare a Hook e scosse la testa per cercare di gettarlo lontano da sé, nonostante comprendesse la vacuità di un simile gesto. D’altronde, non era solo lui ad avere discutibili atteggiamenti ripetuti ciclicamente – difetti che serbavano un fascino residuo, a dispetto di quanto cercasse di negarne l’evidenza. Tuttavia i propri preferiva non impilarli in un elenco, non perché sapesse già che avrebbero potuto gareggiare con l’infinitezza di quelli di Killian, ma più umanamente perché necessitava in quella nuova guerra di non lasciar evaporare via la certezza nelle proprie capacità, la sicurezza di essere in grado di salvare tutti una volta in più, e se si fosse messa ad appuntare tutto ciò che vedeva non funzionare in se stessa, dubitava avrebbe avuto un residuo di fede nelle proprie abilità.
Ma nonostante tutte le sue brutte abitudini, nonostante tutti i suoi discutibili errori, era impossibile negare l’evidenza della realtà: Hook era sempre lì per lei – una certezza in divenire nel mezzo di una vita nella quale erano scarseggiate. Un’ancora.





M A N I A’ s  W O R D S
Tipo che ho fatto passare un quantitativo di tempo aberrante dall'ultimo aggiornamento. Mi dolgo molto per ciò, ma finalmente rieccomi qui.
Allora, questa flash è un po' particolare - in realtà non troppissimo, ma vabbé, voi fatemi sproloquiare come al solito. Questi pensieri di Emma sono ambientati dopo aver salvato Henry durante la terza stagione e prima del lancio della maledizione - non ci sono riferimenti agli eventi, ma è giusto per inquadrare in quale contesto del rapporto tra i due siamo. Qui entriamo nei meandri dei miei headcanon, quindi non dovete darmi retta, ma secondo me Emma ha un elenco di tutte le cose che trova fastidiose di Hook e sono proprio quelle cose che alla fine la fanno cedere al fascino dell'uomo, perché sono cose che fanno parte di lui, che lo rendono la persona che è nel bene e nel male. E forse anche perché in qualcosa lei si ritrova, o sa di avere un elenco di difetti altrettanto lunga come la sua - difetti che Hook già ama.
Quindi niente, ho collegato le vecchie abitudini del prompt ai difetti, e a questo punto sono partite tutte le mie divagazioni e trip mentali fatti senza l'uso di sostanze strane - il che è pure grave. Spero di aver reso tutto al meglio e che sia stato di vostro gradimento ♥
Come sempre ringrazio tipo un'infinità super infinito (?) le deliziose persone che hanno commentato lo scorso capitolo - ovvero Euridice100, Valerie e pink1000. Inoltre ringrazio anche tutti coloro che hanno inserito la storia nelle preferite/seguite/ricordate, anche voi siete un grande supporto! E come sempre vi invito a lasciare una piccola recensione per farmi sapere la vostra e rendermi una ragazza molto felice ♥
Al prossimo aggiornamento - che giuro sarà pubblicato in tempi decenti! -,

Mania■


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Capitolo 10
*** 1O • Paradisi per illusi ***


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C A P I T O L O   1 O ▬
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1OParadisi per illusi

        ■ { Rating Verde | Slice of life + Commedia + Introspettivo + Sentimentale | 438 parole}


Malauguratamente per Emma, Henry adorava passare le giornate in compagnia di Hook. Ovviamente non le dispiaceva affatto che suo figlio avesse preso tanto bene la presenza di Killian nella propria vita, tuttavia non si era aspettata che i due arrivassero tanto velocemente non semplicemente a legare, ma a coalizzarsi – perché sì, era proprio questo che i due si dilettavano a fare e probabilmente ciò era unicamente finalizzato a farle saltare i nervi.
La settimana era cominciata da due giorni, era solo martedì – solo martedì, ripeté mentalmente per prendere coscienza del dramma –, e in ordine sparso avevano combinato i seguenti disastri: rotto un vaso durante uno dei loro duelli immaginari nel bel mezzo dell’insidiosissima sala; messo a soqquadro la cucina nel vano tentativo di prepararle la cena, riuscendo a darle unicamente più lavoro da fare dopo una giornate stressante di lavoro; imbrattato stivali di fango durante l’esplorazione della baia in cerca del tesoro nascosto, portando ovviamente chili di sporco in casa; rovinato il fondo delle padelle usate come improprie arene di trottole; creato tende abusive di lenzuola per la casa, nelle quali avevano preteso di rimanere a mangiare e dormire perché si trovavano nel bel mezzo di una missione di assoluta importanza.
Sbuffò pesantemente all’idea di quanta fatica fisica in più fosse costretta a fare da quando Killian si era trasferito da lei e Henry – come le fosse venuta la stravagante illusione che il filibustiere potesse assumere un comportamento minimamente maturo, le era del tutto sconosciuto.
Ma quando entrambi i suoi polsi vennero afferrati rispettivamente da suo figlio e dal suo compagno, trascinandola verso il basso per spingerla a unirsi a loro nella loro avventura nella tenta, tra coperte e cuscini, stringendosi per poter riuscire a starci tutti e tre, le scappò un sorriso sincero. La sua vita era sempre stata strana, un vero caos di incongruenze e tasselli mancanti o del tutto insensati, così non era poi troppo stupita che il suo Vero Amore fosse un pirata – nonostante non lo avrebbe mai ammesso a voce alta.
«Questa capanna improvvisata non reggerà a lungo» osservò scettica, alzando un sopracciglio e osservando l’impalcatura di sedie e bastoni usate per costruire lo scheletro sul quale era stato depositato il lenzuolo bianco.
«Oh, non importa!»
«Già, Swan, anche se cade la rimontiamo, che problema c’è?»
Nessuno, pensò in risposta Emma davanti ai sorrisi disarmanti di entrambi, arrendendosi davanti a loro per assecondarli nelle loro folli imprese – quello era il loro piccolo paradiso, formato da promesse immortali e da favole create da loro stessi, un miscuglio di realtà e finzione, in cui vivere assieme per sempre felici, contenti e con qualche guaio.






M A N I A’ s  W O R D S
Ed eccomi qui, con l'aggiornamento e con i miei feels sempre più in crisi.
Questa flash è molto fluff, in realtà mi sarebbe piaciuto farci proprio una oneshot bella completa e corposa, tuttavia con il prompt ci stava così bene. E poi io Henry e Hook li adoro immensamente insieme - anche se ora [ S P O I L E R ] vorrei anche fare qualcosina con Henry e Robin, o con Henry e Roland, o con Henry, Hook, Robin e Roland, o mi fermo qui che è meglio [ /  S P O I L E R ]. E credo che Emma sia molto felice del fatto che i due vadano particolarmente d'accordo, quindi alla fine non ce la vedo ad arrabbiarsi poi così tanto - inoltre, chi non ama le capanne fatte tra sedie, lenzuola e cuscini?
Come sempre ringrazio tipo un'infinità elevato all'infinito (?) le persone che hanno commentato lo scorso capitolo - ovvero Euridice100, Valerie e pink1000. Inoltre ringrazio anche tutti coloro che hanno inserito la storia nelle preferite/seguite/ricordate, che sono di enorme supporto e alle quali va tutta la mia gratutudine per continuare a seguire la storia! E come sempre vi invito a lasciare una piccola recensione per farmi sapere la vostra e rendermi una ragazza molto felice ♥
Al prossimo aggiornamento,

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Capitolo 11
*** 1 1 • Il silenzio è il rumore più forte ***


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C A P I T O L O   1 1
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1 1Il silenzio è il rumore più forte

        ■ { Rating Verde | Slice of life + Introspettivo + Sentimentale | 329 parole}


Era trascorsa nemmeno una settimana da quando Killian Jones dormiva stabilmente a casa di Emma e Henry, con meno problemi di quanti la prima se ne fosse aspettati e con una normalità quotidiana acquisita con rapidità, come se da sempre loro tre avessero abitato assieme e non vi fosse alcunché di assurdo in nessuno dei tre – erano solo un pirata, la Salvatrice e il ragazzino con il più incedibile albero genealogico di sempre.
Quella notte, tuttavia, non era scivolata via serenamente come quelle passate e ora si ritrovava stesa sul fianco, con la testa sorretta dalla mano e il gomito a impuntarsi nel cuscino, mentre passava le dita dell’altra tra i capelli bagnati di sudore di Hook. Aveva gli occhi chiusi, ma Emma dubitava fortemente si fosse già addentrato nuovamente nei propri sogni, non dopo gli incubi che l’avevano svegliata nel bel mezzo delle tenebre prima che lui potesse uscire da solo dalle reminiscenze del passato, intrappolato in un rivivere i dolori di cui era stato vittima e artefice - inerme.
Nel silenzio della loro camera, con la tensione ad allentarsi sempre più mentre il respiro dell’uomo tornava calmo e le falangi di lei perseveravano ad accarezzargli la testa, vegliando su di lui, Emma pensò a quanto poco avesse mai pensato a tutta la sofferenza nella quale Killian aveva viaggiato – da solo, nascondendola sotto un ghigno strafottente e modi baldanzosi. Avevano molto in comune, più di quanto in precedenza fosse disposta ad ammettere, ma nell’assordante urlo muto di disperazione in cui lo vedeva intrappolato in quell’istante, si accorse di essere stata cieca, troppo presa dalle proprie ferite, per rendersi conto di quelle di Killian.
Come Hook era riuscito a rendere più dolce la sua vita, curando mali di cui era stata succube per molto tempo, riportandola a casa, ora toccava a lei ricambiare. Non perché era la Salvatrice e a lei toccava il compito di aiutare gli altri, ma perché desiderava essere la sua di salvatrice, personale e unica.







M A N I A’ s  W O R D S
Giuro che desideravo davvero essere puntuale questa volta nell'aggiornamento, ma, ahimè, tra il weekend inaspettato al mare e lo studio, non ce l'ho fatta materialmente - e meno male che si tratta solo di flash, infatti la long che ho in corso sul fandom di Thor penso giagerà per un bel po' senza aggiornamenti. Odio la sessione d'esami.
Comunque, venendo alla flash, so che un Killian preda di incubi non è che lo abbiamo mai visto, però con tutto quello che ha combinato, con tutto il suo passato e tutte le sue scelte sbagliate, non la vedo - personalmente - come una cosa tanto irrealistica. D'altronde i brutti sogni capitano a tutti, e a persone più tormentate di altre le reputo più soggette a ciò.
In realtà è solo che mi piace molto l'idea di Emma che si accorge che per quanto dolore lei abbia passato, per quanta sofferenza ci sia nella sua vita, non è l'unica ad averne passate tante e proprio chi come lei ne ha dovute attraversare molte, può comprenderla ed aiutarla - e quindi viceversa.
E niente, un po' di fluff non guasta mai.
Comunque, LA SEASON FINALE GENTEOMMIODIOCHEPUNTATE. Metto l'avviso spoiler, ma dal preamboo credo sia chiaro che è spoiler quello che sto per andare a scrivere. A parte la felicità per Hook ed Emma, mi è proprio piaciuto tutto il percorso evolutivo di quest'ultima e il fatto che il primo non fosse lì a struggersi troppo per lei - e le battute di Killian erano una più bella dell'altra. L'unica cosa è che ora ho il cuore in pezzi per Regina e Robin - ma che poi, Emma cara, non hai visto Ritorno Al Fururo?! non si tocca niente quando si va nel passato, su! Anche se a quanto pare non sono l'unica che ha notato lievi incongruenze tra quanto sapevamo su Marion e quando ci è stato mostrato in questo episodio. Vabbé, spero chiariranno tutto e soprattutto che Regina si prenda il suo lieto fine e se lo porti via senza ulteriori interruzioni, povera. E POI ELSA ♥ [ /  S P O I L E R ]
Bene, ho finito i miei deliri, ora posso ringraziare tutte le meravigliose persone che hanno commentato lo scorso capitolo, ovvero: _GiuggiolaCS_, Emma Bennet, Euridice100 e clarice_; in più anche Cloris84 per aver recensito il primo capitolo. Come sempre i miei più sentiti ringraziamenti anche a tutti coloro che hanno aggiunto la storia alle preferite/ricordate/seguite e a tutti i silenziosi lettori che invito, almeno di tanto in tanto, a lasciarmi un loro parere ♥
Al prossimo aggiornamento,

Mania■


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Capitolo 12
*** 12 • Lasciami entrare ***


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C A P I T O L O   1 2
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1 2Lasciami entrare

        ■ { Rating Verde | Slice of life + Introspettivo + Sentimentale | 490 parole}


La determinazione quieta, calma, era una delle forze più inarrestabili della vita ed Emma lo aveva imparato a proprie spese. Non si riferiva a come Killian Jones si fosse imposto – dato che si era praticamente affermato senza concederle la tranquillità necessaria a razionalizzare immediatamente la sostanza della sua presenza accanto a lei – 
come compagno, amico, amante e qualsiasi cosa potesse servirle.
In quel caso si riferiva ad altro, in quel caso era l’assenza di pugni a far risuonare sordi colpi sopra il legno della porta, o del proprio nome ripetuto infinite volte con tono in cui si disperdevano, mescolandosi assieme, disperazione, irritazione e preoccupazione. Solo il silenzio, ma Emma sapeva che seduto per terra, con la schiena contro la superficie a dividerli, Killian attendeva di sentirla abbassare la maniglia – ne percepiva la presenza, quasi riusciva a catturarne il suo profumo che arrivare fino a lei.
Avrebbe voluto gridargli che poteva andarsene, che non doveva rimanere lì in silenzio a non far niente – ad attenderla tanto strenuamente – perché lei non aveva assolutamente bisogno di lui. Avrebbe voluto mentigli con quanta forza aveva in corpo, spingerlo via, perché ancora una volta nel corso della sua esistenza Emma era avvolta da una paura subdola, e mellifluamente le sussurrava all’orecchio del cuore che quel nuovo ostacolo non sarebbe riuscito a superarlo e che lui avrebbe inseguito il richiamo del mare piuttosto di aiutarla.
Eppure era lì. Ancora e ancora, nonostante tutto.
I polpastrelli sul metallo della maniglia percepirono un freddo più acuto di quello che era, aumentato da uno stato d’animo a renderla maggiormente sensibile, provocandole pelle d’oca a coprirle le braccia e lievi brividi lungo la schiena. Ma forse, questi ultimi, non erano causa del gelo, se lo disse stringendo nell’altra mano una sottile asticella di plastica candida, responsabile di quel barricarsi per ore in un bagno, dove sarebbe voluta rimanere dimenticata dal mondo.
«Qualsiasi cosa sia, non può essere peggio di quello che abbiamo già affrontato», furono le prime parole con cui l’accolse, alzandosi in piedi per guardarla negli occhi in modo da trasmettergli la sincerità con il quale aveva intessuto l’affermazione.
Emma deglutì, sperando che insieme alla saliva scivolasse via anche il nodo di tensione frammisto a terrore che le imbrigliava in gola la dichiarazione di cui doveva liberarsi, perché prima o poi avrebbe dovuto decidersi e Killian non avrebbe desistito fino a quando lei non si fosse sbloccata, strappando via la paura che lui poteva chiaramente scovare nei suoi occhi.
«Sono incinta» disse semplicemente, incurvando le sopracciglia per infossarle pesantemente sullo sguardo non sapendo quale reazione attendersi. Sorpresa, ovviamente, perché anche lei lo era stata quando aveva visto il risultato del test – come la prima volta – e temeva di osservare nell’azzurro delle sue iridi lo stesso smarrimento in cui si era sentita risucchiare. Invece, fu un bacio a investirla, ricolmo di liquido amore cristallino, denso e scintillante, a lavare via tutti gli immotivati dubbi di cui si era sentita vittima.








M A N I A’ s  W O R D S
Voi avete ragione se volete tirarmi dietro tanta roba, soprattutto se andata a male o accuminata. Chiedo venia in modo particolarmente sentito, perché con gli esami sono sparita e ora che me ne manca giusto uno la prossima settimana, ho deciso di riprendere in mano EFP e decidermi ad aggiornare. Insomma, i motivi erano seri e nella pagina autrice l'avevo anche scritto, ma comunque mi sarei dovuta organizzare meglio, me ne rendo conto.
Venendo a questa storia. Niente, io voglio che Killian ed Emma alla fine facciano una conigliata di bei bambini - perché Henry merita tanti bei fratellini e sorelline con le quali tenersi occupato, no? Ma credo che Emma alla notizia del primo figlio dopo Henry non reagirebbe particolarmente bene, visto soprattutto come ha vissuto la prima gravidanza.
Io ringrazio infinitamente tutte le meravigliose persone che hanno commentato lo scorso capitolo e sono desolata se sto scrivendo velocemente queste note, quindi non riesco a citarvi una per una, ma sappiate che siete - ognuna di voi - fantastica e vi ringrazio dal più profondo del mio cuore. Lo stesso per tutti coloro che nonostante io sia sparita, hanno tenuto la storia tra le preferite, ricordate e seguite. Grazie a tutti voi per il supporto ♥

Ultima nota. Oggi ho creato una pagina su EFP dove dovrei, se riesco, a tenere il conto degli aggiornamenti futuri. Avvertendo dei ritardi e facendo anche piccole anticipazioni. Se vi va di passare, questa è la pagina: Mania FaceBook.

Al prossimo aggiornamento,

Mania■


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Capitolo 13
*** 1 3 • Il mese più crudele ***


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C A P I T O L O   1 3
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1 3Il mese più crudele

        ■ { Rating Verde | Introspettivo + Sentimentale | Hook!Centric | 373 parole}


Il mese di marzo era il più odiato da Killian Jones.
Marzo era il mese in cui suo fratello Liam era morto tra le sue braccia, lasciandolo solo in un mondo in cui non serbava più alcun legame – in cui non vi era ormai nessuno ad amarlo, a conoscerlo, a essere la sua famiglia.
Marzo era il mese in cui suo padre, quando ancora lui era piccolo, aveva deciso di fuggire per mettere al sicuro se stesso invece di pensare ai suoi figli, preferendo la propria salvaguardia al sangue del suo sangue – a lui. E Killian spesso pensava amaramente di aver ereditato da lui il suo egoismo, quel pensare unicamente al proprio io; e quando quel ragionamento filtrava nella sua mente la repulsione per chi era diventato gli provocava l’irresistibile voglia di urlare, affondare il proprio uncino nella propria carne e non lasciare più alcun ricordo di sé nei vari mondi in cui aveva messo piede.
Marzo era il mese in cui Milah era stata uccisa e con lei aveva creduto perso per sempre l’ultimo barlume di speranza che vi era per il proprio cuore, per quella purezza di cui aveva pensato di essersi liberato anni prima - perché era stata essa la causa della morte di suo fratello, nonché la fonte del rilucere di orgoglio negli occhi di Liam ogni volta che osservava l’uomo che un tempo era stato.
Marzo era il mese in cui aveva incontrato e insieme perso Bealfire, in cui per qualche settimana aveva creduto – in cui si era illuso – di poter avere nuovamente una famiglia, qualcuno che potesse credere in lui e che gli ricordasse un buon motivo per tornare ad essere migliore. Ad essere davvero se stesso.
Marzo era il mese in cui aveva dato l’addio per sempre a Emma Swan, giurando che l’avrebbe ricordata ogni giorno della sua vita, anche se lei non avrebbe mai più potuto fare altrettanto. E a suo modo, quella perdita era stata una promessa di rinnovo, di redenzione, e aveva il sapore agrodolce di un cambiamento che lei aveva suscitato in lui inconsapevolmente, ma di cui nessuno dei due potevano ignorare l’onda d’urto.
Marzo era sempre stato un mese crudele per Killian Jones, ma da quell’anno fu anche quello della speranza.







M A N I A’ s  W O R D S
Ho aggiornato in tempo record, ditelo che siete tutti alquanto stupidi, eh?!
Questa improvvisa botta di vita nel mio tornare ad aggiornare è dovuto alla fine della sessione estiva - conclusa anche bellamente, quindi sono proprio contenta! - e anche perché domani parto e sto via una settimana, quindi non volevo nuovamente lasciare a giacere questa raccolta troppo a lungo.
Comunque, passando alla suddetta flash, posso dire che è un mezzo accanimento contro Hook da parte di marzo e un po' un mio immaginarmi come attraverso lo scorrere di uno stesso mese, la sua vita sia cambiata innumerevoli volte e le sue consapevolezze mutate di volta in volta.
Non avevo sufficiente spazio per specificarlo meglio, e nemmeno un modo che non dilungasse troppo l'ultima frase facendole perdere l'incisività che avevo in mente, ma con "quell'anno" intendo un anno dopo dall'addio ad Emma, quando bussa alla sua porta.
La parte del padre è presa da quel poco che è stato detto con qualche piccolissima mia aggiunta personale, perché dato che ancora il tema non è stato toccato, mi sono presa un po' di libertà di immaginarmi come siano andate le cose - che poi, spero davvero che nella quarta stagione qualcosa in più dicano, ma vedremo!
In più, questa flash è una delle mie preferite della raccolta. Non so bene spiegare come mai, ma ci sono particolarmente affezionata e mi soddisfa stranamente quasi pienamente - cosa inaudita, perché solitamente sono sempre perennemente indecisa sul risultato di quel che scrivo!
Ringrazio immensamente Euridice100 e Padme83 per le bellissime recensione al capitolo passato, siete state entrambe gentilissime e io non ho parole per rendervi abbastanza giustizia per quanto felice mi abbiate resa. I miei grazie vanno anche a tutte le persone che tengono la storia tra le preferite/ricordate/seguite, siete meravigliosi anche voi. E a tutti i lettori silenziosi ovviamente - e non siate timidi, su, di tanto in tanto fatemi sapere cosa ne pensate che io poi faccio salti di gioia immensi!
Al prossimo aggiornamento - che sarà quando torno! -,

Mania



PS: Come l'altra volta, vi lascio il link alla pagina FB → Mania FB


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Capitolo 14
*** 14 • Sotto questa luce artificiale ***


PROLOGO

C A P I T O L O   1 4
“ Al tuo fianco
{
Conoscersi, combattersi, amarsi }





1 4Sotto questa luce artificiale

        ■ { Rating Giallo | Introspettivo + Angst + a tratti Nonsense | 549 parole}


C’era troppo sangue sulle sue mani; scorreva lungo il palmo, sorpassava il polso e si insinuava sotto la stoffa della maglietta, macchiandola. Era una quantità spropositata, tanto da averle fatto dimenticare come potessero mai essere le sue dita senza tutto quel rosso lucente a inondarle.
Più premeva sulla ferita per fermare il flusso implacabile del caldo liquido, più le pareva ne scivolasse fuori. Sapeva di averlo tra i ciuffi di capelli scompigliati, sulle guance e la fronte, sugli abiti e forse anche sulle punte degli stivali, perché durante i movimenti per tentare di arrestare l’emorragia non si era preoccupata di quanto si stesse imbrattando - doveva solo fare pressione e assicurarsi che non morisse dissanguato.
Era così pallido, tanto da farla gridare per catturare la sua attenzione evanescente. Gli occhi si stavano chiudendo e lei era spinta via dai medici all’ingresso dell’ospedale, ma nonostante due infermieri a trattenerla mentre la barella scivolava via nella sala operatoria, lontana da lei, Emma continuò a gridare testardamente il suo nome. Killian l’avrebbe sentita, lui la sentiva sempre, e sarebbe tornato da lei - doveva tornare.
Si ritrovò da sola, seduta sulle piastrelle fredde, sotto una cascata di luce artificiale intensa, a guardare porte che non si aprivano. Non riusciva nemmeno a pensare a sistemarsi, a togliersi via quei litri di scarlatto sangue appartenente a lui - come se poi potesse servirgli la sua presenza davanti a una stanza operatoria dalla quale non giungevano notizie, come se avesse potuto rimanere lì, con il suo dolore, in eterno.
Fu il ghiaccio a trafiggerle il cuore quando si accorse che non c’era niente da comunicarle, quando si rese conto che le porte erano sempre state aperte e lei era rimasta fuori unicamente perché sapeva già cosa avrebbe trovato. E il mondo si tinse ancora di più di lacrime cremisi, un’interiore pioggia sporca a inzupparla – e non c’era alcuna logica a quel sentire scoordinato dalla realtà dell’ospedale, nel quale era al riparo.
Al riparo da cosa?, si domandò stancamente raggiungendo un tavolo d’acciaio con un candido telo a coprire un corpo. Emma sapeva, ma non voleva davvero sapere, così la sua mano rimase tesa in avanti per ere geologiche, gli asti compirono interi moti completi prima che lei si decidesse a scostare il nero telo.
Gridò, con quanto più fiato aveva in gola, fino a scorticarsela per lo sforzo, davanti al livido volto di Killian, sporcato da ematomi violacei e con le vene blu a ramificarsi sotto la sua pelle, improvvisamente all’apparenza quasi trasparente.
Con il fiato corto, l’ansia di inalare ossigeno con ardente famelicità, Emma si riscosse dal mondo orrendo nel quale era scivolata dormendo. La coperta le era scivolata via, cadendo sul pavimento austero dell’ospedale, e il freddo si era impregnato di lei provocandole pelle d’oca a scorrere sul suo corpo. Lo sguardo smarrito, macchiato di liquido terrore, scorse velocemente attorno a sé, fino a soffermarsi sul letto della stanza davanti a lei - e lì vi riconobbe il profilo di Killian Jones.
Era vivo, malconcio ma vivo. E bastò quella costatazione a farla tornare ad adagiare la schiena alla sedia, provando finalmente a regolarizzare il respiro, sistemandosi nuovamente sotto il calore della lana.
Era stato solo un incubo, un incubo e basta, nient’altro che una scatola senza uscite inesistente. Loro sarebbero stati bene.








M A N I A’ s  W O R D S
Potete tirarmi addosso tutto il pomodoro che volete. Non so che dire: sono incostante, pigra, lunatica e in generale una pessima persona. La voglia di mettermi dietro c'è, poi la mia mente si perde nella mia mente e niente - d'altronde le buone intenzioni lastricano la via per l'inferno, no?
VABBÈ, a parte delirare, questa shot è un po' triste. Credo di essere stata un po' crudele e molto nonsense. Spero che si sia capito che Emma è mezza svenuta/addormentata fuori dalla sala operatoria e che abbia solo sognato la morte di Hook - per questo alcuni dettagli non hanno il minimo senso, e il telo che ricopre il cadavere di Killian cambia colore nel giro della stessa frase. Comunque, alla fine non ce la faccio a fare cose tristi fini a se stesse, quindi non è morto - lì si che mi sarei dovuta aspettare assassini professionisti sotto casa, anche se è Emma che porta sfortuna agli uomini della sua vita.
Io come sempre vi ringrazio tutti quanti, ho ancora la mente fissa in vacanza e sono su un meccanismo di lavoro lento e sfaticato, quindi non ho ancora risposto alle recensioni - MA il mio non rispondere non significa che non apprezzo ogni singola parola che mi scrivete, ANZI, molto spesso non so nemmeno come fare a ringraziarvi, ADORO ogni recensione e VE NE SONO ETERNAMENTE GRATA. Quindi non confondente la mia pigrizia per altro, anzi, è solo il pensiero che ci sia qualcuno ad attendere aggiornanti che mi fa venire la voglia di mettermi lì a scrivere, quindi grazie. Grazie, grazie, grazie e ancora grazie ♥
In particolare a Euridice100, Padme83 e Pink1000 e per aver recensito il capitolo scorso!
Alla prossima (e se volete venire a importunarmi, passate di qua: Mania FB),

Mania


PS: Shhhh, ho sforato le 500 parole, perdonatemi se non è proprio una flashfic!


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Capitolo 15
*** 15 • Siamo bugie nel tempo ***


PROLOGO

C A P I T O L O   1 5
“ Al tuo fianco
{
Conoscersi, combattersi, amarsi }





1 5Siamo bugie nel tempo

        ■ { Rating Verde | Introspettivo + Angst + a tratti Nonsense | 429 parole}


«Per sempre.»
Aveva ancora nelle orecchie i residui della tonalità con cui era stato pronunciato quel voto, tanto seriamente, mentre aveva tenuto stretta una sua mano nella propria, posate entrambe sopra il cuore di lui a battere per loro. In mezzo alla tempesta, con le onde a confondersi alla pioggia, in ondeggiamenti pericolosamente veementi a far scivolare piedi, già da soli pericolanti sul ponte inclinato della nave, Hook aveva ripetuto una volta in più il suo amore in mezzo alla clamore scatenato delle forze naturali.
Emma si toccò il palmo della mano destra con le dita dell’altra, sfiorando le linee nelle quali qualche imbrogliona asseriva di poter scrutare nel futuro. Una smorfia scettica, contratta da uno spasmo di dolore malamente trattenuto, accompagnò una nuova lacrima stendersi lungo il suo volto, facendo da compagna a quelle depositate sulle guance precedentemente. Non desiderava alcun avvenire che non includesse quel pirata borioso, arrogante, presuntuoso – coraggioso, sicuro, affascinante –, per quanto avesse strenuamente provato a incenerire tali pensieri.
E mentre si sfiorava la pelle, sulla quale ancora le sembrava di avvertire la presenza appartenente a lui, continuò a piangere sommessamente, seduta in un antro buio della stiva dove nessuno l’avrebbe trovata – a parte lui –, rivivendo la scena nella quale l’aveva salvata solo per finire lui fuori bordo, sbilanciandosi troppo.
Una promessa annerita, uno sbuffo di vapore caduco come le loro vite, come le verità delle quali riempivano le rispettive esistenze – erano bugie sparse sul terreno del tempo, ad attendere di marcire.
Nata dall’ignoto senza preavviso alcuno, dalla forza di una speranza ereditata, scattò in piedi serrando le mani, lasciando che le unghie incidessero la carne in solchi rossi. Gli occhi arrossati non erano più vasi di desolazione, la rassegnazione si era spenta improvvisamente, facendo spazio alla certezza con la quale ora stava ricominciando a muoversi.
L’unica bugia di cui avrebbe permesso l’esistenza sarebbe stato un per sempre a loro, alla loro vita trascorsa assieme e a un lieto fine di cui avrebbero ignorato deliberatamente un epilogo dettato dallo scorrere del tempo, fingendo che potesse estendersi nell’eternità oltre la morte. Lo avrebbe ritrovato, perché fino a quando non avesse visto il cadavere di Killian Jones, non si sarebbe abbandonata dinnanzi alla semplicità del dolore di credere che l’aveva lasciata anche lui – d'altronde, era uomo d’onore e le aveva giurato che sarebbero stati assieme. Nonostante la lacerante sofferenza nel rivederlo nei vortici della propria memoria, in cui spariva sotto le acque scure mutate in mostri famelici dalla tempesta, le togliesse la facilità del respiro, doveva riporre fede in loro, in Killian, in se stessa.









M A N I A’ s  W O R D S
Salve, sweetes♥
Questa volta non è mia responsabilità il differimento di pubblicazione. Purtroppo la tecnologia si è rivoltata contro di me, infatti il capitolo era pronto giorni fa, ma prima di pubblicare il pc ha avuto problemi, e anche se ne avevo un altro da utilizzare, lì non avevo i file che mi occorrevano - devo imparare a trasferirli nella memoria esterna per averli sempre in caso di necessità.
Comunque sia, non ho molto da dire su questa flash. È a tratti nonsense - credo - perché era più un racconto su stati d'animo che su eventi, quindi non essendo essi descritti in modo chiaro penso non si colgano del tutto - e non dovevano esserlo, comuqnue, non essendo quello il fine.
Prometto che la prossima volta pubblico qualcosa di più allegro, comunque x°D
Io vorrei ringraziare infinitamente come sempre tutti quelli che seguono questa raccolta, continuo a sorprendermi che rimaniate con me nonostante sia una schizzata cronica e non sia assolutamente affidabile. Non so come espriere la mia gratitudine e mi scuso in anticipo, ma causa sessione d'esame autunnale, prima del 15 ottobre non giungeranno aggiornamenti.
Ringrazio ancora di più chi ha commentato, ogni volta mi sciolgo davanti alla vostra gentilezze e belle parole. Siete un supporto incredibile.
Alla prossima (→ e se volete venire a fare due chiacchiere e sbirciare notizie sugli aggiornamenti, passate di qua: Mania FB),

Mania



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