Mille Volte Buonanotte di Sophie Ondine (/viewuser.php?uid=32491)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Abbasso La Timidezza!!! ***
Capitolo 2: *** 2, Occhi Color Ambra ***
Capitolo 3: *** 3 Insistenze ***
Capitolo 4: *** 4 Inizia il corso!!! ***
Capitolo 5: *** 5 Una Possibilità ***
Capitolo 6: *** 6 Iniziano i giochi!!! ***
Capitolo 7: *** 7 Scambio di ruoli ***
Capitolo 8: *** 8 Prove Extra ***
Capitolo 9: *** 9 Primi Attriti ***
Capitolo 10: *** 10 Via Di Casa ***
Capitolo 11: *** 11 A Casa Di Zia ***
Capitolo 12: *** 12 Amore Di Sorella E La Rabbia Di Kagome ***
Capitolo 13: *** 13 Reazione A Catena ***
Capitolo 14: *** 14 Le Cose Non Sono Quello Che Sembrano ***
Capitolo 15: *** 15 La prima di ***
Capitolo 16: *** 16 Maledetti Fazzolettini...O Forse No... ***
Capitolo 17: *** 17 Una Serata Con Sesshomaru ***
Capitolo 18: *** 18 Primi Giorni Di Fidanzamento...Che Fatica!!! ***
Capitolo 19: *** 19 Due Settimane Con Sesshomaru ***
Capitolo 20: *** 20. Sara ***
Capitolo 21: *** 21 Tenseiga ***
Capitolo 22: *** 23 Pride and Prejudice ***
Capitolo 23: *** 22 Fidarsi ***
Capitolo 24: *** 24 Il Talent Scout ***
Capitolo 25: *** 25 Conversazione Con Sesshomaru e Partenza ***
Capitolo 1 *** 1.Abbasso La Timidezza!!! ***
MILLE
VOLTE
BUONANOTTE
1
ABBASSO LA TIMIDEZZA!
“in
ogni cosa che fai devi sempre cercare la
perfezione! È solo in questo modo che gli altri ti
apprezzeranno!”
Mia
madre mi ha sempre ripetuto questo. Fin da
quando avevo tre anni.
Onestamente
non ci ho mai creduto.
Qualsiasi
cosa tu faccia, in qualunque modo la fai ,
anche se a te sembra perfetta,ci sarà sempre qualcuno a cui
non piacerà. L’ho
sempre pensato. Insomma , la perfezione non esiste , ed ogni cosa
è soggettiva.
Nessun
essere umano è perfetto, tutti noi abbiamo
dei difetti.
Anche
io ne ho.
Ma
se proprio voglio dirla tutta , il mio peggior
difetto è la timidezza.
E
non parlo del fatto di arrossire quando parlo con
un ragazzo.
No.
La
mia timidezza è superiore a questo. Non riesco a
parlare con una persona senza balbettare ogni nano secondo.
Secondo
me è davvero frustrante questa situazione.
C’è
chi dice che una persona timida è anche molto
sensibile. Non ho mai creduto nemmeno a questo.
Ah,
dimenticavo una cosa importante.
Mi
chiamo Rin Saito, sono quella ragazza con i capelli
lunghi e castani, quella ferma alla stazione dei treni ,in attesa della
sua
migliore amica che , come ogni mattina è in ritardo.
Indosso
la mia solita divisa scolastica e sopra una
giacca dal tessuto piuttosto pesante per ripararmi dal vento gelido che
ha
preso di mira la città di Tokyo.
Guardo
esasperata l’orologio. Mancano solo
cinque minuti alla partenza del treno e di
Ayame nemmeno l’ombra.
Appena
arriva mi sente.
-RIIIIIIIIIIIIIIIIIN!
Eccomi anf…anf! Scusami è che
non ho sentito la sveglia!-
In
un attimo alla mia destra trovo un Ayame rossa in
viso, accaldata e affannata per la corsa. Si è piegata sulle
ginocchia per
riprendere fiato. Beh almeno non è arrivata agli ultimi tre
minuti come fa ogni
mattina.
-non
ti preoccupare!-
Ecco
un altro mio difetto! Sono una pusillanime.
Penso una cosa e poi non la faccio.
Non appena
Ayame si riprende, quindi più o meno dopo tre secondi,
corriamo verso il treno,
le porte si stanno chiudendo ma riusciamo ad entrare.
Come
al solito sul treno c’è molta gente ma riesco a
scorgere verso la fine della carrozza due posti.
Dopo
esserci sedute io e Ayame iniziamo a parlare.
-allora
Ayame! Dimmi la verità, non è vero che non
hai sentito la sveglia ! sei uscita con qualcuno, ammettilo!-
Vedo
che la mia migliore amica si fa rossa in viso.
Come al solito ci ho azzeccato, Ayame non è una persona
tanto complicata, è
solo molto stramba.
-e
va bene! A te non si può nascondere proprio
nulla! Sono uscita con un ragazzo davvero fantastico, si chiama Koga,
è alto,
ha i capelli scuri legati in una coda alta e due occhi stupendi! Viene
allo
stesso mio corso di teatro!-
Ecco
un'altra cosa di Ayame. Ogni tanto se ne esce
con qualche nuova fissazione.
Due mesi fa
si era data al karate ma poi aveva deciso di mollare perché
non era per lei,
poi si è iscritta ad un corso di yoga perché
secondo lei doveva aprire i suoi
chiakra ma i risultati non sono stati quelli sperati.
Allora
si è iscritta ad un corso di nuoto ma aveva
notato che dopo appena due vasche era gia sfinita.
E
adesso ha deciso di studiare teatro, voglio
proprio vedere quanto dura.
Il
treno arriva in pochissimo tempo alla stazione
vicino il nostro liceo.
Passeggiamo
per qualche minuto e nessuna di noi due
dice una parola, credo che Ayame sia ancora in adorazione del ragazzo
che ha
conosciuto, come ho già detto, la conosco troppo bene.
Siamo
già davanti all’imponente cancello del nostro
istituto. Superiamo il gruppo delle ochette che come sempre non fa
altro che
spettegolare su qualcuno.
-mi
chiedo quando la smetteranno di passare metà
della loro vita a spettegolare sulla povera gente!- dice Ayame
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
La
campanella suona ed io mi affretto ad andare in
classe.
Il
tempo purtroppo passa troppo lentamente.
La
voce del professore riempie la classe, ma io la
ignoro. Sembro molto più presa dalle foglie secche che
volteggiano nell’aria.
Il cielo oggi è di un deprimente color grigio, le nuvole non
ne vogliono sapere
di fare spazio ai deboli raggi del sole.
Gioco
nervosamente con la matita che ho in mano,
ormai rovinata dal tempo.
Il
professore parla, parla e parla. Ma quanto parla?
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
Quando
la campanella suona di nuovo noto che la
lezione è finita. Di già?
Caspita,
devo essermi proprio incantata.
Esco
dalla mia classe facendomi spazio tra le
ragazze e raggiungo la classe di Ayame.
È
impossibile non notare quella cascata di capelli
color rame. Da piccola li ho sempre trovati stupendi i capelli di
Ayame. Quando
andavo a dormire a casa sua e la mattina mi svegliavo presto, mi
avvicinavo ad
Ayame , mettevo i suoi capelli sulla mia testa e facevo finta che
quelli
fossero i miei.
La
mia migliore amica mi saluta calorosamente. Un
po’ troppo visto che metà degli studenti presenti
nel raggio di due metri si è
girata per guardarci.
-sempre
molto discreta! Vero Ayame?-
-e
dai Rinuccia Cannuccia! Non farla così tragica!-
Odio
quel soprannome. E lei lo sa benissimo.
-ehi
Rin!- sento qualcuno chiamarmi, mi giro.
E
in quel momento appena vedo la faccia del mio
interlocutore sento una vampata di caldo, segno che le mie gote di
sicuro
staranno prendendo un colore rosso piuttosto acceso.
-Senpai
Kohaku!-
Kohaku
ha un anno in più di me, mi piace sin dal
primo anno ma non gli ho mai detto molto, di solito è lui
che mi cerca e questo
non mi dispiace affatto.
-ciao!
Ti vedo sbattuta! Comunque volevo darti
indietro il libro che mi hai prestato, era davvero bello!-
-f-figurati…è…è
stato u-un piacere p-per me!-
Ecco!
Sto balbettando come una deficiente. Che
figura.
Kohaku
mi porge il libro , poi mi sorride e se ne
va.
Sospiro.
Ve l’avevo detto che la mia non era una
fissazione. Era solo la
pura e semplice
verità. Questo poi mi succede con alcuni tipi di persone.
Quelli
che mi piacciono e quelli che mi mettono in
soggezione .
-Rin,
Rin…non cambierai mai, sempre a balbettare
quando lo vedi! Io credo che sia già tanto se ti parla
ancora!-
-che
ci posso fare Ayamuccia se con i ragazzi non
sono così disinvolta?- ribatto piuttosto seccata.
Ayame
sta zitta per qualche secondo. Poi vedo che si
mette una mano sotto il mento, alza gli occhi al cielo.
Sta
pensando.
E
quando Ayame pensa non è una bella cosa.
-EUREKA!
Ho trovato!-
-hai
trovato cosa?-domando alquanto terrorizzata.
-sai
l’altro giorno mentre leggevo il settimanale
femminile di mia madre ho trovato un articolo interessante! Diceva che
la
recitazione aiuta contro la timidezza, quindi per risolvere il tuo
problema
devi solo venire con me al corso di recitazione!-
-stai
scherzando spero!-
-mai
stata più seria! Forza Rin , abbasso la
timidezza!-
Si
salvi chi può!!!
Salve
a tutti! Eccomi qua sono tornata con una nuova
storia…naturalmente
parla sempre della mia coppia preferita : Rin e Sesshomaru! Lo so che
vi
tormento! Ma che ci posso fare se li adoro??? Spero che come storia vi
piaccia,
io mi ci sono appassionata molto! Nel prossimo capitolo
entrerà in scena il nostro
amato (soprattutto da me!) glaciale demone! Dedico questo capitolo alle
mia
nuove amiche , che mi hanno sopportata e aiutata con questa storia,
KaDe ,
Lilysol , roro , mery , Kikka e anche una nuova arrivata la cara Gin!
Un bacio
e fatemi sapere!
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Capitolo 2 *** 2, Occhi Color Ambra ***
2
OCCHI COLOR AMBRA
È
davvero una cattiva idea.
Io
sono stata contraria fin dall’inizio.
È
sabato mattina e come ogni persona normale sulla
faccia della terra vorrei dormire per riprendermi dalla faticosa
settimana
scolastica.
E
invece no! Devo svegliarmi presto perché Ayame
vuole portarmi con lei a quello stupido corso di teatro.
Per
paura che non mi svegliassi, quella pazza di
Ayame mi ha anche chiamato sul cellulare alle sei e mezza di mattina.
Ma
si può essere più fuori di lei?
Mi
strofino gli occhi e mi guardo intorno. Per
fortuna che non abbasso mai del tutto la tapparella della mia finestra,
infatti
grazie a qualche piccola fessura che riesce a far entrare alcuni raggi
di sole
riesco a trovare le mie ciabatte e a non rompermi un piede contro un
mobile.
Nonostante
indossi un pigiama di flanella sento
comunque freddo e allora prendo la vestaglia buttata sulla mia sedia e
scendo
giù in cucina.
Come
c’era da aspettarselo non c’è nessuno.
Con
movimento da bradipo preparo la caffettiera e la metto sul fuoco.
Accendo
la tv in cerca di qualche programma
interessante ma niente di niente.
Uff!
che tristezza questa situazione. Potrei andare
in giro con un cartello con su scritto: “ragazza triste e
sola”.
Forse
la gente avrà compassione di me.
Non
appena il caffè viene su lo bevo e corro a
vestirmi.
Rovisto
un po’ nel mio armadio, poi trovo una gonna
in tartan rossa, una maglia a maniche lunghe rossa. Sopra decido di
metterci
una felpa bianca per non sentire troppo freddo, infine indosso un paio
di
stivali che hanno quei piccoli tacchi che
“magicamente” mi regalano tre o
quattro centimetri in più.
Mi
guardo allo specchio.
Devo
dire che non sto malissimo. L’unica cosa che mi
disturba è il mio seno. Nonostante sia piccola e minuta ho
sempre avuto un seno
molto grande, forse un po’ troppo.
Molte
delle mie amiche alle medie mi invidiavano,
dicevano che avrebbero pagato oro per avere un seno come il mio.
Per
quanto stia curva spunta sempre fuori in maniera
allarmante. Non sono come Ayame che accorcia spudoratamente le spalline
del
Wonderbra in modo che il mento le riposi praticamente sul petto. I miei
reggiseni sono invece un po’ troppo rivelatori.
Ma
purtroppo non posso farci niente. Sospiro e vado
in bagno a truccarmi.
Mi
trucco quel tanto che mi basta per farmi
risultare carina: un po’ di fondotinta, eyeliner sulle
palpebre , mascara e un
filo di lucidalabbra.
Intanto
che aspetto Ayame mi metto seduta in salotto
e guardo svogliatamente un po’ di tv.
-buongiorno
cara!-
Non
distolgo nemmeno lo sguardo dal televisore, so
già che a salutarmi è stata mia madre.
Evito
di guardarla perché so già che potrei
innervosirmi. Già di prima mattina appare perfetta,
nonostante abbia
quarant’anni ne dimostra trenta.
È
magra come un chiodo, e la cosa mi sembra più che
normale visto che mangia come un uccellino.
È
fissata con le diete, per lei le persone per
essere belle devono essere magre, da bambina mi ha addirittura fatto
seguire
una dieta perché secondo lei ero grassa.
La sua
colazione consiste nel prendere due limoni, gettarli nel frullatore e
poi bere
quella poltiglia acida. So benissimo che le fa schifo perché
ogni volta chiude
gli occhi e contrae il viso in una smorfia di disgusto. A chi non
farebbe
schifo fare colazione con due limoni?
-già
in piedi?- domanda lei dalla porta della
cucina.
Caspita
è pure perspicace! Se sto seduta a guardare
la tv di sicuro mi sono svegliata.
Per
fortuna Ayame arriva in tempo , sottraendomi
dalle domande di mia madre.
Io
e la mia migliore amica usciamo per strada.
Noto
che Ayame è raggiate. Indossa un semplice
pantalone nero e una felpa di lana bianca. Devo dire che sta veramente
bene.
-Ayame
sei così felice perché vengo con te
…oppure
perché vedrai di nuovo quel Koga?_
-Un
po’ tutti e due! Non vedo l’ora di presentarti
al resto delle ciurma…sono tutti simpaticissimi! Sono sicura
che vorrai
iscriverti subito!-
Non
ci penso nemmeno! Oggi sono venuta solo perché
Ayame mi ci ha trascinato con la forza.
So
che non sarà facile dirle la verità, ma non posso
fare qualcosa che non voglio.
Il
luogo dove si tengono le prove è davvero carino.
Non è molto grande, ma è comunque bello da vedere.
Fuori
trovo un foglio con su scritto “COMPAGNIA
TENSEIGA”
-quello
è il nome della nostra compagnia!-mi dice
Ayame
Tenseiga?
Che nome strano.
Già
mi sento poco tranquilla.
Entriamo
dentro e le mie povere membra provano un
certo sollievo perché sento un bel calduccio che mi riscalda.
Mi
guardo intorno e devo dire che dentro mi piace
molto. Alle pareti vedo tutte le locandine degli spettacoli che si sono
tenuti
e…devo dire che sono davvero tanti.
-ciao
Ayame! Sei arrivata in anticipo!- sento una
voce alle nostre spalle.
-ciao
Shippo!- dice Ayame con voce felice.
Guardo
il ragazzo davanti a noi.
Avrà
all’incirca diciannove anni. Noto che è vestito
in modo molto elegante, indossa una camicia bianca con sopra una giacca
nera e
dei jeans.
Hai
i capelli rossi e due occhi color smeraldo.
Sembra la versione maschile di Ayame.
Speriamo
solo che non abbiano lo stesso carattere o
mi sparo un colpo in testa.
-Shippo,
ti presento Rin! È la mia migliore amica!-
-lieto
di conoscerti Rin!- mi dice mentre mi porge
la mano
-scommetto
che ti ha trascinato qui con la forza,
vero?- continua poi.
O.O!
come ha fatto a capirlo?
-si
vede dalla tua faccia!-
Caspita
che intuito! Mi è già simpatico.
-senti
Shippo…il pitbull è tranquillo oggi?-domanda
Ayame indicando le tende di velluto rosse che molto probabilmente
separano
l’entrata dal teatro vero e proprio.
Pitbull?
Ho sentito bene? Ma
di chi sta parlando?
Oddio!
Voglio scappare via! Dove mi ha portato
Ayame?
-beh…oggi
è meno irritabile del solito ma … non si
sa mai!-
Ayame
si incammina verso le tende rosse ed io non
posso fare altro che seguirla, dietro di me c’è
anche Shippo.
Caspita!
Che bello da dentro questo teatro.
Le
pareti, le poltrone danno tutte sul rosso. Il
palco è grandissimo,tutto illuminato.
Vedo
qualcuno che va a destra, qualcun altro a
sinistra.
Noto
delle persone sul palco , leggono qualcosa che
hanno in mano , probabilmente il copione.
-no,
no e no! Così non va!-sbotta un ragazzo.
È
girato di spalle, vedo che ha dei capelli argentei
lunghissimi, si alza da una delle sedie.
Noto
che è alto e ha un fisico snello, indossa una
maglia nera a collo
alto e dei jeans e…
caspita che fondoschiena niente male.
Oddio
ma che vado a pensare?
-questa
è una scena molto importante, dove si
esprime la massima drammaticità… voi la rendete
davvero schifosa! Concentratevi
dannazione!- urla e sbatte la mano su un tavolino.
Porca
paletta! È davvero irascibile.
-per
fortuna che oggi era meno irritabile del
solito…-
-te
l’avevo detto che con lui tutto è possibile!-
dice Shippo rivolto alla mia amica
All’ora
è lui il Pitbull! Me lo immaginavo un uomo
brutto , grasso , sulla sessantina , capelli con riporto e voce roca da
gran
fumatore.
Invece
questo è completamente diverso. È giovane, lo
sento benissimo dalla voce, non sono sicura che sia bello ,
però…
Il
Pitbull poi improvvisamente si volta. Guarda noi
tre.
Caspita…è…
è… è davvero bello.
Ha
la pelle nivea, i lineamenti del viso delicati,
noto sulla fronte una specie di voglia viola a forma di mezza luna.
Ma
la cosa che mi colpisce di più sono i suoi occhi,
dorati, bellissimi. Però sono davvero freddi, fanno quasi
impressione.
-Ayame!
Sei in ritardo!- sbotta lui.
Ma
Shippo non aveva detto che era in anticipo?
La
mia amica non dice una parola, cosa molto strana
per lei visto che ogni volta che le dicono qualcosa ribatte sempre.
Ayame
si sfila la giacca , l’appoggia su una sedia e
corre verso il palco.
-Vieni!
Sediamoci qui!-mi dice Shippo indicando
qualche poltrona vicino al palco scenico.
Lo
seguo e ci sediamo.
Siamo
a pochi metri dal palco, due file più avanti
c’è il Pitbull. Non so ancora il suo nome e allora
lo chiamo così!
-è
la prima volta che vedi le prove di una compagnia
teatrale?-domanda Shippo tanto per fare un po’ di
conversazione e non farmi
sentire sola.
Annuisco.
Guardo
la gente che è sul palco.
Vedo
un ragazzo molto simile al Pitbull, ha i
capelli argentei, gli occhi dorati ma poi noto che ha due buffe
orecchie
canine, dalla faccia sembra simpatico. Vicino a lui
c’è una ragazza, avrà più o
meno la mia età. Hai i capelli corvini, gli occhi scuri e un
viso davvero
simpatico.
Poi
c’è un altro ragazzo, ha i capelli scuri e un
codino basso, gli occhi di un blu intenso.
-ok!
Basta così! Kagura-dice il Pitbull rivolto ad
una ragazza seduta nei pressi del palco- prova tu!-
Guardo
la ragazza. Devo dire che è davvero bella. Ha
i capelli scuri raccolti in un elegante chignon, le labbra carnose e di
un bel
rosso acceso.
Ma
la cosa che mi colpisce di più sono i suoi occhi,
di un magnifico colore scarlatto anche se devo dire che incutono un
certo
terrore.
Sul
palco rimangono solo lei e il ragazzo con il
codino.
-se
credete che io profani con la mano più indegna
questa sacra reliquia , le mie labbra rosse come due timidi pellegrini cercheranno di
rendere morbido
l’aspro contatto con un tenero bacio-sento dire dal ragazzo
-buon
pellegrino, voi fate un grave torto…- continua
lei
Non
ci posso credere!
-è
Romeo e Giulietta!- esclamo
-esatto!-dice
Shippo ridendo poiché ha visto la mia
espressione.
Ops!
Come al solito ho pensato ad alta voce.
-ti
piace molto quest’opera?- continua il ragazzo
seduto vicino a me a voce bassa per non disturbare i due attori che
sembrano
essere in perfetta sintonia.
-l’adoro!
La trovo stupenda! Senti…Shippo giusto? È
lo spettacolo che metteranno in scena?-
-esatto!
Il regista non ha ancora scelto i ruoli ,
sta facendo provare tutti per decidere quale personaggio assegnare per
ogni
singolo attore- mi informa Shippo
-a
me sembrano tutti bravissimi! Ma il regista è…per
caso lui-dico indicando il Pitbull, come si ostina a chiamarlo Ayame
-quello
che Aya chiama Pitbull?-
-si,
è proprio lui! È Sesshomaru Taisho, ha solo
vent’anni e già è il regista di una
compagnia! È molto irascibile ma nel suo
lavoro è davvero bravo-
E
così lui si chiama Sesshomaru, devo dire che come
nome non mi dispiace.
Lo
osservo meglio, adesso porta gli occhiali da
vista e gli conferiscono un’aria da intellettuale.
Non
riesco a distogliere lo sguardo dal suo volto.
Sembro quasi incantata dai suoi occhi e da quella voglia a mezza luna.
Il suo naso
è perfetto e il viso privo di imperfezioni
, con quel colore della pelle quasi innaturale sembra la
statua di un
dio greco.
Continuo
a guardare Sesshomaru e non mi accorgo
nemmeno che sul palco a recitare adesso c’è Ayame.
Rimango
imbambolata a fissarlo, sembro una ragazzina
che guarda il poster della sua pop star preferita.
Tanto
non credo che se ne accorga, di sicuro è
troppo preso dalla recitazione dei suoi attori.
Le
ultime parole famose!
Il
ragazzo , che molto probabilmente si è sentito
osservato, ha girato lo sguardo e mi sta guardando.
I
suoi occhi sono talmente freddi da farmi venire un
brivido lungo la schiena.
Che
figura di merda!
Cerco
di distogliere il mio sguardo nel modo più
veloce possibile ma il risultato non è dei migliori.
Di
sicuro avrò le guance color porpora, mannaggia a
me.
Sento
che Shippo sta ridendo sotto i baffi, ti credo
ho fatto la figura da scema.
-mezz’ora
di pausa!-urla poi rivolto agli attori e
se ne va non so dove.
Tiro
un sospiro di sollievo.
Vedo
Ayame che si avvicina con un viso raggiante.
-allora?
Come sono andata?-
-ehm…molto
bene!-
mento
Non
posso di certo dirle che non l’ho seguita perché
ero troppo presa a guardare il regista.
-Rin…che
parte avevo io?-
Oh
mio dio! Adesso si che sono nella merda. Come
faccio a rispondere?
Bhe
l’unico sistema è buttarsi:- La nutrice di
Giulietta!-
-T__T!
Rin io facevo Donna Montecchi! Dì la
verità…cosa stavi facendo?-
Oddio!
Cosa le rispondo??? Dai Rin pensa!
-ehi
Ayame non ci presenti la tua amica?-
Guardo
la persona che ha parlato. È la ragazza dai
capelli corvini che era sul palco con il ragazzo dalle orecchie canine.
È
il mio angelo salvatore! Sia lodato il cielo e
tutti gli dei.
-arrivo
subito! E tu non credere di farla
franca… poi
mi dovrai raccontare tutto!-
mi sussurra mentre ci avviciniamo al parco.
Ayame
inizia con le presentazioni. Il ragazzo con le
orecchie canine si chiama Inuyasha, nome piuttosto buffo.
Mi
sembra anche molto simpatico.
Poi
è la volta di Miroku, il ragazzo che
interpretava Romeo prima, ho notato che ha delle tendenze da maniaco.
Mi avrà
toccato il sedere almeno due volte nel giro di un minuto.
-questa
è Kagome!- mi dice Ayame mettendomi davanti
la ragazza che recitava con Inuyasha.
Avevo
anche ragione, è una ragazza dolce e solare.
Infine
mi presenta Sango, è una ragazza dai lunghi
capelli castani legati in una coda d cavallo, gli occhi scuri. Prima
non
l’avevo notata perché era seduta.
-abbiamo
mezz’ora! Vieni Rin ti mostriamo il
teatro!- mi dice Kagome prendendomi per un braccio.
La
seguono Sango e Ayame.
Saliamo
sul palco. Il pavimento è in parquet chiaro,
ben pulito. Ma non ho il tempo per guardare molto perché
Kagome mi trascina,
nel vero senso della parola, dietro le quinte.
Sembra
di essere in un altro pianeta. Ci sono un
sacco di scenografie, di fogli.
Continuo
a camminare fin quando Kagome non si ferma
davanti ad una porta. Appoggia
la mano
sulla maniglia e apre.
Caspita!
Siamo
in una stanza dove dentro ci sono un sacco di
costumi, di tutte le grandezze, di tutti i tipi, di tutte le forme.
-questa
è la stanza dove teniamo tutti i costumi di
scena!- mi dice la ragazza.
-devi
sapere Rin che Kagome è
la nostra costumista se vogliamo metterla
così! È bravissima a disegnare e a cucire!- mi
dice Sango.
In
effetti noto su un tavolo un sacco di fogli,
tutti schizzi, ma sono davvero belli. Tutti abiti da scena.
-caspita
che belli questi schizzi! Ben fatti
davvero! Sei proprio brava!- dico mentre ne prendo uno in mano.
Continuo
il mio giro turistico per il teatro. Mi
fanno vedere i camerini riservati alle donne e quelli riservati agli
uomini.
Aspetto
fino a che non sono le cinque e le prove
smettono.
Mentre
guardavo le prove, e davo qualche occhiata al
regista, ho stretto amicizia con Shippo.
Quando
esco noto che il cielo è già scuro. Ovvio
siamo a novembre.
Con
me e Ayame ci sono anche Sango e Kagome.
-che
ne dite di andare in un bar?-propone Sango.
Accetto.
Mi ci vuole una bella tazza di cioccolata
calda con panna, per la felicità delle mie papille gustative.
Arriviamo
al bar , ci sediamo. Come promesso ordino
la mia cioccolata calda con panna, Kagome mi segue mentre Sango ordina
una coca
cola ed infine Ayame un caffè.
Inziamo
a chiacchierare e con mia grande gioia mi ci
trovo molto bene.
Scopro
che Kagome vuole diventare una stilista,
frequenta l’istituto d’arte Yamato. Ne ho sentito
parlare molto bene, la
maggior parte delle persone che sono uscite da quell’istituto
hanno fatto poi
molta strada, e spero che sia così anche per Kagome.
Sango
invece è un anno più grande di noi, frequenta
un normalissimo liceo, oltre a frequentare il corso di teatro frequenta
anche
il conservatorio. Studia piano forte da quando aveva quattro anni e da
quanto
ne ho capito ha anche una bellissima voce.
tutte
e due hanno scelto la strada dell’artista.
Beate loro, almeno sanno cosa vogliono dalla vita.
Io?
Onestamente
non lo so ancora. Ora che ci penso non
ho mai avuto un vero e proprio talento, ho sempre fatto tutto quello
che mi
diceva mia madre, non mi sono mai opposta.
Voleva
che studiassi danza classica e ho studiato
danza classica, voleva che facessi la dieta e ho fatto la dieta, voleva
che
andassi ad un liceo molto importante e ho fatto anche quello.
Non
c’è un ricordo della mia vita in cui non ci sia
dietro a tutto quello che faccio la volontà di mia madre.
E
mi rendo conto che tutto questo è davvero
deprimente.
Passano
le ore in modo tranquillo poi verso le 19
decido di tornare a casa.
Quando
infilo la chiave nella toppa della serratura
inizio a sentirmi inquieta.
Non
lo so il perché ma è così.
-Rin!
Sei tu?-domanda mia madre dalla cucina.
-no!
Sono la fata turchina!- ribatto acida
-tesoro!
Non c’è bisogno di essere così
acide!-dice
mia madre apparendo “magicamente” in corridoio.
La
osservo bene. Oggi indossa una gonna
aderentissima , talmente aderente che potrebbe anche strizzarle il
cervello,
una maglia a collo alto di lana bianca. I capelli sono raccolti in uno
chignon
e il viso come al solito è pesantemente truccato.
È
davvero irritante avere una madre così, tutti ti
mettono a confronto con lei e ,guarda caso, ne esci sempre perdente.
Vedo
che scruta attentamente il mio viso:-tesoro,
hai qualcosa all’angolo della bocca- dice
Oh
merda! La cioccolata, se lo capisce mi fa una
testa enorme sull’importanza del mangiare sano e di come la
cioccolata può
farti morire.
Mah!
Insomma credo sia una cosa normale prendere una
tazza di cioccolata, non mi sembra che abbia ucciso qualcuno , anzi, la
gente
si sente molto meglio.
-hai
preso delle cioccolata? Rin! Quante volte ti
devo dire che devi stare attenta a quello che mangi? Stiamo parlando
della tua
salute…-
Non
l’ascolto nemmeno, ormai ho imparato a
fregarmene.
Faccio
sì con la testa per far vedere che l’ascolto
ma in realtà penso a tutt’altro.
Ripenso
a quello che è successo oggi, alle persone
che ho conosciuto e poi… penso a quegli occhi.
Dorati.
Freddi.
Riesco
a trovare solo questi due aggettivi per
descriverli.
-…Rin
mi stai ascoltando?-
Ceeeeeeeeerto!
-si
mamma! Adesso scusa ma vado in camera mia… dì a
Josephine di non apparecchiare per me! Stasera non ceno!-
Salgo
di corsa le scale e chiudo alle mie spalle la
porta della mia stanza. Non do nemmeno il tempo di ribattere a mia
madre.
Non
so perché ma ho un gran sonno.
Mi
tolgo gli stivali , mi sfilo la gonna e la
maglietta. Butto tutto sulla sedia. Non ho nemmeno voglia di mettermi
il
pigiama.
Mi
infilo velocemente sotto le coperte, chiudo gli
occhi.
E
sogno un mondo… dorato.
SALVE
A TUTTI GENTE! ECCO
A VOI IL SECONDO CAPITOLO, FINALMENTE è ENTRATO IN SCENA IL
BELLISSIMO E GELIDO
DEMONE, SESSHOMARU E RIN NE è RIMASTA SUBITO AFFASCINATA!
SPERO CHE QUESTO
CAPITOLO VI SIA PIACIUTO!
PASSIAMO
AI RINGRAZIAMENTI:
_SEFIRI_:
VISTO CHE VI ABBANDONO MAI?? SPERO CHE TI SIA PIACIUTO ANCHE QUESTO
CAPITOLO!
UN KISS
LILYSOL:
MAMMINA ADORATA! TUA FIGLIA è CONTENTISSIMA PER LA TUA
RECENSIONE! SONO
CONTENTA CHE TI PIACCIA IL MIO MODO DI SCRIVERE, LO SAI BENISSIMO CHE
MI FACCIO
DICIMILA PIPPE MENTALI! COMMENTA ANCHE QUESTO CAPITOLO MI RACCOMANDO!
PS: PER L’ALTRA
FF APPENA AVRò UN Po’ DI ISPIRAZIONE
L’AGGIORNERò MA NON POSSO GARANTIRTI
NIENTE
MILOXCAMUS:
SONO STRA FELICE CHE TI PIACCIA L’INIZIO!
SPERO CHE CONTINUERAI A SEGUIRMI! UN BACIO
RORO:
CARA SORELLA GEMELLA (ORMAI SIAMO COME TERRY E MAGGIE) LO SO BENISSIMO
CHE TI
PIACE QUESTA FF u.u! UN BACIO ENORME
MIKAMEY:GRAZIE
MILLE! SONO CONTENTA CHE L’INIZIO Già TI PIACCIA!
COME HAI POTUTO LEGGERE IN
NOSTRO DEMONE è ENTRATO IN SCENA ( E GUARDA CHE SOPRANNOME
GLI HA DATO AYAME
XD)! UN KISS
SUPERSARA:
**! MA ALLORA SEI VIVA! ERANO SECOLI CHE NON TI SENTIVO E AVEVO PERSO
OGNI
SPERANZA! SPERIAMO CHE L’ANTIVIRUS VENGE MESSO AL
Più PRESTO SUL TUO PC! VISTO
CHE BELLA STORIELLA CHE HO MESSO SU??? SPERO DI SENTIRTI PRESTO!
KAIMY_11:GRAZIE
MILLE! SONO CONTENTA CHE TI PIACCIA! QUESTA VOLTA HO MESSO IL PUNTO DI
VISTA DI
RIN E HO ABBANDONATO LO STILE DI SCRITTURA ALLA TERZA
PERSONA…ALMENO PER IL
MOMENTO! CIAU
MEL_NUTELLA:
GRAZIE MILLE MEL! SONO DAVVERO FELICE CHE TI PIACCIA! RECITARE CON
SESSHOMARU
DEVE ESSERE MERAVIGLIOSO, IO NON RIUSCIREI A CONCENTRARMI CON UN
REGISTA DEL
GENERE! CMQ HAI RAGIONE è UNA COPPIA DA NON SOTTOVALUTARE!
BACIOTTI
INUFAN4EVER:
CIAO FIGLIA MIA! CHE BELLO CHE HAI RECENSITO ANCHE TU! BEH COME VEDI
SONO
ENTRATI IN SCENA GLI ALTRI PERSONAGGI! ANCHE IO TI VOGLIO BENE! MI
RACCOMANDO,
LASCIAMO UN COMMENTINO ANCHE QUESTA VOLTA
KADE:
CARO MARITINO MIO ,ANZI CARO MIRKO! LA TUA LUDO ERA TENTATA DI NON
RINGRAZIARTI
DOPO CHE HAI AVUTO IL CORAGGIO DI FARE UNA SESSHO X NUOVO PERSONAGGIO
NELLA TUA
STORIA, LO SAI BENISSIMO CHE IO POSSO SOLO LEGGERE SESSHO X RIN! MA
VISTO KE TI
AMO ALLA FOLLIA , COME RENZO Amò LUCIA, TI PERDONO E TI
RINGRAZIO DI CUORE PER
AVERMI RECENSITO! UN MEGA BACIO
EMILY
FF:
CIAU GIN! SEI STATA LA PRIMA A RECENSIRE E MI FA DAVVERO PIACERE! TI
RINGRAZIO
PER I COMPLIMENTI! UN KISS
BEH
A QUESTO PUNTO POSSO SOLO DIRVI:
COMMENTATE
|
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Capitolo 3 *** 3 Insistenze ***
3
INSISTENZE
Oggi
a scuola le ore sembrano non passare mai.
Adesso
è l’ora di storia e onestamente non me ne
frega un fico secco di quello che il prof dice. In ogni caso sono
sempre andata
bene nella sua materia e sono sempre stata attenta. Per una volta posso
concedermi il lusso di distrarmi.
Non
riesco a smettere di pensare alla giornata di sabato.
Sono
indecisa se iscrivermi o meno. Mi è sembrato
davvero interessante come corso.
Oddio!
Rin ma cosa vai a pensare.
Una
ragazza come te che recita?
Conoscendomi
alla mia prima rappresentazione potrei
farmela addosso.
Proprio
alle elementari mi era successa una cosa del
genere. Dovevo dire un specie di poesia alla recita scolastica, sono
andata sul
palco e me la sono fatta sotto. Davanti a tutti.
Ricordo
la faccia di mia madre. Anziché consolarmi
mi ha sgridata e pure di brutto.
Continuava
a dire che le avevo fatto fare una brutta
figura. A lei? E a me non ci pensava?
L’unica
che mi ha consolato è stata mia zia Nanako.
La
zia Nanako è la sorella minore di mamma e , per
fortuna , di carattere non si somigliano per niente.
Mia
zia ha appena trent’anni, non è ancora sposata ,
vive da sola in un appartamento qui a Tokyo ed è dottoressa.
Precisamente ginecologa.
Ha
un carattere molto semplice e alla mano, è una di
quelle persone che non ti metteno a disagio. È sempre
allegra e sa dare ottimi
consigli. Ecco perché se ho un dubbio mi confido con lei e
non con mia madre.
Ha
anche un sacco di uomini, questo perché è molto
bella. Lunghi capelli corvini, belli lucidi e setosi al tatto, due
grandi occhi
castani. Poi, al contrario della mamma, ha un culo , un bel seno , non
sembra
un manico di scopa vestito che cammina.
Credo
che forse stasera le telefonerò, almeno per
chiederle un consiglio.
Con
mia grande gioia , la campanella dell’intervallo
suona presto e posso subito vedere Ayame.
Ci
mettiamo a mangiare la nostra merenda sul
terrazzo della scuola che è quasi sempre deserto.
Ci
sediamo e iniziamo a parlare.
-come
sono andate le lezioni?- chiedo mentre addento
un pezzo della barretta ai semi di sesamo che mia madre mi ha rifilato.
-noiose!
Come sempre, poi continuavo a pensare a
Koga…-
-ma
ieri non c’era Koga!- dico io , altrimenti
sarebbe stato il primo che mi avrebbe presentato.
-ieri
doveva studiare ma oggi di sicuro c’è! Mi
è
venuta un’idea!- esclama lei trionfante. Manco avesse
scoperto che le terra non
è piatta.
-avanti
sentiamo!-
-vieni
anche oggi! Hai fatto una bellissima
impressione a Sango , Kagome , Inuyasha , Miroku e Shippo! Sono sicura
che a
loro farebbe piacere rivederti! E poi non ti ho presentato tutti- dice
lei e addenta una
porzione generosa del suo
panino con la nutella.
Oddio
che voglia di nutella!
Beata
Ayame, io invece devo mangiarmi queste
schifose barrette.
Ma
che ho fatto di male per meritarmi tutto questo?
-tieni!
Hai la faccia di un cane bastonato- dice la
mia migliore amica porgendomi metà del suo panino.
Oh
Ayame!
Sto
camminando con Ayame per le affollate strade di Tokyo. A
quest’ora c’è un sacco
di gente in giro , nonostante sia ora di pranzo.
Ho
telefonato a casa per dire che avrei fatto tardi.
Già immaginavo la reazione di mia madre al telefono ma per
fortuna a rispondere
al telefono è stata mia sorella Kanna.
Oggi
fa più freddo del solito, tira un vento davvero
gelido.
Di
sicuro avrò un aspetto orribile. Mi immagino già
con i capelli tutti scompigliati che sembra che abbiano lottato fra di
loro, le
guance rosse e il naso rosso a causa del freddo.
Arriviamo
subito a teatro.
-ehi
Rin! Non mi aspettavo di vederti!- sento dire
questo da Kagome.
In
effetti nemmeno io pensavo di metterci piede, ma
poi tutto è cambiato.
Eh
già! È sorprendente il modo in cui una persona
può cambiare idea e in quanto tempo.
A
me sono bastati più o meno dieci secondi, il tempo
per guardare quegli occhi.
Uffa!
Certe volte sono davvero ripetitiva! Sarà
l’ottocentesima volta che dico così!
Entriamo
nel teatro e sento le guance andarmi in
fiamme.
Vedo
chiaramente Sesshomaru in piedi che dà delle
direttive a qualcuno.
Oh
mio dio! Ma perché mi comporto come una liceale
alla sua prima cotta?
Speriamo
solo che non mi vedi, altrimenti si che
farò di nuovo una figura di merda.
-EHI
RIN! CHE SORPRESA!- sento urlare da qualcuno.
Con
grandissimo orrore mi volte e vedo che Inuyasha
mi sta salutando calorosamente…il vero problema è
che è vicino a Sesshomaru.
E
poi tutta la gente mi sta guardando , ovvio visto
che Inuyasha ha urlato come un pazzo.
-non
pensavo saresti venuta! Mi fa piacere vederti!-
dice il ragazzo con un sorriso ebete stampato in faccia.
Almeno
lui sorride, io sono rossa come un peperone
maturo.
Però
mi fa davvero piacere di aver fato una buona
impressione ai ragazzi.
-INUYASHAAA!
Vieni qui immediatamente, rimanda a
dopo le tue conversazioni- urla
una
voce.
Non
ho visto chi
è ma
credo di sapere a chi
appartiene.
-arrivo
subito…”fratellone”- sento che Inuyasha
accentua il tono sull’ultima parola.
Alt!
Stop! Fermi tutti!
Ho
sentito bene? Inuyasha ha chiamato Sesshomaru
fratellone?
-ma
allora… sono fratelli!-
-complimenti
per la brillante deduzione Rin!- mi
dice Ayame.
-tu
lo sapevi?- domando icredula
-certo
sciocchina! Qui tutti sanno che Inuyasha
e Sesshomaru sono fratelli, anzi se proprio
vogliamo essere precisi fratellastri! Stesso padre , madri diverse! E
poi scusa
non hai notato la loro somiglianza?-
Ehm…
francamente no! Ho notato che entrambi hanno i
capelli argentei e gli occhi dorati ma questo non significa che siano
per forza
fratelli.
Insomma
se noto un ragazzo per strada che ha i
capelli rossi e gli occhi verdi , non vado mica a pensare che sia il
fratello
di Ayame, vabbè che io conosco Ayame da sempre e so
benissimo che è figlia unica.
Forse
questo esempio non rende molto l’idea.
È
meglio dire che se per caso incontro uno per
strada e vedo che ha gli occhi azzurri e i capelli scuri non vado di
certo a
pensare che sia il fratello di Miroku.
Sì,
questo va decisamente meglio.
Le
prove iniziano ed io , come sempre , mi sistemo
su una poltrona e ascolto rapita.
Dopo
pochi minuti si siede accanto a me Shippo.
Iniziamo
a chiacchierare a bassa voce, per non
disturbare gli attori, anche perché non so cosa mi farebbe
il Pitbull.
La
giornata passa in fretta.
Non
mi rendo nemmeno conto che il cielo di Tokyo si
è tinto di un colore scuro, segno che è
già sera.
-ehi
Rin… ma non ti stanchi a stare là seduta a
guardare noi mentre recitiamo senza fare niente?-mi domanda Inuyasha
una volta
fuori dal teatro.
Con
loro ci sono anche Kagome , Sango , Miroku ,
Ayame e Koga.
Finalmente
ho conosciuto l’uomo dei sogni della mia
amica.
Fisicamente
è proprio come me lo aveva descritto
Ayame.
Ho
notato che non va molto d’accordo con Inuyasha,
continuano a darsi soprannomi davvero idioti del tipo “botolo
ringhioso “ o
“lupastro”.
Il
mio commento? Mah!
-in
effetti Inuyasha non ha tutti i torti! Perché
non ti iscrivi anche tu? Sarebbe bello- dice Kagome
-e
poi la retta da pagare non è tanto alta, costa
diecimila yen (che equivalgono all’incirca 75 euro)- continua
Sango.
Beh,
io ho molti soldi da parte, potrei pagarmela da
sola.
Anche
perché sono sicura che mia madre non sarebbe
d’accordo su questa storia del corso di teatro.
-ci
penserò un po’! Ayame, torni a casa con me?-
-ehm…
veramente no! Vado a farmi un giro con Koga!-
dice lei leggermente rossa in visa.
Ayame
che arrossisce? Di solito lei è sempre
disinvolta con i ragazzi. Significa che Koga le piace sul serio.
Per
fortuna a fare un pezzo di strada con me c’è
Inuyasha,
almeno non sono da sola.
Dopo
che Ayame e Koga si sono allontanati , così
come Kagome , Sango e Miroku, che non la smettevano di beccarsi, mi
incammino
con Inuyasha verso casa.
-e
così tu e Sesshomaru siete fratelli!-
Ma
che frase idiota!
-fratellastri!-
precisa lui.
Benissimo!
Adesso non so più che dire.
-perché
frequenti questo corso?- era l’unica domanda
che avevo in mente.
-è
un passatempo… mio padre mia ha chiesto di
frequentarlo perché era Sesshomaru che dirigeva la
compagnia… e poi mi piace
dargli fastidio! Mi piace farlo innervosire chiamandolo fratellone!-
dice lui
ridendo.
Anche
io rido con lui.
Continuiamo
a chiacchierare del più e del meno fino
a quando non arrivo a casa… e solo adesso mi accorgo che
Inuyasha mi ha
accompagnata allungando di molto la sua strada.
-ma
Inuyasha… adesso ci metterai di più per tornare
a casa! Mi dispiace!-
-figurati!
Per me non è un problema… spero che ti
iscriverai al corso!-
-ci
penserò! Non ne sono ancora convinta!- dico io
aprendo il cancello di casa.
-beh
in ogni caso pensaci in
fretta! La rappresentazione di Romeo e
Giulietta non è molto lontana!- dice Inuyasha allontanandosi
e continuando la
sua strada verso casa.
Non
è una decisione facile da prendere. Forse so a
chi chiedere consiglio.
Entro
in casa e un forte odore di pollo mi invade le
narici!
So
benissimo che a cucinare non è stata la mamma. Le
verrebbe una paresi facciale se dovesse cucinare un pollo.
-ciao
Josephine!-dico allegra entrando in cucina.
-ciao
Rin!- mi saluta lei.
Josephine
è la nostra … governante … se
così
vogliamo metterla.
È
francese , ormai ha più di quarant’anni ma rimane
sempre bellissima.
Ha
i capelli castani lucidi che le ricadono sulle
spalle, gli occhi di un bellissimo azzurro.
Come
tutte le francesi, è magra come un chiodo.
Ormai
ho perso il conto degli anni cha ha passato
qui da noi.
-che
cucini? Pollo?- domando avvicinandomi al forno.
-esatto!
A te e Kanna piace un sacco!-
-si
ma alla mamma mica tanto!-
-traquilla,
l’ho cucinato secondo una rivista di
diete!-
Andiamo
bene! Pure Josephine è stata contagiata
dalla mania del cibo dietetico di mamma.
Salgo
le scale e apro la porta della mia stanza.
Come
al solito regna un ordine impeccabile.
Sia
fatta santa Josephine! Se non ci fosse lei la
mia stanza sarebbe sempre in disordine. Ha anche spruzzato il profumo
che mi
piace tanto, quello ai fiori di campo.
Butto
la borsa di scuola e il cappotto sul letto.
Cerco
qualcosa da indossare in casa. Alla fine opto
per una tuta vecchia di anni,ma comodissima.
Raccolgo
i capelli in una crocchia e poi prendo il
telefono.
Compongo
il numero e aspetto.
-Pronto?-
dice la voce
-ciao
zia! Sono Rin!-
-Rin,
tesoro! Mi hai chiamato proprio in tempo, sono
appena rientrata dallo studio!-
-anche
io sono rientrata da poco! Senti ho bisogno
di un consiglio- dico io cercando di non parlare a voce altissima per
non farmi
sentire dagli altri.
-dimmi!-
-ecco!
Ayame mi ha proposto di iscrivermi al suo
corso di recitazione, sai tutta la storia che la recitazione aiuta a
combattere
la timidezza? Beh Ayame mi ha portato con lei…e devo dire
che non mi dispiace e
anche i ragazzi sono simpatici… ma sono comunque indecisa-
evito di parlarle di
Sesshomaru
-preoccupata
per quella pazza di mia sorella? Sai
già che ti dirà di no?-
-si!
Non ci provo nemmeno, i soldi ce li ho, non
sono un problema! Se mi iscrivo però non so cosa dire per i
pomeriggi in cui
non sarò a casa!-
Mia
zia rimane per qualche minuto in silenzio.
-puoi
dire che vieni in studio da me per una ricerca
a scuola! Ti reggerò la parte!-
-allora
dici che dovrei andarci?-
-ma
certo! Sono sicura che sarà bellissimo!-
Mia
zia è davvero un angelo!
Chiudo
la comunicazione con lei. Mi butto a peso
morto sul letto.
Sì!
Credo che mi iscriverò a quel corso!
In
fondo è per combattere
la timidezza no?
SALVE
A TUTTI! AVETE APPENA LETTO IL TERZO CAPITOLO
DELLA MIA STORIELLA! SPERO VI SIA PIACIUTO! IN SCENA è
ENTRATA LA ZIA DI RIN,
CHE NEL CORSO DELLA STORIA ASSUMERà UN RUOLO MOLTO
Più IMPORTANTE! CHE DITE?
ALLA FINE RIN SI ISCRIVERà A QUESTO CORSO, DIRETTO DAL
BELLISSIMO SESSHOMARU?
RINGRAZIAMENTI:
MIKAMEY:HAI
VISTO CHE AGGIORNAMENTO
VELOCE? SONO CONTENTA CHE LA STORIA INIZIA A PRENDERTI E SPERO DI NON
DELUDERTI! IL FATTO DI CHIAMARE SESSHOMARU PITBULL MI è
VENUTO IN MENTE PER
CASO, CONSIDERANDO ANCHE IL SUO CARATTERACCIO! UN BACIO E FAMMI SAPERE
CHE NE
PENSI!
KaDe:
DOLCE MARITINO MIO! IO TI AMERò
SEMPRE! MEGLIO SMETTERLA CON QUESTE SMANCERIE PER ADESSO! IO TI FACCIO
SEMPRE
SCOMPISCIARE DALLE RISATE E POI
SESSHOMARU CON GLI OCCHIALI DA VISTA NONDEVE ESSERE BRUTTO
, ANZI GLI
CONFERISCONO UN ARIA DA INTELLETTUALE! GRAZIE PER AVERMI DETTO CHE SONO
MIGLIORATA NEL MODO DI SCRIVERE! UN BESO
SUPERSARA:
CHE BELLO! ADESSO TI CONNETTERAI
Più SPESSO! GUARDA CHE PITBULL è UN SOPRANNOME
CHE SI ADDICE MOLTISSIMO A
SESSHOMARU! UN KISS
INUFAN4EVER:
FIGLIOLA MIA! È SEMPRE BELLO
LEGGERE LE TUE RECENSIONI! SESSHOMARU VEDENDO RIN AVRà
PENSATO SENZA DUBBIO CHE
è UNA TIPA STRAMBA! PER QUANTO RIGUARDA AYAME IO LA
CARATTERIZZO SEMPRE COSì
NELLE MIE STORIE! UN BESO
LILYSOL:
MAMMINA *.*! TUA FIGLIA è
CONTENTA CHE TI PIACCIA LA SUA STORIA! ORMAI HO TALMENTE TANTE IDEE CHE
DEVO
SCRIVERLE SUBITO! QUELLA SCENA DEL SOGNO DORATO MI è VENUTA
COSì E ONESTAMENTE
PENSAVO CHE FOSSE UNA CRETINATA (MARTY SI NASCONDE DIETRO UN ALBERO PER
SCAMPARE
ALL’IRA DI LILYSOL)! COMMENTA PURE QUESTO CAPITOLO! BACI
_SEFIRI_:
GRAZIE TANTE PER IL COPLIMENTO!
SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO TI ABBIA MESSO ALLEGRIA. BACIOTTI
EMILY
FF:
GRAZIE! MI RACCOMANDO FAMMI
SAPERE COSA NE PENSI ANCHE SU QUESTO NUOVO CHAPTER! KISSONI
KAIMY_11:
BEH CON UN REGISTA COME
SESSHOMARU VORREI VEDERE SE NON CI RIMANI SECCA! AYAME è
QUELLA CHE FA RIDERE
MOLTO PURE A ME. SPERO CHE TU ABBIA GRADITO IL NUOVO CAPITOLO! KISS
MILOXCAMUS:GRAZIE
MILLE! SONO CONTENTA CHE LE
USCITE DI RIN SIANO CONSIDERATE IRONICHE! MENO MALE CHE TI PIACE TANTO!
COMMENTA ANCHE QUESTO CAPITOLO! CIAU E BACI
RORO:
SORELLINA MIA! NON DIRE COSì CHE MI
COMMUOVO! UN BACIONE
BENE
NON MI RESTA CHE DIRVI: COMMENTATE!
|
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Capitolo 4 *** 4 Inizia il corso!!! ***
4 INIZIA IL CORSO!!!
-CHE BELLA NOTIZIA! LO SAPEVO CHE ALLA FINE TI SARESTI
CONVINTA!- urla Ayame non
appena le comunico la mia scelta.
Ha urlato talmente tanto che tutti i
passeggeri si sono
voltati a guardarci! La discrezione di
Ayame mi stupisce sempre!
-Si ma mia madre non sa niente di
tutto ciò!- la informo
prima che possa mettermi nei guai involontariamente.
-E perché?-
-La conosci no? Non mi avrebbe
permesso di frequentare
questo corso!-
-E come farai con la retta? E che le
racconti?- domanda
Ayame
-Mi copre mia zia e per la retta non
c’è problema, mio padre
ogni settimana mi dà una paghetta sostanziosa!- le dico
-Ecco i vantaggi a nascere in una
famiglia ricca!-
Già, nascere in una
famiglia ricca è davvero una fortuna, ma
non è tutto. Avrò i soldi, avrò ogni
sorta di cosa ma mi manca una cosa
fondamentale. L’affetto di mia madre.
Quando parlo così mi
sembra di essere la protagonista di uno
di quei libri in cui va tutto storto e non sono amate da nessuno. Poi
magicamente tutto va bene.
A me il miracolo non è
ancora avvenuto, sempre che per me ci
sia un miracolo.
Appoggio la fronte sul finestrino
gelido del treno e guardo
le figure indefinite che si pongono davanti ai miei occhi.
Credo di aver fatto la scelta giusta.
Stare lontana da casa
può solo farmi bene. E poi come mi hanno detto Aya e mia
zia, potrò risolvere
in parte quel problema che a me sembra mastodontico, la timidezza.
Chissà se gli altri
saranno contenti di avermi con loro.
Spero proprio di sì.
E soprattutto speriamo che il Pitbull
non si ricordi che io
sono quella ragazza che il primo giorno lo ha osservato così
insistentemente
che poi è anche caduta dalla poltrona.
Chissà come
sarà questa nuova avventura in cui mi sono
buttata! Un po’ di paura ce l’ho , ma credo sia
normale averne quando una
persona inizia qualcosa di nuovo.
Sono proprio curiosa di vedere come
andrà a finire.
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
Il campanaccio, il soprannome che
Ayame ha affibbiato alla
campanella di scuola, segnala la fine delle lezioni.
Non vedevo l’ora.
Ayame è già
fuori dalla mia classe. Corriamo verso la
stazione del treno e con nostra sorpresa scopriamo di essere
addirittura in
anticipo.
-Mamma mia Rin! Oggi corri
più del solito! Sembra che tu
abbia un razzo nel culo!-
-Sempre fine vero?- dico io ad Ayame
mentre mi avvicino
verso l’edicola più vicina per comprare una
rivista per ragazze.
Intanto che aspettiamo io e Ayame ci
mettiamo sedute e
leggiamo con poco interesse gli articoli della rivista.
Finalmente il treno arriva. Beh forse finalmente non
è la parola più adatta visto
che il treno arriva in perfetto orario.
Sono io che oggi ho troppa fretta.
Non vedo l’ora di vedere
le facce di Kagome , Sango e degli altri.
Non so perché ma non vedo
l’ora di arrivare. Non mi aspetto
di fare chissà che ma sono comunque contenta.
Il treno ci mette il tempo che
impiega di solito ma a me
sembrano secoli.
Finalmente ci siamo!
-Caspita Rin! Calmati!- mi dice Ayame
Entriamo.
-Genteeeeeeee! Notiziona! Rin ha
finalmente deciso di
entrare nella compagnia!-dice Ayame
Ho capito che volevo che lo sapessero
tutti… ma non in
questo modo.
-Evviva!-sento urlare da Kagome che
mi abbraccia.
-Alla fine hai pensato in fretta!
Brava!- questa volta è
stato Inuyasha a parlare.
-Oh che gioia! Un’ altra
bella ragazza che si aggiunge alla
compagnia!- inutile dire chi è.
-Vedi di tenere le mani apposto
Miroku!- caspita , Sango è
davvero furiosa.
Fulmino Ayame con lo sguardo. Non
c’era bisogno che facesse
così.
Sango si propone di accompagnarmi da
Shippo, per sistemare
il tutto e pagare la mia retta.
Mi conduce per i corridoi.
Arriviamo davanti ad una porta
marrone, Sango la apre e
davanti mi ritrovo Shippo.
Lo vedo immerso in non so quante
carte. Questo ufficio è
davvero un casino , peggio della stanza di mia sorella.
-Ciao Shippo! Abbiamo una new entry!-
-Chissà perché
lo sapevo che si sarebbe iscritta!- dice il
ragazzo con un sorriso.
Alla fine Sango se ne va e lascia me
e Shippo da soli.
Mi siedo sull’unica sedia
disponibile.
-Alla fine ti sei convinta! Oppure
Ayame ti ha puntato una
pistola addosso ?-
-Ehi!
Sarà pure
stramba ma non è così!-
Ho un sorriso ebete stampato sulla
faccia e Shippo lo nota.
Sembra addirittura divertito.
Pago la mia retta.
-Bene adesso vieni con me! Ti
presento al resto della
compagnia!-
Oddio! Adesso sì che sono
nervosa.
Chissà come saranno gli
altri. Per il momento Kagome e
quelli che mi ha presentato Ayame sono
stati molto gentili con me.
Incrociamo le dita! Demone Celeste
aiutami tu!
-Dai stà tranquilla!
Vedrai ti troverai bene!- dice Shippo
dandomi una pacca sulle spalle.
Le mani mi sudano, segno cattivo che
preannuncia la mia
agitazione.
Arriviamo davanti alle famosissime
tende rosse.
-Pronta?-
Faccio un respiro profondo prendendo
tutta l’aria che ho in
corpo.
Shippo apre le tende. Vedo
chiaramente tutti gli attori che
si girano e anche lui.
Caspita quegli occhi mi guardano.
Sono gelidi e impassibili.
Chissà perché
mi sento sempre in soggezione quando mi guarda
lui.
Non ce la faccio a sostenere gli
sguardi di tutte quelle
persone. Inizio a muovere nervosamente gli occhi. Mi guardo a destra,
mi guardo
a sinistra.
Avverto quella vampata di caldo sulle
mia guance.
Ok! Sto diventando rossa come un
peperone.
-Scusa il disturbo Sesshomaru, ma
volevo presentarti il
nostro nuovo acquisto, Rin Saito , sedici anni!-
Lui non dice una parola. Mi guarda
impassibile. Ma porca
miseria , non mostra proprio niente?
Potrebbe almeno fare finta di essere
felice. Insomma è il
regista, dovrebbe far sentire a proprio quelli con cui lavora, non
intimorirli.
-Bene! Io devo andare- dice poi
Shippo.
No! Un istante! Non può
andarsene.
Ed io adesso come faccio?
Oh mio dio! Mi sto agitando tropo!
Rin rilassati.
Seguo Shippo con lo sgaurdo. Quanto
vorrei che non mi
lasciasse sola in questo oceano sconfinato.
Oceano sconfinato?
Che cavolo dico?
È
tutta colpa dell’agitazione.
Quando mi rendo conto che Shippo non
c’è più , riporto il
mio sguardo sulle persone che mi stanno guardando.
-Mettiti seduta lì insieme
agli altri!- mi dice solo lui con
tono freddo e scostante.
Non rispondo nemmeno.
Trovo posto vicino a Kagome e Ayame.
Gli attori stanno provando.
-A che punto sono?-domando a Kagome.
-Atto quarto , scena prima!
È uno scambio di battute tra Giulietta e Frate
Lorenzo-
Mi porge il suo copione. Guardo il
palco e vedo Sango che
recita la parte di Giulietta.
-Oh, piuttosto che sposare il conte
Paride, dimmi di
lanciarmi dai merli di quella torre…-
Sango è davvero brava, ha
una voce ben impostata, forte e
chiara.
Le viene tutto dal diaframma. Beh
credo che lei sia abituata
ad usare bene la voce visto che prende lezioni di canto.
Noto che la parte di Frate Lorenzo
è stata
affidata a Koga, almeno per il momento.
C’è un continuo
scambio di attori, io naturalmente non vengo
chiamata nemmeno una volta.
Aspetto che la lezione finisca.
Finalmente alle 17.30 siamo liberi.
Aspetto gli altri.
Sono stati tutti davvero molto bravi.
Io non sono stata
chiamata nemmeno una volta, beh credo sia più che normale
visto che sono una
dilettante.
Non so perché ma sento un
peso all’altezza del petto. Forse
avevo riposto troppe speranze su questo giorno , mi ero fatta troppe
illusioni.
Sono proprio sciocchina.
Torno a casa da sola anche oggi,
Ayame è uscita di nuovo con
Koga, mentre Inuyasha, che avrebbe dovuto fare un pezzo di strada con
me è
uscito con Kagome.
Cammina con lo sguardo perso per le
strade affollate di
Tokyo. La gente cammina, parla, urla , si bacia. Ma non mi interessa
molto.
Mi specchi di fronte ad una vetrina
di un negozio di
abbigliamento.
Osservo il mio riflesso. Il cappotto
lungo nero è messo
male, la divisa è stropicciata ed esce fuori e
poi… il mio seno spunta fuori in
maniera allarmante. Devo assolutamente inventarmi qualcosa per farlo
sembrare
più piccolo.
Arrivo a casa alle 18.00 e per
fortuna di mia madre nemmeno
l’ombra. Josephine sarà in giro perché
oggi è il suo giorno libero.
Butto lo zaino sulla sedia.
-Ciao! Come mai così
tardi?- domanda mia sorella Kanna
sbucando dalla porta della cucina con una brioche in mano.
-Fatti miei!-rispondo acida-E dove
hai preso quella brioche?
Qui in casa nostra non si vedono neppure per sbaglio-.
-L’ho comprata al negozio
di alimentari all’angolo!-
Salgo le scale e vado verso la mia
stanza. Mi butto a peso
morto sul letto e chiudo gli occhi.
CIAO
A TUTTI! POSTATO IL NUOVO CAPITOLO DI “MILLE VOLTE
BUONANOTTE”! SONO STATA VELOCE? VI è PIAICUTO IL
CAPITOLO? SPERO PROPRIO DI Sì!
RINGRAZIAMENTI:
EGOIOEGOIO:
CIAO
ERIKA! TI RINGRAZIO PER AVERMI FATTO NOTARE QUESTA MIA MANCANZA! COME
VEDI HO
CORRETTO QUESTO CAPITOLO METTENDO NEI DIALOCHI LA LETTERA MAIUSCOLA! TI
RINGRAZIO UN KISS
ISY_264:
SONO
DAVVERO FELICE CHE LA FF TI PIACCIA! ANCHE IO ADORO ROMEO E GIULIETTA ,
è UN
OPERA A DIR POCO STUPENDA! SPERO CHE TI SIA PIACIUTO ANCHE QUESTO
CAPITOLO! UN
BACIO
MILOXCAMUS:
GRAZIE MILLE! DEVI DAPERE CHE STO Già SCRIVENDO IL CAPITOLO
NUMERO 8 DI QUESTA
FF! SONO CONTENTA CHE RIN RISULTI SIMPATICA… IO CREDEVO CHE
RISULTASSE NOIOSO
COME PERSONAGGIO! FAMMI SAPERE CHE NE PENSI DI QUESTO NUOVO CAPITOLO!
BACIOTTI
EMILY FF:
SORRY!
NON ERA MIA INTENZIONE FARTI VENIRE VOGLIA DI NUTELLA!
LOL! UN BACIO
SUPERSARA:
SI è
VERO SESSHOMARU è L’ESSERE Più BELLO
CHE POSSA ESISTERE SULLA FACCIA DELLA
TERRA! MA IN QUESTA STORIA MI DISPIACE MA LEGGERAI SOPRANNOMI NON MOLTO
CARINI
PER LUI! PER QUANTO RIGUARDA IL RESTO NON CI SARà UNA LOTTA
TRA INU E SESSHO
PER RIN ,ANCHE perché QUI RIN E INU INSTAURERANNO UN
BELLISSIMO RAPPORTO DI
AMICIZIA, NIENTE DI Più… MA TRANQUI CHE I
PROBLEMI ARRIVERANNO! UN BACIONE
_SEFIRI_:
NO!
KAGGY E INU PER IL MOMENTO NON STANNO INSIEME! CI VORRà UN
Po’ DI TEMPO PRIMA
DI VEDERLI FELICI E CONTENTI! KISSONI
RORO:
NON TI
PROECCUPARE! COME Già TI HO DETTO SU MSN NON CI
SARà ASSOLUTAMENTE UNA RIN X
INU , ANCHE perché COME COPPIA NON CE LI VEDO PROPRIO
INSIEME! BACI
LILYSOL:
LA
STESSA COSA CHE HO DETTO A RORO LA DICO A TE: TRANQUILLA (TRANZOLLA!
XD)! TI
PREGO NON PRENDERE IL BAZUKA……..! FAMMI SAPERE
CHE NE PENSI! BACIOTTI
KAIMY_11:
SI
ADESSO RIN VA AL CORSO… MA NON SARà
COSì FACILE! BEH PER IL FATTO DI AYAME… LEI
è UNICA, L’ADORO TROPPO! BACI
INUFAN4EVER:FIGLIA
MIA! LO SAPPIAMO TUTTI CHE RIN VA AL CORSO SOLO PER SESSHO, SOLO CHE
NON VUOLE
AMMETTERLO! STAI TRANQUILLA ANCHE TU PER LA INU X RIN! NON HO
INTENZIONE DI
FARLA! BACI BACI DALLA TUA MAMMINA
MIKAMEY:
SONO
STATA ABBASTANZA VELOCE? BEH DI COSE NE COMBINERANNO LORO
DUE… MA CI VORRà UN
Po’ DI TEMPO! FAMMI SAPERE CHE NE PENSI DEL CAPITOLO! KISS
KADE:
MARITINO
MIO *.*! ADDIRITTURA PERLA??? XD WOW! SONO ONORATA! DIMMI COSA NE
PENSI! UN
KISS!
BENE E ADESSO LA SOLITA PAROLA:
COMMENTATE! UN BACIO A
TUTTI!
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Capitolo 5 *** 5 Una Possibilità ***
5
UNA POSSIBILITà
È
da quasi una settimana che faccio parte della
compagnia. Ho conosciuto tutti.
La
prima è Kikyo , è incredibile la somiglianza tra
lei e Kagome, poi c’è Naraku, ha i capelli lunghi
e scuri e gli occhi sono
rossi esattamente come quelli di Kagura. Ho conosciuto anche lei e mi
mette
anche lei in soggezione , esattamente come Sesshomaru.
Per
ultimi ci sono Bankotsu eJakotsu , sono cugini.
Il primo ha i capelli neri come la notte tenuti in una lunga treccia.
Mentre
Jakotsu è castano , all’inizio l’avevo
scambiato per una
donna , poi ho anche scoperto che è gay.
Infatti perseguita il povero Inuyasha, sono troppo divertenti quando
Jakotsu
rincorre il povero Inuyasha.
Mi
diverto molto con loro però… non sono ancora
salita sul palco a recitare.
Insomma
me ne sto lì seduta con gli altri attori. A
questo punto facevo prima a non iscrivermi e venire direttamente per
guardare
Ayame. Ci risparmiavo anche i soldi.
Lo
so che non sono esperta in questo campo ma …
almeno una volta deve farmi provare altrimenti non mi mettevo in questa
situazione complicata.
Complicata
perché mia madre mi fa sempre centomila
domande e non se l’è bevuta la storia che io vado
dalla zia per una ricerca
scolastica.
Due
o tre volte sono dovuta correre allo studio di
zia per farle credere che fosse vero.
E
la cosa è stata anche faticosa.
Cammino
verso il teatro mentre mangiucchio le
barrette ipocaloriche che mia madre mi ha messo nella borsa. Quelle al
sesamo
che ti lasciano tutti i semi sulla bocca.
In
un pacchetto ce ne sono quattro formato
sottiletta.
Sto
ancora mangiando quando sento una voce dietro di
me.
-Ehi
Rin! Aspettami!-
Mi
volto e vedo che Inuyasha sta correndo verso di
me.
-Ciao
Inuyasha!-
-é
da alcuni minuti che cercavo di richiamare la tua
attenzione ma sembra che tu sia altrove con la testa!-
-Scusami
Inuyasha… stavo solo pensado!-
Entriamo
tutti e due.
Sento
le voci di alcuni ragazzi. Di sicuro si
saranno gia messi all’opera.
-Rinuccia
Cannuccia! Sei arrivata!-
Oddio!
Credo che ucciderò Ayame se non la smette con
questi soprannomi che mi mandano in bestia.
-Come
mai non sei venuta a scuola?- le chiedo.
-Oggi
avevo il compito di biologia! E per quanto
Koga ieri si sia messo a spiegarmela con santissima pazienza non
c’ho capito
niente lo stesso!-
Ayame
è visibilmente rossa in viso.
Ripetizioni
di biologia? Ceeeeeeeeerto! Ed io sono
la fata turchina.
Secondo
me tutto hanno fatto tranne che aprire il
libro di biologia.
Kagome
rivolge un sorriso a trentadue denti a
Inuyasha e lui arrossisce. Questa sì che mi è
nuova.
-Bene!
Mettetevi ai vostri posti! Si comincia!-
sento dire da una voce alle mie spalle.
Mi
volto e vedo Sesshomaru.
Indossa
il solito paio di jeans e una felpa scura. È
perfetto nella sua semplicità.
Ed
io mi chiedo, come fa ad essere sempre perfetto?
Non sembra nemmeno umano.
Lo
guardo per alcuni istanti e lui mi ricambia. Che
ci posso fare se sono incantata da quelle iridi color ambra?
Dopo
alcuni lunghissimi minuti distolgo lo sguardo.
Mi
siedo vicino a Jakotsu.
Le
prove iniziano.
Sul
palco Sesshomaru ha chiamato Kagome , Sango ,
Miroku e Inuyasha.
-Perché
Sesshomaru non ti ha ancora chiamato? Sono
curioso di vedere come reciti!- dice Jakotsu rivolto a me
-Sono
curiosa anche io di sapere come
recito!-rispondo senza pensare
-Ehi
ma che hai sulla bocca?- continua il ragazzo.
Porto
una mano sulla zona interessata. Sento
qualcosa di duro , piccolo e appiccicoso.
Oh
mio dio! Voglio morireeeeeeee!.
È
il sesamo di quelle maledette barrette.
E
mi è rimasto sulla bocca fino adesso! E Sesshomaru
mi ha pure vista.
La
mia ennesima macabra figura.
Grazie
tante mamma! Penso furiosa.
Ma
ormai non posso più farci niente! Sospiro
rassegnata.
Prendo
il copione che custodisco gelosamente nel mio
zaino.
Lo
apro e inizio a leggere qualche parte.
Ma
cosa sto facendo?
Ormai
mi sono rassegnata all’idea di salire sul
palco e recitare.
Sesshomaru
non mi farà salire sul palco, sono solo
una novellina. Non ho mai recitato
e di
certo in una volta sola non posso diventare bravissima.
Non
posso biasimarlo.
Si sono fatte
le 17.30. Le prove sono finite.
Aspetto
Sango, oggi torna con me a casa.
Ho
saputo che i suoi genitori sono separati e il
padre vive dalle mie parti. Forse ci siamo anche incontrate.
Eccola
là che esce seguita a ruota da Miroku,
ultimamente lui sembra la sua ombra.
Sango
va in bagno? Ci và anche lui.
Sango
deve buttarsi da una finestra? Ci và anche
lui.
Sembra
che siano legati con l’Attack!
Finalmente
esce.
Salutiamo
tutti gli altri e ci avviamo.
-Sei
contenta di andare da tuo padre? Vedrai anche
il resto della tua famiglia-
Già
, a casa del padre di Sango vive praticamente
metà Giappone: la nonna
paterna , gli zii
, i cugini. Chi più ne ha più ne metta.
-Sì!
Almeno sto un po’ lontana da mia madre e il suo
nuovo marito! Non che non le voglia bene , ma certe volte mi sento
soffocata
dal suo amore incontenibile. Quando è così scappo
dalla mia famiglia paterna ,
dove mi aspetta un amore meno famelico ma altrettanto esigente!-dice
lei
sospirando
Beh
almeno lei ha una madre che le vuole bene! E
glielo dimostra fin troppo da quanto ho capito!
La
mia?
Credo
che per lei il massimo dell’affetto sia dirmi
“brava”.
Saluto
Sango ,che è arrivata a destinazione.
In
pochi minuti arrivo di fronte casa mia.
Apro
la porta e sento già mia madre che urla.
-Kanna,
ti rendi conto che sei ingrassata
tantissimo? Sembri un tacchino!-
Ma
come può dire questa cose a sua figlia? Non ha un
briciolo di tatto?
Mi
affaccio dalla porta del salone e vedo la scena.
Kanna
seduta sul divano rosso di pelle con il viso
solcato dalle lacrime. Mia madre invece è in piedi di fronte
a lei con le mani
poggiate sui fianchi.
Come
generale della SS sarebbe stata perfetta.
-Mamma!
La lasci stare? Kanna non è grassa!-dico io
alle sue spalle.
-Rin!
Non ti intromettere! Tua sorella deve capire!-
dice lei con voce autoritaria.
Quanto
mi dà i nervi quando fa così.
-Mamma,
guarda che non è un problema mastodontico!-
Se
vabbè! Non mi ascolta nemmeno!
Meglio
filare nella mia camera.
Per
le scale incontro papà con alcuni documenti in
mano.
-Ciao
papà!-
-Ciao
Rin! Bentornata- e mi dà un bacio sulla
fronte.
Devo
dire che papà è completamente diverso dalla
mamma! È gentile, affettuoso e non è tanto
ossessionato dall’aspetto fisico
come lei.
-Vai
a chiuderti nel sarcofago?-domanda lui.
Il
sarcofago sarebbe la mia stanza. Papà dice che ci
passo metà della mia vita. Sempre meglio che stare in una
stanza con mia madre
che ti fa in dieci secondi il calcolo delle calorie di un succo di
frutta.
Non
appena entro in camera squilla il telefono.
Rispondo.
-Pronto?-
-Ciao
Rin! Com’è andata?-
-Non
bene come speravo , zia!-dico sconsolata.
A
questo punto l’unica cosa da fare è aspettare che
finisca
il mese e poi basta.
Ho
sprecato i miei soldi.
Uff!
ho una gran voglia di piangere e sbattere i
piedi come una bambina! Almeno riesco a liberarmi della rabbia che ho
in corpo.
Sono
seduta da due maledettissime ore su questa
cavolo di poltrona.
Io
non ce la faccio più.
Sono
meno utile di uno scaldabagno.
-Dieci
minuti di pausa!- urla lui, con quella sua
voce tanto bella ma che riesce a incutere timore.
La
maggior parte dei ragazzi se ne va in giro.
Rimaniamo
solo io ed Inuyasha nel teatro.
-Che
hai Rin?- mi domanda lui.
-Niente!
È solo che … è più di una
settimana che mi
sono iscritta e …non ho nemmeno letto il copione! Insomma
non mi aspetto chissà
che ma…-ecco lo sapevo, mi sono agitata e ho detto tutto
quello che pensavo.
Sono
diventata rossa in viso e sento gli occhi
pizzicarmi.
Abbasso
la testa, non voglio che mi veda così, sono
ridicola.
So
benissimo che Inuyasha mi sta guardando e sta
pensando che sono una stupida.
-Mio
fratello non ti fa recitare? E allora ti faccio
recitare io!- dice il ragazzo prendendomi per il polso e trascinandomi
sul
palcoscenico.
Mi
lancia il copione.
-Inuyasha
ma che stai facendo?-
-Hai
detto che vuoi recitare, non è così? E allora
recitiamo io e te insieme! Avanti apri il copione, atto secondo ,scena
seconda!-
Faccio
come mi ha chiesto.
No!
Non ci posso credere!
-Inuyasha
ma…è la scena del balcone!-dico io con
voce emozionata.
-Avanti
inizia! Fammi vedere!-
Deglutisco
a fatica! Respiri profondi!
Dai
Rin calmati! Non c’è nessun altro…
Mi
faccio forza e inizio a leggere:- Oh Romeo ,
Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il
tuo nome, o se non
vuoi, legati al mio amore e più non sarò una
Capuleti-
Cerco
di recitare il più naturale possibile!
Provo
ad immaginare come possa sentirsi Giulietta!
Si
innamora a prima vista di Romeo, dentro di sé
sente un fuoco. Lo ama non sapendo chi egli sia.
E
poi… la sconcertante notizia. Il suo amato Romeo
è
il figlio dei rivali della sua famiglia. I Montecchi.
Continuo
a leggere come meglio posso:- Solo il tuo
nome mi è nemico: tu , sei tu, anche se non fossi uno dei
Montecchi. Che cosa
vuol dire Montecchi? Né mano, ne piede, né
braccio , né viso, nulla di ciò che
forma un corpo. Prendi un altro nome! Che c’è nel
nome? Quella che chiamiamo
rosa, anche con un altro nome avrebbe il suo profumo…-
Mi
fermo.
Vedo
che Inuyasha mi fissa esterrefatto.
Che
ho fatto di male?
-Ehm…Inuyasha?-
-Caspita
Rin! Sei bravissima! Sicura di non aver mai
studiato recitazione?-
-No!-
-Mio
fratello è pazzo a non averti fatto provare
nemmeno una volta!-
Speriamo
sia come dice lui!
Guardo
il mio orologio digitale. Segna le 17.45.
Oggi
le prove sono durate fin troppo. Ho la schiena
e il sedere a pezzi! Stare tutto quel tempo seduta mi fa male davvero.
Vedo
che i ragazzi se ne stanno andando tutti.
-Rin
, io vado! Vieni con me?-domanda Ayame.
Beh
certo che vado con lei! Ma prima devo andare in
bagno… mi scappa dall’inizio delle prove.
-Si
Aya ma… aspettami almeno cinque minuti! Devo
andare in bagno.-
Corro
per il corridoio arrivando in due secondi di
fronte la porta del bagno.
Faccio
quello che devo fare e poi , in modo molto
tranquillo, mi dirigo verso l’uscita.
Passo
vicino all’ufficio di Shippo e noto che la
porta è aperta… e dentro ci sono pure delle
persone.
-…
vi ho detto di no!-
Un
momento! Questa è la voce di Sesshomaru.
-Quanto
sei cocciuto! Perché non la fai provare?-
questo è Inuyasha.
-Ragiona
Sesshomaru, può anche darsi che non se la
cavi male! Io dico
che devi provare!-
Riconosco
perfettamente questo modo di parlare molto
diplomatico, è Shippo.
-é
la trecentesima volta che ve lo ripeto! La mia
risposta è no! Enne ,o!-
-Non
hai mai visto Rin recitare… ma io sì! Oggi per
scherzare abbiamo provato una parte di Romeo e Giulietta, non
sarò bravo come
te per quanto riguarda la regia e tutto il resto, ma ho sentito
benissimo con
le mie orecchie la voce di Rin! È brava!-
Caspita!
Allora Inuyasha è rimasto colpito dal mio
modo di recitare.
-Appunto!
Hai detto bene, non sei bravo come me! Non
me ne importa niente di quella ragazzina, devo ancora insegnarle tutto,
è solo
una dilettante!-
Che
parole dure! Mi trafiggono il cuore.
Allora
è questo quello che pensa di me? Crede che io
sia solo una ragazzina che è venuta qui per sprecare il suo
tempo?
-Sesshomaru
, io l’ho vista recitare e ti assicuro è
proprio brava!- è ancora Inyasha che parla.
Lo
fa solo perché gli faccio pena? Dice che sono
brava solo perché gli faccio pena?
-Non
ti costa niente! Falla provare per almeno
cinque minuti! Se non ti sta bene puoi scartarla fino al momento della
rappresentazione!- dice Shippo.
Sesshomaru
non dice niente.
Io
invece avrei voglia solo di urlare. Gli occhi mi
pizzicano. Mi sento così stupida.
Avrei
dovuto aspettarmelo.
Senza
che me ne accorga le lacrime iniziano a
scendermi copiose.
Inizio
a correre, non vedo nemmeno dove sto andando.
Vado
a sbatter contro Kikyo.
-Rin!
Ma perché piangi?- mi domanda.
Non
le rispondo nemmeno. Muovo le mie gambe il più
veloce che posso.
Arrivo
all’uscita e supero Ayame.
-Rin
dove vai?-mi urla.
Non
l’ascolto. Corro , corro e corro.
Ed
è così per tutta la strada verso casa.
Appena
arrivo dentro non saluto nessuno, mi dirigo
verso la mia stanza.
Mi
butto sul letto e affondo la
testa
nel cuscino.
Sesshomaru
Taisho, io ti odio.
La
sveglia trilla. Ieri sera mi sono dimenticata di
toglierla, oggi è sabato.
Non
ho voglia di alzarmi ma lo faccio lo stesso.
Dopo
aver fatto colazione con un bel caffè forte
vado in bagno per farmi una doccia.
Il
getto dell’acqua è forte e lava via ogni goccia
di sudore presente sulla mia pelle.
Appoggio
la testa sul muro mentre l’acqua continua a
scorrere.
Ripenso
a quello che ho sentito ieri e mi viene di
nuovo da piangere.
Basta!
Ho deciso , non andrò più a quello stupido
corso.
Mannaggia
ad Ayame quando ha deciso di portami con
lei e a me che alla fine mi sono iscritta.
Dopo
alcuni minuti decido di uscire dalla doccia.
Mi
asciugo i capelli e , anche se oggi non ho
intenzione di uscire, mi vesto.
-Buongiorno!-dico
non appena entro in cucina.
Ci
sono mia madre e Kanna. Mio padre è
al lavoro, anche se ho i miei seri dubbi.
Vedo
mia madre prendere i suoi due limoni e metterli
nel frullatore. Poi vedo che guarda me e Kanna.
Nella
testa inizia ad insinuarsi un leggero dubbio ,
che la mamma abbia intenzione di mettere anche me e Kanna nel
frullatore per
spremerci fino alla polpa ed uscire come ci vuole lei?
Conoscendola
so che potrebbe averlo pensato.
Sto
ancora pensando quando Ayame bussa al citofono
di casa.
-Ayame…
oggi non ho voglia di uscire- le dico.
Dobbiamo
usare le parole in codice perché mia madre
non sa niente.
-Non
ci pensare nemmeno. Tu adesso prendi la giacca
e vieni con me!-dice in tono che non ammette repliche.
-Vai
tesoro! –dice la mamma facendo la sua comparsa
nel corridoio e con il suo bicchiere con il succo di limoni.
Se
solo sapesse dove vado realmente.
Non
ho altra scelta, sono costretta ad
andare.
-Si
può sapere che hai fatto? Hai tutti gli occhi
gonfi!-
-Non
ti preoccupare Ayame! Sarà un po’ di
allergia-dico io
-Rin
, non sono nata ieri! Tu sei allergica al
polline a siamo a novembre! Ma se non vuoi dire che ti è
successo ,
tranquilla!-
Le
sorrido grata. Non ho proprio voglia di parlarne
, anche perché conoscendomi so che scoppierei a piangere di
nuovo.
Non
appena vedo il teatro sento qualcosa allo
stomaco. Non dovevo venire.
Esattamente
come due sabati fa entro dentro
controvoglia.
-Ciao
! come va?-dice Koga rivolto a tutte e due.
Anche
se so perfettamente che in realtà stava
parlando solo con Ayame.
-Ciao
ragazze, ben arrivate!-dice Shippo allegro.
Poi
guarda meglio il mio viso.
Oh
Dio, ti prego , ti scongiuro, fa che non dica
niente.
-Hai
gli occhi gonfi! È successo qualcosa?-mi
domanda.
Ecco,
l’ha detto! Che giornata sfortunata.
Non
rispondo e noto con la coda dell’occhio che
Ayame ha fatto cenno a Shippo di lasciar perdere.
-Iniziano
le prove! Sbrigatevi ad entrare!-
Sesshomaru
compare come per magia davanti a tutti
noi.
Andiamo
verso il teatro e ci sediamo.
-Ragazzi,
oggi sceglierò i personaggi che dovrete
interpretare! Quindi cercate di fare del vostro meglio!-
Di
sicuro è riferito a tutti questo discorso tranne
che a me.
-Aprite
il copione! Atto terza, scena terza-
Faccio
come ci ha ordinato. Ma tanto è inutile.
Forse è già tanto se durante la rappresentazione
mi farà aprire e chiudere il
sipario.
-In
questa scena ci sono Romeo, Frate Lorenzo e la
Nutrice…-
Ci
sono alcuni minuti di pausa.
Mi
metto comoda sulla mia sedia, tanto non mi
chiama. Anche se ieri sera Inuyasha e Shippo gli hanno chiesto di farmi
provare.
Dopo
devo ricordarmi di ringraziarli , è stato un
gesto gentile il loro.
Di
sicuro mi guarderanno con aria interrogativa e
penseranno che sia una matta, il che è vero. Ma non importa.
-Miroku
tu prova a fare Rome, Jakotsu tu prova a
fare Frate Lorenzo e la Nutrice la farà…-
Ok!
Allora secondo me o chiama Ayame oppure Kagome ,
forse Kikyo non sarebbe da escludere.
-…Saito!
Tu farai la nutrice-
Cosa?
Ha detto proprio il mio cognome?
BELLA
GENTEEEEEEEE!
SALVE! VISTO CHE AGGIORNAMENTO VELOCE CHE HO FATTO? IN QUESTO CAPITOLO
ABBIAMO
VISTO UNA POVERA RIN E UN INTRANSIGENTE SESSHOMARU! COSA
SUCCEDERà ADESSO CHE
SESSHOMARU VUOLE METTERE ALLA PROVA LA BRAVURA DI RIN? ASPETTATE IL
PROSSIMO
CAPITOLO!
RINGRAZIAMENTI:
MIKAMEY:
SONO STATA VELOCE ANCHE QUESTA
VOLTA? IL CAPITOLO TI è PIACIUTO? SPERO DI SI!
UN KISS
KAIMY_11:
Già… SE IO AVESSI COME REGISTA
UNO COME SESSHOMARU NON PENSEREI PROPRIO A RECITARE… ANZI
XD! UN BACIO
ISY_264:
AYAME è IL PERSONAGGIO CHE IN QUESTA
FF MI RIESCE MEGLIO! SESSHOMARU SI SCIOGLIERà MA CI
VORRà UN Po’ DI TEMPO…
DEVONO ANCORA INIZIARE TUTTI I CASINI! UN KISS
MILOXCAMUS:
EVVIVA! COME VEDI , TRANNE VERSO
LA FINE, RIN NON è STATA ANCORA CHIAMATA! POVERINA! BEH MA
NEL PROSSIMO LA
VEDREMO ALL’OPERA… PER QUANTO RIGUARDA LO
SPETTACOLO… NE DOVRà PASSARE TANTE LA
NOSTRA EROINA PRIMA DI ARRIVARE SANA E SALVA ALLA RAPPRESENTAZIONE!
BACIOTTI
KADE:
MARITINO MIO! ANZI MIRKO… SCAZZA? CMQ
SONO STRA FELICE CHE LE MIE BATTUTE NELLE FF SIAMO DIVERTENTI! ALMENO
PER TE…
BACIONE
SUPERSARA:
EH SI PURTROPPO… MA CI SARANNO
TANTISSIMI CASINI PRIMA CHE TUTTI TROVINO LA FELICEITà! PER
QUANTO RIGUARDA IL
PITBULL … RIN DARà DIVERSI SOPRANNOMI A
SESSHO… NON PROPRIO CARINI! UN MEGA
BACIO
_SEFIRI_:
CREDO PROPRIO CHE IL FORZA RIN SIA Più PER IL CAPITOLO
PROSSIMO! UN BACIO
ARYUNA:
GUARDA CHE IL
TUO COMMENTO ERA SPETTACOLARE! TI RINGRAZIO PER ESSERTI SFORZATA! SPERO
CHE IL
NOSTRO SESSHO TI SIA PIACIUTO ANCHE QUI! ATTENTA PERò A NON
SBAVARE SULLA
TASTERIA… ALTRIMENTI COME FAI CON I COMMENTI??? UN KISSONE
LILYSOL:
AHAHAH! HO CAPITO CHE TI ASSILLO
CON LA SOLITA FRASE “MI LASCI UN COMMENTO?” MA MICA
TI PUNTO ADDOSSO UN FUCILE…
AL MASSIMO UN BAZUKA!
GRAZIE MILLE PER
IL SOLO FATTO CHE MI INCORAGGI A CREDERE IN ME!TANTI BACI ALLA MIA
MAMMINA
EMILY
FF:
RIN RISPONDE MALE ALLA SORELLA perché STARE
TROPPO CON SESSHOMARU LA Fa DIVENTARE COME LEI! MA TRANQUILLA CHE NEI
PROSSIMO
CAPITOLI LA SORELLINA SI RISCATTERà… E AD UN
PREZZO MOLTO ALTO! BACI
COMMENTATE
MI RACCOMANDO!
|
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Capitolo 6 *** 6 Iniziano i giochi!!! ***
6
INIZIANO I GIOCHI!!
-…Saito!
Tu farai la nutrice!-
Cosa?
Ha detto proprio il mio cognome?
-Rin
ti ha chiamato!-dice Sango felice.
Non
capisco cos’abbia da essere così felice, non
hanno mica chiamato lei.
-Io???-
chiedo indicandomi.
-Conosci
qualcun altro che si chiama Saito?-
Che
tono acido, peggio di me quando rispondo a mia
madre.
Di
sicuro mi ha chiamato perché glielo hanno chiesto
Inuyasha e Shippo.
-Vuoi
aspettare che cresce l’erba?- continua lui
visto che non mi sono mossa di un millimetro.
Mi
alzo e , con il copione in mano , mi dirigo verso
il palco.
Il
personaggio che devo interpretare entrerà
più tardi
e paziente aspetto. Continuo a
guardare furiosa Sesshomaru. È la comodamente seduto, con i
suoi fedeli
occhiali che usa solo per leggere e guardare gli attori quando recitano.
Oltre
che Pitbull è pure Orbo.
Tanto
lo so benissimo che appena aprirò bocca mi
farà tornare al posto. Così può dire a
Shippo e Inuyasha che lui mi ha fatto
provare.
Ecco
che arriva la mia parte.
Non
so se ce la farò con tutte queste persone
davanti a me. L’altra volta era con Inuyasha e con lui sto a
mio agio ma adesso
il solo pensiero che quegli occhi mi fisseranno attenti mi rende
nervosa.
Coraggio
Rin! Fatti forza!
-Oh
padre santo, oh ditemi padre santo, dov’è lo
sposo della mia padrona, dov’è Romeo?-
Cerco
di dire con più naturalezze possibile. Cerco
di muovermi in modo adeguato.
Chissà
che risultato!
Vedo
Miroku e Jakotsu leggermente stupiti. Ho fatto
qualcosa di male?
Continuiamo
la nostra parte.
-Ecco,
signore, un anello che essa mi ordinò di
consegnarvi. Su, sbrigatevi; è già molto tardi!-
Dico
la mia ultima battuta ed esco.
Non
posso fare a meno di voltarmi per vedere la faccia
del Pitbull Orbo , ormai ho deciso di chiamarlo così.
Lo
guardo e … vedo un espressione stupita. La stessa
di Miroku e Jakotsu. Che abbia recitato bene?
Torno
al mio posto.
-Caspita
Rin! Ma sicura di non aver mai studiato
recitazione?-mi domanda Kagome.
-Ma
tu e Inuyasha dite le stesse cose? Anche lui mi
ha fatto la tua stessa identica domanda- dico io sottovoce.
Noto
che Kagome al nome di Inuyasha arrossisce.
Gatta
ci cova!
Le
prove continuano… ed io vengo chiamata molte
volte.
Wow
non posso crederci.
Sesshomaru
mi sta facendo recitare… ho quasi le
lacrime agli occhi per la felicità.
Provo
un po’ di tutto, prima la Nutrice , poi Donna
Montecchi , Donna Capuleti e alla fine addirittura Giulietta.
Il
tempo vola ed io nemmeno me ne accorgo.
-Caspita
sono già le 17.00!-dice Ayame guardando
l’orologio di marca che porta al polso.
-Ed
io sono sfinita!-dico buttando all’indietro la
testa e chiudendo gli occhi.
-Ci
credo che sei stanca! Sesshomaru ti ha fatto
provare più di tutti noi messi insieme!-questa volta parla
Sango che sbuca da
dietro la mia schiena facendomi prendere un colpo.
-Venite
tutti qua! Vi assegnerò le parti!-dice poi
con voce autoritaria Sesshomaru.
Ci
avviciniamo. Mi accontenterei anche di una parte
piccola piccola, piuttosto che non fare niente.
Tutti
aspettano ansiosi.
-Kikyo
, tu farai il Coro; Kagome e Inuyasha voi due
farete i genitori di Giulietta, quindi i Capuleti-
Noto
che i due ragazzi si guardano sorridendo. Di
sicuro sono felici di dovere recitare insieme il ruolo di marito e
moglie.
-Per
la parte dei Montecchi ho scelto Ayame e Koga-
Non
posso fare a meno di sorridere, se non ci fosse
tutta questa intorno Ayame urlerebbe di gioia.
-Sango
, tu farai Rosalina; Naraku Mercuzio;
Bankotsu e Jakotsu voi farete rispettivamente Benvolio e Tebaldo.-
A
loro sono stati assegnati ruoli importanti. Tranne
che per Sango ma da quanto ho capito a lei la cosa non dispiace tanto.
-Miroku
e Kagura voi sarete Romeo e Giulietta, mi
raccomando!-
Alla
fine ha deciso di scartarmi. Vabbè , almeno ho
potuto recitare.
-Sesshomaru
ma la Nutrice chi la farà?-domanda poi
Inuyasha.
-Ah
già , hai ragione! La Nutrice la farà Saito!-
Cooosa?
Io … la parte della Nutrice di Giulietta.
Oh
mio dio! Non me lo sarei mai aspettata.
-Complimenti
Rinuccia Cannuccia!-dice Ayame.
Sono
talmente felice che non me la prendo nemmeno
per il nomignolo.
Mentre
tutti ci dirigiamo verso l’uscita sento
Inuyasha dire a Sesshomaru.
-Non
avevo ragione?-
-Si…
Avevi proprio ragione!- dice Sesshomaru.
E
pensare che oggi non ci volevo nemmeno venire.
È
solo passato un giorno da quando Sesshomaru , il
Pitbull Orbo, ci ha assegnato i rispettivi ruoli e tutti sembrano
impazziti.
Kagome
ha iniziato a prendere le misure a tutti per
confezionare i vestiti. Non sarà per niente facile poverina,
credo che le darò
un mano.
Sango
si occupa della scenografia e viene “aiutata”
da Miroku.
Ayame
si è proposta di aiutare Koga a preparare la
locandina della rappresentazione.
io
per quanto posso do una mano alla povera Kagome.
Non
abbiamo ancora capito quale sia il vero ruolo di
Inuyasha, non lo vuole dire a nessuno perché si vergogna.
Mah!
C’è
una bella atmosfera tra noi della compagnia. E
di questo ne sono felice.
Adesso
Miroku e Kagura provano la scena del balcone
tra Romeo e Giulietta. È bella come scena ma rileggendo il
copione ho
rivalutato molto la scena finale, dove i due amanti muoiono.
Davvero
toccante.
Sarebbe
stato bello interpretare Giulietta ma non ho
la bravura di Kagura e poi ho appena iniziato devo ritenermi fortunata
ad aver
avuto il ruolo della Nutrice.
Mi
sto davvero impegnando per questa
rappresentazione. Certo mi imbarazza recitare davanti a tutti questa
gente ma
credo di potercela fare.
-Rin!
Mi aiuti con le misure di Ayame?-urla Kagome
dall’altra parte del teatro mentre con un metro prende le
misure di Ayame.
-Arrivo
subito!-dico io correndo verso di lei.
Mamma
mia! Sono le 17.34!
Tecnicamente
le prove sono finite però io ho deciso
di rimanere di più.
Tanto
non ci sarà nessuno e posso provare quanto e
come voglio.
Ho
deciso di fermarmi oltre perché voglio davvero
migliorare. Mi ci sono proprio appassionata al teatro.
E
voglio dare il meglio di me stessa.
Saluto
Sango con Miroku, Ayame e Koga e per ultimi
Kagome e Inuyasha.
Mentre
mi avvio verso la sala vado a sbattere contro
Shippo.
Oggi
indossa un pantalone nero, un maglione del
medesimo colore.
Le
mie narici sentono chiaramente il suo profumo
intenso, ma ci ha fatto il bagno nel profumo oggi?
-Ehi
Rin! Che ci fai ancora qui?-
-Ehm…
Niente di che!-
-Se
vuoi ti aspetto e ti accompagno io a casa!- dice
lui in tono cortese.
È
davvero cortese. Però non posso accettare.
-Non
ti preoccupare Shippo! Tu vai pure!-
Mi
ci vuole un po’ per convincerlo, ma alla fine
vinco io.
Bene!
Adesso non c’è nessuno. Posso anche andare a
provare da sola.
Prendo
in mano il copione e mi dirigo verso il
palcoscenico.
Sfoglio
velocemente le pagine. Una scena in
particolare devo provare.
Ma
le mie mani si fermano sulla scena del balcone.
La
leggo. È più forte di me.
So
che non dovrei farlo ma lo faccio.
Inizio
a leggere le battute di Giulietta.
-La
maschera della notte mi nasconde il
viso:vedresti ,allora, il rosso che copre le mie guance , per le parole
dette
questa notte! Oh, come vorrei, volentieri , volentieri, smentire le
parole; ma
ormai , addio finzioni! Mi ami tu? So che dirai di sì, ed io
ti crederò; ma se
giuri , puoi ingannarmi. Dicono che Giove rida dei falsi giuramenti
degli
amanti. O gentile Romeo , se mi ami, dimmelo veramente…-
Queste
parole sono davvero toccanti, profonde ,
poetiche e cariche d’amore.
Continuo
questo scambio di battute tra la mia
Giulietta e un Romeo immaginario.
Arrivo
verso la parte dove si augurano la
buonanotte.
-Non
parlarmi più e lasciami al mio dolore; domani
manderò qualcuno…-
Qua
adesso dovrebbe esserci una battuta
di Romeo. La leggo a voce bassa.
Poi
di nuovo una battuta di Giulietta. Poche parole
ma che vanno dritte al cuore.
-Mille
volte buonanotte!-
-Mille
volte cattiva notte, ora che mi manca la tua
luce. Amore va verso amore come i ragazzi fuggono dai libri; ma amore
lascia
amore con la malinconia dei ragazzi quando vanno a scuola-
Sento
una voce maschile dire queste parole.
Sono
esattamente quelle che dice Romeo dopo la
buonanotte di Giulietta…
Oddio!
Qualcuno mi ha sentito!
Guardo
verso la porta e vedo qualcuno che avanza
piano piano verso di me.
Avrei
dovuto riconoscerlo dalla sua voce.
Ma
adesso lo riconosco solo guardando i suoi occhi
ambrati.
CIAU
A TUTTI!
ANCHE QUI SONO A ROMPERVI LE BALLE CON LA MIA STORIELLA! AVRETE CAPITO
CHI è LA
PERSONA CHE HA GUARDATO RIN? BEH… IO IN OGNI CASO NON VE LO
DICO! BENE ADESSO
PASSIAMO AI RINGRAZIAMENTI:
MILOXCAMUS:
SONO D’ACCORDO CON TE , IL FATTO
DI DIRE LE COSE SENZA TATTO è TIPICO DI SESSHOMARU! COMUNQUE
COME HAI VISTO IN
QUESTO CAPITOLO SESSHOMARU SI è RICREDUTO! SPERO TI SIA
PIACIUTO! UN KISS
ISY_264:
BEH PER ADESSO
SESSHO LE HA DATO LA PARTE DELLA NUTRICE… MA NEL
PROSSIMO… ODDIO TI STO DICENDO
TROPPO! UN BACIO
MIKAMEY:
EH LO SO! POVERA RIN QUANDO HA
SENTITO QUELLE PAROLE MA COME VEDI IN QUESTO CAPITOLO SI è
RIFATTA ALLA GRANDE!
UN BACIO
ARYUNA:
BEH ANCHE IO LO VEDO BENE SESSHOMARU
COME SFRUTTATORE DI RETTE! BACIOTTI
KADE:
MIRKO! SCAZZA? TI HA SBATTUTO IL
CAPITOLO? SPEOR DI SI! UN KISS
EMILY
FF:
GRAZIE! SONO CONTENTA CHE TI SIA
PIACIUTO IL CAPITOLO! SPERO CHE ANCEH QUESTO SIA STATO DI TUO
GRADIMENTO! TANTI
BACI
LILYSOL:
EHEH! LA FASE
VERAMENTE INTENSA DEVE ANCORA ARRIVARE! CMQ X QUANTO RIGUARDA LA TUA
PROPENSIONE A SCORDARTI DI INSERIRE LE RECENSIONI, NON TI PREOCCUPARE
CHE TI
AIUTERò IO… CON UN BEL BAZUKA IN MANO! KISSONI
_SEFIRI_:
PER ADESSO RIN FARà LA NUTRICE… MA
IN SEGUITO! BEH SEGUIMI PER SAPERLO! BACI
|
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Capitolo 7 *** 7 Scambio di ruoli ***
7
SCAMBIO DI RUOLI
Guardo
la persona che mi sta fissando.
Avrei
una voglia matta di sparire.
Sesshomaru
mi ha visto mentre provavo le battute di
un personaggio che non è il mio.
Avvampo
in un baleno.
Da
quanto tempo era lì a guardarmi?
-Come
mai sei ancora qui?- mi domanda.
-Volevo
esercitarmi un po’ di più!-
-Ma
stavi provando una parte non tua!-
E
adesso che gli dico?
-Lo
so! È solo che … Questa parte mi piace molto
Noto che mi
guarda ancora. Mi mordo il labbro inferiore.
-Continua!-
dice poi salendo anche lui sul palco.
Rimango
un po’ spiazzata.
-Avanti!-
Riprendo
a leggere.
-Oh
se avessi voce di falconiere per richiamare il
mio falco gentile. Il prigioniero parla sottovoce, non può
urlare; certo saprei
spezzare la caverna devo Eco si chiude, e fare la sua voce aerea
più fioca
della mia, a furia di ripetere il nome di Romeo-
Non
posso fare a meno di agitarmi. Mentre parlo
guardo i suoi occhi e sono davvero incantata. Sento di nuovo quel
brivido che
ho provato la prima volta che l’ho visto. Sento chiaramente
il mio cuore che
batte forte a causa della vicinanza del mio viso al suo.
-Forse è l’anima mia che
mormora il nome. Come nella
notte la voce degli amanti ha chiaro suono dell’argento, di
musica dolcissima,
all’orecchio che ascolta!-
Non
ha nemmeno bisogno di leggere il copione. Parla
con voce suadente. Non sembra nemmeno il ragazzo scorbutico e
irascibile di
sempre. Mi prende una mano e la tiene fra la sua continuando a parlare.
Non
posso fare a meno di arrossire. Ecco il momento
della figura della stupida.
Adesso
tocca a me.
-R-Romeo!-
e inizio anche a balbettare. Adiamo bene!
Penso sarcastica.
-Mia
cara!-
Continuiamo
così, fino a quando Romeo e Giulietta
non si ritirano.
Mi
lascia la mano che cade lungo i miei fianchi.
Poso
la mano sinistra sul mio petto e sento che il
cuore batte ancora forte.
Respiro
in modo irregolare.
-Devo
ricredermi! La tue movenze sul palco sono
eccezionali , la tua voce ben impostata… come attrice sei
davvero brava!-
Oh
mio dio! Adesso svengo. Mi ha fatto un
complimento.
Non
ci posso davvero credere. Di solito , per far
capire che una scena è andata bene, non dice niente.
Sto
arrossendo ancora di più! Accidenti a me!
-È
tardi! Forse è meglio se torni a casa!- dice alla
fine lui rompendo il silenzio.
Non
dico niente e prendo la mia corsa e la mia
giacca poggiate su una poltrona del teatro.
-Allo…
allora
a doma..ni! –
Ma
perché sono così?
Mi
avvio verso l’uscita a grandi passi.
-Vedi
di non mancare domani!- mi dice poi mentre sto
per uscire.
Certo
che ci sarò domani. Anche se
non ho capito perché me l’ha detto.
Stanotte
non ho dormito.
Non
ho proprio chiuso occhio.
E
questo non giova alle mie capacità fisiche e
mentali.
Sembro
un morto che cammina, e purtroppo se ne
accorge anche Ayame che non la smette di tempestarmi di domande.
-Ti
prego Ayame! Oggi non sono in vena di domande!-
le dice seccata.
Non
riuscivo a smettere di pensare
a quello accaduto la sera prima.
Arriviamo
a teatro in perfetto orario.
Salutiamo
Shippo che sembra più interessato a
leggere il documento che ha in mano.
Tutti
i ragazzi sono già all’opera.
Arriva
anche Sesshomaru.
-Iniziamo!-
dice semplicemente.
Facciamo
come ci ha detto e ci sediamo al nostro
posto.
Sul
palco salgono Kagura e Miroku per continuare le
scena d’amore tra Romeo e Giulietta.
-Aspettate!
C’è un cambiamento di programma!- dice
Sesshomaru prima che i due inizino a parlare.
Tutti
sono un po’ sbigottiti.
-La
parte di Giulietta la farà Saito e non più
Kagura!-
Cosa?
Io dovrei fare la parte di Giulietta?
DI
NUOVO CIAU! ANCHE STAVOLTA L’AGGIORNAMENTO è STATO
VELOCE … NON è VERO?
STAVOLTA NON POSSO RINGRAZIARVI TUTTI UNO AD UNO , perché
NON HO PROPRIO TEMPO,
SPERO CHE LE RECENSIONI SIANO MOLTE COME SEMPRE! UN BACIO E FATEMI
SAPERE CHE
NE PENSATE DEL NUOVO CAPITOLO!
|
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Capitolo 8 *** 8 Prove Extra ***
8
PROVE EXTRA
-La
parte di Giulietta la farà Saito e non più
Kagura!-
Cosa?
Io dovrei fare la parte di Giulietta?
Tutti
iniziano a mormorare e a guardarmi.
Ma…
io non posso. Non sono brava quanto Kagura.
Lui
rimane impassibile e non dice niente.
Questo
però non vale per Kagura che è davvero
furiosa.
Posso
solo immaginare come si sente.
-Cos’è
questa storia Sesshomaru? Io non dovrei più
interpretare Giulietta? È uno scherzo spero!-
-Nessuno
scherzo! Tu adesso farai la
parte della Nutrice-
-Sei
uscito fuori di testa? Una ragazzina come lei?
Senza esperienza, non è brava quanto me!- esclama lei.
È
proprio sicura di sé.
Avrà
anche ragione ma sentire lei che dice questo di
me… mi manda in bestia.
-Io
ho deciso così! E chiunque non è
d’accordo può
anche andarsene!- sbotta furioso rivolto a tutti gli altri che
mormorano
guardando me.
Perché
lo ha fatto? Per quale motivo?
Mi
sento come un coniglio in mezzo ad una tana di
lupi affamati.
Sono
davvero terrorizzata.
-Avanti!
Và al tuo posto e lascia venire la nuova
protagonista!-
Kagura
lo guarda con occhi di fuoco.
Io
non posso fare a meno di alzarmi. Mentre mi avvio
verso il palco e, mentre supero Kagura, lei mi urta di proposito e dice
a bassa
voce:-Ti aspetto fuori!-
Oddio!
Adesso sì che ho paura.
Quella
come minimo mi scuoia viva.
Prendo
il copione in mano e inizio a recitare
insieme a Miroku.
-Caspita
Rin! La parte della protagonista … e sei
arrivata da pochissimo! Devi aver colpito molto il nostro caro
Sesshomaru!-
dice Inuyasha mentre mi dà una pacca sulle spalle.
Sono
seduta sui gradini del palco. Sesshomaru ci ha
dato alcuni minuti di pausa. Con noi ci sono anche Ayame , Koga ,
Kagome ,
Miroku , Sango e Jakotsu.
-Io
credo che non abbia fatto la scelta sbagliata!
Sei stata davvero brava ad interpretare Giulietta prima- dice Kagome
cercando
di incoraggiarmi.
Posso
farmi tutti i complimenti che vogliono ma il
mio morale è a terra.
Chissà
cosa penseranno tutti gli altri.
In
quel momento arriva Kagura, ha gli occhi rossi ,
segno evidente cha ha appena pianto.
Si
dirige a grandi passi verso di me.
CIAFF
Mi
molla un ceffone in pieno viso.
Di
sicuro c’ha messo dentro tutta la rabbia che
aveva dentro perché fa male da morire.
-SEI
UNA VERA SGUALDRINA! TE LA SEI FATTA CON
SESSHOMARU PUR DI OTTENERE LA PARTE! MA SAPPI UNA COSA, NON SARAI MAI
BRAVA
QUANTO ME!-
È
folle! Sembra un pazza.
Io
sono immobile dalla paura. Mente gli altri sono
stupiti.
Kagura
si sta avvicinando di nuovo. Non ditemi che
mi vuole tirare un altro schiaffo.
Purtroppo
mi sa che è proprio così!
Chiudo
gli occhi… ma il colpo non arriva.
Li
riapro e vedo Shippo che, non so come, è apparso
e ha bloccato Kagura
-Lasciami
Shippo! Non posso permettere che una gatta morta mi faccia togliere la
parte!-
È
fuori di sé.
Cerco
di alzarmi… ma mi gira la testa. Le gambe non
mi reggono e mi cedono.
Sto
per crollare sul pavimento ma Inuyasha mi
afferra al volo.
-Ehi
Rin! Tutto bene?- mi domanda.
-Mica
tanto!-
Sango
è veloce come un fulmine e mi dà un po’
di
acqua e zucchero.
Mi
servono alcuni minuti prima di riprendermi.
Kagura
si è allontanata, mentre gli altri sono tutti
intorno a me.
Mi
sa che non sarà facile sopravvivere fino alla
rappresentazione.
Sto
raccogliendo le mie cose. È arrivata l’ora di
tornare a casa.
Onestamente
oggi non vedevo proprio l’ora di
andarmene.
Appena
arriverò a casa mi fiondo in bagno e mi
immergo nella vasca da bagno. Non voglio sentire ragioni.
Ayame
mi sta aspettando.
Mi
avvio verso l’uscita , quando da dietro sento
qualcuno chiamarmi:-Saito! Vieni qui!-
Mi
volto e vedo Sesshomaru che mi guarda con quel
suo sguardo freddo.
Faccio
cenno ad Ayame di aspettarmi.
Quando
mi avvicino ,lui mi dice:- Dì ad Ayame di
andarsene! Ho bisogno che tu ti fermi qui ancora un po’!-
Che
cosa? Proprio oggi che voglio andare a casa?
Che
sfiga! Gli dei mi sono avversi.
-Senti
Ayame, io ho ancora da fare… tu vai pure a
casa!- le dico
-Ah…
ok! A domani , Rin!-
Ha
fatto una faccia
strana. Vuoi vedere che per quello che ha detto Kagura
adesso crede che
me la faccia con Sesshomaru?
Beh
non le darei tutti i torti visto che adesso le
ho detto che mi fermavo di più e guarda un po’ chi
c’era oltre a me?
In
che casini mi vado a mettere?
-Perché
vuoi che rimanga di più?-chiedo
-Ho
scommesso su di te per questo spettacolo , non
voglio che tu reciti male! Oggi , dopo la pausa, eri strana!-
Già!
Non riuscivo
a togliermi dalla testa quello che mi aveva detto Kagura.
Sono sicura
che lo pensano tutti che me la faccio con Sesshomaru.
Però
se devo essere sincera non
mi dispiacerebbe!
Rin!
Adesso non è il momento di pensare ad una cosa
del genere!
Ma
che vado a pensare? Quanto sono scema.
Sesshomaru
mi lancia letteralmente addosso il
copione.
Lo
afferro al volo e lo apro.
-Atto
terzo, scena quinta!-
Agli
ordini! Penso tra me e me.
-Su questa
parte ti ho vista insicura! Dai, leggi!-
Mi
schiarisco la voce.
-Vuoi
andare già via? Ancora è lontano il giorno:
non era l’allodola, era l’usignolo che trafisse il
tuo orecchio timoroso: canta
ogni notte laggiù dal melograno;credimi , amore , era
l’usignolo!-
-Era
l’allodola, messaggera dell’alba, non
l’usignolo. Guarda , amore, la luce invidiosa a strisce orla
le nubi che si
sciolgono a oriente; le candele della notte non ardono più e
il giorno in punta
di piedi si sporge felice dalle cime nebbiose dei monti. Devo andare:
è la vita
, o restare e morire.-
Sesshomaru
ha poggiato una sua mano sulla mia spalla
e ha parlato vicino al mio orecchio. Mi sono venuti i brividi. Il cuore
è in
tumulto e la mia mente non capisce niente.
Non
sarei dovuta rimanere.
-Adesso
Romeo sta per andarsene, ma Giulietta lo
ferma…-
Adesso
ha tolto la mano dalla mia spalla .
-Prova
ad abbracciarmi da dietro e vediamo come
viene la scena!-
Cosa?
Dovrei abbracciarlo da dietro?
Ma
siamo usciti tutti fuori di testa?
-Avanti!
Se fai la timida ti tolgo la parte!-
No!
Non può togliermi la parte, chissà cosa
penseranno gli altri.
Mi
faccio coraggio.
Lui
si gira e mi da la schiena.
Mi
avvicino e cerco di abbracciarlo.
Lo
circondo con le braccia. Sento chiaramente il suo
profumo invadere le mie narici.
-E
questo lo chiami abbraccio? Mi stai solo
sfiorando!-
Mi
prende le mani. Il tocco delle sue mani è
leggero. Le sento fredde , appena le sue toccano le mie ecco di nuovo
quel
brivido lungo la schiena.
Mi
attira ancora di più al suo corpo. Le mie braccia
circondano completamente la sua vita e… caspita il ragazzo
fa palestra, sento
perfettamente gli addominali scolpiti.
Il
mio corpo aderisce perfettamente alla sua
schiena.
Oh
no! Il mio seno! Praticamente preme sulla sua
schiena. Chissà che starà pensando.
Ma
perché Madre Natura è stata così
cattiva con me?
Però…
mi piace stare così con lui. Poggio la mia
testa sulla sua ampia schiena. Sento perfettamente il battito del suo
cuore.
-La
battuta!- la sua voce mi riporta con i piedi per
terra.
-Ehm…
quel chiarore laggiù n…non è la luce
del
giorno, lo so: è una me…meteora che si
libe…libera per te dal sole questa
notte, la torcia per farti lume sulla via di Mantova; dunque rimani
ancora, c’è
tempo per andare-
Ho
balbettato in alcuni punti… però non mi
interessa. Mi piace stare così.
-Mpf!-
Fermi
tutti! È per caso uno sbuffo questo?
Ecco
lo sapevo! Avrà pensato che sono un’incapace.
Mi toglierà la parte.
Ben
fatto Rin!
Mi
sposto leggermente per vedere la sua faccia e…
Alt!
Stop!
Questa
mi sembra una risata trattenuta. Vedo la
bocca di Sesshomaru leggermente incurvata.
No!
Impossibile, Sesshomaru non sorride mai!
Forse
me lo sono immaginato.
Nel
frattempo non mi sono accorta che sono nella
stessa posizione di prima.
Mi
tolgo immediatamente.
Ma
non mi accorgo di un’altra cosa.
La
mia maglia, è tutta giù e si intravede , anzi si
vede benissimo il mio seno con tanto di reggiseno.
Sesshomaru
si è girato, cerco di essere il più
possibile veloce ma non lo sono abbastanza.
Le
guance sono roventi , ci si potrebbe cuocere un
uovo.
Quanto
vorrei non essere così timida.
-Ehm…
continuiamo domani…de…devo davvero andare! Si
è … è fatto tardi!- dico guardando
l’orologio.
Porca
puttana , sono le 20.30
Afferro
la borsa e la giacca e corro verso l’uscita.
La
fortuna mi ha abbandonato! Se è per questo non è
mai stata con me.
Piove
e pure a dirotto.
Sbuffo.
Dio ti prego, prima o poi qualcosa nella mia
vita falla andare bene.
-Dove
credi di andare a quest’ora con questa
pioggia? Dai, ti accompagno io con la macchina- Sesshomaru si
è materializzato
al mio fianco.
Lo
seguo coprendomi con la borsa da scuola.
Però,
il signorino si tratta bene , una Porche!
Insomma un poveraccio, penso sarcastica.
Salgo
più veloce che posso, cercando di non
bagnarmi.
Appena
salgo sento il chiaro odore di sigarette… non
ditemi che il Pitbull Orbo è anche un fumatore.
Mi
sa che dovrò chiamarlo il Pitbull Orbo Fumatore
Incallito.
Che
nome lungo!
Sesshomaru
sale e senza dire una parola mette in
moto.
Mi
chiede il mio indirizzo ed io rispondo ,
balbettando.
Durante
tutto il tragitto non vola una parola in
macchina , regna un silenzio da tomba.
Muovo
la mia gamba su e giù nervosamente. Sono
davvero nervosa.
Le
gocce di pioggia si infrangono sui vetri e non
riesco a vedere niente fuori.
Mi
guardo intorno, studio attentamente la macchina.
Caspita è davvero bella, interni in pelle.
Il
mio sguardo cade sul guidatore, il Pitbull Orbo
Fumatore Incallito.
Si
è messo gli occhiali anche per guidare, vorrei
vedere, ci mancava che non li metteva e andavamo a frantumarci contro
qualcosa.
Però
non perde la sua bellezza con gli occhiali,
anzi gli conferisco un’aria più matura e
intellettuale.
Piccole
gocce di pioggia gli rigano il viso e i
capelli argentei sono leggermente bagnati.
È
davvero bello come un dio greco , un adone.
Ma
non so… mi sembra che qualcuno della compagnia
abbia detto che sia un misogino, insomma prova avversione per le donne.
Spero
vivamente che non sia come Jakotsu …
altrimenti sai che spreco!
Beh
però i sospetti ci sono, quando la mia maglia
lasciava vedere , e pure troppo, i miei “tesori”
lui non si è scomposto. Se ci
fosse stato Miroku non oso pensare a cosa avrebbe fatto!
In
pochi minuti arriviamo sotto casa mia.
-Ehm…
grazie mille! Ci vediamo domani! Buonanotte!-dico
io mentre scendo.
-Buonanotte
Rin! Ti aspetto domani alle prove!-
Non
posso crederci! Mi ha chiamata per nome.
Sento
una strana sensazione, è piacevole.
Mentre
mi dirigo verso il cancello non posso fare a
meno di sorridere.
Mi
ha chiamata per nome! Yuppi!
Apro
la porta di casa.
-Rin!
Dove sei stata?-
Ecco
che ci pensa la mia cara mammina a spezzare i
miei pensieri dolci e teneri.
Compare
nel corridoio dell’ingresso con una faccia
che farebbe paura solo ad un gatto randagio.
-Scusami
mamma! Sono stata dalla zia e ci siamo
messe a parlare!-
-Tu
e mia sorelle andate a braccetto!- esclama
furiosa.
Sempre
meglio che andare a braccetto con te. Quanto
mi manda in bestia mia madre.
Salgo
le scale, butto la giacca e la borsa sul letto
della mia stanza.
Mi
dirigo in bagno.
Giro
la manopola dell’acqua calda e aspetto che la
vasca si riempi.
Intanto
mi sfilo i jeans chiari, mi tolgo la maglia
maledetta.
Rimango
in biancheria.
Guardo
con faccia da cane bastonato il mio seno.
Mi
metto di profilo.
Orrore!
Sembra ancora più grosso.
Uff!
Poi
il mio sguardo cade sulla carta igienica.
Illuminazione!
Eureka!
Prendo
una grande quantità di carta, l’arrotolo e la
metto in mezzo al reggiseno, esattamente tra le due coppe.
Così
forse il seno sembra un po’ più piccolo.
Sì!
Funziona!
Oh
Demone Celeste, questa volta hai deciso di stare
dalla mia parte.
Intanto
che faccio i miei ringraziamenti , fermo
l’acqua calda. Mi tolgo anche la biancheria e mi metto dentro
la vasca.
Aaaaaaaah!
Che bello!
Ci
metto dentro il mio bagnoschiuma preferito, alle
fragoline di bosco.
Sento
i miei muscoli sciogliersi.
Chiudo
gli occhi e mi rilasso.
SBAM!
La
porta si apre all’improvviso.
Le
ultime parole famose. Mia sorella Kanna è entrata
in bagno.
-Sei
stata bene dalla zia Rin?-
Ma
che è matta? Mi disturba solo per questo?
-Sì!
Sono stata bene!-
-Però
Rin è strano! La zia non ha una Porche! E non
ha i capelli argentei come i miei, e non è nemmeno un
ragazzo di circa
vent’anni!-
-Stà
zitta! Vuoi che la mamma senta?-dico io
alzandomi subito dalla vasca.
-Facciamo
così, tu mi dai un po’ di soldi ed io sto
zitta!-
Che
cosa? Ma stiamo scherzando?
-Scordatelo!-
-Ok!
MAAAAAAAMMA…Mpf!-
Esco
di corsa dalla vasca, allagando tutto, e le
tappo la bocca.
-D’accordo
, ti do i soldi… ma tu stai zitta!-
Vedo
che sulla faccia c’è un ghigno divertito.
Ma
che razza di sorella ho? A quattordici anni fa
già i ricatti? Andiamo bene!
Oh
demone Celeste, aiutami te!
|
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Capitolo 9 *** 9 Primi Attriti ***
9
PRIMI ATTRITI
Mi
sveglio abbastanza presto, prima della sveglia.
Credo che sia un evento più
unico che
raro. Si solito non mi sveglio nemmeno con le cannonate.
Svogliatamente
mi lavo i denti e la faccia.
Mi
infilo la gonna verde a pieghe , la camicia
bianca a maniche lunghe , la giacca verde ed infine il fiocchetto
intorno al
collo. Eccomi in divisa scolastica , semplice e comoda.
Ayame
non la sopporta , a me invece non è mai
dispiaciuta , anzi …
Saluto
i miei genitori che stanno facendo colazione,
cioè mio padre fa colazione , mia madre… beh
lasciamo perdere!
Saluto
Kanna con un cenno della mano. Sono ancora
incavolata per quello che è successo ieri sera. Mi ha
chiesto un bel po’ di
soldi per mantenere il silenzio.
La
vedo troppo bene nella mafia, ha la stoffa giusta
per fare il boss.
Come
ogni mattina aspetto Ayame alla stazione dei
treni , che come al solito arriva agli ultimi cinque minuti.
Eppure
non mi incavolo, anzi , ho un sorriso da
deficiente stampato sulla faccia che mi và da un orecchio
all’altro.
Mentre
il treno corre veloce , non posso fare a meno
di pensare a quello che è successo ieri sera con Sesshomaru.
Non
sono sicura se quello che ho visto fosse una
risata trattenuta, forse me lo sono immaginata.
E
poi mi rende felice il fatto che mi abbia chiamato
per nome!
So
che è un comportamento da ragazza infantile ma…
non posso farci niente.
Le
lezioni volano e finalmente io e Ayame arriviamo
davanti al teatro.
Noto
che Ayame mi guarda in modo strano oggi, forse
crede anche lei che io me la intenda con Sesshomaru?
Beh
non avrebbe tutti i torti, ieri sera ha visto
che mi fermavo da sola con lui a teatro…
-Senti
Rin… io vado da Koga!-dice senza darmi il
tempo di dire altro.
Benissimo!
Anche la mia migliore amica crede che io
sia una gatta morta!
-Ciao
Rin!- dice Inuyasha salutandomi calorosamente.
Almeno
è uno dei pochi che non mi tratta con
freddezza!
-Come
va?- mi chiede lui.
-Abbastanza
da schifo, grazie!-
-Perché?
È successo qualcosa?-
-Beh…
da quando Kagura ha detto quelle cose, mi
sembra che … insomma , gli altri mi guardino …
male! E poi ieri sera mia
sorella Kanna mi ha chiesto un bel po’ di soldi per stare
zitta con mia madre…-
Oh
mio dio! E adesso? La mia solita linguaccia!
-E
perché tua sorella ti ha chiesto dei soldi?-
Beh…
non mi resta altro da fare che raccontare tutto
ad Inuyasha. Credo di potermi fidare di lui.
Gli
racconto tutto. Del fatto che ieri sera
Sesshomaru mi ha chiesto di fermarmi di più in teatro, del
mio stupore, della
parte dell’abbraccio e di quel sorriso , forse immaginato.
Mentre
parlo arrossisco, e non poco.
-Mmmh!
Capito! Quindi ieri c’è stato un bellissimo
incontro tra te e mio fratello…-
-Inuyasha!-
urlo dandogli una pacca sulla spalla
anche se la mia forza fisica è uguale a quella di una
formica- ed io che
speravo di potermi fidare di te! Sei uguale a tutti gli altri!- e
faccio la
finta offesa.
Il
ragazzo non dice niente… strano , di solito ,
esattamente come Ayame, risponde ad ogni provocazione.
Giro
lentamente la testa e …
-MALEDETTO!
LASCIAMI!- urlo io.
Inuyasha
mi ha stretto il collo con il braccio e
adesso sta sfregando un pugno sulla mia testa.
-Che
hai detto??? Io non sono come gli altri!-
-LASCIAMIIIII!-
urlo come una pazza. Ma lui mi fa
male.
Cercando
di riuscire a concludere qualcosa , afferro
una ciocca argentea dei lunghi capelli di Inuyasha. Inizio a tirare
forte.
Ma
non molla.
Con
l’altra mano gli tiro dei pugni. Non so se li
sto tirando a lui o a qualcos’altro visto che non riesco a
vedere niente.
La
nostra lotta continua e nessuno dei due vuole
darla vinta all’altro.
-Ma
che stata facendo?- domanda una voce alle nostre
spalle.
Oddio!
Questa voce… non può essere!
Io
e Inuyasha ci fermiamo…e piano piano ci voltiamo.
Davanti
a noi c’è Sesshomaru che ci guarda con aria
interrogativa.
Dio
ti prego , manda un fulmine dall’infinito cielo
blu e fulminami riducendomi in cenere.
Da
lontano , allungando lo sguardo , vedo benissimo
anche Kagome.
Però
il suo sguardo non è quello di tutti i giorni,
non è quello sguardo allegro e pieno di grinta.
È
… strano. Non saprei nemmeno come descriverlo.
Sembra che abbia scoperto la sua migliore amica che pomicia con il suo
ragazzo.
Non
trovavo un esempio migliore per descrivere il
suo modo di guardarci.
La
vedo che poi si dirige verso il teatro.
-Ciao
Kagome!- la saluto , nonostante mi trovi nella
stessa posizione di prima.
-Tsk!-
fa lei e se ne va verso il teatro.
Ma
che ha oggi? L’ha per caso morsa una tarantola?
-Allora?
Volete rimanere lì tutto il giorno?
Sbrigatevi!- ci ordina Sesshomaru e poi , anche lui come Kagome , se ne
va.
-Hai
visto? Il mio fratellone è geloso!-
-Inuyasha,
smettila o faccio in modo che tu non
possa più procreare in futuro!- dico con il mio tono da
Assassina.
-Comunque
sappi che faccio il tifo per te! Kagura
non la vedo bene
con mio fratello!-
-Kagura?
Ha per caso avuto una storia con
Sesshomaru?-
-No!
Però lei gli corre dietro da molto tempo! Ecco
perché se l’era presa tanto ieri! Non è
solo per il fatto che le ha tolto il ruolo da protagonista!-
Mmm…
in effetti come ragionamento non fa una piega.
Meglio
non pensarci, per adesso.
Appena
entriamo dentro notiamo che c’è un sacco di
gente , tutta indaffarata.
Anche
io e Inuyasha ci mettiamo al lavoro , però …
continua a lanciarmi occhiate provocatorie quando passa Sesshomaru.
Forse
ho fatto male a dirgli tutto.
Però
se Inuyasha mi lancia sguardi scherzosi ,
Kagome mi guarda letteralmente male, come se volesse incenerirmi.
I
minuti passano veloci, quando qualcuno mi chiama:-
Rin! Vieni qui! Devo prendere le misure per poterti cucire il vestito-
Mi
avvicino e con Kagome andiamo verso i camerini.
Non
mi rivolge la parola, non sembra la solita
ragazza allegra. Cosa può essere successo?
Lei
prende il metro e inizia a prendermi le misure.
-Ehm…
senti Kagome… è per caso successo qualcosa?-
domando io.
-No!
Non è successo niente!- però dal suo tono si
capisce tutt’altro…
-Ti
dispiace togliere la camicia della divisa? Così
prendo le misure del petto!-
Faccio
come mi ha chiesto.
Però
quando l’apro ,con orrore vedo che …
Oh
no!
-Mpf…AHAHAHAH!
Ma Rin che ci fai con dei
fazzolettini nel reggiseno?- domanda la mora di fronte a me mentre ride
a
crepapelle.
Questa
è la Kagome che conosco.
-Ehm…
vedi Kaggy, io ho un brutto
problema-dico mentre mi tolgo i fazzoletti dal reggiseno- ho il seno
troppo
grande per il mio fisico! E allora ieri sera ho elaborato una strategia
per
farlo sembrare… meno evidente! Mi sono infilata questi
fazzoletti in mezzo alle
coppe del reggiseno e… voilà, il seno sembra
più piccolo!-
-Sei
proprio strana, degna migliore
amica di Ayame! Di solito le ragazze mettono i fazzoletti nel reggiseno
per
farlo sembrare più grosso ma … non più
piccolo!-
Ha ancora gli occhi
inumiditi a causa delle
risate.
Finisce
di prendermi le misure ed io mi
rivesto.
-Senti
Kagome… oggi ti vedo strana! Se
c’è qualcosa che ti preoccupa, puoi sentirti
libera di parlarmene!-
Vedo
che la mia amica ha fatto una
faccia strana. Oggi proprio non la capisco.
Dopo
che Kagome mi ha preso le misure la
vedo prendere il suo blocco dei disegni
e iniziare a disegnare il mio abito da scena.
-Vai
pure Rin! È una sorpresa l’abito
che voglio fare!-
Esco
senza dire nemmeno una parola.
Passeggio
per i corridoi dell’edificio.
I tacchetti delle mie scarpe fanno un ticchettio piuttosto fastidioso.
Noto
poi che la porta del ripostiglio,
dove si tengono le scope, è aperta e la luce accesa.
Di
sicuro si saranno dimenticati di
spegnerla.
Mi
avvicino ma dentro sento delle voci.
-Ti
sei innamorato di Kagome
, Inuyasha?- dice una voce femminile
in tono piuttosto seducente.
-Adesso
basta Kikyo! Sono stanco dei
tuoi giochetti!-
Che
cosa? Kikyo e Inuyasha chiusi nel
ripostiglio?
Sbircio
appena. Vedo che Kikyo si sta
avvicinando sempre di più ad Inuyasha.
-Eppure
una volta guardavi solo me!-
-Sei
stata tu a lasciarmi! Lasciami in
pace!-
Inuyasha
è davvero furioso. Non l’ho mai
visto così.
Esce
all’improvviso e me lo ritrovo
davanti. Dietro di lui compare anche Kikyo che se ne va sbuffando.
-E
tu che ci fai qui?-
-Scusa
ma … involontariamente ho sentito
tutto!-
-Ti
spiegherò tutto più tardi! Adesso è
meglio andare! Sesshomaru ci sta aspettando!-
Le
18 e 30.
Oggi
abbiamo fatto più tardi de solito.
Non vedevo l’ora di finire, anche perché sono
davvero curiosa di sapere la
storia di Kikyo e Inuyasha.
Siamo
i primi ad andarcene. Ayame mi
aveva detto che usciva anche oggi con Koga.
L’aria
gelida di novembre si infrange
sul mio viso, causando una leggera lacrimazione dei miei occhi.
Inuyasha
non si è ancora deciso a
parlare. E va bene.
Se
Maometto non va dalla montagna , la
montagna va da Maometto.
-Insomma
Inuyasha, mi vuoi spiegare
questa storia?- gli domando alla fine.
-Io
e Kikyo stavamo insieme un anno fa!
L’amavo davvero tanto e credevo che la
cosa fosse reciproca , ma poi senza un motivo mi ha lasciato! Stavo
male e non
riuscivo a farmene una ragione, ma poi ho incontrato Kagome e mi ha
ridato il
sorriso, all’inizio mi ero avvicinato a lei solo
perché assomigliava a Kikyo. Ma
poi ,col tempo, conoscendola ho visto che di Kikyo non aveva
assolutamente
niente in comune, credevo di aver trovato la persona giusta per me
…-
-Ma
ecco che torna Kikyo e tu vai nel
pallone-concludo io al suo posto.
Lui
annuisce.
Caspita,
bel casino.
Certo
che Kikyo è davvero una carogna,
prima lo lascia , poi torna e spera pure che lui ritorni con lei. Mah!
Valla
a capire quella!
-Beh…
non credo di essere quella esperta
in materia, però quello che ti consiglio di fare
è di decidere con calma!-
È
l’unica cosa che posso dirgli! Se
fosse per me gli direi “Lascia stare quel morto che cammina e
mettiti con
Kagome che è piena di vita” ma sarebbe scorretto
da dire.
-Grazie…-
dice lui in tono flebile.
Gli
sorrido, poi mi fermo e lo
abbraccio.
Non
è un abbraccio fra due amanti ma
semplicemente una manifestazione di affetto ad un amico molto caro.
Mi
sono davvero affezionata a lui, lo
potrei considerare una sorta di fratello maggiore.
Ad
un certo punto ci dividiamo, io vado
per la mia strada e lui per la sua.
Appena
arrivo a casa noto che regna uno
strano silenzio.
Insomma
, so benissimo che mamma e
papà non ci sono , ma almeno Kanna deve
esserci. Di solito quando torna a casa la sento cantare a squarciagola
una
canzone oppure che
traffica col cibo in
cucina.
Tutto
questo silenzio mi mette addosso
una strana agitazione , come se da un momento all’altro
potessi scoprire
qualcosa di strano, e non capisco il motivo di questo mio presentimento.
Arrivo
in camera mia, butto la giacca
sulla sedia e mi allento il fiocco della divisa scolastica.
Noto
una piccola chiazza all’altezza
delle ascelle sulla mia camicia. Devo dire a Shippo di tenere
più basso il
riscaldamento in teatro, ogni volta torno a casa tutta sudata.
Sarà
meglio farsi una doccia , non
sopporto di dover stare con questa roba addosso.
Prendo
anche il pigiama da dietro il
cuscino del mio letto, così sono già pronta.
Mi
infilo le mie ciabatte rosa e mi
dirigo in bagno.
Apro
delicatamente la porta e…
Vedo
qualcosa che avrei preferito non
vedere.
HOLA!
ANCHE OGGI UN NUOVO CAPITOLO DELLA MIA STORIELLA! ABBIAMO
VISTO CHE L’AMICIZIA TRA RIN E INUYASHA SI VA SEMPRE
Più A SOLIDIFICARSI , MA
QUESTO NON è BEN VISTO! POI ABBIAMO SCOPERTO I PROBLEMI DI
CUORE DI
INU…POVERINO! AGGIUNGEREI IO! E COSA AVRà VISTO
LA NOSTRA RIN? LA RISPOSTA AL
PROSSIMO CAPITOLO!
RINGRAZIAMENTI:
ARYUNA:
EH LO SO! KAGURA è STATA CRUDELE CON RIN… MA IN
FONDO è COMPRESIBILE… LE HA
SOFFIATO LA PARTE! PER QUANTO RIGUARDA IL SENO DI RIN CREDO CHE NEMMENO
SESSHOMARU RIUSCIRà A FARGLI CAMBIARE IDEA! UN KISS
MILOXCAMUS:OH
BEH A ME
KAGURA MI è SEMPRE STATA SULLE BALLE , PEGGIO DI KIKYO ( A
DIR LA VERITà
PREFERISCO KIKYO A KAGURA! NON MI UCCIDETE ADESSO!) BEH KANNA INVECE
è FURBA,
FIN TROPPO! BACI
_SEFIRI_:
GIA! ULTIMAMENTE MI SONO FISSATA
CON NANA! LA TAGLIA DI REGGISENO DI RIN è UNA BELLA QUINTA ,
UN Po’ GRANDINO ,
SE POI CALCOLIAMO IL FATTO CHE è PICCOLA E MINUTA!
È UN VERO COMPLESSO! KISSONI
EMILY
FF:
HO L’IMPRESSIONE CHE IL DEMONE
CELESTE SIA ANDATO IN VACANZA PER AIUTARE LA NOSTRA RIN! KISS
ISY_264:
GIA! RIN è FORTUNATA AD ESSERE
ACCOMPAGNATA A CASA IN MACCHINA , UNA PORCHE ADDIRITTURA, DA SESSHO!
CMQ KANNA
è SOLO UN Po’…DIABOLICA! BACIOTTI
MIKAMEY:
HAI RAGIONE … RIN è RIN! SPERO TI
SIA PIACIUTO IL CAPITOLO! KISSONE
LILYSOL:
QUANDO HO DETTO CHE KAGURA DOVEVA
ESSERE BUONA? HO UN LAPSUS FREUDIANO! DAVVERO TI PIACE? A ME PARE ABBIA
PERSO
LA MIA FICCY! TVB MAMMINA
KAIMY_11_
E CHI NON SAREBBE SVENUTA AD
ABBRACCIARE SESSHOMARU? IO CREDO CHE SAREI CADUTA IN UN COMA PROFONDO E
MI
SAREI RISVEGLIATA DOPO 10 ANNI! BACIOTTI!
RAGAZZI
FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE! È IMPORTANTE,
SARANNO GLI ORMINI IN TEMPESTA, SARò IO CHE SONO TROPPO
PROBLEMATICA MA HO L’IMPRESSIONE
CHE LA MIA FF STIA PERDENDO! UN BACIO E COMMENTATE!
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Capitolo 10 *** 10 Via Di Casa ***
10
VIA DI CASA
Apro
delicatamente la porta e…
Vedo
qualcosa che avrei preferito non
vedere.
Mia
sorella Kanna. China sul wc del
bagno mentre si infila due dita in gola.
Vomita
tutto, anche l’anima.
Sento
chiaramente che inizio a sudare
freddo.
Prego
dentro di me che quello che ho
visto sia stato solo il frutto della mia immaginazione.
Chiudo
gli occhi , convinta che quello
spettacolo raccapricciante sia solo frutto della mia immaginazione, e
li
riapro.
Ma
purtroppo non è così.
Vedo
chiaramente mie sorella che si
dirige verso il lavandino e si pulisce la bocca con l’acqua.
-Kanna!
Cos’hai fatto?-domando io
entrando all’improvviso nella stanza.
Lei
ha un sussulto. Poi la vedo
incupirsi.
-Hai
visto tutto?-
-Sì
e …avrei preferito non vedere! Ma
cosa ti è saltato in mente- urlo io furiosa mentre chiudo la
tavoletta del wc ,
mi ci siedo sopra e prendo mia sorella sulle gambe esattamente come un
a
bambina di due anni.
Gli
occhi di Kanna inizano a farsi
lucidi. È una pugnalata al cuore vederla così.
Lei
, che di solito è allegra e a volte
diabolica con me.
-La
mamma aveva detto che ero ingrassata
e allora…- non fa neanche in tempo a finire che scoppia a
piangere.
Quindi
è per colpa della mamma che sta
così!
Complimenti
vivissimi , cara mammina! Se
solo potessi vedere come sta tua figlia…
Anzi
forse saresti contenta nel sapere
cha ha vomitato, conoscendoti potrei pensare di tutto.
Mia
sorella continua a piangere, inizio
a cullarla tra le braccia , esattamente come una bambina.
Aspetto
che si calmi e la faccio stendere
sul letto, fino a quando non si addormenta.
Kanna,
provo una gran compassione per
te!
-Oh
amata Giulietta, perché sei così
bella? Ti ama forse la morte senza corpo?...-
Miroku
sta parlando mentre io sono stesa
su qualcosa che non assomiglia nemmeno lontanamente ad un letto.
È
davvero scomodo!
Io
e il co-protagonista stiamo
provando la sena finale, dove sia
Romeo che Giulietta
muoiono.
Eppure
oggi non mi sento al massimo
della forma, penso ancora a mia sorella e a quello che ho visto ieri.
Che
cosa posso fare?
Come
al solito Sesshomaru ci ha dato un
paio di minuti di pausa. Ne avevo proprio bisogno.
Vedo
che Inuyasha è perso nei suoi
pensieri. Non ditemi che stà ancora pensando a quella morta
di Kikyo.
Gli
altri sembrano troppo presi dalle
loro cose.
Kagome
continua a disegnare sul suo
blocco , Sango è intenta a dare qualche scazzottata a Miroku
mentre Ayame e
Koga parlano della locandina dello spettacolo.
Quasi
quasi vado a fare un salutino a
Shippo.
Lo
trovo immerso , come sempre del resto
, in una marea di documenti.
-Ciao
Shippo! Che stai facendo?-
-Non
lo vedi? Leggo tutti questi documenti!- dice
lui alzando un foglio e mostrandomelo.
-Caspita!
Il tuo lavoro deve essere faticoso! Non ti
è mai venuto in mente di provare a fare l’attore?
Così staccheresti da tutto
questo!-
Lo
sento ridere! Ma cosa ci trova da ridere? Gli ho
appena fatto un discorso serio.
-In
questo tipo di lavoro ci vuole una persona che
ci si dedichi esclusivamente, non è facile stare dietro a
tutta la
documentazione e all’organizzazione degli eventi! Il teatro
non è una cosa che
può fare una sola persona, è tutta
collaborazione!-
-Caspita!
Non credevo!-
In
effetti non ha tutti i torti Shippo, qua ognuno
fa del suo. Kagome si occupa dei vestiti, Sango delle scenografie, Koga
e Ayame
della locandina, Inuyasha non
ho ancora
capito di cosa si occupa ma qualcosa farà di sicuro. Mentre
tutti gli altri
danno una mano , chi a destra , chi a sinistra.
Certe
volte non penso a queste cose.
-Immagina
se Sesshomaru , oltre alla regia che si
occupa di tutto il resto, esploderebbe! Considerando anche il suo
carattere!-
-Già!-
dico io facendo una faccia che dice tutto.
-E
poi me ne occupo io perché ci so fare con la
gente, se lo facesse Sesshomaru di sicuro questa compagnia
Andrebbe
a rotoli!-
Non
posso a fare a meno di ridere
insieme a lui.
Le
prove continuano. Sono appena le
16.00. se penso che devo starci per un’altra ora e mezza,
svengo.
-Oh
fortuna , fortuna! Tutti gli uomini
ti chiamano volubile. Se tu sei volubile, che farai di lui che tutti
stimano
così fedele? Sii incostante, fortuna, perché
così spero che non lo terrai a
lungo lontano, ma lo rimanderai presto da me…-
Recito
la mia parte, quando
all’improvviso sento qualcuno che mi afferra il polso che
avevo alzato per dire
le mie battute.
-No,
questa parte non è così…-
È
Sesshomaru!
-…Vedi?
In questa scena Giulietta compie
una specie di preghiera verso la fortuna! Cerca di metterci
più sentimento!-
La
sua voce, bassa e roca. E che
caspita, già io oggi sto fuori come un balcone, poi lui mi
parla così , è
ancora peggio.
Noto
che da dietro le quinte Inuyasha mi
ha lanciato un’occhiata di chi la sa lunga!
Quanto
sono stata scema a spifferargli
tutto.
-Rin!
Mi senti?- mi domanda Sesshomaru.
-Eeeh!
Si!- rispondo un po’ troppo
agitata.
-Uff!
dai proviamo un’altra scena!- dice
alla fine il mio regista rassegnato.
Mi
stropiccio gli occhi con le mani.
Caspita che sono che ho!
-Rin,ti
senti bene?- mi domanda Ayame
materializzandosi al mio fianco come per magia. Ho notato che non mi
tratta con
la stessa freddezza di pochi giorni fa, e questo mi rende solo che
felice.
-Si
Aya! È solo che in questi giorni
dormo davvero poco!-
-Beh
faresti bene a riposarti! Non
vorrai arrivare alla prima con le occhiaie che ti strusciano per terra?-
-Ayame
ha ragione! Dormi che il sonno ti
fa bella!- dice poi la voce di Inuyasha alle mie spalle.
Con
lui ci sono anche tutti gli altri.
-Vedrò
quello che posso fare!-dico io
con un sorriso molto tirato.
Inuyasha
mi mette una mano sulla testa e
mi sfrega i capelli. Ormai è un gesto quotidiano questo da
parte sua nei miei
confronti.
Eppure
qualcosa ,anzi qualcuno, ci guarda male. Mi volto lentamente e noto che
Kagome
ci guarda esattamente come alcuni giorni fa.
Meglio
allontanarmi da Inuyasha. Lo
spingo via in modo delicato.
Stiamo
andando tutti verso l’uscita.
Oggi
nell’aria on sembra esserci traccia
di quel venticello gelido. Ormai mi ci ero abituata.
Passeggio
tranquillamente con gli altri.
-Rin!-
qualcuno urla il mio nome.
Mi
volte e vede Sesshomaru comodamente
appoggiato alla sua Porche. Indossa una giacca lunga nera di tessuto.
Anche
i ragazzi si sono voltati e
guardano me e lui con aria sospetta.
So
già che mi vuole parlare e quindi mi
avvicino con passo lento.
-Si?-
dico cercando di apparire il più
naturale possibile.
Ma
sembro solo una dodicenne che parla
al ragazzo sedicenne di cui si è
innamorata.
-So
benissimo che domani è domenica , ma
vorrei chiederti il favore di venire anche domani! Devi provare meglio
la
parte!-
Mi
parla con quella sua voce
meravigliosa, alla quale non so resistere.
Oddio
Rin! Comportati seriamente!
Ci
penso un po’ su. Devo trovare una
scusa convincente con mia madre.
-D’accordo!
A che ora?-
-Alle
10 e 30! A domani Rin- dice lui
mentre sale in macchina.
Lo
vedo allontanarsi per poi sparire
dietro la prima curva.
Domani,
a teatro, per provare la parte.
Un
momento! Solo adesso mi viene in
mente che saremo solo io e lui. Lui ed io! Da soli!
Beh
non è una tragedia, ci sono rimasta
altre volte con lui da solo, eppure sono più agitata adesso
delle altre volte.
-Terra
chiama Rin! Terra chiama Rin!-
Vedo
una mano che sventola sul mio
volto. Ritorno con i piedi per terra e vedo che vicino e me ci sono
tutti.
Inuyasha
e Kagome cercano di riportarmi
dal mio stato di trance, Koga e Ayame si lanciano occhiate che parlano
da sole
mentre Sango e Miroku sono rimasti ancora stupiti.
-Un
altro incontro amoroso?- domanda
Inuyasha.
Cretino!
Non lo doveva dire davanti a
tutti.
Ma
a quanto pare nessuno ha sentito.
Meglio così.
La
sveglia segna le 8 e 04. Mancano più
di due ore ma sono sveglia lo stesso.
Mi
sono lavata per bene i capelli , con
lo shampoo alla pesca di Kanna che li rende lucidi e morbidi.
Il
bagnoschiuma invece era quello alla
menta. E fino a qui
non ho avuto
problemi.
Il
vero problema è: come mi vesto?
Gonna?
No! Poi sembra che mi me la sono
messa apposta.
Jeans?
No! Troppo causal.
Meglio
un pantalone nero. Comodo ed
elegante allo stesso tempo.
Lo
prendo dall’armadio e lo metto. Non
mi stanno male , anzi…
Adesso
sevo solo passare alla maglietta.
Intanto
niente scollo a V, se no succede
come l’altra volta che mi si vedono le
“gioie”.
Rovisto
un po’ in giro e trovo
finalmente una maglietta rosa chiaro molto carina. Semplice, niente di
troppo
vistoso.
Beh
l’unica cosa vistosa sono i miei
seni.
Ma
non c’è nessun problema, ho sempre i
fazzoletti.
Dopo
un po’ sono finalmente pronta.
Guardo l’orologio e vedo che sono le 9.58. Meglio sbrigarsi.
-Dove
stai andando?- domanda una voce
alle mie spalle.
Mi
volto. Mia madre è nel corridoio e mi
sta guardando con occhi di fuoco.
-Ehm…
esco con Ayame! Torno stasera!
Ciao a tutti!- dico senza nemmeno darle il tempo necessario per
risponderle.
Quando
sono in strada tiro un sospiro di
sollievo.
Sto
diventando troppo bugiarda, speriamo
solo di non essere scoperta ,altrimenti sarebbe la fine.
Arrivo
davanti al teatro alle 10 e 24.
Sono in anticipo.
Entro
lo stesso e mi dirigo verso il
teatro.
Rimango
stupita quando vedo che c’è già
qualcuno seduto tra le poltrone.
Riconoscerei quei capelli anche in mezzo ad una folla.
Sesshomaru
mi sta aspettando. A che ora
sarà arrivato?
Ed
io che credevo di essere la arrivata
per prima.
Sesshomaru
si volta subito verso di me.
-Buongiorno!-
dice lui , stranamente
allegro.
-Buon…
buongiorno!- ecco!
Sto balbettando.
Lui
si alza dalle sedia e… ancora una
volta il mio sguardo si posa sul suo fondoschiena.
Caspita,
sto diventando una vera
maniaca! Peggio di Miroku.
Sale
sul palco e , con un’elegante gesto
della mano, mi invita a seguirlo.
Prendo
in mano il mio copione. Non so
quali scene vorrà farmi fare , ma spero che non scelga
quella del primo
incontro tra Romeo e Giulietta.
Perché?
In quella scena si baciano!
-Atto
primo, scena quinta!-
Sfoglio
velocemente le pagine e… no!
Come
al solito quello che non voglio che
succeda si realizza… sempre!
-Saltiamo
le altre battute e arriviamo
direttamente alle battute di Romeo e Giulietta!-
Cosa
posso fare? Non posso di certo
ribellarmi!
Lui
inizia a parlare. Le sue parole sono
così dolci e melodiche, ben scandite. La voce è
davvero suadente.
Recita
benissimo, riesce a cambiare
espressione in pochissimo tempo, cosa da non sottovalutare in un attore.
I
suoi occhi mi studiano.
-I
santi non si muovono , eppure
esaudiscono coloro che li pregano!-
dico
io.
Adesso
inizio ad agitarmi di più. Ancora
una battuta e ci sarà il bacio.
-Allora
non muoverti, così la mia
preghiera sarà esaudita. Ecco, le tue labbra hanno tolto il
peccato dalle mie-
Oddio!
Si sta chinando.
Sono
tesissima , sembro un tronco.
Non
capisco perché mi sento inquieta.
Lui continua a guardarmi negli occhi ed io lo ricambio.
C’è qualcosa che non
riesce a farmi distogliere lo sguardo. Il suo respiro mi solletica il
collo,
mentre i suoi capelli scivolano lungo le sue spalle e sfiorano le mie
mani.
Ed
ecco che succede!
Posa
delicatamente le sue labbra sulle
mie.
Non
è un bacio serio , è uno di quelli
finti. Non c’è sentimento , non
c’è passione.
È
solo uno sfiorarsi.
Eppure
perché sono così emozionata? Mi
sento come se avessi le farfalle nello stomaco.
Ma
insieme a questo sento anche
sensazioni spiacevoli.
Un
peso sul cuore. Forse perché so che
mi bacia solo perché è scritto su un copione?
Perché in realtà non è lui che mi
bacia , ma solo un personaggio nato dal puro frutto
dell’immaginazione?
Forse
è così, non so darmi una risposta.
Lui
si stacca ed io sembro imbambolata.
Lo
ripeto: avrei fatto meglio a non
venire.
Forse
devo ricredermi.
Sono
seduta in un elegante bar del
centro con Sesshomaru.
Mi
guardo intorno con occhi
meravigliati. Sembro una bambina che è stata portata in un
parco giochi.
Abbiamo
continuato a provare per
moltissime ore, tutte le scene dove c’erano dialoghi fra
Romeo e Giulietta.
Il
ragazzo , poi, sentendosi soddisfatto
del lavoro mi ha proposto di uscire con lui.
Beh
, non ha proprio detto così. Le
testuali parole sono “non è troppo presto per
tornare a casa?”
Il
senso è quello, almeno spero.
Su
un sacco di riviste ho letto che
quando una ragazza è in compagnia di un ragazzo non deve
prendere roba da
mangiare e onestamente non ho mai capito il perché.
Ma
io me ne infischio, infatti ho appena
ordinato una bella tazza di cioccolata calda con panna , poi Sesshomaru
ha
deciso di aggiungere qualche biscotto , che abbia capito che sono una
fogna
quando si tratta di cibo?
Sento
il so sguardo fisso su di me?
-Qualcosa
non va?- domando io all’improvviso.
Lui
non batte ciglio e poi , in tono
calmo dice:- No, è tutto a posto-
-E
come mai mi stavi fissando?-
-Non
ti stavo fissando! Pensavo!-
-E
a cosa?-
-Quante
domande!- dice lui.
Me
lo hanno sempre detto tutti! Ma che
ci posso fare se sono così curiosa?
È
per caso un peccato?
-Non
credevo fossi così! Mi hai davvero
sorpreso, sei brava a recitare, non sei un’oca giuliva che si
atteggia, sei una
tipa molto alla mano!-
Questo
sarebbe un complimento?
Domando
perché in vita mia ne ho
ricevuti davvero pochi! Sono sempre stata criticata, a dirla tutta.
-Grazie!-
dico con una punta di
imbarazzo.
Però
, devo ammettere che il teatro
funziona. Ho notato che balbetto molto meno di prima , riesco a fare un
discorso senza troppe interruzioni.
Arrossisco
ancora ma il viso lo si può
sempre nascondere tra i capelli no?
Tra
noi due scende di nuovo il silenzio.
Guardo
Sesshomaru con occhio più
attento.
La
mia attenzione viene rubata da
qualcosa che luccica sotto la sua giacca.
-Cosa
c’è?- questa volta è lui a domandarmelo.
-Niente!
Ho visto qualcosa che luccicava
sotto la tua giacca e…-
Non
finisco la frase che lui tira fuori
qualcosa:- Ti riferisci a questo!-
Tra
le dita pallide e affusolate tiene
un ciondolo. Non è molto grande, c’è
una semplice pietra di un bellissimo blu
oceano, intorno alla pietra invece c’è un metallo
giallo, di sicuro oro.
Non
è arzigogolato , non ha disegnini o
cose varie.
Quel
ciondolo è proprio come il suo
proprietaria, perfetto nella sua semplicità.
-Me
lo regalò mio padre quando ero piccolo!
È un ciondolo molto pregiato, si chiama Tenseiga (rapida
spiegazione: visto che
la compagnia si chiama Tenseiga, con l’aiuto di Roro ho
deciso di utilizzare un
oggetto piccolo che sessho si portasse sempre dietro, non potevo usare
la
spada! Vi immaginate Sesshomaru nell’epoca moderna con una
spada al fianco?
O.O!)-
-Tenseiga…
esattamente come la
compagnia! È da lì che hai preso il nome!-
Caspita!
Sono proprio perspicace! A con
che frasi infelici me ne esco?
-Si
esatto! Però non chiedermi
qual è il significato di questa pietra
perché
non lo so e nemmeno perché ci sono così legato!-
Una
delle due credo di saperla già da
me.
È
legato a quel ciondolo perché
semplicemente è un regalo di suo padre.
Vuole bene a suo padre più di quanto egli
stesso creda.
Non
posso fare a meno di sorridere. Allora
anche lui ha un lato umano.
Finalmente
la mia cioccolata arriva
insieme ai biscotti. Hanno un aspetto delizioso, ne addento uno.
Inizio
a mangiare ,quando mi accorgo di
una cosa , Sesshomaru non ha toccato niente, ha sorseggiato il suo
caffè.
Alzo
lo sguardo e questa volta non ho
dubbi.
Le
labbra di Sesshomaru sono incurvate
in un sorriso.
Questa
volta l’ho visto chiaramente, non
me lo sono immaginato.
Benissimo
, sono le 20.18 ed io non sono
ancora tornata a casa.
Ma
non mi importa molto. Sono qui , che
passeggio con Sesshomaru per le strade di Tokyo, è
decisamente meglio.
L’aria
oggi è anche più fredda delle
altre volte, ormai siamo a dicembre. Anche se siamo ancora lontani da
Natale ,
un sacco di negozi hanno iniziato ad abbellire le vetrine con ghirlande
e roba
varia.
Inizio
a sfregarmi velocemente le mani,
sono diventate fredde e se le muovo mi fanno male.
Sesshomaru
mi osserva:- Hai freddo alle
mani?-
-Si!
Colpa mia che non mi ricordo mai di
portare i guanti!- dico mentre continuo a sfregarle e a soffiarci
contro.
Ad
un certo punto sento che Sesshomaru
prende tra le sue mani le mie.
Le
mie appaiono cos piccole tra le sue.
Se
le porta vicino alla bocca.
Ma
che vuole fare?
Poi
capisco tutto, inizia a soffiarci
lui, mentre inizia a guardarmi intensamente.
Ed
io cosa faccio? Arrossisco! È ovvio.
Il
suo soffio è caldo e mi piace tanto.
Vorrei
rimanere così per sempre ma non è
possibile.
Dopo
un po’ lui smette.
-Va
meglio?- mi chiede
-Ehm…
sì!-dico io agitata
-È
tardi! Meglio che ti riaccompagni a
casa!-
La
Porche arriva in pochi minuti sotto
casa mia.
Scendo
e saluto Sesshomaru.
La
sua macchina poi riparte veloce e
sparisce.
Che
giornata! Sono stata benissimo!
Credo
che niente oggi possa rovinarla.
Apro
la porta di casa ed entro nel
corridoio dell’ingresso.
CIAF!
-Ahi!-urlo
io mettendomi una mano sulla
parte offesa.
Vedo
mia madre i piedi davanti a me con
la mano ancora in aria.
Sembra
davvero furiosa. Adesso sì che fa
paura.
-Dove
sei stata?-
-Con
Ayame!- mento io
Vedo
che lei si infuria ancora di più.
-Ayame
ha telefonato due ore fa e ha
detto che ti cercava! E poi , signorinella, ho trovato questo in camera
tua,
cosa significa?-
Mia
madre mi sventola in faccia un
foglio. Non riesco a vederlo bene. Lo afferro.
Oh
no! La locandina dello spettacolo.
Me
l’aveva data Ayame , lei e Koga
l’avevano appena conclusa.
Voleva
sapere un mio giudizio ed io ne
ero entusiasta. Si legge chiaramente
il
mio nome: “Nel ruole di Giulietta , Rin Saito”
Per
sbaglio l’ho lasciata sulla
scrivana! Mannaggia a me, vorrei che un fulmine mi incenerisse adesso.
-Hai
iniziato a frequentare un corso di
teatro?- domanda ancora mia madre
-Sì!
E come hai visto farò anche la
protagonista!- ormai non ha senso tenerle tutto nascosto.
-Mi
hai deluso Rin! Sappi che tu non andrai
più! E poi non provare più ad uscire con un
ragazzo molto più grande di te! Ti
ho vista in macchina con quel ragazzo!-
Che
cosa? Non vuole che io reciti?
Perché
deve essere così egoista? Perché
non posso fare quello che voglio?
Non
ho intenzione di
abbandonare il teatro, proprio adesso che
inizia a piacermi sul serio.
-Scordatelo!
Io continuerò ad andarci,
non puoi impedirmelo! Ho sempre fatto tutto quello che volevi , ma a te
non è
mai importato niente! Sei talmente presa da te stessa che gli altri non
li
guardi proprio, solo quando devono essere ripresi! Non ti accorgi
nemmeno che
Kanna per colpa tua vomita la metà di quello che
mangia!-urlo io. Sono furiosa.
Le
lacrime iniziano a scendermi. Ma mia
madre non si scompone.
Non
voglio più vivere con lei!
Salgo
in camera mia, apro l’armadio e
prendo il mio borsone.
Dentro
ci metto i primi
vestiti che trovo, non li piego
nemmeno.
-Rin!
Non farlo!- urla mia sorella,
anche lei sul punto delle lacrime.
Non
l’ascolto. Sono talmente arrabbiata
che potrei anche picchiarla.
Chiudo
il mio borsone e mi dirigo di
nuovo verso la porta.
-Sappi
che se adesso tu esci da quella
porta, io non sarò più disposta a farti
entrare!-dice mia madre.
-E
allora dimentica che sono tua
figlia!-
SLAM!
Chiudo
la porta alle mie spalle.
Oltre
il legno riesco solo a sentire mia
sorella che piange ancora.
Kanna,
mi dispiace non avrei dovuto
metterti in mezzo.
Però
sono stata troppo impulsiva ,
adesso dove posso andare?
Ma
certo!
Prendo
il cellulare nella mia borsa e
compongo il suo numero.
BENE
ECCO A VOI IL CAPITOLO 10 DI
QUESTA MIA FF! ABBIAMO CAPITO COSA HA VISTO RI N IN BAGNO! E HA AVUTO
IL
CARAGGIO DI MANDARE A QUEL PAESE LA MADRE!
RINGRAZIAMENTI:
RORO:
CARA SORELLINA! SONO CONTENTA CHE SEI TORNATA! SPERO CHE IL CAPPY TI
SIA
PIACIUTO! UN KISS
KAIMY_11:
BEH LA GENTE Può EQUIVOCARE E LA NOSTRA KAGGY
EQUIVOCA ECCOME MA NON SARà SOLO LEI… MA CHE
FACCIO? TI STO DICENDO TROPPO! UN
BACIONE
ISY_264:
ECCO COSA HA VISTO RIN! NON è STATA UNA COSA BELLA
VERO? BACIONI!
MILOXCAMUS:
TI RINGRAZIO PER I COMPLIMENTI! CMQ CI AVEVI
AZZECCATO , KANNA CENTRA ECCOME! UN BACIO
SUPERSARA:
TESORO MIO! GRAZIE MILLE! UN BACIO E FAMMI SAPERE
SE TI è PIACIUTO IL CAPITOZZOLO (MA CHE NOMI MI INVENTO?)
MIKAMEY:
ECCO COSA HA VISTO RIN! SPERO TI SIA PIACIUTO!
BACIOTTI
_SEFIRI_:
IL DEMONE CELESTE MI SA CHE è
TORNATO IN FERIE PER RIN! BACIONI
EMILY
FF:
SPERO TI SIA PIACIUTO IL CAPITOLO! BACIOTTI
ARYUNA:
CHE BELLO! SEI LA PRIMA A COMMENTARE PER DUE VOLTE DI SEGUITO! COMQ
KANNA NON è
AFFATTO CADUTA X LA VASCA COME HAI IPOTIZZATO TU! UN BACIONE
BENE
ADESSO POSSO SOLO DIRVI: COMMENTATE!
|
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Capitolo 11 *** 11 A Casa Di Zia ***
11
A CASA DI ZIA
-Zia
è successo un casino! Puoi venirmi
a prendere sotto casa?-domando io con la voce ancora rotta dal pianto.
Mia
zia ci mette più o meno dieci minuti
ad arrivare.
-Rin!
Tesoro, che è successo?-
Mi
abbraccia forte.
Appoggio
la testa sulla sua spalla e
piango.
Non
c’è bisogno che le dica niente
perché, dopo aver visto il mio borsone, capisce tutto.
Ancora
non riesco a crederci.
Ho
detto quello che pensavo a mia madre,
gliel’ho urlato. Ho avuto il coraggio di andarmene da quella
casa.
-Come
ti senti?-domanda mia zia mentre
guida verso il suo appartamento.
-Calma
zia! Te lo dico quando mi sono
ripresa!-
Provo
una strana felicità, non so come
descrivere questa sensazione.
Avevo
sempre pensato che avrei
sopportato tutto in silenzio.
Forse
sono riuscita a fare tutto questo
proprio grazie al teatro.
Arriviamo
a casa di zia ed entriamo.
-Zia,
sicura che posso stare qui con
te?-
-Rin
, ne abbiamo già parlato! Puoi
stare qui quando e quanto vuoi, ho proprio bisogno di un po’
di compagnia!-
Sorrido
grata a mia zia.
Mi
prepara il letto nella stanza degli
ospiti. Ho come l’impressione che diventerà il mio
nuovo “sarcofago” nei
prossimi giorni.
Mi
faccio una doccia. Voglio far andare
via sulla mia pelle i brutti momenti di un’ora fa.
Mi
sono infilata un pigiama di mia zia,
intorno al collo ho un asciugamano
con
il quale mi tampono i capelli.
Mi
sento finalmente libera. Come se mi
avessero tolto un peso di dosso.
È
una sensazione bellissima.
Mi
butto sul letto e sorrido.
Forse
il grande Demone Celeste si è
ricordato di me e non è andato in vacanza.
-Rin!
Ma che è successo? Ho chiamato
ieri sera a casa tua e tua madre ha incominciato a delirare! Ha detto
che tu
non sei più sua figlia e cose del genere!-
Ayame
mi travolge di domande non appena
metto piede a teatro. Caspita che velocità.
Credo
che come giornalista di gossip
sarebbe bravissima.
-Me
ne sono andata di casa! Adesso abito
da mia zia!- le dico con non curanza.
La
sua faccia assume tutte le
espressioni possibili ed immaginabili.
Prima
è incredula , poi spaventata,
felice…
Fa
davvero impressione questa ragazza,
cambia espressione nell’arco di un nano secondo.
-E
che è successo?- mi chiede lei.
-Semplicemente
ha scoperto che vengo qui
a teatro e non voleva farmi più tornare!-
Non
me la sento di dire ad Ayame di
Sesshomaru, delle prove in più e di tutto il resto.
L’unica
persona che lo sa è Inuyasha ,e
onestamente a volte mi pento della mia scelta. Fa troppo lo scemo
quando c’è
Sesshomaru nelle vicinanze.
-Wow!
Rin Saito sono fiera di te, era
ora che mandassi tua madre a quel paese!- fa la mia migliore amica
abbracciandomi.
Lei
me lo aveva sempre detto che mia
madre a volte era insopportabile ,e come dal torto?
-Comunque
Ayame, per il momento non ne
fare parola con nessuno!intesi?-
Lei
annuisce. Poi entriamo in teatro per
iniziare le prove.
-Quindi
altro incontro amoroso con quel
barbone di mio fratello?- mi sussurra all’orecchio Inuyasha
durante le prove.
Io
sono seduta vicino a lui nei posti
più lontani dal palco, per poter parlare in santa pace.
Il
mio amico mi guarda con sospetto.
Cosa crede? Che io e Sesshomaru ci siamo imboscati con la macchina sua
in un
posto sperduto a fare chissà che?
È
davvero pervertito.
-Racconta
tutto nei minimi dettagli!-
Inuyasha
usa un tono che non ammette
replica.
Gli
racconto tutto , esattamente come
l’altra volta.
Le
sue facce? Meglio non descriverle.
Io
ed Inuyasha continuiamo a parlare
quando noto al suo collo una collana che non avevo mai visto prima. Ha
le sfere
viola e grandi con altre sfere bianche di una forma strana , tipo a
goccia.
Sembra un rosario.
-E
quella collana?- domando io.
-Me
l’ha regalata Kagome! Non me la sono
ancora tolta, anche perché non ce la faccio! Per me avere
questa collana è come
avere Kagome vicino a me!- dice lui toccando con le dita le sfere.
-CASPITA
INUYASHA! NON CREDDEVO FOSSI UN
TIPO DA FARE PENSIERI COSì TENERI!-
Oh
merda! Ho urlato , e nemmeno poco!
Tutti
si sono voltati verso di noi!
Compreso Sesshomaru.
Kagome
ci guarda di nuovo in modo strano
e il nostro cara regista alias Pitbull Orbo Fumatore Incallito ci
incenerisce con
lo sguardo.
Io
ed Inuyasha siamo visibilmente
imbarazzati!
-Ehm…scusateci!
Non volevamo disturbare
le prove!- dico io cercando di salvare la situazione.
-Andate
fuori, così potremmo stare più
tranquilli! Quando mi servirete per le prove vi chiamerò!-
dice il regista.
Cosa?
Sesshomaru ci sta sbattendo fuori?
Mentre
usciamo vedo che Inuyasha avrebbe
solo voglia di strozzarmi.
Iniziamo
a pregare affinchè non lo
faccia.
Quando
rincaso sono ormai le 19.00, ce
ne vuole un bel po’ per tornare a casa di zia.
-Ben
tornata Rin!- trilla lei dall’altra
parte della casa.
Compare
in corridoio raggiante.
È
bello avere qualcuno che ti accoglie
così a casa.
-Ho
comprato delle pizze , non avevo
voglia di cucinare e ho anche affittato un film al videonoleggio,
Notting Hill!
Spero ti piaccia!-
-Zia!
È uno dei miei film preferiti!- le
rispondo
Dopo
più o meno cinque minuti siamo
comodamente spaparanzate sul divano a mangiare pizza e guardare il film!
Per
una volta non devo aspettare le otto
per cenare , non devo stare seduta per forza al tavola e non devo
mangiare quei
cibi ipocalorici che prepara la mamma o la povera Josephine , che
è costretta a
cucinare la roba da mangiare come comanda mia madre.
Per
la prima volta mi sento a casa!
MA
SALVE A TUTTI VOI CARISSIMI! ALLA
FINE RIN è ANDATA DALLA ZIA, NON DA INU
, AYAME O ADDIRITTURA DA SESSHO COME ALCUNI DI VOI AVEVANO SUPPOSTO, VI
AVEVO
DETTO CHE LA ZIA SAREBBE STATA IMPORTANTE PIANO PIANO! SPERO VI SIA
PIACIUTO
QUESTO CAPITOLO! UN KISS
ARYUNA:
COME SEMPRE LA PRIMA! SPEROC HE
QUESTO CAPITOLO TI SIA PIACIUTO! NON IMPORTA SE NON AVEVI
L’ISPIRAZIONE PER IL
COMMENTO , L’IMPORTANTE è CHE IL TUO CI SIA!
BACIOTTI
RORO:
CARA SORELLINA! ALLORA CHE NE
PENSI DI QUESTO? PIACIUTO? KISS
_SEFIRI_:
IL DEMONE CELESTE NON NE VUOLE
SAPERE DI TORNARE! BACIONI
MARYKU:
SONO FELICE CHE LA FF TI PIACCIA!
QUANDO HAI DETTO CHE RIN E SESSHO SONO UNA COPPIA BELLISSIMA MI SONO
MESSA A
PIANGERE DALLA FELICITà! MI HANNO CLASSIFICATO COME
“DROGAT A DELLE RIN X
SESSHOMARU”! SPERO CHE TI SIA PIACIUTO IL CAPITOLO! UN KISS
MIKAMEY:
ECCO SVELATO IL MISTERO!
DELUSA??? MA NON TI PREOCCUPARE CHE RIN AVRà MODO IN FUTURO
DI VIVERE CON
SESSHO!BACIONI
ISY_264:
LO, è ORRIBILE , MA è
ANCHE LA DURA REALTà! PIACIUTO IL NUOVO
CAPITOLO? KISSONI
KAIMY_11:
LA SCENA DOVE SESSHO RISCALDA
LE MANI A RIN PIACE TROPPO ANCHE A ME! BACIONI
LILYSOL:
CHE BELLO TI SEI RICORDATA!
SPERO TI RICORDERAI ANCHE DI QUESTO! BACIOTTI!
|
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Capitolo 12 *** 12 Amore Di Sorella E La Rabbia Di Kagome ***
12
AMORE DI SORELLA E LA RABBIA DI
KAGOME
È
da più di una settimana che vivo da
mia zia. E devo dire che non mi sono proprio pentita della mia scelta.
Sembriamo due ragazzine insieme.
Le
ho anche raccontato di Sesshomaru.
Oltre ad Inu , lei è l’unica a saperlo.
Molte
volte , il sabato mi vuole
truccare lei per
farmi sembrare più
carina, in modo da andare alle prove meglio dei giorni scolastici.
È
davvero bello avere una zia così , mi
tratta come se fossi la sua sorellina.
E
poi la cosa bella è che non è fissata
con le diete e nella sua dispensa c’è di tutto e
di più.
Anche
se non ho ancora capito come fa a
restare così
magra.
Per
quanto riguarda mia madre non mi ha
chiamata nemmeno una volta e non sembra intenzionata a farlo.
Kanna
mi ha chiamato alcune volte. Lei ,
al contrario della mamma , mi ha pregato di tornare a casa , ma io sono
irremovibile.
Una
volta stavo anche per cedere, perché
la mia sorellina si è messa a piangere al telefono. Ma le ho
detto che se vuole
può venire dalla zia a trovarmi quando vuole.
Oggi
è sabato e sembra che il tempo si
sia aggiustato un pochino. Fa sempre freddo ma almeno
c’è il sole.
Ho
incontrato Inuyasha per strada che
stava prendendo un caffè doppio da portar via. Ho deciso di
imitarlo e adesso
tutti e due stiamo passeggiando per le strade di Tokyo e sorseggiamo il
nostro
caffè bollente.
-Allora
, come ti trovi da tua zia?-
Ma
come fa a saperlo?
-Ayame
a volte ha la lingua troppo lunga
e parla senza pensare-
Ecco!
Mi devo ricordare di strozzarla
appena arrivo a destinazione.
Io
e il mio amico parliamo del più e del
meno.
Arriviamo
subito a teatro e davanti ci
trovo una figura a me famigliare.
Non
molto alta e indossa una giacca di velluto nera che fa
risaltare la
pelle bianca. I capelli chiarissimi sono abbelliti da due fermagli a
forma di
fiore.
È
Kanna! Ma che ci fa qui?
Lei
si gira e appena mi vede urla:-Rin!
Ti ho trovata!- e mi abbraccia.
-Ho
chiesto ad Ayame dove potevo
trovarti e mi ha detto di venire qui!- dice lei.
Abbraccio
forte la mia sorellina poi le
presento Inuyasha.
Lui
la riempie di complimenti e la mette
in imbarazzo. In questo io e Kanna siamo uguali, ci imbarazziamo subito.
Noto
che il suo nasino un po’ alla
francese è tutto rosso a causa della temperatura gelida.
Entriamo
tutti e tre nel teatro e vedo
che Kanna sembra stare meglio. Chissà quanto avrà
aspettato.
Ci
togliamo le giacche e le mettiamo nel
guardaroba.
-Kanna…
hai preso dei miei vestiti
dall’armadio?-
-Ehm…
sì!- ammette lei.
Infatti
indossa un jeans chiaro che le
fascia le gambe , degli stivali neri con un po’ di tacco e
infine il mio
maglione nero di lana aderente. A lei sta decisamente meglio
perché non ha il
mio seno troppo “prosperoso”.
-Buongiorno
ragazzi! Ben arrivati!- di
saluta Shippo da dietro.
-Buongiorno!-
salutiamo io ed Inuyasha.
Poi
anche a lui presento mia sorella.
-Hai
una sorella davvero carina!-dice
lui porgendole la mano e regalandole uno dei suoi sorrisi
più belli.
Anche
adesso Kanna diventa rossa, peggio
di me quando vedo Sesshomaru.
Rimaniamo
a chiacchierare quando
all’improvviso prendo mia sorella da parte e le chiedo:-Cosa
sei venuta a
fare?-
-Sono
venuta per chiederti di nuovo di
tornare a casa, per favore Rin! La mamma , anche se non lo ammette sta
male! Ti
prego!-
È
strano vedere Kanna che prega. Di
solito mi ricatta. Mi fa davvero tenerezza.
-Mi
dispiace ma io non torno indietro!
Questo non vuol dire che io e te non dobbiamo più vederci,
quando vuoi vieni
dalla zia , sai che a lei fa piacere ricevere visite!-
Anche
se le dico questo vedo che la sua
faccia è triste. L’abbraccio forte a me per farle
capire che le voglio bene lo
stesso. È una delle persone più importanti per me.
Veniamo
interrotte da Shippo e Inuyasha.
-Scusate!
Rin , dobbiamo andare a
provare, sai che se Sesshomaru non ci trova diventa isterico!- dice
Inuyasha.
-Va
bene ma…Kanna?-dico indicandola.
-Può
assistere alle prove!-
-No!
Potrebbe annoiarsi, le faccio fare
un giro del teatro!- dice poi Shippo intromettendosi nella
conversazione.
Ma
che ha oggi? Quando sono venuta io la
prima volta mica mi ha fatto da “guida turistica”
per il teatro. Siamo stati
noi due seduti a vedere le prove.
Adesso
sarò capace di farmi venire i
complessi per colpa di mia sorella.
-Bellissima
scena quella tua e di Kanna!
Mio fratello non mi ha mai abbracciato!- dice Inu.
In
effetti Sesshomaru che abbraccia
Inuyasha deve essere una cosa surreale.
-
Sai Inuyasha non sei decisamente il
mio tipo, non pensavo che tu volessi essere abbracciato me se vuoi
posso
trovarti un ragazzo disposto a farlo!-
È
la voce di Sesshomaru, è dietro me e
Inuyasha! Entrambi abbiamo un sussulto.
Caspita
che paura.
Inuyasha
arrossisce alle parole del
fratello.
Però
è davvero comica la scena.
Sesshomaru che guarda il fratello con un sopracciglio alzato mentre
Inuyasha
non sa cosa dire.
Poi
lo sguardo di Sesshomaru si posa su
di me. Mi guarda intensamente. Oh mio! Perché lo sta facendo?
Mi
sento come se avessi le farfalle
nello stomaco. È questo l’effetto che mi fanno le
sue occhiate?
Sesshomaru
poi ci supera ed io ed
Inuyasha rimaniamo là come due cretini.
-Secondo
me gli fa bene stare con te! Lo
vedi come è diventato,
più…ehm…flessibile?-
Flessibile?
Sembra che stia parlando di
un materasso.
Certo
che gli amici me li cerco tutti
io!
Sono
stesa sul mio letto e ripenso alla
giornata di oggi.
Stamattina
Kanna è venuta a casa di zia.
Eravamo
ancora tutte e due in piagiama,
mezze addormentate.
Appena
ho aperto la porta ho trovato mia
sorella con degli scatoloni e delle valigie. Per un attimo ho temuto
che anche
lei volesse trasferirsi da zia, non che la cosa mi dispiaccia ,
però… non
saprei.
Poi
alla fine ho scoperto che era stata
mamma ad incaricarla di portare il resto della mia roba a casa di zia.
Questo
significa che non vuole proprio che io torni a casa. Ma tanto la cosa
è
reciproca.
Mentre
Kanna entrava con gli scatoloni
ho notato la sua mano destra , soprattutto le prime due dita ,
l’indice e il
medio. Ho notato dei piccoli tagli e c’erano anche dei
lividi.
Ho
l’impressione che Kanna si sia
provocata di nuovo il vomito. Se continua così rischia di
diventare bulimica, o
forse lo è già.
Mi
sono venuti i brividi. Eppure quando
si è seduta a tavola con me e zia ha mangiato come se niente
fosse.
Poi
però ha detto “vado in bagno”. E
lì
ho deciso di seguirla e lei per fortuna non ha fatto niente.
Anche
mia zia se ne è accorta. Non è
stupida e poi è medico.
Per
il resto la giornata è stata davvero
tranquilla, l’ho passata con zia e Kanna. Sembravamo una vera
famiglia, la zia
Nanako come una specie di madre che cresce da sola le due figlie.
Sarebbe
bello.
Verso
il pomeriggio Kanna ed io siamo
andate nella mia camera, la zia ha voluto lasciarci un po’ da
sole.
-Sai
Rin , capisco perché non vuoi
lasciare il teatro! È bellissimo lì!-ha detto
curiosando tra le mie cose sparse
sul letto.
-Già!-
mi sono limitata a dire.
-Sono
tutti simpatici e gentili!-
Il
mio istinto da sorella maggiore mi ha
suggerito che forse Kanna in quel momento si riferiva a Shippo.
Appena
ho pronunciato il suo nome Kanna
è arrossita. Vuol dire che le piace!
Ormai
so tutto io!
La
mia sveglia con l’orologio digitale
inizia a trillare alle 6.30.
Non
voglio alzarmi!
-Voglio
dormire!- mi lamento.
-Sveglia
poltrona! Devi
andare a scuola!-
Ma
come fa mia zia ad avere tutta questa
energia di prima mattina? Giusto in questo lei e mia madre si
assomigliano.
Mi
alzo con una faccia da zombie. Mi
preparo e faccio colazione in modo molto veloce.
Alle
7.00 sono in macchina con zia che
mi accompagna a scuola.
La
radio
accesa ed è ad un volume accettabile.
-Sai
, ieri sera mi ha chiamato mia
sorella!-
Si
riferisce alla mamma! E la cosa è
strana perché mia madre e mia zia si sentono raramente.
-Mi
ha chiesto di te! In fondo è molto
preoccupata!- continua lei.
Anche
a me dispiace per come mi sono
comportata con mamma , ma per adesso non me la sento di perdonarla. So
che non
è giusto dire così ma non posso farci niente.
Quando vorrò , non so quando, ci
riparlerò.
Adesso
per me è troppo presto.
Arrivo
a scuola
in perfetto orario e come al solito aspetto che arrivi l’ora
di andare a
teatro.
Io
e Ayame adesso
abbiamo ripreso a parlare come prima. Le parole di Kagura alla fine non
l’avevano condizionata.
Quando
arriviamo davanti all’edificio
troviamo Kagome e Koga che parlano e scherzano.
-Ehi
ragazzi!- li saluto io da lontano.
Tutti
e due ci salutano e Koga prende
subito con sé Ayame e spariscono .
-Tu
e Koga siate molto amici vero?-
domando io mentre io e Kagome ci affrettiamo ad entrare.
-Io
e lui ci conosciamo da quando
eravamo piccoli, siamo amici da sempre! Gli confido tutto!-
Mi
viene da sorridere. Anche faccio lo
stesso con Inuyasha, ma non ci conosciamo da sempre. Ma credo che
questo non
sia necessario per voler bene e fidarsi di una persona.
Quando
entriamo vediamo che mancano
anche molti attori come Bankotsu e Miroku.
Kagome
ne approfitta per continuare a
disegnare il mio vestito. Credo che ormai debba aver finito, si ostina
a non
farmelo vedere , dice che è una sorpresa. Speriamo sia bello.
Koga
e Ayame invece stanno parlando in
disparte e non mi va di disturbarli, non voglio reggere il moccolo.
Alla
fine decido di parlare con
Inuyasha. È da quando sono arrivata che mi voleva parlare.
Noto
che ha un’aria allegra e
soddisfatta. Chissà che ha fatto!
Ci
allontaniamo e andiamo fuori dal
teatro.
-Allora?
Di che mi volevi parlare?-
-Sono
arrivato ad una conclusione! Ho
finalmente scelto!-
Lo
guardo un po’ spaesata! Cosa ha
scelto? La maglia da mettersi oggi?
-Ho
scelto Kagome! Con Kikyo ho chiuso!-
Ah
! era di questo che mi voleva
parlare.
-Oh
Inuyasha, meno male che hai
capito!-esclamo io contenta-Però adesso datti da fare con
lei!-
-Beh…veramente,
mi sono già dato da
fare… ieri sera ci siamo visti e l’ho
baciata!-dice lui tutto imbarazzato.
Che
cosa? E me lo dice così?
Sono
troppo felice per lui.
Non
ci penso nemmeno su e lo abbraccio
istintivamente.
All’inizio
il mio amico sembra sorpreso
ma alla fine ricambia anche lui.
-Come
mai questo slancio d’affetto?-
-È
che sono felicissima per te! Sai
Inuyasha che ti voglio bene?- gli dico come una bambina di cinque anni.
-Anche
io ti voglio bene , scema!- mi dice
con quel tono che assomiglia molto a quello che usano i fratelli
maggiori con
le loro sorelline.
Ma
non faccio in tempo a finire di
ascoltare le parole di Inuyasha che subito sento qualcosa che cade per
terra.
Dei fogli.
Io
e Inuyasha ci voltiamo di scatto.
No!
No! No!
Non
ci posso credere. Dalle tende rosse
scarlatte sono usciti Kagome e Sesshomaru e … ci hanno
visti.
Forse
ci hanno anche sentiti! Oh no!
-Che
state facendo?-domanda Sesshomaru
con tono calmo come sempre, anche se mi sembra di coglierci una vena di
rabbia
nella sua voce.
Kagome
invece ha gli occhi lucidi.
Raccoglie
i foglio per terra e li lancia
contro Inuyasha.
-SEI
UN BASTARDO! PRIMA BACI ME E POI TE
LA FAI CON RIN! TI ODIO INUYASHA!-
Kagome
è furiosa. Piange , le lacrime le
rigano il viso.
Mentre
Inuyasha è paralizzato.
Sembra
quasi impaurito.
Kagome
corre non so dove ed Inuyasha la
segue.
Io
rimango lì a fissarli. Allora era
questo quello che pensava Kagome? Che io e Inuyasha ce la intendevamo?
Ed
io come al solito non ho capito niente.
Mi
volto e vedo che Sesshomaru mi
guarda. Il suo sguardo sembra più freddo del solito. Mi
sento come se mille
lame affilate mi attraversassero il corpo.
Cosa
penserà di me? Crede davvero che io
me la faccia con Inuyasha?
Lui
se ne va. Non dice una parola.
Lo
seguo con lo sguardo.
E
le lacrime salgono anche a me!
CIAU
A TUTTI! VI PRESENTO IL CAPITOLO NUMERO 12 DI “MILLE VOLTE
BUONANOTTE” VI AVEVO
DETTO CHE SAREBBERO ARRIVATI I CASINI! E COSì è
STATO… MA NON SI FERMERANNO
QUI! MI DISPIACE MA NON HO IL TEMPO PER RINGRAZIARE TUTTI UNO PER UNO!
SPERO
COMMENTIATE E CHE IL CAPITOLO SIA STATO DI VOSTRO GRADIMENTO! UN KISS
|
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Capitolo 13 *** 13 Reazione A Catena ***
13
REAZIONE A CATENA
Benissimo!
Sesshomaru non mi parla, solo
per riprendermi durante le prove.
Kagome
mi lancia occhiate di fuoco ,
mentre il povero Inuyasha cerca invano di parlare con Kagome.
Uff!
che casino! E tutto questo è
successo per colpa di uno stupido equivoco.
Speriamo
solo cha questo uragano che si
è abbattuto su di noi non si propaghi ulteriormente.
Adesso
sono alle prove. Sono seduta qui
da almeno mezz’ora e non ho ancora provato la parte.
Ormai
tutti recitiamo senza copione, la
rappresentazione è vicina!
Spero
solo che Sesshomaru mi chiami, non
può farmi stare qui in eterno e poi sono anche la
protagonista.
Sul
palco stanno recitando Kagome e Inuyasha
, loro interpreteranno i genitori di Giulietta , quindi Madonna e
Messer
Capuleti.
Tutti
e due recitano bene , il vero
problema è che … si lanciano certe occhiate da
far paura.
Sembrano
che siano due nemici e
non marito e moglie come da copione.
Tutti
lo hanno notato questo, infatti
Sango è sbalordita come tutti gli altri.
Kagome
e Inuyasha sono sempre andati
d’accordo, a parte qualche stupida litigata, e sul
palcoscenico sono sempre
stati in perfetta sintonia tra di loro.
-Ma
che sarà successo?- domanda Miroku
Io
non rispondo. Meglio di no!
SBAM!
Sesshomaru
ha sbattuto con violenza il
copione per terra, non l’avevo mai visto così.
Sul
suo viso si è dipinta
un’espressione davvero
furiosa. Fa
paura.
-Mettete
da parte i vostri problemi! Non
vi permetterò di rovinare il mio spettacolo!-sbotta furioso.
È
strano vederlo così, di solito sta
zitto e basta.
Inuyasha
e Kagome non sembrano
minimamente interessati a quello che dice. Continuano a guardarsi in
cagnesco ,
Inuyasha ci riesce molto bene , a mio parere.
-Adesso
scendete e facciamo provare agli
altri!-
Caspita!
Ma in che casino mi sono messa?
Anzi
, che casino ho fatto?
Però…
forse la colpa non è mia. In fondo
non ho fatto niente di male, ho solo detto ad un mio amico che gli
volevo bene!
È per caso un reato? Non mi sembra.
Non
è colpa mia se Kagome si fa un sacco
di film e fraintende tutto.
Però
mi sento comunque uno schifo , ho
il mio livello di autostima a meno ottocento, il che è
normale per me.
Mi
porto le mani sul viso , come per
nasconderlo e alla fine sospiro rassegnata.
Il
Demone Celeste se n’è andato in
vacanza e ha deciso di non tornare più.
Uff,
anche oggi è finita! Le prove sono
state davvero dure. Sesshomaru mi ha ripreso quasi sempre, nonostante
io abbia
recitato esattamente come le altre volte.
E
se anche lui fosse incazzato? Può
essere ma… che motivo avrebbe?
Mi
rifiuto pensare che sia per Inuyasha
o , tantomeno , Kagome.
L’unica
rimarrei io ma…
Insomma
non sono una sua proprietà e tra
di noi non c’è niente di concreto , oltre ai film
che creo io con la mia mente.
Sto
camminando per il corridoio dell’edificio.
Incontro
Ayame:-Ehi Rin! Aspettami!-
Io
mi fermo. Lei inizia a parlare a
raffica, non sa niente del casino che è successo tra me ,
Kagome e Inuyasha.
Beh meglio
così.
Passiamo
vicino alla sgabuzzino , dove
avevo beccato
Inuyasha e Kikyo a
parlare.
-Ti
rendi conto , Koga?-
Questa
è la voce di Kagome. Anche Ayame
l’ha sentita.
-Dai
Kagome, non fare così! Lascia
perdere quel cuccioletto!- dice Koga.
Caspita,
sto diventando troppo spiona,
e questo non va per niente bene.
Io
e Ayame facciamo in modo di spiare
senza essere viste.
-Vieni
qui Kagome!- è ancora Koga che
parla.
E…
oh mio dio! La sta baciando.
Ma…
insomma non è possibile. Kagome e
Koga insieme?
No,
no, no e ancora no!
I
conti non tornerebbero.
Insomma
ad Inuyasha piace Kagome e la
cosa è reciproca e Koga va dietro ad Ayame.
Perché mai dovrebbe baciare Kagome?
Mi
volto verso la mia migliore amica… ha
le lacrime agli occhi.
Beh
posso capirla!
Lei
non dice nulla , non fa scenate o
cose simili. Corre via. Non
la inseguo
nemmeno, so benissimo che in momenti come questi preferisce stare da
sola. Se
andassi da lei sarebbe capace di sputarmi in faccia.
Anche
io mi allontano, non voglio far
credere che sono una guardona.
Oh
mio dio! Vuoi vedere che tutto questo
è nato a causa del malinteso tra Kagome e Inuyasha?
Mi
sa che è proprio così.
Oggi
è sabato e le prove inizieranno
alle 11 e 30. Sesshomaru ha deciso di posticiparle, il motivo
però non si sa.
Quando
mi sveglio noto che in casa non
c’è nessuno. Di sicuro mia zia sarà
già andata al lavoro e si sarà svegliata
prestissimo.
Rovisto
nella dispensa e trovo una
scatola di cereali al cioccolato. Decido di mangiare quelli.
Ci
metto un’eternità per fare colazione.
Ripenso a quello che ho visto ieri, Kagome e Koga…
è davvero difficile da
pensare…
Insomma
, Kagome mi aveva detto che lei
e Koga erano amici d’infanzia.
Invece
Koga è talmente cotto di Ayame
che non credo la tradirebbe , non
in
questo modo. Poi dai maschi ci si può aspettare di tutto.
Mi
vesto in modo molto veloce, non bado
nemmeno a quello che mi metto.
In
meno di venti minuti mi ritrovo a
teatro.
Entro
e come al solito Shippo mi rivolge
uno di suoi splendidi sorrisi.
Mi
avvio verso le tende rosse quando
vengo fermata da Shippo:- Se fossi in te non andrei lì
dentro!-
Lo
guardo stranita. Perché non dovrei
andare?
Oltre
le tende posso benissimo sentire
le urla di qualcuno, precisamente di Ayame.
Apro
di scatto la tenda e… preferirei
non essere entrata.
Sesshomaru
ancora non c’è, ci sono tutti
gli altri ma soprattutto sul palco ci sono Koga e Ayame che litigano,
il vero
problema è che si è aggiunto Inuyasha che sembra
essere più infuriato del
solito.
Molto
probabilmente Ayame deve aver
detto del bacio tra Kagome e Koga. Anche se non sono sicura che fosse
un bacio.
Mi
avvicino e la lite diventa più
violenta.
-Stà
zitto Inuyasha! Non hai il diritto
di parlare, hai illuso Kagome, sei davvero un bastardo! Un lurido mezzo
demone!- urla Koga.
Ahia!
Ha toccato il tasto dolente di
Inuyasha, lui odia essere etichettato come un “lurido mezzo
demone”
-Ripeti
un po’ quello che hai detto ,
dannato bastardo!-
Il
mio amico è fuori di sé.
È
questione di pochi istanti. Inuyasha sferra
un pugno a Koga e da lì inizia una rissa furiosa.
Kagome
e Ayame sono ferme , immobili per
la paura.
Gli
altri invece li guardano ma non
fanno niente. Non intervengono.
Ma
se non si fermano quei due
rischieranno di farsi proprio del male.
Basta!
Ho deciso, sarà meglio che vada a
fermarli.
Butto
la borsa e la giacca sulla
poltrona e mi dirigo verso il palco. Anche se ci vuole più a
dirlo che a farlo.
Sembrano entrambi due furie, che non possono essere domate.
Cerco
di avvicinarmi piano ma Inuyasha
mi urla conto:-Non ti immischiare Rin , non la smetterò fino
a quando questo
lupastro non mi avrà chiesto scusa!-
Oh
caspita! Sembra indemoniato.
Ignoro
completamente le sue parole e
cerco di dividerli. Cosa difficile per me visto che sono una ragazza e
sono piccola
e minuta, mentre loro sono due ragazzi belli alti e con un fisico ben
messo.
Forse
, però , se ci metto un tono
autoritario forse riuscirò a farli fermare.
Ma
purtroppo non tutto va come io spero.
Infatti
mi arriva un pugno in piena
faccia, da parte di chi non lo so. Di sicuro lo avrà tirato
per sbaglio a me,
almeno spero.
Caspita
se fa male. Sento un dolore
fortissimo alla mascella, vedo tutto bianco.
Deve
averci messo dentro tutta la forza
perché non riesco a reggermi in piedi.
Mi
lascio cadere, convinta di finire con
il sedere per terra ma sento qualcuno che mi afferra.
Ho
ancora gli occhi chiusi per il
dolore. Non appena mi riprendo un po’ vedo che colui che mi
ha preso è
Sesshomaru. E lui quando è sbucato fuori?
-Tutto
bene?- mi domanda mentre mi passa
una mano sul labbro che si è un po’ spaccato.
Sento benissimo l’odore del
sangue.
Certo
pure lui che domande fa? Mi hanno
appena tirato un pugno , secondo lui come dovrei stare? Felice e
contenta
mentre ballo una polca? Non credo proprio.
-Ehm…non
saprei!-dico io frastornata.
Caspita che male!
Mi
porto una mano alla bocca e sento …
del sangue!
Oh
mio dio! Io non sopporto la vista del
sangue!
Molto
probabilmente mi hanno spaccato il
labbro.
Mi
fanno sedere da qualche parte, sulle
poltrone mentre Kikyo mi passa un batuffolo di cotone sulla parte
interessata.
Dietro
la spalla della ragazza vedo
benissimo Sesshomaru che ferma tutti e due. E il modo in cui lo fa non è molto
delicato.
-SMETTETELA!-urla
e i due si fermano
subito.
Caspita!
Che giornata!
-Certo
Rin che potevi evitare di cercare
di dividerli! Ti sei beccata un bel pugno in faccia! Guarda il tuo
labbro- dice
Sango mentre siamo in pausa.
Mi
ritrovo seduta qui sulle scalette del
palcoscenico.
In
effetti non ha tutti i torti ma se
non intervenivo quei due rischiavano di farsi veramente male.
-È
colpa mia se è successo tutto
questo!- dico abbassando la testa.
Sango
poggia una sua mano sulla mia
spalla. Forse vuole consolarmi.
Che
cosa posso fare?
Voglio
risolvere la situazione al più
presto, in fondo la prima è vicina. Non possiamo rovinarla
per dei stupidissimi
equivoci.
Ma
certo! Posso almeno parlare con
Kagome…
Sempre
che non mi mandi a quel faese
prima! Spero proprio di no.
Mi
alzo subito e mi dirigo verso la sala
dei costumi. Mi sento davvero strana, agitata, anzi agitatissima.
Dai
Rin ce la puoi fare!
|
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Capitolo 14 *** 14 Le Cose Non Sono Quello Che Sembrano ***
14
LE COSE NON SONO QUELLO CHE SEMBRANO
Oddio,
ho una paura fottuta, anzi
fottutissima.
Ho
paura che se entrassi Kagome mi possa
mangiare. Nel vero senso della parola.
Ma
ormai sono qui. Non posso tirarmi
indietro. No! Davvero non posso.
TOC
TOC! Batto il mio pungo sul legno
scuro della porta.
-Avanti!-
dice la voce dietro la porta.
Kagome sembra giù.
Apro
delicatamente la porta. Infilo
piano la testa.
La
mia amica è seduta di spalle alla
porta e sembra sia cucendo qualcosa.
Appena
si volta vedo che la sua
espressione… beh non ha molta voglia di vedermi!
-Che
ci fai qui?-ringhia lei.
Cazzo!
Fa più paura di Sesshomaru.
-Ehm…Kagome
volevo parlarti di quello
che è successo… credo che ci sia stato un
malinteso!-
La
voce mi trema. Uffa!ogni volta è
sempre la stessa storia.
-Non
credo ci sia molto da spiegare! Tu
e Inuyasha avete una storia… ed io come una scema ci sono
cascata! Ma la cosa
che mi fa più male è che tu…-la voce
di Kagome è rotta dal pianto.
Caspita!
È tutta colpa mia!
-Senti
Kagome io e Inuyasha non abbiamo
nessuna relazione! Siamo solo amici…-
Lei
alza il viso furiosa, le lacrime
scendono sulle sue guance rosse.
-Non
dire cazzate ,Rin! Ti ho sentito
quando gli hai detto quando gli volevi bene!-
-L’ho
detto in quel momento perché lo
sentivo! Ma il bene che intendevo io … era come quello di
due fratelli!-
Cerco
di parlare come meglio posso … ma
è difficile.
-Kagome,
io sono innamorata di un’altra
persona e … Inuyasha lo sa benissimo chi è! E poi
Inuyasha è innamorato di te!-
Evviva!
Giorno di giubilo in tutto il
globo! Sono riuscita a
dirle tutto
quello che dovevo dirle.
-D-davvero?-
domanda lei.
-Sì!
Inuyasha era combattuto tra te e
Kikyo, ma alla fine ha scelto te! Però Kagome… te
hai baciato Koga!-
La
mora di fronte a me alza la faccia e
noto che ha un’espressione stupita.
Sembra
che le abbia detto chissà cosa.
-Io
e Koga non ci siamo baciati!-
Ma
che cavolo fa? Nega?
Io
e Ayame li abbiamo visti benissimo.
-Kagome…
io e Ayame vi abbiamo visto nel
ripostiglio!-
-AAHAHAHAHAH!-
Che
cazzo ride? Non ho mica detto che
gli asini volano.
-Scusa…
posso sapere che hai da
ridere?-domando leggermente alterata.
-Niente
Rin è che… credo che tu e Ayame
abbiate visto male! Io e Koga non ci siamo baciati! Quando gli ho detto
cosa
era successo stavo piangendo e … Koga si era solamente
abbassato per asciugarmi
le lacrime…forse da dietro poteva sembrare un bacio! Ma ti
assicuro che non era
così!-
Sono
al quanto sbalordita da questa
rivelazione.
Beh…
però a pensarci meglio… forse ci
siamo sbagliate.
Non
credo che Kagome mi possa dire una
balla.
Siamo
state due sceme io e Ayame!
Io
che avevo criticato Kagome perché era
saltata a conclusioni affrettate, alla fine anche io ho fatto come lei.
Certo
che la vita è un vero casino.
-Rin!-
mi sento chiamare.
È
Inuyasha.
-Salve!
Come va?- dico io raggiante.
Dopo
quello che ho saputo sono davvero
felice. Almeno la situazione si potrà risolvere.
-Sai…
io credo che alla fine mi metterò
con Kikyo!-
CHE
CAZZO DICE? È matto? Ha la febbre?
No,
non è lui che sta parlando. Di
sicuro i marziani hanno catturato il vero Inuyasha e lo hanno
sostituito con un
fratello gemello rincoglionito. O forse ha pippato un po’ di
cocaina.
-Inuyasha!
Non dire cazzate! Vedrai che
con Kagome tutto si risolverà, ne sono sicura- dico io
cercando di fargli
cambiare idea.
La
sua faccia è ancora più triste dopo
che o pronunciato il nome “Kagome”.
-La
fai un po’ troppo facile tu!-
E
se ne va!
Oh
no! Non può andare a finire così,
proprio adesso che Kagome ha capito tutto.
Insomma,
io mi sono beccata anche un
pugno in faccia.
Qua
ci vuole qualcosa per far
riappacificare quei due.
Sì,
ma… cosa?
Sono
le 19 e 24. È molto tardi lo so. Ma
abbiamo provato fino a tardi. Dopotutto la prima è tra due
settimane.
Kagoma
mi ha cucito il vestito ma non è
ancora intenzionata a farmelo vedere.
Sango
ha finito, anzi quasi finito, la
scenografia. Le mancano alcuni pezzi da dipingere con le tempere, ma
sembrava
molto tranquilla a riguardo. Speriamo bene!
Io
sono con Kagome, mi aveva chiesto di
aiutarla con dei costumi credo ce siamo rimaste solo noi due.
Io
sto prendendo la mia giacca per
tornare a casa, di sicuro stasera zia mi ha preparato un bel piatto di
pasta.
Mi viene l’acquolina al sol pensiero.
-Sai
Rin, spero che io e Inuyasha
possiamo chiarirci!- mi confessa Kagome mentre attraversiamo il
corridoio
dell’edificio.
Io
sinceramente non so cosa dirle per
farla stare tranquilla. Dopo quello che quell’imbecille mi ha
detto… ma si può
essere più fuori di lui?
Scegliere
Kikyo… io non l’avrei fatto
nemmeno sotto tortura.
Mentre
io e Kagome passiamo vicino alle
tende rosse notiamo che la luce è accesa.
Strano…
chi può esserci a quest’ora?
Io
e la mia amica mettiamo la testa
dentro , giusto per controllare.
Vedo
chiaramente una persona seduta sul
palco che armeggia con dei pennelli e dei colori.
Un
momento… ma quello è Inuyasha! Ecco
qual è il suo lavoro nella compagnia, dipinge le scenografie.
Anche
se non capisco perché si vergogna
a dirlo! Mah… i maschi… un nome , un mistero che
non riuscirò mai a capire.
Anche
Kagome si è accorta che quello è
lui. Beh non ci vuole un mago per capirlo.
Però
ora che ci penso… questa potrebbe
essere una bellissima occasione per far riappacificare quei due.
Il
teatro vuoto, loro due soli… insomma potrebbero
accadere cose non molto caste…
Oh
mio dio! Ma che vado a oensare?
Però
come idea non sarebbe male.
Kagome
guarda fisso Inuyasha. So
benissimo che vorrebbe andare da lui ma non ha il coraggio.
La
spingo leggermente. Lei mi guarda un
po’ strana.
-Vai
da lui!-le dico io facendole segno
con la mano.
Lei
mi guarda strano poi credo abbia
capito le mie intenzioni.
Si
avvicina verso il palco, Inuyasha non
si è accorto di nulla. Tonto!
Kagome
si avvicina ancora fino a quando
non è vicinissima a lui. Gli poggia una mano sulla spalla e
gli sorride.
Il
mio amico sembra molto sorpreso ma alla fine sorride anche
lui.
Sono
troppo carini insieme, mi fanno
quasi invidia.
Meglio
non disturbarli troppo. Credo che
questa sera avranno molto da dirsi.
Anche
io sorrido, sono riuscita a far
riappacificare quei due.
Un
problema in meno.
Cammino
verso l’uscita. Meglio sbrigarsi
altrimenti arrivo troppo tardi a casa.
Ma
ad un certo punto mi blocco.
Davanti
a me c’è Sesshomaru. Che ci fa
ancora qui?
-Che
ci fai ancora qui?- mi domanda come
se mi avesse letto nel pensiero.
Indico
le tende rosse dietro di
me:-Inuyasha e Kagome avranno molto di cui parlare-
Lui
incurva le labbra in una specie di
sorriso. Che abbia capito che tra me ed Inu non ci sia niente di niente?
Spero
proprio di sì.
Caspita
che giornata! Mi verrebbe voglia
di piangere.
-Ti
accompagno a casa?- mi domanda
gentile. È la prima volta che usa questo tono.
Ci
penso un po’ su … anche se so già la
mia risposta.
-Si,
grazie!-
|
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Capitolo 15 *** 15 La prima di ***
15
LA PRIMA DI “ROMEO E GIULIETTA”
Questa
mattina mi sono svegliata
prestissimo, anzi diciamo proprio che non sono riuscita a chiudere
occhio.
Perché?
Oggi c’è la prima del nostro
spettacolo. E spero proprio di farcela. Speriamo che non mi blocchi
durante la
rappresentazione altrimenti Sesshomaru mi scuoia viva.
Non
ho fatto nemmeno colazione, con
disappunto di mia zia.
Comunque
per quanto riguarda Kagome e
Inuyasha, alla fine la mia idea di lasciarli da soli a teatro ha
funzionato.
Adesso stanno insieme , tutti felici e contenti.
Anche
per Koga e Ayame le cose si sono
sistemate. Credo
però che la parte più
bella sia stata quando Inuyasha e Koga si sono chiesti scusa, erano
tutti e due
imbarazzati. Mi sarebbe piaciuto avere una telecamera e riprenderli.
Adesso
mi trovo a teatro. Sono le 17 e
37 e la prima inizierà alle 20 precise.
A
vedermi verranno solo Kanna e mia zia.
Anche se glielo avessi chiesto , non credo che mia madre sarebbe
venuta. Un po’
però mi dispiace.
Oggi
tutti sono indaffaratissimi. Sango
corre da una parte all’altra con le scenografie sotto le
braccia, Kagome
finisce di cucire gli orli scuciti dell’ultimo momento,
Inuyasha ripassa le
battute. Insomma oggi c’è un vero e proprio casino.
Io
cerco di aiutare quanto posso.
Mentre
aiuto Bankotsu a ripassare le
battute vedo che Inuyasha sta parlando
con Miroku e… guardano me.
Non
so perché ma non mi sento
tranquilla.
Sesshomaru
l’ho appena intravisto in
giro.
Il
tempo vola e arrivano le 19. È ora di
cominciare a mettersi i costumi.
Finalmente
riesco a vedere il mio abito.
E… rimango stupita.
È
bellissimo. Kagome ha fatto un lavoro
splendido.
È
di velluto pesante verde e nero con
tantissime perle bianche che ne decorano il corpetto e la parte
anteriore della
gonna sino a terra.
Le
maniche sono strette e dietro ho una
specie di mantello lunghissimo.
-Caspita
Kagome…è bellissimo!- esclamo
io meravigliata.
Sapevo
che Kagome era brava ma non fino
a questo punto.
Indosso
il mio vestito e… mi sta davvero
bene. Anche se come al solito il seno è troppo pronunciato.
Spero solo che Miroku
non provi a fare la mano morta mentre recitiamo.
-Rin,
sei bellissima!- dice Sango che
intanto indossa il suo costume.
Bellissima?
Adesso non esageriamo.
-Devi
farti vedere assolutamente!- mi
dice Ayame mentre mi prende per le spalle e mi trascina verso i
camerini dei
ragazzi.
Uffa!
Ma perché Ayame deve sempre fare
così? Lo sa benissimo che non mi piace stare al centro
dell’attenzione.
Attraversiamo
il corridoio e arriviamo
nei camerini dei ragazzi.
Sango
bussa sulla porta. Fa benissimo.
Non vorrei trovarmi Inuyasha in mutande o Miroku.
-Avanti-
dice una voce da dietro la
porta di legno scuro.
Dentro
troviamo tutti i ragazzi già
pronti. E c’è pure Sesshomaru. Oddio!
-Cosa
c’è ragazze?-domanda Inuyasha
mentre si sistema il costume di scena. Che strano vederlo
così. Di solito
indossa i jeans e una felpa. Vederlo con questi abiti italiani del
cinquecento.
Ayame
mi prende e mi mette al centro
della stanza come se fossi un fenomeno da baraccone.
-Guardate
che bella che è Rin!-
Sento
lo sguardo di tutti addosso. E non
posso fare a meno di arrossire.
-Candida
innocenza!- dice Jakotsu.
Io
ho la testa bassa. Che vergogna!
Alzo
appena lo sguardo e incrocio gli
occhi di Sesshomaru.
Mi
guarda. E il suo sguardo, come al
solito, non lascia tra capire niente di quello che pensa.
E
che cavolo! Una volta dovrà pur
sbilanciarsi.
Caspita,
le mie guance sono in fiamme
eppure… non riesco a distogliere lo sguardo.
Quelle
iridi ambrate. Calde e fredde
allo stesso tempo.
TU
TUM
Il
mio cuore… sta battendo forte. Sento
dentro di me qualcosa di strano, come si ci fosse una tempesta.
È
questo l’effetto che mi fai
Sesshomaru?
-OH
MIO DIO! CHE MALE!- qualcuno urla.
Io
, purtroppo, distolgo la mia
attenzione da Sesshomaru e guardo nella direzione da dove proveniva
l’urlo.
Miroku
è accasciato per terra e ha le
mani sulla pancia.
-Miroku
che succede?- domanda Inuyasha.
-
La pancia… un dolore fortissimo alla
pancia!- dice lui.
Oh
mio dio! Oh Kami, oh demone celeste!
Li nomino tutti. Ci mancano tutti i santi e sono apposto.
Non
può sentirsi male Miroku. La prima è
tra meno di un’ora.
-Miroku
ce la fai?- domanda Sango
visibilmente preoccupata.
Nella
sala cala il silenzio.
Tutti
aspettiamo la risposta di Miroku.
Anche Sesshomaru sembra preoccupato.
Ma
allora anche lui prova sentimenti
umani! Meno male!
-Mi
dispiace… non credo di poter
recitare!-
Che
cosa??? E la prima?
Oh
mio dio!
Demone
celeste, mi vuoi punire?
È
perché sono andata via da casa mia?
Tutti
gli altri sono sconvolti quasi
quanto me.
Bankotsu
ha spalancato gli occhi così
come suo cugino Jakotsu.
Kagome
è terrorizzata.
-E
adesso che facciamo? Chi può
interpretare Romeo? Non abbiamo sostituti!- esclama Naraku.
Grazie
tante Naraku! Ce ne eravamo
accorti!
Inuyasha
si nette una mano sotto il
mento.
-Una
persona ci sarebbe!- dice.
Davvero?
Oddio speriamo sia bravo come
Miroku altrimenti lo spettacolo sarà un flop assurdo.
-Chi?-
domanda Kagome ansiosa.
Inuyasha
non parla.
Ha
deciso di farci morire? Avanti,
parla!
-Romeo
lo può interpretare Sesshomaru!-
Ho
sentito bene? Sesshomaru?
È
un sogno! Anzi un incubo.
-Tu
caro fratellone hai già
interpretato questo ruolo e le battute le sai
benissimo! Non dovrebbe essere un problema!- dice ancora Inuyasha.
Beh…
in effetti non a tutti i torti.
Quando
io e Sesshomaru abbiamo provato
le scene di Romeo e Giulietta lui recitava benissimo e si ricordava
tutte le
battute.
Tutti
gli altri sembrano d’accordo con
Inuyasha.
Il
diretto in teressato, ovvero
Sesshomaru, non ha ancora parlato.
Oh
mio dio! Se recito con Sesshomaru… di
sicuro inizierò a balbettare.
-E
sia… farò io Romeo!- dice alla fine
lui.
Che
cosa? Io e lui reciteremo insieme?
Sono
le 19 e 55. Mancano appena cinque
minuti e la sala è piena. Ho già visto Kanna e
zia tra il pubblico. Ho notato
che vicino a Kanna c’è pure Shippo . e parlano
amichevolmente.
Siamo
tutti in ansia. Ho intravisto
Sesshomaru vestito da Romeo e… ci è mancato poco
che svenissi.
È…
divino!
Con
quel costume è ancora più bello del
solito.
Sento
un dolore allo stomaco. Sono
troppo agitata.
Spero
solo di farcela. Davvero!
-Ragazzi!
Mettiamocela tutta! – dice
alla fine Sesshomaru rivolto a tutti noi.
Cosa
possiamo dire? Niente, ovvio!
Sono
le venti. Il sipario si alza.
Kikyo
si dirige verso il palco e inizia
a dire le sue battute.
-L’azione
si svolge nella bella Verona,
dove due famiglie di uguale nobiltà, per antico odio nasce
una nuova discordia che
sporca di sangue le mani dei cittadini….-
Romeo
e Giulietta ha inizio.
Atto
primo, scena terza.
In
questa parte appare per la prima
volta Giulietta.
Rrespiro
profondo.
Dai
Rin puoi farcela.
Kagome
e Kagura sono sul palco.
-Nutrice,
dov’è mia figlia? Chiamala,
che venga qui!- dice Kagome scandendo bene le parole.
Kagura
inzia a parlare.
-Dov’è
questa bambina? Giulietta!-
Ecco
mi chiamano. Esco da dietro le
quinte. Con passo lento e sontuoso.
-Che
c’è? Chi mi vuole?- dico io senza
pensare molto.
Ce
l’ho fatta… non mi sono bloccata.
Adesso che ho parlato, continuo spedita, senza alcun indugio.
Sembra
che ci sia un’altra persona
dentro di me.
Recitare
è fantastico.
Ed
eccomi qui. Di nuovo dietro le
quinte.
Per
tutto il tempo che ha recitato
Sesshomaru non ce l’ho fatta ad allontanarmi. Ero rapita
dalla sua recitazione.
La
sua voce mi ha provocato mille
brividi lungo la schiena. Era calda e melodiosa.
Ho
chiuso gli occhi per poterlo sentire
meglio, ma Inuyasha è venuto a rompere le uova nel paniere.
Che rompi scatole! Ci
credo che Sesshomaru a volte voglia prenderlo a pugni.
Adesso
ci sarà la scena del bacio tra
Romeo e Giulietta, il loro primo incontro.
Adesso
sono sul palco e recito le mie
battute alla perfezione.
e…
Sesshomaru è qui di fronte
a me. Non riesco a smettere di fissarlo.
Tra
un po’ ci siamo. C’è il bacio.
-Allora
non muoverti, così la mia
preghiera sarà esaudita. Ecco, le tue labbra hanno tolto il
peccato dal mio- si
avvicina, mi prende tra le braccia e… poggia di nuovo le
labbra sue sulle mie.
Io
chiudo gli occhi e sospiro.
Oddio
Rin! Datti un contegno. Stai
recitando.
Però…
sento questo bacio diverso da
quello delle nostre prove extra.
È…più
caldo.
Oh
cavolo, ma che vado a pensare?
Istintivamente
appoggio le mani sulle
sue braccia possenti.
Ma
questo non può durare per sempre
infatti ci stacchiamo.
Sono
rossa in volto , lo sento
benissimo.
Ma
adesso basta pensare, meglio
continuare a recitare.
Siamo
quasi alla fine. Ed io sono ancora
scombussolata per quello che è successo.
Appena
siamo usciti io e Sesshomaru
dalla scena ci siamo guardati e lui… mi ha sorriso.
È
strano per uno come lui. Appena ha
incurvato le sue labbra perfette mi
è
venuta una gran voglia di piangere.
Non
per
tristezza ma per felicità.
Siamo
alla scena finale. Io sono distesa
sul letto e Sesshomaru è vicino a me.
Mi
tiene una mano. Ed io già per questo
lieve contatto sono andata nel pallone.
-Eccomi,
oh amore-
Beve
la sua boccetta, che dovrebbe contenere
il veleno, in realtà è stata riempita con acqua
frizzante.
-Oh
fedele mercante i tuoi veleni sono
rapidi: muoio con un bacio- e si accascia vicino la mia ipotetica tomba.
Giulietta
si sveglia…
-Oh
, caro pugnale- ed estraggo il
pugnale finto che ha al fianco.
-Questo
è il tuo fodero! Resta qui e
fammi morire!-
Mi
colpisco. E poi mi stendo vicino a
Sesshomaru.
Ho
poggiato la mia testa sul suo petto.
Sento chiaramente il suo cuore che batte. Mi lascio cullare dal suo
suono.
Suona come una ninna nanna.
In
scena entrano gli altri attori.
Ci
coprono e gli spettatori non ci
vedono.
Sento
qualcosa che mi tocca la spalla.
È
la mano di Sesshomaru.
-Interpretazione
perfetta!- sussurra.
-Certo
non vi fu storia più infelice di
questa di Giuletta e Romeo- dice poi Bankotsu.
La
battuta finale.
Stiamo
tutti fermi. Aspettiamo che il
sipario si chiuda.
Appena
le tende scarlatte dividono noi
attori dagli spettatori, sentiamo il suono degli applausi.
Tutti
noi attori siamo qui sul palco ad
ascoltare quel suono. È forte, interminabile.
Oddio,
è piaciuto!
-Ce
l’abbiamo fatta!- urla Ayame.
Tutti
ridono , urlano di gioia.
Io
non riesco a credere a me stessa.
Ce
l’ho fatta, ce l’ho fatta.
Mi
vengono le lacrime agli occhi.
-Rin
sei stata grandiosa!- urla Inuyasha
seguito dagli altri.
Non
riesco ancora a capire quello che gi
altri dicono.
Mi
porto una mano alla bocca.
Sono
incredula.
Mentre
mi muovo vado a sbattere contro
Sesshomaru.
Mi
volto e lo guardo fisso negli occhi.
-Ce
l’hai fatta Rin!- mi dice con voce
calda.
Ad
un certo punto non sento più il
pavimento sotto i miei piedi.
Sono
sospesa in aria.
E
dopo un po’ realizzo il perché.
Sono
tra le braccia di Sesshomaru e… lui
mi sta baciando.
Ma
non è il bacio dello spettacolo.
No!
Questo è un bacio vero.
Le
lacrime scendono ancora dal mio volto
e gli occhi sono ancora aperti.
Ed
ecco che il mio cuore batte forte
come prima.
Le
sue labbra, la sua lingua.
Il
suo fiato fresco.
Mi
stringe a sé.
Mi
lascio andare. Me ne frego di tutti
gli altri che di sicuro ci stanno guardando stupiti. Forse Inuyasha
sarà
l’unico a non essere stupito.
Affondo
le mani tra i suoi capelli. Tra
quei fili argentati. Soffici, morbidi, setosi.
Il
suo profumo invade le mie narici. È
inebriante , afrodisiaco, mi eccita il suo odore.
Le
nostre lingue si stuzzicano, si
accarezzano , si rincorrono.
Le
labbra sono calde e gonfie. Di sicuro
anche le mie saranno così.
Mi
mordicchia il labbro inferiore
scatenando dentro di me un turbinio di emozioni.
Cazzo,
Sesshomaru bacia da dio!
E
non sto scherzando. Sono quei baci che
non ti scordi mai, che non ti fanno dormire la notte.
Avevo
già baciato un ragazzo. Non so se
può definire un bacio uno scontro tra nasi…
però il concetto è quello.
Certo
che Sesshomaru, da fuori sembra
tanto freddo ma in realtà è assatanato.
Oh
mio dio! Mi sento in paradiso.
Ma
non posso starci in eterno.
Sento
che le sue labbra si staccano
dalle mie e i miei piedi toccano di nuovo terra.
Quando
riapro gli occhi mi ritrovo lui
davanti.
Si
allontana da me.
-Forza
ragazzi, c’è la chiamata alla ribalta!-
Come
cazzo fa a parlare così
tranquillamente dopo quello che ha fatto. Ci hanno visti tutti.
Io
sono ancora frastornata.
-Rin?
Ci sei? Sei tra noi?-
Quel
cretino di Inuyasha i sventola una
mano davanti agli occhi.
Non
è per niente simpatico!
-caspita.
Più di un minuto!- dice Ayame
avvicinandosi a me.
Ma
che ci ha pure cronometrati.
Quando
mi volto vedo Koga e Miroku a dir
poco sconvolti mentre le ragazze hanno gli occhi a cuoricino.
Tranne
Kagura. So benissimo che vorrebbe
uccidermi.
-Vieni
Rin!- dice Sesshomaru porgendomi
la mano.
Mi
avvicino. Aspetto che il sipario di
apri e mi godo gli applausi del pubblico.
Sono
sfinita! Adesso mi trovo nei
camerini e mi sto svestendo.
-E
da quanto andava avanti la tua love
story con il nostro regista?- mi domanda Sango.
Sbuffo
e alzo gli occhi al cielo.
-Non
c’è nessuna love story tra me e
Sesshomaru!- esclamo io irritata.
-Ceeeeeeeerto!
Ed io sono gay!- dice
Inuyasha comparendo sulla soglia della porta. Per fortuna che siamo
tutte
vestite.
Mamma
mia!
Demone
celeste, allora non mi volevi
punire.
Se
ripenso a quel bacio… oddio!
Arrossisco al sol pensiero.
Sento
anche uno strano formicolio
all’altezza del basso ventre.
Non
è che mi sto eccitando pensando solo
ad un bacio?
Sono
un caso disperato.
Dopo
che mi sono tolta il trucco da
scena esco con gli altri.
Kanna
e zia mi aspettano fuori.
Gli
altri parlano tra di loro.
Parlano!
Forse è una parola troppo
grossa perché Inuyasha e Kagome amoreggiano senza ritegno
tra di loro, Koga e
Ayame pure e Sango è troppo impegnata a dare un pugno a
Miroku.
Io
invece sono troppo presa dal mio
ricordo.
Mentre
sto per uscire sento che qualcuno
mi chiama.
È
Sesshomaru.
Oddio!
E se mi prende di nuovo come
prima? Non so se questa volta ce la farei a reggere il colpo.
Mi
avvicino a lui. Sono un po’
preoccupata.
I
miei amici si sono fermati, curiosi di
vedere quello che succede.
-Potete
anche andare voi!- dice
Sesshomaru e fa un gesto con la mano.
Loro
non battono ciglio ed escono. Ma
tanto lo so che il loro animo da guardoni si farà sentire e
spieranno tutto
dalle finestre.
TU
TUM.
Ecco
di nuovo il mio cuore battere
all’impazzata.
E
che cacchio! Datti una regolata
cuoricino mio!
Sesshomaru
si china ma non mi bacia.
Porta
le sue labbra vicino al mio
orecchio e sussurra.
-Ti
aspetto domani!-
Ma
ha deciso di farmi morire vero?
Senza
aspettare una risposta se ne
va.
Ti
aspetto domani! Che avrà voluto dire?
Esco
fuori e Kanna e zia mi fanno mille
complimenti. Ma io non le ascolto.
Sono
troppo impegnata a capire il
significato delle parole del mio Romeo.
|
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Capitolo 16 *** 16 Maledetti Fazzolettini...O Forse No... ***
16
MALEDETTI FAZZOLETTINI… O FORSE NO…
Oggi
non sono andata a scuola. Sono
andata a letto alle 3 di notte , ma tra una cosa e l’altra mi
sono addormentata
alle 5.
Un
po’ perché pensavo a quello che è
successo con Sesshomaru, un po’ perché mia
sorella, che è venuta
a dormire da noi, mi ha stonato con
Shippo.
Avrei
avuto una gran voglia di darle una
botta in testa per farla stare zitta.
Ma
alla fine è crollata prima di me… il
che è stato un bene.
Non
riuscivo a togliermi dalla mente
Sesshomaru, il suo volto , il suo profumo, le sue labbra.
E
poi quel “ Ti aspetto domani”. Mi ha
messo agitazione.
E
se invece non avesse voluto dirmi
niente?
Se
non volesse fare niente con me?
Mamma
mia, quanti film mi faccio! La
devo smettere.
-Rin!
Insomma mi vuoi ascoltare? Il
caffè si raffredda se non lo bevi!- mi urla Kanna mentre io
guardo un punto
indefinito della cucina mentre continuo a girare il cucchiaino dentro
la tazza.
E
intanto mi faccio diecimila pippe
mentali.
Oggi
dovrò essere lì per le 16.00.
Ho
tutto il tempo per prepararmi per
bene.
Non
so da quando sono diventata maniaca
del vestire, ma questo mi capita da un po’ di tempo.
Spero
solo di non diventare schiava di
queste cose.
Apro
il mio armadio.
mmm…
credo che una gonna possa andare.
In
fondo me la sono messa tantissime
volte.
Sì,
opto per una minigonna di jeans.
Adesso
sorge il problema Che Maglia Mi
Metto?
Anche
qui la scelta è difficile.
Alla
fine, dopo aver rovistato per un
bel po’ nel mio armadio, prendo una maglietta rosa semplice.
Il
risultato è abbastanza soddisfacente.
Bene.
Tra
una cosa e l’altra si sono fatte le
14 e 45. Meglio iniziare a prepararsi, ce ne vuole di tempo per
arrivare al
teatro.
Oddio,
come sono nervosa. Mi sento
strana.
Mi
vesto veloce e vado in bagno. Mi
trucco e mi metto i miei famosi
fazzoletti.
Funzionano
troppo bene.
Mi
guardo allo specchio. Credo di stare
bene.
Scendo
e mi avvio.
Il
tragitto è molto lungo e per questo
tiro fuori dalla mia borsa il mio lettore mp3. Lo sintonizzo sulla mia
canzone
preferita e inizio a pensare.
Oggi
tutti i miei pensieri sono rivolti
a lui e a quel bacio.
L’avevo
detto io che quello di ieri era
uno di quei baci che non ti fanno dormire la notte.
E
le mie occhiaie ne sono la prova.
Non
mi rendo conto che sono già
arrivata. Questo per dire quanto sono presa dai miei pensieri.
Entro
dentro.
-Riiiiiiiiiiiiin!
Come mai oggi non sei
venuta a scuola?- mi chiede subito Ayame con la sua voce squillante.
La
sua divisa scolastica è un po’ in
disordine , come sempre del resto.
-Mi
sono svegliata tardi… tutto qui!-
rispondo vaga. Ma tanto so benissimo che lei non si
accontenterà di questa
semplice risposta.
-Sì,
certo certo…-dice lei.
Ma
insomma… adesso non mi crede nemmeno.
È
difficile avere un’amica così.
Sento
addossi sguardi poco rassicuranti.
Mi
volto e vedo Kagome e Inuyasha che mi
guardano come due ebeti.
E
so perfettamente cosa pensano. Qui la
gente ha il vizio di non farsi i così
detti “cazzi suoi”.
Guardo
il mio orologio da polso
digitale.
Le
16 e 07. Sarà meglio entrare, se no
Sesshomaru si incazza peggio di una iena.
Entriamo.
E lui è seduto.
Sento
le farfalle nello stomaco e mi
tremano le mani.
È
colpa di quel suo bacio di ieri e
anche di quello che mi ha detto. Non riesco a stare tranquilla.
Lui
non dice niente e tutti noi capiamo
che vuole che ci mettiamo al lavoro.
Poso
la mia roba e salgo sul palco a
recitare.
Però
… che delusione!
Sono
qui da più di un’ora e … niente di
niente!
Credevo
che quello che mi avesse detto
Sesshomaru ieri sera volesse dire qualcosa, ma forse mi sono sbagliata.
Forse
sono io che mi sono fatta troppi film.
Mannaggia
a me! Sono proprio una
sciocca.
Sul
palco a provare ci
sono Ayame e Koga. In mezzo a me
, seduti, ci sono Inuyasha e Miroku.
Entrambi
mi guardano con un sorrisetto
che non promette nulla di buono.
-Rin
, certo che almeno un grazie
dovresti dircelo!- dice alla fine Inuyasha.
Mi
volto e lo guardo disorientata. Ma
cosa sta dicendo?
-Essere
un buon attore hai i suoi
vantaggi…- continua Miroku.
Oddio!
Non ci sto capendo niente.
E
loro due lo hanno capito.
-Cara
la nostra Rin, ieri Miroku non
stava male… è stato un piccolo trucco per far
avvicinare te e il mio fratellone…
e devo dire che vi siete
avvicinati molto più di quello che speravamo!-
Sono
sconvolta.
Allora
ieri sera … Miroku non stava male
sul serio.
-Siete
due bastardi!- urlo io.
E
come al solito ho fatto la mia pessima
figura. Mi sono alzata in piedi e ho puntato il mio indice sui due
bastardi che
io chiamo amici.
Tutti
si sono voltati a guadarmi …
compreso Sesshomaru.
Oh
mio Dio! Devo imparare a trattenermi…
Che
figura!
Adesso
aspetto solo la strigliata da
parte di Sesshomaru. Cos’altro posso fare?
-Dieci
minuti di pausa!- si limita a
dire.
Che
cosa? E il mio cazziatone?
Uffa…
un po’ ci speravo, almeno mi
rivolgeva la parola.
Tutti
si alzano e anche Sesshomaru si
alza dalla poltrona.
Lo
seguo con lo sguardo.
Come
vorrei seguirlo.
Però…
forse potrei… ma una volta che
l’ho raggiunto che faccio?
Mi
volto,Kagome e Inuyasha sono
appiccicati così come Ayame e Koga. Gli altri sembrano
spariti.
Riporto
il mio sguardo sulla porta da
dove, credo, sia uscito Sesshomaru e… stranamente lo vedo
ancora lì.
Mi
sta guardando.
Ecco
la vampata di caldo sulle mie gote.
Lui
si toglie gli occhiali e mi fa cenno
di seguirlo.
Oddio!
È reale questa cosa oppure sono
io che me la sono inventata di sana pianta?
Vabbè…
proviamo. Gli altri sembra che
non si siano accorti di nulla.
Sesshomaru
è già sparito.
Oltrepasso
la soglia della porta da dove
è passato anche lui.
Mi
ritrovo nel corridoio.
E
non c’è nessuno.
Sono
la solita scema.
Arrivo
all’altezza del ripostiglio.
Niente,
di Sesshomaru nemmeno l’ombra.
Ma…
sento qualcosa, anzi precisamente
delle mano che mi afferrano da dietro la schiena.
Precisamente
dal ripostiglio.
Oddio
, vuoi vedere che è un maniaco!
Mi
ritrovo nel ripostiglio dove regna
l’oscurità più assoluta.
Non
ho nemmeno il tempo di ribattere che
sento delle labbra sulle mie.
Ma
chi cazzo è?
Aspetto
che i miei occhi si abituino al
buio e poi… riesco a riconoscere la persona che mi sta
baciando.
Vedo
perfettamente quei fili argentati.
E
quella forma a mezza luna sulla
fronte.
È
lui.
Sesshomaru.
E
mi sta baciando nel ripostiglio delle
scope.
Beh…
detto così sembra brutto… meglio
dire “Sesshomaru mi sta baciando”.
Sì
sì, suona decisamente meglio.
Quando
capisco che è lui mi lascio
andare. Chiudo gli occhi, gli metto le mani intorno al collo.
Non
c’è nemmeno bisogno che mi alzi
sulle punte perché lui è chino su di me.
Ed
ecco di nuovo le farfalle nello
stomaco.
Ad
un certo punto sono costretta ad aprire
gli occhi. Sento fin troppo bene una mano che vaga indisturbata sotto
la mia
maglietta.
E
pure l’altra si dà da fare. È sotto la
mia gonna.
E
per fortuna che doveva essere un
misogino!
Oddio,
solo adesso mi viene in mente che
ho i fazzoletti nel reggiseno.
E
se li trova? Muoio. E non bada che non
scherzo.
Peccato
che lui non sembra intenzionato
a smettere.
No!
Va ancora avanti.
Demone
celeste, so benissimo che mi odi,
ma ti prego fa che Sesshomaru non trovi i fazzoletti.
Troppo
tardi.
Lui
si stacca e vedo chiaramente che ha
in mano i miei preziosi fazzoletti
E
quando me li ha tolti? Io non mi sono
accorta di niente!
-E
questi cosa sarebbero?- domanda con
una punta di divertimento.
Allora
anche lui si diverte a volte.
-Ehm…
un piccolo aiuto per… aiutare il
mio seno a sembrare meno evidente!- dico io abbassando la testa.
Per
fortuna che siamo al buio altrimenti
vedrebbe benissimo le mie gote rosse.
-Mpf…-
Sta
trattenendo le risate.
Come
può ridere per queste disgrazie?
Bastardo!
È peggio di Inuyasha e Miroku.
Faccio
la mia faccia offesa e sto per
uscire dalla stanza.
Ma
sento di nuovo le sue mani che mi
afferrano.
-Dai,
non arrabbiarti!- mi sussurra
all’orecchio.
-Troppo
tardi!- esclamo io indignata.
Alzo
la testa e gli faccio vedere la mia
faccia offesa.
Voglio
proprio vedere cosa farà
stavolta.
-Per
farmi perdonare , stasera ti porto
fuori con me!-
-Stai
scherzando?- domando io incredula.
-Mai
stato più serio!- mi rassicura.
Devo
fidarmi? In fondo lui è sempre
serio.
Io
ci penso su.
Ma
non ho il tempo per rispondere.
-Ti
passo a prendere a casa di tua zia
alle otto in punto!-
Esce
dalla stanza restituendomi i
fazzoletti.
Che
cosa ha detto?
HOLA
A TUTTI VOI RAGAZZI! CHIEDO PERDONO PER IL RITARDO CON CUI
POSTO IL CAPITOLO! MA SAPETE SONO PRESISSIMA DA UNA NUOVA FANFICTION
AMBIENTATA
DURANTE IL PERIODO ESTIVO, HO Già SCRITTO IL PRIMO CAPITOLO!
SPERO CHE SEGUIRETE
ANCHE QUELLA… ANCHE perché HO FATTO UN
CAMBIAMENTO AD UN PERSONAGGIO CHE PRIMA
ODIAVO MA ADESSO MI PIACE MOLTO!
BENE!
MI DISPIACE NON RINGRAZIARE TUTTI UNO PER UNO MA NON HO
DAVVERO TEMPO!
RINGRAZIO
QUELLI CHE MI COMMENTANO SEMPRE E MI SOSTENGONO E CIOè:
ARAIHA
RORO
MARYKU
ISY_264
KAIMY_11
KaDe
SUPERSARA
MIKAMEY
LILYSOL
INUFAN4EVER
UN
KISS A TUTTI!
|
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Capitolo 17 *** 17 Una Serata Con Sesshomaru ***
17
UNA SERATA CON SESSHOMARU
Ok!
Sono tesa come una corda di violino.
No, peggio!
Sono
le 19 e 30 e sto passeggiando su e
giù per il corridoio di mia zia.
Non
ci credo ancora! Sesshomaru vuole
uscire con me.
Appena
l’ho detto ad Ayame, Kagome e Sango
tutte e tre hanno urlato come delle pazze e mi hanno abbracciato,
eravamo
proprio fuori dal teatro e in quel momento stava uscendo Sesshomaru. Ci
ha
guardate divertite.
Invece
la cosa a casa è stata più
tranquilla. Mia zia mi ha sorriso e ha voluto sapere tutto di
Sesshomaru.
Le
ho raccontato del bacio dopo la rappresentazione,
di oggi , quando lui mi ha tirata nello sgabuzzino delle scope e mi ha
baciata.
Le ho anche detto dei fazzoletti. Anche lei è scoppiata a
ridere.
Poi
è arrivato il momento di vestirsi.
Non so dove mi può portare , credo che in un ristorante,
forse. Allora ho
optato per un semplice vestito nero, stile impero, con le maniche a tre
quarti.
Ai piedi i miei stivali , sempre neri. E per ultimo mia zia si
è proposta di
prestarmi la sua giacca di velluto nera , lunga , che si stringe in
vita.
Beh,
dai non sto malissimo.
Anzi,
oggi mi piaccio.
Non
ho nemmeno messo i fazzoletti.
Sotto
suggerimento di mia zia. Tanto il
nero sfina , quindi la stessa cosa può valere per il seno.
Rovisto
tra i miei cassetti e trovo il
mio cerchietto preferito. è molto semplice.
È
nero, ha tre file di ferro, sopra un
sacco di brillantini. Me lo metto. Il nero dei miei capelli si confonde
con
quello del cerchietto e si vedono bene i brillantini.
Guardo
nervosa l’orologio. Le 19 e 45.
Sento
chiaramente le farfalle nello
stomaco. Mamma mia, non ce la posso fare.
-Zia,
e se non vado?- domando a mia zia
che sta comodamente spaparanzata sul divano a guardare un film preso al
video
noleggio.
-Sei
pazza o cosa? Tu ci vai, invece!-
mi dice guardandomi come se fossi una pazza scriteriata che ha appena
deciso di
uccidere la Regina Madre di Inghilterra.
Mi
siedo su una sedia. Sbatto
nervosamente il piedi per terra.
E
se non andassi bene vestita così? E se
non fossi alla sua altezza?
Oh
mio Dio! Mi sto agitando troppo.
Calmati
Rin! Fai un bel respiro. Andrà
tutto bene, cosa può mai succedere?
Mia
zia si affaccia alla finestra , per
vedere se è arrivato. Sono le 19 e 58.
-Rin,
per caso il tuo cavaliere ha una
Porsche?- mi domanda.
-ehm…sì!-
-Si
tratta bene il signorino allora! Sta
scendendo, probabilmente per citofonare!-
Detto
fatto!
Il
suono del citofono riecheggia per la
casa.
Io
scatto in piedi come una molla.
-Zia,
non ce la posso fare!- mormoro io.
Lei
mi si avvicina, mi da un leggero
bacio sulle guance e mi dice:-Sei riuscita ad andartene di casa
mandando
letteralmente a quel paese tua madre, questo appuntamento
sarà una passeggiata!-
Si,
lo crede lei!
Tiro
un respiro bello forte.
Ok!
Forse zia ha ragione, non è così
difficile.
Scendo
le scale.
E
per poco non svengo.
Caspita,
è davvero bello.
Ma
che ci esce a fare con uno sgorbio
come me?
Se
è perché ho il seno grosso, potrei
anche ucciderlo.
-Ciao
Rin!- mi saluta lui non appena gli
sono vicina.
Ecco,
mi tremano la gambe e le guance
sono in fiamme.
-Ciao-
farfuglio io.
Mi
apre la portiera. Oddio, è pure
galantuomo. È raro trovarne. Basta prendere come esempio
Inuyasha e Miroku, per
il mio amico mezzo demone il massimo della galanteria è dire
a Kagome
“maledetta” quando lei lo prende in giro, e per
Miroku…beh lui crede di essere
un gentlemen quando palpa il sedere alla povera Sango.
Anche
Koga mica scherza. Non è proprio
gentilissimo. Ma può darsi che soli con le loro ragazze
cambino totalmente.
Anche
se non mi ci vedo per niente
Inuyasha o Koga che fanno le coccole a Kagome o Ayame.
La
macchina sfreccia per le strade. Mi
tengo stretta il cappotto. Non sono come ma ho freddo, anche se le mie
guance
vanno a fuoco. Non ce la faccio a guardarlo.
Lui
sembra molto concentrato a guardare
la strada. Beh meglio così.
Forse
è uno di quei tipi che non vuole
essere distratto mentre guida.
Passano
dieci minuti e noi due arriviamo
a destinazione.
Scendo
dalla macchina.
Ma
questo davanti a me è un teatro.
Guardo
anche la locandina… non ci posso
credere…
-Ma…
danno Romeo e Giulietta!- esclamo
sbalordita.
Lui
mi affianca e sorride leggermente.
-Vederlo
è tutta un’altra cosa, quando
lo reciti non riesci ad apprezzarne il valore!-
Wow!
Il teatro è bellissimo ed io ho
fatto benissimo a mettermi un vestito.
Lo
seguo, tutta intimorita.
C’è
davvero tantissima gente.
Lui
procede tranquillo, caspita è così
sicuro di sé da far paura.
Io
mi sento un pesce fuor d’acqua in
mezzo a tutte queste signore ingioiellate, piene di oro fino ai denti.
-Andiamo
Rin?- mi chiede poi porgendomi
la mano.
La
prendo. Speriamo solo che non sua
sudaticcia, altrimenti sai che imbarazzo?
Mi
toglie la giacca e, insieme alla sua,
la lascia nel guardaroba del teatro.
Vedo
che tutta la gente va verso destra
e anche io faccio così.
-Dove
vai?- mi domanda lui.
-Dove
vanno tutti!-
Scuote
la testa!
Ma
dove ho sbagliato?
Mannaggia
a me! Me tapina, tapina e
ancora tapina.
Lui
inizia ad andare verso sinistra. Ma
dove va?
Vabbè
seguiamolo.
Saliamo
delle scale e noto che questo
teatro è davvero bello. Il nostro è un tantino
diverso.
Sesshomaru
continua a camminare fino a
quando non arriva davanti ad una porta.
Sopra
c’è scritto riservato. Lui la
apre.
Oh
demone celeste, tieni tu altrimenti
svengo per la gioia!
Siamo
in una tribuna riservata!
Il
palco si vede benissimo da quassù. E
poi siamo io e lui da soli.
Oddio…
non è che vuole fare qualcosa di
sconcio qui, in teatro?
Arrossisco
al solo pensiero!
Ma
cosa accidenti vado a pensare?
Non
sono mica uscita con uno come
Miroku!
Beh…almeno
spero.
-Ti
piace?- mi domanda.
-è
bellissimo!- dico io meravigliata.
Mi
avvicino verso la ringhiera. Caspita,
sembra di dominare tutti.
No
vabbè, non esageriamo!
Però
è molto bello.
Mi
siedo sulla poltrona. Sesshomaru
vicino alla mia.
Ed
ecco che il mio povero cuoricino
inizia a fare i salti mortali.
Speriamo
lo spettacolo inizi presto o
non so se riuscirei a resistere.
Per
fortuna questa volta il Grande
Demone Celeste avvera un mio desiderio, le luci si abbassano , il
sipario si
alza e lo spettacolo ha inizio.
Sesshomaru
ha davvero ragione. Vedere
uno spettacolo , anziché recitarlo, è tutta
un’altra cosa.
Sono
rapita da questa rappresentazione.
Gli
attori poi sono bravissimi.
Adesso
siamo al secondo atto, seconda
scena.
La
scena del balcone.
Io
sussurro le parole di Giulietta,
insieme all’attrice protagonista.
Mi
viene in mente solo adesso , che è
proprio grazie a questa scena se io ho ottenuto il ruolo da
protagonista. È
stato grazie a questa scena se Sesshomaru mi ha notata.
Ecco.
Stanno per arrivare. Le parole più
belle pronunciate da Giulietta in tutta la tragedia.
La
mia mano è posata su un bracciolo.
Sto
ancora guardando rapita la scena ,
quando sento qualcosa sulla mia mano. È qualcosa di caldo.
Mi
volto.
È
la mano di Sesshomaru. L’ha poggiata
sopra la mia.
E
adesso mi guarda, con quei bellissimi
occhi color ambra. Il mio cervello non capisce più niente.
La
sua mano stringe la mia.
Gli
attori stanno ancora recitando.
Lui
si avvicina verso di me. Appoggia
l’altra mano sulla mia guancia, che , di sicuro,
sarà rovente.
Anche
io mi avvicino. Il suo respiro mi
solletica il collo. Oddio , sono agitata peggio di prima.
E
poi succede di nuovo. Per la terza
volta ci baciamo. E per la terza volta in un teatro.
Questo
bacio è più dolce rispetto agli
altri.
Meno
male che sa darsi un contegno,
altrimenti a quest’ora, se avesse fatto come oggi pomeriggio
nel ripostiglio,
mi sarei già ritrovata la sua mano sotto il vestito.
Mi
dimentico dello spettacolo, degli
attori.
E
non riesco a sentire le mie battute
preferite.
Credo
di averle sentite, ma era un suono
lontano.
Ovattato.
Eppure
le ha dette.
L’attrice
ha detto “Mille Volte
Buonanotte”.
Ma
io ero impegnata a fare altro per
sentirle.
Lo
spettacolo è stato bellissimo. Anche
i baci di Sesshomaru sono stati bellissimi…
Vabbè
, credo che quest’ultima
costatazione fosse ovvia.
Usciamo
dal teatro felici e contenti.
Beh,
non so se lui è felice e contento ,
ma io sì!
-Caspita,
è stato stupendo!- esclamo
come una bambina di sei anni.
Lui
mi sorride. Non starà sorridendo un
po’ troppo spesso?
GROOOOOOOOOOOWL.
No!
Vorrei morire per l’imbarazzo.
Ma
perché il mio stomaco doveva
brontolare in un momento come questo?
In
un momento in cui forse Sesshomaru mi
avrebbe preso la mano o baciata di nuovo.
Stupido
stomaco.
Lui
non sembra scomporsi. Un ragazzo
sarebbe scoppiato a ridere.
-Ehm…
scusami… sono a digiuno da
stamattina!- cerco di giustificarmi.
E
in effetti è vero. Ho solo bevuto un
caffè in tutta la giornata. Che ci posso fare se i baci di
Sesshomaru mi fanno
passare la fame?
-Allora
vieni con me!- si limita a dire
mentre mi apre di uovo la portiera della macchina.
Oggi
mi sento una Cenerentola moderna.
Sono uscita con un bellissimo principe azzurro, che mi ha fatto passare
una
serata magica.
Il
ristorante dove mi ha portato è
bellissimo. Elegante, raffinato.
Mi
sentivo in imbarazzo e lui lo aveva
notato.
Ha
fatto di tutto per farmi rilassare.
Mi
ha fatto bere del vino e , grazie a
quello, molto probabilmente, mi sono sciolta un po’.
Mi
ha dato libera scelta per il cibo.
Peccato che io non riuscivo a capire un accidenti di quello che
c’era scritto
sul menù. C’erano tutti nomi incomprensibili.
Alla
fine mi sono fatta consigliare da
lui e devo dire che i suoi consigli sono stati davvero ottimi.
Sono
ancora seduta in questo
meraviglioso ristorante. Ho la pancia piena.
All’inizio
mi vergognavo a mangiare
davanti a lui, perché quando mangio do il peggio di me, esce
fuori la bestia
che è in me. E non scherzo.
Poi
adesso che vivo con mia zia dovreste
vedermi.
Ormai
non si apparecchia più, mangiamo
sul divano e le acrobazie che faccio per non sporcarmi, anche se sono
completamente inutili perché mi macchio lo stesso,
dovrebbero metterle nel
libro dei Guinnes dei primati.
Sto
mangiando la mia fetta di dolce.
Anche questo sotto consiglio di Sesshomaru.
Non
pensavo che lui sapesse cosa sono i
dolci.
-Allora?
Sono riuscito a farmi
perdonare?- domanda poi all’improvviso.
Io
alzo lo sguardo. Certo che si è fatto
perdonare, dopo tutto quello che ha fatto per me stasera , perdonarlo
mi sembra
il minimo.
Ma
voglio farlo soffrire un po’. In
fondo oggi lui si è messo a ridere di me.
Ma
non ce la faccio a stare zitta a
lungo.
-Sì!
Ci sei riuscito bene!- e gli
sorrido.
-Questo
vuol dire che vorrai uscire di
nuovo con me?-
Oddio!
E adesso che vuole dire?
Insomma,
vuole uscire con me perché gli
piaccio oppure per portarmi solo a letto?
Ma
perché quando Dio ha creato l’uomo
non ha dato alla donna il libretto di istruzioni? Almeno non sarebbero
stati
così complicati da comprendere.
Ma
io non posso mica dirgli di sì senza
prima capire.
Coraggio
Rin, sii audace.
-Questo
è un modo indiretto per
chiedermi di diventare la tua ragazza?-
Bene!
Vediamo cosa mi risponde!
Sorride!
Ma
cosa si sorride?
Grugnisce
e poi dice:-Allora lo prendo
per un sì!-
Sento
che il mio sorriso si allarga
sempre di più.
Allora
mi vuole come sua ragazza.
Non
ci credo!
Io,
Rin Saito fidanzata con il bel
regista Sesshomaru Taisho.
La
Porsche nera del mio… fidanzato. Eh
si! Adesso posso dirlo, visto che stiamo insieme.
Comunque
, dicevo che la macchina del
mio ragazzo si ferma davanti casa di mia zia.
-Eccoci
arrivati!- dice lui.
Mi
sorride ancora! Forse un pochino si è
sciolto.
Bene!
E adesso che faccio? Dovrei
baciarlo io?
Ma
sì! Oggi mi sento audace, forse è
colpa dell’alcool, ho alzato troppo il gomito stasera.
Mi
avvicino e lo bacio.
Sembra
stupito.
Non
te lo aspettavi, eh?
Credo
che adesso però possa uscire la
parte maniaca di Sesshomaru, siamo io e lui in macchina, al buio,
è l’una di
notte e non c’è un’anima viva in giro.
Affondo
le mani nei suoi capelli. Sono
soffici.
Lui
mi circonda la vita. Ma tanto so
benissimo che inizierà a far “vagare” le
sue mani.
Difatti,
eccole all’operazione “Facciamo
le curiose”.
Mi
mette una mano sotto il vestito.
Maniaco!
Subito là va! Ed io che
all’inizio pensavo fosse frocio come Jakotsu.
Risale
lungo la mia coscia. Ma che ha?
Dei tentacoli?
Ma
non posso stare senza fare nulla.
Anche
io ho il diritto di esplorare.
Faccio
scendere le mie manine e le metto
sotto la sua giacca. Sento benissimo i suoi muscoli sotto la camicia.
Nemmeno
un filo di grasso! Ma come fa ad
essere così perfetto?
Stacca
le sue labbra dalle mie, mi
sussurra all’orecchio:-Stasera niente fazzoletti?-
Ecco
dove voleva andare a parare.
-No!-
gli dico io con la stessa voce
bassa e roca che ha usato prima.
Però
non voglio dargliela vinta. Insomma
, stiamo insieme da appena un’ora, mica crederà
che io mi conceda subito. Sono
pure vergine!
E
credo che lui l’abbia capito.
-è
tardi!- gli dico io.
Ha
capito , meno male. Ha tolto la mano
dal mio vestito.
Me
la poggia sul viso.
E
poi mi dice quelle parole.
Le
mie preferite. Quelle che ci hanno
unito.
-Mille
volte buonanotte- mi dice.
Vorrei
piangere di felicità.
Gli
do un altro bacio.
-Mille
volte cattiva notte- dico io.
Questa
volta lui bacia me.
E
per fortuna che era tardi e dovevo
tornare subito a casa.
-Ti
rivedrò esattamente tra quindici
ore! Spero che passino in fretta!-
Oh
mio Dio! Adesso mi sciolgo, anzi
muoio.
Nessuno
mi ha mai detto niente del
genere.
-Anch’io!-
dico felice.
Ancora
un bacio! Giuro che questo è
l’ultimo!
Scendo
dalla macchina. Lo saluto con la
mano un’ultima volta e aspetto che lui parta.
Poi
salgo in casa.
La
luce dell’ingresso è accesa e mia zia
è in pigiama davanti alla tv.
-Ce
ne hai messo di tempo per scendere
da quella macchina! Come è andata?-
Sorrido.
Devo avere una faccia da ebete.
-Se
me lo avessero detto un mese fa, non
ci avrei mai creduto!-
|
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Capitolo 18 *** 18 Primi Giorni Di Fidanzamento...Che Fatica!!! ***
18
PRIMI GIORNI DI FIDANZAMENTO…CHE
FATICA!!!
Oggi
è domenica. Dormo fino a tardi.
Sono rimasta con mia zia a parlare fino a tarda notte.
Era
interessatissima a quello che le
avevo da dire. Sorrideva mentre le dicevo della tribuna riservata, del
fatto
che mi ha baciata durante la mia scena preferita, quando mi ha portato
al
ristorante…
Se
ci ripenso non mi sembra vero…
E
dire che fino ad un mese fa morivo
dietro a Kohaku, il mio senpai che non mi ha mai degnata di uno
sguardo,
qualche sorriso e parola di circostanza… forse. Ma poco mi
importa di kohaku.
Io
sono felice con Sesshomaru. Non è
nemmeno un giorno che stiamo insieme però…
Non
so come dirlo, che parole usare…
Sembra
tutto così perfetto.
Mi
preparo un bel bagno caldo, ci metto
dentro un costoso bagnoschiuma, di quelli che rendono liscia la pelle.
Non so
se il loro effetto sia vero ma… tentar non nuoce.
Che
piacevole sensazione. L’acqua è
bella calda. Premo poi il tasto dello stereo e parte una musica, mi
sembra
faccia parte della colonna sonora di Notting Hill. Quella dove Hugh
Grant e
Julia Roberts passeggiano in un giardino di Londra. Sì,
credo sia quella.
Troppo
bella. Chiudo gli occhi godendomi
questo raro momento di beatitudine.
-Rin!
Io esco, torno nel
pomeriggio!-urla mia zia dal corridoio della casa.
Io
le urlo che va bene.
E
dico la verità… adesso ho tutta la
casa per me!
Il
tempo scorre. Guardo l’orologio. È
mezzogiorno. Io dovrò essere a teatro tra 4 ore.
Ancora
4 dannatissime e lunghissime ore
prima di rivedere lui.
Però,
un istante! E se lui non volesse
far sapere agli altri il fatto che siamo fidanzati? Insomma, sarebbe
comprensibile…
Oddio,
che complicazioni.
Mentre
continuo a rimuginare su questa
cosa , mi vesto. Metto dei comodi jeans , leggermente scoloriti. Come
maglia un
semplice maglione bianco di lana. Oggi poi fa particolarmente freddo.
Il
mio stomaco reclama cibo. Anche ieri
sera l’ha reclamato, ma nel momento meno opportuno. La mia
solita sfiga.
Mi
avvio verso la cucina.
DLIN
DLON
Il
campanello suona. Strano… non dovrei
ricevere nessuno adesso.
Forse
è la zia che si è dimenticata la
chiavi di casa.
Il
campanello continua a suonare. Mamma
mia che impazienza.
-Arrivo
subito!- urlo.
Apro
la porta e…
Per
poco non mi prende un collasso.
Pensavo
di trovare mia zia e invece di
fronte a me c’è Sesshomaru.
Ma
non dovevamo vederci a teatro?
-Ciao!-
mi dice lui.
Io
non riesco a connettere la bocca al
cervello ed emetto delle sillabe senza senso.
-Non
riuscivo ad aspettare altre quattro
ore e sono venuto!-
Oh
mio dio! Se questo è un sogno non
svegliatemi , vi prego.
-Posso?-
domanda lui e , solo in quel
momento, mi rendo conto che è ancora davanti
l’uscio di casa, lo faccio
entrare.
Lui
si guarda intorno, sembra che stia
cercando qualcosa.
-Tua
zia?-
Quanto
è furbo! Vuole sapere se siamo
soli… e so gia a dove vuole arrivare…
-Siamo
soli in casa, se è questo che
vuoi sapere!-rispondo io.
Mi
rivolge un sorrisetto sghembo. Chissà
come mai non mi fido molto…
Mi
bacia.
Strano
però… è più calmo,
più dolce. Mi
piace molto. E , cosa da non sottovalutare, mi ha messo le mani intorno
alla
vita, senza farle vagare per chissà dove.
Il
suo profumo mi avvolge.
Ho
il fiato corto, sono costretta a
staccarmi.
-Dai,
mettiti la giacca e vieni con me!-
mi dice.
Io
lo guardo con uno sguardo
interrogativo…
-Ti
porto fuori!-
Come
se fosse una novità! Ho paura che
mi stia viziando troppo … e non va bene.
Guardo
il mio orologio, sono le 16 e 10.
Siamo in ritardo, avremmo dovuto essere a teatro alle 16 in punto,
ma… un bacio
tira l’altro… insomma, non
c’è bisogno delle spiegazioni.
Sesshomaru
ha gli occhi fissi sulla
strada. Lo guardo attentamente… anche con gli occhiali da
vista rimane
bellissimo.
Ancora
non riesco a capacitarmi di
questo…
Insomma,
un mese fa ero timidissima, non
sapevo se avrei mai avuto un ragazzo e adesso , invece…
Eccoci
qui davanti al teatro.
Scendiamo.
Mentre camminiamo verso
l’entrata mi prende una mano e la stringe.
Io
all’inizio sono spiazzata me al contempo
felice… pensavo che lui non volesse che si venisse a saperlo.
Varchiamo
la soglia della porta.
Non
facciamo nemmeno un passo che subito
tutti ci guardano stupiti.
Le
facce dei ragazzi sono sbalordite.
-E
bravo il mio fratellone- dice
subito Inuyasha.
È
il primo che parla.
Ed
io divento rossissima.
Koga
e Miroku ancora non riescono a
crederci.
Ayame
,Kagome e Sango… beh lasciamo
perdere.
Sesshomaru
fa finta di niente.
-Non
perdiamo tempo, dobbiamo provare
molto oggi!- dice con il suo solito tono autoritario. Mi tiene ancora
per mano
e si avvia , con me , a grandi passi verso le famose tende rosse.
-Scusa
Sesshomaru, potresti lasciarci
Rin un momento?- domanda Ayame , con una faccia per niente rassicurante.
Lui
non dice niente, mi lascia la mano.
Nooooooo!
Non mi lasciare con questa
depravata mentale.
-Ma
non troppo!- aggiunge mentre
sparisce dietro le tende.
-Oh,
che tenero!- dice Kagome
avvicinandosi mentre sbatte gli occhi come una scema.
Io
sono circondata.
Ayame
che mi guarda con un sopracciglio
alzato, Kagome che vuole sapere i dettagli e Sango che mi tiene per le
spalle,
come se da un momento all’altro potessi fuggire.
Mi
domandano di tutto ed io… rispondo.
Non
dico però tutto tutto…
Non
accenno alla parte del vestito,
quando lui mi ha riaccompagnato a casa… altrimenti farebbero
le sceme.
Che
sfortuna… ma perché mi dovevano
capitare amiche così impiccione?
-Ti
hanno tartassata di domande?- mi
domanda Sesshomaru non appena entriamo in macchina.
Immagino
che lui immagini già la mia
risposta.
-Sì…e
a te?-
Lui
sta zitto per alcuni secondi.
-Li
ho fatti stare al loro posto- dice
poi.
Non
posso fare a meno di sorridere.
Avranno tartassato anche lui.
Beh
credo sia normale…in fondo nessuno
avrebbe mai immaginato una cosa del genere.
Arriviamo
sotto casa mia.
Il
tempo dei saluti dura un’eternità.
Però
la colpa non è mia… è che non
riesco a staccare le mie labbra dalle sue.
Quando
alla fine mi rendo conto che è da
quasi mezz’ora che ci stiamo “salutando”,
salgo su a casa mia.
Appena
apro la porta, saluto mia zia. È
seduta su una sedia della cucina, ha le braccia conserte.
Cosa
sarà successo?
-Vieni
Rin! Devo dirti una cosa molto
importante!-mi dice lei.
Mi
siedo di fronte a lei, pregando con
tutto il cuore che la “cosa molto importante” sia
risolvibile.
SALVE A TUTTI! AVETE APPENA
LETTO IL CAP 18 DI "MILLE VOLTE BUONANOTTE"! HO DECISO DI FARE QUESTO
CAPITOLO "DI MEZZO" PER PARLARE UN Pò DEL RAPPORTO CHE SI
STA CREANDO TRA I DUE PROTAGONISTI! DAL PROSSIMO INIZIERANNO
ALCUNI PROBLEMI PER LA PICCOLA RIN! NON VI DICO NIENTE...PERDONATEMI SE
NON AGGIORNO COME PRIMA...MA SAPETE SONO PRESE DA "§LAST
SUMMER§" (MIA NUOVA FF, CHE SPERO LEGGERETE) E LA FF CON RORO!
VI GIURO CHE CERCHERò DI ESSERE PIù VELOCE E
PUNTUALE! RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE MI FANNO FELICE CON I LORO
COMMENTI! UN KISS
|
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Capitolo 19 *** 19 Due Settimane Con Sesshomaru ***
19
DUE SETTIMANE CON SESSHOMARU.
-Che
cosa?- ripeto per la centesima
volta.
-Hai
sentito bene , Rin. Starò via per
due settimane a causa di un convegno!- ripete mia zia.
Oddio!
Due settimane non sono mica uno
scherzo, se fossero stati due giorni , avrei potuto cavarmela da sola
ma… due
settimane sono troppe.
-Ed
io come faccio?-
-Potresti
tornare da tua madre!-
L’ha
detto davvero? Io in quella casa
non ci torno più.
Zia
ha visto di sicuro la mia faccia
contrariata.
-Devi
inventarti qualcosa!-
Grazie
tante! Ci ero gia arrivata
da sola.
Non
riesco a non pensare a quello che mi
ha detto mia zia ieri. Non riesco a concentrarmi sulla lezione di oggi,
ma non
è una novità.
Credo
che dovrò chiedere a qualcuno di
ospitarmi… già ma a chi?
Ayame?
Sango?
Kagome?
E
poi con che faccia glielo chiedo?
Insomma, due settimane non sono mica poche.
Forse
davvero dovrei andare da mia
madre.
Ma
lei?
Non
credo che mi accoglierebbe a braccia
aperte. Dopo quello
che le ho detto , e
poi è quasi un mese che non la chiamo. Non posso di certo
biasimarla.
Le
lezioni sono finite.
Ayame
mi aspetta di fronte la mia aula.
La
sua divisa è sempre in disordine,
tipico della mia amica.
Mentre
ci avviamo verso il cancello
sento qualcuno che mi chiama.
Mi
volto.
È
Kohaku. Caspita, è da un bel po’ che
non ci parlo.
-Ciao
Rin!-
-Ciao
Kohaku!-
È
la prima volta che il mio senpai mi
saluta in modo così cordiale. È sempre stato
cordiale con me, ma oggi lo sembra
anche di più.
Ayame
fa una faccia strana, poi si
allontana. Ma che le prende.
-Come
stai?-mi chiede lui.
Ha
qualcosa che non va, non mi ha mai
chiesto come stavo.
-Ehm…
bene, grazie!-
Siamo
nel giardino della scuola.
Noto
che alcune ragazze guardano un
ragazzo…
È
lontano quindi non riesco a vederlo
bene.
-Senti
Rin…ti andrebbe di uscire
un giorno di questi?-
La
proposta di Kohaku mi ha spiazzato.
Prima
ero io che morivo dietro di lui e
adesso che ho un ragazzo ,lui mi viene a chiedere di uscire?
Che
cosa strana.
Però
mi dispiace dargli buca. Voglio
farlo in modo molto delicato, senza ferirlo.
Ma
purtroppo il mio intento non riesce.
Ayame
sta correndo verso di me.
-Rin,
io ti consiglio di raggiungere
subito il tuo ragazzo altrimenti verrà assalito da un branco
di ragazzine con
gli ormoni in subbuglio!-
Benissimo!
Il mio piano per non ferire
Kohaku è andato a farsi benedire!
Ma
perché Ayame deve fare così?
Però
da una parte vorrei saltare di
gioia.
Sesshomaru
è venuto addirittura a
prendermi davanti scuola.
Sto
vivendo un sogno.
-Quello
è il tuo ragazzo?-domanda poi
Kohaku indicando Sesshomaru.
Certo
che anche oggi è bellissimo.
Indossa i suoi soliti jeans neri e una maglia semplice. Come fa ad
essere
stupendo vestito così?
-Ehm…sì!
Senti Kohaku…io dovrei andare…
mi dispiace!-riesco solo a dire.
E
in effetti che altro potrei dirgli?
Poi
corro verso il mio fidanzato.
Mi
rivolge un sorrisetto sghembo ed io ,
come al solito, mi sciolgo letteralmente.
-Non
mi aspettavo una tua visita, per di
più davanti scuola!- dico.
-Una
piccola sorpresa!-
Io
direi una grande sorpresa!
Salgo
in macchina con lui, beccandomi
sguardi omicidi da alcune ragazze più grandi di me.
Mentre
ci allontaniamo , scorgo Ayame
che mi fa l’occhiolino. Che scema!
Poi
però vedo Kohaku… mi sta guardando
fisso.
Kohaku…
mi dispiace.
La
macchina procede spedita. Devo dire che
Sesshomaru a volte esagera, stiamo andando troppo veloce. Che sia un
patito
delle corse? Che
abbia visto tutti i
figli di “Fast and Furios”?
Potrei
aspettarmi di tutto da lui.
Mi
volto verso il finestrino. Oggi , la
notizia che mia zia mi ha annunciato ieri mi tormenta.
-Sei
pensierosa oggi!- osserva
Sesshomaru, tenendo gli occhi fissi sulla strada.
Che
faccio? Gli dico tutto.
-Stavo
solo pensando a come organizzarmi
per le prossime due settimane! Mia zia partirà per un
convegno, ci starà due
settimane ed io non so da chi andare!- mi lamento.
Lui
sta zitto e non dice niente.
Poi
parla.
-Una
soluzione ci sarebbe…-
Oggi
mia zia parte…
Non
sembrava per niente sconvolta quando
le ho detto da chi mi sistemavo…
Anzi,
sembrava pure felice.
Ah
sì, per le prossime settimane starò
da Sesshomaru.
“Visto
che abito da solo e la casa è
grande” ha detto…
All’inizio
credevo che mi stesse
prendendo in giro.
Sono
felice, anzi felicissima.
Però…da
una parte sono agitatissima.
L’altro
giorno ne ho parlato con Kagome,
Sango eAyame. Non vi dico cosa non hanno fatto, tra un po’
erano capaci di
mettersi a ballare una polca, tanta era la felicità.
Poi
però Ayame mi ha detto una cosa che
mi ha scossa.
“Furbo
Sesshomaru, ha preso due piccioni
con una fava! Non solo starai con lui due settimane ma potrete fare
sesso
quando volete”
Mi
stava venendo un attacco cardiaco
appena l’ha detto.
Non
avevo pensato a questo lato
“Pratico”.
Forse
lui si aspetta anche questo da me.
In fondo ha 20 anni, le sue esperienze le avrà fatte e forse
le sue donne non
saranno state nemmeno poche.
Io
sono una povera verginella impaurita.
Non
che non voglia farlo con Sesshomaru
, ma… sono troppo nervosa.
-Bene
Rin, io vado! Ah…prendi questo!-
dice mia zia porgendomi una scatoletta impacchettata con una carta da
regali
azzurra.
La
rigiro tra le mani, ma cosa può
essere.
-Non
aprirla! È per Sesshomaru!-
Mia
zia che gli fa un regalo? Cosa
strana, ma il pensiero è stato carino.
Sesshomaru
infila le chiavi nella toppa
e , con un forte rumore, apre la porta.
Alla
faccia dell’appartamentino…
È
enorme come casa e ci vive da solo.
Io
mi guardo intorno stupita, devo
sembrare una deficiente.
Lui
mi si avvicina e mi toglie il
borsone tra le mani, lo appoggia vicino al muro.
-Ah,
senti…mia zia ti manda questo!-
dico porgendogli la scatoletta.
Lui
la prende e sembra davvero stupito.
Inizia
a scartare la carta e…
Vorrei
morire!
Ma
cosa le prende a mia zia?
Sesshomaru
invece sembra divertito.
Inizia a ridere.
-La
zietta è stata molto gentile!-
Non
credo proprio!
Come
può essere gentile a regalare un
pacchetto di preservativi ?
Io
sono diventata più rossa di un
peperone.
Perché
nella mia famiglia c’è solo gente
suonata?
Ok
Rin! Fai un bel respiro profondo.
Inspira
ed espira.
Sono
le 23. Ho preparato la cena a
Sesshomaru, abbiamo fatto i cretini…
Ma
adesso…
So
perfettamente cosa vuole concludere
Sesshomaru… vuole usare il “regalo” di
mia zia.
Demone
celeste non abbandonarmi.
Faccio
un’enorme sbadiglio.
-Hai
sonno?- mi domanda lui.
-Un
po’!- dico io.
Lui
mi bacia.
Ecco!
Adesso sono un fascio di nervi.
Non
riesco a smettere di pensare ad
altro.
Ad
un certo punto sento che mi ha preso
in braccio, continua a baciarmi.
Mi
ritrovo sul letto… ma ci siamo mossi?
Io non me ne sono accorta.
È
sopra di me, mi
sento davvero piccola in questo momento.
Sento
la sua mano che risale per la mia
coscia.
I
suoi baci sono caldi, fanno girare la
testa.
Vorrei
abbandonarmi a queste sensazioni
ma non ci riesco.
La
paura mi blocca.
La
mia camicetta si sta sbottonando, o
meglio, lui la sta sbottonando.
Non
ci riesco… stringo il lenzuolo.
Aspetto
… e non sento più niente.
Riapro
gli occhi. Sesshomaru è di fianco
a me.
-Sei
troppo tesa, non voglio
obbligarti…-
Mi
viene da piangere. Allora per lui
sono importante.
Mi
avvicino e lo abbraccio, accoccolo la
testa sul suo ampio petto.
Lui
mi accarezza i capelli. Sento che
sto piangendo.
Mentre
le lacrime scendono sussurro un
“grazie”.
Non
so se l’ha sentito ma non importa.
È
forse amore, questo?
CIAU
A TUTTI! ECCO SVELATA LA NOTIZIA
DELLA ZIA! VI è PIACIUTO QUESTO CAP? SPERO DI Sì!
VOLEVO DIRVI CHE IN QUESTA
SETTIMANA VEDRò DI AGIGUNGERE ANCORA QUALCHE CAP
perché POI PARTIRò E NON POTRò
AGGIORNARE LE STORIE… MA TRANQUILLI , PORTERò CON
ME IL PORTATILE E CONTINUERò
A SCRIVERE! UN BACIO A TUTTI
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Capitolo 20 *** 20. Sara ***
20
SARA
Dire
che mi sento uno schifo è davvero riduttivo… mi
sento molto peggio.
Il
mio umore e la mia autostima sono sotto le scarpe…
Sono
ben quattro giorni che sto a casa di Sesshomaru e … non
siamo riusciti a
concludere niente, o meglio, io non sono riuscita a concludere niente.
Sempre
questa benedetta paura.
Anche
se lui fa finta di niente e si dimostra comprensivo so benissimo che in
fondo questa
situazione non gli va per niente bene. Uffa! Io davvero non so come
comportarmi.
Ne
ho parlato con Ayame, Kagome e Sango , sono rimaste davvero stupite del
fatto che
tra me e Sesshomaru non sia ancora successo niente.
Il
problema è che, come al solito, anziché farmi
stare tranquilla, mi hanno
agitata ancora di più, raccontandomi del fatto che la prima
volta fa male e
tutte queste belle cose…
Ma
il colmo è stato quando mi hanno detto: “Se lo fai
con loro, ti lasciano perché
ormai hanno avuto quello che volevano, se non lo
fai ti mollano perché si sono stufati di
aspettare”
Insomma
, se lo fai è l’inferno, se non lo fai
… l’inferno lo stesso…
Allora
nascere femmina è una vera disgrazia!!!
Dai,
Rin! Non perderti d’animo! In qualche modo
riuscirò a venirne a capo… con
qualsiasi conseguenza!!!
Certo,
non è facile… ma devo riuscirci.
Adesso
mi trovo a scuola , almeno fisicamente, mentalmente mi trovo da
tutt’altra
parte. Il prof sta spiegando qualche teorema di matematica ma io non lo
ascolto
nemmeno. Muovo ritmicamente il piede sotto il banco e sbatto la matita
sul
libro. Spero solo che le ore volino altrimenti sarei capace di buttarmi
dalla
finestra.
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN.
Finalmente
quel campanaccio suona e posso tirare un sospiro di sollievo. Non ce la
facevo
più, ancora un minuto e mi sarei alzata in piedi e avrei
urlato al professore “Basta!”.
Di sicuro mi sarei beccata una bella nota e mi avrebbero rinchiuso in
un
manicomio.
Ma
che colpa ne ho io? Sono agitatissima, non solo per la questione di
Sesshomaru…
ho come la sensazione che da un momento all’altro possa
accadre qualcosa di
ancora più sconvolgente che possa farmi sentire ancora
peggio.
Prendo
i miei libri e li infilo nella mia borsa e trovo Ayame, precisa come un
orologio
svizzero quando si tratta di uscira da scuola, davanti la porta della
mia classe.
-Strano
che sia così veloce, di solito ci metti secoli!- esordisce
Ayame.
Non
rispondo. Non ne ho nemmeno voglia. E lei per fortuna capisce che non
sono in
vena, di questo devo solo che esserne felice, Ayame ha la
capacità di capirmi
al volo.
Allungo
il passo e , con una velocità che non credevo potesse
appartenermi, supero
tutte le ragazze fuori dal cancello della scuola. Passo davanti ad un
gruppetto
di ragazze, anzi di galline, che sembra che siano interessate a
truccarsi e a
pettinarsi, ne riconosco alcune, era quelle più grandi che
guardavano
Sesshomaru. Mi riconoscono. Le sento bisbigliare… forse non
mi ritengono al
loro livello?
È difficile
per loro credere che una come me possa stare con uno come Sesshomaru?
So
cosa pensano e , se devo essere sincera, queste cose le penso anche io.
A volte
ho paura di trovarmi in un bellissimo sogno destinato a svanire da un
momento
all’altro.
Cosa
può attrarre uno come Sesshomaru ad una come me?
Non
sono brillante, non sono una bellezza mozzafiato… insomma
sono solo una ragazza
ordinaria, niente di speciale.
Odio
dover ammettere queste cose ma ultimamente questo mio senso di
inadeguatezza
comincia a farsi più pesante dentro di me.
Mentre
penso tutte queste cose non mi rendo conto di essere già sul
treno che mi
porterà al mio teatro e dal mio regista.
E
Ayame è sempre vicina a me, stranamente silenziosa.
Ma
allora perché questa sgradevole sensazione continua a
perseguitarmi?
Io
e Ayame siamo puntuali come due orologi svizzeri. Alla fine la mia
migliore
amica non ce l’ha fatta a restare zitta e , procedendo
lentamente, ha iniziato
ad intavolare una conversazione non composta solo da miei monosillabi.
Come
al solito appena entriamo nel teatro siamo letteralmente travolte dal
via vai
di gente indaffarata.
Chi
va a destra e chi a sinistra.
Entriamo
senza alcuna esitazione e posiamo tutta la roba su una poltrona.
Ed
ecco che le mie paure finiscono. Incontro lo sguardo di Sesshomaru e mi
sento
più tranquilla.
Incurva
appena le labbra in un sorriso, è il massimo che
può dare ma a me basta e
avanza. Ci richiama all’ordine con il suo solito tono di voce
che a me piace
tantissimo.
Anche
oggi ci aspetta un pomeriggio con Romeo e Giulietta, la
rappresentazione non
finirà tanto presto visto il successo che abbiamo avuto.
Nonostante
stia recitando e ci stia mettendo tutta me stessa una piccola parte del
mio
cuore non è tranquilla.
Ma
perché?
18
e 31. Caspita! Oggi abbiamo tirato per le lunghe le prove. Io e
Sesshomaru non
abbiamo avuto nemmeno il tempo di salutarci. Lui doveva correggere gli
altri ed
io dovevo pensare alle mie battute. In fondo è stato meglio
così. Credo che
passare tutto la giornata appiccicati sia davvero scocciante.
Tanto
stasera avremo molto tempo per stare insieme…e il solo
pensiero mi fa stare
male.
-Uff!
Sono sfinita!- si lamenta Kagome. In effeti lei oggi ha dovuto
sistemare ancora
gli abiti di scena. Bankotsu purtroppo ha la delicatezza di un elefante
e ha
scucito il proprio vestito.
Inuyasha
mette un braccio intorno alla spalla di Kagome come per spazzare via la
stanchezza che l’affligge e credo ci sia riuscito benissimo.
Li
guardo e non posso fare a meno di sorridere. Sono davvero una coppia
bellissima.
Adesso
mi trovo con gli altri fuori dal teatro. Ormai il Natale si sta
avvicinando e l’aria
inizia a farsi più gelida.
Io
sto aspettando Sesshomaru ma non capisco perché gli altri
non se ne vanno. Di sicuro
vorranno vedere me e Sesshomaru insieme, altrimenti la loro vita non
avrebbe
senso se non ci prendessero un po’ in giro.
Il
mio fidanzato non tarda ad arrivare e sempre in maniera molto elegante,
quasi
regale. Avvolto nel suo giubbino scuro è a dir poco
favoloso. Non so cosa mi
freni dal buttarmi addosso a lui.
Esce
e , senza nemmeno guardare gli altri, mi saluta con un bacio a stampo
sulle
labbra. Inutile dire la reazione dei miei amici. Le ragazze , vale a
dire
Kagome, Ayame e Sango, emettono gridolini come delle oche e i
ragazzi…fanno
commenti poco carini.
Ma
per fortuna che Sesshomaru sa farsi rispettare, lanciando
un’occhiataccia ,
degna di questo nome, li rimette al loro posto.
Dovrei
ridere, ma non ci riesco. Sempre quella sgradevole sensazione.
-Bene
ragazzi, noi andiamo! Divertitevi- esordisce alla fine Miroku
portandosi via
tutta la combriccola.
Io
e Sesshomaru restiamo da soli. Finalmente!
-Sei
stanca?- mi domanda con il solito tono.
Abbasso
gli occhi , sembra che le mie scarpe siano più interessanti.
-Un
po’ sì!- mento io. Non voglio ammorbare Sesshomaru
con le mie paranoie.
Mi
abbraccia forte e, come sempre, sento la vampata sulle gote. Ci avviamo
verso
la macchina per tornare a casa.
Sto
per aprire la portiera quando , all’improvviso, qualcosa,
anzi, qualcuno mi
costringe a girarmi.
È la
voce di una donna.
-Sesshomaru!
Quanto tempo!-
Non
posso fare a meno di voltarmi. Chi può mai essere?
Nel
momento in cui guarda chi chiama a gran voce il mio ragazzo il mio
cuore si
ferma. Vedo chiaramente una ragazza…
È l’opposto mio. Alta, magra, capelli
lucenti e
,soprattutto, bellissima.
Sembra
quasi una modella per via delle gambe chilometriche che si ritrova.
Porta i
capelli legati in una mezza coda e ha una frangetta irregolare sulla
fronte. La
osservo attentamente e noto che i vestiti che indossa sono tutti di
marca,
infatti la sua borsa l’ho vista qualche giorno fa su una
rivista di moda della
zia e , vedendo il prezzo, mi sono resa conto che avrei potuto
comprarla solo
mettendo da parte la paghetta di tre anni consecutivi.
Si
avvicina a Sesshomaru facendo rumore con i tacchi alti. Come riesce a
non
cadere?
-Ciao,
Sara!- dice lui con tono non curante.
La
mia testa compie una scatto. Sposto la mia attenzione su di lui. Sento
la
preoccupazione salirmi.
-Quanto
tempo! Come stai? Ti trovo sempre più bello!- trilla lei con
una voce troppo
mielosa per i suoi gusti. Si sporge anche a dargli un bacio sulla
guancia.
Sesshomaru
sembra impassibile.
-Sto
bene, grazie! – risponde lui freddo.
Mi
sento di troppo in questa situazione e abbasso istintivamente gli
occhi. Ma la
ragazza mi nota fin troppo bene e , squadrandomi da cima a fondo,
chiede:-Sesshomaru , non mi presenti questa ragazzina?-
Già
con il termine ragazzina è partita male! Odiosa!
-Sara,
lei è Rin, la mia nuova ragazza!-
E a
quanto sembra è molto stupita nell’apprendere la
notizia.
Spalanca
gli occhi e , in un momento iniziale di smarrimento, dice, porgendomi
la mano e
con un tono falso:-Piacere mio, io sono Sara…l’ex
fidanzata di Sesshomaru!-
Noto
con antipatia che ha marcato di più il tono
nell’ultima parte della frase.
Non
posso fare a meno di sentirmi inferiore a lei, è…
bellissima. Sembra che sia
lei adatta a Sesshomaru.
Ecco
svelato il motivo della mia agitazione, oggi.
MI
INCHINO DAVANTI A VOI! CHIEDO UMILMENTE PERDONO PER L'IMMENSO RITARDO
DELLA MIA STORIA! MA SAPETE AVEVO UN BLOCCO E GRAZIE A KADE, A CUI
DEDICO QUESTO CAPITOLO, SONO RIUSCITA A SBLOCCARMI! SPERO CHE VI SIA
PIACIUTO IL NUOVO CAPITOLO! UN BACIONE E COMMENTATE!
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Capitolo 21 *** 21 Tenseiga ***
21
TENSEIGA
Altro
giorno di scuola. Noiosissimo. Utile dirlo. Non ho nemmeno svolto i
compiti per
casa ma non importa, sono già stata interrogata in tutte le
materie e i prof di
sicuro non mi interrogheranno.
Cos’è
successo ieri sera?
Assolutamente
nulla!
Ero
troppo furiosa e angosciata per l’incontro ravvicinato con
l’ex di Sesshomaru.
Lei ha continuato a civettare spudoratamente con lui davanti a me,
anzi, a dir
la verità per lei era come se non ci fossi, come se fossi un
moscerino.
E
non posso esprimere a parole come mi sentivo, non sarebbero bastate e
sarebbe
stato molto riduttivo. Avrei preferito sparire, essere incenerita da un
fulmine
se fosse stato possibile.
Non
riesco a non pensare a quella bocca perfetta, i denti dritti e
bianchissimi.
Sembra un Barbie quella Sara.
Ma
il peggio è stato dopo. In macchina io non ho aperto bocca,
sapevo fin troppo
bene che se ci avessi provato avrei fatto un terzo grado al mio
ragazzo. E so
benissimo che lui odia cose del genere.
Sono
stata zitta al mio posto, poggiata con una mano sullo sportello mentre
guardavo
il panorama indefinito che mi si poneva di fronte.
Quando siamo arrivati a casa mi sono limitata
a preparare la cena, a sparecchiare una volta finito e andarmene a
letto.
Sesshomaru
sembrava quasi che non gliene importasse nulla. E questo mi ha fatto
sentire
ancora più merda. Quando mi sono chiusa in bagno per farmi
la doccia, sotto il
getto dell’acqua calda, sono scoppiata in lacrime e credo che
mi sia servito,
almeno mi sono sfogata e ho tirato fuori tutta la rabbia che avevo
dentro.
Una
volta coricata sembrava che il sonno fosse sparito, nonostante
continuassi a
rigirarmi nel letto non riuscivo ad addormentarmi. Ho sentito pure
quando
Sesshomaru è venuto a letto. Io gli davo le spalle, ha
allungato una mano verso
il mio fianco ma l’ha subito ritirata e si è
preoccupato di rimboccarmi le
coperte, esattamente come faceva mio padre quando ero bambina.
Mi
dispiace essermi comportata così ma non ci posso fare niente
perché mi viene
naturale.
Possibile
che sia così debole?
Passeggiare
per Tokyo a dicembre è davvero bello. Qualche leggero fiocco
di neve si è
posato sul terreno imbiancando la città. Adoro la neve,
è così candida e pura.
Mi ricordo che da bambina la zia Nanako portava sempre me e Kanna al
parco a
giocare a palle di neve, la mamma invece non ci ha portato nemmeno una
volta.
Io
e Kanna ci impegnavamo a fare un bel pupazzo che, poi, inevitabilmente
cadeva.
Ma almeno ci divertivamo.
Peccato
che i tempi dei giochi siano finiti troppo presto.
Il
motivo di tutta questa tristezza?
Ho
ricevuto a ricreazione una telefonata dalla zia che mi ha dato una
notizia
terribile. Ha sentito Kanna che si è sfogata con lei, tra
una lacrima e l’altra
le ha confessato di non farcela più. La mamma non la segue,
pensa alla sua
fottutissima dieta e a rimproverarla, sta andando meglio a scuola ma
lei sembra
cieca. Alla fine, sul punto della disperazione le ha anche confessato
di
vomitare regolarmente i pasti e di aver perso qualche chilo grazie a
tutto ciò,
ma nonostante questo lei
si sente sempre
peggio.
Mi
sono sentita malissimo.
Mia
sorella, la mia dolce sorellina sta diventando bulimica. In parte mi
sento
responsabile, se non me ne fossi andata e le fossi stata vicino forse
avrei
potuto evitare tutto questo.
È
ancora piccola e ingenua. Proprio per questo l’ho chiamata
appena uscita da
scuola, oggi alle prove posso pure presentarmi con lei, Shippo
sarà più che
felice di farle compagnia.
Mi
ritrovo al luogo dell’appuntamento, un vecchio parco con due
altalene. Mi siedo
su una di queste. Mentre faccio avanti e dietro noto che una calza
della mia
divisa è smagliata ma poco mi importa. Adesso
non ho tempo di pensare ai vestiti.
Kanna
non tarda ad arrivare. La vedo che corre nella mia direzione avvolta
nel suo
piumino bianco. Nonostante sia infagottata noto dal viso che ha davvero
perso
qualche chilo e sinceramente non mi piace come sta.
-Scusami
Rin, l’autobus ha fatto tardi!- si scusa lei mentre mi
abbraccia. Vedo che è
davvero piccola tra le mie braccia. Sorrido.
Sembra
sempre la solita, sorridente, allegra e sempre pronta a parlare. Ma non
mi
faccio ingannare, non adesso.
Mentre
camminiamo lei nota il mio strano comportamento e mi chiede:-Rin, che
hai?-
-Mi
ha telefonato la zia Nanako oggi! Mi ha detto tutto…-
-Anche
di me?- domanda abbassando la testa.
-Sì-
rispondo flebile.
Lei
non sa più che dire. Cala il silenzio. Forse un silenzio che
vale più di mille
parole.
-Kanna-riesco
a dire con tutta la voce che ho in gola- perché?-
Come
se ci fosse una vera e propria spiegazione.
-Mi
dispiace…- dice lei con la voce interrotta dalle lacrime.
Non
ci penso nemmeno due volte. L’attiro a me e
l’abbraccio.
La
mia sorellina.
Sono
stata così egoista.
Kanna,
perdonami per avermi abbandonato.
Adesso
mi trovo in teatro. Kanna l’ho lasciata nelle mani di Shippo,
entrambi sembravano
molto contenti di stare insieme…inizio a credere che ci sia
del tenero. E sono
solo contenta.
Durante
il tragitto Kanna mi ha promesso di impegnarsi ad uscirne prima che sia
troppo
tardi. Ma anche io voglio contribuire, cercherò di vederla
spesso e di darle
più sostegno morale.
Ma
il Grande Demone Celeste ha deciso di perseguitarmi…
Non
ho trovato una bello spettacolo all’ingresso del teatro.
Cos’è
successo?
Sara
e Sesshomaru stavano amabilmente chiacchierando. Lei si comportava come
una
vera gatta morta e lui… non saprei che dire. Mi sono
avvicinata con Kanna che
subito ha sorriso al mio fidanzato. Purtroppo ho dovuto presentare a
mia
sorella anche Sara e , dalla faccia che ha fatto Kanna ho capito che
non le sta
simpatica.
Il
vero problema è che mi sentivo così piccola e
fuori luogo, quasi come se mi ci
avessero messo per puro caso. Lei come al solito aveva tutto griffato,
roba
davvero costosa ma soprattutto bella. Io ,al contrario, con la mia
divisa
scolastica dimostro sì e no tredici anni.
Non
ce la faccio, la gelosia mi tormenta.
Tiro
un sospiro. Adesso stiamo provando ed io e Sesshomaru non ci siamo
nemmeno
parlati.
Adesso
sì che la situazione rischia di precipitare.
Vivere
insieme può anche avere dei lati svantaggiosi.
E lo
sto imparando a mie spese. Guardo l’enorme orologio che regna
sulla bellissima
parete della casa di Sesshomaru, sono le 21 e 11. Siamo a tavola e
abbiamo
appena finito di mangiare.
Nessuno
di noi ha aperto bocca da quando siamo tornati, questo mi fa agitare
molto. Mi sono
limitata a preparare la cena e adesso sarà meglio che
sparecchi.
Una
parte del mio cervello continua a pensare a Kanna e spera che capisca
il suo
errore.
Mi
alzo con un gesto poco delicato e prendo il mio piatto sporco in mano,
lo
stesso lo faccio con quello di Sesshomaru. Come al solito noto che ha
avanzato
del cibo, se continua così rischia di sentirsi male, in
fondo sono preoccupata
anche per lui.
Con
una lentezza che non pensavo mi appartenesse lavo tutto e metto in
ordine. Mi dirigo
di nuovo verso la tavola per riporre nella credenza i bicchieri di
vetro da cui
io e Sesshomaru non abbiamo bevuto ma una mano mi afferra.
Sento
le dita fredde a contatto con la mia pelle.
Mi
volto e incontro quelle pozze dorate.
Mi
guardano. È quasi fastidiosa come cosa.
-Si
può sapere che hai?- domanda lui irritato.
Non
posso fare a meno di sospirare. Non ce la faccio più, sono
solo due giorni che
sto così ma ho una gran voglia di urlare tutto al cielo.
Cerco di muovere il
polso ma Sesshomaru stringe la stretta, fa male.
Chiudo
gli occhi e respiro rumorosamente. Poi non ce la faccio più.
Scoppio.
-E
me lo chiedi? Quella Sara ti ronza attorno come una mosca…-
dico poi senza
pensare a quello che dico.
Bene!
Non volevo ammorbare Sesshomaru con le mie paranoie e invece ci sono
riuscita.
Vedo
la sua faccia. Ha un’espressione strana.
Mi
attira a sé e mi fa sedere sulle sue gambe. Una sua mano si
poggia sulla mia
spalla, l’altra mi tiene una mano.
Dentro
di me sembra che sia scoppiata una vera e propria guerra. Come al
solito mi
emoziono anche per n suo semplice tocco. Non cambierò mai.
-Sei
gelosa?- mi domanda poi lui a bruciapelo.
Devo
dire che la cosa mi ha stupito non poco. Sono gelosa? Certo che lo sono.
-Sì-
rispondo io distogliendo lo sguardo dal suo.
Ecco!
Gliel’ho detto, tanto ormai non serve a nulla mentire.
Sono
in imbarazzo. Però sento qualcosa afferrarmi per il viso e
mi ritrovo incollata
alle labbra di Sesshomaru. Mi sta baciando.
Come
al solito i suoi baci mi fanno girare la testa, sono caldi e dolci. Non
posso
fare a meno che lasciarmi andare, non resisto.
Mi
passa una mano sul viso e mi stringe la mano. Adoro quando fa
così.
Quando
ci stacchiamo lui dice:-Non devi esserlo. Sara è stata la
mia ragazza ,è vero,
ma adesso sto con te! Non è facile, per me dire queste cose,
ma voglio
dimostrarti che quello che dico è vero!-
Non
riesco a seguirlo. Almeno nell’ultima parte della frase. In
che modo vuole
dimostrarmelo?
Vedo
che tira fuori dalla maglietta qualcosa, per la precisione un ciondolo.
Ma…io
quel ciondolo lo conosco bene. È Tenseiga.
Vedo
che se la toglie dal collo. Non gliel’ho mai visto fare.
Poi
vedo che la mette al mio collo. Istintivamente abbasso lo sguardo e
prendo il
ciondolo tra le mani. Cosa significa questo?
-Te
lo regalo! È un ciondolo importante per me quindi trattalo
bene!- sembra quasi
che mi abbia letto nel pensiero.
Cosa?
Sta scherzando?
È il
ciondolo che gli ha regalato suo padre, è un
cosa importante per lui.
Ma
allora significa che mi vuole davvero bene. Mentalmente mi maledico da
sola.
Sono
proprio una tonta!
Per
colpa della poca fiducia che ho in me stessa stavo per rovinare tutto.
Di sicuro
se mi ha dato questo ciondolo vuol dire che sono importante, almeno
credo e
soprattutto spero.
Ho
voglia di piangere, di urlare di gioia…
So
perfettamente cosa fare con Sesshomaru, ormai ho capito…
Lo
bacio, senza dire nulla. Gli prendo il visto tra le mani, sento la
barba del
suo viso. Lo bacio intensamente per fargli capire che non ce
l’ho con lui.
Sembra
spiazzato, almeno all’inizio, ma poi mi cinge la vita con i
fianchi e ricambia.
Sento la sua lingua giocare con la mia.
Affondo
una mano tra i suoi capelli soffici.
Mi
stacco un attimo per poter riprendere fiato, purtroppo devo ancora fare
pratica
per reggere n colpo simile.
Ho
il fiato corto e anche lui, appoggio la mia fronte sulla sua. Ho le
guancie in
fiamme ma non mi importa, ormai ho smesso di pensarci.
-Sesshomaru-dicco
a basa voce, quasi mi vergognassi-voglio fare l’amore con te!-
L’ho
detto! Certo non è stato facilissimo però
l’ho detto.
Non
sono la sola che è stata male in questi giorni. Ormai voglio
dimostrare a
Sesshomaru che lo amo davvero, senza bisogno di usare le parole.
Lui
mi guarda ancora un volta stupito. Rimane in silenzio riprendendo fiato.
So
già la domanda che sta per farmi ma gli metto un dito sulla
bocca per farlo
stare zitto. Ormai ho deciso. Di sicuro legge la mia espressione negli
occhi.
Ci
baciamo, come prima,più di prima. Mi lascio andare
perché ormai sono
tranquilla. Mi sento sollevare, di sicuro mi ha preso un
braccio… per fortuna
che ha tanta potenza nelle braccia!
In
un batter d’occhio mi ritrovo nella camera da letto, stesa
sul letto.
Chiudo
gli occhi, mi sento invasa da una scarica elettrica ogni volta che mi
tocca. Le
sue mani, oltre ad essere molto esperte ma questo già lo
sapevo, sono delicate
e mi provocano sensazioni mai provate.
Abbraccio
Sesshomaru mentre , a vicenda, ci togliamo i vestiti.
Lo
amo?
Credo
proprio di sì!
|
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Capitolo 22 *** 23 Pride and Prejudice ***
23 Pride and
Prejudice
Sono tornata
a casa dalla zia. In parte sono contenta, in parte no. Mi è
dispiaciuto molto
dover lasciare la casa di Sesshomaru, mi ci stavo affezionando. Credo
che anche
lui fosse dispiaciuto, ma come al solito non non ha detto nulla e non
ha fatto
niente per dimostrarlo.
Mi zia,
appena entrate in casa mi ha riempito di domande. Io mi sono limitata a
rispondere a piccoli grugniti, a volte mi da fastidio quando la gente
è troppo
invadente.
Sono
sdraiata sul letto mentre guardo un punto indefinito sul soffitto. Mi
volto
verso la finestra, ormai il Natale è alle porte.
Sarà il mio primo Natale fuori
casa.
Già…casa
mia, la mia famiglia!
Chissà
come
sta Kanna, è da un po’ di tempo che non la sento.
Speriamo solo che stia bene,
a quanto pare in questo periodo lei e Shippo stanno uscendo insieme.
Non posso
che essere felice per lei, almeno ha scelto una persona seria,
affidabile e
gentile.
Per quanto
riguarda i regali di Natale sono ad un buon punto. Mi manca quello per
Sesshomaru e poi ho finito.
Ma il
dilemma è proprio questo!!!
Non so cosa
fargli!!!
Mentre mi
passo una mano sugli occhi tocco con l’altra Tenseiga, il
ciondolo che lui mi
ha regalato. Non me lo tolgo mai, ci sono troppo affezionata.
Forse potrei
regalargli un ciondolo nuovo…oppure uno di quei cerotti per
smettere di fumare.
Ci guadagnerebbe solo in salute e soldi!!!
Le prove
stanno diventando estenuanti. È la prima volta che mi pesa
andarci, nonostante
ci sia il mio ragazzo. Ultimamente a scuola ci stanno bombardando di
compiti in
classe e interrogazioni a tappeto.
Mentre
sfoglio il copione seduta su una della poltrone del teatro durante i
cinque
minuti di pausa obbligatori, sento che qualcuno si siede accanto a me.
Acqua di
colonia e tabacco.
Non è
di
certo piacevole.
Mi giro e
vedo Sesshomaru accanto a me. Sorrido e gli do un bacino sulla guancia.
-Ripassi?-
domanda lui mentre mi cinge le spalle con un braccio.
È
incredibile quanto sia grande lui e piccola io. Però quando
fa così mi da un
senso di protezione unico, lo adoro.
-A dir la
verità no! Sfogliavo le pagine così-
-Ho
intenzione di assegnarti la parte di Jane- dice lui pacato.
Mi volto di
scatto. Ha già deciso le parti?
-Ma non mi
hai nemmeno sentito!- replico io.
Anche se
Jane non è la protagonista principale di “Orgoglio
e Pregiudizio” ha un ruolo
abbastanza importante, perché è la sorella di cui
Elizabeth si fida di più.
Senza
contare che la sua storia d’amore con il Signor Bingley
è la prima ad essere
accennata nel romanzo.
Sesshomaru
si prende del tempo per rispondermi.
-Sono
assolutamente convinto che sarai bravissima. Hai delle grandi
potenzialità come
attrice e poi…Jane ti assomiglia caratterialmente!-
Ok! Fermate
tutto!
Ho sentito
bene?
Sesshomaru
ha detto che ho delle grandi potenzialità come attrice?
Di solito
non fa complimenti così apertamente. L’unica volta
che me li ha fatti ancora
non stavamo insieme, anzi, non mi considerava proprio.
Non posso
fare a meno di sorridergli.
Ho imparato
a conoscerlo bene e lui se fa un complimento è
perché lo pensa davvero. Quindi
sto tranquilla.
Ce la
metterò tutta per far uscire la Jane che
c’è in me.
Entusiasta
comincio a cercare le mie prime battute. Meglio cominciare a studiare
la parte
fin da subito.
Le spese
natalizie con Kagome, Sango ma soprattutto Ayame sono piuttosto
faticose.
Come meta
Sango ha scelto il centro commerciale. Sarebbe stato meglio non
andarci!!!
Sembra che
ci sia stata un invasione, e forse lo è proprio.
Una marea di
persone che corrono veloci per accaparrarsi l’acquisto
dell’ultimo secondo. C’è
chi si spinge e urta violentemente.
Come faremo
a trovare qualcosa qui?
Kagome mi si
avvicina e,sorridendo, dice:-Da ,Rin, andiamo! Iniziamo ad entrare in
quel
negozio.-
Il negozio
in questione è un di abbigliamento. Io non ho bisogno di
entrare lì.
Ma non posso
ribellarmi a quelle tre, che quando si alleano sono peggio delle arpie.
Sospiro
rassegnata…questo
è il prezzo da pagare ad avere delle amiche pazze!
Dopo due ore
interminabili di giri, di prove e consigli, siamo riuscite tutte e
quattro a
finire i nostri compiti.
La parte
più
ardua è stata la scelta dei regali per i nostri rispettivi
ragazzi.
Ayame a Koga
ha preso una maglietta per fare sport, sinceramente non me ne intendo
molto di
abbigliamento sportivo, quindi non so a quale marca possa appartenere
quella
maglia e quanto possa valere.
Sango ,invece,
ha fatto subito. Siccome Miroku ultimamente si è comprato
una moto lei gli ha
comprato un casco che lui desiderava molto. Anche in questo campo sono
totalmente
impreparata, so solo che io e Kagome siamo rimaste stupite per il
prezzo di
quell’articolo, che ad essere sinceri, non mi piace
più di tanto.
Ma la parte
più bella è stata quella di Kagome. Appena
entrate in libreria si è subito
diretta nel reparto dei libri di fotografia. La cosa mi ha sorpreso
perché non
immaginavo minimamente che ad Inuyasha potesse piacere la fotografia.
Certe volte
quel tipo è davvero sorprendente.
Ma il bello
deve ancora arrivare, dopo aver preso un librone di almeno 400 pagine,
Kagome
si è diretta, senza dire nulla a noi, verso un altro
reparto. Ha affidato per
un secondo il libro ad Ayame e si è inginocchiata per poter
prendere un
libricino sullo scaffale più basso.
Quando si
è
rialzata e ci ha mostrato quel libricino bianco, io Sango e Ayame siamo
scoppiate a ridere.
Kagome aveva
preso un libro sul Galateo, perché, secondo lei il suo
ragazzo, il più delle
volte, si scordava quali erano le buone maniere. Quel regalo sarebbe
stato
davvero utile.
Io invece
alla fine ho preso davvero un ciondolo. Ho preferito non regalargli i
cerotti
che fanno smettere di fumare. Sono sicura che mi avrebbe fulminato con
lo
sguardo.
L’ho
preso
semplice, molto simile a Tenseiga. Almeno tutti e due avremo qualcosa
di simile
da indossare.
Per fortuna
adesso siamo tutte e quattro sedute su un tavolino di un bar. Una bella
cioccolata calda ci vuole proprio.
Ayame e
Sango sono andate ad ordinare anche per noi, quindi al tavolo siamo
solo io e
Kagome.
-Non credevo
che avremmo fatto tutto così in fretta, visto la
quantità di roba che dovevamo
comprare!- dice Kagome buttandosi sulla sedia.
Io non posso
fare altro che annuire e sorriderle.
-Senti Rin,
cosa farai dopo il liceo? Ormai manca poco!- mi domanda lei.
Oddio!
È vero,
non ci avevo pensato!
Guardo il
tavolino con la bocca aperta, come se dovessi dire qualcosa ma le
parole non mi
escono.
Cosa
farò? Bella
domanda!
Fino ad ora
non mi sono mai preoccupata del mio futuro. Ho sempre fatto tutto
quello che
voleva mia madre. Credo che se fossi rimasta ancora in quella casa
avrei finito
per non ragionare più con il mio cervello, avrei fatto di
sicuro qualcosa che
voleva la mamma.
Probabilmente
mi avrebbe detto di andare ad una università famosa per
poter aver una bella
laurea in architettura. Peccato che io sia negata per il disegno
tecnico!
-Rin, io
credo che tu debba prendere in seria considerazione il fatto di
diventare un’attrice
professionista. Hai tutte le carte per riuscirci- continua la mia amica.
Io sgrano
gli occhi e la guardo stupefatta.
Io? Dovrei
tentare
la strada dell’attrice professionista?
-Dici sul
serio, Kagome?- le domando sempre incredula.
-Assolutamente.
In fondo hai avuto subito la parte della protagonista la prima volta
che sei
entrata nel nostro teatro e sei stata bravissima. Se Sesshomaru ti ha
scelto è perché
credeva in te, e crede tutt’ora. Credimi, Sesshomaru non
è uno che fa le cose
in modo molto avventato, anzi, ci pensa e ripensa affinchè
queste possano
riuscire al meglio!-
Adesso
sì
che sono frastornata.
Le parole di
Kagome mi hanno colpita.
Io sono
semplicemente andata lì per sconfiggere la mia timidezza.
È stata Ayame a portarmici.
Cosa posso
fare?
|
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Capitolo 23 *** 22 Fidarsi ***
22
FIDARSI
Il
mattino dopo mi sveglio per
colpa dei raggi del sole. E anche un po’ per il freddo. Apro
gli occhi in modo
molto lento in modo che mi possa abituare alla luce. Mi sono
addormentata
distesa a pancia in giù.
Quando
riesco a trovare la forza
per muovermi mi
metto a sedere sul letto
e mi accorgo che sono nuda. Ecco il motivo per cui sentivo freddo.
Protendo
le braccia in avanti e
sento che le mie gambe sono un po’ indolenzite. In effetti
come prima volta è
stata piuttosto dolorosa. Solo dopo mi rendo conto che Sesshomaru non
è al mio
fianco. Si sarà già alzato, è molto
mattiniero.
Mi
affretto a cercare qualcosa
con cui coprirmi e trovo la mia vestaglia. Me la infilo e filo dritto
in
cucina.
Cammino
a piedi nudi e sento dei
brividi percorrermi la schiena. Appena mi affaccio sulla cucina vedo il
mio
fidanzato che studia alcune carte. A fargli compagnia
c’è solo una tazzina di
caffè amaro. Mi avvicino e gli do un bacio sulla guancia.
Morivo dalla voglia
di farlo, da bambina lo vedevo sempre nei film. Lui non dice nulla.
Dopo
essermi versata del caffè ,
allungato con un po’ di latte, mi siedo vicino a lui. Noto
con la coda
dell’occhio il posacenere con ben tre mozziconi dentro.
Cha
fastidio!
Lui
sa bene quanto odio l’odore
delle sigarette. Anche da bambina non lo sopportavo, infatti bucavo i
pacchetti
a mio padre oppure gli spezzavo le sigarette ancora accese lasciate sul
posacenere. Di solito lui non ne era molto contento.
Sesshomaru,
fregandosene
altamente del mio fastidio, si accende
una sigaretta. Allora lo fa apposta!!!
-Dormito
bene?- domanda poi tenendo
gli occhi sui fogli.
Grugnisco.
Lo faccio per
dispetto. Speriamo solo che capisca il perché. E infatti lo
ha capito ma fuma
lo stesso. Credo che prima o poi si ritroverà i polmoni come
una groviera.
Mentre
bevo a piccoli sorsi il
mio caffelatte , Sesshomaru traffica con quei pezzi di carta.
Non
posso fare a meno di
osservarlo dietro la mia tazza. Che strano effetto che mi fa trovarmi
qui
seduta, al tavolo della cucina con il mio ragazzo dopo aver fatto
l’amore. Non
sono per niente delusa dal suo comportamento, non mi aspettavo
assolutamente
baci e carezze, anzi, sono molto più felice per questo
comportamento, ormai non
posso fare a meno di amare alla follia questo lato del suo carattere.
-Volevo
chiederti un favore- dice
lui prendendo la sigaretta tra le dita bianche e affusolate.
Alzo
lo sguardo stupita. Strano
che chieda le cose con così tanta gentilezza.
Senza
nemmeno aspettare una mia
risposta mi mette un foglio davanti agli occhi.
Leggo
subito il titolo :
“Orgoglio e Pregiudizio”. Solo allora capisco, sta
pensando alla sua nuova
commedia teatrale.
-Volevo
un tuo parere- continua.
Non
posso fare a meno di
sorridere. Questo gesto è molto meglio dei baci e delle
carezze.
La
mia felicità oggi sarà alle
stelle.
Scuola
terminata. Adesso ci sono
le vacanze di Natale. Mia zia tornerà domani a casa.
Quante
cose che stanno accadendo.
E tutte a me.
Sono
a teatro e Sesshomaru ci ha
comunicato la nuova opera. Ci toccherà fare molte prove per
decidere i
personaggi. Sinceramente non me ne importa molto, posso avere anche una
parte
marginale… non importa assolutamente.
Ayame
non sembra molto
elettrizzata per la nuova opera… Non ama Jane Austen alla
follia.
Kagome
e Sango sembrano, al
contrario, molto entusiaste.
Le
prove procedono in modo
regolare.
Finalmente
arriva la fine della
giornata. Il buio ormai ha invaso tutta la città.
Mentre
mi preparo per uscire mi
metto d’accordo per uscire con Ayame, Kagome e Sango per fare
delle spese
natalizie.
Mi
sembra di aver capito che
vogliano organizzare una festa con tutti quelli del teatro. La trovo
un’idea
molto originale e graziosa.
Finalmente
usciamo. Il vento
freddo sferza il mio viso, il naso di sicuro si arrosserà.
Peccato
che ad arrossarsi sono
anche le guance… ma non per il freddo, bensì per
la rabbia. Fuori, appoggiata
su una macchina lussuosissima vedo Sara. Sempre super truccata e curata
nei
minimi dettagli.
Ok,
Rin. Devi stare calma, avevo
detto che oggi niente mi avrebbe abbattuta e così
sarà.
Sesshomaru
ora sta con me e
basta.
Di
fatti eccolo che esce per raggiungermi.
Con tutto il cuore spero che non si fermi a parlare con lei, altrimenti
credo
che ci sarà una strage. Appena è fuori vede Sara,
fa un cenno con la mano come
per salutarla. Ma è questione di un secondo
perché si gira verso di me e prende
la mia mano.
Io
sono a dir poco stupita. Vedo
Sara che lo è altrettanto quanto me. Sento nel mio cuore un
sentimento misto a
felicità e vittoria.
Rin
1 , Sara 0.
D’altronde
io mi fido del mio
ragazzo, penso felicissima.
MI INGINOCCHIO E VI CHIEDO SCUSA!!! MA SAPETE NON HO MAI TEMPO PER
AGGIORNARE! IL CAPITOLO è UN PO' CORTO MA NON
PREOCCUPATEVI...TRA POCO CI SARà IL GRAN FINALE!
UN BACIO A TUTTI VOI!!
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Capitolo 24 *** 24 Il Talent Scout ***
24 IL TALENT
SCUOT
-Sesshomaru?-
domando io.
-Mh?- mi fa
lui per farmi capire che non sta dormendo.
-Credi che
dovrei tentare la carriera di attrice professionista?- continuo io
mentre sul
suo petto nudo disegno dei cerchietti con l’indice.
È
domenica
mattina, ho passato la notte da Sesshomaru, naturalmente con il
consenso di mia
zia. Non so come mai ma le sta così simpatico il mio
ragazzo. Dice che le
ispira fiducia.
Quando me
l’ha detto io ho sgranato gli occhi.
Davvero
Sesshomaru ispira fiducia?
A me , la
prima volta che l’ho visto, ha solo ispirato freddezza.
Comunque
adesso sono qui, abbracciata a Sesshomaru, dopo aver fatto
l’amore. È stata una
bella sorpresa trovarlo accanto a me , che dormiva tranquillo e beato.
Sinceramente
non l’avevo mai visto dormire così profondamente.
Sembrava un bambino. E
ripeto, sembrava!!!
-Come mai
questa domanda?-
-Tu rispondi
alla mia!- gli ordino io con
il tono più
deciso che ho.
Lui ci pensa
un po’. Poi risponde.
-Certo,
perché non dovresti?-
-Non
so-rispondo io, imbarazzata-forse perché non mi ritengo
all’altezza-
-Fai male a
pensare una cosa del genere!-
Non posso
fare a meno di essere felice per queste parole.
Chissà,
forse, dovrei provarci davvero!!!
Kagome
reciterà la parte di Elizabeth Bennett e Inuyasha quella di
Mr.Darcy.
Penso che
Sesshomaru abbia fatto la scelta migliore, sono perfetti in questi due
ruoli.
Si rispecchiano completamente.
Io invece
avrò come partner Koga e per fortuna Ayame non sembra essere
gelosa del fatto
che reciteremo insieme la parte di due innamorati.
Meglio
così!
Siccome non
ho la parte della protagonista, non devo stare sempre sul palco. Adesso
infatti
, sono beatamente seduta sulle poltrone. Koga è accanto a me.
Per quanto
riguarda Sesshomaru non so dove possa essere. Ha fatto una fugace
apparizione e
poi l’ho visto andare nell’ufficio di Shippo a
parlare con un uomo.
Chissà
cosa
deve fare!
-Rin, tocca
a noi!- mi dice poi Koga richiamando la mia attenzione.
Sospiro.
Prendo il
copione tra le mani e mi avvio sul palco.
Kagome mi
aspetta lì.
Dobbiamo
provare la scena in
cui Jane mostra il
primo interesse per Bingley.
Ma proprio
mentre salgo sul palco noto che Sesshomaru sta entrando con
quell’uomo, quello
con cui si è fermato a parlare nell’ufficio di
Shippo. Devo ammettere che è
davvero brutto. Non solo è basso e grasso ma è
anche pelato.
Vado avanti
per la mia e inizio a recitare.
-è
proprio
come un giovanotto dovrebbe essere:sensibile, con un buon
carattere,vivace;e
non ho mai visto un modo di fare così squisito e tanta
disinvoltura e
un’educazione così perfetta- dico io entrando nel
personaggio di Jane.
-E anche
bello, cosa che un giovanotto dovrebbe essere, se può. Non
gli manca proprio
nulla-continua Kagome.
Mi convinco
sempre di più che lei è perfetta per il ruolo di
Elizabeth. Io invece mi sto
affezionando a Jane. Peccato il mio Mr.Bingley non sia proprio
sensibile, con
un buon carattere e vivace. Anzi, è proprio il contrario.
Finite le
prove, scendiamo tutti dal palco. Devo dire che oggi Koga ha dato il
meglio di
sé, non l’ho mai visto recitare così
bene.
Kagome ed
Inuyasha escono mano nella mano mentre Miroku viene preso a schiaffi da
Sango,
chissà che avrà fatto quel pervertito.
Ayame mi
passa vicino e mi saluta. Oggi è davvero
radiosa…forse stasera lei e Koga
escono insieme.
-Rin, vieni
un momento per favore! Vorrei presentarti una persona!- dice poi
Sesshomaru
facendomi voltare stupita.
Vicino a lui
c’è quel brutto signore. Spero proprio di non
dovergli stringere la mano,
sembra al quanto sudaticcia.
Mi avvicino
con un sorriso molto largo sul viso, almeno ci tengo a fare una buona
impressione.
Non appena
mi avvicino Sesshomaru mi mette una mano sulla spalla e dice:-Rin, lui
è Joe
Collins, è un talent scout e mi ha detto che è
rimasto molto colpito dalla tua
recitazione e ci teneva a conoscerti!-
Purtroppo il
mio incubo si trasforma in realtà, devo stringergli la mano.
La cosa brutta è
che non posso nemmeno fare una faccia schifata. In ogni caso rimango
stupita,
non solo per la grande quantità di sudore che
quell’uomo produce, ma anche per
quello che mi ha riferito Sesshomaru.
Addirittura un
talent scout. Questa sì che è una bella sorpresa.
-Signorina
Rin, sarei davvero felice se lei potesse farmi il favore di venire
domani a dei
provini per un nuovo film che verrà girato in America.
Cerchiamo giovani
brillanti e capaci e lei sembra avere queste due qualità.- e
mi porge un
bigliettino da visita color beige.
Io guardo
stupita il pezzo di cartoncino.
-Naturalmente…
ci sarò di sicuro, signor Collins!-
Kagome aveva
proprio ragione.
Devo cominciare
a prendere una decisione sul mio futuro.
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Capitolo 25 *** 25 Conversazione Con Sesshomaru e Partenza ***
25
CONVERSAZIONE CON SESSHOMARU E PARTENZA
Il provino
è
andato bene. Fin troppo bene. Così bene che hanno deciso di
prendermi nel cast.
Non riuscivo
a crederci quando me lo hanno detto.
La
felicità
era incredibile, avrei potuto toccare il cielo con un dito.
Anche se
dopo mi sono sentita stranamente triste. Forse il termine stranamente
non è
proprio il più azzeccato, so benissimo cosa significa questa
cosa.
Dovrò
lasciare il Giappone e andare in America.
Per quanto
riguarda l’età non è un problema ormai
ho diciotto anni e poi e mia zia vuole
venire con me, dice che tenterà di aprire uno studio
lì. Nemmeno mia madre,
anche perché quando gliel’ho detto non ha battuto
ciglio, ormai i rapporti con
lei sono insanabili. Mi ha fatto molto male vederla così
indifferente, tanto
che me ne sono andata via da casa piangendo.
L’unica
persona da cui non voglio separarmi è Sesshomaru. Non so
come posso fare, mi
sembra di non riuscire a trovare le parole giuste , anche se non
è così
complicato dirgli “Vado in America”.
Ora sono
sotto casa sua, citofono e lui mi apre.
Speravo
tanto che non ci fosse, avrei rimandato volentieri questo incontro.
Però è
inutile scappare , più aspetto e peggio è!
Non devo
nemmeno suonare il campanello, perché lui mi apre la porta
ancora prima del mio
arrivo.
-Ciao- mi
dice lui, come sempre.
Io rispondo
abbassando il capo. Guardarlo mi fa malissimo.
-Entra e
togliti la giacca- dice facendomi cenno di entrare e chiudendo la porta
alle
mie spalle.
Ed io
eseguo.
L’ho
sempre
fatto, ci sono abituata.
Mi scappa un
sorriso mentre ripenso alla prima volta che l’ho visto.
L’avevo soprannominato
Pitbull per quel suo modo di fare da dittatore e a volte un
po’ scortese.
Mi giro
verso di lui, che impaziente
aspetta che
io gli porga la mia giacca, e lo guardo negli occhi. Anche questa volta
sorrido.
-Cosa
c’è?
Come mai sorridi?- mi domanda.
Io abbasso
il capo leggermente imbarazzata.
-La prima
volta che mi hai guardato negli occhi è stato per farmi
capire che stavo
disturbando te e i tuoi attori-
Anche lui
sorride con me.
Poi mi
abbraccia. Forte!
Sento il suo
cuore che batte… strano, fa lo stesso suono del mio,
tu-tum… tu-tum! Inalo
anche il suo profumo, voglio ricordarlo sempre, voglio che non si
cancelli mai
dalla mia mente.
Oddio,
quanto mi mancherai Sesshomaru!
-Sesshomaru…
io devo dirti una cosa importante- dico con la voce spezzata.
Lui si
stacca leggermente. Sto facendo di tutto per non piangere ma non ci
riesco! È
più forte di me.
-Sediamoci-
ordina sempre lui.
Una volta
sistemati sul divano del salotto, io mi posiziono di fronte a lui. Lui
mi
guarda fisso, impassibile come sempre.
È
arrivato
il momento.
-Io…
devo
andare in America… mi hanno presa a quel provino
e…-cerco di non fermarmi ma le
lacrime me lo impediscono, non lo sto nemmeno guardando negli occhi.
È davvero
difficile, direi quasi impossibile.
-Già
lo
sapevo!-
E questa
volta lo guardo.
Cosa vuol
dire che lui sapeva tutto?
Una lacrima
scende lungo la mia guancia. Ormai è impossibile fermarle.
-Cosa vuoi
dire?-
-Voglio dire
che il provino che hai sostenuto era solo una
formalità… Joe Collins voleva
solamente avere un’ulteriore conferma della tua bravura-
Ok! Adesso
sì che non posso parlare per colpa delle lacrime!
Lui lo
sapeva e nonostante questo ha fatto finta di niente!
Mi butto sul
suo petto e piango come una bambina.
-Scu-scusami…
so che a te le lacrime danno fastidio ma… anche se io voglio
andare per poter
realizzare questo sogno, una parte di me vuole restare con te! Anche se
la
nostra storia è durata poco tu per me sei stato tutto! Mi
hai ridato un po’ di
quella fiducia che ormai credevo di aver perso, mi hai fatto sentire
brava in
qualcosa e , anche se tu caratterialmente sei freddo, mi hai fatto
sentire
amata- dico alla fine, quando mi sono ripresa.
Sento le sue
grandi mani sulle mie spalle. E il mio cuore batte
all’impazzata.
È
incredibile!
Se ci
ripenso mi sembra impossibile.
È
iniziato
tutto come un sogno, un magnifico sogno , e adesso devo svegliarmi. Non
voglio.
-Rin…
Non
posso chiederti di restare, sarebbe un gesto da vero egoista! Io voglio
che tu
realizzi i tuoi sogni, che faccia ciò per cui sei portata:
recitare!-
Non è
proprio una dichiarazione d’amore ma per me queste parole
valgono più di mille “Ti
amo”. Non ho mai preteso di cambiare Sesshomaru, neanche
lontanamente. Lui mi
piace così com’è: freddo, orgoglioso,
fiero!
Alzo la
testa dal suo petto, di sicuro l’avrò bagnato
tutto!
Lo guardo,
forse per le ultime ore che mi rimangono, e mi perdo, per
l’ennesima voglia, in
quelle pozze dorate. Credo che questi occhi non li potrò mai
dimenticare,
rimarranno per sempre nella mia mente.
E poi lo
bacio.
Le parole,
ormai, non servono più. E questo lo sa bene anche lui.
***
Ed eccomi
qua, su un aereo diretto per l’ America.
Mia zia
siede al mio fianco, è eccitatissima. Sembra quasi una
bambina. Vorrei tanto
essere così anche io.
I miei amici
sono venuti tutti all’aeroporto.
Ayame, come
al solito, ha fatto delle gran scenate: piangeva come una fontana
supplicandomi
di restare in Giappone. Mi mancherà anche lei con le sue
pazzie. Kagome e Sango
piangevano anche loro ma di sicuro in modo meno teatrale rispetto a
quello di
Ayame.
I ragazzi mi
hanno abbracciata affettuosamente, dicendomi che avrebbero aspettato
delle
e-mail da parte mia.
L’unica
che
persona che mancava all’appello era Sesshomaru, ma in fondo
me lo aspettavo.
Ieri sera
è
stata la nostra ultima sera insieme.
Sapeva benissimo
che se fosse venuto io non avrei trovato il coraggio di partire.
So anche che
non possiamo avere una storia a distanza, sarebbe davvero complicato.
L’amore
senza un contatto fisico, ma basato solamente su dialoghi attraverso
computer o
cellulari non ha davvero senso. Se non ci si può sfiorare,
baciare o abbracciare
che senso ha stare insieme?
Mi sono
tenuta Tenseiga, il ciondolo che lui mi ha regalato. Lo
porterò sempre al
petto.
Il comandante
ci annuncia che l’aereo partirà a breve e di
allacciare le cinture di
sicurezza.
Io faccio
quanto detto. Poi prendo dalla mia borsa una busta che le ragazze mi
hanno dato
prima di partire.
È
piena di
nostre foto che documentano le nostre giornate al teatro.
Io con il
vestito di Giulietta, Kagome che cuce un costume, Sango e Miroku
immortalati in
una delle loro litigate, Koga e Inuyasha che si prendono in giro e
Ayame che
legge esasperata il copione.
Per ultima
hanno messo una foto mia e di Sesshomaru. Lui come al solito
è serio, io
sorrido radiosa.
E le lacrime
cadono copiose.
Sesshomaru il
sipario è calato sulla nostra storia, così come
è calato su questa piccola
parte della mia vita. Ora mi attende una nuova sfida e
l’affronterò a testa
alta.
Chissà
come
sarà la mia nuova vita, come inizierà. Forse
bene, forse male…
Non so nulla
ma di una cosa sono sicura…
Prima o poi
tornerai sul palco della mia vita e reciteremo insieme. Ne sono
convinta!
FINALMENTE POSSO
TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO E METTERE LA PAROLA FINE A QUESTA STORIA!
SCUSATEMI SE NON HO AGGIORNATO REGOLARMENTE MA GLI IMPEGNI SONO DAVVERO
TANTI!
LA STORIA è FINITA LEGGERMENTE MALE... LO SO!
MA TRANQUILLE CI SARà UN SEGUITO!!!!
VOGLIO RINGRAZIARVI DI CUORE PER AVER AVUTO LA PAZIENZA DI LEGGERE
QUESTA STORIA E PER AVERMI RESA FELICE CON I VOSTRI COMMENTI!
RAN UGAJIN92
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