-You want to be mine?-

di Ambii
(/viewuser.php?uid=150035)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Introduction- ***
Capitolo 2: *** -Your eyes- ***
Capitolo 3: *** -The past is the past- ***
Capitolo 4: *** -Kiss me- ***
Capitolo 5: *** -changes- ***
Capitolo 6: *** -Heart- ***



Capitolo 1
*** -Introduction- ***


cap 1
-You want to be mine?-


Questa è la storia di due ragazzi: Marta, 16 anni e Flavio, 19 anni.
Flavio è amico di Mattia da ormai 5 anni.
Sono inseparabili.
Marta, è la sorella di Mattia.
Marta e Flavio si conoscono da qualche anno, per via di Mattia.
Non si sono mai rivolti parola.
Ma un giorno, mentre Mattia faceva quel che doveva fare nel bagno di casa sua, Marta entrò nella loro cameretta, dove c'era anche Flavio.
Da quel giorno iniziano a dirsi CIAO.. Da quel giorno iniziano a guardarsi.. Da quel giorno nacque tutto ciò, che non sarebbe mai dovuto nascere!

Questa è la storia di un "sentimento".. Non posso chiamarlo Amore, perchè non era tale.. ma qualcosa di molto diverso e, forse, molto più forte!!





Angolo dell'autrice:
Salve gente. Nuova storia fresca fresca..
Beh fatemi sapere che ne pensate, a presto, dalla vostra MataDance

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** -Your eyes- ***


cap 2 n
-You want to be mine?-

"your eyes"


"Se l'amore vi spaventa, è perchè ve l'hanno descritto come qualcosa di, per l'appunto, terrificante. Ma non badate a nulla di quello che vi dicono gli altri."

Era una delle perle di saggezza del professore Belli, insegnante di italiano di Flavio.
Flavio aveva 18 anni, tra due giorni ne avrebbe fatti 19 e tra pochi mesi avrebbe avuto i famosi ESAMI DI STATO.
-Oh Mattia, che ne dici se stasera passo da te? Ci studiamo qualcosa di italiano per la verifica di lunedì?- Disse Flavio rivolgendosi a Mattia.
Mattia era il suo migliore amico, anzi, il suo amico più grande. Flavio detestava il termine MIGLIORE AMICO, diceva che portava sfortuna.
-Va ben...ah no, non puoi- Rispose con tono scocciato e deluso Mattia.
-E perchè?- Ribattè Flavio
-Stasera c'è quell'idiota di Marta a casa-
-Ma non doveva uscire?-
-Doveva! Ha litigato con le sue amiche, quindi non esce più-
Marta era la sorella minore di Mattia, anche se non la più piccola; Infatti erano tre figli in famiglia, due femmine a un maschio. Marta era la figlia di mezzo, aveva 16 anni, faceva terza superiore ed aveva un caratterino per niente indifferente.
-Non importa Mattia, vengo lo stesso, tanto non credo ci darà fastidio; Al massimo la chiudi in bagno-
Tra i due scoppiarono le risate, e fu l'entrata della professoressa di matematica a interromperle.

POV FLAVIO
'Marta.. Ma perchè non riesco mai ad associarla a niente? Quella ragazza mi sa di poco significante; Le poche volte che l'ho vista, era sempre attaccata al suo portatile nero, con il pigiama; Non si è manco mai degnata di dirmi CIAO; forse non dovrei andare a casa di Mattia oggi..'
Erano i miei pensieri fissi durante l'ora di matematica. Ci tenevo ad andare da Mat (nomignolo che gli diedi il primo giorno di prima superiore), però mi dava fastidio la presenza di sua sorella. Non avevo nulla contro Marta, ma mi sapeva di ragazzina superficiale e anche un po' maleducata. Le poche volte che l'ho vista in passato non mi ha mai rivolto parola, non mi ha nemmeno mai guardato; E' sempre stata tra i suoi problemi, il suo computer e la sua musica. Insomma, nemmeno un ciao. Eppure io sono sempre a casa loro, ormai dovrebbe conoscermi bene, sono un tipo gentile, per quale ragione comportarsi così?
Non sono il tipo di ragazzo che salta troppo presto alle conclusioni, ma quella ragazza.. sembrava quasi mi odiasse, per qualche strano motivo.
-Signorino FLAVIO sto interrompendo qualche pensiero importante dei suoi?- La voce irritante della prof, mi richiamò all'attenzione.
-Mi scusi, stavo riflettendo..-
-Oh, allora sarebbe opportuno riflettere ad alta voce; Credo che i suoi compagni siano molto curiosi-
La prof giocava sporco, ma io sapevo tener testa meglio di qualunque altro..
-Si prof, stavo riflettendo che è quasi un'ora che siamo in quest'aula con lei e non abbiamo ancora iniziato i nuovi argomenti; Stiamo correggendo i compiti dall'inizio della lezione.. Gli esami si avvicinano e sarebbe più giusto se lei, invece di farci perdere ulteriore tempo, ci spiegasse i nuovi argomenti, in modo da finire il programma predisposto prima di giugno..-
In classe scoppiò una piccola risatina; I miei occhi fissavano quella della professoressa, che era rimasta senza parole.. Io lo ripeto: Ero bravo a giocar sporco, lei non doveva mettersi contro di me.
-Giusta osservazione. Prego allora, signorino FLAVIO, venga alla lavagna..-
Ahia.. Ero bravo si.. ero bravo a mettermi nei guai!

POV MARTA
DRIIIIN
-Oh finalmente l'intervallo, non ce la facevo più-
Furono le parole della mia migliore amica, Nata. Avevamo avuto due ore di fila strazianti di Economia aziendale, una materia sì importante.. ma estremamente noiosa.
-Allora, Marta, usciamo oggi?-
-No Nata.. Voglio stare a casa per ripassare il ballo di danza. E' difficile, cavolo, devo impararlo così da eseguirlo in modo perfetto!-
-Ma.. Lo sai com'è tuo fratello, non ti lascerà stare in camera con lui-
-Tranquilla, dovrà farlo per forza. Gli ho detto che ho litigato con te, quindi non potrà scacciare via la sua amata sorellina triste dalla NOSTRA camera- Ribattei io, sottolineando con voce forte la parola NOSTRA.
Io vivevo in un piccolo appartamento, ed eravamo in 5. Avevamo un bagno, due stanze da letto (una dei miei genitori e una di noi tre figli), una cucina e un salotto. Solo che in quei giorni il salotto era inacessibile, in quanto fuori dal balcone della sala, c'era un nido di vespe, instaurato lì da chissà quanto e i disinfestatori avevano detto che non ci avremmo potuto fare accesso per un paio di giorni. La cucina era piccolina, non abbastanza grande per BALLARE e la camera dei miei era sigillata a chiave. Mia mamma NON voleva per nessun motivo che noi entrassimo nella loro camera. Il bagno era in ogni caso un luogo inappropriato per la mia attività. Perciò, che a mio fratello andasse bene o meno, io quel giorno sarei dovuta stare in cameretta con lui! Dovevo provare quel cavolo di balletto; Dovevo essere perfetta come lo sono sempre stata! La danza è l'unica cosa che mi riesce bene nella vita.
Mentre finivo di parlare con Nata, il mio cellulare vibrò; Era segno di un messaggio arrivato.
FROM BRO:

"Oggi viene Flavio, quindi vedi di non disturbare se proprio devi stare con noi. O miglior cosa, vedi di far pace con le tue amiche stupide, così ti levi dai piedi"

-OH MA CHE PALLE!-
Fu la mia esclamazione molto rozza, dopo la lettura di quel SMS.
-Che succede Marta?-
-Quell'amico sfigato di mio fratello viene a casa MIA oggi.-
Non sopportavo FLOW. Era strano, con l'aria stupida e, a mio avviso, troppo banale come ragazzo. Un sempliciotto con la R moscia, la barba folta peggio di Babbo Natale e la puzza sotto il naso. Non mi piaceva per niente, era l'amico più sfigato che mio fratello avesse mai avuto; Per questo non gli avevo mai rivolto parola.
Feci che rispondere con un misero "Ok" e il mio umore scese in maniera assurda.
Flow mi avrebbe rovinato la mia giornata di sola danza, quanto lo detestavo... A proposito.. Flow è un nomignolo datogli da me, non ha un significato particolare, è semplicemente meglio del suo nome originale.
-Non preoccuparti Marta, se vuoi puoi mangiare a casa mia, così, fino alle 3, puoi provare il tuo balletto.. Poi però, alle 3 devi andare a casa tua.. Perchè arriva mia mamma per quell'ora e tu lo sai che non sopporta avere ospiti in casa senza essere stata avvisata almeno una settimana prima.-
-Grazie mille Nata, sei la migliore-
Quanto amavo la mia migliore amica..
Quanto odiavo mio fratello.. e il suo amico sfigato!


Marta andò a casa di Nata, non appena le lezioni furono concluse e lo stesso fece Flavio, andando a casa di Mattia.
-Dov'è tua sorella?- Chiese Flavio a Mattia.
-Mi ha detto che aveva dei recuperi scolastici fino alle 3.. Boh non ho capito un granchè bene- Rispose Mattia con tono disinteressato.
Sul volto di Flavio comparve un'espressione di sollievo, quasi come se la mancanza di Marta fosse per lui una vittoria!
E infatti lo era.. E lo era anche per lei; Infatti riuscì a provare quel fatitico balletto molte volte a casa di Nata; Non era ancora perfetto, ma di certo stava facendo degli ottimi miglioramenti.
Peccato che il tempo, nella maggior parte dei casi, vola sempre.. arrivarono le 3 in men che non si dica.
-Destra, sinistra, due passi in avanti e salto! Ce la posso fare- Disse Marta, parlando tra sè e sè, ma ad alta voce.
-Scusami Marta, ma sono le 3.. Devi andare prima che arrivi mia madre..- Disse Nata con tono dispiaciuto.
-Sono già le 3? Mannaggia.. D'accordo, alzo i tacchi e vado.. Speriamo che Flow nel frattempo sia caduto da qualche parte, o magari ha avuto qualche impegno improvviso-
-Lo spero per te; Fammi sapere poi come va-
-Va bene. Grazie per il pranzo, ci sentiamo dopo-
Le due amiche si scambiarono un bacio sulla guancia, prima che Marta potesse uscire dalla casa dell'amica per poi chiudere la porta d'entrata alle sue spalle.
Nel frattempo, a casa Tammi (Cognome di Mattia e Marta), i due ragazzi stavano studiando seriamente e faticosamente da.. 10 minuti.
-Non ci capisco niente di questa materia- Esclamò con tono distrutto Flavio, come se stesse studiando da ore e ore.
-Avanti Flavio, è italiano.. Studiamoci queste benedette pagine che.. Oh caz..-
Mattia si piegò in due, forse dal dolore, facendo preoccupare in modo assurdo l'amico.
-Mat che hai? Stai male?- Chiese preoccupato Flavio.
-Credo sia per qualcosa che ho mangiato, vado in bagno e torno-
Furono le ultime parole di Mattia, che corse come una gazzella per raggiungere il bagno. Erano le 3 e 2o.
Nel frattempo Flavio era rimasto da solo in cameretta, ancora intento a studiare, quando sentì un girarsi di chiavi e una porta aprirsi. Sicuro che fosse l'amico uscire dal bagno, non ne fece molta attenzione e continuò a leggere il suo libro scolastico.
In realtà era proprio Marta.
"La macchina non c'è, le cartelle non ci sono, le luci sono spente, la porta era chiusa a chiave senza la chiave dietro, le stanze sono aperte, nessuno parla, non ci sono le scarpe in giro; Oh.. Cos'è quel foglietto sul tavolo" Erano i pensieri di Marta, che entrando in cucina, vide un foglietto sul tavolo.
'NON CI SONO PER NESSUNO ' diceva il biglietto,"Questo vuol dire che.. Sono uscitiiiiii, yuuuuuu, non sono in casaaaaa" Marta non parlò, si limitò a pensarle queste cose e a saltare come una pazza. Decise così di farsi una doccia e, mentre andava verso la cameretta, si era già tolta la maglia, rimanendo così solo in reggiseno. Entrò felice con la maglia in mano, ma appena aprì la porta:
-Ahhhhhh. E TU CHE CI FAI QUA?!-
Vide Flavio in cameretta, che si alzò, coprendosi gli occhi, quasi come se davanti a lui ci fosse un fantasma.
-Rispondimi idiota-
A quelle parole, Flavio di tolse le mani dagli occhi e si avvicinò a lei per chiederle scusa. Ma proprio mentre stava per farlo, si fermò a fissarla nel verde dei suoi occhi, mentre Marta si perse nell'azzurro celeste degli occhi di FLOW.





Angolo dell'autrice:
Primo capitolo fatto; Spero di essere stata abbastanza veloce nel pubblicarlo e spero anche che vi piaccia; Fatemi sapere cosa ne pensate, grazie mille. A presto, dalla vostra
MataDance

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** -The past is the past- ***


cap 3 n
-You want to be mine?-



Su richiesta e consiglio di alcuni lettori, che seguono la mia storia, ho deciso di continuare a scrivere il mio racconto sotto il punto di vista di Marta; Spero siate d'accordo con la mia scelta e per il resto, beh, buona lettura!






"the past is the past"







Erano azzurri, sembrava il ghiaccio. Non riuscivo a distogliere i miei occhi dai suoi, da quelli di quel ragazzo che avevo sempre trovato stupido; Ma dopo 10 secondi, riuscìì a riprendermi e a ricordarmi chi fosse la persona che avevo di fronte..
-Allontanati, Flow- Urlai, quindi, con tono seccato..
-Marta.. Volevo solo chiederti scusa, davvero-
Oddio io ero ancora in reggiseno, vedevo i suoi occhi ogni tanto abbassarsi e la cosa mi stava irritando al massimo.
-Vattene subito da camera mia, razza di idiota, sparisci!-
Alle mie fredde e cattive parole, Flavio, ancora imbarazzato e dispiaciuto, uscìì da camera mia.
Mi sentivo strana, odiavo quel ragazzo e il fatto che me lo ritrovavo sempre ovunque; Occupava i miei spazi, era sempre in casa mia e non lo sopportavo.. però.. i suoi occhi.. non riuscivo a toglierli dalla mia testa, continuavo a ripensare alla scena e a scuotere la testa per rimuovere quelle immagini.. Tutto inutile, dato che era un chiodo fisso!
Nel frattempo, avevo scoperto che mio fratello stava male, era in bagno da un bel po'; Così, una volta vestita, uscìì da camera mia e andai verso la cucina, per preparagli la medicina che prendeva solitamente quando stava male.. E, come al solito, mi ritrovai davanti a Flow; Sbuffai: ero stufa di vederlo dappertutto. Lui messaggiava al cellulare.. Probabilmente con la ragazza; Si perchè ,era fidanzato con una ragazza, fin troppo bella per lui, da molto tempo.. Mi guardava, ma poi abbassava lo sguardo; Riuscivo a vederlo con la coda dell'occhio mentre preparavo la medicina. Fu lui a rompere quel silenzio imbarazzante:
-Mi dispiace per prima- Ancora? Basta, per cortesia..
-Tranquillo- Non dissi altro, non lo guardai nemmeno in faccia..
-Non ti ho guardata, dico sul serio-
-Non ti sei perso niente, le mie tette sono piccole- Buttai lì per lì una battuta sul mio seno, una battuta per niente divertente, a cui nessuno avrebbe mai riso.. Ma lui si.. rise;
-Perchè ridi?- Dissi io.. Stavolta lo guardai in faccia, cercando, però, di ignorare i suoi occhi, anche se la cosa era terribilmente difficile..
-Sei divertente Marta.. Però sei un po' strana- Disse il barbone..
-IO STRANA?!- Cercai di contermi..
-In senso buono.. Marta, io non sono un cattivo ragazzo, e, forse sarà solo la mia impressione, ma a me sembra che cerchi sempre di evitarmi e ignorarmi come se tu mi odiassi.. così, senza motivo.. Io non ti ho fatto niente, non capisco questo tuo atteggiamento- Ero rimasta senza parole, forse perchè il suo tono sembrava davvero dispiaciuto, come se lo rattristasse il fatto che io non gli dessi molta attenzione.
-Il fatto è che non ti conosco, sei amico di Mattia, non mio.. non vedo perchè io ti debba parlare o, comunque, considerare- Finìì di dire queste parole e uscìì dalla cucina indirizzandomi verso il bagno; Passai il bicchiere con la medicina a mio fratello e me ne tornai in cucina, dove speravo (credo) non ci fosse più Flavio.. invece era lì;
-Ok, hai ragione, tu non mi conosci bene.. Piacere Flavio- Fece per allungarmi la mano come per stringere la mia.
-Si.. lo so..- Rigirai lo sguardo, evitando il suo.
-Non odiarmi.. io non ti odio.. sei una ragazza molto simpatica e carina, voglio solo essere.. tuo amico- Mio amico? Aveva detto mio amico?
-Grazie, ma ho già tanti amici Flow..- Chiusi così il discorso e ripiombò il silenzio, finchè non decise di interromperlo nuovamente.
-Perchè FLOW?- Mi disse lui, incuriosito.
-Eh?- risposi io.
-Tu.. mi chiami flow.. perchè?-
-Ah.. è un nomignolo, niente di che-
-beh.. è carino.. Sicuramente meglio del mio nome orribile- Mi scappò una piccola risata che condivisi insieme a lui e la cosa non andava bene.
-Ahhhh ti ho fatta ridere- Se ne approfittò subito..
-beh, sarà la tua barba a farmi ridere- Ribattei io..
-Cos'ha che non va?-
-Mi prendi in giro? E' terribile-
-A Giuliè piace- Mi zittìì subito; Ci rimasi male per quella risposta, ma non so perchè. Giuliè era la sua ragazza e in quel momento, in quel contesto, non centrava nulla. Non aveva molto senso tirarla in mezzo.. Non dissi più una parola e, con il mio solito modo prepotente, me ne andai nel salotto di casa mia, a guardare la televisione..
Forse era stupido, ma per qualche ragione, continuavo a pensare che Flavio mi avrebbe raggiunto, almeno per chiedermi cosa mi fosse preso. E la cosa più terribile, fu proprio il fatto che non lo fece; Anzi, 15 minuti dopo, lui e mio fratello, che nel frattempo si era sentito meglio, uscirono da casa mia e lui nemmeno mi salutò; Nulla di grave, ma, chissà perchè, mi aveva dato fastidio.
Appena uscirono, io spensi la televisione e andai in camera mia, per ripassare ancora il mio balletto; Accesi la musica e mentre danzavo, continuavo a pensare "Forse Flavio ha dimenticato qualcosa e verrà qui, così mi chiederà che mi è preso prima"; Non riuscivo a pensare ad altro e la cosa che più mi irritava era il fatto che NON capivo cosa mi stesse prendendo. Smisi di ballare e mi sdraiai sul mio letto con le mani sul volto; Nel frattempo mi arrivò anche un messaggio da parte di Nata.. Voleva sapere com'era andata.. Ma non le risposi, le avrei scritto qualcosa di sbagliato, o qualcosa di falso.. Avrei iniziato a insultare Flavio e a dirgli le peggio cose, che invece non si meritava affatto.
Flow non era poi così male come credevo; Era strano, quello non lo mettevo in dubbio, ma non era l'idiota che immaginavo. Per tutto questo tempo, avevo pensato a lui come una persona stupida, priva di personalità e con la puzza sotto il naso; Non avevo mai cercato di conoscerlo per davvero.. Ma la cosa veramente particolare, è che non lo conoscevo nemmeno adesso.. Si, insomma, ci avevo scambiato due parole.. Come avevano fatto due parole a farmi cambiare totalmente il mio pensiero su di lui?
Per non parlare dei suoi occhi.. Riescono a stregarmi; Solo uno in passato era riuscito a farmi lo stesso effetto, ed è lo stronzo di cui sono ancora innamorata.. Il fatto che Flow mi facesse PIU' O MENO lo stesso effetto, non mi andava giù. Flavio era fidanzato e io ero una ragazzina di 16 anni, non doveva nemmeno passarmi per l'anticamera del cervello di 'perdermi negli occhi di flow'.
Non riuscìì più a provare la mia coerografia quel giorno, avevo troppi pensieri. Fu un male, io avevo bisogno di provare, amavo la danza più della mia stessa vita, mi faceva sentire una libellula che danzava tra  le nuvole nel cielo e portava la felicità in tutto il mondo: La danza mi faceva sentire brava in qualcosa e non volevo sbagliare anche in quello.
Era un anno complicato, facevo anche recitazione, per non parlare del volontariato e della 3° superiore che non era per niente un gioco da ragazzi, come invece credevo in passato. Facevo tanti sacrifici per raggiungere tutti i miei obbiettivi.
Passarono le ore, quando mi accorsi di essermi addormentata.. Erano le sei di sera, avevo dormito tantissimo.. Ero troppo stanca per riprovare la coerografia; Non avevo nessuna forza di aprire qualche libro e iniziare a studiare; Quindi feci la cosa più banale del mondo: Mi recai nella camera dei miei genitori (Anche se sapevo avrei corso dei rischi, dato che mia mamma NON voleva assolutamente) presi il mio portatile dal comodino e andai su Facebook! Questo social network, a mio parere, buono solo a lanciare le frecciatine; La gente litiga "Virtualmente" perchè non ha il coraggio di farlo dal vivo.
Come consuetudine, andai sul profilo di quello stronzo, quel ragazzo di cui ero innamorata da ormai quasi un anno.. Quel ragazzo che qualche mese fa mi ha spezzato il cuore e mi ha fatto chiudere in me stessa, facendomi diventare stronza. Non riuscivo più ad approcciarmi con nessun altro ragazzo, perchè temevo di dover soffrire ancora. Mi faceva sempre male guardare il suo profilo, lui era felice senza di me, con quella ragazza.. Io per lui non contavo più niente, io ero solo una delle tante ragazze che lui aveva fatto cadere ai suoi piedi, aveva scelto, aveva usato e poi aveva buttato.. Leggevo i POST  tra lui e quella ragazza, mi facevo del male da sola, ero una masochista terribile. Ero perfettamente cosciente che i ricordi di quel ragazzo mi provocavano dolore, tanto dolore, ma amavo comunque riviverli; Perchè con lui avevo scoperto il significato di tenere davvero a qualcuno e aver paura di perderlo.
A un certo punto non ce la feci più e scoppiai in un sonoro pianto.. Tanto non c'era nessuno in casa che mi avrebbe potuto sentire; Mi lasciai andare alle lacrime più amare, che perorrevano il mio viso in modo veloce, fino ad arrivare alle mie labbra, dove, lasciavano il loro sapore salato. Sentivo i miei occhi allagarsi, non appena tentavo di fermarmi; Era iniziata una delle mie solite crisi di pianto, seguita poi da singhiozzi sempre più forti.. Piano piano, i singhiozzi si calmarono, facendo posto solo alle lacrime, che non volevano smettere di scendere. Odiavo non essere mai capace di tenerle a freno, ma io non ero la persona forte che tutti credevano. Ero solo una ragazzina, piangevo per tutto; Non posso dire mi piacesse piangere, ma era, credo, un modo per sfogare i miei sentimenti. In quel momento provavo dolore e rabbia; Rabbia perchè non riuscivo a superare quella storia, rabbia per essere sempre così debole.. Furono tutti questi pensieri che mi fecero ricominciare a piangere e a singhiozzare molto forte, dimostrandomi ancora una volta, troppo fragile.. E fu in quel momento, che la porta della camera dei miei genitori si aprì in silenzio:
-Marta cos'hai? Perchè piangi?- Era Flavio.. Era spaventato, dalle mie lacrime. Entrò in camera e chiuse la porta alle sue spalle a chiave, perchè sapeva che non potevamo stare lì dentro.
Non riuscìì a rispondergli, continuavo a piangere; Mi sentivo stupida. Lui si allontanò dalla porta e si inginocchiò davanti a me:
-Non piangere, basta! Non so cosa sia successo, ma non devi piangere, perfavore!-
A quelle parole, non ci pensai due volte, mi allungai e lo abbracciai. Avevo bisogno di sentire del calore umano a mio stretto contatto, avevo bisogno di essere consolata e in quel momento c'era solo lui là. Non so come nè perchè fosse lì, in quella stanza con me, a vedermi piangere.. ma c'era!
-Va tutto bene, ci sono io!- Furono le sue parole, ma il suo tono era poco convincente.. Era evidente fosse a disagio, non sapeva come affrontare una ragazzina in lacrime che fino a poco tempo fa lo aveva sempre disprezzato.
Quando finalmente riuscìì a calmarmi, lo guardai in volto; La sua espressione era triste e preoccupata, ma i suoi occhi erano belli comunque; Gli avevo bagnato la camicia con le lacrime e per questo mi sentivo molto in imbarazzo. Mi passò una mano sulla faccia e con il suo pollice mi asciugò le ultime lacrime che ancora stavano scendendo, poi posò la sua mano sulla mia guancia e a bassa voce mi sussurò:
-Vuoi dirmi che è successo?-
Scossi la testa, per fargli capire che non avevo intenzione di trattare quell'argomento. A quella mossa, lui tolse la mano dalla mia faccia, mi fece un sorriso e fece per andarsene. Non volevo lasciarlo così, sarei stata davvero una ragazzina maleducata e IO NON LO ERO. Non appena girò la chiave per aprire la porta e, di conseguenza, andarsene, io riuscìì a sibillare un semplice e sincero 'GRAZIE' che lo fece fermare, rientrare nella stanza in cui mi trovavo e rigirare nuovamente la chiave, per richiudere la porta.. e non lasciarmi sola!









Angolo dell'autrice:
Devo essere sincera, è stato difficile per me scrivere questo capitolo; Mi ha ricordato la scena reale, quando davvero mi misi a piangere in camera dei miei genitori, quando davvero le lacrime mi stavano divorando e distruggendo piano piano e quando davvero "Flavio" venne a consolarmi.. Spero vi piaccia, continuate a seguirmi ;)
A presto, dalla vostra
MataDance

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** -Kiss me- ***


cap5 n
-You want to be mine?-

"Kiss me"


Temevo le mie lacrime non avrebbero mai avuto fine. Temevo che quel ragazzo, quel ragazzo che era nella stanza con me, se ne sarebbe andato e mi avrebbe lasciato sola. Ma lui non lo fece;
-Non devi ringraziarmi, io non ho fatto niente- Furono le sue parole, una volta rientrato e rimessosi in ginocchio davanti a me.
E invece per me lui aveva già fatto tanto. Il semplice asciugarmi le lacrime, quando non era assolutamente obbligato a farlo. Il stare in camera con me, solo per farmi compagnia. Era tanto.
-Io. ti. sono. grata- Riuscì a dire queste quattro parole tra un singhiozzo e l'altro.. mi sentivo terribilmente stupida.
-Ti ho gia detto come la penso Marta; Non ringraziarmi, ok? Non sei sola, ti basta sapere questo- Quando finì di dirmi tutto ciò, mi prese la testa, me la avvicinò alla sua faccia e mi lasciò un lieve bacio sulla fronte, seguito poi da un piccolo abbraccio. Poco più dopo, mi aiutò ad alzarmi dal pavimento dove ero seduta, e mi mise a sedere sul letto dei miei genitori. Continuava a fissarmi, sempre con la sua aria dispiaciuta; A un certo punto, non esitai e mi girai a ricambiare lo sguardo. Stavolta mi lasciai andare e mi persi piano piano nei suoi occhi; Li guardavo intensamente, pensando quanto cavolo fossero belli e pieni di dolcezza; Mi abituai subito al profumo di Flow, un profumo forte ma veramente buono che mi faceva andare in pallone.
Passarono poi venti minuti, io avevo smesso di piangere ma tra noi c'era ancora il silenzio, anche se stavolta fui io a romperlo:
-Ma..Come mai sei qui?- dissi io..
-Tuo fratello è stato nuovamente male e mi ha chiesto se potevo venire a prendergli la medicina..- rispose lui..
-E come hai aperto la porta?-
-Lui mi ha dato le chiavi-
-Ma.. quindi ora è ancora lì che aspetta la medicina, dovresti andare Flow..- Dissi, con tono preoccupato..
-Tranquilla Marta.. Mat mi ha scritto qualche minuto fa, assicurandomi e dicendomi di sentirsi meglio; Io gli ho detto di aver avuto un contrattempo.. Non mi andava di lasciarti sola-
Oddio che carino.. Sembrava un cucciolo mentre diceva quelle cose, era quasi come se fosse stato illuminato da una luce diversa e io, alla sua vista, me ne fossi persa totalmente..
-Comunque, perchè piangevi Marta?- disse lui, cambiando decisamente argomento..
-Ma niente, cose stupide- Rigirai lo sguardo, sperando di non dover continuare quel discorso, anche se ero perfettamente cosciente che quel discorso non sarebbe terminato lì..
-Ragazzo?- Azzardò lui..
-Si..- risposi io, girandomi di nuovo verso di lui, per vedere la sua reazione o perchè magari così non sarei scoppiata a piangere ancora..
-No, non voglio nemmeno sentirle certe cose. Marta, non so chi sia questo e non voglio saperlo; Però tu sei troppo bella e non puoi permettere a delle lacrime di rovinare il tuo bel viso. Insomma, hai un sorriso stupendo e ricorda che non costa niente metterlo in mostra ogni tanto-  
Le sue parole erano bellissime e avevano fatto colpo, mi avevano alzato un po' di autostima; Mi risi conto solo in quel momento di quanto amassi la sua R moscia; Di quanto mi piacesse ascoltare la sua voce e sentire il suo calore, il suo profumo, a pochi centimetri dai miei..
-Grazie Flow..- Gli sorrisi e lui ricambiò il sorriso..
-Adoro 'Flow' è un nomignolo fantastico- disse lui; Scoppiammo in una piccola risatina tutti e due. Quando tornammo seri, si avvicinò a me, mi asciugò gli ultimi residui di lacrime che ancora mi erano rimaste sul volto e io gli sorrisi..
-Oooh vedi? E' questo che voglio- disse indicandomi il sorriso che si amplificò maggiormente.. Si avvicinò ancora di più, posando la sua mano dolcemente sopra la mia e avvicinandosi al mio orecchio mi sussurrò:
-Non voglio più vederti piangere, piccola-
Nessuno mi aveva mai chiamato piccola, era un nomignolo che avevo sempre amato.. Dette quelle parole spostò la testa e indietreggò di qualche centimetro con le spalle, per poi riavvicinarsi.. e così mi ritrovai a due centimentri dai suoi occhi, dalla sua faccia.. Si avvicinò sempre di più e io non lo fermai; Sentivo che ci saremmo baciati e la cosa mi preoccupava.. Insomma, in quel momento lo desideravo più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma d'altro canto, lui era fidanzato e a me non andava di ricoprire il ruolo di amante. Fu per questo che quando fù a un centimentro dalla mia bocca, io sussurrai:
-Fla.. sei fidanzato- Alle mie parole, Flow si allontanò da me e iniziò a sorridere, poi aggiunse:
-Tranquilla, non ci volevo provare con te, scusami, mi è venuto spontaneo. Scusami, sono uno stupido- Si stava incolpando per una cosa che non aveva nemmeno fatto, mi faceva male vederlo così. Mi avvicinai a lui alzandogli la faccia con una mia mano e riniziai a guardarlo negli occhi.
-Hai degli occhi stupendi, lo sai?- a quelle mie parole lo vidi deglutire, sembrava parecchio nervoso.
-Marta, no non dire così, mi farai morire cavolo..- Mi tolse la mano da sotto il mento..
-Come ti faccio morire?- non capivo..
-Hai idea di quanto sia difficile stare vicino a una ragazza come te e non poterla nemmeno abbracciare?- Era davvero nervoso..
-Tu mi puoi abbracciare Flow- Lo abbracciai più forte di prima e appena ci staccammo, ci fermammo nuovamente a fissarci..
-Mi piaci tanto Marta- Disse queste parole e poi fui io a deglutire.
Flow mi piaceva, cazzo, lo avevo capito ora. Amavo abbracciarlo, sentire le sue mani tremare non appena mi avvicinavo a lui, sentire la sua paura salire non appena entrava in contatto con me.
-Come posso piacerti? Ci siamo sempre.. Beh, diciamo che non ci siamo mai parlati-
-Ti ho sempre trovato bellissima.. e oggi ho avuto l'occasione di parlare con te; Così ho capito che, oltre ad essere bella, sei anche una ragazza sensibile e dolce.. Mi dispiace di non poterti dimostrare i sentimenti che provo in questo momento..-
-lo so, lo so.. hai la ragazza- Lui annuì, abbassando lo sguardo..
-Si.. ho la ragazza.. Anche se le cose tra me e lei ultimamente non vanno.. e dopo oggi credo sarà difficile per me guardarla senza pensare a te..-
Dopo quelle parole, io non riuscì ad aggiungere altro; Lo riabbracciai, come ormai era diventato comune fare quel giorno;
Mi cadde una piccola lacrima, avrei voluto dirgli qualcosa..
-Piangi ancora?- Se ne accorse subito..
-No tranquillo, non è niente.-
-Ti ho detto che non voglio vederti piangere piccola-
Ancora quel nomignolo.. Non ce la facevo più, volevo baciarlo e sentirlo mio anche solo per un secondo.. ma non potevo.
-Non sono così piccola- ribattei io
-Lo so, ma, se permetti, voglio essere il tuo GRANDE e tu sarai la mia PICCOLA.-
-Flow.. Sei fidanzato, io non credo che..
-Tranquilla. Non ti sto chiedendo di sposarmi o altro.. Saremo, amici.. ok?-
NO, io non volevo essergli amica, solo un'amica come tante altre..
-beh..-
-Non vuoi essere nemmeno questo?-
-Non lo so Flow.-
-Marta, amo stare con te e se mi prometti che passeremo altre giornate insieme così io posso anche accettare il fatto di esserti solo amico.. però ti voglio al mio fianco, capisci?-
-Certo- Non riuscì a dirgli altro.
Odiavo il fatto di non avere mai provato a conoscerlo prima, odiavo il fatto che fosse fidanzato con quella GIULIE', odiavo il fatto che non poteva essere MIO. Il ragazzo che avevo sempre odiato, adesso desideravo fosse mio. Cosa mi stava prendendo?
-Ok, adesso devo andare, scusami- Mi ribaciò la fronte, stavolta lo fece più lentamente, dopo di che si alzò per dirigersi verso la porta.
Stava per andarsene via, stava per lasciarmi da sola ma io non volevo.
-Dove devi andare?- Dissi io
-Tuo fratello mi aspetta-
Uffa, odiavo anche mio fratello in quel momento.
Non aggiunsi altro e lo vidi piano piano avvicinarsi alla porta; pensai mi sarei trovata di nuovo sola, pensai alle sue parole, al fatto che mi trovava bella e che gli piacevo.
Mi alzai per andare verso di lui, intenta a dirgli qualcosa, anche se non sapevo ancora cosa dirgli con precisione. Non esitai e lanciai un -ASPETTA- mentre scesi dal letto recandomi verso la porta.
Lui, sorpreso, aspettava che iniziassi a parlare, ma la verità è che non sapevo bene cosa dire e temevo qualsiasi sua reazione.
-Dimmi, Marta-
-Emm..-
Sembravo proprio una cretina, non riuscivo a dirgli niente.
-Devo andare Marta, scu..-

-
MI PIACI ANCHE TU-
Non gli feci finire la frase che subito lo zittìì con la mia frase d'effetto.
-Davvero?- Chiese lui
-Si..- Risposi io
-Oh no Marta, mi fai morire così, complichi tutti. Tu adesso non hai idea di quanta sia la voglia mia adesso di prenderti, di buttarti nel letto e iniziarti a baciare-
Mi veniva da piangere, lui non aveva idea di quanto io desideravo tutto quello.
-Allora fallo-
-Non posso..-
-Ma ci piacciamo.-
-Lo so, ma è difficile-
Abbassai lo sguardo, triste e delusa, con gli occhi che già sembravano intenti a ricominciare a piangere.
All'improvviso, sentìì la sua mano sollevarmi il viso:
-Ma ti prometto, che non ti deluderò e tu sarai MIA-
A quelle parole il mio cuore aumentò il ritmo, che inizio ad accellerare quando vidi il suo volto abbassarsi verso il mio e quando poi, sucessivamente, posò le sue labbra sulle mie, lasciandomi un lieve e dolce bacio sulle mie fredde labbra. Quando si staccò, fu come cadere in un pozzo senza fondo, mi sentivo di nuovo incompleta.
-Ciao piccola- Disse lui, prima di andarsene lasciandomi ancora lì, incredula di tutto ciò che era appena accaduto.
Rimasi le ore chiusa in camera a riflettere, ma non mi stancai mai di ripensare a quel bacio toccandomi le labbra che, nel frattempo, non avevano ancora perso il sapore di FLOW.








Angolo dell'autrice:
Nuovo capitolo pronto per voi. Ecco la vera scena successa tra me e questo 'Flow'. beh, che dire, spero vi piaccia. Fatemi sapere che ne pensate con una piccola recensione e continuate a seguirmi. A presto, dalla vostra
MataDance ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** -changes- ***


flow
-You want to be mine?-

"Changes"



-Drrriiiiiinnnnn-
Cominciavo ad odiare questa stupida sveglia. Quella mattina mi sentivo terribilmente sola, senza un motivo ben preciso. Avevo dormito tanto, TROPPO, mi ero addormentata prestissimo la sera precedente. Dormire tanto non mi faceva molto bene; Di mattina, solitamente, non riesco a fare mente locale sulle cose, sembro solo uno zombie affamato e stanco, parecchio stanco! Faccio praticamente paura.
-Buongiorno cretina-
-Buongiorno parassita-
Ecco la solita conversazione mattutina con quell'animale di mio fratello; Anche se quella mattina, decise di non limitarsi al solito 'buongiorno'..
-Te lo sei rubato ieri eh?-
-Cosa?-
-Flavio-
Per un secondo il mio cuore smise di battere; Cominciavo a ricordare, la mente era più lucida e i momenti di quella giornata con flow stavano prepotenti tornando nella mia testa!
-Non dire scemate e vai in bagno, che sono già in ritardo- Si vedeva che il mio tono si era inacidito tutto ad un tratto.
-Coraggio sorellina, scherzavo.. Lo so che tra voi due non c'è niente- Disse lui, con uno strano sorrisino, molto fastdioso.
-Perfetto, meno male che lo sai- Ribattei io.
-E' normale! Lui ama Giuliè, l'ama con tutto il suo cuore... perchè dovrebbe mai perdere tempo con una bambina?- Era cattivo, era tanto cattivo. Lui non sapeva cosa era successo, lui non sapeva che il suo amico  si era 'dichiarato' alla bambina. Lui non sapeva niente, ma parlava lo stesso. E' questo il compito dei fratelli: ESSERE FASTIDIOSI. Ma, aveva ragione.. aveva pienamente ragione!
-Già.. perchè dovrebbe mai perdere tempo con me?- Lo dissi a bassa voce, quasi tra me e me, forse non volevo mio fratello lo sentisse, o , peggio ancora, sentisse come il mio tono stava diventando più triste al pronunciare quella triste verità..
-Come dici?- Non aveva sentito, ma voleva sapere..
-Niente.. Vado a preparare la cartella- Questo lo dissi forte sì, ma non riuscìì a nascondere il mio tono della voce meno forte del solito. Mi stavo rattristando, eppure non ce n'era motivo. Insomma, Flow mi aveva assicurato che avrebbe fatto di tutto per stare con me, me lo aveva promesso.. ero la sua piccola.. ma Mattia aveva ragione, lui amava giuliè..  

"BRRRR"

Odiavo quella vibrazione, chi mai poteva mandarmi un messaggio alle 7 di mattina? Chi mai se non Nata?
FROM NATA:

''Ciao Marta :) anzi, Buongiorno piccola :) Non mi hai più scritto ieri, com'è andata? Voglio sapere tutto, TUTTO!''

Nata mi aveva dato molti soprannomi, infiniti, ma mai, MAI, mi aveva chiamato PICCOLA. Perchè proprio ora? perchè? Lo faceva apposta, ne sono certa, era il destino!
TO NATA:

''Buongiorno mio amor :) Mi dispiace, ma dovrai aspettare ancora un oretta prima di sapere TUTTO.. Ah, forse entrerò qualche minuto in ritardo oggi a scuola, sai, mio fratello non si muove! Inventa una scusa con il professore, mi fido di te ;)''

Non ricevetti risposta e fu quasi un sollievo; Sapevo non avrei tollerato la sua insistenza nel chiedermi come fossero andate le cose il giorno prima.
Quando finìì di preparami alla fine ero io quella in ritardo, mentre mio fratello era già pronto davanti all'uscio di casa ad aspettarmi da 20 minuti. Oops.
-Sei sempre puntuale-
-Si lo so-
Niente ironia stamattina, grazie. Non è giornata!
Salimmo in macchina e andammo verso scuola, eravamo in ritardo. Appena arrivati, scesi dalla macchina e mi incamminai verso l'entrata della mia scuola molto velocemente; Non sapevo che davanti la porta c'era Flavio, che stava aspettando mio fratello, ma lo scoprìì molto presto.
Lo vidi, lì in piedi.. A ripensarci, era lì tutte le mattine, ma non me ne ero mai resa conto, perchè non me ne era mai importato niente. Ma ora.. era lì e io non sapevo che fare; Ero imbarazzata, ero confusa, ero impaziente di vedere come mi avrebbe salutata; Avevo le farfalle nello stomaco. In quei 5 minuti di camminata verso la porta, la mia mente iniziava a creare film ed a viaggiare con la fantasia. Cominciavo a sperare che lui mi venisse incontro, magari correndo, per prendermi in braccio e baciarmi, per tenermi stretta a lui, come aveva fatto il giorno prima. Ma la realtà fu ben diversa dai miei sogni. E quando finalmente arrivai davanti a lui, realizzai che dovevo smetterla con questi film mentali del cavolo.
-Ciao Flow- Sorrisi, molto, troppo.. credo in modo esagerato!
-Ciao- Lui no, non sorrise, non mi guardò nemmeno. Abbassò lo sguardo. Ma.. perchè?
-Tutto bene?-
-Si grazie.. Dov'è Mat?- Stavolta mi guardò negli occhi e vidi come il suo sguardo era spento, diverso da quello del MIO FLOW. Non capivo..
-E lì, ha percheggiato.. arriverà a momenti- Avevo un tono un po' confusionale, speravo che Flavio capisse il mio stato e mi desse qualche spiegazione..
-Sarà meglio andargli incontro, ciao Marta-
Non mi diede nemmeno il tempo di rispondere al suo saluto.. lui si era già avviato verso mio fratello; Mi veniva quasi da piangere, non so perchè; E se si fosse pentito di quel bacio? Se si fosse pentito di quelle parole e di quelle promesse? Se si fosse accorto di amare davvero Giuliè? Se aveva pensato, come dice mio fratello, che non valeva la pena di perdere tempo con una come me? Troppi 'se' nella mia testa, troppi tagli nel cuore e temevo che Flavio me ne avesse appena fatto uno. Era accaduto tutto così in fretta; Forse mi ero illusa troppo! Ma cosa mi aspettavo? Che davvero lasciasse la sua ragazza, da cui sta insieme da un anno, per mettersi con me? Una ragazzina qualunque? Ero proprio una stupida.
Entrai in classe, il professore non era molto contento dei miei 15 minuti di ritardo, come non lo era Nata che si era dovuta inventare scuse su scuse per salvarmi..
-Allora, racconta, muoviti!- Disse impaziente quella pazza della mia amica. Le spiegai, a bassa voce (ogni tanto solo con i gesti), quello che era successo in camera dei miei genitori con Flow.. Le spiegai tutto quello che provavo e tutto quello che sentivo, in più le spiegai anche l'episodio di stamattina, davanti alla porta della scuola.. Ma lei non concordava con me.
-Non lo so Marta, secondo me ti fai troppe paranoie.. magari aveva paura che qualcuno vi vedesse, per questo ha fatto il vago.. oppure, era semplicemente stanco.. anche io quando sono stanca faccio così.. non mi sembra il caso di iniziare a crearti film.. vedrai che è stata solo una tua impressione-
Come poteva essere stata una mia impressione? Io ero lì, l'ho visto come mi guardava, ho sentito come mi rispondeva, io ero lì.. Però magari aveva ragione Nata e le mie erano solo paranoie.. Non sapevo più a cosa pensare, la confusione aumentava e tanto anche! Decisi di smettere di pensare e iniziai ad ascoltare le lezioni di quella mattinata.. ascoltare per modo di dire, alla terza ora quasi mi addormentai..
Quando tornai a casa, dopo quella straziante giornata a scuola, non mi sentìì molto bene. Mi girava forte la testa e avevo i brividi su tutto il corpo; Presi il termometro dallo scaffale in cucina e mi misurai la febbre: 38.6 ! Perfetto! Ci mancava solo questo! Mi andai a sdraiare sul mio lettino, per riposarmi un po'.. non mangiai niente, era come se il mio stomaco non volesse collaborare.
Quando mi svegliai, erano le 15:00.. Davanti a me c'erano due sedie, una tv accesa, e due persone che stavano giocando alla PLAY STATION.. Erano Mattia e Flavio.. Perfetto.. Restai a guardare la loro partita di calcio virtuale per circa 15 minuti, poi, si accorsero della mia 'presenza'.
-Ooooh, si è svegliata la principessina- Che fastidioso, che idiota. Odiavo mio fratello.
-Ho la febbre, idiota- Secca, acida. Brava Marta!
-Ah scusa, non lo sapevo.. Hai preso qualche medicina?- Eccolo che si stava trasformando nel fratellone premuroso, quanto lo amavo quando faceva così..
-No, non so bene cosa devo prendere- Risposi io
-Aspetta, vado a chiamare al telefono un attimo la mamma-
Nella mia testa una voce iniziò a gridare "NOOOOO, NON LASCIARMI SOLA CON FLAVIOOOO", ma quello che la mia bocca disse fu un inutile e semplice 'ok'.
E così, lui uscìì dalla cameretta, lasciandomi da sola con Flow; L'imabarazzo si impossessò di me in 10 secondi. Non sapevo cosa fare, non sapevo cosa dire.. non mi ero mai sentita così.. All'imporvviso Flow si alzò, temevo se ne sarebbe andato di là, temevo sarebbe andato a raggiungere mio fratello, ma così non fece.. Venne a sedersi vicino a me..
-Allora... come stai?- Disse lui, rompendo quel silenzio terribile..
-Potrei stare meglio..- Risposi io..
-Ci credo, si vede che stai male.. sei tutta pallida.. fammi sentire se sei calda-
Avvicinò la sua mano alla mia faccia e poi appoggiò il suo palmo sulla mia fronte. Fu il primo contatto della giornata con Flow. Mi fece rabbrividire quel contatto, ero felice.
-Sei caldissima- Disse lui, con tono spaventato.
-E' solo un po' di febbre, tranquillo- Gli presi la mano che ancora era appoggiata sulla mia fronte e la strinsi forte.. a quella mia azione, lui si ritrasse e si alzò tutto d'un tratto..
-No Marta, non si può..- Disse lui.. mi alzai anche io..
-Cosa non si può?-
-Que.. Questo! Io sono fidanzato, io amo Giuliè ok? E' la prima ragazza di cui mi innamoro, è il mio futuro, è lei, capito?- Replicò, alzando la voce, Flow.
-Cosa? E.. che mi dici di quello che è successo ieri? Del bacio e di quelle promesse?- dissi io.. la febbre non mi fermava di certo!
-E' stato UN ERRORE! Ho sbagliato, sono stato debole.. NON AVREI DOVUTO ILLUDERTI! Ma io amo lei, non te.. Tu non potresti mai prendere il posto di Giuliè, mi spiace..-
-Ma allora perchè? Perchè mi hai detto quelle cose? Tu non mi piacevi, per niente! Sei stato tu ad avvicinarti, sei stato tu a parlarmi la prima volta, tu hai voluto conoscermi! Tu mi hai detto che ti sono sempre piaciuta, hai fatto tutto tu, TUTTO!- Non riuscivo a capire.. Aveva fatto tutto lui..
-Lo so, lo so, ma l'ho fatto perchè..- Rimase zitto..
-PERCHE'? Dimmelo! Mi hai imbrogliato! Piccola.. mi avevi chiamato piccola.. sei falso Flow, falso!- Mi stavo arrabbiando.
-Non sono falso, l'ho fatto solo perchè..- Perchè non diceva il motivo?
-Perchè? Per illudermi?-
-No-
-Per farmi stare male?-
-Ma no, che dici..-
-Perchè mi vuoi male e allora volevi abbattermi?-
-No, BASTA, l'ho fatto solo perhcè mi facevi pena..- Pena? Aveva detto pena?
Rimasi un attimo in silenzio, non ci potevo credere; Non poteva essere vero..
-Ti facevo pena?- Chiesi, con quasi le lacrime agli occhi..
-Ma no, fammi spiegare.. Tu eri lì, che piangevi e io mi sono sentito di fare così. Lo so ho sbagliato, ma credimi non avevo brutte intenzioni.. Perdonami Marta, vieni qui, perdonami- Si avvicinò a me, cercando di afferarmi un braccio..
-LASCIAMI! NON TI VOGLIO MAI PIU' VEDERE! MAI!- Lo allontanai da me, con le lacrime in viso che nel frattempo non avevano esitato a scendere e scappai in camera dei miei genitori..
Ecco come passai un altro intero pomeriggio a piangere...


Volevo morire..





Angolo dell'autrice:
Scusate per il ritardo, ma quest'estate non ho avuto tempo per scrivere, per questo tardo di qualche mese. Chiedo scusa ;D
Ecco un altro capitolo sulla storia di Flavio e Marta, spero vi piacerà.. fatemelo sapere tramite un commentino, a presto :D
Dalla vostra
MataDance

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** -Heart- ***


-You want to be mine?-
 



"Heart"






 

Non so se avete presente quella terribile sensazione di solitudine che ti prende in queste situazioni. Non so quanti di voi abbiano passato cose del genere, sofferto per 'amori' sbagliati, troppo azzardati, confusi..non corrisposti! Ma io avevo deciso, avrei dimenticato Flow e tutto ciò che mi aveva affascinato di lui. Io amavo la vita e lui me la stava rovinando, perciò era da escludere.
Io non ero così, ero migliore. Solare, gioiosa. FELICE.
Non come mi aveva trasformata lui.
Ci pensai per tanto tempo e capìì che ero solo un'emerita sciocca. Insomma, quella per Flow era senza alcun dubbio una semplice cotta. Una di quelle che sarebbe passata con un po' di tempo. Una di quelle stupide.

Ma allora perchè stavo così male?

DRIIIIN

-Pronto?-
-Marta, cazzo, ti ho mandato almeno 20 SMS-
-Scusami Nata non sto bene-
-Che hai?-
-Febbre-
-Oh cara, mi dispiace.. Vuoi che venga a fare un po' di compagnia?-
-Non so, non vorrei attaccarti la febbre-
-Ma figurati, ho degli anticorpi stupendi. ARRIVO-

Non feci nemmeno in tempo ad acconsentire che lei mi attaccò il telefono in faccia.
Nel frattempo in cameretta era tornato mio fratello, che non vedendomi incominciò a chiamarmi.

-MARTAAAAA-

-Mat, che vuoi?-
Cercavo di parlargli ignorando la presenza di Flow, a qualche centimetro di distanza da me.
-La mamma ha detto che devi prendere l'antibiotico e di stare sotto le coperte.-
-Ok-

Risposta secchissima.
Presi l'antibiotico, mangiai delle patatine e poi andai in sala a guardare la tv. Tempo 30 minuti arrivò Nata a farmi compagnia.


-Marta.. che brutta cera che hai. Febbre?-
-Ora la riprovo, prima era alta.-
-Mi dispiace tanto tesoro-
-Non è solo per la febbre che sto così-
-Ah, è successo qualcosa??-

Non so, mi faceva male dirlo, ammetterlo. Ammettere di soffrire per Flow. Era qualcosa che mi dava seriamente fastidio, perchè io non volevo stare male per qualcuno che a mala pena conoscevo.

-E' per Flavio.-
-Che è successo?-
-Mi ha detto che ama Giuliè, che mi ha baciata solo perchè gli facevo pena.-
-PENA?!-
-Sì.. lascia perdere, ho pianto tutto il giorno. Ora lui è di là bello sereno che gioca con mio fratello alla play.-
-Ah, c'è anche Mat in casa?-

Dimenticavo, Nata ha un'incredibile cotta per mio fratello.

-Si Nà, è di là.-
-Vado a salutarlo e torno-

Non feci in tempo a replicare.. si era già volatilizzata. La seguìì.

-Ciao Mattia-

Sorriso a 24903 denti.

-Oh, ciao Nata, come stai?-
-Ciao Nata- il saluto di flow..
-Sto bene Mat, tu? Che mi racconti?-

Ignorò completamente il saluto di Flavio, continuando imperterrita a sostenere una sottospecie di conversazione con Mattia. La sua infatuazione nei suoi confronti va avanti da un sacco di anni, direi troppi.. e non si è mai dichiarata!


-No, nessuna novità. Attenta che Marta è malata, mica che ti attacca la febbre.-
-Tranquillo ho degli anticorpi da paura-

OCCHIOLINO.

Anch'io vorrei che Flow mi facesse l'occhiolino.
No no no ma che dico?
Vorrei fare un occhio nero a FLAVIO.
Ecco, decisamente meglio.

Alle 6 Nata andò a casa e io rimasi sola un'altra volta.
La febbre era scesa, avevo solo 37.4, ma mi sentivo ancora molto debole.
Una bella dormita non avrebbe fatto male, peccato che non presi sonno..così, continuai a guardare la tv.

-Marta-

Conoscevo quella voce.

-sì?-
-Possiamo parlare?-

Voleva iniettarmi altro veleno?

-No, non mi va-
-Ti prego-
-No, Flavio, non mi va-

Speravo di essere abbastanza chiara.

-Mi dispiace per quello che ti ho detto prima. E' che volevo mettere in chiaro le cose, non volevo illuderti.-

Il nervosismo iniziava a salire.

-Illudermi?-
-Sì, sai, non avrei voluto farti credere qualcosa di sbagliato-

Ora ero decisamente scoppiata

-Mi hai già illuso. Una persona che non ti vuole illudere non ti bacia, non ti abbraccia e non dice tutte le cazzate che tu hai detto a me. Sì, esatto, CAZZATE! Mi hai riempito la testa di cazzate, mi hai fatto credere di piacerti e poi? Mi hai detto che ti facevo pena. Ma sai che c'è? Ora tu fai pena a me. Sparisci dalla mia vista, anzi, dalla mia vita. PER SEMPRE.-
-Sei sicura che vuoi che lo faccia? Se esco da quella porta, non mi vedrai mai più-

Avevo il cuore a mille, le lacrime che ancora riuscivo a trattenere ma che si facevano sempre più insistenti. Avrei voluto dire "No, aspetta" e invece decisi di seguire la testa.

-SONO SICURISSIMA; VATTENE!-

E lui lo fece, se ne andò.
Cominciavo a ripensare alle sue parole, al suo "NON MI VEDRAI MAI PIU". Le lacrime scesero e il cuore iniziava a frantumarsi come un bicchiere di vetro che cade per terra.








Angolo dell'autrice:

Odiatemi pure per il ritardo, ma almeno sono riuscita ad aggiornare.
Spero vi piaccia questo cappy, FATEMELO SAPERE TRAMITE COMMENTINO :))

Bacioni, a presto, dalla vostra
MataDance

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1121478