Don't fall in love with me

di Sydrah
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The beginning ***
Capitolo 2: *** First day ***
Capitolo 3: *** Uhm...Hello? ***
Capitolo 4: *** Talk me about you ***
Capitolo 5: *** May I trust you? ***
Capitolo 6: *** Promises ***
Capitolo 7: *** I'm here ***
Capitolo 8: *** Sorry ***
Capitolo 9: *** We need to talk ***
Capitolo 10: *** Finally, BUSAN! ***
Capitolo 11: *** We shouldn't be doing this ***
Capitolo 12: *** Promises are made to be broken ***
Capitolo 13: *** Thank you, hyung ***
Capitolo 14: *** Bitter past ***
Capitolo 15: *** Phone Call ***
Capitolo 16: *** When dreams come true ***



Capitolo 1
*** The beginning ***


The Beginning

 

 

Era l'inizio di un nuovo anno scolastico quando mi ritrovai a percorrere la stessa strada, che mi era ormai più che familire.

Sospirai, quando ripensai all'estate ormai passata, e sostituita da un vento freddo autunnale, che mi carezzava la pelle.

La città era silenziosa, erano presenti solo qualche automobili che ogni tanto sfrecciavano sulle strade, e diverse persone, che aumentavano mano a mano che mi avvicinavo all'edificio scolastico.

Ero completamente estraniato dal Mondo, cuffie nelle orecchie mentre camminavo a testa bassa.

Ad un certo punto un leggero sorriso comparve sul mio volto, quando pensai a lui: finalmente era giunto il momento in cui l'avrei rivisto, il momento in cui avrei potuto di nuovo osservare da lontano la mia prima cotta: Himchan.

Lo avevo conosciuto l'anno prima, durante una semplice gita scolastica,

Dal primo momento in cui mi si avvicinò, chiedendomi “Come ti chiami?”, con quel suo bellissimo sorriso , il mio cuore iniziò a battere.

In poco tempo diventammo amici e, nonostante i sentimenti di cui ero consapevole di provare verso di lui, non avevo mai avuto il coraggio di dichiararmi.

Avevo paura che, confessandomi, avrei ricevuto un rifiuto, e che anche la nostra amicizia sarebbe andata distrutta.

Anche se non era molto, mi bastava potergli parlare amichevolmente, e potergli stare vicino nei momenti in cui ne aveva più bisogno.

In fondo dei bei ricordi mi sarebbero comunque rimasti no? O comunque sempre più belli di quelli che avrei conservato dopo il suo rifiuto.

Come ero così sicuro del suo rifiuto?

Beh, tutti sapevano che Himchan era perdutamente innamorato di Youngjae, e che l'altro, anche se non lo voleva dimostrare, ricambiava la cosa.

Era doloroso per me dover vedere Himchan flirtare con ogni genere di persona per ottenere la sua attenzione, e stargli sempre il più vicino possibile.

Era doloroso dover tenere tutto nascosto.

Era doloroso essere innamorato di una persona che non avrebbe mai ricambiato.

Era doloroso, ma nonostante tutto volevo conservare il mio amore, e custodirlo come la cosa più preziosa del Mondo.

 

I miei pensieri furono interrotti quando sentii una mano poggiarsi non molto delicatamente sulla mia spalla.

Preso alla sprovvista, mi girai di scatto, ma fui tranquillizzato dallo scoprire che quella mano apparteneva a Junhong, che era segiuto da Yongguk, Youngjae e Himchan, i quali mi salutarono con un sorriso.

 

"Jongup hyung~, Channie hyung mi sta di nuovo predendo in giro!"

 

Junhong singhiozzò e mi abbracciò, nascondendo il suo viso nell'incavo del mio collo.

Mi misi a ridere e gli accarezzai dolcemente i capelli, era così adorabile.

 

Durante il percorso che rimaneva parlammo di tutto e di più, ma la mia attenzione era concentrata su Himchan.

Ad un certo punto Himchan, per l'appunto, disse che doveva dirci qualcosa, allora ci fermammo tutti e aspettammo che si mettesse a parlare.

Himchan prese la mano di Youngjae, che subito arrossì,e si schiarì la voce

Quella piccola azione mi fece andare completamente il panico. Non poteva essere..

 

"Io e Youngjae stiamo insieme"

 

Yongguk e Junhong si congratularono subito, e li riempirono di domande come “Da quanto tempo?” “Chi è stato il primo a dichiararsi?”, e roba simile.

Io invece rimasi un attimo paralizzato, una fitta fortissima mi colpì al cuore, provocandomi un dolore che non avevo mai provato prima.

Faceva male, dannatamente male, ma finsi un sorriso e mi congratulai anch'io.

 

Junhong, essendo il mio migliore amico, era l'unico al quale avevo raccontato della mia stupida cotta adolescenziale, e quando si girò, guardandomi e cercando di capire quello che stavo provando, non feci altro che sorridere pure a lui, ma infondo entrambi sapevamo bene che quel sorriso era in verità solo una finzione.

 

 

Arrivato a scuola, andai a sedermi in un banco in fondo alla classe, e cercai di calmare tutte le sensazioni che stavo provando.

Avevo bisogno di piangere, piangere finchè neanche più una lacrima sarebbe riuscita ad uscirmi dagli occhi.

Piangere finchè non mi sarei accorto che era tutta colpa mia... era colpa mia se mi ero innamorato di lui, e se mi ero illuso.

Durante le lezioni non riuscivo a fare attenzione, e ,senza che neanche me ne accorgessi, arrivò la pausa pranzo.

 

Cercai in tutti i modi di evitare di parlare e guardare Himchan, perchè sapevo che sennò sarei scoppiato a piangere.

 

"Questo fine settimana siete liberi?"

 

Chiesero ad un certo punto Himchan e Youngjae, e noi tutti annuimo.

 

"Volevamo dare una festa, e contiamo sulla vostra presenza"

 

Ci fu un attimo di silenzio, e poi aggiunsero ancora

 

"Ah! Portate anche il vostro ragazzo o ragazza che sia... ovviamente nel caso di Yongguk e Junhong verrete già insieme... e tu Jonguppie?"

 

Tutti si voltarono verso di me, e io mi sentii un po' imbarazzato: ero l'unico tra di loro che non era mai stato fidanzato, anche perchè avevo dedicato l'ultimo anno della mia vita a sbavare dietro Himchan.

Stava di fatto che non avevo intenzione di ammettere che ero solo come un cane, e decisi quindi di mentire.

 

"Uhm... S-si certo...L-lo porterò"

 

"Wow! Il mio Jonguppie è fidanzato?!? Quado avevi intenzione di dirmelo"

Himchan mi abbracciò, facendomi diventare rosso come un pomodoro, e trafiggendo il mio cuore con mille pugnali.

Il lato protettivo/da mamma di Himchan mi avrebbe potutto uccidere!.

 

Junhong fu l'unico che mi guardò storto, e io gli risposi con lo sguardo che ne avremmo parlato dopo.

 

La campanella della scuola suonò alle 16.30 in punto, e , insieme a Junhong, mi incamminai verso casa mia.

 

"Allora... Perchè non mi hai mai detto che stavi con qualcuno? Insomma io pensavo ti piacesse Himchan e poi tu... Non capisco!!!"

Si mise la testa tra le mani e passò ben cinque minuti a farneticare cose sul tipo che lui era il mio migliore amico, e che io gli avrei dovuto raccontare tutto.

 

"Ehm... Perchè magari in verità non sto con nessuno..."

Arrossii al solo pensiero di quanto ero stato stupido a mentire... che mi saltava in testa?!? Cosa avrei fatto ora? Se non portavo nessuno Himchan se la sarebbe sicuramente presa, pensando che non gli volevo mostare il mio amore e robe del genere.

 

Junhong si girò verso di me semi-sconvolto

 

"Hyung~! Perchè hai mentito?!? Ora che hai intenzione di fare?"

 

"Lo so, sono stato stupido ma... non volevo dire a Himchan che non sono fidanzato...Io...non ho ragionato e questo è il risultato. Sono triste"

 

Junhong mi abbracciò e mi diede qualche pacca consolatoria sulla schiena.

 

"Hyung, pensa positivo: ora che Himchan si è definitivamento messo con Youngjae hai l'opportunità di andare avanti e di trovare qualcuno migliore di lui, che ti ami e che ti faccia sempre felice"

 

Anche se le sue parole mi stavano ferendo, sapevo che erano vere, e non riuscii a trattenere una lacrima, che mi graffiò delicatamente la guancia... Era calda sulla mia pelle...

 

"Lo so Junhong ah...Grazie"

Mi asciugai la lacrima e mi liberai dal suo abbraccio.

 

Dopo qualche istante vidi comparire sul viso di Junhong un sorrisino.

 

"Hyung! Ho un'idea!"

 

Quando diceva quella frase nulla di buono stava per succedere,

 

"Insieme ti cercheremo un falso fidanzato, così, anche se non nel modo che vorresti, potrai far lievemente ingelosire Himchan !"

 

Nonostanto quanto quella idea potesse parere stupida, era l'unica più decente che mi venisse in mente.

 

"Beh... perchè no... tentar non nuoce"

Annui lentamante, non ancora del tutto consapevole delle parole che stavo pronunciando.

 

"Bene! Allora oggi mi auto invito a casa tua, come d'altronde ogni giorno, e inizaimo le ricerce per i candidati"

 

<<"Come vuoi Junhong ah".






~~
Ciao a tutti!!!
Questo è la prima fanfiction in assoluto che pubblico, e spero che vi piaccia.
Lo so che è un capitolo corto e che è scritto ma le, ma spero che lo apprezzerete comunque ^^
Nonso ogni quanto sarò in grado di updare ma spero almeno una volta alla settimana.

Grazie mille ancora a tutti coloro che hanno anche solo aperto questa storia, e grazie ancora di più a quelli che la leggeranno e recensiranno.
Non siate troppo cattivi, ma qualuque critica e consiglio sono ben accetti ^^.
Anche se avete qualche idea per la storia ditemalapure, la terrò in considerazione :3!
 See you soon!



Hyung è un termine coreano che si usa tra ragazzi, per riferirsi a un ragazzo più grande~.
-ah dopo il nome è un termine sempre coreano che si utilizza in modo affettivo~
 

Vi prego. Perdonate ogni mio errore XD

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Capitolo 2
*** First day ***


First day

 

Attraversato un piccolo parco, dove i bambini delle elementari, appena usciti da scuola, stavano passando il loro pomeriggio, arrivammo di fronte a casa mia.

Non era un’enorme villa, ma bensì una modesta casetta con un piccolo giardino davanti.

Suonammo al campanello e mia madre, una donna di quarant’anni molto carina e gracile, ci venne subito ad aprire, salutandoci.

L’interno della casa rispecchiava l’esterno: le pareti erano di colori tenui e caldi, i mobili erano per la maggior parte in legno.

Senza perdere troppo tempo salimmo le scale, ed entrammo in camera mia.

C’era una finestra che si apriva sul lato del cortile, e da lì si poteva vedere anche il parchetto, che era attualmente molto affollato.

Di primavera la vista era ancora più bella, quando tutti i petali dei ciliegi e le foglie verdi degli alberi cadevano delicate sulle strade, rendendo il tutto più romantico.

Junhong si andò subito a sedere sul mio letto, e mi fece segno di fare anche io lo stesso.

Ero felice che prima mi avesse subito capito, e che si fosse addirittura offerto di aiutarmi a cercare una soluzione al casino che avevo combinato.

Non per nulla era il mio migliore amico, e sapevo che sarebbe stato dal mio lato qualsiasi cosa sarebbe successa, e io avrei fatto lo stesso.

Ci conoscevamo praticamente da tutta la vita, e per me era sempre stato come un fratello minore.

Spesso veniva da noi, anche per dormire diversi giorni di fila, dato che i suoi genitori erano spesso impegnati all’ estero con i loro lavori, e i miei genitori l’avevano accolto con un sorriso, trattandolo a loro volta come un secondo figlio.

Fui riportato al mondo reale dalla voce di Junhong.

 

“Ora! Dobbiamo subito iniziare a valutare i vari candidati! Sono così felice e non so perché, mi carica di energia tutta questa storia segreta del finto fidanzato: Sembra quasi un film, oppure una di quelle strane fanfiction scrditte da delle pazze e pervertite fangirl!”

 

Scoppiò a ridere, per poi andare avanti per altri dieci minuti dicendo cose a caso e parlando da solo…O forse si aspettava che io lo stessi ascoltando?

Ad un certo punto decisi che sarebbe stato meglio fermarlo, e gli tirai allora un pugno sulla spalla, che lo riuscì finalmente a zittire.

 

“Wah! Jongupie hyung!!! Mi hai fatto male!”

 

Si massaggiò delicatamente la spalla che gli avevo precedentemente colpito, con un broncio

 

“Scusa Junhie, ma stavi iniziando a spaziare troppo,comunque, oggi è lunedì quindi abbiamo a malapena sei giorni per trovare qualcuno che sia disposto ad aiutarmi.”

 

Lui mi guardò in silenzio per un secondo e poi annuì sconsolato, massaggiandosi ancora la spalla per farmi sentire in colpa.

 

“Uhm.. Potremmo tipo iniziare controllando gli annuali on line, i registri, le foto o qualcosa di simile… O tu hai qualche idea migliore?”

 

Presi il portatile dalla scrivania e lo accesi, mentre aspettai la sua risposta.

 

“Secondo me sarebbe meglio provare prima a chiedere alle persone che già conosciamo, capirebbero meglio la situazione e ci aiuterebbero con più facilità”

 

“Non credo, uno perché sarebbe dieci volte più imbarazzante fallo sapere a altre persone e fingere di stare con un amico;, e due perché Himchan lo potrebbe scoprire più facilmente”

 

“Ahh, Hyung, è più difficile di quanto pensassi, anche perché non saprei proprio con chi provare!”

 

“Hai ragione… Forse è meglio buttare via questa stupida idea del finto ragazzo e dire la verità”

 

Intanto che mi auto deprimevo vidi che Junhong era entrato sul sito della scuola e stava cercando gli annuali.

 

“No Hyung! Non puoi gettare ora la spugna! Insomma, non ti possono dire di no! Sei intelligente, bravo negli sport, gentile e pure carino, e per non parlare del fatto che molte persone della scuola ti vengono dietro… se solo non fossi.. non fossi così Jongup”

 

“HEI!! Cosa intendi dire con ‘se solo non fossi così Jongup’?”

 

“Hyung, sei troppo innocente, insomma, non sei mai stato con nessuno, quando le ragazze ti vengono dietro tu le rifiuti con tanta gentilezza che finisci sempre per farti picchiare da tutti i bulli, che sono invidiosi di te. Sei sempre tra le nuvole, e non fai altro che pensare ad Himchan”

 

“Ah, ecco, mi sembravano strani tutti quei complimenti che mi avevi fatto prima”

 

Dissi un po’ deluso e sconsolato.

 

Sinceramente non avevo mai avuto fiducia in me stesso, e ogni volta che qualcuno mi si dichiarava mi sentivo imbarazzato, finivo per scusarmi con la persona in questione, e poi appena giravo l’ angolo c’ era sempre qualche ragazzo pronto per “farmela pagare” come dicevano loro.

Non ero il massimo della popolarità proprio per quel motivo, ma non mi interessava.. essere popolare era noioso, e le persone si aspettavano sempre troppo.

Preferivo di gran lunga stare tranquillo a casa con i miei genitori e uscire con il mio ristretto gruppo di migliori amici.

 

Ad un certo punto vidi un sorrisino comparire sul volto di Junhong,

 

“Hyung… sai cosa farebbe ancora di più arrabbiare Chan-mama?”

 

Mi guardò con uno sguardo malefico che non mi piaceva per niente.

Deglutii lentamente e gli feci segno di andare avanti.

 

“Forse ho trovato la persona giusta a cui chiedere… Ce ne dici di una persona molto popolare, inaffidabile, a cui piacciono le feste, bere, stare sempre in compagnia, ragazze o ragazzi che siano, pessimo a scuola….e tutto il peggio che ci possa essere?”

 

Spalancai gli occhi, per nessuna ragione al mondo sarei riuscito a convincere una persona del genere, e ancor meno sarei io stesso riuscito a chiederglielo.

 

“Insomma… che ne dici di Jung Daehyun?”

 

smisi completamente di muovermi, guardai Junhong come se fosse un pazzo e poi scoppiai a ridere.

 

“NO GRAZIE!! Non ci penso nemmeno: è una persona irraggiungibile, si è sempre preso gioco di me e… no! Non è per nulla affidabile non ci penso nemmeno!! Andrebbe sicuramente a dirlo in giro”

 

“HYUNG!!! Pensaci bene.. è la persona perfetta”

 

Non feci in tempo a rispondere che mia madre ci chiamò dalle scale per dirci che era pronta la cena.

 

Come era passato in fretta il tempo, e non avevamo ancora trovato nessun candidato adatto, anche se Junhong continuava a dirmi di provare con Daehyun.

 

Anche durante continuava a lanciarmi delle frecciatine, che stavano iniziando a insospettire i miei, e per quel motivo gli tirai un calcio, facendogli leggermente male, e costringendolo a starsene zitto.

 

Più tardi nella serata Junhong tornò a casa, lasciandomi da solo con i miei pensieri.

Era già passato un giorno, e non avevamo ancora combinato nulla di buono.

Forse aveva ragione Junhong, forse avrei dovuto provare a chiedere a Daehyun, magari non sarebbe andata così male, e se intanto sarebbe andata male, la mia situazione a scuola non sarebbe neanche peggiorata più di tanto.

Ero abituato a scuola  ad essere sempre preso in giro e picchiato, per me era la solita routine, ormai non provavo più dolore, né fisico né psicologico.

 

I miei occhi si stavano facendo più pesanti, e, preso dai miei pensieri, mi addormentai.

Decisi che i giorno successivo avrei provato ad architettare una strategia per convincere Daehyun.

 

 

 

 

 

 

 

 

 Ciao a tutti di nuovo!!!.

Ecco a voi il secondo capitoli (schifoso come il primo, se non di piùXD)

Grazie a tutti quelli che lo leggeranno, e perdonata sempre i miei errori, e i mio italiano che non è italiano lmao.

Scusate se la scorsa settimana non ho updato, ma sono stat impegnata >.<

Perdonatemi, sono di star fretta e tra 5 minuti dovrei essere ad orchestra…ah ah ah XD Vabbè.

 

Grazie a tutti quelli che leggeranno la mia storia e siate pazienti con me.

se colete consigliarmi siete benvenuti e.. recensite in tanti plzz :3

 

Annyeong!!

Sydrah

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Capitolo 3
*** Uhm...Hello? ***


Uhm... Hello?

 

Mi alzai a fatica dal letto quella mattina, buttandomi giù e sperando che il freddo del pavimento sarebbe riuscito a svegliarmi.

Dopo una fredda doccia mi misi l uniforme e scesi le scale, per andare a fare colazione.

Come ogni mattina, l'odore dal caffè si poteva sentire in ogni angolo della casa.

Salutai mia madre e mio padre, prima di mettermi subito in bocca un biscotto con le gocce di cioccolato.

 

Uscito di casa sospirai: oggi sarebbe stato il giorno in cui avrei dovuto parlare con Daehyun... sempre se fossi riuscito ad avvicinarmi a lui.

L'aria ormai fredda dell'autunno mi spostava dolcemente i capelli dal viso, facendomi venire i brividi.

Prima che me ne accorgessi ero già arrivato davanti alle porte dell'edificio, dove gli alunni stavano chiaccherando ancora spensieratamente, prima che le lezioni iniziassero.

Raggiunsi il mio gruppo, e mi unii alla loro conversazione: stavano parlando della festa che si sarebbe tenuta in quattro giorni, e in quel momento il peso della realtà mi cadde sulle spalle... Avevo quattro giorni, quattro fottutissimi giorni per riuscire a convincere Jung Daehyun.

 

Non ce l'avrei mai fatta.

 

Non era umanamente possibile.

 

“Jongup-ah!”

 

Alzai di scatto lo sguardo e vidi tutti i miei amici che mi stavano fissando.

 

“S-Si?”

 

“è da ieri che sei distratto e sempre tra le nuvole. Ti è successo qualcosa?”

 

Il tono della voce di Yongguk mi fece capire che era davvero preoccupato.

Volevo davvero dirgli il perhcè ero sempre tra le nuvole.. ma non potevo, sennò lo avrebbe sicuramente detto a Himchan.. In fondo era il suo migliore amico.

Decisi quindi di fare finta di nulla e mentire... Come d'altronde stavo facendo dal giorno prima.

 

“No! S-Sto bene hyung..grazie per esserti preoccupato”

 

Yongguk stava per dire qualcosa, ma fu interrotto dal suono della campanella.

Mi diressi subito verso l'entrata, cercando di evitare la domanda che sennò mi avrebbe sicuramente fatto.

 

~ ~ ~

Durante le lezioni cercai di buttare su un foglio delle idee sul cosa e come avrei dovuto chiedere a Daehyun di fingere di essere il mio fidanzato.

Insomma, non potevo semplicemente andare davanti a lui, chiamarlo e dirgli 'Jung Daehyun, tu devi fingere di essere il mio fidanzato'... No... non potevo, mi sarei semplicemente rovinato il resto della mia vita scolastica.

Il problema era inoltre che Daehyun faceva paura, molta paura, ma aveva anche un grande fascino e carisma, tutte le ragazze nella scuola erano pazzamente innamorate di lui: io in confronto ero una nullità, avevo le mie ammiratrici e tutto, ma nulla in confronto alle centinaia di persone che andavano dietro Daehyun.

Le prime due ore passarono, e io non ero neanche riuscito a scrivere qualcosa di buono.

 

All' intervallo mi trovai con Junhong, e gli dissi che mi aveva convinto, e che avrei provato a chiederlo a Daehyun, ma che non sapevo come.

Purtroppo le idee di Junhong erano inutili, stupide, e per la maggior parte imbarazzanti, del tipo:'scrivigli una lettera e mettigliela nello zaino, così non avrai l'imbarazzo di doverglielo chiedere' oppure 'cantagli una canzone'... come avrei potuto cantargli una canzone per chiedergli una cosa del genere?!? Quale persona in tutta la Terra avrebbe avuto il coraggio di farlo?!?.

 

Comunque sarei dovuto riuscire entro la giornata almeno a parlargli, cercando di trovarlo quando non era circondato da un'orda di ragazzine eccitate o ragazzi altrettando leccapiedi.

 

Stavo tornando in classe quando, tra i miei pensieri, sbattei contro qualcosa, o meglio qualcuno, cadendo per terra.

Alzai lo sguardo mentre mi massaggiavo le parti che mi facevano male, e mi immobilizzai.. era Daehyun.

Era lì, di fronte a me, che mi fissava, i suoi capelli argentati erano lievemente scompigliati, ma quello che mi preoccupava era il suo sguardo.

 

Oddio, sembrava mi volesse uccidere.

Ero pronto a ricevere il primo pugno dell' anno ma non accadde nulla, alzai gli occhi da terra e cercai di pronunciare 'scusami', ma prima che ci riuscii lui si mosse, e iniziò a camminare.

 

“Stai attento”

 

Fu tutto quello che mi disse prima di lasciarmi completamente solo, nell'ormai vuoto corridoio.

 

Diamine, mi ero lasciato scappare l'occasione perfetta per parlargli! Era da solo, una cosa che non succedeva spesso, e io ero semplicemente riuscito a stare lì, seduto per terra, zitto.

 

Arrabbiato con me stesso entrai in classe, la professoressa d'inglese mi fece una lavata di capo sul 'non devi arrivare in classe tardi!', ma non mi mise nessuna nota, o compiti di punizione, perhcè ovvioamente ero io. Moon Jongup, uno dei più bravi studenti della scuola.

A volte essere trattato diversamente mi dava fastidio, perchè era soprattutto quello il motivo per cui tutti i più popolari mi odiavano... ma in momenti come questi era utile essere privilegiati.

 

~ ~ ~ ~

Anche durante i successivi intervalli non riuscii a parlare con Daehyun, e la giornata scolastica era ormai finita.

 

Sconsolato, camminavo lungo i corridoi, dirigendomi verso la presidenza, dove dovevo consegnare al preside alcuni moduli che avevo scritto insieme agli altri membri del consiglio studentesco.

 

La scuola era ormai completamente vuota, a parte alcune persone che preferivano rimanre fino all'ora della chiusura dei cancelli e per studiare, alcuni che facevano attività nei vari club, e quelli che erano in punizione.

 

Bussai alla porta della presidenza prima di entrare, e quando ricevetti il permesso la aprii.

Per la seconda volta nella giornata rimasi più che stupito: il preside stava parlando con chi? Con Jung Daehyun in persona.

Che giornata fortunata, incontrarlo praticamente da solo due volte nello stesso giorno.

 

Feci finta di nulla e mi misi a finire di compilare alcuni fogli, ascoltando la conversazione.

 

“Jung Daehyun, questa volta l'aiuto di tuo padre non ti porterà da nessuna parte! Se non recuperi tutte le insufficienze entro i prossimi esami di metà anno ti dovremo bocciare. Sia meglio quindi che ti trovi qualcuno che ti faccia dei corsi di recupero. Con questo ho finito, puoi andare”

 

“Si signore”

 

Si alzò subito dalla sedia e uscì dalla presidenza sbattendo la porta.

Doveva essere molto arrabbiato al momento.

 

Senza che me ne accorgessi il mio corpo si iniziò a muovere da solo.

Consegnai i moduli al preside, e uscii in fretta dalla stanza.

 

“Scusi preside, sono piuttosto di fretta oggi,Ho compilato tutti i moduli.”

 

Disse chiudendo la porta alle mie spalle e iniziando a correre.

Quando la figura di Daehyun era di nuovo visibile urlai il suo nome, in modo da farlo fermare, e ci riuscii.

Lo raggiunsi cercando di recuperare un attimo il fiato, in modo da parlare.

 

“Che vuoi?Come hai potuto sentire non è proprio l'esatto momento in cui avrei voglia di parlare con qualcuno”

 

Di nuovo.

Il suo sguardo era davvero spaventoso!!

 

“Ecco, ho sentito che hai bisogno di qualcuno che ti aiuti a recuperare”

 

“Si, e quindi?”

 

“Beh, se vuoi ti posso aiutare io, sono uno dei più bravi della scuola e i professori ne sarebbero felici.. penso”

 

“Perchè mi stai offrendo il tuo aiuto? Non sono il tipo di persona a cui quelli come te offrono aiuto.”

 

“Beh, potrebbe essere una buona occasione per smentire questa diceria”

 

“Cosa vuoi?”

 

“Uh?”

 

“Cosa vuoi in cambio? Cos' e che vuoi, una persona non offre aiuto a gratis a qualcuno come me.”

 

Lo guardai stupito, come faceva a sapere che avrei voluto qualcosa in cambio del mio aiuto?

 

“Ecco... Ti potrà sembrare una cosa un po' strana...e se mi prendi in giro o mi picchi ti posso capire”

 

“Dillo e basta, ho altre cose da fare, al posto di rimanere qui e parlare con te”

 

“Ecco... Dovresti fingere di essere il mio fidanzato”

 

Silenzio.

Ecco.

Avevo fatto l'errore della mia vita, perchè glielo avevo detto in quel modo?!? Era proprio come non volevo che andasse.

 

“Mi stai pigliando per il culo?”
 

“N-non dovresti fare nulla di che, solo venire ad una festa questo sabato e dire di essere il mio ragazzo, solo sabato e poi basta. Perfavore”

 

sentii una risata e alzai lo sguardo da terra.

Stava ridendo. Era la prima volta che vedevo ridere Daehyun. Ed era una bella vista.

Mi sentii leggermente arrossire e sentii una lieve fitta al cuore, che però passò subito.

Cosa diamine era successo?

 

“Oddio, sei la prima persona che mi fa una domanda del genere”

 

Disse quando finì di ridere, ancora un sorrisino presente sulle sue labbra.

Solitamente mi avrebbe dato fastidio che qualcuno avesse riso di me, ma in questa occasione ero felice, e anche un po' fiero.

Avevo fatto ridere Daehyun, il ragazzo dal cuore di ghiaccio.

 

“Mi dispiace ma non posso farlo”

 

Tutta la felicità che avevo provato prima venne sostituita dalla tristezza.

Non avevo comunque voglia di mollare, non ancora, e mentre se ne stava già andando, un'ondata di coraggio mi travolse.

 

“Bene, allora trovati qualcun altro abbastanza intelligente nel tuo gruppo che ti dia ripetizioni”

 

Si girò verso di me con sempre un sorrisino provocante di sfida.

 

“Qualcuno qui non vuole arrendersi”

 

“Era solo una considerazione, fai quello che vuoi”

 

Dissi, questa volta facendo io per andarmene via, in modo da infastidirlo.

Sentii un forte stretta sul mio polso, e che mi portò a fermarmi e girarmi.

 

“Sai una cosa, sei la prima persona in questa scuola che mi tratta così.. E non ti conviene”

 

“Se no cosa mi fai? Hai intenzione di picchiarmi, spargere brutte voci su di me? Ho già passato di tutto, niente riesce più a ferirmi.”

 

“Non ne sarei così sicuro”

 

La distanza tra noi due stava diminuendo, e lui si avvicinò lentamente al mio orecchio per sussurrarmi qualcosa

 

“Non ti immagini quello che potrei fare”

 

Poi si allontanò di nuovo da me, guardandomi.

 

“Quando e a che ore? Il prima inizi a darmi ripetizioni prima riesco a liberarmi di te”.

 

Non ci credevo.

Quello significava che aveva accettato il mio compromesso?

 

“Uhm, domani nella libreria qui vicino verso le 15, va bene?”

 

“Perfetto, comunque, aderisco al tutto ad una condizione”

 

Ecco, era stato tutto troppo facile,

 

“Dimmi”

 

“Non ti devi innamorare di me per nessun motivo”

 

Mi misi a ridere.

IO innamorarmi di LUI, mai e poi mai sarebbe successo.

 

“Certo, non sarebbe successo comuqnue, e tu attento a non innamorarti di me”

 

Anche lui si mise a ridere.

 

“Meglio, ci siamo capiti.”

 

Si voltò per la seconda volta e iniziò ad andarsene, quando si fermò ancora una volta

 

“Ah, ancora una cosa, come ti chiami?”

 

“Jongup, Moon Jongup”

 

“Bene Jongup, a domani”

 

La sua figura sparì lentamente, inghiottita dalle ombre.

 

Non ci potevo ancora credere.

Ce l'avevo fatta.

Daehyun avrebbe finto di essere il mio ragazzo!

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciau a tutti!!!

 

Eccomi qui con il terzo capitolo, muahah oggi l' ho postato prima che una settimana passasse, ed è più lungo del solito.

Mi sento realizzata, ma allo stesso tempo ho la sensazione che questa storia faccia sempre più schifo TT^TT

SCUSATEMIIIIIIII.

 

Se avete voglia continuate a leggerla e recensite, ne sarei davvero davvero davvero felice :3

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Capitolo 4
*** Talk me about you ***


Talk me about you

 

 

Dopo aver passato la sera prima al telefono con Junhong, ora ero mezzo addormentato, mentre scrivevo un po' di appunti a caso su un quadernino.

Il mercoledì era sempre una giornata più rilassante: la scuola finiva all'una, ed era l'unico giorno in cui non avevo alcun genere di attività dopo scuola.

Dopo che la scuola finì, mi diressi velocemente a mangiare qualcosa al bar con Junhong.

Parlammo di tutto e di più, e in poco tempo si erano fatte quasi le tre.

Decisi allora di salutarlo, e di iniziare a dirigermi verso la libreria.

Ogni passo che facevo il mio cuore batteva sempre più forte: e se non fosse venuto? E se il giorno prima mi avesse preso solo in giro?.

Aprii le porte della libreria e iniziai a guardare in giro, sperando di trovare da qualche parte la sua figura familiare.

Fortunatamente, ad un certo punto, il mio sguardo si posò su tale persona.

Era seduto su un tavolino distante da tutti gli altri, con un libro in mano, che non sapevo se stessa effettivamente leggendo o se lo avesse preso solo per far finta di fare qualcosa.

Ogni tanto delle ragazze gli passavano vicino, salutandolo, e lui ricambiava, facendo emettere qualche gridolino dalle ragazze in questione.

Diversamente da come lo vedevo a scuola, oggi non aveva l'uniforme, il che lo rendeva più attrante.

Attraente?

Che cosa mi saltava in mente, non dovevo pensare cose del genere, per nulla!

Lui ai miei occhi non era attraente, anzi era spaventoso.

Mi avvicinai al tavolino, su cui poi posai il mio zaino e mi mi sedetti, salutandolo.

Finalmente posò il libro e si mise a fissarmi.

 

“Uhm, hai intenzione di continuare a fissarmi o possiamo iniziare?”

 

“Vuoi che me ne vada oppure hai intenzione di chiudere la bocca e iniziare ad aiutarmi?”

 

Quanto odiavo quel ragazzo, avrei davvero voluto dirgli di andarsene subito e trovarsi qualcun altro disposto ad aiutarlo, ma mi morsi la lingua, ricordando che non era lui l'unico che aveva bisogno del mio aiuto, ma anche io che avevo bisogno del suo.

 

“Quali materie hai sotto?”

 

“Praticamente tutte”

 

“Con quali ti trovi particolarmente in difficoltà?”

 

“Sinceramente nessuna, ho solo bisogno di qualcuno che mi aiuti a farmi venire la voglia di studiare. Non sono stupido”

 

“Se non sei così stupido allora perchè vai così male a scuola?”

 

“Che ti importa?”

 

“Potrebbe aiutarmi a capire di cosa hai effettivamente bisogno per migliorare”

 

“...Perchè non me ne frega nulla della scuola”

 

“I tuoi genitori cosa pensano del tuo andamento”

“...”

 

“Qualsiasi cosa mi potrebbe essere d'aiuto, in modo magari da collaborare anche meglio nel futuro. Ti prego”

 

“Mia madre non ne ho la minima idea e mio padre se ne frega”

 

“Cosa... è successo a tua madre?”

 

“Vive in America e non la vedo da quando sono nato. Ora puoi smettere di farmi domande inutili sulla mia vita privata?”

 

“Scusa.. Non volevo toccare un tasto dolente”

 

Forse come primo giorno era giunto il momento di smetterla con le domande, anche perchè potevo effettivamente vedere che si stava iniziando ad arrabbiare.

Quindi tirai silenziosamente fuori dal mio zaino il portatile, lo accesi ed iniziai a digitare alcune parole, poi lo girai verso Daehyun.

 

“Test sul quoziente intellettivo... seriamente?”

 

“Si sono serio, quindi ti conviene iniziarlo subito”

 

Sbuffò e poi si mise effettivamente a fare il test.

 

Durante i successivi minuti in cui si mise a farlo , non avendo nulla da fare, mi ritrovai a fissarlo.

Il suo viso era lievemente illuminato dagli ultimi raggi di sole, le sue labbra erano lievemente aperte e il suo petto si alzava e abbassava a tempo con i respiri, il suo sguardo concentrato non aveva nulla a che fare con il suo solito sguardo mortale.

 

All'improvviso alzò il suo sguardo di scatto dal computer, incontrando il mio.

 

“Questa volta puoi smettere tu di fissarmi? Mi disconcentri”

 

Arrossii di colpo abbassando lo sguardo e mettendomi a cercare freneticamente qualcosa nel mio zaino che potessi fare per far passare il tempo.

Mi ricordai che mi ero portato dietro il libro de 'Il signore degli anelli', allora lo tirai fuori e lo incominciai a leggere.

Era il mio libro preferito, e non importava quante volte lo avessi letto, non mi avrebbe mai stancato.

 

“Il signore degli anelli?”

 

Sentii una voce chiedermi dopo un po' di minuti.

 

“Qualcosa in contratio?”.

 

“No anzi, è il mio libro preferito...Sono solo stupido che una persona come te preferisca leggere un libro del genere ad uno di quelli tipo di Shakespeare. Comunque ho finito”

 

Non ci potevo credere, aveva detto che era il suo libro preferito o avevo solo capito male?

Presi il computer e controllai per primo il risulato.

Dopo un 'loading' che sembrava infinito comparve finalmete il numero, che mi lasciò a bocca aperta.

Era decisamente sopra la media, e non ci potevo per nulla credere!

A quanto pareva non era per nulla stupido, e non potevo fare perdere al Mondo una persona intelligete come lui.

 

“Daehyun... Mi dispiace...Ma da ora ti conviene studiare o penso che potrei ucciderti”

 

Dissi mentre giravo il portatile verso di lui, per fargli vedere il risultato.

Anche lui rimase decisamente sorpreso e per la seconda volta lo vidi sorridere.

Prima che uno di noi due potesse dire qualcosa, sentii il mio cellulare suonare.

Mi era arrivato un messaggio da mia madre, che mi chiedeva di tornare a casa perchè aveva bisogno di aiuto in qualcosa che non avevo ben capito.

 

“Scusa Daehyun, ma devo andare in fretta a casa”

 

“Di già?”

 

“In verità avevo programmato di aiutarti per più tempo, ma mia madre ha bisogno di me”

Ritirai in fretta le mie cose e scrissi su un foglio il mio numero.

 

“Quando vuoi scrivimi per dirmi quando saresti libero la prossima volta, e, se lo sono anche io ci incontriamo qui, ok?”

 

Lui annuì prendendo il foglietto.

Uscii dalla libreria e mi diressi in fretta a casa.

 

Quando tornai a casa scoprii che mio padre era all' ospedale, nulla di grave, solo per un controllo, ma mia madre si era preoccupata così tanto che non aveva potuto far altro che chiamarmi.

 

La sera dello stesso giorno sentii il mio cellulare suonare, lo presi e lessi:

 

Numero sconosciuto

 

-Domani va bene?

 

Rimasi un attimo a pensare chi potesse essere e poi mi ricordai che poche ore prima avevo dato il mio numero a Daehyun, e che doveva essere quindi lui.

Il giorno prima avrei solamente avuto un corso di danza con Junhong dalle 16 alle 18, quindi gli risposi che sarei stato libero più o meno dalle 18.

 

-Ok, a domani.

 

Misi il cellulare sul comodino e mi sdraia sul letto, mi sembrava così strano parlare con Daehyun e tutto il resto, mi sentivo che quest anno sarebbe successo sicuramente qualcosa di strano.

 

 

A scuola Yongjae e Himchan iniziavano sempre di più ad essere più confidenti e si tenevano per mano più spesso e altre cose simili.

Nonostante fossi molto triste, stavo iniziando a rassegnarmi alla dura realtà, e ormai non mi faceva più tanto male vederli stare vicini, anche se sapevo che se mai li avessi visti baciarsi sarei crollato.

Per questo motivo mi sarebbe servito sfogarmi andando al corso di danza con Junhong.

Non eravamo in molti a far parte del gruppo, e praticamente non ci parlavamo, eravamo solo lì per ballare, e nient altro importava.

La musica era forte, e tutti noi ci muovevamo coordinatamente seguento il suo ritmo.

La soddisfazione che poteva dare imparare un nuovo passo era bellissima, sentire il proprio corpo stanco che continuava comunque a muoversi, sentire il sudore sulla pelle e il cuore battere...

Vedere le espressioni e le reazioni che avevano gli spettatori, era tutto quanto una soddisfazione enorme.

 

La musica si fermò e tutti quanti iniziarono a dirigersi verso le doccie.

Io e Junhong ci saluammo anche oggi, e io iniziai a ripercorrere la stessa strada di ieri, questa volta con un po' meno ansia, avendo la certezza che ci sarebbe stato.

 

Per la seconda volta aprii le porte e mi diressi verso il tavolino nel quale il giorno prima, e anche oggi, era seduta la persona che stavo cercando.

 

“Sei in ritardo, di ben 20 minuti”

 

“Scusa, ma volevi che venissi qui puzzando di sudore”

 

“Dove sei stato?”

 

“Perchè te lo dovrei dire?”

 

“Per conoscerci meglio..no?”

 

Diamine, quel ragazzo era capace di ritorcerti tutte le cose che dicevi contro.

 

“Danza”

 

“Balli?”

 

“No, guarda, vado lì per pulire i pavimenti”

 

“Ahahah simpatico, comunque cosa faremo oggi?”

 

“Sarebbe una buona cosa se inizi davvero ad aprirti con me, sennò possiamo iniziare a buttare giù una mappa su come gestire i tuoi tempi per studiare”

 

“Uhm, spara, cosa vuoi sapere su di me?”

 

“Tutto, ma puoi iniziare a dirmi solo quello che vuoi”

 

“Facciamo una cosa: dato che non ho voglia di raccontarte tutta la mia vita ad una persona come te possiamo fare che ci chiediamo una cosa a vicenda”

 

“Perchè devi fare delle domade anche a me”

 

“Come dire, non so se te lo sei dimenticato, ma questo sabato dovrei fingere di essere il tuo ragazzo, e mi sarebbe utile cercare di capire come comportarmi”

 

Aveva tutto senso effettivamente, quindi annuii e decisi di iniziare io a fargli la prima domanda.

 

“Hai fratelli o sorelle?”

 

“No, sono figlio unico. Sei mai stato fidanzato?”

 

“...No. Vivi con tuo padre?”

 

“No, coi miei nonni. Hai mai baciato qualcuno?”

 

“Che casa ti importa.”

 

“Rispondi”

 

“No, ok?!? Hai un migliore amico o amica?”

 

“No. Chi è che vuoi fare ingelosire?”

 

“Come fai a sapere che voglio far ingelosire qualcuno?”

 

“Intuizione”

 

“Uhm, Kim Himchan, non so se lo conosci.”

 

“Si, andavamo nella stessa scuola alle medie. La tua domanda?”

 

“Ah, giusto. Sei felice della tua vita, nel senso, c'è mai stato qualcuno che abbia davvero creduto e tenuto in te?”

 

Rimase in silenzio, quindi capii che avevo toccato un punto dolente.

 

“Ecco... A parte i miei nonni...no, anche tutte le persone che conosco... penso che mi stiano vicine perchè sono figo e ricco.. quindi...no”

 

In quel momento capii tutto, probabilmente Daehyun era quello che era per il semplice fatto che nessuno gli era mai stato vicino, nessuno si era mai semplicemente preoccupato di quelo che provava lui, probabilmente aveva una situazione familiare molto difficile, e tutto ciò lo aveva fatto diventare quello che era.

 

“Daehyun..”

 

“Uhm?”

 

“Lo so che non dovrei dirti una cosa del genere, dato che ci conosciamo da quanto, due giorni? Ma se avrai mai bisogno di aiuto o di una persona con cui parlare... vieni da me... Io voglio credere in te, e mi impegnerò per cercare di far diventare la tua vita migliore... E mi dispiace, non ti lascierò finchè non ci riuscirò”

 

 

 

 

 

 

Ciau a tutti!!

Ecco a voi il quarto capitoli, non mi pare vero aver già scritto quattro capitoli, e sono piuttosto felice, YAY!

 

Come al solito ignorate ogni errore e anche il fatto che la storia sta diventando senza senso... è che sono un po' priva di ispirazione >.<.

Se vi piace comunque sono felice, e se non vi piace posso capirlo... fa schifo XD

Grazie a tutte le persone che hanno letto fino ad ora

Grazie a: shirylen_chan , luna8029 , leight r , Rainie_YaNG e Black Moon Coco per aver recensito i capitoli precedenti.

Grazie a shirylen_chan e debby 87 per avermi messo tra i loro autori preferiti.

Grazie a Black Moon Coco, ciaciachan, debby87, Eliko, key2690, luna8029, MamottoChan, Matsumoto Alice, MinRo12, Nicoletta92, Upei, _Mary99_ che hanno segiuto la mia storia

Grazie a HermLucyBlack, MelaniaShawol, Ryoko Uzumaki, shirylen_chan e yi_xing che hanno messo la mia storia tra le loro preferite.

Se qualcuno di voi ha tumblr o weheartit, e se avete voglia di cercarmi mi chiamo Famics, se volete che vi seguo mandatemi un messaggio o scrivetelo nelle recensioni :3

Grazie davvero a tutti e alla prossima ~-~

 

SYDRAH

 

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Capitolo 5
*** May I trust you? ***


May i turst you?

 

 

Dopo quelle parole ci fu un attimo in cui entrambi ci fissammo negli occhi, speravo di non aver detto nulla che lo avesse potuto turbare, anche se, effettivamente, quelle parole non a tutti sarebbero andate giù facilmente...

Finalmente Daehyun si mosse e sorrise.

 

“Non so come reagire bene a questa tua.. uhm, come potrei chiamarla..confessione? Ma, come vuoi, solo non starmi troppo appiccicato, e ricordati, abbiamo fatto una promessa.”

 

“Non c'è alcun problema, non la definirei una 'confessione' e non ho mai detto di essermi innamorato di te, cosa che non succederà... solo, mi preoccupo per te, e soprattutto per la tua intelligenza”

 

“Grazie, quindi per te sarei solo un cervello che cammina?”

 

“Per ora si, dato che ogni volta che mi vedi sembra che tu mi voglia uccidere”

 

“Adesso non mi pare che io ti voglia uccidere”

 

“Era un modo di dire, stupido”

 

“YAH! Come osi rivolgerti ad un tuo hyung con quelle parole”

 

“Uhm, ah, scusi signor Jung Daehyun”

 

Continuammo a prenderci un po' in giro per un altro po' di tempo.

L'atmosfera tra noi due si stava iniziando a distendere, e ne ero piuttosto felice: possibile che Daehyun si stesse iniziando a fidare di me?

Era ancora presto per dirlo... ma... magari era un inizio, no?

 

Il giorno seguente a scuola ero piuttosto felice, non sapevo bene perchè, ma mi sentivo semplicemente allegro.

Durante l'intervallo raggiunsi Junhong nella sua classe, che stava parlando con Jungkook ed altri suoi compagni di classe.

Mi intromisi nella loro conversazione, ascoltando silenziosamente quello che stavano dicendo, prima che, dopo essersi accorti di me, mi salutarono e mi resero partecipe della loro conversazione.

 

“Ah, Ciao hyung, l'hai sentita la notizia della gita scolastica che tutta la scuola farà”

 

“Uhm, no, di cosa si tratta”

 

“Come, sei un membro del concilio studentesco e non sai certe cose?”

Si intromise uno degli altri ragazzi.

 

“Sfortunatamente ho perso l'ultima riunione perchè... avevo degli impegni con corsi di recupero.”

 

“Comunque, la prossima settimana tutta la scuola andrà in gita per cinque giorni a Busan”

 

“Uhm, capito, tutta la scuola?”

 

“Si hyung, tutta la scuola, quante volte vuoi che lo ripeto”

 

“Scusa Hongie”.

 

Dopodichè la campanella suonò, e decisi quindi di tornare in classe.

Nel corridoio vidi in lontanaza un gruppo enorme di persone, che riconobbi solo quando la distanza diminuì.

In quel gruppo c'era anche Daehyun, che decisi di salutare con un sorriso, ma lui non ricambiò.

All'inizio pensai che non lo avesse fatto perchè magari non mi aveva visto, ma non era possibile, mi aveva di sicuro visto, ma nonostante ciò aveva fatto finta di nulla e aveva guardato da un altra parte.

Ero ferito..Pensavo che dopo le ore passate insieme la nostra relazione poteva essere definita almeno come 'conoscenti' e non come 'completi estranei che non si degnano neanche di salutarsi'...Non me l'aspettavo.

 

Più tradi nella stessa giornata ricevetti un messaggio:

 

“Da: Jung-occhi spaventosi-Daehyun

 

-Scusa, oggi non posso venire, domani va bene?”

 

Lessi il messaggio e poi lo ignorai, magari non mi sarei dovuto comportare in quel modo, ma mi aveva dato piuttosto fastidio l'accaduto di quella mattina, poi non avevo intenzione di correre da lui ogni giorno per aiutarlo, avevo anche io i miei impegni, e non avevo intenzione di rinunciarvi.

 

Quando stavo per mettermi a fare i compiti mi accorsi che avevo dimenticato a scuola un libro, decisi allora di tornare lì per recuperarlo.

Entrato nell aula lo trovai proprio sul mio banco, dove l'avevo lasciato.

Era stato semplice trovarlo, e quindi ripercorsi il corridoio dirigendomi verso le scale per scendere al piano terra, quando sentii una voce da lontano chiamarmi.

Prima ancora di girarmi avevo riconosciuto di chi fosse quella voce, che mi era ormai fin troppo familiare.

Quando mi girai non fui per nulla stupito di vedere quella persona, era Jr (dei NU'est), come si faceva chiamare, ed era da sempre stato il mio più grande tormento dalle medie.

 

“Uppie, da quanto che non ci si vede eh”

 

“Cosa vuoi?”

 

“Solo chiacchierare con un amico”

 

“Non sono mai stato tuo amico e lo sai bene”

 

“Allora mettiamo subito le cose in un altro modo: ti ho visto oggi, chi ti ha dato il permesso di salutare Daehyun?”

 

“Ci vuole un permesso per salutare una persona”

 

“Se sei una nullità si”

 

Dopodichè mi si avvicinò e mi prese dal collare della maglia, sbattendomi violentemente contro il muro.

Mi mancò in respiro per un attimo, ma cercai di riprendermi subito, provandomi a liberare dalla sua forte stretta.

Subito dopo sentii un dolore lacerante al viso e poi sullo stomaco.

Caddi a terra, sputando del sangue dalla bocca.

Prima che riuscissi ad alzarmi sentii numerose altre fitte, dovute ad altri violenti colpi che il mio corpo incassava.

Sulla mia pelle si iniziarono a formare numerose ferite, dalle quali iniziava a fuoriuscire sangue.

 

“Se ti rivedo a cercare di parlare con lui... la prossima volta non sarò così gentile...”

 

Finalmente si allontanò da me, lasciandomi completamente solo nel corridoio, ancora per terra, mentre cercavo con una mano di appoggiarmi al muro, da utilizzare come sostegno per riuscire ad alzarmi.

Tenendomi lo stomaco cercai di camminare fino al bagno di quel piano, in modo da ripulirmi e da nascondere al meglio tutte le ferite: se fossi tornato a casa in quel modo mia madre sarebbe sicuramente impazzita.

Nonostante il dolore che provavo ad ogni singolo passo, riuscii ad arrivare alla mia destinazione, e con un pezzo di carta bagnata con dell'acqua iniziai a pulire le ferite sul viso.

Probabilmente Jr se l'era presa in quel modo con me per il semplice motivo che era innamorato di Daehyun, non era una novità, tutta la scuola lo sapeva praticamente.

 

Al contatto con l'acqua le ferite bruciarono di più ma cercai di non pensare al dolore e finii di ripulirmi.

A quel punto cercai di scendere le scale nuovamente, sperando che nessun altro mi avrebbe scambiato per un sacco da boxe.

Praticamente mi trascinai per tutto il percorso scuola-casa, e appena arrivai cercai di non farmi vedere da mia madre, dicendo che sarei andato a studiare e di non disturbarmi.

A quel punto chiusi la porta della stanza alle mie spalle.

Controllai il cellulare e notai che mi era arrivato un nuovo messaggio:

 

“Da:Jung-occhi spaventosi-Daehyun

 

-Non osare ignorarmi”

 

Che faccia tosta, dice lui di non ignorarlo quando è stato il primo a farlo.

Anche questa volta decisi di non rispondere al cellulare.

Andai in bagno, e, in caso di ogni equivoco e lunghe spiegazioni, coprii tutte le ferite sulla mia faccia con del fondotinta.

 

Fortunatamente, dopo tutte le volte che l'avevo ormai messo, dovevo essere diventato molto bravo, dato che mia madre non si accorse di nulla, e lo stesso mio padre, che era appena arrivato dal lavoro.

Non avevo mai avuto un bel rapporto con mio padre, anche perchè lo vedevo praticamente solo a cena, ed ero cresciuto praticamente solo con una figura materna, ma non potevo essere triste della mia vita, anzi.

 

Dopo cena tornai in camera, e controllai un'altra volta il cellulare, che segnava un nuovo messaggio.

 

“Da:Jung-occhi spaventosi-Daehyun

 

-Giusto ieri mi avevi detto che mi saresti sempre rimasto accanto e ora mi ignori?!?”

 

Sbuffai e ignorai ancora una volta il suo messaggio.

Dopodichè mi misi a studiare, quando vidi sul cellulare che Junhong mi stava chiamando.

 

“Pronto”

 

“Hei Hyung!! Lo sai che giorno è oggi?”

 

“Uhm, perchè?”

 

“è venerdì pabo! Domani c'è la festa di Himchan e Youngjae. Come va con Daehyun?”

 

“Errr... Diamine!! Me ne ero completamente dimenticato”

 

“Uhm... è successo qualcosa?”

 

“Diciamo che.. è da tutto il giorno che lo ignoro”

 

“Oddio Jongup!! Ti conviene rimettere tutto a posto prima che il mio magnifico piano salti in aria”

 

“Magnifico piano?!? Modesto mi dicono eh”

 

“A parte gli scherzi, metti tutto a posto ok?”

 

“Ok...”

 

“Ora devo andare hyung, mia madre mi chiama”

 

“Ok Hongie, a domani”

 

Riattaccai il telefono per trovarmi subito sullo schermo l'icona di un nuovo messaggio.

Era dannatamente insistente quel ragazzo.

 

“Da:Jung-occhi soaventosi-Daehyun

 

-Se la metti in questo modo allora domani non ti aiuto alla tua stupida festa. Grazie di nulla

 

Decisi che continuarlo ad ingorare non era la scelta migliore e che questa volta era meglio rispondere

 

-Domani va bene.

 

-Ti sei finalmente degnato di rispondermi. Non osare ignorare mai più i miei messaggi.

 

-Come vuoi, a domani.

 

Sabato andai, dopo scuola, alla solita libreria, dove Daehyun mi stava già probabilmente aspettando.

Senza esitare aprii le porte e mi sedetti al tavolino, dove era già seduto lui.

 

“Hei”

 

“Hei”

 

“Come va?”

“Strano che ti preoccupi per me dato che a scuola non ti osi nemmeno a salutarmi”

 

“Seriamente, te la sei presa perchè non ti ho salutato?”

 

“...”

 

“Scusa, ma ho una reputazione da mantenere, e in caso, non finirei solo io nei casini, ma probabilmente anche tu. Quindi mi conviene ignorarti”

 

“Bene, ora che abbiamo chiarito a che livello è e sarà la nostra relazione possiamo continuare”

Risposi con un tono freddo, il quale fece sbuffare Daehyun.

 

“Facciamo i permalosi oggi?”

 

“Lascia perdere, e iniziamo subito a lavor-”

Sentii delle mani stringere la mia maglia e portarmi vicino a Daehyun.

I suoi occhi stavano guardando intensamente nei miei e sentivo il suo respiro caldo sul mio viso.

Stava per dire qualcosa quando si fermò di colpo, e vidi qualcosa nel suo sguardò che cambiò.

 

“Jongup”

 

“S-si?”

risposi leggermente spaventato, dato che comunque eravamo sempre a qualche centimetro di distanza.

 

“Ti sei messo del fondotinta?”

 

“Uhm?”

 

“Da quand'è che ti metti il fondotinta”

 

“C'è qualche problema se lo metto?”

Quando la sua mano toccò il mio viso, chiusi gli occhi d'istinto, pensando che mi volesse picchiare, ma quando sentii che stava cercando di togliere il fondotinta ci rimasi stupito.

All'inizio pensai cose del tipo 'Che diamine, cos'è, è terrorizzato dal fondotinta?' oppure 'Magari odia semplicemente quando sono i ragazzi a metterlo'.

Poi ricordai che stavo indossando tale sostanza sulla mia pelle per un buon motivo, ma quando me ne ricordai era ormai troppo tardi.

 

“Chi è stato?”

 

“E a te che t'importa, intanto non ci puoi fare nulla”

 

“Ora no... Ma se qualcuno prova a picchiarti di nuovo se ne pentirà”

Una fitta colpì il mio cuore, e per un attimo non riuscii più a respirare.

Mi allontanai velocemente da Daehyun, che mi stava ancora tenendo per la maglia, e mi sedetti.

 

“Uhm, si, certo”

 

“Comunque, cambiando discorso, a che ore è la festa sta sera”

 

“Alle 21.00, se vuoi posso venire a prenderti a casa tua”

 

“No, vengo io, non ti preoccupre...Per le 20.30 va bene?”

 

“S-si, certo...O-ora iniziamo a studiare”

 

“Ok”

 

Studiammo fino alle 18 circa, era piacevole studiare conlui, in fondo sapeva un sacco di cose, e in più imparava velocemente, e non c'era bisogno di rispiegargli la stessa cosa troppe volte.

 

 

Arrivato a casa feci una doccia e poi cercai qualcosa di decente da mettere.

Dovevo trovare qualcosa di non elegante, ma neanche troppo sportivo, cosa complicata, dato che la maggior parte del mio armadio era composto da felpe e jeans.

Ma no! Dovevo trovare qualcosa di decente per impressionare Himchan e Daehyun.

Aspetta.

Avevo appena detto Daehyun?

Che diamine mi saltava in mente?? Io non dovevo per nulla impressionarlo, stargli così tanto tempo vicino mi stava facendo diventare stupido.

Alla fine optai per una camicia viola sbottonata, con sotto una maglia un po' scollata e leggermente aderente nera e dei normali jeans neri.

Certo, non si poteva dire che era un bel outfit, ma era il meglio che ero riuscito a trovare.

 

Alle 20.30 arrivò, puntuale come al solito, Daehyun.

Mi infilai la giacca e uscii di casa.

Era il momento di iniziare.

 

 

 

 

 

 

 

Ok... Ora mi sento uno schifo!! XD

Non ho updato la storia per più di una settimana, e questo capitolo fa piuttosto pena!

Senza parlare del fatto che è da cinque maledettissimi capitoli che sto portando aventi la storia della festa XD Non vi preoccupate, il prossimo capitolo sarà sulla festa lol.

La verità è che lo avevo finito di scrivere molto tempo fa, solo che non ho avuto tempo di postarlo perhè mia sorella mi ha impedito di toccare il computer TT^TT

Perdonatemi!!!!

Spero leggerete comunque questo capitolo e che continuerete a recensirlo!!!

Grazie a tutte le persone nuove che hanno messo la storia tra le seguite, preferite, e che mi hanno messo tra i loro autori preferiti!

Davvero lo apprezzo un sacco!!!~

E grazie a leight r, luna8029, debby87, Black Moon Coco per aver commentato l'ultimo capitolo :3

Spero di non avervi deluso troppo XD

 

Saranghae yo~

 

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Capitolo 6
*** Promises ***


Promises

 

 

Era tempo di iniziare.

Mi diressi verso Daehyun, che mi stava aspettando davanti alla strada di casa mia.

Quando ero ormai abbastanza vicino da riuscire a distinguere forme e colori ,nonostante il buio della sera, notai che era vestito dannatamente bene.

Diciamolo, era sempre vestito bene, ma oggi aveva un non so che di più.

Lo salutai timidamente, dato che in quel momento non ero io a poterlo controllare, grazie alla scusa dello studio, ma bensì lo era lui.

Se ne sarebbe potuto andare da un momento all'altro, quindi era meglio cercare di ruffianarselo un po'.

 

-”Sono stupito che alla fine tu sia venuto davvero, pensavo che mi avresti abbandonato per poi prenderti gioco di me”

-”Si, lo avrei potuto fare, ma sono una persona che mantiene sempre le promesse, e noi ne avevamo fatta una”

 

Per la maggior parte del resto del tempo non ci parlammo, semplicemente camminammo silenziosamente verso il luogo della festa.

Era strano, non avevo mai avuto problemi a parlare con qualcuno, ma ora non avevo proprio la minima idea di che cosa dire a Daehyun, per non camminare con quell'imbarazzante silenzio di sottofondo.

Dovevamo pur sempre cercare di trovare qualcosa in comune, sennò alla festa qualcuno avrebbe potuto effettivamente dubitare della nostra relazione.

Sta di fatto che proprio non riuscii a far uscire nessuna parola dalla mia bocca, e quindi mi rassegnai.

 

In poco tempo arrivammo davanti alla casa, dove, sia fuori che dentro, erano ammassati decine e decine di adolescenti che cercavano di accomppiarsi in ogni angolo.

Disgustoso, non avevano un minimo di dignità.

La musica era molto forte, e su un lungo tavolo al fondo del salone, ancora più enorme, erano appoggiatti tutti gli alcolici, bevande in generale e cibo.

Chi se non Kim Himchan poteva permettersi questa festa?.

 

Ad un certo punto vidi che Himchan ci si avvicinò.

-”Jonguppie” disse saltandomi addosso -”Finalmente sei arrivato, stavo iniziando a pensare che non saresti venuto. E il tuo accompa-....Daehyun?”

Lui salutò Himchan con un sorriso provocante.

-”Da quanto tempo, Himchan hyung”

Himchan gli lanciò subito un'occhiataccia prima di trascinarmi via e di portarmi in una stanza lontana.

-”Ora mi devi spiegare perchè fra tutti hai scelto Jung Daehyun. Sappiamo tutti quanti che genere di persona è, e io non voglio che quel bastardo ti ferisca in alcun modo!”

Stranamente il piano di Junhong stava funzionando, e io ne ero alquanto felice: vedere Himchan preoccuparsi per me in quel modo... Era bello.

Anche se sapevo che sarebbe durato per poco, anche se sapevo che non era il genere di preoccupazione che avrei voluto ricevere... Anche se sapevo che il suo cuore era per un'altra persona.

Era comunque una bella sensazione.

Però ero anche in po' offeso.

Perchè non voleva che io uscissi, anche se era tutto per FINTA, con Daehyun?

Cioè, anche io sapevo della sua reputazione, e all' inizio non volevo chiederlo a lui... Ma infondo non era una persona così cattiva se non era con il suo gruppo.

E sentirlo chiamare bastardo mi aveva dato un po' fastidio.

Perchè?

-”Perchè credi di poter chiamare 'bastardo' una persona di cui non sai nulla? Perchè pensi che sia lui la persona che mi ferirà, quando mi sta aiutando? Non capisci proprio nulla”

Non sapevo perchè avessi reagito in quel modo, non sapevo perchè mi erano uscite dalla bocca quel genere di parole.

Chiusi violentemente la porta alle mie spalle, lasciando Himchan da solo in quella stanza.

Ero arrabbiato.

Speravo che far ingelosire Himchan mi avrebbe fatto sentire bene, ed era successo, per un minuto, ma perchè ora mi sentivo solo più ferito di prima?

Decisi di lasciare da parte quelle domande e di andare a recuperare Daehyun, prima che potesse dire a qualcuno qualcosa che non avrebbe dovuto.

Come immaginavo, era già circondato da mille persone che stavano provando a flirtare con lui.

Perfetto, ora, non solo avevo risposto male alla persona che mi paiceva, ma il finto ragazzo stava flirtando con altre persone.

Non avevo diritto di essere geloso, lui non era niente per me.

Solo una persona a cui avevo promesso il mio aiuto, ma ero l'unico che lo capiva.

Che cavolo mi stava succedendo?

NO!

Non dovevo essere geloso.

Stupido!

Doveva essere probabilmente l'effetto di tutto il fumo e l'alcol che c'era intorno a me.

Mi avvicinai al tavolo e presi un bicchiere a caso di un alcolico, che buttai giù in un sol sorso, finendo quasi per soffocare.

Non ero abituato a bere cose così alcoliche, e non le avrei neanche dovute bere, non essendo neanche ancora maggiorenne*.

Mentre ne stavo prendendo un altro, per cercare di far smettere quei pensieri di tormentarmi, sentii un mano fermarmi e prendermi il bicchiere.

-”Non dovresti bere, non hai l'età”

Mi voltai verso quella persona solo per vedere una delle due persone che avrei preferito evitare al momento.

-”Senti un po' chi parla, il ragazzo che si ubriaca ogni fottutissima sera e che va a letto con ogni genere di persona”.

-”A quanto pare l'alcol non ha proprio un buon effetto su di te eh, e meno male che ti ho fermato. E poi non è vero che mi ubriaco ogni sera.. ci sono anche giorni che preferisco stare a casa. E per quanto riguarda il fatto di andare a letto con tutti... beh, non posso negarlo, ma è da quando mi hai iniziato a dare ripetizioni che sto limitando le cose, felice? Lo faccio per te”

-”Tappa la tua fottutissima bocca Daehyun e inizia a fare le cose per te stesso, intanto non riuscirai a farmi diventare uno delle tue vittime”

-”Ti perdono solo perchè so che sei un po' ubriaco. Ma comunque non era quella l'intenzione delle mie parole, intendevo dire che è grazie a te e alle tue parole che sto cercando di rimettere la mia vita a posto.... Brutta serata? Himchan non ha avuto la reazione che speravi?”

-”No... io non ho avuto la reazione che speravo”

-”Capisco...”

Mi allontanai da lui e mi andai a sedere in un divanetto nel salone enorme.

Sta volta fu Himchan ad avvicinarsi.

-”Jonguppie?”

Non gli risposi.

-”Senti, mi dispiace, non avrei dovuto giudicarti per la persona che ti piace, ognuno ha il diritto di stare con chi vuole. Ti prego, non essere arrabbiato con me...Non lo sopporterei”

Non aveva capito nulla, nulla, io non amavo Daehyun, io amavo lui.

Vero? Il mio cuore era solo per lui, ma ormai lo aveva disrutto in mille pezzi, così piccoli da non poterli più rimettere insieme. Dovevo andare avanti.

-”Mi perdoni”

Annuii lentamente, e lui, prima di andarsene mi abbracciò.

Il mio cuore non batteva più forte come le altre volte, il calore del suo corpo non era più avvolgente come le altre volte.

Era un abbraccio triste, privo delle dolci emozioni che avrei voluto ricevere da lui.

Non volevo più provare dolore, volevo trovare qualcuno che mi avrebbe davvero amato e accetto.

La conferma del dolore che provavo ci fu qualche minuto dopo.

Himchan e Youngjae si erano allontanati ed erano in un angolo della stanza, il secondo poggiato contro il muro, l altro davanti a lui.

Nessuno si era accoto della loro momentanea 'sparizione' a parte me.

Li stavo guardando, ma forse non lo avrei mai dovuto fare.

Himchan gli si avvicinò lentamente, sempre di più, fino a quando le loro labbra non si stavano sfiorando delicatamente, per poi poggiarsi più sicure le une sulle altre.

Quella che era una cosa pura e delicata diventò più passionale.. Ed io ero lì, a guardarli.

Non avrei dovuto, per diversi motivi: uno, stavo invadendo la loro privacy; due, mi stavo solo auto-ferendo.

Quello che provavo al momento doveva far più male di tutte le altre auto lesioni possibili, più delle lamette sulla pelle, più di riepirsi di psicofarmaci, più di morire.

Quante volte avevo sognato che un momento del genere succedesse tra me e Himchan.

Quante volte avevo sognato le sue labbra sulle mie, il loro sapore, la loro consistenza.

Quante volte avevo sognato di dare il mio primo bacio e il mio amore a lui.

Ma lui non me ne aveva mai dato la possibilità.

Prima che il mio volto iniziasse a bagnarsi di lascrime decisi di uscire dalla casa, e andare fuori a prendere una boccata d'aria.

Optai per l'uscita sul retro della casa, dato che dall altro lato c'era troppa gente.

A quel punto mi lasciai andare, le lacrime che avevo trattenuto per tutta la serata iniziarono a scendere.

Ci stavo provando, ci stavo provando con tutte le mie forze a smettere di pensare ad Himchan, ma ogni volta che lo vedevo felice mi sentivo malissimo.

 

Ero nel mezzo dei miei pensieri quando Daehyun si venne a sedere vicino a me.

-”Ti stavo cercando. Anche tu avevi bisogno di una boccata d'aria?”

Non risposi, rimasi in silezio, asciugando le mie lacrime per non far vedere il mio lato debole a Daaehyun.

-”Lo sai, sono felice di vederti così. Ti ricordi, il primo giorno che c'eravamo incontrati avevi detto che nulla ti avrebbe più potuto ferire... non devi sempre fingere di stare bene, non devi sempre sorridere. Non devi nascondere le tue emozioni a me, tu mi hai promesso che mi avresti aiutato, e ora voglio aiutarti in qualcosa anche io... Quindi, per favore, parlami”

-”I-io... sono uno stupido, non è così?” cercai di dire tra i singhiozzi.

-”No, sei solo umano. Forse non ho alcun diritto di dirlo, ma... Himchan è uno stupido, e lo è sempre stato, da quando lo conosco. Tu sei troppo per lui, non devi piangere, non devi buttarti giù.

Devi guardare avanti, ci sono molte persone che ti ameranno là fuori. Sei stato l'unico ad avere il coraggio di dire che mi avresti aiutato, sei stato l'unico che, nonostante il mio atteggiamento, è rimasto accanto a me senza guardare solo come sono esteriormente. Jongup io... ti ringrazio, e non voglio vederti triste per una persona come Himchan”.

 

Mai e poi mai mi sarei aspettato di sentire certe parole da Daehyun.

Forse lo avevano davvero tutti frainteso, anzi, decisamente lo avevano fraiteso.

E io, come tutti gli altri, lo avevo giudicato solo dalla copertina.

-”D-Dae hyung... posso chiamarti così?”

-”Certo che puoi” rispose sorridendomi.

Era un sorriso ancora diverso da tutti gli altri che mi aveva mostrato fin ora.

Era più dolce, più caldo, rassicurante... era bellissimo e mi stava facendo sciogliere il cuore.

-”Allora, Dae hyung, p-posso abbracciarti” alle mie parole arrossii come un pomodoro, e ,quando pensavo che avrei ricevuto un rifiuto, sentii delle forti braccia stringersi intorno a me.

Il mio cuore iniziò a battere velocemente, così velocemente che avevo paura che si riuscissero a sentire i battiti anche all'esterno.

Così forte che faceva male respirare.

Avevo paura.

Perchè trovavo cose piacevole rimanere tra le sue braccia?

Perchè il suo profumo, così dolce e sensuale, mi stava facendo perdere i sensi.

Avevo paura.

Perchè stavo provando tutte queste emozioni verso Daehyun, e non le avevo provate quando avevo abbracciato l'ultima volta Himchan?.

Era solo un amico per me vero?

E se lui non mi vedeva neanche come un amico?.

E se lui dopo oggi mi avesse lasciato solo, e avesse fatto finta che non esistessi neanche?

Avrebbe fatto male come vedere Himchan con Youngjae... o di più?

 

La stretta delle sue braccia diminuì fino a che non diventò nulla.

-”Va meglio ora?”

Annuii lentamente.

-”Hyung?”

-”Uhm'”

-”Siamo amici vero?”

-”...Si...Amici”

-”Non mi abbandonerai, vero?”

-”No, non lo farò mai”

-”Prometti?”

-”Prometto”.

Rimanemmo in silenzio per un po', a guardare il cielo stellato.

Essendo molto tardi i vento era più gelido, e stavo iniziando ad avere freddo, ma non volevo che quel momento finisse, quindi mi strinsi le ginocchia al petto per cercare di trattenere più calore, ma fu inutile ed iniziai a tremare leggermente.

Sentii il braccio di Daehyun poggiarsi sulla mia spalla, e avvicinarmi a lui.

-”D-dae hyung?”

-”Hai freddo, no?”

Abbassai lo sguardo, prima che potesse vedere il rossore sulle mie guance, che a quel punto sarebbe stato così evidente da vedersi anche al buio.

Se qualcuno fosse passato lì vicino avrebbe sicuramente pensato che stavamo insieme.

Ma non era così..eravamo solo amici... e saremmo rimasti solo amici.

Rimanemmo lì per un'altra decina di minuti, prima che mi propose di rientrare dentro.

-”Hyung, prima posso farti una domanda?”

-”Quello che vuoi”

-”Perchè, la prima volta che ci siamo incontrati, mi hai chiesto di non innamorarmi di te per nessun motivo al Mondo?”

-”...Perchè avrei troppa paura di ferirti, e perchè avrei troppa paura di poter innamorarmi anche io di te.”

-”Hyung, queste cose le dici a tutte le persone con cui vai a letto?”

-”No”

-”E perchè le stai dicendo a me?”

-”Perchè ci tengo troppo a te per poterti perdere”

-”Scusa se continuo a farti domande, ma sono strane le cose che mi stai dicendo, insomma, fino a ieri mi ignoravi a scuola e ora dici che sono importatnte. Non capisco”

Si mise a ridere, prima di guardarmi intensamente negli occhi.

-”Oggi ho riflettuto sul fatto che sei la prima persona che dopo molti anni mi sta trattando bene, e per bene non intendo quel gruppo di 'amici' con cui esco. Loro sono solo persone che mi vengono dietro per come mi attenggio, e che, lo ammetto, io sfrutto per i miei scopi. Tu però sei diverso. Penso che potremo diventare ottimi... amici”

Sorrisi alle sue parole, ero felice che si stesse finalmente iniziando ad aprire con me.

-”Posso farti un'ultima domanda prima di rientrare?”

Lui annuii

-”Solo curiosità... Cosa succederebbe se uno di noi due non mantenesse la promessa?”

-”Finchè siamo solo amici non ha importanza, no?”

Rimasi un po' deluso dalla sua risposta, ma al momento mi poteva bastare.

Ci alzammo e rientrammo nella casa, dove, stranamente, non mi misi più a cercare la figura di Himchan.

Vidi in un angolo della stanza Junhong con Yongguk.

Erano così adorabili insieme, così vicini ma allo stesso tempo lontani.

La loro relazione era sempre stata un po' ambigua, un misto tra amore e semplici sentimenti che si provano tra fratelli.

Forse erano solo loro troppo stupidi per ammettere che si amavano, anche se tutti quelli che avevano intorno cercavano di farlielo capire ogni giorno.

Ma loro erano felici così, erano di felici di poter stare insieme senza per forza dirsi di amarsi, senza per forza dover dimostrare i loro sentimenti con le parole,

Senza che nessuno dei due sapesse con certezza se stavano insieme o meno.

L'unica cosa che li teneva uniti era il loro amore, e questo per bastava.

Avrei davvero voluto anch'io trovare qualcuno così.

Guardai di nuovo davanti a me, dove, Daehyun mi stava guardando, sorridendomi.

Io ricambiai il sorriso.

-”Jongup?”

-”Uhm?”

-”Vuoi far ingelosire Himchan ancora di più, e farlo arrabbiare e pentire della sua scelta?”

Annuii, non sapendo precisamente cosa volesse fare.

Sentii la sua mano prendermi delicatamente il polso e portarmi dove Himchan mi avrebbe potuto vedere, ma senza essere troppo palesi che volessimo la sua attenzione.

Io semplicemente lo seguii.

Dopodichè mi avvicinò a lui, fino a quando non eravamo a qualche centimetro di distanza.

Il mio cuore sembrava stesse per esplodere, e io stavo per andare completamente in panico...cosa voleva fare?.

Poggiò la sua altra mano sulla mia guancia e mi avvicino a lui, sempre di più.

Sentii il suo respiro, il suo profumo, il suo corpo, il suo calore... era tutto così..vero.

Poggiò delicatamente le sue labbra sulle mie, con tanta delicatezza che serei potuto svenire.

Erano morbide e sapevano di vaniglia e cioccolato.

Sentii che tutti i miei sogni su Himchan che andavano a pezzi, sentii che tutto quello che avevo provato prima era stato lasciato indietro.

Il bacio non durò molto, ma era stato decisamente come avrei immaginato sarebbe stato il mio primo bacio.

Con solo una differenza.

Daehyun era mio amico, solo un amico, e non avrei dovuto provare certi sentimenti verso di lui.

Ma forse era tutto ok... forse li stava provando anche lui, o forse...

O forse era tutto una finzione.

 

Buona sera gente, yeee, dato che lo scorso capitolo l'ho postato in ritardo ho deciso di farvi un regalo postando il nuovo primo.

Anche se una schifezza del genere non può essere cnsiderata come un regalo.

Scusate se faccio schifo a descrivere le scene di baci ecc, e se sono ripetitava per l'uso delle parole TT^TT.

Se avete qualche consiglio da darmi lo apprezzo volentieri :3

Perdonate come al solito ogni mio errore di grammatica XD

 

*Allora, dato che nella storia non l'ho mai detto prima, hanno tutti due anni in meno, come quando hanno debuttato, quindi Jongup ne ha 17, Daehyun 19, Junhong 16, Youngjae 18, Himchan e Yongguk 21 :3.

Scusate per tutte le parti confusionarie e se la storia fa acqua ovunque, lol, perdonatemi, più avanti adrò più cercherò di diventare una scrittrice più brava, soprattutto se mi supporterete ^^.

 

Grazie per aver letto questo cap :3

Grazie a shyrilen_chan, luna8029, Black Moon Coco, leight r, momoiromomoiro e Ryoko Uzumaki per aver commentato l'ultimo capitolo~

 

Saranghaeyo~

 

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Capitolo 7
*** I'm here ***


I'm here

 

Rimasi immobilizzato per qualche secondo, ancora sconvolto dalle mille sensazioni e emozioni che avevo appena provato.
Che dire.
Il mio primo bacio lo avevo dato a un tipo che conoscevo da quattro giorni, alla festa della persona che mi piaceva, davanti a tutti quanti... E quel bacio non significava nulla.
Guardai Daehyun, per cercare di  capire cosa anche lui stesse provando, ma nulla... Non riuscivo a capire.
-"Jongup... Vuoi che ti riaccompagno  casa?"
Annuii lentamente.
Allora mi prese l avambraccio e mi diresse verso la porta d uscita.
Camminammo silenziosamente, cercando di evitare di guardarci.
-"ecco..."
Daehyun ruppe per primo il silenzio
-"Se il bacio ti ha dato cosí fastidio... Puoi far finta che non si successo nulla"
Il mio imbarazzo fu sostituito da qualcos altro, un sentimento piú triste, piú rabbioso...
Rimasi in silezio, abbassando lo sguardo e aumentando la velocitá del mio passo.
-"Intanto non significava nulla"
Continuó lui.
A quel punto le sue parole mi avevano fin troppo ferito.
Avrei davvero voluto prenderlo a schiaffi o qualcosa del genere.
Ero stato stupido... Ero caduto nella sua trappola come tutte le sue altre vittime.
Era ovvio... Non sarebbe mai potuto succedere qualcosa tra me e lui.
-"Beh, se non significava nulla puoi pure andare a qual paese! Stupido!!.
Dissi prima di voltarmi e iniziare a correre verso casa il più velocemente che potevo.
Le lacrime stavano di nuovo per scendere dai miei occhi, ma sta volta cercai di trattenerle.
Avevo giá pianto troppe volte, dovevo smettere di essere cosí debole!.


Daehyun pov.
Ero rimasto completamente solo nel mezzo della strada, cercando di capire cosa mai avevo detto di sbagliato.
Cosa avrei dovuto dire? Che in veritá quel bacio era stato molto piú di una finzione? A quel punto sarebbe sicuramente scappato via da me gridando che ero pazzo o robe simili... Ma a quanto pareva la situazione non era molto diversa.
Probabilmente aveva bisogno di un po di tempo per stare da solo e riflettere, e io glielo avrei concesso volentieri.
Almeno avrei potuto cercare un modo per autoconvincermi che non stava succedendo quello che pensavo.
Non poteva essere.
Mai e poi mai mi sarei innamorato di Jongup, o almeno era quello che mi ripetevo ogni giorno.
Non dovendo piú accompagnare Jongup a casa, cambiai direzione, per andare a casa dei miei nonni.
Giusto mentre mi stavo incamminando, mia nonna mi chiamò.
All inizio rimasi stupito: essendo molto tardi mi aspettavo che fosse giá letto, e solitamente non mi chiamava quasi mai.
Accettai la chiamata.
-"pronto?"
-"D-Daehyun... Dove sei?"
-"sto tornando a casa... É successo qualcosa?"
-"tuo nonno...è all ospedale"
Smisi di camminare e mi fermai in mezzo alla strada, paralizzato.
-"cosa intendi con 'all ospedale'... Spiegati meglio"
-"ecco... Ha avuto un attacco di cuore e adesso lo stanno visitando... R-riesci a raggiungermi?"
Dal tono della sua voce avevo capito che doveva essere davvero sconvolta, quindi, senza pensarci neanche un attimo, le risposi di si e iniziai a correre verso l edificio, il piú velocemente che potevo.
Il cuore mi batteva a mille... Avevo paura.
Avevo paura di poterlo perdere, di poter perdere una delle persone piú importanti di tutta la mia vita.
Avevo paura di non poterlo ri abbracciare, di non potermi scusare per essere stato uno stupido nipote...
Non potevo perderlo.
In cincque minuti raggiunsi la struttura e, all interno, chiesi subito agli infermieri dove fossero i miei nonni, e uno di loro mi indicó una porta all inizio di uno dei corridoi.
Ancora col fiatone, mi misi davanti alla porta, senza aprirla.
Non volevo vedere all interno cosa stesse accadendo, ma poi ricordai.
Non dovevo essere un codardo, mia nonna doveva essere anche lei spaventata, e non potevo lasciarla da sola... 
Poggiai la mano sulla maniglia, presi un bel respiro e la aprii.
Mio nonno era disteso su un letto, occhi chiusi, respiri inaudibili.
Mia nonna era accanto a lui, che gli teneva la mano con gli occhi pieni di lacrime.
Mi avvicinai a lei e l abbracciai.
La strinsi forte, per farle capire che ero con lei, e che ci sarei sempre stato.
Dopo poco tempo entró un medico.
-"buonasera... Mi dispiace informavi, ma vostro marito è in una situazione molto instabile... Potrebbe farcela, ma non ne siamo sicuri al 100%".
Dopodichè ci salutó nuovamente e uscí dalla stanza.
Sentii il mio cuore frantumarsi lentamente.
Perdere una delle uniche persone che mi aveva voluto bene non era una cosa che avevo intenzione di accettare.
Dissi a mia nonna che era meglio se lei tornava a casa, non volendo che si affaticasse troppo, e che sarei rimasto io con lui tutta la notte.
-"va bene" accettó dopo qualche minuto di discussione -"ma domattina presto ci diamo il cambio" annuii dolcemente, e poi anche lei se ne andó, lasciandomi solo con mio nonno in quella stanza.
-"ciao nonno... So che al momento non mi puoi sentire, ma non importa.
Non mi stancheró mai di parlarti, quindi ti conviene riprenderti, perchè ho tante altre cose da raccontarti. Non puoi lasciare me e la nonna da soli, lo sai vero? Me l avevi promesso, quando avevo otto anni...avevi promesso che saremmo sempre stati insieme e che non mi avresti mai piú lasciato da solo con mio padre. Cosa accadrá se mi lasci? Cosa accadrá se mi lascerà anche la nonna? Ho paura.
Tanta paura, vi prego, non sono ancora pronto per lasciarvi andare".
Mi misi a piangere senza che neanche me ne accorgessi, prima che iniziai a vedere la coperta bagnarsi.
Strinsi le ginocchia al mio petto e mi asciugai le lacrime.
Faceva male.
Faceva male sapere di non avere nessuno, di non poter parlare con alcuna persona.
Era la prima volta che realizzavo quanto ero veramente solo.
Da quante persone false ero circondato.
Da quanto schifo facesse la mia vita.
Nonostante continuassi ad asciugare le lacrime, continuavano a formarsene sempre altre.
Perchè era così tanto difficile?.
Perchè non c era nessuna persona disposta ad abbracciarmi e a dirmi che andava tutto bene?
Perchè dovevo sempre stare in silenzio nascondendo le mie emozioni sotto una falsa maschera di bugie?.
Forse perchè quella maschera mi teneva al sicuro dal mondo...lo spaventoso mondo.
Presi il cellulare e cercai qualcuno che potessi chiamare, e mi fermai sopra il numero di una persona.
Sapevo che doveva essere probabilmente ancora arrabbiato con me, ma avevo bisogno di sentire la sua voce...anche per qualche secondo.
Il cellulare suonó per un paio di secondi, prima che la voce rispondesse.
-"che vuoi?"
-"hei..ciao..sei a casa?".
-"si"
-"bene...sei ancora arrabbiato?"
-"..."
-"scusami... Scusami per tutto" 
La mia voce stava leggermente tremando, e quelle dannate lacrime cadevano dai miei occhicome una cascata.
-"dove sei?"
-"uhm.. Ecco, all ospedale"
-"TI É SUCCESSO QUALCOSA?"
-"No, tranquillo... Mio nonno..."
-"Mi dispiace"
-"Non devi, non ti preoccupare"
-"vuoi che venga da te?"
-"non devi..."
-"saró lì tra poco, aspettami".
-"no asp-" 
Non feci in tempo a finire la frase.
Misi il cellulare in tasca e mi rannicchiai nuovamente sulla sedia.
Dopo un po di tempo sentii la porta aprirsi e vidi una persona camminare velocemente verso di me per poi abbracciarmi.
Era lui.
Sorrisi leggermente, nascondendo il mio viso nel suo incavo del collo.
-"non ti preoccupare...andrá tutto bene".
A quelle sue parole mi rimisi a piangere, bagnando la sua maglia di lacrime e stringendolo piú forte a me.
Rimasimo così per altri minuti, prima che mi allontanai da lui.
-"scusami, ti ho bagnato la maglia"
-"non è nulla di grave" disse sorridendomi
-"grazie Jongup"
-"ci saró sempre per te"
Lo avvicinai di nuovo a me, prendendogli la mano e accarezzandogli  dolcemente i capelli, poi mi avvicinai al suo viso e gli diedi un bacio sulla guancia.
Lui arrossì subito... Adorabile.
-"co-cosa fai?"
-"shhh, non fare domande"
Presi il suo viso tra le mie mani, il battito  del mio cuore stava sempre piú aumentando, ed ero quasi sicuro di poter sentire anche il suo.
Poggiai la mia fronte sulla sua, guardandolo intensamente negli occhi.
-"ti prego... Promettimi che rimarrai sempre al mio fianco, qualsiasi cosa accada"
-"s-si"
-"sei davvero importante per me, jongup, grazie".
Gli sorrisi e lo avvolsi nuovamente tra le mie braccia.
Ci sedemmo su un piccolo divanetto, sempre vicino al letto, e lo continuai a tener stretto a me, con la paura che, se l avessi lasciato, sarebbe scappato.
Dopo un po di tempo ci addormentammo, poggiati l uno sull altro.

~~~~~
Dopo non so quanto tempo fui svegliato da qualcuno.
Aprii lentamente gli occhi e mi stiracchiai.
Dopidichè mi guardai intorno: alla mia sinistra c era Jongup seduto sul mio stesso divanetto, ma molto piú lontano di come ricordassi era messo prima che mi addormentassi, ed era tutto rosso in faccia; davanti a me c era mia nonna, che mi stava sorridendo.
-"Giorno Daehyunnie, dormito bene?"
Disse con un tono di voce un po provocante, e io la guardai confuso.
-"Si... Piú o meno... Che ore sono?"
-"sono le sei di mattina"
-"oddio, giá le sei?"
-"esatto...e dimmi caro, chi è questo bel giovanotto che è qui con te?"
Mi girai nella direzione di Jongup, che era attualmente piú rosso di prima, e sembrava piuttosto a disagio.
-"ecco...beh...lui...è... Un amico molto importante"
-"ah, capisco"
Ci fu un attimo di silenzio in cui mia nonna mi guardó negli occhi con il suo sguardo 'dopo ne parliamo meglio' e Jongup sembrava che volesse dirmi 'ti prego fammi andare via, sono troppo imbarazzato'.
-"uhm... Jongup, aspettami un attimo fuori, ti raggiungo subito"
-"O-ok"
Salutó educatamente mia nonna con un inchino e uscí dalla stanza velocemente.
-"Allora?"
Disse lei non appena la porta si era chiusa
-"Chi è sto Jongup, seriamente"
-"Te l ho detto nonna, un amico..."
-"un amico?"
-"si, esatto"
-"e perchè quando sono arrivata stavate dormendo abbracciati come una coppietta?"
A quel punto capii perchè Jongup era imbarazzato.
Diamine.
Cosa le avrei dovuto dire?
-"ecco.. É una persona che non voglio che mi abbandoni come tutte le altre.."
-"capisco....ora puoi pure andare, non ti preoccupare, ci sto io col nonno"
Disse sorridendomi dolcemente
-"grazie...ti voglio bene nonna"
-"anche io Daehyunnie....ora va! Ti sta aspettando"
La abbracciai e anche io, come tutte le altre persone, chiusi quella porta alle mie spalle, portandomi dietro comunque tutta la paura.

~~~~~
-"Eccomi, ci sono, scusa se ti ho fatto aspettare"
-"nulla... Non importa"
Iniziammo a camminare anche questa volta silenziosamente.
-"Uhm... Vuoi che ti riaccompagno a casa? Oggi per davvero, intendo".
-"O-ok"
-"non badare a quello che dice mia nonna, le piace far sentire le persone in imbarazzo"
-"ho notato" dsse con un sorriso appena accennato.
-"ma in fondo è una persona davvero meravigliosa"
-"D-dae hyung, perchè hai chiamato proprio me?"
-"perchè mi fido di te, e so di poter contare su di te"
Sorrise, di nuovo, ma questa volta era un vero sorriso, come i suoi soliti: avrebbe potuto uccidere qualcuno.
Arrivammo davanti al portone di casa sua dopo un paio di minuti.
Era una casetta adorabile, proprio come Jongu- ...che diamine, non dovevo pensare certe cose, NO! 
-"beh...allora... A domani?"
Disse lui dopo un minuto che ero rimasto a fissare la sua casa.
-"ah, si... Okai. A domani"
Mi allontanai lentamente dalla casa, e dopo qualche passo mi girai a guardare indietro: stava cercando di aprire la porta, senza farcela..che tener-   NO! Diamine basta, basta pensare certe cose!
Mi costrinsi a non voltarmi piú indietro.



Jongup pov
Dopo finalmente non so quanti tentativi, riuscii ad aprire la porta ed entrare a casa.
Attualmente era vuota: essendo domenica mattina, mio padre era a lavoro, mentre mia madre doveva essere andata a fare la spesa.
Mi tolsi le scarpe e la giacca e salii subito in camera mia.
Diciamo, non mi sarei mai aspettato di passere il sabato notte all ospedale, a dormire ABBRACCIATO con Daehyun.
Che diamine mi era saltato in mente?!.
Ok, lo avevo fatto per consolarlo e tutto, ma ero ancora arrabbiato con lui!.
...O forse non piú...
Che diamine, ero confuso! Non sapevo piú come reagire: prima mi ha trattato di merda, poi mi ha consolato, poi mi ha rubato il primo bacio, dicendo che per lui non è stato nulla, e poi mi ha chiamato per consolarlo, abbracciandomi come se fossi il suo peluche preferito e dandomi il bacio sulla guancia piú dolce di tutti quelli che avevo mai ricevuto.
Diamine.
Ero confuso.
Anche perché ogni volta che ero con lui sentivo la mia faccia andare a fuoco, e le farfalle letteralmente divorarmi lo stomaco.
Mi lanciai sul letto coprendomi il viso col cuscino.
Avevo bisognio di uscire con qualcuno!
Afferrai subito il mio cellulare e chiamai Junhong.
-"nghh, pronto?"
-"Junhong ah! Ti prego, usciamo!"
-"hyungg~ mi hai svegliato!"
-"dormire troppo non ti fa bene, sú! Alza in tuo bel fondoschiana da quel letto e vatti a preparare, saró da te tra dieci minuti!"
-"Ma hyun-"
-'Niente ma! Sbrigati"
Prima che potesse controbattere terminai la chiamata... Diamine, era una cosa che facevo spesso!
Mi rimisi nuovamente le scarpe e la giacca e chiusi la porta che avevo fatto tanta fatica prima ad aprire.
~~~~
Dieci minuti dopo ero davanti alla porta di casa di Junhong, a citofonare.
Dopo un minuto essa si aprii, rivelando la figura di un Junhong piuttosto addormentato, con lo spazzolino in bocca.
Mi fece segno di entrare un attimo in casa, e cosí io feci.
Andó a finire di preperarsi e dopo poco mi raggiunse di nuovo.
-"Per quale motivo mi hai svegliato a quest ora?"
-"non posso chiedere al mio migliore amico di uscire con me?"
-"neh hyung....comunque...che diamine era quel bacio ieri sera?!?"
Arrossii di colpo... Ero uscito con Junhong giusto per dimenticare il tutto, ma a quanto pareva, era impossibile.
-"dobbiamo per forza parlarne?"
-"mi hai buttato giú dal letto alle 8 di mattina, ALLE 8 DI DOMENICA, DIAMINE, per lo meno dammi la soddisfazione di prendermi un po gioco di te hyung"
-"Junhong ah! Sei cattivo!"
-"Non hai ancora risposto"
-"Non lo so, ma ha detto che non significava nulla, quindi non significava nulla"
-"com è stato?"
-"uh?"
-"com è stato baciare uno dei ragazzi piú popolari e fottutamente fighi delle nostra scuola?"
-"uhm....soffice?"
-"ah... Tutto quello che hai da dire è 'soffice'?"
-"non saprei come spiegartelo... É stato...bello...ma, non significava nulla"
Abbassai lo sguardo.
-"hyung...ti faccio un altra domanda...ti piace Daehyun?"
-"ecco...io...non lo so, ma, anche se fosse, NON devo innamorarmi di lui. Comunque, cambiando argomento, dato che in questi giorni sento solo parlare di Daehyun, Daehyun e ancora Daehyun...Come va con Gukkie hyung?"
-"come al solito"
-"Avanti! Non vi siete ancora dichiarati ufficialmente?!?"
-"no, tsk, non ne abbiamo bisogno... Sappiamo bene che ci amiamo, anche senza dirlo"
-"e come fate a saperlo"
-"beh...sai...lo dimostriamo fisicamente"
-"ah...se lo dici tu allora okai"
-"mercoledì si parte per la gita, hyung, te lo ricordi vero?"
-"sisi, tranquillo, faccio sempre parte del consiglio"
-"sei giá stato a Busan?"
Disse mentre inizió ad incamminarsi verso la porta d uscita.
-"no, mai, tu?"
-"idem, ci divertiremo, non vedo l ora"
-"dillo, non vedi l ora di poter stare da solo con Yongguk"
-"beh, anche, ma staró anche con tutti voi altri, duh!"
-"seh, so come finirá...alla fine starai male per 'qualche strano motivo' e non riuscirai neanche ad alzarti dal letto, sempre per 'quel motivo' "
-"HYUNG!!!"
Disse tirandomi un pugno sul braccio
-"ahi! Junhong ah, fa male"
-"cosí impari, pabo!"
Continuammo ad isultarci/parlarci per tutto il tempo, e poi decidemmo di andarci a prendere una crêpe.
Ci sedemmo dentro a mangiarla, in un tavolino vicino alla finestra, mentre guardavamo tutte le persone fare avanti e indietro per le srade.
Nonostante fossero appena le 9.30 di mattina, le strade erano piuttosto affollate, con bambini che giocavano, adolescenti che cercavano di farsi fighi, adulti che facevano compere o si incontravano.
Non appena le crêpes erano pronte, una ragazza piú o meno della nostra etá ce le portó.
-"ecco a voi le vostre crêpes. Siete di zona?"
-"si, piú o meno" rispose Junhong
-"ah, allora potete venire piú spesso, avere dei ragazzi cosí belli in negozio é sempre un piacere"
Era palese, stava  cercando di flirtare con noi, ma feci finta di nulla e le sorrisi. 
Finalmente dopo poco se ne andó.
Mangiammo le crêpes parlando del piú e del meno, e quando finimmo uscimmo dal negozio e ci diressimo verso il parchetto  vicino a casa mia.
Al momento c era molta gente, ma riuscimmo comunque a trovare una panchina vuota su cui sederci.
Era sempre piacevole riuscir a passare un pomeriggio con il proprio migliore amico, ed ero anche riuscito a distrarmi.
Rimasimo fuori fino a prima di pranzo, quamdo ci salutammo e ci dividemmo, dirigendoci verso le nostre case.
Questa volta non dovetti lottare con la maniglia della porta, perchè fui aperto da mia madre, che doveva essere tornata non molto prima dal 'giro delle compere'.
La aiutai a mettere a posto tutte le cose e dopodichè la aiutai a preparare il pranzo.
La domenica, come tutti gli altri giorni, eravamo soli a pranzo.
A volte mi chiedevo per quale motivo mia madre stesse ancora con mio 'padre', e perchè non si era ancora accorta del fatto che mio padre, nell ultimo periodo, aveva iniziato a tradirla.
Mia madre non meritava di essere tradita.
Fui riportato nel modno dei vivi da una domanda.
-"dove se stato questa sera? Da chi hai dormito?"
Oh, diamine, non era che speravo che non se ne accorgesse, anzi, sapevo che se ne sarebbe accorta... Ma speravo che non mi facesse nessuna domanda.
-"Uhm, un amico"
-"Ah, chi? Lo conosco?"
-"N-NO! Non lo conosci"
-"Posso sapere come si chiama"
-"D-daehyun..."
-"Da quanto tempo lo conosci?"
-"P-poco"
-"Ti ha fatto qualcosa? Ti ha derubato, picchiato?"
-"No mamaa! Non essere iper protettiva, ho diciassette anni! So cavarmela da solo”
-"è che non voglio perdere anche te, scusa... Sei e rimarrai per sempre il mio ometto"
-"uhm...o-okai" dissi arrossendo.
Era proprio questo il motivo per cui cercavo di nascondere sempre tutti i lividi e le ferite... Sapevo che si sarebbe preoccupata troppo, e che sarebbe finita per auto incolparsi.
E non volevo che accadesse.
Io ero abbastanza forte per sopportare tutto il dolore, lei no.
Finito il pranzo tornai in camera mia, per provare un po a studiare, fallendo miseramente quando lessi un nuovo messaggio sul mio cellulare

-da: Jung-occhispaventosi-Daehyun
 
Hei.

Insomma, chi diamine manda un messaggio con solo scritto 'hei' ?

-hei, come stai? Un po meglio?

-da: Jung-occhispaventosi-Daehyun

Piú o meno...se fossi con me forse si.

Non avevo uno specchio a portata di mano, ma dovevo essere decisamente rosso in faccia, dato che mi sentivo andare a fuoco.

-pabo! Non usare questi stupidi truchetti con me, non ci casco come tutti gli altri.

-da: Jung-occhi spaventosi-Daehyun

Non è un trucchetto, ho bisogno di te, sono triste, sei il mio unico amico. Mi vieni a trovare?

Okaai! Avevo proprio bisogno di un bel bicchiere di acqua gelata dato che, ommioddio, Daehyun mi aveva chiesto di andare da LUI!.

-O-okai.....?

-da: Jung-occhispaventosi-Daehyun

Perfetto, ti aspetto :)

Mi ero proprio cacciato in un bel casino, eh?


GIORNO GENTE!

Lo so...vi prego, vi imploro NON ODIATEMI!!! TT^TT

Sono una persona orribile, potete uccidermi se proprio volete, SCUSATEMII.

Lo so, è inutile giustificarsi, è solo che, tra la Torino Comics, tra scuola e violino è stato un periodo molto brutto e pieno di roba D:

Ma ecco a voi il settimo capitolo.... Noterete sicuramente che questo capitolo fa decisamente cagare!! E ciò e dovuto al fatto che ho avuto un perdita di idee drastica...LOL

Comunuqe, sta a voi giudicare quanto abbia fatto schifo yeee!

Grazie a coloro che leggeranno comunque questo capitolo TT^TT

(PS ora che ci sono le vacanze avrò un po di tempo libero e vedrò di farmi perdonare...se avete idee ditemelo, nel senso, se volete che continui questa storia in un certo modo, se volete che scrivo una one shot...anche su altri gruppi se volete eh)

Grazie a Mary99, Yu Jimin, Black Moon Coco, luna 8029, momoiromomoiro e siraka per aver commentato :D

 

Alla prossima

Sydrah~

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Capitolo 8
*** Sorry ***


Sorry

 

Mi ero cacciato proprio in un bel guaio eh?

E ora cosa avrei dovuto fare? Andare da lui, a fare esattamente che cosa?

Mi trascinai fuori da camera per la seconda/terza volta nell arco di un solo giorno, e avvertii mia madre che sarei uscito.

-”Certo, non ti preoccupare, ti fa bene ogni tanto uscire, sei sempre a studiare!”

-”...Si....”

-”Dove vai di bello?”

-”Uhm, da...un compagno di classe, che devo aiutare a studire” non sapevo con certezza per quale motivo stessi mentendo, in fondo potevo sempre dirle che andavo a casa di quel Daehyun a..consolarlo perchè stava attraversando un periodo non molto bello.

Ma era come se fossi geloso, come se Daehyun fosse il mio amico segreto, e che nessuno dovesse sapere della nostra amicizia.

Evitando altre domande che mi avrebbe potuto fare mia madre, uscii subito di casa.

Dopo che mi persi alcune volte per delle strane strade, mandando al diamine il mio senso d orientamento, riuscii ad arrivare a quello che doveva essere il palazzo dove abitava Daehyun.

Sicuramente era diversa dalla zona dove abitavo io, i palazzi erano tutti a molti più piani ed erano di più nuova costruzione.

Cercai sul citofono il suo cognome, e in poco tempo mi ritrovai in ascensore, diretto verso quella che era la sua casa.

Diamine, stavo attualmente andando a casa sua!

Iniziai ad andare in panico: forse avrei dovuto portare qualcosa per ringraziarlo dell invito, forse mi sarei dovuto vestire meglio, diamine, prima di uscire non mi ero neanche contrallato allo specchio!.

Presi un bel respiro e mi tirai uno schiaffo, mi dovevo calmare!

Stavo solo andando da un amico, non dovevo essere così agitato! Per lo meno, non ero mai stato agitato quando andavo a trovare Junhong.

Però, quando mi ritrovai davanti alla porta di casa sua, quando porta si aprì e la sua figura mi accolse, mi mancò per un attimo il respiro.

-”Woah, non pensavo che alla fine saresti davvero venuto”

Oddio!

ODDIO!

Che idiota, avevo frainteso tutto? Forse non era un vero invito, ma solo un modo per stuzzicarmi e...Ommioddio avevo appena fatto una figura di merda?

-”Uh...S-se vuoi me ne vado subito!!”

-”Ma figurati, sbrigati ad entrare, in fondo speravo che saresti davvero venuto” rispose con uno di quei suoi fottutissimi sorrisi che mi facevano dimenticare chi ero.

Finalmente mi decisi ad entrare dentro, la casa, nonostante la collocazione, all interno era arredata con mobili pregiati e di un epoca più antica.

Sulle pareti erano appesi diversi quadri, e sui mobili erano poggiate alcune piante.

-”Uhm...Vuoi osservare ancora per molto l entrata oppure preferisci toglierti la giacca?”

-”Uh? A-ah! Si, scusa”.

Dopo che posai la giacca, seguii Daehyun lungo il carridoio che sembrava infinito.

Quanto ero grande la loro casa?!? Insomma, vivevano lì solo in tre, eppure era enorme!

-”D-dove andiamo?”

-”In camera mia”

-”C-cosa?!?”

-”Qualche problema?”

-”N-no”

In verità era un ENORME problema, avrei preferito non entrare in camera sua!

Mi avebbe potuto stupr-

Da quando avevo iniziato a pensare come mia madre?!?

Daehyun non mi avrebbe mai fatto nulla di male...vero?

Però...In fondo era conosciuto soprattutto per la sua fama da...come dire...ragazzo facile?

Mi stavo facendo troppi giri mentali, mi sarei semplicemente dovuto calmare.

La camera era estremamente diversa da come immaginavo.

Era semplice, senza nessun poster..strano o altre robe del genere; e aveva lo stesso profumo di Daehyun, lo stesso buonissimo profumo di Daehyun.

Sarei potuto svenire da un momento all altro, ma cercai di auto convincermi che andava tutto bene, e che non avevo nessun motivo per essere così strano.

-”Benvenuto nella mia camera”

-”Uh...Non me la sarei mai immaginata così”

-”In che senso?”

-”Beh, nel senso...Pensavo che ci sarebbero state più cose...non lo so, non so come me la sarei immaginata, non mi sono mai immaginato camera tua!” risposi, dicendo l ultima parte forse più velocemente e in panico di quando avessi voluto.

-”Woah, prima di tutto, calmati. Cosa pensavi, che ci sarebbero state bottiglie di alcol, pacchetti di sigarette, e non so cos altro la tua mente pervertita abbia potuto immaginare, ovunque?” disse con un sorrisetto, che avrei voluto volentieri strappargli da quella sua perfetta faccia!.

-”Ommioddio, DAEHYUN!!! Più che io pervertito lo sarai tu, con tutto quello che fai!” a quel punto dovevo essere decisamente rosso in faccia, mentre lui era scoppiato a ridere.

-”Omo, qualcuno qui pensa che io sia una sorta di escort?”

-”S-si più o meno”

-”Non oso immaginare quello che ti hanno detto su di me, ma non posso negare che la maggior parte delle cose sono vere”

-”Questo te lo saresti pure potuto tenere per te” dissi con un misto di disgusto e rabbia.

-”Sei geloso?”

-”Per nessun motivo al mondo lo sarei”

-”Vorresti provare anche tu?”

-”Sta zitto Jung Daehyun!”

-”Woah, sei davvero arrabbiato eh?”

-”SMETTILA DAEHYUN!”

Forse avevo fatto male ad andare da lui. Per quale motivo gli piaceva così tanto prendersi gioco di me? Mi dava fastidio il fatto che mi volesse paragonare a una delle tante persone con cui si era sfogato, o non so cosa avesse fatto, fisicamente.

Mi faceva sentire..male...Senza che ci fosse un motivo ben preciso.

-”Ok, ok scusa. Vuoi qualcosa da bere?”

-”No”

-”Dai! Lo sai che stavo scherzando”

-”Forse dovresti scherzare un po meno”

-”Jongup! Lo sai che non ti tratterei mai come una di quelle persone”

Stavo per rispondere che era uno stupido o qualcosa del genere, prima che mi girassi verso di lui e notassi quanto fosse effettivamente serio in quel momento.

I suoi occhi mi stavano penetrando nella pelle, e il mio battito accelerò subito.

Non riuscì a sostenere il suo sguardo per più di due secondi, infatti guardai subito da un altra parte, cercando di nascondere il rossore delle mie guance.

Sentii un qualcosa sfiorarmi la mano, ma, preso alla sprovvista, e dato che il mio cuore stava già battendo ad una velocità allucinante, mi spaventai a morte e spinsi violentemente quella cosa via, notando dopo che era la sua mano.

-”Ahi, calmati un po”

-”Oddio, scusa, non l ho fatto apposta” in panico presi subito la sua mano e la iniziai a controllare, cercando di capire se gli avevo effettivamente fatto male da qualche parte.

A mia sorpresa, questa volta fu lui a ritirare subito la mano

-”Tranquillo, sto bene, non mi hai fatto davvero male”

Dovevo essere tipo impazzito, ma avrei potuto giurare di aver visto per un attimo arrossire anche Daehyun.

-”Uhm...vuoi andare in sala? Guardare un film?”

-”Di che genere” chiesi mentre ci diressimo verso il soggiorno.

-”Non saprei..Horror?” rispose lanciando uno sguardo 'mi divertirei un sacco a vederti urlare per la paura'

-”N-NO!”

-”Paura?”

-”No...è...non c è l atmosfera giusta, i film horror sono da guardare di sera!” cercai di trovare una scusa, non avevo intenzione di guardare un film horror, dato che, effettivamente, ero una persona che si spaventava facilmente.

-”Vuoi per caso dirmi che ti piacerebbe guardare un film horror di sera con me?”

Ok, forse era meglio se andavo a recuperare il cuore che mi era appena scappato via dal mio petto, perchè ne avevo ancora bisogno!

-”N-no! Non intendevo q-quello!!” dissi balbettando dall inizio alla fine della frase.

-”Oddio, scusa, mi piace troppo guardare le tue reazioni” si asciugò una lacrima mentre cercava di prendere fiato, dopo che aveva riso per tipo cinque minuti.

Sbuffai, un po offesso, prima o poi mi sarei vendicato!.

-”Sicuro che non vuoi nulla?”

-”Uhm.. un bicchiere d acqua va bene, grazie” risposi con un broncio.

-”Subito!”

Decisi che quello sarebbe stato il momento migliore per vendicarmi di lui, mi nascosi dietro un mobile e aspettai il suo ritorno.

-”Ti ho messo anche del ghiaccio va ben- uoah!! Ommioddio Jongup”

Sfortunatamente il mio piano non era andato esattamente come speravo, al diamine la mia goffaggine!

Mentre ero saltato fuori dal mio nascondiglio, pronto per spaventare Daehyun, ero inciampato su non so bene che cosa, cadendo addosso a lui e rovesciandogli addosso l acqua gelata.

Ok, non solo mi ero appena fatto un altra delle mie figure del cavolo, ma ero attualmente sdraiato su Daehyun, con la mia testa appoggiata sul suo petto.

Il suo buonissimo profumo mi stava facendo girare la testa, e il calore del suo corpo era qualcosa di magnifico.

Rimasi fermo in quella posizione per un bel po di secondi, godendomi il suono dei suoi battiti del cuore, che erano stranamente veloci, come i miei.

Avrei davvero voluto farmi avvolgere da quel calore per tutto il resto della mia vita, ma ad un certo punto mi accorsi che la maglia di Daehyun era attualmente bagnata.

Mi alzai di scatto, questa volta con non solo la faccia che mi andava a fuoco, ma anche tutto il resto del mio corpo.

-”S-Scusa Dae hyung!! Non volevo, perdonami, scusa, scusa!!” ero in preda al panico e pensavo che mi sarei messo a piangere per il nervosismo da un momento all altro.

Daehyun si alzò da per terra e mi guardò, senza dire nulla.

All inizio non seppi cosa fare e rimasi anche io immobile.

-”Ti ho fatto male, ti sei graffiato da qualche parte con il vetro del bicchiere, pulisco io non ti preoccupare, ti asciugo anche la maglia, ommioddio scusa non volevo perdonami ti prego” il tutto detto alla velocità della luce, per nessun motivo al mondo avrei voluto litigare con lui per una cavolata che avevo fatto.

Quello sguardo si trasformò ben presto in un sorriso.

-”E tu..avevi intenzione di spaventarmi?!? Non ti preoccupare pulisco io” disse ridendo, mentre iniziò a raccogliere i pezzi di vetro, e io lo raggiunsi subito per aiutarlo.

Pulimmo per terra e dopodichè gli dissi che lo avrei aiutato ad asciugare la maglia.

-”Non ce n è bisogno” rispose mentre si tolse la maglia.

Rimasi paralizzato.

Che diamine.

CHE DIAMINE.

Fortunatamente non ero una delle persone a cui fuoriusciva facilmente il sangue dal naso, ma a quel punto sarei potuto svenire.

Quale persona al mondo si toglie così, senza alcun problema, la maglia davanti ad un altra persona?!?.

Però non riuscì a trattenermi e iniziai ad osservare il suo corpo.

Osservai le sue braccia muscolose, i suoi pettorali e i suoi addominali.

Certo, non si poteva dire che io non li avessi...ma... non riuscivo a smettere di fissarlo e mi ricordai di non sbavare, perchè era decisamente una bella vista.

La sua pelle era così..perfetta..

-”Vuoi toccare?”

-”Eh?” risposi ancora non ben concentrato, senza capire cosa mi avesse effettivamente chiesto.

Lui mi si avvicinò, sempre di più, sinchè non eravamo maledettamente vicini.

Avvicinò le sue labbra al mio orecchiò e ripetè quello che mi aveva detto.

Il suo respiro sul mio collo, il fatto che fosse così vicino a me, senza alcuna maglia addosso e il fatto che mi stava provocando... stavo impazzando.

Lo spinsi via, toccandolo, toccando il suo corpo, e me ne pentì subito, dato che stavo sempre diventando più rosso e non riuscivo davvero più a respirare.

Mentre cercavo di scappare via, lui mi prese per la maglia e mi spinse sul divano, bloccandomi.

-”DAEHYUN!!! LASCIAMI!” gridai in preda al panico, ma lui non fece nulla, anzi, poggiò la sua testa sul mio petto, ascoltando il mio battito cardiaco.

-”Scusa...è una sensazione piacevole ascoltare il battito del tuo cuore...mi tranquillizza”

Smisi di spingerlo via e rimasi immobile, sdraiato sul divano, con Daehyun che stava ascoltando i miei battiti cardiaci, e la cosa non andava bene, dato che erano così veloci che il mio cuore sarebbe potuto esplodere da un momento all altro.

Ma la sensazione era troppo bella, e questa volta non mi sarei fatto scappare l occasione di rimanere per un po più di tempo abbracciato a lui.

Strinsi le mie mai attorno alle sue spalle, e chiusi gli occhi.

Lui alzò un attimo la testa, guardandomi, sorpreso dalla mia azione, poi mi sorrise e poggiò le sue labbra sul mio collo.

-”Cosa vuoi fare?”

-”Questo lo dovrei chiedere io, dato che ti sei spogliato e poi mi hai lanciato sul tuo divano, dicendo che ti piace ascoltare il mio cuore”

Cercai di mantenere la concentrazione, cosa molto ardua, dato che le sue labbra erano premute contro il mio collo, e ogni volta che parlava o respirava mi faceva venire i brividi.

-”Cosa voglio fare io? Rimanere qui abbracciato a te... mi piace la sensazione”

-”D-Dae! Tua nonna potrebbe tornare da un momento all altro, e non voglio che pensi male!”

-”E cosa dovrebbe pensare?”

-”Beh..ecco... sarebbe la seconda volta che ci troverebbe in una strana posizione!”

-”Per me può pensare quello che vuole... sa che non sono un santarellino”

-”Dae, smettila!” dissi mentre mi alzai di scatto -”Forse è meglio se ora torno a casa....scusa” presi subito la giacca e uscii velocemente da casa sua.

Non ce la potevo fare.

Cosa mi stava succedendo? Perchè il mio cuore faceva così male, perchè mi mancava il respiro? Perchè doveva sempre fare lo stupido con me??.

Mi dispiaceva un po averlo lasciato così, da solo...non era la prima volta che lo facevo...me se l era cercata! Questo era quello che accadeva se provava a giocare con i miei sentimenti.

Se quello era il modo in cui lui solitamente trattava un amico...allora non volevo sapere come avrebbe trattato la sua ragazza...o ragazzo...o amante, o non so cosa!.

 

Daehyun POV

 

Ok, forse avevo un po esagerato, ma cosa potevo farci?

Era così adorabile e innocente, e il modo in cui arrossiva per ogni cosa che dicevo era davvero troppo bello!

E non potevo neanche negare il fatto che non mi fosse piaciuto quando mi era praticamente saltato addosso, e non mi era sfuggito il modo in cui mi aveva guardato quando mi ero tolto la maglia.

Si, lo avevo fatto apposta, e dovevo anche ammetterlo: se non fosse stato per il calore del suo corpo, sarei morto di freddo.

Una cosa che non riuscivo a capire era perchè il mio cuore stesse battendo così velocemente, e perchè mi mancava l aria.

Mi misi velocemente una maglia addosso e portai ad asciugare quella bagnata, che avevo precedentemente buttato per terra dopo che me l ero tolta.

Mi sdraiai sul divano, solo, di nuovo.

Avere una casa così enorme non aveva senso se ero l unico dentro.

Sarei potuto andare da mia nonna all ospedale, ma non ero ancora emotivamente prepararto per rivedere mio nonno.

Quindi rimasi sempliemente seduto sul divano, a pensare.

Poi ricordai!

Tra qualche giorno ci sarebbe stata la gita scolastica a Busan.

Il pensiero non mi piaceva molto, dato che Busan era il posto in cui ero nato, e dove abitava mio padre.

Mi portava alla memoria dei brutti ricordi.

Sospirai, in fondo sarei dovuto andare lì solo per qualche giorno...Non sarei morto, no?

Prima che me ne accorgessi mi ero addormentato, e mi svegliai qualche ora dopo, quando sentii qualcuno scrollarmi.

Aprii lentamente gli occhi e vidi mia nonna.

-”Daehyun, vai a dormire nel tuo letto... è tardi, e domani hai scuola”

Annuii, prima che mi trascinai verso camera mia.

Non avevo le forze per cambiarmi, quindi optai per il metodo più veloce: buttarmi sul letto così com ero, coprendomi con le coperte.

 

Il mattino dopo mi svegliai prendendo un infarto, a causa della sveglia.

Prima o poi le avrei fatto fare una brutta fine.

Dopo essermi fatto una doccia e dopo essermi vestito, andai a fare colazione.

Un po mi mancava la presenza di mio nonno al tavolo, mentre leggeva il giornale, ma ero sicuro che lo avrei rivisto presto, lì, mentre sorseggiava la sua tazza di caffè...o così speravo.

Uscii di casa non appena ebbi finito ciò che mi aveva preparato mia nonna.

Percorsi come ogni mattina la stessa strada, e in poco tempo mi ritrovai davanti a scuola.

Non feci neanche in tempo ad entrare che fui circondato da mille persone, la maggiorparte delle quali non ricordavo neanche il nome.

Fui trascinato da loro verso l entrata, dove solitamente si trovavano.

Mentre camminavo notai in lontananza il gruppo con cui di solito stava Jongup.

Si, okai? Ogni tanto mi era capitato di controllarlo.

Guardando meglio notai che c era anche lui tra di loro, che parlava e scherzava allegramente.

Sarebbe piaciuto anche a me avere dei veri amici, ma, a quanto pareva, non era il mio destino.

Lo fissai per qualche minuti prima che sentii la voce di qualcuno.

-”Ehm... Daehyun?” mi chiamò, probabilmente per l ennesima volta, JR

-”Eh?”

-”Chi stai fissando?”

-”Nessuno” risposi freddamente

-”Ah...allora... con chi ti piacerebbe stare in stanza a Busan?”

-”Cosa intendi?”

-”Che si deve decidere con chi stare in stanza, nella nostra classe”

-”Per me è uguale”

-”Uh..okai”

La camplanella suonò, e la folla di studenti si diresse verso l entrata.

Cercai di trovare tra di loro la stessa persona che stavo fissando prima, ma non ci riuscii.

Mi sarebbe piaciuto parlargli un attimo, dirgli di non prendersela troppo per il mio atteggiamento, e osservare come la sua faccia cambiava colore.

Essendo tra i miei pensieri non notai che, mentre stavo entrando, ce l avevo proprio di fianco.

Ottimo tempismo.

Ci guardammo un attimo, prima che gli sorrisi, lui distolse subito lo sguardo e fece finta di nulla.

Ora gli dovevo proprio parlare.

 

 

 

Buona sera mondo!

Ok, è l' una di notte passata, e io sono qui, a finire di scrivere questa dannata fanfiction, ma volevo postarla ;w;

Penso che questo capitolo sia un totale fallimento! Speravo che uscisse qualcosa di più carino, ma a quando pare...nah XD

Ehehe! Non pensate cose pervertite, duh, non ho ancora intenzione di far serenamente vivere questi due XD

Beh che dire...ho sonno.

Scusate per questo schifo, ma per favore, commentate e consigliatemi cosa cambiare e se c' è qualcosa che non vi piace, non so qualsiasi cosa TT^TT

OOOK, volevo fare anche qui gli auguri ad Himchan (un po in ritardo woooops!), quindi AUGURI HIMCHANNIE!!~

Non so che altro dire.

Voglio spegnere sto dannato pc ed andare a sognare questi due e i b.a.p e tutti gli altri.

Quindi vi saluto XD

Tralasciate il mio italiano lel

Annyeong~

Sydrah

 

 

 

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Capitolo 9
*** We need to talk ***


We need to talk

 

Dovevamo decisamente parlarci.

Ma non era quello il momento giusto, dato che eravano davanti all entrata, e gli studenti stavano iniziando a spingere, per entrare in fretta e correre nelle rispettive classi, cercando di procurarsi i posti in fondo alle aule.

Distolsi anche io lo sguardo, e seguii i miei compagni di classe.

Mi sedetti pesantemente sulla mia sedia, e cercai di estraniarmi il più possibile dagli altri: erano sempre così rumorosi e allegri...avrei voluto soffocarli con un cuscino, magari a quel punto se ne sarebbero stati zitti.

Ovviamente era troppo chiedere di poter star tranquilli di lunedì mattina, dato che tutti continuavano a chiedermi se volessi stare in camera con loro.

Non risposi, facendo finta di non sentirli per il troppo casino.

Anche perchè in fondo non volevo stare con nessuno di loro in camera, sarebbe stato decisamente meglio poter stare da soli..o con Jongup.

Era da un po di tempo che mi ero iniziato a chiedere perchè pensavo sempre a quel ragazzino, e ogni volta mi rispondevo 'è solo perchè è la prima persona che ti sta provando a conoscere per quello che veramente sei', ma negli ultimi giorni avevo iniziato a pensare che non fosse solo per quello.

In ogni caso, cercai di mandare via Jongup da i miei pensieri, intanto non era possibile stare in stanza con lui, eravamo in classi ed anni diversi...peccat- mi morsi la lingua, dovevo ASSOLUTAMENTE togliermelo dalla testa, stavo passando troppo tempo della mia vita con lui.

Non che mi dispiacesse.

Anzi.

Il tempo che passavo con lui era il meglio impiegato nella mia vita.

Mi sarebbe davvero piaciuto poter rimanere tranquillo tra i miei pensieri, ma il professore entrò, e iniziò a blaterare qualcosa sul fatto che la partenza si stava avvicinando, e che dovevamo scegliere le camere.

Non capii molto di quello che stava succedendo, vidi solo i miei rappresentanti di classe alzarsi e dirigersi verso la lavagna, iniziando a scrivere qualche nome, probabilmente di quelli che avevano già scelto la stanza.

Rimasi per quasi tutto il tempo imbambolato, senza dire una parola, finchè mi accorsi che anche il mio nome era stato scritto sulla lavagna:”Stanza n^ 102 Min Yoongi, Lee Byunghun, Kim Jonghyun e Jung Daehyun*”.

Beh, a quanto pareva, non mi ero neanche dovuto esprimere per decidere con chi sarei dovuto stare in stanza.

Meglio così, non ne avevo voglia.

Fortunatamente la campanella dell intervallo suonò, dopo circa un centinaio di sbadigli.

Per un attimo mi passò per la mente che dovevo parlare con Jongup, ma prima che mi potessi anche solo alzare dal mio banco, fui circondato da i miei compagni di stanza, e altre persone.

-”Daehyun, cosa vorrai fare a Busan uhm? Ovviamente non andremo a fare quelle noiosissime visite, vero?”

-”Come volete...non che mi importi più di tanto” risposi, bisbigliando l ultima parte, in modo che gli altri non la sentissero.

-”Cos'hai Daehyun? In questi giorni sembri più strano del solito, sei sempre tra le nuvole e non ci parli mai” dopo un po di minuti disse Suga.

-”Uhm, nulla di che, sono solo un po...stanco” mentii, ovviamente non era per la stanchezza, ma non mi sarei messo a parlare delle mie questioni famigliari e altre cose con loro.

-”Okai, ma se hai qualche problema parlaci”era ovvio che stavano mentendo, non gli importava veramente di come stavo, erano solo delle parole che avevo il significato di 'dato che ti parlo e ti sto sempre attaccato come un koala, devo pur sempre fingere di essere interessato a come ti senti'.

A loro importava solo poter far parte dei ragazzi popolari della scuola, e andare in giro con me era una delle opzioni più facili.

Ormai ci avevo fatto il callo, non mi importava più se le persone giocavano con i miei sentimenti.

Per mia fortuna, dopo che quell intervallo finì, le ore di lezione passarono, tra un rimprovero del proffessore e l altro.

Finalmente potevo uscire da quel dannato edificio e andare a casa, buttandomi sotto le coperte, e aspettando che mia nonna venisse a chiedermi come stavo, facendomi coccolare un pochino.

Non è che avevo bisogno delle sue attenzioni o nulla, solo che, a volte, mi faceva sentire meglio farmi abbracciare dalla nonna, che mi ripeteva sempre che bel nipote che ero, e quanto, ogni giorno che passava, stessi diventando bello e alto, e chissà che altro.

Stavo appunto decidendo di tornare a casa, quando ricordai, dovevo parlare con Jongup!.

Iniziai a cercarlo tra la folla di studenti, ma non mi pareva di vederlo: se sperava di riuscire a scappare da me si stava solo illudendo! Sapevo il suo numero, e sapevo dove fosse casa sua, non mi sarei fatto alcun problema ad andare a prenderlo!.

A quanto pareva, non sarebbe servito andare a casa sua, dato che lo vidi avvicinarsi sempre di più all uscita, con i suoi amici.

Lo aspettai davanti al cancello, pronto a fermarlo non appena fossimo stati a una distanza più ristretta.

Ovviamente, però, sembrava che il mondo stesse andando al rallentatore, dato che ci stava impiegando una vita per arrivare al cancello, ma quando finalmente ci arrivò, non mi notò, allora lo fermai prendendolo per la maglia.

Lui si girò, un po sorpreso e confuso, dato che non sapeva chi lo stesse trattenendo.

-”Dobbiamo parlare” gli dissi non appena si rese conto che ero io.

-”Uhm...Ora dovrei andare” tolse la mia mano dalla maglia e cercò di allontanarsi, facendo finta di nulla...Non che gli altri suoi amici non mi avessero notato, infatti ora mi stavano tutti fissando con aria interrogativa.

E anche i miei compagni di classe mi videro.

Non che me ne importasse molto al momento.

-”Ora Jongup” continuai, più serio ancora di prima.

-”Che vuoi?!?” si girò di scatto, e mi urlò praticamente in faccia.

-”Vorrei parlarti un attimo in privato, ti dispiace?”

-”In verità si, mi dispiace, visto che vorrei andarmene”

Le sue parole mi ferirono un po, ma mi morsi la lingua e nascosi tutto quello che stavo provando sotto il solito viso da 'duro'.

Anche perchè non mi piaceva il fatto che ora, davanti a tutti, stesse facendo il distaccato e quello che non ti conosce.

Preso un po dalla rabbia del momento, lo afferrai per il braccio e, praticamente, lo trascinai via, mentre mi stava urlando di lasciarlo andare.

Semplicemente, non lo ascoltai, e non lo lascia finchè non fummo ben distanti dalla scuola, o da qualsiasi persona.

Dopodichè, non so bene per qualche motivo, lo sbattei contro il muro, e lo intrappolai tra le mie bracia, che poggiai, sempre sul muro, ai due lati della sua faccia.

-”Ora, se mi permetti, vorrei davvero parlarti”.

Forse avevo esagerato un po, dato che sembrava terrorizzato, e stava leggermente tremando...per non parlare del colore delle sue guance.

-”Scusa, non avrei voluto essere così brusco, ma...non lo so...scusa”.

In risposta, lui deglutì semplicemente, e distolse lo sguardo.

Poggiai una mano delicatamenete sul suo mento, e gli feci alzare lo testa, tornando a guardarci negli occhi.

-”Ecco, mi volevo scusare per ieri, capisco di aver esagerato un po...mi dispiace, non avrei mai voluto ferirti in nessun modo e neanche farti sentire a disagio...Ti prego, non mi ignorare”

Ci fu un attimo di silenzio, che durò troppo per i miei gusti, e ogni secondo che passava mi sentivo sempre più triste.

Per fortuna, questa volta la sua risposta arrivò

-”Si..hai esagerato troppo...babo**” mi rispose, sorridendo.

-”Quindi mi perdoni?”

-”Si”

A quel punto tolsi le mani dal muro e lo abbracciai, stringendolo così forte che avrei potuto soffocarlo.

-”A-ah, hyung, mi fai m-male!” cercò di dire, mentre provava a liberarsi da quell abbraccio mortale.

Non lo lasciai andare, diminuii solo la stretta .

-”Grazie Jongup”

-”E di cosa, lo sai che, nonostante tutte le cavolate che farai, io rimarrò sempre al tuo fianco”

Sorrisi, e mi dimenticai completamente le parole che poco prima mi avevano ferito.

-”Dimmi, come va con Himchan e gli altri?”

-”Abbastanza bene”

-”Andiamo, siamo stati insieme e non mi vuoi dire certe cose?!?”
Si girò di scatto...Bingo, sapevo che sarebbe diventato rosso.

Ok, era davvero più forte di me stuzzicarlo.

-”S-siamo sta-stati ins-insieme?”

-”Yep, per esattamente la durata della festa di Himchan...ma se vuoi ci possiamo mettere insieme seriamente”.

Diamine, mi tappai la bocca...fortunatamente non l avevo detto forte, quindi c era la possibilità che non mi avesse sentito o che-...perchè stavo pensando di stare con lui? Perchè avevo detto una cosa del genere?!? Ok, Jung Daehyun, era il momento giusto per andare da uno psicologo, magari lui avrebbe capito più cose di quelle che stavo capendo io al momento...il mio cervello era complicato.

Magari mi avrebbe fatto bene anche farmi fare una visita al cuore, dato che faceva malissimo!.

-”Eh, hyung...cosa hai detto?”

-”N-nulla, comunque, sputa il rospo”

-”Uhm...okai...con Himchan va abbastanza bene, siamo amici, e la mia cotta per lui è passata”

In quel momento il mio cervello di fermò un attimo e si mise ad esultare, non sapevo bene per quale motivo, ma ero felice che non gli piacesse più Himchan.

Poi decisi che era meglio continuare ad ascoltarlo, in fondo glielo avevo chiesto io di parlarmi, e, per perdermi nelle mie fantasie, quello non era il momento opportuno.

-”Per quanto riguarda invece gli altri...uhm, con Junhong bene, Yongjae come sempre e con Yongguk è okai”

-”Sono felice, se provano a darti fastidio o ti trattano male, o qualsiasi persona ti fa qualcosa, dimmelo, che lo ucc-”

Mi morsi di nuovo la lingua...Forse era meglio se i miei atti di gelosia me li tenevo per me stesso.

Un attimo.

Gelosia?

Io ero geloso?

E per quale motivo lo ero?

Non era gelosia, doveva essere solo un senso di iper protettività...perchè in fondo io tenevo a Jongup...era solo quello..VERO?!?

-”Non ti preoccupare Dae...”

-”Si che mi preoccup-” Mi morsi ancora una volta la lingua.

A quel punto Jongup mi iniziò a guardare stranito.

-”E tu Dae...tutto ok?”

-”Si perchè, cosa dovrei avere ti sembro strano sono strano ho fatto qualcosa non sono pazzo io non ho fatto nulla” dissi tutto d un fiato, ridendo istericamente.

Non il modo migliore per dire che era tutto ok.

-”Sicuro?”

-”S-SI! Tu con chi starai in stanza a Busan? E in quale stanza?” cercai subito di cambiare argomento.

-”Non penso neanche che li conosci, quindi non ha importanza”

-”Jongup, io conosco TUTTI nella scuola”

-”O-ok, se lo dici tu...Con Choi Jonghyun, Park Jimin e Yook Sungjae***...felice??? E la stanza uhm, mi pare la 103”

Esultai silenziosamente.

-”Si..felice...saremo nella stanza accanto...perciò potrò sentire TUTTO quello che fai” sottolineai la parola tutto in modo che capisse cosa intendessi. Fallendo miserabilmente. Era troppo innocente.

-”Cosa intendi con tutto?”

-”Lascia stare. Ti accompagno a casa”

Per il resto del viaggio non parlammo molto, ma, al contrario di molte altre volte, il silenzio era piacevole.

 

 

Jongup POV

Arrivato a casa salutai mia madre, e poi mi misi a fare i compiti, anche se non mi riuscii a concentrare molto.

Decisi che non era il momento migliore per fare algebra o cose che richiedessero troppo uso del mio cervello, e, come ogni nerd che si rispetta, mi misi a giocare a dei GDR, prima che fossi interrotto da una chiamata.

Come al solito, mi aspettavo che sarebbe stato Junhong, ma non appena vidi chi era la persona sgranai gli occhi.

Himchan.

Non mi aveva mai, e dico MAI chiamato, mi aveva sempre e solo mandato dei messaggi, al massimo.

In fondo era colpa mia, ero sempre stato timido e riservato quando ero intorno a lui, e quindi si doveva sentire un po a disagio a parlare con un muro che balbettava il 99% delle frasi.

Mi accorsi che ero rimasto un po di secondi a semplicemente osservare lo schermo, e quindi, appena mi fui risvegliato da quella sottospecie di trance, risposi.

-”Yoboseyo?****”

-”Hey, ciao Jongup, come stai?”

-”Uhm, bene hyung, perchè?”

-”Curiosità...Quel Daehyun ti ha trascinato via, ed ero preoccupato...Ti ha fatto male?”

-”No, grazie per esserti preoccupato”

Ci fu un attimo di silenzio decisamente imbarazzante, nel quale sentii Himchan tossire per schiarirsi la voce..

-”Uhm..ecco, ti ho già detto quello che penso di Daehyun...Ti dico solo, se mai ti facesse soffrire o qualcosa del genere non se la vedrà liscia..prometto”

Sorrisi, per caso era geloso?

Nah, impossibile, la mia immaginazione mi stava facendo brutti scherzi.

Se si fosse comportato così, fino ad una settimana fa, mi sarei messo ad urlare e saltellare e correre per casa, ma ora la mia reazione era minima.

Ero solo felice che si fosse ricordato e preoccupato per me.

Come cambiano in fretta i sentimenti eh...

Che poi non era così tanto in fretta, dato che mi ci era voluto un anno per arrendermi all'idea di stare con Himchan.

-”Ne hyung, grazie....Come stai tu?” chiesi, più che altro per gentilezza, in fondo sapevo benissimo che era il periodo della vita più bello per lui, si era finalmente guadagnato il cuore del ragazzo che gli piaceva in fondo.

-”Anche io tutto bene...grazie”

La conversazione stava diventando più imbarazzante ogni secondo che passava, ma nessuno dei due, a quanto pareva, aveva il coraggio di riattaccare il telefono.

-”Uhm...Sei pronto per la gita?” mi chiese dopo poco.

-”Più o meno, non ho ancora iniziato a preparare nulla...domani sarò un po' nei casini. Tu sei in camera con Yongukkie hyung?”

-”Yep, era tanto ovvio?”

-”Beh, in fondo siete migliori amici, e avete la fortuna di avere la stessa età, e di andare nella stessa classe”

-”Hai ragione...Mi dispiace per te e Junhong”

-”No problem, intanto ci vedremo tutto il tempo per quattro giorni”

-”Hai ragione..ci divertiremo”

-”Già”

Di nuovo silenzio.

-”Uhm, ora devo andare fuori, a fare delle...delle cose. Ci si vede domani a scuola?”

-”Ne hyung...buona giornata”

-”Grazie, anche a te. Ciao”

Riattaccai il telefono.

Mi sarebbe davvero piaciuto poter avere un rapporto più stretto con Himchan, ma mi era molto difficile.

Ripresi a giocare al computer, cercandomi di togliere ogni pensiero dalla testa.

 

Come avevo predetto il giorno prima, appena martedì tornai da scuola mi trovai nei casini.

Erano le sette di sera, ed ero appena tornato da dei lunghissimi ed infiniti consigli dei professori con i rappresentanti della scuola.

Maledette faccende burocratiche di cui occuparsi prima della gita.

Mi catapultai subito in camera e tirai fuori dall armadio una valigia, facendo cadere tutte le altre cose che c'erano sopra d'essa su di me.

Sospirai, che giornata maledetta!

Per non bastare, girando in camera, più che altro, correndo in camera, per prendere tutte le cose, sbattei il mignolo del piede contro uno spigolo del letto.

Trattenni un urletto, che non sarebbe per nulla stato virile, e cercai di non badare al dolore.

Dovevo fare in fretta, e il dolore era la cosa meno importante in quel momento.

Cercai di raggruppare sul letto tutte le cose che mi sarebbero state utili, oltre ovviamente alle cose più normali come i vestiti eccetera.

Decisi di mettere il tutto nella valigia subito dopo cena, dato che mia madre se non scendevo subito mi sarebbe venuta a prendere per l orecchio.

E quello era un dolore che non potevo negare.

La 'presa dell orecchio' era il mio tormento fin da quando ero piccolissimo.

Scesi le scale di fretta, inciampando, del tipo 'non è ancora un giorno abbastanza orribile', e mi feci tutte le scale scivolando.

Presi nuovamente un bel respiro ripetendomi che sarebbe andato tutto bene.

Però, per quale motivo al mondo le sfortune dovevano venire TUTTE insieme?!?

Mangiai abbastanza di fretta, ricevendo degli sguardi di disapprovazione da mia madre, ma cercai di far finta di nulla.

Corsi nuovamente in camera e misi tutto nella borsa, appallottolando i vestiti in un modo impeccabile, perchè piegarli non era più di moda.

Controllai l'ora, erano le 21.30.

Nonostante tutti quei piccoli incidenti ero riuscito a fare tutto abbastanza presto, quindi decisi di farmi una bella doccia calda.

Sentire l acqua che scorreva leggera e delicata sulla mia pelle mi tranquillizzava sempre.

Ma le sfighe non si fermavano lì!

Mentre mi stavo mettendo lo shampoo nei capelli, me ne andò un po negli occhi.

Nulla di che.

Peccato che mi sciacquai gli occhi con l acqua..che era di colpo diventata bollente.

A quel punto bruciava.

Bruciava un sacco.

Fortunatamente non scivolai in doccia.

Scivolai appena uscii dalla doccia.

Non avrei saputo decidere quale delle due opzioni era meglio.

Mi misi il pigiama e mi asciugai i capelli.

Dannati capelli, non avevano mai intenzione di starsene buoni, e passai ben trenta minuti della mia vita a cercare di renderli decenti.

Alle dieci e mezza riuscii a mettermi sotto le coperte, prima del previsto, quindi ero piuttosto felice.

Il giorno dopo mi sarei dovuto svegliare alle sei, e quindi cercai di addormentarmi il più in fretta possibile.

Ma, ovviamente, quando ti costringi a dormire non ce la fai mai.

Quindi finii per rimanere sveglio fino alle undici e mezza circa, pensando a cosa avrei fatto durante alla gita, e pensando che Daehyun sarebbe stato nella camera accanto.

Per uno strano motivo l'idea mi rendeva decisamente felice, e poco dopo mi addormentai.

 

 

 

Annyeong everyone!!

Eccomi qui a postare appena riesco yeeee!!

Scusate il ritardo, ma questa settimana sono stata male, e sono svenuta 4 volte ewe... che fortuna eh! XD

Come avete potuto vedere, in questo capitolo mi sono data alla pazza gioia per gli asterischi, quindi (per chi non lo sapesse), vi spiego cosa sono~

*sarebbero Suga dei BTS, L.joe dei Teen Top (lo amo XD) e JR dei nu'est, nella storia userò i loro soprannomi, ma ovviamente, per appelli e cose varie, i loro nomi originali secondo me sono meglio.

**Significa stupido XD

***Changjo dei Teen Top (amo pure lui XD, se non l avete capito lui e changjo sono la mia OTP dei Teen Top), Jimin dei BTS e Sungjae dei BtoB.

****Significa 'pronto' di quando si risponde al telefono (si immagina Ren dei Nu'est che lo dice nella canzone 'hello'....se non la conoscete ascoltatela XD)

 

Che altro dire, ah! Scusate se la scorsa settimana non ho ringraziato coloro che mi avevano recensito, ma ero troppo assonnata XD

Pooooooi, chi di voi ha o avrà o ha avuto la fortuna di andare al concerto dei B.A.P?? Io no TT^TT.

E ancora, a due ho già fatto la domanda, ma ora la chiedo a tutti XD chi preferite come seme, e chi come uke? (ovviamente non dovete ri rispondermi se ve l ho già chiesto, a meno che proprio non vogliate XD)

Uhm, credo di avere detto tutto, anzi no, ancora una cosa!

Non so se si può o meno (se non si può chiedo umilmente perdono, basta che me lo diciate e cancellerò questa parte dal capitolo), comunque, sto scrivendo una fanfiction degli exo, Kailu, e la posterò non appena l avrò finita XD Se vi fa piacere leggere qualcos altro che la mia mente malata ha partorito ne sarei felicissima ewe~

Perdonate ogni mio errore e il capitolo schifoso XD.

Finishhhh.

Grazie a shirylen_chan, Antonietta Horan, momoiromomoiro, Black Moon Coco, luna8029, Mik4n e Siraka per aver recensito lo scorso capitolo :D

MI RENDETE FELICE TtwTT!!!

Al prossimo capitolo!~

saranghae yo ^^

 

 

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Capitolo 10
*** Finally, BUSAN! ***


Finally, BUSAN!

 

Nonostante la notte prima avevo dormito poco niente, appena la sveglia suonò saltai giù dal letto.

Solitamente succedeva la cosa opposta, ovvero sia, andavo a dormire relativamente presto e non sentivo mai la sveglia.

Ovviamente, ciò aveva come conseguenza mia madre che si metteva a urlare e mi buttava letteralmente giù dal letto.

Ormai dovevo avere un callo sul fondoschiena, a causa degli innumerevoli impatti col terreno.

Mi stiracchiai e mi andai a lavare la faccia, cercando si svegliarmi definitivamente.

Mi vestii e poi scesi in sala, portandomi dietro anche la valigia.

Mia madre mi guardò stupita, probabilmente per il fatto che ero già sveglio.

Le sorrisi per dire 'ahah-oggi non mi butterai giù dal letto-malefica!'.

Mangiai a forza quei maledettissimi cereali, che galleggiavano nella mia tazza di latte.

Va bene che io di mio non amavo molto fare colazione...Ma quei cereali facevano davvero schifo, altro che miele yogurt e non so che altro...Sapevano di mela marcia.

Cercai comunque di dare l impressione a mia madre che stessi mangiando, mentre parlavano, girando in continuazione il cucchiaio nella ciotola.

Sinceramente non la stavo ascoltando, dato che stava dicendo sempre le stesse cose che diceva quando dovevo partire: 'non ti stancare troppo' 'mangia' 'bevi' 'fai la pipì' 'lavati'.

Manco fossi andiccappato.

Però, le mie orecchie sentirono, questa volta, qualcosa di nuovo...e di decisamente imbarazzante.

Forse era meglio se non avessi mai sentito.

-”Ah, e, Jongup, ricordati che se vuoi fare quello che vuoi fare...usa le protezioni”

Sbiancai.

Solitamente sarei diventato color arcobaleno, peggio della fottutissima criniera di Rainbow dash*, ma questa volta sbiancai.

I miei muscoli facciali non si movvero per tipo una ventina di secondi, e anche mia madre smise un attimo di parlare, vedendo che mi ero completamente immobilizzato.

Mai e poi mai mi sarei immaginato di sentir dire ciò da mia madre,

-”Jongup, caro, tutto bene?”

-”Omma!!**, Perchè??? Semplicemente perché???” dissi non appena riuscii di nuovo a muovermi.

-”Come perchè? Vuoi dire che lo vuoi fare senza protezioni?!? Ma lo sai che è pericolos-”

-”OMMA!!!! NON VOLEVO DIRE QUELLO!!!”

-”Ah...E allora cosa volevi dire?”

-”Perchè stai parlando di questo, ORA?”

-”Jongup, hai ormai diciassette anni, è normale che alla tua età si facciano certe cose...e poi si sa che quando si è lontani da cas-”

-”OK, BASTA! Devo andare!!! Ciao mamma” mi alzai di scatto dalla sedia, mentre mi stavo soffocando con l ultimo sorso di latte.

Le diedi un bacio sulla fronte e poi la abbracciai, dopodichè presi le valige e andai al punto di ritrovo che ci avevano indicato.

Mentre camminavo non riuscivo a togliermi dalla testa le parole di mia madre.

Che diamine! Perchè aveva tirato fuori l argomento?!?

Va bene che ero ormai non molto distante dai diciassette anni, però!!!

Sinceramente nella mia vita non avevo mai pensato di fare QUELLO con qualcuno...e non ci volevo pensare ancora per un po!

Era davvero troppo chiedere di poter stare innocente e puro ancora per un annetto..o qualche mese...o non so quanto?

Fortunatamente, quei miei pensieri furono interrotti da Jimin che mi correva in contro.

-”Hei tutto ok? Pronto per partire?”

-”Assolutamente” gli risposi, prima di mettere la valigia nell enorme bagagliaio del bus privato, e di salirci sopra, andando a sedermi.

Jimin occupò il posto vicino al mio.

Parlammo del più e del meno, mentre guardavamo la gente che saliva e cercava di occupare i posti più indietro, considerati i posti più “in”.

Per quale motivo sedersi al fondo di un bus veniva considerato da fighi?!?

Era inutile farsi domande, non ci sarebbe mai stata una risposta.

Junhong doveva essere, molto probabilmente, nel bus dietro, con Yongguk.

Ad un certo punto vidi JR salire sul pullman.

Focalizzai la mia concentrazione su di lui, perchè JR era sempre, e dico sempre con-

-”Dae! Dove vuoi sederti?”

Il mio cuore si strinse immediatamente quando sentii il suo nome.

Per l appunto, subito dopo JR salì sul pullman lui.

Ok, lo dovevo ammettere, non era una cosa normale che mi ritrovassi il cuore in gola ogni volta che vedevo Daehyun...non era per nulla normale.

Che cosa buffa: un anno fa mi era capitata la stessa cosa con Himchan.

Cioè, Daehyun non lo avevo conosciuto sul bus, ma, come con Himchan, stavamo per andare in gita insieme.

Un altra cosa estremamente divertente era che, fino alla settimana scorsa, non mi ero mai minimamente interessato a quello stupido di Daehyun.

Mai voluto sentir parlare di lui e delle sue uscite notturne.

Mai voluto andargli vicino, per paura che mi volesse uccidere.

Mai provato a parlargli.

Fino alla scorsa settimana ero come la maggior parte delle altre persone della nostra scuola: troppo spaventato per guardarlo, ma comunque incantato.

Notai che mentre seguiva JR al fondo del bus, per l appunto, i posto dei più popolari, si girò un attimo a guardarmi, e mi sorrise.

Jung Daehyun mi aveva appena sorriso, in pubblico.

Non era la prima volta che mostrava delle attenzioni verso di me in pubblico, anche quando mi aveva trascinato via da scuola eravamo davanti a tutti.

All inizio era tutto del tipo 'non mi salutare, non mi parlare, non ti avvicinare, o la mia popolaritàò scenderà', come se gliene importasse davvero della sua popolarità.

La cosa che in verià aveva paura di perdere era la sua maschera.

Sfortunatamente non fui l unico che vide quel sorriso, anche JR, che mi lanciò subito uno sguardo a dir poco spaventoso, se ne era accorto.

Sembrava che mi potesse seppellire vivo semplicemente guardandomi.

Sentii i brividi salirmi lungo tutta la schiena, e cercai in tutti i modo di far finta di nulla.

I due furono ben presto fuori dalla mia vista, e cercai di tornare a parlare con Jimin, anche se mi sentivo ancora piuttosto a disagio.

Poco dopo tutto ciò, salì sul bus Youngjae, che si venne a sedere nel posto davanti al nostro con un suo compagno di classe.

-”Jongup-ah! Come va?”

-”Bene grazie” sorrisi “Non sei con Himchan?”

-”Nope, Yongguk l ha obbligato a salire sull altro bus”

-”Ah, mi dispiace”

-”E di che, anzi...Ti devo io delle scuse”

-”Uhn, per cosa?”

-”Nell ultimo periodo non ci siamo per nulla parlati, e suppongo sia colpa mia. Solo che...Ero spaventato. Ho sempre notato il modo in cui guardavi Himchan, o il modo in cui arrossivi quando ti parlava o ti abbracciava. Lo so..sono stato uno stupido, e anche un codardo. Ti avrei davvero voluto parlare, per dirti che anche io provavo lo stesso per Himchan. Ma avevo paura. Ti prego, perdonami”

Rimasi stupito: non mi sarei mai aspettato che qualcuno si sarebbe mai accorto della mia vecchia cotta per Himchan, ma, pensandoci, non per nulla Youngjae era la mente del gruppo.

-”Hyung, non hai alcun motivo per scusarti. Se fossi stato in te avrei fatto lo stesso, poi, Himchan sarebbe sicuramente, anzi, è sicuramente più felice con te. State bene insieme”

Non avrei mai pensato di riuscire a dire una cosa del genere, ma ciò testimoniava il fatto che la mia cotta per Himchan non c era davvero più, e che avevo ormai passato i periodo di 'depressione'.

Youngjae mi sorrise, e si girò a tirare un pugno al suo compagno, che lo aveva iniziato a prendere in giro.

-”Grazie Jongup-ah...Ah, anche tu sei adorabile con Daehyun..non me lo sarei mai aspettato”

In quel momento mi soffocai con la mia stessa saliva.

Cosa aveva appena detto?

Me e Daehyun.

ADORABILI?!?.

-”H-hyung, non è come pensi” mi affrettai a dire -”Non è per nulla come pensi” agitai le mani davanti a me per enfatizzare ogni parola che stavo dicendo.

-”Cosa vuoi dire? Vi ho visto alla festa eh, e anche l altro giono...Non pensare che, anche stavolta, io non abbia capito. Sono troppo intelligente per non afferrare una cosa così semplice”.

Diamine, non gli potevo far pensare che stavamo insieme per davvero, anche perchè non stavamo insieme....Ma non potevo neanche dirgli che era stato tutto un truco organizzato per far ingelosire il suo ragazzo.

-”Non me l avevi mai detto che ti piaceva Daehyun Uppie” bene...ora ci si era messo pure Jimin.

E a quel punto stavano iniziando ad alzare anche la voce..Non andava bene! Daehyun era seduto qualche posto più indietro di me.

Cercai di zittirli subito, senza riuscirci, quindi iniziai a balbettare, sparando parole che non avevano alcuna connessione l una con l altra.

-”I-io n-no v-voi non potete! P-perchè?”

A volte mi chiedevo se da piccolo avevo mai sbattuto molto forte la testa su qualcosa, perchè quello sarebbe stato l unico modo per giustificare la mia incapacità nell esprimermi.

-”Calmo Jongup, tranquillo, non lo diremo a nessuno” mi assicurarono tutti e tre.

A quel punto era inutile cercare di giustificarmi, in ogni caso non mi avrebbero mai creduto.

Mi rannicchiai sul sedile e mi misi le cuffiette nelle orecchie, troppo imbarazzato per parlare o ascoltare le loro conversazioni.

Il bus si riepì completamente, e quelche minuto dopo, finalmente, partì.

Iniziato il tragitto, poco a poco, il bus iniziò a zittirsi, dato che la maggior parte delle persone decise che dormire era la scelta migliore.

Io, al contrariuo di Jimin, che aveva, attualmente, la sua testa appoggiata sulla mia spalla, ero rimasto sveglio, ancora troppo euforico per riuscire a contenere del tutto le mie energie.

L unica cosa che ormai produceva rumore erano i vari cellulari, mp3, ipod e quant altro, delle persone...oltre, ovviamente, ad alcuni che invece stavano ancora parlando.

Mi persi nella musica, era uno dei miei gruppi preferiti, le 2NE1.

Quella canzone l avevo ballata ad una delle varie esibizioni, e, senza dubbio, 'do you love me', era una canzone che amavo.

Comunque, continuavo a sentire qualcuno che mi stava fissando.

Mi girai in tutte le direzioni, cercando di muovere il meno possibile la spalla, in modo da non svegliare Jimin.

Finalmente, trovai la persona, il cui sguardo mi stava turbando da non poco tempo.

Ma appena mi resi conto di chi si trattasse, avrei preferito non essermi mai girato.

Di nuovo JR.

Perchè diamine mi odiava così tanto?!? Che gli avevo mai fatto per meritarmi quello sguardo così...così...non c era parola o modo per descriverlo.

Tornai a guardare davanti a me, tenedo ben chiusi gli occhi, come quando la notte hai appena avuto un incubo e ti nascondi sotto le coperte per non essere portato via o ucciso da chissà che mostro.

Riaprì immediatamente gli occhi quando, la vibrazione del cellulare, non mi fece quasi prendere un infarto.

Mi era arrivato un nuovo messaggio, lo aprii subito.

 

-Da: Dae hyung :3

 

“Wassup?”

 

Si, ok, avevo cambiato il suo nome nella rubrica, ma era normale l avessi fatto.

Ormai non trovavo più i suoi occhi così spaventosi.

 

“Diciamo, starei meglio se il tuo amico non mi stesse cercando di uccidere con la forza del pensiero”

 

“Chi? JR?”

 

“Esattamente”

Non mi arrivò subito un messaggio, anzi, sentii unoi strano rumore e poi una specie di urletto di dolore.

-”Awh! Daehyun, perchè l hai fatto??”

-”Non è buona educazione fissare per troppo tempo gli altri”

Sorrisi, e arrossii leggermente.

Per caso, ma solo per caso, Daehyun mi aveva appena difeso?

 

“Meglio ora?”

 

“Nae hyung...grazie”

 

“No problem”

Continuammo a parlare sul cellulare per un altra decina di minuti, prima che Daehyun si addormentasse.

Che cosa adorabile, si era addormentato mentre stava scrivendo un messagio e, per sbaglio, me l aveva mandato.

Ovviamente non era una frase compiuta, anzi era bloccata a metà: “Tra poco siam oejhf”

Come si fa ad addormentarsi nell arco di tre secondi?.

In effetti, però, circa una ventina di minuti dopo, arrivammo a Busan.

Tutti si iniziarono a svegliare, stiracchiandosi, e poi scesero dal bus.

Prese le valigie, ci diressimo nel posto in cu avremmo dormito nei giorni seguenti.

Ci consegnarono una chiave per la stanza a ciascuno, e poi ci lasciarono finalmente andare.

E si...Daehyun era nella stanza accanto, come ci eravamo detti precedentemente.

Iniziammo a disfare le valige e a prenotarci i posti su i vari letti.

Io riuscii ad ottenere il letto vicino alla finestra, essendomici lanciato sopra prima di tutti gli altri.

Dopodichè, uscii dalla stanza per andare ad esplorare l hotel, e andare a cercare le stanze di Junhong e gli altri.

Fortunatamente non ci fu bisogno di girare tanto, dato che vidi una figura che mi stava correndo in contro.

-”Hei Jun-” non feci in tempo a finire di dire il suo nome che subito mi prese per il braccio e mi tirò fuori dall edificio.

-”Sbrigati hyung!! Alcuni degli studenti, insieme a dei ballerini di strada, sono fuori a performare..o qualcosa di simile...Andiamo anche noi!”

Mi fece praticamente ruzzolare giù per le scale, ma, più ci avvicinavamo all uscita, più sentivo della musica.

Mi fece entrare nella folla di gente che si era formata, e si mise a guardare attentamente coloro che stavano ballando, con gli ochhi che gli brillavano per l emozione.

Sorrisi alla sua innocenza e al fatto che era adorabile.

Rivolsi anche io lo sguardo ai ballerini, e rimasi decisamente stupito da quanto erano bravi.

In poco tempo la canzone finì, ed alcuni della nostra scuola si misero al centro, sostituendo i precedenti.

Io non avrei mai avuto il coraggio di andare lì in centro di mia spontanea volontà, ma prima che me ne accorgessi, sentii delle mani poggiarsi sulla mia schiena e spingermi con molta forza verso il centro.

Mi girai verso colui che mi aveva spinto, e gli lanciai un occhiataccia.

Maledetto Junhong, ma l avrebbe fatta pagare.

Stavo per tornare tra la folla, prima che sentii una mano stringere il mio polso, e sentii una voce dire -”Ecco a voi il prossimo che ci mostrerà il proprio talento nel ballo”

Impallidii.

Me l avrebbe davvero fatta pagare.

Cercai di spiegare a quella persona che non era stata mia intenzione andare al centro, ma lui mi guardò semplicemente, divertito.

-”Sei per caso spaventato? Hai paura di fare una figuraccia?”

Perchè tutti oggi fraintendevano quello che dicevo?!?

Cercai di calmarmi 'tranquillo Jongup, è solo una brutta giornata'.

Sentii qualcun altro urlare dalla folla

-”Avanti!! Facci vedere quello che sai fare!!!”

Un altra persona che quel giorno avrei preferito evitare, JR.

E, per mia enorme fortuna, vicino a lui c era Daehyun.

Avrei davvero voluto mettermi ad imprecare e ad urlare a tutti che avevano rotto le palle.

Ma ovviamente non ero abbastanza coraggioso.

Guardai Daehyun, che annuì come per dire 'avanti, stupiscimi'

-”Quindi? Vuoi essere considerato un pollo per il resto della tua vita, o hai intenzione di ballare?”

A quel punto, in ogni caso, non potevo tornare indietro.

-”Ok” dissi semplicemente, e fu tutto quello ce servì per far partire la canzone nella piccola radio che avevano dietro, che era stranamente molto potente.

La musica partì subito.

Era potente, e faceva vibrare tutte le casse.

Il mio corpo iniziò a muoversi da solo, all inizio un po incerto, ma, appena partì il ritornello, mi persi completamente nella musica.

Il mio cervello smise di lavorare, e i miei muscoli presero il controllo sul mio corpo.

La mia solita timida espressione, fu sostituita da una molto più confidente.

Iniziai ad esperimentare tutti gli stili che avevo imparato in tutti gli anni di danza.

Chiusi gli occhi, e mi concentrai sul mio respiro.

Quando ballavo provavo sempre una sensazione piacevole, come se stessi volando, e in ogni passo, in ogni cerchio e movimento disegnato con le mie braccia mettevo tutta la mia passione, tutti i miei sentimenti.

Feci una ruota in avanti senza braccia, che face subito applaudire tutta la gente che c era, e iniziai a sentire del fischi.

Funzionava sempre, tutti rimanevano sempre stupiti da quella semplice mossa.

Ovviamente non era così semplice, ma, dopo tutte le cadute che avevo fatto per impararla, la potevo fare anche mentre cantavo o altro.

La musica diventò più dolce.

Iniziai a fare un onda col mio braccio che proseguì per tutto il mio corpo, fino arrivare alle gambe.

Il sudore iniziò a formarsi sulla mia fronte, era da un po che non ballavo seriamente, ed ero quindi fuori allenamento.

Prima che me ne accorgessi la canzone era arrivata alla sua fine, e il mio corpo smise di muoversi.

La vista, che prima mi si era completamente oscurata per l adrenalina, tornò a funzionare.

Cercai di riprendere fiato e mi asciugai la fronte.

Ci fu un attimo di silenzio, prima che tutti re iniziarono ad applaudire.

Mi inchinai e tornai nella folla, cercando di nascondermi.

Ogni volta che finivo di ballare, e tornavo il solito me, mi sentivo a disagio.

-”Beh, wow, sono piuttosto stupito” questa volta era quel ragazzo che non sapeva cosa dire, quindi decise semplicemente di guardarmi annuendo e dicendo -”Hai la mia stima dude”.

Io arrossii, prima di ringraziarlo silenziosamente.

Tutti continuarono a fissarmi per un altro buon minuto, prima che si riconcentrarono verso il centro, dove un altra persona si era messa a ballare.

Silenziosamente uscii dalla folla, lasciando Junhong da solo.

Andai nel parchetto che c era lì vicino, per bere un po dalla fontanella.

-”Non me l avevi mai detto”

Deglutii e mi girai nella direzione della voce.

-”Ah, Daehyun...Cosa non ti avevo detto?”

-”Che eri così bravo a ballare”

-”Uhm..non mi sembrava un informazione importante...e poi non sono così bravo”

-”Invece lo sei...Decisamente”

-”Grazie” alzai lo sguardo e me lo trovai a qualche centimetro di distanza.

-”E ti devo confessare una cosa...Sei decisamente sexy mentre balli”

 

 

 

SALVE MONDO!!!

Finalmente sono riuscita a scrivere il decimo capitolo eheh.

Perdonate ogni tipo di errore, come al solito.

In questo cap ho voluto far parlare un minimo Youngjae, perchè l avevo escluso troppo D:

Presto cercherò di inserire anche Yongguk DX SCUSATE!!! Sono una pessima autrice.

Questo capitolo farà sicuramente più schifo degli altri, perchè non avevo per nulla ispirazione, ma sono stata costretta a scriverlo looooool! PERDONATEMI ANCORA TT^TT

*IO AMO RAINBOW DASH XD

**mamma in coreano

Ah, la canzone che stavo ascoltando mentre ho descritto (ho fallito a descrivere) la scena di ballo di Jongup è “Turn all the lights up-T-Pain”.

Nel futuro le descriverò meglio TT^TT

Beh, che dire

GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO LA SOTORIA E OMG! Ho raggiunto più di 500 nel primo capitolo *^* I'm so happy!!!!

Grazie shirylen_chan, Mik4n, Black Moon Coco, Siraka, luna8029, momoiromomoiro e
_MoonAyame_ per aver recensito l ultimo capitolo.

Se avete letto fino a qui sono più che felice ;w; Grazie di cuore a tutti ewe.

(corro a fare i compiti TT^TT)

Sydrah~

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Capitolo 11
*** We shouldn't be doing this ***


We shouldn't be doing this

 

 

-"Sei decisamente sexy mentre balli"
Ormai ero abituato a tutti gli scherzi e tranelli e quant altro, che mi faceva Daehyun, ma, comunque, sentirlo pronunciare quelle parole mi fece iniziare a battere il cuore forte forte.
Essere così vicino a lui, da poter sentire il suo calore, il suo profumo....ma non poterlo effettivamente toccare, avvicinare a me... Non potergli dire che era sleale, dirgli che non avrebbe mai dovuto stravolgere cosí tanto la mia vita.
Sapere che lui stava solo giocando con me, sapere che nulla era reale.
Mi faceva soffrire...ma ero felice, felice comunque di essere riuscito a diventare almeno suo amico.
Magari... Un giorno qualcosa di piú.
Cercai di non dar troppa attenzione al fatto che i nostri visi erano letteralmente a qualche centimetro di distanza.
I suoi occhi stavano esaminando ogni cellula, ogni difetto della mia pelle.
Mi sentivo a disagio, estremamente a disagio, la stessa sensazione che si prova, per esempio, quando per sbaglio si esce di casa in pigiama, o con una scarpa diversa dall altra.
Abbassai lo sguardo, spaventato che quegli occhi sarebbero riusciti a capire quello che stavo provando.
Sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla, ma non alzai lo sguardo...non volevo.
Avrei voluto togliere la sua mano dalla mia spalla e iniziare a correre.
Scappare da lui, scappare dai miei sentimenti, per riuscirli finalmente a rinnegare.
Per continuare a far finta che quello che provavo era solo amicizia...per illudere me stesso.
Ma ero paralizzato.
La mia gola era talmente secca che non sarei riuscito a parlare neanche a volerlo...per poi non parlare di urlare.
-"JONGUP!!"
Oh santo cielo!!
Grazie a chiunque fosse quella persona che mi aveva chiamato, mi aveva appena salvato la vita.
Sentii Daehyun sbuffare, ma non ci feci molto caso, dato che avevo finalmente trovato una via di fuga da quella situazione.
-"Uhm...io... Devo andare...scusa Daehyun hyung...e...uhm...ecco...grazie?"
Cercai di dire, fallendo miserabilmente, e come risposta non ottenni altro che uno sguardo del tipo 'mi ha ferito-sono deluso'.
Sorrisi forzatamente, per poi correre nella direzione della voce che mi aveva chiamato.
In fondo, per quale motivo sarebbe mai dovuto essere deluso o ferito?.
Mi stavo iniziando ad immaginare troppe cose.
Arrivato finalmente alla sorgente della voce, vidi Junhong, preoccupato.
-"TU!! DOVE DIAMINE ERI FINITO??"
-"..Uhm..a bere..?"
-" Ah si? E per bere ci hai impiegato cosí tanto?!?"
-"Ecco... Avevo molta sete?"
Lui mi guardó storto per qualche secondo, mentre cercava di capire se credermi o meno, alla fine sbuffó e disse che dovevamo tornare all hotel.
~~~
La giornata proseguí tranuillamente, nessuna uscita, nessun tipo di attivitá, nulla di nulla.
Solo beato riposo.
Cercai di evitare in tutti i modi Daehyun, soprattutto non uscendo dalla stanza.
Non mi stavo comporando in modo infantile, no, assolutamente.
Avevo solo paura.
Si.
Forse mi stavo comportando in modo un po infantile.
Ma solo un po.
Anche durante la cena mi cercai di nascondere in tutti i modi possibili, facendomi dare del pazzo da numerose persone...ma finchè riuscivo ad evitarlo andava bene...no?.
~~~
Il giorno seguente era programmata un uscita, saremmo andati a visitare una specie di parco naturale/foresta, o qualcosa che ci assomigliasse.
Il risveglio non fu molto piacevole, dato che un professore entró rumorosamente in ogni stanza battendo due pentole insieme.
Un giorno, giurai, quelle pentole gliele avrei fatte ingoiare a forza!
Sta di fatto che, alle 8 di mattina, eravamo tutti fuori dall hotel, pronti per partire.
Il parco era abbastanza lontano da dove era situato l hotel, quindi, per avvicinarci almeno un poco usammo i bus.
Arrivati finalmente a destinazione, la guida iniziò a dire qualcosa sul posto, ma non feci molta attenzione.
Le uniche parole che il mio udito catturó furono 'dirupo' 'attenti a non perdervi' 'animali' e robe simili.
Chi, alle 8 di mattina, era abbastanza sveglio da riuscir ad ascoltare un discorso?!?
Beh, sicuramente non me.
Ovviamente, dato che sono una persona dannatamente fortunata, i gruppi furono divisi in base al numero delle stanze, quindi le stanze di numero vicino avrebbero fatto l escursione insieme.
E, ovviamente, Daehyun era nella stanza vicina.
Per quale diamine di motivo al mondo, quando si vuole evitare una persona, essa ti capita sempre vicina?!?
Fortunatamente, JR e compagnia bella lo stavano distraendo abbastanza bene...almeno cosí credevo.
L escursione inizió poco dopo e, tutti gli studenti iniziarono a seguire le loro guide.
Iniziammo a camminare lungo un piccolo sentiero, completamente coperto da alberi.
Se non fosse stato giorno, la possibilitá di perdersi sarebbe stata decisamente alta.
L aria era diversa da quella che si respirava normalmente in cittá, sapeva tipo di muschio, ed era decisamente piú umida.
Il terreno era ricoperto di fango, probabilmente a causa di una recente pioggia.
C erano pietre di tutte le dimensioni per terra, ed erano anche maledettamente scivolose.
Se non fosse stato per i miei riflessi da ballerino, probabilmente sarei giá stato a terra, con una caviglia slogata.
Infatti, molto spesso si sentivano degli urletti decisamente acuti provenire dalle ragazze....e anche a volte da ragazzi.
C erano persone che continuavano a lanciare insulti alle zanzare, mosche, o tutto quello che gli capitava di vedere; e altre che, eccitatate, saltellavano da una parte all altra, esaminando la natura che li circondava.
Dopo una camminata non troppo lunga, arrivammo davanti a un piccolo ponte di lengo, sospeso, letteralmente, nel nulla.
Sotto, in lontanaza, si poteve vedere un piccolo fiumiciattolo.
La guida ci disse di non aver paura, e che il ponte era resistente, ma, sinceramente, non ero molto disposto a credergli, dato che il ponticello si muoveva e traballava un po troppo, producendo dei rumorini non molto rassicuranti.
Prendendo un bel respiro, misi un piede sulle piccole lastre di legno, tenendo le mani salde sulle funicelle.
Anche il legno era bagnato e scivoloso, ma, a quanto pareva, alla guida non creava alcun problema, dato che attraversó il ponticello nell arco di due secondi, per farci vedere come era sicuro.
Al diamine tutti i maledettissimi ranger/scout, e roba simile, e al diamine la loro abilitá nel muoversi nella natura.
Arrivato a metà del ponte dopo un minuto, dato che davanti a me c erano persone che continuavano ad urlare pietá a causa della loro paura per le altezze, scivolai leggermente all indietro, scontrando la mia schiena con il busto di qualcuno.
Recuperai subito l equilibrio, e mi girai per chiedere scusa alla persona che avevo "utilizzato" come appoggio, ma le mie azioni si bloccarono non appena vidi chi era quella persona.
-"Uh...D-Daehyun hyung...s-scusa"
Lui fece un cenno con la testa, come per dire 'girati e vai avanti, non ti voglio ancora parlare perché sono offeso da ieri'.
Ah si eh? Ora era lui che faceva tanto il permaloso?!?
Feci come mi aveva indicato lui e andai avanti, arrivando finalmente dall altro lato del ponte.
~~
L escursione andó avanti fino all ora di pranzo, quando ci diedero la possibilitá di fermarci un attimo per mangiare.
Mentre stavo azzannando il mio panino, vidi che Daehyun si stava allontanando dal gruppo.
Non ero preoccupato, no, perchè mai sarei dovuto esserlo??.
Sarei rimasto seduto lí...probabilmente aveva solo bisogno di un attimo di pausa. No problem.
Ma se si fosse fatto male?
Se non riusciva a tornare indietro?
Posai il panino e mi alzai, dicendo a Jimin che mi sarei allontanato un attimo.
Cercai di non perdere di vista la figura che si stava allontanando, e la seguii fino a quando non si fermó in un punto.
-"D-Daehyun hyung? Tutto ok?"
Si giró di scatto, probabilmente preso alla spovvista.
-"Si. Che vuoi?"
-"Volevo solo controllare se stavi bene."
-"Si. Puoi pure andartene"
-"Ma-" non riuscii a finire la frase che lui mi parló sopra.
-"Sai, non vorrei mai spaventarti o darti fastidio, quindi, se ti da fastidio stare solo come me è meglio che tu vada via" il suo tuono di voce stava diventando più basso e più spaventoso ad ogni parola, ma non avevo la minima intenzione di andarmene.
Si, forse non avrei dovuto evitarlo.
Si inizió ad allontanare, piú velocemente di prima, venendo inghiottito poco a poco dalla vegetazione.
-"Asp- D-Dae!!! Non allontanarti cosí tanto, potrebbe essere pericoloso!!"
Lo iniziai a rincorrere, diamine! Ci stavamo allontanando decisamente troppo.
-"Dae! Ti prego fermati"
-"Ho detto che non devi seguirmi! Lasciami in pace!!"
Non lo ascoltai, e lo continuai a seguire... In fondo era meglio perdersi insieme che da soli, no?.
Attraversate altre decine di alberi, arrivammo davanti ad un fiume.
Daehyun, finalmente, si fermó, e io mi avvicinai a lui.
-"D-Daehyun! Ti prego, torniamo indietro"
Nessuna risposta.
Lui saltó su una pietra che era posta piú o meno davanti a noi sul fiume, e cercó un modo per arrivare dall altra parte.
A quanto pareva, non c era modo per farlo ragionare.
Presi una piccola rincorsa e feci lo stesso di Daehyun, implorando di riuscire a saltare sulla pietra senza scivolare.
Agile e ballerino si, fino a un certo punto, ma ero anche estremamente svampito.
Arrivato all ultima pietra, feci per saltare dall altra parte del fiume, ma poggiai male il piede.
Appena mi resi conto della cavolata che avevo fatto, iniziai a prepararmi mentalmente.
Ero pronto a sentire il duro contatto della roccia, mischiato al freddo dell acqua.
Chiusi gli occhi, e non cercai neanche di salvarmi, sapendo comunque che non ce l avrei fatta.
Mi stupii quando, dopo una ventina di secondi, l impatto non avvení.
Aprii lentamente gli occhi per essere accolto da una vista magnifica.
Daehyun mi stava tenendo tra le sue braccia.
Per mia sfortuna, quell attimo duró poco, e lui mi aiutó ad attraversare l ultima parte, dopodichè mi lasció andare del tutto e continuó ad andare avanti per i fatti suoi.
Ma...mi aveva appena 'salvato'... Non potei far a meno di sorridere.
Continuammo a camminare per un po di minuti, senza veramente renderci conto di come il tempo stesse passando velocemente, e di quanto fossimo ormai lontani da tutti gli altri.
Insomma, eravamo fottuti.... Era giunto il momento di ridere per non piangere.
Il cielo inizió a scurirsi, e la luce del Sole arrivava sempre piú debole a noi, dato che gli alberi impedivano la maggior parte dei raggi di passare.
Rimasimo in silenzio tutto il tempo, e io mi ero ormai sconsolato e non stavo neanche piú provando a convincerlo di tornare indietro.
Se mai fossimo tornati indietro, e si, stavo iniziando a diventare pessimista, probabilmenente tutti gli insegnanti ci avrebbero fatto un cazziatone che non avremmo mai dimenticato per tutta la nostra vita.
-"Dae?"
-"Uhm"
-"Perchè sei arrabbiato con me?"
Nessuna risposta.
-"Ti prego, dimmelo...potrei trovare un modo per rimediare"
-"Non puoi"
-"Come fai a saperlo?"
-"Lo so e basta"
Mi fermai di colpo, battendo leggermente i piedi a terra, per riuscire ad ottenere la sua attenzione.
-"Lo sai che a volte sei proprio uno stupido?!?" dissi con un tono di voce che per poco non era un urlo.
-"Ah...sarei io lo stupido??" rispose anche lui usando un tono di voce che le persone non utilizzavano solitamente per parlarsi.
-"Si! Lo sei!! Ti prendi sempre gioco di me, ti diverti a giocare con i miei sentimenti e poi, semplicemente, fai il permaloso!" non sapevo neanche perchè me la stessi prendendo così tanto, semplicemente dovevo farlo.
Daehyun si avvicinó a me e mi guardó come per dire 'ah come osi dire certe cose, oh tu stupido che non sei altro, ora ti guarderó in questo modo per farti sentire in colpa e stupido'.
-"Io starei giocando con i tuoi sentimenti?!? A quanto pare ti sei dimenticato di tutte le volte che sei scappato, subito dopo avermi detto che saresti sempre stato al mio fianco!"
-"Beh! È solo colpa tua se sono scappato!!"
-"Quindi vorresti dire che non sono abbastanza? Quindi anche tu in fondo pensi di me lo stesso che pensano gli altri..."
Ci fu un attimo di silenzio, guardando Daehyun potevo chiaramente capire che era ferito.
Volevo dirgli di smetterla di pensare certe cose, che non ero come gli altri, ma non riuscivo a muovermi.
-"Pensavo che almeno tu fossi diverso... Pensavo che almeno tu mi potessi capire. Io...sono stato uno stup-"
Finalmente.
Finalmente ero riuscito a zittire Daehyun.
Beh, forse non era il modo in cui avrei sperato di zittirlo, ma andava bene...no?
Sinceramente non mi ero ancora reso conto di quello che avevo fatto.
Sentivo del calore, che pian piano mi stava avvolgendo, facendomi dimenticare dove ero, facendomi dimenticare chi ero.
Sentivo il cuore battere fortissimo, e il sangue pulsare nelle vene.
Sentivo una strana sensazione nello stomaco...ma era piacevole.
Poi me ne accorsi.
Il viso di Daehyun era decisamente e stranamente molto TROPPO VICINO.
E OMMIODDIO!!! AVEVO APPENA BACIATO JUNG DAEHYUN.
Mi allontanai di scatto, e, per la fretta, caddi a terra.
Il mio viso stava andando a fuoco, e non avevo neanche il coraggio di alzare lo sguardo.
Cosa mi era saltato in mente?!? Per quale oscuro motivo avevo....ecco...fatto quel che avevo fatto?!?.
Mi veniva da piangere: avevo appena rovinato tutto!! La nostra amicizia, buttata all aria, la nostra promessa, probabilmente spezzata.
Sicutamente mi avrebbe preso per pazzo e sarebbe scappato via, oppure, piú probabilmente, mi avrebbe preso a botte.
Iniziai a tremare, e il respiro mi inizió a mancare.
Sentii un rumore di passi farsi sempre piú vicino.
Ecco...la mia vita era giunta al termine.
Certo, ero triste, ma non potevo dire di aver vissuto una brutta vita.
Vidi la sua figura abbassarsi al mio stesso livello, e una mano muoversi verso di me.
Per istinto chiusi gli occhi e aspettai che il colpo arrivasse, ma, per l ennessima volta nella stessa giornata, non arrivó nulla.
Sentii solo una mano poggiarsi sul mio braccio, e la sua voce, così dannatamente bella e profonda e dolce e non so che altro, mi avvolse.
-"Hai freddo? Forse è meglio se troviamo un posto un po piú riparato...sta iniziando a fare buio, e sembra che il cielo non prometta molto bene. Tra un po potrebbe mettersi di nuovo a piovere."
Alzai lo sguardo, ancora preoccupato...magari era tutto una finta.
Ma ogni mio dubbio si riveló infondato quando, aprendo gli occhi, vidi il sorriso di Daehyun.
Il suo sorriso.
Era dolce e sincero, e mi stava lentamente sciogliendo il cuore.
Annuii lentamente.
Lui mi aiutó ad alzare, e poi si inizió a guardare intorno, probabilmente alla ricerca di un posto in cui fermarsi.
Ad un certo punto il suo sguardo si posó in una piccola parte di bosco coperta, e me la indicó, dicendomi che quella parte sarebbe andata giá meglio che rimanare dove eravamo al momento.
Ci andammo a sedere in quel punto e rimasimo in silezio per un po di minuti, mentre guardavamo le prime gocce di pioggia iniziare a bagnare il terreno.
-"Uhm...allora...come faremo a tornare indietro?" chiesi ad un certo punto, giusto per provare a rompere il ghiaccio.
-"In qualche modo ce la faremo, tranquillo, da piccolo venivo spesso in questo posto, e lo conosco abbastanza bene"
-"Da piccolo?"
-"Si, quando vivevo a Busan con mio padre"
-"Scusa...non volevo..."
-"Tranquillo, non hai detto nulla di male"
La pioggia si fece piú fitta, e il cielo si rabbuió di colpo.
L aria si fece decisamente piú fredda, e ri iniziai a tremare, questa volta non per la paura.
-"Scusa Jongup, non avrei dovuto trascinarti con me qui"
-"Ma sono stato io a seguirti, non è colpa tua"
-"Invece lo è, quindi spetta a me cercare di rimediare in qualche modo" mentre pronunciava quelle parole, sentii un braccio avvolgermi le spalle, e avvicinarmi a lui.
I nostri corpi erano attaccati l uno all altro, e non potei far altro che sorridere quando quel calore, ormai conosciuto, mi avvolse per un altra volta.
Poggia la mia testa sulla sua spalla, e cercai di godermi quel momento il più possibile.
Chiusi gli occhi, e mi feci cullare dai suoni della natura e dai nostri respiri.
Mi sentivo davvero fortunato a potergli stare così vicino, ed ero felice che non mi avesse respinto, e che, al momento, non avesse detto una parola su quello che avevo fatto.
-"Il tuo calore è piacevole" spalancai gli occhi, e lo guardai...avevo capito bene?? Pensavo di essere l unico che provava una dolce sensazione di piacere nello stargli vicino.
-"uhm...A-anche il tuo...?"
-"Ahah, non ne sembri molto convinto"
-"SI! Lo sono"
-"Allora sono felice" posó il braccio che prima avvolgeva le mie spalle, sulla mia testa, e mi inizió ad accarezzare i capelli, poi mi avvicino la testa al suo petto, e la appoggió su di esso.
Potevo sentire il suo cuore battere ad una velocitá impressionante, e sorrisi lievemente.
Continuò ad accarezzarmi i capelli per qualche minuto, e poi mi diede un bacio sulla nuca.
-"Lo sai...sei davvero speciale" mi disse sorridenso -"Ti prego, qualuque cosa accadrá nel futuro...se mai ti tratteró male, se mai ti faró soffrire...dimmelo"
Annuii.
-"Appena smette di piovere ci conviene tornare indietro"
-"Si...penso proprio di si" risi -"Probabilmente ci staranno cercando, e staranno iniziando ad impazzire... Siamo stati imprudenti eh?"
-"Ma almeno ora siamo qui"
-"In che senso"
-"Almeno siamo potuti stare un po da soli, almeno abbiamo avuto un po di tempo da passare insieme"
-"Ahah...In fondo non stiamo insieme, non è che abbiamo bisogno di stare per forza da soli"
-"Io ne ho bisogno"
Alzai la testa dal suo petto, per poterlo di nuovo vedere in viso.
Potevo vedere un lieve rossore colorargli le guance.
-"D-Dae hyung..?-
-"Nae?"
-"Hai presento il discorso che avevamo avuto alla festa di Himchan?"
-"Si"
-"Ecco, ora, quale sarebbe la tua risposta se ti chiedessi cosa succederebbe se rompessimo la promessa?"
Mi guardò un attimo stupito, preso alla sprovvista dalla domanda, dopodichè sorrise.
Rimase un attimo in silenzio, a guardare la pioggia, prima di tornare a rivolgere il suo sguardo a me.
-"Ecco..."
~~~~~

Buondì gente!!
Eccomi qui, nuovamente a rompervi le scatoline con la mia storia!!!
Scusate l interminabile periodo di assenza, ma è stato un brutto brutto periodo >.<
Oltre la scuola che si sta divertendo a farmi prendere in considerazione l idea del suicidio, moh ci si mettono pure gli EXO.
KRISSSS!!!! PABO, PERCHÉ?!? ;W;
A causa di tutto ció che è accaduto, non ero per nulla in vena di scrivere, e, infatti, ho passato (e sto ancora passando) le mie giornate a piangere.
Questo capitolo...beh...che dire....in fondo tutti i miei capitoli fanno schifo, quindi siete ormai abituati a leggere le mie oscenitá.
Se trovate maree di errori è perchè l ho scritto al cellulare, e il mio cellulare vive di vita propria XD.
Perdonate se è corto, ma avendolo scritto sul cellulare non sapevo quanto stessi scrivendo XD.
Grazie a Mik4n, Park Min Xing, momoiromomoiro, luna8029, Siraka, shirylen_chan, leight r e Black Moon Coco per aver recensito lo scorso cap.
Grazie a tutti quelli che leggono la mia storia ;w; sarei molto felice se la recensiste~.
Al prossimo cap :D
Sydrah~

 

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Capitolo 12
*** Promises are made to be broken ***


Promises are made to be broken

 

-”Ecco...” dissi dopo essermi girato nuovamente verso Jongup.

Non avevo la minima idea di cosa rispondergli, e stavo iniziando ad andare in panico.

Abbassai lo sgurdo e mi misi a pensare.

Prima di tutto, se Jongup mi stava chiedendo tutto ciò...significava che gli piacevo?

E io...?

Io cosa provavo per lui?

Perchè mi piaceva stare in sua compagnia? Perchè diventavo così geloso e possessivo quando si parlva di lui? Perchè non riuscivo a smettere di pensarlo??

Mi piaceva?

Gli avrei dovuto rispondere che la promessa poteva essere spezzata?

Ma cosa sarebbe accaduto dopo?

Cosa avrei dovuto fare con tutti gli altri miei 'amici? Sicuramente non gli avrebbero reso la vita per nulla facile, e non volevo per nessun motivo al mondo che Jongup venisse ferito.

Però, lo dovevo ammettere, mi sarebbe davvero piaciuto poter abbracciare e baciare Jongup ogni volta che volevo, mi sarebbe piaciuto gridare al mondo che lui era mio.

Mio e di nessun altro.

Ma dovevo anche ammettere che avevo paura, tanta paura.

E se anche lui, come tutte le altre persone, avesse deciso di abbandonarmi cosa avrei fatto?

Come avrei reagito?

Non volevo perderlo, non volevo rovinare tutto, e se per farlo rimanere accanto a me dovevo rinunciare ad una vera e propria relazione lo avrei fatto.

Ma se mi avesse lasciato proprio a causa del mio rifiuto?

Quanto è complicato l'amore.

Amore?

Io amavo Jongup?

Amore è una parola forte, non si può amare chiunque, ma io amavo Jongup?

-”Uh...D-Dae?”

Alzai nuovamente la testa, guardandolo.

Sembrava triste, preoccupato e deluso.

-”T-tutto ok?..N-non devi per forza rispondermi, anzi, non rispondermi, fai finta di nulla, io non ti ho mai detto niente” disse mentre si alzò di scatto e iniziò a camminare sotto la pioggia.

Ecco...se ne stava andando.

Ero uno stupito eh?

Avevo questa maledettissima capacità di far allontanare tutta la gente che era importante per me.

Il mio corpo si mosse da solo, e in men che non si dica mi ritrovai in piedi.

Presi con forza il polso di Jongup, e lo feci girare.

Non importava se la pioggia era fortissima, non importava se il giorno dopo saremmo sicuramente stati male.

Dovevo fermarlo, non dovevo permettergli di lasciarmi indietro.

Sentii il suo corpo diventare teso sotto il mio tocco, e vidi che aprì la bocca, probabilmente per dire qualcosa.

Ma al momento non me ne poteva fregare di meno.

Sarebbe potuto sembrare un po rude, ma non importava.

Probabilmente si sarebbe arrabbiato con me dopo, ma non importava.

Senza neanche dargli il tempo di capire quello che volevo fare, misi la mia mano su dietro del suo collo, e lo avvicinai a me.

Poggia con decisione le mie labbra sulle sue.

Lui cercò di allontanarmi, mettendo le sue mani sulle mie spalle e spingendomi, ma non glielo permisi, anzi, lo baciai con ancora più dolcezza.

Era un bacio innocente, dolce, soffice, ma era il più bello che io avessi mai dato in tutta la mia vita.

Perchè?

Forse perchè era il primo bacio che davo a qualcuno, sapendo di star provando dei sentimenti?

Forse perchè non era una sconosciuta incontrata in una discoteca?

Non importava, era perfetto.

Finalmente lo sentii rilassarsi e iniziare a rispondere, anche se molto timidamente, al bacio.

Inclinai il viso per approfondire il bacio, che durò ancora un po di secondi, prima che dovetti allontanarmi per riuscire a respirare.

Gli diedi un bacio sulla fronte.

-”Tu non vai da nessuna parte”

Non avrei mai pensato che delle parole del genere sarebbero potute uscire dalla mia bocca.

Lo strinsi forte tra le mie braccia, mentre gli accarezzavo i capelli e mi perdevo nel suo profumo.

Solo allora mi resi conto che eravamo ancora sotto la pioggia, e che eravamo completamente bagnati.

Gli presi la mano e lo ricondussi nuovamente in quel posto coperto...sempre meglio di nulla, no?

Anche se ormai era inutile, dato che grondavamo acqua.

Rimasimo entrambi in silezio, troppo timidi per dire qualcosa, o per mettere in chiaro quale fosse ora la nostra relazione, anche perchè non lo sapevo neanche io.

Avevo agito senza pensare, ma non me ne ero per nulla pentito.

Le nostre mani erano ancora intersecate, e il rossore era presente sulle guance di entrambi.

-”H-hyung..”

-”Si?”

-”Non mi hai ancora risposto”

Gli sorrisi, avevo preso la mia decisione.

Anche se probabilmente ci sarebbero stati una marea di problemi, non volevo tornare indietro.

-”Sai che ti dico?”

Lui mi guardò confuso, per poi far cenno di andare avanti.

-”Le promesse sono fatte per essere spezzate”

Jongup mi sorrise, per poi abbassare il viso timidamente.

Probabilmente avrei re iniziato ad amare Busan.

Grazie maledettissima foresta, grazie maledettissima scuola, per una volta avevano fatto qualcosa di buono.

Poi pensai.

Scuola.

Quanto tempo era passato? Fin troppo, ci avrebbero sicuramente uccisi.

Ad un certo punto sentii delle voci chiamarci in lontananza.

Era forse venuto qualcuno a cercarci?

Finalmente.

Vidi un gruppo di persone avvicinarsi, tra cui JR.

Mi alzai di scatto, aiutando poi Jongup ad alzarsi.

-”JUNG DAEHYUN!!” sentii un professore urlare.

Ecco, come sempre la colpa era mia, no?

-”Che cosa ti è saltato in mente?!? Andare nella foresta. DA SOLO?!? E anche tu, signorino Moon...siete entrambi nei guai”

Stavo per rispondere alla professoressa di chiudere quella sua boccaccia e di andare a fare qualche attività più proficua, quando sentii Jongup tirarmi la manica.

Mi girai per guardarlo e notai che aveva un espressione che voleva dira 'Ti prego Daehyun, non dire nulla'.

Presi un bel respiro e mi morsi la lingua.

Dovevo cercare di cambiarmi, non solo per me, ma anche per Jongup.

JR, che per tutto quel tempo era rimasto in disparte ad osservare, mi prese il polso e mi avvicinò a sè, sotto l ombrello, mi girai dietro per guardare Jongup, ma era troppo tardi, era ormai circondato da mille persone.

Sospirai e mi feci portare via da JR.

La professoressa, prima che me ne andassi, mi disse che mi avrebbe comunicato dopo la punizione, e che prima mi sarei dovuto asciugare.

Il bus ripartì qualche minuto dopo, e il viaggio non fu per nulla piacevole, dato che le persone continuarono a lanciare occhiate a me e Jongup.

Gli avrei almeno voluto chiedere come stava, ma mi avevano confiscato il cellulare, e avrei davvero voluto prendere a pugni qualcuno.

-”Daehyun” mi girai verso dove la voce proveniva.

-”Si JR?”
-”Che rapporto c'è tra te e quel Jongup”

Diamine, aveva capito tutto? No, non era possibile.

-”Amicizia”

-”Perchè sei amico con lui?”

-”Perchè non dovrei?”
-”Perchè è Jongup”

Lo guardai, non era possibile.

Fichè ero io quello che gli altri giudicavano, andava bene...ma si stava parlando di Jongup.

-”Non ti ha fatto nulla di male”

-”Si, esiste, respira e ti sta fin troppo attaccato in questi giorni”

-”Sei geloso”

-”Se devo essere sincero si, e ti conviene allontanarlo, o potrei non essere così gentile con lui la prossima volta” sorrise.

Come diamine si permetteva di parlare di lui in quel modo?!?

-”Di un altra parola su di lui e ti ritrovi con un naso rotto”

-”Amicizia eh...o forse è il tuo piccolo giocattolino? Lo sai che c'è di meglio Dae. Io sono sempre stato qui per te, e invece tu non mi hai mai dato la possibilità di avvicinarmi a te”

-”E per quale motivo dovrei darti una possibilità?” alzai leggermente la voce, smettendo di bisbigliare, e attirando così l'attenzione di tutti quelli che c erano sul bus.

Lancia un occhiata a coloro che mi stavano ancora fissando, e rivolsi nuovamente l' attenzione a JR.

-”Perchè ti amo Dae”

Pietrificai

Cazzo

Non me lo sarei mai aspettato..cioè, sapevo che era innamorato, ma non avrei mai pensato che si sarebbe dichiarato in questo modo.

-”Lo sai che non provo nulla per te”

-”è per quel Jongup, vero?”

-”Non so di cosa stai parlando”

-”Non ci posso credere Dae” il suo tono di voce era basso, e avrei potuto dire che la sua voce stava lievemente tremando.

-”Ti piace Jongup”

Silenzio.

-”Ti piac-” gli misi una mano sulla bocca.

-”Ripeto, non so di cosa stai parlando”

Non sapevo neanche io il motivo del perchè volessi tenere la nostra relazione segreta, cioè, per proteggere lui ecc... ma anche perchè semplicemente non volevo che si sapesse troppo in giro.

La gente parla, giudica.

Sono tutti pronti per inventare cose, senza pensare al male che possono fare con delle semplici parole.

Tutti pronti a prendere in giro gli altri, ma non abbastanza maturi per rendersi conto di quello che stanno facendo.

E, ovviamente, c'era anche un terzo motivo.

Dovevo ancora pensare e riflettere.

Non ero mai stato innamorato di una persona, non sapevo quello che stavo provando veramente.

Probabilmente penserete che sia uno stupido, ed, in fondo, è la verità.

Solo che, non ho mai amato qualcuno, mai pensato 'tengo così tanto a quella persona che potrei sacrificare la mia vita'.

Inoltre, non che la mia vita non fosse mai stata un completo disastro, ma quella settimana era stata piena di eventi.

Con mio nonno all'ospedale, mia nonna ora sola a casa, e poi...quel messaggio.

Il giorno prima, avevo ricevuto un messaggio.

Era anche a causa di quel messaggio che mi ero diretto da solo nel mezzo della foresta.

Per restare un po solo, per riflettere e perdermi nella natura.

Perdermi, in modo da non pensare a tutti i problemi per un po di tempo.

Non ci avevo dato molto peso, ma ogni giorno che passava, sentivo l ansia crescere.

Cosa voleva mio padre da me?

Il messaggio era semplice, nulla di strano, nulla di cui, in teoria, avere paura: “Bentornato a Busan”.

Come diamine sapevo che ero tornato a Busan?

Non sapeva neanche in che scuola andassi, i miei nonni non lo avrebbero mai più contattato...eppure...come faceva a saperlo.

Certo, era un uomo con un grande potere, e per questo avevo sempre più paura.

Non ero ancora pronto a rivederlo.

JR tolse la mia mano dalla sua bocca.

-”Che diamine?”

-”Senti, non ho voglia di parlare”

Dopodichè mi disse qualcosa, che non ascoltai, dato che mi persi nuovamente nei miei pensieri, guardando fuori dal finestrino.

 

 

Jongup Pov

 

Non ci potevo ancora credere.

Non potevo ancora credere al fatto che, dicendo quelle parole, Daehyun aveva probabilmente capito tutto, anzi, aveva sicuramente capito tutto.

Tutti i sentimenti che avevo tenuto nascosti per riuscire a non ferirmi, tutti i sentimenti che avevo negato per la paura.

Tutti i miei sforzi, buttati in un cestino per colpa della mia boccaccia.

Però, cosa significava quel bacio, e quelle sue parole?

'Le promesse sono fatte per essere spezzate'.

Si stava per caso solo prendeno gioco di me, come tutte le volte precedenti?

Però, una parte di me, in fondo al mio cuore, sapeva che non era uno scherzo.

Ma avevo comunque paura.

Si, la pura era uno dei sentimenti che stavo provando maggiormente nell ultimo periodo, e non ne ero per nulla felice.

Alzai lo sguardo dalle mie gambe quando sentii delle voci provenire dal fondo del bus.

A quanto pareva Daehyun e JR stavano litigano per qualcosa...

Avrei voluto sapere per quale motivo stessero litigando.

Era per colpa mia forse?

Essendo ritrovati insieme nel bosco, vicini, che ci tenevamo per mano...le persone avranno sicuramente pensato male, e gli amici di Daehyun soprattutto.

I miei, in fondo credevano che noi stessimo insieme, ma lui non aveva mai detto nulla.

A scuola di solito mi evitava, e sicuramente non aveva un migliore amico a cui raccontava tutto.

Il mio cellulare e quello di Daehyun erano stati brutalmente confiscati, e quindi non gli avrei neanche potuto scrivere.

Inoltre, la professoressa ci aveva obbligati a stare nell hotel il giorno successivo.

Aveva blaterato qualcosa sul 'come punizione non verrete con noi a fare la prossima visita'.

Ero un po dispiaciuto, anzi, più che un po.

Non avevo mai avuto la possibilità di viaggiare, neanche in posti vicini come Busan, e questa gita era una grande opportunità per me, dato che non avevo la minima idea se fossi mai stato capace di ritornarci.

-”Ohi, Jongup” sentii ad un certo punto Youngjae.

-”N-nae?”

Lui mi lanciò un sorrisetto provocante -”Cosa stavate facendo te e Daehyun..da soli..nella foresta..sotto la pioggia?”

Io arrossii di colpo. Per quale diamine di motivo tutti dovevano sempre pensare male?.

-”Nulla, assolutamente nulla” dissi a bassa voce

-”A-ah si, certo..come se io ti credessi..Insomma, tutti conoscono Daehyun..E di sicuro non si sarà lasciato sfuggire l opportunità di poter stare da solo con il suo piccolo Moon”.

Gli lanciai un occhiataccia e gli tirai un pugno sulla spalla.

-”Stai zitto Jae hyung! Pabo”

-”Aish...sti ragazzini d oggi...non hanno un minimo di rispetto per i più anziani” disse mettendosi a ridere.

-”Comunque, tornando seri, cosa pensavi di star facendo??”

Lo guardai storto, cercando di capire di cosa stesse parlando.

Lui sbuffò, come dire 'certo che sei proprio ottuso' e poi continuò -”Cosa ti è saltato in mente di andare da solo nella foresta, poteva succederti davvero qualcosa di brutto”

-”Nae hyung, scusa”

-”Non ti scusare con me, pabo, ma con te stesso”

 

~ ~ ~ ~

 

Poco dopo arrivammo finalmente all hotel, dove ebbi finalmente la possibilità di cambiarmi in dei vestiti più asciutti, puliti e comodi.

Decisi che, essendo ancora abbastanza presto e essendoci ancora un po di tempo prima dell ora di cena, mi sarei fatto una doccia.

Avvertii Jimin che se avessi fatto un po di ritardo, di non preoccuparsi, e di precedermi per andare a mangiare.

L' acqua era estremamente fredda, quindi non ebbi la forza di farmi una bella doccia, e poco dopo uscii.

Mi asciugai e mi rimisi i vestiti puliti.

Uscito dal bagno, come avevo immaginato, non c era nessuno.

Uscii, e percorsi quell interminabile corridoio da solo, quando, ad un certo punto, sentii qualcuno chiamarmi.

Cazzo.

Ancora lui.

Non mi voltai e continuai ad andare avanti, come se non avessi sentito nulla.

Certo che era proprio insistente, ma probabilmente è proprio questo che caratterizza i bulli: essere insistenti e trovare una ragione per prenderti a pugni anche se non c'è.

-”Ho detto a te, principessina”

-”Lasciami in pace, JR” urlai, continuando a non voltarmi, e aumentando il mio passo.

-”Peccato, ti volevo dire una cosa che forse ti sarebbe potuta interessare”

Mi fermai un attimo, ma poi pensai 'non essere stupido come al tuo solito, Jongup, ti vorrà sicuramente fregare', quindi ripresi subito a camminare, anche se una vocina nella mia testa continuava a dirmi 'fermati, e ascolta quello che ti vuole dire'.

-”Non mi interessa, sicuramente sarà un altro metodo per farmi cadere nella tua trappola”

-”Credi che sia così cattivo?”

Giuro, se avessi avuto solo un po più di coraggio, mi sarei girato e gli avrei affontado un pugno saldo sulla sua faccia.

-”Sinceramente? Si”

-”Omo, omo...come vuoi, se non ti interessa non importa”

-”Esatto, bravo, vattene...lasciami in pace”

-”Peccato, perchè riguardava Daehyun, e sono sicuro che Daehyun ti interessa molto”

Al solo sentire il suo nome, mi girai, vedendo JR a qualche metro di distanza, che mi guardava con un fottutissimo sorrisetto stampato in volto.

-”Cosa riguardo a lui?”

-”Oh, ora di colpo sei interessato e disposto a parlarmi...aish...mi dispiace, troppo tardi”

Mi superò, camminando molto lentamente.

Stava ancora cercando di provocarmi?!?

-”Aspetta!”

-”Si?”

-”Cosa dovrei sapere riguardo a Daehyun?”

 

 

 

 

 

 

Buona sera a tutti quanti!!!

Vi prego non uccidetemi, non impiccatemi, non lanciatemi pomodori e, tanto meno, non odiatemi!! TT^TT

Lo so, lo so, sono una pessima autrice, che si è degnata di postare un nuovo capitolo dopo DUE SETTIMANE!! (se fossi stata in voi avrei probabilmente lanciato ogni genere di insulti dietro l autore).

Comuuuunque, non so...mi sembra che la storia stia sempre più perdendo di interesse TT^TT è che sto terminando le mie idee per questa storia, ma mi sto impegnando al massimo per cercare di scrivere qualcosa di decente *sigh.

Comunque, se avete idee da darmi le accetto ben volentieri, e anche consigli e critiche di ogni genere ^^ almeno capisco cosa cambiare ecc...

Dato che finalmente sono in vacanza (YEEEEEEEEEH) cercherò di updare più regolarmente, e, nel frattempo sto anche scrivendo altre ff Daejong, dato che in questo forum non ce ne sono TT^TT ( lo riempirò di ff Daejong MUAHAHAH), QUIIINDI, state pronti a leggerle, appena le terminerò ^^.

Con questo, vado a coccolare la mia nuova gattina, Kira *Kira saluta tutti quanti.

Grazie a Siraka, Black Moon Coco, momoiromomoiro, Mik4n, luna8029, SNS_kpopper, lupiarcobaleni, Park Min Xing e shirylen_chan per aver recensito. SIGNIFICA DAVVERO UN SACCO PER ME TT^TT quindi, se avete voglia, sarei più che felice se mi recensiste ^^ ma anche solo se state leggendo la mia storia GRAZIEEEEEE ;w;

(scusate gli errori ewe)

Alla prossima

Sydrah

~

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Capitolo 13
*** Thank you, hyung ***


 

Thank you, hyung

 

 

 

-"Cosa dovrei sapere riguardo a Daehyun?"

Gli chiesi un po nervosamente.

Non sapevo per nulla cosa aspettarmi, mi stava prendendo in giro o cosa?.

Proprio ora che ero riuscito a far capire a Daehyun cosa provavo per lui, ecco che spuntava JR, dicendomi che avrei dovuto sapere una cosa su di lui.

-"Uhm, vedo che finalmente ti interessa saperlo"

Lo guardai negli occhi, aspettando che si muovesse a dire qualcos altro, ma nulla.

Rimase in silenzio a guardarmi a sua volta.

Che nervi.

-"Avanti, dimmi cosa dovrei sapere su di lui"

-"Aigoo! Come sei brusco! Dato che sei così scontroso ti diró una sola cosa, il resto vallo a chiedere a lui..."

Oh che diamine, gli sarei voluto saltare addosso e farmi dire subito ció che mi stava nascondendo.

Mi si avvicinó e mi prese per la maglia.

In quel momento pensai 'ecco, mi ha di nuovo preso per il culo', ma poi sentii il suo caldo respiro sul mio collo, e le sue labbra vicino al mio orecchio.

-"Daehyun...è..."

Non ce la facevo piú, si stava divertendo a tenermi sulle spine, potevo immaginare il suo sorrisino stampato sulla faccia.

Il mii cuore inizió a battere piú forte, impaziente di sentire JR pronunciare quelle parole.

-"É un assassino"

Tra tutte le cose che mi ero immaginato nell arco di tutto quel tempo, che fosse un assassino non me lo sarei mai e poi MAI aspettato.

Mi doveva star sicuramente prendendo per il culo.

Va bene che Daehyun poteva essere considerato come il caos in persona, ma arrivare a dargli dell assassino?!?.

Mi lasció andare la maglia, e si allontanó da me, volendo guardare la mia reazione.

-"Non mi credi?"

-"No, per nulla"

-"Ti ha mai raccontato del suo passato?"

-"Alcune cose"

-"Allora non te l avrá sicuramente detto...povero piccolo Jongup...ti sei innamorato proprio della persona sbagliata eh? Vaglielo a chiedere direttamente a lui se non mi credi....Ora ti devo salutare. Bye bye~"

Se ne andó, lasciandomi da solo a riflettere.

Cosa avrei dovuto sapere sul suo passato.

Mi dissi di non trarre conclusioni affrettate, ero sicuro che, purchè potesse essere una cosa molto seria, le cose non erano proprio come diceva JR.

Presi un bel respiro, e mi misi a posto la maglia.

Scesi la scale e andai a mangiare.

Nonappena arrivai nella sala, Junhong sventoló le sue bacchette per farsi notare.

Mi andai a sedere vicino a loro.

-"Alla buon ora, Jongup!"

-"Scusate... Ho avuto un...imprevisto, si! Un imprevisto!" misi la mano nervosamente dietro il collo, grattandomi leggermente.

Ad un certo punto, il mio sguardo incontró quello di Yongguk.

Mi si geló il sangue nelle vene.

Nonostante fosse una delle persone più premurose che conoscessi, all apparenza non sembrava per nulla gentile, e anche solo guardarlo negli occhi ti poteva uccidere.

Il suo sguardo era, in assoluto, il piú spaventoso che avessi mai visto.

-"Jongup-ah"

-"Nae Guk hyung?"

-"Dopo ti devo parlare"

-"O-ok"

Abbassai immediatamente lo sguardo, avendo paura che potesse leggermi nella mente...non si sapeva mai.

-"Oh? Jongup-ah? Non hai intenzione di mangiare?" sentii la voce di Himchan dire.

Alzai nuovamente lo sguardo -"Eh?"

-"Su, sbrigati! Vai a prendere qualcosa da mangiare! Hai bisogno di nutrimento, guarda come sei magro!"

-"...ehm e basso ehm" mi girai verso Junhong lanciandogli un occhiataccia.

-"Yongukkie, kyaa, Jongup mi vuole uccidere"

-"Esatto" dissi mentre gli iniziai a fare il solletico -"Ti faró pentire di aver pronunciato quelle parole huh!"

Stavo attaccando Junhong, quando sentii delle risate provenire da tutti gli altri.

-"Omo! Che scena imperdibile! Il piccolo Jongup che sta uccidendo a suon di solletico il colosso Junhong!! HAHAH" intervenì Youngjae.

A quanto pareva la sua intelligenza non era sempre usata. Gliela avrei fatta pagare anche a lui.

-"Ah, si Youngjae hyung?? Peccato...volevo tanto regalarti le cuffie nere che tanto volevi, per il tuo compleanno...ma mi sa che le compreró per me" si ammutolì di colpo, mentre le risate degli altri due divennerno ancora piú forti.

Mi misi a ridere anch io.

Quanto mi mancavano questo genere di momenti.

Mi rilassai così tanto che dimenticai anche quella strana questione riguardante Daehyun.

-"Su Jonguppie! Vai a prendere qualcosa da mangiare!!!" mi disse nuovamente Himchan.

Quel ragazzo poteva essere estremamente assillante...ma era una delle varie cose di cui ero innamorato una volta di lui.

Sorrisi, e mi decisi ad andare a prendere qualcosa.

Ero estrememente concentrato sul decidere cosa scegliere, quando sentii qualcuno avvicinarsi a me.

Ma del tipo, estrememente vicino.

Cosí vicino che sentii il suo respiro sul mio collo.

Che diamine?.

-"Meditando sul cosa prendere?"

Mi irrigidii sentendo quella voce, e mi girai molto lentamente.

-"D-Daehyun! Mi hai spaventato"

-"Mi perdoni, non era mia intenzione" disse sorridendo.

Ecco, mi stavo nuovamente sciogliendo per quel suo magnifico sorriso.

Com era possibile che una persona fosse cosí perfetta?

Osservai per qualche secondo quelle sue labbra...dall aspetto cosí delizioso.

Dopodichè arrossii, rendendomi conto di quello che stavo facendo e pensando.

Scossi la testa e mi tirai uno schiaffo mentalmente.

CONTEGNO!

-"Cosa stai facendo? Stalakerandomi?" gli chiesi per cambiare argomento.

-"Uhm..si...forse...Ma da ora in poi ti ci dovrai abituare"

-"U-uh? Perchè?"

Mi guardó fisso negli occhi per qualche secondo, come sr sperasse che capissi il perchè da solo, alla fine rinunció e scoppió a ridere.

-"Certo che sai essere proprio innocente a volte eh? Perchè ora sei mio, e non vorrei che qualcuno ti rubasse" terminó la frase con un occhiolino.

Ok.

Stavo letteralmente affogando nella mia saliva.

Aveva veramente detto quello che pensavo??.

Arrossii da testa ai piedi, anche se non ero sicuro si potesse.

Cercai di deglutire senza soffocarmi, ma soprattutto di respirare.

Se JR per assassino intendeva il fatto che, con ogni sua azione, era capace di uccidere tutte le persone che lo circondavano...allora si...ero COMPLETAMENTE d accordo.

-"Tenero" continuó lui.

In quel momento desiderai tantissimo che ci fosse un agenzia funebre non troppo distante.

O anche un ospedale mi sarebbe andato bene.

C era una persona che stava morendo!!

Mi coprii il viso con i palmi delle mie mani, cercando di nascondere il rossore...seh, certo...come se fosse possibile!

-"Hai deciso cosa prendere?"

-"U-uh...no" dissi 'ma mi piacerebbe avere un assaggio delle tue labbra' fortunatamente l ultima parte non l avevo detta.

Cosa diamine mi mettevo a pensare?!?

-"Domani saremo bloccati qui tutto il giorno"

-"G-giá" mi sentii estremamente nervoso, per due motivi.

Motivo numero uno, mi ero appena ricordato di quello che mi aveva detto JR.

Motivo numero due, saremmo rimasti io e Daehyun. Praticamente soli. In un hotel.

Si, mi stavo facendo influenzare troppo dai discorsi pervertiti di Junhong.

-"Tutto ok?"

-"S-si! Sono solo stanco" mi girai verso di lui, cercando di mostrargli il mio sorriso migliore.

La sua espressione tornó ad essere tranquilla.

-"Ok. Ora devo andare, scusami"

Annuii, ma mi immobilizzai non appena sentii quelle meravigliose labbra poggiate sulla mia guancia.

Mi sorrise un ultima volta, prima di allontanarsi.

La mia guancia stava letteralmente andando a fuoco.

Rimasi fermo per qualche altro secondo, cercando di far calmare il mio battio cardiaco.

Appena mi stabilizzai, presi un piatto a caso e tornai a sedermi, anche se le mani mi stavano ancora tremando.

Era impensabile come ogni cosa che facesse mi faceva completamente impazzire.

Il controllo che aveva su di me...era tanto, troppo!

Junhong e gli altri mi fissarono con un sorrisino stampato in viso.

-"Ma quanto siete c-a-r-i-n-i" ruppe per primo Junhong il silenzio.

Non reagii...ero ancora troppo felice e imbarazzato per potergli rispondere male.

-"A quanto pare, il nostro Uppie è capace di sciogliere anche i cuori piú congelati eh!" continuó Yongguk.

Mi presero in giro per tutto il resto del tempo.

Maledetti.

Alla fine, non mangiai nulla, ma ci pensó Youngjae a finire il mio piatto, mentre Himchan ci sgridava entrambi: a me per non aver mangiato, e a Youngjae per aver mangiato troppo.

~~~~

Un oretta dopo, Yongguk venne a trovarmi nella mia stanza, dicendo ai miei compagni che mi avrebbe rubato per un po di minuti.

Lo seguii giú per le scale, fino a ritrovarci in un piccolo giardino esterno dell hotel.

-"Allora, di cosa volevi parlarmi, hyung?"

-"Di tante cose, per prima parlami un po della relazione tra te e Daehyun"

-"C-cosa vorresti sapere?" gli chuesi mentre ci andammo a sedere in una panchina illuminata da un piccolo lampione.

-"Non vi capisco. Vi ho osservati fin dall inizio, perchè ero preoccupato, e non mi torna cosa sta sucedendo tra di voi. Fino ad un paio di settimane fa non vi ha mai visti vicini, parlarvi...nulla di nulla. Poi, miracolosamente, venite insieme alla festa di Himchan...e lui sarebbe il tuo ragazzo.

A scuola non vi cagate di nuovo, manco di striscio.

Un giorno Daehyun ti trascina via brutalmente, e poi, venite trovati insieme, mano nella mano nella foresta.

Per non parlare del fatto che te e Junhong continuavate a lanciarvi occhiatine sospette.

Ho provato a strappargli qualcoaa dalle labbra, ma nulla...non voleva parlare.

Quindi, ora, se non ti dispiace, vorrei capire che diamine sta succedendo"

Iniziai a mordermi il labbro nervosamente, cercando di trovare le parole giuste.

Era ovvio che, nonostante Youngjae sarebbe dovuto essere piú sveglio di Yongguk, il secondo aveva capito piú cose.

-"Ecco..uhm" avrei sperato di non dover mai parlare a nessuno di tutto ció, ma ormai ero in trappola.

Gli raccontai, per iniziare, dell idea di Junhong.

Gli dissi di quanto mi era parsa stupida all inizio, ma che pian piano mi inizió a sembrare un buon piano.

Lui sbuffó e mormoró qualcosa del tipo 'le solite idee di Junhong', poi mi disse di andare avanti.

Continuai dicendogli dell idea di chiedere a Daehyun, e del fatto che avevo effettivamente avuto il coraggio di farlo.

Gli parlai degli incontri di studio, fino ad arrivare alla festa.

Gli dissi che tutto era stato una finta per riuscire ad attirare l attenzione di Himchan, e lui rimase a bocca aperta.

A quanto pareva, nonostante fossi sempre stato piuttosto ovvio, non si era mai accorto di nulla.

-"Quindi la vostra relazione è completamente finta?" disse quasi con un tono di rimprovero.

-"Beh... Lo era..." abbassai lo sguardo imbarazzato.

-"Cosa vuoi dire con 'lo era'? Ho detto di dirmi tutto, quindi vedi di vomitare ogni rospo che hai in bocca!" questa sua affermazione mi fece giusto quasi scoppiare a ridere, ma cercai di trattenermi.

Lui era serio a riguardo della faccenda, e non lo volevo ferire scoppiandogli a ridere in faccia.

-"Diciamo che...le cose si sono un po evolute col tempo che abbiamo passato insieme...e...oggi, durante l escursione...ecco.." presi un bel respiro e cercai di pronunciare delle parole senza balbettare o senza impiegare ore per dirle.

-"Forse...forse stiamo insieme...?" a quanto pareva, il suo tatto non era tanto quanto il mio, visto che scoppió a ridere.

Passarono una cosa come 2 minuti, 2 maledettissimi minuti, prima che recuperasse il suo contegno e pronunció quattro semplici parole -"Cosa intendi per 'forse'?"

-"É complicato...o forse sono io troppo stupido..."

-"Non puoi chiederglielo direttamente?"

-"Uhm...è che...ho paura"

-"Paura di cosa?"

-"Che mi sia immaginato tutto io"

-"Stai tranquillo, da quello che ho visto, non mi sembra affatto che ti sia immaginato tutto tu. Hai solo paura di ammettere che le cose tra di voi hanno preso una piega differente, e non sai come comportarti. É normale, fidati, una volta che ti ci abitui tutto andrà bene"

-"E se ci fosse una cosa che mi fa dubitare di una parte di lui?"

-"Beh, non trarre conclusioni affrettate...parlagli" annuii, era esattamente la stessa cosa che avevo pensato io, ma sentirlo dire da lui mi rendeva piú sicuro.

Rimasimo un attimo in silenzio, prima che decisi di fargli LA domanda.

-"Hyung, come va con Junhong?"

-"Al solito"

-"Daii! Io ti ho detto tutto! Ho diritto di sapere anche io, no?"

-"No" gli lanciai un occhiataccia e lui si mise a ridere.

-"Ok, ok...uhm, che vorresti sapere?"

-"Vorrei sapere quando metterete in chiaro il fatto che vi amate...Cosa c è di complicato nel pronunciare quelle due parole? State insieme da tipo...2 anni, no?"

-"Beh, si...ma...è difficile"

-"Difficile cosa?"

-"Difficile accettare il fatto di essere innamorato di un ragazzino"

-"Non c è età per l amore"

-"Lo so...ma ogni volta che lo bacio, o che lo stringo a me...mi sento come un pedofilo. Pensare che io vorrei portare il nostro amore ad un altro livello...ma che lui è ancora cosí giovane! Questo è il motivo per cui mi sono ripromesso che mi sarei trattenuto dal confessarmi esplicitamente fino a che lui non avesse compiuto almeno 17 anni" lo guardai.

Ero stupito.

Avevo sempre ascoltato la versione di Junhong, ovvero sia quella balla sul 'se ci si ama veramente non c è bisogno di dirlo a parole', ma adesso che prendevo in considerazione il punto di Yongguk...tutto aveva un senso maggiore.

Ovvio, potrebbe anche mandare al diamine la differenza di etá e dichiararsi senza alcun pelo sulla lingua...Ma era in un certo senso romantico il suo pensiero.

Sorrisi.

-"Junhong è fortunato ad averti"

-"Dovrei dire lo stesso per Daehyun. Sai, lo voglio conoscere"

-"Uh?"

-"Un giorno...presentacelo, lo voglio conoscere" annuii lentamente.

-"Ora torniamo dentro, Jongup-ah"

~~~~

 

La notte arrivó presto, e dopo una chiaccherata notturna con i miei compagni di stanza, mi ritrovavo sul mio letto.

Le luci erano spente, e solo un raggio di luna illuminava la stanza.

Non riuscivo a prendere sonno, mentre gli altri erano belli che addormentati...e stavano anche russando...diamine! Avrei dovuto seguire uno dei mille consigli di mia madre e portarmi dietro i tappi per le orecchie.

Comunque, non era quello il motivo perchè non riuscivo a prender sonno manco contando le pecore.

Mi rigirai nuovamente, calciando via le coperte.

Le parole che mi aveva detto ore prima JR continuavano a ripetersi nella mente, mischiandosi con quello di Yongguk.

Per non parlare del fatto che adesso mi brontolava la pancia.

Saltare i pasti non mi faceva per nulla bene.

Il giorno dopo, anzi, essendo ormai mezzanotte passata, oggi sarei dovuto rimanere solo all hotel con Daehyun.

Cosa avrei dovuto fare?

Se mi svegliavo prima lo andavo a chiamare?

No, meglio di no, magari si sarebbe arrabbiato.

Lo aspettavo in camera sua?.

No, sapeva troppo da stalker.

Gli portavo la colazione?

Al diamine! Non sapevo neanche cosa preferiva mangiare!

Magari si sarebbe svegliato prima lui...

E cosa avrebbe fatto? Se fosse diventato triste perchè non ero ancora sveglio?.

Scossi la testa...una persona non sarebbe mai stata triste per un pensiero cosí stupido.

Sospirai, intanto, anche se mi fossi pianificato ogni cosa, avrei potuto scommettere che sarebbe andato tutto storto.

Peró...come gli avrei dovuto porre la domanda?

Di sicuro non sarei potuto andare lí a dire 'ehi, Daehyun! Sei per caso, ma solo per caso, un assassino?', e neanche scrivergli un bigliettino sarebbe andato bene 'incontrami nella sala grande alle ore 12, devo domandarti se sei un assassino. Jongup~'.

Va bene che, di natura, ero sempre mezzo stordito...ma non a certi livelli!

E se mi avesse risposto 'Si, lo sono' e poi mi avesse ucciso, proprio come nei film horror dove la protagonista crede di essere innamorata di una persona normale, ma che si rivela essere l assassino?.

Cancellai quel pensiero dalla mia testa, non era possibile!

C era di sicuro qualcosa sotto, e JR me l aveva detto solo per provarmi ad allontanare da Daehyun.

JR mi odiava da tipo le scuole medie, quando, lo ridicolizzai, preciso, senza farlo apposta, durante un interrogazione.

Le persone lo iniziarono a prendere in giro, chiamandolo tipo 'stupido' o simili per tutti gli anni delle medie.

Normalmente una persona tende a perdonare, ma essendo un piccolo adolescente alle prese con le prime crisi ormonali, aveva tenuto tutto il suo ranconcore, e ora voleva sempre ridicolizzarmi o farmi soffrire.

Ormai ero abituato, ma era sempre e comunque fastidioso.

Verso circa le 2 di notte riuscii ad addormentarmi, dato che il mio cervello non riusciva neanche piú a farsi delle seghe mentali.

Sperai solo che sarebbe andato tutto bene, e che non fosse stato tutto solo un illusione.

 

 

 

Annyeong mondo!

Ok.

Lo so.

LOOOO SOOO!.

Le mie ultime fatidiche parole furono 'intanto è estate! Posteró capitoli piú velocemente!!!"

E invece eccomi qui...dopo piú di un mese...con un capitolo INUTILE!

Mi faccio schifo da sola TT^TT

Per farmi perdonare, nel frattempo, ho scritto un altra ff Daejong~ è solo una two shot, e sarei felice se l andaste a leggere (e se vi piace a commentare), il titolo è “Beyond Appearance”.

Diró solo, anche se magari non upderó per secoli, state tranquilli, mi sono ripromessa che questa ff in un modo o nell altro l avrei terminata, ok?~ sarei felice se la leggeste fino alla fine, anche se fa schifo *^* .

Che dire...scusatemi ancora! XD

Grazie a Siraka, momoiromomoiro, Black Moon Coco, luna8029, SNS_kpopper, shirylen_chan, Mik4n, Made in China e lupiarcobaleni per aver recensito ^^! Scusate se non ho risposto personalmente alle vostre recensioni, sono una coglionazza ewe XD Comunque le ho apprezzate un casino, e ogni volta che leggo ciò che mi scrivete soffoco dalle risate o mi metto a saltellare in casa per la felicità (siete troppe genrili ;w;). Prometto di rispondere alle prossime recensioni yep ewe

Grazie anche a tutti quelli che la leggono, seguono e che l hanno messa nelle preferite ^^ (se vi va di recensire...non mi dispiacerebbe XD)

Davvero, grazie mille per il supporto!!!

(scusate per eventuali errori)

Alla prossima

Sydrah~

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Capitolo 14
*** Bitter past ***


Bitter past

 

Ok, ora, essendo andato a dormire alle 2 di notte e, non dovendo partecipare alle uscite della giornata, mi sarebbe davvero tanto, troppo, poter rimanere a dormire fino verso le 9.

Insomma, non mi pareva un orario esagerato, no?

Eppure i miei sogni furono infranti nonappena il rumore di delle padelle sbattute violentemente e ripetutamente l una sull altra riempí il mio cervello.

Davvero, in quel momento mi salí un ira che nemmeno la morte sarebbe riuscita a placare.

Spalancai gli occhi, un po per l incazzatura e un po per l infarto, svegliarsi di soprassalto, in fondo, non era il modo migliore.

Vidi davanti ai vari letti uno dei professori, sul suo viso era stampato il sorriso piú sadico che avessi mai visto in tutta la mia vita.

Davvero, scommetto che si stava divertendo come non mai! Maledetto professore Lee...un giorno lo avrei obbligato a bere bevande al cocco avariate!*

-"SVEGLIAAA! Brutti adolescenti brufolosi, buttate il vostro fondosciena fuori dal letto" disse mentre andò ad alzare le serrande, facendo in modo che l luce invadesse tutta la stanza.

Jimin e gli altri si alzarono a forza, strofinandosi gli occhi e cercando di non cadere per terra per la stanchezza.

L equilibrio era una cosa che molto spesso mancava di mattina... E io lo sapevo bene.

Io rimasi nel letto, a guardarli mentre si spingevano per poter andare per primi in bagno.

Il professore Lee mi fissó un attimo, prima che sentii un lieve 'tsk' lasciare le sue labbra, e prima che lui si voltasse e uscisse dalla stanza, probabilmente pronto per cogliere di sorpresa le nuove vittime.

Cercai di chiudere nuovamente gli occhi, ma, dopo la millesima volta che mi rigirai nel letto, mi resi conto che era un impresa troppo ardua, soprattutto a causa della luce.

Calciai via le coperte, e mi alzai dal letto, rimamendo seduto sul bordo.

Sbadigliai e aspettai che gli altri finissero di prepararsi, per poi farlo io a mia volta.

Ormai ero sveglio, quindi sarebbe stato un bene usufruire delle ore che peró avrei preferito passare dormendo.

Controllai l ora, erano le 7.40...mi scomigliai i capelli in modo frustrato: che bisogno c era di svegliarsi cosí presto anche in gita?!?

Ben presto i miei compagni mi salutarono, e mi augurarono una buona giornata.

Mi andai a fare una doccia veloce, per poi vestirmi.

Dopo essermi congelato con l acqua della doccia, il mio cervello riprese a funzionare in un modo piú decente.

Ripensai a tutto quello su cui avevo riflettuto ore prima, e mandai tutto al diavolo.

Prima dovevo fare colazione, poi avrei potuto ricominciare a farmi prendere da attacchi d ansia ogni due per tre.

Scendendo nella mensa, mi scontrai con la professoressa Park.

La cosa inquietante era, anche lei aveva lo stesso sorrisetto sadico del professor Lee

-"Buongiorno Moon Jongup...Non mi sarei mai aspettata che tu finissi in punizione, huh! Ti conviene tornare benpresto per la retta via! Ah, oggi rimarrò qui all hotel, sai, nel caso aveste bisogno di qualcosa"

-"A-ah...okai" fu tutto quello che riuscii a rispondere, mentre, nella mia mente la stavo maledicendo.

Non ero un bamnino, e neanche Daehyun...in teoria eravamo abbastanza grandi per prenderci cura di noi stessi, e invece secondo quei maledettissimi professori no!

Per loro saremmo anche stati capaci di dar fuoco all intero edificio.

Come se fossimo dei vandali...

Beh, si, certo, Daehyun non aveva la reputazione migliore di sempre, ma non aveva mai fatto cose di quel tipo, o almeno così era come mi piaeva credere.

-"Okai, Jongup, allora ci reincontreremo presto" annuii lentamente, spaventato che si sarebbe potuta trasformare in un avvoltoio in un batter d occhio, e che mi potesse mangiare.

Finalmente fui capace di sfamarmi, ma di Daehyun nessuna traccia.

Possibile che avesse il sonno così pensante?! Eppure mi era sembrato di capire, da varie voci che giravano, che era una persona che si svegliava abbastanza presto.

Scossi la testa, probabilmente era stanco, e aveva deciso di sfruttare un giorno come questo per dormire un pi di piú...la stessa cosa che avrei fatto io.

Mi misi a ridere silenziosamente, era divertente pensare a quanto ossessionato da lui fossi diventato.

Non passava giorno, ora, minuto e secondo senza che la sua immagine appariva nella mia mente.

E, a dirla tutta, non mi dava per nulla fastidio.

Essendo ancora solo le 8.30, cercai di intrattenermi in vari modi, nel disperato bisogno di colmare quel silenzio in cui era immerso l hotel.

Numerosi tentativi furono cestinati anche solo dopo averli pensati, ma uno in particolare mi convinse.

Decisi di fare un salto alla piccola libreria dell albergo.

Solitamente, non mi sarei messo a cercare libri anche nelle bibblioteche degli alberghi, ma era un caso disperato, e avevo assolutamente bisogno di distrarmi, prima che il nervosismo mi avvolgesse nuovamente.

Dopo che accumulai una pila di libri su un piccolo tavolino di legno, mi sedetti su una sedia anch essa di legno, iniziando a sfogliare le varie trame, alla ricerca di qualcosa di interessnte.

Non ero un fanatico delle storie romantiche, e tantomeno di libri pesanti, storici o di generi simili, ma molte trama non erano male, anche se non ero ancora riuscito a trovare LA trama.

Mi rialzai nuovamente, diretto a posare i libri che meno mi ispiravano, e alla ricerca di alcuni migliori.

Iniziai a scorrere le dita sui vari volumi, leggendo velocemente tutti i titoli, quando, improvvisiamente, ogni mio movimento si allertó.

Il dito indicava un libro, ma non era per quel motivo che mi ero immobilizzato, e tantomeno perchè stavo diventando pazzo.

Bene, escludiamo anche fitte e colpi della strega, va bene che avevo 16 anni (quasi 17), e che spesso mi facevo male durante le pratiche di ballo, ma non ero ancora cosí vecchio!.

Ebbene sí, il motivo per cui mi ero fermato era uno completamente diverso, e anche il peggiore.

Non solo fu il secondo infarto della giornata, e il secondo mancato battito del mio cuore della giornata, ma era anche la millesima volta che venivo avvolto da quel calore cosí accogliente.

Abbassai lo sguardo dagli scaffali verso la mia vita, dove due braccia erano poggiate delicatamente, ma che allo stesso tempo mi tenevano stretto e attaccato alla persona a cui appartenevano.

La sola vista, e il pensiero del sorrisetto che era sicuramente stampato sul volto del proprietario mi fece andare a fuoco.

Esatto.

Proprio cosí.

Daehyun mi stava abbracciando, e potevo sentire il suo petto poggiato sulla mia schiena, potevo sentire il suo battito del cuore, e il suo respiro sulla mia guancia.

Era un azione cosí semplice, ma mi stava facendo impazzire cosí tanto!.

Sentii le sue labbra poggiarsi fin troppo lentamente e dolcemente al mio orecchio, e sentii delle parole dette ad un tono di voce cosí basso e in un modo cosí melodioso che sembravano una ninna nanna.

-"Buongiorno Uppie"

Dei brividi attraversarono tutta la mia schiena.

Il pensiero di avere le sue morbide labbra cosí vicine a me non faceva che peggiorare la situazione.

Fortunatamente, un minimo della mia parte razionale del cervello rimase attiva, e il costante "reagisci" che mi ripetevo, fece in modo che anch io riuscii a dire qualcosa.

-"B-Buongiorno D-Dae" ok, non era esattamente quello che avevo in mente, ma era il massimo che potevo fare avendo Jung-maledettissimo-Daehyun cosí vicino.

Lo ammetto, mi sarebbe piaciuto rimanere per sempre in quella posizione, ma per mia sfortuna quel momento duró troppo poco, e le sue braccia che tenevano i miei fianchi furono sostituite da una sensazione di vuoto.

Mi voltai verso di lui, per essere accolto dal suo perfetto sorriso che mostrava i suoi perfetti denti e che lo rendeva ancora piú perfetto di quanto lo fosse giá.

In quel momento pensai di star sbavando, ma dopo aver portato la mano alla bocca per un rapido controllo, ogni sospetto fu cancellato.

-"Da quanto tempo sei sveglio?" mi chiese.

-"Un po, sono stato svegliato dal professor Lee e le sue maledette padelle. Gli dovremmo consigliare di cambiare lavoro...secondo me come chef avrebbe piú successo" lui rise nuovamente, abbagliandomi nuovamente e consolidando la teoria di manga, anime, fumetti e tutte quelle cose, che le persone hanno delle specie di rombetti oro sui denti quando sorridono.

-"Davvero? Ha addurittura usato le padelle?"

-"Non te ne sei accorto anche se sei nella stanza a fianco?!"

-"Uhg, no...scusa"

-"Confessa! Cosa ti sei bevuto ieri sera?"

-"Uhm...nulla di che...a parte qualche birra, e un po di vino...e champagne" lo guardai con disapprovazione per un attimo, ma nel momento in cui mi guardó come se fosse un cucciolo abbandonato scoppiai a ridere.

Non mi sarei mai immaginato di poter vedere un lato cosí docile del temuto Daehyun.

Beh, se non altro, era un altra parte perfetta di lui.

-"Non cambierai mai eh?" dissi rassegnato

-"Invece sono cambiato, e poi, ammettilo, ti piace questa parte di me".

Arrossii come un peperone, per poi coprirmi leggermente la faccia -"Il tuo lato da bad boy? Non saprei.."

-"Ammettilo" continuó a provacarmi.

Gli tirai una lieve pacca sul petto, mentre lui si mise a ridere.

-"D-dae...posso chiederti una cosa?"

-"Qualsiasi cosa Uppie"

-"Ecco...ero solo curioso di sapere...uhm..ecco...tu non mi hai mai parlato, insomma...del tuo passato..."

-"Come mai questa improvvisa curiositá?"

-"Ecco..perchè ora..." non terminai la frase, cercando di fargli capire quello che intendevo, ovvero sia che la nostra relazione era cambiata, e che mi sarebbe piaciuto sapere la storia della persona di cui ero innamorato.

Ma nulla...

Lo stava sicuramente facendo apposta, glielo si leggeva in faccia che aveva capito ma che voleva sentirselo dire.

-"Ora cosa?"

Maledetto.

-"E-ecco, ora che...noi..."

-"Noi? Vai avanti, non ti seguo"

-"Ora che n-noi...s-siamo piú che a-amici...?" terminai la frase come se fosse una domanda, non sicuro di come chiamare la nostra relazione

-"Piú che amici?!"

Lo guardai, indeciso di cosa rispondergli.

E se avessi sbagliato tutto, e se un fondo mi ero solo io immaginato le cose?

Dai, in fondo come era possibile che lui fosse innamorato di me?

Cercai di rimanere forte, e non farmi prendere dal panico, ma non riuscivo a dire nulla, quindi optai per annuire.

-"Per te siamo solo piú che amici?! Mi offendi! E io che pensavo di essere il tuo ragazzo" disse l ultima parte con un sorrisetto stampato in faccia.

Arrossii piú che mai, ma del tipo che neanche l ustione piú elevata avrebbe raggiunto lo stesso colore.

Mentre ero impegnato a nascondermi, sentii un spostamento d aria, e poi vidi le sue mani poggiarsi da entrambi i lati del mio corpo.

-"Comunque, tornando all argomento di prima..."

Lo guardai indeciso negli occhi, e se mi avesse rispisto che non voleva parlarne, e se tutto ció di cui avevo paura si fosse rivelato vero?

Trattenni il fiato, il cuore mi batteva a mille e il sangue mi pulsava nelle vene.

-"Te lo diró, ma ad un patto"

Ecco, ora mi avrebbe obbligato a tecere su tutto, oppure mi avrebbe minacciato d uccidermi.

Ma cosa diamine mi saltava in mente?! La mia vita non era un film, e Daehyun non era decisamente quel tipo di persona...mi fidavo di lui!

Cercai di mandare via quei pensieri, per poi fargli cenno di andare avanti.

-"Ti racconteró del mio passato se mi baci"

Ok, tra tutte le cose, quella non me la sarei mai aspettata.

Lo guardai un attimo negli occhi, per cercare di capire se mi stesse prendendo in giro, ma sembrava serissimo, cosí serio che per un attimo mi fece paura.

Non potevo neanche muovermi e carcare di scappare, dato che mi aveva intrappolato tra di lui e la libreria.

-Dae~"

-"A-ah! Niente aegyo**, è solo un bacio, avanti, come se fosse il primo che mi dai"

-"Ma siamo in libreria!~"

-"Ho detto che l aegyo non funziona. Lo so che siamo in libreria, quindi che problema c è? É tutto piú trasgressivo...e sexy...se capisci di cosa sto parlando...libri, tavoli di legno...ah, e c è anche bisogno di stare in silenzio" mi fece l occhilino, ma io non feci altro che rimanere a bocca aperto e spalancare gli occhi.

Ora si metteva pure ad alludere a QUELLO?!

-"Smettila!" non c era neanche bisogno di dire che ero rosso in viso, dato che ormai quello sembrava il mio naturale colore di pelle

-"Ok, scusa, ma se vuoi davvero sapere del mio passato devi darmi comunque un bacio"

-"O-ok" abbassai un attimo lo sguardo, prima di volgerlo verso di lui.

-"N-non mi guardare! Chiudi gli occhi!" si mise a ridere ma poi face come avevo detto.

Mentre aveva gli occhi chiusi decisi di gustarmi quel momento, e apprezzare ogni minimo dettaglio del suo viso.

La frangia che gli copriva delicatamente la fronte, il neo sotto l occhio, il viso lievemente tondeggiante ma comunque molto maschile e dalle forme decise, le sue labbra e la sua pelle.

Tutto perfetto.

Poggiai una mano sul retro del suo collo, avvicinandomi lebtamente a lui, chiudendo gli occhi, e immaginando la sensazione che avrei sentito sulle mie labbra.

Il calore, il gusto, il suo profumo, che era sempre così dolce e invitante.

E quando finalmente sentii le sue labbra sulle mie, ero sicuro che sarei potuto svenire da un momento all altro.

Ogni bacio era come il primo, ogni bacio era sempre pieno di sentimenti.

Ogni bacio era perfetto.

Purtroppo per me, anche se non l avrei mai ammesso, quel momento terminó.

Lui mi sorrise, prima di scompogliarmi dolcemente il capelli.

Mi persi nei suoi occhi, così scuri, profondi...ma cosí belli.

Cosí pieni di mistero, ed incertezze.

-"Immagino che ora tu voglia sapere" io annuii e lui sospiró.

-"Allora..uhm, non so da dove iniziare...ecco, hai presente quando ti ho detto che sono figlio unico?"

-"Si"

-"Diciamo che non è del tutto vero. Io...avevo un fratello"

Il mio cuore inizió a battere piú forte

-"Avevi?"

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Daehyun POV

 

-Flashback-

 

-"Daehyun!! Sbrigati!"

-"Si, un attimo arrivo!" chiusi velocemente lo zaino di scuola, prima di precipitarmi giú per le scale.

Raggiunsi la porta d ingresso, dove mio fratello mi stava aspettando.

-"Wow, Daehyunnie, stai crescendo proprio in fretta! Hai soli 7 anni ma fra un po sei alto come me" disse Baekhyun ridendo

-"Smettila hyung, non sono quasi alto come te! Dai, tu hai 14 anni! Ma prima o poi ti raggiungeró e supereró!"

-"Sono sicuro che quel momento arriverá"

Uscimmo di casa per andare a prendere il bus.

Appena salimmo tutti ci iniziarono a guardare male e a bisbigliarsi cose all orecchio.

-"Ma se sono così ricchi, perchè non vanno a scuola in macchina?"

-"Magari i genitori sperano che facciano amicizia...ma sono cosí snob"

-"Non si meritano di avere amici. Di sicuro avranno pregiudizi...sai, per loro siamo solo gente normale...tsk"

Loro bisbigliavano, ma io riuscivo a sentire tutto...o forse lo facevano apposta?

Stavo per mettermi a piangere, io non avevo mai giudicato nessuno e mai lo avrei fatto. Erano loro che ci respingevano! Erano loro che ci trattavano diversamente!

Sentii una mano sulla spalla e mi girai, vidi mio fratello che mi stava sorridendo.

Mi tranquillizzai subito.

Hyung era cosí forte.

Hyung riusciva a sopportare tutto questo senza mai sembrare ferito.

Crescendo, volevo davvero essere come hyung.

~~~~

I giorni continuarono a passare come sempre.

-"Dae?"

-"Nae hyung?"

-"Papà vuole che vado a comprare una torta. Mi accompagni?"

-"Si hyung! Aspetta, prendo lo skate. Approfitto per cerare di imparare ad andarci"

-"Certo Dae, come vuoi" mi prese la mano e mi portó fuori.

Hyung era cosí gentile e premuroso, sempre...anche con la gente che lo trattava male.

Appoggiai lo skateboard per terra e ci salii sopra, iniziando ad andare lentamente, per non lasciare troppo indietro Baekhyun.

-"Wow Dae! Sei giá cosí bravo!" arrossii leggermente prima di sorridere.

Ci dirigemmo verso la solita pasticceria, prima che vidi dei ragazzi, intorno ai 17 anni avvicinarsi a noi.

-"Bello skate bimbo"

Mi girai a guardare mio fratello, per capire cosa avrei dovuto fare.

Lui mi fece cenno di non fermarmi ed andare avanti.

-"Ehi! É da maleducati non acoltare gli altri! Che ne dici se per farti perdonare ci fai provare lo skate?" disse un altro

-"Si, faccelo provare!" continuó un terzo.

-"Scusate, siamo di fretta" gli rispose mi fratello

-"Ah si? Di fretta?" disse il quarto ed ultimo, prima di spingermi giú dallo skate, facendomi cadere pesantemente a terra.

Baekhyun venne subito in mio soccorso, e mi aiutó ad alzarmi, ma ormai lo skate era in mano a quei quattro ragazzi.

-"Questo skate è proprio bello! Devi averlo pagato un sacco eh? Quindi devi essere un bambino viziato e ricco eh?! Facile la vita avendoni soldi!"

Si avvicinarono a noi, spingendoci sempre piú verso il muro che avevamo alle nostre spalle.

-"Sungyum, Hyunjun prendete il piccoletto, Kikhyun, aiutami col tipino insolente!"

Ci tennero fermi, mentre ci iniziarono a picchiare.

Baekhyun si mise ad urlare di lasciarmi andare, e di prendersela solo con lui.

Perchè il mio hyung stava dicendo una cosa del genere?! Stavo implorandogli sottovoce di smetterla di dire quelle cose, ma le risate dei quattro erano troppo forti.

Ogni colpo faceva male, volevo che la smettessero e che ci lasciassero andare...e di colpo il dolore finí.

Vidi del mio sangue per terra, e le mie orecchie fischiavano.

Alzai lo sguardo, mentre solo piú uno dei ragazzi mi teneva saldamente fermo.

Mi guardai intorno, fino a quando i miei occhi si posarono sulla figura di mio fratello.

Tutti e tre insieme lo stavano picchiando.

Era completamente ricoperto di sangue.

Era irriconoscibile.

Come potevano fare ció al mio hyung?!

Iniziai ad urlare aiuto, iniziai a piangere e a dimenermi.

Ma ero cosí indifeso...

...e debole...

Ero cosí inutile

Pietoso

Mio fratello stava venendo picchiato a morte

Davanti ai miei occhi....e io non riuscivo a muovere un dito.

Ad un certo punto vidi tutti e quattro correre via.

Finalmente ero libero.

Cercai di raggiungere mio fratello, ma ogni parte del mio corpo faceva male.

Cercai di gridare il suo nome, ma non mi rispondeva.

Vidi delle perosone arrivare, e soccorrerci.

Sentii delle persone parlare, e dire che per il mio hyung era troppo tardi.

'Troppo tardi per cosa?' volevo chiedere, ma presto capii.

Quando vidi il suo corpo senz anima capii...che era troppo tardi.

Quando quella sera tornai a casa, tutto era piú vuoto.

C era meno gentilezza e dolcezza nell aria.

Mio padre mi inizió ad urlare contro.

Mi disse che era tutta colpa mia se mio fratello era morto, e che ero un assassino.

Mi disse che ero un figlio inutile, debole...che non ero nessuno in confronto a hyung.

Questo lo sapevo giá di mio.

Hyung era quello bravo, educato, diligente, intelligente.

Era lui quello che avrebbe ereditato la compagnia.

E ora non c era piú.

Era morto per colpa mia, perchè ero me stesso.

Scusa hyung, non volevo...non avrei dovuto portare lo skateboard dietro.

Scusa hyung, non avrei dovuto essere cosí debole.

Scusa hyung, forse non saró mai come te...ma ti prometto che, um giorno saró piú alto di te.

Un giorno, cercheró di trasmettere tutta la dolcezza che mi hai mostrato alle persone a cui terró.

Un giorno diventeró una brava persona, e seppur mai come te, faró del mio meglio.

Ma tu promettimi che sarai felice, e che rimarrai sempre con me.

Promettimi che non mi odierai.

Promettimi che rimarrai sempre cosí...come il mio forte hyung.

La mamma e il papà stanno litigando.

La mamma sta andandosene via.

Dice che non ci vedremo per tanto tempo.

Sono triste hyung, papá non mi vuole piú bene.

Solo tu eri capace di farmi sentire vivo...felice.

Sono triste.

Ma continueró ad andare avanti per te.

Perchè questo sarebbe ció che avresti fatto tu".

 

-Fine Flashback-

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Jongup POV

 

Rimasi completamente in silenzio per tutto il tempo.

Daehyun mi raccontó di tutta la sua infanzia, e per tutto il tempo guardó davanti a sè.

Ero sicuro che si stesse per mettere a piangere, ma che si stava trattenendo perchè voleva essere la persona forte che da piccolo si era ripromesso di diventare.

Ora mi era tutto chiaro.

JR era stato subdolo ad usare la sua sofferenza e il suo passato per farci allontanare.

Presi la mano di Dae tra le mie.

Lui si giró a guardarmi

-"Hyung...Non devi cercare di essere forte. Per me lo sei già. Sei la persona piú forte che abbia mai conosciuto e ti devo ringraziare. Grazie per essere te stesso e non qualcun altro, perchè sei piú che abbastanza"

Vidi una lacrima graffiargli la guancia, e cosí ne seguirono altre.

Daehyun era molto piú che forte.

Era un guerriero.

Aveva subito tante ferite, ma nessuna lo aveva mai buttato giú.

E niente sarebbe mai riuscito a farlo.

Perchè lui sarebbe sempre andato avanti.

 

 

 

 

 

 

CIAO A TUTTIII!!~

Perdonatemi nuovamente ;w; ma ormai neanche più chiedere perdono sarà una scusa accettabile TT^TT.

Spero di non avervi annuiato troppo con questo capitolo, e spero che abbia senso, dato che l ho scritto alle 3 di mattina ed ero tipo già nel mio mondo di unicorni saltellanti (tsk, altro che pecore XD).

Cooooooomunque, mi dispiace dirvi che, da domani fino a non so bene che giorno di agosto, sarò in vacanza, ma intanto siete abituati ad aspettare secoli prima di un mio nuova capitolo eh ;w; (sono una persona orribile).

L unica cosa che potrebbe essere considerata positiva è che non avrò internet (quindi non riuscirò neanche a leggere eventuali recensioni e rispondere) e quindi non avrò nulla da fare...magari riuscirò a scrivere un po di più, e quando tornerò posterò tutto :D

Comunque, a parte ciò, spero che leggerete questo capitolo, e spero di non aver deluso fin troppo le vostre aspettative ;w;

Sarei felice se recensiste, e appena tornerò a casuccia risponderò sicuramente okai ^^

Ora smetto di rompervi ewe

Grazie a Siraka, momoiromomoiro, lupiarcobaleni, Made in China, luna8029, Black Moon Coco, SNS_kpopper, shirylen_chan, ShawolBlingers14, Mik4n, lia ju e just_another_girl per aver recensito lo scorso capitolo, DAVVERO GRAZIE PER TUTTO IL VOSTRO SUPPORTO ASDFGHJKL!! ;w;

Grazie anche a tutti gli altri, SARANGHAEYO!!

*Esperienza personale....ho odiato quella bevanda

**Se non sapete cosa sia, significa tipo fare azioni/parlare/ecc in modo puccioso.

GRAZIE ANCORA!!!

Sydrah

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Capitolo 15
*** Phone Call ***


Phone Call

 

 

 

Daehyun POV

 

Finalmente riuscii a smettere di piangere.

Non sapevo per quale motivo mi fossi messo a piangere, mi ero ripromesso che non l avrei fatto, soprattutto davanti a Jongup.

Non volevo farmi vedere debole e indifeso, non volevo farmi vedere triste.

Avevo rinchiuso tanto tempo addietro quella parte di me, e l avevo sostituita con la parte spavalda, menefreghista e che non avrebbe mai sofferto.

Ma Jongup era riuscito a liberare quella parte.

Era riuscito a farmi di nuovo sentire vivo, era riuscito a rubare il mio cuore, o meglio, aveva rubato tutto me.

Per lui avrei fatto di tutto.

Non era sicuramente da me dire quelle cose, e, infondo infondo, mi sentivo un po imbarazzato.

Insomma, stavamo parlando di me, Jung Daehyun, colui che non era mai stato innamorato (escludendo il mio bellissimo cane che era morto quando avevo 14...ma...dettagli).

Il Daehyun che poteva entrare nelle mutande di tutti con un solo sguardo.

Ed ora eccomi qui, vicino a Jongup.

Era tutta colpa sua, colpa della sua aura da bravo ragazzo.

Mi faceva voglia di vomitare arcobaleni e caramelle e donare soldi a bambini poveri ed animali in estinzione.

Tutta colpa di quel sí che gli avevo detto.

Sicuramente avrei potuto dire di no, dire che non avevo bisogno di ripetizioni e che ero giá abbastanza intelligente di mio.

Ma...qualcosa in lui anche allora aveva fatto scattare una scintilla in me...non so...mi ricordava mio fratello.

Forte e che continuava a sorridere nonostante tutte le persone che si prendevano gioco di lui.

Avrei potuto non andare a quella festa con lui, avrei potuto non baciarlo, non chiamare lui quando avevo bisogno di qualcuno.

Ma lo avevo fatto, e non me ne ero minimamente pentito.

Ok, ora, non ero il tipico ragazzo pronto a far uscire parole sdolcinate dalla mia bocca, anzi, ero piú il tipo che preferiva parlare sporco, ma non potevo far meno di farmi travolgere da un ondata di romanticismo quando si trattava di lui.

Non so neanche esattamente quando mi ero innamorato di lui...semplicemente lo ero.

Forse avevo combinato l errore piú grande della mia vita.

Insomma, se gli avevo detto di non innanorarsi di me c era un motivo.

Non l avevo detto solo per infastidirlo oppure il classico 'oh no non ti avvicinare a me sono un fragile ragazzo e non voglio che tu butti giú la mia barriera di ghiaccio', cioè, era anche entrambe le cose, m c era un motivo piú grande.

Molto piú grande.

E avevo sicuramente fatto l errore piú grande, sia per me che per lui.

Sapevo benissimo che la nostra felicitá sarebbe durata ancora poco tempo, ma volevo passare tutto il tempo possibile con lui.

Poteva sembrare una cosa egoista, e non avrei potuto controbattere a questa affermazione, ma ci avevo pensato.

Ci avevo riflettuto a lungo, ed avevo preso la mia decisione.

Non importava quanto ferito sarei stato...mi sarebbero comunque rimasti dei bellissimi ricordi nel futuro.

Speravo solo che, quando il giorno sarebbe arrivato, anche Jongup l avrebbe

pensata allo stesso modo.

Speravo non mi avrebbe iniziato ad odiare, perchè se quella sarebbe stata la sua reazione avrei preferito morire.

Scossi la testa, non volevo pensare a quel giorno, non ancora.

Mi asciugai tutte le lacrime e poi mi voltai verso Jongup, sorridendogli.

-"Allora, ho un passato abbastanza drammatico per meritarmi un altro bacio?"

Lui mi guardó un attimo come dire 'Sei serio? Hai appena finito di raccontare il tuo passato e ora torni a fare il playboy?!'

Io sorrisi maliziosamente.

-"Hei, guarda che se non mi baci tu lo faccio io"

-"Dae! Smettila, non ora"

Misi un broncio e lo guardai con gli occhi da cucciolo abbandonato.

Di nuovo, che diamine mi mettevo a fare per ottenere un misero bacio da lui?!

Con ogni altra persona non sarei stato io a pregare, no, per nulla.

Erano gli altri che sbavavano dietro a me, e, una o due volte, mi era capitato che delle ragazze mi avessero pure pagato per un bacio.

Non pensate male! Non li avevo accettati quei soldi, uno perchè non credo che i soldi mi manchino, e, due, farmi pagare mi sapeva troppo da escort.

E, invece, l unica reazione che la mia 'aura dolce' aveva suscitato in Jongup era uno sbuffo e una lieve pacca sul petto.

-"Non mi convincerai! Solo...non ora Dae"

Ancora non riuscivo ad abituarmi alla sua timidezza e adorabilità...come si fa ad essere cosí teneri pur essendo maledettamente sexy?!

Ah! Moon Jongup sarebbe stato la mia morte.

-"Almeno mi puoi abbracciare? Ho ancora bisogno di essere consolato" continuai a dire con lo stesso sguardo di prima.

Non avevo mentito, avevo davvero bisogno in quel momento di qualcuno che mi abbracciasse semplicemente.

Ero stanco delle parole, tutti sono bravi a parlare, volevo solo sentirmi piú vicino a lui, sentire il suo battito del cuore, sentire il suo respiro, il calore della sua pelle.

Volevo sentirlo mio, mio e di nessun altro.

Attenti a voi, non intendete questa frase in modo pervertito.

La maggior parte delle volte avrebbe avuto QUEL tipo di significato, ma quando si trattava di Jongup il tutto si faceva piú puro, innocente.

Una possessività dolce, senza doppi sensi, il solo bisogno di avere quella persona vicino a te e sapere che il suo amore è solo tuo.

Lui annuí e mi abbracció, le mani intrecciate al mio collo.

Rimasimo abbracciati per non so quanto tempo, ad ascoltare il nostro respiro.

Mi sentivo al sicuro, mi sentivo a mio agio, mi sentivo di nuovo qualcuno.

Avrei voluto rimanere abbracciato a lui per l eternitá, ma sentii qualcuno tossire e Jongup, per lo spavento, si allontanó subito da me.

Guardai in direzione di dove proveniva il rumore e non potei far a meno di lanciare a quella persona una veloce occhiataccia.

Professoressa Park.

-"Ma guarda chi si vede qui in libreria! Mi stavo giusto chiedendo dove vi eravate cacciati" una lieve risatina (malefica a parer mio) seguì ció che disse.

-"B-buongiorno di n-nuovo professoressa Park" dovevo pensarlo per forza, il modo in cui Jongup balbettava sempre era a dir poco adorabile.

-"I vostri compagni sono arrivati al luogo, vi volevo comunicare ció...Ma ora che siamo qui, che ne dite di parlare un po insieme di letture? Siamo in libreria in fondo, che cosa si dovrebbe fare se non parlare di libri?" quella frase alludeva in modo palese al fatto che ci aveva trovato in una posizione 'compromettente' in libreria.

Le avrei voluto dire di andare ad avere un lungo discorso con le sue regali e striminzite natiche da professoressa, ma mi trattenni.

Stai cercando di cambiare Daehyun, placa la tua stupiditá- mi stavo continuando a ripetere in testa.

Presi un bel respiro e aspettai che rispondesse Jongup al posto mio.

-"Ecco, veramente, Professoressa Park, stavamo pensando di..uhm...ecco...documentarci su i libri fantasy migliori di sempre per un lavoro di scuola...sa...compito del professore Cha"

Forse era meglio se parlavo io.

Mi trattenni dal tirarmi un facepalm di quelli che ti lasciano il rossore sulla fronte per secoli, perchè colui che aveva parlato era il mio attuale ragazzo, ma ci volle una gran dose di forza di volontá.

La professoressa lo guardó malissimo.

-"I compiti in vacanza? Smettila di dire stupidaggini e venite!"

Fummo costretti a seguirla, e ci ritrovammo ad un tavolino della libreria, con quella megera che parlava di libri storici scritti in una lingua incompresibile.

Compiti no ma quelle cazzo di robe si?!

Fortunatamente fui salvato dal mio cellulare.

Senza neanche guardare chi mi stesse chiamando mi scusai e mi alzai dal tavolo, lanciando uno sguardo di scusa a Jongup che mi rispose con uno che significava 'TI PREGO FAI IN FRETTA E SALVAMI'.

Uscii dalla libreria e presi il cellulare.

Il numero era sconosciuto ma risposi comunque

-"Yoboseyo?"

-"Ciao Daehyun..."

Mi paralizzai.

Dovetti stringere la presa sul cellulare, perché se no ero sicuro che mi sarebbe scivolato.

Deglutii -"S-si?"

-"Immagino che sai perchè ti ho chiamato"

-"...Si...Mr. Jung"

-"Sono pur sempre tuo padre"

-"ERI pur sempre mio padre"

-"E lo sono ancora, anche se forse preferiresti di no"

-"Cosa vuoi da me?"

-"Lo sai benissimo Dae"

-"Non mi chiamare Dae"

-"Bene, Daehyun, ció non cambia il fatto che ormai hai 18 anni, quest anno saranno 19..."

-"Si..."

~~~~~~~~

 

Jongup POV

Erano passati 15 minuti, 15 DANNATISSIMI minuti, da quando Dae era andato a rispondere a quella chiamata.

Stavo trattenendo le lacrime agli occhi, perchè la situazione in cui ero era orribile.

-"Cosa ne pensi Moon Jongup?"

-"Eh?"

-"Cosa ne pensi di questo autore...?" continuó indicando un libro che aveva a fianco.

Sinceramente non lessi neanche il nome, annuii semplicemente e, appena lo feci, lei riprese a parlare.

AIUTO!!

Fortunatamente la porta si aprì, mostrando la figura di Daehyun.

-"Scusatemi"

-"Oh, no, prego Daehyun, torna qui da noi"

-"Errr, veramente dovrei portarle via Jongup, devo parlargli"

-"Cosa sarà mai di cosí importante che non puó aspettare"

-"Uhm..É importante! Centra con...con...un consiglio per la mia vita...sa...futuro e roba simile"

Non sapevo se prendere sul serio quello che stava dicendo o scoppiare a ridere perchè la sua scusa era orribile.

Badate, la mia era molto meglio!

-"Ok, andate pure"

Rimasi sorpreso dal fatto che la professoressa avesse ceduto cosí fecilmente, ma non potei far a meno di fare i salti mortali mentalmente.

Finalmente libero!

Mi prese il polso e mi trascinó via, portandomi...

Aspettate.

Quella era...

LA SUA CAMERA?!

Chiuse la porta a chiave e si giró verso di me.

-"Scusa, era l unico modo per fuggire da quella tipa"

-"Q-quindi...non devi dirmi nulla?..." dissi grattandomi nervosamente il collo.

-"Nope"

-"E..ecco perchè ci hai chiuso qui dentro?"

-"Huh? Privacy, potrebbe inseguirci" disse ridendo.

-"A-Ah! Ecco, si! Solo per quello! Heh....Chi era al telefono?" mi tirai uno schiaffo mentalmente, che diamine mi mettevo a balbettare in quel modo?!

Cosí si fa Jongup, prooooprio così.

-"Nulla di che, mia nonna che voleva sapere come stavo"

-"Ah okai" sapevo che c era qualcosa che mi stava nascondendo, ma decisi di non impicciarmi.

Se non me lo voleva dire c era un motivo, e di sicuro non lo volevo costringere a dirmelo.

Prima o poi, se fosse stato qualcosa di importante, me l avrebbe detto.

Caló un attimo il silenzio, prima che si inizió ad avvicinare a me.

-"Comunque..." il suo tono di voce non prometteva nulla di buono -"Ora non siamo piú il libreria" ormai eravamo vicinissimi.

Cercai di indietreggiare, ma le mie gambe incontrarono il legno di uno dei letti, quindi, se non volendo complicare la situazione cadendo sul letto, mi fermai.

-"G-Giá"

-"Dai! Non essere così spaventato, mi fai sentire un mostro. Voglio solo un altro bacio"

Arrossii.

Prima che potessi rispondere sentii qualcosa di morbido poggiarsi violentemente sulle mi labbra.

Dovetti ricordarmi di respirare, dal momento che Daehyun mi stava baciando e, ommioddio, non ci ero ancora abituato.

'Inspira ed espira, Jongup'- pensai, anche se non aveva funzionato molto, dato che ero praticamente in apnea, immobile, con Daehyun che mi stava baciando.

Ero fortunato a non essere ancora svenuto.

Quando ci separammo avevamo entrambi il respiro affannato.

Mi strinse a lui e mi diede un bacio sulla guancia, poi uno sulla linea della mascella fino a risalire alle mie labbra.

-"Promettimi una cosa" bisbiglió, le sue labbra che solleticavano le mie.

-"Promettimi che qualsiasi cosa succeda non mi odierai, e che se io non ci saró piú tu andrai avanti da solo. Promettimi che nonostante il dolore, tu riuscirai ad andare avanti."

Quelle sue parole mi lasciarono confuso.

Cosa significavano? Perchè mi stava chiedendo di promettere?!

E soprattutto, cosa doveva succedere di cosí tanto preoccupante?!

-"Ma che cosa stai dic-"

-"Ti prego, prometti"

-"...Ok"

-"Grazie, Ti amo Jongup"

-"Ti amo anch io..."

Si allontanó da me e mi sorrise, l aria pesante di prima completamente sostituita, come se nulla fosse successo.

Non potei far meno di sentire una strana sensazione.

Qualcosa stava sicuramente succedendo, e non doveva essere nulla di buono.

-"Vuoi fare un giro fuori dall hotel"

-"Ma, Dae, non possiamo.."

-"E chi lo dice?"

-Beh, il fatto che siamo in punizione"

Lui mi sorrise maliziosamente -"Basta che non ci facciamo beccare"

-"Da-"

-"Niente Dae! C è solo la professoressa Park qui, non ci scopriranno!"

Cercai di contrabattere nuovamente, ma sentii una presa forte sul mio polso e il secondo successivo venni trascinato fuori dalla stanza.

~~~~~~

 

Dopo numerose scene alla 'film da spie', del tipo 'nasconditi dietro il muro mentre passa il poliziotto', ci ritrovammo fuori dall hotel.

Iniziammo a camminare verso non so bene che posto.

Presi un respiro, prima di girararmi verso Dae a gurdarlo male.

-"Che c è?" disse lui ridendo.

-"Niente 'che c è' Dae! Mi farai diventare una cattiva persona!" dissi in modo teatrale.

-"Forse. Non so se preferirei la tua versione bad boy, ma penso che quella piú nerd ti si addica"

-"Hei! Non sono nerd!"

-"No. Quando mai l ho detto"

-"Davvero, non sono nerd"

-"In ogni caso mi piaceresti"

Asdfghjkl perché mi voleva uccidere in quel modo?! Sentii i meccanismi del mio cervello incartarsi un attimo, prima di riprendere a funzionare.

-"...Pabo..."

-"Potresti sempre comunque dimostrarmi che non lo sei"

-"Come?"

-"Non so...mostrandomi le tue carte segrete"

-"Che carte segrete?"

Si fermó mettendosi a ridere.

-"Mi sa che ti dovró insegnare un sacco di cose"

Lo guardai storto -"Che genere di cose?"

Si avvicinó di colpo a me, facendomi prendere un infarto.

Sentii i brividi lungo tutta la schina quando inizió a parlarmi all orecchio.

-"Sai...quel genere di cose..."

Satavo per rispondere che era un pervertito e tutto, peró successe una cosa che mi fece completamente implodere.

Bene, se pensate che in tutto questa storia abbia giá arrossito abbastanza, vi sbagliate, questa volta il mio rossore era inimmabinabile.

Sentii le sua mano calda sul mio addome, le sue dita percorrere i miei addominali, solleticandomi lievemente la pelle per poi poggiarsi sul mio bacino.

-"Questo genere di cose"

Cercai di dire qualcosa, ma l unico suono che uscí dalla mio bocca era uno strano rumore strangolato.

La sua mano lasció il mio corpo, e si allontanó da me...ridendo.

Maledetto Jung Daehyun! Me l avrebbe pagata.

Finalmente mi ripresi dallo shock -"YA! JUNG DAEHYUN!"

-"Omo! Prendimi se ci riesci!"

Iniziai a rincorrerlo, neanche sicuro di dove stessi andando, ma non importava.

Mi sentivo felice e anche libero.

Certo, ero ancora imbarazzato e arrabbiato con Daehyun, ma non potevo far a meno di ridere alla sua reazione infantile.

Avanti 'prendimi se ci riesci'?! Non lo dicevo da quando avevo 7 anni!

Eppure eccomi qui, a rincorrere qual maledettimo essere di un mio ragazzo, e mi sentivo felice.

Felice che Daehyun riuscisse nuovamente a sorridere.

Felice perchè avevo trovato finalmente la persona a cui ero disposto a donare la mia vita.

La persona che amavo.

Sarei stato distrutto se mai avessi perso Daehyun.

Lo so, è una cosa stupida e illogica da dire, dato che stavamo insieme da solo qualche giorno.

Ma, ve lo giuro, non era una di quelle cavolate che dicono gli adolescenti con gli ormoni a palla.

Non è una di quelle stupide frasi sdolcinate, e di quelle scritte sui muri senza senso.

Era una cosa detta sinceramente, e mai e poi mai avrei cambiato idea.

Daehyun era la persona che amavo, e sarebbe stata l unica che avrei mai amato per il resto della mia vita.

Anche se la nostra relazione sarebbe finita, il mio cuore sarebbe stato suo per sempre.

 

 

 

 

 

Buongiorno a tutti.

Ok...Mi sento una merda....

Non ho postato per più di un mese ed ora eccomi qui...con un capitolo altrettanto schifoso...

Non mi provo neanche a scusare, perché sono delusa e mi faccio schifo ;w;

Se avete avuto il coraggio di leggerlo tutto, senza vomitare, congratulazioni ;^;

Al momento sto vivendo un blocco enorme per questa storia..sto facendo del mio meglio, scusatemi TT^TT

Datemi consigli su come migliorare pls ;w;

Chiedo anche questa volta umilmente perdono per non aver risposto alle vostre recensioni, ma, tra le vacanze, compiti, io che sono un idiota, violino e altra mia stupidità, ho risposto solo a quelli che mi avevano recensito prima che partissi ;w; SCUSATEEEEEEEE

Comunque, sappiate che le ho lette tutte e che sono stra felice di avere dei lettori come voi ewe.

Grazie a luna8029, ShawolBlingers14, SNS_kpopper, Mik4n, Siraka, Made in China, Black Moon Coco, shirylen e onedirection_bap.

Grazie a tutti i nuovi lettori e quelli vecchi, grazie veramente a tutti!!! Non pensavo di ricevere tanto affetto dalla mia prima ff ;w;

Se volete leggere qualcos altro scritto da me, ho postato una one shot sulla coppia Navi, dei VIXX

~ si chiama 'I give you my heart'.

Alla prossima ^^

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Capitolo 16
*** When dreams come true ***


Jongup POV
 
Eravamo arrivati alla fine della gita scolastica.
Ci ritrovavamo nuovamente sul pullman. Fu un viaggio di ritorno relativamente tranquillo, ma sentivo che c'era qualcosa di fondo che non andava. Sta volta ero seduto vicino a Daehyun. Erano successe tante, molte cose durante questi brevi giorni, ed il nostro rapporto era cambiato del tutto.
Sentivo tutti gli altri parlare tra di loro rumorosamente. Chi cantava a, fin troppo, alta voce, chi in gruppo discuteva di cose sciocche e chi cercava di fare conquiste.
Ma tra me e Dae, stranamente, c'era una strana tensione.
La cosa era particolarmente  strana, perché  in questi giorni era andato tutto benissimo tra di noi. Era possibile che si fosse già  stancato di me? Oppure che tutti questi giorni erano stati solo uno scherzo per passare il tempo e, ora, non sentiva più  la necessità  di parlarmi perché  era tutto finito?
Cercai di cancellare quei pensieri negativi. Pensandoci più  a fondo in questi giorni Dae mi aveva detto delle cose un po' strane...magari stava passando un brutto periodo è ora era solo stanco?
Poggiai la mia testa sulla sua spalla, cercando di dargli un po' del mio calore. Lui mi guardó un po' stupito, ma mi sorrise comunque  in quel magnifico e caratteristico modo. 'Quanto adoro le sue labbra e come i suoi denti siano così  bianchi e lucenti quando sorride. È  cosí-..' fermai i miei pensieri. Non dovevo. Nope.  Non farti ingannare dal suo sorriso. Ora che lo guardavo meglio era un sorriso triste. Quasi rassegnato. Cosa mai gli stava passando per la mente...?
~~~~~~
Dopo un paio di ore di viaggio, trascorse in silenzio con ogni tanto qualche parola scambiata tra noi due, arrivammo a destinazione. 
Tutti ci separammo e ci salutammo, andando in direzioni diverse.
-"Uhm...Uppie...puoi venire un attimo con me al parco qui vicino? Ho bisogno di stare ancora un attimo con me" io annuii, stranito dalla situazione, ma non avrei mai e poi mai rinunciato a passare del tempo con lui.
Ci sedemmo su una panchina in un lato nascosto del parco. Era sotto una pianta di ciliegio, i cui fragili e candidi fiori cadevano timidamente sull'erba. 
Non appena ci eravamo "accomodati" lui mi strinse forte a sé, poggiando il suo viso nell'incavo del mio collo. Sentii qualcosa di umido bagnare la mia pelle e subito andai in panico. OMMIODDIO STAVA PIANGENDO.
Lo avvolsi tra le mie braccia baciandogli dolcemente la nuca, cullandolo lentamente.
-"Hei Dae...cosa c'è  che non va?" Dissi a bassa voce, spaventato di poter causare altri danni al povero ed indifeso cucciolo che nascondeva sempre di più il suo viso sulla mia spalla.
-"Mi dispiace. Sono un vigliacco, sono un codardo, stupido. Ho sbagliato tutto, tutto. Scusami Uppie, scusami. Io non ti merito scusami.." stava continuando a dire cose sconnesse ed insensate, ed io, per farlo smettere, gli sollevai il viso con la mia mano e poi posai le mie labbra sulle sue, sigillando per l'ennesima  volta la nostra promessa d'amore.  Lui rispose subito al mio bacio, e anzi, lo rese più  intimo, come se avesse bisogno di me, come se fossi il cibo più buono del mondo. Era il bacio più  passionale che ci fossimo mai scambiati, ma nonostante questo...era triste. Malinconico, come se sarebbe stato l'ultimo.  Sentii formarsi una piccola crepa nel mio cuore, e probabilmente fu lo stesso anche per lui. Qualcosa era cambiato.
Il bacio duró diversi minuti, e quando ci separammo gli dissi due parole. No, non ' ti amo'. 
-"Dimmi tutto".
E così  fece.
E allora capii. 
Era la fine.
 
~~~
27 marzo 2017.
Era passato più  di un anno.
Più  di un anno da tutto quello.
Era stato un periodo di tempo molto breve. Troppo. Solo qualche giorno, e tutto finii così  presto.
Potrà sembrarvi sciocco, ma io non ero ancora riuscito ad andare avanti. 
Il mondo ormai per me era tutto grigio, anche i raggi del Sole, e non emanavano neanche più  lo stesso calore di un tempo.
Era un altro patetico giorno, ed ero seduto alla solita vecchia scuola con i miei soliti amici. Soliti non in modo negativo, ero felice che fossero lì con me, e che mi avessero aiutato sempre in questo anno. Però...avevo perso la mia piccola felicità  ritrovata.
La scuola mi sembrava silenziosa, noiosa senza quella persona.
Senza il MIO Daehyun.
Probabilmente  adesso aveva trovato un'altra  ragazza o ragazzo. Probabilmente  ora era felice nel posto in cui si trovava, e mi aveva già  dimenticato. Avrei dovuto farlo anche io. Che sciocco che sono...
 
《Flashback:
-"Devo partire.."
-"Per dove?"
-"In Giappone "
-"Per cosa?"
-"Hai presente mio padre..."》
 
 
No. Non volevo pensare. Era troppo doloroso. Cancellai i ricordi, e sorrisi forzatamente  ai miei amici. Probabilmente  avevano notato quanto ero falso, ma non dissero nulla. Capivano.
 
~~~~~
 
9 Giugno 2018 
 
Era il giorno del mio diploma. Finalmente quella dannata scuola era finita. C'erano  tutti lì  con me, tutta la mia famiglia. Mi tremavano le mani, e stringevo in esse l'ormai  stropicciato foglietto  del mio discorso.
Acclamato dalla "folla" salii sul piccolo palco, e avvicinai il microfono a me che, appena lo feci, emise un suono acuto. 'Ottimo modo per iniziare il discorso più  importante della tua vita, Jongup' pensai tra me e me.
Cercai di calmarmi guardandomi intorno. C'erano  davvero tutti. Tutti tranne uno. 
 
《-"Per quanto tempo dovrai stare lì, Dae?" Dissi con la voce che mi tremava e col respiro che mi mancava completamente. 
-"Non lo so...settimane, mesi. Probabilmente  anche anni" vedevo che stava soffrendo, probabilmente  ancora più  di me. Il padre l'aveva  chiamato improvvisamente, dicendo che doveva assolutamente  iniziare  a lavorare per la sua azienda che possedeva in Giappone. Se non lo avesse fatto...? Avrebbe rovinato tutto ciò  che restava della sua già  misera vita. Lo aveva minacciato anche di farmi del male. Del male. A me. Come faceva anche solo a conoscermi...? Quell'uomo faceva paura. 
-"E cosa ne sarà  di noi?" Iniziai a piangere anche io. Non volevo farlo, ma le lacrime continuavano a scendere da sole, inesorabili. Una dopo l'altra. Avvicinò la sua mano al mio viso, incerto se poteva toccarmi o meno, e mi asciugó  le lacrime.
-"Ti prego. Non piangere" sentii la sua voce spezzarsi, una cosa che mai e poi mai avrei immaginato potesse succedere.》
 
Sospirai. Ero rassegnato, ad ogni modo sapevo che non poteva e non ci sarebbe mai più  stato. Ma una parte di me sperava ancora in un suo ritorno.
Aprii la bocca, ed iniziai a parlare:
-"Ciao a tutti!" Dissi timidamente. Insomma dai, non ero una persona abile nel parlare, e tutte quelle caratteristiche proprie degli oratori non erano decisamente il mio forte. -"Prima di tutto, grazie mille di tutto, e soprattutto  scusatemi per la brutta figura che sicuramente mi farò  quest'oggi " sentii una risatina provenire dalla gente seduta di fronte a me -" Sono molto felice che questo giorno sia finalmente  arrivato, e sono felice di aver concluso questa prima parte della mia vita. È  stato un lungo viaggio, e molte cose sono accadute. Ci sono stati numerosi ostacoli. Alcuni anche molto dolorosi" mi fermai per respirare -" Ma nonostante tutto ce l'ho  fatta. Ce l'abbiamo  fatta, tutti noi diplomandi. Mi dispiace un po' abbandonare questa scuola, sono sicuro che mi mancherà. Svegliarmi e correre per prendere il pullman che altrimenti è  sicuro che ti abbandonerà ai tuoi miseri e doloranti piedi. Le lezioni, pesanti o divertenti che fossero. Ed i vari professori. Devo ringraziarli tutti, a proposito. Anche loro hanno contribuito alla mia crescita, e ne sono molto grato" la mia era l'unica voce che si potesse sentire, e continuavo ad essere a dir poco spaventato...e se si stavano annoiando? -"Sono stati anni molto duri. Come penso lo siano per tutti. Tra la depressione adolescenziale, i doposbornia delle feste e le crisi sul proprio aspetto. Insomma, il pacco completo, e per migliorare il tutto c'erano  le interrogazioni  a sorpresa. Ma siamo stati tutti molto forti e, tra un insulto e l'altro è  tutto passato. Siamo dei guerrieri, sì, con tanto di tagli e cicatrici. Con tanto di cuore distrutto dalla vita, e con tutte le speranze e sogni a pezzi. Dei guerrieri che combattono ogni giorno la battaglia più  grande di tutte: quella con noi stessi. Io la sto ancora combattendo, ma sono sicuro che un giorno tutto finirà. La felicità  è ancora probabilmente  lontana, ma l'unica cosa che conta è  continuare a lottare per ottenerla...un giorno. Non dobbiamo mollare, mai. Possiamo sopportare tutto quello che la vita ci propone, perché  altrimenti non ce lo proporrebbe. Quindi stringete tutti quanti i denti, e continuate ad andare avanti, sempre a testa altra. Per gli altri, ma soprattutto  per voi stessi" conclusi il discorso, e tutto mi pareva immobile. Il cuore mi batteva veloce, e la vista era leggermente offuscata. Poi tornò  tutto normale. Sentii urla e fischi. Forse non era stata poi così  una brutta figura...
 
~~~~~
-"Ci vediamo Jongup"
-"Buona serata, ragazzo"
-"Non osare dimenticarti di noi!"
Salutai tutti e, a notte tarda tornai finalmente  a casa.
Ero stanco come non mai, se non spossato, devastato. Volevo solo chiudere gli occhi e dormire e dormire, ma non ci riuscivo.
Optai per aprire la finestra della mia camera, e godermi la poca aria fresca (era più  afa) estiva. Le luci dei lampioni illuminavano la strada deserta. Sospirai. Mi sentivo...solo, e mi sarebbe davvero piaciuto anche solo poterlo sentire.  Mi sarebbe bastato un messaggio...ma so che non potevo.
 
 
《-"Promettimi che proverai ad andare avanti anche senza di me" aspettó una mia risposta ma io semplicemente continuai a scuotere  la testa. Non avrei potuto mai, non sarei riuscito per nulla.
-"Un'altra  cosa. Non scrivermi più.  So che farà male, non hai idea di quanto male faccia a me dirti queste cose. Ma sarà  meglio. Per te...dimenticami, eliminami completamente. Fai come se non fossi mai esistito" No Dae, non posso. In così poco tempo sei diventato la mia vita. Non posso smettere  di vivere. Non glielo dissi mai, però. Non riuscivo》
 
Fu dura, ma ci separammo. Fece male, e fa ancora male. Tanto. Pagherei per vedere ancora una volta un suo sorriso. Farei di tutto, venderei anche la mia vita al diavolo.
Scoppiai a piangere, in silenzio.  Faceva troppo male, ogni volta che pensavo a lui sentivo tutte le fibre del mio cuore venir strappate via una ad una. Perché? Perché a me. Perché  Dae?! Perché  ci è  successo questo? Io ti amo, ti amo con tutto il cuore, e lo vorrei urlare a tutto il mondo. Ma mi manca la voce, mi manchi tu. Due anni non sono riusciti minimamente  a cancellare quello che provo per te. E nulla riuscirà a farlo mai. Vorrei poterti dare un bacio. Quello che non ti avrei mai dato per la mia troppa timidezza. Vorrei carezzare la tua soffice e candida pelle, vorrei sentire il tuo respiro su di me, ed il tuo profumo invadere tutti i miei sensi. Ma ormai sei troppo lontano...E mi fa male.
 
~~~~~
 
16 dicembre  2019
 
Era ormai la fine del primo semestre del primo anno al college. Stava andando tutto bene, e il mio compagno di stanza era un ragazzo, chiamato Hoya, a dir poco esagitato. Era un bravo amico, una presenza piacevole.  No. Non è  quello che pensate. Ho detto amico per un preciso motivo. Avevo conosciuto un sacco di gente e, poco a poco, sentivo che il mio cuore stava iniziando a guarire...o forse era quello che volevo farmi credere, ma mi andava bene così, ero stanco di soffrire ed essere triste. Dicembre era un periodo piuttosto intenso, pieno di consegne e progetti e chi più  ne ha più  ne metta, ma fortunatamente ogni tanto riuscivo a trovare del tempo anche per me stesso.
Passavo molte sere, anche dopo cena, a ballare in una sala nel padiglione di arte del college. Mi tranquillizzava ed ero sempre più  stupito dei progressi che stavo riuscendo a fare. Passi che prima non avrei mai azzeccato ora mi venivano piuttosto naturali, e la stanchezza mi assaliva sempre meno. Riuscivo a scaricarmi e a dormire relativamente sereno la notte. Ma questa sera era diversa. Fuori pioveva, no, grandinava, e rimasi fino alle due ad aspettare che si calmasse. Passai, ovviamente, più tempo a ballare. Mi muovevo con energia a ritmo della musica, movimenti sempre secchi e decisi, e poi più  lenti, più  dolci. Finalmente finì  tutto, e, dopo una doccia più che calda, riuscii finalmente a chiudere gli occhi.
 
~~~~
 
Il mattino seguente  ero distrutto. Al diamine i progressi e la mancanza di stanchezza. Mi tirava tutto e da tutte le parti. Forse ero troppo vecchio...
Ad ogni modo, l'unico pensiero che mi dava conforto era che oggi sarei tornato a casa per le vacanze di Natale. Già di mattina presto iniziai a preparare la piccola valigia da portare dietro, e nell'arco di poco tempo uscii dalla stanza: destinazione 'casa dolce casa'.
Sul pullman passai davanti al fatidico parco di quella sera. Ouch. Male, molto male, perché ri iniziai a pensare. 
Controllai il cellulare. Ancora nessun messaggio, ma non c'era da stupirsi. Certamente me l'aveva detto, ma comunque  speravo che prima o poi si sarebbe ricordato di me e hei, gli sarebbe venuta voglia di chiedermi come stavo. No. Non dovevo essere egoista, lui stava vivendo una situazione più  brutta: il solo pensiero di lui da solo, lì, in balia di suo padre, mi faceva stare in pensiero.
Arrivai finalmente e casa, e venni accolto calorosamente.  La mamma aveva preparato il mio piatto preferito!.
 
~~~~
 
31 dicembre 2019
 
Natale era passato, tra un tacchino e l'altro ed una morte di stomaco e l'altra. Scherzi, uscite con amici, serate a casa e via dicendo.
Ora era capodanno, un minuto al 2020. Wow...quattro anni. Quanto tempo che era passato. Himchan, Guk, Hongie e Youngjae...erano tutti lì con me. Eravamo davanti ad un fiume di Seoul, dove i fuochi d'artificio erano ormai pronti a partire. Si tenevano tutti per mano, e io beh...mi divertivo a dar loro fastidio. Stavamo già  urlando a squarciagola il countdown.
-30
Sentivo anche tutte le altre persone iniziare ad urlare, quelle che avevano bevuto un bicchiere di troppo più  forte delle altre
-15
Senti l'euforia crescere dentro di me. Era sempre bello passare l'anno  nuovo così.
-10
Dovevo pensare ad un desiderio.
-5 
Ma quale? C'era solo una cosa che veramente avrei voluto...
Urlammo in coro -"TRE, DUE, UNO! FELICE ANNO NUOVO".
I fuochi d'artificio esplosero nel cielo, colorando di colori bellissimi.
Desideri furono espressi, e baci scambiati. Passammo tutta la sera insieme. 
Verso le cinque di mattina mi iniziai a dirigere a casa, ormai barcollante a causa della stanchezza.
Sentii il telefono vibrare nella mia tasca e lo tirai fuori, assonnato.
Il mio cuore si fermò  'uh..OH' fu la mia reazione.
 
-da Dae hyung :3
Buon anno Jongup. Dove sei?
 
Pensavo fosse uno scherzo. Cosa significava? Probabilmente  era un errore: da ubriaco mi aveva scritto senza rendersene conto. Non sapevo neanche se rispondere.  Faceva  troppo male, e non volevo passare altro tempo per cercare di dimenticare, se era effettivamente solo un errore. Però...era possibile-? No...non poteva essere. 
Però...
Forse...
È  possibile che i desideri si possano realizzare?
Completamente sconvolto risposi velocemente 
 
-Vicino a casa mia-
 
Subito arrivò  un messaggio di risposta.
 
-Vieni al parco-
 
Iniziai a correre, con tutto me stesso. Stavo correndo per la mia vita, per il mio futuro, per tutto.
Arrivai davanti al parco, andai verso la panchina di quel giorno.
Ed eccolo lì.
Era lì. 
Era proprio lui: se mi fossi avvicinato probabilmente  sarei morto. Rimasi immobile.
-"che...che..ci fai qui?"
Lui si alzò, camminó verso di me, e mi sorrise.
-"Sono tornato" fu tutto quello che disse, e mi bastò. 
Mi buttai addosso a lui, stringendo così  forte da lasciargli probabilmente dei lividi, ma non mi importava. Avevo paura che, se lo avessi mollato, se ne sarebbe di nuovo andato, e a questo punto non me lo sarei mai aspettato.
Lo iniziai a picchiare sul petto, ripetendo 'pabo' all'infinito. Lo odiavo, lo detestavo.  Detestato come quell'uomo  se ne fosse andato dalla mia vita per QUATTRO FOTTUTI ANNI, per poi ritornare come se nulla fosse, probabilmente  aspettandosi che ci sarei ancora stato per lui. 
Ciò  che mi dava più  fastidio è  che aveva ragione. Ero lì  e lui era lì  
Mi bació come se fosse la prima volta dopo anni...ed effettivamente  era così. Fu bellissimo, intenso, e questa volta non era minimamente malinconico. Tutti i pezzi si andarono a mettere insieme. I nostri corpi si stavano toccando e sentii tutto me stesso andare a fuoco.
Lo amavo, e questa volta ero sicuro che sarebbe stato per sempre.
Alla fine il guerriero che c'era un me aveva vinto la battaglia, e ora non mi aspettava altro che la felicità. 
 
~~~~
 
Da quel momento in avanti tutto andò  bene. Tutto si rimise a posto, e le incomprensioni tra me e Dae furono risolte. Mi spiegó cosa era successo in quei quattro anni, che il padre lo aveva praticamente tenuto prigioniero, ma finalmente, anche con varie cause legali, era riuscito a liberarsi di lui e di quella maledetta agenzia. Compró una casa a Seoul, e aprí il suo di business. Potrà sembrarvi un finale piuttosto noioso, ma non potete immaginare quanto per me invece sia perfetto. Probabilmente  sarà  un amore surreale ed idealizzato, ma questo è  quello che io e lui siamo. Uniti. Per sempre insieme. Un amore che va oltre l'amore, pieno di adorazione l'uno  per l'altro.
Tutte le paure tra noi due andarono a sfumare via, e la nostra passione si realizzó completamente.
Era una mattina di agosto, faceva caldissimo ed eravamo ancora a letto, troppo pigri per alzarci. Mi diede un bacio sul naso, accarezzandomi il braccio. Poi mi baciò  la mascella, la clavicola e ogni altro punto che, sapeva bene, mi faceva impazzire, senza aver paura di lasciare dei segni. Perché  ero completamente tutto suo, e lo desideravo come nessun'altra  cosa al mondo. Mi guardó negli occhi, toccandomi la schiena vertebra per vertebra, facendomi sentire dei brividi fortissimi. Lo avvicinai a me ancora di più, avendo ancora più  bisogno del suo calore. Gli morsi il collo chiudendo gli occhi.
Sì. 
Ero suo.
E lui era  mio
 
 
FIN
 
 
 
 
 
 
~~~~~~
 
Occhéi. 
*si va a nascondere completamente*
Non dovrei neanche avere il coraggio di essere qui, dopo due anni.
Mi dispiace un sacco, troppo. Sia per essere stata una pessima scrittrice e sia per questo sputo di capitolo finale. Non è  per nulla quello che volevo scrivere, ed ho accelerato molto le cose, ma ho sentito improvvisamente  la necessità  di mettere un punto a questa storia, perché i sensi di colpa mi stavano uccidendo.
Chiedo davvero scusa per tutto, per avervi fatte aspettare inutilmente e per avervi deluse, e potrò sicuramente  capire se nessuna di voi leggerà  questa storia.
Qualche giorno fa sono andata al concerto dei b.a.p a Milano e ho pensato "se qualcuna di loro fosse qui?" E mi sono sentita uno schifo. So quanto è  brutto quando una storia si interrompe improvvisamente, e io non volevo farlo.
Lo so. Fa schifo, e non c'entra  nulla col resto della storia.
Ma spero comunque  che potrete perdonami.
Grazie mille se lo leggerete. Ve ne sarei grata come non mai. Concludendo questa storia ho messo un punto ad un periodo molto strano della mia vita, e ne ho sentito la necessità perché  ne sto attraversando un altro piuttosto brutto.
Grazie davvero a tutte. Vi adoro, e non avete idea di quanto mi facesse sentire bene leggere i vostri commenti.
Con questo concludo questa dannatissima e orribile storia.
SARANGHAEEE~
Sydrah

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