Maschera d'Amore

di ElizabethSwann666
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Mia Storia... ***
Capitolo 2: *** Incontro spettrale! ***
Capitolo 3: *** Super - Amici... ***
Capitolo 4: *** Ma Siamo Matti? ***
Capitolo 5: *** Il Suo Lavoro... ***
Capitolo 6: *** Perdere Un Amico... ***
Capitolo 7: *** Due Galletti Nel Pollaio! ***
Capitolo 8: *** Il Terzo Incomodo E l’Oca! ***
Capitolo 9: *** Cena Per 4…! ***
Capitolo 10: *** Complicazioni Sentimentali... ***
Capitolo 11: *** Novità Dolci Come Il Miele… ***
Capitolo 12: *** Il Salice Della Speranza! ***
Capitolo 13: *** Quando È Il Momento Di Dirlo Ai Tuoi… ***
Capitolo 14: *** Cambiamenti In Arrivo… ***
Capitolo 15: *** Ritorno Al Locale! ***
Capitolo 16: *** Lo Sguardo Di Lui… ***
Capitolo 17: *** Convivenza E Grandi Novità… ***
Capitolo 18: *** Quando I Guai Bussano Alla Porta… ***
Capitolo 19: *** Piani Segreti… ***
Capitolo 20: *** Piccola, Grande Svolta… ***



Capitolo 1
*** La Mia Storia... ***


Maschera d'Amore



Capitolo 1: La Mia Storia...



Mi accascio sul divano di casa dopo aver passato l’intera giornata in giro con le mie amiche a fare (si fa per dire) shopping. Come giornata è stata molto stancante perché le mie care e adorate amiche, da brave genie, non hanno fatto altro che andare in ogni negozio possibile immaginabile, tralasciando il fatto che io ero l’unica ad aver messo (per una volta) delle zeppe abbastanza alte; non altissime da farmi inciampare a terra dopo 3 passi, ma neanche abbastanza basse da permettermi tutti quei chilometri che ho percorso!

Per giunta, tanto per cambiare, in ogni negozio impiegavano almeno 20 minuti per guardare ogni singola scarpa/maglia/cintura e chi più né ha più né metta. Ovviamente, sempre per la mia enorme felicità, elencavano i pro e i contro di ogni cosa, manco se dovessero scegliersi una casa o un’auto; per queste cose avrei ancora capito, ma per una maglia da 10/15€ la cosa era esagerata. Poi dico, almeno avessero comprato qualcosa, ma niente, non compravano un tubo; al massimo facevano infuriare le povere commesse che credevano almeno in un acquisto. Intanto io le seguivo come un cagnolino per i negozi, parlando del più o del meno ma comunque senza avere via d’uscita dai negozi.

Sembrava quasi che non ci fossi per loro, ero lì esclusivamente perché facevo parte del loro gruppo, ma non mi posso lamentare più di tanto, dopotutto se non ci fossero loro con chi passerei le “Giornate Shopping”? Loro sono le uniche amiche che ho dai tempi delle superiori, le altre le ho perse di vista, ma loro grazie al cielo no! Devo ammettere che le nostre uscite non sono poi tanto divertenti, anzi a volte i nostri dialoghi si interrompono e nessuna di noi parla. Così per evitare un silenzio imbarazzante entro in gioco io: comincio con una battuta divertente sui maschi o su una donna vestita con una gonna orribile e l’atmosfera diventa allegra in un colpo. È questo il mio compito non assegnatomi ma che comunque non mi dispiace perché, grazie al cielo, quello che non mi manca è il sarcasmo.

Una cosa che odio però nel nostro gruppo è che parliamo sempre di cavolate! Vabbè che siamo giovani e non siamo suore ma ogni tanto qualcosa di serio si potrebbe dire no? Gli argomenti più maturi che affrontiamo sono “Lavoro/Stipendio/Fidanzato” ovviamente come volevasi dimostrare io non ho nessuno di questi, che siano collegate le cose non lo so, ma di sicuro non voglio aggiungere pippe mentali a quelle che ho già! Tuttavia con la mia eterna fortuna le altre mie amiche bene o male loro hanno qualcosa: 2 ragazze lavorano come cameriere in un ristorante, 1 è fidanzata da 6 mesi, 1 ha lavorato al mare come barista, 1 lavora con sua mamma in un negozio di prodotti per la casa e l’ultima ha cominciato a frequentare un ragazzo.

Perciò io mi ritrovo l’unica a non fare un beneamato tubo! Non perché non voglia, anzi un lavoretto per guadagnare qualcosa non sarebbe male, ma sembra che a nessuno importi del mio curriculum. Poi tanto per farmi arrabbiare le mie amiche mi dicono “Oh domani ho un colloquio con un negozio” oppure “Il centro per l’impiego mi ha chiamato proponendomi uno stage in una azienda” e così via.

A me naturalmente il centro per l’impiego non mi ha mai chiamato per fare niente e se chiedo spiegazioni mi rispondono che non è colpa loro e che presto mi chiameranno! Si si va bene ho capito che non mi chiameranno mai. Me né farò una ragione. Comunque non mi sono presentata: mi chiamo Valentina ho 20 anni e momentaneamente mi sento inutile da tutti i punti di vista. La mia famiglia i quali vi risparmio i nomi sono due persone praticamente incompatibili e io non capisco come abbiano fatto a sposarsi, ma vabbè chi sono io per giudicare le scelte degli altri?

Mia madre è una normale casalinga che non fa altro che dirmi che se avesse la mia età lascerebbe tutto e partirebbe per scoprire il mondo, io diciamo che ho preso da lei perché anche a me piacerebbe cambiare visuale ma forse oltre a mancarmi il denaro mi manca il coraggio (sono un po' fifona ecco ;)). È una donna brava e calma ma quando si arrabbia si fa rispettare!.

Mio padre lavora come impiegato in una piccola azienda dove si fa un mazzo tanto per guadagnare il minimo sindacale e da bravo scemo (detto con simpatia ovviamente) aspetta una minuscola promozione (e ovviamente un aumento) che non arriverà mai! Non tanto perché gli mancano le capacità ma perché con il capo si comporta come Fantozzi e questo non giova alla sua immagine, infatti tutti lo prendono un po’ in giro! Ma lui è come se non se né accorgesse e continua a comportarsi così, mentre i suoi colleghi sbruffoni prendono un sacco di soldi più di noi e fanno carriera. Mio padre è tanto bravo e docile con gli altri ma con me e la mamma si sfoga delle sue frustrazioni lavorative, dicendo a me che non combinerò mai niente e a mia mamma che non cucina mai abbastanza quando mio padre, invece, dovrebbe dimagrire di qualche chilo.

Come già detto sono assolutamente incompatibili, ma per qualche caso del destino comunque sono nata io, figlia unica. Ma credo che a mio padre avrebbe fatto comodo un maschio per fare bella figura davanti al capo (che è un gran maschilista). Fatto sta che in casa, con le prediche di mio padre non si può proprio stare e gli unici momenti di svago li passo con le mie amiche. Le più noiose che potessi trovare ma le uniche che non ho perso. Il mio desiderio sarebbe incontrare un ragazzo innamorato di me, bravo, simpatico, sincero e perché no carino. Io dopotutto brutta non sono, non sarò Marilyn Monroe, ma neanche una cozza.

Ma trovarne uno mi sembra impossibile, perché finisco sempre in luoghi in cui i giovani si contano sulle dita di una mano e le mie intelligenti amiche al massimo vanno nei pub, ma dico io perché non andiamo in discoteca? Almeno potrei sfogarmi a ballare in pista perché adoro ballare! Ma niente le mie amiche in discoteca non ci vogliono andare: non capisco bene se è per la gente che c’è dentro, per il prezzo alto o perché nessuna ci porterebbe con la macchina. Io potrei, ma guido una macchina preistorica che è incapace di fare le salite senza sbuffare e portare le mie amiche mi metterebbe solo ansia inutile, quando devo metterci tanta di quella forza e concentrazione che sembra che guidi un tir! Ma la soluzione per andarci si troverebbe se le mie amiche collaborassero! Ma niente non c’è verso! Tanto loro qualcosa da fare c’è l’hanno ma io?

Mi sento una sfigata quando i parenti o gli amici dei miei (che per mia fortuna hanno i figli già sposati! Che bello!) mi chiedono se ho il ragazzo e io “Ehm, insomma…..io……praticamente…….non……. cioè…. Io……” e loro mi guardano come fossi un aliena perché loro si sono sposate a 20 anni, una addirittura a 18, e vedermi senza neanche un fidanzato deve averli scioccati. Che umiliazione!!! Dopotutto non dovrei farne una tragedia se non ho il ragazzo, c’è sempre qualcuno nel mondo che è single, mica solo io! Però poi una mia amica mi dice: “Ma come mai sono single! Sono una bella ragazza, insomma mica sono un cesso! Vero Vale? Eh vero?” e io “Si dai vedrai che arriverà, insomma siamo due belle ragazze e un giorno incontreremo quello giusto!” la mia amica si rilassa nel sentire le mie parole, peccato che nessuno pensi anche a rassicurare me!! Io comunque alla storia dell'uomo perfetto che arriverà in sella ad un cavallo bianco ci credo molto poco.

Ma la speranza è l’ultima a morire e allora aspetto un lavoro, un ragazzo, una vita da vivere appieno. Intanto fingo di ridere e scherzare quando in realtà vorrei solo rifugiarmi sotto le coperte del mio letto e piangere della mia vita da sfigata. Mi ripeto: Perche io no? Perché solo le altre devono avere tutto dalla vita? Perché io non ho accanto un bravo ragazzo, nonostante il pubblico maschile dalle loro occhiate, sembra che apprezzi il mio fisico?

A tutte queste domande non trovo risposta e mi dico che il destino lo farà cascare a fagiolo nel posto giusto al momento giusto. Devo solo sperare che arrivi prima dei miei 89 anni ovviamente! Così passo le giornate o tra le amiche o a casa a guardare film su internet, il tutto condito con tutte le mie pippe mentali alle quali non posso e non riesco a rinunciarvi.

Questa è la storia di una povera sfigata, se vi interessa continuate a leggere altrimenti tanti saluti e baci.



Perdonatemi se trovate qualche errore, ma mi sarà sfuggito!!! Comunque spero che questo capitolo vi piaccia!! se la storia vi piace continuate a seguirmi!!!! Baci baci <3

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Capitolo 2
*** Incontro spettrale! ***


Maschera d'Amore



Capitolo 2: Incontro Spettrale!



Dopo essermi sdraiata ed aver pensato alla mia monotona e triste vita, mi obbligo ad alzarmi da quel divano super comodo e ad andare a posare il mio unico acquisto della giornata: un libro.

Sì un libro almeno l’ho comprato (beh in teoria le mie amiche mi hanno quasi obbligata a comprarlo!), ed è proprio il mio genere: Romantico! In questo caso penso di essere un auto-lesionista perché questo genere di libri non fa altro che ricordarmi la mia attuale situazione da quasi-zitella! Il titolo del libro: Amore dichiarato. Ovviamente mi deprimerò a leggerlo ma già che l’ho comprato un’occhiatina gliela do.

Comincio allora a leggere qualche pagina ma quando mi accorgo che sta tipa nella storia incontra il suo principe azzurro in un bar ricomincio a deprimermi, così il povero libro lo poso gentilmente(cioè buttato malamente) sul ripiano della libreria dove starà lì a prendere polvere e riempire il posto vuoto.

Decido comunque di evitare di pensare ai maschi per il resto della giornata, anche perché tra un po’ torna mio padre e di sicuro si metterà a rompere perché il lavoro non va come vorrebbe.

La serata passa fra chiacchiere sul lavoro, tv accesa e estraneazione mentale da parte mia, che stavolta mi porta su un isola deserta con tante palme, un mare limpido e un figo da paura che mi corre incontro tutto nudo con io che lo squadro da capo a piedi e lui che mi offre il succo di cocco e mi sussurra all'orecchio:”Assaggialo, ti piacerà!”. Cercando di non pensare a nessun doppio senso, divento comunque di un bel colore rosso pompeiano!!!

Passo la nottata tranquillamente, anche se con ste cavolo di zanzare non si può vivere!

Il giorno dopo è il primo luglio e questo mese festeggio il primo anniversario dal mio esame di maturità e sono felice di dire ai presenti che da allora non ho concluso niente ed è alquanto deprimente. Decido il giorno dopo di andare a fare un giro in centro per conto mio perché le altre lavorano(come al solito!).

Do un’occhiata ai negozi per vedere se riesco a comprare qualcosa in saldo, ma vedo che ci sono tutte taglie da modella anoressica o da bambina di 10 anni che non ha ancora né seno né fianchi, praticamente abiti per un tronco di betulla.

Non so se gli stilisti se né sono accorti, ma le donne non sono dei tronchi. Le donne hanno le loro forme, come è giusto che sia, e non trovo giusto che una ragazza come me non riesca a trovare quasi niente da mettersi. Sono piuttosto bassa in confronto ad alcune ragazze, infatti sono solo 1 metro e 63 di altezza X 63 kg di peso. Non sono grassa ma sono piuttosto rotondetta nei fianchi e nella pancia e ho una 3° abbondante di reggiseno. Come taglia porto la 42/44 dipende dall’abito in questione.

Non mi lamento quasi mai del mio aspetto ma invece di avere il sedere largo e la pancia piatta come le mie amiche, io ho il culo normale e il grasso mi finisce tutto nella pancia, della quale mi vergogno soprattutto quando metto il costume al mare. (Attenzione, non ho la pancia da donna incinta, ma diciamo che è pancetta che si vede!)

Inoltre mi imbarazza tanto il fatto che mi rimanga il segno dell’abbronzatura dei pantaloncini corti, perciò mi ritrovo il 90% della gamba abbronzata e il 10% sempre bianca poiché sempre nascosta dagli hot pants. Togliendo questo particolare, io adoro la moda e le grandi firme, e se potessi avrei un armadio pieno per ogni grande firma. La mia marca preferita è Chanel, la trovo così elegante e raffinata e spero un giorno di diventare così anch’io.

Dopo essere uscita dal negozio senza aver comprato niente, decido di andarmi a comprare una bottiglia d’acqua perché sto letteralmente crepando di sete e la mia ricerca si conclude in un bar/birreria/pub (non so quale sia dei tre, spero solo venda l’acqua!) dal nome scritto in una lingua che non capisco se sia inglese, francese o danese.

Ma di questo non mi importa, dal momento che sono assetata come fossi nel deserto del Sahara, e sto solo cercando dell'acqua fresca; e non sono di certo venuta qui per rompere le scatole al proprietario per sapere come si chiama il locale, che forse sarà la prima e ultima volta che ci vengo!!! Anche se ho paura ad entrarci perché il locale è molto scuro e spettrale, mi armo di coraggio perché sto crepando di sete!.

Il locale è quasi immerso nel buio e mi convinco passo dopo passo di aver fatto una cavolata ad entrarci, ma oramai sono entrata, perciò mi dirigo al bancone dove vedo esposti boccali da birra tedeschi e tutti i liquori e gli alcolici esistenti sul pianeta.
Quasi quasi mi vergogno a chiedere solo una bottiglia d’acqua ma non posso bere alcolici alle 4 del pomeriggio, non disseterebbero niente! Così arriva un uomo alto 1,70 grasso come una balena con 4/5 tatuaggi sul braccio e un alito che puzza di birra che mi dice:
“Ehi bellezza che cosa vuoi?”, io intanto mi faccio ancora più piccola di quello che sono già e dico:
”Ehm.. Buongiorno….vorrei una bottiglia d’acqua.” Lui alta un sopracciglio come se gli avessi chiesto se fosse gay e io mi appresto a spiegargli con tanto di gesti con le mani: “Ehm.. sa una bottiglia con….ehm l’acqua dentro.. non la vendete per caso?”

Lui con una risata degna di un ubriacone mi risponde:”Oh bellezza qui serviamo solo boccali di birra o alcolici! Ma non credo che a te possa interessare la birra!” “No, infatti a me la birra non piace, ma potrebbe mettere se vuole un po’ di acqua in un boccale, va bene anche acqua del rubinetto! Basta che sia acqua!”

Lui sempre con quel sopracciglio, che sembra si stia staccando dalla pelle tanto lo sta alzando in alto, mi dice “Mi dispiace bellezza i boccali servono solo per la birra e di sicuro non gli metto l’acqua! Per nessun motivo al mondo compirò questo abominio!”

Così gli dico esasperata e ancora più assetata:”Va bene allora prendo un bicchiere di Martini Rosso. C’è l’ha vero?” Lui per la prima volta sorride e dice:”Finalmente dici qualcosa di sensato bellezza! Te l’ho porto subito!”

Non credo di aver fatto un’ottima scelta, dopotutto fuori ci sono quasi 40 gradi e l’alcool non disseta, ma prima finisco il mio Martini prima trovo un bar che venda una fottuta (scusate il termine ma sono esasperata) bottiglia d’acqua! Mentre aspetto la mia ordinazione mi volto e osservo il locale: ora che mi sono abituata alla poca luce del locale devo ammettere che non è male, è arredato come un qualunque pub, con sedie e tavoli di legno e con quadri con le pubblicità degli alcolici.

La cosa che mi lascia di stucco è il fatto che sia aperto durante il giorno, quando è il classico locale notturno! Ma qui tanto sembra sempre notte perciò non si devono essere accorti che fuori è ancora giorno!

Il mio adorato Martini arriva e noto che non l’ha versato nei soliti bicchieri da supermercato, ma invece è nel bicchiere “ufficiale” con scritto Martini, inoltre c’è un ombrellino nel lato del bicchiere e una fragola tagliata appoggiata nel bordo. Mi chiedo che cosa c’entrino ste cose, non ho mica ordinato un cocktail nelle Hawaii, e soprattutto mi chiedo che prezzo abbia tutto questo.

Spendo comunque tanto tempo ad osservarlo come fossi in trance, tanto mi dico che non c’è nessuno che mi vede perché il barista è sparito nel retro e gli altri clienti hanno altro da fare che guardare me.

Quanto mi sbagliavo! Ad un certo punto mentre fisso il bicchiere sento qualcuno parlarmi nell’orecchio, ma io non lo sento, così mi sfiora il braccio per attirare la mia attenzione e io lentamente esco dal trance e mi giro.

I miei occhi verdi incontrano un paio di meravigliosi occhi azzurri e né rimango incantata. Non mi sono mai incantata tanto in vita mia, è come se il mio cervello si fosse spento. Distolgo lo sguardo dai suoi meravigliosi occhi e scendo sul naso pronunciato e sulle sue labbra sottili e allo stesso tempo carnose, noto un filo di barba di 2 giorni prima e scendendo verso il suo collo osservo sognante il suo pomo d’Adamo in cui una goccia di sudore si è depositata e che da brava ninfomane vorrei leccare via. Noto i capelli biondi in modalità “finto spettinato” e sogno di immergerci immediatamente le dita.

In un momento mi riprendo e lo guardo come vedessi per la prima volta un essere umano. Anche lui mi guarda come se fossi appena uscita dal manicomio.

“Ehi scusa tutto bene? Sei stata immobile tutto il tempo con gli occhi fissi sul bicchieri che pensavo stessi male!” Mi guarda preoccupato e capisco di aver appena fatto una figura di cacca a rimanere impalata neanche se avessi visto un fantasma.

Sbatto gli occhi un po’ di volte e gli dico imbarazzatissima:”No no no tranquillo, sto bene! È solo che ammiravo questo meraviglioso bicchiere! Non né ho mai visto uno così particolare e colorato!”.

Lui sorride e penso di non aver mai visto un sorriso così bello e mi risponde:”Sì Frank ha l’abitudine di usare questi bicchieri solo quando ci sono belle ragazze che entrano nel locale! Per gli altri comuni mortali usa i soliti bicchieri che trovi nei supermercati!”

Io rispondo al sorriso e dico:”Beh comunque il bicchiere non è importante, ciò che importa è il contenuto”. Lui dopo il mio commento mi guarda come se la mia fosse stata una battuta spinta. Così analizzo la frase e non trovo niente di erotico in tutto questo, forse è lui il ninfomane!

Mi sorride e dice:”E’ vero però anche il bicchiere ha la sua importanza!”

Bene c’è un figo da paura vicino a me e l’unica cosa di cui riusciamo a parlare sono i bicchieri??? Io comunque sto al gioco:”Ma né ha di più il Martini!”. Lui sorride e comincia a fissarmi con i suoi meravigliosi occhi azzurri. Io ovviamente distolgo lo sguardo e lo fisso sul Martini che non ho neanche assaggiato.

Lui sembra leggermi nel pensiero e mi dice:”Se non lo bevi tu, lo bevo io. Ti avverto!”. Io rispondo subito:”No no grazie, lo bevo io!”.

Comincio a berlo e nessun Martini in vita mia mi è sembrato così buono. Lui tanto per mettermi ansia mi fissa mentre lo bevo, come se cercasse una qualche approvazione. Io bevo metà bicchiere e gli dico che è davvero buono.

Lui sembra contento del fatto che mi piaccia e mi dice:”Come mai bevi il Martini a quest’ora?” Io che forse sono già brilla, gli rispondo che il barista non mi ha dato l’acqua che ho chiesto, perché ha solo birra o altri alcolici.

“Ma non è possibile! Il frigo nel retro è pieno di bottiglie di acqua! Per questo che non riesce a venderle, vuole solo vendere alcolici! Quel pezzo di m…” Io lo fermo prima che continui e lo rassicuro dicendo che il Martini andava benissimo e che, anzi, mi dava più carica.

Lui mi guarda dubbioso, si alza e si dirige nel retro, cerco di vedere dove và ma c’è una porta che mi ostruisce la visuale. Alzo le spalle e decido di sedermi, finalmente, in uno sgabello, forse troppo alto per me ma comunque riesco ad arrampicarmi sopra come se stessi scalando una montagna e prima che ritorni il misterioso ragazzo riesco a darmi una piccola sistemata ai capelli, maglia e pantaloncini.

Lui ritorna con una bottiglia di acqua in mano e mi dice:”Questa è tua, te la regalo”.
Io mi appresto a dire:”No no ma non dovevi andare nel retro! Quando ti scoprirà il proprietario si arrabbierà”.
Lui mi dice:”Io sono un amico di Frank da molto tempo e non è la prima volta che gli prendo una bottiglia d’acqua. Sta tranquilla che non si arrabbierà, basta che non gli rubi gli alcolici!”.

Io mi sento comunque in debito e gli dico:”Allora io ho preso un Martini e una bottiglia d’acqua. Quanto fa in tutto?”. Lui spalanca gli occhi come se gli avessi detto che era un cesso di uomo e dice:”Ma mi hai ascoltato! Ho detto che la bottiglia te la regalo e il Martini anche perciò stai tranquilla!”

Io comincio ad esasperarmi e gli rispondo:”Guarda, è molto gentile da parte tua, ma prima cosa non sei il proprietario e non puoi decidere a chi far pagare o no, secondo sono perfettamente in grado di pagarmi da bere da sola. Perciò vuoi cortesemente dirmi quanto fa in tutto?”

Lui ancora più esasperato di me, controlla nel Menù e dice:”Ok come vuoi tu! Allora sono 4 euro.” Nel mentre che prendo i soldi appare dal nulla Frank, cioè il barista che mi ha servito il drink e mi dice:”Allora bella ti è piaciuto? Oh ma vedo che non l’hai finito! C’è qualcosa che non va?”.

Io allora mi sbrigo a berlo per non offendere il povero Frank che ha la faccia affranta, ma il ragazzo misterioso lo afferra mezzo secondo prima di me e beve quel che rimane del Martini.

Noto subito che sta bevendo nello stesso punto dove ho bevuto pochi secondi prima, e nel farlo mi fissa come se fosse consapevole di aver bevuto dalla mia stessa parte e volesse vedere la mia espressione.

Espressione che in quel momento è stupita perché non riesco a capire se lo ha fatto per prendermi in giro o magari sé né accorto dopo, comunque io non riesco a distogliere lo sguardo e rimango a fissarlo per la seconda volta come un’ebete.

Grazie a Dio quella tortura erotica finisce in pochi secondi fino a quando lui mi guarda leccandosi le labbra:”Uhm che buono!”. Io distolgo lo sguardo perché altrimenti gli salterei addosso come una femmina in calore, e mi concentro sul conto da pagare.

Un secondo dopo mi dice:”Comunque non ci siamo presentati: io mi chiamo David”. Io gli stringo la mano e rispondo:”Io sono Valentina”. Le sue mani sono cosi forti e calde che mi danno un senso di protezione mai avuto con altri.

Secondo capitolo!!!! Spero che la storia vi piaccia e dai prossimi capitoli prenderà una piega diversa, perciò seguitemi!!!!Baci baci <3

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Capitolo 3
*** Super - Amici... ***


Maschera d'Amore



Capitolo 3: Super - Amici...



“Allora racconta..ehm Valentina da dove arrivi?” Parliamo per circa mezz’ora e vengo a sapere che lui ha 22 anni, che vive in città ma che è americano e la sua famiglia ha dovuto trasferirsi in Italia per non perdere il lavoro. Infatti suo padre è un architetto famoso in tutto il mondo e l’hanno praticamente obbligato a trasferirsi qui per almeno 5 anni, per concludere un affare a 6 cifre. Wow! Sua madre in America lavorava come Preside di una scuola elementare, ma l’hanno licenziata quando ha detto che seguiva il marito in Italia; ora praticamente passa le giornate a fare shopping, tanto da quel che ho capito, i soldi non gli mancano alla sua famiglia. Lui mi ha detto che vive da solo in un attico al centro, mentre i suoi stanno in una villa a 2km di distanza. Sorprendentemente parla benissimo l’italiano, ma l’accento americano è restato.

Alla domanda che lavoro fa, mi risponde con un sorriso sulle labbra:”Te lo dirò quando sarai più grande!”
- “Ma che risposta è? Guarda che non sono mica una bambina! Nella mia vita né ho sentite, tranquillo non mi scandalizzo”
- “Vorrà dire che un giorno ti mostrerò dove lavoro!”
- “Perché non puoi dirmi subito che lavoro fai, così la facciamo finita?”
- “Perché? Non vedi l’ora di andartene?”
- “No, però mi chiedo perché un tipo come te dovrebbe parlare con una come me! Devo ancora capire se mi stai prendendo in giro!”
- “Perché ti starei prendendo in giro??? Solo perché stiamo parlando come due persone civili!”
- “Tu non sembri proprio il tipo da “solo parlare” con una ragazza!”
- “Ma con te sto parlando! Giusto?”
- “Sì, forse sarò l’unica ragazza con cui hai parlato per più di 5 minuti, prima di finire rotolati sul letto!”
- “Wow, devo ammettere che hai ragione! Come hai fatto a capirlo?”
- “Semplicemente perché sei Ken. Ken esce con le Barbie. Io sono ehm…una Bratz che non esce con nessuno. Ti piace come spiegazione? Comunque ora è meglio che vada, è stato un piacere David.”

Mi alzo e saluto Frank. Fuori è ancora pomeriggio ma l’ora sul mio cellulare mostra che sono già le 17.45.
Mentre cammino noto che qualcuno mi sta seguendo, mi giro e vedo che è David. All’inizio credo che stia andando per i fatti suoi, così aspetto che mi sorpassi dato ché io cammino da lumaca,ma continua a rimanermi dietro a distanza ravvicinata.

Così mi fermo, mi giro e gli dico:”Hai finito di seguirmi?”. Lui si gira e mi guarda come se fossi pazza e dice:”Io non ti sto mica seguendo!”. Io che mi sento mortificata rispondo con un flebile:”Ah ok scusa”.

Comincio a darmi della stupida per 10 minuti, quando in una vetrina trovo una bellissima collana, così mi fermo davanti ad un negozio di Bijou. Ma nel mentre noto che c’è qualcuno alle mie spalle fermo come me. Sorrido e dico:”Meno male che non mi stavi seguendo!”
- “Infatti stavo guardando la vetrina!” risponde sicuro. Io guardo prima lui poi la vetrina con scetticismo.
- “Sì sì di sicuro vorrai comprare un regalo all’ultima ragazza con cui sei stato a letto, ma ora che ci penso, magari se né è già andata piangendo. Ho tralasciato niente?”
- “No è tutto esatto! Devo dire che sei molto perspicace!”
- “Oh grazie del complimento! Allora come mai qui anche tu?”
- “Non mi hai ancora detto come mai sei rimasta incantata davanti al Martini? Possibile che fosse così buono?”
- “Oh non lo so perché, sono quei momenti che ti senti talmente in pace con te stessa, che è come se stessi in meditazione. A te non capita mai?”
- “No non credo. Comunque ti andrebbe di venire a letto con me?”
- “Co..come scusa?” Io lo guardo con gli occhi spalancati, ma lui non batte ciglio.
- “Sì dai non dirmi che non ti piacerebbe!”.
- “No no grazie tante ma no! E comunque scusami ma dovrei andare….” Cerco di allontanarmi ma lui mi ferma tenendomi per il braccio sinistro.
- “Dai stavo scherzando! Però, strano con molte ragazze funziona!”
- “Evidentemente hanno poco cervello queste ragazze. E poi dovresti aver visto che io non sono come le ragazze che sei abituato ad avere intorno.”
- “No infatti tu non sei come loro.” Io ci rimango un po’ male anche se so che è la verità.
- “Questo lo so…...”
- “No, senti non volevo dire così! Intendevo che tu hai un cervello e lo usi bene, mentre loro c’è l’hanno ma non lo usano…. Perché loro non sono vere donne, sono solo delle Vagine che camminano, mentre tu non faresti mai quello che fanno loro. Non ti faresti umiliare andando a letto con uno che il giorno dopo non vede l’ora di sbatterti fuori casa. Tu faresti l’amore con l’uomo che ami e non del comune sesso. Le ragazze come te sono preziose, ma un ragazzo è raro che se ne accorga prima dei 30 anni.”
- “Tu però te ne sei accorto e hai solo 22 anni!” Lui sorride apertamente.
- “Sei fantastica! Tuo marito sarà l’uomo più fortunato del pianeta.” Mi rivolge un sorriso da infarto.
- “Grazie anche tua moglie sarà fortunata ad averti al suo fianco! Sei uno dei pochi che ragiona col cervello e non con…. Ehm hai capito!”
- “Senti dovrei andare a comprarmi un paio di pantaloni in saldo, mi accompagneresti?”
- “Solo se mi prometti che non correrai dietro a ogni ragazza che passa! Ok?”
- “Perché sei gelosa?”. Si avvicina e mi rivolge un sorriso furbo a cui io non ci casco.
- “No per niente! Però non voglio fare la figura della povera donzella lasciata da sola, perché il caro gentiluomo corre dietro ad una sottana!”
- “Ok te lo prometto! Ma ci sarà mai una volta che me la darai vinta?”. Io rispondo seria.
- “No, non credo proprio.”

Così iniziò la nostra amicizia, fatta di scherzi e battutine. Sembrava che lui anche stando in compagnia di qualche sua “amica”, non resistesse all’idea di non vedermi ogni 2-3 giorni. Io non capivo il perché, ma poi mi dissi che lo faceva perché aveva bisogno di un’amica con cui confidarsi e io ero la candidata per quel posto. Certe volte pensavo che non deve essere facile per le ragazze stare dietro un tipo del genere, che dopo una notte di sesso le sbatteva fuori dalla porta senza tanti complimenti. Di sicuro nessuna ragazza può portarmi via il ruolo di “migliore amica” come lui mi definiva, quando per caso incontravo una Barbie. Era come se fossi l’unica con cui riusciva ad aprirsi, potevamo parlare di tutto e nessuno di noi si sentiva imbarazzato. Con tante ragazze che ha, credo di essere l’unica con cui riesca a parlare veramente. Mi chiedo se un giorno avrà davvero una fidanzata fissa o una moglie, perché adesso mi sembra impossibile anche solo pensarlo.

Sono ormai 2 mesi che siamo amici, e tra 2 giorni compie 23 anni e non ho idea di che cosa regalargli perché non ho mai fatto un regalo ad un ragazzo!
Comunque ora è meglio che mi muova perché mi aspetta a casa sua perché dopo vuole andare a mangiare un pizza e lui sa che la amo!

Mi fermo davanti al citofono di casa sua, suono e risponde una ragazza che dice, con voce davvero stomachevole, da perfetta porno-star:”Sììììì, chi è???”.
Io sto per chiederle di David, ma sento un rumore dall’altra parte dell’apparecchio e sento il diretto interessato dire:”Allora sei ancora qui! Quand’è che te né vai? E togliti dal citofono!”
“Chi è?” mi dice David. Io gli dico un semplice:”Sono io. Ma se è un brutto momento ripasso dopo!” Lui ritorna di buon umore nel giro di mezzo secondo: “No no figurati! Sali Sali!” “O..ok va bene”.

Quando arrivo all’ultimo piano, (perché lui ha un attico meraviglioso di 200mq) entro nell'appartamento e noto un reggiseno sopra l’ampio divano angolare nero di pelle. Emetto un grugnito di disgusto e sento una risatina della porno-star provenire dal bagno in fondo al corridoio. Decido di rimanere vicino alla porta d’entrata ad aspettare il padrone di casa. Dopo pochi secondi spunta dal nulla nel corridoio, lo vedo mentre cammina nella mia direzione con un sorriso stampato sul viso. Noto che è solo in boxer e grazie all’oscurità degli occhiali da sole che indosso, lo posso squadrare liberamente dalla testa ai piedi.

Ora capisco perché le ragazze gli corrono dietro! Ha davvero un corpo da Dio greco, non avevo mai visto un ragazzo muscoloso come lui. Ma non sono muscoli derivati dal doping, questi sono derivati da tanta attività di letto. Mi lecco leggermente il labbro inferiore a questo pensiero, lui mi sorride e capisco di essere stata beccata. Infatti da bravo stronzo mi chiede:”Allora ti piace quello che vedi?”

Dopo questo momento, in cui nel mio cervello mi sono passate davanti immagini peccaminose di lui, nel mentre che usa quei meravigliosi muscoli in modo produttivo, sento dei rumori provenire nel bagno e capisco che l’oca non se né è ancora andata.
- “Allora la tua amica è ancora qui?”
- “Sì ma non per molto tranquilla.”
- “Comunque sul divano ha dimenticato il reggiseno, dille di riprenderselo!”
- “Oh ma quello non è suo è mio!”
- “Scusa ma da quand’è che ti vesti da donna? Mi devo forse preoccupare che tu sia un travestito!” Mi tolgo gli occhiali da sole e lo guardo meglio.
- “Ma và non sono un travestito!” Vede il mio sopracciglio alzato sinonimo di “non ti credo”.
- “Senti Vale, ho comprato questo reggiseno, cosicché quando arriva una ragazza pensi subito che io ho la ragazza è che quello è suo.”
- “Io continuo a non capire cosa c’entra?”
- “Così che sapendo che ho la ragazza….”
- “..cornuta” aggiungo io.
- Lui continua“Non mi rompono per sapere quando ci rivedremo e cose così”
- “E funziona?”
- “Sempre.”

A quel punto la biondina spunta dal corridoio. Mi accorgo che è ancora un po’ spettinata è che il trucco è tutto sbavato, ma che anche ridotta così è perfetta, impeccabile e bella.
Si accorge di me e mi guarda come fossi una lebbrosa. Si avvicina a David che non la calcola minimamente, anzi il suo sguardo è puntato su di me. Piccola rivincita personale che mi risolleva un po’ il morale.
La biondina intanto si è avvicinata al suo orecchio e gli sta sussurrando qualcosa, ma quando vede che lui guarda me anziché lei sbuffa e mi rivolge uno sguardo di puro odio.

Io sarei tentata di dirle “Guarda che io non c’entro niente con lui, perciò non prendertela con me”, ma lei mi anticipa e domanda a David: “Tesoruccio chi è questa?”.
Lui finalmente sposta il suo sguardo da me a lei e risponde con cattiveria:”Io primo non sono il tuo “tesoruccio”, secondo portale rispetto, lei è la mia ragazza.”



Terzo capitolo finito!! commentate in tanti mi raccomando!!!! un bacio e ci vediamo al prossimo capitolo!!!! <3

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Capitolo 4
*** Ma Siamo Matti? ***


Maschera d'Amore



Capitolo 4: Ma Siamo Matti?



Le reazioni dei 3 sono: lui sembra serio ma sta palesemente ridendo sotto i baffi, la tro….pardon la ragazza sposta lo sguardo da me a lui come se non potesse credere alle sue orecchie e io povera anima mi ritrovo ferma impalata con gli occhi spalancati per lo stupore.

- “No no guarda lui non è….” Prima che finisca la frase lui mi mette un braccio intorno alle spalle e risponde:
- “Oh sì questa è la mia ragazza!” Io lo guardo e penso che abbia bisogno di uno strizzacervelli.
- “Ma lei non può essere la tua ragazza!!! Cioè io non posso crederci!!! Ma allora perché è così tranquilla nel sapere che sei venuto a letto con me?” L’oca allora non è così stupida come credevo.
- “No ma ecco io…..” Ok Valentina concentrati, sei una ragazza cornuta, fatti valere ”Ma cosa cazzo ti dice il cervello brutto pezzo di merda!!! Ma ti pare che io mi assento per un po’ di giorni e ti trovo a letto con questa!!! Ma io ti uccido brutto bastardo!!! Anzi no ti taglio quel fottutissimo cazzo che ti ritrovi!!! E guai se mi dici ancora che mi ami!!! Io ti odio e non ti voglio più vedere! Perciò fuori da casa mia!!!! HAI CAPITO INUTILE INSETTO????”.

Riprendo fiato e noto che lui mi sta guardando come se non si aspettasse una reazione così. Lei mi sta guardando come se fossi pazza e dice:
- “Ah io me né vado! Né ho abbastanza di pazzi per oggi”. Così in 2 secondi sentiamo la porta chiudersi forte e la bionda oca finalmente fuori dalle scatole.
- “Wow Valentina non pensavo che sapessi recitare così bene!!!”
- “Eh lo so, dono di natura. Comunque quando vuoi sono qui. Mi piace litigare con te!”
- “Anche a me piace molto litigare con te”.

Dallo sguardo intrigante che ci mandiamo sembra che stiamo pensando di qualcosa di erotico e non ad un litigio. Ma in un secondo ritorna tutto normale. Infatti per smorzare la tensione(quasi sessuale) che si era creata, ridiamo della povera bionda che ci crederà a litigare, mentre noi l’abbiamo solo presa per i fondelli.
- “Allora andiamo a mangiare?”. Chiedo ancora sorridente.
- “Sì sì vado solo a mettermi qualcosa addosso! Intanto fai pure come a casa tua, non fare complimenti”. Lui mi sorride e mi indica il divano.

Lo vedo entrare in camera sua e intanto osservo il salotto. Dio come è elegante nell’arredamento: c’è un bellissimo divano nero angolare che occupa il centro della stanza e intorno solo un tavolino con una lanterna. Le pareti sono decorate con quadri davvero molto belli e dal balcone proviene molta luce che illumina tutta la stanza. Anche se non è la prima volta che vengo, ogni volta né rimango affascinata.

Il mio sguardo cade sul reggiseno che ha ancora l’etichetta attaccata. Lo prendo in mano e noto che è di Dolce & Gabbana. Rimango per qualche secondo a fissare il prezzo (astronomico) senza muovere un muscolo e dopo un po’ trovo la forza di muovermi.
È un reggiseno nero tutto di pizzo con le coppe modello push-up. È davvero bellissimo, poi io adoro il pizzo. Mentre che non c’è ancora me lo poso sopra il seno per vedere se potrebbe andarmi bene e credo che potrebbe starmi! Non faccio in tempo a sentire la porta della camera aprirsi che spunta lui e vedendomi con il reggiseno in mano mi dice:”Provatelo dovrebbe andarti bene”
- “No no davvero grazie ma non posso.”
- “Perché no? Tanto a me non serve!”
- “E dov’è finita la tua teoria che se le ragazze vedono un reggiseno sul divano loro pensano che tu…”
- “Non importa, vedrò di mandarle via con un’altra scusa! Su forza ora vai in bagno e provalo!”
- “Non posso accettarlo!”
- “Perché no? È solo un reggiseno!”
- “Perché di solito un reggiseno te lo regala il fidanzato, non un amico!” Lui sembra rimanerci male.
- “Hai il ragazzo in questo momento?”
- “No però…..” Non mi lascia finire la frase.
- “No, non voglio scuse! Ora tu porti il tuo culetto nel mio bagno e provi sto fottuto reggiseno! Quando avrai un fidanzato te lo regalerà lui un reggiseno, ma ora che non c’è ci penso io ok?”

Io squittisco un “ok” e mi precipito in bagno per provarmi questa meraviglia. Non pensavo che avesse un così un buon gusto per l’intimo però devo ammettere che incornicia davvero bene il seno e lo tira su.
Anche se ho una 3° abbondante, questo reggiseno mi fa sembrare che abbia una 5° e non capisco davvero come faccia! Non ha molta imbottitura! Vabbè amen, vorrà dire che oggi sarò una tettona, perché col cavolo che sto reggiseno non me lo prendo.

Sento David che bussa chiedendomi come mi sta. Così decido di tenermi questo sotto e di mettermi la mia solita canotta lunga fino a metà coscia con sotto i jeans. Il mio povero reggiseno che indossavo prima lo ficco in borsa, ormai dimenticato.

Esco dal bagno, gli chiedo come sto e quando il suo sguardo scende sul mio seno, noto che lo sta osservando un po’ troppo insistentemente, così gli dico: “Beh devo dire che questo reggiseno ha già fatto la prima vittima!”.
Lui pare non sentire le mie parole, infatti risponde con un grugnito tipico di un uomo delle caverne. Dopo qualche secondo abbasso lo sguardo sul mio seno e mi accorgo che la canotta lascia una ampia scollatura in cui si intravede il solco tra i seni. Noto il suo sguardo rapito e mi chiedo se un reggiseno giusto possa fare la differenza. Sì, può fare la differenza!

Decido di giocare un po’ e metterlo ancora di più in difficoltà; ci penso su e finalmente trovo un modo perfetto. Mi tocco leggermente il solco tra i seni e mormoro con voce roca:”Allora Daaaavid! Ti piace quello che vedi?”. Lui rimane immobile, ma noto una goccia di sudore sulla fronte. Così mi avvicino a lui e gli appoggio le mani sul torace e mi avvicino al suo orecchio:”Dimmi ti piace il mio seno?”
Lui finalmente si riprende e dice con voce ancora più roca della mia:”Non ho mai visto un seno così bello, e conta che né sto vedendo solo una parte!”.
- “Dimmi David vorresti toccarlo?” credo di essere completamente impazzita….
- “Ci sono tante cose che vorrei fare con il tuo seno, molte vietate ai minori…..” Un po’ mi riprendo.
- “David è solo un reggiseno che trasforma una 3° in una 5°, non c’è niente di più…”
- “Infatti non stavo mica parlando del reggiseno, sto pensando a quando deve essere morbido, delicato e roseo il tuo seno. Sarà l’unico seno che non vedrò in vita mia, ma allo stesso tempo l’unico che desidero davvero.” Il gioco mi sta scivolando dalle mani, non so che pesci prendere e soprattutto non so se sta parlando sul serio.

Lui sembra riprendersi completamente, mi allontana e un po’ imbarazzato(lui imbarazzato?)mi dice:
- “Scusa non so che mi sia preso! Comunque io…ehm vado un attimo in bagno e poi andiamo ok? Comunque ti sta bene il reggiseno, davvero davvero bene.” Io sorrido nervosamente.
- “Beh è meglio che vada altrimenti ci prenderanno il posto in pizzeria. Ci metterò solo 2 minuti.”

Di minuti c’è né mise 15, tanto che credetti che fosse scappato dalla finestra, anche se eravamo all’ultimo piano. Ritorna in salotto e quasi non mi guarda tanto è imbarazzato.
Io mi alzo mi paro davanti a lui e gli dico”Stai tranquillo, non è successo niente prima! Lo so che sei un uomo e tutto però noi siamo amici e sono sicura che ti sei solo fatto prendere dal momento! Capita! È ovvio che stavi pensando al seno della bionda di poco fa…. Comunque stiamo tranquilli, non è successo niente”

Lui mi guarda come se non avessi capito niente, ma comunque mi sorride e dice:”Ok pulce andiamo!”
- “Pulce? E questa dove è uscita? Comunque non vedo l’ora di mangiare una pizza, sto morendo di fame”. Lui si avvicina, mi abbraccia e sprofondo nella camicia nera che ha indossato e inspiro il suo profumo di uomo. Ad un certo punto lui mi sussurra:
- “Sei sicura che vada tutto bene? Ti ho turbata in qualche modo?”
- “No no tranquillo sto bene!”
- “Bene perché se qualcuno prova a fissarti le tette lo prendo a pugni!”
- “Bene allora prenditi a pugni da solo.” Lui ci rimane male. Strano….
- “Ehi dai stavo scherzando! E poi io voglio che i ragazzi mi guardino liberamente e non potranno se gli farai paura!”
- “Ok però se ti infastidiscono fammi un fischio.”
- “Ok papà!”

Non appena arrivammo al ristorante ci accorgemmo che qualcosa non andava, soprattutto perché normalmente ci sono molte famiglie, invece quella sera erano tutti in coppia.
All’inizio non ci facemmo caso, ma quando il cameriere accese la candela sul tavolo e ci portò un menù fatto a cuore, cominciammo ad insospettirci. Venimmo a sapere da una coppia di 40enni che quella era la serata degli innamorati.
- “Ma oggi non è il 14 febbraio? O sbaglio!”.
- “No infatti. Credo che il proprietario abbia avuto questa brillante idea per attirare più gente possibile!” rispose David.
- “Vabbé allora amore che cosa ordini?”. A lui quasi andò l’acqua di traverso, ma stette al gioco.
- “Oh non lo so amore una pizza 4 stagioni penso possa andare…..”
- “Benissimo amore, io ordino invece una pizza con speck e rucola.”
- “La tua preferita amore…”
- “Oh te né sei ricordato amore….” Lui che evidentemente né aveva le scatole piene mi disse:
- “Per quanto dobbiamo continuare a chiamarci “amore”?”
- “Non lo so amore. Ma scusa non ti diverti a pigliare in giro gli innamorati?”
- “Si ma sai io non chiamerei mai “amore” una ragazza..”
- “Perché come la vuoi chiamare?” Ero proprio curiosa di saperlo….
- “Stella del mattino, luce dei miei occhi, mia unica ragione di vita…..Ecco come si dovrebbe chiamare la propria ragazza, se ami davvero una persona, “amore” è troppo riduttivo.” Che romanticone…..
- “La tua ragazza sarà davvero una donna fortunata ad averti”.
- “Grazie piccola…” In quel momento arrivò il cameriere per prendere le nostre ordinazioni e noi non mancammo di prenderlo in giro chiamandoci in modi talmente sdolcinati che io li trovavo impossibili.

Ma la svolta ci fu quando arrivarono le nostre pizze, o forse dovrei dire la nostra pizza!!! Perché, credendo davvero che fossimo fidanzati, ci portarono le nostre pizze attaccate e a forma di cuore.
Io guardai prima la pizza poi David e poi il cameriere sorridente che attendeva un nostro commento di approvazione. Dato ché David era in stato di shock momentaneo io dissi al cameriere con voce poco convinta che la pizza era davvero bella e che non vedevamo l’ora di mangiarla.

Quando il cameriere se né andò io mi misi a ridere sia per la pizza che per David, il quale mi guardava come fossi impazzita.
Quando mi ripresi dissi:”Beh amore, è pur sempre una pizza no?”. Per riuscire a mangiarla meglio la tagliammo a metà così da avere il pezzo di cuore sinistro per David e il destro per me. Questo fatto fece abbastanza scalpore perché tutta la sala si girò nella nostra direzione per controllare se avessimo davvero tagliato il nostro cuore (simbolo del nostro, si fa per dire, amore) a metà.

Notai che le altre coppie invece ne tagliavano una striscia orizzontale e la mettevano in bocca tutti e due insieme, per ottenere credo il risultato di “Lilli e il Vagabondo” con gli spaghetti, anche se che si stavano tutti sbrodolando come bambini.

Al momento del conto decise di pagare David perché avevamo paura che ci spellassero vivi se avessimo pagato metà ciascuno. (Anche se devo ammettere che non è la prima volta che mi offre la cena, infatti “per farsi perdonare” che alcune volte è impossibile stargli vicino perché ha le palle girate, paga lui! Che tenero!)
Appena fuori ci mettemmo a ridere per almeno 10 minuti, perché a nessuno dei due era mai capitata una cosa del genere.

Dopo un po’ presi coraggio e gli chiesi:
- “Senti David, mi potresti dire che lavoro fai? Perché sei occupato quasi tutte le sere e non ho ancora capito perché non me lo dici! Che cosa farai di così brutto?” Il suo sorriso si spense ma cercò di sembrare sereno, ma non lo era per niente.
- “Non ti piacerebbe quello che faccio…” Comincio a pensare al peggio.
- “Oh mio dio sei un killer???”
- “NOOOO, figurati. Non è niente di tutto questo…”
- “Senti io non ti giudico mica per il lavoro che fai? Sai che resteremo amici per sempre”
- “Va bene! Lo vedrai domani sera!” Disse con lo sguardo serio e io mi chiesi che cavolo di lavoro è che deve tenerlo così segreto.



Siamo già al quarto capitolo: mio dio sta storia la sto scrivendo davvero velocemente!!! ringrazio tutti quelli che la stanno leggendo, mettendo nelle seguite, preferite ecc. ci vediamo alla prossima!!! baci baci<3

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Capitolo 5
*** Il Suo Lavoro... ***


Maschera d'Amore



Capitolo 5: Il Suo Lavoro...



Rimango tutta la notte a rimuginare sulle sue parole.
Finalmente dopo tanto tempo saprò qual è il suo lavoro…..

Di teorie me né sono fatte tante:

1. Infermiere all’ospedale
2. Cameriere
3. Barista
4. Dj nelle discoteche
5. Autista di pullman con fascia oraria 24:00 – 6:00
6. Killer a pagamento (anche se lui ha detto di no, non lo escludo)
7. Gigolò nelle strade
8. Prete nelle Messe Nere
9. Il tipo che fa i riti Vudù(o Voodoo)
10. Pompiere
11. Criminale Internazionale
12. Supereroe
13. Proprietario/Commesso di un Sexy Shop.
14. Alieno

Insomma la lista potrebbe essere infinita, così prima di cominciare ad avere sul serio paura di David, decido di dormire; tanto il giorno dopo avrei avuto una risposta alla mia domanda.

La mattina mi sveglio verso le 7 (un record per me) e non riuscendo più a chiudere occhio, decido di fare una sorpresa a David portandogli la colazione a casa. Il motivo per tutto questo, è che voglio che capisca che, qualunque lavoro faccia, io gli starò vicino.

Così arrivo davanti a casa sua verso le 8. Suono un paio di volte ma nessuno risponde, così continuo per 10 minuti e finalmente sento un rumore provenire dal suo appartamento.
In mezzo secondo David risponde e dice: ”Chi cazzo è che rompe le palle a quest’ora?????”.
Dalla voce sembra super - incazzato e sarei tentata di camuffare la voce e rispondergli che sono uno che ha sbagliato citofono; nell’attesa guardo il cappuccino con le Brioches che ho in mano e noto che si stanno raffreddando, così armata di coraggio rispondo: “Ehm sono io! Mi dispiace disturbarti a quest’ora David! È che ero venuta a farti una sorpresa e….. insomma ti ho portato la colazione e……. si sta freddando, posso entrare?”. Lui sbuffa sonoramente e dice: ”Beh, già che sei qui entra……”.

Mentre sono nell’ascensore penso che la sua reazione di prima sia stata esagerata! Insomma non sono mica le 5, sono le 8 per dio e soprattutto non si doveva permettere di trattarmi male! Io volevo solo venirlo a trovare e per buona educazione non sono neanche arrivata a mani vuote! Oh ma adesso che lo vedo mi sente!

Arrivo nel suo appartamento e busso come se stessi per buttare giù la porta. Mi apre un David spettinato, assonnato e immancabilmente solo in boxer. (Ma non c’è l’ha una cazzo di fottutissima camicia???)

Io comincio col dirgli: “Ehi signorino, non me né frega niente se ti sei svegliato adesso, non dovevi trattarmi come se fossi un testimone di Geova venuto a rompere i coglioni al povero signorino assonnato ok??? Io sono una tua amica: non una tua puttana, non una tua sottoposta e neanche ti devi permettere di rispondere così alla gente chiaro??? Non essere stronzo con la gente che ti vuole bene!!!”
- “Hai finito con la predica?” Mi dice incrociando le braccia sui pettorali.
- “Sì ho finito…” Riprendo un po’ fiato nell’attesa di una sua risposta.
- “Bene, perché stavo appunto per chiederti scusa per come ti ho trattato prima! È vero non dovevo fare lo stronzo con te! Mi perdoni?”
- “Solo se mi dici perché stamattina hai le palle girate!” Lui sembra che non voglia rispondermi ma poi mi dice:
- “Perché stasera vedrai che lavoro faccio e non so come la prenderai…..”
- “Tutto qui? È per questo che mi hai risposto male? Ma si può sapere che diavolo di lavoro è???” Sono confusa….
- “Niente che tu hai mai visto prima….”
- “Così mi stai facendo paura…..” E c’è l’ho davvero….
- “No, non devi avere paura ok? Nessuno ti farà del male! È un posto sicuro, tranquilla!”
- “Vuol dire che dovrò aspettare fino a stasera per saperlo?”
- “Sì, esattamente.”
- “Vabbé, allora facciamo colazione?”

Ci abbracciamo come facciamo sempre dopo aver discusso, ma noto che comunque tiene le distanze e non mi lascia appoggiare la guancia sul suo petto, cosa che mi fa capire che è ancora un po’ nervoso.

Diciamo che comunque sbaglia a pensare che butterò la nostra amicizia nel water, solo perché fa un lavoro un po’ particolare! Però diciamo che sto un attimo in ansia lo stesso, perché sono così curiosa di saperlo che non vedo l’ora che sia sera.

Sera che sembra che oggi non voglia arrivare….. comunque decidiamo di farci un giro in centro nel pomeriggio così da passare il tempo. Durante la cena nella nostra solita pizzeria, mi sto letteralmente mangiando le unghie(compreso lo smalto!) dall’ansia.
Noto soprattutto che forse lui è ancora più agitato di me e questo non mi aiuta di certo, infatti è taciturno e non fa altro che fissare il piatto. Questa situazione di me in ansia e lui in quasi – lutto, mi farebbe ridere, peccato che sono troppo agitata anche solo per sorridere. Lui finalmente sembra riprendere un po’ di auto – controllo e mi dice con voce grave, neanche se fossimo in un film drammatico:
- “Promettimi che qualunque cosa vedrai stasera, noi resteremo amici”
- “Ma David io…..”
- “No Valentina, è l’ora della verità! Sono agitato come non lo sono mai stato in vita mia e ora pretendo da te un giuramento! Giurami che mi resterai vicino, che non mi abbandonerai e non mi giudicherai. Io non posso pensare di perderti! Per me sei troppo importante, non riuscirei a vivere senza la mia migliore amica che mi suona al citofono alle 8 del mattino per portarmi la colazione..”
- “Va bene David se proprio ci tieni tanto…….:Ti giuro che saremo per sempre amici e che mai niente o nessuno potrà mai dividerci!”

Lui mi sorride e dice:”Beh è ora di andare… Sei pronta?”
- “No.” Lui ride della mia espressione impaurita e dice:
- “Senti dovresti andare a casa a cambiarti…” Mi squadra dalla testa ai piedi.
- “Perché che cos’ho che non va?” Indosso una t-shirt bianca e dei pantaloncini corti blu.
- “Dovresti vestirti più elegante..”
- “Perché è un party in cui partecipano la Regina Elisabetta, il Presidente Obama e Lady Gaga?”
- “No è che… credimi ti sentirai più a tuo agio se indossi qualcosa di più elegante..”
- “Ok bello, allora torno a casa un attimo e ci incontriamo qui verso 10?”
- “Ok pulce a dopo..”

Ok posso escludere i punti: 1, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 e 14. Perciò mi rimangono: cameriere, barista e DJ nelle discoteche. Vedremo se il mio fiuto da detective ha avuto ragione!

Io che finisco con l’essere in anticipo, passo il tempo ad osservare il mio mini vestitino, domandandomi se la Regina Elisabetta approverebbe!!!
Ovviamente no….. perché indosso un meraviglioso mini vestito di pizzo nero trasparente sulla zona spalle e décolleté lungo fino a metà coscia (ma forse anche meno!!!), reggiseno D&G che mi fa diventare una maggiorata, zeppe nere tacco 10 (scomodissime ma bellissime!), trucco super nero (magicamente venuto come volevo) e capelli ultra piatti (ma destinati a diventare crespi per la troppa umidità). Diciamo che più elegante e sexy di così non riesco ad essere perciò David si deve accontentare, altrimenti gli tiro un pugno in faccia!

Alle 10 in punto lo vedo arrivare…..Abbigliamento di Filini….volevo dire abbigliamento di David: camicia bianca con maniche lunghe tirate su sopra i bicipiti e 3 bottoni sul davanti aperti per intravedere i peli sul petto, jeans colore blu mare (che si intonano con i suoi occhi) strappati su entrambe le ginocchia e scarpe nere lucide che non c’entrano un piffero con il resto.

Ma devo ammettere che pur essendo vestito in maniera impossibile resta sempre un fottutissimo figo da paura, tanto che lo vedo muoversi al rallentatore, mentre si spettina la sua capigliatura come se fosse un modello.

Si avvicina e io mi riprendo, prima di saltargli addosso in mezzo alla strada e strappargli quella fottuta camicia. “Allora pulce sei pronta?” Sembra più rilassato di prima, forse ha capito che è inutile fare il muso tutta la sera. Io rispondo incrociando le braccia sul seno: ”Per la seconda volta no!”
- “Ok pulce come vuoi…..Comunque sali sulla mia macchina perché è un po’ lontano da qui…”
- “Wow è la prima volta che vedrò la tua macchina!!! Accidenti me lo devo segnare sull’agenda.”

Noto un numeroso gruppo di persone radunate davanti ad una macchina, lui mi dice che quella che tutti stanno guardando è la sua io mi giro verso di lui e gli dico:
- ”Dimmi che stai scherzando…”. Lui che sta scoppiando a ridere mi dice:
- ”No pulce è la mia piccola….Non sai quante ragazze ci sono salite sopra e dopo noi abbiamo…..”.
- “Ok non voglio sapere altro.. Andiamo.”

Allontaniamo gentilmente (praticamente con una pedata nel sedere)le persone dall’auto, che gli stanno facendo 2700 foto e finalmente riesco a vederla.
La “sua piccola” come la definisce lui è un’Audi R9 bianca, fottutamente bella (e costosa) come colui che la guida. Sono un po’ titubante a salirci e domando: ”Non rischio di prendere l’Aids vero?”
- “No tranquilla, la faccio pulire e disinfettare ogni giorno, non lo senti il profumo di Lavanda?”

Non rido per questa battuta pietosa e impiego un po’ a salirci, poiché voglio evitare di sporcarla, altrimenti David si incazzerebbe come una bestia. Dopo essere salita, neanche il tempo di mettermi la cintura che la macchina scatta in avanti tanto che finisco schiacciata contro il sedile, David ride, mentre io spero di restare viva.

Dopo un viaggio di 15 minuti per le strade della città (che a me sembrava eterno), arriviamo davanti ad un locale che potrebbe essere: un pub, una discoteca o un cinema. Decido di starmene zitta e di non commentare, così parcheggiata la macchina entriamo.
All’interno invece potrebbe essere: un teatro, un cabaret o un moderno Moulin Rouge.

Ordina un Martini bianco al barista e mi dice:
- “Io vado a lavorare, aspettami qui!”
- “Ma sei un prestigiatore?” Lui sorride e scompare nel dietro le quinte.

Un particolare che noto è che il pubblico è al 100% femminile. Comincio ad insospettirmi, poi un barlume di certezza mi fa spalancare gli occhi e allora capisco.

Questo locale è praticamente identico a quello dove hanno girato il film “Magic Mike”. Così mi soffermo sui particolari e noto che tutte le ragazze sono in gruppi da 5-6 ogni tavolo, alcune hanno dei veli bianchi (sinonimo di addio al nubilato) e tutte urlano come delle galline starnazzanti.

Io invece mi ritrovo pensierosa e invece di ridere quasi quasi mi viene da piangere “David…..”

Ad un certo punto le luci si spengono e al bancone arriva il mio Martini. Io decido di rimanere in posizione strategica nei seggiolini fastidiosi del bar. Entra un ragazzo – uomo di 30 anni che si mette a dare il benvenuto a tutte le ragazze e soprattutto a quelle che si devono sposare.
Tre minuti dopo dallo stereo si diffonde “Blurred Lines” di Robin Thicke. Al momento del ritornello esce un ragazzo in boxer che comincia una danza sexy. Io penso che non abbia molta fantasia perché è uno show già visto e rivisto.

Ma proprio nel momento in cui decido di bere il Martini, vedo che il ragazzo si strappa letteralmente i boxer di dosso, rimanendo nudo davanti alle galline che cercano di saltargli addosso e io intanto sputo letteralmente il Martini sulla tutta la moquette. Tanto che alcune ragazze mi chiedono se sto bene, io gli rispondo di sì, ma sono letteralmente scioccata!
Non che il ragazzo non sia dotato (anzi è proprio un bel vedere!), però è come se sul palco vedessi David! E mi chiedo se farà anche lui un numero del genere! Spero davvero di no, perché non so se riuscirò a tenere fede al patto di oggi……



Commentate in tanti!!! vi attendo nel prossimo capitolo dove finalmente Valentina vedrà che cosa combinerà David!!! alla prossimaaaaa!!!! baci baci <3



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Capitolo 6
*** Perdere Un Amico... ***


Maschera d'Amore



Capitolo 6: Perdere Un Amico...



Dopo 3 esibizioni da parte di altri fighi da paura ed aver creato una pozzanghera di Martini vicino a me, sento la necessità di bere qualcosa di più forte, così ordino al barista che mi guarda come se avessi 3 anni, un bicchiere di Vodka.

Lui sembra perplesso perché di sicuro penserà che la pozzanghera sia dovuta al fatto che non reggo l’alcool, ma invece è solo perché, ogni volta che i ragazzotti si toglievano i vestiti e improvvisavano un ballo sexy, a me andava di traverso il drink. Lo so è disgustoso ma cercate di capirmi, non sono abituata a vedere certe cose!

Molto probabilmente se fossi venuta con le mie amiche mi sarei divertita a urlare a squarciagola ai giovanotti nudi sul palco, magari desiderando di poterli toccare (ovunque!). Non pensate male, ma dopotutto sono una donna anch’io, con i miei ormoni a 1000 che sognano giorno e notte di avere vicino dei tipi così; la cosa adesso però la trovo squallida, perché ormai sono sicura che lui non lavori qui come bigliettaio o come uomo delle pulizie! Di sicuro farà anche lui un numero del genere! Così aspetto la sua entrata, che sono sicura sarà memorabile!

Come se l’avessi chiamato, arriva David sul palco vestito (diciamo svestito)da poliziotto! In un secondo le galline ripartono all’attacco cercando di saltargli addosso. Noto che però lui lancia continue occhiate al bar, molto probabilmente mi starà cercando, ma grazie ai riflettori puntati contro, non credo mi possa vedere.

Arriva finalmente il mio bicchiere di Vodka e io lo butto giù tutto d’un fiato, all’inizio è disgustoso il suo sapore, ma a me non importa, mi serve solo un modo per non pensare a quello che i miei occhi stanno vedendo.
Ordino un secondo bicchiere mentre il barista mi chiede
- “Signorina è sicura di volerne ordinare un altro, questa è la Absolut Vodka ed è molto forte! Non è come un Martini signorina, questo drink ha il 40% di gradazione alcolica!
- “No mi scusi lei, ma se ho detto che né voglio un altro bicchiere, lei me lo deve portare! Perciò mi porti quello che le ho chiesto!”

Penso di essere stata cattiva per come gli ho risposto. Ma sono maggiorenne e se voglio bere un bicchiere di Vodka nessuno può dirmi di no; anche se devo ammettere che comunque il barista ha ragione, perché non credo di sopportare molto l’alcool, ma soprattutto non devo ubriacarmi altrimenti non potrò vedere bene che cosa combina David sul palco.

Questa volta decido di centellinarlo per non ubriacarmi dopo 3 minuti. La musica che stavolta sento è “Sexy and I Know It ” di LMFAO. David comincia poco a poco a togliersi quel poco che indossa: prima si improvvisa ballerino e fa qualche moina, poi cammina (cioè sfila) sul palco togliendosi la pistola e il manganello rimanendo solo con i boxer e il cappello.

Si avvicina al pubblico e ad un certo punto scende dal palco, io sono terrorizzata perché credo che voglia venirmi vicino, ma invece và da una ragazza con il velo bianco le si siede sopra, la bacia sulle labbra e comincia a muoversi imitando, credo, un rapporto sessuale. La ragazza urla come se la stessero trucidando. Lui, dopo qualche secondo, si alza da lei e la porta sul palco, non prima di aver dato un’occhiata nella mia direzione.

Più che portarla la trascina perché, a giudicare dalla ridotta capacità di stare in piedi, deve essere completamente ubriaca, così lui le mette un braccio intorno alla vita e l’altro appena sopra il suo sedere e improvvisa una danza sensuale; la gentile donzella arrapata (che in quel momento crede di sembrare sexy, ma invece sembra più una gallina starnazzante) pesta i piedi al povero David regalandomi una risata da perfetta ubriacona, tanto che tutti (ma proprio tutti!) si girano a guardarmi compresi i due interessati.

Reazione della gallina starnazzante: sguardo di odio nella mia direzione e premeditazione di omicidio.

Reazione del pubblico disturbato dalla danza dei pesta piedi: sguardo di pena di fronte ad un’ ubriacona e voglia di buttarmi fuori dal locale.

Reazione di David: sorriso sotto i baffi e desiderio di levarsi di torno la tro….cioè la ragazza prima di finire all’ospedale per una qualche frattura al piede.

Mia reazione: evidente imbarazzo e voglia di sotterrarsi e/o nascondersi dietro il bancone del bar.

Finalmente David si libera della pesta piedi e decide di cambiare signorina; si dirige dalla copia sputata di Megan Fox, improvvisa il suo solito ballo da pesce lesso (anche se tremendamente sexy!) e la porta sul palco.

Questa Megan (la chiamo così per non chiamarla tutte le volte tro….) a differenza della sua collega di prima, partecipa attivamente a qualunque cosa faccia lui. Lui balla lei gli si struscia addosso, lui la imprigiona contro il palo ubicato al centro del palco e lei gli morde un capezzolo, lui si toglie il cappello e lei gli toglie i boxer, lui ora è nudo e lei gli tocca continuamente il culo.

Io rimango con la faccia da pesce lesso; Non so neanche che cosa dire….. insomma devo ammettere che tra di loro c’è molta intesa(sessuale ovviamente) e devo confessare (con rammarico) che lei è perfetta per lui.
Lui il sogno erotico di ogni donna sana di mente e lei è il sogno erotico di ogni uomo sano di mente.

Ma la cosa che mi fa davvero male è che lui sorrideva a quella putt…(perché lei al contrario della pesta piedi lo è davvero!) solo perché lo sta palpeggiando come se non avesse un domani; e il guaio è che non riesco a distogliere lo sguardo da loro due, perché molto probabilmente stanotte finiranno a letto insieme e io ,che sono solo la sua povera piccola amica, dormirò nel letto da sola a rimuginare sul fatto che non ho il ragazzo.

Ora mi accorgo che se vuoi un ragazzo figo, devi essere come Megan, altrimenti nessun ragazzo ti verrà mai dietro. Povera scema, che cosa credevo, che bastasse mettersi un vestitino e delle zeppe per conquistare un uomo? Povera illusa che non sei altro, non ti sei resa conto che lui ti guarda come se fossi una santa intoccabile, che a lui non interessano quelle come te? Non vedi che lavoro fa? È solo un puttaniere che va con le puttane! Tu non sei una puttana e automaticamente non ci prova! Ma poi perché dovrebbe provarci quando ha delle belle ragazze intorno ogni momento? Tu non puoi competere con lei, lei è bella, furba, intelligente e sa come prendere gli uomini, invece tu che cosa hai da offrire: sei un inutile patetica ragazzina che non ha ancora imparato come gira il mondo……

Mi sto letteralmente per mettere a piangere, ma solo una piccola lacrima scende e mi ricorda che io qui non ci sto a fare niente, che non è il posto giusto per me…. Ma poi vedo il mio migliore amico, a cui voglio un bene dell’anima, che sta ancora “ballando” nudo con Megan e mi rassegno a fare la migliore amica, perché è questo quello che so fare e questo che lui vuole da me. Nulla di più.

Qualche minuto dopo spuntano gli altri ragazzi da dietro le quinte (segno che lo show, grazie a Dio, sta per finire), io nel mentre finisco il mio 8° bicchierino di Vodka e ne ordino un altro. Il barista me lo porta senza neanche più dirmi niente (lo ringrazio in silenzio di questo!) mi trangugio la Vodka e credo di essere davvero davvero ubriaca. Cazzo!

Un ragazzo imparentato di sicuro con un modello di biancheria intima, mi invita ad andare sul palco, è ovviamente nudo, ma quasi (più o meno) non ci faccio caso. A parte l’occhiata di 30-40 secondi che gli ho lanciato al suo amico dei piani bassi, davvero, vi assicuro che non ci ho fatto caso!
Piccola constatazione sono veramente ubriaca, troppo ubriaca.

Ok Valentina concentrati, qualunque cosa succeda non saltargli addosso e non mangiare vivo sto povero ragazzo, hai capito? S…..NO!
Lui mi invita sul palco e se fossi sobria gli direi di no (forse!), ma ora mi sto praticamente appoggiando a lui per non cadere, tenendo fede al patto di non saltargli addosso ovviamente!
In un momento di sobrietà di durata 2-3 secondi mi chiedo che cazzo ci faccio lì ma poi vedo Mr.Pesce Lesso con Mrs.Troia e mi decido di godermi la serata (cioè il fusto che ho accanto) e di fargliela vedere a loro due. Ah dimenticavo che domani starò da schifo ma chissene frega.

Intanto anche gli altri Adoni hanno radunato galline ubriache come me e stanno “ballando” a modo loro, invece, il mio Adone mi sta praticamente strusciando il suo amico contro. Io all’inizio rimango di sasso perché non mi è mai successa una cosa del genere. Ma perché dovrei perdermi quest’occasione?

Così mi struscio a modo mio contro di lui (contate la mia ubriachezza e la mia inesperienza) e stranamente lui lo trova piacevole, mi comincia a baciare il collo e mi accarezza il seno da sopra il vestito.

Io mi sento stra – eccitatissima e comincio a trovare piacevoli le sue attenzioni. Ovviamente non ci andrò a letto, però non mi sottraggo di certo alle sue attenzioni! Lui continua ad accarezzarmi dovunque, sempre strusciandosi come se non lo avesse mai fatto e intanto sento che mi sta parlando, ma ho talmente la testa nel pallone che non lo sento.

Ci troviamo vicino a David e Megan e lui si accorge di me e di quello che l’Adone mi sta facendo. Mi guarda come se avesse scoperto che la moglie l’ha appena tradito con il suo migliore amico.
Io per ribadire il concetto, getto indietro la testa per permettere al mio Adone di assaggiare meglio il mio collo e di vedere meglio David in viso; intanto l’Adone preso da un moto di erotismo percorre la mia gamba dal ginocchio fino alla cosca e intanto mi palpeggia il sedere come se non né avesse visto mai uno in vita sua; io che in quel momento mi sembravo tanto una prostituta, mi lecco le labbra in un modo così erotico e spinto che David mi sta guardando come se non mi riconoscesse.

Il figo mi lecca, mi morde e mi succhia il collo e nello stesso momento sento il suo amico dei piani bassi che si sta ingrossando in maniera impressionante; io sorrido soddisfatta di quello che gli faccio provare ed egli mi prende per il sedere e mi fa mettere a cavalcioni su di lui e si struscia ancora di più di prima per, forse, dare un po’ sollievo al suo amico; io ubriaca e incapace di intendere e di volere mi struscio anch’io su di lui.

David intanto si è leggermente allontanato da Megan e mi squadra dalla testa ai piedi visibilmente eccitato, io fisso il suo amico dei paesi bassi e né rimango incantata perché devo ammettere che è proprio ben dotato; ci fissiamo ed è come se il mondo intorno e noi non esistesse, ci siamo solo lui ed io e la voglia di saltarci addosso.

In quel momento le dolci attenzioni dell’Adone addosso a me non mi sembrano così eccitanti, la cosa che mi eccita e vedere David che mi guarda incantato come se volesse portarmi nei bagni del locale per mostrarmi di che cosa è capace il suo amico….. Non lo so, ma evidentemente gli uomini si eccitano a vedere le donne mentre vengono sedotte da altri uomini……

Ma quando sposta lo sguardo sul mio figo, la sua faccia si trasforma in una maschera di rabbia e in mezzo secondo si fionda su di lui, dicendo di lasciarmi andare subito se non voleva avere dei problemi; il mio fusto mi fa appoggiare le gambe a terra e si scosta da me. Ora che lo vedo meglio, noto ché è davvero un fusto di ragazzo: ha capelli corti corvini con occhi neri come la notte, è meno alto e muscoloso di David e deve avere circa la sua età. È praticamente il completo opposto di David, ma devo comunque ritenermi onorata che un gran bel ragazzo come lui mi abbia sedotta.
- “Scusa David non pensavo che fosse tua! Però ti ho visto con quella ragazza laggiù e non immaginavo che ti incavolassi così! Dopotutto non le ho fatto niente!”
Niente???? Ma si rende conto di che cosa dice???? Ci mancava poco che non mi scopasse sul palco e lui lo definisce “niente”??? Non immagino sapere cosa gli fa alle ragazze quando gli fa qualcosa???

Finalmente il fusto si ricorda che ci sono anch’io e si presenta con un sorriso languido sulle labbra:
- “Ehi piccola piacere sono Alex! Come và? Spero di non averti turbata prima!”

Non ha tutte le rotelle che girano nel verso giusto! “Turbata”??? Insomma mi stava strusciando il suo ca…. addosso e mi chiede come sto???? Eccitata, dovrei dirgli ma evito per non beccarmi un’occhiataccia da parte di David. Così cercando di darmi una calmata rispondo porgendogli la mano:
- “Ciao Alex, io sono Valentina! No tranquillo non mi ha turbata, sono solo un po’ ubriaca!”

Improvviso così una risata da perfetto serial killer ubriaco regalandomi un’altra figura di cacca da aggiungere alla mia lista. Alex ride anche lui, forse per non farmi ridere da sola, che carino!

Mi abbraccia e mi dà un bacio sulla guancia dicendomi: “Sei forte ragazza! Se vorrai di nuovo venire sarò lieto di rivederti”. Io ancora ubriaca ed eccitata rispondo: “Va bene! Magari la prossima volta possiamo finire quello che abbiamo iniziato, non credi?”.

Lui mi regala un perfetto sorriso da ninfomane affamato, mi squadra dalla testa ai piedi e si passa la lingua sulle labbra: “Volentieri dolcezza…”. Rimaniamo a fissarci eccitati, fino a che David, viola di rabbia dice:
- “Beh magari, la prossima volta Valentina si limiterà a bere un drink al bar senza salire sul palco..”
- “Scusa perché non dovrei salire sul palco? Guarda che non ho bisogno del tuo aiuto, me la so cavare benissimo da sola!!!”
- “Sì, sì vede! Ci mancava poco che non scopavate in mezzo al palco!!!” dice sempre più incazzato.
- “Perché tu che cosa facevi di diverso, anche tu sembrava che te la stessi scopando!”
- “Per me è diverso il discorso!”
- “Perché sarebbe diverso? Su forza dimmelo, sono proprio curiosa di sentire la tua risposta”
Lui apre la bocca per rispondermi, ma viene fermato da un signore grasso vestito da Cowboy che ci dice con voce parecchio alterata di continuare la nostra “discussione” da un’altra parte.

David mi dice di seguirlo e prima di muovere un passo, Alex mi sussurra all’orecchio: ”Alla prossima bellezza!” poi si allontana per andare da un’altra ragazza.

David non dice una parola, ma noto che lancia sguardi di disprezzo verso Alex; mi prende per il braccio e mi porta nel camerino dove finalmente si mette un paio di boxer, anche se ormai ho già visto praticamente tutto poco prima! Indossa i vestiti di quando è entrato e intanto risponde alla mia domanda di prima:
- “Valentina senti, lo so che tu sei contraria a questo stile di vita e so di averti scioccata quando ci siamo denudati, però è questo il mio lavoro, è questo quello che faccio quasi ogni sera! Ed è questo il motivo per cui ho sempre ragazze diverse, perché le conosco qui e alcune di loro le porto anche a casa! Quello che ti ha fatto Alex, è niente in confronto a quello che facciamo di solito alle ragazze! Devi solo ringraziare che non ti abbia toccato intimamente! Anche se, come ho visto ci mancava davvero poco!”
- “Io non mi sarei in alcun caso lasciata scopare da uno sconosciuto, neanche se egli fosse stato il dio Apollo! Se avessi visto che lui andava troppo oltre mi sarei fermata!”
- “Tu fermata??? Ma, mio dio Vale, ti rendi conto che ti sei fatta palpeggiare per più di mezz’ora da uno sconosciuto???”
- “Sì, mi rendo conto di questo, però devo ammettere che per una volta nella mia vita mi sono lasciata andare e finalmente sono riuscita almeno a farmi toccare, nei limiti, da un ragazzo. Sono contenta e per la prima volta in vita mia mi sono eccitata con un ragazzo vicino….Dovresti essere contento di sapere che non sono lesbica e che non sono frigida”
- “Dimmi la verità: sei ubriaca?”
- “Io non né ho idea sai, ho bevuto….ehm…aspetta………vabbé non mi ricordo però non ho bevuto tanto!” per rendere meglio l’idea sprofondo sul pavimento e chiudo ripetutamente gli occhi perché non abituati ad una luce così forte.
- “Non hai bevuto tanto! Sì per piacere Valentina ti conosco e so che tu da sobria non avresti fatto una cosa del genere!” si china su di me per studiarmi meglio.
- “Non sono io che sono salita sul palco, è stato quell’Alex a portarmi. Però non mi lamento, perché è un pezzo di gnocco ed è anche ben dotato…” rido da ubriacona e lui mi guarda serio.
- “Avresti dovuto dirgli di no! Insomma Vale guardati….” Io abbasso lo sguardo e noto che il vestito è stato abbassato e il seno è al 90% fuori, mentre nelle gambe è stato alzato tanto da farmi intravedere le culotte nere, i capelli sono tutti spettinati e il rossetto è tutto sbavato.
- “Non pensavo che Alex mi stesse spogliando…..”
- “Perché tu non pensi….. Hai visto un bel ragazzo nudo e da brava ninfomane gli hai lasciato che ti trattasse come una puttana!”
- “Ehi piano con le parole…. Avrò sbagliato a dargli corda, però tu mi avevi assicurato che sarebbe stato un posto sicuro in cui andare. Se quello se né approfittato vedendomi ubriaca non è colpa mia!”
- “Senti è meglio che torniamo a casa, sono già le 3 e mezza.”
- “A che ora finisci di “lavorare” di solito?”
- “Fino alle 5 di solito, ma è meglio che chieda un permesso per accompagnarti a casa!”
- “Non ho bisogno che mi riaccompagni, chiamo un taxi. Tu torna pure a scoparti quella là!”
- “Ok, sei incazzata con me per il lavoro che faccio, posso capirlo, ma non criticare le mie clienti, è grazie a loro che guadagno….”
- “Oh allora devo portare rispetto per quelle troie, che vi saltano addosso fameliche?”
- “Sì perché loro sono delle clienti paganti e anche se alcune sono davvero brutte, noi ragazzi dobbiamo “intrattenerle” lo stesso!”
- “Megan però tanto brutta non è?”
- “Chi è Megan?”
- “La ragazza che ti stavi quasi scopando…”
- “D’accordo lei è una delle poche belle, qui dentro!”
- “E io David come sono?” lui mi squadra e con sguardo da cucciolo mi dice:
- “Tu sei la ragazza più bella che abbia mai visto, ma questo non è il tuo posto!”
- “Perché? Dopotutto ho fatto quello che hanno fatto tutte le altre: mi lasciavo palpeggiare da uno di voi!”
- “Sì però…. Insomma Vale, si vede che tu non sei di quest’ambiente!!! C’è tu non andresti mai a letto con uno spogliarellista,mentre quelle ragazze sì!”
- “Mi reputi una sfigata David?” dal suo silenzio capisco che ci ho azzeccato.
- “Fammi capire! Io sono una sfigata, solo perché non mi comporto come una delle tue puttanelle? Rispondimi David è così?”
- “Sì è così! Alex ti ha sedotta solo perché eri ubriaca, se fossi stata sobria non si sarebbe avvicinato…”
- “E tu come fai a saperlo?” all’inizio sembra che non voglia rispondermi, ma poi:
- “E’ stato il nostro capo a dirgli di andare da te, per evitare che rovesciassi un altro bicchiere di Vodka per terra e che facessi un’altra figura! E’ la nostra politica: se vedi una al bar che beve da sola devi portarla sul palco. Cerchiamo di includere le ragazze ubriache e anche le più emarginate! Solo che non immaginavo che Alex si lasciasse prendere così la mano, comunque è tutto passato, ti porto a casa!”
- “NO, io a casa con te non ci torno! Capisco da sola di non essere di quest’ambiente, ma non pensavo che il mio migliore amico si vergognasse di me! Insomma David potevi evitare ad Alex di portarmi sul palco, no? Ma tu volevi che mi rendessi ridicola davanti a tutti, per poi dire: “Oh ma povera bambina, quel bruto ti ha toccata?” Per chi mi prendi, per una bambina? Ho 20 anni e avrò tutto il diritto di fare quello che mi pare! Se voglio rovesciare la Vodka per terra posso farlo, se voglio farmi toccare da Alex posso farlo e tu non sei nessuno per dirmi il contrario! Pensavo che fossimo amici, ma tu credi che sia una ragazzina ingenua e imbranata e magari lo sono davvero, ma tu non devi per nulla al mondo sottovalutare le mie capacità! Ho già altri che lo fanno e speravo che tu ed io insieme potessimo aiutarci, ma vedo che ho chiesto aiuto alla persona sbagliata! Non voglio un amico che mi tratti così! Me né vado, ma non lo faccio solo perché lavori come puttana, ma perché un amico così non lo voglio! Addio David, torna a scoparti le tue troie!”

Così esco dal locale, compongo il numero di un taxi e mi faccio venire a prendere, mentre calde lacrime rigano il mio volto.
Lui non ha neanche cercato di fermarmi, l’unica cosa che ho sentito è che ha dato un calcio ad una sedia per il nervoso, ma poi è tornato subito sul palco ad intrattenere un’altra ragazza.

Il taxi arriva, mi siedo dietro e osservo il locale dove lavora David, il locale dove ho perso il mio migliore amico…….



Wow povera Valentina dove si è andata a cacciare!!!! E poi David a definirla quasi una ragazza sfigata!!! Mio dio David ma non hai un cuore??? Vabbè vedremo che fine faranno i nostri due amici!!!! Alla prossima gente!!!! Baci baci <3

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Capitolo 7
*** Due Galletti Nel Pollaio! ***


Maschera d'Amore



Capitolo 7: Due Galletti Nel Pollaio!



Il taxi mi riaccompagna davanti casa, ci penso e alla fine decido di andarmi a fare un giro per la città di notte; anche perché se entrassi in casa i miei di sicuro mi farebbero la predica sul fatto che sono tornata a casa alle 4 del mattino e non ho proprio voglia di farmi vedere ubriaca e triste da loro.

Mi faccio quindi accompagnare in centro; non avevo mai visto la città alle 4 del mattino! È proprio fichissimo girare per strada a quest’ora! Anche se non c’è praticamente nessuno trovo che la città sia magica, ma non per questo meno pericolosa!

Decido quindi di non gironzolare troppo per evitare di incontrare maniaci! Per puro caso mi trovo di fronte al bar dove ho incontrato per la prima volta David….. chissà che cosa starà facendo in questo momento?!
Oh devo smetterla di pensare a lui, per il modo in cui mi ha trattata, non si merita neanche di essere considerato!

Arrivo davanti al bar e finalmente capisco come si chiama! Perché grazie a dio hanno cambiato l’insegna e né hanno messa una dove si capisce il nome; infatti si chiama: The Door Of Perception.

Un nome, un programma insomma… Entro dentro e noto che il locale è quasi completamente colmo.
Cerco di non farmi calpestare dagli omoni alti 2 metri e mezzo e mi dirigo al bancone per incontrare Frank, perché è l’unico di cui non ho paura.

Mi avvicino e vedo che sta pulendo un boccale di birra con uno straccio unto, che schifo!
Quasi quasi la prossima volta non ordino niente!
Appena mi vede dice: “Oh ma chi si rivede! La ragazza che stava fissando il Martini…Come va dolcezza?”
- “Male Frank davvero male!”
- “Perché che cosa è successo? E dové David? Di solito siete sempre insieme!”
- “Mi ha appena fatto vedere dove lavora….”
- “Oh bambina mi dispiace! Non sai quante volte l’ho pregato di cercarsi un altro lavoro, ma lui è testardo e s’impunta che lì guadagna bene ecc. Mi dispiace davvero, gli ho detto che non doveva dirti nulla del suo lavoro, ma pensava che tra di voi le cose non sarebbero cambiate!”
- “Invece sono cambiate! E di molto direi…”
- “Perché che cosa è successo?”
- “Un suo “collega” mi ha portata sul palco e ha cominciato a palpeggiarmi per un bel po’! Solo che io ero troppo ubriaca per dire di no ad un figo, così diciamo che ho partecipato alla serata!”
- “E David non ha fatto niente?”
- “Beh no, all’inizio “ballava” con una, poi quando si è accorto di me che ballavo con Alex, ci ha diviso, abbiamo litigato e io me né sono andata.”
- “Ah sì quell’Alex, sì certo adesso mi ricordo, ogni tanto viene qui con David a farsi una birra, è molto più gentile rispetto a David! Non che io non voglia bene a David, solo che ogni tanto fa qualche cazzata, come cercarsi un lavoro come troietta! Adesso che cosa farai?”
- “Non lo so, io non voglio lasciarlo così! Mi manca stare con lui e abbiamo litigato da appena mezz’ora!!! Dio, con tutti i lavori che potesse fare, proprio questo?”
- “Sapevi che tipo era dall’inizio! Non credo che un lavoro abbia condizionato le tue scelte, non è vero?”
- “Ok va bene, non è solo il lavoro! È il modo in cui si comporta con le ragazze, insomma è mai possibile che non può frequentare una ragazza normalmente e non solo portarsele a casa per una notte???”
- “Perché vorresti essere tu la sua ragazza?” Queste parole mi lasciano interdetta e confusa, ma non faccio in tempo a dire niente che una forte nausea mi coglie e mi precipito immediatamente nel bagno per rimettere tutti i drink che mi sono bevuta nel locale. Frank si precipita a chiedermi come sto e mi aiuta a rimettermi in sesto con un’aspirina. Poi mi dice:
- “Perdona David, è un bravo ragazzo e sono sicuro che gli mancheresti tanto! Sono giorni che quando viene, non fa altro che parlarmi di te! Ti vuole bene davvero Valentina!”
Io scoppio a piangere e Frank mi abbraccia.
- “Su Valentina, sii forte! Vedrai che tutto si sistemerà!”
- “No non è vero! Ho rovinato tutto! E tutto perché sono gelosa delle ragazze che si porta a casa! Non so che mi prende Frank, non mi era mai capitata una cosa del genere prima! Che cosa devo fare!”
- “Oggi è il suo compleanno ricordi? Comincia con il comprargli un regalo e cercate di parlarvi e risolvere questa situazione!” mi asciugo le lacrime e spalanco gli occhi dallo stupore.
- “Ah già è vero! Me né ero quasi dimenticata! Ma che cosa gli posso comprare, non né ho idea!!!”
- “Che cosa gli piace a David? Insomma regalagli qualcosa che gli serva, mi raccomando non un soprammobile!” La sua battuta mi fa ridere e decido di passare da casa per cambiarmi e dopo voglio uscire per comprargli un regalo. Abbraccio Frank e lo ringrazio di tutto!

Esco dal bar e chiamo un taxi per andare a casa.
Nel momento in cui apro la porta di casa, i miei genitori cominciano la loro lunga romanzina.
Mi chiedono come mai torno a casa alle 5 del mattino e dove sono stata fino a quell’ora, io rispondo che sono stata con le mie amiche in un pub e non mi ero accorta di che ora fosse.

Mia madre mi squadra e con voce angosciata mi chiede:
- “Mio dio Vale! Ti hanno violentata?”
- “Nooo mamma non dirlo neanche per scherzo!!! C’è stata solo una festa in un bar e ho ballato con un ragazzo, ma non mi ha fatto niente, tranquilla!!!” beh non proprio niente, ma meglio evitare di dirglielo! “Comunque è meglio che vada a farmi una doccia e togliermi questi vestiti di dosso!”

Mi faccio una doccia, faccio una leggera colazione ed esco; Allora che cosa gli regalo a David??? Uffa non né ho idea!!!
Esco in centro e mentre cammino qualcuno mi tocca la spalla e la mia attenzione viene attirata da un bellissimo fusto dalla faccia familiare!
- “Oh mio dio Alex! Che ci fai qui?” sono stupita e anche contenta di vederlo!
- “Sono da poco uscito da lavoro e stavo andando a fare colazione in un bar! Mi accompagneresti?”
- “Sì o..ok va bene!” mentre entriamo nel bar mi dice:
- “Ma tu che fa in giro di bello?”
- “Ero venuta per comprargli un regalo a David che oggi è il suo compleanno!”
- “Ah sì è vero! E hai qualche idea su cosa acquistare?”
- “Nessuna!”
- “Beh se vuoi ti posso aiutare io! Se lo merita, ieri sera mi sembrava distrutto da quando te né sei andata!”
- “Mi dispiace che stia così e so che in parte è colpa mia, però non capisco perché debba proprio lavorare lì!”
- “Beh penso che ti abbia detto che si guadagna molto bene! Poi è lui che esagera: insomma, non sarebbe obbligato a portare a casa le ragazze! Molti ragazzi sono fidanzati da anni con la stessa ragazza e quando il locale chiude non stanno con le altre!”
- “Ma le ragazze non sono gelose?”
- “Sì però, sai la maggior parte delle volte le ragazze li seguono e ballano insieme! Per questo che forse avrai visto gesti un po’ spinti, perché stanno insieme!”
- “Ah adesso capisco! E le altre?”
- “Basta solo intrattenerle facendole stare sedute, è solo David che porta sul palco sconosciute!”
- “Io ero una sconosciuta, eppure tu mia hai portata sul palco!”
- “E’ vero ma io non sono fidanzato! Quando avrò la ragazza porterò solo lei sul palco!”
- “Beh comunque devo farti i complimenti, sei davvero bravo ad intrattenere!”
- “Istinto, solo quello!” mi sorride e io abbasso gli occhi in imbarazzo. Finiamo la colazione e cominciamo il nostro giro, alla ricerca del regalo perfetto per David.

Giriamo un po’ di negozi e alla fine opto per comprargli un portafoglio di Armani, l’unica firma che posso permettermi di comprare. Al momento di pagare, Alex, decide che vuole pagare metà così che il regalo lo facciamo insieme.
Chiediamo alla commessa di farci un pacchetto regalo e andiamo insieme verso casa di David. Mentre camminiamo controllo l’ora, per non arrivare troppo presto da lui e noto che sono le 11:40.

Alex controlla anche lui l’ora e dice:
- “Senti è quasi mezzogiorno, ti andrebbe di andare a mangiare pranzo, poi oggi pomeriggio in tutta calma, andiamo da David?”
- “Ok se per te non è un disturbo!”
- “Disturbo? Pranzare con una bellissima ragazza secondo te è un disturbo? Sono onorato di essere in tua compagnia Valentina!” mi guarda con sguardo da perfetto gentlemen e io abbasso di nuovo gli occhi super - imbarazzata.

Arriviamo davanti ad un ristorante-pizzeria e decidiamo di mangiare lì.
Ordiniamo un antipasto: io Vol-au-vent con insalata capricciosa e lui affettati con formaggio.
Un primo: io gnocchi con il formaggio e lui bucatini all’amatriciana.
Un secondo: io tacchino con patate e lui bistecca con verdure.
Un dolce: io profitterol e lui torta di mele.

Ok i nostri gusti culinari non sono proprio gli stessi, ma mangiare con lui è stato emozionante, perché ad ogni portata non faceva altro che sorridermi e guardarmi. Che emozione!

Come volevasi dimostrare, il conto lo paga lui, anche se ho insistito per pagare la mia parte, lui non mi ha lasciato neanche avvicinarmi al cameriere.
Usciamo dal ristorante verso le 3 del pomeriggio, camminiamo lungo il parco lì vicino e Alex mi dice:
- “Senti non dovresti andare a portargli il regalo oggi!” io mi fermo allibita e gli chiedo:
- “Ma che stai dicendo? Oggi è il suo compleanno e io ho tutto il diritto di dargli il regalo!”
- “Sì lo so, però non credo che sia una buona idea andare oggi da lui….”
- “Perché scusa?”
- “Perché ieri notte, cioè stamattina, si è portato a casa due ragazze e loro…….ecco…. insomma non sarebbe il momento adatto. Avete già litigato ieri sera e scoprire che si è consolato con due ragazze non è bello!”
- “Ah davvero si è portato a casa due ragazze?”
- “Sì mi dispiace Vale.”
- “Oh non ti preoccupare per me! Comunque secondo te quando dovrei andare a portargli il regalo?”
- “Aspetta qualche giorno per sbollire la rabbia!”
- “Qualche giorno??? Ma tu sei matto! Non posso portargli il regalo in ritardo!”
- “Invece sì che puoi! Dopotutto lui non si è fatto molti scrupoli a lasciarti a vagare da sola di mattina presto, per stare in compagnia di due troiette!”

Il suo ragionamento non fa una piega, dopotutto un vero amico non si sarebbe comportato come si è comportato lui! Deve pagare per quello che ha fatto e il modo migliore è ignoralo per qualche giorno. Deve capire che non sono la sua dama di compagnia che c’è solo quando vuole lui! Io ci voglio essere anche quando voglio io! E che cavolo! Con questo non dico che lo ignorerò a vita, però voglio fargli sentire la mia mancanza per una volta!!!
- “Ok Alex, mi hai convinta! Aspetterò qualche giorno per dargli il regalo!”
Passammo il pomeriggio e i giorni seguenti insieme, andando in giro per la città, al parco, al cinema, al bowling e molti altri posti ancora.
In quei giorni mi divertì un sacco, ma pur essendo contenta di trascorrere bei momento con Alex, dovetti ammettere che David mi mancava davvero tanto! Ogni mio pensiero andava a lui: mi chiedevo come si sentisse a passare i pomeriggi da solo al The Door Of Perception, come andasse il suo lavoro e se sentisse o meno la mia mancanza.
La risposta mi arrivò sotto forma di 14 telefonate perse e 5 sms al giorno con scritto:”Vale, dove 6?”,”Senti possiamo parlarne?”, “Perché non mi risp? Ti ho fatto qualcosa?”, “Mi sto preoccupando! Chiamami appena leggi l’sms!”oppure “Mi manchi da morire pulce! Fatti sentire ok?”.

L’ultimo sms mi fece quasi commuovere, non pensavo di mancargli tanto! Forse è ora di portargli il regalo, così dopo 4 giorni che non lo vedo, chiedo ad Alex di andare a trovare David.
Per tutto il tragitto Alex cerca di convincermi a non andare a trovarlo, dicendomi che non è una buona idea. Io, ferma nelle mie convinzioni, non lo ascolto, mentre lui cerca di dissuadermi dall’incontrare il mio migliore amico; ancora non capisco bene perché faccia così, è da giorni che non lo vedo e devo ammettere che mi rende felicissima rivederlo, soprattutto perché voglio fare definitivamente pace con lui.

Arriviamo finalmente davanti a casa di David, suoniamo il citofono, mentre Alex emette un sonoro sbuffo, ci risponde un David assonnato e ubriaco. Non ci chiede nemmeno chi siamo e dopo aver borbottato qualcosa ci apre la porta.

Prendiamo l’ascensore, arriviamo all’attico bussiamo e apriamo la porta.
Notiamo che nell’entrata sono presenti degli indumenti da donna, nell’ordine: 1 reggiseno push-up, 1 tanga semi-trasparente, 1 mini vestitino senza spalline e 2 scarpe tacco 12.
Sentiamo provenire dei risolini nella camera di David e anche se so già che cosa è successo qui, cerco di fare finta di niente. Alex mi prende sotto braccio per farmi forza, ci sorridiamo e andiamo insieme in camera di David con in mano il nostro regalo.

Lo spettacolo che mi trovo davanti mi fa rimpiangere di essere venuta qui: Megan la tro….. è coricata nuda nel letto e di fianco a lei c’è un David che non la smette di bofonchiare parole senza senso.

Io rimango allibita dalla scena, tanto che trattengo a stento le lacrime! Alex cerca immediatamente di mandare via Megan, lei si alza e devo ammettere che ha davvero un bel fisico: un bel seno pieno, la vita stretta, 2 gambe lunghe e longilinee. Io mi accorgo di non poter lontanamente competere con la sua perfezione.

Lei si prende tutto il tempo del mondo per squadrare dall’alto in basso me e guardare maliziosamente Alex, poi si dirige lentamente in corridoio, dove si veste in pochi secondi, saluta David e sé né va.

Subito dopo Alex và vicino a David, cerca di parlargli, ma è come se lui non sentisse; allora io mi siedo sul letto vicino a lui e sussurro: “David, David, stai bene? Ehi su svegliati.” Lui si sveglia di soprassalto, guarda prima me poi Alex e si copre subito il corpo con il lenzuolo.
- “Oh adesso voi due siete sempre insieme? Non ti è bastato palpeggiarla giorni fa????” salta addosso ad Alex cercando di picchiarlo. Io cerco di allontanarlo e gli dico:
- “Senti David stai calmo! Io e Alex siamo andati a comprarti il regalo per il tuo compleanno!” Lui mi fissa per qualche secondo, poi mi abbraccia, io ricambio l’abbraccio perché mi è mancato davvero tanto.
- “Mi sei mancata da morire piccola, puoi perdonarmi per quello che ti ho detto?”
- “Solo se mi prometti di metterti le mutande!!!” lui si scosta da me e imbarazzato prende un nuovo paio di boxer dal cassetto.
- “Allora siete andati insieme a prendermi il regalo….” Dice con voce piuttosto alterata.
- “Oh sì il regalo tieni! Spero che ti piaccia!” gli porgo il sacchetto con dentro il regalo e io mi ricordo di dirgli:
- “Oh comunque è anche da parte di Alex! Ci siamo incontrati qualche giorno fa e siamo andati insieme a comprarlo” Alex mi sorride e David mi guarda con rimprovero. Ma che gli prende oggi? “Comunque non sarà niente in confronto a come hai passato la giornata….”
- “Non è stato niente di che… mi sono addormentato sul più bello! Ieri sera, cioè stamattina ho lavorato fino alle 6 e sono distrutto! Peccato sarà per la prossima volta….” Mentre David scarta il regalo sorridente, Alex afferma:
- “David senti non sono venuto qui per giudicarti, però dovresti smetterla con questa vita! Dovresti trovarti una fidanzata e fare l’amore con lei, non con una troietta di cui, molto probabilmente, non ti ricordi neanche il nome!” dice Alex a David, mente quest’ultimo si avvicina a lui e lo sfida con lo sguardo:
- “Senti non venire a farmi la predica! Neanche tu c’è l’hai la ragazza e poi anche tu non ci sei andato leggero con Valentina!”
- “Sì ma a me interessa Valentina!”

Oh cazzo! Ma allora piaccio ad Alex! Oh mio Dio! Io rimango imbambolata vicino al letto, mentre David emette un flebile: “Cosa??? Ma tu sei scemo! Non è possibile! La conosci da neanche una settimana!”
Alex mi guarda nel mentre che dice: “A me piace perché è bellissima, intelligente e ha davvero un gran cuore. È splendida qualunque cosa faccia, ha un gran senso dell’umorismo. È speciale! E poi in questi giorni abbiamo passato molto tempo insieme e ho imparato a conoscerla meglio!”
David si volta nella mia direzione, mentre io ci manca poco che non svenga per quello che ha detto Alex. Io guardo entrambi, David mi guarda terrorizzato e Alex ha un sorriso a 32 denti.

- “Beh oddio è un po’ presto per parlare di amore, comunque diciamo che non mi sei indifferente!” io sorrido, lui mi viene incontro e mi bacia. È un semplice bacio a stampo, ma basta a David per accanirsi e buttare a terra Alex cominciando a picchiarlo.

Io riesco a trascinare via David dopo qualche minuto, prima che spacchi completamente la faccia al povero Alex. Lo trascino nel bagno dove gli dico: “Ma dico David si può sapere che cazzo ti prende???”
- “Scusa forse ho esagerato!”
- “Forse hai esagerato??? Ma ti rendi conto che gli stavi quasi spaccando la faccia!!!”
- “Comunque se l’è cercata!”
- “Cercata??? Mi ha semplicemente baciata e tu hai reagito da pazzo fratello maggiore!” mi avvicino e gli poso una mano sulla guancia. “Stai tranquillo, so badare a me stessa! E poi sai che saremo amici per sempre, neanche Alex ci potrà dividere!” lui mi accarezza la mano e io sento un brivido in tutto il corpo.
- “Sarà fortunato ad averti vicino! Vieni qui abbracciami”

Ci abbracciamo per molto tempo, forse fin troppo, ma non mi importa, sto così bene fra le sue braccia. Lui sospira tristemente e mi stringe ancora più forte! “Mi mancherai piccola!”.
In quel momento entra nel bagno Alex e io mi separo da David, il quale ci rimane molto male, ma cerca di non farlo notare. Alex ci chiede: “Tutto bene ragazzi?”
- “Sì certo Alex; senti vorrei chiederti scusa per prima! Mi sono comportato da idiota!”
- “Va bene amico! Mi dici solo dove tieni l’acqua ossigenata!”
- “Oh mio dio Alex ti sei fatto molto male” mi precipito da Alex e noto che dal naso esce un po’ di sangue. “Oh poverino ti fa male?”
- “No no tranquilla, basta disinfettare la ferita e sono a posto!” mi sorride; e che bel sorriso che ha!
Mi precipito a prendere l’acqua ossigenata e quando torno noto che i due uomini si stanno guardando in cagnesco! Ma non avevano fatto pace! Ah gli uomini, vai a capirli!

Aiuto a medicare le ferite ad Alex, quando noto che anche David ha una mano ferita. Così lo chiamo e gli dico che deve medicarsi la mano. Alex nel mentre riceve una telefonata e si allontana dal bagno.

Io rimango da sola con David e mentre gli curo la ferita sulla mano, noto che ha il viso stanco, sconfitto, depresso. Io gli chiedo come mai e lui mi dice: “Giorni fa ho detto delle cose orribili ad una persona che non se le meritava e oggi scopro che è la ragazza del mio amico! Come faccio ad essere allegro?”
- “David, io non sono la sua ragazza! Ci vuole tempo per queste cose, dobbiamo ancora conoscerci meglio!”
- “Ma lo sarai presto! Lui è giusto per te Vale! Lui non è come me, lui ti vuole bene ed è un bravo ragazzo! Siete perfetti per stare insieme” mentre mi dice queste parole si avvicina sempre di più a me, tanto che posso sentire il suo fiato sul mio collo.
- “Sai che io odio la perfezione nelle persone! Rischiano di essere noiose!” lui sembra non avermi sentita e dice:
- “Se ti fa soffrire, anche solo una volta, lo farò pentito di essere nato!”
- “David trattalo bene! È tuo amico!”
- “Fino ad un certo punto! E comunque tu sei più importante di lui!”
- “Oh ma cos’è tutto sto mortorio! Su con la vita!” sorrido cercando di sollevargli il morale
- “Tu sei la mia vita Valentina!” cerca di avvicinarsi, mi è a pochi centimetri di distanza e io rimango immobile, alla ricerca di una qualche spiegazione sul perché vorrei sbattere contro il muro questo ragazzo e baciarlo ovunque.
Ma prima che le nostre labbra si incontrino, Alex mi chiama dal corridoio, io saluto David e raggiungo il mio forse fidanzato.



Commentate in tanti!!! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto; se avete qualche dubbio, perplessità, consigli da dire, io sono qui!!! alla prossimaaaaa!!!! baci baci <3



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Capitolo 8
*** Il Terzo Incomodo E l’Oca! ***


Maschera d'Amore



Capitolo 8: Il Terzo Incomodo E l’Oca!



Mi allontano il più possibile da David; non posso crederci che ci è mancato davvero poco che mi baciasse!
Davvero non né capisco il motivo: insomma ha da poco fatto sesso con Megan e non si è ancora tolto la “voglia”?
Ma la cosa che mi sconvolge è che: se Alex non mi avesse chiamato ci saremmo davvero baciati? E soprattutto io lo avrei voluto questo bacio?
Sono completamente nel pallone! Uffa, dove sono gli psicologi quando servono?
Dio mi sento il viso in fiamme: sono emozionata ed eccitata come se fossi sulle montagne russe.
Vedo Alex che mi viene incontro e io mi impongo di fare finta di niente e se possibile tornare al mio colore naturale, invece del mio “pomodoro maturo”.
- “Piccola ho una buona notizia: stasera il capo ha un problema famigliare e il locale resterà chiuso; e questo vuol dire che né io né David dobbiamo andare a lavorare, perciò che né dici se andiamo a cena insieme tutti e 3?”

Io cerco in tutti i modi di concentrarmi su quello che ha detto, però quando pronuncia il nome David, io rimango di sasso e in definitiva la seconda parte del discorso me la perdo. Infatti Alex mi guarda come se si aspettasse una risposta e io fingendo di aver capito tutto emetto un flebile: “Sì”, sperando che c’entri qualcosa con la domanda.

David intanto esce dal bagno, dove si è soffermato per qualche minuto, forse per riflettere su quello che stava quasi succedendo tra di noi, e chiede ad Alex: “Scusa che cosa hai detto?”
Alex, grazie a dio ripete il discorso permettendo anche a me di capirci qualcosa; poi chiede se per lui va bene, e David prima di rispondere mi lancia una breve occhiata per vedere la mia espressione e dopo aver appurato che per me va bene, accetta con un “Ok come vuoi…” e si dirige in camera sua.

Non appena David esce dal mio campo visivo, emetto un sospiro di sollievo, perché vederlo mi fa ricordare il suo viso così vicino al mio, pronto da baciare…… in un momento le mie guance tornano color pomodoro e per mia sfortuna Alex se né accorge e ridacchiando dice:”Ma Vale che ti succede sei tutta rossa!!! Ah Ah Ah, è da prima che sei arrossita, ma che cosa avete combinato tu ed David in bagno!!! Eh eh eh”.

In quel momento il sangue mi si gela nelle vene, spalanco gli occhi e respiro quasi affannosamente e noto che David è tornato in corridoio e mi guarda come se anche a lui mancasse l’aria. Oddio e adesso???

Prima che possa trovare una giustificazione plausibile, David dice:”Oh ma non ti devi preoccupare Alex! Semplicemente Vale non sopporta di vedere il sangue e vedendo la mia mano deve essersi agitata, ecco perché è così rossa!” il suo sguardo agitato, tradisce comunque il suo tono calmo.
Alex tuttavia crede a questa spiegazione senza senso e mi dice, mettendomi un braccio intorno alla vita: ”Oh ma allora vedrò di non fare più a pugni con nessuno, se alla mia fidanzatina dà fastidio il sangue!”, e in mezzo secondo mi dà un bacio sulle labbra a cui io cerco di rispondere, ma vedendo che David scruta con rabbia Alex, mi fa desiderare che questo bacio duri il meno possibile. Grazie a dio il bacio dura poco e quando mi giro, noto che David ha i pugni stretti in vita e che le sue nocche sono più bianche di un lenzuolo. Mi chiedo se non gli farà male la mano ferita.

Alex sembra non essersi accorto di niente e domanda: “Allora adesso sono circa le 5, io direi di farci un giro in centro e poi di andare in un ristorante, che ne dici tesoro?” io intanto non lo sento nemmeno, perché io e David siamo incantati a guardarci intensamente negli occhi, ed è come se il resto del mondo non esistesse, ci siamo solo io e lui. Non mi era mai capitata una cosa del genere, ma sento il forte desiderio di corrergli incontro e di baciarlo fino a fargli mancare il fiato. Lui sembra pensare la stessa cosa, ma presto la nostra bolla di intimità scoppia a causa di Alex, il quale non fa altro che chiedermi la stessa cosa da almeno 5 minuti.

Così in un secondo mi riprendo e domando ad Alex che cosa ha detto:”Sei un po’ strana Vale, comunque magari ti devono arrivare, ed è per questo che sei un po’ con la testa tra le nuvole! Comunque ti ho chiesto se ti va prima di andare a cena, di fare un giro in centro! Ovviamente sei invitato anche tu David…” David rivolge a lui uno sguardo di puro odio, ma Alex sembra non accorgersene, perché distratto dal telefono e dice con tutta la cattiveria che ha in corpo:”Ma certo! Sarei felice di fare da damina di compagnia ai due fidanzatini!”.

Poi scompare dalla nostra vista e io sarei tentata di raggiungerlo, ma Alex mi ferma dicendomi: ”Su dai lascialo stare, ha le palle girate perché lui non può stare con nessuna ragazza stasera! Presto gli passerà”.

Io guardo verso il corridoio e mi chiedo se sia solo questo il motivo per cui David è arrabbiato.

Ma ad un certo punto sentiamo il citofono di casa suonare; e David rientrare a passo lento dalla camera, per poi dirigersi all’apparecchio e pronunciare:”Chi cazzo è che rompe?” – “Oh sei tu? Che cosa vuoi?” – “No stasera non posso! ” - “Va bene..ok sali!”. Io gli chiedo chi è e lui dice:”Nessuno che ti farà piacere di rivedere…..”.

Io mi chiedo di chi diavolo sta parlando, quando dalla porta entra quella scorbutica di Megan, che appena rivede David gli dà un leggero bacio a stampo e gli sussurra qualcosa al suo orecchio, ma quando vede che lui ha la testa altrove si allontana e ci onora della sua presenza: “Oh guarda chi si rivede! L’amico figo di David e la sua migliore amica….” Il modo in cui dice “migliore amica” mi fa sembrare che stia dicendo una parolaccia. Io digrigno leggermente i denti e lei ride. Brutta stronza!!!!!

Dopo questo momento, in cui desidererei prendere Megan per i capelli e buttarla dalla finestra, Alex da bravo ficcanaso le domanda: “Senti ti andrebbe di venire a cena con noi 3?”. Io sto letteralmente per cavargli gli occhi di dosso, se non se né sta un po’ zitto!!! Purtroppo per me, Megan gli risponde con voce da porno-star:”Ma certo Alex! Anche se stasera dovevo stare sola con David, farò compagnia anche a te, visto che la tua amichetta mi sembra alquanto antipatica!”. Ma guarda questa puttana! Chi si crede di essere!!!!

Sto per mandarla al diavolo, quando David dice con tutta l’irritazione che ha in corpo:
- “Senti bella, cerca di controllarti! È alla mia migliore amica che stai parlando e io non accetto che le manchi così di rispetto! Se ti va di fare la stronza, quella è la porta!” io rimango meravigliata per il modo in cui David mi ha difesa! È davvero un grande amico!
- “Ok bello, come vuoi! Lo farò, ma tu stanotte devi essere mio!” gli si avvicina, con andatura da vamp e sculettando sui suoi tacchi alti e David le risponde con rabbia, senza degnarla di uno sguardo:”Io non cedo ai tuoi ricatti! Devi imparare a meritartele le cose! E devi capire che io non sono un vibratore, con cui ti puoi divertire solo quando vuoi tu! Stanotte ho intenzione di passare la serata con i miei amici e tu se vuoi venire bene, altrimenti ci vedremo quando ti sarà entrato un po’ di sale in zucca!” detto questo viene verso di me e mi chiede sorridendo:
- “Sei pronta piccola per uscire?” io rispondo al suo sorriso e dico:”Sì grazie, sono pronta!”.
- “Bene, allora possiamo andare!”. Ci fiondiamo tutti fuori di casa e noto che Megan mi sta lanciando ripetutamente occhiate di fuoco, ma io non ho fatto niente di male!

Alex che sembra voglia uccidere David mi dice:”Ehi piccola vieni sotto-braccio con me!”, io per non sembrare maleducata rispondo “Sì sì certo…”. Nel frattempo anche Megan tiene la mano ad un David scoraggiato.

Così la giornata peggiore della mia vita inizia, con protagonisti: io, lui, la tro…. e il rompicoglioni! Wow, si prospetta davvero una giornata di mer…….

Andiamo a fare un giro in centro: io sotto-braccio con Alex che non fa altro che parlare-parlare-parlare, senza accorgersi che io non lo sto proprio ascoltando (non lo faccio per cattiveria, solo che non ha ben capito che il calcio o i motori non sono proprio il mio genere!), mentre Megan sta sussurrando qualcosa all’orecchio di David, il quale o guarda per aria o lancia occhiate con sorrisi tristi nella mia direzione.

Io gli restituisco il sorriso e entrambi abbiamo capito, che non abbiamo proprio voglia di uscire stasera!

Entriamo in qualche negozio, in cui Alex si fionda a vedere gli abiti da uomo, mentre Megan si fionda nel reparto femminile; mentre io e David siamo rimasti impalati all’entrata come due stoccafissi!

Io per rompere il silenzio dico: “Tu non…. Ehm…..insomma….. non ti interessa il reparto maschile?”
- “No. Ho già troppi vestiti a casa! E poi per il mio lavoro i vestiti non servono lo sai!”
- “Ah sì già è vero!!” improvviso una risata poco convincente e lui fa un mezzo sorriso tirato.

Io però mi sono stufata di essere in imbarazzo davanti a lui!!!! Siamo migliori amici e io non voglio che a poco a poco diventi un estraneo!!!! Così lo trascino per l’orlo della camicia nera, in un camerino.
- “Senti David, non capisco perché siamo così in imbarazzo! Dopotutto, c’è… insomm.. non è successo niente tra di noi.”
- “Ma sarebbe potuto succedere! E questo lo sai anche tu! La mia domanda però è un’altra: l’avresti voluto questo bacio Valentina?”. Io lo guardo negli occhi e per una volta decido di dire la verità:
- “Sì che l’avrei voluto e lo vorrei anche adesso! Ma noi siamo amici David e poi stiamo con altre persone, e non è giusto incasinare il nostro rapporto! Stiamo bene come amici!!!”
- “Io non credo ad una sola parola di quello che hai detto! Non possiamo essere amici se ogni volta che ci vediamo, non vediamo l’ora di saltarci addosso!!!”
- “Io….non è vero che ogni volta che ti vedo voglio saltarti addosso!!!” rispondo indignata.
- “Ah no??? Allora oggi nel bagno il tuo sguardo da “Dio David prendimi! Fa di me ciò che vuoi” non era vero?” si permette pure di fare la mia imitazione! Ma io lo uccido!
- “Sono profondamente indignata dal tuo comportamento egocentrico!!! Guarda che il mondo non gira intorno a te!”
- “Ah no?” intanto si avvicina e io perdo un po’ della mia convinzione.
- “No!” lui mi abbraccia e si avvicina sempre di più al mio viso.
- “Eppure lo stai di nuovo facendo….” Sussurra con voce roca.
- “Cosa?” sussurro anch’io.
- “Lo sguardo “Prendimi e sono tua”…… ammettilo!” è a mezzo centimetro di distanza e io non riesco a formulare un pensiero coerente!
- “Mai… dovresti saperlo!”
- “Ed è proprio questo che mi piace di te! Non sei mai scontata!” ora è praticamente incollato al mio corpo e sta avvicinando le sue labbra alle mie. Sento per la prima volta la morbidezza delle sue labbra, ma tutto quello che possiamo scambiarci è appena uno sfregamento di labbra! Troppo poco sia per me che per lui, perché sia Alex che Megan ci stanno chiamando a gran voce.

David si stacca con riluttanza da me e dice:”Possibile che siano sempre così puntuali!!” sospira e aggiunge:”Ci vediamo piccola!”. Esce dal camerino e cerca di portare via i due scocciatori, prima che mi vedano dentro al camerino dove poco prima c’era anche David. Che giornata!!!!



Commentate in tanti!!! alla prossimaaaaa!!!! baci baci <3



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Capitolo 9
*** Cena Per 4…! ***


Maschera d'Amore



Capitolo 9: Cena Per 4...!



Allora vi sarete chiesti come sono i nostri 4 protagonisti e finalmente, dopo una lunga ricerca li ho trovati...

Valentina:
http://nibler.ru/uploads/users/2012-04-29/zveri-devushki-kartinki-smeshnye-kartinki-fotoprikoly_652576774.jpg

David: http://images5.fanpop.com/image/photos/29300000/Alex-Pettyfer-alex-pettyfer-29339361-1323-992.jpg
e anche così: https://lh5.googleusercontent.com/-DFJxrGYpu0M/TWoMBARS_dI/AAAAAAAAASo/WGcVDpm3ngE/s1600/5453712573_56d23a7e47_z.jpg

Alex: http://images4.fanpop.com/image/photos/18800000/Jon-Kortajarena-male-models-18859643-1024-768.jpg

Megan: http://images5.fanpop.com/image/photos/24700000/Megan-Fox-megan-fox-24795627-1024-768.jpg



Mentre esco dal camerino, noto che sia Megan che Alex sono alla cassa, per pagare i loro acquisti. Ma invece di guardare la commessa, Alex guarda me e Megan guarda David, il quale se né sta appoggiato a muro del negozio e guarda il pavimento affranto. Io mi fermo a guardarlo, e penso che sia l’uomo più bello che io abbia mai visto.

Intanto i due guasta-feste ci stanno controllando, come se si aspettassero che uno dei due faccia qualcosa, ma la verità è che siamo tutti e due delusi, affranti e anche tristi. Non sappiamo neanche noi bene il motivo.

David alza lo sguardo verso di me, mi guarda per pochi secondi e dice a tutti (perché nel mentre i due mastini si sono riuniti a noi!): “Vado a fumarmi una sigaretta!”. Io gli dico:”Ma tu non fumi?”. Lui si gira verso di me e risponde sgarbatamente:”Adesso voglio fumare! Devo avere il tuo permesso per farlo?” – “No certo che no….”.
Lui esce dal negozio ed entra nella prima tabaccheria che trova, chiede un pacchetto di sigarette qualsiasi ed un accendino, paga ed esce. Io riesco a raggiungerlo quando si è già infilato una sigaretta in bocca.
Prendo il pacchetto, gli rubo una sigaretta e mela accendo, sotto il suo sguardo perplesso. Lui mi domanda:
- “Neanche tu fumi!” io che sto leggermente tossendo, dopo aver aspirato un po’ di fumo dico:
- “Sì è vero! Però non ti lascio fumare la tua prima sigaretta da solo! E poi era già da un po’ che volevo provare!!!” ci guardiamo, ci sorridiamo e tossiamo leggermente tutti e due; ma continuiamo a fumare fino a che le sigarette sono troppo piccole per tenerle in mano e le buttiamo per terra.
- “Ah però, quando ti abitui al suo sapore disgustoso, non sono poi tanto male! Sai com’è fanno stile! Vero David?”
- “Vero non sono male! Ma guai se né fumi un’altra, non voglio che prendi il vizio!”
- “No figurati fumare nuoce alla salute! C’è anche scritto sulla confezione, e poi anche io non voglio che prendi il vizio! Perciò dovrò controllare che nel pacchetto ci siano 18 sigarette, già che 2 se né sono già andate!” lui si avvicina e dice:
- “Hai intenzione di controllarmi???”
- “Giorno e notte! Soprattutto di notte! Perché sei più pericoloso al buoi!” sussurro con un filo di voce.
- “Ti aspetterò tutte le notti allora…….” Sussurra anche lui, siamo sempre più vicini……
- “Daaaaaviiiiiiiidddddd” ecco che il nostro momento viene disturbato dalla voce acuta e insopportabile di Megan, la quale cerca di correre incontro a David con le scarpe tacco 12! Mio dio è esilarante! Sta correndo come una gallina per non inciampare! Io mi metto a ridere e alla mia risata si aggiunge quella di David, mentre Megan sta premeditando il mio omicidio.

Intanto arriva anche quel ritardatario di Alex, che ci guarda ignaro della situazione, tanto che chiede a me e a David:”Ma che è successo?” io rispondo ridendo:”Niente niente!” – “Ma allora perché stai ridendo?” – “Così!” e ricomincio a ridere, contemporaneamente arriva Megan che, forse per farmela pagare, prende David per il colletto della camicia e lo bacia.

Improvvisa così, un perfetto bacio con la lingua, a cui David risponde. Io sono rossa per l’imbarazzo e verde per la rabbia. Così per ripicca prendo anch’io Alex per il colletto della maglia e lo bacio.

Il bacio non è niente male, anzi, devo dire che ci sa fare come baciatore! Anche se il bacio non mi scaturisce nessuna emozione, continuo a baciarlo per un po’. Nel frattempo, i due piccioncini si sono separati e sento che anche Alex vorrebbe porre fine al bacio, ma io non gli lascio via di scampo: gli allaccio le braccia dietro il collo e lo avvicino a me il più possibile. Alex contemporaneamente allaccia le braccia dietro alla mia schiena.

Il nostro bacio è colmo di una passione che non mi appartiene e ben presto non è Alex che desidero baciare, ma colui che in questo momento mi sta guardando con occhi spalancati; ignaro del fatto che anche io, come tutti so baciare. Povero illuso! Che cosa crede che sia, una bambina?

Continuo a baciare Alex, soprattutto per dimostrare a Megan e soprattutto a David, che sono anch’io una gran baciatrice, come lo sono le galline che si porta a casa! Ma dopo alcuni minuti, sono costretta a separarmi da Alex per mancanza di aria.

Alex è in uno stato davvero pietoso: ansima leggermente, ha i capelli spettinati dovuti al mio assalto e le labbra sono gonfissime. Ops, forse ho esagerato! Perché io di sicuro sarò nello stesso stato!
- “Dio mio Vale….! Non immaginavo che sapessi baciare così bene……! Oh mio dio…..!” Alex riprende fiato come se avesse corso alla maratona e io rispondo rossa in viso:
- “Beh, non devi sottovalutarmi!”
- “Ti assicuro che non lo farò mai più! Oh dio…….! Voi non avete caldo?” chiede a David e Megan i quali rispondono di “no”!
- “Ah ok, allora beh oddio……! Ehm ma che ore sono? Ho perso la cognizione del tempo……”sorride soddisfatto del bacio avvenuto poco prima…..

David, incazzato come mai l’ho visto, risponde sputando veleno ad ogni parola:
- “Beh se non ti fossi slinguazzato con Vale, sapresti che ore sono? La prossima volta dovreste trovarvi una stanza, invece di limonare in mezzo alla strada!”
- “Perché tu che cosa hai fatto prima con Megan!!! Quello non mi sembrava un semplice bacio a stampo!” rispondo indispettita dal suo comportamento.
- “Sì ma il nostro bacio è durato poco e non c’era tutta quella passione!”
- “Perché adesso quando voglio baciare qualcuno ho bisogno del tuo permesso???”
- “No, però si vedeva che l’hai fatto solo perché io e Megan ci siamo baciati! Non era un bacio d’amore, era finto!” accidenti, centrata in pieno!
- “E tu che ne sai?”
- “Ti conosco Vale! Durante il bacio, il tuo viso ha assunto un’espressione sognante, tipico di chi immagina di baciare qualcun altro! Vero?” io rimango senza parole! Ma come fa a conoscermi così bene?
- “E’ vero Valentina?” mi chiede tristemente Alex
- “No! No! No! Assolutamente no! È solo che a David deve essergli andato il fumo nel cervello!”
- “Sì dì pure così! Tanto io la so la verità!” ma com’è arrogante!
- “Và all’inferno, David!”
- “Sono già lì”
- “Ma cosa…..?” gli sto per chiedere che cosa intendeva dire con quella frase, quando Megan ci si mette di mezzo e dice:”Daviduccio lascia stare questa poverina! Piuttosto sono quasi le 7, andiamo a mangiare?”
- “Ok andiamo! Dove vogliamo andare Alex?” non capisco! Mi sta ignorando!
- “Oh c’è una pizzeria poco più in là.”
- “Io veramente non avrei molta fame…..! C’è io preferirei andare a casa, se per voi va bene….!” Mi guardano tutti con sguardo accusatore! Ma io che ho fatto?
- “No che non va bene!!! Tu vieni punto e basta! E ora muoviamoci che sto morendo di fame!” afferma David, con tono da donna probabilmente in sindrome premestruale. A me comunque non rimane altro che seguirli!!!!

Ma è mai possibile che io e David dobbiamo sempre litigare per niente! Uffa, a me è passata pure la poca fame che avevo! Uffa, sto stronzo è a conoscenza che basta una pizza per corrompermi! Beh… però magari una pizza me la faccio stare!!!!

Speriamo che almeno la serata sia decente, perché se si permettono di rompere, lancio un Avada Kedavra a tutti e tre!

Arriviamo alla pizzeria e Megan ci rende partecipi del fatto che quella pizzeria non è di suo gradimento. (Oh che novità!)Criticando tutto quello che vede! Dio aiutami a non ucciderla all’istante! Uffa mi sta facendo venire il mal di testa! Grazie a dio nessuno le dà ascolto e salutiamo il proprietario che ci indica un tavolo da quattro.

Oddio, mi viene il panico! Non ditemi che dovrò cenare tutta la sera con 3 idioti guasta-feste! Qualcuno mi aiuti!

Alex, ignaro di tutte le mie pippe mentali, da bravo gentiluomo mi sposta la sedia e io mi siedo con indifferenza, per poi accomodarsi al mio fianco e sorridere come un’ebete! Mio dio è tutta la giornata che sorride e non ha male alla bocca o alla mandibola! È inquietante!

David invece si “siede” a peso morto imitando presumibilmente un uomo delle caverne, incapace di sedersi civilmente, senza sembrare uno scaricatore di porto. Megan, invece manda sguardi schifati ovunque guardi!

Aiuto, sono circondata da anormali!!! Signore dammi la forza!

Io, Alex e David ordiniamo pizza e Coca-Cola, mentre Megan un piatto di spaghetti allo scoglio, con salmone affumicato e verdure, dicendo che la pizza contiene troppe calorie e che lei si vuole tenere in forma!

Io mangio famelicamente la mia pizza e in pochi minuti la finisco! Mi chiedo se la serata stia finalmente prendendo una piega decente, quando Megan ci mette lo zampino:
- “Allora… Valentina giusto? Raccontaci un po’… che cosa fai nella vita?” oh cazzo!!! E ora che gli dico!!
- “Io… ecco….. insomma… diciamo che non lavoro!! Non perché non vorrei è che…insomma, non si trova!!!”
- “Ohhhh che peccato! Poverina! Io invece l’ho trovato subito…. E sai dove? Come segretaria in un’importante studio legale!!!” parla con quella vocina stomachevole! Bleah…..
- “Oh guarda, non preoccuparti! L’ho troverò, per adesso mi godo la mia vita senza lavoro! Che di sicuro tanto brutta non è….” 1-0 per me! Oh yeah! David sorride e anch’io rido sotto i baffi, dell’espressione arrabbiata di Megan! Ma qualcosa mi dice che ha in mente una degna vendetta……
- “Oh, sì certo! E dimmi Vale sei ancora vergine?” oh cazzassimo, e ora???
- “Megan questo che cosa c’entra adesso???” le domanda David, cercando di farla ragionare! Impossibile…..
- “C’entra perché se non ha un lavoro, almeno deve fare sesso con qualcuno! No?” ma che cosa dice?
- “Senti Megan forse vuoi ordinare il dolce?” David cerca di distrarla, ma lei non demorde!
- “David, non voglio ordinare il dolce! Sai che fa ingrassare! E poi voglio sapere di più sulla fidanzata di Alex, tutto qui!” fa la voce da santarellina con l’aureola sulla testa! Io mi ritrovavo tra due fuochi: o fare la figura della verginella ingenua davanti a tutti (cosa che sono in realtà!), o mentire spudoratamente per fare invidia a Megan! Mia madre mi dice sempre che è meglio fare invidia che pietà! Perciò mi concentro per bene, respiro e mi preparo il copione…..
- “Beh Megan…. In realtà non sono più vergine! Ho perso la verginità con un mio compagno di classe delle superiori, che si chiama Paolo! È stato davvero molto bravo e gentile, infatti siamo stati insieme alcuni mesi, ma poi ci siamo lasciati……! Ecco tutto!” spero solo di aver mentito bene!

Megan emette un debole “Ah ok…” letteralmente colpita e affondata, Alex mi guarda incuriosito dalla mia storia e David mi sta guardando con occhi spalancati à modi pesce lesso. Penso che la notizia lo abbia un tantino sconvolto, ma spero che nessuno mi chieda altro! Speranza vana, ovviamente!
- “Ma come mai è finita tra te e Paolo?” chiede quella vipera di Megan
- “Beh ci siamo accorti di non essere compatibili caratterialmente…….” Oddio perché non la smette di farmi delle domande…. Non so più che dire……
- “Oh, e te né sei accorta solo dopo esserci andata a letto?”
- “Beh a fare sesso non ci vuole niente! È quando ci hai a che fare, che impari com’è davvero una persona!”
- “Strano……. pensavo che non la dassi via tanto facilmente…..”
- “Infatti è vero! Ma io ero innamorata e anche se è durata poco, non mi pento di nulla!” comincio a perdere la pazienza…..
- “E allora perché hai fatto tanto casino, quando hai scoperto che lavoro fa David? Quando tu fai lo stesso?” allora David gliela detto!!! Non ci posso credere…….
- “Perché io faccio l’amore, mentre lui fa del semplice sesso! Il discorso è completamente diverso…….”
- “Evidentemente non siete molto diversi comunque! Beh io mi sto annoiando, me né vado a casa!” si alza e dice “E’ stato un piacere Alex! David, quando vuoi chiamami e Valentina….” io mi chiedo che cavolo voglia ancora da me “…..ti conviene trovare un ragazzo, prima di rimanere zitella!”. Ma come si permette???
- “C’è l’ha già comunque!” dice Alex
- “Oh già dimenticavo che hai trovato un sostituto…… beh allora ciao” quando esce dico con tutto l’odio che provo:
- “Vaffanculo brutta stronza!” David sta guardando nel menù dei dolci e non alza nemmeno lo sguardo, ma vedo che sorride. Alex, invece mi domanda affranto: “Ma Vale, perché parli così???”
- “Come perché??? Quella lì non ha fatto altro che farmi l’interrogatorio tutta la sera! Ma te né sei accorto almeno???”
- “Sì lo so, però non c’è motivo di essere così scorbutica! Lei cercava di conoscerti meglio!” penso che abbia il cervello più piccolo di una noce: ma non se né accorto che quello era un interrogatorio!
- “Sì si vede! Infatti ho parlato solo io stasera! Mio dio che mal di testa!”
- “Ma scusa! Io non capisco perché sei così stressata! Hai soltanto smentito la sua ipotesi, raccontando un po’ della tua vita! Sai anche a me interessava saperlo, se devo essere sincero……..”

Mio dio Alex che ansia! Come faccio a dirti che erano solo un mucchio di fandonie????? Guardo David e lui ha capito che ho mentito per evitarmi una figura di cacca davanti a Megan! Mi sorride, come per dirmi che lui ci sarà sempre con me e in cuor mio so che lui sarà l’unico con cui potrò mai confidarmi….. né Alex, né una mia amica, né il mio futuro marito riusciranno ad instaurare un livello di intimità e confidenza a cui noi due siamo arrivati! E io continuo a chiedermi come abbiamo fatto a diventare tanto essenziali l’uno all’altra………



Commentate in tanti!!! vi attendo nel prossimo capitolo!!! alla prossimaaaaa!!!! baci baci <3



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Capitolo 10
*** Complicazioni Sentimentali... ***


Maschera d'Amore



Capitolo 10: Complicazioni Sentimentali…



La serata passa lentamente, tra i bla bla di Alex e gli sguardi pieni di significato di David.
Al momento di pagare, Alex e David fanno a gara per pagare il conto, ma quando arriviamo alla cassa dico:
- “Ragazzi, sentite, non dovete fare a gara per pagare, perché pagherò io il conto!”
- “Cosa??? Non ci pensare nemmeno!!! Non te lo permetto!” dice scioccato David.
- “Oh invece sì! Perciò stai bravo e aspettami fuori! Alex, lo vuoi accompagnare fuori……” Alex cerca di portarlo fuori, ma lui invece di andarsene, mi abbraccia stretta stretta e mi sussurra nell’orecchio:
- “Non ti permetto di pagare al posto nostro, perciò stai buona!”, io che sono mezza stritolata da David cerco di dire:
- “Ma voi due avete già pagato tante volte per me, ed è giusto che ricambi!” David perde per un attimo il sorriso.
- “Avete già cenato insieme voi due?”
- “Beh in realtà era un pranzo! Comunque mi vuoi lasciare così pago io per una volta!”
- “No che non ti lascio andare!!!” si mette a ridere, quando tento di divincolarmi dal suo abbraccio!
- “Dai David….sù dai la gente ci sta guardando……..lasciami” ridiamo e più cerco di liberarmi, più lui rafforza la stretta, tanto che ora siamo praticamente uno attaccato all’altra. Io mi arrendo e lo abbraccio di conseguenza:
- “’D’accordo hai vinto! Ora lasciami….” Lui non accenna a lasciarmi andare e ride, di una risata così pura e genuina a cui io non posso non resistere.
- “Ti voglio bene David!” lui appoggia il mento sopra la mia testa e dice:
- “Ti voglio bene anch’io pulce! Alex prendi i soldi e paga! Offro io…..” Alex si avvicina a noi, prende i soldi che David aveva sulla mano e si dirige arrabbiato alla cassa.
- “Ma sei proprio scemo! Volevi a tutti i costi pagare tu!!!!” è proprio fuori…..
- “Mi dichiaro colpevole, vostro Onore!” mentre noi rimaniamo abbracciati a ridere, Alex sta esplodendo dalla rabbia, infatti ci dice:
- “Ehm scusa David, potresti lasciare la mia ragazza!” David mi lascia e si avvicina ad Alex fronteggiandolo; Anche se Alex è più piccolo di statura e ha meno muscoli di David, ho paura che se si picchiassero, finirebbero tutti e due all’ospedale! Così, per salvare la situazione, mi metto in mezzo a loro e mi rivolgo ad Alex dicendogli:
- “Senti Alex, stai calmo ok! Non abbiamo fatto niente di male! Non è la prima volta che ci abbracciamo…” lui invece di guardare me, non interrompe il contatto visivo con David.
- “Sì però eravate fin troppo intimi…….” Digrigna i denti e fissa David con odio, il quale risponde parecchio alterato:
- “Non ho bisogno del tuo permesso per abbracciare Vale, o della tua approvazione se l’abbraccio è troppo intimo! Abbraccio Vale come mi pare, soprattutto quando è anche lei a volerlo! E ricorda che Vale non è di tua proprietà, lei è libera di decidere con chi stare! Evidentemente preferisce abbracciare me, invece di te!” risponde strafottente, Alex ha gli occhi fuori dalle orbite e io non capisco perché si arrabbia tanto!
- “Vale, possiamo andare fuori a parlare” mi dice Alex, ma io ho troppa paura di restare da sola con lui!!!!
- “Ehm io preferirei restare qui!!!” Alex cerca di afferrarmi il braccio e me lo stringe forte, tanto da farmi venire quasi un livido….
- “Lasciala stare pazzo! Non vedi che le fai male………” David dopo aver tolto il mio braccio dalla presa d’acciaio di Alex, mi abbraccia protettivo e nascondo la testa nella sua camicia, perché sono davvero spaventata!
- “Hai finito di difenderla sempre??? Che cosa sei il suo fidanzato!!!” sta decisamente impazzendo….
- “Sono qualcosa di meglio! Sono il suo migliore amico, il suo confidente e lei sa che io non le farei mai del male o la costringerei a fare qualcosa che non vuole! Come, al contrario fai tu! E ora vattene, prima che chiami la polizia!” Dio la situazione sta degenerando…..
- “Andate al diavolo tutti e due! E tu Valentina, soprattutto perché è da giorni che usciamo insieme e non me l’hai ancora data, come al contrario fatto le altre! Ricordati che resterai sempre sola se continuerai a comportarti come una verginella innocente……. Nessuno ti vorrà mai…….anche David un giorno si stuferà di te e ti abbandonerà come fanno tutti i ragazzi…… sveglia ragazzina……”
- “Ora basta! Basardo!” dice David palesemente arrabbiato come non mai……
- “Sennò che mi fai…….” Dice Alex sfidando David con lo sguardo…
- “Questo…..” in mezzo secondo David si stacca da me e si avventa contro Alex, usando tutta la forza che ha in corpo per metterlo KO.

Lo scontro dura parecchi minuti in cui: io comincio a piangere per paura che David si faccia male sul serio e intanto quei due che non fanno altro che riempirsi di pugni.
Finalmente il proprietario del ristorante si decide di chiamare la polizia per porre fine a questo scontro.

Quando i poliziotti riescono a separarli, noto che sono tutti e due in uno stato pietoso: Alex ha una profonda ferita sulla guancia e una sulla fronte, mentre David perde sangue dal naso e ha una mano ferita, il tutto condito con graffi ovunque! Mio dio povero David.

Io mi precipito da lui e gli chiedo:
- “Oddio David, stai bene?”
- “Tranquilla, non è niente di grave! Sto sempre bene, quando mi sei vicina!” oh come è tenero!

Arriva l’ambulanza e sia io che David ignoriamo volutamente Alex per tutto il tragitto verso l’ospedale. Vengono tutti e due medicati dai dottori e verso le 3 del mattino usciamo dall’ospedale: Alex se né va senza dirci niente e so che David sarebbe tentato di dirgliene quattro, ma dopo quello che è successo stasera, siamo tutti troppo sfiniti anche solo per parlare.

David mi offre di passare la notte a casa sua e io accetto, perché poverino è ridotto piuttosto male e voglio stargli vicino!

Dato ché ha male alla mano e il dottore gli ha proibito di guidare per almeno 2 giorni, mi fa guidare (a malincuore suo) la sua macchina! Oddio spero di riuscirci, perché io sono abituata a guidare delle mezze carrette, invece questa macchina è davvero tanto potente! Chissà a che velocità può arrivare! Dio Vale stai calma, non è il momento di pensare alla velocità, devi andare massimo ai 50km orari! Anche se la tentazione di andare veloci, è molto forte, devi cercare di portare a casa David sano e salvo! Ok mi devo concentrare, anche se il fatto che non c’è nessuno in giro, ti invita ad andare come un treno, devi andare piano! Hai capito? Sì coscienza, ho capito! Ok allora concentrati, vedrai che c’è la farai! Dopotutto sono solo 3-4 km che devi percorrere!

Salgo nel posto di guida e mi accorgo che non ci arrivo neanche ai pedali (meraviglioso!), perciò facendo attenzione a non rompere niente, tiro avanti il sedile, fino quasi a toccare il volante con il seno! Cominciamo bene!

David, che si è goduto tutta la scena mi dice ridendo:
- “Mio Dio Vale, ma quanto sei bassa!!!! Ah ah ah” ride come un ubriacone e io lo fisso con cattiveria
- “Non fa ridere! Non è colpa mia se questa macchina è fatta per i giganti!!!”
- “Sì sì come vuoi tu!!! Ah Ah Ah” ma la pianta di rompere!!!
- “Beh magari se la finisci di ridere partiamo, così magari arriviamo a casa tua prima di domani, che ho un sonno bestiale!” lui fa un respiro e dice:
- “Ok allora sono calmo! Su adesso partiamo…” un moto di insicurezza mi coglie….
- “Come ora???” oddio sono nel panico….
- “Sì ora! Dai che non vediamo tutti e due l’ora di andare a casa a dormire!!!”
- “Ok, poi meno male che ci sono pochissime macchine! Vero?”
- “Sì davvero poche! Ma partiamo?”
- “Ok, ma dov’è la frizione? Oh eccola qua…..ok possiamo andare!” David spalanca gli occhi impaurito:
- “Ma come non sai ancora dove sta la frizione? Ma la patente c’è l’hai non è vero?”
- “Certo che c’è l’ho! Solo che ho paura di non saper guidare questo bolide!!!”
- “Ok Vale guardami” io lo guardo negli occhi e lui continua “Ci sono io qui ok? Non ci succederà niente e lo sai perché? Perché tu sei una ragazza in gamba e sono sicuro che riuscirai a portarci a casa sani e salvi! Ora vai!”

Grazie al suo discorso mi ha motivata a farla finita con le pippe mentali! Infatti dopo pochi minuti giungiamo davanti a casa sua e io riesco persino a parcheggiare la macchina senza andare a sbattere contro il marciapiede! Evvai!

Prima di scendere dalla macchina lo ringrazio per avermi difesa e lui mi risponde dicendo:
- “E’ stato un piacere salvare la gentile donzella dall’orco cattivo!”
- “Dico sul serio David! Grazie davvero per quello che hai fatto! Ti sarò grata in eterno!”
- “Beh se vuoi sdebitarti, dovrai uscire con me ogni pomeriggio fino alla fine dei tuoi giorni!”
- “Ma usciamo già quasi tutti i giorni!” forse ha perso la memoria?
- “Sì ma io voglio uscire TUTTI i giorni, non mi accontento di vederti solo ogni tanto!” che cucciolo!
- “Beh adesso che non c’è più Alex, penso di essere libera nei prossimi giorni!” dico un po’ triste
- “Mi dispiace davvero tanto per quello che è successo stasera!!! Si è proprio comportato da stronzo!!! E comunque non si merita di stare con un gioiello come te!” mi accarezza una guancia e io sento dei brividi sulla schiena, cosa che mi succede, ogni volta che mi accarezza!

Scendiamo dalla macchina e saliamo nel suo appartamento. Lui si offre di dormire sul divano, per permettere a me di dormire nel suo letto! Che tenero!!!

Io appena arrivo in camera sua, controllo che non ci sia nessun residuo di altre ragazze; e quando mi accorgo che la stanza è in perfetto ordine e lucida come uno specchio, mi decido ad andare a dormire.

L’unico problema è che non so che cosa tenermi: dopo la loro azzuffata, ho la maglia sporca di sangue e non mi va di dormire con quella addosso!
Così percorro il corridoio per chiedere a David di prestarmi una maglia e noto che lui sta cercando di togliersi la camicia, ma con la mano fasciata gli fa male. Perciò mi avvicino a lui che non appena mi vede sussulta di paura!
- “Hey guarda che non ti faccio niente, tranquillo!” lui sogghigna
- “Sì questo lo so, con le tue piccole manine, non sapresti neanche torcermi un capello…”
- “Se volessi potrei! Ma non voglio farlo! Mi servi più da vivo!!!” ridiamo come due imbecilli
- “Possibile che hai sempre la risposta pronta?”
- “E’ il mio dono!!! Ora stai fermo che ti aiuto a toglierti la camicia!!!” lo aiuto a levarsi la camicia e lui dice:
- “E’ la prima volta che mi spogli sai?” ha la voce un po’ strana……
- “Sì però non farti strane idee….”
- “Ok pulce come vuoi!!!” sembra tranquillo, non capisco ma allora…..
- “Non ci credo… mi stavi prendendo in giro!!! Brutto…….” Non ho neanche il tempo di finire, che mi prende e mi scaraventa sul divano. Io cerco di divincolarmi, ma lui mi prende le braccia e le mette sopra la mia testa, intanto si posiziona sopra di me.

Io rido perché è una situazione assurda, ma quando noto che lui è serissimo, perdo il sorrido e comincio davvero a preoccuparmi….
Non ho neanche il tempo di dire niente, che lui si avvicina sempre di più alla mia bocca e mi bacia.
Per i primi 15 secondi, rimango con gli occhi spalancati per lo stupore, poi però la voglia di baciarlo prende il sopravvento e così comincio a ricambiare il bacio.

Essendo molto inesperta, lui non cerca di mettermi fretta anzi, al contrario, cerca di mettermi a mio agio; e anche se in principio il nostro sembra un bacio da bambini di 5° elementare, con il passare del tempo diventa sempre più passionale, tanto che sono la prima che gli infila la lingua in bocca, perché in quel momento sento che ho bisogno di lui in tutti i sensi!

Il nostro bacio si sta infiammando sempre di più e David né approfitta per appiccicarsi ancora di più a me e accarezzarmi ovunque. Io intanto, cercando di non sembrare un pezzo di marmo infilo le mani nei suoi capelli e lo tiro ancora di più verso di me.

Siamo ormai in una situazione di non ritorno! Almeno credo, dato ché non mi è mai successa una cosa del genere!

A pensarci bene, le emozioni che provo in questo momento, superano di gran lunga quelle che ho provato con Alex, infatti in confronto a questo bacio, quello di Alex sembra un bacio a stampo dato da un bambino di 2 anni!!!

Successivamente sento, con mio sommo piacere, che David sta gradendo il nostro bacio, infatti sta già montando la tenda (non da campeggio!)!

Io intanto comincio a pensare a che cosa succederà dopo, perché non so fino a che punto David voglia spingersi ed io ho paura! Non di lui, perché so che non mi spingerebbe a fare niente che non io voglia, però ho paura di non piacergli fisicamente e non voglio fare la figura della verginella inesperta (anche se lo sono!).

David comunque, non sembra minimamente intenzionato a staccarsi da me, e anche se questo da un lato mi rende felice, dall’altro credo che non dovremmo andare oltre! Dopotutto pochi minuti fa eravamo migliori amici e ora cosa siamo???

Così quando sento che David sta allungando le mani dove non dovrebbe, io mi alzo e il poverino finisce per terra con il viso attonito e stupito!
Io non sapendo che cosa dire rimango qualche secondo ferma sul posto a guardarmi intorno per cercare una via d’uscita! Quando noto una maglia pulita sopra la sedia, la prendo e dico un “Buonanotte” appena accennato, David intanto, non si è ancora mosso di un millimetro e giace in stato di semi-incoscienza sul pavimento.

Senza aspettare una risposta da parte sua, scappo letteralmente verso la sua camera, chiudo la porta e il tempo di cambiarmi, mi infilo sotto il lenzuolo e passo la nottata peggiore della mia vita, cercando una qualche spiegazione per giustificare che cosa abbiamo fatto e con solo l’odore sul suo cuscino a tenermi compagnia.....



Commentate in tanti!!! vi attendo nel prossimo capitolo, dove vedremo un loro confronto in merito a quello che è successo!!! alla prossimaaaaa!!!! baci baci <3



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Capitolo 11
*** Novità Dolci Come Il Miele… ***


Maschera d'Amore



Capitolo 11: Novità Dolci Come Il Miele...



Dopo aver passato la nottata a far finta di dormire, mi sveglio con un profondo mal di testa, perché non ho fatto altro che pensare a quello che è successo la sera prima…….
Dio sono confusa, che cosa gli dirò appena lo vedrò? Forse mi conviene scappare dalla finestra, peccato che siamo in un attico e se salto dalla finestra, mi uccido. Uffa, perché non potevamo semplicemente salutarci come due amici, cioè magari con un abbraccio e due baci sulle guance? Beh in teoria un bacio c’è lo siamo dato… però non era di sicuro un bacio da amici………ora che ci ripenso, era davvero un bacio molto passionale e intenso. Il più bel bacio che abbia mai avuto.

Ora dovevo, volente o nolente affrontarlo. Solo Dio sa come sono agitata. Spero solo che le cose tra di noi tornino come prima, perché non voglio perderlo…….
Mi dirigo in bagno per farmi una doccia e per cercare di togliermi le occhiaie che mi si sono formate, mi vesto con gli abiti che avevo anche il giorno prima, mi sistemo i capelli e dopo avere speso un secondo per respirare, esco dalla sua camera e percorro il corridoio diretta nel salotto.

Quando vedo David coricato sul divano con le braccia a coprirgli gli occhi e le gambe che penzolano fuori, mi rendo conto che non è abituato a dormire sul divano! Poverino!
Mi inginocchio e mi avvicino al suo viso, che quando dorme mi sembra così angelico e tenero; in completo contrasto con il suo carattere autoritario e forte. È così bello che io non riesco a resistere al desiderio di avvicinarmi e dargli un bacio. Così mi avvicino e gli regalo un dolce piccolo bacio sulle labbra; che lui di sicuro definirebbe infantile e troppo casto, ma che per me trasmette molto di più di qualsiasi atto fisico.
Mentre mi allontano, lui scosta le braccia dagli occhi e mi guarda come se cercasse spiegazioni e capisco che era sveglio quando l’ho baciato. Oh cazzo!
Io lo guardo con occhi spalancati e cerco di alzarmi, ma le mie gambe molli non me lo permettono, così cerco di allontanarmi trascinandomi sul pavimento come fossi un bruco e anche lui fa lo stesso, finché mi raggiunge e mi guarda negli occhi, senza capire il mio comportamento. Io imbarazzatissima dico:
- “Oh mio Dio scusa…. Io non volevo… è che avevi una mosca sul viso e volevo togliertela…” la scusa non è delle migliori, ma spero che ci creda……..
- “Vale, non dire cavolate! Lo so che mi hai baciato…… devo solo capire perché l’hai fatto….” Ovviamente non ci ha creduto! E adesso che gli dico….
- “Perché sei così tenero quando dormi! Sembravi un cucciolo bisognoso di coccole….” Lui alza un sopracciglio dicendo:
- “Stai parlando sul serio?”
- “Ehm sì…. Insomma…. Sì ecco… oddio ma che sto dicendo…..”
- “Senti, se ti fa sentire imbarazzata, è meglio che ci dimentichiamo di quello che è successo, ok?”
- “Ok… e per quanto riguarda ieri sera?” ci guardiamo negli occhi e io mi perdo nelle sue pozze blu…..
- “Facciamo finta che non sia mai successo……” ha uno sguardo intenso e pieno di significati che ancora non comprendo. Ha gli occhi lucidi e non sembra molto convinto di quello che sta dicendo.
- “Ok……..” non sono neanche sicura io, ma non voglio rovinare la nostra amicizia. Dopotutto era solo un bacio! Almeno credo……..

David va in bagno e io vorrei scappare da questo appartamento e non tornare mai più! Ma non posso lasciarlo, mi mancherebbe troppo…… Dio che faccio, non sono mai stata così in imbarazzo in vita mia!!!

Esce dal bagno e noto che si è cambiato i vestiti, ora indossa una semplice t-shirt verde con un teschio e bermude nere. È un caso che si è vestito praticamente uguale a me? Perché io indosso una t-shirt verde con un teschio e pantaloncini corti neri!!! Con non poco imbarazzo gli chiedo:
- “Come mai ti sei vestito uguale a me?” lui mi guarda stupito e osserva i vestiti che indosso…
- “Così…! Mi piace come sei vestita e mi sono ricordato che avevo anch’io una maglia con il teschio e ho deciso di vestirmi così! Perché è un problema?” si siede tranquillamente sulla sedia…..
- “No no…..” solo che così sembriamo una coppia!!!! Come fa a non capirlo???
- “Senti se ti senti imbarazzata mi vado a cambiare!” così dicendo si alza e si toglie la maglia, rivelando il suo fisico da Dio greco. Io lo sto leggermente mangiando con gli occhi e lui da bravo stronzo mi provoca…..
- “Forse però mi preferisci senza maglia… vero?” io che sono un po’ in trance non lo sento nemmeno…
- “Allora ti piace ciò che vedi???” io mi riprendo e lo guardo (finalmente) negli occhi e rispondo:
- “No! Per niente! Alex è molto più bello di te!” ovviamente è una bugia, ma lui sembra non prenderla bene, infatti il suo bel viso diventa una maschera di rabbia e pronuncia a denti stretti:
- “Alex! Che cazzo c’entra Alex!!!! Insomma Vale non ti ricordi come ti ha trattata ieri sera quel bastardo???” oh cazzo, forse ho esagerato! Non dovevo nominare Alex…..! ” Forse quando sei con me pensi a lui! Vorresti che ieri notte ti avesse baciata lui! Non è vero?” io non so che rispondergli, sono nel panico e lui approfitta del mio silenzio per combaciare la sua bocca alla mia.

Ora, sono sicura che è solo lui che voglio baciare. Infatti, invece di respingerlo, lo bacio anch’io con altrettanta passione.

Il bacio ci porta sul divano, dove lui mi fa stendere e si sistema sopra di me. Il bacio assomiglia a quello di ieri sera, ma è molto più bello, perché finalmente ho capito che lui è molto di più di un semplice amico.
Lui, al contrario di ieri sera non cerca di andare oltre e ci limitiamo a baciarci. Quando il bacio finisce io sono rossa d’imbarazzo e lui sorridente e felice come una Pasqua e io non posso fare altro che ricambiare il sorriso.

Lui mi regala un leggero bacio a stampo e si sposta, sedendosi sul divano.
Passiamo così un’ora e venti, a regalarci dolci baci e ad un certo punto io dico:
“Sembriamo una coppia di sposini….” Lui ride e mi regala l’ennesimo bacio che mi fa impazzire di desiderio.

Dopo altri minuti spesi a baciarci, gli dico gentilmente di rimettersi la t-shirt. Lui guardandomi stupito mi domanda:
- “Perché scusa?”
- “Perché è una tentazione, a cui io non voglio cedere, almeno non ancora!” lui sorridendo, torna in cucina, prende la t-shirt e la indossa.
- “Sei più figo così sai? La t-shirt rende tutto misterioso, perché non so che cosa nascondi sotto essa.”
- “Sai forse hai ragione, ma se devo scegliere, preferirei vederti nuda che vestita!” io sono costernata!
- “Ma cosa…..?” lui si tuffa di nuovo sulle mie labbra e il discorso si conclude, almeno per adesso….

Decidiamo in seguito di fare colazione anche se a questo punto potremmo fare pranzo!

Questa situazione è nuova per me, non riesco a credere che lui sia il mio ragazzo!!! Almeno credo! Dato ché non né abbiamo parlato, ma credo che adesso stiamo insieme!

Dopo aver fatto colazione usciamo dall’appartamento e neanche il tempo di uscire di casa, lui mi prende la mano e la intreccia con la sua! A me non mi era mai successo e sono così emozionata! Mi sorride e noto che ha quasi gli occhi lucidi. Che amore!

Camminiamo per le strade del centro e lui non molla mai la mia mano, anche quando ci prendiamo un gelato e lui è costretto a mangiare dalla sinistra, con non poche difficoltà direi! Che tenero!

Passeggiamo ancora un po’, quando una ragazza con una profonda scollatura mi consegna un invito per un locale. La ringrazio e leggo l’invito. Il sangue in quel momento mi si gela nelle vene! Esattamente c’è scritto:


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SABATO 6 AGOSTO DALLE 23 IN POI
MIAMI
INTERNATIONAL DANCE MUSIC EVENT
SPECIAL GUEST: THE STRIPPER DAVID & CO.
SI ACCETTANO TUTTI I TIPI DI COSTUMI!
INFO E PRENOTAZIONE TAVOLI TELEFONATE AI NUMERI….


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Io rimango imbambolata per un po’ fino a che David prende l’invito dalle mie mani e lo legge.
- “Senti Vale, mi dispiace che tu l’abbia saputo così! Ma io domani sera devo andare a questa serata sennò perdo il lavoro….” Io non riesco ancora a crederci, mi ero quasi dimenticata del suo lavoro e se era un problema quando eravamo solo amici, adesso che stiamo insieme è un ostacolo insormontabile! E adesso che gli dico……..
- “David….. guarda io credo che tra di noi le cose stiano succedendo troppo velocemente…. Forse dovremmo tornare ad essere amici……” lui mi guarda come un animale impaurito, gli sto di sicuro spezzando il cuore…..
- “Ma Vale, dopo tutto quello che è successo sta mattina e ieri sera? Come puoi dimenticare tutto questo?”
- “Io non ho dimenticato niente, è solo che il tuo lavoro……. Insomma non posso resistere a vederti palpeggiare altre ragazze, mentre io sono a casa ad aspettarti!”
- “Che cosa intendi dire allora?”
- “Che dovremmo prenderci una pausa e valutare se dobbiamo davvero stare insieme…….. almeno credo…..”
- “Ma io voglio stare con te……” mi prende le mani e mi guarda con gli occhi lucidi “Ti prego! Lascia perdere il mio lavoro! Mi serve per vivere ma non mi interessa palpeggiare le altre……”
- “Mi dispiace ma sono troppo gelosa e non mi va giù il fatto che lavori lì! E poi forse non siamo fatti per stare insieme!” lui mi lascia le mani e mi domanda senza guardarmi:
- “Vale io voglio sapere che cosa provi per me!” io gli prendo il viso fra le mani e lo obbligo a guardarmi negli occhi….
- “Io credo di Amarti David!” lui mi sorride e dice:
- “Credo di Amarti anch’io pulce!” e mi bacia con passione, ignorando la quantità immane di persone che ci guarda male. Io ricambio e dopo qualche minuto ci dividiamo:
- “Io non voglio che tra di noi finisca ancora prima di cominciare……” dice con voce da cucciolo….
- “Neanche io lo voglio, però come facciamo? Mica posso venire al locale ogni volta che lavori…..” lui mi guarda entusiasta e dice:
- “Certo che ci vieni! Fai finta di essere una cliente e porto te nel palco….. è perfetto……”
- “Mica tanto! Insomma il proprietario mi ha già vista e poi non puoi mica sempre solo portare me sul palco! Altrimenti sé né accorgono che io sono la tua ragazza….”
- “La mia ragazza….. non ci credo ancora che sta succedendo sai?”
- “Anche io faccio fatica a crederlo, soprattutto quando fino a ieri eravamo solo amici!!!”
- “Non siamo mai stati solo amici e tu lo sai!” mi ammonisce
- “Sì lo so, però ora che diciamo è ufficiale, mi fa uno strano effetto……”
- “Bello spero…..”
- “Bellissimo…….” Ci guardiamo di nuovo negli occhi e ci baciamo ancora, sempre con la gente intorno a noi che non si sa fare gli affari suoi!
- “Comunque David non abbiamo ancora finito di parlare…….” Mi bacia di nuovo e io mi dimentico di tutto quello che non riguarda le mie labbra a contatto con le sue……
- “Allora che cosa dicevi……” lui si scosta leggermente da me e io sono ancora mezza stordita….
- “Ehm……aspetta, non mi ricordo………” lui sorride, soddisfatto per avermi distratta.....
- “Forse ti devo rinfrescare la memoria……” e mi bacia di nuovo e io mi dimentico persino dove siamo e chi siamo……
- “Aspetta!!! Fermo lì! Adesso basta baci! Devo concentrarmi, perciò tu devi stare buono e zitto!!!” mi allontano di qualche passo da lui, perché è una continua fonte di distrazione!
- “Allora come facciamo per domani sera? Mi devo travestire?” lui si riavvicina e io non desidero altro che le sue labbra sulle mie……! Valentina calma!
- “Beh potremmo semplicemente dire che sei la mia ragazza e porto te sul palco! È così che fanno molti altri ragazzi che lavorano con me!”
- “Non sono molto convinta…….”
- “Perché no?” decido di vuotare il sacco…
- “Perché non ci posso essere sempre, e sapere che stai palpeggiando un’altra mi fa incazzare!”
- “Che carina che sei quando sei arrabbiata….. comunque devi stare tranquilla che ci andrò leggero con le altre, ora che ho una ragazza……” il modo in cui lo dice è così tenero che io ci credo, perché lui non potrebbe mai farmi soffrire e se una ci dovesse provare la strangolo!
- “Va bene! Oddio mi stavo quasi dimenticando…….”
- “Di che cosa?”
- “Di Alex…….” La sua faccia diventa una maschera di rabbia che fa quasi paura……
- “Se quel bastardo prova solo a guardarti gli cavo gli occhi di dosso!”
- “Ok adesso però calmati…….. vedremo di non incontrarlo domani sera……..”
- “Che ci provi solo a farsi vedere e se la vedrà con me……..” adesso si deve dare una calmata….
- “Ok però ti calmi adesso!!! E poi non voglio che nessuno dei due si faccia del male, dobbiamo solo evitarlo e basta!” lui mi guarda stupito
- “Sai scherzando vero? Dopo quello che ti ha fatto osi proteggerlo?”
- “Non lo sto proteggendo! È solo che non voglio che vieni di nuovo coinvolto in una rissa! Ho paura che ti farai male e io non voglio!” lui mi abbraccia
- “Oh pulce! Sei così carina a preoccuparti per me, ma se quello stronzo non tiene le mani a posto, ci penserò io a fargli pentire di essere nato…….”
- “Ok adesso basta pensare a lui ok? Passiamo una giornata tutta nostra, che né dici?”
- “Dico che è un’ottima idea…..” mi bacia e decidiamo di fare un giro nel parco cittadino, ora non come amici, ma come fidanzati……..!



Commentate in tanti!!! Spero che l'andamento della storia vi piaccia!!! alla prossimaaaaa!!!! baci baci <3



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Capitolo 12
*** Il Salice Della Speranza! ***


Maschera d'Amore



Capitolo 12: Il Salice Della Speranza!



Passiamo una tranquilla giornata nel parco cittadino, in cui passeggiamo mano nella mano, ci sediamo nel prato e ci coccoliamo un po’; ma visto che siamo attorniati da famiglie con bambini, decidiamo di trovare un posto più intimo. Non pensate male, però un minimo di privacy ci vuole!

Camminiamo per circa 10 minuti, finché troviamo un bellissimo salice piangente con i rami che arrivano a toccare il suolo e che ci permette di avere l’intimità che vogliamo.

Entriamo dentro e ci sediamo contro il tronco, ci prendiamo qualche secondo di tranquillità e pace e cominciamo a coccolarci un po’, senza mai andare troppo oltre, sia perché in fondo siamo in un luogo pubblico, sia perché non vogliamo correre troppo!

Ci baciamo per qualche minuto e ad ogni bacio sento il cuore colmo di affetto e amore! E’ come se fossi in pace con me stessa e felice di averlo accanto! Lui, ovviamente non sembra da meno e i suoi occhi sono pieni di affetto e di calore che non posso non emozionarmi!

I nostri sono baci così teneri e dolci che mi domando se lui gradisca, perché di sicuro è abituato a farsi baciare in modo più rude e passionale; mentre io lo bacio come si bacia il primo amore (e lui lo è davvero), cioè con dolcezza e affetto.

Mi chiedo anche se sarò mai abbastanza per lui, se sarò in grado di renderlo felice e diciamolo chiaramente, anche di soddisfarlo sessualmente! Ora che ci penso meglio il mio viso diventa rosso come un pomodoro, perché fino ad ora non avevo mai pensato che tra di noi ci sarebbe mai potuto essere qualcosa di fisico, ma ora devo prendere in considerazione questa possibilità.
Anche se ho paura, spero di non fare la figura dell’imbranata! Chissà a che cosa è abituato? Magari dovrò leggere bene il libro del Kamasutra, per imparare! Oddio ma che cosa dico? Non sarei mai in grado di fare niente di eccessivo e al solo pensiero di fare l’amore con David mi viene la pelle d’oca, il cuore accelerato e la salivazione azzerata!

Mi domando se ci abbia pensato anche lui! Chissà che cosa penserà di me in quel senso? Uffi, vorrei potergli leggere nel pensiero!

Chissà che bravo che deve essere a letto! Con tutte le ragazze con cui è stato, sarà abituato ad essere sedotto; io in compenso sarei maldestra e invece di sedurlo, farei la figura della povera verginella inesperta!

Dio avrei voluto fare più esperienza, così saprei cosa devo fare e soprattutto saprei che cosa succede e il perché la gente è tanto fissata col sesso!

Spero che la mia prima volta sia più veloce possibile, per evitare che la mia timidezza rovini tutto e forse, per evitare un po’ di dolore! Dio non so nemmeno che cosa aspettarmi! Mi sta venendo l’ansia!

Sono ferma a guardare un ramo del salice come fossi in trance e David mi sta guardando come volesse capire che cosa mi frulla nella testa, ma se sapesse che cosa penso, mi direbbe di non pensarci, che è una cosa naturale e che sarò talmente rilassata ed eccitata che la timidezza se né andrà!
Almeno è questo quello che immagino mi dica riguardo ai miei pensieri!

Decido comunque di archiviare per il momento l’argomento, per non buttare troppa carne al fuoco; dopotutto ci siamo appena messi insieme e prima di arrivare a quel livello di intimità, deve passarne di acqua sotto i ponti! Spero non troppa comunque!

Lui mi mette le braccia sopra le spalle e mi stinge forte a sé e io smetto per un po’ di pensare a queste cose e mi dedico al mio ragazzo!
- “Ehi Vale che cosa ti prende? Stai bene, sembri in un altro pianeta?” io mi riprendo e lo bacio, per una volta di mia iniziativa….
- “Oh ci sei allora piccola!” mi sorride e ricambio il suo bel sorrido e lo ribacio perché le sue labbra sono una tentazione……

Ci baciamo a lungo e il nostro bacio diventa sempre più passionale e io desidero che questo momento non finisca mai!!!

Dopo troppo poco si scosta da me e mi porge un piccolo pacchettino!
Il mio cuore va in iper-ventilazione e mi domando se non sia un anello di fidanzamento, poi mi do della stupida e pazza.
Prendo il pacchetto e lo apro, quello che trovo mi fa desiderare di saltargli addosso e tempestarlo di baci! Infatti è proprio quello che faccio nello stesso momento in cui mi chiede se mi piace!

Mi getto su di lui e lo faccio stendere e comincio a baciarlo con tutto l’amore che sento per lui! Lui appoggia delicatamente le braccia nei miei fianchi come se volesse trattenermi su di lui e non lasciarmi mai andare.
Dopo un po’ mi scosto leggermente, ma rimango sempre sopra di lui.

Ci sorridiamo e noto che il suo sguardo si sposta sulla mia scollatura che durante l’assalto è ancora più evidente. Sorride e guarda il mio seno con desiderio e mai in quel momento mi sento così bella e così donna.
- “Allora hai visto qualcosa che ti piace David?” domando con una certa malizia, mentre lui riporta lo sguardo sui miei occhi e pronuncia quasi senza fiato:
- “Sì ho visto qualcosa che mi piace tanto……” e neanche il tempo di formulare una degna risposta nella mia testa, lui inverte le posizioni e io finisco sotto di lui, mentre si tuffa famelico sulle mie labbra.

Mi bacia con tale passione che io non posso resistere dalla tentazione di immergere le mani nei suoi capelli e tirarlo ancora più vicino a me. Ormai siamo praticamente incollati e sentire il suo corpo che preme contro il mio è qualcosa di così bello ed intimo che mi scalda il cuore. Lui sembra che non vede una donna da secoli, è così famelico e dopo avermi divorato le labbra, passa al collo, in cui si sofferma per un po’ a leccarlo e morderlo e anche se sono scomodissima a causa dei ramoscelli e qualche sassolino che mi stanno perforando la schiena, sono così felice e devo ammetterlo anche eccitata. È tutto perfetto, fino a quando non scende fino al solco tra i seni e io imbarazzatissima, mi tiro su e lo faccio cadere indietro sorpreso della mia reazione.

Subito mi scuso e noto che è tutto ricoperto di terra e ha i capelli spettinatissimi. È così bello e ridicolo che mi metto a ridere anche del mio stato perché sarà pietoso! Lui viene contagiato dalla mia risata e dopo qualche secondo si avvicina e mi dà un leggero bacio a stampo.
- “Allora, direi che la nostra prima giornata insieme da fidanzati stia procedendo bene! Che né dici?”
- “Benissimo cucciolo!” e lo abbraccio forte forte perché sono così felice di averlo vicino. Lui imbarazzato mi scosta leggermente da lui per permettermi di vederlo in viso e dice:
- “Scusa Vale se sono voluto andare troppo oltre prima, non voglio correre, ma il tuo corpo mi intriga e non ti nascondo che lo desidero! Devi perdonarmi, lo so che è troppo presto e voglio che la nostra prima volta sia perfetta, però sono un uomo e nel vederti con questa scollatura mi fa già perdere la testa, immagino quando sarai nuda…….” all’ultima frase perde leggermente la voce e capisco che non sta mentendo e che mi desidera davvero.
- “Sta tranquillo! E’ tutto a posto! È vero, non voglio affrettare i tempi, ma anch’io ti desidero nello stesso modo in cui tu desideri me e non vedo l’ora di fare l’amore con te!” sono letteralmente rossa in viso, ma lui grazie a dio, non me lo fa notare…
- “Anch’io non vedo l’ora di fare l’amore con te! E stai tranquilla, sarà la prima volta anche per me…..” io rimango stupita e credo che mi stia prendendo per il culo….
- “Come prima volta??? Mi stai prendendo in giro???”
- “Sì hai capito bene: prima volta! Perché sarà la prima volta che farò l’amore con una persona di cui sono innamorato…….” Le sue parole mi lasciano di stucco e credo che potrei ucciderlo se non dicesse la verità…
- “Anche per me sarà la prima volta in cui farò l’amore con la persona di cui sono innamorata…..”la situazione tra di noi sta diventando imbarazzante e decido finalmente di indossare il suo regalo: è una bellissima collanina con un ciondolo di smeraldo a forma di cuore, con alcuni diamantini che contornano la pietra! Chissà quanto l’avrà pagato? Tanto credo, comunque non bisogna chiedere il prezzo di un regalo in fondo!

Lo ringrazio e lui prende la collanina in mano e mi aiuta a metterla! È davvero bellissima e mette in risalto il colore verde dei miei occhi! Ha davvero buon gusto e io non posso non emozionarmi del fatto che dopo neanche 1 giorno che stiamo insieme, lui mi fa già un regalo!

Sono letteralmente lusingata e non pensavo minimamente che un ragazzo come lui, potesse fare dei regali alle sue “ragazze”, ma evidentemente le altre erano solo un passatempo, mentre io non lo sono! Almeno spero……!

Mentre cerco un modo degno per ringraziarlo, lui mi domanda:
- “Allora ti piace?” domanda in tono quasi imbarazzato! Che amore!
- “Sì mi piace davvero tanto David! È davvero bellissima!!! Grazie di cuore….” Così detto lo bacio a lungo per trasmettergli tutta la gratitudine per il regalo appena ricevuto e spero che capisca che lo amo davvero.

Continuiamo a baciarci e poco dopo David mi dice qualcosa che manda a quel paese tutte le mie paure e le mie inibizioni:
- “Ti Amo Valentina….” Il suo sguardo è pieno di significati e mi guarda come fossi qualcosa di prezioso e di bello. Mi sento finalmente amata!
- “Ti Amo anch’io David…..” mi dà un leggero bacio sulla bocca ed entrambi abbiamo gli occhi aperti. Questo vuol dire che abbiamo appena suggellato un patto d’amore, che spero duri in eterno!

Poco dopo ci separiamo e David estrae un piccolo foglio di carta dalla tasca dei pantaloni e mi legge il suo contenuto:


-----------------------------------------------------~~~*~~~---------------------------------------------------------

Alla mia cara ex migliore amica e adesso fidanzata Valentina, perché il nostro nuovo, piccolo e tenero amore viva per sempre!
Ti Amo piccola…..

Tuo per sempre, David”


----------------------------------------------------~~~*~~~---------------------------------------------------------




Rimango imbambolata a guardarlo e mi rendo conto che il mio amore per lui sta superando la soglia consigliata e c’è pericolo che il mio povero, piccolo cuore esploda di felicità.

Lui mi dà un bacio sulla bocca, si alza e attacca ad un ramo del salice il suo biglietto.
- “Questo sarà il nostro posto segreto! Quando avremo voglia di stare un po’ da soli, ci immergeremo tra i rami di questo grande salice e vedremo questo biglietto, simbolo del nostro amore! Perché non dobbiamo mai dimenticarci di questo bellissimo sentimento che proviamo!” che parole dolci…
- “Io non lo dimenticherò mai…….” Lo abbraccio da dietro e appoggio la testa sulla sua schiena e respiro il suo odore sinonimo di casa e di amore!
- “Vale, mi dovrai perdonare se a volte farò qualcosa di stupido che potrebbe sembrare irrispettoso nei tuoi confronti, però non lo faccio apposta, è che per me è tutta una novità e a volte non so come comportarmi……” sembra insicuro e timido….. dové finito il David sicuro e autoritario?
- “Stai tranquillo, anche per me è tutta una novità e non devi preoccuparti! Devi solo essere te stesso……” è questo l’importante, essere sinceri ed essere se stessi…..
- “Grazie piccola…..” appoggia le mani sulle mie e me le accarezza.
- “Grazie a te amore….” Si gira e mi bacia, l’ennesimo bacio della giornata, ma che a me non sembra mai abbastanza! Chissà se domani sera andrà tutto bene! Ho paura, però ho fiducia nel nostro amore e spero che non faccia niente di “davvero” stupido!





Il Regalo di David:

Maschera d'Amore




Commentate in tanti!!! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!!! alla prossimaaaaa!!!! baci baci <3



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Capitolo 13
*** Quando È Il Momento Di Dirlo Ai Tuoi… ***


Maschera d'Amore



Capitolo 13: Quando È Il Momento Di Dirlo Ai Tuoi…



Dopo questa giornata che rimarrà impressa nella mia memoria per sempre, David mi accompagna a casa.
- “Mi mancherai stanotte piccola!” si avvicina a me, mi prende le mani e le accarezza.
- “Anche tu mi mancherai….” Ci regaliamo un dolce bacio della buona notte e ci accordiamo a che ora vederci, datochè il mattino e pomeriggio sono occupata a ritinteggiare casa con i miei genitori, decidiamo di vederci per cena.

David si allontana e non perde il contatto visivo con me, neanche quando entra in macchina ed è costretto ad andarsene….
Io decido di entrare in casa dopo aver seguito con lo sguardo la sua macchina, fino alla fine del viale.

Quando entro noto che il pavimento del salotto è ricoperto da una vecchia coperta matrimoniale, usata dai miei genitori anni fa e che se né stava in cantina a prendere polvere.

Nelle restanti stanze, invece, ci sono vari teloni a coprire le mattonelle mentre i mobili sono stati spostati dalle pareti. Oddio, ma i miei genitori non potevano aspettare domani mattina per spostare i mobili?

Scorgo i miei in tenuta da imbianchini, cioè: pantaloni da tuta con alcune macchie delle vecchie ritinteggiature che sono avvenute quando avevo circa 10 anni e t-shirt anch’esse con alcune macchioline di vernice! Non credevo che fossero ancora utilizzabili, dopo aver passato 10 anni nel baule a prendere polvere, invece riconosco che sono praticamente quasi-nuove. Mistero!

Mi viene quasi il timore che abbiano conservato anche i miei di vestiti, perché, anche se non si nota molto, sono cresciuta di altezza e soprattutto (grazie a Dio!) di seno e di fianchi; perciò i vestiti che da bambina mi andavano a pennello, adesso non mi entrerebbe neanche una gamba!

Mia madre sembra esuberante, mentre io preferirei essere malata, pur di non imbiancare casa; non è possibile che si emozioni per una cosa così lenta e noiosa come ritinteggiare casa! Boh io i miei ho smesso di capirli anni fa!
- “Allora dove sei stata tutto il pomeriggio?” io sono imbarazzatissima, perché non ho avuto il tempo di dirle che ho un ragazzo e anzi non le ho neanche detto che ho un amico maschio! E adesso?
- “Su tesoro, non fare il terzo grado a Vale! Di sicuro sarà uscita con le sue amiche…..” viene in aiuto mio padre, anche se mia madre non sembra molto convinta…
- “Ehm…. Sì…. Ma certo… sono uscita con le mie amiche……” dico poco convinta, accennando un sorrido a 32 denti, sperando che mia madre ci creda.....
- “Mmm…. Sì… e come stanno le tue amiche?” dice diffidente.
- “Bene mamma, addirittura Cristina ha detto di aver comprato un cane……” è la prima cosa che mi è venuta in mente, anche se è vero che si è comprata un cane, ma è successo quasi un mese fa!
- “Va bene Vale…. Vai a cambiarti che poi ci aiuti a ritinteggiare casa!” spalanco gli occhi dallo stupore…
- “Ma come…..ora?” sono terrorizzata che risponda di sì….
- “Sì… ora vai a cambiarti….”
- “Ma non dovevamo ritinteggiare domani? Sono quasi le 8!!!” che barba!
- “Il tempo è denaro signorina… perciò muoviti che voglio finire almeno la cucina e la tua camera!!!”

Dio sto per morire di fatica e di noia!!! Ma come si fa a pensare di ritinteggiare TUTTA casa da soli? Non potevano chiamare un imbianchino? È il suo mestiere!
Poi se ci penso che dovrò passare tutta la sera a imbiancare casa, mentre avrei potuto passare la serata insieme a David, mi viene il mal di testa!

Mia madre intanto mi passa una tuta da ginnastica sotterrata nell’armadio e mi dice di indossarla, per non sporcarmi i vestiti che indosso.
Grazie a Dio la cucina e la mia camera non sono molto grandi, altrimenti non finiremmo mai!
Anche se, di sicuro, domani mattina mia madre pretenderà di imbiancare le altre stanze cioè: il salotto, i due bagni, la camera dei miei genitori e il ripostiglio!
Che Dio mi aiuti!

Aiuto così i miei genitori e vado a letto verso le 22:30 stanca morta e anche impaurita perché domani sera è l’ora della verità su me e David…..

L’indomani mattina, mia madre mi sveglia puntuale alle 8 e nemmeno il tempo di fare colazione mi mette in mano il pennello con cui dovrò dipingere le altre stanze.

I colori delle stanze me li hanno fatti decidere a me, era il minimo che potessero fare comunque!
La cucina: gialla, il salotto: rosa antico, i due bagni: blu, la camera dei miei: verde chiaro e infine la mia camera: viola!

La mia camera non è molto grande, infatti ci sta a mala pena il letto e l’armadio, però è molto carina, soprattutto perché adesso che i miei hanno tolto i poster adolescenziali di alcuni ragazzotti molto carini, posso attaccare foto di me e David, anche se prima mi toccherà dirlo ai miei genitori….. Tasto dolente!

Chissà che cosa penseranno di lui: ovviamente mi toccherà omettere qualche particolare, cioè il suo lavoro, ma per il resto spero che gli piaccia, perché a me piace tanto!!!

Appena finito di dipingere la casa, accendo il cellulare e noto che sono già le 2 del pomeriggio e non abbiamo neanche fatto pranzo! Spero di non morire di fame!!!

Un po’ di dieta non mi farebbe male, però ho una fame da lupo e datoché la cucina deve ancora finire di asciugare, i miei decidono di andare a mangiare pranzo fuori.
Mentre ci prepariamo per uscire, controllo il cellulare e mi accorgo con stupore che in pochi minuti mi sono arrivate 6 chiamate perse e 8 sms da parte di David. Wow che velocità! Non si può non amare un ragazzo così!!!

Decido di rispondere agli sms dicendo che sarei andata a mangiare qualcosa con i miei genitori, causa verniciatura di casa!

IO: “Ciao Dav, io e i miei stiamo andando a mangiare qualcosa in centro perché la cucina è fuori uso! Tu invece che fai di bello?”
DAVID: “Niente di che, sto facendo un giro in centro…”
IO: “Ti diverti?”
DAVID: “Senza di te no! ”
IO: “Dai dico sul serio….”
DAVID: “Anch’io sono serio, tesoro!” Decido di arrivare al sodo, altrimenti potremmo stare a messaggiare tutta la giornata!
IO: “Senti i miei non sanno dove andare a mangiare, ci sai consigliare un buon posto?”
DAVID: “Io sto andando nella nostra pizzeria, se volete venire lì……”
IO: “Non è la nostra pizzeria, comunque mi sa che opterò per la pizza, come se fosse una novità….”
DAVID: “Certo che è la nostra pizzeria, piccola! Comunque ci vediamo lì, a dopo….”

Contenta ripongo il cellulare in tasca e come se fosse un fulmine a ciel sereno, una consapevolezza mi riempie il cuore di terrore: oddio, i miei genitori conosceranno David! Oddio sto andando in iperventilazione!

Questa consapevolezza mi manda in panico e troppo tardi mi accorgo che siamo praticamente davanti alla pizzeria e David ci sta aspettando fuori.
Come al solito è bello come il sole: indossa una t-shirt bianca con disegni tribali, pantaloni beige, converse nere, immancabili occhiali da sole e sorriso abbagliante.

I miei genitori, del tutto allo scuro che lui è il mio ragazzo, si avvicinano all’entrata con passo disinvolto, mentre io sono talmente lenta, che perfino le lumache sono più veloci di me!

Mentre ci avviciniamo, David mi sorride e vedendo che io non mi decido a salutarlo e mi sto nascondendo dietro mia madre, si avvicina e ci dice:
- “Buongiorno, io sono David……” vedendo che i miei genitori lo guardano come se fosse un alieno aggiunge “…… sono il ragazzo di Valentina!” mio padre come fosse folgorato risponde:
- “Oh……. sì piacere! Valentina non ci aveva parlato di un fidanzato” detto questo mi guardano tutti aspettandosi una spiegazione:
- “Beh….sì…lui è il mio ragazzo! Mamma, papà vi presento David.” I miei genitori stringono la mano a David il quale sorride di circostanza, ma non appena intercetta il mio sguardo si rabbuia. Ora mi sento in colpa….
- “Beh allora……David…….vuoi venire a mangiare con noi?” Prende la parola mio padre.
- “Certo signore!” risponde educatamente l’interpellato.
- “Valentina avresti dovuto dircelo che avevi un ragazzo…..!” risponde furiosa mia madre prendendomi da parte.
- “Io….ecco…in verità…” e adesso che gli dico?
- “…….potevi dircelo che era così carino! Ottima scelta!” sembra essersi ripresa e mi fa l’occhiolino come per ribadire il concetto! Oh….

I miei genitori si siedono di fronte a me e David, mentre io sto letteralmente morendo d’ imbarazzo sperando che non ci facciano domande imbarazzanti! E soprattutto sperando che David non si sia offeso perché non l’ho presentato!
- “Allora… ragazzi….ehm…. da quanto state insieme?” domanda mio padre in evidente imbrarazzo.
- “Due giorni!” vedendo che i miei spalancano gli occhi, David si affretta ad aggiungere “…però ci conosciamo da mesi ormai!” i miei sembrano rilassarsi e anch’io!
- “E come mai avete deciso di mettervi insieme solo adesso?” domanda mia madre.
- “Perché io mi sono accorto che avere Vale come amica non mi bastava, che avevo bisogno di lei sempre e che mi ero irrimediabilmente innamorato di lei!” dicendo questo guarda me e io arrossisco perché non sono ancora abituata ai suoi complimenti.
- “Beh però non credi che sia un po’ presto per definirlo amore? Insomma state insieme da poco e anche se vi conoscete da tanto, non è detto che da fidanzati andiate d’accordo come da amici!” domanda scettico mio padre, mentre David lo guarda letteralmente sconvolto dal suo discorso.
- “Beh lo so è un po’ presto, mai io provo qualcosa di veramente forte per sua figlia e anche lei prova lo stesso per me” risponde sicuro di sé.
- “Sai cosa penso? Che tu sia il classico ragazzo menefreghista che pensa solo per sé e ho paura per mia figlia, perché……. ” David interrompe mio padre che è un fascio di nervi.
- “Lei non deve aver paura per sua figlia, perché io ho intenzione di trattarla bene e di amarla, perché lei non è una delle tante puttanelle che si vedono in giro e io voglio fare le cose sul serio!”
- “Io non credo! E sai perché? Perché io ne ho conosciuti di ragazzi come te e so che a te piace vivere alla giornata e che non ti importa degli altri, perché quando in futuro ti stancherai di stare con mia figlia, la lascerai! Perché è così che farai, ne sono sicuro!” la conversazione sta prendendo una brutta piega.
- “Questo non può saperlo! È vero, io sono stato un ragazzo un po’ sbandato, ma posso assicurarle che le mie intenzioni con Valentina sono più che buone!”
- “Vedremo!” mio padre si rivolge a me, dopo quella che mi è sembrata un’eternità “Vale, poi non venire a piangere da me, quando troverai questo ragazzo a letto con un’altra!” io sono immobile, mi sento ferita da mio padre e soprattutto perché David non ha ribattuto all’accusa di mio padre e mi chiedo se non abbiamo affrettato troppo le cose, o se non avremmo dovuto neanche cominciarle!

- “Vale, vieni andiamo……” David mi prende la mano e ci allontaniamo dalla pizzeria e solo ora mi accorgo che non abbiamo neanche ordinato e c’è né siamo andati quando era appena arrivato il cameriere.

Passiamo più di un quarto d’ora a camminare, senza parlare e senza tenerci per mano.
Io decido di rompere il silenzio, domandandogli il perché del suo silenzio di fronte all’accusa di mio padre.
- “David, perché non hai risposto a mio padre?” lo guardo ma lui tiene ancora lo sguardo basso.
- “Io……non lo so…..insomma che cosa avrei dovuto dirgli?” io lo guardo con gli occhi spalancati, ma sta parlando sul serio?
- “Come Avresti dovuto spiegargli che non andrai a letto con un’altra! Non è difficile!” sono esasperata, è come spiegargli le cose ad un bambino!
- “Sì, io…..insomma…..forse avrei dovuto……”
- “Certo che avresti dovuto! Che cosa credi! È mio padre e avresti dovuto rassicurarlo, invece di appoggiare i suoi dubbi!” sono arrabbiatissima con lui! Insomma si può essere più infantili di così?
- “Vale perdonami! Però anche tu avresti dovuto presentarmi ai tuoi, invece di nasconderti dietro tua madre!” mi guarda dispiaciuto, ma mi attacca subito dopo.
- “Oh beh, ecco io avrei voluto prima dirglielo che avevo un ragazzo e poi con calma farteli conoscere!” il ragionamento non fa una piega! Almeno credo……
- “Con calma? Ma ti senti, mica sono un mostro che i tuoi non debbano conoscermi subito!”
- “Sì però, cerca di capirli! Non sapevano nemmeno che avevo un amico maschio e oggi vengono a sapere che ho il ragazzo! Ovvio che siano rimasti scioccati!”
- “COSA??? Non sapevano nemmeno che ero tuo amico?” ora sembra furioso.
- “Oh beh… ecco io… avevo intenzione di dirglielo……” cerco inutilmente di arrampicarmi sugli specchi……
- “Sì, magari quando mi avresti trovato a letto con un’altra, come ha detto tuo padre?!”
- “David cerca di capire, è tutto nuovo per me e non immaginavo che le cose tra di noi si sarebbero evolute così in fretta………”
- “Anche per me è tutto nuovo, però sto cercando di fare il bravo ragazzo, ma evidentemente ho scelto la ragazza sbagliata, datoché non mi vuoi come fidanzato!”
- “Io ti voglio come fidanzato!” rispondo con le lacrime agli occhi, perché non voglio perderlo….
- “A me non sembra dal modo in cui ti comporti! Forse abbiamo fatto tutto troppo in fretta, chissà, magari come amici andava bene, ma forse non siamo destinati a stare insieme……” risponde con voce distrutta.
- “No David, non dire così! Io ti amo!!!” rispondo ormai prossima al pianto!
- “Mi dispiace, forse dovremmo prenderci una pausa, è evidente che non siamo ancora pronti per una relazione…….” Mentre dice queste parole non mi guarda e io mi sento sprofondare……
- “Io ti ho parlato ai miei sai? Gli ho detto di essermi innamorato di una ragazza fantastica, ma ora mi rendo conto di aver fatto uno sbaglio!” aggiunge come se fossero le sue ultime parole…..
- “David ti prego aspetta, parlerò con i miei genitori e vedrai che si sistemerà tutto……..”
- “No Vale, non si sistemerà tutto, perché tra di noi manca la fiducia ed è la cosa fondamentale in un rapporto! Ora lo so!” è così vuoto e spento, non sembra neanche lui.
- “David no ti prego non lasciarmi…..” ormai sto piangendo a dirotto...
- “Ora è meglio che torni dai tuoi! Ci vediamo Valentina!” detto questo si allontana, senza aspettare una risposta da parte mia, ma l’unica cosa che esce dalla mia bocca è un singhiozzo……



Commentate in tanti!!! Mi scuso per averci messo tanto a postare questo capitolo, ma volevo che fosse più emozionante possibile e mi ci è voluto un po' per scriverlo!!! spero comunque che vi piaccia!!! alla prossimaaaaa!!!! baci baci <3



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Capitolo 14
*** Cambiamenti In Arrivo… ***


Maschera d'Amore



ATTENZIONE: ho modificato alcune parole nella lettera di Valentina ai genitori! Ai fini della trama non è cambiato niente, ma ho aggiunto 1 frase o 2 per spiegare le emozioni di Vale... Rileggetela in caso abbiate letto la vecchia versione! <3


Capitolo 14: Cambiamenti In Arrivo…



Non riesco a non smettere di piangere e quando i miei genitori mi vedono si affrettano a venirmi incontro per abbracciarmi; ma io il loro abbraccio non lo voglio! Non dopo che l’hanno praticamente attaccato senza motivo, per poi farci litigare!

Perciò con le lacrime agli occhi, mi armo di coraggio e dico quello che avrei dovuto dirgli da tempo:
- “Come vi siete permessi di parlargli così? Lui è stato sempre educato e voi l’avete attaccato come se avesse commesso qualche crimine! Ma l’unico crimine che ha commesso è stato quello di innamorarsi di me! E finalmente che un ragazzo si affezionava a me, voi cosa fate, lo mandate via in malo modo!!! Io vi odio!” dico disperata.
- “Ci dispiace Vale, ma noi non pensavamo che per te significasse tanto! Dopotutto non c’è né hai mai parlato e credevamo che fosse solo un’avventura passeggera!” si difende mio padre.
- “No papà, non è solo un’avventura passeggera! Noi ci amiamo! E so di aver sbagliato a non presentarvelo e a non parlarvene prima, ma adesso so che lo amo davvero e se non vi va bene allora andate al diavolo!!!” detto questo mi volto ed esco dalla pizzeria, ma mia madre con voce alterata mi dice:
- “Ehi signorinella chiedici scusa!” vedendo che non rispondo aggiunge “A casa faremo i conti!”
- “Ma io a casa non ci torno!!!” penso tra me e me, e corro velocemente verso casa con una determinazione mai avuta.

Non appena entro nella mia camera: recupero tutti i miei vestiti dall’armadio, il beauty case con all’interno i miei trucchi, soldi sufficienti per mantenermi per circa 1 mese e qualche provvista dal frigo e cerco di mettere tutto dentro la mia valigia. Ringraziando Dio ci sta tutto!

Poco dopo entro in camera dei miei e prendo una busta e una lettera intestandola ai miei genitori.

Nella lettera scrivo:


“Cara Mamma e Caro Papà, ho deciso di andarmene, per andare alla scoperta di me stessa e per rimediare al danno che gli ho fatto..... Perché non voglio che la litigata di oggi possa determinare la fine della nostra storia!
Non giudicate la mia una scelta affrettata e priva di senso, perché ci ho pensato tanto; il fatto è che io lo amo davvero tanto e magari state pensando che non si può dire di amare una persona, quando ci si conosce da così poco, ma in verità io lo conosco da mesi e per mesi sono stata la sua migliore amica.
Ma in realtà il ruolo di migliore amica, mi è sempre andato un po' stretto, ma gli sono stata vicino lo stesso e mi sono innamorata di lui praticamente da subito. <3
Mamma, tu non fai altro che ripetermi che il mio vero amore arriverà e io sono contenta e fiera di dirti che finalmente l’ho trovato! Perché lui in questi mesi c’è sempre stato per me e io per lui e adesso che ho capito che c’è questo profondo sentimento che ci lega, ho deciso di seguire il mio cuore, ovunque mi porterà!
Vi chiedo solo questo: non cercatemi, mi farò viva io e state tranquilli che sarò matura e giudiziosa e che non mi metterò nei guai!
Vi voglio bene e spero che un giorno possiate voler bene a David perché è un bravo ragazzo che si prenderà ottima cura di me. State tranquilli… tornerò presto……

Valentina”


Dopo aver scritto la lettera più difficile della mia vita, prendo la valigia e do un’ ultima occhiata a casa mia, perché non so quando tornerò e se mi pentirò o meno di questa decisione. Però per la prima volta nella mia vita, ho fiducia in me stessa e sono sicura che tutto si sistemerà.

Per prima cosa devo andare al locale stasera e sistemare le cose con David. L’unico problema è che mi manca un costume! E adesso?
Come un’illuminazione mi viene in mente il suo nome: Frank!!!
Di sicuro lui mi saprà aiutare! E al momento è l’unico a cui possa fare affidamento!

Decido di prendere un taxi, per evitare che i miei genitori tornino a casa e mi vedano con la valigia in mano. Mi fermo, pago il taxista ed entro nel bar il più velocemente possibile perché mi accorgo dall’ora che è terribilmente tardi e se voglio recuperare un costume non ho un minuto da perdere!

Entrando noto che il bar, grazie a Dio, è quasi vuoto e questo mi permette di parlare a Frank liberamente, senza che venga disturbato ogni secondo da clienti golosi di birra. Lo cerco con lo sguardo, ma non lo vedo, così lascio momentaneamente la valigia vicino allo sgabello in cui ero seduta e decido di andarlo a cercare nel retro.

Percorro alcuni passi e sento una voce famigliare: è David che sta parlando con Frank!
Mi nascondo subito dietro il muro e ascolto (o meglio origlio) la loro conversazione!
- “…..lo so Frank! Ma come posso perdonarla? Dopo avermi nascosto ai suoi genitori per tutto questo tempo!” sospira e Frank prende la parola:
- “Ehi David neanche tu sei stato sincero con lei! Quando le hai nascosto qual’ era il tuo lavoro! Diciamo che siete stati tutti e due degli stupidi! Insomma potreste stare bene insieme, però trovate tutti i modi per complicare la situazione!”
- “Si Frank tu parli facile, ma adesso mi sa che è finita!” il mio cuore perde un battito e spero che intervenga Frank per farlo ragionare!
- “Su figliolo, non fare così, sai che per me sei quasi un figlio e mi sono affezionato tanto anche a Valentina! Devi solo avere pazienza, perché sono sicuro che tornerete insieme!”
- “Come fai ad esserne sicuro?” domanda scettico
- “Me lo sento nella pancia!!!” si mettono a ridere entrambi e purtroppo anch’io finisco per unirmi a loro in una risata da perfetto clown psicotico, finché David mi sente e dice
- “Chi c’è la?” oh cazzo! Frank cerca di fermarlo, ma lui si avvicina, mentre io cerco di nascondermi ancora di più, però lo spazio è abbastanza illuminato e tanto so che mi troverebbe lo stesso.

Lentamente si avvicina e io sto sudando freddo! È come una scena dell’orrore in cui il tizio con la motosega si avvicina alla vittima, solo che, in questo caso, nessuno ha la motosega, ma entrambi abbiamo il cuore infranto.

Raggiunge l’angolo, mentre io sono completamente appoggiata al muro. Si sporge e poi mi vede, io sono terrorizzata perché non so come possa reagire. Ma i suoi occhi sono spenti e spero che sia solo una mia impressione.
Non emette parola, continua a guardarmi come se volesse leggermi nel pensiero ed entrambi siamo rimasti immobili; ed io in questo momento non faccio altro che pensare a quanto vorrei che mi baciasse, perché lo voglio di nuovo con me!

Dopo quella che mi è sembrata un’eternità distoglie lo sguardo da me e si allontana, io lo seguo sotto lo sguardo dispiaciuto di Frank.
Torniamo tutti e 3 nel bar, con perfette facce da funerale e non appena David vede la mia valigia si volta e mi guarda scioccato. So che vorrebbe chiedermi perché ho una valigia, ma dalla sua bocca non esce un suono, così si incammina ed esce dal pub senza aver salutato nessuno.

Frank che è rimasto tutto il tempo dietro di me, mi appoggia una mano sulla spalla e mi dice:
- “Eh piccola, lo so che è difficile………” io scoppio a piangere e lui cerca di consolarmi:
- “Ehi no……piccola non piangere, si sistemerà tutto!”
- “No invece……l’ho perso per sempre!” non so quante lacrime avrò versato fino adesso……
- “No, se solo fossi arrivata qualche secondo prima avresti sentito quello che mi ha detto”
- “Che cosa ti ha detto?” sono troppo curiosa…..
- “Mi ha detto che dopo tutto quello che è successo, ti ama ancora e forse più di prima….”
- “Ma perché non me l’ha detto lui di persona?”
- “Beh piccola, si sente estromesso dalla tua vita ed è normale che cerchi di evitarti! Però mi ha fatto piacere che tutti e due veniate da me quando siete in difficoltà, ma sarebbe bello che qualche volta veniste anche quando le cose tra di voi funzionano alla grande!”
- “Sì hai ragione scusa…….” Chino il capo per l’imbarazzo…
- “Ma figurati! Voi due siete peggio di Beautiful!” un pregio di Frank è che sa sempre come rallegrare la situazione….
- “Lo so, siamo un po’ casinisti!”
- “Casinisti? Siete due idioti! Insomma, sareste perfetti insieme, invece ogni volta che vi vedo avete qualcosa che non va!”
- “Beh forse l’amore non basta per far funzionare un rapporto!” mi rattristo e spero che non mi esca nessuna lacrima……
- “Certo che basta! Dovete solo capire se vi amate abbastanza per far funzionare una relazione!”
- “Io lo amo tanto Frank!”
- “Ne ero certo! Però adesso devi andare da lui ok?”
- “Sì, però nel luogo dove lavora danno una festa e mi serve un costume……..tu per caso c’è l’hai da prestarmelo?”
- “Piccola ho solo un costume di una birra tedesca che a proposito è buonissima, dovresti assaggiarla…….. e poi mi ricordo che qui c’era una biondona che ordinava sempre quella birra……. Che tette che aveva, e poi………” meglio interromperlo, altrimenti non oso sapere che cosa mi vorrà dire!
- “Ok, allora che cosa mi metto?”
- “Beh, Marta ti può aiutare!”
- “Chi è Marta?” spero che non sia un’altra biondona tettona!
- “La mia convivente……lei saprà aiutarti!” oddio non sapevo nemmeno che convivesse! Che figura…..
- “Oh….mi fa davvero piacere che convivi! Mi dispiace non averla ancora conosciuta!”
- “Nessun problema! Dopotutto avevi altro da pensare! Comunque vieni al piano di sopra, lei penso che stia leggendo un libro…..”

Saliamo le scale che si trovano nel retro ed arriviamo in un piccolo appartamento, dove scorgo una donna di circa 50 anni con i capelli corti castani e gli occhi marroni.

Non appena ci vede sorride a Frank e capisco che si amano tanto. Quando invece posa lo sguardo su di me sembra stupita, ma cordiale si presenta:
- “Ciao io sono Marta. Tu devi essere Valentina, ho sentito molto parlare di te!” ho capito che Frank è anche un gran pettegolo!
- “Si piacere sono Valentina! Allora Frank le ha parlato di me?” e ti pareva?!?
- “Certo bambina! Mi dispiace per quello che è successo con David! È un bravo ragazzo e viene spesso a trovarmi, e mi ha chiesto consiglio per il regalo da farti…..” sta parlando del regalo?
- “E’ lei che gli ha consigliato di comprarmi questo ciondolo?” mostro il ciondolo di smeraldo che indosso.
- “Sì, gli ho detto che di sicuro un gioiello ti avrebbe fatto piacere, ma questo l’ha scelto lui e devo dire che ha buon gusto!”
- “Sì infatti mi piace tantissimo, tant’è che lo porto sempre!” dico orgogliosa.
- “Allora a cosa devo la tua visita?” è l’ora della verità…..
- “Beh io stasera dovrei andare al locale dove lavora David, ma mi serve un costume perché è una festa in maschera!” lei sembra pensarci un po’ su e poi mi dice:
- “Massì certo, potresti metterti questo” apre l’armadio e noto che praticamente ci sono pochissimi centimetri di stoffa in quel vestito e non sono molto sicura di volerci andare vestita così!
- “Ehm….. io nn credo che………” cerco un modo gentile per dirle che vestita così non ci andrò mai, ma grazie a Dio lei intuisce cosa voglio dire e risponde:
- “Stai tranquilla, ho lavorato per tanti anni come sarta e posso confezionarti un vestito fantastico!”

Sono eccitata e curiosa di vedere quale vestito mi confezionerà, intanto recupero dalla valigia una maschera viola comprata durante una gita scolastica a Venezia e chiedo a Marta se riuscirò ad abbinare la maschera con il vestito e lei da un vecchio baule recupera della stoffa viola dello stesso colore della maschera! Perfetto!

Mentre Marta cuce il mio vestito, approfitto per aiutare Frank a pulire i tavoli del pub, sia per sdebitarmi del favore, sia per tenermi la mente occupata.

Dopo circa un’oretta, Marta mi dice che il vestito è pronto, ma vuole prima che mangi cena.
Perciò preparare la cena per me e Frank e io cerco di rendermi utile in tutti i modi, aiutando ad apparecchiare la tavola e servire i cibi.

Quando finiamo di mangiare sono circa le 20:30 ed ho poco tempo per prepararmi, perciò dopo aver notato le 12 chiamate perse dei miei genitori, indosso il magnifico vestito che ha la capacità di mascherare ogni mio difetto (un po’ di pancetta!) e di valorizzare i miei pregi (il seno)!
- “Come sei bella Valentina! David non saprà resisterti!” mi dice orgogliosa Marta
- “Lo spero tanto Marta, lo spero davvero tanto!” Marta guarda l’ora e mi dice:
- “Oddio è davvero tardi! Aspetta ti aiuto a truccarti e pettinarti…..”

Mi trucca con un bellissimo trucco nero che allunga lo sguardo a modi Cleopatra e che su di me sta benissimo! I capelli me li piastra e li lascia sciolti.
Indosso la maschera e dopo una passata di rossetto rosso, sono pronta ad andare!


- “Caro, c’è una valigia nel locale! Deve averla dimenticata un cliente!” dice Marta, ritornando al piano di sopra….
- “No Marta, è mia la valigia!” mi guarda come se si aspettasse una spiegazione e io timidamente gliela dico: “Vedete sono scappata di casa e devo ancora trovare un posto dove stare. Ma vi prometto che quando tornerò dal locale la porterò via con me……”
- “Cosa? Tu hai intenzione di andartene in giro da sola di notte alla ricerca di un albergo?”
- “Beh sì, sarebbe questa la mia intenzione………”
- “No no signorina! Non ho intenzione di lasciarti vagare di notte da sola! Tu rimani qua a dormire!”
- “Ma no! Ho disturbato già abbastanza! E poi mi ricordo di aver visto un albergo qui vicino e poi…….”
- “Non voglio sentire scuse! Stasera chiudiamo prima e quando tornerai dal locale, verrai a dormire da noi! Sono stata chiara???” mamma mia che caratterino!
- “Oook! Ma dove posso…….”
- “Cara mi dispiace ma dovrai dormire nel divano del locale, perché qui non né abbiamo altri!” ma c’è un divano nel pub??? Boh….
- “No non si preoccupi, mi basta un divano, siete già fin troppo gentili con me!!!”
- “Ma figurati cara, è un piacere averti qui! È sempre una noia, con tutti gli uomini ubriachi che vedo avere una ragazza così graziosa mi fa solo piacere!”
- “Grazie davvero Marta!” la abbraccio perché è davvero una bravissima persona!
- “Oh e comunque fai sapere ai tuoi che stai bene ok? Non vorrei che si preoccupassero!”
- “Ok gli mando un sms dicendogli che sto bene!”
- “Brava cara! E ora vai a riconquistarti il tuo amore! Su su che è tardi!” poi si rivolge a Frank “Tesoro, accompagnala tu che è tardissimo….”

Quando salgo in macchina Frank, che è sempre stato di poche parole mi dice:
- “Andrà tutto bene! Lui ti ama…..” passiamo il resto del viaggio in silenzio perché non c’è più niente da dire, è tempo di agire ormai!

Quando arriviamo a destinazione lo ringrazio e scendo dalla macchina.

Prossima fermata: David!



il vestito: Image and video hosting by TinyPic

il trucco: Maschera d'Amore

la maschera:Maschera d'Amore




Commentate in tanti!!! vi attendo nel prossimo capitolo dove finalmente vedremo il "chiarimento" tra Vale e Dav!!! ringrazio tutti quelli che la stanno leggendo, mettendo nelle seguite, preferite ecc. e tutti quelli che recensiscono! alla prossimaaaaa!!!! baci baci <3



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Capitolo 15
*** Ritorno Al Locale! ***


Maschera d'Amore



Capitolo 15: Ritorno Al Locale!



Timidamente entro nel locale e noto che, come sempre, non è presente nessuna insegna con il nome e intuisco che sia un modo per nascondere il locale a donne non interessate; perché dubito che una persona ci capiti per caso, perché potrebbe sembrare un locale esclusivo riservato ai ricchi o gente di spettacolo ma, invece non è niente di tutto questo e per entrarci bisogna semplicemente consegnargli il volantino o farsi portare da un amico.

Grazie a Dio Frank aveva degli inviti in più, uguali a quello che una ragazza ci aveva consegnato a me e a David, così ho potuto entrare senza destare sospetti; anche se vedermi entrare da sola deve essere sembrato molto strano, infatti ho dovuto inventarmi una scusa per non farmi guardare male dal buttafuori “Ho appena litigato con il mio ragazzo e ho bisogno di staccare la spina!”.

Per fortuna il buttafuori sembra crederci e prima di ripensarci entro e mi siedo nello stesso sgabello in cui mi ero seduta quando ero venuta per la prima volta con David.

Ordino il mio solito Martini e rimango in attesa.

Tutte le gentili donzelle arrapate, come al solito urlano come delle oche e mi chiedo come faccia il barista a subirsi tutto quel fracasso, senza diventare sordo! Io come l’altra volta, sono praticamente l’unica che non urla, a questo punto penseranno che sia lesbica o frigida! Che ansia!

Grazie a Dio questa volta ho almeno una maschera a coprirmi il rossore al pensiero di vedere di nuovo David. Le altre ragazze, al contrario di me, indossano dei vestiti praticamente inesistenti e con troppo poca stoffa che le copre. Ok che sono costumi, ma mi sa che l’hanno fatto apposta a scegliere proprio i vestiti più trasparenti e scollati che esistono!
Le loro maschere sono praticamente trasparenti e con pochi fronzoli, al contrario della mia!
Come al solito io sono sempre quella più coperta, pur avendo una minigonna, che per me è già abbastanza, forse per altre ragazze è come indossare quelle gonne lunghe dell’800!

Le luci finalmente si spengono ed entra il solito presentatore che annuncia che i ragazzotti faranno impazzire gli ormoni delle dolci fanciulle assatanate.

Io sono impaziente e non vedo l’ora che David entri sul palco.
Come se mi avesse sentita entra nel palco ed è “vestito”, sì fa per dire, da poliziotto. Ma sempre da poliziotto? Possibile che non hanno altri costumi??? C’è crisi anche lì???

Questo pensiero mi fa ridere e poi penso che sia la politica del locale, vestire i “lavoratori” il meno possibile!

Comunque i miei ormoni ammettono che se tutti i poliziotti fossero come lui, tutte le donne si farebbero fermare per eccesso di velocità; soprattutto io.

Decido che è ora di smetterla di fare sempre da tappezzeria e mi butto nella mischia di altre ragazze inferocite e approfittando del fatto che porto una maschera mi faccio avanti con David.

Salgo sul palco e improvviso una danza sensuale, contando sul fatto che i miei ormoni stanno esplodendo alla vista del MIO pezzo di ragazzo.

Mi appiccico a lui cercando si sembrare più sensuale possibile, ma noto che tiene le distanze, e anche se balla sensualmente, il suo viso e affranto e i suoi begli occhi blu sono tristi.

Nessuna a parte me può percepirlo, ma io che ho imparato a conoscerlo così tanto e sono l’unica che gli guarda il viso e non altro, mi fa tanto dispiacere vederlo così!

La differenza tra stasera e quando ero venuta l’altra volta, è che oggi mi sembra meno propenso a ballare e a sedurre le ragazze, e per quanto mi faccia piacere che non salti addosso a loro, mi distrugge vederlo così.

Attuo il mio piano diabolico per capire come mai sta così, ma decido di mantenere l’anonimato e naturalmente la maschera. Camuffo la voce e mi comporto come qualsiasi oca ninfomane.
- “Ehi bello, come mai sei così triste?” ok forse non avrei dovuto chiedergli di punto in bianco come sta, perché mi sta guardando come se stessi male.
- “Come scusa?” mi sa che se la CIA mi assumesse dovrebbe licenziarmi, perché sono pessima come spia.
- “Ti ho chiesto come mai sei triste!” perdo la mia voce da oca e faccio l’errore di parlare e gesticolare come solo io so fare. Lui intanto mi studia dall’alto in basso e io mi sto chiedendo come mai è così sospettoso, possibile che sia l’unica che gli chiede come sta?
- “Sei strana! Chi sei, non ti ho mai vista qui!” cazzo sta diventando sospettoso!!!
- “Sono…… ehm….” Non dire Valentina! Dì qualsiasi nome ma non il tuo!!! Volto il mio sguardo nel locale, alla ricerca di un nome decente, poi osservo il mio bicchiere vuoto di Martini, che il barista ha lasciato ancora nel bancone ”Martina! Sì mi chiamo Martina!”
- “Martina?” mi guarda scettico e io rispondo sicura di me e un po’ indispettita:
- “Sì certo, Martina! Perché hai qualche problema in proposito?”
- “No no nessuno, solo che mi ricordi qualcuno di vagamente famigliare……..”
- “Chiiiiii???”
- “La mia ragazza…..”
- “Oh, perché sei già impegnato?” ripresi il tono da oca.
- “Sì, anche se abbiamo appena litigato…..”
- “Ma tu la ami ancora, vero?” perdo di nuovo il tono da oca e assumo un tono preoccupato…..
- “Certo che la amo! Avrei voluto essere con lei questa sera, invece di stare in mezzo a tutte queste puttane!” sorrido di quello che mi dice, ma decido di tirarmela un po’…
- “Ehi ma come ti permetti!” mi fingo arrabbiata nera….
- “Non sto dicendo a te! Dico alle altre….” Mi fa un sorrisino e capisco che anche lui, come me sta bluffando.
- “Oh….. e dimmi come mai avete litigato?” continuo con la mia farsa, per capire che cosa né pensa!
- “Perché è mancata la fiducia e perché credo di non essere pronto per una relazione!”
- “No no, tu sei pronto e vedrai che anche lei lo è!” entro nel panico!
- “Lo spero tanto, non sai quanto mi manca! E dimmi un po’, c’è l’hai il ragazzo?” mi fa un sorriso da infarto….
- “Sì, però abbiamo litigato anche noi, per il tuo stesso motivo sai? Però stasera voglio divertirmi un po’ e dimenticare il dolore che ho nel cuore…….” Mi intristisco e lui prontamente mi dice:
- “Mi dispiace ma non ti posso essere molto utile, perché sono impegnato e non mi sento molto dell’umore adatto. Ma puoi sempre divertirti con qualcun altro!” ma è pazzo???
- “Oh….ok va bene, comunque vedrai che si sistemerà tutto con la tua ragazza!”
- “Lo spero tanto anch’io! Divertiti comunque!” vedo che sta per andarsene, ma non sono ancora soddisfatta della nostra chiacchierata!
- “Anche tu! Ma comunque non mia hai ancora detto come stai?”
- “Male, davvero male! Mi manca da morire…..” sta male e si vede…..
- “Perché allora sei qui invece di andare da lei a fare pace?”
- “Perché sono troppo testardo e troppo orgoglioso per fare il primo passo…..”
- “Lo dice sempre Frank che sei troppo orgoglioso……..” oh cazzo non dovevo rivelargli che conosco Frank!
- “E tu come conosci Frank???”
- “Ehm…. Ecco io…… vedi io……..vado sempre nel suo pub e a forza di andarci l’ho conosciuto…… tutto qui……” sorrido e cerco di convincerlo, ovviamente non è così stupido…..
- “Strano di solito non rivela ai clienti il suo nome, neanche se si trovasse di fronte ad una ragazza bella come te……..” sorrido tra me e me per il complimento, ma poi mi accorgo che non era rivolto a me, ma alla ragazza che interpreto: Martina!
- “Ma come ti permetti di fare i complimenti a un’altra………”
- “Vale! Tesoro! Sapevo che eri tu……….” Detto questo mi bacia e io mi aggrappo alla sua schiena, felice di essere di nuovo fra le sue braccia….
- “Amore, sei qui! Non ci credo!”
- “Credici! Però non avresti dovuto farmi i complimenti, non sapendo che ero io……..” dico facendo il broncio….
- “Oh, ma piccola, sapevo che eri tu fin dall’inizio!!!” brutto stronzo!
- “Ma allora lo sapevi??? Potevi dirmelo subito, ho fatto una fatica ad attuare il mio travestimento!”
- “Non sei mica tanto brava! Comunque ti sei tradita!”
- “Tradita? Perché che cosa ho fatto di strano?”
- “Hai capito subito che ero triste! Nessun’ altra ragazza, all’infuori di te mi avrebbe chiesto come stavo…. Ho capito subito che eri tu!” si avvicina di nuovo e mi bacia e io mi sento come a casa…..
- “Comunque sei davvero bellissima stasera!” mi squadra il vestito e il suo sguardo grida eccitazione!
- “Anche tu! Ma come mai sempre da poliziotto? Non hai un altro costume?”

Perdiamo qualche minuto per parlare del ridotto guardaroba in cui hanno accesso i “ballerini” e poi David mi dice:
- “Mi dispiace pulce per come mi sono comportato! Non avrei dovuto attaccarti senza sapere come ti sentivi! Mi potrai perdonare?”
- “Anche tu devi perdonare me! Comunque tranquillo, ho parlato di te ai miei genitori!” beh parlato! Più o meno……….
- “Sono felice! Ti amo così tanto pulce!”
- “Anch’io ti amo…..”

Passiamo così la maggior parte della serata a ballare e a lanciarci sguardi pieni di tenerezza e di amore; e anche se non credo che ci siamo parlati abbastanza, per mettere bene le cose in chiaro, decido di rinviare ad un luogo più silenzioso e senza tutte queste persone.

Balliamo tranquillamente senza guardare le altre persone, fino a quando il proprietario del locale si avvicina a David dicendogli che voleva parlargli nel suo ufficio. Io temo che sia per colpa mia, ma David mi sorride e mi dice di aspettare che ci avrebbe messo poco a tornare.

Quando si allontana, presa da un moto di curiosità e coraggio, salgo sul palco, dove sono tutti impegnati a “ballare” e mi avvicino al palo usato precedentemente da due fusti e improvviso un ballo.

Conscia della mia inesperienza a ballare sul palo, mi giro e controllo che nessuno mi guardi; in effetti sono tutti intenti a strusciarsi e a fare dei movimenti osceni, che nessuno bada a me.

Chiudo gli occhi, ascolto solo la musica assordante e comincio a strusciarmi anch’io, ballando come se nessuno mi vedesse, ad un certo punto ho il desiderio di salirci sopra, perciò imito, per così dire Emma Watson nel film “Bling Ring”, e mi arrampico fino a scivolare sul palo.
È un’esperienza assolutamente fantastica e mi sto divertendo come una bambina in un parco giochi; quello che non so è che praticamente tutti hanno visto la mia mossa da perfetta cubista alle prime armi e sia i ragazzi che le ragazze mi urlano dietro di continuare e applaudono quando l’ho rifaccio cercando di essere più seducente di prima (stranamente mi viene benissimo!).

Mi sento elettrizzata e felice che per una volta nella mia vita, le persone non mi stiano prendendo in giro, fino a quando il mio sguardo si posa sull’ultima persona al mondo che vorrei incontrare: Alex!

Il mio viso perde il sorrido faticosamente conquistato e lui si avvicina con aria minacciosa.
Quando mi arriva di fronte mi dice con sguardo pieno di odio:
- “Valentina sei tu?” io squittisco un “sì” timidissimo e neanche il tempo di contare fino a 3, mi afferra il braccio e io vengo assalita dal panico, perché ho paura che mi possa fare del male e il suo sguardo, purtroppo, non dice niente di buono!

Mi porta nel retro del locale, che assomiglia di più ad uno spogliatoio di una palestra, ma ora non mi sembra il caso i fare paragoni. Chiude la porta (non a chiave per fortuna!) e mi rivolge la parola dopo parecchi secondi, come se volesse mettermi ancora più ansia! E ci sta pienamente riuscendo!
- “Come mai sei qui Valentina?” non è una delle domande più pericolose, ma dal suo tono sto seriamente avendo paura……
- “Perché sono venuta a trovare David…….” Anche se sto tremando, trovo lo stesso la forza per parlare…
- “Ho saputo che vi siete messi insieme e avete da poco litigato…….Che razza di coppia che siete!” Cazzo, come fa a saperlo?
- “E questo che cosa importa a te?” chiedo piena di terrore!
- “Importa perché io mi ero innamorato davvero di te! Invece tu sei sempre andata dietro a quel David!!!! Ma lui che cos’ha più di me??? Eh rispondi!!!!!”
- “Ehm….. io……. Vedi io lo amo!”
- “Tutto qui??? Non hai altro da dire???”
- “Ehm si…… io lo amo, lui è l’amore della mia vita!” dico orgogliosa, ma lui sembra ancora più arrabbiato di prima…..
- “Ma come fai ad amarlo??? Se non ha fatto altro che mentirti e nasconderti chi era veramente!”
- “Non importa, perché ora ci siamo chiariti e ci amiamo più di prima!” mi luccicano gli occhi dall’emozione!
- “Tu né sei davvero sicura che lui non ti stia mentendo?”
- “Mentendo? Ma di che diavolo parli?” non capisco dove vuole arrivare!
- “Magari ti avrà detto che gli mancavi tanto, ma in realtà in questi giorni si è sempre divertito con tante ragazze! Tu che cosa credi? Che basti essere la sua ragazza per impedirgli di guardare le altre?”
- “Ma cosa………” lui mi interrompe e si avvicina pericolosamente a me!
- “Io invece ti sarei sempre stato accanto, non avrei guardato le altre e non lo faccio neanche adesso che tu non sei più MIA!” le sue parole mi lasciano di stucco, ma il suo tono è minaccioso e non gentile o romantico!
- “Mi dispiace Alex! Vedrai che troverai un’ altra ragazza che ti farà felice! Ma io sono sicura che David resterà sempre con me!”
- “Io non voglio UN’ALTRA!!! Voglio TE!!! E poi sei tanto sicura che David ti sia sempre fedele??? Vieni a vedere……….” Apre la porta, mi guida di nuovo nel palco e vedo David tutto sorridente in mezzo a due ragazze anch’esse sorridenti che gli si strusciano contro.

Io, pur essendo consapevole che quello è il suo lavoro, non riesco a fare a meno di essere gelosa! Perché deve proprio ballare così appiccicato a loro? Le lacrime mi scendono dagli occhi e Alex mi guarda come volesse dirmi “Te l’avevo detto!”, ma io non voglio stargli a sentire! Non voglio mai più far parte di questo circo! Voglio un ragazzo che di lavoro non faccia il gigolò!

Esco dal locale, chiamo un taxi ed entro nel “The Door Of Perception”, Frank e Marta mi raggiungono in pigiama e notando che i miei occhi sono rossi, mi aiutano a preparare il divano per dormire e intanto mi faccio una doccia.

Quando esco dal bagno già asciutta e vestita, sento delle voci provenire dal bar. Da perfetta spiona, mi fermo ad ascoltare e noto che una delle voci appartiene a David……!



Commentate in tanti!!! vi attendo nel prossimo capitolo !!! ringrazio tutti quelli che la stanno leggendo, mettendo nelle seguite, preferite ecc. e tutti quelli che recensiscono! alla prossimaaaaa!!!! baci baci <3



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Capitolo 16
*** Lo Sguardo Di Lui… ***


Maschera d'Amore



Capitolo 16: Lo Sguardo Di Lui…



- “Lei dov’è?” dice un David sconvolto ed arrabbiato…
- “David calmati………” cerca di calmarlo (inutilmente) Frank.
- “Io non sto calmo! Cazzo, lasciami passare…….!” E’ evidente che, non appena ha capito che me né ero andata via dal locale, lui si è subito precipitato da Frank per cercarmi! Non so che cosa pensare!

David intanto sale le scale e non appena mi vede s’immobilizza e mi guarda con una tale intensità che credo che mi stia guardando dentro l’anima.

Restiamo fermi a guardarci per un tempo che mi pare infinito; il mio sguardo guizza sulla sua giacca aperta e noto che è a petto nudo e indossa ancora la cintura da poliziotto con il manganello.

Mentre io guardo incantata il suo petto nudo, il suo sguardo raggiunge il mio pigiama un po’ scollato sul davanti e i suoi occhi si infiammano di desiderio.

Siamo in una situazione di stallo in cui nessuno sa che cosa fare. Nel mentre arriva Frank, che cerca di portare David fuori dal pub dicendogli che è molto tardi e di rinviare la discussione al mattino dopo; ma lui non si muove di un millimetro e chiede a lui e a Marta di andare a dormire, perché vuole parlarmi.

Io, che sono rimasta tutto il tempo in silenzio, aspetto che Frank e Marta vadano a dormire, per poter sentire che cosa ha da dirmi David.

Tutto questo però non accade, infatti David dopo avermi guardata per qualche secondo, si avvicina, mi abbraccia e mi sussurra con voce rotta:
- “Piccola, meno male che sei qui! Non sapevo dove rintracciarti! E Frank mi ha detto che sei scappata di casa!” ora mi sento in colpa per essermene andata via senza dirgli dove sarei andata a dormire. Povero, sembra così preoccupato!
- “Meno male che c’è sempre Frank pronto ad aiutarci!” lui si limita ad annuire contro il mio collo e io mi sento ogni secondo che passa più stupida per non avergli detto dov’ero!
- “Perché sei scappata di casa?” è il momento di dirgli la verità…….
- “Perché loro non capiscono che siamo innamorati!”
- “Tu lo credi davvero?” ma che cosa sta dicendo?
- “David…ma cosa……?” lui scoglie l’abbraccio e mi accorgo di non averlo mai sentito così distante come in questo momento………
- “Senti Vale, quando io mi sono accorto di essere innamorato di te, non pensavo che una relazione fosse piena di alti e bassi e soprattutto………….”
- “David arriva al punto……….”
- “Il punto è che non credo di amarti…………” il sangue mi si gela nelle vene e avverto il mio cuore che si spezza……..
- “Cerca di capire! Tu mi piaci ma forse non siamo destinati a stare insieme……” sento che vorrei piangere, ma non mi sembra il momento! Devo capire di più…….
- “Perché dici questo?”
- “Perché…..perchè insomma Vale non ti accorgi che ci basta un niente per litigare? Se questo è un segno che forse non dobbiamo stare insieme………”
- “David ma io ti amo……….” Non so che altro dirgli perché in fondo le cose che ha detto hanno un fondo di verità……..
- “A volte l’amore non basta………”
- “Certo che basta!!!”
- “Non in questo caso piccola…………” sono sempre più demoralizzata e triste……..
- “E allora che cosa hai intenzione di fare? Tornare a scoparti Megan?” pronunciare il suo nome mi fa andare in tilt il cervello.
- “No, ho intenzione di lasciare il lavoro!” forse ho sentito male…..
- “COSA????”
- “Sì, ho deciso!” sembra più rilassato, mentre io devo capire se sta parlando sul serio o no….
- “Ma…. Tu…. Insomma….. sei scuro???”
- “Certo!” accenna un sorriso e io sono ancora con gli occhi spalancati!
- “Ma perché?”
- “Perché ho finalmente capito che il lavoro si stava mettendo in mezzo a noi e io non voglio perderti!”
- “Ma mi hai detto che non mi ami?” io continuo a non capire!
- “Beh io in realtà ti ho detto che credevo di non amarti, ma in verità il sentimento che provo per te è talmente grande che la parola “amore” è riduttiva!!!”
- “Sei proprio uno stronzo sai?”
- “Come mai?” come si permette di chiedermi “come mai” dopo che mi ha fatta prendere quasi un infarto!
- “Perché mi hai spaventata a morte credendo che non mi amassi più…..” mi asciugo la lacrima che mi era scesa in quel momento…..
- “Oh piccola vieni qui…..” mi bacia ma io sono ancora in collera con lui e decido di non dargliela vinta subito.
- “Senti forse è meglio che tu vada….è tardi!”
- “Sei ancora offesa?” il suo tono da cane bastonato mi fa arrabbiare! Come se la colpa fosse tutta mia!
- “Senti torna a casa né riparliamo domani!”
- “Posso dormire qui?”
- “Qui??? Qui dove?”
- “Qui con te!”
- “Ma non c’è posto per te!”
- “Dormirò vicino a te nel divano…….” Cosa? Dovrei dividere il divano con lui! Ma è matto!?!
- “Ehm veramente……… io….”
- “Eddai è solo per questa notte!” mi fa un sorriso a 32 denti e io non posso dirgli di no!

Non so come fa, ma riesce sempre a convincermi! Si dirige da Frank per avvertirlo che resterà a dormire nel pub e mi assale una profonda paura: in che cosa mi sono cacciata? Non ho mai dormito con un ragazzo prima d’ora e tra poco dovrò dividere il divano con il mio fidanzato! Mi viene il panico!

Poi, tanto per cambiare il suddetto divano e strettissimo e per starci tutti e due saremo costretti a stare praticamente incollati!

Oddio che ansia! Io pensavo di dormire qui al pub da sola, invece come al solito David rivoluziona i miei programmi!

In silenzio di tomba ci dirigiamo verso il divano; David incurante della mia agitazione e del mio imbarazzo, comincia a spogliarsi e per quanto io l’abbia già visto in mutande, questa volta mi fa uno strano effetto.


- “Allora non vieni?” mi chiede e io mi rendo conto che nel mentre lui si è già coricato nel divano e mi fa segno di coricarmi anch’io…..
- “Forse è meglio se dormo su quella sedia…..” indico una sedia a caso che in quel momento mi sembra la mia unica via d’uscita…..
- “Ma ti pare che ti lascio dormire su una sedia! Forza vieni qui…..” mi prende la mano e mi attira vicino al divano; e io capisco che è inutile buttare giù scuse, devo cercare di mantenere la calma e domani mattina vedrò di svegliarmi prima di lui!

Mi siedo sul divano e lentamente e con tutta la calma di questo mondo mi corico.
David mi attira subito contro di sé e posa un braccio intorno alla mia vita per evitare che cada dal divano.

Mi trovo di schiena rispetto a lui e pur essendo a un centimetro dal cadere, non posso fare a meno di ascoltare il suo respiro sul mio collo e a pensare a quanto mi sia mancato.

Lui comincia a lasciarmi piccoli baci sul collo e io mi ritrovo in estasi sapendo che è praticamente solo in boxer.
La sua tortura sul mio collo finisce ma prima di sentire la sua mancanza, scosta leggermente il pigiama dalla mia spalla destra e mi bacia per alcuni minuti. In questo momento mi sto vergognando, perché indosso un pigiama giallo con i pulcini e di sicuro sembrerò una bambina di 3 anni.

Lui comunque sembra non accorgersene e continua a baciarmi prima il collo poi la spalla e lo sento gemere leggermente sul mio orecchio. Io comincio ad incendiarmi e quando sento che vuole voltarmi mi giro di mia spontanea volontà.

Ci guardiamo per alcuni secondi, lui mi prende il viso tra le mani e mi bacia.
Il bacio è talmente eccitante che lui si sposta sopra di me e mi lecca e morde le labbra, il collo e la spalla.

Dopo alcuni minuti mi libera della parte alta del pigiama e rimango solo con il reggiseno, ma non ho neanche il tempo di vergognarmi che lui riprende a baciarmi.

Dopo alcuni minuti sono in overdose dei suoi baci e quasi non mi accorgo che ha le mani impegnate a sganciarmi il reggiseno e quando me lo sfila si getta a capofitto sul mio seno.

Io non sento altro che il rumore dei suoi gemiti e dei suoi sospiri, non respiro altro che il suo odore di uomo e di dopobarba, io non tocco altro che la sua pelle morbida e ambrata del suo sudore, io non gusto altro che il sapore dei suoi baci e della sua saliva e non vedo altro che i suoi capelli leggermente sudati e i suoi occhi eccitati.

Sono in una situazione mai provata prima, sono arrivata ad un punto in cui vorrei perdermi in lui e restare nelle sue braccia per sempre.

Poi sentire il suo petto villoso contro il mio seno, mi dona una sensazione di pienezza mai provata ed è terribilmente eccitante.

Mentre io sto pregando tutte le divinità di non fermare questo momento, lui approfitta del mio stato di estasi mistica per togliermi i pantaloni del pigiama.

Dopo avermeli tolti e averli lanciati per terra, dove si trovano gli altri indumenti, torna sopra di me e mi guarda negli occhi con una tale intensità che rivela i suoi veri sentimenti: lui mi ama davvero.

È difficile da crederlo e anche se siamo in una situazione piuttosto strana, io non posso fare a meno di volerlo con me tutta la notte e non solo per baciarci o per farci qualche coccola……

In quel preciso momento sarei pronta anche a perdere la verginità, perché pur trovandoci in un pub, coricati su un divano dal colore impossibile, il suo sguardo è così intenso che mi fa desiderare di vivere questo momento fino in fondo ; e non mi importa di niente altro, solo di lui che mi guarda come se fossi l’oggetto più prezioso al mondo.

Lui capisce dal mio sguardo che cosa penso e si china a darmi un leggero bacio ad occhi aperti, come per suggellare un patto a noi ancora sconosciuto.
Si scosta leggermente dal mio corpo, mi squadra il seno fino a scendere sotto l’ombelico e mi viene istintivo coprirmi con entrambe le braccia.

Lui però me le scosta e mi fa segno di non coprirmi!

Intanto, da perfetta ninfomane, noto che i boxer non possono contenere l’eccitazione che ha accumulato in questi minuti; e poco prima di tornare a baciarlo, lui si alza completamente e si riveste; si volta una volta verso di me e mi sorride, sempre mantenendo l’eccitazione negli occhi.
Poi si volta ed esce dal pub.

Io rimango alcuni minuti a guardare la porta di entrata ancora a seno nudo e solo con le mutandine addosso. Sono ancora eccitata e confusa quando mi chiedo: Ma che cosa è successo?



Commentate in tanti!!! Mi scuso per averci messo tanto a pubblicare questo capitolo, ma è un periodo che non ho mai tempo per scrivere!!! questo è un capitolo in cui vediamo che Dav ha (finalmente) lasciato il lavoro e un vero momento di intimità tra i due, anche se ci vorrà ancora un po' di tempo prima che arrivino al dunque!!! spero che vi sia piaciuto!! ringrazio tutti quelli che la stanno leggendo, mettendo nelle seguite, preferite ecc. e tutti quelli che recensiscono! alla prossimaaaaa!!!! baci baci <3



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Capitolo 17
*** Convivenza E Grandi Novità… ***


Maschera d'Amore



Capitolo 17: Convivenza E Grandi Novità…


 
Dopo aver passato la nottata peggiore del mondo, mi alzo da quel divano scomodissimo e aggiorno mentalmente la lista di cose da fare:

 
  1. Chiedere a David che cavolo gli è preso ieri sera;
  2. Ordinare un nuovo divano;
  3. Cercarsi un altro posto dove stare;
 
Eh sì, devo proprio cercarmi una stanza dove stare, perché non posso continuare a vivere a sbaffo da Frank e Marta. È ora che mi dia una svegliata…..
 
Certa del mio obiettivo, decido dopo essermi rinfrescata e aver fatto colazione, di andare a vedere gli annunci in cerca di una stanza.
Compro un giornale all’edicola e lo apro alla pagina degli annunci di stanze in affitto.
 
Ma, non trovando niente che rientri nelle mie tasche, decido di chiedere all’ultima persona a cui pensavo di chiedergli!
 
Arrivo davanti al palazzo dove abita David e una signora mi tiene gentilmente il portone pensando che voglia entrare.
Sguscio dentro al portone ed entro nell’ascensore.
 
Quando arrivo davanti alla porta dell’appartamento di David, il cuore inizia a battermi fortissimo….. sono agitatissima!!!
 
Suono il campanello e pochi secondi dopo la porta di casa si apre; sull’uscio c’è un David piuttosto stupito che sta guardando insistentemente la mia valigia e senza dirmi niente la prende e la porta in camera sua…..
 
Io, non sapendo che cosa dirgli, lo seguo fino in camera aspettando che mi dica qualcosa!
Lui, ovviamente non emette sillaba e sta palesemente aspettando che parli io. Perciò mi armo di coraggio e gli dico:

 
  • “David…..mi stavo chiedendo se…..io…..cioè…… potrei stare qui un paio di giorni……solo fino a quando non trovo un altro posto dove stare, poi ti prometto che me né andrò!” lui mi guarda e con voce appena sussurrata dice:
  • “Perché vorresti andartene così presto?”
  • “Perchè….vedi…..non vorrei disturbare…..” lui sorride sotto i baffi
  • “Tu non mi disturbi affatto…….e puoi stare quanto vuoi! Non sarò io di certo a mandarti via….” Si allontana da me, ma io non voglio che il rapporto tra di noi diventi freddo! Non voglio tornare ad essere la sua migliore amica!
  • “David io…….”
  • “Sì Vale cosa c’è!”
  • “Vedi David…dovrei chiederti una cosa….vedi è da un po’ che mi gira questa idea in testa e non so…..”
  • “Vale sputa il rospo……” mi armo di coraggio e finalmente dico ciò che mi balenava in testa da un bel po’ di tempo……
  • “Voglio fare l’amore con te David!” lui sembra sul punto di svenire e io non so come prendere il suo comportamento! Spero di non averlo spaventato!
 
Vedendo che lui non emette sillaba, decido di lasciar perdere perché non posso di certo obbligarlo! È ovvio che lui non mi desidera in quel senso; ma allora come si spiega il comportamento di ieri sera?
 
Decido di andarmene dal suo appartamento e di tornare a dormire nel divano scomodo e freddo di Frank, ma lui non me lo permette: infatti, la mano di David accarezza gentilmente la mia e dice con voce dolce:

 
  • “Sarei onorato di fare l’amore con te Vale! È da giorni che ci penso, ma non sapevo se tu eri pronta!”gli sorrido perché non so che altro dirgli. Anche perché ci siamo già detti tutto quello che c’è da dire.
 
L’imbarazzo ritorna quando David si toglie la maglietta, restando a petto nudo e mi rendo conto che non so praticamente da che parte incominciare!
Lui mi prende il viso tra le mani e mi bacia dolcemente per mettermi a mio agio.
 
Ovviamente funziona e dopo alcuni minuti mi sento andare già a fuoco!
Cominciamo a spogliarci lentamente per gustarci questo momento, arriviamo fino al letto.
Lui mi spinge sul materasso e si corica sopra di me.
In un momento mi ritrovo nuda tra le sue braccia; l’agitazione comincia a farsi sentire, ma lui cerca sempre di mettermi a mio agio, sorridendomi e baciandomi lentamente.
 
Quando arriva il fatidico momento la paura viene sostituita da un pensiero: sto per fare l’amore con il ragazzo che amo!
Questo mi permette di non sentire particolare dolore, ma comunque rimango immobile per alcuni secondi. Lui da bravo gentiluomo, cerca di essere meno invasivo possibile, in modo che non provi troppo dolore.
Quando comincia a muoversi in me, il dolore persiste, ma lui è talmente dolce e delicato, che non ci faccio neanche caso al male.
Mi sento emozionata e soprattutto amata; e mentre David spinge in me, mi guarda con tale dolcezza e amore da farmi venir voglia di baciarlo fino a consumarlo.
Perciò decido di baciarlo e prego Dio che questo momento non finisca mai, perché sono in paradiso!
 
Ad un certo punto sento che David non c’è la fa più e io, con tutta la dolcezza e l’amore che sento, gli bisbiglio all’orecchio un flebile “Vieni….”, perché non c’è cosa più bella e giusta del farlo venire dentro di me.
 
Dopo qualche secondo lo vedo accasciarsi su di me, felice e appagato; e anche se io non ho provato piacere, sono felicissima di aver fatto questo passo importante!
David intanto riprende fiato e mi regala un dolce bacio a stampo e mi dice:

 
  • “Vale ti amo…..” io rispondo, sempre con voce spezzata dall’emozione:
  • “Ti amo anch’io David……”
 
Restiamo a letto qualche secondo, cioè fino a quando mi ricordo che mi serve urgentemente il bagno per un piccolo problema tecnico.
Così mentre David è distratto a togliersi il preservativo, io sguscio in bagno e dopo essermi data una rinfrescata, sorrido allo specchio felice di quello che ho appena fatto.
 
Torno a letto, mentre David si avvicina a me e mi porta a distendere la testa sul suo petto.
Che emozione, non riesco a frenare il battito frenetico del mio cuore.
 
Passo la nottata migliore della mia vita. Quando fa mattina, David mi sussurra che deve andare a lavoro e che tornerà verso la tarda mattinata.
 
Mi riaddormento pochi secondi dopo e quando alle 9 mi sveglio una domanda mi assale: ma che cavolo di lavoro fa adesso? Deja vu…….
Mi ero posta la stessa domanda, quando mi ero chiesta che diavolo di lavoro facesse David, poi si era scoperto che faceva lo spogliarellista in un locale.
 
Spero che adesso il suo lavoro sia un po’ più “normale”!
Anche perché, non voglio un fidanzato che per mestiere faccia divertire le altre donne. Non voglio più tornare come prima; non ora che abbiamo finalmente fatto l’amore!
 
Mi alzo dal letto, mi faccio una doccia, faccio colazione e accendo il cellulare: noto che mi è appena arrivato un messaggio di Frank con scritto:

Frank: “Valentina tutto bene?”
Io: “Sì Frank! Mi sono sistemata da David, tutto bene!”
Frank: “Sono contento! Veniteci a trovare, mi raccomando!”
Io: “Non mancheremo, grazie di tutto Frank!”
Frank: “Di niente! Figurati, ci ha fatto piacere avere ospiti! Buona fortuna per tutto!”
Io: “Buona fortuna anche a te Frank!”
 
Mando un messaggio ai miei genitori, che in questi giorni non hanno fatto altro che chiamarmi, per rassicurarli.
“Mamma, sto da David! Sto bene! Non preoccupatevi!”
 
Ricevo in quel momento un messaggio, penso che sia dei miei genitori, ma è David:
David: “Vale mi manchi tantissimo……” oh che amore!
Io: “Anche tu mi manchi tanto! A che ora torni?”
David: “Verso le 11! Non vedo l’ora di tornare a casa!”
Io: “Ti aspetto……”
David: “Oh piccola, quanto ti amo!”
Io: “Ti amo anch’io……..”
 
Dopo aver mandato messaggi a mezzo mondo, apro il frigo e noto che è quasi vuoto, così decido che è ora di fare la spesa, come una vera fidanzata……
 
Mando un messaggio a David, dicendogli se voleva che comprassi anche qualcosa per lui al supermercato.
Lui non risponde al mio messaggio, ma mi chiama direttamente:


 
  •  “Vale stai scherzando??? Andare a fare la spesa???”
  • “Sì, perché no? Dopotutto a casa non hai quasi niente e poi né approfitto per perdere un po’ di tempo mentre tu sei a lavoro……..a proposito che lavoro fai???”
  • “Sei sicura di volerlo sapere???” abbassa la voce di un tono..
  • “Non farai di nuovo lo spogliarellista spero!!!” lo dico un po’ troppo forte, infatti una signora al reparto verdura e frutta si gira a guardarmi e io sorrido dispiaciuta del tono troppo alto.
  • “No, ho smesso di fare quel lavoro di merda!”
  • “Strano perché un po’ di tempo fa non volevi che nessuno criticasse il lavoro che facevi….” Lo punzecchio un po’….
  • “Nella vita si cambia! E poi adesso ho altro di meglio da fare, con te in casa……” rido leggermente per non svenire dall’imbarazzo…
  • “Comunque se proprio vuoi saperlo, dovrai aspettare che arrivi a casa, perché non voglio dirtelo al telefono!”
  • “Che stronzo che sei!”
  • “Lo so piccola! Ora devo andare, ci vediamo alle 11.”
 
Dopo aver comprato l’essenziale per sopravvivere, arrivo fino a casa di David, sistemo gli acquisti e attendo il suo arrivo.
 
Lui puntuale si presenta a casa alle 11:15 e non appena entra in salotto, gli allaccio le braccia al collo e lo bacio con tutto l’amore che provo per lui. Lui ricambia subito e spero che questo bacio ci porti fino in camera da letto, ma lui mi scosta e sorridente mi dice:

 
  • “Allora, non sei curiosa di sapere che lavoro faccio?”
  • “Magari dopo……….” Dico languida dei suoi baci e desiderosa di fare l’amore con lui.
  • “Vale aspetta! Devo dirtelo, prima di perdere il controllo di me stesso e tu non mi aiuti di certo a tenere le mani a posto…..” mi ammonisce e io mi scosto dal suo abbraccio, per calmare i miei ormoni a mille……
  • “Ok scusa, dimmi pure…….” Sono un attimo agitata perché mi sto immaginando tutti i lavori di questo mondo! E tutti sembrano molto pericolosi!!!
  • “Vedi io…….adesso lavoro come apprendista in una panetteria e tra due ore e mezza devo già tornare a lavoro, ma prima volevo portarti a mangiare qualcosa fuori……..” dice tutto d’un fiato e io mi chiedo se ho capito bene!
  • “Aspetta, fai il panettiere??? Stai parlando sul serio???”
  • “Sì, anche se da stasera dovrò essere a lavoro, perché il pane purtroppo si fa di mattina presto! Perciò dovrai dormire da sola per le prossime notti!”
  • “Stai scherzando???? Non è possibile, dovrai stare tutte le notti fuori? Come quando facevi lo spogliarellista!”non ci credo! La storia si ripete! Forse era meglio se faceva lo spogliarellista!
  • “Sì, però adesso invece di intrattenere le ragazze, farei il pane! Non è meglio!”
  • “Sì però non ci sarai di notte!” lui mi abbraccia dolcemente…
  • “Lo so piccola, sarà dura lavorare sapendoti dormire nel mio letto. Sai, io lavoravo volentieri come spogliarellista perché guadagnavo bene, tuttavia non mi ha permesso di vivere di rendita e questo lavoro mi sembra molto bello. Ho la possibilità di fare un lavoro che sia tale.”
  • “Ok David se sei contento tu……….”
  • “Ma insomma che cosa vuoi? Che torni a strusciarmi con le altre ragazze?”
  • “No, voglio solo addormentarmi e svegliarmi vicino a te e fare l’amore tutta la notte…..” dico imbarazzata…..
  • “Oh piccola…….” Mi bacia e poco dopo arriviamo nel letto; dopo aver fatto l’amore mi dice che deve tornare a lavoro e io mi sento triste, perché sembra che il destino c’è la metta tutta per non farci stare insieme!!!


17esimo capitolo finito, spero che vi piaccia! vi aspetto alla prossima!!! recensite in tanti mi raccomando! ciao ciao<3
NOVITA': sto scrivendo un'altra storia, vi lascio il link e se volete dargli un'occhiata vi auguro buona lettura:

Gli Incidenti dell'Amore
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2259855

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Capitolo 18
*** Quando I Guai Bussano Alla Porta… ***


Maschera d'Amore




Capitolo 18: Quando I Guai Bussano Alla Porta…



Passa circa un mese da quando David viene assunto in panetteria, e io vivo finalmente un sogno: convivo con il ragazzo che amo! Wow sono felicissima!
 
Naturalmente David, deve assentarsi molte ore la notte per il lavoro che fa, ma la nostra vita procede al meglio. Ci amiamo tanto e questo è quello che conta!
 
Adesso mi sto preparando perché mi ha detto che dovrebbe finire il turno verso le 6, e non vedo l’ora che torni a casa!
 
Alle 6 e un quarto, puntuale come un orologio svizzero, varca la soglia il mio fidanzato; appena mi vede non ho neanche il tempo per salutarlo, che mi prende a cavalcioni e mi porta nel letto per fare l’amore.
Quando usciamo dal letto noto che sono già le 8 di sera…..
 
Decido di iniziare a preparare la cena, ma prima che gli chieda che cosa vuole mangiare, lui contento come una Pasqua, mi dice che hanno chiamato i suoi genitori dicendogli che vogliono cenare con noi, perché hanno urgenza di dirci qualcosa…..
Non ho idea di che cosa vogliano dirci, spero solo che non sia successo niente di grave…..
 
Decido di telefonare ai miei genitori perché è da troppo tempo che non li sento e mi mancano tanto, ovviamente sono arrabbiatissimi, ma quando gli dico che sto bene e che sono felice, loro si mettono l’anima in pace, soprattutto perché ho chiarito che se vogliono venirmi a fare visita possono venire in qualsiasi momento…..
 
Questa telefonata dura più del previsto, guardo l’ora e noto che sono già le 8 e mezza e che i suoi genitori ci stanno già aspettando davanti al ristorante!
Non ho neanche il tempo di truccarmi al meglio, che David mi trascina in macchina.
 
Dovete saper che pur non guadagnando come quando faceva lo spogliarellista, David ha voluto tenersi quel gran pezzo di macchina che aveva prima. Naturalmente butta via quasi mezzo stipendio per mantenerla, ma io non mi lamento…. Dopotutto non sono affari miei; e poi devo dire che mi piace andare in giro con quella macchina, mi fa sentire potente!
 
Arriviamo davanti al ristorante in un ritardo mostruoso, David cerca di scusarsi dicendo che c’era traffico, ma è ovvio che non è quello il motivo: è perché ci siamo dedicati a molta ginnastica da letto; infatti non ci casca nessuno: il padre ci fissa amaramente, mentre le madre ci manca poco che saltelli dalla gioia.
Ok i suoi genitori sono a conoscenza della nostra vita sessuale! La serata poteva iniziare meglio di così?
 
Gentilmente si presentano sotto il mio sguardo imbarazzato: la madre si chiama Lucy, mentre il padre Frederick. Sono entrambi americani, ma parlano perfettamente italiano, tranne per la pronuncia ovviamente!
 
Per tutta la serata, il padre ci fissa studiando ogni nostra mossa, soprattutto perché David non perde occasione per sfiorarmi o sussurrarmi qualcosa nell’orecchio; mentre la madre ha uno sguardo sognante, perché forse ci immagina con i suoi nipotini in braccio. Per questi motivi credo che sia la serata più imbarazzante della mia vita!
 
La serata procede piuttosto bene, parliamo del più e del meno, fino a quando il padre non dice qualcosa che mi fa dimenticare l’imbarazzo, subito sostituito dallo stupore:

 
  • “David, a proposito del lavoro: mi hanno offerto un grosso impiego a Los Angeles…….”
  • “Cosa??? Ma il contratto in Italia doveva valere almeno 5 anni!” David è sconcertato quanto me e io capisco che questo è l’inizio della fine…….
  • “Sì è vero, ma mi hanno fatto un’offerta che non ho potuto rifiutare……Ci credi David, finalmente torneremo in America! Non sei contento?” il padre è emozionato di tornare in America ma David sembra di no…..
  • “No che non sono contento! Non avresti dovuto accettare quel lavoro!”
  • “Ho dovuto accettare, altrimenti mi avrebbero licenziato! Ma scusa qual è il problema?”
  • “Ma come fai a chiedermi una cosa del genere??? Io mi ero ambientato qui in Italia e adesso che mi ero sistemato vuoi partire???” David contiene a stento la rabbia, mentre io sto scivolando lentamente nello sconforto….
  • “Sistemato??? Lo chiami così quel lavoro da panettiere? Che senza il nostro aiuto non potreste neanche mantenervi!” ora sta parlando anche di me, ma io preferirei svegliarmi da questo incubo…
  • “Almeno è un lavoro onesto papà!”
  • “Perché il mio non lo è??? Pensaci bene David, potresti tornare a fare quello che ti piace….” Di che cosa sta parlando? Mi volto verso David che mi sussurra:
  • “In America facevo il tirocinio per diventare architetto come mio padre…….” L’architetto?
  • “Ti piace fare l’architetto?” non so che cosa pensare: se essere contenta che gli piaccia fare un lavoro normale o se essere triste perché non me l’ha mai detto…..
  • “Perché non me l’hai mai detto?”
  • “Perché non avresti creduto che un ragazzo che faceva lo spogliarellista, in realtà amava fare l’architetto…..” è vero, avrei creduto che fosse uno dei suoi scherzi..….
  • “Allora David che cosa hai deciso……” riprende la parola suo padre……
  • “Ho bisogno di pensarci…….” Si alza dalla sedia ed esce dal ristorante, senza neanche ordinare…….
  • “Mi dispiace Valentina! Si vede che vi amate tanto, ma è meglio che David torni a fare cosa gli piace davvero…..” sua madre mi dice questo, e so che ha ragione, ma egoisticamente vorrei mandarla a quel paese…… Ma, la verità è che, non posso obbligarlo a restare con me, non ho niente da garantirgli, solo il mio amore e un lavoretto da panettiere……
 
Ceno con i suoi genitori, cercando di trattenere le lacrime, mentre loro sono immersi in un silenzio di tomba. David non è ancora tornato e mai in questo momento mi sono sentita così sola e triste…..
 
Appena finito di mangiare decido di tornare a casa sua con un taxi, non  prima che suo padre mi dica: “Valentina, lo so che ti chiedo molto, ma cerca di convincerlo a partire! Te né prego!”. Io annuisco, pur non essendo d’accordo: mi sta davvero chiedendo di rinunciare all’amore della mia vita???
Ma che cosa ci posso fare??? Lui deve tornare con la sua famiglia a Los Angeles e io non posso trattenerlo! Non sono mica sua moglie??? Sono solo la sua ragazza, una cotta passeggera e credo che lui voglia partire, perché, anche se non lo dà a vedere, è molto affezionato ai suoi genitori.
 
Apro la porta del nostro appartamento, con la chiave che mi ha consegnato non appena mi ero trasferita lì da lui e mi accorgo che non è ancora tornato a casa! Lo chiamo alcune volte, ma non mi risponde: è evidente che vuole restare solo per decidere. Io intanto vado a dormire e poco dopo mi addormento.
 
Sento la porta aprirsi, accendo la luce e noto dall’ora che sono le 2:30 di notte! Mi chiedo dove sia stato tutto questo tempo. Di sicuro non è andato al lavoro, perché ho provato a rintracciarlo lì e mi hanno detto che non si è presentato. Lo sento venire in camera, io mi metto seduta e lo attendo per potergli parlare, ma il sangue mi si gela nelle vene quando noto che i vestiti sono tutti scomposti e puzza di alcol: è ubriaco.
 
Non pensavo che arrivasse a questo punto e quasi spero che sia tutto un sogno, perché non ci voglio credere che si sia ubriacato. Non c’è n’era motivo! Oh quasi…..
 
Mi avvicino a lui pronta a fargli la predica, ma quando noto che ha un po’ di rossetto sulle labbra e sul colletto della camicia, mi sento quasi male……
Resto per qualche secondo immobile, mentre lui si spoglia e noto che ha praticamente tutti i vestiti al contrario, compresi i boxer….. ora so dove ha passato tutto questo tempo…….
 
Mi vengono le lacrime agli occhi e quando inizio a parlare, la voce è rotta dai singhiozzi:

 
  • “David, ma dove sei stato tutta la sera???” lui si volta verso di me e quando mi vede sembra stupirsi nel i vedermi lì….. ha perso la memoria adesso?
  • “Vale… ma che ci fai qui???”
  • “Come che ci faccio qui??? Sono la tua fidanzata e conviviamo insieme!!!”
  • “Oh sì scusa….. torna a dormire adesso…..”
  • “No che non ci torno! Si può sapere di chi è quel rossetto???”
  • “Quale rossetto??” gli indico le labbra e il colletto “Oh sì questo? Beh sono andato in un locale e c’era Megan che non mi toglieva le mani di dosso!” cosa??? Megan???
  • “Megan??? E tu ti sei fatto toccare da Megan???”
  • “Certo che no!” sembra risentito, ma io sto per esplodere dalla rabbia! Sta Megan c’è sempre quando non ci dovrebbe essere……..
  • “Allora perché hai tutti i vestiti al contrario???” ho paura di sentire la sua risposta…..
  • “Perché ho fatto il bagno nudo nella fontana in centro e Megan mi ha portato via prima che le persone chiamassero la polizia……”
  • “Perché avresti fatto il bagno nudo scusa???”
  • “Perché ero ubriaco…….”
  • “Perché ti sei ubriacato??”
  • “Perché non voglio partire e lasciarti…..” mi sento emozionata nel sentirgli dire questo, ma non mi è ancora chiara una cosa…….
  • “Ma sei stato tutta la sera con Megan?”
  • “Sì, mi ha portato via dalla fontana, mi sono rivestito da solo e mi ha trascinato in un locale……”
  • “E’ successo qualcosa nel locale?”
  • “No. Le sue attenzioni e i suoi tentativi di sedurmi mi hanno dato il volta stomaco. Non è lei che voglio……”
  • “Allora potevi restare con me al ristorante, invece di scappare e fare il bagno nudo in una fontana!”
  • “Non potevo restare ad ascoltare che cosa aveva da dirmi mio padre…..”
  • “Potevi portarmi con te allora!!!”
  • “Avevo bisogno di stare solo……..”
  • “Evidentemente tanto solo no!”
  • “Senti, te l’ho già detto: Megan mi ha trascinato in quel locale, contro la mia volontà e ha cominciato a dirmi di lasciarti e cose così. Ma io non la voglio, ho scelto te, è te che voglio!”
  • “Allora perché ti sei stupito che fossi qui?”
  • “Sono ubriaco fradicio e non so che cosa dico: mi dispiace. Io ti amo tanto Vale!” si allunga per baciarmi, ma si addormenta prima di arrivare a sfiorare le sue labbra con le mie. Mi metto sotto le coperte e decido di provare a dormire anch’io….
 
Ci penseremo il giorno dopo per parlare bene e valutare come finire la nostra storia: perché io voglio che sia felice e l’unico modo è lasciarlo andare, anche se questo mi farà soffrire!
 
 

 
Allora vi avverto che la storia sta per arrivare agli sgoccioli! infatti avrà ancora 2 capitoli poi sarà finita!!! spero che il capitolo vi piaccia!! alla prossima <3

Vi lascio il link dell'altra mia storia:
Gli Incidenti dell'Amore
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2259855&i=1
 
 
 
 
 

 

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Capitolo 19
*** Piani Segreti… ***


Maschera d'Amore



Capitolo 19: Piani Segreti…

 
Ho passato tutto il giorno seguente a pensare ad un modo per convincere David a partire; mi sono preparata un discorso convincente, ma alla fine non sono riuscita a dirgli niente, perché con la scusa che deve andare a lavorare, si è alzato presto…..
 
So di fare un torto a lui e a me stessa, ma non voglio che provi dolore per la mancanza della sua terra Natia, solo per stare con me! Non voglio che un giorno si possa pentire della sua decisione di restare in Italia, per questo, sperando di convincere anche lui,  insisto nel parlare della partenza dei suoi genitori!
 
Sono agitatissima perché non voglio litigare con lui, ma ho il sospetto che l’unico modo per convincerlo sia chiuderlo nella valigia e portarlo di peso nell’aereo!

Io non vorrei arrivare a questo, desidero solo il meglio per lui e so che non può continuare a fare il panettiere per tutta la vita; perché quando arriva a casa, noto che i suoi stupendi occhi azzurri sono segnati da profonde occhiate come se non riuscisse a riposarsi, pur dormendo alcune ore di giorno!
 
Non riesce a mantenere il ritmo adesso che fa il panettiere; mentre quando faceva lo spogliarellista riusciva a riposarsi di più perchè poteva scegliere di non lavorare all’inizio della settimana, con la scusa che le clienti preferivano andare nel week-end!
 
Dio perché ci siamo innamorati? Se non ci fossimo innamorati lui sarebbe partito per l’America e non ci sarebbero stati più o meno problemi! Avremmo solo perso un’amicizia, ma adesso c’è molto di più in ballo!
 
Comunque ho il sospetto che se fosse partito quando eravamo solo amici, io avrei sentito molto la sua mancanza, perché il problema è che mi sono innamorata di lui non appena si è presentato al pub di Frank. Ovviamente, penso che la nostra sia stata un’amicizia molto turbolente!
 
Quando mi ero messa momentaneamente con Alex, credendo che fosse un bravo ragazzo, ho visto per la prima volta la gelosia di Dav nei miei confronti e anche se lui stava con quella strega di Megan, non ha perso tempo per dirgliene quattro a quel rompi di Alex.
 
Naturalmente la storia tra me ed Alex è durata pochissimo, perché ho capito con chi avevo davvero a che fare, e ho finalmente capito chi avrebbe dovuto essere il mio ragazzo fin dall’inizio!

Oh Dio, se ci fossimo messi insieme subito, invece di diventare amici, accidenti!!! Avremmo evitato tutte quelle situazioni imbarazzanti e quei momenti di parole dette e non dette, che ci facevano solo stare male!
 
 Alla fine, con tutta la mia buona volontà, non sono riuscita a parlare a Dav chiaramente e non so se riuscirò mai a farlo!
 
Mentre aspetto che arrivi, qualcuno suona il citofono e controllando l’ora sul cellulare capisco che non può essere Dav perché dovrebbe arrivare fra mezz’ora. Titubante e spaventata apro la porta e mi appare sulla soglia Frederick, il padre di David che mi chiede gentilmente se può entrare.
 
Io che sono rimasta imbambolata, mi scosto e lo faccio entrare. Gli offro un caffè ma lui gentilmente rifiuta dicendomi che è passato per una visita veloce. Mi trovo imbarazzata e mi viene spontaneo dirgli che David non tornerà a casa prima di mezz’ora, ma lui mi stupisce dicendomi:

 
  • “Non sono venuto qua per parlare a David, ma con te!” io comincio a preoccuparmi perché non ho idea di che cosa voglia dirmi! Ormai quello che aveva da dire l’ha detto!
  • “Oh ehm….di che cosa voleva parlarmi……” lui mi guarda e poi indica il divano.
  • “Posso sedermi?” io mi maledico per non avergli detto di accomodarsi sul divano! Che bella figura Valentina!!! Appena si siede io sono un fascio di nervi e non vedo l’ora che David torni a casa.
  • “Valentina, volevo parlarti della partenza di David!” e di cos’altro sennò? Mi astengo dal dirlo per non farmi un’altra figura, mentre lui continua “So che è difficile per te lasciarlo andare, ma guarda che vita sta facendo! Non è adatta a lui e questo non fa piacere né a noi che siamo i suoi genitori, né a te credo….. comunque ti devo lo stesso ringraziare: grazie a te lui è cambiato! Ha scoperto che cos’è l’amore e la vera felicità! Solo mi dispiace tanto che tu non viva in America!”
  • “Dispiace anche a me signore!” sono sull’orlo delle lacrime, ma non posso mentire a me stessa e dire che la vita che sta conducendo David sia soddisfacente, soprattutto per i suoi genitori!
  • “Perciò posso contare su di te Valentina?” non so quanto mi costi ma rispondo e sento in lontananza l’eco del mio cuore che si spezza.
  • “Certo, cercherò di convincerlo…..”
  • "Bene! Ehm mi dispiace avertelo di nuovo detto, ma credo che questa volta parlerai a David e saprai convincerlo….. Buona giornata!” si alza ed esce dall’appartamento e tutto quello che riesco a fare e fissare il muro in attesa di elaborare le parole di Frederick!
 
Quando David arriva, sono nella stessa posizione di quando Frederick è andato via e cerco di non lasciar trapelare il mio stato d’animo, anche se è assai difficile!
 
Decido comunque di parlargli, perché voglio che David vada con i suoi genitori in America e l’unico modo per farlo è mentire…..

 
  • “Ehi Vale, ma come mai hai quella faccia? Sembra che hai visto un fantasma……” ha quasi azzeccato!
  • “No è che stavo pensando….” Al mio cuore che piange…..
  • “A cosa?”
  • “Alla tua partenza…..”
  • “Oh sì, i miei se l’ho possono scordare che partirò con loro!!!” coraggio Vale…..
  • “Invece credo che tu debba partire e tornare in America a fare quello che ti piace davvero: l’architetto!” tutto d’un fiato! Spero solo che mi abbia capito!
  • “Non stai parlando sul serio vero?” mi guarda scioccato e cerco di non far trapelare il dolore che mi provoca parlare della sua partenza…..
  • “Si invece! Sono sicura che il lavoro da panettiere non ti soddisfi e che l’unico modo per realizzarti sia tornare in America!”
  • “Non è il lavoro da panettiere il motivo per cui volevo restare in Italia…..ma sei tu il mio motivo per restare……” sono quasi sul punto di abbandonare il mio proposito di farlo partire, ma devo convincerlo per il suo bene!
  • “Tu non devi guardare me, devi vivere la tua vita come è giusto che sia! Perciò parti!” lascrime, vi prego non uscite!
  • “Non capisco, ma allora non te né frega niente di noi! Ci è successa la cosa più bella del mondo: ci siamo innamorati e tu vuoi rinunciare a tutto solo perché credi che io non mi trovi bene in Italia?!?” ora è arrabbiato! Meraviglioso….
  • “Esatto! Il tuo posto è in America…. La partenza avverrà fra 1 settimana, ti conviene partire!”
  • “Va bene partirò, tanto so che a te non importa niente del nostro amore…..” esce di casa e sta fuori tutta la notte, mentre io cerco in tutti i modi di non far trapelare nulla del mio piano.
 
Esatto! Ho un piano, ovviamente David non lo sa e non lo sa nessun’altro; ma ovviamente ho bisogno di confidarmi con qualcuno e scelgo il buon vecchio Frank che sono certa mi aiuterà!
 

 
  • “……….sei sicura di quello che vuoi fare?”
  • “Certo Frank! So che soffrirà ma è l’unico modo per farlo partire!”
  • “Va bene Valentina, ma cerca solo di fare in modo che il tuo piano funzioni! Altrimenti avrai fatto tutto per niente!”
  • “Certo Frank! Tu ricordati di fare quello che ho detto e vedrai che andrà tutto bene!”
  • “Certo che mi ricordo! Comunque adesso dov’è David?”
  • “Non lo vedo da ieri e mi ha solo detto che dorme da un amico! Spero non da un’amica!”
  • “Se tu gli dicessi il tuo piano, lui starebbe più tranquillo!”
  • “E’ una sorpresa Frank e voglio che resti tale! Tranquillo che andrà tutto bene!”
  • “Ok fai tu! Va bene se ti offro un Martini in ricordo dei vecchi tempi?”
  • “Certo! Sai, non sono mai più venuta a bere un Martini da te, tranne quella volta….”
  • “Quando tu e David vi siete conosciuti! Né è passato di tempo: vi siete innamorati e David ha finalmente messo la testa a posto! Siete diventati una splendida coppia!”
  • “Grazie di tutto Frank! Mi mancherete tu e Marta!”
  • “Anche tu piccola! Buona fortuna!!!”
 
Saluto Frank con le lacrime agli occhi, pensando a quanto quest’uomo abbia aiutato me e David! Lui c’è sempre stato e sono davvero felice di essere entrata nel suo locale per cercare una bottiglia d’acqua!
Ora capisco che se quel giorno non fossi entrata non avrei conosciuto Frank e successivamente Marta, due bravissime persone, e non avrei mai conosciuto David: l’amore della mia vita!
 
Come ringraziamento per l’aiuto, ho deciso di lasciare nella buca delle lettere di Frank, 2 biglietti aerei per l’Australia.
Mi è venuta quest’idea, dopo che ho sentito Marta cercare di convincere Frank a portarla a Sidney e quindi ho deciso di spendere i miei ultimi risparmi in modo davvero utile: aiutare due amici!
 
Mi domando che faccia faranno quando apriranno la posta!!! Vorrei potergli consegnare i biglietti di persona, ma devo pensare al mio piano e poi sono sicura che vorranno festeggiare privatamente l’arrivo dei biglietti! Gli auguro davvero ogni bene, perché sono due persone speciali, che si incontrano una volta nella vita e spero davvero un giorno di rivederli!
 
Torno a casa e trovo David che mi aspetta seduto sul divano. Mi avvicino, mi siedo di fianco a lui e inaspettatamente lui mi abbraccia e mi sussurra “Dimmi che non mi lascerai, dimmi che staremo sempre insieme!” mi scosto da lui, lo guardo e noto che ha gli occhi rossi e una piccola lacrima gli scende sulla guancia.
 
Io non resisto e lo bacio intensamente, lui ricambia ma noto che è distante e non riesce a lasciarsi andare veramente…. Non c’è neanche bisogno di chiederne il motivo: il motivo è la sua partenza e il mio restare in Italia! Eppure se sapesse del mio piano, non sarebbe così triste! Ma se voglio che sia una sorpresa, non devo dirgli niente…..
 
Lui mi sussurra con un velo di tristezza “Frank mi ha detto che sei andata a trovarlo! Ti ricordi quando ci siamo incontrati?” io rispondo con un sorriso sulle labbra

 
  • “Certo! Come potrei dimenticare……. Ho fatto la figura della scema a rimanere immobile a fissare un bicchiere di Martini!!!” dico con il sorriso sulle labbra celando l’imbarazzo che ancora provo per quell’episodio lontano….
  • “Sai sono rimasto molto stupito! Di solito appena entravo in un bar le ragazze mi notavano subito e cercavano di attirare l’attenzione, mentre tu non mi hai neanche guardato. Era la prima volta che una ragazza mi stupiva così e ho deciso di provare a conoscerti e vedere di che pasta eri fatta; e poi sai come è andata!” rimango stupita dalle sue parole.
  • “Ma allora se invece di fissare il bicchiere avessi fissato te, non saremmo diventati amici???”
  • “Beh forse amici di letto, ma non amici-amici!”
  • “Fai davvero dei ragionamenti contorti!”
  • “Non è vero! Semplicemente saremmo andati a letto e dopo chi sé visto sé visto!”
  • “Perciò non ti avrei conosciuto se ti avessi fissato come una maniaca?”
  •  “Bhé avresti dovuto anche provarci non solo guardarmi!”
  • “Ah capisco!” beh mica tanto!
  • “Mi hai guardato con una faccia! Ahahaha sembrava che non avessi mai visto un essere umano!” ah ma mi prende pure in giro! Adesso vedrà….
  • “Sai Dav, sono rimasta incantata a fissarti una goccia di sudore sul tuo pomo d’Adamo!!! Quanto eri sexy!”dico cercando di suonare seducente…
  • “Lo so! Ti ho vista che mi ha squadrato da capo a piedi! Non mi sono mai sentito più eccitato in vita mia!” wow, non l’ho mai visto così sincero!
  • “Davvero?”
  • “Sei stata l’unica con cui mi sono eccitato solo guardandoti!” autostima +100000...
  • “Mi domando perché ci abbiamo messo tanto tempo per innamorarci!”
  • “Sai, io in realtà mi sono innamorato di te fin da subito! Non avrei perso tempo con una che non mi interessava!”
  • “Ma allora….perchè?”
  • “Perché credevo di non aver bisogno di una ragazza fissa! Pensavo mi potessi bastare come amica, ma poi si è visto che erano più le volte che volevo saltarti addosso che quelle in cui facevo il migliore amico…..” ci sorridiamo a vicenda e io dico una cosa a cui stavo pensando già da un po’…
  • “Comunque se mi fossi saltato addosso subito io sarei andata via per sempre e non avrei conosciuto il vero David; invece così facendo abbiamo avuto tempo per conoscerci e anche se non c’era nulla di fisico io mi ero innamorata di te lo stesso!” lui mi sorride apertamente e mi bacia. Tra un bacio e un altro mi sussurra:
  • “Per questo ho scelto te! Perché ti sei innamorata di me e non solo del mio fisico!”
 
Detto questo il nostro bacio diventa sempre più passionale e finiamo per fare l’amore sul divano, dove oggi ho visto per la prima volta David con gli occhi rossi di pianto e dove il mio cuore ha scelto finalmente dove stare: insieme a lui!
 
Prima di addormentarsi sul mio seno, sussurra una cosa che il David di quando l’ho conosciuto non avrebbe mai detto: “Non mi lasciare…….” poi si addormenta profondamente e io mentre gli accarezzo i capelli penso alla faccia che farà, quando scoprirà il mio piano! Mi scappa una risata perché sono felice di essere qui con lui in questo momento!
 
Mi addormento felice di avere vicino l’uomo che amo, non sospettando minimamente che l’uomo in questione abbia anche lui un piano segreto……
 

 
 
 
 
 
Scusate per il ritardo ma ho avuto 2678 cose da fare! Spero di farmi perdonare con questo capitolo! Alla prossima! <3
Vi lascio il link dell'altra storia in corso:
Gli Incidenti dell'Amore
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2259855&i=1

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Capitolo 20
*** Piccola, Grande Svolta… ***


Maschera d'Amore




Capitolo 20: Piccola, Grande Svolta…
 


“Sono un fottuto genio!” è questa la frase che ripeto da 6 giorni a questa parte. Sono momentaneamente nella fase più eccitante di tutta la mia vita e devo cercare in tutti i modi di non far capire nulla a David, che in questi giorni sembra uno zombie in attesa di andare al patibolo!
 
Poverino. Se sapesse cosa mi frulla in testa non sarebbe così triste!
In realtà lo capisco: oggi è il grande giorno! Abbiamo, cioè ha l’aereo per Los Angeles tra 2 ore e ancora non è pronto!
 
Infatti ha indosso solo i boxer e mi guarda con i suoi inconfondibili occhi da cucciolo bisognoso di coccole, pregandomi di non lasciarlo partire e di farlo restare con me.
Povero David! Non so come, ma mezz’ora dopo riesco almeno a farlo vestire e uscire dal palazzo.
Per un momento penso ai miei genitori e a come li abbia salutati così frettolosamente; spero che un giorno capiscano quale sentimento forte mi lega a Dav e spero soprattutto di aver fatto la scelta giusta!
 
Perché il mio piano funzioni, ho bisogno di qualcuno che lo convinca a prendere l’aereo; io ho cercato di convincerlo, ma è più testardo di un mulo e non vuole sentire ragioni!
 
Così decido di fare una sosta prima di andare all’aeroporto, cioè il pub di Frank!
 
Indico gentilmente il locale di Frank, ma David non sembra avere alcuna intenzione di entrare, così gli dico:

 
  • “David, non credi che Frank si meriti un saluto prima che tu parta? Insomma ci ha aiutato un sacco di volte, è il minimo che tu possa fare…..”
 
Naturalmente David si sarebbe sentito in colpa se non avesse salutato Frank prima di partire; ovviamente far venire i sensi di colpa a Dav fa parte del mio piano!
 
Mentre Dav entra nel pub, io leggo la lista che ho stilato stamattina:
 

FASE 1) Convincere David ad entrare nel pub di Frank;

FASE 2) Frank cerca di convincerlo a partire con le buone;

FASE 3) Se la fase 2 non è andata in porto, procedere con la fase 4;

FASE 4) Offrirgli un Martini, in nome dei vecchi tempi, e aggiungere un “ingrediente segreto”;

FASE 5) Se “l’ingrediente segreto” ha avuto effetto, prendere letteralmente in braccio David e portarlo dentro al taxi;

FASE 6) Salutare Frank e portare Dav all’aeroporto seduta stante;

FASE 7) Dare una piccola mancia al taxista, per evitare che faccia troppe domande, sul perché abbia dato dei sonniferi al mio ragazzo;

FASE 8) Raggiungere l’aeroporto e aiutare Dav a salire sull’aereo.

 
Ok forse sono completamente matta, ma che cavolo, Dav non voleva salire su quel maledetto aereo e dovevo pur inventarmi qualcosa!
 
Faccio il check-in e vedendo che l’hostess guarda sospettosa Dav, invento la balla che il mio ragazzo ha bevuto come una spugna, ed è completamente ubriaco. Per fortuna funziona e saliamo sull’aereo.
 
Appena sistemo Dav sulla sedia, do istruzione all’hostess di dargli un bicchiere d’acqua appena si sveglia.
 
In quel momento lui borbotta parole quasi senza senso, tranne una frase che mi fa toccare il cielo con un dito: “Vale…..non mi lasciare….”.
 
Ovviamente riesco a capire per miracolo, perché ha ancora la voce impastata dal sonno e non riesce a parlare normalmente.
 
Io, intanto chiedo all’hostess dove si trova il mio posto e lei mi indica il sedile 20B, cioè tre file più indietro rispetto a dove si trova David; perfetto perché lui non mi veda una volta sveglio.
 
Mi sistemo e cerco in tutti i modi di rilassarmi anche se sono eccitata da morire: il mio piano sta procedendo bene e spero che niente vada storto.
 
So di essere stata stronza a non dire subito a Dav che avevo l’intenzione raggiungerlo in America, ma volevo fargli una sorpresa, dopotutto tra pochi giorni sarà il nostro primo anniversario da quando ci siamo messi insieme.
Non sembra che sia passato tutto questo tempo, ma quando ci si diverte il tempo passa in fretta!
 
Comunque resta il fatto che ho dovuto cambiare il mio piano; recupero dalla borsa il foglio con il mio vecchio piano:
 
PIANO A:
 
Portare David all’aeroporto e obbligarlo a prendere quel maledetto aereo. Intanto prenotare il volo successivo diretto a Los Angeles e raggiungerlo a casa.
 
Purtroppo il mio piano era pieno di difficoltà:

 
  • 1) Portare Dav sull’aereo sarebbe stato difficile se non l’avessi fatto “dormire”.
  • 2) Non avrei potuto raggiungerlo una volta arrivata, perché non so dove abita e avrei dovuto cercarlo per giorni alla cieca.
 
Perciò ho dovuto passare direttamente al PIANO B:
 

 
  • 1) Convincere Frank a farsi prescrivere dal farmacista dei sonniferi, abbastanza potenti da far durare il sonno per tutta la durata del volo.
  • 2)Portare Dav sull’aereo e sperare che si svegli quando è ora di atterrare e non prima.
  • 3) Rimanere nascosta finché non sarà ora di scendere dall’aereo, e rivelare a Dav che era tutto un mio piano per farlo andare in America, senza che andasse in escandescenza.
  • 4) Sperare che Dav non si incazzi e che non mi molli all’aeroporto, come una a cui gli manca qualche rotella.
 
Mi assopisco leggermente, ma dopo pochi minuti un rumore mi sveglia improvvisamente: all’inizio non riesco a mettere bene a fuoco ma il rumore a poco a poco si trasforma in un grido di un uomo. È David!
 
  • “…lasciatemi scendere! Voglio tornare in Italia…..” un’hostess gli si avvicina e cerca di calmarlo, ma lui sembra in preda alla disperazione. Povero!
  • “Signore, la prego si calmi! Vuole un po’ di tranquillante?” chiede gentilmente l’hostess.
  • “Non me né faccio un cazzo del tranquillante! Io devo tornare in Italia immediatamente! Devo parlare urgentemente a Valentina!” l’hostess in quel momento mi guarda e capisco che è ora che intervenga, se non voglio che David perda completamente la testa.
 
Come se stessi andando al patibolo, mi avvicino lentamente (forse fin troppo, a dire il vero!) a Dav, mentre lui ancora si dimena e chiama a gran voce la sua amata Valentina……
 
Appena arrivo di fronte a lui, noto che ha la fronte completamente sudata e quel che è peggio il sonnifero di Frank è durato per poco più di un’ora, contro le 12 ore di viaggio!
 
Lui ha gli occhi chiusi e non mi vede, ma appena lo chiamo lui spalanca gli occhi e mi guarda come se fossi un fantasma.
Io ho il dubbio che il sonnifero gli abbia dato alla testa! Che cosa diavolo mi è saltato in mente!
 
Intanto l’amore della mia vita resta immobile e non mi stacca gli occhi di dosso, tanto che non capisco se stia bene o no. Così lo chiamo altre volte e dopo alcuni minuti, in cui penso di averlo quasi ucciso, lui sussurra un flebile “Vale….sei tu?”.
 
L’espressione che ha in volto dice tutto del suo stato d’animo: non capisce come faccia a trovarmi sull’aereo con lui e cosa più importante non credo che si sia davvero reso conto di trovarsi nell’aereo diretto a Los Angeles. Una vera sorpresa! Peccato che dia segnali di vita solo dai borbotti che escono dalla bocca, ma l’intero corpo non si muove e mi sto davvero preoccupando!
 
Vicino a lui c’è un posto vuoto e decido che è ora di finirla di dare spettacolo alle altre persone e cominciare a parlare tra di noi! Se magari Dav desse segni di vita.
 
Finalmente dopo pochi minuti, il suo viso torna abbastanza sereno, ma non meno sospettoso e mi chiede:

 
  • “Vale ma davvero sei tu?” io per la 800esima volta rispondo di sì e lui sembra rilassarsi; questo rilassamento però dura solo alcuni secondi, poi torna vigile e diffidente:
  • “Ma che ci fai qui? E soprattutto dove diavolo mi trovo?” è ora di dirgli tutto, o quasi…..
  • “Stai scherzando vero??? Ma sai che non mi ricordo di essere salito sull’aereo?! L’ultima cosa che mi ricordo è che sono andato a salutare Frank, dopo poco mi ha offerto un Martini e poi più nulla!”
  • “Oh beh….avrai avuto sonno!” si gira verso di me e mi guarda stupito:
  • “Aspetta, mi stai dicendo che mi sono addormentato e tu mi hai portato di peso sull’aereo?”
  • “Ehm sì!”
  • “Sei completamente pazza! Avresti dovuto riportarmi a casa e farmi partire domani o la settimana prossima!”
  • “Tuo padre voleva che a tutti i costi prendessi quest’aereo e non volevo deluderlo…..”
  • “Ah mio padre! Si deve sempre mettere in mezzo! È la mia vita in fondo e devo essere io a decidere quando e come partire……comunque se mi avessi detto che avevi intenzione di venire anche tu a Los Angeles, sarei partito subito, lo sai?”
  • “Lo so ma volevo farti una sorpresa…”
  • “Ci sei riuscita perfettamente……”
  • “Comunque prima hai detto all’hostess, che volevi tornare in Italia al più presto per dirmi qualcosa…..cos’è dunque?”
  • “Oh beh sì! Oddio mi hai preso alla sprovvista e in questo momento non mi sono preparato un discorso vero e proprio e……..”
  • “Aspetta! Non mi stai scaricando vero?”
  • “No no tranquilla! È solo che avrei qualcosa da chiederti…. È da molto che volevo farti questa domanda……ecco io…..”
 
In quel momento il comandante ci avverte che l’aereo atterrerà con circa 15 minuti di ritardo. Sai che novità! Però che tempismo! Proprio nel momento in cui Dav mi stava facendo una domanda a suo dire molto importante! Uffa, sono troppo curiosa!
 
  • “Allora Dav che cosa volevi chiedermi?” sono eccitata, preoccupata, terrorizzata e felice! Tutto insomma!
  • “Ok! Vale, amore mio!” improvvisamente si slaccia la cintura del sedile e si inginocchia di fronte a me. Ora mi accorgo che sono totalmente impreparata a tutto questo….
  • “Mi vuoi sposare?” Dav sorride a 32 denti e io sono immobile perché non mi aspettavo che mi chiedesse una cosa del genere! Sono assolutamente un fascio di nervi!
 
Prima che Dav cominci a preoccuparsi di un mio possibile NO, mi desto dal mio intorpidimento, gli salto addosso, tanto che lui cade di schiena sul pavimento e rispondo con tutto il fiato che ho in corpo “SI’!!!”.
 
Ci sorridiamo e ci baciamo appassionatamente, finchè non arriva l’hostess che ci chiede educatamente di sederci e di evitare di saltarci addosso. In quel momento Dav mi mette al dito un bellissimo anello con un diamante gigantesco! Oddio non riesco a contenere la gioia!
 
Passiamo il resto del viaggio a sorriderci e baciarci leggermente, per evitare di finire avvinghiati nei sedili!
 
Quando è ora di scendere, arrivano i genitori di Dav e vedendo che non è solo ma ci sono anch’io rimangono leggermente stupiti e sembra che stiano per svenire; ma quando Dav gli spiega cosa è successo sull’aereo e mostrandogli l’anello (del potere!?) sembrano riprendersi.
 
Ci accompagnano in quella che sarà la casa di me e David e non posso essere più felice di così.
Con questo non voglio dire che i suoi genitori mi accettino completamente, ma adesso che ci dobbiamo sposare e intendiamo fare le cose sul serio, hanno deciso di mettere da parte il risentimento che provano nei miei confronti, soprattutto per non ferire Dav che ha finalmente messo la testa a posto.
 
Non so come andrà la nostra vita, ma la cosa più importante e che noi ci amiamo e questa è l’unica cosa che conta davvero.
 
Ora mi viene in mente che prima di conoscere Dav avevo letto in un libro che la protagonista incontrava il suo grande amore in un bar. E a pensarci bene a me è successo esattamente così: wow mi è accaduta una cosa che proprio non avrei mai pensato mi accadesse! Innamorarmi del mio migliore amico che tra breve diventerà mio marito! Mi chiedo, il destino cosa avrà in serbo per me e Dav………non vedo l’ora di scoprirlo!
 



L'Anello di Fidanzamento: *_* Maschera d'Amore







Capitolo conclusivo! Mi scuso per avervi fatto aspettare tanto, ma spero di essermi fatta perdonare! Spero che il capitolo, come anche la storia vi siano piaciuti! Recensite in molti! Infine voglio ringraziare tutti quelli che hanno letto e amato questa storia! Grazie di cuore! Alla prossima <3
 
 
 
 

 
 
 

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