This is my family

di Margareth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** My love ***
Capitolo 2: *** My World ***
Capitolo 3: *** My friends ***



Capitolo 1
*** My love ***


HTML> This is my family

This is my family

 

 

 Ci siamo.

Ho accettato l’invito di Hansen e ora sono fuori con lui.

Mi ha portata in un ristorante molto carino, sulle rive del fiume, appena fuori città.

E’ molto romantico e al tempo stesso spiritoso.

Ma mai come lo era lui.

Rido alla sua ennesima battuta su sua cugina, una certa Carol.

Mentra mangia lo osservo: E’ carino, davvero tanto.

Credo sia uno dei ragazzi più belli tra quelli che ho incontrato da quando sono qui e frequento la St. Stephen School.

Lui è più grande di me, mi sembra che abbia circa 21 anni e quest’estate si è diplomato all’Accademia per insegnanti.

I capelli marroni scuri sono corti, a caschetto e qualche ciuffo ribelle ricade sui suoi occhi color cioccolato, rendendolo ancora più attraente.

L’altro giorno, quando sono uscita per fare la spesa l’ho incontrato mentre correva.

Senza maglietta.

Ancora un po’ e svenivo.

Ha dei muscoli fantastici e gli addominali sono ben scolpiti sul torace.

Si è fermato a salutare Ally e Karen prima di sorridermi e riprendere la sua occupazione.

Ora che ci penso, vista la sua bellezza, non vedo come possa essere interessato a me.

Finiamo di cenare e poi usciamo a prendere un gelato, panna e cioccolato per me e vaniglia e bacio per lui. Ci sediamo sulla panchina nel parco di fronte alla gelateria e parliamo.

In questo modo vengo a sapere che è un fanatico di Qudditch e che tiene alla Bulgaria.

Così gli dico di Viktor e lui mi guarda stralunato e chiede se posso fargli avere l’autografo.

"Certo!"

A questo punto si offre di riaccompagnarmi a scuola e io accetto.

Ci mettiamo si e no 10 minuti e così ora sono qui, davanti alla porta della mia camera che tremo. Ci siamo, il momento più brutto della giornata è arrivato. Ebbene si, ho paura. Spero tanto che non provi a baciarmi.

E invece lo fa.

Il suo viso si avvicina al mio, molto lentamente.

Arretro di qualche passo, ma vado a sbattere contro la fredda superficie di legno grezzo.

Sento il suo respiro sul mio collo e vedo i suoi occhi chiudersi piano. Cerco una via di uscita ma la mia mente non trova nessuna soluzione.

Le sue labbra sono sempre più vicine. Mi immobilizzo di colpo.

Io, di solito sempre piena di idee, ora non riesco a pensare a nulla. Non riesco, la testa mi gira troppo e ho caldo.

Non è per quello che provo per Hansen, che poi è solo amicizia, ma per quello che la sua espressione ha risvegliato in me:

Come un flash vedo labbra carnose e soffici sempre più vicine alle mie, occhi socchiusi, di quel blu chiaro che ora vedo tutti i giorni in Ally, le orecchie arrossate per il freddo e per l’imbarazzo e.. spettinati capelli rosso fuoco…

E’ come se qualcosa si fosse risvegliato in me, illuminando la mia mente.

Apro la porta di scatto e, altrettanto velocemente gliela richiudo in faccia.

 

"Hermione!" Lauren, la mia compagna di stanza mi chiama stupita .

Per tutta risposta io mi dirigo verso l’armadio e lo spalanco. Prendo la prima valigia che mi capita sotto mano e comincio a buttarci dentro qualunque cosa.

"Era Hansen quello lì fuori?" Continua Lauren "e… Hermione! Ma che stai facendo?"

Questa volta rispondo, se questa si può chiamare risposta

"La valigia"

"Già questo lo vedo. Perché?"

Mi avvicino a lei e l’abbraccio: "Lauren…" prendo fiato "tu sei una bravissima Baby Sitter, e Ally ti vuole molto bene,ma…"

"…Lei ha bisogno di un padre…" terminò lei per prima.

"Già di suo padre. E anche io ho bisogno di lui"

"Cooosaa? Stai andando da lui ?"

"Si"

"Ma…" Lauren lascia la frase in sospeso e mi tende Ally che dormiva beatamente tra le sue braccia.

Guardo mia figlia e sorrido. E’ incredibile quanto gli somiglia.

La metto nel marsupio che mi lego addosso e lo incanto in modo da assicurarlo bene al mio corpo.

L’unica cosa che mi resta da fare è rimpicciolire la borsa e infilarla nello zainetto insieme alle cose della piccola.

"Reducto!"

Ecco fatto.

Prendo la mia scopa da viaggio e mi avvicino a Lauren che ha preso Karen dalla culla.

Io prendo in braccio la bimba e le do’ un piccolo, affettuoso bacio sulla morbida guanciotta.

"Non scordarti di zia Hermione" le sussurro all’orecchio.

Poi la rendo a sua madre

"Non se ne scorderà, le parlerò di te ogni giorno. E’ una promessa."

E io so che la manterrà. Voglio bene a Lauren e mi fido di lei.

Così le prometto che le scriverò ogni giorno.

Salgo a cavalcioni della mia scopa ma la sua voce mi ferma

"Ah, Hermione.."

"Si?"

"Mi hai sempre parlato di lui con infinito amore e so che ti vuole un gran bene. Andrà tutto bene"

Sorride

Le sorrido anch’io mentre calde lacrime cominciano a scendere sulle mie gote.

E volo fuori dalla finestra.

 

 

Ciao! Ho scritto questa breve ff in attesa dell’ispirazione per "Sarà solo amicizia?" Che ve ne pare? Lasciate un commentino, per favore!!!

Margareth

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Capitolo 2
*** My World ***


This is my family 2

This is my family 2

Atterro piano sul morbido prato appena fuori Londra.

Ho volato tutta la notte e Ally, incredibilmente, non si è svegliata.

Ma ora sono stanca, e poi non è prudente volare di giorno; così prendo dallo zainetto il seggiolino di mia figlia, lo faccio tornare delle dimensioni normali e ce la adagio delicatamente, facendo in modo di non svegliarla.

Con un incantesimo isolo i 2m quadrati che occupo in modo che un eventuale urlo della bambina non svegli i babbani e mi sdraio accanto a lei.

In breve cado in un sonno senza sogni.

 

Uno strillo improvviso risuona nella periferia.

Apro di scatto gli occhi e mi volto verso mia figlia che piange disperatamente.

La prendo tra le braccia, iniziando a cullarla dolcemente: "Ally, amore, brutti sogni?" le sussurro all’orecchio

La piccola apre gli occhietti e mi fissa smettendo immediatamente di piangere, la sento stringere la manina intorno al mio dito mentre, tranquilla, mi guarda in attesa.

Prendo con la mano libera il biberon dalla tasca esterna della borsa e lo riscaldo, poi provo velocemente la temperatura sulla pelle e, finalmente, lo avvicino alla sua bocca, che si spalanca immediatamente.

Succhia con foga, e in breve il biberon si svuota.

Guardando l’orologio mi accorgo che sono già le 15.00. In breve il cielo si scurirà ed io potrò riprendere il viaggio, nel frattempo decido di fare un giretto a Diagon Alley.

Quando oltrepasso il muro dietro il Paiolo Magico è come se il peso che opprimeva il mio cuore scomparisse improvvisamente.

Essere circondati dalla tua gente è bello e ancora più bello è poter andare in giro praticando la magia senza la paura che qualcuno ti scopra.

Camminando per le strade affollate con aria sognante, mi fermo a ogni vetrina e osservo le ultime novità del mondo magico; in braccio a me Ally emette versetti di piacere ridendo felice.

Solo ora mi accorgo di averla privata per troppo tempo del suo elemento, ma per fortuna non è ancora troppo tardi per rimediare.

Dall’altra parte della strada noto un negozietto di articoli per l’infanzia che non ricordavo.

Entro timidamente guardandomi intorno incuriosita; ci sono oggetti di ogni genere, da pupazzetti che aiutano a sviluppare l’attività magica a vestiti e scarpette che cambiano colore a seconda dei bisogni del bambino.

Poi noto uno strano peluche a forma di civetta. Non so bene a cosa serva ma assomiglia terribilmente ad Edvige, e non gli resisto.

Pago velocemente e lo porgo alla piccola che mi guarda sorridendo radiosa e lo prende dalle mie mani, stringendolo a se.

Felice mi dirigo verso l’ufficio postale per mantenere la promessa fatta la sera prima.

Butto giù qualche riga per rassicurare Lauren e lego la lettera alla zampa di un piccolo barbagianni.

Quando esco dall’edificio di mattoni l’orologio della Gingott segna le 18.30

Mi dirigo a lunghi passi verso la stazione e compro un biglietto -sola andata -

per Hogsmeade.

 

"Hermione??" La voce di un uomo mi distrae dai miei pensieri.

Mi volto nella direzione da cui proviene e sulla porta dello scompartimento distinguo chiaramente la sagoma di…

"Pofessor Lupin!!"

Mi alzo velocemente dallo scomodo sedile e corro ad abbracciarlo, probabilmente con un po’ troppa forza considerando i colpi di tosse

"Che piacere rivederla! Mi dica, cosa fa adesso? Voglio dire ora che non c’è più bisogno dell’ordine?"

"Oh bè, niente di speciale, qualche lavoro qua e là. Ora come ora sto andando ad Hogwarts per un colloquio con la Professoressa McGrannit. E tu?"

"Anche io sto andando a Hogwarts"

"Vai a trovare Ron e Harry?"

"Oh, si. E Ginny anche" aggiungo con allegria

A questo punto Ally mi ricorda della sua presenza con un acuto strillettino

"E questa signorina chi è?" dice il professore sorridendo

"E’ mia figlia. Si chiama Ally e odia essere ignorata, esattamente come suo padre."

"E’ bella come sua madre. E come suo padre, direi. Ron in questi ultimi anni ha un sacco di ammiratrici, mi sembra."

"Come sa di Ron?" dico stupita

"Be, gli assomiglia molto. E poi tu e lui stavate insieme, no?"

"Già"

la mia espressione si fa malinconica e lui se ne accorge

"Perché non gliel’hai detto?"


"Avevo paura. So che ho sbagliato, ma quando sono rimasta incinta avevo poco meno di 18 anni e non sapevo come comportarmi. Sapevo che Ron voleva diventare un grande Auror e non avevo voglia di dargli una responsabilità così grande come una figlia "

"Saprà accettarlo" disse lui prima di abbracciarmi

 

 

Siamo arrivati a Hogsmeade intorno alle 22.00

Il professore è stato con me tutto il tempo cercando di consolarmi e facendosi raccontare cosa ho fatto in questi 5 mesi, dalla nascita della bambina e ora mi ha perfino offerto di andare con lui in albergo.

L’ho sempre detto che è un grand’uomo.

E così ora sono distesa nel letto di una bella camera mentre lui dorme per terra, sul freddo pavimento di marmo.

Mi sporgo un po’ oltre il bordo e lo copro con una coperta di lana, poi mi rintano sotto il sottile lenzuolo di seta.

Guardo un’ultima volta Ally, al sicuro nel seggiolino, prima di chiudere finalmente gli occhi.

 

 

 

 

 

Finito anche il secondo capitolo!! Il prossimo sarà l’ultimo.

Mi raccomando, lasciate una commentino!!!

 

Un grazie speciale a:

kamomilla

Lucy

Blacky

Patty

Sileree

Continuate a recensire!!!!!!

Margareth

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Capitolo 3
*** My friends ***


This is my family 3

This is my family 3

Apro lentamente gli occhi, svegliata da un leggero raggio di sole che filtra attraverso le tende.

Sono le 8.00.

Distendo gambe e braccia e sbadiglio; Scendo piano dal letto e vado nella piccola stanza adiacente alla camera da letto.

Il professore è seduto sul divano con Ally in braccio

"Buongiorno Hermione. Dormito bene?"

"Molto signore, la ringrazio. Quando questa storia sarà finita giuro che saprò farmi ripagare."

"Non c’è nessun problema. Mi ha fatto piacere ospitarti."

Prendo la bambina mentre lui versa in due tazze il the, ancora fumante e me ne porge una.

"Sai, stavo pensando che per arrivare ad Hogwarts si può fare una strada alternativa. Si tratta di un breve percorso a valle della collina grigia, vicino alla foresta proibita. Magari ti andrebbe di andarci."

"Oh si, perché no! Ma non sarà pericoloso?"

"Non hai niente di cui preoccuparti. E’ un sentiero completamente alla luce del sole e ci vivono solo creature pacifiche, credimi; L’ultima cosa che voglio è farti correre rischi inutili. E poi credo che alla piccola farebbe piacere vedere qualche animale magico, non è vero birichina?"

Guarda Ally con infinita dolcezza. Chissà, se le cose fossero andate diversamente forse ora avrebbe tanti bambini e una moglie adorabile.

Magari sposerà Tonks… ma cosa sto pensando.., devo essermi rimbambita…

 

 

 

"Wow, e quello che cos’è?"

"Quella specie di uccello senza becco e con le zampe da papera è un rinciocrono. Alcuni maghi del medioevo pensavano che avesse il potere di far scorrere il tempo più o meno velocemente a seconda dell’umore.

Mentre quell’altro è un cavallo alato. Li avrete studiati a scuola, immagino"

"Oh, si professore. Ho dato l’esame di Cura delle Creature magiche sui cavalli bianchi!"

Mi guardo intorno incuriosita; con ogni probabilità avrò assunto un’aria da bambina dell’asilo, ma che ci posso fare se gli animali mi piacciono così tanto

Ally emette qualche versetto indicando con interesse un drago minore che pascola tranquillamente a qualche metro di distanza da noi

"Ti piace piccola? Il tuo papà adora quella specie di draghi domestici. Diceva che appena se ne fosse andato da casa ne avrebbe preso uno! Se ci vorrà a vivere con lui potrete sceglierlo insieme, che ne dici?"

La bambina mi guarda e comincia a ridere allegramente seguita a ruota dalla sottoscritta. In questo momento sono incredibilmente felice e, non so come, ma ho la certezza che andrà tutto bene.

Poco più avanti vedo il professore sorridere.

Lo raggiungo con una breve corsa e riprendiamo il nostro cammino.

Circa mezz’ora dopo il castello di Hogwarts si staglia davanti ai nostri occhi in tutta la sua magnificenza.

Il mio accompagnatore mi fa cenno di seguirlo e così faccio ritrovandomi poi in un piccolo cortile che non ricordo di aver mai visto.

Entriamo dall’ingresso degli insegnanti che porta direttamente alla sala professori che, per fortuna, è deserta

"Bene Hermione. Da qui in poi credo proprio che dovrete continuare da sole. Mi raccomando quelli della scuola ora sono tutti più o meno a mangiare, tuttavia se qualcuno dovesse farti domande dì che hai la mia autorizzazione."

"Grazie di tutto professore" dico commossa "spero tanto di rivederla, un giorno"

"Se mi inviterai al tuo matrimonio"

Sorride e mi fa l’occhiolino, prima di uscire dalla sala e lasciarmi sola.

Non per molto, comunque.

Seguo il suo esempio e mi dirigo verso il parco, dove io e i mie migliori amici amavamo studiare durante i giorni di primavera.

Oddio, non si può dire che Harry e Ron amassero studiare, in ogni caso….diciamo che è una specie di....sì, di licenza poetica.

Senza neanche accorgermene incomincio a correre stringendo a me Ally.

Più mi avvicino all’uscita più il mio cuore comincia ad accelerare i battiti finché…

Cozzo violentemente contro qualcosa, anzi, qualcuno ma per fortuna riesco a mantenere l’equilibrio evitando una brutta caduta.

La ragazza davanti a me, invece, sbatte un incredibile sederata contro il pavimento di pietra

Ma… aspetta un attimo, io questa qui la conosco…

Porto le mani davanti alla bocca prima di urlare il suo nome


"Ginny!!"

"Ma chi diavolo…" sussurra lei prima di alzare il capo dalla chioma ramata. Quando mi riconosce il suo viso cambia espressione una quantità innumerevole di volte

Prima diventa tutta rossa, poi sbianca all’improvviso spalanca la bocca e comincia a piangere silenziosamente

"Hermione? Non ci posso credere, sei proprio tu…."

Le porgo la mano aiutandola ad alzarsi

Appena è in piedi ci abbracciamo dolcemente


"Non ci posso davvero credere, sei di nuovo qui…è magnifico"

Poi il suo sguardo si sposta su Ally

" Questa deve essere la mia nipotina, non è vero? Ma è stupenda, assomiglia tantissimo a Ron! Bè, .. anche a te, naturalmente"

"No, è tutta suo padre!"

A questo punto credo sia giusto aggiungere una piccola nota. Ginny è l’unica persona, oltre ai miei genitori, ovviamente, a cui io abbia detto di essere incinta. L’ho fatto perché tra me e lei c’è sempre stato un legame fraterno e perché, in ogni caso dovevo dirlo a qualcuno.

Siamo rimaste in contatto per tutto questo tempo e ci siamo scritte regolarmente.

"Mi sei mancata tantissimo, Ginny" riprendo io

"Già, ma immagino che tu non sia qui per me"

"In effetti sto andando da Ron. Sai dirmi dov’è?"

Il suo viso si illumina "Allora vuoi dirglielo? Non è così? E lui ti chiederà di sposarlo e andrete a vivere in una villa vicino alla Tana, così potremo vederci tutti i giorni e io potrò stare con i mie numerosi nipotini!! Evviva!"


"Ehi, Bimba" scoppio a ridere io "Non stai correndo un po’ troppo? Prima di tutto deve essere ancora innamorato di me, e deve volere Ally!"

"non ha smesso di amarti un secondo e poi lui adora i bambini! Comunque è sdraiato insieme a Harry sotto il vostro albero. Stavo appunto venendo da li quando ci siamo incontrate."

"Allora tu e Harry avete finalmente concluso qualcosa? Era ora!"

La ragazzina arrossì vistosamente

"Bè, sì in effetti…comunque posso tenere la mia nipotina mentre vai da mio fratello? Poi te la riporto .."

"Certo, fai pure"

Le sorrido un’ultima volta ed esco nel giardino.

Il sole splende alto nel cielo e fa caldo, anche se un lieve soffio di vento mi scompiglia i capelli.

A passo sicuro mi dirigo verso la grande quercia davanti al laghetto

Ed ecco che li vedo.

I miei migliori amici stanno ridendo e scherzando, come sempre, all’ombra del grande arbusto.

Le emozioni che provo in questo momento sono indescrivibili:

gioia, amore, tenerezza, tristezza, preoccupazione, paura.

Rimango ad osservarli per qualche minuto, incapace di fare o dire qualunque cosa mentre le lacrime cominciano a scendere copiose sulle mie guance arrossate

Sarei rimasta molto di più in quella posizione se Ron non mi avesse vista

Ad un tratto si gira nella mia direzione e smette improvvisamente di ridere; non un suono esce dalla sua bocca

Harry, al suo fianco, è immobile

E’ come se il tempo si fosse fermato; ci osserviamo silenziosamente aspettando che qualcuno rompa l’imbarazzo, con un gesto, con una parola.

Io, d’altra parte, non so se loro mi vogliono rivedere. Tutta la sicurezza che avevo prima scompare miseramente e mi rendo conto di quanto sono vulnerabile.

Poi, quel gesto tanto atteso, arriva finalmente

Ron distende il suo volto in un dolce e felice sorriso e spalanca le braccia invitandomi a raggiungerli.

Non me lo faccio certo ripetere; lascio cadere la borsa a terra e corro verso di lui buttandomi letteralmente tra le sue braccia. Come una stupida scoppio a piangere disperatamente.

Lo sento stringermi dolcemente mentre mi sussurra di stare calma; Harry intanto mi accarezza la testa con gesti lenti e tranquilli

Ci metto un po’ a rassicurarmi e a staccarmi da lui; I ragazzi mi accompagnano alla quercia e insieme ci sediamo sulla riva del lago

"Hey, piccola! Cosa ci fai qui, non dovresti essere all’università?"

"Certo che dovrebbe, Harry. Ma finalmente anche la nostra Hermione ha imparato a marinare le lezioni. Non è così?"

Anche in casi del genere in cui non ci vediamo da quasi un anno Ron riesce sempre a scherzare

"No, non proprio" rido io

"Allora non sei più riuscita a stare lontano dalle tue due ragioni di vita e hai deciso di venirci a trovare!"

"Diciamo che questa ipotesi si avvicina di più alla realtà. Comunque, se proprio lo vuoi sapere, da qualche mese a questa parte non siete più solo voi le mie ragioni di vita"

"Che vuoi dire?!" salta su Ron "Hai forse trovato un animale? O forse hai un fratello? Uno sport? Una nuova passione? Oppure….no! Non ci posso credere, ti sei sposata?!"

"Ehi Ron! Perché non ti calmi un attimo e fai parlare anche lei?" Cerca di fermarlo Harry

Lui mette su il broncio e si risiede accanto a me

"Avanti, racconta" mi incita Harry dolcemente

"Bè, ecco… Qualche tempo fa stavo insieme ad un ragazzo fantastico. Ci conoscevamo da tantissimo tempo e sapevamo tutto l’uno dell’altro. Io lo amavo molto e credo che la stessa cosa valesse per lui. Eravamo molto felici insieme e il nostro rapporto era basato su un fondamento di sincerità e fedeltà reciproca. Purtroppo però dovemmo dividerci. Continuammo a stare insieme fino al giorno prima della mia partenza e una notte …bè, sì insomma…. rimasi incinta …."

"Che cosa ???!!" Ron si alza di scatto

"Ron, aspetta un attimo…"cerco di afferrarlo per un braccio ma mi sfugge

Mi guarda per un lungo istante negli occhi "E’ per questo che te ne sei andata, vero? Perché c’era qualcun altro più ricco e bello che ti aveva messa incinta! Credevo che mi amassi almeno un po’ Hermione!" Senza lasciarmi possibilità di risposte corre via

Io mi alzo per seguirlo, ma qualcosa mi blocca; mi volto per guardare Harry che mi osserva con tenerezza

"Era perché eri incinta che continuavi a vomitare e star male, non è vero piccola?"

Abbasso il capo andando a fissare il prato bagnato da qualche schizzo d’acqua dolce

"Lo immaginavo. Come immagino che tu non abbia mai tradito Ron, giusto?"

Annuisco con convinzione

"Bene!!"

Mi lascia andare e dopo avermi dato un tenero bacio a fior di labbra mi fa segno di seguire il mio migliore amico

 

 

 

Corro per velocemente attraversando il grande campo da Quidditch illuminato dal sole pomeridiano

So che Ron amava nascondersi qui quando era più piccolo e, chissà, magari non ha mai abbandonato questa abitudine

Infatti, come sospettavo, eccolo seduto sui gradini degli spogliatoi

Rallento e mi avvicino a lui tenendo in mano la piccola confezioni di dolci che gli ho comprato questa mattina a Hogsmeade

"Ron?" sussurro dolcemente "Posso parlarti?"

"Non credo che abbiamo niente da dirci" mi risponde lui con tono secco

"Se tu mi volessi ascoltare, magari capiresti molte cose"

"Ah, davvero? Ora sono pure un imbecille che non capisce nulla?! Sai una cosa Hermione? Non tutti sono stupidi come credi tu e un’altra cosa che ti sorprenderà è che anche io ho dei sentimenti di cui tu non ti sei mai…"

"RON! Io ero incinta di TE, sei TU il padre di mia figlia!!"

"…curata. Cosa??" Ron mi guarda allibito. Mi dispiace di averglielo detto così ma proprio non potevo fare altrimenti

" Proprio così. Quella stupenda notte di Aprile ho concepito nostra figlia e ne sono immensamente felice. Mi dispiace molto di non avertelo detto, so che sono una stupida, ma avevo molta paura e così ho pensato che la cosa più giusta da fare era andarsene senza dirti niente. Scusami"

Sento dei passi alle mie spalle. Mi volto e vedo Ginny venirmi incontro con Ally in braccio.

"Vu -vuoi vederla?" torno a rivolgermi a Ron sul cui volto è comparsa un’espressione ebete

"S-sono papà, è incredibile. Io, Ronald Bilius Weasley sono diventato papà. E’ fantastico!!"

"Devo interpretarlo come un sì?" Domando titubante mentre lui si avvicina a me

"Certo che voglio vederla! E’ mia figlia, insomma!"

Sorrido rilassata e prendo Ally dalle braccia della mia migliore amica porgendola poi a suo padre.

Lui la prende tremante e la osserva a lungo negli occhi "E’ bella! Ed assomiglia a me. Vieni un po’ qui…"

Raggiungo Ron che, inaspettatamente mette la bambina all’altezza del mio viso

"Non c’è che dire, è identica a me. Mi dispiace Hermione ma non ti assomiglia per niente"

Lo so benissimo, tuttavia non posso fare a meno di fingermi offesa

"Ah sì? Guarda che sono io la madre quindi in qualcosa deve assomigliarmi"

"Spero solo che non abbia il tuo carattere"

"Ehi, ma come ti permetti, brutto antipatico che non sei altro!"

"Gin, tieni un attimo" Ron ridà nostra figlia alla sorellina e allora capisco.

Cominciò a correre per sfuggirgli ma non è facile scappare mentre si ride, senza contare che lui è molto più veloce di me; e infatti mi raggiunge

Sento qualcosa afferrarmi per la vita e cado a terra

Mi giro; Ron è, a quattro zampe, sopra di me

Ci guardiamo a lungo negli occhi, com’è accaduto poco prima

"Mi sei mancata, Mione" dice serio. I capelli gli ricadono ribelli davanti agli occhi e non posso fare a meno di pensare a quanto è bello

Si china su di me e mi sfiora le labbra dolcemente. In breve il contatto si fa più profondo e io cerco di trasmettergli tutto l’amore che provo

Torniamo da Ginny, nel frattempo raggiunta da Harry, mano nella mano

"Hey, Harry! Hai visto che splendore mia figlia?" fa Ron tutto fiero; non c’è che dire è proprio buffo

"Già, bella come sua madre" Il mio migliore amico mi fa l’occhiolino "Non trovi che sia tutta sua madre?"

"Coosa?"

"Eddai guardala bene. Ha lo stesso nasino di Hermione"

" Bè forse! Ma gli occhi? Sono identici hai miei"

Ginny li guarda e sorride divertita, prima di abbracciarmi "Sono felice che tu sia tornata"

E sono felice anch’io. Perché finalmente posso condividere la vita con le persone che amo, perché sono di nuovo a casa, perché so che mi vogliono ancora bene, ma soprattutto, perché questa è la mia famiglia.

Sì, perché This is my family

 

 

 

Finitaaaa!! Grazie a tutti quelli che hanno letto e che hanno recensito!

Un bacio a

Blacky e Giugizzu

Margareth

 

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