Amore tra le onde

di tsuIloveyou
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** lo scherzo ***
Capitolo 3: *** Finale ***



Capitolo 1
*** prologo ***


KyoyaxTsubasa Spero che vi piaccia ;-) Kyoya ha sempre amato Tsubasa, ma non riusciva ad ammetterlo. Ha sempre cercato di ignorarlo, di stargli il più lontano possibile, perfino di non parlargli, ma proprio non ce la faceva. Sin da quando lo vide con Yu la prima volta, con i suoi bellissimi occhi dorati ei suoi morbidi capelli argentei sempre raccolti e ordinati, non riusciva più a pensare a nessun' altro. Un giorno di luglio, i ragazzi decisero di andare a fare una gita in barca e anche lui, Kyoya, fu invitato ( in realtá fu stato costretto de Benkei) a partecipare. Arrivato lì, fedelmente seguito da Benkei, notó che erano in otto: lui, Benkei, Gingka, Madoka, Yu, Hyoma, Kenta ed il suo Tsubasa. "Perchè Hikaru non c' è?" chiese Benkei, notando l' assenza della ragazza. "Ha il raffreddore e ha preferito non venire" spiegò Madoka. "Tsk, come ha fatto ad ammalarsi in estate!?" Kyoya sembava seccato. Gingka battè la mani attirando l' attenzione di tutti: «Coraggio! Non vedo l' ora di partire!" urlò entusiasta. "Sììì andiamoooo!!" fu la risposta generale. I ragazzi raggiunsero il molo, dove un uomo sulla quarantina con un cespuglio di capelli grigi li aspettava, guardandoli con l' unico occhio che riusciva ad aprire. Che cicatrice invidiabile...pensò Kyoya fissandolo. "Bene.Vogliamo partire?" chiese l' uomo con la sua voce gracchiante. "Andiamo!" gridarono allegri i ragazzi. Angolino dell' autrice ;-) Spero che vi abbia interessato il mio inizio e il seguito è molto meglio. Continuate a leggere!

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Capitolo 2
*** lo scherzo ***


Lo sguercio portó i ragazzi per il molo fino ad una barca un po' malandata, ma molto resistente e spaziosa. Il primo a salire fu Yu, seguito da Kyoya e Benkei, che aiutó il piccolo Kenta. Hyoma salì lentamente per non cadere, mentre Gingka saltó sulla barca facendola oscillare paurosamente, anche se questa non si ribaltò, per fortuna. Mancava solo Tsubasa. L' albino guardò quella "cosa " con diffidenza e salì seguito dal capitano. Il viaggio iniziò ei ragazzi erano sempre più allegri; Gingka insisteva nel volersi fare il bagno quindi, arrivati ad un punto, il capitano buttò l' ancora e disse:«Tuffatevi pure! È una giornata stupenda e il mare è limpido!» e senza il minimo indugio Gingka, Yu e Kenta iniziarono a spogliarsi. Gingka li chiamò e gli sussurrò all' orecchio:«Perchè non facciamo uno scherzetto a Tsubasa?», i ragazzi lo guardarono sogghignando e si fecero cenno con la testa. Tsubasa se ne stava tranquillo a guardare il mare e non immaginava nemmeno quello che sarebbe successo. "Tsubasa?" l' albino si voltò verso la persona che l' aveva chiamato e si sentì spingere fuori dalla barca e, un attimo dopo era in acqua.

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Capitolo 3
*** Finale ***


L' acqua era gelida.
Ve la farò pagare...pensò Tsubasa con rabbia.
Gli mancava l' aria, doveva risalire.
Tornò in superficie, con gli occhi rossi per il sale; aveva la vista offuscata, ma riusciva a distinguere le sagome dei suoi amici che ridevano di lui.
Cercò di risalire in barca, ma i bordi di quest' ultima erano troppo scivolosi e non riuscì a mantenere la presa, cadendo di nuovo in acqua.
" ahahahahah!" I ragazzi continuarono a ridere dell' inutile tentativo dell' albino di uscire da quell' acqua così fredda e torbida.
Ad un certo punto, però, qualcosa gli afferrò la caviglia. Tsubasa sentì il sangue gelare nelle vene e divenne pallido come la morte.
" Ragazz..." Non riuscì a finire la frase che scomparve sott' acqua. Kyoya corse verso il bordo della barca e si sporse per vedere dov' era finito il suo amato Tsubasa.
" Tsubasa!!!" Gridò prima di tuffarsi.
L' acqua era ancora più gelida e non si vedeva molto. Tsubasa era lì, davanti a lui, le alghe lo tenevano sotto, si dimenava sempre di meno.
Kyoya lo raggiunse con un paio di bracciate e tirò fuori il suo fidato temperino; ci mise molto a trovare il coltello in quella penombra liquida ed entrambi non avevano più fiato.
Trovato! Pensò Kyoya e tagliò di netto quelle alghe viscide, cinse la vita di Tsubasa con un braccio e lo portò in superficie.
 
&

" Eccoli!" Gridò Madoka.
I ragazzi corsero verso di lei e videro due sagome risalire, poi Kyoya che respirava affannosamente e portava Tsubasa che non si muoveva più.
" Vi tiriamo su!" Disse Gingka sporgendo le mani verso di loro, seguito dagli altri.
In meno di un minuto erano di nuovo sulla barca, ma Tsubasa non apriva gli occhi; Kyoya si avvicinò e lo scosse, ma l' albino non reagiva.
" Non respira!" Esclamò Madoka.
" Tsubasa svegliati! Ti prego, apri gli occhi! Tsubasa!", ma lui non si mosse.
Kyoya, disperato, appoggiò le sue labbra contro quelle gelide del ragazzo e soffiò tutta l' aria che aveva nei polmoni; non aveva più fiato, quindi premette il petto di Tsubasa con tutta la forza che aveva.
Continuò per un paio di minuti e, alla fine, l' albino ricominciò a respirare e a tossire per buttare fuori l' acqua salata che aveva bevuto involontariamente nel tentativo di chiamare Kyoya.
" sei vivo!" Dissero i ragazzi liberando un respiro di sollievo.
Kyoya si voltò dall' altra parte e non disse nulla.
Il piccolo Yu, curioso si fermò davanti a lui e girò la testa di lato: " Perché stai piangendo?".
" Non sto piangendo! Perché dovrei piangere? Tsubasa sta bene, no?" Cercava di mantenere la voce ferma, ma senza molto successo.
Una mano si posò sulla sua spalla: era Tsubasa.
" Non volevo farti preoccupare. Mi dispiace molt... Etciuuu", Kyoya si voltò verso l' albino e gli mise una mano sulla fronte.
" Ti sei preso anche tu il raffreddore" disse Hyoma sorridendo: " Proprio come Hikaru".
Tutti si misero a ridere e Tsubasa starnutì ancora un paio di volte.
 " È colpa del vostro stupido scherzo! Ora non ho nemmeno dei vestiti da mettere!", disse imbronciato e fu travolto da una coperta asciutta e calda.
Il ragazzo si girò e vide Kyoya che gli sorrideva e si appoggiò al suo petto, lasciandosi coccolare.
Il capitano fece ripartire la barca per tornare indietro ei ragazzi erano scesi a mangiare qualcosa. Sul ponte c' erano rimasti solo Tsubasa e Kyoya.
" Kyoya?" La voce arrivò come un sussurro, ma fu sentito.
" Dimmi, hai ancora freddo?" Chiese il ragazzo dai capelli verdi con preoccupazione.
" No, non è quello... ti voglio bene, Kyoya" Tuffò la testa sotto le coperte: " Cioè... Nel senso...io..."
" Io non ti voglio bene" disse Kyoya, fissando lo sguardo di Tsubasa che si spegneva come un fiammifero.
Gli accarezzo i capelli ancora un po' umidi, gli prese il mento e lo portò a pochi centimetri dal suo.
" Io ti amo!" Kyoya lo baciò con dolcezza. I due continuarono a baciarsi per un momento che sembrava non finire mai e, ad un certo punto, Tsubasa si appoggiò di nuovo al petto del suo amato e si addormentò.

Angolo dell' autrice:
Spero che la mia storia vi sia piaciuta!!

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