Love of prisoner

di CamEElaJauregay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prisoner ***
Capitolo 2: *** Trust? ***
Capitolo 3: *** Factor Brooke ***
Capitolo 4: *** I wanna stay with her ***
Capitolo 5: *** Just us ***
Capitolo 6: *** I don't change for you ***
Capitolo 7: *** Where you go? ***
Capitolo 8: *** I don't love you ***
Capitolo 9: *** Come back ***
Capitolo 10: *** We are ***
Capitolo 11: *** Enemis ***
Capitolo 12: *** Run away ***
Capitolo 13: *** Things Change ***
Capitolo 14: *** Confession ***
Capitolo 15: *** Ally? ***
Capitolo 16: *** Stop ***
Capitolo 17: *** Shut up ***
Capitolo 18: *** You are my Valentine ***
Capitolo 19: *** Mila or Ally? ***
Capitolo 20: *** Prisoner, again ***
Capitolo 21: *** She is mine ***
Capitolo 22: *** Dream ***



Capitolo 1
*** prisoner ***


Era lì, nel parco come tutti i pomeriggi.
Nessuno si era mai accorto che la seguivo quasi ovunque, ma tanto che importava se qualcuno lo avesse notato, nessuno sapeva la mia verità.
L’ultima volta che avevo concesso il mio amore a una ragazza lei mi aveva umiliata davanti a tutti e da allora non avevo mai fatto la dolce con le persone che mi attraevano.
Avvicinarmi a Camila non sarebbe stato tanto facile visto che Ally Brooke sapeva cosa avrei fatto, lo scorso hanno ci provai con la sua migliore amica.
Certamente non apparivo come una di quelle brave ragazze.
Era ormai un mese che tutti i pomeriggi mi appoggiavo al tronco dello stesso albero per guardare la “ragazza dei fiocchi”, dovevo solo cercare di trovare un modo per farla innamorare di me.
CAMILA’S POV
Era un po’ che per i corridoi della scuola girava una ragazza nuova, mi piaceva conoscere persone nuove così mi avvicinai a lei.
 “Hey io sono Camila Cabello”
“Lauren Jauregui  ”
“Che ne dici se beh oggi non vieni al parco con me e con le mie amiche”
“No, grazie”
“Dai ti divertirai”
“Oggi non posso sarà per un’altra volta”
“Ok, ci vediamo in giro”
Aveva avuto il tono freddo per tutta la conversazione, a quello che mi era sembrato non aveva voglia di fare nuove amicizie così lasciai perdere.
“Hey Cabello”
“Ally”
“Sai si dice che ci sia una nuova ragazza a scuola”
“Sì l’ho incontrata poco fa si chiama Lauren Jauregui”
“Cosa?! Io già conosco quella ragazza è pazza e psicopatica”
“E tu che ne sai?”
“Lo scorso hanno ci provò con la mia migliore amica, è inquietante”
“Cosa, il fatto che lei sia…”
“No il modo in cui si comporta, Camz so che ti vuoi fare sempre nuovi amici, ma stai lontana da quella ragazza”
Annuii e andai alle lezioni.
Quel pomeriggio andai comunque al parco con Normani, Ally e Dinah.
Stavamo chiacchierando quando notai la ragazza ai cui pensavo da stamani mattina.
Mi inventai una scusa con le altre e mi avvicinai a lei.
Appena mi vide si girò e iniziò a camminare velocemente; anche io accelerai il passo, convinta a non farla andare via senza averle parlato, anche dopo le raccomandazioni di Ally.
“Lauren! Lauren! Lauren! Ok non fermarti ma volevo solo dirti che so che sei lesbica e se…”
“Che hai detto?!”
“So che sei…”
Non ebbi tempo di finire la frase che lei mi prese da dietro e mi tappò la bocca con una mano; iniziai ad avere paura, ma ormai avevo fatto un enorme casino.
Mi prese di peso e iniziò a camminare sempre più di fretta; dopo più o meno due minuti passati a camminare in zone isolate arrivammo a casa sua.
Aveva lasciato la porta socchiusa, come se sapesse che avesse avuto l’emergenza di avere la porta aperta. 
Mi portò in quello che apparentemente era il salotto, mi scaraventò su una sedia e iniziò a legarmi.
“Ma che stai facendo?”
“Vedi di chiudere la bocca se non vuoi che le cose peggiorino”
Dopo quelle parole uscì dalla stanza lasciandomi sola.
LAUREN’S POV
Sapevo che avrei dovuto lasciare la porta socchiusa, spesso avevo presentimenti che si rivelavano sempre veri, come il terzo occhio messicano di Santana Lopez. (when two different fandoms collide la di la di daaaa).
Avrei dovuto capirlo da quella mattina che sapeva qualcosa, in un mese che mi ero trasferita a Danville già avevano capito chi ero o la Brooke aveva già spifferato tutto.
Presi da mangiare e andai un salotto per sedermi sul divano davanti al caminetto ancora spento.
Continuavo a mangiare guardando quella specie di buco nel muro dove tra qualche mese avrei dovuto avere un fuoco scoppiettante sotto lo sguardo di Camila.
Non avevo alcuna intenzione di guardarla e neanche di parare, ma sicuramente non sarei riuscita a sopportare la sua asfissiante voglia di risposte, perciò se avrebbe fiatato le avrei dato qualche risposta.
E quel momento non avrebbe dovuto aspettare molto.
“Perché hai fatto questo?”
“Nessuno deve sapere quello che tu sai”
“E per farmi stare zitta mi hai rapita?”
“Uno, non  ti ho rapita, due, perché sono sicura che in un paio di settimane tutta Danville saprebbe che sono attratta dalle ragazze”
“Non mi hai rapita? Mi hai presa di peso, portata a casa tua e legata ha una sedia!”
“Ok si forse questo è il significato di rapimento”
“E comunque puoi fidarti che non lo dirò a nessuno”
“Ho smesso di fidarmi molto tempo fa”
“E Ally? È stata a lei a dirmi di te, ma non penso che tu abbia fatto questo”
“So che per farle tenere la bocca chiusa serve solo che sappia che sto dietro a una delle sue amiche”
“I miei saranno preoccupati se non torno a casa”
“Adesso li chiami e dici che starai per un po’ di tempo da una tua amica ok?”
Annuì, presi il telefono, mi feci dire il numero e li feci chiamare.
Sistemata questa questione arrivò un’altra delle sue domande.
“Per la scuola?”
“Andiamo là insieme fino al parco lì vicino poi andiamo separata così la Brooke non sospetterà niente e alla fine delle lezioni ci rivediamo lì e torniamo a casa”
“E se non dovessi venire alla fine delle lezioni?”
“Rimedierò al fatto che non ho mai toccato Ally, beh devo andare a dormire a domani my prisoner”

Questa è la mia prima storia sulle 5H e su Camren perciò spero che vi piaccia lo stesso.
Diciamo che l'idea di questa fan fiction è vanuta dal fatto che l'ho sognata stanotte... si lo ammetto faccio sogni strani.
Scusate per la parentesi rossa ma ci stava, per sdrammatizzare un po'.
Cercherò di non far diventare la storia come quelle dove grazie a Camila, Lauren diventa dolce ecc. cercherò di non farla diventare così.
Se vedete che a volte non aggiorno dopo un bel po' di tempo date la colpa a quella fottuta scuola.
A questo punto mi manca solo da dire: al prossimo capitolo ;)

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Capitolo 2
*** Trust? ***


Camminammo fino al parco che avevo nominato il giorno prima.
“Io vado di qua, mi raccomando a non raccontare niente”
Iniziai ad allontanarmi quando mi sentii chiamare.
“Lauren!”
Mi voltai a guardare Camila che stava scuotendo la mano.
“Oggi esco un’ora prima”
“Dovrai aspettarmi qui fino all’una”
Annuì e io proseguii verso l’edificio, senza voltarmi a controllare la Cabello, per quella volta mi sarei fidata.

Durante la pausa prima dell’ultima ora guardai Camila che parlava con Ally.
Quella mattina prima di svegliarla avevo preso il suo telefono e mi ero segnata il suo numero.

‘Sospetta qualcosa? Hai DETTO qualcosa?! –Lauren’

Osservai Camila Karla Cabello prendere il telefono e iniziare a digitare.

‘No non ti preoccupare. Ally mi ha invitata da lei dopo scuola…’
‘Dille che non puoi’

Guardai il suo volto, era in colpa per aver mentito alla sua amica.
Sentii quasi un senso di soddisfazione: non ero mai riuscita a manipolare qualcuno in questo modo, sarebbe stata la volta buona in cui Lauren Jauregui sarebbe riuscita nel suo intento.
La campanella suonò e dovetti andare in classe, mettendo alla  prova la ‘fedeltà’ dell’altra.
Per mia sfortuna quel giorno avevo fisica e quell’ora era interminabile.
Iniziai a mettere i libri nello zaino pensando che l’ora fosse quasi finita, poi riguardai l’orologio e erano passati solamente cinque minuti.
Avrei iniziato a sbattere la testa contro il banco, ma per fortuna quella fottuta campanella suonò.
Uscii dalla porta principale e mi diressi verso il punto di ritrovo.
Iniziai a tirare fuori il telefono per chiamarla infuriata, ma poi la vidi seduta su una delle panchine mezze scolorite.
Era la prima volta che qualcuno mi dava retta.
“Dai andiamo a casa”
Si alzò e iniziò a camminare al mio fianco.
“Che hai fatto in quest’ora?”
“Ho ripassato chimica”
“Pft secchiona”
Feci una piccola risata, una di quelle vere, ma non significava niente per me, era normale avere un po’ di umorismo anche con l’aria da dura.
Il silenzio tra noi svanì appena mettemmo piede in casa.
“Sai cosa fare, giusto?”
“Ehm sinceramente no”
“Siediti”
Con un cenno di capo le indicai la sedia; si sedette e io feci come il giorno prima.
“Anche oggi?”
“Solo perché oggi ti ho dato fiducia per un ora non vuol dire che io mi fidi di te!”
“E così difficile per te fidarti delle persone?”
“Sì.”
“Comunque per dormire questo non è uno dei modi migliore”
“Potrai dormire sul divano”
Me ne stavo andando in camera, quando il cellulare di Camila suonò.
Lo presi dalla sua tasca e guardai.
“E’ un messaggio di Ally”
“Che c’è scritto?”
“Visto che non sei potuta uscire vengo io da te”
Ci furono alcuni secondi di silenzio e poi ripresi a parlare.
“Mi porto dietro il tuo telefono se chiama rispondo io, non ti preoccupare non farò niente di male, ma se dovesse capire che succede da domani le cose cambieranno”
Salii nella mia stanza e mi buttai sul letto.
Iniziai a pensare e in poco tempo mi resi conto che Camila non era come le altre persone che avevano a che fare con me e il mio segreto, lei faceva tutto quello che le dicevo e le opzioni erano due: o moriva di paura o lo faceva solo per proteggere Ally.
Parli del diavolo e spuntano le corna, la suoneria assillante della Cabello risuonò in camera mia.
“Se cerchi Camila ha perso il telefono e io lo trovato nei corridoi della scuola”
“Lauren? Cosa hai fat..”
“Ti ho detto che ho trovato il suo telefono per terra e domani glielo riporto”
“Jauregui se viene fuori che le fai qualcosa giuro che ti mando all’inferno”
“Brooke calmati, non ho bisogno di andare dietro ad un’altra delle tue amiche”
Visto che non rispose attaccai il telefono e ricominciai a immergermi nei miei pensieri.
CAMILA’S POV
Ed eccomi di nuovo lì legata ad una sedia per ore senza poter fare niente.
Chissà che si era inventata Lauren con Ally, sperando che fosse andato tutto bene.
Iniziai a guardare fuori dalla finestra e notai che da lì non passavano auto e c’erano pochissime persone fuori e le più fumavo e bevevano e altre erano già fatte e iniziavano a sbattere ovunque o a picchiare qualcuno.
Non riuscivo a pensare che una ragazza di 17 anni potesse vivere lì da sola, ma Lauren sembrava perfettamente adattata alla situazione.
Pensai a quando sarebbe finita questa situazione, dovevo fare attenzione alla minima cosa che facevo o dicevo, dovevo mentire a tutti, fare finta che andasse tutto bene mentre ero stata rapita da una persona a cui mi avevano detto di stare lontana ma mi ero avvicinata lo stesso.
Vi presento Camila Karla Cabello, la combina guai che non si fa mai gli affari suoi.
A interrompere quella marea di pensieri fu il suono dei passi dell’altra sulle scale.
Si avvicinò a me e iniziò a slegarmi, poi mi prese per mano e andammo in cucina; mi passò piatti e bicchieri e mi disse di apparecchiare.
Aprì il frigo e tirò fuori un po’ di cose e le mise sul tavolo per poi iniziare a mangiare.
Non volevamo spezzare quel silenzio perciò per tutto il tempo ci scambiavamo occhiate e basta.
Mettemmo a posto e io tornai verso il salotto.
“Vai subito sul divano, io vado a dormire e non ho voglia di tornare giù dopo”
Andai sul divano e lei mi legò la mano al piede del divano.
Il suo livella di fiducia era proprio basso, chissà che le avevano fatto per ridurla così

.E direttamente dai miei pensieri la notte di Natale il secondo capitolo!!!
Ok di notte mi vengono queste idee, divento ogni giorno più strana.
Lauren da un po' di fiducia a Camila e lei non l'ha delusa, ma le cose non cambiano.
Dal prossimo capitolo penso che Ally sarà più presente e incasinerà le cosa più di quanto non siano incasinate adesso.
Inizierò a scrivere presto perciò spero che tra due giorni o anche domani ce la faccia a postarlo

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Capitolo 3
*** Factor Brooke ***


“Hey aspetta”
“Che c’è?”
“Dammi il telefono, davanti alla scuola te lo ridarò”
“A che ti serve?”
“A convincere Ally”
Le detti il telefono e continuammo a camminare fino all’entrata; lì davanti Lauren recitò la parte di aver trovato il telefono che avevo teoricamente perso.
Dopo la nostra recita andai dalle altre.
“Non ti avevo detto di starle alla larga?”
“Mi ha solo riportato il telefono, Ally non ti preoccupare”
“Camila guardami negli occhi e giurami che non sei andata da lei”
Sapevo mentire, ma non guardando negli occhi qualcuno.
Ally mi aveva incastrata e a quel punto avrei dovuto dirle tutto per poi nasconderlo a Lauren.
Presi l’altra per un braccio e andammo in sala mensa che di mattina era vuota.
“Vuoi sapere la verità?”
“E’ ovvio”
“L’altro giorno le andai dietro per dirle che sapevo che era lesbica e lei beh… mi ha rapita e sto da lei, mi da fiducia solo a scuola e anche per poco, poi mi riempie di messaggi e a casa mi blocca a una sedia”
“Cazzo Camila ti avevo detto di lasciarla stare!”
“Sai che sono testarda! Ally devi fare finta di niente ok?”
“Come faccio a fare finta di niente?!”
“Se non vuoi peggiorare la situazione dovrai farlo!”
“Camz…”
“Fidati di me, te stai zitta”
Ce la facemmo a raggiungere le nostre classi in tempo.
ALLY’S POV
La prima ora andai a lezione, ma finita quella corsi all’armadietto di Lauren.
“Camila mi ha detto tutto,  Jauregui che intenzioni hai?”
“Uno non ti deve interessare, due grazie di avermelo detto penso che rivedrai Camila tra ehm sarà difficile dirlo dipende anche da te”
“Non puoi farlo”
“Sai Brooke io posso fare ciò che voglio fare, perciò mettiti da parte o la Cabello… perché dovrei dirtelo?”
“Lauren per favore non farle del male”
“Dovevi tenere la bocca chiusa, io non avrei saputo niente e le cose sarebbero rimaste le stesse”
La guardai in modo supplichevole e poi iniziare ad avere gli occhi lucidi e alcune lacrime mi rigarono il viso.
Lauren mi guardò e disse: “Se proprio ci tieni qualche volta puoi venire , ma non tornerà a scuola per un po’”
Riuscii solo a scuotere la testa e poi me ne andai.
Presi il telefono e scrissi a Camila, non avevo voglia e coraggio di parlarle e preferii scriverle.
 
‘Camz mi dispiace’
‘Per cosa?’
‘Dopo lo capirai’
 
LAUREN’S POV
Avevo fiducia in Camila, sapevo che avrebbe tenuto la bocca chiusa invece…
Dopo quattro ore di scuola uscimmo e appena la vidi la presi per il polso e cominciai a camminare velocemente verso casa.
Mi chiedeva di continuo cosa stesse succedendo ma non le risposi.
Entrate in casa la sbattei contro il muro e iniziai a prenderla a schiaffi.
“Lauren che fai?”
Iniziò a gridare cercando di scansare i miei colpi ma la bloccai e ormai non poteva fare più nulla.
“Pensavo che saresti rimasta zitta, Camila io mi stavo fidando di te!”
Continuai a tirargli degli schiaffi uno dietro l’altro.
In viso era diventata tutta rosse e iniziò a piangere e singhiozzare.
“Scusa, Lauren scusa!”
“Non mi servono le tue scuse!”
La lasciai cadere a terra.
Mi misi una mano tra i capelli, avevo il respiro affannato, ma dopo un po’ riacquistai le forze.
La presi per un braccio e la portai al piano di sopra.
Avevo una stanza in più, la spinsi sopra il letto ed iniziai a legarla ala testata del letto.
“Lauren..”
La ignorai, presi il nastro adesivo e le tappai la bocca.
“Devi ringraziare Ally per avermi detto che avevi spifferato tutto e inizia a pensare a dormire, stasera non c’è la cena per te”
Stavo uscendo quando mi ricordai di dirle un’altra cosa.
“Ah e per un po’ salterai la scuola”

Ed ecco il terzo capitolo.
Lauren inizia ad essere violenta; avrei detto che Ally avrebbe incasinato le cose ed ecco qua.
Mi piacerebbe ricevere un po' di recensioni per sapere che ne pensate.
Fra qualche giorno aggiornerò.

 

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Capitolo 4
*** I wanna stay with her ***


La mattina seguente mi svegliai presto e andai subito a preparare la colazione.
Finito guardai l’orologio e segnava le 6:30.
Presi una delle porzioni e andai nella camera dove stava Camila.
Entrai e ancora stava dormendo, ma non avevo tempo da perdere avevo altre cose da fare, perciò decisi di svegliarla.
Tirai il nastro adesivo che le tappava la bocca e si svegliò spaventata.
“Lauren ma che?”
“Mangia”
Iniziai a imboccarla quando a un certo punto mi fece cenno di aspettare.
“Sai che posso mangiare da sola vero?”
“Sai che per farlo ti dovrei slegare vero?”
“Lauren… Ally mi ha costretta a dirle tutto”
Non risposi e finii di darle da mangiare.
Finito mi alzai e uscii dalla stanza quando Camila iniziò a parlare.
“Non…”
“Fino a oggi pomeriggio non tornerò a casa perciò non ti sentirebbe nessuno lo stesso”
Uscii di casa e andai a fare una passeggiata in quelle zone deserte dove c’è solo gente che potrebbe saltarti a dosso, ma che io sapevo bene come trattare.
Alla fine del quartiere c’era un enorme prato verde con al centro un grande lago.
Mentre camminavo verso la riva raccoglievo dei sassolini.
Iniziai a lanciarli, ‘saltellavano’ per un po’ su l’acqua e poi affondavano.
Era come se qualche volta stessero per cadere, ma c’era qualcosa che li facesse rialzare fino a quando non avevano più possibilità e affondavano.
Finito quella manciata di roba, mi avviai verso scuola.
Feci più tardi di quanto avessi pensato, ma sempre in orario per le lezioni, non sembrava ma ci tenevo hai voti scolastici, anche perché se andavo bene sarei uscita di lì il prima possibile.
Iniziai a riordinare il mio armadietto quando sentii che c’era qualcuno dietro di me.
Mi girai e mi ritrovai Ally Brooke; non era una sorpresa a parte Camila era l’unica altra persona con cui parlavo o che conoscevo.
“C-come sta?”
“Bene penso, non ha i lividi”
“Oggi posso venire a trovarla?”
“Ok, vieni da me alle 17”
“Lauren non so dove stai”
“Allora ci vediamo qui davanti scuola e andiamo insieme”
“Ci vediamo oggi, ciao”
“Ciao”
Presi i libri e andai a lezione.
Durante le interrogazioni di storia presi un foglio bianco e iniziai a scarabocchiarlo.
In mezzo a tanti grovigli di tratti di penna disegnai due lettere: L e C.
Tra le lettere non aggiunsi niente, ma sapevo benissimo che erano legate.
Ero attratta da Camila, lei aveva qualcosa di diverso, ci teneva alle sue amiche e avrebbe fatto di tutto per non fargli succedere niente.
Era sempre così carina e anche se combinava casini su casini andava avanti sempre proteggendo chi gli stava a cuore.
Dopo scuola stetti un po’a giro per Danville e poi mi feci trovare puntuale davanti scuola.
Arrivata Ally ci avviammo per la nostra strada.
“Per quanto posso rimanere?”
“Mezz’ora ti basta?”
“Certo”
Entrammo in casa e la portai al piano di sopra.
“E lì dentro, io sono giù quando hai fatto mi trovi di sotto”
Detto questo me ne andai.
CAMILA’S POV
Ero sovrappensiero quando sentii la porta aprirsi e sobbalzai.
Dalla porta entrò Ally, ero sollevata di vederla.
“Ally! Ma che ci fai qui?”
“Lauren mi ha dato la possibilità di venirti a trovare”
“Ehm che ne dici se…”
Mandavo delle occhiate alle mie mani, per farle intendere la mia intenzione.
“Meglio di no Camz è meglio non farla arrabbiare”
“Ok, beh di che vuoi parlare?”
“Come è andata?”
“Mi ha presa a schiaffi e poi, lo vedi no, comunque sto bene”
“Non glielo dovevo dire”
“Ti avevo detto di stare zitta”
“E io ti avevo detto di starle lontano”
“Tusche”
Ci mettemmo a ridere e poi continuammo a parlare.
“Camila ti prometto che ti farò uscire da questo posto”
“No”
“Come?”
“Ally voglio stare con lei, me ne andrò solo quando lei vorrà”
“Camz…”
“Senti in tre giorni che sono qui ho visto come l’hanno ridotta e…”
“Non cambierà per te!”
“Che ne sai?”
“Te sei la persona più dolce in questo mondo, ma Lauren non cambierà ok? Forse inizierà a fidarsi, ma non cambierà fattene una ragione”
“Sai è meglio, non voglio che cambi, voglio solo che acquisti fiducia”
“Che ti succede?”
“Niente”
“Certo e io ti devo credere”
“Ok senti penso che lei abbia qualcosa di diverso da tutte le altre persone”
“Non dirmi che…”
“Sì”
“Ma tu non…”
“Non avevo avuto modo di scoprirlo e adesso… comunque non ti preoccupare non rinuncerò a loro”
Mi scappò una risata e Ally mi venne dietro anche se era ancora sconvolta.
“Ok io vado”
Ci salutammo e Ally uscì e io rimasi sola, come il solito.

Le rivelazione di Camila uh uh.
Ok mi sto lasciando prendere come se la leggessi e non la scrivessi, succede spesso.
Che ne pensate delle parole di Camila? Che succederà?
Spero di ricevere delle recensioni e presto metterò anche il prossimo capitolo.

 

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Capitolo 5
*** Just us ***


Avevo voglia di vedere Lauren, ma da quando era arrivata non era ancora salita, tranne che per accompagnare Ally.
Decisi di chiamarla, avevo voglia di parlare con lei.
“Lauren! Lauren! LAUREN!”
Dopo un po’ vidi la porta aprirsi e lei entrò sedendosi sul letto.
“Che c’è?
Non trovavo le parole giuste per quella situazione, però dovevo prendere una decisione in fretta e feci la prima cosa che mi venne in mente.
“Avvicinati”
Lei si avvicinò ma era ancora troppo distante.
“Di più”
Quando fu abbastanza vicina, mi avvicinai anche io annullando la distanza tra noi.
Pensavo che si fosse staccata immediatamente, che avesse messo fine al nostro bacio in modo brusco e invece rimase lì.
Prese il mio volto tra le sue mani e continuò a tenere in contatto le nostre labbra.
Sembrava che non mi volesse più lasciare, mi dava un bacio dopo un altro dandomi a malapena il tempo di respirare.
“Lauren, Lauren se non mi mangi e meglio”
Iniziò a ridere; il suo sorriso era qualcosa di unico.
Mi guardò fissa negli occhi e iniziò a parlare.
“Non sapevo che anche tu fossi lesbica”
“Ehm non sono proprio lesbica, una via di mezzo”
“Camila si dice bisex. Comunque questa cosa non deve venire fuori ok?”
“Cioè vuoi far finta che tutto questo non sia successo?”
“No, però nessuno lo deve sapere”
Scossi la testa in segno di approvazione.
“Io torno giù, torno dopo per darti la cena”
Mi mise una mano dietro la testa e mi tirò a se e mi baciò.
Ally aveva ragione non sarebbe cambiata, però avrebbe preso fiducia e non la avrei amata se non fosse stata più la stessa.
LAUREN’S POV
Non potevo credere a quello che era appena successo.
Non potevo credere che Camila mi avesse baciata, che provasse qualcosa per me.
Stare a contatto con lei in quel modo era qualcosa di indescrivibile.
In quel momento eravamo solo io e lei, non avevo nessuna preoccupazione, non pensavo alla situazione che stavamo vivendo da tre giorni, non avevo nulla per la testa, solo lei Camila Cabello.
Mi buttai sul divano a pensare a come sarebbe stato se fossimo andate avanti con la nostra storia.
Ero assorta nei miei pensieri quando sentii dei rumori venire dalla strada.
Mi affacciai la finestra e mi ci volle poco a metabolizzare tutta la situazione.
C’era un attacco al quartiere, persone che entravano nelle case, distruggevano tutto e se c’era qualcuno in casa non esitavano a sparare o a uccidere.
Un gruppo di persone si stava avvicinando alla porta di casa e corsi immediatamente al piano di sopra, a Camila non doveva succedere niente.
Entrai nella stanza velocemente e già era agitata.
“Lauren che succede?”
“Non ti preoccupare ok? Adesso fai come ti dico io”
La slegai e intanto si alzava aprii l’armadio.
“Adesso devi entrare qui dentro e fare meno rumore possibile”
“Lauren…”
“Calmati, andrà tutto bene basta che te stai qui”
Nei suoi occhi c’era solo paura, le detti un bacio e chiusi l’armadio.
Uscii dalla stanza e dal corridoio sentii che avevano appena sfondato la porta.
Corsi in bagno e mi nascosi nella doccia.
Era improbabile che entrassero e mi detti della stupida per non averci fatto andare Camila, sarebbe stato più sicuro che chiuderla nell’armadio.
Dopo poco iniziarono i rumori, stavano buttando in terra tutto in cerca di qualcosa.
Sentii che stavano salendo le scale.
Arrivarono davanti alla porta del bagno, l’aprirono e la richiusero subito e entrarono nella porta di fronte: camera mia.
Stavano distruggendo tutto, ma avrei rimesso a posto tutto non me ne interessava niente.
Stavo sperando con tutta me stessa che se ne andassero.
Non sentii più nessun rumore, pensai che se ne fossero andati quando sentii qualcuno gridare.
“Lauren! Lauren!”
Uscii dal bagno e corsi verso le grida.
Entrai e vidi due uomini, uno teneva Camila e l’altro le stava puntando la pistola addosso.
“Lasciatela stare!”
“E sarà una…”
“Diciassettenne”
“Diciassettenne a darci degli ordini?”
“Tu lasciala stare”
“Ci ha… avete visti in faccia non uscirete di qui questo è certo”
“Non me ne fotte un cazzo, lasciatela stare, non dirà niente”
“Lo dici solo per salvare la tua amichetta”
“1. Non siamo amiche 2. Dico seriamente, lei non è qui perché siamo amiche, l’ho rapita e quando l’hanno chiamata ha tenuto la bocca chiusa, vi potete fidare”
“Ok, possiamo non uccidere lei, ma uccideremo te”
“No!”
“Tu zitta”
L’uomo che teneva Camila le mise una mano  sulla bocca per farla tacere.
Aveva gli occhi lucidi, delle lacrime le rigavano il viso.
“Va bene, ma lasciatemi almeno parlare con lei, in privato”
I due si guardarono, uno fece un cenno all’altro che lasciò Camila e poi uscirono.
Mi corse in contro abbracciandomi e singhiozzando.
“Lolo non voglio che ti succeda nulla”
Lolo, quella parola mi risuonò nella testa; dovevo avere un’espressione interrogativa perché mi dette delle spiegazioni.
“Mi piaceva e ti sta bene”
Sorrisi e poi iniziai a parlare.
“Mila non me lo perdonerei mai se ti facessero qualcosa, non è la prima volta che mi trovo in questa situazione me la caverò”
“Voglio stare con te, non ti voglio lasciare”
“In questo momento non mi interessa cosa vuoi te, ok? Appena esci vai da Ally”
“Lauren…”
“Niente Lauren, devi fare così”
“P-prima dicevi seriamente quando hai detto che non siamo amiche”
“Camila…”
“Ho capito”
“No non hai capito, Camila ti amo”
Rimase zitta; mi mise le mani intorno al collo, appoggiai la mia fronte alla sua e la baciai, come se fosse la fine.
“Ora va”
Uscimmo e trovammo quei due che ci stavano guardando.
Quello che parlava sempre guardò Camila e le disse: “Vai prima che cambiamo idea”
Ci demmo l’ultimo sguardo e poi se ne andò.
“Sai non sarebbe divertente se ti sparassimo subito”
Li guardai stranita, quando quello più grosso, che non parlava mai, mi prese di peso e mi portò al piano di sotto.
Dopo poco mi ritrovai legata alla sedia del salotto.
Quei due erano andati in cucina a parlare di chissà cosa; cercavo di liberarmi, ma avevano fatto dei nodi strettissimi.
CAMILA’S POV
Appena uscita dalla casa di Lauren corsi da Ally, come mi aveva detto lei.
Arrivata davanti alla porta di casa sua iniziai a bussare come se volessi sfondare la porta.
Ally aprì, era stupita divedermi.
“Camz,ma che…”
Non le feci finire la frase che le saltai addosso in lacrime.
“Camila che è successo?”
“Due uomini, Lauren, loro,lei”
“Hey calmati ok? Entra e cerca di spiegarmi tutto con calma”
Le raccontai tutto quello che era successo e lei si affrettò a prendere il telefono.
Non capivo cosa stesse facendo fino a quando non disse l’indirizzo di casa di Lauren.
“Ally, voglio chiamare Lauren”
“Cosa?”
“Per piacere”
Mi passò il telefono, composi il numero ed iniziò a squillare.
Dopo un po’ mi rispose uno dei due che erano entrati in casa di Lauren.
“Pronto?”
“Voglio parlare con Lauren adesso”
Sembrò che sbuffasse e poi sentii la voce di Lolo.
“Chi è?”
“Lauren sono Camila”
“Mila…”
“Stai bene?”
“Sì non ti preoccupare”
“Volevo dirti che anche io ti amo”
“Saremo sempre, solamente io e te qualunque cosa accada”
La telefonata si interruppe e io guardai Ally per sapere cosa dovevamo fare a quel punto.

Buon nuovo anno!!!
Iniziamo l'anno con un capitolo più lungo degli altri, dove succedono un sacco di cose.
Partiamo dal bacio, aspettavo con anzia di scrivere di quel momento e adesso mi sento realizzata.
Allora che ne pensate di quello che ha fatto Lolo per Camila??
Nel prossimo capitolo... non so ancora bene cosa potrebbe accadere ma preparatevi a tutto

 

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Capitolo 6
*** I don't change for you ***


LAUREN’S POV
Non sapevo se avrei rivisto Camila o no, ma sentirla dire quelle parole anche se sarebbero potute essere le ultime che mi avrebbe mai detto mi avevano un po’ risollevato il morale.
Quei due ormai stavano gironzolando per casa mia quando vennero da me.
“Sai sei brava a recitare”
“Che intendi?”
“Ci prendi per stupidi? Abbiamo origliato la tua conversazione con l’altra, ci avevi detto che non era una tua amica e poi ti vieni fuori con ‘ti amo’, beh non pensavo che fossi lesbica”
“E a te che interessa?”
“I cristiani non accettano l’amore tra persone tra lo stesso sesso, sei così… orribile”
“I cristiani non dovrebbero entrare in casa delle altre persone e poi magari ucciderle”
Si mise a ridere, aveva una risata agghiacciante e non tanto gradevole.
“Comunque ti faremo cambiare idea”
“Che intend…”
Non finii neanche la frase che quell’essere mi baciò.
Provai a staccarmi, ma non potevo scansarmi più di tanto.
Appena si staccò sputai in terra e lo guardai con disgusto.
“Sai che con un bacio non mi farai cambiare idea sul mio orientamento sessuale vero?”
Stava per rispondere quando sentimmo che qualcuno che da fuori stava parlando.
“Uscite fuori e lasciate stare la ragazza”
“Merda, sapevo che la tua amichetta avrebbe parlato”
Sbuffò e poi mi tirò un pugno in piena faccia.
Sentii del sangue colarmi dal naso, era una sensazione orrenda sentire quel liquido rosso e caldo colarmi tutto sulla faccia.
A quel punto, il poliziotto cominciò a parlare un’altra volta, perciò l’uomo aprì la finestra e si mise ad urlare qualcosa a cui non feci tanto caso.
Dopo un po’ sentii sbattermi per terra, la porta si aprì entrarono delle persone che poi uscirono e io rimasi in casa da sola.
Passò poco tempo e poi sentii la voce di Camila.
“Lauren! Stai bene?”
Non risposi, stava cercando di tirare su la sedia, ma pesavo troppo.
“Slegami ci penso io a rialzarmi”
Fece come le avevo detto.
Mi alzai e appena vide il sangue sulla mia facci si preoccupò subito.
“O mio dio, ti esce il sangue dal naso aspetta”
Prese un fazzoletto e levò il sangue dalla mia faccia.
Continuò per cinque minuti a strofinarmi con quel fazzoletto.
“Mila smettila, sto bene e poi se mi passi questo fazzoletto sul viso non è che guarisco magicamente”
Mise giù la mano e abbassò lo sguardo dispiaciuta.
Le presi le mani e la guardai dritta negli occhi.
“E’ tutto ok, non ti devi più preoccupare”
Fece un piccolo sorriso e poi entrò Ally.
“Lauren è tutto a posto?”
“Sì, grazie”
“Se ti serve una mano per sistemare un po’, ti posso aiutare”
“Grazie, ma penso di farcela da sola”
“Io vado, ci sentiamo”
Sparì dietro la porta e se ne andò.
Presi Camila per mano e andammo al piano di sopra.
Andammo in camera mia e la maggior parte delle cose era per terra, ma non mi importava cosa fosse successo lì dentro e ci mettemmo a sedere sul letto.
Non parlavamo, non spiccicavamo parola ma era meglio.
Presi il volto di Camila tra le mani ed iniziai a baciarla, come la prima volta, avendo pochissimo tempo per respirare tra un bacio e un altro.
Mi spinsi verso di lei, che non ce la fece a stare dritta e si sdraiò sul letto e io le salii sopra.
“Mila starei tutta la vita così”
“Lolo non voglio che questo momento finisca”
“Si sta facendo tardi”
“Tanto devo stare da te no?”
Annuii e poi ripresi a parlare.
“Da domani torni a scuola”
“Cosa?”
“Dopo quello che è successo oggi non mi fido a lasciarti a casa”
“Però entreremo a scuola insieme”
“Come vuoi”
Ci demmo un ultimo bacio e poi sistemammo casa e cenammo.
Dopo quella giornata volevo passare la notte con Camila, ma non sapevo come dirglielo.
Stavamo per dividerci per andare ognuna nella propria camera, ma poi la presi per un braccio e la tirai con me.
Entrammo in camera e le sussurrai all’orecchio ‘Stanotte dormiremo insieme’ e ci mettemmo a dormire.
La mattina dopo mi risvegliai con la sua mano intrecciata nella mia.
Mi avvicinai a lei e iniziai a scostarle i capelli; dopo un po’ le dissi “Mila svegliati dobbiamo andare”
Aprì gli occhi e mugolò qualcosa, ma poi decise di alzarsi senza tante storie.
Come le avevo promesso il giorno prima entrammo a scuola insieme, ma poi dovemmo andare in direzioni diverse per raggiungere gli armadietti.
CAMILA’S POV
Stavo prendendo gli ultimi libri che arrivò Ally.
“Camz cosa intendevi ieri quando hai detto ‘ti amo’ a Lauren?”
“Cosa? Io non ho mai detto una cosa del genere”
“Si, ieri al telefono”
“Ok, ok, io e lei ci siamo baciate e poi penso che stiamo insieme, ma non sono sicura”
“Tu lei, si, la mia migliore amica e fidanzata!!”
“Ally tieni la bocca chiusa, non si deve sapere in giro”
A quanto pare avevo parlato tardi.
Da quel momento corridoi e aule si riempirono di vocii.
Poi arrivai davanti l’armadietto di Lolo e sopra c’era scritto ‘lesbica’ e tutte le persone che erano lì intorno stavano ridendo di lei.
Ci scambiammo delle occhiate e poi lei se ne andò.
La seguii fuori da scuola e la rincorsi fino a casa sua.
Sbattiede la porta, sperando di chiuderla ma riuscii ad entrare lo stesso.
“Lauren”
“Camila tu proprio non riesci a tenere la bocca chiusa?!”
“Che mi vuoi dare adesso?”
“Non ti voglio fare niente e non voglio fare più niente con te, Camila vattene da qui, non farti più vedere a casa mia, non mi venire più a cercare a scuola. Non so che ti aspetti, ma io non cambierò mai per te, sarò sempre la ragazza scontrosa di sempre e adesso lo sarò anche con te come la prima volta che ci siamo incontrate adesso vattene!”
Stava urlando e aveva gli occhi lucidi; mi avvicinai a lei, la volevo abbracciare, ma iniziò ad urlare un’altra volta.
“Camila ho detto che te ne devi andare da qui!”
La guardai per un’ultima volta e uscii.
Iniziai a correre senza sapere neanche dove ero diretta e poi mi ritrovai nel parco dove andavo spesso con Ally e le altre.
Mi appoggiai ad un albero e mi lascia cadere a terra.
Rimasi lì a piangere non so per quanto tempo, mentre le urla di Lolo mi rimbombavano in testa, aveva ragione io non sapevo tenere la bocca chiusa, dovevo smetterla di rovinare le cose.

Tutto sembrava andare bene e in vece, sbabam! 
Diciamo che sto facendo la stronza, c'è questi colpi di scena, fossi in voi mi odierei.
Allora che ne pensate?
Probabilmente Lolo sparirà dalla scena per un po', così c'è più spazio per Camila e Ally.
Il prossimo capitolo arriverà tra due giorni, alla prossima.

 

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Capitolo 7
*** Where you go? ***


Dopo un po’ tornai a casa era tanto che non mi facevo rivedere.
Entrai in casa e andai in cucina dove di sicuro avrei trovato mia madre.
Stranamente non c’era, ma trovai un biglietto attaccato al frigorifero.
“Camila se torni a casa in questi giorni sappi che noi siamo dovuti andare dalla nonna, ci vediamo al nostro ritorno”
Non sapevo per quanto tempo avessi la casa libera, ma almeno potevo stare sul divano a mangiare gelato e guardare film strappa lacrime senza che mi girasse intorno qualcuno dicendomi di smetterla.
Aprii il frigorifero, presi il primo barattolo di gelato che trovai e mi buttai sul divano a vedere un film.
Dopo due barattoli di gelato e un film sentii bussare la porta e anche se non avevo la minima voglia di alzarmi andai ad aprire la porta.
Davanti a me c’era Ally, le feci cenno di entrare e mi ributtai sul divano.
“Non ti chiedo neanche come è andata, i barattoli parlano da se”
“Non mi vuole più vedere”
“Le passerà”
“No Ally, cazzo, non lo dimenticherà mai, non dimenticherà sono riuscita a sputtanare il suo segreto a tutta la scuola, non potrà dimenticarlo lo capisci?!”
“Camz non piangere”
Ally si avvicinò e mi abbracciò e io lentamente ricambiai.
Sentii che cercava di calmarmi strofinando la mano sulla schiena, ma non serviva a niente.
Quando ci staccammo iniziò ad asciugarmi le lacrime, ma tornavano sempre.
Mi sdraiai sul divano e mi misi un cuscino in faccia, non riuscivo a smettere, non facevo altro che singhiozzare, stavo malissimo.
“Vuoi rimanere sola?”
Ally aveva colto il punto, scossi la testa da sotto il cuscino e la sentii uscire di casa e io continuai il mio sfogo emotivo fino ad addormentarmi con le lacrime agli occhi.
ALLY’S POV
Tutti dicevano che non sapevo farmi gli affari miei e infatti avevano ragione, era una che si intrometteva sempre.
Quella volta decisi di andare da Lauren per sistemare le cose tra lei e Camila, convinta a far funzionare tutto.
Arrivai quasi davanti a casa sua quando la vidi con una valigia; mi avvicinai velocemente a lei, dovevo capire che stava succedendo.
“Lauren dove vai?”
“In un altro posto, ormai qui sanno tutto”
“Te ne vuoi andare solo perché hanno saputo che ti piacciono le ragazze?”
“Già, ho sempre fatto così e non penso di cambiare proprio adesso”
“Per quanto vuoi continuare così? Quando in tutti gli Stati Uniti lo sapranno che farai?”
“Cambierò stato”
“Senti non ti devi vergognare per quello che sei e per quello che provi”
“Per te è facile parlare, nessuno ti dice dietro che ti piacciono le ragazze come se fosse una cosa sbagliata”
“Sono solo dei deficienti”
“Allora fino a che saranno deficienti io mi trasferirò”
“Lauren così non la smetteranno mai, devi rimanere per far vedere che non ti interessa nulla di quello che pensano”
“Forse hai ragione, ma non so cosa fare, per ora vado Louisville, è qui vicino così se deciderò di tornare mi sarà più facile. Scusa ma ora devo andare o farò tardi”
Rimasi lì imbambolata anche quando se ne era andata.
Sicuramente non sarebbe mai tornata e avrei dovuto trovare il modo per dirlo a Camila, non l’avrebbe presa per niente bene e non c’era un modo ‘gentile’ per dirglielo.
Era la prima volta che avevo visto Camila che guardava in quel modo qualcuno, non le era mai interessato nessuno in quel modo e ora che aveva trovato qualcuno di speciale quel qualcuno se ne era andato, forse per sempre.
Non avevo alcuna intenzione di tornare da lei; in quel momento non sapevo proprio cosa fare, dove andare, con chi parlare, cosa pensare.
Dopo un po’ presi la decisione di andarmi a chiudere in camera mia e rimanere lì ad ascoltare musica a tutto volume.
Ero nel bel mezzo della mia canzone preferita quando il telefono la storpiò con la sua suoneria.
Lo presi ed iniziai a leggere il messaggio.
 
‘Ho intenzione di andare da Lauren, che lei voglia ho no’
 
Bene, avrei dovuto iniziarmi a preoccupare velocemente.
 
‘Camila non andare’
‘Perché non dovrei?’
‘Vedi Lauren…’
‘Lauren cosa? Ally se stai pensando a una scusa evita di sforzare il cervello’
‘Non è una scusa, Lauren se ne è andata’
‘Non puoi scherzare in un momento simile!’
‘Io non sto scherzando, ero da lei poco fa e ha detto che se ne sarebbe andata a Louisville’
‘Certo Ally, beh io vado da lei non mi importa cosa ti inventi per farmi rimanere a casa’
‘Camila non sto inventando niente!’
 
Dopo quel messaggio non rispose più; non aveva voluto credermi e appena arrivata da Lauren si sarebbe ritrovata una delusione a non vederla, ma non potevo farci niente.
Decisi di riposarmi per schiarirmi le idee, dovevo trovare una soluzione.

Ed è così che Lauren esce di scena.
Ve lo sareste mai aspettato?
Che ne pensate di Ally?
Vedrò che mi posso inventare per il prossimo capitolo, aspettatevi l'inaspettato, possono accadere tante cose.

Dovrei tornare tra due giorni con l'ottavo capitolo.

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Capitolo 8
*** I don't love you ***


CAMILA’S POV
Non trovare Lauren a casa e scoprire che Ally aveva ragione mi sembrò che mi crolasse tutto addosso.
Louisville non era lontano, ma non avrei mai avuto modo per andarci.
Non riuscivo più a sopportare l’ora di storia, così mi inventai una scusa per uscire.
Andai verso il mio armadietto ed iniziai a rovistare tra la roba che avevo lì dentro cercando di far passare un po’di tempo prima di tornare in classe.
Stavo controllando il cellulare quando sentii sbattere il mio armadietto e mi ritrovai davanti un ragazzo alto, dai capelli rossi, con gli occhi celesti e qualche accenno di barba.
“Sai che sei proprio bella?”
“Grazie, tu se…”
Manco finii la frase che mi sbattette contro gli armadietti e iniziò a baciarmi.
“Sappi che da ora io e te stiamo insieme”
Mi prese per mano e iniziò a trascinarmi per il corridoio principale della scuola.
“Che lezione hai adesso?”
“Storia”
“Ok io ti accompagno in classe,alla fine dell’ora aspettami lì, non uscire senza di me”
Detto questo aspettò che entrassi in classe e se ne andò.
Aveva lo stesso tono autoritario di Lauren, ecco perché ero andata fuori per distrarmi da lei,ma ecco che mi tornava in mente.
Mi rimisi a pensare a quel ragazzo; non sapevo neanche come si chiamava e a quanto pareva ero la sua ragazza.
Avevo intenzione di togliermelo presto di torno, ma non sembrava uno che si sarebbe arreso facilmente; non lo avevo mai visto a scuola e di solito anche se solo di vista conosco tutti quanti.
Sicuramente era più grande di me, avrà avuto diciotto o diciannove anni e questa forse poteva essere la parte peggiore.
Arrivò il suono della campanella che quel giorno non avevo proprio voglia di sentire.
Mi avvicinai alla porta aspettando quel ragazzo.
Appena arrivò mi sorrise e mi prese per mano; ero nervosa e sembrò notarlo, ma continuava a guardare avanti tenendo la sua mano nella mia.
“Mi puoi dire almeno il tuo nome?”
“Jarrod… senti a casa tua c’è qualcuno adesso?”
“No perché?”
“Andiamo lì”
Uscimmo da scuola e mi portò a casa mia, senza mai chiedermi che strada prendere ed iniziai a pensare che fosse uno stolker.
Aprii la porta di casa e lui decise che dovevamo andare in camera mia.
Anche quella volta decise di sbattermi contro la porta per poi baciarmi.
“Sai Lauren è stata proprio una stronza a lasciarti”
Lo fissai negli occhi e gli tirai uno schiaffo in pieno viso.
“Non ti azzardare a parlare di Lauren in questo modo”
“Ok, ok calmati”
Disse le ultime parole spostandomi i capelli dietro l’orecchio e poi continuò a tenere le nostre labbra in contatto.
Dopo un po’ mise le mani sotto la mia maglietta ed iniziò a salire sempre di più.
Non sopportavo quel contatto e cercai di fargliele mettere giù, ma era troppo forte per me.
Inizialmente cercò di slacciarmi il reggiseno, ma poi decise di farmi stendere sul letto.
Non aveva alcuna intenzione di smettere di baciarmi anche se non ricambiavo, ma alla fine cedetti ed iniziai a baciarlo anche io.
Stava ancora passando le sue mani sotto la maglietta quando il suono del mio cellulare lo interruppe.
Cercai di prenderlo ma Jarrod mi precedette.
“Chi è?”
“Lauren”
Rispose ed io non potetti fare a meno di gridare il nome dell’altra, quando a metà della parola Jarrod mi tappò la bocca.
“Camila adesso non può rispondere”
“1.L’ho sentita 2. Tu saresti?”
“Sono il suo ragazzo e adesso non ti può rispondere al telefono”
Dopo aver detto quelle parole quasi con rabbia attaccò il telefono.
“Dove eravamo?”
“Jarrod vattene”
“Cosa?”
“Ho detto che te ne devi andare ok?”
“Va bene, vengo a prenderti domani per andare a scuola, cucciola”
Uscì di camera mia e sbuffai, già in nemmeno un ora non lo sopportavo più, dovevo liberarmene.

So perfettamente che è anche fin troppo corto,ma non sapevo cosa altro aggiungerci,perchè molte cose preferisco metterle nel prossimo capitolo.
Non so voi ma sto soffrendo di astinenza da Lauren, ma cercherò di non farla tornare fino al nono capitolo, è fondamentale che stia un po' lontana.
Allora che ne pensate?
Vorrei ringraziare chi segue la storia e al prossimo capitolo.


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Capitolo 9
*** Come back ***


Poco dopo che Jarrod se ne andò chiamai Ally e la feci venire da me.
Arrivò così velocemente che pensavo che il ragazzo dai capelli rossi fosse tornato per continuare ciò che gli avevo fatto lasciare a metà.
“Ally c’è un ragazzo”
“Dove qui adesso?”
“No, penso che venga alla nostra scuola, quando sono uscita dalla classe mi ha baciata e ha deciso che sono la sua ragazza, poi mi ha portato a casa mia e continuava a baciarmi, mi ha chiamata Lauren, la Mia Lauren e lui gli ha risposto male dicendole pure che era il mio ragazzo, ma non voglio stare con lui!”
Dissi quelle parole tutto d’un fiato e alla fine avevo un po’ di fiatone.
Ally sorrise e il mio viso divenne rosso di rabbia, come cavolo faceva a sorridere in quel momento?!
“Brooke come fai a sorridere in un momento del genere?!”
“Cabello sorrido perché hai messo bene in chiaro che Lauren è Tua, non ti avevo mai visto innamorata in questo modo”
“E’ la persona che aspettavo da una vita, però ora c’è quel Jarrod che si sta intromettendo”
Ally si mise a pensare.
“Domani mattina cerca di evitarlo il più possibile”
“Fosse facile mi viene a prendere a casa”
Continuò a pensare, quando il lampo di genio venne a me.
“Ally rimani a dormire da me, quando lui viene facciamo finta di dormire così se ne va”
“Camila sei un genio certe volte!”
“Certe volte?”
“Sì il resto delle volte sei solo stupida, pazza, combina casini”
“Dovrei prenderlo per un complimento o prenderti a testate?”
“Preferisco la prima, rischio di meno o pure poi dire semplicemente che lo sai”
“Mmm… so di sicuro la seconda”
Ci mettemmo a ridere.
Ally era un’amica fantastica, trovava il modo di farmi ridere anche nelle situazioni peggiori.
ALLY’S POV
Ultimamente Camila ne stava passando di tutti i colori, non finivano mai di arrivare problemi.
Vederla sorridere anche nei momenti tristi mi confortava, sapendo che poteva sempre stare meglio.
Mentre ero con Camila a guardare la televisione mi squillò il telefono e andai in disparte per non disturbare l’altra intenta a guardare il suo programma preferito; guardai il numero era Lauren, era strano che mi chiamasse, ma se si rivolgeva a me aveva bisogno di aiuto.
“Hey Lauren”
“Ally ho bisogno del tuo aiuto, domani torno a Danville e devo trovare un modo di portare Camila da me senza che sappia dove stia andando”
“Senti ci vediamo domani mattina al parco e ne parliamo”
“Ok a domani”
 
La mattina seguente dormimmo fino alle 10 di mattina per far si che Jarrod lasciasse stare Camila almeno per quel momento.
Dopo un po’ mentre finivo di fare colazione arrivò con la sua aria da disperata.
“Oggi Jarrod viene da me”
“Puoi dirgli che hai da fare”
“Si stanzierebbe davanti alla porta fino a che non apro, meglio farlo almeno per oggi, quanto potrà essere dura”
“Da quanto mi hai raccontato starci mezz’ora è stato un inferno, pensa un intero pomeriggio”
“Ce la posso fare”
“Convinta te, beh io esco, ci vediamo dopo”
Mi salutò con un gran sorriso e poi mi diressi verso il parco.
A novembre tirava abbastanza vento e quella mattina mi veniva tutto incontro e anche se avevo un sacco di roba addosso morivo di freddo.
Arrivata al parco mi girai intorno per vedere se vedevo la Jauregui a giro, ma sembrava che ancora non fosse arrivata.
Stavo andando verso una panchina per sedermi quando mi sentii scrollare una spalla; mi girai spaventata e mi ritrovai gli occhi verdi di Lauren davanti.
“Senti sai mica quando si deve rivedere con il suo ragazzo?”
“Oggi pomeriggio e beh vedi…”
“No no, non ho tempo per iniziare lunghi di scorsi, tu guidi giusto?”
“Sì”
“Allora oggi fatti trovare davanti casa di Camila”
Finimmo di organizzare il piano e poi ci dividemmo; speravo che Lauren riuscisse a fare ciò che aveva in mente per allontanare Jarrod dalla mia migliore amica.
LAUREN’S POV
Dovevo riavere la mia Mila, non potevo accettare che un’altra persona stesse con lei, non sopportavo l’idea di vederla con qualcun altro, soprattutto subito dopo che ci eravamo, come dire lasciate, non aveva aspettato molto a sostituirmi.
Aspettai Ally davanti casa di Camila e appena arrivò andai a sbirciare dalla finestra che dava in cucina.
Lei era lì che stava preparando alcune cose, probabilmente stava finendo di preparare il suo incontro.
La finestra era abbastanza aperta per entrare dentro.
Riuscita a intrufolarmi andai dietro di lei e le bendai gli occhi.
“Jarrod sappi che…”
Non volevo sentire che avrebbe detto a quell’essere e come la prima volta al parco le tappai la bocca e la portai di peso in macchina di Ally.
Lei partì diretta a casa mia, mentre Camila cercava un modo di liberarsi.
Parcheggiò davanti alla porta e la portai in casa.
Come al solito la dovevo bloccare in qualche modo e la legai alla ringhiera delle scale.
“Jarrod che intenzioni hai?”
Le tolsi la benda e appena mi vide sembrò stupita.
“Lauren tu…”
“Beh ha quanto pare non ci hai messo molto a dimenticarmi”
“Che intendi?”
“So che hai un ragazzo”
“Non è proprio il mio ragazzo è che mi sta costringendo a essere la sua ragazza, io amo te”
“Camila io ti amo più di ogni altra cosa al mondo non mi prendere in giro”
“Secondo te ti mentirei? Lauren ero disposta a venire a Louisville a piedi pur di rivederti”
“Allora non vuoi stare con lui?”
“No, non lo sopporto proprio, ma ho paura ha rifiutarlo”
“Adesso ci sono io, non ti preoccupare”
Iniziai a baciarla e mentre stavo in contatto con lei le slegai le mani e le salii sopra, mentre lei si stava sdraiando sulle scale.
Sentivo che le sue labbra erano state ‘toccate’ da qualcun altro e dovevo farle tornare mie.
“Camila ricordi? Io e te sempre”
“Ovviamente”
Continuammo a baciarci quando il telefono di Camila si intromise come sempre del resto.
“Jarrod mi sta cercando”
“Andiamo da lui penso sia ansioso di conoscermi”
Ci facemmo accompagnare da Ally ed ovviamente lasciai che la Cabello andasse prima di me e io avrei osservato da lontano per un po’.
Vidi un ragazzo da i capelli rossi che iniziò a toccare la mia Camila ovunque e la mia pazienza sparì.
Mi avvicinai e gli toccai la spalla per farlo girare; appena si girò gli tirai un pugno in piena faccia.
“Senti coso, tieni giù le mani dalla MIA ragazza, perché lei è MIA non tua”
Lui si rialzò barcollando ancora, mi guardò ma non lo sciai parlare.
“Ti ho detto che lei è MIA vedi di sparire se non vuoi che ti spappoli il naso”
Mi guardò con disgusto e poi se ne andò.
“Lolo”
“Mila”
“Io e te, sempre”

Ammetto che non riuscivo a tenere Lauren lontana ancora per molto perciò eccola qua!
Mia Lauren, Mia Camila eh eh che carine :3 
Ok non sono per niente normale ma comprendetemi come si fa a resistere a loro due?
Che ne pensate??
Ci vediamo con il prossimo capitolo tra due giorni ;)

 

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Capitolo 10
*** We are ***


CAMILA’S POV
Quella notte Lauren dormì da me, per tutto il tempo dormimmo abbracciate, lei usava il cuscino, mentre io mi appoggiavo alla sua spalla.
Mi svegliai prima di lei ed iniziai a preparare la colazione.
Quando finii di preparare la tavola andai in camera per svegliarla.
Entrai in camera e lei era ‘abbracciata’ al cuscino; stetti un po’ di secondi a pensare e poi saltai su di lei.
Si svegliò spaventata e io gli feci un grande sorriso.
“Svegliati dormigliona, ho bisogno di vedere bene i tuoi bellissimi occhi verdi”
Mi sorrise e poi si tirò un po’ su.
“Adesso lì vedi?”
“No fammi venire più vicina”
Mi avvicinai ed iniziai a sorridere.
“Forse dovresti avvicinarti di più”
Andai più avanti e non pensai più a vedere i suoi occhi, ma a sentire le sue labbra sulle mie.
Non sapevamo per quanto tempo stemmo lì, ma mi sembrò in infinità, un infinità piacevole e stupenda.
“Dai vieni”
La presi per mano e la feci alzare dal letto.
“Sai se io fossi quella più grande e avessi più forza di porterei giù tenendoti in braccio”
Mi girai verso la porta per scendere quando sentii Lauren tirarmi su.
“Intendevi così?”
Annuii e lei mi portò giù in quel modo.
Era fantastico il modo in cui riusciva a rendermi felice, era fantastico il modo in cui riusciva a farmi stare bene e a farmi sentire speciale.
Pensavo non fosse giusto che lei mi portasse a fare colazione in quel modo visto che eravamo da me, ma non ce l’avrei mai fatta invece lei era abbastanza forte per portare me.
Arrivate in cucina mi mise a sedere su uno sgabello e mi versò il latte nella tazza.
“Siamo a casa mia sono io che dovrei fare queste cose”
“Mila non devi fare proprio niente”
Mangiammo e io mi avviai per prendere lo zaino per andare a scuola quando lei mi fermò.
“Oggi non andiamo a scuola, facciamo un giro, prova a indovinare chi ha la patente?”
“Cosa? Non ti hanno detto che sei un pericolo pubblico?”
Ci mettemmo a ridere, ma io rifiutavo di salire in macchina con lei, non volevo morire giovane per andare in giro con la mia ragazza, che si poteva definire pericolosa per la strada.
Mi attaccai alla ringhiera delle scale mentre lei mi tirava, ma alla fine riuscì a farmi lasciare la presa e mi portò in macchina di peso.
Mi fece sedere sul sedile del passeggero e mi allacciò la cintura per non farmi correre via appena avrebbe chiuso lo sportello.
Salì dall’altra parte ed iniziò a accelerare; percorrevamo una strada che non  conoscevo, ma avevo paura che potesse combinare qualcosa.
Iniziai a ripensare a come mi aveva convinta a salire in macchina e poi quando mi ricordai mi girai verso di lei.
“Ma hai una passione a rapirmi?”
“Perché?”
“Quando ci siamo conosciute mi hai rapita perché sapevo che amavi le ragazze, poi l’altro giorno mi hai rapita quando eri convinta che ti avessi sostituita con Jarrod e ora mi hai rapita per portarmi non so dove”
“Si forse hai ragione, ma sei così bella come faccio a lasciarti andare?”
Sorrisi e abbassai la testa diventando tutta rossa.
Allungò la mano verso di me e io la strinsi, tenendo la mano intrecciata alla mia e muovendola con lei quando doveva cambiare marcia.
Stranamente arrivammo vive e vegete.
“Lauren dove siamo?”
“Non te lo dico”
Mi lasciò la mano e mi bendò gli occhi.
Uscì dall’auto, aprì la portiera e mi fece scendere.
Mi prese per i fianchi e iniziò a spingermi in avanti; ogni tanto si avvicinava al mio orecchio e mi sussurrava cose del genere ‘preparati ad una sorpresa’.
Dopo circa cinque minuti a piedi sentii dell’acqua che scorreva e quando Lauren mi fece vedere dove eravamo vidi che eravamo vicino a delle cascate lungo un fiume e poi c’era una coperta con un cestino.
“Ti piace”
Mi girai verso di lei e le feci un sorriso enorme e le saltai addosso.
Stavo andando verso la coperta quando Lolo mi tiro per un bracciò e mi volò in acque e dopo un po’ si tuffò anche lei.
Iniziai a galleggiare quando lei mi tirò per una gamba sott’acqua ed iniziò a baciarmi mentre l’acqua ci scorreva intorno.
Tornammo a galla e ci mettemmo a ridere quando iniziammo a schizzarci.
Dopo un po’ andammo verso la coperta per riposarci dopo aver scherzato per un bel po’.
“Lolo sei fantastica”
“Quella fantastica qui sei te”
Quelle parole erano fantastiche anche se erano dette con il solito tono alla Lauren Jauregui molto distaccata.
“Mila noi siamo…”
“Uniche, perfette l’una per l’altra, per sempre, infinito”
“OK, hai colto il punto”
Si mise a ridere e poi ci sdraiammo al sole.
Ci prendemmo per mano e continuavamo a guardare le nuvole che passavano sopra di noi; volevo godermi quel momento, non sapevo per quanto tempo io e Lauren avremo fatto una cosa del genere un’altra volta.

E siamo arrivati a 10 capitoli!!
Spero di non aver deluso le aspettative, soprattutto il fatto di non far cambiare Lauren, spero di esserci riuscita.
Beh che ne pensate?
L'ho scritto di getto senza aver premeditato niente prima, perciò spero che non sia tanto brutto.
Un grazie a chi segue alla storia e ci vediamo tra due giorni con l'undicesimo capitolo.

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Capitolo 11
*** Enemis ***


LAUREN’S POV
Passammo il resto della giornata a giro per Danville.
Ci stavamo tenendo per mano, era una sensazione fantastica stare a contatto come lei e non dovermi preoccupare che le persone ci vedessero.
Stavamo tornando a casa sua quando mi trovai davanti persone che preferivo non vedere.
Cercai di girarmi e passare da un’altra parte quando sentii uno di loro chiamarmi.
“Hey Jaurgui”
Sbuffai e mi voltai verso di lui.
“Tom, Sam, Luke”
“Da quanto tempo occhi verdi”
“A quanto pare vuoi iniziare subito”
“Lauren calmati siamo qui per aiutare il cugino di Luke”
“Chi ci dice che non ci sia lei nel mezzo?”
“Perché dovrei avere a che fare con tuo cugino”
“Ci ha testualmente detto, che ci prova con una ragazza, ma una ragazza lesbica non vuole lasciarlo stare e casualmente questa ragazza si chiama Lauren”
“Quindi tuo cugino è Jarrod?”
Non volevo che Camila iniziasse a parare con loro, non volevo neanche che li conoscesse, ma eravamo lì.
“Sì e tu devi essere la famosa ragazza”
“E’ lei, è la mia ragazza e vi conviene sparire e lasciarla in pace, tanto sappiamo come andrà a finire”
“Non ci conterei tanto Jauregui”
Lì guardai male e portai Camila via da lì.
Arrivammo a casa sua e lei non sembrava tanto felice.
Nella sua espressione c’era qualcosa che non andava e volevo sapere cos’era.
“Mila che succede?”
“Lolo…”
“E’ per quelli di prima? Non ti preoccupare sono solo dei deficienti”
“Si ma…”
“Smettila di avere quel broncio”
“Non ce la faccio”
“Mila!”
Mi guardava con quell’espressione dispiaciuta; non sopportavo di vederla triste, soprattutto per una stupidaggine come quella.
La guardai maliziosamente, poi la presi di peso e la buttai sul divano; salii su di lei e iniziai a farle il solletico.
Il broncio sparì e sul suo viso spuntò un magnifico sorriso.
Non faceva altro che gridarmi di smettere, ma continuavo sempre di più, non volevo che facesse sparire il suo sorriso.
“Lauren! Lauren! Per piacere smettila non respiro!”
“Non ho nessuno intenzione di farlo”
“Dai non respiro più!”
“Allora penso che hai bisogno della respirazione bocca a bocca”
Sorrise un’altra volta e poi ci baciammo.
“Hai ancora bisogno di aria?”
“Secondo te?”
Ci baciammo un’altra volta e un’altra volta e un’altra volta.
Ci abbracciammo e poi le scostai tutti i capelli dal viso.
Guardai i suoi occhi stupendi e mi incantai a fissarli.
Mi appoggiai alla sua spalla e circondai la vita con le mie braccia, mentre Camila mi mise le braccia intorno alle spalle.
Stavo apprezzando ogni secondo di quell’abbraccio stupendo quando come sempre il fottuto telefono della Cabello ci interruppe per l’ennesima volta.
Sfilai il telefono dalla tasca dei jeans e glielo porsi; mi sussurrò un grazie con un sorriso smagliante e poi controllo il messaggio che gli era appena arrivato.
CAMILA’S POV
Il messaggio era di Jarrod e non ero sicura di volerlo leggere o no; alla fine presi coraggio e lo aprii.
 
So che hai incontrato i mio cugino e i suoi amici e voglio che tu sappia che diventerai mia, Lauren non ti merita nemmeno.
 
Non sapevo che rispondere, non volevo che mi allontanasse da lei, non volevo essere sua ma di quella stupenda ragazza che era tra le mie braccia.
Pensai per un po’ e poi risposi.
 
Jarrod sparisci dalla mia vita, io non ti voglio e Lauren mi merita e come.
 
Pensai che Lauren iniziasse a sospettare qualcosa, ma quando la guardai si era beatamente addormentata.
Non passò molto tempo che arrivò un altro messaggio.
 
Camila, Camila, Camila, proprio non ci arrivi? Io ottengo tutto quello che voglio
 
Mi stavo spazientendo; trovai un modo per alzarmi senza svegliare Lauren e scrissi la risposta al tizio dai capelli rossi.
 
Fino a che Lauren sarà con me tu non potrai fare niente
 
Mio cugino e gli altri penseranno a lei
 
Non ci sarà nessun modo e nessuna persona che convinca Lauren a lasciarmi a te
 
Piccola a tutto c’è una soluzione
 
Mi stufai e lanciai il telefono sulla poltrona; mi sedetti sul bracciolo del divano e fissavo Lolo che dormiva.
In quel momento avrei pure potuto iniziare a sbavare, lei non se ne sarebbe mai accorta.
I minuti prima non mi erano bastati così spinsi Lauren un po’ più in là e mi stesi dietro di lei.
Le misi le mani sotto la maglietta e iniziai a strofinarle la schiena e a volte le passavo sulla sua pancia e la stringevo a me.
Dopo un po’ decisi di scendere con le mani, così le detti una piccola pacca nel sedere e continuai a tenerci la mano sopra.
Affondai la faccia nei suoi capelli e chiusi gli occhi quando sentii che si stava girando verso di me.
“Mi stai palpando il sedere?”
“Cosa? Pff io non farei mai una cosa del genere”
“Guarda questa piccola pervertita”
“Beh mi piace tutto di te e quando dico tutto intendo tutto”
Ci mettemmo a ridere e per quella sera ci guardammo un film che ci fece morire dalle risate.

Ok all'inizio avevo perso l'ispirazione, ma grazie all'idea di una lettrice di far apparire alcuni vecchi nemici di Lauren il capitolo è arrivato in tempo.
Mi avevano detto anche di metterci una parte mlmlml e anche se non è tanto ce ne è una piccola.
Allora che ne pensate?
Spero che non sia venuto male e il prossimo capitolo come sempre tra 2 giorni.

 

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Capitolo 12
*** Run away ***


LAUREN’S POV
Appena varcammo la porta della scuola notai che Tom, Sam e Luke erano lì che probabilmente aspettavano noi.
Passammo davanti a loro che tennero lo sguardo fisso su di noi fino a che non prendemmo un altro corridoio sparendo dalla loro vista.
Accompagnai Camila al suo armadietto e poi la accompagnai in classe.
Mi salutò con uno dei suoi magnifici sorrisi e poi andò a sedersi al suo banco mentre io andavo a prendere i miei libri per poi andare in classe.
Stavo finendo di prendere la mia roba quando qualcuno mi chiamò.
“Jaurgui ti merita allontanarti da lei da sola prima che ci pensiamo noi”
“Sam, sappiamo tutti e quattro cosa è successo l’ultima volta a Casper”
“Sono passati sei mesi ormai”
“Non lascerò mai Camila”
“Allora ci dobbiamo pensare noi”
Si avvicinarono; cercai di colpire Tom, ma si scansò e mi tirò un pugno nello stomaco.
Mentre cercavo di non pensare al dolore sentii sbattermi contro gli armadietti, sentii un colpo alla testa e poi vidi tutto buio.
CAMILA’S POV
Aspettavo con ansia che la campanella suonasse per rivedere Lolo, ma appena suonò volevo immediatamente tornare indietro nel tempo.
Jarrod mi venne in contro con la sua aria da duro e anche se tentai di scansarlo non riuscii ad evitarlo.
“Hey bella”
“Jarrod”
“Che ne dici di venire da me?”
“No devo stare con Lauren”
“Ok se preferisci stare sola”
“Ho detto che non starò sola”
“Oh sai Lauren è come dire, sparita”
“Jarrod che le hai fatto?”
“Io? Assolutamente niente”
“Di sicuro ci sono tuo cugino e i suoi amici dietro e la mente qui sei te, lasciala stare”
“Mettiamola così, io la lascerò andare solo quanto tu starai solo e unicamente con me”
“Jarrod non mi puoi costringere”
“Oh si che posso”
In quel momento nella mia testa c’era un guazzabuglio di roba; se non stavo con Jarrod non avrei rivisto Lauren, forse per sempre, ma mi mettevo con lui non potevo più stare con lei e vederla tutti i giorni senza poterle stare vicino mi avrebbe fatto male.
Non sapevo che scegliere e avere quegli occhi celesti fissi su di me non aiutava.
“Se ora vengo da te promettimi che la lasci andare subito”
“Mi hai ascoltato? Solo quando sarai SOLO e UNICAMENTE mia la lascio andare”
Avevano trovato il modo perfetto per farmi odiare la mia vita.
Decisi che sarei andata da lui e avrei trovato Lauren, sarei andata via con lei in un’altra città.
Uscimmo da scuola e mi fece ‘accomodare’ nella sua auto.
Viaggiammo per circa dieci minuti prima di arrivare davanti a una grande casa tinteggiata di giallo.
Ero rimasta a bocca aperta; era una casa stupenda almeno da fuori e non potevo pensare che appartenesse a uno stronzo come Jarrod.
Mi prese per mano e mi trascinò dentro.
Non spiccicavamo parola e appena varcato il portone iniziò a correre per le scale.
Stavo aspettando che mi sbattesse da qualche parte per baciarmi ma in mezz’ora che eravamo insieme non aveva mai fatto nulla.
Spalancò la porta e mi tirò dentro a quella che pensavo fosse camera sua e mi fece sdraiare sul letto.
Mi salì sopra e iniziò a baciarmi.
Quella volta decidi di cedere subito, per riavere Lauren.
Quella volta lasciai anche che le sue mani vagassero indisturbate sotto la mia maglietta.
Però c’era sempre quella goccia in più che faceva traboccare il vaso e anche se lo facevo per la mia Lolo non potevo sopportarlo: aveva iniziato a togliermi i pantaloni e io sicuramente non volevo concedermi a lui in quel modo.
“Jarrod stai esagerando”
“Il patto consisteva anche in questo, ma forse hai voglia di pensare, io vado un attimo di sotto”
Il tizio dai capelli rossi se ne uscì e iniziai a pensare a un modo per perlustrare tutta quella casa in cerca della mia ragazza.
Ovviamente dovevo aspettare il momento in cui Jarrod mi avrebbe lasciata lì da sola.
Dopo un po’ sentii delle urla che poi si trasformarono in parole ben precise “Lasciate stare Camila”.
Quella voce era inconfondibile; uscii da quella stanza, ma poi decisi di tornare indietro, se avessero saputo che avevo scoperto tutto avrebbero portato via Lauren e non potevo accettarlo.
Jarrod tornò ma invece di riprendere da dove aveva interrotto mise un film e lo guardammo insieme stesi nel suo letto.
Alla fine del film ordinò una pizza e dopo aver mangiato mi costrinse a dormire con lui.
Mi svegliai nel mezzo della notte e andai alla ricerca della mia ragazza.
Scesi le scale che avevamo percorso il giorno prima e poi ne scesi un’altra rampa che portava nel seminterrato.
Degli altri ragazzi non c’era traccia.
Nel buio vedevo qualcuno, accesi la luce e la vidi.
Corsi da lei e la svegliai.
“Camila cosa ci fai qui”
“Ti libero”
“Io non ti lascio qui!”
“Lo so dobbiamo andarcene, ma non solo da questa casa, dobbiamo andarcene da Danville”
“Cosa e dove hai intenzione di andare?”
“Per ora andremo Nashville”
“Ci vogliono tre ore per arrivarci!”
“Tu guidi, perciò vedi di svegliarti in fretta che dobbiamo partire”
Aiutai Lauren a liberarsi e uscimmo da quella casa; trovammo la strada per arrivare da Lauren che ebbe solo il tempo di prendere le chiavi e partimmo.
“Camila cosa dirai ai tuoi?”
“Una gita scolastica in Tennessee”
“E ci crederanno?”
“A scuola facciamo spesso gite in altri stati”
“E se chiedono a Ally qualcosa?”
“Lei mi coprirà”
Lolo mi guardò e nel suo sguardo c’era fiducia in me, così continuò a guidare fino alla nostra destinazione.
 
So che è una merda, ma sono le prime cose che mi sono venute in mente.
Spero che non vi faccia del tutto schifo.
Dal prossimo capitolo tornerà molto presente anche Ally penso e spero di farcela.
Che ne pensate della fuga in Tennessee?
Tra due giorni con il prossimo capitolo.


 

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Capitolo 13
*** Things Change ***


Lauren era preoccupatissima, aveva paura di perdersi e di non trovare un posto dove dormire; cercavo di rassicurarla ma lei si innervosiva di più.
Le dissi dove andare e appena vide dove l’avevo portata mi chiese cosa cavolo ci facevamo davanti a una casa, ma io la tirai fuori per un braccio e andai a suonare il campanello.
“Camila cosa ci fai qui?”
“Ehy zia, beh vedi siamo in vacanza con la scuola e visto che hanno sbagliato la prenotazione in hotel e noi due siamo rimaste senza camera e visto che tu stai a Nashville…”
“Certo venite, potete prendere la camera di Jack, anche lui è andato in vacanza con la scuola”
“Sì e dove è andato?”
“Miami”
“Beh zia noi andiamo su a sistemarci e poi magari andiamo a fare un giro”
“Certo, se tornate per pranzo dovete essere qui a mezzogiorno”
Annuimmo e andai con Lauren nella camera di mio cugino.
LAUREN’S POV
Ero ancora un po’ scossa dalle tre ore di viaggio in piena notte.
Entrammo nella stanza del cugino di Camila e notai immediatamente che alle pareti aveva attaccate alcune chitarre e poster di cantanti famosi.
“A tuo cugino piace molto la musica”
“Io e lui siamo cresciuti cantando e suonando insieme”
“Canti”
“Sì è una mia grande passione”
“Dai fammi sentire”
“No adesso non ho voglia”
“Dai Mila!!”
“Ti ho detto no!”
“Ok, allora io non ti parlo più”
“Ma Lolo…”
Mi sedetti sul letto e misi il broncio.
Camila mi guardò con un dolce sguardo e si sedette accanto a me; mise una mano sulla sua gamba e fissò i suoi occhi su di me.
“Dai parlami!”
Scossi la testa, ero intenzionata a non rivolgerle parola fino a che non avrebbe aperto quella sua bocca perfetta per cantare.
Sbuffò si alzò e si girò verso la porta.
Pensai che se ne volesse andare, invece sentii che stava prendendo fiato e…
“Here comes the sun, here comes the sun 
And I say it's all right 

Little darling, it's been a long cold lonely winter 
Little darling, it feels like years since it's been here 
Here comes the sun, here comes the sun 
And I say it's all right 

Little darling, the smiles returning to the faces 
Little darling, it seems like years since it's been here 
Here comes the sun, here comes the sun 
And I say it's all right ”
 
Aveva una voce stupenda.
Visto che stave facendo qualcosa di cui si vergognava decisi di unirmi a le anche perchè anche io avevo paura di cantare davanti a qualcuno e perchè non farlo davanti alla ragazza che amo?
 
“Sun, sun, sun, here it comes 
Sun, sun, sun, here it comes 
Sun, sun, sun, here it comes 
Sun, sun, sun, here it comes 
Sun, sun, sun, here it comes 

Little darling, I feel that ice is slowly melting 
Little darling, it seems like years since it's been clear 
Here comes the sun, here comes the sun 
And I say it's all right 

Here comes the sun, here comes the sun 
It's all right, it's all right”
 
Si girò verso di me un po’ stupita.
Mi guardò per un po’ e poi iniziò a parlare.
“Anche tu canti?”
“Beh fino a quando non mi hanno rovinato la vita lo facevo”
“So che è difficile parlarne ma che ti hanno fatto?”
“Non voglio affrontare questo argomento”
“Lauren ti puoi fidare di me”
“L’ultima volta che mi hai detto queste parole non è andata tanto bene”
“Stavolta sarà seriamente”
“No”
Mi guardò sperando di farmi sciogliere in qualche modo, ma non ci sarebbe riuscita.
Abbassai lo sguardo e poi sentii Camila che mi saltò addosso e mise in contatto le nostre labbra.
Mi sdraiai sul letto e lei mi salì sopra continuando a baciarmi, come se non ci fosse mai un domani.
Provai a ribaltare la situazione, ma quando si accorse che stavo cercando di metterla sotto lei mi bloccò le mani all’altezza del viso.
“Questa volta non mi farò sopraffare da te”
Mi sorrise e poi iniziò a darmi baci sul collo.
Dei brividi iniziarono a percorrere il mio corpo, non mi ero mai sentita così.
Non resistevo più a stare lì ferma, mentre Camila mi ‘torturava’ in ogni modo possibile.
Riprovai a farla scendere, ma lei strinse di più la presa e si mise a pochi centimetri da me.
“Lauren Jauregui cos’è che non hai capito? Io non ti lascio andare e non ti lascio salire sopra di me fino a che non mi racconterai tutto”
“1. Non posso dire che la situazione mi dispiaccia non fai altro che baciarmi 2. Non ho intenzione di parlartene ok? Fattene una ragione 3. Non mi puoi obbligare”
“Certo io non ti posso obbligare, ma te per obbligarmi a stare zitta mi hai praticamente rapita”
“Te la sei presa a male?”
La guardavo aveva uno sguardo arrabbiato, forse avevo sbagliato, forse avrei dovuto veramente fidarmi di lei.
Lei ci teneva a me e forse poteva farmi stare meglio.
Non me la sentivo e scossi la testa.
“Chiudi gli occhi”
“Cosa?”
“Ti voglio fare una sorpresa chiudili”
L’avevo fatta già arrabbiare e non volevo che si infuriasse così feci come mi aveva detto.
Sentii che percorse tutto il mio corpo con le sue mani fino ad arrivare ai polsi; sentii qualcosa di strano quando mi disse che se volevo potevo aprire gli occhi.
Gli aprii, ma non vidi niente di diverso, ma quando provai ad abbassare le mani notai che le aveva legate.
“Camila che intenzioni hai?”
“Te mi hai obbligata tenendomi legata e adesso e quello che faccio io”
“Camila dimmi che sei impazzita”
“Oh certo tu puoi fare come ti pare e io no? Solo perché sono più piccola di te di un anno non è detto che non posso fare le stesse cose che fai tu”
“Camila slegami ora”
“Tu non sei nessuno per darmi degli ordini”
“Sono la tua ragazza!”
“Penso che la mia ragazza si fiderebbe di me in ogni caso”
“Camila lasciami andare o giuro che inizio ad urlare”
“Puoi farlo tanto ho il nastro adesivo”
“Camila ti ho detto che mi devi lasciare andare!”
“No”
“Cami…”
E fu così che mi mise a tacere.
Non ci potevo credere, in tutta la mia vita non avrei mai pensato di ritrovarmi in quella situazione, soprattutto a causa di una ragazza dolce come Camila.
Non riuscivo a sopportare la situazione, così iniziai a provare a tirare giù le mani sperando che il nodo non fosse abbastanza stretto da reggere a lungo.
A quanto pare mi sbagliavo e lei non sembrava affatto felice dei miei tentativi.
Mi guardava con rabbia, non ne capivo il motivo, si ok avrei dovuto fidarmi di lei ma doveva capire che se non me la sentivo di parlare di qualcosa doveva darmi del tempo.
Si alzò e si sdraiò sul letto accanto a me abbracciandomi e poggiando la testa sul mio petto; si avvicinò al mio orecchio e sussurrò “Sappi che posso diventare più pazza e psicopatica di quanto tu non sia mai stata in tutta la tua vita”.

Allora che ne pensate di questo cambio di situazione?
All'inizio avevo mirato ad altro ma poi è venuta fuori quest'idea e mi piacerebbe sapere che ne pensate.
Sinceramente io non avrei mai pensato a una Camila così, ma le idee vengo fuori mano a mano.
Avevo detto che sarebbe tornata presente Ally, ma con questo cambiamento arriverà tra uno o due capitoli, ma tornerà, ci deve essere, diciamo che amo il personaggio di Ally.
Tra due giorni arriva il prossimo capitolo, au revoir (sono brava anche a francese...................... no non è vero)

 

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Capitolo 14
*** Confession ***


CAMILA’S POV
Andai al piano di sotto, lasciando Lauren da sola.
Vidi mia zia che stava preparando il pranzo.
“Che cucini?”
“Spaghetti tacos”
“Come in iCarly?”
“Sì”
“E’ veramente commestibile quella roba?”
“Oggi lo scopriremo”
Avrei preferito del tutto una pizza, ma per una volta potevo provare qualcosa di strano.
Mi suonò il telefono e risposi ad Ally.
“Camila dove cavolo sei finita? Ti ho cercato a casa tua, da Lauren e a scuola e non ci sei ne te ne lei”
“Calmati siamo a Nashville”
“Nashville? Cosa cazzo ci fate a Nashville?”
“1. Smettila di urlare 2. Ci stiamo nascondendo da Jarrod”
“Voi siete pazze, senti ora devo andare ti richiamo dopo”
Ci salutammo e finimmo la chiamata.
Tornai in cucina, presi una cosa dal cassetto e salii in camera.
Appena entrai Lolo si girò verso di me e io mi misi a cavalcioni su di lei.
La fissai per un po’ e poi le sfilai la maglietta, tirandola su fino ai polsi.
“Sai Lauren sei proprio bella e tutti d’ora in avanti dovranno sapere che sei mia”
LAUREN’S POV
Camila prese un coltello e lo avvicino al mio corpo.
Non sapevo minimamente cosa voleva fare, quando appena pronunciò quella frase capii che probabilmente voleva incidere il suo nome sulla mia pelle.
Stava per iniziare a scrivere la c quando…
 
Mi svegliai di colpo.
Erano le quattro del mattino e Camila ancora dormiva.
Ricollegai tutto quello che era successo: eravamo scappate da casa di Jarrod, eravamo arrivate a Nashville dalla zia di Camila e poi eravamo andate a dormire.
Era stato tutto un sogno.
Feci un sospiro di sollievo, niente di quello che stava ‘accadendo’ era reale.
Ripensai al sogno e poi presi una decisione difficile, ma che dovevo affrontare: raccontare tutto a Camila.
La scossi un po’ fino a che non aprì gli occhi.
“Lauren ma che ore sono?”
“Le quattro”
“E perché mi hai svegliata a quest’ora?”
“Dobbiamo parlare”
“Proprio adesso?”
“Sì perché poi perdo il coraggio e se perdo il coraggio tu diventerai una pazza psicopatica che vuole sapere tutto e che finirà a incidere il suo nome sulla mia pelle!”
“Lolo calmati ok? Di che verità stai parando?”
“Da quando ci siamo incontrate mi hai sempre chiesto perché non ho tanta fiducia e te lo voglio dire ora!”
“Sicura?”
“Mai stata più sicura in vita mia”
“Ok ti ascolto”
“Vengo dall’Oregon ed è da lì che è iniziato tutto. Mi ero presa una cotta per una ragazza, Jennifer, ma non sapevo cosa fare, non sapevo se le persone avrebbero accettato il fatto che sono lesbica, perciò iniziai a guardarla da lontano, come fanno alcuni innamorati. Dopo qualche mese ne parlai con la mia migliore amica che mi spinse a parlare con Jennifer. Ci parlai e lei mi confesso che era anche lei attratta dalle ragazze ed iniziammo ad uscire; un giorno a scuola andò a giro a dire che ero lesbica e che l’avevo molestata e tutti se la presero con me, nessuno mi parlava più e così non mi sono più fidata di nessuno”
Guardai Camila che era rimasta a bocca aperta.
“Lolo... deve essere stato terribile”
“Già…”
“Ti posso fare una domanda?”
“Certo”
“Io ti piacevo già da prima che io ti venissi a parlare”
“Camila tu mi piaci dal primo giorno che ho messo piede a Danville”
Mi sorrise e io mi avvicinai per baciarla.
“Dai adesso dormiamo, hai guidato per tre ore e ho notato che la stanchezza ti da alla testa”
“Solo perché ho deciso di punto in bianco di raccontarti questa storia?”
“No, per la storia della pazza psicopatica”
“Oh beh era solo un sogno”
Ci abbracciammo e ci rimettemmo a dormire.
 
Mi svegliai e la camera era tutta illuminata; mi girai per dare il buongiorno a Camila, ma lei si era già alzata.
Scesi al piano di sotto e la trovai seduta su uno sgabello intenta a fare colazione.
Di sua zia non c’era traccia, così mi avvicinai a lei e l’abbracciai da dietro.
Sobbalzò per la sorpresa poi si girò un po’ il tempo di vedermi e sorrise.
Prese il cucchiaio lo infilò nella tazza e mi imboccò.
Mandai giù quel boccone e iniziai a dare dei baci sul collo di Camila.
Notai che iniziò ad avere i brividi e la strinsi di più a me.
Stetti un po’ appoggiata a lei e poi andai a sedermi per mangiare.
Ci mandavamo occhiate e ogni tanto ci facevamo qualche sorriso; stavo aspettando di sentire il telefono di Camila che in quelle situazioni squillava sempre, ma stranamente stette zitto.
Però fu lei a rompere il silenzio.
“Che ne dici se andiamo a fare un giro per Nashville?”
“Certo”
Ci preparammo e iniziammo a camminare per le strade di quella città del Tennessee.
Dopo un po’ ci fermammo a mangiare un gelato quando mi venne un dubbio.
“Sai nel sogno di stanotte cantavi e mi chiedevo se lo facevi anche nella realtà”
“Beh si canticchio”
“Dai fammi sentire”
“Qui?”
“E dove su Marte?”
Da una finestra usciva della musica e casualmente Camila conosceva quella canzone e iniziò a canticchiare.
“Give me love, like her
Cos lately I’ve been waking up alone
The pain splatter tear drops on my shirt
I told you I’d let them go
And that I'll fight my corner
Maybe tonight I’ll call you
After my blood, turns into alcohol
No, I just wanna hold you
Give a little time to me
We’ll burn this out
We’ll play hide and seek
To turn this around
And all I want is the taste
That your lips allow
My my my my give me love
My my my my give me love
My my my my give me love
My my my my give me love”
 
Sorrisi, aveva una voce bellissima proprio come nel mio sogno, a differenza che io non avrei iniziato a cantare perché non conoscevo la canzone e non sapevo cantare.
Andai verso di lei, presi il suo viso tra le mani e la baciai.
“Vuoi amore? Eccolo”
Ci prendemmo per mano e tornammo a casa.
Ci eravamo del tutto scordate di avvisare Ally e i genitori di Camila e non avemmo il tempo di prendere il telefono che la Brooke ci chiamò.
“Dove siete?”
“Nashville, Tennessee ci devi coprire con i miei genitori dicendo che siamo in vacanza studio”
“Che ci fate a…”
“Non dire niente, Jarrod potrebbe essere lì intorno, stiamo scappando da lui”
“Ok, va bene, adesso devo andare vi richiamo domani”
Finite le telefonate ci mettemmo a guardare la televisione una nelle braccia dell’altra.

Ta daaa
Vi aspettavate che era tutto un sogno?
Beh so che sono andata un po' spedita con i fatti è che non sapevo come far passare il tempo della storia prima del prossimo capitolo.
Ok al prossimo capitolo.

 

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Capitolo 15
*** Ally? ***


ALLY’S POV
Mi stavo dirigendo verso la mia classe, quando fui fermata da un ragazzo dai capelli rossi.
“Ally Brooke, so che sai dove è Camila, perciò ti merita parlare”
“Non la vedo da tre giorni non so dove è”
“Te lo chiedo un’ultima volta: dove è Camila Cabello?”
“Non lo so”
Mi spinse contro il muro e iniziò a colpirmi all’altezza delle costole.
Cercai di coprirmi e di scostarmi, ma quel ragazzo chiamò altri due che mi bloccarono al muro.
Dopo alcuni minuti  mi lasciarono e caddi a terra senza forze.
“Portatela a casa di Tom”
Mi presero di peso e mi portarono da questo Tom.
Arrivati da lui mi buttarono in terra e mi prese un colpo di tosse e sputai del sangue.
“Penso che Jarrod le abbia inclinato qualche costola che le ha forato un polmone”
“Jarrod muoviti, non vorrai che muoia o saremo nei casini!”
Quello dai capelli rossi si avvicinò a me e prese il telefono componendo molto probabilmente il numero di Camz.
CAMILA’S POV
Io e Lolo ci stavamo coccolando quando mi suonò il telefono.
Guardai il numero, era Ally e se mi chiamava lei doveva essere una cosa veramente importante.
Risposi, ma la voce non era quella della mia amica, ma di Jarrod.
“Camila, tesoro, ti conviene tornare a Danville entro 4 ore o la tua cara Ally, beh andrò a vivere molto in alto”
“Come cazzo puoi fare una cosa del genere?”
“Beh qui entro 4 ore”
“Dimmi almeno dove”
Mi dette l’indirizzo e io lo segnai e attaccai il telefono.
“Che diceva Ally?”
“Dobbiamo tornare a Danville”
“Cosa?”
“Jarrod ucciderà Ally se non torno a Daniville a questo indirizzo entro 4 ore”
“Aspetta so io cosa fare”
Lolo prese il telefono, sentii che stava dando delle informazioni, stava chiamando la polizia.
ALLY’S POV
Tossii ancora e sputai ancora del sangue.
Jarrod stava camminando nervosamente avanti indietro quando sentii delle sirene.
Entrarono delle persone che arrestarono Jarrod e gli altri e poi sentii qualcuno che mi prese, probabilmente erano medici che mi stavano portando in ospedale.
Persi i sensi e dopo non so quanto riaprii gli occhi trovandomi davanti Lauren.
Ero sotto effetto dei farmaci e mi sembrava di essere ubriaca.
LAUREN’S POV
Appena saputo che Ally era stata portata in ospedale tornai a Danville per vedere come stava.
Arrivai lì e era ancora priva di sensi e così decisi di stare con lei fino a che non si sarebbe risvegliata.
Dopo due ore che aspettavo aprì gli occhi.
“Ally come sta?”
“Bene penso mi fa male tutto il torace”
“Ci credo hai due costole inclinate, devi stare il più possibile sdraiata o leggermente alzata”
“Camila?”
“E’ rimasta a Nashville, non sapevo se fosse già stato sicuro o no e le ho detto di rimanere lì, poi l’avrei chiamata per sapere quando poteva tornare; comunque grazie per averci coperte”
“Per il bene di Camila farei qualunque cosa”
La fissavo vedevo come ci teneva e quello che aveva fatto era stato incredibile.
Sarebbe stato strano dirlo per me, ma la stimavo tantissimo.
“Lauren mi dai una mano a tirarmi un po’ su?”
“Certo”
L’aiutai a mettersi un po’ a sedere.
Ci eravamo avvicinate tantissimo e se al posto suo ci fosse stata Camila non avrei perso tempo e l’avrei baciata immediatamente.
Qualcuno aveva preceduto i miei pensieri.
Mi ritrovai con Ally che mi stava baciando.
Rimasi sorpresa, non sapevo che fare; Ally mi era indifferente, ero innamorata di Camila e ricambiare quel bacio sarebbe equivalso a tradirla.
Smisi di pensare e mi staccai da lei, un po’, anzi molto freddamente.
“Ally che ti prende?”
“La verità è che…”
“Io amo Camila”
“Lo so”
“Da quanto va avanti?”
“Da quando ci provavi con Carly”
“Ally mi dispiace, ma mi sei sempre stata indifferente”
“Lauren, non posso fermare quello che provo per te”
“Non possiamo, Mila ci rimarrebbe male”
“Posso darti di più di lei!”
“Ti ho detto che io la amo e la cosa non cambierà per un tuo bacio”
“Per favore!”
“Senti adesso vado a casa torno per cena”
Uscii dall’ospedale correndo verso casa mia, sperando che i secondi fossero come secoli, volevo tornare in quel posto il più tardi possibile.
Inizialmente pensai che i farmaci avessero dato alla testa a Ally, ma poi mi resi conto che era tutto reale.
Arrivata a casa presi il telefono e chiamai Camila.
“Lolo allora come sta Ally?”
“E’ un po’ ammaccata, ma sta bene dai, comunque potrai tornare tra tre giorni”
“Ok, mi raccomando tieni di conto Ally”
“Certo… vorrei averti qui per poterti baciare”
“Sì anche a me mancano i tuoi baci, l’unica cosa è che vorrei che la smettessi con questo tuo tono freddo”
“Non posso cambiare il mio carattere”
“Ti prego dimmi che non te la sei presa”
“No non ti preoccupare, dai stacco devo mangiare e poi tornare da Ally”
“Curala bene, che sai stiamo andando incontro all’inverno e se mi ammalò avrò bisogno di qualcuno che mi curi”
“Oh beh la dottoressa Jauregui sarà sempre a tua disposizione”
Scoppiammo a ridere e poi andai a preparare tutto per tornare in ospedale.
Feci tutto con molta calma, si ero spaventata di ritrovarmi nella stessa stanza con la Brooke.
Entrata nella sua camera la salutai e le detti una mano a mettersi a sedere e subito si fiondò sulle mie labbra.
Cercai di staccarmi, ma lei non voleva porre fine a quel contatto.
Finalmente ce la feci a farla staccare.
“Ally devi smetterla”
“Io ti voglio”
“Hai detto che faresti di tutto per Camila e adesso ti chiedo di dimenticarmi per lei”
“Lauren non posso”
“Si che puoi, tutti possiamo dimenticare chiunque”
“Veramente? Tu ti dimenticheresti di Camila”
Cazzo, mi aveva fregata; dovevo trovare un modo per farle passare quella cosa o la situazione si sarebbe complicata più del previsto.
Dopo aver cenato trovai un film in tv e ci mettemmo a guardarlo e io tenni per tutto il tempo un po’ di distanza.
Quando si addormentò andai via senza che lei potesse protestare.
Mi stesi sul mo letto e visto che non riuscivo a prendere sonno iniziai a pensare.
Sicuramente non avrei mai lasciato Camila e lei…
Ecco il problema se lei avesse saputo dei sentimenti di Ally che avrebbe fatto?
Si sarebbe arrabbiata o mi avrebbe lasciata per non farla soffrire?
Non volevo che si allontanasse da me, non potevo stare senza di lei se dovesse succedere sarebbe cominciato tutto da capo, cambio città, poca fiducia, trovare qualcuno di amare, ma Ally aveva ragione: non mi sarei mai dimenticata della Cabello.

Lolo è proprio brava a fare colpo!
Allora che ne pensate di questa Ally?
Camila potrebbe ritrovarsi davanti a un bivio e le sue decisione potranno venire fuori nel prossimo captiolo, sempre tra due giorni!

 

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Capitolo 16
*** Stop ***


Anche se a mala voglia dovetti tornare da Ally, avevo promesso a Camila di prendermi cura di lei e qualcuno la doveva tenere d’occhio.
Presi la borsa e mi avviai verso l’ospedale.
Ero appena uscita di casa quando Camila mi chiamò.
“Ehi Mila”
“Lolo, come sta Ally”
“Ci sto andando ora, ma da quello che ho visto ieri sera si rimetterà in fretta”
“Non vedo l’ora di tornare e di andare da lei”
“Già…”
“Qualcosa che non va?”
“Cosa? No è tutto ok”
“Sicura?”
“Certo che sono sicura”
“Lauren, sai che con me puoi parlare”
“Sì, ma va tutto bene non ti preoccupare”
“Convinta te”
“Camila…”
“Certo, ok scusa beh dai vado mia zia è tre minuti che mi chiama ci sentiamo”
“Ciao”
Rimisi il telefono nella borsa e mi diressi verso la camera in cui stava Ally.
Mentre passavo per i corridoi di quell’edificio vedevo gente che cercava di confortare persone che amava, era molto tempo che non provavo cose del genere e anche se avevo Camila non riuscivo a riprovare certe sensazioni.
Mi fermai per un attimo, come congelata, e poi ripresi a camminare.
Mi fermai anche davanti alla porta della stanza, non sapevo come affrontare Ally e quello che provava per me.
Feci un ultimo sospiro ed entrai.
Ci salutammo con un semplice sorriso e allontanai un po’ la mia sedia da lei e mi sedetti.
“Come mai ti sei allontanata?”
Non risposi avrebbe benissimo capita sa sola.
Ci scambiavamo occhiate e sembrava che Ally aspettasse che aprissi bocca.
Stemmo in silenzio per alcuni minuti poi lei iniziò a parlare.
“Dai Lauren avvicinati”
“Non mi lascerò baciare da te un’altra volta”
“Anche se succedesse Camila non lo saprebbe mai”
“Tu e lei avete la bocca larga, lo saprebbe appena arrivata qui”
“Ti prego!”
“No, Ally ok? Non voglio che ti faccia strane illusioni”
“Solo una volta”
La guardai, non dovevo cedere, non mi importava se continuava a pregarmi non avevo intenzione di andare li per farmi baciare.
Continuava a fissarmi; era un po’ inquietante non pensavo che Ally poteva essere così.
“Almeno puoi aiutarmi a mettermi a sedere”
“Prometti che non mi bacerai”
“Promesso”
ALLY’S POV
Durante la promessa avevo incrociato le dita, era l’unica occasione che avevo per baciarla.
Molte volte ero stata dura con lei, ma solo per nascondere quello che veramente provavo per lei.
Non ero mai stata attratta da una ragazza, ma Lauren aveva un non so che di affascinante, come aveva detto Camila lei riusciva ad attrarti in ogni modo.
Mi venne ad aiutare e quando fu abbastanza vicina le presi il viso tra le mani e la baciai.
LAUREN’S POV
L’aveva fatto di nuovo e io non riuscivo più a sopportarlo.
Ci staccammo, presi la sua borsa e uscii di corsa da quella stanza.
Prima che potessi chiudere la porta sentii Ally chiamarmi.
“Lauren che fai?”
“Me ne vado, anche se ho promesso a Camila che ti sarei stata vicina, ma fino a che non la smetti non ti starò più vicino”
“Lauren…”
Non avevo voglia di sentire che aveva da dire chiusi la porta e me ne andai.



So che è corto, ma prima di far tornare Camila volevo che Lauren rompesse tutti i contatti con Ally.
Dal prissimo capitolo Camila torna a Danville e beh iniziati a immaginarvi le cose più improbabili che potrebbero succedere.
Tra due giorni con il prossimo capitolo ;)

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Capitolo 17
*** Shut up ***


Finalmente Camila era tornata a Danville.
Appena arrivata insistette per andare da Ally, ma io mi inventai una scusa per rimanere a casa, poi mi pentii, probabilmente la Brooke avrebbe spifferato tutto senza la mia presenza.
Appena me ne resi conto iniziai a correre per raggiungerla.
Arrivata davanti alla stanza di Ally trovai Camila.
“Ma non avevi detto che avevi da fare?”
“Sì è che poi mi sono ricordata che avevo promesso ad Ally che oggi lei avrei portato ehm questo”
Alzai la mano dove tenevo un libro preso all’ultimo momento.
Mila sembrò crederci ed entrammo nella stanza.
Appena vide Ally, Camila le corse incontro e quasi non saltava nel letto in cui era stesa.
“Hey Camz mi fai male allenta la presa”
“Ehm si scusa è che ehm sono felice che tu ehm stia meglio di come ehm pensavo”
“Come mai tutti questi ehm? Uh una certa persona qui è nervosa”
“Dopo tutto quello che hai fatto per noi…”
“Camila è tutto a posto ok? Dai calmati”
“Tra  quanto guarirai?”
“Due o tre mesi se non di più”
“Non possono che so chiamare qualche mago da Hogwarts per farti guarire più in fretta?”
“Ahahah non penso”
“Allora potrebbero far venire uno Shadowhunter che ti guarisce con un Iratze”
“Camila non c’è altro modo per guarire se non aspettare tutto questo tempo”
“Uff… ti prometto che fino a che non guarirai ti verrò a trovare tutti i giorni”
“Questo era ovvio e se salti anche solo un giorno ti faccio maledire da uno dei tuoi amici maghi!”
Si misero a ridere come due deficienti mentre io guardavo la scena appoggiata al muro.
La loro era una bellissima amicizia, che probabilmente si sarebbe rovinata a causa mia.
“Ho visto che giù c’è un bar vuoi qualcosa?”
“No grazie”
“Lauren?”
“Io sto bene così”
Camila uscì e Ally iniziò a fissarmi.
Potevo immaginare cosa aveva in mente e ancora non aveva capito che io non sarei mai stata con lei.
“Lauren mi dai un ultimo bacio?”
“No, Camila potrebbe entrare e io non voglio!”
“Dai poi mi dimenticherò di te!”
“E ci devo credere?”
“OK non me ne dimenticherò, ma almeno mi farò una ragione che tu ed io non potremo mai stare insieme”
“Sarà più facile se io non ti bacio lo sai?”
“Ti prego!”
“No e non ti azzardare a usare un’altra volta la scusa di aiutarti a mettere a sedere”
In quel momento entrò Camila.
“C’è qualche problema?”
“No, stavamo solo parlando, beh…”
“Del libro che devo dare ad Ally”
Salvataggio in corner perfetto.
Stemmo lì per altri 30 minuti dove Camila e Ally non facevano altro che scherzare tra di loro.
Mi sentivo come il terzo incomodo ma dovevo e volevo controllare la situazione.
Quando uscimmo mi portai il libro che avrei teoricamente dovuto dare a Ally dietro e Camila me lo fece notare immediatamente, alcune volte non le sfuggiva proprio nulla.
Rientrai nella stanza di Ally e le lasciai il libro lì vicino e poi presi l’occasione per parlare.
“Senti io non verrò sempre con Camila perciò tieni la bocca chiusa su quello che è successo nei giorni scorsi o ho il coraggio di portarla lontano da qui per sempre ok?”
Lei deglutì.
“Non puoi farlo”
“Certo che posso per stare con Camila farei di tutto pure allontanarla da tutto ciò che ha”




Ok ultimamente i capitoli sono corti e fanno abbastanza schifo, ma ho poche idee, ma meglio quelle poche che il vuoto totale.
Spero che vi piaccia e spero che mi facciate sapere cosa ne pensate e sperò che per lunedì mi arrivi l’ispirazione per fare un capitolo decente, alla prossima.
 

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Capitolo 18
*** You are my Valentine ***


Erano passati 2 mesi e ormai Ally era stata dimessa dall’ospedale.
Tutto stava andando per il meglio, non si era più avvicinata a me in quel modo e non aveva detto niente a Camila.
Mancavano pochi giorni a San Valentino e stavo pensando di preparare qualcosa di speciale per quella ragazza speciale.
Stavo passeggiando per le strade di Danville quando passai davanti ad un negozio di fiori; mi misi a fissare tutti quei fiori quando una ragazza, che apparentemente lavorava lì, si avvicinò a me.
“Hai ragazzi di solito non piace ricevere fiori”
“Beh in verità sono per una ragazza”
“Tuo fratello ha bisogno di aiuto?”
“In verità sono per la mia ragazza”
“Oh sai cosa le piace?”
“Penso che delle rose vadano bene, molte rose, di alcune mi servono solo petali”
“Adoro le persone che preferiscono i petali veri a quelli finti”
“Posso passarli a prendere domani?”
“Certamente”
Sorrisi alla commessa e me ne andai, per la mia strada.
Mi ritrovai davanti ad una pasticceria e presi dei cioccolatini; andai a casa e iniziai a pianificare il tutto.
Finalmente arrivò il giorno di San Valentino.
Arrivai a scuola con un’ora d’anticipo per iniziare la mia sorpresa per Camila.
CAMILA’S POV
Andai a scuola con un gran sorriso sulla faccia,era una giornata che avrei passato con Lauren scambiandoci dolcezze o cose del genere.
Arrivai davanti al mio armadietto e ci trovai attaccata una busta arancione.
L’aprii e lessi cosa c’era scritto.
“Che questo giorno abbia uno splendido inizio, guarda nell’armadietto e cerca di non strafogarti tutto, devi restare in forma per oggi”
Guardai dentro e trovai una scatola piena di cioccolatini con dentro un’altra busta.
“Appena arrivi in classe guarda sotto la sedia”
Mi diressi verso la mia aula e appena arrivata guardai sotto; c’era qualcosa attaccato e quando tirai su mi trovai una busta rosa.
Lauren ci si era messa veramente di impegno e ero curiosissima di sapere cosa sarebbe successo nel pomeriggio.
Aprii anche quella busta e iniziai a leggere.
“Sappi che è solo l’inizio, spero che la prima ora di lezione non ti annoi, nel caso fosse così prendi il mio mp3, c’è una playlist tutta per te”
Lo presi ed iniziai a guardare le canzoni che Lauren aveva messo.
  1. Give me love – Ed Sheeran
  2. Teenage Dream – Katy Perry
  3. When you look me in the eyes – Jonas Brothers
  4. Made in the USA – Demi Lovato
  5. Always be together – Little Mix
  6. What makes you beautiful – One Direction
  7. Who said – Selena Gomez
Il professore arrivò in classe e appena aprì bocca io mi misi ad ascoltare la playlist che Lauren mi aveva dedicato.
Erano sette canzoni stupende.
Finita la lezione andai verso l’armadietto di Lauren, avevo voglia di vederla e stare con lei prima della lezione successiva.
Corsi verso l’armadietto e invece di trovare lei trovai un altro delle sue buste.
La presi e iniziai a leggere.
“Sapevo che mi avresti cercata, ma ancora è presto per vedermi, vai alle tue lezioni e finita la scuola ci vediamo a casa mia”.
Le altre ore le passai ad ascoltare a ripetizione quelle sette canzoni, non volevo che il pensiero di Lolo mi abbandonasse.
Finite le lezioni iniziai a camminare verso casa sua.
Arrivai davanti alla porta e stavo per bussare, quando lei mi abbracciò da dietro.
“Ti sono mancata?”
“Ovviamente”
“Sei curiosa di sapere cosa c’è dietro questa porta?”
“Secondo te?”
“Qualcuno ha fretta”
“Dai Lolo!”
Iniziò a baciarmi il collo, su e giù per circa due minuti.
“Forse adesso possiamo entrare”
“Forse?”
Lauren aprì la porta e trovai dei petali di rose sul pavimento a formare una strada che percorsi fino a trovare un mazzo intero e una fetta di torta.
“Buon San Valentino Camila Karla Cabello”
“Anche a te e beh questo è per te”
LAUREN’S POV
Presi il pacchetto che Camila mi aveva dato e iniziai a scartarlo.
Aprii la scatola e trovai un braccialetto con una L e una C.
“Camila è veramente bello”
“Sì ma mai quanto te”
Ci abbracciammo e poi mangiammo il dolce.
Stavamo decidendo cosa guardare quando suonò il campanello.
Andai ad aprire e apparve un postino con un mazzo di fiori in mano.
“Questi sono per Lauren Jauregui”
“Grazie”
“Beh devi essere fortunata se qualcuno ti ha regalato un mazzo di fiori così grande”
Sorrisi timidamente e il postino se ne andò.
Tornai da Camila, stupita dal regalo inaspettato.
“Camila non dovevi”
“Non te li ho regalati io”
“Cosa?”
Presi il biglietto attaccato e lessi.
“Per la ragazza che mi ha rapito il cuore, sei bellissima. Ps. Mi mancano i tuoi baci, vorrei tornare indietro di due mesi solo per sentire le tue labbra su le mie –Tu sai chi”
“Lauren ci te li ha dati? Chi diavolo hai baciato due mesi fa? Mi hai tradita?”
“Cosa? No! Non so chi mi li ha inviati”
“Lauren chi cazzo hai baciato?”
“Solo te!”
“Lauren non mi mentire!”
“Non lo sto facendo!”
“Bene fino a che non me lo dici ti puoi dimenticare che sono la tua ragazza, buon San Valentino anche a te”
Se ne andò sbattendo la porta.
Sì avevo mentito sapevo benissimo chi me li aveva inviati: Ally.
Presi le chiavi e guidai fino a casa della Brooke.
Bussai e lei mi venne ad aprire la porta.
“Hey hai ricevuto…”
“Come ti è venuto in mente di mandarmeli?”
“Volevo fare qualcosa di carino”
“Potevi evitare almeno il biglietto”
“Cosa c’è di male?”
“Camila è incazzata nera”
“A me non ha detto niente quando mi ha chiamata poco fa”
“Certo non le ho detto che eri te, ti avevo detto di dimenticare quella storia!”
“Ok, devo lasciarti stare, ma dobbiamo dirglielo”
“Non pensi che sia abbastanza arrabbiata?! Senti io vado da lei tu fai che ti pare”
Me ne andai e mi misi sotto casa di Camila.
Presi dei sassolini ed iniziai a tirarli verso la finestra di camera sua.
Dopo cinque minuti aprì la finestra e non sembrava affatto contenta.
“Lauren vai da quella! Tanto mi hai già tradita una volta!”
“Senti io non volevo e lei che mi è saltata addosso, io amo te!”
“Non gli avresti permesso di baciarti se fosse vero!”
“Ci ho provato!”
“Come no”
“Camila…”
“Ti ho detto che devi andare da quella, io non voglio più stare con te!”
“Non dire cavolate”
“Allora dimmi chi ti ha inviato quei fottuti fiori!”
Non potevo sputtanare Ally in quel modo, dovevamo ancora aspettare.
Me ne andai, senza aver avuto successo.
Era ormai sera e mi buttai sul letto.
Camila non mi aveva ne chiamata ne mi aveva scritto, però decisi di scriverle un’ultima cosa.
Iniziai a digitare e le inviai il messaggio con scritto “You are my Valentine”.



L'ispirazione è tornata!
Beh Camila è esplosa alla notizia che qualcun'altra aveva baciato la sua Lauren.
Che ne pensate? 
Dal prossimo capitolo ci dovrebbe essere anche il banner, beh tra due giorni il nuovo capitolo.

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Capitolo 19
*** Mila or Ally? ***


Erano passate due settimane, Camila non mi parlava più e Ally si era convinta di tenere il segreto ancora per un po’.
Mancava un giorno al compleanno di Mila e anche se avessi avuto un’idea che avrebbe eclissato qualunque cosa a lei non sarebbe importato.
Arrivò quel giorno e io mi appoggiai a degli armadietti intenta a guardare Camila; dopo un po’ Ally mi passò a canto mi guardo e disse testualmente “Non c’è regalo migliore che la verità”
“Cosa? No, Ally no!”
Le andai dietro, ma non riuscii a fermarla in tempo.
ALLY’S POV
Ero intenzionata a dirle tutto, era troppo tempo che lo nascondevamo, lei non parlava più con Lauren, anche se poteva essere una cosa a mio vantaggio, ma sapevo che lei ci stava male e non potevo accettarlo.
“Sono io la ragazza che due mesi fa ha baciato Lauren”
“Cosa?”
“Sì sono stata io mi dispiace”
“Ally!”
“Lauren tu glielo hai permesso?”
“No, ho provato a evitarla, ma lei mi saltava addosso ogni volta che l’aiutavo a mettersi a sedere”
“Sì lei ha ragione e sappi che anche se vi amate farò di tutto per averla”
“Brooke ti ho detto che non lascerò mai Camila per te!”
“Questo lo vedremo”
“Ally davvero faresti una cosa del genere? Sei la mia migliore amica!”
“In guerra e amore tutto è lecito”
Me ne andai lasciandole lì; sicuramente Camila si sarebbe scusata con Lauren per non averle dato fiducia e si sarebbero iniziate a baciare.
Non ero mai stata una ragazza che avrebbe preferito rompere un’amicizia solo per amore, ma quella volta era diverso, Lauren era una ragazza che riusciva ad attrarti come una calamita, quegli occhi verdi, quel sorriso che riusciva ad illuminare qualsiasi cosa, quei capelli… beh che dire ero proprio innamorata e dovevo conquistare il mio amore.
Diventare come lei?
No non faceva per me, però avrei tirato fuori qualcosa.
Andai a lezione e su un foglio bianco iniziai a disegnare qualcosa che si potesse avvicinare al viso di Lau.
Finito anche quella sottospecie di capolavoro e la lezione di storia decisi di uscire da scuola prima.
Andai verso casa della mia amata, cercando di tirare fuori qualcosa di convincente.
Durante il tragitto non mi venne in mente niente di brillante, ma almeno avevo scritto un biglietto che avevo attaccato alla porta, sperando che lo avrebbe letto.
CAMILA’S POV
Quella rivelazione di Ally mi aveva sollevata per il fatto che era vero che Lolo non mi aveva tradito, ma distrutta per il fatto che lei avrebbe combattuto per lei pur sapendo che mi amava.
Quel pomeriggio sarei andata a casa di Lauren, così potevamo passare del tempo insieme, perso nelle ultime due settimane sperando che Ally non spuntasse da qualche parte.
Arrivate a casa ci stendemmo sul divano e ci abbracciammo.
“Lolo ho paura”
“Di cosa?”
“Che Ally possa intromettersi”
“Ally non potrà mai sostituirsi, per te ho rischiato la vita, per te ho deciso di rimanere in un posto in cui conoscono la mia sessualità, per te ho combattuto contro tutti e non farò mai queste cose per qualcun altro all’infuori di te”
Sorrisi e le detti un bacio.
“Aspetta un attimo”
Scattai a sedere mi era preso un lampo di genio.
“Che c’è?”
“Hai presente il giorno in cui venni a fare conoscenza con te?”
“Sì”
“Subito dopo Ally mi disse di stare lontana da te perché potevi farmi qualcosa, ok mi hai rapita, ma forse uno dei motivi, e forse quello principale, per cui me l’ha detto è che non voleva che tu ti innamorassi di me”
“Ringrazio il cielo per gli attimi di genialità che ti da”
“Mi stai dando della stupida?”
“Probabilmente”
“Lauren Jauregui ti odio”
Afferrai un cuscino e glielo tirai in faccia; subito dopo aveva uno sguardo arrabbiato e malizioso contemporaneamente.
“Ah si passi alla violenza?”
Mi prese di peso e mi portò nella sua stanza.
Mi butto sul letto e subito dopo mi salì sopra; iniziò a baciarmi, poi passò a lasciarmi dei baci lungo il collo, mentre con le mani vagava sotto la maglia.
Dal canto mio iniziai a toccarle le gambe andando sempre più in su.
Arrivata all’altezza del sedere ci posai le mani e strinsi un po’.
“La piccola pervertita torna a palparmi”
“Beh le tue mani sembrano ispezionare ogni singola cellula della mia pelle”
“Oh a quanto ho capito vuoi che si fermino solo su un punto”
Tornò a baciarmi e con le mani si soffermò sul mio seno.
Strinsi di più le mani e lei strinse le sue.
Ci concentrammo soprattutto sui nostri baci.
Dopo un po’ ci staccammo e Lauren si distese accanto a me.
“Allora palpeggiatrice sei contenta?”
“Non mi chiamare in quel modo”
“Oh la piccola palpeggiatrice se no si arrabbia”
“Lauren smettila”
“Mi stai minacciando palpeggiatrice”
“Non usare più quella parola”
“Quale? Palpeggiatrice? C’è qualche problema se dico p-a-l-p-e-g-g-i-a-t-r-i-c-e?”
“Lauren”
“Si…… palpeggiatrice?”
“Non è divertente smettila”
“Oh si che lo è…”
“Non lo dire!”
“Palpeggiatrice”
Lauren scoppiò a ridere e io feci l’arrabbiata, non potevo crederci che adesso aveva iniziato a chiamarmi in quel modo solo perché le avevo toccato il sedere.
“Mila”
“Non ci parlo con te”
“Dai”
“Promettimi che non mi dirai più quella parola”
“E’ stato bello parlarti in questo periodo”
“Lauren! Davvero?!”
Prese il mio volto tra le mani e mi baciò.
“Dai per distrarmi leggerò questo biglietto”
LAUREN’S POV
Camila se la era un po’ presa, avevo solo voglia di scherzare, ma forse avevo esagerato.
Presi il biglietto che avevo trovato attaccato alla porta di casa.
 
Ricordati che troverò sicuramente il modo per averti anche se solo per un giorno, perciò tu e Camila dovrete farvene una ragione e ricorda alla piccoletta che tra noi è guerra.
-Ally
 
Nuovo capitolo!!
Allora vi piace?
Prepariamoci ad una Ally che non si è vista fin ora e a un possibilissimo scontro tra lei e Camila.
Ci vediamo al prossimo capitolo ;)


 
 
 

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Capitolo 20
*** Prisoner, again ***


CAMILA’S POV
Stava per iniziare l’ultima ora di lezione e mentre mi dirigevo in classe arrivò Ally.
“Ehi Camz che ne dici se oggi vieni da me?”
“Se vuoi fare qualc…”
“Niente, è come una tregua diciamo, sei pur sempre la mia migliore amica”
La guardai un po’ in modo storto.
“Dai Camz non succederà  niente”
“Ok, ci vediamo da te alle?”
“16?”
“Perfetto”
Se ne andò e io andai a lezione.
All’inizio ero preoccupata, ma Ally aveva ragione, in fondo eravamo migliori amiche e una tregua ci poteva anche stare.
Tornata a casa mi misi a studiare quando mi arrivò un messaggio da Lauren.
 
Sei sicura di voler andare veramente da Ally?
 
Sì, è come una pausa e come fai a saperlo?


L’ho incontrata nei corridoi e dopo una piccola chiacchierata me lo ha detto
 
Dimmi che non ci ha provato con te o è una donna morta
 
Tranquilla non è successo niente
 
Quella conversazione mi aveva messo un po’ di paura e ero diventata più incerta sul fatto di andare da lei o no.
Comunque avevo già accettato e non potevo tirarmi indietro.
Mi feci trovare puntuale davanti alla porta di casa Brooke.
“Hey Camz entra”
Entrai in casa sua e come al solito ci fiondammo nella sua camera.
Ci sedemmo sul suo letto e iniziammo un maratona di film, come tutte le altre volte che ci eravamo incontrate a casa sua.
Ally aveva tutti gli occhi lucidi, quel giorno vedemmo quei film in cui lei si commuoveva sempre.
“Puoi prendere i fazzoletti lì nel ripostiglio?”
“Certamente”
Entrai nello stanzino e mi tirai in punta di piedi per prendere il pacco di fazzoletti quando sentii la porta sbattere e la chiave girare nella serratura.
“Ally?”
“Come avevo detto in amore e guerra tutto è lecito”
“Avevi detto che questa era una sorta di pausa”
“So mentire”
“Cazzo Ally apri questa maledetta porta!”
“No”
“Ma così che risolvi? Tanto Lauren non farà niente con te”
“E’ quello che pensi”
ALLY’S POV
Ero intenta a riordinare l’armadietto, quando una Lauren poco contenta si avvicinò a me.
“Cosa hai fatto a Camila”
“Niente”
“Dove è allora?”
“Non te lo ha detto? È andata con i suoi a Cuba”
Era la prima scusa che mi era venuta in mente, visto che evidentemente i suoi genitori erano andati là.
In quel momento a Lauren squillò il telefono.
“Beh mi dirà tutto ora, mi sta chiamando”
“Aspetta non rispondere!”
“E perché non dovrei?”
“Per la tariffa delle chiamate internazionali, so che si spende un botto”
“Hai ragione”
Rifiutò la chiamata e mi sentii più sollevata.
Se ne stava andando quando mi venne un lampo di genio.
“Lauren che ne dici se oggi ci vediamo al parco oggi pomeriggio?”
Ci pensò per un po’ e poi accettò la mia proposta.
CAMILA’S  POV
Chiamai Lauren per tre volte e non rispose mai, volevo sapere cosa diavolo stava succedendo, non
potevo neanche immaginare che probabilmente Ally la stava baciando.
Non era possibile che mi avesse chiusa nello stanzino di casa sua, sapeva benissimo quanto ci
tenevo a Lauren e ora che sembrava tutto perfetto si era intromessa.
Aveva sempre detto che insieme stavamo benissimo e che eravamo dolci, menzogne.
Sentii aprire la porta e iniziai a correre fuori quando Ally mi rispinse dentro.
“Non ti ho mai detto che potevi uscire”
“Che fai adesso?”
“Prendo questo”
Prese il mio cellulare di mano e se ne andò chiudendo la porta a chiava per l’ennesima volta.
Sbuffai e mi lasciai cadere a terra con la schiena al muro.
Non ero possibile ero prigioniera, prigioniera per un’altra volta.
ALLY’S POV
Nel pomeriggio andai nel parco e Lauren era già lì.
Mi sedetti accanto a lei che mi fece un piccolo sorriso accompagnato da un cenno con la mano.
Quel sorriso mi fece morire, era stupendo.
“Allora che vuoi fare?”
Non avevo pensato bene a quello che avremmo fatto e agii d’impulso.
La presi per mano e la trascinai dietro un albero.
La spinsi contro il tronco, le bloccai le mani contro di esso ed iniziai a baciarla.
Stava provando a staccarsi, ma io la spinsi di più contro l’albero lasciandole ancora meno spazio.
Avevo quasi l’intero pomeriggio con lei, se non sarebbe scapata prima e volevo ottimizzare tutto il
tempo.
Misi fine al nostro bacio e la guardai fissa negli occhi.
“Ally devi smetterla”
“Ho detto che avrei combattuto per te e lo sto facendo”
“Beh Camila tornerà e tu non ci potrai fare niente”
“Lei tornerà solo quando io vorrò”
“Cosa?”
“Ti sei veramente bevuta la storia che era andata a Cuba?”
“Non dirmi che…”
“Sì, l’ho fatto”
“Ally…”
“Senti ti merita stare con me per un po’”
“Ti odio sappilo”
“E io ti amo”


Ed Ally parte subito all'attacco.
Beh per ora è riuscita nell'intento di avere Lauren per se, ma quanto durerà?
Siamo a ben 20 capitoli!
Tra due giorni il 21 capitolo.

 

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Capitolo 21
*** She is mine ***


Stavo camminando mano nella mano con Lauren.
Era il secondo giorno che uscivamo insieme, fino a che avevo Camila lei poteva essere mia, l’avrei lasciata il più tardi possibile.
Ci stavamo dirigendo verso casa mia; sapevo che poteva essere una mossa azzardata, ma avevo tutto sotto controllo.
Eravamo davanti porta di casa mia e appena entrammo Lauren si girò verso di me con uno sguardo serio e quasi di sfida.
“So che Camila è qui, dimmi dove è ora, devo andare da lei”
“Non ti ho portata qui per lei”
“Ally non fare la stupida ok? Non staremo mai insieme!”
“Continua così e spedirò Camila in Alaska”
“Sei seria?”
“Ovviamente”
La presi per mano e la portai in camera mia.
Entrate chiusi la porta a chiave.
“Ally che fai?”
Non le risposi; era seduta sul letto e io le salii sopra.
Iniziai a baciarla e lei cadde sdraiata.
Presi il suo viso tra le mani e iniziai a baciarla più intensamente.
Cercai di approfondirlo di più, ma a Lauren non andava a genio l’idea.
“Cazzo Ally, no!”
CAMILA’S POV
Stavo scuotendo le gambe per passare del tempo quando sentii Lauren gridare a Ally di non fare qualcosa.
Scattai in piedi e andai incontro alla porta e iniziai a sbattere a mano.
“Lauren! Lauren!”
Continuavo a sbattere contro la porta,quando la sentii aprire.
Andai in dietro pronta a correre al collo di Lauren, quando da dietro la porta spuntò Ally.
“Dove è Lauren?”
“In camera mia e ti merita di stare zitta”
“Fammela vedere”
“No”
“Ally…”
“Ti tengo qui solo perché lei sta con me per poterti rivedere, sono passati solo due giorni, non cederò così presto”
“Davvero Ally, tra me e Lolo c’è amore, ma tra te e lei? Non la puoi costringere per sempre, non puoi tenermi qui per sempre”
“Non servirà prima o poi…”
“Lei non si innamorerà mai di te lo capisci?”
“Ti merita stare zitta, se ti sento un’altra volta finirà male”
Richiuse a porta e io dovetti decidere se combinare un altro casino o starmene buona.
Iniziai a camminare in tondo per lo stanzino della casa di Ally.
Dopo un po’ sentii sbattere la porta e alcuni rumori e poi un “Ally per oggi mi sono fatta baciare abbastanza, smettila”
Non ci credevo, per tutta la giornata Ally aveva baciato Lauren, quella notizia mi aveva distrutta.
Non resistevo più, iniziai a sbattere la porta violentemente e a gridare il nome di Lolo.
Sentii Lauren chiamarmi, ma a quanto apre Ally la stava tirando indietro.
Non facemmo altro che gridare i nostri nomi fino a che non sentii più nulla.
Adesso la paura iniziò a farsi sentire.
Mi misi contro la porta sperando che con il mio peso non si sarebbe aperta più di tanto.
Le mie speranze andarono in fumo; Ally entrò furiosa e mi bloccò contro il muro.
“Cabello ti avevo avvertita”
“Sei te che ti sei messa a baciare la MIA ragazza”
“Oh scusa tanto, ma penso che te lo meriti”
“Cosa cazzo ti ho fatto?”
“Ti sei avvicinata a lei anche se ti avevo detto di starle lontana e me l’hai rubata!”
“Che tu lo sappia o no a lei sono sempre piaciuta”
“Stai zitta hai capito?”
Era così infuriata che con una mano mi prese per il collo e mi alzò da terra.
Non riuscivo più a respirare bene e con le mani cercavo di farle allentare la presa.
“Ally non respiro”
“Sai devi fare una bella cosa, domani vai da lei e le dici di dimenticarti”
“Non posso…”
Strinse di più la presa e ormai vedevo appannato.
“O-ok”
“Bene e sappi che lei è mia, non tua, MIA”

Vi aspettavate una Ally così?
Nel prossimo capitolo scopriremo se Camila ha il coraggio di dire a Lauren di dimenticarla e cosa succedere in sguito :3
Spero che vi piaccia e tra due giorni il nuovo capitolo.

 

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Capitolo 22
*** Dream ***


Il giorno dopo guardavo Lauren da lontano, mi avvicinavo piano, avevo paura, ma la sguardo di Ally su di me mi aiutava ad andare avanti.
Mi tremavano le gambe; appena Lolo mi vide mi sorrise ed io ricambiai molto timidamente.
“L-Lauren ti d-devo p-parlare”
“Mila calmati dimmi tutto”
“D-dobbiamo l-lasciarci e t-tu mi d-devi d-dimenticare”
“Cosa? Camila hai preso un colpo alla testa?”
“N-no, ammettiamolo da quando siamo fidanzante capitano solo cose brutte”
“Si ma ne siamo sempre uscite fuori insieme e quello che proviamo è più forte di ogni altra cosa!”
“Lauren è meglio finirla qui”
Avevo gli occhi lucidi e non avevo più la forza di continuare quella conversazione e decisi di andarmene.
Mentre mi dirigevo verso la mia classe mandai un occhiata a Ally che sorrideva soddisfatta; le passai accanto e le sussurrai all’orecchio “Sei contenta ora?”
Non rispose, sapevamo benissimo entrambe quale sarebbe stata la sua risposta.
Passai la mattinata a cercare di non dovermi trovare Lolo davanti che chiedesse spiegazione e cercavo di evitare Ally che mi avrebbe continuato a parlare della mia ormai ex.
Nel pomeriggio mi chiusi in camera mia a inzuppare il cuscino con le mie lacrime; non riuscivo a pensare ad altro, la mia migliore amica mi aveva costretta a lasciare una delle pochissime persone che mi rendeva felice e mi aveva ferita profondamente.
LAUREN’S POV
Non potevo credere al fatto che Camila mi avesse lasciata.
Era come se il mondo mi fosse crollato addosso; era l’unica ragazza che mi aveva veramente fatto sentire bene, diceva che mi amava che voleva sempre stare con me e poi mi aveva mollata.
Me ne stavo sdraiata sul divano a lanciare per aria un pallina cercando di far andare via la tristezza.
Stavo cercando di smettere a pensare a Camila quando suonò il campanello.
Mi alzai a mala voglia e quando aprii la porta mi trovai davanti Ally; sbuffai e mi andai a sedere sul divano mentre lei si mise accanto a me.
“Ho saputo che Camila ti ha lasciata”
“Se non me lo ricordi sto meglio”
“Scusa. Lei non ti meritava, non ti avrebbe mai lasciata in questo modo se saresti stata veramente importante”
“Ally non mettere il dito nella piaga”
“Scusa, di nuovo. Che ne dici se domani andiamo al parco insieme, almeno per un po’ penserai ad altro”
“Certamente e grazie per quello che stai facendo”
“Ehi è tutto ok, ci vediamo domani”
Se ne stava andando quando la tirai per un braccio e la baciai.
Ci scambiammo dei sorrisi e ci salutammo.
Mi sdraiai per l’ennesima volta sul divano, ma quella volta avevo un sorriso stampato sulla faccia; Ally era davvero brava a rendere felici le persone.
Stavo camminando per la scuola sorridendo e quando vidi Camila le feci un cenno con la mano.
CAMILA’S POV
Avevo appena visto Lauren sorridente, si era ripresa in fretta, mentre io ero ancora giù di morale.
Arrivata al mio armadietto trovai Ally intenta a riordinare il suo anche lei che sorrideva.
“Ma siete tutti felici oggi?”
“Beh ho un appuntamento”
“Con Lauren?”
“Sì, ci vediamo oggi al parco”
“Sei proprio felice di avermi portato via la cosa più bella che la vita potesse darmi?”
“Non ti dovevi intromettere”
“Senti…”
Mi zittì e se ne andò.
Non sapevo se la parte peggiore era che la mia migliore amica non avesse aspettato a uscire con Lauren o il fatto che quest’ultima era felice di uscire con lei mentre qualche giorno prima avrebbe fatto di tutto per rifiutarsi.
Ero ormai convinta a lasciare perdere e cercare di andare avanti.
Stavo passeggiando per le strade quando mi resi conto veramente che non potevo andare avanti senza Lauren.
Non ero molto lontana dal parco e così iniziai a correre.
Cercavo di scansare le persone che stavano camminando tranquillamente per strada; attraversai la strada senza neanche guardare se era libera quando l’ultima cosa che sentii fu una gran botta.
LAUREN’S POV
La notizia dell’incidente di Camila mi era arrivata in fretta e con Ally ci dirigemmo immediatamente in ospedale.
Appena arrivammo e dicemmo ai medici che eravamo lì per Mila non ci dettero buone notizie.
La stavano operando, molti vetri le se erano conficcati nella pelle e aveva tagli ovunque.
Quei momenti erano davvero snervanti, non facevo altro che camminare avanti e indietro nel corridoio e appena mi sedevo non riuscivo a non scuotere le gambe.
Ally si sentiva in colpa, in parte aveva ragione se non l’avrebbe costretta a lasciarmi non si sarebbe lanciata a tutta corsa in mezzo alla strada per raggiungermi.
Mi aveva detto che era stata lei a dirle di lasciarmi, ma in quel momento non mi importava, l’unica cosa che contava era la vita di Camila.
Erano ormai due ore che eravamo lì e non avevano intenzione di darci alcuna notizia.
Stavo per avere un esaurimento nervoso quando un uomo con un camice bianco si avvicinò a noi.
“Siete voi Lauren Jauregui e Ally Brooke amiche della signorina Cabello?”
“Sì siamo noi”
“Ci sono nuove notizie sulla paziente”
“Allora?”
“Ci dispiace ma non ce l’abbiamo fatta”
A quelle non riuscivo più a tenermi in piedi, caddi a terra e non sapevo più cosa fosse successo in quei corridoi di ospedale.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Mi svegliai di soprassalto nel mio letto a casa mia, in Florida.
Era stato tutto un sogno: Camila, Ally, Jarrod e tutti gli altri non erano mai esistiti, io non avevo mai rapito Mila e non avevo mai avuto una relazione con lei.
Era così strano, avevo fatto un sogno lunghissimo e anche se cerano stati molti guai non mi era dispiaciuto e sapere che Camila Cabello era frutto della mia immaginazione non era tanto confortante.
Scesi in cucina per fare colazione e trovai mia madre.
“Hey Lolo”
“Mamma avrei bisogno di cercare una persona”
“Mm e chi vorresti cercare?”
“Una certa Camila Cabello”
“Cabello dici? Una famiglia che porta quel cognome si è appena trasferita qui accanto e vengono per pranzo”
A quella notizia non sapevo se rallegrarmi o no, in fondo non sapevo se lei esisteva veramente o no.
Ero nella mia stanza quando il campanello suonò e mia madre mi disse di scendere.
Arrivai in salotto e la vidi in tutto il suo splendore; quei capelli che le incorniciavano il viso, quegli occhi marroni perfetti e quel sorriso stupendo.
Mi porse la mano e si presentò.
“Piacere Camila”
Le strinsi la mano e ero ancora scossa dallo stupore che non sapevo bene cosa dire, quando delle parole mi uscirono di bocca.
“Sei reale”
“Cosa?”
“Ti amo”
 
FINE
E siamo arrivati alla fine!
Spero che vi sia piaciuta.
Beh si è scoperto che era tutto un sogno di Lauren, ma almeno alla fine incontra Camila.
Un'altra notizia è che scriverò una raccolta di one short sulle Camren e il primo capitolo lo posterò o stasera o domani, perciò non smetterò di scrivere su di loro.
Grazie per tutte le persone che hanno seguito e recensito la storia e ci vediamo con la prossima fan fiction.
Goodbye!!

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