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Capitolo 1 *** Introduzione ed elenco delle storie ***
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L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare. Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.
Subtitle: “Perché, da sempre, avevano pensato come
sarebbe stato… Avere una famiglia.”
Rating: mi arrischio nel rating verde, sperando di non
toppare come al solito! LOL!
Note: shonen-ai, spoiler! (capitolo 170 o su per giù XD)
Before you begin… Ebbene, sì, inauguro io questa
fanfiction, con il prompt più scontato per il mio stile! XDD C’era poco da fare,
appena l’ho letto mi è partito un flash… E così ho scritto °-°
Kurogane non era mai stato un tipo troppo socievole; non
amava parlare ne conversare, detestava le persone troppo appiccicose e non
sopportava quella gente che per dimostrarti affetto di abbracciava, baciava e
qualunque altro gesto che potesse prevedere la parola “amicizia” o “amore”…
Tutto questo semplicemente, perché era troppo orgoglioso per ammettere
esplicitamente che in realtà, era una persona che da sempre desiderava la
vicinanza degli altri.
Ovviamente, Kurogane recitava e, forse, tutto questo gli
riusciva meglio di quanto Yuui non avesse fatto fino a quel momento.
Ovviamente, ora che se lo vedeva gironzolare per il castello
di Nihon, ritornato a sorridere era tutt’altra cosa… Era seduto davanti
all’incenso che continuava imperterrito a bruciare sotto i suoi occhi; le mani
congiunte in preghiera, il respiro regolato.
Ora, aveva altro a cui pensare… I
bambini. Odiava
ammetterlo, ma il suo recentemente sviluppato senso paterno non gli dispiaceva
poi così tanto.
Dopotutto, non era davvero così malaccio, insomma… Alla
fine, si stava comportando come suo padre aveva fatto a suo tempo, no? Non se
n’era reso conto, perché era stata una cosa graduale, ma in un modo o nell’altro
Syaoran, Sakura-him e, sì, anche il dannato mago erano diventati come una forma
di dipendenza.
E dire che, poi, tutto era partito da una delle solite
elucubrazioni del mago ed era divenuta quotidianità nel giro di poco tempo;
forse, perché, il ruolo del padre gli si addiceva per natura.
Lui era un maestro per Syaoran, una spalla per Sakura-hime
e, hum… Un amante per Yuui?!
Riflettendo su questo si spaventò
un poco appurando che in più di un caso era stato più propenso a definire Fay
come “il fratello maggiore”, invece
che la madre.
No, no, no! Assolutamente no! I rapporti
tra padre e figlio sono severamente vietati a Nihon!
Kurogane si diede mentalmente dello scemo a quel pensiero;
ok, forse era sveglio da troppo tempo, dopotutto non aveva ancora chiuso occhio
nell’arco di quarantotto ore e la stanchezza iniziava a farsi
sentire.
Diciamo che… Aveva avuto il sonno
disturbato di quei
tempi: tutte le volte che chiudeva gli occhi, l’immagine di uno Syaoran a terra
imbrattato di sangue e di una Sakura tra le sue braccia in fin di vita, lo
tormentava.
Dannati figli!
Pensò tra se e se, grattandosi la testa.
Ora riusciva a capire cosa poteva aver passato suo padre,
quando aveva dovuto avere a che fare con uno scavezzacollo come lui.
Forse Syaoran non era così beffardo come lo era stato lui al
tempo, forse non era stato un ragazzino così aperto, come lo era stato lui al
tempo (cosa che, chiaramente, non si era mantenuta col passare degli anni), ma…
Lui e Syaoran, alla fin fine erano tali e quali.
Come Kurogane non aveva riflettuto neanche un attimo per
salvare il mago ad Acid Tokyo e a Celes, Syaoran non aveva riflettuto neanche
per un istante quando si era catapultato a salvare la hime.
Dopotutto…
Tale padre, tale figlio.
E quando ragionò nuovamente sul
fatto che sia Sakura, che Yuui fossero: incoscienti, svampiti, troppo e
decisamente troppo premurosi nei
confronti degli altri, nonché due soggetti non perfettamente definibili normali (sotto l’effetto dell’alcool,
poi…) e rispettivamente un gattone e
una gattina, poté
correggere il suo pensiero in:
TalI padrI, talI figlI.
Sì, per quanto quel mago si sforzasse di mettere in dubbio
la propria sessualità… Era un MASCHIO. Era un maschio, sennò Kurogane non se ne
sarebbe mai innamorato.
-A che pensi, Kurochu?
Kurogane voltò appena lo sguardo, osservando il biondino;
alzò un sopracciglio, si sollevò sui piedi, lo fronteggiò.
Fay gli sorrise appena, lasciando che la benda s’increspasse
di un poco e che l’occhio d’ambra lo scrutasse.
-Ai bambini.- Rispose semplicemente fissandolo con le
iridi scarlatte, lo sguardo addolcito di un poco… Fay si avvicinò, portò le
braccia al collo di Kurogane, avvicinando le loro labbra.
-Sono certo,- Cominciò sorridendo. –Che se la sapranno cavare, dobbiamo solo
avere fiducia.- Mormorò, mentre il ninja appurava che il ruolo di consolatore non si addiceva poi molto al mago, ma che,
forse, in quel contesto poteva anche essere utile.
-Dopotutto,- Proseguì Fay. –Hanno imparato tutto dal loro
papà.
Kurogane lo osservò per diversi
istanti, sospirò. Era bello sapere di essere il padre di due così bravi figli…
L’unico problema era che quel gioco non sarebbe andato avanti per sempre, sia
Sakura che Syaoran avevano un’altra
famiglia. Forse sia lui che Yuui, sarebbero stati accolti con entusiasmo in
quelle vite differenti, ma
nulla sarebbe stato uguale…
-Ogni tanto…- Iniziò il moro appena
imbarazzato. –Penso come sarebbe avere un
figlio… Da poter crescere.-
Il biondo sorrise.
Forse un fratellino minore, non sarebbe dispiaciuto a
Syaoran e Sakura.
The end… Ebbene, ecco la first shot, yep!
>o< Non vi resta che commentare a attendere che la mia
compare pubblichi, yeees! XDDD E spero che le shot possano scriversi da sole,
come si è scritta questa LOL!
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Subtitle: “Perché fin dal principio, l’Hitsuzen li
unì…”
Rating: anche stavolta verde, ma presto o tardi vedrete
che metterò il naso da qualche altra parte…
Note: shonen-ai, spoiler! (capitolo 183, WAZ
òo)
Before you begin… Questo prompt mi sembrava quasi
impossibile da fare e invece, guarda te cosa ne è uscito! °O° Bho, vediamo si
saltarci fuori bene! XD
Secondo Yuui, da sempre,
esistevano più modi per cominciare
qualsiasi cosa; l’importante era sempre partire col piede giusto, perché
dopotutto “Chi ben comincia è a metà
dell’opera.”
E l’importante, alla fine, era iniziare.
Sapeva che fin dal principio, lui e Kurogane erano stati
legati… Opposti, ma legati. Lui era il pedone dello stregone, il ninja era la
pedina della strega.
Era stato l’inizio di una lunga e sofferta partita tra abili
strateghi, che ancora non aveva avuto il suo vincitore.
Aveva capito quanto erano legati fin dai tempi passati del
paese di Oto, dove il moro aveva saputo toccare e scavare a fondo nel suo animo,
rivelando un cuore che il mago credeva di aver perso da tempo.
Era stato l’inizio della loro vera amicizia.
L’Hitsuzen li aveva voluti unire,
perché il loro passato era simile e perché entrambi, parevano amare il mentire a
se stessi. A Shara, quando Kurogane aveva appena intravisto quell’ombra sui suoi
occhi… Era stato l’inizio dei suoi
dubbi.
E poi… Poi semplicemente erano giunti ad Acid Tokyo e,
nonostante quel ricordo fosse ancora vivido, bruciante e indelebile, nessuno dei
due voleva ricordare a fondo ciò che quel paese e quella pioggia avevano portato
con loro.
O così aveva davvero creduto per un attimo…
L’importante è cominciare dopotutto, cominciare bene, anche una
normalissima giornata…
“Morning, Kurogane.”
Era semplicemente stato l’inizio del
declino.
E ancora a Infinity, era
semplicemente cominciato un nuovo
atto, ma Yuui non aveva mai saputo, o forse voluto, dare un nome a quell’inizio. Aveva preso
le distanze, si era allontanato e, alla fine, aveva irrimediabilmente finito per
commettere ciò che non avrebbe mai dovuto portare a termine.
Era stato l’inizio del suo tradimento.
Un lento e inesorabile
tradimento, che l’aveva spinto fin nel profondo di un pozzo senza uscita e se
solo avesse cominciato a scalare quel
pozzo, sarebbe potuto essere libero. Ma era difficile, perché, per quanto fosse
importante, il problema era sempre cominciare…
E poi, erano giunti a Celes, quello che sembrava davvero
essere l’ultimo atto. E Kurogane, aveva semplicemente dimostrato come, ancora
una volta, l’Hitsuzen non si fosse sbagliato… L’aveva salvato. E basta. Si era
calato nel pozzo per recuperarlo e l’aveva riportato con se.
Quello era stato un nuovo inizio.
E dopo… E dopo c’era stato Nihon. E i ricordi del paese del
ninja erano ricordi incisi sulla carne e nel cuore.
Era stato l’inizio della loro storia d’amore.
Poi, era tutto cominciato per puro caso e il destino aveva
seguito il suo corso. Era stato un bell’inizio ed era cominciato nel migliore
dei modi, alla fin fine.
Ma quando giunsero a Clow, Yuui non seppe cosa
pensare…
Semplicemente, perché quello era
il principio, il luogo
da dove era partito tutto… Così aveva giustamente tirato a se il ninja e l’aveva
baciato sotto lo sguardo sorpreso di Syaoran.
Semplicemente perché quello era
l’inizio della fine.
Per quanto fosse cominciato bene,
quella era l’ultima tragica scena prima del sipario e visto che di lì a poco la
partita degli strateghi avrebbe avuto termine… Tanto valeva affrontare la
situazione di petto ed eliminare ogni rimpianto, perché, forse, non ci sarebbe
stato abbastanza tempo, per ricominciare daccapo.
E quello… Era solo l’inizio.
The end… XDDD Si vede che ho ripetuto troppo la parola
“inizio” LOL! Bhe, dai, è una cosa voluta, non so se si era capito òo Cmq, ci
sto prendendo la mano con queste shottine brevi ** e sto seriamente iniziando a
credere che potremmo davvero arrivare in fondo alla dannata tabella :P
Ringrazio Shichan e Liris ^O^ per aver commentato il prompt “figli”
^O^
Subtitle: “Che diavolo vuol dire PRENDERE UN DUE DI
PICCHE…?!”
Rating: verde, verde, state tranquilli, per ora non mi
azzardo a fare nient’altro òo
Note: shonen-ai °O° (Niente spoiler! stavolta
^^)
Before you begin… Cioè… quella che vi apprestate a
leggere è una vera cavolata che mi è venuta in mente, appena ho letto il prompt,
ma vabbhè, dai, spero vi piaccia ^^
-Mpf…- Bofonchiò Kurogane, osservando ancora le carte
che stringeva tra le dita, mentre il mago spiegava imperterrito le regole di
quel gioco.
-E se hai quattro carte uguali, Kurotan, vuol
dire che hai fatto poker!- Il biondino gli sorrise pacato, emettendo quel solito fischio
indefinito.
Il ninja alzò un sopracciglio dubbioso, sbattendo le carte
sul tavolo in malomodo.
-Questo gioco è stupido!- Biascicò, con
aria leggermente stizzita in direzione di Fay, il quale ricambiò lo sguardo
sorridendogli estasiato. –Quando metti il
broncio sei ancora più carino, Kurochu!- Pigolò divertito,
poggiando il mento sui palmi.
Kurogane sbuffò fissandolo. –Smetti di mettere in dubbio la tua
sessualità!- Brontolò, leggermente infastidito. –E smetti di insegnarmi giochi inutili!- Rincarò la dose, incrociando le braccia al
petto.
-Ma, Kuromyu, il poker è un gioco da
gentleman…- Cominciò con faccia fintamente offesa. –Alle donne, piacciono i giocatori di
poker.- Il moro fu lì per lì dal rispondere: “Sai, che m’importa delle donne…!”
quando decise di non
scoprirsi troppo nei confronti del mago; così optò per tenere la bocca
chiusa.
-Aaah…- Fece, poi, il biondino,
rimescolando le carte. –E dire che in
questa country, in cui siamo giunti è così pieno di belle ragazze…-
Nonostante fosse stato lui a pronunciare quella frase, le parole non poterono
non ferire leggermente Fay. Sospirò, appena, convincendosi ancora una volta che:
“no, non avrebbe mai ricevuto dal suo Kuro-gni, quello che avrebbe
voluto”.
Era chiaro, ad un bishounen* come Kurotan piacevano CHIARAMENTE le donne,
che domande…
-Prenderai solo due di picche, in questo
modo!- Ed era
perfettamente intuibile il resto delle sue parole… “E solo io ti vorrò ancora,
Kuro-puu!” Ma il biondo, lasciò perdere e porse un sorriso affabile al
ninja.
-Un… Cosa?- Domandò il ninja, alzando un
sopracciglio perplesso e a quel gesto, la manica del vestito di Fay cadde dalla
sua spalla… Possibile che Kurotan non conoscesse NEMMENO i modi di dire?Il mago sbatté le
palpebre un paio di volte, prima di tornare a fissare il moro.
Dal canto, suo, il guerriero di Nihon, continuava a
chiedersi cosa potesse essere un “due di picche”. Forse una carta? Certo, doveva
senz’altro essere una carta! Infondo avevano parlato di quadri, cuori e proprio
di PICCHE, pochi attimi prima, no? E poi, il due, era quella carta che veniva
dopo l’asso, no?
“Perché una donna, dovrebbe darmi una
carta?” Si
ritrovò a chiedersi, portando le iridi scarlatte al soffitto. E a pensarci, non
sapeva nemmeno se fosse una cosa buona o una cosa cattiva…
-E cosa dovrei fare per avere un due di
picche?- Domandò, rivolto al compagno di viaggio; odiava ametterlo, ma l’affermazione
del mago aveva scatenato una certa curiosità in lui.
-Eh?- Fece Fay, incredulo. Si portò due dita al mento, sorridendo
appena. –Bhe,- cominciò, ridendo
malizioso. –Innanzitutto deve piacerti
una persona.- E vide
Kurogane annuire flebilmente.
-E poi, bhe…- Cominciò, notando
l’interesse crescere negli occhi del ninja. –Dovresti dichiararti!
Appena, il biondo pronunciò quell’ipotesi, il moro la scartò
all’istante…
-Oppure, fare qualcosa che lasci intendere
cosa provi…-
Continuò, per poi sorridere pacato. Kurogane sbuffò appena. Se doveva farlo,
bhe… DOVEVA! Non si trattava di una ragazza, però il dannato mago aveva “la
persona che ti piace”, quindi non stava sbagliando!
Posò con forza i palmi sul tavolo, sporgendosi dalla parte
opposta, mentre il pugno si stringeva sugli indumenti del biondino tirandolo a
se.
Fay lo osservò sorpreso ad occhi
spalancati. –Ma cosa…?- Non
riuscì a terminare la frase, che le labbra del giovane guerriero si posarono
sulle sue con fare impacciato, mettendolo a tacere, ancora prima che iniziasse a
parlare.
Lo lasciò andare dopo pochi secondi, mentre ancora il mago
lo fissava quasi sconvolto. Kurogane l’aveva baciato… Ok, ci vollero diversi
istanti, perché Fay fosse in grado di assorbire l’informazione. Portò due dita
alle labbra, osservando il ninja, che lo fissava in attesa di qualunque
reazione. Dopotutto aveva fatto quello che aveva detto il mago! Qualcosa che
lasciasse intendere cosa provava…
-Ah…- Mormorò appena, Fay; le labbra ancora leggermente
dischiuse.
-Bhe,- Fece leggermente irritato il
ninja, ridestando l’altro dal trance in cui era caduto. –Sarebbe QUESTO un due di picche…?-
Domandò, fissandolo
perplesso.
Stava scherzando, vero…?
Il biondino inarcò le sopracciglia, sospirando
esasperato.
-Sì, è questo, ma ora baciami di nuovo,
Kurotan!- E il
ninja non poté ribattere, perché venne trascinato sul pavimento dal giovane
dagli occhi azzurri.
The end… Cioè, lo sapevate, no, che era una shot
idiota? XDD Cioè, ma vi giuro, appena ho letto ho SAPUTO che DOVEVA essere così…
Okkei, lo so, non sono normale °-°
*bishounen: gli uomini belli… I fighi dei manga, per
intenderci XD
Adrienne riordan: uha, davvero sembra scritta di
fretta?! O_O *la mascella di pucchy rotola per terra* Ah… In effetti a
rileggerle… Eeew >> Il fatto è che, poi, ogni voltache provavo a
modificarla mi veniva peggio e allora non ho voluto metterci mano, ma forse
avrei dovuto aspettare qualche giorno per pubblicare, mhhh… M’bho òo Cmq, spero
che questo prompt ti sia piaciuto! ^O^
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L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare. Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.
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Subtitle:“Yuui
aveva sempre pensato che la pelle di Kurogane avesse un gusto particolare…”
Rating:
arancione… PIPIPIPI, ecco che mi arrischio ad un
rating piuttosto alto xD un tentativo di pseudo lemon malriuscita LOL!
Note: spoiler dal capitolo 186, yaoi, lime, what if, pseudo pwp…? òo
Before you begin… Non so
da dove mi sia uscita, ma sono dell’idea che la scena dove Yuui scopre il
braccio sanguinante di Kurogane fosse una scena terribilmente canon e
terribilmente da lemon, quindi… Ecco cosa sarebbe successo se… xD (le CLAMP si fossero date ai VERI Boy’s love LOL)
Quando
aveva slacciato lentamente il mantello di Kurogane, aveva già pregustato come
sarebbe potuto essere leccare il sangue contro la sua spalla… Ma aveva
desistito, giusto il tempo di fargli un predicozzo in grado di tener testa al
bel ninja.
La cosa
strana fu che quando ebbe finito di parlare, il ricordo di quel sapore così
metallico mischiato all’odore così virile del guerriero dalla pelle ambrata,
ebbe il sopravvento su ogni suo neurone e sul suo raziocinio già in bilico.
E dire ch’era anche ora di cena e lui non aveva ancora mangiato.
Aveva
succhiato così tante volte quel sangue così caldo, che ormai ne conosceva il
sapore… Anche se mai, vi aveva trovato qualcosa di diverso dal sangue di tante
altre persone.
Almeno,
si diceva ogni volta, nutrirsi era
una buona scusa per assaggiare la calda pelle del suo Kuropon; si era sempre
chiesto se Kurogane si accorgesse o meno delle leccate
moleste che di volta in volta, Yuui azzardava vicino a dove lasciava quei due
soliti segni bluastri.
Una
volta, spogliatolo dei vestiti, si era fatto più audace e aveva avvicinato i
canini al suo collo, mordendolo con fare famelico. Kurogane mugugnò a quel
morso, percorrendo il suo busto nudo con le proprie dita, esplorandolo in ogni
suo punto ed anfratto…
Il biondo
vampiro socchiuse l’unica palpebra ghignando appena, mentre un rivolo di sangue
correva lungo il suo collo, lungo la sua giugulare, macchiandone appena il
petto d’alabastro.
Il ninja
gli afferrò i polsi con rabbia, avventandosi sulla sua pelle candida, leccando
il proprio liquido scarlatto; Yuui sorrise maliziosamente, notando una goccia
carminia macchiare il proprio polso… Decise quindi, di rimediare alla
dimenticanza dell’altro, succhiando quell’unico puntino rosso con voluta
lentezza.
Vide
Kurogane vibrare appena a quel gesto.
Yuui poté
constatare con il proprio palato che, no, il sangue di
Kurogane sulla propria pelle non nutriva le sue aspettative… Doveva ammettere
che, divenendo un vampiro, era diventato assai schizzinoso in fatto di gusti.
E fu un
cercarsi di labbra bollenti e di mani, di baci rubati e dita che percorrevano
muscoli delineati… Quando si staccò appena, dal guerriero di Nihon per poter riflettere l’iride d’ambra in quei pozzi
scarlatti, non poté non notare le gocce di sudore che imperlavano quel corpo
così perfetto.
Sorrise,
posando la mano sottile sul petto marmoreo di Kurogane, mentre la sua lingua s’avvicinava terribilmente a quella pelle così calda… Il moro
si lasciò sfuggire un sospiro dalle labbra e il mago non poté che gioire quando
constatò che il suo ninja preferito stava sprizzando testosterone da ogni
parte…
L’odore
mascolino di Kurogane si mescolava con i loro respiri e il dolce profumo
zuccherato della zazzera bionda del mago, il sapore salato di quella pelle
scura che si mischiava al retrogusto amaro del sangue… La verità, cosa che Yuui
non negava affatto, era che oramai Kurogane era
divenuto come una droga per lui. Una droga terribilmente dolce.
E pian
piano era sceso, sempre più in basso, fermandosi appena lungo il suo ventre,
nei pressi dell’ombelico…
Kurotan
socchiuse gli occhi mordendosi le labbra e Yuui sorrise, quando si rese conto
di avere il moro completamente alla propria mercè; lasciò una lieve scia di
baci su quegli addominali così tirati e curati e quando, scendendo avvertì un
odore familiare che sapeva appartenere solo ed
unicamente al ninja, lasciò un profondo morso nei pressi della sua anca.
Dalla
bocca del guerriero uscì un grido strozzato e il biondo ghignò.
E fu
semplicemente un continuo toccarsi di mani delicate e altre più rozze… E quando
il ventre di Kurogane si sporcò del proprio stesso liquido, Fay si chinò sulla
sua coscia leccando quel sapore così acre e dolce nel
contempo, unito a quel sapore terribilmente simile alla ruggine e al
gusto unico che la pelle di Kurogane, sudata e contratta, emanava.
Si fermò
un attimo, a labbra dischiuse, saggiando quel gusto così particolare, mentre un
ninja dal respiro affannato lo fissava perplesso.
Le labbra
chiare del bel vampiro s’incresparono e fu finalmente sicuro di ciò che aveva
sempre pensato… Il gusto del suo adorato Kurobau era unico e terribilmente
delizioso come aveva sempre pensato.
Kurogane
serrò le palpebre, celando quelle splendide gemme purpuree, aspettando qualcosa
da parte del mago che mai arrivò… Riaprì gli occhi di scatto, vedendolo
rivestirsi e con un certo disappunto lo osservò.
-Oh,
Kurochuu, capiscimi,- Biascicò appena il biondo, con
un sorriso che gli andava da un orecchio all’altro. –Sono così stanco… E l’ora
di cena è passata da un pezzo.
A
quell’ultima affermazione il moro non capì e lo osservò, lasciando intendere la
sua ignoranza in merito a quell’ultima affermazione.
Yuui si
alzò in punta di piedi, avvicinandosi alla bocca del guerriero, baciandolo
dolcemente, lasciando su quelle rosee labbra il gusto che fino a pochi attimi
prima l’aveva deliziato e Kurogane rimase un attimo fermo a fissarlo,
attendendo ancora la risposta al suo sguardo interrogativo di poco prima.
-Sono già
pieno,- Mormorò in modo terribilmente e dannatamente
sensuale. –Anche se avrei voglia di mangiarti da capo a piedi.- Sorrise
sornione, convinto che, la prossima volta che avrebbe avuto fame, non avrebbe pensato due volte a chiamare Kurogane…
Chiunque
avesse chiesto, in seguito a quell’episodio, quale fosse il piatto preferito di
Yuui, sarebbe rimasto scioccato dalla risposta che avrebbe ricevuto.
Una cosa
però era certa, Yuui Flourite, era sicuramente una persona dai gusti
particolari.
The end… Da quant’è che non scrivevo una
lemon? O meglio… Una pwp? òo Sarà che ho letto troppe
doujinshi su Saiyuki di questi tempi xDDD Cmq, non immaginate quanto mi sia
divertita a scriverla LOL! Io ho questa fissazione con lime e lemon: i morsi XD
Sarà che nelle FuuKamu è sempre così, mha, chiamatela predisposizione! Asd!