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Alcune
volte abbiamo talmente sfiducia nel destino da non accorgerci che la nostra
vita si sta muovendo in sintonia con un’altra,completamente diversa dalla
nostra.
***
Eccola lì la sua vita.
Rappresentata dal tavolo di quella cucina ancora
in penombra.
Con un uomo e una donna che le parlavano,le
sorridevano,ma in realtà non avevano capito nulla. Nulla.
La signora Yamanaka bevve un’altra goccia del suo caffè
rigorosamente amaro. Dopo di che alzò lo sguardo al posto opposto al suo.
“Ino cara cos’è quel broncio? La scuola è finita
dovresti essere contenta!” la rimproverò amorevolmente la madre.
La sedicenne,crucciò il suo sguardo marino e
scostò seccata una ciocca bionda che le ricadeva fastidiosamente sul viso.
“Infatti sono contenta”
Quei
stronzi dei professori mi hanno fatto passare un anno da incubo.
“Non si direbbe” Inoishi Yamanaka
sorrise,scostando per qualche attimo lo sguardo dal quotidiano “a volte sei
proprio strana principessa”
Quel
nomignolo… quanto lo odio… Io non sono virtuosa… e non ho nobili pensieri…
“Ti sembro strana perché in realtà non mi conosci
affatto” asserì pungente,lasciando il suo cappuccino nella tazza e alzandosi da
tavola con ben poco garbo.
Il padre la guardò apprensivo.
“Dove vai? Esci di prima mattina? Ora che c’è la
scuola hai un sacco di tempo libero e…”
“Esco di prima mattina perché in realtà per quest’estate
mi sono trovata da fare”
Dopo quella frase esposta con tono freddo,la
bionda uscì la stanza,lasciando i suoi genitori in uno stato d’ansia.
“Caro…ma che le prende? Perché fa così? Prima era
tanto dolce…ci diceva tutto…e ora…”
“Non lo so tesoro… non so proprio che dirti ne che
fare con lei…”
I
miei genitori non capiscono il mio vuoto.
Non
sanno quanto io mi senta inutile e
incapace
Da
quel maledetto giorno…. Qualcosa dentro di me si è spezzato.
***
Eccola lì la sua vita.
Rappresentata da quell’appartamento che il suo caro e ricco padre gli aveva comprato.
Per sfizio o solo perché così pensava si sarebbe
guadagnato il suo affetto.
Che
stupido.
Con fare lento e quasi stanco,fece un’altra tirata
alla sua sigaretta.
Si sistemò meglio sul divano e accese,tra una
boccata e l’altra di fumo,la televisione.
Mentre osservava annoiato il telegiornale
mattutino che per lo più riportava notizie riguardanti la politica,la porta di
una delle tre camere da letto si aprì di scatto,per poi sbattere violentemente.
“Kami Shikamaru,come fai a fumare di prima
mattina?”
Il moro dal codino ad ananas e gli occhi scuri lanciò
un’occhiataccia al biondo che aveva parlato.
“E tu Naruto come fai a rompermi le palle così
presto?”
“Sono i misteri della vita” l’altro rise,per poi
prendere posto accanto a lui, rubandogli il telecomando di mano e cambiando
canale.
Il Nara borbottò sommessamente qualcosa come “stupido
baka”
“Piuttosto dov’è Choji?” chiese Naruto,ignorando
il suo lamentarsi sottovoce.
“Credo stia svuotando il frigorifero in cucina”
“Lo stomaco di quel ragazzo non conosce fondo…ma
quanto ti viene a costare ospitarlo qui mentre i suoi sono in vacanza?”
“E io che ne so…tanto paga Shikaku”
“Hai proprio un padre grandioso”
Shikamaru a quella frase si alzò di colpo e se ne
andò in camera,non prima di sbottare un “Stronzate”
Padre
grandioso…questa è bella…
Ma
lui che ne può sapere… Nessuno sa..nessuno…
Da
quel maledetto giorno…. Qualcosa dentro di me si è spezzato.
***
Ino
Yamanaka e Shikamaru Nara…due esistenze così diverse e così uguali… entrambi
inconsapevoli che la completezza è portata dall’unione di due metà imperfette.
***
Eccomi qui con una nuova ff ShikaIno. Lo so,ho ancora in corso
l’altra,ovvero “Incantevole scocciatura”,ma porterò entrambe avanti…lo
prometto!^^ Questo è solo un prologo per presentare parzialmente i protagonisti
e gli altri personaggi (che naturalmente aumenteranno con l’andare avanti dei
capitoli). Non ho approfondito nulla in modo che Shikamaru e Ino si riveleranno
a poco a poco… e non sapete come li farò conoscere..hi hi hi…naturalmente
questo se volete che posti il continuo..Se si non c’è da chiedere!!! Dai mosche
bianche fatevi sentireeee!!! Un bacione Ely 91
ps: per il titolo ho preso ispirazione dalla mitica “Poison”
di Alice Cooper.
Era
bello camminare nel cortile della scuola in assoluta tranquillità,senza nessuno
nei paraggi a disturbarti.
Ino
sorrise allegra mentre canticchiava una canzoncina imparata anni
addietro,quando frequentava ancora le elementari.
Continuò
a muoversi verso la piccola stradina in ghiaia,sfilando lungo la rete del campo
di calcio e proseguendo verso una piccola struttura. Fece per
superarla,passandovi per la parte posteriore,ma qui si bloccò sorpresa.
“Ehi!
Ma che stai facendo?” domandò alquanto stupita.
Una
ragazza dai capelli castani aveva posizionato sotto una piccola finestrella i
bancali di legno presenti nell’ala in costruzione dell’edificio scolastico e
lei vi era sopra,seppur in un equilibrio decisamente poco stabile.
Questa
si mostrò altrettanto meravigliata nel ritrovarsi la biondina davanti,poi fece
un sorrisino di circostanza.
“Ma
a quest’ora non dovresti essere in classe?”
La
Yamanaka batté il piede a terra, stizzita.
“Sono
stata nuovamente cacciata fuori dalla professoressa Anko e nonostante sarei
dovuta starmene buona in un angolino del corridoio sto facendo una passeggiata…
e tu?”
La
ragazza castana si accarezzò uno dei suoi due chignon ridacchiando.
“Credono
che sia in infermeria..Ho finto un malore. Ma in realtà sono qui per godermi lo
spettacolo”
“Uh?”
Ino la guardò perplessa “quale spettacolo?”
“Questa
finestrella è quella degli spogliatoi maschili…non l’hai notato”
“Ah
si!” la bionda arrossì “ma quindi tu..stai spiando i ragazzi??”
“Ti
prego non farmi scoprire…lo so che sei rimasta scandalizzata perché è un po’ da
pervertite,ma…ehi? Che intenzioni hai??”
Ino
si arrampicò sul bancale in legno,posizionandosi accanto all’altra.
“Fammi
posto…voglio vedere se c’è Sasuke-kun!”
“Tsk!
E io che mi stavo facendo tutti questi problemi”
“Signorina?”
Quella era la quinta volta che cercava di destarla
dai suoi pensieri,ma vi riuscì solo scuotendole una mano davanti gli occhi.
Ino parve come svegliarsi e guardò il cameriere
del bar leggermente imbarazzata.
“Mi scusi…ero sovrappensiero”
“Non si preoccupi..ero venuto a chiederle cosa
voleva ordinare”
“Mi porti solo un succo alla pesca…grazie”
Il ragazzo si allontanò recandosi al bancone.
La bionda sbuffò.
I ricordi… Ne aveva tantissimi e le venivano alla
mente sempre nei momenti meno opportuni. E ogni volta la facevano stare male
allo stesso modo.
Si chiese se sarebbe mai riuscita a liberarsene.
“Maialina!!!”
Sobbalzò innervosita. La gente seduta agli altri
tavolini si era voltata a fissarla a quel richiamo decisamente sconveniente per
la sua immagine. Ma tanto che doveva farsene ormai? Forse era meglio così.
“Fronte spaziosa! Taci e siediti”
La rosa ubbidì facendole una linguaccia alquanto
irritante.
“Ed anche oggi sei intrattabile”
“Lo sono tutti i giorni,Sakura. Dovresti fartene
una ragione” ribatté atona,senza nemmeno guardarla in faccia.
La ragazza dagl’occhi verdi e splendenti non ci
fece caso più di tanto. A poco a poco si stava abituando a quel comportamento.
Ma si rattristò nel chiedersi se un giorno Ino sarebbe tornata quella allegra e
solare di sempre.
Forse le probabilità ormai erano davvero basse.
Visto che da quel
giorno erano passati già sei mesi e non vi era stato alcun miglioramento.
“Oggi pomeriggio ti va di fare un po’ di
shopping?”
Ino alzò un sopracciglio. “Non possiamo andarci
adesso,scusa? Tanto ormai ci stiamo... Facciamo colazione e poi andiamo”
“Ok,come vuoi”
Sakura fu comunque felice. Era già tanto che non
aveva rifiutato.
***
“Come mi sta?”
L’Haruno fece un giretto davanti l’amica,facendo
svolazzare sbarazzina,la gonna dell’abito.
“Ti sta bene.. Ma non credo che rosa sia
adatto…Hai già i capelli di questo colore! Secondo me dovresti prenderlo bianco”
Ino le sorrise,rallegrando l’amica.
“Si,hai ragione! E’ meglio di quel colore!”
***
“Dobbiamo ancora passare al negozio di musica”
asserì la Yamanaka tenendo fra le mani una busta contente un top viola.
“Certo che sei proprio fissata con quel colore”
constatò l’altra.
“Che vuoi farci”
Davanti alle due passò una donna mora, sulla
trentina, che teneva la mano ad un angioletto biondo di tre anni.
Ino osservò la donna ridere,dargli un bacino e
promettergli che alla fine di quel giro gli avrebbe comprato un bel gelato al
cioccolato.
La mora doveva essere veramente felice,perché quel
luccichio negli occhi era impossibile da fingere.
“Certo che deve essere bello avere un bambino”
sentenziò ad un tratto,attirando l’attenzione della rosa.
“Ino stai bene? Tu non li hai sempre definiti dei
mocciosi??”
“Si però… forse la vera felicità è quella. Avere
qualcuno da proteggere”
Sakura le volse un’occhiata turbata.
Lo sguardo dell’amica era cambiato. Era come se
fosse tornato splendente,proprio come ai vecchi tempi.
Ma durò poco. Quando quella donna e il figlio
svoltarono l’angolo scomparendo dalla propria vista,il suo sguardo marino torno
opaco e spento.
***
Erano già le nove di sera.
Ino non aveva cenato. Non mangiava molto
ultimamente.
Era in salotto,con la luce spenta,a guardare uno
stupido film in bianco e nero alla televisione.
I suoi erano usciti dopo mangiato.
L’avevano salutata leggermente apprensivi,ma lei
gli aveva ignorati,lasciando che le loro parole le scivolassero addosso come
una leggera pioggerella estiva.
Ad interromper il suo flusso di pensieri fu il
suono del campanello.
Si alzò di malavoglia,recandosi alla porta e
aprendola.
Si stupì nel trovarci la sua amica dai capelli
rosa.
“Sakura! Che ci fai qui a quest’ora? Dai entra”
“Non posso, devo tornare subito a casa. Sono
venuta a portarti questo”
Le porse un depliant.
“Ma che…?”
“Prendilo in considerazione ti prego. Io l’ho
visto il tuo sguardo oggi. Anche se per poco….era… come una volta.”
Ino non disse più nulla. Turbata e
sorpresa,osservò la sua amica allontanarsi a passo veloce.
Chiuse la porta alle proprie spalle e tornò a
sedersi in salotto.
Poi volse uno sguardo al depliant e perplessa
iniziò a leggere.
Poi sorrise, seppur titubante.
“Fronte spaziosa ci ha preso in pieno”
***
Ed ecco il primo ed ufficiale capitolo! Come avrete capito già
dall’inizio questo era tutto per Ino *.* ed il prossimo sarà tutto per
Shikamaru…ma dal terzo…bè leggendo capirete!^^
Ed ora passiamo ai ringraziamenti:
-NutellosaXD: bè
come puoi vedere la Ino di questo capitolo è decisamente diversa dall’originale..anche
se per alcuni punti ci si avvicina… Spero che questo primo chap ti piaccia…
aspetto un tuo parere^^…Baci
-celiane4ever: Me
happy che ti sia piaciuto il prologo…ma non è una one-shot^^ Spero che
continuerai a leggere… Tanti baci
-Kikichan: Il tuo
entusiasmo per questa ficcy mi ha resa più che felice *.*!!!!! Spero che il
seguito non ti deluda… Un bacione
-StAkuro: Grazie
mille per i complimenti *____* …Bè per adesso il mistero è ancora tale… ma per
il semplice motivo che saranno Ino e Shikamaru a… ok sto dicendo troppo=D…
Spero continuerai a seguirmi e a commentare….! Un baci8!!!
Un ringraziamento anche a chi ha letto senza commentare…
ma ricordate che per me conoscere la
vostra opinione è importante e per di più mi da la carica giusta per scrivere!
“Siete proprio un branco di fancazzisti! Se non
venissi io a farvi da mangiare morireste di colesterolo visto tutte le
porcherie che comprate!”
Il solito rimprovero mattutino. O forse non
proprio visto che era già mezzogiorno.
Temari era lì. Con le braccia incrociate in un
gesto di stizza e gli occhi fiammeggianti che fissavano uno ad uno lui e i suoi
amici,seduti o sul divano o sul tappeto,di fronte alla tv ed ancora in pigiama.
Sempre se un paio di mutande e una canottiera possano essere definiti tale.
Shikamaru Nara sbuffò,volgendo lo sguardo altrove.
“E tu vedi di guardarmi in faccia quando parlo!
Sei tu il capo di questi idioti! E per questo la colpa è soprattutto tua”
“Ehi! Guarda che anche se abbiamo un capo,noi
ragioniamo con le nostre teste!” si ribellò un ragazzo castano,con dei strani
segni rossi sulle guance.
“Io non ne andrei tanto fiera” rispose ironica
lei,per poi tornare improvvisamente seria.
“E voi sette! Possibile che i vostri genitori non
notino la vostra assenza da casa per giornate e nottate intere??”
Kiba,il ragazzo che aveva parlato poco prima,roteò
gli occhi.
A ruota lo seguirono anche gli altri,ovvero
Choji,un ragazzo grassottello, Shino,un tipo dall’aria seria,con gli occhiali
scuri in volto, Naruto, Sasuke, un ragazzo moro,occhi scuri,dall’aria misteriosa
ed infine Rock Lee,l’unico ad avere del sano ottimismo in quella stanza.
“Sai quanto gliene frega” ribatté tagliente Sasuke
Uchiha,rubando una sigaretta dal pacchetto di Shikamaru.
“Uhm… Bè c’è ancora una cosa che non mi spiego!
Come mai il vostro leader è Shikamaru e non un tipo portato a farlo,come
Sasuke?”
“E’ semplice” L’Uchiha rise,ma la sua risata non
aveva nulla di allegro “Lo sono stato per tanto tempo a scuola,nelle attività sportive.
Bè,ora mi sono rotto il cazzo di esserlo. Che vadano al diavolo tutto e tutti.
Io penso solo a me stesso”
Temari sospirò. Giunse ad una semplice
conclusione.
Meglio lasciar perdere. Quei ragazzi o li uccidevi
o li sopportavi. E lei decise la seconda opzione. Non poteva finire in carcere
così giovane.
***
“Mmm… è proprio buono Temari! Sei davvero un
ottima cuoca!” esclamò allegro Choji rimpinzandosi come nessuno sapeva fare.
Nemmeno Naruto riusciva a stargli dietro.
La ragazza gli sorrise. Almeno c’era qualcuno che
apprezzava i sforzi fatti per quel gruppo di menefreghisti.
“Allora…dopo che si fa?” domandò Rock Lee,che
era,a differenza degli altri,sempre pieno di energie.
“Non possiamo tornare a dormire? Sono stanco”
asserì Shikamaru,mangiando svogliatamente.
La bionda batté i palmi sul tavolo,furiosa.
“Sei stanco?? Ma se sei ancora in mutande e non
hai fatto niente,a parte cambiare canale alla tv!!! Voi oggi uscite un po’!
Come le persone normali! E io ne approfitto per ripulire le vostre camere che
mi sembrano dei porcili!”
“Meglio ubbidire… mi spaventa quando fa così”
Naruto guardò gli altri in attesa della loro opinione.
“Paura? E’ una donna! Cosa vuoi che ci faccia??
Sei proprio un cretino” lo provocò Sasuke.
“Che cosa??”
“Ora basta. Faremo come dice lei. Ma solo perché
la mia stanza è veramente un porcile” affermò Shikamaru, non nascondendo la
seccatura.
Alla fine Temari riusciva sempre a rigirarlo come
voleva. Almeno che lui non fosse di cattivo umore. In quel caso anche lei gli
stava alla larga. L’unico che non lo temeva e mai lo avrebbe fatto era
l’Uchiha.
***
"Ma che mi tocca vedere”
Se Shikamaru fosse stato quello di un tempo,forse
avrebbe trovato piacevolmente divertente quella scena.
Erano in riva al fiume,a cazzeggiare come solo
loro sapevano fare.
Rock Lee stava facendo una gara di apnea con Kiba.
Spero
non muoiano affogati. Che fatica spiegare perché sono crepati.
Shino stava contemplando gli insetti nell’erba.
Mi
serve il numero di un manicomio.
Choji stava mangiando patatine seduto accanto a
lui. Ma si lamentava che il pacchetto stesse di già finendo.
E’
senza speranze.
Sasuke e Naruto si stavano picchiando come sempre.
Mi
sembrano dei cagnolini che giocano alla lotta. O forse quello è il loro modo di
corteggiarsi. Saranno gay in realtà?
“Ehi! Ma guarda chi si vede! Nara e il suo gruppo
di sfigati!”
Una voce particolarmente fastidiosa risuonò
pesantemente nell’aria.
In contemporanea,tutti si voltarono a
sinistra,verso colui che aveva parlato.
Vi erano tre tipi dall’aria strafottente,ma anche
minacciosa.
Uno di questi gettò la cicca di sigaretta a
terra,per poi ghignare.
Shikamaru si alzò in piedi,con le mani in tasca ed
espressione seccata.
“Sasori,Deidara,Hidan… cos’è? Non avete nessun
altro a cui rompere il cazzo?? Perché non tornate dalla mammina??”
“Attenzione Nara…con queste provocazioni rischi di
farti male”Deidara scostò di poco il
lungo ciuffo biondo che gli ricadeva sull’occhio.
“Ohoh… Kami con questi movimenti così sensuali
rischi di farmi eccitare”
Sasuke superò di qualche passo
Shikamaru,sogghignando.
“Mi dispiace Uchiha non sei il mio tipo”
“Che peccato…Dovrò farmene una ragione allora”
“Siamo qui per farci coglionare in questo modo? Ne
va della reputazione del nostro gruppo… Sai come la pensa il capo” Hidan guardò
Sasori in attesa di una risposta.
Questo sorrise.
“In effetti,hai ragione. Sarà meglio fare una
plastica facciale a questi piccoletti”
“Vedremo se ci riuscirete!” Nara sorrise
sprezzante,avvicinandosi.
Dopo di che fu un susseguirsi di immagini veloci.
Fu Shikamaru a colpire per primo Sasori,ma non ci
volle molto che questo reagì.
Hidan andò dritto verso Choji, Shino e Sasuke.
Uzumaki, Rock Lee e Inuzuka invece fronteggiarono
Deidara.
Sarebbe stata una delle solite risse,con il
risultato di qualche occhio nero e qualche orgoglio ferito se Hidan non avesse
cacciato un coltellino tascabile,puntandolo verso il trio.
“Ma che cazzo fai??” gridò Shino,perdendo la sua
solita calma.
“A differenza dei miei amici,io faccio sul serio e
non avrei problemi a conficcarvelo nella gola” dichiarò Hidan,spaventando Choji
che era il più vicino a lui.
“Non dire cazzate! Non lo faresti mai!” affermò
sicuro Sasuke,mantenendo il sangue freddo.
“Stolto… “
***
“Kurenai! Guarda lì” Kakashi appostò la macchina
della polizia vicino la costa del fiume.
La donna dallo sguardo ammaliante ei capelli
neri,volse l’occhio alla sua destra.
Dei ragazzi si stavano picchiando e molto
violentemente.
“Scendiamo!”
***
“FERMI!”
Il gruppo di Shikamaru e il trio rivale si
girarono allarmati,verso la piccola salita erbosa che portava alla strada.
“Merda! La polizia!!!”
“Hidan filiamocela!” esclamò Deidara seguito da
Sasori.
“Andiamo anche noi!!!” urlò Naruto,seguito a ruota
dagl’altri.
I ragazzi iniziarono a correre,per poi notare che
Shikamaru era rimasto dov’era,si era seduto e stava fumando una sigaretta.
“MA SEI IMPAZZITO!!! MUOVITI!!!” gridò Kiba.
“Andate voi. Non ho voglia di correre”
La
verità è che sono stufo di tutto. E la polizia,il carcere o tutte le
conseguenze possibili non mi sfiorano neanche.
Gli amici ubbidirono di malavoglia e prima di
sparire osservarono preoccupati i due poliziotti avvicinarsi al loro leader.
***
“Perché non sei scappato?” domandò Kakashi. Più
che la rissa e tutto il resto gli interessava conoscere le motivazioni di
quello strano comportamento.
“Non ne avevo voglia” rispose atono Shikamaru.
“Kakashi…dobbiamo inseguirli…”
“Lascia stare Kurenai…sono solo dei ragazzini!”
“E un indomani dei ladri o degli assassini… tu
lasci sempre correre tutto!”
“Non ti pare di esagerare?”
“No,affatto! Almeno lui portiamolo in centrale”
“Ma perché lo devi rovinare?”
“Perché se non lo controlla nessuno,dobbiamo farlo
noi che facciamo parte delle forze dell’ordine”
“Ma…”
“Niente ma! Merita almeno un rimprovero fatto per
bene!”
“Faglielo tu!”
“No! Glielo farà il capo!”
Shikamaru sbuffò. Sperò con tutto il cuore che
quello pseudo - litigio assomigliante a quello di una coppia di genitori che,
piuttosto,a quello di due poliziotti,finisse presto.
***
“Shikamaru!
E questa ti sembra una pagella?? Può essere scambiata benissimo per una
schedina!”
La
donna incrociò le braccia,furiosa,sbattendo poi sul tavolo,con il palmo,il
foglio di carta.
Il
figlio la osservò leggermente intimorito. Se c’era una donna di cui bisognava
avere paura quella era la madre.
“Scusa
mà… mi impegnerò di più”
“Ma
lo dici sempre! E poi non lo fai ma! Hai tanta intelligenza e non la sfrutti
nemmeno! Un giorno finirai nei guai”
“Per
delle insufficienze?” chiese scettico.
“No!
Per il tuo modo di fare… Sei così pigro che ti faresti anche beccare mentre
combini qualcosa,piuttosto che mettere da parte l’ozio e scappare”
“Mi
vedi già tra i nomi della cronaca nera,eh?”
Dopo
quella frase scherzosa,la donna si rilassò e gli diede un buffetto sulla nuca.
“Impegnati.
Non mi deludere”
“Capisci quello che ti sto dicendo figliolo? Se
continui di questo passo potresti finire in un giro davvero pessimo, in cui una
rissa è la cosa meno grave”
Un uomo dalla folta barba e con una sigaretta in
bocca lo osservava con fare paterno.
Per un attimo avvertì uno strano calore. Quello
che Shikaku non gli aveva mai dato.
Annuì di poco con la testa,anche se in realtà non
aveva prestato molta attenzione al discorso.
“Comunque credo che facendotela passare liscia
così,finirai in guai peggiori. Kurenai mi ha suggerito una piccola
‘punizione’…”
“Cosa?”
Ora era seriamente interessato. Credeva che lo
avrebbero sgridato o al massimo rinchiuso in cella per una nottata. Ma lì si
trattava di qualcosa di diverso, ne era sicuro.
“Passerai l’intera durata delle vacanze estive in
un…”
Quello che seguì dopo fu un grido abbastanza forte
e un imprecazione di Shikamaru Nara.
Forse avrebbe fatto meglio a non infischiarsene di
se stesso invece di aspettare che i due poliziotti lo raggiungessero.
***
Ed ecco il capitolo riguardante Shikamaru! Il nostro caro Nara
non si smentisce mai… infatti nonostante l’OOC messo da me,non posso fare a
meno di evidenziare il suo lato pigro che ce lo ha fatto amare *.*…
Passiamo ai ringraziamenti:
-Kikichan: Ti
ringrazio tantissimo per i complimenti…! Sono felicissima per il fatto di non
aver deluso le tue aspettative riguardo il primo capitolo…e spero che lo stesso
sia per questo^^ … Aspetto con piacere un tuo commento*_* Baci
-Sakurina: Mi rende
davvero felice sapere che apprezzi il mio stile^o^ E ancora di più che la ff e
il carattere “scazzato” di Ino ti abbiano incuriosita… Spero di non averti
delusa con questa “presentazione” generale su Shikamaru e il suo stile di vita…
Attendo un tuo parere *.* Un bacione
-NutellosaXD: Devo
dire che anche io mi sono divertita particolarmente a scrivere la parte
riguardante gli spogliatoi maschili XD Ed ecco una visione sulla vita della
testa d’ananas… Che ne pensi?? Spero ti
piaccia come quella sulla mitica Yamanaka… Un baci8!!!
L’alba era giunta da poco. Ma lei era già sveglia.
In realtà non aveva dormito affatto.
E ora si trovava in uno strano stato di
semicoscienza,stordita dal fatto di non aver chiuso occhio. Aveva tentato di
rilassarsi e abbandonarsi ad un sonno profondo,ma sentiva le gambe tremarle e
il corpo fremere,come se avesse bevuto litri e litri di caffè.
Volse uno sguardo stanco alla sveglia sul
comodino.
Appena le sei.
Poi osservò distratta il depliant poggiato lì
accanto.
Ormai aveva fatto la sua scelta.
Rammentò stancamente quando l’aveva comunicato a
Sakura,il pomeriggio precedente.
***
“Dunque
l’hai presa in considerazione? Mi fa piacere”
Sakura
le sorrise,per poi continuare a gustarsi il suo gelato sulla panchina di quel
parco.
Ino
piegò leggermente la testa.
“E’
la cosa migliore” fece una lunga pausa “Io credo che mi aiuterà a riempire
questo vuoto dentro di me”
La
sua voce si inclinò furiosamente. Ma doveva trattenerle quelle maledette lacrime.
Lei era troppo orgogliosa e odiava piangere.
Avvertì
la delicata mano di Sakura stringere con forza la sua,come per infonderle il
coraggio necessario per continuare quel discorso lasciato a metà.
“Fronte
spaziosa” la chiamò così,probabilmente per alleggerire la tensione “io ci
voglio riuscire. Io voglio riempire il mio cuore di gioia. E non importa se ci
vorranno ancora altre lacrime. Le consumerò tutte,in modo che l’unica cosa che
mi resterà da fare dopo sarà ridere”
“Io
so che ci riuscirai”
***
Dalle sei alle sette e mezza riuscì finalmente a
riposare.
Dopo di che dovette alzarsi e prepararsi.
Quando raggiunse i suoi genitori nella cucina alle
otto,lei era già pronta e sorrideva impercettibilmente.
Doveva iniziare con il piede giusto.
“Che mi venga un colpo! Ino,tesoro,come mai ha
abbandonato il tuo broncio?” ironizzò il padre,finendo il suo caffè extra
dolce.
“Oggi inizio” annunciò con tono all’apparenza
indifferente.
“Se hai deciso di passare le vacanze così,ci fa
piacere. Dimostri grande maturità. E questa l’hai presa sicuramente da me non
da tuo padre” affermò orgogliosa la madre.
“Ma che gentile! Ma la bellezza l’ha presa da me”
ribatté l’uomo.
La donna sbatté la tazzina sul tavolo.
“E con questo cosa ci vorresti dire?” domandò
minacciosa.
Ino non diede affatto importanza a quel
battibecco,però per un istante avvertì uno strano calore infonderle gioia.
Ma fu solo un attimo.
Dopo tornò di nuovo il vuoto.
***
“Centro estivo dai 3 ai 10 anni. Che merda”
Quello che seguì subito dopo alla lettura di
quell’insegna,fu uno scappellotto sulla nuca.
Shikamaru Nara se l’accarezzò dolorante,per poi
guardare con disprezzo l’uomo accanto a lui,Asuma Sarutobi,il poliziotto che il
giorno prima gli aveva fatto la ramanzina,essendo capo di quel distretto.
“Mettermi in carcere non era meglio?” chiese
accendendosi una sigaretta,ma fece appena un tiro prima di vedersela strappare
via dalla bocca e gettare a terra.
“Uccidere un poliziotto comporta l’ergastolo?”
Asuma non fece molto caso alla pungente ironia del
ragazzo e sorrise.
“Dai,vedrai che ti divertirai”
“Badare a dei mocciosi e farli giocare non
coincide con la mia idea di divertimento”
“Ma fare delle risse e lasciare tutto al
caso,invece si,vero?”
Sbuffò seccato. Con quell’uomo non aveva scampo.
Almeno fino a quel momento. Forse studiandolo come solo lui sapeva fare avrebbe
trovato un punto debole con cui batterlo a parole.
“I tuoi amici che erano con te alla rissa…perché
non fai partecipare pure loro?” propose Asuma.
Shikamaru lo guardò chiedendosi se fosse
impazzito.
“Se facessi una cosa del genere ci sarebbe un
ammutinamento generale”
“Esagerato. Allora vogliamo entrare? Guarda che il
gruppo dei cervi ti attende”
“Il gruppo di cosa??”
L’espressione disgustata del ragazzo,provocò una
forte risata da parte del poliziotto.
“I bimbi sono divisi in gruppi. Ogni gruppo ha un
nome. E poi ogni tanto ci saranno delle piccole sfide. E anche una recita.
Vedrai,alla fine, ti piacerà”
“Lei è un tipo ottimista”
***
Ino si guardò attorno,leggermente spaesata. Era circondata
da bambini e da ragazzi e ragazze che avevano dalla sua età in su.
Si sentì terribilmente a disagio e impacciata e
per qualche istante valutò seriamente l’idea di fuggire a gambe levate da quel
posto.
Una ragazza,l’organizzatrice del tutto, stava
cercando di gestire tutte quelle pesti urlanti e,come aveva spiegato lei
stessa,li stava di dividendo in sette gruppi da venti bambini ciascuno. E ad
ogni gruppo sarebbero stati assegnati due animatori.
A destarla dai suoi pensieri fu l’udire il suo
nome.
La ragazza la stava chiamando.
Si avvicinò titubante,per poi vedersi applicare
una spilla sulla maglietta.
“Sei l’animatrice del gruppo dei Cervi. Insieme a
quel ragazzo laggiù che è già vicino al gruppo”
Si voltò incuriosita alla sua destra, per poi osservare
venti mocciosi pieni di energia e un ragazzo accanto a loro dall’aria annoiata
e perennemente scocciata.
Si diresse da lui,giusto in tempo per udirlo
borbottare un “Maledetta Kurenai. Maledetto Asuma”
“Sei il mio compagno si squadra,vero?”
Brava
Ino…che domanda sciocca! Certo che lo è!
Shikamaru la guardò con sufficienza,per poi
annuire con la testa.
Non aveva affatto voglia di parlare. Tantomeno con
quella biondina dall’aria irritante.
La Yamanaka lo fissò,stizzita da
quell’atteggiamento. Avrebbe voluto presentarsi, ma decise che fare finta che
non esistesse fosse la meglio cosa. Le aveva già fatto perdere quel poco di
buon umore accumulato in quella mattina.
Si sentì tirare per la gonna di jeans.
Un bambina con due chignon castani la fissava
lacrimante.
“Ehi…che hai?”
“Vero che giocheremo anche con le bambole? Rudy
dice di no”
“Ma certo…!”
Le sorrise rassicurandola e osservò soddisfatta la
piccola che tornava a gioire.
Solo in quel momento si accorse della somiglianza
con un’altra persona. E cercò di trattenere una stupida lacrima.
***
Il titolo di questo capitolo dice tutto:indifferenza.
Finalmente Ino e Shikamaru si sono incontrati,ma non hanno certo iniziato con
tutta questa voglia di fare amicizia, soprattutto da parte del ragazzo. Ma a
poco a poco... Insomma Mosche Bianche ci saranno delle belle scenette! ;-)
Sono rimasta molto felice di aver trovato delle belle recensioni e spero tanto
di avere sempre più pareri sulla storia,in modo da migliorarla o per sapere
semplicemente cosa ne pensiate,cosa che per me è fondamentale....!
Ora passiamo ai ringraziamenti:
-Mimi18: Mimi*___*
Le tue recensioni mi rendono sempre felice… Come puoi vedere i nostri cari Ino
e Shika si sono incontrati..e nel prossimo capitolo ci sarà finalmente un approccio…
! Asuma è sempre Asuma…e darò spazio anche a lui più avanti…e non sarà solo ;-)
Un bacione!!!!!! :*
-Sakurina: Sono
contenta che ti sia piaciuto anche il capitolo riguardante Shikamaru *___*
Già,teppistello in erba…ma se i teppisti fossero tutti come lui,me ne innamorerei!XD
Spero che il seguito non ti abbia delusa *.* Un bacione!!!
-celiane4ever:
Grazie mille per i complimenti *.* Spero che questo capitolo non deluda le tue
aspettative…Baci
-Kikichan: E’
sempre bello ricevere dei complimenti…grazie mille *__*!!! Allora,ti spiego
meglio il ruolo di Temari… diciamo che lei è la ragazza che fa parte del gruppo
di Shika,e proprio perché è l’unica ed ha un carattere maturo,assume questo atteggiamento
da ‘mamma’ nei confronti dei ragazzi (che in effetti ne hanno bisogno XD)…
Shikamaru vive in un appartamento…con lui dovrebbe esserci anche il padre,ma
non c’è,perciò da lui ci sono sempre tutti i membri della banda… Comunque nei
capitoli futuri verrà reso meglio sia il ruolo di Temari,che il perché Shikaku
non vive con il figlio… Un baci8!!!
Un’ultima cosa! Faccio un po’ di pubblicità XD E’ stato aperto
un forum ShikaIno da Ren93# …se siete interessate/i questo è il
link:http://shikainofanforum.forumcommunity.net/
Più mosche bianche siamo,meglio è!
“Questo è il programma di queste settimane.
Leggilo”
Ino Yamanaka una volta era allegra e vivace. E se
qualcuno le provocava fastidio glielo diceva in faccia e assumeva un
atteggiamento dittatoriale e di sfida.
Ma ora l’unica cosa che riusciva a fare era
chiudersi in se stessa e comportarsi con una freddezza tale che nemmeno lei
credeva di possedere.
L’aula del gruppo dei Cervi era decorata con tanti
disegni sul muro e numerosi giocattoli sui scaffali e agli angoli a terra.
Shikamaru Nara afferrò il foglio per poi infilarlo
in un cassetto.
“Non leggo queste stronzate”
La bionda incrociò le braccia.
“E allora che sei venuto a fare qui?? E non usare
questo linguaggio davanti ai bambini!”
“Io parlo come cazzo mi pare”
proclamò,accendendosi una sigaretta.
Con lo stesso gesto di Asuma di quella mattina,Ino
gliela sfilò dalla bocca,gettandola al di fuori dell’ampia vetrata che dava
sulla strada.
Ma lei non era un poliziotto e per di più un uomo
più grande di lui.
Per questo l’afferrò minaccioso per i polsi e la sbatté
contro il muro,incatenando il suo sguardo ombroso a quello marino di lei.
Non vi lesse paura. Anzi,notò che quello sguardo
non mutava mai,come se la ragazza fosse priva di sentimenti,come se dentro non avesse anima.
“Stai spaventando i bambini” fu l’unica cosa che
disse.
Shikamaru la lasciò andare. Aveva ragione. I
bambini li stavano guardando. Quelli più piccoli erano atterriti,quelli più
grandi solo turbati o incerti sulla situazione.
“Ino-chan volevate darvi le botte?”
La ragazza sorrise,e accarezzò la testolina mora
della piccola che aveva parlato.
“No affatto. Io e il mio amico stavamo giocando alla lotta”
“Davvero??” un bambino di sette anni fece un salto
entusiasta “possiamo farlo pure noi?”
“Non adesso. Magari un altro giorno” spiegò la
sedicenne.
“E allora che si fa oggi?” chiese una
bambina,forse la più grande di quel gruppo.
“Decoreremo i vetri con della tempera speciale.
Faremo tutti i disegni che volete” annunciò con voce allettante.
I bimbi esultarono,cominciando a fare domande su
domande,rendendo quella stanza un vero caos di voci,gesti,movimenti.
“Uff…la
vedo dura”
***
Passarono l’intera mattinata a pasticciare con i
colori,a disegnare fiorellini,farfalle oppure a imprimere la forma del palmo
della propria mano.
Quando fu mezzogiorno e i ragazzini si recarono
nella mensa, tutti gli animatori ebbero un attimo di respiro.
Sulla terrazza di quel piccolo edificio in molti
si fermarono a mangiare il cibo portato da casa.
Ino si inginocchiò a terra,lasciando che il
leggero venticello estivo le accarezzasse dolcemente il viso,riposato e
disteso.
Non aveva portato nemmeno il pranzo. Semplicemente
non aveva voglia di mangiare.
Si guardò attorno,osservando gli altri ridere
felici,gustando deliziosi manicaretti,fatti,chissà,da mani piene d’amore per
loro.
Solo una persona,come lei,si stava mantenendo a
stomaco vuoto.
Il suo compagno di squadra –di cui non conosceva
ancora il nome- era seduto anch’esso a terra,dal lato opposto al suo e stava fumando.
Anche se non stava facendo nulla che potesse
riguardarla in quel momento, valutò che il suo modo di fare era irritante di
natura.
Sbuffò per poi chiudere gli occhi col tentativo di
rilassarsi.
Inutile. Una voce,troppo alta per i suoi
gusti,risuonò fastidiosa nell’aria.
Era una ragazza della sua età e stava
fronteggiando a braccia incrociate un’altra.
“Sei un incapace! Nemmeno dai bambini ti fai
rispettare…sei una debole…ma proprio con una stupida come te dovevo stare in
coppia??”
La ragazza che stava ricevendo il richiamo aveva
abbassato il volto rattristata e balbettava parole incomprensibili.
Ino si alzò di scatto facendosi vicina a lei.
Non le disse nulla,anche perché non aveva affatto
voglia di consolare qualcuno.
Semplicemente si limitò ad alzare il dito medio verso
quella che aveva gridato.
Questa divenne paonazza dalla rabbia e prese ad
urlare anche contro di lei.
Ma la bionda le diede comunque le
spalle,sbuffando.
“Tappati quella boccaccia se non vuoi prenderle”
asserì seria.
Poi si allontanò,trascinando con se la timida
giovane rimproverata.
La condusse nel bagno delle ragazze.
“Io…io ti ringrazio” balbettò questa, giocando con
i pollici nervosamente.
“Non devi. Non ho fatto nulla di che”
“Non importa. Io me lo ricorderò” affermò a bassa
voce,per poi allungare la mano “Io sono Hinata”
“E’
stato davvero divertente! Peccato che poi il professor Gai ci ha viste! Che
figuraccia!”
Ino
rise allegramente, rammentando il fatto che spiare i ragazzi dalla finestra non
aveva potato i risultati sperati. Tutta colpa dell’insegnante.
“Già…
Spero non si venga a sapere in giro! Verremmo prese per pervertite!” la castana
sbiancò pensando come potesse diventare la sua vita se gli avessero affibbiato
un appellativo del genere.
“Se
se…secondo me ricopierebbero tutte la nostra idea” esclamò orgogliosa la
bionda.
“Nostra idea?? Vorrai dire mia idea!” la riprese scherzosamente
l’altra,per poi allungare improvvisamente la mano.
“Comunque
io sono Tenten”
La
Yamanaka sorrise e gliela strinse immediatamente “Ino” disse semplicemente.
Hinata osservò preoccupata la bionda. Aveva lo
sguardo perso nel vuoto e un espressione davvero malinconica.
“Stai…stai bene?” le chiese timida.
Ino parve come riprendersi da quello stato di
trance e senza proferire nemmeno una parola,si chiuse in uno dei bagni della
fila di destra.
***
Hinata stava badando al suo gruppo,quando la porta
dell’aula si spalancò con un calcio.
Sobbalzò non appena vide entrare il ragazzo che in
terrazzo aveva visto fumare.
“Cerchi qualcuno?” domandò con voce candida.
“Si!” esclamò l’altro con un espressione
scriteriata “quella cretina della mia compagna dov’è finita?? Quei bambini mi
stanno facendo dannare!”
Era davvero in crisi se era arrivato al punto di
cercarla.
“Intendi quella ragazza che oggi mi ha aiutata? L’ultima
volta era nel bagno e…”
Troppo tardi,il ragazzo era già corso via.
***
Ino era rannicchiata a terra,in un angoletto,il
volto tra le gambe ei capelli solitamente raccolti in un coda,sciolti e
spettinati.
Si domandò quanto tempo fosse passato da quando
era rimasta ferma in quella posizione.
Non trovò risposta.
Il silenzio agghiacciante in cui era avvolto
quello spazio stretto fu disturbato da un forte rumore di passi e da un urlo.
“EHI BIONDA! SO CHE SEI QUI! COME HAI OSATO LASCIARMI
SOLO CON QUEI QUATTRO MAMMOCCI,EH??”
“Va via” rispose laconica lei.
Shikamaru si volse nella direzione da cui
proveniva la voce e si avvicinò alla porta del terzo bagno della fila.
“Esci” ordinò perentorio. Non aveva voglia di
perdersi in chiacchiere con quella tizia. Aveva già tanti pensieri per la
testa,ci mancava soltanto lei.
“No. E comunque questo è il bagno delle donne,come
ti permetti di entrare??”
“Bagno della donne,bagno degli uomini,che sarà
mai..per me i bagni dovrebbero essere unici” farfugliò lui,sospirando seccato.
Stava perdendo fin troppo tempo per i suoi gusti.
Aspettò qualche secondo,poi si lasciò scivolare di
spalle alla porta,sedendosi a terra e accendendosi una sigaretta.
“Senti biondina, anche io ho i miei problemi. Per
esempio in questo momento vorrei essere da tutt’altra parte e non in questo
luogo di merda. Potrei andarmi a nascondere anche io come te,ma sarebbe davvero
stupido,non credi?”
Fece altre tre tirate,prima che la serratura
scattasse all’improvviso.
Balzò in piedi,ritrovandosi la ragazza di fronte.
Credeva che l’avrebbe trovata in uno stato pietoso
e invece aveva un portamento fiero ed orgoglioso,come se nulla l’avesse
turbata.
“Torniamo dai bambini” la sentì sussurrare.
Il moro annuì,poi sbuffò.
“Comunque se ti interessa ancora presentarci,io
sono Shikamaru Nara”
Sulle sue labbra si dipinse un debole sorriso.
“Ino Yamanaka”
***
Presentarsi,titolo del capitolo scelto non casualmente,visto
le varie presentazioni avvenute e mancate.
Finalmente tra i due iniziarsi a sbloccarsi qualcosa,e vedrete più avanti… ;-)
Personalmente,mi è piaciuto scrivere la parte iniziale,quando Shika la sbatte
contro il muro,l’ho trovata molto provocante
a suo modo…d’altronde dovete tener conto che erano vicinissimi,e si stavano
guardando occhi negli occhi <3<3<3 Naturalmente il giudizio finale
spetta a voi,miei cari/e lettori/lettrici.
Quindi,spero come sempre di trovare un commento,ne sarei felicissima!
Un GRAZIE di cuore va a chi ha recensito lo scorso capitolo e che
purtroppo non ho tempo di salutare una ad una:
Non si stupì affatto di trovare nel suo
appartamento il suo gruppo al completo. Erano intorno al tavolo e tra una
sigaretta e l’altra,stavano giocando a carte.
“Ohi! Eccolo qui il nostro grande amante dei
mammocci!” lo canzonò Kiba,guadagnandosi un’occhiataccia.
“Allora come è andata??” domandò invece Naruto,
incuriosito.
“E’ davvero una cosa da scemi. Non ci andrò più”
proclamò,prendendo dal frigorifero una lattina di birra.
“ E come la metti con lo sbirro?” chiese
Shino,facendogli segno di prenderne una anche a lui.
“Me ne sbatto”
“Piuttosto,hai intenzione di fare una capatina
dalla banda di Pain e compagni?” si informò Rock Lee mentre sorrideva
soddisfatto. Quel giro gli stava andando proprio bene. Aveva delle ottime
carte.
“Si,stasera. Gli leverò quel sorriso di cazzo
dalla faccia. E’ colpa loro se ora sono in quello schifo di posto”
“Guarda che la colpa è la tua…se scappavi con noi
adesso eri libero come un uccellino” lo punzecchiò l’Uchiha.
“Ehi stronzetto,vedi di non puntualizzare” ribatté
il Nara,fingendosi offeso.
***
“HO DETTO CHE TU VERRAI!”
“E IO INVECE TI DICO CHE NON LO FARO’”
Verde contro azzurro. Rosa contro biondo.
Nella camera della Yamanaka,lei e l’Haruno si
stavano fronteggiando,entrambe stizzite l’una dall’atteggiamento dell’altra.
“Ino! Cavolo! Non puoi continuare così! E’ una
vita che non esci la sera! Devi reagire,lo capisci si o no??”
Sakura batté irritata due volte il piede a terra.
“Senti fronte spaziosa,questo lo so meglio di te!
Altrimenti non avrei dato retta alla tua idea e non sarei andata in quel centro
estivo! Ma ora come ora non ne ho voglia”
Con il gesto secco che fece con la mano,la bionda
fece intendere che per lei quella discussione era chiusa.
Ma l’altra non si arrese.
“Ino erano mesi e mesi che desideravi di entrare
al ‘Destiny’…ora che sono riuscita a prenotare i posti tu non vieni??”
“Forse una volta mi interessava,ma ora non più”
Il suo sguardo marino si ombrò ulteriormente. Quel
confronto stava prendendo una piega che non le piaceva affatto.
“Ino… tu non vuoi proprio capire,eh? Tu stai così
perché hai perso un’amica,ma come credi mi possa sentire io,eh? Anche io la sto
perdendo…ed è molto peggio…dato che la vedo sfiorire giorno dopo giorno e non posso
fare nulla…perché lei me lo impedisce…e allora finisco col sentirmi solo un
peso…”
Sakura stava piangendo e per colpa sua.
La bionda avvertì un dolore all’altezza del petto
e un groppo formarsi in gola. Senza pensarci due volte abbracciò la
rosa,dandole un bacino delicato e sincero sulla guancia.
“Scusa Saku…scusa… devi avere pazienza con me… E
comunque per farmi perdonare per averti fatta piangere stasera verrò con te…”
L’altra alzò il viso per guardarla,sorpresa.
“Dici sul serio?”
“Si”
“Yuppi!!!! Passo a prenderti alle nove e….”
Ormai l’entusiasmo della ragazza era
irrefrenabile.
***
In quella sera estiva il cielo era completamente
privo di stelle.
Ino Yamanaka sbuffò rammaricata.
Era davvero triste non vedere quei luccichii luminosi
che rendevano ogni cosa spettacolare.
Sospirò per poi osservare innanzi a se un tipo
robusto,dall’aria minacciosa.
Sakura gli disse i loro nomi e questo divenne
improvvisamente docile,facendole passare con un sorriso cortese.
Il Destiny
era davvero un bel locale. Chiunque desiderava riuscire a prenotare un posto e
in pochi ci riuscivano.
La musica assordante le raggiunse subito, e l’aria
di festa generale fece sorridere la rosa,che la prese per mano,facendo
svolazzare la gonna nera in modo sbarazzino.
“Dai,balliamo?” le chiese,indicandole la pista
invasa da ragazzi della loro età.
“Non ne ho voglia. Magari più tardi” mentì, per
non farla rattristare.
“Uhm…ok… io intanto vado!”
L’Haruno le sorrise sincera,contando su quella
piccola promessa.
Ino la vide svanire tra la folla,per poi scorgere le
sue mani che spuntavano tra le altre e si muovevano a ritmo di musica.
Si chiese che cosa ci faceva lei lì. Forse avrebbe
dovuto fingersi malata. Sarebbe stato molto meglio.
A passo lento si recò verso uno dei divanetti in
pelle e ci si buttò sopra con poca grazia.
***
“Che palle! Dentro a ‘sto locale il numero di
pariolini* sta aumentando in modo
indescrivibile” constatò Kiba, volgendo un saluto in lontananza al dj sul mini
palco.
“Hai ragione! Gli prenderei a calci nel culo uno
per uno” appurò Naruto,stringendo la mano destra a pugno.
“Per una volta sono dalla tua parte,testa quadra!”
intervenne Sasuke,dando le spalle alle solite ochette che lo guardavano
sognanti.
Erano della sua ex-scuola,le aveva riconosciute.
“Vedete Pain e compagni qui intorno?” domandò
Shino,volgendo lo sguardo più volte in tutte le direzioni possibili.
“No,ma arriveranno di sicuro…Piuttosto ordiniamo
qualcosa da mangiare…ho fame!!!” si lamentò Choji.
“Ti pareva…!” Rock Lee scosse il capo in un gesto
rassegnato.
“E’ davvero stressante starvi dietro” asserì
Shikamaru, evidentemente seccato “ andiamoci a sedere ai divanetti”
“Voi andate,io vi raggiungo dopo!Ho visto una
ragazza davvero carina in pista” esclamò Naruto,separandosi dal gruppetto e
raggiungendo la folla.
“Come se avesse speranze” lo schernì l’Uchiha
ghignando divertito.
Shikamaru si mosse verso il fondo del
locale,sicuro che i suoi compagni lo stessero seguendo.
Lo spettacolo di quella zona relax era davvero
degradante in certi aspetti.
Vi era una coppietta –probabilmente improvvisata
per quella serata- che si stava lasciando andare in un modo quasi indecente;
più in là un gruppetto di ragazzini,sicuramente più piccoli di lui, che stavano
maneggiando quella che lui più volte aveva definito la sigaretta magica; altri tizi che erano ubriachi fradici e facevano
quasi pena per come si erano ridotti.
Scorse sorpreso una testolina bionda, comodamente seduta,che nel più completo
silenzio e con una lentezza logorante,sorseggiava il suo drink a base di
Martini.
“Ma è…”
“Ehi capo! Guarda quella lì che gnocca!” Kiba gli
diede una pacca sulla spalla,indicando proprio la ragazza in questione.
Shikamaru si sentì infastidito e scostò seccato la
mano dell’amico.
“Andiamo da lei,ma…” lo guardò minaccioso “vedi di
non darle fastidio”
“O-ok” balbettò l’Inuzuka,sorpreso da quella
reazione.
***
“Davvero noioso…”
Ino mandò giù un altro sorso della bevanda
alcolica ordinata.
Si domandò come facesse una volta a desiderare
ardentemente di passare una serata in quel posto.
Poteva anche esserci della buona musica,ma tutte
quelle persone le sembravano così insopportabili e stupide,per non parlare dei
due ragazzi ubriachi che già da un po’ le stavano lanciando delle occhiate
davvero raccapriccianti.
Spero
non si alzino…
La fortuna,purtroppo,non era dalla sua parte.
Appena formulato il pensiero, quello che era ridotto peggio del duo, si era sollevato
barcollando e le si stava avvicinando a passo lento e con una faccia nauseata.
“Ehi…bambolina…perché non mi fai esplorare un po’
questo bel fisichetto che hai…”
La Yamanaka alzò un sopracciglio. Non c’era andato
pesante con i termini,però le sue intenzioni rimanevano comunque non buone.
“Sparisci,coglione” ribatté,senza muoversi di un
millimetro.
Non era ancora il caso di scomodarsi per scacciare
quel tizio fastidioso.
“Eddai bambolina… fammi toccare qui…”
Osservò inorridita la mano tremante del giovane
muoversi in direzione del bacino,ma non era sicuramente quello che mirava.
Alzò la mano,già pronta a difendersi,ma notò che
non ce ne fu bisogno.
“Ehi,stronzetto,giù le mani”
Un ragazzo dal codino ad ananas aveva picchiettato
la spalla del tipo ubriaco e poi,senza usare la minima forza,l’aveva spinto
facendolo ricadere su un divanetto di fronte.
“Ti ha toccata?”
Ino alzò lo sguardo stupita.
“Nara…” sussurrò sorpresa, e forse sollevata. Non
le dispiaceva poi tanto vederselo comparire di fronte.
“Ehi coglione,com’è che conosci questa bella
bionda? Non raccontarci mai niente,eh!”
Alle spalle del moro,comparve un ragazzo con dei
segni rossi sulla faccia e l’espressione apparentemente offesa.
“E’ la mia compagna di squadra al centro estivo”
si limitò a spiegare l’altro seccato,per poi prendere posto vicino a lei.
Kiba,Sasuke,Shino,Choji, e Rock Lee,lo imitarono,fissando
incuriositi la ragazza.
“Si,ma avevi detto che non era successo nulla di
interessante! Conoscere tipe come lei,invece, è interessante!” continuò
stizzito l’Inuzuka.
Ino sorrise lievemente,poi incrociò le braccia.
“Però,non mi pare di aver detto di voler stare in
vostra compagnia” fece notare.
“Eddai,una bella ragazza come te non è giusto che
stia sola” le rispose Kiba,ammiccandole con fare malizioso.
“Questo sono io a deciderlo. E almeno
presentatevi” rispose lei,scostando lo sguardo.
“Io sono Kiba” iniziò il castano,per poi indicare
gli altri “loro sono Shino,Choji, Rock Lee e Sasuke….”
“Piacere!” esclamarono gli atri,chi con
entusiasmo,chi meno.
“Lei mi conosce già” asserì invece
Sasuke,accendendosi una sigaretta.
Gli altri lo guardarono stupiti,Ino al
contrario,si limitò a fare un cenno col capo.
Shikamaru si portò le braccia dietro la
nuca,leggermente irritato. Sasuke era sempre un passo avanti. Questa cosa lo
innervosiva.
“Frequentavamo lo stesso istituto,prima che io
abbandonassi la scuola” spiegò l’Uchiha.
“Ero una delle tue fan” continuò Ino, sorridendo nostalgica. Avrebbe pagato per
tornare alla spensieratezza di quei tempi.
“Come sta Neji?”
La bionda sobbalzò leggermente alla domanda del
moro.
“Come vuoi che stia? Tu sai cosa è successo sei
mesi fa…”
Sei
mesi fa…
Non
è cambiata solo la mia vita…
Purtroppo.
* i “pariolini”sono i ragazzi snob,ricchi e
viziati. E’ un termine tipicamente romano,che assume lo stesso significato di “sancarlini”per chi è di Milano.
Ed ecco,come previsto,l’aggiornamento con il quinto
capitolo,che preannuncia una serie di eventi rilevanti,collegati a questa semplice
serata che si propagherà fino all’ottavo capitolo,quindi ne vedrete delle
belle,e si saprà qualcosa in più su Shikamaru ed Ino!;)
Ora passiamo ai ringraziamenti:
-Mimi18: Dai,che i
dieci giorni sono passati e finalmente puoi leggere un altro capitolo di questa
schifezza che scrivo (mi viene da ridere perché immagino l’emoticon con la pistola
di msn che metti quando dico così XD)… Comunque spero che anche questo capitolo
ti piaccia,e posso assicurarti che qualche nodo pian pianino inizia a sciogliersi…e
posso anticiparti che Neji ben presto farà la sua comparsa,ed avrà un ruolo
fondamentale sia per Shikamaru che per Ino… Ti voglio bene!
-Kikichan: Yes! Noi
mosche bianche alla conquista del mondo!!!Riguardo il capitolo,come ti sembra
questo?? Attendo un tuo parere…kiss!
-celiane4ever: XDDD
Sto ancora ridendo per quel “e Ino tira fuori le palle” della tua recensione…!
E’ proprio questo il messaggio che deve arrivare…lei è così…forte e debole allo
stesso tempo…è una Yamanaka molto più complicata di quella che conosciamo! Un
bacione
-Sakurina: Grazie
mille per i compimenti *__* Mi sembra proprio strano che questa mia ff piaccia…e
ogni volta leggere che un capitolo ha ‘attratto’ un lettore,per me è una grande
soddisfazione...soprattutto perché tu sei la Sakurina di cui leggo tutte le ff
e che ammiro come autrice! Comunque spero non mi ammazzerai sul serio…altrimenti
chi scrive il resto della storia?? XDDD Un bacione!!!
-diana88: Kyah! Che
bello!!! Mi ha fatto piacere sentirti dire che ti piace sia il mio modo di
scrivere che le mie ff…!!!*___* Mi rendi felicissima!!! Perciò spero che questo
capitolo non abbia deluso le tue aspettative….! Un bacione
La sua testa che si scuote leggera, isolandosi dal
mondo che la circonda.
Quella
melodia ripetuta.
Le sue mani che le scivolano per il collo,passano
per i capelli,finiscono per aria
Sakura sorrise,chiudendo gli occhi e lasciandosi
trasportare da quell’atmosfera fatta di musica,allegria,voglia di divertirsi.
Sperò che Ino si decidesse a raggiungerla,per
poter condividere con lei quella sensazione paradisiaca.
Improvvisamente avvertì qualcuno accarezzarle una
ciocca di capelli.
Un biondino la guardava sorridente e
silenziosamente la stava invitando a ballare con lui.
“Uh? Ehi,ma che vuoi? Per chi mi hai preso?”
esclamò,irritata da tanta sfrontatezza.
Uffa..me
perché sono così sfigato? Cos’ha Sasuke che io non ho?
“Eddai… si tratta solo di ballare” replicò
lui,sperando in un responso positivo.
“Puoi anche ballarmi intorno se vuoi… ma se osi
solo sfiorarmi…”
“Ok,ok…messaggio ricevuto…”
Meglio
di niente!
***
“Dunque siete qui per picchiare dei tizi…”
ricapitolò Ino,sorseggiando il terzo bicchiere del suo drink.
Shikamaru la osservò di sottecchi.
“Non credi che stai bevendo troppo? Almeno sei in
grado di reggerlo tutto quest’alcol?” domandò, volgendole uno sguardo critico.
“Certo che ne sono in grado…non sono una stupida”
puntualizzò la biondina,quasi risentita di quel rimprovero indiretto.
“Già Nara…non è stupida…lasciala respirare almeno”
le diede manforte Kiba, cingendole il collo con un braccio.
“Vogliamo parlare di te che le mandi ragione solo
per poter entrare in confidenza?”
ribatté saccente lui,alzando un sopracciglio e afferrando il braccio
dell’amico,scostandolo così dalla ragazza.
“Che ci sarebbe di male? E poi non è mica
proprietà tua” precisò di rimando l’altro.
Shikamaru si ammutolì. In quel caso non vi era
nulla che potesse contestare.
“Perché noi ragazze diventiamo proprietà dei
ragazzi?” domandò con tono minaccioso la Yamanaka.
Odiava quel genere di presunzioni.
“Certo che no” sorrise fintamente il
castano,prendendo improvvisamente le distanze da lei.
Rock Lee scattò in piedi fulmineamente, facendo
sobbalzare Choji accanto a lui.
“Ragazzi,io vado a ballare!” esclamò entusiasta.
“Bè? Fa come ti pare” asserì Sasuke dando un lungo
sorso alla sua bottiglia di birra.
“Perché non venite?”
“Certo che no” Nara si accese una sigaretta.
“E tu Ino? Dai corri con me verso la
giovinezza,mostra il tuo spirito adolescente a tutti!”
La ragazza ridacchiò,guardandolo perplessa.
“Senti,credo che il tuo spacciatore ti stia dando
della roba tagliata male,visto gli effetti”
“Purtroppo lui è così di natura” appurò Shikamaru,
piegando il capo in un segno disperato.
Gli altri annuirono,mentre il ragazzo si
allontanava da loro, distinguendosi dalla folla per il suo vestito verde
decisamente estraneo a qualsiasi moda esistente sulla Terra.
“Io vado a prendere altro cibo” enfatizzò allegro
Choji, lasciandosi accompagnare da uno Shino di poche parole come sempre.
“Uffa,ma quando si da inizio alle danze?!” borbottò l’Inuzuka,sbuffando.
“Se non vuoi aspettare,possiamo sempre picchiare
qualcuno a caso”asserì il ragazzo dal codino ad ananas col solito tono atono.
“Così poi qui al Destiny non ci rimettiamo più piede… dobbiamo prenderli fuori”
precisò l’Uchiha.
“In effetti ha ragione…” assodòla bionda.
“Come mai non ci fai il solito rimprovero di voi
ragazze?” domandò Shikamaru.
Lei gli volse un’occhiata dubbiosa.
“Quale rimprovero?”
“Quello,è
sbagliato fare le risse o finirete
nei guai!” specificò,imitando ironicamente una voce femminile.
“Ma figurati! La vita è la vostra e io non sono
nessuno per dirvi ciò che è giusto o è sbagliato. E poi fare le risse non mi
sembra così grave. C’è di peggio” dichiarò
Il Nara la osservò,sorpreso.
Quella non era una tipa qualunque.
***
“Uh? Cos’è? Alla fine ti sei stancato?”
Sakura smise di muoversi a ritmo di musica,per poi
osservare sarcastica il biondino davanti a lei.
Naruto aveva lo sguardo da tutt’altra parte.
“Ehi! Ce l’ho con te!” continuò la rosa,stizzita
da quell’indifferenza.
Prima stressante,ora distaccato. Forse non
conosceva vie di mezzo.
“Uh? Ah scusa!” esclamò lui,riprendendosi da
quello stato di trance e voltandosi finalmente a guardarla.
“Cosa stavi vedendo da quella parte?” domandò
l’altra,guardando nello stesso punto che prima aveva distratto il ragazzo.
La sua espressione,fino allora serena,divenne
terrorizzata,mentre balbettava un nome a lui ben noto.
Naruto sbarrò gli occhi.
“Hidan!? Lo conosci?? Perché fai quella faccia? Ti
ha forse fatto qualcosa? …Se è così io giuro che…”
“Zitto” con quella sola parola accompagnata da un
tono gelido,Sakura arrestò le parole dell’Uzumaki,diventate simili ad un fiume
in piena.
“Senti..io devo avvisare i miei amici che i nostri
preferiti sono arrivati…” asserì
l’altro,indicando il divanetto dove sedevano alcuni dei membri del suo gruppo.
Sakura si voltò,leggermente stordita,riconoscendo
solo dopo qualche secondo la figura bionda seduta accanto agli amici del
ragazzo.
“Cosa?? Ti prego non farlo!!!” esclamò
convulsamente,afferrandolo per il polso.
“E…e perché?” Naruto era davvero confuso da quello
strano comportamento.
“Ti prego, lascia stare le spiegazioni! Ma Ino non
deve sapere che Hidan è qui!”
“Ino??” il biondo si voltò per un attimo,di nuovo
verso il divanetto.
“Intendi quella tipa?”
Sakura annuì grave con la testa.
“Ma…io e i miei amici dobbiamo…”
La mano di lei che si andò ad intrecciare con
quella di lui,lo bloccò nuovamente.
“Ti scongiuro!!!”
Il ragazzo sorrise.
“E va bene…farò finta di non averli visti”
“Ti ringrazio”
***
“Choji….Smettila di ingozzarti e guarda là
piuttosto”
Shino picchiettò irritato la spalla dell’amico
seduto al bancone con un pacchetto di patatine davanti.
Questo non si voltò nemmeno,intento ad abbuffarsi.
“Ti ho detto di guardare là. Ci sono delle persone
interessanti” continuò l’altro, palesemente seccato.
“Uff!E va bene” protestò l’altro,voltandosi di
scatto e seguendo con gli occhi l’indice dell’amico che indicava un punto ben
definito dell’ampio locale.
“Ma sono Pain e la sua banda!” esclamò
l’altro,stupito.
“Bè? Di che ti meravigli? Li stavamo aspettando”
affermò il ragazzo con gli occhiali scuri, con ovvietà.
“Dobbiamo avvertire Shikamaru immediatamente”
appurò Choji alzandosi dallo sgabello, osservando l’amico annuire col capo.
***
“Shikamaru!”
Il dialogo fra Sasuke,Kiba,Ino ed il Nara,fu
interrotto dall’arrivo di un Choji tutt’altro che tranquillo, seguito dal
solito Shino.
“Che hai? Hanno finito le patatine?”lo stuzzicò il ragazzo dal codino ad ananas.
“Macché! Pain e compagni sono arrivati! Li abbiamo
visti”
A quelle parole,il giovane,come i suoi
compagni,cambiò espressione,assumendone una decisamente seria e al contempo
divertita.
“Bene! Finalmente… non vedevo l’ora di sgranchirmi
un po’” affermò,scattando in piedi.
Lo stesso fecero Kiba e Sasuke, crocchiando poi le
nocche con fare allietato.
“Buona fortuna....e se ti serve una mano,chiedi”
asserì Ino,fino ad allora rimasta in silenzio.
Shikamaru si voltò verso di lei, leggermente
sorpreso.
“Perché sei anche in grado di fare a botte?” la
schernì.
Lei gli lanciò uno sguardo di sfida.
“Se vuoi posso dartene prova”
Il ragazzo sorrise, per poi massaggiarsi le tempie
con fare pensieroso.
“Lasciamo stare. Piuttosto tienimi queste”
Infilò la mano nella tasca sinistra,per poi
estrarre il suo pacchetto di sigarette e porgerlo verso di lei.
La Yamanaka lo afferrò,osservandolo in volto.
“Per chi mi hai preso? Per una portaoggetti?”
domandò,risentita.
Il Nara le volse un’occhiata maliziosa.
“Su non mettermi il broncio,dopo avrai una bella
ricompensa”
“Che stronzata”
L’espressione del moro divenne ancora più
provocante.
“Non ci credi? Allora ti do una bella
anticipazione…”
Afferrò il mento di una Ino sorpresa,per poi
donarle un delicato bacio a fior di labbra.
“A dopo, darling”
***
Come promesso,ecco pronto l’aggiornamento della ff per oggi :)
Che ne pensate di questo capitolo?? Ci sono delle novità interessanti,a mio
parere…. Innanzitutto un finale che la mia beta appena assunta (XD),ovvero
Mimi18, ha apprezzato tantissimo,e spero che la stessa cosa valga per voi…e poi
l’atteggiamento di Sakura lascia perplessi:perché Ino non dovrebbe vedere
Hidan?...Bè,lo scoprirete più avanti ;)
E ora passiamo ai ringraziamenti:
-diana88:Grazie mille per i complimenti che mi fai
nelle recensioni…mi rendono felicissima *me si inchina* *___*!!!… Comunque hai
proprio ragione…per noi è una maledizione…ogni volta qualche tipo trova la
scusa per infastidirci…povere noi ç__ç Che ne pensi del capitolo?? Me aspetta un tuo
parere *.*…Un bacione!!!
-Mimi18: La mia
beta di fiducia *____* !!! Eh si,più avanti Kiba darà i suoi problemi…e Neji
farà la sua comparsa spettacolare XDDD….scommetto che non vedi l’ora,vero?? XD
Ti voglio bene <3
-Kikichan: Da 10
lode?? Me è onoratissima *____* Come puoi vedere,è proprio Sakura che ha
adocchiato Naruto…mica scemo il ragazzo XD… Spero che anche questo capitolo ti
piaccia,visti gli sviluppi *.*…un bacio!!!
-Sakurina: Grazie
mille per gli auguri *O*!!! Non posso rivelare nulla…ma quando lo farò,andrò a
nascondermi per evitare che tu mi faccia fuori XDDDD Spero che il capitolo ti
piaccia *____*…un bacione!!!
Sia la rosa che Naruto si voltarono,leggermente
stupiti
“Ino!
Credevo non venissi più…” si bloccò attonita,per poi osservare meglio il volto
dell’amica bionda.
Era stranamente arrossato.
“Ma che hai? Hai molto caldo?” domandò,indicandole
il viso.
L’altra si massaggiò una guancia,non capendo.
“Sei rossa” spiegò meglio l’Haruno, notando che il
rossore,alle sue parole,aumentò ancora di più.
“Si,è sicuramente il caldo” mentì la Yamanaka.
Non poteva di certo dirle che uno stupido era riuscito ad imbarazzarla con
un piccolo bacio,come se fosse stata una qualunque ragazzina ingenua.
Il suo orgoglio ne avrebbe risentito troppo.
Ma dovette ammettere che per un attimo lui…l’aveva
fatta sentire viva. Piacevolmente viva.
“Piuttosto chi è questo tipo?” domandò,sviando
così il discorso.
Il biondo ridacchiò,per poi allungare una mano
verso di lei.
“Io sono Naruto Uzumaki,piacere!”
Ino gliela strinse con fare seccato.
“Ino Yamanaka” si limitò a dire.
“E’ amico di quei ragazzi con cui era seduta prima
al divanetto…Piuttosto poi dovrai spiegarmi come facevi a conoscerli” intervenne
Sakura, osservandola maliziosa.
“Ah,davvero?”
“Certo….ma…ehi! Fumi le stesse sigarette di
Shikamaru…non è che me ne potresti offrire una? Scroccare sempre a lui è
diventato pericoloso” esclamò il ragazzo sorridente,indicando la tasca dei suoi
jeans attillati da cui fuoriusciva il pacchetto.
“INO! DA QUANTO TEMPO E’ CHE FUMI???” sbraitò
furiosa la rosa,tirandole la coda.
“Scema! Mollami o ti do un pugno!!! Non sono mie”
protestò l’altra.
“E dovrei crederti??”
“Si! Perché in effetti sono di Shikamaru!”
“E perché ce l’avresti tu?? Sentiamo!”
Sakura mollò la presa sui suoi capelli,per poi
incrociare le braccia stizzita.
“Sembri mia madre” si lamentò Ino.
“Non cambiare discorso!”
“Non ne ho intenzione! Comunque Shikamaru e i suoi
amici sono fuori per una rissa”
A quella parole,sia Sakura che Naruto sbiancarono.
“E tu…sai chi sono?” domandò l’amica,titubante.
“No…perché? Che ti prende?” indagò la
Yamanaka,osservando la sua espressione quasi terrorizzata.
“N-niente!” si affrettò a rispondere
l’Haruno,cercando il consenso di Naruto con lo sguardo.
“I-infatti…niente” le diede manforte
lui,domandandosi mentalmente perché quella tipa bionda non dovesse sapere che
Hidan fosse lì.
Ino alzò un sopracciglio con fare scettico,per poi
sospirare.
“Io vado a vedere che combinano. Penso sia più
divertente che ballare” proclamò decisa.
“Ma dai! Mi avevi promesso che ballavi” replicò
immediatamente l’amica,col tentativo di farla restare.
“Dopo vengo, lo prometto sul serio”
“Se la metti su questo piano le tue promesse non
valgono niente”
“Ih ih ih…scusa” ridacchiò la
bionda,allontanandosi.
“E ora?” domandò Sakura,una volta rimasta sola con
Naruto.
“Andiamo con lei… se proprio ti spaventa il suo
incontro con Hidan,puoi sempre controllarla standole vicino” le fece notare il
sedicenne.
“Ehi!” la ragazza si voltò a fissarlo,quasi
incredula “Com’è che sei diventato improvvisamente intelligente?”
***
La porta scattò rumorosamente,per poi richiudersi
alle sue spalle accompagnando un tonfo.
Il vicolo sul retro del locale era stretto e buio,avvolto
in silenzio impressionante.
Ino si ritrovò senza volerlo a rabbrividire,mentre
stringeva istintivamente il pacchetto di sigarette.
Le sembrava quasi di sentirsi sicura,come se gli
fosse vicina.
Volse lo sguardo in più direzioni,concentrandosi
anche alla ricerca di un rumore che potesse condurla da lui.
Passò qualche secondo,prima che udisse,al di là
dell’angolo,un suono metallico,probabilmente quello di un bidone rovesciato.
Svoltò in quella direzione e sorrise rassicurata.
Shikamaru e i suoi amici erano lì,in compagnia
della banda rivale,i cui volti di alcuni membri erano oscurati dal buio della
sera.
Avvertendo il rumore dei mini tacchetti della sue ballerine,il Nara si voltò,osservandola
accigliato.
“Che cazzo sei venuta a fare?”
Incrociò le braccia stizzita.
“Non ti permettere di parlarmi così, stronzetto! O
vuoi forse che riduca prima le tue sigarette e poi te in brandelli??”
Una risata sguaiata provenne dal gruppo di Pain,irritandola
ulteriormente.
“Che carattere la bonazza”
Il suo volto si incrinò in una smorfia disgustata.
Quanto erano rozzi.
Sasuke si voltò verso di lei,leggermente turbato.
“Ino…perché non rientri,eh?”
Aveva usato un tono così gentile,che i suoi
amici,soprattutto Shikamaru,l’avevano guardato quasi sconvolti.
Ino invece era perplessa.
“Come mai? Ora che ci penso anche Sakura voleva
che non uscissi…”
“Ma non c’è un motivo…tu vai dentro… “ continuò
l’Uchiha.
Non era abituato a chiedere cortesemente le cose e
si stava innervosendo.
Lui quello che voleva lo prendeva,quello che non
voleva lo gettava,quello che voleva si facesse,si faceva.
Era così che doveva funzionare la sua vita.
“Forse vuole che vai dentro…perché ci sono io…”
La Yamanaka si voltò verso la banda
rivale,schiudendo le labbra sorpresa.
Forse se l’era solo immaginato.
Ma non poté confermare l’ipotesi,che uno dei
ragazzi uscì dall’ombra,rivelando così il suo aspetto.
Ora tutti i pezzi del puzzle erano al loro posto.
Sakura sapeva. Sasuke sapeva. Ecco perché la
volevano tutti lontana da lì. Loro erano consapevoli che c’era anche lui.
“Hidan…”
Il respiro le si mozzò in gola.
Non era paura.
Ma una rabbia talmente forte che la faceva quasi stare
male,per quanto le risultasse incontrollabile.
Osservò con la coda dell’occhio Sasuke imprecare,e
Shikamaru avvicinarsi a lei.
Rimase immobile,quasi estranea a tutto ciò che non
fosse Hidan.
Lasciò che il moro le sfilasse il pacchetto dalla
tasca,per poi rinfilarselo nel suo.
Non diede molta importanza al brivido che il tocco
delicato di Shikamaru,nel sfiorarle un fianco,le aveva provocato.
Ora non contava nulla.
“Figlio di puttana” asserì,stupendo i presenti.
“Che cazzo ci fai ancora in giro? Non eri scappato nella città dei tuo nonni
per far calmare le acque??”
“Bè,dolcezza,sono tornato. Non sei felice di
vedermi?”
Shikamaru fece appena in tempo ad udire Sasuke
sbottare un “ora lo ammazza”,per poi vedere una Ino superarlo quasi
impazzita,che a passo veloce si dirigeva verso Hidan.
La bionda lo fronteggiò,spingendolo,furente,contro
il muro e afferrandolo per la gola.
“Bastardo! Non avrò mai pace finché non ti vedrò
sputare sangue ai miei piedi mentre mi implori di fermarmi!!!” le sembrava di
averlo sussurrato,ma il suo fu un urlo che riecheggiò nell’aria,rendendola
pesante.
Pain e compagni osservarono la scena quasi
divertiti,aspettando sadicamente la mossa del compagno nei confronti della
bionda.
Hidan rimase appena un secondo in silenzio,per poi
iniziare a ridere di gusto.
La ragazza lo colpì furiosamente con un pugno.
La sigaretta che Shikamaru stava fumando cadde a
terra,mentre la bocca di lui rimaneva dischiusa,stupita da quella scena.
C’era qualcosa di importante che non sapeva e che
invece Sasuke,come al solito,conosceva già.
Hidan si massaggiò il labbro sanguinante,per poi
sbuffare.
“Questo non dovevi proprio farlo”
Straccò,con un gesto secco,la mano di Ino ancora
bel salda sul suo collo.
Fece per alzare il pugno in aria,pronta a
colpirla,ma qualcuno di corsa la scansò malamente,gettandola a terra.
Quel qualcuno si rivelò essere Shikamaru,che ora
teneva la mano dell’altro,bloccata per il polso.
“Sbagli sempre qualcosa,Hidan” lo canzonò,con un
ghigno,per poi colpirlo in viso con una testata.
Quello fu come un segnale,perché in meno di un
secondo,i ragazzi delle due bande avevano preso a picchiarsi pesantemente.
“Ma che…?”
Sakura arrivò di corsa,seguita da un Naruto
altrettanto frettoloso.
“Cazzo,credevo li avrebbero condotti dall’altro
lato del locale e non in questo vicolo simile ad una fogna” si lamentò
questo,quasi schifato dal ring scelto
per l’incontro.
***
“E
quello chi è?” domandò sorpresa,osservando maliziosamente l’espressione
dell’amica.
La
castana arrossì,volgendo lo sguardo altrove.
“Nessuno”
mormorò con poca convinzione.
“E
perché ‘nessuno’ sta venendo dalla nostra parte?” continuò la bionda, con fare
sbarazzino.
“Eh?”
l’altra si voltò di scatto,ritrovandosi faccia a faccia con il ragazzo.
Il
suo colorito purpureo aumentò.
“N-Neji…”balbettò.
“Ciao
Tenten”
***
Ed eccomi qui con il settimo capitolo! Non pubblicato
prima,sia per la mia pigrizia mischiata a distrazione di questi giorni,sia perché
questo è periodo di vacanze,quindi ho pensato di aspettare la settimana dopo il
15. Come sempre ringrazio di cuore la mia beta Mimi che ha visionato per prima questo capitolo…grazie amole,senza di te sarei persa**… E un grazie
di cuore,va,naturalmente,a coloro che mi hanno lasciato una recensione,dandomi
la carica giusta per scrivere,ovvero:
Non aveva nulla a che
fare con la paura o con il fatto che Shikamaru l’avesse fatta sbattere molto
violentemente sull’asfalto,ma piuttosto era colpa del nervosismo sempre più
crescente in lei misto alla rabbia e alla disperazione.
“Ino!!!”
Senza nemmeno
accorgersene si ritrovò Sakura accanto,che l’osservava apprensiva.
“Lo sapevi…. Tu
l’avevi visto….e non mi hai detto niente” strinse un pungo,adirata.
“Scusami..ma io non
potevo dirtelo…so che l’odi profondamente per quello che ha fatto”
“Non importa! Tu
dovevi dirmelo!” con un gesto seccato allontanò l’amica da lei.
Ma se si aspettava d
vederla correre in ritirata ad un angolino,aveva decisamente sbagliato.
L’Haruno la guardò furiosa
e l’afferrò decisa per il polso.
“Smettila!!! Smettila
di escludermi dalla tua vita!!!”
A quell’urlo,la
bionda abbassò il viso,colpevole.
Sakura la sentì
sussurrare un “perdonami”.
Il caos di quegli
istanti fu improvvisamente placato da un sirena della polizia in lontananza.
“Merda! Gli sbirri!”
esclamò Kiba.
“Sicuramente qualche
vecchiaccia non si è fatta i cazzi suoi” proclamò Sasuke,allontanandosi da un
biondino,Deidara.
Era il momento della
tregua per la ritirata.
Ed anche Shikamaru ne
era consapevole. Non avrebbe commesso l’errore di farsi beccare una seconda
volta in flagrante. Aveva già imparato la lezione a sue spese.
Spinse Hidan seccato,
lasciando che perdesse l’equilibrio e rovinasse a terra.
“Dai,andiamo” affermò
al suo gruppo,infilandosi le mani in tasca.
Fecero per
allontanarsi dal vicolo,ma l’assenza della biondina li bloccò.
Ino era rimasta
ancora lì,impalata a fissare Hidan che si stava rialzando a poco a poco in
piedi.
Una
risata melodica, i suoi occhi castani che si assottigliavano ogni qualvolta
sorridesse, i chignon che non aveva mai visto sciolti e la incuriosivano
parecchio.
L’immagine che si
andò a creare nella sua mente,la fece cadere sulle ginocchia,lasciando che il
suo volto si riempisse di calde lacrime.
“Io non devo piangere”
sussurrò,invano. Lo stava già facendo.
Improvvisamente
davanti ai suoi occhi apparve una mano tesa.
Alzò di poco il
viso,giusto per osservare chiaramente quello di Shikamaru,sulle cui labbra
penzolava un’altra sigaretta.
“Dovresti smetterla
di fumare” proclamò tra le lacrime.
“E tu di piangere”le
rispose l’altro,stupendola e placando così i suoi singhiozzi.
Titubante ripose la
sua mano delicata su quella forte del ragazzo,che si strinse intorno la
sua,aiutandola ad alzarsi in piedi.
***
Tra le strade deserte
della città, camminavano tra risate e chiacchiere varie,un gruppo di ragazzi.
“Deidara è un tipo
tosto! Ma le ha prese di santa ragione quasi quanto me!” affermò soddisfatto
l’Uchiha.
“Non dovresti
vantarti di tanta violenza” intervenne serio come sempre,Shino.
“Ma che dici? Anche
tu hai mollato un bel po’ di pugni!” gli fece notare stupito Naruto.
“Io mi sono divertito
parecchio…la giovinezza che è in me mi ha dato la forza di vincere anche questa
battaglia!” esclamò un vittorioso Rock Lee, scatenando i sguardi perplessi e al
contempo rassegnati degl’altri.
“Ma che vai
blaterando??” domandò sconcertata Sakura.
“Oh meravigliosa
fanciulla…stando con me conoscerai il vero senso della giovinezza ed insieme
correremo verso il tramonto” proclamò sognante il ragazzo dal vestito
verde,prendendo le mani della ragazza tra le sue.
“Ehi! Molla la presa”
Naruto gli schiaffeggiò la mano,per poi afferrare lui quelle di Sakura.
La rosa sbuffò
sonoramente,ma non disse nulla. Non aveva affatto voglia di picchiare quei due.
Per quella sera c’era stata fin troppa violenza.
“Piuttosto io ho una
gran fame! Chiamiamo Temari e chiediamole di venire a casa a cucinare qualcosa”
appurò Choji,massaggiandosi lo stomaco brontolante.
“Ma sei pazzo? Vuoi
forse che quella matta ci uccida??” asserì Shikamaru, tirando la
sigaretta nervosamente.
“Matta a cui tu
obbedisci come un cagnolino” lo punzecchiò L’Uchiha.
“Che cosa??” il Nara
lo osservò furiosamente.
“Si si… lei dice una
cosa e tu fai bau bau!” continuò il moro, ridacchiando.
“Prova a ripeterlo se
hai il coraggio!”
“Bau bau”
“Sasuke,da quanto sei
diventato così….così….Naruto??” si
sforzò di trovare le parole esatte Kiba.
“E con questo cosa ci
vorresti dire?” domandò l’Uzumaki,minaccioso.
“Niente niente”
Quella che seguì fu
una risata sincera tra due amici,che ben presto coinvolse tutti i
presenti,tranne uno.
Ino era più indietro
di tutti e camminava tenendo il volto costantemente basso.
“Davvero
sei amico di Sasuke-kun??”
Se fosse
stato possibile descrivere la sua faccia,qualcuno avrebbe usato la frase ‘aveva
gli occhi a cuoricino’.
Neji la
osservò divertito.
“Sembri
un cagnolino che sbava quando vede il cibo”
La sua
era sicuramente un’offesa,ma lei la ignorò.
“Dai,presentamelo….organizza
un’uscita!!! Sarai il primo a cui manderò l’invito per il nostro matrimonio”
“Sei già
a questi livelli? Non vorrei essere nei panni di quel poveretto”
“Ehi,Ino! Guarda che
sei arrivata a casa” la richiamò l’amica.
“Uh?” alzò lo sguardo
di scatto,facendo mente locale.
Già,erano tutti fermi
di fronte casa sua. E lei non se n’era nemmeno accorta.
“Ah…già…. Buonanotte
a tutti”
Mosse la mano in un
segno di saluto,per poi udire un ‘ciao’ degli altri in risposta e lo schioccò
del bacio sulla guancia da parte della rosa.
Quando diede le
spalle al gruppo,la voce del Nara la richiamò.
“Domani vedi di
cavartela da sola con i mocciosi perché ho intenzione di farmi un riposino
sulla cattedra”
Nascose il sorriso
che le si era andato a formare in viso.
“Mi dispiace,ma
invece avrai un bel po’ da fare”
***
Rientrando nell’appartamento,la
prima che cosa che colpì l’occhio del Nara fu il lampeggiare della segreteria
telefonica.
Sbuffò scocciato,per
poi gettarsi pigramente sul divano.
“Ehi,Shika! Non vieni
a dormire?” domandò Choji,richiudendo il frigorifero.
“Tra un po’” si
limitò a rispondere.
Non appena tutti i
suoi amici scomparvero nelle varie stanze, lui tornò a guardare l’apparecchio
accanto al telefono.
Schiacciò
nervosamente uno dei tasti.
La segreteria lo
informava che aveva ben due messaggi.
Il primo lo sorprese.
Riconobbe chiaramente
la voce di Asuma.
Ciao
Shikamaru! Immagino tu sia in giro con i tuoi amici, non avrei voluto
disturbarti,ma Kurenai voleva per forza che ti chiedessi come era andato il
primo giorno al centro estivo. Non l’ho mai vista così in ansia…credo ti abbia
preso a simpatia come un figlio…quindi salvati,immagina averla come madre…che
stress… Asuma,che diavolo vai blaterando?!?!?!
Ecco,la senti?…Comunque vuole anche che qualche giorno tu venga a cena da
noi…farebbe piacere ad entrambi...facci sapere,eh!Ora ti saluto,chiamami se
vuoi! Ciao.
Si lasciò scappare un
sorriso.
Avere per genitori
due sbirri forse,non sarebbe stato poi così male.
Si domandò come
avessero avuto il suo numero.
Poi rammentò seccato
che i poliziotti avevano accesso a qualunque informazione su qualunque
individuo.
Solo in un secondo
momento giunse ad una conclusione a lui ignota fino ad allora.
Asuma e Kurenai
vivevano insieme.
E lui che pensava che
lei stesse con l’altro poliziotto,Kakashi.
La segreteria emise
un leggero “Bip!”,annunciando così l’inizio del secondo messaggio.
Shikamaru…
Sobbalzò innervosito.
…sono
papà. Volevo informarti che non tornerò nemmeno questo mese. Mi
dispiace..ciao…e fai il bravo.
Poche semplici parole.
Ma d’altronde che si
aspettava da lui?
Si alzò in
piedi,sospirando.
Con un gesto secco
della mano scaraventò a terra l’apparecchio della segreteria, senza mutare
l’espressione scocciata del suo viso,quasi fosse normalissimo quello che aveva
appena fatto.
Shikamaru..sono
papà…
[Perché,io ho un padre?]
***
Capitolo
otto!!! Anche se in ritardo di un giorno con l’aggiornamento…scusatemi ^^’…
Ringrazio di cuore chi ha recensito,ovvero:
-Mimi 18: Come sempre,ti ringrazio per i
complimenti. E’ un onore per me riceverli da te,ma questo lo sai già *.*… Neji apparirà
tra qualche capitolo,pronto a scombussolare un po’ le cose…e Tenten…su questo
ho la bocca cucita XD… Sasukino è apprensivo… magari ci esce un triangolo
ShikaInoSasu? XD Ti lovvo!
-celiane4ever: Bentornata tra le
lettrici!!! XDDD Per me è un grande piacere,specie per il fatto che la storia
continua a piacerti…spero sia sempre così*-*… Kiss!
-valerinuccia: Innanzitutto ti ringrazio
per la recensione alla mia Takumi/Reira…me felicissima*.*!!! E sono contenta
che questa ff ti piaccia…spero che il seguito non ti abbia delusa… Un bacio!
“CHI DIAVOLO DI VOI E’ STATO?? MA ALLORA NON SIETE
COME ANIMALI,SIETE ANIMALI E
BASTA!!!”
Le urla furiose riecheggiarono per l’intero
appartamento,ma i ragazzi seduti a fare colazione parvero ignorarle,quasi
abituati a ciò.
Ed in effetti lo erano sul serio.
Ogni mattina che Temari li raggiungeva per far da
mangiare e riordinare un po’,finiva sempre così.
Maquella
volta,forse,era anche più arrabbiata del solito.
La vista dell’apparecchio della segreteria gettato
a terra e ormai non più utilizzabile,l’aveva fatta adirare come non mai.
Shikamaru alzò la mano,con fare infantile.
“Sono stato io. Ora piantala e fa la donna di
casa”
Naruto e Choji si abbracciarono
impauriti,immaginando la reazione della ragazza.
Forse li avrebbe uccisi tutti,come già più volte
aveva minacciato di fare.
La bionda si gettò sul moro paonazza dalla rabbia
e lo afferrò per il colletto,scuotendolo più volte.
“CHE COSA HAI DETTO???”
Se fosse stato un inizio giornata
qualunque,Shikamaru avrebbe chiesto scusa a
modo suo.
Ma a quanto pare non lo era,perché la strinse a
sua volta per un polso.
“Levami le mani di dosso” sibilò glaciale.
Temari resse il suo sguardo ancora un po’,ma
quando il polso iniziò a dolerle,abbandonò la stretta,per poi sparire in bagno.
Shikamaru sbuffò e,voltandosi,notò che tutti i
suoi amici si erano alzati da tavola e si stavano preparando per andarsene
chissà dove.
Ogni volta che era arrabbiato veramente finivano
per filarsela.
Tutti tranne l’Uchiha naturalmente, che infatti
stava ancora mangiando tranquillamente.
“Com’è che l’hai rotto?” domandò questo,senza
scomporsi.
“La casa è mia e se voglio distruggere ogni
oggetto al suo interno sono libero di farlo. Non serve un motivo valido”
proclamò freddamente,alzandosi con poco garbo.
***
“TAPPATEVI QUELLE FOGNE!!!”
A quell’urlo,seguì un silenzio irreale.
Le voci squillanti dei bambini che avevano
riempito l’aria,erano improvvisamente scomparse.
I volti fino ad allora felici ed
entusiasti,avevano assunto un’espressione diversa.
Gli occhi erano assottigliati.
Il labbro inferiore sposto leggermente più in fuori
rispetto quello superiore.
Shikamaru Nara odiava i bambini e forse non li
capiva nemmeno.
Ma non era difficile prevedere quello che sarebbe
successo da lì ad un istante.
“Merda” ebbe il tempo di sussurrare,prima che i
pianti isterici cominciassero a farsi udire.
Il pianto lo stava assordendo e quasi si sarebbe
messo a frignare anche lui,vista la situazione in cui era andato a finire.
La porta si spalancò di colpo.
“Ma che sta succedendo?”
Ino osservò stupita i venti bambini singhiozzare.
Cinque minuti di ritardo e già erano in quello stato.
Si voltò adirata verso il compagno di
squadra,pronta a rimproverarlo,ma le parole le morirono in gola quando lo vide
precipitarsi da lei e inginocchiarsi,abbracciandola così per la vita.
“Shikamaru…ma che..?” tentò di
domandare,imbarazzata.
“Ti prego,falli smettere!!!”
Ora era tutto chiaro.
Era talmente spaventato da venti pesti
singhiozzanti,che l’aveva abbracciata come se fosse stata una mamma da cui il
figlio corre in cerca di protezione e soluzioni.
Il rossore si placò immediatamente.
“Ok..ok…bimbi…la vostra Ino-chan è qui! Non volete
sapere che si fa di bello oggi?” mostrò un sorriso smagliante.
I pianti cessarono all’istante,per far posto ad un
insieme di voci allegre.
Il moro si alzò di scatto,sospirando sollevato.
“Che paura”
“Un teppista come te,che teme i bambini…certo che
sei strano!” lo punzecchiò lei,guadagnandosi un’occhiataccia.
***
I raggi del sole illuminavano d’oro il piccolo
campetto da gioco interno della struttura.
Shikamaru si era rifugiato all’ombra di un ciliegio,all’estremità
del campo.
Notò con disappunto che il cielo era completamente
azzurro,senza ombra di nuvole.
Avrebbe dovuto trovare qualcos’altro da ammirare
per le prossime ore.
Il suo sguardo si posò sulla figura snella della
bionda,indaffarata com’era a spiegare l’attività di quel giorno ai piccoli.
Gli ritornò in mente il delicato bacio a fior di
labbra che le aveva rubato la sera precedente al Destiny,prima di uscire a scontrarsi con il gruppo di Pain.
Si immaginava uno schiaffo,una reazione
imbarazzata,e invece niente,le aveva lanciato occhiate fino all’ultimo,prima di
varcare la porta sul retro, ma lei era rimasta come sempre.
Se fosse stato più vicino,però,avrebbe potuto
notare il rossore.
Rifletté sul fatto che era un tipa totalmente
imprevedibile e così strana.
Chiunque altra gli avrebbe chiesto spiegazioni,ma
lei no,continuava a parlargli come se nulla fosse successo.
Forse toccava a lui domandare chiarimenti,ma non
per quel bacetto,piuttosto per la questione irrisolta con Hidan,che a quanto
pare conoscevano anche la sua amica dai capelli rosa e lo stesso Sasuke
E probabilmente anche il misterioso Neji che
avevano nominato quella sola volta durante tutta la serata.
Ad interrompere le sue riflessioni fu un urlo
disumano.
Ed era stato Ino a lanciarlo.
Alzando il volto,si spaventò nel ritrovarsela
piegata su di lui,ad un centimetro dal suo viso.
“Smettila con le idiozie e vieni a fare il tuo
lavoro”
“Non ne ho voglia” si limitò a rispondere,provando
a sfuggire dallo sguardo marino che aveva catturato il suo.
“Non mi interessa! Alzati se non vuoi che ti
prenda a pugni!” lo minacciò lei.
“Tsk… non metti paura ad una mosca”
Il pugno destro di lei partì nella sua
direzione,ma il Nara lo bloccò con la mano,sorridendo soddisfatto.
Ino ghignò risentita e fece per colpirlo con
quello sinistro,ma anche questo fu bloccato dal ragazzo.
“Vedi? Che ti dicevo?!” la canzonò,irritandola
ulteriormente.
Shikamaru fece leva sulle braccia,portandola così
a scivolare a terra,ancora preda delle sue strette. Sorridendo compiaciuto le
si fece sopra,avvicinando il suo volto a quello di lei,che lo osservava con
disappunto.
“Cos’è? Vuoi violentarmi?” lo schernì la
bionda,reggendo il suo sguardo profondamente soddisfatto.
“Non essere sciocca… è che mi piace sentire il mio
corpo a contatto con il tuo”
Ino rimase allibita,trattenendo invano il rossore
sulle guance.
Furono le voci dei bambini a riportarla alla
realtà.
“Uffa,ma quando giochiamo! Ogni volta si mettono a
fare delle strane lotte quei due” si lagnò un moretto dall’aria crucciata.
“Ma sciocchino! Questa non è una lotta! Fanno come
nei film… si dice… fare l’amore…ma non so che significa”
All’udire ciò,i due ragazzi si staccarono alla
velocità della luce,rimettendosi così in piedi.
Quelle pesti vedevano troppa televisione per la
loro età.
“Allora…le due squadre di prima,i bianchi e i
neri, si devono mettere l’una di fronte all’altra. Ogni squadra prende con se
dieci palloni,quindi uno per ogni bambino”
La ragazza si voltò verso il compagno di
squadra,con fare eloquente.
“Distribuiscili,per favore”
“Uff”
Sbuffando il moro obbedì alla richiesta
dell’altra.
“Bene,ogni squadra lancia i palloni contro l’altra,cercando
di colpire i componenti. Una volta colpiti si è fuori dal gioco e la squadra
che rimane senza componenti perde. E’ tutto chiaro?”
I bambini esclamarono un ‘si’ gioioso verso la
loro sorridente animatrice.
“Bene! Mi raccomando non colpite troppo forte e
cercate di non fare del male ai vostri compagni,altrimenti vi metto tutti in
punizione e non si gioca più per tutta la giornata”
Lo sbiancare del volto dei bimbi,le fece intendere
che avevano recepito il messaggio.
“Ehi Shikamaru!” urlò in direzione del moro,che si
trovava al lato opposto al suo. “Fai un fischio per dare il via”
“Non potresti farlo tu?” si lamentò,osservandola
seccato.
“Non ne sono in grado,e ora datti una mossa”
“Che donna debole,non hai neanche il fiato per un
fischio” la schernì,prima di accontentarla,dando così inizio al gioco.
Come previsto,i bambini erano davvero chiassosi e
in quanto a mira,avevano ancora molto da imparare.
Il quell’istante il cellulare del Nara vibrò nella
tasca dei suoi jeans.
Con fare annoiato lo estrasse,per poi guardare il
nome sul display.
Temari.
Fece per rispondere,ma l’improvviso avvicinamento
di Ino lo bloccò.
“Che vuoi?” domandò, annoiato.
Solo guardandola,si accorse che era impallidita.
“Per favore,controlla i bambini…io…io…”
Non terminò la frase.
Chiuse gli occhi di scatto,lasciandosi andare all’indietro,non
più padrona del suo corpo.
Shikamaru gettò il telefonino a terra senza
pensarci due volte e l’afferrò allarmato.
Stretta tra le sue braccia,priva di sensi,appariva
fragile come un cristallo e allo stesso tempo risvegliava in lui un istinto protettivo.
“Ino! Ino,svegliati!”
***
Questa volta sono stata puntuale con l’aggiornamento =D
Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia e che mi lasciate qualche commentino
per rendermi partecipe della vostra opinione^.^
E ora passiamo ai ringraziamenti:
- celiane4ever: Tranquilla,più
avanti ogni cosa sarà più chiara,sia per quanto riguarda Shika,sia per Ino ;) Per
me è sempre un piacere leggere una tua recensione,quindi sarò contenta di
trovarne una al tuo ritorno**… kiss8
-CrazyCat:Quoto e straquoto l’ultima frase…le ShikaIno
non le batte nessuno e mi rende felice sapere che questa fic sia riuscita ad appassionarti*.*
Ti ringrazio tantissimo per i complimenti *me si inchina* e spero di poter
conoscere il tuo parere anche per questo capitolo e per quelli futuri…un bacio
- diana88: Ciao
cara^.^ Che bello,sei stata a Dublino** Eh si,Ino ci sa fare e non si fa
problemi a sporcarsi le mani... Hidan
deve imparare a non provocarla XD Dici che succederà qualcosa tra Shika ed Ino?
Eh eh eh… ne combineranno quei due XDDD Un bacione!!!
- Mimi
18: *___*
My beta!!! Sono contenta che il modo di fare di Shika in questa fic ti piaccia…e
mi raccomando non morire,resisti almeno fino alla comparsa di Neji! XD
Soprattutto perché metterà alla prova i nervi del povero Shika…tra Neji e
Sasukino,il povero Nara dovrà tenere duro!... Ti voglio bene!
Un’afa soffocante e la testa che le girava senza
sosta: le pareva di essere finita in un vortice e avvertì quasi il bisogno di
urlare
Si trovava nell’oscurità più totale e tentò invano
di aprire gli occhi.
Solo quando un getto l’avvolse,prima
rinfrescandola,poi bagnandola,riuscì a rinvenire
La luce del sole l’accecò
immediatamente,costringendola a posizionare una mano sul viso col tentativo di
ripararselo.
Solo in quell’istante intravide la figura di
Shikamaru china su di lui.
“Ma che è successo?”
“Sei svenuta scema”
Si mise a sedere,ancora frastornata.
Si trovavano sotto il ciliegio dove all’inizio il
ragazzo stava oziando.
“Ah…si...ricordo che vedevo tutto girare confuso
intorno a me… volevo andare in bagno…ma non ho fatto in tempo…”
“Da cosa è dipeso?” le domandò lui,spietatamente
diretto.
“Io…non lo so…forse il caldo…non mangio niente da
ieri a cena…quindi forse anche il fatto che fossi a stomaco vuoto…o…non
so…”
Le sue frasi apparivano sconnesse e
confuse,costringendola ad inspirare profondamente con il tentativo di riprendersi
un po’.
“Tieni”
Voltandosi vide il moro porgerle una bottiglietta
di acqua.
L’afferrò,ringraziandolo,per poi bere
concitatamente.
“Non è che forse sei incinta?”
A quella frase seguì un sputo dell’acqua e un
tossire continuo per evitare un probabile soffocamento.
“MA SEI SCEMO???” urlò infuriata,colpendolo alla
nuca con uno schiaffo.
“Ehi…ehi…scherzavo” ghignò lui.
Osservandolo,Ino si accorse che tra le mani
stringeva il suo cellulare ridotto malamente,visto lo schermo rotto.
“Quando ti è caduto?” domandò incuriosita.
“Eh?...Ah…il telefono…. Per non farti sbattere a
terra quando sei svenuta,ho dovuto mollarlo per afferrarti”
Ino poggiò il mento sulle ginocchia,strette al suo
petto.
“Mi dispiace… vuoi fartelo ripagare?” chiese,con
fare timido.
Osservandolo di sottecchi,lo sorprese a sorridere.
“Non serve… è solo uno stupido cellulare...vale
molto meno di una persona…”
Nel dire quella frase,il suo viso aveva assunto
un’espressione sofferente.
La bionda provò l’istinto di sfiorarlo,ma si
trattenne.
Dunque sospirò.
“Vorrei sdebitarmi,comunque” appurò.
“Non sei in debito con me” affermò
lui,sorprendendola.
“Ma voglio comunque fare qualcosa,per te” dichiarò
decisa,prendendolo alla sprovvista.
Shikamaru si portò un dito sul mento,con fare
pensieroso.
“Ora che ci penso… ho ricevuto un invito a cena
dai due sbirri che mi hanno costretto a stare qui..se mi accompagni mi fai un
piacere”
Ino sorrise impercettibilmente.
“Ora si spiega la tua presenza in questo posto anti-Nara”
Lui rise,per poi guardarla in attesa di una
risposta.
“Va bene…non posso dirti di no,dopo aver affermato
di voler fare qualcosa per te…”
“Bene…comunque credo sia il caso che torni ad
occuparti dei marmocchi…”
Lo guardò perplessa,per poi balzare in piedi
allarmata.
“I BAMBINI! DOVE SONO I BAMBINI??”
“Ehi,calmati,sono lì stesi a terra”
Voltò lo sguardo nella direzione dove puntava
l’indice di Nara.
Venti bambini erano stesi a terra,ad osservare il
cielo.
“Ma che diavolo stanno facendo?”
“Siccome non sapevo come tenerli a bada mente tu
eri KO, ho detto loro di sdraiarsi a guadare le nuvole in cielo”
“Uh? Ma non ci sono nuvole”
Sul volto del Nara si andò a formare un ghigno.
“Proprio per questo… ho detto che il primo che ne
vedeva una vinceva un bellissimo premio”
“Sei diabolico,Nara”
“Lo so,lo so” ripeté con una certa
soddisfazione,il ragazzo.
“Per caso si sono spaventati quando sono svenuta?”
si informò,apprensiva.
“No” l’espressione maliziosa del ragazzo la
preoccupò non poco “ ho detto loro che eri follemente innamorata di me e che
volevi riposare tra le mie braccia”
La Yamanaka arrossì,furiosa.
“SHIKAMARU SEI UNO STUPIDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Il suo urlo,probabilmente,era stato udito da
chiunque in quella città.
***
All’ora di pranzo,i due ragazzi si ritrovarono in
un terrazzo completamente deserto.
“Chissà perché non c’è nessuno” ragionò ad alta
voce la bionda,prendendo posto a terra e poggiandosi il suo pranzo a sacco
sulle ginocchia.
“Forse hanno trovato qualche altro posto dove fare
la pausa” asserì Shikamaru, disinteressato alla questione,mentre si accendeva
una sigaretta.
“Uffa! E ci escludono così!?” protestò
l’altra,gonfiando le guance in un espressione offesa,che però finiva col farla
apparire semplicemente più buffa.
“Ma che ti importa”
La Yamanaka afferrò le bacchette,ma prima di
iniziare a gustare le prelibatezze preparate dalla madre, si voltò verso il
moro.
“E tu non mangi nemmeno oggi?”
Shikamaru non si voltò nemmeno a guardarla.
“No”
“Guarda che sei nella fase dello sviluppo! Devi
mangiare,non fumare!” lo rimbeccò la sedicenne,accigliando lo sguardo marino.
“Credevo fossi una tipa che se ne frega degli
altri…oppure che se ne interessa a modo suo”
Ino abbassò il viso, con fare quasi colpevole.
“Non sbagli” affermò,con tono duro,sciogliendosi
in un dolce sorriso qualche secondo più tardi “ma visto che devi essere un tipo
che fa passare abbastanza guai alla sua mamma, io le do manforte
indirettamente”
Shikamaru sorrise tristemente,sorprendendola.
“Mia madre è morta quattro anni fa”
“Io…io…” la giovane tentò di dire qualcosa,ma le
parole le morirono in gola, portandola ad un disagio ed un irrequietezza
maggiore.
“Lascia stare Ino,non dire nulla” la precedette il
ragazzo dal codino ad ananas.
La bionda scansò il pranzo,poggiandolo vicino a
lei,per poi nascondere il viso tra le ginocchia.
“La verità è che se trovassi le parole adatte per
te,significherebbe che le avrei trovate anche per me,e starei meglio… peccato
che non sia così”
Passarono pochi istanti di silenzio,prima che Ino
avvertisse il caldo e forte corpo di Shikamaru,stringere il suo.
Ricambiò la stretta,affondando il volto
nell’incavo del suo collo e inspirando il suo profumo gradevole e sensuale.
“Ino…” sentì sussurrare il ragazzo al suo orecchio
“Dovremmo stare alla larga l’uno dall’altro”
“E perché?” si ritrovò a domandare
ingenuamente,quasi fosse tornata bambina.
“Io per te sarei come un veleno… e non voglio che
tu vada a fondo a causa mia”
Ino strinse la presa sulle sue spalle.
“Ci sto già andando a fondo… tu puoi solo salvarmi…”
“O finire di ucciderti…”
La bionda sorrise.
“Si vedrà col tempo”
***
Odiava
gli ospedali.
Avevano
sempre quell’aria bianca,spettrale,e un odore di morte aleggiante in aria.
Forse era solo la sua impressione,ma ogni
qualvolta ne varcava la soglia,gli sembrava di invecchiare di un anno.
Percorse
per l’ennesima volta quel lungo corridoio,prima di giungere in una delle tante
stanze in cui quell’odore si faceva più forte.
Una
donna con una cuffia sul capo era seduta sul letto e volgeva nostalgica,lo sguardo
al di fuori della finestra.
“Ciao
mamma” tentò invano di sorriderle.
Lei
lo osservò dolcemente.
“Shikamaru…
avvicinati…dov’è tuo padre?”
Il
ragazzino le si accostò,lasciandosi cullare dolcemente dal tocco materno sul
suo viso.
“Papà
non verrà nemmeno oggi…sta lavorando” le rispose,non nascondendo il suo
disgusto personale nei confronti dell’uomo.
La
donna captò al volo.
“Tesoro…
non pensare male di lui…avete solo due modi diversi di reagire”
Passò
qualche secondo di silenzio.
“Ah!
Il dottore mi ha detto che ti dimetteranno la prossima settimana” le
annunciò,con tono fintamente entusiasta.
Le
parole del medico erano state ben altre. E anche Yoshino Nara lo sapeva,ma
finse di credere a quella piccola bugia.
In
effetti sarebbe uscita,ma all’interno di una bara.
Sorrise,nascondendo
l’amarezza di quella realtà incombente.
“Oh,davvero?
Finalmente…qui in ospedale mi annoio tanto….dove vuoi andare appena sarò
uscita?”
Il
moro abbassò il viso,trattenendo a stento le lacrime.
“Al
concerto dei Trapnest... i biglietti che avevi preso per il mio compleanno sono
ancora nel cassetto”
“D’accordo”
Le
labbra materne gli sfiorarono la fronte.
Ma
non erano più calde come un tempo.
[Sapevano
già di morte]
***
Chiedo perdono per l’immenso ritardo T.T Ma purtroppo tra scuola
e il mio umore in shikamode,ovvero con zero voglia di fare, ho tardato con l’aggiornare.
Spero comunque che ci sia ancora qualcuno voglioso di continuare a leggere la
storia… nel frattempo ringrazio di cuore le mie mitiche lettrici che mi hanno
lasciato una recensione e che purtroppo non ho il tempo di salutare una ad una
per questo capitolo,ma dal prossimo farò tutto con calma,giuro!
Grazie quindi a:
-valerinuccia
-diana88
-Sakurina
-Giuka (ci credi se
ti dico che mi sono commossa leggendo la tua recensione? ç_ç)
-pinkie_chan
-Mimi 18
-celiane4ever
Sul serio,vi adoro!!! E un grazie speciale,oltre alla mia beta
Mimi che guarda in anteprima i
capitoli-orrore che scrivo, va a Kiu
e Giuka,che hanno lasciato una
recensione per la prima volta…grazie ragazze…grazie a tutte!
Sbuffando,poggiò il mazzo di chiavi sul mobiletto
dove qualche giorno prima vi era anche la segreteria telefonica,oltre che il
telefono di casa.
L’appartamento era immerso nel silenzio.
Solo dopo qualche secondo si accorse che Naruto e
Kiba dormivano sul divano e Sasuke stava leggendo sulla poltrona.
“Ben tornato my
love!” lo canzonò l’Uchiha,alzando solo per qualche istante lo sguardo
dalla rivista.
Shikamaru ghignò.
“Amore mio…dove
sono gli altri?” domandò,stando al gioco.
“Sono usciti” spiegò,mentre voltava pagina.
“Oh! E’ il nuovo numero di ShonenJump!? Poi
passamelo,che lo voglio leggere anche io”
Sasuke gli fece l’occhiolino.
“Certo caro”
“Ti ringrazio tesoro”
“Oh Kami!!! Cos’è?? Ora,oltre che teppisti e con
istinti animaleschi,siete anche passati all’altra sponda??”
La voce di Temari,interruppe il loro scambio di
finti complimenti.
Voltandosi,il Nara notò che indossava una sua
vecchia tuta.
“Com’è che l’hai presa?” domandò,ignorando come
suo solito ciò che lei aveva appena detto.
“Per fare le pulizie non mi posso certo mettere in
abito da sera! Se non ci fossi io,sareste sommersi dalla polvere,dalla
spazzatura e da non so cos’altro!...Piuttosto,quando ti chiamo sul telefonino
potresti anche sforzarti di rispondere!” lo rimbeccò lei,risentita,portandosi
le braccia sui fianchi.
“Tsk…io rispondo quando mi pare… e comunque il mio
cellulare ormai è un rottame” spiegò con la solita aria indifferente, estraendo
dalla tasca l’aggeggio con lo schermo rotto,e le varie ammaccature,per poi
gettarlo malamente sul divano,colpendo la faccia di un Naruto profondamente
addormentato.
“CERTO CHE SE LO TRATTI COSI’!!! SEI UN
VIZIATO!!!Come hai fatto a ridurlo in
questo modo? L’hai forse scaraventato dal finestrino di un autobus??
Conoscendoti,non me ne stupirei!”
Le urla della bionda non lo toccarono minimamente.
“Senti,mi è caduto…e mai come questa volta,non
l’ho fatto apposta… d’altronde meglio uno schermo rotto,che un capitombolo per
Ino” asserì,recandosi verso il frigorifero,e afferrando una lattina di birra.
Al nome della ragazza,sia Sasuke che
Temari,alzarono lo sguardo,incuriositi,verso di lui.
“Come sta?” domandò il moro.
Dal tono di voce,Shikamaru intuì che non si stava
riferendo al suo accenno alla caduta evitata,piuttosto a tutto quello che era
avvenuto la sera precedente.
Dovette dargli le spalle,per evitare che cogliesse
la sua espressione seccata.
Sasuke non si preoccupava mai per nessuno,specie
per una ragazza,perché invece ora lo stava facendo per lei?
“Bene” rispose,dopo un’interminabile attimo di
silenzio.
“Ehi! Mi è spiegate chi è questa??” borbottò
Temari,corrucciata.
“Una tipa” risposero all’unisono i due
ragazzi,irritandola ulteriormente.
“Voi ragazzi siete
tutti uguali…troppo indifferenti e sempre pronti a tenere le ragazze
nell’anonimato!”
“Per una cena a casa di due sbirri,cosa dovrei
mettermi?”
Le dita andarono ad intrecciare una sua ciocca
bionda,mentre con la mano sinistra teneva un abito da sera accostato al suo corpo.
L’ennesimo gettato fuori dal suo armadio.
Dal telefonino poggiato sul letto e posto in
vivavoce,risuonò la risata di Sakura.
“Cos’è? Ridi delle mie sventure?” bofonchiò
Ino,assottigliando lo sguardo,quasi che la rosa le stesse di fronte.
“No…è che… era da tanto che non ti vedevo così in
agitazione… non è che Shikamaru ti presenterà come la sua donna?”
“Sakura! Inizi a parlare come un ragazzaccio…la
sua donna…tsk” mugugnò la Yamanaka in risposta.
La rosa rise nuovamente.
“Piuttosto dammi una mano…metto quello azzurrino con
la scollatura a V e le spalline un po’ gonfie…o quello viola che….”
L’amica la interruppe.
“Ino… non serve che me li descrivi! Conosco a
memoria ituoi vestiti…e sinceramente
opterei per quello viola… ti fa sembrare una dea”
La bionda ridacchiò. “Esagerata!”
“A che ora passa a prenderti Shikamaru?” domandò
l’Haruno,disinteressata all’argomento abito.
“Non è lui che viene da me…sono io che devo andare
da lui… lo raggiungo a casa sua in taxi…”
Sakura esplose in una risata che la sedicenne
trovò abbastanza irritante,tanto da volerla avere vicino,solo per soffocarla.
“E ora potrei sapere perché diavolo stai
ridendo??”
“Penso a come uscirai da casa sua…magari lui vuole
farti vedere la camera da letto!”
Ino arrossì furiosamente,afferrando con foga il
telefonino e portandoselo davanti le labbra.
“FRONTE SPAZIOSA SEI UNA PERVERTITA!!!!!!!”
***
“Temari è pronto??”
La ragazza sbuffò rumorosamente,per poi dare le
spalle ai fornelli.
La scena che le si presentava di fronte agli occhi
era davvero degradante,a suo parere.
Choji le stava davanti,con le lacrime sul viso e
le mani strette intorno allo stomaco, lamentandosi della fame che lo stava
assalendo.
Sasuke e
Naruto stavano litigando per il telecomando,improvvisando una baruffa nel salottino.
Kiba,Shino e Rock Lee era intenti a progettare uno
scherzo alla vecchietta del piano di sotto che li rimproverava spesso e
volentieri per il forte rumore.
“Ma che ho fatto di male?!” si portò una mano in
viso,con fare disperato,per poi sobbalzare improvvisamente.
“Ehi! Ma dov’è Shikamaru?” domandò,attonita.
“Starà in camera sua” le rispose Kiba,per poi
tornare ai suoi progetti.
Fece per fare spallucce,quando il suono del
campanello sovrastò le voci dei ragazzi.
“Aspettate qualcuno?” si informò,mentre si
dirigeva alla porta.
Un attimo prima di aprirla,avvertì Shino gridarle
un ‘no’.
Sobbalzò stupita alla vista di quell’ospite a lei
sconosciuta.
“Buonasera” asserì questa,con voce gentile e
armoniosa “Spero di non aver sbagliato appartamento…abita qui Shikamaru Nara?”
La ragazza annuì con il capo,per poi invitarla ad
entrare con un gesto della mano.
Chiunque fosse,era davvero bellissima.
Per un attimo si sentì a disagio.
Quella fanciulla,simile ad una dea,la rendeva il
nulla,standole vicino.
Forse era colpa dei capelli raccolti malamente con
un elastico,e il grembiule da cucina sciatto.
Al loro ingresso nel salottino in cui spiccava
l’angolo cucina,i ragazzi smisero di parlare.
Kiba fu il primo a scattare in piedi,gettando un
fischio d’ammirazione.
“Ino!!! Sei bellissima!!!”gongolò,abbracciandola.
La Yamanaka sorrise,imbarazzata.
Si stupì del fatto di non averlo scacciato. Forse
un po’ del suo caratteraccio era andato via.
A distrarla dalle sue riflessioni,fu un lacrimante
Naruto che le si era appeso per un braccio.
“Che vuoi baka? Non vedi che ora è impegnata con
me??” lo avvertì minaccioso il castano.
Ino gli pestò il piede,facendolo staccare con
un’imprecazione soffocata.
“Che ti prende?” domandò,rivolta al biondino.
“Visto che sei venuta a trovarci…perché non hai
portato anche Sakura?” chiese,disperato.
Ino gli diede un buffetto sulla fronte,con fare
fraterno.
“Baka… non sono venuta a trovarvi…sono venuta a
prendere Shikamaru…abbiamo una cena” precisò.
“COSA?? STATE INSIEME??” urlò la comitiva,stupita.
“No!” asserì secca,incrociando le braccia
stizzita.
L’unico che non proferì parola fu l’Uchiha.
Ino gli sorrise amichevole.
Era felice di averlo rivisto. Sei mesi prima
avrebbe dato anche l’anima per ritrovarselo nei paraggi così spesso.
“Vuoi farti accompagnare da Nara?” le
domandò,avvicinandosi.
La bionda annuì con il capo e arrossì
leggermente,quando il moro l’afferrò per il polso,sotto gli sguardi ostili
dell’Inuzuka.
Varcarono una soglia,per poi ritrovarsi in un mini
corridoio,su cui spiccavano tre porte.
“Ino”
Sasuke si bloccò di scatto,facendola sussultare.
I suoi occhi marini lo guardarono in attesa di
qualche parola.
Il ragazzo la fissò cupo.
“Ieri sera ho chiamato Neji”
Ino trasalì, allontanandosi di qualche passo.
“Che gli hai detto?”
La sua voce aveva assunto una tonalità grave.
“Solo che hai bisogno di lui”
La bionda batté un piede stizzita sul parquet.
“Che diavolo ti è passato per la mente Sasuke?? Io
non ho bisogno di nessuno!!!”
Il moro sorrise impercettibilmente.
“Metti da parte l’orgoglio Ino… è la porta alla
tua sinistra”
La giovane gli rivolse un’occhiata
stranita,placando la sua rabbia.
“Come scusa?”
L’Uchiha ridacchiò,divertito.
“La stanza di Shikamaru” spiegò,per poi darle le
spalle e tornare dagli altri nel salottino.
La Yamanaka rimase qualche secondo a fissare il
vuoto dinanzi a se,per poi decidersi a bussare alla camera del ragazzo.
Quel
giorno,il tempo,quasi a volersi far beffa dei loro cuori addolorati,era
perfetto.
Non
una nuvola in cielo,una brezza piacevole, e un sole portatore di buonumore.
Ma
lei non poteva godere di tutto ciò.
Lei era
vestita di nero,come tutti gli altri in quel posto.
Lei
singhiozzava sommessamente,sulla spalla di colui che piangeva un amore perduto.
Era
Neji Hyuuga che si sarebbe dovuto aggrappare a lei,preda del dolore,ed invece, anche in
quell’occasione,le offriva la sua spalla su cui versare tutte le sue lacrime.
[E
ancora non sono riuscita a dirti grazie]
***
Ok…non so proprio
da dove cominciare…innanzitutto chiedo perdono per quest’immenso ritardo non
giustificabile…ma tra ispirazione vacillante,il mio umore in Shika mode e la
scuola, non ho mai avuto modo di riprendere questa ff a cui mi sono davvero
affezionata! Un GRAZIE enorme
a tutte coloro che hanno recensito lo scorso capitolo e a tutte le mosche
bianche che stanno leggendo questa ff e la stanno commentando e a quelle che
ancora non l’hanno fatto e spero lo faranno! Un bacione
Il cuore fece un doppio salto mortale al suo
ingesso nella stanza del ragazzo.
O forse era stata solo la sua impressione.
Ma le farfalle che avvertiva nello stomaco parevano
comunicarle il contrario.
Shikamaru le dava le spalle,intento a guardare il
panorama cittadino al di là dei vetri della finestra.
I raggi del tramonto illuminavo d’oro il suo
profilo,rendendolo simile ad una visione che sarebbe sfumata da lì a poco.
Stringeva tra le labbra una sigaretta,che sembrava
aspirasse quasi con estrema violenza.
La mano destra era nascosta nella tasca dei suoi jeans
scuri,e con il piede sinistro picchiettava più volte il pavimento.
“Le cene con i poliziotti ti rendono nervoso?”
Ino sorrise debolmente,avvicinandosi alle sue
spalle,e sfiorandogli con una mano il codino ad ananas.
Il moro diede un’altra tirata,per poi sospirare.
“Sei bellissima” affermò,senza tanti rigiri.
La ragazza abbassò leggermente il capo,continuando
ad accarezzargli i capelli legati.
“Non ti sei nemmeno voltato a guardarmi” gli fece
notare.
“Ti ho vista arrivare. Indossi un abito viola... e
hai lasciato i capelli sciolti”
Concludendo quella descrizione vaga,il Nara si
voltò finalmente a fissarla,ritrovandosela terribilmente vicino.
Ino ritrasse la mano che fino ad un attimo prima
si perdeva fra quei capelli color pece,volgendo lo sguardo altrove.
“Anche tu stai molto bene…Bella la camicia
sbottonata…”
Si sentì davvero ridicola nel parlare come lui,per
sfuggire a quella situazione davvero imbarazzante a suo parere.
“Ino…per favore allontanati…”
La ragazza alzò il viso verso di lui,perplessa.
“C’è qualcosa che non va?”
“Se mi stai così vicino,perdo il mio
autocontrollo” le fece notare,senza mezzi termini.
“Ma io non voglio allontanarmi” affermò,perdendosi
nel suo sguardo ombroso.
Si ritrovò a pensare che probabilmente la sua
bocca,ogni volta che era in presenza del ragazzo,si scollegava dal suo
cervello.
Altrimenti non avrebbe saputo spiegare
quell’improvviso sciogliersi della sua corazza che in quei sei mesi aveva
duramente costruito,per tenere lontano il dolore.
La mano di Shikamaru andò ad accarezzarle una
guancia,mentre la sua bocca andava a torturarle il collo di piccoli ed
invitanti baci.
Ino si lasciò sfuggire un gemito,mentre i suoi
occhi si chiudevano per trasportarla in quel mondo di sensazioni piacevoli.
Avvertì una voce dentro di lei gridarle di
fermarlo,ma la soffocò non appena le labbra di Shikamaru,risalendo sul suo
viso, avevano sfiorato le sue.
Accolse quel bacio con amorevolezza, stringendosi
a lui,come se la più piccola delle distanze tra loro,fosse stata mortale.
Rapiti da quel contatto passionale,sobbalzarono
distanziandosi,al suono del cellulare di lei.
L a Yamanaka lo afferrò titubante,guardando appena
il display e aprì lo sportelletto.
“Pronto?”
Il moro la osservò dargli le spalle,rispondere
leggermente brusca e riattaccare con un
sbuffo.
“Che palle mio padre” borbottò,rinfilando il
telefonino nella borsetta.
“Lo so bene”
Sorridendole debolmente la prese per mano, guidandola
fuori dalla stanza.
Si staccò da lei,solo quando ricomparvero davanti
il suo gruppetto di amici.
“Shika,non reggi il confronto con lei” lo canzonò
Naruto,guadagnandosi un’occhiataccia.
Ino ridacchiò,notando poi lo sguardo di Temari
fisso su di lei.
Si sentì stranamente a disagio,ma quando l’altra
le rivolse un timido sorriso,si rassicurò.
Avvertì il desiderio di parlarle,di conoscerla e
di chiederle tante di quelle cose che a Shikamaru non domandava mai ,per
discrezione.
“Bene,ora sarà meglio andare”
Annuendo con il capo,Ino lo seguì fuori
dall’appartamento,salutando gli altri con un cenno della mano.
***
La brezza serale,scosse lievemente i suoi fili
dorati,scostandoglieli sul viso.
Il suo cuore palpitava forte. Fin troppo,per i
suoi gusti.
Ormai era evidente che tra lei e il ragazzo fosse nata
una qualche attrazione,e si domandò se fosse il caso assecondarla.
“Il gatto ti ha mangiato la lingua?” la punzecchiò
Il Nara,voltandosi verso di lei.
“Potrei dire la stessa cosa… se non parlo io,puoi
farlo tu” lo rimbeccò,accigliando lo sguardo.
Shikamaru ridacchiò.
“Vero…per una volta hai ragione”
“Per una volta?” ripeté minacciosa, avvicinando il
volto a quello del ragazzo.
“Vuoi che ti baci di nuovo?” la canzonò l’altro.
A dispetto di ogni sua previsione,la ragazza ne si
infuriò,ne si imbarazzò. Si limitò ad avanzare di qualche passo,dandogli così
le spalle.
“Shikamaru” il suo tono di voce era diventato
criticamente serio.
Il silenzio del moro le fece intendere che aveva
tutta la sua attenzione.
“Oggi,sul terrazzo…avevi ragione. Forse dovremmo
stare veramente alla larga l’uno dall’altro. Ma non per causa tua,piuttosto per
me. Ci sono tante cose che non sai,e tanti aspetti di quella che sono diventata
talmente inquietanti,che restarne all’oscuro è la cosa migliore”
Shikamaru
afferrò una sigaretta dal pacchetto,portandosela alle labbra con fare nervoso.
Tirò una lunga boccata,prima di decidersi a
risponderle.
“Tutto quello che dici…ha a che fare con Hidan?
Con quel Neji che ha nominato Sasuke?”
Ino annuì impensierita.
“Sai Shikamaru…se ieri sera avessi avuto tra le
mani un coltello,o qualcos’altro di così pericoloso…probabilmente avrei
assecondato la mia tentazione di ucciderlo… sono diventata spregevole…e tutto
per colpa sua…”
Senza nemmeno che se ne rendesse conto,copiose
lacrime rigavano il viso che lei,con tanta cura,aveva truccato.
“Sono spregevole…” ripeté
singhiozzando,lasciandosi cadere sulle ginocchia,sull’asfalto accaldato per i
raggi solari del giorno.
“Non sei spregevole…sei semplicemente umana… e
odiare a tal punto,rientra nella nostra natura… purtroppo… Le tue sono parole
dettate da un astio profondo,ma io so che se avessi avuto veramente tra le mani
un coltello…alla fine non l’avresti ucciso Ino…perché tu hai una coscienza…”
“Stupida coscienza…” la sentì
borbottare,avvicinandosi.
Ino avvertì il calore del corpo di Shikamaru,a
contatto con il suo. La stava abbracciando da dietro.
“Se continuiamo di questo passo,non arriveremo mai
a questa cena” esclamò,col tentativo di spezzare la tensione e asciugandosi le
guance bagnate.
“Allora sarà meglio muoverci”
Annuì,mentre l’altro si rimise in piedi e le porse
la mano per alzarsi.
L’afferrò,per poi non lasciarla nemmeno quando
ripresero a camminare.
Quella presa così morbida e calda,la faceva stare
meglio.
***
“Che buon profumino…la mia mogliettina”
La mano dell’uomo andò ad accarezzarle il ventre
piatto,mentre le riempiva la guancia di piccoli e delicati baci.
Le labbra rosse di Kurenai andarono a piegarsi in
un sorriso sereno,mentre terminava di preparare la cena.
“Non siamo ancora sposati…e poi così mi rallenti”
asserì, divertita.
“Non importa… oggi siamo stati entrambi
impegnatissimi,non ti ho dato nemmeno un bacio” protestò quasi con fare
infantile,l’uomo.
La donna rise,sfiorandogli le labbra a bruciapelo.
Il suono del campanello li interruppe, portando la
mora a ridere.
“A quanto pare dovrai accontentarti solo di
questo…andiamo ad aprire… Shikamaru ha detto che avrebbe portato un’amica”
Le unghie rosse e ben curate andarono a sfiorargli
una mano,mentre si dirigevano verso la porta e l’aprivano.
“Buonasera”
Shikamaru mostrò un ghigno accattivante.
“Vedete che bravo ragazzo che sono?! Vi ho portato
pure una principessa a cena”
Ino arrossì imbarazzata da quella presentazione.
Non sapeva nemmeno se il ragazzo si stesse semplicemente facendo beffa di
loro,o se era un modo gentile e originale per fargliela conoscere.
“Lasciate stare ciò che vi ha detto…io sono Ino
Yamanaka,piacere”
“Io sono Kurenai,mentre lui è Asuma” le rivolsero
un dolce sorriso “ma prego,entrate,non state sulla soglia”
Seguendo i due poliziotti,Ino si guardò
intorno,osservando la modesta,ma accogliente abitazione in cui vivevano.
“Posso fumare o da fastidio?” chiese Shikamaru,con
fare strafottente.
“Sei un minorenne e perciò te lo vieto” lo riprese
Asuma,con fare paterno.
“Ma…”
“Vedi di non fare il maleducato” stavolta a
rimproverarlo fu la biondina,afferrandolo per un orecchio.
“Ahi!”
Kurenai rise,invitandoli a sedersi alla tavola
imbandita di prelibatezze per l’occasione.
“Spero tanto che vi piaccia la mia cucina…sono una
brava cuoca,ma il lavoro non mi da il tempo di applicarmi all’arte culinaria”
fece notare la poliziotta.
“Non è vero…la verità è che le piace perdere tempo
in commissariato,piuttosto che stare a casa” asserì l’uomo,guadagnandosi uno
scappellotto e suscitando le risate dei due ragazzi seduti di fronte a loro.
“Piuttosto Shikamaru…dove hai conosciuto questa
bella ragazza?”
“E’ la mia compagna di squadra al centro estivo…un
po’ pigra devo dire…”
“Che cosa?? Ma sei tu quello che non fa niente
dalla mattina alla sera!!!” protestò la sedicenne,profondamente offesa.
Stavolta furono i due conviventi a ridere.
Ino li osservò compiaciuta e per un attimo li
invidiò.
Loro avevano avuto la fortuna di conoscere il vero
significato della parola amore.
Avrebbe avuto anche lei questo privilegio?
Istintivamente si ritrovò a fissare Shikamaru.
***
Di nuovo un
capitolo pubblicato con un mega ritardo. E pensare che li ho pure già scritti
sul pc…la svogliatezza di Shikamaru è ormai radicata in me=)… Ma passiamo alle
cose più importanti…
Ringrazio tutte le persone che leggono questa ff, e coloro che la commentano
nonostante i ritardi e la pigrizia dell’autrice,ovvero diana88, Sakurina e Mimi 18…grazie!!!
Il
suo sguardo color pece andò a riflettersi in quello del nemico.
Un
sorriso di scherno andò a disegnarsi sulle sue labbra.
Fare
pressione psicologica era una cosa che in quei momenti gli riusciva benissimo.
Il
suo avversario avrebbe perso la calma sotto quell’apparente sicurezza e senz’altro
avrebbe commesso la mossa sbagliata che gli avrebbe portato la vittoria
bramata.
“Però…sei
davvero bravo” constatò Asuma,portandosi un dito al mento assumendo una posa
profondamente riflessiva.
Non
si era mai trovato così in difficoltà a giocare nello shoji.
Eppure
quel ragazzino gli stava dando del filo da torcere.
Shikamaru
ridacchiò.
“E’
un sollievo che la tua donna sia di là a preparare il caffè. In questo modo non
ti vedrà perdere come un principiante”
“Parli
presto tu” lo riprese l’uomo,disposto a combattere fino all’ultimo.
“Tsk…che
illuso…”
Il
moro mosse una pedina sorridendo soddisfatto.
Asuma
di conseguenza imprecò.
Si
era fatto sul serio fregare come un principiante.
Quel
moccioso aveva calcolato tutto fin dall’inizio.
Si
ritrovò a sorridere,soddisfatto.
“Che
è quell’espressione felice? Io mi scaverei la fossa per l’imbarazzo” asserì il
ragazzo,osservando la sigaretta che penzolava dalle labbra dell’uomo.
Che
rabbia…lui non poteva fumare e quello sbirro si.
“Sorrido
perché sono veramente fiero di te. Sei un ragazzo davvero intelligente…eppure
c’è qualcosa che mi sfugge”
“E
sarebbe?” domandò il Nara,con fare disinteressato.
“Commetti
sempre delle azioni stupide”
“Uh?”
il giovane lo guardò curioso quanto offeso.
“Insomma…
hai lasciato la scuola,perdi tempo dalla mattina alla sera,vivi in un mondo
fatto di risse in cui non esiste un limite…non credi che questo sia sprecare la
propria vita?”
Asuma
lo osservò con fare paterno,in attesa di una risposta.
Shikamaru
abbandonò la sua posizione rilassata,per poi volgergli uno sguardo risentito.
“Lei
di me non sa un cazzo…so io cosa è giusto fare per quanto riguarda la mia vita”
“Il
tuo è un atteggiamento ipocrita… vuoi solo fuggire dai tuoi problemi… credi che
quello che fai sia giusto,ma se ci pensassi seriamente,capiresti che non è
così…”
“Che
diavolo può saperne lei dei miei problemi?” replicò,guardandolo truce.
“E’
vero, non ne so molto,a parte che conduci una vita senza la presenza dei tuoi
genitori…”
“Se
sa veramente così poco,allora farebbe meglio a tacere”
“Io
vorrei solo aiutarti”
Il
moro sfuggì al suo sguardo.
“Non
mi serve un padre”
“Perché
ne hai già uno?”
“No,Shikaku
per me rappresenta il vuoto,figuriamoci” asserì,con tono sarcastico. “Perché
ormai è tardi per averne uno”
***
L’esile
mano andò a stringersi intorno alla caffettiera ,chiudendola.
Accese
il gas e ve la poggiò sopra,canticchiando allegramente.
Ino
osservò da dietro la giovane donna,con una punta di ammirazione.
Era
davvero bella,e non solo. Sembrava anche molto felice.
Avrebbe
voluto essere come lei.
Kurenai
si accorse dello sguardo fisso puntato su di se e le sorrise,gentile.
“Ino”
la chiamò con fare materno,guardandola amareggiata “hai un sorriso così triste…le
ragazze della tua età dovrebbero essere sempre allegre”
La
bionda le lanciò un’occhiata sorpresa,per poi chinare leggermente il capo.
“Ha
ragione” ammise.
“E
allora perché non provi ad esserlo? Farebbe bene sia a te che a Shikamaru…siete
molto simili”
“Che
intende dire?”
La
mora le si avvicinò,poggiandole una mano sulla spalla.
“Anche
quando ridete,la vostra espressione del viso è contratta in una smorfia di
dolore… mi avete stupita” le confessò.
Ino
schioccò la lingua sul palato.
“Questo
è niente in confronto a…” si bloccò di colpo “Lasci stare,niente”
La
donna parve rattristarsi a quella mancata rivelazione.
“Spero
che qualunque cosa sia,un giorno tu riesca a superarla”
La
ragazza le lanciò un’occhiata curiosa.
“Non
capisco perché tutta questa premura nei miei confronti. In fondo per lei,sono
una semplice sconosciuta”
“Non
mi piace abbandonare le persone…anche se non le conosco abbastanza o quasi per
niente”
“Parla
così perché non mi ha attorno. Se fosse così,farebbe come mia madre che,appena
dopo un mese ,si è arresa al’idea di avere una figlia che non sorride mai”
La
poliziotta scosse la testa.
“Non
lo farei”
“E
perché?”
“Sarebbe
troppo semplice”
***
“Nonostante
il loro lavoro,sono due brave persone” sentenziò Shikamaru,affondando le mani
nelle tasche dei suoi jeans scuri.
Ino
ridacchiò,volgendo lo sguardo al cielo stellato di quella sera.
“Ma
di solito chi fa quel lavoro,è automaticamente ritenuto una brava persona” gli
fece notare lei,stringendosi nelle spalle. Nonostante fosse estate, iniziava a
sentire leggermente freddo.
Il
Nara le volse un’occhiata di sottecchi.
“Non
è vero” replicò,cingendola per le braccia e stringendola a se,in modo da farla
stare calda “gli sbirri sono cattivi. Non puoi fare niente che subito si
mettono in mezzo. Loro e le stupide leggi”
La
bionda lo osservò divertita,stringendosi inconsciamente,ancora di più a lui.
“Ma
senza leggi finiremmo tutti col fare ciò che si vuole. E non si può fare sempre
così”
“Smettila
ti prego. Inizi a parlare come Asuma…mi spaventi…quasi mi sembra di stringere
lui in questo momento…bleah”
La
ragazza lo osservò fingendosi offesa.
“Ma
tu guarda…stringere me è come stringere un uomo? Tsk!”
Shikamaru
ghignò malizioso,avvicinando il suo viso a quello di lei.
“Era
per dire…anche perché non farei mai questo ad Asuma…” asserì,prima di
strapparle un bacio appassionato.
“Inizi
a prenderti un po’ troppe libertà sulla mia povera bocca” mugugnò
Ino,guardandolo dapprima torva,per poi sciogliersi in un debole sorriso.
“Sei
talmente presa da me,che non ti sei nemmeno accorta che siamo arrivati davanti
casa tua. Fai sempre così…anche ieri sera,dopo la rissa al Destiny”
“Uh?”
voltandosi,Ino constatò che non aveva affatto torto.
“Smettila
di dire idiozie,me n’ero accorta da un pezzo!” mentì,lasciando che il suo
sguardo marino leggermente crucciato,si andasse a perdere in quello pece e
divertito di lui.
“Ah
si?”
“Ino!”
La
ragazza sfuggì dalla stretta del moro,voltandosi sorpresa.
Shikamaru
la imitò,girandosi anch’esso.
“Kami…”
sussurrò la bionda,portandosi le dita tremolanti sul viso,mentre copiose
lacrime le scivolavano giù per le guance.
Erano
mesi che non si vedevano,parlavano,chiamavano.
Troppo
presi dal loro dolore.
“Neji!”
riuscì finalmente a gridare,avvicinandosi di corsa a lui ed affondando
immediatamente il viso nel suo petto,lasciando che anche lui la stringesse a
se,inebriandola con il suo dolce profumo.
Il
ragazzo le accarezzò il capo,per poi baciarglielo con dolcezza,cullandola tra
le sue braccia.
Il
Nara osservò il tutto in silenzio,stringendo il pugno,infastidito.
Senza
dire altro,ma lanciando un’occhiata glaciale a quel famoso Neji che finalmente
aveva l’occasione di vedere,diede le spalle ad entrambi,allontanandosi da
quella scena estremamente snervante.
E’ bastato
che lui pronunciasse il tuo nome
per farti
dimenticare della mia presenza…
Quando l’hai
visto avevi la stessa espressione di chi vede il paradiso…
quando sei
con me vedi dunque l’inferno?
[Come credi
che possa sentirmi io,adesso?]
C’è poco da
dire visto il mio ritardo nel pubblicare di…un paio d’anni? *implora perdono* xD Spero comunque di conoscere il parere di
vecchi e nuovi lettori su questo capitolo =) Bacioni,Ely 91