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di jace draglen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Un nuovo drago per gli elfi ***
Capitolo 3: *** Il primo volo ***
Capitolo 4: *** Partenza! ***
Capitolo 5: *** Dras- Skulblaka ***
Capitolo 6: *** Inizia l'addestramento ***
Capitolo 7: *** Triangolo amoroso e prime fiamme ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Una nuova giornata sta iniziando e il sole splende sopra Ellesmèra, la città degli elfi,un giovane elfo dai lunghi capelli argentati sta seduto sotto un albero e con i suoi occhi rossi fissa i falchi volare liberi nel cielo.

 Il suo nome è Jace  Draglen ha 60 anni è quindi molto giovane per la sua razza,ha una corporatura possente con spalle larghe e braccia lunghe, è alto 1 e 85 e nonostante la sua stazza adora correre dietro i falchi che tanto ama sperando un giorno di volare come loro, ‘’chissà magari cavalcando un drago’’ pensa spesso.

Quando i falchi erano ormai lontani dalla sua eccellente vista si alzò,la sua lunga tunica azzurra bordata d’oro strisciava sulla verde erba della Du Weldewarden, il giovane elfo era scalzo come molti elfi amano per sentire il contatto con la loro terra,si incamminò verso il centro della città dove molte persone della sua razza intonavano poesie e parlavano tra loro, ad un tratto un forte battito d’ali interruppe le melodiose voci degli abitanti e tutti,Jace compreso,si voltarono verso il cielo per ammirare la maestosità della loro regina Arya e del suo drago verde Firnèn .

La regina scese dal suo elegante drago con un uovo nero come la notte più scura in mano e disse nell’antica lingua: « Eragon mi ha fatto avere l’uovo di drago che spetta di diritto alla nostra razza,il suo futuro cavaliere sarà scelto tra i nostri simili e non appena potrà dovrà recarsi come apprendista insieme al suo compagno dal suo futuro maestro ammazzaspettri ».

Numerose voci felici si accesero dopo la notizia tranne quella di jace,il ragazzo era come ipnotizzato dall’uovo della sua regina,subito si recò da lei portandosi le mani alla bocca per il saluto,Arya intonò con voce calma e autorevole: «Sei qui per l’uovo non è vero jace? »l’elfo risposte: «Si Arya-elda »e la regina: «Dovrai rispettare la fila che si è creata alle tue spalle jace,guarda » l’elfo non la sentì,era catturato dall’uovo quando una crepa si formò sotto i suoi occhi.

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Capitolo 2
*** Un nuovo drago per gli elfi ***


CAPITOLO 1: UN NUOVO DRAGO PER GLI ELFI

Jace fissava impietrito l’uovo,le crepe si moltiplicarono fino a che si aprì ed una figura nera saltò fuori talmente in fretta che solo Arya riuscì a indentificare,il ragazzo e il resto degli elfi rimasero a bocca aperta,l’elfo dai capelli argentati non trovava il drago allora cominciò a girare su se stesso preso dal panico ‘’dov’è?! Dov’è finito?’’ ,pensava, la regina rideva e ogni sua risata faceva cinguettare i pettirossi vicini quando disse: «Le cose che cerchiamo sono sempre vicino a noi e se non vicino magari sono sopra… » concluse ridendo, il ragazzo allora si mise una mano sopra la testa quasi a cercare il piccolo cucciolo e in quel momento avvenne il contatto con l’animale, avvertì un bruciore  come se avesse toccato fuoco liquido e perse i sensi.

Quando si svegliò lo vide davanti a sé , lo fissò per alcuni istanti incantato dalle sue squame nere come la notte che riflettevano il sole,il drago lo fissava con i suoi grandi occhi neri,era piccolo con due corna che dovevano ancora crescere e delle ali che probabilmente non gli consentivano ancora il volo prolungato,Jace si mise in piedi e il drago con un balzo saltò sulla sua testa,Arya si avvicinò e disse: «Ricordo ancora quando avvenne il contatto tra me e Finrèn, è stato come…» Jace la interruppe: «Fuoco liquido sulla mano» e la regina «Esatto,cavaliere». Quella parola suscitò in Jace un profondo senso di orgoglio che lo fece sentire importante,la regina continuò: «Hai già un nome in mente per lui? Assicurati che gli piaccia» L’elfo guardò il draghetto dritto negli occhi e disse: «Baen» -nell’antica lingua significa dolore- il draghetto in tutta risposta fece un piccolo ruggito e del fumo uscì dalle sue narici poi attraverso il loro legame mentale disse *si*,l’elfo su sorpreso nel sentire la voce del suo cucciolo per la prima volta e cosi presto,ringraziò l’elfa e si incamminò verso una casupola che dava su un laghetto,era tutta in legno e saliva attorno ad un albero,aprì la porta e con Baen in testa vi entrò.

Il giorni passarono in fretta e il drago cresceva a vista d’occhio fino a diventare troppo grande per sedere sulla tanto amata testa di Jace,con l’aiuto di Finrèn imparò a volare e a sputare fuoco.

Una mattina mentre camminava insieme al suo cavaliere per le strade di Ellesmèra decise insime a Jace di far visita a Rhunon, il fabbro più bravo di tutta Alagaesia nonché creatore di spade dei cavalieri,l’elfa si portò le mani alla bocca e disse: «Salute a te Jace Shur'tugal e anche a te Baen Bjartskular», il drago fece un lieve inchino con la testa mostrando fiero le sue corna e l’elfo disse: «Salute a te Rhunon,ci chiedevamo se avessi qualcosa adatto a noi due,dovremo affrontare il nostro primo volo e subito dopo dovremo intraprendere un lungo viaggio verso una terra ignota per iniziare il nostro addestramento»,l’elfa offesa rispose: «Quanta arroganza cavaliere! Mi dispiace ma non avrete niente fino a quando non sarete almeno dei novizi e la vostra spada la riceverete terminato il vostro addestramento,per ora accontentatevi di questa spada comune tra noi elfi»,lanciò al cavaliere una spada di medie dimensioni a guardia crociata con l’elsa in comune acciaio,Jace la prese al volo e disse: «Mi perdoni Rhunon-elda, la ringrazio per questo utile regalo,torneremo per avere il tuo capolavoro ad addestramento terminato», si inchinarono entrambi e se ne andarono.

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Capitolo 3
*** Il primo volo ***


CAPITOLO 2: IL PRIMO VOLO

Baen stava coricato davanti alla casa di Jace,era molto cresciuto e come diceva Arya ‘’sei ormai grande tanto quanto Saphira la prima volta che l’ho incontrata’’,osservava il paesaggio intorno a lui e notò un daino che passeggiava tra gli alberi,lo scrutava come un attento predatore meditando di mangiarselo quando il giovane elfo cominciò a parlare attraverso il loro legame mentale *lascialo stare,oggi io e te voleremo insieme come drago e cavaliere,non sei nervoso?* il drago sbuffò fumo e rispose *Ti pare che un drago sia nervoso di volare? Devi ancora imparare molte cose mio cucciolo d’uomo*.

Dopo quello scambio di pensieri il neo cavaliere uscì di casa con un fagotto molto grande che attirò l’attenzione del nero drago *cosa tieni li dentro,Jace? È forse il cibo che mi hai impedito di prendere prima?* *No,è un regalo che ci manda Eragon,me lo ha fatto avere tramite Arya questa mattina guarda* aprì il sacco e ne tirò fuori una grossa sella in cuoio,troppo per essere una normale sella da cavallo e continuò *è nostra,per te aveva anche una lettera,te la leggo*

Caro Jace

Mi chiamo Eragon ma sono sicuro che ci conosceremo meglio quando verrai a trovarmi di persona insieme a Baen,che nome magnifico per un drago, Saphira è molto curiosa di conoscerlo e di insegnarli tutti suoi segreti da drago, ma a proposito di draghi,ti ho mandato un regalo.

Come hai potuto vedere è una sella costruita da me,ho brutti ricordi della mia prima cavalcata,se vuoi un consiglio: assicurati di essere sempre provvisto di una sella prima di volare con il tuo drago o ne risentirai fisicamente e non riuscirai ad rimanere attaccato durante le manovre.

Detto questo ti aspetto alla città dei draghi: Dras-Skulblaka.

Arya ti guiderà ma mi aspetto che tu riesca ad imparare la strada in fretta.

 

                                                                                      Eragon

 

Baen era rimasto molto sorpreso da quanto aveva affermato  Eragon  nella lettera e subito prese la parola *Muoviti,mettimi la  sella e partiamo,appena avrai preso dimestichezza con il volo adremo da Saphira* *Da Eragon vorrai dire* *Sisi ovvio*.

Jace trattenne un sorriso quando notò il profondo interesse del suo drago nei confronti della dragonessa,prese la sella e facendo appello ai ricordi che aveva della sella di Firnèn la mise a Baen stringendo forte le cinghie poi vi salì,strinse i lacci intorno alle gambe e gridò: «Vola! », il drago emise un potente ruggito e con un forte battito di ali si alzò in volo,sempre più in alto si ritrovò a sorvolare la casa che una volta era del cavaliere Oromis,passò sopra il palazzo della regina Arya e in men che non si dica uscirono dalla foresta degli elfi fino ad arrivare ai suoi margini dove incontrarono un boschetto,si accamparono e Baen lasciò Jace solo per andare a caccia,il ragazzo aprì lo zaino che aveva in spalle e vi tirò fuori una carota e la mangiò –come tutti gli elfi era vegetariano- accese un fuoco con la magia pronunciando «brisingr» e aspettò il ritorno del drago.

Baen tornò quando ormai era calato la notte e si addormentarono insieme sotto un albero,il ragazzo si riparò sotto l’ala del drago e cullato dal respiro del suo compagno passò una calma notte.

Il giorno dopo Jace uscì dal suo riparo e svegliò il drago,salì sulla sua sella e partirono per tornare a casa.

L’elfo apprezzò molto di più il viaggio di ritorno,era tutto ciò che aveva sempre desiderato:volare in compagnia di un drago,il vento sulla pelle,i falchi che volavano vicino a loro e lui non doveva più invidiarli,era più vivo che mai e cominciò ad urlare per esternare la sua immensa felicità,Baen emise dei potenti ruggiti e insieme riempirono il silenzio intorno a loro.

Arrivarono ad Ellesmèra per il tardo pomeriggio dove Arya e Firnèn aspettavano impazienti,la regina appena li vide atterrare davanti a loro chiese: «Tutto bene il viaggio,cavaliere?» Jace rispose carico di gioia: «Si mia regina,meglio di tutti i sogni che ho fatto a riguardo,spero di partire il prima possibile alla volta della nuova città dei draghi.» la regina sorrise e rispose: «certo,partiremo fra una settimana,nel frattempo confido nel tuo costante allenamento con Baen nei voli,la strada che ci spetta è lunga»,l’elfo annuì e lasciò Baen libero di cacciare. Dopo aver cenato insieme sotto un albero come amano, andarono presto a dormire,la cavalcata gli aveva stancati.

 

 

Spazio dello scrittore: Heila! Questo spazio d’ora in poi sarà presente in ogni capitolo per fare delle comunicazioni importanti e non,comincio col dire che la FF che state leggendo è la mia prima in assoluto,se dovete criticare fatelo,accetto tutto purchè sia costruttivo.

Non pubblicherò sempre due capitoli al giorno ora che andiamo avanti con la storia ma farò il possibile per postarne almeno 1 al giorno se mi è possibile.

Detto questo al prossimo capitolo: Partenza!

 

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Capitolo 4
*** Partenza! ***


                                                      PARTENZA!

< < Cavolo come passano in fretta le giornate volando insieme a te Baen! > > disse Jace guardando il suo drago nero che rispose con un lieve cenno del capo,le sue corna erano diventato molto più lunghe e con loro erano cresciute numerose creste e aculei appuntiti di colore azzurro lungo la schiena,le ali erano molto più possenti, ‘’ricordano molto quelle di un pipistrello’’ disse un giorno l’elfo suscitando la rabbia del suo drago che con voce tuonante tramite il legame mentale aveva detto: *Guai a te Jace! Le mie sono ali potenti e non si paragonano a quelle di un topo cresciuto male,che a forza di osservare la maestosità di noi draghi sono riusciti a volare*.

Si incamminarono insieme verso il palazzo della regina Arya,una volta arrivati lei gli accolse già a cavallo di Firnèn e chiese con voce calma e autorevole: < < Spero siate pronti per partire,il viaggio che ci aspetta non è corto e mi aspetto serietà e pazienza, il nostro sarà solo l’inizio di un lungo percorso per diventare cavalieri > >

< < Arya-elda lei è gia un cavaliere? > >

< < Si,pensavo che tamerlein alla mia mano ti avesse levato ogni dubbio > >

< < Allora perché venite anche voi? > >

< < Visita ad un amico.. > > rispose l’elfa arrossita dalla timidezza.

< < Ah,noi siamo pronti,se vuole farci strada,Altezza >>.

Arya fece un cenno con il capo e Firnèn spiegò le sue immense ali,era grande 3 volte Baen e in men che non si dica si trovava già in cielo.

*Andiamo Baen,riesci a stargli dietro?*

*La domanda è: riuscirà a tenerci lontani?*.

Con un balzo partirono e pian piano arrivarono a toccare le nuvole, Jace non si era mai sentito così bene, ma allo stesso tempo era nervoso *fra pochi giorni inizieremo il nostro addestramento e conosceremo l’eroe di Alagaesia!* pensava, ma teneva schermati i suoi pensieri dai due draghi e la principessa.

In mezza giornata arrivarono a Sìlthrim ma l’elfa obbligò di andare avanti senza soste:

< <  Ci fermeremo a Ceris, non prima, troppa è la strada da fare > >.

La neo coppia non si era lamentata della decisione dell’elfa e Baen non accennava a mollare:

*Dimostrerò a Finrèn che sono il migliore* diceva e Jace lo appoggiava.

Per la sera arrivarono a Ceris dove scesero per riposare,L’elfa aveva una casa imponente,molto più umile rispetto al palazzo di Ellèsmera ma abbastanza da far invidia a chiunque in città.

Appena atterrati Baen e Finrèn vennero accolti da numerosi elfi e un banchetto fu organizzato in loro onore,cibo a volontà per i cavalieri e il permesso di cacciare ai draghi.

La festa durò a lungo poi la regina disse: < < Volete scusarmi ma io e Jace dobbiamo partire presto domani mattina,la strada è ancora lunga > >.

L’elfo annuì e seguì la regina in casa, Baen e Finrèn dormirono chissà dove per ricomparire il mattino seguente.

I cavalieri salutarono il popolo e partirono, come sempre il drago verde in testa e quello nero dietro,sorvolarono il fiume Edda e videro in lontanaza il lago Eldor,dopo varie leghe si fermarono in un immensa collina verde a riposare.

< < Che tipo è il maestro Eragon? > > chiese curioso Jace mentre sedeva con la schiena poggiata a Baen.

< < Molto socievole, ma esigente, è stato il mio maestro per 20 lunghi anni e con lui non si scherza > >.

Il ragazzo notò che anche i due draghi parlavano ma non poté seguire i loro discorsi perché schermati.

La sua curiosità aumentava, non aveva mai visto il cavaliere in azione perché quando si concluse la guerra contro Galbatorix era rimasto nella capitale per la sua giovinezza-40 anni all’epoca-e  il poco che sapeva era solo grazie alla canzoni a lui dedicate dopo la vittoria.

Si sfidarono con la spada smussando le lame,il cavaliere aveva avuto sempre la peggio,la sua tecnica era troppo bassa per competere con Arya e aveva ottenuto solo molti lividi.

< < Pausa,mi uccidi continuando di questo passo > > disse

< < Eragon non sarà cosi clemente,ma ti concedo una pausa solo per il viaggio che ci spetta  > >

Terminata la pausa mangiarono una zuppa di verdure e partirono di nuovo,verso luoghi nuovi per Jace,ormai erano usciti dai territori conosciuti e per lui era tutto una scoperta, vide una catena montuosa molto grande,laghi e fiumi e ogni volta che chiedeva informazioni la risposta era sempre la stessa: < < mio giovane cavaliere, non hanno nome questi luoghi sono sconosciuti > > disse Arya.

Attraversarono un mare che sembrava infinito quando all’orizzonte videro una figura volare,era immensa grande più di Finrèn,Baen era grande tanto quanto la sua coda ma, la cosa che più lasciò Jace senza parole fu il colore azzurro che aveva. Rifletteva ogni tipo di colore e il mare non era che una misera imitazione in confronto al zaffiro delle sue squame, subito esclamarono all’unisono drago e cavaliere:

*< < Saphira > >*.

 

Nota: le frasi scritte tra i segni che vedete sopra sono dette e pensate

Il secondo capitolo di oggi si conclude qui,come avete appena notato i nostri protagonisti sono arrivati a Dras-  Skulblaka e la prima cosa che hanno visto è Saphira,per darvi un’idea,la storia è abientata 30 anni dopo il crollo dell’impero e Saphira è grande quanto Glaedr,nel prossimo capitolo ritroveremo Eragon e nuovi personaggi,quindi alla prossima: Dras- Skulblaka

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Capitolo 5
*** Dras- Skulblaka ***


                                                           Dras- Skulblaka

 

Lo stupore creato da Saphira fu immenso: Jace era rimasto a bocca aperta davanti a tale maestosità e Baen si era bloccato in aria,Finrèn e Arya sparirono gettando i giovani cavalieri in uno stato di trance dalla quale non volevano uscire; Ad un tratto la dragonessa li cominciò a caricare,veloce,sempre più vicina,con il collo in avanti e la coda tesa quando Jace avvertì una coscienza molto potente gravare sulla sua che in poco tempo ruppe tutte le sue barriere mentali e con voce calma disse: *La prima prova inizia ora,cavalieri*, i due notarono che su di se la dragonessa aveva un uomo o meglio un elfo con i capelli castani con la spada sguainata,la lama era azzurra e sembrava tagliasse il cielo, in un attivo la grande mole di Saphira era sopra Baen e con un colpo di coda lo fece cadere,Jace sguainò in fretta la lama ma il cavaliere pronunciò una singola parola:

< < Letta > > e si bloccarono.

< < è troppo forte per noi,Baen! Brakka du vanyalì sem huildar Baen in eka! > > Riduci la magia che blocca Baen e me!

Non accadde nulla, Saphira spalancò le fauci pronta ad abbrustolirsi,Baen chiuse gli occhi e così Jace.

*prova superata cavalieri,seguitemi*,furono liberi e quando riaprirono gli occhi drago e cavaliere si stavano dirigendo verso la terra ferma davanti a loro, gli seguirono.

In pochi minuti cominciarono a vedere cosa avevano davanti; tante case in roccia scolpita di grandezza variabile ma non più piccole di un castello,immense dove Baen poteva comodamente volarci dentro,alberi,ruscelli ma una cosa più delle altre gli lasciò a bocca aperta: draghi tantissimi draghi di vari colori,alcuni volavano,altri dentro le case e altri che accudivano cuccioli e uova, non potevano credere ai loro occhi,pensava che si fossero solo 4 draghi in tutta Alagaesia: Baen,Saphira,Finrèn e Castigo.

Atterrarono su una collinetta dove stava un castello gigante,il palazzo della regina ad Ellèsmera non era minimamente da paragonare, i due cavalieri abbandonarono le loro cavalcature e finalmente si videro in faccia: Eragon era ormai un adulto ben lontano dal ragazzo che sconfisse il re,aveva una folta barba castana e lunghi capelli ricci dello stesso colore,i suoi lineamenti erano molto fini e le orecchie a punta come tutti gli elfi,era più alto di Jace ma più esile,cominciò a parlare:
< < Prima lezione: avere conoscenza delle proprie capacità,era ovvio che non avreste potuto batterci,ma la consapevolezza serve e vedo che ne avete, in assenza vi avrei ucciso > >.

*sciocchezze, siamo troppo importanti per essere uccisi cosi* tuonò Baen quando una voce femminile e saggia lo interruppe: *Umiltà. Pecchi decisamente di umiltà,non siete importanti,ci sono altri cavalieri in giro per il regno e tanti devono ancora nascere,non avete niente in più e niente di meno,lo capirai a tue spese* disse Saphira.

< < Il tuo drago è molto sicuro di se, ricorda molto la mia Saphira un tempo,ci lavoreremo su,,,Che ne dici di un giro turistico? Hai molte cose da vedere e draghi da conoscere > >, Jace annuì, lasciò i due draghi soli e cominciò a camminare di pari passo con Eragon.

< < Ebrithil, tutti i draghi di questa città non hanno cavaliere? > > disse il ragazzo al suo maestro.

< < Non tutti, sono draghi selvatici, per quanto riguarda gli altri cavalieri non li vedrai…Non subito > >

< < Come mai? > >

< < Ci sono delle regole qui,gli allenamenti sono suddivisi,io sono da solo e non posso di certo pensare di addestrare tante persone, per questo ho convocato qui Arya,lei sarà uno dei tre maestri > >

< < Tre? Pensavo che ci fossi solo tu! Chi sono? > >

< < Curioso,attento a non esserlo troppo, la curiosità fa male in alcuni casi, i maestri sono Arya e Murtagh, più ogni drago selvatico che ha qualcosa da insegnare, io sarò il tuo maestro personale,Arya ha un apprendista e Murtagh pure, li conoscerai più avanti i tuoi compagni, iniziate tutti oggi l’addestramento e quando sarete novizi potrete conoscervi,tu sei avvantaggiato per la tua conoscenza dell’antica lingua ma pecchi di inventiva e di abilità con la spada > >

< < Come lo sai Ebrithil ? > >

< < Ho avuto un colloquio con Arya e mi ha spiegato tutto di te > >.

Camminarono fino ad arrivare al cospetto di un grande drago viola, più piccolo di Saphira ma più grande di Baen che disse: *Piacere piccolo cucciolo di elfo, il mio nome è Vars insegnerò a te e Baen alcune cose ma lo scoprirai in seguito*, l’elfo fece un inchino e poi se ne andarono,proseguendo un sentiero arrivarono sotto un albero dove si sedettero per mangiare una mela,li Eragon cominciò ad indicare i draghi intorno presentandoli:

< < quel drago marrone è Scav > > disse indicandolo mentre volava in circolo sopra di loro,era ancora un cucciolo ma le sue squame erano già formate e così le corna.

< < li c’è Flam, come puoi notare è molto anziano,il più vecchio qui dopo Saphira > > Jace lo notò subito, erano argentato con una barba che partiva dal mento cadendo verso il basso, < < i maschi quando diventano anziani cominciano ad avere la barba, pure Castigo ne ha una simile > >

< < Quello e Garjzla che vuol dire luce,abbiamo  scelto quel nome per il suo colore giallo acceso > > Jace lo vide sopra una roccia disteso che osservava il cielo con un daino tra le zampe.

< < ne vedrai altri,ora sono a caccia > >.

Jace annui, continuando a camminare vide che per la città erano disseminate rocce circolari di tutte le misure dove i draghi si adagiavano spesso, molti vivevano in grotte giganti,altri nelle case fatte su misura per loro.

Eragon si fermò davanti ad una casa Molto grande in roccia,aprì la porta e disse: < < Benvenuto nella tua nuova casa! All’interno trovi un cuscino adatto a Baen dove può dormire e per te c’è un letto,non c’è altro se non un armadio con dei vestiti puliti, una cucina e uno studio con libri,carta e penna , spero sia di tuo gradimento,puoi riposare domani si comincia! > > uscì e lasciò Jace libero di dormire.

 

 

Bene,spero di avervi dato un paio di informazione su cui fantasticare nell’attesa del prossimo capitolo, non ho nulla da dire se non salutarvi e darvi appuntamento al prossimo capitolo: Inizia l’addestramento

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Capitolo 6
*** Inizia l'addestramento ***


                                                    INIZIA L’ADDESTRAMENTO

 

Quando jace si svegliò notò di essersi addormentato sul grande cuscino di Baen e il drago lo aveva avvolto nelle sue ali per proteggerlo dal freddo,sentì una forza che provava ad entrare nella sua mente,si oppose con tutte le sue forze e per poco resistette ma poi si arrese *ottimo tentativo,Jace ma non basta,ti do mezz’ora per venire sotto casa mia,lavati e metti la corazza che trovi nell’armadio,non scordare la spada*.

L’elfo si alzò,corse alla tinozza e disse: < < Adurna > >  -acqua- e si riempì,si gettò  l’acqua in faccia e si diede una rifrescata,svegliò il drago con un buffetto sul naso e insieme si avviarono da Eragon.

Il maestro li aspettava a fianco di Saphira in corazza,appena li videro Eragon fece un cenno alla dragonessa che disse mentalmente: *seguimi Baen* e volarono via insieme.

 < < Buongiorno Ebrithil > >

< < Buongiorno, spada in mano e posizione > >

Jace sguainò l’arma,usò l’incantesimo per smussare la lama e si mise in posizione di combattimento con le gambe flesse,Eragon fece lo stesso e disse:

< < attaccami,Jace > >

L’apprendista fece un balzo in avanti verso il maestro tentando un affondo, ma il maestro con una piroetta evitò il colpo e assestò un colpo sulla schiena.

< < Non ci siamo,devi studiare il tuo avversario,questa tattica funziona bene con un soldato umano non molto esperto ma con un cavaliere non basta > >.

< < Come devo fare? > >

< < in guardia,spada alta e osserva i movimenti avversari,prendi l’iniziativa ma studia sempre una contromossa, su riproviamo > >.

                                                                          ******

Baen volava dietro Saphira quando la dragonessa gli parlò *siamo sopra la città, qui le correnti cambiano molto rapidamente,un minimo di disattenzione e voli chissà dove*

*mi insegnerai a riconoscerle?*

*si,fa parte del tuo addestramento*

*mostrami come fare*

*devi sentire i minimi spostamenti d’aria tramite le ali e le tue squame,quando l’aria vibra o cambia temperatura…arriva*

Il drago nero fece una piroetta verso il lato evitando una corrente

*molto bene Baen*

Il drago cominciava a provare una forte attrazione per la dragonessa che a stento tratteneva,assorto nei suoi pensieri prese in pieno una corrente che lo fece barcollare e subito si beccò i rimproveri della maestra: *attento,meno parole,più fatti*.

Volarono fino ad arrivare ad un isolotto in mare e vi riposarono,li Saphira cominciò a spiegare della teoria sullo sputare fuoco ma Baen non poteva ancora praticarlo e di ciò rimase molto deluso.

                                                                    ******

Eragon attaccava il suo apprendista che tentava di immagazzinare più informazioni possibili sullo stile del maestro ma tutte le volte si prendeva delle botte nuove quando con una incredibile torsione di polso disarmò il maestro e gli rubò la spada: *come ho fatto?* pensò?

< < Letta > > disse Eragon bloccando il suo avversario,continuò poi: ottima mossa ma non abbassare la guardia,stai combattendo con un cavaliere e posso usare anche la magia,tieni alte le tue difese mentali > >.

< < non capisco,o meglio capisco ciò che dici Ebrithil ma non mi è chiaro come ho fatto quella mossa, ero come in trance… > >.

< < talento,quando hai agito i tuoi occhi erano diversi, ardevano della voglia di vincere. > >

La giornata fu un susseguirsi di errori e consigli per i due apprendisti quando a fine giornata mentre si riposavano tutti e quattro sotto un albero e i draghi sedevano sulle pietre circolari:

< < Jace cosa ha fatto oggi Baen? > > disse Eragon.

< < Ha volato insieme a Saphira e ha imparato a riconoscere le correnti tramite le ali > >

< < Baen, cosa ha fatto Jace? > >

*Ha combattuto con te con la spada e con un guizzo è riuscito a disarmarti*

Eragon soddisfatto disse: < < Molto bene, il vostro legame è potente,non dimenticatevi mai di comunicare gli insegnamenti,la trasmissione è importante, per oggi abbiamo finito > >.

 

Il secondo capitolo si conclude qui,Jace e Baen hanno iniziato l’addestramento mostrando entrambi delle abilità latenti che Eragon dovrà plasmare e far uscire.

Ci vediamo alla prossima: Triangolo amoroso e prime fiamme

 

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Capitolo 7
*** Triangolo amoroso e prime fiamme ***


                                          Triangolo amoroso e prime fiamme

 

Il sole sta tramontando,il cielo si dipinge di rosso e Baen lo osserva mentre riposa su una roccia da solo,ha appena terminato la giornata di addestramento con Saphira e stava prendendo una decisione: confessare la sua attrazione per lei,si decise e con un balzo spiccò il volo,andava veloce, spinto dalle correnti arrivò in poco tempo dove lei riposava sotto un albero,appena lo vide alzò la grande testa e cominciò a comunicare *dimmi Baen*

*andiamo a caccia?*

*si,in fin dei conti è quasi ora di cena,no?*.

Si alzarono nel cielo insieme e diressero verso una foresta.

*qui ci sono degli animali unici e rari,sono molto più grandi e pericolosi di quelli che hai visto ma la loro carne è una delle migliori* disse la dragonessa

*che animali?*

*Il daino bianco per esempio, ha due corna molto potenti e taglienti attento a non avvicinarti troppo,ti mostrerò come stanarlo,sarà un ottimo addestramento extra*.

Arrivati ai margini della foresta scesero e vi entrarono,camminarono molto fino a ritrovarsi davanti l’animale descritto dalla dragonessa,aveva le dimensioni di un orso grizzly con un manto bianchissimo,appena li vide non si fece spaventare ma mise la testa parallela con il corpo e cominciò a caricare Saphira con le corna affilate,lei non si fece trovare impreparata: fece un salto e con un colpo di coda alle gambe fece cadere il daino,una volta atterra si lanciò sopra di lui immobilizzandolo con il peso e grazie ai suoi possenti arti gli ruppe il collo.

*ora prova te* disse Saphira gustandosi la preda.

Baen cominciò a girare per la foresta quando trovò il suo bersaglio,si fece più furbo e con un lieve battito d’ali si portò sopra di lui e si lasciò cadere bloccandolo,inutile dire che ben presto il daino fu ucciso e poi mangiato.

Si allontanarono dal luogo di caccia quando un orso gigante cominciò a seguirli ma solo Baen se ne rese conto e subito pensò: *devo proteggerla,ma è troppo grande per avvicinarmi! Devo provare a sputare fuoco,devo!*, fece appello a tutti gli insegnamenti di teoria con la maestra.gonfio il petto e sputò fuoco direzionandolo con la lingua,per l’orso non ci fu scampo,la dragonessa fece in tempo a vedere la scena e si complimentò con lui e uscirono finalmente dalla foresta.

Si librarono in volo con direzione casa e Baen si disse: *ora o mai più* e cominciò:

*Saphira*

*si?*

*posso farti una domanda?*

*Certo*

*ma se…* , Firnèn interruppe tutto bloccando il discorso e appena Saphira lo vide disse: *Baen sarà per un'altra volta* e andarono via volando vicini,il drago nero rimase solo e arrabbiato:*come ho fatto a non pensarci? Era ovvio che quei due nascondessero qualcosa…che sciocco*, andò a dormire presto quella sera perché la scoperta lo aveva lasciato senza parole.

 

Il capitolo di oggi termina qui,in questi giorni sarò un po’ occupato e credo che il prossimo capitolo arriverà sabato pomeriggio e forse sarà accompagnato da un secondo ma non assicuro nulla…

Ora che la storia va avanti difficilmente farò uscire due capitoli al giorno, ma solo uno.

Alla prossima: i due cavalieri

 

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