Un nuovo inizio

di Angie97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Al mattino ***
Capitolo 2: *** Ritorno a scuola ***
Capitolo 3: *** POV. Eric ***
Capitolo 4: *** Amici e regali ***
Capitolo 5: *** Spiegazioni ***



Capitolo 1
*** Al mattino ***


"Sana, sei proprio sicura di voler andare?" le disse per la centesima volta la madre.
"Si mamma, non preoccuparti" le disse Sana mettendosi il giacchetto e sfoderando un sorriso a trentadue denti.
In realtà però aveva una gran paura di ritornare a scuola, non sapeva ancora come si sarebbe dovuta comportare.
Non ricordava nulla della sua vita prima dell'incidente ne tantomeno dei suoi compagni di scuola, la mamma le aveva raccontato ciò che sapeva attraverso quello che lei stessa le raccontava, ma era comunque poco.
Fu risvegliata dal suono del clacson " Dai sbrigati Sana" le disse Robbie "farai tardi!".
"Ma si" penso Rossana salutando la madre " dopotutto, cosa potrà mai succedere?".
Con questi pensieri Sana si avviò verso la scuola, non sapeva però che il destino era in agguato e di li a poco ne sarebbero successe  di tutti i colori.



Angolo dell'autrice

So che questo capitolo è un po' corto, è una sorta di prologo in preparazione a quel che succederà in futuro.
Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commento.
Baci Angie

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Capitolo 2
*** Ritorno a scuola ***


  Ritorno a scuola


POV SANA

Ero seduta nell’ufficio del preside da circa dieci minuti per sbrigare alcune pratiche prima di poter andare in classe.
Il preside è un tipo gentile e divertente.
Appena mi ha visto mi ha salutato con un gran sorriso invitandomi ha sedermi.
Finalmente dopo un tempo che pare lunghissimo posso alzarmi per andare in classe.
Sono così nervosa, per tutto questo tempo l’idea di rivedere i miei compagni di classe era una minaccia lontana e non mi spaventava, ma ora che sto per incontrarli mi tremano le gambe dalla paura.
Robbie dev’essersene accorto perché mi stringe forte la mano per tutto il tragitto.
Davanti all’aula però è costretto a lasciarmi andare, ne abbiamo discusso più volte, ma questo è un passo che devo compiere da sola. Prendo un gran respiro e busso, “avanti” dice una voce.
Abbraccio Robin che mi sussurra un buona fortuna e mi lascia andare.
Lo guardo un ultima volta allontanarsi, mi faccio coraggio e apro la porta.
La prima cosa che vedo è una signorina che dev’essere la maestra che mi guarda con un sorriso incerto in viso.
Mi avvicino alla cattedra e le faccio un timido sorriso, lei a quel punto si riprende e mi fa un gran sorriso invitandomi a sedermi.
Rimango un po’ disorientata finché non noto un banco con il mio nome scritto su un cartellino.
Subito mi dirigo lì e prendo posto fra due ragazze che mi sorridono.
Ricambio il sorriso imbarazzata decidendo di rimandare a dopo le presentazioni.La lezione è lunga e noiosa, la maestra proprio oggi ha deciso di fare un ripasso degli argomenti già trattati.
La cosa non mi crea molti problemi perché in ospedale ho fatto alcune ripetizioni con Robbie e la mamma.
All’improvviso avverto come un brivido, mi volto e vedo un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi marrone chiaro che mi guarda.
La sua espressione è apatica, ma nei suoi occhi leggo una profonda tristezza.
Continua a fissarmi per tutta l’ora finché non suona la campanella e, senza dire una parola, se ne va lasciandomi sola con mille interrogativi.





Angolo dell'autrice

Salve a tutti.
Chiedo scusa per il ritardo, ma l'ispirazione tardava ad arrivare.
Cosa ve ne pare di questo capitolo?
Vi ha incuriosito? Vi aspettavate altro?
Lasciatemi un commento e fatemi sapere.
Baci Angie

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Capitolo 3
*** POV. Eric ***


POV. ERIC



Ennesimo giorno a scuola.
La lezione è noiosa come al solito, ma nessuno si azzarda ad aprir bocca senza un mio ordine.
La cosa va avanti da un po' ormai, i miei amici non mi fanno domande, in fondo lo sanno tutti qual'è il problema.
Senza di lei a controbattere ogni cosa che faccio non è lo stesso.
Non volevo neanche venire oggi, ma sua madre mi ha telefonato dicendomi che lei sarebbe tornata.
Quella donna è più furba di quanto si possa pensare.
Probabilmente lei non si ricorderà più di me, i medici sono stati chiari quella volta.


INIZIO FLASHBACK

"SANA! SANA! ti prego apri gli occhi!" urla Eric correndo dietro ai medici che portano una Rossana pallida con un lato del viso incrostato di sangue.
"Mi dispiace ragazzo ma non si può entrare in sala operatoria" dice uno dei medici che trasportano la barella,
scostando il ragazzo prima di sparire dietro una porta bianca.
"E' colpa mia! E' solo colpa mia!" disse lui scoppiando in lacrime.
Voci concitate riempirono il corridoio, un attimo dopo Robbie, Cathrin e la signora Patricia arrivarono trafelati.
"Dov'è Sana?! Cosa le hai fatto?!" disse Robbie urlando contro Eric mentre la signora Patricia scoppiava in lacrime.
 Cathrin ripresasi dallo shock si avvicino ad Eric e gli disse con voce calma "Come stà Sana Eric?" la voce era ferma,
ma osservandola bene si potevano notare gli occhi lucidi e la preoccupazione stampata sul volto.
Eric ancora in lacrime alzò lo sguardo verso la donna e le disse
"Non mi hanno detto ancora nulla, l'hanno portata in sala operatoria. E' stata colpa mia, avrei dovuto fare qualcosa!".
Dette queste parole si accasciò nuovamente su una sedia, gli altri lo imitarono dopo poco.
Rimasero lì per più di tre ore lanciando a turno occhiate speranzose alla porta.
Finalmente dopo un tempo che gli parve infinito usci un medico.
Si avvicinò e chiese di parlare con la signora Smith.
Dopo aver parlato con il medico si girò verso gli altri con un espressione di gioia e tristezza allo stesso tempo.
"Il dottore ha detto che aveva un trauma cranico e sono stati costretti ad operarla. Ora sta riposando."
A quelle parole tutti tirarono un sospiro di sollievo.
"Ma... l'incidente potrebbe aver provocato danni più profondi" continuò la signora Smith.
"Che intende per...danni più profondi?" chiese . "Inun Robbie molto scosso.
"Il dottore dice che non ne saranno sicuri finchè non si sveglierà, 
ma non è raro in questi casi che i pazienti in seguito ad un forte trauma possano..."
la signora Smith sembrò esitare.
"Possano? La prego parli!" disse Robbie sempre più preoccupato.
"...possano soffrire di amnesia" fini la signora guardando Robbie.
Tutti i presenti la guardarono sconvolti.
 "Intende dire" disse Robbie "che Sana potrebbe...non ricordarsi di noi?"
"Si, potrebbe accadere" disse la signora riprendendo parola.
Il silenzio calò sul gruppo, nessuno voleva davvero pensare a questa eventualità.
Fu Robbie a spezzare il silenzio voltandosi verso Eric ed afferrandolo per il bavero della giacca "si può sapere che ti è saltato in mente?!
Perchè hai lasciato che si facesse male?! " disse scuotendo il ragazzo.
La signora Smith decise di intervenire "ora basta Robbie, non è colpa sua".
Eric si liberò dalla presa con uno strattone "No ha ragione, dovevo proteggerla" disse stringendo i pugni con voce rotta "E' stata colpa mia".
Prima che qualcuno potesse fermarlo fuggi di corsa dall'ospedale, lontano quanto i suoi piedi potessero portarlo.
La sua fuga lo portò nel parco, sfinito crollo seduto su di una panchina, la stessa panchina dove lui e Sana avevano parlato non molto tempo prima.
Rimasto solo il peso dell'accaduto gli si riversò addosso come una valanga, e calde lacrime gli bagnarono le guancie, il corpo scosso da singhiozzi.
Rimase lì a piangere per quelle che sembravano ore, prima che lo sfinimento lo colpisse e si abbandonasse al sonno.
Quello fu l'ultimo giorno in cui qualcuno sentì Eric parlare.
Smise anche di ridere, o fare scherzi a scuola.
Durante le lezioni rimaneva in disparte, immerso nei suoi pensieri.
Nemmeno Terence era riuscito a smuoverlo.
Ogni giorno dopo la scuola andava a lezione di karate, dopodichè andava al parco e si sedeva su quella panchina finchè il sole non tramontava.

FINE FLASHBACK


Il bussare alla porta lo destò dai suoi pensieri. "Dev'essere lei!" pensò.
La porta si aprì e lei entrò, trattengo un sospiro di sollievo nel vederla di nuovo in sveglia.
A prima vista sembra la stessa Sana di sempre, ma c'è qualcosa di diverso.
I suoi occhi non sono gli stessi, non hanno più quello sguardo che aveva prima.
Ora sembrano solo...spaventati.
La vedo iguardarsi intorno incerta, come se ci vedesse per la prima volta.
Il mio cuore perde un colpo, dov'è finita quella ragazzina rompiscatole con cui discutevo sempre?
Quella pazza scatenata che sprizzava buonumore da tutti i pori e rendeva unica la nostra classe?
Mentre si siede al suo posto tutti la guardano ammutoliti, finchè finalmente qualcuno non si riprende e la saluta.
Io non posso fare a meno di guardarla per tutta la durata delle lezioni, so che lei lo ha notato e si starà chiedendo perchè la guardo,
ma non posso farne a meno, è più forte di me.
Finalmente suona la campanella della ricreazione ed esco dall'aula cercando in tutti i modi di fermare il battito forsennato del mio cuore.

FINE POV. ERIC

Chiunque avesse visto Eric a lezione quell'oggi non avrebbe notato in lui nulla di diverso.
Solo Terence si accorse della scintilla di gioia che si era accesa negli occhi di Eric quando Sana era rientrata in classe.
In quel momento aveva rivisto per un attimo il suo amico, prima che sparisse di nuovo.
Quello che non sapeva, è che non era stato l'unico a vedere Eric fuggire.



 Angolo dell'autrice Allora, prima di essere bombardata da pomodori e quant'altro volevo scusarmi per L'ENORME ritardo nello scrivere questo capitolo. A mia difesa posso dire che il mio è rotto e ne ho dovuto reperire un altro. Passando oltre... eccovi il nuovo capitolo, come avrete letto ho deciso di dare un accenno dell'incidente, presto scoprirete cosa le è veramente successo. Ho deciso di ispirare questa storia a "La memoria del cuore". Fatemi sapere se questo capitolo vi piace o è troppo triste, qualsiasi cosa vi pregoooo. Ok basta, detto questo vi saluto, al prossimo capitolo. P.S prima di chiudere vorrei ringraziare tutti quelli che hanno recensito la storia, l'hanno massa tra le preferite, seguite o ricordate ed anche tutti i lettori silenziosi che la leggono solamente. Baci Angie

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Capitolo 4
*** Amici e regali ***


Amici e regali

 
A ricreazione potei finalmente parlare con quei ragazzi.
Fui letteralmente accerchiata dai miei compagni di classe.
Mi sentì estremamente in imbarazzo perché io non mi ricordavo di loro.
Dopo qualche minuto dal gruppo uscirono tre ragazze e un ragazzino
che mi consegnarono un quaderno gigante.  " Servirà per aiutarti a ricordare Sana" disse il ragazzo, 
un tipetto dall'aria simpatica con i capelli marroni e gli occhiali.
Apri il libro e sfogliandolo trovai la foto del ragazzo
con il suo nome e una descrizione, "grazie Terence" gli dico e lui mi sorride.
Dopo scuola usciamo tutti insieme parlando del più e del meno.  
Arrivati all'uscita della scuola mi viene un idea e dico " sentite...perché questo
fine settimana non usciamo tutti insieme?". Gli altri accettano contenti e ci salutiamo
ed ognuno prende la propria strada.  In quel momento arriva la macchina di Robbie,
"Dai Sana andiamo!" mi dice tutto contento "Oggi ricominci evviva l'allegria!".
Ah già! Me ne ero quasi dimenticata. Ero così concentrata sulla scuola che non
ho pensato minimamente al programma.  Guardo l'orologio, ho ancora un po' di tempo.
  Prima di salire mi giro verso la scuola per cercare di ricordare qualcosa, qualsiasi cosa,
ma non mi viene in mente nulla. Sbuffo spazientita e mi giro per salire quando qualcosa
attira la mia attenzione, vicino ad un albero mi pare di scorgere un riflesso biondo, dura un attimo e quando guardo meglio non c'è più. Salgo e mi affaccio al finestrino guardando un altra volta, niente.
"Sarà stato il riflesso del sole" penso mentre la macchina parte.






Angolo Autrice

Tadaaaaaaa, sono tornata!  Finalmente dopo un mese! Ho di nuovo il mio computer
ed ho già cominciato a scrivere il prossimo capitolo perciò, aspettatevene delle belle!
Baci Angie

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Capitolo 5
*** Spiegazioni ***


Salve a tutti. 'E passato tanto tempo da quando ho scritto l'ultimo capitolo e mi sembrava giusto spiegarvi perchè. Inizialmente la storia era partita bene, ma andando avanti ha perso sempre di più il senso che volevo dargli. Dico subito che non ho intenzione di cancellare la storia, ma di metterla in "stand-by" almeno per il momento. Il motivo è che se scrivessi ora la storia non sarebbe la stessa e io ci tengo a scriverla bene. Non so quando ricomincerò a scriverla, ma non ho intenzione di abbandonarla. Grazie a tutti quelli che hanno recensito la storia ed a chi avrà la pazienza di aspettare.
A presto, Angie

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