Made with Love

di manucchi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Yumiko ***
Capitolo 2: *** Regalo ***
Capitolo 3: *** Un favore? ***
Capitolo 4: *** Training Camp ***
Capitolo 5: *** Oggetto Oscuro ***
Capitolo 6: *** Ira ***
Capitolo 7: *** Vendetta ***



Capitolo 1
*** Yumiko ***


~~NdA: Ciao a tutti! Questa è la prima storia che scrivo in questo fandom, quindi qualunque tipo di commento è ben accetto! Bhe che dire... Spero che vi piacerà  seguire le avventure di questi due strani gemelli :3
Alcuni personaggi di questa storia non mi appartengono, ma sono proprietà di Tadatoshi Fujimaki ; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Bene, buona lettura!
 

Capitolo 1: Yumiko

- Farai meglio ad aggiungere la parola "rivincita" nel tuo scarno vocabolario! -
Sorpreso da queste parole, Kise Ryouta sorrise mandando giù il boccone amaro della prima sconfitta. Subito dopo dei saluti a fine partita andò dritto verso i lavandini appena fuori dalla palestra. Mentre l'acqua fresca scendeva lentamente dal suo biondo capo, chiuse il rubinetto e sentì dei passi seguiti da una voce nota.
- L'oroscopo dei Gemelli oggi prevedeva una terribile sfortuna, ma non avrei mai pensato che tu potessi davvero perdere. -
Sentite quelle parole Kise si voltò raddrizzandosi. Davanti a lui c'era un ragazzo molto alto dalla carnagione chiara, con occhi e capelli di un verde smeraldo. Aveva un' espressione seria, indossava un paio di occhiali neri e una divisa scolastica del medesimo colore.
- Sei venuto a vederci, Midorimacci? - disse Kise non tanto felice di incontrarlo proprio in quel momento.
- Comunque, è stata una partita sfortunata. Persino una scimmia avrebbe potuto realizzare quelle schiacciate, quindi non mi stupisce che il fato non ti abbia scelto. - rispose il ragazzo con aria impassibile e alzandosi gli occhiali con il dito medio.
- Una scimmia?! - esclamò sbalorito. "Senza il minimo tatto come sempre, eh?" Poi con tono ironico il biondo disse - Mah... E' dalle medie che non ci vediamo, è bello rivederti. Inoltre vedo che ti fasci ancora le dita, non sei cambiato per niente. Oh, e quello cos'è? -
- Questo? E' il porta fortuna per quelli del Cancro  dell' oroscopo di Oha-Asa. L'oggetto di oggi è una rana giocattolo. Io mi impegno e compenso la mia sfortuna, mai sentito il detto "aiutati che Dio t'aiuta"? Per questo i miei tiri entrano sempre. -
Kise lo guardò per qualche istante perplesso.
- Puff! Ryo-nii come hai fatto a perdere contro quella testa calda? -
Kise sgranò gli occhi, si girò di scatto e iniziò a correre chinandosi verso quella figura che rideva senza malizia. - Yumi-nee!! -
La ragazza prima che lui potesse abbracciala lo fermò  stampandogli il palmo della mano sulla fronte.
- Buon giorno, Kise-san - disse il ragazzo dai capelli verdi dopo averla vista. La ragazza inclinò la testa per vedere chi l'aveva salutata.
- Ah, ehm... Midorima Shintaro, giusto? - gli chiese lei. Shintaro annuì. Intanto il biondo fece una smorfia per l'impatto e staccandosi dalla mano si raddrizzò mettendosi a braccia conserte tra i due.
- Si, è da un bel po' che non ci si vedeva. Mi sembri più alta? - Indubbiamente la ragazzina dai capelli biondi che aveva visto alle medie stava cambiando rapidamente, ormai era diventata una donna.
- Si, un pochino. Anche tu ti sei alzato un bel po', no? - ripose lei, cercando di nascondere il suo lieve rossore. La rendeva felice quando lo notavano.
- Ehi, non stavamo parlando di me? - intervenne Kise guardando offeso gli altri due.
Midorima si alzò di nuovo gli occhiali e fieramente affermò - Effettivamente ora sono altro un metro e novantacinque. -
- Cattivi, non ignoratemi! - sbottò.
Al suono di un fastidioso campanellino si girarono e videro in lontananza un ragazzo  affaticato su una bicicletta che trainava un carretto. Iniziò ad urlare e a borbottare qualcosa come - Shin-chan maledetto!! Mi hai lasciato da solo in mezzo al traffico! Hai idea di quanto sia stato imbarazzante?! -
Nel frattempo Yumi porse un asciugamano a Kise, il quale lo accettò volentieri. Quando finalmente quel ragazzo dai capelli neri che portava la stessa uniforme di Midorima arrivò vicino a loro, quest'ultimo disse - Bene Takao andiamo, la partita è finita. -
- Che cosa?! Ohi, Shin-chan! -
Mentre questi strani individui se ne andavano, Kise vide da lontano il Seirin e Kuroko Tetsuya, che aveva accidentalmente ferito alla testa durante la partita. Ricordandolo la sua espressione divenne leggermente triste, ma subito una mano gentile si posò sulla sua schiena vicino alla spalla.
- Ryo-nii, io vado a lavoro. A sta sera. -
Kise volse il suo sguardo sulla ragazza che aveva di fianco e sorrise dicendo - A sta sera. -

- Ehi Shin-chan, quando sono arrivato stavi parlando con due persone: Kise Ryouta della Generazione dei Miracoli e...? Mi sembra di averla già vista da qualche parte, ma... - chiese Takao curioso. Midorima lo guardò per un attimo e poi distogliendo lo sguardo affermò indifferente - Quella ragazza è Kise Yumiko, la sorella gemella di Kise. Non ci ho mai parlato molto, ma so che alle medie ha vinto il campionato nazionale di aikido. -
- Che cosa?! Davvero? Fantastico! -

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Capitolo 2
*** Regalo ***


Capitolo 2: Regalo


Si fermò, inserì le chiavi nella serratura ed aprì la porta.
- Yumi-nee sono a casa! - Avvisò il ragazzo chiudendo la porta dietro di sè.
- Ah, ben tornato Ryo-nii. Presto vieni, la cena è già pronta! - Rispose la sorella mentre metteva il cibo nei piatti.
- Ok, arrivo subito! - Si tolse le scarpe e le mise nella scarpiera alla sua destra. Dopo qualche passo appena svoltò l'angolo alla sua sinistra trovò Yumiko già seduta che lo stava aspettando per mangiare.
- Hai tardato un po', tutto a posto? >> Chiese lei leggermente preoccupata per il suo stato d'animo.

Il fratello la guardò per qualche istante, poi sorrise - Si, sai alla fine Kurokocchi sembra che non si sia fatto niente di grave. -
- Ah, meno male. - " Sta sorridendo, deve essersi ripreso " pensò sollevata.
- Già, ma quell'incosciente si stava cacciando in una rissa. -
- Eh? Quel Kuroko? - Incredula sbattè le palpebre due volte.
- Ah ah, si. Però sono contento che l'abbia fatto, così ho potuto di nuovo giocare con lui a basket e anche con Kagamicchi... -
- Aspe... "Kagamicchi"? -
- E' quel tipo che hai chiamato "testa calda". -

- Cosa?! - Esordì sbalordita.
- Mh? Perché ti scaldi? -
" Io mi stavo preoccupando per questo scemo perché sembrava un po' giù, e lui cosa fa? Dopo aver perso la sua prima partita si mette a giocare come se niente fosse nello stesso giorno con i suoi avversari?! " -  . . .  No, niente. -
- Puff! Sei strana Yumi-nee. - Disse il gemello ridendo con un sorriso tenerissimo.

- Ehi... - Replicò imbronciata. " Uffa, mi sento un'idiota! . . . va be per sta sera lo perdono. "
- Piuttosto Yumi-nee... cos'è quel pacco? - Chiese curioso indicandolo dietro di sè col pollice sinistro.
Dopo aver dato una rapida occhiata al pacco rispose - Ah, sinceramente non ho ancora guardato di cosa si tratta, è arrivato sta mattina. -
Quando il biondo finì di mangiare si alzò e prese il pacco per aprirlo, intanto Yumiko finiva di pulire i piatti.
- Ce l'hanno inviato papà e mamma, oh.. c'è anche una lettera. -

- Che? Una lettera? Solo la mamma potrebbe fare ancora una cosa del genere. -
- Eh già, deve aver visto qualche film non proprio moderno ultimamente. Te la leggo:

 
" Ciao Ryouta, Yumiko & Shimei! Come state tesori della mamma? Appena ho visto questa carta da lettere ho voluto subito provarla per scrivervi e dirvi che sia la mamma che il papà sono molto impegnati, ma vi vogliamo tanto bene! Ecco per dimostrarvelo vi abbiamo spedito anche dei regalini, spero che vi piacciano <3  Fate i bravi e divertitevi!
Con amore...                Mami e Papi


Ps: Ciao ragazzi, io e la mamma attualmente siamo in Francia. Dentro il pacco ci sono anche dei documenti che Shimei mi aveva chiesto. Non so per voi, ma per me è stato piacevole scrivere una lettera a mano dopo tanto tempo grazie all'ennesima trovata di vostra madre."


Voleva solo provarla? Non cambierà mai! -  Finì ridendo.
- Cosa ci hanno spedito? - Chiese Yumiko asciugandosi le mani.
- Dunque... A me papà ha regalato un nuovo gioco per l'xbox, mentre la mamma una statuetta della torre Eiffel con uno strano omino che si appoggia(?) - Rispose guardando perplesso l'omino. - E a te? -
La sorella prese i suoi pacchetti e iniziò ad aprirli. - Da papà ho ricevuto uno splendido foulard verde, blu e bianco; da mamma invece... - Quando aprì il secondo pacchetto tirò fuori una gonna tutta rosa con le balze. - Grrrrr... Mamma! Quante volte glielo devo dire che non mi piace il rosa?! -

Il fratello cominciò a farsi una grossa risata dopo l'ennesimo scherzetto compiuto dalla madre.
- E tu non ridere, Ryo-nii! - Sbuffò lei. Poi però si guardarono, "assurdo" pensarono, e scoppiarono a ridere entrambi.
- Oh, ecco i documenti per Shi-nee. C'é anche della stoffa... Direi di mettere tutto sulla sua scrivania. -
- Si, meglio. A proposito, quand'é che dovrebbe tornare dal suo viaggio di lavoro? - Domandò lui mentre raccoglieva le carte dei pacchetti.
- Dovrebbe tornare domani. -

Il giorno seguente, Ryouta dopo aver preso il bento lasciatole dalla gemella si fiondò fuori di casa in ritardo. Correndo più veloce che poteva riuscì a prendere l'ultimo treno che l'avrebbe portato in orario a scuola. "Cavolo, non avrei dovuto provare il nuovo gioco ieri sera. "
Mentre l'altoparlante annunciava l'arrivo alla prossima fermata, il treno frenò improvvisamente facendo barcollare alcuni passeggeri e caderne altri a effetto domino.
- Uooooh, ma che cavolo di frenata è questa?! - Sbottò Kise, perché perdendo l'equilibrio a causa degli spintoni aveva urtato una ragazza minuta dai capelli color arancio che aveva di fianco facendole cadere l'mp3  che aveva tra le mani. Raccolse l'oggetto e lo porse alla ragazzina. - Scusa, non l'ho fatto apposta. Tieni, è tuo no? -
La ragazza tenendo lo sguardo basso si irrigidì e iniziò a tremare senza dire e fare nulla.
- Ehi, tutto bene? - Chiese il biondo cercando di vederla meglio in viso.
Subito dopo, poco prima che le porte si chiudessero lei scese di corsa dal treno lasciando l'mp3 nella sua mano.


 

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Capitolo 3
*** Un favore? ***


CAPITOLO 3: Un favore?

Arrivata alla sua fermata, Yumiko scese dal treno e iniziò a camminare in direzione del Kaijo. Passo dopo passo ogni mattina era sempre più piacevole camminare sotto il cielo azzurro d'aprile e ammirare i ciliegi in fiore. Sul vialetto davanti alla scuola vide accostata una macchina nera dalla quale scese un uomo elegante che aprì la porta ad una seconda persona. Questa volta scese dall'auto una ragazza dai capelli lunghi e lisci con indosso la divisa del Kaijo. La bionda alzò la mano destra in segno di saluto. - Ciao Karin-san! -
- Buon giorno Yumiko-san - rispose accennando un sorriso.
- Andiamo? -
- Si. -
Dopo aver salutato l'autista si avviarono verso i cancelli dell'edificio scolastico. All'entrata incontrarono un professore che salutarono venendo ricambiate.
- Senti... A te piace il rosa? - chiese la bionda mentre si cambiava le scarpe.
- Si, preché me lo chiedi? -
- Ehe, perché ieri abbiamo ricevuto un pacco dai miei e mia madre ne ha combinata un'altra delle sue... -
- Davvero? Dai, racconta! -

Con il suono dell'ultima campanella prima dell'inizio delle lezioni, Kise Ryouta entrò in classe col fiatone.
- Yo! Ce l'hai fatta anche oggi, sei stato di nuovo inseguito dalle fan? - gli corse incontro un compagno con la cresta nera, Kotaro Mai.
- Cavolo sei più in ritardo del solito... E perché quella faccia? - sopraggiunse un'altro ragazzo dai capelli castani, Hiragi Tomoya.
- Anche, però ero in ritardo già di mio e poi... - gli rispose Kise con un'espressione un po' depressa.
- E poi? - lo incalzarono in coro.
- Credo di aver spaventato una ragazza sul treno sta mattina... -
I compagni si guardarono tra di loro e scoppiarono a ridere fragorosamente sotto gli occhi confusi di Kise.
- Ma allora certe cose accadono pure a uno come te! - affermò Hiragi tra le risate.
- Le avrai toccato il sedere, non fare il finto tonto - esordì Kotaro punzecchiandolo col gomito.
- Non mettermi sul tuo stesso piano Kotaro! - ribatté il biondo ridendo.
- Per quanto avete ancora intenzione di ostruire il passaggio? - disse seccato un professore alle loro spalle facendoli subito correre ai loro posti.

Kaijo, dopo le lezioni, club di basket.
Verso la fine degli allenamenti dopo aver suonato un fischietto il coach Takeuchi Genta chiamò a sè i ragazzi.
- Bene, ottimo lavoro. Ora dobbiamo risolvere insieme una questione. Come sapete tra qualche giorno inizierà il training camp che abbiamo programmato durante la Golden Week. Inoltre avrete notato che in questo ultimo mese il nostro manager non è stato molto presente e proprio ieri mi ha confermato che dovrà trasferirsi e quindi abbandonare il suo ruolo per motivi familiari. Ecco qui è il problema. Ci serve qualcuno che svolga seriamente il ruolo di manager e preferibilmente che sia abile in cucina dal momento che per rimanere più giorni possibili fuori abbiamo optato per un Bed and Breakfast. Conoscete qualcuno che possa assumere questo incarico senza avere solo l'intento di volerci provare con Kise? -
Molti si girarono a fissarlo, il quale si portò una mano dietro la testa dicendo - Eh eh -
- "Eh eh" un corno baka! - detto questo il capitano della squadra, Kasamatsu Yukio, gli tirò un pugno in testa e poi continuò - Uhm... E' un bel problema, in questo periodo dell'anno ormai quasi tutti fanno già parte di un club. -
Tutti i presenti si misero a pensare.
- Ohi senpai mi hai fatto mal-... Ah! -
Kasamatsu guardò Kise dicendo: - Cosa c'é? Ti è venuto in mente qualcuno? -
- C'é... C'é una persona che sia seria, brava a cucinare e non ancora appartenente ad un club. -
- Chi? Quella di sta mattina? - chiese Kotaro ammiccando.
- Eh? Di chi parlate? - domandò curioso un senpai dai capelli neri e lisci, Moriyama Yoshitaka.
- Ma no! Mia sorella intendevo! - ribatté il biondo.
- No aspetta tua sorella è impegnata nel settore della moda e poi da come l'avevi descritta non sembra adatta a questo ruolo. - lo contraddì un'altro senpai dai capelli castani corti, Kobori koji.
- Non quella l'altra, si chiama Yumiko ed è qui una matricola come me. - spiegò Kise.
- Come?! Hai una sorella qui e non ci dici nulla? - disse sconcertato Moriyama.
- Non me l'avete chiesto, e poi lei ha detto di non dir- -
- Ma sei scemo? Un momento, perché hai detto che è una matricola? - soggiunse Hiragi.
- Come "perché"? Siamo gemelli, quindi abbiamo la stessa età. Sicuramente l'avrete vista con me in qualche rivista. -
- Io secondo te ho la faccia di uno che compra riviste di moda? - lo guardò beffardo Kotaro provocando una risata generale.
- Ehi, a parte gli scherzi: è seria, brava a cucinare e pure modella! Kise devi convincerla a venire con noi e a diventare la nostra nuova manager! - esordì infervorato Moriyama afferrandolo per le spalle.
- Cosa?! Non so se accetterà... -
- Chi se ne frega, devi fare tutto il possibile! -
Una volta accerchiato dai compagni con quegli occhi in fiamme Kise guardò il coach per trovare una via di fuga, ma lui contrariamente a quanto sperasse affermò - Ebbene dato che i tempi sono quelli che sono la metteremo come manager in prova proprio durante questo viaggio. In seguito decideremo se ufficializzare la cosa, per oggi è tutto. -
"Ho l'impressione che una ragazza in squadra porterà solo guai e se è come suo fratello sarà dura gestire entrambi..." pensò Kasamatsu allontanandosi.
Così Kise Ryouta non poté  più rifiutare.

All'ora di cena il biondo rientrò a casa sentendo subito il profumo del pasto caldo probabilmente già pronto sulla tavola.
- Sono a casa! Scusa il ritar-  - non fece in tempo a finire la frase che girato l'angolo vide lanciato verso di lui un sacchetto di fagioli rossi surgelati. Con prontezza prese al volo il sacchetto, ma guardando in alto per prenderlo fu distratto da ciò che invece arrivava dal basso. Una donna oltre i vent'anni dai capelli castani ondulati e dagli occhi color ambra lo afferrò per la cravatta dicendo - Ti sembra l'ora di rientrare?! -
"Acc... Mi ero dimenticato che oggi tornava Shi-nee!" Il ragazzo alzò lo sguardo verso la gemella che osservandolo divertita mosse le labbra senza emettere alcun suono. "B - A - K - A."
- Ryo-nii come osi arrivare in ritardo quando io, la grande Shimei, torno a casa dopo tanto tempo! -
Mentre la sorella maggiore continuava a sparare cose senza senso, Ryouta notò che aveva le guance arrossate e gli occhi un po' gonfi, così alzò di nuovo lo sguardo verso Yumiko che annuendo alzò due dita.
"Cavolo si è già bevuta due birre prima di mangiare, dev'essere stata scaricata di nuovo..."
- Si si, chiedo venia grande Shimei - disse roteando gli occhi mentre la riportava al suo posto a tavola. Finalmente iniziarono a cenare.
- Come mai così tardi? Hai avuto problemi? - domandò la bionda.
- Non proprio... - rispose il gemello.
- Avrà trovato la ragazza - lo stuzzicò la castana.
- No, sono andato alla stazione di polizia. -
- Wow con una poliziotta! Hai capito il nostro fratellino... - puntandolo con le bacchette.
- Ma no! Mi fai finire? Ci sono andato per portare un MP3 smarrito. -
- Un MP3? - chiese Yumiko.
- Si è caduto dalle mani ad una ragazza sul treno questa mattina. -
- Aha! Ecco la ragazza, stupidi marmocchi a voi basta un MP3 per far sbocciare l'amore... - brontolò Shimei.
- Ma quale amore? E poi non prendertela con noi se tu stai diventando vec-  - l'ultima parola gli morì in gola appena Shi-nee gli lanciò un'occhiata assassina.
"Sempre la solita storia" pensò Yumiko facendo spallucce.
- A-Ah ah... Coooomunque sorellina - disse il biondo volgendo lo sguardo verso di lei.
- No - rispose istantaneamente la gemella.
- Eh? Ma non ho ancora detto nulla... -
- Ho detto di no, perché quando usi quel tono e soprattutto quel "sorellina" vuol dire che mi stai per chiedere un favore, ed io non ho nessuna voglia di finire in chissà quali casini questa volta. -
- Sei crudele Yumi-nee, non hai nemmeno sentito la mia proposta! -
- Eddai ora che le cose iniziavano a farsi interessanti! - aggiunse la castana incuriosita.
- ... Uffa e va bene spara - si arrese e si mise a braccia conserte per ascoltare la proposta.
- Ullalà, la manager in un covo di lupi! Aprirà il sipario al solito quadretto romantico? - esordì  Shimei lasciandosi trasportare dalla fantasia.
- Ma quale manager? Qui si tratta di stare davanti ai fornelli per una settimana intera! - precisò scocciata Yumiko.
- Su che ti divertirai, dai per favore diventa la nostra manager! - la supplicò con gli occhioni dolci.
- No!! - ribatté imperterrita ormai al limite della pazienza.
- Perché? Hai già dei programmi durante la Golden Week? - indagò la sorella maggiore.
- Eh?... Uhm... N-No, però... - le rispose pensando disperatamente a una scusa plausibile.
- Dai dai anche loro non vedono l'ora di conoscerti, inoltre è un po' un modo per uscire dalla monotonia quotidiana - insistette Ryouta.
Mentre i due gemelli continuavano a discutere animatamente, Shimei osservò la sorellina finché sul suo volto comparve un sorriso quasi inquietante decidendo di dar man forte al fratello.
- Sorellina, secondo me dovresti provare... -
Ecco che un brivido scosse Yumiko spostando la sua attenzione sulla sorella. Se quel "sorellina" era detto da Ryo-nii preannunciava la richiesta di un favore, se invece era Shi-nee a dirlo preannunciava una minaccia. La sedicenne deglutì e guardandola negli occhi inevitabilmente domandò - E se rifiuto? -
Anche il fratello spostò il suo sguardo su di lei aspettando con ansia di scoprire quale carta avrebbe giocato per chiudere la questione a suo favore fortunatamente.
- Ti piacerebbe posare con l'intimo della nuova collezione? - la sfidò arrogante.
Yumiko sembrò pietrificarsi all'istante e mentre gli altri esultavano per la vittoria pensò: "Cavolo, mi ha fregata!"

 

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Capitolo 4
*** Training Camp ***



Mattina, giorno della partenza.
"Cavolo... Ryo aveva ragione, sembra proprio una mongolfiera questo qui..."
Questo è ciò che pensava Yumiko, rischiando di mettersi a ridere, mentre il coach continuava ad informarla su vari argomenti. Finalmente arrivarono in gruppo una ventina o forse una trentina di giocatori del club di basket, quindi il coach presentò Yumiko alla squadra.
<< Questa ragazza sarà la nuova manager del nostro club, quindi vedete di comportarvi bene con lei! >>
<< Sissignore! >> risposero i ragazzi felicissimi di fare la sua conoscenza.
<< Bene. Per ogni cosa che riguarda la squadra puoi chiedere a me o al capitano. >> Disse il coach indicando un ragazzo con gli occhi blu come uno splendido zaffiro ed i capelli neri.
Allora Yumiko si avvicinò al ragazzo dicendo << Da oggi lavoreremo insieme. Sono Kise Yumiko, piacere di conoscervi >>.
Il ragazzo, porgendo una mano in avanti e guardandola dritta negli occhi, rispose << Il piacere è tutto nostro, io, Kasamatsu Yukio, e la squadra ci affidiamo a lei. Benvenuta nel club! >>
La ragazza, vedendolo così deciso e serio, sorrise e strinse la sua mano con quella dell'altro. Kise Ryouta posando una mano sulla spalla di Kasamatsu si mise a ridere e disse << "ci affidiamo a lei" Cos'è? Guarda che non è mica un'insegnante! Certo che tu con le ragazze non ci sai proprio fare senpai... >>
Kasamatsu diventò rossissimo e tutti si misero a ridere. Era talmente tenero e buffo allo stesso tempo che anche Yumiko dovette mettersi una mano leggermente davanti alla bocca per soffocare la risata.
<< Aaaaaaaaaah basta! Ora te le suono ben bene! >> disse Kasamatsu iniziando a torturare Kise così facendo accrescere ancora di più le risate della squadra.
*Friiiiiiiiit* << Basta giocare ragazzi, è ora di andare! >>
Così salirono tutti sul pullman e si presentarono a man mano a Yumiko, che si stupì per quante persone avrebbe dovuto preparare da mangiare.
Appena arrivati a destinazione i ragazzi lasciarono i bagagli in camera e andarono subito ad allenarsi. Yumiko intanto sistemò tranquillamente le sue cose nella sua stanza ed iniziò a preparare da mangiare per la squadra.
All'ora di cena i ragazzi arrivarono a tavola affamati e stanchi, ma appena videro la ragazza con ancora addosso un grembiule ed il cibo da lei preparato si ripresero.

POV RAGAZZI
<< Dopo aver riempito la pancia quello che ci vuole ora sono le TERMEEEEEEEE! >> detto questo i ragazzi si fiondarono nelle acque termali, intanto Yumiko finiva di mettere a posto le ultime cose.
Ragazzo 1 << Cavolo... non pensavo che  gli allenamenti sarebbero stati così duri fin dal primo giorno! Mi fanno male tutti i muscoli... >>
R.2 << Già, però qui mi sembra di essere in paradiso... Ahhhhhh... >>
R.3 << Pfff! Sembri un vecchietto >>.
R.2 << Che cosa?! >>
Kasamatsu << Concordo,è l'ideale per rilassarsi dopo una giornata così >>.
R.3 << Comunque Kise... Certo che tua sorella cucina davvero bene! >>
<< Eh già. >> Rispose Kise annuendo tutto orgoglioso.
R.2 << Oh si, sarebbe un ottima mogliettina... >>
R.1 << Mogliettina? Parliamone, quanto stava bene con quel grembiule? Ero talmente stanco che mi è sembrato di vedere un angelo! >>
R.3 << Se se, un angelo... ma non diciamo fesserie, la verità è che è proprio bella! >>
R.4 << Bella... Cavolo ha certe forme... >>
Kise << Ehi >>
R.2 << Effettivamente sembra avere tutte le curve maledettamente al punto giusto! >>
R.1 << Come darti torto, avrà almeno una terza o una quarta... >>
R.3 << E il sedere gliel'hai visto? >>
Kise << Ehi, ehi, ehi, ehi! >>
R.4 << E quelle gambe così lunghe... Basta voglio vederla! >> disse alzandosi di scatto.
Kise << CHE?! Guardate che è mia sorella! >>
R.2 << Le terme delle ragazze sono dietro a quel muro, forza diamo una sbirciatina! >>
Kasamatsu << COSA?! >>
I ragazzi iniziarono a correre verso il muro invitandone anche altri, i quali non se lo fecero ripetere due volte.
<< Brutti pervertiti che non siete altro! >> disse Kise afferrandone uno dopo l'altro.
R.4 << Dai Kise solo una sbirciatina <3 >>
Kise << Ma anche no! Ah, Kasamatsu prendi quello! >>
<< Tirchio! >> R.4 disse dimenandosi.
Kasamatsu << Preso! Non vi permetterò di comportarvi in questo modo! >>
R.1 << Si a chi vuoi darla a bere capitano! Son sicuro che ti sei immaginato pure tu di toglierle quel grembiule con le tue stesse mani! >>
<< CHEEEEE?! >> replicò Kasamatsu diventando tutto rosso come un peperone.
R.1 << Ah! Fregato! Hai allentato la presa... Hihihihihi >>
" Mamma mia, quanto chiasso stanno facendo di là, ma che staranno combinando? " pensò Yumiko dall'altra parte del muro.
<< Waaaaaaa! Basta ragazzi lo dico per voi, non conviene farla arrabbiare! >> disse Kise buttandosi con Kasamatsu nella mischia.

* * *

<< Uffa... Alla fine non siamo riusciti a vedere niente... >> disse sbuffando un ragazzo.
<< Ben vi sta. Oh, ma quella... Yumicchiiii! >> ribatté Kise soddisfatto correndo poi verso la sorella ed i ragazzi appresso a lui.
Yumiko << Buona sera ragazzi, tornate in camera anche voi? >>
Kise << Si, pensavamo di stare ancora un po' insieme a cantare o giocare a carte... Se ti va puoi unirti a noi. >>
Yumi << No. Per questa sera preferisco andare a dormire mi sento un po' stanca. >>
Kasamatsu << Ah, ma la tua camera è proprio difronte alla nostra. >>
Yumi << Si, perché? >>
Kas. << N-No niente, per qualunque cosa tu avessi bisogno non esitare a chiedere il nostro aiuto. >>
Yumi << Ah, grazie molto gentile. >>
<< Per esempio se hai paura del buio tutta sola, possiamo dormire con te <3 >> disse un ragazzo.
<< No. Buona notte. >> Rispose Yumiko con un sorriso gelido e chiudendosi poi la porta dietro di sé.




           Fine capitolo 4                      

E rieccomi qua con questo strano capitolo! Mi sono divertita tantissimo a scriverlo, soprattutto per quello che accadrà dopo eh eh eh.. Non vi faccio alcuno spoiler non vi preoccupate :P Se avete consigli su come migliorare la scrittura o alcuni punti della storia che magari non sono chiari ditemi pure! Bye Bye :D

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Capitolo 5
*** Oggetto Oscuro ***


Capitolo 5: OGGETTO OSCURO


*Ti...Tititi...Tititi...Tit-*
*SBAM*

Una dolce brezza mattutina accarezzava il viso semi-addormentato della sedicenne ancora comodamente abbracciata al suo cuscino. Solo una cosa era in grado di interrompere quel temporaneo paradiso di pace e tranquillità. Il brontolio del suo stomaco. Si girò lentamente tra le coperte del letto e dopo qualche secondo si sedette. Alzarsi la mattina dal letto era la cosa che odiava più fare, ma... cavolo a quel richiamo non poteva fare altro! Così la bionda si alzò e iniziò a vestirsi mettendo dei jeans e una maglietta a caso. Barcollando come una specie di zombie, uscì dalla sua stanza e andò in bagno. La luce mattutina le infastidiva un po' gli occhi mentre si lavava i denti, ma tutto cambiò appena vide in cucina illuminata quasi dalla luce divina una cosa. Il cibo. Prima di aver fatto colazione per lei non c'era proprio verso di svegliarsi. Quindi prese rapidamente un bicchiere di latte e una fetta biscottata spalmandoci sopra della dolce marmellata all'albicocca.

POV Yumiko

Mamma mia quanto amo la marmellata! Ok ora si che si ragiona, finalmente mi sono svegliata. Sembra che non ci sia ancora nessuno in giro... Bene meglio così, almeno non mi hanno vista in quello stato. Be non che me ne importi molto del resto... Comunque, sarà meglio che inizi a preparare le cose per la colazione dei ragazzi. Nonostante la scocciatura di dover cucinare per tutti quanti, devo ammettere che sta iniziando a piacermi stare qui. Inoltre oggi il tempo sembra preannunciare una bella giornata... ??... Ma cos'è questo rumore? Sembra quasi che stia per arrivare una mandria di bufali!

Fu così che Yumiko vide spuntare da dietro l'angolo uno dopo l'altro i ragazzi del club assonnati e doloranti.
Oh ma che teneri! Sono così goffi e buffi in prima mattina, che viene quasi voglia di coccolarli. Pensavo che solo mio fratello fosse così caruccio appena alzato... Eh eh, sembrano dei bambini, forse è questo quello che viene definito istinto materno(?)
<< Buon giorno. >> Disse Kasamatsu rivolgendole un'occhiata mentre si sedeva a tavola e seguito subito dopo dal saluto di Ryouta.
... Eh? Aspetta un attimo, ma che pensieri dementi mi metto a fare?! Non va bene è appena iniziata la giornata, dì qualcosa e ripigliati! << Buon giorno a tutti! >> Ok così va bene, meglio mangiare un'altra fetta con la marmellata per sicurezza ora.


* * *

<< FORZA MUOVETE QUELLE GAMBE! COS'E' UN PASSAGGIO QUELLO?! >>
Che pizza sentire il coach strillare ad ogni allenamento, non ci si può leggere un libro in pace! Però... Osservandoli meglio quei ragazzi sono completamente diversi da com'erano sta mattina, ora il loro volto mostra tutt'altro. Fatica, divertimento, voglia di fare... e pensare che prima sembravano tutti dei bambini prima! Persino il capitano... è incredibile come adesso il suo sguardo trasudi impegno e determinazione. *Li fissa* ...Non se la cavano male, certo non sono al livello di Ryo, ma... mi fanno quasi venir voglia di-
*BRRRRRR- BRRRRRR-*

Ma che?! Ah, qualcuno mi sta chiamando: << Pronto? Oh, ciao Karin! Che bello sentirti, a-aspetta un attimo che esco dalla palestra perché con tutto questo casino non ti sento molto bene. Cosa? Ah si, qui tutto bene c'è una bellissima giornata e da te?... >>

* * *


POV Esterno

A tavola all'ora di cena c'era un chiacchierio generale tra i ragazzi.
Ragazzo 1: << Allora glielo chiediamo? >>
R.2: << Si si dai! E' da prima che ci penso, sono troppo curioso! >>
R.3: << Si anch'io, ma guardatela! E' lì che mangia tranquillamente, non possiamo uscircene all'improvviso con un "Scusa Yumiko sei fidanzata?" >>
R.1: << Già, si può dire che non la conosciamo neanche... >>
R.4: << Oh ma quante ciance ragazzi! Sembrate delle comari, che problemi vi fate? E' da prima che continuate con sta storia, iniziate ad essere petulanti! >>

I ragazzi del gruppo si guardarono a vicenda e si girarono verso di lui con un sorriso un po' inquietante.
R.1: << Comari?! >>
R.2: << Petulanti?! >>
R.3: << Senti, visto che fai tanto lo sbruffone perché non glielo chiedi tu? >>
R.4: << Cosa?! Io? E perché dovrei fare una cosa del genere? >>
R.3: << Ah! Adesso fai il pollo dopo la sparata di prima? >>
R.4: << Il pollo?! Tu brutto- ...Sta a vedere! >>

Il ragazzo si alzò subito in piedi, andò vicino al posto in cui era la ragazza e disse: << Yumiko-san! >>
La bionda si girò verso quel ragazzo che ormai aveva attirato lo sguardo di tutti e lo guardò dritto negli occhi.
R.4: << Tu sei f- >> Per gli altri ragazzi sembrava quasi che ci fosse un rullo di tamburi di sottofondo.
<< Eh? Cosa? >> disse Yumiko fissandolo intensamente con i suoi occhioni verdi per cercare di capire cosa volesse chiederle.
R.4: << Ecco... tu sei f- ...f-fotogenica! >>
*Ponf*

Cadde così nel piatto la polpetta che Kasamatsu stava per mangiare, quel ragazzo diventò di colpo tutto rosso provocando una marea di risate qualche istante dopo. Yumiko rimase un pochino sbalordita, non tanto per ciò che le aveva detto (non era certo la prima volta che si sentiva dire cose del genere), ma come dire... si aspettava qualcos'altro, tipo riguardo al suo ruolo da menager-cuoca.
<< Ehm, grazie. >> Gli rispose distogliendo lo sguardo ormai del tutto disinteressata a qualunque cosa avrebbe detto dopo.
Il ragazzo non sapendo cosa fare dopo quella figuraccia, corse a posto mentre tutti ridevano ancora. Poco tempo dopo andarono alle terme.

R.1: << Hihihihihihi "sei fotogenica" bel colpo amico! >>
R.2: << Ahahahahahahah oh si esilarante! >>
R.4: << Ahhhh chiudete il becco! Quando me la sono ritrovata davanti sono andato in palla! >>
R.3: << Non si era capito guarda! Ahahahahahahah >>
Mentre questi idioti si schizzavano a vicenda, Kise lì vicino a loro disse a Kasamatsu: << Waaaaaaaa quante energie che hanno sembrano dei bambini! >>
Kasamatsu: << Già, be meglio che le consumino adesso almeno sta notte si dorme! >>
Kise: << Ma dai capitano è stato divertente fare una guerra a cuscinate in tutte le stanze! Eh eh >>

<< "Eh eh" un corno! Ieri c'era il delirio, poi non è certo a te che il coach viene a scassare i maroni! Mi chiedo come tua sorella abbia fatto a dormire... >> rispose Kasamatsu tirandogli un coppino e poi incrociando le braccia.
R.1: << Ehi, cavolo ragazzi siamo scemi o cosa? Potevamo chiederlo direttamente a lui... Ohi, Kise! >>
Mentre massaggiava la testa dolorante rispose: << Che c'è? >>
R.1: << Yumi per caso è fidanzata? >>
Kise: << "Yumi" ?! Da dove viene tutta questa confidenza? >>
R.1: << Su su, non fare il permaloso per così poco... >>
R.3: << Allora? >>
Kise: << Eh? Ah, no che io sappia... >>

Molti tirarono un sospiro di sollievo e qualcuno disse: << Se lo stavano chiedendo tutti dato che è uscita nel bel mezzo degli allenamenti parlando con qualcuno al telefono... ma a tavola nessuno ha avuto il coraggio di chiederglielo. >>
Kise: << Bho sarà stata una sua amica... Piuttosto! Che facciamo sta sera? >>
R.2: << Ah be si può giocare a carte, fare il caraoche, spiare Yumiko... >>
Kise: << Il caraoche! Il caraoche! ...Eh?! Aspetta, spiare chi?! Non ve lo permet- >>
Il biondino non fece in tempo a finire la frase che Kasamatsu aveva già tirato un pugno in testa a quel ragazzo, che dolorante disse: << Ahia senpai! Stavo solo scherzando... >>
Kasamatsu: << Si certo come ieri... Comunque anch'io opto per il caraoche, Kise vieni con me a prendere da bere per dopo? >>
Kise rispose raggiante: << Subito! >>
I due uscirono dalle terme un po' prima degli altri ed andarono in camera a cambiarsi.

<< Senpai dove pensi di andare a comprare le bibite? >> chiese Kise mentre si infilava la maglietta.
Aprendo la porta della stanza Kasamatsu rispose: << Mi sembra che ci sia un mercatino aperto 24 ore su 24 qui fuo-...ri >>
Si bloccò appena vide davanti a lui di spalle la figura di Yumiko. Era appena tornata dalle terme con lo yukata addosso ed i lunghi capelli sciolti ancora umidi che le arrivavano fino al fondo schiena. Appena sentì scorrere la porta dietro di lei, si girò leggermente inclinando la testa per guardare in faccia chi ci fosse dietro di lei.

<< Ohi, perché sei rimasto imbambolato? >> disse Kise avvicinandosi.
La ragazza riconosciuto il volto del capitano e la voce dietro di lui, sorrise e disse: << Buona sera, state uscendo da qualche parte? >>
Kise spuntando da dietro la schiena di Kasamatsu intervenne: << Ciao Yumicchi! Stiamo andando a comprare da bere perché dopo facciamo il caraoche! Verrai anche tu? >>
Yumi: << Forse. Prima devo cambiarmi e mettere a posto questi vestiti che ho in mano... Tutto bene capitano? >>
<< Eh? Ah, si. Bene andiamo Kise! >> disse Kasamatsu trascinandosi dietro Kise.
Il pensiero che il capitano sembrava essere tornato sulla terra da un'altro pianeta fece sorridere Yumiko tra sé e sé. Entrata in camera iniziò a mettere a posto i suoi vestiti, ma in breve tempo si accorse di non avere più a portata di mano il telefono. Dopo aver messo sotto-sopra la stanza per cercare il cellulare, si fiondò fuori dalla porta per vedere se l'aveva dimenticato nello spogliatoio delle terme.I ragazzi in corridoio che tornavano dalle terme la videro e notarono che aveva lasciato la porta della sua camera aperta. Mentre se ne stavano andando rispettivamente nelle proprie camere, il loro sguardo si concentrò su una cosa... una cosa nera.



_______________Fine capitolo 5_______________

Ciao a tutti! Era un po' che non pubblicavo, ma dato che sono in quinta superiore spesso capita che mi devo concentrare sullo studio. Vi chiedo scusa in anticipo se l'uscita dei capitolo non avranno una cadenza costante. Inoltre mi sono accora qualche giorno fa che mi ero dimenticata una frase nel capitolo 3 alla quarta riga >.<'

Be fatemi sapere come vi sembrano i capitoli ed i personaggi, sono troppo curiosa di sentire i vostri commenti/critiche! Al prossimo capitolo, Bye Bye :D

Manucchi

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Capitolo 6
*** Ira ***


NdA: Buona sera cari lettori! Devo ammettere che tra scuola, esami e vacanze è passato molto tempo dall'ultimo aggiornamento, quindi non mi dilungo in chiacchere e vi lascio alla lettura del capitolo!

( Se qualche personaggio non vi sembra molto in linea con quelli originali ditemelo che metto l'avvertimento OOC, anche se c'è qualche passaggio poco chiaro non fatevi problemi a dirmelo. Ogni consiglio o critica sono sempre ben accetti ^^ ).

 

 

_ CAPITOLO 6: IRA _

 

 

Kasamatsu e Kise accompagnati dalla brezza serale passeggiavano sulla via del ritorno con in mano le buste contenenti le bibite, quando il biondo disse:

<< Non avevo notato che ci fosse un mercatino da questa parte. >>

<< Per forza, quando eravamo sul pullman stavi giocando a carte con gli altri. >>

<< Eh già, ho pure vinto alla grande! Dovevi vedere le loro facce. >> Affermò Kise con una grossa risata.

<< Eh eh vorranno sicuramente la rivincita... >> Concluse Kasamatsu iniziando a ricordare ciò che aveva visto prima.

 

"Mamma mia che colpo mi sono preso prima... Non mi aspettavo di trovarmela davanti in quel modo, con i capelli biondi sciolti e ancora umidi. Poi quando si è girata, rivolgendomi i suoi bellissimi occhi verdi, lo yukata che aveva addosso si è spostato leggermente facendo intravedere il suo seno."

 

A questo pensiero Kasamatsu diventò un po' rosso in volto, al che Kise lo notò e non poté fare a meno di domandargli:

<< Ehi sei diventato tutto rosso, ti senti bene? >>

<< Eh? Si non preoccuparti. >> Rispose schiarendosi un po' la voce.

<< ... Ah! Non è che stavi pensando a qualcosa di sconcio capitano? >> Gli chiese con un sorriso beffardo in volto.

<< Chi io?! Ma figurati, sarà il caldo... Comunque stavo pensando, tu e tua sorella anche se siete gemelli non vi somigliate affatto sia caratterialmente che fisicamente. >>

<< E' vero, a parte per il colore dei capelli, ci somigliamo poco perché siamo gemelli eterozigoti. Lei ha preso gli occhi di mia madre ed io da mio padre. Per il carattere direi che è il contrario. >> Confermò Kise sorridendo tra sé e sé.

<< Ah davvero? >>

 

Quando entrarono dalla porta dell'hotel sentirono molte persone correre freneticamente nell'atrio e nei corridoi.

<< BRUTTI DEFICIENTI RIDATEMELE! >>

I due sentito ciò, avendo un brutto presentimento, si fiondarono nell'atrio. Quello che videro aveva dell'incredibile, quasi tutti i ragazzi del club correvano da una parte all'altra lanciandosi di mano in mano un paio di mutande di pizzo nero appartenenti molto probabilmente a Yumiko, dato che li inseguiva infuriata facendo volare via con mosse di aikido i ragazzi che le capitavano a tiro.

Dopo essere rimasti per qualche istante stupefatti difronte al caos che stavano vedendo, lasciarono le buste e cercarono di fermarli.

<< Cavolo ragazzi ve l'avevo detto di non farla arrabbiare! Se vi fate male poi chi lo sente il coach?! >> Kise fece a mala pena in tempo a finire la frase che Yumiko afferrò per un braccio il ragazzo che in quel momento aveva in mano le sue mutande.

<< WAAA! STOP! Basta! Ti prego Yumicchi non fargli troppo male loro devono giocare, sono qui per allenarsi. E poi saranno sicuramente pentiti di ciò che hanno fatto... >> Mentre Kise cercava ancora di persuaderla, Yumiko strappò dalle mani del ragazzo l'oggetto di quel putiferio scrollandosi di dosso la presa del fratello. Poi girandosi di scatto verso Kasamatsu puntandogli il dito contro sentenziò:

<< Ebbene li lascerò andare, ma li voglio tutti in fila alle otto in punto in palestra! >> Detto ciò i suoi occhi di sfida si staccarono da quelli del capitano e andò dritta in camera sua senza voltarsi.

Dopo un attimo di silenzio Kise disse sospirando:

<< Ahia, non ci voleva... >>

<< MA SIETE SCEMI?! Vi era stato detto di comportarvi bene con lei! Poi scusatevi tutti senza nessuna eccezione! Meno male che il coach è uscito sta sera... >> Urlò Kasamatsu con le mani sui fianchi a tutti i ragazzi, poi sospirò e si rivolse a Kise.

<< Che cosa volevi dire con "non ci voleva"? >>

<< ... Domani vedrai. >>

 

 

_ FINE CAPITOLO 6 _

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Capitolo 7
*** Vendetta ***


_ CAPITOLO 7: VENDETTA _

 

 

La mattina quando i ragazzi scesero per far colazione Yumiko non c'era, ma trovarono tutto pronto come al solito.

Alle otto appena entrarono in palestra videro la ragazza di spalle che faceva stretching. Indossava dei pantaloni lunghi blu e una canotta bianca. Dopo essere rimasti per qualche istante a fissarla mentre assumeva le pose per quegli esercizi, Kasamatsu urlò: << In riga! >>

Tutti i ragazzi un po' spaesati per la situazione venutasi a creare eseguirono l'ordine. Il capitano si avvicinò a Kise e perplesso gli chiese: << Ehi Kise... Adesso che si fa? >>

<< Non lo so, fate tutto quello che vi dirà... >>

Mentre Yumiko si legava i capelli in una lunga treccia, Kasamatsu fece un passo avanti e provò a chiederle scusa a nome di tutta la squadra. La ragazza, finita la treccia, si girò di scatto con i suoi occhi colmi di sfida verso la squadra facendo sobbalzare per un attimo i ragazzi.

<< Tenetevele per dopo le scuse... Sono pronta, possiamo cominciare. >> Ribatté la bionda sul cui viso si poteva intravedere un sorrisetto poco rassicurante.

Quando entrò il coach in palesta rimase sorpreso di vedere tutti lì in riga prima del suo arrivo e ancor di più appena vide la manager lì con loro, ma non fece in tempo ad aprir bocca che Yumiko gli disse: << Buon giorno coach! La prego mi conceda venti minuti del loro tempo! >>

<< Ma che...? >> Il coach Genta Takeuchi, ignaro di quanto fosse accaduto la sera prima, volse il suo sguardo verso Kasamatsu e Kise per cercare di capire cosa stesse succedendo. Quando i due annuirono con la testa si volse di nuovo verso Yumiko guardandola dritta negli occhi. Dato che aveva un'espressione seria e determinata, il coach acconsentì reputandola una persona giudiziosa che sapeva il fatto suo.

<< E sia... Venti minuti non di più! >>

<< La ringrazio, non la deluderò coach. >> Rispose la ragazza inchinandosi leggermente per poi girarsi verso la squadra.

<< Venite in campo uno alla volta, giocherete a basket contro di me e il primo che tra noi farà un punto avrà vinto! Capitano per favore fa da arbitro. >>

Subito Kasamatsu prese una palla e si avvicinò a Yumiko, intanto i ragazzi bisbigliavano tra di loro dicendo: << Fiuuu... Ci è andata bene! >>

Kise però guardò verso di loro e facendo lentamente " No " con la testa sussurrò: << Scemi. >>

Avvicinatosi il primo sfidante a cui si leggeva chiaramente in faccia " Questa è una vittoria facile ", Kasamatsu lanciò in alto la palla dando così ufficialmente inizio alla prima partita. Com'era facilmente prevedibile, il ragazzo prese la palla essendo più alto di lei e iniziò a correre verso il canestro. Quando stava per tirare, Yumiko con un una mossa fulminea gli rubò la palla, si girò subito dopo scartandolo e corse a canestro segnando il primo punto. Si volse nuovamente verso il ragazzo incredulo e puntandogli l'indice contro iniziò al urlare: << EHI TU! MAI SOTTOVALUTARE L'AVVERSARIO CHE SI HA DIFRONTE! INOLTRE SEI TROPPO LENTO A TIRARE! IL PROSSIMO! >>

Tutti e persino il coach rimasero a bocca aperta, nel frattempo si avvicinò la seconda vittima sacrificale. Iniziata la seconda partita il ragazzo prese la palla e andò anche lui verso il canersto più velocemente possibile, ma la bionda lo raggiunse impedendogli di andare oltre. Appena il ragazzo cercò di oltrepassarla girandoci attorno, in un attimo Yumiko gli prese la palla e velocissima andò a canestro segnando il secondo punto. Lei voltandosi verso di lui con un'occhiata severa gli disse: << SEI TROPPO LENTO A SCARTARE GLI AVVERSARI! IL PROSSIMO! >>

 

Mentre si susseguivano gli incontri uno contro uno, Kasamatsu rimase meravigliato da ciò che stava vedendo; Yumiko sembrava un velocissimo leopardo in tutta la sua potenza. Fece segno a Kise di avvicinarsi per discutere con lui di quanto stava accadendo.

<< Sai capitano... Se una donna vuole fartela pagare, stai pur certo che ce la farà, soprattutto se la donna in questione è Yumicchi. Solo perché è una donna non va affatto sottovalutata, anzi! Lei osservandoti nota i tuoi punti deboli e se la fai arrabbiare non si fa scrupoli a sbatterteli in faccia battendoti al tuo stesso gioco. Proprio perché è una donna non ha molta forza, ma il suo corpo è snodato e leggero, inoltre è molto agile e veloce. Se si conta pure che è più bassa di noi, la palla non è direttamente alla nostra portata. In più se vuole, anche a lei viene facile imitare subito i movimenti di una persona. Ha già dato prova di essere dotata negli sport, infatti alle medie ha vinto il campionato nazionale di aikido. Ci è andata bene che sia fuori allenamento, perché di solito è più veloce di così... >>

<< Che cosa?! >> Rispose impressionato Kasamatsu.

Passati i venti minuti e conclusa l'ennesima e ultima partita a favore di Yumiko, la ragazza urlò ancora: << NON DOVEVATE SOTTOVALUTARMI SOLO PERCHE' SONO UNA DONNA! CON CHI CAVOLO CREDETE SI SIA ALLENATO MIO FRATELLO A CASA FIN ORA?! >>

I ragazzi mezzi intimoriti e depressi si misero tutti in riga e le chiesero scusa. Yumiko sospirò e poi sorrise dicendo: << Ecco, ora mi sento meglio. >>

La bionda si avvicinò ad una panchina, bevve un po' d'acqua e prese un asciugamano. Poco dopo, mentre tutti la fissavano ancora sbalorditi, la bionda si avvicinò al coach.

<< La ringrazio ancora per avermi concesso parte del loro tempo per l'allenamento. Ora con il suo permesso andrei a cambiarmi per poi iniziare a preparare il pranzo. >>

<< Ah... Si, fa pure. Grazie per il tuo impegno. >>

Appena la ragazza uscì fuori dalla palestra calò il silenzio, perché i ragazzi pensarono " Cavolo, le donne fanno paura ".

 

 

_ Fine Capitolo 7 _

 

NdA: Buona sera/notte(?) gente! Rieccomi con un nuovo capitolo inquietante forse... Credo di aver creato un nuovo mostro Hihihihihihihihi

Fatemi sapere cosa ne pensate e cosa vi aspettavate, sono troppo curiosa di saperlo! *^*

Bye bye al prossimo capitolo!

 

Manucchi

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