Asiatic Love

di Osage_No_Onna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** [A]: Angel~ ***
Capitolo 2: *** [S]: Sprightly~ ***
Capitolo 3: *** [I]: Iris~ ***



Capitolo 1
*** [A]: Angel~ ***


Asiatic Love




 

01: Angel~

 
 
Nessuno aveva mai spiegato loro che la parola “Angelo” deriva dal greco antico: “άγγελος” infatti per i Greci era un messaggero, colui che portava l’ “αγγελία”, la notizia. Solo in seguito questo termine avrebbe passato ad indicare i Messaggeri di Dio, mentre l’ “αγγελία” la “Buona Novella”. Lo scoprirono solo in seguito.

Ad ogni modo, era proprio vero: ognuno d’ essi era stato per l’ altro un messaggero.

Lui, alleggerendole il fardello, le aveva portato la felicità, l’ allegria, il contatto con una natura stupenda e portatrice di gioia a cui la bella ragazza dagli occhi color della terra non aveva mai dato molta importanza, tutta presa dalle sue preoccupazioni e i suoi dolori.

Lei invece gli aveva fatto scoprire che un mondo completamente differente fatto d’ impegno e serietà, grazie alle quali si possono ottenere piccoli successi che poi andranno a costruire un futuro roseo. Aveva capito anche che il mondo ha delle spine molto pungenti, come ogni rosa, ed avevano imparato ad affrontarle insieme.

Ora procedevano mano nella mano, ognuno con il proprio messaggio d’ amore e il proprio paio d’ ali spiegate, verso un domani più sereno che avrebbero affrontato con la forza del loro amore.
 
[199 parole]

 
 

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Capitolo 2
*** [S]: Sprightly~ ***


 
 

[S]: Sprightly~

 
Quando Yumiko l’ aveva conosciuto, aveva subito notato che Tomoya era un tipo vivace: non esattamente il suo tipo, quindi. Era simpatico, ma un po’ troppo casinista e burlone, e lei non sopportava chi, anche solo “per scherzare”, prendeva in giro il proprio prossimo.
Il loro non era stato esattamente un amore a prima vista, eh no.
Anzi, se qualcuno in quel periodo le avesse chiesto quale rapporto avesse con lui, lei avrebbe risposto che avrebbe abbracciato volentieri quel ragazzo, ma solo se in certi momenti avesse avuto una corda attorno ai polsi e magari la bocca tappata.

Non aveva nulla contro di lui, ma se avesse usato quelle sue labbra dorate per dire più cose sensate al posto di tirare fuori quegli improponibili “proverbi” che il novantanove per cento delle volte usava per prendere in giro Isaia –il ragazzo afroamericano che lei aveva subito preso in simpatia-  lo avrebbe certamente apprezzato di più.
E quando le sue sorelle scherzavano affettuosamente sul rapporto che c’ era fra loro due, lei le prendeva “affettuosamente” a cuscinate per poi rintanarsi nella sua stanza ad ascoltare musica. Letizia, Sadako e Valentina tuttavia ridacchiavano e scuotevano la testa, ripetendole dal corridoio che “se son rose fioriranno”.
E quelle rose erano fiorite eccome!
Lo aveva giudicato male… Quell’ allegria che lui aveva nell’ animo era come un fiore: non solo bella a vedersi, ma le aveva anche fatto bene all’ anima, cicatrizzando quelle ferite aperte da troppo tempo che la facevano stare persino troppo male.
Seguendo i suoi consigli avrebbe imparato a non dare troppo peso a ciò che non era importante e a lasciarsi tutto quel dolore alle spalle, ne era certa.

E se fossero sorte nuove difficoltà?
Le avrebbe affrontata insieme a lui, assieme a quel ragazzo tibetano sfrontato, allegro, perditempo e confusionario, ma che lei amava così pazzamente perché sapeva essere allo stesso tempo così buono, dolce, sensibile e generoso e da cui era ricambiata.



[325 parole]

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Capitolo 3
*** [I]: Iris~ ***


 

[I]: Iris~

 
Yumiko era bella, sfuggente e strana. Gli era capitato spesso, nei primi tempi, di burlarsi di lei con un fare faceto che a lei non piaceva per niente, come quando le aveva sottratto le tavole dei suoi manga, ancora da inchiostrare e rifinire, per poi leggersele all’ ombra di uno dei ciliegi del parco.
Lei l’ aveva raggiunto affannata con una sorta in rete in mano, insieme al suo amico Muhammad, un tipo simpatico dai capelli ricci color del caffè e la pelle cotta dal sole che si stava sganasciando dalle risate, guadandolo imbronciata e anche un po’ ferita.

E i suoi occhi furono probabilmente la prima cosa di lei che lo colpirono, fino a farlo innamorare.

Erano belli come la luce dell’ alba di un giorno primaverile. Sapevano scintillare gioiosi come fissare pensosi, con quella luce che solo i riflessi delle perle più pure sapevano imitare. Quelle iridi dai colori della Madre Terra che erano tanto spenti quando l’ aveva conosciuta in poco meno di un mese si erano mutati negli occhi più belli che lui avesse mai visto. Le iridi marroni dovevano essere morbidi e carezzevoli come la terra umida e smossa alla quale somigliavano e le sfumature azzurre che v’ erano incastonate sembravano cristalline e dissetanti come l’ acqua che sgorgava da una fonte.

Le sue lacrime, invece, erano cristalli caduti  dalla luna e la luce che vi risplendeva quando lei rideva gioiosa pareva strappata ai diamanti più belli.
Ad ogni modo, lui avrebbe fatto di tutto per mantenere viva quella luce, perché erano i suoi occhi, quelli che lo avevano stregato, e s' era ripromesso con ardore di farli sempre brillare, anche consumando tutte le sue energie.


[285 parole]
 

 
 
 

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