NuOVa ViTa di miss_bill (/viewuser.php?uid=46508)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** LA SCUOLA ... CHE BRUTTA COSA ***
Capitolo 2: *** STREGA TI UCCIDO ***
Capitolo 3: *** LO SCONTRO ***
Capitolo 4: *** IL BALLO ***
Capitolo 5: *** REGINETTA DELL'ANNO ***
Capitolo 6: *** LA MIA VITA ***
Capitolo 1 *** LA SCUOLA ... CHE BRUTTA COSA ***
LA SCUOLA CHE BRUTTA COSA (PRIMO CHAPPY)
LA SCUOLA ... CHE BRUTTA
COSA
Domani primo giorno di
scuola.
Scuola nuova
Vita nuova
Gente nuova
Prof nuovi
TUTTO NUOVO
Tutto tranne il mio
stato d’animo nel quale sono caduta dopo quell’incidente, si quell’incidente che
mi ha portato via la voglia di svegliarsmi , la voglia di sorridere e la voglia
di affezionarmi a qualcuno.
6:30 suona la
sveglia.
DRINNNNNNNN
DRINNNNNNNNN
Mi alzo ancora
assonnata, non ho voglia di andare a scuola, il 3° superiore in una scuola che
non è la mia, in una scuola dove non conosco nessuno e dove non voglio conoscere
nessuno.
La nonna fa irruzione
nella mia stanza:-svegliati, che devi
andare a scuola, vuoi che ti accompagni io con la macchina?-
-no
nonna vado con l’autobus-
-va
bene, allora alzati che altrimenti fai tardi, ti ho stirato la gonna che la
mamma aveva cucito per te, potresti mettere quella!-
-no
preferisco un paio di jeans sono più comodi-
-va bene come vuoi piccola mia- e mi diede un
bacio sulla fronte.
Dopo aver fatto
colazione saluto mia nonna con un frettoloso bacio, visto il mio solito ritardo
e prendo lo zaino uscendo di casa.
Arrivata a scuola,
vado nell’ufficio della preside, per presentarmi e raggiungere con essa
l’aula.
La classe è piccola,
non assomiglia per niente a quella dell’anno scorso ed i ragazzi non sembrano
affatto simpatici, mentre le ragazze sono tutte prese a guardarsi allo specchio,
ha truccarsi ed ha limarsi le unghie, mentre si raccontano le loro vacanze. Non
ho intenzione di guardarli e non appena vengo presentata alla classe, mi siedo
nell’unico posto libero, vicino ad una certa Nicol. Sembra essere diversa,
non so spiegare, anche lei è sola, non ha nessuno al suo fianco e sembra essere
triste, ma appena mi siedo mi fa un bel sorriso e si presenta, io le stringo la
mano, ma non le sorrido, non ci riesco. Lei mi guarda un po’ stupefatta, forse
pensa che mi stia antipatica, ma a dire la verità a me non importa cosa
pensa.
La prof inizia
l’appello:
Bastern
Cluruf
Genkin
….
Hekkel
Jadser
Kaulit
1
Kaulitz
2
Loschd
…
Veinicht,
-presente- la mia voce è chiusa e non sembra
mostrare molta allegria
-come
mai questo tono? Non ti piace questa scuola?-
-non
mi piace questa scuola come non mi piace Berlino-
-beh
allora perché l’hai scelta ci sono molti indirizzi di studio-
-ho
detto che non mi piace la scuola, non che non mi piacciono queste
materie-
-va bene- e continua ad elencare tutti i nomi,
mentre gran parte della classe mi guarda con gli occhi di fuori, ero la prima,
anche se nuova, ad aver risposto alla Dantil, la prof di filosofia e tra l’altro
quest’ultima non mi aveva nemmeno ripresa.
La mia compagna di
banco, mi sussurò all’orecchio: -sei grande! Ma
come hai fatto a rispondere a quella vipera? Tutti hanno il
terrore!-
-semplice è una persona come me e non può certo
picchiarmi, il massimo che può fare è mandarmi in presidenza, ma non
m’importa- Nicol rimase esterefatta dal mio comportamento, non era
riuscita ha capirmi, come il resto della classe, la più spaccona di tutte Kat,
diminutivo di Kathrina, era la ragazza più insopportabile del mondo, ma anche la
più popolare, infatti era la prima della squadra di pallavolo, la prima di
nuoto, la capo ceer-lider (se si scrive così xD) ed era bellissima, con occhi
chiari e capelli perfettamente lisci e biondi, che le cadevano leggeri sulle
spalle, scoprendo un viso d’angelo, che nascondeva la cattiveria e la perfidia
che viveva dentro di lei, naturalmente era seduta tra i ragazzi più popolari e belli
di tutta la scuola i gemelli Kaulitz, anche loro i primi in tutto ad ecezione
della scuola, dove erano un vero fiasco, ma ci credo con tutti gli impegni che
avevano!
Suonò la campanella
della prima ora, poi quella della seconda, ne mancava una e sarei potuta uscire
da quella classe schifosa.
DRINNNNNNNN NNNNN
NNNNNNN NNNNNN
Finalmente!!!
Corsi in cortile e mi
guardai intorno, a quanto sembrava, la mia classe era messa male, ma fuori era
peggio.
Cercai un angolino
all’ombra dove potevo starmene in pace, ma non ce n'erano, ogni buchetto era
invaso da una folla di gente. Per non parlare della cosa più schifosa che avessi
mai visto: c’era il gruppo dei 'privilegiati' che stava sulle panchine
all’ombra ed ordinava a quelli che avrebbero fatto di tutto per essere al loro
posto di portargli da bere o addirittura di pagargli la merenda.
Nicol mi vide e si
avvicinò:-hai visto, qui va avanti ormai da
molto, nessuno ha il coraggio di dire niente a quella vipera-
-beh
nessuno tranne che io, hai per caso un indelebile?-
-si
tieni, cosa vorresti fare?-
-guarda
e stupisciti-
-non
ti conviene io ti avverto stai attenta-
-non ti preoccupare, sono forte io-e le feci
l’occhiolino lei mi sorrise terrorizzata.
Presi e mi avvicinai
alla panchina dove stava seduta Kat con vicino Tom, fortunatamente c’era un
posto vicino a lei libero, poiché Bill era andato ha prendere le sigarette che
aveva lasciato in classe. La strega mi guardò avvicinarmi: -cosa vuoi, che ti dia un ordine almeno trovi
qualcosa da fare?-
-no affatto, io non prendo ordini da nessuno. Tanto
meno da te-e così dicendo mi sedetti, sotto gl’occhi di tutti.
Kat infastidita dal
mio comportamenti, si scrollò il braccio di Tom e si girò verso di me: -stronzetta, ma chi ti credi di
essere?-
-io???
Beh credo di essere Alessandra, piuttosto tu come ti permetti di rivolgerti a me
in questo modo!-
-senti
ora tu te ne vai da qui, visto che il posto è mio-
-aspetta- presi l’indelebile e scrissi il mio
nome bello grande: -ora non più, vedi c’è il mio
nome-
-senti
non so da dove vieni e non m’interessa, ma questo non è un gioco e se mi stai
prendendo in giro, ti giuro che me la pagherai cara. Contaci-
-aspetterò,
si sta così comodi qui.-
Tutti mi guardarono
allibiti, come se fossi un alieno, solo quelle persone che poco prima erano hai
suoi servizi ora ridevano a vedere quella scena e non appena suonò la campanella
vennero tutti verso di me, ma io mi scansai senza degnare loro di uno sguardo,
mentre l’oca si alzò e trascinò via Tom, che ancora sorrideva.
Nicol mi venne
incontro tutta saltellante e per tutto il percorso cortile-aula, mi aveva
ripetuto quanto fossi stata grande, geniale, straordinaria e … tutti glia
aggettivi che rendono l’immagine di un eroe.
Tornte in classe,
un’altra ora di matematica e poi finalmente chimica, almeno quella era una
materia che mi piaceva sin dalle medie.
Durante tutta l’ora
quella strega non aveva fatto altro che parlar male di me con Tom e Bill, che
ridevano divertiti alle sue sciocche battute.
Poi ad un certo punto
mi chiamò:-Eroe dei poveri!!!-
-Si
Miss Streghetton! Cosa diavolo vuoi!-
-Alla
fine dell’ora dobbiamo parlare, almeno capisci come si sta al mondo!-
-Streghetton
non ti preoccupare la vita l’ho già capita e non ho bisogno di una lezione per
diventare acida e cinica come te!-
-non
credere che finisce qui, te l’ho detto e te lo ripeto, stai lontano da me e
soprattutto da quelli come me perché altrimenti non sai cosa ti può
succedere.-
-stò
tremando-
ed iniziai ad agitarmi sulla sedia come se ci fosse un terremoto. Nicol sempre
più contenta di avermi come compagna di banco mi guardò ed iniziò a ridere di
gusto, mentre mi voltai e lanciai un’occhiata alla strega che fece finta di
vomitare. Quel gesto non mi toccò affatto, mentre tutti i ragazzi erano
divertiti da quella scena.
ECCO LA MIA 2° FF ANCHE SE L'ALTRA NON è FINITA, SPERO CHE VI PIACCIA ... COMMENTATE PLEASE!!!!!!!
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Capitolo 2 *** STREGA TI UCCIDO ***
strega ti uccido (2 chappy)
STREGA TI
UCCIDO
Suonata la campanella eravamo nel corridoio a
prendere e ad appoggiare i libri negli armadietti quando l’ochetta mi venne
davanti dicendomi: -ti elenco brevemente le
regole da rispettare per andare d’accordo con me-
-guarda che a me non interessi
affatto e non voglio aver nessun tipo di rapporto con una strega come te, quindi
gira i tacchi e vai ha farti qualche ragazzo “popolare”-
-senti oca uscita dalla pancia di un essere ignobile,
vedi di non provocarmi più,altrimenti sei finita- e dicendo queste parole
si girò verso il suo armadietto e riprese ha specchiarsi, peccato che lo
specchio era troppo piccolo per vedermi arrivare, ma si accorse in fretta visto
che avevo dato un pugno forte all’armadietto affianco, facendola voltare di
scatto.
-ma sei pazza come ti
permetti-
-tu non hai il
diritto di parlare di persone che non hai mai visto e che mai vedrai- e
così dicendo gli sferrai uno schiaffo che la fece girare su se stessa.
-stupida- mi diede una spinta facendomi cadere
all’indietro, ma io la trascinai con me ed iniziammo a prenderci a pugni fin
quando i Kaulitz non arrivarono a separarci. Bill mi afferò per un braccio,
mentre mi dimenavo per sbaglio gli diedi una botta al naso e gli feci scendere
il sangue, Tom che era andatO da Kat mi arrivò davanti urlando: -ma che diavolo fai, credevo fossi un pochetto più
intelligente-
-non ti permettere nemmeno
tu-
-e perché
altrimenti cosa fai, picchi anche a me, forza dai fammi vedere fino a che punto
vuoi arrivare- allargando le braccia e gesticolando come un bestione. Non
me lo feci ripetere due volte ed ormai presa da tutto quel casino gli sferrai un
calcio alle parti bassi, lui si piegò in due e solo una cosa riuscì a dirmi:
-stronaza-
Già, ero
proprio una stronza e già mi pentivo di quello che avevo fatto, dovevo usare la
testa e non lasciarmi prendere dalla situazione, ma ormai non potevo tornare
indietro, e di chiedere scusa non se ne parlava. Tutti mi hanno sempre ripetuto
che il mio orgoglio non mi aiuterà mai, hanno ragione! Ma cosa posso farci?
La prof di matematica proprio in quel momento era uscita e vide Kat con
un grosso occhio nero, e me con dei graffi sul collo e una bozza sulla fronte,
mentre sul braccio avevo un morso che la strega mi aveva dato per lasciarle i
capelli.
-Veinicht e Hekkel
in presidenza tutti gli altri in classe. Ora!!!- urlava come una pazza, e non
gli davo torto.
Passando
davanti a tutti solo Nicol mi guardava a testa alta e con il pollice alzato mi
fece un sorriso, mentre gli altri a testa bassa mi guardavano come
spaventati.
Bill e Tom erano esterefatti, mai visto una
ragazza che picchiava tanto.
In presidenza,
la preside ci fece accomodare:- ragazze, come
primo giorno di scuola mi sarei aspettata di tutto tranne questo comportamente,
soprattutto da te che sei nuova-
Kat iniziò a
piangere, voleva fare la vittima, quello che le riusciva meglio -signora preside, stavamo litigando perché lei mi
aveva offeso pesantemente, non so forse è gelosa della mia popolarita, ma
comunque mi si è avventata addosso provocandomi queste ferite-
-smettila di fare la vittima,
tu mi hai fatto di peggio-
-bugiarda io non ti ho toccata,
solo quel morso sul braccio poiché mi tiravi i capelli e mi facevi molto male.
Signora preside mi creda io non volevo, anzi Alessanda vorrei chiederti scusa,
mi sono comportata da bambina scaldandomi in quel modo-
-Brava Kat, sono contenta che
tu le chieda scusa, Alessandra vuoi aggiungere qualcosa?-
-no niente, non voglio essere
falsa e mostrarmi per quello che non sono, per non pagare i miei
errori-
-quindi tu non vuoi chiederle
scusa?-
-Senta se lei ora mi chiedesse
o le chiedi scusa o morirai, senza pensarci troppo sceglierei la
seconda-
-questo è il tuo errore non
pensi. Kat puoi tornare in classe tu resta qui. Io vado a parlare con la
professoressa.-
Kat la solita rufiana: -preside, la prego non se la prenda con la
professoressa, non è colpa sua, ci ha lasciti prendere i libri e sono sicura che
non si sarebbe mai aspettata un comportamento tanto infatile da parte
nostra-
-non preoccuparti Kat, le dirò
solo di stare più attenta-
Ero davvero stufa di quel comportamento tanto che
iniziai a cantare, la preside si stava davvero innervosendo, ma poi pensò che
era il mio primo giorno in una scuola nuova e decise di essere paziente: -Allora Veinicht passa a prendere del ghiaccio e torna
immediatamente in classe, ma la prossima volta non sarò così clemente, quindi
spero che ti renderai conto di quanto sia grave ciò che hai
fatto-
-si, ciò che ho fatto è molto
grave, ma se potessi tornare indietro rifarei tutto, questo è ciò che si
merita-
-ti consiglio di
stare zitta, sono sempre in tempo ha sospenderti.- e mentre la preside
mi rimproverava Kat fece un sorriso davvero cattivo dietro di lei, facendomi
capire che qualunque cosa succedeva la preside avrebbe creduto a lei e non a
me.
Senza passare a prendere il ghiaccio andai
direttamente in classe dove una Nicol super incuriosita mi aspettava per farmi
il terzo grado: -Oddio Ale non sai che casino
hai combinato! Sono onorata di essere tua amica, ma su dimmi come è andata in
presidenza?-
-quella … guarda io la uccido,
non sai cosa ha fatto, si è messa a piangere ed ha iniziato a dire che io l’ho
attaccata e lei si è dovuta difendere poi mi ha chieso scusa ed io mi sono
rifiutata, ho persino detto che preferivo morire piuttosto che chiedere scusa a
quella vipera-
-e la preside?-
-ha detto che essendo il primo
giorno di scuola sarà clemente, ma la prossima volta verrò sospesa-
-tu non sai i gemelli, meglio
se non ti fai vedere in giro per un po’ altrimenti loro uccidono te-
-sai quanto me ne
importa!!!-
-Ale su ti prego non
comportarti così, mi spaventi-
-tranquilla non ho
intenzione di picchiarti- ed iniziammo a ridere tranquille, quando la
professoressa ci riprese:-Cluruf Veinicht allora
basta, se vi divertite tanto potete renderci partecipi dei vostri discorsi,
almeno ci facciamo una risata anche noi!- visto lo sguardo di Nicol, capii
che forse era meglio che parlassi io: -niente ci
scusi professoressa- e non abbassai lo sguardo, cosa che fece incuriosire
la prof, in quindici anni che insegnava non aveva mai visto nessuno rimanere con
la testa alta dopo un suo rimprovero, ma passò oltre.
Dietro 'miss streghetton' stava raccontando ai
Kaulitz quello che era successo in presidenza ridendosela di gusto. Li guardai
con la punta dell’occhio e questo bastò per farli smettere. La giornata passò e
finalmente andai a casa.
Mia nonna vedendomi con i graffi ed i lividi si
spaventò. Appena raccontato l’accaduto mi sgridò e mi avvertì che non avrebbe
più voluto vedermi tornare a casa con quelle ferite e soprattutto con un
richiamo in presidenza.
Tutto il
pomeriggio sono rimasta a casa ha pensare e ripensare, quanto fosse ingiusto il
mondo e non mi riferivo solo a l’episodio di quella mattina, ma alla mia vita in
generale. A riportarmi alla realtà fu lo squillo del telefono:
-pronto?-
-Ciao Ale sono Nicol-
-Nico dimmi!-
-senti questo fine settimana
c’è la festa d’inizio anno, quindi ci serve un vestito, ti andrebbe di comprarlo
oggi pomeriggio con me?-
-tu sei pazza, a
quella stupida festa io non ci voglio venire, e poi non mi divertirei affatto-
-ti sbagli, sarà molto
divertente … ma solo se tu ci sarai-
-no, non se ne parla-
-ti prego, ti prego, ti prego,
sono sempre state una noia queste feste, la strega balla con Tom poi con Bill e
chiunque le stia intorno, che non sia “popolare” è costretto ha sedersi sotto
minaccia-
-se me lo chiedi in questo
modo, sono costretta ad accettare.-
-che bello Aleeee-
-si si proprio che
bello.-
-allora ci vediamo tra mezz’ora
davanti la scuola e da li andiamo insieme a fare shopping-
-va bene a dopo
ciao- e chiusi la chiamata.
Questo capitolo è un po
violento, non è da prendere assolutamente come esempio!!!!
RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE HANNO
LETTO,
in particolar
modio:
miky483: continua a seguire e vedrai cosa succede!!! Sul
fatto di dormire la mattina, sono pienamente d'accordo con te ; )
billa483: grazie,
anche la tua ff è molto carina, e sicuramente continuerò a seguirla quindi
aggiorna presto.
kikikaulitz: danke, spero che anche questo capitolo sia di tuo
gradimento ... fammi sapere.
Mary95: continuerò a scrivere, ma tu continua a seguire
:):):):) spero ti piaccia.
NICEGIRL: eccolo!!! leggi e commenta sono curiosa di sapere
se ti piace!!!
Comunque ringrazio anche colore che hanno
semplicemente letto!!!
COMMENTATE!!!!!!!!!!!
BACIONI
|
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Capitolo 3 *** LO SCONTRO ***
lo scontro (3 chappy)
LO SCONTRO
Erano le
17:00 e mi feci trovare davanti alla scuola puntuale, Nico era lì che mi
aspettava da pochi minuti:
-Aleeee-
-Nico!- e
ci scambiammo un bacio sulla guancia.
-Allora dove mi vuoi portare?
Io non sono molto pratica del luogo!-
-non ti preoccupare, andiamo a
fare un giro davanti alle vetrine, scegliamo i vestiti e se non ci bastano i
soldi, conosco bene quasi tutti i proprietari e sono sicura che ce li lasceranno
da parte-
-ok-
Insieme ci
avviammo al centro commerciale tra le risate e gli scherzi, Nicol era di ottima
compagnia.
Arrivate davanti ad una boutique mi bloccai di
scatto -Ale che succede?-
-Guarda un po’ chi
c’è!-
-la strega con il suo
autista-
-e già, sta scegliendo un
vestito-
-dai ora è meglio che ce ne
andiamo-
-perché? Non vuoi
entrare?- rivolgendogli uno sguardo furbetto, ma prima che lei riuscisse
ad aprire bocca un ragazzo da dietro: -Vorresti
fare di nuovo a botte?- mi voltai e mi ritrovai davanti i due gemelli che
raggiungevano ’Miss streghetton’
-se non vengo provocata, non
tocco nessuno-
-lei ti stava solo
parlando- aggiunse sicuro di se il rasta
-no, non mi stava solo parlando
e poi certe cose non doveva proprio dirle-
-cavolate-
e mi passarono vicino urtando contro la mia spalla.
Quei due
esseri cosi strani mi davano davvero fastidio, odiavo più loro che Kat, ma non
riuscivo a spiegarmi il perché.
Con Nicol continuammo a proseguire, fino a
giungere davanti ad una vetrina dov’erano esposti due vestiti magnifici. Uno era
rosso stretto in vita con un nastrino di pailette luccicanti, mentre l’altro era
nero e si allacciava intorno al collo, incrociandosi a X sulla
schiena.
Quelli erano i nostri vestiti preferiti, erano
corti, non tropo stetti e comodi, si erano perfetti per noi. Presi quello rosso,
mentre Nicol optò per quello nero.
Tornate a casa tutte soddisfatte passammo la notte
al telefono a parlare di quel pomeriggio e di:
-Nico dimmi, ma i gemelli come
sono?-
-Chi Bill e Tom?-
-si loro!-
-perché ti piacciono? Non
sarebbe una novità-
-assolutamente no, anzi li
odio!-
-chi disprezza compra. Comunque
se devo dirti la verità all’inizio Bill era diverso: più socievole e simpatico,
poi a stare a contatto con Kat è cambiato completamente ed ora a fatica si
ricorda il mio nome-
-invece Tom?-
-Beh Tom non rimane mai senza
ragazza, ogni notte ne ha una diversa, Kat non l’ha pressa bene, credo che a
lei piaccia molto-
-aspetta, Kat è innamorata di
Tom?-
-si credo proprio di
si-
-bene allora quei due si sono
trovati-
-già, e fin quando non si
lasceranno, non ce speranza che Bill torni quello di un tempo!-
-perché dici così?-
-lui e Tom sono molto legati,
soprattutto da quando i genitori hanno divorziato e quindi dove va uno, va
l’altro. In 1° superiore Bill veniva preso in giro, mentre Tom faceva scalpore
tra tutte le ragazze e spesso molte bande gli chiedevano di uscire insieme e di
lasciare a casa quella checca di suo fratello, ma lui ha sempre rifiutato, fino
a l’anno scorso quando Kat si è innamorata di lui e la reso il ragazzo più
popolare insieme a Bill-
-povero Bill, mi dispiace per
lui-
-ti ricredi sulla teoria che i
gemelli sono odiosi?-
-credo proprio di si, anche se
Kat li sta rovinando-
-già! Adesso devo chiudere
perché si è fatto tardi. A domani notte-
-notte- e
chiusa la chiamata. Rimasi nel mio letto a pensare: forse dovevo chiedere scusa
a Bill, lui cercava solo di mettere fine a quella stupida lotta con Kat. Invece
a Tom non dovevo niente, mi era dispiaciuto per quel calcio, ma se lo era
cercato!
*****
Secondo giorno
di scuola. La pressione si sentiva di più, infatti la prof di matematica ieri
aveva annunciato che avrebbe ripreso a spiegare e fu di parola. Iniziata la
lezione scrisse sulla lavagna una serie di numeri, ma guardando meglio quei
numeri mi erano famigliari, infatti l’anno scorso il mio vecchio prof di
matematica, ci aveva fatto fare un corso di preparazione per il 3° superiore,
spiegandoci alcune parti del programma, fortunatamente uguale a
questo.
Per me era una noia ascoltare la spiegazione di
cose nuove, figuriamoci di quelle vecchie!: -potrei uscire-
-no adesso spiego-
-ma queste cose le so già
fare-
-impossibile è il programma di
quest’anno e tu non sei stata bocciata-
-ma le so fare-
-allora se me le
risolvi tutte e tre ti faccio uscire altrimenti resti in classe- presi il
gessetto e prima di raggiungere la lavagna sbuffai, che noia!!!
In tre minuti
avevo risolto tutti e tre gli esercizi e posato il gessetto: -posso andare ora-
-si, puoi andare,
sei stata brava- e uscii, per rientrate mezz’ora dopo, senza che la prof
mi dicesse niente.
Alla lavagna c’era Bill, chiamato a risolvere un
altro esercizio. Era molto buffo, non sapeva cosa fare, era andato in palla e si
girava e rigirava per avere qualche suggerimento. Incrociò lo sguardo di Kat che
iniziò a suggerirle, parlava così forte che la sentivo anch’io, e lo stava
facendo sbagliare. Urlai il suo nome e la sua attenzione da Kat passò a me:
-non ascoltarla sta sbagliando devi fare
…- Il moro non sapeva se ascoltare me o Kat, io avrei potuto farlo
sbagliare, ma qualcosa gli diceva che non era così e ascoltò il mio consiglio,
la prof fu sorpresa dal risveglio del ragazzo: -Kaulitz complimenti, non è che qualcuno ha la lingua
troppo lunga?- e mi guardò, io feci finta di niente afferrando la limetta
della ragazza vicino al mio banco, iniziando ha farmi le unghie: -come prof?-
-no niente, ho sentito Hekkel (Kat)
suggerire, ma sbagliava e mi sono chiesta se tu l’avessi corretta aiutando il
ragazzo!-
-no prof, non m’interessa cosa
fanno gl’altri, io penso a me stessa-
-lo spero per te altrimenti ti
prendi un bel 2-
-va bene, tanto
non capiterà- e suonò la campanella.
Nemmeno il
tempo di alzarmi che la prof di filosofia era già entrata. Tirò fuori il
registro con l’orario definitivo l’elenco dei nuovi prof ed iniziò a dettare il
tutto. Annunciò anch’essa che l’indomani avremmo dovuto portare il libro per
iniziare il programma.
Finalmente la ricreazione!!! Non mi andava di
uscire fuori e scontrarmi con la streghetta e decisi di andare semplicemente al
bar per prendere uno spuntino. Una file interminabile, non sapevo più dove
sbattere la testa, mi hanno dato sempre molto fastidio i posti troppo affollati,
la gente che ti sbatte e ti strattona a destra e sinistra, in questo caso per
una merendina.
La campanella suonò, finalmente al distributore
era il mio turno, appena scesa la lattina l’afferrai e di scatto volai in
classe, prima di svoltare l’ultimo angolo
PUUUMMMM
Stavo per cadere all’indietro quando qualcuno mi
prese al volo: -scusa mi disp… ah! Ma sei
tu- Bill mi stringeva ancora il braccio, poi ammorbidì la presa fino a
lasciarmi: -no ti prego finisci la frase, tu che
fai le scuse è una cosa assai rara!-
-da questo si
capisce che non mi conosci affatto- facendo la sapientona, che non sono
mai stata.
-si, hai ragione, comunque
grazie per oggi a matematica, mi hai tirato fuori dai guai!-
-figurati, piuttosto la
prossima volta deciditi più in fretta-
-in che senso?-
con una faccia dubbiosa, da farmi scoppiare a ridere -ma che ti ridi?- ribatté lui facendo
l’offeso.
-dovresti vedere la tua faccia,
sei davvero buffo-
-Uffi!! Perché mi prendi in
giro-
-no no, non ti sto prendendo in
giro, anzi visto che ci sono, ti chiedo scusa anche per ieri-.
-oddio!!! Ma chi sei la parte
buona di Alessandra, ti prego rimani sempre tu-.
-no no sono sempre quella di
ieri-
-allora resta come
sei, mi piaci più così- e rimanemmo ha guardarci in silenzio, un favoloso
silenzio interrotto dall’urlo della preside che ci vedeva ancora fuori: -Hei voi due! Tornate subito in classe- ed
iniziammo a correre, arrivando in classe con il fiatone.
La prof
vedendoci, ci rimproverò dicendo di non tollerare più un comportamento del
genere, provai a ribattere, ma Bill mi tappò la bocca e mi sussurrò: -meglio che stai zitta ora!- lo guardai e feci
cenno di si, per poi sedermi davanti al suo banco vicino a Nicol, che mi fece
l'iterrogatorio finchè non suonò la capanella che annunciava la fine della
scuola.
.
ET VOILA' IL 3° CAPITOLO!!!
COMMENTATE
PLEASEEEEEEEEEE
Ringrazio tutti per aver letto e
in particolar modo quelli che hanno recensito:
billa483:
eccoti il 3° chappy spero che anche
questo sia di tuo gradiento
_Glossy_: Hai
perfettamente ragione, ha un bel caratterino Ale, ma chisà perchè??? continua a
seguirmi e lo scoprirai ...
NICEGIRL: grazie per i
complimenti!!! continua a seguirmi, mi fa molto piacere ricevere i vostri
commenti
BACIONI A
TUTTE!!!
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Capitolo 4 *** IL BALLO ***
4444444444
IL BALLO
La settimana passò e mi servì per conoscere i miei
compagni di classe, tutti tranne il trio dei popolari, vale a dire Bill
Tom e Kat. I gemelli erano molto solari e ridevano anche ad alcune mie
battute, ma con il timore che Kat potesse dire qualcosa, infatti ogni
volta li squadrava da testa a piedi, quasi non li faceva respirare. Poverini.
Sabato era l'ultimo giorno della prima settimana di scuola e per di
più c'era il ballo organizzato da Kat, già mi immaginavo
le decorazioni, chissà di che colore sarebbero state ... forse rosa
salmone o verde pisello??? già ridevo tra me e me.
Durante tutto il pomeriggio io e Nicol preparammo i trucchi scegliemmo
gli accessori e ci divertimmo come matte a parlare della serata che tra
poche ore avremmo vissuto in prima persona ...
Le nove arrivarono in fretta. Dopo esserci tirate a lucido eravamo
pronte per uscire, nessuno ci aspettava e ce la prendemmo comoda,
infatti solo dopo mezzora facevamo il nostro ingresso nella stanza ...
...NELLA STANZA ....ROSSO KETCHUP...
-Che orrore-erano le uniche parole che riuscìì a
pronunciare con una faccia disgustata, tale da far scoppiare da ridere
Nicol: -Ale ti prego, non fare quella faccia- alle sue parole io
sbiancai di colpo ...
-Ale che ti succede era una battuta non volevo offenderti-
-no, questo è troppo- il mio sguardo fissava inorridito
l'orizzonte, ed era un'orizzonte rosso, con occhi azzurri e capelli
perfettamente biondi.
-Dai Ale ti prego, era una battutina, anche se me la potevo
risparmiare, non è niente di grave .... dimentichiamo, facciamo
finta che non sia mai successo...- a mettere fine a quel fiume di parole era stato il mio cenno, un semplice
schioccare di dita, che la fece voltare verso 'miss streghetton'
-O-MIO-DIOOOO- Ale non ci credo-
-io corro a casa ha cambiarmi-
-no dai ti prego-
-dimmi un motivo per il quale dovrei indossare per un altro secondo questo vestito?-
-perchè ti sta d'incanto-
-ok, mi sta bene, si adatta alle mie graziose forme, ma questo non mi
basta ... 1)-la stanza è tutta rossa e questo mi fa già
venire la nausea. 2)-quella strega ha il mio stesso identico vestito,
non se ne parla proprio, io mi cambio, tu aspettami qui-
-no ti prego, non abbandonarmi- mi trovavo a pochi metri dall'uscita, e anche se l'avevo sentita, non mi ero voltata.
Appena varcata la soglia ...
PUUUMMM
mi sembrava di vivere una scena già vissuta
STESSA BOTTA
STESSA QUASI CADUTA
STESSA PRESA
E....
STESSO PROFUMO...
era di nuovo Bill ha prendermi prima che il mio sederino toccasse terra.
Aveva uno splendido sorriso stampato in faccia, che mostrava i suoi
denti perfettamente bianchi e leggermente in avanti, che le donava
un'aria ancora più dolce.
Ripresa la stabilità, nemmeno una parola che iniziammo
a ridere, sotto lo sguardo interrogativo di Tom, che in effetti era
stato il primo a parlare: -Ma come, già te ne vai??? ti hanno
cacciato?-
-No, non mi hanno cacciato, ma li dentro è tutto rosso come il mio abito e per di più...-
-per di più ... su continua, cosa c'è li dentro, oltre il
fantastico panorama rosso?- Bill era curioso di sapere cosa era
successo, visto che da me ci si poteva aspettare di tutto.
-La tua ragazza- rivolgendomi a Tom -ha il mio stesso vestito e quindi vado a cambiarmi-
Bill gentile come al solito: -ma dai perchè?? questo abito ti sta molto bene-
-si, mio fratello una volta tanto in vita sua ha ragione-
-per caso era prevista una gara di gentilezza e non mi hanno informato?-
-no, ma quale gara! Diciamo solo la verità- Tom aveva sorpassato il gemello, posizionandosi davanti la mia faccia, rimasta sorpresa: "cosa vuole da me? Forse lui è sempre stato così, ma per paura di Kat non si è mai esposto tanto."
-grazie siete molto gentili, ci vediamo più tardi- e mi allontanai raggiungendo il taxi
-ok, ma ricordati che Kat, non è la mia ragazza- disse urlando ed io mi voltai accennando un sorriso frettoloso.
La festa era una vera noia, come Nicol l'aveva descritta, infatti molti erano gli SMS che mi erano arrivati.
"Ale tra quanto arrivi qui è una vera noia, io non ce la faccio più sbrigati!!!!!"
"UFFI!!! io l'avevo detto che non dovevi andare a casa, adesso che faccio sbrigati a venire"
"terzo messaggio ... allora quanto cavolo vuoi farmi aspettare??? muoviti"
"è più palloso aspettare te che il principe azzurro ... che ancora non si vede, cavoli che palle! "
"se non mi rispondi giuro che vado da Miss Streghetton e divento amica sua per romperti le palle"
Avevo
letto tutti quei messaggio e ancora ridevo ... meglio che le
rispondevo, altrimenti sarebbe stata capace di venire a casa ha
picchiarmi.
"Nico ho quasi fatto ... tra poco sono li ... t.v.t.b."
"ok ti aspetto ... ma ti avverto che la prossima volta non ti faccio andare a casa a cambiarti.. anch'io t.v.t.b."
è
bello sapere che qualcuno che tiene a te c'è davvero, e che non
sei circondato da persone che badano hai propri interessi sfruttandoti,
Nico era una vera amica e di lei mi potevo fidare senza problemi.
Finito il
mio momento di riflessione, ritornai alla realtà continuando a
lanciare freneticamenti tutti i miei vestiti sul letto e sul pavimento
visto che non avevo ancora trovato il vestito. Mia nonna, povera donna,
stava sulla porta con gl'occhi infuocati per tutto il casino che avevo
combinato, visto che sarebbe stata l'unica vittima, oltre hai vestiti,
di quella catastrofe. Infatti spettava a lei riordinare per colpa della
mia pigrizia che avrebbe permesso a quei vestiti di rimanere a terra
per l'infinito. Prima che potesse aprir bocca mi tuffai dentro
l'armadio come un pesce -ECCOLO!!!! NONNA ECCO IL MIO VESTITO!!!-
lo sguardo della nonna da infuocatò passo a illuminato un
leggero sorriso apparve vedendomi saltellare, negli spazzietti rimasti
vuoti, come una pazza con il vestito in mano.
-Vado a cambiarmi-
-va bene, immagino che qui devo riordinare io-
-se ne hai voglia ... grazie nonna- e le diedi un bacio sulla guancia andondo in bagno a cambiarmi.
Erano le
dieci e tre quarti quando rientrai nella stanza Ketchup, questa volta
con un vestitino d'argento molto stretto lungo fino a metà
coscia, tenuto su da due bretelle trasparenti. Forse era un po'
esagerato per quella festa 'da signori', ma comunque accettato dalla
mia amica.
Mi avvicinai a Kat che si trovava insieme hai gemelli in un divanetto, vicino alla pista da ballo.
-Ciao Kat, splendida festa! tutta in rosso-
"fa davvero schifo, la prossima volta non ci vengo nemmeno se mi pagano"
-lo so, ci ho messo molto ad organizzarla-
"stupida, come credi di poter competere con me!!! sarò io la reginetta del ballo questa sera"
-ci credo, poi queste luci, sembrano quel cavolo di sole che ogni mattina mi sveglia-
"mio dio, ma come ci hai pensato?"
-l'ho fatto per evitare che succedano degli inconvenienti-
"non credere che te la dia vinta, questa volta rimmarò tranquilla così non
avrai nessun pretesto per attaccarmi gallina che non sei altro"
-tipo???-
"ditemi che sta scherzano ... per evitre inconvenienti???ma cosa
pensa che se ricrea il giorno i ragazzi non berranno alcolici
o non baceranno la ragazza al loro fianco?
ILLUSA"
-le solite cose che succedono in discoteca, droga, alcol, scene poco appropiate ...-
"Kat tranquilla, questa stupida oca non è superiore a te ... tranquilla"
-capisco ... ottima idea-
"una cosa più stupida non potevi dirla,
ora ti stuzzico un po' vediamo se riesci a mantenere il controllo"
-Tom,
visto che ti piaceva tanto il vestito che indossavo prima, che se non
sbaglio è uguale a quello di Kat, questo come ti sembra?-
facendo gl'occhi dolci dolci, come se volessi strapparle dalla bocca i
complimenti più belli che una donna avesse mai ricevuto.
-ti stà un incanto, di quale favola sei la peincipessa?-
-non lo so decidi tu?- e mi avvicinai con fare malizioso al povero rasta che non sapeva più che fare:
Io le stavo praticamente appiccicata e non smettevo di fissarlo dritto negl'occhi.
Bill dal canto suo lo guardava sorridendo, per vedere fino a che punto si sarebbe spinto con Kat così vicino.
E Kat ... beh Kat moriva d'invidi a gelosia. Ed eccola pronta ad urlargli contro chissà quale minaccia.
Si
avvicinava sepre di più, ad ogni passo era sempre più
rossa e più arrabbiata. Sembrava addirittura che crescesse di
statura.
Arrivata
vicino al rasa con tutta calma, che nesssuno si aspettava, prese il
braccio di Tom accucciandosi come un cane vicino al suo padrone e con
il labbruccio gli chiese: -Tesoro, andiamo a ballare insieme?-
Tom deglutì e fece un sospiro di solievo, per il momento non lo aveva mangiato, ma semplicemente accarezzato. -ok buttiamoci in mezzo alla pista e scateniamoci-
-no caro- e gli lanciò uno dei suoi sorrisi migliori per poi urlare come una pazza -STOOOOOOOOOP-
I
musicisti si fermarono e tutti i ragazzi, si voltarono verso quella
pazza che aveva tolto quel poco di divertimento che si poteva trovare
ad una festa come quella.
-un lento per favore-
si aggrappò a Tom che quasi non respirava più, anche se
non osò dire nulla, era contento di quel contatto, sicuramente
per lui la festa non sarebbe stata li, bensì in un morbido
letto, su cui si era sdraiato molte volte e aveva goduto fino allo
sfinimento. Infatti come ultima tappa della giornata aveva in programma
una notte di fuoco a casa della 'ragazza complice del suo divertimento'
cioè la bionda.
Mentre
per le coppiette la serata si stava consumendo in un cerchio pieno di
innamorati o quasi, altri ragazzi facevano baldoria sulla terrazza e
altre tre persono erano sedute a chiaccherare allegramente.
-Ale, ma ti piace Tom-
l'uscita di Bill mi lasciò per qualche secondo soncertata,
perchè fatta da un ragazzo che a malapena mi saluta per strada.
-no, io sto giocando con lui, per far ingelosire Kat, hai visto come ha reagito prima!-
-si, ho visto ... - il moro non riuscì a finire la frase che Nicol come un'auto a 200/h getto tutto d'un fiato un laghetto di parole: - partecipa alla gara per essere eletta reginetta, se vincerai Kat morirà d'invidia- iniziai ha ridere un po' per la faccia tutta rossa di Nico e un po' per quello che aveva detto.
-No, tu non capisci ... io reginetta??? .... ma dai!!! posso sperare di prendere solo un voto ... quello TUO!!!-
-no anche il mio- Bill era intento ha sostenermi, chissà forse l'amicizia con Kat, non era così stretta!
-non posso. UFFI!!! Che pizza, ma come vi mettete in testa certe cose?-
-dai vieni-
e mi trascinarono fino al tavolo delle iscrizioni, dove alcuni ragazzi
'non popolari' erano super contenti di vedermi iscivere dopo la storia
del mio nome sulla panchina.
-Ciao tu sei la ragazza nuova, quella che da del filo da torcere alla vipera-
-se per vipera intendi Kat ... si sono io-
-nome e cogno prego-
-Alessandra Veinicht-
-ok. ricorda faccio il tifo per te-
-grazie, anche se non sono affatto sicura di vincere-
-chi lo sa!-
Mi voltai, con Bill e Nico al mio fianco contenti per avermi convinto:
-Voi due siete pazzi, io torno indietro-
-no non puoi, poi hai visto com'era contento quel ragazzo, sei la loro speranza.-
-si si certo.-
-Venite, andiamo ha dirlo a mio fratello- e sorridendo, immaginandoci la faccia di Kat arrivammo al divanetto di prima.
-Dov'eravate finiti voi tre?- Tom era sempre sorridente e fissava la fine del mio vestito, forse era un po' troppo corto.
-niente, mi sono iscritta alla gara per diventare reginetta del ballo-
"si strega hai capito bene ... reginetta dal ballo"
-hanno accettato la tua iscrizione all'ultimo minuto?-
"ochetta, non sperare di vincere"
-fortunatamente si, ma non credo che andrà così bene-
"so che non vincerò, ma almeno ti farò stare con il fiato sospeso per un po'"
-non è detta l'ultima parola, anche se tutti danno per vincitori me ed il mio Tomi- rivolgendogli uno sguardo dolce, al quale lui rispose con un semplice sorriso malizioso.
"capito fallita il MIO Tomi"
-Tom cosa ne pensi? Tuo fratello mi ha convinto a partecipare, ma ancora sono incerta-
"strega non vincerò ma il TUO Tomi per un po' sarà mio"
-secondo me è stata un'ottima scelta, ora sono proprio curioso, una sfida tra voi due sarebbe proprio bella da vedere-
-si hai ragione,anche se credo che i vincitori siano già stati decretati- Kat come al solito doveva intervenire
"illusa illusa illusa, lui è troppo gentile per ammettere che non hai speranze"
-non è detto, lei è nuova, parte svantaggiata, ma può sempre recuperare- Tom, davvero gentile questa sera, chissà cosa ha bevuto prima di uscire di casa.
-Ale, ma tu sai ballare? Alla fine, chi viene eletta reginetta deve ballare con il compagno scelto-
"questo non lo sapevi ahahah ho preso lezioni per sei anni
e sono preparata a differenza di te"
-si abbastanza, me la posso cavare, ma come ormai ripeti da minuti, sarai tu la vincitrice-
"pensi che non sappia ballare!
Non sai quanto vorrei dimostrarti con chi hai a che fare"
-già mi dispiace che non ci sia nemmeno il gusto dell'indecisine- la voce del cantante interruppe l'amorevole conversazione tra noi
-L'ISCRIZIONE
PER DIVENTARE RE E REGINETTA DEL BALLO SONO CHIUSE PERCIò
PRESTATEVI A RAGGIUNGERE LE APPOSITE CABINE PER VOTARE GRAZIE-
Si
scatenò un macello, mille erano le persone che correvano per
aggiudicarsi il posto senza dover fare un'interminabile fila.
-bene tra poco sapremo chi è il vincitore- Nicol credeva che io ce la potessi fare, anzi sperava.
Un sorriso sicuro copriva il volto della strega.
Dopo una
mezzora buona chiamarono i candidati e le candidate, facendoci
schierare sul palco, eliminavano un ragazzo e una ragazza alla volta.
Ancora non ero stata chiamata, attimi e sarebbe toccato a me, già mi vedevo tornare a posto con la testa bassa.
Meno 5
e ancora potevo vincere
Meno 4
e ancora potevo vincere
Meno tre
ed ero sul podio
POI ... la penultima busta ....
SCUSATE PER IL RITARDO ... MA
DOPO TANTO ECCO IL 4° CAPITOLO SPERO VI SIA PIACIUTO ...
HO CAMBIATO SCRITTURA VI PIACE???
COMUNQUE RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO E MESSO TRA I PREFERITI E SOPRATTUTTO RINGRAZIO:
billa483: hehe!! lo so che sono teneri ... omunque se ti fa piacere commenta anche questo chappy ... cosa ne pensi??? pallosetto ... baci
miky483: eccoti
il 4° capitolo ... si si il Bill bravo e buono si è fatto
vivo ... bastava cercarlo ... commenta anche questo capitolo se ti fa
piacere baci
_Glossy_: si
si anch'io mentre scrivevo ho passato del tempo ad immaginare il
faccino del nostro billino ... davvero molto tenero ... comunque mi fa
molto piacere che questa storia piaccia ache a te ... se vuoi lascia un
commentino e fammi sapere se anche questo capitolo ti ha soddisfatto ..
bacioniiiiii
Dunkel Prinzesschen: scusa
scusa scusa lo so vado sempre di fretta perchè ho un po'
d'impegni per non parlare della scuola, ti prometto che farò
più attenzione ... grazie per il commento e fammi sapere se
anche questo capitolo ti è piaciuto. baci
Grazie davvero a tutte ... mi fa sempre molto piacere riveere i vostri commenti ... e se avete qualche domanda chiedete pure
baci
|
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Capitolo 5 *** REGINETTA DELL'ANNO ***
5555
e
ancora potevo vincere
Meno
4
e ancora potevo
vincere
Meno 3
ed ero sul
podio
POI
... la penultima busta ....
Meno 2
ODDIO NON POTEVO CREDERCI!!! IO E 'MISS STREGHETTON' CI CONTENDEVAMO IL PREMIO REGINETTA DELL'ANNO.
L'ULTIMA BUSTA PER I RAGAZZI
I ragazzi rimasti erano due: Tom e Diego, anche lui molto
richiesto dalle ragazze, ma che non era riuscito ad aggiudicarsi un
posto tra i più popolari per i disaccordi con i gemelli.
-il vincitore di quest'anno, come re dell'anno va a ....-
Tutti i presenti iniziarono a fare una specie di ola e gridavano, i nome dei ragazzi in finale.
-TOM KAULITZ!!!!-
un forte applauso contornato da urla e grida da parte di ragazzine che
ancora sognavano una notte con Tom e che speravano fosse vicina o
addirittura proprio quella.
Il rasta da parte sua si limitò a lanciare a tutta la folla un
sorriso smagliante di quelli che solo lui riusciva a fare in modo
esageratamente fantastico.
DELIRIO TOTALE
Ultima busta per le ragazze, già sentivo i suoi sguardi su di me
e non riuscivo ha voltarmi, guardavo fisso il cantante del gruppo che
poco prima c'aveva fatto danzare sotto dolci note.
Aprì la busta e la estrasse facendo un semplice sorriso...
Cosa voleva dire?
Avevo vinto o perso?
Potevo continuare a sognare la mia vittoria su Kat o ce l'avevo davanti?
-A vinvcere il premio come reginetta dell'anno e raggiungere il nostro
nuovo re Tom è...- lasciò sfumare le parole.
Kat, a differenza di me, andò avanti sorridendo al pubblico che
pensava di essere sordo. In teoria il suo nome non era ancora stato
fatto, ma lei era sicura di se stessa, sicura di aver vinto, ma una
sicurezza che purtroppo per lei era stata frenata e trasformata in
imbarazzo allo stato puro da un semplice nome:
-Alessandra Veinicht-
Oddio, che shock, avevo vinto, avevo vinto io!!! Io contro l'odiosa
ochetta più popolare e più bella e più tutto della
scuola.
Guardai Nicol e poi Bill erano contenti saltavano e urlavano. Poi si
abbracciarono forte, forte come la pugnalate che avevo sentito al
petto. Cavolo! perchè mi faceva questo effetto, tra me e lui non
c'era niente, forse non eravamo nemmeno amici.
Il mio sguardo si abbassò, ma fui costretta ha rialzarlo, infatti
Tom era arrivato con la corona in mano -tieni , questa ti aspetta di
diritto nuova reginetta-
-Grazie- e mi voltai nuovamente verso la folla, dove si trovavano i fotografi, pronti a sviluppare i scatti migliori.
Tom mi guardò negli occhi e mi prese teneramente la mano, accarezzandola e giocando con le mie unghie.
Vedendoci così, molti iniziarono ad urlare
-BACIO ... BACIO ... BACIO ...-
"e che vuol dire! Se siamo re e
reginetta mica dobbiamo baciarci per forza! in fondo però non
è niente male Tom e ammetto che ha una bella bocca, due splenidi
occhi e..."
Mi sentii stringere i fianchi da una mano forte, ma dolce e
alzando lo sguardo incrociai il suo, occhi intensamente profondi che mi
guardavano alla ricerca di una certezza, ma non trovandola andarono
più in fondo. Era sempre più vicino. Il suo naso
accarezò la mia pelle, le sue labbra si appoggiarono leggere
sulla mia guancia, dove lasciarono traccia del loro passaggio per pochi
istanti, il tempo che la pelle si asciugasse.
"ILLUSA cosa mi aspettavo da Tom?
Ma sopratutto cosa volevo da Tom?
Un minuto prima non pensavo nemmeno a lui bensì al fratello, e
poco dopo avrei voluto il suo bacio... alcune volte non trovo logica
nemmeno nei miei pensieri."
-vieni! dobbiamo ballare una canzone noi soli, hai qualche preferenza?-
-come scusa?- ancora con lo sguardo fisso su di lui senza battere
ciglio e la bocca semi aperta, pensavo a tutto tranne che alle sue
parole.
-niente dicevo che dobbiamo ballare e se vuoi puoi scegliere una canzone. Va tutto bene?-
-si si, sto benissimo, forza andiamo a ballare- e scesi dal palco
lasciandolo li sopra come un cagnolino abbandonato, ma sicuramente non
disorientato visto che me lo ritrovai dietro.
-che canzone vuoi?-
-bo! non lo so fai te-
-ok, una a caso-
La musica partì, era un lento che univa due persone diverse che
non si amavano, ma nascondevano alla meglio solo una semplice
attrazione fisica.
Kat ci guardava e doveva ammettere che sapevo ballare molto bene, mi
muovevo sul suo Tom con fare sensuale e libero da ogni paura e da ogni
pregiudizio. Il suo sguardo si fermò più avanti, Tom ed
io eravamo molto vicini ed i flash illuminavao perfettamente ogni
nostro più piccolo particolare.
Tom mi sussurò in un orecchio: -ti sei arrabbiata per il bacio di prima?-
-in che senso?- cercai d'incrociare i suoi occhi, ma lui mi bloccò la testa
-nel senso che ti apettavi di più?-
-no tranquillo, lo so che Kat non ti vorrebbe più vedere se mi baciassi-
-no, lei vorrebbe vedermi comunque, anche se ti scopassi davanti i suoi occhi-
-ah bene! sei molto fine-
-vuoi che ti baci?-
-voglio che tu faccia ciò che senti-
Lui mi lasciò alzare il volto per poi prenderlo tra le sue mani,
questa volta le nostre labbara s'incrociarono, il suo pearcing sbatteva
freddo sulla mia pelle morbida e calda, piccoli brividi mi percorrevano
la schiena nei punti che lui sfiorava con leggerezza e velocità,
come se volesse godere di quell'istante di piacere.
Poi andò ad esplorare la mia lingua, ma appena avvenne il contatto, il biondino si staccò di colpo
-ma cos'è?-
-oddio! cosa???-
-hai qualcosa in bocca!!!- ci pensai poi facendo un veloce movimento
portai la pallina di mentallo tra i denti stretti: -questo?-
-ah! è un percing-
-devo farti un applauso per la scoperta?-
-si grazie- ed imitai un finto applauso, ritrovandomi nuovamente tra le sue braccia a pochi millimetri dalla sua bocca.
Un'altro bacio più veloce e la musica finì, le persone
tutte intorno iniziarono ad applaudire, urlare e fischiare, come felici
di aver scoperto una nuova coppia.
In realtà non stavamo insieme, ne avevamo intenzione di fidanzarci.
Lui aveva Kat ed io ... be io non havevo nessuno, anche se qualcuno che mi piaceva c'era.
-Tom se vuoi vai da Kat, sicuro che starà piangendo-
-si, ma per me o per il suo titolo di reginetta che tu hai fregato?-
-Ehy io non fregato un bel niente, me lo sono meritata- e misi
il broncio. Il rasta sorrise e trascinò anche me in una
rumorosa risata.
-Dai io vado, la ce Bill se vuoi aspettami-
-Non verrò a letto con te sta sera-
-io non te lo chiesto-
-ah giusto-
-vuoi venire a letto con me questa sera?-
-no-
-Ho tutta la notte per farti cambiare idea, ciao tesorino-
-si si contaci-
Raggiunsi di fretta Bll, seduto ad un tavolino vicio a Nicol, intento a sorseggiare una bottiglia di birra.
-di già butti giù la birra?- era il mio modo per salutarlo.
-si- freddo e distaccato.
-Tutto ok?-
-si certo- altre parole buttate al vento, senza emozione, o meglio senza traccia di un'emozione positiva.
-vuoi ballare?-
Mi squadrò e poi puntò i suoi occhioni sui miei -No
scordatelo, ora non mi va.- e si alzò, spostandosi in un altro
tavolino.
-Grazie Nico per avermi sostenuto, vado a parlare un attimo con Bill-
-ok, non ti preoccupare-
Poverina mi aveva convinto ad iscrivermi ed io avevo un bel modo di esserle riconoscete.
-Bill che succede?-
"dimmi cosa ti succede, cosa ho fatto di male"
-niente volevo solo stare un po' da solo-
"sei ingiusta con me, baci Tom e appena lui se ne va tu torni da me.
Vergonati, ma resta qui con me"
-allora ti do fastidio!-
"non respingermi"
-Un po'-
"uffa! possibile che non riesci a capire che mi fai male così io sto male per te,
io soffro ha vederti con un altro"
-invece Nicol non ti da fastidio, dillo che vuoi rimanere solo con lei-
"Bill perchè l'hai fatto perchè stai sempre con Nicol, dove va lei vai tu ed io ci sto male,
male da morire"
-e tu dillo che ti piace Tom-
"non giocare sul mio senso di colpa lo sai che tra me e Nicol non ce niente
invece non posso dire lo stesso di te e Tom"
-come scusa?- adesso si permetteva di buttare la colpa su di me
"No Bill, non dirmi così io non voglio Tom, hai ragione tu ci hai visto insieme, ma non era un vero bacio
io potrei baciare veramente solo ... beh solo te!"
-perchè hai baciato Tom? Kat stava già da schifo-
"Perchè hai baciato Tom, io stavo già da schifo ha pensarti vicino a lui"
-Bill non voglio Tom, l'ho baciato così solo per fare scena-
"e perchè ero arrabbiata per l'abbraccio con Nicol e per il fatto che state sempre in sieme voi due, cavoli tu mi piaci!"
-certo come no!-
"non è una novità che le belle ragazze vadano dietro Tom, lui è il vostro sogno, ma tu ... tu non puoi
tu hai il mio di amore, non cercare il suo"
-1) lui ha Kat 2) non voglio avere con lui un rapporto al di fuori dell'amicizia e 3) credi che durerebbe?-
"ragiona amoruccio mio, io non voglio lui, e poi cosa ci guadagnerei ...
...solo il fatto di passare il tempo nella casa in cui vivi tu"
-no non credo!-
"tesoro,
le conosco le ragazze, nessuna resiste al suo sorriso, al suo modo di
provocare e poi .. al suo fascino. Tu sei bellissima, sei
perfetta ogni tuo piccolo dettaglio. Si mi piaci davvero tanto"
-ok,
dopo aver chiarito ti ringrazi per avermi convinto a partecipare a
quella stupida gara e sopratutto ti ringrazio per avermi
sostenuto, seza di te non so cosa avrei fatto, dopo aver recitato a
memoria la mia parte, signor Kaulitz, la prego di non farmi
inginocchiare perchè per me sarebbe un bel problema rialzarmi.
Dettò ciò, le va di ballare insieme ad una povera
vecchietta?-
"spero che tu mi crederai, e che accetti di ballare con me perchè è la cosa che pù desidero al mondo"
-scusi, ma dove si trova la vecchietta? Io non la vedo-
"se tu sei la vecchietta allora io sarò il tuo vecchietto tesoro"
-scemotto, andiamo a ballare, almeno vedo cosa sai fare-
"lo so già che sei bravo a ballare, tu sai fare tutto, anche farmi soffrire"
-ma
sai credo proprio che adesso ... mi scatenerò in pista con la
vecchietta e le farò vedere che non è l'unica
professionista in questo campo-
"ballo, ma ad un patto, che tu ti stringerai forte tra le mie braccia ..."
Insieme ci gettammo nella mischia iniziando ad ancheggiare e strusciarci,
creando un'atmosfera rovente, i cui protgonisti eravamo noi, si io e
lui, per la prima volta Ale e Bill.
Una
canzone lenta dolce come il sapore dell'aria in torno a noi, che ci
coccolava e ci rifornia di ossigeno per permetterci di vivere quegli
istanti.
Una canzone d'amore, come l'amore che c'era tra noi, ma che esitava di scappar fuori, forse per paura o per timidezza.
Una canzone che riempiva il cuore di chi soffriva e che sapeva rendere facile tutto con immenso piacere.
Una
canzone che ci fece avvicinare, stringere, coccolare e unire. In quei
pochi istanti sentivo di essere un cosa sola insieme a lui, i movimenti
perfettamente uguali, il suo respire caldo sulla mia guacia e le sue
labbra che ad ogni dondolio sfioravano la mia pelle, timidamente
nascosta da qualche ciuffo.
Si era una bellissima Canzone, la Nostra Canzone.
-Bill ... Bill ora balli con me!!!-
La voce di Nicol risuonava dietro le spalle del mio cucciolo, che
teneramente si voltò, accennando un sorriso forsato, per essere
gentile, la maleducazione non aveva mai fatto parte di lui, nonostante
fosse molto ricercato tra le ragazze lui era sempre stato umile, aveva
abbassato il capo davanti ad un rimprovero, si era chinato a
raccogliere la penna dello zimbello della scuola, evitato da tutti con
la sola colpa di avere un viso ricoperto di Acne e un naso non troppo
dritto, di portare l'apareccho e anche gli occhiali, una persona come
le altre, forse migliore poichè aveva capito che l'uomo vive per
far del bene e del male, ma le uniche notizie che si diffondono in
tutta la città, in tutto il pase, in tutto lo stato, in tutto il
mondo ... sono quelle cattive e allora non ci dobbiamo lamentare se non
riuscimo ad apprezzare i piccoli gesti perchè abituati alle
grandi cose. Si nasce e si vive, ma la vita a volte può essere
troppo corta.
-Nico ti dispiace se finisco di ballare questa canzone con lei? ... ci tengo particolarmente-
Il volto di Nicol si annebbiò, nonostante i suoi occhi scuri
puntavano fissi il volto del moretto e poi il mio, e con la calma che
le era rimasta, assai poca, riuscì a spostarsi delicatamente -ok allora aspetterò che la canzone finisce- e con un sorriso falso si allontanò.
Non volevo crederci. Nicol non poteva essersi innamorata di Bill, da
due anni stavano nella stessa classe e proprio ora si era innamorata di
lui, forse era solo frutto della mia immaginazione.
La paura ... la paura ci fa scappare, tremare, piangere. A volte ci
fa anche vedere cose che in realtà non esistono. Nico, che
il primo giorno di scuola, mi ha accolto con piacere e si è
presentata come un ragazza semplice e simpatica. I suoi occhi scuri e
il volto pallido, la facevano sembrare una bambina malaticcia, pen non
parlare della folta chioma riccia, che invece le dava un'aria di
padrona, ma che serviva da corazza per nascondere la sua debolezza.
-Ha cosa pensi?- due
occhioni contornati di nero mi fissavano da un po' senza che io me ne
accorgessi, ed erano li pronti ad ascoltarmi, a soddisfare ogni mia
pretesa.
-niente, non ti preocc...- e abbassai il capo, come se qualcuno mi avesse scosso, mentre stavo sognando una vita finalmente felice.
-cosa succede?- era
preoccupato davvero, lo sentivo in ansia per me ed era tenero quel
visino dolce e un po' rigido perchè agitato, un sorriso lieve e
sincero avvolse il mio volto -va tutto bene ... è finita la canzone, ora è il turno della bella Nicol-
-già, ma ballo solo una canzone, per mantenere i tuoi ritmi, ce ne vuole di fiato ... - e sorrise accarezzandomi la guancia... -se vuoi aspettami la al tavolino, che ci beviamo qualcosa!-
-volentieri- e Nicol arrivò tutta allegra di poter ballare ...
Mentre mi andavo a mettere seduta in un tavolino vuoto, mi sentii
chiamare da una voce fin troppo conosciuta ... Tom mi indicava dei
posti liberi al suo tavolino
-ehy ragazzi ...- c'era anche 'Miss Streghetton' -come va?-
-bene bene, ma siediti qui, dai-
Tom. Non saprò mai se lui è così di natura oppure
se non capisce un tubo ... può invitarmi al suo tavolo quando
c'è la sua 'ragazza' che tra l'altro mi odia??? No, non
può ... ma se è contento lui.
-Allora sei contenta per la tua nuova corona?- Se
Kat fosse stata davvero una strega, ma una di quelle vere,
probabilmente ora mi ritroverei con il corpo di un elefante, toppo
grosso per vincere il titolo di reginetta e con il collo da giraffa,
troppo lunga per baciare Tom.
-si, anche se per me quel premio, vale molto di più che una semplice sfida con te-affermai convinta.
-ah si davvero! e cosa significherebbe??? Non credere che ti dia il diritto di entrare ha far parte del mio gruppo- acida e diretta, ma il suo veleno non mi sfiorò minimamente.
-io non vorrei mai entrare ha far
parte del tuo gruppo, è troppo ben organizzato a prendere in
giro persono troppo intelligenti per rispondere ad essere come te e poi
scusa, tu non sei popolare, tu sei temuta da tutti, perchè un
tuo attacco d'ira corrisponderebbe ad una terza guerra mondiale-
I suoi occhi verdi mi tagliavano in due, i capelli biondi e
perfettamente lisci cadevano leggeri sulle spalle, solo due ciocche,
andavano a coprire il vestito rosso, intrecciandosi con una collanina
d'oro bianco.
Si era bella. La sua pelle abbronzata e soda la rendevano ancora
più attraente, ma niente di più, perchè dentro era
vuota, non sapeva che chiedere i soldini al suo bel paparino e sfilare
con i capi le borse i trucchi ... e tutto quello che aveva per la
scuola.
-Ehy bella gente! Cosa si dice da quste parti?- Bill era arrivato tutto rosso e accaldato
-ma niente, stanno parlando tra di loro ed io faccio da albitro- Tom nella versione 'lo spaccone'
-senti fratellone se ti
stringessi un po' di più quelle zampe da elefante, forse potremo
sederci anche noi ... non credi!- finì a pelo la frase che io saltai il piedi -non ti preoccupare io torno a casa-
I gemelli quasi ha farlo apposta urlarono insieme e tutti i presenti si girarono verso di noi, abbassai il capo per l'imbarazzo -ma cosa vi urlate!-
-ma perchè vai via!!! Avevi detto che avremmo bevuto qualcosa- Bill il cucciolino.
-facciamo un'altra volta, adesso devo proprio andare-
-ma è presto e poi io non ho fatto in tempo ha convincerti ... per quella cosa!!!- mi disse Tom malizioso giocherellando con il cerchietto al labbro.
-be mi dispiace tempo finito ... e poi è quasi l'una e voglio tornare a casa. Ci vediamo lunedì a scuola-
-io ti chiamo domani, così usciamo!-
-va bene Nico. Ciao a tutti.-
E me tornai a casa, con un felice ricordo ed una bella soddisfazione.
ECCO IL 5° CAPITOLO ANCHE SE IN RITARDO SPERO SIA DI VOSTRO GRADIMENTO.
RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO E MESSO TRA I PREFERITI
E QUELLI CHE HANNO LASCIATO TRACCIA DEL LORO PASSAGGIO CON UN COMMENTO ...
Miss Efron: che
bello! che bello! che bello! Sono super onorata che sei venuta ha farmi
una visitina e sopratutto che ti piace la ff ... che bello! mamma mia
non me l'aspettavo ... tvtttttttttttttttttb BACIONIIIIIII
kikikaulitz: eheh
dolce dolce il nostro billino!!! Ma chissà se lui e Ale alla
fine riusciranno a mettere da parte la loro gelosia e le loro paure per
affrontare il grande passo, cioè mettersi insieme? baci baci e
fammi sapere ;-)
_Glossy_: soddisfatta
del premio ad Alessandra??? comunque hai ragione forse sono stata io ha
non spiegarmi bene perchè mi faccio i filmini nella testa della
storia e poi quando vado a scrivere do qualcosa per scontato ... Kat
è innamorata di Tom mentre il rasta non vuole una storia seria,
lui pensa ha divertirsi (un po come nella realtà XD)e finche
può si diverte con l'acidona ... capito??? se hai altre domande
o incertezze chiedi pure sono contenta di risponderti ... baci
bacioni
miky483:
Visto che nella realtà non sempre va tutto per il verso giusto
... almeno nelle storie facciamo vincere chi se lo merita!!! comunque
sono felice che tu abbia ritrovato il tuo Bill nella storia e se hai
dei consiglio o suggerimenti dimmeli pure sarei contenta di leggerli.
baci bacissimi ...
AL PROSSIMO CAPITOLO!
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Capitolo 6 *** LA MIA VITA ***
6
la mia vita
Dopo quella fantastica serata la mia mente si era abituata a pensare in positivo, anche se mi portavo un grosso peso sul cuore.
Erano le nove e già gironzolavo per casa senza meta, senza uno
scopo preciso, ma giusto per passare il tempo, aspettando la telefonata
di Nicol che probabilmente stava dormendo.
*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*
A CASA DI NICOL
La ragazza alle 10, ora sel suo risveglio, aveva afferato il cellulare, scorrendo sulla rubrica fino ad arrivare al nome 'Bibi'
"Eccolo, adesso lo chiamo, chisà se starà ancora dormendo"
Tuuuu Tuuuu Tuuuu
-Pronto- una voce assonata dall'altra parte del telefono era riuscita a rispondere al telefono, anche se lo avrebbe volentieri lanciato
"Ma non sai che la gente a quest'ora dorme?"
-Ehy Bill scusa, forse stavi dormendo?-
-Hai detto bene ...Stavo Dormendo. Ma chi sei Ale?-
"se sei così intelligenti dovresti capirlo da sola! Aspetta sei Ale...oddio che bello!"
-No, sono Nicol-
"che c'entra quella, sono io Nicol!!!!"
-Ah! Dimmi-
"Uffi, ci speravo in una telefonata di Ale, anche se lei non ha il mio numero ed io il suo
appena la vedo glielo chiedo"
-Mi chiedevo se tu e tuo fratello volevate uscire oggi-
-aspetta un secondo- ... -Tooooooom Toooooooom-
-Bill che cavolo ti urli. Possibile che stai sempre a rompere??-
-Vuoi uscire oggi?-
-Voglio dormire!-
-Non dirmi che non hai fame!-
-Si ho fame, ma devo riposarmi per riuscire a tenere in mano una forchetta e poi mi vedo con Kat-
-Nico può venire anche Kat?-
-si va bene, sarà un modo per fare amicizia-
-Ma sicura che non darà fastidio ad Ale? Sai non vorrei che se la prendesse per la sua presenza-
"Non voglio che si arrabbi con me perchè ce lei e poi voglio stare con lei tranquillo e in pace!
È fantastica quando non si sente in stato di difesa"
-Ale ... adesso la chiamo e sento, comuque quando e dove ci vediamo?-
-emm alle 11:30 al parco così pranziamo insieme ok?-
"Così passeremo tutta la giornata insieme"
-si va benissimo a dopo-
Il moro si gettò sul letto, ma poi vedendo l'ora si alzò
come una furia ed iniziò ha prendersela con il fratello. Tra
un'ora doveva essere all'appuntamento e non avrebbe fatto in tempo ha
prepararsi. Il rasta ancora nel mondo dei sogni tirò una
cuscinata al fratello, che andò su tutte le furie, poichè
i suoi capelli si sarebbero fatti peggio di com'erano.
Finalmente sfinito Tom si trascinò in bagno sotto la doccia, ma
prima chimò Kat, che felice, accettò l'invito a pranzo,
ignara della mia presenza.
Intanto Nicol stava facendo il mio numero quando, invece di premere il
verde, gettò il telefono sul divano, andandosi a cambiare,
indossando la minigonna nera che ieri avevo lasciato a casa sua,
insieme alla mia maglietta a maniche corte color oro, intonata con le
sue scarpe con taccco 6.
Alle undice si avviò verso l'uscita di casa quando preso il
telefono in mano trovò il mio numero digitato, doveva preme solo
un tasto e anch'io sarei uscita insieme a lei e Bill.
"Scusa
Ale so che mi odierai, ma farò in modo che tu non saprai quello
che ho fatto. non posso permetterti di portarmi via Bill, lui è
... è il ragazzo perfetto per me, non per te che sei una dura. Scusa"
Con questi pensieri uscì di casa, riponendo il cellulatre nella sua borsetta nera.
Erano le 11:30 in punto e su una panchina c'erano Bill Tom e Kat sulle ginocchia del rasta.
Nicol fece il suo arrivo in forma smagliante, aveva un bel fisico
asciutto, ma non abituato a portare certi vestiti e sopratutti dei
tacchi ed ogni tanto perdeva l'equilibrio pendendo da una parte
all'altra.
-Ehy ragazzi, siete puntualissimi!- mostrando con un sorriso i suoi denti perfettamente bianchi.
Kat che era stata informata poco prima del mio arrivo attaccò la riccia: -e dove hai lasciato la tua guardia del corpo?-
-se ti riferisci ad Alessandra, non mi ha risposto, le ho inviato molti messaggi-
"Non l'ho chiamata perchè non volevo che uscise con noi!"
La sua parte da ragazza dispiaciuta le riusciva benissimo, ma non aveva previsto la reazione di Bill
-ma come, avevi detto che veniva, la provo a chiamare io, dammi il suo
numero- ed estrasse dalla tasca dei jeans il suo cellulare, aspettando
solo che Nicol gli dettase il mio numero.
"stai scherzano io ho accettato di venire all'appuntamento solo per lei ... era meglio che rimanevo a dormire. Accidenti"
-Bill lasciala forse dorme ancora, hai visto come era stanca ieri!-
"Non te lo posso permettere, lei non verrà oggi.Credimi l'ho fatto per noi"
-no non credo che dorme, è sempre mlto pimpante-
"Lei non dorme, lei non ha letto i tuoi messaggi quindi io l'ha chiamo"
-cosa
vorresti dire con questo? Non ti fidi di me è così vero?
Tu credi che io non l'abbia avvisata ... - abbassò il capo come
se fosse offesa e le sue parole pronunciate velocemente a bassa voce,
avevano messo in difficoltà il moro, che temeva di aver
esagerato, anche se in realtà non aveva fatto niente di tutto
ciò.
"Scusami, non voglio prenderti in giro, sei tu che mi costringi ha farlo"
Bill
si alzò in piedi e le andò vicino abbracciandola: -No
Nico, io mi fido di te, è solo che forse non ha sentito il
cellulare prima e magari se la chiamiamo adesso riesce ha raggiungerci,
ma se vuoi lascio perdere.-
"UFFA! Non capisco perchè te l'ha prendi tanto, voglio semplicemente chiamarla
e se non viene, almeno avrò ascoltato la sua voce"
-ok, allora se non mi risponde hai messaggi la chiamiamo più tardi-
"Più tardi tu non ti ricorderai nemmeno che esiste"
-si,
dai siediti un attimo- Nicol prese il posto di Bill, contena di essere
riuscita a nascondere la verità e di essere riuscita a strappare
un abbraccio dal ragazzo.
-Ehy nicol, ma quelli che porti, non sono i vesiti di Ale?- Non poteva sfuggire a Tom una gonna così corta!!!
-Emmm si, me li ha prestati, mi piacciono così tanto, cosa ne dite come mi stanno?-
"Bill li ho messi solo per te cosa te ne pare?"
-niente male-
-tu Bill cosa ne dici, come mi stanno!-
-emm bene, si ti stanno bene-
"Sicuramente sul corpo di Ale fanno un'altra figura, è così perfettamente bella"
-ragazzi basta mentire, anche se odio quella sottospecie di bambola
rompipalle vivente, non potete paragonare le sue gambe a quelle di lei,
ci vedete o dovete andare dall'oculista?- Miss Streghetton non ne risparmiava una di persona, a parte i gemelli.
-Visto che non ho voglia di passare tutto il giorno con voi, ma vorrei
stare con il mio Tom, andiamo a mangiare così poi noi andiamo a
casa mia-
-Se poi andiamo a casa tua, per me si potrebbe anche saltare il pranzo e
arrivare subito al dessert-lo sporcaccione rasta colpisce ancora.
-e basta Tom, è una ragazza dovresti lasciarla respirare ogni
tanto ... è umana anche lei.- e come di regola il gemello buono
e dolce lo rimprovera.
I quattro si avviarono ad un ristorante all'aperto vicino al parco,
dove non avevano fatto altro che mangiare senza aprire bocca, tutti a
parte Bill, lui fissava ciò che aveva ordinato giocando con la
forchetta e sbuffando ogni tanto.
-Ehy fratello che succede?- Tom immaginava il perchè, ma preferiva sentirselo dire.
-niente non ho fame-
-questo lo vedo, ma non ti capisco prima eri tutto contento ed eccitato ora sembri morto- Il rasta insisteva.
-oh Tom non rompere!-
-ok, ma se non hai fame posso mangiare tutte quelle squisitezze?-
-tieni prenditele- e passò il piatto al fratello, che lo stava già mangiando con gli occhi.
Passaranò un'altra mezzoretta al ristorante, aspettando che Tom finisse il suo pranzo.
-Bill e Nico, io e Kat ce ne andiamo a ripassare, ci si vede-
-Ok ci vediamo dopo- e due figure si allontanarono allegre.
-Nico, non ti offendere, ma adesso io andrei, sono stanco e poi devo
ancora fare i compiti- scuse su scuse, ma non poteva farne a meno.
-Anch'io devo fare i compiti, che ne dici se li facciamo insieme??? Poi
io di mate non ci ho capito niente, invece tu sei bravissimo- manteneva
il sorriso stampato in faccia.
-Nemmeno io so fare matematica, quel giorno c'era Ale che mi ha suggerito, che fortuna!-
-sempre Ale che aiuta tutti!-
-Già, è una vera fortuna avercela!- e si fermò a
guardare nel vuoto ripensando alla prima volta che l'aveva vista, alla
prima volta che le aveva parlato e poi alla precedente sera, quando
avevano ballato insieme, era davvero una sensazione inspiegabile quella
che provava vicino a lei.
Tornato alla realtà il giovane incrociò lo sguardo di Nicol:-senti ora vado, ci vediamo domani a scuola ok?-
-ma come ... non dobbiamo fare i compiti di mate insieme???-
-no ora vado a riposarmi, non ho dormito niente- e si alzò, senza permettere a Nicol di replicare.
-ah ok! A domani.-
Bill non aveva voglia di tornare a casa, voleva semplicemente stare da
solo, giusto per guardare dentro di se e per far chiarezza sui suoi
sentimenti, come poteva provare qualcosa per me, erano solo sei giorni
che mi conosceva, e come primo impatto non era stato dei migliori, ma
qualcosa dentro di lui lo spingeva ha starmi vicino, ha cercarmi ...
-Ale!!!- il morò urlò ad alta voce, con lo sguardo fisso
su una panchina del parco, dove sedeva una persona con un cappellino
nero e arancione in testa. Le gambe strette al petto, coperto da una
maglietta nera.
La testa della persona seduta sella panchina non si era mosso di un
millimetro, eppure qualcosa gli diceva che ero io ... si
avvicinò pian piano, un dolce profumo lo indirizzava verso la
panchina, non si era sbagliato, ero proprio io.
-Ale- pronunciò nuovamente il mio nome, ma senza successo,
infatti la persona era rimasta nella sua posizione con il viso coperto
dal cappellino.
Il moro girò intorno a quella strana figura, fermandosi davanti.
Stavo ascoltando il mio mp3 quando, un giovane alto si fermò
davani a me, qualche istante per riconoscere il profuo e alzai la
testa, nascosta da un cappellino.
-Ero sicuro di non sbagliarmi- sorriso smagliente, occhioni nocciola, l'avevo riconosciuto dal suo profumo.
-Ehy Tom, già sveglio?-
-Si, ma perchè non sei venuta prima, dovevamo uscire tutti a pranzo, Nicol ha detto di averti mandato molti SMS-
-io non ho ricevuto nessun SMS altrimenti sarei venuta volentieri. Ma adesso Bill dov'è???-
-non lo so, quando me ne sono andato stava con Nicol-
-ah ok, tu dove vai adesso?-
-a casa devo ancora fare i compiti e poi non ci ho capito un bel niente-
-ihihih, io l'ho fatti tutti, non è difficile, ripassati le regole!-
-e dove sono le regole???-
-sul libro forse!!!-
-emmm ... di cosa parlano gli esercizi???-
-ho capito ... ti serve una mano?-
-anche due, vieni a casa mia?-
-se vuoi, ma ho il quaderno a casa mia-
-se li hai saputi fare una volta, ci riuscirai anche la seconda!!!-
-va bene!!!-
Stavamo andando verso casa, quando fermandoci davanti un parco, avevamo
notato entrambi una figura famigliare, davanti una ragazza con un
cappellino, non poteva che essere Bill.
-Bill, che fai?- Tom aveva urlato, curioso di sapere cosa stesse facendo il gemello.
Il moro si era girato di scatto e vedendomi era corso
sorpreso nella mia direzione
-ciao Ale!!! Perchè non sei venuta oggi?-
-Non mi sono arrivati i messaggi e poco fa ho incontrato Tom-
-Ah e dove state andando?-
-a casa nostra, mi aiuta con matematica visto che non ci ho capito niente-
-si, ore ne aprofitta, tu li sai fare i compiti-
-emmm ... cos'è la matematica?-
-ok, ti serve una mano, vieni anche te, così vi aiuto tutti e due in una volta sola-
Arrivati a casa, avevamo passato gran parte del tempo a giocare e
scherzare, ha raccontarci gli avvenimente dell'ultimo momento,
prendendo anche un po' in giro le vittime. Solo gli ultimi dieci minuti
li avevamo spesi per impegnarci nella matematica, o meglio l'unica che
faceva qualcosa ero io, loro scrivevano ciò che dettevo, e pian
piano spiegai loro a grandi linee cosa dovevamo fare.
-ragazzi, si è fatto tardi, è meglio se ora vado-
-se vuoi rimani a cena ... Tom chiama mamma e digli di passare a prendere la pizza-
-no davvero, preferisco tornare a casa, sarà per un'altra volta-
-ok, allora ti accompagno.-
-come vuoi, ma tranquillo che non mi perdo-
-mi fa piacere, quindi andiamo-
Dopo essere usciti, si creò un'atmosfera fin troppo silenziosa e il moro decise di interrompere il tutto: -dev'essere una gran cuoca tua madre visto che hai rifiutato una cena a casa Kaulitz-
-Non me lo ricordo più-
-ma che dici, come fai a non ricordarti come cucina tua madre???-
era confuso, non capiva il senso delle mie parole e soprattutto non
capiva perchè non sorridevo più e perchè mi ero
chiusa in me stessa.
-niente, lascia stare è una storia lunga-
-ed io non mi stanco di ascoltarti e poi, non è tanto tardi possiamo anche sederci-
-ma cosa vuoi che ti dica? La mia
famiglia è morta e con loro una parte di me, ora vivo con mia
nonna e non voglio lasciarla sola. Contento ora sai la verità,
potrai dormire sanza questo grandissimo dubbio- ero arrabbiata,
ma non con lui, che da povero malcapitato aveva subito il mio odio
verso la vita, ero arrabbiata con il mondo intero per avermi tolto la
cosa più preziosa del mondo, una cosa che non si può
nemmeno paragonare con l'oro i gioielli o i soldi.
Bill mi abbracciò, nonostante io rimasi ferma come un bastone: -Mi
dispiace, non lo sapevo. Hai detto che ora posso dormire tranquillo
senza nessun dubbio, ma ti sbagli ora ho un peso sul cuore che non
è facile da togliere. Se vuoi ne possiamo parlare, non sono mai
stato bravissimo con le parole, ma me la cavo piuttosto bene con le
persone-
-grazie, ma non cred...-
-no, non devi dire nulla se non
te la senti, basta che ora mi abbracci, perchè ti voglio sentire
vicina. Ale ci conosciamo da poco, ma mi sembra di conoscere meglio te
di tutti gli altri, escluso mio fratello naturalmente-
Mi lasciai coccolare dalle sue esili braccia, era una bella sensazione,
sentivo di avere qualcuno vicino, qualcuno che mi sapesse ascoltare e
su cui potevo contare in caso di bisogno.
-grazie per essermi vicino, sei
la prima persona che non cerca di approfittare di questa situazione per
farmi stare peggio o addirittura per prendermi in giro-
-Ale ascoltami bene, io sono come
mi vedi e non potrei mai fare una cosa del genere, perchè non
è nella mia natura e se vuoi parlare, possiamo tranquillamente
sederci e senza obbligi raccontarci la nostra vita, io ti dico un po'
di me e tu mi dici un po' di te, dev'essere un bel modo per conoscersi.
Mi uscì una piccola risatina, era davvero dolce quel ragazzo, sapeva dire le cose giuste al momento giusto.
-va bene, ma inizi tu-
-ok, aniamo a sederci-
tutte le panchine erano occupate, non c'era più posto, quel
giorno, nonostante fossero le sette e mezzo di sera, il parco era pieno
di felici coppiette, gruppi di amici o anziani che passeggiavano
silenziosamente prima di arrivare a casa.
-è tutto occuppato, dove possiamo andare??? Aspetta, c'è un albero libero, ti va se ci sediamo li sotto?-
-si va bene- Il moro non
si arrendeva facilmente, anche se aveva sempre detestato tutto
ciò che camminava o volava, ed era molto piccolo, non rinunciava
ed accetta senza pensarci troppo.
-allora dimmi, cosa vuoi sapere?-
-non lo so raccontami un po' di te-
-vediamo ... mmm ... mi sono
trasferito qui quando avevo sei anni ed i miei genitori hanno
divorziato, è stata dura, ma poi ho superato la cosa grazie a
mio fratello, noi ci siamo uniti particolarmente in quel momento e
abbiamo condiviso tutto, forse è per questo che ancora riesco ha
sopportarlo. Ora tocca a te!- e mi lanciò come una sfida, ma che voleva intendere: "tranquilla, non sono qui ha giuducarti"
-va bene. Vivevo a Monaco,
qualche giorno prima che finisse la scuola avevo litigato con mia
madre, perchè non voleva che saltassi la scuola gli ultimi
giorni, e mi ha vietato di andare con il mio di motorino. Per ripicca
mi sono fatta accompagnare a casa da un mio amico, lei non voleva
perchè diceva che era pericoloso andare in due sul motorino,
quel giorno Jimmy ha fatto un incidente e non si è salvato,
perchè aveva dato il suo casco a me. Arrivata in ospedale mi
hanno controllato, era tutto a posto, infatti non mi hanno tenuto
nemmeno in osservazione un giorno, ho aspettato ore e ore, ma i mie
genitori non venivano a prendermi. Li ho chiamati ripetutamente e alla
fine ... mi ha risposto un carabiniere e mi ha spiegato che avevano
fatto un frontale e nessuno di era salvato. È stata tutta colpa
mia capisci, io non dovevo andare in motorino- una lacrima mi rigò il viso, lui era rimasto a guardarmi, solo dopo mi abbracciò e mi diede un bacio sulla testa:-mi
dispiace Ale, ma ora non ci devi più pensare, spesso la vita
è troppo crudele con noi e la cosa peggiore è che non si
può tornare indietro, puoi semplicemente migliorare e non
ripetere gli stessi errori, quindi non credo che tua madre sia felice
nel vederti piangere e soffrire, lei vuole il meglio per te.- le
sue parole mi avevano aiutato, ma io continuavo ha sentirmi in colpa e
ah rivedermi le immagini del passato davanti agli occhi.
-Bill vattene, lasciami da sola-
-no, non posso lasciarti sola e soprattutto non voglio lasciarti sola-
-ma tu devi, potrei farti soffrire, sono nata per questo-
-non devi dirle queste cose,
nemmeno per schierzo, non è stata colpa tua. Si tu sei andata su
quel cazzo di motorino, ma sai quante volte l'ho fatto anch'io? Sono
stati semplicemente sfortunati loro, questo significa che forse Dio
aveva bisogno di quattro angeli, e ha scelto quelli migliori, anche se
era meglio di no-
-allora promettimi che farai solo il cattivo d'ora in poi, io non voglio perderti-
-ah ah ah non ti preoccupare io non ti lascio-
-Ti Voglio Bene-
-sapessi io-
Rimanemmo per un po' in silenzio, le lacrime continuavano a scendere
dai miei occhi, calde rigavano il mio volto, per poi cadere a terra. I
miei occhi erano rossi e gonfi, i capelli coprivano la parte di viso
che non appogiava sul petto di Bill. Guardavo un punto fisso nel vuoto.
-Ale, ti prego ora non piangere più, mi fai star male, non so cosa dirti, non voglio vederti così-
-grazie, hai fatto tanto per me,
ora vado a casa, nonna si starà preoccupando, ci vediamo domani
a scuola e ti prego non dirlo a nessuno-
-ti accompagno e fidati, rimarrà il nostro segreto- mi strappò un sorriso e ci avviammo verso casa.
Mi
scuso moltissimo per il ritardo, il capitolo era nella mia testa, ma
dovevo trovare il modo migliore per scriverlo ... spero di esserci
riuscita ... l'ultima parte spiega l'inizio della storia e di questo
capitolo, spero che non ci siano dubbi ... per qualsiasi cosa chiedete
sono felicissima di rispondere ... nel prossimo capitolo ci saranno
sicuramente pezzi più leggeri e divertenti, infatti
parlerà di una giornata di scuola dove Ale sarà alle
prese con Miss Streghetton e Nicol ... spero di aggiornare presto baci.
RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO E SONO FELICE DI AVER AVUTO PIù COMMENI DEL SOLITO ....
kikaulitzki: grazie
per i comlimenti ... ed ecco una nuova Nicol, se fino ai capitoli
precedenti era la ragazzina debole e indifesa, sta tirando fuori gli
artigli per il dolce Kaulitz ... chissà nel prossimo capitolo
... fammi ssapere cosa ne pensi Bacioni
Arina: emmm
scusa per gli errori, vado sempre di fretta e capita che non rileggo,
cosa sbagliatissima che d'ora in poi non farò. Comunque sono
contenta che la storia ti piaccia e fammi sapere come è qusto
capitolo ... Baci
babakaulitz: eheh
... hai ragione è un bel tipetto Alessandra ... comunque grazie
per aver commentato, mi ha fatto piacere e spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto Bacioni
very_lupi: che
bello ... sono felice che piaccia anche a te questa storia ...
non sapevo se i pensieri erano chiari, ma grazie a te ho capito che
funzionano ... che dire continuerò ad usarli. Baci e commenta se
ti fa piacere.
SISSINA: sono felice che ti piaccia ... spero che tu continuerai ha seguirla baci
Pocia: sono
felice di averti come nuova fan ... ma con tutti questi complimenti
arrossisco continua ha seguirmi se ti fa piacere bacioni
miky483: scusa
se l'aggiornamento non è stato rapidissimo ... ma spero che il
prossimo arriverà prima di questo ... commenta se ti fa piacere
e nel prossimo spero ti divertirai perchè ho molte idee
soprattutto per quanto riguarda Ale e Miss Streghetton e poi vedremo
anche una nuova Nicol ... non ti anticipo di più Baci baci
bacioni
_Glossy_:
che dire ... non posso che essere felice e ringraziarti per i
complimenti ... poi non ti preoccupare Tom rimane quello che è
... a noi piace così. Per quanto riguarda le litigate tra Ale e
Kat ... non ti preoccupare nel prossimo capitolo ne accadranno delle
belle!!! ;-) a presto BACIONI
RINGRAZIO NUOVAMENTE TUTTI ... BACIONI E CONTINUATE A RECENSIRE IN TANTI
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