Mille Volte Buonanotte

di Sophie Ondine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Abbasso La Timidezza!!! ***
Capitolo 2: *** 2, Occhi Color Ambra ***
Capitolo 3: *** 3 Insistenze ***
Capitolo 4: *** 4 Inizia il corso!!! ***
Capitolo 5: *** 5 Una Possibilità ***
Capitolo 6: *** 6 Iniziano i giochi!!! ***
Capitolo 7: *** 7 Scambio di ruoli ***
Capitolo 8: *** 8 Prove Extra ***
Capitolo 9: *** 9 Primi Attriti ***
Capitolo 10: *** 10 Via Di Casa ***
Capitolo 11: *** 11 A Casa Di Zia ***
Capitolo 12: *** 12 Amore Di Sorella E La Rabbia Di Kagome ***
Capitolo 13: *** 13 Reazione A Catena ***
Capitolo 14: *** 14 Le Cose Non Sono Quello Che Sembrano ***
Capitolo 15: *** 15 La prima di ***
Capitolo 16: *** 16 Maledetti Fazzolettini...O Forse No... ***
Capitolo 17: *** 17 Una Serata Con Sesshomaru ***
Capitolo 18: *** 18 Primi Giorni Di Fidanzamento...Che Fatica!!! ***
Capitolo 19: *** 19 Due Settimane Con Sesshomaru ***
Capitolo 20: *** 20. Sara ***
Capitolo 21: *** 21 Tenseiga ***
Capitolo 22: *** 23 Pride and Prejudice ***
Capitolo 23: *** 22 Fidarsi ***
Capitolo 24: *** 24 Il Talent Scout ***
Capitolo 25: *** 25 Conversazione Con Sesshomaru e Partenza ***



Capitolo 1
*** 1.Abbasso La Timidezza!!! ***


                    MILLE VOLTE BUONANOTTE

 

1 ABBASSO LA TIMIDEZZA!

“in ogni cosa che fai devi sempre cercare la perfezione! È solo in questo modo che gli altri ti apprezzeranno!”

Mia madre mi ha sempre ripetuto questo. Fin da quando avevo tre anni.

Onestamente non ci ho mai creduto.

Qualsiasi cosa tu faccia, in qualunque modo la fai , anche se a te sembra perfetta,ci sarà sempre qualcuno a cui non piacerà. L’ho sempre pensato. Insomma , la perfezione non esiste , ed ogni cosa è soggettiva.

Nessun essere umano è perfetto, tutti noi abbiamo dei difetti.

Anche io ne ho.

Ma se proprio voglio dirla tutta , il mio peggior difetto è la timidezza.

E non parlo del fatto di arrossire quando parlo con un ragazzo.

No.

La mia timidezza è superiore a questo. Non riesco a parlare con una persona senza balbettare ogni nano secondo.

Secondo me è davvero frustrante questa situazione.

C’è chi dice che una persona timida è anche molto sensibile. Non ho mai creduto nemmeno a questo.

Ah, dimenticavo una cosa importante.

Mi chiamo Rin Saito, sono quella ragazza con i capelli lunghi e castani, quella ferma alla stazione dei treni ,in attesa della sua migliore amica che , come ogni mattina è in ritardo.

Indosso la mia solita divisa scolastica e sopra una giacca dal tessuto piuttosto pesante per ripararmi dal vento gelido che ha preso di mira la città di Tokyo.

Guardo esasperata l’orologio. Mancano solo  cinque minuti alla partenza del treno e di Ayame nemmeno l’ombra.

Appena arriva mi sente.

-RIIIIIIIIIIIIIIIIIN! Eccomi anf…anf! Scusami è che non ho sentito la sveglia!-

In un attimo alla mia destra trovo un Ayame rossa in viso, accaldata e affannata per la corsa. Si è piegata sulle ginocchia per riprendere fiato. Beh almeno non è arrivata agli ultimi tre minuti come fa ogni mattina.

-non ti preoccupare!-

Ecco un altro mio difetto! Sono una pusillanime. Penso una cosa e poi non la faccio.

 Non appena Ayame si riprende, quindi più o meno dopo tre secondi, corriamo verso il treno, le porte si stanno chiudendo ma riusciamo ad entrare.

Come al solito sul treno c’è molta gente ma riesco a scorgere verso la fine della carrozza due posti.

Dopo esserci sedute io e Ayame iniziamo a parlare.

-allora Ayame! Dimmi la verità, non è vero che non hai sentito la sveglia ! sei uscita con qualcuno, ammettilo!-

Vedo che la mia migliore amica si fa rossa in viso. Come al solito ci ho azzeccato, Ayame non è una persona tanto complicata, è solo molto stramba.

-e va bene! A te non si può nascondere proprio nulla! Sono uscita con un ragazzo davvero fantastico, si chiama Koga, è alto, ha i capelli scuri legati in una coda alta e due occhi stupendi! Viene allo stesso mio corso di teatro!-

Ecco un'altra cosa di Ayame. Ogni tanto se ne esce con qualche nuova fissazione.

 Due mesi fa si era data al karate ma poi aveva deciso di mollare perché non era per lei, poi si è iscritta ad un corso di yoga perché secondo lei doveva aprire i suoi chiakra ma i risultati non sono stati quelli sperati.

Allora si è iscritta ad un corso di nuoto ma aveva notato che dopo appena due vasche era gia sfinita.

E adesso ha deciso di studiare teatro, voglio proprio vedere quanto dura.

Il treno arriva in pochissimo tempo alla stazione vicino il nostro liceo.

Passeggiamo per qualche minuto e nessuna di noi due dice una parola, credo che Ayame sia ancora in adorazione del ragazzo che ha conosciuto, come ho già detto, la conosco troppo bene.

Siamo già davanti all’imponente cancello del nostro istituto. Superiamo il gruppo delle ochette che come sempre non fa altro che spettegolare su qualcuno.

-mi chiedo quando la smetteranno di passare metà della loro vita a spettegolare sulla povera gente!- dice Ayame

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN

La campanella suona ed io mi affretto ad andare in classe.

Il tempo purtroppo passa troppo lentamente.

La voce del professore riempie la classe, ma io la ignoro. Sembro molto più presa dalle foglie secche che volteggiano nell’aria. Il cielo oggi è di un deprimente color grigio, le nuvole non ne vogliono sapere di fare spazio ai deboli raggi del sole.

Gioco nervosamente con la matita che ho in mano, ormai rovinata dal tempo.

Il professore parla, parla e parla. Ma quanto parla?

 

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN

Quando la campanella suona di nuovo noto che la lezione è finita. Di già?

Caspita, devo essermi proprio incantata.

Esco dalla mia classe facendomi spazio tra le ragazze e raggiungo la classe di Ayame.

È impossibile non notare quella cascata di capelli color rame. Da piccola li ho sempre trovati stupendi i capelli di Ayame. Quando andavo a dormire a casa sua e la mattina mi svegliavo presto, mi avvicinavo ad Ayame , mettevo i suoi capelli sulla mia testa e facevo finta che quelli fossero i miei.

La mia migliore amica mi saluta calorosamente. Un po’ troppo visto che metà degli studenti presenti nel raggio di due metri si è girata per guardarci.

-sempre molto discreta! Vero Ayame?-

-e dai Rinuccia Cannuccia! Non farla così tragica!-

Odio quel soprannome. E lei lo sa benissimo.

-ehi Rin!- sento qualcuno chiamarmi, mi giro.

E in quel momento appena vedo la faccia del mio interlocutore sento una vampata di caldo, segno che le mie gote di sicuro staranno prendendo un colore rosso piuttosto acceso.

-Senpai Kohaku!-

Kohaku ha un anno in più di me, mi piace sin dal primo anno ma non gli ho mai detto molto, di solito è lui che mi cerca e questo non mi dispiace affatto.

-ciao! Ti vedo sbattuta! Comunque volevo darti indietro il libro che mi hai prestato, era davvero bello!-

-f-figurati…è…è stato u-un piacere p-per me!-

Ecco! Sto balbettando come una deficiente. Che figura.

Kohaku mi porge il libro , poi mi sorride e se ne va.

Sospiro. Ve l’avevo detto che la mia non era una fissazione. Era solo  la pura e semplice verità. Questo poi mi succede con alcuni tipi di persone.

Quelli che mi piacciono e quelli che mi mettono in soggezione .

-Rin, Rin…non cambierai mai, sempre a balbettare quando lo vedi! Io credo che sia già tanto se ti parla ancora!-

-che ci posso fare Ayamuccia se con i ragazzi non sono così disinvolta?- ribatto piuttosto seccata.

Ayame sta zitta per qualche secondo. Poi vedo che si mette una mano sotto il mento, alza gli occhi al cielo.

Sta pensando.

E quando Ayame pensa non è una bella cosa.

-EUREKA! Ho trovato!-

-hai trovato cosa?-domando alquanto terrorizzata.

-sai l’altro giorno mentre leggevo il settimanale femminile di mia madre ho trovato un articolo interessante! Diceva che la recitazione aiuta contro la timidezza, quindi per risolvere il tuo problema devi solo venire con me al corso di recitazione!-

-stai scherzando spero!-

-mai stata più seria! Forza Rin , abbasso la timidezza!-

Si salvi chi può!!!

Salve a tutti! Eccomi qua sono tornata con una nuova storia…naturalmente parla sempre della mia coppia preferita : Rin e Sesshomaru! Lo so che vi tormento! Ma che ci posso fare se li adoro??? Spero che come storia vi piaccia, io mi ci sono appassionata molto! Nel prossimo capitolo entrerà in scena il nostro amato (soprattutto da me!) glaciale demone! Dedico questo capitolo alle mia nuove amiche , che mi hanno sopportata e aiutata con questa storia, KaDe , Lilysol , roro , mery , Kikka e anche una nuova arrivata la cara Gin! Un bacio e fatemi sapere!

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Capitolo 2
*** 2, Occhi Color Ambra ***


2 OCCHI COLOR AMBRA

 

È davvero una cattiva idea.

Io sono stata contraria fin dall’inizio.

È sabato mattina e come ogni persona normale sulla faccia della terra vorrei dormire per riprendermi dalla faticosa settimana scolastica.

E invece no! Devo svegliarmi presto perché Ayame vuole portarmi con lei a quello stupido corso di teatro.

Per paura che non mi svegliassi, quella pazza di Ayame mi ha anche chiamato sul cellulare alle sei e mezza di mattina.

Ma si può essere più fuori di lei?

Mi strofino gli occhi e mi guardo intorno. Per fortuna che non abbasso mai del tutto la tapparella della mia finestra, infatti grazie a qualche piccola fessura che riesce a far entrare alcuni raggi di sole riesco a trovare le mie ciabatte e a non rompermi un piede contro un mobile.

Nonostante indossi un pigiama di flanella sento comunque freddo e allora prendo la vestaglia buttata sulla mia sedia e scendo giù in cucina.

Come c’era da aspettarselo non c’è nessuno. Con movimento da bradipo preparo la caffettiera e la metto sul fuoco.

Accendo la tv in cerca di qualche programma interessante ma niente di niente.

Uff! che tristezza questa situazione. Potrei andare in giro con un cartello con su scritto: “ragazza triste e sola”.

Forse la gente avrà compassione di me.

Non appena il caffè viene su lo bevo e corro a vestirmi.

Rovisto un po’ nel mio armadio, poi trovo una gonna in tartan rossa, una maglia a maniche lunghe rossa. Sopra decido di metterci una felpa bianca per non sentire troppo freddo, infine indosso un paio di stivali che hanno quei piccoli tacchi che “magicamente” mi regalano tre o quattro centimetri in più.

Mi guardo allo specchio.

Devo dire che non sto malissimo. L’unica cosa che mi disturba è il mio seno. Nonostante sia piccola e minuta ho sempre avuto un seno molto grande, forse un po’ troppo.

Molte delle mie amiche alle medie mi invidiavano, dicevano che avrebbero pagato oro per avere un seno come il mio.

Per quanto stia curva spunta sempre fuori in maniera allarmante. Non sono come Ayame che accorcia spudoratamente le spalline del Wonderbra in modo che il mento le riposi praticamente sul petto. I miei reggiseni sono invece un po’ troppo rivelatori.

Ma purtroppo non posso farci niente. Sospiro e vado in bagno a truccarmi.

Mi trucco quel tanto che mi basta per farmi risultare carina: un po’ di fondotinta, eyeliner sulle palpebre , mascara e un filo di lucidalabbra.

Intanto che aspetto Ayame mi metto seduta in salotto e guardo svogliatamente un po’ di tv.

-buongiorno cara!-

Non distolgo nemmeno lo sguardo dal televisore, so già che a salutarmi è stata mia madre.

Evito di guardarla perché so già che potrei innervosirmi. Già di prima mattina appare perfetta, nonostante abbia quarant’anni ne dimostra trenta.

È magra come un chiodo, e la cosa mi sembra più che normale visto che mangia come un uccellino.

È fissata con le diete, per lei le persone per essere belle devono essere magre, da bambina mi ha addirittura fatto seguire una dieta perché secondo lei ero grassa.

 La sua colazione consiste nel prendere due limoni, gettarli nel frullatore e poi bere quella poltiglia acida. So benissimo che le fa schifo perché ogni volta chiude gli occhi e contrae il viso in una smorfia di disgusto. A chi non farebbe schifo fare colazione con due limoni?

-già in piedi?- domanda lei dalla porta della cucina.

Caspita è pure perspicace! Se sto seduta a guardare la tv di sicuro mi sono svegliata.

Per fortuna Ayame arriva in tempo , sottraendomi dalle domande di mia madre.

Io e la mia migliore amica usciamo per strada.

Noto che Ayame è raggiate. Indossa un semplice pantalone nero e una felpa di lana bianca. Devo dire che sta veramente bene.

-Ayame sei così felice perché vengo con te …oppure perché vedrai di nuovo quel Koga?_

-Un po’ tutti e due! Non vedo l’ora di presentarti al resto delle ciurma…sono tutti simpaticissimi! Sono sicura che vorrai iscriverti subito!-

Non ci penso nemmeno! Oggi sono venuta solo perché Ayame mi ci ha trascinato con la forza.

So che non sarà facile dirle la verità, ma non posso fare qualcosa che non voglio.

Il luogo dove si tengono le prove è davvero carino. Non è molto grande, ma è comunque bello da vedere.

Fuori trovo un foglio con su scritto “COMPAGNIA TENSEIGA”

-quello è il nome della nostra compagnia!-mi dice Ayame

Tenseiga? Che nome strano.

Già mi sento poco tranquilla.

Entriamo dentro e le mie povere membra provano un certo sollievo perché sento un bel calduccio che mi riscalda.

Mi guardo intorno e devo dire che dentro mi piace molto. Alle pareti vedo tutte le locandine degli spettacoli che si sono tenuti e…devo dire che sono davvero tanti.

-ciao Ayame! Sei arrivata in anticipo!- sento una voce alle nostre spalle.

-ciao Shippo!- dice Ayame con voce felice.

Guardo il ragazzo davanti a noi.

Avrà all’incirca diciannove anni. Noto che è vestito in modo molto elegante, indossa una camicia bianca con sopra una giacca nera e dei jeans.

Hai i capelli rossi e due occhi color smeraldo. Sembra la versione maschile di Ayame.

Speriamo solo che non abbiano lo stesso carattere o mi sparo un colpo in testa.

-Shippo, ti presento Rin! È la mia migliore amica!-

-lieto di conoscerti Rin!- mi dice mentre mi porge la mano

-scommetto che ti ha trascinato qui con la forza, vero?- continua poi.

O.O! come ha fatto a capirlo?

-si vede dalla tua faccia!-

Caspita che intuito! Mi è già simpatico.

-senti Shippo…il pitbull è tranquillo oggi?-domanda Ayame indicando le tende di velluto rosse che molto probabilmente separano l’entrata dal teatro vero e proprio.

Pitbull? Ho sentito bene?  Ma di chi sta parlando?

Oddio! Voglio scappare via! Dove mi ha portato Ayame?

-beh…oggi è meno irritabile del solito ma … non si sa mai!-

Ayame si incammina verso le tende rosse ed io non posso fare altro che seguirla, dietro di me c’è anche Shippo.

Caspita! Che bello da dentro questo teatro.

Le pareti, le poltrone danno tutte sul rosso. Il palco è grandissimo,tutto illuminato.

Vedo qualcuno che va a destra, qualcun altro a sinistra.

Noto delle persone sul palco , leggono qualcosa che hanno in mano , probabilmente il copione.

-no, no e no! Così non va!-sbotta un ragazzo.

È girato di spalle, vedo che ha dei capelli argentei lunghissimi, si alza da una delle sedie.

Noto che è alto e ha un fisico snello, indossa una maglia nera  a collo alto e dei jeans e… caspita che fondoschiena niente male.

Oddio ma che vado a pensare?

-questa è una scena molto importante, dove si esprime la massima drammaticità… voi la rendete davvero schifosa! Concentratevi dannazione!- urla e sbatte la mano su un tavolino.

Porca paletta! È davvero irascibile.

-per fortuna che oggi era meno irritabile del solito…-

-te l’avevo detto che con lui tutto è possibile!- dice Shippo rivolto alla mia amica

All’ora è lui il Pitbull! Me lo immaginavo un uomo brutto , grasso , sulla sessantina , capelli con riporto e voce roca da gran fumatore.

Invece questo è completamente diverso. È giovane, lo sento benissimo dalla voce, non sono sicura che sia bello , però…

Il Pitbull poi improvvisamente si volta. Guarda noi tre.

Caspita…è… è… è davvero bello.

Ha la pelle nivea, i lineamenti del viso delicati, noto sulla fronte una specie di voglia viola a forma di mezza luna.

Ma la cosa che mi colpisce di più sono i suoi occhi, dorati, bellissimi. Però sono davvero freddi, fanno quasi impressione.

-Ayame! Sei in ritardo!- sbotta lui.

Ma Shippo non aveva detto che era in anticipo?

La mia amica non dice una parola, cosa molto strana per lei visto che ogni volta che le dicono qualcosa ribatte sempre.

Ayame si sfila la giacca , l’appoggia su una sedia e corre verso il palco.

-Vieni! Sediamoci qui!-mi dice Shippo indicando qualche poltrona vicino al palco scenico.

Lo seguo e ci sediamo.

Siamo a pochi metri dal palco, due file più avanti c’è il Pitbull. Non so ancora il suo nome e allora lo chiamo così!

-è la prima volta che vedi le prove di una compagnia teatrale?-domanda Shippo tanto per fare un po’ di conversazione e non farmi sentire sola.

Annuisco.

Guardo la gente che è sul palco.

Vedo un ragazzo molto simile al Pitbull, ha i capelli argentei, gli occhi dorati ma poi noto che ha due buffe orecchie canine, dalla faccia sembra simpatico. Vicino a lui c’è una ragazza, avrà più o meno la mia età. Hai i capelli corvini, gli occhi scuri e un viso davvero simpatico.

Poi c’è un altro ragazzo, ha i capelli scuri e un codino basso, gli occhi di un blu intenso.

-ok! Basta così! Kagura-dice il Pitbull rivolto ad una ragazza seduta nei pressi del palco- prova tu!-

Guardo la ragazza. Devo dire che è davvero bella. Ha i capelli scuri raccolti in un elegante chignon, le labbra carnose e di un bel rosso acceso.

Ma la cosa che mi colpisce di più sono i suoi occhi, di un magnifico colore scarlatto anche se devo dire che incutono un certo terrore.

Sul palco rimangono solo lei e il ragazzo con il codino.

-se credete che io profani con la mano più indegna questa sacra reliquia , le mie labbra rosse come due timidi  pellegrini cercheranno di rendere morbido l’aspro contatto con un tenero bacio-sento dire dal ragazzo

-buon pellegrino, voi fate un grave torto…- continua lei

Non ci posso credere!

-è Romeo e Giulietta!- esclamo

-esatto!-dice Shippo ridendo poiché ha visto la mia espressione.

Ops! Come al solito ho pensato ad alta voce.

-ti piace molto quest’opera?- continua il ragazzo seduto vicino a me a voce bassa per non disturbare i due attori che sembrano essere in perfetta sintonia.

-l’adoro! La trovo stupenda! Senti…Shippo giusto? È lo spettacolo che metteranno in scena?-

-esatto! Il regista non ha ancora scelto i ruoli , sta facendo provare tutti per decidere quale personaggio assegnare per ogni singolo attore- mi informa Shippo

-a me sembrano tutti bravissimi! Ma il regista è…per caso lui-dico indicando il Pitbull, come si ostina a chiamarlo Ayame -quello che Aya chiama Pitbull?-

-si, è proprio lui! È Sesshomaru Taisho, ha solo vent’anni e già è il regista di una compagnia! È molto irascibile ma nel suo lavoro è davvero bravo-

E così lui si chiama Sesshomaru, devo dire che come nome non mi dispiace.

Lo osservo meglio, adesso porta gli occhiali da vista e gli conferiscono un’aria da intellettuale.

Non riesco a distogliere lo sguardo dal suo volto. Sembro quasi incantata dai suoi occhi e da quella voglia a mezza luna. Il suo naso è perfetto e il viso privo di imperfezioni  , con quel colore della pelle quasi innaturale sembra la statua di un dio greco.

Continuo a guardare Sesshomaru e non mi accorgo nemmeno che sul palco a recitare adesso c’è Ayame.

Rimango imbambolata a fissarlo, sembro una ragazzina che guarda il poster della sua pop star preferita.

Tanto non credo che se ne accorga, di sicuro è troppo preso dalla recitazione dei suoi attori.

Le ultime parole famose!

Il ragazzo , che molto probabilmente si è sentito osservato, ha girato lo sguardo e mi sta guardando.

I suoi occhi sono talmente freddi da farmi venire un brivido lungo la schiena.

Che figura di merda!

Cerco di distogliere il mio sguardo nel modo più veloce possibile ma il risultato non è dei migliori.

Di sicuro avrò le guance color porpora, mannaggia a me.

Sento che Shippo sta ridendo sotto i baffi, ti credo ho fatto la figura da scema.

-mezz’ora di pausa!-urla poi rivolto agli attori e se ne va non so dove.

Tiro un sospiro di sollievo.

Vedo Ayame che si avvicina con un viso raggiante.

-allora? Come sono andata?-

-ehm…molto bene!-  mento

Non posso di certo dirle che non l’ho seguita perché ero troppo presa a guardare il regista.

-Rin…che parte avevo io?-

Oh mio dio! Adesso si che sono nella merda. Come faccio a rispondere?

Bhe l’unico sistema è buttarsi:- La nutrice di Giulietta!-

-T__T! Rin io facevo Donna Montecchi! Dì la verità…cosa stavi facendo?-

Oddio! Cosa le rispondo??? Dai Rin pensa!

-ehi Ayame non ci presenti la tua amica?-

Guardo la persona che ha parlato. È la ragazza dai capelli corvini che era sul palco con il ragazzo dalle orecchie canine.

È il mio angelo salvatore! Sia lodato il cielo e tutti gli dei.

-arrivo subito! E tu non credere di farla franca…  poi mi dovrai raccontare tutto!- mi sussurra mentre ci avviciniamo al parco.

Ayame inizia con le presentazioni. Il ragazzo con le orecchie canine si chiama Inuyasha, nome piuttosto buffo.

Mi sembra anche molto simpatico.

Poi è la volta di Miroku, il ragazzo che interpretava Romeo prima, ho notato che ha delle tendenze da maniaco. Mi avrà toccato il sedere almeno due volte nel giro di un minuto.

-questa è Kagome!- mi dice Ayame mettendomi davanti la ragazza che recitava con Inuyasha.

Avevo anche ragione, è una ragazza dolce e solare.

Infine mi presenta Sango, è una ragazza dai lunghi capelli castani legati in una coda d cavallo, gli occhi scuri. Prima non l’avevo notata perché era seduta.

-abbiamo mezz’ora! Vieni Rin ti mostriamo il teatro!- mi dice Kagome prendendomi per un braccio.

La seguono Sango e Ayame.

Saliamo sul palco. Il pavimento è in parquet chiaro, ben pulito. Ma non ho il tempo per guardare molto perché Kagome mi trascina, nel vero senso della parola, dietro le quinte.

Sembra di essere in un altro pianeta. Ci sono un sacco di scenografie, di fogli.

Continuo a camminare fin quando Kagome non si ferma davanti ad una porta.  Appoggia la mano sulla maniglia e apre.

Caspita!

Siamo in una stanza dove dentro ci sono un sacco di costumi, di tutte le grandezze, di tutti i tipi, di tutte le forme.

-questa è la stanza dove teniamo tutti i costumi di scena!- mi dice la ragazza.

-devi sapere Rin che Kagome è  la nostra costumista se vogliamo metterla così! È bravissima a disegnare e a cucire!- mi dice Sango.

In effetti noto su un tavolo un sacco di fogli, tutti schizzi, ma sono davvero belli. Tutti abiti da scena.

-caspita che belli questi schizzi! Ben fatti davvero! Sei proprio brava!- dico mentre ne prendo uno in mano.

Continuo il mio giro turistico per il teatro. Mi fanno vedere i camerini riservati alle donne e quelli riservati agli uomini.

Aspetto fino a che non sono le cinque e le prove smettono.

Mentre guardavo le prove, e davo qualche occhiata al regista, ho stretto amicizia con Shippo.

Quando esco noto che il cielo è già scuro. Ovvio siamo a novembre.

Con me e Ayame ci sono anche Sango e Kagome.

-che ne dite di andare in un bar?-propone Sango.

Accetto. Mi ci vuole una bella tazza di cioccolata calda con panna, per la felicità delle mie papille gustative.

Arriviamo al bar , ci sediamo. Come promesso ordino la mia cioccolata calda con panna, Kagome mi segue mentre Sango ordina una coca cola ed infine Ayame un caffè.

Inziamo a chiacchierare e con mia grande gioia mi ci trovo molto bene.

Scopro che Kagome vuole diventare una stilista, frequenta l’istituto d’arte Yamato. Ne ho sentito parlare molto bene, la maggior parte delle persone che sono uscite da quell’istituto hanno fatto poi molta strada, e spero che sia così anche per Kagome.

Sango invece è un anno più grande di noi, frequenta un normalissimo liceo, oltre a frequentare il corso di teatro frequenta anche il conservatorio. Studia piano forte da quando aveva quattro anni e da quanto ne ho capito ha anche una bellissima voce.

tutte e due hanno scelto la strada dell’artista. Beate loro, almeno sanno cosa vogliono dalla vita.

Io?

Onestamente non lo so ancora. Ora che ci penso non ho mai avuto un vero e proprio talento, ho sempre fatto tutto quello che mi diceva mia madre, non mi sono mai opposta.

Voleva che studiassi danza classica e ho studiato danza classica, voleva che facessi la dieta e ho fatto la dieta, voleva che andassi ad un liceo molto importante e ho fatto anche quello.

Non c’è un ricordo della mia vita in cui non ci sia dietro a tutto quello che faccio la volontà di mia madre.

E mi rendo conto che tutto questo è davvero deprimente.

Passano le ore in modo tranquillo poi verso le 19 decido di tornare a casa.

Quando infilo la chiave nella toppa della serratura inizio a sentirmi inquieta.

Non lo so il perché ma è così.

-Rin! Sei tu?-domanda mia madre dalla cucina.

-no! Sono la fata turchina!- ribatto acida

-tesoro! Non c’è bisogno di essere così acide!-dice mia madre apparendo “magicamente” in corridoio.

La osservo bene. Oggi indossa una gonna aderentissima , talmente aderente che potrebbe anche strizzarle il cervello, una maglia a collo alto di lana bianca. I capelli sono raccolti in uno chignon e il viso come al solito è pesantemente truccato.

È davvero irritante avere una madre così, tutti ti mettono a confronto con lei e ,guarda caso, ne esci sempre perdente.

Vedo che scruta attentamente il mio viso:-tesoro, hai qualcosa all’angolo della bocca- dice

Oh merda! La cioccolata, se lo capisce mi fa una testa enorme sull’importanza del mangiare sano e di come la cioccolata può farti morire.

Mah! Insomma credo sia una cosa normale prendere una tazza di cioccolata, non mi sembra che abbia ucciso qualcuno , anzi, la gente si sente molto meglio.

-hai preso delle cioccolata? Rin! Quante volte ti devo dire che devi stare attenta a quello che mangi? Stiamo parlando della tua salute…-

Non l’ascolto nemmeno, ormai ho imparato a fregarmene.

Faccio sì con la testa per far vedere che l’ascolto ma in realtà penso a tutt’altro.

Ripenso a quello che è successo oggi, alle persone che ho conosciuto e poi… penso a quegli occhi.

Dorati.

Freddi.

Riesco a trovare solo questi due aggettivi per descriverli.

-…Rin mi stai ascoltando?-

Ceeeeeeeeerto!

-si mamma! Adesso scusa ma vado in camera mia… dì a Josephine di non apparecchiare per me! Stasera non ceno!-

Salgo di corsa le scale e chiudo alle mie spalle la porta della mia stanza. Non do nemmeno il tempo di ribattere a mia madre.

Non so perché ma ho un gran sonno.

Mi tolgo gli stivali , mi sfilo la gonna e la maglietta. Butto tutto sulla sedia. Non ho nemmeno voglia di mettermi il pigiama.

Mi infilo velocemente sotto le coperte, chiudo gli occhi.

E sogno un mondo… dorato.

SALVE A TUTTI GENTE! ECCO A VOI IL SECONDO CAPITOLO, FINALMENTE è ENTRATO IN SCENA IL BELLISSIMO E GELIDO DEMONE, SESSHOMARU E RIN NE è RIMASTA SUBITO AFFASCINATA! SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO!

PASSIAMO AI RINGRAZIAMENTI:

_SEFIRI_: VISTO CHE VI ABBANDONO MAI?? SPERO CHE TI SIA PIACIUTO ANCHE QUESTO CAPITOLO! UN KISS

LILYSOL: MAMMINA ADORATA! TUA FIGLIA è CONTENTISSIMA PER LA TUA RECENSIONE! SONO CONTENTA CHE TI PIACCIA IL MIO MODO DI SCRIVERE, LO SAI BENISSIMO CHE MI FACCIO DICIMILA PIPPE MENTALI! COMMENTA ANCHE QUESTO CAPITOLO MI RACCOMANDO! PS: PER L’ALTRA FF APPENA AVRò UN Po’ DI ISPIRAZIONE L’AGGIORNERò MA NON POSSO GARANTIRTI NIENTE

MILOXCAMUS: SONO STRA FELICE CHE TI PIACCIA L’INIZIO! SPERO CHE CONTINUERAI A SEGUIRMI! UN BACIO

RORO: CARA SORELLA GEMELLA (ORMAI SIAMO COME TERRY E MAGGIE) LO SO BENISSIMO CHE TI PIACE QUESTA FF u.u! UN BACIO ENORME

MIKAMEY:GRAZIE MILLE! SONO CONTENTA CHE L’INIZIO Già TI PIACCIA! COME HAI POTUTO LEGGERE IN NOSTRO DEMONE è ENTRATO IN SCENA ( E GUARDA CHE SOPRANNOME GLI HA DATO AYAME XD)! UN KISS

SUPERSARA: **! MA ALLORA SEI VIVA! ERANO SECOLI CHE NON TI SENTIVO E AVEVO PERSO OGNI SPERANZA! SPERIAMO CHE L’ANTIVIRUS VENGE MESSO AL Più PRESTO SUL TUO PC! VISTO CHE BELLA STORIELLA CHE HO MESSO SU??? SPERO DI SENTIRTI PRESTO!

KAIMY_11:GRAZIE MILLE! SONO CONTENTA CHE TI PIACCIA! QUESTA VOLTA HO MESSO IL PUNTO DI VISTA DI RIN E HO ABBANDONATO LO STILE DI SCRITTURA ALLA TERZA PERSONA…ALMENO PER IL MOMENTO! CIAU

MEL_NUTELLA: GRAZIE MILLE MEL! SONO DAVVERO FELICE CHE TI PIACCIA! RECITARE CON SESSHOMARU DEVE ESSERE MERAVIGLIOSO, IO NON RIUSCIREI A CONCENTRARMI CON UN REGISTA DEL GENERE! CMQ HAI RAGIONE è UNA COPPIA DA NON SOTTOVALUTARE! BACIOTTI

INUFAN4EVER: CIAO FIGLIA MIA! CHE BELLO CHE HAI RECENSITO ANCHE TU! BEH COME VEDI SONO ENTRATI IN SCENA GLI ALTRI PERSONAGGI! ANCHE IO TI VOGLIO BENE! MI RACCOMANDO, LASCIAMO UN COMMENTINO ANCHE QUESTA VOLTA

KADE: CARO MARITINO MIO ,ANZI CARO MIRKO! LA TUA LUDO ERA TENTATA DI NON RINGRAZIARTI DOPO CHE HAI AVUTO IL CORAGGIO DI FARE UNA SESSHO X NUOVO PERSONAGGIO NELLA TUA STORIA, LO SAI BENISSIMO CHE IO POSSO SOLO LEGGERE SESSHO X RIN! MA VISTO KE TI AMO ALLA FOLLIA , COME RENZO Amò LUCIA, TI PERDONO E TI RINGRAZIO DI CUORE PER AVERMI RECENSITO! UN MEGA BACIO

EMILY FF: CIAU GIN! SEI STATA LA PRIMA A RECENSIRE E MI FA DAVVERO PIACERE! TI RINGRAZIO PER I COMPLIMENTI! UN KISS

BEH A QUESTO PUNTO POSSO SOLO DIRVI: COMMENTATE

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Capitolo 3
*** 3 Insistenze ***


3 INSISTENZE

 

Oggi a scuola le ore sembrano non passare mai.

Adesso è l’ora di storia e onestamente non me ne frega un fico secco di quello che il prof dice. In ogni caso sono sempre andata bene nella sua materia e sono sempre stata attenta. Per una volta posso concedermi il lusso di distrarmi.

Non riesco a smettere di pensare alla giornata di sabato.

Sono indecisa se iscrivermi o meno. Mi è sembrato davvero interessante come corso.

Oddio! Rin ma cosa vai a pensare.

Una ragazza come te che recita?

Conoscendomi alla mia prima rappresentazione potrei farmela addosso.

Proprio alle elementari mi era successa una cosa del genere. Dovevo dire un specie di poesia alla recita scolastica, sono andata sul palco e me la sono fatta sotto. Davanti a tutti.

Ricordo la faccia di mia madre. Anziché consolarmi mi ha sgridata e pure di brutto.

Continuava a dire che le avevo fatto fare una brutta figura. A lei? E a me non ci pensava?

L’unica che mi ha consolato è stata mia zia Nanako.

La zia Nanako è la sorella minore di mamma e , per fortuna , di carattere non si somigliano per niente.

Mia zia ha appena trent’anni, non è ancora sposata , vive da sola in un appartamento qui a Tokyo ed è dottoressa. Precisamente ginecologa.

Ha un carattere molto semplice e alla mano, è una di quelle persone che non ti metteno a disagio. È sempre allegra e sa dare ottimi consigli. Ecco perché se ho un dubbio mi confido con lei e non con mia madre.

Ha anche un sacco di uomini, questo perché è molto bella. Lunghi capelli corvini, belli lucidi e setosi al tatto, due grandi occhi castani. Poi, al contrario della mamma, ha un culo , un bel seno , non sembra un manico di scopa vestito che cammina.

Credo che forse stasera le telefonerò, almeno per chiederle un consiglio.

Con mia grande gioia , la campanella dell’intervallo suona presto e posso subito vedere Ayame.

Ci mettiamo a mangiare la nostra merenda sul terrazzo della scuola che è quasi sempre deserto.

Ci sediamo e iniziamo a parlare.

-come sono andate le lezioni?- chiedo mentre addento un pezzo della barretta ai semi di sesamo che mia madre mi ha rifilato.

-noiose! Come sempre, poi continuavo a pensare a Koga…-

-ma ieri non c’era Koga!- dico io , altrimenti sarebbe stato il primo che mi avrebbe presentato.

-ieri doveva studiare ma oggi di sicuro c’è! Mi è venuta un’idea!- esclama lei trionfante. Manco avesse scoperto che le terra non è piatta.

-avanti sentiamo!-

-vieni anche oggi! Hai fatto una bellissima impressione a Sango , Kagome , Inuyasha , Miroku e Shippo! Sono sicura che a loro farebbe piacere rivederti! E poi non ti ho presentato tutti- dice lei  e addenta una porzione generosa del suo panino con la nutella.

Oddio che voglia di nutella!

Beata Ayame, io invece devo mangiarmi queste schifose barrette.

Ma che ho fatto di male per meritarmi tutto questo?

-tieni! Hai la faccia di un cane bastonato- dice la mia migliore amica porgendomi metà del suo panino.

Oh Ayame!

 

 Sto camminando con Ayame per le affollate strade di Tokyo. A quest’ora c’è un sacco di gente in giro , nonostante sia ora di pranzo.

Ho telefonato a casa per dire che avrei fatto tardi. Già immaginavo la reazione di mia madre al telefono ma per fortuna a rispondere al telefono è stata mia sorella Kanna.

Oggi fa più freddo del solito, tira un vento davvero gelido.

Di sicuro avrò un aspetto orribile. Mi immagino già con i capelli tutti scompigliati che sembra che abbiano lottato fra di loro, le guance rosse e il naso rosso a causa del freddo.

Arriviamo subito a teatro.

-ehi Rin! Non mi aspettavo di vederti!- sento dire questo da Kagome.

In effetti nemmeno io pensavo di metterci piede, ma poi tutto è cambiato.

Eh già! È sorprendente il modo in cui una persona può cambiare idea e in quanto tempo.

A me sono bastati più o meno dieci secondi, il tempo per guardare quegli occhi.

Uffa! Certe volte sono davvero ripetitiva! Sarà l’ottocentesima volta che dico così!

Entriamo nel teatro e sento le guance andarmi in fiamme.

Vedo chiaramente Sesshomaru in piedi che dà delle direttive a qualcuno.

Oh mio dio! Ma perché mi comporto come una liceale alla sua prima cotta?

Speriamo solo che non mi vedi, altrimenti si che farò di nuovo una figura di merda.

-EHI RIN! CHE SORPRESA!- sento urlare da qualcuno.

Con grandissimo orrore mi volte e vedo che Inuyasha mi sta salutando calorosamente…il vero problema è che è vicino a Sesshomaru.

E poi tutta la gente mi sta guardando , ovvio visto che Inuyasha ha urlato come un pazzo.

-non pensavo saresti venuta! Mi fa piacere vederti!- dice il ragazzo con un sorriso ebete stampato in faccia.

Almeno lui sorride, io sono rossa come un peperone maturo.

Però mi fa davvero piacere di aver fato una buona impressione ai ragazzi.

-INUYASHAAA! Vieni qui immediatamente, rimanda a dopo le tue conversazioni-  urla una voce.

Non ho visto chi  è  ma credo di sapere a chi appartiene.

-arrivo subito…”fratellone”- sento che Inuyasha accentua il tono sull’ultima parola.

Alt! Stop! Fermi tutti!

Ho sentito bene? Inuyasha ha chiamato Sesshomaru fratellone?

-ma allora… sono fratelli!-

-complimenti per la brillante deduzione Rin!- mi dice Ayame.

-tu lo sapevi?- domando icredula

-certo sciocchina! Qui tutti sanno che Inuyasha  e Sesshomaru sono fratelli, anzi se proprio vogliamo essere precisi fratellastri! Stesso padre , madri diverse! E poi scusa non hai notato la loro somiglianza?-

Ehm… francamente no! Ho notato che entrambi hanno i capelli argentei e gli occhi dorati ma questo non significa che siano per forza fratelli.

Insomma se noto un ragazzo per strada che ha i capelli rossi e gli occhi verdi , non vado mica a pensare che sia il fratello di Ayame, vabbè che io conosco Ayame da sempre e so benissimo che è figlia unica.

Forse questo esempio non rende molto l’idea.

È meglio dire che se per caso incontro uno per strada e vedo che ha gli occhi azzurri e i capelli scuri non vado di certo a pensare che sia il fratello di Miroku.

Sì, questo va decisamente meglio.

Le prove iniziano ed io , come sempre , mi sistemo su una poltrona e ascolto rapita.

Dopo pochi minuti si siede accanto a me Shippo.

Iniziamo a chiacchierare a bassa voce, per non disturbare gli attori, anche perché non so cosa mi farebbe il Pitbull.

La giornata passa in fretta.

Non mi rendo nemmeno conto che il cielo di Tokyo si è tinto di un colore scuro, segno che è già sera.

-ehi Rin… ma non ti stanchi a stare là seduta a guardare noi mentre recitiamo senza fare niente?-mi domanda Inuyasha una volta fuori dal teatro.

Con loro ci sono anche Kagome , Sango , Miroku , Ayame e Koga.

Finalmente ho conosciuto l’uomo dei sogni della mia amica.

Fisicamente è proprio come me lo aveva descritto Ayame.

Ho notato che non va molto d’accordo con Inuyasha, continuano a darsi soprannomi davvero idioti del tipo “botolo ringhioso “ o “lupastro”.

Il mio commento? Mah!

-in effetti Inuyasha non ha tutti i torti! Perché non ti iscrivi anche tu? Sarebbe bello- dice Kagome

-e poi la retta da pagare non è tanto alta, costa diecimila yen (che equivalgono all’incirca 75 euro)- continua Sango.

Beh, io ho molti soldi da parte, potrei pagarmela da sola.

Anche perché sono sicura che mia madre non sarebbe d’accordo su questa storia del corso di teatro.

-ci penserò un po’! Ayame, torni a casa con me?-

-ehm… veramente no! Vado a farmi un giro con Koga!- dice lei leggermente rossa in visa.

Ayame che arrossisce? Di solito lei è sempre disinvolta con i ragazzi. Significa che Koga le piace sul serio.

Per fortuna a fare un pezzo di strada con me c’è Inuyasha, almeno non sono da sola.

Dopo che Ayame e Koga si sono allontanati , così come Kagome , Sango e Miroku, che non la smettevano di beccarsi, mi incammino con Inuyasha verso casa.

-e così tu e Sesshomaru siete fratelli!-

Ma che frase idiota!               

-fratellastri!- precisa lui.

Benissimo! Adesso non so più che dire.

-perché frequenti questo corso?- era l’unica domanda che avevo in mente.

-è un passatempo… mio padre mia ha chiesto di frequentarlo perché era Sesshomaru che dirigeva la compagnia… e poi mi piace dargli fastidio! Mi piace farlo innervosire chiamandolo fratellone!- dice lui ridendo.

Anche io rido con lui.

Continuiamo a chiacchierare del più e del meno fino a quando non arrivo a casa… e solo adesso mi accorgo che Inuyasha mi ha accompagnata allungando di molto la sua strada.

-ma Inuyasha… adesso ci metterai di più per tornare a casa! Mi dispiace!-

-figurati! Per me non è un problema… spero che ti iscriverai al corso!-

-ci penserò! Non ne sono ancora convinta!- dico io aprendo il cancello di casa.

-beh in ogni caso pensaci  in fretta! La rappresentazione di Romeo e Giulietta non è molto lontana!- dice Inuyasha allontanandosi e continuando la sua strada verso casa.

Non è una decisione facile da prendere. Forse so a chi chiedere consiglio.

 

Entro in casa e un forte odore di pollo mi invade le narici!

So benissimo che a cucinare non è stata la mamma. Le verrebbe una paresi facciale se dovesse cucinare un pollo.

-ciao Josephine!-dico allegra entrando in cucina.

-ciao Rin!- mi saluta lei.

Josephine è la nostra … governante … se così vogliamo metterla.

È francese , ormai ha più di quarant’anni ma rimane sempre bellissima.

Ha i capelli castani lucidi che le ricadono sulle spalle, gli occhi di un bellissimo azzurro.

Come tutte le francesi, è magra come un chiodo.

Ormai ho perso il conto degli anni cha ha passato qui da noi.

-che cucini? Pollo?- domando avvicinandomi al forno.

-esatto! A te e Kanna piace un sacco!-

-si ma alla mamma mica tanto!-

-traquilla, l’ho cucinato secondo una rivista di diete!-

Andiamo bene! Pure Josephine è stata contagiata dalla mania del cibo dietetico di mamma.

Salgo le scale e apro la porta della mia stanza.

Come al solito regna un ordine impeccabile.

Sia fatta santa Josephine! Se non ci fosse lei la mia stanza sarebbe sempre in disordine. Ha anche spruzzato il profumo che mi piace tanto, quello ai fiori di campo.

Butto la borsa di scuola e il cappotto sul letto.

Cerco qualcosa da indossare in casa. Alla fine opto per una tuta vecchia di anni,ma comodissima.

Raccolgo i capelli in una crocchia e poi prendo il telefono.

Compongo il numero e aspetto.

-Pronto?- dice la voce

-ciao zia! Sono Rin!-

-Rin, tesoro! Mi hai chiamato proprio in tempo, sono appena rientrata dallo studio!-

-anche io sono rientrata da poco! Senti ho bisogno di un consiglio- dico io cercando di non parlare a voce altissima per non farmi sentire dagli altri.

-dimmi!-

-ecco! Ayame mi ha proposto di iscrivermi al suo corso di recitazione, sai tutta la storia che la recitazione aiuta a combattere la timidezza? Beh Ayame mi ha portato con lei…e devo dire che non mi dispiace e anche i ragazzi sono simpatici… ma sono comunque indecisa- evito di parlarle di Sesshomaru

-preoccupata per quella pazza di mia sorella? Sai già che ti dirà di no?-

-si! Non ci provo nemmeno, i soldi ce li ho, non sono un problema! Se mi iscrivo però non so cosa dire per i pomeriggi in cui non sarò a casa!-

Mia zia rimane per qualche minuto in silenzio.

-puoi dire che vieni in studio da me per una ricerca a scuola! Ti reggerò la parte!-

-allora dici che dovrei andarci?-

-ma certo! Sono sicura che sarà bellissimo!-

Mia zia è davvero un angelo!

Chiudo la comunicazione con lei. Mi butto a peso morto sul letto.

Sì! Credo che mi iscriverò a quel corso!

In fondo è per combattere  la timidezza no?

SALVE A TUTTI! AVETE APPENA LETTO IL TERZO CAPITOLO DELLA MIA STORIELLA! SPERO VI SIA PIACIUTO! IN SCENA è ENTRATA LA ZIA DI RIN, CHE NEL CORSO DELLA STORIA ASSUMERà UN RUOLO MOLTO Più IMPORTANTE! CHE DITE? ALLA FINE RIN SI ISCRIVERà A QUESTO CORSO, DIRETTO DAL BELLISSIMO SESSHOMARU?

RINGRAZIAMENTI:

MIKAMEY:HAI VISTO CHE AGGIORNAMENTO VELOCE? SONO CONTENTA CHE LA STORIA INIZIA A PRENDERTI E SPERO DI NON DELUDERTI! IL FATTO DI CHIAMARE SESSHOMARU PITBULL MI è VENUTO IN MENTE PER CASO, CONSIDERANDO ANCHE IL SUO CARATTERACCIO! UN BACIO E FAMMI SAPERE CHE NE PENSI!

KaDe: DOLCE MARITINO MIO! IO TI AMERò SEMPRE! MEGLIO SMETTERLA CON QUESTE SMANCERIE PER ADESSO! IO TI FACCIO SEMPRE SCOMPISCIARE DALLE RISATE E POI  SESSHOMARU CON GLI OCCHIALI DA VISTA NONDEVE ESSERE BRUTTO , ANZI GLI CONFERISCONO UN ARIA DA INTELLETTUALE! GRAZIE PER AVERMI DETTO CHE SONO MIGLIORATA NEL MODO DI SCRIVERE! UN BESO

SUPERSARA: CHE BELLO! ADESSO TI CONNETTERAI Più SPESSO! GUARDA CHE PITBULL è UN SOPRANNOME CHE SI ADDICE MOLTISSIMO A SESSHOMARU! UN KISS

INUFAN4EVER: FIGLIOLA MIA! È SEMPRE BELLO LEGGERE LE TUE RECENSIONI! SESSHOMARU VEDENDO RIN AVRà PENSATO SENZA DUBBIO CHE è UNA TIPA STRAMBA! PER QUANTO RIGUARDA AYAME IO LA CARATTERIZZO SEMPRE COSì NELLE MIE STORIE! UN BESO

LILYSOL: MAMMINA *.*! TUA FIGLIA è CONTENTA CHE TI PIACCIA LA SUA STORIA! ORMAI HO TALMENTE TANTE IDEE CHE DEVO SCRIVERLE SUBITO! QUELLA SCENA DEL SOGNO DORATO MI è VENUTA COSì E ONESTAMENTE PENSAVO CHE FOSSE UNA CRETINATA (MARTY SI NASCONDE DIETRO UN ALBERO PER SCAMPARE ALL’IRA DI LILYSOL)! COMMENTA PURE QUESTO CAPITOLO! BACI

_SEFIRI_: GRAZIE TANTE PER IL COPLIMENTO! SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO TI ABBIA MESSO ALLEGRIA. BACIOTTI

EMILY FF: GRAZIE! MI RACCOMANDO FAMMI SAPERE COSA NE PENSI ANCHE SU QUESTO NUOVO CHAPTER! KISSONI

KAIMY_11: BEH CON UN REGISTA COME SESSHOMARU VORREI VEDERE SE NON CI RIMANI SECCA! AYAME è QUELLA CHE FA RIDERE MOLTO PURE A ME. SPERO CHE TU ABBIA GRADITO IL NUOVO CAPITOLO! KISS

MILOXCAMUS:GRAZIE MILLE! SONO CONTENTA CHE LE USCITE DI RIN SIANO CONSIDERATE IRONICHE! MENO MALE CHE TI PIACE TANTO! COMMENTA ANCHE QUESTO CAPITOLO! CIAU E BACI

RORO: SORELLINA MIA! NON DIRE COSì CHE MI COMMUOVO! UN BACIONE

BENE NON MI RESTA CHE DIRVI: COMMENTATE!

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Capitolo 4
*** 4 Inizia il corso!!! ***


4 INIZIA IL CORSO!!!

-CHE BELLA NOTIZIA! LO SAPEVO CHE  ALLA FINE TI SARESTI CONVINTA!- urla Ayame non appena le comunico la mia scelta.

Ha urlato talmente tanto che tutti i passeggeri  si sono voltati a guardarci! La discrezione di Ayame mi stupisce sempre!

-Si ma mia madre non sa niente di tutto ciò!- la informo prima che possa mettermi nei guai involontariamente.

-E perché?-

-La conosci no? Non mi avrebbe permesso di frequentare questo corso!-

-E come farai con la retta? E che le racconti?- domanda Ayame

-Mi copre mia zia e per la retta non c’è problema, mio padre ogni settimana mi dà una paghetta sostanziosa!- le dico

-Ecco i vantaggi a nascere in una famiglia ricca!-

Già, nascere in una famiglia ricca è davvero una fortuna, ma non è tutto. Avrò i soldi, avrò ogni sorta di cosa ma mi manca una cosa fondamentale. L’affetto di mia madre.

Quando parlo così mi sembra di essere la protagonista di uno di quei libri in cui va tutto storto e non sono amate da nessuno. Poi magicamente tutto va bene.

A me il miracolo non è ancora avvenuto, sempre che per me ci sia un miracolo.

Appoggio la fronte sul finestrino gelido del treno e guardo le figure indefinite che si pongono davanti ai miei occhi.

Credo di aver fatto la scelta giusta. Stare lontana da casa può solo farmi bene. E poi come mi hanno detto Aya e mia zia, potrò risolvere in parte quel problema che a me sembra mastodontico, la timidezza.

Chissà se gli altri saranno contenti di avermi con loro. Spero proprio di sì.

E soprattutto speriamo che il Pitbull non si ricordi che io sono quella ragazza che il primo giorno lo ha osservato così insistentemente che poi è anche caduta dalla poltrona.

Chissà come sarà questa nuova avventura in cui mi sono buttata! Un po’ di paura ce l’ho , ma credo sia normale averne quando una persona inizia qualcosa di nuovo.

Sono proprio curiosa di vedere come andrà a finire.

 

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN

Il campanaccio, il soprannome che Ayame ha affibbiato alla campanella di scuola, segnala la fine delle lezioni.

Non vedevo l’ora.

Ayame è già fuori dalla mia classe. Corriamo verso la stazione del treno e con nostra sorpresa scopriamo di essere addirittura in anticipo.

-Mamma mia Rin! Oggi corri più del solito! Sembra che tu abbia un razzo nel culo!-

-Sempre fine vero?- dico io ad Ayame mentre mi avvicino verso l’edicola più vicina per comprare una rivista per ragazze.

Intanto che aspettiamo io e Ayame ci mettiamo sedute e leggiamo con poco interesse gli articoli della rivista.

Finalmente il treno arriva. Beh  forse finalmente non è la parola più adatta visto che il treno arriva in perfetto orario.

Sono io che oggi ho troppa fretta. Non vedo l’ora di vedere le facce di Kagome , Sango e degli altri.

Non so perché ma non vedo l’ora di arrivare. Non mi aspetto di fare chissà che ma sono comunque contenta.

Il treno ci mette il tempo che impiega di solito ma a me sembrano secoli.

Finalmente ci siamo!

-Caspita Rin! Calmati!- mi dice Ayame

Entriamo.

-Genteeeeeeee! Notiziona! Rin ha finalmente deciso di entrare nella compagnia!-dice Ayame

Ho capito che volevo che lo sapessero tutti… ma non in questo modo.

-Evviva!-sento urlare da Kagome che mi abbraccia.

-Alla fine hai pensato in fretta! Brava!- questa volta è stato Inuyasha a parlare.

-Oh che gioia! Un’ altra bella ragazza che si aggiunge alla compagnia!- inutile dire chi è.

-Vedi di tenere le mani apposto Miroku!- caspita , Sango è davvero furiosa.

Fulmino Ayame con lo sguardo. Non c’era bisogno che facesse così.

Sango si propone di accompagnarmi da Shippo, per sistemare il tutto e pagare la mia retta.

Mi conduce per i corridoi.

Arriviamo davanti ad una porta marrone, Sango la apre e davanti mi ritrovo Shippo.

Lo vedo immerso in non so quante carte. Questo ufficio è davvero un casino , peggio della stanza di mia sorella.

-Ciao Shippo! Abbiamo una new entry!-

-Chissà perché lo sapevo che si sarebbe iscritta!- dice il ragazzo con un sorriso.

Alla fine Sango se ne va e lascia me e Shippo da soli.

Mi siedo sull’unica sedia disponibile.

-Alla fine ti sei convinta! Oppure Ayame ti ha puntato una pistola addosso ?-

 -Ehi! Sarà pure stramba ma non è così!-

Ho un sorriso ebete stampato sulla faccia e Shippo lo nota. Sembra addirittura divertito.

Pago la mia retta.

-Bene adesso vieni con me! Ti presento al resto della compagnia!-

Oddio! Adesso sì che sono nervosa.

Chissà come saranno gli altri. Per il momento Kagome  e quelli che mi ha presentato Ayame sono stati molto gentili con me.

Incrociamo le dita! Demone Celeste aiutami tu!

-Dai stà tranquilla! Vedrai ti troverai bene!- dice Shippo dandomi una pacca sulle spalle.

Le mani mi sudano, segno cattivo che preannuncia la mia agitazione.

Arriviamo davanti alle famosissime tende rosse.

-Pronta?-

Faccio un respiro profondo prendendo tutta l’aria che ho in corpo.

Shippo apre le tende. Vedo chiaramente tutti gli attori che si girano e anche lui.

Caspita quegli occhi mi guardano. Sono gelidi e impassibili.

Chissà perché mi sento sempre in soggezione quando mi guarda lui.

Non ce la faccio a sostenere gli sguardi di tutte quelle persone. Inizio a muovere nervosamente gli occhi. Mi guardo a destra, mi guardo a sinistra.

Avverto quella vampata di caldo sulle mia guance.

Ok! Sto diventando rossa come un peperone.

-Scusa il disturbo Sesshomaru, ma volevo presentarti il nostro nuovo acquisto, Rin Saito , sedici anni!-

Lui non dice una parola. Mi guarda impassibile. Ma porca miseria , non mostra proprio niente?

Potrebbe almeno fare finta di essere felice. Insomma è il regista, dovrebbe far sentire a proprio quelli con cui lavora, non intimorirli.

-Bene! Io devo andare- dice poi Shippo.

No! Un istante! Non può andarsene.

Ed io adesso come faccio?

Oh mio dio! Mi sto agitando tropo! Rin rilassati.

Seguo Shippo con lo sgaurdo. Quanto vorrei che non mi lasciasse sola in questo oceano sconfinato.

Oceano sconfinato?

Che cavolo dico?  È tutta colpa dell’agitazione.

Quando mi rendo conto che Shippo non c’è più , riporto il mio sguardo sulle persone che mi stanno guardando.

-Mettiti seduta lì insieme agli altri!- mi dice solo lui con tono freddo e scostante.

Non rispondo nemmeno.

Trovo posto vicino a Kagome e Ayame.

Gli attori stanno provando.

-A che punto sono?-domando a Kagome.

-Atto quarto , scena prima!  È uno scambio di battute tra Giulietta e Frate Lorenzo-

Mi porge il suo copione. Guardo il palco e vedo Sango che recita la parte di Giulietta.

-Oh, piuttosto che sposare il conte Paride, dimmi  di lanciarmi dai merli di quella torre…-

Sango è davvero brava, ha una voce ben impostata, forte e chiara.

Le viene tutto dal diaframma. Beh credo che lei sia abituata ad usare bene la voce visto che prende lezioni di canto.

Noto che la parte di Frate Lorenzo è  stata affidata a Koga, almeno per il momento.

C’è un continuo scambio di attori, io naturalmente non vengo chiamata nemmeno una volta.

Aspetto che la lezione finisca.

Finalmente alle 17.30 siamo liberi.

Aspetto gli altri.

Sono stati tutti davvero molto bravi. Io non sono stata chiamata nemmeno una volta, beh credo sia più che normale visto che sono una dilettante.

Non so perché ma sento un peso all’altezza del petto. Forse avevo riposto troppe speranze su questo giorno , mi ero fatta troppe illusioni.

Sono proprio sciocchina.

Torno a casa da sola anche oggi, Ayame è uscita di nuovo con Koga, mentre Inuyasha, che avrebbe dovuto fare un pezzo di strada con me è uscito con Kagome.

Cammina con lo sguardo perso per le strade affollate di Tokyo. La gente cammina, parla, urla , si bacia. Ma non mi interessa molto.

Mi specchi di fronte ad una vetrina di un negozio di abbigliamento.

Osservo il mio riflesso. Il cappotto lungo nero è messo male, la divisa è stropicciata ed esce fuori e poi… il mio seno spunta fuori in maniera allarmante. Devo assolutamente inventarmi qualcosa per farlo sembrare più piccolo.

Arrivo a casa alle 18.00 e per fortuna di mia madre nemmeno l’ombra. Josephine sarà in giro perché oggi è il suo giorno libero.

Butto lo zaino sulla sedia.

-Ciao! Come mai così tardi?- domanda mia sorella Kanna sbucando dalla porta della cucina con una brioche in mano.

-Fatti miei!-rispondo acida-E dove hai preso quella brioche? Qui in casa nostra non si vedono neppure per sbaglio-.

-L’ho comprata al negozio di alimentari all’angolo!-

Salgo le scale e vado verso la mia stanza. Mi butto a peso morto sul letto e chiudo gli occhi.

CIAO A TUTTI! POSTATO IL NUOVO CAPITOLO DI “MILLE VOLTE BUONANOTTE”! SONO STATA VELOCE? VI è PIAICUTO IL CAPITOLO? SPERO PROPRIO DI Sì!

RINGRAZIAMENTI:

EGOIOEGOIO: CIAO ERIKA! TI RINGRAZIO PER AVERMI FATTO NOTARE QUESTA MIA MANCANZA! COME VEDI HO CORRETTO QUESTO CAPITOLO METTENDO NEI DIALOCHI LA LETTERA MAIUSCOLA! TI RINGRAZIO UN KISS

ISY_264: SONO DAVVERO FELICE CHE LA FF TI PIACCIA! ANCHE IO ADORO ROMEO E GIULIETTA , è UN OPERA A DIR POCO STUPENDA! SPERO CHE TI SIA PIACIUTO ANCHE QUESTO CAPITOLO! UN BACIO

MILOXCAMUS: GRAZIE MILLE! DEVI DAPERE CHE STO Già SCRIVENDO IL CAPITOLO NUMERO 8 DI QUESTA FF! SONO CONTENTA CHE RIN RISULTI SIMPATICA… IO CREDEVO CHE RISULTASSE NOIOSO COME PERSONAGGIO! FAMMI SAPERE CHE NE PENSI DI QUESTO NUOVO CAPITOLO! BACIOTTI

EMILY FF: SORRY! NON ERA MIA INTENZIONE FARTI VENIRE VOGLIA DI NUTELLA!  LOL! UN BACIO

SUPERSARA: SI è VERO SESSHOMARU è L’ESSERE Più BELLO CHE POSSA ESISTERE SULLA FACCIA DELLA TERRA! MA IN QUESTA STORIA MI DISPIACE MA LEGGERAI SOPRANNOMI NON MOLTO CARINI PER LUI! PER QUANTO RIGUARDA IL RESTO NON CI SARà UNA LOTTA TRA INU E SESSHO PER RIN ,ANCHE perché QUI RIN E INU INSTAURERANNO UN BELLISSIMO RAPPORTO DI AMICIZIA, NIENTE DI Più… MA TRANQUI CHE I PROBLEMI ARRIVERANNO! UN BACIONE

_SEFIRI_: NO! KAGGY E INU PER IL MOMENTO NON STANNO INSIEME! CI VORRà UN Po’ DI TEMPO PRIMA DI VEDERLI FELICI E CONTENTI! KISSONI

RORO: NON TI PROECCUPARE! COME Già TI HO DETTO SU MSN NON CI SARà ASSOLUTAMENTE UNA RIN X INU , ANCHE perché COME COPPIA NON CE LI VEDO PROPRIO INSIEME! BACI

LILYSOL: LA STESSA COSA CHE HO DETTO A RORO LA DICO A TE: TRANQUILLA (TRANZOLLA! XD)! TI PREGO NON PRENDERE IL BAZUKA……..! FAMMI SAPERE CHE NE PENSI! BACIOTTI

KAIMY_11: SI ADESSO RIN VA AL CORSO… MA NON SARà COSì FACILE! BEH PER IL FATTO DI AYAME… LEI è UNICA, L’ADORO TROPPO! BACI

INUFAN4EVER:FIGLIA MIA! LO SAPPIAMO TUTTI CHE RIN VA AL CORSO SOLO PER SESSHO, SOLO CHE NON VUOLE AMMETTERLO! STAI TRANQUILLA ANCHE TU PER LA INU X RIN! NON HO INTENZIONE DI FARLA! BACI BACI DALLA TUA MAMMINA

MIKAMEY: SONO STATA ABBASTANZA VELOCE? BEH DI COSE NE COMBINERANNO LORO DUE… MA CI VORRà UN Po’ DI TEMPO! FAMMI SAPERE CHE NE PENSI DEL CAPITOLO! KISS

KADE: MARITINO MIO *.*! ADDIRITTURA PERLA??? XD WOW! SONO ONORATA! DIMMI COSA NE PENSI! UN KISS!

BENE E ADESSO LA SOLITA PAROLA: COMMENTATE! UN BACIO A TUTTI!

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Capitolo 5
*** 5 Una Possibilità ***


5 UNA POSSIBILITà

È da quasi una settimana che faccio parte della compagnia. Ho conosciuto tutti.

La prima è Kikyo , è incredibile la somiglianza tra lei e Kagome, poi c’è Naraku, ha i capelli lunghi e scuri e gli occhi sono rossi esattamente come quelli di Kagura. Ho conosciuto anche lei e mi mette anche lei in soggezione , esattamente come Sesshomaru.

Per ultimi ci sono Bankotsu eJakotsu , sono cugini. Il primo ha i capelli neri come la notte tenuti in una lunga treccia. Mentre Jakotsu è castano , all’inizio l’avevo scambiato per  una donna , poi ho anche scoperto che è gay. Infatti perseguita il povero Inuyasha, sono troppo divertenti quando Jakotsu rincorre il povero Inuyasha.

Mi diverto molto con loro però… non sono ancora salita sul palco a recitare.

Insomma me ne sto lì seduta con gli altri attori. A questo punto facevo prima a non iscrivermi e venire direttamente per guardare Ayame. Ci risparmiavo anche i soldi.

Lo so che non sono esperta in questo campo ma … almeno una volta deve farmi provare altrimenti non mi mettevo in questa situazione complicata.

Complicata perché mia madre mi fa sempre centomila domande e non se l’è bevuta la storia che io vado dalla zia per una ricerca scolastica.

Due o tre volte sono dovuta correre allo studio di zia per farle credere che fosse vero.

E la cosa è stata anche faticosa.

Cammino verso il teatro mentre mangiucchio le barrette ipocaloriche che mia madre mi ha messo nella borsa. Quelle al sesamo che ti lasciano tutti i semi sulla bocca.

In un pacchetto ce ne sono quattro formato sottiletta.

Sto ancora mangiando quando sento una voce dietro di me.

-Ehi Rin! Aspettami!-

Mi volto e vedo che Inuyasha sta correndo verso di me.

-Ciao Inuyasha!-

-é da alcuni minuti che cercavo di richiamare la tua attenzione ma sembra che tu sia altrove con la testa!-

-Scusami Inuyasha… stavo solo pensado!-

Entriamo tutti e due.

Sento le voci di alcuni ragazzi. Di sicuro si saranno gia messi all’opera.

-Rinuccia Cannuccia! Sei arrivata!-

Oddio! Credo che ucciderò Ayame se non la smette con questi soprannomi che mi mandano in bestia.

-Come mai non sei venuta a scuola?- le chiedo.

-Oggi avevo il compito di biologia! E per quanto Koga ieri si sia messo a spiegarmela con santissima pazienza non c’ho capito niente lo stesso!-

Ayame è visibilmente rossa in viso.

Ripetizioni di biologia? Ceeeeeeeeerto! Ed io sono la fata turchina.

Secondo me tutto hanno fatto tranne che aprire il libro di biologia.

Kagome rivolge un sorriso a trentadue denti a Inuyasha e lui arrossisce. Questa sì che mi è nuova.

-Bene! Mettetevi ai vostri posti! Si comincia!- sento dire da una voce alle mie spalle.

Mi volto e vedo Sesshomaru.

Indossa il solito paio di jeans e una felpa scura. È perfetto nella sua semplicità.

Ed io mi chiedo, come fa ad essere sempre perfetto? Non sembra nemmeno umano.

Lo guardo per alcuni istanti e lui mi ricambia. Che ci posso fare se sono incantata da quelle iridi color ambra?

Dopo alcuni lunghissimi minuti distolgo lo sguardo.

Mi siedo vicino a Jakotsu.

Le prove iniziano.

Sul palco Sesshomaru ha chiamato Kagome , Sango , Miroku e Inuyasha.

-Perché Sesshomaru non ti ha ancora chiamato? Sono curioso di vedere come reciti!- dice Jakotsu rivolto a me

-Sono curiosa anche io di sapere come recito!-rispondo senza pensare

-Ehi ma che hai sulla bocca?- continua il ragazzo.

Porto una mano sulla zona interessata. Sento qualcosa di duro , piccolo e appiccicoso.

Oh mio dio! Voglio morireeeeeeee!.

È il sesamo di quelle maledette barrette.

E mi è rimasto sulla bocca fino adesso! E Sesshomaru mi ha pure vista.

La mia ennesima macabra figura.

Grazie tante mamma! Penso furiosa.

Ma ormai non posso più farci niente! Sospiro rassegnata.

Prendo il copione che custodisco gelosamente nel mio zaino.

Lo apro e inizio a leggere qualche parte.

Ma cosa sto facendo?

Ormai mi sono rassegnata all’idea di salire sul palco e recitare.

Sesshomaru non mi farà salire sul palco, sono solo una novellina. Non ho mai recitato  e di certo in una volta sola non posso diventare bravissima.

Non posso biasimarlo.

 

 

Si  sono fatte le 17.30. Le prove sono finite.

Aspetto Sango, oggi torna con me a casa.

Ho saputo che i suoi genitori sono separati e il padre vive dalle mie parti. Forse ci siamo anche incontrate.

Eccola là che esce seguita a ruota da Miroku, ultimamente lui sembra la sua ombra.

Sango va in bagno? Ci và anche lui.

Sango deve buttarsi da una finestra? Ci và anche lui.

Sembra che siano legati con l’Attack!

Finalmente esce.

Salutiamo tutti gli altri e ci avviamo.

-Sei contenta di andare da tuo padre? Vedrai anche il resto della tua famiglia-

Già , a casa del padre di Sango vive praticamente metà Giappone: la  nonna paterna , gli zii , i cugini. Chi più ne ha più ne metta.

-Sì! Almeno sto un po’ lontana da mia madre e il suo nuovo marito! Non che non le voglia bene , ma certe volte mi sento soffocata dal suo amore incontenibile. Quando è così scappo dalla mia famiglia paterna , dove mi aspetta un amore meno famelico ma altrettanto esigente!-dice lei sospirando

Beh almeno lei ha una madre che le vuole bene! E glielo dimostra fin troppo da quanto ho capito!

La mia?

Credo che per lei il massimo dell’affetto sia dirmi “brava”.

Saluto Sango ,che è arrivata a destinazione.

In pochi minuti arrivo di fronte casa mia.

Apro la porta e sento già mia madre che urla.

-Kanna, ti rendi conto che sei ingrassata tantissimo? Sembri un tacchino!-

Ma come può dire questa cose a sua figlia? Non ha un briciolo di tatto?

Mi affaccio dalla porta del salone e vedo la scena.

Kanna seduta sul divano rosso di pelle con il viso solcato dalle lacrime. Mia madre invece è in piedi di fronte a lei con le mani poggiate sui fianchi.

Come generale della SS sarebbe stata perfetta.

-Mamma! La lasci stare? Kanna non è grassa!-dico io alle sue spalle.

-Rin! Non ti intromettere! Tua sorella deve capire!- dice lei con voce autoritaria.

Quanto mi dà i nervi quando fa così.

-Mamma, guarda che non è un problema mastodontico!-

Se vabbè! Non mi ascolta nemmeno!

Meglio filare nella mia camera.

Per le scale incontro papà con alcuni documenti in mano.

-Ciao papà!-

-Ciao Rin! Bentornata- e mi dà un bacio sulla fronte.

Devo dire che papà è completamente diverso dalla mamma! È gentile, affettuoso e non è tanto ossessionato dall’aspetto fisico come lei.

-Vai a chiuderti nel sarcofago?-domanda lui.

Il sarcofago sarebbe la mia stanza. Papà dice che ci passo metà della mia vita. Sempre meglio che stare in una stanza con mia madre che ti fa in dieci secondi il calcolo delle calorie di un succo di frutta.

Non appena entro in camera squilla il telefono.

Rispondo.

-Pronto?-

-Ciao Rin! Com’è andata?-

-Non bene come speravo , zia!-dico sconsolata.

 

A questo punto l’unica cosa da fare è aspettare che finisca il mese e poi basta.

Ho sprecato i miei soldi.

Uff! ho una gran voglia di piangere e sbattere i piedi come una bambina! Almeno riesco a liberarmi della rabbia che ho in corpo.

Sono seduta da due maledettissime ore su questa cavolo di poltrona.

Io non ce la faccio più.

Sono meno utile di uno scaldabagno.

-Dieci minuti di pausa!- urla lui, con quella sua voce tanto bella ma che riesce a incutere timore.

La maggior parte dei ragazzi se ne va in giro.

Rimaniamo solo io ed Inuyasha nel teatro.

-Che hai Rin?- mi domanda lui.

-Niente! È solo che … è più di una settimana che mi sono iscritta e …non ho nemmeno letto il copione! Insomma non mi aspetto chissà che ma…-ecco lo sapevo, mi sono agitata e ho detto tutto quello che pensavo.

Sono diventata rossa in viso e sento gli occhi pizzicarmi.

Abbasso la testa, non voglio che mi veda così, sono ridicola.

So benissimo che Inuyasha mi sta guardando e sta pensando che sono una stupida.

-Mio fratello non ti fa recitare? E allora ti faccio recitare io!- dice il ragazzo prendendomi per il polso e trascinandomi sul palcoscenico.

Mi lancia il copione.

-Inuyasha ma che stai facendo?-

-Hai detto che vuoi recitare, non è così? E allora recitiamo io e te insieme! Avanti apri il copione, atto secondo ,scena seconda!-

Faccio come mi ha chiesto.

No! Non ci posso credere!

-Inuyasha ma…è la scena del balcone!-dico io con voce emozionata.

-Avanti inizia! Fammi vedere!-

Deglutisco a fatica! Respiri profondi!

Dai Rin calmati! Non c’è nessun altro…

Mi faccio forza e inizio a leggere:- Oh Romeo , Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome, o se non vuoi, legati al mio amore e più non sarò una Capuleti-

Cerco di recitare il più naturale possibile!

Provo ad immaginare come possa sentirsi Giulietta!

Si innamora a prima vista di Romeo, dentro di sé sente un fuoco. Lo ama non sapendo chi egli sia.

E poi… la sconcertante notizia. Il suo amato Romeo è il figlio dei rivali della sua famiglia. I Montecchi.

Continuo a leggere come meglio posso:- Solo il tuo nome mi è nemico: tu , sei tu, anche se non fossi uno dei Montecchi. Che cosa vuol dire Montecchi? Né mano, ne piede, né braccio , né viso, nulla di ciò che forma un corpo. Prendi un altro nome! Che c’è nel nome? Quella che chiamiamo rosa, anche con un altro nome avrebbe il suo profumo…-

Mi fermo.

Vedo che Inuyasha mi fissa esterrefatto.

Che ho fatto di male?

-Ehm…Inuyasha?-

-Caspita Rin! Sei bravissima! Sicura di non aver mai studiato recitazione?-

-No!-

-Mio fratello è pazzo a non averti fatto provare nemmeno una volta!-

Speriamo sia come dice lui!

 

Guardo il mio orologio digitale. Segna le 17.45.

Oggi le prove sono durate fin troppo. Ho la schiena e il sedere a pezzi! Stare tutto quel tempo seduta mi fa male davvero.

Vedo che i ragazzi se ne stanno andando tutti.

-Rin , io vado! Vieni con me?-domanda Ayame.

Beh certo che vado con lei! Ma prima devo andare in bagno… mi scappa dall’inizio delle prove.

-Si Aya ma… aspettami almeno cinque minuti! Devo andare in bagno.-

Corro per il corridoio arrivando in due secondi di fronte la porta del bagno.

Faccio quello che devo fare e poi , in modo molto tranquillo, mi dirigo verso l’uscita.

Passo vicino all’ufficio di Shippo e noto che la porta è aperta… e dentro ci sono pure delle persone.

-… vi ho detto di no!-

Un momento! Questa è la voce di Sesshomaru.

-Quanto sei cocciuto! Perché non la fai provare?- questo è Inuyasha.

-Ragiona Sesshomaru, può anche darsi che non se la cavi male!  Io dico che devi provare!-

Riconosco perfettamente questo modo di parlare molto diplomatico, è Shippo.

-é la trecentesima volta che ve lo ripeto! La mia risposta è no! Enne ,o!-

-Non hai mai visto Rin recitare… ma io sì! Oggi per scherzare abbiamo provato una parte di Romeo e Giulietta, non sarò bravo come te per quanto riguarda la regia e tutto il resto, ma ho sentito benissimo con le mie orecchie la voce di Rin! È brava!-

Caspita! Allora Inuyasha è rimasto colpito dal mio modo di recitare.

-Appunto! Hai detto bene, non sei bravo come me! Non me ne importa niente di quella ragazzina, devo ancora insegnarle tutto, è solo una dilettante!-

Che parole dure! Mi trafiggono il cuore.

Allora è questo quello che pensa di me? Crede che io sia solo una ragazzina che è venuta qui per sprecare il suo tempo?

-Sesshomaru , io l’ho vista recitare e ti assicuro è proprio brava!- è ancora Inyasha che parla.

Lo fa solo perché gli faccio pena? Dice che sono brava solo perché gli faccio pena?

-Non ti costa niente! Falla provare per almeno cinque minuti! Se non ti sta bene puoi scartarla fino al momento della rappresentazione!- dice Shippo.

Sesshomaru non dice niente.

Io invece avrei voglia solo di urlare. Gli occhi mi pizzicano. Mi sento così stupida.

Avrei dovuto aspettarmelo.

Senza che me ne accorga le lacrime iniziano a scendermi copiose.

Inizio a correre, non vedo nemmeno dove sto andando.

Vado a sbatter contro Kikyo.

-Rin! Ma perché piangi?- mi domanda.

Non le rispondo nemmeno. Muovo le mie gambe il più veloce che posso.

Arrivo all’uscita e supero Ayame.

-Rin dove vai?-mi urla.

Non l’ascolto. Corro , corro e corro.

Ed è così per tutta la strada verso casa.

Appena arrivo dentro non saluto nessuno, mi dirigo verso la mia stanza.

Mi butto sul letto e affondo  la testa  nel cuscino.

Sesshomaru Taisho, io ti odio.

 

La sveglia trilla. Ieri sera mi sono dimenticata di toglierla, oggi è sabato.

Non ho voglia di alzarmi ma lo faccio lo stesso.

Dopo aver fatto colazione con un bel caffè forte vado in bagno per farmi una doccia.

Il getto dell’acqua è forte e lava via ogni goccia di sudore presente sulla mia pelle.

Appoggio la testa sul muro mentre l’acqua continua a scorrere.

Ripenso a quello che ho sentito ieri e mi viene di nuovo da piangere.

Basta! Ho deciso , non andrò più a quello stupido corso.

Mannaggia ad Ayame quando ha deciso di portami con lei e a me che alla fine mi sono iscritta.

Dopo alcuni minuti decido di uscire dalla doccia.

Mi asciugo i capelli e , anche se oggi non ho intenzione di uscire, mi vesto.

-Buongiorno!-dico non appena entro in cucina.

Ci sono mia madre e Kanna. Mio padre è  al lavoro, anche se ho i miei seri dubbi.

Vedo mia madre prendere i suoi due limoni e metterli nel frullatore. Poi vedo che guarda me e Kanna.

Nella testa inizia ad insinuarsi un leggero dubbio , che la mamma abbia intenzione di mettere anche me e Kanna nel frullatore per spremerci fino alla polpa ed uscire come ci vuole lei?

Conoscendola so che potrebbe averlo pensato.

Sto ancora pensando quando Ayame bussa al citofono di casa.

-Ayame… oggi non ho voglia di uscire- le dico.

Dobbiamo usare le parole in codice perché mia madre non sa niente.

-Non ci pensare nemmeno. Tu adesso prendi la giacca e vieni con me!-dice in tono che non ammette repliche.

-Vai tesoro! –dice la mamma facendo la sua comparsa nel corridoio e con il suo bicchiere con il succo di limoni.

Se solo sapesse dove vado realmente.

Non ho altra scelta, sono costretta ad  andare.

-Si può sapere che hai fatto? Hai tutti gli occhi gonfi!-

-Non ti preoccupare Ayame! Sarà un po’ di allergia-dico io

-Rin , non sono nata ieri! Tu sei allergica al polline a siamo a novembre! Ma se non vuoi dire che ti è successo , tranquilla!-

Le sorrido grata. Non ho proprio voglia di parlarne , anche perché conoscendomi so che scoppierei a piangere di nuovo.

Non appena vedo il teatro sento qualcosa allo stomaco. Non dovevo venire.

Esattamente come due sabati fa entro dentro controvoglia.

-Ciao ! come va?-dice Koga rivolto a tutte e due.

Anche se so perfettamente che in realtà stava parlando solo con Ayame.

-Ciao ragazze, ben arrivate!-dice Shippo allegro.

Poi guarda meglio il mio viso.

Oh Dio, ti prego , ti scongiuro, fa che non dica niente.

-Hai gli occhi gonfi! È successo qualcosa?-mi domanda.

Ecco, l’ha detto! Che giornata sfortunata.

Non rispondo e noto con la coda dell’occhio che Ayame ha fatto cenno a Shippo di lasciar perdere.

-Iniziano le prove! Sbrigatevi ad entrare!-

Sesshomaru compare come per magia davanti a tutti noi.

Andiamo verso il teatro e ci sediamo.

-Ragazzi, oggi sceglierò i personaggi che dovrete interpretare! Quindi cercate di fare del vostro meglio!-

Di sicuro è riferito a tutti questo discorso tranne che a me.

-Aprite il copione! Atto terza, scena terza-

Faccio come ci ha ordinato. Ma tanto è inutile. Forse è già tanto se durante la rappresentazione mi farà aprire e chiudere il sipario.

-In questa scena ci sono Romeo, Frate Lorenzo e la Nutrice…-

Ci sono alcuni minuti di pausa.

Mi metto comoda sulla mia sedia, tanto non mi chiama. Anche se ieri sera Inuyasha e Shippo gli hanno chiesto di farmi provare.

Dopo devo ricordarmi di ringraziarli , è stato un gesto gentile il loro.

Di sicuro mi guarderanno con aria interrogativa e penseranno che sia una matta, il che è vero. Ma non importa.

-Miroku tu prova a fare Rome, Jakotsu tu prova a fare Frate Lorenzo e la Nutrice la farà…-

Ok! Allora secondo me o chiama Ayame oppure Kagome , forse Kikyo non sarebbe da escludere.

-…Saito! Tu farai la nutrice-

Cosa? Ha detto proprio il mio cognome?

BELLA GENTEEEEEEEE! SALVE! VISTO CHE AGGIORNAMENTO VELOCE CHE HO FATTO? IN QUESTO CAPITOLO ABBIAMO VISTO UNA POVERA RIN E UN INTRANSIGENTE SESSHOMARU! COSA SUCCEDERà ADESSO CHE SESSHOMARU VUOLE METTERE ALLA PROVA LA BRAVURA DI RIN? ASPETTATE IL PROSSIMO CAPITOLO!

RINGRAZIAMENTI:

MIKAMEY: SONO STATA VELOCE ANCHE QUESTA VOLTA? IL CAPITOLO TI è PIACIUTO? SPERO DI SI!  UN KISS

KAIMY_11: Già… SE IO AVESSI COME REGISTA UNO COME SESSHOMARU NON PENSEREI PROPRIO A RECITARE… ANZI XD! UN BACIO

ISY_264: AYAME è IL PERSONAGGIO CHE IN QUESTA FF MI RIESCE MEGLIO! SESSHOMARU SI SCIOGLIERà MA CI VORRà UN Po’ DI TEMPO… DEVONO ANCORA INIZIARE TUTTI I CASINI! UN KISS

MILOXCAMUS: EVVIVA! COME VEDI , TRANNE VERSO LA FINE, RIN NON è STATA ANCORA CHIAMATA! POVERINA! BEH MA NEL PROSSIMO LA VEDREMO ALL’OPERA… PER QUANTO RIGUARDA LO SPETTACOLO… NE DOVRà PASSARE TANTE LA NOSTRA EROINA PRIMA DI ARRIVARE SANA E SALVA ALLA RAPPRESENTAZIONE! BACIOTTI

KADE: MARITINO MIO! ANZI MIRKO… SCAZZA? CMQ SONO STRA FELICE CHE LE MIE BATTUTE NELLE FF SIAMO DIVERTENTI! ALMENO PER TE… BACIONE

SUPERSARA: EH SI PURTROPPO… MA CI SARANNO TANTISSIMI CASINI PRIMA CHE TUTTI TROVINO LA FELICEITà! PER QUANTO RIGUARDA IL PITBULL … RIN DARà DIVERSI SOPRANNOMI A SESSHO… NON PROPRIO CARINI! UN MEGA BACIO

_SEFIRI_: CREDO PROPRIO CHE IL FORZA RIN SIA Più PER IL CAPITOLO PROSSIMO! UN BACIO

ARYUNA: GUARDA CHE IL TUO COMMENTO ERA SPETTACOLARE! TI RINGRAZIO PER ESSERTI SFORZATA! SPERO CHE IL NOSTRO SESSHO TI SIA PIACIUTO ANCHE QUI! ATTENTA PERò A NON SBAVARE SULLA TASTERIA… ALTRIMENTI COME FAI CON I COMMENTI??? UN KISSONE

LILYSOL: AHAHAH! HO CAPITO CHE TI ASSILLO CON LA SOLITA FRASE “MI LASCI UN COMMENTO?” MA MICA TI PUNTO ADDOSSO UN FUCILE… AL MASSIMO UN  BAZUKA! GRAZIE MILLE PER IL SOLO FATTO CHE MI INCORAGGI A CREDERE IN ME!TANTI BACI ALLA MIA MAMMINA

EMILY FF: RIN RISPONDE MALE ALLA SORELLA perché STARE TROPPO CON SESSHOMARU LA Fa DIVENTARE COME LEI! MA TRANQUILLA CHE NEI PROSSIMO CAPITOLI LA SORELLINA SI RISCATTERà… E AD UN PREZZO MOLTO ALTO! BACI

COMMENTATE MI RACCOMANDO!

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Capitolo 6
*** 6 Iniziano i giochi!!! ***


6 INIZIANO I GIOCHI!!

-…Saito! Tu farai la nutrice!-

Cosa? Ha detto proprio il mio cognome?

-Rin ti ha chiamato!-dice Sango felice.

Non capisco cos’abbia da essere così felice, non hanno mica chiamato lei.

-Io???- chiedo indicandomi.

-Conosci qualcun altro che si chiama Saito?-

Che tono acido, peggio di me quando rispondo a mia madre.

Di sicuro mi ha chiamato perché glielo hanno chiesto Inuyasha e Shippo.

-Vuoi aspettare che cresce l’erba?- continua lui visto che non mi sono mossa di un millimetro.

Mi alzo e , con il copione in mano , mi dirigo verso il palco.

Il personaggio che devo interpretare entrerà più  tardi e paziente aspetto. Continuo a guardare furiosa Sesshomaru. È la comodamente seduto, con i suoi fedeli occhiali che usa solo per leggere e guardare gli attori quando recitano.

Oltre che Pitbull è pure Orbo.

Tanto lo so benissimo che appena aprirò bocca mi farà tornare al posto. Così può dire a Shippo e Inuyasha che lui mi ha fatto provare.

Ecco che arriva la mia parte.

Non so se ce la farò con tutte queste persone davanti a me. L’altra volta era con Inuyasha e con lui sto a mio agio ma adesso il solo pensiero che quegli occhi mi fisseranno attenti mi rende nervosa.

Coraggio Rin! Fatti forza!

-Oh padre santo, oh ditemi padre santo, dov’è lo sposo della mia padrona, dov’è Romeo?-

Cerco di dire con più naturalezze possibile. Cerco di muovermi in modo adeguato.

Chissà che risultato!

Vedo Miroku e Jakotsu leggermente stupiti. Ho fatto qualcosa di male?

Continuiamo la nostra parte.

-Ecco, signore, un anello che essa mi ordinò di consegnarvi. Su, sbrigatevi; è già molto tardi!-

Dico la mia ultima battuta ed esco.

Non posso fare a meno di voltarmi per vedere la faccia del Pitbull Orbo , ormai ho deciso di chiamarlo così.

Lo guardo e … vedo un espressione stupita. La stessa di Miroku e Jakotsu. Che abbia recitato bene?

Torno al mio posto.

-Caspita Rin! Ma sicura di non aver mai studiato recitazione?-mi domanda Kagome.

-Ma tu e Inuyasha dite le stesse cose? Anche lui mi ha fatto la tua stessa identica domanda- dico io sottovoce.

Noto che Kagome al nome di Inuyasha arrossisce.

Gatta ci cova!

Le prove continuano… ed io vengo chiamata molte volte.

Wow non posso crederci.

Sesshomaru mi sta facendo recitare… ho quasi le lacrime agli occhi per la felicità.

Provo un po’ di tutto, prima la Nutrice , poi Donna Montecchi , Donna Capuleti e alla fine addirittura Giulietta.

Il tempo vola ed io nemmeno me ne accorgo.

-Caspita sono già le 17.00!-dice Ayame guardando l’orologio di marca che porta al polso.

-Ed io sono sfinita!-dico buttando all’indietro la testa e chiudendo gli occhi.

-Ci credo che sei stanca! Sesshomaru ti ha fatto provare più di tutti noi messi insieme!-questa volta parla Sango che sbuca da dietro la mia schiena facendomi prendere un colpo.

-Venite tutti qua! Vi assegnerò le parti!-dice poi con voce autoritaria Sesshomaru.

Ci avviciniamo. Mi accontenterei anche di una parte piccola piccola, piuttosto che non fare niente.

Tutti aspettano ansiosi.

-Kikyo , tu farai il Coro; Kagome e Inuyasha voi due farete i genitori di Giulietta, quindi i Capuleti-

Noto che i due ragazzi si guardano sorridendo. Di sicuro sono felici di dovere recitare insieme il ruolo di marito e moglie.

-Per la parte dei Montecchi ho scelto Ayame e Koga-

Non posso fare a meno di sorridere, se non ci fosse tutta questa intorno Ayame urlerebbe di gioia.

-Sango , tu farai Rosalina; Naraku Mercuzio; Bankotsu e Jakotsu voi farete rispettivamente Benvolio e Tebaldo.-

A loro sono stati assegnati ruoli importanti. Tranne che per Sango ma da quanto ho capito a lei la cosa non dispiace tanto.

-Miroku e Kagura voi sarete Romeo e Giulietta, mi raccomando!-

Alla fine ha deciso di scartarmi. Vabbè , almeno ho potuto recitare.

-Sesshomaru ma la Nutrice chi la farà?-domanda poi Inuyasha.

-Ah già , hai ragione! La Nutrice la farà Saito!-

Cooosa? Io … la parte della Nutrice di Giulietta.

Oh mio dio! Non me lo sarei mai aspettata.

-Complimenti Rinuccia Cannuccia!-dice Ayame.

Sono talmente felice che non me la prendo nemmeno per il nomignolo.

Mentre tutti ci dirigiamo verso l’uscita sento Inuyasha dire a Sesshomaru.

-Non avevo ragione?-

-Si… Avevi proprio ragione!- dice Sesshomaru.

E pensare che oggi non ci volevo nemmeno venire.

 

È solo passato un giorno da quando Sesshomaru , il Pitbull Orbo, ci ha assegnato i rispettivi ruoli e tutti sembrano impazziti.

Kagome ha iniziato a prendere le misure a tutti per confezionare i vestiti. Non sarà per niente facile poverina, credo che le darò un mano.

Sango si occupa della scenografia e viene “aiutata” da Miroku.

Ayame si è proposta di aiutare Koga a preparare la locandina della rappresentazione.

io per quanto posso do una mano alla povera Kagome.

Non abbiamo ancora capito quale sia il vero ruolo di Inuyasha, non lo vuole dire a nessuno perché si vergogna. Mah!

C’è una bella atmosfera tra noi della compagnia. E di questo ne sono felice.

Adesso Miroku e Kagura provano la scena del balcone tra Romeo e Giulietta. È bella come scena ma rileggendo il copione ho rivalutato molto la scena finale, dove i due amanti muoiono.

Davvero toccante.

Sarebbe stato bello interpretare Giulietta ma non ho la bravura di Kagura e poi ho appena iniziato devo ritenermi fortunata ad aver avuto il ruolo della Nutrice.

Mi sto davvero impegnando per questa rappresentazione. Certo mi imbarazza recitare davanti a tutti questa gente ma credo di potercela fare.

-Rin! Mi aiuti con le misure di Ayame?-urla Kagome dall’altra parte del teatro mentre con un metro prende le misure di Ayame.

-Arrivo subito!-dico io correndo verso di lei.

 

Mamma mia! Sono le 17.34!

Tecnicamente le prove sono finite però io ho deciso di rimanere di più.

Tanto non ci sarà nessuno e posso provare quanto e come voglio.

Ho deciso di fermarmi oltre perché voglio davvero migliorare. Mi ci sono proprio appassionata al teatro.

E voglio dare il meglio di me stessa.

Saluto Sango con Miroku, Ayame e Koga e per ultimi Kagome e Inuyasha.

Mentre mi avvio verso la sala vado a sbattere contro Shippo.

Oggi indossa un pantalone nero, un maglione del medesimo colore.

Le mie narici sentono chiaramente il suo profumo intenso, ma ci ha fatto il bagno nel profumo oggi?

-Ehi Rin! Che ci fai ancora qui?-

-Ehm… Niente di che!-

-Se vuoi ti aspetto e ti accompagno io a casa!- dice lui in tono cortese.

È davvero cortese. Però non posso accettare.

-Non ti preoccupare Shippo! Tu vai pure!-

Mi ci vuole un po’ per convincerlo, ma alla fine vinco io.

Bene! Adesso non c’è nessuno. Posso anche andare a provare da sola.

Prendo in mano il copione e mi dirigo verso il palcoscenico.

Sfoglio velocemente le pagine. Una scena in particolare devo provare.

Ma le mie mani si fermano sulla scena del balcone.

La leggo. È più forte di me.

So che non dovrei farlo ma lo faccio.

Inizio a leggere le battute di Giulietta.

-La maschera della notte mi nasconde il viso:vedresti ,allora, il rosso che copre le mie guance , per le parole dette questa notte! Oh, come vorrei, volentieri , volentieri, smentire le parole; ma ormai , addio finzioni! Mi ami tu? So che dirai di sì, ed io ti crederò; ma se giuri , puoi ingannarmi. Dicono che Giove rida dei falsi giuramenti degli amanti. O gentile Romeo , se mi ami, dimmelo veramente…-

Queste parole sono davvero toccanti, profonde , poetiche e cariche d’amore.

Continuo questo scambio di battute tra la mia Giulietta e un Romeo immaginario.

Arrivo verso la parte dove si augurano la buonanotte.

-Non parlarmi più e lasciami al mio dolore; domani manderò qualcuno…-

Qua adesso dovrebbe esserci una battuta  di Romeo. La leggo a voce bassa.

Poi di nuovo una battuta di Giulietta. Poche parole ma che vanno dritte al cuore.

-Mille volte buonanotte!-

-Mille volte cattiva notte, ora che mi manca la tua luce. Amore va verso amore come i ragazzi fuggono dai libri; ma amore lascia amore con la malinconia dei ragazzi quando vanno a scuola-

Sento una voce maschile dire queste parole.

Sono esattamente quelle che dice Romeo dopo la buonanotte di Giulietta…

Oddio! Qualcuno mi ha sentito!

Guardo verso la porta e vedo qualcuno che avanza piano piano verso di me.

Avrei dovuto riconoscerlo dalla sua voce.

Ma adesso lo riconosco solo guardando i suoi occhi ambrati.

 

CIAU A TUTTI! ANCHE QUI SONO A ROMPERVI LE BALLE CON LA MIA STORIELLA! AVRETE CAPITO CHI è LA PERSONA CHE HA GUARDATO RIN? BEH… IO IN OGNI CASO NON VE LO DICO! BENE ADESSO PASSIAMO AI RINGRAZIAMENTI:

MILOXCAMUS: SONO D’ACCORDO CON TE , IL FATTO DI DIRE LE COSE SENZA TATTO è TIPICO DI SESSHOMARU! COMUNQUE COME HAI VISTO IN QUESTO CAPITOLO SESSHOMARU SI è RICREDUTO! SPERO TI SIA PIACIUTO! UN KISS

ISY_264: BEH PER ADESSO SESSHO LE HA DATO LA PARTE DELLA NUTRICE… MA NEL PROSSIMO… ODDIO TI STO DICENDO TROPPO! UN BACIO

MIKAMEY: EH LO SO! POVERA RIN QUANDO HA SENTITO QUELLE PAROLE MA COME VEDI IN QUESTO CAPITOLO SI è RIFATTA ALLA GRANDE! UN BACIO

ARYUNA: BEH ANCHE IO LO VEDO BENE SESSHOMARU COME SFRUTTATORE DI RETTE! BACIOTTI

KADE: MIRKO! SCAZZA? TI HA SBATTUTO IL CAPITOLO? SPEOR DI SI! UN KISS

EMILY FF: GRAZIE! SONO CONTENTA CHE TI SIA PIACIUTO IL CAPITOLO! SPERO CHE ANCEH QUESTO SIA STATO DI TUO GRADIMENTO! TANTI BACI

LILYSOL: EHEH! LA FASE VERAMENTE INTENSA DEVE ANCORA ARRIVARE! CMQ X QUANTO RIGUARDA LA TUA PROPENSIONE A SCORDARTI DI INSERIRE LE RECENSIONI, NON TI PREOCCUPARE CHE TI AIUTERò IO… CON UN BEL BAZUKA IN MANO! KISSONI

_SEFIRI_: PER ADESSO RIN FARà LA NUTRICE… MA IN SEGUITO! BEH SEGUIMI PER SAPERLO! BACI

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Capitolo 7
*** 7 Scambio di ruoli ***


7 SCAMBIO DI RUOLI

Guardo la persona che mi sta fissando.

Avrei una voglia matta di sparire.

Sesshomaru mi ha visto mentre provavo le battute di un personaggio che non è il mio.

Avvampo in un baleno.

Da quanto tempo era lì a guardarmi?

-Come mai sei ancora qui?- mi domanda.

-Volevo esercitarmi un po’ di più!-

-Ma stavi provando una parte non tua!-

E adesso che gli dico?

-Lo so! È solo che … Questa parte mi piace molto

 Noto che mi guarda ancora. Mi mordo il labbro inferiore.

-Continua!- dice poi salendo anche lui sul palco.

Rimango un po’ spiazzata.

-Avanti!-

Riprendo a leggere.

-Oh se avessi voce di falconiere per richiamare il mio falco gentile. Il prigioniero parla sottovoce, non può urlare; certo saprei spezzare la caverna devo Eco si chiude, e fare la sua voce aerea più fioca della mia, a furia di ripetere il nome di Romeo-

Non posso fare a meno di agitarmi. Mentre parlo guardo i suoi occhi e sono davvero incantata. Sento di nuovo quel brivido che ho provato la prima volta che l’ho visto. Sento chiaramente il mio cuore che batte forte a causa della vicinanza del mio viso al suo.

 -Forse è  l’anima mia che mormora il nome. Come nella notte la voce degli amanti ha chiaro suono dell’argento, di musica dolcissima, all’orecchio che ascolta!-

Non ha nemmeno bisogno di leggere il copione. Parla con voce suadente. Non sembra nemmeno il ragazzo scorbutico e irascibile di sempre. Mi prende una mano e la tiene fra la sua continuando a parlare.

Non posso fare a meno di arrossire. Ecco il momento della figura della stupida.

Adesso tocca a me.

-R-Romeo!- e inizio anche a balbettare. Adiamo bene! Penso sarcastica.

-Mia cara!-

Continuiamo così, fino a quando Romeo e Giulietta non si ritirano.

Mi lascia la mano che cade lungo i miei fianchi.

Poso la mano sinistra sul mio petto e sento che il cuore batte ancora forte.

Respiro in modo irregolare.

-Devo ricredermi! La tue movenze sul palco sono eccezionali , la tua voce ben impostata… come attrice sei davvero brava!-

Oh mio dio! Adesso svengo. Mi ha fatto un complimento.

Non ci posso davvero credere. Di solito , per far capire che una scena è andata bene, non dice niente.

Sto arrossendo ancora di più! Accidenti a me!

-È tardi! Forse è meglio se torni a casa!- dice alla fine lui rompendo il silenzio.

Non dico niente e prendo la mia corsa e la mia giacca poggiate su una poltrona del teatro.

-Allo… allora  a doma..ni! –

Ma perché sono così?

Mi avvio verso l’uscita a grandi passi.

-Vedi di non mancare domani!- mi dice poi mentre sto per uscire.

Certo che ci sarò domani. Anche se  non ho capito perché me l’ha detto.

 

Stanotte non ho dormito.

Non ho proprio chiuso occhio.

E questo non giova alle mie capacità fisiche e mentali.

Sembro un morto che cammina, e purtroppo se ne accorge anche Ayame che non la smette di tempestarmi di domande.

-Ti prego Ayame! Oggi non sono in vena di domande!- le dice seccata.

Non riuscivo a smettere di  pensare a quello accaduto la sera prima.

Arriviamo a teatro in perfetto orario.

Salutiamo Shippo che sembra più interessato a leggere il documento che ha in mano.

Tutti i ragazzi sono già all’opera.

Arriva anche Sesshomaru.

-Iniziamo!- dice semplicemente.

Facciamo come ci ha detto e ci sediamo al nostro posto.

Sul palco salgono Kagura e Miroku per continuare le scena d’amore tra Romeo e Giulietta.

-Aspettate! C’è un cambiamento di programma!- dice Sesshomaru prima che i due inizino a parlare.

Tutti sono un po’ sbigottiti.

-La parte di Giulietta la farà Saito e non più Kagura!-

Cosa? Io dovrei fare la parte di Giulietta?

 

DI NUOVO CIAU! ANCHE STAVOLTA L’AGGIORNAMENTO è STATO VELOCE … NON è VERO? STAVOLTA NON POSSO RINGRAZIARVI TUTTI UNO AD UNO , perché NON HO PROPRIO TEMPO, SPERO CHE LE RECENSIONI SIANO MOLTE COME SEMPRE! UN BACIO E FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE DEL NUOVO CAPITOLO!

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Capitolo 8
*** 8 Prove Extra ***


8 PROVE EXTRA

 

-La parte di Giulietta la farà Saito e non più Kagura!-

Cosa? Io dovrei fare la parte di Giulietta?

Tutti iniziano a mormorare e a guardarmi.

Ma… io non posso. Non sono brava quanto Kagura.

Lui rimane impassibile e non dice niente.

Questo però non vale per Kagura che è davvero furiosa.

Posso solo immaginare come si sente.

-Cos’è questa storia Sesshomaru? Io non dovrei più interpretare Giulietta? È uno scherzo spero!-

-Nessuno scherzo! Tu adesso farai  la parte della Nutrice-

-Sei uscito fuori di testa? Una ragazzina come lei? Senza esperienza, non è brava quanto me!- esclama lei.

È proprio sicura di sé.

Avrà anche ragione ma sentire lei che dice questo di me… mi manda in bestia.

-Io ho deciso così! E chiunque non è d’accordo può anche andarsene!- sbotta furioso rivolto a tutti gli altri che mormorano guardando me.

Perché lo ha fatto? Per quale motivo?

Mi sento come un coniglio in mezzo ad una tana di lupi affamati.

Sono davvero terrorizzata.

-Avanti! Và al tuo posto e lascia venire la nuova protagonista!-

Kagura lo guarda con occhi di fuoco.

Io non posso fare a meno di alzarmi. Mentre mi avvio verso il palco e, mentre supero Kagura, lei mi urta di proposito e dice a bassa voce:-Ti aspetto fuori!-

Oddio! Adesso sì che ho paura.

Quella come minimo mi scuoia viva.

Prendo il copione in mano e inizio a recitare insieme a Miroku.

 

-Caspita Rin! La parte della protagonista … e sei arrivata da pochissimo! Devi aver colpito molto il nostro caro Sesshomaru!- dice Inuyasha mentre mi dà una pacca sulle spalle.

Sono seduta sui gradini del palco. Sesshomaru ci ha dato alcuni minuti di pausa. Con noi ci sono anche Ayame , Koga , Kagome , Miroku , Sango e Jakotsu.

-Io credo che non abbia fatto la scelta sbagliata! Sei stata davvero brava ad interpretare Giulietta prima- dice Kagome cercando di incoraggiarmi.

Posso farmi tutti i complimenti che vogliono ma il mio morale è a terra.

Chissà cosa penseranno tutti gli altri.

In quel momento arriva Kagura, ha gli occhi rossi , segno evidente cha ha appena pianto.

Si dirige a grandi passi verso di me.

CIAFF

Mi molla un ceffone in pieno viso.

Di sicuro c’ha messo dentro tutta la rabbia che aveva dentro perché fa male da morire.

-SEI UNA VERA SGUALDRINA! TE LA SEI FATTA CON SESSHOMARU PUR DI OTTENERE LA PARTE! MA SAPPI UNA COSA, NON SARAI MAI BRAVA QUANTO ME!-

È folle! Sembra un pazza.

Io sono immobile dalla paura. Mente gli altri sono stupiti.

Kagura si sta avvicinando di nuovo. Non ditemi che mi vuole tirare un altro schiaffo.

Purtroppo mi sa che è proprio così!

Chiudo gli occhi… ma il colpo non arriva.

Li riapro e vedo Shippo che, non so come, è apparso e ha bloccato Kagura

 -Lasciami Shippo! Non posso permettere che una gatta morta mi faccia togliere la parte!-

È fuori di sé.

Cerco di alzarmi… ma mi gira la testa. Le gambe non mi reggono e mi cedono.

Sto per crollare sul pavimento ma Inuyasha mi afferra al volo.

-Ehi Rin! Tutto bene?- mi domanda.

-Mica tanto!-

Sango è veloce come un fulmine e mi dà un po’ di acqua e zucchero.

Mi servono alcuni minuti prima di riprendermi.

Kagura si è allontanata, mentre gli altri sono tutti intorno a me.

Mi sa che non sarà facile sopravvivere fino alla rappresentazione.

 

Sto raccogliendo le mie cose. È arrivata l’ora di tornare a casa.

Onestamente oggi non vedevo proprio l’ora di andarmene.

Appena arriverò a casa mi fiondo in bagno e mi immergo nella vasca da bagno. Non voglio sentire ragioni.

Ayame mi sta aspettando.

Mi avvio verso l’uscita , quando da dietro sento qualcuno chiamarmi:-Saito! Vieni qui!-

Mi volto e vedo Sesshomaru che mi guarda con quel suo sguardo freddo.

Faccio cenno ad Ayame di aspettarmi.

Quando mi avvicino ,lui mi dice:- Dì ad Ayame di andarsene! Ho bisogno che tu ti fermi qui ancora un po’!-

Che cosa? Proprio oggi che voglio andare a casa?

Che sfiga! Gli dei mi sono avversi.

-Senti Ayame, io ho ancora da fare… tu vai pure a casa!- le dico

-Ah… ok! A domani , Rin!-

Ha fatto una faccia  strana. Vuoi vedere che per quello che ha detto Kagura adesso crede che me la faccia con Sesshomaru?

Beh non le darei tutti i torti visto che adesso le ho detto che mi fermavo di più e guarda un po’ chi c’era oltre a me?

In che casini mi vado a mettere?

-Perché vuoi che rimanga di più?-chiedo

-Ho scommesso su di te per questo spettacolo , non voglio che tu reciti male! Oggi , dopo la pausa, eri strana!-

Già! Non riuscivo  a togliermi dalla testa quello che mi aveva detto Kagura. Sono sicura che lo pensano tutti che me la faccio con Sesshomaru.

Però se devo essere sincera  non mi dispiacerebbe!

Rin! Adesso non è il momento di pensare ad una cosa del genere!

Ma che vado a pensare? Quanto sono scema.

Sesshomaru mi lancia letteralmente addosso il copione.

Lo afferro al volo e lo apro.

-Atto terzo, scena quinta!-

Agli ordini! Penso tra me e me.

 -Su questa parte ti ho vista insicura! Dai, leggi!-

Mi schiarisco la voce.

-Vuoi andare già via? Ancora è lontano il giorno: non era l’allodola, era l’usignolo che trafisse il tuo orecchio timoroso: canta ogni notte laggiù dal melograno;credimi , amore , era l’usignolo!-

-Era l’allodola, messaggera dell’alba, non l’usignolo. Guarda , amore, la luce invidiosa a strisce orla le nubi che si sciolgono a oriente; le candele della notte non ardono più e il giorno in punta di piedi si sporge felice dalle cime nebbiose dei monti. Devo andare: è la vita , o restare e morire.-

Sesshomaru ha poggiato una sua mano sulla mia spalla e ha parlato vicino al mio orecchio. Mi sono venuti i brividi. Il cuore è in tumulto e la mia mente non capisce niente.

Non sarei dovuta rimanere.

-Adesso Romeo sta per andarsene, ma Giulietta lo ferma…-

Adesso ha tolto la mano dalla mia spalla .

-Prova ad abbracciarmi da dietro e vediamo come viene la scena!-

Cosa? Dovrei abbracciarlo da dietro?

Ma siamo usciti tutti fuori di testa?

-Avanti! Se fai la timida ti tolgo la parte!-

No! Non può togliermi la parte, chissà cosa penseranno gli altri.

Mi faccio coraggio.

Lui si gira e mi da la schiena.

Mi avvicino e cerco di abbracciarlo.

Lo circondo con le braccia. Sento chiaramente il suo profumo invadere le mie narici.

-E questo lo chiami abbraccio? Mi stai solo sfiorando!-

Mi prende le mani. Il tocco delle sue mani è leggero. Le sento fredde , appena le sue toccano le mie ecco di nuovo quel brivido lungo la schiena.

Mi attira ancora di più al suo corpo. Le mie braccia circondano completamente la sua vita e… caspita il ragazzo fa palestra, sento perfettamente gli addominali scolpiti.

Il mio corpo aderisce perfettamente alla sua schiena.

Oh no! Il mio seno! Praticamente preme sulla sua schiena. Chissà che starà pensando.

Ma perché Madre Natura è stata così cattiva con me?

Però… mi piace stare così con lui. Poggio la mia testa sulla sua ampia schiena. Sento perfettamente il battito del suo cuore.

-La battuta!- la sua voce mi riporta con i piedi per terra.

-Ehm… quel chiarore laggiù n…non è la luce del giorno, lo so: è una me…meteora che si libe…libera per te dal sole questa notte, la torcia per farti lume sulla via di Mantova; dunque rimani ancora, c’è tempo per andare-

Ho balbettato in alcuni punti… però non mi interessa. Mi piace stare così.

-Mpf!-

Fermi tutti! È per caso uno sbuffo questo?

Ecco lo sapevo! Avrà pensato che sono un’incapace. Mi toglierà la parte.

Ben fatto Rin!

Mi sposto leggermente per vedere la sua faccia e…

Alt! Stop!

Questa mi sembra una risata trattenuta. Vedo la bocca di Sesshomaru leggermente incurvata.

No! Impossibile, Sesshomaru non sorride mai!

Forse me lo sono immaginato.

Nel frattempo non mi sono accorta che sono nella stessa posizione di prima.

Mi tolgo immediatamente.

Ma non mi accorgo di un’altra cosa.

La mia maglia, è tutta giù e si intravede , anzi si vede benissimo il mio seno con tanto di reggiseno.

Sesshomaru si è girato, cerco di essere il più possibile veloce ma non lo sono abbastanza.

Le guance sono roventi , ci si potrebbe cuocere un uovo.

Quanto vorrei non essere così timida.

-Ehm… continuiamo domani…de…devo davvero andare! Si è … è fatto tardi!- dico guardando l’orologio.

Porca puttana , sono le 20.30

Afferro la borsa e la giacca e corro verso l’uscita.

La fortuna mi ha abbandonato! Se è per questo non è mai stata con me.

Piove e pure a dirotto.

Sbuffo. Dio ti prego, prima o poi qualcosa nella mia vita falla andare bene.

-Dove credi di andare a quest’ora con questa pioggia? Dai, ti accompagno io con la macchina- Sesshomaru si è materializzato al mio fianco.

Lo seguo coprendomi con la borsa da scuola.

Però, il signorino si tratta bene , una Porche! Insomma un poveraccio, penso sarcastica.

Salgo più veloce che posso, cercando di non bagnarmi.

Appena salgo sento il chiaro odore di sigarette… non ditemi che il Pitbull Orbo è anche un fumatore.

Mi sa che dovrò chiamarlo il Pitbull Orbo Fumatore Incallito.

Che nome lungo!

Sesshomaru sale e senza dire una parola mette in moto.

Mi chiede il mio indirizzo ed io rispondo , balbettando.

Durante tutto il tragitto non vola una parola in macchina , regna un silenzio da tomba.

Muovo la mia gamba su e giù nervosamente. Sono davvero nervosa.

Le gocce di pioggia si infrangono sui vetri e non riesco a vedere niente fuori.

Mi guardo intorno, studio attentamente la macchina. Caspita è davvero bella, interni in pelle.

Il mio sguardo cade sul guidatore, il Pitbull Orbo Fumatore Incallito.

Si è messo gli occhiali anche per guidare, vorrei vedere, ci mancava che non li metteva e andavamo a frantumarci contro qualcosa.

Però non perde la sua bellezza con gli occhiali, anzi gli conferisco un’aria più matura e intellettuale.

Piccole gocce di pioggia gli rigano il viso e i capelli argentei sono leggermente bagnati.

È davvero bello come un dio greco , un adone.

Ma non so… mi sembra che qualcuno della compagnia abbia detto che sia un misogino, insomma prova avversione per le donne.

Spero vivamente che non sia come Jakotsu … altrimenti sai che spreco!

Beh però i sospetti ci sono, quando la mia maglia lasciava vedere , e pure troppo, i miei “tesori” lui non si è scomposto. Se ci fosse stato Miroku non oso pensare a cosa avrebbe fatto!

In pochi minuti arriviamo sotto casa mia.

-Ehm… grazie mille! Ci vediamo domani! Buonanotte!-dico io mentre scendo.

-Buonanotte Rin! Ti aspetto domani alle prove!-

Non posso crederci! Mi ha chiamata per nome.

Sento una strana sensazione, è piacevole.

Mentre mi dirigo verso il cancello non posso fare a meno di sorridere.

Mi ha chiamata per nome! Yuppi!

Apro la porta di casa.

-Rin! Dove sei stata?-

Ecco che ci pensa la mia cara mammina a spezzare i miei pensieri dolci e teneri.

Compare nel corridoio dell’ingresso con una faccia che farebbe paura solo ad un gatto randagio.

-Scusami mamma! Sono stata dalla zia e ci siamo messe a parlare!-

-Tu e mia sorelle andate a braccetto!- esclama furiosa.

Sempre meglio che andare a braccetto con te. Quanto mi manda in bestia mia madre.

Salgo le scale, butto la giacca e la borsa sul letto della mia stanza.

Mi dirigo in bagno.

Giro la manopola dell’acqua calda e aspetto che la vasca si riempi.

Intanto mi sfilo i jeans chiari, mi tolgo la maglia maledetta.

Rimango in biancheria.

Guardo con faccia da cane bastonato il mio seno.

Mi metto di profilo.

Orrore! Sembra ancora più grosso.

Uff!

Poi il mio sguardo cade sulla carta igienica.

Illuminazione! Eureka!

Prendo una grande quantità di carta, l’arrotolo e la metto in mezzo al reggiseno, esattamente tra le due coppe.

Così forse il seno sembra un po’ più piccolo.

Sì! Funziona!

Oh Demone Celeste, questa volta hai deciso di stare dalla mia parte.

Intanto che faccio i miei ringraziamenti , fermo l’acqua calda. Mi tolgo anche la biancheria e mi metto dentro la vasca.

Aaaaaaaah! Che bello!

Ci metto dentro il mio bagnoschiuma preferito, alle fragoline di bosco.

Sento i miei muscoli sciogliersi.

Chiudo gli occhi e mi rilasso.

SBAM!

La porta si apre all’improvviso.

Le ultime parole famose. Mia sorella Kanna è entrata in bagno.

-Sei stata bene dalla zia Rin?-

Ma che è matta? Mi disturba solo per questo?

-Sì! Sono stata bene!-

-Però Rin è strano! La zia non ha una Porche! E non ha i capelli argentei come i miei, e non è nemmeno un ragazzo di circa vent’anni!-

-Stà zitta! Vuoi che la mamma senta?-dico io alzandomi subito dalla vasca.

-Facciamo così, tu mi dai un po’ di soldi ed io sto zitta!-

Che cosa? Ma stiamo scherzando?

-Scordatelo!-

-Ok! MAAAAAAAMMA…Mpf!-

Esco di corsa dalla vasca, allagando tutto, e le tappo la bocca.

-D’accordo , ti do i soldi… ma tu stai zitta!-

Vedo che sulla faccia c’è un ghigno divertito.

Ma che razza di sorella ho? A quattordici anni fa già i ricatti? Andiamo bene!

Oh demone Celeste, aiutami te!

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Capitolo 9
*** 9 Primi Attriti ***


9 PRIMI ATTRITI

Mi sveglio abbastanza presto, prima della sveglia. Credo che sia un evento  più unico che raro. Si solito non mi sveglio nemmeno con le cannonate.

Svogliatamente mi lavo i denti e la faccia.

Mi infilo la gonna verde a pieghe , la camicia bianca a maniche lunghe , la giacca verde ed infine il fiocchetto intorno al collo. Eccomi in divisa scolastica , semplice e comoda.

Ayame non la sopporta , a me invece non è mai dispiaciuta , anzi …

Saluto i miei genitori che stanno facendo colazione, cioè mio padre fa colazione , mia madre… beh lasciamo perdere!

Saluto Kanna con un cenno della mano. Sono ancora incavolata per quello che è successo ieri sera. Mi ha chiesto un bel po’ di soldi per mantenere il silenzio.

La vedo troppo bene nella mafia, ha la stoffa giusta per fare il boss.

Come ogni mattina aspetto Ayame alla stazione dei treni , che come al solito arriva agli ultimi cinque minuti.

Eppure non mi incavolo, anzi , ho un sorriso da deficiente stampato sulla faccia che mi và da un orecchio all’altro.

Mentre il treno corre veloce , non posso fare a meno di pensare a quello che è successo ieri sera con Sesshomaru.

Non sono sicura se quello che ho visto fosse una risata trattenuta, forse me lo sono immaginata.

E poi mi rende felice il fatto che mi abbia chiamato per nome!

So che è un comportamento da ragazza infantile ma… non posso farci niente.

Le lezioni volano e finalmente io e Ayame arriviamo davanti al teatro.

Noto che Ayame mi guarda in modo strano oggi, forse crede anche lei che io me la intenda con Sesshomaru?

Beh non avrebbe tutti i torti, ieri sera ha visto che mi fermavo da sola con lui a teatro…

-Senti Rin… io vado da Koga!-dice senza darmi il tempo di dire altro.

Benissimo! Anche la mia migliore amica crede che io sia una gatta morta!

-Ciao Rin!- dice Inuyasha salutandomi calorosamente.

Almeno è uno dei pochi che non mi tratta con freddezza!

-Come va?- mi chiede lui.

-Abbastanza da schifo, grazie!-

-Perché? È successo qualcosa?-

-Beh… da quando Kagura ha detto quelle cose, mi sembra che … insomma , gli altri mi guardino … male! E poi ieri sera mia sorella Kanna mi ha chiesto un bel po’ di soldi per stare zitta con mia madre…-

Oh mio dio! E adesso? La mia solita linguaccia!

-E perché tua sorella ti ha chiesto dei soldi?-

Beh… non mi resta altro da fare che raccontare tutto ad Inuyasha. Credo di potermi fidare di lui.

Gli racconto tutto. Del fatto che ieri sera Sesshomaru mi ha chiesto di fermarmi di più in teatro, del mio stupore, della parte dell’abbraccio e di quel sorriso , forse immaginato.

Mentre parlo arrossisco, e non poco.

-Mmmh! Capito! Quindi ieri c’è stato un bellissimo incontro tra te e mio fratello…-

-Inuyasha!- urlo dandogli una pacca sulla spalla anche se la mia forza fisica è uguale a quella di una formica- ed io che speravo di potermi fidare di te! Sei uguale a tutti gli altri!- e faccio la finta offesa.

Il ragazzo non dice niente… strano , di solito , esattamente come Ayame, risponde ad ogni provocazione.

Giro lentamente la testa e …

-MALEDETTO! LASCIAMI!- urlo io.

Inuyasha mi ha stretto il collo con il braccio e adesso sta sfregando un pugno sulla mia testa.

-Che hai detto??? Io non sono come gli altri!-

-LASCIAMIIIII!- urlo come una pazza. Ma lui mi fa male.

Cercando di riuscire a concludere qualcosa , afferro una ciocca argentea dei lunghi capelli di Inuyasha. Inizio a tirare forte.

Ma non molla.

Con l’altra mano gli tiro dei pugni. Non so se li sto tirando a lui o a qualcos’altro visto che non riesco a vedere niente.

La nostra lotta continua e nessuno dei due vuole darla vinta all’altro.

-Ma che stata facendo?- domanda una voce alle nostre spalle.

Oddio! Questa voce… non può essere!

Io e Inuyasha ci fermiamo…e piano piano ci voltiamo.

Davanti a noi c’è Sesshomaru che ci guarda con aria interrogativa.

Dio ti prego , manda un fulmine dall’infinito cielo blu e fulminami riducendomi in cenere.

Da lontano , allungando lo sguardo , vedo benissimo anche Kagome.

Però il suo sguardo non è quello di tutti i giorni, non è quello sguardo allegro e pieno di grinta.

È … strano. Non saprei nemmeno come descriverlo. Sembra che abbia scoperto la sua migliore amica che pomicia con il suo ragazzo.

Non trovavo un esempio migliore per descrivere il suo modo di guardarci.

La vedo che poi si dirige verso il teatro.

-Ciao Kagome!- la saluto , nonostante mi trovi nella stessa posizione di prima.

-Tsk!- fa lei e se ne va verso il teatro.

Ma che ha oggi? L’ha per caso morsa una tarantola?

-Allora? Volete rimanere lì tutto il giorno? Sbrigatevi!- ci ordina Sesshomaru e poi , anche lui come Kagome , se ne va.

-Hai visto? Il mio fratellone è geloso!-

-Inuyasha, smettila o faccio in modo che tu non possa più procreare in futuro!- dico con il mio tono da Assassina.

-Comunque sappi che faccio il tifo per te! Kagura non  la vedo bene con mio fratello!-

-Kagura? Ha per caso avuto una storia con Sesshomaru?-

-No! Però lei gli corre dietro da molto tempo! Ecco perché se l’era presa tanto ieri! Non  è solo per il fatto che le ha tolto il ruolo da protagonista!-

Mmm… in effetti come ragionamento non fa una piega.

Meglio non pensarci, per adesso.

Appena entriamo dentro notiamo che c’è un sacco di gente , tutta indaffarata.

Anche io e Inuyasha ci mettiamo al lavoro , però … continua a lanciarmi occhiate provocatorie quando passa Sesshomaru.

Forse ho fatto male a dirgli tutto.

Però se Inuyasha mi lancia sguardi scherzosi , Kagome mi guarda letteralmente male, come se volesse incenerirmi.

I minuti passano veloci, quando qualcuno mi chiama:- Rin! Vieni qui! Devo prendere le misure per poterti cucire il vestito-

Mi avvicino e con Kagome andiamo verso i camerini.

Non mi rivolge la parola, non sembra la solita ragazza allegra. Cosa può essere successo?

Lei prende il metro e inizia a prendermi le misure.

-Ehm… senti Kagome… è per caso successo qualcosa?- domando io.

-No! Non è successo niente!- però dal suo tono si capisce tutt’altro…

-Ti dispiace togliere la camicia della divisa? Così prendo le misure del petto!-

Faccio come mi ha chiesto.

Però quando l’apro ,con orrore vedo che …

Oh no!

-Mpf…AHAHAHAH! Ma Rin che ci fai con dei fazzolettini nel reggiseno?- domanda la mora di fronte a me mentre ride a crepapelle.

Questa è la Kagome che conosco.

-Ehm… vedi Kaggy, io ho un brutto problema-dico mentre mi tolgo i fazzoletti dal reggiseno- ho il seno troppo grande per il mio fisico! E allora ieri sera ho elaborato una strategia per farlo sembrare… meno evidente! Mi sono infilata questi fazzoletti in mezzo alle coppe del reggiseno e… voilà, il seno sembra più piccolo!-

-Sei proprio strana, degna migliore amica di Ayame! Di solito le ragazze mettono i fazzoletti nel reggiseno per farlo sembrare più grosso ma … non più piccolo!-

 Ha ancora gli occhi inumiditi a causa delle risate.

Finisce di prendermi le misure ed io mi rivesto.

-Senti Kagome… oggi ti vedo strana! Se c’è qualcosa che ti preoccupa, puoi sentirti libera di parlarmene!-

Vedo che la mia amica ha fatto una faccia strana. Oggi proprio non la capisco.

Dopo che Kagome mi ha preso le misure la vedo prendere il suo blocco dei disegni  e iniziare a disegnare il mio abito da scena.

-Vai pure Rin! È una sorpresa l’abito che voglio fare!-

Esco senza dire nemmeno una parola.

Passeggio per i corridoi dell’edificio. I tacchetti delle mie scarpe fanno un ticchettio piuttosto fastidioso.

Noto poi che la porta del ripostiglio, dove si tengono le scope, è aperta e la luce accesa.

Di sicuro si saranno dimenticati di spegnerla.

Mi avvicino ma dentro sento delle voci.

-Ti sei innamorato di  Kagome , Inuyasha?- dice una voce femminile in tono piuttosto seducente.

-Adesso basta Kikyo! Sono stanco dei tuoi giochetti!-

Che cosa? Kikyo e Inuyasha chiusi nel ripostiglio?

Sbircio appena. Vedo che Kikyo si sta avvicinando sempre di più ad Inuyasha.

-Eppure una volta guardavi solo me!-

-Sei stata tu a lasciarmi! Lasciami in pace!-

Inuyasha è davvero furioso. Non l’ho mai visto così.

Esce all’improvviso e me lo ritrovo davanti. Dietro di lui compare anche Kikyo che se ne va sbuffando.

-E tu che ci fai qui?-

-Scusa ma … involontariamente ho sentito tutto!-

-Ti spiegherò tutto più tardi! Adesso è meglio andare! Sesshomaru ci sta aspettando!-

 

Le 18 e 30.

Oggi abbiamo fatto più tardi de solito. Non vedevo l’ora di finire, anche perché sono davvero curiosa di sapere la storia di Kikyo e Inuyasha.

Siamo i primi ad andarcene. Ayame mi aveva detto che usciva anche oggi con Koga.

L’aria gelida di novembre si infrange sul mio viso, causando una leggera lacrimazione dei miei occhi.

Inuyasha non si è ancora deciso a parlare. E va bene.

Se Maometto non va dalla montagna , la montagna va da Maometto.

-Insomma Inuyasha, mi vuoi spiegare questa storia?- gli domando alla fine.

-Io e Kikyo stavamo insieme un anno  fa! L’amavo davvero tanto e credevo che la cosa fosse reciproca , ma poi senza un motivo mi ha lasciato! Stavo male e non riuscivo a farmene una ragione, ma poi ho incontrato Kagome e mi ha ridato il sorriso, all’inizio mi ero avvicinato a lei solo perché assomigliava a Kikyo. Ma poi ,col tempo, conoscendola ho visto che di Kikyo non aveva assolutamente niente in comune, credevo di aver trovato la persona giusta per me …-

-Ma ecco che torna Kikyo e tu vai nel pallone-concludo io al suo posto.

Lui annuisce.

Caspita, bel casino.

Certo che Kikyo è davvero una carogna, prima lo lascia , poi torna e spera pure che lui ritorni con lei. Mah!

Valla a capire quella!

-Beh… non credo di essere quella esperta in materia, però quello che ti consiglio di fare è di decidere con calma!-

È l’unica cosa che posso dirgli! Se fosse per me gli direi “Lascia stare quel morto che cammina e mettiti con Kagome che è piena di vita” ma sarebbe scorretto da dire.

-Grazie…- dice lui in tono flebile.

Gli sorrido, poi mi fermo e lo abbraccio.

Non è un abbraccio fra due amanti ma semplicemente una manifestazione di affetto ad un amico molto caro.

Mi sono davvero affezionata a lui, lo potrei considerare una sorta di fratello maggiore.

Ad un certo punto ci dividiamo, io vado per la mia strada e lui per la sua.

Appena arrivo a casa noto che regna uno strano silenzio.

Insomma , so benissimo che mamma  e papà non ci sono , ma almeno Kanna deve esserci. Di solito quando torna a casa la sento cantare a squarciagola una canzone  oppure che traffica col cibo in cucina.

Tutto questo silenzio mi mette addosso una strana agitazione , come se da un momento all’altro potessi scoprire qualcosa di strano, e non capisco il motivo di questo mio presentimento.

Arrivo in camera mia, butto la giacca sulla sedia e mi allento il fiocco della divisa scolastica.

Noto una piccola chiazza all’altezza delle ascelle sulla mia camicia. Devo dire a Shippo di tenere più basso il riscaldamento in teatro, ogni volta torno a casa tutta sudata.

Sarà meglio farsi una doccia , non sopporto di dover stare con questa roba addosso.

Prendo anche il pigiama da dietro il cuscino del mio letto, così sono già pronta.

Mi infilo le mie ciabatte rosa e mi dirigo in bagno.

Apro delicatamente la porta e…

Vedo qualcosa che avrei preferito non vedere.

 

HOLA! ANCHE OGGI UN NUOVO CAPITOLO DELLA MIA STORIELLA! ABBIAMO VISTO CHE L’AMICIZIA TRA RIN E INUYASHA SI VA SEMPRE Più A SOLIDIFICARSI , MA QUESTO NON è BEN VISTO! POI ABBIAMO SCOPERTO I PROBLEMI DI CUORE DI INU…POVERINO! AGGIUNGEREI IO! E COSA AVRà VISTO LA NOSTRA RIN? LA RISPOSTA AL PROSSIMO CAPITOLO!
RINGRAZIAMENTI:

ARYUNA: EH LO SO! KAGURA è STATA CRUDELE CON RIN… MA IN FONDO è COMPRESIBILE… LE HA SOFFIATO LA PARTE! PER QUANTO RIGUARDA IL SENO DI RIN CREDO CHE NEMMENO SESSHOMARU RIUSCIRà A FARGLI CAMBIARE IDEA! UN KISS

MILOXCAMUS:OH BEH A ME KAGURA MI è SEMPRE STATA SULLE BALLE , PEGGIO DI KIKYO ( A DIR LA VERITà PREFERISCO KIKYO A KAGURA! NON MI UCCIDETE ADESSO!) BEH KANNA INVECE è FURBA, FIN TROPPO! BACI

_SEFIRI_: GIA! ULTIMAMENTE MI SONO FISSATA CON NANA! LA TAGLIA DI REGGISENO DI RIN è UNA BELLA QUINTA , UN Po’ GRANDINO , SE POI CALCOLIAMO IL FATTO CHE è PICCOLA E MINUTA! È UN VERO COMPLESSO! KISSONI

EMILY FF: HO L’IMPRESSIONE CHE IL DEMONE CELESTE SIA ANDATO IN VACANZA PER AIUTARE LA NOSTRA RIN! KISS

ISY_264: GIA! RIN è FORTUNATA AD ESSERE ACCOMPAGNATA A CASA IN MACCHINA , UNA PORCHE ADDIRITTURA, DA SESSHO! CMQ KANNA è SOLO UN Po’…DIABOLICA! BACIOTTI

MIKAMEY: HAI RAGIONE … RIN è RIN! SPERO TI SIA PIACIUTO IL CAPITOLO! KISSONE

LILYSOL: QUANDO HO DETTO CHE KAGURA DOVEVA ESSERE BUONA? HO UN LAPSUS FREUDIANO! DAVVERO TI PIACE? A ME PARE ABBIA PERSO LA MIA FICCY! TVB MAMMINA

KAIMY_11_ E CHI NON SAREBBE SVENUTA AD ABBRACCIARE SESSHOMARU? IO CREDO CHE SAREI CADUTA IN UN COMA PROFONDO E MI SAREI RISVEGLIATA DOPO 10 ANNI! BACIOTTI!

RAGAZZI FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE! È IMPORTANTE, SARANNO GLI ORMINI IN TEMPESTA, SARò IO CHE SONO TROPPO PROBLEMATICA MA HO L’IMPRESSIONE CHE LA MIA FF STIA PERDENDO! UN BACIO E COMMENTATE!

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Capitolo 10
*** 10 Via Di Casa ***


10 VIA DI CASA

 

Apro delicatamente la porta e…

Vedo qualcosa che avrei preferito non vedere.

Mia sorella Kanna. China sul wc del bagno mentre si infila due dita in gola.

Vomita tutto, anche l’anima.

Sento chiaramente che inizio a sudare freddo.

Prego dentro di me che quello che ho visto sia stato solo il frutto della mia immaginazione.

Chiudo gli occhi , convinta che quello spettacolo raccapricciante sia solo frutto della mia immaginazione, e li riapro.

Ma purtroppo non è così.

Vedo chiaramente mie sorella che si dirige verso il lavandino e si pulisce la bocca con l’acqua.

-Kanna! Cos’hai fatto?-domando io entrando all’improvviso nella stanza.

Lei ha un sussulto. Poi la vedo incupirsi.

-Hai visto tutto?-

-Sì e …avrei preferito non vedere! Ma cosa ti è saltato in mente- urlo io furiosa mentre chiudo la tavoletta del wc , mi ci siedo sopra e prendo mia sorella sulle gambe esattamente come un a bambina di due anni.

Gli occhi di Kanna inizano a farsi lucidi. È una pugnalata al cuore vederla così.

Lei , che di solito è allegra e a volte diabolica con me.

-La mamma aveva detto che ero ingrassata e allora…- non fa neanche in tempo a finire che scoppia a piangere.

Quindi è per colpa della mamma che sta così!

Complimenti vivissimi , cara mammina! Se solo potessi vedere come sta tua figlia…

Anzi forse saresti contenta nel sapere cha ha vomitato, conoscendoti potrei pensare di tutto.

Mia sorella continua a piangere, inizio a cullarla tra le braccia , esattamente come una bambina.

Aspetto che si calmi e la faccio stendere sul letto, fino a quando non si addormenta.

Kanna, provo una gran compassione per te!

 

-Oh amata Giulietta, perché sei così bella? Ti ama forse la morte senza corpo?...-

Miroku sta parlando mentre io sono stesa su qualcosa che non assomiglia nemmeno lontanamente ad un letto.

È davvero scomodo!

Io e il co-protagonista  stiamo provando la sena finale, dove sia Romeo  che Giulietta muoiono.

Eppure oggi non mi sento al massimo della forma, penso ancora a mia sorella e a quello che ho visto ieri.

Che cosa posso fare?

 

Come al solito Sesshomaru ci ha dato un paio di minuti di pausa. Ne avevo proprio bisogno.

Vedo che Inuyasha è perso nei suoi pensieri. Non ditemi che stà ancora pensando a quella morta di Kikyo.

Gli altri sembrano troppo presi dalle loro cose.

Kagome continua a disegnare sul suo blocco , Sango è intenta a dare qualche scazzottata a Miroku mentre Ayame e Koga parlano della locandina dello spettacolo.

Quasi quasi vado a fare un salutino  a Shippo.

Lo trovo immerso , come sempre del resto , in una marea di documenti.

-Ciao Shippo! Che stai facendo?-

-Non lo vedi? Leggo tutti questi documenti!- dice lui alzando un foglio e mostrandomelo.

-Caspita! Il tuo lavoro deve essere faticoso! Non ti è mai venuto in mente di provare a fare l’attore? Così staccheresti da tutto questo!-

Lo sento ridere! Ma cosa ci trova da ridere? Gli ho appena fatto un discorso serio.

-In questo tipo di lavoro ci vuole una persona che ci si dedichi esclusivamente, non è facile stare dietro a tutta la documentazione e all’organizzazione degli eventi! Il teatro non è una cosa che può fare una sola persona, è tutta collaborazione!-

-Caspita! Non credevo!-

In effetti non ha tutti i torti Shippo, qua ognuno fa del suo. Kagome si occupa dei vestiti, Sango delle scenografie, Koga e Ayame della locandina, Inuyasha  non ho ancora capito di cosa si occupa ma qualcosa farà di sicuro. Mentre tutti gli altri danno una mano , chi a destra , chi a sinistra.

Certe volte non penso a queste cose.

-Immagina se Sesshomaru , oltre alla regia che si occupa di tutto il resto, esploderebbe! Considerando anche il suo carattere!-

-Già!- dico io facendo una faccia che dice tutto.

-E poi me ne occupo io perché ci so fare con la gente, se lo facesse Sesshomaru di sicuro questa compagnia

Andrebbe a rotoli!-

Non posso a fare a meno di ridere insieme a lui.

 

Le prove continuano. Sono appena le 16.00. se penso che devo starci per un’altra ora e mezza, svengo.

-Oh fortuna , fortuna! Tutti gli uomini ti chiamano volubile. Se tu sei volubile, che farai di lui che tutti stimano così fedele? Sii incostante, fortuna, perché così spero che non lo terrai a lungo lontano, ma lo rimanderai presto da me…-

Recito la mia parte, quando all’improvviso sento qualcuno che mi afferra il polso che avevo alzato per dire le mie battute.

-No, questa parte non è così…-

È Sesshomaru!

-…Vedi? In questa scena Giulietta compie una specie di preghiera verso la fortuna! Cerca di metterci più sentimento!-

La sua voce, bassa e roca. E che caspita, già io oggi sto fuori come un balcone, poi lui mi parla così , è ancora peggio.

Noto che da dietro le quinte Inuyasha mi ha lanciato un’occhiata di chi la sa lunga!

Quanto sono stata scema a spifferargli tutto.

-Rin! Mi senti?- mi domanda Sesshomaru.

-Eeeh! Si!- rispondo un po’ troppo agitata.

-Uff! dai proviamo un’altra scena!- dice alla fine il mio regista rassegnato.

 

Mi stropiccio gli occhi con le mani. Caspita che sono che ho!

-Rin,ti senti bene?- mi domanda Ayame materializzandosi al mio fianco come per magia. Ho notato che non mi tratta con la stessa freddezza di pochi giorni fa, e questo mi rende solo che felice.

-Si Aya! È solo che in questi giorni dormo davvero poco!-

-Beh faresti bene a riposarti! Non vorrai arrivare alla prima con le occhiaie che ti strusciano per terra?-

-Ayame ha ragione! Dormi che il sonno ti fa bella!- dice poi la voce di Inuyasha alle mie spalle.

Con lui ci sono anche tutti gli altri.

-Vedrò quello che posso fare!-dico io con un sorriso molto tirato.

Inuyasha mi mette una mano sulla testa e mi sfrega i capelli. Ormai è un gesto quotidiano questo da parte sua nei miei confronti.

 Eppure qualcosa ,anzi qualcuno, ci guarda male. Mi volto lentamente e noto che Kagome ci guarda esattamente come alcuni giorni fa.

Meglio allontanarmi da Inuyasha. Lo spingo via in modo delicato.

Stiamo andando tutti verso l’uscita.

Oggi nell’aria on sembra esserci traccia di quel venticello gelido. Ormai mi ci ero abituata.

Passeggio tranquillamente con gli altri.

-Rin!- qualcuno urla il mio nome.

Mi volte e vede Sesshomaru comodamente appoggiato alla sua Porche. Indossa una giacca lunga nera di tessuto.

Anche i ragazzi si sono voltati e guardano me e lui con aria sospetta.

So già che mi vuole parlare e quindi mi avvicino con passo lento.

-Si?- dico cercando di apparire il più naturale possibile.

Ma sembro solo una dodicenne che parla al ragazzo sedicenne di cui si  è innamorata.

-So benissimo che domani è domenica , ma vorrei chiederti il favore di venire anche domani! Devi provare meglio la parte!-

Mi parla con quella sua voce meravigliosa, alla quale non so resistere.

Oddio Rin! Comportati seriamente!

Ci penso un po’ su. Devo trovare una scusa convincente con mia madre.

-D’accordo! A che ora?-

-Alle 10 e 30! A domani Rin- dice lui mentre sale in macchina.

Lo vedo allontanarsi per poi sparire dietro la prima curva.

Domani, a teatro, per provare la parte.

Un momento! Solo adesso mi viene in mente che saremo solo io e lui. Lui ed io! Da soli!

Beh non è una tragedia, ci sono rimasta altre volte con lui da solo, eppure sono più agitata adesso delle altre volte.

-Terra chiama Rin! Terra chiama Rin!-

Vedo una mano che sventola sul mio volto. Ritorno con i piedi per terra e vedo che vicino e me ci sono tutti.

Inuyasha e Kagome cercano di riportarmi dal mio stato di trance, Koga e Ayame si lanciano occhiate che parlano da sole mentre Sango e Miroku sono rimasti ancora stupiti.

-Un altro incontro amoroso?- domanda Inuyasha.

Cretino! Non lo doveva dire davanti a tutti.

Ma a quanto pare nessuno ha sentito. Meglio così.

 

 

La sveglia segna le 8 e 04. Mancano più di due ore ma sono sveglia lo stesso.

Mi sono lavata per bene i capelli , con lo shampoo alla pesca di Kanna che li rende lucidi e morbidi.

Il bagnoschiuma invece era quello alla menta.  E fino a qui non ho avuto problemi.

Il vero problema è: come mi vesto?

Gonna? No! Poi sembra che mi me la sono messa apposta.

Jeans? No! Troppo causal.

Meglio un pantalone nero. Comodo ed elegante allo stesso tempo.

Lo prendo dall’armadio e lo metto. Non mi stanno male , anzi…

Adesso sevo solo passare alla maglietta.

Intanto niente scollo a V, se no succede come l’altra volta che mi si vedono le “gioie”.

Rovisto un po’ in giro e trovo finalmente una maglietta rosa chiaro molto carina. Semplice, niente di troppo vistoso.

Beh l’unica cosa vistosa sono i miei seni.

Ma non c’è nessun problema, ho sempre i fazzoletti.

Dopo un po’ sono finalmente pronta. Guardo l’orologio e vedo che sono le 9.58. Meglio sbrigarsi.

-Dove stai andando?- domanda una voce alle mie spalle.

Mi volto. Mia madre è nel corridoio e mi sta guardando con occhi di fuoco.

-Ehm… esco con Ayame! Torno stasera! Ciao a tutti!- dico senza nemmeno darle il tempo necessario per risponderle.

Quando sono in strada tiro un sospiro di sollievo.

Sto diventando troppo bugiarda, speriamo solo di non essere scoperta ,altrimenti sarebbe la fine.

Arrivo davanti al teatro alle 10 e 24. Sono in anticipo.

Entro lo stesso e mi dirigo verso il teatro.

Rimango stupita quando vedo che c’è già qualcuno seduto tra le poltrone.  Riconoscerei quei capelli anche in mezzo ad una folla.

Sesshomaru mi sta aspettando. A che ora sarà arrivato?

Ed io che credevo di essere la arrivata per prima.

Sesshomaru si volta subito verso di me.

-Buongiorno!- dice lui , stranamente allegro.

-Buon… buongiorno!-  ecco! Sto balbettando.

Lui si alza dalle sedia e… ancora una volta il mio sguardo si posa sul suo fondoschiena.

Caspita, sto diventando una vera maniaca! Peggio di Miroku.

Sale sul palco e , con un’elegante gesto della mano, mi invita a seguirlo.

Prendo in mano il mio copione. Non so quali scene vorrà farmi fare , ma spero che non scelga quella del primo incontro tra Romeo e Giulietta.

Perché? In quella scena si baciano!

-Atto primo, scena quinta!-

Sfoglio velocemente le pagine e… no!

Come al solito quello che non voglio che succeda si realizza… sempre!

-Saltiamo le altre battute e arriviamo direttamente alle battute di Romeo e Giulietta!-

Cosa posso fare? Non posso di certo ribellarmi!

Lui inizia a parlare. Le sue parole sono così dolci e melodiche, ben scandite. La voce è davvero suadente.

Recita benissimo, riesce a cambiare espressione in pochissimo tempo, cosa da non sottovalutare in un attore.

I suoi occhi mi studiano.

-I santi non si muovono , eppure esaudiscono coloro che li  pregano!- dico io.

Adesso inizio ad agitarmi di più. Ancora una battuta e ci sarà il bacio.

-Allora non muoverti, così la mia preghiera sarà esaudita. Ecco, le tue labbra hanno tolto il peccato dalle mie-

Oddio! Si sta chinando.

Sono tesissima , sembro un tronco.

Non capisco perché mi sento inquieta. Lui continua a guardarmi negli occhi ed io lo ricambio. C’è qualcosa che non riesce a farmi distogliere lo sguardo. Il suo respiro mi solletica il collo, mentre i suoi capelli scivolano lungo le sue spalle e sfiorano le mie mani.

Ed ecco che succede!

Posa delicatamente le sue labbra sulle mie.

Non è un bacio serio , è uno di quelli finti. Non c’è sentimento , non c’è passione.

È solo uno sfiorarsi.

Eppure perché sono così emozionata? Mi sento come se avessi le farfalle nello stomaco.

Ma insieme a questo sento anche sensazioni spiacevoli.

Un peso sul cuore. Forse perché so che mi bacia solo perché è scritto su un copione? Perché in realtà non è lui che mi bacia , ma solo un personaggio nato dal puro frutto dell’immaginazione?

Forse è così, non so darmi una risposta.

Lui si stacca ed io sembro imbambolata.

Lo ripeto: avrei fatto meglio a non venire.

 

Forse devo ricredermi.

Sono seduta in un elegante bar del centro con Sesshomaru.

Mi guardo intorno con occhi meravigliati. Sembro una bambina che è stata portata in un parco giochi.

Abbiamo continuato a provare per moltissime ore, tutte le scene dove c’erano dialoghi fra Romeo e Giulietta.

Il ragazzo , poi, sentendosi soddisfatto del lavoro mi ha proposto di uscire con lui.

Beh , non ha proprio detto così. Le testuali parole sono “non è troppo presto per tornare a casa?”

Il senso è quello, almeno spero.

Su un sacco di riviste ho letto che quando una ragazza è in compagnia di un ragazzo non deve prendere roba da mangiare e onestamente non ho mai capito il perché.

Ma io me ne infischio, infatti ho appena ordinato una bella tazza di cioccolata calda con panna , poi Sesshomaru ha deciso di aggiungere qualche biscotto , che abbia capito che sono una fogna quando si tratta di cibo?

Sento il so sguardo fisso su di me?

-Qualcosa non va?- domando io all’improvviso.

Lui non batte ciglio e poi , in tono calmo dice:- No, è tutto a posto-

-E come mai mi stavi fissando?-

-Non ti stavo fissando! Pensavo!-

-E a cosa?-

-Quante domande!- dice lui.

Me lo hanno sempre detto tutti! Ma che ci posso fare se sono così curiosa?

È per caso un peccato?

-Non credevo fossi così! Mi hai davvero sorpreso, sei brava a recitare, non sei un’oca giuliva che si atteggia, sei una tipa molto alla mano!-

Questo sarebbe un complimento?

Domando perché in vita mia ne ho ricevuti davvero pochi! Sono sempre stata criticata, a dirla tutta.

-Grazie!- dico con una punta di imbarazzo.

Però , devo ammettere che il teatro funziona. Ho notato che balbetto molto meno di prima , riesco a fare un discorso senza troppe interruzioni.

Arrossisco ancora ma il viso lo si può sempre nascondere tra i capelli no?

Tra noi due scende di nuovo il silenzio.

Guardo Sesshomaru con occhio più attento.

La mia attenzione viene rubata da qualcosa che luccica sotto la sua giacca.

-Cosa c’è?- questa volta è lui a domandarmelo.

-Niente! Ho visto qualcosa che luccicava sotto la tua giacca e…-

Non finisco la frase che lui tira fuori qualcosa:- Ti riferisci a questo!-

Tra le dita pallide e affusolate tiene un ciondolo. Non è molto grande, c’è una semplice pietra di un bellissimo blu oceano, intorno alla pietra invece c’è un metallo giallo, di sicuro oro.

Non è arzigogolato , non ha disegnini o cose varie.

Quel ciondolo è proprio come il suo proprietaria, perfetto nella sua semplicità.

-Me lo regalò mio padre quando ero piccolo! È un ciondolo molto pregiato, si chiama Tenseiga (rapida spiegazione: visto che la compagnia si chiama Tenseiga, con l’aiuto di Roro ho deciso di utilizzare un oggetto piccolo che sessho si portasse sempre dietro, non potevo usare la spada! Vi immaginate Sesshomaru nell’epoca moderna con una spada al fianco? O.O!)-

-Tenseiga… esattamente come la compagnia! È da lì che hai preso il nome!-

Caspita! Sono proprio perspicace! A con che frasi infelici me ne esco?

-Si esatto! Però non chiedermi  qual è il significato di questa pietra perché non lo so e nemmeno perché ci sono così legato!-

Una delle due credo di saperla già da me.

È legato a quel ciondolo perché semplicemente è un regalo di suo padre.  Vuole bene a suo padre più di quanto egli stesso creda.

Non posso fare a meno di sorridere. Allora anche lui ha un lato umano.

Finalmente la mia cioccolata arriva insieme ai biscotti. Hanno un aspetto delizioso, ne addento uno.

Inizio a mangiare ,quando mi accorgo di una cosa , Sesshomaru non ha toccato niente, ha sorseggiato il suo caffè.

Alzo lo sguardo e questa volta non ho dubbi.

Le labbra di Sesshomaru sono incurvate in un sorriso.

Questa volta l’ho visto chiaramente, non me lo sono immaginato.

 

 

Benissimo , sono le 20.18 ed io non sono ancora tornata a casa.

Ma non mi importa molto. Sono qui , che passeggio con Sesshomaru per le strade di Tokyo, è decisamente meglio.

L’aria oggi è anche più fredda delle altre volte, ormai siamo a dicembre. Anche se siamo ancora lontani da Natale , un sacco di negozi hanno iniziato ad abbellire le vetrine con ghirlande e roba varia.

Inizio a sfregarmi velocemente le mani, sono diventate fredde e se le muovo mi fanno male.

Sesshomaru mi osserva:- Hai freddo alle mani?-

-Si! Colpa mia che non mi ricordo mai di portare i guanti!- dico mentre continuo a sfregarle e a soffiarci contro.

Ad un certo punto sento che Sesshomaru prende tra le sue mani le mie.

Le mie appaiono cos piccole tra le sue.

Se le porta vicino alla bocca.

Ma che vuole fare?

Poi capisco tutto, inizia a soffiarci lui, mentre inizia a guardarmi intensamente.

Ed io cosa faccio? Arrossisco! È ovvio.

Il suo soffio è caldo e mi piace tanto.

Vorrei rimanere così per sempre ma non è possibile.

Dopo un po’ lui smette.

-Va meglio?- mi chiede

-Ehm… sì!-dico io agitata

-È tardi! Meglio che ti riaccompagni a casa!-

 

 

La Porche arriva in pochi minuti sotto casa mia.

Scendo e saluto Sesshomaru.

La sua macchina poi riparte veloce e sparisce.

Che giornata! Sono stata benissimo!

Credo che niente oggi possa rovinarla.

Apro la porta di casa ed entro nel corridoio dell’ingresso.

CIAF!

-Ahi!-urlo io mettendomi una mano sulla parte offesa.

Vedo mia madre i piedi davanti a me con la mano ancora in aria.

Sembra davvero furiosa. Adesso sì che fa paura.

-Dove sei stata?-

-Con Ayame!- mento io

Vedo che lei si infuria ancora di più.

-Ayame ha telefonato due ore fa e ha detto che ti cercava! E poi , signorinella, ho trovato questo in camera tua, cosa significa?-

Mia madre mi sventola in faccia un foglio. Non riesco a vederlo bene. Lo afferro.

Oh no! La locandina dello spettacolo.

Me l’aveva data Ayame , lei e Koga l’avevano appena conclusa.

Voleva sapere un mio giudizio ed io ne ero entusiasta. Si legge chiaramente  il mio nome: “Nel ruole di Giulietta , Rin Saito”

Per sbaglio l’ho lasciata sulla scrivana! Mannaggia a me, vorrei che un fulmine mi incenerisse adesso.

-Hai iniziato a frequentare un corso di teatro?- domanda ancora mia madre

-Sì! E come hai visto farò anche la protagonista!- ormai non ha senso tenerle tutto nascosto.

-Mi hai deluso Rin! Sappi che tu non andrai più! E poi non provare più ad uscire con un ragazzo molto più grande di te! Ti ho vista in macchina con quel ragazzo!-

Che cosa? Non vuole che io reciti?

Perché deve essere così egoista? Perché non posso fare quello che voglio?

Non ho intenzione  di abbandonare il teatro, proprio adesso che inizia a piacermi sul serio.

-Scordatelo! Io continuerò ad andarci, non puoi impedirmelo! Ho sempre fatto tutto quello che volevi , ma a te non è mai importato niente! Sei talmente presa da te stessa che gli altri non li guardi proprio, solo quando devono essere ripresi! Non ti accorgi nemmeno che Kanna per colpa tua vomita la metà di quello che mangia!-urlo io. Sono furiosa.

Le lacrime iniziano a scendermi. Ma mia madre non si scompone.

Non voglio più vivere con lei!

Salgo in camera mia, apro l’armadio e prendo il mio borsone.

Dentro ci metto  i primi vestiti che trovo, non li piego nemmeno.

-Rin! Non farlo!- urla mia sorella, anche lei sul punto delle lacrime.

Non l’ascolto. Sono talmente arrabbiata che potrei anche picchiarla.

Chiudo il mio borsone e mi dirigo di nuovo verso la porta.

-Sappi che se adesso tu esci da quella porta, io non sarò più disposta a farti entrare!-dice mia madre.

-E allora dimentica che sono tua figlia!-

SLAM!

Chiudo la porta alle mie spalle.

Oltre il legno riesco solo a sentire mia sorella che piange ancora.

Kanna, mi dispiace non avrei dovuto metterti in mezzo.

Però sono stata troppo impulsiva , adesso dove posso andare?

Ma certo!

Prendo il cellulare nella mia borsa e compongo il suo numero.

 

BENE ECCO A VOI IL CAPITOLO 10 DI QUESTA MIA FF! ABBIAMO CAPITO COSA HA VISTO RI N IN BAGNO! E HA AVUTO IL CARAGGIO DI MANDARE A QUEL PAESE LA MADRE!

RINGRAZIAMENTI:

RORO: CARA SORELLINA! SONO CONTENTA CHE SEI TORNATA! SPERO CHE IL CAPPY TI SIA PIACIUTO! UN KISS

KAIMY_11: BEH LA GENTE Può EQUIVOCARE E LA NOSTRA KAGGY EQUIVOCA ECCOME MA NON SARà SOLO LEI… MA CHE FACCIO? TI STO DICENDO TROPPO! UN BACIONE

ISY­_264: ECCO COSA HA VISTO RIN! NON è STATA UNA COSA BELLA VERO? BACIONI!

MILOXCAMUS: TI RINGRAZIO PER I COMPLIMENTI! CMQ CI AVEVI AZZECCATO , KANNA CENTRA ECCOME! UN BACIO

SUPERSARA: TESORO MIO! GRAZIE MILLE! UN BACIO E FAMMI SAPERE SE TI è PIACIUTO IL CAPITOZZOLO (MA CHE NOMI MI INVENTO?)

MIKAMEY: ECCO COSA HA VISTO RIN! SPERO TI SIA PIACIUTO! BACIOTTI

_SEFIRI_: IL DEMONE CELESTE MI SA CHE è TORNATO IN FERIE PER RIN! BACIONI

EMILY FF: SPERO TI SIA PIACIUTO IL CAPITOLO! BACIOTTI

ARYUNA: CHE BELLO! SEI LA PRIMA A COMMENTARE PER DUE VOLTE DI SEGUITO! COMQ KANNA NON è AFFATTO CADUTA X LA VASCA COME HAI IPOTIZZATO TU! UN BACIONE

BENE ADESSO POSSO SOLO DIRVI: COMMENTATE!

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Capitolo 11
*** 11 A Casa Di Zia ***


11 A CASA DI ZIA

 

-Zia è successo un casino! Puoi venirmi a prendere sotto casa?-domando io con la voce ancora rotta dal pianto.

Mia zia ci mette più o meno dieci minuti ad arrivare.

-Rin! Tesoro, che è successo?-

Mi abbraccia forte.

Appoggio la testa sulla sua spalla e piango.

Non c’è bisogno che le dica niente perché, dopo aver visto il mio borsone, capisce tutto.

Ancora non riesco a crederci.

Ho detto quello che pensavo a mia madre, gliel’ho urlato. Ho avuto il coraggio di andarmene da quella casa.

-Come ti senti?-domanda mia zia mentre guida verso il suo appartamento.

-Calma zia! Te lo dico quando mi sono ripresa!-

Provo una strana felicità, non so come descrivere questa sensazione.

Avevo sempre pensato che avrei sopportato tutto in silenzio.

Forse sono riuscita a fare tutto questo proprio grazie al teatro.

Arriviamo a casa di zia ed entriamo.

-Zia, sicura che posso stare qui con te?-

-Rin , ne abbiamo già parlato! Puoi stare qui quando e quanto vuoi, ho proprio bisogno di un po’ di compagnia!-

Sorrido grata a mia zia.

Mi prepara il letto nella stanza degli ospiti. Ho come l’impressione che diventerà il mio nuovo “sarcofago” nei prossimi giorni.

Mi faccio una doccia. Voglio far andare via sulla mia pelle i brutti momenti di un’ora fa.

Mi sono infilata un pigiama di mia zia, intorno al collo ho un asciugamano  con il quale mi tampono i capelli.

Mi sento finalmente libera. Come se mi avessero tolto un peso di dosso.

È una sensazione bellissima.

Mi butto sul letto e sorrido.

Forse il grande Demone Celeste si è ricordato di me e non è andato in vacanza.

 

-Rin! Ma che è successo? Ho chiamato ieri sera a casa tua e tua madre ha incominciato a delirare! Ha detto che tu non sei più sua figlia e cose del genere!-

Ayame mi travolge di domande non appena metto piede a teatro. Caspita che velocità.

Credo che come giornalista di gossip sarebbe bravissima.

-Me ne sono andata di casa! Adesso abito da mia zia!- le dico con non curanza.

La sua faccia assume tutte le espressioni possibili ed immaginabili.

Prima è incredula , poi spaventata, felice…

Fa davvero impressione questa ragazza, cambia espressione nell’arco di un nano secondo.

-E che è successo?- mi chiede lei.

-Semplicemente ha scoperto che vengo qui a teatro e non voleva farmi più tornare!-

Non me la sento di dire ad Ayame di Sesshomaru, delle prove in più e di tutto il resto.

L’unica persona che lo sa è Inuyasha ,e onestamente a volte mi pento della mia scelta. Fa troppo lo scemo quando c’è Sesshomaru nelle vicinanze.

-Wow! Rin Saito sono fiera di te, era ora che mandassi tua madre a quel paese!- fa la mia migliore amica abbracciandomi.

Lei me lo aveva sempre detto che mia madre a volte era insopportabile ,e come dal torto?

-Comunque Ayame, per il momento non ne fare parola con nessuno!intesi?-

Lei annuisce. Poi entriamo in teatro per iniziare le prove.

 

-Quindi altro incontro amoroso con quel barbone di mio fratello?- mi sussurra all’orecchio Inuyasha durante le prove.

Io sono seduta vicino a lui nei posti più lontani dal palco, per poter parlare in santa pace.

Il mio amico mi guarda con sospetto. Cosa crede? Che io e Sesshomaru ci siamo imboscati con la macchina sua in un posto sperduto a fare chissà che?

È davvero pervertito.

-Racconta tutto nei minimi dettagli!-

Inuyasha usa un tono che non ammette replica.

Gli racconto tutto , esattamente come l’altra volta.

Le sue facce? Meglio non descriverle.

Io ed Inuyasha continuiamo a parlare quando noto al suo collo una collana che non avevo mai visto prima. Ha le sfere viola e grandi con altre sfere bianche di una forma strana , tipo a goccia. Sembra un rosario.

-E quella collana?- domando io.

-Me l’ha regalata Kagome! Non me la sono ancora tolta, anche perché non ce la faccio! Per me avere questa collana è come avere Kagome vicino a me!- dice lui toccando con le dita le sfere.

-CASPITA INUYASHA! NON CREDDEVO FOSSI UN TIPO DA FARE PENSIERI COSì TENERI!-

Oh merda! Ho urlato , e nemmeno poco!

Tutti si sono voltati verso di noi! Compreso Sesshomaru.

Kagome ci guarda di nuovo in modo strano e il nostro cara regista alias Pitbull Orbo Fumatore Incallito ci incenerisce con lo sguardo.

Io ed Inuyasha siamo visibilmente imbarazzati!

-Ehm…scusateci! Non volevamo disturbare le prove!- dico io cercando di salvare la situazione.

-Andate fuori, così potremmo stare più tranquilli! Quando mi servirete per le prove vi chiamerò!- dice il regista.

Cosa? Sesshomaru ci sta sbattendo fuori?

Mentre usciamo vedo che Inuyasha avrebbe solo voglia di strozzarmi.

Iniziamo a pregare affinchè non lo faccia.

 

Quando rincaso sono ormai le 19.00, ce ne vuole un bel po’ per tornare a casa di zia.

-Ben tornata Rin!- trilla lei dall’altra parte della casa.

Compare in corridoio raggiante.

È bello avere qualcuno che ti accoglie così a casa.

-Ho comprato delle pizze , non avevo voglia di cucinare e ho anche affittato un film al videonoleggio, Notting Hill! Spero ti piaccia!-

-Zia! È uno dei miei film preferiti!- le rispondo

Dopo più o meno cinque minuti siamo comodamente spaparanzate sul divano a mangiare pizza e guardare il film!

Per una volta non devo aspettare le otto per cenare , non devo stare seduta per forza al tavola e non devo mangiare quei cibi ipocalorici che prepara la mamma o la povera Josephine , che è costretta a cucinare la roba da mangiare come comanda mia madre.

Per la prima volta mi sento a casa!

 

MA SALVE A TUTTI VOI CARISSIMI!  ALLA FINE RIN è ANDATA DALLA ZIA, NON DA INU , AYAME O ADDIRITTURA DA SESSHO COME ALCUNI DI VOI AVEVANO SUPPOSTO, VI AVEVO DETTO CHE LA ZIA SAREBBE STATA IMPORTANTE PIANO PIANO! SPERO VI SIA PIACIUTO QUESTO CAPITOLO! UN KISS

ARYUNA: COME SEMPRE LA PRIMA! SPEROC HE QUESTO CAPITOLO TI SIA PIACIUTO! NON IMPORTA SE NON AVEVI L’ISPIRAZIONE PER IL COMMENTO , L’IMPORTANTE è CHE IL TUO CI SIA! BACIOTTI

RORO: CARA SORELLINA! ALLORA CHE NE PENSI DI QUESTO? PIACIUTO? KISS

_SEFIRI_: IL DEMONE CELESTE NON NE VUOLE SAPERE DI TORNARE! BACIONI

MARYKU: SONO FELICE CHE LA FF TI PIACCIA! QUANDO HAI DETTO CHE RIN E SESSHO SONO UNA COPPIA BELLISSIMA MI SONO MESSA A PIANGERE DALLA FELICITà! MI HANNO CLASSIFICATO COME “DROGAT A DELLE RIN X SESSHOMARU”! SPERO CHE TI SIA PIACIUTO IL CAPITOLO! UN KISS

MIKAMEY: ECCO SVELATO IL MISTERO! DELUSA??? MA NON TI PREOCCUPARE CHE RIN AVRà MODO IN FUTURO DI VIVERE CON SESSHO!BACIONI

ISY_264: LO, è ORRIBILE , MA  è ANCHE LA DURA REALTà! PIACIUTO IL NUOVO CAPITOLO? KISSONI

KAIMY_11: LA SCENA DOVE SESSHO RISCALDA LE MANI A RIN PIACE TROPPO ANCHE A ME! BACIONI

LILYSOL: CHE BELLO TI SEI RICORDATA! SPERO TI RICORDERAI ANCHE DI QUESTO! BACIOTTI!

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Capitolo 12
*** 12 Amore Di Sorella E La Rabbia Di Kagome ***


12 AMORE DI SORELLA E LA RABBIA DI KAGOME

 

È da più di una settimana che vivo da mia zia. E devo dire che non mi sono proprio pentita della mia scelta. Sembriamo due ragazzine insieme.

Le ho anche raccontato di Sesshomaru. Oltre ad Inu , lei è l’unica a saperlo.

Molte volte , il sabato mi vuole truccare  lei per farmi sembrare più carina, in modo da andare alle prove meglio dei giorni scolastici.

È davvero bello avere una zia così , mi tratta come se fossi la sua sorellina.

E poi la cosa bella è che non è fissata con le diete e nella sua dispensa c’è di tutto e di più.

Anche se non ho ancora capito come fa a restare  così magra.

Per quanto riguarda mia madre non mi ha chiamata nemmeno una volta e non sembra intenzionata a farlo.

Kanna mi ha chiamato alcune volte. Lei , al contrario della mamma , mi ha pregato di tornare a casa , ma io sono irremovibile.

Una volta stavo anche per cedere, perché la mia sorellina si è messa a piangere al telefono. Ma le ho detto che se vuole può venire dalla zia a trovarmi quando vuole.

Oggi è sabato e sembra che il tempo si sia aggiustato un pochino. Fa sempre freddo ma almeno c’è il sole.

Ho incontrato Inuyasha per strada che stava prendendo un caffè doppio da portar via. Ho deciso di imitarlo e adesso tutti e due stiamo passeggiando per le strade di Tokyo e sorseggiamo il nostro caffè bollente.

-Allora , come ti trovi da tua zia?-

Ma come fa a saperlo?

-Ayame a volte ha la lingua troppo lunga e parla senza pensare-

Ecco! Mi devo ricordare di strozzarla appena arrivo a destinazione.

Io e il mio amico parliamo del più e del meno.

Arriviamo subito a teatro e davanti ci trovo una figura a me famigliare.

Non  molto alta e indossa una giacca di velluto nera che fa risaltare la pelle bianca. I capelli chiarissimi sono abbelliti da due fermagli a forma di fiore.

È Kanna! Ma che ci fa qui?

Lei si gira e appena mi vede urla:-Rin! Ti ho trovata!- e mi abbraccia.

-Ho chiesto ad Ayame dove potevo trovarti e mi ha detto di venire qui!- dice lei.

Abbraccio forte la mia sorellina poi le presento Inuyasha.

Lui la riempie di complimenti e la mette in imbarazzo. In questo io e Kanna siamo uguali, ci imbarazziamo subito.

Noto che il suo nasino un po’ alla francese è tutto rosso a causa della temperatura gelida.

Entriamo tutti e tre nel teatro e vedo che Kanna sembra stare meglio. Chissà quanto avrà aspettato.

Ci togliamo le giacche e le mettiamo nel guardaroba.

-Kanna… hai preso dei miei vestiti dall’armadio?-

-Ehm… sì!- ammette lei.

Infatti indossa un jeans chiaro che le fascia le gambe , degli stivali neri con un po’ di tacco e infine il mio maglione nero di lana aderente. A lei sta decisamente meglio perché non ha il mio seno troppo “prosperoso”.

-Buongiorno ragazzi! Ben arrivati!- di saluta Shippo da dietro.

-Buongiorno!- salutiamo io ed Inuyasha.

Poi anche a lui presento mia sorella.

-Hai una sorella davvero carina!-dice lui porgendole la mano e regalandole uno dei suoi sorrisi più belli.

Anche adesso Kanna diventa rossa, peggio di me quando vedo Sesshomaru.

Rimaniamo a chiacchierare quando all’improvviso prendo mia sorella da parte e le chiedo:-Cosa sei venuta a fare?-

-Sono venuta per chiederti di nuovo di tornare a casa, per favore Rin! La mamma , anche se non lo ammette sta male! Ti prego!-

È strano vedere Kanna che prega. Di solito mi ricatta. Mi fa davvero tenerezza.

-Mi dispiace ma io non torno indietro! Questo non vuol dire che io e te non dobbiamo più vederci, quando vuoi vieni dalla zia , sai che a lei fa piacere ricevere visite!-

Anche se le dico questo vedo che la sua faccia è triste. L’abbraccio forte a me per farle capire che le voglio bene lo stesso. È una delle persone più importanti per me.

Veniamo interrotte da Shippo e Inuyasha.

-Scusate! Rin , dobbiamo andare a provare, sai che se Sesshomaru non ci trova diventa isterico!- dice Inuyasha.

-Va bene ma…Kanna?-dico indicandola.

-Può assistere alle prove!-

-No! Potrebbe annoiarsi, le faccio fare un giro del teatro!- dice poi Shippo intromettendosi nella conversazione.

Ma che ha oggi? Quando sono venuta io la prima volta mica mi ha fatto da “guida turistica” per il teatro. Siamo stati noi due seduti a vedere le prove.

Adesso sarò capace di farmi venire i complessi per colpa di mia sorella.

-Bellissima scena quella tua e di Kanna! Mio fratello non mi ha mai abbracciato!- dice Inu.

In effetti Sesshomaru che abbraccia Inuyasha deve essere una cosa surreale.

- Sai Inuyasha non sei decisamente il mio tipo, non pensavo che tu volessi essere abbracciato me se vuoi posso trovarti un ragazzo disposto a farlo!-

È la voce di Sesshomaru, è dietro me e Inuyasha! Entrambi abbiamo un sussulto.

Caspita che paura.

Inuyasha arrossisce alle parole del fratello.

Però è davvero comica la scena. Sesshomaru che guarda il fratello con un sopracciglio alzato mentre Inuyasha non sa cosa dire.

Poi lo sguardo di Sesshomaru si posa su di me. Mi guarda intensamente. Oh mio! Perché lo sta facendo?

Mi sento come se avessi le farfalle nello stomaco. È questo l’effetto che mi fanno le sue occhiate?

Sesshomaru poi ci supera ed io ed Inuyasha rimaniamo là come due cretini.

-Secondo me gli fa bene stare con te! Lo vedi come è diventato, più…ehm…flessibile?-

Flessibile? Sembra che stia parlando di un materasso.

Certo che gli amici me li cerco tutti io!

 

Sono stesa sul mio letto e ripenso alla giornata di oggi.

Stamattina Kanna è venuta a casa di zia.

Eravamo ancora tutte e due in piagiama, mezze addormentate.

Appena ho aperto la porta ho trovato mia sorella con degli scatoloni e delle valigie. Per un attimo ho temuto che anche lei volesse trasferirsi da zia, non che la cosa mi dispiaccia , però… non saprei.

Poi alla fine ho scoperto che era stata mamma ad incaricarla di portare il resto della mia roba a casa di zia. Questo significa che non vuole proprio che io torni a casa. Ma tanto la cosa è reciproca.

Mentre Kanna entrava con gli scatoloni ho notato la sua mano destra , soprattutto le prime due dita , l’indice e il medio. Ho notato dei piccoli tagli e c’erano anche dei lividi.

Ho l’impressione che Kanna si sia provocata di nuovo il vomito. Se continua così rischia di diventare bulimica, o forse lo è già.

Mi sono venuti i brividi. Eppure quando si è seduta a tavola con me e zia ha mangiato come se niente fosse.

Poi però ha detto “vado in bagno”. E lì ho deciso di seguirla e lei per fortuna non ha fatto niente.

Anche mia zia se ne è accorta. Non è stupida e poi è medico.

Per il resto la giornata è stata davvero tranquilla, l’ho passata con zia e Kanna. Sembravamo una vera famiglia, la zia Nanako come una specie di madre che cresce da sola le due figlie.

Sarebbe bello.

Verso il pomeriggio Kanna ed io siamo andate nella mia camera, la zia ha voluto lasciarci un po’ da sole.

-Sai Rin , capisco perché non vuoi lasciare il teatro! È bellissimo lì!-ha detto curiosando tra le mie cose sparse sul letto.

-Già!- mi sono limitata a dire.

-Sono tutti simpatici e gentili!-

Il mio istinto da sorella maggiore mi ha suggerito che forse Kanna in quel momento si riferiva a Shippo.

Appena ho pronunciato il suo nome Kanna è arrossita. Vuol dire che le piace!

Ormai so tutto io!

 

La mia sveglia con l’orologio digitale inizia a trillare alle 6.30.

Non voglio alzarmi!

-Voglio dormire!- mi lamento.

-Sveglia  poltrona! Devi andare a scuola!-

Ma come fa mia zia ad avere tutta questa energia di prima mattina? Giusto in questo lei e mia madre si assomigliano.

Mi alzo con una faccia da zombie. Mi preparo e faccio colazione in modo molto veloce.

Alle 7.00 sono in macchina con zia che mi accompagna a scuola.

La radio  accesa ed è ad un volume accettabile.

-Sai , ieri sera mi ha chiamato mia sorella!-

Si riferisce alla mamma! E la cosa è strana perché mia madre e mia zia si sentono raramente.

-Mi ha chiesto di te! In fondo è molto preoccupata!- continua lei.

Anche a me dispiace per come mi sono comportata con mamma , ma per adesso non me la sento di perdonarla. So che non è giusto dire così ma non posso farci niente. Quando vorrò , non so quando, ci riparlerò.

Adesso per me è troppo presto.

Arrivo a scuola in perfetto orario e come al solito aspetto che arrivi l’ora di andare a teatro.

Io e Ayame adesso abbiamo ripreso a parlare come prima. Le parole di Kagura alla fine non l’avevano condizionata.

Quando arriviamo davanti all’edificio troviamo Kagome e Koga che parlano e scherzano.

-Ehi ragazzi!- li saluto io da lontano.

Tutti e due ci salutano e Koga prende subito con sé Ayame e spariscono .

-Tu e Koga siate molto amici vero?- domando io mentre io e Kagome ci affrettiamo ad entrare.

-Io e lui ci conosciamo da quando eravamo piccoli, siamo amici da sempre! Gli confido tutto!-

Mi viene da sorridere. Anche faccio lo stesso con Inuyasha, ma non ci conosciamo da sempre. Ma credo che questo non sia necessario per voler bene e fidarsi di una persona.

Quando entriamo vediamo che mancano anche molti attori come Bankotsu e Miroku.

Kagome ne approfitta per continuare a disegnare il mio vestito. Credo che ormai debba aver finito, si ostina a non farmelo vedere , dice che è una sorpresa. Speriamo sia bello.

Koga e Ayame invece stanno parlando in disparte e non mi va di disturbarli, non voglio reggere il moccolo.

Alla fine decido di parlare con Inuyasha. È da quando sono arrivata che mi voleva parlare.

Noto che ha un’aria allegra e soddisfatta. Chissà che ha fatto!

Ci allontaniamo e andiamo fuori dal teatro.

-Allora? Di che mi volevi parlare?-

-Sono arrivato ad una conclusione! Ho finalmente scelto!-

Lo guardo un po’ spaesata! Cosa ha scelto? La maglia da mettersi oggi?

-Ho scelto Kagome! Con Kikyo ho chiuso!-

Ah ! era di questo che mi voleva parlare.

-Oh Inuyasha, meno male che hai capito!-esclamo io contenta-Però adesso datti da fare con lei!-

-Beh…veramente, mi sono già dato da fare… ieri sera ci siamo visti e l’ho baciata!-dice lui tutto imbarazzato.

Che cosa? E me lo dice così?

Sono troppo felice per lui.

Non ci penso nemmeno su e lo abbraccio istintivamente.

All’inizio il mio amico sembra sorpreso ma alla fine ricambia anche lui.

-Come mai questo slancio d’affetto?-

-È che sono felicissima per te! Sai Inuyasha che ti voglio bene?- gli dico come una bambina di cinque anni.

-Anche io ti voglio bene , scema!- mi dice con quel tono che assomiglia molto a quello che usano i fratelli maggiori con le loro sorelline.

Ma non faccio in tempo a finire di ascoltare le parole di Inuyasha che subito sento qualcosa che cade per terra. Dei fogli.

Io e Inuyasha ci voltiamo di scatto.

No! No! No!

Non ci posso credere. Dalle tende rosse scarlatte sono usciti Kagome e Sesshomaru e … ci hanno visti.

Forse ci hanno anche sentiti! Oh no!

-Che state facendo?-domanda Sesshomaru con tono calmo come sempre, anche se mi sembra di coglierci una vena di rabbia nella sua voce.

Kagome invece ha gli occhi lucidi.

Raccoglie i foglio per terra e li lancia contro Inuyasha.

-SEI UN BASTARDO! PRIMA BACI ME E POI TE LA FAI CON RIN! TI ODIO INUYASHA!-

Kagome è furiosa. Piange , le lacrime le rigano il viso.

Mentre Inuyasha è paralizzato.

Sembra quasi impaurito.

Kagome corre non so dove ed Inuyasha la segue.

Io rimango lì a fissarli. Allora era questo quello che pensava Kagome? Che io e Inuyasha ce la intendevamo?

Ed io come al solito non ho capito niente.

Mi volto e vedo che Sesshomaru mi guarda. Il suo sguardo sembra più freddo del solito. Mi sento come se mille lame affilate mi attraversassero il corpo.

Cosa penserà di me? Crede davvero che io me la faccia con Inuyasha?

Lui se ne va. Non dice una parola.

Lo seguo con lo sguardo.

E le lacrime salgono anche a me!


CIAU A TUTTI! VI PRESENTO IL CAPITOLO NUMERO 12 DI “MILLE VOLTE BUONANOTTE” VI AVEVO DETTO CHE SAREBBERO ARRIVATI I CASINI! E COSì è STATO… MA NON SI FERMERANNO QUI! MI DISPIACE MA NON HO IL TEMPO PER RINGRAZIARE TUTTI UNO PER UNO! SPERO COMMENTIATE E CHE IL CAPITOLO SIA STATO DI VOSTRO GRADIMENTO! UN KISS


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Capitolo 13
*** 13 Reazione A Catena ***


13 REAZIONE A CATENA

 

Benissimo! Sesshomaru non mi parla, solo per riprendermi durante le prove.

Kagome mi lancia occhiate di fuoco , mentre il povero Inuyasha cerca invano di parlare con Kagome.

Uff! che casino! E tutto questo è successo per colpa di uno stupido equivoco.

Speriamo solo cha questo uragano che si è abbattuto su di noi non si propaghi ulteriormente.

Adesso sono alle prove. Sono seduta qui da almeno mezz’ora e non ho ancora provato la parte.

Ormai tutti recitiamo senza copione, la rappresentazione è vicina!

Spero solo che Sesshomaru mi chiami, non può farmi stare qui in eterno e poi sono anche la protagonista.

Sul palco stanno recitando Kagome e Inuyasha , loro interpreteranno i genitori di Giulietta , quindi Madonna e Messer Capuleti.

Tutti e due recitano bene , il vero problema è che … si lanciano certe occhiate da far paura.

Sembrano che siano due nemici  e non marito e moglie come da copione.

Tutti lo hanno notato questo, infatti Sango è sbalordita come tutti gli altri.

Kagome e Inuyasha sono sempre andati d’accordo, a parte qualche stupida litigata, e sul palcoscenico sono sempre stati in perfetta sintonia tra di loro.

-Ma che sarà successo?- domanda Miroku

Io non rispondo. Meglio di no!

SBAM!

Sesshomaru ha sbattuto con violenza il copione per terra, non l’avevo mai visto così.

Sul suo viso si è dipinta un’espressione  davvero furiosa. Fa paura.

-Mettete da parte i vostri problemi! Non vi permetterò di rovinare il mio spettacolo!-sbotta furioso.

È strano vederlo così, di solito sta zitto e basta.

Inuyasha e Kagome non sembrano minimamente interessati a quello che dice. Continuano a guardarsi in cagnesco , Inuyasha ci riesce molto bene , a mio parere.

-Adesso scendete e facciamo provare agli altri!-

Caspita! Ma in che casino mi sono messa?

Anzi , che casino ho fatto?

Però… forse la colpa non è mia. In fondo non ho fatto niente di male, ho solo detto ad un mio amico che gli volevo bene! È per caso un reato? Non mi sembra.

Non è colpa mia se Kagome si fa un sacco di film e fraintende tutto.

Però mi sento comunque uno schifo , ho il mio livello di autostima a meno ottocento, il che è normale per me.

Mi porto le mani sul viso , come per nasconderlo e alla fine sospiro rassegnata.

Il Demone Celeste se n’è andato in vacanza e ha deciso di non tornare più.

 

Uff, anche oggi è finita! Le prove sono state davvero dure. Sesshomaru mi ha ripreso quasi sempre, nonostante io abbia recitato esattamente come le altre volte.

E se anche lui fosse incazzato? Può essere ma… che motivo avrebbe?

Mi rifiuto pensare che sia per Inuyasha o , tantomeno , Kagome.

L’unica rimarrei io ma…

Insomma non sono una sua proprietà e tra di noi non c’è niente di concreto , oltre ai film che creo io con la mia mente.

Sto camminando per il corridoio dell’edificio.

Incontro Ayame:-Ehi Rin! Aspettami!-

Io mi fermo. Lei inizia a parlare a raffica, non sa niente del casino che è successo tra me , Kagome e Inuyasha. Beh  meglio così.

Passiamo vicino alla sgabuzzino , dove avevo  beccato Inuyasha e Kikyo  a parlare.

-Ti rendi conto , Koga?-

Questa è la voce di Kagome. Anche Ayame l’ha sentita.

-Dai Kagome, non fare così! Lascia perdere quel cuccioletto!- dice Koga.

Caspita, sto diventando troppo  spiona, e questo non va per niente bene.

Io e Ayame facciamo in modo di spiare senza essere viste.

-Vieni qui Kagome!- è ancora Koga che parla.

E… oh mio dio! La sta baciando.

Ma… insomma non è possibile. Kagome e Koga insieme?

No, no, no e ancora no!

I conti non tornerebbero.

Insomma ad Inuyasha piace Kagome e la cosa è reciproca e Koga va dietro ad Ayame. Perché mai dovrebbe baciare Kagome?

Mi volto verso la mia migliore amica… ha le lacrime agli occhi.

Beh posso capirla!

Lei non dice nulla , non fa scenate o cose simili. Corre via.  Non la inseguo nemmeno, so benissimo che in momenti come questi preferisce stare da sola. Se andassi da lei sarebbe capace di sputarmi in faccia.

Anche io mi allontano, non voglio far credere che sono una guardona.

Oh mio dio! Vuoi vedere che tutto questo è nato a causa del malinteso tra Kagome e Inuyasha?

Mi sa che è proprio così.

 

 

Oggi è sabato e le prove inizieranno alle 11 e 30. Sesshomaru ha deciso di posticiparle, il motivo però non si sa.

Quando mi sveglio noto che in casa non c’è nessuno. Di sicuro mia zia sarà già andata al lavoro e si sarà svegliata prestissimo.

Rovisto nella dispensa e trovo una scatola di cereali al cioccolato. Decido di mangiare quelli.

Ci metto un’eternità per fare colazione. Ripenso a quello che ho visto ieri, Kagome e Koga… è davvero difficile da pensare…

Insomma , Kagome mi aveva detto che lei e Koga erano amici d’infanzia.

Invece Koga è talmente cotto di Ayame che non credo la tradirebbe ,  non in questo modo. Poi dai maschi ci si può aspettare di tutto.

Mi vesto in modo molto veloce, non bado nemmeno a quello che mi metto.

In meno di venti minuti mi ritrovo a teatro.

Entro e come al solito Shippo mi rivolge uno di suoi splendidi sorrisi.

Mi avvio verso le tende rosse quando vengo fermata da Shippo:- Se fossi in te non andrei lì dentro!-

Lo guardo stranita. Perché non dovrei andare?

Oltre le tende posso benissimo sentire le urla di qualcuno, precisamente di Ayame.

Apro di scatto la tenda e… preferirei non essere entrata.

Sesshomaru ancora non c’è, ci sono tutti gli altri ma soprattutto sul palco ci sono Koga e Ayame che litigano, il vero problema è che si è aggiunto Inuyasha che sembra essere più infuriato del solito.

Molto probabilmente Ayame deve aver detto del bacio tra Kagome e Koga. Anche se non sono sicura che fosse un bacio.

Mi avvicino e la lite diventa più violenta.

-Stà zitto Inuyasha! Non hai il diritto di parlare, hai illuso Kagome, sei davvero un bastardo! Un lurido mezzo demone!- urla Koga.

Ahia! Ha toccato il tasto dolente di Inuyasha, lui odia essere etichettato come un “lurido mezzo demone”

-Ripeti un po’ quello che hai detto , dannato bastardo!-

Il mio amico è fuori di sé.

È questione di pochi istanti. Inuyasha sferra un pugno a Koga e da lì inizia una rissa furiosa.

Kagome e Ayame sono ferme , immobili per la paura.

Gli altri invece li guardano ma non fanno niente. Non intervengono.

Ma se non si fermano quei due rischieranno di farsi proprio del male.

Basta! Ho deciso, sarà meglio che vada a fermarli.

Butto la borsa e la giacca sulla poltrona e mi dirigo verso il palco. Anche se ci vuole più a dirlo che a farlo. Sembrano entrambi due furie, che non possono essere domate.

Cerco di avvicinarmi piano ma Inuyasha mi urla conto:-Non ti immischiare Rin , non la smetterò fino a quando questo lupastro non mi avrà chiesto scusa!-

Oh caspita! Sembra indemoniato.

Ignoro completamente le sue parole e cerco di dividerli. Cosa difficile per me visto che sono una ragazza e sono piccola e minuta, mentre loro sono due ragazzi belli alti e con un fisico ben messo.

Forse , però , se ci metto un tono autoritario forse riuscirò a farli fermare.

Ma purtroppo non tutto va come io spero.

Infatti mi arriva un pugno in piena faccia, da parte di chi non lo so. Di sicuro lo avrà tirato per sbaglio a me, almeno spero.

Caspita se fa male. Sento un dolore fortissimo alla mascella, vedo tutto bianco.

Deve averci messo dentro tutta la forza perché non riesco a reggermi in piedi.

Mi lascio cadere, convinta di finire con il sedere per terra ma sento qualcuno che mi afferra.

Ho ancora gli occhi chiusi per il dolore. Non appena mi riprendo un po’ vedo che colui che mi ha preso è Sesshomaru. E lui quando è sbucato fuori?

-Tutto bene?- mi domanda mentre mi passa una mano sul labbro che si è un po’ spaccato. Sento benissimo l’odore del sangue.

Certo pure lui che domande fa? Mi hanno appena tirato un pugno , secondo lui come dovrei stare? Felice e contenta mentre ballo una polca? Non credo proprio.

-Ehm…non saprei!-dico io frastornata. Caspita che male!

Mi porto una mano alla bocca e sento … del sangue!

Oh mio dio! Io non sopporto la vista del sangue!

Molto probabilmente mi hanno spaccato il labbro.

Mi fanno sedere da qualche parte, sulle poltrone mentre Kikyo mi passa un batuffolo di cotone sulla parte interessata.

Dietro la spalla della ragazza vedo benissimo Sesshomaru che ferma tutti e due. E il modo in cui lo fa non  è molto delicato.

-SMETTETELA!-urla e i due si fermano subito.

Caspita! Che giornata!

 

-Certo Rin che potevi evitare di cercare di dividerli! Ti sei beccata un bel pugno in faccia! Guarda il tuo labbro- dice Sango mentre siamo in pausa.

Mi ritrovo seduta qui sulle scalette del palcoscenico.

In effetti non ha tutti i torti ma se non intervenivo quei due rischiavano di farsi veramente male.

-È colpa mia se è successo tutto questo!- dico abbassando la testa.

Sango poggia una sua mano sulla mia spalla. Forse vuole consolarmi.

Che cosa posso fare?

Voglio risolvere la situazione al più presto, in fondo la prima è vicina. Non possiamo rovinarla per dei stupidissimi equivoci.

Ma certo! Posso almeno parlare con Kagome…

Sempre che non mi mandi a quel faese prima! Spero proprio di no.

Mi alzo subito e mi dirigo verso la sala dei costumi. Mi sento davvero strana, agitata, anzi agitatissima.

Dai Rin ce la puoi fare!

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Capitolo 14
*** 14 Le Cose Non Sono Quello Che Sembrano ***


14 LE COSE NON SONO QUELLO CHE SEMBRANO

 

Oddio, ho una paura fottuta, anzi fottutissima.

Ho paura che se entrassi Kagome mi possa mangiare. Nel vero senso della parola.

Ma ormai sono qui. Non posso tirarmi indietro. No! Davvero non posso.

TOC TOC! Batto il mio pungo sul legno scuro della porta.

-Avanti!- dice la voce dietro la porta. Kagome sembra giù.

Apro delicatamente la porta. Infilo piano la testa.

La mia amica è seduta di spalle alla porta e sembra sia cucendo qualcosa.

Appena si volta vedo che la sua espressione… beh non ha molta voglia di vedermi!

-Che ci fai qui?-ringhia lei.

Cazzo! Fa più paura di Sesshomaru.

-Ehm…Kagome volevo parlarti di quello che è successo… credo che ci sia stato un malinteso!-

La voce mi trema. Uffa!ogni volta è sempre la stessa storia.

-Non credo ci sia molto da spiegare! Tu e Inuyasha avete una storia… ed io come una scema ci sono cascata! Ma la cosa che mi fa più male è che tu…-la voce di Kagome è rotta dal pianto.

Caspita! È tutta colpa mia!

-Senti Kagome io e Inuyasha non abbiamo nessuna relazione! Siamo solo amici…-

Lei alza il viso furiosa, le lacrime scendono sulle sue guance rosse.

-Non dire cazzate ,Rin! Ti ho sentito quando gli hai detto quando gli volevi bene!-

-L’ho detto in quel momento perché lo sentivo! Ma il bene che intendevo io … era come quello di due fratelli!-

Cerco di parlare come meglio posso … ma è difficile.

-Kagome, io sono innamorata di un’altra persona e … Inuyasha lo sa benissimo chi è! E poi Inuyasha è innamorato di te!-

Evviva! Giorno di giubilo in tutto il globo! Sono riuscita  a dirle tutto quello che dovevo dirle.

-D-davvero?- domanda lei.

-Sì! Inuyasha era combattuto tra te e Kikyo, ma alla fine ha scelto te! Però Kagome… te hai baciato Koga!-

La mora di fronte a me alza la faccia e noto che ha un’espressione stupita.

Sembra che le abbia detto chissà cosa.

-Io e Koga non ci siamo baciati!-

Ma che cavolo fa? Nega?

Io e Ayame li abbiamo visti benissimo.

-Kagome… io e Ayame vi abbiamo visto nel ripostiglio!-

-AAHAHAHAHAH!-

Che cazzo ride? Non ho mica detto che gli asini volano.

-Scusa… posso sapere che hai da ridere?-domando leggermente alterata.

-Niente Rin è che… credo che tu e Ayame abbiate visto male! Io e Koga non ci siamo baciati! Quando gli ho detto cosa era successo stavo piangendo e … Koga si era solamente abbassato per asciugarmi le lacrime…forse da dietro poteva sembrare un bacio! Ma ti assicuro che non era così!-

Sono al quanto sbalordita da questa rivelazione.

Beh… però a pensarci meglio… forse ci siamo sbagliate.

Non credo che Kagome mi possa dire una balla.

Siamo state due sceme io e Ayame!

Io che avevo criticato Kagome perché era saltata a conclusioni affrettate, alla fine anche io ho fatto come lei.

Certo che la vita è un vero casino.

 

-Rin!- mi sento chiamare.

È Inuyasha.

-Salve! Come va?- dico io raggiante.

Dopo quello che ho saputo sono davvero felice. Almeno la situazione si potrà risolvere.

-Sai… io credo che alla fine mi metterò con Kikyo!-

CHE CAZZO DICE? È matto? Ha la febbre?

No, non è lui che sta parlando. Di sicuro i marziani hanno catturato il vero Inuyasha e lo hanno sostituito con un fratello gemello rincoglionito. O forse ha pippato un po’ di cocaina.

-Inuyasha! Non dire cazzate! Vedrai che con Kagome tutto si risolverà, ne sono sicura- dico io cercando di fargli cambiare idea.

La sua faccia è ancora più triste dopo che o pronunciato il nome “Kagome”.

-La fai un po’ troppo facile tu!-

E se ne va!

Oh no! Non può andare a finire così, proprio adesso che Kagome ha capito tutto.

Insomma, io mi sono beccata anche un pugno in faccia.

Qua ci vuole qualcosa per far riappacificare quei due.

Sì, ma… cosa?

 

Sono le 19 e 24. È molto tardi lo so. Ma abbiamo provato fino a tardi. Dopotutto la prima è tra due settimane.

Kagoma mi ha cucito il vestito ma non è ancora intenzionata a farmelo vedere.

Sango ha finito, anzi quasi finito, la scenografia. Le mancano alcuni pezzi da dipingere con le tempere, ma sembrava molto tranquilla a riguardo. Speriamo bene!

Io sono con Kagome, mi aveva chiesto di aiutarla con dei costumi credo ce siamo rimaste solo noi due.

Io sto prendendo la mia giacca per tornare a casa, di sicuro stasera zia mi ha preparato un bel piatto di pasta. Mi viene l’acquolina al sol pensiero.

-Sai Rin, spero che io e Inuyasha possiamo chiarirci!- mi confessa Kagome mentre attraversiamo il corridoio dell’edificio.

Io sinceramente non so cosa dirle per farla stare tranquilla. Dopo quello che quell’imbecille mi ha detto… ma si può essere più fuori di lui?

Scegliere Kikyo… io non l’avrei fatto nemmeno sotto tortura.

Mentre io e Kagome passiamo vicino alle tende rosse notiamo che la luce è accesa.

Strano… chi può esserci a quest’ora?

Io e la mia amica mettiamo la testa dentro , giusto per controllare.

Vedo chiaramente una persona seduta sul palco che armeggia con dei pennelli e dei colori.

Un momento… ma quello è Inuyasha! Ecco qual è il suo lavoro nella compagnia, dipinge le scenografie.

Anche se non capisco perché si vergogna a dirlo! Mah… i maschi… un nome , un mistero che non riuscirò mai a capire.

Anche Kagome si è accorta che quello è lui. Beh non ci vuole un mago per capirlo.

Però ora che ci penso… questa potrebbe essere una bellissima occasione per far riappacificare quei due.

Il teatro vuoto, loro due soli… insomma potrebbero accadere cose non molto caste…

Oh mio dio! Ma che vado a oensare?

Però come idea non sarebbe male.

Kagome guarda fisso Inuyasha. So benissimo che vorrebbe andare da lui ma non ha il coraggio.

La spingo leggermente. Lei mi guarda un po’ strana.

-Vai da lui!-le dico io facendole segno con la mano.

Lei mi guarda strano poi credo abbia capito le mie intenzioni.

Si avvicina verso il palco, Inuyasha non si è accorto di nulla. Tonto!

Kagome si avvicina ancora fino a quando non è vicinissima a lui. Gli poggia una mano sulla spalla e gli sorride.

Il  mio amico sembra molto sorpreso ma alla fine sorride anche lui.

Sono troppo carini insieme, mi fanno quasi invidia.

Meglio non disturbarli troppo. Credo che questa sera avranno molto da dirsi.

Anche io sorrido, sono riuscita a far riappacificare quei due.

Un problema in meno.

Cammino verso l’uscita. Meglio sbrigarsi altrimenti arrivo troppo tardi a casa.

Ma ad un certo punto mi blocco.

Davanti a me c’è Sesshomaru. Che ci fa ancora qui?

-Che ci fai ancora qui?- mi domanda come se mi avesse letto nel pensiero.

Indico le tende rosse dietro di me:-Inuyasha e Kagome avranno molto di cui parlare-

Lui incurva le labbra in una specie di sorriso. Che abbia capito che tra me ed Inu non ci sia niente di niente?

Spero proprio di sì.

Caspita che giornata! Mi verrebbe voglia di piangere.

-Ti accompagno a casa?- mi domanda gentile. È la prima volta che usa questo tono.

Ci penso un po’ su … anche se so già la mia risposta.

-Si, grazie!-

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Capitolo 15
*** 15 La prima di ***


15 LA PRIMA DI “ROMEO E GIULIETTA”

 

Questa mattina mi sono svegliata prestissimo, anzi diciamo proprio che non sono riuscita a chiudere occhio.

Perché? Oggi c’è la prima del nostro spettacolo. E spero proprio di farcela. Speriamo che non mi blocchi durante la rappresentazione altrimenti Sesshomaru mi scuoia viva.

Non ho fatto nemmeno colazione, con disappunto di mia zia.

Comunque per quanto riguarda Kagome e Inuyasha, alla fine la mia idea di lasciarli da soli a teatro ha funzionato. Adesso stanno insieme , tutti felici e contenti.

Anche per Koga e Ayame le cose si sono sistemate.  Credo però che la parte più bella sia stata quando Inuyasha e Koga si sono chiesti scusa, erano tutti e due imbarazzati. Mi sarebbe piaciuto avere una telecamera e riprenderli.

Adesso mi trovo a teatro. Sono le 17 e 37 e la prima inizierà alle 20 precise.

A vedermi verranno solo Kanna e mia zia. Anche se glielo avessi chiesto , non credo che mia madre sarebbe venuta. Un po’ però mi dispiace.

Oggi tutti sono indaffaratissimi. Sango corre da una parte all’altra con le scenografie sotto le braccia, Kagome finisce di cucire gli orli scuciti dell’ultimo momento, Inuyasha ripassa le battute. Insomma oggi c’è un vero e proprio casino.

Io cerco di aiutare quanto posso.

Mentre aiuto Bankotsu a ripassare le battute vedo che Inuyasha sta  parlando con Miroku e… guardano me.

Non so perché ma non mi sento tranquilla.

Sesshomaru l’ho appena intravisto in giro.

Il tempo vola e arrivano le 19. È ora di cominciare a mettersi i costumi.

Finalmente riesco a vedere il mio abito. E… rimango stupita.

È bellissimo. Kagome ha fatto un lavoro splendido.

È di velluto pesante verde e nero con tantissime perle bianche che ne decorano il corpetto e la parte anteriore della gonna sino a terra.

Le maniche sono strette e dietro ho una specie di mantello lunghissimo.

-Caspita Kagome…è bellissimo!- esclamo io meravigliata.

Sapevo che Kagome era brava ma non fino a questo punto.

Indosso il mio vestito e… mi sta davvero bene. Anche se come al solito il seno è troppo pronunciato. Spero solo che Miroku non provi a fare la mano morta mentre recitiamo.

-Rin, sei bellissima!- dice Sango che intanto indossa il suo costume.

Bellissima? Adesso non esageriamo.

-Devi farti vedere assolutamente!- mi dice Ayame mentre mi prende per le spalle e mi trascina verso i camerini dei ragazzi.

Uffa! Ma perché Ayame deve sempre fare così? Lo sa benissimo che non mi piace stare al centro dell’attenzione.

Attraversiamo il corridoio e arriviamo nei camerini dei ragazzi.

Sango bussa sulla porta. Fa benissimo. Non vorrei trovarmi Inuyasha in mutande o Miroku.

-Avanti- dice una voce da dietro la porta di legno scuro.

Dentro troviamo tutti i ragazzi già pronti. E c’è pure Sesshomaru. Oddio!

-Cosa c’è ragazze?-domanda Inuyasha mentre si sistema il costume di scena. Che strano vederlo così. Di solito indossa i jeans e una felpa. Vederlo con questi abiti italiani del cinquecento.

Ayame mi prende e mi mette al centro della stanza come se fossi un fenomeno da baraccone.

-Guardate che bella che è Rin!-

Sento lo sguardo di tutti addosso. E non posso fare a meno di arrossire.

-Candida innocenza!- dice Jakotsu.

Io ho la testa bassa. Che vergogna!

Alzo appena lo sguardo e incrocio gli occhi di Sesshomaru.

Mi guarda. E il suo sguardo, come al solito, non lascia tra capire niente di quello che pensa.

E che cavolo! Una volta dovrà pur sbilanciarsi.

Caspita, le mie guance sono in fiamme eppure… non riesco a distogliere lo sguardo.

Quelle iridi ambrate. Calde e fredde allo stesso tempo.

TU TUM

Il mio cuore… sta battendo forte. Sento dentro di me qualcosa di strano, come si ci fosse una tempesta.

È questo l’effetto che mi fai Sesshomaru?

-OH MIO DIO! CHE MALE!- qualcuno urla.

Io , purtroppo, distolgo la mia attenzione da Sesshomaru e guardo nella direzione da dove proveniva l’urlo.

Miroku è accasciato per terra e ha le mani sulla pancia.

-Miroku che succede?- domanda Inuyasha.

- La pancia… un dolore fortissimo alla pancia!- dice lui.

Oh mio dio! Oh Kami, oh demone celeste! Li nomino tutti. Ci mancano tutti i santi e sono apposto.

Non può sentirsi male Miroku. La prima è tra meno di un’ora.

-Miroku ce la fai?- domanda Sango visibilmente preoccupata.

Nella sala cala il silenzio.

Tutti aspettiamo la risposta di Miroku. Anche Sesshomaru sembra preoccupato.

Ma allora anche lui prova sentimenti umani! Meno male!

-Mi dispiace… non credo di poter recitare!-

Che cosa??? E la prima?

Oh mio dio!

Demone celeste, mi vuoi punire?

È perché sono andata via da casa mia?

Tutti gli altri sono sconvolti quasi quanto me.

Bankotsu ha spalancato gli occhi così come suo cugino Jakotsu.

Kagome è terrorizzata.

-E adesso che facciamo? Chi può interpretare Romeo? Non abbiamo sostituti!- esclama Naraku.

Grazie tante Naraku! Ce ne eravamo accorti!

Inuyasha si nette una mano sotto il mento.

-Una persona ci sarebbe!- dice.

Davvero? Oddio speriamo sia bravo come Miroku altrimenti lo spettacolo sarà un flop assurdo.

-Chi?- domanda Kagome ansiosa.

Inuyasha non parla.

Ha deciso di farci morire? Avanti, parla!

-Romeo lo può interpretare Sesshomaru!-

Ho sentito bene? Sesshomaru?

È un sogno! Anzi un incubo.

-Tu caro fratellone hai già interpretato questo ruolo e le battute le sai benissimo! Non dovrebbe essere un problema!- dice ancora Inuyasha.

Beh… in effetti non a tutti i torti.

Quando io e Sesshomaru abbiamo provato le scene di Romeo e Giulietta lui recitava benissimo e si ricordava tutte le battute.

Tutti gli altri sembrano d’accordo con Inuyasha.

Il diretto in teressato, ovvero Sesshomaru, non ha ancora parlato.

Oh mio dio! Se recito con Sesshomaru… di sicuro inizierò a balbettare.

-E sia… farò io Romeo!- dice alla fine lui.

Che cosa? Io e lui reciteremo insieme?

 

 

Sono le 19 e 55. Mancano appena cinque minuti e la sala è piena. Ho già visto Kanna e zia tra il pubblico. Ho notato che vicino a Kanna c’è pure Shippo . e parlano amichevolmente.

Siamo tutti in ansia. Ho intravisto Sesshomaru vestito da Romeo e… ci è mancato poco che svenissi.

È… divino!

Con quel costume è ancora più bello del solito.

Sento un dolore allo stomaco. Sono troppo agitata.

Spero solo di farcela. Davvero!

-Ragazzi! Mettiamocela tutta! – dice alla fine Sesshomaru rivolto a tutti noi.

Cosa possiamo dire? Niente, ovvio!

Sono le venti. Il sipario si alza.

Kikyo si dirige verso il palco e inizia a dire le sue battute.

-L’azione si svolge nella bella Verona, dove due famiglie di uguale nobiltà, per antico odio nasce una nuova discordia che sporca di sangue le mani dei cittadini….-

Romeo e Giulietta ha inizio.

 

Atto primo, scena terza.

In questa parte appare per la prima volta Giulietta.

Rrespiro profondo.

Dai Rin puoi farcela.

Kagome e Kagura sono sul palco.

-Nutrice, dov’è mia figlia? Chiamala, che venga qui!- dice Kagome scandendo bene le parole.

Kagura inzia a parlare.

-Dov’è questa bambina? Giulietta!-

Ecco mi chiamano. Esco da dietro le quinte. Con passo lento e sontuoso.

-Che c’è? Chi mi vuole?- dico io senza pensare molto.

Ce l’ho fatta… non mi sono bloccata. Adesso che ho parlato, continuo spedita, senza alcun indugio.

Sembra che ci sia un’altra persona dentro di me.

Recitare è fantastico.

 

Ed eccomi qui. Di nuovo dietro le quinte.

Per tutto il tempo che ha recitato Sesshomaru non ce l’ho fatta ad allontanarmi. Ero rapita dalla sua recitazione.

La sua voce mi ha provocato mille brividi lungo la schiena. Era calda e melodiosa.

Ho chiuso gli occhi per poterlo sentire meglio, ma Inuyasha è venuto a rompere le uova nel paniere. Che rompi scatole! Ci credo che Sesshomaru a volte voglia prenderlo a pugni.

Adesso ci sarà la scena del bacio tra Romeo e Giulietta, il loro primo incontro.

Adesso sono sul palco e recito le mie battute alla perfezione.

e… Sesshomaru è qui di fronte  a me. Non riesco a smettere di fissarlo.

Tra un po’ ci siamo. C’è il bacio.

-Allora non muoverti, così la mia preghiera sarà esaudita. Ecco, le tue labbra hanno tolto il peccato dal mio- si avvicina, mi prende tra le braccia e… poggia di nuovo le labbra sue sulle mie.

Io chiudo gli occhi e sospiro.

Oddio Rin! Datti un contegno. Stai recitando.

Però… sento questo bacio diverso da quello delle nostre prove extra.

È…più caldo.

Oh cavolo, ma che vado a pensare?

Istintivamente appoggio le mani sulle sue braccia possenti.

Ma questo non può durare per sempre infatti ci stacchiamo.

Sono rossa in volto , lo sento benissimo.

Ma adesso basta pensare, meglio continuare a recitare.

 

Siamo quasi alla fine. Ed io sono ancora scombussolata per quello che è successo.

Appena siamo usciti io e Sesshomaru dalla scena ci siamo guardati e lui… mi ha sorriso.

È strano per uno come lui. Appena ha incurvato le sue labbra perfette mi  è venuta una gran voglia di piangere.

Non per  tristezza ma per felicità.

Siamo alla scena finale. Io sono distesa sul letto e Sesshomaru è vicino a me.

Mi tiene una mano. Ed io già per questo lieve contatto sono andata nel pallone.

-Eccomi, oh amore-

Beve la sua boccetta, che dovrebbe contenere il veleno, in realtà è stata riempita con acqua frizzante.

-Oh fedele mercante i tuoi veleni sono rapidi: muoio con un bacio- e si accascia vicino la mia ipotetica tomba.

Giulietta si sveglia…

-Oh , caro pugnale- ed estraggo il pugnale finto che ha al fianco.

-Questo è il tuo fodero! Resta qui e fammi morire!-

Mi colpisco. E poi mi stendo vicino a Sesshomaru.

Ho poggiato la mia testa sul suo petto. Sento chiaramente il suo cuore che batte. Mi lascio cullare dal suo suono. Suona come una ninna nanna.

In scena entrano gli altri attori.

Ci coprono e gli spettatori non ci vedono.

Sento qualcosa che mi tocca la spalla.

È la mano di Sesshomaru.

-Interpretazione perfetta!- sussurra.

-Certo non vi fu storia più infelice di questa di Giuletta e Romeo- dice poi Bankotsu.

La battuta finale.

Stiamo tutti fermi. Aspettiamo che il sipario si chiuda.

Appena le tende scarlatte dividono noi attori dagli spettatori, sentiamo il suono degli applausi.

Tutti noi attori siamo qui sul palco ad ascoltare quel suono. È forte, interminabile.

Oddio, è piaciuto!

-Ce l’abbiamo fatta!- urla Ayame.

Tutti ridono , urlano di gioia.

Io non riesco a credere a me stessa.

Ce l’ho fatta, ce l’ho fatta.

Mi vengono le lacrime agli occhi.

-Rin sei stata grandiosa!- urla Inuyasha seguito dagli altri.

Non riesco ancora a capire quello che gi altri dicono.

Mi porto una mano alla bocca.

Sono incredula.

Mentre mi muovo vado a sbattere contro Sesshomaru.

Mi volto e lo guardo fisso negli occhi.

-Ce l’hai fatta Rin!- mi dice con voce calda.

Ad un certo punto non sento più il pavimento sotto i miei piedi.

Sono sospesa in aria.

E dopo un po’ realizzo il perché.

Sono tra le braccia di Sesshomaru e… lui mi sta baciando.

Ma non è il bacio dello spettacolo.

No! Questo è un bacio vero.

Le lacrime scendono ancora dal mio volto e gli occhi sono ancora aperti.

Ed ecco che il mio cuore batte forte come prima.

Le sue labbra, la sua lingua.

Il suo fiato fresco.

Mi stringe a sé.

Mi lascio andare. Me ne frego di tutti gli altri che di sicuro ci stanno guardando stupiti. Forse Inuyasha sarà l’unico a non essere stupito.

Affondo le mani tra i suoi capelli. Tra quei fili argentati. Soffici, morbidi, setosi.

Il suo profumo invade le mie narici. È inebriante , afrodisiaco, mi eccita il suo odore.

Le nostre lingue si stuzzicano, si accarezzano , si rincorrono.

Le labbra sono calde e gonfie. Di sicuro anche le mie saranno così.

Mi mordicchia il labbro inferiore scatenando dentro di me un turbinio di emozioni.

Cazzo, Sesshomaru bacia da dio!

E non sto scherzando. Sono quei baci che non ti scordi mai, che non ti fanno dormire la notte.

Avevo già baciato un ragazzo. Non so se può definire un bacio uno scontro tra nasi… però il concetto è quello.

Certo che Sesshomaru, da fuori sembra tanto freddo ma in realtà è assatanato.

Oh mio dio! Mi sento in paradiso.

Ma non posso starci in eterno.

Sento che le sue labbra si staccano dalle mie e i miei piedi toccano di nuovo terra.

Quando riapro gli occhi mi ritrovo lui davanti.

Si allontana da me.

-Forza ragazzi, c’è la chiamata alla ribalta!-

Come cazzo fa a parlare così tranquillamente dopo quello che ha fatto. Ci hanno visti tutti.

Io sono ancora frastornata.

-Rin? Ci sei? Sei tra noi?-

Quel cretino di Inuyasha i sventola una mano davanti agli occhi.

Non è per niente simpatico!

-caspita. Più di un minuto!- dice Ayame avvicinandosi a me.

Ma che ci ha pure cronometrati.

Quando mi volto vedo Koga e Miroku a dir poco sconvolti mentre le ragazze hanno gli occhi a cuoricino.

Tranne Kagura. So benissimo che vorrebbe uccidermi.

-Vieni Rin!- dice Sesshomaru porgendomi la mano.

Mi avvicino. Aspetto che il sipario di apri e mi godo gli applausi del pubblico.

 

 

Sono sfinita! Adesso mi trovo nei camerini e mi sto svestendo.

-E da quanto andava avanti la tua love story con il nostro regista?- mi domanda Sango.

Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.

-Non c’è nessuna love story tra me e Sesshomaru!- esclamo io irritata.

-Ceeeeeeeerto! Ed io sono gay!- dice Inuyasha comparendo sulla soglia della porta. Per fortuna che siamo tutte vestite.

Mamma mia!

Demone celeste, allora non mi volevi punire.

Se ripenso a quel bacio… oddio! Arrossisco al sol pensiero.

Sento anche uno strano formicolio all’altezza del basso ventre.

Non è che mi sto eccitando pensando solo ad un bacio?

Sono un caso disperato.

Dopo che mi sono tolta il trucco da scena esco con gli altri.

Kanna e zia mi aspettano fuori.

Gli altri parlano tra di loro.

Parlano! Forse è una parola troppo grossa perché Inuyasha e Kagome amoreggiano senza ritegno tra di loro, Koga e Ayame pure e Sango è troppo impegnata a dare un pugno a Miroku.

Io invece sono troppo presa dal mio ricordo.

Mentre sto per uscire sento che qualcuno mi chiama.

È Sesshomaru.

Oddio! E se mi prende di nuovo come prima? Non so se questa volta ce la farei a reggere il colpo.

Mi avvicino a lui. Sono un po’ preoccupata.

I miei amici si sono fermati, curiosi di vedere quello che succede.

-Potete anche andare voi!- dice Sesshomaru e fa un gesto con la mano.

Loro non battono ciglio ed escono. Ma tanto lo so che il loro animo da guardoni si farà sentire e spieranno tutto dalle finestre.

TU TUM.

Ecco di nuovo il mio cuore battere all’impazzata.

E che cacchio! Datti una regolata cuoricino mio!

Sesshomaru si china ma non mi bacia.

Porta le sue labbra vicino al mio orecchio e sussurra.

-Ti aspetto domani!-

Ma ha deciso di farmi morire vero?

Senza aspettare una risposta se  ne va.

Ti aspetto domani! Che avrà voluto dire?

Esco fuori e Kanna e zia mi fanno mille complimenti. Ma io non le ascolto.

Sono troppo impegnata a capire il significato delle parole del mio Romeo.

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Capitolo 16
*** 16 Maledetti Fazzolettini...O Forse No... ***


16 MALEDETTI FAZZOLETTINI… O FORSE NO…

 

Oggi non sono andata a scuola. Sono andata a letto alle 3 di notte , ma tra una cosa e l’altra mi sono addormentata alle 5.

Un po’ perché pensavo a quello che è successo con Sesshomaru, un po’ perché mia sorella, che è  venuta a dormire da noi, mi ha stonato con Shippo.

Avrei avuto una gran voglia di darle una botta in testa per farla stare zitta.

Ma alla fine è crollata prima di me… il che è stato un bene.

Non riuscivo a togliermi dalla mente Sesshomaru, il suo volto , il suo profumo, le sue labbra.

E poi quel “ Ti aspetto domani”. Mi ha messo agitazione.

E se invece non avesse voluto dirmi niente?

Se non volesse fare niente con me?

Mamma mia, quanti film mi faccio! La devo smettere.

-Rin! Insomma mi vuoi ascoltare? Il caffè si raffredda se non lo bevi!- mi urla Kanna mentre io guardo un punto indefinito della cucina mentre continuo a girare il cucchiaino dentro la tazza.

E intanto mi faccio diecimila pippe mentali.

Oggi dovrò essere lì per le 16.00.

Ho tutto il tempo per prepararmi  per bene.

Non so da quando sono diventata maniaca del vestire, ma questo mi capita da un po’ di tempo.

Spero solo di non diventare schiava di queste cose.

Apro il mio armadio.

mmm… credo che una gonna possa andare.

In fondo me la sono messa tantissime volte.

Sì, opto per una minigonna di jeans.

Adesso sorge il problema Che Maglia Mi Metto?

Anche qui la scelta è difficile.

Alla fine, dopo aver rovistato per un bel po’ nel mio armadio, prendo una maglietta rosa semplice.

Il risultato è abbastanza soddisfacente.

Bene.

Tra una cosa e l’altra si sono fatte le 14 e 45. Meglio iniziare a prepararsi, ce ne vuole di tempo per arrivare al teatro.

Oddio, come sono nervosa. Mi sento strana.

Mi vesto veloce e vado in bagno.  Mi trucco e mi metto i miei famosi fazzoletti.

Funzionano troppo bene.

Mi guardo allo specchio. Credo di stare bene.

Scendo e mi avvio.

Il tragitto è molto lungo e per questo tiro fuori dalla mia borsa il mio lettore mp3. Lo sintonizzo sulla mia canzone preferita e inizio a pensare.

Oggi tutti i miei pensieri sono rivolti a lui e a quel bacio.

L’avevo detto io che quello di ieri era uno di quei baci che non ti fanno dormire la notte.

E le mie occhiaie ne sono la prova.

Non mi rendo conto che sono già arrivata. Questo per dire quanto sono presa dai miei pensieri.

Entro dentro.

-Riiiiiiiiiiiiin! Come mai oggi non sei venuta a scuola?- mi chiede subito Ayame con la sua voce squillante.

La sua divisa scolastica è un po’ in disordine , come sempre del resto.

-Mi sono svegliata tardi… tutto qui!- rispondo vaga. Ma tanto so benissimo che lei non si accontenterà di questa semplice risposta.

-Sì, certo certo…-dice lei.

Ma insomma… adesso non mi crede nemmeno.

È difficile avere un’amica così.

Sento addossi sguardi poco rassicuranti.

Mi volto e vedo Kagome e Inuyasha che mi guardano come due ebeti.

E so perfettamente cosa pensano. Qui la gente ha il vizio di non farsi i così  detti “cazzi suoi”.

Guardo il mio orologio da polso digitale.

Le 16 e 07. Sarà meglio entrare, se no Sesshomaru si incazza peggio di una iena.

Entriamo. E lui è seduto.

Sento le farfalle nello stomaco e mi tremano le mani.

È colpa di quel suo bacio di ieri e anche di quello che mi ha detto. Non riesco a stare tranquilla.

Lui non dice niente e tutti noi capiamo che vuole che ci mettiamo al lavoro.

Poso la mia roba e salgo sul palco a recitare.

 

 

Però … che delusione!

Sono qui da più di un’ora e … niente di niente!

Credevo che quello che mi avesse detto Sesshomaru ieri sera volesse dire qualcosa, ma forse mi sono sbagliata. Forse sono io che mi sono fatta troppi film.

Mannaggia a me! Sono proprio una sciocca.

Sul palco  a provare ci sono Ayame e Koga. In mezzo a me , seduti, ci sono Inuyasha e Miroku.

Entrambi mi guardano con un sorrisetto che non promette nulla di buono.

-Rin , certo che almeno un grazie dovresti dircelo!- dice alla fine Inuyasha.

Mi volto e lo guardo disorientata. Ma cosa sta dicendo?

-Essere un buon attore hai i suoi vantaggi…- continua Miroku.

Oddio! Non ci sto capendo niente.

E loro due lo hanno capito.

-Cara la nostra Rin, ieri Miroku non stava male… è stato un piccolo trucco per far avvicinare te e il mio fratellone… e devo dire che vi siete avvicinati molto più di quello che speravamo!-

Sono sconvolta.

Allora ieri sera … Miroku non stava male sul serio.

-Siete due bastardi!- urlo io.

E come al solito ho fatto la mia pessima figura. Mi sono alzata in piedi e ho puntato il mio indice sui due bastardi che io chiamo amici.

Tutti si sono voltati a guadarmi … compreso Sesshomaru.

Oh mio Dio! Devo imparare a trattenermi…

Che figura!

Adesso aspetto solo la strigliata da parte di Sesshomaru. Cos’altro posso fare?

-Dieci minuti di pausa!- si limita a dire.

Che cosa? E il mio cazziatone?

Uffa… un po’ ci speravo, almeno mi rivolgeva la parola.

Tutti si alzano e anche Sesshomaru si alza dalla poltrona.

Lo seguo con lo sguardo.

Come vorrei seguirlo.

Però… forse potrei… ma una volta che l’ho raggiunto che faccio?

Mi volto,Kagome e Inuyasha sono appiccicati così come Ayame e Koga. Gli altri sembrano spariti.

Riporto il mio sguardo sulla porta da dove, credo, sia uscito Sesshomaru e… stranamente lo vedo ancora lì.

Mi sta guardando.

Ecco la vampata di caldo sulle mie gote.

Lui si toglie gli occhiali e mi fa cenno di seguirlo.

Oddio! È reale questa cosa oppure sono io che me la sono inventata di sana pianta?

Vabbè… proviamo. Gli altri sembra che non si siano accorti di nulla.

Sesshomaru è già sparito.

Oltrepasso la soglia della porta da dove è passato anche lui.

Mi  ritrovo nel corridoio.

E non c’è nessuno.

Sono la solita scema.

Arrivo all’altezza del ripostiglio.

Niente, di Sesshomaru nemmeno l’ombra.

Ma… sento qualcosa, anzi precisamente delle mano che mi afferrano da dietro la schiena.

Precisamente dal ripostiglio.

Oddio , vuoi vedere che è un maniaco!

Mi ritrovo nel ripostiglio dove regna l’oscurità più assoluta.

Non ho nemmeno il tempo di ribattere che sento delle labbra sulle mie.

Ma chi cazzo è?

Aspetto che i miei occhi si abituino al buio e poi… riesco a riconoscere la persona che mi sta baciando.

Vedo perfettamente quei fili argentati.

E quella forma a mezza luna sulla fronte.

È lui.

Sesshomaru.

E mi sta baciando nel ripostiglio delle scope.

Beh… detto così sembra brutto… meglio dire “Sesshomaru mi sta baciando”.

Sì sì, suona decisamente meglio.

Quando capisco che è lui mi lascio andare. Chiudo gli occhi, gli metto le mani intorno al collo.

Non c’è nemmeno bisogno che mi alzi sulle punte perché lui è chino su di me.

Ed ecco di nuovo le farfalle nello stomaco.

Ad un certo punto sono costretta ad aprire gli occhi. Sento fin troppo bene una mano che vaga indisturbata sotto la mia maglietta.

E pure l’altra si dà da fare. È sotto la mia gonna.

E per fortuna che doveva essere un misogino!

Oddio, solo adesso mi viene in mente che ho i fazzoletti nel reggiseno.

E se li trova? Muoio. E non bada che non scherzo.

Peccato che lui non sembra intenzionato a smettere.

No! Va ancora avanti.

Demone celeste, so benissimo che mi odi, ma ti prego fa che Sesshomaru non trovi i fazzoletti.

Troppo tardi.

Lui si stacca e vedo chiaramente che ha in mano i miei preziosi fazzoletti

E quando me li ha tolti? Io non mi sono accorta di niente!

-E questi cosa sarebbero?- domanda con una punta di divertimento.

Allora anche lui si diverte a volte.

-Ehm… un piccolo aiuto per… aiutare il mio seno a sembrare meno evidente!- dico io abbassando la testa.

Per fortuna che siamo al buio altrimenti vedrebbe benissimo le mie gote rosse.

-Mpf…-

Sta trattenendo le risate.

Come può ridere per queste disgrazie?

Bastardo! È peggio di Inuyasha e Miroku.

Faccio la mia faccia offesa e sto per uscire dalla stanza.

Ma sento di nuovo le sue mani che mi afferrano.

-Dai, non arrabbiarti!- mi sussurra all’orecchio.

-Troppo tardi!- esclamo io indignata.

Alzo la testa e gli faccio vedere la mia faccia offesa.

Voglio proprio vedere cosa farà stavolta.

-Per farmi perdonare , stasera ti porto fuori con me!-

-Stai scherzando?- domando io incredula.

-Mai stato più serio!- mi rassicura.

Devo fidarmi? In fondo lui è sempre serio.

Io ci penso su.

Ma non ho il tempo per rispondere.

-Ti passo a prendere a casa di tua zia alle otto in punto!-

Esce dalla stanza restituendomi i fazzoletti.

Che cosa ha detto?

 

HOLA A TUTTI VOI RAGAZZI! CHIEDO PERDONO PER IL RITARDO CON CUI POSTO IL CAPITOLO! MA SAPETE SONO PRESISSIMA DA UNA NUOVA FANFICTION AMBIENTATA DURANTE IL PERIODO ESTIVO, HO Già SCRITTO IL PRIMO CAPITOLO! SPERO CHE SEGUIRETE ANCHE QUELLA… ANCHE perché HO FATTO UN CAMBIAMENTO AD UN PERSONAGGIO CHE PRIMA ODIAVO MA ADESSO MI PIACE MOLTO!

BENE! MI DISPIACE NON RINGRAZIARE TUTTI UNO PER UNO MA NON HO DAVVERO TEMPO!

RINGRAZIO QUELLI CHE MI COMMENTANO SEMPRE E MI SOSTENGONO E CIOè:

ARAIHA

RORO

MARYKU

ISY_264

KAIMY_11

KaDe

SUPERSARA

MIKAMEY

LILYSOL

INUFAN4EVER

UN KISS A TUTTI!

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Capitolo 17
*** 17 Una Serata Con Sesshomaru ***


17 UNA SERATA CON SESSHOMARU

 

Ok! Sono tesa come una corda di violino. No, peggio!

Sono le 19 e 30 e sto passeggiando su e giù per il corridoio di mia zia.

Non ci credo ancora! Sesshomaru vuole uscire con me.

Appena l’ho detto ad Ayame, Kagome e Sango tutte e tre hanno urlato come delle pazze e mi hanno abbracciato, eravamo proprio fuori dal teatro e in quel momento stava uscendo Sesshomaru. Ci ha guardate divertite.

Invece la cosa a casa è stata più tranquilla. Mia zia mi ha sorriso e ha voluto sapere tutto di Sesshomaru.

Le ho raccontato del bacio dopo la rappresentazione, di oggi , quando lui mi ha tirata nello sgabuzzino delle scope e mi ha baciata. Le ho anche detto dei fazzoletti. Anche lei è scoppiata a ridere.

Poi è arrivato il momento di vestirsi. Non so dove mi può portare , credo che in un ristorante, forse. Allora ho optato per un semplice vestito nero, stile impero, con le maniche a tre quarti. Ai piedi i miei stivali , sempre neri. E per ultimo mia zia si è proposta di prestarmi la sua giacca di velluto nera , lunga , che si stringe in vita.

Beh, dai non sto malissimo.

Anzi, oggi mi piaccio.

Non ho nemmeno messo i fazzoletti.

Sotto suggerimento di mia zia. Tanto il nero sfina , quindi la stessa cosa può valere per il seno.

Rovisto tra i miei cassetti e trovo il mio cerchietto preferito. è molto semplice.

È nero, ha tre file di ferro, sopra un sacco di brillantini. Me lo metto. Il nero dei miei capelli si confonde con quello del cerchietto e si vedono bene i brillantini.

Guardo nervosa l’orologio. Le 19 e 45.

Sento chiaramente le farfalle nello stomaco. Mamma mia, non ce la posso fare.

-Zia, e se non vado?- domando a mia zia che sta comodamente spaparanzata sul divano a guardare un film preso al video noleggio.

-Sei pazza o cosa? Tu ci vai, invece!- mi dice guardandomi come se fossi una pazza scriteriata che ha appena deciso di uccidere la Regina Madre di Inghilterra.

Mi siedo su una sedia. Sbatto nervosamente il piedi per terra.

E se non andassi bene vestita così? E se non fossi alla sua altezza?

Oh mio Dio! Mi sto agitando troppo.

Calmati Rin! Fai un bel respiro. Andrà tutto bene, cosa può mai succedere?

Mia zia si affaccia alla finestra , per vedere se è arrivato. Sono le 19 e 58.

-Rin, per caso il tuo cavaliere ha una Porsche?- mi domanda.

-ehm…sì!-

-Si tratta bene il signorino allora! Sta scendendo, probabilmente per citofonare!-

Detto fatto!

Il suono del citofono riecheggia per la casa.

Io scatto in piedi come una molla.

-Zia, non ce la posso fare!- mormoro io.

Lei mi si avvicina, mi da un leggero bacio sulle guance e mi dice:-Sei riuscita ad andartene di casa mandando letteralmente a quel paese tua madre, questo appuntamento sarà una passeggiata!-

Si, lo crede lei!

Tiro un respiro bello forte.

Ok! Forse zia ha ragione, non è così difficile.

Scendo le scale.

E per poco non svengo.

Caspita, è davvero  bello.

Ma che ci esce a fare con uno sgorbio come me?

Se è perché ho il seno grosso, potrei anche ucciderlo.

-Ciao Rin!- mi saluta lui non appena gli sono vicina.

Ecco, mi tremano la gambe e le guance sono in fiamme.

-Ciao- farfuglio io.

Mi apre la portiera. Oddio, è pure galantuomo. È raro trovarne. Basta prendere come esempio Inuyasha e Miroku, per il mio amico mezzo demone il massimo della galanteria è dire a Kagome “maledetta” quando lei lo prende in giro, e per Miroku…beh lui crede di essere un gentlemen quando palpa il sedere alla povera Sango.

Anche Koga mica scherza. Non è proprio gentilissimo. Ma può darsi che soli con le loro ragazze cambino totalmente.

Anche se non mi ci vedo per niente Inuyasha o Koga che fanno le coccole a Kagome o Ayame.

La macchina sfreccia per le strade. Mi tengo stretta il cappotto. Non sono come ma ho freddo, anche se le mie guance vanno a fuoco. Non ce la faccio a guardarlo.

Lui sembra molto concentrato a guardare la strada. Beh meglio così.

Forse è uno di quei tipi che non vuole essere distratto mentre guida.

Passano dieci minuti e noi due arriviamo a destinazione.

Scendo dalla macchina.

Ma questo davanti a me è un teatro.

Guardo anche la locandina… non ci posso credere…

-Ma… danno Romeo e Giulietta!- esclamo sbalordita.

Lui mi affianca e sorride leggermente.

-Vederlo è tutta un’altra cosa, quando lo reciti non riesci ad apprezzarne il valore!-

Wow! Il teatro è bellissimo ed io ho fatto benissimo a mettermi un vestito.

Lo seguo, tutta intimorita.

C’è davvero tantissima gente.

Lui procede tranquillo, caspita è così sicuro di sé da far paura.

Io mi sento un pesce fuor d’acqua in mezzo a tutte queste signore ingioiellate, piene di oro fino ai denti.

-Andiamo Rin?- mi chiede poi porgendomi la mano.

La prendo. Speriamo solo che non sua sudaticcia, altrimenti sai che imbarazzo?

Mi toglie la giacca e, insieme alla sua, la lascia nel guardaroba del teatro.

Vedo che tutta la gente va verso destra e anche io faccio così.

-Dove vai?- mi domanda lui.

-Dove vanno tutti!-

Scuote la testa!

Ma dove ho sbagliato?

Mannaggia a me! Me tapina, tapina e ancora tapina.

Lui inizia ad andare verso sinistra. Ma dove va?

Vabbè seguiamolo.

Saliamo delle scale e noto che questo teatro è davvero bello. Il nostro è un tantino diverso.

Sesshomaru continua a camminare fino a quando non arriva davanti ad una porta.

Sopra c’è scritto riservato. Lui la apre.

Oh demone celeste, tieni tu altrimenti svengo per la gioia!

Siamo in una tribuna riservata!

Il palco si vede benissimo da quassù. E poi siamo io e lui da soli.

Oddio… non è che vuole fare qualcosa di sconcio qui, in teatro?

Arrossisco al solo pensiero!

Ma cosa accidenti vado a pensare?

Non sono mica uscita con uno come Miroku!

Beh…almeno spero.

-Ti piace?- mi domanda.

-è bellissimo!- dico io meravigliata.

Mi avvicino verso la ringhiera. Caspita, sembra di dominare tutti.

No vabbè, non esageriamo!

Però è molto bello.

Mi siedo sulla poltrona. Sesshomaru vicino alla mia.

Ed ecco che il mio povero cuoricino inizia a fare i salti mortali.

Speriamo lo spettacolo inizi presto o non so se riuscirei a resistere.

Per fortuna questa volta il Grande Demone Celeste avvera un mio desiderio, le luci si abbassano , il sipario si alza e lo spettacolo ha inizio.

 

 

 

 

Sesshomaru ha davvero ragione. Vedere uno spettacolo , anziché recitarlo, è tutta un’altra cosa.

Sono rapita da questa rappresentazione.

Gli attori poi sono bravissimi.

Adesso siamo al secondo atto, seconda scena.

La scena del balcone.

Io sussurro le parole di Giulietta, insieme all’attrice protagonista.

Mi viene in mente solo adesso , che è proprio grazie a questa scena se io ho ottenuto il ruolo da protagonista. È stato grazie a questa scena se Sesshomaru mi ha notata.

Ecco. Stanno per arrivare. Le parole più belle pronunciate da Giulietta in tutta la tragedia.

La mia mano è posata su un bracciolo.

Sto ancora guardando rapita la scena , quando sento qualcosa sulla mia mano. È qualcosa di caldo.

Mi volto.

È la mano di Sesshomaru. L’ha poggiata sopra la mia.

E adesso mi guarda, con quei bellissimi occhi color ambra. Il mio cervello non capisce più niente.

La sua mano stringe la mia.

Gli attori stanno ancora recitando.

Lui si avvicina verso di me. Appoggia l’altra mano sulla mia guancia, che , di sicuro, sarà rovente.

Anche io mi avvicino. Il suo respiro mi solletica il collo. Oddio , sono agitata peggio di prima.

E poi succede di nuovo. Per la terza volta ci baciamo. E per la terza volta in un teatro.

Questo bacio è più dolce rispetto agli altri.

Meno male che sa darsi un contegno, altrimenti a quest’ora, se avesse fatto come oggi pomeriggio nel ripostiglio, mi sarei già ritrovata la sua mano sotto il vestito.

Mi dimentico dello spettacolo, degli attori.

E non riesco a sentire le mie battute preferite.

Credo di averle sentite, ma era un suono lontano.

Ovattato.

Eppure le ha dette.

L’attrice ha detto “Mille Volte Buonanotte”.

Ma io ero impegnata a fare altro per sentirle.

 

 

Lo spettacolo è stato bellissimo. Anche i baci di Sesshomaru sono stati bellissimi…

Vabbè , credo che quest’ultima costatazione fosse ovvia.

Usciamo dal teatro felici e contenti.

Beh, non so se lui è felice e contento , ma io sì!

-Caspita, è stato stupendo!- esclamo come una bambina di sei anni.

Lui mi sorride. Non starà sorridendo un po’ troppo spesso?

GROOOOOOOOOOOWL.

No! Vorrei morire per l’imbarazzo.

Ma perché il mio stomaco doveva brontolare in un momento come questo?

In un momento in cui forse Sesshomaru mi avrebbe preso la mano o baciata di nuovo.

Stupido stomaco.

Lui non sembra scomporsi. Un ragazzo sarebbe scoppiato a ridere.

-Ehm… scusami… sono a digiuno da stamattina!- cerco di giustificarmi.

E in effetti è vero. Ho solo bevuto un caffè in tutta la giornata. Che ci posso fare se i baci di Sesshomaru mi fanno passare la fame?

-Allora vieni con me!- si limita a dire mentre mi apre di uovo la portiera della macchina.

 

 

Oggi mi sento una Cenerentola moderna. Sono uscita con un bellissimo principe azzurro, che mi ha fatto passare una serata magica.

Il ristorante dove mi ha portato è bellissimo. Elegante, raffinato.

Mi sentivo in imbarazzo e lui lo aveva notato.

Ha fatto di tutto per farmi rilassare.

Mi ha fatto bere del vino e , grazie a quello, molto probabilmente, mi sono sciolta un po’.

Mi ha dato libera scelta per il cibo. Peccato che io non riuscivo a capire un accidenti di quello che c’era scritto sul menù. C’erano tutti nomi incomprensibili.

Alla fine mi sono fatta consigliare da lui e devo dire che i suoi consigli sono stati davvero ottimi.

Sono ancora seduta in questo meraviglioso ristorante. Ho la pancia piena.

All’inizio mi vergognavo a mangiare davanti a lui, perché quando mangio do il peggio di me, esce fuori la bestia che è in me. E non scherzo.

Poi adesso che vivo con mia zia dovreste vedermi.

Ormai non si apparecchia più, mangiamo sul divano e le acrobazie che faccio per non sporcarmi, anche se sono completamente inutili perché mi macchio lo stesso, dovrebbero metterle nel libro dei Guinnes dei primati.

Sto mangiando la mia fetta di dolce. Anche questo sotto consiglio di Sesshomaru.

Non pensavo che lui sapesse cosa sono i dolci.

-Allora? Sono riuscito a farmi perdonare?- domanda poi all’improvviso.

Io alzo lo sguardo. Certo che si è fatto perdonare, dopo tutto quello che ha fatto per me stasera , perdonarlo mi sembra il minimo.

Ma voglio farlo soffrire un po’. In fondo oggi lui si è messo a ridere di me.

Ma non ce la faccio a stare zitta a lungo.

-Sì! Ci sei riuscito bene!- e gli sorrido.

-Questo vuol dire che vorrai uscire di nuovo con me?-

Oddio! E adesso che vuole dire?

Insomma, vuole uscire con me perché gli piaccio oppure per portarmi solo a letto?

Ma perché quando Dio ha creato l’uomo non ha dato alla donna il libretto di istruzioni? Almeno non sarebbero stati così complicati da comprendere.

Ma io non posso mica dirgli di sì senza prima capire.

Coraggio Rin, sii audace.

-Questo è un modo indiretto per chiedermi di diventare la tua ragazza?-

Bene! Vediamo cosa mi risponde!

Sorride!

Ma cosa si sorride?

Grugnisce e poi dice:-Allora lo prendo per un sì!-

Sento che il mio sorriso si allarga sempre di più.

Allora mi vuole come sua ragazza.

Non ci credo!

Io, Rin Saito fidanzata con il bel regista Sesshomaru Taisho.

 

 

 

 

La Porsche nera del mio… fidanzato. Eh si! Adesso posso dirlo, visto che stiamo insieme.

Comunque , dicevo che la macchina del mio ragazzo si ferma davanti casa di mia zia.

-Eccoci arrivati!- dice lui.

Mi sorride ancora! Forse un pochino si è sciolto.

Bene! E adesso che faccio? Dovrei baciarlo io?

Ma sì! Oggi mi sento audace, forse è colpa dell’alcool, ho alzato troppo il gomito stasera.

Mi avvicino e lo bacio.

Sembra stupito.

Non te lo aspettavi, eh?

Credo che adesso però possa uscire la parte maniaca di Sesshomaru, siamo io e lui in macchina, al buio, è l’una di notte e non c’è un’anima viva in giro.

Affondo le mani nei suoi capelli. Sono soffici.

Lui mi circonda la vita. Ma tanto so benissimo che inizierà a far “vagare” le sue mani.

Difatti, eccole all’operazione “Facciamo le curiose”.

Mi mette una mano sotto il vestito.

Maniaco! Subito là va! Ed io che all’inizio pensavo fosse frocio come Jakotsu.

Risale lungo la mia coscia. Ma che ha? Dei tentacoli?

Ma non posso stare senza fare nulla.

Anche io ho il diritto di esplorare.

Faccio scendere le mie manine e le metto sotto la sua giacca. Sento benissimo i suoi muscoli sotto la camicia.

Nemmeno un filo di grasso! Ma come fa ad essere così perfetto?

Stacca le sue labbra dalle mie, mi sussurra all’orecchio:-Stasera niente fazzoletti?-

Ecco dove voleva andare a parare.

-No!- gli dico io con la stessa voce bassa e roca che ha usato prima.

Però non voglio dargliela vinta. Insomma , stiamo insieme da appena un’ora, mica crederà che io mi conceda subito. Sono pure vergine!

E credo che lui l’abbia capito.

-è tardi!- gli dico io.

Ha capito , meno male. Ha tolto la mano dal mio vestito.

Me la poggia sul viso.

E poi mi dice quelle parole.

Le mie preferite. Quelle che ci hanno unito.

-Mille volte buonanotte- mi dice.

Vorrei piangere di felicità.

Gli do un altro bacio.

-Mille volte cattiva notte- dico io.

Questa volta lui bacia me.

E per fortuna che era tardi e dovevo tornare subito a casa.

-Ti rivedrò esattamente tra quindici ore! Spero che passino in fretta!-

Oh mio Dio! Adesso mi sciolgo, anzi muoio.

Nessuno mi ha mai detto niente del genere.

-Anch’io!- dico felice.

Ancora un bacio! Giuro che questo è l’ultimo!

Scendo dalla macchina. Lo saluto con la mano un’ultima volta e aspetto che lui parta.

Poi salgo in casa.

La luce dell’ingresso è accesa e mia zia è in pigiama davanti alla tv.

-Ce ne hai messo di tempo per scendere da quella macchina! Come è andata?-

Sorrido. Devo avere una faccia da ebete.

-Se me lo avessero detto un mese fa, non ci avrei mai creduto!-

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Capitolo 18
*** 18 Primi Giorni Di Fidanzamento...Che Fatica!!! ***


18 PRIMI GIORNI DI FIDANZAMENTO…CHE FATICA!!!

 

Oggi è domenica. Dormo fino a tardi. Sono rimasta con mia zia a parlare fino a tarda notte.

Era interessatissima a quello che le avevo da dire. Sorrideva mentre le dicevo della tribuna riservata, del fatto che mi ha baciata durante la mia scena preferita, quando mi ha portato al ristorante…

Se ci ripenso non mi sembra vero…

E dire che fino ad un mese fa morivo dietro a Kohaku, il mio senpai che non mi ha mai degnata di uno sguardo, qualche sorriso e parola di circostanza… forse. Ma poco mi importa di kohaku.

Io sono felice con Sesshomaru. Non è nemmeno un giorno che stiamo insieme però…

Non so come dirlo, che parole usare…

Sembra tutto così perfetto.

Mi preparo un bel bagno caldo, ci metto dentro un costoso bagnoschiuma, di quelli che rendono liscia la pelle. Non so se il loro effetto sia vero ma… tentar non nuoce.

Che piacevole sensazione. L’acqua è bella calda. Premo poi il tasto dello stereo e parte una musica, mi sembra faccia parte della colonna sonora di Notting Hill. Quella dove Hugh Grant e Julia Roberts passeggiano in un giardino di Londra. Sì, credo sia quella.

Troppo bella. Chiudo gli occhi godendomi questo raro momento di beatitudine.

-Rin! Io esco, torno nel pomeriggio!-urla mia zia dal corridoio della casa.

Io le urlo che va bene.

E dico la verità… adesso ho tutta la casa per me!

Il tempo scorre. Guardo l’orologio. È mezzogiorno. Io dovrò essere a teatro tra 4 ore.

Ancora 4 dannatissime e lunghissime ore prima di rivedere lui.

Però, un istante! E se lui non volesse far sapere agli altri il fatto che siamo fidanzati? Insomma, sarebbe comprensibile…

Oddio, che complicazioni.

Mentre continuo a rimuginare su questa cosa , mi vesto. Metto dei comodi jeans , leggermente scoloriti. Come maglia un semplice maglione bianco di lana. Oggi poi fa particolarmente freddo.

Il mio stomaco reclama cibo. Anche ieri sera l’ha reclamato, ma nel momento meno opportuno. La mia solita sfiga.

Mi avvio verso la cucina.

DLIN DLON

Il campanello suona. Strano… non dovrei ricevere nessuno adesso.

Forse è la zia che si è dimenticata la chiavi di casa.

Il campanello continua a suonare. Mamma mia che impazienza.

-Arrivo subito!- urlo.

Apro la porta e…

Per poco non mi prende un collasso.

Pensavo di trovare mia zia e invece di fronte a me c’è Sesshomaru.

Ma non dovevamo vederci a teatro?

-Ciao!- mi dice lui.

Io non riesco a connettere la bocca al cervello ed emetto delle sillabe senza senso.

-Non riuscivo ad aspettare altre quattro ore e sono venuto!-

Oh mio dio! Se questo è un sogno non svegliatemi , vi prego.

-Posso?- domanda lui e , solo in quel momento, mi rendo conto che è ancora davanti l’uscio di casa, lo faccio entrare.

Lui si guarda intorno, sembra che stia cercando qualcosa.

-Tua zia?-

Quanto è furbo! Vuole sapere se siamo soli… e so gia a dove vuole arrivare…

-Siamo soli in casa, se è questo che vuoi sapere!-rispondo io.

Mi rivolge un sorrisetto sghembo. Chissà come mai non mi fido molto…

Mi bacia.

Strano però… è più calmo, più dolce. Mi piace molto. E , cosa da non sottovalutare, mi ha messo le mani intorno alla vita, senza farle vagare per chissà dove.

Il suo profumo mi avvolge.

Ho il fiato corto, sono costretta a staccarmi.

-Dai, mettiti la giacca e vieni con me!- mi dice.

Io lo guardo con uno sguardo interrogativo…

-Ti porto fuori!-

Come se fosse una novità! Ho paura che mi stia viziando troppo … e non va bene.

 

Guardo il mio orologio, sono le 16 e 10. Siamo in ritardo, avremmo dovuto essere a teatro alle 16 in punto, ma… un bacio tira l’altro… insomma, non c’è bisogno delle spiegazioni.

Sesshomaru ha gli occhi fissi sulla strada. Lo guardo attentamente… anche con gli occhiali da vista rimane bellissimo.

Ancora non riesco a capacitarmi di questo…

Insomma, un mese fa ero timidissima, non sapevo se avrei mai avuto un ragazzo e adesso , invece…

Eccoci qui davanti al teatro.

Scendiamo. Mentre camminiamo verso l’entrata mi prende una mano e la stringe.

Io all’inizio sono spiazzata me al contempo felice… pensavo che lui non volesse che si venisse a saperlo.

Varchiamo la soglia della porta.

Non facciamo nemmeno un passo che subito tutti ci guardano stupiti.

Le facce dei ragazzi sono sbalordite.

-E bravo il mio fratellone- dice subito Inuyasha.

È il primo che parla.

Ed io divento rossissima.

Koga e Miroku ancora non riescono a crederci.

Ayame ,Kagome e Sango… beh lasciamo perdere.

Sesshomaru fa finta di niente.

-Non perdiamo tempo, dobbiamo provare molto oggi!- dice con il suo solito tono autoritario. Mi tiene ancora per mano e si avvia , con me , a grandi passi verso le famose tende rosse.

-Scusa Sesshomaru, potresti lasciarci Rin un momento?- domanda Ayame , con una faccia per niente rassicurante.

Lui non dice niente, mi lascia la mano.

Nooooooo! Non mi lasciare con questa depravata mentale.

-Ma non troppo!- aggiunge mentre sparisce dietro le tende.

-Oh, che tenero!- dice Kagome avvicinandosi mentre sbatte gli occhi come una scema.

Io sono circondata.

Ayame che mi guarda con un sopracciglio alzato, Kagome che vuole sapere i dettagli e Sango che mi tiene per le spalle, come se da un momento all’altro potessi fuggire.

Mi domandano di tutto ed io… rispondo.

Non dico però tutto tutto…

Non accenno alla parte del vestito, quando lui mi ha riaccompagnato a casa… altrimenti farebbero le sceme.

Che sfortuna… ma perché mi dovevano capitare amiche così impiccione?

 

 

-Ti hanno tartassata di domande?- mi domanda Sesshomaru non appena entriamo in macchina.

Immagino che lui immagini già la mia risposta.

-Sì…e a te?-

Lui sta zitto per alcuni secondi.

-Li ho fatti stare al loro posto- dice poi.

Non posso fare a meno di sorridere. Avranno tartassato anche lui.

Beh credo sia normale…in fondo nessuno avrebbe mai immaginato una cosa del genere.

Arriviamo sotto casa mia.

Il tempo dei saluti dura un’eternità.

Però la colpa non è mia… è che non riesco a staccare le mie labbra dalle sue.

Quando alla fine mi rendo conto che è da quasi mezz’ora che ci stiamo “salutando”, salgo su a casa mia.

Appena apro la porta, saluto mia zia. È seduta su una sedia della cucina, ha le braccia conserte.

Cosa sarà successo?

-Vieni Rin! Devo dirti una cosa molto importante!-mi dice lei.

Mi siedo di fronte a lei, pregando con tutto il cuore che la “cosa molto importante” sia risolvibile.

SALVE A TUTTI! AVETE APPENA LETTO IL CAP 18 DI "MILLE VOLTE BUONANOTTE"! HO DECISO DI FARE QUESTO CAPITOLO "DI MEZZO" PER PARLARE UN Pò DEL RAPPORTO CHE SI STA CREANDO TRA I DUE PROTAGONISTI! DAL  PROSSIMO INIZIERANNO ALCUNI PROBLEMI PER LA PICCOLA RIN! NON VI DICO NIENTE...PERDONATEMI SE NON AGGIORNO COME PRIMA...MA SAPETE SONO PRESE DA "§LAST SUMMER§" (MIA NUOVA FF, CHE SPERO LEGGERETE) E LA FF CON RORO! VI GIURO CHE CERCHERò DI ESSERE PIù VELOCE E PUNTUALE! RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE MI FANNO FELICE CON I LORO COMMENTI! UN KISS

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Capitolo 19
*** 19 Due Settimane Con Sesshomaru ***


19 DUE SETTIMANE CON SESSHOMARU.

 

-Che cosa?- ripeto per la centesima volta.

-Hai sentito bene , Rin. Starò via per due settimane a causa di un convegno!- ripete mia zia.

Oddio! Due settimane non sono mica uno scherzo, se fossero stati due giorni , avrei potuto cavarmela da sola ma… due settimane sono troppe.

-Ed io come faccio?-

-Potresti tornare da tua madre!-

L’ha detto davvero? Io in quella casa non ci torno più.

Zia ha visto di sicuro la mia faccia contrariata.

-Devi inventarti qualcosa!-

Grazie tante! Ci ero gia arrivata da  sola.

 

 

Non riesco a non pensare a quello che mi ha detto mia zia ieri. Non riesco a concentrarmi sulla lezione di oggi, ma non è una novità.

Credo che dovrò chiedere a qualcuno di ospitarmi… già ma a chi?

Ayame?

Sango?

Kagome?

E poi con che faccia glielo chiedo? Insomma, due settimane non sono mica poche.

Forse davvero dovrei andare da mia madre.

Ma lei?

Non credo che mi accoglierebbe a braccia aperte. Dopo  quello che le ho detto , e poi è quasi un mese che non la chiamo. Non posso di certo biasimarla.

Le lezioni sono finite.

Ayame mi aspetta di fronte la mia aula.

La sua divisa è sempre in disordine, tipico della mia amica.

Mentre ci avviamo verso il cancello sento qualcuno che mi chiama.

Mi volto.

È Kohaku. Caspita, è da un bel po’ che non ci parlo.

-Ciao Rin!-

-Ciao Kohaku!-

È la prima volta che il mio senpai mi saluta in modo così cordiale. È sempre stato cordiale con me, ma oggi lo sembra anche di più.

Ayame fa una faccia strana, poi si allontana. Ma che le prende.

-Come stai?-mi chiede lui.

Ha qualcosa che non va, non mi ha mai chiesto come stavo.

-Ehm… bene, grazie!-

Siamo nel giardino della scuola.

Noto che alcune ragazze guardano un ragazzo…

È lontano quindi non riesco a vederlo bene.

-Senti Rin…ti andrebbe di uscire  un giorno di questi?-

La proposta di Kohaku mi ha spiazzato.

Prima ero io che morivo dietro di lui e adesso che ho un ragazzo ,lui mi viene a chiedere di uscire?

Che cosa strana.

Però mi dispiace dargli buca. Voglio farlo in modo molto delicato, senza ferirlo.

Ma purtroppo il mio intento non riesce.

Ayame sta correndo verso di me.

-Rin, io ti consiglio di raggiungere subito il tuo ragazzo altrimenti verrà assalito da un branco di ragazzine con gli ormoni in subbuglio!-

Benissimo! Il mio piano per non ferire Kohaku è andato a farsi benedire!

Ma perché Ayame deve fare così?

Però da una parte vorrei saltare di gioia.

Sesshomaru è venuto addirittura a prendermi davanti scuola.

Sto vivendo un sogno.

-Quello è il tuo ragazzo?-domanda poi Kohaku indicando Sesshomaru.

Certo che anche oggi è bellissimo. Indossa i suoi soliti jeans neri e una maglia semplice. Come fa ad essere stupendo vestito così?

-Ehm…sì! Senti Kohaku…io dovrei andare… mi dispiace!-riesco solo a dire.

E in effetti che altro potrei dirgli?

Poi corro verso il mio fidanzato.

Mi rivolge un sorrisetto sghembo ed io , come al solito, mi sciolgo letteralmente.

-Non mi aspettavo una tua visita, per di più davanti scuola!- dico.

-Una piccola sorpresa!-

Io direi una grande sorpresa!

Salgo in macchina con lui, beccandomi sguardi omicidi da alcune ragazze più grandi di me.

Mentre ci allontaniamo , scorgo Ayame che mi fa l’occhiolino. Che scema!

Poi però vedo Kohaku… mi sta guardando fisso.

Kohaku… mi dispiace.

 

 

 

La macchina procede spedita. Devo dire che Sesshomaru a volte esagera, stiamo andando troppo veloce. Che sia un patito delle corse?  Che abbia visto tutti i figli di “Fast and Furios”?

Potrei aspettarmi di tutto da lui.

Mi volto verso il finestrino. Oggi , la notizia che mia zia mi ha annunciato ieri mi tormenta.

-Sei pensierosa oggi!- osserva Sesshomaru, tenendo gli occhi fissi sulla strada.

Che faccio? Gli dico tutto.

-Stavo solo pensando a come organizzarmi per le prossime due settimane! Mia zia partirà per un convegno, ci starà due settimane ed io non so da chi andare!- mi lamento.

Lui sta zitto e non dice niente.

Poi parla.

-Una soluzione ci sarebbe…-

 

Oggi mia zia parte…

Non sembrava per niente sconvolta quando le ho detto da chi mi sistemavo…

Anzi, sembrava pure felice.

Ah sì, per le prossime settimane starò da Sesshomaru.

“Visto che abito da solo e la casa è grande” ha detto…

All’inizio credevo che mi stesse prendendo in giro.

Sono felice, anzi felicissima.

Però…da una parte sono agitatissima.

L’altro giorno ne ho parlato con Kagome, Sango eAyame. Non vi dico cosa non hanno fatto, tra un po’ erano capaci di mettersi a ballare una polca, tanta era la felicità.

Poi però Ayame mi ha detto una cosa che mi ha scossa.

“Furbo Sesshomaru, ha preso due piccioni con una fava! Non solo starai con lui due settimane ma potrete fare sesso quando volete”

Mi stava venendo un attacco cardiaco appena l’ha detto.

Non avevo pensato a questo lato “Pratico”.

Forse lui si aspetta anche questo da me. In fondo ha 20 anni, le sue esperienze le avrà fatte e forse le sue donne non saranno state nemmeno poche.

Io sono una povera verginella impaurita.

Non che non voglia farlo con Sesshomaru , ma… sono troppo nervosa.

-Bene Rin, io vado! Ah…prendi questo!- dice mia zia porgendomi una scatoletta impacchettata con una carta da regali azzurra.

La rigiro tra le mani, ma cosa può essere.

-Non aprirla! È per Sesshomaru!-

Mia zia che gli fa un regalo? Cosa strana, ma il pensiero è stato carino.

 

 

Sesshomaru infila le chiavi nella toppa e , con un forte rumore, apre la porta.

Alla faccia dell’appartamentino…

È enorme come casa e ci vive da solo.

Io mi guardo intorno stupita, devo sembrare una deficiente.

Lui mi si avvicina e mi toglie il borsone tra le mani, lo appoggia vicino al muro.

-Ah, senti…mia zia ti manda questo!- dico porgendogli la scatoletta.

Lui la prende e sembra davvero stupito.

Inizia a scartare la carta e…

Vorrei morire!

Ma cosa le prende a mia zia?

Sesshomaru invece sembra divertito. Inizia a ridere.

-La zietta è stata molto gentile!-

Non credo proprio!

Come può essere gentile a regalare un pacchetto di preservativi ?

Io sono diventata più rossa di un peperone.

Perché nella mia famiglia c’è solo gente suonata?

 

 

 

Ok Rin! Fai un bel respiro profondo.

Inspira ed espira.

Sono le 23. Ho preparato la cena a Sesshomaru, abbiamo fatto i cretini…

Ma adesso…

So perfettamente cosa vuole concludere Sesshomaru… vuole usare il “regalo” di mia zia.

Demone celeste non abbandonarmi.

Faccio un’enorme sbadiglio.

-Hai sonno?- mi domanda lui.

-Un po’!- dico io.

Lui mi bacia.

Ecco! Adesso sono un fascio di nervi.

Non riesco a smettere di pensare ad altro.

Ad un certo punto sento che mi ha preso in braccio, continua a baciarmi.

Mi ritrovo sul letto… ma ci siamo mossi? Io non me ne sono accorta.

È sopra di me,  mi sento davvero piccola in questo momento.

Sento la sua mano che risale per la mia coscia.

I suoi baci sono caldi, fanno girare la testa.

Vorrei abbandonarmi a queste sensazioni ma non ci riesco.

La paura mi blocca.

La mia camicetta si sta sbottonando, o meglio, lui la sta sbottonando.

Non ci riesco… stringo il lenzuolo.

Aspetto … e non sento più niente.

Riapro gli occhi. Sesshomaru è di fianco a me.

-Sei troppo tesa, non voglio obbligarti…-

Mi viene da piangere. Allora per lui sono importante.

Mi avvicino e lo abbraccio, accoccolo la testa sul suo ampio petto.

Lui mi accarezza i capelli. Sento che sto piangendo.

Mentre le lacrime scendono sussurro un “grazie”.

Non so se l’ha sentito ma non importa.

È forse amore, questo?

 

CIAU A TUTTI! ECCO SVELATA LA NOTIZIA DELLA ZIA! VI è PIACIUTO QUESTO CAP? SPERO DI Sì! VOLEVO DIRVI CHE IN QUESTA SETTIMANA VEDRò DI AGIGUNGERE ANCORA QUALCHE CAP perché POI PARTIRò E NON POTRò AGGIORNARE LE STORIE… MA TRANQUILLI , PORTERò CON ME IL PORTATILE E CONTINUERò A SCRIVERE! UN BACIO A TUTTI

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Capitolo 20
*** 20. Sara ***


20 SARA

Dire che mi sento uno schifo è davvero riduttivo… mi sento molto peggio.

Il mio umore e la mia autostima sono sotto le scarpe…

Sono ben quattro giorni che sto a casa di Sesshomaru e … non siamo riusciti a concludere niente, o meglio, io non sono riuscita a concludere niente. Sempre questa benedetta paura.

Anche se lui fa finta di niente e si dimostra comprensivo so benissimo che in fondo questa situazione non gli va per niente bene. Uffa! Io davvero non so come comportarmi.

Ne ho parlato con Ayame, Kagome e Sango , sono rimaste davvero stupite del fatto che tra me e Sesshomaru non sia ancora successo niente.

Il problema è che, come al solito, anziché farmi stare tranquilla, mi hanno agitata ancora di più, raccontandomi del fatto che la prima volta fa male e tutte queste belle cose…

Ma il colmo è stato quando mi hanno detto: “Se lo fai con loro, ti lasciano perché ormai hanno avuto quello che volevano, se non lo fai ti mollano perché si sono stufati di aspettare”

Insomma , se lo fai è l’inferno, se non lo fai … l’inferno lo stesso…

Allora nascere femmina è una vera disgrazia!!!

Dai, Rin! Non perderti d’animo! In qualche modo riuscirò a venirne a capo… con qualsiasi conseguenza!!!

Certo, non è facile… ma devo riuscirci.

Adesso mi trovo a scuola , almeno fisicamente, mentalmente mi trovo da tutt’altra parte. Il prof sta spiegando qualche teorema di matematica ma io non lo ascolto nemmeno. Muovo ritmicamente il piede sotto il banco e sbatto la matita sul libro. Spero solo che le ore volino altrimenti sarei capace di buttarmi dalla finestra.

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN.

Finalmente quel campanaccio suona e posso tirare un sospiro di sollievo. Non ce la facevo più, ancora un minuto e mi sarei alzata in piedi e avrei urlato al professore “Basta!”. Di sicuro mi sarei beccata una bella nota e mi avrebbero rinchiuso in un manicomio.

Ma che colpa ne ho io? Sono agitatissima, non solo per la questione di Sesshomaru… ho come la sensazione che da un momento all’altro possa accadre qualcosa di ancora più sconvolgente che possa farmi sentire ancora peggio.

Prendo i miei libri e li infilo nella mia borsa e trovo Ayame, precisa come un orologio svizzero quando si tratta di uscira da scuola, davanti la porta della mia classe.

-Strano che sia così veloce, di solito ci metti secoli!- esordisce Ayame.

Non rispondo. Non ne ho nemmeno voglia. E lei per fortuna capisce che non sono in vena, di questo devo solo che esserne felice, Ayame ha la capacità di capirmi al volo.

Allungo il passo e , con una velocità che non credevo potesse appartenermi, supero tutte le ragazze fuori dal cancello della scuola. Passo davanti ad un gruppetto di ragazze, anzi di galline, che sembra che siano interessate a truccarsi e a pettinarsi, ne riconosco alcune, era quelle più grandi che guardavano Sesshomaru. Mi riconoscono. Le sento bisbigliare… forse non mi ritengono al loro livello?

È difficile per loro credere che una come me possa stare con uno come Sesshomaru?

So cosa pensano e , se devo essere sincera, queste cose le penso anche io. A volte ho paura di trovarmi in un bellissimo sogno destinato a svanire da un momento all’altro.

Cosa può attrarre uno come Sesshomaru ad una come me?

Non sono brillante, non sono una bellezza mozzafiato… insomma sono solo una ragazza ordinaria, niente di speciale.

Odio dover ammettere queste cose ma ultimamente questo mio senso di inadeguatezza comincia a farsi più pesante dentro di me.

Mentre penso tutte queste cose non mi rendo conto di essere già sul treno che mi porterà al mio teatro e dal mio regista.

E Ayame è sempre vicina a me, stranamente silenziosa.

Ma allora perché questa sgradevole sensazione continua a perseguitarmi?

Io e Ayame siamo puntuali come due orologi svizzeri. Alla fine la mia migliore amica non ce l’ha fatta a restare zitta e , procedendo lentamente, ha iniziato ad intavolare una conversazione non composta solo da miei monosillabi.

Come al solito appena entriamo nel teatro siamo letteralmente travolte dal via vai di gente indaffarata.

Chi va a destra e chi a sinistra.

Entriamo senza alcuna esitazione e posiamo tutta la roba su una poltrona.

Ed ecco che le mie paure finiscono. Incontro lo sguardo di Sesshomaru e mi sento più tranquilla.

Incurva appena le labbra in un sorriso, è il massimo che può dare ma a me basta e avanza. Ci richiama all’ordine con il suo solito tono di voce che a me piace tantissimo.

Anche oggi ci aspetta un pomeriggio con Romeo e Giulietta, la rappresentazione non finirà tanto presto visto il successo che abbiamo avuto.

Nonostante stia recitando e ci stia mettendo tutta me stessa una piccola parte del mio cuore non è tranquilla.

Ma perché?

18 e 31. Caspita! Oggi abbiamo tirato per le lunghe le prove. Io e Sesshomaru non abbiamo avuto nemmeno il tempo di salutarci. Lui doveva correggere gli altri ed io dovevo pensare alle mie battute. In fondo è stato meglio così. Credo che passare tutto la giornata appiccicati sia davvero scocciante.

Tanto stasera avremo molto tempo per stare insieme…e il solo pensiero mi fa stare male.

-Uff! Sono sfinita!- si lamenta Kagome. In effeti lei oggi ha dovuto sistemare ancora gli abiti di scena. Bankotsu purtroppo ha la delicatezza di un elefante e ha scucito il proprio vestito.

Inuyasha mette un braccio intorno alla spalla di Kagome come per spazzare via la stanchezza che l’affligge e credo ci sia riuscito benissimo.

Li guardo e non posso fare a meno di sorridere. Sono davvero una coppia bellissima.

Adesso mi trovo con gli altri fuori dal teatro. Ormai il Natale si sta avvicinando e l’aria inizia a farsi più gelida.

Io sto aspettando Sesshomaru ma non capisco perché gli altri non se ne vanno. Di sicuro vorranno vedere me e Sesshomaru insieme, altrimenti la loro vita non avrebbe senso se non ci prendessero un po’ in giro.

Il mio fidanzato non tarda ad arrivare e sempre in maniera molto elegante, quasi regale. Avvolto nel suo giubbino scuro è a dir poco favoloso. Non so cosa mi freni dal buttarmi addosso a lui.

Esce e , senza nemmeno guardare gli altri, mi saluta con un bacio a stampo sulle labbra. Inutile dire la reazione dei miei amici. Le ragazze , vale a dire Kagome, Ayame e Sango, emettono gridolini come delle oche e i ragazzi…fanno commenti poco carini.

Ma per fortuna che Sesshomaru sa farsi rispettare, lanciando un’occhiataccia , degna di questo nome, li rimette al loro posto.

Dovrei ridere, ma non ci riesco. Sempre quella sgradevole sensazione.

-Bene ragazzi, noi andiamo! Divertitevi- esordisce alla fine Miroku portandosi via tutta la combriccola.

Io e Sesshomaru restiamo da soli. Finalmente!

-Sei stanca?- mi domanda con il solito tono.

Abbasso gli occhi , sembra che le mie scarpe siano più interessanti.

-Un po’ sì!- mento io. Non voglio ammorbare Sesshomaru con le mie paranoie.

Mi abbraccia forte e, come sempre, sento la vampata sulle gote. Ci avviamo verso la macchina per tornare a casa.

Sto per aprire la portiera quando , all’improvviso, qualcosa, anzi, qualcuno mi costringe a girarmi.

È la voce di una donna.

-Sesshomaru! Quanto tempo!-

Non posso fare a meno di voltarmi. Chi può mai essere?

Nel momento in cui guarda chi chiama a gran voce il mio ragazzo il mio cuore si ferma. Vedo chiaramente una ragazza…

È l’opposto mio. Alta, magra, capelli lucenti e ,soprattutto, bellissima.

Sembra quasi una modella per via delle gambe chilometriche che si ritrova. Porta i capelli legati in una mezza coda e ha una frangetta irregolare sulla fronte. La osservo attentamente e noto che i vestiti che indossa sono tutti di marca, infatti la sua borsa l’ho vista qualche giorno fa su una rivista di moda della zia e , vedendo il prezzo, mi sono resa conto che avrei potuto comprarla solo mettendo da parte la paghetta di tre anni consecutivi.

Si avvicina a Sesshomaru facendo rumore con i tacchi alti. Come riesce a non cadere?

-Ciao, Sara!- dice lui con tono non curante.

La mia testa compie una scatto. Sposto la mia attenzione su di lui. Sento la preoccupazione salirmi.

-Quanto tempo! Come stai? Ti trovo sempre più bello!- trilla lei con una voce troppo mielosa per i suoi gusti. Si sporge anche a dargli un bacio sulla guancia.

Sesshomaru sembra impassibile.

-Sto bene, grazie! – risponde lui freddo.

Mi sento di troppo in questa situazione e abbasso istintivamente gli occhi. Ma la ragazza mi nota fin troppo bene e , squadrandomi da cima a fondo, chiede:-Sesshomaru , non mi presenti questa ragazzina?-

Già con il termine ragazzina è partita male! Odiosa!

-Sara, lei è Rin, la mia nuova ragazza!-

E a quanto sembra è molto stupita nell’apprendere la notizia.

Spalanca gli occhi e , in un momento iniziale di smarrimento, dice, porgendomi la mano e con un tono falso:-Piacere mio, io sono Sara…l’ex fidanzata di Sesshomaru!-

Noto con antipatia che ha marcato di più il tono nell’ultima parte della frase.

Non posso fare a meno di sentirmi inferiore a lei, è… bellissima. Sembra che sia lei adatta a Sesshomaru.

Ecco svelato il motivo della mia agitazione, oggi.

MI INCHINO DAVANTI A VOI! CHIEDO UMILMENTE PERDONO PER L'IMMENSO RITARDO DELLA MIA STORIA! MA SAPETE AVEVO UN BLOCCO E GRAZIE A KADE, A CUI DEDICO QUESTO CAPITOLO, SONO RIUSCITA A SBLOCCARMI! SPERO CHE VI SIA PIACIUTO IL NUOVO CAPITOLO! UN BACIONE E COMMENTATE!

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Capitolo 21
*** 21 Tenseiga ***


21 TENSEIGA

Altro giorno di scuola. Noiosissimo. Utile dirlo. Non ho nemmeno svolto i compiti per casa ma non importa, sono già stata interrogata in tutte le materie e i prof di sicuro non mi interrogheranno.

Cos’è successo ieri sera?

Assolutamente nulla!

Ero troppo furiosa e angosciata per l’incontro ravvicinato con l’ex di Sesshomaru. Lei ha continuato a civettare spudoratamente con lui davanti a me, anzi, a dir la verità per lei era come se non ci fossi, come se fossi un moscerino.

E non posso esprimere a parole come mi sentivo, non sarebbero bastate e sarebbe stato molto riduttivo. Avrei preferito sparire, essere incenerita da un fulmine se fosse stato possibile.

Non riesco a non pensare a quella bocca perfetta, i denti dritti e bianchissimi. Sembra un Barbie quella Sara.

Ma il peggio è stato dopo. In macchina io non ho aperto bocca, sapevo fin troppo bene che se ci avessi provato avrei fatto un terzo grado al mio ragazzo. E so benissimo che lui odia cose del genere.

Sono stata zitta al mio posto, poggiata con una mano sullo sportello mentre guardavo il panorama indefinito che mi si poneva di fronte. Quando siamo arrivati a casa mi sono limitata a preparare la cena, a sparecchiare una volta finito e andarmene a letto.

Sesshomaru sembrava quasi che non gliene importasse nulla. E questo mi ha fatto sentire ancora più merda. Quando mi sono chiusa in bagno per farmi la doccia, sotto il getto dell’acqua calda, sono scoppiata in lacrime e credo che mi sia servito, almeno mi sono sfogata e ho tirato fuori tutta la rabbia che avevo dentro.

Una volta coricata sembrava che il sonno fosse sparito, nonostante continuassi a rigirarmi nel letto non riuscivo ad addormentarmi. Ho sentito pure quando Sesshomaru è venuto a letto. Io gli davo le spalle, ha allungato una mano verso il mio fianco ma l’ha subito ritirata e si è preoccupato di rimboccarmi le coperte, esattamente come faceva mio padre quando ero bambina.

Mi dispiace essermi comportata così ma non ci posso fare niente perché mi viene naturale.

Possibile che sia così debole?

Passeggiare per Tokyo a dicembre è davvero bello. Qualche leggero fiocco di neve si è posato sul terreno imbiancando la città. Adoro la neve, è così candida e pura. Mi ricordo che da bambina la zia Nanako portava sempre me e Kanna al parco a giocare a palle di neve, la mamma invece non ci ha portato nemmeno una volta.

Io e Kanna ci impegnavamo a fare un bel pupazzo che, poi, inevitabilmente cadeva. Ma almeno ci divertivamo.

Peccato che i tempi dei giochi siano finiti troppo presto.

Il motivo di tutta questa tristezza?

Ho ricevuto a ricreazione una telefonata dalla zia che mi ha dato una notizia terribile. Ha sentito Kanna che si è sfogata con lei, tra una lacrima e l’altra le ha confessato di non farcela più. La mamma non la segue, pensa alla sua fottutissima dieta e a rimproverarla, sta andando meglio a scuola ma lei sembra cieca. Alla fine, sul punto della disperazione le ha anche confessato di vomitare regolarmente i pasti e di aver perso qualche chilo grazie a tutto ciò, ma nonostante questo lei si sente sempre peggio.

Mi sono sentita malissimo.

Mia sorella, la mia dolce sorellina sta diventando bulimica. In parte mi sento responsabile, se non me ne fossi andata e le fossi stata vicino forse avrei potuto evitare tutto questo.

È ancora piccola e ingenua. Proprio per questo l’ho chiamata appena uscita da scuola, oggi alle prove posso pure presentarmi con lei, Shippo sarà più che felice di farle compagnia.

Mi ritrovo al luogo dell’appuntamento, un vecchio parco con due altalene. Mi siedo su una di queste. Mentre faccio avanti e dietro noto che una calza della mia divisa è smagliata ma poco mi importa. Adesso non ho tempo di pensare ai vestiti.

Kanna non tarda ad arrivare. La vedo che corre nella mia direzione avvolta nel suo piumino bianco. Nonostante sia infagottata noto dal viso che ha davvero perso qualche chilo e sinceramente non mi piace come sta.

-Scusami Rin, l’autobus ha fatto tardi!- si scusa lei mentre mi abbraccia. Vedo che è davvero piccola tra le mie braccia. Sorrido.

Sembra sempre la solita, sorridente, allegra e sempre pronta a parlare. Ma non mi faccio ingannare, non adesso.

Mentre camminiamo lei nota il mio strano comportamento e mi chiede:-Rin, che hai?-

-Mi ha telefonato la zia Nanako oggi! Mi ha detto tutto…-

-Anche di me?- domanda abbassando la testa.

-Sì- rispondo flebile.

Lei non sa più che dire. Cala il silenzio. Forse un silenzio che vale più di mille parole.

-Kanna-riesco a dire con tutta la voce che ho in gola- perché?-

Come se ci fosse una vera e propria spiegazione.

-Mi dispiace…- dice lei con la voce interrotta dalle lacrime.

Non ci penso nemmeno due volte. L’attiro a me e l’abbraccio.

La mia sorellina.

Sono stata così egoista.

Kanna, perdonami per avermi abbandonato.

Adesso mi trovo in teatro. Kanna l’ho lasciata nelle mani di Shippo, entrambi sembravano molto contenti di stare insieme…inizio a credere che ci sia del tenero. E sono solo contenta.

Durante il tragitto Kanna mi ha promesso di impegnarsi ad uscirne prima che sia troppo tardi. Ma anche io voglio contribuire, cercherò di vederla spesso e di darle più sostegno morale.

Ma il Grande Demone Celeste ha deciso di perseguitarmi…

Non ho trovato una bello spettacolo all’ingresso del teatro.

Cos’è successo?

Sara e Sesshomaru stavano amabilmente chiacchierando. Lei si comportava come una vera gatta morta e lui… non saprei che dire. Mi sono avvicinata con Kanna che subito ha sorriso al mio fidanzato. Purtroppo ho dovuto presentare a mia sorella anche Sara e , dalla faccia che ha fatto Kanna ho capito che non le sta simpatica.

Il vero problema è che mi sentivo così piccola e fuori luogo, quasi come se mi ci avessero messo per puro caso. Lei come al solito aveva tutto griffato, roba davvero costosa ma soprattutto bella. Io ,al contrario, con la mia divisa scolastica dimostro sì e no tredici anni.

Non ce la faccio, la gelosia mi tormenta.

Tiro un sospiro. Adesso stiamo provando ed io e Sesshomaru non ci siamo nemmeno parlati.

Adesso sì che la situazione rischia di precipitare.

Vivere insieme può anche avere dei lati svantaggiosi.

E lo sto imparando a mie spese. Guardo l’enorme orologio che regna sulla bellissima parete della casa di Sesshomaru, sono le 21 e 11. Siamo a tavola e abbiamo appena finito di mangiare.

Nessuno di noi ha aperto bocca da quando siamo tornati, questo mi fa agitare molto. Mi sono limitata a preparare la cena e adesso sarà meglio che sparecchi.

Una parte del mio cervello continua a pensare a Kanna e spera che capisca il suo errore.

Mi alzo con un gesto poco delicato e prendo il mio piatto sporco in mano, lo stesso lo faccio con quello di Sesshomaru. Come al solito noto che ha avanzato del cibo, se continua così rischia di sentirsi male, in fondo sono preoccupata anche per lui.

Con una lentezza che non pensavo mi appartenesse lavo tutto e metto in ordine. Mi dirigo di nuovo verso la tavola per riporre nella credenza i bicchieri di vetro da cui io e Sesshomaru non abbiamo bevuto ma una mano mi afferra.

Sento le dita fredde a contatto con la mia pelle.

Mi volto e incontro quelle pozze dorate.

Mi guardano. È quasi fastidiosa come cosa.

-Si può sapere che hai?- domanda lui irritato.

Non posso fare a meno di sospirare. Non ce la faccio più, sono solo due giorni che sto così ma ho una gran voglia di urlare tutto al cielo. Cerco di muovere il polso ma Sesshomaru stringe la stretta, fa male.

Chiudo gli occhi e respiro rumorosamente. Poi non ce la faccio più.

Scoppio.

-E me lo chiedi? Quella Sara ti ronza attorno come una mosca…- dico poi senza pensare a quello che dico.

Bene! Non volevo ammorbare Sesshomaru con le mie paranoie e invece ci sono riuscita.

Vedo la sua faccia. Ha un’espressione strana.

Mi attira a sé e mi fa sedere sulle sue gambe. Una sua mano si poggia sulla mia spalla, l’altra mi tiene una mano.

Dentro di me sembra che sia scoppiata una vera e propria guerra. Come al solito mi emoziono anche per n suo semplice tocco. Non cambierò mai.

-Sei gelosa?- mi domanda poi lui a bruciapelo.

Devo dire che la cosa mi ha stupito non poco. Sono gelosa? Certo che lo sono.

-Sì- rispondo io distogliendo lo sguardo dal suo.

Ecco! Gliel’ho detto, tanto ormai non serve a nulla mentire.

Sono in imbarazzo. Però sento qualcosa afferrarmi per il viso e mi ritrovo incollata alle labbra di Sesshomaru. Mi sta baciando.

Come al solito i suoi baci mi fanno girare la testa, sono caldi e dolci. Non posso fare a meno che lasciarmi andare, non resisto.

Mi passa una mano sul viso e mi stringe la mano. Adoro quando fa così.

Quando ci stacchiamo lui dice:-Non devi esserlo. Sara è stata la mia ragazza ,è vero, ma adesso sto con te! Non è facile, per me dire queste cose, ma voglio dimostrarti che quello che dico è vero!-

Non riesco a seguirlo. Almeno nell’ultima parte della frase. In che modo vuole dimostrarmelo?

Vedo che tira fuori dalla maglietta qualcosa, per la precisione un ciondolo.

Ma…io quel ciondolo lo conosco bene. È Tenseiga.

Vedo che se la toglie dal collo. Non gliel’ho mai visto fare.

Poi vedo che la mette al mio collo. Istintivamente abbasso lo sguardo e prendo il ciondolo tra le mani. Cosa significa questo?

-Te lo regalo! È un ciondolo importante per me quindi trattalo bene!- sembra quasi che mi abbia letto nel pensiero.

Cosa? Sta scherzando?

È il ciondolo che gli ha regalato suo padre, è un cosa importante per lui.

Ma allora significa che mi vuole davvero bene. Mentalmente mi maledico da sola.

Sono proprio una tonta!

Per colpa della poca fiducia che ho in me stessa stavo per rovinare tutto. Di sicuro se mi ha dato questo ciondolo vuol dire che sono importante, almeno credo e soprattutto spero.

Ho voglia di piangere, di urlare di gioia…

So perfettamente cosa fare con Sesshomaru, ormai ho capito…

Lo bacio, senza dire nulla. Gli prendo il visto tra le mani, sento la barba del suo viso. Lo bacio intensamente per fargli capire che non ce l’ho con lui.

Sembra spiazzato, almeno all’inizio, ma poi mi cinge la vita con i fianchi e ricambia. Sento la sua lingua giocare con la mia.

Affondo una mano tra i suoi capelli soffici.

Mi stacco un attimo per poter riprendere fiato, purtroppo devo ancora fare pratica per reggere n colpo simile.

Ho il fiato corto e anche lui, appoggio la mia fronte sulla sua. Ho le guancie in fiamme ma non mi importa, ormai ho smesso di pensarci.

-Sesshomaru-dicco a basa voce, quasi mi vergognassi-voglio fare l’amore con te!-

L’ho detto! Certo non è stato facilissimo però l’ho detto.

Non sono la sola che è stata male in questi giorni. Ormai voglio dimostrare a Sesshomaru che lo amo davvero, senza bisogno di usare le parole.

Lui mi guarda ancora un volta stupito. Rimane in silenzio riprendendo fiato.

So già la domanda che sta per farmi ma gli metto un dito sulla bocca per farlo stare zitto. Ormai ho deciso. Di sicuro legge la mia espressione negli occhi.

Ci baciamo, come prima,più di prima. Mi lascio andare perché ormai sono tranquilla. Mi sento sollevare, di sicuro mi ha preso un braccio… per fortuna che ha tanta potenza nelle braccia!

In un batter d’occhio mi ritrovo nella camera da letto, stesa sul letto.

Chiudo gli occhi, mi sento invasa da una scarica elettrica ogni volta che mi tocca. Le sue mani, oltre ad essere molto esperte ma questo già lo sapevo, sono delicate e mi provocano sensazioni mai provate.

Abbraccio Sesshomaru mentre , a vicenda, ci togliamo i vestiti.

Lo amo?

Credo proprio di sì!

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Capitolo 22
*** 23 Pride and Prejudice ***


23 Pride and Prejudice

 

Sono tornata a casa dalla zia. In parte sono contenta, in parte no. Mi è dispiaciuto molto dover lasciare la casa di Sesshomaru, mi ci stavo affezionando. Credo che anche lui fosse dispiaciuto, ma come al solito non non ha detto nulla e non ha fatto niente per dimostrarlo.

Mi zia, appena entrate in casa mi ha riempito di domande. Io mi sono limitata a rispondere a piccoli grugniti, a volte mi da fastidio quando la gente è troppo invadente.

Sono sdraiata sul letto mentre guardo un punto indefinito sul soffitto. Mi volto verso la finestra, ormai il Natale è alle porte. Sarà il mio primo Natale fuori casa.

Già…casa mia, la mia famiglia!

Chissà come sta Kanna, è da un po’ di tempo che non la sento. Speriamo solo che stia bene, a quanto pare in questo periodo lei e Shippo stanno uscendo insieme. Non posso che essere felice per lei, almeno ha scelto una persona seria, affidabile e gentile.

Per quanto riguarda i regali di Natale sono ad un buon punto. Mi manca quello per Sesshomaru e poi ho finito.

Ma il dilemma è proprio questo!!!

Non so cosa fargli!!!

Mentre mi passo una mano sugli occhi tocco con l’altra Tenseiga, il ciondolo che lui mi ha regalato. Non me lo tolgo mai, ci sono troppo affezionata.

Forse potrei regalargli un ciondolo nuovo…oppure uno di quei cerotti per smettere di fumare. Ci guadagnerebbe solo in salute e soldi!!!

 

 

Le prove stanno diventando estenuanti. È la prima volta che mi pesa andarci, nonostante ci sia il mio ragazzo. Ultimamente a scuola ci stanno bombardando di compiti in classe e interrogazioni a tappeto.

Mentre sfoglio il copione seduta su una della poltrone del teatro durante i cinque minuti di pausa obbligatori, sento che qualcuno si siede accanto a me.

Acqua di colonia e tabacco.

Non è di certo piacevole.

Mi giro e vedo Sesshomaru accanto a me. Sorrido e gli do un bacino sulla guancia.

-Ripassi?- domanda lui mentre mi cinge le spalle con un braccio.

È incredibile quanto sia grande lui e piccola io. Però quando fa così mi da un senso di protezione unico, lo adoro.

-A dir la verità no! Sfogliavo le pagine così-

-Ho intenzione di assegnarti la parte di Jane- dice lui pacato.

Mi volto di scatto. Ha già deciso le parti?

-Ma non mi hai nemmeno sentito!- replico io.

Anche se Jane non è la protagonista principale di “Orgoglio e Pregiudizio” ha un ruolo abbastanza importante, perché è la sorella di cui Elizabeth si fida di più.

Senza contare che la sua storia d’amore con il Signor Bingley è la prima ad essere accennata nel romanzo.

Sesshomaru si prende del tempo per rispondermi.

-Sono assolutamente convinto che sarai bravissima. Hai delle grandi potenzialità come attrice e poi…Jane ti assomiglia caratterialmente!-

Ok! Fermate tutto!

Ho sentito bene?

Sesshomaru ha detto che ho delle grandi potenzialità come attrice?

Di solito non fa complimenti così apertamente. L’unica volta che me li ha fatti ancora non stavamo insieme, anzi, non mi considerava proprio.

Non posso fare a meno di sorridergli.

Ho imparato a conoscerlo bene e lui se fa un complimento è perché lo pensa davvero. Quindi sto tranquilla.

Ce la metterò tutta per far uscire la Jane che c’è in me.

Entusiasta comincio a cercare le mie prime battute. Meglio cominciare a studiare la parte fin da subito.

 

Le spese natalizie con Kagome, Sango ma soprattutto Ayame sono piuttosto faticose.

Come meta Sango ha scelto il centro commerciale. Sarebbe stato meglio non andarci!!!

Sembra che ci sia stata un invasione, e forse lo è proprio.

Una marea di persone che corrono veloci per accaparrarsi l’acquisto dell’ultimo secondo. C’è chi si spinge e urta violentemente.

Come faremo a trovare qualcosa qui?

Kagome mi si avvicina e,sorridendo, dice:-Da ,Rin, andiamo! Iniziamo ad entrare in quel negozio.-

Il negozio in questione è un di abbigliamento. Io non ho bisogno di entrare lì.

Ma non posso ribellarmi a quelle tre, che quando si alleano sono peggio delle arpie.

Sospiro rassegnata…questo è il prezzo da pagare ad avere delle amiche pazze!

 

 

Dopo due ore interminabili di giri, di prove e consigli, siamo riuscite tutte e quattro a finire i nostri compiti.

La parte più ardua è stata la scelta dei regali per i nostri rispettivi ragazzi.

Ayame a Koga ha preso una maglietta per fare sport, sinceramente non me ne intendo molto di abbigliamento sportivo, quindi non so a quale marca possa appartenere quella maglia e quanto possa valere.

Sango ,invece, ha fatto subito. Siccome Miroku ultimamente si è comprato una moto lei gli ha comprato un casco che lui desiderava molto. Anche in questo campo sono totalmente impreparata, so solo che io e Kagome siamo rimaste stupite per il prezzo di quell’articolo, che ad essere sinceri, non mi piace più di tanto.

Ma la parte più bella è stata quella di Kagome. Appena entrate in libreria si è subito diretta nel reparto dei libri di fotografia. La cosa mi ha sorpreso perché non immaginavo minimamente che ad Inuyasha potesse piacere la fotografia. Certe volte quel tipo è davvero sorprendente.

Ma il bello deve ancora arrivare, dopo aver preso un librone di almeno 400 pagine, Kagome si è diretta, senza dire nulla a noi, verso un altro reparto. Ha affidato per un secondo il libro ad Ayame e si è inginocchiata per poter prendere un libricino sullo scaffale più basso.

Quando si è rialzata e ci ha mostrato quel libricino bianco, io Sango e Ayame siamo scoppiate a ridere.

Kagome aveva preso un libro sul Galateo, perché, secondo lei il suo ragazzo, il più delle volte, si scordava quali erano le buone maniere. Quel regalo sarebbe stato davvero utile.

Io invece alla fine ho preso davvero un ciondolo. Ho preferito non regalargli i cerotti che fanno smettere di fumare. Sono sicura che mi avrebbe fulminato con lo sguardo.

L’ho preso semplice, molto simile a Tenseiga. Almeno tutti e due avremo qualcosa di simile da indossare.

Per fortuna adesso siamo tutte e quattro sedute su un tavolino di un bar. Una bella cioccolata calda ci vuole proprio.

Ayame e Sango sono andate ad ordinare anche per noi, quindi al tavolo siamo solo io e Kagome.

-Non credevo che avremmo fatto tutto così in fretta, visto la quantità di roba che dovevamo comprare!- dice Kagome buttandosi sulla sedia.

Io non posso fare altro che annuire e sorriderle.

-Senti Rin, cosa farai dopo il liceo? Ormai manca poco!- mi domanda lei.

Oddio! È vero, non ci avevo pensato!

Guardo il tavolino con la bocca aperta, come se dovessi dire qualcosa ma le parole non mi escono.

Cosa farò? Bella domanda!

Fino ad ora non mi sono mai preoccupata del mio futuro. Ho sempre fatto tutto quello che voleva mia madre. Credo che se fossi rimasta ancora in quella casa avrei finito per non ragionare più con il mio cervello, avrei fatto di sicuro qualcosa che voleva la mamma.

Probabilmente mi avrebbe detto di andare ad una università famosa per poter aver una bella laurea in architettura. Peccato che io sia negata per il disegno tecnico!

-Rin, io credo che tu debba prendere in seria considerazione il fatto di diventare un’attrice professionista. Hai tutte le carte per riuscirci- continua la mia amica.

Io sgrano gli occhi e la guardo stupefatta.

Io? Dovrei tentare la strada dell’attrice professionista?

-Dici sul serio, Kagome?- le domando sempre incredula.

-Assolutamente. In fondo hai avuto subito la parte della protagonista la prima volta che sei entrata nel nostro teatro e sei stata bravissima. Se Sesshomaru ti ha scelto è perché credeva in te, e crede tutt’ora. Credimi, Sesshomaru non è uno che fa le cose in modo molto avventato, anzi, ci pensa e ripensa affinchè queste possano riuscire al meglio!-

Adesso sì che sono frastornata.

Le parole di Kagome mi hanno colpita.

Io sono semplicemente andata lì per sconfiggere la mia timidezza. È stata Ayame a portarmici.

Cosa posso fare?

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Capitolo 23
*** 22 Fidarsi ***


22 FIDARSI

 

Il mattino dopo mi sveglio per colpa dei raggi del sole. E anche un po’ per il freddo. Apro gli occhi in modo molto lento in modo che mi possa abituare alla luce. Mi sono addormentata distesa a pancia in giù.

Quando riesco a trovare la forza per muovermi  mi metto a sedere sul letto e mi accorgo che sono nuda. Ecco il motivo per cui sentivo freddo.

Protendo le braccia in avanti e sento che le mie gambe sono un po’ indolenzite. In effetti come prima volta è stata piuttosto dolorosa. Solo dopo mi rendo conto che Sesshomaru non è al mio fianco. Si sarà già alzato, è molto mattiniero.

Mi affretto a cercare qualcosa con cui coprirmi e trovo la mia vestaglia. Me la infilo e filo dritto in cucina.

Cammino a piedi nudi e sento dei brividi percorrermi la schiena. Appena mi affaccio sulla cucina vedo il mio fidanzato che studia alcune carte. A fargli compagnia c’è solo una tazzina di caffè amaro. Mi avvicino e gli do un bacio sulla guancia. Morivo dalla voglia di farlo, da bambina lo vedevo sempre nei film. Lui non dice nulla.

Dopo essermi versata del caffè , allungato con un po’ di latte, mi siedo vicino a lui. Noto con la coda dell’occhio il posacenere con ben tre mozziconi dentro.

Cha fastidio!

Lui sa bene quanto odio l’odore delle sigarette. Anche da bambina non lo sopportavo, infatti bucavo i pacchetti a mio padre oppure gli spezzavo le sigarette ancora accese lasciate sul posacenere. Di solito lui non ne era molto contento.

Sesshomaru, fregandosene altamente del mio fastidio, si  accende una sigaretta. Allora lo fa apposta!!!

-Dormito bene?- domanda poi tenendo gli occhi sui fogli.

Grugnisco. Lo faccio per dispetto. Speriamo solo che capisca il perché. E infatti lo ha capito ma fuma lo stesso. Credo che prima o poi si ritroverà i polmoni come una groviera.

Mentre bevo a piccoli sorsi il mio caffelatte , Sesshomaru traffica con quei pezzi di carta.

Non posso fare a meno di osservarlo dietro la mia tazza. Che strano effetto che mi fa trovarmi qui seduta, al tavolo della cucina con il mio ragazzo dopo aver fatto l’amore. Non sono per niente delusa dal suo comportamento, non mi aspettavo assolutamente baci e carezze, anzi, sono molto più felice per questo comportamento, ormai non posso fare a meno di amare alla follia questo lato del suo carattere.

-Volevo chiederti un favore- dice lui prendendo la sigaretta tra le dita bianche e affusolate.

Alzo lo sguardo stupita. Strano che chieda le cose con così tanta gentilezza.

Senza nemmeno aspettare una mia risposta mi mette un foglio davanti agli occhi.

Leggo subito il titolo : “Orgoglio e Pregiudizio”. Solo allora capisco, sta pensando alla sua nuova commedia teatrale.

-Volevo un tuo parere- continua.

Non posso fare a meno di sorridere. Questo gesto è molto meglio dei baci e delle carezze.

La mia felicità oggi sarà alle stelle.

 

 

Scuola terminata. Adesso ci sono le vacanze di Natale. Mia zia tornerà domani a casa.

Quante cose che stanno accadendo. E tutte a me.

Sono a teatro e Sesshomaru ci ha comunicato la nuova opera. Ci toccherà fare molte prove per decidere i personaggi. Sinceramente non me ne importa molto, posso avere anche una parte marginale… non importa assolutamente.

Ayame non sembra molto elettrizzata per la nuova opera… Non ama Jane Austen alla follia.

Kagome e Sango sembrano, al contrario, molto entusiaste.

Le prove procedono in modo regolare.

Finalmente arriva la fine della giornata. Il buio ormai ha invaso tutta la città.

Mentre mi preparo per uscire mi metto d’accordo per uscire con Ayame, Kagome e Sango per fare delle spese natalizie.

Mi sembra di aver capito che vogliano organizzare una festa con tutti quelli del teatro. La trovo un’idea molto originale e graziosa.

Finalmente usciamo. Il vento freddo sferza il mio viso, il naso di sicuro si arrosserà.

Peccato che ad arrossarsi sono anche le guance… ma non per il freddo, bensì per la rabbia. Fuori, appoggiata su una macchina lussuosissima vedo Sara. Sempre super truccata e curata nei minimi dettagli.

Ok, Rin. Devi stare calma, avevo detto che oggi niente mi avrebbe abbattuta e così sarà.

Sesshomaru ora sta con me e basta.

Di fatti eccolo che esce per raggiungermi. Con tutto il cuore spero che non si fermi a parlare con lei, altrimenti credo che ci sarà una strage. Appena è fuori vede Sara, fa un cenno con la mano come per salutarla. Ma è questione di un secondo perché si gira verso di me e prende la mia mano.

Io sono a dir poco stupita. Vedo Sara che lo è altrettanto quanto me. Sento nel mio cuore un sentimento misto a felicità e vittoria.

Rin 1 , Sara 0.

D’altronde io mi fido del mio ragazzo, penso felicissima.


MI INGINOCCHIO E VI CHIEDO SCUSA!!! MA SAPETE NON HO MAI TEMPO PER AGGIORNARE! IL CAPITOLO è UN PO' CORTO MA NON PREOCCUPATEVI...TRA POCO CI SARà IL GRAN FINALE!
UN BACIO A TUTTI VOI!!

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Capitolo 24
*** 24 Il Talent Scout ***


24 IL TALENT SCUOT

 

-Sesshomaru?- domando io.

-Mh?- mi fa lui per farmi capire che non sta dormendo.

-Credi che dovrei tentare la carriera di attrice professionista?- continuo io mentre sul suo petto nudo disegno dei cerchietti con l’indice.

È domenica mattina, ho passato la notte da Sesshomaru, naturalmente con il consenso di mia zia. Non so come mai ma le sta così simpatico il mio ragazzo. Dice che le ispira fiducia.

Quando me l’ha detto io ho sgranato gli occhi.

Davvero Sesshomaru ispira fiducia?

A me , la prima volta che l’ho visto, ha solo ispirato freddezza.

Comunque adesso sono qui, abbracciata a Sesshomaru, dopo aver fatto l’amore. È stata una bella sorpresa trovarlo accanto a me , che dormiva tranquillo e beato.

Sinceramente non l’avevo mai visto dormire così profondamente. Sembrava un bambino. E ripeto, sembrava!!!

-Come mai questa domanda?-

-Tu rispondi alla mia!- gli ordino io  con il tono più deciso che ho.

Lui ci pensa un po’. Poi risponde.

-Certo, perché non dovresti?-

-Non so-rispondo io, imbarazzata-forse perché non mi ritengo all’altezza-

-Fai male a pensare una cosa del genere!-

Non posso fare a meno di essere felice per queste parole.

Chissà, forse, dovrei provarci davvero!!!

 

 

Kagome reciterà la parte di Elizabeth Bennett e Inuyasha quella di Mr.Darcy.

Penso che Sesshomaru abbia fatto la scelta migliore, sono perfetti in questi due ruoli. Si rispecchiano completamente.

Io invece avrò come partner Koga e per fortuna Ayame non sembra essere gelosa del fatto che reciteremo insieme la parte di due innamorati.

Meglio così!

Siccome non ho la parte della protagonista, non devo stare sempre sul palco. Adesso infatti , sono beatamente seduta sulle poltrone. Koga è accanto a me.

Per quanto riguarda Sesshomaru non so dove possa essere. Ha fatto una fugace apparizione e poi l’ho visto andare nell’ufficio di Shippo a parlare con un uomo.

Chissà cosa deve fare!

-Rin, tocca a noi!- mi dice poi Koga richiamando la mia attenzione.

Sospiro.

Prendo il copione tra le mani e mi avvio sul palco.

Kagome mi aspetta lì.

Dobbiamo provare la scena  in cui Jane mostra il primo interesse per Bingley.

Ma proprio mentre salgo sul palco noto che Sesshomaru sta entrando con quell’uomo, quello con cui si è fermato a parlare nell’ufficio di Shippo. Devo ammettere che è davvero brutto. Non solo è basso e grasso ma è anche pelato.

Vado avanti per la mia e inizio a recitare.

-è proprio come un giovanotto dovrebbe essere:sensibile, con un buon carattere,vivace;e non ho mai visto un modo di fare così squisito e tanta disinvoltura e un’educazione così perfetta- dico io entrando nel personaggio di Jane.

-E anche bello, cosa che un giovanotto dovrebbe essere, se può. Non gli manca proprio nulla-continua Kagome.

Mi convinco sempre di più che lei è perfetta per il ruolo di Elizabeth. Io invece mi sto affezionando a Jane. Peccato il mio Mr.Bingley non sia proprio sensibile, con un buon carattere e vivace. Anzi, è proprio il contrario.

 

 

Finite le prove, scendiamo tutti dal palco. Devo dire che oggi Koga ha dato il meglio di sé, non l’ho mai visto recitare così bene.

Kagome ed Inuyasha escono mano nella mano mentre Miroku viene preso a schiaffi da Sango, chissà che avrà fatto quel pervertito.

Ayame mi passa vicino e mi saluta. Oggi è davvero radiosa…forse stasera lei e Koga escono insieme.

-Rin, vieni un momento per favore! Vorrei presentarti una persona!- dice poi Sesshomaru facendomi voltare stupita.

Vicino a lui c’è quel brutto signore. Spero proprio di non dovergli stringere la mano, sembra al quanto sudaticcia.

Mi avvicino con un sorriso molto largo sul viso, almeno ci tengo a fare una buona impressione.

Non appena mi avvicino Sesshomaru mi mette una mano sulla spalla e dice:-Rin, lui è Joe Collins, è un talent scout e mi ha detto che è rimasto molto colpito dalla tua recitazione e ci teneva a conoscerti!-

Purtroppo il mio incubo si trasforma in realtà, devo stringergli la mano. La cosa brutta è che non posso nemmeno fare una faccia schifata. In ogni caso rimango stupita, non solo per la grande quantità di sudore che quell’uomo produce, ma anche per quello che mi ha riferito Sesshomaru.

Addirittura un talent scout. Questa sì che è una bella sorpresa.

-Signorina Rin, sarei davvero felice se lei potesse farmi il favore di venire domani a dei provini per un nuovo film che verrà girato in America. Cerchiamo giovani brillanti e capaci e lei sembra avere queste due qualità.- e mi porge un bigliettino da visita color beige.

Io guardo stupita il pezzo di cartoncino.

-Naturalmente… ci sarò di sicuro, signor Collins!-

Kagome aveva proprio ragione.

Devo cominciare a prendere una decisione sul mio futuro.

 

 

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Capitolo 25
*** 25 Conversazione Con Sesshomaru e Partenza ***


25 CONVERSAZIONE CON SESSHOMARU E PARTENZA

 

Il provino è andato bene. Fin troppo bene. Così bene che hanno deciso di prendermi nel cast.

Non riuscivo a crederci quando me lo hanno detto.

La felicità era incredibile, avrei potuto toccare il cielo con un dito.

Anche se dopo mi sono sentita stranamente triste. Forse il termine stranamente non è proprio il più azzeccato, so benissimo cosa significa questa cosa.

Dovrò lasciare il Giappone e andare in America.

Per quanto riguarda l’età non è un problema ormai ho diciotto anni e poi e mia zia vuole venire con me, dice che tenterà di aprire uno studio lì. Nemmeno mia madre, anche perché quando gliel’ho detto non ha battuto ciglio, ormai i rapporti con lei sono insanabili. Mi ha fatto molto male vederla così indifferente, tanto che me ne sono andata via da casa piangendo.

L’unica persona da cui non voglio separarmi è Sesshomaru. Non so come posso fare, mi sembra di non riuscire a trovare le parole giuste , anche se non è così complicato dirgli “Vado in America”.

Ora sono sotto casa sua, citofono e lui mi apre.

Speravo tanto che non ci fosse, avrei rimandato volentieri questo incontro. Però è inutile scappare , più aspetto e peggio è!

Non devo nemmeno suonare il campanello, perché lui mi apre la porta ancora prima del mio arrivo.

-Ciao- mi dice lui, come sempre.

Io rispondo abbassando il capo. Guardarlo mi fa malissimo.

-Entra e togliti la giacca- dice facendomi cenno di entrare e chiudendo la porta alle mie spalle.

Ed io eseguo.

L’ho sempre fatto, ci sono abituata.

Mi scappa un sorriso mentre ripenso alla prima volta che l’ho visto. L’avevo soprannominato Pitbull per quel suo modo di fare da dittatore e a volte un po’ scortese.

Mi giro verso di lui, che  impaziente aspetta che io gli porga la mia giacca, e lo guardo negli occhi. Anche questa volta sorrido.

-Cosa c’è? Come mai sorridi?- mi domanda.

Io abbasso il capo leggermente imbarazzata.

-La prima volta che mi hai guardato negli occhi è stato per farmi capire che stavo disturbando te e i tuoi attori-

Anche lui sorride con me.

Poi mi abbraccia. Forte!

Sento il suo cuore che batte… strano, fa lo stesso suono del mio, tu-tum… tu-tum! Inalo anche il suo profumo, voglio ricordarlo sempre, voglio che non si cancelli mai dalla mia mente.

Oddio, quanto mi mancherai Sesshomaru!

-Sesshomaru… io devo dirti una cosa importante- dico con la voce spezzata.

Lui si stacca leggermente. Sto facendo di tutto per non piangere ma non ci riesco! È più forte di me.

-Sediamoci- ordina sempre lui.

Una volta sistemati sul divano del salotto, io mi posiziono di fronte a lui. Lui mi guarda fisso, impassibile come sempre.

È arrivato il momento.

-Io… devo andare in America… mi hanno presa a quel provino e…-cerco di non fermarmi ma le lacrime me lo impediscono, non lo sto nemmeno guardando negli occhi. È davvero difficile, direi quasi impossibile.

-Già lo sapevo!-

E questa volta lo guardo.

Cosa vuol dire che lui sapeva tutto?

Una lacrima scende lungo la mia guancia. Ormai è impossibile fermarle.

-Cosa vuoi dire?-

-Voglio dire che il provino che hai sostenuto era solo una formalità… Joe Collins voleva solamente avere un’ulteriore conferma della tua bravura-

Ok! Adesso sì che non posso parlare per colpa delle lacrime!

Lui lo sapeva e nonostante questo ha fatto finta di niente!

Mi butto sul suo petto e piango come una bambina.

-Scu-scusami… so che a te le lacrime danno fastidio ma… anche se io voglio andare per poter realizzare questo sogno, una parte di me vuole restare con te! Anche se la nostra storia è durata poco tu per me sei stato tutto! Mi hai ridato un po’ di quella fiducia che ormai credevo di aver perso, mi hai fatto sentire brava in qualcosa e , anche se tu caratterialmente sei freddo, mi hai fatto sentire amata- dico alla fine, quando mi sono ripresa.

Sento le sue grandi mani sulle mie spalle. E il mio cuore batte all’impazzata.

È incredibile!

Se ci ripenso mi sembra impossibile.

È iniziato tutto come un sogno, un magnifico sogno , e adesso devo svegliarmi. Non voglio.

-Rin… Non posso chiederti di restare, sarebbe un gesto da vero egoista! Io voglio che tu realizzi i tuoi sogni, che faccia ciò per cui sei portata: recitare!-

Non è proprio una dichiarazione d’amore ma per me queste parole valgono più di mille “Ti amo”. Non ho mai preteso di cambiare Sesshomaru, neanche lontanamente. Lui mi piace così com’è: freddo, orgoglioso, fiero!

Alzo la testa dal suo petto, di sicuro l’avrò bagnato tutto!

Lo guardo, forse per le ultime ore che mi rimangono, e mi perdo, per l’ennesima voglia, in quelle pozze dorate. Credo che questi occhi non li potrò mai dimenticare, rimarranno per sempre nella mia mente.

E poi lo bacio.

Le parole, ormai, non servono più. E questo lo sa bene anche lui.

***

 

Ed eccomi qua, su un aereo diretto per l’ America.

Mia zia siede al mio fianco, è eccitatissima. Sembra quasi una bambina. Vorrei tanto essere così anche io.

I miei amici sono venuti tutti all’aeroporto.

Ayame, come al solito, ha fatto delle gran scenate: piangeva come una fontana supplicandomi di restare in Giappone. Mi mancherà anche lei con le sue pazzie. Kagome e Sango piangevano anche loro ma di sicuro in modo meno teatrale rispetto a quello di Ayame.

I ragazzi mi hanno abbracciata affettuosamente, dicendomi che avrebbero aspettato delle e-mail da parte mia.

L’unica che persona che mancava all’appello era Sesshomaru, ma in fondo me lo aspettavo.

Ieri sera è stata la nostra ultima sera insieme.

Sapeva benissimo che se fosse venuto io non avrei trovato il coraggio di partire.

So anche che non possiamo avere una storia a distanza, sarebbe davvero complicato. L’amore senza un contatto fisico, ma basato solamente su dialoghi attraverso computer o cellulari non ha davvero senso. Se non ci si può sfiorare, baciare o abbracciare che senso ha stare insieme?

Mi sono tenuta Tenseiga, il ciondolo che lui mi ha regalato. Lo porterò sempre al petto.

Il comandante ci annuncia che l’aereo partirà a breve e di allacciare le cinture di sicurezza.

Io faccio quanto detto. Poi prendo dalla mia borsa una busta che le ragazze mi hanno dato prima di partire.

È piena di nostre foto che documentano le nostre giornate al teatro.

Io con il vestito di Giulietta, Kagome che cuce un costume, Sango e Miroku immortalati in una delle loro litigate, Koga e Inuyasha che si prendono in giro e Ayame che legge esasperata il copione.

Per ultima hanno messo una foto mia e di Sesshomaru. Lui come al solito è serio, io sorrido radiosa.

E le lacrime cadono copiose.

Sesshomaru il sipario è calato sulla nostra storia, così come è calato su questa piccola parte della mia vita. Ora mi attende una nuova sfida e l’affronterò a testa alta.

Chissà come sarà la mia nuova vita, come inizierà. Forse bene, forse male…

Non so nulla ma di una cosa sono sicura…

Prima o poi tornerai sul palco della mia vita e reciteremo insieme. Ne sono convinta!



FINALMENTE POSSO TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO E METTERE LA PAROLA FINE A QUESTA STORIA! SCUSATEMI SE NON HO AGGIORNATO REGOLARMENTE MA GLI IMPEGNI SONO DAVVERO TANTI!

LA STORIA è FINITA LEGGERMENTE MALE... LO SO!
MA TRANQUILLE CI SARà UN SEGUITO!!!!

VOGLIO RINGRAZIARVI DI CUORE PER AVER AVUTO LA PAZIENZA DI LEGGERE QUESTA STORIA E PER AVERMI RESA FELICE CON I VOSTRI COMMENTI!

RAN UGAJIN92

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