all i want

di Verity_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Io sono Alexandra Jones ho diciotto anni e ho un grande bisogno di vivere.
Ma come posso cominciare a vivere oggi se è il primo giorno di scuola? Che qualcuno mi aiuti perché non ce la faccio già più. Oggi inizia l’inferno. Non che io sia una sfigata, odio solo svegliarmi presto la mattina.
La sveglia sta suonando da un po’ e mia mamma sta già urlando di prima mattina. Che palle. Non ho voglia di alzarmi, ma devo se non voglio fare tardi… e almeno oggi voglio arrivare in orario.
Mi alzo dal letto, mi lavo la faccia, un filo di matita e una rastrellata al cespuglio che ho al posto dei capelli. Prendo un paio di jeans, una maglietta, mi infilo le vans e sono pronta.
Scendo di corsa le scale, ma come al solito inciampo e cado rotolando fino all’ultimo gradino. Inizia bene la giornata. Faccio colazione velocemente e ancora con il fondo schiena dolorante mi avvio a scuola a piedi. Abito abbastanza vicino a scuola e amo camminare per le strade di Londra osservando la gente che… ma non diciamo stronzate! Odio camminare la mattina, ma quello stronzo di David, ovvero mio cugino non ha voglia di venire a prendermi in macchina (che poi non so che fatica può fare a venire in macchina) e non avendo la macchina mi tocca andare a piedi.
Arrivata a scuola aspetto le mie due migliori amiche Emma e Verity. Le adoro. Ci conosciamo da tantissimo e stiamo sempre insieme, siamo come sorelle. Le vedo arrivare insieme e appena sono vicine le abbraccio entrambe. Parliamo delle vacanze fino a che suona la campana.
Che i giochi abbiano inizio…
ciaoo a tuttiiiii è la mia prima fanfiction e spero che come inizio vi piaccia ne l prossimo capitolo inizierà la "vera storia" e niente... mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate! un bacio Verity ps. se c'è qualche errore fatemelo sapere che provvederò a correggere <3  

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


~~Era appena suonata la prima campanella, così entrai all’interno dell’edificio con le mie due amiche. La scuola non era cambiata per niente in cinque anni, era molto grande e molto vecchia, i muri esterni erano giallo chiaro e quelli interni erano bianchi e gli armadietti grigi decoravano la maggior parte delle pareti.
Mi diressi verso la segreteria per ritirare il mio orario: la segretaria era una donna abbastanza giovane e anche molto simpatica. Mi porse l’orario e scoprii che alla prima ora avevo arte. Emma e Verity invece avevano letteratura inglese. Ciò significava che probabilmente ci saremmo viste alla seconda ora.
Le salutai entrambe con un bacio sulla guancia e mi diressi verso la mia aula. Adoravo disegnare e amavo quell’aula perché era piena di nostri disegni che decoravano le pareti.
Essendo una delle prime ad arrivare potei scegliermi il posto migliore. Scelsi un posto vicino alla finestra in penultima fila e prima di riuscire a sedermi due mani si posarono sugli occhi. Avevo riconosciuto il suo profumo e quando sentii la sua voce chiedermi chi fosse ne ebbi la conferma. Il mio migliore amico si era degnato di venirmi a salutare.
Mi voltai di scatto “Harryyyyyyyyyy” urlai. Lui da simpaticone quale era mi disse “si è il mio nome” ma io non lo ascoltai, mi buttai fra le sue braccia abbracciandolo. “mi sei mancato così tantoo hazzaaaaa!!” dissi come una bambina. “Anche tu bllissima” mi rispose lui lasciandomi un bacio sulla fronte.
“ STYLES, JONES, se non volete andare in presidenza il primo giorno di scuola smettetela di scambiarvi effusioni” tuonò la professoressa Smith. Adoravo quella donna anche se pensava che io ed Harry avessimo qualche tipo di rapporto intimo stile amici di letto. Alla sua affermazione scoppiammo a ridere e ci sedemmo ai nostri posti.
Prima di iniziare la lezione la prof. Smith ci chiese se avevamo passato bene le vacanze e poi iniziò a spigare la tecnica della pittura a olio su tela. Anche se amavo l’arte in quel momento non riuscivo a concentrarmi. Dei capelli corvini rialzati in un ciuffo perfetto. “ma quello è nuovo?” chiesi sottovoce a Hazza indicando il ragazzo dal ciuffo chilometrico. “penso di si, non l’ho mai visto in giro” e se Harry non conosceva qualcuno voleva dire che era arrivato dopo poco tempo. Era logorroico e amava conoscere gente nuova. Era anche un bellissimo ragazzo, aveva due smeraldi al posto degli occhi, aveva i capelli ricci e un fisico perfetto. Non ricordo esattamente come eravamo diventati amici, ma probabilmente era stato grazie alla parlantina di Harry. “dobbiamo scoprire chi è” dissi interrompendo i miei pensieri “come mai ti interessa?” chiese giustamente Harry. “è carino” risposi soltanto. In realtà era più che carino, era davvero bello. Riuscivo a vedere solo la metà sinistra del viso, ma potevo benissimo scorgere l’occhio di un marrone cioccolato e i capelli corvini, la pelle ambrata e le ciglia lunghe.
Probabilmente se non mi fossi girata avrei iniziato a sbavare. E non era il caso, anche se tutti amano i cagnolini.
L’ora di pranzo arrivò in fretta e insieme a Emma e Verity mi diressi verso la mensa. Andammo al solito tavolo dove trovammo Harry con Liam e Louis. Avevo conosciuto Liam e Louis l’anno prima ed ora eravamo un gruppo. Notai subito dopo che c’era un altro ragazzo biondo con due splendidi occhi azzurri. “ciao io sono Niall” mi disse il biondo “hei io sono Alex” “i tuoi ti hanno dato un nome da maschio?” chiese Niall. Tutti risero io compresa “no, ma Alexandra non le pice. Dice che è un nome da principessa” rispose Louis al posto mio. Niall annuì “sei nuovo?” chiesi per conoscerlo meglio. “si mi sono appena trasferito dall’Irlanda” “ah ecco perché hai un accento strano” dissi battendomi una mano sulla fronte.
Mangiammo chiacchierando e poi tornammo a lezione.
Due ore dopo eravamo fuori dalla scuola e stavamo parlando sul cancello. Avevamo già deciso cosa fare il sabato sera ed eravamo solo a lunedì. Tornai a casa a piedi e appena entrata in casa urlai “sono arrivata” “siamo in cucina tesoro” rispose mia mamma. Così buttai lo zaino a terra e appesi il giubbino e poi andai in cucina. Mia mamma stava preparando la merenda a mia sorella, le salutai entrambe e poi salii in camera, chiamai mio cugino e gli chiesi se veniva a casa mia; i compiti non li avevamo ancora fortunatamente.
Dopo nemmeno un quarto d’ora sentii il campanello di casa e aprendo la porta vidi la figura slanciata di mio cugino. Era un poco più alto di me e aveva i capelli castani. Notai che in mano teneva il joystick per giocare alla play. Aveva capito tutto. Iniziammo a giocare a GTA e si fermò anche a cena.
Andò a casa per le nove e mezza e io entrai nella doccia. Adoravo stare sotto il getto caldo dell’acqua anche se poi odiavo asciugarmi i miei lunghi capelli biondi. Appena uscii mi avvolsi nell’accappatoio. Mi ritrovai a fissare il mio riflesso nello specchio: non pensavo di essere bellissima, ma non credevo neanche di essere un roito a scoppio. Avevo dei lunghi capelli biondi leggermente ricci, gli occhi verdi erano la cosa che amavo di più ero abbastanza alta, forse anche troppo e avevo un fisico piuttosto magro. Presi il phon e velocemente emi asciugai i capelli, poi mi infilai il pigiama diedi la buonanotte ai miei genitori e a mia sorella, da brava ragazza, e poi mi infilai nel letto. In fondo come primo giorno di scuola non era stato così male, ho anche trovato un bel ragazzo moro e senza nome, pensai prima di addormentarmi.


CIAOO A TUTTIIIIII
Ecco il primo capitolooo. È un po’ noioso ma ho dovuto introdurre tutti i personaggi. Spero vi piaccia almeno un poco e non faccia così schifo. In ogni caso fatemi sapere cosa ne pensate recensendo.
Un bacio
Verity

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