Our Moments of Peace

di Suiyo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1# Chapter | Amici, Gesti ***
Capitolo 2: *** 2# Chapter | Paura; Intuito ***
Capitolo 3: *** 3#Chapter | Gelato; Abbraccio ***



Capitolo 1
*** 1# Chapter | Amici, Gesti ***


{GaaSaku}


 
Persino la bidella aveva preferito lasciarlo solo. Ma dopotutto se la aspettava. Aveva però una consolazione: l’artefice di quel livido se l’era vista peggio. Lo confermava quell’occhiataccia che Sasuke gli aveva rivolto alla fine della lite. E lo confermava pure l’occhio nero e il livido che gli copriva interamente il collo. In seguito però l’Uchiha aveva ghignato malignamente, nonostante la rissa fosse finita con sconfitta del moro.

E ora aveva ricevuto una sospensione, per aver difeso un amico. Perlomeno era sicuro di aver fatto la cosa giusta. Per Naruto lo avrebbe sempre fatto. Lui era stato uno dei pochi ad accettarlo come una persona, e non come il mostro che tutti conoscevano. I primi in assoluto a considerarlo come un amico furono Naruto e Sakura. Erano diventati molto amici, loro tre. Da piccolo anche solo figurarsi qualcuno chiamarlo “amico” era un’illusione. Ora invece anche lui vantava di questo privilegio.

-Gaara?

Perso com’era nei suoi pensieri, non si era accorto che davanti ai suoi occhi aveva fatto capolinea la figura di Sakura, che lo guardava con un sorriso. –Naruto è andato a fare a botte con Sasuke. Ho cercato di fermarlo. Ma quando gli toccano gli amici, quella testa quadra perde il senno, lo sai no?- continuò ridendo l’Haruno, sedendosi sulla panca accanto a lui. Gaara poteva solo immaginare cosa stessero combinando quei due.

-Devo andare ad aiutarlo- sussurrò il diciottenne, ma mentre cercò di alzarsi fu prontamente bloccato dall’amica. –Hai fatto già abbastanza. E poi non ti devi preoccupare. Sicuramente assieme a Naruto ci saranno Sai e Kiba.

Gaara la guardò negli occhi, sorridendo lievemente, per poi massaggiarsi il livido sulla mano. Il ghiaccio ormai era diventato liquido e non serviva più. Tolse la borraccia e cominciò a sfasciare la mano, sotto gli occhi attenti dell’Haruno. Quando vide la carne viola al centro della mano, Sakura si lasciò scappare un sussulto, portando le mani alla bocca.  –Gaara, cavolo, perché non mi hai chiamato prima?- lo rimproverò la ragazza, mentre gli guardava la mano. Gli occhi smeraldini brillavano dolcemente. – Non è niente, Sakura. – cercò di rassicurarla il rosso. Non voleva farla preoccupare –Vieni con me. Ti faccio visitare da mia madre. – gli rispose guardandolo con gli occhi prossimi alle lacrime. Il ragazzo la guardò con un sorriso stampato sulle labbra, abbracciandola con il braccio. Era il suo modo di ringraziarla per le sue attenzioni. Sakura, d’altro canto, rispose a quel dolce gesto. Eppure, non potevano immaginare che quel gesto nascondeva altro.
 
 
 
{ItaSui}


 
 
Arricci il naso per il freddo, e guardi davanti a te per cercarlo. Vi siete dati appuntamento fuori il bar di Iruka.
Gli occhi navigavano sopra l’asfalto della strada, coperto interamente dalla candida neve. Nei tuoi occhi marini si specchia il bianco niveo. È proprio quel candore a rasserenarti e quel freddo ti arrossa le guance color latte. E questo non ti dispiace, perché dopotutto ami la neve. Anche quando ti sfugge uno starnuto per il freddo.
Ti fermi davanti al negozio di Iruka, che ti offre una cioccolata calda. Gli sorridi. Sai già che qualunque cosa tu possa fare, non accetterà mai dei soldi da te. Ma comunque non ti arrendi e, mentre lui è distratto, gli infili i soldi dentro la tasca e te ne vai. Dopo essere uscita dal negozio, cominci a sorseggiare la tua bevanda bollente. E il calore ti entra nel corpo e ti culla piacevolmente. La sensazione di freddo se ne va e, mentre alzi lo sguardo dal bicchiere, guardi una figura familiare ferma davanti a te. Sorridi, e affretti il passo. E appena lo raggiungi, ti stringe la mano, quella che non tiene il bicchiere. Vi guardate per qualche secondo.  

-Ciao, Suiyō.

-Ciao- rispondi, con le gote rosee. Lo guardi timidamente, notando un leggero sorriso sul volto. Perché, dopotutto, ti senti strana quando sei con lui. E anche se fa freddo, Itachi comunque non ci pensa due volte a darti la sua sciarpa – e ti viene spontaneo chiederti come possa avere una tale sensibilità, il tuo ragazzo.
- Hai ancora freddo?- chiese il ragazzo, carezzandole la folta chioma rossa. Con la testa fai un cenno di negazione.
Quell’indumento caldo che ha un profumo buonissimo. E sorridi, soprattutto quando ti stampa un bacio sulla fronte, appena fuori di casa tua. E, dopotutto, capisci che non ti serve altro, meno che i suoi gesti e la sua presenza.
 
 
 
 
 
 
 
 

Salve, gente. Per vostra immensa felicità (?!) sono ritornata alla carica! 
Questo, diciamocelo, è stato un’auto regalo. E tra poco ce ne saranno altri, quindi andate da qualche parte a pregare che io non scriva più. 
Comunque, passiamo alle storie:
La GaaSaku: questa è stata leggermente sforzata, nonostante ami questa coppia. Qui il narratore è esterno alla vicenda. Credo che sia chiaro, cosa intendessi con "il mostro". Se non è chiaro, beh, avevo intenzione di sfruttare lo Shukaku e di farlo diventare "il mostro". Anche se, per adesso, non vi spiegherò cosa intendo. Lo farò nei capitoli che verranno, sempre se sarete d'accordo a continuare a seguirmi :) 
L’ItaSui: questa parte l'ho amata. Non so come mi sia venuta l'idea ma, se devo essere sincera, mi è piaciuta davvero molto. Il narratore, in questa parte, è diversa rispetto alla parte dedicata alla GaaSaku. Tengo a precisare che il mio non è stato casuale. Qui, finalmente, presento il personaggio da me creato: Suiyō. Anche se non l'ho presentata per bene, lo ammetto. Comunque, qui non credo ci sia molto da dire. La ragazza si accorda con Itachi per tornare insieme a casa e poi il resto viene da sé. 

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Capitolo 2
*** 2# Chapter | Paura; Intuito ***


{GaaSaku}
 
Nella scuola non si parlava d’altro. Sakura stava con Gaara. Gaara stava con Sakura. Nessuno poteva crederci. E il primo nella lista era Naruto. Il povero Uzumaki, nonostante fosse passata circa una settimana, ancora stentava a registrare la notizia nella sua mente. Forse perché non riusciva a vedere la sua migliore amica – forse, la vedeva anche come qualcos’altro- insieme ad uno dei suoi migliori amici. Ma dopotutto, quando li vedeva insieme, gli sfuggiva sempre un sorriso. E loro la prendevano come la sua benedizione, anche se goffa ma comunque dolce. Alla maniera di Naruto Uzumaki.

-Tutta la scuola ci guarda.

-Hai ragione- confermò l’Haruno. – Da ora tutti ti staranno alla larga- sussurrò Gaara, diventando improvvisamente cupo. Sakura sussultò, consapevole di ciò cui si riferiva. Perché la loro felicità era minacciata dalla leggenda del “mostro”. No, non era il “mostro” che li minacciava: era la cattiveria della gente che, da sempre, aveva imposto la solitudine a Gaara. Da troppo tempo lui sopportava quelle angherie. –Non m’importa. – gli rispose duramente, mettendosi di fronte a lui. I capelli fiammeggianti le carezzavano la fronte spaziosa, e i loro occhi si specchiavano. Il ragazzo la guardò. –Se stare con me ti fa soffrire tu…

Ma non ebbe tempo per finire la frase. Sakura si mise sulle punte, e gli stampò un fugace bacio sulle labbra.  –Non ci devi pensare nemmeno. E non lo pensare mai più. Promettimelo- gli sussurrò, guardandogli le labbra curvarsi in un sorriso. Gaara le carezzò i capelli rosa pastello – chi poteva avere dei capelli di quel colore?- e sentì il bisogno di abbracciarla. –Te lo prometto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
{ItaSui}
 
  • One-Chan, mi accompagni a casa di Naruto?
Suiyō la guardò confusa. – E perché mai ti devo accompagnare? – chiese la più grande, mentre finiva di asciugare le mani dopo aver finito di lavare i piatti. Naruto era loro cugino, quindi era inutile la domanda. La strada la conosceva, quindi poteva andare anche da sola. La piccola Hana arrossì notevolmente. –Ehm, vedi, Naruto mi ha invitato a casa sua e vengono pure Sasuke e Sakura.

L’altra rise leggermente, guardando intenerita la sorellina. Le accarezzò i capelli rossi. Aveva già capito tutto. –Ho capito tutto. Dai, andiamo.
La più piccola urlò per la gioia e subito prese il giubbotto e subito aprì la porta, mentre la più grande prendeva le chiavi di casa e usciva. Aspettò Hana e si diressero a casa di Naruto.
  • One-Chan, secondo te gli piaccio a Sasuke-kun?- chiesa nervosa la piccola.
  • Beh, perché non glielo chiedi?
  • No! Non lo farò mai! – urlò Hana, stringendo con forza la mano della sorella più grande.
  • Fa come vuoi.
  • Allora fallo anche tu.
  • Cosa? – chiese Suiyō, con un sorriso di sufficienza.
  • Dai, lo so che ti piace Itachi-kun! Se ti confessi, allora lo farò pure io con Sasuke! – rispose Hana, guardandola trionfante.
Le guance di Suiyō arrossirono, mentre lei stessa strabuzzò più volte gli occhi. La piccola serpe ghignò soddisfatta, mentre si auto elogiava per il suo intuito. –Va bene…- rispose rassegnata la più grande. Certe volte sua sorella le faceva un po’ paura per la sua sensibilità.




My Part:
Come promesso, eccomi qui u.u 
Credo che non ci sia molto da dire, su questo capitolo. L'unica cosa da precisare, forse, è che Hana è la sorellina di Suiyō ed è cotta di Sasuke. Qui l'età del Team 7 e di Hana è sui 8 anni e, quindi, Itachi e Suiyō hanno circa 13 anni. Mi pare sia così...
Comunque, spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto :) 

 

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Capitolo 3
*** 3#Chapter | Gelato; Abbraccio ***


{GaaSaku}
 
 
Il loro primo appuntamento.

Lei, nonostante stesse correndo, era arrivata con minuti di ritardo e quando arrivò vicino alla gelateria dove si erano concordati, vide il suo fidanzato guardare l’ora. Appena lo vide arrestò la folle corsa che le aveva tolto il fiato, mentre il diciottenne si avvicinava. –Scusa…- balbettò la ragazza, la quale si sentiva mancare l’aria.
Lui sorrise, scrollando le spalle. Le porse una mano. –Che gelato vuoi?- le chiese, mentre la invitava a entrare nel negozio dove si erano concordati l’appuntamento. La rosa, dopo aver ripreso fiato, cominciò a guardare tra i vari gusti in mostra. –Penso prenderò il gelato a vaniglia.
Il ragazzo annuì, mentre pagò la cassa. Uscirono dal negozio e si diressero verso un parco vicino. Passò tutto il tempo a guardarla. E nonostante Sakura fosse irascibile, essere fissata e al contempo arrossire non le permettevano di usare il suo lato “maschiaccio” contro Gaara. Forse per le macchie bianche rimaste sulle labbra, o forse per il bacio sfuggevole che Gaara le aveva stampato sulle labbra. –La vaniglia ha un buon sapore, sulle tue labbra- le confidò il ragazzo, sorridendo lievemente.    

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
{ItaSui}
 
L’avevano sempre definito una ragazza troppo tranquilla per la sua età; mai vista con una sigaretta in bocca, una bottiglia di birra nella mano, in un bar. Eppure Suiyo non aveva mai sognato o desiderato niente di tutto ciò, anzi. Le bastava benissimo ciò che aveva.

Dietro di lui, Suiyo gli accarezzava una spalla. Per l’ennesima volta, il piccolo Sasuke aveva chiesto, dove si trovavano Mikoto e Fugaku. E Itachi era stato costretto a mentirgli, per l’ennesima volta. E ogni volta era come morire, mentre gli diceva: “ Mamma e papà sono dovuti andare in cielo, Sasuke-kun”.
L’Uchiha non aveva mai pianto, non davanti a qualcun altro. Eppure, anche solo la presenza della rossa, riusciva a farlo sentire meglio. Come a dire: “Ci sono, non ti lascio.” Nessuna parola da dire e niente da capire. Solo loro e un bacio a fior di labbra. Perché era questo che a Suiyo bastava: stare accanto a Itachi.




 


Suiyo's Palace;

Sono ritornata a scrivere *^*
Non ci credete, eh? Beh, neanche io.
Comunque, ho deciso che questo sarà l'ultimo capitolo [per vostro sommo dispiacere]
GaaSaku; allora, questa forse è stato il momento più dooolscee che ho mai scritto su di loro. E poi Gaara è così awhhh *^*
Spero comunque di non aver reso i due personaggi OOC e di non aver fatto orrori errori e poi dai, la situazione è semplicemente stupenda.
ItaSui; miei, miei, miei cazzo. Sono troppo miei. Comunque, vi spiego la situazione: Fugaku e Mikoto sono morti da poco e Sasuke li cerca. Per il resto, penso sia abbastanza chiaro.

Buonviaggioavvederci! :D

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