SE NON TE

di marycortes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAP 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 7: *** cap 7 ***



Capitolo 1
*** CAP 1 ***


Ero stesa sul mio letto guardando il soffitto ,era passata una settimana e io pensavo ancora a lui, al nostro bacio e al suo modo di toccarmi e farmi sentire unica . Pensavo a quanto questo mi è sembrato sempre tutto sbagliato ma ora mi ero resa conto che era l’unica cosa che dopo anni mi facesse sentire viva ,ricordo ancora quando le nostra labbra si erano toccate e a come il mio cuore avesse ripreso a battere, guardavo i suoi occhi quelli che erano sempre stati di un assassino e sembravano veri ,lucidi e tanto immensi che se non avessi distolto il mio sguardo mi sarei smarrita per sempre. All ‘improvviso il suono del mio telefono mi riportò alla realtà ,guardai lo schermo e non potevo credere al nome che vidi apparire. Risposi :

“Ciao Tyler. È successo qualcosa?”
“No car, volevo chiederti se potevamo vederci devo parlarti.”
“Credevo che mi avessi detto già tutto !?”risposi con fare alquanto stupita.
“Ci vediamo tra un ora a casa mia ok!” rispose lui con fare gelido e attacco.

Rimasi stranita da quella telefonata mai mi sarei aspettata di risentirlo dopo quello che ci eravamo detti alla festa .Ricordo ancora l’odio nei suoi occhi quando aveva saputo di me e Klaus e il disgusto nel modo di guardarmi ,come fossi diventata feccia per lui. Ringrazio ancora per l’ intervento di Stefan perché non so se Ty si sarebbe fermato , la rabbia e l’alcool sono un mix pericoloso nelle mani di un ibrido. Mi alzai dal letto dove ormai avevo passato gli ultimi giorni ,apri l’ armadio per mettermi un vestito e andare da Tyler e li appeso alla porta c’era il suo disegno. GRRR AHHH non c’è la facevo più dovevo uscire da quella camera che conteneva ricordi , odio ,paure, emozioni , speranza –conteneva lui- E poi ero stata io a fargli giurare di non tornare mai più ,cosa pretendevo che lui mi supplicasse-forse si- ma non lo fece . Mi vesti velocemente e scesi presi la macchina e in poco tempo arrivai da Ty,ero nervosa perché non sapevo cosa aspettarmi ma presi coraggio e entrai. Lui era li seduto sul divano con in mano un bicchiere di whisky:

“Ciao caroline , sempre bellissima…” sembrava fuori di se e completamente ubriaco .
“Allora dimmi cos’è tutta questa urgenza?” risposi seccata
“ Devi dirmelo ti sei innamorata di quel essere?” mi disse Io rimasi scioccata ,non sapevo cosa rispondergli cosi gli dissi l’unica cosa vera.
“Io non lo so cosa provo ,ma comunque non mi pento di quello che ho fatto ,mi dispiace per noi ma è stata una tua scelta andare via e scappare da lui per la tua stupida vendetta. Io … penso di tenerci e molto comunque se può contare mi dispiace.”
Mi girai per andarmene e senti una risata invadere l’intera villa poi lui aggiunse:
“Allora non mi lasci altra scelta , se io non ho la forza di farlo allora lo farà lui” alla sua destra apparve un lupo , io cominciai a tremare e lui aggiunse
“LUI NON TI AVRA’ MAI”.
Il mio Tyler era sparito al suo posto vedevo solo un mostro e la cosa che faceva tremare il mio cuore e che forse in parte la colpa era mia .

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


GRAZIE A TUTTE PER AVER LETTO LA MIA STORIA  SPERO  CHE QUESTO NUOVO CAPITOLO VI APPASSIONI  . UN BACIO

Con il viso rigato dalle lacrime cominciai a correre verso villa Salvatore in cerca di aiuto , mentre attraversavo i boschi correndo più velocemente possibile notai che il lupo era sparito non mi stava più seguendo quindi mi bloccai per guardarmi intorno e non c’era ,pensai che forse Tyler ci avesse ripensato e avesse bloccato il suo attacco, il mio cuore si fece più leggero allora Ty era salvabile non era il mostro che io credessi. Quando andai per girarmi il lupo apparve di fronte a me e in una frazione di secondo mi afferrò il braccio dilaniandomelo, un urlo di dolore uscì dalla mia bocca , lo spinsi via e ripresi la mia frenetica corsa ma lui era più veloce di me e con un unico salto prese la mia gamba e mi scaravento contro un albero ,iniziavo a perdere molto sangue e sentivo le forze mancarmi , capì che sarebbe stata la mia fine. In quegli ultimi momenti l’unica cosa che riuscivo a pensare fu che in quello stesso bosco ,la settimana prima avevo passato il giorno più bello della mia vita con lui e come per le mie stupide paure l’avevo lasciato andare via senza dirgli niente. Il lupo stava giocando con il mio cadavere come fosse un giocattolino scaraventandomi da un albero a un altro, quando vidi alzare la sua zampa per infliggermi il colpo finale sentì un fruscio e un ombra prendere il lupo e spezzargli il collo. Mi alzai con le poche forze che avevo e vidi Stefan corrermi incontro.

“Caroline rispondimi come stai?” la sa voce era spaventata.
“Caroline rispondimi” mi scosse con entrambe le braccia e sembrò risvegliarmi dallo stato di torpore in cui mi trovavo.
“ Sono conciata male eh?” gli feci un mezzo sorriso.
“Non preoccuparti andrà tutto bene ci penso io a te” mi rispose premuroso.

In un istante eravamo a casa sua lui mi appoggio sul divano , delicatamente cercando di non farmi male ma io continuavo a perdere sangue e le immagini si facevano sempre meno nitide.

“ Caroline resta sveglia ,non chiudere gli occhi tra poco sarà tutto finito” lo vidi allontanarsi e sentì la sua telefonata.
“Klaus abbiamo bisogno di te –MALEDIZIONE – perché non rispondi ? Caroline è stata attaccata da un lupo ti prego corri subito a casa mia abbiamo bisogno del tuo sangue –CORRI” vidi il suo viso era disperato ma la cosa che mi stupì fu che aveva messo da parte il suo risentimento verso Klaus per me .

Ero stesa ancora sul divano ,non riuscivo a muovermi ero ridotta veramente male eppure pensavo che tra un pò avrei rivisto Klaus. Cosa gli avrei detto? Come avrei reagito? Proprio in queste maledette condizioni dovevo rivederlo ,ero completamente ricoperta di sangue e foglie , i capelli arruffati e sporchi e il mio vestito-il mio bellissimo vestito-era diventato un mucchio di stracci. Passò un ora e di Klaus nemmeno l’ombra, cosi vidi Stefan avvicinarsi e dirmi:

“Caroline non riesco a raggiungere Klaus ,mi risponde quella maledetta segreteria l’unico modo è andare a New Orleans “ senza nemmeno aspettare la mia risposta ero già in macchina diretta nella sua città.

Stavo male come non mai l’ unica cosa che mi faceva andare avanti era il pensiero che tra un po’ l’avrei rivisto ,Stefan era molto premuroso cercava di farmi parlare e di non farmi addormentare ma penso di aver perso conoscenza molte volte durante quel viaggio perché spesso sentivo Stefan che mi scuoteva e io tornavo alla realtà.

“Caroline sai dirmi chi è stato ad attaccarti?” mi chiese Stefan.
“E’ stato Tyler” dissi con un briciolo di voce.
“No Caroline ,Tyler non c’era e non penso che ti abbia fatto attaccare almeno che…”la voce di Stefan si fermo in gola , mentre io annuì al pensiero che si faceva largo nella sua mente.
“Che idiota!” sbottò Stefan.

Quando riaprì gli occhi mi trovavo tra le braccia di Stefan e questo urlava il mio nome in preda al panico .
“Caroline….no no Caroline svegliati ti prego….Caroline siamo arrivati” ripeteva il mio nome come una supplica .
“Stef sto bene non preoccuparti” gli risposi ma sentivo le forze venirmi sempre meno.

Stefan entro nel cortile e iniziò a invocare il suo nome ma niente nessuno rispose , allora perse la pazienza e disse:
“Lurido ibrido dove sei?” grido con tutta la voce che aveva in corpo.

Io ero agitata ,non volevo che Stefan morisse e cercavo di rincuorarlo, poi vidi più di 10 figure accerchiarci e una chioma bionda farsi avanti.

“Mmm Salvatore non so se il tuo è coraggio o stupidità nel offendere mio fratello” era Rebecca
“Ho bisogno di Klaus, Caroline sta per morire è stata attaccata da un lupo…non gli resta molto” disse con tono triste.

Rebecca sembrò sbiancare quando vide le mie condizioni ,salimmo in casa e mi stesero sul divano , poi non senti nulla per molto tempo, quando riaprì gli occhi Stefan piangeva e Rebecca, non l’avevo mai vista triste soprattutto per me ,aveva gli occhi velati di lacrime. Io capì che la mia ora era arrivata quindi feci una carezza a Stefan e con l’ultimo briciolo di voce gli dissi:

“Grazie “

Mentre chiudevo gli occhi sentì una porta sbattere e sull’uscio apparve lui bello da impazzire , le ultime cose che sentì furono :
“Dove è lei? Ditemi dove è?”

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***


POV KLAUS


A New Orleans la situazione con le streghe diventava complicata avevo passato tutta la mattinata in giro per cercare di risolverla. Misi una mano nella giacca per prendere il mio telefono per chiamare mio fratello e sapere come stesse Haley e la bambina e trovai una miriade di messaggi e telefonate perse di Rebecca e Stefan. Chiamai Rebecca per capire se fosse successo qualcosa , la sua voce mi fece preoccupare.


“ Rebecca cosa è successo?” gli dissi alquanto agitato.
“ Klaus devi subito correre a casa… Stefan ha portato qui una persona che è stata ferita da un lupo. Abbiamo bisogno del tuo sangue” rispose lei.
“ Pfff da quando mi interessa degli amici di Stefan , digli che ha fatto un viaggio a vuoto non ho tempo da perdere” risposi freddamente.
“Klaus è Caroline ,corri è ridotta male “mi disse mentre la sentivo singhiozzare.


Il mio cuore perse un battito avevo sentito bene era lei ,incredulo e terrorizzato staccai la telefonata e inizia a correre verso casa , chi si era permesso di toccare la mia Caroline avrebbe pagato con la vita. Corsi senza sosta e quando arrivai a casa la scena che trovai di fronte a me mi lascio terrorizzato ,il corpo di Caroline sul divano era spento , non la sentivo respirare ,sangue che le usciva da non so quante ferite sul suo bellissimo corpo , il colore della sua pelle era spento. Hai lati del divano Stefan le teneva una mano mentre piangeva e mia sorella mi guardava con occhi pieni di tristezza , mi fiondai sul divano e senza troppi convenevoli spinsi via Stefan, portai il mio polso alle sue labbra ma nessuna reazione ,allora presi e riaprì la ferita che mi ero procurato e le feci scendere il mio sangue attraverso la gola. Non ci fu ancora nessuna reazione ,ero disperato sentivo la paura impossessarsi di me continuavo a riaprirmi la ferità e le forzavo le labbra per farla bere, intorno a noi si era formato un lago di sangue che invadeva i nostri vestiti e noi.


“Klaus basta è morta non puoi fare più niente “mi disse mia sorella.
“ Grrrr zitta Rebecca ! Lei non è morta non può …non può lasciarmi” la mia più che una risposta era una supplica.


Mentre mi scagliavo contro Stefan e mia sorella dicendogli di andare via sentì una mano toccare il mio polso ,mi girai di scatto era lei che si stava nutrendo di me. Vidi mano a mano che mangiava il suo colore ritornare ,le ferite rimarginarsi e il mio viso rilassarsi. C ‘ero andato veramente vicino a perderla per sempre ,questa volta sarebbe stato tutto diverso non sarei andato via e non le avrei permesso più di allontanarsi da me.


POV CAROLINE



Sentì il suo sangue scorrermi in gola e stetti subito meglio, fu spontaneo per me sfoderare i canini e nutrirmi di lui. Appena affondai i miei canini vidi Klaus girarsi verso di me e rimasi spiazzata dal suo sguardo era cosi amorevole e felice, intravedevo la paura nei suoi occhi-oddio i suoi occhi-quando mi guardava mi sentivo squarciare l’anima ,una carezza tra i miei capelli mi fece capire quanto avesse sofferto quel pomeriggio ,mi girai e vidi Stefan e Rebecca guardarmi increduli mentre si asciugavano le lacrime-Rebecca aveva dei sentimenti?!- poi sentì il braccio di Klaus allentarsi, lo guardai in viso e vidi che stava sbiancando , non l’ avevo visto mai cosi, sembrava debole. Era in ginocchio in una lava di sangue allora capì, si era quasi dissanguando per salvarmi, subito lasciai il suo braccio.


“Scusami ,ti prego scusami ne ho preso troppo ?”gli chiesi in preda al panico.
“Love ,non dirlo nemmeno per scherzo ,come ti senti?” mi sfoderò uno dei suoi bellissimi sorrisi .
“Meglio di te in questo momento “ gli risposi sfoderando il mio sorriso di sfida.
“Ah grazie! Love dammi dieci minuti e poi ne parliamo” il nostro modo di stuzzicarci ah… mi faceva morire.


Mentre io mi alzavo, per fargli spazio sul divano accanto a me, lui iniziò a sfiorarmi prima il braccio, poi le gambe per vedere se le ferite si stavano rimarginando , quel minimo tocco mi faceva ribollire il sangue ,sentivo brividi invadere il mio corpo e lui sfoderava il suo solito ghigno perché capiva tutto quello che provavo. Come poteva conoscermi cosi bene ? Perché solo lui era capace di farmi provare tale emozioni? Cosa provavo? I nostri sguardi furono interrotti da Rebecca che ci diede delle sacche di sangue e da Stefan che mi abbraccio così stretta che se fossi stata viva penso sarei morta.



“Stef non mi fai respirare, sto bene” risposi con un filo di voce.
“Non farlo mai più” mi disse lui guardandomi dritto negli occhi.


Sfoderai il mio sorriso migliore e chiusi gli occhi per un attimo…Stavo bene , ero salva ed ero con lui ,cosa sarebbe successo ?



POV KLAUS



Sentivo i suoi brividi ,Dio ero io a farle sentire quelle emozioni. In un istante che sembrò infinito i nostri sguardi si incrociarono e io forse per la prima volta in vita mia mi sentì al sicuro e provavo delle emozioni che non sapevo definire. Quella ragazza sapeva sconvolgermi facendomi sentire vulnerabile e nello stesso tempo forte e pieno di calore- calore?? –nel freddo inverno del mio cuore si sentivo calore ogni volta che lei mi guardava. A rompere quel idillio furono mia sorella che ci porse delle sacche di sangue e quello stupido dei Salvatore che si avvento su Caroline come un leone fa con la sua preda. Iniziai a irrigidirmi, una rabbia furiosa stava nascendo in me, come si permette di stringerla cosi? Decisi di parlare un po’ preso dalla curiosità e un po’ per cercare di fermare quell’abbraccio cosi dissi:


“Caroline chi è stato ad attaccarti?” lei non rispose ,guardò Stefan come se cercasse appoggio poi mi disse:
“Klaus scusami è stata una lunga giornata potrei farmi prima una doccia ?” mi disse come se volesse fuggire dal darmi una risposta.
“Vai , Rebecca mostrarle la strada” .


Le due si incamminarono verso il bagno mentre Stefan si allontanò per fare una telefonata, io rimasi lì dubbioso e sempre più arrabbiato …Cosa mi stavano nascondendo?? Dovevo parlare con Caroline il più presto possibile. Dovevo sapere.



POV CAROLINE



Ero fuggita da quella domanda perché non sapevo come dirgli che la causa di tutto quello era di Tyler. Sapevo quale sarebbe stata la sua reazione e mi spaventava doverla affrontare. Rebecca mi mostrò la camera e il bagno dove potermi cambiare , mi diede degli asciugamani e alcuni vestiti e mi lasciò. Mentre lavavo via tutto quel sangue non riuscivo a non pensare a Tyler e al perché mi avesse fatto attaccare. Lui aveva sempre giurato di amarmi , ricordo ancora le mille esperienze fatte insieme, dall’aiutarlo a trasformarsi a quando mi liberò dalle torture di mio padre , alle chiacchierate al passare pomeriggi a letto insieme ma per la prima volta mi resi conto che forse quello che provavo per lui non fosse amore , penso fosse abitudine di avere qualcuno al tuo fianco. In quel momento pulendo una delle ferite sulla mia gamba, che non era ancora del tutto rimarginata pensai di odiarlo , si lo odiavo per quello che mi aveva fatto passare. Mi fermai un attimo mentre stringevo l’asciugamano al mio corpo e realizzai che ,se nemmeno io riuscivo a perdonarlo cosa avrebbe fatto Klaus? Entrai in camera e indossai l’intimo e la gonna che Rebecca mi aveva dato , non trovavo la maglietta quindi mi inginocchiai per vedere se fosse finita sotto il letto ma una voce mi fece sussultare.



“ Cercavi forse questa ,love?” mi disse con tono arrogante.
“ Ma sei pazzo, dammela immediatamente devo vestirmi?” gli risposi arrossendo.


Lui sorrise e buttò la maglia sulla sedia alle sue spalle ,io ero in imbarazzo inoltre non stavamo da soli da quel giorno nel bosco. Quindi mi fiondai verso la sedia ma lui mi prese e mi blocco alla parete tenendomi stretti i polsi con una sua mano, mentre con l’altra sfiorava il mio profilo. I suoi occhi erano due scintille mi guardava in modo cosi passionale, mi trovavo sul punto di perdere il controllo. Poi disse:


“ Non potevo aspettare dobbiamo parlare ,cos’era quello sguardo con Stefan?”


Ohh i miei occhi erano incatenati ai suoi ,non avevo sentito nemmeno la domanda , ero persa , la sua stretta si fece più possessiva mentre le nostre bocche si avvicinavano pericolosamente , sapevo che se l’ avessi baciato saremmo andati oltre ,non sarei mai stata in grado di fermarmi per come mi sentivo in quel momento , quindi lo spinsi via dicendogli:


“ Ok parliamo !” ero agguerrita.
“ Punto uno, non invadere la mia privacy. Punto due , non invadere i miei spazi e punto tre, non c’era nessuno sguardo con Stefan.” Lui sembrò irritato. “Car non prendermi per stupido ho visto quello sguardo comunque cosa mi state nascondendo, parla lo sai non sono un tipo paziente”
“Ok… però tu mi devi promettere che non ti arrabbierai , cercherai di controllarti e soprattutto non prenderai decisioni impulsive” lui acconsentì e io presi un respiro profondo e gli raccontai tutto quello che era successo da quando mi aveva lasciata .


Vedevo il suo viso irrigidirsi sempre più , finche non gli dissi che Tyler mi aveva fatto attaccare perché non voleva che fossi sua, li la sua promessa andò all’aria, vidi le iridi dei suoi occhi diventare gialle e i canini farsi pronunciati , in una attimo aprì la porta e si fiondò giù, io lo inseguivo urlandogli:


“Klaus ti prego, avevi promesso “.


Attraversammo il salone sotto gli occhi di Rebecca e Stefan che ci guardavano stupidi e arrivammo nel cortile , Klaus si fermò e chiamò due vampiri :


“ Andate a Mystic Falls e portatemi Tyler Lockwood “ disse freddo.
Io lo afferrai per il braccio per portare la sua attenzione a me e gli dissi :
“ Ti prego non farlo uccidere.”

Lui mi gelò con lo sguardo e dopo poco aggiunse:


“ Non torcetegli nemmeno un capello… “ io finalmente presi fiato ma la frase che segui mi fece rabbrividire “ Perché voglio avere l’onore di dissanguarlo con le mie mani, quel viscido verme.”

Si girò guardandomi appena e andò a rinchiudersi nel suo studio. Allora capì ,questa volta le mie suppliche sarebbero state inutili , Tyler aveva oltrepassato il confine nessuno avrebbe fermato Klaus, nemmeno io.



ECCO IL MIO NUOVO CAPITOLO , SPERO VI PIACCIA :). ALLA PROX SETTIMANA

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 ***


 POV KLAUS

Ero furioso non riuscivo a controllarmi, dopo aver impartito gli ordini , mi rinchiusi nel mio studio cercando di calmarmi, nella mia testa passavano le immagini di Caroline costretta a subire gli attacchi di quell’ibrido, mi sentivo in colpa perché se fossi stato più forte e non avessi ascoltato le continue suppliche di Car di salvare Tyler, a quest’ora non ci sarebbe stato più nessun problema. Lui si era permesso di dire che io non l’avrei mai avuta, quando ero stato io a consentirgli di tornare da lei. Lui stupido aveva preferito la vendetta a lei, cosa che io non avrei mai fatto. Mentre nella mia testa passavano mille pensieri capì, lei era la mia più grande debolezza, avrei fatto di tutto per lei ma non questo, non questa volta. Tyler aveva con quell’attacco firmato la sua condanna a morte. Mi stesi sul divano versandomi un bicchiere di bourbon cercando di riflettere sul da farsi.



POV CAROLINE

Erano passati due giorni e di Klaus nemmeno l’ombra aveva passato la maggior parte del tempo nel suo studio facendo piccole pause solo per nutrirsi. Rebecca per distrarmi mi aveva coinvolto nell’organizzazione della festa che si sarebbe tenuta quella sera e aveva perfino acquistato un abito per me, un piccolo tubino nero con accessori color oro. Avevo sempre reputato Rebecca una cattiva persona, invece in quel momento forse era l’unica che riusciva veramente a capirmi. Scesi per fare colazione e al bancone vidi proprio Rebecca e Stefan che parlavano.


“ Buongiorno “ disse.
“ Come ti senti stamattina ?” mi rispose Rebecca.
“Meglio grazie, ci sono novità? Hanno trovato Tyler?”
“ Non ancora, però ho ricevuto una telefonata di Elena, dice che Damon è impazzito…devo tornare a casa “ mi rispose Stefan con aria afflitta.
“Ok, dammi il tempo di prepararmi e partiamo” gli dissi poco convinta.



Rebecca mi guardò stupita, sapevo che non volesse che andassi via, voleva che io e Klaus chiarissimo ma lui non sembrava avere queste intenzioni.


“Ti prego resta solo fino a domani, stasera c’è la festa e ho bisogno del tuo aiuto” mi disse con un sorriso ricco di speranza.
“ Vorrei ma poi non saprei come tornare a casa ?”
“ Non ti preoccupare, ti ci accompagno io cosi, potrò salutare anche Matt “mi fece un altro sorriso.
“ Ok, ma lo faccio solo per te”



Accompagnai Stefan alla macchina e lo salutai, mentre salivo le scale per ritornare a casa lo vidi, era affacciato alla finestra e fissava dritto dinanzi a se con lo sguardo perso nel nulla. Andai dritta nella mia camera a prepararmi per la serata, ma il mio pensiero era rivolto a lui non riuscivo a capire il suo comportamento, infondo io non avevo fatto niente, lui aveva combattuto cosi tanto per me e ora che ero lì, non mi prendeva proprio in considerazione. Iniziai ad agitarmi ero furiosa non accettavo il suo modo di fare quindi presi una decisione, quella sera mi sarei divertita fregandomene di tutto e il giorno dopo sarei tornata a casa mettendo una pietra su lui. Mi vesti e guardandomi allo specchio vidi che ero veramente bella, quel vestito mi calzava alla perfezione, gli accessori erano perfetti, sciolsi i capelli, misi dei tacchi vertiginosi e mi fiondai alla festa. Rebecca mi presentò alcuni vampiri e mi porse un cocktail, mentre giravo per la sala, vidi la risposta alle mie domande, Klaus in un angolo che parlava con una ragazza bionda molto carina, mi sembrava felice e a suo agio. Mi senti morire! Però ora sapevo ,quindi decisi di affogare la mia tristezza nell’alcool e nel ballo.




POV KLAUS

Ero lì a parlare con Marcel e Camille quando la vidi bella da impazzire, quel vestito forse era un po’ troppo corto per i miei gusti visto gli sguardi che attiravano. Sembrava felice e ubriaca ed io mi sentivo morire, com’era possibile, non gli mancavo? Eppure erano giorni che cercavo di evitarla d’altronde era stata colpa mia e della mia debolezza se lei era stata attaccata, ma niente. A un certo punto la vidi gettarsi in pista seguita da tre miei servi, questi le ballavano intorno ma a lei non sembrava dispiacerle, stavo iniziando ad agitarmi, non riuscivo a controllarmi e persi del tutto la calma quando uno di quelli la strinse a se mettendole una mano in vita in segno di possesso. Senza rendermene conto il mio viso era mutato, stavo per andare lì e sbranarli uno a uno quando Rebecca mi bloccò dicendomi:


“Nik, calmati e invitala a ballare”.
“Credo si stia divertendo già abbastanza senza di me ” gli dissi furioso.
“ Che cosa credevi tu non la saluti nemmeno, comunque fai quel che vuoi ma ti avviso domani torna a casa” cosi prese Marcel e si fiondò in pista.


Il dj mise un lento e quel vampiro la strinse di più a se, i loro corpi si sfiorarono ed io persi la ragione, feci un respiro profondo e mi avvicinai a loro dicendo:


“Penso che tu ti sia divertito già abbastanza, torna a casa se ci tieni alla tua vita”.


Lui sorpreso svanì mentre Caroline furiosa si voltò per allontanarsi dalla pista, io con un’unica mossa la girai congiungendo i nostri corpi e iniziammo a ballare, ci guardavamo con uno sguardo di sfida, finche le dissi:


“Love ho visto che ti stai divertendo molto” sfoderando il mio solito ghigno.
“Beh… mi sarei divertita ancora di più dopo se non ci avessi interrotto “.



Ero furioso quindi la presi e la portai nel mio studio avevo bisogno di stare da solo con lei, dovevamo parlare, appena entrati, la spinsi contro la libreria, occhi negli occhi dovevo capire.


“ Quindi ci saresti andata a letto? Qui in casa mia?”
“ Qui o da un’altra parte tanto non cambiava niente, no?”
“ Tu pensi che io avrei accettato o sopportato le mani di un altro un uomo su di te?”
“ Se per te non esisto sono giorni che nemmeno mi guardi e ora capisco il perché”
Mi spinse via e si allontanò da me dicendomi:
“ Se avevi un’altra, bastava dirlo infondo sono venuta senza preavviso, tu sembravi felice di avermi qui, poi tutto a un tratto ero diventata invisibile ma cosa ho fatto realmente non lo so, dimmelo! Parla questa volta sei tu a dover parlare.”


In un primo momento non capivo a cosa si riferisse, la guardavo e in me cresceva la passione, era ancora più bella quando era furiosa con me ,poi capì quella non era furia ma gelosia.


“ Ti riferisci a Camille? Lei è una buona amica di Marcel, il mio braccio destro nient’altro”.
“Sembravate molto intimi!” mi rispose accigliata.
Allora non feci altro che avvicinarmi a lei e dirle:
“ Qui ci sei stata sempre e solo tu-le misi la sua mano sul mio cuore-se non posso avere te nulla a senso, in questi giorni mi ero allontanato perché so che tu sei la mia debolezza e i miei nemici potrebbero sfruttarla, ma senza di te mi sono sentito come in una notte perpetua, LOVE non splende più il sole da due maledetti giorni”.



POV CAROLINE


Dio si sentiva come me, ero paralizzata dalla sua dichiarazione ,non riuscivo a parlare l’unica cosa che aveva senso fu quella di avvicinarmi e baciarlo e fargli sentire le mille emozioni che provavo quando stavo con lui; passione, frustrazione , paura, angoscia e amore- AMORE?? Le nostre bocche si cercavano cosi come le nostre lingue, fu un bacio molto passionale lui mi stringeva sempre di più a se, con un disperato bisogno di sentirmi sua, mentre le mie mani erano fra i suoi capelli. Il bacio degenerò velocemente, Klaus scaraventò a terra tutto quello che aveva sulla scrivania, mi prese in braccio e mi ci appoggio sopra mentre le sue mani scivolavano lentamente sotto il mio vestito, lo guardai negli occhi e vidi desiderio quindi senza esitare gli strappai via i bottoni della camicia e lo strinsi di più a me e fu proprio in quel momento che sentimmo bussare alla porta.


“Klaus sei qui? Ti aspettano per il discorso”.




Volevo ringraziare tutte le persone che mi seguono e darvi 1 anticipazione , Tyler avrà un ruolo chiave per il proseguo della mia storia. Spero di avervi incuriositi XD     ALLA PROX 

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 5 ***


POV KLAUS


Quell’interruzione mi mandò su tutte le furie, però sapevo che essere il re di New Orleans comportava delle responsabilità, quindi mi staccai da lei e le sussurrai all’orecchio:

“Riprenderemo il discorso dopo, ora devo assolvere i miei compiti” le sorrisi malizioso e la lascia lì insoddisfatta.

Ricordo ancora i nostri respiri affannati che cercavano di regolarsi mentre ci rivestivamo. Lei era bellissima aveva ancora le labbra arrossate per i nostri baci e i segni delle mie mani sul suo corpo, quando fui pronto, le dissi:

“Pronta?”

Lei annui quindi ci dirigemmo nella sala dove io rassicurai i vampiri ,dicendogli che la situazione in città era sotto controllo e che quella sera l’unica cosa cui pensare era divertirsi. Finito il mio discorso, cercai Caroline e la vidi parlare con Thierry, uno dei miei migliori uomini, anche questo dal modo in cui la guardava si capiva che ne era stato affascinato, pensai che non potessI lasciarla sola neanche un minuto che qualcuno stesse lì a importunarla. Mi avvicinai a loro e li senti parlare delle bellezze della città, di come ci si diverte , degli stupendi locali e vidi Thierry in imbarazzo per un attimo prima di chiederle:


“Ti va se domani ti porto in giro a visitare la città?” Io rimasi lì volevo sentire la sua risposta, che non tardò ad arrivare.
“ Mi piacerebbe molto ma non penso sia il caso…SAI frequento una persona e non credo che sarebbe felice a vedermi con un altro “.
“Perché, chi glielo andrebbe a dire ”le fece un sorriso.


Io mi sentivo felice come un bambino che il giorno di Natale riceve, quello che aveva sempre desiderato, lei sembrava a disagio quindi visto che avevo ottenuto le mie risposte, mi avvicinai dicendo:


“Perché la porterò io a visitare la mia città”.
“Klaus tu…e lei?” rispose stupito.
“ LEI E’ MIA… ah ti prego dillo a tutti che la smettessero di importunarla perché potrei diventare cattivo” Si scusò e se ne andò via.  


Basta, non ne poteva più, era lì da pochi giorni e tutti le ronzavano intorno, cosi ora prima che qualcuno ci provasse ci avrebbero pensato bene. Mi voltoi verso di lei e vidi rabbia.



“ Io non sono un oggetto, non c’era bisogno l’avevo già rifiutato io in modo più gentile, ora nessuno parlerà più con me “ mi disse.
“ Meglio love, cosi potrò beneficiare della tua compagnia per più tempo”.


Lei incrocio le braccia come una bambina indispettita e quello fu il momento migliore per prenderla in braccio e portarla nella mia camera mentre all’orecchio le sussurravo:

“ Abbiamo un discorso in sospeso “.

Non avevo portato mai nessuna nella mia camera, ma lei era troppo importante per me e anche se l’avevo già avuta, mi sentivo come fosse la nostra prima volta, forse per le cose che c’eravamo detti o meglio che io avevo detto, lei era stata sempre restia a mostrare i suoi sentimenti ma sapevo che per lei era molto difficile perché amare me era andare contro se stessa, contro a quello che aveva ritenuto giusto o sbagliato. La baciai e adagiai sul mio letto, mentre sentivo le mie labbra andare a fuoco per ogni suo bacio vidi che mi guadava con uno sguardo che non avevo mai visto, quindi mi fermai .


“ Love, che c’è?” le dissi preoccupato.

Lei mi guardava come se mi stesse studiando, sembrava impaurita, indifesa. Fece un respiro e disse:


“ Devi sapere” Iniziai a preoccuparmi cosa altro non mi aveva detto cosi le dissi agitato:
“Dimmi”
“ Tu stupido ibrido mi ha tormentata, mi hai fatto uccidere e mi hai salvato mille volte , mi hai corteggiata anche quando ero fidanzata , mi hai regalato gioielli e vestiti per niente” io mi staccai non capivo cosa volesse dire ma lei continuò “ Io ti odiavo perché non riuscivo a capire quello che mi stavi offrendo , te stesso, quello vero che non mostri a nessuno. Non capivo perché nessuno si è mai donato a me cosi, io credevo di odiarti mah… Nik, io TI amo “.


Rimasi scioccato lei mi amava, erano passati tre anni e mai mi sarei aspettato di sentire quelle parole da lei. Con gli occhi lucidi la strinsi di più a me e la baciai con tutto l’amore che riuscivo a farle sentire. Poi ci abbandonammo al nostro istinto fino alle prime luci dell’alba.



POV CAROLINE


Aprì gli occhi era mattina, mi girai e vidi lui che dormiva beatamente, sembrava felice e spensierato come un ragazzo normale. Io non potevo crederci avevo detto all’ibrido originario che l' amavo, non me ne rendevo conto ancora ma la cosa che mi stupì fu che non me ne pentivo per niente ,anzi quella era stata una notte stupenda avevamo finalmente aperto i nostri cuori e ora non restava che viverci. Mi alzai dal letto cercando qualcosa da mettere ma trovai solo la sua maglia, dovevo assolutamente fare shopping i miei vestiti erano tutti a Mystic Falls, quando sentì una voce.


“Love, che fai, scappi?” era lui.
“Non stavo solo scendendo a preparare la colazione” risposi sorridendomi.
“No, ti prego restiamo ancora un po’ a letto”.


Allora decisi di accontentarlo, mi stesi accanto a lui, che subito mi strinse a se e cominciammo a parlare.


“Allora sei pentita di quello che hai fatto o hai detto”.
“ No” risposi secca.
“Allora sei arrabbiata ?”.
“No”.
“Love stamattina sei di poche parole e stai rendendo il mio discorso molto complicato” mi disse ridendo.

A quel punto decisi di parlare dovevo capire cosa fare, dalla sua risposta si sarebbe deciso il mio futuro, quindi mi girai e lo guardai negli occhi.


“ Klaus tutto quello che ho fatto e ho detto è vero, ora io dovrei tornare a casa almeno che tu non mi dia una buona ragione per restare. Io penso che se quello che mi hai detto ieri è vero potremmo provarci, vedere come va; io sono disposta a farlo tu?”.
“ La mia risposta l’hai avuta ieri, non avevo mai detto a una donna come mi sentivo e certamente nessuna era mai entrata in camera mia” mi disse.
“ Quindi posso dire che Nikolaus Mikaelson è il mio fidanzato” gli dissi prendendolo in giro.
“ Love, dopo quello che ho detto a Thierry, già tutti lo suppongono comunque guai a non farlo…ah Car ti prego non farmi infuriare se uno ti viene dietro, dimmelo prima che io veda e non vestirti con abiti troppo corti, come ieri,nessuno deve vedere ciò che è mio”
“A proposito oggi penso di tornare a casa per qualche giorno”. Il suo viso sembrava allarmato.
“Perché?” mi chiese.
“Ho bisogno di vestiti, non posso prendere sempre le cose di Rebecca”.
“ Non c’è bisogno di andare a casa, dopo andrai a fare shopping cosi avrai ciò che ti serve” detto questo, mi diede la sua carta di credito e un bacio e andammo a fare colazione.



In cucina trovammo Rebecca a sorseggiare caffè.


“ Buongiorno ragazzi, ah Nik, Marcel è nel tuo studio ti vuole parlare”.
“Ok allora vado” rispose.


Si chinò dandomi un bacio e se ne andò, mentre Rebecca rimase scioccata da quel gesto. Presi Rebecca e andai a fare un giro per negozi, New Orleans era una città veramente grande rispetto a casa mia, comprai tutto quello che mi serviva forse qualcosa in più, però infondo avrei dovuto intrattenermi molto in città quindi era importante essere sempre al meglio. Quando tornammo a casa la scena cui assistetti, mi fece tremare, Tyler legato da due catene in una pozza di sangue mentre Klaus lo torturava. Per terra un paio di paletti sporchi di sangue, le mani di Klaus altrettanto, mentre mi avvicinavo sentivo la mascella di Tyler spezzarsi al pugno di Klaus quindi intervenni.


“Klaus ma cosa stai facendo? Cosi vuoi risolvere il problema?” lui sembrava fuori di se.
“ Caroline va in casa” mi rispose a stento.
“ No che non vado in casa, questo è anche un mio problema, troviamo un'altra soluzione, dirgli di andare via o di non avvicinarsi più a me, ma non ucciderlo” la mia era quasi una supplica.
“ Mi dispiace non posso accontentarti, non questa volta, ti prego Rebecca portala a casa” mi rispose incrociando il suo sguardo nel mio



. Rebecca si avvicinò mi afferrò per il braccio e ci incamminammo verso le scale quando senti una risata.


“ Non credevo che ti facessi comandare come un cane, sei cambiata Car” era Tyler.


Io furiosa più che mai mi avvicinai a Ty  e prima che Klaus gli sferrasse un calcio, gli diedi un pugno in pieno viso, poi gli dissi:


“ Tu come permetti a parlare di me, dopo tutto quello che mi hai fatto, stavo morendo, mi hai fatto attaccare solo per la tua stupida voglia di vendetta.
Ed io, sono ancora qui come una cretina a cercare di salvarti perché poi … Il Tyler che conoscevo è morto e con lui i miei sentimenti, ora scusami “ mi girai per andarmene.
“ Come puoi? Come puoi?” urlò
“Cosa ?” risposi mentre fermai Klaus che sembrava abbastanza annoiato dalla situazione, lui aveva un unico obiettivo e aspettava che io sparissi per metterlo in atto.
“ Come puoi perdonarlo, ha ucciso Jenna, ha ucciso i miei amici ibridi, ha torturato Elena, ma la cosa che più mi sconvolge è come puoi accettare che aspetti un figlio da Hayley?”


Rimasi scioccata l’unica cosa che dissi, fu:


“ Un figlio…. Hayley?”


Lui guardò Klaus e disse:

“Ops scusa amico non gli avevi detto che aspettavi un fig….”


La scena che vidi dopo fu di quelle che ti cambiano per sempre, il corpo di Tyler a terra e il suo cuore nelle mani di Klaus. Caddi in ginocchio con le mani tese in avanti, il mio viso rigato dalle lacrime e un urlo di dolore che si diffuse nel cortile. Mille immagini continuavano a girare nella mia mente: Tyler morto, Hayley incinta, un bambino in braccio a Klaus, Tyler morto, Klaus padre, Hayley e Klaus mentre facevano l’amore ed io? Avevo perso tutto, un dolore indescrivibile si diffuse in me –BASTA- era troppo, le emozioni stavano prendendo il sopravvento e fu lì che una vocina si fece spazio nella mia mente…….SPEGNI TUTTO, DIVENTA CIO’ CHE SEI, UN MOSTRO!
Lui non era mio, forse non lo era mai stato e ora stava creando una famiglia con un'altra donna, cosa che io non gli avrei mai potuto dare. Tutto quello che c’eravamo detti, diventò niente, niente più contava, cosi presi la mia decisione. Mi avvicinai a lui, che mi guardava con area sconvolta e gli diedi un bacio sulle labbra, mi girai e andai verso casa. Caroline Forbes, la dolce liceale, non c’era più ,al suo posto era nata una spietata vampira.
I giochi potevano avere inizio.

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 6 ***



Pov  Klaus


Il mio istinto aveva preso ancora una volta il sopravvento, non avevo pensato alla reazione di Caroline. Quando la vidi cadere a terra e urlare vidi dolore , panico e paura impossessarsi di lei. Io non riuscì a muovermi, la guardavo aspettando il momento in cui i nostri sguardi si sarebbero incrociati cosi da poter capire come si sentisse. All’improvviso si alzò, si diede una ripulita al vestito e si diresse verso di me, io ero pronto a ricevere un attacco e invece il suo gesto mi lascio senza parole. Mi diede un bacio freddo, insignificante e neppure per un momento guardò i miei occhi. Mentre la vidi tornare a casa , io diedi alcuni ordini ai miei vampiri e chiamai i miei servi per pulire quel casino che avevo creato nel mio cortile. Ero più veloce del solito, i miei pensieri erano rivolti a lei, un dubbio si insinuò nella mia mente e fece tremare il mio cuore, quindi dopo poco tornai a  casa. La scena che mi si presentò fu agghiacciante , Caroline stesa sul divano con il viso sporco di sangue, due bicchieri sul tavolo e un cadavere massacrato per terra, nemmeno io avevo mai ridotto una persona in quello stato. Appena mi vide, disse:


“ Vieni siediti , ti stavo aspettando per festeggiare, scusa ero cosi impaziente che ho cominciato d sola” 


Mi avvicinai e lei mi porse un bicchiere di sangue, mi guardava con area divertita e disgustata.


“ Allora dobbiamo brindare al grande e potente ibrido che tra poco diventerà padre di un bellissimo lupacchiotto” una risata riecheggiò nel salone.


Io persi del tutto il controllo, buttai via i calici e la strinsi a me.


“Caroline basta , che stai facendo questa non sei tu?”
“Non  sei felice mi sono liberata dalle mie stupide inibizioni” mi rispose mentre mi sbottonava la camicia.


Io la presi e la portai in camera mia, la costrinsi a lavarsi e vestirsi con qualcosa di più adatto, sperando che una doccia l’avrebbe rimessa in sesto. Quando usci dal bagno aveva addosso solo un completo intimo di pizzo nero e un area di sfida.


“ Questo ti sembra adatto?” mi chiese mentre si avvicinava a me.
“Love, non mi sembra il momento sei ancora scossa per la situazione” risposi speranzoso.


Lei si avvicinò a me e mi bacio. In quel bacio non c’era niente ne passione ne amore, mi sentivo a disagio quindi la spinsi via bloccandola al mio armadio e le dissi:


“Basta giocare, Car hai spento le tue emozioni?” diedi voce ai miei pensieri.
“Quali emozioni , sono un vampiro , siamo spinti dalla sete per il sangue e basta” 
“ Non è vero, tu non sei cosi, stamattina ci siamo detti che ci amavamo , che saremo stati insieme, ora capisco la situazione , capisco ho sbagliato, avrei voluto dirtelo io di Hayley, credimi è stata solo un volta e non ha contato nulla ma lui è il mio bambino non centra nulla” io parlavo ma lei sembrava non ascoltare poi mi disse:
“ Ma quale amore, io volevo solo divertirmi ma mi rendo conto che forse sei un uomo troppo impegnato per me, lasciami andare cosi cercherò qualcuno che sa veramente cosa significhi divertirsi “


La strinsi di piu a me e guardandola dritta negli occhi le dissi:


“ Ora tu riaccenderai immediatamente le tue emozioni, affronterai il problema e ricominceremo da dove abbiamo finito” cercai di soggiogarla.


Lei scoppio in una fragorosa risata, mi spinse via, indossò un vestitino e chiuse la porta alle mie spalle. Rimasi pietrificato, la mia Caroline era sparita, di fronte a me c’era un guscio di donna e io dovevo trovare il modo di farla tornare indietro, altrimenti mi sarei dannato per sempre.



Pov caroline


Ero stata giorni in casa a pensare al mio rapporto con Klaus e  ora mi rendevo conto che tutto quello che pensavo avessimo costruito era solo un castello di sabbia , basato sulle sue bugie. Ormai l'unica cosa che volevo fare era divertirmi,quindi presa dalla voglia di bere mi fiondai nel primo locale che vidi. L' atmosfera era molto simile al Moulin Rouge e la musica era stupenda. Mi avvicinai al bancone e ordinai una vodka doppia mentre studiavo la pista per capire quale sarebbe stata la mia preda, poi vidi un uomo avvicinarsi.


" Hey tu sei Caroline, la donna di Klaus?"mi disse con un tono fermo.
" No , tipo troppo impegnato, io sono qui solo per divertirmi, che dici ti va di ballare ?" gli dissi avvicinandomi a lui.


Mi prese  con un unico gesto mi porto al centro della pista dove cominciammo a ballare. Io in modo molto sensuale mi avvicinai a lui provocandolo, poi quando lui si avvicino per darmi un bacio feci un passo indietro e dissi:


"Scusa, ma ho altri progetti"


Continuai a ballare da sola guardandomi in giro, mi sentivo cosi bene, cosi libera e avevo una grande sete, senza rendermi conto il mio viso si era già trasformato . In un angolo vidi un ragazzo solo che mi fisssava con occhi ardenti di passione,  mi avvicinai e lo presi per mano portandolo fuori dal locale.Lo spinsi contro il muro e mi iniziai a cibare di lui,le sue urla mi davano una scarica di adrenalina mai sentita prima, mentre sentivo il sangue scorrermi giu per la gola mi senti rinascere e allora capi,  ero fatta per essere cosi. Nessuno mi avrebbe riportato indietro. Buttai il corpo inanime per terra e senza nemmeno pulirmi le labbra usci dalla stradina ma una folata di vento mi fece cadere per terra.


"Forbes non è cosi che si tratta il cibo,penso proprio che dobbiamo parlare."


Lì di fronte a me, Rebecca mi guardava con aria di sfida.



scusate non pubblico da un eternità solo che avevo perso l'ispirazione e oggi tutto di getto ho scritto questo . Spero vi piaccia e perdonatemi qualche errore ma è pura ispirazione XD    

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Capitolo 7
*** cap 7 ***


Pov Caroline

 

Rebecca era li davanti ai miei occhi e mi guardava con un aria strana … era forse pietà quella. I suoi occhi sembravano dispiaciuti e carichi di rimorso per me per quello che pensava avesse fatto lei e la sua famiglia. Non aveva capito che per la prima volta avevo mostrato al mondo quello che realmente ero .. un mostro. Si avvicinò e mi pulì le labbra prima di dire:

 

“ Car, che fai? Non è da te quest'atteggiamento. Vieni torniamo a casa , tutto si sistemerà”

 

Sistemarsi niente si sarebbe sistemato ero arrivata a un punto di non ritorno ero diventata quella che avevo sempre temuto di far venire alla luce. La mia prima paura quando capi i sentimenti che provavo per Klaus fu proprio questa . Provare cosi tanto amore per qualcuno da mettere da parte tutte le mie regole e costruzioni mentali per lui. Ma mai avrei pensato che proprio lui fra tanti mi potesse ferire tanto. Quindi la spinsi via cercando di scappare ma fui braccata da due vampiri che erano con lei. Uomini di Klaus.

 

“Rebecca lasciami andare, lasciami vivere la mia vita e proprio tu dovresti capire cosa significa essere finalmente libera da tuo fratello e da noi stessi. Io ora mi sento finalmente quella che sono diventata dopo la trasformazione , non quella ragazzina piena di inibizioni e paure.”

 

Niente le mie parole non avevano fatto nessun effetto e mentre io cercavo in tutti i modi di fuggire Rebecca mi trascinava più vicina a lui. Una folata di vento ci investì e dopo pochi minuti mi ritrovai libera mentre del sangue mi circondava cosi come pezzi dei vampiri che poco fa mi tenevano in trappola. Mi voltai e vidi Rebecca tremare , allora alzai lo sguardo e lo vidi lui. Michael .

 

 

Pov Michael

 

Ero tornato da mesi nel posto preferito dei miei figli quello che loro si ostinavano a chiamare casa.

Ma come possono degli abomini del genere avere una casa . Tutta colpa mia e di mia moglie che non avevamo capito la gravita delle nostre azioni ma grazie agli spiriti che mi avevano riportato indietro potevo porre fine a tutto. Questo significava uccidere il bastardo che mia moglie aveva avuto da un altro uomo , l'uomo che ogni volta che lo vedevo mi ricordava il tradimento avvenuto, Klaus. I miei figli erano abbastanza controllabili bastava eliminare colui che li gestiva e complottava contro tutto e tutti. Per mesi ero stato nell'ombra aspettando il momento più opportuno ,studiando i suoi comportamenti , le sue abitudini ma non ero riuscito a trovare un punto debole nella sua armatura. Avrei potuto uccidere sua figlia ma poi da li a poco sarebbe andato avanti, invece prima di ucciderlo avrei dovuto ferirlo fino a fargli odiare la sua stessa esistenza e quale cosa migliore se non portare dalla mia parte la donna che gli ha strappato il cuore. L'unica per la quale la vita ha un senso, quella che ti da luce e speranza . Eccola davanti a me ora più che mai bella e letale ,ancora di più da quando ha spento le sue emozioni capendo che un mostro del genere non merita niente.

 

“ Hey figliola, sei felice di rivedermi?”

“Come sei tornato? Tu eri morto.”

“ Bhe, anche tu dovresti esserlo eppure sei qui”

 

Mi avvicino a Caroline, wow devo dire che mio figlio ha bei gusti per le donne , le prendo la mano e la bacio poi le dico:

“ Piacere di conoscerla, mi scuso per l'irruenza ma odio quando qualcuno fa il prepotente con una cosi bella donna.”

“ Lasci stare, non usi queste stronzate con me . Io so chi è lei . Mi dica cosa vuole?”

“Tutto e niente. Voglio solo quello che è giusto e tu sarai la leva che farà avverare i miei e tuoi desideri.”

“Vuoi vendetta?”

“ Si, ma prima voglio lei, la piccola Hope.”

 

Pov Rebecca

 

Era tornato, non potevo crederci e ora guardava Caroline come fosse il suo gelato preferito in un giorno di sole. Uno sguardo pieno di vendetta e lussuria. Uno sguardo che avrebbe fatto infuriare Klaus fino all'inverosimile. Lo guardavo, anzi li guardavo e allora capì che quei due insieme avrebbero portato alla morte di mio fratello, di mia nipote e delle speranze di Elijah di avere finalmente una bella famiglia unita. Caroline, la speranza di mio fratello di riavere un anima e una vita sana , fatta di sentimenti reali e sinceri. Odiavo Klaus per quello che mi aveva fatto nei secoli ma capivo che quello era il solo modo che conosceva per mostrare amore e proteggermi,ma non da quando c'era lei. Lei lo faceva essere migliore , felice e gli dava tutto l'amore incondizionato che noi non eravamo in grado di dargli a causa dei continui tradimenti. Lo odiavo, ma mai avrei voluto vederlo morire quindi decisi di agire, mentre loro parlavano io scappai e corsi più veloce che potevo, dovevo avvisarlo , dovevo salvarlo dall'uomo che lo aveva sempre fatto sentire niente , non adatto a nessuno. Sentì che mi avevano afferrata per i capelli a pochi passi da casa, vidi i suoi occhi come poteva essere diventata cosi e dopo solo il buio.

 

Pov Klaus

 

Ero disperato l'amore della mia vita non era più al mio fianco e mi maledivo ogni attimo perchè a farla diventare cosi ero stato io. Non avrei mai più rivisto la mia Caroline. A risvegliarmi dai miei incubi fu il pianto di Hope , lei insieme a mio fratello e la madre erano tornati dalla vacanza forzata che gli avevo fatto fare affinché avessi il tempo per spiegare tutto a Caroline , ma niente era andato come previsto. All' improvviso si spalanco la porta e la vidi con in braccio il corpo di Rebecca e i vestiti logori.

 

“Klaus, aiutami ci hanno attaccate erano in troppi sono riuscita a fuggire giusto in tempo.”

“ Chi vi ha attaccate ? Stai bene ?”

 

La guardavo con l'aria cosi disperata e cercavo di scrutarla a fondo era li era tornata e sembrava lei. Si avvicino con fare molto innocente mi fece una carezza e mi fisso dritto negli occhi come se mi volesse rubare l'anima . Ma lo sapeva che già era sua , io ero sempre stato solo suo. Mi bacio un bacio cosi struggente, cosi emozionate che mi scese una lacrima che avrei tanto desiderato nascondere a tutti, ma non a lei. Lei che era andata giù all'inferno per me ed era tornata più forte di un angelo. All'improvviso una risata e una figura a me familiare entrò dalla porta e lei si spostò dalle mie labbra ,sorrise e mi disse :

 

“ Buona fortuna sporco ibrido, ti servirà.”

 

Si allontanò da me e si appoggiò alle spalle di lui . Proprio lui ,mio padre.

Io rimasi li a guardarla , se prima avevo un cuore e un anima le avevo donate a lei , ora io ero vuoto non avevo niente, quell'uomo mi aveva derubato di tutto: della mia infanzia, dell'amore della mia famiglia e ora anche dell'unica persona che aveva dato senso alla mia vita.

 

 

Pov Caroline

 

Ero contenta, ero riuscita nel mio piano. mettere in ginocchio l'uomo che mi aveva distrutto. Michael mi guardo e disse :

“ E' tutta tua.”

 

Io mi girai e vidi Hope in braccio alla madre, mi fiondai su di lei e la spinsi via facendola sbattere contro la vetrata del salone. Presi a volo Hope e vidi Klaus scattare nella mia direzione con gli occhi color oro si stava avvicinando per uccidermi, ma il padre lo prese per un braccio e lo scaravento al centro del salone iniziando a lottare furiosamente. Io diedi la mia attenzione a lei l'oggetto che aveva rovinato per sempre la mia vita ma appena incontrai quegli occhi e sfiorai il suo profilo nella mia mente scatto qualcosa. Mi girai e lo vidi intento a guardare noi piuttosto il padre che lo stava picchiando a morte. Quell' uomo stava per perdere le due persone alle quali teneva di più. E sentì come un pugno allo stomaco ,in un attimo senti tutto l'amore, la paura e il dolore che avevo inflitto a tutti. In pochi secondi decisi cosa fare, avrei dovuto salvarli tutti perchè ero la più lucida in quel momento.

 

“ Salgo sopra, tutto questo fracasso mi distrae dal mio intento.”

 

Salì furiosamente sopra e misi al sicuro la bambina , corsi in camera di Klaus apri il cassetto e presi l'unica arma che avrebbe potuto distruggerli.

 

Pov Klaus

 

Tutto era perso, non avevo più niente quindi decisi di arrendermi a mio padre e morire. Mentre sentivo le mani di Michael sul mio cuore pronto per strapparlo, una scheggia impazzita si fiondò su lui e dopo poco lo vidi lasciare il mio cuore e cadere a terra morto. Nemmeno il tempo di riprendermi che lei era su di me dicendomi:

 

“Va tutto bene, è finita. Tutto è finito.”

 

Lei mi abbraccio mentre io mi sporsi e vidi il paletto di quercia che avevo nascosto uscire dal petto di mio padre , lei lo aveva ucciso. Piangeva sulla mia spalla e io non riuscivo a capire cosa fosse successo ero confuso, poi la sua voce mi riportò alla realtà.

 

“Lei sta bene , l' ho messa al sicuro.”

 

Poi si allontanò e con entrambe le mani ai lati della faccia inizio ad urlare , affranta da tutto quello che era successo allora capì; le sue emozioni erano ritornate, lei era tornata.

La calmai e andammo di sopra a controllare Hope che intanto si era addormentata , era serena e felice e io mi incantai davanti a quella scena, sperando che un po di quella serenità invadesse il mio animo.

 

Pov Caroline

 

La guardava come se stesse in adorazione era perso nei suoi pensieri e io mi sentivo cosi in colpa cosi indegna di restare li. Avevo quasi fatto uccidere la sua famiglia, sua figlia, una pura e innocente creatura. Mi sentì sopraffatta , lo lasciai li e scappai volevo andare via lasciandolo. Ma quando arrivai alla fine della scalinata mi senti tirare per un polso , era lui mi aveva raggiunto.

 

“ Dove vai?”

“ Via da qui, da tutto questo, non vedi quello che ho fatto è solo colpa mia.”

“Non è stata colpa tua , lo vuoi capire, le cose erano molto complicate da anni e ora sono crollate ma stiamo bene , siamo vivi , ora riprenderemo da qui”

“ Io.. non posso , non ci riesco, guarda cosa a portato il nostro amore.”

 

Il suo sguardo si tramuta da dolce ad arrabbiato e non riesco a decifrare quello che sta pensando.

 

“ Basta, ora basta . Ora devi decidere Car . Questa è la mia casa, questa è la mia famiglia, questa è la mia città io ti do tutto questo, insieme a me stesso, per sempre. Tutto questo è tuo. Allora qual ' è la tua decisione ? Te lo dico se te ne andrai non tornare più perchè non starò più qui ad aspettarti , non c'è la faccio è troppo ..”

 

Le parole gli morirono in gola , lo vedevo li cosi fragile come non lo avevo mai visto.

Iniziai a pensare a tutta la mia vita e a ciò che mi aveva reso felice .

 

“ Si” gli urlai di getto “ Ma prima devi vedere una cosa. Mordimi.”

 

 

Pov Klaus

 

Morderla ?! Per farla morire? La guardai senza capirla, lei avvicino il suo collo a me e si fece una lieve ferita, a quel punto non c'è la feci e la morsi. Sentivo il suo sangue scorrermi in gola e all' improvviso delle immagini e sensazioni si fecero largo in me ;

La notte che la salvai dalla morte.

La notte che la liberai da Alaric.

La prima volta che lei capi il mio amore.

Le nostre litigate.

Il giorno del diploma.

Il nostro primo bacio.

Sentivo le sue emozioni tutta quella rabbia nascondeva questo. Amore ,lei mi aveva sempre amato ma aveva paura ,cosi tanta che si nascondeva dietro la rabbia e l'ostilità pur di affrontare i suoi sentimenti.

Mi staccai da lei sconvolto,tutte quelle sensazioni mi avevano travolto e mai mi sarei aspettato che lei mi volesse in quel modo, allora capì quale sarebbe stata la mia ultima mossa,prima gli diedi il mio sangue poi le presi le mani e le dissi:

 

“ Lega la tua vita alla mia con un rituale magico. Cosi se mai dovesse succedere qualcosa a uno dei due anche l'altro morirebbe. Caroline, io non potrei mai vivere una vita dove tu non ci sei e dopo quello che mi hai fatto vedere , lo stesso vale per te. Non vorrei mai vederti soffrire a causa mia.”

 

Ci furono attimi di silenzio e poi con un filo di voce sentì:

 

“ Si ,sempre.”

“ Sempre e per sempre , amore mio.”

Ero Klaus l'ibrido millenario ed avevo finalmente trovato la ragione della mia vita Caroline Forbes, l'unica e la sola che avesse dato senso alla mia esistenza, l'unica che mi avesse rubato il cuore e l'anima, per sempre.


Ebbene si siamo arrivati alla fine. Devo ammettere che ho riscritto il capitolo più volte perchè le mie idee erano altre poi guradando la stoyline generale ho capito che il finale giusto doveva essere cosi. Lei ha sempre cercato l'amore negli uomini che ha avuto e lui ha sempre desiderato che qualcuno lo amasse incondizionatamente senza cambiare la sua persona.Almeno come la vedo io . LOL spero vi piaccia.

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