Chi l'avrebbe mai detto? di gemellina (/viewuser.php?uid=10499)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Finalmente libera ***
Capitolo 2: *** un simpaticissimo incontro ***
Capitolo 3: *** un nuovo lavoro ***
Capitolo 4: *** Il taglio definitivo ***
Capitolo 5: *** Quella non è una semplice bambina ***
Capitolo 6: *** Ti ricordi di me? ***
Capitolo 7: *** Una giornata con Dana ***
Capitolo 8: *** Voglia di caffè in un semplice bar ***
Capitolo 9: *** Una giornata normale?no grazie! ***
Capitolo 10: *** Il regalo! parte prima ***
Capitolo 11: *** Il regalo-parte seconda ***
Capitolo 12: *** Il bosco nella sequoia ***
Capitolo 13: *** Confusione ***
Capitolo 14: *** Stare da soli in compagnia ***
Capitolo 15: *** Fiori e complimenti ***
Capitolo 16: *** La fantomatica rimpatriata-Parte Prima ***
Capitolo 17: *** La fantomatica rimpatriata-Parte Seconda ***
Capitolo 18: *** Buon Compleanno ***
Capitolo 19: *** V come Vendetta ***
Capitolo 20: *** Io, sto sognando! ***
Capitolo 21: *** Il quadrato amoroso ***
Capitolo 22: *** Una richiesta inattesa ***
Capitolo 23: *** Sua eccellenza, il Ministro! ***
Capitolo 24: *** Una nauseante lotta mediatica ***
Capitolo 25: *** I sintomi portano a.... ***
Capitolo 26: *** Paternità inattese ***
Capitolo 27: *** Un Grifone tra le Serpi ***
Capitolo 28: *** Questione di nomi ***
Capitolo 29: *** Per fortuna esistono le amiche ***
Capitolo 30: *** Pronti, Partenza... Via! ***
Capitolo 31: *** Finalmente genitori ***
Capitolo 32: *** Croissant, tragedie babbane ed ex-mariti... ***
Capitolo 33: *** Tutto in Famiglia ***
Capitolo 34: *** Matrimoni e Pregiudizi ***
Capitolo 35: *** Addio al nubilato e alla dignità ***
Capitolo 36: *** Il matrimonio del mio migliore amico ***
Capitolo 37: *** Sono davvero solo sciocchezze? ***
Capitolo 38: *** Se avesse interpretato i miei sogni... Freud avrebbe preferito cambiare mestiere ***
Capitolo 39: *** Pranzo dai suoceri ***
Capitolo 40: *** Amo ti ***
Capitolo 41: *** Goodbye my... è morto Steve Cupree, vero? ***
Capitolo 42: *** Io, Pansy, Blaise, Draco, Emma, Lud... Candyman ***
Capitolo 43: *** Una cena mostruosa! ***
Capitolo 44: *** Che mondo sarebbe senza risse? ***
Capitolo 45: *** Gelosie da papà ***
Capitolo 46: *** Stavan i capei d'oro a Lucius sparsi... ***
Capitolo 47: *** Tra Belfagor e Beowulf... quesiti esistenziali! ***
Capitolo 48: *** Che Bambi sia con noi! ***
Capitolo 49: *** Oggi mi sposo! ***
Capitolo 50: *** Sì, lo voglio! ***
Capitolo 51: *** I coniugi Malfoy ***
Capitolo 52: *** Welcome to Polinesia ***
Capitolo 53: *** L'isola delle prime volte ***
Capitolo 54: *** Clepton, Malfoy e .... Zabini! ***
Capitolo 55: *** Un'innocente partita a Beach Volley! ***
Capitolo 56: *** Bistecca croccante insaporita alla menta con cocco grattugiato! ***
Capitolo 57: *** L'isola dei fiumi di tequila... ***
Capitolo 58: *** L'insidia del sesso! ***
Capitolo 59: *** Normalità sofferta! ***
Capitolo 60: *** Rottura di... ***
Capitolo 61: *** Il destino di due gemelli ***
Capitolo 62: *** Meringa! ***
Capitolo 63: *** Strani presentimenti ***
Capitolo 64: *** Scomode Verità ***
Capitolo 65: *** Solo 15 test! ***
Capitolo 66: *** Tutti pazzi per la chat! ***
Capitolo 1 *** Finalmente libera ***
chi l'avrebbe mai detto
“Libera. Finalmente dopo due anni era di nuovo
libera.
E se si fosse fermata a riflettere sarebbe potuta
arrivare alla conclusione che quella prigionia l’aveva voluta lei ed era stata
solo colpa della sua avventatezza.
Indossava un elegantissimo tailleur pantalone grigio che
le conferiva un’aria sofisticata, i lunghi capelli castani lievemente ondulati
le ricadevano morbidi sulle spalle e trasmettevano anche loro
quell’irresistibile senso di libertà.
Era immobile sulla scalinata del tribunale; voleva
imprimere dentro si sé quel momento di riacquistata
libertà.
Aveva firmato le carte del divorzio ed ora finalmente
era una dona libera.
Un taxi nero l’attendeva alla fine della scalinata;
l’ultimo gesto del suo ormai ex marito era stato chiamarle un taxi, ma dopo due
anni non aveva ancora capito che detestava quei dannati taxi neri con gli
autisti più rozzi che potessero esistere?
C’erano troppe cose che le ricordavano quei due anni
infernali, aveva perso i suoi migliori amici; uno l’aveva sposato e l’altro era
partito per inseguire il suo sogno e a quanto dicevano i giornali c’era
riuscito.
Stava per
abbandonare la sua vecchia vita; preparati mondo Hermione Jane Granger
stava arrivando”.
***
Niente taxi. Se devo cambiare la mia
vita devo iniziare dalle piccole cose.
Sono alla fermata dell’autobus, so
che arriverò a casa con venti minuti di ritardo, ma non mi
interessa.
No ho nessun marito da accudire e a
cui preparare il pranzo in fretta e furia solo perché alle 12:49:07 deve essere
un ufficio perché alle 12:50:00 darà inizio alla più importante riunione del
secolo con una decina di uomini imbalsamati che annuiranno ad ogni sua singola
parola.
“ Siete un branco di
incompetenti”
“ la trovo un’ottima idea signor
Potter”
Ok…alle volte la mia mente gioca
brutti scherzi.
L’autobus si ferma davanti a me,
salgo e noto che siamo un po’ tutti ammassati gli uni contro gli altri… ma la
cosa non mi infastidisce per niente.
Il viaggio si può definire
rocambolesco, ma dopo essermi liberata di alcuni gomiti incastonati nelle mie
povere costole, scendo.
Sono scesa e comincio a respirare a
pieni polmoni… questa è l’aria del quartiere dove ho affittato un piccolo
appartamento per iniziare la mia nuova vita da single senza alcuna
preoccupazione se non quella di comprare la carta
igienica.
Sono entrata, mi guardo intorno come
una bimba curiosa con gli occhi che sprizzano allegria da tutti i
pori.
I miei occhi dopo un lungo vagare si
soffermano su un cartello su cui giace la scritta “
GUASTO”
Cavolo… dovrò farmi sei piani a
piedi, ma stranamente non m’importa, sono troppo felice per preoccuparmi
dell'’ascensore fuori servizio.
Sono davanti alla rampa di scale,
tolgo le scarpe di vernice nera dal tacco vertiginoso e comincio a correre verso
la mia nuova abitazione.
Ok… la mia nuova abitazione lascia a
desiderare, non è per niente accogliente, ma mi basterà togliere questi orrendi
scatoloni dall’ingresso, far volatilizzare questo metro e mezzo di polvere,
riverniciare il soggiorno e la cucina le cui pareti sono piene di
crepe…
Ok! Le cose da fare sono davvero
tante, ma con la mia forza di volontà riuscirò nel mio
intento.
La prima cosa da fare è cambiare
abbigliamento, non mi sembra congeniale dare un aspetto vivibile al mio
appartamento indossando un tailleur elegantissimo.
Apro una delle valigie e en tiro
fuori una maglietta nera con un simbolo giapponese che stando ai giapponesi che
me l’hanno venduta durante la mia luna di miele in giro per l’Oriente dovrebbe
significare “ Amore”; poi prendo un jeans chiaro parecchio strappato e un paio
di coloratissimi calzini.
Lego i mie capelli in una coda e mi
metto subito al lavoro.
Lavoro da due ore senza sosta e sono
completamente distrutta; sto riverniciando di un tenue giallo il soggiorno e
sono letteralmente elettrizzata.
Sto per buttarmi sul divano,
accendere la TV e strafogarmi con una vaschetta di
gelato al cioccolato quando qualcuno di non identificato bussa alla
porta.
Apro. Una simpatica vecchietta mi
sorride e mi porge un cestino dal quale sale un buon odore di focaccine al miele
che mangerò per cena.
“ Salve!”
dico.
“ Salve, sono la signora Snooke, la
vostra vicina!”
Arriccio il naso “ Prego, si
accomodi” tolgo la vaschetta del gelato che giace sul divano, spengo
la TV e mi accingo
a fare amicizia con la mia nuova vicina.
Un’ora dopo la simpatica vecchietta
è ancora seduta sul divano.
Mi sta rimbambendo raccontandomi la
fine che hanno fatto le inquiline precedenti e con una certa nonchalance mi ha
fatto capire che:
1)
Non devo
mettere TV e radio ad alto volume
2)
Non devo
organizzare feste, e né cene se gli invitati sono individui
rumorosi
3)
Non devo
portare in casa mia un uomo diverso ogni sera
La signora capita bene; sono
Hermione Jane Granger la ragazza più seria di tutta Hogwarts, sono un po’ più
matta e incasinata, ma la mia indole è sempre quella.
Che strazio!!! Divorzio perché
voglio essere libera e mi ritrovo con un tiranno che si spaccia per una
simpatica vecchietta.
Praticamente ha distrutto il mio
pomeriggio lavorativo, e quando 17 minuti dopo se ne va chiudendosi dietro la
porta, non posso far altro che fare quattro capriole dalla
felicità.
Per cena mangio le sue focaccine al
miele, lavoro un’altra oretta e già alle 22 crollo sul divano come se non
dormissi da giorni.
E’ un esperimento ed è la prima
volta che mi cimento con una fanfiction che riguarda la vita dopo
Hogwarts.
Beh… spero vi piaccia.
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Capitolo 2 *** un simpaticissimo incontro ***
capitolo 2
Eccomi con il secondo capitolo. Spero vivamente che non
sia noioso.
“mmm” mugugno sempre appena
sveglia.
Dopo 5 minuti di sano stiracchiamento, sono pronta per
una doccia e una sana colazione.
Ho fatto la doccia senza alcun problema, adesso mi
accingo a preparare qualcosa per colazione; apro il frigorifero e ogni sorta di
stipo e mi rendo conto che non ho provviste.
Se tutta la popolazione fosse costretta a rinchiudersi
in casa per via di un pericolo imminente, io morirei di
fame.
Mi asciugo i capelli con un colpo di bacchetta e indosso
una gonna lunga di jeans con sopra una maglietta bianca e
grigia.
Prendo la mia borsa di tela e dopo aver controllato di
aver preso: bacchetta, cellulare, soldi, chiavi e un libro posso uscire di
casa.
Salgo sulla mia Mini Cooper blu e parto alla volta del
supermercato.
Dopo 15 minuti arrivo a destinazione, posteggio e prendo
un carrello che conterrà tutta la mia spesa. Ci metto dentro anche la borsa
perché non ho intenzione di tornare a casa senza un
braccio.
Inizio a inoltrarmi per i numerosi scomparti del grande
supermercato e mi fermo davanti ai cereali per la mia prima
colazione.
Sono indecisa se prendere quelli alle gocce di
cioccolato oppure i semplici fiocchi d’avena. Sono già passati cinque minuti e
siccome la reputo una scelta amletica li metto entrambi nel
carrello.
Gli alimenti mi vengono pagati da Harry, quindi non ho
il problema della restrizione economica.
Adesso sono soddisfatta e posso
proseguire.
Uno scaffale che mi ha sempre affascinata è quello con
tutto l’occorrente per fare i dolci.
Ehm… io non ho mai fatto né una torta né un misero
pasticcino!!!
Mi metto un dito sulla bocca che mi dà l’aria da
intellettuale.
Come se già non ce l’avessi!!!
Inizio con il mettere un po’ di strani prodotti colorati
nel carrello senza preoccuparmi di che cose contengano e quando
scadano.
Sto per proseguire il mio cammino, quando una simpatica
bimba mi viene addosso.
“ Dana… Dana… Dana” sento una donna e per
un’associazione di idee credo che quella bella bambina si chiami Dana e che sia
sfuggita alla sua mamma.
“ Sto scappando da quella donna…” mi dice con la sua
simpatica vocina e si nasconde tra le mie gambe e nascosta ben bene dietro il
carrello stracolmo di roba per dolci.
Vedo una donna grassa e di mezza età avvicinarsi e
sempre con una geniale associazione di idee ne deduco che quella signora non è
la madre di quella bellissima bambina.
La guardo e lei si porta il suo ditino alla bocca e mi
fa segno di stare in silenzio.
Questa peste mi ha messo in pericolo; per quanto ne so
quella donna robusta potrebbe denunciarmi per tentato rapimento se non dico che
la bimba si è nascosta e che io non l’ho forzata?
Sto entrando in crisi.
“ Dana esci fuori da lì!” sento dire alla
donna.
Traggo un respiro di sollievo e cerco di sorridere alla
donna.
La bambina esce e mette il
broncio.
“ Mi annoio… voglio papà!” dice la
bimba.
“ Sai che tuo padre tornerà solo la settimana prossima!”
le dice la donna e dalle sue parole traspare la compassione che nutre per quella
bambina forse troppo attaccata al padre che per non vede
mai.
Sorrido come un’ebete e sento i muscoli facciali
indolenzirsi e non volerne sapere di tornare ad un’espressione più o meno
seria.
“ Scusi signorina, ma per quanto questa bimba possa
essere educata adora importunare la gente e metterla in situazioni
imbarazzanti!”
Mi porto una ciocca di capelli dietro l’orecchio “ Non
si preoccupi, questa bimba è davvero adorabile!”
Le accarezzo la testolina, e se si dice a tutti i
bambini che sono bellissimi anche se sono dei rospi, devo ammettere che lei è
veramente bella.
Ad occhio e croce potrebbe avere sei
anni.
E’ piccolina e la sua carnagione è bianchissima e quelle
gote sempre arrossate, tipiche dei bambini, le conferisce un’aria tutta
particolare che le fa brillare ancor di più quei grandi occhi
grigio-blu.
Non ha i capelli molto lunghi, sono ondulati e
biondissimi… sembrano quasi dorati.
Per essere così bella, quella bimba deve aver due
genitori stupendi.
“ Come avrai di certo capito dalle urla della signora
Piddy, mi chiamo Dana!”
E come se fosse una donna della mia età mi porge la
manina paffuta, mi sento quasi in imbarazzo davanti a questa
bambina.
“ Piacere Dana, io sono Hermione!” rispondo
sorridendole.
Dana inizia a fare qualche saltello dalla
felicità.
“ Che bello signora Piddy… ho una nuova amica!!!”
La donna le sorride e poi sorride anche a me; ad un
certo punto mi sento pronunciare qualcosa che suona come “ Ti andrebbe un
gelato?
Se fossi stato un sequestratore potrei ammettere di
essere proprio bravo a lavorarmi i bambini, ma fortunatamente non lo sono, E
così dopo la benedizione della donna e un abbraccio alle gambe di Dana ci
rechiamo alla cassa, dove pago, poi ci rechiamo nella gelateria più
vicina.
La bambina mi ha preso per mano e adesso devo dire che
mi fa un po’ paura.
Tiene la mano sia a me che alla sua governante, ha gli
occhi chiusi e canticchia una strana melodia.
Distolgo lo sguardo da Dana e noto l’insegna della
gelateria.
Adesso siamo tutte e tre sedute e la bimba è scomparsa
sotto il menu.
“ Sa già leggere?” chiedo.
“ Si, è una bambina molto precoce. Suo padre le ha
insegnato a leggere quando aveva solo due anni.”
Deglutisco, nemmeno io ho iniziato a leggere così
presto.
“ Allora… voglio una mega coppa ai frutti di bosco con
tanta panna!” dice.
Ordino la sua mega coppa e due caffè per me e la
signora.
Stiamo un altro po’ a parlottare, fino a quando la
signora Piddy dice che devono tornare a casa perché il padre di Dana torna dal
suo lungo viaggio.
Dana mi salta addosso e mi
abbraccia.
“ Ti abbandoniamo solo perché adoro il mio papà… perché
se erano i nonni…”
La donna sorride e la prende in
braccio.
“ Grazie per il gelato e il caffè!”
dice.
“ Si figuri!” rispondo.
Do un bacio sulla testolina dorata a Dana e mi dirigo
verso la macchina.
Quando arrivo a casa, l’ascensore è ancora
guasto.
Salgo tutte quelle dannate scale e aperta la porta mi
ritrovo davanti al caos.
Mi butto sul divano e dando un’occhiata alla spesa, mi
rendo conto di non aver comprato nulla di salutare.
Sbuffo e rimango lì a guardare il
televisore.
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Capitolo 3 *** un nuovo lavoro ***
cap4
Cercare un lavoro è stressante, ma non mi va proprio di
lavorare alle dipendenze di Harry.
Gli voglio ancora bene, so che potrò sempre fidarmi di
lui e che lui ci sarà sempre per me, ma voglio stare un po’ da sola. Siamo stati
avventati a convolare a nozze e se ripenso alla mia disastrosa vita matrimoniale
la voglia di non risposarmi si fa viva in me come non mai.
Mi piacerebbe sapere cosa fa Ron e come sta; non ci
vediamo dai tempi del matrimonio.
Potrei chiamarlo, ma ogni volta che guardo la sua
espressione felice su uno delle riviste magiche sul Quidditch, mi rendo conto
che la mia idea non è attuabile.
Sorseggio il mio caffè e continuo a guardare i possibili
posti di lavoro.
Scoppio a ridere quando leggo un annuncio di cavia in un
laboratorio scientifico.
La mia mente comincia a viaggiare e ad immaginarmi in
una stanza fredda e buia con un mucchio di scimmie e uno scienziato pazzo che mi
fa provare le sue stupide pozioni, per poi magari tornare a casa con un occhio
in più e un orecchio in meno.
Scuoto la testa e continuo la
lettura.
“ Eureka!!!” sento uscire dalla mia bocca, e quando noto
un paio di mamme con i loro bambini a passeggio nel parco soffermarsi a
guardarmi, sprofondo nell’imbarazzo e mi copro il volto arrossato con il
giornale.
Sembra il lavoro che fa per me; hanno bisogno di una
commessa in una libreria del centro.
Cerchio l’annuncio con il pennarello rosso e felice come
non mai, mi reco in centro con la mia deliziosa macchina.
Quando arrivo al mio possibile e nuovo posto di lavoro,
mi rendo conto che quello è il mio sogno proibito.
Entro e con quei vestiti mi sento un po’ fuori
posto.
Il locale non è molto grande, ma è terribilmente
colorato.
Le pareti sono una di un colore diverso dell'’altro e
gli scaffali sono stracolmi di libri.
Sparsi un po’ ovunque ci sono dei peluche tenerissimi e
tanti fiori, sembra di essere nel mio paradiso.
Sono ancora lì con la bava alla bocca quando mi si
avvicina una ragazza dall’aria molto simpatica.
Credo abbia la mia età, quindi circa 26 anni; è
piuttosto alta, ha i capelli neri raccolti in due trecce piuttosto
lunghe,
ha degli occhi verdi molto espressivi e comunicano molta
allegria.
“ Ciao, posso esserti utile?” mi
dice.
Mi schiarisco la voce, mi ero proprio fissata a
guardarla.
“ Ehm… sono qui per l’annuncio sul giornale!” dico con
professionalità.
Lei mi sorride.
“ Ti piace leggere?” mi chiede.
Io annuisco.
“ Ti piacciono i bambini?”
Annuisco di nuovo.
“ Ok… sei assunta! Io sono Emma la tua nuova datrice di
lavoro se così mi posso definire!”
Sono senza parole! Sono stata assunta e senza il minimo
sforzo! Wow!!!
“ Ehm… non credevo che sarei stata assunta. Io sono
Hermione piacere!” le porgo la mano e lei la stringe con foga; inconfondibile
segno di una persona con carattere e tanta determinazione… in una sola parola
me.
Stiamo circa venti minuti a parlare e dopo averle dato
le mie referenze mi congeda dicendomi.
“ Sembri una ragazza interessante, ci vediamo domani
alle nove!”
Sono elettrizzata, totalmente
felice.
La saluto con uno splendido sorriso e per festeggiare il
mio licenziamento e in tempo record anche il mio nuovo lavoro, decido di
pranzare fuori.
Ho pranzato e ancora credo che sia tutto un
sogno.
Mi sento così energica che per tutto il pomeriggio non
sto un attimo ferma.
Decido di ultimare la spesa e cercare di comprare le
cose essenziali per la mia sopravvivenza e poi mi dedico alla mia casa e al
renderla un po’ più abitabile.
Per cena sono distrutta, non mi reggo in
piedi.
Non ho proprio voglia di mettermi ai fornelli, così mi
preparo un mega sandwich che consumo mentre leggo uno sdolcinatissimo romanzetto
rosa che mi ha prestato Ginny qualche anno fa.
L’ho praticamente letto in meno di un’ora, la trama era
così banale che non c’è stato neanche bisogno di
applicarsi.
Forse è perché sono fresca di divorzio che vedo l’amore
come una cosa banale lontana anni luce da me, ma oggi proprio non riesco a non
essere cinica nei confronti di stupidi romanzi, fiori, canzoni e cioccolatini a
forma di cuore.
Vorrei innamorarmi, ma non credo di essere
pronta.
Non sono pronta a soffrire di nuovo per un
uomo.
Il mio cuore si è chiuso ed è come se respingesse ogni
mio tentativo di aprirlo; magari iniziando da un semplice libero smielato, ma la
cosa mi sembra più complicata del dovuto.
Penso ai sentimenti di amicizia che nutrivo per Harry
che poi si sono tramutati in amore senza che io potessi fare nulla per impedirlo
e improvvisamente mi sento vuota.
Mi butto sul letto e inspiegabilmente inizio a
piangere.
Eccomi con un nuovo capitolo, se questa fanfiction è
orribile vi prego di farmelo sapere,
certo non ne sarei felice, ma comunque mi sarebbe di grande
aiuto.
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Capitolo 4 *** Il taglio definitivo ***
capitolo3
Ore 07:00:00 disgraziatamente suona quella dannata
sveglia a forma di mucca che Ron mi ha regalato per il mio sedicesimo
compleanno.
La cerco a tentoni, ma con la testa affondata nel
cuscino riesco solo a farla cadere sul pavimento, con il solo risultato di aver
azionato involontariamente chissà quale meccanismo e adesso non la smette di
muggire.
Primo appunto della giornata: comprare una sveglia
oppure far sapere a Ron che ne ho bisogno di una.
Sbadiglio. E con un’andatura strascicata mi trascino in
cucina, dove farò colazione con i miei cereali, ma appena apro il frigo mi rendo
conto di non possedere latte.
Accendo il televisore e mi metto a mangiucchiare cereali
seduta sul divano.
Mi sento sola.
Ho gli occhi fissi sullo schermo, ma non riesco a
percepire nemmeno una battuta…
Dopo mi rendo conto che sto guardando un film dove la
protagonista è un avvocato.
Merda!!! Io ho un lavoro, ecco perché la sveglia è
suonata a quest’orario indecente.
Mi infilo sotto la doccia e con dispiacere noto sulla
mia pelle che l’acqua è bollente, sono entrata nel panico e non mi sono accorta
di dover regolare la temperatura.
Sto lì qualche secondo, giusto per non farmi dire che
puzzo come una barbona.
Adesso mi trovo china sulla valigia; ho tutti gli abiti
spiegazzati, dovrei trovare 10 minuti di tempo per riporre i miei vestiti
nell’apposito armadio.
Ieri avrei dovuto fare un mucchio di cose, e cos’ho
fatto?
Ah già! Ho conosciuto una simpatica
bambina.
Sbuffo.
Indosso la prima gonna nera a pieghe che trovo, una
camicia bianca e una giacca nera.
Metto le mie adorate scarpe con il tacco e mi appresto a
passare sul mio viso un filo impercettibile di trucco.
Faccio qualche moina allo specchio; adesso sì che sono
veramente pronta.
Con la mia deliziosa Mini Cooper blu mi avvio verso il
mio posto di lavoro. Il Ministero.
So che può sembrare triste, ma purtroppo ci lavoro da
molti anni.
Il mio ex marito, ossia Harry Potter è il nuovo ministro
della magia, ma prima che lui lo diventasse lavoravamo entrambi là come semplici
impiegati; ed io sono rimasta una semplice impiegata con la fortuna di essere la
moglie di Harry Potter. Dopo la sconfitta di Voldemort la sua notorietà era
arrivata alla stelle.
E la mia rabbia stava raggiungendo la sua notorietà; non
ero più Hermione Granger la secchiona so-tutto-io, ma la signora
Potter.
A me è sempre piaciuto primeggiare, ma non come donna
che prepara lo stufato più gustoso al proprio marito dopo un orribile giornata
di lavoro.
Dopo aver incocciato numerosi semafori rossi, arrivo a
destinazione e l’atmosfera mi sembra di colpo più grigia.
Posteggio con infinita cura la mia macchina e mi accingo
a scendere e salire le scale del ministero.
Entro e saluto ogni essere respirante che ho la “
fortuna” di incontrare.
Salgo e arrivo nel mio ufficio.
Mi siedo ed inizio a controllare il lavoro che devo
svolgere.
Ho davanti dei fascicoli, ma una strana forza,
identificata con il nome comune di noia, mi assale.
Io devo fare la spesa, devo tagliare i ponti con il mio
passato… e con questa nuova consapevolezza giungo alla conclusione che devo
cambiare anche lavoro.
Mi alzo con una forza nuova che mi circola nelle vene e
con passo spedito mi dirigo all’ufficio del Grande Capo.
Busso. Magari ho interrotto un’importante riunione.
Entro. Non aspetto neanche che una qualsiasi voce mi
dica la parolina magica.
Lui è solo e sta parlando al telefono, quando mette a
fuoco la mia figura uno strano sorrisino gli si dipinge sulle
labbra.
Dice qualcosa di sbrigativo all’uomo che si trova
all’altro capo del telefono e riaggancia.
Adesso è pronto a dedicarmi la sua
attenzione.
“ Ciao!” mi dice.
Sorrido “ Non è una visita di piacere!” dico senza mezzi
termini; magari credeva che ero lì per scusarmi e dichiarami pazza per
l’incredibile sciocchezza che avevo commesso divorziando da
lui.
Avrebbe dovuto pensarci prima il grande Harry James
Potter, prima di dire che il lavoro era più importante di me… me, Hermione Jane
Granger sua moglie nonché sua migliore amica.
Gli sventolo una busta sotto al
naso.
“ Cos’è?” mi dice afferrandola.
“ Leggi!” mi limito a dire.
Sta leggendo e adesso gli vedo strabuzzare gli occhi
dalla sorpresa.
“ Ti vuoi licenziare?”
Annuisco sicura.
“ Perché?” mi chiede grattandosi la testa con
espressione poco convinta.
“ Ho voglia di cambiare!” dico evasivamente, e
salutatolo con un cenno della mano esco dal suo ufficio lasciandolo nei suoi
pensieri perplessi e confusi.
Sono davvero soddisfatta di me, ho fatto quello che
ritenevo più giusto.
Mi darei un cinque… se solo
potessi!
Ora sorge un nuovo problema. I soldi che mi passa Harry
per gli alimenti non basteranno mai per coprire le altre spese e poi non sono
una che ama stare con le mani in mano… urge trovarsi un
lavoro.
Compro un giornale e sedutami su una panchina del parco
sorseggiando un caffè, mi accingo a trovare un lavoro.
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Capitolo 5 *** Quella non è una semplice bambina ***
aloa
Ore 07:00:00. Visto che la mucca di Ronald giace a terra
senza meccanismi funzionanti, ho messo la sveglia del cellulare.
Passo 5 minuti al mio sano stiracchiamento e, invasa da
una forza nuova mi alzo pronta per dare il meglio di me al mio nuovo
lavoro.
La mia meta è la cucina, ma rimango scossa quando vedo
il mio viso riflesso nello specchio.
Ho delle occhiaie tremende e gli occhi terribilmente
gonfi e arrossati. Faccio paura.
Afferro la mia bacchetta e mi preparo un impacco di
Asfodelo; rimedio casereccio della signora Wesley.
Prendo un bicchiere e mi verso del succo d’arancia e
tosto due fette di pane che poi imburrerò.
Faccio colazione e poi vado a fare la doccia con il mio
buonissimo bagnoschiuma al cioccolato bianco.
Ieri ne ho acquistate varie fragranze, credo che ne
userò una al giorno.
La mia pelle profuma di cioccolato bianco e lascio una
scia profumata per tutto il perimetro dell'’appartamento.
Indosso un jeans chiaro, un top bianco e un maglioncino
lilla a rete. Mi passo l’impacco sugli occhi, che in un colpo sembrano tornare
normali, e presa la borsa mi dirigo al lavoro con la mia
macchinina.
Giungo a destinazione.
Vedo Emma aprire la porta e venirmi incontro “ Ciao
Hermione, spero non abbia preso il caffè!” non ho neanche tempo di dirle ciao,
che mi presenta un bicchierone stracolmo di caffè con una spruzzatina di
panna.
“ Ciao, ehm.. grazie!” prendo il caffè che mi porge e le
sorrido.
“ Oggi è una strana giornata, è sabato”
Ascolto con interesse, mentre sorseggio quel buonissimo
caffè sporcandomi le labbra di panna, mi passo la punta della lingua sopra, ma
non riesco a capire cosa ci sia di tanto strano nel
sabato.
La mattinata trascorre tranquilla. Aiuto molti ragazzi a
cercare il libro giusto per la propria ragazza, e un po’ mi viene in mente il
mio periodo ad Hogwarts.
Sempre tra i libri; adesso che ci penso sarò mica
risultata noiosa ad Harry e Ron?
Smetto di pensarci, è entrato un altro
cliente.
“ Ciao Hermione!” è una vocina dolcissima a parlare, la
guardo bene e riconosco Dana, quella deliziosa bambina che ho incontrato al
supermercato.
“ Ciao Dana!” rispondo sorridendole “ Sei sola?” chiedo;
anche se mi rendo conto che la domanda è molto idiota… quella bimba non può
uscire sola, ha solo cinque anni.
“ Sono con la signora Piddy, sono scappata di nuovo”
assume un’espressione pensierosa “ ogni volta che scappo ti incontro…” dice; per
come si pone fa quasi paura.
Non ho mai avuto a che fare con i bambini; e con Harry
non abbiamo mai parlato di diventare genitori.
“ Sai… quando ce ne siamo andate perché era arrivato il
mio papà con una settimana d’anticipo?”
Conosceva tutti quei paroloni?
Annuisco, mi sento insignificante “ E’ rimasto solo una
sera e poi è partito di nuovo!”
Poverina. A sentire le sue parole mi si stringe il
cuore.
“ Ciao Dana!” dall’altra stanza appare Emma e saluta la
bambina , che subito le corre incontro.
“ Conosci Dana?” le chiedo.
Lei annuisce “ Praticamente è un’assidua frequentatrice
di questa piccola libreria!”
Le fa l’occhiolino; credo di essermi immaginata quella
bambina… perché quella bambina non può avere solo cinque miseri anni, lei sembra
una donna della mia età.
“ Ti senti male?”
Chissà cosa glielo fa credere. Mi siedo sulla sedia e
cerco di respirare a fondo.
“ Vuoi leggere qualche libro?” chiede
Emma.
Dana si guarda intorno come se esaminasse le copertine
di ogni libro “ Oggi non posso, magari vengo domani!” dice e salutando con la
manina paffuta esce fuori dalla libreria, dove ad aspettarla c’è la signora
Piddy con sguardo severo.
“ Quella non è una semplice bambina!” dico ad
Emma.
Emma mi guarda con aria stupita.
“ Hai indovinato… è un alieno sotto mentite spoglie!”
Sbuffo.
“ Sembra più grande della sua età!”
spiego.
Lei sospira “ Credo sia dovuto dalla difficile
situazione familiare nella quale è cresciuta!”
Dopo una lunga chiacchierata, vengo a sapere quel poco
che sa Emma su quella ambigua bambina.
Sua madre è morta pochi minuti dopo averla messa al
mondo e suo padre è sempre fuori casa. Il cuore mi si stringe sempre di
più.
Su di me aleggia un alone di
tristezza.
Torno a casa e mi preparo qualcosa per
cena.
Mi sento di nuovo triste.
Ho bisogno di parlare con qualcuno; digito il numero di
Ron… lascio squillare, ma quando sento la sua voce all’altro capo del telefono
riattacco.
Mi sento un’idiota e forse lo
sono.
Mangio un mucchio di biscotti al cioccolato davanti ad
un film d’avventura e poi esausta crollo sul mio letto troppo grande e troppo
freddo per me.
Eccomi con il nuovo capitolo, spero sempre di non
annoiarvi.
illyria93:
ti ringrazio molto, le tue parole mi sono state d’aiuto, come quelle di tutte le
ragazze che mi hanno recensito. Grazie.
Julia91.
ti ringrazio per la recensione, ma se ti svelassi tutto adesso credo non avrebbe
senso continuare a postare, credi? J
LaDamaLuthien:
sono felice che ti stia piacendo, credevo fosse un fisco totale…L
Beh..
come prevedevi, ecco che è ricomparsa la bambina.
LaDamaLuthien.
La povera hermione non ha divorziato solo x quei motivi, ma soprattutto perché
si è resa conto che sposare il proprio migliore amico, non è la cosa giusta da
fare.
Draco,
entrerà in scena tra poco… tranquilla!
Ely
91:perdono, ma credo si incontreranno nel prossimo ancora.
Perdono..
spero di non ricevere nessuna maledizione. J
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Capitolo 6 *** Ti ricordi di me? ***
jk
Ecco un nuovo capitolo. Buona
lettura.
Sono le 09:18:37 di lunedì
mattina.
Mi trovo già sul posto di lavoro, e mentre Emma risolve
un piccolo problemino con la cassa,che per strane ragioni non vuole chiudersi,
io cambio l’acqua ad un bellissimo mazzo di orchidee che il ragazzo di Emma le
ha regalato stamattina.
Domenica sera sono uscita con lei ed una sua amica.
Abbiamo trascorso la serata in un locale stranissimo dove ho fatto il pieno di
cocktail dai strani colori e dai nomi davvero curiosi.
Naturalmente sono tornata a casa barcollando e dicendo
un mucchio di stronzate. Emma era nelle mie stesse condizioni, se non
addirittura peggio, mentre Meg è rimasta sobria per evitare di finire la serata
in una cella buia e fredda a ridere per nulla.
E’ arrivato Liam. Liam è un ragazzo alto, con i capelli
lunghetti di un bel castano e gli occhi del medesimo colore. E’ un ragazzo molto
simpatico e dalla battuta sempre pronta. Ogni inizio settimana porta alla
libreria dei libri nuovi e un catalogo, in modo che Emma possa scegliere i libri
che poi Liam le porterà la settimana successiva.
Oggi l’incarico mi è stato ceduto.
Sono seduta e leggo con attenzione i vari titoli e le
varie trame.
Mentre scorro noto qualcosa di insolito per una strega
come me, che vive al confine tra mondo magico e mondo
babbano.
Calì Patil ha scritto un libro sulla magia indiana. E’
in commercio anche nel mondo babbano e la cosa mi lascia un po’ perplessa; come
mai Harry
permette questo genere di cose?
Continuo imperterrita a mettere crocette sui libri che
reputo possano essere i più importanti.
Alzando gli occhi scorgo Liam che mi
sorride.
Spero vivamente che non voglia invitarmi a bere qualcosa
con lui.
“ Senti Herm… è vero che ci conosciamo da
poco…”
Pochissimo, avrei voglia di urlargli, precisamente da
ieri sera quando ti ho visto per venti minuti in quel locale e per quel che
ricordo non credo di averti dato l’impressione di essere una ragazza molto
intelligente.
Ora che ci penso; non mi starà chiedendo d’uscire
proprio perché crede che io sia idiota?
Oh mio Dio!!!
Liam continua il suo monologo, sul fatto che anche se le
persone si conoscono da poco non significa niente perché tra loro potrebbe
esserci un’alchimia particolare; ma io non voglio che tra me e lui ci sia
alchimia; non c’era tra me Harry… Harry, non so se mi spiego! Perché dovrei
essere la sua anima gemella?
Dov’è Emma? Perché quando ho bisogno di lei, non c’è
mai?
La sto cercando e il mio sguardo si posa sulla
strada.
Non c’ho mai fatto caso, ma la strada dov’è sita questa
libreria è in perfetto stile francese; forse se mi concentro riesco a sentire la
tipica musica francese…. Sto impazzendo, ecco l’unica soluzione dei miei assurdi
vaneggiamenti.
Nella mia pazzia noto Dana che passeggia con un uomo, o
meglio, un ragazzo.
Lei mi vede e mi saluta, poi noto che sta trascinando
quell’uomo dentro la libreria.
La mia salvatrice. “ Scusami Liam, ma devo occuparmi di
una cliente speciale!” dico, e vado incontro a Dana che mi salta letteralmente
al collo ricoprendomi di baci.
La losca figura accanto a lei,
sorride.
“ Hermione… lui è il mio papà. Papà lei è la mia amica
Hermione!”
L’uomo mi porge la mano “ Buongiorno, ha detto di
chiamarsi Hermione?”
Trova buffo il mio nome? Già mi sta
antipatico.
Lui è alto, ma non alto quanto Ron. Ha i capelli biondi,
ma mi risulta difficile definirne il taglio.
Ha un accenno di barbetta sul mento e gli occhi di un
meraviglioso grigio-blu, proprio come quelli di sua
figlia.
Indossa un paio di Jeans scuri ed una maglietta a manica
lunga nera con uno strano simbolo grigio sul petto.
“ Già proprio così!” lo vedo ridacchiare “ Trova buffo
il mio nome?”
Lui scuote la testa “ No, trovo buffo trovarti qui,
Granger!”
Come può quell’uomo conoscere il mio
cognome?
L’espressione che mi si è dipinta sul volto credo stia
aumentandogli l’ilarità.
Adesso lo uccido.
“ Sono Draco Malfoy, ti ricordi di me?”
Ho cambiato idea, non voglio più ucciderlo, adesso
voglio sotterrarmi e vivere dentro una tana sotterranea come fanno le talpe e
non uscirne mai più.
Potrei anche tappezzare la mia nuova tana con delle
farfalle morte come fanno le suricate…
“ Draco Malfoy? Certo che mi ricordo! Come potrei
dimenticare colui su cui provai il mio destro micidiale?”
“ Già… non sono uno che si dimentica facilmente!” disse
con fare fiero.
“ Ti avevo semplicemente rimosso, dopo la scuola ho
preferito rimuovere ogni ricordo che avevo su di te!” dico acida. Lui non sembra
acido nei miei confronti, ma credo sia perché c’è sua
figlia.
Sono un’idiota. Dana è sua figlia. Dana…
quell’angioletto è figlia di Draco Malfoy?
Devo semplicemente darmi un pizzicotto e svegliarmi nel
mio letto.
Mi do un pizzicotto, ma con il solo risultato di farmi
male.
“ Granger, hai iniziato a praticare autolesionismo?”
vorrei che il suo tono di voce da uomo mi irritasse come faceva quando era un
adolescente che vagava per i corridoi insieme a Tiger e Goyle, ma la sua voce
non riesce a far nascere in me nessun sentimento negativo.
Gli regalo una smorfia.
Dana lo sta tirando per i pantaloni e lui è costretto a
prenderla in braccio e ad ascoltare ciò che sua figlia ha da
dire.
“ Come fai a conoscere Hermione?” gli chiede con
espressione corrucciata.
Draco le sorride “Con la signorina Granger…” Dana lo
guarda con fare interrogativo e capisce che sua figlia non mi conosce come
la Signorina
Granger…
“ Ehm… Hermione, andavamo nella stessa scuola!”
Dana gli schiocca un bacio sulla guancia “ Che bello,
allora se avrò voglia di vedere Hermione potrà venire da noi senza alcun
problema, vero papà?”
Il mio cuore inizia a martellare, io non voglio metterci
piede a casa di Malfoy, se Dana vuole trascorrere un pomeriggio con me, ci
possiamo vedere al parco, al cinema, al supermercato, a casa
mia…
Confido nel fatto che Draco dica che sono una Sporca
Mezzosangue e che non vuole che infetti la sua vita
Purosangue.
“ Come vuoi… se Hermione per te è importante puoi
invitarla quando vuoi!”
Oh mio Dio! Lui ha lo stesso nome di Draco Malfoy, ma
non è il Draco Malfoy!
Draco malfoy era un ragazzino che apriva bocca solo per
prendere in giro coloro che non rientravano nella sua stupida cerchia di amici
imbecilli; il Draco Malfoy che ho davanti è prima di tutto un padre, ma non un
padre normale…lui è un padre vedovo e credo sia doppiamente difficile svolgere
il suo ruolo di genitore.
Sembra affettuoso con sua figlia e da quel che ho potuto
capire lei lo ama e quindi se Dana non lo disprezza anche se a casa non c’è mai,
vuol dire che come padre è perfetto o comunque qualcosa che gli si
avvicina.
“ Bene Granger, mia figlia desiderava un libro…”
Casco dalle nuvole “ Si certo!” afferro la manina di
Dana e lei inizia a spiegarmi il genere di libro che le piacerebbe
leggere.
Torniamo poco dopo e Dana ha tra le mani il libro, lo fa
vedere a Draco che inizia a leggersi la trama.
“ Ok” mi porge il libro.
Batto il prezzo alla cassa “ 22 sterline” dico e lui mi
porge i soldi ed in cambio gli do il pacchetto con il
libro.
“ Alla prossima Granger, è sempre un piacere rincontrare
i vecchi compagni!”
Dana mi dà un bacio, e noto che lui ha un’espressione
strafottente.
Dà la mano a sua figlia e insieme se ne
vanno.
Sono basita, perplessa, scioccata,
sconvolta…
Mi siedo, credo di aver visto troppo per
oggi.
Ho visto Draco Malfoy, ho scoperto che è padre di una
meravigliosa bambina, e spero vivamente che la donna che l’ha concepita non sia
stata Pansy Parkinson.
Emma nota il mio stato e mi dà venti minuti di pausa che
passo a pensare a quello strano incontro, e un altro dubbio mi assale; perché
Malfoy fa shopping nella Londra babbana e possiede le
sterline?
Dopo una faticosa e scioccante giornata lavorativa torno
a casa, pronta per rilassarmi nella mia vasca da bagno e inondare la casa del
profumo che lascia uno il mio bagnoschiuma alle
fragole.
LaDamaLuthien: beh.. spero di non averti
delusoJ spero che il draco da me
descritto non faccia cosi schifo.
illyria93: ti ringrazio… e beh continua a leggere che i
tuoi commenti mi hanno aiutato tantissimo.
Bellatrix Malfoy. Ecco a te la continuazione. Spero di
non deludere le tue aspettative.
julia91: grazie.. in questi giorni sono proprio
ispirata.:)
floppyna: i sospetti di tutte voi erano fondatissimi…
la descrizione di Dana aiutava moltoJ
Ely 91: grazie x avermi risparmiata
dalle maledizioni.. te ne sono grata. J
Grazie a tutti per le recensioni.
Beh non so cos’altro dire, ho cercato di descrivere Draco nel miglior modo
possibile, soprattutto perché lo adoro. E’ la mia prima ff in cui descrivo al
vita dopo Hogwarts.. quindi vi prego di essere clementi.
kisses
|
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Capitolo 7 *** Una giornata con Dana ***
dana
Sono già trascorse due settimane. Sono le 11:20:35 e
sono davanti al parco dove spetto pazientemente Dana. Oggi è Domenica e insieme
a quella deliziosa bambina abbiamo deciso di trascorrere la giornata insieme io
e lei da sole, facendo ogni cosa che ci passa per la
testa.
La vedo arrivare con la Signora Piddy, lei mi abbraccia
più forte che può e mi dà tanti bacini dolcissimi sulle
guance.
“ Buongiorno!” dico alla signora.
“ Buongiorno a te Hermione! Ti lascio la signorina, a
che ora dovrei venirla a prendere?” chiede.
Ci penso su “ Non si preoccupi, la riporterò a casa io!”
le dico.
Lei ci saluta e finalmente io e la piccola peste siamo
pronte per la nostra meravigliosa giornata.
Abbiamo fatto una lunga passeggiata al parco e abbiamo
pure giocato a palla.
Poi abbiamo mangiato una coppa piena di gelato in un
delizioso chioschetto vicino al parco e poi siamo andate a pattinare al palazzo
di ghiaccio.
Sono caduta e naturalmente siamo scoppiate a ridere
entrambe.
Ho fatto uno scivolone pazzesco e un ragazzo
gentilissimo mi ha aiutata a rialzarmi.
Anche se dolorante; abbiamo optato per un pranzo veloce
fuori e così abbiamo comprato dei panini alcune bevande e molte patatine e siamo
andate al parco dove abbiamo improvvisato un simpaticissimo
pic-nic.
Adesso siamo distese sul prato e credo che alla fine
della giornata avremo le gote e il naso piuttosto
arrossati.
“ Ieri ho detto al mio papà che oggi avremmo passato la
giornata insieme!”
No ti prego, non parlarmi di
Draco.
“ Davvero?” mi sento dire; ovvio che gliel’ha detto, una
figlia deve dire tutto ai propri genitori.
Lei mi guarda e mi sorride “ Si, è partito quattro
giorni fa e adesso si trova a Cardiff, è stato contento di sapere che uscivo con
te!”
Malfoy felice? Ahahahah!!! Mi risulta un po’ difficile
credere che l’adorato Malfoy possa essere felice di sua figlia se questa esce
con una sporca Mezzosangue.
Le sorrido; non credo che dalla mia bocca possa uscire
qualche complimento, però vorrei chiederle che rapporto c’è tra lei e suo padre,
Draco con lei diventa quasi un altro…
Se ci penso bene, io non so se è cambiato dai tempi di
Hogwarts, io non so niente di lui…
“ Hai un bel rapporto con il tuo papà?” Cosa le sto
chiedendo, adesso? Oh mio Dio!!!
Dana si apre in un grande sorriso “ Bellissimo!!! Non
stiamo molto insieme perché lui è quasi sempre in giro per il mondo, però il mio
papà è affettuoso, mi fido ciecamente di lui e quando sarò grande voglio un
fidanzato identico a lui perché lui è mio amico!!!”
Le sue parole mi entrano dentro come dardi
infuocati.
Che parole belle ha detto al suo papà, non credevo
possibile che qualcuno potesse ritenerlo dolce.
Se ripenso a quella giornata in libreria… Draco è stato
veramente dolce e poi quando i suoi occhi si posavano sulla sua piccola
praticamente brillavano di luce propria.
Il pomeriggio lo trascorriamo alla “ Casa di Hansel e
Gretel” è una pasticceria grandissima e io e Dana abbiamo comprato di tutto e di
più pronte per farci venire un mal di pancia colossale.
“ Per cena va bene se compriamo la pizza?” le chiedo,
mentre dà piccole leccatine al suo gigantesco lecca-lecca alla
fragola.
“ Si!!! La tua idea è bellissima!” mi dice con
entusiasmo.
La prendo per mano e insieme attraversiamo la strada,
poi arrivati alla mia Mini-Cooper e ci mettiamo in moto per raggiungere la
pizzeria.
Credo che il gestore sia un italiano, almeno una volta
Harry mi ha detto questo.
Dana accende la radio ed inizia a canticchiare; starei
ora a guardarla, i suoi occhi sono terribilmente gioiosi e la sua faccina sempre
sorridente. Riempie il cuore di gioia.
Meglio guardare la strada davanti a me, se mi voglio
evitare un incidente e una maledizione da parte di Draco.
Arriviamo in pizzeria e siccome siamo due ingorde da
fare schifo, ordiniamo due pizze familiari con ogni sorta di condimento di
sopra.
Siamo arrivate a casa, e con mio immenso dispiacere mi
rendo conto che l’ascensore non è ancora in funzione.
Saliamo pazientemente le scale e quando entriamo in
casa, Dana inizia a farsi il giro di tutte le camere cacciando urletti per ogni
cosa che vede e che le piace particolarmente.
Io nel frattempo apparecchio e metto la pizza nei
piatti; prendo le bevande e le metto sul tavolo, sembra tutto estremamente
perfetto…
Un rumore mi desta dai miei pensieri di
perfezione.
Din Don.
Mi guardo intorno come per assicurarmi che Dana sia in
casa e non mi sia scappata come è solita fare con la signora
Piddy.
Tiro un respiro di sollievo, vedo la sua testolina
bionda nel bagno; si starà sicuramente lavando le mani.
Il campanello non suona più; che abbia avuto
un’allucinazione?
Non guardo neanche lo spioncino che apro la porta, sarà
sicuramente quella pazza sclerotica della mia vicina di
casa.
“ Ciao Granger!”
Scuoto la testa e alzo lo sguardo; cavolo è Draco
Malfoy!
Deglutisco “Ciao Malfoy, ma tu non eri a Cardiff?”
chiedo.
Lui sorride “ Si, sono tornato solo poche ore fa, e
quando ho scoperto che mia figlia era ancora con te, ho deciso di venirvi a
trovare, disturbo Granger?”
“ Certo che no!” rispondo e gli faccio cenno di
accomodarsi “ Hai già cenato?”
Ti prego fa che dica di si!
“ Qualcosa sull’aereo, ma non ti nascondo di avere un
certo languore!”
Perfetto, se continua così, a non assecondare i miei
pensieri lo avveleno con il topicida.
“ Allora accomodati!” dico e gli indico la sedia; poi
apparecchio anche per lui.
“ Dov’è la mia principessa?” mi chiede, gli indico la
porta della mia camera; lo vedo avviarsi, poco dopo sento degli strilletti di
gioia da parte di Dana.
Non so perché, ma mi sento un’intrusa; e non dovrei
visto che sono l’oro due gli intrusi. Questa è casa mia.
Ecco, stanno ritornando e i loro sghignazzi mi stanno
entrando in testa.
“ Che bello!!! Ed io che credevo di rivederti la
settimana prossima!!!”
Sono gelosa. Ecco tutto.
Invidio il loro rapporto.
“ Ti sei divertita oggi?” sento chiederle; vuole pure
sapere che cosa abbiamo fatto insieme. Teme per caso che gli abbia fatto il
lavaggio del cervello?
E che abbia fatto di tutto per allontanarla da
lui?
“ tantissimo!!! Hermione è fantastica!!!” dice Dana con
la sua vocina incantevole.
Draco sta giocherellando con i capelli della sua piccola
e le sorride “ Granger, quando vuoi venire sappi che sei la benvenuta a casa
nostra!!!”
“ Grazie!” non riesco a credere a ciò che sta uscendo da
quella bocca, e credo che darebbe la vita per sua figlia e solo ora mi rendo
conto quanto possa cambiare una persona solo per l’amore che nutre per
un’altra.
Ci sediamo a tavola e iniziamo a ingozzarci di pizza,
sempre con una certa classe, ma se non ci fosse quella assomiglieremmo vagamente
a dei porci che non toccano cibo da mesi.
Finita la cena, Dana crolla sul divano, mentre prima si
era esibita in una specie di karaoke che fatto sbellicare dalle risate sia me
che Draco.
Adesso sono rimasta sola con lui, che ancora lo sguardo
incollato sul suo angioletto dormiente.
Dio quanto è cambiato.
“ Vuoi un caffè?” gli chiedo.
Lui distoglie lo sguardo e adesso mi sta guardando ed io
non riesco a non perdermi in quei occhi dal colore così
ambiguo.
“ No, se è possibile preferirei una birra!”
Sorrido “ Ok!” mi alzo e vado a prendergli una lattina
di birra.
Quando torno lo vedo che sgranocchia delle noccioline
con lo sguardo letteralmente perso nel vuoto.
“ Qualcosa non va?” chiedo porgendogli la
lattina.
“ No, tutto Ok!!! Deve essere terribilmente stanca!”
dice.
La guardo “ Effettivamente si, oggi non siamo state un
attimo ferme!” spiego mentre anch’io prendo a mangiucchiare le
noccioline.
“ Aveva bisogno di trascorrere una giornata con una
donna che non fosse la sua governante!” sento che ha il bisogno di parlare e
così lo lascio fare.
“ Io avevo il bisogno di ricordare come si fa ad essere
spensierati, ci siamo aiutate a vicenda!”
“ Ma tu non eri sposata con il nostro caro ministro
della magia Potty?”
Oh Dio! Il suo orribile sarcasmo adolescenziale non lo
ha ancora abbandonato.
“ Si, ma abbiamo divorziato circa due settimane fa!”
“ Perché?”
Sospiro con amarezza, non mi va di giocare al gioco
delle confidenze con lui, ma il suo sguardo curioso e insistente non mi lascia
via d’uscita.
“ Non è la cosa più giusta da fare sposarsi con il
proprio migliore amico, sai? E’ stato bellissimo al principio, ma poi è
diventato noioso, poi diciamo che era anche cambiato caratterialmente e mi sono
ritrovata ad un punto in cui non ero più tanto sicura di che avevo sposato… non
voleva avere figli, e queste parole da lui non me le sarei mai aspettate vista
la sua infanzia, ma più provavo a parlargli più mi diceva che non ero più la sua
migliore amica, ma bensì sua moglie e così mi sono sentita
usata!”
Lui mi ascolta assorto, come se gli stessi raccontando
una fiaba prima di andare a dormire.
“ Capisco, complimenti al grande
Potty!”
“ E tu?” mi viene spontaneo
chiedergli.
Lui ingurgita altre noccioline e sorseggia la birra “ Io
sono vedovo da cinque anni, diciamo che la mia vita matrimoniale è durata tre
mesi e di quei tre mesi non ricordo che fossi felice. Lei era la donna che i
miei genitori avevano deciso diventasse mia moglie, praticamente di lei
conoscevo solo il nome, poi rimase incinta di Dana e morì pochi istanti dopo
averla messa al mondo. Venni a sapere che non era morta per cause naturali, ma
per colpa del Signore Oscuro, le ragioni mi sono ancora sconosciute, ma da quel
giorno non ho più parlato ai miei genitori e a tutto ciò che aveva a che fare
con loro.”
Sono sconvolta; quella povera bambina non ha più la
mamma per colpa di quel bastardo. Ma ci prova gusto ad uccidere le
famiglie?
Un sorriso amaro gli si dipinge sulle
labbra.
“ Adesso credo sia meglio andare!” dice “ grazie per la
cena e di essere resistita ad un’intera giornata in compagnia di quel
diavoletto!”
“ E’ un piacere, e poi comunque non ti somiglia molto se
lasciamo stare che ha i capelli biondi e gli occhi
grigio-blu!”
Draco ride; ma trova divertente ogni cosa che dico?
Uffa!!!
“ Non immagini quanto quella bimba è uguale a me!”
La prende in braccio e lei continua a dormire
imperterrita, anzi poggia la testolina bionda sul petto di
Draco.
Le poso un bacio sulla guancia e gli apro la porta “
Ciao Granger, credo che ci vedremo spesso!” mi dice con quel suo sorrisino
enigmatico.
“ Ciao Malfoy!”
Non aggiungo nulla al mio saluto; ma anch’io sento che
ci incontreremo spesso e questo mi spaventa un po’.
Ora la mia casa è silenziosa ed inizio a
sparecchiare.
Sono stanchissima e appena mi distendo sul letto,
crollo.
Ecco il nuovo capitolo di questa strana fanfiction che
spero vi piaccia sempre!!!
Draco potrebbe sembrare un po’ troppo dolce, ma credo
che anche i Malfoy provino dei sentimenti quando diventano genitori. Io credo
che Lucius un minimo di felicità l’ha provata quando ha saputo che la sua dolce
narcissa era in stato interessante, no?
Beh buona lettura e se vi capita lasciate un
commentino!!!
Grazie.
|
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Capitolo 8 *** Voglia di caffè in un semplice bar ***
bar
Ore 07:00:00. Suona la sveglia e caccio la testa sotto
il cuscino.
Purtroppo mi devo alzare, ma per stamattina salterò la
colazione.
Ieri ho mangiato troppo.
Ieri è stata una giornata strana.
Ieri ho cenato con Malfoy e la sua
piccola.
Se non avessi vissuto la giornata di ieri in prima
persona, direi che era tutto un sogno.
Malfoy mi ha parlato, niente più insulti se non qualche
stupida battutina.
L’unica cosa che ricorda ciò che era ai tempi della
scuola è il suo chiamare per cognome, sempre è solo per cognome come se i nomi
fossero qualcosa di così privato da non poter essere
pronunciati.
Mi alzo e oggi decido di fare la doccia usando il
bagnoschiuma allo zucchero filato.
Indosso un jeans e una magliettina a maniche corte a
righe bianche e nere, metto una collanina di caucciù con una piccola stellina in
argento.
Mi trucco leggermente e messe le scarpe e presa la
borsa, sono pronta per una nuova giornata.
Eccomi arrivata.
“ Ciao Hermione, ecco il tuo caffè!”
Emma è davvero una ragazza gentilissima, ogni mattina mi
fa trovare il caffè con una paradisiaca spruzzatina di panna che ti tira sempre
su il morale.
“ Divertita ieri con Dana?”
Assaporo il caffè “ Abbastanza, è sempre bello stare in
sua compagnia!”
Evito di raccontarle che ho trascorso la serata in
compagnia del padre; potrebbe vederci qualcosa di malizioso e a me non
va.
Mi metto subito al lavoro e mentre metto al loro posto
alcuni libri, lo sguardo mi si posa su una rivista e naturalmente sulla
copertina appare il bel faccino di Harry. Aperta la rivista noto con fastidio
che quella pazza di Rita Skeeter non ha ancora tirato le cuoia e che ha dedicato
venti pagine al divorzio dalla sua migliore amica del caro Ministro della
Magia.
La rabbia mi pervade e sento che sto per
esplodere.
“ Vi ricordate il
bambino-che-è-sopravvissuto-a-voi-sapete-chi-e-che-poi-ha-sconfitto?
Ebbene il piccolo Harry Potter, ormai uomo è di nuovo
single e alla ricerca dell'’anima
gemella.
Da poco divulgata la notizia del suo fresco divorzio
dalla signorina Hermione Granger(26 anni), che lo ha lasciato per motivi a noi
sconosciuti e con una grande percentuale anche immotivati. Il loro amore era
nato parecchi anni fa durante il famosissimo Torneo Tremaghi e poi cresciuto
sempre di più fino a che questo amore passionale li ha portati a sposarsi
giovanissimi, e noi non possiamo far altro che supporre che la voglia di libertà
ha avuto la meglio in un così complicato rapporto.
Sicuramente la signorina Hermione Granger non ha fatto
l’affare della sua vita divorziano dall’affascinante Harry Potter, non possiamo
far altro che compatirla e speriamo che non tenti la via più facile in questi
casi.
Il suicidio non serve a
niente.
Il Ministro della Magia ha rilasciato delle parole molto
significative, in quanto dice che la signorina Hermione Granger resta comunque
una sua grande amica e mai nessuno potrà…”
Ok. Chiudo il giornale, non ho proprio voglia di leggere
il seguito di queste stronzate.
Perché dovrei volermi suicidare?
Ho divorziato dal grande Harry
Potter….
Oh
Dio… ma cosa interessa alla gente se la signorina Hermione Granger ha
divorziato?
Uffa!!!
Mi accascio sulla poltroncina, e continuo a guardare la
copertina di quella schifosissima rivista mi rendo conto che io mi trovo nella
Londra babbana, in un negozio babbano, con gente babbana, ma con una rivista
prettamente magica; com’è possibile?
Io la rivista l’ho trovata sul bancone… possibile che
sia di Emma?
Scuoto la testa, mi sembra di stare vivendo un sogno da
quando dalla mia vita è uscito Harry.
Prima la bambina al supermercato che si scopre essere la
figlia di Draco Malfoy.
Poi Calì Patil che scrive libri sulla magia
indiana.
E adesso una rivista magica in un negozio
babbano.
Sono assorta nei miei pensieri, quando Emma mi si
avvicina con delle buste.
“ Ehi Hermione, potresti farmi un favore?”
“ Si certo!” dico cordialmente, anche se non vorrei
limitarmi a quelle due semplici parole, ma chiederle mille cose; per esempio se
aveva frequentato Hogwarts e a quale casa apparteneva.
“ potresti imbucare queste lettere? Io oggi aspetto un
cliente abbastanza importante e non posso proprio allontanarmi dal negozio…
sarebbe di disturbo per te…”
La blocco immediatamente, devo uscire, devo svagarmi,
non posso rimanere lì a servire clienti mentre ho la testa su un altro pianeta.
No, non posso.
“ Con piacere!” mi affretto a dire, mentre lei mi regala
un meraviglioso sorriso di gratitudine.
Prendo le lettere e la borsa e vado lungo il viale dove
sicuro incontrerò una buca delle lettere e magari un bar.
Sono seduta in un delizioso bar all’aperto circondato da
rose blu.
C’è un meraviglioso senso di tranquillità che mi sta
facendo viaggiare con la fantasia e mi sento improvvisamente svuotata da tutti i
miei dubbi e le mie perplessità.
“ Ciao Granger!”
Io questa voce la conosco “ ti stai per addormentare?
Non è un po’ scomodo?”
Apro gli occhi “ Ciao Malfoy!”
Ma perché me lo ritrovo ovunque mi
giro?
Sono stata maledetta da qualcuno?
Lo vedo prendere una sedia e accomodarsi al mio
tavolo.
Basta! La prima cosa da fare appena arrivo a casa sarà
stilare una lista e la prima cosa che m’impegnerò a svolgere sarà trovare un
piano per uccidere Draco Malfoy.
“ il signore gradisce qualcosa?” gli chiede il
cameriere.
Lui ci pensa un po’ su “ Un caffè e un croissant al
cioccolato!” dice.
E’ anche un golosone.
Il cameriere si allontana e rimaniamo nuovamente soli;
ha detto solo croissant, ma credo di detestare anche il suo accento francese… ha
un accento francese praticamente perfetto.
“ Tu cos’hai preso?” mi chiede, avrà capito che voglio
rimanere sola?
“ Un caffè e un croissant alla crema gialla!” dico,
sperando che chiuda la conversazione
e si legga un qualsiasi giornale, mi rendo conto di aver pronunciato
croissant con un orribile accento francese che assomigliava più al tedesco e
sento un’irresistibile voglia di vomitare.
“ Oggi niente lavoro?”
Ma quante domande fa? Se le prepara la
notte?
“ Ho dovuto sbrigare una commissione per Emma e ne ho
approfittato per prendere un caffè! E tu?”
Merda!!! Sto alimentando la conversazione che doveva
morire prima di nascere.
“ Ho due giorni di vacanza… sto approfittando della
mattinata per stare un po’ tranquillo perché a pranzo devo recarmi a casa dei
miei suoceri per uno spettacolare pranzo con tutta la famiglia!”
“ Ci saranno anche i tuoi?”
Ma sono scema? Si!!!
Sulle sue labbra si dipinge un sorriso malinconico “
Purtroppo si!”
“ Dov’è Dana? Come mai non è con te?”
Scema, cretina, idiota.
“ I nonni materni hanno voluto che lei andasse da loro
un po’ prima!”
“ Capisco!” dico e mi mordo il labbro
inferiore.
E se aprissi una posta del cuore?
Arriva il cameriere con le nostre ordinazioni. Sono
esaltata come una bambina e non so spiegarmi il perché.
“ Ho letto le venti pagine sul tuo divorzio”
Sto per sentirmi male “ spero vivamente che il 99% delle
cose scritte dalla Skeeter siano false. Non oserei mai mettere l’aggettivo
affascinante davanti ad Harry Potter…”
Vorrei scoppiare a ridere, ma non mi sembra giusto nei
confronti di Harry.
Si, ce l’ho ancora con lui, non so bene il perché, ma
una parte di me, non riesce a non ridere o gioire quando si fanno le battutine
su di lui.
“ Credevo che Rita Skeeter fosse morta, o comunque che
fosse finita ad Azkaban…”
Bevo un sorso del mio caffè, mentre lui addenta il suo
croissant.
“ Si è occupata anche della tragedia che ha colpito la
madre di Dana dicendo che si era suicidata perché la bambina era uguale a me.”
Dice con noncuranza.
Scoppio a ridere, mi dispiace per lui, ma non ce la
faccio proprio a trattenermi.
“ Quando l’ho letto anch’io ho riso parecchio… non
credevo fosse dotata di così tanta fantasia, quando leggevo i suoi articoli sul
bambino-sopravvissuto-per-una-botta-di-culo, non credevo che sparasse così tante
cavolate!”
Bambino-sopravvissuto-per-una-botta-di-culo?
Ahahahah!!!
Vorrei trovarmi nel posto più remoto della terra in
completa solitudine e cominciare a sghignazzare come una pazza, peccato che
debba contenermi perché sono circondata da esseri viventi e terribilmente
ficcanaso.
Rimaniamo lì a parlare per molto altro tempo e non mi
rendo conto che è da un’ora che conversiamo civilmente del più e del
meno.
Cavolo, mi sto proprio divertendo, non credevo fosse
così piacevole stare in sua compagnia.
Abbiamo letto tutte le venti pagine e siamo arrivati a
ridere con le lacrime.
Cavolo! Mi fa pure male la pancia ed ho il respiro
corto.
Lui è nelle mie stesse condizioni e mi sembra quasi
un’allucinazione vedere Draco Malfoy in preda a convulsioni per via delle troppe
risate e senza ghigni malefici sulla bocca degni di suo
padre.
“ Granger, devo assolutamente farti leggere l’articolo
che ha scritto sulla mia defunta moglie!”
Mi blocco; quelle parole appena pronunciate mi sembrano
un invito camuffato.
“ Ok!!!” rispondo, poi l’occhio mi cade sull’orologio.
Merda. Emma avrà avvisato le forze armate?
“ E’ tradissimo devo proprio andare!” dico, mentre cerco
il borsellino con i soldi.
Draco mi mette una mano sul polso e con un gesto leggero
la toglie da dentro la borsa.
“ Posso offrirti la colazione?” mi dice guardandomi
dritta negli occhi.
Annuisco come se fossi un’ebete. Lui mi sorride e chiama
il cameriere che gli porge il conto. Posa i soldi sul piattino e ci
alziamo.
“ Grazie Malfoy!”
“ Grazie a
te Granger per la piacevole mattinata!”
Tra poco mi sciolgo; mi ha detto
grazie?
Sono quasi commossa.
Un ultimo sguardo e poi prendiamo strade
diverse.
Torno da Emma con un sorriso idiota dipinto sul
volto.
“ Dove sei stata?” mi chiede Emma.
Mi sento in colpa.
“ Scusa…” dico incerta.
“ Oh, non ti preoccupare! Potresti sistemare questi
libri in quel reparto?” mi dice con un gran sorrisone.
“ Certo!”
Poso la borsa e mi metto subito al lavoro, dimenticando
tutte le domande che avrei voluto farle.
Ho fatto gli straordinari di pomeriggio anche se lei non
voleva.
Adesso sono a casa e mi sto cucinando del purè di patate
che mangerò davanti al televisore.
Guarderò un film e poi crollerò sul mio letto finalmente
felice.
Eccomi
con un nuovo capitolo.
Spero
che la storia vi incuriosisca e chiedo scusa se alcune cose sono poco chiare, ma
se faccio così un motivo ci sarà.
Uno
mi piace mantenere un alone di misteroJ
anche perché credo sia più intrigante scoprire le cose attraverso i personaggi
di una storia, a meno che non sia troppo complesso e si preferisce mettere le
note a piè di pagina.
Se
mi dovesse riuscire difficile spiegare qualcosa durante la stesura di questa fan
fiction lo farò.
Non
posso far altro che augurare buona lettura a tutti coloro che daranno a questa
fan fiction una letturina.
Buona
lettura!!!
gothic
angel: ti ringrazio tanto. Io Draco non me la immagino una persona
cattiva neanche nei libri della Bowling, soprattutto dopo la scena straziante
del sectumsempra…
ma
anche prima mi è sempre sembrato un ragazzo incompreso e nella mia fa fiction ho
voluto che grazie a sua figlia lasciasse trasparire il suo lato umano. Grazie
mille.
julia91: grazie mille per la recensione. Ho sempre
sostenuto che Draco fosse diverso da suo padre, ma Lucius almeno con sua moglie
e suo figlio me lo immagino un po’ diverso da solito.
Vorrei
leggere qualcosa scritta dalla Bowling sulla vita quotidiana dei malfoy. Sarebbe
un’idea carina… almeno credo!
Ely
91: grazie anche a te e spero vivamente che questo
capitolo non ti abbia delusa.
Spero
che il draco qui descritto continui a piacerti!!! kiss
shaka:
la mini cooper non è la mia macchina e neanche la macchina dei mie sogni, anche
se è una bellissima macchina. Ho le idee confuse a riguardoJ
Come
detto sopra si scopriranno le cose insieme ai personaggi e se dovessi avere
difficoltà le spiegherò.
Ti
ringrazio per la recensione.
Grazie
a tutti!!!
Kisses
|
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Capitolo 9 *** Una giornata normale?no grazie! ***
ron1
Maledetta sveglia che suona sempre alla solita
ora.
Oggi sono irascibile e così la mia povera sveglia nuova
si trova schiantata al muro con indicibile violenza da parte
mia.
E’ già passata una settimana da quando Malfoy mi ha
offerto la colazione in quel delizioso bar circondato da rose
blu.
Sembro un cadavere, è come se non respirassi perché il
mio petto non ne vuole sapere di alzarsi e abbassarsi seguendo il normale ritmo
respiratorio.
Sento che sto per ritornare nel mondo dei sogni quando
un cuscino mi arriva dritto in faccia; un attentato alla mia
vita?
“Svegliati dormigliona!!!”
Io questa voce la conosco… è Ronald Bilius Weasley il
mio migliore amico, è Ron.
Stropiccio incredula gli occhi, non è da tutti essere
svegliati dal più grande giocatore di Quidditch del
momento.
Con scatto felino esco fuori dal letto e in men che non
si dica mi ritrovo appesa al collo di Ron.
“ Ehi… mi stai staccando la testa dal resto del
corpo!!!”
Sorrido come un’ebete, per evitare che la sua testa
rotoli per tutta casa, alimentando così la leggenda del cavaliere di Sleepy
Hollow, lascio la presa.
“ Ciao Ron!” dico posandogli un bacio scrosciante sulla
guancia.
Lui ricambia il bacio.
“ Hai già fatto colazione?” chiedo infilandomi le
simpaticissime ciabattone a forma di rana.
Ron scuote la testa “Siamo in ritiro a Londra, ma in
hotel il cibo fa davvero pena, mi chiedevo se potevo scroccarti la colazione!”
mi dice con il suo meraviglioso sorriso per poi scombinarmi i capelli
affettuosamente, gli faccio una linguaccia e mi dirigo in cucina, dove metto a
scaldare il bollitore… sto lì a riflettere, non gli ho chiesto nemmeno se
preferiva il tè o il latte.
“ Tè!” mi precede lui, come se mi avesse letto nel
pensiero…
“ Brutto bastardo… hai usato il legiliemens!!!”
Lo rincorro per tutta casa, finché non finisco sul
pavimento con lui di sopra che mi fa il solletico, rido come una matta e mi
sento particolarmente isterica.
Din Don.
Ecco quel maledetto campanello che rovina la quiete
pubblica. Mi alzo e reticente vado ad aprire la porta. Chi potrei trovarmi
davanti? Harry? No. Draco e sua figlia? No. Rita Skeeter che vuole che le
rilasci qualche intervista? No.
E’ quella rompiscatole della signora Snooke, la mia
vicina di casa.
Mi guarda dall’alto in basso; solo dopo due minuti mi
rendo conto che sta pensando male.
Io sono in camicia da notte, ossia un mini abitino
celestino con bretelle sottili e le ciabatte a rana ai
piedi.
Lui ha la maglietta stropicciata e i capelli
terribilmente arruffati.
Oh mio Dio!!!
“Buongiorno…” dico perplessa; starà mica pensando che io
e Ron… che io e lui… Oh mio Dio!!!
“ Ehm… non è quello che sembra…” mi sto imbrogliando con
le parole, chissà quali film si sta facendo in testa.
Ecco che arriva Ron e le porge la mano grande, la
signora Snooke lo ignora e continua a squadrarci come se fossimo
marziani.
“ Signorina Granger…” ecco le prime parole che sta
proferendo, ho quasi paura come se avessi davanti qualcosa di
mostruoso.
Sto sudando.
Fiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Evvai, il bollitore mi ha salvata, mi ha salvata dal
dover dare spiegazioni a quella pazza.
Tiro un sospiro di sollievo, ma mentre mi accingo a spegnere il gas il mio polso viene
bloccato dalla mano di Ron “ Lascia, faccio io. Tu occupati della tua simpatica
vicina.”
E’ pazzo? Vorrei urlare.
Mentre il povero pazzo ci serve il tè e i pasticcini, io
e il mostro ci ritroviamo seduta l’una di fronte all’altra con aria di
sfida.
Mi sento come il gladiatore, e lei è il leone furioso da
affrontare.
Diventerà il mio scendi letto.
“ Hermione… non sono qui per farti una predica, ma
questo rapporto che hai con questo
bel giovanotto mi sembra un po’ troppo precoce secondo
me.”
Riduco gli occhi
a due fessure; di cosa diavolo parla?
“ Hai appena divorziato per la seconda volta, adesso hai
allacciato di nuovo relazioni con il tuo primo marito ed ogni tanto la vostra
piccola viene a stare da te… la trovo una
cosa molto bella, ma non credi di doverti prendere una pausa?”
Sono perplessa e Ron lo è più di
me.
“ Chi hai sposato oltre Harry?” mi guarda con
circospezione.
Mi alzo e vado a prendere i tovagliolini, sono in lieve
imbarazzo, ma Ron sembra non accorgersene.
“ Nessuno Ronald… ho sposato solo Harry, saresti stato
inviato se fossi convolata a nozze con qualcun altro!” dico con tono tagliente e
freddo.
Ron capisce che deve starmi lontano se non vuole vedersi
schiantato da qualche parte, e così torna ad occuparsi della mia “simpatica”
vicina.
“ Io vado a preparami… devo andare a lavorare!”
Non aspetto neanche le loro risposte di assenso che mi
fiondo in bagno lasciandomi cullare dall’acqua calda della mia vasca e dal
profumo del mio bagno schiuma al cocco.
Sono in macchina con Ron. Abbiamo mandato a quel paese
la signora Snooke e adesso l’unica cosa che voglio fare è andare a lavorare e
dimenticarmi di tutto e di tutti, ma un brutto presentimento mi dice che non
sarà così.
Sto posteggiando e sto anche per prendere a colpi di
borsetta Ron; odio la musica a palla mentre guido, mi confonde ulteriormente le
idee.
Ci avviamo verso la libreria “ Quindi, lavori qui?”
Guarda il negozio “ Si!” dico evasiva “ Senti io stacco
all’ora di pranzo, se vuoi…”
“ Ok, allora pranziamo insieme!” dice, gli do un bacio
sulla guancia ed entro dove vengo accolta da Emma e dal solito caffè con la
paradisiaca spruzzatina di panna.
Siamo seduti l’una di fronte all’altro in un delizioso
localino in stile italiano vicino al Tamigi.
Abbiamo ordinato due porzioni di spaghetti al pomodoro,
due porzioni di Tiramisù e una bottiglia di vino rosso.
Ho già l’acquolina in bocca.
“ Mi è mancata Londra!” proferisce
lui.
“ Già!” dico laconicamente; se non si fosse capito sto
pensando agli spaghetti.
Finalmente arrivano e iniziamo a mangiare di buona
lena.
Mi sento in paradiso; come può la cucina italiana essere
così divina?
Mi ha offerto il pranzo e adesso ci ritroviamo a
passeggiare per le vie di Diagon Alley…
Eh già, abbiamo deciso di fare una capatina nella Londra
magica.
Mi sembra di rivivere i giorni che passavo qui prima
dell'’inizio della scuola in compagnia di Harry, Ron e la sua
famiglia.
Quante ore trascorrevo al
Ghirigoro?
Mentre mi perdo nei miei pensieri di adolescente
studiosa e diligente, la voce di Ron mi arriva come una mazzata sul cranio che
mi fa stramazzare al suolo.
“ Non ti voltare, ma un tizio di nostra conoscenza sta passando di qua e
non voglio che tu lo veda!”
Tolgo la sua mano da sopra i miei occhi sbuffando; ed io
che pensavo parlasse di Piton. E’ solo Malfoy con Dana.
Lui mi nota “ Ciao Granger!”
“ Ciao Malfoy!” dico, mentre accolgo Dana tra le mia
braccia.
Vedo il biondo e il rosso scrutarsi
attentamente.
“ Wesley?” chiede Draco con titubanza portandosi una
mano dietro la nuca.
Lascio scendere Dana che corre dal suo papà “ Chi è
questo signore dall’aria buffa e con le carote per capelli?”
Mi viene da ridere, che descrizione fantasiosa. Devo
ridere, devo… Non posso.
Vedo che anche Draco vorrebbe ridere, ma non può, Dana
comincia a togliergli i pantaloni con insistenza.
Lui la guarda e la prende in braccio, so per certo che
sta cercando le parole adatte per non dire a sua figlia ciò che realmente pensa
di Ron.
“ Malfoy, ti sei messo a rapire i bambini?” chiede Ron;
alle volte mi chiedo se non apra bocca solo per farle prendere
aria.
Vedo che Dana è stizzita “ Lui è il mio papà e non ha
rapito proprio nessuno!” dice incrociando le braccia al
petto.
Ron ha spalancato la bocca, credo non riesca a credere
che quello sia il Draco Malfoy che avemmo l’onore di conoscere a
scuola.
“ Che ne
dite di andare ai Tre Manici di Scopa?” dico, e senza che possano dire nulla li
trascino da Madama Rosmerta.
Ora siamo seduti;
Dana è intenta a bere il suo succo di zucca, io a sorseggiare la mia
acquaviola e quei due a mandarsi maledizioni mentalmente. Almeno
credo.
“ Potremmo parlare civilmente?” chiedo annoiata, mentre
giro e rigiro la cannuccia nel bicchiere.
“ Prima mi dici come fai ad essere in buoni rapporti con
questo e poi, forse potremmo parlare civilmente!”
Odio Ron quando fa così.
“ Papà ancora non mi hai detto chi è questo qui!”
“ E’ un altro compagno di scuola, nulla d’importante!”
le dice Draco semplicemente portandosi il boccale di Burrobirra alla
bocca.
“ Sicuro che questa bimba sia tua figlia e tu non
l’abbia rapita?” chiede Ron fissando prima Draco e poi Dana; sembra un
orco.
“ Ronald… guardali attentamente, non noti una certa
somiglianza portata da capelli biondissimi, occhi grigio-blu e carnagione
chiara?”
Draco scuote la testa evidentemente
spazientito.
Ron li guarda attentamente, ma non mi sembra molto
convinto; mozzarelle sugli occhi???
Dopo 5 minuti di scrutamento attento ecco che arriva il
suo verdetto “ Beh si… effettivamente c’è una certa somiglianza!”
Sorrido anche se vorrei scoppiare a ridergli in
faccia.
“ Harry sa che vi frequentate?” mi
chiede.
“ Ronald ci sono dei punti che dovremmo chiarire” mi
accingo a dire “ Uno…” gli alzo il pollice e glielo sventolo davanti agli occhi
blu “ io e Draco non ci frequentiamo, ci incontriamo quasi sempre per caso!”
prendo un bel respiro “ Due…” ecco che le dita da sventolare sotto ai suoi occhi
aumentano “ Harry non è più mio marito e quindi credo non gliene freghi nulla di
che frequento, e tre…” le dita aumentano sempre di più “ Non è poi così male
passare un pomeriggio in compagnia di Draco Malfoy!”
Cos’ho detto? Uff… sarò arrossita
violentemente.
Mi volto verso Draco e lo vedo
sorridere.
Voglio sotterrarmi.
Il pomeriggio prosegue e mi sento male ogni volta che
pronunciano il mio nome; per l’occasione anche Malfoy ha preso a chiamarmi
Hermione ed io da brava ragazza ho cominciato a chiamarlo Draco.
Hanno iniziato a parlare di Quidditch ( credo sia
l’unico argomento che possono intraprendere due uomini) mentre io e Dana ci
divertiamo a prendere in giro i passanti.
“ Io devo andare… ho un volo per Berlino tra un’ora.”
Draco si alza e con lui Dana. Dà la mano a Ron e poi la dà a me “ come sempre è
un piacere vederti, Hermione…”
Non so perché, ma quando sento pronunciare il mio nome
di battesimo da quella voce calda e sensuale tremo.
Il mio nome assume un altro tono pronunciato da
lui.
Dana dà un bacetto a Ron anche se riluttante e poi viene
a ricoprirmi di baci.
“ Spero di rivederti presto!” mi dice; Dio quanto la
adoro!!!
Li vediamo andare via e mentre torniamo nella Londra
babbana verso la mia macchina la tensione si può tagliare a
fette.
Per tutto il tragitto stiamo in silenzio e la
consistenza della tensione si fa ancora più dura e più
spessa.
Adesso siamo in cucina, lui sta guardano la TV mentre io preparo
un’insalata.
“ Come fai ad essere così naturale quando sei con
Malfoy?”
Ma quanto conosco bene il mio piccolo
Ronald?
Mi volto come se fossi sorpresa da quella domanda,
mentre in realtà per tutto il tragitto mi sono chiesta quando avrebbe avuto il
coraggio di pormi la fatidica domanda.
“ Non ci crederai, ma dai tempi del furetto rimbalzante
è molto cambiato!” dico e torno a
dedicarmi all’insalata.
Credo che la mia risposta lo abbia
zittito.
Sorrido soddisfatta…
Poveri maschietti ingenui.
Credo che la sua prossima mossa sarà dirlo ad
Harry.
Passiamo la cena a ridere come se niente fosse successo,
poi ci buttiamo sul divano a guardare un film.
Credo di essermi appisolata ed essermi persa la
fine.
Uff… sono stata due ore a seguire questo giallo e dopo
essermi sorbita tutte le indagini mi perdo quando scoprono chi è l’assassino.
Merda!!!
Vedo Ron chinarsi su di me e darmi un bacio sulla
guancia “ Buonanotte… io vado si è fatto tardi!”
Annuisco e lo vedo smaterializzarsi nel mio
soggiorno.
Stanca mi trascino nel mio letto e lì mi addormento
immediatamente, anche se l’idea di scrivere un libro di 1653 pagine
sull’intelligenza rara sita nei maschietti mi alletta da
morire.
Salve, se qualcuno avesse aspettato il seguito di questa
ff, mi scuso di cuore per il ritardo.
Ma sono stata piuttosto occupata dai mille
impegni.
Spero che questo capitolo non faccia schifo e che sia
sempre di vostro gradimento!!!
Ringrazio chi ha commentato e Buona
lettura.
Kisses
|
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Capitolo 10 *** Il regalo! parte prima ***
il regalo1
Oggi mi sono svegliata prima che la sveglia suonasse.
Faccio progressi.
Sono già trascorsi quattro giorni da quell’incontro e da
quel pomeriggio passato ad arrossire.
Draco suppongo sia ancora a Berlino; vorrei proprio
sapere che lavoro svolge, questo suo partire spesso mi sta
incuriosendo.
E se è un boss della mafia Cinese?
Ron è in ritiro con la squadra di Quidditch e a quanto
ho letto sulla Gazzetta del profeta sono estremamente impegnati con gli
allenamenti.
Meglio così.
Non ho ancora ricevuto nessuna Strillettera da parte
dell'’Harry furioso.
Nella mia mente malata sono arrivata a due
conclusioni.
La prima concerne il fatto che Ron non l’abbia avvertito
e dunque mi sembra impossibile che Harry lo venga a sapere da
altri.
La seconda concerne il fatto che Ron lo abbia detto ad
Harry, ma a quest’ultimo non gliene frega niente di me e tanto meno degli uomini
che frequento.
Sono china davanti ai miei cassetti alla ricerca
dell'’abbigliamento perfetto per oggi.
Dopo una lunga indecisione opto per i pinocchietti neri
e una camicetta bianca.
Volo giù per le scale, visto che l’ascensore è ancora
morto e salita sulla mia adorata macchinina vado al mio adorato posto di lavoro
dove mi aspetta una gigantesca tazza di caffè fumante con l’immancabile
spruzzatina di panna montata.
Appena apro la colorata porta della libreria un’aria
gelida mi attraversa.
Ad accogliermi non c’è Emma con il suo sorriso e il
caffè, ma una ragazza dall’aria severa che mi squadra dall’alto in
basso.
BASTA!!! Non ne posso più di gente che mi guarda come se
fossi un rifiuto della società, cose c’è che non va adesso in
me?
Neanche Malfoy mi ritiene più inferiore a lui, e per
quanto io ne sappia l’unica cosa in cui possa essere inferiore sono le mie
origini babbane, ma in quanto babbana sono abbastanza benestante e non faccio
parte della categoria “straccioni” e siccome per adesso non mi trovo a Diagon
Alley, ma in una normale via della Londra babbana non ho nulla per cui sentirmi
inferiore.
Mi sembra tutto così strano che sto iniziando a dubitare
dei babbani che ho il piacere d’incontrare.
Uff
“ Ciao, che fine ha fatto Emma?” chiedo iniziando a
controllare delle scartoffie che giacciono sul bancone, forse in mia
attesa.
Lei mi si avvicina e lo sguardo sembra che non mi si
voglia scrollare di dosso; se la persona che avessi davanti fosse un uomo potrei
anche capirlo, ma una ragazza… beh mi sembra più difficile che una ragazza possa
interessarsi a me.
“ Emma è dovuta recarsi ad una convention su Lord Byron,
per oggi e per la prossima settimana ci sarò io al suo posto!” mi dice con tono
arcigno ed è dopo cinque minuti che realizzo che per una settimana dovrò
sorbirmi i suoi sguardi e la mancanza del caffè caldo.
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Mi sembra di morire; non potevo andarci anch’io alla
convention?
Merda, merda, merda!!!
Cerco di riprendermi e sfoggiare il sorriso più vero che
riesco a creare, ma mi rendo conto che ciò che c’è dipinto sul mio viso sembra
piuttosto qualcosa di sfigurato.
Della serie sono un dipinto del 1532 che è rimasto
sott’acqua per 700 anni.
“ Cosa ti prende?” mi chiede.
Ritorno all’assunzione di un’espressione che rientri
nella norma “ ehm…nulla!”
Dico e mi metto subito al lavoro.
Lavoro da due ore, e il suo sguardo non si è mai
allontanato per guardare qualcos’altro; è lì, china sulla scrivania intenta a
fare dei conti, ma ogni motivo è buono per guardarmi.
Non ce la faccio più.
Urlo di gioia, sono uscita dalla mia coloratissima
libreria che oggi ha assunto un terribile colore nero grigiastro molto simile
alla tipica aria che si respira ai funerali, ci mancavano solo le campane a
morto.
Ok, la smetto oggi mi sento molto lugubre; potrei andare
vestita con un lungo mantello nero con un meraviglioso cappuccio e poi girare
per strada con una bella ascia affilata tra le mani, potrei lanciare una nuova
moda?
Adesso sono a casa spalmata sul letto a guardare il
soffitto e a chiedermi se non sia strana.
Sono strana?
Mia alzo di scatto perché mi è venuta l’improvvisa
voglia di pasticciare e fare un dolce.
Ho messo sul tavolo ogni sorta d’ingrediente e dopo
dieci minuti passati ad osservare tutti gli ingredienti e in modo particolare
alcuni aggeggi che non userei nemmeno per scavare una buca, mi lascio cadere sul pavimento
rinunciando alla preparazione del dolce. Eppure pensandoci bene è una cosa che
ho sempre desiderato fare…
Mi alzo dal pavimento freddo e inizio a risistemare
tutto nei vari stipi, oggi non è proprio giornata.
Vago per le stanze del mio appartamento in una
meravigliosa imitazione del Barone Sanguinario ai tempi della scuola; credo mi
manchino le catene perché l’aspetto e la cadenza dei movimenti è praticamente
identica.
Improvvisamente mi attraversa un lampo di genio… e se
andassi a fare shopping per risollevarmi il morale? So che da soli diventa quasi
un’attività da suicidio, ma in mancanza di altri svaghi credo che dovrò
accontentarmi.
Mi do una rinfrescata e indosso il mio abitino nero e
bianco con le manichette e ai piedi dei sandali, e preso lo zainetto sono pronta
per uscire.
Vago per le vie di Londra da un bel po’ e ancora non ho
visto nulla che mi ha attirato immediatamente, sto per perdere le speranze… oggi
non me ne va bene una.
Ehi!!! Sogno o son desta?
Quella meraviglia in vetrina è la maglietta dei miei
sogni o un illusione?
Se è un illusione io sono completamente fuori di testa;
se è la maglietta da me tanto agognata non avranno la
misura e se ce l’hanno, quando la indosserò mi starà malissimo. Eheh viva
l’ottimismo!!!
Sono appena uscita dal negozio e…
Sono feliceeeeeeeeeeeeeee!!! La maglietta dei miei sogni
adesso è mia, è solo mia.
Ho già detto che è solo mia?
Tocco il cielo con un dito e mi immagino danzare sulle
nuvole indossando il mio nuovo capo d’abbigliamento e vedo gli sguardi di tutti gli angeli che danzano con me
sulle note angeliche delle arpe, sulla mia maglietta invidiosi di ciò che io
posseggo e loro no.
Sto beandomi, quando vedo una figura conoscente
passeggiare dal lato opposto al mio.
Riduco gli occhi a due fessure e metto a fuoco
l’immagine come se fossi dotata dello zoom delle macchine fotografiche digitali;
alto, fisico da paura, capelli lunghetti di un bel biondo…
Ok, posso realmente prendere in considerazione l’idea di
ricoverarmi per pazzia in qualche clinica o direttamente al San
Mungo.
E’ Draco Malfoy come ho potuto non riconoscerlo subito?
Chi altri conosco con i capelli biondi e una corporatura
da David di Michelangelo?
Furtivamente mi avvicino a lui; se avessi una
aderentissima tuta nera sarei molto Eva Kent e potrei passare le mie giornate a
rapinare le banche e le gioiellerie.
“ Ciao Draco!” dico e mi mordo immediatamente la lingua;
vorrà che lo chiamo per nome?
Ora che ci penso è stato lui il primo ad abbandonare
l’usanza di abbandonare il cognome, quindi è inutile che mi faccia tante
paranoie inutili.
Lui si volta “ Ciao Hermione”
Tiro un sospiro di sollievo, niente maledizioni e
fatture Orcovolanti.
“ Ma tu non eri a Berlino?” chiedo
sorridente.
Lui fa una smorfia “ Sono stato solo due giorni e mi
sono depresso abbastanza!”
Lo guardo torva “ Sembra che la depressione non ti abbia
ancora abbandonato nonostante tu sia in un altro stato!” dico con il tono più
gioviale che riesco a trovare; oggi non posso definirmi un vulcano di
simpatia.
“ Hai ragione, ma oggi non noto la
differenza!”
E’ proprio depresso; neanche quando mi raccontava della
sua moglie defunta stava con quella faccia funerea.
Lo vedo sospirare “ Se posso fare qualcosa per
migliorare quella espressione che ti dipinge il volto, basta una parola!”
Dio devo essere proprio impazzita per aiutare Draco
Malfoy.
Si insomma… uffa!!!
“ Sei una donna, credo che tu possa darmi un consiglio!”
Spalanco la bocca incredula; ha capito che sono una
donna addirittura anni dopo Ron?
Non ci credo.
“ Granger, chiudi quella bocca… so perfettamente a cosa
stai pensando e non ho capito adesso che sei una donna!”
Sono ufficialmente in imbarazzo; ecco la figuraccia
delle 17 e 37!!!
“ No figurati… non avrei mai pensato che…”
“ Non attacca… non sai mentire e per di più sei come un
libro aperto, almeno per me!”
E’ possibile mai che le analogie che si fanno sulla
sottoscritta si riferiscono tutte
ai libri? E’ ingiusto!!!
Siamo in silenzio da qualche istante e sto osservando il
marciapiede come se avessi davanti la Gioconda e ne guardassi ammirata lo
sguardo enigmatico.
“ domani è il compleanno…”
Merda, sarà il compleanno della sua nuova fiamma e non
sa che cosa regalarle, magari stava buttandosi sul solito diamante che regalano
gli uomini della sua categoria sociale, ma la sua donna lo avrà rimproverato
perché non si sarebbe di certo accontentata di uno stupido diamante e lui magari adesso è
depresso per questo motivo.
Già me la immagino; alta, bionda, fisico da paura e
vocetta stridula da oca giuliva.
Questo orrido marciapiede non potrebbe aprirsi ed io
finalmente cadere in una splendida voragine dove verrei inghiottita dalle fiamme
dell'’inferno?
“… della Signora Piddy, e dovrei regalarle qualcosa, ma
non so cosa!”
Signora Piddy? Ma certo… lui è un vedovo con una figlia,
figuriamoci se ha la fidanzata.
Mi colpisco con il palmo della mano la fronte, ma non
dovrei limitarmi a questo dovrei prendermi a pugni senza pietà solo per i
pensieri appena fatti sulla situazione amorosa di Draco
Malfoy.
San Mungo… sto arrivando!!!
“ La signora Piddy… certo!” dico poco
convinta.
Lo afferro per una manica e lo porto in una boutique;
sinceramente non so neanche cosa venda, ma è il primo negozio che ho
visto.
Nel locale c’è una certa nebbiolina e non riesco a
vedere nulla; una sagoma poi si avvicina verso di noi “ Salve, posso esservi
d’aiuto?”
Draco si guarda intorno, ma credo che neanche lui riesca
a capire dove diavolo siamo.
“ Cercavo un regalo per la mia…”
Non riesce a finire la frase, la donna prima guarda lui
e poi guarda me
“ Non deve aggiungere altro… ho già capito!”
Ci avviciniamo al bancone alquanto perplessi e la
signora ci presenta un baby doll rosso fuoco.
Scoppio a ridere e non riesco a frenarmi e vedo che
anche lui esplode in una risata sotto gli occhi sgomenti della
commessa.
“ Il colore non è forse di vostro gradimento?”
Poverina… se sapesse!!
“ Io ce lo vedo indosso alla Signora Piddy…” dico
ironicamente.
Lui mi guarda e poi volge lo sguardo all’indumento
provocante “ Credo starebbe meglio addosso a te!”
Vi siete mai auto convinti che alcune parole a voi dette
siano semplicemente frutto della vostra romantica fantasia e che invece
rasentano il ridicolo per quanto sono ovvie e pensate
realmente?
Ecco ciò che mi è appena successo; credo sia umanamente
inconcepibile che da quella bocca siano uscite quelle parole forse di
apprezzamento verso la sottoscritta.
Se mi soffermo a pensare a quelle parole probabilmente
erano solo una battuta di cattivo gusto per ricordare i bei vecchi tempi in cui
io ero una diligente e studiosa Grifondoro e lui un arrogante e antipatico
Serpeverde.
“ Credo che non abbiate quello che cerco, il regalo non
è per lei è per una donna molto più stagionata!” dice e ci congediamo dalla
boutique; mi lascio trascinare incapace di proferire parola, soprattutto dopo
quello che è accaduto.
“ Se andassimo a Diagon Alley a cercare il regalo?”
richiede dopo qualche minuto; mi volto verso di lui e annuisco e guardandolo
negli occhi capisco che non devo dar peso a ciò che ha detto e farmi
condizionare… insomma io non posso farmi mille paranoie, devo semplicemente
godermi il pomeriggio anche se in sua compagnia.
Mi sento molto contraddittoria; sono o non sono stata io
a dire a Ron che trascorrere del tempo con Draco Malfoy non era poi così
male?
Ci siamo smaterializzati a Diagon Alley e adesso ci
ritroviamo a passeggiare per le caratteristiche viuzze che compongono questo
luogo magico; mi piacerebbe fare una capatina da Fred e George, mi lincia se lo
propongo?
“ Baby doll a parte, cosa potrebbe piacere alla
governante di mia figlia?” cado letteralmente dalle
nuvole.
“ Un libro?” chiedo
innocentemente.
Sembra pensarci un po’ su, poi scuote la testa “ Credo
sia nauseata dai libri, sai stando con Dana per molto tempo poi si arrivano a
detestare!”
Sorrido.
“ Ma la signora Piddy è una semplice babbana?” chiedo e
mi prefiggo di contare sempre fino a 10 prima di formulare qualsiasi domanda
come se stessi chiedendo come ti chiami.
Lo vedo sorridere “ E’ una maga in pensione, conosce
solo gli incantesimi basilari, il necessario per fare in modo che Dana non
combini guai con la sua magia non ancora collaudata!”
“ Dana già sa usare la bacchetta?”
chiedo.
Lo vedo che inizia a giocherellare con un bracciale di
caucciù che porta al polso sinistro.
“ Ho iniziato da qualche mese a insegnarle le cose
basilari, ma fa molta confusione… quando le ho insegnato a usare il Lumos ha
dato fuoco alle tende della mia camera…”
Mi scappa un sorrisino immaginando la
scena.
“ Credevo che essendo la figlia del grande Draco Malfoy,
Dana non commettesse questo genere di errori, ma che fosse praticamente
perfetta!”
10 Hermione… 10!!
Una piccola smorfia di disappunto si dipinge sulla sue
labbra “ Dana è un essere umano come tutti gli altri!” mi dice ed io mi sento
attraversare da una lancia di ghiaccio che mi trafigge il cuore impedendomi di
respirare.
“ Ho esagerato, pace?” propongo, tenendo sempre lo
sguardo basso per paura di incrociare il suo sguardo
inquisitore.
Mi dà una pacca sulla spalla “ Pace, adesso non perdiamo
altro tempo, ho urgente bisogno di questo regalo!”
Lui inizia a camminare guardandosi intorno ed io non
posso far altro che fare lo stesso e
magari farmi venire un’idea sul regalo perfetto per la Signora
Piddy.
Fine prima parte
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Capitolo 11 *** Il regalo-parte seconda ***
IL REG PARTE SEC
Non sono più sicura di essere a Diagon Alley. Vengo qui
da quando ho 11 anni e credevo di sapere proprio tutto e conoscere ogni misero
angolo; ma oggi passeggiando con Draco da circa due ore in cerca di uno stupido
regalo credo di aver visto posti a me sconosciuti.
C’è un leggero venticello e noto che gli sta
scompigliando i capelli e devo dire che questo nuovo modello gli dona parecchio
e poi questo accenno di barba quasi incolta lo fa apparire ancora più
attraente.
“ E’ necessario fare i regali alle governanti delle
proprie figlie?” dice sbuffando interrompendo così i miei insani
pensieri.
“ Sapevo che era stata un’idea di Dana… tu non avresti
mai potuto avere l’accortezza di fare un regalo alla domestica!”
Mi scombina i capelli ridendo “ Effettivamente è vero,
l’unica persona che ho riempito di regali e per la quale non mi sono mai sentito
obbligato è Dana!”
“ Prevedibile da parte tua, ma anche molto dolce!”
Si volta dalla porte opposta alla mia facendo forse
finta di incuriosirsi ad una vetrina, credo di averlo messo in
imbarazzo.
Mi afferra per il polso e mi trascina in un negozio “
Forse qui troverò quello che cerco!”
Sospiro e finalmente entriamo guardandoci intorno quasi
perplessi.
“ Vorresti comprarle un calderone?”
Si guarda un po’ intorno e scruta i calderoni
attentamente come se fosse realmente interessato
all’acquisto.
“ Questo è quello che avevo io, un eccezionale
calderone, il sottoscritto non poteva che avere il meglio!” dice guardando
ammirato la fattura di quel coso.
Mia avvicino e comincio ad osservarlo anch’io come se ne
fossi realmente affascinata
“ Fa schifo!”
Distoglie lo sguardo dalla nona meraviglia del mondo, stando ai
suoi pareri credo che l’ottava debba essere lui.
“ Come? Credo di non aver capito… Cos’hai detto?” ecco
che sulla sua fronte si è formata la piccola ruga che appare alla maggior parte
degli uomini quando qualcosa non li convince o più semplicemente non sono
dell'’umore.
“ Il calderone che tanto i tuoi occhi guardano con
ammirata devozione… mi fa schifo!”
Eccolo lì che ridacchia mentre tocca con delicatezza la
superficie leggermente ruvida del calderone “ Dovresti inginocchiarti davanti a
cotanta perfezione… hai davanti la nona meraviglia del mondo!”
Ecco ciò che volevo sentire, la voglia di scrivere
realmente quel libro ricompare nella mia vita.
Un’altra cosa da aggiungere alla
lista.
“ Nona meraviglia? Se mi è dato saperlo, qual è
l’ottava? Hanno finalmente catturato il mostro del Lago di Lockness e non me ne
sono accorta?” chiedo; basterà qualche secondo e da quella boccuccia fatata
uscirà ciò che avevo predetto.
1,2,3,4 e...
“ Niente mostri del lago, Piovra Gigante a parte…
l’ottava meraviglia ce l’hai davanti!” ammicca, forse per darsi un’aria ancora
più da sex symbol; ma non attacca io Hermione Jane Granger scoppio a ridergli in
faccia.
“ Parli del calderone?” so di farlo innervosire e devo
ammettere che la cosa mi piace da morire.
“ Esatto Granger, non ti sfugge niente… magari questa
perspicacia che ti contraddistingue è una caratteristica dei Grifondoro!” Sto
ridendo sotto i baffi; improvvisamente mi sento di nuovo prendere per il polso e
sbattuta senza tanti complimenti fuori il negozio.
“ Perdona i mie improvvisi scatti, ma mi sono
improvvisamente ricordato che io non sono qua per parlare di calderoni, anche se
la cosa cominciava a piacermi, ma devo assolutamente trovare un oggetto da
regalare!”
“ Giusto, ai suoi ordini capitano!”
Eccoci di nuovo in giro; sembriamo quasi due fuggiaschi,
mai in un posto per più di 11 minuti.
Sono stanca, affamata, assetata e forse devo andare
anche in bagno.
Perché forse? Perché sono così stanca da non riuscire a
distinguere i miei bisogni.
“ Draco, credo di aver trovato la soluzione ai tuoi
problemi!” dico ansante trascinando le parole.
“ ok, ti ascolto!”
Vorrei spaccargli la faccia e far scendere a cascate il
sangue dal suo bel nasino.
“ Credo che un bel mazzo di fiori, scegliendo la
composizione floreale adatta, e magari dei pasticcini sia il regalo adeguato per
la governante di tua figlia!”
Lui sembra pensarci su e valutare la mia proposta e io
ho le mani dietro la schiena con incrociato tutto ciò che c’è di
incrociabile.
“ L’idea mi sembra carina e poi non ho più voglia di
girare e tu mi sembri molto stanca; posso invitarti a cena?”
“ Eh?” so che è poco elegante rispondere in questo modo
all’invito di un aitante giovanotto, ma non sono sicura di aver sentito
bene.
“ Ti odio!” mi dice ridendo.
“ La cosa è reciproca!” dico usando il suo stesso
identico tono di voce.
“ Accetti la mia proposta?”
“ Si”
Grande conversazione, sto ancora ripensando alle ultime
parole dette.
Siamo seduti in un delizioso ristorantino in stile
rustico immersi nella natura; il posto non l’ho mai visto, ma è veramente di
classe.
Draco sta esaminando il menu, mentre io ho lo sguardo
fisso su di lui; resami conto della possibile gaffe che avrei potuto fare
nell’arco di qualche secondo distolgo lo sguardo occupandomi nell’osservazione
minuziosa della candela sita a centro tavola.
Sono nervosa e sinceramente non so il perché; ho
trascorso tutto il pomeriggio con lui, eppure…
“ Hermione c’è qualcosa che non va?”
Posa il menu e mi dedica la sua completa attenzione “ Mi
ero perso nel leggere le cose obbrobriose che propongono! Hai mai assaggiato gli
spinaci croccanti in crema di latte?”
Eh? Di cosa sta parlando?
“ Solitamente quando ceno fuori evito di trascorrere la
settimana seguante ricoverata per intossico!”
“ Ragioni come me! Cosa prendi?”
Do un’occhiata furtiva al menu “ Pasticcio di salmone
aromatizzato allo sciroppo di pesca e banana, tu?”
Spero colga la sottile ironia che c’è di fondo nella mia
arguta risposta.
“ Sembra ottimo… io pensavo a questa bistecca di manzo
al sangue ripiena di confettura di albicocche insaporita da una colata di
cioccolata alla menta!”
Ok, ha perfettamente colto la mia ironia rispondendo a
tono.
Chi l’avrebbe mai detto? Draco Malfoy addirittura
simpatico.
La lista dei suoi pregi si
arricchisce.
Dopo qualche minuto arrivano le nostre ordinazioni;
ossia del semplice arrosto con contorno di patate e insalata, più una bottiglia
di vino rosso.
Non abbiamo ancora finito di cenare che già Draco ha
ordinato un’altra bottiglia di vino.
“ Non ti sembra di esagerare?”
chiedo.
“ No!” risponde lui portandosi alla bocca il calice
colmo di liquido rosso rubino.
Alzo il sopracciglio perplessa e anche io attingo dal
mio bicchiere.
Posso ritenermi completamente brilla se non ubriaca, lui
sembra ancora in sé e così ho potuto dedurre che ci vuole ben altro per farlo
ubriacare e fargli perdere completamente i sensi.
Ecco che è arrivato il dessert, o meglio per me è
arrivato una fetta di dolce al cioccolato per lui è arrivata una tazza di
caffè.
“ Ti ricordi quando parlavamo degli articoli della
Skeeter?”
Ingoio il boccone della torta paradisiaca “ Si certo,
avevi detto che mi avresti fatto leggere quello che aveva scritto su tua
moglie!”
Posa la tazza sulla superficie del tavolo con estrema
eleganza “ Esatto! Se facessi una veloce capatina a casa prendessi il giornale,
lo portassi qua e ci facessimo quattro risate?”
Sorrido furbetta assecondando il suo sorriso furbetto,
sembriamo due schifosissimi cospiratori che complottano ai danni del
governo.
“ Il piano è semplice, tu resti qui, io vado in bagno,
mi smaterializzo a casa mia prendo la fonte dell'’ilarità e torno, ok?”
Annuisco, il piano non fa una piega; lo vedo
allontanarsi e io inizio a trangugiare vino come una povera
disperata.
Dopo pochi minuti ecco che lo vedo ricomparire bello
come Apollo, questo è il vino che parla, con in mano una copia sgualcita e
ingiallita della Gazzetta del Profeta.
“ Eccomi di ritorno!” dice e sorridente come non mai si
accomoda servendosi immediatamente di altro vino.
Io poggio il calice e mi passo la lingua sulle labbra al
dolce sapore di vino.
Mi sembra una cosa molto strana che le mie labbra
possano avere questo sapore.
“ Sono curiosa, quante pagine le ha dedicato la
Skeeter?”
Dà un’occhiata alle pagine del giornale e dopo un breve
e veloce calcolo mentale
“ Dovrebbero essere 15, sai che non mi ricordo?” dice
portandosi una mano pensieroso verso il mento.
“ Ci credo, con tutto il vino che hai bevuto!”
Sto per portarmi il calice di nuovo alla bocca, quando
il polso mi viene bloccato dalla sua mano possente.
“ Hai le gote rosse e gli occhi lucidi credo che tu
abbia bevuto abbastanza per oggi…”
“ Ma…”
Afferra il mio bicchiere e con nonchalance lo svuota nel
vaso vicino e poi lo stesso fa con quel poco vino che era rimasto solitario nel
fondo bottiglia.
Io lo guardo ammirata; allora gli uomini che si pongono
dei limiti esistono?
Sono quasi commossa, credevo che questa razza si fosse
estinta insieme ai dinosauri.
Stiamo per leggere l’articolo ed io mi trovo a
giocherellare con la cannuccia del mio gigantesco bicchierone stracolmo di succo
d’arancia.
Ci sono un sacco di ombrellini colorati sul
bicchiere.
“ 23
Settembre; un giorno di indescrivibili sensazioni per il giovane Draco Lucius
Malfoy (21 anni) a cui oggi è morta prematuramente la moglie Lynn Rowe (21 anni)
pochi istanti dopo aver dato alla luce una bellissima bambina della quale ancora
si sconosce il nome.
La bambina,
secondo indiscrezioni, è identica al padre, anche se è solo un fagottino senza
identità si possono già ben distinguere i tratti del padre e poi
l’inconfondibile stemma della famiglia Purosangue per eccellenza; gli occhi
grigio-blu e i capelli biondissimi.
Lynn Rowe era
l’opposto del marito in quanto a colore e taglio degli
occhi.
I capelli anch’essi biondi, ma con dei
bellissimi occhi a mandorla di un verde intenso che avrebbero fatto invidia
perfino agli occhi verde smeraldo di Harry Potter (21 anni)”
Mi affogo con ciò che stavo trangugiando “ Harry? Perché
Harry appare pure negli articoli che riguardano la tua vita?”
Scuote la testa divertito “ E’ da cinque anni che me lo
chiedo!”
Rido e torno a dedicarmi alla lettura di quello
spassosissimo pezzo firmato Rita Skeeter.
“ Il
matrimonio tra Draco Lucius Malfoy e Lynn Rowe ultima discendente dell'’antica
casata dei Rowe, era stato deciso dalle rispettive famiglie all’insaputa dei due
giovani.
La cerimonia
si svolse nello sterminato giardino dei Malfoy data 27
Maggio.
La vita
coniugale durò in sé solo qualche mese e i genitori raccontano che la voglia
della giovane Lynn di avere un figlio cresceva ogni giorno di più in
lei.
Il suo sogno
stava per coronarsi e per pochi attimi in quel terribile giorno lo vide
realizzato sentendo il calore del corpicino in lacrime stretto ai suoi seni; ma
la vita alle volte è ingiusta (basti ricordare la morte dei genitori di Harry
Potter) e si è portata via la bellissima Lynn Rowe lasciando il marito vedovo
alla giovane età di 21 anni e con una figlia da amare e della quale prendersi
cura con tutta l’amorevolezza possibile.
Ma come è noto
a tutti Draco L. Malfoy non era uno stinco di Santo ai tempi di Hogwarts e
quindi ci risulta improbabile che la bambina riuscirà a superare il primo anno
d’età.”
Cosa? Quella pazza ha osato scrivere che Draco non
sarebbe stato in grado di occuparsi di sua figlia e quella poveretta sarebbe
morta?
Sono scioccata; Rita Skeeter dovrebbe conoscere Dana e
rimangiarsi tutte le stronzate che ha scritto senza preoccuparsi minimamente dei
sentimenti di questo giovane uomo che ho di fianco.
“ Fonti
attendibili affermano che Lynn Rowe non aveva motivi per togliersi la vita;
aveva tutto ciò che una ragazza qualunque avrebbe potuto avere solo nei sogni.
Ma allora quale meccanismo è scattato in lei per farle compiere l’amaro e insano
gesto?”
Di certo non
ci vuole un genio per capire che la povera Lynn era disperata per via della
palese somiglianza che c’era tra la sua creatura e suo marito; vi sembrerà un
motivo banale, ma quanto può essere traumatico sapere che la creatura che si è
messa al mondo non ha preso nulla da te?”
Draco L.
Malfoy è diventato ancora più schivo, e ai funerali della moglie il suo cuore di
ghiaccio non ha lasciato che dai suoi occhi impenetrabili ed enigmatici
trasparisse il ben che minimo sentimento!”
Mi mordo il labbro inferiore; questa storia descritta
dalla Skeeter è assurda e non una sola parola può far apparire l’articolo
veritiero.
“ Draco anche se ancora non sono madre credo che nessuno
sano di mente si ucciderebbe perché la figlia è identica al padre… chiedo troppo
se volessi sapere com’è andata realmente?”
Lui chiude il giornale e mi guarda con quegli enigmatici
e sensuali occhi grigi.
“ Se proprio ti vuoi annoiare…”
Annuisco e lui inizia il suo
racconto.
“ Lynn era troppo attaccata alla vita per suicidarsi,
forse sono l’unico che lo sostiene, ma la sua morte è dovuta a Voldemort ed ai
suoi seguaci; quando l’ho conosciuta eravamo gli opposti. Lei dolce e solare, io
cupo e depresso.
Abbiamo avuto una figlia insieme non tanto perché ci
amassimo anche se con il passare dei giorni instaurammo un buon rapporto, ma
perché se volevamo proseguire la strada che ci avevano obbligato i nostri
genitori era meglio iniziare da ciò che ti riempie il cuore di gioia; ossia
avere un figlio.
Grazie a Lynn e grazie al bimbo che portava in grembo
decisi che diventare un Mangiamorte non rientrava nelle mie priorità. Che senso
avere servire e riverire un Mezzosangue se fin da quando sono nato mio padre non
ha fatto altro che dirmi che i Mezzosangue erano feccia?”
Saggia domanda, cosa vinco se rispondo
bene?
“ Quindi non esiste più la possibilità che tu voglia
farmi fuori?” chiedo con un gran sorriso stampato sulle labbra; lui si avvicina
e mi sussurra all’orecchio “ In verità ti ho invitata a cena per tagliarti la
giugulare con il laccio della scarpa di quell’uomo laggiù..”
Adesso sono io a pormi in avanti e sussurrargli
all’orecchio “ sarà una morte lenta, dolorosa e sofferta…”
Ridiamo come due bambini e poi riportati alla serietà
gli faccio capire con lo sguardo che vorrei che continuasse il suo
racconto.
“ Io continuo a patto che la prossima volta mi racconti
di Potty!”
Gli faccio una linguaccia “ Non è importante… ti
annoieresti!”
Lui scuote la testa “ Non credo. Sono assolutamente
convinto che sarà uno spasso e magari potrebbe risolvermi un eventuale problema
intestinale!”
Lo odio. No, non è vero.
Lo ammiro. Si, è vero.
“ Dai, continua…” dico, lui bevuto un sorso di aranciata dal mio
bicchiere si accinge a continuare.
“ allora… dov’ero rimasto? Ah si. La sera stessa dissi a
mio padre della mia riflessione e della mia decisione e lui non mi disse nulla,
anzi la prese di buon grado.
Quando poi Lynn diede alla luce Dana e vennero lasciate
sole pochi istanti, Voldemort o qualcuno per lui la uccise, anche se credo che
il bersaglio da colpire fosse Dana e non Lynn.”
Annuisco e una rabbia mi invade dall’interno, Cavolo
vorrei spaccare la faccia a qualcuno.
“ Allora è per questo che conduci la vita quasi come un
normale babbano?” chiedo con un fil di voce, mi sento inopportuna nel fargli
questa domanda.
“ Si, ho deciso che fosse meglio per Dana stare lontana
dal mondo magico e farle vivere la sua fanciullezza nel modo più spensierato
possibile, della magia conosce solo quello che le insegno io ossia le cose
basilari per una bimba della sua età!”
Dio, sono commossa; con la scusa di soffiarmi il naso
per via di una schifosissima allergia al polline mi asciugo una lacrimuccia che
solitaria solca il mio viso.
Rimaniamo a parlare del più e del meno per un altro po’;
poi vista l’ora decidiamo che sarebbe meglio rincasare per evitare di recarci al
lavoro come zombie assonnati.
Sono sul mio lettino e mi ritrovo a pensare alla
giornata appena trascorsa e d è strabiliante come possano cambiare le
cose.
Cambia tutto; i modi di pensare, l’aspetto fisico, i
sentimenti verso determinate persone…
Cambia tutto tranne il funzionamento del mio ascensore.
Eh già!!!
E con questo terribile pensiero mi abbandono alle
braccia di Morfeo; l’unico uomo che io abbia amato veramente.
Eheh!!!
-______________________________________________________________________
Eccomi
con la seconda parte di questa giornata forse un po’ troppo lunga per
Hermione!!!
Come
sempre vi auguro una buona lettura e se vi va lasciate anche un piccolo
commentino!!!
Al
prossimo chap!!
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Capitolo 12 *** Il bosco nella sequoia ***
bosco
Non riesco a dormire e so già che se Morfeo non verrà a
riprendermi per portarmi nel suo mondo di completa beatitudine, giuro che lo
uccido.
Ci sto riflettendo e so per certo che è impossibile
uccidere il sonno… forse il caffè è l’unica soluzione, però io non voglio stare
sveglia, io voglio dormire.
Mi volto verso la sveglia e i miei occhi strabuzzano
alla vista dell'’orario indecente che segnala la mia povera sveglia. Sono le
05:23:32. Cosa farò adesso?
Mi metto sul fianco destro e inizio a dare pugni al
cuscino per renderlo più confortevole, ma nonostante ciò non riesco a prendere
sonno.
Ecco che mi ritrovo ad alzarmi e passeggiare per il
corridoio come un’anima in pena che vaga per le vie dell'’inferno aspettando una
collocazione per via dei suoi peccati.
Ad un tratto mi rendo conto che potrei prendere carta e
penna e stilare la famosa lista da attaccare al frigorifero con una di quelle
simpaticissime calamite che mi regalò il signor Weasley credendo che fossero di
quegli aggeggi indispensabili ai babbani.
Sono trascorsi solo dieci minuti ed ho scritto solo due
punti:
1)
Contare sempre fino a 10
prima di aprire bocca e parlare a vanvera.
2)
Scrivere quel libro sul
pensiero prevedibile degli “uomini”
Sottolineo più volte la parola uomini e continuo a riflettere sui punti
fondamentali che potrei scrivere su questo foglio di carta adibito a lista.
Ok, posso dire di aver buttato nel cesso 30 minuti della
mia preziosa esistenza.
Guardo sconsolata il foglio e con determinazione decido
di affiggerla lo stesso al mio contenitore di vivande e bevande. Apro il
cassetto e tiro fuori una bella calamita che rappresenta un grazioso cesto di
fragole.
Ho preparato la colazione, ho sistemato la mia povera
casuccia caotica e mi sono anche fatta la doccia e vestita per andare a
lavorare.
Non so se sentirmi soddisfatta, al momento mi sento solo
terribilmente stanca.
Do un’occhiata al cellulare e inizio a inviare sms a
gente che non sento da anni, magari riallaccio qualche vecchia amicizia tipo
Dean Thomas, gli ho appena inviato un messaggio, si ricorderà di
me?
Dopo ore finalmente posso prendere la mia borsa e andare
dalla mia adorata aguzzina; chissà se Emma si diverte alla
convention…
Sono arrivata, ho posteggiato l’auto nel modo più lento
possibile. Non ho proprio voglia di vederla.
Mi faccio coraggio, entro e la vedo lì, china sul
bancone a fare quei suoi misteriosi calcoli.
“ Buongiorno!” dico educatamente mentre vorrei
mandarla a quel paese o infliggerle
qualche maledizione senza perdono.
“ ‘giorno!” risponde lei svogliatamente. La
odio.
Senza degnarci di uno sguardo lei continua con le sue
cose ed io mi attuo per svolgere al meglio il mio lavoro.
E’ da qualche ora già che i clienti non mi danno tregua;
oggi è venuta una baraonda di gente e mi sono trovata a fare i salti mortali,
visto che la Principessa di ghiaccio non si è degnata di
aiutarmi.
Ho un mal di testa pazzesco e credo di stare per
svenire. Uffa!!!
Mi sono seduta su uno dei puff colorati e credo di aver
bevuto circa un litro d’acqua in meno di tre minuti.
Chiudo gli occhi e inizio a massaggiarmi le
tempie.
Improvvisamente il mio sudato momento di relax viene
interrotto dalla stridula voce della principessa di
ghiaccio.
“ Hermione, un cliente!”
Merda. Ma cosa le succede se per una volta si occupa lei
di un cliente? Verrebbe risucchiata da strani vortici
magnetici?
Mi alzo a gran fatica ed ho ancora la vista troppo
annebbiata per mettere a fuoco il mio cliente.
“ Ciao Hermione, va tutto bene?” dice la sua voce
apprensiva.
“ Si grazie, è tutto ok!”
Ok, mi ritorna la vista e noto che è Draco
Malfoy.
Sta diventando una persecuzione, però una di quelle
persecuzioni piacevoli.
“ Non sembra tu stia molto bene…”
“ Oh si Draco, è tutto ok! Come mai qui? Dana vuole un
altro libro?” chiedo.
Lui si guarda un po’ intorno “ No, il libro stavolta è
per me, devo partire tra meno di un’ora e volevo un libro da leggere durante il
volo e durante il week-end!”
Annuisco alle sue parole “ Ok, cosa ti piacerebbe
leggere?” domando stancamente.
Vorrei essere più socievole oggi e soprattutto con lui,
ma proprio non ce la faccio.
Lui continua a guardarsi intorno, sembra quasi
spaventato.
“ Il bosco nella Sequoia!” dice.
Il bosco nella Sequoia? E che libro è? Ma la domanda da
un milione di galeoni è: esiste?
“ E chi è l’autore?” chiedo guardandolo come se stessi
mettendo in discussione la sua cultura e intelligenza; e in effetti credo sia
proprio quello che sto facendo.
“ Julian LeBev”
Julian LeBev? E chi è?
“ Sicuro che questo tizio sia esistito e abbia scritto
il bosco nelle Sequoia e non sia frutto della tua perversa immaginazione?”
chiedo, mentre batto al computer nome dell'’autore e titolo del
romanzo.
“ Sicurissimo!” risponde lui con tono estremamente
sicuro.
O è un bravo attore o esiste davvero; non esistono altre
spiegazioni logiche e razionali.
Controllo, di costui non appare
nulla.
“ Senti Draco qui di Julian LeBev non esiste nulla, sei
sicuro? Dove hai sentito parlare di questo romanzo?” chiedo, sempre con lo
sguardo fisso sullo schermo, vigile nel caso mi possa essere
sfuggito.
“ Una volta accompagnai qui Dana e mentre davo occhiate
furtive agli scaffali mi sono imbattuto in questo romanzo!” mi
spiega.
“ Beh.. ti ricordi su quale scaffale l’hai visto?”
Lui si gira e comincia ad osservare minuziosamente gli
scaffali, poi si volta verso di me e con sguardo vincente “ Quello lì infondo!”
mi indica.
Arriccio il naso, non credo che lì ci sia il fantomatico
romanzo, ma Draco prima di essere un pazzo visionario è un normale cliente che
frequenta con assiduità questo posto, quindi è meglio andare a controllare e
magari non fargli pesare la sua triste sconfitta.
Eccoci davanti allo scaffale.
“ Tu lo vedi?” chiedo, mentre scorro con gli occhi tutti
i titoli dei libri lì presenti.
Draco
scuote la testa e lo vedo ben attento mentre anche lui guarda i titoli alla
disperata ricerca de “ Il bosco nella sequoia”.
Mi sono inginocchiata per dare un’occhiata anche agli
scaffali più bassi, soprattutto all’ultimo dove sembrano non esserci normali
libri, ma strani manoscritti risalenti a chissà quale anno dimenticato da
Dio.
Li guardo attentamente e se soffrissi d’asma potrei
ritenermi morta, visti tutti gli acari lì presenti.
“ Senti Draco, io qui non vedo nessun bosco in nessuna
sequoia, che facciamo?”
Ho lo testa praticamente dentro lo scaffale
polveroso.
Do un’altra occhiata e poi mi accingo ad uscirne e
magari ritornare alla mia altezza naturale, ma qualcosa mi distoglie e mi
blocca.
Sento la sua mano sulla mia e vedo che anche lui adesso
è inginocchiato proprio come me.
“ Sono più che convinto che questo romanzo sia qui!” mi
dice in maniera affabile guardandomi negli occhi.
Io non so per quale motivo non riesco a ricambiare lo
sguardo intenso e lo ritraggo immediatamente.
“ Allora non avrò cercato bene!” dico; sto per
riabbassarmi quando avverto la sua mano sul mio viso e mi porta dolcemente una
ciocca di capelli dietro l’orecchio; potrei ringraziarlo visto che praticamente
non ci vedo, ma il suo gesto scaturisce in me mille sensazioni che non provo da
quando io e Harry eravamo felici e ci amavamo, e dunque le parole mi muoiono in
gola.
Sembrerà stupido da parte mia, ma non so realmente cosa
fare.
Dovrei… so cosa dovrei fare; cercare il romanzo che
vuole, portarlo alla cassa, farmi dare pecunia e salutarlo. E invece perché me
ne sto qui?
Mi sto perdendo nei suoi occhi, sento il cuore palpitare
in maniera frenetica, ma dubito sia un infarto, e sento crescere in me la voglia
di averlo sempre più vicino.
Chiudo gli occhi e percepisco sulle mie labbra le sue,
calde e morbide.
Assapora le mie e se già mi sento morire per un bacio
come sarei se io e lui facessimo…
Ma che pensieri sono? Sarò sicuramente
arrossita.
Schiudo le labbra e inizia il meraviglioso gioco, quello
che fa perdere i sensi e ti trasporta nella dimensione della pace interiore e
delle mille sensazioni paradisiache.
Sembra scontato, ma davvero vorrei che le sue labbra non
si staccassero mai dalle mie, il modo in cui bacia è indescrivibile, solo chi ha
avuto la fortuna di provare quella bocca potrebbe capirmi e intraprendere una
discussione con la sottoscritta fatta di “ Wow… Oh mio Dio… non credevo che
potesse essere… Wow!”
Sembro un’adolescente al suo primo bacio, e mi sento
molto in imbarazzo per questo.
Lui ha uno sguardo tenerissimo, non mi sembra molto
Draco Malfoy. So che è cambiato e tutte queste storie qua, ma credevo che almeno
quando baciasse una povera ragazza alla sprovvista poi ghignasse soddisfatto
prendendomi un po’ per il fondoschiena su quando fossi stata idiota attratta dalla sua indole
misteriosa.
“ E’ tutto ok? Ho fatto qualcosa che…”
“ No, è tutto ok… dico sul serio!” dico scuotendo la
testa.
Ci starebbe un altro bacio, ma il momento magico viene
interrotto dalla soave voce della
Principessa di ghiaccio “ Hermione che fine hai fatto? Sei morta sommersa dai
libri?”
La solita simpaticona “ Sto arrivando!” le dico di
rimando con il tono più odioso che riesco a formulare.
Mi alzo velocemente dal pavimento lasciando Draco lì
come se fosse un peluche con il quale mi sono stancata di
giocare.
Arrivo vicino al bancone e vedo che c’è un ragazzo che
mi guarda “ Finalmente… ci sono dei clienti che aspettano!”
La guardo in cagnesco “ Se vedi che sono occupata con un
altro cliente non potresti occupartene tu?” chiede acida.
“ No, io ho altro da fare!”
Mi secca ribattere e magari rischiare di farmi
licenziare, quindi ricaccio tute le parole cattive e amare dentro e sfoderando
un grande sorrisone di circostanza mi rivolgo all’uomo “ In cosa posso esserle
utile?”
Per fortuna desiderava solo un libro di poesie di Pablo
Neruda.
Sto per mettere i soldi nella cassa quando torna Draco
con un libro tra le mani.
Mi ero proprio dimenticata che lui fosse ancora
qui.
“ Hai trovato il bosco nella Sequoia?” chiedo, prendendo
il libro tra le mani.
“ No” lo vedo sporgersi in avanti e quindi avvicinarsi
pericolosamente al mio orecchio, ecco che tutte quelle strane sensazioni si
sprigionano di nuovo e iniziano a ballarmi dentro “ Quel libro non esiste, così
come lo scrittore!” mi sussurra.
Spalanco gli occhi, deglutisco e naturalmente non so che
cosa dirgli.
Lui ritorna al suo posto e lo vedo che picchetta le dita
sul bancone quasi nervosamente.
Gli porgo la busta con il libro “ buon viaggio Draco!”
“ Grazie, spero di rivederti al mio ritorno!” mi dice e
salutandomi con un cenno del capo esce dalla porta facendo tintinnare il
catturasogni.
Mi tocco le labbra e credo di essermi sognata tutto. E’
come in quelle pubblicità che sponsorizzano i cioccolatini; la donna solitamente
ha le convulsioni e sembra che sia nel bel mezzo di un amplesso, mentre alla
fine sta semplicemente mangiando uno stupido cioccolatino.
Non che io mi senta soddisfatta come lo si può essere
dopo un amplesso, ma la sensazione di felicità è comunque quella o comunque ci
si avvicina molto.
Ok non riesco a spiegarmi, e non riesco a capire neanche
perché mi sto creando questi complessi sullo spiegare il mio stato d’animo;
nessuno può sapere a meno che io non apra bocca e dia libero sfogo ai miei
pensieri, ma per farlo vuol dire che credo che ai miei globuli rossi e bianchi possa importare ciò che
penso.
La giornata lavorativa continua imperterrita e mi
rincorre un’idea, ossia suicidarmi.
Non ne posso davvero più, il lavoro si è quadruplicato
da quando Emma non c’è più… e se penso che ancora la settimana è lunga mi viene
da piangere.
Finalmente sono sulla strada verso casa, alzo gli occhi
verso il cielo e noto un aereo e naturalmente non posso far altro che pensare a
Draco. Non mi ha neanche detto dove doveva recarsi.
Adesso sono a casa e levatami le scarpe mi fiondo sul
mio comodissimo divano e sgranocchiando patatine e biscotti guardo un film e
credo che appena finirà questo ne guarderò un altro.
Non so cosa mi prende, ma so per certo che adesso non ho
proprio voglia di dormire.
Strana la vita.
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Spero la storia sia di vostro gradimento, grazie ha chi
ha recensito e a chi ha solamente letto e che subito dopo non è corso in bagno a
vomitareJ
Come sempre buona lettura!!!!
JJJJJ
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Capitolo 13 *** Confusione ***
confusione
Sono già trascorsi quattro giorni dal bacio e non sono
rimasta a pensarci neanche per un momento.
Draco mi ha baciata, ha baciato me… significherà
qualcosa?
Sono confusa; da un lato vorrei parlargli e chiedergli
spiegazioni, ma dall’altro vorrei che il viaggio di lavoro fosse
interminabile.
Poi però penso a Dana e mi sento un mostro
cattivo.
“ Come mai così pensierosa?” improvvisamente mi rendo conto di stare
passeggiando in compagnia di qualcuno, ossia Ron Weasley per le vie di
Hogsmeade.
Ha un giorno libero dagli allenamenti e dunque ha deciso
di trascorrerlo con me.
Non so se essere felice o meno.
“ Pensavo al mio stomaco che brontola!”
Che fantasia! Draco non assomiglia molto ad uno stomaco
che brontola, né tanto meno dà le stesse sensazioni.
“ Andiamo al paiolo magico?”
“ Fa come vuoi!” dico senza tanti complimenti, facendo
intuire di non essere di compagnia.
Lo vedo che scuote la testa, anche se
impercettibilmente; non so cosa fare, magari lo sto solo
deludendo.
Faccio tutto molto passivamente; siamo praticamente
seduti, ma ora che mi guardo intorno non mi sembra il Paiolo
Magico.
“ Cos’è questo posto?” chiedo con fare
annoiato.
Vedo che mi lancia un’occhiata molto allibita “ Siamo a
Diagon Alley… non hai notato che ci siamo smaterializzati?” chiede servendosi
anche del suo sguardo indagatore.
Ci penso un po’ su, cerco di riassemblare i pezzi
mancanti, ma più ci penso più l’unica cosa che mi viene in mente sono le labbra
di Draco.
“ Ero persa nei mie pensieri, completamente assorbita da
un altro mondo!”
Tento di giustificarmi e spero non usi il legiliemens
come la volta precedente.
Sto guardando il menu e credo di starmi applicando alla
lettura.
Credo sia una mia difesa immunitaria contro Ronald e il
suo sguardo inquisitore, insomma, se gli faccio credere di essere occupata e
terribilmente concentrata in qualcosa mi lascerà stare,
no?
No, non mi lascia stare.
“ Stai pensando a Malfoy?”
Strabuzzo gli occhi in maniera disumana, per poco non mi
affogavo con la saliva e i succhi gastrici.
“ No… no… cosa te lo fa pensare?” ritorno a fissare il
menu, sperando anche di non essere arrossita violentemente dando l’impressione
ai passanti di non far parte dell’arredamento del locale, ossia tappezzeria
rosso sangue.
La conversazione durante il pranzo non è poi molto
accesa, a dire il vero sembra quasi inesistente, a meno che non si contino le
espressione come: “ Mi passi il sale?” e
“Credo che sia troppo piccante” come possibili argomenti da
intraprendere.
“ Ehm… scusami, vado un attimo in bagno!”
Ottimo piano Hermione, adesso scapperai dall’uscita
secondaria, andrai a fare una rapina in banca e poi scapperai con il malloppo in
Messico.
Il piano sembra perfetto, peccato che appena arrivo alla
toilette guardo il mio viso stanco e teso riflesso nello specchio e una semplice
domanda si formula “ Come puoi davvero pensare di rapinare una banca con questa
faccia?”
Chi parla è la mia coscienza, con la quale non ho un
buon rapporto, ma oggi credo che seguirò il suo consiglio.
Ecco, sono rimasta a contemplarmi per 6 minuti, adesso
credo sia meglio tornare, anche se lo credo difficile, Ron potrebbe
insospettirsi.
Il tragitto dalla toilette al tavolo dove siamo seduti
lo attraverso canticchiando un motivetto che cantavo
all’asilo.
Vedo Ron completamente concentrato sul suo piatto di
patatine fritte e noto anche un’altra figura che siede con
lui.
Chi può essere? Di sicuro nessuno della famiglia
Weasley, avrebbe i capelli rossi se così fosse, ma non è
così.
Quest’individuo è moro.
Harry?
Merda è lui!
Cosa ci fa Harry James Potter qui?
Mi stropiccio gli occhi; meglio essere sicuri di ciò che
vedono o credono di vedere i miei bulbi oculari.
E’ proprio Harry!
Traggo un lungo respiro e con sguardo fisso davanti a me
e camminata sicura da modella in passerella, ecco che entro in scena
trionfalmente.
“ Ciao Harry!”
Lui si alza e si avvicina per posarmi un bacio sulla
guancia “ Ciao Hermy!”
Mi siedo e inizio a mandare giù una quantità
indefinibile di bicchieri d’acqua.
“ Ho saputo che esci con Malfoy!”
Sapevo che Ron l’avrebbe fatto, e vedendo qui Harry,
quando invece dovrebbe stare dentro il suo ufficio buio e dietro la sua
scrivania in legno pregiatissimo avrei anche dovuto prevedere queste parole
scontate.
Poso il bicchiere; e come in quei film dove la donna si
volta verso l’uomo portandosi i lunghi capelli a sbatterle contro la spalla con
un veloce e sensuale semi roteamento del collo, mi volto verso Harry sbattendo
anche le ciglia.
“ Vedo che le notizie volano!” dico fissandolo negli
occhi, facendogli intuire che non sono per niente intimorita, ma che al
contrario sono pronta per morire per la causa.
Ron ed Harry si scambiano strane occhiate prive di
intelligenza.
Non staranno mica pensando che io sia fuori di
testa?
Ron si sporge e vedo che poggia il palmo della mano
sulla mia fronte e poi passa alle tempie.
“ La temperatura è normale!” dice.
Poi mi prende il polso e controlla la regolarità dei
battiti con il suo orologio dalla cinghia in pelle nera.
“ Anche il battito è Ok!”
Ritraggo furiosamente il braccio e lo guardo in
cagnesco.
“ Non ho l’influenza!” ruggisco. Fa molto tigre della
Malesia.
Se reagiscono così solo perché loro sospettano che io
esca con malfoy, cosa farebbero se sapessero che mi ha
baciata?
“ Hermione, cerca di capire… siamo preoccupati per te,
non è da te frequentare certe persone…” dice Harry.
Glielo mollo adesso un pugno sul naso o aspetto che
spari qualche altra perla di saggezza?
Hermione, cos’hai scritto sulla lista? Uff… devo contare
fino a 10. Me l’ero dimenticato.
“ So badare a me stessa! Malfoy non è di certo peggiore
di altri soggetti; vi sembrerà strano e non da me, ma come ho già detto a Ron,
non è poi così male frequentare Draco e sua figlia!” ribatto in maniera quasi
nevrastenica con le mani strette a pugno, conficcando le unghie nella carne e
rischiando di morire dissanguata.
Harry guarda Ron con fare
interrogativo.
“ Herm calmati, lo sanno tutti che ha ucciso la moglie!”
Questo è troppo.
“ Cooooooooooosa??!!??”
“ Harry hai esagerato, sai bene che è stata uccisa da
Voldemort!” esclama Ron.
“ Ehi!! Ma tu da che parte stai?” esclama Harry con
disappunto.
Il mio sguardo infuocato passa dall’uno
all’altro.
“ Ebbene?” esclamo infine.
“ Ok Herm.. non sapevo cosa dire!” tenta di
giustificarsi
il-bambino-he-èsopravvissuto-a-Tu-Sai-Chi-ma-non-ad-Hermione.
Annuisco facendo trasparire sempre la mia rabbia, poi
lanciandogli sguardi dardeggianti, prendo al borsa e mi smaterializzo sotto i
loro sguardi allibiti e increduli rassomiglianti molto a pesci
bolliti.
Sono nervosa e arrabbiata e spero vivamente che quella
specie di tiranna della signora Snooke non rompa con le sue solite ramanzine
patetiche.
Butto la borsa per terra non curandomi della fine che
possa fare il cellulare e mi butto a pesce sul morbido letto e cerco di
dimenticare quello che è appena successo, ma soprattutto a ciò che hanno captato
le mie povere orecchie.
Harry si è bevuto l’acqua dei
termosifoni?
Non so più cosa pensare di
quest’uomo.
Mi metto il cuscino sulla testa, quando sento un rumore
di passi.
Alzo la testa e vedo Ron; adesso perché si è
smaterializzato?
Vuole vendermi una batteria di pentole dei Cannoni di
Chudley?
“ Herm… è tutto ok?”
“ No!” dico arrabbiata ricacciando di nuovo la testa
sotto il cuscino.
Sento che si siede sul materasso, perché noto un lieve
spostamento; pesantuccio il ragazzo eh?
Forse sono i muscoli che tiene al sicuro sotto gli
indumenti.
Voglio urlare!!! Perché non lo capisce? Perché non mi
lascia sola?
Incredibile, nessuno dei due sembra voglia parlare; ma
io per lo meno un motivo ce l’ho, lui che è venuto qui presumibilmente per
parlare, perché adesso se ne sta zitto?
Credo mi convenga contare le pecore, almeno faccio
qualcosa durante l’interminabile attesa…
Cosa sta facendo Ron? Perché sta accarezzandomi i
capelli?
E’ venuto qui per farmi uno
shampoo?
Tolgo la testa da sotto il cuscino e mi sposto una
ciocca riccioluta dietro l’orecchio, sta sorridendo.
“ Ron, a parte sorridere e toccare i capelli, cosa sei
venuto a fare?” dico mettendomi seduta sul letto a gambe
incrociate.
Inizia a toccarsi i capelli
nervosamente.
“ Magari le parole di Harry ti saranno sembrate pesanti,
ma lui le ha dette per…”
“ Per il mio bene?” dico concitata e gesticolando in
maniera sconnessa.
“ Esatto!” dice lui abbassando lo sguardo, sembra
pensare su a ciò che deve dire “ Harry non voleva ferirti, sappiamo bene che non
faresti mai qualcosa di sbagliato, ma cerca di capirlo tu non stai parlando di
un normale essere umano, ma di Draco Malfoy!”
Questo è troppo, mi sporgo in avanti e i nostri visi sono terribilmente
vicini, sarei sicuramente arrossita se ci trovassimo ad Hogwarts a batti beccare
tra una lezione di Pozioni e una di Incantesimi, ma non siamo adolescenti e la
mia cotta per lui è sparita molti anni fa; sono molto arrabbiata per le sue
parole e per il fatto che stia reggendo il gioco di Harry.
Non posso tollerarlo.
“ Questo concetto non mi sembra poi così difficile da
capire, Ron, non ti sto spiegando nulla di così difficile e incomprensibile.
Sono adulta e posso frequentare chi
diavolo voglio e se questo diavolo è Draco Malfoy che sia così!” dico con tale
rabbia da farmi imporporare le gote terribilmente “ E’ così difficile da capire
che sono cresciuta e non è concesso solo a voi maschietti di uscire con chi vi
pare?”
Sono stanca, terribilmente stanca.
Abbasso lo sguardo, non ce la faccio davvero
più.
Io non sto facendo fuoco e fiamme perchè mi si sta
proibendo di vedere Draco, ma di base c’è il principio, insomma si stanno
comportando come due sporchi maschilisti.
“ Ok, forse le nostre parole sono state un po’ pesanti…”
Chi lo ha illuminato?
Sono troppo irata per fargli l’applauso e concludere la
giornata con un bicchiere di vino e delle patatine.
Sospiro chiudendo gli occhi, la calma deve ritornare nel
mio corpo.
Cosa? Cosa sta succedendo?
Perché improvvisamente la mia bocca non è più libera di
esprimersi e incapace di urlare al mondo la mia collera?
Ronald Bilius Weasley mi sta baciando, ma la cosa è a
senso unico, non me la sento di rispondere attivamente al
bacio.
Magari sto sbagliando; perché con Draco si e con Ron
no?
E’ una domanda legittima; se fosse una domanda per
vincere un milione di galeoni credo che nessuno riuscirebbe a dare una
risposta.
Sono confusa.
Poso la mia mano sul suo torace e faccio in modo che
capisca che ho bisogno di una certa distanza, in poche parole che non lo voglio
baciare e che sarebbe stato meglio se non si fosse azzardato a
tanto.
Sento che sto per crollare e le lacrime stanno per
scendere silenziose per farmi fare la figura della scema.
“ Ron, ho bisogno di stare sola…” dico con voce
tremula.
Lo vedo alzarsi dal letto e smaterializzarsi senza dire
una parola.
Perché ho reagito così?
Perché sono così patetica?
Perché?
Scoppio a piangere come una bambina e vorrei che Draco
non mi avesse mai baciata e vorrei non averlo mai incontrato, avrei voluto
conservare di lui quell’orribile ricordo che avevo ad
Hogwarts.
Perché mi ha confusa così tanto?
Non doveva andare così. Non
doveva.
Stringo forte il cuscino, come se volessi
ucciderlo.
Non ce la faccio più.
E con le lacrime che continuano a scendere imperterrite
mi addormento, dimenticandomi momentaneamente della mia situazione amorosa a me
sconosciuta.
Eccomi con il nuovo capitoletto di questa ficcina che
spero riesca sempre a
piacervi.
Ringrazio shaka, ely 91 e lady Narcissa che hanno avuto
il coraggio di recensireJ
Grazie a tutti e buona lettura!!!
Kisses
JJJ
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Capitolo 14 *** Stare da soli in compagnia ***
soli
Sapete quando ci si ricorda improvvisamente di avere dei
doveri nei confronti dello stato?
Ecco, io mi sono appena ricordata di avere un lavoro e
che senza di me molta gente rimarrebbe ignorante e altre non potrebbero
dissetare la loro voglia di cultura.
Mi alzo a fatica e mi sto rendendo conto di aver dormito
non solo vestita, ma anche con le scarpe perfettamente
allacciate.
Potrei farmi la doccia con cappotto, cappello, guanti e
sciarpa.
Ritornando al problema lavoro, ho appena scoperto che
ormai è troppo tardi per presentarmi dalla Principessa di ghiaccio, d’altronde
oggi è l’ultimo giorno, domani torna Emma e così tornerà anche il mio caffè
mattutino e soprattutto vitale.
Sono le 09:32.04, mi maledirebbe oppure passerebbe tutta
la giornata a farmi una ramanzina che credo sarebbe durata anche al mio ritorno
a casa, avrebbe sicuramente usato il telefono.
Prendo il cordless, che per strani motivi giace sotto il
mio letto e compongo il numero della libreria.
Squilla un bel po’, finalmente quella grandissima
stronza si è degnata di rispondermi
“ Pronto?” dice la sua voce acida.
“ Ehm.. Ciao sono Hermione, scusami, ma non posso
proprio venire.. ho una brutta tosse, credo anche di scottare e il mio naso non
la smette di…”
“ Si ho capito, fa niente!”
Sono proprio brava a mentire, imito anche qualche
colpetto di tosse e la voce tremendamente raffreddata.
“ Allora ba bene? Non ce la faccio proprio a… etciù!”
Diabolica.
La sento rimanere in silenzio “ In verità non va affatto
bene, ma comunque non servi a niente se non sei in grado di distinguere un
fumetto da un best seller!”
Tono gentile saltami addosso.
“ Scusami, farò il possibile per tornare domani al
lavoro…” tossisco.
“ Si ok! Senti c’è una bimba dai capelli biondi che ha
minacciato di non andarsene se tu non arrivi! Che faccio? Chiamo
l’accalappiacani?”
Dana!
Questa è completamente matta; dovrebbe chiamare il suo
genitore o chi ne fa le veci, diamine!
“ Si chiama Dana, ha solo cinque anni, sicura che sia
sola?” chiedo, e inizio a tamburellare le dita nervosamente sulla gamba
nuda.
“ Cosa vuoi che ne sappia… non sono mica sua madre!”
Per fortuna…
“ Per favore me la passi? Le parlo io!”
Sento che si allontana dal ricevitore; spero vivamente
che non la prenda come si prendano i conigli, i gatti e i
cagnolini…
E’ già da due minuti che aspetto; dovrei pensare al
peggio?
“ Eccoti la mocciosa!”
Sempre simpaticissima; chissà cosa direbbe se fosse una
reporter mandata sul fronte di guerra o nei posti dove lo Tsunami ha distrutto
tutto. Ci metterebbe un po’ d’anima nelle sue parole?
“ Ciao Hermione!”
Mi si sta sciogliendo il cuore, com’è
tenera!
“ Ciao Dana, come stai?” chiedo gioviale, se ripenso a
ieri mi verrebbe ancora voglia di piangere, nonostante abbia prosciugato le
lacrime; ma quando sento la sua vocina torno ad essere felice, non riesco
proprio ad essere triste.
“ Io sto benissimo! Quella strana tizia sempre
arrabbiata mi ha detto che tu stai male, cos’hai?”
Mi sciolgo come neve al solo, o come burro dentro il
pentolone del risotto, non so, so solo che mi sto
sciogliendo.
“ Nulla d’importante, solo un po’ di raffreddore!” dico,
mi dispiace mentirle; ma non credo sia giusto dirle che sia il mio migliore
amico sia suo padre mi hanno baciata ed io adesso ci sto da
schifo.
“ Meglio così! Senti io adesso devo andare, sono appena
entrati al negozio la Signora Piddy e un poliziotto…”
“ E cosa vogliono?” chiedo incuriosita, ma non ricevo
nessuna risposta, sento solo dei rumori e delle voci agitate “ Dana?” chiedo
perplessa.
Ma l’unica cosa che riesco a captare è la caduta della
linea telefonica.
Sono con il ricevitore ancora in mano a
fissarlo.
Cosa sarà successo?
Siccome non lo saprò mai, vado in bagno e inizio a
riempire la vasca d’acqua tiepida, Sali da bagno e bagnoschiuma. Voglio proprio
rilassarmi. Incrocio le dita e spero che nessun uomo si materializzi a casa
mia.
La mattinata è trascorsa tra bagno, pulizie della casa
rassomigliante al caos che c’era al principio sulla terra e la preparazione del
pranzo.
Da brava donnina di casa, lavo i piatti e sistemo la cucina, adesso stanca come
non mai mi metto davanti al televisore a vomitare davanti ad una patetica
sit-com spagnola.
Cambio immediatamente canale, ma oltre alla sit-com, un
telegiornale, uno strano cartone animato e due tele promozioni non c’è nulla per
la quale valga la pena mandare in vacanza anche l’ultimo
neurone.
Uff! Non so davvero dove andare a sbattere la
testa.
Sono le 16:28.29. Cosa farò?
Imparerò il punto croce?
Dedicherò la mia vita alla
ceramica?
Spengo il televisore e mi massaggio le tempie in cerca
d’ispirazione.
Corro in camera mia, e metto tutti gli abiti che
possiedo sul letto.
Sembrerò pazza, ma non avendo nulla da fare, la cosa più
intelligente che possa fare e provarmi tutti gli abiti che possiedo e fare
strane moine davanti allo specchio.
Ecco che avanzo con indosso una minigonna verde militare
e una maglietta nera a manica lunga che mi lascia le spalle nude cadendomi
morbida sui seni e sui fianchi.
Ai piedi stivali rigorosamente neri dal tacco
vertiginoso.
Capelli vaporosi e trucco pesante.
Non uscirei mai truccata così, però ogni tanto è
divertente sperimentare trucchi nuovi da sperimentare sul proprio viso, e poi in
qualche modo devo coprire le terribili e profonde occhiaie che mi solcano il
visetto.
Mi sono struccata e mi ritrovo in lingerie davanti al
letto, pronta per decidere il prossimo abbigliamento.
Pantalone rosso e maglietta
bianca?
Orribile!
Toc Toc
Se è la signora Snooke giuro che la
accoppo.
Grrr!!!
Mi dirigo verso la porta e proprio mentre sto per aprire
mi rendo conto di essere poco vestita.
Di tutta fretta mi avvio nella mia camera e prendo le
prime cose che mi capitano sotto tiro; ossia un paio di pantaloncini di jeans
terribilmente sfilacciati e una magliettina a manica corta rosa e dei calzini
coloratissimi che non riprendono il rosa.
Mi sento orribile.
Toc Toc
Uff, com’è impaziente…
Prendo un coltello, nel caso sia la Signora Snooke e mi
accingo a guardare dallo spioncino.
Draco?
Ma non era partito per luoghi a me
sconosciuti?
Apro la porta e nascondo il coltello da cucina dietro la
schiena.
Ecco che entra più elegante che
mai.
Jeans chiaro, maglietta nera e scarpe fenomenali ai
piedi; non sono molto brava nel descrivere cosa indossa la
gente.
“ Ciao!” dico timidamente mentre chiudo la porta e gli
faccio segnale di accomodarsi o sul divano o sulla sedia.
“ Ciao, ho saputo da Dana che sei stata male?”
Roteo gli occhi e ricordo che c’è della gente che crede
che io stia male.
Afferro un pacco di fazzoletti che giacevano sul
televisore e insceno il malato immaginario.
“ Già, ma niente di che…” mi soffio il naso “ un
semplice raffreddore accompagnato da semplici brividi di caldo e di freddo!”
Annuisce. Quasi tenero come sua
figlia.
Mi accoccolo sulla poltrona di fronte a lui “ com’è
andato il viaggio?” chiedo.
“ Abbastanza bene, un po’ noioso, ma grazie al tuo libro
sono riuscito a sopravvivere!”
Dubbio atroce: libro sta per libro o per
bacio?
Sorrido “ di che parlava?” chiedo
innocentemente.
“ Troppo lungo da raccontare… non mi va!”
Ok, non lo saprò mai e secondo me non si è letto un bel
niente.
“ Ma dove sei stato? L’ultima volta che ci siamo visti
non me l’hai detto!”
“ Italia… Milano!”
“ Milano? E’ bella come dicono?” chiedo incuriosita,
sembrerà strano, ma io Hermione Jane Granger la saccente so-tutto-io non so
com’è Milano.
Mi dovrebbero torturare per
questo.
“ Sarebbe bella se solo si riuscisse a vedere qualcosa,
con tutta quella maledetta nebbia è praticamente impossibile!” spiega, ha una
smorfia di sussiego sulle labbra.
“ Credi che Londra sia meglio? Guarda che anche qui la
nebbia non scherza!”
La smorfia sparisce e lo vedo concedersi ad una
contagiosissima risata che riesce a trascinare anche me.
Rido come una pazza, ma nel frattempo vorrei tanto
piangere.
Lui è qui con me che ride, tra di noi c’è stato un bacio
e sembra che non gliene freghi nulla.
Che Ron ed Harry abbiano ragione?
Sono confusissima, non sono più sicura di
niente.
Se n’è accorto “ C’è qualcosa che non va?” ecco che
abbandona l’ilarità per tornare l’uomo serio che è
diventato.
“lo sanno tutti che ha ucciso la
moglie”
Le parole di Harry rimbombano nella mia mente, non
vogliono lasciarmi stare.
Io so che non è vero, ma allora perché continuano a
martellarmi incessantemente?
“lo sanno tutti che ha ucciso la
moglie”
Mi porto le mani sulle tempie sperando che il mal di
testa cessi e questa terribile frase mi lasci da sola.
“ Hermione, cosa ti prende?” Draco è vicino a me, credo
si stia preoccupando, poggia la mano sulla mia fronte proprio come ha fatto Ron
ieri.
Mi sembra di impazzire.
Mi sento leggera e aprendo gli occhi capisco che Draco
mi ha presa tra le sue braccia e
che molto probabilmente mi sta portando in camera da letto per farmi
riposare.
Oh Dio adesso cosa penserà di tutto quel
disordine?
Ma prima di preoccuparmi del disordine dovrei chiedermi.
C’è realmente qualcosa di complicato in questa storia o sono io che mi complico
la vita?
“ E’ colpa mia se stai così?”
Scuoto la testa tra i singhiozzi, afferro un pacco di
fazzoletti e mi soffio il naso “E’ da ieri che mi sento psicologicamente
instabile!” spiego, e ritorno ad occuparmi del mio naso gocciolante e
arrossato.
Draco alza un sopracciglio, sembra quasi stupito dalla
mia frase senza senso. Beh, anch’io rimarrei stupita dalla farse se fosse stato
qualcuno a proferirla.
“ Psicologicamente instabile, Granger? Lo sai dai tempi
di Hogwarts, non da ieri!”
Brutto bastardo borioso. Come osa? Io psicologicamente
instabile già dall’età di 11 anni?
“ Cos’hai… cos’hai detto?” chiedo
furiosa.
Ecco un altro punto da aggiungere alla lista. Prendere a
colpi di padelle Draco Malfoy.
Uff… tanto so che non lo farei
mai.
“ Ho detto che sei sempre stata instabile! E di sicuro
avevi anche qualche tic nervoso al braccio che meccanicamente scattava in aria!”
Sento gonfiarmi dalla rabbia.
“ Tu non avevi bisogno di alzare nessun braccio, tanto
c’era paparino che incuteva terrore!”
Ops!!! Mi mordo la lingua! Questa non avrei dovuta sparala. Al diavolo la
mia lingua lunga.
Storce il labbro e mi guarda con aria seria e molto
probabilmente offesa.
“ Farò finta di non aver sentito, Granger! Ma solo
perché sei psicologicamente instabile da ieri sera!”
Non capisco. Sembra molto Dottor Jekill e Mr
Hide.
Lo guardo fitto fitto e lui sostiene il mio sguardo da
pazza nevrotica psicolabile.
“ Problemi, Malfoy?” chiedo acida.
“ Nessuno Granger, e tu?” mi domanda a sua volta con
tono sarcastico, lanciando uno sguardo orripilato alle mie ciabattone a forma di
rana; una quasi sotto al letto e una che tenta la fuga verso la
porta.
“ Granger??!”
“ Si, Malfoy!”
“ cosa sono queste cose orripilanti?”
“ Le mie pantofole, mi sembra ovvio!”
Ha ancora lo sguardo perplesso, incuriosito dalle mie
ranocchie verdi.
“ Ovvie potrebbero essere per il caro Ministro della
Magia e per il portiere dei Cannoni di Chudley… entrambi patetici!”
Se voleva farmi arrabbiare non c’è riuscito. Al momento
dei cari Potter e Weasley non m’importa e non m’importa neanche di Malfoy e se
dobbiamo essere sinceri non m’importa neanche di me.
“ Granger, sicura di non aver nessun problema?”
Annuisco decisa.
“ Allora perchè non mi stai attaccando dicendo che sono
uno stronzo e che San potter e Lenticchia non vanno toccati?”
Mi sono messa in ginocchio sul letto, uno di fronte
all’altra. Una minima distanza ci divide. “ Da quando ci frequentiamo non l’ho
mai fatto!”
Lui sembra pensarci un po’ su.
“ E come mai?” sembra che nel suo tono ci sia una nota
maliziosa.
“ Perché non me ne hai dato l’opportunità!” rispondo
dolcemente, lui sospira e si porta una mano tra i capelli.
“ Capisco… io devo andare da Dana! Ciao Hermione!”
Mi scombina i capelli affettuosamente e mi accarezza
dolcemente il mento, lo vedo allontanarsi, va verso la cucina e voglio che non
lo faccia, voglio che non apra quella dannata porta e sparisca lungo le
scale.
“ Draco??!” chiamo incerta.
Lui si gira
e mi sorride.
“ Harry mi ha detto… mi ha detto che tu hai ucciso tua
moglie!”
Un sorriso beffardo gli si dipinge sulle labbra “ E tu
gli credi?”
“ No”
Sta per aprire la porta e scomparire chissà per quanto
altro tempo.
“ Draco!?!” lo chiamo di nuovo incerta, la sua mano
scivola dalla maniglia e mi rivolge un altro sguardo. Sembra quasi felice che
gli stia facendo perdere tempo.
“ ho ucciso il pesce rosso di Dana qualche mese fa… ma
giuro che non me l’aveva ordinato il cugino del Signore Oscuro!”
Non riesco a non emettere una leggera risata alla quale
anche lui si aggrega.
Ritorno seria e lo guardo “ Ron mi ha baciata!”
Lo vedo deglutire e scompigliarsi i capelli e dei piccoli fili d’orati gli cadono
sugli occhi.
“ State insieme?”
“ No!”
Sorride, ma lui cerca di nascondermi quella vista
girandosi di scatto verso la porta.
“ Ciao Granger, stammi bene!”
“ Anche tu!” dico quasi in un sussurro e con il sorriso
sulle labbra mi affaccio al balcone e mi lascio accarezzare dal mite venticello
che invade la città.
Mi stropiccio gli occhi e sento il bisogno di preparami
una tisana per rimettermi in forze.
Metto il bollitore a bollire e improvvisamente le mie
orecchie captano un suono a me famigliare.
Sarà mica il campanello della
porta?
Se è il campanello il 50% delle possibilità mi porta a
credere che sia di nuovo Draco, ma l’altro 50% mi porta a credere che sia la
Signora Snooke e stavolta nessuno riuscirà
a fermarmi dall’ucciderla. Ho una bacchetta, a qualcosa dovrà pur
servirmi.
Stanca mi accingo ad aprire la porta e con immenso shock
vengo buttata a terra da una tizia con in mano una sciabola, in testa una
bandana e una sacca stracolma di qualcosa…
“ Ehilà Hermione!”
Spalanco la bocca, e mi vedo davanti la versione
romantica della mia dolce Emma.
“ La convention su Lord Byron è stata meravigliosa… ti
ho portato qualche souvenir!” mi dice con trasporto, per poi scaraventare sul
mio pavimento il contenuto della sua sacca, ossia tutti i capolavori di lord
Byron.
“ Grazie Emma, non dovevi… davvero!” guardo ammirata i
libri mentre lei continua a sorridermi.
“ Oltre ai libri ti ho portato una dozzina di bandane e
naturalmente la mitica sciabola!”
Dio, sono commossa.
Sono rimasta in compagnia di Emma per tutta la serata a
parlare della strepitosa Convention e della donna di ghiaccio; finalmente so il
suo nome, Jess. Tutto questo mangiando tanta pizza. Ma sapete qual è la cosa che
mi rende felice? Sapere che da domani riavrò il mio caffè e la spruzzatina di
panna ad attendermi.
Salve
a tutti!!!
Ringrazio
sempre tutti coloro che hanno il coraggio di leggere, uno special thanks va
a:
yle:
grazie per le tue recensioni sempre piene di vitalità, grazie
grazieJ
zickkele:un
GRAZIE anche a te, non puoi immaginare quanto sia contenta che questa fanfiction
sia riuscito a farti ridere. Non credevo di esserene capace. Grazie
mille.
Lady
Narcissa: Per quanto Ron possa essere carino e simpatico, in questa storia non
c’è spazio per lui eheeh!!! Grazie per la recensione.
Ely
91: io non mi sarei limitata ad uno schiaffo… non non sono cosi violenta! Grazie
per il tuo supporto J
topo: concordo con te che Ron dovrebbe imparare a
leggere;9 sono felice che la mia draco/Herm ti sia piaciuta e ti abbia fatto
ridere. Grazie
Grazie
a tutti, spero che il nuovo capitolo non vi deluda!!!
Kisses
|
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Capitolo 15 *** Fiori e complimenti ***
fiori
La
visita di Draco non è stata per niente illuminante. Da brava sognatrice quale
sono diventata, credevo che il bel tenebroso dai modi gentili, mi avesse
spiegato il perché del suo raptus nel quale mi aveva baciata. Ma niente da fare,
ci sono buone probabilità che io non lo venga mai a
sapere.
Siccome è risaputo che non posso passare la mia vita a
pensare a cose che per motivi X non possono avere alcuna risposta esaudente, è
bene dedicarsi alla propria vita tralasciando certi e inutili argomenti privi di
argomentazioni.
Credo di essermi ripetuta, ma non mi sento in vena di
parlare di altro.
Sono davanti allo specchio e inizio a storcermi la
bocca, dando vita alle più svariate smorfie mattutine per cercare di mandare al
diavolo quel dannato muso lungo che si è impadronito della mia meravigliosa
boccuccia.
Il
mio pensiero vola verso il caffè e tutto si ammorbidisce.
Di
fretta prendo la borsa e il cellulare abbandonato a se stesso sul tavolo e
sfrecciando a tutta velocità giù per le scale mi fiondo verso la
macchina.
Sono davanti alla libreria; traggo un profondo respiro e
mi accingo ad entrare.
Sono entrata e la mia bocca si spalanca davanti alla
terribile visone; Cosa diavolo ci fa Jess ancora nel mio
territorio?
“
Non ti avvicinare… non ho intenzione di prendermi i tuoi germi!”
Grrr!!!
“
Non mi sarebbe mai passato per la testa avvicinarmi a te!” rispondo con calma
quasi glaciale; e soddisfatta noto che non ha gradito il fatto che io fossi
capace di rispondere alle sue stupide frecciatine.
“
Buongiorno Hermione!” Vedo spuntare la sua adorabile testolina dai capelli
corvini da dietro ad uno scaffale, mi si illuminano gli occhi e finalmente
realizzo che Emma è tornata dalla convention e che nella mano destra tiene il
mio caffè.
Senza pensarci le salto al collo e le do un bacio sulla
guancia “ Ti adoro!” le dico afferrando il bicchiere.
La
vedo sorridere e vedo quella povera pazza depressa scuotere il capo, sostengo il
suo sguardo e le regalo una linguaccia, lei non perde tempo e mi ritrovo a
vederla che risponde nel mio stesso modo.
“
Un giorno diventerete amiche…” dice quasi in un sussurro Emma, mentre spolvera
lo scaffale dedicato al genere mitologico.
Io
e Jess ci scambiamo occhiate dardeggianti “ Cosa te lo fa credere, Emma?” chiedo
poi io, molto incuriosita.
“
Oggi ho letto i vostri oroscopi, Vergine per Hermione e Acquario per Jess… mie
care entrambi dicevano che vi renderete conto che una persona che detestate
diventerà presto vostra amica!” racconta, come se credessimo tutti a tutte
quelle stronzate che scrivono gli astrologi.
“
Cooooosa???” esclamiamo all’unisono io e il corvaccio del
malaugurio.
Lei
appare da dietro lo scaffale e regalandoci uno dei suoi più bei sorrisi
esclama
“
Come? Non credete all’oroscopo?”
Certo che non ci credo, come potrei crederci dopo che ho
abbandonato Divinazione con quella visionaria della
Cooman?
Dopo questo piccolo vaneggiamento; ritorniamo tutte e
tre allo svolgimento del proprio compito; ancora non ho ben capito cosa diavolo
fa Jess… mi attuerò per scoprirlo.
Ecco che la porta viene aperta ed entra l’aitante Liam
con in mano un mazzo dalle dimensioni esagerate di rose
rosse.
“
Liam?” esclama acida Jess “ Cosa fai qui? Sei già venuto ieri a rompere con i tuoi
cataloghi!”
Sempre amichevole l’arpia.
Liam è in leggero imbarazzo “Devo consegnare questo
mazzo di fiori!”
“
Che carino! Sei diventato fioraio?” dice con voce falsamente mielosa e gentile
Jess.
Cosa beve a colazione? Una sana spremuta di limone e
aceto?
“
Veramente no! Ho incontrato il fioraio qui fuori, stava entrando per consegnare
questo mazzo a Hermione!”
Hermione? Io?
Mi
punto l’indice contro per accertarmi che Liam stia parlando di me, non vorrei
che dal bagno o da qualsiasi altra parte del negozio uscisse un’altra
Hermione.
Gli
vado incontro e prendo il mazzo.
“
Wow!!!” esclama Emma annusandone il profumo, ma quando le sue narici vengono
inondate di polline si rende conto di esserne allergica “ Etciùùùù!! Chi te li
manda?”
Le
porgo un fazzoletto “ Non saprei!” dico sinceramente.
“
esiste quella cosa chiamata bigliettino!” dice Jess; ora la
uccido.
Guardo bene il mazzo di rose e noto il bigliettino,e posate le rose sul bancone
mi accingo a leggere il contenuto.
Spero tu possa
perdonarmi, sei troppo importante per me. Ron
Ho
un nodo alla gola! Non sono poi tanto sicura di aver letto
bene.
Guardo di nuovo il bigliettino… Eh già, c’è proprio
scritto Ron.
Sono realmente sicura di non conoscere altri Ron, oltre
a Ron?
Si,
sono proprio sicura.
Emma saltella, mi saltella davanti, credo voglia sapere
chi mi ha mandato il mazzo di rose rosse.
“
Ron? Chi è Ron?” chiede curiosa.
“
Il mio migliore amico!” rispondo prontamente, almeno credo che sia il mio
migliore amico, spero vivamente che non ci sia un doppio fine tra i suoi
progetti.
Dopo il momento di svago, ritorniamo tutti al lavoro, ma
a quanto pare io e Jess non riusciamo a stare in pace più a lungo di dieci
minuti, infatti adesso è qui davanti a me con atteggiamento di
sfida.
“
Cos’ho fatto adesso?” sbotto io, leggermente nevrotica.
Il
suo sguardo si posa sul pavimento, io la seguo e vedo solo un piccolo foglietto
celeste con qualcosa scritto, probabilmente un numero
telefonico.
“
Con la tua grazia da libellula, hai fatto cadere quell’importantissimo
bigliettino!”
Mi
dice poco elegantemente, mostrandomi quasi i canini.
Alzo un sopracciglio e mi chino per raccoglierlo “
Ancora non ho la facoltà di spostare gli oggetti e comunque questo coso celeste
preziosissimo non pesa una tonnellata, credo sia ovvio che svolazzi e che cada
facilmente a terra!”
Jess digrigna i denti, credo stia per prendermi e
sbattermi al muro e centrare il mio viso delicato con il suo destro micidiale…
potrò dire addio alla mia meravigliosa dentatura e qui degli special thanks
vanno a Draco Malfoy…
I
miei pensieri vengono interrotti; in libreria sono appena entrati Draco e
Dana.
Insolitamente Dana è tra le braccia di suo padre, quando
li vedo inizio a ridere come un ebete e vedo Draco lasciare dalla sua morsa
protettiva e dolcissima la sua principessa che sorridente viene ad
abbracciarmi.
“
Ciao Hermione!” dice ed io imperterrita continuo a disseminare quel suo bel
faccino di baci.
“
Non è educato sbaciucchiare così.. ehm freneticamente la prole dei clienti!”
Mi
volto inferocita verso colei alla quale appartiene quell’orribile
voce
“
Sono forse affari tuoi?”
Dana si allontana da me e torna dal suo papà a
nascondersi tra le sue gambe; poverina, credo che l’abbiamo spaventata, ed è per
questo che il mio odio verso Jess aumenta e non può far latro che aumentare, ma
girandomi scorgo un’ Emma sorridente che sospira, come se lei sapesse come andrà
realmente a finire questo meraviglioso rapporto che ho con la personificazione
dell'’insensibilità.
Siamo ancora lì a guardarci in cagnesco; finchè una mano
possente mi tocca la spalla facendomi sussultare “ Scusaci se interrompiamo
questo meraviglioso gioco di sguardi assassini, ma…” indica Dana con lo sguardo
ed io mi batto il palmo della mano sulla fronte, sono proprio una
stupida.
“
Oh si… certo!” che parole scontate le mie; vado in direzione di Dana che sta
guardando ammirata i nuovi arrivi “ Dimmi” dico, sfoggiando uno dei sorrisi più
dolci.
“
In verità non ho bisogno di nulla, niente libri… volevo solo vederti visto che è
da tanto che non stiamo insieme!” dice tormentandosi le manine paffute mentre le
sue guanciotte si imporporano facendo risaltare ancora di più il colore degli
occhi “ Sei un tesoro… sei dolcissima!” Mi mancano pure le parole; sono quasi
commossa ed infatti sento che le lacrime stanno per scendere, ma con molta
nonchalance le ricaccio dentro.
“
Ho il raffreddore e la tosse, ma ho pregato il mio papà che mi portasse da te…
ha fatto un sacco di storie, credo si senta male anche lui quando sto male io!”
Serro le labbra e l’ascolto con ammirazione, mentre
Draco in evidente imbarazzo si guarda intorno facendo finta di interessarsi ad
un romanzo frivolo che sta leggendo
tenendolo al contrario. Mi lascio scappare un risolino.
Prendo Dana per mano e mi avvio verso Draco “ Tutto ok?”
esclamo.
“
Si!”
“
Perché leggi un romanzetto rosa e per di più al contrario?”
Guarda il libro e lo posa immediatamente “ Non lo so!”
mi dice quasi sinceramente.
So
perfettamente che era in imbarazzo, mi vede che gli sorrido come inebetita “ E
comunque non sono affari tuoi, Granger!”
Incrocio le braccia al petto e assumo un’aria sostenuta,
ma soprattutto terribilmente offesa.
“
Smettila, sembri una bambina!”
JESS!!!
“
Jess, gradirei che ti facessi, per una buona volta, gli affaracci tuoi!”
“
Sono anche affari miei se assumi comportamenti infantili sul posto di lavoro
davanti a me!”
“
Tappati quella bocca, la usi solo per farle prendere aria, mai per dire qualcosa
di intelligente!”
Sono davvero arrabbiata; credo di avere un diavolo per
capello.
“
Zitta brutta strega!”
Continuiamo con il battibecco, ma ci fermiamo di scatto
quando le nostre orecchie, ma soprattutto le mie orecchie captano qualcosa che
forse non avrebbero dovuto captare.
Dana aveva attirato l’attenzione di Draco, immerso nella
querelle, tirandogli come al suo
solito i pantaloni.
“ Hermione
è una brutta strega?” chiede lei innocentemente.
Fino a qui non c’è nulla di
scioccante.
“
No… è una bellissima strega!” risponde lui come se fosse la cosa più normale da
rispondere ad una domanda del genere. A me tra poco viene un
infarto.
I
miei occhi incontrano i suoi e lì credo di diventare rossa come i capelli di
Ron; lui è impassibile, mi ha appena fatto un complimento e le sue guance sono
sempre bianco cadavere.
Il
silenzio ci sta divorando vivi ed io mi sento male, moooooolto
male.
“
Qualcuno gradisce del tè?”
Emma ti amo; se non esistesse dovrebbero
inventarla.
Non
ho mai conosciuto una persona come lei, è riuscita a
salvarmi.
Draco scuote la testa “ Grazie, ma Dana ha bisogno di
riposare!” guarda la sua figlioletta.
“
Dai papà, sto benissimo!” dice guardandolo e sfoggiando il suo sguardo più
convincente, ma alcuni colpetti di tosse non l’aiutano di certo nella sua fase
di convincimento.
“
Questa tosse non condivide la tua versione!” sembra scherzi sempre, ma nei suoi
occhi si può leggere indistintamente un lampo di severità, lei corre per
salutarmi e anche Draco si avvicina “ Ciao Hermione”
“
Ciao Draco”
Lui
la prende in braccio e insieme escono dal negozio.
Sono andati via da qualche minuto ed io sono ancora lì
che guardo la porta, con la mandibola a terra per lo stupore e gli occhi fuori
dalle orbite.
“
Hermione, credo sia meglio che tu vada a casa, ci vediamo
domani!”
Mi
sento dire da Emma, che messomi sulle mani la borsa e la giacca mi spinge verso
l’uscita.
Capisco di essere per la strada con alcune persone che
mi buttano le monetine, credendo che io sia un mimo e che faccia qualche mossa
spiritosa se loro mi danno qualche soldo. Sono messa proprio male se la gente
crede questo.
Ritorno in me, almeno il tempo di arrivare a casa, poi
posso riassumere l’atteggiamento stupito e cadere nuovamente in
catalessi.
Non
so davvero quale divinità mi ha aiutata a salire le scale e dire un cordiale buonasera di circostanza alla signora
Snooke che puliva il pianerottolo.
Guardo con sofferenza il mio appartamento e accendendo
la luce vedo qualcosa che non ha mai abitato la mia
cucina.
Sul
ripiano in marmo, vicino al bollitore del tè e al frullatore, risplendono un
mazzo di bocche di leone bianche. Rimango a bocca aperta per la terza volta in
questa lunghissima giornata e qualcosa mi fa credere che ancora non è
finita.
Un
bigliettino riposa ai piedi del vaso.
“ La bocca di
leone è l’unico fiore in grado di rappresentare la mia Grifondoro preferita.
Ron”
Rabbrividisco e ancora più sconsolata, mi verso un
gigantesco bicchiere di vino.
Non
mi è mai successa una cosa del genere; con molta probabilità due uomini mi
stanno corteggiando ed io non so che fare.
Stancamente mi avvio alla mia stanza per mettere
qualcosa di più comodo, così sarò libera di preparare la cena e addormentarmi
davanti ad un noiosissimo film.
Eccomi tra i fornelli, cercando l’ispirazione divina per
prepararmi una stupida frittata, sono proprio negata.
Non
so rivoltare una frittata, ma è una
cosa difficile a cui servono degli allenamenti in stile ninja oppure sono
proprio io che sono impedita?
Mentre
rifletto su questa domanda amletica sento picchettare alla
finestra.
Sono terrorizzata, spero che non siano Draco o Ron in un
attacco di romanticismo, che per dedicarmi un’improvvisa serenata come si vede
nei più bei film italiani, cercano di attirare la mia attenzione gettando
pietruzze sul vetro.
Credo non sia possibile, non abito a piano terra, per
raggiungere la mia finestra dovrebbero lanciare dei mattoni, e così io potrei
denunciarli alla polizia.
Mi
avvicino di più alla finestra e vedo un gufo grigio perla appollaiato sul
davanzale della finestra.
Spero sempre che non siano Ron o Draco che mi mandano
poesie d’amore scritte da loro con il metodo più romantico che
conoscono.
Guardo il gufo e una domanda mi sorge spontanea; io dico
sempre Ron e Draco, ma sono realmente sicura che Draco provi qualcosa per
me?
Ciò
che ha detto oggi davanti a Dana, Emma e Jess poteva soltanto essere un
apprezzamento che aveva fatto per rispondere a sua figlia, infondo lui farebbe
carte false per lei.
Apro la finestra e faccio entrare il gufaccio che inizia
a perdere piume per la cucina, adesso dovrò disinfettare.
Lui
si appollaia sulla sedia ed io prendo il messaggio che porta legato alla
zampa.
Viene da Hogwarts.
Mi
accingo ad aprirla e quello che c’è scritto non mi piace per
niente.
Silente vuole dare vita ad un ballo in onore dei suoi
allievi del settimo anno di nove anni fa; vorrà sicuramente vedere Harry e così
ha messo in atto questa stupida messa in scena.
Do
qualche biscotto al gufo e aspetto pazientemente che vada da
via.
Oggi sono molto intollerante.
Il
pennuto è qui da quindici minuti e ancora non se ne parla di spiccare il
volo.
Questa rimpatriata significherà stare un’intera serata
con Ron, Harry e Draco nella stessa sala.
E
se inscenassi una malattia terminale?
No,
strenne meschino da parte mia, non posso proprio.
Devo armarmi di coraggio e presentarmici, in fondo ho
ancora una settimana per preparami al peggio… come si dice, al peggio non c’è
mai fine.
Finalmente il pennuto è andato via e a me viene da
piangere, è tardissimo, ho fame e non so cucinarmi una stupida
frittata.
Afflitta apro il frigo dove trovo una pizza surgelata;
facile e veloce… si mangerò la pizza.
“
Dio, cosa metterò per il ballo?”
Sono madida di sudore e mi sveglio con il cuore che
batte all’impazzata, mentre la mia frase squarcia il
silenzio.
Stavo dormendo beatamente da circa tre ore; è mai
possibile che mi succeda anche questo?
Poggio di nuovo la testa sul cuscino e cerco di pensare
a un branco di zombie che mi insegue… almeno non urlerò per la paura di non
sapere che vestito metterò al ballo.
Salve a tutti,
sto morendo di caldo, ma
nonostante questo posto il nuovo capitolo, che spero sempre vi piaccia!!!
Gli special Thanks vanno a yle, angel of
thunder, Ely 91, topo, Katiuz e Apple.
Vi ringrazio tantissimo, e spero
che questo Draco continui a piacervi cosi come questa strana storia!!
Kisses e buona lettura.
|
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Capitolo 16 *** La fantomatica rimpatriata-Parte Prima ***
yoga
Sono felice. Sono spensierata. Sono
tranquilla.
Sto
anche facendo yoga e tutto ciò che sto pensando non è assolutamente
vero.
Lo Yoga è un valido metodo
per portare la mente alla concentrazione, per rilassarsi e per avere un ottimo
stato fisico e mentale, per prevenire e anche curare le
malattie.
Queste sono le sagge parole con il quale inizia una
specie di opuscolo sullo yoga.
Io
non mi sento per niente concentrata di conseguenza non sono rilassata e per
concludere in bellezza non sono neanche in un ottimo stato fisico e
mentale.
Mi
stiracchio e spengo la tv, infatti sto seguendo un corso di yoga in
DVD.
Sono stata presa dalla febbre dello yoga dopo aver
ricevuto quel meraviglioso invito da Silente che mi ha riempita il cuore di una
gioia inaspettata, ma comunque molto gradita.
Non
è vero, non voglio andare al ballo.
Avevo sperato che il fantomatico sabato arrivasse il più
tardi possibile ed invece il fantomatico sabato è oggi.
Un
orribile trauma che mi lascerà dei segni indelebili, lo
sento!
Ho
pensato tutta la settimana a quale vestito avrei potuto indossare per il grande
avvenimento, ma ancora, a distanza di poche ore sono ancora
indecisa.
Meglio iniziare con un buon bagno rilassante, poi magari
mi stresserò davanti al vestito.
Quando si crede che già la festa sarà uno scempio, non
si erano fatti i conti con l’abbigliamento, gli accessori da abbinare e
l’acconciatura.
E
se ci andassi in accappatoio?
Quello che indosso è blu, il blu mi dona e se mettessi
anche delle infradito e una cuffia per capelli sarei incoronata la reginetta del
ballo.
Ma
perché il caro Silente ha avuto questa geniale trovata?
Manca meno di un’ora ed io sono ancora qui a pensare al
perché di questa orribile iniziativa; mi armo di coraggio e indosso il primo
vestito.
Abito semplice, ma intrigante.
Non
voglio neanche provarmi l’altro, di certo il rosso passione non è congruo alla
situazione.
Non
voglio scatenare tempeste d’ormoni in nessun uomo presente al
ballo.
Quello nero non è niente di particolare, è un semplice
vestito con bretelle molto sottili, con il corpetto in stile impero che finisce
a svasare lungo i fianchi.
Faccio qualche giro su me stessa e mi ammiro allo
specchio.
Le
scarpe con il tacco rigorosamente nere sono perfette e mi conferiscono un’aria
ancora più aggraziata di quella che già possiedo.
Al
polso metto un bracciale in oro bianco che mi ha regalato Neville per il mio
diciassettesimo compleanno e per i capelli è meglio non perderci
tempo.
Ho
preso la bacchetta e recitando un semplice incantesimo ecco che mi ritrovo i
capelli leggermente mossi terribilmente morbidi che mi ricadono sulle spalle
nude.
Applico un trucco leggero sulle palpebre e del
lucidalabbra sulle labbra per farne risaltare la
morbidezza.
Un
ultimo sguardo al mio amico specchio e posso realmente dire di essere
perfetta.
Prendo la borsetta e uno scialle leggero e mi
smaterializzo a Hogwarts.
Eccomi nella mia vecchia scuola dove ho vissuto per
sette bellissimi anni.
Mi
sembra così strano essere qui e inoltre spero vivamente di non essere la prima,
ma non voglio che in sala ci siano già: Ron, Harry e
Draco.
Eccomi davanti al portone dove un più vecchio e
attempato Gazza mi fa cenno di seguirlo.
Non
è cambiato di una virgola.
Siamo in Sala Grande e noto già qualche essere che si
muove, riduco gli occhi a due fessure, niente capelli rossi, niente capelli
biondi e soprattutto niente Harry Potter.
“
Benvenuta signorina Granger!” due mani fredde si posano sulle mie spalle nude,
mi volto e vedo la faccia sorridente e paffuta di Neville
Paciok.
“
Ciao Neville!” ci abbracciamo.
“
Sei sempre più bella!”
“
Grazie!”
Rimango a parlare con lui per un bel po’; finchè poi non
iniziano ad arrivare gli altri, quindi iniziano le mille chiacchiere con Calì
Patil, alla quale chiedo del suo orribile libro, Lavanda Brown, Dean Thomas,
Cormac McLaggen, Seamus Finnigan, Padma Patil, Anthony Goldstein, Terry Steeval,
Ernie Mcmillan, Justin Finch-Fletchley, Susan Bones, Zacarias Smith e latri di
cui non ricordo il nome.
Solo tre le domande che ricorrono come dopo lunedì viene
martedì.
Come mai non hai sposato Ron? Perché con Harry è finita?
Tu, Harry e Ron siete ancora amici?
Non
voglio rispondere, non sono affari loro e poi per essere sinceri non so proprio
cosa rispondere.
Apro la bocca più volte, ma boccheggio
solamente.
Improvvisamente un’intelligente Susan Bones esclama “
Guardate chi sta entrando!!!” si voltano tutti è solo Blaise Zabini che fa il
suo trionfale ingresso.
Molte persone di sesso femminile in questa sala hanno la
bava alla bocca, sono quasi penose.
Rilascio perdere saliva ed io mi allontano, prendo un
bicchiere di ponch e mi appoggio ad una colonna.
“
Guarda che non scherzavo quando ho detto che sei bellissima!”
Il
mio cuore manca un battito, la sua voce.. Draco è qui che mi sussurra
complimenti.
Il
bicchiere sta per cadermi dalle mani.
“
Ciao Draco!” w la fantasia.
“
Ciao Hermione!” adesso è di fronte a me che mi sovrasta con la sua
altezza.
Sono patetica lo so.
Sento che sta per dirmi qualcosa che mi farà svenire o
desiderare di essere a casa mia a
fare yoga o in aperta campagna a tosare le pecore.
La
fortuna è dalla mia parte, Blaise Zabini avanza verso Draco con fare elegante,
gli poggia la mano abbronzata sulla spalla e Draco naturalmente si volta verso
il suo amico.
“
Ehilà Draco, alla fine sei venuto!”
“
Non potevo di certo mancare alla rimpatriata dell'’anno!”
“
Dei Serpeverde saremo solo io, te, Millicent Buldstrode e Gary Lerrys!”
Draco si guarda intorno “ Solo noi quattro? Perché?”
Blaise gli batte quattro colpi sulla spalla in maniera
compassionevole, poverino!
“
come perché? Ti sei forse dimenticato che sono diventati tutti Mangiamorte?”
Draco sembra pensarci su un istante “ No, pensavo che…”
“
Che gli Auror li avrebbero risparmiati?”
“
Il troppo lavoro mi ha dato alla testa, non ricordo praticamente
nulla!”
Sto
per sgattaiolare via, sinceramente questa potrebbe essere catalogata come una
conversazione privata di due Mangiamorte mancati.
Ecco un piccolo passo, un altro ed ecco che Draco mi
poggia il bracco intorno alla vita.
“
Blaise, ti ricordi di Hermione Granger?”
Dov’ è un fosso quando serve?
Blaise si porta indietro un ciuffo ribelle e mi porge la
mano “ Certo! Come si può dimenticare il pozzo di scienza del nostro anno?”
Sorrido come un ebete “ Già!”
Già??? Ma dov’è finito il mio ultimo
neurone?
“
Blaise è il padrino di Dana!” mi dice Draco, peccato che io non so cosa
rispondere, infatti annuisco come una cretina.
Improvvisamente un quarto si unisce alla conversazione,
è Gary Lerrys
“ Ciao
Draco” Draco lo saluta con un cenno del capo “ Blaise ho bisogno di te, quella
piattola della Buldstrode non si stacca!” dice gesticolando come un
forsennato.
Blaise lo guarda interrogativo, è spassoso guardare i
suoi occhi espressivi.
“
Devo fingere di essere il tuo ragazzo?”
“
Fai tu… corteggiala, corteggia me… dì che Harry Potter ha una cotta per
lei…”
I
due se ne vanno ed io rimango da sola con Draco.
Come non detto, Blaise è ritornato “ Non credere che a
me piacciano gli uomini!” mi dice e poi torna da Gary. Certo che è proprio
strano.
“
Simpatico Zabini!” dico per cercare di non sprofondare nel silenzio tombale nel
quale il genere umano è specializzato.
“
Abbastanza, sai dirmi perché il vecchio ha organizzato questa rimpatriata
patetica?” mi chiede con quel suo sguardo dolcissimo, ma sempre intrigante da
morire.
Mi
sento un’adolescente con gli ormoni a mille.
Hermione smettila, non pensare a lui, so che è
praticamente impossibile visto che siamo molti vicini, ma cavolo pensa al perché
il vecchiaccio ha organizzato questa tortura e dai all’uomo bellissimo che hai
davanti la risposta che vuole.
“
Non saprei!” grande risposta.
“
Scusami un attimo, ho appena visto Severus… torno subito!” che carino lo vedo
allontanarsi per andare dal vecchio uomo più unto che mai.
Dovremmo regalargli uno shampoo, ma credo che anche il
detersivo per piatti straincrostati vada bene.
Sono arrivata al terzo bicchiere di ponch, vedo Silente
accompagnato da Harry.
Fa
che non devono fare uno di quei discorsi soporiferi in cui il Ministro della
Magia parla per dei minuti e tu capti solamente e adesso un buon proseguimento di
serata.
“…
e adesso un buon proseguimento di serata!” lo sapevo, a parlare è stato proprio
Harry.
Mi
guardo intorno e vedo che entrambi stanno avanzando verso la
sottoscritta.
Poso il bicchiere e sorrido a
entrambi.
Sorriso falso, mooooooolto falso!
“
Ciao ragazzi!”
“
Ciao Hermione!” dicono entrambi.
Se
non fosse per il colore degli occhi e dei capelli sarebbero molto Fred e
George.
Ma
forse assomigliano molto di più a
Tiger e Goyle.
“
Gran bel discorso!” dico, ah se avessi ascoltato una
parola.
“
Grazie Herm…”
Sorrido di nuovo e stavolta inizio a bere della
Burrobirra.
Ecco che con fare altezzoso arrivano: Calì, Padma e
Susan e per mia grande fortuna si trascinano via il caro Harry, presumibilmente
per fare anche a lui le tre fatidiche domandine.
Ora
che guardo bene c’è ancora Ron. Non c’è nessuno appassionato di
Quidditch?
Dov’è Cormac quando serve?
“
Stasera sei molto carina!”
Carina??? Dovrebbe dirmi che sono la più bella, che
nessuno potrà mai eguagliare la mia bellezza… Draco me l’ha già detto due volte
e siamo amici da quasi un mese.
Lui
che conosco da circa quattordici anni, un complimento decente non me l’ha mai
fatto.
“
Grazie!”
“
Malfoy è già arrivato?”
“
Se ti guardi intorno forse lo vedi!” dico acida “ Non passa di certo
inosservato!”
Lui
si gira e lo vede che si intrattiene con Terry Steeval; una ragazza veramente
affascinante.
Quando dico
intrattiene non intendo flirtando
spassionatamente.
“
Da bravo bastardo non è neanche venuto a salutarti il tuo nuovo amico!” marca
molto sulla parola amico; ma non m’interessa e non intendo dirgli che già lo ha
fatto e che mi ha perfino fatto un complimento.
“
Scusami Ron, devo dire una cosa ad Ernie!”
Ecco come liquidare un’idiota.
Sventolo il braccio in direzione Ernie e inizio a
parlare con lui di quanto s’è fatta brutta la professoressa
Sprite.
Iniziano le danze ed io mi ci butto a capofitto con
Ernie.
Siamo proprio una bella coppia; la bella e lo
scimpanzè.
Questo è tutto l’alcool che circola nelle mie vene, dove
un tempo ormai lontano pulsava solo sangue… non puro, ma pur sempre
sangue.
Balliamo in maniera scalmanata sulle note delle Sorelle
Stravagarie; fa molto Ballo del Ceppo.
“
Ernie, vado a prendere qualcosa da bere!” gli urlo nell’orecchio per via della
musica assordante.
“
Ok, io rimango in pista!” mi urla lui di rimando.
Sono irriconoscibile.
Sono davanti al tavolo delle bevande e mi butto su un
bicchiere di Firewisky.
Ecco che una mano mi blocca il
polso.
“
Stai bevendo troppo!”
Chi
mi sta facendo la paternale?
Alzo gli occhi e lo vedo lì in tutta la sua idiozia;
Ronald!!!
“
Non credo!” dico risoluta, ancora non ho né giramenti di testa, né senso di
vomito, né gote rosse e mi sembra anche di non parlare a
vanvera.
“
Io invece credo di sì!” dice “ Non vorrei che ti sentissi male!”
prosegue.
“ Cosa
posso fare Ronald? Draco non lo posso frequentare, il Firewisky non lo posso
bere… posso andare in bagno o credi che Mirtilla Malcontenta mi violenti?” gli
chiedo, non sembro neanche io visto il tono di voce che sto
usando.
Non
aspetto risposta che preso il Firewisky, a grandi passi mi dirigo al balcone,
dove scorgo l’aitante figura di Draco che sorseggia anche lui del
Firewisky.
Lui
è poggiato sulla balaustra, i capelli biondi sono scompigliati dal vento ed è
completamente assorto dai suoi pensieri.
“
Disturbo?”
Lui
sembra tornare alla realtà.
“
Certo che no Hermione!”
Attimo di silenzio “ Hai lasciato Ernie in pista da solo
come un uomo pazzo e afflitto?” mi chiede poi.
Gli
sorrido e guardo la pista dove Ernie sta decisamente dando spettacolo, giocando
in maniera erotica con la cravatta.
“
Già, per fortuna m’è venuta sete!” dico, lui guarda nella mia stessa direzione e
scoppia a ridere facendo cadere il contenuto del bicchiere per terra proprio
sulla testa di due che stavano pomiciando come
adolescenti.
“
Ehi stronzo, guarda cos’hai fatto!” ecco l’uomo che gli urla dal basso, la
ragazza gesticola freneticamente, poverina, Draco le ha distrutto
l’acconciatura.
Draco lo guarda un po’, poi senza un come né un perché
gli scoppia a ridere in faccia in maniera esagerata.
“
Giuro che se scopro chi sei ti uccido!” ruggisce l’uomo dal basso, per poi
prendere la sua donna e cambiare luogo dove poter continuare indisturbati le
loro porcherie.
Lui
è lì ancora che ride “ Guarda che ti ha appena minacciato!”
dico.
“
Non è la prima volta, ormai ho fatto l’abitudine!”
“
Non credevo che le persone adorassero minacciarti!”
“
E’ divertente!”
“
Se lo dici tu!”
Il
silenzio scende di nuovo tra di noi; sembra una cosa normale
ormai.
“
Mi passi il tuo bicchiere?”
Guardo prima lui e poi il bicchiere. Glielo porgo e lui
ne beve un sorso.
Che
bocca!!!
“ A
cosa stai pensando?” mi chiede, posando il bicchiere sulla balaustra e
avvicinandosi a me.
“
Alla vita media dei corvi!”
Alla vita media dei corvi??? Ma mi drogo senza
saperlo?
“
Non credevo che si potesse arrossire pensando alla vita media dei corvi!”
Effettivamente credo non sia
possibile.
Mi
mordo il labbro inferiore, sono molto in imbarazzo.
Siamo molto vicini e i suoi occhi sono posati sulla mia
bocca, porta il pollice sulle mie labbra, il suo tocco è delicato, ma un brivido
freddo mi percorre la schiena.
“
Non mordicchiarti le labbra, lascia che sia qualcun altro a farlo!”
Cosa? Spalanco gli occhi con immane incredulità e senza
che io possa fare qualcosa per impedirlo, ma sia chiaro io NON voglio impedirlo,
mi ritrovo le sue labbra sulle mie.
Il
tocco è leggero, lui si scosta un po’, ci guardiamo negli occhi finchè lui non
mi sussurra a fior di labbra “ E’ da quando sono venuto a casa tua per vedere
come stavi che volevo farlo!”
“ e
perché non l’hai fatto?” chiedo io in un sussurro, forse sto per avere una crisi
respiratoria.
“
Perché sono un’idiota!”
Si
avvicina di più e stavolta il bacio non è per niente
casto.
Non
ho mai provato tante sensazioni tutte in volta.
Continuiamo a baciarci come se non fossimo sazi l’uno
dell'’altra.
Ma
a malincuore dobbiamo staccarci “ Mi sento osservato!”
Guardo i presenti in Sala “ Sono tutti impegnati con le
danze, non credo che interessi a qualcuno quello che succede…”
Draco mi afferra per una mano e a grandi passi usciamo
dalla Sala Grande.
Non
so dove siamo di preciso, so solo che sono con le spalle al muro e Draco che mi
accarezza la guancia con fare dolce.
“
Hai una strana espressione quando baci!”
E
con questo cosa vuole dirmi?
Ops! Credo di averlo fulminato con lo
sguardo.
“
Non fraintendere… quando baci hai un’espressione tenerissima, e viene voglia di
baciarti per sempre!”
Lo
guardo e mi avvicino pericolosamente a lui, poggio le mie labbra sulle sue e
inizio a mordicchiarle audacemente, facendolo impazzire.
Ma
dopo poco riesce a riprendere il gioco e farmi provare mille sensazioni solo con
un bacio.
Si
stacca poco dopo e lo vedo che si guarda intorno “ Cosa stai guardando?”
È
sempre meglio informarsi sulla sanità mentale delle
persone.
“
E’ meglio cercare un posto più tranquillo!”
“
Della serie?”
“
Un dormitorio!”
Un
dormitorio?
“
Malfoy hai bevuto troppo, ti ricordo che per entrare nei dormitori ci vogliono
tre semplici regole fondamentali!”
Lui
incrocia le braccia al petto “ Granger, sei tornata a fare la saccente
so-tutto-io?”
Respiro profondamente “ Ascoltami bene, per prima cosa
bisogna rientrare nella fascia d’età che va dagli undici ai diciassette anni.
Per seconda cosa bisogna essere studenti di questa scuola e per terza cosa
bisogna conoscere la parola d’ordine della propria casa.”
Lui
storce la bocca e pare che stia pensando alle mie parole.
“
Ho trovato la soluzione!” annuncia con fare fiero.
“
Cioè?” chiedo perplessa.
“
Severus!” risponde. Come se Severus
fosse la soluzione a tutti i problemi dell'’umanità.
Non
ci credo, Severus… ehm il professor Piton è appena uscito dalla Sala e Draco
trascinandomi mi porta al suo cospetto.
“
Severus, ti ricordi della signorina Granger?”
Il
Severus in questione mi guarda dall’alto in basso ed io mi faccio piccola
piccola, avvicinandomi sempre di più verso il corpo di
Draco.
“
Come dimenticare la più brava del
vostro anno?” dice il professore con la sua solita voce
melliflua.
“
Senti Severus, io e la signorina Granger ci stavamo chiedendo quale fosse
quest’anno la parola d’ordine dei Serpeverde!”
Io
e la signorina Granger? Io non me lo stavo proprio chiedendo; forse l’unica cosa
che vorrei sapere è se si è mai fatto uno shampoo in vita
sua.
“
Quest’anno si è optato per Rivoli di sangue, adesso devo proprio andare. Draco,
signorina Granger!”
Lo
salutiamo entrambi con un cenno del capo e lo vediamo scomparire nel
buio.
To be continued…
Saaaaaaaaaalve,
è
sempre bello postare un nuovo capitolo, e lo è ancora di più quando il capitolo
precedente ha dato soddisfazioniJ
Dei
ringraziamenti calorosissimi vanno a: Katiuz, Elfina, topo e
Yle
Grazie mille per le recensioni di
apprezzamentoJJJ
Ok,
come sempre buona lettura e al prossimo capitolo!!!
kisses
|
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Capitolo 17 *** La fantomatica rimpatriata-Parte Seconda ***
frps
“
Ora che siamo a conoscenza della parolina magica, io direi di usarla!” dico, e
non credo di essere neanche me stessa in questo istante, mi sento molto una
mangiatrice di uomini. Disgustoso.
Mi
dà un lieve bacio e ci smaterializziamo davanti al dormitorio dei
Serpeverde.
Adesso che Voldemort è stato sconfitto non è più un
problema smaterializzarsi dentro Hogwarts, finalmente il problema di quelle
dannate scale che adoravano farti perdere del tempo prezioso e magari
utilizzabile per studiare è stato eliminato.
“
Rivoli di sangue!” pronuncia Draco e come da copione riusciamo ad
entrare.
“
Ma non dovrebbe essere pieno di studenti?” chiedo, mentre vengo catturata
dall’arredamento della Sala Comune.
Naturalmente il verde e l’argento sono i colori più
presenti.
Credo che chiunque dotato di immaginazione possa
immaginare cosa sta per succedere.
“
Oggi è il quattro Giugno, la scuola è finita ieri!” guarda l’orologio che porta
al polso “ veramente è il cinque… mezzanotte è passata da un pezzo!”
Sembra quasi in tensione; ma che gli
prende?
“
Draco, c’è qualcosa che non va?” chiedo apprensiva, lui si è preoccupato per me
qualche giorno fa, mi sento in dovere di ricambiare la
gentilezza.
“
Niente, oggi compio 27 anni!”
Cosa? 27 anni? 10 anni fa Draco Malfoy studiava in
questa scuola per i M.A.G.O e oggi è di nuovo qui come ex
studente.
Incredibile.
Beh, cosa sto aspettando per saltargli al collo e fargli
auguri come si deve?
Sono letteralmente aggrappata al suo collo, lui con le
sue stupende doti amatorie ha trasformato il semplice bacio che gli stava dando
in un bacio terribilmente passionale che naturalmente non mi sta facendo capire
più nulla.
“
Buon Compleanno Draco!” gli sussurro a fior di labbra. Prima di dimenticare
tutto.
Lui
mi guarda negli occhi e noto che sono felici, a dir la verità non so se gli
occhi possano essere felici ma quelli di Draco per me lo sono, sono bellissimi
ed esprimono tanto.
“
Grazie Hermione!” mi sussurra lui all’orecchio, dove poi inizia a depositare
baci e piccoli morsi.
E’
un amante perfetto!
Davvero, in lui e nelle sue doti amatorie non c’è niente
da commentare.
Sono totalmente coinvolta da quest’uomo, dalla sua
bocca, dalla sua voce, dal suo corpo, ma soprattutto dalle sue mani… e che
mani!
Ormai la sua giacca, la sua cravatta e la sua camicia
sono sul pavimento freddo della Sala Comune, dove i ragazzi Serpeverde durante
il periodo scolastico leggono, studiano, parlano e magari si scambiano qualche
bacio.
Ed
io invece sono qui con un ex Serpeverde che in questa stanza ci faceva le cose
sopraelencate, ma in altre vesti.
La
sua bocca è scesa sulle spalle e mi sento privata del vestito, o meglio sento
scivolare le bretelle dell'’abito, sento il suo petto contro il mio, lo attiro
di più a me e ci perdiamo in altri baci passionali e pieni di
romanticismo.
Non
avrei mai detto che Draco Malfoy fosse dotato di tanta
dolcezza.
Ho
imparato a conoscerlo come persona, e con sua figlia è un tesoro, poi riesce a
relazionarsi bene con gli altri, tranne che con Harry e Ron, ma questa volta i
colpevoli sono loro.
Non
oso immaginare se mi vedessero in atteggiamenti promiscui con
lui.
Mi
esilierebbero?
Sono solo i preliminari e giuro che non so neanche come
mi sento.
Sono felice, si sono immensamente
felice.
Siamo distesi sul gigantesco divano che hanno le serpi
nella loro spaziosa e fredda Sala Comune, lui è sopra di me, non facendomi
gravare per nulla il suo peso e sembra tutto così irreale…. Draco…
Draco…
“
Draco!” una voce squarcia i nostri gemiti, una voce distrugge il
momento.
Lui
si volta di scatto verso la voce, è ancora in pantaloni con la zip abbassata e
datomi un bacio veloce, si dirige verso colui che ha distrutto il momento
magico.
“
Blaise?” esclama incerto, raccogliendo da terra la camicia e
mettendosela.
Blaise sembra quasi sconvolto, sembra gli manchino le
parole.
Mi
rimetto il vestito, la questione sembra più seria del
previsto.
“
Blaise, è successo qualcosa?” chiede Draco, adesso anche lui sta iniziando a
preoccuparsi.
“
Draco è arrivato un gufo dalla Signora Piddy, cavolo Dana è peggiorata, la tosse
non la lasciava quasi respirare e…”
Draco non riesce a credere alle parole dell'’amico è
completamente a terra, ha lo sguardo perso nel vuoto e scuote impercettibilmente
la testa.
Non
che io sia messa meglio.
Povera Dana, cavolo ha solo cinque
anni.
“
Ha lasciato detto qualcos’altro la
Signora Piddy? L’ha portata in ospedale o ha
preferito chiamare il medico?”
E’
completamente sconvolto.
“
E’ a casa!” risponde Blaise. Gli poggia una mano sulla spalla e poi se lo
abbraccia.
Stranamente mi sento a disagio.
Lo
stranamente è ironico, molto ironico. Quando sono presente a questo genere di
scene sono sempre a disagio.
“
Grazie Blaise!” si scioglie dall’abbraccio fraterno e comincia ad abbottonarsi
la camicia il più velocemente possibile “ Vado da mia figlia!” dice a
entrambi
“ Io ed
Hermione daremo la notizia al vecchio, ci congederemo come si deve e verremo da
te e la piccola, ok?”
Draco annuisce e dopo avermi lanciato uno sguardo pieno
di tristezza si smaterializza con un sonoro Puff!!!
Sono sola con il bel Zabini, devo avere
paura?
“
Ehm… renditi presentabile e andiamo da Silente!” mi dice tenendo lo sguardo
basso.
Un
minuto di silenzio per commemorare l’evento. L’imbarazzo è alle
stelle.
Ero
con il Serpeverde più temuto ai tempi della scuola nel dormitorio più tenebroso
che sia mai esistito in atteggiamenti non definibili come
casti.
Siamo stati interrotti dal suo migliore amico, anche lui
un ex Serpeverde perché la figlia del Serpeverde con il quale c’è stato un
interessante scambio di saliva si è sentita male.
Morale della favola, sto precipitando nel baratro
dell'’imbarazzo.
“
Certo Blaise!” dico con tono non curante come se non fosse successo nulla, e che
soprattutto tutto rientrasse perfettamente nella norma.
Mi
sono data una sistemata e adesso entrambi camminiamo per i
corridoi.
Il
rumore dei miei tacchi sul pavimento in pietra viva, rimbomba per tutto il
castello dando un’aria ancora più tetra al luogo.
“
Stai con Draco?” mi chiede a bruciapelo.
“
Non lo so!” dico con sincerità, perché effettivamente non so cosa siamo io e
Draco.
Siamo amici? Fidanzati? Coppia solo per il sesso
occasionale?
Non
saprei dare una risposta a me stessa figuriamoci a lui.
Rimaniamo in silenzio per tutto il resto del
tragitto.
Siamo arrivati in Sala e scorgiamo subito l’amabile
sagoma di Albus Silente.
E’
molto prevedibile quest’uomo, infatti sta scambiando quattro chiacchiere con il
mitico Harry Potter.
“
Signorina Granger, signor Zabini… non ho ancora avuto il piacere di scambiare
qualche parola con voi!” sorridiamo come due ebeti alle parole del preside “ il
signor Malfoy dov’è?”
La
faccia di Harry sembra chiedere “ Già, dov’è quel farabutto?”
Ma
la mia è solo fervida immaginazione, magari starà pensando al ciclo mestruale
delle gemelle Patil.
“ A
proposito di Malfoy… Draco è amareggiato e dispiaciuto, ma ha avuto un’emergenza
famigliare ed è dovuto correre a casa!” spiega Blaise, Harry sembra pendere
dalle sue labbra “ che genere di emergenza?”
A
fare questa domanda non è stato il caro Silente che avrebbe tutte le ragioni per
farla, ma è stato quel deficiente di Harry.
“
Sua figlia è peggiorata ed ha avuto una crisi respiratoria!”
Dice Blaise pacatamente. Ma come fa a trattenersi dal
prenderlo a pugni?
“
Povera piccola! Fate gli auguri di sentita guarigione a Dana e a Draco da parte
mia!”
“
Non mancheremo!” sono meravigliata da me stessa, non credevo riuscissi ancora a
proferire parola.
Il
preside ci sorride e poi si allontana.
Ecco che rimango faccia a faccia con Harry; in verità
anche Blaise è presente, ma in questo istante mi sembra di essere da
sola.
Blaise si avvicina al mio orecchio, deve essere una
prerogativa dei Serpeverde, e mi sussurra:
“
Forse hai qualche cosa in sospeso con questo, io vado da Draco… ti aspettiamo
lì!”
Senza che possa dire o fare qualcosa, lui si è
smaterializzato davanti a tutti i presenti lasciandomi sola, sola nella
merda.
“
Ciao Harry!” certo che sono proprio banale.
“
Come mai eri sola con due Serpeverde?”
Un
po’ di umorismo, cavolo!
“
Giocavamo a nascondino, contento Harry?” mi volto, non lo voglio più sentire, ma
purtroppo mi sento afferrare un braccio e in maniera poco elegante mi costringe
a voltarmi e ritrovarmi davanti la sua faccia.
“
Per caso non ricordi le regole del gioco, Harry?”
Harry abbassa lo sguardo e dopo aver respirato
profondamente un paio di volte, molla la presa del mio braccio “ Perché non vuoi
capire?”
“
Cosa dovrei capire?”
“
Io e Ron non ti capiamo più, come puoi trovarti a tuo agio e divertirti con
Draco Malfoy?”
Ma
la fantasia del genere umano si è estinta? Ed io che credevo che fosse una
specie protetta!
“
Harry, sono stanca… non credo sia così difficile da capire! Era con te che non
mi trovavo a mio agio quando eravamo sposati… dopo tempo Draco è stato l’unico a
farmi stare bene e credimi non credevo fosse possibile!”
Momenti di silenzio ci sovrastano.
“
Non ti credo!”
“
Fa come vuoi!” stavolta mi volto e mi allontano da lui.
Sto
cercando disperatamente la mia borsa e il mio scialle, quando due mani gelide
poggiate sulle mie spalle nude mi fanno sussultare.
“
Già vai via?”
E’
Ron! Non avrei potuto non incontrarlo dopo il meraviglioso scambio di opinioni
con il mio ex marito.
“
Sì!”
“
Non siamo stati molto insieme, oggi!” sottolinea la parola oggi, da quando è tornato a far parte
della mia vita siamo stati insieme più di un’ora?
Non
lo ricordo.
“
Un’emergenza!” dico candidamente, afferrando borsa e scialle “ adesso devo
proprio andare!”
Sto
per smaterializzarmi, quando lui mi costringe a voltarmi.
Sono intrappolata tra lui e il muro, mi sento in gabbia,
mi sento pure male se devo essere sincera.
“
Ron… Ron, devo andare…” è impossibile da scostare. Sono in
trappola.
“
Non capisco perché continui a sfuggirmi!” sento il suo respiro sul mio collo,
siamo troppo vicini, devo annullare questo stretto contatto “ Perché?”
E’
una domanda retorica? E’ così difficile da capire?
Ti
sfuggo perché non mi piaci, io credo di amare Draco.
Ops! L’ho davvero pensato? Wow!!!
Purtroppo l’ho solo pensato, non vuole proprio sfuggirmi
di bocca… meglio così!
“
Ron… io… Ron.. che diavolo…”
Non
ci credo, le sue labbra sono di nuovo sulle mie.
Mi
sono smaterializzata davanti ai suoi occhi increduli, lasciandolo lì a
boccheggiare.
Sono arrivata nella dimora di Draco, non so neanche in
quale stanza mi sono smaterializzata.
Mi
sento sporca.
Sarà scontato, ma non mi sento per niente bene con me
stessa, né con Ron e soprattutto né con Draco.
C’è
uno specchio in questa stanza… devo fare davvero pena.
Mi
armo di coraggio ed esco dalla stanza, pronta per la ricerca di Draco, Blaise e
Dana.
Mi
aggiro per i corridoi, finchè non scorgo la figura di
Blaise.
“
Eccoti finalmente! Ti stavo cercando!”
“
Ho avuto un contrattempo!”
Mi
porta in una stanza, credo sia quella di Dana.
E’
terribilmente colorata, piena di peluche e fotografie, e poi lì sul grande letto
c’è lei completamente addormentata.
“
Come sta?” chiedo.
“
Molto meglio fortunatamente!”
Annuisco “ E Draco?”
“
Draco credo sia in cucina!”
“
Ti dispiace se vado da lui?”
“
No, per niente!”
Mi
avvio verso la cucina, ma a pensarci bene non so nemmeno dove
sia.
Vago solitaria per i corridoi e ho praticamente
incontrato ogni sorta di stanza.
Forse ci sono arrivata. Una stanza interamente bianca mi
sta incuriosendo, mi sporgo un po’ più a destra e noto un piano
cottura.
Eccolo lì, è seduto ed ha tra le mani una tazza… magari
si è preparato un caffè.
“
Come stai?” chiedo timidamente.
Draco si volta verso la sottoscritta e accenna un
sorriso “ Bene!” sospira e torna a mescolare il liquido fumante all’interno
della tazza con il cucchiaino.
Siamo l’una di fronte all’altro in religioso
silenzio.
E’
una visione strana quella che mi si è appena presentata; non sono abituata a
vederlo così.
Draco sembra indifeso.
Improvvisamente con un misero gesto della bacchetta fa
atterrare vicino a me una tazza con del caffè.
“
Spero ti piaccia il caffè!” mi dice.
“
Molto!” mi porto la tazza fumante alla bocca e ne bevo un
sorso.
Credo voglia parlare, vorrei farlo parlare, ma non so da
dove iniziare.
“
Ho creduto che mio padre le avesse potuto fare del male!” Povero Draco; cosa si
fa in questi casi?
Ah
si, si fa sentire che si è vicini al dolore che stanno provando gli
altri.
Io
non sono senza cuore e solo che non so come comportarmi.
Mi
alzo e lo abbraccio e lui ricambia in pieno.
“
Grazie Hermione!”
Rimango scossa dalle sue parole.
“
Io non ho fatto praticamente nulla!”
“
Non è vero!”
Non
so cosa sta per accadere; non sono mica una veggente; se lo fossi magari avrei
seguito le lezioni della Cooman e adesso avrei preso a d insegnare quella
stupidissima materia ad Hogwarts.
“
Signor Malfoy… come il signor Zabini, la signorina sarà nostra ospite?”
Mi
chiede un ti prego implorante in maniera silenziosa servendosi solo dello
sguardo ed io non posso far altro che accettare.
“
Se per voi non è di disturbo…”dico incerta.
“
Nessun disturbo, vado a prepararle la stanza!”
Draco sorride compiaciuto, sia alza di scatto dalla
sedia “ Allora io andrei!” dico evasivamente; sto per seguire la Signora Piddy quando
vedo Draco prendermi il viso tra le mani… mi sfiora le labbra con le sue e poi
mi deposita un bacio sulla fronte sussurrandomi: “ Buonanotte!”
Naturalmente sembro una statua di sale “ Buonanotte
anche a te!” la voce sembra non voler uscire, ma spero abbia afferrato il
concetto ugualmente.
Salve a tutti!!!
Spero che questa rimpatriata non
sia stata un fiasco totale.
Leggete e se vi capita lasciate
anche un commentino!!!
kisses
|
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Capitolo 18 *** Buon Compleanno ***
compleanno
Potrebbe andare se questa fosse la mia stanza ed io
avessi chiuso anche solo mezzo occhio.
Non
ho dormito ed io non dormo se sto leggendo un libro che mi ha preso anima e
corpo o sto svolgendo un qualsiasi compito di vitale
importanza.
Ma
niente di questo è accaduto in quest’orribile notte.
Non
ho potuto neanche farmi una sana passeggiata in bagno visto che il bagno ce l’ho
in camera.
Per
fortuna sono spuntate le prime luci dell'’alba, non ce la facevo
più.
Ormai il soffitto di questa camera è impresso nella mia
mente malata.
Mi
trascino in bagno e noto una cosa che non avevo visto
prima.
Sullo sgabello giacciono un paio di jeans,una maglietta
rossa e delle scarpe.
Che
tenero, ha proprio pensato a tutto.
Dopo la doccia e dopo essermi vestita, posso dire di
essere accettabile e soprattutto pronta per la colazione.
Scendo le scale e mi dirigo in cucina, dove Blaise sta
leggendo il giornale.
“
Buongiorno Blaise!”
Al
mio saluto posa il giornale e mi sorride.
“
Buongiorno a te Hermione!”
Prendo posto di fronte a lui e mi verso una tazza di
caffè e afferro una fetta di pane tostato.
“
Il giornale dice qualcosa di interessante?”
“
No, sembra che la notizia più importante per la popolazione magica sia
l’imminente partita dei Cannoni di Chudley contro i francesi!”
Mordo la fetta di pane tostato e mastico lentamente
annuendo alle parole di Blaise.
“
Buongiorno a entrambi!” a parlare è Draco che entra con fare
sbrigativo.
Si
siede accanto a Blaise e si serve immediatamente di una mela
verde.
“
Come sta Dana?” chiedo con un gran sorriso stampato sulle
labbra.
“
Meglio, si è svegliata alle cinque del mattino perché aveva sognato un orso
gigante con una motosega che la inseguiva…” lo dice quasi in maniera disgustata,
Blaise invece si sta sbellicando dalle risate tenendosi la
pancia.
“
Un orso… una motosega…” non riesce a parlare poverino, le risate lo stanno
distruggendo “ Draco… questi sono tutti i libri che legge…”
“
Questa è la tua assurda presenza nella sua vita!” ribatte
Draco.
Sorrido a quella strana scena che sto
vivendo.
Non
avrei mai creduto che un giorno avrei fatto colazione con Draco Malfoy e Blaise
Zabini… il mio pensiero l’ultimo anno ad Hogwarts era che mi sarebbe piaciuto
fare ogni giorno colazione, pranzo e cena con Harry e Ron, ma adesso se ci penso
mi sento un’idiota.
“
Dopo questo sano scambio di battute, io tolgo le tende… ho pur sempre
un’attività da mandare avanti!” si alza in tutto il suo splendore e beve un
altro sorso di tè “ prima vado dalla bimba inseguita da un orso con una
motosega…” eccolo che si piega scoppiando a ridere.
Draco scuote la testa, credo si stia alzando “ Non credo
sia un bene che tu, vista l’insanità mentale, sia il direttore di un giornale
importante come la Gazzetta del Profeta!”
Sputo il caffè sulla frutta che giace davanti ai miei
occhi.
Cosa odono le mie povere orecchie? Blaise Zabini si è
comprato il giornale più importante del mondo magico?
“
Va tutto bene?” chiede Draco, lasciando sbattere momentaneamente
Blaise.
Mi
do qualche colpo leggero al petto per cercare di far tornare l’aria dentro me…
da qualche parte ho letto che è necessaria per la vita
dell'’uomo.
“
E’ tutto ok! Tu sei davvero il direttore della Gazzetta del Profeta?”
Ecco che assume l’aria da bello e potente portandosi una
mano ai capelli per scompigliarseli e atteggiarsi.
Mi
ricorda molto James Potter… almeno dai racconti di Remus e del povero
Sirius.
“
Già!”
“
Ma li leggi gli articoli prima che vengano pubblicati? Alcuni fanno davvero
schifo… gli errori grammaticali sono da voltastomaco e rimango davvero colpita
solo quando a fondo pagina i tuoi giornalisti non sbagliano a scrivere il loro
nome!”
Ecco che mi sento più leggera; era da una vita che
volevo dirne quattro a quell’inetto del direttore, ma purtroppo non sapevo chi
era.
Draco si porta una mano alla bocca, avrò sicuramente
combinato qualche pasticcio del quale mi pentirò tra pochi
secondi.
Lo
sento, starà sicuramente cercando le parole adatte per dirmi che sono una
stupida.
“
Scusami Blaise… ma io… davvero vorrei riuscire a … ma non ce la faccio… io…”
Non
riesce a terminare che scoppia in una fragorosa risata.
Io
e Blaise rimaniamo a guardarci in maniera molto perplessa.
Io
sinceramente non l’avevo mai visto in queste condizioni da iena ridens e a
giudicare dallo sguardo allibito di Blaise neanche lui avrà avuto il piacere di
vederlo in queste condizioni.
Dopo lo strano momento d’ilarità acuta che ha colto il
serioso Draco Malfoy, la cucina piomba in un silenzio quasi
disumano.
Per
fortuna esiste Blaise “ E tu saresti un diplomatico? Con quella faccia?”
sentenzia scherzosamente.
Ma
le mie orecchie hanno captato qualcosa di strano… Diploche?
“
Diplomatico???!!?” esclamo incerta.
Draco ritorna l’uomo serio che è sempre stato e dopo
essersi aggiustato i capelli è pronto per rispondere alla mia domanda “ Sono un
diplomatico… mi occupo delle relazioni tra maghi e babbani!”
“
Wow! Che mestiere affascinante!” come colui che lo svolge, dovrei aggiungere, ma
per puro senso del pudore non lo faccio.
“
Il mio non è un mestiere affascinante?” chiede Blaise con le braccia conserte e
uno sguardo ammiccante puntato su di me, lo guardo e la mia bocca si storce in
una simpatica smorfia “ Se tu lo svolgessi il tuo mestiere…”
Una
smorfia contrariata si dipinge sulle labbra di Blaise “ Sono ufficialmente
offeso, e per tanto ritengo sia meglio andare a lavorare” calca molto
sull’ultima parola guardandomi quasi in cagnesco e prosegue “ invece di star qui
a perdere il mio prezioso tempo con un’orribile criticona…” sbuffa “ vorrei
vederti al mio posto!”
Che
idea geniale! Si, penso che accetterò la sfida che lui non sa di aver lanciato…
voglio vederlo soffrire con gente che gli chiederà dei fumetti di GTO o
dell'’ultimo romanzo di un essere scognito persino ai suoi stessi
famigliari.
“
Accetto Zabini!”
“
Non credevo lo avresti mai fatto Granger, ma ti aspetto domani al Paiolo Magico
alle sette e trenta, Ok?” dice porgendomi la mano, lo guardo con aria di sfida e
prendo la sua mano come a suggellare il momento, quello che sarà il mio momento
di gloria “ Ci sarò!”
Abbiamo ancora le mani unite con due sorrisini perfidi
sulle boccucce rosate, Ok meglio non esagerare. La mia è una boccuccia rosata,
la sua è una semplice bocca da uomo. Sembra di essere in una dimensione
surreale, insomma qualcosa ci vieta di tornare a quello che stavamo facendo,
finchè le mani di Draco ci separano.
“
Nessuno dei due vuole provare un giorno da diplomatico?” chiede, guardano prima
l’uno e poi l’altro.
“
Io, papà!” ci voltiamo tutti e tre verso Dana. Ha un pigiamino celeste che fa
risaltare il colore degli occhi, tiene abbracciato un sé un grosso orso, a
giudicare dal risolino che Blaise sta tentando di nascondere, starà sicuramente
pensando che quello sia l’orso che la inseguiva con la
motosega.
“
Sei riuscita a uccidere l’orso?” chiede Blaise divertito e Dana gli risponde con
una linguaccia.
Draco la prende in braccio e le posa un bacio sulla
guancia e lei risponde con tanti altri baci su entrambe le guance del padre “
Buon Compleanno papà!”
“
Grazie principessa!”
“
Con me non fai così quando faccio il compleanno!” sbuffa Blaise, incrociando le
braccia al petto, Dana lo guarda con aria superiore “ Piantala zio Blaise, sei
patetico!”
Devo ridere, si è fatto mettere i piedi in testa da una
bimba di ottanta centimetri.
A
quanto pare lo zio Blaise è offeso, si è rannicchiato in un angolo e aspetta che
Dana vada da lui e gli dica una parolina dolce, ma in questo istante Dana è
troppo occupata a giocare con i miei capelli per preoccuparsi
dell'’incompreso.
“
Hermione sono felice che tu sia qui, mi ero stancata di vedere ogni mattina lo
zio Blaise!” gli lancia uno sguardo che ha quasi
dell'’incredibile
Deglutisco, questa bambina a quattordici anni avrà già
mietuto un sacco di vittime, diventerà bellissima e tutti i ragazzi che le
faranno una corte spietata per lei non saranno nessuno.
“
Dana, guarda il povero zio Blaise… lì rannicchiato in quell’angolino, tutto
solo… neanche tuo padre sembra degnarlo di uno sguardo!” la bambina guarda in
direzione di suo padre, seduto a tavola che mangia la seconda mela verde della
mattinata e intento a leggere il giornale “ quando mio padre mangia le sue
adorate mele e legge il giornale, per lui lo zio Blaise potrebbe anche essere in
un grave pasticcio… magari con la testa dentro al congelatore!”
Ridiamo insieme facendo incuriosire i due
uomini.
Dana si stacca da me e corre da Blaise “ Dai zio, lo sai
che ti voglio bene e che stasera sei obbligato a farmi compagnia!” si catapulta
tra le sue braccia e gli fa sbattere la testa al muro e lui fa di tutto per non
farsi scappare un’imprecazione.
“
Senti Draco, stasera io porterò la tua dolce figlia a casa mia e non mi
interessa se oggi è il giorno più importante della tua vita, ok?”
“
Fai pure… io e Dana festeggeremo da quando tu uscirai da questa casa fino a
quando ci rimetterai piede!”
Blaise saluta tutti e mentre sta per uscire dalla cucina
richiama l’attenzione di Draco e gli lancia un pacchetto urlandogli “ Buon
Compleanno!”
Fanno quasi tenerezza!!!
Blaise è andato via e Dana è con la signora Piddy, penso
stia decidendo quale vestitino mettere per il compleanno del suo adorato
papà.
Visto che sono molto brava a sentirmi in imbarazzo anche
quando gioco in casa, credo che ad assistere ad un’altra scena tra padre e
figlia richiamerò con un incantesimo d’appello una pala e mi scavo la fossa da
sola.
“
Draco, io vado… ieri sera ho lasciato casa mia in condizioni tragiche! Ancora
Buon Compleanno!” brava Hermione, la prima regola dell'’opuscolo La ragazza affascinante dice che bisogna
celarsi dietro ad un alone di mistero, e tu cos’hai fatto?
Questa è sempre la mia coscienza che parla, ma ora che
ci penso non ho mai letto un qualcosa che avesse come titolo La ragazza affascinante … strano, molto
strano.
“
Cosa fai stasera?”
Deglutisco, ammetto che questa domanda che mi ha sparato
senza alcuna preparazione psicologica mi ha letteralmente
disorientata.
“
Niente!”
“
Accetteresti un invito a cena dal sottoscritto?”
Cosa rispondo?
“
Posso invitarti io a cena?” lui mi guarda con sguardo interrogativo, facendosi
ricadere sugli occhi delle ciocche bionde terribilmente sexy “ sei tu che fai il
compleanno… insomma diventi grande…”
“
Hermione, sono ventisette anni, la maggiore età la ho abbandonata da un pezzo!”
Ammetto anche di essermene uscita in maniera molto
stupida, non mi smentisco mai!
“
Certo… ehm, accetteresti un invito a casa mia per mangiare il cibo cucinato
dalla sottoscritta? Ti avverto, sono uno schifo in cucina!”
Sembra pensarci un po’ su, si sta avvicinando al mio
viso e in un attimo mi ritrovo le labbra imprigionate dalle sue “ Con molto
piacere!” mi sussurra a fior di labbra.
Mi
piace da matti!!!
Sono a casuccia e il tempo è passato in fretta, innanzi
tutto ho fatto i salti mortali per trovare un supermercato aperto di domenica
mattina… che invito a cena è senza cibo da mangiare?
Manca pochissimo alla venuta dell'’ospite e sono nella
merda.
Ora
che ci penso dovrei anche vestirmi… mi sento incasinata!
Ho
cercato di preparare un minimo di antipasto e delle patate al forno e del
filetto di pesce gratinato, ma sinceramente non credo sia venuto fuori qualcosa
di commestibile.
Mentre il tutto si cuoce nel forno, io ne approfitto per
andarmi a cambiare.
Opto per un pantalone nero e una camicetta bianca,
niente di troppo appariscente, sono una persona semplice,
IO!!!
Sono pronta, sembra tutto perfetto… ma ora che ci penso
manca il dolce, magari una torta al cioccolato con ventisette candeline da
spegnere.
Guardo attentamente lo stipo dove ho rinchiuso gli
ingredienti per fare i dolci e un’idea mi balena in testa, e se ne preparassi
una io?
Siccome l’unica che potrebbe rispondere a questa domanda
sono io, la risposta è ovviamente un si.
Sul
tavolo giacciono tutti gli ingredienti per una meravigliosa torta al cioccolato
e un libro di ricette… in fondo è come preparare una pozione con Piton, ed è
risaputo che in Pozioni ero molto brava. Quindi sarà uno scherzo
prepararla.
“ Sciogliere
a fuoco lento su un tegame il burro e il cioccolato e mettere il composto in una
casseruola” non sembra tanto difficile, non ci vuole di certo una laurea per far
sciogliere del burro e del cioccolato, no?
Lo
sto facendo… e tutto sembra andare bene. Niente incendi scoppiati, niente fumo e
niente perdite di gas! Che sia il mio giorno fortunato?
Ho
parlato troppo presto, sto facendo un pasticcio con la farina e con la torta in
se stessa, ho unito due ricette senza rendermene conto e adesso non so che dolce
venga fuori appena lo metterò in forno.
Sono piena di farina, cacao e burro… sono
impresentabile, dovrei andare subito a cambiarmi, ma oggi non è il mio giorno
fortunato infatti Draco ha appena bussato alla porta.
Ormai non posso fare altrimenti, dovrà accettarmi piena
di farina.
Ho
aperto la porta ed eccolo in tutta la sua eleganza; jeans scuro, maglietta a
manica corta grigia e giacca nera.
“
Ciao Hermione!” mi porge una bottiglia di vino “ Spero sia di tuo gradimento!”
“
Naturalmente!” prendo la bottiglia e la metto subito in frigo, facendo cenno al
mio ospite di accomodarsi, ma a quanto sembra il mio ospite non vuole
accomodarsi, si guarda intorno incuriosito… credo proprio sia incuriosito dal
caos che regna in cucina.
“
Quello che hai addosso era un tentativo di torta al cioccolato?” mi chiede, poi
passa l’indice sulla mia guancia e se lo porta alla bocca “ Niente male, ma
avresti dovuto metterla in forno non sulla tua pelle!”
Sorrido come una cretina, lo afferro per un braccio e lo
faccio cadere sulla poltrona; se vuole tornare a casa da sua figlia con tutti
gli organi al posto giusto deve stare buono.
Do
una controllata al forno da dove ne esce un delizioso profumino e guardando la
faccia del mio ospite credo sia meglio iniziare la cena.
“
Spero che tu riesca a digerire anche i sassi!” dico a Draco. Lui come
prevedibile non capisce il senso della mia battuta, infatti è lì che mi guarda
come se avessi parlato in Serpentese “ Spero il pesce ti piaccia!”
Lui
si alza dal divano e mi raggiunge in cucina “ L’odore sembra ottimo, adesso
bisogna vedere se è anche commestibile!”
“
E’ più commestibile di te!” ribatto
“
Mi sembra anche ovvio, sono troppo bello per finire in un forno con contorno di
carote lesse!”
Si
accomoda e inizia a versare il vino nei due calici, mentre io servo gli
antipasti.
La
cena procede in maniera meravigliosa; ancora nessuno dei due si è alzato da
tavola improvvisamente per un conato di vomito dovuto al cibo ed io mi sento
realizzata.
Stiamo conversando civilmente, ma questo non dovrebbe
scioccarmi più di tanto, visto che è normale che ci intratteniamo con discorsi
civili.
“
manca il dolce, no?”
“
Non vorrai realmente ingerire quella roba?” dico, gettando un’occhiata a quella
cosa rassomigliante a tutto fuorché ad una torta.
“
Ovvio, anche se l’aspetto non è dei migliori… perché lascia veramente a
desiderare, non è detto che il sapore sia tanto orribile!”
Ascolto le sue parole e sospiro; perché lo sta facendo?
Sa perfettamente che quella cosa lì ha un sapore
inconcepibile.
“
Perché questa presa di posizione?”
“
Nessuna presa di posizione!” dico risoluta; ed in effetti è
vero.
Cosa sta facendo? Perché si sta dirigendo verso la
torta?
“
Stai facendo di tutto per non farmela mangiare, ed io ti dico che grazie a
questo tuo comportamento, la mia voglia di mangiarla è salita alle stelle!”
Prende un coltello e se ne taglia una fettina… se la sta
per portare alla bocca, non deve non può… non così! La sta masticando… la ha
ingoiata. Adesso correrà verso il bagno e andrà a
vomitare.
“
Granger…”
Quando mi chiama Granger non c’è mai qualcosa di
positivo, chino la testa e mi porto la mano alla fronte, segno inconfutabile
della disperazione.
“
Granger… questa torta è strepitosa!”
Non
credo alla mie orecchie, cos’ha detto?
Mi
alzo “ Adesso basta Draco, stai mentendo, lo stai facendo solo per dirmi che non
ho sempre ragione!” gli blocco il polso per evitare che mangi ancora quel
tentativo di dolce, lui mi guarda con sguardo quasi severo “ Perché non vuoi
credere che sei riuscita a fare una torta? Assaggiala, non ti costa niente!”
Avvicina alla mia bocca la fettina che aveva in mano ed
io non posso far altro che mangiarla.
Ne
assaggio un boccone e dopo averla triturata accuratamente mi rendo conto che
Draco non stava affatto mentendo, nonostante la forma aliena è
buona.
“
Visto che avevo ragione?” mi domanda dolcemente.
Annuisco “ Adesso bisogna brindare, cosa possiamo bere
per farlo?”
“
In frigo c’è il vino che hai portato tu!”
Va
verso il frigo e rimane incantato da qualcosa.
“
C’è qualcosa che non va?”
“
No, tutto Ok!”
Torna con la bottiglia di vino in mano, lo stappa e ne versa una generosa quantità in
entrambi i bicchieri.
Brindiamo al suo ventisettesimo compleanno e alla
riuscita del mio dolce.
Scherziamo un po’ sulla serata, e su come ho fatto di
tutto per non fargli mangiare quella cosa ignobile e come da copione scoppiamo a
ridere, ma credo ci sia grande aiuto da parte degli effluvi del vino, non sono
ubriaca, sono solo felice.
Cosa accade quando si desidera tanto una cosa?
La
si sogna ogni notte, e quando il livello di desiderazione cresce, non basta più
la notte per sognarlo… ogni momento è buono per farlo.
In
questo istante desidero baciarlo, non ce la faccio più… non
resisto.
E’
un istinto che non posso comandare, è più forte di me.
Mi
alzo dalla poltrona e mi fiondo su quella sua, credo non capisca quello che sta
per accadere, ma io si, so che lo voglio fare e questo mi
basta.
Poggio le mia labbra sulle sue, ma non risponde
attivamente al bacio, cos’ho fatto?
Si
scosta leggermente da me e mi guarda negli occhi “ Sei sicura?”
Cosa vuole dire? Chiedo spiegazioni con gli
occhi.
“
Sul frigo è affissa una strana lista in cui dici di contare sempre fino a dieci,
sei sicura di quello che potrebbe accadere dopo?”
Mi
apro in un grande sorriso; chi avrebbe mai immaginato che Draco Malfoy si
sarebbe rivelato così tenero? Io di certo no, e devo dire che questa scoperta mi
stuzzica parecchio.
Poggio di nuovo le mie labbra sulle sue e dopo pochi
istanti anche lui partecipa attivamente al bacio, la posizione è alquanto
scomoda, lui si alza senza staccarsi dalle mie labbra, è un mistero come ci
riesca, mi prende in braccio e mi porta in camera da
letto.
La
scena che sto vivendo mi ricorda molto la sera della fantomatica rimpatriata ad
Hogwarts e stavolta so che niente e nessuno ci potrà rovinare il
momento.
Ora
che ci penso dalla rimpatriata sono passate solo ventiquattro ore,
incredibile!!!
E’
il primo rapporto sessuale che ho da quando ho divorziato da Harry, e la cosa mi
sembra molto strana, è quasi difficile abituarsi ad un altro uomo dopo che per
due anni si è fatto sesso con lo stesso.
Draco però è diverso, è come se le sue mani e le sue
movenze fossero studiate per il tipo di corpo che si ritrova la sua
donna.
Con
lui mi sto sentendo completa, ma soprattutto amata e non avrei mai creduto che
Draco Malfoy sarebbe mai riuscito a farmi provare questa sensazione… mi sembra
solo un bellissimo sogno destinato a finire.
Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve,
vi
ringrazio per le bellissime recensioni, un gigantesco GRAZIE a
marygenoana,redRon,alexandra j,shaka, maddy 91 e lady
Narcissa.
Come al solito spero che questo capitolo non vi deluderà
e sappiate che i commentino sono sempre graditi!:)
Buona lettura e soprattutto buon proseguimento di
vacanzeJJJ
kisses
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Capitolo 19 *** V come Vendetta ***
vendetta
I
sogni che faccio non sono mai normali; cosa mai potrebbe farci un canguro nella
taiga che mangia uno sformato di funghi e beve un frullato di
ciliegie?
Mi
giro sull’altro fianco e sospiro.
“
E’ inutile che fai finta di dormire, sai?”
Apro gli occhi e cerco di capire chi mi sta parlando,
sarà mica il canguro?
“
Ho fatto un sogno strano!”
Sento il palmo della sua mano che mi accarezza la
guancia e scorgo anche i suoi occhi che in questo istante sono impegnati a
guardarmi con tanto, tanto, tanto… amore.
Sorrido e lui mi posa un semplice bacio a stampo sulle
labbra.
“
Vuoi raccontarmelo?”
Arriccio il naso “ Meglio di no, mi prenderesti in giro
a vita!”
Alza il mio mento, premendo il suo pollice contro di
esso e mi costringe a guardarlo.
“
Ok come desideri, io vado a fare colazione con la tua torta!”
Si
alza dal letto e non posso farci niente, è più forte di me devo
farlo…
Mi
concentro, e cosi un bel cuscino finisce sulla sua povera faccia
tramortendolo…
Ho
una mira infallibile!
Si
sta massaggiando le tempie e adesso mi guarda con sguardo minaccioso
“ Sa che
non la passerà liscia?”
Cosa intende?
“
Eh?!!?”
Non
che mi dia una risposta, anzi come se niente fosse successo va verso la
cucina.
Sembra tutto tranquillo, nessun rumore… tutto tace; si
sarà mica smaterializzato a casa sua?
Sembro una spia e con grande nonchalance arrivo anch’io
in cucina per vedere cosa fa.
E’
seduto sullo sgabello, con addosso solo i boxer, con del latte, della farina e
del cacao davanti e sta mescolando qualcosa dentro ad una
ciotola.
“
Draco… ma cosa stai facendo?”
Lui
alza lo sguardo e guardo il suo impasto “ Oh niente di particolare… solo le
frittelle!”
Le
frittelle? Lui sa fare le frittelle? Accidenti, io non so neanche che
ingrediente ci vogliono per farle…
Mi
avvicino al cuoco improvvisato e lo guardo con attenzione; come se stessi
seguendo una di quelle trasmissioni dove cucinano di tutto e riescono a trovare
un abbinamento gustoso e prelibato anche usando latte e
aceto.
C’è
un passaggio che non riesco a comprendere. Ha infilato la sua mano nel composto
e adesso, con la mano impiastricciata, mi guarda con uno strano e poco
affidabile sorrisino stampato sulle labbra.
Cosa vorrà… Oh no…
Sto
tentando di fuggire, ma mi ha afferrato per un polso e mi ha spalmato sulla
guancia tutto quell’orribile coso melmoso.
“
Draco… io ti ammazzo!” ecco il mio urlo di guerra e lui è piegato in due dalle
risate.
Ha
osato spalmarmi quella schifezza su tutta la faccia, questa me la pagherà
cara.
“
Vado in bagno a lavarmi le mani!” dice lui, e cosi lo vedo che sparisce lungo il
corridoio.
Io
intanto preparerò la mia vendetta. Sarà meglio lavarmi la faccia
prima.
Eccolo di ritorno, con ancora quell’aria divertita sul
volto.
“
Gradisci del succo d’arancia?” chiedo gentilmente.
“
Si, grazie!”
Sto
per porgergli il bicchiere, ma qualcosa… non so cosa… gli ho buttato il
contenuto del bicchiere sulla faccia.
La
sua espressione è terribile, ha i ciuffi biondi tutti bagnati e … non ne sono
sicura, ma forse l’aranciata gli è andata negli occhi.
Non
proferisce parola. Merda ho esagerato.
Mi
avvicino a lui con un fazzoletto cercando di rimediare al danno
commesso.
“
Draco?!!?” domando incerta. E’ la prima volta che acceco un
uomo.
Mi
chino per vedere cosa diavolo gli è successo e… lo sapevo non avrei mai dovuto
provare compassione per lui, né tanto meno sentirmi in
colpa.
Mi
ha bloccata e mi ha riempita di farina.
Sono piena, credo di averla anche dentro gli
slip.
Sta
iniziando a correre mentre ride come un bambino, ma non sa quello che gli
spetta.
A
dire il vero non so cosa buttargli addosso,ho finito le
munizioni.
Potrei tirargli addosso il
televisore?
No,
morirebbe!
“
Ok Draco hai vinto… mi hai sconfitta!”
Apro il frigo e prendo quel qualcosa che mi
aiuterà.
Draco sta arrivando e mi cinge la vita con le braccia e
mi deposita baci sul collo infarinato.
“
Draco… ti piace la panna?”
Draco mugugna qualcosa simile ad un si, senza staccare
la bocca dal mio collo.
Mi
giro repentinamente e inizio a spruzzare la panna spray
dappertutto.
E’
da fotografare, tutto bianco.
Inizio a ridere e anche lui non riesce a trattenersi e
scoppia in una risata.
Si
toglie un po’ di panna di dosso e naturalmente sporca anche
me…
Siamo favolosi, inguardabili
anche.
Lo
attiro a me e lo bacio… la sua bocca è piena di irresistibile panna e siccome è
risaputo che la panna mi piace parecchio, non riesco a resistere a questa
tentazione tanto golosa.
Passo al collo, anch’esso cosparso di panna, risalgo
sulle guance e sulla punta del naso.
Lui
si stacca e mi sussurra a fior di labbra “ Sarebbe una cattiva idea se ti
proponessi una doccia?”
Che
proposta allettante, come si fa a dire di no?
Mi
prende in braccio e mi porta in bagno… e mi fa mettere nella vasca da
bagno.
Sono cretina io, o avevo capito doccia
insieme?
“
Si può sapere cosa stai facendo?” chiedo incuriosita.
“
Hai cosi tanti bagnoschiuma che devo scegliere quello adatto!”
Li
sta studiando tutti attentamente; cosa gli cambia se usiamo quello alle fragole
invece che quello al cocco?
“
Trovato… adesso, puoi chiudere gli occhi?”
Cosa vuole fare? E’ uno di quelle persone che amano
giochi sessuali estremi?
Devo avere paura?
In
caso mi smaterializzo da qualche parte.
Da
brava bambina chiudo gli occhietti e aspetto la sua prossima
mossa.
Improvvisamente abnormi quantità di bagnoschiuma mi
cadono sulla testa, facendolo scendere sul mio viso.
Sono inferocita, pensavo ad una tregua e invece quello
schifoso Serpeverde mi ha mentito.
“
Malfoy” ruggisco
“
Ehi.. sono stato pur sempre un Serpeverde!”
Vado per alzarmi, ma il freddo getto della doccia mi
colpisce in pieno, ed io naturalmente non posso fare
niente.
Uffa… devo proprio ammettere che la vittoria è sua?
Giammai!
Devo pensare ad un piano… cosa potrei
combinargli?
Oggi la fantasia scarseggia.
“
Non te la sarai mica presa, vero?”
“
Certo che no, è una cosa normale per me!”
“
Stai mentendo! Sei furiosa, e sai una cosa?” scuoto la testolina alla sua
domanda
“ Mi piaci
da morire!”
Rimango a boccheggiare, non me lo sarei mai
aspettata.
Mi
fa appoggiare alle mattonelle fredde del bagno e mi bacia con una voglia
passionale che non avevo mai riscontrato in nessun altro
uomo.
Mi
sta facendo impazzire, ma non saranno i suoi baci a farmi demordere, devo
vincerla io questa battaglia.
Il
bacio si fa ancora più profondo e aprendo gli occhi scorgo qualcosa che potrebbe
essermi utile nell’attuazione dell'’imminente vendetta.
Mi
sento già vittoriosa, e sento anche una strana musichetta provenire dalla
cucina.
“
E’ il mio cellulare!” dice staccandosi da me.
“
Tu hai un cellulare?”
“
Certo, in qualche modo devo mantenermi in contatto con la mia bambina!”
Lo
vedo che va in camera da letto e sento che ha iniziato la
conversazione.
Dall’imprecazione che ha lanciato, posso facilmente
dedurne che si tratta di Blaise e che lo ha chiamato per qualcosa di veramente
stupido.
Nel
frattempo io prendo ciò che mi serve ed entro anch’io in camera, e posizionatami
di fianco a lui inizio a stuzzicarlo con dei baci sul
torace.
“
Blaise.. ah.. la prossima volta che Dana vuole andare al cinema con te mandami
un messaggio, ok?”
Blaise gli dice qualcos’altro e Draco butta il cellulare
sull’altra sponda del letto, cosi da farmi salire a cavalcioni sopra di lui e
cominciare a giocare con alcune ciocche, impastate di tutto, dei miei
capelli.
Le
mie mani esplorano il suo torace, mentre le sue mi accarezzano la
schiena.
I
baci sono troppo infuocati, mai dati dei baci del genere e sinceramente non
credevo neanche di esserne capace.
Se
mi avessero detto che un giorno avrei baciato in questo modo non ci avrei mai
creduto.
Sembra essere tutto perfetto, ma ecco che quella tortura
di cellulare squilla di nuovo.
E
naturalmente è sempre Blaise.
Ecco che sta dicendone quattro al suo migliore amico… il
momento migliore per attuare il mio piano meraviglioso e molto
malvagio.
Prendo la scatola e dolcemente prendo una striscia e la
deposito sulla gamba nuda e ricoperta di virile peluria bionda del mio
uomo.
Lui
è troppo impegnato a distruggere emotivamente Blaise per rendersi conto di
quello che sta accadendo ai suoi adorati peli e quindi con mossa secca e decisa
strappo la striscia e aspetto il momento della vittoria
schiacciante…
“
AAAAAAAHHHHHHHHIAAAAAAAAAUUUUUUUUUUUHHHHHHHAA”
Che
urlo disumano; fa quasi paura!
E’
una furia e per il troppo dolore ha scaraventato il cellulare per terra e
adesso, se Draco la smettesse di lamentarsi, si scorgerebbe la voce gracchiante
di Blaise che chiede se va tutto bene.
“
Che diavolo hai fatto?”
“
Non ti piacciono le gambe lisce come seta?” dico sorridendo e porgendogli la
scatola con le strisce depilatorie.
“
Questo è un colpo basso Granger!”
“
Ho imparato da te, Malfoy!”
Mi
avvicino a lui e gli deposito un bacio sulla punta del naso “ Non volermene, ma
adoro le vendette!”
Sto
per andare di là, ma lui mi fa cadere sul letto
“
Vado a preparati la colazione, ok?”
Nonostante gli abbia tolto selvaggiamente parte della
sua virilità è sempre così premuroso con me “ Ok!”
“
Tè o caffè?”
“
Caffé senza zucchero, ma con una spruzzatina di panna!”
“
Ok, assaggerai il caffè più buono di Londra!”
Lo
vedo sparire in cucina, ed io per ingannare il tempo inizio a leggere una
stupida rivista, che davano in omaggio con il Financial
Times.
Sono passati dieci minuti e ancora Draco non si vede; è
andato in Messico per prendere i chicchi?
Leggo distrattamente qualche notizia e finalmente lo
vedo entrare nella stanza con un vassoio in mano che deposita sul
letto.
“
Ti ho preparato anche del pane tostato, metti la marmellata?”
Ne
prendo una fetta “ No, lo mangio senza niente, rare volte spalmo del burro!”
Lui
prende una mela verde e inizia a mangiarla.
“
Tu ti nutri solo di mele verdi?”
Manda giù il morso e beve un sorso di succo di arancia “
per colazione si, rare volte mangio altro!”
Finisco il pane tostato e mi accingo a bere il caffè,
sembra ottimo.
Ne
mando giù un sorso e mi sento la gola in fiamme, non riesco quasi a parlare…
quel bastardo ha messo dentro il sale.
Corro subito in bagno e inizio a sputarlo nel lavandino
e mi lavo i denti più e più volte e non contenta faccio anche dei gargarismi con
una soluzione alla menta per togliermi quell’orribile saporaccio schifoso che ha
invaso la mia gola.
Draco è lì, appoggiato alla porta e continua a mangiare
la sua mela con espressione divertita.
Si
sta avvicinando a me e ciò che mi sussurra mi sembra quasi una minaccia:
“
Non volermene, ma adoro le vendette!”
Digrigno i denti; ha usato la mia stessa battuta. Deve
pagarmi i diritti d’autore.
Lui
sorride beffardo, io non lo degno di uno sguardo e corro in cucina, è lì che
troverò la mia vendetta.
Mi
guardo intorno cercando il momento di massima ispirazione, ma ancora nessuna
luce mi ha folgorata e questo è un male.
Apro il frigorifero e mi verso un bicchiere d’acqua,
sperando che Draco non abbia messo sale in ogni cosa liquida presente in questa
casa.
Guardo il frigo, guardo l’acqua e un’idea geniale mi
attraversa la mente.
“
Draco, per favore puoi venire in cucina?” dico con voce da cucciola
spaurita.
“
Eccomi, qualche problema?”
“
Si, ti prego baciami!”
Non
se lo fa dire due volte e questo mi piace, non è una persona che si fa pregare
come Harry, che in alcuni casi per un bacio dovevo mettermi in lista
d’attesa.
Mi
afferra e mi fa sedere sulla superficie marmorea.
Quanto lo adoro, mi dispiace per lui, ma devo farlo… la
vendetta è un piatto che va gustato freddo.
Con
la mano destra scendo ad
accarezzare l’ombelico finchè non scendo un po’ più in basso e inizio a giocare
con l’elastico dei boxer.
Lo
sento, e siccome lo sento la mia vendetta sta nel non sentirlo più e così con
aria innocente introduco due cubetti di ghiaccio all’interno dei suoi
boxer.
Lo
vedo mordersi le labbra per evitare un altro urlo disumano e senza dire una
parola corre in bagno sbattendo furiosamente la porta.
Io
intanto mi godo la vendetta.
“
Va meglio?” chiedo quando esce dal bagno, spero gli si sia
scongelato.
“
Adesso si, ma poteva andare meglio se tu non avessi fatto quello che hai
fatto.”
“
Non potevi pensare che dopo il caffè ti avrei lasciato andare senza farti
niente!”
“
Sono stato uno stupido ad abbassare la guardia!”
Gli
accarezzo la guancia “ adesso io vado a farmi una doccia, faccio davvero
schifo!”
Lui
annuisce e mi guarda con aria da cucciolo smarrito.
Soddisfatta della mia vittoria vado in bagno e inizia la
scelta del bagnoschiuma da usare per profumare di nuovo e non di impasto per le
frittelle o farina e panna.
Canticchio felice una canzoncina, ma la tranquillità
viene distrutta da un tonfo e da una specie di urlo
soffocato.
Ero
appena entrata nella doccia, prendo l’accappatoio e corro da
Draco.
La
scena che mi si presenta davanti è assurda, ho paura.
Lui
è disteso a terra, tutto contorto che mugugna qualcosa di
incomprensibile.
“
Draco? Draco che ti prende?” mi inginocchio e cerco in qualche modo di evitare
questi contorcimenti da acrobata del circo.
Il
suo respiro è irregolare ed io non so che fare… chiamerò qualcuno, un medico, un
esorcista…
“
Draco…” mi sento confusa, gli tocco la fronte, ma lui sembra ancora in piena
crisi, una crisi dovuta a non si sa cosa.
“
Herm… ione, credo che il ghiaccio nei genitali…” la sua voce è terribilmente
stanca, è affannosa “ non so cosa… mi sta succedendo…”
“
Non ti sta succedendo niente Draco, starai benissimo!” dico per rassicurarlo, ma
in verità sono più spaventata di lui.
Sono un’incosciente; ma con tanti ingredienti di cui era
disseminata la cucina, proprio il ghiaccio dovevo usare?
Mi
volto verso il balcone e vedo il suo cellulare abbandonato sul pavimento, e
credo sia un’ottima idea chiamare l’ambulanza.
“ …
Dana…” dice in un singulto.
“
Dana sta bene!”
Lui
scuote la testa “ Se dovessi morire… tu e Blaise dovete… prendervi cura di lei…”
Morire? Già pensa alla morte? Per un po’ di ghiaccio nei
genitali?
Afferro il cellulare e compongo il numero, ma lui mi
blocca il polso “ Oramai non c’è… più niente da fare… è finita…”
Afferro la bacchetta e lo faccio levitare fino al letto,
è troppo pesante per la sottoscritta.
“
Draco, ti prometto che starai meglio e che continuerai tu a prenderti cura della
tua bellissima figlia, intesi?”
Sembra aver capito e difatti
annuisce.
Adesso però sorge un problema veramente gigantesco, che
faccio?
Si
riprenderà? È un malato terminale?
Non
posso mica chiederglielo, quindi meglio attuare un piano.
Lui
è sdraiato sul letto ed è madido di sudore, io mi inginocchio ai piedi del letto
e prendo la sua mano tra le mie.
Scena da Oscar se questo fosse un
film.
“
Draco…” lunga pausa per fare atmosfera e vai che continuo “ non ho trovato il
coraggio di dirtelo, ma ora che stai per morire mi rendo conto che sarei una
stronza se non lo facessi… Draco… Draco io sto con Ron!”
Adesso vediamo l’effetto sortito in
lui.
Innanzitutto la sua mano scivola dalle mie, scatta come
una molla e si è messo a mezzo busto e mi guarda con occhi sbarrati, scuotendo
la testa per l’incredulità.
“
Cosa? Hermione cos’hai detto? Tu e Lenticchia state insieme?” spara a raffica
dimenticandosi di respirare.
Naturalmente sto affidandomi a tutte le divinità che
conosco per non scoppiargli a ridere in faccia, e rimanere seria e continuare il
gioco… ormai ho scoperto che era solo una vendetta quella di fingersi in fin di
vita solo per farmi sentire in colpa.
Un
po’ mi ci sono sentita, ma questo non glielo rivelerò mai.
“
Si Draco, è successo alla festa, dopo che tu sei corso da Dana, io ho incontrato
Ron e… il resto lo puoi immaginare!”
Sono proprio malvagia!
Porto il dorso della mano ad accarezzargli dolcemente la
guancia, ma lui respinge il gesto in maniera brusca.
“
Non mi toccare!” dice tra i denti, quasi in un ringhio.
Credo di averlo fatto arrabbiare
davvero.
Si
alza di scatto dal letto nella probabile ricerca dei suoi indumenti
“
Ed io stupido che mi sono innamorato di te!”
Sogno o sono desta? Ha detto che è innamorato di
me?
“
Co… cos’hai detto?” balbetto con immonda sorpresa.
“
Che importanza hanno adesso le mie parole dopo la tua sconvolgente rivelazione?”
Sono inebetita.
“
Ti basti sapere che sono stato uno stupido!”
“
Guarda il lato divertente!”
“
Lato divertente? Io mi sono innamorato di una ragazza che non mi ricambia, ma
che mi ha solo preso in giro e tu mi dici di trovare il lato divertente?”
E’
proprio incavolato nero, ma io so come farlo addolcire.
Mi
avvicino a lui e inizio a giocare con la stoffa della sua maglietta “ Il lato
divertente è che anch’io mi sono innamorata di te e ho usato Ron per vedere se
stavi realmente male… non sto con nessun uomo dai capelli
rossi”
“
Adesso stai con un uomo dai capelli biondi!”
Sorrido, sono felice, lo abbraccio forte e lui ricambia
con la stessa intensità.
Credo si l’abbraccio più bello della mia vita… a parte
quello che detti ad Harry al secondo anno dopo la pietrificazione del
basilisco.
Alzo lo sguardo verso di lui e cattura le mie labbra in
un bacio.
Rimaniamo a coccolarci per un altro lasso di tempo,
finchè lui non proferisce parola
“
Sei davvero una gran poltrona… dai andiamo a sistemare la cucina, il corridoio e
il bagno che fanno davvero schifo!”
“
Solo grazie a te!” dico sorridendogli.
Mi
fa alzare di peso e mi mette la bacchetta in mano “ Vai Granger… usa
quell’incantesimo potentissimo!”
Il
suo sarcasmo certe volte fa vomitare, ma le persone che si amano si accettano
con tutti i loro pregi e i loro difetti.
Io
sono stata fortunata, almeno fisicamente parlando, Draco è praticamente
perfetto.
Ok,
ok basta con questi pensieri degeneri, concentriamoci.
“
Gratta e Netta” e il mio appartamento ritorna quello che era prima di questa
magnifica giornata.
Devo dire che durante la stesura di questo capitolo mi
sono divertita parecchio, spero che vi faccia il mio stesso effetto leggendolo…
I ringraziamenti speciali vanno a redRon che mi ha aiutata con le
vendetteXD!!
Spero che la lettura sia piacevole e se vi va lasciatemi
qualche commentinoXDXDXD!!!
Grazie per le bellissime recensioni di:marygenoana,
Katiuz, alexandra j, Sensation, hermione rad e ilenia91doroughXDXDXD
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEE!!
Le
vostre recensioni sono preziosissime per moi!!
Per
hermione rad, beh non sono di Milano… l’ho usata come città, ma sinceramente ho
usato la nebbia perché è un luogo comuneXDXDXD!!!
Tutti i milanesi mi
perdoninoXDXDXD!!
Grazie mille e buona letturaJ
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Capitolo 20 *** Io, sto sognando! ***
io
Io
e Draco siamo una coppia a tutti gli effetti. Adesso arriva la parte più
difficile. A cena Draco darà la lieta notizia ed io naturalmente mi sento molto
male.
Lui
è sotto la doccia e naturalmente la sua unica preoccupazione è stare attento
affinché lo shampoo non gli finisca negli occhi provocandogli fastidiosi
bruciori.
Fondamentalmente lui non ha nessun problema; lui non
deve dire alla bambina della sua nuova ragazza che lui potrebbe prendere il
posto di suo padre.
Davanti al mio armadio si accentua il mio nervosismo;
esiste un abbigliamento particolare per dare a Dana la
notizia?
Mentre pago il biglietto per le vacanze al mio ultimo
neurone, Draco esce dalla doccia. Alla vita una misera tovaglia, capelli bagnati
e goccioline d’acqua che gli imperlano il torace scolpito… non so se sarò capace
di resistergli.
“
Sei nervosa?”
Inevitabilmente la sua domanda mi fa tornare alla
realtà, e nell’immediata realtà non ci siamo io e lui nudi sul letto a
dimostraci amore… nell’immediata realtà ci siamo io e lui, io in crisi e lui
tranquillo.
“
Non te lo nascondo… credo di essere la personificazione del nervosismo!”
“
Tranquilla… non ci sono motivi per cui tu debba essere nervosa!”
Cosa si è fumato in bagno? Come fa essere così sereno?
Io sono un fascio di nervi!
“
In fondo perché essere nervosi? Devi solo dire alla figlia che ti ama, che
adesso un’altra donna è entrata a far parte della tua vita, così lei mi vedrà
come un nemico perché penserà che voglio prendere il posto della madre e magari
portarle via l’amore del padre…”
Attimi di silenzio ci sovrastano e lui sempre
silenziosamente mi abbraccia, finisco contro il suo petto e per me è una
posizione paradisiaca, perché solo con un abbraccio riesce a tranquillizzarmi.
“Non puoi prendere il posto di sua madre, Dana non ha
avuto la fortuna di averne una… lei ti adora e sapere che sei una figura
presente nella sua vita non può farle altro che bene!”
Alzo lo sguardo verso Draco e annuisco alle sue
bellissime parole.
Adesso sono più tranquilla e sono felice perché per
trovare un equilibrio nella mia delicata catena di squilibri, non è servito
stare davanti ad uno schermo a contorcersi per fare yoga e raggiungere qualcosa
di irraggiungibile.
Siamo arrivati a casa Malfoy, e alla fine ho optato per
un abbigliamento semplice.
Dana deve rimanere con l’idea che io sono e rimarrò
sempre, nonostante il qualsiasi svolgimento degli eventi, l’Hermione che ha
conosciuto quel magnifico giorno al supermercato.
Indosso un jeans e una semplice maglietta a manica lunga
bianca.
Niente di particolare.
Draco ha appena aperto la porta e già delle urla
giungono alle nostre povere orecchie.
“
Appena arriverà tuo padre…”
Draco fa una strana smorfia, neanche tempo di arrivare a
casa che già qualcuno minaccia qualcosa.
“
Blaise qual è il problema?” chiede in tono pacato, arrivando alle spalle
dell'’amico, che inevitabilmente emette un gridolino di
sorpresa.
“
Ciao Draco.. ti aspettavo tra un mese!” dice con sarcasmo, portandosi una ciocca
di capelli dietro l’orecchio, sembra avere un’aria molto
stanca.
“
Cos’hai fatto alla mia principessa?” domanda curioso, guardandosi in
giro.
Blaise sbuffa “ Il tuo marmocchietto ha osato
distruggermi le scarpe con i pastelli!”
Dice con convinzione, come se fosse il problema più
importante del momento.
“
Dai Blaise sono solo un paio di scarpe… se Dana ha voluto colorartele vuol dire
che facevano proprio pena!”
Blaise alle parole del suo migliore amico, strabuzza gli
occhi, è diventato un po’ nervosetto… credo che le scarpe gli stiano molto a
cuore.
“
Spero tu stia scherzando… i miei mocassini erano perfetti… erano…”
Si
sta per mettere a piangere?
Improvvisamente la testolina bionda di Dana fa capolino
dalla cucina; è tutta sporca di farina e cioccolato e in mano ha l’arma del
delitto, ossia i suoi adorati pastelli che hanno tolto la vita alla luce degli
occhi di Blaise.
“
Ciao papà!” si catapulta su suo padre, naturalmente impiastricciandogli gli
abiti, a niente è servita la doccia “ Qualunque cosa ti dirà lo zio Blaise sappi
che sono soltanto frottole!”
“
Potresti però dirmi perchè sei tutta sporca?” chiede curioso, scostandole una
ciocca da davanti gli occhi.
Dana gli sorride e getta un’occhiata gelida a Blaise che
ricambia con una linguaccia
“
Io volevo i biscotti e avevo chiesto allo zio di farli insieme, ma siccome è
stupido se n’è uscito con la ricetta delle mele glassate e praticamente
pretendeva che io mangiassi una massa di farina, zucchero e uova piena di
caramello!”
Non
riesco a trattenermi e dunque mi scappa un sorrisino; Blaise e Dana insieme sono
praticamente dei terroristi.
“
Blaise sei tremendo… adesso Dana che ne pensi di fare un bel bagno? Ma la
signora Piddy dov’è finita?” chiede guardandosi intorno con aria
circospetta.
“
E’ andata via, ha detto che aveva delle cose da sbrigare e che comunque visti i
nostri precedenti non sarebbe rimasta nemmeno un’ora in nostra compagnia!”
spiega Blaise con fare scocciato, come se la signora Piddy avesse detto un
mucchio di fandonie e che loro due insieme sono degli
angioletti.
Il
mio sguardo è attirato dalla figura di Blaise e non riesco a capirne il perché,
insomma perché dovrei interessarmi a lui.
“
Forse morirò nel tentativo… ma cercherò di rendere presentabile di nuovo mia
figlia, voi nel frattempo fate qualcosa!” le parole di Draco mi riportano sulla
terra e li vedo scomparire per le scale.
Eccomi sola con Blaise.
Siamo in cucina e lui subito sta preparando il caffè “
Vuoi assaggiarli i nostri biscotti caramellati?”
Mi
mette davanti agli occhi un vassoio con sopra delle palline piene di caramello,
non mi ispirano molto. Fanno quasi impressione.
“
No grazie, credo che prenderò solo il caffè!” l’unica cosa commestibile, potrei
aggiungere, ma non lo faccio per pura educazione.
“
Per fortuna non mi sono presentato al nostro appuntamento!”
Cosa? Quale appuntamento? Io e lui dovevamo fare
qualcosa insieme?
Tanto non lo ricordo, quindi non lo saprò mai… a meno
che non me lo dica.
“
Dalla tua faccia perplessa vedo che non lo ricordi… adesso ti rinfrescherò un
po’ la memoria, quando entrambi abbiamo fatto colazione qui, tu sei venuta a
sapere che io sono il direttore della Gazzetta del Profeta, avevamo deciso che
ci saremmo scambiati le professioni per un giorno… avevamo appuntamento alle
sette al Paiolo Magico.”
Strabuzzo
gli occhi, me n’ero completamente dimenticata… d’altronde per tutta la giornata
ho pensato alle vendette da infliggere al caro biondino che adesso è diventato
il mio fidanzato.
“
Ah già!” mi porto una mano dietro la nuca e lo guardo con occhi
dolci.
“
Granger, sapevo che non saresti venuta… era ovvio. Passare una notte con il mio
amico deve far sprofondare chiunque nell’oblio!”
Ma
guarda… è anche spiritoso il bel Zabini, e aggiungerei anche insopportabile e
indisponente.
Abbiamo batti beccato abbastanza. Adesso sono veramente
sfinita.
Ma
il bagno di Dana è infinito?
Picchetto le dita sul tavolo, mentre Blaise è troppo
indaffarato a far ritornare i suoi mocassini lucidi e belli com’erano prima che
quella peste di Dana si avvicinasse loro.
Scuote il capo e guarda animalescamente la sua
bacchetta, nessuno degli incantesimi che ha usato ha funzionato e credo si stia
disperando.
“
Merda!”
La
sua imprecazione mi fa uscire dall’abisso noioso nel quale ero
caduta.
“
Io ammazzo Draco e figlia… ha rovinato per sempre i miei
mocassini!”
Sta
quasi per piagnucolare ed io questo non lo tollero; come può un uomo piangere
per un paio di scarpe?
“
Zabini” lo chiamo, ma è troppo preso a disperarsi per sentire la mia
voce.
Lo
chiamo altre quindici volte, ma ancora non si è girato per dedicarmi un po’ del
suo prezioso tempo.
Siccome oggi non ho molta pazienza, con immonda facilità
riesco a sfilargli dalle dita la bacchetta, afferro i suoi deliziosi e
scarabocchiati mocassini e con un gesto quasi teatrale pronuncio un semplice
incantesimo che il nostro ex Serpeverde ha rimosso dalla sua mente “ Gratta e
netta!” pronuncio, non tutti sanno che queste due paroline servono anche per
queste sciocchezze.
“
Zabini, ecco i tuoi mocassini belli e rilucenti come quando li hai acquistati!”
glieli metto praticamente sotto il naso senza tanti
complimenti.
Lui
li guarda con riluttanza per qualche secondo, poi all’improvviso si alza dalla
sedia e coi lucciconi agli occhi.
Sono in una posizione alquanto
scomoda.
Con
molta delicatezza Blaise mi ha afferrata e mi sta facendo aderire completamente
al muro.
So
che voleva ringraziarmi, ma adesso sta quasi esagerando… non posso di certo dire
che ha una presa dolce e rassicurante.
“
Grazie Granger… se non esistessi dovrebbero inventarti!”
“
Zabini… ho bisogno di prendere aria… di niente Zabini!” gli do qualche colpetto
sulla schiena, spostati Zabini… io devo respirare!!!!
“
Hermione sappi che… BLAISE!” l’angelico nome di Blaise ruggito da Draco rimane
sospeso nell’aria, fa quasi paura “ Blaise, cosa diavolo stai facendo?”
È
ritornato calmo, io cerco di fargli capire che non riesco a
respirare.
Lui
afferra il piagnucolone per la camicia e lo getta come una pezza vecchia sulla
sedia.
“
Scusa Draco, non pensare male… la volevo solo ringraziare per quello che mi ha
fatto!”
Certo che detto cosi sembra stia parlando di giochini a
luci rosse.
Gli
occhi di Draco sembrano quasi iniettati di sangue “ Che stai cercando di dirmi?”
“
Assolutamente niente… la Granger è stata cosi gentile da far
tornare i miei mocassini come nuovi!”
Anche se non lo vuole dare a vedere, è palese che Draco
abbia tirato un respiro di sollievo.
“
Resti a cena con noi, Blaise? Oppure andrai a festeggiare con i tuoi mocassini
in qualche locale dispendioso?” dice con molto, molto, molto
sarcasmo.
Blaise lo guarda aggrottando la
fronte.
“
Io e i miei mocassini abbiamo un appuntamento stasera, con una donna!”
Io
e Draco ci guardiamo un po’
scettici.
“
Chi è la donna che è caduta in amore con i tuoi mocassini?” dice scherzosamente
al suo amico che scuote impercettibilmente la testa e blaterando a proposito
dell'’unico neurone che possiede Draco.
“
Per tua informazione le donne non cadono in amore con i miei mocassini… ma con
me!”
A
questa risposta una semplice risata non basterebbe, un ululato andrebbe alla
grande, ma non posso dare spettacolo.
Draco sta versando da bere a tutti “ Se vai
all’appuntamento ubriaco, la tua dama ti apprezzerà di più!” e detto ciò dà il
cocktail a Blaise che lo afferra selvaggiamente regalandogli un’occhiata
raggelante.
“
Adesso vado, devo anche passare da casa e cambiarmi… sono un uomo elegante, IO!”
Draco poggia le sue mani sulla schiena di Blaise e lo
spinge gentilmente all’ingresso, con estrema eleganza apre la porta e dice con
cortesia “ Addio Blaise, domani poi mi racconti com’è andata!”
“
Ciao Hermione, ciao stupido amico…dovresti erigere una statua in mio onore!”
“
Ciao Blaise ciao mocassini!” dico, facendogli il cenno di saluto con la
mano.
“
Addio Granger… prima di questa battuta mi stavi quasi simpatica!”
Continuo a salutarlo, Draco stavolta lo spinge fuori “
Salutami la bella!”
“
Finalmente soli, senza Blaise… è quasi più infantile di Dana!” asserisce, poi si
avvicina a me con tenerezza e mi bacia.
Il
bacio si fa più avvincente, mi ha praticamente fatta sedere sul tavolo, e la sua
bocca non riuscendo a stare ferma inizia a torturarmi il lobo con piccoli morsi,
poi scende sulle spalle e sale verso il collo dove si sofferma a stuzzicarlo con
la lingua.
Mi
lascio scappare qualche gemito, mentre prendo ad affondare le mie mani nei suoi
capelli inebriandomi del profumo che emanano.
Sento che la sua mano si sta avventurando sotto la mia
maglietta, sento che accarezza il mio ventre liscio e sale verso i seni, mentre
la sua bocca sta tenendo occupata la mia in maniera molto
ardente.
Credo sia sbagliato dare vita ai preliminari nella
cucina, sapendo che una bimba di circa cinque anni gira indisturbata per
casa.
“
Papà, dove sei?” ecco la sua vocina che si avvicina sempre di più alla
cucina.
Draco si stacca e cerca di dare un aspetto decente ai
suoi capelli, io cerco di fare lo stesso con i miei e con la maglietta e il
reggiseno quasi slacciato.
Dana ha appena aperto la porta “ Non ti trovavo più!”
mette il broncio nei confronti di suo padre e poi si catapulta con entusiasmo
sulla sottoscritta che naturalmente la accoglie tra le sue
braccia.
“
Scusa se prima non ti ho salutata, ma lo zio Blaise mi ha fatta arrabbiare!”
Le
bacio la fronte “ Tranquilla, l’importante è che tu lo stia facendo adesso!” le
sorrido e lei ricambia con tanta dolcezza.
“
Rimani a cena con noi?” chiede a suo padre innocentemente, con sguardo
speranzoso.
Draco le scombina i capelli affettuosamente “ Certo, a
cena devi raccontarmi cos’ha combinato quell’inetto dello zio Blaise, ok?”
Toglie la mano di sua padre dalla testolina e ricomincia
pazientemente a sistemarsi i capelli “ Ma non sai stare fermo con le mani? Uffa!
Comunque sai che ti racconto sempre tutto!”
“ E
continuerai a farlo!”
“ A
patto che anche tu mi racconterai sempre tutto!” dice e tende la sua manina a
Draco per sigillare quello strano patto; Draco le sorride e tende la sua mano al
suo tesoro e la stringe dolcemente.
“
Adesso niente e nessuno potrà distruggere questo patto!”
“
Mai nessuno!” asserisce sicuro e divertito allo stesso tempo
Draco.
Dana si avvia verso la porta “ Stasera pizza!” urla
prima di recarsi nella sua stanza.
Sorridiamo entrambi e mentre io mi dileguo verso il
bagno, lui afferra il telefono e ordina le pizze per la
cena.
La
situazione mi sembra molto strana; alle volte mi capita di pensare che non ci
sono io a vivere le situazioni, ma che ci sono io seduta sul divano che mangio
Pop Corn caramellati davanti ad un televisore che proietta le situazioni degli
altri ed io vivo passivamente ogni istante della mia vita.
Quando rientro in cucina, Dana sta raccontando a Draco
tutti i disastri combinati dal povero Blaise “… avresti dovuto vedere la faccia
dello zio quando la signora Piddy è praticamente fuggita…” padre e figlia
terminano la frase in una sonora risata ed io di certo non posso nascondere quel
grande sorriso che è nato sulle mie labbra.
“
Le pizze stanno per arrivare… almeno credo!” dice Draco guardando l’orologio e
notando che è praticamente scaduto l’orario prestabilito durante l’ordinazione
si porta una mano dietro la nuca, assumendo una tenerissima espressione da uomo
confuso.
“
In questo caso credo che per evitare un mio svenimento ti convenga darmi un
succo alla frutta!”
E’
da più di venti minuti che sorseggiamo tutti e tre succo alla
frutta.
Sto
per andare a vomitare.
“
Dana… io ed Hermione dovremmo dirti una cosa!”
COOOOOOOOSA??? E’ impazzito del tutto? Questa è una di
quelle domande che mi faccio spesso, ma ancora non sono riuscita a capire se
impazzisce solo ad un determinato orario o è scappato da un
manicomio.
Avrebbe dovuto darmi un preavviso… insomma io ero più
che tranquilla… lui non può farmi venire gli infarti… sono troppo
giovane.
“
Cosa?” chiede Dana curiosa, alzando la testolina dal disegno che stava portando
a termine.
“
Cosa ne pensi di Hermione?”
COOOOOOOSA??? Non può averlo rifatto. C’è solo una
spiegazione, io sto sognando.
“
che strana domanda!” esclama, poi posa i pastelli sulla superficie del tavolo e
mi guarda attentamente “ è una ragazza gentile, simpatica, divertente… e…”
arriccia il nasino e mi guarda con più attenzione “ e poi è
intelligente!”
Svengo!
“
Dana… io mi sono innamorato di Hermione…” “… ed io di tuo padre!” sono stata
realmente io a parlare?
Wow! Faccio tanti progressi!!!
Lo
sguardo di Dana passa da suo padre a me ed ho seriamente paura che i pastelli
che tiene in mano possano conficcarsi nei miei occhi.
“
Papà… ma è bellissimo!”
Ho
sentito bene? No, non credo!
Io,
sto sognando!
“
Papà, eri troppo agitato… anche se ho cinque anni, che a te piaceva Hermione
l’avevo capito!”
Draco strabuzza gli occhi “ E come hai fatto?”
Quella bimba è troppo perspicace!
Per
tutta la serata non facciamo altro che ridere e scherzare; è una sensazione
bellissima, nuova per me… cosa siamo? Possiamo ritenerci qualcosa di molto
simile ad una famiglia?
Sono felice. E’ questo che conta,
no?
Sono felice, sono felice, sono
felice!!!
Dopo cena Dana è andata a dormire, io e Draco siamo sul
terrazzo e stiamo guardando abbracciati le stelle.
E’
tutto cosi perfetto, nascondo il mio viso sul suo petto e respiro il suo
buonissimo profumo, alzo il viso verso di lui e i nostri occhi si incontrano…
brevi attimi che sembrano eterni… la mia felicità sembra eterna quando sono con
lui.
Chiudo gli occhi e assaporo questo momento. Mi
bacia.
“
Ti amo!” mi dice a fior di labbra, Stavolta non sono per niente sconvolta, sono
pronta a ricevere queste due semplici parole e a custodirle nel mio
cuore.
Saranno mie per sempre.
“
Ti amo anch’io, Draco!”
Mi
lascio trasportare dai suoi baci e ciò che accade dopo è indescrivibile… non
poteva di certo finire in un modo migliore questa splendida
giornata!
§§§
Saaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeee!!
Che
caldo! Finalmente sono riuscita a portare a termine questo capitolo,
sinceramente non so se scrivere qualche altro capitolo o arrivare subito
all’epilogo… me confusa!!
Vi
ringrazio per le bellissime recensioni per il capitolo V come Vendetta
JJJ
Sono contenta che l’abbiate apprezzato e abbiate
recensito con tanto entusiasmo.
Spero che questo non deluda le vostra aspettative,
quindi fatemi sapere cosa ne pensate con qualche commentino… positivo, negativo…
fate voi!
Grazie mille a: piper1831, alexandra j, jotica90,
Katiuz, Sensation, hermione rad, Liz.
Spero di
non aver dimenticato nessuno.
JJJJ
Buon proseguimento d’estate!!
Many kisses
|
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Capitolo 21 *** Il quadrato amoroso ***
quadr amoroso
Sono le sette e un quarto del mattino ed io ho sonno,
sento freddo, sento che devo vomitare e avverto la necessità di usufruire del
bagno.
Tutto questo per colpa di Blaise che mi ha dato
appuntamento qui per le sette intimandomi di non fare tardi, ed invece quello
che si sta facendo attendere è proprio lui.
Credo che la maggior parte dei passanti che hanno avuto
il piacere di notarmi in questo posto da sola e quasi congelata, mi abbia
scambiata per una statua di cera.
Quasi non riesco più a muovere gli
arti.
“
Buongiorno mia salvatrice di scarpe preziose!”
Scarpe preziose? Ho capito bene? Questo è
fuso!
Uno
che vive per le sue scarpe non può avere tutte le rotelle al posto giusto… è
impossibile!
“
Buongiorno sua maestà, era troppo chiederle di essere puntuale e farmi evitare
una mattinata a dir poco roccambolesca?” ecco la gentile frase mattutina,
rilasciata dalla mia rosea bocca.
“
Le chiedo perdono signorina Granger… ma le fatiche della notte non mi hanno
permesso di essere sveglio da subito…e poi se devo essere sincero, questa
mattina c’era una strana forza che non mi permetteva di alzarmi dal letto… voi
sapreste spiegarmi di cosa si tratta?”
Scuoto la testa, riducendo gli occhi a due fessure… è
davvero insopportabile.
“
Per non riuscire ad alzarti dal letto, dentro al tuo letto ci doveva essere
qualcosa di veramente magnetico dentro… oppure era da tanto che non praticavi
della sana ginnastica da letto e non sei più veloce e scattante come una volta…
sai, molti medici consigliano di fare pratica con delle bambole
gonfiabili!”
L’ho messo K.O.? spero di sì!
Inizio a camminare, non ho intenzione di rimanere lì a
congelare… è vero che siamo a Giugno, ma in questo posto non si tiene conto di
che stagione sia, di mattina c’è sempre freddo e come se non bastasse il tutto è
incorniciato dalla nebbia.
Mi
volto verso Blaise, ancora lì impalato che osserva un punto fisso davanti a sé;
poverino… devo averlo distrutto moralmente.
“
Ehi Granger!” eccolo che urlacchia il mio nome e cerca di camminare a grandi
passi per raggiungermi.
“
Qualche problema?” dico, con fare molto superiore… quanto adoro farlo sentire
una specie di idiota.
Mi
afferra per il braccio e mi costringe a voltarmi.
E’
da un po’ che mi fissa, non ha proprio intenzione di
parlarmi.
“
Blaise??!?!” lo chiamo incerta, insomma, non possiamo mica passare la giornata
fermi a guardarci. Potrebbe essere anche interessante, se lui fosse Draco, ma
sinceramente stare qua a guardarlo senza motivi logici non mi alletta… per
questo potrei fargli una foto e osservarla a casa comodamente seduta sul divano
e sgranocchiando patatine… ma qui… no, no… non se ne
parla.
“
Credo sia meglio andare alla redazione della Gazzetta del Profeta!” finalmente
si è deciso a parlare.
Eccoci davanti all’ingresso della redazione della
Gazzetta del Profeta, una strana sensazione si impadronisce del mio
corpo.
Adrenalina? Non ho tempo per
pensarci.
“
Sono già stati avvertiti tutti di questo scambio… e poi molta della gente che
lavora per me, veniva ad Hogwarts con noi!”
“ E
nessuno si è insospettito?” Lui mi guarda con fare perplesso, effettivamente la
mia frase buttata giù così è praticamente indecifrabile… non ha
senso.
“
Cioè… voglio dire… nessuno si è insospettito, non è normale vederci insieme, ai
tempi della scuola io e te non ci siamo mai rivolti la parola… ti avrò visto
qualche volta alle feste di Lumacorno, ma poi non eri un personaggio che
spiccava!”
“
Non so cosa pensano i miei dipendenti e sinceramnte non m’interessa scoprirlo,
se dovessero dirti qualcosa di sconveniente lancia loro qualche Avada Kedavra e
e vedrai che dopo il lampo di luce verde la smetteranno di blaterare!”
“
Ne sono sicura!”
Ci
guardiamo e ridacchiamo, lasciando basiti i primi tizi che
incontriamo.
“
Buongiorno direttore!”
Ecco un altro dipendente che sfoggia le sue buone
maniere.
Quante volte avrò sentito queste parole in soli cinque
minuti che sono in questo posto?
Ormai ho perso il conto.
“
Questo è il mio ufficio!”
Entriamo in una grande stanza ed è impossibile non
notare che tutti gli oggetti lì presenti sembra portino la firma di Blaise
Zabini, non so come spiegarlo, ma l’ufficio è come se fosse lui… è veramente
difficile da spiegare, ma anche nella mia testa c’è parecchia
confusione.
“
Adesso io vado a prendere il tuo posto di lavoro, buona fortuna!”
“
Buona fortuna anche a te!”
Eccomi sola nell’immenso ufficio e mi catapulto sulla
mega sedia girevole, finchè non mi portano gli articoli da leggere non ho un bel
niente da fare.
Inzio a guardarmi in giro e per puro caso mi capita tra
le mani la rubrica di Blaise.
Naturalemnte sono pochi i numeri di uomini, il 92% dei
numeri presenti in questo piccolo libriccino sono di donne e a giudicare dai
tagli su quasi tutti i numeri, Blaise ha avuto esperienze con ognuna di loro e
nessuna è stato in grado di farlo innamorare di sé.
Finalemnte qualcosa da fare, e che non rientri nella
fascia “ Facciamoci gli affari personali di Blaise Zabini”
Mi
sono stati portati i primi due articoli della giornata e posso confermare che al
seguito di Blasie non lavorano persone qualificate, ma
ortaggi.
Incredibile, questi articoli sono stati scritti con i
piedi, senza il minimo criterio, la grammatica ha vinto un viaggio premio per le
Maldive, visto che è praticamente inesistente.
Mi
butto sullo schienale della sedia girevole senza tanti complimenti e lo sguardo
si incolla sul mio cellulare.
Chissà se Draco ha accompagnato Dana dai nonni
materni…
Vorrei che fosse qui con me!
Invece di portarmi alla distruzione, metto al lavoro
l’ultimo neurone e con grande maestria scrivo e invio un meraviglioso sms a
Draco intimandolo di venire qui al più presto perché mi sto annoiando da
matti.
Oh
mio Dio, no… mi hanno portato altri tre interessantissimi articoli che se
fossero stati scritti da un branco di sciacalli ci sarebbero stati meno errori
grammaticali.
“
Sei ancora viva?”
Sollevo, la mia povera e dolorante testa dal tavolo,
dove mi ero accasciata dopo aver letto delle boiate
micidiali.
“
Ancora per poco!”
La
mia salvezza è appena entrata dalla porta di questo ufficio con un sacchetto
bianco, magari pieno di cornetti caldi e due bei caffè
fumanti.
Come faccio a saperlo?
Non
so come faccio a saperlo, ma so che Draco trova sempre il metodo per farmi
trascorrere le giornate nel migliore dei modi.
E
qual è il modo migliore per affrontare questa giornata se non la presenza del
mio Draco con cornetti caldi e caffè fumante?
Si
avvicina alla mia postazione ed io aspetto solo che posi le sue labbra sulle mie
e mi faccia provare quei brividi di paicere che provo ogni volta che sono vicina
a lui.
Il
contatto con le sue labbra è qualcosa di veramente meraviglioso e se non lo
bacio almeno un centinaio di volte al giorno, se non di più, non sono felice,
non riesco a stare bene.
“
Senti gli usignoli cantare?”
“
Co…cosa?”
Ma
che sparate si inventa per interrompere un bacio?
“
Cosa ti prende?” chiedo perplessa, e qui ho tutte le ragioni per essere
perplessa.
“
Nulla amore… ti ho portato la colazione!”
Prendo il sacchetto dalle sue mani e lo poggio sulla
scrivania, poi mi alzo e vado a chiudere a chiave la porta, non si sa mai… di
certo non voglio che qualcuno entri nell’ufficio e veda i baci poco casti che mi
scambio con il mio fidanzato.
Fatto ciò, mi posiziono sulle gambe del mio amato e
inziamo a baciarci con travolgente passione.
Adoro affondare le mie mnai sui suoi capelli sempre
lisci e morbidi e adoro sentire le sue mani sul mio corpo.
Lo
amo come non ho mai amato nessun altro.
Le
sensazioni che riesce a trasmettermi anche solo con uno sguardo mi fanno stare
bene.
Naturalmente non è perfetto, anche se molte cose portano
a pensare questo… ma se fosse perfetto non credo lo amerei così
tanto.
Una
delle cose più belle di Draco Malfoy è che riesce a sorprenderti ogni giorno, è
un uomo pieno di risorse e lo amo.
Improvvisamente le mie orecchie captano qualcosa, una
strana musichetta oserei dire…
Merda! E’ il mio cellulare e naturalmente colui o colei
che mi sta chiamando ha sbagliato momento, questo meldetto suono è completamente
fuori luogo.
“
Devi rispondere!” mi dice Draco a fior di labbra.
“ E
se lo lanciassi fuori dalla finestra?” azzardo, am il suo sguardo mi fa capire
che devo rispondere.
Mi
porto una ciocca di ricci castani dietro l’orecchio e vi poggio l’affarino
infernale.
“
Ciao Blaise, quale problema ti affligge stavolta? Hai scoperto che le tue scarpe
non hanno un’anima e che anche se ti ostini a parlare con loro, loro non ti
capiranno mai?”
Oggi lo sto trattando veramente male, ma non ci posso
fare niente.
Ha
una dote particolare per farmi perdere la pazienza.
“
No Granger, niente di tutto questo, un grave problema insorge in questa piccola
libreria della Londra babbana! Quindi è necessaria la tua presenza, alza il
sederino da qualla poltrona e catapultati qui immediatamente!”
Sbuffo sonoramente
“
Spero per te che la questione sia davvero importante!”
E
detto ciò, con immonda aggressività, blocco la conversazione con quel
caprone.
“
Successo qualcosa?” chiede Draco innocentemente.
“
Il tuo amico Blasie sta vivendo un dramma e devo catapultarmi da lui!”
Mi
accarezza una guancia dolcemente “ Hermione, stai calma… adesso andiamo da Mr
Mocassino e vediamo qual è questo insormontabile problema a cui un uomo grande e
grosso come lui non può trovare rimedio, ok?”
Annuisco come una bambina.
Certo che alle volte mi sento proprio un’idiota… Dana in
quanto a maturità mi batte, solo certe volte peròJ
In
men che non si dica ci smaterializziamo nel mio appartamento e volando giù per
le scale ci dirigiamo alla macchina, con la quale raggiungeremo la
libreria.
“
Tu che lo conosci da più tempo… ma Blaise riesce a combinare solo
poasticci?”
Draco sembra pensarci un po’ su “ Da quando sta con Dana
sì!”
Dopo cinque minuti arriviamo a destinazione e già vedo
Blaise in una gigantesca pozza di sangue naturalmente senza
sensi.
Lo
uccido se il problema è stupido.
“
Qual è il problema?” è veramente congeniale entrare nel posto in cui si presta
servizio e non salutare i propri colleghi.
“
Ce l’hai dietro il problema!”
Mi
volto e vedo Ron furioso, con gli occhi iniettati di sangue, con le mani strette
a pugno ed è facile notare le unghie conficcate nella
carne.
“
Perché quello sporco Serpeverde di un Zabini ha preso il tuo posto?”
La
frase è quasi ringhiata.
Ma
è questo l’insignificante problema? Vedo che anche Blaise è
incredulo.
Io
credevo che avesse finalmente capito che amo Draco Malfoy, ma all’idiozia di
Ronald Weasley non c’è limite.
“
Ron calmati, abbiamo fatto una scommessa e per un giorno io avrei dovuto
lavorare come direttrice alla Gazzetta del Profeta e lui come commesso in questa
libreria, non è difficile da capire!”
Prendo una sua mano tra le mie, cercando di evitare una
notevole dispersione di sangue sul pavimento.
“
Da quando sei così amica dei Serpeverde?Da quando fai scommesse con Zabini? Da
quando ti intrattieni allegramente con Malfoy?” E’ furente e la sua voce è
tremula.
Draco lo guarda come se avesse davanti una specie
protetta e Blaise ripresosi dallo shock iniziale sta cercando con tutte le sue
forze dal trattenersi dal ridere.
“
Ron un’informazione, ti sei per caso bevuto il cervello?”
Dico con molta calma, che sta pian piano trasformandosi
in ira crescente.
“
Tu ti sei bevuta il cervello, come puoi andare a letto con quella serpe?! Io… io
non ti riconosco più!”
Draco sta per lanciarsi su Ron, lo sento. Non occorre di
certo leggere nei suoi pensieri per capire che la voglia di prenderlo a pugni e
calci è viva in lui e che nessun altra cosa può distoglierlo da questo atroce
pensiero, però devo anche ammettere che non sarò io a fermarlo se veramente si
scagliaerà con tutta la sua violenza contro Ronald.
“
Non ti permetto di parlare con questo tono, Ronald!”
“
Non fare la paladina della giustizia mia cara Hermione, credo che il tuo Blaise
Zabini sappai difendersi da solo… sempre che sia un vero uomo!” e dette queste
parole che lasciano sconvolti sia me, che Draco, ma soprattutto Blaise, Ron
lancia un’occhiata allusiva alle parti basse e intime di
quest’ultimo.
Cos’ha intenzione di fare?
Devo temere il peggio?
Ron
avanza a pugni stretti verso l’avversario.
Potevo accettare un traingolo amoroso, ma un quadrato
amoroso non credevo potesse esistere, ed invece eccolo qui… proprio davanti ai
miei occhi, quando non avrebbe neanche la necessità di esistere visto che tra me
e Blaise non c’è un fico secco.
“
Senti Weasley, credo tu abbia preso un abbaglio… io e la Granger non stiamo insieme
e non siamo neanche compagni di sesso…”
La
vedo brutta, la vedo molto brutta.
E
siccome la vedo molto brutta, era ovvio che Blasie non la vedesse affatto… o
meglio, che non vedesse più niente.
Eccolo lì che si tocca il labbro sanguinante, ma Ron non
demorde, e adesso il bellissimo Zabini sfoggia un occhio nero in tinta con le
scarpe.
“
Weasley… ma sei impazzito?” riesce a dire Blaise
inorridito.
Emma è andata a prendere del ghiaccio, Jess sta parlando
al telefono con qualcuno e Draco è stato invaso dalla
rabbia.
“
Lenticchia, mi fai ancora più schifo di quanto me ne facessi ad Hogwarts!” dice
ferocemente, raggelandolo con il semplice sguardo.
“
Malfoy, se fossi in te non mi immischierei nella querelle…” il tono di voce di
Ron è spavaldo e anche molto sarcastico, visto che ciò che sta avendo luogo
nella tranquilla libreria non si può certo definire una
Querelle.
“
Weasley, perché devi essere così idiota? Il fascino dello sportivo, non può mica
piacere a tutte le donne del pianeta, quindi se hai un minimo di cervello lascia
in pace Hermione, stavate bene da amici, perché vuoi rovinare anche la splendida
amicizia che vi legava?” Fortunatamente è arrivato il ghiaccio ed Emma glil’ha
depositato sul labbro gonfio e spaccato e sull’occhio nero, ma Blaise non
demorde facilmente… eh già queste meravigliose e veritiere parole sono tutte
sue, ma dubito che Ron riesca a comprenderne il
significato.
“
Sei tu l’idiota, Zabini! Sai perfettamente che al cuor non si comanda…”
“
Sagge parole Weasley…” oh no! Ha preso la parola Draco “ al cuor non si comanda…
e quindi ti farà piacere sapere che lo sporco Serpeverde che ama Hermione non è
Blaise, ma io!”
Merda! Draco ha appena firmato la sua condanna a morte!
Perché devo diventare vedova ancor prima di essere convolati a
nozze?
Uff!! Non me lo so proprio
spiegare!
La
faccia di Ron è alquanto scioccante. Lui è completamente scioccato; occhi
sbarrati, mandibola aperta che quasi raggiunge terra, capelli retti in testa…
qualcosa di assolutamente assurdo!
“
Ron?” lo chiamo e gli sventolo la mano davanti sperando che ritorni nel suo
corpo, ma sembrano tenativi inutili e superflui.
“
Ho…ho…ho…” ecco Ron che balbetta da fare schifo.
“
Hai??” cerco di incoraggiarlo e indurlo a continuare il suo pensiero contorto e
sicuramente stupido.
“
Malfoy ha per caso detto che tu… che tu e lui… che voi…”
“
Si Ronald, io e Draco stiamo insieme!”
Saaaaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeeeeee!!!
Eccomi con il nuovo capitolo, grazie alle vostre
recensioni mi sono resa conto che c’era ancora Ron da sistemareJ
Grazie a tutte per le splendide recensioni e mi scuso se
sto postando così in ritardo, ma per un periodo anche la mia ispirazione è
andata in vacanzaJ
Vi
auguro una buona lettura e spero sempre di non avervi delusi e che sia di vostro
gradimento!!!
Kisses
|
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Capitolo 22 *** Una richiesta inattesa ***
una richiesta inattesa
Normale che Ron abbia la bocca spalancata da tre
minuti?
“
Tu e… cosa?”
Le
prime parole dopo tanto tempo, sono quasi commossa.
“
Lenticchia, io ed Hermione avremmo altri impegni, ti dispiacerebbe chiudere le
fauci e tornare a essere il portiere dei Cannoni di Chudley senza interferire
nei nostri pomeriggi?”
Draco è scocciato, è una cosa
evidente!
“
Chiudi il becco, Malfoy!” ruggisce Ron.
Blaise è ancora lì che mette ghiaccio sulle ferite di
guerra, ed io non so davvero cosa fare.
Improvvisamente una musichetta ci salva dal pericolo
imminente ed io ringrazio tutte le divinità che conosco; in questo istante la
salvezza potrebbe avercela mandata Dio o Buddah o Maometto o qulache divinità
azteca… non saprei, ma li ringrazio tutti…
GRAZIEEEEEEEEE!!!
Il
cellulare è di Ron, e a giudicare dal suo gesticolare deve essere qualcosa di
veramente importante.
“
Io adesso devo andare, ma voi due non la passerete liscia…” e detto ciò con fare
altamente minaccioso esce dalla libreria sbattendo la porta e lasciando tutti
perplessi.
“
Quello è pazzo!” il primo a spezzare il silenzio che ci sovrasta è
Blaise.
“
Non è pazzo… è solo innamorato di me!”
“
Sul serio? Non l’avrei mai detto… credevo fosse innamorato del tuo amico
Blaise!”
Sapete chi è questa che parla? Quella serpe di
Jess!
La
detesto con tutta me stessa!!
“
Grazie Jess… senza le tue perle di saggezza non saprei davvero come fare! Mi
domando come ho fatto a vivere per ventisei anni della mia vita senza
ascoltarle…”
Storce le labbra in una smorfia e finalmente si dedica
ad altro.
“
Sei in grado di continuare a lavorare?” chiedo a Blaise.
Blaise sta per rispondermi, ma Emma è più veloce “ Io
direi di andare tutti a casa, oggi la libreria chiude prima!”
E’
un angelo!
“
Grazie Emma, sei davvero unica!” dico, e corro ad
abbracciarla.
“
Perfetto, io non ce la faccio davvero più, spero che il labbro e l’occhio
guariscano presto… sono armi di seduzione…” dice Blaise con tono
sconsolato.
“
Alle volte usare l’intelligenza per sedurre una donna, non è una cattiva idea!”
dice Draco circondandogli le spalle con fare fraterno.
Per
fortuna ci pensa il mio amore a parlare con quell’inetto
superficiale.
Sono a casa mia, è da tanto che non ci metto piede per
più di due minuti.
Devo prepararmi, più che altro deve cercare di essere
decente, oggi Draco mi porta fuori a cena e mi ha intimato di essere
impeccabile.
Ora
che ci penso ha anche aggiunto che potrei presentarmi anche con un jeans
stracciato e una maglietta scolorita, dice che per lui sono sempre bella,
impeccabile e soprattutto elegante.
Quante stupidaggini fa dire
l’amore…
Siccome sono una donna che ci tiene alla sua immagine ho
deciso che sarò veramente impeccabile, non darò una parvenza di eleganza… lo
sarò davvero.
Credo di essere almeno presentabile; abitino nero di
qualche centimetro sopra il ginocchio, scollatura a barca e ai piedi scarpe con
il tacco rigorosamente nere.
Borsetta nera lucida, capelli ondulati e morbidi, trucco
leggero che faccia risaltare il colore dei mie occhi e al polso un bracciale in
maglia fine in oro bianco.
Sarò abbastanza elegante?
Credo che lo specchio si sia stancato di vedere la mia
immagine riflessa su di esso.
Poverino, anch’io sarei stressata come specchio se
avessi a che fare sempre con la stessa persona narcisista che si
specchia.
Eh
già! Anche essere uno specchio sarà tremendamente stressante… non lo consiglio a
nessuno.
Ma
che diamine sto pensando? Come si fa a diventare degli specchi?
Non
potrei chiedere gentilmente al mio unico neurone di concentrarsi su cose ben più
importanti della vita degli specchi?
Se
ci penso bene, gli specchi non hanno neanche vita propria.
Sento rumore sul pianerottolo; o è quella rompi scatole
della signora Snooke o è il mio bellissimo Draco.
Naturalmente io spero con tutto il cuore che sia
Draco.
Apro la porta lentamente, non voglio aprire e trovarmi
davanti la brutta faccia di quella tartaruga più rugosa del solito della vecchia
signora Snooke.
“
Hermione, c’è qualche problema?”
Sono stata graziata, è Draco.
“
No tesoro, è tutto ok!” finalmente mi decido ad aprire la porta e appena i miei
occhi cadono su lui e su come è vestito… beh, non riesco a trattenermi, gli sono
saltata addosso e lo sto praticamente divorando.
Anche lui risponde in maniera molto attiva, è un buon
segno!
Continuamo a baciarci, finchè lui non si
stacca.
“
Mi piacerebbe stare qui a coccolarci, ma abbiamo un’ordinazione e ci conviene
andare a cena, anche perché avverto un certo buco allo stomaco che solo del cibo
è in grado di riempire.”
“
Certo, ovvio… naturale… dammi solo cinque minuti e sarò di nuovo da te, pronta
per la cena!”
Velocemente vado in bagno, credo che con quei baci parte
del mio trucco sia andato a farsi
benedire.
E
infatti guardandomi allo specchio, il mio amico specchio, posso dire di essere
una veggente quasi meglio della Cooman… sapevo dove sarebbe andato a finire il
mio trucco.
Dopo essermi rifatta il trucco e aver dato
un’aggiustatina ai miei capelli, prendo la borsa e mi presento nuovamente al
cospeto del bel biondo che sta facendo finta di leggere una rivista, gettata
senza tanti complimenti sul tavolino di fronte alla
televisione
“
Non ho avuto modo di darteli, visto che mi sei praticamente saltata addosso…”
Mi
mordo il labbro inferiore “ E ti è dispiaciuto?” chiedo innocentemente. E’ una
domanda a dir poco inutile, visto che già so la risposta.
Questa è un’altra prova che sono meglio della Cooman in
quanto a profezie.
“
Certo che no, non mi è dispiaciuto affatto… questi sono per te!”
E
da dietro la schiena di Draco… sembra che i fiori siano cresciuti sulla colonna
vertebrale… ehm, comunque Draco mi ha portato un bellissimo mazzo di rose
rosse.
“
Grazie… sono bellissime…”
Ecco che mi affretto per cercare un maledetto
vaso.
Fatto! Adesso i fiori stanno bene… sono proprio contenta
per loro.
“
Draco, c’è qualcosa che non va?”
Si
volta verso la sottoscritta e mi sorride, come a dire che stiamo per morire, ma
io non mi devo preoccupare.
Ricambio il sorriso e torno a guardare le luci della
grande città dal finestrino aperto dell’auto di Draco.
Credo di esseremi persa dieci minuti della mia vita;
infatti mentre i Guns’n’Roses venivano sparati a tutto volume dallo stereo della
macchina io ero sovrappensiero e sinceramente non ho ben ascoltato ciò che
diceva Pretty tied up.
E
se le parole della canzone mi fossero servite per rendere la mia vita
migliore?
Stronzate! Con Draco e Dana la mia vita è perfetta
così.
“Signorina Granger, ecco arrivati a
destinazione.”
Mi
apre lo sportello e mi porge la mano; mi sembra sempre di vivere in un
sogno.
Per
poco non svengo! Cos’altro potevo aspettarmi da Draco
Malfoy?
Eh
già! Non mi ha mica portato a mangiare in una trattoria da due soldi, non riesco
ancora a crederci…
Io,
Hermione Jane Granger, sono davanti ad uno dei quattro ristoranti più lussuosi
della Londra babbana… uno di quei ristoranti inacessibili per una come me che
quando vi passavo mi mancava il respiro e una curiosità assurda di sapere
com’era all’interno e soprattutto sapere come si mangia mi
assaliva.
Adesso sono qui, in compagnia di un uomo meraviglioso e
il cuore mi batte all’impazzata. E’ amore o un infarto?
“Forse ti starai chiedendo perché sei in questo posto?”
“No, mi sto chiedendo cosa ci faccio in tua compagnia!”
mi perdo nei suoi occhi e gli sorrido, mentre avverto le sue mani sulle mie, e
la sensazione è praticamente indescrivibile.
“Ti
amo!” due semplici parole ed eccomi con la testa fra le nuvole, me la sento
completamente vuota, come se fosse piena d’elio… si, mi sento un palloncino
fluttuante.
“Ti
amo, anch’io!”
Le
nostre bocche si avvicinano per coronare queste splendide parole appena
sussurrate, ma qualcosa molto simile alla finte tosse di quella rospa della
Umbridge mi fa sussultare e a quanto pare non sono
l’unica.
“
Ehm ehm, signor Malfoy?”
Signor Malfoy? Chi osa interrompere la mia
serata?
Alzo lo sguardo guardinga e noto un qualcosa di molto
simile ad un giornalista impertinente.
“Potrei farle qualche domanda?” chiede a Draco e
immediatamente lo vedo aprire il block-notes e cliccare sulla biro pronta per
scrivere.
Draco lo afferra per un braccio “Solo se prima posso
farti io qualche domanda.”
Il
giornalista deglutisce rumorosamente, credo che lo sguardo di Draco lo metta a
disagio.
“Se
risponderai correttamente alle mie domande avrai libero accesso all’intervista!”
prosegue con una calma quasi raggelante.
“Naturalmente!”
Draco prende una sedia e lo fa sedere con la forza al
nostro tavolo e poi senza che il poveretto abbia detto niente gli ficca in gola
un bicchiere di vino.
“Signor Malfoy… sono astemio!”
“Che peccato, ed io che volevo concederti l’intervista
che tutti i tuoi colleghi bramano in anteprima… ma se non bevi…” e come se fosse
realmente dispiaciuto manda giù un sorso generoso di vino rosso
rubino.
“Draco, non ti sembra di esagerare?” chiedo, ma un suo
sguardo divertito mi fa capire che se vogliamo essere lasciati in pace devo
lasciarlo fare e seguire lo spettacolo senza interferire.
“Dunque… com’è che ti chiami?”
“Alfred, signore.”
“Dunque Alfred, cos’ho mangiato a colazione?”
Ma
che razza di domanda è?
Il
caro Alfred si allenta la cravatta, e il suo comportamento è del tutto
normale.
“Caffè?” azzarda.
“Spiacente, oggi non ho fatto colazione!Siamo a meno uno
Alfred!”
Draco quando vuole sa essere veramente sadico, ora che
ci penso è pur sempre figlio di Lucius Malfoy.
“Qual è l’ultimo libro che ha letto mia figlia?”
Questa credo sia più tosta della prima
domanda.
“Ma
sua figlia non ha solo cinque anni?” chiede Alfred
innocentemente.
“Si, e con questo? Pensi che mia figlia viva
nell’ignoranza?”
Posso dire con sicurezza che Alfred sta per farsela
sotto e gli baleni in testa l’idea di abbandonare l’intervista in esclusiva con
Draco Malfoy.
“Non volevo dire questo… signore…”
Draco controlla l’orologio che porta al polso “Per
fortuna mio caro Alfred. Passiamo alla prossima domanda, sai Alfred non mi stai
piacendo…”
Il
povero ragazzo deglutisce rumorosamente per la seconda volta, mentre Draco si
accinge a proseguire “Qual è il nome completo del nonno della mia prima
ragazza?”
Mi
scappa un risolino! Cavoli non posso proprio farci niente è più forte di me,
questa specie di quiz è troppo divertente.
Alfred sta sudando freddo, adesso infatti la cravatta è
tra le sue mani e sta subendo atroci torture dettate dal
nervosismo.
“Mi
perdoni, ma non so neanche il nome della sua prima
ragazza…”
Draco si porta pensoso una mano al mento “Strano… tutti
sanno che la mia prima ragazza è stata Pansy Parkinson! Mi dispiace Alfred, non
possiamo proprio continuare.”
“Ma…”
“Niente ma, Alfred!”
Alfred ha abbandonato il nostro tavolo e stranamente
Draco non ha dovutousare la forza.
Abbiamo ordinato e strano ma vero siamo arrivati al
dolce.
Una
gigantesca fetta di un dolce italiano terribilmente buono e terribilemnte pieno
di grassi… il Tiramisù.
“Spero la serata sia stata di tuo
gradimento…”
Bevo un sorso di champagne “Assolutamente, ma con te
anche una gita in un pollaio è gradevole e speciale!”
“Anche se Alfred ha rotto?”
“Anzi con Alfred mi sono divertita, sei veramente
subdolo quando ti ci metti!” Torniamo a dedicarci alle nostre porzioni di
Tiramisù, quando Draco riprende la parola, mi sembra un po’ nervoso… come se
qualcosa lo preoccupasse.
“In
realtà se ti ho portata qui c’è un motivo…” Oh mio Dio, mi vuole
lasciare?
Ma
se mi voleva lasciare non c’era bisogno di andare in rosso,
vero?
“Davvero?” improvvisamente le scarpe della signora che
siede al tavolo vicino mi sembrano magneticamente irresistibili…
Fanno schifo!!!
“Beh, mi chiedevo se volevi
venireavivereconmeeDana?”
Eh?
Non
ho capito una sola parola dopo il se
volevi…
Cerco di fargli capire che non ho capito un bel niente
di quello che ha detto e lui naturalmente ha capito al volo che non avevo
capito.
“Non so perché sto reagendo così, vorresti venire a
vivere con me e Dana?”
Ho
capito bene?
Se
ho capito bene sono la persona più felice del mondo.
Se
ho capito male sono la persona più sorda del mondo.
“Venire a vivere con te e la piccola?”
Lui
mi guarda interrogativo “Ma certo” rispondo gioviale stampandogli un bacio in
bocca.
Adesso stiamo passeggiando per le vie di Londra e mi
sembrano così belle da lasciarmi senza fiato.
Ah
l’amour…
Stiamo per arrivare nel mio mitico appartamento, che
meraviglia, non ho neanche avuto il tempo di ristrutturare e sistmarmici che
devo abbandonarlo.
Oh-mio-Dio! Non ci credo, non ci posso credere. La mia
vita va così bene che anche… che anche l’ascensore di questo schifo di palazzo è
stato finalmente aggiustato.
Sono scioccata!
“Non ti sembra strano che abbiano aggiustato l’ascensore
proprio adesso?” chiede Draco, mentre chiude la porta di questo
splendore.
“Non so, che sia un segno?”
Mi
cinge la vita e mi abbraccia, depositando di tanto in tanto dei baci sul
collo.
“Non lo so… so solo che ti amo!”
Come si può resistere a
quest’uomo?
“Ti
amo anch’io, ma non riesco a trovare le chiavi se continui a tenermi impegnata!”
“Ti
amerei anche qui…”
“Anch’io se la l’hobby preferito della signora Snooke
non fosse stare con l’occhio attaccato allo spioncino 24 ore su 24!”
“Giusto!”
Mi
lascia e finalmente riesco a trovare le chiavi ed entriamo nel nostro nido
d’amore.
La
scena prosegue tra le ardenti lenzuola della mia camera da
letto…
Spengo le luci e Draco è solo mio.
____________________________________________________________________
E’
un mese che non posto? Oh mamma!!!
Se
c’è qualcuno che aspettava un mio aggiornamento… beh mi metto in ginocchio e
invoco il suo perdono!!!
Ringrazio calorosamente x le bellissime recensioni:
Katiuz, marygenoana e topo.
MILLE GRAZIE!!!
Spero continuerete a lasciare un commentino… mi farebbe
come sempre molto piacere!!
kisses
|
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Capitolo 23 *** Sua eccellenza, il Ministro! ***
suo ecellenza il ministo
“’giorno amore!” l’unico difetto di Draco è che si
sveglia sempre prima di me e a quanto ho capito non può fare a meno di svegliare
anche me.
“’giorno…” dico molto assonnata stropicciandomi gli
occhi rossi e gonfi.
“Purtroppo non posso restare, il lavoro mi chiama…
quando tu andrai a lavorare,del personale qualificato porterà le tue cose nella
tua nuova casa…”
Quest’ultima frase la pronuncia con un po’ di
imbarazzo.
“Ok, allora ci vediamo direttamente a casa
…”
Lo
vedo aggiustarsi i pantaloni e cercare la camicia dispersa chissà dove, in
questa camera c’è troppa confusione.
Attiro più a me il lenzuolo che a stento praticamente mi
copre il seno
“Ti
preferisco senza…”
Le
sue parole mi fanno arrossire, mi mordo il labbro inferiore e non so per quale
oscuro motivo qualcosa di terribilemnte vicino ad una battuta di un film a luci
rosse mi esce dalla bocca “ Anch’io ti preferisco senza pantaloni!”
Draco si avvicina a me, camminando carponi sul letto,
prende il mio viso tra le mani che mi accarezzano in modo
irresistibile.
La
sua bocca incontra la mia, ma si sfiorano solamente, a quanto pare il suo
obbiettivo è il lobo del mio orecchio.
Non
riesco a reagire, sono già in uno stato vegetale e solo con un quasi bacio e un
paio di morsetti al mio lobo.
Sono innamorata persa…
Ed
è una sensazione così bella… non mi era mai successo, e ancora mi maledico per
non essermi mai abbandonata all’amore così come ho fatto con
Draco.
Avevo paura che avrei sofferto come un
cane?
Adesso dovrei avere paura, adesso che i miei sentimenti
sono usciti allo scoperto, adesso che sento di poter donare tutta me stessa a
quest’uomo, adesso che mi sento viva e soprattutto libera
d’amare.
Ma
quando i miei occhi si specchiano nei suoi, mi sento
tranquilla.
Lo
amo e so che lui mi ama, me lo dimostra con ogni piccolo
gesto.
“Adesso vado, sai che mi piacerebbe rimanere con te… ma
ho una specie di società da mandare avanti!”
“Buona giornata!” dico e mi schiocca un bacio sulle
labbra.
Prende una mela al volo e si dirige al lavoro, ecco
infatti che la porta si chiude lasciandomi sola con un mucchio di abiti sparsi
sul pavimento.
Addirittua ce n’è qualcuno che tenta la fuga verso il
corridoio.
Mi
alzo di mala voglia dal letto e inizio a prendere gli abiti dal pavimento e
riporli nel modo più civile che conosco.
Ossia piegarli e metterli decentemente negli appositi
cassetti o armadio appesi ad una gruccia.
Intanto metto su, con un colpo di bacchetta, l’acqua nel
bollitore per il mio tè.
Indosso una maglia di Draco che ha lasciato qui in una
delle sue tante visite e mi accingo a fare colazione con una tazza di tè e dei
biscotti al cacao e panna.
Accendo la televisione e vengo inondata dalle previsioni
del tempo.
Un
nuovo uragano si sta per abbattere in Florida, Londra invasa dalla nebbia e
l’Italia tutta inondata dal sole… deve essere bello vivere in un posto in cui
c’è sempre il sole, o no?
La
giornata è trascorsa velocemente, in libreria non è successo niente di
particolare o interessante, a parte la voglia di uccidere Jess che mi scorre nel
sangue.
Sono sicura che neanche immersa nel caramello
riuscirebbe ad essere più dolce nei confronti del genere umano. Grrr!!!
E
se le presentassi un bel ragazzo, cosicchè tutte le sue energie vengano
risucchiate da questo individuo?
Siiiii!! Il mio piano è geniale.
“Buongiorno bella fanciulla!”
“Aaaaahh!BLAISE!” mi sono presa uno
spavento.
“Anch’io sto bene, grazie!”
“Blaise… cosa diavolo ci fai nella mia macchina?”
Ho
ancora il fiatone per lo spavento che questo essere, che si spaccia per il
migliore amico del mio fidanzato, mi ha fatto prendere nascondendosi nella mia
macchina.
“Volevo sorprenderti in positivo, ma a quanto pare ci
sono riuscito in negativo… che ne dici se andiamo a prendere Dana al suo ultimo
giorno all’asilo?”
Oggi è l’ultimo giorno che Dana passa
all’asilo?
Incredibile! Tra solo tre mesi inizierà la scuola e tra
qualche anno le arriverà la lettera da Hogwarts e poi si diplomerà e
poi…
“Terra chiama Hermione, terra chiama
Hermione…”
La
voce gracchiante di Blaise mi riporta alla realtà, dove c’è lui comodamente
seduto sul sedile della mia macchina che fischietta
allegramente.
Salgo su e messa la radio a tutto volume, ci dirigiamo
all’asilo per prendere Dana.
“Benvenuta a marmocchiolandia!” ecco come esordisce Mr
Mocassino “sta tranquilla, ti proteggerò io da questi mutanti con le manine
impiastricciate di colla e i pastelli nel naso!” prosegue.
Io
dovrei fare la dama impaurita e rinchiusa sulla torre?
Questa parte non mi si addice.
“Senti mio cavaliere senza macchia e senza paura, cerca
di avvistare Dana e corriamo di filato a casa!”
Mi
saluta militarmente, esclamando: “Ai suoi ordini, mon capitain!” e chiudendo con
grazia inaudita lo sportello, si immette nella ricerca di
Dana.
Ticchetto nevroticamente le dita sul volante; che
diamine sta combinando Blaise?
“Missione compiuta, mon capitain!”
“Zabini, piantala!” esclamo
risoluta.
“Ciao Hermy, ho saputo da papà che vieni a vivere con
noi…”
Draco non conosce mezzi termini? Perché mi mette sempre
davanti al fatto compiuto? Dana è così tenera…
Ehi
Hermione, ci sei ancora???!!? Dana è tenera, ma Draco deve
smetterla.
“Già..”
I
due salgono in macchina e tutti insieme ci dirigiamo a Villa Malfoy mentre Dana
ci allieta con il suo racconto sul suo ultimo e indimenticabile giorno
all’asilo.
“…
poi ho fatto lo sgambetto a Geremy… io quello non lo digerisco proprio… è così,
così spocchioso!”
Spocchioso? A cinque anni sa già il significato del
termine spocchioso?
Ah
già, che stupida! E’ di Dana Lynn Malfoy che stiamo
parlando.
“Ehi piccoletta, guarda che anche il tuo papà era
parecchio spocchioso!”
“Io?Spocchioso?” ecco che nella penombra che avvolge il
salone, notiamo l’aitante figura del padrone di casa, e Dana corre subito ad
abbracciarlo.
“Su
Draco, vorresti forse negarlo?”
“Blaise, anche tu non eri da
meno!”
“Hai ragione, amico mio, ci sentivamo superiori a tutti
gli studenti di Hogwarts!”
Si
guardano entrambi divertiti, finchè sulle loro bocche non appare il mitico
ghigno alla Malfoy, quello che Draco sfoggiava ogni giorno ad
Hogwarts.
Oh
mio Dio! Se anche Blaise ghigna a quel modo, anche se è chiaramente un
discendente dei Zabini e non dei Malfoy, vuol dire che anche io, unica
discendente dei Granger, acquisirò quel ghigno solo perché la fidanzata del
rampollo dei Malfoy?
Mi
manca l’aria…
“Io
vado!” annuncia Blaise, prendendo al volo un pacchetto tiratogli al volo da
Draco “Ciao a tutti!”
Siamo rimasti soli, sono sola con la mia nuova
famiglia.
“se
andassi a preparare il pranzo?”
“Ci
sta già pensando la Signora
Piddy.”
Per
fortuna!Non avrei proprio saputo dove mettere le mani.
Draco sta contrallando delle scartoffie “Senti Draco,
vorrei parlarti di una cosa.”
“Cosa?” mi chiede senza alzare lo sguardo dai suoi
affari cartacei.
“Oggi mi hai messo due volte davanti al fatto compiuto,
e sarebbe bello se prima ne parlassimo insieme, così da prendere sempre insieme
una decisione” il suo sguardo adesso è fisso su di me, posa i fogli sul tavolo e
sospira “ Parli del trasloco e del fatto che già avevo avvisato Dana di tutto,
vero?”
Allora ne è consapevole.
Annuisco alle sue parole e poi ricomincio a parlare “io
sono lusingata… fai così tante cose per me, ma c’è qulacosa che non ho lasciato
ad Hogwarts… voglio prendere le mie decisioni, voglio parlarne con l’uomo che
amo, voglio…”
Non
riesco a proseguire perché mi ha accolto tra le sue possenti braccia e sta
giocherellando con i miei ricci.
“Scusami Hermione, avrei dovuto che Hermione Granger è
ancora difficile da domare!”
Mi
posa un lieve bacio tra i capelli ed io mi stringo ancor di più a
lui.
Il
pranzo procede per il meglio, sembra tutto perfetto, non ho nulla da
ridire.
Mi
sento a casa.
“Signor Malfoy, un gufo impaziente sta beccando il vetro
della finestra, cosa faccio?”
Esordisce la signora Piddy entrando
trafelata.
“Fallo entare, arrivo subito!”, finsice di sorseggiare
il suo caffè e si avvia all’ingresso, dove poco dopo lo raggiungo
anch’io.
Un
gufo grande e bianco, che io riconosco come Edvige, è appollaiato sullo
scorrimano in ferro battuto.
La
accarezzo come ero solita fare a Hogwarts e surante il mio matrimonio con il suo
padrone.
“Maledizione, io lo ammazzo!” Draco, sa essere molto
dolce quando ci si mette.
“Signor Malfoy, la prego si calmi!” le parole della
signora Piddy sembrano buttate al vento, in quanto Draco non accenna a
calmarsi.
Mi
avvicino a lui e dolcemente sfilo dalle sue mani il foglio di pergamena che
tiene in mano e lo leggo.
Egregio Draco
Lucius Malfoy,
siamo lieti
d’informarla che è imminente la visita nella sua dimora del Primo Ministro della
Magia, Harry James Potter, questo pomeriggio per discutere di affari importanti
e segretissimi.
Cordiali Saluti
L’ufficio del Ministro
“Come può firmarsi con il nome, l’ufficio del Ministro?”
Draco è in escandescenza, credo emani scintille. Io e la signora Piddy non
sappiamo davvero cosa fare.
Ha
appallottolato la pergamena e le ha dato fuoco con la
bacchetta.
“So
io quali sono gli affari importanti e segretissimi…”
Sale irato le scale e sentiamo sbattere furiosamente la
porta della sua camera da letto.
La
signora Piddy continua a spolverare scuotendo la testa ed io decido di
cimimtarmi in una titanica impresa, ossia far calmare Draco
Malfoy.
Il
Draco Malfoy in questione sembra un leone in gabbia.
Non
fa altro che passeggiare per la sua camera pensoso e
irato.
“Draco?”
Un
grugnito mi accoglie.
“Posso entrare?”
Mi
guarda, ha il viso più pallido del solito. Si passa una mano tra i capelli e si
siede sul letto facendomi cenno di avvicinarmi.
Devo ammettere che sono un po’
titubante.
Prendo posto accanto a lui e gli accarezzo la guancia
scostando dei ciuffi ribelli che si sono posati sui suoi
occhi.
Mi
avvicino di più a lui, finchè non affondo il mio viso sulla sua spalla e sento
che le sue braccia mi cingono la vita.
Rimaniamo in questa posizione per qualche minuto poi
trovo coraggio e inzio ad esporre una specie di discorso, ma non so dove voglio
andare a parare…
Mi
scosto un po’ da lui.
“Harry prima di vestire la carica di Ministro è sempre
quel ragazziono occhialuto che hai preso di mira sin dal primo giorno di scuola,
vedi questo pomeriggio come il pomeriggio più divertente della tua
vita.”
Mi
rendo conto che questa frase non ha senso, ma vedo anche lui sorridere, dunque
non posso fare a meno di sorridere anch’io e cadere tra le sue braccia e
baciarlo con passione.
Di
certo non sembriamo una coppia che aspetta per il tè, il Ministro; infatti Draco
si trova su di me senza camicia e con la cinta dei pantaloni
sbottonata.
Anch’io sono con i pantaloni slacciati e con sopra solo
un reggiseno grigio perla.
Meglio non parlare dello stato in cui si trovano i
nostri adorati capelli…
Ci
staimo baciando e toccando con avidità, ma c’è una frase che mi rimbomba nel
cervello…
Per
Merlino, aspettiamo Harry nel pomeriggio e siamo a pomiciare su un letto come
due adolescenti. Non va bene! Dunque sarà meglio che richiami Draco
all’ordine.
“Draco?”
Altro mugugno in risposta.
“Draco, tra poco Harry sarà qui e sinceramente sarebbe
scortese da parte nostra prensentarci così, anche perché tu sei un diplomatico…”
Uff… i suoi baci e carezze mi mandano sempre in
estasi.
Mi
arrendo.
Credo siano passati altri dieci minuti, adesso è proprio
tempo di prepararsi.
Scappo dalla sua presa e mi diriggo in bagno dove mi
darò una rinfrescata.
“Stai facendo la doccia?” chiede dopo un
po’.
“L’ho già fatta!” rispondo mentre mi abbottono la
camicetta.
“Avresti potuto dirmelo…” dice
sbuffando.
Esco dal bagno e a giudicare dalla su espressione ha
apprezzato il mio abbiglaimento; camicetta bianca, maglioncino grigio, minigonna
nera a scacchi grigi e stivali neri.
“Se
te l’avessi detto non saremmo più usciti da sotto la doccia!”
Si
alza dal letto e mi accarezza il viso, prima di avvicinarsi sensualmente al mio
orecchio e sussurrarmi “Sei bellissima!”
Toc
Toc.
“Signor Malfoy… sua eccellenza Harry Potter è in salotto
che vi aspetta!” annuncia la signora Piddy.
“Spacca pure il secondo.”
Si
guarda allo specchio; pantaloni stropicciati, camicia spiegazzata e aperta,
capelli arruffati e scarpe slacciate, ecco come si prensenta Draco Malfoy
importante diplomatico davanti ad Harry Potter il caro Ministro della
Magia.
Scendiamo le scale e Draco
sbadiglia.
Harry si è accomodato su una poltrona del salotto e
sfoggia uno dei suoi numerosi completi giacca e cravatta da
damerino.
Quando il suo sguardo si posa su Draco, si può notare
una nota di disgusto sulle sue labbra.
“Buonasera Hermione… Draco…”
“Ciao Harry!”
Draco si limita ad un’alzata di capo e si butta quasi a
pesce sull’altra poltrona, proprio di fronte ad Harry.
“Vi
piombo a casa all’improvviso? Eppure credevo di avervi mandato Edvige…”
“No
Potter, sapevo benissimo del tuo arrivo, solo che non sono riuscito a trovare
nessuna motivazione per cercare di rendermi almeno presentabile!”
“Il
sol fatto che io sia il Ministro della Magia dovrebbe essere un motivo più che
valido!” ribatte Harry.
Draco non sembra molto
interessato.
“Troverei più importante la visita di Gazza alla tua,
quindi arriva al sodo…cosa vuoi, Potter?”
Harry sembra non dare impostanza alle parole di Draco,
ecco che infatti rivolge a me la parola… Uffa!
“Hermione, come stai?”
“Hermione sta benissimo, ma non credo che sapere come
sta la mia fidanzata rientri nella voce discutere affari importanti e
segretissimi, quindi arriva al dunque.”
Con
scatto felino si alza dalla poltrona e di dirige al mobile dove tiene gli
alcolici e versa in due bicchieri con molto ghiaccio del Merlot, per me un po’
di Martini bianco.
Harry prende il bicchiere che gli viene porto e ne
sorseggia un po’, poi lo ripone sulla superficie vitrea del
tavolino.
“Voglio acquistare la Gazzetta del Profeta, è l’unico
giornale non ancora di mia proprietà.”
Draco lo guarda quasi sbigottito, beve un generoso sorso
del suo Merlot e trafigge col suo sguardo Harry.
“La
Gazzetta è di Blaise, l’unico giornale che ancora non si è
venduto a te, Potter dei miei stivali!”
E’
proprio agguerrito.
“So
che la
Gazzetta è di Zabini, ma è alquanto strano riuscire a trovarlo
in ufficio…” Harry sta alludendo al fatto che Blaise cambia amichetta ogni notte
e Draco sembra averlo capito.
“Blaise sa come godersi la vita! Al contario tuo,
Potter!”
Harry si sta per aizzare contro Draco, è una cosa molto
evidente.
“Signori… cerchimo di mantenere la calma!” dico risoluta
e alzandomi in piedi.
Harry mi guarda con uno sguardo da maniaco che non è
normale e Draco sembra essersene accorto.
“Sputa il rospo, Potter! Non te ne frega nulla della
Gazzetta, vero? Sei venuto per Hermione, è così?”
Non
credo che in vita sua Draco Malfoy sia mai stato così
alterato.
“Malfoy stai dicendo solo un mucchio di stronzate!”
“Stronzate? Sai che non un termine da Primo Ministro?”
“Sei pazzo, io non intendo che vengano dette infamie sul
sottoscritto e soprattutto da un figlio di Mangiamorte come te!”
“L’unica cosa positiva di Voldemort era che voleva
vederti morto!”
“Ma
purtroppo per lui, a vederlo morto sono stato io!Il mondo dovrebbe dirmi
grazie!”
“Te
ne siamo grati per questo, e ti sono grato per avermi donato la
felicità…”
Cosa vuole dire Draco con questa
frase?
Anche Harry è rimasto interdetto.
“Grazie per aver fatto in modo che la più bella creatura
che abbia mai conosciuto abbia divorziato da te!”
Ma
quanto mi ama?
Dio, quanto lo amo!
“Ne
ho abbastanza della tua insolenza, Malfoy!”
Draco si esibisce in un sorriso beffardo tutto per
Harry.
“Ed
io ne ho abbastanza della tua persona, sua idiozia il Ministro!”
“La
Gazzetta sarà mia!”
Harry è veramente irato e presa con foga la sua
valigetta si dirige alla porta dove con la medesima violenza esce sul portico
lasciando sbattere la porta dietro di sé.
Che
scena! Sembrava quasi un film.
Ma
la cosa più bella è stato il tono di voce usato da Draco, sempre pacato e super
beffardo… alla Malfoy.
Adesso mi accingo a passare la mia prima notte nelle
vesti di signora Malfoy.
“Buonanotte tesoro!”
“Buonanotte anche a te, amore!”
Si
spengono le luci. Buonanotte.
____________________________________________________________________
Visto che per il capitolo precedente vi ho fatto penare
un mese, questo lo posto alla velocità della luce, anche perché a quanto pare
l’ispirazione è ritorata da meJ
Ringrazio sempre calorosamente e con immenso affetto
coloro che hanno recensito, dunque un MEGA GRAZIE a: marygenoana, kira,
alexandra jane, maddy91, katiuz, hermione 09, Nane, Sensation, kagome 13 e
topo.
E
poi un grazie speciale a redRon… il mio mito!
Continuate
a recensire, anche in negativo… come sempre ne sarò
felice!
kisses
|
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Capitolo 24 *** Una nauseante lotta mediatica ***
nausea
Il Ministro
della Comunità Magica, Harry James Potter, dichiara guerra al rampollo
dell’antica casata dei Malfoy.
Draco Lucius
Malfoy importante diplomatico che si occupa delle relazioni tra maghi e babbani
è nel mirino del Ministro.
Questa
rivalità esiste sin dai tempi in cui i due giovani uomini frequentavano
Hogwarts.
Un Serpeverde
ambizioso e capace di arrivare dove vuole usando i piani più subdoli e un
Grifondoro impavido e coraggioso, sempre leale con se stesso e verso gli
altri.
Malfoy e
Potter due cognomi importanti, due storie importanti.
Un uomo con un
destino già segnato prima della nascita, un’infanzia e adolescenza dedicata al
Signore Oscuro, grande forza di volontà per evitare la sua tragica fine e
continuare a vivere, una famiglia che non lo ha appoggiato in questa sua lotta
contro la morte.
Ha vissuto
sempre solo, e solo da cinque anni vive solo per la sua splendida
figlia.
Un bambino che
non ha conosciuto i suoi genitori, un lampo nella notte, una cicatrice, una
missione…
Non deve
essere stato facile per Harry Potter essere il bambino sopravvissuto e aver
vissuto la sua adolescenza sapendo di dover salvare il mondo magico dall’oscura
minaccia di Lord Voldemort.
Una vita senza
amici e amore, prima di arrivare ad Hogwarts e conoscere due splendide persone
che lo hanno accompagnato in ogni lotta.
Non
riesco a crederci, ma come si possono scrivere certe cose?
“Perché mi hanno dedicato solo poche righe e invece al
caro Potter ben due pagine di questo stupido giornale?” chiede Draco mentre
sfoglia svogliatamente il giornale.
“Forse perché il Cavillo è di sua proprietà!”
Draco addenta una mela verde.
“E’
della Lovegood, vero?”
“Era della Lovegood, adesso è di proprietà di Lavanda
Brown!”
Ecco un’interessante conversazione tra due amici di
vecchia data…
Signore e signori… rullo di
tamburi…
Draco Malfoy e Blaise Zabini.
“Della Brown? E come mai?”
Blaise scuote la testa, in effetti cosa potrebbe portare
il direttore della Gazzetta del Profeta ad interessarsi ai direttori degli altri
giornali? Assolutamente niente.
Ma
questo perché si sta parlando di Blaise Zabini e non di un direttore
serio.
Spalmo sulla mia fetta di pane tostato del burro e mi
viene da ridere se penso che io so tutta la storia del Cavillo, ma Draco è
troppo impegnato per rendersi conto che io potrei sapere
tutto.
“Devo informarmi…” un altro morso distratto alla sua
mela, mentre un cucchiaino incantato sta ancora mescolando il suo
tè.
“Se
vuoi rispondere alle sue minacce sai perfettamente che puoi usufruire della
Gazzetta…”
“Ti
ringrazio Blaise, ma non mi abbasso ai giochetti infantili del Ministro!”
Blaise addenta con ferocia le frittelle allo sciroppo
d’acero e porge a Draco un altro giornale. Il Merlino.
Draco Lucius
Malfoy un nome, un’orribile minaccia.
Saggia la
decisione del Ministro della Magia di tenerlo
d’occhio.
Secondo
indiscrezioni l’individuo sopra citato sarebbe un pericolo per la comunità
Magica per il suo carattere un po’ troppo libertino.
“Soprattutto
ordine e disciplina” queste le sagge parole del Primo Ministro, e a quanto pare
Draco Malfoy non ne è dotato.
“Ma
chi è che scrive gli articoli? Un branco di pluffole pigmee?”
Sbotta Draco gettando in malo modo sul tavolo il
giornale.
“Alla Gazzetta del Profeta si!” azzardo io e riesco a
strappare un risolino a Draco.
Blaise mi guarda torvo, e bevuto l’ultimo sorso di succo
si zucca annuncia che sta andando a lavorare “Io vado in guerra ragazzi, spero
di rivedervi… magari a cena!”
E
detto ciò ci lascia finalmente soli.
Eh
si! Vivo in questa casa da una settimana e Blaise sembra un altro
figlio.
Vedo più spesso lui che Dana.
Che
cosa tremenda!
“Vuoi sapere perché Luna ha venduto il giornale a
Lavanda?” chiedo dopo per cercare anche di attirare la sua
attenzione.
Si
gira e mi guarda come se non mi avesse mai visto prima.
“Certo, ma tu come fai a saperlo?”
Assumo un’espressione sbuffante…
“Certo, ma che stupido! Sei sempre la solita
so-tutto-io!”
Gli
regalo una linguaccia e un buffetto sulla spalla.
“Vuoi saperlo, si o no?” dico risoluta, sembriamo due
bambini dispettosi.
“Certo amore mio!”
Ecco che mi addolcisco! Non riesco proprio a fare
l’arrabbiata con lui, soprattutto se stiamo scherzando.
“Due anni fa quando Harry diventò Ministro la prima cosa
che fece fu avvicinarsi sempre di più a Luna Lovegood per avere il suo appoggio
giornalistico; Luna comunque l’avrebbe fatto anche se Harry non le avesse detto
niente vista l’amicizia che li legava, ma quando ci fu lo scandalo della nostra
separazione Luna naturalmente nei suoi articoli fece apparire Harry come uno
sporco maschilista, naturalmente queste notizie stavano nocendo all’immagine da
uomo perfetto che si era creato sin dai tempi ad Hogwarts, così in una riunione
speciale annunciò che il Cavillo doveva essere suo; Luna naturalmente non
avrebbe mai accettato un simile affronto e decise di venderlo ad una delle
persone più stupide di sua conoscenza ossia Lavanda Brown che non ci pensò due
volte a vendersi completamente ad Harry.”
Fine del mitico racconto.
Draco sembra assorto dalla storia che ha vissuto questo
giornale secolare.
“La Lovegood ha sbagliato, avrebbe
dovuto lottare… stupida Corvonero!”
Lo
guardo torva, non può continuare a pensare che i Serpeverde siano i
migliori.
So
che è cambiato, ma certe volte, soprattutto quando è arrabbiato o preoccupato si
dimentica di essere un po’ più gentile verso gli altri.
“Scusami Hermione, è solo che adesso credo che Potter
voglia fare lo stesso con Blaise!”
Lo
accarezzo dolcemente “Blaise non sarà così stupido, è un Serpeverde, no?”
Sorridiamo entrambi finché non imprigiono le sue labbra
morbide in un bacio mozzafiato.
Il
cucchiaino sta girando ancora il tè…
Sono uno straccio, oggi alla libreria non so quante
volte ho vomitato.
Sono distrutta!
Ho
il viso pallidissimo, non cammino neanche… credo di stare
strisciando.
Quando apro la porta di casa un silenzio tombale mi
avvolge, non c’è nessuno?
Poso la borsa e mi avvio verso la cucina, dove vedo
Draco chino sul tavolo intento a scrivere una lettera per non so
chi…
L’unico rumore è lo scorrere della piuma sulla pergamena
pregiata…
Rimango a fissarlo per un po’, finché quando alza lo
sguardo si accorge della mia presenza.
“Va
tutto bene?” mi chiede alzando un sopracciglio.
Annuisco sicura, ma un qualcosa che non mi era mai
accaduto prima mi… mi accade.
Il
volto preoccupato di Draco… una luce bianca… nient’altro.
“Signor Malfoy, credo si stia riprendendo!”
Chi
è che parla? Dove sono? Chi sono queste persone?
“Come stai?”
Questa domanda è per caso rivolta a
me?
“Non lo so!”
E’
Draco, adesso si che lo riconosco e poi insieme c’è una bambina…
Che
idiota! E’ Dana!
“Ehi Hermione, hai fatto preoccupare papà, lo
sai?”
Allungo la mano verso Dana e le accarezzo i lunghi
capelli biondi, lei si avvicina a me e mi dà un bacio sulla guancia… forse per
augurarmi una buona guarigione.
Poco dopo la vedo andare via insieme alla signora Piddy
ed io rimango da sola con Draco.
E’
appoggiato al muro, anche lui non sembra avere una bella cera, sarà dovuta alla
guerra mediatica?
Continua a guardarmi, ma non accenna né a muoversi né ad
avvicinarsi a me; avrà paura che gli possa contagiare la febbre
gialla?
Io
non ho la febbre gialla, vero?
“Ho
la febbre gialla?” chiedo titubante.
Lui
scuote la testa e si avvicina al letto, poco dopo lo vedo sedersi alla
sponda.
Ma
perché non parla? Le strane bolle sulla lingua le ha lui?
“Draco… è successo qualcosa?” adesso mi sto seriamente
preoccupando.
“Assolutamente!”
“E
allora perché questa faccia funerea?”
“Mi
sono preoccupato, quando sei svenuta ho temuto che qualcuno al servizio di mio
padre ti avesse fatto del male… ho riavuto davanti la scena della morte di Lynn
per tutto il tempo che sei rimasta svenuta…”
E’
Draco sarebbe la minaccia terribile e oscura che imperversa sull’innocente
Harry?
Lo
abbraccio e porto il suo capo sul mio petto.
Fa
troppa tenerezza!
“E’
stato solo uno stupido svenimento… non ce ne saranno degli altri, vedrai…”
Si
stende vicino a me e mi abbraccia come se io me ne stessi andando e lui non
volesse…
Lo
bacio.
“Ti
adoro” sussurro al suo orecchio.
“Sshh! Io ti adoro di più!”
“Zio Blaise, sei davvero impossibile!” sento la vocina
di Dana molto vicina.
“Piantala Dana, ho documenti urgenti da dare a tuo
padre!”
“Non ti lascerò entrare!”
“E
perché?”
“Perché saresti di troppo!”
Blaise è proprio un bambino, è mai possibile che riesca
a farsi zittire da una bambina di cinque anni?
Sento Draco muoversi, starà sicuramente per svegliarsi,
visto che si è addormentato come un ciocco.
“Che ore sono?” chiede con voce
roca.
Mi
sporgo per vedere meglio l’orologio “ Le otto, Blaise è arrivato in tempo per la
cena!”
“Ma
questo non ce l’ha una casa?”
“Non so, è il tuo migliore amico!”
Improvvisamente la porta della camera da letto si
spalanca e ne fa entrare due personaggi affannati che continuano a tirarsi calci
e pugni.
“Ciao Hermione, come stai? Draco, devi leggere il nuovo
articolo della Skeeter!”
E
con la grazia che contraddistingue Blaise Zabini, lancia il giornale su Draco,
che messosi a sedere inizia a leggere.
Una tenera
amicizia sbocciata tra i banchi di Hogwarts, un amore che ha patito le pene
dell’inferno durante il Torneo Tre Maghi… due vite, un’anima in due corpi, una
storia d’amore…
Harry James
Potter (26 anni) e Hermione Jane Granger (26 anni), amici sin dal primo giorno
ad Hogwarts, sposi felici dopo il diploma.
Cos’ha portato
questi due giovani al divorzio?
La loro storia
sembrava una fiaba, secondo tutto il mondo magico nessuno avrebbe potuto
distruggere lo splendido rapporto che esisteva tra i
due.
Ma come in
tutte le più belle fiabe, anche in questa vi era un
cattivo.
Un cattivo
dall’aria principesca… e forse un principe lo è
davvero…
L’unico erede
della nobilissima famiglia Malfoy.
Draco Lucius
Malfoy (26 anni), in questa storia agghiacciante riveste un oscuro personaggio,
il principe oscuro e divorato della gelosia.
La triste
storia che avvolge il giovane Malfoy riporta al giorno in cui sua moglie si
uccise dopo aver dato alla luce una splendida bimba del tutto identica al padre;
dopo l’insano
gesto della moglie, Draco Lucius Malfoy vide crollare tutte le sue certezze e
l’odio s’impadronì di lui.
Aveva sempre
odiato Harry Potter, Hermione Granger e Ronald Weasley, ed infatti non contento
volle distruggere la loro felicità…
Riuscì ad
avvicinare la signorina Granger sfruttando la fanciullezza di sua figlia e con
subdoli marchingegni riuscì a farli divorziare…
“Queste stronzate avrebbe potuto scriverle solo sul
Corriere della Strega…”
“Uno dei giornali più…” mi accingo a dire, ma qualcosa
mi blocca, è tornato il senso di nausea.
“Più?” mi incita Blaise, mentre Draco mi guarda
interrogativo.
“Più… scusate, devo andare in…” mi alzo dal letto alla
velocità della luce portandomi una mano sulla bocca per evitare di vomitare
dappertutto.
Entro in bagno e finalmente rigurgito… la terza volta in
un giorno; Merlino, ma cosa ho mangiato?
Credo che i due sentano il melodioso
sottofondo…
“Hermione, tutto bene?” chiede Draco
apprensivo.
“Non proprio!” mi pulisco la bocca con un fazzoletto e
corro a lavarmi i denti con un dentifricio alla menta
piperita.
“Vuoi che chiamo una medimaga?”
Faccio cenno di no con la testa, ripongo lo spazzolino e
faccio qualche gargarismo con il collutorio.
“Non ce n’è bisogno, sarà stato sicuramente qualcosa che
ho mangiato… stai tranquillo!” gli accarezzo la guancia e scosto il solito
ciuffo ribelle che gli ricade sull’occhio sinistro, nascondendo la sua
profondità.
Porta la sua mano sulla mia “cercherò di stare
tranquillo… però promettimi che se dovessi continuare ti farai vedere da uno
specialista,ok?”
Annuisco “te lo prometto, Draco!”
E’
arrivata l’ora di cena, Draco è andato con Blaise alla Gazzetta del Profeta ed
io e Dana stiamo colorando con i pastelli e sporcandoci tutte con i colori ad
olio.
“Questo sembra lo zio Blaise…” dice contenta
sventolandomi davanti gli occhi il disegno di un qualcosa di alto e magro con un
ciuffo di peli neri; secondo la mia mente malata sembra una scopa, e magari lei
vede Blaise come una scopa…
Io
quando avevo cinque anni non amavo disegnare, a dirla tutta non amavo fare
niente se non leggere.
“Hermione…”
“Si?” dico, mentre cerco di colorare di giallo un sole
splendente che spunta da dietro due montagne.
“Posso chiamarti, mamma?”
Vuole chiamarmi mamma? Oh mio Dio! Mi vede come una
possibile mamma?
Ma
ne sono all’altezza?
“Co… cosa?” sono sicura di aver capito
bene?
Lei
mi sorride, posa il pastello celeste sul tavolo e si accinge a ridire quello che
ha già detto.
“Posso chiamarti, mamma? Forse ti prendo alla
sprovvista, ma io non ho mai avuto una mamma e mi piacerebbe che lo diventassi!”
Sono troppo felice, una sensazione bellissima si è
impadronita di me… non riesco a non piangere e senza pensarci due volte
l’abbraccio sempre con le lacrime agli occhi.
“Perché piangi? Forse non vuoi?”
L’abbraccio più forte.
“Certo che voglio… piango perché sono felice… ti voglio
bene, Dana!”
“Ti
voglio bene anch’io, mamma!”
“ E
se dopo guardassimo un bel film sdolcinato?”
“E
se invece andassi a dormire?” risponde saggiamente la signora Piddy alla
proposta di Dana che ancora gioca con il purè che ha nel
piatto.
“Dormire? Ma hai visto che ora è?” dice
sbuffando.
Mi
sembra assurdo che vada a dormire alle nove di sera, neanche le galline vanno
così presto a dormire.
“Io
direi di guardare il film…” vedo gli occhi felici di Dana, ne sono contenta, ma
potrei sembrare troppo lasciva e dunque devo iniziare a mettermi in testa che
per lei sono come una mamma “… ma prima Dana finirà tutto quello che ha nel
piatto!”
Guarda il piatto sconsolata.
La
Signora
Piddy intanto inizia a
sparecchiare “Mi sembra un’ottima idea, quando avrai finito la tua carne e il
tuo purè possiamo andare a vedere il film!”
Sorrido a Dana e così inizia a tagliare la
carne.
Mi
alzo per aiutare a sparecchiare, ma la signora Piddy mi guarda severa e mi vieta
di alzarmi.
“Non è necessario, cara. Sei stata male, è meglio
evitare certi sforzi!”
Prende la mia tazza, perché io non ho mangiato cose
solide, ma ho semplicemente bevuto un’orrenda tisana, ed infatti sto morendo di
fame, ma dopo aver vomitato tre volte come avrei potuto pensare che mi si
presentasse davanti una torta al cioccolato tutta per me?
Il
film è finito da circa quindici minuti; ho dato la buonanotte a Dana e mi sono
messa la camicia da notte.
Adesso mi accingo a leggere un
libro.
Sono le 23:12:53 e ancora Draco non è
rientrato.
Devo ammettere di essere un po’ preoccupata, ma
sinceramente non mi va di rintracciarlo al cellulare… è un uomo maturo e sa
badare a sé stesso e poi non mi va proprio di fare la fidanzata
rompiscatole!
Ecco che sento dei rumori al piano e di sotto e in men
che non si dica lo sento aprire la porta della camera.
Gli
sorrido.
“Come mai ancora sveglia?”
“Non riuscivo a prendere sonno!”
Ripone ordinatamente la camicia e i pantaloni sulla
sedia e viene subito a baciarmi ardentemente.
“Perdona il ritardo, ma poi Blaise mi ha obbligato a
mangiare i sottaceti che giacevano nel suo frigo da mesi e si è messo a fare
come un matto e ti giuro che non sapevo più che fare, quindi credo che domani
saremo in due a vomitare!”
Scoppio a ridere, tutto quello che riguarda Blaise è
assurdo.
Mi
racconta come ha trascorso la giornata prima che i sottaceti attentassero al suo
fegato e non so perché, ma riusciamo a prendere sonno solo verso le due di
notte.
Salve miei adorati lettori e lettrici… ormai possiamo
dire che l’estate sta finendo e magari per qualcuno è già iniziata… per quanto
mi riguarda la cosa è terribilmente triste.
Comunque… eccomi con il nuovo capitoletto della
fanfiction, spero recensirete anche questo perché i commenti sono importanti e
ti riempiono il cuore di gioia, giusto?
Dunque passiamo ai ringraziamenti, un GIGANTE GRAZIE a:
marygenoana, Hermione 9, Pretty_Princess, Nane, topo, hermione rad e Master
Ellie.
Ragazze grazie infinite… vi
adoro!!!
Alla prossima.
kisses
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Capitolo 25 *** I sintomi portano a.... ***
sintomi
Io
che corro in un campo di grano inseguita da due grossi cetrioli che poi si
trasformano in Harry e nella Signora Snooke. Un sogno a dir poco
terribile!
Naturalmente dopo questo meraviglioso sogno dubbio,
lancio un’occhiata assassina verso l’orologio che segnala le
04:47:13.
Un
orario idilliaco per una che sta morendo di sonno.
Mi
volto verso Draco e naturalmente sta dormendo beato, ha un’espressione angelica
dipinta sul volto e da quando si è messo a letto non ha mai cambiato posizione,
io invece se non cambio posizione almeno 10 volte al secondo e non riduco la mia
parte di letto ad un campo di battaglia non mi sento soddisfatta; no che riesca
a prendere sonno e riuscire finalmente a far riposare anche i miei sensi, mi
sento solo soddisfatta, il ché non è un grande traguardo per un essere umano che
ha bisogno di dormire.
Come al solito sto divagando.
Mi
metto su un fianco e improvvisamente, di nuovo no… è umanamente
impossibile.
Dove mai potrà essere Hermione Jane Granger? Ma in bagno
a vomitare l’anima, ovviamente.
E
stavolta l’espressione vomitare
l’anima è fondata, ho vomitato tutto ciò che c’era di consistente dentro me,
ed essendo che per cena non ho ingurgitato cose solide l’unica cosa vomitabile è
l’anima.
“Hai un appuntamento al San Mungo con la medimaga Cecily
Apple alle tre del pomeriggio!” Roteo gli occhi; ma allora quando gli parlo non
mi ascolta?
Gli
avevo gentilmente chiesto di prendere le decisioni insieme e invece lui continua
a mettermi davanti al fatto compiuto.
“Draco… va tutto bene, dico davvero…” intanto lavo i
denti, perché sinceramente parlando il vomito ha un sapore
disgustoso.
“Non va tutto bene, non è una cosa normale e sono
preoccupato e dunque mi dispiace, ma so che prima di essere Hermione Granger sei
una testarda ed io non posso permettere che tu stia male per la tua
testardaggine!”
Discorso elaborato e con un senso per un uomo che si è
svegliato di soprassalto solo perché la donna che ama ha dato la sua anima in
beneficenza alla tazza del water.
“Hai ragione, l’ultima cosa che voglio è farti stare in
ansia per colpa della mia testardaggine!”mi asciugo la bocca e siccome noto che
ha sulle labbra una specie di broncio, lo abbraccio affettuosamente e riesco a
farmi cullare dalla sue braccia forti e calde.
“Ed
io l’ultima cosa che voglio è vederti stare male!”
Ci
mettiamo sotto le coperte e continuiamo a coccolarci finché Morfeo non ci
accoglie di nuovo nel suo magico mondo fatto di gente in
coma.
E’
mattina. La luce del sole è riuscita ad entrare nella stanza, con il braccio
cerco Draco, ma non è a letto.
Non
ho nemmeno sentito suonare la sveglia… mi trastullo un po’ sotto le calde
coperte e godere ancora un po’ del tepore notturno.
Merda, non posso! Devo rendermi presentabile, mangiare
qualcosa perché ho i crampi allo stomaco, andare al lavoro e poi cercare un
posto dove pranzare e recarmi dalla dottoressa Apple…
In
definitiva ho un mucchio di cose da fare e non posso proprio stare qui a
poltrire.
Ho
fatto una doccia veloce e dopo aver indossato un jeans scuro, un top nero e una
giacca verde militare sono pronta per scendere a fare
colazione.
E
naturalmente chi trovo seduto al tavolo che conversa a senso unico con
Draco?
Ma
Blaise, ovviamente.
Schiocco un bacio sulle labbra a Draco ed uno in fronte
a Blaise e mi siedo al mio posto.
“Novità dal fronte?” chiedo mentre cerco di selezionare
tutto ciò che imbandisce la tavola, non posso mica ingurgitare un panetto di
burro, gli occhi indagatori di Draco mi scrutano…
“Il
caro Potty ha deciso di passare all’azione, almeno così ha annunciato sul
Merlino stamattina!” annuncia Draco terribilmente
divertito.
“E
cosa ha intenzione di fare? Sfidarti a duello?”, chiedo mentre bevo della
semplice acqua, perché quando la mia mano stava per toccare la superficie della
brocca piena di succo di zucca, ho avvertito una scarica magnetica proveniente
dagli occhi di Draco.
Draco e Blaise si guardano e scoppiano a ridere, dunque
anch’io emetto un timido risolino; mi stanno prendendo in
giro?
“Eppure Potter credo viva di queste idee insane…”
“Potter è insano…” fa eco Blaise.
Ehi, mia la mia voleva essere una semplice
battuta!
La
mia colazione ha fatto pena, una mela verde e dell’acqua
corrente.
Ho
mangiato una ed una sola mela verde… una di quelle che ama Draco, una di quelle
che a me provano disgusto e se oggi vomito la colpa sarà sicuramente del frutto
del peccato.
“Io
prima vado a lavorare e poi alle tre del pomeriggio sarò dalla dottoressa Apple,
ok?”
Dottoressa Apple, che strano scherzo del destino… sarà
acida come quella che ho mangiato?
Draco mi guarda con occhi dolci “Ok, io purtroppo oggi
sono tutto il giorno in ufficio, non so a che ora torno!”
“Ma
se ti può consolare ci sarò io a farti compagnia, mia dolce donzella!”
Un
pomeriggio intero con Blaise Zabini? Meglio stare un giorno a
vomitare…
“Blaise sto seriamente prendendo in considerazione
l’idea di fare un incantesimo alla mia casa affinché tu non possa più infilarci
nemmeno la punta dei mocassini.”
Blaise corruga la fronte alle dolcissime parole del suo
migliore amico.
“Hermione, alla fine so che mi vuoi bene, anche se
assumi quella smorfia sgradevole quando apro bocca.”
E’
vero, ti voglio bene, caro,assurdo, simpatico,ironico e… e indispensabile Blaise
Zabini!
Schiocco un bacio a entrambi e presa la borsa esco di
fretta da casa e vado di filato al mio adorabile lavoro.
Se
per me il caffè di Emma è stato sempre come la manna dal cielo, nonostante lo
prendessi ogni mattina a casa prima di recarmi alla libreria, oggi lo vedo quasi
come un miracolo che si compirà solo quando le mie labbra assaporeranno il mio
nettare vitale.
“Buongiorno!”
“Oh
Herm, come stai? Avresti potuto mandarmi un fax o un qualcosa del genere per non
farmi stare in pena…”
“Emma, scusami, ma ieri ho avuto un gran da fare e non
mi sono fermata neanche io a riflettere su come stavo!”
Le
sorrido amabilmente.
“Patetico!”
“Jess piantala!”
Non
la sopporto, non la sopporto, non la sopporto.
Fortunatamente il primo cliente della giornata arriva
per dividermi da quella piattola con l’ulcera sanguinante… può avere solo
l’ulcera quella dannata arpia per essere ogni giorno di
malumore.
La
giornata lavorativa è quasi giunta al termine ed io ne sono
contentissima…
D’altronde chi non riuscirebbe ad essere contento per la
fine della giornata lavorativa?
Mi
guardo intorno… ovvio, solo Jess potrebbe non desiderare il momento più dolce
della giornata. Solo Jess perché con il caratteraccio che si ritrova credo sia
alquanto improbabile che abbia una vita sociale: dunque degli amici, dunque un
fidanzato o un qualcosa che ci si avvicini.
“Ci
vediamo domani, stessa ora stesso posto… buona giornata a entrambe!”
Le
sante parole di quella santa donna che mi ostino a chiamare
Emma.
Io
naturalmente rispondo con un sorriso e soprattutto con un “grazie, anche a
te”
Jess si limita ad un’alzata di capo e una specie di
vagito simile ad un grazie!
Esco di fretta e furia dalla libreria e non so per quale
strana ragione mi sento osservata… già… mi sento come se qualcuno mi stesse
seguendo.
Non
ci faccio caso più di tanto, la voglia di qualcosa di sostanzioso mi sta
corrodendo il fegato.
CIBOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Come una specie di zombie in cerca del suo cervello,
vado in cerca del ristorantino perfetto di certo con la fame che ho non posso
accontentarmi di un bugigattolo qualsiasi.
Ho
appena ordinato una gigantesca porzione di pasticcio di carne, e non credo ai
miei occhi… l’odorino che sprigiona non è niente male, non vedo l’ora di
trovarmelo in bocca…
Sento qualcosa vibrare.. sarà il
pasticcio?
Non, è solo il mio cellulare,
ovviamente!
Un
messaggio, chissà chi è che mi pensa!
Amore non ce la faccio più…
non credevo che fare il diplomatico dopo essermi innamorato perdutamente di te
potesse essere così terribile! Sarà dovuto anche al fatto che non mi sento per
niente bene x via dei sottaceti di Blaise?
Ti amo, Draco.
Mamma quanto è dolce, ma in questo istante sono troppo
presa dal pasticcio per rispondergli.
Quando magari sarò in attesa del dessert risponderò al
mio tenerissimo amore.
Il
pasticcio mi ha letteralmente mandato in paradiso e sinceramente non mi è
passato proprio per la mente che avrei potuto scrivere un qualsiasi messaggio al
mio amore; il dolce è arrivato troppo in fretta.
Ho
pagato il conto e adesso mi accingo ad andare in un vecchio magazzino situato
nella Londra babbana dove si trova il San Mungo, spero la dottoressa Apple non
mi chieda che cos’ho mangiato a
pranzo… sarebbe oltremodo imbarazzante dirle che ieri ho vomitato una serie di
volte senza ritegno e oggi siccome sono lontana dal vigile e severo sguardo del
mio fidanzato mi sono data alla pazza gioia ingurgitando anche le
pietre.
Sono vicina al magazzino e mi sento ancora osservata, che noia avere
questa sensazione, sarà stato mica quello che ho mangiato?
No,
impossibile, ce l’avevo anche prima di mangiare quelle
squisitezze.
Da
quando non entravo al San Mungo?
Da
parecchio, quasi non mi ricordavo neppure com’era fatto.
L’ospedale naturalmente è gremito di gente, il reparto
più gettonato è: INCIDENTI DA MANUFATTI.
Non
so spiegarmi il motivo, ma credo di aver visto numerose persone con calderoni
incollati alla testa e bacchette nel naso che non vogliono più
uscirne.
Adesso una domanda mi balugina in mente; io, in che
reparto devo andare?
Scorro lentamente i vari piani e sto per entrare nel
panico.
PIANOTERRA: Incidenti da Manufatti
Esplosioni di calderoni, ritorno di fiamma di bacchette
e scontri tra scope etc…
PRIMO PIANO: Lesioni da Creature
Morsi, punture, scottature, spine etc…
SECONDO PIANO: Batteri Magici
Malattie contagiose: vaiolo di drago, nausea da Svanimento,
Scrofungulus, etc..
TERZO PIANO: Avvelenamento da Pozioni e
Piante
Eruzioni, rigurgiti, risa incontrollabili, etc…
QUARTO PIANO: Lesioni da
Incantesimo
Fatture ineliminabili, maledizioni, applicazione errata
di incantesimi, etc…
QUINTO PIANO: Sala da tè per i
visitatori/negozio
Uffa!! Vista la mia condizione che non rientra in tutto
ciò che c’è scritto su questa tabella, credo che mi dirigerò al secondo piano,
però io non ho la nausea da Svanimento, ho una semplice
nausea…
“Buonasera, posso esserle utile?”, ecco un simpatico
infermiere che si ferma per vedere se va tutto bene, di certo non devo sfoggiare
una faccia da saccente conosco-il-San-Mungo-come-le-mie-tasche, anche perché se
devo dirla tutta non so davvero cosa c’è dentro le mie
tasche.
“Cerco la dottoressa Apple e non so davvero dove andare
a cercarla!”
Il
ragazzo mi sorride “Non si preoccupi, lei è la signorina Hermione Granger,
vero?”
Eh?
E
questo come fa a saperlo?
“Già!”, sono in lieve imbarazzo.
“Lo
studio della dottoressa è quello là infondo.”, mi indica una porta in fondo al
corridoio.
“Grazie!”
“Di
niente!”
Salutato lo strano tipo mi dirigo dalla dottoressa
Apple.
Busso e una voce mi dice di
entrare.
“Buonasera, lei è la signorina Granger, giusto?”
Ma
si è incantato a tutti il disco?
La
prossima volta indosserò una maglietta bianca sulla quale scriverò SONO HERMIONE
JANE GRANGER, QUALCHE PROBLEMA?
“Buonasera, sono proprio io!”
E
dopo una sana e stritolante stretta di mano, mi siedo sulla comoda poltrona
osservando la donna sedutami davanti.
Media altezza, capelli corti e sparati un po’ in tutte
le direzioni color mogano, occhi con taglio a mandorla, molto espressivi e di un
bel verde scuro, carnagione chiara e con un bel piercing sul sopracciglio
sinistro.
Ma
non è l’unico che sfoggia, infatti ne ha molti altri in entrambe le
orecchie.
“Draco Malfoy mi ha accennato un po’ il suo malessere,
ma lei di preciso, cosa accusa?”, mi chiede come se stessimo cospirando, mette
gli occhiali e aspetta solo che io apra bocca e le dica cosa accuso di
preciso.
“Nulla in particolare, improvvisamente poi mi viene
una nausea tremenda che mi porta
subito al vomito.”
Lei
annuisce sicura e scribacchia i miei sintomi su un foglio di
carta.
“Accusa altro?”,domanda riportando lo sguardo su di
me.
“Naturalmente questo vomitare incessantemente mi rende
molto stanca…”
“Mi
sembra ovvio, dopo tutto questo vomitare…”
E’
esattamente quello che ho detto io, mah!!!
Scribacchia qualcos’altro ed io sto qui a guardarmi
intorno come una povera pazza, ma forse l’unica con problemi mentali in questa
stanza è proprio la dottoressa Apple.
“Dunque Hermione, posso chiamarti Hermione, vero?”
L’hai già fatto!
“Si, certo!”, dico sfoggiando il sorriso più tirato
della giornata.
“Hermione, hai preso in considerazione la possibilità di
essere in dolce attesa?”
Dolce attesa? Io non aspetto
nessuno.
Io
non posso essere in dolce attesa! Com’è potuto accadere?
Che
scema! So benissimo come una donna resta in dolce attesa e nella mia situazione,
ora che ci penso, ci sono tutti gli ingredienti per cui io possa davvero
aspettare un bambino.
“Hermione???!!??”
Ritorno alla realtà… Per Merlino, diventerò mamma, avrò
un bambino con Draco..
Sto
per svenire.
“Dove… dove sono?”, la mia voce mi sembra così lontana.
“Hai momentaneamente perso i sensi, la notizia ti ha
fatto svenire!”
Mi
metto a mezzo busto e finalmente riesco a mettere a fuoco lo studio della
dottoressa Apple.
“Aspetto un bambino?”
“Si
tesoro, la cicogna vi verrà a trovare tra nove mesi!”
Cicogna? Questa poteva risparmiarsela, sono solo
svenuta, mica mi sono rincoglionita; adesso potrebbe raccontarmi la storia che i
bimbi nascono sotto un cavolo oppure potrebbe spiegarmi come nascono i bambini
prendendo in esempio la storia dell'’ape e del fiore.
Magari sono rimasta incinta per opera dello Spirito
Santo e le notti di fuoco passate con Draco sono solo frutto della mia
psicolabile immaginazione… oppure no, magari erano solo dei film
porno!
“Che cosa meravigliosa!”, dico falsamente come se stessi
pensando alla cicogna come l’uccello più bello che esista. Tra un po’ la
strozzo.
“Naturalmente io sarò la tua ginecologa!”, lo dice con
entusiasmo, ma io non voglio stare nove mesi a stretto contatto con questa
psicotica, è chiaro?
Ma
a chi voglio prendere in giro, è ovvio che sarà così.
Dopo avermi fatto un controllo e accertato che sono
realmente incinta e per precisione alla seconda settimana, io non so che fare e
soprattutto come sentirmi.
Come la prenderà Draco? Ma soprattutto, come la prenderà
Dana?
Come lo chiameremo? Sarà maschio o
femmina?
Naturalmente spero sia una femmina, magari come
Dana.
Stancamente mi siedo su una
panchina.
“Buonasera bella fanciulla!”
“Piantala, Blaise!”
“E
se non fossi Blaise?”
E
se io fossi un drago sputa fiamme?
Poso lo sguardo su Blaise, perché alla fine è Blaise
Zabini e inarco un sopracciglio.
“Ok, sono Blaise, come mai qui tutta sola con
espressione triste e affranta?”
“Non sono triste e affranta, stavo semplicemente
pensando ai fatti miei prima che venisti a rompere!”
Mi
porge un foglietto piegato in mille pezzi.
“Sono qui solo perché dobbiamo salvare la patria,
Milady. Gli ordini del sergente Piddy sono fare la spesa e siccome il principe
Draco è intrappolato nella torre del suo ufficio, hanno mandato un semplice
cavaliere, ma estremamente elegante!”
Forse fare la spesa con Blaise gioverà a qualcosa, stare
in sua compagnia sarà sempre meglio di stare seduta su una panchina a farmi
venire strane idee in mente.
“Latte scremato o parzialmente scremato?”
“Ed
io che ne so?”
“Blaise, controlla nella lista!”,
ruggisco.
Lui
controlla, ma dalla sua espressione sembra che in quella dannata lista della
spesa non ci sia scritto niente.
“Non c’è scritto!”
Gli
strappo senza tante cerimonie il foglio dalle mani, e come volevasi dimostrare
c’è una nota che dice che il latte deve essere…
“Scremato!”, e gli regalo un buffetto sulla
nuca.
“Ahia!”
“Era scritto proprio accanto a latte, vedi? Latte
screm.”
Avvicina sempre più la lista ai suoi occhi “Screm? A me
sembrava uno scarabocchio, non avrei mai immaginato che significasse scremato!”
“Ricordami di non fare mai più la spesa in tua
compagnia!”
Proseguiamo con la spesa ed è stata un vero incubo,
Blaise non capisce una mazza di quello che la signora Piddy ha
scritto.
Abbiamo appena varcato la soglia di casa e appena
adocchio un divano mi ci fiondo come se non riposassi da
settimane.
“Ti
invitiamo a cena, ma devi sistemare la spesa e cucinare qualcosa! Ciao amore!”,
mi bacia e poi continua a parlare con Blaise che intanto sfoggia una
divertentissima espressione di sgomento sulla faccia.
“Blaise, hai capito perfettamente, quindi cerca di darti
una mossa!”
“Ma
dov’è la signora Piddy?”
“Mi
ha chiesto la serata libera, un suo nipote faceva il compleanno,
credo…”
Blaise con espressione afflitta si dirige in cucina
trascinandosi le borse della spesa, mentre io e Draco rimaniamo farci le coccole
sul divano del salone immersi nella penombra.
Per
fortuna non mi ha chiesto nulla sulla visita dalla dottoressa Apple, voglio
dirglielo con calma e magari cercare di trovare il momento
opportuno…
Sempre se esiste!
Ta
daaaaan!!
Nuovo chappy fresco fresco…
Salve care lettrici, alla fine i vostri sospetti erano
fondatissimiJ
La
nostra cara Hermione aspetta davvero un bimbo o bimba…
Ringrazio calorosamente coloro che hanno commentato il
chap precedente; dunque un GIGANTISSIMO GRAZIE DI CUORE a: topo, Piper1831,
Master Ellie, white-tifa, hermione 09, miss malfoy, lunachan62, julia91,
sensation.
Grazieeeeeeeeeeeeeeee!!!
Mi
raccomando continuate a commentare, i commentucci mi tirano sempre su,
naturalmente spero sempre che sia di vostro gradimentoJ
kisses
|
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Capitolo 26 *** Paternità inattese ***
padre
E’
tardi. E’ notte fonde se devo dirla tutta e non riesco a
dormire.
Niente di nuovo insomma… non è di certo la prima volta
che non riesco a prendere sonno, ma questa volta un motivo c’è e non sono tutti
i caffè che amo ingerire, è il semplice fatto che mi sento un peso sul cuore che
mi sta facendo uscire pazza.
E’
come se ci fosse qualcosa che mi bloccasse le vie respiratorie e mi occludesse
la trachea.
Vorrei dire a Draco che aspettiamo un bambino, che
diventerà padre per la seconda volta e che alla fine tutto quel vomitare aveva
una nota più che positiva dietro, ma se da un lato vorrei svegliarlo, saltargli
al collo, riempirlo di baci e dargli la lieta novella, dall’altro mi sento
bloccata, ho quello stupido timore che Draco possa non prenderla bene, che il
bimbo non era stato nemmeno preso in considerazione… e se non fosse mai stata
tra i suoi pensieri l’idea di formare una famiglia con me?
In
fondo non sa ancora della bellissima scena che mi ha fatto vivere Dana dicendomi
che voleva chiamarmi mamma.
E
poi mi chiedo; ma perchè a me i complessi esistenziali vengono di notte quando i
sette miliardi di abitanti che popolano la terra dormono?
Mi
metto su un fianco e inizio ad osservarlo…
Lo
sto invidiando.
Uffa! Perché lui riesce a dormire
beato?
Per
caso si imbottisce di sonniferi e lo tiene nascosto a
tutti?
Ma
cosa diamine vado a pensare…
Sono proprio messa male.
Sta
cambiando posizione e infatti adesso il suo viso da angelo tentatore mi è
davanti…
Ed
io invece sbadiglio, forse il sonno sta ritornando, forse Morfeo si è
improvvisamente ricordato di cospargermi della polverina del
sonno.
Chiudo le palpebre lentamente e finalmente riesco a
prendere sonno.
Il
suono della sveglia è sempre gradito; una volta credo di aver letto questa
stronzata, sarà stato qualche vecchio matusa con la fissazione di essere un
grande saggio che di grande avrà avuto solo le dimensioni della lunga barba
incolta.
Ma
la cosa che mi fa più rabbia è che oggi è Domenica e che dunque la sveglia non
dovrebbe suonare e destarmi dal mio letargo, no?
Maledetti aggeggi babbani, e dire che praticamente ci
convivo da quando sono nata.
Sbadiglio o forse sarebbe meglio usare l’espressione spalanco le fauci, dopo averle richiuse
con soddisfazione, stancamente vado a farmi una bella doccia ghiacciata per
cercare di svegliarmi definitivamente.
Sono una ragazza molto ambiziosa.
“Buongiorno tesoro!”
Draco mi dà un caloroso buongiorno, baciandomi con
altrettanto calore e rimango dolcemente sorpresa quando assaggio le sue labbra
al sapore di caffè.
Non
c’è metodo migliore per bere il caffè!!!
“Buongiorno anche a te!”
Avanzo verso il frigorifero e prendo un vasetto di
yogurt ai frutti di bosco.
“Ancora non mi hai raccontato com’è andata la visita
dalla dottoressa Apple.”
Credo che lo yogurt mi sia rimasto nella trachea e non
vuole più scendere, sta cercando di fare il finto interessato all’argomento che ti ha detto quella pazza sclerotica
psicolabile della dottoressa Apple leggendo con interesse il giornale; ma io
ti conosco, io so che in questo istante stai morendo dalla curiosità che ti sta
divorando dall’interno da ieri sera e che quando Blaise ci ha rimbambiti con la
sua disavventura con il postino e con il cane della sua vicina non chiedevi
altro che perdesse improvvisamente l’uso della parola per potermi porre le tue
domande.
Gli
sorrido amabilmente, in qualche modo devo pur guadagnare
tempo.
“Ah
Hermione, per stasera tieniti libera, abbiamo un’importante festa alla quale
partecipare!”
Ci
mancava solo la festa!
“
Di che festa si tratta?” chiedo come se fossi realmente elettrizzata all’idea di
andarci e che anche se avessi un’importante appuntamento con Bill Gates lo
disdirei per questa megagalattica festa.
“
L’ha indetta Potty.”
Potty? Perché nella sua voce sento solo un tono
noncurante come se avesse detto che la festa fosse di
Blaise?
“Sembra che in te questo invito non abbia sortito alcun
effetto…” potrei anche sbagliarmi, ma qualcosa mi dice che non è
così.
Poggia il giornale sul tavolo
“Essere invitati ad una festa dal Ministro in persona è
un gran privilegio e in quanto diplomatico e nemico di Potty non me la perderei
per nulla al mondo!” ecco che il ghigno soddisfatto si dipinge sulle sue
labbra.
“Neanche se ti dicessi che sono incinta?”
Oh
mamma!Ho sparato la notizia a bruciapelo, gli ho lanciato la patata
bollente…
“
Neanche se tu mi dicessi che sei incinta!”
Lo
guardo con occhi da cucciolo smarrito mordicchiandomi il labbro inferiore, credo
abbia capito che non è stata una domanda buttata a caso, ma accuratamente
premeditata.
Lo
vedo boccheggiare “ Tu cosa?”
“Draco…” prendo una sua mano tra le mie “aspettiamo un
bimbo.”
Da
dove è saltato fuori tutto questo coraggio?
Godric Grifondoro non mi ha mai
abbandonata.
Non
parla, non riesce a spiccicare una parola, neanche un suono vagamente
riconducibile a una sillaba.
Lo
guardo interrogativa e finalmente vedo la sua bocca allargarsi in un grande
sorriso.
“Sei incinta… è fantastico Herm!”
Per
suggellare il momento mi bacia e mi tiene stretta in un abbraccio tenerissimo,
che mi fa scendere i lacrimoni dagli occhi.
Lui
se ne rende conto, si scosta un po’ da me e con il pollice e l’indice
posizionati delicatamente sotto il mento mi costringe a posare lo sguardo su
lui.
“Perché queste lacrime?”
Non
riesco a dire niente, continuo semplicemente a piangere.
Lui
mi abbraccia più forte, facendomi sentire che per me lui ci sarà
sempre.
“Sono felice!” riesco poi a dire tra i
singhiozzi.
“Sono felice anch’io!”
Attimi interminabili in cui rimaniamo
abbracciati.
“Ti
amo.”
“Ti
amo anch’io, Draco!”
Mi
prende in braccio, vorrei dirgli di lasciare stare perché tanto prendere in
braccio me è come avere una relazione con un macigno, ma a lui non interessa,
lui continua imperterrito nel tentativo di avere l’ernia prima dei trentasette
anni.
I
suoi baci si stanno facendo sempre più roventi, ma è tornato quel senso
dell’occlusione tracheale.
Devo dirgli di Dana, è una notizia bellissima ed è ovvio
che voglio condividerla con lui.
“Herm, qualcosa non va?”
“No… si, cioè, non è un problema, anzi è una cosa
bellissima… almeno per me!”
“Aspettiamo due gemelli?”
Dio, spero di no!
“No, che io sappia no.”, noto dal suo sguardo che non sa
più cosa potrebbe essere successo di così bello e credo che mi devo decidere a
dirglielo. Lo vedo teso come una corda di violino e non vorrei che gli venisse
una sincope per la troppa curiosità.
“Ebbene?”
“Ebbene Dana ha espresso il desiderio di chiamarmi…
mamma!”
Lui
è incredulo davanti a me, credo stia cercando di realizzare l’importanza di
quella semplice parola.
“Amo mia figlia!”
Lo
bacio e quando le nostre effusioni finiscono sul letto tutti i miei pensieri
sono concentrati su un’unica domanda; ma Draco come fa ad essere così
bello?
E’
pomeriggio ed io sono in camera da letto che leggo un libro estrapolato
dall’immensa biblioteca dei Malfoy, regalo dei suoi genitori per il suo
ventesimo compleanno, e ascolto i Dire Straits.
Avrei voluto passare l’intera giornata con Draco, visto
che la mattina è iniziata nel migliore dei modi, ma Draco è in salone con il suo
vecchio compagno Gary Lerrys.
Cos’avrà da dire di così importante a Draco da non poter
aspettare la festa di stasera?
Avrei potuto capire Blaise, visto che è completamente
fuori di testa, ma non credo che anche Gary Lerrys…
“Gary, non gli darei troppa importanza, questa festa
potrebbe anche rivelarsi divertente!”
Sento la voce di Draco, staranno per arrivare ai saluti
visto che si sono recati in corridoio.
“Questo sicuro, anche se siamo pochi noi Serpeverde
sappiamo sempre cosa fare!”
“Ottima osservazione!”
“A
stasera!”
“A
stasera!”
Cos’hanno in mente?
E
con questo grande interrogativo mi dedico alla lettura, che avevo abbandonato
momentaneamente per origliare.
“Mi alzi la cerniera?”
Perché Draco appare così
tranquillo?
Dopo tutte le stronzate che si sono viste scritte sui
giornali credo che anche lui dovrebbe essere un po’ teso, ma guardandolo bene
sembra più tranquillo un ghiro nel bel mezzo del suo
letargo.
Ci
sarà sicuramente qualcosa sotto; anche la visita di Gary Lerrys è
sospetta.
Lui
e Gary non si sono mai calcolati.
“A
cosa stai pensando?”
A
come fai ad essere così tranquillo. Ma non lo dico.
“Mi
chiedevo se Susan Bones sarà stata invitata!”
Bugiarda, pessima bugiarda.
A
te non è mai fregato un fico secco di quella Tassorosso.
“Susan Bones? Era tua amica?”
“No, ma l’ho sempre reputata una persona interessante!”
Nel
mio codice personalissimo che conosco solo io significa, oca
petulante.
Adesso siamo veramente pronti.
Siamo veramente meravigliosi nei nostri abiti da sera e
mi sento un po’ un’attrice che deve andare a ritirare il premio Oscar con il
meraviglioso attore che ha girato con la sottoscritta le più belle scene di
sesso del film.
Dovrei smetterla di fantasticare in questa maniera
insana, ma davvero non riesco a smettere.
Se
comprassi dei cerotti?
Sembra un’illazione inutile e superflua visto il
contesto, ma non esistono i cerotti alla nicotina che fanno smettere di
fumare?
Il
mio pensiero è alquanto complicato, solo una mente un po’ pazza riuscirebbe a
trovarne il nesso logico, o no?
Sono una filosofa mancata… lo
so!!!
Siamo davanti alla residenza di Harry James Potter,
ossia la mia vecchia dimora, una villa di proporzioni abnormi per niente
accogliente.
Se
avessi saputo che la festa si sarebbe tenuta nel grandissimo salone di Villa
Potter, avrei preso la gravidanza come una scusa. Uffa!!!
“Te
la senti? Perché guarda che se non vuoi possiamo sempre non andare!”
Non
sei bravo a mentire, lo so che non mancheresti per nulla al mondo a questa
festa, quindi cara Hermione fatti coraggio sorridi e dì che va tutto
bene…
“Tranquillo, non è mica una
tragedia!”
“Ok
Herm, ma sappi solo che basta una tua parola e noi torniamo a casa, intesi?”
“Va
bene, ma adesso entriamo, non sei curioso di vederlo?”
Sorride, è così bello quando
sorride.
“Ovviamente!”
Mi
prende per mano e insieme entriamo nella tana del
Ministro.
Nemmeno il tempo di entrare che già Harry si sta
avvicinando a noi con sorriso molto falso, uno di quelli che sfoggiano gli
attori presi per fare la pubblicità al dentifricio.
“Quale onore avere alla mia festa il più grande
diplomatico di tutti i tempi, con la sua meravigliosa metà…”
Mi
sta sorridendo, sembra quasi inebetito e mi inebetisco anch’io quando vedo che
mi saluta con un baciamano degno di Giacomo Casanova.
“Potter, adesso stai esagerando. Saluti così tutte le
compagne dei tuoi invitati?”
“chiunque vorrebbe un saluto così da Harry Potter nonché
Ministro della Magia!”
La
vedo brutta, anzi… bruttissima.
Credo che Draco si stia preparando per sferrargli un bel
pugno in pieno viso, ma fortunatamente arriva Blaise.
Harry non lo sa, ma dovrebbe ringraziarlo, gli ha appena
evitato un appuntamento con un chirurgo plastico.
“Draco, non so se hai visto, ma è arrivata una persona
che ti farà piacere salutare!”
Chi
dovrebbe salutare?
Chi
c’è in sala di così importante?
Perché non vengo messa mai al corrente di quello che mi
accade intorno?
“Herm, vieni ti voglio presentare un mio vecchio amico!”
Mi
trascina verso questo suo vecchio amico, un uomo che potrebbe essere sui
trentacinque anni. E’ molto alto, dal portamento molto elegante, biondo con
occhi celesti e lineamenti slavati… il tipico tedesco.
“ Lui è Ludwing von
Hessen!“
Porgo la mano all’uomo e me la stringe con presa
salda.
Ehi! Ti sembro forse un lottatore di
sumo?
“Lei è Hermione Granger, la mia fidanzata!”
“Lei è veramente bellissima, sei davvero fortunato,
Draco!”
Draco mi sorride dolcemente e dopo che questi due uomini
mi hanno lusingata senza ritegno non posso far altro che
arrossire.
Rimaniamo a parlare un po’ con Ludwing, e scopro con
immenso piacere che è Cancelliere Federale.
Disagio, tanto disagio.
Se
mi guardo intorno conosco: un Ministro, un Diplomatico, un Cancelliere Federale,
il Portiere dei Cannoni di Chudley e il Direttore della Gazzetta del
Profeta.
Qui
si che è mi è permesso sentirmi fuori luogo?
Improvvisamente sento un movimentato scalpitare e non
so, ma ho una strana sensazione.
“Ciao Hermione, ma sei davvero tu?”
La
situazione è critica perché chiunque mi abbia salutata ha messo dopo il saluto
il mio nome, dunque è ovvio che sappia chi sono e di conseguenza è assurdo che
mi chieda se sono veramente io.
Avete mai visto qualcuno che manda alle cerimonie un
fantoccio con le sue sembianze?
Mi
volto istintivamente… eh beh, era di Calì Patil che stiamo
parlando.
La
sua intelligenza e perspicacia sono sempre state dubbie.
“Sono proprio io, anche se nel mondo abbiamo sette
sosia, per stasera ho deciso di accompagnare Draco personalmente… sai, la mia
sosia norvegese doveva andare a pescare i salmoni e non poteva!”
“Ah, quindi tu hai una produzione di salmoni? Ma non
lavoravi in una libreria?”
Non
ci credo, non ci voglio credere, non ci posso credere.
Questa conversazione è del tutto
assurda.
“
Ehm… adesso lavoro su un peschereccio!”
Non
voglio neanche credere che sto davvero alimentando questo
scempio.
Lei
spalanca la bocca, è davvero una notizia sorprendente.
Chi
l’avrebbe mai detto? Hermione Jane Granger da studentessa modello finisce su un
peschereccio, mah….
Ecco che si sta voltando anche Draco per interagire
nella conversazione.
“Ehi Patil, chiudila quella bocca, potresti essere
scambiata per un posacenere…”
Calì emette un risolino che ricorda alla perfezione
un’oca giuliva.
“Hermione mi stava parlando del suo nuovo lavoro, avere
un’azienda di salmoni in Norvegia in società con la propria sosia mentre viaggia
su un peschereccio deve essere pesante, no?”
Draco mi rivolge uno sguardo molto confuso, ma allo
stesso tempo molto divertito ed io sorrido.
“Effettivamente Hermione svolge un lavoro molto pesante,
ma non la ostacolerò mai… e poi mangio salmone gratis!”
Calì ride a quelle parole, mentre io gli incastono un
gomito nelle costole.
“Il
salmone fa anche bene alla pelle!”
E
chi se ne frega! Sinceramente non mi cospargerei il corpo di filetti di salmone
solo per rendere la mia pelle più sana se c’è il rischio di puzzare per
sempre.
“Già, la mia sosia ha creato una linea di cosmetici!”
Credo che Draco abbia intuito che sto per tirarle il
vassoio con le tartine di sopra e infatti mi vedo trascinare nel punto più
distante da Calì Patil.
“A
dopo, abbiamo cose urgenti da sbrigare!”
Solo Draco riesce a liquidarsi la gente in questo modo
privo di educazione e di credibilità.
“E quella è una coraggiosa Grifondoro?”
“Lasciamo perdere, ti prego!”
Passa un pinguino, ops un cameriere e afferro al volo un
bicchiere colmo di un liquido alcolico, ma ancor più velocemente Draco lo prende
e lo manda giù.
“Perché l’hai fatto?”
“Aspetti un bambino, non puoi bere
alcolici!”
“E
adesso come faccio a sostenere il discorso di Harry?”
Non
mi risponde e fa spallucce.
Ovviamente non è lui che non deve dire addio all’alcool
per nove lunghissimi mesi.
Ecco che sentiamo tintinnare un cucchiaino su un calice,
ovviamente Harry sta richiedendo l’attenzione dei presenti per deliziarci con il
suo splendido discorso.
“Innanzitutto…”
“VOLUME!”, qualcuno di mia conoscenza nato sotto il nome
di Blaise Zabini inizia a far sentire la sua presenza.
Harry sfoggia un sorriso imbarazzato e presa la
bacchetta se la punta sulla gola così da amplificare la
voce.
“Spero che così mi sentiate…”
“Ora che ci penso l’intensità del discorso non cambia
con voce amplificata o no, questo sarà sempre terribilmente noioso!”
Altro commento di Blaise fatto in modo che raggiungesse
volontariamente le orecchie di Harry.
Naturalmente il Ministro cerca di mantenere la calma,
anche se riesco a distinguere bene in lui la voglia di prenderlo a
pugni.
“Dunque, spero che la festa sia di vostro gradimento e
inoltre vorrei iniziare con il ringraziare una persona molto importante che gode
appieno della mia stima…”
“Io
mi ci asciugherei il culo con la tua stima!”
Si
sentono varie risate soffocate rimbombare per la sala e le guance di Harry
iniziano ad imporporasi per il lieve[i]
imbarazzo.
“Ludwing von Hessen!”, ecco che salta fuori il
self-control del mitico Harry e infatti continua imperterrito come se il
commento sgradevole, ma terribilmente azzeccato di Blaise non fosse mai stato
detto.
Ludwing sale sul palchetto e gli stringe la mano,
prendendosi tutti gli applausi dei presenti in sala e si può notare
indistintamente sulla bocca del Cancelliere una smorfia che appare quando si sta
facendo di tutto per non ridere in faccia ad una persona.
“Pensi ci saranno spargimenti di sangue a fine
discorso?”
“Penso che se Blaise non la pianta, Harry lo spedisce ad
Azkaban!”
Insulsi discorseti tra me ed il mio amore che sta
ridendo come un bambino.
Sembra quasi il giorno più bello della sua
vita.
“Avrete modo di porgere le vostre domande a Ludwing von
Hessen personalmente.
Adesso io comincerei con il dire
che…”
“SONO INCINTA!”
Non
sono stata io a parlare, eppure mi sento gli occhi di tutti e specialmente
quelli di von Hessen di sopra.
Mi
volto nella direzione verso cui sta guardando Draco insieme al resto degli
invitati e lì noto la figura di una giovane donna, credo abbia la mia stessa
età. Indossa un abito lungo bianco che le ricade morbido lungo i fianchi
lasciando la schiena nuda e una profonda scollatura tra i
seni.
La
sua carnagione è molto bianca e ha un viso piccolino che esprime tanta dolcezza
e uno sguardo intenso… uno di quegli sguardi magnetici che fanno anche un po’
paura.
Il
viso è incorniciato da lunghi capelli castano chiaro raccolti in una
raffinatissima acconciatura.
E’
proprio bella se devo essere sincera, solo che mi sembra anche un po’ pazza
visto che la sua esclamazione è stata del tutto fuori
luogo.
E’
come se qualcuna di queste donne, mogli e compagne di uomini facoltosi se ne
fossero uscite urlando: HO TROVATO LA SOLUZIONE AI
DOLORI MESTRUALI!
Riporto lo sguardo verso Harry che sfoggia la mandibola
strascicata, ossia la mandibola aperta in maniera obsoleta che arriva a toccare
terra per lo shock appena subito!
“Non credo possa interessare a qualcuno!”
Incredibile come riesce subito a trovare la sua
compostezza compassata.
“Oh
si, invece! Il diretto interessato sei proprio tu, farabutto!”
La
donna del mistero sembra molto agguerrita e si avvicina minacciosamente al
palchetto dove sta l’Harry imbalsamato.
“Lei è una paranoica o cosa?”
“Semplicemente una donna che aspetta un bambino da te!”
Draco sta cominciando a ghignare di gioia e
improvvisamente ho la netta sensazione che sia stato tutto architettato da
qualcuno ai danni di Harry Potter.
Non
che mi interessi poi tanto, so semplicemente che c’è qualcuno di veramente
importante che sta facendo una bruttissima figura davanti agli uomini più
importanti del mondo magico.
E
la cosa mi elettrizza!!!
E
poi ho anche notato che in sala c’è Rita Skeeter e al 100% domani uscirà un suo
articolo sulla situazione succulentissima e credo anche che Draco e Blaise lo
incorniceranno e faranno baldoria fino a mattina
inoltrata.
Intanto la simpatica discussione tra Harry e
l’affascinante donna del mistero continua.
“
Sei pazza, non trovo altra soluzione!”
“ E
così per te sono stata solo una compagnia,vero? E tutte quelle dolci parole
sussurrate? Tutte le tue promesse? Adesso hai un figlio, cresci e prenditi le
tue responsabilità!”
Che
paroloni, Harry sta sudando freddo!
“Spettacolino delizioso, trovi?”
Io
e Draco siamo sul portico, io con un sano bicchiere di succo di zucca e lui con
un buonissimo bicchiere di champagne.
Grrr!!!
“Non so perché, ma qualcosa mi dice che era una specie
di commedia!”
“La
faccia di Potty… è lui la vera commedia!”
“Harry ha assunto una tonalità verde che poi è diventata
bianco cadavere, quindi ammetto che è stato davvero divertente!”
Queste non dovrebbero appartenermi né come parole né
come semplici pensieri, ma la scena è stata a dir poco
sublime.
Non
faccio in tempo a voltare il viso che Draco mi bacia, ed io vado pazza per i
baci improvvisi.
“ A
cosa devo questo?”
“Al
semplice fatto che ti adoro!”
Mi
avvicino a lui ed elimino immediatamente la piccola
distanza.
La
serata procede per il meglio, mi sono anche divertita parecchio se devo dirla
tutta, ma la cosa più bella è stato vedere che Harry non ha più preso la parola
per paura che qualche altra donna pazza gli dica che è padre di otto gemelli
cinesi.
Chiaro riferimento alla Chang!!
Ahhahahah!!!
Ma
adesso mi chiedo: Chi ha incastrato Carmen San Diego?
E
soprattutto: Chi è la donna misteriosa?
Spero di
avervi messo un po’ di curiosità addosso… non che il personaggio della donna
misteriosa sia fondamentale, perché proprio non lo èJ
Spero comunque di avervi
incuriosito!!!
Adesso passiamo ai ringraziamenti.
Ragazze grazie di cuore a tutte, siete
fantastiche.
GRAZIE a:topo, julia91, katiuz, maddy91, lunachan 62,
Master Ellie (grazie per tutti i complimenti, mi hai fatto arrossireJ sicura che me li merito?), white-tifa,
8bia8.
Grazie a tutte per i complimenti, siete troppo delle
grandiJ
kisses
|
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Capitolo 27 *** Un Grifone tra le Serpi ***
serpi
Potrebbe anche risultare assurdo, ma ormai la
sottoscritta è pronta a tutto.
Infatti non ho mica urlato quando mi sono svegliata di
soprassalto per colpa di Draco e Blaise, che sono entrati nella stanza euforici
e completamente esaltati, saltellando e intonando un’inquietante canzoncina dove
ho potuto riconoscere indistintamente le parole: Potty e
merda.
“Amore svegliati, devi leggere il giornale!”
Giornale?
Ma
si è rincoglionito?
Sono una donna incinta! Ho bisogno di dormire non di
essere estratta con violenza dalla fase R.E.M.
“E’
proprio necessario?”, chiedo insonnolita e stropicciandomi gli
occhi.
“Spero tu stia scherzando, questo articolo andrà
incorniciato e venerato; tutto sarà fatto in funzione di questo sacro foglio di
carta!”
Questa perla di saggezza esce dalla boccuccia di Blaise,
ma oggi non riesco ad essere acida con lui dopo la mitica serata di
ieri.
Svogliatamente tendo la mano verso Draco e lo intimo con
lo sguardo a passarmi il giornale.
“Firmato Rita Skeeter?”
“Ovviamente no!”
Mi
porgono il giornale Il Gufo del
Mattino, non è un giornale molto conosciuto, ma è uno dei giornali più
qualificati secondo il mio modesto parere perché trattano ogni notizia con
cinismo e ironia.
Il Gufo del
Mattino
Presenta
Harry Potter e il Mistero
dei suoi Spermatozoi Sopravissuti
Una serata
tutta da ridere per i presenti all’esclusivo party made in Harry
Potter.
Secondo
indiscrezioni, estrapolate dalla Crudelia De Mon del mondo mediatico magico,
Rita Skeeter (anni imprecisati per via del troppo fondotinta applicato sulla
faccia rugosa), il party sarebbe stato indetto per screditare la fama
d’importante diplomatico di Draco Malfoy, ma qualcosa è andato storto e a
distruggere i felici sogni di vendetta del Ministro è stato proprio il migliore
amico di Draco Malfoy, il mitico Blaise Zabini, rimasto nei cuori di tutta la
redazione de Il Gufo del Mattino e di tutte le persone con un minimo di ironia;
con la sua frase che io personalmente ritengo un
aforisma.
“Io mi ci
asciugherei il culo con la tua stima!”
In una
semplice frase ha espresso ciò che molta gente pensa dell'’ex bambino
sopravvissuto e cicatrizzato.
Se avessi
davanti quel genio di Blaise Zabini mi inchinerei davanti alla sua
persona.
Ma i
complimenti vanno fatti anche ad Hermione Granger, ragazza tanto intelligente
quanto bella che va lodata per la scelta che ha fatto.
Draco Malfoy è
indubbiamente migliore del Ministro.
Si potrebbe
scrivere un’enciclopedia sulle palesi differenze dei due, ma io mi limito ai
complimenti alla signorina Granger e magari futura signora Malfoy, e noi questo
glielo auguriamo con tutto il cuore.
Ma tornando
alla magica serata, il colpo di scena più saliente è stato indubbiamente
l’arrivo trionfale della bellissima donna che ha spiattellato senza remore e
senza vergogna di portare in grembo il figlio di Harry
Potter.
Molte domande
site nelle testoline dei lettori e dei presenti al party di ieri: allora anche
Harry potter ha gli spermatozoi?
L’articolo continua, credo dedichino mezza pagina agli
spermatozoi di Harry, ma credo di poterne fare a meno.
“
Cosa ne pensi?” mi chiedono all’unisono completamente
elettrizzati.
“
E’ un capolavoro!” ed effettivamente lo è.
Mi
stendo di nuovo sul letto e inizio a coprirmi sino alla testa, evidente
atteggiamento di una povera ragazza che vuole che i due intrusi tornino alle
loro faccende e la lascino dormire in santa pace; perché non è morale svegliare
una donna incinta!!!
Vedo che Draco mi si avvicina quatto quatto, ma cerco di
ignorare quegli occhioni innamorati e mi dedico nuovamente al piano, cerca di riaddormentarti, ma Draco non
demorde, si avvicina sempre di più a me e mi mordicchia il lobo, strategia
calcolata per farmi girare e chiedergli di lasciarmi stare così lui potrà dirmi
quella cosa che mi distoglierà dal sonno.
“Lasciami stare…”, dico con voce
strascicata.
“No, non puoi abbiamo ospiti a pranzo!”
Cosa?
Uffa!!!
“ I
tuoi genitori?”
“
NO!”, lo urla quasi con un’espressione schifata in viso.
“
Harry Potter?”
“No!”
“Gli alieni?”
“No!”
“Le
Sorelle Stravagarie?”
“No!”
“Blaise?”
“Si, come tutti i giorni, ma non è per lui che ti devi
alzare!”
Ma
chi diavolo abbiamo a pranzo di così importante?
Mi
sto innervosendo.
“Draco, non lo so, non mi interessa!” e detto ciò mi
ricopro il capo con il lenzuolo, che lui prontamente allontana da
me.
Se
non lo amassi più della mia stessa vita, lo avrei già
ucciso.
Chiudo e gli occhi e sento che sta per iniziare a farmi
il solletico.
Mugugno qualcosa, ma lui continua.
“
Herm, non puoi continuare a poltrire, aspettiamo Ludwing von Hessen e moglie per
pranzo!”
E
chi se ne frega!
“Ma
arrivano alle otto del mattino?”
Mi
volto verso lui e i miei occhi si perdono nei suoi.
“No, ma sono le undici e devi renderti presentabile
prima del loro arrivo!”
Le
undici? Assurdo.
Salto fuori dal letto come se qualcuno mi avesse punta
con un ago gigantesco.
Con
quale coraggio ho poltrito così tanto?
Stancamente e di mala voglia mi fiondo sotto la doccia,
mentre lascio i due esagitati mentali a blaterare a proposito
dell'’articolo.
Non
oso immaginare cosa ci sarà scritto in quello firmato Rita Skeeter, al 100% la
verità sarà stata sottomessa ed elogerà la persona di Harry con le più belle
parole che conosce.
D’altronde chi ha il potere adesso è proprio l’Harry su
cui dedicava degli articoli assurdi senza la minima traccia di
verità.
Faccio scorrere il getto dell'’acqua tiepida sul mio
corpo e non ho neanche la forza di passare la spugna sulle varie parti del
corpo.
E
poi non ci avevo ancora pensato, ma oggi dovrò fare gli onori di casa con
Ludwing e consorte ed io davvero non so da dove
cominciare.
Con
Harry era diverso, praticamente conoscevo tutti, le mogli degli uomini facoltosi
che entravano in casa nostra andavano quasi tutte ad Hogwarts ed era ovvio un
minimo di conoscenza e poi anche se non avevamo nulla da dirci, cosa c’era di
meglio che sparlare l’untuoso Piton o la statura di
Vitious?
Che
bei tempi!
Esco dal bagno e noto Draco seduto sul letto. Blaise
sarà andato a comprare tutti i giornali. Uomo molto
prevedibile.
“Sei bellissima!”
“Tu
no!”, ecco che gli regalo una linguaccia, sarebbe una bestemmia dire che non lo
è.
“Tu
lo sei solo perché hai i capelli bagnati appiccicati sul viso!”, mi restituisce
la linguaccia.
Metto le braccia conserte, tipico atteggiamento da donna
offesa, lui si avvicina e mi cinge la vita da dietro finchè non mi scosta i
capelli da davanti gli occhi e inizia a depositare baci lungo il collo, mi volto
affinché siamo l’uno davanti all’altra e avvicino pericolosamente le mie labbra
alle sue, ma non lo bacio, voglio fargli desiderare il contatto con la mia
bocca, ma non voglio dargli alcuna soddisfazione; stamattina non mi ha fatto le
coccole ed io amo le sue coccole mattutine.
Gli
lascio un piccolo morso sul labbro inferiore e mi scosto velocemente, lui rimane
lì a boccheggiare mentre io sogghigno soddisfatta.
“E
mi lasci così?”
“Se
non ti lasciassi così finiremmo a letto e sarebbe molto sgradevole se Ludwing e
sua moglie ci trovassero in simili atteggiamenti!”
Gli
faccio l’occhiolino e rientro in bagno per scegliere l’intimo adeguato per
quando io e Draco resteremo finalmente da soli.
Oh
mio Dio, sta suonando il campanello.
Credo di essere pronta, anzi, sono
prontissima.
Ho
deciso di essere elegante ma sportiva allo stesso tempo, forse sembra un
controsenso, ma io ci sono riuscita.
Top
viola di raso con scollatura a V con le sembianze di una sottana e stivali neri
sotto i Jeans chiari.
Niente di eccessivo, ma almeno non sembro neanche una
stracciona.
Esco dalla camera e vedo Draco che si sta ravvivando i
capelli mentre si dirige alla porta.
Naturalmente è bellissimo nel suo jeans chiaro e nella
sua maglietta nera.
“Ehi Draco, serata fantastica ieri, vero?”
“
Indimenticabile!”
Si
abbracciano fraternamente e mentre io mi avvicino per salutarlo, dalla porta
entra una donna dai lineamenti delicati e dai lunghi capelli castani… Aspetta,
ma è la donna che ieri ha detto ad Harry di essere incinta di
lui.
Rimango basita… ovviamente, e vorrei vedere chiunque al
mio posto.
Perché è con il Cancelliere Federale tedesco? Che si sia
fatta mettere incinta anche da lui?
Non
ho fatto apposta di parlare di bambini, ma da dietro la bellissima donna appare
un bambino sui cinque anni; castano con dei bellissimi occhi
blu.
Improvvisamente credo di non capirci più niente, infatti
dalle scale scende come una furia Dana che salta letteralmente addosso al
bambino e iniziano ad abbracciarsi felici.
“Mamma lui è Aaron!”, mamma… mi ha chiamato mamma… che
sensazione paradisiaca!
Aaron mi porge la sua manina paffuta ed io la stringo
nella mia.
“Salve signora Malfoy!”
Signora Malfoy? Altra bellissima sensazione anche se non
lo sono e chissà se lo sarò mai.
Adesso mi vedo strattonata e sento il braccio di Draco
che mi cinge la vita e c’è ancora la donna misteriosa che mi guarda e mi sorride
gioviale.
Ma
chi diavolo è?
“Tesoro, lei è Pansy Parkinson, la moglie di Ludwing e
la mamma di Aaron! Pansy tu sicuramente sai che lei è Hermione Granger!”
Le
porgo la mano, ma lei fa di più, mi abbraccia e mi deposita un bacio sulla
guancia.
“Ciao Hermione, è dai tempi di Hogwarts che non ho avuto
l’opportunità di rincontrarti!”
Anche se fosse successo di incontrarci da Mielandia, al
Ministero o alla Testa di Porco dubito che ci saremmo salutate in maniera
civile, visto che in sette anni non l’abbiamo mai fatto.
“
Pansy anche quando, tu sei partita subito dopo la scuola, sarebbe stato
impossibile incontrarvi!”
Sagge parole, Lud!
Sono scioccata, non me lo sarei mai
aspettata.
E
dunque è stata lei la protagonista indiscussa della serata di
ieri.
Questi Serpeverde hanno un sacco di risorse, ne spuntano
da tutti i lati, anche se del nostro ultimo settimo anno ce ne sono solo cinque
in circolazione e a pensarci bene tre di questi sono proprio quelli che non
potevo vedere e con la quale adesso ci convivo benissimo.
Pansy devo ancora conoscerla, ma non mi sembra poi tanto
male… magari diventeremo buone amiche.
Draco e Lud sono scomparsi nel giardino, ma dubito
stiano parlando di giardinaggio, anche perché Draco non sa nemmeno cos’è un
bulbo!!!
Sto
scherzando, ovviamente!
Dana e Aaron si sono imboscati nella stanza di Dana,
ehm, forse imboscare è inadatto per indicare ciò che stanno facendo due bambini
di cinque anni, giocare mi suona molto meglio.
Blaise sarà ancora a comprare tutti i giornali che
conosce, la signora Piddy sta preparando il pranzo ed io e Pansy siamo in
salotto a sorseggiare un aperitivo.
Naturalmente siamo occupate a fare quella cosa che piace
tanto fare alle ragazze, ossia sparlare, e infatti stiamo sparlando di un uomo
su cui c’è molto da sparlare, Blaise Zabini.
“Quando avevamo pozioni non voleva andare nei
sotterranei perché diceva che c’erano strani odori e non poteva permettersi di
puzzare….”
Scoppiamo a ridere
“Per non parlare di quando Dana gli ha colorato i
mocassini con i pastelli ed è rimasto ore a contemplarli perché non sapeva come
farli tornare nuovi!”
Altro boato di risate tanto che mi cade un po’
dell'’aperitivo sul tappeto.
Siamo ancora piegate in due dalle risate quando fanno il
loro trionfale ingresso Draco e Lud.
“Come mai tutta questa ilarità?”, chiede Lud
curioso.
Pansy sta per rispondere, ma viene interrotta da
Draco.
“Scusate, ma sapete dove diavolo è andato a finire
Blaise?”
A
quel nome io e Pansy ci guardiamo negli occhi e scoppiamo nuovamente a
ridere.
“Sono dietro di te, Mr Occhio di Falco…Ehi ragazze,
stavate forse parlando di me?”
Dice atteggiandosi a divo di
Hollywood.
Fa
caldo, fa irrimediabilmente caldo!
C’è
veramente caldo o sono le ondate di calore che invadono le donne in dolce
attesa?
Mi
guardo intorno, ma nessuno sembra avvertirlo.
Credo che Draco lo abbia notato.. non che fa caldo, ma
che io sento caldo.
“Tutto bene?”
Mi
sbagliavo di grosso, non ha capito un fico secco.
“Tutto bene!” rispondo pacata.
“
Draco da un paio di giorni mi sembri strano, successo qualcosa? E poi è come se
ti preoccupassi per Hermione doppiamente, ma cos’hai?”, chiede Blaise mentre
taglia il suo filetto di manzo in salsa di limone.
Draco mi guarda ed io guardo Blaise che a sua volta
guarda il filetto che giace inerme sul piatto e poi subito un
pensiero…
Mi
sembra anche ovvio che il filetto giaccia inerme sul piatto, non sta mica
mangiando una mucca viva!!!
“Sono incinta!”
Là
butto lì, come ho fatto anche con Draco.
Li
vedo basiti.
Lud
e Pansy mi guardano con tanto d’occhi credo vogliano congratularsi con la futura
coppia di genitori.
Lo
stesso stanno facendo la signora Piddy e Dana.
Aaron credo non abbia capito, ma sinceramente non
m’interessa sapere cosa ne pensa il
figlio della coppia d’amici di Draco e infine c’è Blaise a cui è caduta la
forchetta di mano e sfoggia un’espressione incredula da fare invidia a tutti gli
increduli.
Improvvisamente dopo i dieci minuti di sbigottimento
generale, un’orda impazzita di gente si catapulta su me e Draco vomitando
congratulazioni e qualcuno si è addirittura commosso.
Sento varie bocche posarmi baci su entrambe le guance,
sul naso, sulla fronte, sugli occhi, sulle orecchie e spero vivamente che
nessuno si avvicini alla bocca… quella è destinata solo a
Draco.
“FERMI TUTTI!!!”
Draco appare ai miei occhi un tantino isterico, ma la
sua frase fa placare gli animi di tutti che si girano verso di lui quasi
allarmati.
“Mi
state uccidendo Hermione!”
Una
sola frase dell'’uomo che amo e tutti mi lasciano stare ed io finalmente torno a
respirare.
Amore ti amo!!!
“Ecco perché mangi le stesse quantità di cibo di Grop?”
Perché Blaise è ancora vivo?
Forse perché un biondino mi trattiene dal farlo… non è
neanche sapere che finirei ad Azkaban se lo facessi è semplicemente Draco che ci
mette sempre una buona parola dicendomi che ancora deve crescere e che se non ci
passo troppo tempo insieme non è poi tanto male.
Ma
come faccio a passare poco tempo in compagnia di Blaise se è sempre in questa
casa?
Non
distingue il giorno dalla notte, il lunedì dal sabato, la voglia di stare da
soli dalla voglia di stare in compagnia….
“Hai perfettamente ragione, tra nove mesi nascerà un
baby Grop!”
Scoppiano a ridere tutti tranne lui e addirittura con
Lud batto il cinque.
“Blaise, certe battute potresti anche evitartele!”, dice
Draco divertito, mentre riempie il bicchiere del suo migliore amico di buon vino
rosso a cui purtroppo non posso nemmeno avvicinarmi.
“Draco, è dai tempi di Hogwarts che fa battute assurde,
io se fossi in te ci rinuncerei!”
Sagge parole di una donna saggia.
“Scusate, se non ricordo male a Hogwarts era uno dei
ragazzi più apprezzati per cui alcune ragazze hanno perso la dignità!”
“
Ovviamente i miei livelli non li hai mai raggiunti!”
Signore e signori questa frase ad effetto è stata
pronunciata dalla calda voce di
Draco-non-è-vero-che-credo-di-essere-ancora-un-adolescente-super-sexy-Malfoy.
“Occhi blu da fare invidia all’oceano, alto con un corpo
atletico da far invidia alle statue greche, capelli neri e lunghi che
incorniciavano il suo bel faccino da ragazzo serio e composto… a chi non avrebbe
fatto gola?” nel dirlo Pansy ha usato un tono cinguettante sbattendo a
intermittenza le sue lunghe ciglia.
“A
Grop?”, azzarda Lud scatenando l’ilarità di tutti
presenti.
Effettivamente dubito che Grop potesse essere realmente
interessato a Blaise, ma una rimpatriata con il fratello di Hagrid sarebbe da
organizzare… sai che ridere!!!
Caffé!
Una
semplice parola che è sempre stata in grado di tirarmi su il
morale.
Una
semplice parola in grado di farmi sentire la sua fragranza anche quando non
c’era.
Caffé, una semplice bevanda in grado di farmi andare in
paradiso.
Caffé, tutti in questo giardino stanno sorseggiando
caffè tranne me e Pansy che non vedo, e sapete perché?
Perché siamo due donne
ingravidate.
Lo
sapevano tutti qua dentro, ma io ho appena scoperto due cose
importantissime.
La
prima è che Pansy è al secondo mese, ma il figlio non è di Harry Potter come
quasi tutto il mondo magico sospetta; e la seconda è che le donne che aspettano
un bambino non solo non possono bere, né fumare, né fare uso di sostanze
stupefacenti, ma devono anche evitare di bere il caffè perché il bambino
potrebbe nascere nevrastenico.
Se
il mio lo sarà, lo sarà perché il padre mi ha proibito di bere la bevanda che
amo di più al mondo, anzi rettifico, il padre mi ha impedito di bere le due cose
che adoravo di più prima di innamorarmi perdutamente di lui: il VINO e il
CAFFE’!!!
Per
la Barba di
Merlino! Mi sembra di impazzire… mi ci vorrebbe una
sigaretta!!
Che
eresia che ho detto!
Io
non fumo per principio, ma adesso che ho dei divieti l’idea di iniziare a fumare
mi alletta da morire…
No
Hermione, non sono discorsi saggi, sei una futura mamma… prendi Pansy da parte e
cercate di farvi coraggio a vicenda!!!
Mi
guardo intorno, ma non la vedo.
Dove diavolo è finita?
Chi
l’avrebbe mai detto che un giorno avrei avuto un disperato bisogno di Pansy
Parkinson?
“Herm, ti vedo distratta… stai forse cercando qualcuno?”
“Si
Draco, hai visto Pansy?”
“Si, e noi cercavamo giusto te!”
“E
perché?”
“Io
per poter baciare le tue morbide labbra, Pansy perché sta organizzando una
giocata a Magicopoli e Blaise credo per farti impazzire….”
Mi
mordicchio sensualmente il labbro inferiore e lo prendo per il colletto della
maglietta e lo bacio selvaggiamente; sento le sue mani scorrere sulla mia
schiena e ciò mi provoca dei sensualissimi brividi di piacere mentre io affondo
una mano tra i suoi soffici capelli.
Le
mie scorte di ossigeno stanno per abbandonarmi e credo anche le sue e poi
improvvisamente mi rendo conto che siamo in atteggiamenti quasi osceni in
giardino, alla vista di tutti e soprattutto alla vista dei bambini e quell’Aaron
non mi sembra tanto sveglio, indubbiamente un bel bambino, ma non è sveglio e
intelligente come Dana… alle volte mi dimentico che è Dana quella che si
comporta come una ragazza di diciassette anni e lui dimostra l’età che
ha.
“Dra…”
“Potrebbero arrestarci per
atti osceni in luogo pubblico…Lo credo anch’io!”
Posa un bacio sulla punta del mio naso e si dà
un’aggiustata ai capelli e insieme torniamo al cospetto degli altri
tre.
Blaise si sta fumando una sigaretta in compagnia di Lud
e la voglia di strappargliela dalle mani e farne un tiro è più viva che
mai.
Sbadiglio sonoramente e contagio Lud che contagia Blaise
che contagia Draco, ma che non contagia Pansy.
“
Cinquecento galeoni!”, esulta Pansy che tende la mano verso Blaise per ricevere
il pagamento.
“Cosa?”, Blaise è evidentemente caduto dalle
nuvole.
“La
tua pedina si è fermata al Parco della Vedova di Canterbury che è di mia
proprietà!”
Blaise prende cinquecento galeoni finti e glieli porge,
perché il Magicopoli è una sorta di Monopoli e a quanto ho potuto notare Pansy
ne va pazza perché è da più di due ore che giochiamo e lei non ha ancora
sbadigliato.
“Amore dobbiamo giocare ancora?”
Lud
ha il viso stravolto.
“Finchè Draco non finirà in Via dei Calderoni, si!”
“Pansy, stai scherzando, vero?” , chiede Draco, mentre
Lud scuote la testa segno inconfondibile di quando un uomo ha perso
completamente le speranze.
“Non sono mai stata più seria!”
Che
fortuna sfacciata! Staremo qui a tirare dadi e pagare finchè non le si
romperanno le acque?
Siamo proprio messi male!
“Allora Dio esiste!”
Si,
e si chiama Hermione Jane Granger!
Lud
si alza felice e corre a stritolare Draco.
Dopo altri dieci minuti di partita Draco è riuscito ad
andare in Via della Pentola d’Oro e dunque questo gioco straziante si può
ritenere concluso…
Chi
ha portato la pedina di Draco lì?
Ma
un mio piccolissimo incantesimo ovviamente!
La
giornata finalmente è finita e mi sono buttata a letto più morta che
viva.
Draco dopo avermi dato la buonanotte si è addormentato
immediatamente, era davvero stanco.
Tutto sommato la giornata m’è piaciuta, Pansy e Lud sono
davvero simpatici e poi mi hanno finalmente raccontato perché Pansy ha messo in
scena la presunta paternità di Harry.
Non
lo avrei mai detto, ma anche a Serpeverde qualcuno credeva
nell’amicizia.
Draco-Pansy-Blaise sicuramente trio più solido del trio
che faceva scintille ad Hogwarts qualche anno fa,
Harry-Hermione-Ron.
Salve a tutti, questa fanfiction è proprio lunga… beh
spero non stia diventando noiosa.
Comunque ringrazio coloro che hanno recensito:
marygenoana,alexandra jane, lunachan62,julia91,katiuz e
topo.
Grazie infinite, i vostri commenti mi spronano a
continuare con la storia^________________________^
Leggete e lasciate un piccolo commentino.JJJ
kisses
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Capitolo 28 *** Questione di nomi ***
nomi
“Sono gonfia come un dirigibile!”
Sono davanti allo specchio con la pancia scoperta e mi
viene da piangere.
Sono anche all’ottavo mese.
“Amore, sarai anche gonfia come un dirigibile, ma sei lo
stesso bellissima!”
“Lo
dici solo per non farmi stare male, se tu fossi così grosso saresti
bruttissimo!”
Ed
in effetti è vero! Farebbe ribrezzo.
“Ma
io sarei bruttissimo perché non avrei nessun bambino dentro me, sarei
semplicemente obeso!”
La
fai facile!
E
se dopo il parto non riuscissi più a entrare nei miei Jeans taglia
42?
Mi
viene da piangere… Ho solo 27 anni!!!
“Rivoglio il mio corpo!Mi sento una
Matrioska!”
Sta
cercando di soffocare le risate… stava ridendo…
Crede davvero che io abbia preso le sembianze di una
Matrioska?
“NON C’è NIENTE DA RIDERE!!!”
“Scusami tesoro, hai perfettamente
ragione!”
Sono psicologicamente instabile, non ce la faccio
più…
Non
mi sento a mio agio dentro il mio stesso corpo; e poi durante questi mesi Draco
è stato trattato malissimo dalla sottoscritta, ma la cosa più brutta è che lui
con me è sempre stato dolcissimo.
L’ho mandato parecchie volte a dormire sul divano e lui
non ha fiatato e poi ha sempre risposto a tutte le mie
voglie.
Alla macedonia alle quattro del
mattino.
Alla banana split a mezzanotte.
Al
carpaccio di funghi alle otto del mattino.
Mi
sento pure in colpa, anche se la vera colpa è delle tempeste ormonali
.
Sbuffo sonoramente e provo a distendermi, ma non ci
riesco perché mi sembra rotolare su me stessa e allora vedo Draco che corre in
mio aiuto, ma lo respingo in malo modo perché mi sento un’incapace che non è più
in grado di essere autosufficiente.
“Faccio da sola!”, ruggisco.
Devo fare proprio paura, ma lui non demorde, è sempre
qui che mi trasmette amore anche con la rotula e con lo
sternocleidomastoideo.
“Ok”, il suo tono di voce è un po’ sommesso e come un
automa lo vedo aprire la porta “Se hai bisogno di me sono nel mio studio!”
Annuisco triste e vedo la maledetta porta bianca
richiudersi dietro l’uomo che amo.
Adesso mi sento ancora più in colpa, e grazie a questo
meraviglioso stato emotivo non riesco a rilassarmi… Uff!!!
Solitamente quando ero nervosa mi mettevo a letto e
mangiucchiavo patatine girandomi spesso e volentieri, ma adesso non posso farlo
perché se mi giro rischio di vivere le sensazioni che prova una pallina dentro
ad un flipper e poi non posso neanche mangiare patatine perché fanno male, è uno
di quei cibi messi all’indice, al bambino, veramente non sappiamo di che sesso
è, sarà una bellissima sorpresa.
Per
me è una femmina, per Draco un maschio e per Blaise sono due gemelli, un
maschietto e una femminuccia.
Se così dovesse essere gliene regalo uno per il
compleanno…
Peccato che lo faccia a Novembre e noi siamo al 12
Marzo.
Dana è al settimo cielo, spera di essere una sorella
maggiore perfetta, e sappiamo tutti che lo sarà… sarà la sorella maggiore
migliore che sia mai esistita.
La
signora Piddy è felice e la sua felicità sembra contagi chiunque metta piede in
questa casa.
Pansy ha partorito due mesi fa un altro bellissimo
maschietto che hanno deciso di chiamare Maximilian.
Lud
ha delle occhiaie interminabili che gli conferiscono un’aria da maschera di cera
sciolta vista la sua carnagione chiarissima e la faccia scavata, e Aaron inizia
a dare i primi segni di gelosia.
Spero caldamente che ciò non si verifichi all’interno
della mia famiglia.
I
miei genitori ancora non credono che io sia in dolce attesa e che presto
diventeranno nonni, mentre i coniugi Malfoy non riescono a concepire che il loro
Draco aspetti un figlio dalla Mezzosangue, ma ho deciso di
infischiarmene.
Se
quel malato di un Lucius mi vuole morta dovrà vedersela con me e con il mio
esercito personale.
L’ultima volta che ho vista Ron, ero con Draco in giro
per Diagon Alley e stavamo facendo acquisti per il nuovo arrivato, ma ha fatto
finta di non vederci, anche perché c’era con la squadra al gran completo con
lui.
Harry l’abbiamo visto a parecchie feste,e poverino crede ancora di essere padre
del figlio della donna del mistero.
Come sono finita a pensare a questa caterva di persone?
Semplice… Non lo so!!!
Toc Toc
“Possiamo entrare?”
Non
attendono neanche una risposta positiva che entrano i miei cuccioletti, ormai
sembra una relazione a tre.
Draco è con un vassoio con sopra una caraffa di Succo di
Zucca e molti biscotti al cioccolato fatti dalla Signora Piddy, e Blaise con una
pergamena, inchiostro e piuma.
“Stai scrivendo al San Mungo implorando affinché ti
ricoverino a vita?”
“Sbagliato Milady… siccome la nascita del pargolo è
imminente dobbiamo scegliere un nome!”
“E’
proprio necessario?”, chiedo sbuffando, mentre Draco mi porta un biscotto alla
bocca.
“Diciamo che se non vuoi chiamarlo Tu a vita, io direi di trovarne uno!”
Effettivamente chiamare mio figlio o figlia Tu, non è
un’idea niente male.
Sto
scherzando… ovviamente!
Lo
so, il mio humour è diventato scadente.
“
Cosa te ne sembra di Algernon?”
Algernon? Ma s’è bevuto l’ultimo
neurone?
“Più che a mio figlio lo metterei al canarino questo
nome!”
E
bravo il mio amore cha ha gusto in fatto di nomi!
“Basil?”
“Se
di cognome facesse Isco, sarebbe perfetto, peccato però che sarà un Malfoy!”
Ottima osservazione.
Basil fa proprio pena e poi sarebbe adatto come nome per
il figlio di Voldemort!!!
“Lancelot?”
“
Mannaggia a me e a quando non ho chiamato mia figlia Ginevra!”
“Nicodemus?”
Nicodemus??’
“Ma
hai fumato l’edera del nostro giardino prima di proporre i nomi per il
bambino?”, e questa mia perla ci voleva… Per la Barba di Merlino come si possono
proporre certi nomi?
“Il padre di uno dei miei padri si chiamava Nicodemus…”
“E
allora? E’ un nome orrendo!”
“Che ne dite di Pip? Pip è bello!”
Credo di stare cambiando colore, da un giallo tenue sto
passando ad un rosso fuoco.
“PIP? IL TUO CERUME, QUELLO CHE TI HA INTASATO IL
CEREVLLO, PUOI CHIAMARE PIP!!!”
Sento di nuovo caldo,ma stavolta so per certo che non è
colpa di nessuna tempesta ormonale, bensì di Blaise.
Con
quale coraggio potrei chiamare mio figlio Pip?
Non
lo metterei neppure ad un pesce rosso, figuriamoci a mio
figlio.
“Blaise, ma perché dai per scontato che sia un maschio?”
“Mi
credi così sprovveduto?”
E’
una domanda retorica o posso rispondere al posto di Draco urlando un bel
SI?
Draco si trattiene dal rispondere e si limita ad
inarcare il sopracciglio.
“Ho
anche qualche nome femminile da proporvi, naturalmente!”
Il
mio respiro s’è fatto irregolare, devo cercare di darmi una calmata, afferro con
veemenza il bicchiere pieno di succo di zucca e lo bevo in perfetto stile
avvinazzata senza ritegno, peccato solo che il liquido che sta ingerendo è più
liscio dell'’acqua piovana.
“Brigida?”
“Fa
rima con frigida, e l’ultima cosa che voglio è che mia figlia sia una così!”
Cosa sentono le mie povere orecchie? Vuole che sua
figlia sia una specie di essere che si svende a tutto ciò che di maschile ha il
piacere di incrociare nel suo lungo cammino?
“Scusa? Credo di non aver capito!”
“Cosa c’è di poco chiaro?”
Fa
lo gnorri adesso?
“Stai per caso dicendo che tua figlia dovrebbe diventare
come le ragazze che frequentavi ad Hogwarts?”
Con
questo esempio lapalissiano basato sulla sua esperienza personale non potrà
dirmi di non aver capito, anche perché se lo facesse credo prenderei in
considerazione l’eventualità che anche il suo cervello sia stato intasato da
Pip.
“Di
certo non a questi livelli, ma non vorrei neanche che si chiudesse in se stessa
come la sua mamma che ha creduto per sette lunghi anni che il suo amore fosse
Weasley, in arte Lenticchia!”
Sento le fiamme avvolgermi
interamente.
Mi
sta dicendo in maniera velata che ero peggio di una monaca di
clausura?
“E
con questo cosa vorresti dire?”, non ne sono sicura, ma credo di aver ruggito
l’ultima frase.
Lui
è tranquillo e sempre tranquillamente si distende sul letto incrociando le
braccia dietro la testa.
“Con questo voglio dire che deve fare le sue esperienze
amorose, le abbiamo fatte tutti certe cose e non vedo perché anche le mie figlie
non debbano farle… Sgozzerei Dana se la vedessi avvinghiata ad un ragazzo, ma
questo credo sia una tipica gelosia paterna, ma di certo non posso impedirglielo
e con questo non voglio dire che deve svendere e regalare la sua verginità!”
“Paskella?”
Blaise è totalmente per i fatti suoi. Draco ha appena
dato prova che il suo cervello non è stato intasato da Pip e lui se ne esce con
un altro nome, orribile tra l’altro.
“Paskella è terribile, e comunque scusa, arrivo
sempre a conclusioni affrettate!”
Lui
si alza e mi bacia, è bello sentirsi amati anche quando si hanno le sembianze di
un’ Orca Assassina.
“Biagra?”
“Fa
rima con viagra!”
Dice Draco staccandosi dalle mie labbra, mentre Blaise
continua a tagliare i nomi dalla sua orribile lista stilata con orribili
nomi.
“Blaise,
oggi non hai nessun appuntamento?”
Lui
non sembra interessato alla domanda appena postagli da Draco ed infatti ecco che
esce la sua vena severa; “Ragazzi, ho come l’impressione che la questione nomi
non vi riguardi!”
Oh
Blaise, lo capirebbe anche uno Schiopodo Sparacoda che in questo istante sei di
troppo.
“Blaise, credo che siano stati i nomi che ci hai
proposto ad allontanarci dall’idea di voler trovare un nome decente a nostro
figlio!”
“
Io lo chiamerei Blaise!”
Chiamarlo Blaise?Mi opporrò con tutte le forze “Non se
ne parla, anche Mefistofelix, ma non Blaise!”
Ho
seriamente preso in considerazione l’idea di chiamare mio figlio
Mefistofelix?
Posso sempre dare la colpa agli ormoni? Spero di sì
perché non so più cosa inventarmi!
“Tesoro,non vorrai mica chiamarlo seriamente
Mefistofelix, vero?”
Draco mi guarda con perplessità, e anch’io mi guarderei
con perplessità se mi avessi davanti.
“Allora potete chiamarlo Mefistofelix Blaise Malfoy, che
ne dite?”
“Io
dico che non sei normale!”
“io
concordo!” naturalmente.
Blaise arriccia il naso; è troppo buffo quando fa il
finto offeso.
“Dove vai adesso?”, chiedo curiosa, mentre l’adorabile
Zabini apre la porta della camera.
“A
espletare le mie funzioni biologiche, adieu!”
Quasi mi commuovo. Non riesco a crederci, finalmente io
e Draco siamo soli… siamo soli, quasi non so più cosa significa stare in
intimità con un adone su un letto matrimoniale; ma i motivi di questa improvvisa
amnesia sono semplici:
Il
primo è Blaise che è sempre con noi che ci fa da balia, che ci tiene compagnia,
che ci racconta per filo e per segno le sue vicende amorose con annesse notti di
fuoco; ed ogni volta si fa spazio in me la legittima domanda, ma perché non si
innamora e riversa tutte le energie sulla povera sfigata?
Il
secondo motivo è la gravidanza, e credo che vedendo le mie condizioni fisiche e
mentali, più fisiche che mentali, si possa arrivare facilmente alla conclusione
del perché io e Draco in vista di un letto non ci diamo alla pazza gioia come
sei mesi fa.
“PAPAAAAAAAAAAA’”
L’urlo disumano mi toglie definitivamente Draco e dopo
avermi schioccato un bacio veloce sulle labbra vola da Dana; ed io rimango sola
a contemplare il soffitto e ad immaginarmi con un paio di jeans taglia 42, ma
l’unica cosa che ottengo è uno sbuffo sonoro.
La
circonferenza della mia pancia non è normale.
Improvvisamente qualcosa mi desta dal pensiero di
trovare il raggio della mia circonferenza personale; è il cellulare di Draco
accuratamente riposto nella tasca interna di una sua giacca. Che sia Blaise che
non riesce a trovare la carta igienica?
Guardo il display, ma non lampeggia il nome Blaise bensì
Pauline.
Pauline?
Chi diamine è Pauline?
Sono sopraffatta dalla gelosia e senza pensarci due
volte rispondo.
« Pr… »
« Allò, c’est Pauline… c’est
Dracò ? »
Questa stronza parla al mio amore in
francese?
E’
giunto il momento di sfoderarlo.
« Allò… je suis desoleè,
mais je suis la fiancée de Draco! »
Pensavi di prendermi in contropiede stupida ochetta
francese che non sei altro!
« Ah, Bon!!! Tu peux dire à
Draco de mon coup de tèlèphone ? C’est
important ! »
E’
pure importante ? Ma senti questa, chi si crede di
essere?
“Bien sùre!”
“Merci!”
Chiudo la telefonata.
“Spero ti strozzerai con la baguette”, credo anche di
avere un diavolo per capello.
Chi
diamine è Pauline? Perché Draco ha contatti con le
francesine?
Perché il mio fidanzato e Pauline si
conoscono?
C’è’ qualcosa che Draco mi
nasconde?
E
se fosse la sua amante?
No,
no… che diavolo vado a pensare, Draco mi ama.
Ma
se l’astinenza da sesso lo stava facendo uscire pazzo ed ha ben pensato di
trovarsi una ragazza molto più giovane e bella di me e con soprattutto un vitino
da vespa?
Mi
sento morire.
Rimetto il cellulare nella tasca e faccio finta di
leggere un libro.
Ho
letto per un undici volte la stessa riga, in quanto l’immagine di una biondina
super sexy e per di più francese si fa spazio nella mia
mente.
Scuoto la testa per cercare di scacciare la terribile
immagine, ma lei sembra aver messo le radici.
Draco è appena rientrato in camera e si mette la giacca,
“Amore, io ho un’importante riunione, ci vediamo stasera!”, mi bacia ed esce via
ed io non ho nemmeno il tempo di chiedergli spiegazioni.
Cosa posso fare adesso? Un viaggio in Francia è fuori
discussione.
E
se fosse una vecchia amica? Magari dello stesso calibro di Pansy, ma che ha
conosciuto ad Hogwarts durante il Torneo Tremaghi?
Insomma, anch’io ogni tanto ricevo tentativi di
grammatica da parte di Viktor Krum.
“Hermione, vestiti… dobbiamo andare dalla dottoressa
Apple!”
Quasi me ne dimenticavo.
“Ma
non spetterebbe a Draco accompagnarmi?”
“Si, ma non ti ha detto della riunione improvvisa?”
Questa conversazione fatta di domande a cui si risponde
con altre domande mi sta innervosendo e il Manuale della Donna Gravida, dice che
una donna gravida è come una bomba ad orologeria.
“Ah
già! Mi vesto e scendo!”
Rivoglio le minigonne, i vestiti aderenti, le scarpe con
tacchi vertiginosi. Non ne posso più di camicioni, salopette e scarpe di
tela.
Blaise è all’ingresso intento a specchiarsi e ad
aggiustarsi i capelli.
Mi
porge la mano e insieme ci smaterializziamo al San Mungo; naturalmente prima di
me ci sono una ragazza di diciannove anni e una donna di circa quaranta
anni.
Cosa faremo adesso io e il bel
Zabini?
Annoiarci, almeno il 90% delle probabilità dicono che ci
annoieremo e poi magari se leggo l’oroscopo mi direbbe che le ragazze del segno
della Vergine si annoieranno a morte se passeranno il pomeriggio con un ragazzo
dello Scorpione in una Sala d’Attesa.
Però a parte questo piccolo sclero che ha implicato la
morte delle mie ultime cellule cerebrali, un’idea quasi geniale mi balena in
testa.
Mi
si è accesa la tipica lampadina da 100 Watt.
Blaise conosce Draco da secoli e di lui sa tutto, ma una
cosa in cui sono ferratissimi i migliori amici è l’antologia completa delle
conquiste amorose dell'’altro.
Basta azionare Blaise ruotando in senso antiorario la
chiave posta sulla schiena del mio Scorpioncino preferito e come se fosse un
pupazzo mi racconterà tutto. AhAhAh!! E chissà che non sbuchi la francesina da
strapazzo.
“Blaise, vorrei colmare una piccola curiosità su Draco,
magari potrei sfatare il mito di Hogwarts…”
Come inizio non c’è male, e lui naturalmente mi guarda
curioso.
“E
in che modo vorresti sfatarlo il mito di Hogwarts?”
Mi
tormento le dita… per la barba di Merlino, è difficile da
dire!
“Beh… mi chiedo se potessi farmi la lista completa delle
donne di Draco!”, ecco, l’ho detto!
Lui
mi guarda e poi scoppia a ridere; cosa c’è adesso da
ridere?
Mi
mordicchio il labbro inferiore, lui placa le immonde risate immotivate e mi
scombina affettuosamente i capelli.
“Dai su, preparati che sta per cominciare il racconto
più succulento della storia!”
Siiiii!!! Era questo che volevo sentire, vorrei poter
prendere appunti, ma mi rendo conto che ci fare la figura
dell'’idiota.
“Questa storia ha inizio nel lontano quarto anno ad
Hogwarts dove tra Ungari Spinati e
Sirene, Draco invitò Pansy a quel dannato ballo che li vide unirsi nel loro
primo bacio, dopo quello non ci fu più niente, ma all’inizio del sesto anno si
misero insieme e persero la verginità.
Il
caso volle che si lasciassero e Draco ebbe innumerevoli donne: Daphne
Greengrass, Mandy Avery, Vanessa Winnies, Ashley Belfy, Cassie Brownstone,
Cecily Cuffs, Casey Pollack, Magda Shaker…”
“Ma
non erano tutte Serpeverde del nostro anno, no?!”
“Ovviamente, erano quelle più carine, pensi che Draco
avrebbe mai avuto il fegato di toccare Millicent Buldstrode?”
Spalanco la bocca; frase velata per dirmi che Draco era
una macchina del sesso e basava tutto sull’aspetto della
ragazza?
Non
potevo aspettarmi altro da Draco Malfoy adolescente, al bando casti baci tra una
lezione e l’altra…
“Vedi? Neanche Potter avrebbe avuto questo coraggio!”
A
questa sottospecie di battuta resto impassibile, e spero non gli venga in mente
che non ho riso perché non ho capito la demenzialità della sua demenziale
battuta.
“Bene, dopo essersi passato metà del dormitorio, chi ha
avuto l’onore di incappare nell’angelo indemoniato?”
“Questa tua frase mi ricorda quel film babbano… quello
in cui…”
BLAISEEEEE!!! Non è il momento di fare i cinofili… devi
semplicemente arrivare ad una certa stronza francese che si chiama
Pauline!
“Dai su, lo conosci sicuro… c’era una che vomitava cose
verdi…”
Eh?
Le cose verdi le ho vomitate anch’io alle prime settimane di gravidanza, ma non
ero la protagonista di nessun film campione di incassi ai botteghini nel primo
week-end di programmazione.
“Ah
si… l’emorragista!”
“Esorcista, Blaise!”
Emoraggista?AhAhAhAh!!! Devo mantenere la serietà, anche
se precaria.
Non
posso assolutamente permettermi di farlo imbestialire prendendolo in giro per
questo piccolo errore…
Però scambiare l’emorragista per l’esorcista… è qualcosa
di SUBLIME!!!
“Esorcista? Eppure avrei giurato che fosse emorragista!
Comunque… continuiamo con il percorso amoroso di Draco…”
“Si, infatti…”, Herm, sei una grande!
“Dunque… dopo ha sposato Lynn e dopo due anni dalla sua
morte ha frequentato per un mese una certa Sabina Samung, poi gli ho organizzato
un appuntamento con Christine Davies, ma è stato un disastro e poi…
all’improvviso sei arrivata tu!Contenta?”
Insomma… mica tanto.
Alla fine Pauline la plus belle du monde è ancora un mistero per
me.
Forse oggi è l’ultima volta che vedo quella pazza
sclerotica della dottoressa Apple.
“Buonasera Hermione, Draco che piacere… nuovo taglio di
capelli?”
Sono sbalordita, è pensare che questa donna ha sempre
sostenuto di essere una cara amica di Draco.
Non
dico che bisogna andarci a letto per riconoscere una persona, ma almeno la
fisionomia rimane sempre quella anche se si cambia colore di capelli o ci si fa
un tatuaggio sul naso, con otto piercing sul sopracciglio.
Devo comunque dire che Draco si presenta più abbronzato,
infatti non è rimasta traccia della sua carnagione diafana, poi è più moro e
anche più perplesso visto che la faccia di Blaise è indecifrabile dopo aver
sentito quell’aborto della natura sparare stronzate.
“Siete sempre dell'’idea di non voler sapere il sesso
del fagotto?”
“Si!”, rispondiamo all’unisono ed io mi sento un po’ a
disagio.
Siamo usciti da quello strazio di studio medico e quando
i miei occhi incontrano una simpatica coppia con un bel bambino nel passeggino
scoppio a piangere come una poppante.
“Herm, cosa ti prende?”, Blaise mi si avvicina
comprensivo e mi porge un fazzoletto.
Continuo a singhiozzare.
Come potrei risponderti, Blaise? Potrei dirti che sono
terrorizzata all’idea che Draco possa avere un’amante e che di conseguenza sarò
costretta a crescere il bambino da sola?
Sono una Grifondoro è vero, ma è da tempo che mi sento
semplicemente debole e indifesa.
Amo
Draco e mi fido di lui, ma chi è questa Pauline che mi sta facendo uscire
pazza?
“Stai piangendo perché quella pazza mi ha scambiato per
Draco?”
Fosse per questo…
Se
non fosse per Pauline mi sarei scatenata in una risata
satanica.
Mi
fa sedere su una panchina e mi dà qualche colpetto sulla schiena mentre io
continuo il pianto disperato.
“Herm, mi sono stancato di fare monologhi, invece di
singhiozzare rendimi partecipe, così magari scoppio a piangere anch’io!”
Lo
guardo e gli regalo un timido sorriso.
“Aspettami qui, torno subito!”
Si
allontana correndo ed io mi porto le mani sul volto rigato dalle lacrime e
continuo a piangere sommessamente.
“Non sono molto bravo con queste cose, ma che ne dici?
E’ di tuo gradimento?”
Alzo lo sguardo e vedo Blaise, anche se un po’ sfocato
per vie delle lacrime, con un mega cono al cioccolato e panna in mano ed uno
zuppa inglese nell’altra.
E’
Marzo, non è tempo di gelati, ma non posso stare qui a criticare ogni
cosa.
Blaise con me è stato fin troppo
gentile.
Mi
porge il cono al cioccolato e lo afferro come una bambina impaziente di ricevere
le leccornie.
“Grazie Blaise, sei un angelo!”
E’
in leggerissimo imbarazzo, tanto da essersi portato la mano dietro la nuca,
tipico atteggiamento di chi si trova in imbarazzo.
“L’importante è che sia riuscito a farti smettere di
piangere, altrimenti cosa raccontavo a Draco?”
Già, cosa raccontavi a Draco.
Mangiamo il gelato e poi ci facciamo un giro ai Tiri
Vispi Weasley.
Mentre sto colloquiando amabilmente con Fred, Blaise
ritorna con un sacco di prodotti.
“Perché stai svaligiando il negozio?”
“Voglio semplicemente comprare una dozzina di
Caccabombe, tre paia di Orecchie Oblunghe, qualche Elisir d’Amore, qualcuna di
quelle fialette che sprigionano una puzza bestiale e tanti pacchi di Merendine
Marinare!”
Dovrei far presente a Blaise che Hogwarts l’abbiamo
abbandonata da un pezzo?
Naaa!! E’ così felice che non voglio rompere l’atmosfera
con le mie precisazioni pignole di merda.
“Finalmente siete tornati, dove siete stati?”
Draco è già a casa e questo mi solleva in parte; io mi
fido di lui, è di Pauline che non mi fido.
“Al
negozio dei gemelli Weasley.”
“Dove Blaise ha svaligiato il negozio acquistando cose
che servivano per la sopravvivenza ad Hogwarts non a quella dell'’ufficio.”
Proseguo io e scoppiamo a ridere mentre Blaise mette un finto
broncio.
“Quando ci sarà una noiosissima riunione le ingerirò e
sarò sicuramente più rilassato!”, ribatte il moretto
sicuro.
Lo
guardo allibita però non ha tutti i torti. Io le farei mangiare fino allo spasmo
a quella serpe di Jess.
“Caro amico sei geniale… dammene qualcuna, domani c’è
una riunione alla quale non voglio proprio andare!”
Non
voglio credere alle mie orecchie.
Sono discussioni tra uomini
maturi?
Gli
dò un buffetto sulla schiena, lui si volta verso di me e mi sorride in una
maniera dolcissima.
Mi
bacia e poi si prepara a rincorrere Blaise per le scale.
“Ricorda che posso esiliarti da questa casa!”
“Ricorda che tengo in mano il potere!”
Io
e Dana ci guardiamo e scuotiamo la testa, per poi sprofondare in una salutare
risata accoccolate sul divano pronte per guardare un film.
Cosa ne pensate di questo
capitolo?
Spero sia venuto fuori bene, i nomi lasciano a
desiderare lo so, ma spero che la loro stravaganza abbia reso il capitolo anche
vagamente simpaticoJ
Ringrazio infinitamente coloro che hanno recensito:
elegant loner, miss malfoy, marygenoana, lunachan62, topo e
Katiuz.
Ragazze grazie infinite e grazie infinite anche a chi ha
semplicemente lettoJJJ
Continuate a lasciare qualche commentino
però…
Sono quelli che mi
ispirano^____________________________________^
kisses
|
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Capitolo 29 *** Per fortuna esistono le amiche ***
amike
Sbadiglio, mi stiracchio, ma ho ancora le palpebre
pesanti.
Mi
giro verso la sveglia e sono le 11:00:00, dovrei alzarmi, ma è così bello stare
qui a non far nulla… non che possa fare qualcosa.
Almeno la colazione devo farla e poi alzarmi non mi
pesa; la mia gravidanza è abbastanza tranquilla. Sarò anche un dirigibile, ma
non sono costretta a stare tutto il santo giorno inchiodata a quel letto a
rimuginare sulla fame nel mondo o sull’effetto serra.
Con
passo lento attraverso il corridoio e poi mi accingo a scendere la rampa di
scale che mi porterà in cucina dove farò un’abbondante
colazione.
“Ben svegliata, cara!”
“Grazie”, credo di averlo mugugnato, sono ancora
impastata di sonno.
Ma
dove sta andando la signora Piddy con due tazze fumanti di
tisana?
Dana dovrebbe essere a scuola e Blaise e Draco nei
rispettivi uffici.
Ma
allora per chi…
“Signora Piddy?”
“Bisogno di qualcosa?”, mi chiede
gentilmente.
“Non proprio, solo una curiosità; ma quelle due tazze a
chi sono destinate?”
Entrambe spostiamo lo sguardo sul
vassoio.
“Il
Signor Malfoy e il Signor Zabini sono moribondi in preda a dolori allucinanti
sul letto!”
Breve, concisa… solo due parole: Merendine
Marinare.
Scuoto la testa e mi reco in cucina. Sono troppo
infantili per meritarsi una mia visita.
Una
buona tazza di latte con una cascata di cereali al cioccolato è quello che ci
vuole.
E
poi ho appena notato che la
Signora Piddy ha preparato una deliziosa torta
all’arancia. Due fette saranno mie.
Mi
sto ingozzando senza ritegno quando entra in cucina come una meravigliosa
visione, Draco..
Solo che mi sembra un tantino
stravolto.
Chiedo delucidazioni con lo sguardo e lui sempre più
abbattuto si accascia sulla sedia.
Porto una mano sulla sua guancia, le punte dei suoi
capelli mi sfiorano le dita e lui si lascia cullare dal mio tocco
leggero.
Ma
cosa gli prende? Perché è così silenzioso?
Vuole forse dirmi che ama Pauline e che il nostro amore
è finito?
Mi
sento morire…
“Draco??!!??”
Si
alza e si avvicina ad uno sportello da dove prende un flaconcino pieno di
pillole.
E’
una silenziosa richiesta d’aiuto affinché io capisca il perché faccia uso di
stupefacenti?
Lo
apre e tre pillole bianche cascano sul suo palmo, le guarda e le porta in bocca
facendole scendere con un sorso d’acqua.
“Se
ti dico Merendine Marinare?”
Strabuzza gli occhi e manda giù tutta l’acqua
all’interno del bicchiere come fosse del forte Wisky
Incendiario.
“Non nominarle, potresti ritrovarti con una cascata di
vomito sul corpo!”
Le
prime parole dopo minuti di silenzio, non so essere
commossa!
“Di
solito mangiando… AHIA…”
Mi
porto istintivamente le mani sulla
pancia.
L’ennesimo calcio della peste che abita il mio
utero.
“Ha
calciato?”
“Si, non vuole proprio stare
fermo!”
Porta una mano sul mio ventre ed è una sensazione così
bella.
Scalcia di nuovo, ma stavolta non lo sento… mi sto
cullando in questa sensazione paradisiaca.
Mi
sorride e mi posa qualche bacio sulle labbra.
Perché quel dannato cellulare suona sempre quando non
deve?
Lo
fa apposta?
E
se fosse Pauline?
Draco afferra il fastidioso aggeggio e sta per
rispondere, ma dopo aver lanciato un’occhiata dubbiosa al display si
blocca.
“Cosa succede? Perché non
rispondi?”
“Potter!”
Potter?
Finalmente si decide e risponde, mettendo il viva voce
affinché anche il Blaise moribondo riesca a sentire e senza l’uso delle Orecchie
Oblunghe.
“Malfoy vedi di fare le valigie…”
“Stai entrando in Menopausa, Potty? Mi sembri agitato!”
Si
sente un ringhio.
“Malfoy cerca di abbassare la cresta; sai perfettamente
che non mi piace interloquire con te, ma sei il migliore nel tuo campo… dunque
fai un minimo di valigia e preparati a passare quattro giorni a Berlino con la
signorina Mortièr…”
Draco appare ai miei occhi alquanto scocciato; ma
aspetta un momento, il cognome citato da Harry è francese…
Draco deve passare quattro giorni a Berlino con
Pauline?
Non credo di farcela…
Ed
infatti mi cade il bicchiere sul pavimento provocando un tonfo
tremendo.
Mi
sento sotto shock… e non è una bella sensazione.
“Senti Potty devo andare, non puoi davvero mandare
qualcun altro?”
“No
Malfoy, devi sottostare ai miei ordini!”
“Hai sentito cosa ci fa Blaise Zabini con la tua
stima?”
“Vagamente”
“Cerca di ricordare… perché io con i tuoi ordini ci
faccio la stessa cosa!”
E
detto ciò interrompe la conversazione.
Io
sono ancora ferma immobile; mi sento come un’attrice di un film in videocassetta
dove qualcuno disgraziatamente preme il tasto PAUSA e la mia immagine rimane
fissa sullo schermo per un periodo illimitato di tempo.
Qualcuno prema PLAY….
“Herm, cosa ti succede?”
Mi
sento così triste, e stavolta non basteranno Blaise e la sua simpatia per
tirarmi su.
“Devi realmente partire con quell’oca francese di
Pauline?”
Merda, ho parlato di Pauline ed è una catastrofica
catastrofe, perché io non dovrei essere a conoscenza di quella grandissima
stronza.
Lui
mi guarda un po’ accigliato, a dire il vero non so se è
accigliato…
Perché ancora non ho imparato a contare fino a dieci?
Eppure è quasi passato un anno da quando mi sono ripromessa di
farlo.
Accidenti a me!
“E
tu come conosci Pauline?”
Mi
avvalgo della facoltà di non rispondere.
Improvvisamente sentiamo un gran rumore, con molta
probabilità qualcuno è caduto dalle scale.
“Tranquilli sto bene!”
Blaise è ruzzolato giù dalle
scale…
Devo dire che sto cominciando a credere che la presenza
di Blaise nella mia vita sia provvidenziale.
Senza la sua naturale idiozia certe volte non so proprio
come farei; infatti Draco interrompe il suo monologo per andare a vedere se c’è
ancora qualche possibilità per il cervello di Blaise o se dopo questa caduta si
sono definitivamente perse le speranze.
Mi
sono rinchiusa nella nostra stanza, vorrei piangere, ma non ci
riesco.
Sono invasa dalla gelosia e devo dire che fa male… fa
male, molto male.
Però se da un lato mi sento le ossa intaccate dai vermi
della gelosia, dall’altro c’è qualcosa che mi spinge a credere che non devo starci male
perché Draco mi ama e me lo ha sempre dimostrato e che non sarà la prima venuta
a distruggerci la vita.
Chiudo gli occhi e cerco di prendere sonno, ma non ci
riesco.
Ho
gli occhi chiusi, ma non dormo… la porta si è aperta e ne è entrato
Draco.
Credo si stia preparando la valigia per i quattro giorni
meravigliosi che lo aspettano in compagnia di quella.
Odio questa sensazione che mi blocca, vorrei potergli
dire quello che sto passando, ma mi sento una stupida.
Sai Draco sono
gelosa della tua nuova collega… si proprio quella francese con lunghe gambe
snelle e con degli airbeg al posto del seno!
Dieci minuti
a fissarlo nell’oscurità, fino a che si china su di me e mi posa qualche
bacio sulla fronte e poi scende verso il naso, sulle guance e infine sulle
labbra.
Anche se fossi stata nella mitica fase R.E.M mi sarei
svegliata lo stesso ad un contatto così dolce.
Apro gli occhi e lui mi sorride.
“Questi quattro schifosissimi giorni passeranno in
fretta vedrai.”
“Speriamo!”
“Ti
amo!”
“Ti
amo anch’io!”
Ci
baciamo, il mio sembra quasi un bacio disperato, come se Draco stesse per andare
in guerra.
Se
ripenso alla storia, Inghilterra e Francia sono state spesso e volentieri in
guerra tra di loro.
E
anche oggi lo sono.
InghilterraVsFrancia,
HermioneVsPauline.
Riesco a tornare con i piedi per terra solo quando Draco
si smaterializza davanti ai miei occhi.
Una
fitta mi attraversa il cuore.
Stavo dormendo prima che Pansy iniziasse a saltare sul
letto.
Il
perché lo sta facendo? Ma per farmi svegliare, ovviamente!
Perché i Serpeverde non conoscono i metodi che conosce
tutto il mondo per svegliare una persona dormiente.
“Sveglia dormigliona!”
Lei
ha già partorito ed è felice come una Pasqua, lei può saltare, può ubriacarsi e
fumare, può bere caffè e può fare
sesso.
Per
la Barba di
Merlino… sono disgustata dai miei stessi pensieri.
“Pansy, potremmo intrattenerci come le persone normali?”
, chiedo stropicciandomi gli occhi.
“Magari a tavola, sto morendo di fame!”
E
così, controvoglia mi vedo seduta al tavolo della cucina mentre la signora Piddy
sta ultimando il suo riso al curry.
Maximilian dorme tranquillo e Pansy sgranocchia
grissini.
“Dov’è Lud?”, chiedo, almeno facciamo
qualcosa.
“In
ufficio, ci raggiungerà nel pomeriggio!Ma dov’è Draco? E Blaise?”
Già, dov’è Blaise? L’ultima cosa che ricordo è che è
ruzzolato giù dalle scale.
“Il
signor Zabini è in camera, ha un forte mal di testa e continua a
vomitare!”
E
se fosse in dolce attesa?
Questa è davvero una pessima
battuta.
“Draco è dovuto partire per Berlino”, dico afflitta e
abbattuta.
“Sei la solita, è mai possibile che debba sempre avere
ragione tu?”
“Naturalmente, non è una novità mio caro Aaron!”
Simpatico battibecco tra due bambini di sei anni appena
tornati da scuola.
Ma
perché tutti sapevano che oggi Pansy e figliolanza avrebbero pranzato
qui?
“
Ciao mamme!” dicono all’unisono per poi scappare verso il piano
superiore.
“Il
pranzo è praticamente pronto, non tardate a scendere!”, dice Pansy, ma i bambini
non sembrano voler ascoltarla, sono troppo presi dalle loro
discussioni.
Mangiamo parlando del più del meno e mi sorprende come Maximilian
riesca a dormire con tutto questo vociare, perché Dana e Aaron non ci vogliono
proprio stare tranquilli.
Stanno litigando a proposito dello zio Blaise, e la cosa
mi fa ridere parecchio.
“Noi andiamo a fare i compiti!”, annuncia
Dana.
“Tu, vai a fare i compiti… io andrò a
dormire.”
“Fa
come vuoi, se resti ignorante la colpa non è mia.”
Mi
ricordano me e Ron.
Scuoto la testa per scacciare il ricordo amaro e sorrido
platealmente a Pansy mentre le porgo il vassoio con i
biscotti.
“Hermione”
Poso lo sguardo su Pansy.
“Io
e te dobbiamo parlare!”
Strabuzzo gli occhi.
Cosa?
Ho
capito bene?
Siamo sedute sul divano ed io non so da dove
cominciare.
“Allora, cos’è che ti preoccupa?”
No
ti prego Pansy, scoppio a piangere se penso a Draco.
“Hermione dai… cos’ha fatto Draco per ridurti
così?”
Questa donna mi sorprende; come fa a sapere che sto male
e che c’entra
Draco?
Mi
porge un fazzoletto e mi asciugo le lacrime.
Sembra una scena di Disperate Housewiwes, magari poi
finiamo a parlare della misteriosa scomparsa della vicina che fino a ieri mi
aveva chiesto la ricetta dei biscotti alla carota.
“Allora?”, mi domanda impettita.
Ho
seriamente bisogno di sfogarmi con qualcuno, perché se continuo a tenere tutto
dentro scoppierò e sapendo che al momento le mie uniche amiche sono lei ed Emma
sarebbe un bene se mi aprissi con lei.
Jess neanche la considero.
“Mi
farà sicuramente bene… ieri ha chiamato una certa Pauline
e…”
Il
racconto è continuato con me in lacrime e lei che mi abbracciava e mi ha
riempita di parole confortanti.
“Sai che facciamo? Ci smaterializziamo a Berlino e la
picchiamo a colpi di Baguette.”
Sorrido, devo avere degli terribilmente rossi, ma non me
ne frega nulla.
Sto
riacquistando un po’ di buon umore in compagnia di Pansy, un po’ come ieri con
Blaise.
Sono troppo teneri con la sottoscritta, e dire che prima
non ci potevamo vedere e adesso mi ritrovo ad amare da Draco Malfoy, a essere
consolata da Pansy Parkinson che si sta dimostrando una buona amica e divertirmi
con Blaise Zabini.
Suona strano, ma è una sensazione
stupenda.
Din
Don.
Chi
sarà adesso?
Pansy va ad aprire la porta e con sorpresa vedo fare
capitolino dalla porta il viso sorridente di Emma che mi viene subito incontro
abbracciandomi calorosamente.
Ovviamente ne sussegue un alone di tristezza, c’è anche
Jess con lei.
Mi
saluta freddamente e mi porgono una scatola di cioccolatini e un grosso orso di
peluche.
“Grazie ragazze, non dovevate!”, dico
entusiasta.
“Infatti io ne avrei fatto volentieri a meno!”
Jess del cavolo! Continua a rompere nonostante io
aspetti un bebé?
Non
ha proprio pietà.
Ma
cosa bisogna fare con questa sottospecie di cubetto di ghiaccio?
Perché risente ancora degli effetti della
glaciazione?
“Oh
Herm, non riesco ancora a crederci!”
Emma è entusiasta ed ha quasi le lacrime agli
occhi.
Lei
si che dà soddisfazioni e non ha risentito degli effetti della
glaciazione.
Il
pomeriggio è trascorso sereno-calci del bimbo a parte- abbiamo gustato la torta
della signora Piddy e bevuto una sana tazza di tè alla menta per poi giocare con
Maximilian.
Un
pomeriggio divertente e rilassante, ma con una nota
stonata:Jess.
Jess ha gustato la torta e bevuto il tè, ma non ha
spettegolato con noi e non ha neanche giocato con il
piccolo.
E’
innaturale e con un sasso a posto del cuore.
Anche per me spettegolare non è il massimo; l’ho sempre
trovato di cattivo gusto, ma per un pomeriggio con le amiche posso sorvolare e
poi anche perché le amiche sono Pansy ed Emma, due donne molto intelligenti e di
classe.
Dovrei far conoscere al cubetto di giaccio, Calì e
Lavanda… con loro si che verrebbe voglia di vomitare.
“Buonasera affascinanti donzelle!”
Blaise… quasi mi mancava.
Con
fare galante fa il baciamano a tutte, ma Jess sembra non gradire le lusinghe del
bel Zabini e ritrae indignata la mano.
“Perdoni la mia galanteria milady, alle volte dimentico
che un simile atteggiamento così romantico potrebbe dare fastidio alle nuove donne!”
Mi
scappa un risolino e prontamente mi porto una mano alla bocca e cerco di
sigillarla per evitare di far scappare quella grande risata diabolica che
donerebbe al contesto.
Blaise e Pansy intanto mi lanciano occhiate
eloquenti.
Jess naturalmente sbuffa.
“Come stai?”, chiediamo all’unisono io e
Pansy.
Blaise sembra stare bene, ma credo che anche se avesse
il vaiolo sfoggerebbe sempre una certa classe.
Io
invece che ho solo preso le sembianze di un’orca assassina perché porto dentro
me il miracolo della vita, ho perso tutto il mio fascino.
Pansy ha partorito da due mesi ed è in perfetta forma.
Ma cos’ha fatto?
Esiste davvero la cicogna che ti porta il bambino
confezionato in un bel cestino di vimini con un bel nastro a seconda del
sesso?
“Molto meglio, grazie!”
Si
ravviva teatralmente i capelli e si accomoda accanto ad
Emma.
Io
intanto mi accingo a sorseggiare dell'’altro tè,quando Blaise prende
la MIA tazza senza
tanti complimenti e en sorseggia un po’.
“Puahh!”
Ha
davvero sputacchiato il tè?
Scoppio in una risata irrefrenabile; lo ha sputacchiato
su Jess, che appare ancora più burbera e accigliata.
Pansy è aggrappata ai braccioli della poltrona e sta
facendo di tutto per non ridere.
Dio
solo sa come ci riesce!
Emma è corsa in aiuto di Jess, e Blaise non si è ancora
reso conto di ciò che ha fatto.
“Che schifo!Come potete bere tè alla menta?”
Jess si è appena alzata infastidita e la signora Piddy
le sta mostrando dove si trova il bagno.
Avrei dovuto farlo io; ma vedere Jess con goccioline di
tè sputate da Blaise è uno spettacolo senza prezzo che va goduto fino in
fondo.
“Se
non ti piace e stai ancora male posso prepararti una tisana che mi prepara
sempre mia madre, che en dici?” , chiede Emma speranzosa a Blaise che
naturalmente accetta e credo proprio che gli si siano illuminati gli
occhi.
“Sarebbe meraviglioso, ti accompagno in
cucina!”
E
fu così che rimasi sola con Pansy.
“Mi
ero quasi dimenticata che Blaise stesse male!”, esordisco io e Pansy mi lancia
un’occhiata eloquente che nel personalissimo linguaggio muto Parkinsiano
significa
C’è del tenero
tra Blaise ed Emma?
Ed
io con altrettanta bravura le rispondo-sempre in maniera muta e servendomi dello
sguardo-
Non lo so, ma
sappiamo benissimo che Blaise ci prova con ogni cosa di sesso femminile che
respira.
Sinceramente non so come sia possibile tale
conversazione solo con lo sguardo; ma so che Draco è il mio maestro.. ad
Hogwarts colloquiavano con lo sguardo quando volevano andare a studiare nel bagno dei prefetti o
nell’aula vuota della Cooman.
C’ho impiegato due mesi, ma alla fine lo parlo
correttamente.
AHIA!!! Un altro calcio.
So
che è una sensazione meravigliosa, ma la prima volta… quando puoi far sentire
inferiore il padre che non sente un accidenti, ma poi diventa quasi esasperante…
ed è lì che il padre se la ride mentre tu ti pieghi per il
dolore.
“Dov’eravate tu e Draco in quella foto?”, per fortuna
esiste Pansy che mi salva dai miei contorti pensieri.
“In
una delle mille proprietà di Draco. Qui siamo a Nottingham… voleva farmi
festeggiare il compleanno in maniera speciale!”
Che
bei ricordi!
Ci
siamo divertiti tantissimo… soprattutto perché siamo stati lì una settimana
senza rotture.
“Romantico e quasi da diabete, giusto?”
“Indescrivibile, è stato come vivere un
sogno!”
Ed
effettivamente non riesco ancora a credere che abbia realmente vissuto
un’esperienza così…
Ero
sperduta in una villa immersa nel verde con rose dappertutto e un piccolo
ruscello che scorreva poco distante.
Era
da fiaba.
E
poi sono stata in compagnia del mio principe azzurro che non mi ha fatto mancare
nulla; e poi stare accoccolata sotto le coperte con lui anche solo a parlare e
ridere è qualcosa di meraviglioso.
Quanto mi manca in questo istante.
Vorrei che fosse qui, che mi abbracciasse e che mi
dicesse che mi ama.
Ma
lui non è qui è a Berlino in compagnia di quella…
“Herm, tutto bene?”
Mi
sento strana.
“Si”
“Herm??!??”
Ma
cosa vuole?
“Si?”
“Ti
si sono rotte le acque!”
Effettivamente ora che ci penso… mi sentivo un po’
bagnata.
__________________________________________________________
Salve mie adorate, eccomi con il nuovo capitoletto, cosa
ne pensate?
I
commentini sono sempre ben accetti.
Adesso mi dedicherò ai ringraziamenti di coloro che mi
fanno sorridere quando leggo i commentucci.
GRAZIE a: maddy 91, miss
malfoy, elegant loner, alexandra jane, lunachan62, Master Ellie e
topo.
Infinite grazie.
Ma
secondo voi il figlio di Draco ed Hermione, sarà maschio o
femmina?
Kisses
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Capitolo 30 *** Pronti, Partenza... Via! ***
pronti
Mi si sono davvero rotte le acque?
Se
ho letto bene la Guida al Parto che mi ha regalato mia madre
tra un po’ verranno a farmi visita le contrazioni e credo proprio che debba
recarmi al San Mungo, ma questo solo quando Pansy la smetterà di guardarmi e si
deciderà a fare qualcosa.
“Pansy, vuoi forse che partorisca sul tappeto?”
La
sento… la prima… quelle maledette stanno arrivando.
Dio
che doloreeeeee!!!!
“Devo smaterializzarmi da Draco!”
Cosa?
“Pansy sono io che devo partorire non Draco, io sto
soffrendo in una maniera indescrivibile… lui sarà da qualche parte a Berlino a
sfoggiare il suo tedesco!”
Mi
prende la mani e mi guarda con occhi sognanti.
Cosa le prende?
“L’unica che può smaterializzarsi sono io, Jess ed Emma
sono babbane E Blaise andrebbe dietro a qualche tedesca… e non andrebbe bene!”
Questo me lo dice all’orecchio lontano da orecchie
indiscrete.
La
situazione si sta complicando irrimediabilmente; cosa ne facciamo ora di Jess ed
Emma?
Non
solo devo preoccuparmi di dare la vita a mio figlio, devo pure preoccuparmi di
Jess e del suo viaggio nel mitico mondo magico.
“Vado ad avvertire Blaise, ok?”
Sembra vagamente in preda
all’isterismo.
Ed
io cosa faccio mentre lei si strappa i capelli?
Credo sia meglio sedermi e aspettare il ritorno di Pansy
e magari qualche altra contrazione verrà a farmi visita.
Din Don
Sono forse le contrazioni che hanno deciso di passare
dalla porta?
Sono ufficialmente disponibile a passare il resto della
mia vita al San Mungo per curare la mia persistente malattia
mentale.
Perché ho come l’impressione che siano tutti
tremendamente occupati per rispondere?
Dove diamine si è imboscata la Signora Piddy? Jess è stata
risucchiata dallo scarico?
La
tisana è infinita per Blaise ed Emma?
E
Pansy? Sta cercando la macchina fotografica per immortalare
Berlino?
Din
Don
Ok
ho capito, deve sacrificarsi la donna gravida.
“Ciao
Lud”
“Ciao Herm, come stai?”
“Benissimo… mi si sono solo rotte le acque!”, dico
sfoggiando un sorriso.
Lui
mi guarda basito.
“E
gli altri dove sono? Draco? Perché non ti hanno portata in
ospedale?”
Bella domanda.
E
se regalassi cento mila galeoni a chi riesce a trovarmi una risposta
soddisfacente?
Mi
cinge le spalle con un braccio e mi fa accomodare sul divano, poi lo vedo
inoltrarsi per le scale ed un dubbio atroce mi assale; e se fossero stati tutti
risucchiati dalle pareti della casa?
“Herm presto… dov’è la borsa con le cose necessarie per
il bimbo?”, Pansy è tornata da me… alla fine le pareti non risucchiano nessuno.
Peccato però… sarebbe stato divertente!
“Quale borsa? Ti ricordo che io avrei dovuto partorire
tra tre settimane!”
Mi
guarda con fare severo.
“Tu
e il tuo caro Draco non avete mai pensato ad un falso
allarme?”
A
dire il vero no.
Secondo la mia immaginazione io in questo istante sono
sulla barriera corallina con indosso un bikini molto provocante, ho i capelli al
vento e sfoggio un’abbronzatura da fare invidia a Blaise, un simpatico aborigeno
mi porge un cocktail dentro ad una noce di cocco con una cannuccia coloratissima
e tanti ombrellini decorativi.
Quando il mio vago pensiero svanisce con un Puff, Pansy
sta facendo esercizi di respirazione. Per intenderci quello che dovrei fare io;
quello strazio di corso che ho fatto con Draco dovrà pur servirmi a qualcosa,
no?
“La
situazione si complica.”
Non
dirlo a me.
“Vado a prepararti un minimo di borsa; tu intanto cerca
di stare calma, ok?”
Annuisco convinta e forse tra tutta questa gente che mi
ha invaso casa, sono quella più calma.
Ormai sono l’asso delle contrazioni. Se devo essere
sincera mi stanno pure annoiando, non sono più così
entusiasmanti!!!
Qualche minuto fa Pansy mi ha portato il borsone ed è
andata a Berlino per prelevarmi Draco e magari riuscire a renderlo partecipe
della nascita di suo figlio o figlia.
Jess è andata via indignata.
Lud
credo stia tentando di tenere buoni Dana e Aaron e cercando contemporaneamente
di far addormentare Maximilian che sta urlando come un
ossesso.
La
Signora
Piddy è scomparsa ed io
aspetto pazientemente Blaise ed Emma, e cerco di avere una scossa di Adrenalina
guardando Psycho, ma neanche la storia di un pazzo criminale mi
elettrizza…
“Oh
Herm scusa, adesso ci smaterializziamo al San Mungo e…”
Faccio segno di tacere a Blaise, ma l’unica cosa che
ottengo è il suo sguardo sconvolto su di me; ed io sono arrivata ad una
sconvolgente verità: Blaise è un’idiota.
Come può parlare di smaterializzazione e San Mungo
davanti ad Emma nota ragazza babbana?
Cosa dirà adesso? Potrei sempre dirle che il linguaggio
adottato dai giovani d’oggi un po’ come la tipica espressione: Ciao bella, come ti butta?
“…
e poi aspettare Draco e Pansy, sperando che la medimaga Apple vedendoci non
abbia un infarto…
Altro problema.
“Blaise, non credi di stare usando parole che Emma
potrebbe non capire?”, chiedo
penetrandolo con lo sguardo e aspettando che la sua testa bacata arrivi al
difficile concetto a cui voglio che lui arrivi.
“Ti
riferisci a quello?”
Resta un’ultima cosa da scoprire: Chi è il suo
spacciatore?
“Proprio quello!”
Che
figuraccia, Emma è qui davanti a noi e sembra stia
ridendo.
“Io
so già tutto su quello!”
COOOOOOSA???!!!???
“Per quello
cosa intendi? Ci sono vari modi di intendere quello, ad esempio…”
So
di essermi persa nei lussureggianti labirinti della mia mente
malata.
“Sono una strega anch’io!”
La
cosa più scioccante di questa giornata non è il fatto stesso che io stia per
partorire con tre settimane d’anticipo, ma venire a conoscenza del fatto che la
mia dolcissima datrice di lavoro è una strega. Qualcuno mi aiuti a raccogliere
la mandibola dal pavimento.
“Herm chiudi la bocca, il bambino non uscirà da lì, e
poi Emma è una strega, non è fantastico?”
Hai
detto bene Blaise, è fantastico ed infatti io mi sento dentro un film di
fantasia misto a fantascienza.
“Sono più piccola di voi di due anni ed ero a
Corvonero!”
SHOCK
Ho
le contrazioni… non ho le contrazioni.
Finalmente dopo la sconvolgente rivelazione sono al San
Mungo in una tipica stanza d’ospedale e aspetto che l’utero raggiunga una
dilatazione di dieci centimetri, e trovo la cosa altamente
disgustosa.
Dieci centimetri non sono pochi e sembrerà di avere una
spelonca tra le cosce.
“Grazie al cielo Blaise non ti ha portata in uno Zoo
Safari!”
Pansy finalmente è tornata, Blaise ed Emma mi hanno
lasciata in balia di me stessa e mi stavo annoiando.
“Perché avrebbe dovuto?”
“Ovvio… stiamo parlando di
Blaise!”
Afferrato il concetto.
Mi
aggiusta il cuscino e mi versa un bicchiere d’acqua-che io non voglio-ma che
accetto perché è stata fin troppo gentile con la
sottoscritta.
“Dov’è Draco?”
“Sta per raggiungerci, l’ho
trovato…”
Oh
mio Dio, dove l’ha trovato? Mezzo nudo con Pauline? In atteggiamenti promiscui
sopra il tavolo della Sala Riunioni?Dove?
“…ad una riunione con una moltitudine di tedeschi
massicci. Appena gliel’ho detto non riusciva a crederci e ha detto che cercherà
di liquidarsi il prima possibile i Crauti Giganti da davanti per venire da
te!”
Mi
si illuminano gli occhi e scoppio in lacrime. La mia stupida immaginazione
galoppante ha galoppato in maniera errata… sono così felice che non riesco a
percepire neanche un minimo dolore e tutto profuma di rose e mughetto, tutto mi
sembra diverso… più stabile forse.
“AAAAAAHHHHH!!!”
Strano, ma vero non sono stata io a
gridare.
“Che urlo disumano, hai sentito Herm?”
“Si! Sarà qualche altra donna in preda alle
contrazioni!”, dico con fare saccente. Eh già alle volte credo di essere ancora
un’adolescente.
“Credo la metteranno in quel lettino!”
Che
noia! Adesso dovremmo sorbirci le sue urla Kingoniane.
Sbuffiamo sonoramente , mentre la donna che ha
inghiottito una scimmia urlatrice fa il suo ingresso nella stanza su una sedia a
rotelle, e due infermieri la aiutano a sistemarsi sul
lettino.
Devo dire che la sua pancia è molto più gonfia della mia
… meglio così, almeno io non sono così impedita.
“Non c’è nessun parente o amico ad assisterla?”, chiede
uno degli infermieri.
Lei
è totalmente sudata a fa fatica a respirare.
“Dovrebbe arrivare il padre del
bambino”
Chissà perché manca sempre il padre del bambino…
Dove diamine è Draco?
“Crede arriverà tra breve?”, ma quella supposta
ambulante non vede come soffre quella ragazza?
“Non ne ho idea, è un uomo molto impegnato…”, ribatte la
ragazza.
A
quanto pare la supposta ambulante si sta grattando la pancia… e dico pancia
perché non sono una donna che usa un linguaggio scurrile e boccaccesco, perché
altrimenti avrei messo nella frase la parte che negli uomini sta a sud
dell'’Equatore.
Finalmente le due supposte se ne sono andate e il
silenzio si è impadronito della stanza. Pansy si è accomodata sul mio letto e
sta sfogliando svogliatamente una rivista di moda.
“Herm, dobbiamo andare a fare shopping… quest’estate si
userà molto il rosso!”, lo dice con molto entusiasmo indicandomi una gonna di
raso rossa con degli stivali in pelle di camoscio del medesimo colore. Completo
molto chic che le starebbe d’incanto.
“Sarebbe divertente lasciare i bambini in balia dei
padri”
“A
proposito di padri, credi che Lud sia capace a badare a Maximilian, Aaron e
Dana?”
Ci
guardiamo, scuotiamo la testa e scoppiamo a ridere.
Lud sarà
sicuramente in piena crisi esistenziale.
“Sei Pansy Parkinson?”, le nostre risate vengono
sovrastate dalla giovane donna dalle urla Kingoniane.
Pansy sorride e si volta verso la donna portandosi i
lunghi capelli sulle spalle.
“Si, e tu sei?”
“Pansy, non ti ricordi di me? Sono Millicent
Buldstrode!”
??!??!!!
Mio
attuale pensiero contorto e complesso.
“Millicent, che piacere!”, si alza e va a salutare
calorosamente la sua vecchia compagna di Casa; io credo di averla rivista alla
rimpatriata del 4 Giugno, e se ricordo bene Gary Lerrys ha richiesto l’aiuto di
Blaise per scrollarsela di dosso.
Chissà chi ha avuto il coraggio di metterla
incinta…
Stare a stretto contatto con ex-Serpeverde mi fa male,
mi ha intaccato le difese immunitarie… sto diventando
cattivella.
Mentre Millicent e Pansy si raccontano aneddoti da
Serpeverde -tutto questo tra una contrazione e l’altra- io invece tra una
contrazione e l’altra mi chiedo in base a cosa dicono che l’arancione sarà il
colore dell'’autunno e il verde evidenziatore quello
dell'’estate.
“Amore, come stai?”
Io
questa voce la conosco, ha il fiatone, ma la conosco
ugualmente.
Al
diavolo il giallo, l’azzurro e il nero… Draco è arrivato
finalmente.
E’
praticamente bellissimo nel suo completo giacca e cravatta… lui è sempre
bellissimo.
Getta in malo modo la 24ore sul pavimento,e mi prende il
viso tra le mani per baciarmi.
“Sto bene, devo solo aspettare una dilatazione di dieci
centimetri.”, farfuglio e lui mi sorride dolcemente.
“Scusa per il ritardo, ma quei dannati tedeschi mi hanno
fatto perdere tempo e poi ho incontrato all’ingresso quel dannato Potty e
abbiamo avuto un simpatico scambio di opinioni.”
Immagino in che toni si è svolto il simpatico scambio
d’opinioni…
“Ti
ha anche detto cos’è venuto a fare al San Mungo?”
Questa cosa mi sta incuriosendo più della
dilatazione.
“Ha
detto che sono affari segretissimi e della massima importanza e che non ero
tenuto a sapere i particolari! Ma poi si è reso conto che io non gli avrei mai
chiesto i particolari e lui è diventato paonazzo ed ha fatto cadere un
infermiere, e si è giustificato dicendo:
io sono il Ministro… stia attento a dove mette i piedi!”
Quando Harry era il mio migliore amico e poi mio marito
non era così, era più sicuro di sé, le sue conferenze erano sulla bocca di tutti
positivamente e non faceva cadere gli infermieri del San
Mungo…
Un’altra dannata contrazione.
“AAAHH”
“Amore tutto bene?”
Insomma, non è una cosa molto rilassante avere le
contrazioni, e poi non mi è neanche congeniale aspettare una dilatazione di
10
centimetri.
“Tutto ok!”
Mi
accarezza dolcemente la guancia, ma il momento di idillio viene distrutto dalle
urla della Buldstrode.
Credo proprio che lei partorirà prima di me ed io questo
non posso sopportarlo.
“Scusi, ma il padre di suo figlio è arrivato?”, è
rientrata una delle supposte ambulanti con una cartellina tra le
mani.
“Non ne ho idea!”
Draco mi sorride sornione.
In
un certo senso la
Buldstrode mi fa pena; per fortuna ho il mio Draco accanto,
anche se per adesso sto iniziando a nutrire istinti assassini verso
tutti.
Il
mio sguardo si posa sui loro visi rilassati, sulle loro pance assolutamente
piatte e sui loro jeans taglia 42…
Un’altra contrazione in arrivo.
“AAAHHH”
A
quanti dannati centimetri siamo arrivati?
“Buonasera Draco” è arrivata la dottoressa Apple più
svitata del solito, e guarda torva Draco “hai deciso di tornare al biondo? In
tutta sincerità… il castano scuro non ti si addice!”
“Co…”
Gli
faccio segno con la mano di lasciar perdere i vaneggiamenti della
poveretta.
“Buonasera Hermione, noto con piacere che sei in preda
alle contrazioni!”
Nota con piacere?
Come si può trovare piacere in queste cose lancinanti
che mi stanno facendo uscire pazza?
Stringo forte la mano di Draco e credo di avervi ficcato
anche le unghie.
Vedo Draco mordersi il labbro inferiore, ma non dice
nulla.
“Siete pronti a diventare genitori?”
Non
lo so brutta deficiente!
Non
si fa mica un corso prima, l’unica cosa che so è che voglio che tutto questo
finisca al più presto.
Draco mi sta guardando ed è come se attraverso i suo
occhi dal colore così inusuale mi stia dicendo di pensare ad altro e lasciarla
sbattere.
Ed
è propriamente quello che voglio fare.
“Scusi, ma a quanti centimetri
siamo?”
La
dottoressa Apple si volta verso colei che ha parlato, cioè Pansy e la distrugge
con sguardo severo e un leggero corrugamento della fronte.
“Lei è della famiglia?”
Ma
quanto è scema?
Draco lascia la mia mano e corre a cingere la vita di
Pansy, le schiocca un bacio sulla guancia e inizia la mitica presa per i
fondelli.
“Lei è la mia amante!”, annuncia gaio, mentre Pansy
annuisce in maniera molto convincente mentre lo sguardo severo e incredulo della
pazza continua a sovrastarla.
“E
tu ci convivi bene con l’amante di Draco?”, mi chiede.
Mi
sembra quasi di rivivere la scena dei salmoni norvegesi con
Calì.
Quanta gente stupida esiste al
mondo?
E
poi perché la conosco tutta io?
Mi
schiarisco la voce “ Si, questo strano rapporto ci lega di più l’una all’altro!”
Lei
annuisce alle mie parole, mentre Draco e Pansy sorridono
soddisfatti.
“Non condivido pienamente, ma se questa situazione per
voi va bene, non posso di certo intromettermi… dunque… siamo arrivati ad una
dilatazione di sei centimetri!”
“Ne
mancano ancora quattro?”
“Se
la matematica non è un’opinione è proprio così signorina Granger!”
Stupida, idiota, cretina, pazza, svitata
rompico…
Sorrido amabilmente e Pansy esce con
lei.
Draco mi posa un bacio sulla
fronte.
“Avevi ragione sulla instabilità mentale della
dottoressa Apple!”
“Ti
sei deciso finalmente a darmi ragione!”
Dico mettendo un finto broncio.
Un
altro bacio, ma stavolta sulla punta del naso.
“Solo per oggi, non farci l’abitudine!”
“Milly scusa per il ritardo, ma in ufficio
c’era…”
Io
questa voce la conosco piuttosto bene, e credo che anche Draco la conosca
bene.
Ci
giriamo senza pensarci due volte.
“Potty, hai sbagliato reparto, quello per malattie e
ferite magiche dove è ancora ricoverato Allock è al secondo
piano.”
Harry sembra quasi ringhiare.
Tappo la bocca a Draco con una mano “ Ciao Harry, come
mai al San Mungo?”
Lui
diventa rosso fuoco in un colpo solo, è una domanda così
inopportuna?
Se
la risposta è positiva; da quando è diventata inopportuna?
“Sono qui di… passaggio” deglutisce sonoramente e credo
anche che la cravatta stia cominciando a stargli stretta.
“Amore mancano solo due centimetri!”
Amore? Perché la Buldstrode lo ha chiamato
amore?
Rivolgo la mia attenzione verso l’espressione tesa che
sfoggia il Ministro e poi scoppio in una risata silenziosa con
Draco.
“Ehm… si, certo.”
“Dov’è finita la tua spavalderia, Potty?”
“Malfoy, stai per diventare padre… un minimo di
decenza!”
Draco inarca un sopracciglio.
C’è
un paradosso, perché Harry e Draco visti da un estraneo dovrebbero apparire come
persone adulte e coscienziose, ma da un interno che come me li conosce entrambi
nel profondo, appaiono come quei due adolescenti imbecilli che vivevano in quel
di Hogwarts.
“Potter ma non mi dire, so perfettamente cosa vuol dire
essere padre. Tu piuttosto, chi è la madre di baby Potty?”
Ottima domanda, chi è la madre? Non riesco a credere che
sia la
Buldstrode…
È
inconcepibile, immorale, innaturale,impossibile… è come se il mio pesce rosso
invece di mangiare il suo puzzolente mangime si nutrisse di spaghetti
all’italiana.
E’
come dire che Calì Patil ha un neurone non ancora intaccato da strati di
maionese.
E’
come se Lavanda Brown vincesse il Premio Nobel per la
serietà.
E’
come se Jess mostrasse affetto e calore verso un essere
umano.
E’
un concepimento che ha dell'’assurdo.
“E’
Millicent!”, risponde in un sussurro.
Draco storce la bocca in una smorfia, forse neanche lui
riesce a crederci e si è fatto le mie stesse paranoie
mentali.
Oh
merda, un’altra contrazione.
Mi
contraggo anch’io dal dolore, questa è davvero tosta.
Intanto in simultanea credo che la Buldstrode stia per dare
alla luce Baby Potty; infatti le supposte ambulanti accorrono e spingono il
lettino su cui è sdraiata in Sala Parto e naturalmente Harry va via con
loro.
“Non so se essere triste o felice per Potty.”
“E’
uno stronzo,avere una famiglia con la donna che diceva di amare era troppo
complicato, ma mettere incinta una ragazza che non ha mai considerato neanche
per prenderla in giro va bene, sono io che non andavo bene?Ero così
sbagliata?”
Sono arrabbiata, non che me ne freghi qualcosa di Harry
ormai, ma è sempre triste sapere che il tuo matrimonio è finito perché lui non
ti considerava più e non voleva avere neanche figli, e adesso che mi ritrovo in
un ospedale perché sto per dare alla luce il figlio di colui che è riuscito a
farmi stare nuovamente bene e felice, trovo una stupida nelle mie stesse
condizioni e riesco a scoprire che il bambino che sta per nascere è di Harry;
l’uomo che io ho amato con tutta me stessa per anni.
Ho
gli occhi lucidi, voglio ricacciare le lacrime, ma non ce la faccio, senza che
posso fare niente iniziano a scorrere sul mio volto annebbiandomi la
vista.
Sento due braccia forti abbracciarmi e cullarmi
dolcemente.
“Lo
sbaglio non l’hai fatto tu, è solo colpa sua, non avrebbe dovuto lasciarti
andare, sei una donna meravigliosa sotto tutti i punti di
vista”
Scioglie l’abbraccio e vedo i suoi occhi che mi guardano
in una maniera strana, come se ci fosse un po’ di quello che c’era nel lui
adolescente.
“Sono comunque offeso…”prosegue quasi con fare arcigno,
“non vado bene come il rimpiazzo di Potty?”
Un
sorriso si fa spazio tra le lacrime e noto che anche lui vorrebbe ricambiare il
sorriso,ma la sua sceneggiata non glielo consente.
“Come rimpiazzo vai più che bene, è solo
che…”
La
frase lasciata a metà fa molto donna vissuta e poi distolgo lo sguardo e inizio
a giocherellare nervosamente con un lembo del lenzuolo.
“E’
solo che?”, si sta irritando sul serio. Molto bene.
“E’
solo che tu…”, mi sta scrutando attentamente.
“Che io?”
“Che tu sei molto più bello,intraprendente,
intelligente, ironico… e poi te l’hai mai detto nessuno che baci da dio?”
Picchetta l’indice sulle sue
labbra.
“Sai Granger…”, si china verso di me e percepisco il suo
respiro confondersi con il mio
“Cosa Malfoy?”
“Me
l’hanno detto in molte, ma sei tu quella che mi fa sentire fortunato come un
dio.”
Siamo vicini, voglio baciarlo, ma lui sembra volermi far
bramare ancora il contatto ed io non resisto; so anche che la situazione ha del
tragico visto che io starei per partorire, ma come si può dire di no alle labbra
di Draco Malfoy?
Nessuna ci riuscirebbe e infatti afferro la sua camicia
e lo trascino verso di me, finchè la sua lingua non si fa spazio nella mia bocca
e iniziamo la piacevole tortura.
“Ma
insomma, vi sembra questo il momento di dar vita a certe scene? Siamo in un
ospedale per Merlino!”
“Mamma?”
Mamma??!!? Questo significa che Narcissa Black Malfoy ha
appena visto la scena di suo figlio che baciava una sporca
Mezzosangue?
“
Sono felice di vederti, Draco. E tu Hermione, come stai?”
Perché questo attacco di logorrea nei miei
confronti?
Le
due volte che l’ho vista non mi ha dato l’impressione di essere una gran
oratrice.
“Tutto bene,grazie!”
Più
che altro avrei voluto dirle che sto male perché Draco si è staccato da me, però
certe cose è meglio che le suocere non le sappiano.
“Spero non ti dispiaccia Hermione, ma io e Lucius siamo
andati a trovare i tuoi genitori.”
Oh
mio Dio, e con questo cosa vuole dire? E’ la tipica espressione da Mangiamorte
che tradotta vuole dire: li abbiamo
squartati e di loro non ne è rimasto nemmeno un pelo?
Sto
iniziando ad avere paura; dove accidenti ho messo la
bacchetta?
Ma
non ho tempo per applicarmi maggiormente, sono stata invasa dai tentacoli di mia
madre.
Non
che mia madre sia una specie di Piovra Gigante, ma è la stessa sensazione che si
prova quando la mammina inizia a stritolarti
amorevolmente.
“Amore, come stai? Tutto bene? Quanti centimetri
mancano? Ti senti pronta? Vuoi un bicchiere d’acqua? Vuoi che ti alzi i capelli
in una coda?”
Circa dieci domande fatte tutte insieme, ma la cosa più
bella è che l’unica cosa che volevo sapere non mi è stata
detta.
“Dov’è papà?”, chiedo con un fil di
voce.
Lei
ha ben deciso di lasciarmi andare dalla sua ferrea morsa ed io ricomincio ad
immagazzinare ossigeno.
“Papà è giù con Lucius!”
“Con Lucius?”, io e Draco ce ne siamo usciti con la
stessa domanda nello stesso istante, solo che la mia è rivolta alla mia mamma
mentre la sua alla sua nobilissima madre.
“Niente paura, tuo padre sta cercando di instaurare un
rapporto con Alan Granger, ha detto che non vuole propriamente essere suo amico,
ma ritiene che un rapporto civile che rasenti la civiltà è d’obbligo!”
Eh?
Sono quasi sconvolta.
“AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH”
“Tesoro ti senti bene?”
Le
vedo entrambe avvicinarsi alla sottoscritta che ha tirato quell’urlo
disumano.
“Per niente.” Ruggisco.
“Signorina, è pronta per andare in Sala Parto!”
Sento le rotelle del letto scricchiolare e mi vedo
immersa in un lungo corridoio.
Ci
siamo quasi ed io non ho la minima idea di quello che devo
fare.
Sarò in grado di spingere con tutte le mie
forze?
Mio
padre e Lucius si ammazzeranno?
Dove sono Blaise ed Emma?
“AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH”
Siamo entrati in una sala verde e vedo Draco
sorridermi.
“Hermione, al mio tre devi spingere con tutte le tue
forze,ok?”
Annuisco sicura, e improvvisamente una scritta al neon
si deposita nell’anticamera del mio cervello.
Come lo chiamiamo?
Imploro il vostro perdono, forse vi aspettavate la
nascita del bimbo o bimba, vero?
Mi
sono lasciata un po’ prendere la mano e in questo capitolo proprio non
c’entrava.
JJJ
Inoltre spero che la mia scelta di intromettere anche i
coniugi Malfoy non sia risultata pateticaL
Ma
poi ditemi voi… come sempre vi esorto a commentare e intanto passo ai
ringraziamenti per coloro che hanno lasciato delle bellissime
recensioni.
Mi
dispiace tanto non avervi svelato il sesso del pargolo.
Un
MEGA GRAZIE a: Drachetta’91, andromeda89, Master Ellie, miss malfoy, lunachan62,
maddy91,topo e Steelrose Alchemist.
Spero lasciate un commentino anche a questo
capitolo.
kisses
|
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Capitolo 31 *** Finalmente genitori ***
genitori
Da
quanto si evince dal capitolo, finalmente verrete a conoscenza del sesso del
figlio di Draco ed HermioneJ
Buona letturaaaaaaa
___________________________________________________________________
Mi
sembra di morire, le contrazioni sono una dopo l’altra, credo di aver rotto la
mano a Draco e credo anche di essere una Banshee, date le mie
grida.
“Hermione, spingi con tutte le tue forze!”
“AAAAAAHHHHHHH!!!”
“Bravissima Hermione… devi
rifarlo.”
Ma
le sembra una cosa per cui la gente è ben lieta di fare il
bis?
Io
non ce la faccio.
Sono sudata da fare schifo e sto anche distruggendo la
mano a Draco ed io non posso distruggerla, le sue mani sono preziose. In tutti i
sensi.
“AAAAAAAHHHHHH!!!”
“Complimenti per l’energia, la testa è uscita, Draco
vuoi vedere?”
Perché c’è così tanto gente che guarda in mezzo alle mie
gambe?
E’
un pensiero molto triste il mio, ma giuro che non ce la faccio più a spingere e
voglio con tutto il cuore che mio figlio o figlia esca il prima
possibile.
La
pacchia è finita piccolino.
“AAAAAAAAAAHHHHHHHHH!!!”
“Anche la spalla è fuori, continua così!”
Basta, non m’interessa. Voglio dormire e poi svegliarmi
e fare una rapina in banca e scappare con il malloppo in
Messico.
“Hermione dai che ci sei, un’ultima spinta e finalmente
questi assurdi dolori saranno un lontano ricordo!”, stupida dottoressa Apple dei
miei stivali…
“Sicuro che non sono due gemelli?”
Eh?
Che cos’ho detto? Perché non collego mai cervello e bocca?
Quella dannata lista che avevo intenzione di stilare
deve essere rifatta, ci sono troppe cose che dimentico di
fare.
“Herm, perché parli di gemelli?”, sapevo che avrei
suscitato la curiosità di Draco.
Gli
stringo più forte la mano.
“Perché non voglio… che… mi venga detto che devo…
resistere…. Ancora un…po’ perché c’è un altro
marmocchio….”
Non
riesco neppure a parlare, ho il fiatone, sono sudata ed ho i capelli appiccicati
sul viso.
Una
visone degna dl film che piace tanto a Blaise… L’emorragista.
“Vai con la spinta!”
“AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH!!!”
Spero che adesso sia finita.
Mi
butto di schiena sul cuscino e cerco di riprendermi, quando un vagito mi arriva
alle orecchie come una dolce melodia.
“Draco, Hermione… complimenti, è un bellissimo
maschietto!”
La
dottoressa Apple porge il fagottino a Draco, lui è visibilmente emozionato e
credo abbia anche gli occhi lucidi.
“Posso vedere nostro figlio?”, chiedo quasi in un
sussurro.
Draco me lo porge ed io lo stringo forte a
me.
E’
così piccolo… non posso dire che è bello perché proprio non lo è. E’ pieno di
placenta e sangue e poi non riesco a capire se ha qualche pelo in testa, l’unica
cosa che spicca sono gli occhi, belli e magnetici come quelli del suo
papà.
Le
supposte ambulanti hanno portato il nostro bambino non so dove ed io mi ritrovo
stanca e felice nella stanza di prima accanto a Draco che per l’occasione si è
sdraiato accanto a me.
“Chi l’avrebbe mai detto che io e te un giorno avremmo
avuto un bel bambino?”
“Forse la Cooman l’aveva predetto, ma non ce
l’ha mai voluto dire!”
“Sai Hermione, alle volte credo davvero che se ti
prendevo in giro ad Hogwarts c’era un motivo!”
“Incontrare Dana al supermercato però… è stato
provvidenziale!”
Rimarrei così insieme a lui per sempre, ma una delle
supposte ci interrompe, finalmente il nostro bambino ancora senza nome, è con
noi e possiamo cullarlo e adorarlo per tempo infinito, cioè fino a quando non
entrerà tutta la ciurma e inizierà a diventare imbecille per
l’occasione.
Draco prende in braccio il bambino e si siede accanto a
me.
“Allora Herm, non possiamo chiamarlo a vita Ehi tu, dobbiamo
deciderci…”
“Sono ancora sconvolta dalla lista di
Blaise.”
Ed
in effetti è vero; adesso tutti i nomi a cui penso mi sembrano inappropriati per
il fagottino che tengo tra le braccia.
“Strano che non strilli e si contorca tutto sembrando un
mostro!”
Do
un buffetto a Draco che istintivamente mi prende la mano e me la accarezza
dolcemente “Herm, i neonati sanno essere veramente orrendi!”
“Il
nostro ti assomiglia particolarmente, continui a dire che sia orrendo?”
Sorride e gli occhi del nostro bambino seguono il suo
dito finchè le sue manine quasi microscopiche e paffute riescono ad afferrarlo e così inizia a sorridere
divertito.
“Non è pigro come il papà, ma sveglio e intelligente
come la mamma…”
“Da
cosa l’avresti capito?”, è così tenero quando mette il finto
broncio.
Faccio finta di pensarci un po’
su.
“Sai Draco, lo sanno tutti che adori stare a letto a
fare niente e che…”
“Precisiamo, io adoro stare a letto… ma qualcosa la
faccio e devi ammettere che mi riesce anche piuttosto bene!”
Credo di essere diventata rossa
dall’imbarazzo…
Ma
non gli darò mai la soddisfazione di dirgli che c’è un certo hobbie che gli riesce particolarmente
bene.
Siamo appena diventati genitori e lui non può mettermi
in imbarazzo, e poi non è un bene che si parli di certe cose davanti ad un
neonato… anche se lui ovviamente non capisce un accidente di quello che stiamo
dicendo. Ed è meglio così.
“Possiamo entrare?Come sta la neomamma?”, colui che ha
parlato ed ha appena varcato la soglia è Lud in compagnia di Dana e
Aaron.
Ed
io mi chiedo; a che serve chiedere se si può entrare, se già si è
entrati?
“Certamente, la neomamma è solo stanca!”, risponde
affabile Draco andando a sbaciucchiarsi Dana. Credo abbia lo sguardo un po’
impaurito.
Draco dice qualcosa a Lud,che invaso da un raggio di
follia prende Aaron per mano scomparendo nel corridoio.
Padre e figlia si avvicinano al mio letto mano nella
mano.
“Ehi Principessa, non vuoi conoscere il tuo fratellino?”
Lei
annuisce un po’ titubante , ma con l’incoraggiamento del suo papà si avvicina al
fagottino che tengo tra le braccia e gli sfiora la manina chiusa in un
pugno.
“Tu
come stai, mamma?”
Ancora non mi sono del tutto abituata a questo magico
suono.
“Sto bene!”, le faccio cenno di salire sul letto, lei lo
fa e stando bene attente a non calpestare il piccolo, la stringo forte a
me.
“Come si chiama?”, chiede poi.
“Sai Dana, è una bellissima domanda, non ne abbiamo
idea!”
“Draco, sarebbe bene
trovarglielo!”
Se
continuiamo di questo passo, arriveremo al giorno del diploma di Hogwarts e sarà
ancora senza nome.
Questa scena familiare mi ha riscaldato il cuore; non
so, ma mi sento molto più completa.
“E’
qui la neomamma?”
Un
branco di gente entra come se fosse una mandria impazzita di bufali nella
stanza, per fortuna Draco è riuscito a salvare il bimbo perché con tutte queste
persone che mi abbracciano,baciano,accarezzano e che mi danno pizzicotti, non
sarebbe rimasto vivo.
Tra
tutto riesco a riconoscere i miei genitori, Lucius e Narcissa -che naturalmente
non si sono neanche avvicinati alla sottoscritta- Pansy, Lud, Aaron, la signora
Piddy e Gary Lerrys.
“Dov’è il bimbo?”
Ed
ecco che tutti si avvicinano a Draco e iniziano a fare un sacco di smorfie a
nostro figlio.
“Cucci Cucci… ma sai che sei proprio carino… Prrr… sei
bellissimo sei…”
Chissà chi è questo deficiente; e dire che Blaise non
c’è.
“
Ma quanto sei bello? Sai dire papà? Pa-pà!!! Eh?? Lo sai dire?”
E’
nato da un’ora e già dovrebbe saper dire papà? Io gli chiederei di suonarci
qualcosa al pianoforte e dire ruttando
PRECIPITISSIMEVOLMENTE.
“Fermi tutti, mi state rincitrullendo il figlio!”
Tutti si bloccano alla frase pronunciata minacciosamente
da Draco, per fortuna c’è lui altrimenti davvero nostro figlio diventa un
imbecille di prima categoria.
“Ehm si… dunque Draco, com’è diventare padre per la
seconda volta?”
“Gary, è uguale alla prima, è sempre emozionante.”
Lud
poggia una mano sulla spalla di Gary con fare comprensivo.
“Quando diventerai padre, svilupperai un amore
incondizionato per i sonniferi…”
Pansy gli dà un buffetto sulla nuca e lo guarda con fare
assassino.
“Sapete qual è la cosa più bella?”, dice rivolgendosi a
tutti, e naturalmente tutti scuotiamo la testa.
La
cosa più bella è che finalmente io sia tornata alla taglia 42, o che Lucius
voglia riconoscere mio figlio come suo nipote, o che sempre Lucius non abbia
ammazzato me e la mia famiglia, ma che piuttosto parla amabilmente con mio
padre, o che Emma è una strega.
A
proposito, che fine hanno fatto Emma e Blaise?
“La
cosa più bella è che voi maschietti amate tanto fare quella cosa che si fa per
concepire un figlio, ma poi quando nascono vi sentite in dovere di dire che
siete gli unici che soffrono… cosa dovremmo dire noi
donne?”
Draco sta per scoppiare a ridere, Gary si guarda intorno
imbarazzato e Lud si gratta la nuca come se il rimprovero non lo toccasse
minimamente.
Mio
padre e Lucius sono direttamente fuggiti dalla stanza.
Siccome nessuno parla, parlo io.
“Scusate…”
Nessuno sembra darmi retta.
“Ehm ehm…”
Ancora niente.
“PER LA
BARBA DI MERLINO…. CHE FINE HANNO FATTO BLAISE
ED EMMA?”
Ecco, così va meglio.
Si
sono girati tutti.
Urlare serve sempre,anche se non dovrei farlo visto che
ho partorito da poco.
Sembra che tutti abbiano scritto in fronte a cosa stanno
pensando, ossia, dov’è finito Blaise?
Devo ammettere che mi manca, cavolo finalmente il bimbo
è nato e lui si è praticamente perso tutto…
Questa non gliela perdonerò mai.
“Vado a cercare quell’imbecille del mio migliore
amico…”
Detto ciò Draco esce dalla porta lasciandomi da sola con
tutta questa gente assatanata che continua a guardare il mio bambino come se
fosse un succulento tacchino arrosto con contorno di patate ben
aromatizzate.
“…ehm… salve”
Mi
ritrovo addosso tante paia di occhietti dubbiosi che mi chiedono perché mai li
ho salutati… mm… cosa rispondo?
a)mi si è incastrato un cacciavite nel naso e quello che
ho detto non era un salve, ma uno stupidi
idioti salvatemi
b)un entità superiore si è impossessata del mio corpo e
voleva salutarvi.
c)sono sotto Imperius ed in verità sono rimasta incinta
contro la mia volontà.
Questa è una grandissima stronzata perché nessuno sano
di mente direbbe no a Draco Malfoy, con questo non voglio dire che ho ceduto al
suo fascino perché ero una ragazza facile e totalmente stupida, ma solo perché
solo una demente non si sarebbe accorta della persona stupenda che nascondeva
dietro quella maschera ben costruita di persona altezzosa e snob che sfoggiava
ad Hogwarts.
Non
so se in lui c’è stato un cambiamento radicale, ma c’è qualcosa che mi dice che
le persone non possono cambiare da così a così dall’oggi al domani… un qualcosa
di fondo deve essere sempre stata sita in noi, e in lui anche se cercava di
tenerla nascosta ci doveva essere la sua indole gentile e spiritosa, perché
Draco racchiude in sé delle caratteristiche meravigliose che lo hanno fatto
diventare l’uomo meraviglioso che è.
“Scusate, io sono in astinenza da nicotina… vi dispiace
se mi allontano?”
Potremmo anche fare a meno della tua presenza Gary, io
soprattutto, visto che le nostre discussioni non vanno mai oltre il: Ciao,come stai?
“Vai pure Gary, se dovessi incocciare Blaise ed Emma per
i corridoi, dì loro che li sto aspettando!”
Dico sicura, come se fossi la sua migliore
amica.
“Contaci” e detto ciò varca la soglia della stanza e si
eclissa.
Quelli che sono rimasti nella stanza continuano a
fissarmi. Ma non capiscono che mi stanno infastidendo?
Se
aprissero bocca e ne facessero uscire un qualche suono sarei sicuramente più
contenta, ma invece sembrano imbalsamati e continuano a contemplarmi
silenziosamente facendomi sentire piuttosto a disagio.
Stimo raggiungendo le somme vette delle conoscenza e
hanno dimenticato di dirmelo?
Oppure stiamo giocando al gioco del silenzio e hanno
sempre omesso quel piccolo particolare?
“Finalmente ho trovato questi due
sconsiderati…”
Finalmente qualcuno che non ha dimenticato l’uso della
parola.
Ci
voltiamo sempre in religioso silenzio verso la porta e vediamo Draco, e Blaise
ed Emma che si tengono per mano.
“Non ci speravo più.”, sentenzio.
Corrono entrambi ad abbracciarmi e a congratularsi con
me e Draco.
“Il
bambino è bellissimo, ha gli occhi uguali a quelli tuoi.
Draco.”
Draco arrossisce vistosamente e Blaise gli dà una pacca
un po’ troppo forte sulla spalla.
“Ok
che è un’usanza tra uomini, ma io vorrei avere la schiena sana anche
domani…”
“Sei fatto deboluccio, lo sai vero?”, lo schernisce
bonariamente Blaise.
“No, sei semplicemente tu che fai diventare quelle mani
un concentrato di energia.”
A
queste parole Emma sembra arrossire.
E’
forse una mia visione malata di quello che in realtà non
esiste?
Un
momento…
Perché Emma e Blaise sono entrati nella stanza tenendosi
per mano?
“Ehm… scusate, c’è qualcosa che non mi quadra!”, dico
alludendo ai due libertini.
“Cioè?” , risponde Blaise all’apice
dell'’imbarazzo.
Il
mio sguardo diventa un concentrato di curiosità misto a una buona dose di sana
malizia.
“Perché siete entrati mano nella
mano?”
“Vuoi proprio saperlo, Herm?”
Lo
sguardo di Pansy è simile al mio, in certe cose siamo due gocce d’acqua e non so
se è una buona cosa.
Alla domanda di Blaise, io e Pansy annuiamo convinte,ed
in questo momento sembriamo molto due sciacalli pronti a sbranare le nostre
vittime.
“E
allora?”, ci si sono messi anche Draco e Lud.
Certo che facciamo proprio schifo.
“Beh… insomma… l’avete capito,
no?”
Scuotiamo tutti quanti la testa(anche Lucius e
Narcissa), anche se in realtà abbiamo capito tutti, solo che vogliamo sentircelo
dire da lui, tanto per farlo sentire ancora più male di come già
stia.
“Uffa, ma perchè dovete complicarmi la
vita?”
Non
riceve nessuna risposta, solo sguardi che bramano una risposta
sensata.
“E
va bene… però certo che fate proprio pena… begli amici….”
“Blaise, ti vuoi dare una mossa?”, lo incita Draco
sempre con i suoi modi fini e gentili.
“Ok… però non mi rimangio il fatto che
voi…”
“BLAISE”, ruggiscono all’unisono Draco e Lud, mentre
Lucius e mio padre se la ridono sotto i baffi.
“E
va bene…però siete proprio curiosi… le vostre nonne non vi hanno mai detto che
nella vita si vive di più se si ci fa una buona dose di fatti
propri?”
“No, non abbiamo avuto nonne così sagge!”, ribatte Lud,
ormai completamente catturato dalla curiosità.
“Io
e Blaise stiamo insieme!”, Emma è sempre molto concisa e diretta in tutta ciò
che fa, le faccio segno di avvicinarsi al mio letto e la stringo con tutta
l’energia che m’è rimasta in corpo.
Draco si avvicina a Draco, “Era così difficile da dire,
amico mio?”
Si
abbracciano fraternamente e tutti ci uniamo in un grande e caloroso abbraccio,
naturalmente i miei genitori e quelli di Draco non hanno capito una bene emerita
H, dunque si astengono da questo momento dedicato alle smancerie e ai
complimenti.
“Ehm… mi dispiace disturbare le vostre simpatiche
effusioni, ma l’orario di visita è finito… può rimanere solo il padre del
bambino se esiste…”
Certo che questi schifo di infermieri mancano proprio di
tatto.
“…
e poi dobbiamo mettere un’altra paziente in questa stanza.”, prosegue in maniera
accigliata.
Credo di aver letto da qualche parte che l’essere
scorbutici con gli altri dipende molto dalla frequenza dei rapporti
sessuali.
Se
non si fa sesso per mesi, la questione influisce in grande percentuale
sull’umore degli essere umani, e dato il mio ragionamento quest’uomo è piuttosto
frustrato.
Dopo i baci e abbracci da parte di tutti e dopo essermi
accorta di essere stata sommersa da orde di mazzi di fiori e peluche, rimango
nella stanza con Draco e il bimbo che dorme beato, credo che tra un po’ verrà la
supposta frustrata e lo riporterà insieme agli altri
bambini.
“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”
“Ma
non stava dormendo? Perché piange?”
Draco si sporge verso la culla.
“Non è il nostro,sta dormendo beato e credo che il suo
sonno sia così profondo da non sentire nulla.”
E
allora di chi è questo pianto disperato che mi sta rompendo i
timpani?
“Sto già entrando in crisi, per quale assurdo motivo sta
piangendo adesso?”
La
voce della donna appartiene a Millicent, che seduta su una sedia a rotelle porta
in braccio il suo bambino, mentre Harry con sguardo un po’ perplesso spinge la
sedia.
“Non lo so davvero, non so proprio dove mettere le
mani!”
“WEEEEEEEEEEEEEEEEE”
Credo che alla bimba non
interessi.
Io
e Draco lanciamo in simultanea uno
sguardo a Ehi tu Malfoy per
assicurarci che stia dormendo e questa sirena di ambulanza travestita da bambina
non lo svegli.
“Com’è che il vostro dorme così
beatamente?”
A
dire il vero non lo so, è come se gli avessero dato una mazzata in testa, però
adesso che ci penso ha iniziato a dormire da quando Draco lo ha cullato un
po’.
“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”
“Potty, il Ministero avanti non lo sai mandare, un
matrimonio non lo sai far durare, un bimbo non lo sai fare addormentare… c’è
qualcosa che sai fare, Potty?”
Il
Potty in questione sembra vivido di rabbia.
“Malfoy, non dirmi che tu saresti capace di far
addormentare mia figlia.”
“Potrei anche evitartelo, potrei passare direttamente ai
fatti.”
“E
come mai il grande Play Boy di Hogwarts è così bravo con i neonati?”
Si
porta la mano al mento con fare pensoso “Non so Potty, forse perché io ho una
figlia e sono rimasto vedovo dieci minuti dopo la sua nascita, che ne pensi
Potty, è abbastanza valido come motivo?”
Noto Millicent oscurarsi in viso e Harry che ha
totalmente perso la parola.
Draco senza aspettarsi una risposta prende delicatamente
la bambina dalle braccia della madre e non si sa come e soprattutto non si sa il
perché la bimba cessa di gridare, urlare e piangere, ma guarda Draco con fare
sognante finchè le sue piccole palpebre non si fanno pesanti e inizia a dormire
beatamente.
“Soddisfatti?”
Ridà la bimba ai genitori e torna a sedersi accanto a
me.
Ora
un’altra domanda da ottocentomila galeoni; quale pulsante pigia per farli cadere
in quella specie di catalessi?
Adesso che si è addormentato e siamo tutti rimasti a
bocca aperta per il metodo che ha usato, la stanza piomba nel silenzio, come se
anche nei genitori di queste due piccole pesti si fosse messo in moto lo stesso
meccanismo soporifero.
I
bambini dormono sonni tranquilli, Millicent è andata in bagno, Harry traffica
con dei documenti, Draco legge il Corriere della Strega ed io leggo un libro su
dopo il parto che mi ha regalato Blaise mesi fa.
E
se dopo il parto non riuscirò a ritornare alla mia strabiliante taglia 42, ma la
mia pancia rimarrà deviata e sembrerà la sacca dei
marsupiali?
Non
che io lo stia leggendo con serietà, mi serve semplicemente per spiare
indisturbata gli altri e visto che sono ferma da quindici minuti al secondo rigo
del capitolo Riacquistare una forma
perfetta dopo il parto da fare invidia anche ai gambi di sedano,
mi
sembra ovvio che penso alle analogie che potrei avere con un canguro
australiano.
“Come si chiama?”
Chi?
Millicent è impazzita… poi mi rendo conto che sta
guardando mio figlio.
Già… come si chiama?
Ehi
tu Malfoy?
“Christopher”,dico io senza
rifletterci.
“Shane”e nello stesso istante si sovrappone la voce di
Draco.
Guardo Harry e Millicent che ci stanno regalando
occhiate confuse.
“Christopher o Shane?”, chiede
Millicent.
Io
e Draco ci scambiamo un’occhiata eloquente. Alla fine ne è uscito un nome
bellissimo…
Christopher Shane Malfoy suona benissimo… Christopher
Shane Malfoy, mi piace da matti.
“Christopher Shane”, risponde Draco prontamente
guardando il nostro bambino che finalmente ha un nome, un nome bellissimo, degno
della sua bellezza… perché assomiglia molto a Draco quindi è ovvio che sarà
bellissimo.
“E
la vostra come si chiama?”, chiedo come se niente fosse successo ed io non fossi
felice di aver finalmente trovato un nome e mio figlio che non sia Gregorius o
Amandocles.
“Cathrine Jamie Potter”
Jamie l’avrà sicuramente messo per suo padre… strano che
non l’abbiano chiamata Lily…
“Signori, la visita è finita… rivedrete le vostre
compagne domani…”
Draco si alza dalla sua postazione, piega elegantemente
il giornale e lo poggia sul comodino, accarezza dolcemente la nuca di
Christopher e poi viene a
baciarmi.
“Di
qualunque cosa tu abbia bisogno fammi sapere, ok?”
“Ok.”
“Buonanotte, domani mattina sarò
qui”
“Buonanotte e dai tanti baci a Dana da parte
mia”
“Sarà fatto”
“Non ti ammazzare con Harry appena esci da qui,
ok?”
“Non ti assicuro niente”
Mi
sorride e presa la 24ore sparisce nel corridoio.
Draco ed Harry ci hanno lasciate sole, i nostri figli
sono stati portati insieme agli altri bambini ed io sono completamente esagitata
per via del nome trovato e per un mucchio di altre cose.
Adesso non vedo l’ora di tornare a casa e cercare di
essere una buona madre.
E
con questi pensieri mi lascio cullare da Morfeo, sperando di non svegliarmi di
soprassalto perché mi verranno le paranoie su come si cambia un pannolino o come
farò quando Dana entrerà nella crisi adolescenziale.
____________________________________________________________________
Siete riusciti ad arrivare alla
fine?
Allora lasciatemi un commentino per farmi sapere
se:
a)
il capitolo è stato di vostro
gradimento
b)
il nome vi è
piaciuto
c)
è meglio che chiuda i
battenti^_________________^
Ringrazio calorosamente tutte coloro che hanno
recensito.
GRAZIE a: miss malfoy, sery06,
Steelrose alchemist,piper1831, topo, lunachan62, Drachetta’91,Olivia86, Erin,
Silly, andromeda89.
Ragazze grazie di cuore e mi raccomando continuate a
farmi sapere cosa ne pensate.
kisses
|
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Capitolo 32 *** Croissant, tragedie babbane ed ex-mariti... ***
cro
Era
troppo chiedere di essere lasciata in pace per dormire almeno cinque
maledettissimi minuti?
Forse la mia richiesta aveva dell'’assurdo perché mi
sono ritrovata a dover ascoltare per tutta la notte quella piattola di Millicent
che mi ha raccontato la sua vita; com’erano i tempi ad Hogwarts, com’è sfuggita
dal diventare una Mangiamorte, come la sua divisa era sempre piena dei peli del
suo gatto (e di questo io so qualcosa, ma non ho voluto dirle niente), come
nella sua vita è stata maltrattata dagli uomini e come Harry Potter è riuscita a
farla sentire amata.
Credo mi abbia raccontato nei minimi dettagli anche il
concepimento di Cathrine e come Harry è stato ben attento a non farle
male…
Qui
mi è sorta furtiva una domanda… Ha per caso perso la verginità con Harry ed è
subito rimasta incinta?
Se
è stato così, io di certo non la invidio!
Mi
sarei uccisa se fossi rimasta incinta dopo il mio primissimo rapporto… non avrei
neanche goduto appieno delle gioie del sesso e non mi sarebbe neppure saltato in
mente di averne un altro.
Blaise aveva ragione su tutto, aveva ragione quando
diceva di non volerla sentire parlare neppure per un solo
minuto…
Perché non ho ascoltato Blaise?
Perché?
E’
in questi istanti che voglio quella maledetta sigaretta.
E’
adesso che ne avverto l’immediato bisogno.
E’
adesso che vorrei spegnergliela nell’occhio.
Ho
gli occhi chiusi e sto cercando di rilassarmi, ma i miei piani svaniscono quando
la mia bocca percepisce un paio di labbra vogliose su di
sé.
E
se fosse Millicent in un momento di pazzia?
La
sua bocca si sta facendo sempre più insistente e vuole che schiuda la mia così
da lasciare libero accesso alla sua lingua…
Ho
deciso di cedere, ma solo perché ci sa fare davvero; le nostre lingue si
incontrano e iniziano il gioco idilliaco.
Il
mio respiro è irregolare e anche il suo; un po’ frastornata apro gli occhi e mi
si presenta davanti la sensualissima visione del mio angelo
tentatore.
La felpa nera che indossa mi sembra così
superflua…
“Voglio tornare a casa”, farfuglio come una bambina
stretta tra le sue braccia.
Lui
si allontana da me, si siede sul bordo del letto e mi guarda con fare
divertito.
“Dai che qui te la passi benissimo!”
“Tu
non sai quello che ho passato!”, rispondo sicura stando ben attenta a tenere un
tono di voce basso per evitare che Millicent mi prenda a colpi di
flebo.
“Io
non ho chiuso occhio.”, mi risponde come se io fossi stata realmente mossa a
compassione dalle sue acerbe parole.
Ogni tanto ci vuole qualche frase ad effetto, anche se
riflettendoci sono solo un mucchio di parole agglomerate che non hanno alcun
senso.
… mossa a
compassione dalle sue acerbe parole…
Mi
congratulo con me stessa per la frase priva di logica.
“Neanch’io ho chiuso occhio e tutto per colpa della tua
vecchia amica Serpeverde che per tutta la notte non ha fatto altro che
raccontarmi la sua noiosissima vita!” , frase sempre pronunciata in un
sussurro.
Draco mi guarda e mi scombina affettuosamente i
capelli.
“Almeno tu eri comodamente sdraiata… io e Blaise siamo
stati svegliati da Dana nel cuore della notte, e siccome aveva paura che il mio
amore per lei potesse cambiare dopo la nascita di Chris, abbiamo dovuto rivedere
tutte le foto, parlare a lungo e giocare a nascondino per casa!”
Me
li immagino lui e Blaise nel cuore della notte che si nascondono negli armadi o
dentro la vasca da bagno coperti dagli accappatoi.
“Comunque… non sono qui per ucciderti con il racconto
della mia nottata priva di senso… ti ho portato la colazione!”
Non
so da dove ma appare un sacchetto bianco, uno di quelli che il mio amore mi
porta quando sa che sono sotto stress.
Me
lo sventola davanti agli occhi, ma non vuole mollarmelo.
“Draco?”, dico con voce suadente.
“Si?”
“Draco, smettila di fare il cretino e dammi i miei
croissant!”
Gli
afferro il braccio, ma non riesco comunque a prenderli.
“Chi ti dice che ce né più di uno?”, mi domanda
guardandomi intensamente.
Mi
sembra ovvio che ce n’è più di uno; magari voleva fare colazione insieme a me,
ma mi sempre palese che il suo croissant sarà mio. Se lui ha proprio fame ci
sono quelle diavolo di mele che passano negli ospedali a colazione, pranzo e
cena.
“Me
lo ha detto un uccellino meglio conosciuto con il nome di intuito
femminile!”
“Stavolta il tuo intuito femminile non c’ha visto
giusto!”, sentenzia in maniera divertita.
Cosa ci sarà di così esilarante?
“No
tesoro, è inutile che tenti di prendermi in giro.. lo sa anche Chris che l’ha
dentro ci sono due croissant, uno al cioccolato per me e uno alla crema gialla
per te…”
“Non sai quanto mi duole darti questa triste
notizia…”
Di
che sta parlando?
“Quale notizia?”
“Qui dentro non c’è nessun croissant… ci sono solo due
mele verdi!”
No…
no… no…
NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Non
può essere vero!
Io
volevo i croissant, non delle stupidissime mele.
Ma
perché mi sono andata ad innamorare di un salutista?
Afferro il pacchetto che Draco mi porge e mi verrebbe
voglia di sbattergliele in testa.
“
Non mi terrai il broncio a vita, vero?”
Certo che te lo terrò a vita; o almeno finchè Chris non
si sposerà e Dana non ci darà il nono nipotino.
“Ovviamente la risposta è positiva; tutti sanno che ho
un debole per i croissant al cioccolato, perché diamine mi hai portato due acide
mele? Lo sai che non ci vado pazza!”
Si
posiziona sul bordo letto e presa la mela dal sacchetto se la porta in bocca e
le dà un bel morso.
“Sono contenta che tu ti sia portato la colazione da
casa!”, ribatto offesa mentre cerco a tentoni il libro sul
comodino.
Meglio leggere che immaginarsi un calorico croissant in
bocca.
Sentire la sfoglia morbida e calda e la cremosità del
cioccolato sulla lingua e che poi inonda tutto il palato, sentirsi inondare la
bocca dal piacere…
Mamma mia che pensieri insani, e pensare che sto solo
pensando ad un maledetto cornetto.
Perché certe volte riesco a trasformare anche un
pensiero fatto su un foglio di pergamena in qualcosa di altamente
erotico?
“Dai Herm, hai creduto davvero che ti avessi portato le
mele che odi con tutta te stessa?”
“Si”
Cosa significa? Era tutto uno scherzo e magari adesso da
non so dove appariranno i miei croissant?
“Hai fatto bene, non ti ho portato alcun croissant
calorico, ne abbiamo parlato ieri con tua madre e Pansy e mi hanno detto che
durante l’allattamento è meglio che mangi cose genuine e salutari e non
schifezze.”
Cosa? Ho sentito bene? Quanto cavolo dura
l’allattamento?
“Draco… tu mi stai dicendo che dovrò mangiare semolino e
mele per tutta la durata dell'’allattamento?”, la mia è una calma quasi
surreale, perché dentro sto scoppiando… vorrei strangolare mia madre e Pansy che
gli hanno messo in testa strane idee insane.
“Anche yogurt se vuoi…”
Giuro che lo picchio.
E
quando entreranno mia madre e Pansy picchierò anche loro senza pietà… perché
forse hanno dimenticato cosa vuol dire proibire ad una neomamma di mangiare i suoi adorati e calorici
croissant al cioccolato…
Potrei diventare una belva…
Potrei uccidere per la loro soffice
consistenza…
“Se
voglio? Hai mai provato a soffermarti su cosa voglio io? Cosa succede al mio
bambino se mangio un misero croissant? Probabilmente niente perché quando sarà
svezzato mangerà lo stesso i croissant a colazione, quindi dove sta il problema
se io voglio immetterlo nel magico mondo dei croissant dalla sua prima poppata?”
Sento caldo e gli ho puntato l’indice contro il petto
come una forsennata… forse sto davvero impazzendo.
Draco mi guarda con un’espressione indecifrabile sul
volto, molto probabilmente è arrabbiato con me, ma non me ne frega un’accidenti
perché vorrei vedere lui al mio posto e soprattutto senza le sue adorate mele
verdi, ma costretto a ingurgitare quelle stupide banane… frutta che lo
nausea.
“Non ci credo che stiamo litigando per due stupide
mele.”, sentenzia dopo un po’.
“Noi… noi non stiamo litigando.”
O
si? Sinceramente non so cosa stiamo facendo, ma non
m’interessa.
“Hermione, credo di essermi fatto imbambolare dalle
parole di tua madre e Pansy, ma siccome io non ti voglio sulla coscienza…
mangerai quello che ti passano in ospedale.”
Forse è meglio.
“Scusate il disturbo, ma mia cara Hermione è il momento
della prima poppata!”
Beato lui, io sto ancora morendo di
fame.
Prendo in braccio il nostro bambino che ci allieta con
la sua dolce e penetrante melodia.
Dunque sbottono i bottoni della mia camicia da notte
e…
“Ti
vergogni forse di me?”
“Non essere scemo… potrei mai vergognarmi di te? L’uomo
che conosce ogni centimetro del mio corpo?”
Mi
sorride dolcemente; è inutile che lo fa, io non ho ancora dimenticato la
questione frutto del peccato…
Sento Chris cercare il mio seno e quando la sua
boccuccia raggiunge il suo obiettivo mi sento strana, non avrei mai creduto che
un’azione così semplice mi sconvolgesse positivamente in questa
maniera.
Mi
sento completa, forse è proprio con il diventare mamma che una donna percepisce
questo misterioso senso di completamento.
Chris ha appena finito la colazione e sorride
soddisfatto tra le braccia di suo padre che gli ha appena fatto fare il ruttino;
è così strano per me vedere Draco in questi atteggiamenti, è così
tenero…
Ma
questo non mi ha fatto dimenticare che mi ha portato due stupide mele, e forse
dovrei dirgli che continuerò a pensarvi finchè il mio stomaco continuerà a
brontolare per la fame e soprattutto finchè la mia voglia matta di croissant al
cioccolato venga soddisfatta pienamente.
“Buondì neogenitori!”
“Ciao Blaise, ci sei mancato!”
Mi
porge un bacio sulla guancia e poi va a dedicarsi a Chris.
Mentre osservo divertita la scena di Blaise che fa
strane smorfie al nostro piccolino (credo che anche lui si sia candidato al
concorso Cerca di far rincoglionire
Christopher Shane Malfoy entro la prima settimana di
vita)
i miei occhi cercano la figura di Millicent, prima che
arrivasse Draco c’era,
dove diamine è finita?
“Dove hai lasciato la fidanzata?”, domanda Draco
cercando di allontanare Blaise da
Chris prima che riesca nell’intento di farlo
rincoglionire.
Blaise si gratta la nuca, forse il termine fidanzata lo
ha messo in imbarazzo.
“Emma è al lavoro, senza Hermione ci sono più cose da
fare alla libreria per lei e
Jess!”
Jess… come se realmente facesse qualcosa a parte quei
suoi stupidi conti.
Maledettamente ancora non ho capito che conti sono e a
soprattutto a cosa servono.
Mi viene in mente il giorno del mio primo bacio con
Draco e quella grandissima str…
ha rovinato uno dei momenti più belli della mia vita
perché c’era un’idiota di cui lei
non poteva occuparsi visto che non stava facendo un bel
niente.
“Blaise adesso piantala di fare il demente, è inutile
tanto non sarai il suo padrino!”
“Non importa lo sono sempre per Dana!”
“Non te ne vantare, non ne vado
fiero!”
Blaise gli regala una linguaccia e Draco si limita a
guardare altrove senza prenderlo
in considerazione.
“Comunque il motivo per cui sono qui è
serio.”
Blaise e serietà non vanno
d’accordo.
La cosa più seria di cui potrebbe parlare Blaise è la
riproduzione della Monna Lisa
alla quale Marcel Duchamp ha aggiunto baffi e pizzetto e
dove sotto vi è l’enigmatica
sigla L.H.O.O.Q
Sigla che se sillabate secondo la pronuncia francese ne
viene fuori qualcosa che non
ha nessuna parvenza di serio. Elle a chaud au cul. (Lei ha caldo al sedere)
“Ah si? Hai scoperto che i bambini non li porta la
cicogna?”, non so perché, ma ho la
vaga e del tutto infondata sensazione che a Draco
piaccia prendere in giro Blaise.
“Ho qui una copia del Corriere della Strega dove ho
trovato un assurdo articolo
firmato Rita Skeeter che interessa voi e i coniugi
Potter in prima persona.”
No, non può essere.
Non voglio crederci.
Ma questa qui non schiatta mai?
Senza tanti complimenti Draco strappa il giornale dalle
mani a Blaise e iniziamo a
leggere silenziosamente.
Potter e Malfoy come
Romeo e Giulietta?
Domanda
plausibile dopo quanto è accaduto ieri 12 Aprile al San
Mungo.
Forse non per
tutti sarà facile capire il significato dell'’articolo, perché solo i maghi di
nascita babbana possono comprenderlo, ed è per questo che vi farò un breve
riassunto.
Romeo e
Giulietta sono i protagonisti di una tragedia d’amore.
Un amore così
forte da fare paura, ma cos’è che ha portato i due giovani ad
uccidersi?
Ma le famiglie
avverse e in lotta da secoli, ovviamente.
Prestando
attenzione non trovate che i personaggi della tragedia possano rivivere con i
figli di Harry James Potter e Draco Lucius Malfoy?
Cosa succederà
quando i due ragazzi varcheranno la soglia di
Hogwarts?
Cosa accadrà
quando scopriranno di amarsi?
Le rispettive
famiglie acconsentiranno alla loro unione o il loro amore finirà con uno
spargimento di sangue innocente?
“Perché il mondo magico dà per scontato che si
innamoreranno? Chris non
potrebbe essere gay? Non potrebbe innamorarsi della
figlia di Weasley?”
Distrugge il giornale e lo incenerisce con un
incantesimo non verbale.
E’
vagamente irato.
“Draco, sai benissimo che tuo figlio s’innamorerà della
figlia del fratello gemello del professor Piton… lei con i suoi lunghi e unti
capelli neri attaccati al viso grigiastro dal quale spiccheranno le sue labbra
sottili e quasi inesistenti, i suoi occhietti piccoli da dove trasparirà tanto
odio… ma Christopher rimarrà ammaliato soprattutto dal suo naso grande ed adunco
e dal suo modo di vestire… semplici tuniche nere vecchie di
generazioni.”
Che
schifo di descrizione, a questo punto sarebbe meglio avere una relazione con una
Mandragola.
Draco sbuffa sonoramente e alzandosi silenziosamente si
perde nei corridoi del San Mungo.
Sono dunque rimasta sola con
Blaise.
“Alla fine come lo avete chiamatoli mocciosetto
ululante?”
Mocciosetto ululante? Ma se è tranquillo nella sua culla
ed emette solo alcuni di quei versetti strani che fanno i
bambini…
“Christopher Shane”
“Christopher Shane? Ma che razza di nome
è?”
Che
razza di nome è??????
Sto
iniziando ad avere seriamente paura; come chiamerà i suoi
figli?
Stanislaw e Viagra?
“E’
un nome decente, uno di quei nomi che non ti fanno scappare in bagno a vomitare
appena li senti!”
“Stai forse dicendomi che i nomi che vi ho proposto io
facevano pena?”
Oh
Blaise non sai quanto mi dispiace, ma alla fine è così…
Non
li avrei davvero mai messi neanche ad un gufo.
Annuisco alle sue parole.
Non
è che mi scoppia a piangere, vero?
Si
siede accanto a me e mi accarezza la guancia.
“Grazie Herm, sei una vera amica…”
Eh?
“Quando nacque Aaron proposi la stessa lista a Pansy, ma
lei non mi ha mai detto che facevano pena… tu invece sei stata
sincera!”
E
detto ciò si slancia sulla sottoscritta e mi stringe in un forte abbraccio che
mi sta facendo uscire un polmone dall’ascella.
Perché Blaise tende a farmi mancare il respiro? Sembra
ci trovi gusto…
E
da quando mi conosce che i suoi abbracci sono un po’ troppo
energici.
Quando si stacca è sempre troppo tardi. Ho i polmoni
deboli quanto quelli di un fumatore incallito.
“Dolcezza, io vado a cercare la tua parte scortese…
quando dicono che si è complementari è proprio vero!”
E
con questa parla va cercare Draco; magari è da qualche parte che medita vendetta
contro Rita Skeeter e contro Millicent per aver avuto l’accortezza di far nascere sua figlia
istanti prima del nostro.
Sono immersa nella lettura di quello stupido libro,
quando le mie orecchie sono portate a sentire una voce a me molto
famigliare.
“Hai visto Millicent?”
Di
scatto chiudo il libro riuscendomi a tagliare il dito con una pagina
assassina.
Mi
blocco a guardare il sangue che esce dalla piccola ferita e me lo porto in
bocca; il sapore del mio sangue mi ha sempre elettrizzata, quel suo sapore
metallico mi piace e con questo nessuno è portato a pensare che ci siano geni di
vampiro in me.
“No, non la vedo da un po’.”
Non
so se si è capito, ma l’uomo con la quale mi sto intrattenendo è
Harry.
Harry ha delle profonde occhiaie e appare ai miei occhi
piuttosto stanco.
“Capisco…”
Non
mi sembra poi un concetto così complicato; anche Mrs Purr l’avrebbe
capito.
Cadiamo in quello spazio temporale in cui il tempo non
passa mai e per di più ti senti così a disagio che preferiresti farti lo shampoo
nella tazza del water, questi momenti accadono soprattutto in ascensore quando
sei costretto a condividere 10 secondi della giornata in compagnia dell'’uomo
del tredicesimo piano… sono solo 10 secondi è vero, ma sono i 10 secondi più
lunghi della tua vita.
Io
ed Harry siamo piombati nel silenzio imbarazzante, tocca a me porvi
fine.
Non
posso stare in agonia finchè qualcuno non si decide a entrare nella
stanza.
“Hai letto l’articolo di Rita Skeeter?”, credo non
esiste domanda migliore.
E’
una domanda coi fiocchi alla quale spetterebbe un’altrettanta risposta coi
fiocchi, ma a giudicare dal silenzio tombale che regna incontrastato su di me,
non saprò mai cosa ne pensa.
“Sei veramente intenzionata a vivere con Malfoy?”
Cosa hanno captato le mie
orecchie?
“Lo
amo e lui ama me in un modo in cui mai nessuno mi aveva amata, spero che come
risposta ti basti.”
Razza di domande! Pensa che abbia fatto un figlio con
Draco perché c’eravamo stancati di giocare a nascondino?
“No
che non mi basta.”
Non
gli basta? Non mi interessa più di tanto.
“Perché la nostra storia è finita?” , anche a lui devono
fornire della droga di qualità scadente.
“Perché la nostra storia è finita, dici?”, lo vedo
annuire ed io proseguo “Se la nostra storia è finita è stato perché tu dopo un
po’ hai ben deciso di non essere più presente nella nostra vita di coppia… era
diventata una relazione a senso unico, io per te non esistevo, ero come un pezzo
dell'’arredamento della nostra casa, era tutto così scontato per te… le piccole
cose che ci facevano stare bene le hai eliminate senza darmi un perché… cos’era
rimasto di noi?”
Sono stata troppo pesante?
Non
m’importa, io ho sofferto tantissimo e lui lo sapeva però non ha fatto niente
per cercare di far qualcosa per ristabilire almeno un tentativo di equilibrio di
coppia.
“E
tu cos’hai fatto per la nostra relazione?”
Che
faccia tosta!
“Cos’ho fatto? Te ne ho parlato, ma tu facevi finta di
non sentire… Io sono una donna Harry, e lo ero anche quando ero tua moglie… io
grazie a te avevo dimenticato cosa significava amare, cosa significava essere
felice…”
“…e
magari Malfoy ti ama?”
“Sei libero di non crederci, ma tu non sei e mai sarai
la splendida persona che è Draco!”
Glielo ruggisco in faccia, mi sento accaldata… quel
maledetto mi ha fatto arrabbiare ed io non ho tutta questa energia in corpo… mi
sento debole, Oh mio Dio non voglio rivedere quella strana luce
bianca…
“Dottoressaaaaa!”, cosa sta succedendo? Perché Harry
grida?
“Sta riprendendo i sensi… per fortuna.”
Apro gli occhi e vedo davanti alla sottoscritta Draco
con una faccia abbastanza scombussolata e Blaise con una faccia
sconvolta.
“Perché queste facce?”, domando, e nel modo di
sistemarmi la schiena contro il materasso noto che un ago conficcato in una
vena.
“Perché ho quest’ago?”
“Sei svenuta e hanno ben pensato di farti riprendere con
una flebo”
Che
fortuna spacciata! Non solo litigo con quel demente, ma svengo
pure.
Ci
sarà sicuramente Urano nel mio segno zodiacale.
Perché se c’è Urano al 100% succederà qualcosa di
terribile.
“Puoi lasciarci soli?”, finalmente Draco si è deciso a
proferire parola; Blaise annuisce e dopo un fugace bacio sulla fronte sparisce
di scena.
Siamo soli.
“Cos’è successo con Potter?”
“Niente di particolare, ha iniziato a chiedermi perché
mai il nostro matrimonio era finito, mi sono alterata perché ha iniziato a
insinuare che tu non mi amassi,”
Abbasso lo sguardo e lui prontamente mettendo il pollice
sotto al mio mente mi costringe dolcemente a guardarlo negli
occhi.
“Ti
dispiace se lo raggiungo al Ministero e gli lancio un’ Avada Kevadra?”
“Si, non vorrei che il padre di Dana e Chris abbiano il
padre rinchiuso ad Azkaban… e poi lasceresti sola anche
me…”
Quest’ultima parte la aggiungo con un pizzico di
imbarazzo.
Si
avvicina alle mie labbra…
“Questo mai.”
Non
ho il tempo di sorridere che le mie labbra vengono invitate a giocare ad un
gioco di lingua.
E
non mi riferisco alla glottologia.
… e
così finì la mia fanfiction….
Sto
scherzandoJJJ credo ci sia ancora molto da scrivere, sempre che voi
vogliate naturalmente.
Le
idee non mi mancano, solo alcune volte vorrei scrivere, m appena mi posiziono
davanti al pc mi sento bloccata, per fortuna ci siete voi con i vostri
commentucci che mi fanno sorridere e mi aiutano a
scrivere.
Se
la storia è apprezzata ovviamente io sono più motivata nello scrivere; dunque un
GIGAGRAZIE alle mie adorate.
GRAZIEEEE bellissime, in vista di un giorno di vacanza
in cui ozierò vi saluterò singolarmente^________^
Andromeda89: grazie per i commenti e soprattutto GRAZIE
x tutti i commenti che mi faiJ sono anche contenta che il nome ti sia piaciuto XDXD.
Spero di ritrovarti al prossimo capitolo. Ciauz
Francy872: Io speravo che leggessi e mi lasciasi un
commentino e per fortuna l’ho ricevuto^____^ grazie di cuore, e comunque Lucius
neanche sotto tortura i miei adorati l’avrebbero messo… no no. Un
bacio.
Miss malfoy: Shane diciamo che è un nome che va bene per
entrambi i sessi, anche se io l’ho sempre preferito per un maschietto, così in
un lampo di genio ho deciso di metterlo al piccolo di casa Malfoy… Grazie
infinite per i commenti deliziosi che mi lasci. Kisses
Topo: ma ciaoooo, non ho mai avuto modo di ringraziarti,
sono dispiaciuta perché forse non ci crederai ma tengo tantissimo ai tuoi
commenti, mi piacciono da matti e poi il tuo parere x me è importantissimo. Ehi
tu Malfoy piaceva anche a me… J
Kisses
Piper1831: visto che non chiudo i battenti? Dovrai
sopportarmi ancora per molto XDXDX. Grazie.
Sensation: a te un doppio grazie perché hai risposto a
tutte e tre le domande e poi perché vorrei proprio essere minacciata con un
gambo di sedanoJJJ…
Spero che la mia storia non arrivi a stancarti
^______^
GRAZIE delle belle parole.
Olivia86: sono contenta che il nome ti sia
piaciutoJ
Draco si sveglierà? È probabile….
Kisses
Lunachan62: ti ho accontentata, sinceramente non mi
piaceva che nascesse un’altra femminuccia… povero Draco sarebbe impazzito,
meglio avere una compagnia maschile un po’ più intelligente di
Blaise….
Grazie mille.
Erin: la tua ultima frase mi ha commossa, ti giuro non
riuscivo a crederci… io non so davvero come ringraziarti, non avrei mai creduto
che qualcuno sarebbe riuscito a pensare questo della mia
fanfiction.
GRAZIE MILLE e ne approfitto per dirti che la tua storia
è strepitosaJJJ
Alexandra jane: Gregorius era affascinate, non capisco
perché non l’ho chiamato così…JJJJ
Speravo che la coppia Blaise Emma piacesse…
GRAZIE.
Drachetta’91: Non vedo l’ora di scrivere il capitolo che
li vedrà lì a soffrire di notte XDXDXD anche se il bimbo è piuttosto calmo…
Ovviamente non poteva che assomigliare al suo bellissimo
papi.
Kisses
Iaia: Ho scritto il nuovo capitolo il più veloce che
potevo, spero di aver fatto in frettaJ spero di ricevere altri tuoi
commenti
Ciaooo.
SteelRose Alchemist: Grazie mille per il commento, sono
contenta ti sia piaciuto.
Alla prossima.
kisses
^________________________________________________________________^
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Capitolo 33 *** Tutto in Famiglia ***
tutto
and girl it
looks so pretty to me just like it always did like the spanish city to me
when we were kids oh girl it looks so pretty to me just like it always did
like the spanish city to me when we were kids
Perchè le note dei Dire Straits risuonano
per la stanza di Chris?
Sono passate solo due settimane e sono
successe più cose strane in questa casa che ad Hogwarts ai tempi di Tom
Riddle.
Mi infilo l’accappatoio alla velocità
della luce, cerco di asciugarmi, ma niente da fare sono costretta ad andare a
vedere cosa diamine sta succedendo tutta gocciolante.
she took off a
silver locket she said remember me by this she put her hand in my pocket I
got a keepsake and a kiss and in the roar of the dust and diesel I stood and watched her walk away
I could have caught up with her
easy enough but something must have made me stay
Apro la porta e la scena che mi si presenta mi
sconvolge, non sono pronta ad un simile spettacolo.
Chris è sulle ginocchia del suo papà che lo sta facendo
muovere al ritmo di Tunnel of Love.
La
scena è tenerissima, mi piacerebbe non disturbarla, ma non ce la faccio è quasi
più forte di me.
E
poi il Principe Purosangue delle Serpi per eccellenza che ascolta le bellissime
note dei Dire Straits nota rock band babbana è un’immagine che non sta né in
cielo né in terra o almeno non ci sarebbe stata un anno fa per la sottoscritta
Hermione Jane Granger.
“Da
quanto tempo ci stai spiando?”, le sue parole mi portano alla realtà, mentre mi
rendo conto di aver creato una pozzanghera in corridoio; potrei andare a
comprare qualche ranocchia e fargliela sguazzare
allegramente.
“Non vi stavo spiando… sono stata incuriosita dalla
musica ad alto volume che proveniva dalla stanza di Chris, mi sembrava strano
che un bimbo di appena due settimane fosse già un appassionato di musica!”
Mi
sorridono entrambi e Chris tende le braccine verso me per essere preso in
braccio.
Ha
una boccuccia deliziosa, e dei piedini e delle manine così paffute che verrebbe
voglia di mangiarli… ma la cosa più bella in assoluto sono gli occhi… occhi
magnetici e impenetrabili come quelli del suo papà.
Non
oso immaginare quante stragi di cuori faranno Dana e Chris, saranno degni eredi
di Draco sicuramente.
“Dana se non ascoltava i Dire Straits non
dormiva…”
“Stai forse dicendomi che noi li ascolteremo ogni santo
giorno fino a quando non andranno ad Hogwarts?”
“Esattamente, ma la cosa non mi dispiace per
niente!”
Scuoto la testa e chiudo la porta, neanche tempo di
arrivare di nuovo al bagno che la musica ricomincia ad un volume non del tutto
consono all’orario e al luogo. Non siamo mica in una balera.
Perché non riesco mai a trovare quello che cerco?
Vorrei depilarmi visto che le mie gambe non si possono
definire propriamente lisce. Però non riesco a trovare le strisce
depilatorie…
Chi
avrebbe potuto usarle oltre me?
Dana e Draco ovviamente sono da
escludere.
La
signora Piddy mi avrebbe chiesto il permesso se ne avesse avuto il
bisogno.
Lud
e Aaron non credo ne usufruiscano.
Gli
unici sono Pansy e Blaise.
Blaise però non so davvero cosa abbia potuto farci…
spero vivamente che non le usi.
Credo che non riuscirei più guardarlo senza scoppiare a
ridere.
“Salve adorabile donzella in cerca delle strisce
depilatorie!”
Cos…?
“Pansy! Che diavolo ci fai nel mio bagno e soprattutto
perché stai usando il legiliemens??!!?”
Mi
poggia una mano sulla spalla e mi sorride.
“Sei troppo nervosa, adesso vestiti che abbiamo fretta!”
Credo di essermi persa parecchie puntate della soap
opera della mia vita; resa quasi irreale da alcuni personaggi; quali Draco che
mi sta facendo vivere un amore intenso e perfetto come quello dei film, Blaise
che sembra uscito da un cartone animato e Pansy che vive nel mondo della moda
senza sosta. Naturalmente ci sono anche i personaggi minori come Emma, Jess e
Lud, che sono forse un po’ meno strani( anche se Jess sembra la cattiva dei
cartoni animati), ma ugualmente importanti (Jess ovviamente no, è solo una
comparsa).
“Abbiamo?”, ripeto incredula.
Dove diavolo mi vuole portare?
“Dai Herm, non fare la guasta feste, se farai la brava e
se soprattutto farai quello che ti dico io… entro stasera avrai le gambe lisce
come seta e Draco ne sarà estasiato!”
Un
moto di imbarazzo sta salendo e credo di stare avvampando.
“Non ci si depila solo per il proprio uomo!”, ribatto
risoluta mettendo le braccia conserte.
Lei
mi guarda divertita, mentre giocherella con il flacone del
balsamo.
“Ah
no?”
“Ok, basta ci rinuncio… parlare con te di cose serie e
come parlare della guerra di Secessione con un rotolo di carta igienica!”,
asserisco divertita, mentre scelgo l’intimo da indossare.
“Grazie per il paragone mia dolce amica!”
“Te
lo sei meritato!”
Meglio quello blu cobalto o rosso
passione?
“Blu cobalto… Draco adora il blu!”
Ogni tanto dimentico che Pansy è Pansy ed è praticamente
una pazza… e poi credo che sceglierò il blu… meglio fidarsi dei consigli che
dispensa un’amica, soprattutto se questa e l’uomo che ami hanno avuto un’intensa
attività sessuale durante l’adolescenza.
Senza troppi complimenti faccio uscire Pansy dal bagno e
dopo essermi messa l’intimo e depilata è meglio cercare l’abbigliamento
adatto.
Per
questo devo recarmi nella mia stanza da letto.
Altro dramma in vista, cosa devo
indossare?
Guardando il cielo il tempo non preannuncia niente di
buono.
Magari pioverà pure e questo sarà catastrofico per i mie
capelli.
Apro l’anta dell'’armadio lentamente, quasi come se
fossi amareggiata…
“Problemi col vestiario?”, voce calda e sensuale
accompagnata da una mano sulla mia spalla che scosta delicatamente l’accappatoio
della sottoscritta per posarvi una scia di baci.
Chi
sarà mai?
A) Draco, l’uomo della mia vita che amo con tutta me
stessa
B) Il nuovo vicino di casa che è entrato dalla finestra in
un impeto di passione.
C) Il postino che crede che io sia la cassetta delle
lettere della famiglia Malfoy.
“Devo uscire con Pansy!” ,dico cercando di mantenere un
tono di voce sicuro, ma ciò che ne esce è spezzato da alcuni
gemiti.
“E’
necessario?”, continua lui disseminando baci su ogni centimetro di pelle
scoperta che incontra la sua bocca vogliosa.
“Non so… se è… necessario, ma Pansy mi… ha intimato di
preparami…”
Non
ne ho per niente voglia, vorrei aggiungere, ma conoscendo Pansy potrebbe
prenderla come qualcosa di personale.
Gonna o jeans?
Se
metto la gonna devo stare molto attenta alle folate improvvise di
vento.
Non
mi andrebbe proprio di fare le veci di Marilin Monroe a Piccadilly Circus
davanti a tutta la popolazione.
“Esci sempre con Pansy… quand’è che esci con me?”
“Quando mi inviti!”, mi scosto da lui e metto sul letto
due jeans, uno più chiaro e uno più scuro… adesso devo scegliere quale mettere e
soprattutto quale magliettina abbinarvi.
Draco non sembra avere intenzione di lasciarmi
andare.
“Stai forse dicendo che io e te non usciamo mai da
soli?”
“No, non sto dicendo questo… semplicemente Pansy mi
invita più spesso di te!”
“E
ti disturba?”
“Assolutamente no! E poi non potrei mai parlare con te
di cosmetici e stivali con 15 centimetri di tacco, no?”
“E
chi l’ha detto? Ho accompagnato Blaise a fare shopping un milione di volte e
ormai ho una certa predisposizione per gli acquisti… Blaise ha i gusti più
difficili di voi donne. Hai mai provato a comprare una giacca di velluto con
lui?”
Scuoto la testa, devo ammettere che mi sta quasi
spaventando.
Ed
io che pensavo che Pansy era terribile; nella vita non si finisce mai di
imparare.
“E’
sempre indeciso, i colori non vanno, le maniche sono sempre o troppo lunghe o
troppo corte…”
“Come fai a sopravvivere a tale strazio?”
Questa domanda è d’obbligo, insomma mi sembra umanamente
impossibile che qualcuno riesca a tornare con i neuroni sani a casa dopo una
giornata del genere.
O
il mio Draco è un santo (cosa che escludo visti certi suoi
precedenti)
O è
un monaco buddista all’insaputa di tutti. Ma escludo anche questa visto che non
sa stare con le gambe incrociate per più di un minuto.
“Il
segreto sta nel fare colazione con due tre bicchieri di vino e numerose
sigarette al seguito!”
Strabuzzo gli occhi.
Colazione con il vino? Neanche i barboni iniziano a bere
così presto.
Che
Draco abbia un trascorso da barbone nel suo passato?
“Ed
io che pensavo che il gesto fosse dettato dalla forte amicizia che vi
lega.”
Scuote la testa divertito ed io cerco di non guardarlo
perchè altrimenti gli scoppio a ridere in faccia e non la finisco
più.
Mi
volto verso l’armadio e ne faccio uscire una camicia verde scuro e una maglietta
nera con una scritta bianca sul seno.
Quale indossare?
“Draco, perché stai fissando così intensamente la mia
maglietta nera? Non mi sembra sia la prima volta che la vedi!”
La
prende in mano e continua a guardarla.
“Finchè sono io a vedere questa maglietta va
bene…”
Non
capisco. Perché questa presa di posizione?
La
paternità gli ha dato alla testa? E’ impazzito definitivamente e non c’è più
niente da fare?
Ed
io che credevo che per impazzire avremmo dovuto aspettare la crisi
adolescenziale di Dana.
“Cos’ha che non va?”, chiedo mentre ripongo i jeans
scuri nell’armadio.
“Tu pensi che la donna che amo possa andare in giro con
una maglietta dove sull’altezza del seno c’è la scritta Touch me?”
Sorrido imbarazzata, non sono d’accordo sul fatto che
gli uomini decidano sul nostro vestiario, però forse in questo caso Draco ha
ragione.
Facendo un rapido calcolo mentale per cui non dovrei
indossare quella maglietta sono:
a)
Sono innamorata di Draco e
solo lui ha il permesso di toccarmi quindi quella maglietta va indossata quando
sono da sola con lui in una stanza munita di letto spazioso e
comodo.
b)
Sono madre di due splendide
creature e non è un bene andare in giro con un esplicito invito sul
seno.
c)
Ho un mucchio di magliette da
mettere.
“Hai perfettamente ragione, non avevo fatto caso alla
scritta ambigua, prometto che la indosserò solo quando le tue mani saranno le
protagoniste incontrastate della serata.”
Mi avvicino al suo viso angelico e traccio con l’indice
il contorno delle sue labbra.
I miei occhi sono incastonati nei suoi e noto con
estremo piacere che la sua mano sinistra sta vagando sulla mia schiena in
maniera molto lenta, ma che mi sta facendo impazzire.
Io continuo a sfiorargliela bocca finchè la mia bocca si
avvicina al suo labbro inferiore e vi lascio un piccolo
morsetto.
Lo voglio, lo desidero…
Non so cosa sia, so che devo preparami per uscire, ma la
voglia di Draco è più forte.
In questo istante la cosa che più desidero è il contatto
con lui, voglio sentire le sue mani sul mio corpo… voglio diventare un tutt’uno
con lui.
Leggo nei suoi occhi lo stesso identico desiderio e così
le mia bocca si avvicina sempre di più alla sua.
Passo la punta della lingua sui contorni delle sue
labbra e lo incito a schiudere la bocca, ma naturalmente lui non si fa pregare e
accoglie la mia lingua non facendola tardare per l’affrettato e passionale gioco
ambito da entrambi.
Finiamo sul letto, forse siamo addirittura sopra la
maglietta che ha acceso la passione, e sento l’accappatoio scivolarmi sul corpo,
rimango in biancheria intima e Draco sembra apprezzare la scelta del
colore.
Lo guardo in tutto il suo splendore, certo sarebbe più
bello senza quel maglioncino a righe verdi e grigie che indossa, così mi attuo
per levarlo e farmi ammirare le sue spalle e il suo torace
scolpito.
Il maglioncino finisce sul pavimento e messami a
cavalcioni su di lui inizio a torturarlo di baci che lui sembra gradire
notevolmente.
I baci si fanno sempre più roventi, finchè lui non
inverte le posizioni e inizia a torturarmi piacevolmente i
seni…
Le sensazioni che mi provocano le sue mani sono
indescrivibili.
Ogni suo tocco riesce a sconvolgermi
l’esistenza.
Quando mi sveglio è sempre troppo
tardi.
Mi giro su un fianco e mi rendo conto di essere
totalmente nuda con Draco totalmente nudo accanto che dorme beato, coperti da un
lenzuolo.
Non che non ricordi cosa è successo qualche ora fa, è
solo che fare l’amore di mattina mi stordisce sempre.
Starei ore così, a lasciarmi cullare dal dolce far
niente; ma non riesco a rilassarmi, il pensiero incessante di qualcosa che avrei
dovuto fare ma che non ho fatto, perché ho ceduto alle lusinghe del mio angelo
tentatore, mi sta uccidendo.
Prendere la nonna all’aeroporto?
Non credo visto che la mia unica nonna non l’ho mai
vista e l’ho sempre immaginata seduta su una sedia a dondolo sul portico della
sua casa sita in una landa desolata del Texas dove l’unico essere vivente con
cui si possono scambiare due parole è la palla di fieno accompagnata dal vento,
e tiene tra le mani il suo adorato fucile, e sarà proprio lui a beneficiare
dell'’eredità della docile vecchietta.
Fare i regali di Natale?
Naaa, siamo solo ad Aprile, ho ancora un po’ di tempo
prima di uscire pazza e prenotare qualche seduta da un bravo
psicanalista.
Le festività sanno farti uscire
pazza.
Uffa!!! Perché non riesco a ricordare? Ho solo la netta
sensazione che appena lo ricorderò, sarà meglio smaterializzarsi lontano
lontano.
“Hai visto una carpetta verde scuro?”
Eh?
Perché Draco quando si sveglia non dice le cose normali
che dicono tutti?
Tipo: Ehi piccola possederti ricarica il mio
ego,o, Ho avuto di meglio, o ancora, ho immaginato che al tuo
posto ci fosse Minerva McGranitt…
“Ehm…no”
“Porco Merlino, e chi la sente adesso
Pauline?”
Pauline? Esiste ancora Pauline? Me n’ero quasi
dimenticata.
Ero riuscita a rimuoverla dai miei pensieri, non
esisteva… non era mai esistita.
Diamine!!!
“Pauline?”, il nome mi esce strozzato, lui si mette i
boxer e inizia ad aprire tutti i cassetti della camera.
“Quando vuole sa essere perfida!”
Mon Dieu, già me la immagino con indosso il completino
sadomaso provvisto di frusta.
No Hermione… la tua mente è malata, Pauline è solo una
stupida e innocua collega di Draco, tranquilla, va tutto alla
perfezione…
“Trovata!”, esulta felice la guarda con ammirazione e
poi la getta sul pavimento, adesso è ritornato a letto e sta fissandomi con i
suoi occhioni.
Chi è Pauline?
“Cos’hai?”, mi chiede affettuosamente accoccolandosi
contro il mio corpo.
“Niente”, mentisco e cerco di sfoggiare un sorriso
convincente.
Dal suo sguardo però sembra che non gli basti come
risposta, il suo indice comincia a scorrere lento sulle mie labbra e con voce dura esclama uno
“Smettila” che mi fa gelare.
“Di fare cosa?”, chiedo
sommessamente.
Perché non riesco a parlargli di ciò che mi
turba?
“Perché ti ostini a non parlarmi di ciò che ti
preoccupa? Mi vedi forse come un orco a cui non si può parlare?”
Sento le lacrime che chiedono impetuose di essere
liberate, ma non voglio far preoccupare ulteriormente
Draco.
“Come potrei vederti come un orco?”
Lui mi sorride, ma il suo sorriso sembra quasi
forzato.
“Herm, non voglio forzarti, ma se c’è qualcosa che vuoi
dirmi non aver paura di dirmela… anche se credi che sia totalmente stupida e
priva di senso, dimmela…”
E’ quasi detta in un sussurro.
“Anche se per Natale crederò di aver visto Babbo Natale
incastrato nel nostro camino con le renne parcheggiate nel nostro giardino,
prometto che te lo dirò!”
Dico scoccandogli un bacio sulle labbra e sento la sua
mano accarezzarmi la schiena.
Ok, ho deciso, ci sigilleremo in questa stanza e non ne
usciremo più.
“Hai una fantasia che certe volte fa sentire me il
turbato mentalmente!”
Gli sorrido amabilmente…
“Avresti avuto successo con la Cooman…”, prosegue mentre
le sue mani non mi stanno facendo capire più niente.
In risposta gli arriva solo qualche mio gemito
strozzato, poi all’improvviso una figura si fa spazio nella mia
mente….
“Pansy”
“Pansy? Cosa diavolo c’entra Pansy?”
Merdamerdamerda
“Dovevo uscire con Pansy ore fa…”
Senza pensarci ulteriormente mi fiondo fuori dal letto e
messe le mutandine indosso la maglietta di Draco che giace sul pavimento e come
una furia mi catapulto fuori dalla stanza giù per le
scale…
Mi ammazzerà, me lo sento.
Me la immagino seduto sul divano che sfoglia le sue
adorate riviste di moda con forza immaginando di avere me tra le
mani…
Dov’è la bacchetta?
Dovrò pur difendermi in qualche modo,
no?
Merda!!!
Quando arrivo in soggiorno non c’è solo Pansy, ma ci
sono anche Lud, Blaise ed Emma.
La cosa è molto imbarazzante.
Loro sono seduti compostamente sul divano che conversano
amabilmente mangiucchiando patatine e bevendo un
aperitivo.
Scenetta del tutto normale, c’è solo un piccolo
particolare loro sono vestiti di tutto punto mentre io NO.
Mi porto una mano sul volto, vorrei
sprofondare…
Chissà di che colore sono
diventata.
“Alla buon ora Herm…”
Il velato rimprovero di Pansy mi fa tornare alla
realtà.
Sorrido. L’unica cosa che si può fare in questi
casi.
“Ehm… potrai mai perdonarmi?”
Giusto il tempo di pronunciare la fra setta del perdono
che Draco appare alle mie spalle con indosso solo il
jeans.
Ogni dubbio è stato cancellato dalle menti perverse dei
nostri amici che sfoggiano strani sorrisetti maliziosi.
“Non ci sono parole… sembrate due adolescenti in piena
tempesta ormonale…”
Io ammazzo Blaise e stavolta non ci sarà migliore amico
biondo che tenga.
“Blaise, queste parole dette da te non assumono per me
alcun significato vista la frequenza dei tuoi rapporti sessuali, in media quante
volte al giorno?”
Rimaniamo tutti attoniti, Emma è un po’ colorata
dall’imbarazzo e Blaise si ficca quante più patatine in bocca, Draco ghigna
soddisfatto.
“Come mai questa riunione nel nostro salotto?”, chiede
Draco afferrandomi per la vita e poggiando il mento sulla mia
spalla.
“Io volevo che Herm si vestisse così da andare a
prendere Dana e Aaron a scuola… e magari fare quattro
chiacchiere”
“Allora sono ancora in tempo… i bambini escono da scuola
tra due ore!”, dico, lei annuisce ed io tiro un sospiro di
sollievo.
Ed io che pensavo chissà quale appuntamento
improrogabile…
“Io sono qui per dirti che gli spagnoli hanno accettato
le tue condizioni ed Harry Potter è furioso poiché pensava che non ci saresti
mai riuscito.”
“Potty non ha ancora capito con chi ha a che fare, ho un
potere persuasivo potentissimo.”, dice soddisfatto.
“Ma fammi il piacere draco, solo perché hai gustato con
appetito la paella e le altre specialità spagnole!”
“Per essere un buon diplomatico bisogna anche apprezzare
la cucina degli latri paesi ed io in questo sono un asso!”
“Ma se mangi solo quelle schifo di mele verdi…” ribatte
Blaise.
Credo che Draco realizzerà il mio sogno, le sue mele
sono praticamente intoccabili.
Si gira verso di lui e lo incenerisce con uno
sguardo.
“E tu che diavolo ci fai qui? Devi uscire con Hermione o
porti la notizia che i Visigoti hanno accettato le mie
condizioni?”
Blaise si alza dal divano e si para davanti al mio
biondo preferito.
Non sembra arrabbiato, anche perché mi risulta difficile
immaginarmelo arrabbiato, semplicemente lo guarda con aria
divertita.
“Niente di tutto questo…”
“E allora?”, chiede Draco.
“Io ed Emma ci sposiamo!”
COOOOOOSA?
“COOOOOOSA?!??!!”, un coretto di voci incredule si alza
nel salotto.
“Io ed Emma ci sposiamo!”, ripete lui con
calma.
Improvvisamente ci catapultiamo sui futuri sposi facendo
cadere Blaise a terra sommerso dagli aperitivi e dalle patatine, mentre la
povera Emma è sommersa da me e Pansy e credo non riesca a
respirare.
Che assurda giornata, non avrei mai creduto che potesse
avere un tale risvolto.
“Amore… Chris sta piangendo, credo sia l’ora della
pappa!”
Rimaniamo tutti in silenzio e ci inebriamo del canto
melodico della nostra piccola creatura.
Alzando lo sguardo vedo lui che piange in braccio alla
Signora Piddy, cerco di scrollarmi Pansy da sopra e volo su per le scale, prendo
in braccio il mio bimbo ululante e dopo un’abbondante pranzo a base di latte,
ovviamente, si rilassa tra le mie braccia prima di cadere di nuovo in un sonno
profondo.
Saaaalve!!!
Perdonate il ritardo vi prego, ma questa dannata scuola,
questa dannata mancanza di tempo… grrrr!!!
Se potessi scriverei tutto il giorno infischiandomene di
tutto il resto.
Comunque, è venuto bene questo
capitolo?
Spero di sì, magari non è il massimo, ma vi prego… non
abbandonatemiiiiii!!!!
JJJ
Adesso passiamo ai ringraziamenti perché siete davvero
delle grandi.
GRAZIE DI CUORE.
Miss malfoy: Harry sono riuscita a vederlo intelligente
solo dal quarto libro in poi, per la stupidaggine che sfoggia in questa storia
bisogna solo ringraziare Daniel, non so ma il più delle volte durante i film non
fa apparire Harry con una faccia intelligente. (Che tutte le Fan di Dan non me
ne vogliano… sigh…)
Spero che questo chap sia stato di tuo gradimento,
l’ozio mi ha peggiorata?
Aspetto di sapere cosa te n’è parsoJ
Baci8
Bychan: non sei scema, e poi per recensire non è mai
troppo tardiJ
Grazie mille.
kisses
Drachetta’91: Sai che non so nemmeno io che fine abbia
fatto Milly? Però l’idea del suicidio non è male.. e se uscisse un bell’articolo
della Skeeter sul suo suicidio?
Che ne pensi?
Kisses
Andromeda89: ma davvero? Una tua grande fan? Sono
lusingataJJJ
Sei adorabile, grazie infiniteJ
Kisses
Topo: come farei senza le tue recensioni? Mi fanno
sempre sorridere e poi se mi dici che lascio questa scartoffia la mio manager…
mi fai gasare e sorridere tantissimo…
Ti aspetto, non mi abbandonare….
Kisses
Anfimissi: Sono strafelice che Harry ti stia antipatico,
ho cercato di renderlo il più idiota possibileJ
Grazie infinite per i commentucci stupendi che mi
lasciJ
Baci8
Francy872: Speravo la leggessiJ lo so che ci stava la scazzottata, ma forse perché era
cosi prevedibile ho preferito non metterla… magari in futuro…
Grazieeeeee.
Bacioni.
Lunachan62: Prometto che ci sarà qualche diverbio più
acceso tra i due, credo che ce ne saranno ancora molti di diverbi, magari ancora
più accesi, è tutto da vedere e da scrivere… sob!!!
Un grazie gigante.
Baci.
SteelRose Alchemist: Sarebbe carino da parte vostra
ucciderlo… è troppo stupido.
Grazie. ^______^
Baci
Faith: Grazie Faith, quando l’ho riletto già postato mi sono
messa a ridere per tutti gli errori che c’erano, ma certe volte sono così
ansiosa di pubblicarlo che mi secca leggerlo^____^
Spero di essere stata più attenta con
questo.
Grazie e continua a leggereJ
Kisses
Erin: Non so davvero come ringraziarti… se c’è qualcosa
che posso fare dimmelo^____^
Scusa se ho tardato con l’aggiornamento, ma mi è anche
mancata un po’ l’ispirazione oltre all’impedimento che arrecano gli impegni
quotidiani con relativi problemiJ
Alla prossima.
Kisses
Babe: Grazie milleJ kisses
Alex: Grazie per le belle paroleJJJ bacioni.
Sensation: anche il tuo moroso si è comportato come
Draco? Ma ancora i maschietti non hanno capito che fare certe cose potrebbe
essere per loro letale? Mah…
Poveri maschietti.
Spero che questo capitoletto sia stato di tuo
gradimento.
Kissettoni.
Shaka: anch’io all’inizio avevo intenzione di farlo
mettere con Jess, ma Blaise è un po’ troppo fuori dalle regole per stare con la
principessa di ghiaccioJ
Speravo appunto che la mia scelta non dispiacesse, ma a
quanto pare ha avuto successo… adesso si devono sposare, oh mamma… ho quasi
paura ioJ
Dovrei far tornare Ron, dovrei anche scegliere una
compagna adatta per lui… Per jess… me la devo pensare…J
Grazie di cuore.
Kisses
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Capitolo 34 *** Matrimoni e Pregiudizi ***
matrimonio
Matrimonio. Non mi sono mai soffermata più di tanto
sulla parola matrimonio.
Con Harry simboleggiava il coronamento del nostro amore,
diciamo che il matrimonio è sempre stato visto come il traguardo da raggiungere
per una donna, il matrimonio è il sogno più frequente nelle bambine sognatrici e
piene d’amore fino al midollo.
Cos’è stato per me il matrimonio?
La fine del mio sogno d’amore.
Niente di positivo.
“Devi per forza invitarla tua zia Loretta?”
“Pansy cara, la zia Loretta è la sorella di mio padre il
primo marito di mia madre… credi davvero che io non inviti la mia zia italiana
preferita?”
“Blaise caro, l’hai vista una sola volta nella tua vita,
non mi sembra necessaria.”
“La zia Loretta è necessaria… quella superflua sei tu!”
Non ce la faccio più.
E’ mai possibile che debbano anche litigare sulla
questione Zia Loretta?
Come se si stesse parlando se invitare la Regina
d’Inghilterra al battesimo del figlio dei reali di Spagna.
E’ una mia errata impressione, o sarebbe meglio fare la
lista degli inviatati del matrimonio di una talpa e un
ghiro?
“Io sarei superflua?”
Blaise annuisce.
“Io? Pansy Parkinson nonché tua migliore amica da
sempre?”
“Il sol fatto che praticamente mi conosci da quando
siamo nati non ti dà il diritto di ritenerti la mia migliore
amica.”
“E perché?”
“La mia migliore amica adesso è Hermione, con te è
finita da quando hai messo in discussione l’importanza della zia Loretta!” ,
afferma risoluto.
Pansy mi lancia un finto sguardo inceneritore ed io
rispondo con eguale finta aggressività.
Perché Chris non inizia a piangere cosicché io possa
fondarmi da lui e lasciare in pasto a se stessi questi due
cerebrolesi?
“Scusate, ma che male può fare zia Loretta?”, chiedo
durante un sonoro sbadiglio.
Alla fine la Zia Loretta che male potrebbe fare alla
società?
“Il problema Zia Loretta sussiste eccome…”, sbotta Pansy
spezzando in due la matita per il troppo nervosismo.
Ancora però io non ho capito dove sta il
problema.
“Pansy piantala!”, anche Blaise sta rasentando i limiti
del nervosismo.
Quante matite verranno spezzate per i preparativi di
questo matrimonio?
“Scusate, ma quali sono questi problemi che arrecherebbe
con la sua venuta?”
Adesso devono darmi una risposta seria con tanto di
argomentazione più che soddisfacente.
Passo il mio sguardo su entrambi, voglio delle risposte
e le pretendo ORA.
“La zia Loretta è di Verona…”
E fino a qui nulla di
sconvolgente.
“Sai perché è famosa Verona, vero
Hermione?”
“Certo che lo so Blaise, anzi mi sconvolge come possa tu
essere a conoscenza della tragedia di Shakespeare con relativo balcone!”
“Mi sono documentato quando mio padre mi disse di avere
origini italiane e grazie alla mia famiglia sono stato in grado di comprendere
quell’articolo della Skeeter.”, lo dice compiaciuto, si aspetta forse un mega
applauso da me e Pansy con relativa partecipazione della popolazione
londinese?
Spero vivamente di no, perché se così fosse la matita se
la ritroverebbe su per la trachea.
Scuoto impercettibilmente la testa e con lo sguardo
cerco di fargli capire che non ho tempo da perdere su Romeo e Giulietta perché
non sono loro il problema che affligge Pansy, ma bensì la cara
zietta.
“… è di Verona e al contrario di mio padre parla solo
l’italiano…”
Parla italiano… dove sta il
problema?
“Ebbene?”, chiedo scocciata.
“Ebbene??!??”, sbotta Pansy alzandosi dalla sedia e
poggiando sul tavolo rabbiosamente le mani.
“Gli elementi che mi avete dato sulla fantomatica zia
Loretta sono che è di Verona e parla solo italiano, probabilmente attraverso
queste precarie informazioni potrei arrivare all’equazione della verità ma non
ci riesco… quindi fatemi il piacere di dirmi esplicitamente il perché questa
donna arreca un problema!”
Sono veramente incazzata.
Non possiamo trascorrere una giornata seduti ad un
tavolo a distruggere matite, bere succo di zucca e parlare di una zia non
poliglotta.
“Hermione, hai perfettamente ragione, il problema è
semplice. La zia Loretta parla solo italiano e noi l’italiano non lo parliamo…”,
dice Pansy, ma il suo discorso viene interrotto dall’iracondo Blaise
Zabini.
“Forse tu non conosci
l’italiano.”
Faccio appello all’ultima briciola di pazienza che mi è
rimasta…
Se di loro non rimarrà nulla, mi assumerò le
responsabilità quando verranno a prendermi per portarmi a soggiornare ad
Azkaban.
“Perché? Vorresti dirmi che tu parli italiano?”, anche
Pansy appare piuttosto scocciata, non avrei mai creduto che fare la lista del
matrimonio potesse essere così snervante.
Blaise la guarda torvo e tossicchia per schiarirsi la
voce e iniziare il suo monologo in italiano.
“ La donzelletta vien dalla campagna, in sul calar del
sole, col suo fascio dell'’erba; e reca in mano un
mazzolin…”
“STOP!!!”, questa volta lo urlo. Recitare una poesia
italiana gli fa acquisire la lingua?
Se io leggessi una scritta in greco assimilerei la
lingua e sarei in grado di parlare in greco?
“Perché mi hai interrotto?”
“Perché ti ho interrotto? Secondo te recitare una
poesia di Leopardi significa parlare italiano? Secondo te basta recitare
qualcosa a tua zia per poter aprire una discussione?”
Ok, forse mi sto alterando un po’ troppo, forse non è
giusto urlare contro un’idiota, forse qualcuno si è impossessato del mio corpo,
forse è lo stesso Leopardi a possedere il mio corpo perché abbattuto e sdegnato
dalle arti recitative di Blaise…
Forse sto solo impazzendo.
“No… è solo che già saper recitare qualcosa potrebbe far
sentire accettata zia Loretta…”, mugugna. Credo sia fortemente intimorito dalla
sottoscritta e ciò mi piace ed è per questo che prenderò in mano
l’organizzazione di questo maledetto matrimonio.
Sono un po’ gasata lo ammetto, ma parlare con Blaise è
come andare a fare shopping con una bottiglia di alcool
etilico.
“Dunque la zia Loretta Zabini verrà al matrimonio, le
spediremo una di quelle graziose partecipazioni di nozze e Blaise sarà così
gentile e affettuoso nei confronti della cara zietta che imparerà l’italiano e
durante il suo matrimonio cercherà di renderla partecipe di ciò che accade…
anche se ci saranno cose palesi come lo scambio degli anelli o il bacio per cui
non si deve neanche pensare di dover dare una
spiegazione.”
Mi sento un generale con il suo plotone. E’ così
eccitante.
“Non si chiama Loretta Zabini.”
“Chi?”
“Mia zia.”
Adesso lo strozzo.
“E allora di chi diamine abbiamo parlato? Chi si cela
dietro il misterioso nome di zia Loretta? E’ forse il nome che usavate voi
Purosangue per denominare Voldemort?”
Sto per cedere e sarà a quel punto che non risponderò
più delle mie azioni.
“Il vero nome di mia zia è Lorenza Cristina Zabini, più
affettuosamente conosciuta con il nome di zia Loretta…”
Mi porto le mani alle tempie e inizio a massaggiarle
lentamente, ho urgente bisogno di un’aspirina e anche di due bicchieri di vodka
liscia.
“Non mi interessa, non me ne frega niente non ci
preserverà dal buco nell’ozono sapere il suo vero nome, non ci renderà tutti più
buoni e generosi, ok?”
Annuisce come un ebete, mentre Pansy imbufalita tracanna
selvaggiamente succo di zucca e scrive di malavoglia il nome di zia Loretta
accanto a quello del padre di Blaise.
Dal magico momento che ha visto la zia Loretta
protagonista sono trascorse ben due ore in cui solo una volta sono stata salvata
dal pianto di Chris, non l’ho mai visto dormire così tanto, lo sta forse facendo
per aumentare il mio nervosismo?
E già cosi sadico?
Ha naturalmente preso dal padre in
questo.
Abbiamo pranzato con degli stupidi tramezzini e ho un
coltello da macellaio nascosto dietro la schiena nell’eventualità esca fuori una
zia rumena che dobbiamo per forza invitare, ma con il persistente problema della
lingua da noi non parlata e totalmente sconosciuta.
Sono completamente sdraiata sul tavolo con i capelli
sparsi un po’ ovunque, lo strisciare delle penne sulla carta mi entra
prepotentemente in testa facendomi stare ancora più male.
“Con chi farai sedere Harry Potter?”, chiede
improvvisamente Pansy.
Adesso io mi chiedo; perché fare tante storie su un
parente dello sposo e invece invitare senza tanti preamboli Harry, persona che
in questa casa nessuno può vedere?
“Con Millicent, ovviamente!”
Ovviamente.
“E la zia Loretta?”, sono stata davvero io a pronunciare
questa domanda?
Cosa m’importa di dove siederà quella dannata
donna?
“Anche tu conosci la zia Loretta? Blaise ti ricordi
quando abbiamo mangiato quella pizza più grande di noi?”
Chi sta parlando adesso?
Alzo lo sguardo e vedo Draco che guarda la confusione
che troneggia sul tavolo mangiando quella sua mela e aspettando che Blaise dia
una risposta affermativa al suo ricordo.
“Si, ricordo!”, risponde, mentre Pansy picchetta le
lunghe unghia sul tavolo nell’esplicita attesa che il suo amico si dia una mossa
e non inizi a fare il sentimentale con Draco.
Quando ormai mi stavo convincendo che la relazione tra
me e Draco fosse finita per colpa dell'’amore che lui nutre verso le sue mele,
sento le sue labbra poggiarsi sulle mie e aspettare un silenzioso invito ad
approfondire il bacio.
“Smettetela immediatamente, dobbiamo lavorare non girare
un film porno!”, voce alta e squillante dell'’adorabile Pansy che quando vede
Lud non la tiene nessuno in quanto a pornografia. Ci stiamo solo baciando
in maniera innocente.
Ok ok, non sono stata ligia al
dovere.
Se lo fossi stata non sarei andata (senza scrollarmi da
Draco) a spalmarmi sul divano continuando a baciarlo ed accarezzarlo.
Giusto?
Ma non ci posso fare niente, è più forte di
me.
Saranno passati circa 10 minuti e solo quando mi stacco
da Draco per riuscire a far entrare altra aria nei polmoni mi rendo conto della
vicinanza di Blaise che ci guarda inorridito e sbatte il piede destro sul
pavimento con estrema violenza, quasi a volerci sottolineare che al posto del
tappeto ci dovremmo essere noi.
“Avete finito? Non ci crederete mai, ma sul divano della
cucina ci sono Lud e Pansy. E’ mai possibile che nessuno di voi riesca a
contenersi?”
Draco si passa una mano tra i capelli arruffati e si
sistema la camicia.
“Non ti conviene parlare, perché se ci fosse stata Emma
a quest’ora sareste dentro l’armadio”
Spero vivamente che Draco abbia preso l’armadio come
esempio perché se fosse vero credo che vomiterei ogni volta che lo aprirei e non
sarei più del tutto sicura della pulizia dei miei abiti, ci sono alcune macchie
quasi difficili da vedere…
Ci alziamo di malavoglia e ci rechiamo in cucina dove
Pansy e Lud sono avvinghiati l’uno tra le braccia dell'’altra e non ne vogliono
proprio sapere di staccarsi e prendere aria.
“Grazie per essere corsi in mio aiuto…”, è appena
entrata Emma con un sacco di vestiti tra le mani.
Grazie a lei però i due si sono staccati e si stanno
guardando con sguardi vacui, quegli sguardi assurdi che sfoggia chiunque dopo 5
sigarette fumate una dopo l’altra senza far passare nessun secondo tra un tiro e
l’altro.
“Che cosa sono?”, chiedo incuriosita osservando tutti
gli abiti che Blaise ha gentilmente buttato sul tavolo.
“Gli abiti di voi damigelle e del paggetto.”, risponde,
porgendomi un abito color lavanda.
Perfetto, a questa assurda giornata ci mancavano solo le
prove per i vestiti.
Non so, ma darei qualsiasi cosa per essere ad una
riunione scolastica di Dana o a bere un caffè in compagnia di Jess e della
dottoressa Apple.
E con questo ho praticamente spiegato la mia situazione
mentale del momento.
Senza tanti preamboli io e Pansy veniamo rinchiuse nella
stanza con i nostri abiti così da poterli indossare affinché Emma veda come
saremo belle e soprattutto color lavanda.
Draco viene spedito nel bagno così da provarsi il suo
abito da testimone dello sposo.
Lud è l’unico che sta spaparanzato sul divano a
sorseggiare caffè e a leggere il giornale; da semplice e normale invitato al
matrimonio non ha bisogno di provarsi niente.
“Ma questi tacchi non sono normali…”, piagnucolo, come
potrò mai stare per tutto il giorno con questo tacco
vertiginoso?
Morirò dopo la prima mezz’ora…
Pansy è come sempre a suo agio, che il tacco sia basso o
sia vertiginosamente alto per lei, la regina delle scarpe, non fa nessuna
differenza.
Potrebbe partecipare alla maratona a New York con questi
dannati tacchi e arriverebbe sicuramente prima, battendo i maggiori maratoneti
mondiali.
“Non farla tragica, basta farci
l’abitudine…”
L’abitudine?
Per farci l’abitudine dovrei anche dormire con indosso
questi affari infernali.
“Pansy, credo tu sia l’unica donna sulla faccia della
terra a non ridursi i piedi come le zampogne dopo una giornata con questi…”,
dico, sventolandole davanti agli occhi le scarpe
incriminate.
Dovrebbero fare una legge che vieta le scarpe con il
tacco più alto di 10 centimetri, ma non credo verrebbe mai
approvata.
“PANSY, HERMIONE SBRIGATEVI A
SCENDERE!!!”
Blaise e il suo savoir faire, solo lui riesce a urlare
con tale grazia.
Oh no, adesso ci sono da scendere pure le
scale.
Avrà mai fine questo strazio di
giornata?
Pansy scende le scale come se fosse scalza, io mi affido
alla mia arte nel camminare con i tacchi e con mia grande sorpresa ci riesco
senza inciampare né nel tappeto né nel vestito stesso così da rollarmici dentro
e dare vita alla canna umana.
“Devo dire che il color lavanda vi dona, siete
semplicemente bellissime.”
Ci gira intorno come un avvoltoio fa con un cadavere e
ci ispeziona attentamente come se fossimo dei documenti. Ottimo
direi…
“Hermione, ma ci cammini bene con quelle scarpe?”, se
dico di si mi danno il permesso di andare al matrimonio con le
infradito?
Guardo Lud, colui che mi ha posto la domanda, in maniera
sconsolata.
Sono davvero demoralizzata.
Ricordo ogni particolare dei preparativi del mio
matrimonio ed io odio i preparativi, ricordo tutte quelle parole pompate di
Harry… ricordo benissimo come mi fece la fatidica domanda.
Mi aveva portata fuori a cena e al momento del dolce,
una mega coppa al cioccolato con tanta panna, mi sono ritrovata con un affarino
metallico in bocca… se non fosse stato per i miei riflessi pronti e la mia
accortezza l’avrei mandato giù, lui si sarebbe incastrato per la trachea così da
evitarmi il passaggio dell'’aria ed io sarei morta soffocata prima di sapere che
il mio fidanzato mi stava solo chiedendo di sposarlo.
Adesso che ci penso è come se quell’anello che mi stava
facendo passare a miglior vita fosse stato solo un segno del destino; avrei
dovuto capirlo che unirmi in matrimonio con quell’inetto mi avrebbe portato solo
guai e amare delusioni.
Sarei curiosa di sapere come Lud e Blaise hanno chiesto
a Pansy ed Emma di sposarli, attraverso il loro racconto potrei predirgli come
sarà la loro unione.
“Si, devo solo farci l’abitudine.”
“Scusate, ma adesso io ed Hermione avremmo un
impegno..”
Blaise naturalmente lancia a Draco un’occhiata di fuoco
come se le cose importanti nella quale ci cimentiamo riguardino solo la camera
da letto.
“Blaise piantala, ancora non riesco a capire perché mai
Emma abbia accettato di diventare tua moglie.”, dice Draco mentre mi cinge con
un braccio la vita.
Non vedo più Lud e Pansy; che si siano impossessati
della camera degli ospiti?
Spero vivamente di no, non
reggerei.
“Perché mi ama”
“Tu sei ultraterrena!”, mi ritrovo a dire “… o
semplicemente pazza.” Aggiunge Draco.
“Né l’una n’è l’altra, Blaise è speciale!”
L’uomo in questione le sorride e le dà un bacio
mozzafiato che la fa arrossire e sprofondare
nell’imbarazzo.
Se ne sono andati tutti, Draco ha fatto capire loro che
noi avevamo un appuntamento improrogabile ed infatti dopo esserci cambiati e
aver cambiato Chris, io e Draco abbiamo preso la macchina per recarci a scuola
da Dana.
Quando entriamo, nella saletta adiacente all’ufficio
della preside, vi è presente un’altra coppia.
I loro visi non sono per niente rilassati e sembrano
abbastanza nervosi.
Mi accomodo accanto a Draco e inizio a leggere una delle
riviste buttate a casaccio su un tavolino.
“Queste dannate scuole babbane…”
“Draco, non ti converrebbe parlare di certe cose…”, dico
tra i denti.
La coppia che abbiamo davanti sembra incendiarci con gli
occhi.
Dopo qualche minuto la preside ci fa cenno di
accomodarci nel suo ufficio.
“Signori Malfoy, Signori Parker”
Ricambiamo civilmente il saluto della donna e ci
accomodiamo.
“Vi starete sicuramente chiedendo perché mai vi ho
convocati, giusto?”
No, a dire il vero io mi stavo chiedendo se muoio se mi
getto dal decimo piano di un edificio.
“La questione è molto semplice, Dana e Mallord non fanno
altro che litigare, gli insegnanti non sanno più come comportarsi e ogni volta
che li mandano da me in presidenza sembra che a Dana non le importi che io sono
un’autorità.”
A queste parole noto Draco che ghigna soddisfatto,
probabilmente sta lodando mentalmente la sua bambina perché è la sua copia
sputata, e i signori Parker completamente sconvolti, se la staranno immaginando
come una specie di demonio ringhiante a quattro teste.
“Ma almeno si sa chi è dei due ad attaccare briga?”,
chiede la madre, ma nel tono che ha usato sembra quasi che la domanda reale
fosse: E’ quel mostro di Dana Malfoy a iniziare, vero?
La preside ci guarda attentamente, mentre giocherella
con il tagliacarte.
“Ovviamente quando vengono portati da me e io faccio
loro questa domanda è un accusarsi a vicenda; secondo Mallord, Dana lo provoca
ogni giorno dedicandogli cattiverie di ogni genere…”
I docili Parker ci lanciano occhiate fiammeggianti, ma a
Draco sembra non importare, da questi atteggiamenti descritti Dana gli somiglia
sempre più, era lui quello che dedicava cattiverie e
tutti.
“… ma secondo Dana la colpa è solo di Mallord poiché lui
e il suo gruppo di amici deficienti, almeno così li ha ribattezzati, hanno osato
dirle che se sua madre era morta la colpa era solo sua e della sua
nascita”
La mano di Draco si è irrigidita ed io sto per andare ad
ammazzare questo Mallord dal nome semplicemente orribile e queste due salamandre
essiccate che ho davanti.
“Non mi sono chiare alcune cose…”, esordisce la
salamandra donna.
La preside volge lo sguardo sulla Signora Parker e le
sorride amabilmente non smettendo di torturare il
tagliacarte.
“ Se la madre della bambina è morta, chi è la donna qui
presente?”, dice indicandomi.
Lo sguardo saettante di Draco si posa sulla donna “Non
vorrete forse dirmi che convivete… oh mio Dio povera bambina, ci credo che è
così acida a questa età.”
Ma come diavolo si permette questa deficiente a parlare
così?
Il marito è totalmente assente, la preside sente le
vibrazioni negative e Draco con immane eleganza sta per
attaccare.
“Non credo sia di sua competenza fare ipotesi su mia
figlia, inoltre posso benissimo dirle che ho sempre adorato vivere nel peccato e
mia figlia è la mia esatta copia quindi se Dana reputo che suo figlio sia un
deficiente io la appoggio in pieno, e poi non potrebbe essere altro un bambino
che sia chiama Mallord!!”
Ok, diplomazia zero, ma la barzelletta sta nel fatto che
Draco di professione fa il diplomatico…
Vorrei proprio assistere ad una sua riunione, li
minaccerà tutti?
“Ne deduco che lei va fiero di sua figlia anche se le
sue parole potrebbero scioccare mio figlio?”
Draco ghigna soddisfatto.
“Ovviamente, ho piena fiducia nell’acuta ironia di mia
figlia e poi credo che non sia stato bello per lei essere stata accusata della
morte di sua madre, crede? Io penso che Dana si stia proteggendo da eventuali
stronzate sparate dai suo stupidi compagni.”
“E lei si può ritenere un padre affidabile e maturo?
Povera bambina… scommetto che lei cambia fidanzata ogni due settimane e che
quella poveretta di sua figlia non ha una situazione familiare stabile. Solo
adesso mi rendo conto di quanto è fortunato Mallord.”, dice sistemandosi la
gonna del suo orribile tailleur rosa.
“… più che fortunato io direi sfortunato, e in tutto
questo le dico solo di farsi gli affaracci suoi e che non abbiamo bisogno della
sua consulenza psicologica a livello familiare. Io mi preoccuperei della vostra
attività sessuale, suo marito mi sembra un po’… come dire…
moscio.”
Ghigna soddisfatto e mi sorride.
La signora è rosso fuoco e suo marito non accenna a
cambiare espressione.
La preside li guarda scioccati, sembrano loro due adesso
i bambini.
“Signor Malfoy perché tirare in ballo l’attività
sessuale? E’ propriamente fuori luogo.”
Lui si limita a sorriderle
beffardo.
“Forse lei pensa che non c’entra niente, ma i figli
hanno bisogno di genitori che trasmettano amore e serenità, il sesso è una
componente essenziale per una famiglia felice, siccome da quello che mi ha fatto
capire la gentilissima signora Parker in famiglia sono frustrati, perché credo
che pensare che mia figlia vive nel peccato solo perché io ed Hermione non siamo
sposati, sia da gente frustata e sfigata io le dico di riprendere a praticare
ginnastica da letto…”, i suoi discorsi allucinanti mi lasciano sempre basita e
con un sacco di domande che mi frullano in testa.
Non voglio crederci.
Stavo facendomi i cavoli miei quando mi ritrovo a
ricambiare un bacio mozzafiato di Draco nell’ufficio della preside di nostra
figlia Dana sotto gli sguardi attoniti della suddetta e di due deficienti con la
paralisi facciale.
Sarò rossa da fare invidia ai capelli di
Ron.
Quando si stacca da me è sempre troppo
tardi.
“Sarà da secoli che suo marito non la bacia
così?”.
Voglio sprofondare, non chiedo poi
molto.
Perché l’adolescente che è il lui esce sempre nei
momenti meno opportuni?
Alla sua domanda però la donna
annuisce.
“Vede signora Pickwood, la mia tesi era
fondata.”
La preside annuisce.
Stanno annuendo tutti, ma mai nessuno che lo
contraddice.
Impazzirò nel tentativo.
“Adesso se ci scusa noi avremmo da fare, è stato un
piacere signora Pickwood.
Signori Parker spero seguirete i miei
consigli.”
Salutiamo e usciamo da
quell’incubo.
“Perché l’hai fatto?”, siamo in macchina ed io sono
abbastanza agitata. Lui guida tranquillo come se non avesse fatto abbastanza
scena.
“Cosa?”, fa anche lo gnorri
adesso?
Credo che dalle mie orecchie esca del
fumo.
“Ok, parli del bacio?”
“Si”
Di cos’altro potrei parlare?
“Vorresti forse dirmi che non hai
gradito?”
“Certo che ho gradito, ma sono caduta nell’imbarazzo più
nero quando mi sono resa conto di stare ricambiando davanti a
quelli…”
Continua a sfoggiare un sorrisetto piuttosto furbo e la
cosa non mi piace per niente.
“Io ti bacerei sempre, e poi scusa quei due cosi erano
troppo bigotti, non ho resistito, però ti chiedo scusa… scusa
Herm.”
Lo guardo furtiva.
“Perché mi chiedi scusa?”
“Potresti almeno accettarle visto che non sono solito
farle.”
“Le accetto, ma adesso dimmi
perché.”
“Perché non ho tenuto conto del fatto che tu potessi
sentirti in imbarazzo.”
Sorrido.
“ Puoi accostare per favore?”
Annuisce.
Forse non è neanche da me questo atteggiamento, ma devo
farlo e se non lo faccio sbatto la testa contro il
cruscotto.
Dopo qualche metro è riuscito ad
accostare.
“Successo qualcosa?”, mi chiede.
Scuoto la testa e continuo a
sorridere.
“Mi fai paura…”, per fortuna non riesce a finire la
frase… l’ho coinvolto in un bacio senza precedenti.
Sono finalmente soddisfatta, è sempre lui che mi bacia
all’improvviso senza che possa prepararmi psicologicamente, ma ora che ci penso
ogni bacio con lui è sempre diverso, trasmette sempre qualcosa di nuovo ed è
sempre come se fosse il primo bacio, sempre le stesse palpitazioni e le medesime
emozioni pazze che scalpitano nel mio cuore.
“Volevo baciarti… ecco perché ti ho fatto
accostare.”
Sorride angelico premendo le sue labbra contro le
mie
“Donna vogliosa!”
Metto un finto broncio, ma mentre lui mi guarda stranito
lo attiro a me e lo coinvolgo in un altro bacio.
Ha ragione a dire che sono
vogliosa?
Non so… ma non sono pienamente soddisfatta di questo
capitolo.
Voi che ne pensate?
Fatemi sapere con i commentucciJJJ
Adesso passiamo ai ringraziamenti.
redRon: tesoro, lo so, quello schifo di msn mi dà
qualche problemuccio ultimamente… sob!!!
Non ho mai ricevuto recensione più lunga, mi hai fatto
sorridere come un’ebete davanti al pc, come al solito sei troppo gentile…
esageri sempre, perché ovviamente tu scrivi molto meglio di
me.
^________^
Baciotti mio amor.
Erin: Oh mamma, le tue recensioni mi sciolgono sempre…
sei un tesoro, spero tu abbia gradito anche questo, i tuo pareri per me sono
importantissimi. GRAZIE.
Marygenoana: grazie grazie, anche la tua e strabiliante,
anzi aspetto un aggiornamento a breve.
Kisses
Francy872: Pauline spunta ogni tanto, ovviamente non
posso svelarti il ruolo che ha questa tizia^____^, La scazzottata non so dirti
quando ci sarà, tu continua a seguirmi..
Sei un tesoro.
Baci.
Lunachan62: anche per te la scazzottata non so quando
sarà… mi spiaceeeee.
Ti ringrazio dei complimenti, spero che neanche
quest’ultima scena tra i due piccioncini sia comunque stata troppo
sdolcinata.
Aspetto di sapere cosa te ne è
parso.
Kisses
Topo: ma ciaooooooo, diciamo che Blaise ed Emma sono
stati presi in pieno dal colpo di fulmine. Per i due piccioncini non so quando
avverrà, potrebbe anche essere nel prossimo capitolo, non so davvero…
J
Per quanto riguarda Pauline, sai che forse la uso
proprio perché non ho altre parole da usare? ^______^
Come sempre ti ringrazio e i tuoi scleri mi piacciono
sempre.
Bacioni.
Sensation: ehm… hai perfettamente ragione sui bimbi,ma
non so ho visto Chris come un super bimbo^_______^ sono perdonata dopo questa
svista?
Blaise ed Emma presto sposi… che
meraviglia!!!!
Kisses
Drachetta’91: già la colpa non è di quell’innocente
creatura, sono solo i genitori un po’ pazzi.
Nella stesura di questo capitolo non ho neanche
lontanamente preso in considerazione di scrivere o comunque far saper che fine
ha fatto Milly… mmm…. Forse non lo so neanch’io…. ^_____^
Spero che Blaise ed Emma ti abbiano sconvolto
positivamenteJJ
Grazie.
Baciotti
Olivia86: quando avverrà il matrimonio? Bella
domanda.
Effettivamente Draco dovrebbe darsi una mossa…. Povera
HermioneJ
Grazie infinite.
Kisses
Luz79: Ciao Rita, scusa se ho postato un altro capitolo,
ma non potevo non farlo^__^
Sono contenta che ti stia piacendo il mio
manoscrittoXDXD, forse un po’ troppo lungo… e vabbè finchè qualcuno non
m’implorerà di chiudere i battenti credo andrò avanti scrivendo questa
fanfiction…
Ti ringrazio tantissimo e ribadisco che sono troppo
felice che i tuoi Draco ed Hermione SI SONO BACIATIIIIIIII!!!
EVVAI!!!
Oh la smetto…
A presto.
kisses
Ringrazio anche coloro che leggono
soltanto.
GRAZIEEEEEE
^______________________________________^
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Capitolo 35 *** Addio al nubilato e alla dignità ***
uuuuuuuuuhù
Non sarà poi tanto difficile,no? Insomma devo
semplicemente svezzare mio figlio, e so anche che praticamente non è nella norma
svezzare così presto mio figlio, ma in questo ultimo mese e mezzo mio figlio ha
avuto non pochi problemi e la sua pediatra (non ci credo ancora nemmeno io), la
dottoressa Apple, ha detto che dobbiamo impegnarci per svezzarlo il prima
possibile.
La scena fa ridere, Chris è seduto sul suo seggiolone,
Draco sta giocando con le sue manine facendolo ridacchiare ed io mi accingo a
portare il semolino e così potremmo dare inizio alla vera
battaglia.
Fortunatamente la Signora Piddy doveva sbrigare
delle compre, Dana è a scuola, Emma e Blaise sono impegnati con gli ultimi
preparativi del matrimonio, sono proprio gli ultimissimi poiché il matrimonio è
domani e stanotte si farà caciara fino a notte fonda… la festa di addio al
nubilato è stata organizzata da Pansy e sono sicura che la normalità non verrà
neanche presa in considerazione, quella di addio al celibato per Blaise invece è
stata organizzata da Draco, Lud e Gary e la preparazione li ha presi così tanto
che si sono saltati varie riunione e conferenze. Questo mi ha lasciata un po’
sorpresa, o forse sono io che vivo in una realtà parallela e ciò che hanno fatto
quei tre imbecilli è del tutto normale?
Scuoto impercettibilmente la testa e porto il semolino
sul tavolo e vedo Chris che batte le manine paffute contento, anche Draco sembra
piuttosto contento non aspettandosi forse che tutto quel semolino invece di
essere ingerito verrà sputato e rigurgitato sui nostri poveri
abiti.
“Pronto?”, domando con voce grave, forse del tutto
fuori luogo, e infatti Draco mi
lancia un’occhiata interrogativa. Probabilmente si sta chiedendo perché sto
affrontando questo periodo della mia vita in associazione con lui per il bene di
nostro figlio, in questa maniera così tesa e nervosa, ma dov’era quando Dana è
stata svezzata?
“Herm, dovresti calmarti, svezzare un bambino è
semplice… è più difficile far star zitto Blaise.”
Forse su questo ha ragione.
Prendo il cucchiaino e lo immergo nel piatto prendendo
una piccola quantità di semolino.
Adesso sto qui, impalata ad osservare con morbosa
ossessione ciò che tengo in mano.
“Stai forse ripassando mentalmente quella specie di
cantilena orrenda su quel cavolo di carico di semolino che sta arrivando con
l’aereo?”
Cosa?
Sta forse parlando di quella cosa per cui gli adulti
sono soliti storpiare la voce, facendo in modo di sembrare degli elfi domestici
fatti e strafatti di elio?
“No”
Mi avvicino a Chris e lo vediamo guardare il cucchiaio
in maniera strana, quasi come se lo volesse sbattere sulla mia faccia con la
sola forza del pensiero.
Improvvisamente due verità vengono a bussare alla porta
del mio cervello.
a)Chris è troppo piccolo per saper usare la telecinesi,
e ci vuole grande preparazione per saperla usare.
b)Io devo assolutamente smetterla di immaginarmi le
cose.
Adesso che il mio personale promemoria mi ha ricordato
che io non sono una persona normale, avvicino ancora di più il cucchiaio alla
sua boccuccia.
Per circa un nanosecondo ci ha presi in giro facendoci
credere di star poggiando le sue labbra sulla pappina, ma l’istante seguente la
pappina giaceva sulla maglia bianca di Draco facendolo ridere a crepapelle.
E’ trascorsa un’ora in allegria, io e Draco siamo
irriconoscibili; semolino ovunque, sui vestiti, tra i capelli, nelle orecchie,
sui muri, sul pavimento, sul lampadario…
L’unico che ne è uscito indenne è stato proprio Chris
che continua a sorridere soddisfatto mugugnando un qualcosa di astratto e
sbattendo felice i pugnetti sul seggiolone, come se volesse che i suoi genitori
continuassero a sporcarsi.
Ovviamente sporcarci non è il nostro passatempo
preferito…
Morale della favola: Chris non ha mangiato
niente.
“Non ha mangiato niente…”, sbuffo, mentre ripongo il
piatto e il cucchiaio nel lavabo.
Draco sta cercando di levarsi quanto più semolino può
dai capelli e dal viso con l’aiuto di uno strofinaccio.
“Sono sicuro che appena gli verrà fame strillerà così
tanto che anche il semolino andrà bene!”
“Speriamo, perché altrimenti non so davvero cosa
fare!”
Mi mordo il labbro inferiore. Insomma se il nostro
bambino non mangia è ovvio che mi preoccupo, forse per lui è diverso, lo vive in
maniera diversa perché è il suo secondo figlio, ma per me che è il primo molte
cose mi fanno star male, soprattutto il fatto che abbia avuto problemi con il
latte e deve essere svezzato prima del tempo.
“Ehi Herm, non è il caso di starci così male… magari
Chris ha solo bisogno di un piatto che gli piaccia… il semolino non ha sapore,
magari è già un inguaribile golosone come la sua mamma…”
“… o un salutista pazzo come il suo papà!”, mi sorride
ed io ricambio il sorriso; probabilmente sono solo sotto stress e ingigantisco i
problemi, probabilmente è vero che dobbiamo far assaggiare a Chris qualcosa di
più gustoso.
“Draco… cosa diamine stai
facendo?”
“Ti sto baciando…”
Cerco di respingerlo, ma lui sembra non voler
demordere.
“Draco…Chris ci sta guardando!”
Draco poggia le mani sulla mia vita e si gira per
guardare Chris.
“Smettila Herm, cosa vuoi che capisca? Ha circa 71
giorni di vita!”
“Non sottovalutare i bambini, certe immagini possono
rimanere così impresse nelle loro menti che quando cresceranno potranno
diventare dei depravati!”, dico risoluta. Non so se questa perla che ho sparato
è vera o ha solo una parvenza di veritiero, ma mi piaceva dirla e poi mi sento
un po’ in imbarazzo nel baciarmi con Draco davanti a nostro figlio o davanti a
qualsiasi esserino non maggiorenne.
“Ok basta, la pianto… anche se sei fatta cattiva…”, mi
sussurra all’orecchio.
“Non sono fatta cattiva… se solo non fossimo davanti a
nostro figlio giuro che ti farei impazzire e imploreresti affinché non…”, ma la
mia frase non viene neanche ascoltata da quel troglodita… ha ripreso a baciarmi
con rinnovata passione.
Mentre mi sto facendo trasportare dal bacio e dalle sue
carezze, le mie orecchie captano indistintamente un clap clap che mi lascia un
po’ interdetta.
Io non posso applaudire in quanto le mie mani sono
occupate tra i capelli di Draco.
Draco non può applaudire in quando una mano vaga
indisturbata sulla schiena e l’altra… beh lasciamo stare dov’è
l’altra.
Chris non ha tutta questa forza nelle
manine.
“Ma bravi… i miei complimenti… fare le porcherie davanti
ad un bambino…potrei denunciarvi, sapete?”
“Pansy piantala.”, mugugna Draco sulle mie
labbra.
Quando finalmente si stacca dalla sottoscritta, la
sottoscritta è in pieno imbarazzo.
Non sono cose da fare.. diamine!
“Scusate la domanda impertinente, ma cosa ci fate
cosparsi di semolino? State provando il sesso alternativo? E’ forse un rimedio
indiano per rinnovare la passione?”
Ho mai detto che oltre a Blaise andrebbe uccisa anche
Pansy?
Se non l’ho ancora fatto devo annotarlo da qualche
parte…
“No Pansy, nessun rimedio, stavamo provando a svezzare
Chris!”,dico mentre prendo il pargolo in braccio.
Pansy alla mia frase fa una strana smorfia; che anche
lei sostenga che svezzare Chris sarà più difficile del
previsto?
“Ho i miei dubbi, e comunque, sono qui per dirti che tra
tre ore inizia la feste e che tu dovrai essere
impeccabile!”
Impeccabile? Ed io che volevo presentarmi in
pigiama.
Questa pazza che ho davanti, che si spaccia per la mia
migliore amica, non è una persona normale… sembra quasi qualcuno al servizio del
Diavolo, perché davvero, non conosco nessuno sadico come
lei.
Quali atroci torture avrà in servo per me nella sua
testolina?
“Certamente, non ho mai pensato di presentarmi con
indosso il pigiama!”
Draco scoppia in una risata; credo abbia capito che il
mio intento era proprio quello, ma essendo che Pansy Parkinson ha doti
divinatorie, ho cercato di incenerire il mio fedele compagno, e a quanto pare ci
sono riuscita… un applauso, prego. Draco Malfoy si è strozzato e strisciando è
andato in bagno.
Adesso se mi concentro posso udire una terribile tosse
dovuta a soffocamento, provenire dal bagno.
Probabilmente dovrei andare ad aiutarlo. Anzi, dovremmo
andare ad aiutarlo, ma non rientra nelle mansioni scritte sull’agenda, o sui
fogliettini attaccati al frigorifero.
“E’ questo lo spirito giusto!”
Sorrido compiaciuta, quando un leggero scampanellio mi
ricorda che non tutti possono materializzarsi, o non tutti gli amici amano
scardinare la nostra porta d’ingresso.
“E adesso chi sarà?”, è una domanda stupida, lo so,
visto che non potrò mai sapere chi c’è dall’altro lato della porta se non vado
ad aprire.
“Speriamo non sia Emma, ho detto a sua sorella di
portarla al locale verso le nove…”, dice pensierosa.
La lascio sbattere e insieme ci dirigiamo verso la
porta.
Mi avvicino allo spioncino e vedo la figura deforme di
una signora di mezza età.
Varie possibilità sulla presunta identità della donna si
fanno spazio nella mia mente.
a)
Un agente dei servizi segreti
in incognito.
b)
Tanti testimoni di Geova
raggruppati in un’unica entità.
c)
Un venditore porta a
porta.
Quale sarà quella giusta?
Non mi resta che aprire.
Quando apro la porta, ciò che mi ritrovo davanti è
l’immagine di una simpatica donna sulla sessantina, molto magra e dai lineamenti molto fini e delicati, che
non ricordano per niente quelli inglesi… è più
mediterranea.
“Hello, my name is Cristina Lorenza Zabini.”, dice
scandendo bene le parole, e invece di sentirsi lei l’idiota, mi ci sento
io.
“Piacere.”, tendo la mano verso la donna e lei mi
stritola in una ferrea morsa.
Improvvisamente un’oscura verità si abbatte con la
leggiadria di un elefante con in groppa dieci pinguini ubriachi, su di
me.
Merda! Questa donna è la zia di Blaise e credo proprio
che non sarà facile far amicizia, il suo inglese è stentatissimo e il mio
italiano quasi non esiste.
“Salve zia Loretta!”, chi è che sta parlando
italiano?
Ma che cosa divertente!
Assolutamente stupendo venire a scoprire in questa
maniera del tutto priva di logica che Draco parla anche
italiano.
“Ciao Draco, come stai?”
Anche Draco viene stretto nella ferrea morsa, ed il mio
ego si pompa un po’ d’orgoglio, fino a qui ho capito tutta la
conversazione.
Dall’espressione che sfoggia Pansy ho ben capito che non
ci sta capendo un accidenti.
“Perfetto, adesso ci toccherà portare con noi la vecchia
per la festa in onore di Emma!”, sbuffa al mio orecchio
Pansy.
“Dai su Pansy… non sarà poi così terribile!”, dico con
un sorriso, per far credere alla zia Loretta che non stiamo affatto parlando di
lei.
Non avrei detto di certo che non c’erano problemi se non
mi facessi a insaputa di tutti e soprattutto mia, di cocaina
purissima.
La questione zia Loretta ha preso vita prima del dovuto,
prima che io facessi un corso per imparare una lingua a me quasi sconosciuta, e
inoltre, mi sento un’idiota.
“STA ARRIVANDO EMMA!”, urla Pansy al mio
indirizzo.
Eh sì!La festa è già iniziata, abbiamo iniziato a
ballare senza Emma, poiché ha avuto un piccolo e insignificante contrattempo ed
ha portato quasi due ore di ritardo.
Cos’ho fatto in questo frangente?
Iniziamo:
Seduta su uno dei divanetti, la zia Loretta ha iniziato
a parlarmi in italiano di qualcosa a me scognito, non posso far altro di
rimanere qui a bere come un’alcolizzata e annuendo alla valanga di parole che
fuoriescono da quella bocca.
I primi cinque minuti sono anche riuscita ad interagire
usando alcune tipiche frasi che riescono a far credere al tuo interlocutore che
sei realmente interessato a ciò che sta blaterando.
Draco lo usa spesso con Blaise.
Davvero?
Incredibile! Si! Anche a mio cugino è successa la stessa
cosa!
Ecco le frasette pronte per essere utilizzate in questi
casi, e per l’occasione l’ultima me la sono fatta tradurre da Draco prima della
festa.
Sono un genio del crimine.
“Siiiiiiiii!!!”
Gridolini da donna assatanata escono in un delizioso
coretto dalle dolci boccucce di tutte le ragazze presenti alla festa di addio al
nubilato della signorina Emma Reinolds presto in Zabini.
Cinque ragazzi in perizoma stanno muovendo il bacino in
modo provocante e terribilmente sexy.
Mi alzo dal divanetto rosso fuoco e mi accingo a trovare
un dannato calice di champagne ancora intatto.
“Ehi
Hermione, che fai lì tutta sola? Non vuoi divertirti con noi?”, di Pansy non è
rimasto più niente, anche la dignità l’ha abbandonata pochi minuti fa, mentre
circa un’ora fa l’hanno abbandonata il buon senso e l’orgoglio… sarà andato via
tutto dopo il rigurgito a cui ho dovuto assistere.
Lene, la sorella di Emma sta strusciandosi in maniera
provocante contro uno dei cinque ballerini, Jess è da qualche parte a fumarsi
qualcosa (e la cosa mi ha sconvolta abbastanza)
Pansy non esiste più e poi tra le altre amiche di Emma
alcune sono svenute sui divani e altre stanno improvvisando uno spogliarello
rudimentale… anche loro non ci stanno più con la testa.
Cosa sto facendo io?
La persona seria, almeno credo.
Il tempo di parlare con Loretta Zabini è finito, anche
lei ha vomitato l’anima e adesso sta infilando dei soldi negli slip degli
spogliarellisti!
Hai capito la donna di mezza età
italiana!
Questo lo trascriverò nel verbale che consegnerò dopo le
nozze a Blaise.
“Herm, dai vieni a ballare!!!”, un branco di donne
inferocite e ubriache mi trascina verso il centro della pista, e siccome non ho
un bel niente da fare non mi resta altro che cominciare a muovere i fianchi e
continuare ad attingere bicchieri dai camerieri in boxer che passano tra di noi,
facendo bella mostra del loro affarino e dei loro muscoli.
Voglio Draco, mi sta venendo da vomitare e non è perché
ho bevuto troppo, ma perché gli uomini troppo muscolosi mi danno il volta
stomaco.
Meglio il mio amore, corpo scolpito, ma non per questo
volgare.
Un adone!
Ma perchè non chiamarlo per vedere se si
diverte?
Abbandono la pista e cerco di raggiungere il luogo in
cui dimorano i nostri soprabiti con annesse borse, ma la mandria inferocita
credendo che io volessi fare il trenino si è attaccata alla sottoscritta e mi ha
accompagnata tra urletti e canti a prendere il cellulare.
Non vorranno mica assistere alla mia privatissima
telefonata, vero?
Con una mossa artistica scappo dalla loro pazzie e mi
rifugio in bagno.
Tu… tu… tu… tu…
“Ciao Tesoro, successo qualcosa?”
La sua voce sa sempre come
rincuorarmi.
“No, è tutto ok, mi mancavi… qui sono tutte ubriache,
compresa la zia Loretta!”
Sento che ride.
“E brava l’arzilla vecchietta.”
“Cosa sta succedendo da voi?”
“Blaise si sta cimentando in una specie di discorso, ma
è totalmente ubriaco, Gary sta amoreggiando con due ragazze e Lud si è
addormentato al centro della pista!”
“E tu?”, chiedo divertita.
L’idea di Lud che si addormenta mentre balla mi sta
facendo credere che la
Germania è in mano ad uno sconsiderato, ma credo di aver fatto
questa considerazione un migliaio di volte.
“Io? Sono tornato indietro nel tempo, a quei festini che
davamo a Serpeverde… anch’io ho vomitato, ma mi sono ripreso… almeno
credo…”
“Complimenti… voi Serpi non conoscete le mezze
misure…spero almeno che tra qualche ora sarete in grado di partecipare ad un
matrimonio.”
“Lo sai che ti adoro?”
In riposta riceve un mugugno.
“Non sono gli effetti dell'’alcool a farmi parlare… ti
adoro davvero!”
Sorrido!Sono felice!
“Ti adoro anch’io, scemotto!”
E detto ciò chiudo la conversazione, e più felice di
prima mi butto anch’io nella mischia.
Oh mio Dio, ho appena visto Loretta la sessantenne e
più, seduta a gambe incrociate vicino ai divanetti con una canna in
mano.
Degna zia di Blaise Zabini.
Non riesco ancora a crederci neppure io, dopo un mese e
più di assenza sono riuscita a scrivere un altro capitolo.
Qualcuno aspettava l’aggiornamento, lo so per certo di
coloro che hanno commentato e infatti un GRAZIE a:
redRon, Erin, lunachan62, anfimissi, Luz79, topo,
drachetta91, sensation, Arys92 e Olivia86.
Mi dispiace di aver portato così tanto
ritardo.
Mi perdonate?
Non so neppure se questo capitolo vi lascerà almeno un
sorriso, spero di sì.
kisses
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Capitolo 36 *** Il matrimonio del mio migliore amico ***
matri
Credo di aver percepito qualcosa.
Apro gli occhi e mi trovo davanti un
mostro.
Occhi quasi fuori dalle orbite che mi guardano
apprensivi e una cosa gelatinosa verde spalmata sulla faccia, e poi ancora una
cosa che mi incuriosisce come non mai; due fette di cetriolo in
mano.
“Hermione sveglia!”
Mi desto dal mio sonno senza sogni, ma con il souvenir
di un atroce mal di testa senza eguali, e inizio a sparare domande a
raffica.
“Chi? Cosa?”
E aggiungerei anche un: Ma con chi diavolo sto
parlando?
Però mi trattengo.
Chi ha parlato ha usato un inglese molto maccheronico e
facendo 4 semplicissimi calcoli post-sbronza, non riesco a capire di chi diavolo
può essere questa voce. Di ciò che è accaduto alla festa di addio al nubilato di
Emma, io non ricordo quasi nulla.
Ricordo solo che dopo la telefonata a Draco la
situazione è degenerata.
Improvvisamente mi volto e vedo la sagoma di Pansy con
il trucco tutto sbavato, sembra la brutta copia del Corvo, e poi girandomi
dall’altro lato vedo la figura di colei che mi sta
parlando.
“Matrimonio!”
Matrimonio?
Cosa??
“Merda! Pansy datti una mossa, è tardissimo, Emma oggi
si sposa… PANSY!!”, comincio a strattonarla senza ritegno e delicatezza… Oh mio
Dio; come abbiamo fatto ad addormentarci?
Ehm.. a dire il vero, un paio di motivazioni le ho, ma
non ho tempo da perdere.
“Mamma altri 5 minuti”,dice girandosi dall’altro lato e
portandosi il cuscino sulla testa.
Dico, ma è impazzita?
“PANSY!!!”, stavolta lo ruggisco.
E’inammissibile che creda che io sia sua madre e che lei
alla veneranda età di 27 anni creda ancora che esista l’Espresso per
Hogwarts.
Continuo a guardarmi intorno, e non ne vedo davvero il
motivo, io non ho tempo per guardarmi intorno, quel tempo devo impiegarlo per
fare un altro mucchio di cose.
Sto per dare di matto, e adesso, dopo aver preso la
scossa toccando il braccio di Pansy, riesco a capire chi è la donna che mi ha
svegliato cosparsa di starne sostanze nel corpo.
E’ la zia di Blaise, quella che ieri sera ha fatto di
tutto e di più.
Perché lei a 60 anni suonati è più vispa di me e Pansy
che siamo piccole e giovani donne?
Questo concetto non me lo spiegherò
mai.
Afferro la bacchetta e dopo aver lanciato un incantesimo
di levitazione su Pansy, ci dirigiamo in bagno.
L’ho messa sotto la doccia, ho azionato il getto d’acqua
fredda e aspetto solo un urlo disumano che mi faccia capire che la mia migliore
amica sia rinsavita.
1… 2…3…
“HERMIONE, MA SEI IMPAZZITA?”
“No, tesoro!”, le sorrido, mentre metto il dentifricio
alla menta sul mio spazzolino viola.
E’ proprio carina; adesso il trucco è ancora più
sbavato,(e non credevo potesse essere possibile), e gli occhi sono molto rossi e
mi lanciano strani messaggi di morte lenta e dolorosa.
“Giuro che questa me la paghi”,ringhia, mentre mi
sciacquo la bocca e riponendo il mio adorato spazzolino.
“Sei troppo acida nei miei confronti stamattina… potrei
morirci, sai?”
“Non vorrai fare l’egocentrica anche oggi, vero? Oggi è
il matrimonio di Blaise, il tuo migliore amico”
“Ex”
“Cosa?”
“Ex migliore amico… dopo la questione zia Loretta non è
più il mio migliore amico”
Ci sono istanti in cui si vorrebbe vivere in una di
quelle dimensioni i cui i delitti non sono punibili a norma di
legge.
E’ da un po’ che una domanda mi frulla nel
cervello.
Se ai tempi di Hogwarts io, Ron ed Harry consideravamo
Tiger e Goyle dei deficienti, perché non c’è mai venuto in mente di considerare
anche Blaise e Pansy degli idioti senza precedenti?
Forse sto piano piano arrivando alla crudele verità;
Tiger e Goyle non erano dei deficienti con un biscotto alla zenzero al posto del
cervello, è semplicemente la vicinanza di Draco a far sì che quelli che stanno
accanto a lui diventino degli imbecilli.
Così è stato per Tiger e Goyle, così è stato per Pansy e
Blaise… loro erano ragazzi normali prima di incappare nelle sue grinfie; e se la
matematica non è un’opinione anche io, Dana, Chris e la signora Piddy
diventeremo degli imbecilli.
Oh mamma… la cosa è terribile!
Peggio dell'’invasione degli alieni, peggio di
risvegliarsi la mattina e trovarsi ad essere colui che sconfiggerà
Noi-sapevamo-chi-era, (essendo ormai morto e sepolto credo sia più opportuno
parlarne al passato).
Ok, ho sproloquiato abbastanza!
“Passami le scarpe”
Per fortuna ho sempre avuto una sviluppata prontezza di
riflessi, perché altrimenti al momento mi ritroverei un tacco nel centro esatto
tra i due occhi.
Oggi la delicatezza non fa parte di
Pansy.
Quando le ho chiesto di passarmi le scarpe non volevo
che me le lanciasse come si ci trovassimo alle Olimpiadi e lei fosse una
campionessa nel lancio del giavellotto.
“Herm, potresti tirarmi su la
cerniera?”
Io adesso cosa dovrei fare?
Come minimo incastrare la carne lattea della bellissima
Pansy nelle cerniera e farla urlare
di dolore, ma siccome sono una leale Grifondoro mi limito a tirarle su la
cerniera come si confà tra persone civili.
“Senti Herm, è da quando ho preso coscienza che me lo
chiedo… ma dove sono Lud e Draco? Sai, non vorrei che fossero ancora in coma
post-sbronza. Loro, dopotutto, non hanno una zia Loretta che li
sveglia”
“Hai ragione Pansy… insomma, a quest’ora potrebbero
ancora trovarsi nella dimensione spazio-temporale del mal di testa atroce
accompagnata da un infinito senso di vomito”
“Un po’ come essere in dolce
attesa”
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
Pansy sarà anche un soggetto a parte, ma è pur sempre la
mia migliore amica e non la cambierei con nessun altra.
Dove la trovo un’altra simpaticissima pazza sempre
pronta a scherzare e con la capacità di riuscire sempre a farmi
sorridere?
Mascara, ombretti, matite, cipria, fard…
E’tutto un po’ disseminato
dappertutto.
Stavo quasi per accecare Pansy con una delle numerose
matite, e credo anche di aver sniffato dell'’ombretto
involontariamente.
Ma sorvoliamo, alla fine è tutto sotto
controllo.
“Questi abiti color Lavanda non si addicono col tuo
colore di capelli…”, questo è perchè lei è la mia migliore amica, e sa sempre
come
rassicurarmi.
In poche parole mi sta dicendo che sono un
mostro.
“Ma non temere mia cara, so io come
fare…”
Mi fa sedere, con la forza, sulla
sedia.
Che la tortura abbia inizio!
30 infiniti minuti sono passati.
Ed io, Hermione Jane Granger, non riesco a
crederci.
Dopo 30 soffertissimi minuti mi guardo allo specchio ed
ho…
“UN SOLO OCCHIO TRUCCATO?”
“Che ti aspettavi? Io quando faccio una cosa la faccio
per bene”
“Pansy”
“Si?”
“Non so se te ne sei accorta, ma siamo in un ritardo
mostruoso”
Accarezza la superficie liscia del cofanetto degli
ombretti, “Certo che lo so, ma non posso mica fermare il tempo,
no?”
Non posso davvero oppormi. Sarebbe una battaglia persa
in partenza.
Le sue esili braccia mi prendono per le spalle e mi
fanno accomodare di nuovo sulla sedia della tortura, adesso devo essere anche
decente dall’altro lato.
Non so quanto tempo sia trascorso, so solo che adesso,
una Pansy felice mi guarda soddisfatta.
Mi sta guardando minuziosamente. Inutile dire che mi
sento osservata.
Ha cambiato più volte angolatura, luce,
posizione.
Credo che solo Leonardo da Vinci abbia fatto a questo
modo quando ebbe ultimato la Gioconda.
“Un’opera d’arte”, esattamente, “Sono
un’artista”
Mi sta facendo sentire come un’opera di
restauro.
Mi guardo allo specchio.
“Wow”
Sono davvero bellissima.
Ha fatto davvero un buon lavoro.
Vorrei ammirarmi per ore.
Sono stupenda.
Pansy è riuscita a fare in modo che quell’obbrobrio di
color lavanda mi stia d’incanto.
“Sei incantevole”
Sì, sono proprio incantevole.
Un momento. La voce che ha appena pronunciato il
complimento è maschile.
“Draco”
Si avvicina a me sorridente.
E’ bellissimo con quel completo; non so… forse l’idea è
insana, ma vorrei vederlo nudo.
Si, so che il momento è inadatto visto che tra circa…
merda, tra 15 minuti avrà inizio il matrimonio di Blaise ed Emma,
ma…
Stiamo per baciarci, almeno un bacio, anche se non potrò
avere tutto il suo corpo per le prossime 24 ore, mi accontenterò di un bacio, ma
proprio nell’esatto momento in cui le mia labbra stanno per sfiorare le sue,
Pansy lo scosta violentemente da me.
“No, no… devi stare attento al
trucco”
Ecco perché ho sempre amato essere una ragazza acqua e
sapone.
Draco rotea gli occhi esasperato.
“dov’è Lud?”
“Con Blaise”
“E’ all’altare con Blaise?”
“No”
“E allora? Blaise dovrebbe già trovarsi
sull’altare”
“In verità c’è un piccolo
problema”
“Sarebbe?”, chiedo.
“Blaise”
Pansy non sembra sconvolta dalla
notizia.
“Draco, la serata di bagordi di ieri ti ha fatto molto
male… è noto che Blaise sia un problema”
La naturalezza di Pansy sa sempre come
sconvolgermi.
“Non è il momento, Pansy. Blaise è come impazzito… credo
abbia avuto una di quelle crisi che di solito dovrebbero venire alla
sposa”
Senza una parola, Pansy ha acchiappato me e Draco e ci
siamo smaterializzati dalla piccola principessa in crisi.
La scena che mi si presenta è a dir poco
scioccante.
Blaise in maniche di camicia, cammina nervosamente per
la stanza, Lud lo insegue, e Gary sta cercando di fumarsi una sigaretta intera, visto che
Blaise prende tutte quelle che il poveretto si accende nella speranza di
potersela godere pienamente.
Inutile dire che Blaise non spegne le cicche, ma le
getta direttamente sul parquet che tra non molto prenderà
fuoco.
“Blaise Zabini”, il tono imperioso di Pansy lo fa
voltare.
“’ao Pansy”
Sembra quasi che un dissennatore gli abbia tolto la
gioia di vivere.
Che quei bastardi si siano offesi perché non invitati al
matrimonio?
“perché stai fumando senza ritegno e non sei in Chiesa
ad attendere Emma?”
Blaise si limita a rivolgerle uno sguardo sofferente e
ritorna a rubare l’ennesima sigaretta
che Gary sta cercando di fumare.
“Blaise, il tuo comportamento non è per niente maturo”,
tuona Pansy.
“Sto evitando che Gary muoia per via del
fumo”
Draco reprime un risata, anche perché un mio gomito si è
perfettamente incastonato tra le sue costole.
“Non è il momento Blaise”
“Senti Pansy, sono nel panico e non mi occorre una tua
ramanzina.. ci ha già pensato Draco, e per fortuna che fa il diplomatico, è
riuscito a mettermi ancora più in crisi”
Un’occhiataccia al veleno raggiunge
Draco.
“ E’ inutile che mi guardi così… durante le mie riunioni
non mi ritrovo di certo a parlare di sentimenti, non ho aperto la posta del
cuore.”, ecco la risposta alla muta domanda acida di
Pansy.
Non so davvero cosa dire, a parte che questa situazione
mi sembra piuttosto divertente.
“Sei un’idiota, Draco. E tu Lud, non hai fatto niente
per Blaise?”
Lud scuote la testa.
“Voi uomini, siete sempre così poco confortanti. Si
potrebbe morire per voi… sapete solo parlare di affari, Quidditch, sesso e
cibo”
Lud e Draco mi guardano preoccupati, e con grande
abilità faccio loro capire che probabilmente Pansy ha il
ciclo.
Non ne sono sicura, ma per essere così aggressiva un
motivo ci sarà.
E non credo proprio che il motivo sia che le sta a cuore
la sofferenza interiore si Blaise.
“Potrò sempre passare i miei pomeriggi con Dana dopo
sposato?”
“Certo, Dana ti adora e tu adori lei, non cambierà
assolutamente niente tra di voi”, ho fatto il mio trionfale
ingresso.
Lui spalanca gli occhi e corre ad
abbracciarmi.
Nell’impeto, la sigaretta è volata tra i capelli di
Gary.
Le spalle di Blaise mi hanno tolto la visuale, ma a
giudicare dalle risate di Lud e Draco, credo proprio che un principio d’incendio
si sia sviluppato sulla testa di Gary.
“Io… io non riesco a credere che tu riesca a capirmi
così bene”
Batto qualche colpetto sulla
schiena.
“Ehi Blaise, tu la ami, vero?”
“Si”
“E allora lascia la donna che amo e corri da Emma”, e
quest’ultima frase di Draco gli fa prendere la giacca e correre verso
la Chiesa dove
molti degli invitati stanno iniziando a credere che quelle partecipazioni
fossero state tutte uno scherzo
progettato da quel burlone di Blaise Zabini.
L’incendio è stato spento.
Ci guardiamo tutti soddisfatti.
E improvvisamente 5 voci si uniscono all’unisono in un
unico suono.
“Zia Loretta”
Ritorniamo trafelati a casa e la zia Loretta ignara di
tutto è seduta sul divano in nostra attesa.
Quando ci vede inizia a sorridere, e il sospetto che si
sia fatta un’altra canna in nostra assenza inizia a crescere in
me.
“e col potere conferitomi dalla comunità magica io vi
dichiaro marito e moglie”
Adesso sono marito e moglie.
Ho avvertito lo sguardo di Draco su di me per tutta la
cerimonia.
Non è stata di certo una brutta sensazione, solo che
l’ultima frase mi ha fatto rabbrividire.
Anche se la sensazione può sembrava negativa, è stata
del tutto positiva.
Forse un giorno accadrà anche a noi, e allora
raggiungerò il massimo della felicità.
Improvvisamente un kg di riso si abbatte sulle nostre
teste.
Quella drogata di zia Loretta ha gettato un kg di
riso,(no, non sto esagerando), sulle nostre povere teste.
Niente di anormale, in fondo il gettare il riso come
segno di buon auspicio è d’ordine, ma la tradizione vuole che si getti quando
gli sposi varcano la soglia della chiesa, non quando siamo ancora tutti dentro,
e con gli sposi avvinghiati in un bacio tremendamente
osceno.
Aria finalmente.
Non credevo fosse possibile. Sono sopravvissuta ai
tacchi, visto che come damigella il mio posto è stato dover stare in piedi per
tutta la cerimonia.
“Ciao”
Mi volto, “Ciao”, rispondo
maliziosamente.
“Viso che Pansy non è nei paraggi, posso dimostrarti
quanto mi sei mancata?”
Il mio sguardo è molto allusivo.
“Certo che puoi”
Ci nascondiamo dietro ad una quercia ed iniziamo a
baciarci con passione.
Mi è mancato da morire.
E’ come l’ossigeno.
E sono stata in apnea per molte ore vista la serata
distruttiva.
“Di certo non mi sei mancata così poco, ma non mi sembra
il momento di dimostrati interamente quanto ho sofferto senza di
te”
Sta, ovviamente alludendo, a noi due, nudi sotto le
lenzuola.
Eh bè, anche se la cosa non mi dispiacerebbe non mi
sembra davvero il caso.
Da lontano vedo Harry e Millicent cosparsi di
riso.
Zia Loretta non li ha risparmiati.
Draco mi prende per mano, adesso è arrivato il momento
del banchetto nuziale.
Inizio ad aver fame, e ad avere un gran voglia di un
gran bel bicchierone di vino.
Devo pur distrarmi dal non pensare a me e Draco in
strane posizioni.
Eccomi di nuovo qui con questa fanfiction dopo più di un
mese di assenza.
Chiedo perdono, e adesso spero che il mio lavoro non sia
stato infruttuoso.
Fatemi sapere cosa ve ne pare.
Purtroppo ho avuto bisogno di distaccarmi da questa
storia, e mi farebbe piacere se continuaste a farmi sapere cosa ne
pensate.
Ho cercato di rendere questo capitolo il più piacevole
possibile; spero di essere riuscita nell’intento.
Mi scuso se non mi è possibile ringraziare singolarmente
coloro che hanno recensito lo scorso capitolo.
Grazie mille a: Erin(per ben due volte^^), lunachan62,
SteelRose Alchemist, Olivia86, Giunone, Luz79, Arys92, Sere85, drakina, little
lady butterfly^^
kisses
|
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Capitolo 37 *** Sono davvero solo sciocchezze? ***
bouquet2
“ Congratulazioni”
“Viva gli sposi”
“Stasera perciò ci darete dentro”
L’ultima infelice battuta non so da chi sia stata
pronunciata, ma di certo non si tratta di un genio.
Emma e Blaise sorridono a tutti, credo che si siano
fatti un incantesimo, oppure i muscoli facciali si sono contratti… non saprei
davvero.
Mi aggiro furtivamente nei meandri di questo posto
incantevole.
Gli sposi hanno ben deciso di dar luogo al banchetto in
un’oasi, non siamo in mezzo al deserto a sollazzarci nell’unica pozza d’acqua
nel giro di 9.999.000 km dall’ultimo
scorpione del deserto, ma in un posto veramente carino.
Zabini Manor.
Definita da me oasi, perché ci vive una specie protetta,
Blaise Zabini per l’appunto!
Blaise è come un panda, ce ne sono pochi come lui; a
dire il vero lui è un’esemplare unico, ecco perché devo chiedere a Draco di
fondare un’associazione che sia in grado di proteggerlo da
tutto.
Una sorta di: www.unzabinidasalvare.net
Sarebbe una vera conquista, altro che
C.R.E.P.A
“Ehi Herm, sta attenta, ho sentito in giro che Calì
Patil ti sta cercando!”, Pansy mi guarda con fare furtivo, un po’ come se
fossimo in missione segreta e mi stesse passando delle importanti notizie con il
fare più naturale che le esce.
Pansy però non potrebbe fare mai la spia governativa, o
la spia in generale, perché si sta contorcendo la bocca in una maniera alquanto
bizzarra, che sta facendo incuriosire un po’ tutti i presenti, (anche lo zio
cieco di Blaise, e con questo ho detto tutto).
“Calì è al matrimonio?”
“A quanto pare è sposata con Erik Rembrandt, il nuovo
professore di Divinazione ad Hogwarts”
“Vuoi anche farmi sapere se è ben
dotato?”
“Ancora no, ma lo scoprirò dopo… vado e
riattacco”
Scuoto la testa, la mia migliore è già
ubriaca.
Vado e Riattacco, sarebbe: Passo e Chiudo, nel personalissimo
mondo di Pansy Parkinson.
Dovrei trovare un piano per evitare di incappare nelle
stupide grinfie di Calì.
A) Potrei fare un appello agli invitati e chiedere se per
caso hanno con loro un po’ di Pozione Polisucco, certo è come se stessi
chiedendo se hanno qualcosa contro il mal di testa o i dolori mestruali, ma qui
sono tutti maghi… ogni mago che si rispetti va in giro con della Polisucco, o
della Felix Felicis, o no?
Tentare per provare la mia tesi.
Draco sta sorseggiando un bicchiere di vino elfico,
mentre si intrattiene allegramente con Lud e il padre di
Blaise.
“… la
Germania magica non è ancora pronta per questo genere di
cose…”
“Probabilmente sono pronti Lud,e nessuno sa dove mettere
le mani”, risponde prontamente il mio amore.
“Bisognerebbe proporlo anche in Italia, purtroppo però
le cose non vanno come dovrebbero andare e…”
Mi avvicino ai tre uomini.
Draco perde subito l’aria seriosa che stava
sfoggiando.
Mi guarda sorridente e dopo avermi cinto la vita con un
braccio mi presenta allegramente al padre di Blaise.
“Lei è Hermione,vero?”
Mi sento come Van Helsing, la mia fama mi
precede.
“Sì”, sorrido e tendo la mano che l’uomo davanti a me
stringe con vigore.
“Assolutamente deliziato”
Arrossisco, mentre Draco sembra piuttosto
compiaciuto.
Ovviamente non posso di certo mettermi a tirare i
pantaloni di Draco per attirare la sua attenzione e vedere se è in possesso
della Polisucco, quindi, mentre i tre uomini d’affari continuano a parlare di
cose che non mi interessano, cerco di trovare il punto B.
Naturalmente annuisco come un ebete, devo far vedere di
essere una donna del tutto interessata a ciò che fa il mio dolce
compagno.
Io mi interesso a ciò che fa Draco, ma in questo istante
mi secca applicarmi, sono Hermione Granger, un vero portento in tutto, e non
saranno 3 stupidi uomini a mettermi K.O in politica.
Ma si può davvero parlare di
politica?
NO.
Tutto quel discorso sulla Germania, l’Italia e
l’Inghilterra non era a proposito di fusioni, di accordi, di cose allucinanti
riguardanti il mondo politico.
Draco, Lud e il signor Zabini stavano parlando di
QUIDDITCH!
La serietà degli uomini mi sta
distruggendo!
Tornado ai miei piani:
B) Potrei potare una siepe e ricoprirmi di foglie, ma
pensandoci bene se andassi in giro travestita da albero non farei altro che
attirare maggiormente l’attenzione.
Non c’è davvero niente che io possa
fare.
Sarò costretta ad imbattermi in quel coso indiano dalle
sparate marziane.
Un’esperienza che non auguro a
nessuno.
“Hermione, sei uno schianto!”,spero vivamente che a
dirlo sia stato un uomo, ma purtroppo dalla voce è una donna, mi giro e la donna
la conosco molto bene.
Parliamoci chiaro, credo faccia molto più piacere
sentirsi dire che si è –uno schianto- da un uomo che da una
donna.
“Grazie Calì”
Alla fine mi ha trovata, ma se solo fossi giunta in
possesso di un po’ di Polisucco…
“Hai una pelle così fresca e vellutata…”,dice
sognate.
“Tutto merito dei prodotti di cosmetica della mia sosia
norvegese”,rispondo sorridente.
Lei annuisce alle mie sagge
parole.
Povera piccola pazza Patil.
P.P.P.P
Che idea geniale!
Oltre al sito www.unzabinidasalvare.net posso dar
vita all’associazione P.P.P.P
Devo riuscire a far andare in porto le mie idee, sono
strabilianti.
Sono anche un po’ fuori di me, lo
ammetto.
“Non credevo che il salmone avesse tutte queste
proprietà, ma non fa puzza?”
Sorrido amabilmente.
“No, dopo la purificazione lascia sulla pelle un aroma
vellutato”, sbatto le ciglia e continuo a sorridere, queste stupide
conversazione con Calì, sono sempre così assurde che sarebbe strano
riuscirne a fare una che s’incentri su qualcosa che esiste, come la fusione
nucleare o la possibile fine del mondo.
“Quanti progressi che sta facendo
l’umanità”
Ma se le dico che per mangiare esistono le posate le
faccio crollare tutte le sue certezze?
E se le dicessi che non è necessario fermare i capelli
con le ossa di pollo perché sono stati inventati graziosissimi
accessori?
Credo sia meglio evitare, non voglio di certo provocarle
un infarto rovinando così il matrimonio di Blaise ed Emma.
“Il mondo sa sempre come sorprendermi, hai saputo che
vendono anche l’aria confezionata?”
Mi guarda con aria sognante.
“Davvero?”
Annuisco, “Sì, non hai saputo della mega svendita al
centro commerciale?”
“No, non ne sapevo niente”,dice quasi con aria affranta.
Non so, sono indecisa, le scoppio a ridere in faccia sputandole questo strano
cocktail marroncino adesso, oppure aspetto che la zia Loretta mi venga a dire
che in verità parla l’inglese benissimo e che in tutto questo tempo non ha fatto
altro che capire ciò che dicevamo per sputtanarci a dovere in
seguito?
L’indecisione è davvero una brutta
bestia!
“Senti Calì,hai mai pensato di fare una terapia d’urto
per smuovere un po’ il tuo ultimo neurone?”
Mi guarda interrogativa.
“A cosa ti riferisci?”,chiede.
Mi massaggio le tempie, ne ho davvero bisogno, spero
proprio che Pansy abbia con sé qualcosa per il mal di testa, anche qualcosa
contro i dolori mestruali può andare bene… andrà tutto bene, basta che questa
qui non mi porga più nessuna domanda.
“Oh niente… sono sole le parole dell'’ultima canzone di
Celestina Werbeck”
“Ma sai che canta al matrimonio? Dovrebbe arrivare tra
poco, quel palchetto è stato allestito per lei”
Devo esserne compiaciuta?
Non sono una sua grande fan… a dire il vero di
Celestina, conosco solo una canzone, e la conosco per via della signora
Weasley.
“Ma che fortuna, pensò che sverrò per
l’emozione”
“Io al suo ultimo concerto ho pianto come una pazza,
sono pure svenuta”
Non poteva morire?
Perché questa donna ha tutte le
fortune?
Sorrido amabilmente, ingollando senza tante cerimonie un
bicchiere di vino… per fortuna gli elfi passano al momento opportuno con vassoio
colmi di alcol.
La manna dal cielo.
“Ma che bello! Adesso scusami, ma ho sentito
indistintamente la voce di mia figlia chiamarmi”
“Ok, salutami quell’angioletto di
Noah!”
Noah? Ma che mi sconvolgo a fare?
Mi sembra ovvio che Noah equivale a Dana, per
Calì.
Mi guardo un po’ intorno per cercare di scorgere la
chioma dorata di Dana, o quella di Aaron… mi sembra ovvio che non faccia alcuna
differenza, visto che stanno sempre insieme.
Credo che un giorno finiranno per uccidersi come Draco e
Pansy.
Ah ecco, l’ho vista…sembra stia parlando con un uomo.
La cosa è alquanto sospetta visto che Dana ha solo 6
anni e non avrebbe nulla di cui parlare con un uomo adulto, a meno che non siano
suo padre, Blaise, Gary e Lud…
“Sei la figlia di Malfoy?”, dopo questa domanda dubito
che sia uno dei sopraelencati…
Sarebbe veramente scioccante se Draco le facesse una
domanda simile…
Si sarebbe sicuramente fumato le tartine alle
olive.
Finalmente anche l’uomo rientra nel mio campo visivo,e
con immonda sorpresa si tratta di quell’imbecille di
Harry.
Voglio proprio sentirmela questa
conversazione.
Quindi cerco di introdurmi nella discussione di alcune
persone che non ho mai visto prima.
Basta annuire, intanto le mie orecchie capteranno la
conversazione.
“Non devo risponderle necessariamente,lei per me è uno
sconosciuto”, che bimba tenera.
Harry fa una strana smorfia e si
inginocchia.
“Dopo questa risposta, ne deduco che sei la figlia di
Draco Malfoy”
“Se si ritiene così sveglio… perché me l’ha chiesto?”,
Dana fa la finta confusa, è una delle tipiche espressioni di Draco. Fanno quasi
paura.
Harry sospira.
“Il tuo papà non ti ha insegnato ad essere più cortese
con gli adulti?”
“Certamente, ma il mio papà mi ha anche detto che tu sei
Potty e che non rientri nella categoria adulti, dunque non devo per forza
trattarti come un adulto… mio padre dice anche che tu
sei…”
“No, non voglio sapere cos’altro dice tuo
padre”
Dana fa spallucce, e ci tengo a ricordare che ha solo 6
anni.
“Come vuoi, ma se vuoi saperlo posso sempre
dirtelo”
“Non ti scomodare, tuo padre mi ripete cosa pensi di me
da immemorabile tempo”
“Lo so, mio padre sa come
divertirsi”
E dopo quell’ultima frase finale ad effetto, Dana corre
da Aron che si sta ingozzando come un porcellino di tartine a
altro.
Io, in tutto questo, sono davvero estasiata da questa
bambina, è un vero portento, è un mito, è un concentrato di sincerità… è
perfetta!
“Scusi signorina, ma lei chi è?”
Un uomo grasso con folti baffi brizzolati mi guarda
dall’alto in basso.
E noto con piacere che non è l’unico, alla fine il
gruppetto di gente in cui mi era mescolata per ascoltare meglio, ha notato la
mia presenza ed ha iniziato a chiedersi chi fossi.
Non hanno tutti i torti, lo
ammetto!
“Scusatemi tanto… scusatemi davvero tanto”,
indietreggio, finché non inciampo e cado tra le braccia di
qualcuno.
“Sei già ubriaca?”
Per fortuna è solo Draco.
“No, sono solo inciampata”
“Sai dirmi chi erano quei tizi con cui stavi
parlando?”,mi chiede affabile.
Cerco di ricompormi.
“Sicuro Draco, sono solo uomini simpatici che devono
brandy e fumano sigari pregiati ”
Mi guarda dubbioso, in effetti non sono molto credibile;
perché avrei dovuto intrattenermi con uomini a me sconosciuti che sorseggiano
brandy e fumano sigari pregiati?
C’è da dire che non so che sapore abbia il brandy… e poi
il sigaro non mi ha mai ispirato.
“Sicuro Herm, è nota a tutti la tua passione sfrenata
per il brandy e per il sigaro”, scoppio a ridere.
“Sei uno scemo, stavo solo cercando di origliare la
conversazione avvenuta pochi istanti fa tra Dana ed Harry”
Scoppia a ridere anche lui.
“non ci crederai mai, ma io per ascoltarla mi sono
mescolato con quel gruppo di donne che si ingozzando di polpa di granchio e
fanno finta di essere donne raffinate”, mi sorride.
Eh sì! Devo ammettere che siamo due curiosoni schifosi,
non lasciamo privacy a Dana, se questo difettuccio persisterà negli anni, e se
Dana un giorno lo scoprirà, io e Draco non avremo vai di scampo… gli adolescenti
sanno davvero essere vendicativi e spietati.
“Mi concedi questo ballo?”,mi
sussurra.
“Con piacere”,mi prende la mano e mi porta al centro
della pista.
La pista consiste nella parte del giardino adibita a
sala da ballo.
Mi stringe a sé e una dolce melodia comincia ad
accompagnare i nostri passi armoniosi.
Una sensazione indescrivibile.
Ci sono centinaia di persone, ma mi sento come se fossi
sola con lui.
Sono smielata, lo so, ma non posso farci niente se
questo volteggiare mi fa sentire leggera e soprattutto sempre più
innamorata?
Non credo di poterci fare
qualcosa.
“Prego, gradirei la vostra attenzione… ehi, sono lo
sposo… DATEMI UN Po’ DI AUTORITA’”
Indubbiamente Blaise sa come rendere ancora più
indimenticabile il giorno del suo matrimonio.
Celestina Werbeck dopo le occhiatacce furenti di Blaise
cessa di cantare ed un mormorio di sottofondo inizia a
blaterare.
“Credo di aver bevuto abbastanza per tenere un discorso,
quindi inizio col dirvi che non vedo l’ora che voi finiate di invadere il mio
giardino così da potermi rinchiudere con mia moglie in camera da letto e dar vita alla parte
più bella del matrimonio… inutile che fate i verginelli… so tutto sulla vita
sessuale dei miei invitati”
Pansy schiocca un bacio al suo
Lud.
“Pansy ne è l’esempio vivente… adoro la mia migliore
amica,litighiamo quasi sempre, ma fare shopping con lei è qualcosa di
assolutamente stupendo, è qualcosa di divino, ok ok… se non scoppio a piangere
adesso, oh cavolo, devo per forza ringraziare i miei migliori amici. Conoscete
Draco Malfoy? Che domande! Lo conoscono tutti… beh lui è il mio migliore amico
in assoluto, no non è vero, però lui mi conosce da tempo e non so davvero come
farei senza di lui, gli ho chiesto molte volte di sposarmi, ma lui ha sempre
rifiutato… e sinceramente non riesco a capire il perché, sono un uomo
estremamente affascinante! Adoro Draco, adoro la piccola Dana, e da un anno
ormai adoro anche Hermione e il piccolo Chris, ma come farei senza di loro?Sono
stupendi insieme, solo mi chiedo quando il grande Draco Malfoy porrà una
domandina semplice, e non mi riferisco a, che ore
sono?”
Sono commossa, se non gli salto al collo ora quando lo
faccio?
Scende dal palchetto e viene preso d’assalto da Draco e
Pansy.
Sono così teneri insieme, sono quasi
adorabili.
“Ehi un attimo d’attenzione, prego. Sono la sposa ed ho
tutto il diritto di parlare anch’io.
Solo perché mio marito è un pazzo, non vuol dire che voi
dobbiate ascoltare solo lui.
Ok, credo di avervi annoiato abbastanza… quindi i
signori possono anche allontanarsi, qui ho solo bisogno della presenza delle
donne…
Signore siete pronte?
Il lancio del Bouquet è adesso”
Emma si volta e vedo il Bouquet volteggiare, la scena
sembra rallentata, sembra che il tempo si stia per fermare, sembra che…oh mio
Dio, non può essere…
“Congratulazioni Herm sarei la prossima a sposarti se
quel cretino di Draco si dà una mossa”
Ho un mazzo di fiori tra le mani, e milioni di donne che
non conosco che sorridono felici al mio indirizzo.
Io sono completamente scioccata, e la frase di Pansy non
mi è certo d’aiuto.
Ma poi perché farmi le paranoie, non credo a queste
sciocchezze!
_______________________________________________________
Non ci credo, ce l’ho fatta, sono riuscita a non farvi
aspettare un mese e più, per l’aggiornamento, sono soddisfatta di me stessa, per
il capitolo aspetto sempre le vostre adorabili recensioni perché siete voi che
mi spronate a scrivere, e poi voi siete sempre troppo buone con me, ed io vi
ripago con tempi di aggiornamento lunghissimi… sigh…
PERDONATEMIIIIIIIII!
Ok, adesso passiamo ai
ringraziamenti:
Ragazze grazie di cuore, il mazzo incriminato è arrivato
nelle mani di Hermione, ma non crediate che nel prossimo capitolo Draco faccia
la proposta..ehm a dire il vero, non so davvero cosa scrivere nel prossimo
capitolo…
Devo farmi venire qualche
ideuzza^^
Ringrazio Master Ellie per il suo ritorno, e non ti
preoccupare, sapere che non ti sei ancora stancata di ciò che partorisce la mia
mente malata mi rende immensamente felice.
Ringrazio Erin, lunachan62 e Olivia86 per non avermi
mandato nessuna fattura per via dei miei aggiornamenti che avvengono in maniera
jurassica.
Ringrazio drakina, julietta, SteelRose
Alchemist,marygenoana, e little lady butterfly per riuscire a farmi sorridere e
farmi sentire leggera grazie ai loro complimentiJ
E ringrazio MissMalfoy1, __darklily__, giuliaHP4ever e
baby emma per essersi cimentate nella lettura della mia ff e averla trovata
divertente e meritevole del vostro prezioso tempo^^
Siete davvero delle grandi.
kisses
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Capitolo 38 *** Se avesse interpretato i miei sogni... Freud avrebbe preferito cambiare mestiere ***
hu
E’
vicino. Sempre più vicino. Troppo vicino.
Il
suo fiato sul collo mi sta facendo vibrare di eccitazione.
La
mia bocca dischiusa aspetta solo l’incursione della sua
lingua.
Mi
sfiora le labbra, e invece di afferrarlo con foga per la camicia che lascia
scoperto parte del suo petto scolpito, lo respingo senza tanti
complimenti.
“Non
posso”, lo dico in un sussurro e distolgo lo sguardo da quegli occhi castani che
ispirano solo sesso.
“Perché
non puoi?”,mi chiede, mentre la sua bocca deposita baci roventi sulla mia
spalla.
“Draco…”,
mi esce in un sussurro mescolato ad un quasi gemito
strozzato.
“Se
è lui che ti frena… sappi che non verrà mai a saperlo”
“Ma
Johnny… non credo sia il caso…”
“Fammi
capire Hermione, tu hai davanti Johnny Depp e pensi a quel coso che dorme al tuo
fianco?”, ci voltiamo verso quel coso che dorme, “Lo ami così tanto da resistere
a me? Johnny Depp?”
“Sì”
“Anche
se non ti ha ancora chiesto di sposarlo?”
“Sì”,
lui mi guarda scettico.
“Anche
se io ti…”
“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”
WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE??? Perché l’affascinante
Johnny Depp dovrebbe dirmi: “Anche se io ti…. WEEEEEEEEEEEEE??!!??”
Non capisco.
E al 100% neanche Freud riuscirebbe a interpretare i
miei sogni.
“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”
Di nuovo quella sirena assordante che ha interrotto il
mio bellissimo sogno.
Non so se mi spiego. Quel gran pezzo di figliolo di
Johnny Depp stava per baciarmi ed io l’ho respinto perché…
Perché amo Draco.
Mi sembra anche ovvio.
Cerco di aprire le palpebre, ma sono così pesanti che
sembra quasi che io-a differenza di ogni normale essere umano-sia munita di 2
saracinesche arrugginite.
“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”
Di nuovo.
Apro gli occhi e capisco che Chris sta dando di matto,
che sono le 4 del mattino, che alla fine il matrimonio è davvero finito e che
Blaise ed Emma avranno dato vita alla parte più divertente del matrimonio, e
soprattutto che Draco è morto.
Come diamine fa a dormire nonostante le urla di suo
figlio?
“Ok ho capito… vado io”, frase gettate al vento, gli
unici che l’avranno sentita saranno stati gli acari della polvere, visto che
Draco come essere umano consenziente non fa testo.
“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”, oh mio Dio, ma cosa gli
prende?
Non ha mai pianto così tanto da quando è
nato.
Se non ricordo male quando quella pazza psicolabile
della dottoressa Apple l’ho ha preso in braccio, lui invece di piangere
istericamente le ha rivolto un ghigno quasi sarcastico.
Lo prendo in braccio e inizio a cullarlo cercando di
calmarlo.
Ha solo pochi mesi, ma è possibile che abbia fatto un
incubo?
Non ne ho idea, e non ho intenzione di stare qui a
scervellarmi su una cosa che non so.
“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”
“Chris… da quando sei nato non hai mai rotto le scatole
in piena notte… perché proprio oggi?”
Sono ufficialmente uscita pazza, sto parlando con una
creaturina di appena qualche mese che non sa, che non capisce quello che dico,
perché nel suo universo non c’è praticamente niente…
Non avverte neanche quando deve andare in bagno, tanto
non ha il problema di correre in bagno ed interrompere quello che si stava
facendo.
Lui ha quel pannolino che accoglie tutte le sue cose
con un sorriso; e lo so che i pannolini non sorridono né sghignazzano se le
cose fatte sono piuttosto
puzzolenti.
Lo so, non sono uscita pazza, non ancora
almeno.
Lo prendo in braccio e lo cullo un po’, nella speranza
che si calmi, che si renda conto che la sua mamma sta morendo di sonno, e che
non è l’ora di piangere così convulsamente.
“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”
Ok, come non detto.
15 minuti, quindi preziosi minuti rubati al mio
sonno.
E adesso, se pur con difficoltà, sono riuscita a farlo
addormentare di nuovo.
Sarebbe il momento di svegliare tutto il vicinato e dare
vita ad un mega-party a base di alcool, sesso, droga e
rock’n’roll.
Ma come sempre il punto A ed il punto B, fanno sosta
nella mia testa malata.
A) Impossibile dare un mega-party perché felice di aver
fatto addormentare il pargolo delirante, poiché con il frastuono provocato il
bambino si veglierebbe di nuovo in preda all’isterismo infantile, (sempre che
esista), e lo stato di gioia si trasformerebbe in una stato di angosciosa noia
depressiva.
B) se realmente io dessi un mega-party a base di alcol,
sesso, droga e rock’n’roll sarei una madre degenere e mio figlio verrebbe
sequestrato dai servizi sociali.
Conclusione: E’ meglio che fili a
letto.
Ma quando arrivo in prossimità della camera da letto,
pronta per gettarmi a pesce tra le soffici coperte e pronta per riprendere con
Johnny da dove avevamo interrotto, percepisco che sta per succedere qualcosa, ed
infatti seduto sulla mia parte di letto che cerca di costruire un discorso con
un Draco in stato vegetativo c’è… rullo di tamburi prego….
BLAISE!!!
Cosa ci fa sul mio letto alle 4 del
mattino?
Non dovrebbe trovarsi in Luna di Miele con
Emma?
Eravamo al suo matrimonio ieri,
vero?
Oppure mi sono vista un film e appisolandomi davanti al
televisore mi sono immaginata tutto?
“Blaise??!!”
“Buondì Herm… bella giornata, non
trovi?”
Bella giornata? Non trovo?
Come faccio a trovare una bella giornata alle 4 del
mattino se ancora il sole non è sorto?
Mi massaggio le tempie lentamente… molto
lentamente.
“Blaise, cosa diavolo ci fai sul mio letto a
rincoglionire Draco alle 4 del mattino?”
Lui sorride.
Io ho un diavolo per capello, mi sto rendendo conto solo
ora che il suo sguardo assatanato mi sta squadrando in modo maniacale, poiché mi
sono resa conto di indossare solo una corta camicia da notte a canottiera che mi
lascia le gambe quasi interamente nude.
L’unica fortuna che ho è quella di non avere un seno
prosperoso.
Emma lì mi batte, e anche Pansy.
E anche Jess se devo dirla tutta.
“Idiota, smettila di guardare in quel modo mia moglie”,
una voce roca e cavernosa esordisce con questa frase.
E’ Draco, è ovvio, ed ha detto mia
moglie.
Si è voltato anche dall’altra parte ed è tornato a
dormire… questo è vero.
Ma l’unica cosa che ha senso in questo momento è che il
mio dolce amore abbia detto mia moglie e non Hermione
SONO
FELICE!!!
E’ sicuramente stato un lapsus freudiano… è stato
qualcosa dettato dall’inconscio.
Blaise sorride, credo abbia capito cos’ha appena detto
quel coso cavernoso del suo migliore amico.
“Non dovresti essere con Emma?”
Una domanda come un'altra per farlo rispondere così che
io possa viaggiare con la mente e continuare a crogiolarmi nella sensazione di
benessere che quelle parole dettate dal suo inconscio hanno sortito in
me.
“Dovrei… ma non so perché alle Hawai è pomeriggio, ed
Emma ha deciso di passarlo in un centro estetico, ed io annoiandomi ho ben
deciso di venirvi a trovare”, lo dice soddisfatto.
Povero pazzo!
La voce cavernosa di Draco torna a farsi
sentire.
“E non hai pensato che noi stessimo dormendo? Qui sono
le 4 del mattino… non del pomeriggio”
“Ma Draco… mi manchi da impazzire… non se faccio bene a
dirlo, ma quando io ed Emma siamo andati in camera per fare le cose sconce… mi
sei venuto in mente tu”
La faccia di Draco si deforma in una smorfia di puro
terrore e ribrezzo e si schiaccia contro il cuscino.
“Che schifo, Blaise! Spero almeno che nei tuoi sogni
insani io fossi vestito”
“Beh…in ver…”
“NO! Non lo voglio sapere, tienitelo per te”, e cade di
nuovo in letargo.
Forse questo è un altro sogno, e da un momento all’altro
quei due si trasformeranno in Johnny Depp e il suo fratello
gemello.
“Blaise, c’è un motivo che sfiora il serio per cui tu
alle 4 del mattino sei nella nostra camera da letto?”
“Herm, se non ti copri credo che non resisterò
e…”
Sbarro gli occhi. Questo è incubo.
Afferro la vestaglia e mi ci avvolgo così da sembrare
una foca monaca.
Non so che aspetto abbiano le foche monache, ma mi sanno
tanto di foche di clausura.
“Comunque no, non c’è nessun motivo serio… l’unico
sarebbe il mio amore sviscerato per quell’uomo delle caverne a cui concedi il
tuo delizioso corpo”
“Blaise, piantala!”, ruggisco e lui non fa altro che
sorridermi.
Prendo con foga la scacchiera e iniziamo a giocare a
scacchi magici sul letto, con Draco in catalessi che ogni tanto impone la sua
presenza con strani movimenti.
“Scacco matto”,annuncio gioiosa.
“Uffa”
“Arrenditi all’evidenza che io sono molto più brava di
te”
“Sei solo convinta”
Improvvisamente un raggio di luce mi inonda il viso, e
se un raggio di luce mi stava per accecare vuol dire che è sorto il solo, e se
il sole è sorto vuol dire che non sono più le 4!
Merda! Sono le 6,30!
Doppia merda!
Ho giocato a scacchi magici con Blaise per 2 ore e 30
fottutissimi minuti.
“E’ tardissimo”
Lui guarda sofferente la sveglia, “Ma secondo te Emma
avrà finito?”
Me lo auguro, perché adesso deve sloggiare. Deve
sloggiare seduta stante.
“Sicuramente”,aggiungo in fretta con l’espressione più
consona alla notizia che mi viene.
Non so di preciso che espressione dovrei avere, ma non
me ne importa un fico secco.
“Ok, grazie per avermi fatto trascorrere queste due
orette”
“Di niente”
“Allora salutami questo scemo quando esce dal letargo,
ok?”
“ok… e tu salutami Emma”
E come è comparso è andato via.
Per fortuna, aggiungerei.
Poggio stancamente la testa sul morbido cuscino, il
sonno sta per raggiungermi:
“Idiota, smettila di guardare in quel modo mia
moglie”
Questa frase mi sta tormentando e se penso anche a
quella sciocchezza del Bouquet della sposa… allora forse…
“Amore…”
“Umh…”
“Tesoro…”
“ghh”
“Amore, devo iniziare a pensare che tu abbia ingoiato un
bullone?”
Perché mai avrei dovuto avere ingoiato un
bullone?
Non ne vedo il motivo!
Ingoiare un bullone non è una cosa normale, quindi se
Draco mi sveglia dicendomi una cosa del genere vuol dire che non mi ritiene una
persona normale, ma questi non sono ragionamenti da fare a mezzogiorno; perché è
mezzogiorno, vero?
“Ma che ore sono?”
“Le 7”
Le 7? E’ perchè lo dice come se fosse la cosa più bella
del mondo?
Perché mi ha svegliata?
“Draco… perché mi hai svegliata?”
E adesso pretendo una risposta
DECENTE!
“Perché devi andare al lavoro,
tesoro”
Oggi è sicuramente il 1° Aprile, è uno
scherzo!
Mi impongo di non credere che non sia il 1° Aprile e che
non sia mezzogiorno.
Mezzogiorno come minimo.
“Lavoro?”
“Sì, quel posto in cui ti rechi ogni giorno, deliri per
alcune ore e poi loro in cambio ti danno dei soldi…
ricordi?”
Mi butto il cuscino sul viso, e lui prontamente lo
scosta.
“Non credere che il suicidio ti possa liberare da questa
piaga”
Il suicidio? Non ci avevo pensato!
“Ah no? Allora manda al mio posto la mia sosia
norvegese!”,
mi giro sull’altro fianco trovandomi faccia a faccia con
lui.
“Non posso, quella poverina ha un’industria di salmoni
da mandare avanti”
Ma perchè è sempre così spiritoso?
“e poi oggi è una giornata
importante”
Scatto come una molla, sta sicuramente parlando della
proposta di matrimonio.
Sono sicura al 100% che stasera mi porterà in uno dei
ristoranti più eleganti di Londra e mi chiederà di diventare sua
moglie.
Sarà tutto estremamente perfetto, ed io diventerò la
donna più felice del pianeta e di tutta la galassia. Andrò oltre i confini
dell'’universo, sfiderò i mostri galattici e farò l’hula-hop con gli anelli di
Saturno.
“Davvero? Come mai? Cosa succede?”
“Siamo a pranzo dai miei”
Mi ributto sul cuscino, nulla di
entusiasmante.
Un’intera giornata con Lucius e Narcissa non mi
entusiasma, e non entusiasmerebbe nessuno sano di mente.
“Con i tuoi”
Ed io che pensavo che non ci fosse nulla di peggiore
dopo un pranzo con Lucius e Narcissa; mi sbagliavo di
grosso.
Peggiore di una giornata con quelle due statue di sale,
c’è un pranzo con quelle due statue di cera più la speciale partecipazione di
mamma Jane e papà Alan.
Grandioso! Un cappio con il filo interdentale adempie
alle sue funzioni?
“Vedo che stamattina dispensi liete
novelle”
“Non entusiasma neanche me, ma vogliono trascorrere la
giornata con i nipotini”
“Spedisci a Malfoy Manor Chris e Dana e la questione è
risolta”
“Poi però se mio padre ti rispedisce una strillettera
peggiore di un’Avada non ti lamentare…”
Stupido Lucius!
Ha sempre fatto il Mangiamorte cattivo, perché adesso
questo cambio di personaggio?
Io non ce lo vedo proprio come amorevole nonno che
racconta storie e mangia dolcetti con i suoi nipotini.
“Non credo tuo padre necessiti della presenza di una
sporca mezzosangue!”
“Invece credo di sì, visto che ormai tuo padre è
diventato il suo migliore amico”
COSA?
Sta scherzando! Lucius Malfoy il Purosangue per
eccellenza, non può essere il miglior amico di Alan Granger noto dentista della
Londra babbana che crede ancora che ad Hogwarts insegnino solo come far
comparire un coniglio bianco da un cilindro.
“Lo stai dicendo solo per farmi
alzare…”
“No, perché per farti alzare potrei semplicemente farmi
trovare nudo vicino alla porta del bagno… e allora sì che correresti da me, ed
io avrei ottenuto te in preda a sconvolgimenti ormonali e finalmente in
piedi”
Idiota convinto!
“Non vorrei che il tuo sconfinato ego ne risentisse, ma
devi ammettere che noi donne sappiamo resistere ad un uomo nudo… siete voi, che
perdete ogni capacità… e devo dire che è un male vista la precarietà delle
vostre capacità”
Sì, sono soddisfatta della mia
risposta!
Lui però ride.
Nella mia scaletta avrebbe dovuto mettere il broncio. Il
suo personalissimo broncio sexy!
“Probabilmente sapresti resistere ad altri corpi
maschili… ma so per certo che non sapresti resistere al
mio”
Malizia!Perchè tutto ciò che esce da quella bocca è così
malizioso e mi fa essere la più lussuriosa del pianeta
terra?
Sono sicuramente arrossita, e il suo sorriso diabolico
me lo conferma.
“Sei uno stronzo!”
“Ottimo!”, gattonando si avvicina alla sottoscritta e
inizia a depositarmi una scia di baci roventi sul braccio, risalendo poi alla
spalla.
“Così non è giusto”, mugugno, ma non ricevo niente in
risposta se non uno di quei baci che ti fa dimenticare anche come ti
chiami.
E’ tardissimo. Tardissimo per
tutto.
Ovviamente il bacio rovente ha avuto un evoluzione
piuttosto intensa, ed una giornata lavorativa in compagnia di quel mostro di
Jess è passata in secondo piano.
Visto che con un bacio riesco a dimenticarmi come mi
chiamo, mi sembra ovvio che con una carezza riesco a dimenticarmi totalmente di
Jess.
“Pensi che senza Emma tu possa darti alla pazza
gioia?”
Buongiorno Hermione, come stai?
No! Devo dedurne che certe piccolezze non vanno più di
moda, adesso va di moda girare con un mitra nelle borsetta e polveri velenosi
all’interno del porta rossetto.
“Buongiorno Jess, sì sto bene… alla fine dagli incubi ci
si risveglia sempre”
1
a 0 per
me.
“E con questo cosa vorresti dire?”
Che le cicogne amano bere birra e molestare gli scoiattoli viola del magico
mondo di un ubriacone.
“Tu sei un incubo, ma per fortuna uscendo da questo
posto resti solo un triste ricordo”
Uno sguardo inceneritore e si dedica subito al suo
lavoro.
Rido soddisfatta… 2 a 0!
E poi si dice in giro che di sport non ne capisco
niente.
§§§
Stress solo stress con 7534 S finali, perché stare mezza
giornata con quell’arpa senza Emma è del tutto
insopportabile.
“Hermione, sei pronta?”
Sì, certo! Sono sempre pronta per un pranzo con
Narcissa, mamma, Lucius e mio padre, il suo migliore
amico.
Che poi alla fine non sono ancora riuscita a capire
quali interessi comuni possano averli spinti a conoscersi
meglio.
Non credo proprio che mio padre abbia avuto un passato
da Serial Killer o che Lucius Malfoy abbia un’insana passione per carie e denti
storti.
Spero solo che mia madre e Narcissa non abbiano scoperto
l’arte del ricamo e si ritrovino ogni pomeriggio a spettegolare di non si sa chi
tra un ricamo e l’altro.
Sarebbe un disastro!
“Mamma, oggi conoscerò i tuoi
genitori?”
Già, non ci avevo pensato!
“Sì”, le sorrido e le accarezzo la testolina bionda, e
lei prontamente si arrabbia.
“Tu e papà avete la stessa mania… ma come ve lo devo
dire che io ai miei capelli ci tengo?”
Guardo Draco e scoppiamo a ridere, ma l’unica cosa che
otteniamo è uno sguardo di ghiaccio da parte della nostra
bambina.
Eh sì, la vicinanza di quei pazzi maniaci dell'’estetica
di Blaise e Draco le ha fatto male!
_________________________________________________________________
Salve mie gioie, finalmente internet è tornato in mio
possesso e sono entusiasta di presentarvi il 38° capitolo della mia
ficcyJJJ
Mi sono messa sotto per non farvi aspettare un altro
mese; mi scuso anticipatamente se magari il livello di comicità è più bassa, ma
una persona a me cara sta passando un bruttissimo momento ed io ovviamente non
sprizzo gioia da tutti i pori.
Magari la mia è solo una paranoia, ma spero comunque di
non aver dato vita ad un capitolo scialboJJJ:9
In tutto questo c’è una bella notizia, quest’anno il mio
ultimo viaggio d’istruzione sarà a Barcellona e non ho potuto non pensare alla
geniale Master Ellie, è anche vero che non ci conosciamo, ma ormai dopo tutti i
complimenti che mi fa non posso non associare la Spagna a lei, perchè ormai nella mia
mente malata la
Spagna non è l’equivalente di Corrida o Paella, ormai è
lei^____^
Ringrazio le mie adorate, che non mi abbandonano e che
continuano a seguirmi nonostante i tempi di aggiornamento non siano propriamente
vicini.
Grazie a Erin, lunachan62, Olivia86, marygenoana, Saka,
drakina, baby emma, __darklily__,Master Ellie, MissMalfoy1, anfimissi, lady baby
butterfly e Arys92
Questo capitolo lo dedico a voi, perché siete voi che mi
spronate nonostante il brutto momento.
GRAZIE
kisses
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Capitolo 39 *** Pranzo dai suoceri ***
suocerui
Famiglia felice. Sembriamo una famigliola
felice.
Sembriamo poiché non siamo esattamente il ritratto della
felicità.
Chris sta dormendo e ciò significa che non è
particolarmente entusiasta di trascorrere una giornata con gli adorati nonni, e
poi in secondo luogo Chris sconosce ogni cosa quindi la sua presenza non fa
testo, ma forse sarà lui a salvarci da questa giornata apocalittica; tutti e 4
saranno così occupati a rincoglionirlo che c’è una speranza che Dana riesca a
fuggire ed andare a giocare con gli elfi domestici, ed io e Draco potremmo
fuggire e intavolare una qualche discussione piuttosto
accesa.
Dana sembra spazientita e ha già detto che se ad un
certo punto non la troveremo più, o si è affogata nel lago o è in biblioteca ad
uccidersi leggendo tomi vecchi come il cucco di 3247
pagine.
Da ciò denotiamo la voglia matta di farsi strizzare le
guanciotte e sentirsi ripetere le frasi che le ripetono ogni volta, anche se non
sono molto sicura dei comportamenti assunti dai coniugi Malfoy nei confronti
della loro nipotina.
Poi c’è Draco, svogliato all’inverosimile che ha perso
un’ora davanti ad uno specchio perché oggi i suoi capelli non lo
soddisfano.
Tutte scuse, solo scuse per perdere tempo e passare meno
tempo in questa gabbia di pazzi.
E poi il bello che stamattina sembrava tutto eccitato
all’idea e mi stava quasi rimbrottando di non prendere con serietà l’importanza
di trascorrere una giornata con i propri genitori.
Io la passerei volentieri una giornata con i miei
genitori, ma la cosa che più mi spaventa è dover affrontare un pranzo con tutti
e 4.
Infine ci sono io, sorridente e
gaia.
Una vera maschera.
Sono o non sono un genio del
crimine?
“I signori Malfoy vi attendono nel salone”,
stupefacente. Un uomo imbalsamato è stato assunto dai coniugi Malfoy come
maggiordomo.
Non solo hanno 70 elfi domestici per il Maniero, ma
hanno pure assunto un povero disgraziato come maggiordomo.
“Ok, Gerald”
Che nome!
Ci immergiamo nel lunghissimo e tetrissimo corridoio;
credo che se fossi sola sarei presa da un attacco di paura e
tremarella.
Il Maniero
Malfoy appare come il castello incantato rappresentato nella Bella e
la
Bestia.
Quei pazzi hanno
anche l’ala Ovest, e scommetto mezzo galeone che all’interno hanno anche
la Rosa
Incantata, e quando Lucius Malfoy compirà il 100esimo anno di
età svelerà che i suoi capelli sono tinti, e che il suo reale colore di capelli
è nero corvino.
Se ciò dovesse accadere sarebbe la fine
dell'’umanità.
Le certezze dell'’uomo esploderebbero come milioni di
bolle di sapone, un grande cratere spaccherebbe in due il pianeta Terra e
verremo stritolati dalla lunghe ciocche corvine del Signor
Malfoy.
Ehm… ok.
“Dana, ma che bello rivederti!”
Siamo appena entrati in Sala e Dana si è subito nascosta
dietro le gambe del suo papà, tenendo forte il pantalone con le
manine.
“Ciao nonna”, lo dice timidamente e non è di certo un
atteggiamento conforme al suo carattere.
“Buongiorno mamma, ciao Jane”, Draco avanza verso le due
donne e le saluta entrambe con un baciamano, cose da altri tempi che per me
esistono solo nei film antichissimi, tipo quelli che si guardava l’uomo
primitivo nella caverna disteso su una pietra rivestita in pelle squamosa di
Brontosauro.
“Ciao Hermione”, mia madre mi stringe in un forte
abbraccio, e Narcissa con una calorosa stretta di
mano.
Neanche gli uomini si salutano così, loro se non si
baciano 27 volte non se ne vanno.
E non sto scherzando, gli uomini devono sempre dare
pacche sulla spalla e cose simili… se non toccano il loro interlocutore del
medesimo sesso, cadono in un baratro di profonda solitudine e insoddisfazione
infantile.
“Ciao”, sì, sono quasi più timida di
Dana.
“Dove sono papà e Alan?”
Magari a giocare a golf nello sterminato parco che
circonda il castello della Bestia, o magari a fare vela nel Lago, oppure a fare
shopping per le vie di Hogsmeade.
“Nella sala delle torture”
Adesso sì, che mi sento
rincuorata.
Dov’è mio padre?
Nella sala delle torture in compagnia di un ex spietato
Mangiamorte.
E poi adoro il suono melodico di: Sala delle
Torture.
Sembra quasi che Narcissa abbia detto che sono nella
Sala da Bagno a depilarsi.
Sicuramente nella Sala delle Torture ci saranno tante
lame, ma non avranno la funzione dei rasoi.
“Fantastico”
“Stai tranquilla, cara”
Sorrido; e poi che motivi avrei per stare in
agitazione?
Infondo non sono perseguitata da un pazzo con l’ascia. A
dire il vero qualcuno che mi perseguita c’è e all’anagrafe è conosciuto con il
nome di Blaise Zabini, non mi rimane altro da fare che incrociare le dita e
tutto ciò che c’è di incrociabile nel mio corpo, e sperare che Blaise non sia un
maniaco e che ami perseguitare le dolci donzelle indifese con
un’ascia.
“Dimmi Dana, come va a scuola?”
Tipica conversazione tra nonna e
nipote.
Sarebbe tutto più semplice se la bellissima Narcissa
Malfoy non interpretasse la nonna.
Sembra tutto troppo assurdo. Troppo. Io le nonne me le
immagino deturpate, con la tipica crocchia severa… e invece, non solo mia madre
è giovanissima, ma Narcissa sembra addirittura la sorella di
Draco.
Ma poi mi chiedo, perché questi complessi me li faccio
io, se non se li fa nemmeno lei?
Dopotutto forse le persone biondissime ragionano in
un’altra maniera.
Ma poi, ora che ci penso, loro sono dei Purosangue,
magari diventare nonni così giovani è una conquista, così da potersi vantare con
i loro amici Purosangue ed eleggere il nipotino più bello.
“Bene”
“E dimmi, sei contenta di avere un
fratellino?”
Le tipiche domande standard che ogni bambino odia, e se
Narcissa non fosse sua nonna sono sicura che Dana se la sbranerebbe viva; ma per
fortuna tutto ciò non accadrà ed io potrò stare tranquilla a sorseggiare succo
di zucca in attesa che Draco e mia madre finiscano la loro personalissima
conversazione su non so che cosa.
Finchè non arrivano mio padre e Lucius l’unico con cui
potrò intavolare un discorso è Chris, ed io non sono abbastanza preparata da
poter tradurre frasi fatti da singulti assurdi e piccoli
gorgoglii.
“Abbastanza, ma visto che per adesso non fa altro che
dormire e mangiare non posso rispondere con sicurezza”
Agghiacciante.
“Hermione tesoro, come va?”
Mi riprendo dalla momentanea trance nella quale ero
caduta. Certe volte mi capita di cadere in trance, ma credo capiti a
tutti.
Già non sono poi così normale, pensa se fossi l’unica
donna al mondo che cade in trance… sarebbe opportuno uccidermi, o qualcosa di
simile.
“Oh bene, mamma… la mia vita procede tranquilla!E
tu?”
“Benissimo cara”, si china su Chris e inizia a giocare
con le sue manine.
Che scena deliziosa!
“Sai Herm… io e tuo padre abbiamo comprato uno chalet in
Italia”
Bene, ci mancava solo lo chalet in Italia!
“Ma davvero?”
“Sì, in Valle d’Aosta… a dire il vero non so nemmeno in
che parti dell'’Italia si trovi”
“Di sicuro non in riva al mare…”
“Non è detto… uno chalet sulla spiaggia sarebbe molto
chic”
Ovvio. E allora perché non costruire una palafitta in un
superattico?
Ci starebbe benissimo! E inoltre mia madre è
pazza.
O è pazza o è ubriaca!
“Certo, lo farò presente a Draco”
Lo farei presente a Draco solo dopo averlo tramortito
con un matterello e fossi assolutamente certe della sua incoscienza a lungo
termine.
“Herm, ti posso parlare?”
“Certo… scusami mamma”
Mi alzo lasciando Chris nelle grinfie della nonna, ed io
Draco andiamo a farci una passeggiata in giardino.
Questo luogo è bellissimo, è solo il Maniero che si
presenta come un qualcosa di terribilmente dark e gotico che non fa presagire
nulla di positivo.
“Mi sto annoiando”
“Più che ad una riunione con
Harry?”
Sbuffa e rotea gli occhi, non sa cosa è
peggio.
2 ore in compagnia di Harry James Potter a strettissimo
contatto,o, una meravigliosa giornata con i genitori?
Non so dare una risposta nemmeno
io.
Altro che essere o non essere questo è il problema;
Shakespeare non aveva di certo domande assillanti come quelle che mi pongo
io!
“Vogliamo giocare a nascondino per risollevare il tuo
morale?”
“Hai idea che se giocassimo a nascondino in questo
sconfinato parco… probabilmente ci ritroveremmo tra 10
anni?”
Già, non ci avevo pensato!
“Una partita a Scacchi Magici?”, sempre meglio proporre,
che immaginarmi io e lui dopo 10 anni che ancora ci cerchiamo nel
parco.
“Sarò anche stato in letargo stamattina, ma ho capito
che tu e quel malato mentale che risponde al nome di Blaise Zabini avete giocato
a Scacchi Magici”
“Hai capito bene”
“Non mi va… troppo noioso”
Deo Gratias, non avrei retto un’altra
partita.
“L’unica cosa che voglio fare è
baciarti”
“Che strana coincidenza… anche la
mia!”
Inutile stare qui a dire che cosa è successo… si
capisce, no?
E poi, oltretutto sono cose estremamente private che mi
sembrano addirittura scoperte,
anche se ben impresse nella mia mente!
°°°°
“Si può sapere dov’eravate
finiti?”
Narcissa nonostante la sua solita espressione sembra
infastidita, e non è facile stabilire i suoi stati d’animo, è praticamente
uguale. Non cambierebbe espressione neppure a pagarla oro.
Può essere triste, felice, appagata, insoddisfatta,
arrabbiata, tranquilla… lei ha sempre la stessa espressione… per fortuna ci
pensa Lucius a compensare.
“A raccogliere le bacche”
Grandissima Hermione, ottima
risposta!
Narcissa ovviamente mi guarda con scetticismo, e ci
credo…
Chi potrebbe biasimarla?
Mi viene in mente la sera della rimpatriata ad Hogwarts,
ed ero così assuefatta dalla sua bocca che nonostante la mia mente fosse tutta
concentrata sul come sarebbe stato baciarlo sono arrossita, lui mi ha chiesto a
cosa stessi pensando ed io ho risposto: “Alla vita media dei
corvi”
La scena mi sembra uguale! Ho una predisposizione
naturale nel fare figure di cattiva effige davanti ai membri della famiglia
Malfoy.
Devo solo incontrare Lucius e farò
tombola.
“Io vado da Dana”
Grazie Draco! Quando la donna da lui amata fa figure di
merda, lui va da Dana!
Che triste destino!
Devo annotarmi da qualche parte che la prossima volta
che sarà lui l’indiscusso protagonista delle figure di merda, io dovrò correre
da qualcun altro; magari da Steve o Morgan o ancora Connor, non m’importa da chi
dovrò correre l’importante è lasciarlo lì in mezzo alla
merda!
“A raccogliere le bacche?”
Adesso mi chiedo: Cosa c’è di male nel raccogliere le
bacche nello sterminato giardino dei genitori dell'uomo che
amo?
Mi sembra una cosa del tutto
normale!
Ci sono numerose coppie che vanno anche a fare
la
Mucca-Terapia insieme, e non vedo perché bisogna essere così
sospettosi sul raccogliere le bacche. ”Già”
Che altro dovrei risponderle? Dire che magari esiste
davvero la
Mucca-Terapia?
No perché, l’unica cosa che potrei dire al riguardo è
che le coppie che hanno bisogno di rafforzare il loro rapporto si rinchiudono in
una fattoria,e vedere la vita deprimente che svolgono le mucche potrebbe
portarli ad una condizione mentale tale da vivere il loro rapporto di coppia con
più trasporto e patos.
Oltretutto anche se la mia teoria sembra del tutto
assurdo, non lo è.
Magari se la mettessi per iscritto vendere milioni di
copie da far invidia a quella cerebro lesa di Calì Patil.
Improvvisamente i miei polmoni vengono stretti l’uno
contro l’altro.
“Piccola mia”
Chi sarà mai?
A) Lucius Malfoy nobile mago Purosangue rigido come un
bastone di scopa e con la fissazione per i suoi capelli. Non ne ho mai visto uno
fuori posto, sembra che il vento abbia paura del suo sguardo di ghiaccio e non
lo intacchi minimamente.
B) Alan Granger, noto dentista babbano, privo di umorismo e
con una sola asfissiante fissazione. Se gli si pone la domanda: Cos’è la prima
cosa che guardi in una donna? Lui prontamente risponderà: “i denti”, ed ecco
svelato il mistero per cui ha spostato una dentista.
C) Gerald, il maggiordomo imbalsamato con la sola funzione
di stare all’ingresso e ricevere gli ospiti.
Io opterei per la prima; se sono riuscita a far
innamorare di me, lo spocchioso Draco Malfoy, perché suo padre non dovrebbe
dirmi: “Piccola mia”?
Dopotutto la notizia che sono più piccola di lui, è
fondata.
Ma purtroppo devo deludere i miei neuroni scoppiati e le
loro scommesse sul possibile candidato; non si tratta né di Lucius né di
Gerald.
Le scommesse le hanno vinte solo se si sono buttati
sulla risposta più scontata.
E vince la categoria per la risposta più banale… rullo
di tamburi pleaseeee
ALAN GRANGER
I neuroni fanno la ola, ed io posso iniziare a farmi
vedere da un bravo psichiatra.
“Ciao papà”, stavolta lo dico con
entusiasmo.
“Buongiorno miss Granger”, a questo manichino biondo gli
verrà un colpo se mai dovessi diventare la signora Malfoy.
Forse farebbe finta di non conoscere suo
figlio.
Sorrido e ricambio la stretta di
mano.
Il calore qui non si percepisce neanche a volerlo pagare
oro. L’inferno congelerebbe se i coniugi Malfoy andassero a fare un viaggetto
laggiù.
Ma evitiamo certi vaneggiamenti, anche se non sono poi
così brava visto che vaneggio tutto il giorno.
“Nonna… io avrei fame, è da un’ora che siete fermi ai
convenevoli”
“Dana, sono sicura che tuo padre non voglia che ti
rivolgi così”
“In verità è stato lui a dirmi di dirvi così… abbiamo
fame!”
Comincio a ridere come una forsennata, prendendomi
occhiatacce dai quei 4, mentre Dana e Draco mi guardano
vittoriosi.
“Hermione, perché stai ridendo così di
gusto?”
“Oh niente, papà”
§§§
“Questo vino ha un sapore strano…”
“Sapevo che avresti colto la differenza,
Draco”
Interessante… quindi Lucius vive con la consapevolezza
che il suo unico figlio coglierà la differenza che sta nel
vino?
“Ha un retrogusto fruttato…”
“Esattamente, è una delizia portatami da
Alan”
Draco sorseggia dell'’altro vino, “Complimenti Alan,
davvero ottimo”
“Grazie Draco, tuo padre mi ha sempre detto che di vino
te ne intendi”, non è forse una semplice frase dove tra le righe è palese quale
sia la vera domanda?
La vera domanda è: Draco, tuo padre mi ha sempre detto
che sei un avvinazzato!
Non suona forse meglio?
“Ehm… scusate se mi intrometto”, gli occhi di tutti si
soffermano su di me, anche quelli di Dana che pochi secondi fa era troppo presa
dalle sue patatine fritte.
“Ma come mai voi due siete diventati così
amici?”
Questa domanda non è d’obbligo, è di
più.
Vedo Narcissa e mia madre ridacchiare, e Draco curioso
quanto me.
“Scusatemi, ma questa vostra amicizia ha dell'’assurdo…
più ci penso più non riesco a capire cosa possano avere in comune due persone
così diverse, che hanno sempre vissuto in ambienti diversi e avendo ideali
diversi…”
“Amore non vorrei farti crollare i castelli di carta, ma
anche noi due siamo due persone completamente diverse, che sono nate e cresciute
in ambienti diversi e non abbiamo niente in comune…”, ecco l’avvocato delle
cause perse. Draco farebbe bene a ficcarsi in bocca l’arrosto e preoccuparsi di
masticare.
“Tesoro, scusa se ti contraddico, ma c’è una differenza
abissale tra la relazione che intercorre tra di noi, e quella che c’è tra i
nostri padri.”
“Ah sì? E qual è?”, questo suo scetticismo deve
sparire.
“Draco… io e te siamo innamorati, mio padre e tuo padre
no…”
Mi sembra così evidente, ma alle volte dimentico che
Draco appartiene alla categoria uomini, e che di conseguenza il suo neurone è
quasi sempre in ferie.
“Sì ok, ma non mi sembra che abbiamo gli stessi
hobbies”
“Solo perché non voglio scrivere un saggio sulle mele
verdi, e tu non ti vuoi battere per i diritti degli elfi non significa che non
abbiamo interessi in comune...”
“Ma neanche io voglio scrivere un saggio sulle mele
verdi”
Per Merlino, ma quanto è
imbecille?
Credo sia sotto l’effetto di questa casa malefica, è
imbecille proprio come lo era ad Hogwarts!
“Comunque…”, ecco mio padre che arriva in mio soccorso,
“volete proprio sapere cos’abbiamo in comune io e Lucius?”
“Sì”, diciamo convinti entrambi.
Ecco che Lucius sta per prendere la parola, “Non ho mai
avuto modo di parlare con un babbano… ma devo dire che Alan è esattamente come
me, è un Purosangue mancato”
Ok, Lucius ha perso la memoria. Non credo sia possibile
che lui e mio padre abbiano qualcosa in comune. E’ come dire che Blaise non fa
caso alle marche, e Pansy può vivere senza sesso.
Andrebbe contro la legge di
gravità.
“E sarebbero?”, adesso sono io la
scettica.
“Hai idea del lavoro che fa tuo
padre?”
“Sì, il dentista”
“E non hai idea di quanto male faccia ad altri
babbani?”
Eh? Gerald non poteva evitare di passare l’aspirapolvere
anche dentro al cranio del signor Malfoy?
“Lei mi sta dicendo che vede il dentista come un
torturatore?”
Lui annuisce convinto.
“Alan mi ha fatto vedere i suoi strumenti, li ha provati
su quel manichino di Gerald e l’ho visto soffrire, ho sentito le sue urla
strazianti… ho sentito Gerald invocare pietà… sai che grandi soddisfazioni sono
queste per un Malfoy?”
Che Patos che c’ha messo! Certo che è proprio
andato!
E poi se queste sono le soddisfazioni migliori che si
possa prendere un Malfoy, devo dire che questa antica e nobile casata è proprio
messa male.
“E poi io e Lucius abbiamo scoperto una grande passione
per i film di guerra, abbiamo anche il nostro giovedì al cinema. Ci
spaparanziamo sul divano davanti al lettore DVD e ci spariamo un sacco di film”,
perché mi sembra che parlino come gli adolescenti fatti di
canne?
“Comprendo”
Comprendo che sono due uomini che si avvicinano
all’andropausa e che hanno bisogno di sentirsi dei grandi figoni che hanno
ancora successo con le donne, e che nessuna gli resiste.
Poveri illusi!
“Papà”, Draco si gira verso Dana e le scocca un bacio
sulla guancia, “Dimmi principessa”
“Papà, perché lo zio Blaise mi sta
guardando?”
“Zio Blaise? Tesoro, lo zio Blaise è in viaggio di
nozze”
“E perché io lo vedo?”
“Probabilmente hai bevuto troppo
vino”
“Draco?”
“Sì amore”
“Come puoi solo pensare che nostra figlia abbia bevuto
del vino?”
Draco guarda prima me, poi Dana e poi il
bicchiere.
“Forse ne ho bevuto troppo io”
“Plausibile”
Dana ritorna a buttarsi sul suo papà; “Mi dici perché lo
zio Blaise adesso mi fa ciaociao con la mano?”
“Dana, lo zio non è qui.”
“Ma io lo vedo”
Draco sbuffa spazientito. Odia quando deve essere
contraddetto.
“Buonasera a tutti, e comunque Draco, non sai che non
bisogna mai bere davanti ai propri genitori, ai suoceri, ai figli e alla donna
che si ama?”
Cosa ci fa qui Blaise Zabini?
“Cosa ci fai qui?”
“Visto che non sono pazza, papà?”
Ma Draco non può rispondere, Blaise ha iniziato a
tempestarlo di ogni cosa. Al momento sta giocando con i suoi
capelli.
“Oh Draco, non riesco a vivere senza te… ho creduto che
l’averti visto stamattina mi sarebbe bastato tutto il giorno, ma mi sbagliavo di
grosso… sono andato in crisi d’astinenza…”, si butta letteralmente in braccio a
Draco che cerca di scrollarselo di dosso, ma i tentativi sono tutti
vani.
“Ed Emma?”
“Lì dove siamo è notte fonda e lei sta
dormendo”
“E non potevi dormire anche tu?”
“Mi annoiavo… e poi devo farvi leggere una cosa che ha
dell'’incredibile!”
Le sorprese non finiscono mai!
“Se lo leggiamo, poi mi prometti che te ne vai a quel
paese?”
Te lo prometto”, e che i miei neuroni scattino una foto…
sta anche facendo giurin giurello!!!
Sfila da non so dove una copia de Il Corriere della
Strega
e iniziamo a leggere.
Periodo rosa-azzurrino per i personaggi più in vista del
mondo magico.
Da Harry James Potter a Draco Lucius Malfoy adesso la
bambinomania dilaga anche nei campi di Quidditch!
Gli uomini più belli e desiderati del nostro mondo, sono
ormai stati presi e catturati per sempre.
E adesso anche Ronald Bilius Weasley ha raggiunto il suo
migliore amico e il suo miglior nemico.
Ebbene sì, donzelle della Gran Bretagna, anche il grande
portiere dei Cannoni di Chudley è diventato papà.
L’evento è avvenuto al San Penistazio, e la modella
francese Giselle Trenshart, ha dato alla luce un bellissimo bambino dai capelli
rossi.
Ovviamente l’articolo continua, ma io sono troppo
scioccata per poter proseguire.
“Che disgrazia! Un altro straccione in giro per il
globo”, non so perché, ma in questo istante le terribile parole di Lucius mi
sembrano così veritiere…
“Ma Giselle Trenshart non è quella gran gnocca
che…”
“Sì Blaise, è proprio lei!”
“Che spreco!”
Gli uomini
e i loro discorsi, sono così pieni di velata
intelligenza…
Ehm… forse questa intelligenza è un po’ troppo…
velata!
Buoenas
tardes a todos,
ehm
in verità non so nemmeno se ciò che sto dicendo è corretto, ma che importa?
Manca pochissimo e vado in Spagnaaaaaaaa!!!
Sono
al settimo cielo, e anche se manca qualche giorno mi sono messa d’impegno per
lasciarvi con un capitolo fresco fresco…
Del
matrimonio non se ne parla proprio, ma in questa storia nulla può essere
previsto XDXDXD Se vi può consolare nella mia mente malata la scena è già ben
delineata, devo solo decidermi a scrivereJJJ
Con
i ringraziamenti sono sempre troppo ripetitiva, ma non posso non dirvi che vi
adoro,no?
Ho
notato che il sogno su Jhonny è piaciuto a tutte, sono contenta, mi sembrava una
cretinata immane!
Il
pranzo dai suoceri spero non vi abbia deluso, anche qui Blaise ha fatto la sua
entrata trionfale, ma dopotutto Blaise è un pazzo e può permettersi qualunque
cosa XDXDXD
Ringrazio
anfimissi, Babe, lunachan62, Francy872, arys92 e little lady butterfly, per le
loro splendide recensioni, e magari in futuro Blaise potrebbe essere ancora
prezioso per lo svolgimento della vita matrimoniale dei due…
Ringrazio
Sensation e drachetta91, che non mi hanno abbandonata, e nonostante impegni e pc
rotti non si dimenticano di questa pazza storia XDXDXD
Ringrazio
Isyby per la mega recensione, spero di sapere nuovamente cosa ti è piaciuto del
capitolo, sempre che ci sia stata qualche parte che ti sia
piaciuta!
Ringrazio
MissMalfoy1 e ho sentito del contratto della Watson, stupida idiota… ma sai
dirmi perché ha rifiutato? Io avevo sentito che non andava più d’amore e
d’accordo con Rupert e Dan… mah!
E
poi avevo sentito che Tom uscisse con una certa Francine, ne sai
qualcosa?
Ringrazio
Master Ellie che mi riempie di complimenti e fa gonfiare il mio ego in maniera
smisurata XDXDXD
Piaciuta
Dana in questo chap?
Ehi,
ma l’ho scritta bene il saluto iniziale?
Oppure
devo buttarmi su un’altra lingua?
Un
bacione grande grande a tutte.
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Capitolo 40 *** Amo ti ***
amo
“Dammi un buon motivo per
comprarlo”
“Draco”
“Pansy, ti odio”
“Ti amo anch’io, tesoro”
Mi spinge dentro al camerino senza tante
cerimonie.
Guardo il completino sexy che dovrei provare, ma che non
voglio provare. Non ho mai avuto niente del genere, questo è troppo. Sarei
imbarazzatissima se dovessi indossarlo davanti a Draco, ma come lo spiego alla
dea del sesso?
“Pansy, sarei in imbarazzo se indossassi questo per
Draco”
Entra nel camerino come se avessi detto una
bestialità.
Ma forse per la dea del sesso una frase simile equivale
a una bestemmia.
“Herm sei consapevole di essere malata,
vero?”
Roteo gli occhi spazientita. Non la reggo, Oggi proprio
no.
“Hai presente che questo affarino super sensuale serve
solo a risvegliare quel pirla di Draco… il suo ruolo è marginale perché è
scientificamente provato che dopo 2 minuti tu sarai completamente nuda sotto le
sue mani esperte...”
“Sai quello che stai dicendo,
Pansy?”
“Certo, e poi non fare quella faccia. Vuoi forse farmi
credere che Draco non ti ha mai vista nuda? No perché potrei pensare che Chris
sia nato per opera dello Spirito Santo!”
Maledetta!
E’ lei la figlia del demonio!
“E adesso basta fare la puritana
bigotta”
“Ma…”
“Smettila, prova questo coso… non mi darai mai a bere la
versione di un Draco che non diventa un animale a letto”
“Ma…”
“Ti ricordo che ho scoperto le gioie del sesso con
lui”
“Ma…”
“Hermione Granger basta
piagnucolare”
“Ma…”
Mi spinge con estrema violenza di nuovo all’interno
dell'’angusto camerino, e chiude le tende con brutalità inaudita. Ho quasi
paura.
E adesso veniamo a noi…
Io guardo il completino sexy… il completino sexy guarda
me…
Il tacco di Pansy picchetta nervosamente sul pavimento,
ed è proprio questo che mi porta a togliere la maglietta e i pantaloni per
provare quella cosa.
“Hai fatto?”
“Datti una calmata… questi laccetti mi stanno facendo
impazzire”
“Pensa a quanto impazzirà Draco”
“Ma io non voglio farlo impazzire”
“Su, dicono tutte così…”
Continuo a combattere con questo completino, mentre
Pansy continua a ribadirmi che Draco cadrà ai miei piedi, ma che bisogno ne ho
se già Draco è ai miei piedi?
Non capirò mai cosa pensa questa donna chiamata Pansy
Parkinson!
“E allora?”
“Ti dai una calmata?”
Mancano si e no una ventina di laccetti da stringere.
Draco non è il dio della pazienza quindi se lo indosso l’unico che godrà di
questo affare sarà il cassetto.
“Herm, mi devo preoccupare?”
“Perché dovresti?”
“Sono trascorsi 10 minuti e non ho più avuto tue
notizie… ho anche temuto che fossi stata strozzata dai laccetti
malefici…”
“Spiritosa”
Le faccio cenno di entrare poiché non ho alcuna
intenzione di farmi prendere per una ragazza facile che non ha nessun pudore a
farsi vedere mezza nuda dai passanti.
“Herm, se potessi ti farei mia in questo
camerino!”
“Tra te e Blaise non so chi sia
peggio”
“Perché?”
“Perché anche lui fa pensieri sconci su di
me!”
“Non deve essere bello”
“Per niente”
Mi fa voltare senza tante cerimonie e comincia ad
ammirarmi.
Se sono già in imbarazzo davanti a Pansy, quale sarà il
mio stato d’animo quando avrò Draco davanti?
Sono proprio curiosa!
“Se non lo prendi lo prendo io e te lo faccio trovare
dentro l’armadio”
Non ho scampo. Questo coso verrà a vivere con
noi.
“Non so cosa fare, lo prendo o lo prendo?”, spero abbia
carpito la mia sottile ironia.
“Ok Herm, basta fare ironia, prendi questo
coso!”
“E tu non prendi niente per le notti di fuoco e ardente
passione con il tuo Ludduccio?”
Strabuzza gli occhi proprio come se avessi detto una
bestialità, una di quelle cose che fanno rizzare i peli sotto le ascelle e ti
fanno sembrare un porta spilli.
“Sorvolerò su Ludduccio, lo trovo
raccapricciante… e comunque… per me ho acquistato già qualcosa…”,lo dice con
malizia e con aria da cospiratrice.
“Non so perché ma credo proprio che sarà qualcosa di più
succinto del mio, e non so perché, ma la cosa mi consola!”
Effettivamente mi consola, non so perché, ma mi consola,
e poi guardandolo bene questo coso pieno di laccetti è proprio bello, sì sono
anche di essere contraddittoria visto che 5 minuti fa avrei voluto metterlo nel
forno e farlo carbonizzare insieme all’arrosto e alle patate, ma la gente cambia
idea… e poi un’ideuccia sul come usare al meglio questo coso, ce l’ho
già…
“Allora lo prendi? Se non lo prendi sei
matta!”
“Lo prendo, e la matta non sono io, la matta sei tu che
vuoi che lo compri a tutti i costi!”
Fa spallucce e fa per uscire dal camerino con un
sorrisino che non mi piace per niente:
“Io voglio solo il vostro bene, e conoscendo Draco quel
coso sarà un ottimo regalo”
“Come se fossimo in crisi
sessuale…”
“Ma non bisogna essere necessariamente in crisi
sessuale…”, e dopo questa criptica risposta mi lascia sola soletta nell’angusto
camerino in preda al mio sexy capo d’abbigliamento.
Maledetti laccetti! Ormai sono anche diventata
ripetitiva, ma perché non dovrei esserlo se sto coso è anch’esso
ripetitivo?
Troppi lacci! Se il maledetto pazzo che ha dato vita a
questo inferno metteva anche qualche bottone o qualche cerniera sarebbe stato
sicuramente meglio!
Lualualualualuaaaaaaaaa
Merda! Ci mancava il cellulare e la sua orripilante
suoneria messa in un momento di depressione acuta!
Uff… ma dove l’ho messo?
Perché le cose che ripongo nella borsa non devono mai
rimanere all’interno di essa?
Perché gli oggetti inanimati, ma intraprendenti devo
possederli io?
Perché il mio cellulare deve avere una passione sfrenata
per le passeggiate?
Lualualualualuaaaaaaaaa
“Herm, è tutto ok?”
Cos?
“Oh sì!”
Lualualualualuaaaaaaaaa
Adesso qualcuno mi deve spiegare perché il mio cellulare
si trova dentro la mia scarpa.
No, adesso lo voglio sapere.
“Pronto?”
“Ciao Herm”
“Ciao Draco”
Sembra afflitto.
“Qualcosa non va?”
“No, è tutto ok… anzi… a dire il vero qualcosa che non
va c’è…”
E’ possibile che abbia ucciso qualcuno e non sa se è un
bene dirmelo via telefono perché potremmo essere controllati
dall’F.B.I.?
“Vuoi dirmelo?”
“Senti, mi dispiace da morire, ma dobbiamo rimandare la
nostra serata romantica a data da definire…”
Mi sta per caso dicendo che deve partire di nuovo con
Pauline?
Merda! Io l’avevo dimenticata!
“Herm, ci sei ancora?”
Deglutisco ferocemente, forse ho deglutito come fanno i
cavalli.
“Ehm sì”, che poi tra le cose che non so c’è anche il
sistema di deglutizione dei cavalli, perché devo fare sempre paragoni che non so
sostenere?
Che inferno!
“… non dipende da me, tu comprendi,
vero?”
“Certo”, se sapessi di cosa stiamo
parlando.
“Ti aspetto a casa, so che sei con Pansy quindi fate
shopping con calma, dille che Lud è con me, ok?”
“Sì Draco, sta tranquillo… ci vediamo tra
poco!”
Ottimo direi, non ho nemmeno capito di cosa ho parlato
con Draco, ma la cosa più bella è che c’ho parlato facendogli credere che ho
seguito il nesso logico del suo discorso privo di senso per
me.
Fantastico!
Mi metto le scarpe ed esco dall’angusto camerino, e
Pansy rientra nel mio campo visivo; sta guardando due paia di boxer con fare
amletico, di sicuro si starà ponendo l’amletica domanda: Quale acquistare? L’uno
o l’altro? Ma non sarebbe meglio prenderli entrambi?
“Oh, eccoti finalmente! Quale problema amletico aveva
Draco?”
L’aggettivo amletico vedo che viene usato spesso… che
sia un segno mandatomi dal cielo?
“Lui e Lud ci aspettano a casa… ma non ho capito di cosa
si tratta”
“Domandarglielo?”
Sarebbe stata un’ottima soluzione, forse la più ovvia,
ma non c’ho pensato!
“Ehm… non mi andava!”
Non le so proprio dare le risposte ad effetto, maledetta
me! Grrr!!!
Siccome guarda ancora i due boxer, io non intendo
angosciarmi ancora per molto, quindi dirò quale preferisco così da farla
auto-convincere, andare alla cassa, sborsare pecunia e
saltellare allegramente per le vie del Corso, con tanti
bei sacchetti tra le mani.
“Quello nero con scritto Proprietà Privata sul sedere, è
molto trendy”
L’alternativa è di un verde sgargiante con una tasca sul
davanti, ed io vorrei spiegato a cosa servono le tasche cucite sul davanti di un
boxer…
Sono io quella che non sa, o è il mondo che è totalmente
impazzito?
Non so più cosa pensare; a cosa dovrebbe servire mai una
tasca in quel posto?
E’ forse una precauzione per il
portafogli?
Sperano che nessuno tocchi il loro
guadagno?
Potrebbe funzionare se non esistessero delle oche senza
cervello in giro per il mondo…
“Allora prendo
questo”
And the winner
is…
HERMIONE JANE GRANGER
Sì, è proprio vero che la mia mente ormai vive in un
appartamento a parte; in questo momento io non dovrei immaginare me stessa -come
proiezione- alla notte degli Emmy Awards avvolta in un lucente vestito bianco
con scollatura profonda sul davanti, acconciatura e trucco praticamente perfetti, e con
indosso un paio di sandali tempestati di Swaroski tutti
sbrillucicanti.
E non dovrebbero nemmeno esserci Eric Bana e Jhonny e
Depp a premiarmi, ma la mia mente tutto può e quindi io posso essere lì, non c’è
nessuno che me lo vieta.
La voce calda e sensuale di Eric che mi chiede se sono
emozionata, mentre il sorriso di Jhonny mi manda in
estasi…
“Herm, esci dalla trance!”, ecco Pansy che con la sua
proverbiale gentilezza da manuale, mi strattona il braccio facendo sparire i
miei sogni di gloria senza tanti complimenti.
“Cosa diamine vuoi?”
“Dobbiamo andare a casa”
Ma dai… questa sì che è una
notizia!
Pansy aveva gentilmente detto che saremmo dovute andare
a casa, e dopo una capatina di due ore alla Casa dell’estasi, adesso
siamo ferme da tre quarti d’ora da Madama Mclan perché Pansy sta creandosi con
pergamena e calamaio il corpetto perfetto.
“Cosa ne pensi?”
Afferro il foglio e lo esamino attentamente, non sia mai
che mi lasci sfuggire un piccolo particolare, perché nell’abbigliamento che
Pansy ama tanto crearsi da sola con l’aiuto di brave sarte, ci sono sempre
milioni di particolari quasi invisibili che però danno un tocco di classe a quel
capo che a prima vista potrebbe sembrare uno come tanti.
“Ottimo lavoro”
Ehm…solo che non vedo particolari
strani!
Merda! Sono nella merda!
“Stupendo! Questo l’ho fatto semplice… senza particolari
da trovare!”
L’ho scampata!
“Ogni tanto un po’ di semplicità non
guasta!”
Per fortuna!
“Già, concordo!”
Lascia il foglio nelle mani callose di Madama Mclan e ci
avviamo verso il corso principale, tanto perché Draco non aveva un tono di voce
strano…
Ok! Devo assolutamente trovare le parole per fare in
modo che Pansy si diriga a casa, senza altri intoppi.
Draco mi ha detto di non preoccuparmi, ma solitamente
quando si dice di non preoccuparsi, si farebbe meglio a preoccuparsi, perché è
OVVIO che se l’uomo che amo più della mia vita, mi dice di non preoccuparmi io
mi preoccupo.
Uff! Sono avvilita!
“Herm, sei troppo silenziosa, qualcosa non
va?”
Alzo lo sguardo.
“Ehm… stavo ripensando al tono di voce di
Draco…”
Mi sorride. Cosa c’è da sorridere?
Ha forse visto il Bianconiglio?
No perché fare 4 chiacchiere con lo Stregatto non
sarebbe poi tanto male; e poi è sempre un bel modo per fare nuove amicizie ed
incappare in nuove eccitanti avventure.
Ok… sono nel pieno del mio delirio! ”Tu e Draco mi
fate morire… siete tenerissimi”
Cosa?
“… siete adorabili! E dire che non credevo fosse
possibile che riuscisse a ritrovare la serenità. Sai, quando è morta Lynn ho
creduto che non si riprendesse più… è stato giorni e notti intere davanti al
corpo riposto in una teca di Lynn, no voleva mangiare.
Era una visione assurda e straziante, perché anche se il
matrimonio gli era stato imposto, lui voleva bene a Lynn e poi era anche la
madre della sua bambina.
Per fortuna sei arrivata tu nella sua
vita!”
Oh mio Dio! Sento un dolore al
cuore.
Voglio andare da lui, voglio abbracciarlo e dirgli che
lo amo.
“Pansy, ti dispiace se andiamo a
casa?”
Mi sorride dolcemente.
“Dai su, andiamo!”
***
Apriamo la porta di casa, e inizio a guardarmi intorno
con sguardo da psicopatica, come se stessi cercando qualcuno da
uccidere.
Osservo Lud spaparanzato sul divano che guarda
svogliatamente la Televisione, incontro
la Signora
Piddy che sta cercando di spolverare il vaso cinese in salone
che Draco ama quanto ama i suoi figli, e poi vedo Blaise che si aggira furtivo
per casa.
“Ciao mia dolce principessa, stai forse cercando il tuo
principe?”
“Sì, e sarai grata se questo stupido mendicante che ho
davanti mi dicesse dove posso trovarlo”
“Dovrà stare attenta principessa… il principe è un po’
irato, potrebbe trasformarsi in un drago sputa fuoco e incenerirle la
chioma”
Idiota!
“Dove posso trovare dunque il principe
piromane?”
Picchetto nervosamente il tacco sul
pavimento!
Voglio solo correre da Draco! Uff, sto forse chiedendo
la
Luna?
“E’ nella sua torre, il suo posto di
meditazione!”
Ok, è nel suo studio!
“Ok grazie”, e senza aggiungere altro o sentire le sue
boiate, mi fiondo nello studio.
Apro la porta e l’ambiente è avvolto dall’oscurità, lui
è seduto sulla sua poltrona con la testa fra le mani. Quando il bagliore lo
colpisce alza lo sguardo e si accorge della mia presenza.
“Ciao”
Ok, sono impacciata. Perché non rispondo al suo
semplicissimo saluto?
Certe volte sembro muta. Ma cosa sta
accadendomi?
Prima parlavo un po’ troppo! Prima soffrivo di una forma
cronica di logorrea!
Mi avvicino alla sua scrivania e gli poso un bacio sulla
guancia, mi allontano, ma la mano sul mio polso fa in modo che mi sieda sulle su
gambe.
Noto qualcosa di strano nei suoi occhi, quasi un alone
di tristezza, c’è qualcosa che lo turba.
E se qualcosa turba lui, è ovvio che turbi anche
me.
Accarezzo la sua guancia, e dopo poggia il capo sulla
mia spalla, stiamo un po’ in questa posizione… vorrei chiedergli che cos’ha, ma
vorrei anche non forzare il tutto, vorrei che fosse lui a parlarmi di sua
spontanea volontà.
“Ti amo”, mi sussurra all’orecchio prima di baciarmi con
tutto l’amore che prova per me.
Percepisco quanto mi ama, dimostra quanto mi
ama.
“Ti amo, Draco”, ho il fiato corto, è vero, ma non
riesco a stare senza baciarlo, senza giocare con la sua lingua, senza
mordicchiare quelle labbra.
Ci stacchiamo dopo qualche minuto, dopo qualche minuto
di pura estasi.
“Non andare via…”
Il suo tono è roco.
“Ma amore, io non vado via”, è tenero, e anche
spaurito.
E anche la frase detta da lui pochi istanti fa, mi suona
del tutto strana. Lui sa che non vado via, lui sa che senza la sua presenza
morirei.
Si avvicina al mio petto, ed io lo abbraccio il più
forte che posso, voglio che stia tranquillo che ciò che lo turba vada via, e che
lo lasci in pace.
Le parole di Pansy mi tornano in mente, sto male per
quello che ha passato.
“E’ morto un uomo che lavorava al Ministero, lo
conoscevo bene… la sua morte mi ha colto di sorpresa… è stato
investito”
Ascolto le sue parole in silenzio.
“Io… non so cosa mi sia preso, ho subito avuto paura per
te… ho pensato alla precarietà della vita, e a quanto ti amo, a quanto sono
fortunato ad averti accanto… se provassi a immaginare la mia vita senza te,
probabilmente vedrei solo il mio suicidio… Ti amo e ti desidero così tanto che
certe volte mi sembra di morire…”
Improvvisamente qualcosa di umido attraversa il solco
dei miei seni.
Draco sta piangendo.
Sollevo il suo viso dal mio petto. Ha gli occhi lucidi,
e qualche lacrima che gli riga il volto.
Bacio quelle lacrime.
Le sue parole mi hanno fatto uno strano
effetto.
“… se mai un giorno dovessimo litigare proverai odio nei
miei confronti, ti prego di ricordare che senza te non potrei vivere… ti
prego…”
“Draco, so che mi ami, e questa consapevolezza non mi
abbandonerà mai. Ti amo così tanto che mi sembra di
impazzire…”
Mi abbraccia. Mi abbraccia arrivando a farmi male, ma
non me ne frega un bel niente.
Starei così per ore e ore.
“Voglio fare l’amore con te”
“Anch’io”,dico baciandogli il
collo.
Mi prende in braccio e mi porta in camera da letto, dove
mi poggia delicatamente sul letto.
Lo attiro a me, è come la mia aria. Farei l’amore con
lui sempre. Non mi serve altro per vivere.
§§§
Apro gli occhi e la sua espressione è calma,
rilassata.
Mi stringo di più a lui.
La giornata è stata del tutto strana, non posso certo
dire che è rientrata nei canoni di una giornata che si possa dire normale; le
parole di Draco mi hanno preso alla sprovvista, mi hanno regalato due sentimenti
contrastanti.
E’ strano, e se ci penso mi sento
diversa.
Non ho nessun motivo per sentirmi diversa, ma una
dichiarazione del genere non lascerebbe indifferente nessuno, forse nemmeno Jess
riuscirebbe ad esserlo, però sulla sua persona glaciale ci sarebbe da scrivere
un manuale, e probabilmente un paio di pagine potrebbero essere dedicate alla
sua incapacità nel rimanere impassibile davanti a tutto e a
tutti.
Povero cubetto di ghiaccio…
Ecco Draco che apre gli occhi.
Si guarda intorno come se non riconoscesse il
luogo.
“Draco… qualcosa non va?”, chiedo
gentilmente.
“Oh no, nulla”
Si accoccola di più sotto le coperte e mi
bacia.
“Ti ho già detto che ti amo?”
“Circa un milione di volte…”
“Allora sono proprio ripetitivo e manco di
originalità…”
“Non vorrei farti sciogliere come neve al sole… ma ogni
tuo ti amo è completamente diverso dall’altro…”,sorride sulle mie
labbra.
“Amo ti”
Rimango un attimo perplessa. Amo
ti?
Vabbè è Draco, gli posso perdonare tutto, anche questa
sparata assurda senza precedenti.
“Io anche amo ti”
Sì, siamo totalmente fusi.
Salve miei gioie,
eh sì, la Spagna mi ha donato voglia di
scrivere, sembro impazzita, quasi una macchinetta XDXDXD
Ma passando alle cose serie… ragazze che bello, questo è
il 40esimo capitolo ed ho come l’impressione che questa ff sia infinita; ma
secondo voi esiste un finale?
No perché io non lo trovo -___-
Lasciando perdere le mie crisi esistenziali passo ai
saluti e ai ringraziamenti… voi siete degli angeli^^
Missmalfoy1: Ciaoooo, ma se mi dici che esce a Novembre
del 2008 muoio… non so perché ma ho come l’impressione che ci sia l’eternità
prima di quel giorno… uff!!!
E per quanto riguarda Tom… beh… poveretto un po’ mi
dispiace, la
Watson mi sembra un po’ troppo presa dalla
fama^^
Spero ti piaccia anche questo
capitolo^^
Grazie.
Erin: E’ sempre un piacere sapere cosa ne pensi. Qui
Blaise appare poco, ma Pansy credo sappia compensare a dovere la sua mitica
assenza.. anche se alla fine Blaise Zabini è inimitabile^^
Kisses
Lunachan62: Che qualcosa di positivo si stia abbattendo
su i nostri eroi?
Che la tanto agognata proposta di matrimonio sia
imminente?
Chi leggerà lo scoprirà^^
Grazie, sei un tesoro^^
Drachetta91: Eccomi qua con un nuovo capitolo. E’ venuto
fuori un po’ strano, ma spero comunque ti sia piaciuto!
E poi pensandoci bene, credo sia vero che Lucius e Alan
l’unica cosa che possano avere in comune sia questa specie di tortura… odio i
dentisti… -____-
Kisses
Isyby: Ciaooooo, scusami se in questi giorni in chat
sembro una svitata che c’è e non c’è, ma mi sento impazzita… perdonamiiii… ti
preeeegooooo^^
Non so davvero come ringraziarti per la bellissima
recensione che mi hai lasciata, forse te l’ho già detto, non ricordo, ma quando
l’ho letto avevo il sorrisino da ebete… l’ho riletta non so quante volte!
Grazie.
Olivia86: Adori la Spagna? Che bello! Io l’ho trovata
semplicemente stupenda! Per non parlare dei fiumi di sangria e della Paella. Ma
la cosa più emozionante è stato ritrovarmi
Davanti la Sagrada Familia…
Potrei stare qui a raccontarti tutto, perché m’è piaciuto davvero tutto, a parte
la presenza di molti italiani “grezzi”… e vabbè…
Un bacione
Tery91: ma come faccio a non sciogliermi se mi dici che
è la tua storia preferita in assoluto?
Grazie mille, sei un amore^____^
Kisses
Quasi dimenticavo Merryluna che ha intrapreso l’ardua
impresa di leggere questa storia… vai Merry ce la farai…
^___^
GRAZIE A
TUTTE
kisses
|
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Capitolo 41 *** Goodbye my... è morto Steve Cupree, vero? ***
goodbye
Funerale. Il funerale dovrebbe essere un momento di puro
cordoglio, ma allora perché ho come l’impressione di essere ad una
festa?
Il salone è abbastanza spazioso, la bara si trova nel
centro esatto, e Steve Cupree, ha il volto sorridente e il bacino un po’
schiacciato. Una macchia di sangue ormai incrostato risplende sulla fronte dove
i capelli rossicci sono tutti scarmigliati.
E’ un po’ inquietante.
Le persone presenti sono divise in gruppetti e molte
facce tristi sembrano solo di circostanza. Sembra la fiera dell'’ipocrisia,
tanto poi alla fine si sa che dopo la sepoltura si tornerà qui e si ricomincerà
a banchettare.
Mi sa tanto di assurdità.
La vedova Cupree è sorretta da due arpie, e suo cognato
le manda strane occhiate… quelle occhiate che ti fanno presupporre che c’è un
tradimento sotto, e che la morte di quel poveraccio sia stata desiderata o
magari anche commissionata.
Ok, questa potevo risparmiarmela, sono davvero
perfida.
“Ehi Herm, hai idea di quanto stia soffrendo con queste
scarpe?”, sorrido ad Emma, e guardo le sue scarpe.
Effettivamente è messa proprio
male.
Io sto iniziando a credere che la giacca che indosso mi
voglia morta.
Sembro un orso della Coca Cola in Congo, sto grondando
di sudore in una maniera che rasenta l’assurdo, e non posso toglierla perché
rimarrei con qualcosa di scollato che non sembra consono alla situazione… Per
Merlino! Sono ad una visita di lutto, non a ballare in una
balera!
“Ho sentito che quel pazzo di tuo marito voglia dire
qualche parola in onore del defunto, sono vere queste voci?”, le chiedo
titubante.
Questo è un funerale, Blaise dovrebbe lasciare le sue
manie da esibizionista cronica nel cesto dei panni sporchi…almeno ci
soffocherebbero e noi avremmo un Blaise Zabini più
normale…
Che boiata colossale che ho detto! Prima che Blaise
diventi normale il cielo deve riuscire ad entrare nel mio
armadio!
“Herm, è ora di andare”, afferro la borsetta e ci
dirigiamo tutti al cimitero di Little Hangleton, pronti per le ultime parole del
prete, per le ultime parole in suo onore e soprattutto pronti per l’ultimo
saluto.
***
“Oh ti prego, sai benissimo che con le parole sono un
vero asso, no?”
“Blaise, piantala… non puoi andare dalla vedova di
Cupree e dirle che sull’epitaffio di suo marito deve stare un tuo
aforisma”
“La tua è solo invidia”
Lo sguardo di Draco è molto scettico a riguardo, e poi è
del tutto impensabile che Blaise, con una lattuga nella scatola cranica, abbia
degli aforismi…
E’ una nuova pagina nel sito www.unzabinidasalvare.net?
Sarebbe davvero catastrofico!
E dire però che un aforisma made in Zabini esiste
davvero: Io mi ci asciugherei il culo con la tua
stima.
Questa frase meriterebbe davvero una premiazione, è
stata da urlo.
Se solo ripenso alla faccia che ha fatto Harry…
scoppierei in una risata alla Mefistofelix!
“Io invidioso? Blaise sicuro di non esserti fumato un
pezzo di bara?”
Blaise lo guarda stizzito.
“Emma dì qualcosa! Difendimi! Sono tuo marito! Ci siamo
fatti delle promesse!”
“Blaise, se non ricordo male non vi siete promessi aiuto
reciproco nell’evadere dalle battute acide di Draco!”
Blaise mi guarda malissimo.
“Herm, ma tu da che parte stai?”
“Da quella del bel tenebroso,
ovvio”
Draco mi sorride, e siccome siamo in macchina, lui
ovviamente sta guidando ed io sono nel posto accanto, mi prende la mano e la
stringe forte.
E’ possibile saltargli addosso
adesso?
Non mi faccio tanti problemi anche se ci sono Blaise ed
Emma dietro.
Uffinaaaaa
Eccoci a destinazione.
La giornata è abbastanza uggiosa, e tutta quella gente
in abito nero, sembra una gigantesca macchia di petrolio.
Galoppa fantasia… galoppa.
“Che noia! Il prete è troppo stagionato! Posso prenderli
i voti, eh?”
Draco ed Emma scuotono la testa e iniziano a parlare di
una quercia secolare, intanto la bellissima Pansy Parkinson si avvicina insieme
a Lud a noi.
“Blaise, avresti dovuto pensarci prima di sposare Emma e
rovinarle la vita!”
“Cattiva”, le fa una linguaccia.
“Lo so”, dice ammiccando e lasciandolo lì come uno
stoccafisso.
Adesso un dubbio si trasforma in una ballerina volante e
continua a volare nella mia testa senza sosta; io dovrei stare seria ad un
funerale con questo branco di matti?
Sì, se improvvisamente diventassi sorda e cieca
probabilmente potrei farcela!
***
“Cari fratelli e care sorelle, siamo qui riuniti per
compiangere la prematura perdita di nostro fratello Steve. Steve è morto per via
di un incidente stradale all’uscita dal lavoro, lasciando su questa terra una
moglie e un figlio… il piccolo Steve Junior.
Una grave perdita questa, per il mondo
magico.
Padre presente e affettuoso e marito dolce e
premuroso”
Blaise sbadiglia sonoramente, Pansy sta rimirandosi le
unghie laccate in nero,(secondo la mia piccola e strana Pansy, anche lo smalto
deve essere in tono con l’abito che si indossa… morale della favola, sembra una
dark lady), Lud si è perso totalmente nella visione celestiale di uno scoiattolo
sull’albero che ci sovrasta, Emma sta seguendo la cerimonia con trasporto, Draco
sembra irrequieto ed io sto pensando a ciò che fanno gli
altri.
Sono profondamente toccata dalle parole di questo
prete.
Si vede, no?
Dal mio sguardo serioso si nota che pendo dalle labbra
di quel coso stagionato, ma se qualcuno stesse applicando il Legiliemens
capirebbe che sto pensando ad altro.
Mi sembra anche che sia lecito annoiarmi. Non è che il
nome Hermione Jane Granger comporta una maschera di serietà oltraggiata,
giusto?
Serietà oltraggiata…
Sa molto di: acerbe parole…
Sono una poetessa mancata.
“Se c’è qualcuno che voglia dire qualcosa in onore del
caro fratello Steve…”
“Ehm ehm…”
Ecco Blaise che va all’attacco.
Draco e Lud cercando di fermarlo afferrandogli la manica
della giacca, ma lui li scansa con proverbiale eleganza e li manda a quel paese
con un bel gestaccio, naturalmente nascosto dalla giacca, per evitare che il
prete lo faccia genuflettere sui ceci e lo frusti a colpi di corona di
grani.
Si avvicina al prete e gli dice qualcosa, dopo di chè la
sua faccia si trasforma e sembra
quasi triste e afflitta, ma chi lo conosce sa che sta fingendo.
Chi lo conosce sa che è totalmente
pazzo.
Si schiarisce la voce.
“Steve Cupree non era un uomo, Steve Cupree era di più…
Non conoscevo personalmente Steve, ma il cognome mi ha incuriosito a tal punto
da volergli donare l’ultimo saluto. Un uomo con un cognome del genere è da
ricordare per sempre…”, chissà per quale assurdo e inspiegabile motivo la
vedova Cupree è scoppiata in un singhiozzo disperato… non so proprio dare un
perché al suo atteggiamento improvviso.
Per fortuna Lud gli fa squillare il cellulare facendogli
credere che hanno dato fuoco alla Gazzetta del Profeta, e grazie a questo
subdolo espediente Blaise ha cessato di dire idiozie davanti ai cari di Steve
Cupree.
Torna dunque a sedersi con noi e sussurra ciò che già
sappiamo:
“Ho ricevuto una telefonata piuttosto strana… a quanto
pare hanno dato fuoco alla Gazzetta del Profeta…”, lo dice come se la cose non
gli toccasse.
Come se fosse andata a fuoco la gelateria di
Fortebraccio.
Draco si porta una mano alla fronte con espressione
alquanto disperata, e Lud guarda Pansy incredulo.
Emma credo che stia cercando di ricordare il perché meno
di un mese fa ha accettato di diventare la signora Zabini, ed io sto sperando
con tutta me stessa che questa giornata finisca il prima
possibile.
Alla fine stare ad un funerale non è poi così
entusiasmante, ma se conosci il defunto magari impieghi il tuo tempo a
struggerti di dolore, ma Steve Cupree non so chi sia e forse non sarà giusto
dirlo, ma di lui non me ne frega assolutamente nulla. Il mio interesse è pari a
zero.
Immaginandomi in una grande vasca da bagno, sommersa di
schiuma e coccolata dall’acqua
calda vengo ferocemente riportata alla realtà.
Harry James Potter è arrivato. Si trova vicino al prete
stagionato e sta facendo le condoglianze alla vedova Cupree sfoggiando l’aria
più triste e dispiaciuta che è riuscito a
confezionare.
No che le
espressioni tristi si possano confezionare, ma in un momento del genere
non mi sembra poi una cattiva idea usare il verbo
confezionare.
Ok, ho confezionato abbastanza pensieri
insensati!
“Sono sgomento. Steve Cupree era un ottimo lavoratore, e
un amico fidato… uno di quelli su cui puoi sempre contare, che sai che non ti
abbandonerebbero mai, ma purtroppo Steve è stato strappato alla vita senza un
perché… forse per un capriccio di dio…”
Un capriccio di dio? Si è mangiato la Bibbia prima di
venire?
“Non lo tollero più, è mai possibile che debba essere
ovunque?”,sbotta Pansy.
“Ma erano davvero così amici?”,chiedo, sembra quasi si
stia per mettere a piangere.
Sembra lui la vedova Cupree!
“No, ha
scoperto ieri che era morto… credo non l’abbia mai visto!”
Ah bene! Se è così allora non fiato
più!
“… ha voluto con sé il suo angelo
migliore…”
Credo di starmi sciogliendo! Però non so se dare la
colpa al mio abito nero che attira il sole, o alle parole assurde di
Harry.
Di chi sarà la colpa?
Potrei sempre fare un sondaggio tra i
presenti…
In fondo mi sto pure annoiando.
Anzi non in fondo, non è appropriato, la noia è in
superficie.
“Un’assenza inquietante mi trafigge il cuore, sapere che
la sua risata cristallina non riempirà più i locali del Ministero mi lacera il
cuore, mi fa pensare alla vita, oggi siamo qui, ma domani? Dove saremo domani?
Ci saremo ancora? Non possiamo vivere con questi dubbi, ed è per questo che
nella vita ci sono numerosi contorni… l’amore, la famiglia,
l’amicizia…”
Mi sto per sentire male. Questo discorso sta durando più
del previsto, o è solo la noia che mi sta facendo credere che questo idilliaco
discorso sia più lungo?
Se non ci fosse questo salice piangente probabilmente ci
sarei io al posto di Steve Cupree, e naturalmente non vorrei che Harry si cimentasse
nell’arte della filosofia. No no, in quel caso mi risveglierei dal mio sonno
eterno solo per tappargli la bocca, oppure per dargli un bel calcio negli
stinchi!
“Un ultimo saluto, Steve. Ci mancherai”, ultima parte
della sceneggiata; fa finta di asciugarsi una lacrimuccia solitaria, e chissà
come diamine è spuntata sulla sua guancia, e poi getta delicatamente una rosa
bianca sulla tomba come ultimo saluto, anche se a me sa tanto di primo
saluto.
***
Vedo un po’ tutti alzarsi. Che noia
mostruosa!
“Non ce la faccio più”
Pansy sa sempre come dar voce ai miei
pensieri.
“Dove stanno andando Draco e Lud?”, chiedo affranta,
perché se loro si allontanano vuol dire che noi rimarremo ancora qui, ed io non
voglio, e a quanto pare non vuole nemmeno Pansy.
“Stanno andando a parlare con Harry
Potter”
Harry Potter? Perché?
“E come mai? Cos’hanno da dirsi?”
“Non saprei… ma se vuoi possiamo sempre andare ad
ascoltare!”
“E con quale scusa?”
“Non ci serve una scusa… quei due sono i nostri compagni
di vita, non ho bisogno di una motivazione per andare dove va
lui”
Ottima osservazione! In quanto compagna di vita di Draco
Malfoy dispongo di un potere illimitato, e se voglio sentire cos’hanno da dirsi,
non c’è nessuno che me lo vieta!
Credo sia la cosa più bella che mi sia capitata in
questa giornata a dir poco oscena!
“Andiamo?”
“Certo, Pansy”
“Perfetto! Sfoggia un grande sorriso e una voglia matta
di stare il più vicino a Draco, ok?”
“Sta tranquilla”, e insieme ci concediamo una sana
risata. Sappiamo entrambe che non abbiamo bisogno di fingere di voler stare
vicine ai nostri compagni, è vero che vogliamo stare sempre con loro! Sì, siamo
due malate con problemi gravissimi!
Harry sorride all’indirizzo dei due, che non sembrano
ricambiare.
Si mostrano piuttosto seriosi, come se ridere fosse
qualcosa di terribilmente infantile, ma Harry non sa che quei due quando sono
soli ridono come i pazzi, quasi senza controllo, molte volte chiusi nello studio
di Draco, lui, Lud, Blaise e Gary sembra abbiano le convulsioni per le troppe
risate.
Ci avviciniamo quatte quatte, e ognuna di noi va verso
il rispettivo uomo che ama.
Sarebbe un trauma se andassi ad abbracciare Lud. Meglio
non pensarci, penso che morirei di vergogna e sarebbe un bene se mi
seppellissero accanto a Steve Cupree… magari potremmo approfondire
l’amicizia!
“Ehi Herm”, sorrido incerta mordendomi il labbro
inferiore, e subito il braccio di Draco mi avvolge in vita e mi stringe a
lui.
“Ciao Harry”
“Ciao Hermione”
Noto che Pansy si è messa un capello nero estremamente
gigante, e degli occhiali da sole, credo non voglia far capire ad Harry che lei
era quella donna che gli ha detto di essere incinta del suo bimbo. Sarebbe un
vero trauma se lo venisse a sapere adesso, in questo momento in cui il suo cuore
è dilaniato dalla prematura scomparsa del caro Steve.
“Lei è mia moglie, ti presento Pan…”, ma Pansy è più
veloce, e stringe la mano ad Harry, “Piacere sono Paige”
“Piacere Paige”, ricambia la stretta di mano con ardore,
e dall’espressione di Lud credo proprio che non abbia capito perché sua moglie
abbia improvvisamente cambiato identità e sfoggia un cappello delle stesse
dimensioni della bara.
“Dove hai lasciato Millicent?”
Sì, questa sono proprio io che
parlo!
Harry deglutisce rumorosamente, e cerca anche di
allentarsi il colletto un po’ troppo stretto della camicia perfettamente
inamidata.
“Millicent, sta bene!”
“E Cathrine?”
“Benissimo, e il vostro bimbo?”
Io e Draco ci guardiamo gioiosi, il nostro bimbo ci
regala tanta armonia.
“Stupendamente, diventa ogni giorno più bello”, sì,
ammetto di essere compiaciuta. Sono terribilmente compiaciuta. Il mio bambino è
bellissimo, ha quegli occhioni color tempesta come il suo papà che sono una vera
delizia.
Già me lo immagino per i corridoi di Hogwarts che
imprigiona le sue prede con baci appassionati…
“Harry, ma Steve Cupree era davvero tuo
amico?”
“Sì Herm, era un mio carissimo
amico”
“E allora perché per tutto il tempo in cui siamo stati
sposati non te l’ho mai sentito nominare?”
E’ il bello è che non sono stata sua moglie solo per due
anni, sono anche stata la sua migliore amica per sette. E’ ovvio che di lui so
praticamente vite, morte e
miracoli.
“L’ho conosciuto qualche giorno dopo il
divorzio”
Sì, ed io dopo il divorzio sono stata ad un concerto dei
Sex Pistols è ho avuto un’intensa relazione basata sul sesso con Sid Vicious.
“Allora ecco svelato l’arcano per cui non ti ho mai
sentito nominare Steve…”
“Già…”
Ok, non so più cosa dire.
Ho finito le domande, e lui sembra in imbarazzo.
“E’ vero che il rinfresco si terra di nuovo a casa
Cupree?”, chiede la
Pansy-Paige; suppongo lo abbia fatto per dire qualcosa, visto
che Draco e Lud sembrano affascinati da una nuvola, una normalissima nuvola
senza fattezze strane.
“Sì, vedo che già qualcuno sta per
andare…”
Questi sì, che possono chiamarsi dialoghi felici ed
estremamente affascinanti.
“Io proporrei di andare, ci vediamo là”, dico, e così ci
dirigiamo in macchina, dove Blaise si sta fumando una sigaretta ed Emma sta
parlando al telefono con qualcuno.
“Jess, sono ad un funerale… ne parliamo domani, o se
proprio non puoi aspettare ci sentiamo stasera, ok?”
Ovviamente se l’atmosfera è tetra, e il cimitero sembra
più inquietante che mai, è ovvio che una telefonata di Jess non poteva mancare.
Jess è perfetta come i cavoli a
merenda.
“Finalmente siete arrivati… ho creduto che la
discussione con il Ministro vi avesse trasmesso la voglia di uccidervi…”, dice
Blaise buttando fuori il fumo atteggiandosi ad uomo serioso con comportamenti
normali e consoni al suo status.
Ma evidentemente la sigaretta che non sto fumando mi sta donando un
effetto allucinogeno.
Incredibile come le sigarette non fumate abbiano strani poteri sulla
tua mente…
Che poi tutte queste cose allucinanti accadono solo a
me, è come se avessi una calamita nascosta chissà dove per questo genere di
cose…
Non è che si trova nelle mutandine e non me ne sono mai
accorta?
Devo
controllare…
***
“Goodbye my
lover
Goodbye my
friend
You have been the
one
You have the one
for me”
Esigo una spiegazione razionale a ciò che sta accadendo
in questo salotto. La pretendo e voglio che sia soddisfacente, anzi… voglio che
sia più che
soddisfacente.
Siamo nello stesso salotto in cui eravamo prima di
dirigerci a Little Hangleton, e sembra che il funerale si sia trasformato in uno
dei party più esclusivi che si potessero organizzare.
Forse potrò sfoggiare ciò che custodisco gelosamente
sotto questa giacca infernale.
“Draco, posso sapere perché Goodbye my lover,
risuona in questa stanza?”
Draco mi sorride e fa una strana faccia, che stia per
dirmi che in realtà siamo ad un concorso canoro?
“Ho appena scoperto che la moglie di Cupree è babbana,
sa della magia etc etc… e a quanto pare tra i babbani è in voga mettere della
musica per allietare il defunto… è l’unica spiegazione che sono riuscito a
trovare”
La cosa non quadra, perché anch’io sono babbana di
nascita ed anch’io ho avuto il piacere di partecipare a qualche funerale.
Ricordo che l’estate del primo anno ad Hogwarts, morì mio zio, ma non ricordo
che dopo abbiamo fatto una gara di ballo con annesso
Karaoke…
“Anch’io sono babbana di nascita,
ma…”
“Non so cosa dirti, i funerali Purosangue fanno quasi
paura, non ti auguro di partecipare ad uno… quando avevo 7 anni morì una cugina
di mia madre, e ne rimasi così sconvolto che quella giornata non mi ha mai
abbandonato, sono pensieri raggelanti…”
Devo dire che le sue parole mi rincuorano, adesso non
trovo più tanto male questo strano modo di mostrare cordoglio… quasi quasi mi
piace…
“Goodbye my
lover
Goodbye my
friend
You have been the
one
You have the one
for me”
“… ti va una tartina?”, gli chiedo
innocentemente.
“No, grazie”
Mi sembra un po’ strano, che gli sia successo
qualcosa?
“Draco, c’è qualcosa che non va?”
“No, va tutto bene”
Se lo dice lui…
Ma comunque non mi convince, c’è qualcosa di
strano.
“Interrompo qualcosa?”, ecco l’effervescente presenza
del Ministro della Magia, sembra che siamo gli unici con cui si fermi a
scambiare quattro chiacchiere, sembra quasi che siamo gli unici che ancora non
l’hanno mandato a quel paese.
“No Harry, non hai interrotto niente”, dico
stancamente.
“Hermione, hai saputo di Ron?”, perché quest’oggi è così
allegro? Non lo sopporto! Va a finire che gli lancio un’Avada Kevadra se non la
smette di sorridere e gesticolare armoniosamente…
“Ho saputo che è diventato papà…”
“… con una delle donne più belle del mondo”, ci tiene a
precisare Blaise sbucato da non so dove.
“Esattamente, domani ho invitato Ron e Giselle a cena da
me, ho invitato anche Lud e Paige, Zabini e consorte… e beh ovviamente non puoi
mancare Hermione…”
Sono tutti accoppiati tranne la sottoscritta per
quell’imbecille di Harry, credo che abbia scambiato Draco per un pezzo della
mobilia.
Harry nota la mia occhiataccia, “… e Draco
ovviamente”
Adesso va meglio.
“Goodbye my lover
Goodbye my
friend
You have been the
one
You have the one
for me”
“Ci sarete?”, chiede speranzoso.
“Certamente!”, dice Draco a colpo sicuro, lasciandomi
sgomenta.
“Perfetto”
Già! Per lui è tutto perfetto, ma per me un po’
meno.
Finalmente dopo 34 minuti di noia assoluta in compagnia
di Harry, io e Draco rimaniamo soli.
“Non se ne andava più…”
“Senti Draco, domani mattina hai qualcosa da
fare?”
“No, non mi sembra, perché?”
“Usciresti con me?”
“Con te? Non è che la cosa mi alletti più di
tanto…”
Stavolta lo picchio!
Sbuffo e metto un finto broncio.
“Sai? Ho notato che il fratello di Steve Cupree non è
niente male…”
“Amore, è ovvio che domani esco con te… verrei
ovunque”
Mi apro in un grande sorriso e poi mi stringe forte a
sé, incurante che un Harry geloso marcio sta per distruggere il calice con del
prosecco che tiene tra le mani.
“Per fortuna… stavo per sfoderare la bacchetta ed
ucciderti”
Sorride sulle mie labbra e mi dà un lieve bacio, “Ho
compromesso per sempre la mia reputazione di diplomatico serio in ogni
circostanza”
“Baciarmi è così compromettente?”
“Forse… ma non importa…”, dice lasciandomi un altro live
bacio sulle labbra.
“Goodbye my
lover
Goodbye my
friend
You have been the
one
You have the one
for me”
Che noia sta canzone! Mi sta dando su i nervi, ma per
fortuna il mio amore mi fa dimenticare persino dove mi
trovo!
Cosa? Sono ad un funerale?
Davvero?
30 Aprile 2006,
so perfettamente che siamo nel 2007, ma esattamente un anno fa, la mia
lunghissima fanfiction faceva la sua prima apparizione in rete^^ sono arrivata
al 41esimo capitolo e ancora del matrimonio non c’è traccia, mi dispiace
immensamente e spero che per questo non mi abbandoniate
^__^
Anche se il capitolo parla di un funerale, più
precisamente di quello del glorioso Steve Cupree, spero sia stato di vostro
gradimento, e sia riuscito a strapparvi qualche sorriso… anche uno…io mi
accontento^^
Drachetta91: Ciao, sono contenta che “Amo ti” ti sia
piaciuto, anche il grande Draco Malfoy spara qualche cosa zuccherosa al massimo,
ogni tanto… XDXD
Forse la proposta di matrimonio è nell’aria, nessuno può
dirlo…
Kisses
De_pi: Ciao, speri davvero che sia infinita? Se continuo
così lo sarà di sicuro…
Kisses
MissMalfoy1: Ehi ciao, aspetterò il 2008 anche se mi
sembra lontanissimo… intanto mi rimbambisco con i telegiornali che dicono sempre
che il maghetto più famoso del mondo darà il suo primo bacio… stanno diventando
noiosi e ripetitivi, e in più non ho ancora visto come sarà Draco malfoy nel 5à
film… grrr!
Passando ad altro, la Spagna è bellissima! La Sagrada Familia
m’ha fatto rimanere a bocca aperta, l’ho sempre adorata attraverso i libri e
vederla di presenza è stato emozionante al massimo^^ Potrei riempire 12 pagine
di Word se te la raccontassi… è stato comunque tutto
eccezionale^^
Kisses
Tery91: Grazie, sei troppo tenera… e credo proprio che
se non mi do una smossa sarà davvero infinita^^
Kisses
Lunachan62: Ciao, mi dispiace averti deluso, ma niente
proposta di matrimonio, il suo posto l’ha preso un toccatissimo
funerale…
Spero tu non me ne voglia, ci
morirei^____^
La
Spagna è stupenda!
Kisses
Marygenoana: Ciao mary, grazie
infinite!
Kisses
Erin: Ciao, per fortuna le lacrime di Draco sono state
accettate di buon grado… fiuuuu! Non so se arriverò mai al 100esimo capitolo…
ma se continuo così ci arrivo quasi sicuramente^^
Purtroppo niente proposta di matrimonio, ma non vi
scoraggiate arriverà…
Kisses
Giunone: Io un genio? Non esageriamo! Ti ringrazio
tantissimo!
Kisses
Manu sei una grande, sei addirittura al capitolo 23! Hai
coraggio da vendere^^
Kisses
Alla prossima
^______________________________________^
Besos
|
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Capitolo 42 *** Io, Pansy, Blaise, Draco, Emma, Lud... Candyman ***
candyman
“Hai fatto dodici figuracce”
“Le hai pure contate?”
“Come non avrei potuto contarle?”
“Fare altro no? Magari guardare le forme delle belle
ragazze che ti passano davanti…”
“Faccio anche quello”, mi dice con nonchalance come se
al suo fianco ci fosse Blaise e non io. IO NON SONO LA SUA MIGLIORE
AMICA!
“Fai anche quello? Ed io che lo dicevo così per
scherzare…”
A quest’uomo il non lavorare seriamente sta provocando
seri danni al cervello, ed io non posso permetterlo, combatterò con tutte le mie
forze se necessario, e ce la farò perché sono Hermione Jane Granger e tutto è in
mio potere. Sono io il vero Signore Oscuro da temere, quello che mi ha distrutto
l’adolescenza era solo uno schifosissimo e scaduto
antipasto.
Che poi quell’idiota di Voldemort non è riuscito a
sconfiggere un bimbo in fasce e gli ha donato pure i suoi poteri, adesso che ci
penso, si è mai visto un cattivo più imbecille di
Voldemort?
Dovrei fare una lista e iniziare da quello più antico,
che so, magari la matrigna di Biancaneve… magari inizio da
lei.
“Non so se hai visto quella ragazza dai lunghi boccoli
color cioccolato con dei bellissimi riflessi biondi e
rossicci…”
Idiota!
“No, non l’ho vista”
“Peccato! Aveva un fondoschiena niente
male!”
Doppiamente idiota!
Roteo gli occhi, gesto appartenente alla serie
mammasantissima.
“Non posso farci niente se ogni persona che incrocia il
mio sguardo è un sosia di Hagrid”
Sta forse dicendomi che ha detto che sono io la ragazza
più bella che ha incontrato solo perché in giro per la città ci sono solo sosia
di Hagrid?
Questa me la paga, me la paga
cara.
“Fare shopping con te, non è poi così divertente… Blaise
è molto meglio!”, braccia conserto, cipiglio arrabbiato, e mi giro dall’altra
parte nonostante da guardare ci sia solo un cane che sta espletando le sue
funzioni biologiche su un palo.
Sono offesa, ma offesa seriamente!
E adesso perché quel cane mi guarda in
cagnesco?
Ah che cosa stupida che ho detto!
Un secondo: ma se i cani guardano in cagnesco, i gatti
guardano in gattesco?
Meglio evitare queste stupide perle di saggezza
istupidita.
Il bello che siamo a girovagare per Londra da circa due
ore e ancora non abbiamo concluso niente.
Nada de Nada.
“Ti va?”
Cosa? Cosa mi va?
Guardo Draco, e la sua mano indica una gelateria. Una
splendida gelateria.
Adesso siamo seduti all’ombra di non so cosa, non riesco
ad identificarlo, ma non m’importa più di tanto in quanto il mio unico pensiero
è quello di mangiarmi una mega coppa di gelato e non pensare a niente se non al
sapore del cioccolato e della panna che si sciolgono nel mio
palato.
“Da quanto tempo è che non vedi
Lenticchia?”
Questa domanda mi è stata fatta giusto perché non dovevo
pensare a niente. Draco certe volte ha un tempismo così perfetto che mi fa quasi
paura.
Che poi non ricordo proprio quando ho visto Lent… ops
Ronald!
Possibile che sia da quel giorno in cui Blaise aveva
preso il mio posto alla libreria e Ron lo ha picchiato credendo che io andassi a
letto con lui?
Questo è l’ultimo ricordo in cui una testa rossa è
presente, quindi non starò qui a pensare e triturarmi il cervello in cerca di un
ricordo che non esiste.
Se non esiste è inutile cercarlo,
giusto?
Non è filosofico come concetto, è abbastanza capibile. E
poi le mie teorie non sono poi così complicate.
Non c’è niente di complicato nella frase: Se non
esiste è inutile cercarlo
Che se poi anch’io sono convinta del fatto che non sia
una frase complicata, è inutile che mi complico la vita credendo che sia
complicata quando non lo è. Mi sto solo complicando la vita pensando a quanto
sia complicata una cosa che in realtà non è complicata.
“Da quando ha picchiato Blaise perché credeva che fosse
lui il mio compagno di sesso… almeno credo…”
Non ne sono molto sicura.
Arrivano i gelatiiiiii!!!
“Sei pronta a vederlo stasera?”
“Sì, non dovrebbe essere un
problema”
O forse sì?
Dilemma feroce.
“L’importante è che tu sia
tranquilla”
“Draco, se potrò triturarti la mano sotto al tavolo
prima, dopo e durante la cena, sarò tranquilla”
Ed è assolutamente vero. Se non ci fosse lui al mio
fianco probabilmente al momento sarei in un orribile stato catatonico e
sembrerei una lucertola delle Galapagos mummificata.
“Grazie a questa risposta ho capito che non sono
iperprotettivo”, sorride.
“Certe volte mi sembra di essere tua
figlia”
“Certe volte ti comporti peggio di
Dana”
“Che strano! Alle volte sei più infantile di
Chris”
“E’ per questo che mi ami, no?”
“No”, mi porto un cucchiaino pieno di gelato alla bocca,
e non faccio in tempo a dibattermi che un bacio al sapor di pistacchio si
mischia al cioccolato.
Il bacio risulta ancora più dolce, sarà per via del
gusto di gelato?
Non ho pensato a nessuna stronzata senza alcun senso; è
una cosa del tutto possibile.
Un bacio dolce, fresco, passionale e sotto gli occhi di
un paio di persone che stanno per applaudire.
“E adesso dimmi che non mi ami!”, sorride e l’unica cosa
a cui riesco a pensare è:
Imbarazzo!
Imbarazzo nero!Quegli stupidi hanno applaudito davvero e a quell’idiota del
cameriere è caduto pure il vassoio.
E dulcis in fundo un ragazzo è scappato senza pagare
approfittando del momento di sbando da parte del cameriere e degli
altri.
Perché ovviamente sul Pianeta Terra nessuno ha la
licenza per farsi i cavolacci suoi.
La gente non è più padrona di baciarsi in una gelateria
che hai mille occhi puntati di sopra e ti senti come un babbuino allo zoo in
preda a ciò che ama fare di più, ossia spulciarsi.
Sembrerà assurdo, ma è vero che la gente rimane
abbagliata dall’azione dello spulciamento da parte di un babbuino con il culetto
rosso.
Andare a vedere le tigri che oltrepassano il cerchio di
fuoco? Ma no! Troppo banale!
Lo spulciarsi di una scimmia attrae di
più!
E adesso che non mi si venga a chiedere perché sono
finita a pensare ai babbuini!
Sarà perché stasera siamo a cena da
Harry?
Spero di no! Sarebbe triste!
Lualualualualuaaaaaaaaa
Lualualualualuaaaaaaaaa
Quel dannato cellulare dall’orribile suoneria che ancora
non mi decido a cambiare.
Adesso dopo tutto lo spettacolo che abbiamo dato, i
presenti alla gelateria stanno anche ridendo per via della mia suoneria
shock.
Vogliono per caso che giochi al tiro della coppa di
gelato?
Il regolamento è semplice.
Prendi la coppa di gelato e cerca di tramortire uno di
quelli che ride.
Se l’uomo stramazza al suono vinci un’altra coppa di
gelato e sei pronta per ricominciare.
E’ una sorta di più tramortisci più ti ricarichi, più ti
ricarichi più continui a tramortire.
Lualualualualuaaaaaaaaa
“Pansy, cosa ti affligge?”, Draco scoppia a
ridere.
Ma cos’ho che non va? Uff!
“Herm, abbiamo bisogno di te”
“ANCHE DI DRACO!”, sento urlare a Blaise, e nonostante
tutto Draco si strozza con il gelato. Incredibile come ci sia
riuscito!
“Dimmi che non avete ucciso il postino e che dovete
nascondere il cadavere…”
E questa non vuole essere una di quelle frasi tanto per
fare l’amica simpatica; con Pansy e Blaise potrebbe succedere davvero. Non escludo che abbiano ucciso qualcuno e che
adesso debbano nascondere il cadavere, e magari hanno preso in considerazione di
farlo a pezzettini minuscoli e farlo viaggiare attraverso lo scarico del
water.
“No, abbiamo solo bisogno di te”
“E DI DRACO”, allontano il cellulare dall’orecchio,
Blaise a quanto pare crede che io sia sorda.
“Ok, stiamo arrivando”, poso il cellulare e afferro
Draco per il polso.
“Cosa vogliono quei pazzi?”
“Non ne ho idea, ma toglimi una curiosità,
Draco”
“Tutto quello che vuoi!”
“Non potevi tenerti stretti Tiger e Goyle come amici?”,
ci guardiamo e scoppiamo a
ridere.
“Se vuoi puoi sempre andarli a trovare… la leggenda
narra che non li abbiano voluti neppure ad Azkaban e che adesso vivano in una
landa desolata a Fulham e passino le loro giornate pascolando il loro gregge di
pecore…”
Immaginandomi la scena non riesco a
frenare le risate.
Tiger e Goyle con un gregge?
Saranno mica le pecore a pascolare quei due
trogloditi?
“Forse sono meglio Pansy e
Blaise…”
“Forse…”
E scoppiamo di nuovo a ridere.
***
Tarzan and Jane were swingin'
on a vine Candy man, candy man Sippin' from a bottle of vodka double
wine
Sweet, sugar,
candy man
C’è qualcosa che non va. Perché le parole di Candyman
risuonano per la casa a tutto volume?
“Cosa pensi sia successo?”, mi chiede mentre sfila la
bacchetta dai pantaloni.
Abbiamo forse a che fare con un nuovo cattivo che vuole
ucciderci cantando le canzoni di Christina Aguilera?
Sarebbe divertente…
Saliamo al piano superiore e la musica diventa sempre
più assordante.
Hey, uh I met him out for
dinner on a Friday night He really got me working up an appetite He had
tattoos up and down his arm
La musica ci sta traforando i timpani. Sembra di stare
vivendo una di quelle situazioni che hanno del surreale. Tra un po’ vedremo che le Sorelle
Stravagarie abitano nel nostro frigorifero e che i Beatles si siano ricomposti,
(non so come abbiano fatto), e abbiano deciso di fare un mega concerto sul tetto
di casa nostra e siano stati presi per degli straccioni
falliti.
“Viene dalla nostra camera…”
Perfetto! Non so se essere felice della
notizia.
Draco spalanca la porta con un calcio e punta la
bacchetta verso il nemico.
Un nemico che si rivela essere un branco di
pazzi.
There's nothing more dangerous
than a boy with charm He's a one stop jive, makes my panties drop He's a
sweet talkin' sugar coated candy man A sweet talkin' sugar coated candy
man
La scena che si presenta ai nostri occhi ha del
paradossale.
Ovviamente la bacchetta di Draco ha ben deciso di cadere
a terra, ma credo che la colpa sia dello stato di incredulità nella quale è
caduto colui che la impugnava.
Pansy sfoggia una pettinatura biondo platino cotonata,
un rossetto piuttosto pesante e un abitino succinto che non so proprio cosa
voglia rappresentare.
Nella medesima condizione c’è Emma, sfoggia le medesima
pettinatura ma con una differenza, lei è diventata rossa.
Blaise ha uno strano cappello, credo stia sculettando e
schiocca le dita a tempo di musica.
Lud sembra l’unico normale, e di fatti ci viene incontro
e si butta tra le braccia di Draco.
“Aiutatemi, non so cosa fare…”, mugugna sulla spalla di
Draco con espressione ancora interdetta davanti a quello
spettacolo.
Ooh, yeah, yeah He took me
to this cotton club on Hollywood & Vine We drank champagne and we danced
all night We shook the paparazzi for a big surprise
“Lud, calmati, raccontaci cosa è
accaduto…”
Si stacca da Draco e prende fiato per poter raccontare
come è avvenuto quello scempio.
“Oggi sono stato ad un convegno, quando sono tornato mi
hanno intimato di accompagnare Dana e Aaron alla festa di una loro amica, e così
ho fatto!
Quando sono tornato ho trovato Blaise davanti ad una
ciotola di lattuga e un barattolo di Maionese.
Ho chiesto dove fossero Pansy ed Emma e mi ha risposto
che erano in bagno perché Pansy per stasera deve assolutamente cambiare look per
non farsi riconoscere…”
He's a one stop jive, makes my
cherry pop He's a sweet talkin' sugar coated candy man (ooh yeah) A sweet
talkin sugar coated candy man
“E poi?”, lo incita a proseguire Draco, mentre guarda
quella specie di balletto.
“E poi Pansy è uscita dal bagno conciata in quella
maniera, hanno preso Blaise si sono rinchiusi nella vostra camera e poco dopo mi
ci hanno portato con la forza… ho fatto di tutto per non assistere a quest’inno
alla pazzia, ma quel bastardo di Blaise mi ha fatto un Pietrificus Totalus e
sono stato costretto a seguire il balletto per dieci
volte…”
E’ provato, seriamente provato.
Poverino…
Draco gli batte un colpetto sulla schiena come a volerlo
rassicurare.
“Adesso ci siamo qui noi…”
A proposito…
“A proposito… perché ci hanno chiamati?”,
chiedo.
“Non ne ho idea…”
Il mistero si infittisce.
Improvvisamente la musica cessa e io e Draco cadiamo per
terra perché travolti da Pansy e Blaise, che buttandosi a pesce su di noi fanno
in modo che Lud si faccia un paio di scalini rotolando.
“Amore… scusa…”
Io come minimo l’avrei schiantata.
“Oh Draco, ti ho forse fatto male?”, chiede Blaise quasi preoccupato.
“Cosa te lo fa pensare?”, chiese
accigliato.
Blaise fa spallucce, “Oh niente… solo il sangue che ti
esce dal naso…”
Draco porta la mano sul naso e con immenso terrore
scopre che ha il viso insanguinato.
“Blaise…”
“Sì?”
“Sei morto”
Si alza di scatto da terra pronto all’inseguimento,
Blaise strabuzza gli occhi non si aspettava una reazione tanto violenta da parte
del suo migliore amico, comincia a correre, si tiene al corrimano, inciampa per
via dei piedi di Pansy sulla sua traiettoria di salvezza e cade rotolando per le
scale trascinandosi dietro Lud.
Adesso Draco ride satanicamente in cima alla scala,
Pansy si è rotta un tacco e sta bestemmiando in cino-russo-pechinese, Blaise ha
avuto atterraggio morbido perché spalmato sul corpo di Lud, e il povero Lud
dolorante crede di essersi rotto la colonna vertebrale.
“Tranquillo…”, gli dice Blaise sorridente, “… basta un
mio massaggio e tornerai come nuovo”
“Non ti avvicinare”, ruggisce Lud, ma Blaise lo
immobilizza, sentiamo uno strano:
Screeeech
scrach
Un urlo disumano da parte di Lud che si unisce
perfettamente alla risata di Draco.
Io in tutto questo non ho parole. Sono finita
gratuitamente in una strana gabbia di matti.
“Blaise, giuro che ti ammazzo!”
Credo che aspettino tutti questo sacro
momento.
“Adesso posso sapere cosa stavate facendo?”, chiede
perentorio Draco guardando tutti minacciosamente, anche se il sangue che
continua a sgorgare a fiotti dal suo naso non lo rende tanto
credibile.
Pansy sembra ricordarsi di quello che stava combinando
pochi minuti fa.
“Oh sì… ci stavamo divertendo, vero
Blaise?”
Blaise annuisce felice.
“Nella camera da letto mia e di Hermione?”, la sua calma
è ovviamente surreale.
“Sì”
“E cos’era quello scempio a cui abbiamo
assistito?”
“Conosci la canzone Candyman?”
“Sì”
“La stavamo ballando”
“Sul mio letto?”
“Mi sembra di aver già risposto a questa
domanda…”
Draco si ravviva i capelli con fare nervoso, “Ho bisogno
di una bottiglia di Scotch”, asserisce.
“Anche io”, e lui e Lud si volatilizzano, lasciando me
in preda a quei due avvoltoi, che mi girano intorno con sguardi famelici come se
desiderassero la mia morte.
“Ehm… ciao… complimenti per i
costumi…”
Niente da fare, tempo niente e mi ritrovo tra le loro
manacce, esattamente truccata e vestita come lei ed Emma, solo che io ho il
colore dei capelli nero corvino. Inutile dire che sono un
mostro!
“Perfetto”
Ma perfetto cosa?
Sono bruttissima, il nero corvino non mi
dona.
“Adesso devi fare quello che faccio io… Ok
Herm?”
“Cos?”, neanche il tempo di ribattere che vengo
investita dalla musica assordante.
Tarzan and Jane were swingin'
on a vine Candy man, candy man Sippin' from a bottle of vodka double
wine
Blaise la sta cantando schioccando le dita mostrando un’
espressione da ebete che farebbe concorrenza a quelle di Tiger e Goyle se
scoprissero l’uso delle posate.
Adesso tocca a Pansy ed Emma, credo debba farlo anch’io:
Sweet, sugar, candy man, dicono
sensualmente facendo qualche strana mossetta.
“Dai su Herm…”
“Ma io non lo voglio fare…”, mugugno mentre Blaise mi
prende le mani e cerca di farmi fare le stesse mosse che fanno quelle due
pazze.
“Non stare a pensare a quel cetriolo di
Draco…”
“Ma io non sto pensando a lui…”, sto pensando ad Harry e
al fatto che dovremmo andare a cena da lui tra circa tre quarti
d’ora.
Mi sento morire.
“Muovi le braccia e sculetta un
po’…”
COSA?
Hey, uh I met him out for
dinner on a Friday night He really got me working up an appetite He had
tattoos up and down his arm
“Segui il ritmo… non vedi come ti
prende…”
E’ vero! Mi lascio prendere dal ritmo e inizio a ballare
trascinata dalla musica.
Per ballare non c’è bisogno di connette il cervello, è
una sensazione così bella, è indescrivibile.
Mi sto divertendo, e sto anche
cantando.
Improvvisamente l’infrangersi di qualcosa di cristallo
contro il pavimento ci fa sollevare lo sguardo e vediamo Lud e Draco a bocca
aperta e con i bicchieri distrutti per terra per lo
sgomento.
“Amore, hanno corrotto anche te?”
Mi mordo le labbra e sorrido, scendo dal letto e lo
raggiungo.
Lo bacio con trasporto e inizio a muovermi sensualmente
contro il suo corpo; ecco svelato un trucco per indurre il proprio uomo a
ballare balli assurdi.
Pansy mi sorride e non si sa come non sia perché adesso
stiamo ballando tutti e sei come degli adolescenti ad un rave
party.
Ooh, yeah, yeah He took me
to this cotton club on Hollywood & Vine We drank champagne and we danced
all night We shook the paparazzi for a big surprise
Continuiamo a saltellare in preda a risate che non
sembrano normali.
Niente alcool nelle vene, niente di niente. Sembriamo
ubriachi, ma non è così.
Non è come sembra. Se ci vedessero Dana e Aaron
passeremmo dei gravi guai, ma li passeremmo anche se ci vedesse qualche
assistente sociale.
“Cosa sta succedendo qui?”, ci voltiamo tutti verso
colei che ha parlato.
E’ la signora Piddy.
Merda!
“Stiamo discutendo…”, dice Draco rosso in volto sporco
del mio rossetto, spettinato, senza camicia e che fino a pochi secondi prima
saltava come un forsennato.
“Discutendo… esattamente…”, dice Lud in mutande ma con
la camicia.
“Discutendo, eh?”, dice la signora Piddy con un mezzo
sorriso, “… deve essere stata piuttosto animata la discussione…”, prosegue
alludendo all’abbigliamento precario degli uomini.
C’è addirittura Blaise solo in boxer, ma non la signora
Piddy non sembra scandalizzata, visto che è raro trovare Blaise vestito.
“Avete idea di che ore sono?”
Tutti e sei scuotiamo la testa.
Si apre in un grandissimo sorriso sarcastico, “Mancano
venti minuti all’appuntamento con il Primo Ministro”
“Merda!”, un’esclamazione che pronunciamo tutti e sei
insieme come se fossimo stati sincronizzati, e credo proprio che se avessimo
fatto di tutto per esclamarlo all’unisono non ci saremmo mai
riusciti.
“Solo venti minuti? Non ce la faremo
mai!”,
“Non ho ancora pensato ad un look per non farmi
riconoscere…”
“Va via tutto sto rossetto?”
“Dov’è la bacchetta? Voglio tornare del mio colore
naturale!”
“State calmi! La pazienza è la virtù dei
forti”
“E se facessimo finta di essere stati investiti dal
Nottetempo?”
Devo dire che Blaise è l’unico che spara cazzate di
dimensioni gigantesche!
Mie adorate, so che vi aspettavate
la cena con il Ministro, ma mi sono fatta trascinare da questa canzone e ho
dovuto introdurla nella mia storia, ed essendo questa l’unica storia in cui
potevo introdurla mi sono decisa a scriverla con in sottofondo Candyman…
ovviamente!
E nonostante vi avessi lasciate in
sospeso con la questione “matrimonio”, adesso vi ho anche posticipato la cena
con il Ministro e Lenticchia!
Me cattiva!
Spero non mi arriveranno
maledizioni o altro e continuerete a seguire e farmi sapere cosa ve n’è parso di
questo capitolo più sclerato degli altriJJJ
In tutto questo vorrei che mi
diceste chi è stato a pronunciare ciascuno delle sei frasi
finali^^
No, non sono uscita di senno,
voglio solo vedere se si capisce^^
Ovviamente non siete
costrettiJ
Tery91: Ciao, mamma mia leggere
che sei una mia grande fan e che ti sei riletta tutta la fic mi ha emozionata!
Grazie di cuore^^
SnowWhiteQueen: Ciao, quella frase
è riuscita davvero a farti rotolare sul pavimento?
Questo capitolo invece deve averti
fatto pentire di aver iniziato la lettura^^
Grazie
mille!^^
Mhcm: Ciao, che bello dare il
benvenuto a nuovi recensitoriJ Contenta che la storia ti piaccia
e che soprattutto faccia ridere…sono riuscita nel mio
intento.
^_____^
Missmalfoy1: Ciao, e di questo che
ne pensi?
E’ da qualche settimana che non
sento parlare del bacio XDXDXD secondo te devo iniziare a
preoccuparmi?
Drachetta91: Ciao, mi dispiace ma
non hai potuto leggere della cena da Potty, spero che non mi abbandonerai -___-
Ma la colpa va data a Pansy e alla sua necessità di trovare un nuovo look per
non farsi riconoscere…
E’ colpa sua…non mia…
U_u
Lunachan62: Ciao, qui il mio
Blaise è proprio fuori, insieme alla sua degna compare di nome
Pansy^^
No matrimonio no cena… ma
tranquilla non finisce tutto dopo il matrimonio^^
Ho forse spoilerato? Mmm… spero di
no!
Babe: Ciao, non ricordo se avevi
recensito altre volte, ma a me fa sempre piacere leggere ciò che pensate… quindi
non fatemi pensare e rimanere con la curiosità addossoJ
Ormai del povero Steve non c’è più
traccia, è stato dimenticato…povero uomo^^
E poi chi non si fa le stesse
paranoie di Hermione? XDXDXD
Merryluna: Manu, sei addirittura
arrivata al 41°, dovrò erigere una statua in tuo onore…
Se ti è piaciuto il funerale
dovrebbe piacerti anche questo… almeno credo… questo è proprio un capitolo
malato^^
Ma sarà che sono malata io…
^____^
Cherry: Ciao, è sempre un piacere
scoprire l’identità di chi legge la mia storia. Felice che riesca a far ridere,
e curiosa per via del tuo blog. Non intendo fartele levare, mi piacerebbe però
visitarlo; mi daresti il link? Mi hai incuriosita abbastanza e non avrei mai
creduto che fosse pieno di frasi così divertenti ^^
Grazie mille!
Alla
prossima
kisses
|
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Capitolo 43 *** Una cena mostruosa! ***
cane
Non so se sia possibile, ma ci siamo appena fatti la
doccia tutti e sei insieme!
Sa molto di film porno, ma assicuro che non è così, non
è che ci siamo proprio lavati… l’unica cosa che abbiamo fatto è stato correre
verso il bagno, rischiando di incastrarci, e di fatti così è accaduto e poi
siamo stati bagnati da un getto di acqua ghiacciata tutti assolutamente
vestiti!
“Draco, quando dici tu ti fai una doccia più
grande…”
“Blaise, questa è già abbastanza grande, ma non è di
certo fatta per contenere sei persone!”
Blaise incrocia le braccia al petto e, non credo sia
molto sicuro della risposta di Draco.
Probabilmente è convinto che il suo migliore amico lo
abbia preso per il deretano facendogli credere una cosa assolutamente non vera,
secondo i suoi neuroni.
La nostra doccia è perfettamente capiente. E’ stata
testata da noi due parecchie volte.
Solo che Blaise non ne è al corrente, ma credo che
dovrebbe anche riuscire ad arrivarci da solo, no?
Non è un qualcosa di ultraterreno, che va oltre i limiti
dell'’immaginario collettivo.
Ma forse la
mia deduzione non va… Blaise non fa parte della
collettività!
No, non siamo in perfetto orario. Per
niente.
“Di quanto siamo in ritardo?”, domanda
Lud.
Guardo il cellulare, stranamente in superficie
nonostante le grandi cose assurde site nella mia borsetta
elegante.
“Di soli trenta minuti!”
Lud sospira, stiamo per far sentire la nostra presenza,
quando Pansy ci intima a seguirla nel retro del giardino per questioni della
massima importanza.
“Pansy, non abbiamo tutto il tempo!”, la rimbrotta Draco
in evidente nevrosi.
Ma la dolce Pansy si limita a regalargli
un’occhiataccia. Non ha molta voglia di sentirlo blaterare a proposito dei suoi
assurdi discorsi sulla puntualità.
“Pansy, tesoro… cos’è questo abbigliamento?”, domanda
Lud perplesso.
Ed oltre Lud siamo tutti un po’ perplessi, Pansy, la
donna di classe, è scomparsa ed ha lasciato il campo ad una pazza
sclerotica.
Beh, dopotutto qualcosa della vecchia Pansy è rimasta.
Lei non è per niente sana mentalmente.
Pansy Parkinson in von Hessen è stranamente
abbigliata.
Nonostante l’ora tarda e quindi l’assenza di raggi
solari, lei indossa un grande cappello bianco in tinta con il suo tailleur
d’altri tempi color panna, un paio di grandi occhiali da sole in osso, bianchi;
e un rossetto un po’ troppo rosso che non le sta per
niente.
Unghie, anch’esse, smaltate di rosso e stivali
rossi.
In poche parole è uno scempio! In pochi secondi ha
violentato i nostri occhi!
“La piantate di chiamarmi Pansy?”,
ruggisce.
Ah dimenticavo! S’è fatta bionda!
“Tesoro, ma è il tuo nome!”, ribatte blando Lud ormai
giunto all’estremo.
“A me è sempre piaciuto chiamarti
Brigitta!”
Brigitta?
Ok, Blaise è nel pieno del suo
delirio.
“No, Blaise! Per quanto ti piaccia Brigitta, per oggi,
per tutta la durata a casa Potter io per voi e per tutti sono Paige Terenzi in
von Hessen, ok?”, chiede.
Ok, è tutto chiaro, ma non per
tutti.
“Perché proprio Paige Terenzi?”, chiede
Blaise.
“E perché questa fantomatica, Paige Terenzi, ha anche il
mio stesso cognome?”
Draco si dà un colpo alla fronte con il palmo della
mano, e afflitto e distrutto psicologicamente si accende una sigaretta rubata a
Blaise.
La scena ha un non so che di tragico: Draco solitamente
non fuma, e se lo fa, deve essere all’estremo del
nervosismo.
Pansy mi ha lasciato uno sguardo di solidarietà
femminile, ma io mi sono limitata a fare spallucce.
“Perché sono tua moglie, idiota!”
“Ma tu sei diventata mia moglie con il nome di Pansy
Parkinson!”, ribatte Lud.
Blaise assume un’aria confusa e
pensierosa.
Un’aria che solo Blaise Zabini può
assumere.
Pansy sospira un po’ troppo rumorosamente,” Lasciamo
perdere!L’importante è che almeno Hermione, Draco ed Emma abbiano capito…. Voi,
stupidi trogloditi, limitatevi a chiamarmi Paige, ok?”
I due interessati, gli stupidi trogloditi, annuirono
convinti.
Pansy si aggiustò il cappello e diede una ripassata al
rossetto, già abbastanza spalmato sulle sue labbra e gran parte del
mento.
“Perché certe volte mi sembra di essere sposata con
Vincent Tiger?”, dice un po’ avvilita, mentre riponendo specchietto e rossetto
nella borsetta ne prende un porta sigarette in argento.
Sarà sicuramente stato disegnato da
lei.
Se ne porta una alla bocca e me ne porge
una.
Insomma, la visione è più o meno
questa.
Sei stupidi idioti, nel retro del giardino di Harry
James Potter, in ritardo di quarantacinque minuti che invece di presentarsi dal
padrone di casa per la cena porgendo le dovute scuse, se ne stanno lì a fumare
indisturbati, come sei adolescenti che non hanno un tubo da
fare.
****
Adesso siamo realmente pronti.
“Posso?”, chiedo ai restanti cinque prima di bussare,
rompendomi le nocche, su questa meravigliosa porta in legno pregiato e
pesantissimo che ha scelto lui, nonostante ci volesse anche la mia
approvazione.
I cinque annuiscono felici. O almeno
sembrano.
Aspettiamo con la stessa gioia con la quale si aspetta
un infarto.
Perché quell’idiota patentato del mio ex marito non
apre?
Sono già trascorsi parecchi
minuti.
“Prova a bussare di nuovo!”,propone saggiamente Emma,
l’unica con il cervello ancora intatto nonostante sia a stretto contatto con il
dio della demenzialità.
Dovrebbero farla Santa.
Riprovo a bussare con più forza, sperando di non dover
iniziare a temere che possiamo fare la muffa tra il muschio e
l’umidità.
Improvvisamente una sorta di ringhio esce dalle labbra
di Draco.
“Mi sono rotto le palle!”,
esclama.
Blaise gli fa un applauso.
Bah!
Insomma ciò che sta accadendo non è per niente
rassicurante.
Draco, quell’uomo solitamente pacato e ironico che amo,
è stato colto da un improvviso raptus d’ira e così, sfoderando la sua magnetica
forza, ha estratto la bacchetta dai pantaloni e l’ha puntata contro la
porta.
Credo, che sia di dovere un mio
intervento.
“Tesoro….”, sussurro
avvicinandomi.
Ma lui a parte rivolgermi un ringhio, non fa
altro.
Sto iniziando a credere che sia un lupo mannaro…devo
controllare quando ci sarà la prossima luna piena!
Sembrerà strano, ma questa idea del lupo mi sembra molto
realistica.
Nell’anno appena trascorso lui è stato molto in
viaggio…quindi posso dedurne che effettivamente lui è un lupo mannaro, ma non
l’ho mai saputo perché giusto quando c’è stata la luna piena lui mi ha mentito
dicendomi che era fuori per lavoro.
E magari la mitica Pauline non è altro che
la
Luna.
Se questa storia fosse realmente reale, sarei la donna
più felice del pianeta.
Saprei una volta per tutte chi cavolo è questa Pauline e
non romperebbe più con la sua assillante presenza nei miei pensieri contorti e
rovesciati.
“Draco…”, poggiò una mano sulla sua, ma lui si ritrae,
quasi scottato.
Adesso giuro che gli sbatto quel vaso in terracotta
sulla testa così gli faccio venire una commozione
cerebrale.
“Alohomora!”, pronuncia piccato facendo spalancare la
porta,”Adesso quel demente di Potter me la pagherà cara!”
Come posso spiegare a Draco che probabilmente non ha
sentito che bussavamo perchè
visto il
nostro consistente ritardo, ha ben pensato che non avessimo accettato l’invito e
quindi era meglio fare altre cose, come:
A) Sedurre quell’auto-botte di Millicent e dare un
fratellino alla pargoletta.
B) Strafarsi di lassativo e stabilirsi in bagno proprio per
non dover sedurre quell’auto-botte di Milly e dare alla pargoletta un
fratellino.
C) Far credere a Milly la sua morte per mano del pronipote
di Voldemort, per non dover trascorrere due giorni interi al bagno ed evitare
così il concepimento del fratellino della pargoletta.
Lasciando perdere il filo dei miei pensieri disturbati,
è meglio pensare a ciò che sta facendo Draco.
E giusto entrato a passo di marcia, lasciando tutti un
po’ perplessi, a parte Blaise che
ha trasfigurato una pianta trovata in giardino in una telecamera e sta filmando
il tutto.
“POTTER”, la sua voce che riecheggia per tutta la casa
fa molto film horror.
Il lampadario di cristallo trema.
E’ un buon segno?
Ci stiamo aggirando furtivamente per i corridoi. E tutto
mi ricorda quei due anni infernali. Mi sento mancare più di una volta, ma non do
a vedere niente a nessuno.
Venire qui a cena, è stata una pessima idea.
Pessima.
Oh Merlino, ma perché è morto Steve
Cupree?
Se a lui non fosse accaduto niente, noi non saremmo
dovuti andare al suo dannato funerale dove tra una strofa di Goodbye my
lover e l’altra, non avremmo incontrato Harry e non saremmo stati invitati a
questa stupida e inutile cena.
Improvvisamente, vediamo una sagoma in vestaglia color
rame, la sagoma di Harry scendere le scale con in mano un calice contenente un
liquido rossastro.
E’ diventato un vampiro?
Sto per sentirmi davvero male. Molto
male.
Questa casa mi fa strani effetti.
Fa ringhiare Draco, fa sorseggiare cose strane e rosse
ad Harry e sorride beffardamente, come se fossimo carne da
macello.
E se lui è davvero un vampiro, allora noi siamo davvero
carne da macello.
“Vi aspettavo per le 8”, dice.
Sorridiamo come inebetiti.
Forse i vampiri si cibano alle 8 spaccate e, noi gli
abbiamo rovinato la dieta a base di sangue che seguiva.
Oh Morgana!
Sto iniziando a temere il peggio.
Adesso poi si trova proprio di fronte a me, e strano ma
vero, saluta me, Emma e Pansy-Paige con il baciamano.
No, non ci credo! E’ un incubo!
“Potty, evita certi atteggiamenti galanti… ad un grezzo
come te, non si addicono!”, alle parole di Draco, Harry lascia che la mia mano
ricada lungo il mio fianco, poiché la sua concentrazione è stata assorbita dal
suo miglior nemico.
“Malfoy, sei sempre così nervoso… dovresti rilassarti!”,
ribadisce pacato, voltandosi poi verso Lud e Blaise che ricambiano gentilmente
la sua stretta di mano.
Milly ci aspetta in sala da pranzo… se volete
seguirmi!”
Ma che cazzo gli prende?
“Ehi Herm, ma è uscito di senno?”, mi chiede Pansy in
perfetta sintonia con il filo dei miei tragici pensieri.
“A quanto pare… è un po’ troppo
strano!”
Pansy si aggiusta il cappello ingombrante e proseguiamo
nel camminare.
La
Sala da Pranzo è
drappeggiata con pesanti tendaggi Rosso-Oro.
Fa molto Sala Comune Grifondoro, e davvero, non so a che
gioco sta giocando Harry.
“Benvenuti”, esordisce Milly venendoci ad
abbracciare.
Si sofferma un po’ di più su Pansy, che l’abbia
riconosciuta?
“E tu saresti?”, chiede infatti.
Pansy sorride, “Paige von Hessen, piacere!”, dice
tendendole la mano.
“E’ tua moglie Lud?”, chiede.
Lud deglutisce rumorosamente.
“Ehm… sì!”, risponde dopo un’occhiataccia di Pansy da
sotto il cappello dalla stazza sterminata.
Potrebbe entrarci il Missouri
dentro.
E questa l’ho sparata davvero grande, perché io di
geografia al momento non ricordo un tubo.
Per quanto la mia mente è annebbiata io potrei anche
credere di non essere in Inghilterra, ma da qualche parte in un paesino del
Giappone a imparare l’antica arte del Sushi!
“Ma Pansy non è sposata con uno di voi?”, chiede Milly
dubbiosa.
Oh merda! Ma perché non si fa gli affari
suoi?
Blaise avvicina a sè Emma, facendole capire che lui con
Pansy non ha nulla da spartire.
Tutti sanno che io sto con Draco, e che questa
fantomatica Paige è la moglie del Cancelliere tedesco, quindi urge una storia
plausibile da inventare su Pansy.
Ma nessuno sembra parlare.
Come sempre tocca a me.
“Pansy Parkinson è lesbica!”
Wow! Non potevo inventarmi di meglio!Ho lasciato tutti
di stucco. Compresa Pansy, e da quando la conosco devo dire che è molto
difficile riuscire a lasciarla di stucco.
Mi bacerei da sola, se potessi!
“Lesbica??!!?”, chiedono dubbiosi i nuovi coniugi
Potter.
“Sì, finita Hogwarts è andata a studiare in Germania e
lì, una sera ha capito di essere lesbica, finendo a letto con la sua migliore
amica Isobell Waykosky!”
Ancora più sgomenti.
“Ma Draco, io so che tu e lei a Hogwarts scopavate come
castori!”, noto Draco e Pansy lanciarsi un’occhiata che preannuncia una onora
risata, ma stranamente riescono a trattenersi. Come fanno, lo sanno solo loro,
ah ma credo che funzioni ancora con quel codice speciale…
Stranezze da Serpeverde.
E poi Millicent come fa a sapere come scopano i
castori?
Questa donna mi sorprende, ed è come se io me ne uscissi
dicendo: Ah ma non eravate tu e Tiger a Hogwarts a scopare come le
zanzare?
Che senso ha?
“Hai usato il verbo giusto Millicent,
scopavamo…”
“ Ma lei aveva detto che on te faceva il sesso
migliore!”, rincara lei.
“A quanto pare le donne la soddisfano di
più!”
“Ma…”, mugugna lei.
“Ma non sono cazzi nostri!”, chiude la conclusione
Blaise.
Non so se piangere o buttarmi sul pavimento iniziando a
urlare strappandomi i capelli.
Ho davanti un piatto rosso con le rifiniture in oro, sul
quale è poggiato una specie di fagotto ripieno non so di cosa. Non so nemmeno se
è cibo commestibile o sono resti umani.
E poi tutto sto rosso e oro mi suona
strano.
E’ pure diventato daltonico?
“Hermione, hai saputo di Ron?”, mi chiede Harry
suadente, mentre si pulisce la bocca con il fazzoletto… ma di che colore sarà?
Ma rosso e oro, ovviamente.
Ci sono qui dentro più cose rosso e oro che in quella
maledetta Sala Comune.
“Ho saputo che anche lui sta per diventare papà!”,
rispondo.
“Con quella gran gnocca di Giselle Trenshart!”,aggiunge
Blaise, e credo proprio che dovrei fargli presente che certe cose non vanno
aggiunte, e poi se lo faccio con lui mi servirà da allenamento per quando Chris
quando io starò per ricevere il Premio Oscar di Jhonny,sì, sono fissata! Se ne
esca con qualche esclamazione del tipo: Mamma, certo che la Paltrow è una gran gnocca!
Inizierò a fare pratica con quell’eterno bambinone che è
Blaise.
“Già…”
“A quando le nozze?”,chiedo.
“Oh beh, ancora non hanno deciso… ma pare che Ron le
abbia chiesto di sposarlo su di una mongolfiera mentre attraversavano il Golfo
del Messico…”
“Che ci annegassero nel Golfo del Messico…”, dice tra i denti Draco stringendomi un po’ troppo
possessivamente la mano.
“Hai detto qualcosa, Malfoy?”
“Assolutamente!”
La tensione sta tornando a farsi
sentire.
Ma perché non possiamo cenare in santa pace?
Perché?
Cos’ho fatto nelle mie vite precedenti per meritarmi
questo?
Cosa?
Sono stata io ad uccidere Abramo
Lincoln?
Che mi si venga detto, porco Merlino con tutta
Morgana!
“…dicevo… lei entusiasta ha accettato al volo, e adesso
fervono i preparativi, ma Hermione cara, non disperare… riceverai sicuramente
l’invito in quanto sua grande amica!”
Sua grande amica che ha tentato di baciare nonostante
sapesse quanto tenevo alla nostra amicizia. Tristezza.
E adesso un religioso silenzio catartico è piombato sul
tavolo.
Panico.
Giocherello con quel fagottino di
merda!
“Avete saputo dei metodi di coltivazione delle patate
per gli Eskimesi?”
Ecco un metodo innovativo per non cadere nei silenzi
imbarazzanti.
Tutti la guardano sbalorditi.Pansy-Paige è il mio mito
personale.
“Tesoro, gli Eskimesi non coltivano patate!”, le dice
dolcemente Lud, carezzandole la mano.
Pansy gli sorride.
“Ma davvero? E allora secondo te di cosa si nutrono? Eh?
Di mosche?”
Non esiste un metodo per farla tacere,
vero?
Non so se certe cose capitano solo a me, non lo so
davvero.
Però poi non so neanche se ciò che mi accade è un
qualche regalo donatomi da non so quale dio, o solo l’idiozia che ha deciso di
prendere vita umana impadronendosi del mio corpo, della mia vita dei miei amici
e della mia famiglia.
Questo sì, che è un mistero!E sono sicura che neanche il
Tenente Colombo insieme a Perry Mason, la Signora in Giallo, il commissario Rex
e i .R.I.S, riuscirebbero a svelarlo!
“Con permesso!”, dico alzandomi dalla sedia per poter
usufruire della toilette.
Draco da gentiluomo si alza anche lui, anche se non ho
ben capito se è una sua fissazione questa, oppure sono i metodi educativi dei
Purosangue.Boh!
Comunque… allontanatami dal tavolo mi dirigo verso il
bagno. Il bagno che al principio era di mia proprietà.
Ricordo di avervi fatto le piastrelle blu e bianche, con
asciugamani e ogni sorta di suppellettile in tinta. Dovevo essere
ubriaca!
Apro la porta.. e ciò che salta ai miei occhi con
orrore, è il bagno completamente rivestito di Rosso-Oro! E’ una tortura! Harry
si è rincitrullito più di quanto non lo sia mai stato.
Mi guardo un po’ intorno, e l’unica cosa a cui riesco a
pensare è che abbia nostalgia dei tempi di Hogwarts e dei colori della Casa di
Godric Grifondoro!
“Ciao Hermione…”
Cos?
“Harry!”, dico sorpresa! E sarebbe una sorpresa per
tutti andare in bagno e trovarvi il vostro ex-marito con una strana luce negli
occhi.
Perché diamine si è
smaterializzato?
Cerco la bacchetta, e per fortuna oggi non l’ho lasciata
a casa. Ah, ma ora che ci penso, non potevo dimenticarla a casa visto che Draco
non mi ha raccomandato altro.
Che se lo sentisse?
Oh mamma, Draco ha facoltà
precognitive!
“Hermione…”
So come mi chiamo.
“Harry…”
Magari adesso passiamo al secondo nome… sta storia mi
sta annoiando.
“Ho fatto tutto questo per te!”
Mmm… non capisco a cosa si riferisce… forse a quello
schifo di fagottino che ci hanno propinato per antipasto?
Spero vivamente di no!
“Ho sperato che il Rosso-Oro avrebbe risvegliato in te i
bei momenti trascorsi insieme a Hogwarts… e così avresti lasciato Malfoy… lui
non ti merita!”
No, no, no! Io sto avendo un
incubo.
Perché è così assillante?
Non lo sopporto davvero più!
“Grazie al nuovo arredamento della casa, ho solo creduto
che tu fossi pazzo…”
Harry sembra non ascoltarmi.
“Lascerai Malfoy?”
Ok, è rincoglionito!
“No, non ho mai amato nessuno come amo
lui!”
Un ringhio esce dalle sue labbra e mi afferra
violentemente il polso.
“DIMMI… dimmi che lo lascerai!”
“No”
“Ti amo, Hermione”
Ci risiamo…
“Harry, avresti dovuto pensarci prima di far andare il
nostro matrimonio a puttane… adesso sono felice, amo un uomo che mi ricambia ed
ho due splendidi bambini…”
“Tu non sei realmente felice…”
“E tu non sei realmente in te!”
Stringe di più il polso.
“Lasciami!”, ruggisco quasi.
“NO”
Sto per tirargli un calcio nelle palline da
biliardo…
Grrr!
Ok, mi smaterializzo.
Cazzo! Cazzo! Cazzo! Non doveva andare così, non sarebbe
mai dovuto accadere.
Corro per il corridoio in cerca della Sala da Pranzo.
Odio questa casa. Odio lui e odio quello che è accaduto tra
noi!
Ecco, sono arrivata!
Stanno chiacchierando tutti allegramente, ed Harry è già
seduto che parla con Blaise e Lud di vini d’annata come se niente fosse
successo.
“Draco…”
Poggio una mano sulla sua schiena.
“Sì?”
“Non mi sento bene…”, sussurro.
Lui mi sfiora una guancia, “Cos’è successo?”, chiede
apprensivo.
“Niente! Solo un giramento di testa e un po’ di
nausea!”
“Non sarei di nuovo incinta vero
Herm?”
No Blaise, non sono di nuovo incinta! Mi sono inventata
i sintomi!
Ma tutto ciò non può fuoriuscire dalle mie labbra. Non
posso. Voglio andare a casa.
Voglio essere abbracciata da Draco, non voglio niente di
più.
“Noi andiamo! Grazie per la cena!”
Milly accenna un sorriso ed Harry si incammina insieme a
noi per accompagnarci alla porta. Merlino, perché?
“Stammi bene, Hermione!”
Annuisco alle sue parole, e mi stringo maggiormente a
Draco.
“Ok, Potter, sono stato calmo fino ad ora, cosa le hai
fatto?”, non capisco, come fa a sapere?
Harry indietreggia e sorride
beffardo.
“Malfoy, sei parecchio strano! Siamo stati sempre
insieme… cos’avrei dovuto farle?”
Draco impugna la bacchetta e gliela punta
contro.
Se non fosse una situazione tragica, penserei che fosse
un duello d’altri tempi, magari del 1832.
“Potter dei miei stivali, non ti sembra strano essere
sparito proprio quando Hermione s’è allontanata per andare al bagno?”, chiede
arrabbiato inverosimilmente.
“Per niente!”
“Sputa il rospo, Potter”
Sono spaventata. Lo sono davvero.
“Non ho nulla da dire!”, ribatte placido
lui.
“Stupeficium!”, adesso Harry è schiantato al muro, ed io
continuo ad avere paura.
Harry sorride maligno. Non l’ho mai visto
così.
“Sei solo uno stupido, Malfoy!”
“Detto da te è un complimento!”
“Malfoy, non puoi farci niente… io amo Hermione, e non
sarai tu a portarmela via!”, Harry mi afferra per un braccio, ma Draco ha uno
scatto più veloce e violentemente lo colpisce con un pugno in pieno
viso.
Il sangue scende copioso da suo naso e da una spaccatura
al lato della bocca.
Si tocca il naso e continua a
ridere.
“Mi hai di nuovo rotto il setto
nasale!”
“Questa volta ho provato una maggiore
soddisfazione!”
“Vigliacco! E tu, Hermione, ami davvero quest’uomo?”,
domanda sogghignando selvaggiamente.
Mi stringo forte a Draco, “Lo amo!”,
sussurro.
“Che tenera scena!Romantica oserei
dire…”
Non capisco, non…
La mia mente gira troppo velocemente… percepisco solo la
furia.
Non esistono scuse per questo ritardo mostruoso con il
quale sto postando questo capitolo.
So per certo che non mi perdonerete mai, ma purtroppo
tra vacanze e ispirazione questa ff è finita nel
dimenticatoio!
Chiedo scusa a coloro che aspettano questo capitolo dal
13/05… e non so davvero come scusarmi.
Inoltre, come se non bastasse, non ho tempo per
ringraziarvi tutti.
Mi dispiace immensamente.
Se mi abbandonate, capirò…
kisses
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Capitolo 44 *** Che mondo sarebbe senza risse? ***
rissa
… e l’idiozia.
Ebbene sì, percepisco anche
l’idiozia.
La situazione è quella che è, e non avrei mai creduto
che una stupida cena da Harry si trasformasse in questo fantomatico duello
d’altri tempi che sta raggelandomi il sangue nelle vene.
Le due bacchette ormai giacciono per terra, e i due
stupidi idioti sono passati alle mani.
Atteggiamento molto infantile, ma le mie proteste non
servono a nulla.
Millicent ha addirittura urlato che non voleva che la
bimba diventasse orfana di padre.
E dopo questo non c’è più niente da
dire.
Non credo proprio che arriveranno ad uccidersi,
avrebbero solo potuto farlo con l’aiuto delle bacchette, ma finchè quelle
rimangono inutilizzate siamo tutti dentro un botte di
ferro.
L’idiozia è come sempre incarnata da Blaise Zabini,
accorso per evitare che quel mostro di Harry deturpasse il viso perfetto del suo
migliore amico.
Perché Blaise vede sempre il lato estetico delle
risse!
E poi c’è anche da dire che Blaise, non ha ben capito il
vero senso della parola: rissa, perché è inimmaginabile pensare a dei cartelloni
nel bel mezzo di un incontro violento.
La cosa che più mi lascia basita è la scena alla quale
Blaise ha dato vita, non il fatto che il padre dei miei figli stia per perdere
la vita a suon di pugni e calci.
Blaise ha ben deciso di appendere, con l’ausilio della
bacchetta, degli striscioni che incitano il suo amato migliore amico
esteticamente perfetto.
-
DRACO, ABBAGLIALO CON
LA TUA
BELLEZZA!-
-DISTRUGGI QUEGLI OCCHIALI! SONO FUORI MODA DA QUANDO LI
HANNO CREATI!-
E via dicendo…
“Io credo che dovremmo intervenire!”, mi sento dire, ma
qui, l’unica che sembra darmi retta sembra essere Emma.
Chissà perché…
Da lei, non me lo sarei mai
aspettata…
“Ok, io afferro Harry da dietro e tu gli dai un calcio
nelle palle!”
Ehm, no… non era esattamente questo quello che volevo
fare!
“Ehm… un piano meno… come dire,
drastico?”
“Hermione, si stanno massacrando, cosa vuoi fare?
Offrirgli un tè?”
Non sarebbe male, dopotutto… solo che non la facevo
davvero così battagliera.
Insomma, ci manca solo che si butti nella mischia e poi
il gioco è fatto, no?
Tutti si butteranno nella mischia, ed io andrò a
prendermi un caffè con panna e una spruzzatina di cacao al bar
dell'’angolo.
Il piano è perfetto!
“Dovremmo intervenire?”
Mi volto verso Lud, “Sì, insomma… Emma sta ringhiando…
cioè, sembra una danza dei Masai per la pioggia”.
Sì, certo!
E se ho sposato il capo dei Masai e sto con un
Etiope?
Questa sì che sarebbe una notizia
grandiosa!
Una norvegese, un Masai e un Etiope… non sono cose che
si sentono tutti i giorni! Proprio no!
“Non credo, Lud. Devo solo trovare un modo per staccare
Draco… dammi qualche secondo”, dico con fare professionale, come se sapessi
realmente come staccare il proprio uomo da una rissa con l’ex-marito pazzo della
donna che ama e che ha detto la vita al suo secondo
figlio.
No problem!
A tutte sarà successa una cosa del genere,
no?
Insomma, sono cose della routine
giornaliera…
Capita che ci si alzi la mattina, si accompagnino i
figli a scuola, si faccia la spesa e si pensi ad un modo per staccare il proprio
compagno da una rissa, no?
E’ il prezzo della quotidianità!
Noto Lud fare spallucce, Blaise che continua con i
cartelloni, Emma che ringhia saltellano tirando pugni all’aria, Millicent che si
mangia le unghie per il nervosismo e Pansy che si ritocca un po’ il
trucco.
Tutto normale!
Dunque… potrei dirgli che sono
incinta!
No, no… gli verrebbe un infarto e Harry lo ucciderebbe
pochi istanti dopo la lieta notizia.
Mmm… Ci vuole l’idea geniale!Ma come si fa ad
averla?
Bisogna vincere un qualche
concorso?
Ma che diamine sto dicendo?
Io sono, Hermione Jane Granger, io ho sempre avuto idee
geniali!
Sì, ehm… e perché adesso non mi viene in mente niente se
non la ricetta della torta al pistacchio?
Basta, adesso sono incazzata come la
McGranitt.
A passo spedito mi dirigo verso i duellanti, sotto gli
sguardi allibiti dei mie amici e Millicent, e strattono Draco per una
manica.
“Sì, Hermione?”
Posso dargli un pugno anch’io? Sembra
eccitante!
Infondo, vedo nei loro stupidi occhietti una strana
eccitazione, adrenalina che scorre nei loro bulbi nonostante tutto il sangue che
fuoriesce dal naso e dalle labbra spaccate.
Draco ha anche un qualcosa sulla fronte… insomma, è
messo malissimo!
“Tesoro, che ne dici di tornare a
casa?”
Draco mi guarda con sufficienza.
“O magari al San Mungo?”
“E perché dovrei?”
Già… perché dovrebbe? Dopotutto non è lui che si regge
in piedi per puro volere di Merlino. No, non è lui… è il suo gemello
idiota!
Peccato però che quei due simpaticoni di Lucius e
Narcissa non avrebbero mai permesso che ci fossero due
eredi.
“Forse perché perdi sangue ed hai qualche costola
incrinata… però se non vuoi… puoi continuare a farti
massacrare”.
“Giusta osservazione, mia dolce e cara
‘Mione”
Quel pazzo ha preso la parola, “Dici bene quando usi
l’espressione: farti massacrare!”
Ah sì, ho capito!
Vuole ferire nell’orgoglio del Principe di Serpeverde,
peccato che casca male!
Spingo Draco di lato che barcollando finisce su Blaise,
e un pugno centra in pieno il viso di Harry James Potter.
“E non chiamarmi ‘Mione!”, dico complimentandomi con me
stessa, mentre quel mongoloide soffre come un cane per via del
colpo.
“Millicent, grazie per la cena. Davvero deliziosa!”,
asserisco, anche se abbiamo mangiato solo quello stupido e oltremodo vomitevole
fagotto.
“Hermione, sei il mio mito!”, dice Lud
abbracciandomi.
“Merlino, mi vuoi sposare?”
“Spiacente Blaise, non mi chiamo Merlino e tu sei già
sposato!”
Mi sento vittoriosa, mi sento bene… e devo dire che mi
sono presa una gran bella soddisfazione!
Ho tirato un pugno micidiale a Draco al nostro terzo
anno sotto lo sguardo incredulo di Harry e Ron.
Ho dato un pugno micidiale a Harry, sotto lo sguardo
incredulo di Draco.
Sono una fottuta ragazza violenta… e ne vado
fiera!
***
San Mungo.
Reparto: Draco Malfoy è un idiota!
Blaise si è addormentato ed ho detto ad Emma di portalo
a casa, mentre Lud e Pansy sono andati a casa nostra per vedere che fine avevano
fatto i bambini.
Sono sola in sala d’attesa e aspetto che il Medimago mi
dica che il caro Draco Lucius Malfoy è entrato in coma perché è un grandissimo
deficiente senza speranze.
“Lei è la compagna del signor
Malfoy?”
Mi alzo dalla scomoda poltroncina e vado incontro a
quest’uomo dall’aria grigiastra.
“Sì, sono io”
“Meglio così”
Meglio così? Mi sono forse persa un
passaggio?
Se magari non era la compagna del signor Malfoy mi
veniva a dire lo stesso in che condizioni era?
E se ero una bambina di 10 anni veniva a dirmelo lo
stesso?
“Come sta?”, mi sforzo di chiedergli quando invece
l’unica cosa che vorrei è dargli un pugno per rompergli il setto nasale a sto
gran broccolo…
“Ehm…purtroppo è in fin di vita, gli restano solo poche
ore”, il suo tono di voce è così grave che mi sento
morire.
Non posso credere che al mio Draco mancano solo poche
ore di vita per colpa di Harry e delle sue stupide manie da grande uomo che deve
riconquistare la sua donna.
No, non posso crederci.
Non VOGLIO crederci.
Lacrime silenziose cominciano a scendere sulle mie
guance, mentre rabbia crescente mi assale.
“Ehm, mi scusi…”
VOGLIO SPACCARE TUTTO!
SFOGARE QUESTO DOLORE CRESCENTE CHE MI DILANIA L’ANIMA E
IL CORPO!
“Ho sbagliato, il suo compagno ha solo una costola
incrinata, un occhio nero, il labbro spaccato, dolori a basso ventre e per poco
non si è rotto il setto nasale…”
In poche parole sta che è un
incanto!
“Posso vederlo?”
“Gli abbiamo dato una pozione ricostituente che
rimetterà a posto le costole e farà passare i dolori a basso ventre…
per…”
Non me ne frega uno Schiopodo secco! Lui è
vivo!
***
Corro come una disperata, cercando la sua stanza,
cercando il suo volto tumefatto, sentirlo respirare e sapere che è ancora qui
con me e che quel coso grigiastro è un idiota senza speranze che mi ha fatto
prendere un colpo.
Continuo a correre, mentre cerco di asciugarmi le
lacrime con il dorso della mano.
Sembro una pazza, e vedo alcuni tipi che mi guardano
malissimo, ma non me ne frega un bel niente!
***
Lo vedo! Eccolo nel suo letto d’ospedale e con un occhio
viola che legge un libro.
Fa tenerezza! Sembra un orsacchiotto, ma questo credo
che sia meglio non dirglielo, non credo che gradirebbe!
Sarebbe un oltraggio essere chiamato orsacchiotto,
soprattutto se sei figlio di due persone a caso che si chiamano: Lucius e
Narcissa e vivono in uno sterminato Maniero con Gerald come maggiordomo
imbalsamato.
“Amore”
Entrata ad effetto, ci manca solo la colonna
sonora!
“Hermione”
Non mi frega delle sue costole, (questo si chiama
altruismo), e lo abbraccio con estrema foga.
Credo anche di avergli fatto male, visto che sta
cercando di scrollarmi di dosso e cercare di aggiustarsi manualmente le
costole.
“Fatto male?”
“No, cosa te lo fa pensare?”
Idiota!
“Forse il fatto che mi trovo in un letto d’ospedale con
strani dolori dappertutto e un incessante sapore di sangue in
bocca?”
“Ti conviene tacere!”
“E perché?”
Perché sei un idiota!
“Perché sei un idiota!”
Oops, ho dato voce ai miei
pensieri.
“Ti amo, anch’io”, risponde arrabbiato, riprendendo in
mano il libro.
“Draco”
Non mi risponde e fa finta di essere interessato a
quello stupido libro senza senso.
Lo detesto e lo amo allo stesso tempo quando fa il
bambino capriccioso.
“Draco, te la sei cercata! Insomma… Harry ti ha
massacrato!”
Non credo di star usando le parole giuste, vista la sua
espressione.
“Grazie, tu sai come farmi sentire meglio”, risponde
ancora più, irato?
Non lo so.
“Ti sei comportato come un
bambino!”
Noto che continua ad irrigidirsi fin quando non esplode
scaraventando al muro il libro.
“Scusa, Hermione”, si passa una mano tra i capelli con
foga, “Scusami se ti amo così tanto da non permettere che quel coglione di
Potter ti…”
Le lacrime ricominciano a scendere senza che io possa
far niente per fermarle, ma non voglio fermarle… no, sono lacrime di pura
gioia.
Merlino, quanto lo amo!
Mi sporgo su di lui, evitando di fargli nuovamente male,
e inizio a tempestarlo di baci su tutto il viso, (ovviamente senza irruenza
visti i tagli, il gonfiore e le spaccature alle labbra).
“Draco, ti amo”
“Ti amo anch’io, piccola”, mi stringe a sé e sono la
donna più felice del mondo, rimarrei così per sempre, ma credo proprio che
questa frase l’ho già pensata un mucchio di volte e mi sto facendo
ripetitiva.
Ma chi se ne frega della ripetitività quando sono tra le
braccia di questo splendido uomo dall’occhio tumefatto e dal labbro
spaccato?
“Complimenti per il sinistro che gli hai tirato”, dice
giocherellando coi miei capelli.
“L’ho odiato proprio come ho odiato te al terzo anno”,
rispondo serafica.
“Allora si sarà fatto male…”.
“Credo proprio di sì”
Scoppiamo a ridere, ma Draco subito geme di dolore
perché quelle dannate costole non gli permettono di
ridere.
Brutte bastarde!
“Dimmi Hermione, siamo soli?”
“Sì, se non conti i medimaghi, i pazienti e il resto del
personale.”
Sì, lo so che sta pensando che sono un’idiota! E devo
dire che siamo anche telepatici, sto pensando io la stessa cosa di lui, ma forse
questa non si chiama telepatia.
Beh, chi se ne frega…
“Intendevo, Blaise e gli altri
pazzi…”
“Sono andati tutti a casa”
“Le loro?”
“Non credo, perché andare a dormire a casa loro quando
possono avere la tua?”, dico sorridendo e guardandola
adorante.
“Nostra”
Cosa?
Ci stiamo dando dentro con gli aggettivi
possessivi?
Tocca a me dire, vostra?
Che qualcuno mi avverta, porca
pluffa!
Lo guardo intontita.
“Casa nostra… quella casa non è solo
mia”
“Beh Draco, è come se io fossi un ospite e quella casa
non…”
Mi mette l’indice sulle labbra e mi intima di stare in
silenzio.
“Hermione, non
immaginavo che sarebbe accaduto così, ma volevo che accadesse oggi… oggi
per me è un giorno importante… due anni fa ti baciai per la prima volta dietro
quello scaffale polveroso dopo averti convinta che: Il Bosco nella Sequoia
esisteva davvero…”
Lo vedo alzarsi e stringere i denti per il
dolore.
“Draco, cosa diamine stai facendo? Devi stare a
letto!”
Lui sembra non ascoltarmi e sembra preso dal cercare
qualcosa nella tasca della giacca situata sulla sedia che sta vicino la
finestra.
“Posso aiutarti?”
“No”
Ritorna vicino a me si
inginocchia.
Credo sia arrivato il punto in cui io dovrei aver capito
cosa sta per accadere, ma mi sento così leggera che credo di non aver capito
quando invece ho capito.
Che pensiero arzigogolato che sono riuscita a partorire
nonostante il momento delicato.
“Hermione, sono così follemente innamorato di te che mi
maledico ogni sera per non riuscire mai a dirti: Sposami, Hermione!Diventa mia
moglie”
Mi bacia la mano prima di infilare l’anello, un
bellissimo anello, al mio anulare.
Sono incredula, non riesco ancora a concepire che mi
abbia chiesto di sposarlo.
Sono felice, estremamente felice e non credo di riuscire
a pensare a qualcosa di concreto. So solo che vorrei sposarlo ora.
ORA!
“Sì, Draco, ti sposo”
Gli salto letteralmente al collo e sembra non importare
a nessuno dei due del dolore che gli provocano le costole e le contusioni
varie.
***
Lo stringo a me e continuiamo a baciarci senza sosta,
elettrizzati dal momento e dal sentimento che proviamo l’uno per
l’altra.
“Spero che come proposta non sia stata veramente
penosa!”
“E’ stata originale, non mi sono mai immaginata di
diventare tua moglie in una stanza del San Mungo!”, ammetto e lui
ghigna.
“Quindi ti sei già immaginata di diventare mia
moglie?”
Arrossisco impercettibilmente.
“Credo che ogni donna lo immagini”
Sorride e mi bacia la fronte
dolcemente.
“Sai, ho voglia di fare di l’amore con te”, mi sussurra
ed io vengo percossa da dolci e tempestosi brividi di
freddo.
“Peccato, siamo al San Mungo e tu sei tutto rotto”, dico
giocherellando con i bottoni del suo pigiama.
Lui mi guarda in modo serioso; “Le pozioni hanno fatto
effetto e…”
“…e?”
Lo incito a proseguire leggendo la malizia e l’amore nel
suoi occhi.
“…e…”, dice baciandomi sbottonandosi la casacca del
pigiama che provvidenzialmente finisce sul pavimento.
Osservo il suo torace, un po’ violaceo per i colpi, ma
toccandolo, accarezzandolo e leccandolo gli unici gemiti che sfuggono alle sue
labbra sono di piacere e non di dolore.
“Hermione?”
“Sì?”
“L’hai mai fatto in un ospedale?”
Sono un mostro! Non
aggiorno questa storia da più di un mese e faccio davvero
schifo!
Anche se vi ho
finalmente postato il capitolo dedicato alla fantasmagorica proposta di
matrimonio, so che non ci sono scusanti.
(A parte la scarsa
ispirazione).
Ragazzi, so anche che
non è la solita proposta di matrimonio, ma Draco è Draco, e in questa fanfiction
ad Hermione non è che capitino cose normalissime
XDXDXD
Spero vi abbia
strappato un ghignetto J
Grazie mille
a:
Selene87, mhcm,
marygenoana, drachetta91, shevanna, chypichan87, lunachan62, merryluna, Aysha,
redRon, fio91, tery91, MissMalfoy1
per ben due volteJ
Grazie per la vostra
pazienza, l’effervescenza con la quale mi fate sapere che la storia vi piace e
continuate ad aspettare un mio aggiornamento!
Siete davvero speciali,
grazie di cuore.
Kisses
|
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Capitolo 45 *** Gelosie da papà ***
marry
L’ho mai fatto in un ospedale?
Adesso potrò dire di sì e che è stato
fantastico.
Nessuna pecca, anche perché grazie all’aiuto della
bacchetta è stato davvero facile ingrandire questo striminzito letto, sigillarci
dentro e insonorizzare la camera.
Draco ed Hermione, i nuovi geni del
crimine.
Fa molto Diabolik ed Eva Kent.
“Signor Malfoy…
Signor Malfoy… Signor Malfoy…”
Perchè questo incessante bussare e questo continuo
ripetere il cognome del mio futuro marito mi sta mandando a fuoco la
testa?
“Signor Malfoy, è per caso morto?”
E in caso un morto può rispondere a questa macabra
domanda, no?
Alla fine se uno è morto perché non può
rispondere?
A quest’uomo andrebbero spiegate un bel po’ di
cose…
“Amore, perdonami, ma dobbiamo portare il letto alla sua
grandezza naturale e aprire a quel pazzo.”, dice dandomi il bacio del buongiorno
e cercando la bacchetta per aprire quella porta.
Inutile dire che adesso il medimago si trova spiaccicato
al suolo.
“Signor Malfoy, come si sente?”
Draco si rivolge a me con un sorriso malizioso ad
increspargli le labbra.
Da ciò, il medico potrebbe dedurne che non è mai stato
meglio…
“Benissimo, le sue pozioni sono state davvero
preziose…”
“Abbiamo un bravo pozionista!”
Idiota!
“Se le tocco qui fa male?”
Lui fa cenno di no con il capo.
“E qui?”
Continua a toccarlo un po’ dappertutto e sto cominciando
a pensare al peggio…
Quest’uomo continua a farmi paura e non vorrei davvero
che mi fosse capitato il gay.
Non perché io abbia qualcosa contro i gay, ma porco
bolide, lui è MIO!
“Bene, lei è in perfetta salute… può benissimo tornare a
casa dal suo cane e da sua nonna che sono sicuro che è molto preoccupata e le ha
fatto le focaccine al miele e…”
Sì, e poi ci sono una famiglia di orsi bruni nel suo
armadio in ebano e Dana con un cestino e una mantellina che va a trovare
l’algida Narcissa ormai molto malata.
Questo qua è proprio toccato! Ma di
brutto!
“Mia nonna sarà sicuramente in pena, e meglio che io e
mia sorella andiamo!”, e così dopo aver salutato il caro medimago io e Draco si
materializziamo dritti in camera da letto.
“Io vado a fare la doccia”
“Ok, io vado a vedere se la nonnina ha preparato le
focaccine al miele!”, dico già pronta ad abbassare la maniglia della
porta.
“Spero tu stia scherzando! Sai perfettamente che sono in
convalescenza e la doccia da solo non posso farla!”, dice cominciando a
lasciarmi baci lascivi sul collo.
“Draco, puoi farcela benissimo da
solo…”
“Potrei scivolare…”
“L’importante è che non macchi di sangue la
doccia!”
“Cattiva!”
E dopo questo piacevole battibecco mi vedo presa di peso
e portata nella doccia completamente vestita; no che la cosa mi dispiaccia, ma
io volevo davvero assaggiarle le focaccine della fantomatica
nonna.
***
“Hai idea di dove potrebbero essere Dana e Chris?”,
domanda improvvisamente Draco mentre cerco di capirci qualcosa di questo
film.
Insomma, è un giallo ed io non ho capito un bel niente
perché Draco continua a chiedersi dove potrebbero essere Dana e
Chris.
Mi sembra anche ovvio dove potrebbero essere, ma certe
volte è meglio che gli uomini arrivino a questa palesi verità senza l’aiuto di
nessuno.
In qualche modo devono pur
crescere.
Manca anche la Signora Piddy quindi è ovvio
che Dana sia a scuola e che Chris, (visto che non ha ancora messo i primi passi
ed è improbabile una sua fuga d’amore), sia al parco con la signora
Piddy.
“E se li avessero rapiti?”
Sì, certo… e noi siamo Peter Pan e
Wendy.
Che fervida immaginazione ha
quest’uomo!
“Chiamo Blaise!”
No, Blaise no!
Per una volta che questa casa è praticamente deserta,
perché mai dovremmo chiamare Blaise e la sua gioia di
vivere?
Perché richiedere un’invasione?
“Blaise? Hai visto i miei figli? No? Uhm… Cosa? Vi
stavate invitando a pranzo? Perché? No, no… Lud e Pansy? Ok, chiamali tu… sì, ma
guarda che la signora Piddy non c’è… no, no… voglio solo dirti che io non so
cucinare e che, oh cazzo Blaise… ma sei demente? Adesso sto bene e non è certo
colpa dei pugni di Potty che non so cucinare! Cosa? No, tu stai davvero messo
male… Blaise, mi conosci da secoli e non ho mai saputo cucinare, perché ti suona
così strana questa notizia? Ok,Blaise… basta! Ciao”
Si butta stancamente sul divano e comincia ad imprecare
contro il suo migliore amico.
Io, intanto, non ho davvero capito nulla di questo
film.
“Draco, potresti imprecare mentalmente? Non ho capito
nulla del film!”
“Sì, scusa”
Ok, adesso sì che posso rilassarmi e godermi questo
giallo.
“Dobbiamo dire ai nostri amici che ci
sposiamo…”
No, non posso davvero godermelo.
“Potremmo parlarne alla fine del
film?”
“Dai su Hermione, l’avrò visto una decina di volte… alla
fine il colpevole è il marito!”, lo guardo sbalordita, “E non dirmi che non
l’avevi intuito!”
Cosa?
E’ uscito pazzo?
Dopo tutto il baccano che ha fatto io avrei dovuto
capire che alla fine il colpevole era il marito?
E adesso che senso ha continuare a guardare sto coso?
Nessuno.
“Grazie per avermi rovinato il
finale!”
“Di niente!”, mi risponde con sufficienza, ed è una cosa
che mi manda in bestia.
“Draco, c’è qualcosa che non va?”
“Sì”
“Vuoi parlarne?”
“No”
“Ok”
Non posso mica forzarlo, no?
***
Cosa succede quando Blaise Zabini compare nel proprio
salone, esattamente davanti al televisore e con un giornale in
mano?
“Draco, Hermione… è uscito un pezzo sulla tua lite con
Potter sul Corriere della Strega”
Perfetto!
Quella merda umana di Harry non ha perso tempo a farsi
intervistare da Rita Skeeter.
Il Ministro della Magia, Harry James Potter, riversa in
drastiche condizioni in una Stanza del San Mungo che dà su un viale
fiorito.
Ieri sera, il Ministro, è stato aggredito nel giardino
di casa sua mentre innaffiava amorevolmente delle violette, dal rude Draco
Lucius Malfoy.
“Era indemoniato”, queste le parole del Ministro portato
d’urgenza in Sala Operatoria.
“Il Ministro è vivo per miracolo!”, ci dice un medimago
dopo l’operazione, fortunatamente portata a termine dalla qualificata equipe di
medimaghi del San Mungo.
“La prossima volta al San Mungo non ci arriva proprio!
Lo ucciderò davvero!”
“Draco, non vorrei… ma questa è tutta pubblicità
negativa!”
“Ti sembra che non lo sappia,
Blaise?”
“Draco, dovresti trovare un modo per farti pubblicità
positiva!”
“Grazie per i tuoi preziosi
consigli!”
“Guarda, ti giuro Hermione, quando fa così non lo
tollero proprio…”, dice rivolgendomi un’espressione offesa da cucciolo
bastonato, mentre Draco sfoglia con troppa forza una rivista di
Quidditch.
“Vi va una tisana?”
Ottima idea, Hermione!
Scappa in cucina e lasciali lì a combattere tra di
loro!
“No”, mi rispondono all’unisono.
Ehm… e adesso cosa faccio?
“Beh…la voglio io!”, e così mi fiondo in cucina, unico
posto neutro, per salvaguardare alla mia sanità mentale, perché proprio non
riesco a capire cosa passa per la testa a Draco; e se avesse avuto dei
ripensamenti sul matrimonio?
Non lo sa ancora nessuno, e potrebbe benissimo
ripensarci.
No, no!
Mi sforzo di pensare se è meglio al tisana alla mela
verde o al finocchio.
Ma alla fine che differenza fa?
Io manco la voglio sta tisana!
***
Abbandonata sul tavolo con la testa sul braccio, cerco
di pensare al perché a Pufflandia c’era solo Puffetta come essere di sesso
femminile.
Insomma, non capisco davvero come i puffi
potessero…
“Hermione?”
Mi volto verso la voce che pronunciato il mio nome e fu
così che grazie ad una mia gomitata la tisana che fumava accanto a me è caduta
per terra inondando tutto il pavimento.
Fantastico!
“Gratta e Netta!”, proferisce Draco, e tutto torna alla
normalità.
“Dov’è Blaise?”, domando. Non vorrei che avesse dato
vita lui al giallo che non ho potuto vedere uccidendo il suo migliore
amico.
“E’ andato a prepararsi, o meglio, ha detto che ci
vediamo a cena perché aveva delle cose da sbrigare al giornale. Cos’avrà mai da
fare al giornale poi…”
“Beh, magari ha deciso di andare a vedere se i suoi
dipendenti sono morti o hanno dato fuoco alla sede!”
Draco sorride e si siede accanto a
me.
“Draco, cos’è che ti preoccupa?”
“Il non sapere dove sono i miei
figli.”
***
“Ciao papà, ciao mamma”
Ecco Dana che torna da scuola seguita a ruota dalla
Signora Piddy e Chris che mi affretto subito a prendere in
braccio.
“Ciao tesoro”, dico scombinandole i capelli, (gesto che
lei detesta), e poi va a buttarsi sul suo papà che fa il finto offeso con la sua
principessina.
“Papà?”
Draco si apre in un grande sorriso, “Ciao principessa, è
andato tutto bene a scuola?”
“Oh sì, ho litigato di nuovo con Mallord, e stavolta gli
ho anche dato un pugno in pieno viso… e credo proprio che la preside vi
convocherà!”
Draco ghigna divertito e orgoglioso della sua
principessa guerriera.
“Sai, Dana? Anche la mamma ha preso ha pugni
qualcuno!”
“Davvero?”, mi chiede lei.
“Sì, mentre tuo padre li incassava!”, dico sorridendo,
mentre Draco mi fa capire che questa rivelazione me la farà pagare molto
cara.
Chissà come…
Mi fucilerà?
No, non è da Draco… lui è molto più
sadico!
Magari mi torturerà nella Sala delle Torture del mio
caro suocero, nonché migliore amico del mio papà.
Se ci penso…
Mi vengono i brividi!
“Le hai incassate? Ma papà…”
“Non dare retta alla mamma!”
“Per fortuna che Chris ancora non può prenderti in
giro…”, gli sussurro all’orecchio.
“Per fortuna sei la madre dei miei figli, altrimenti ti
avrei già uccisa”
“A colpi di pugni? Non perché ti avrei sicuramente
battuta!”
Mi fa una specie di linguaccia,
“Spiritosa!”
Lo bacio a fior di labbra e Dana ci guarda un po’
stranita.
“Sapete che Mallord mi ha detto che sono
carina?”
“Ma non gli hai dato un pugno?”, domanda perplesso
Draco.
“Ovviamente… non capisco perché i maschi prima offendono
e poi dicono che sono carina, è un controsenso!”
Sorrido sotto i baffi mentre gioco con la piccola e
paffuta manina di Chris, mentre Draco comincia a sudare
freddo.
“Perché i maschi fanno così? Sono
stupidi?”
“Già Draco, perché i maschi fanno
così?”
“Papà?”
“Draco?”
“Hermione, tu lo sai bene perché i maschi fanno così…
spiegalo tu a Dana!”
Scuoto il capo ridendo come una
pazza.
“Sadica! Non vedo l’ora che Chris cominci a parlare,
almeno non sarò in minoranza!”, dice prendendo il bambino e lasciando a me
l’ingrato compito di spiegare a Dana perché i maschietti di tutte le età sono
degli stupidi.
“E allora? Perché sono degli
stupidi?”
“Perché credono che offendere sia l’unico metodo per
iniziare a parlare con le bambine che piacciono!”
Dana annuisce, “Beh… mi fanno
pena!”
E dopo questa grande perla va in camera sua a sistemarsi
per il pranzo.
Io guardo Draco vittoriosa, “Dana è un
mito!”
“Lo so, è mia figlia!”.
Idiota!
“Comunque è un bene che Dana la pensi così…”, fa qualche
smorfia a Chris che ride, “Insomma, meglio che reputi tutti i maschi degli
imbecilli, così rimarrà sempre la mia bimba inviolata!”
Mi affretto a prendere l’omogeneizzato per Chris, che
stranamente ha imparato a mangiare e ad apprezzare, perchè davvero non avrei più
retto la cucina, me, Draco e i nostri abiti impregnati di
pappina.
“Non rimarrà inviolata per sempre, un giorno anche lei
si innamorerà…”
“Prima di innamorarsi, l’imbecille deve colpire
me!”
“Ma non sei tu che devi intraprendere una relazione con
lui…”
“Lo so, ma è sempre meglio conoscere questi stupidi
stupratori! Non vorrai che la nostra bambina si innamori e vada a convivere con
un pluriomicida che le farà credere di essere un bravo
ragazzo.”
Ehm…è un bene, che suo padre si spacciava per un uomo
perbene quando invece aveva decimato parecchie famiglie?
No, meglio lasciare stare!
“A parte queste tue fissazioni sui Serial Killer futuri
fidanzati di Dana, sappi che dobbiamo dirle del
matrimonio…”
“Lo so! Invece Chris diventerà come il suo papà!”,
annuncia guardandolo sognante, rivedendo in lui il piccolo
Draco.
“Quindi sarà una specie di animale abbagliato dal
sesso?”, domando incuriosita, mentre prendo in braccio Chris e lo adagio sul
seggiolone per la pappa.
“Non ero un animale abbagliato dal
sesso!”
“No, no… ti ho di sicuro confuso con
Goyle!”
Piccolo imbecille...ma dopotutto anche lui è un
maschietto e anche per lui la verità fa male! Piccolo!
“Papà, è arrivato un gufo dalla preside… credo che vi
voglia dire del pugno che ho dato a Mallord. Non so… ma sento la voglia
irrefrenabile di dargliene un altro!”
Oh Merlino, se Dana continua a pestare quelli che le
dicono che è carina, credo che quando andrà ad Hogwarts Madama Chips avrà un
gran da fare per i poveri faccini della popolazione maschile che rimarrà
abbagliata dalla sua bellezza!
“Dana, non potresti semplicemente dirgli che dei suoi
complimenti non te ne fai niente?”, domando, Infondo non devo di certo farla
crescere con la convinzione che i maschi vanno picchiati per la minima
sciocchezza, anche se con questo metodo le cose andrebbero sicuramente
meglio.
“E che gusto c’è?”
Ottima domanda.
Che gusto c’è?
Ho provato una tale soddisfazione al terzo anno a dare
quel pugno, che non so davvero che dirle, perché anche quello dato ieri sera ad
Harry è stato fenomenale.
Merlino, non so davvero che dirle!
“Sta tranquilla, principessa. Adesso però siediti che io
e la mamma dobbiamo darti una bella notizia!”
Dana si siede tutta allegra, “Posso picchiare chi
voglio?”
Non so perché, ma mi ricorda molto
Emma.
Che la vera madre di Dana sia
Emma?
BASTA! La devo smettere con questi filmini terribili che
produce la mia mente!
“No, Dana! Io e la mamma ci
sposiamo!”
Mi stringe a sé, mentre Chris aspetta che lo imbocchi e
mentre noi aspettiamo la sua reazione. Magari ci prende a
pugni.
“Davvero?”
“Sì”
Ci guarda in modo strano.
“Hai sentito Chris? Mamma e papà si sposano!”, guarda
suo fratello aspettandosi che dica qualcosa di senso compiuto, ma Chris rispondi
solo con un versetto e battendo i pugni sul seggiolone perché l’ho lasciato in
13 con la pappa, “Ah già, tu ancora non parli e non
capisci!”
“Dana, non ci dici niente?”
E in un attimo ci troviamo travolti da un suo abbraccio,
“Oh papà, sono così contenta per te… e finalmente ti sei deciso a
chiederglielo!”
Che bambina singolare!
***
Sono stanchissima, e tra circa 5 minuti quei dementi dei
nostri amici verranno a cenare da noi. Spero vivamente che abbiano la folgorante
e geniale illuminazione di portare le pizze perché io davvero, non intendo
mettermi ai fornelli.
Ho trascorso tutto il pomeriggio con Dana per negozi e
sono tornata a casa ridotta ad uno straccetto.
Quella bambina non sta un attimo
ferma.
“Ehilà, apparecchia che abbiamo portato le
pizze!”
Che magnifica notizia!
Blaise ha avuto la folgorante e geniale illuminazione di
portare le pizze.
Lo adoro!
“Blaise, hai avuto tu la geniale idea di portare le
pizze?”, domando mentre do un’occhiata ai vari gusti di
pizza.
“Blaise? Credi davvero che abbia idee
geniali?”
“Pansy, sempre gentile eh?”
“Con te, non potrei non esserlo!”
Se non litigano, non sono loro!
Infatti è meglio che vada ad apparecchiare e dare una
mano a Lud ed Emma, e certe volte mi chiedo perché Blaise non si sia sposato con
Pansy.
Sarebbero stati una coppia davvero esplosiva, che
avrebbe chiesto il divorzio dopo 5 ore di matrimonio! Un
record!
“Comunque, l’idea delle pizze l’ha avuto
Aaron!”
Saggio bambino!
Ecco, lui sarebbe perfetto per Dana, ma non credo che
Draco approverebbe!
***
Abbiamo mangiato come animali.
“Draco, ti supplico, un
digestivo…”
“Sai dove li tengo!”
“Ma… ma io sono l’ospite!”
“Blaise, non attacca! Stai più tu in questa casa che
io!”
“Bastardo!”
E poco dopo vediamo Blaise che si alza di malavoglia
diretto verso il digestivo con passi incerti.
“Blaise, se continui ad ingrassare, Emma chiederà il
divorzio!”, la butta giù Pansy mentre sorseggia il suo liquore alla
menta.
“A proposito di divorzio…”
Tutti si girando a guardare Draco.
“Io ed Hermione ci sposiamo!”
***
La scena è più o meno questa:
Blaise ha fatto cadere una bottiglia di Scotch, Lud
crede ancora di non aver capito, mentre Emma e Pansy ci hanno già stritolati e
stanno già parlandomi dell'’organizzazione del matrimonio.
Ed è vero quando dicono che i maschietti arrivano dopo
alle cose…
Blaise e Lud non credo abbiano capito cosa sta
succedendo, tanto che Draco,( sentendosi solo), è venuto a parlare con noi di
veli e confetti.
15 minuti dopo…
“Draco, hai detto che ti sposi?”
Eccomi qui alla velocità della
luce, sono stata brava?
Ehi, mi raccomando fatemi
sapere, perché poi altrimenti penso che mi abbiate abbandonata perché stanchi di
aspettarmi!
E adesso anche prole e amici
sanno della lieta novella.
Mancano i genitori…
XDXDXDXD
Grazie mille a chi ha
commentato:
redRon, lunachan62,
marygenoana, mhcm, missmalfoy1 (sia loggata che non) J
Grazie di vero cuore, e spero
che anche questo vi sia piaciuto.
Fatemi sapere J
Kisses
|
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Capitolo 46 *** Stavan i capei d'oro a Lucius sparsi... ***
capei
“Signori Malfoy, signori Parker… credo che vi sia stato
detto il motivo per cui siete stati convocati…”
“Mia figlia ha dato un pugno a quel coso di
Mallord…”
Non credo che ai signori Parker faccia piacere che il
loro bambino venga designato con la parola: coso!
“Il piccolo Mallord, signor Malfoy, è rimasto
sconvolto!”
“Non poteva essere altrimenti con queste due salme che
si ritrova per genitori…”
“Signor Malfoy, spero si renda conto della gravità della
situazione, Mallord Parker viene seguito da uno psicologo, e parte della colpa è
di vostra figlia”
Draco si avvicina al viso della preside, credo per
intimidirla.
So perfettamente che dovrei prendere in mano la
situazione perché quasi certamente Draco combinerà solo un gran macello, ma so
anche che non me lo permetterebbe mai e in un momento catartico come questo
credo proprio che non capisce la differenza relazionale che intercorre tra me e
lui, e tra lui e quella scatola di fazzolettini imbevuti.
In fondo si sa… i padri per le figlie,
ucciderebbero!
“Sta parlando di quel pugno innocente che la mia bambina
ha sferrato, giustamente, a Mallord?”, domanda
accigliato.
“Giustamente? Signor Malfoy, si rende conto che
quel pugno è stato sferrato senza alcun motivo?”, rimbrotta la preside, mentre
Draco fuma di rabbia e i signori Parker lo guardano come se fosse un reietto
umano.
“La sua bambina è manesca! E non comprende l’animo
gentile del sensibile Mallord!”, sì come no! Povera fessa della
madre!
Basta! Devo intervenire!
Farò qualche giro su me stessa, e una tuta rosa
attillatissima prenderà il posto di questi vestiti, e sul mantello apparirà una
H!
Ecco a voi: Super Hermione!
“Mi scusi, ma parlando per esperienza personale, so per
certo che i maschietti, ogni tanto, i pugni se li meritano davvero! E con questo
non voglio dire che bisogna elogiare gli atti di violenza, ma credo che dopo un
simile gesto, Dana e Mallord si renderanno conto che un rapporto senza pugni
sarà molto più produttivo!”
Tutti mi guardano allibiti, come se avessi detto di
essere la reincarnazione di Buddah e di essere un grande estimatore dei vini
italiani e dei crauti tedeschi!
Per Merlino, non si può nemmeno esprimere la propria
opinione da genitore.
“Molto più produttivo, dice?”, mi chiede il padre di
Mallord.
“Sì, perché Mallord capirà che Dana risponderebbe con un
pugno alle sue battutine e si vedrà costretto ad
evitarla!”
“Signora Malfoy…”, oh quanto mi piace essere chiamata
così…
“Quello che noi cerchiamo di infondere negli animi di
questi bambini è il senso di amicizia e fratellanza…”
E devo dire che ci sono riusciti visto che adesso Dana
vorrebbe prendere a pugni ogni persona che le rivolge la
parola.
“Magari, grazie a questo pugno tra qualche decennio Dana
e Mallord si sposeranno!”, dico risoluta alzandomi in piedi e rendendomi solo
dopo parecchi secondi che ho fatto una gran figura di
merda!
Infatti, magari è una mia illusione, ma la preside mi
sta sorridendo come sorrideva lo Stregatto ad Alice.
Inquietante!
“Sì, certo… è una cosa impossibile! Il matrimonio… puah!
Sono sicura che non conosce nessuno a cui è accaduta questa
cosa!”
Credo proprio stia ridendo di me!
Prendo un sospiro che sa di
vittoria.
“E’ successo a me!”, affermo vittoriosa notando la
mandibola dei tre tipi che finisce al pavimento per via dello sbigottimento
generale!
E che cavolo! Io ho sto per sposare il bambino che mi ha
fatta piangere, e che ha fatto sputare lumache giganti a Ron per ore, dopo
avermi chiamata Mezzosangue.
Io sto per sposare il ragazzino che mi ha fatta
diventare un castoro.
Io sto per sposare il ragazzo a cui ho sferrato un
pugno.
Io sto per sposare il ragazzo che è stato trasformato in
un furetto e per cui ho riso senza ritegno per anni.
Perché Dana non dovrebbe sposare
Mallord?
Beh… a dire il vero un paio di motivi ci sarebbero… ma
comunque MAI
DIRE MAI!
“E adesso dove state andando?”
Mi volto verso la preside e i due cretini vittoriosa: “A
sacrificare un agnello in onore del dio degli inferi”
***
“Amore, sei stata grande!”
“Lo so”
“Sempre modesta”
“Tesoro, ti ricordo che non sono mai stata
modesta”
E il chè è vero! Io so quanto valgo e quanto le cose che
faccio siano genialmente geniali!
Avendo degli amici che non riconoscono le tue doti, ad
un tratto ti ritrovi a dover congratularti da sola e innalzarti ad essere
supremo la cui intelligenza è racchiusa in te, in un unico grande essere
dall’indubbia sapienza.
E adesso sì che posso dire di essere
modesta.
***
“Andiamo realmente dai nonni?”
Già. Andiamo realmente dai nostri
genitori?
“Sì, principessa! Dobbiamo dire ai nonni del
matrimonio”
Che notizia meravigliosa!
Cosa diranno adesso?
Lucius e mio padre trasformeranno la cerimonia in
qualcosa di macabro e di sicuro non vedo né Narcissa né mia madre a parlare di
pizzi e merletti.
Tutto ciò che potrà dirmi mia madre avrà a che fare con
la carie che provoca la torta nuziale e Narcissa potrà limitarsi a chiamare un
elfo e farmi vedere che meraviglioso vestito di pizzo nero che indossava il
giorno in cui Voldemort li unì nell’oscuro vincolo che vincolava le loro vite e
che li obbligava a procreare un maschietto che sarebbe entrato a far parte del
sui mitico gruppo di amici del Tatoo.
“Io posso non venire?”
Posso accodarmi a lei?
“No, principessa. I nonni non vedono l’ora di vederti e
strapazzarti le guance.”
E lo dice così serafico?
E’ un’atroce tortura quella di strapazzare le guance ai
nipoti.
E’, se possibile, il ricordo più traumatico che ogni
adulto costudisce e che lo ha segnato per il resto della sua
vita.
Sfido chiunque a vivere una vita normale dopo anni e
anni di sofferenza con le guance strizzate e portati a soffrire perché sembra
quasi che vogliano anche baciarti in bocca.
Ok, sto divagando, e poi devo anche aggiungere che i
signori Malfoy sono ancora molto belli e giovanili e poi non sono i tipi da
esibirsi in strapazzamenti di guance.
Per quanto riguarda i miei genitori… beh… loro sono
tranquilli… più che altro vorranno controllarle la
dentatura.
***
Gerald è sempre qui, pronto per accoglierci a braccia
aperte… ehm… non proprio, ma comunque il suo lavoro consiste nell’accogliere chi
bussa al grande portone spaventoso di Malfoy Manor.
Inutile dire che appena varchiamo la soglia del salotto,
Dana viene inghiottita dai nonni e Chris dalla nonne.
E io e Draco?
Oh beh, ci stiamo facendo spupazzare da
Gerald.
“Oh tesoro, come sei fatta grande”
“Nonno Lucius, potresti posare quell’oggetto
contundente?”
Che tenerezza!
“Amore della nonna… cucci cucci…”
E mentre da un lato nonno Lucius sta per infilzare Dana
e proporcela per pranzo, dall’altro lato nonna Jane ci sta rincretinendo Chris
inculcandogli mentalmente la gioia che si prova nel diventare
dentista.
“Salve”, mi accingo a dire… tanto per far presente che i
bambini sono stati accompagnati da qualcuno e non si sono
smaterializzati.
“Oh Draco, Hermione… che piacere”
Ecco, forse era meglio non rendere pubblica la
presenza.
Insomma, non ho mai capito perché sprecare così tanto
tempo per i convenevoli, quando si può benissimo passare subito
all’aperitivo.
***
Perché tre civette sul comò dovrebbero fare l’amore con
il figlio del dottore?
Non era meglio se questo ragazzo avesse copulato con una
donna in carne ed ossa che non amava dormire sul comò?
“Draco”
“Sì?”
“Perché sei figlio unico?”
“Hermione”
“Sì?”
“Perché sei ubriaca?”
“Io non sono… ubriaca”.
Ok, lo ammetto, mi sono presa un’aspirina quando non ne
avevo alcun bisogno e adesso sto risentendo di strani
effetti.
“… E così ho detto al mio caro Alan, perché non venite a
stare da noi?”
Ottima osservazione! Perché non fare in modo che i miei
genitori vivano una vita normale lontani dalle torture e dai vestiti quasi
medievali?
Perché?
“Ed io e tua madre abbiamo accettato di buon
grado!”
Ottima risposta papà!
“Ci divertiamo come matti, Draco! Io e Alan stiamo
progettando una macchina a vapore che torturi… ovviamente proviamo il tutto su
Gerald”
Ma che meraviglia!
Non so davvero il perché quel poveraccio di Gerald non
si sia già licenziato.
Cos’è che lo trattiene in questo
luogo?
Nemmeno Blaise ci resterebbe, e stiamo parlando di
Blaise.
Lui, il migliore amico di Draco, non è normale e magari
vedrebbe i sadici giochi di mio padre e Lucius come qualcosa di
innovativo.
Come qualcosa che abbia a che fare con l’agopuntura o
che so io…ma Gerald mi sembra molto più inquadrato di Blaise, perché se così non
fosse allora anche Blaise avrebbe futuro come maggiordomo in uno di questi
manieri spaventosi.
“Nonno Lucius, posso giocare con questa
accetta?”
“Certo Dana, anzi, se ti piace te la regalo per
natale”
Draco si alza dalla poltrona scandalizzato e getta
l’accetta al muro facendo in modo che si conficchi in un quadro dove risiedeva
un suo vecchissimo antenato.
“Tu non regalerai a mia figlia un set di accette,
chiaro?”
“Ma Draco, la zia Bella le ha regalate anche a te a
cinque anni…”
“La zia Bella era fuori di testa”
“Non significa niente”
“Lucius, tuo figlio ha ragione, mia sorella era
pazza”
“Suvvia Cissy… è solo un’accetta cosa che vuoi che
faccia?”
E dopo quella domandina psicopatica, Draco prende in
mano l’accetta e la lancia contro suo padre facendo in modo che parte della sua
folta chioma cada sul pavimento.
“Co…co… DRACO COSA HAI FATTO?”
Draco sorride soddisfatto.
“Hermione ed io… ci sposiamo!”
Evviva! Adesso entrerò a far parte, ufficialmente, in
questa gabbia di matti.
Appena lo sapranno Blaise e Pansy, non oso immaginare
cosa accadrà.
Insomma, erano i capelli biondissimi di Lucius
Malfoy.
Erano i capelli d’oro del tricofillomaniaco L-U-C-I-U-S
M-A-L-F-O-Y
“Tesoro, ma che bella notizia!”
I miei genitori mi saltano addosso senza preavviso ed io
sorrido spasmodicamente.
No, non sto
sorridendo spasmodicamente, sto sorridendo normalmente.
C’è un sorriso normale, no?
Più che altro sono seriamente preoccupata per colui che
dovrebbe diventare mio marito.
Narcissa gli ha dato una leggerissima pacca sulla
schiena e Lucius sta sussurrando qualcosa in una strana lingua ai suoi capelli
d’oro dalla triste fine.
Per fortuna ci pensano i miei genitori a farlo sentire
amato.
Certe volte mi fa davvero pena.
“E come te l’ha chiesto?”, domandano le due donnine
curiose, mentre Lucius sta obbligando tutti a sotterrare i suoi capelli in
giardino a commemorare la loro morbidezza e lucentezza, e dire qualche parola in
loro onore.
“Eravamo al San Mungo”, rispondo vaga. Di certo non
credo che Draco voglia che i suoi sappiano che si è fatto picchiare a sangue dal
caro Harry Potter.
“San Mungo?”, ripete sconvolta Narcissa, mentre mia
madre mi guarda sognante credendo che il San Mungo sia un posto particolarmente
romantico.
“Sì”
“Mio figlio ti ha chiesto di diventare sua moglie al San
Mungo?”
“Sì, ma è stato…”
“Non aggiungere altro! Ha preso tutto da quell’uomo
patetico che è suo padre! Mancano di romanticismo”
Adesso mi sta incuriosendo.
“Ehm…ma come è stata la vostra proposta di
matrimonio?”
“Mmh… oscura…”
“Oscura?”
“Sì… visto che me l’ha chiesto ad una riunione del
Signore Oscuro”
Oh Merlino! Che tristezza!
Era pazzo ancora prima di diventare
padre.
“Beh, ma Draco comunque è stato molto romantico… mi ha
preso alla sprovvista ed ho apprezzato tanto.”
Guardo Draco innamorata, ma lui non si accorge di nulla
visto che suo padre sta continuando a urlargli contro cose strane sull’onore dei
suoi capelli.
“Oh ma, cos’è di preciso il San
Mungo?”
Sorrido amabile.
“Il San Mungo è l’ospedale dei maghi,
mamma”
Mia madre mi guarda come fossi un marziano riporto di
glassa al limone.
“E Draco ti ha chiesto di diventare sua moglie in un
ospedale?”
Porco Merlino, ma come faccio a dire che è stato così
dolce che mi stava venendo il diabete?
No meglio non dirlo e meglio non accennare neanche al
diabete metaforicamente perché mi inabisserei in una conversazione inconcludente
in quanto dovrei spiegare a Narcissa cos’è il diabete e far capire a mia madre
che non ce l’ho e che non mangio troppi zuccheri, perché tanto so che dal
diabete passeremmo ai denti.
E’ sempre così.
“Sì mamma, ma vi assicuro che non potevo chiedere di
meglio”
Mi guardano dubbiose.
Ma io non so davvero come pormi per essere più…come
dire… convincente.
***
“Cosa sta facendo nonno Lucius con quella
scatola?”
“Sta seppellendo i suoi capelli,
tesoro”
“Cosa sta facendo?”
E’ una fortuna che Chris sia così piccolo. Almeno la sua
mente non resterà deviata come lo sarà la mia nonostante sia una donna
adulta.
“Draco, spero tu ti senta in colpa! Hai stroncato la
giovane vita dei miei capelli perfetti!”
“Oh sì, mi fustigherò stanotte”
“Ti fustigherai fino a morire”
“Sì, mi lancerò numerosi
Cruciatus”
Ha scavato una buca, o meglio, Gerald ha scavato una
buca e ha dovuto comporre la marcia funebre che verrà suonata dagli
elfi.
“E adesso…”
Ah dimenticavo! Ci ha fatto vestire di
nero.
***
“Adoravo i suoi capelli! Ricordo che ad Hogwarts, quando
lo vidi per la prima volta, rimasi abbagliata dalla loro lucentezza e lunghezza…
lo invidiavo, perché i miei capelli biondi non erano come i
suoi”
Non so con quale coraggio Narcissa abbia detto quella
parole, ma a quanto pare suo figlio e sua moglie lo fanno perché tanto ormai
sanno che per le sue stranezza non c’è nulla da fare.
“Hermione… tocca a te”
Co-cosa?
Mi indico con l’indice nella speranza di aver capito
male, ma stavolta ho davvero capito bene.
“Ma… ma io non li conoscevo bene”, dico e mi sento
terribilmente idiota.
“Per loro, il tuo parere è
importante”
Perché deve farmi dare di stomaco facendomi immaginare
che quei peli sulla sua testa abbiano una vita propria?
“Certo… ehm ehm… Stavan i capei d’oro a Lucius sparsi…”,
per Merlino, sto anche usando l’inglese shakesperiano.
“… non ho avuto modo di approfondire la conoscenza, ma…
ma erano davvero dei bei… mh… capelli, sì… davvero belli”
“Capisco l’emozione Hermione. Grazie mille per le… ehm…
significative parole”
Sorrido sconvolta e faccio un passo indietro lasciando
che l’artefice dell'’assassinio dica qualcosa di particolarmente intenso, magari
parlando dello shampoo usato dal padre e del trattamento
particolare.
“Ho stroncato la vita dei capelli di mio padre e ne sono
davvero rammaricato! Ogni volta che mi guarderò allo specchio, non potrò far
altro che sentirmi un mostro… mio padre mi ha trasmesso geneticamente i suoi
fili d’oro e non potrò non sentirmi in colpa…”
Lucius annuisce alle parole del figlio e poi dopo aver
gettato i fiori sulla scatola e le ultime parole del proprietario dei capelli,
la scatola sparisce sottoterra e noi possiamo tornare alla normalità.
***
Si parla di abiti da sposa e torte nuziali, ma Lucius ha
detto che sarebbe andato a sfogare il suo dolore nella Sala delle
Torture.
“Ti sposerai in bianco?”
Che domande superflue, io avevo pensato
all’arancione.
“Pensavo di sì”
“Guarda che il nero ti donerebbe di
più…”
“Ci penserò su”, dico a Narcissa mentre stringo un po’
troppo forte la mano di Draco.
“E tu Draco?”
“Lui lo vedo molto fasciato in un delizioso smoking rosa
pastello.
“Completo nero?”
“No, tu staresti meglio in bianco”
Ok, sono impazzite e forse non hanno idea chi dei due
rivestirà il ruolo della sposa e chi quello dello sposo.
Ok, è ufficiale! Io mi sposo in una comunità di
naturalisti!
Meglio nudi che continuare a blaterare con questa
due.
“Ehm… dobbiamo scappare, davvero”
“Cos’è successo Draco?”
“Ehm… Blaise s’è rotto l’osso
sacro!”
Ok, una scusa più veritiera poteva
inventarla.
Sono sempre così
imperdonabile, ma ribadisco che non è facile scrivere questa storia e che
bisogna avere una certa predisposizione mentale^^
Spero comunque che ciò
che la mia mente malata ha partorito sia stata di vostro gradimento, indi per
cui vi invito sempre a farmi sapere cosa ve ne pare.
I vostri commenti sono
sempre importantissimi.
Grazie mille
a:
laguna,
marygenoana, redRon, AuraD, MissMalfoy1, lunachan62, Giunone, cipychan87, tery91
e Lenù88.
Vi
adoro.
Kisses
|
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Capitolo 47 *** Tra Belfagor e Beowulf... quesiti esistenziali! ***
beo
“Dovresti riporre queste copie in quello scaffale in
basso.”
“Ok”
Esattamente quello che mi piace fare nella
vita.
Sono arrivate una cinquantina di copie del secondo
volume sulla magia indiana di quella scema di Calì Patil, li vorrei usare tutti
per fare un grande falò sulla spiaggia mentre il chitarrista di un noto gruppo
rock strimpella qualche sublime canzone irlandese.
La scorsa sera ho anche avuto la malaugurata idea di
leggerne qualche pagina e l’unico effetto è stato quello di farmi urlare cose
senza senso per ore, tanto che Draco ha pensato fossi stata posseduta da qualche
demonio o dall’idiozia imprigionata per anni nel corpo del carissimo
Blaise.
Mi sembra così assurdo immaginare che c’è certa gente
che crede a queste fesserie…
“Hai finito?”
“No Jess”
“Non servi a nulla”
Non servo a nulla?
Beh… le farò vedere io!
Getto le copie che ho a terra, esattamente sul suo
piede.
“Perché non lo fai tu?”
Lei saltella tenendosi il piede
dolorante.
“Hermione, chiedimi immediatamente scusa…
prostrati!”
E’ davvero convinta che sottostarò ai suoi stupidi
ordini?
Povera idiota!
“Sai che ti dico? Mi licenzio!”
“Cosa? Tu.. tu non puoi
licenziarti!”
Ho sempre adorato farlo!
“Mi dispiace dirtelo… ma posso…e, uhm… Babbo Natale non
esiste!”
Non so cosa centri, ma ci stava bene e io sono una
maniaca della perfezione quindi ci stava davvero bene… un po’ come ci sta la
marmellata sugli spaghetti!
La verità però è che a me quel lavoro piaceva, ma da
quando Emma ha detto di essere incinta ha deciso di passare l’amministrazione
della libreria a Jess, e adesso lavorare è diventata una costrizione… io la
detesto, lei detesta me, non ha alcun senso rimanere lì,
no?
Secondo me e i miei sondaggi mentali non ce n’è alcun
bisogno perché sarebbe da masochisti e come so, io non sono masochista… o forse
sì… insomma ho sposato il mio migliore amico e sto anche per sposare quello che
è stato il mio miglior nemico.
Credo che sono masochista… e anche
tanto.
***
Draco è partito per una conferenza a Glasgow e dovrebbe
tornare oggi, e nel frattempo dovrei anche trovare un modo per dire a mia madre
e a Narcissa che non sono intenzionata a seguire i loro consigli e far presente
a Lucius che non voglio un set di asce per omaggiare la nostra unione, e a mio
padre che non voglio che si fissi a guardare la dentatura degli altri
ospiti.
Sposarmi sta diventando stressante da morire e quasi
quasi rimpiango il giorno in cui rendemmo pubblica la notizia; non sarebbe stato
molto meglio scappare in Africa e sposarci nella savana con la sola presenza di
un indigeno, uno struzzo e una giraffa?
Sarebbe stato perfetto, avremmo mangiato carne di
antilope, frutta e foglie essiccate di qualche albero, poi ci saremmo dati alle
danza propiziatorie intorno al fuoco e avremmo concluso il matrimonio col sacro
rito dell'’unione carnale dentro la capanna dell'’amore.
Uhm… credo che dovrei far presente questo piccolo
particolare a Draco, magari prende davvero in considerazione il fatto che la
savana potrebbe ospitarci.
“Ehi mamma… Mallord mi ha detto ti amo, che
significa?”
“Gli hai dato un pugno, per caso?”
“No, prima voglio sapere cosa significa, poi magari gli
do il pugno!”
Mi schiarisco la voce e vorrei tanto che suo padre fosse
qui.
Sono quasi certo che se le dico cosa davvero significa
ti amo, andrà a pestare quel carissimo bimbo
istantaneamente.
Ne sono più che certa.
“Vedi Dana, amare qualcuno significa volerle tanto bene
e…”
“Tu e papà vi amate?”, domanda
innocentemente.
“Sì”
“Ed è perché vi amate che è nato
Chris?”
“Sì”
“Grazie mamma…mi hai chiarito molti dubbi”, e dopo
avermi scoccato un bacio sulle guance corre via, probabilmente a chiamare Aaron,
ed io non posso far altro che sentire il mio ego
ingigantirsi.
Non vedo l’ora che Draco rincasi, devo dirgli che ho
chiarito molti dubbi di Dana.
Sarà verde dall’invidia.
“Tesoro…”
Che questo meraviglioso e dolcissimo epiteto sia stato
pronunciato dal mio adoratissimo futuro marito?
Ma perché crederlo?
E’ solo mio padre con del filo interdentale in mano, in
compagnia del caro Lucius Malfoy con il suo nuovo taglio di capelli e una specie
di pugnale in mano.
Credo voglia uccidermi, e poi mio padre vorrà pulirmi i
denti con l’ausilio del filo interdentale.
Un piano perfetto.
Invece di pulire la scena del delitto dal sangue,
eliminerà la prova schiacciante che a colazione ho mangiato pane tostato con
marmellata al lampone e bevuto un bicchiere sostanzioso di succo di
zucca.
“Papà… signor Malfoy”
“Chiamami vostra altezza!”
Rimango basita e perplessa.
Credevo mi dicesse di chiamarlo papà… o magari di non
chiamarlo proprio.
Ho davvero paura di quest’uomo, e da quando so che sono
amici e vanno d’amore e d’accordo ho anche pura di mio padre e del suo
lavoro.
“Hermione?”
“Si?”
“Lucius ovviamente sta
scherzando!”
Per fortuna! Anche se mi risulta piuttosto strano che il
pericoloso Lucius Malfoy sia in grado di scherzare.
“Puoi chiamarmi… vossignoria”
Sono ufficialmente terrorizzata e credo proprio che per
interagire con lui assumerò un uomo che lo chiami come meglio
crede.
Mi immagino già la scena… io sdraiata al sole che
sorseggio della limonata in un gigantesco bicchiere pieno di ombrellini e un
uomo accanto a me che dovrà solo chiamare mio suocero quando avrò qualcosa
d’importante da dirgli.
Magari potrei assumere Gerald… e so per certo che
quell’uomo mi adorerà poiché io non fare mai esperimenti dentistici sulla sua
dentatura ormai imperfetta.
“Vossignoria?!?”
“Anche sua maestà va più che
bene!”
Ok, voglio ufficialmente sprofondare o che i simpatici
gnomi della Scozia mi portino al cospetto del ree e mi dicano di sposarlo e donargli un
erede.
“Siamo venuti a dirti che secondo Narcissa e la mamma le
tue damigelle sarebbero deliziose se si vestissero con un delizioso abitino
color zafferano”
Sì certo, e poi potremmo mescolarci tutti insieme a dar
vita ad uno squisito risotto.
“Ok, grazie per la visita… credo che terrò in conto
questo consiglio”
Mio padre mi sorride.
“Eh… uh… c’è mio figlio?”
“No, vostra maestà… il vostro erede al trono è fuori dal
vostro regno”
“Ha preso la carrozza?”
Sì, quella che prima era una simpatica zucca e che poi
la fatina ha trasformato in una grande e stupenda
carrozza.
Dovrei avvertire Draco che a mezzanotte la carrozza
tornerà ad essere una zucca ed io dovrò cucinarla per
cena.
“Sì”
“Potete ritirarvi nelle vostre stanze, io e Alan
andiamo”
Bacio mio padre e faccio l’inchino a Lucius e finalmente
rimango sola nella mia cucina dove aspetto che arrivi la
zucca.
“Mamma… ho picchiato Mallord!”
Esattamente la frase idilliaca che mi
aspettavo.
Perché Dana non può raccogliere margherite nel prato e
offrire il tè ai suoi pupazzi?
Perché deve picchiare i maschietti della sua
età?
“Tesoro, perché l’hai fatto?”
“Perché io non lo amo e lui vuole un figlio da
me…”
Inutile dire che sto facendo di tutto per non
ridere.
“E come sai che lui… uhm.. che vuole un figlio da
te?”
“Tu e papà vi amate ed è nato Chris… se lui mi ha detto
ti amo… ne ho dedotto che…”
Dana è una bambina intelligente, ma perché si perde su
queste sciocchezzuole?
Secondo me questa sua convinzione viene dai geni di
Draco… perché secondo il mio modesto parere anche lui credeva che si mettesse
incinta con un ti amo ed è per questo folle motivo che non l’ha mai detto a
nessuna delle sue numerose ragazze.
Magari crede davvero che Dana sia nata perché ha detto
ti amo alla madre e adesso è convinto che Chris è nato nello stesso
modo.
Devo chiederglielo… ho uno strano
presentimento.
“Dana… i bambini non nascono con un ti
amo…”
“Lo so! Nascono quando due persone si
spogliano”
Oh Merlino!
Dov’è Draco?
“Non è così?”
Oh Merlino, e adesso chi glielo
dice?
Questa bambina ha molta confusione in
testa.
“Ehm.. Dana, hai sentito che lo zio Blaise presto avrà
un bimbo?”
“Oh sì!”
“Fattelo spiegare da lui come nascono i bambini,
ok?”
“Ma lui qui non c’è…”
E come se lo avessi chiamato telepaticamente, ecco che
il caro Blaise appare magicamente davanti ai nostri occhi.
“Hermione, ti devo parlare!”
Sentenzia lui, ma non sa che prima di venire a
rimbambire me deve cercare di uscire vivo dalle grinfie di
Dana.
Ahahahahah!
“E’ una cosa sbrigativa?”
“Sì, perché?”
“Perché ho un matrimonio da mandare avanti e tu devi
farti una bella chiacchierata con Dana, ok?”
Dana gli sorride in una maniera che a me personalmente
fa paura, ma lui non ne sembra scalfito…anzi oggi per i suoi standard di idiozia
è piuttosto normale.
Difatti si siede normalmente al tavolo e mi prende le
mani.
Credo che poi non sia tanto normale, dovrò andare ad
aggiornare il sito: www.unzabinidasalvare.net
E far presente al mondo che il soggetto aveva avuto
circa due minuti di normalità.
Sembra voglia sposarmi… h la stessa espressione che ha
un qualsiasi uomo quando vuole sposare una donna.
Ma credo sappia che lui è sposato, che sua moglie ha
scoperto di essere incinta l’altro giorno e che io sto per sposarmi con il suo
migliore amico, no?
Ma dopotutto è di Blaise che stiamo
parlando.
“Hermione, sono in un sacco di cacca di
drago…”
Oh Morgana! Non vorrà chiedere il divorzio perché ha
paura di diventare padre, vero?
Non mi resta che deglutire e immaginare di castori nani
che si costruiscono una diga nella grande brughiera.
“Perché?”
“Il mio giornale è il meno letto”
E ci credo… cavolo è scritto malissimo! Chi diavolo
vorrebbe leggerlo?
Poi le notizie non sono nemmeno
attendibili…
“E Harry Potter non fa altro che mettermi sotto
pressione per l’acquisto… io in questo momento sono vulnerabile, Emma è incinta
e sono così felice di avere un frugoletto tutto mio che so che potrei combinare
qualche cazzata immonda…”
“Blaise… qual è il problema?”
“Vuoi diventare…”
Mia moglie?
Ahahahahah!
Sarebbe divertente se anche lui me lo
chiedesse.
Credo che rotolerei per terra senza sosta finchè non
diventerai un tuttuno con la moquet.
“…la vicepresidente della Gazzetta del Profeta? Ti
pregoooooo”
Questa è molto meglio del diventare sua
moglie!
Cavolo! Mi sta offrendo di diventare il vicepresidente
di un impero giornalistico senza eguali.
Potrei addirittura governare il
mondo.
Sarebbe… wow!
“Io? Io Hermione Jane Granger?”
“Cazzo, ma che hai capito? Io lo avevo proposto al
tavolo!”
Fa anche dell'’ironia adesso?
“Cosa le hai proposto?”
Ci voltiamo tutti e due verso il soggiorno da dove
proviene la voce di Draco.
Sono troppo felice, anche per il fatto che Dana abbia
picchiato Mallord.
Oggi è una giornata bellissima… anche se Lucius vuole
essere chiamato sua altezza.
Sarà anche pazzo, ma gli costruirò una corona di carta
pesta e lo incoronerò personalmente.
Adesso sono io che governo il
mondo.
“Di diventare la vicepresidente della Gazzetta del
Profeta!”
“Congratulazioni amore… hai accetto
spero!”
Traggo un respiro profondo e stento ancora a
crederci.
“Beh…chi tace acconsente, no?”
Blaise sorride e mi abbraccia forte tempestandomi il
viso di baci, “Oh grazie Hermione, sei la migliore… ti
adoro”
“Lasciala stare… ogni volta ho come la sensazione che tu
la voglia distruggere con le tue prese leggiadre”
“Oh Draco… quanto rompi!”
“Ehm Blaise, non so davvero come ringraziarti… e poi
oggi mi ero pure licenziata!”
“Come mai?”, mi domandano
all’unisono.
“Perché Jess è una testa di caz…”
“Mamma… allora me lo spieghi?”
Per fortuna mi sono censurata in
tempo!
“Spiegarti cosa,principessa?”
Dana gli sorride amabile e poi fa di tutto per farsi
prendere in braccio dal suo papà.
“Papà, come nascono i bambini?”
Draco suda freddo, una strana espressione gli si dipinge
sul viso e credo stia cercando un qualche modo per evitare di
rispondere.
“Ehm.., principessa, sai che ti
dico?”
Le fa segno di no con la testolina
bionda.
“Che te lo spiegherà lo zio Blaise,
contenta?”
“Insomma…”
Blaise si risente visto che dall’insomma di Dana si
sente sminuito.
E così prende Dana in braccio, “Guarda che io sono
bravissimo nello spiegare certe cose…”
La fa sedere sul tavolo, e vediamo che cerca qualcosa
per tutta la cucina.
“Ehi, dove tenete le ciambelle? E i
coltelli?”
“No Blaise, non ci siamo capiti… tu non farai nessun
gesto né parlerai con termini espliciti, intesi?”
“Altrimenti?”
“Altrimenti ti spezzo il coltello”, e credo che Draco
sia stato abbastanza chiaro.
“E allora? Come glielo spiego?”
Draco fa spallucce, “Non ne ho idea…Bye
Bye”
“Cos? Tu non puoi farmi questo… siamo amici da quando
siamo nati…”
“Oh Blaise, piantala! Spiega a mia figlia come nascono i
bambini e porta i miei più cari saluti ad Emma, ok?”
“Un giorno mi vendicherò… e sarai tu a spiegare a
Belfagor come nascono i bambini…”
Belfagor?
Nella sua casa vive Belfagor?
Però…
Non avrei mai detto che fossero già in tre a casa
Zabini… a meno che… oh cavolo!
Qui è meglio intervenire…
“Belfagor?”
“Sì Hermione, perché?”
“Chi sarebbe… Belfagor?”
“Mio figlio, ovviamente!”
Che domande stupide che faccio…
Dopotutto chi è che non chiamerebbe il proprio figlio
Belfagor?
“E se sono due gemelli… l’altro lo chiamerò
Beowulf!”
Devo assolutamente intervenire.
Non voglio che vengano fuori Belfagor e Beowulf Zabini!
Non lo permetterò.
“Beowulf?”
“Sì, l’altro giorno mentre aspettavamo il nostro turno
al San Mungo, mi sono ritrovato a leggere il poema epico del Beowulf e ne sono
rimasto affascinato”
“Blaise, stanno giusto dando il film al cinema, che ne
dici di andare a vederlo?”, propongo.
Magari si renderà conto che chiamare un figlio Beowulf
sia una tragedia.
“Adesso?”
Guardo Draco supplichevole, so che è stanco ma è per
salvare la vita di un innocente.
“Sì, tu vai a chiamare Emma… io lo dirò a Pansy e
Lud!”
Forse ce la faccio. Forse riuscirò ad impedire questo
scempio.
Ma poi Emma non dice nulla?
Non potrebbe ribellarsi?
***
Eccoci al cinema.
E’ stata un’impresa convincere Pansy, ma alla fine ce
l’abbiamo fatta.
Tra di loro solo io ed Emma siamo due assidue
frequentatrici del cinema.
Per convincere Pansy ho dovuto prometterle che andremo
insieme a fare shopping per un giorno intero e ci rifugeremo in un centro
estetico.
Credo che la mia salute mentale verrà assuefatta dalla
ceretta e da cremine varie.
“Beo che?”
“Beowulf, Lud”
“E che sarebbe?”
“E’ un film che narra la leggenda di questo grande
condottiero, che per l’appunto si chiamava Beowulf!”
Ci troviamo davanti la locandina.
“E sarebbe questo slavato?”
“Sì, Pansy… è proprio lui!”
“Non mi piace!”
BASTAAAAAAAAAAA!
***
Finalmente il film è finito.
Non ce la facevo davvero più.
Andare al cinema con Blaise e Pansy diventa una tragedia
di dimensioni epiche, tanto per rimanere in tema.
“Era…era la maledizione
dell'’impotenza?”
“A quanto pare…”
Blaise è praticamente a terra, non credevo che gli
avrebbe fatto questo effetto.
“Io non chiamerò mai… MAI mio figlio
Beowulf!”
Sia lodato il cielo, e Beowulf!
***
Casa dolce casa.
Non vedo l’ora di andare a
dormire.
Ma prima ho una domanda da fare a Draco, intento a
sbottonarsi la camicia.
“Draco, ma quando eri un ragazzino idiota… credevi che
le ragazze si mettessero incinta con un ti amo?”
Draco si volta accigliato verso di
me.
“Ti amo”
Rimango perplessa e lui mi dà un bacio lieve sulle
labbra.
“Lo credo ancora”, mi dice beffardo mettendosi sotto le
coperte.
“Idiota”
Ho la mano in cancrena visto che volevo finire di
scriverlo oggi!
Uffa, vi faccio aspettare sempre troppo…
Sono una schifezza immonda!
Se Hermione non si prostra al cospetto di Jess per
chiederle scusa… beh… lo faccio io!
Potete perdonarmi?
Scusate se non posso ringraziarvi singolarmente, ma devo
andare a prepararmi!
Ho il tempo contato!
Ringrazio da morire: mhcm, lunachan62, lenu88,
MissMalfoy1, redRon, Giunone, cipychan87, AuraD.
Ovviamente ieri sono andata a vedere il Beowulf, ecco
perché questa sparata colossale da parte di BlaiseJ
Spero mi farete sapere cosa ne pensate di questo
capitolo.
Kisses
|
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Capitolo 48 *** Che Bambi sia con noi! ***
bambi
Una fresca, sana, piacevole doccia rinfrescante ci
voleva per risvegliare i miei sensi assopiti.
Ci voleva davvero.
Credo che ogni donna ami fare la
doccia…
“Devi davvero andare alla sede della Gazzetta del
Profeta?”
Nella doccia c’era anche lui.
Amo la doccia.
“Vorrei vedere un po’ la
situazione…”
Esce dalla doccia come Narcissa l’ha fatto e afferra il
suo adorato accappatoio color grigio perla e lo indossa con un savoir faire che
solo lui possiede.
Lo invidio! Grrr!
“Non se ne sei stata messa al corrente… ma domani ci
sposiamo!”
Ed io avrei dovuto e potuto dimenticare questo
piccolo e insignificante particolare?
Credevo che domani avrei dovuto portare Chris e Dana
allo Zoo, accompagnare Emma dalla dottoressa Apple, perché malauguratamente
Blaise vuole ripercorrere le tappe che abbiamo percorso io e Draco e quindi nel
suo cervello bacato crede che quella psicotica sia la cosa migliore per la
nascita del pargolo che fortunatamente non avrà la sfortuna di chiamarsi né
Belfagor né Beowulf, ma questo grazie alla prontezza e l’arguzia della zia
Hermione, perché altrimenti quel nome sarebbe stato il suo biglietto da visita…
e sono quasi certa che nessuno lo avrebbe invitato!
“Oh Draco, è domani? Cavolo! Me ne sono dimenticata! Non
ho più scelto l’abito da sposa… e nemmeno le scarpe! E forse nemmeno le
damigelle!”
“Oh beh… fa niente… per me potresti anche venire in
jeans… non m’importa dell'’abito e nemmeno delle damigelle e delle scarpe… se
preferisci va bene anche scalza!”
Merlino! Quanto lo amo!
Ma dove avrei potuto trovare un altro uomo
così?
Magari sono così tutti i figli di una coppia di sadici
individui!
Narcissa e Lucius hanno fatto un capolavoro e non so
nemmeno se ne sono stati messi al corrente!
So che Lucius porta rancore per i capelli, ormai
perduti, e che sta rompendo in maniera cosmica perché nessuno ammirerà più la
sua bella chioma, ma questi sono problemi suoi e non vedo perché debba venirmelo
a dire ogni giorno, visto che non sono stata io a distruggere i suoi adorati
peli biondi della testa!
“A cosa stai pensando?”
“A quanto ti amo…”
Non potevo di certo dire ai capelli di tuo padre,
no?
Che poi, principalmente, il discorso dei capelli è nato
dalle mie elucubrazioni su quanto lo amo, quindi sono in perfetta linea diretta
con ciò che ho risposto.
Non ho mentito. Lo amo, e detesto Lucius e i suoi
dannati capelli del flauto di Pan!
“Ti amo, anch’io… ma che ne diresti di non presentarti
in quel luogo, oggi?”, mi sussurra malizioso, mentre avverto la sua bocca
scendere lungo il collo, e far sì che le sue mani mi liberino nuovamente
dall’accappatoio.
E adesso come faccio a ribattere che per le sorti del
mondo sarebbe molto meglio andare a sistemare le cose in quel luogo chiamato
sede centrale della Gazzetta del Profeta?
“Draco…”
Sì, ci vuole polso,
determinazione…
“Sì?”
E’ troppo impegnato per guardarmi negli
occhi?
“Io…”
“Sì?”
Oh Merlino…
Oh…
Uh…
Mmm…
Ah…
“Oh… al diavolo!”
***
Mandato ufficialmente Blaise Zabini a quel
paese.
Ma come avrei potuto resistere?
Pecco di lussuria… ma che ci posso
fare?
E’ inutile stare qua a farsi queste seghe mentali…
insomma, non è per nulla costruttivo.
“Dove stai andando?”
“Ho una voglia matta di giocare con
Chris”
Mi avvolgo nel lenzuolo e lo osservo mentre indossa i
pantaloni.
“Sensi di colpa?”
“Un po’… sono stato fuori quasi tutto il mese, e mi
sento in colpa un po’ con tutta la famiglia! Con te credo di essermi fatto
perdonare a sufficienza…”
Altro che…
“Con Dana ci sto lavorando e anche se Chris non sa
neppure chi sono… beh, devo farmi perdonare anche da lui. Devo iniziare a
rimbambirlo di Quidditch”
Ovviamente!
Perché farlo diventare un ragazzo colto che potrebbe
attirare anche perché sa mettere una frase di senso compiuto in
piedi?
E’ assurdo il sol fatto che io me lo stia
chiedendo.
Meglio che Christopher Shane Malfoy sia un troglodita
che viva per una scopa e una stupida pallina con le ali e che non sappia parlare
se non attraverso mugugni.
“Tu pensi che la cultura sia importante,
vero?”
“Beh sì…certo, ma voglio anche che porti Serpeverde alla
vittoria!”
“Cosa ti fa pensare che finirà a
Serpeverde?”
“Beh… tutti i Malfoy sono finiti a Serpeverde, e visto
che Chris è un Malfoy…”
“E’ anche un Granger”
“Sì, ma sarà…”
“Oh cielo! Non ti basta sapere che Dana vivrà per sette
anni in un sotterraneo? Vuoi che anche Chris faccia la stessa
fine?”
Lo vedo scuotere la testa e sedersi sul
letto.
“Hermione, Serpeverde è cambiata… non è più quella che
sforna servi del Signore Oscuro… il tuo ex marito l’ha ridotto in poltiglia e
per questo gliene sarà sempre grato”, stringe le mie mani nelle sue e so che lo
fa perché vuole rassicurarmi, perché in fondo neanche lui è tanto convinto della
nuova vita che conducono quelli che escono da Serpeverde.
Insomma… Harry avrà pure ridotto a pozzanghera quel
malato mentale di un Voldemort, ma chi mi dice che Serpeverde è sicura?
Chi?
“Scusami… il cellulare”
E sul più bello, quando stiamo cercando di parlare di
qualcosa di serio, come per esempio il futuro malvagio dei nostri figli… cosa fa
il suo cellulare? Vibra!
“Ehi… no, non verrà! Eh? Oh…credo siano affari nostri,
no? Non dovrei vederla per l’intera giornata? Tu sei totalmente ammattito… No…
no, non credo a quelle stronzate!
Blaise, non rompere… so che mi verrai a rapire insieme a
Lud e Gary per l’addio al celibato… Ops, era una sorpresa che non avrei dovuto
sapere? Beh… sì, dovresti fare più attenzione quando parli nel sonno, sai? Sì,
Blaise… tu fai discorsi interessanti nel sonno! Invado la tua privacy? Starai
scherzando spero…
No, non ho letto il giornale stamane… Senti, devo andare
a giocare con Chris! No, per Morgana, non verrà anche lui all’addio al celibato!
No, basta!”
Si volta verso di me e mi porge il cellulare dicendomi:
“Parlaci tu”, non ho neanche il tempo di ribattere che sbatte la porta e a
grandi falcate raggiunge la stanza di Chris, io invece mi ritrovo ad ascoltare
quell’invasato che mi parla del cioccolato al limone.
“Blaise… non sono Draco!No, non vogliamo profilattici al
cocco!”
***
Mi sono vestita di tutto punto.
So per certo che quelle pazze di Pansy ed Emma i abbiano
preparato la festa di addio al nubilato, e conoscendo il temperamento passionale
di Pansy credo che questa serata la ricorderò per tutta la
vita.
Draco è da ore che non si vede in giro, e non credo stia
ancora rimbambendo il piccolo di chiacchiere sul Quidditch, credo che ad un
tratto l’argomento diventi ripetitivo.
E infatti, non poteva essere
altrimenti.
Stanno dormendo tutti e due.
E sono così belli.
Ho la mente vuota, priva di aggettivi che potrei dare
alla scena, ma non credo ne esisterebbe uno che potesse dare il senso che sto
provando in questo istante nel guardare padre e figlio che dormono
beatamente.
So solo che è una sensazione stupenda, che forse
scavalca la stessa condizione di stupendo.
E’…è…è
E’ qualche idiota che sta bussando alla
porta.
***
Avrei di gran lunga preferito che fosse
Lucius.
O magari Calì Patil… Blaise vestito da
donna.
Tutti, ma non lui.
Ronald Bilius Weasley.
“Ehi”
“Ronald!”
Non mi aspettavo davvero di aprire la porta e trovarmi
davanti la più famosa zazzera rossa dell'’intero mondo
magico.
Non poteva essere il cugino di Voldemort?
Beowulf in cerca di Grendel?
No, doveva essere lui, e devo aggiungere che ha anche
avuto un tempismo perfetto.
Domani mi sposo, lui è anche stato invitato insieme alla
madre di suo figlio, e lui viene a rompere giusto il giorno prima, per
convincermi, (ne sono sicura), a prendere in considerazione le mie priorità e
che sarebbe meglio prendere Chris e tornare con Harry.
Sono pronta per prendere a pugni anche
lui.
Nulla mi farà desistere.
“Posso… posso entrare?”
“Certo, accomodati sul divano. Posso offrirti
qualcosa?”
Sii sempre gentile, così quando sferrerai il pugno sarà
ancora più soddisfacente.
Un piccolo consiglio che mi sono sempre data, ed oggi,
per la prima volta, potrò metterlo in atto.
Dovrei cambiare il tema della festa dell'’addio al
nubilato.
Devo avvertire Pansy…
“Un bicchiere d’acqua”
***
“Congratulazioni per te e Giselle, ho saputo del
piccolo…”
“Oh grazie”
Noto che si tormenta le mani.
E’, ovviamente, nervoso.
Lui sa che non mi ferma niente nel dare
pugni.
Era presente quel giorno del terzo
anno…
“Eh… Hermione?”
“Uh?”
“Congratulazioni!”, sorrido e lui procede, sono convinta
che sta per arrivare al dunque, “Domani, diventerai la signora Malfoy
e…”
Vai Hermione, tieniti pronta.
Oh Merlino, mi sento qualcosa che si muove nello
stomaco, non mi sento più tanto sicura.
Lui è sempre Ron.
Il mio migliore amico, o almeno un tempo lo
era…
“… e sai Hermione? Sono felice per
te!”
Cos? COSA?
No, no, no, no!
Io mi sono, SICURAMENTE, persa qualcosa, e il non sapere
quale passaggio della mia vita mi sono persa, mi manda al
manicomio.
Io ero, ASSOLUTAMENTE, convinta, che Ronald Bilius
Weasley, mi avrebbe detto che Draco era uno stronzo Mangiamorte che stava
cercando di diventare il nuovo signore oscuro e che aveva in mente di
conquistare il pianeta, e che stavolta solo Goku e Vegeta sarebbero riusciti a risollevare
le sorti del pianeta Terra.
Niente Harry e la sua bacchetta.
Solo Goku, Vegeta, le sfere del drago e la loro forza
disumana.
Penso anch’io che dovrei smettere di sniffare
borotalco!
“Non sono sicura di aver capito
bene.”
“Sono felice per te e Malfoy”
Uhm…
“Hai per caso… così, ehm… perso la
memoria?”
Meglio essere sempre messi al corrente di un possibile
trauma cranica e la perdita di una parte della memoria.
“Perché dovrei aver perso la
memoria?”
Uhm… forse perchè l’ultima volta hai picchiato Blaise
credendo che io ci facessi del buon sesso… però questa è solo
un’ipotesi.
“Odi Draco, e questa tua felicità mi
sembra…strana”
Lui mi sorride.
Il trauma è stato davvero intenso.
“Hai ragione e sapevo anche che mi avresti preso per
pazzo visto che ho cambiato idea su Malfoy… ma sai, le persone cambiano e come
sono cambiato io, credo che anche lui sia cambiato e che insieme formiate una
bellissima coppia… sono davvero felice per voi!”
Sono troppo intontita per dire
qualcosa.
Non avrei niente da dire, dopotutto… Ron è
rinsavito.
Mi abbracci e mi tiene stretta e sono davvero felice di
questo abbraccio.
Ne avevo davvero bisogno, e so che con Harry non c’è più
nulla da fare, ma Ron è Ron.
Ha tentato di baciarmi, abbiamo creduto di essere
innamorati, abbiamo litigato senza sosta per anni, mi ha sostenuta, mia ha
voluto bene e…
“Grazie Ron, significa molto per
me”
“Lenticchia??!!?”
Ci sciogliamo dall’abbraccio e Draco è sulle scale con
in Chris in braccio.
Si starà facendo mille domande sul perché lui è qui, ma
so che capirà e so anche che non smetterà mai di chiamarlo Lenticchia, ma magari
anche Ron non smetterà mai di chiamarlo Furetto.
“Furetto”
“Come mai da queste parti?”
“Dovevo necessariamente dire a Hermione che sono felice
che diventi la signora Malfoy”
La bocca di Draco è storta in una smorfia piuttosto
discutibile, stava anche facendo cadere Chris e credo che lo avrei ucciso se non
avesse avuto prontezza di riflessi.
“Tu… felice?”
“So che è difficile da credere… ma è
così”
“Oh beh, non sarò di certo io che contesterò la tua
gioia… e adesso scusatemi, ma un gufo è appena planato sul
davanzale”
Non è stato il re della cortesia, ma deve carburare la
notizia.
Intanto Chris, tra le mie braccia, ci rallegra con i
suoi strani rumori e le sue simpatiche mossette
dolcissime.
“E quindi, lui… è, è vostro
figlio?”
Sorrido amabilmente giocando con la manina di
Chris.
“Sì, ti presento Chris”
“Ciao Chris”
***
Chris ha appena finito la sua cena, ed io sono ancora un
po’ sconvolta dalla visita di Ronald.
Ha giocato col bimbo e poi abbiamo parlato un altro po’,
finchè non è dovuto andar via.
Ciò che provo è una felicità strana, perché se prima mi
ero rassegnata ad aver perso entrambi i miei migliori amici, adesso che ne
ho…diciamo, “ritrovato”, uno mi sembra strano. E’ sempre stato un trio, mai un
duo.
“Stupendo!”
“Cosa… è stupendo?”
“Pauline ha detto che verrà al matrimonio… dapprima la
sua partecipazione era incerta per via di un congresso con i più grandi
esponenti del mondo magico… ma ha fatto di tutto per venire, non è
fantastico?”
E’ esaltato! Io NO!
Doveva giusto liberarsi da quel benedetto
congresso?
Non poteva farmi un regalo non
venendo?
Odio la Francia, odio i francesi, odio
Pauline la plus belle du monde.
“Favoloso!”
“Non mi sembri convinta.”
“Forse perché non lo sono…”
“C’è forse qualcosa che non va?”
“Scusami, è che non riesco a essere eccitata per
Pauline, io non la conosco, e dall’enfasi con cui mi hai dato la notizia…beh,
sembra quasi che tra voi ci sia qualcosa”
Ho vuotato il sacco, anche se forse sarei stata molto
più diretta.
Solo che se lo fossi stata, magari esordendo con: Tu
ti scopi quella stronza francese, vero?
Avrei sicuramente perso credibilità, e domani, invece di
sposarmi sarei stata portata al San Mungo per cercare di disintossicarmi dalla
droga che non uso.
“Profonda stima. Davvero. E’ una donna sensazionale,
credimi”
“Io ti credo, ma credimi tu quando ti dico che non è
esattamente la frase che si aspetta di sentire la tua futura moglie il giorno
prima delle nozze”
Cosa fa lui?
Sorride e poi… mi… mi abbraccia.
(?)
“Domani la conoscerai e ne
rimarrai…”
“DRACOOOOOOOO!”
Sono saltata letteralmente in
aria.
Ho fatto un balzo.
Forse ho volato.
“Sei pronto per la festa d’addio al
celibato?”
Ecco che dal nulla sono sbucati Blaise, Lud e Gary con
delle corde.
“Sarà la solita serata che trascorreremo a guardare un
film porno?”
Blaise scuote la testa, “No mio caro…sarà molto più
intensa!”
Draco si volta verso me, “Devi sapere, che per la mia
festa d’addio al celibato di anni fa, l’idiota qui presente mi portò a vedere un
film che lui credeva essere un porno… alla fine era solo un cartone
animato!”
“Ok ok ok! Non c’è bisogno i rivangare il passato,
no?”
“Sì, se mi hai fatto trascorrere l’ultima notte da
scapolo a piangere per un cervo”
Un cervo? Non staranno mica parlando
di…
“Bambi?”
Blaise mi guarda incerto.
“Sì, l’hai visto anche tu?”
Chi non l’ha visto?
Insomma, è un’icona.
“Oh sì”
Blaise si inginocchia e mi prende le mani, “Oh cielo! Ho
pianto come un disperato quando muore sua madre!”
Ovviamente, Draco, Lud e Gary scuotono la testa e
decidono di iniziare a darci dentro con le nostre scorte di
Scotch.
Maschi insensibili, almeno Blaise su questo punto si
salva.
“Non lo dire a me, sono stata male per tutta la
sera!”
“Per Merlino Blaise, era uno stupido
cervo!”
“Lud, sei uno schifoso insensibile. Non so davvero come
Pansy abbia potuto sposarti!”
“Chi? Cosa?”
Ecco che sono arrivate Emma e Pansy per portare me alla
mia festa di addio al nubilato.
“Pansy, come hai fatto a sposare quest’uomo? Lui non ha pianto per
Bambi!”
“Oh beh… nemmeno io!”
“AAAAAHHHHHHH!”
Alzi la mano chi ha pianto per
Bambi!
Io ammetto di piangere come un rubinetto aperto per
Dumbo e la scena con la sua mamma.
Bambi non fa miracoli…almeno con me.
Sono insensibile come Lud e Pansy!
E stavolta non vi ho fatto attendere un
mese.
Sono stata brava?
Lunachan62: Visto che i miei aggiornamenti ritardatari
sono bene accolti…spero che per questo sia lo stessoJ
E per Blaise e Lucius, magari al matrimonio avranno un
interessante conversazione… chissà!
Gypsy_rose90: Iniziare un commento con un versetto da
Divina Commedia…mi lusinga!
Spero comunque che tu non sia morta, infatti per non
averti sulla coscienza ho aggiornato alla velocità della luce… o almeno c’ho
provato!
redRon: Mamma mia, quant’è che non ci vediamo! Mi
manchi! Le manie di grandezza di Lucius le ho prese proprio dal grande Principe
dei Sayan! Cioè…quel poveretto adesso ha il caschetto alla Leonardo di Caprio…
non so se mi spiego XD
E come hai potuto non guardare il
Beowulf?
Dovresti ardere all’infernoJ
MissMalfoy1: Aggiornato presto e anche saluti singoli!
Sono davvero brava!
Per quanto riguarda Blaise, beh… lui è
intelligentissimo… e soprattutto perché molte sparate che faccio dire a lui…
beh, le ho io davvero!
So, che non dovrai vantarmi… ma Blaise… è
Blaise!
E il suo bimbo sarà stupendo! J
Sensation: Ma grazie! E guarda che il Beowulf è un gran
bel film anche se non gli si vede mai il famoso PATACCHIO! Aspettavo solo quello
(?) e non s’è visto! Grrr!
Cipychan87: La storia è bella, ma io sono sopravvissuta
a sto film solo perché ho riso come una pazza drogata con la mia amica… ci sono
certe scene che… ihihih!
Grazie mille per il sostegno, ma stavolta sono stata
davvero mitica!XDXD
Mhcm: Spero tu non stia ancora ridendo dal capitolo
scorso, e spero anche che questo capitolo ti abbia divertita come gli
altri!
Lenu88: Ti ho stupita con la mia celerità?
Sostengo anch’io che Hermione governerà il mondo e che
diventeranno tutti suoi schiavi e che Goku e Vegeta non potranno farci niente
XD
Per il trauma che quei due vogliono infliggere alla loro
pargola… beh, poverini… dopo lo stare a stretto contatto con quel matto, si sono
ammattiti pure loroXD
E dopo avervi ripetuto che sono stata brava per la
celerità con la quale ho postato, vi saluto!
Alla prossima.
Kisses
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Capitolo 49 *** Oggi mi sposo! ***
arancio
Dedico questo capitolo
a:
gipsy_rose90 che vuole
sposarmi! Tesoro sono pronta per Las Vegas!
marygenoana che manca di
rado una recensione ed io l’adoro!
lenu88 che mi segue con
costanza ed ha imparato a sniffare il borotalco XD!
mhcm che troppo esaurita
per via della tesi si lascia coinvolgere dalla mia storia!
redRon semplicemente
perché è lei!
Lunachan62 che mi
accompagna da tempo immemorabile e non potrei continuare senza una sua
recensione!
Missmalfoy1 che come me
piange come un rubinetto aperto per Dumbo e non per quel coso di
Bambi!
Roby94 che ha avuto il
coraggio di leggere 48 capitoli e per fortuna le è piaciuta
XD!
Sensation che come me
avrebbe voluto vedere il PATACCHIO del Beowulf e che il 23 parte… questo
capitolo è stato postato per te… altrimenti chissà quando avrei postato
XD!
Vi
adoro!
“Harry Potter, vuoi tu prendere Hermione Granger come
tua legittima sposa per amarla, rispettarla, onorarla finchè morte non vi
separi?”
“Sì, lo voglio”
“E tu Hermione, vuoi prendere Harry Potter come tuo
legittimo sposo per amarlo, onorarlo, rispettarlo finchè morte non vi
separi?”
“Sì, lo voglio”
“Ne è sicura?”
“Beh sì”
“Sicura sicura?”
“Perché me lo chiede?”
“Beh… perché se non accetta le regaliamo una batteria di
pentole in acciaio inox, una mountain-bike, un viaggio nell’isola che non c’è e
una lavastoviglie placcata in oro, che ne dice?”
“Beh…l’offerta è allettante… beh
accetto!”
“Signor Harry Potter è stato un piacere conoscerla… e
adesso può benissimo andare a quel paese! Si diverta!”
“Waaaaaaaaaaaaaaaaaa! Ma ci
pensi?”
L’unica cosa che mi viene in mente assomiglia vagamente
ad un modo per sopprimere Pansy e occultarne il cadavere dopo averlo cotto al
micronde del mio vicino di casa dalle origine polinesiane e sposato con un
canguro del Lussemburgo.
Diamine, stavo sognando di una specie di celebrante che
mi offriva un sacco di cose se non convolavo a nozze con Harry, e Pansy mi
piomba di sopra facendomi venire una specie di infarto.
Sono troppo giovane per morire, e poi non sarebbe bello
farlo giusto il giorno del mio matrimonio.
E cavolo… oggi mi sposo. Wow!
“Pansy…”
“Sì?”, mi urla nell’orecchio
sovraeccitata.
“Calmati!”
Non è un bene che la testimone di nozze dello sposo
sfoggi un’aria che potrebbe essere manifestata solo da un ragazzo che si è
appena fatto la sua prima canna.
“Oh tesoro! E’ un giorno memorabile! Ti stai per sposare
con Draco, Draco, ma ci pensi?”
“Draco… uhm sì, il padre di mio figlio con cui convivo
da più di un anno!”
E’ più esaltata di me che incarno la sposa, e non oso
immaginare come sarà esaltato Blaise.
###
Ore 8:30. Casa Zabini. Camera da
letto.
“Draco, oggi ti
sposiiiiiiiiii!!!!”
“S’, e sarei molto più contento se la smettessi di
saltarmi intorno cospargendo il pavimento su cui cammino di petali di
rosa!”
“Ma oggi ti sposi!”
“Blaise”
“Sì?”
“Calmati!”
###
“Dov’è il bouquet?”
Sento che il suo tono di voce rasenta l’isterismo, ma
non mi preoccupo più di tanto.
E’ di Pansy che stiamo parlando…
Non c’è mai bisogno di preoccuparsi
realmente.
“Doveva andare a ritirarlo Emma, credo che sia già
uscita di casa!”
Improvvisamente mi sento artigliare le spalle ed è lei
che adesso mi sta penetrando con sguardo ferocemente
feroce.
Da paura.
“Come fai ad essere così calma?”
Non sono per niente calma.
Sto solo fingendo perché ho una paura
matta.
Ho paura, troppa paura, ma in qualche modo devo
mascherare i miei stati d’animo.
Devo essere forte, anche se sono così felice e
spaventata allo stesso tempo che l’unica cosa che vorrei fare è scoppiare in
lacrime.
“Non lo so! Forse è stata la festa meravigliosa che mi
avete organizzato ieri!”
Pansy saltella elettrizzata.
E’ un buon segno e lo catalogherò come tale, anche
perché la mente è mia, i pensieri sono miei e decido io se catalogare o
no!
Sono la dea indiscussa della mia testa.
Io detengo il potere.
Io posso…
“Hermione, invece di pensare al potere che eserciti
sulla tua mente, sarebbe meglio se andassi a fare la doccia, che ne
dici?”
“Come? Scusa?”
Come fa lei a sapere dei miei mirabolanti piani su come
catalogare i miei pensieri?
E’ un’abile legiliemens?
No, non credo! Me lo avrebbe detto lei o Draco, e anche
se tutti e due riescono a parlare attraverso quell’ormai speciale codice stilato
quando stavano insieme… c’è sempre Blaise che in quanto a segreti… beh, non è
che li sappia mantenere!
“Vai a fare la doccia!”
Ok, sono paranoica! Anche il giorno delle mie nozze con
il mio principe.
Che caso perso!
***
“Se tu stessi ferma, magari potrei allacciare come di
deve questo benedetto corpetto di raso. Potresti evitare di
contorcerti?”
“Pansy, come diamine faccio? Mi manca il respiro! Vuoi
che riesca a dire sì lo voglio?”
“Certo”
“E allora evita di farmi esplodere i
polmoni!”
Ogni volta che ci sono laccetti che entrano
prepotentemente nella mia giovane vita, ecco che arriva Pansy e inizia a
stringere come una pazza… sembra quasi che il suo unico vero intento sia quello
di farmi fuori.
“Ok, scusa!”
Si è come… rabbuiata?
Sì credo di sì!
Meglio darle un buffetto!
“Sei matta?”
“Ti voglio bene, Pansy”
Sorride. Sta sorridendo, ma sta anche facendo di tutto
per nasconderlo.
“Ok, sei matta!”
Mi volto verso di lei, e lascio che praticamente il
corpetto mi cada a mezzo busto.
Per fortuna c’è sotto la lingerie! Cosa potrebbe pensare
il mio vicino di casa?
Sì, il fantomatico vicino di casa, (che non ho mai
visto), è sempre nei miei pensieri.
Forse Draco dovrebbe esserne
geloso!
“Non sei una brava serpe… non riesci a mascherare le
emozioni!”
“Cosa stai blaterando, cara?”
“Sorridevi!”
“E allora?”
“Oh andiamo, Pansy! Non lo vado a dire a Draco se anche
tu mi vuoi bene!”, sorrido e sorride anche lei.
Poi mi stringe in un forte abbraccio che non mi sarei
mai aspettata.
La nostra amicizia è strana, e forse lo è proprio perché
è nata in modo strano, ma so che lei è la mia prima vera
amica.
E’ unica, speciale, ironica, malata di sesso… ma so per
certo che non ne potrei fare a meno.
Le voglio davvero bene, anche se con i laccetti non ci
sa davvero fare!
“Ti voglio bene anch’io, sciocca ragazzina
petulante!”
La adoro! Anche per questo!
E non vorrei dirlo, ma con estrema nonchalance si è
appena asciugata una lacrimuccia.
“E’ qui la sposa?”
Nel manuale: Il
giorno del matrimonio perfetto, (manuale che tra le altre cose ho inventato
io come quella specie di manuale sulla ragazza misteriosa), ritiene che i
genitori non dovrebbero essere presenti, e se proprio devono esserci devo
limitarsi a stare in silenzio.
Sarebbero ben accetti come statue di
sale.
“Mamma, Narcissa”, mi vengono incontro e mia madre mi
stritola mentre Narcissa si limita al bacio sulla guancia.
Ha fatto progressi la donna…
“Il corpetto non va messo così…”
Geniale! Non ci sarei mai arrivata senza la fulgida
rivelazione di mia madre!
E dire che sarebbe molto più comodo uscire conciate
così, e soprattutto uscire magari per fare la spesa o accompagnare il cane a
fare i proprio bisogni in abito da sposa, con damigelle al seguito e on il
particolare del corpetto non allacciato ma lasciato scivolare sul busto cosicché
si veda la lingerie in pizzo bianco per la prima notte di nozze, quando lo
sposo, in astinenza da sesso da due lunghi giorni, non ti guarderà neppure in
faccia e strapperà quel vestito che avresti tanto voluto tramandare a tua figlia
e che avresti voluto fosse tramandato a tua nipote e poi magari alla tua
pronipote e poi magari usato come straccio per spolverare la televisione del
salotto di tanto in tanto!
“Grazie mamma, se non ci fossi
tu…”
Mia madre mi sorride gioiosa e inizia ad armeggiare con
i laccetti mentre Pansy conversa di non so bene cosa con la mia dolce
suocera.
“Un giorno farai la stessa cosa con
Dana…”
Merlino! Mi farò prendere per idiota da
lei?
Spero vivamente di no! Sarebbe come vivere una sorta di
incubo!
“Draco?Avete notizie?”, domanda
Narcissa.
“L’ho sentito un’oretta fa!”
“Oh bene!”
Ovviamente al telefono l’ha sentito Pansy.
Blaise crede che anche sentire la voce porti sfortuna, e
non so davvero dove abbia potuto leggere o sentire una boiata simile, vabbè che
poi è di Blaise che stiamo parlando.
Forse farà mettere il velo a Draco, non riuscendo a
distinguere più nulla.
“L’addio al celibato è andato bene, e Blaise gli stava
lucidando le scarpe…”
###
Ore 9,05 Casa
Zabini –Camera da letto-
“Draco, tutto bene?”
“Oh sì, perché?”
“Perché stai fumando, e tu non
fumi!”
“Ma che dici, Lud! Io fumo da… da… non ti ricordi quanto
fumavo ad Hogwarts?”
“Draco?”
“Sì?”
“Io non venivo ad Hogwarts!”
“Oh già!”
###
“Scusate il ritardo, ma ho avuto problemi con il
bouquet!”
Mi volto in stile furia, perché nulla, OGGI, deve andare
storto! NULLA!
“Che genere di problemi, cara?”
“Invece di prendere il tuo bouquet avevo preso un mazzo
di crisantemi!”
Ok, la perdono!
Sono cose che possono accadere a tutti… beh, in verità
solo a lei, ma visto che è di lei che stiamo parlando farò una sorta di
eccezione.
Brava Emma che è riuscita a distinguere un bouquet da un
mazzo di crisantemi!
“Hermione”
“Sì?”
“Sei un incanto!”
Merlino! Non mi sono neppure resa conto di essere ormai
pronta a varcare la navata che mi condurrà dal mio
principe!
“Mamma…oh! Sei meravigliosa!”
Il parere che più aspettavo, quello della mia bellissima
bambina!
“Grazie tesoro”
“Papà sverrà”
Pansy le accarezza la testolina, “Sai Dana? Lo credo
anch’io!”
Quanto le adoro!
Non posso quantificarlo! Non si
può!
“Dov’è papà?”
“Sta litigando con Lucius”
“Cosa?”
“Oh sì, tutti e due vogliono accompagnarti
all’altare!”
No, mi rifiuto di crederci! E’ una cosa del tutto
inverosimile, perché Lucius non vuole accompagnarmi all’altare, più che altro
credo voglia farmi credere ciò per poi cambiare traiettoria e farmi finire in un
campo sperduto, magari un cimitero abbandonato dal 1749, dove vuole pugnalarmi
strappandomi il cuore dal petto e consegnarlo alla mia
matrigna.
Ok, non so davvero cosa possa entrarci il cacciatore di
Biancaneve nel giorno del mio matrimonio!
Ho urgente bisogno di un bicchierino di
Scotch!
***
“Lucius, il padre sono io, è un mio
diritto!”
“Alan, sono un Malfoy, devo farlo
io!”
“Ma tu sei il padre dello sposo, potresti accompagnare
Draco all’altare!”
Ottima entrata in chiesa!
Dove nella storia si è visto che il padre accompagnasse
lo sposo all’altare mentre magari c’era già la sposa ad
aspettarlo?
“Ma Draco è lo sposo, e non mi ha dato questa
soddisfazione!”
“Lucius, Hermione è mia figlia, spetta a
me!”
Vuoi forse dirmi che io non gioirò mai di questa
gioia?”
Questa mi suona strana!
Credo proprio che stanno per arriverà combattersi con le
loro armi, ovvero Lucius con il suo set di accette e mio padre con del filo
interdentale e uno spazzolino.
Chi avrà la meglio?
Porca Morgana! Loro non possono farmi questo giusto il
giorno del mio matrimonio.
Il giorno in cui entrerò a far parte, ufficialmente,
della famiglia Malfoy e quest’uomo psicotico rassomigliante Leonardo di Caprio
in Titanic, non sarà più un povero pazzo psicolabile ma sarà mio
padre!
Oh Signore, ho urgente bisogno di quel bicchierino di
Scotch… uhm… forse sarebbe meglio l’intera bottiglia!
“PANSYYYYYYYYYYYYY!”
Lei è l’unica che può capirmi e che si può fare un
goccetto con me. La sposa.
***
Questo non sembra il salotto di casa Malfoy, sembra più
la succursale della Testa di Porco.
La sposa, la mia testimone di nozze, quella di Draco,
mia madre e mia suocera, comodamente sedute sul divano e sulle poltrone, a
tracannare un po’ di Scotch.
Io ero tesa come una corda di violino, loro credo che
stiano bevendo per solidarietà femminile… o forse solo per disperazione visto
che Lucius e mio padre stanno ancora litigando su chi mi accompagnerà
all’altare… e già mi sta venendo una gran voglia di farmi accompagnare dal
vicino a cui ancora non riesco a dare un volto, visto che non l’ho mai
incontrato!
Triste destino…
“Cosa intendi fare con qui due?”
“Non lo so, Emma”
“Uhm… dovresti trovare una
soluzione!”
Ma sì certo, perché non c’ho pensato
prima?
Ah sì, forse perché la voglia di Scotch era troppo
forte!
Con l’ingombrante vestito mi dirigo verso i due quando
suonano alla porta: sarà mica lo sposo che mi reclama?
Apro la porta e una simpatica donna magrissima, con viso
scavatissimo, capelli quasi interamente grigi e con uno sguardo davvero
simpatico mi sorride felice.
“Buongiorno”, mi affretto a dire.
“Buongiorno! Lei deve essere la
sposa…”
No, cosa glielo fa pensare?
Potrei essere anche un avvocato con questo vestito!
“E lei chi sarebbe?”
“Piacere, io sono Pauline”
###
Ore 10,00
–Sterminato parco di Malfoy Manor, gazebo dov’è situato
l’altare-
“Tutto bene, Draco?”
“Ovviamente”
“Perché stai distruggendo quella
siepe?”
###
Pauline la plus belle du
monde è qui? Davanti a
me ?
E’ anziana !
Ed io mi sono fatta le migliori paranoie, anche
rischiando di mandare in frantumi la relazione con Draco, solo per una specie di
nonnetta?
Potrebbe essere una coetanea della famosa zia
Loretta!
“La cerimonia non è qui!”
“Lo so, ma Draco mi ha detto di venire qui dicendomi che
mi avreste accompagnata voi”
“Oh beh, Draco non mi aveva detto nulla, ma prego
accomodatevi, io ho urgente bisogno di risolvere una questione… altrimenti credo
che non potremmo davvero andare a Malfoy Manor”
Mi sono preoccupata per nulla!
Merlino! Mi sbatterei la testa contro un
calderone!
Maledetta gelosia del cavolo! Maledetta- maledetta-
maledetta-maledetta!
***
“Io ho solo un figlio… tu invece ne
hai…”
“UNA, una Lucius! Ne ho solo una!”
“Ma almeno è femmina, e quindi puoi accompagnarla
all’altare… tu proverai questa gioia immensa… ed io…”
“Io ho solo Hermione, e tu mio caro… volevi un erede
maschio, adesso hai Draco… l’hai desiderato così tanto?
Tienitelo!”
“Cosa hai osato dire?”
“Tesoro, Alan non ha tutti i torti! Sei tu che hai
accesso lumini a Voldemort per 9 mesi nella speranza che fosse un erede dal
fiocco blu!”
Si volta verso colei che ha parlato, ovvero sua
moglie.
E devo dire che questa storia dei lumini non la
sapevo…
“E perché non sei rimasta più
incinta?”
“Forse perché tu non volevi altri
figli?”
“Accidenti!”
Qui stanno davvero per arrivare alle mani, devo
intervenire.
“Signori, avrei un’idea!”
Mi guardano tutti speranzosi, beh, tranne Pansy…lei si
sta scolando ancora lo Scotch!
“E se mi accompagnaste entrambi?”
E’ l’unica soluzione e lo faccio per
Draco.
Solo per lui.
###
Ore 10,15
–Malfoy Manor-
“Draco sta bene!”
“Certo, Blaise”
“Non mi sembri convinto, Lud”
“Oh, non lo saresti neanche tu”
“Cosa intendi dire?”
“Ha appena strozzato con la cravatta
Gary!”
“E perché?”
“Perché è convinto di aver lasciato il caffè sopra e
Gary continua ripetergli che non è vero!”
“Sta tranquillo, Lud! Fa sempre così quando è
nervoso!”
“Uhm…quindi è nervoso?”
“Sì, anche se lui dice di no!”
###
Mamma mia che sono perfida e
cattiva!
Ma quanto state penando per questo
matrimonio?
L’importante è che almeno sono già con l’abito giusto e
l’atmosfera profuma di fiori d’arancio, no?
In questo chappy ho svelato la vera identità di Pauline
la plus belle du monde…. Quante paranoie che si fa la gente… quella poveretta ha
problemi ben più gravi che mettere in mostra le cosce per accalappiarsi il capo…
ha i reumatismi!
Ok, è l’ora tarda!
Kisses
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Capitolo 50 *** Sì, lo voglio! ***
lo voglio
Dedico questo capitolo a coloro
che hanno avuto la santa pazienza di seguirmi e aspettare che il capitolo tanto
atteso fosse il 59°
“ Buongiorno, ha detto di chiamarsi
Hermione?”
“ Già proprio così! Trova buffo il mio
nome?”
“ No, trovo buffo trovarti qui,
Granger!”
“ Sono Draco Malfoy, ti ricordi di me?”
***
“ Hai trovato il bosco nella
Sequoia?”
“ No”
“ Quel libro non esiste, così come lo
scrittore!”
***
“ A cosa stai
pensando?”
“ Alla vita media dei corvi!”
“ Non credevo che si potesse arrossire
pensando alla vita media dei corvi!”
***
“Herm, qualcosa non va?”
“No… si, cioè, non è un problema, anzi è
una cosa bellissima… almeno per me!”
“Aspettiamo due gemelli?”
“No, che io sappia
no.”
“Ebbene?”
“Ebbene Dana ha espresso il desiderio di
chiamarmi… mamma!”
“Amo mia figlia!”
***
“Cos’ha che non
va?”
“Tu pensi che la donna che amo possa
andare in giro con una maglietta dove sull’altezza del seno c’è la scritta
Touch me?”
***
“… se mai un giorno dovessimo litigare
proverai odio nei miei confronti, ti prego di ricordare che senza te non potrei
vivere… ti prego…”
“Draco, so che mi ami, e questa
consapevolezza non mi abbandonerà mai. Ti amo così tanto che mi sembra di
impazzire…”
“Voglio fare l’amore con
te”
“Anch’io”
***
“Senti Draco, domani mattina hai qualcosa
da fare?”
“No, non mi sembra,
perché?”
“Usciresti con
me?”
“Con te? Non è che la cosa mi alletti più
di tanto…”
“Sai? Ho notato che il fratello di Steve
Cupree non è niente male…”
“Amore, è ovvio che domani esco con te…
verrei ovunque”
***
“Hermione, sono così follemente innamorato
di te che mi maledico ogni sera per non riuscire mai a dirti: Sposami,
Hermione!Diventa mia moglie”
“Sì, Draco, ti
sposo”
***
“Hermione?”
“Sì?”
“L’hai mai fatto in un
ospedale?”
***
“Draco, ma quando eri un ragazzino idiota…
credevi che le ragazze si mettessero incinta con un ti
amo?”
“Ti amo”
“Lo credo
ancora”
“Idiota”
Malfoy Manor non mi è mai sembrata così
fatata.
E’ come avvolta in un’atmosfera magica e forse è per
colpa di questa atmosfera strana che la circonda che io mi sento le gambe
fluttuanti e con un senso di leggerezza persistente che mi farà svenire da un
momento all’altro. Lo sento.
“Cosi’ sembrerà che questa povera pargola avrà due
padri!”
“A Draco verrà un colpo!”
“Ovvio! Hermione, ma sei sicura di volerli
entrambi?”
Mi volto verso Emma.
“Ho forse altra scelta? Quei due si ammazzano se ne
escludo uno!”
“Ma…”
“Non ho né il tempo né la voglia di assistere al
funerale di uno dei due”
Magari a Draco verrà un colpo, magari sui giornali
scriveranno che il grande Lucius Malfoy si scopre gay e per amor del suo nuovo
amore incarnato da un dentista babbano ha ben deciso di tagliarsi i capelli per
assomigliare a Leonardo di Caprio.
Magari lo ha fatto anche perché l’idolo cinematografico
del dentista babbano è proprio l’attore…
“Papà”
“Sì?”
Oh Merlino! Si sono voltati tutti e
due.
Che Lucius voglia essere chiamato papà e non più sua
altezza?
“Ehm… ti piace Leonardo di
Caprio?”
“Chi?”
Fortunatamente non sa neanche di chi sto parlando, ma
Lucius non sembra tanto convinto.
Perché non mi sto mai zitta?
Le mie cose mentali dovrebbero rimanere fuori dalla
realtà!
La gente che mi circonda NON CAPISCE!
Diamine!
“Chi è questo Leotordo?”
Spero che Pansy abbia portato con sé la bottiglia di
Scotch!
In questo momento la vedo più fondamentale delle
fedi.
“Leotordo è il gufo di Ronald
Weasley”
“Weasley?”
Annuisco.
“Quel Weasley?”
Oh Morgana, adesso a quale Weasley si
riferisce?
In quella famiglia sono troppi ed io non ho tempo per
capire quale ragionamento contorto sta facendo la sua testolina
malata.
“Tu hai tradito mio figlio con Leonardo
Weasley!”
Mi spiaccico una mano sulla fronte; sono davvero
esasperata.
Questa conversazione non sta avvenendo.
Lucius è solo una pianta grassa che io sto ammirando
mostrando un’espressione sconcertata, ma lui non mi sta dicendo che ho tradito
il MIO Draco con un fantomatico ottavo figlio di Molly e Arthur che ha avuto il
dispiacere di chiamarsi Leonardo!
“Lucius”
“Oh Pansy”
Oh sì, lasciamolo in balìa di colei che avrebbe potuto
essere sua nuora.
Che sfiga che ho!
Nemmeno un suocero normale!
***
“Quindi i Weasley
sono: Bill, Charlie, Percy, Fred, George, Ron e Ginny”
Conta i nomi sulle dita delle mani e sembra sconvolto dal
numero.
“Esattamente, Lucius”
“E quindi, non c’è nessun
Leonardo?”
Pansy scuote il capo ed io sto per andare all’altare in
bicicletta!
“Possiamo andare, ADESSO?”
Lucius si volta verso di me come se fossi IO la pianta
grassa.
“Dove?”
Ok, sono attorniata da una LEGGERA aura di fuoco
selvaggio…
“Ah già… devi sposare mio figlio!
Narcissa!”
Narcissa si presenta al suo cospetto ed io sto per
accoppare entrambi con un bel lampo verde che uscirà magicamente dalla bacchetta
che tengo nella giarrettiera.
“Perché abbiamo chiamato nostro figlio…
Draco?”
“Lucius…”, lei gli si avvicina come se stesse danzando
ed io ho come la vaga impressione che stia per mettergli una rosa in bocca e
iniziare a ballare un tango.
No, no, no… io la devo smettere di sniffare borotalco…
Lucius non è un tanghero!
“Sai perché c’è tanta gente che ti sta odiando? Sai
perché tuo figlio sta per venirti a maledire? Lo sai,
tesoro?”
Lucius scuote la testa.
“ACCOMPAGNA HERMIONE ALL’ALTARE E NON PORTI ALTRI
QUESITI!”
E sinceramente, non credevo fosse possibile che Narcissa
Malfoy fosse capace di alzare il tono di voce.
Questo giorno sta divenendo indimenticabile, ma non per
i motivi che credevo!
Uff…
VOGLIO SPOSARMI!
***
“Blaise”
“Dimmi”
“Perché non ho ancora visto Hermione varcare quella
soglia?”
“Forse perché non deve uscire da quella
porta”
“Uhm…”
***
“Hermione?”
“Si?”
“E’ il tuo momento! Dana sta già iniziando a cospargere
il tappeto di petali di rosa”
Annuisco, ormai il momento è
vicino.
Dana è già all’azione e quindi adesso Lucius non potrà
più impedire questa unione e nemmeno il fantomatico vicino di casa che non ho
invitato.
Forse questa giornata sta diventando perfetta.
Forse.
Lucius e mio padre mi sorridono ed io non posso non
sorridere.
E’ come se fossi brilla e al contempo piena di
lucidità.
E’ una delle sensazioni più forti che abbia mai provato
in vita mia.
Lo vedo.
E’ bellissimo.
Divino.
Accanto ai suoi testimoni.
Accanto a Blaise e Pansy.
***
“E’… bellissima”
“Lo so, amico”
“Non capisco perché mio padre la sta
accompagnando…”
“Tranquillo, è tutto sotto controllo”
***
Avanzo come se stessi danzando e quando mi sorride sento
sciogliermi.
Mi alza il velo e i suoi occhi… il colore è più intenso,
quasi grigio scuro… non ho mai visto degli occhi così
innamorati.
“Sei bellissima”
“Neanche tu sei male”
Ci sorridiamo, finchè la finta tosse del celebrante mi
porta alla realtà.
“Eccoci qui riuniti in questo fausto giorno per
celebrare la magica unione di Draco Lucius Malfoy e Hermione Jane
Granger…”
***
Non sto seguendo una beneamata parola proferita da
questo simpatico omuncolo in tunica celeste con stelline dorate un po’
ovunque.
“E adesso… se c’è qualcuno a conoscenza di eventi che
potrebbero non rendere questa unione magica valida… parli ora o taccia per
sempre”
Io e Draco ci voltiamo ed entrambi cerchiamo di
trattenere le risa per via di Lucius che guarda tutti con strane occhiate e
bacchetta spianata pronta per sterminare colui o colei che avrà il coraggio di
alzarsi e disturbare la celebrazione.
Magari è ancora convinto che io ho tradito Draco con
Leonardo Weasley.
Lo guardo, perché non me ne frega assolutamente niente
di guardare gli invitati.
Sono nulli e molti di loro non so nemmeno chi sono…
forse colleghi di Draco, ma io non li ho mai visti… sono del tutto
estranei.
“Signorina Parkinson”
Pansy si volta sorridente verso il
celebrante.
“Sa che ha centrato in pieno il Ministro della Magia con
la sua scarpa col tacco vertiginoso?”
“Sì, ha visto che mira? Dritto in
fronte!”
Cosa?
Pansy ha forse tirato la sua scarpa in fronte ad
Harry?
Non ci voglio credere.
“Pansy, perché l’hai fatto?”
Pansy fa spallucce e con un incantesimo di richiamo fa
tornare a sé la sua scarpa.
“Perché stava per alzarsi… e così l’ho fatto tacere per
sempre!”
Come farei senza di lei?
“E tu, Blaise?”
Domanda Draco mentre intorno a noi s’è creato il panico
per via di un Harry svenuto.
“Ero pronto per tirargli il mocassino, ma Pansy è stata
più veloce!”
Harry viene trascinato da una qualche parte seguito da
Millicent Buldstrode e da qualche altro che crede che il Ministro è una specie
di divinità da adorare.
“Ehm… possiamo continuare la celebrazione?”,domanda il
celebrante impaurito.
Lucius si alza in piedi e gli fa una specie di segnale
che farebbe solo una spia governativa.
Questi sono i troppi Thriller che si guarda con mio
padre…
“Grazie signor… ehm… Malfoy…”
Si sistema la tunica e dopo altri colpetti di tosse
ricomincia: “Il signor Potter starà bene.
Quindi… ehm… visto che nessuno ha obiezioni da fare su
questa coppia io direi di procedere…. Ok, Draco Lucius Malfoy vuoi tu prendere
Hermione Jane Granger come tua legittima sposa per amarla, onorarla e
rispettarla per il resto della tua vita?”
La mano di Draco nella mia e sento che
trema.
“Sì, lo voglio”
“E tu, Hermione Jane Granger, vuoi tu prendere Draco
Lucius Malfoy come tuo legittimo sposo per amarlo, onorarlo e rispettarlo per il
resto della tua vita?”
“Sì, lo voglio”
“Con i poteri conferitomi dalla Comunità Magica Inglese,
vi dichiaro marito e moglie!”
Una specie di guizzo argentato esce dalla bacchetta del
celebrante e le nostre mani vengono unite da un filo argentato… che poi
diventeranno le nostre fedi.
E’ magico. Ovviamente.
E quando le sue labbra si posano sulle mie e mi stringe
a sé cado in un vortice di emozioni che mi fanno avere la certezza che adesso il
nostro amore è maturo.
“Ti amo”
Ti amo, signora Malfoy”
***
Siamo sposati da trenta minuti e non sono mai stata più
felice.
Ho Draco, Dana e Chris… ho anche genitori fuori dal
comune e suoceri del tutto impazziti e anche amici anormali… non potrei essere
più felice.
“Per chi volesse saperlo il Ministro della Magia s’è
ripreso senza portare nessun trauma cranico…”
Ecco il celebrante che rincuora la gente che è stata
male per via del caro Ministro.
“Sono così sollevata…”
“Per cosa Pansy?”
“Che la mia scarpa non si sia fatta
niente”
L’ho vista un po’ troppo spesso con alcolici tra le
mani.
Ma Lud dov’è quando serve?
“Oh eccolo”
“Chi?”
“Te”
“Me?”
“Già”
“Uhm…”
“Tua moglie è quasi ubriaca”
“Uhm…”
“Uhm?”
“Congratulazioni”
Sono particolarmente perplessa.
Non avrei mai creduto di aver fatto una sorta di
conversazione.
Terribile, quasi inquietante.
“E adesso è il momento che tutti aspettavate… il
discorso del migliore amico dello sposo e della sposa…”
“Blaise, la pianti di estromettermi dai tuoi
discorsi?”
“Ehi Pansy, tu hai sempre detto che i miei discorsi sono
penosi…”
“Continuo a sostenerlo”
Credo di stare vedendo cose che EFFETTIVAMENTE
esistono!
Blaise e Pansy sbronzi sul palchetto che stanno
litigando per il discorso.
“Ok, Draco Malfoy è il mio migliore amico, e questo l’ho
già detto al mio matrimonio, ma la cosa che più mi sconvolge, positivamente eh?,
è che non credevo potesse trovare la felicità… quella
vera!
E’ sempre stato un portatore sano di malinconia e se non
fosse stato per me e Pansy si sarebbe impiccato a circa quindici anni… so anche
che questo discorso fa davvero pena, ma è il mio modo per ricordargli che lo
adoro e sono fuori di me dalla gioia nel vederlo accanto a Hermione e ai suoi
splendidi pargoli! La malinconia lo ha abbandonato e quell’alone di tristezza
che si portava dietro è ormai sparito… Draco, ti ricordi quando avevo proposto a
te e Pansy di diventare lei mia moglie e tu mio marito?”
Si sentono dei risolini sparsi e Draco e Pansy che
stanno cercando di non far lacrimare i loro occhi.
“Sapete… la cosa più bella di quella proposta è che non
è OVVIAMENTE stata presa in considerazione, ed è bello perché adesso nella mia
vita ci sono Emma, Lud e Hermione.
Draco sono un po’ ubriaco ma la sostanza è questa… ti
voglio bene!”
Mi sto commuovendo anch’io e Draco senza perdere tempo
vola sul palchetto e corre ad abbracciare, (sorreggere), i due amici
ubriachi.
“Oh Draco… il tuo alito puzza di vino
elfico!”
“No, Pansy! Quello è il tuo
alito!”
“Ops!”
“Ehi Hermione…”
“Ciao Ron”
“Congratulazioni”
“Grazie”
“Sai Hermione, Blaise e Pansy sembrano davvero volerti
bene ed io non posso far altro che sentirmi un verme…”
“Perché dovresti?”
“Non sarebbe dovuta finire così l’amicizia tra me, te ed
Harry…”
Il suo sguardo è così triste che… ”Oh Ron”, lo
abbraccio di slancio, “Ti voglio bene e sono contenta di averti
ritrovato”
Mi stringe forte.
“Ti voglio bene anch’io, signora
Malfoy”
Improvvisamente la voce di Lucius raggiunge i miei
padiglioni auricolari.
“E’ lui Leonardo Weasley?”
Domanda indicando Ron –da cui sciolgo l’abbraccio-
“No, lui è Ron”
“E Leonardo dov’è?”
Ma Pansy non gli aveva fatto capire che non esiste
nessun Leonardo nella famiglia Weasley?
“Guarda, Narcissa ti sta
chiamando…”
In qualche modo dovevo pur
liberarmene…
***
Sono stanchissima, sposarsi è stancante da
morire.
“Amore, hai per caso visto mio
padre?”
“No, perché?”
Draco lascia scivolare la giacca sulla poltrona e cerca
di sciogliere il nodo della cravatta, ovviamente mi avvicino quatta a lui e
comincio a trafficare io con quel pezzo di abbigliamento particolarmente
superfluo sul suo corpo.
“Perché lo stanno cercando un po’
tutti…”
“Amore?”
“Sì?”
“Hai intenzione di preoccuparti ancora di tuo
padre?”
“No”
“E allora?”, soffio maliziosa sbottonando la camicia
facendola scivolare sul pavimento marmoreo.
Mi prende in braccio e mi poggia sul grande letto
ammirandomi con occhi languidi.
“Voglio strapparti di dosso questo
abito”
Ed io che volevo tramandare questo abito a
Dana…
BUON
2008!
E magari ci voleva proprio l’inizio del 2008 per vedere
questi due finalmente come marito&moglie!
Finalmente ce l’ho fatta!
Un ringraziamento particolare a lenu88, ladyherm,
mhcm, gypsy_rose90,( Io direi le Canarie, tu?), marygenoana, redRon, lunachan62,
roby94, MiRi e Sensation per ben 4 volte! XDXDXD
Ragazze vi adoro!
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Capitolo 51 *** I coniugi Malfoy ***
poli
Avrei giurato che fosse un cartello
stradale incantato, invece è mio marito che sta cercando di ricevere un pugno
sullo zigomo.
Siamo sposati da neppure 24 ore e ha già
tanta voglia di finire al San Mungo invece di procedere con la nostra Luna di
Miele.
Sta depositando tanti caldi bacini
appassionati sul mio corpo per farmi svegliare e non sa che io potrei reagire in
quattro maniere differenti.
a)
Potrei
svegliarmi e baciarlo fregandomene di ogni cosa e lasciare di finire nuovamente
a copulare.
b)
Potrei
mordergli la guancia e fargli capire che ho ancora troppo
sonno.
c)
Potrei
spaccargli lo zigomo con un colpo forte e deciso e far sì che venga portato
d’urgenza in ospedale.
d)
Aprire gli
occhi dolcemente e ringraziare quella entità divina che lo ha trascinato nella
mia vita casinista.
Credo che se fossi una pazza invasata di
sesso sceglierei la a), ma siccome, anche se nel profondo lo sono, è sempre
meglio scegliere la d).
Per la b) e la c)… beh, non è il motivo di
far conoscere a Draco la mia vera identità da pazza pluriomicida che si fa
sposare e poi uccide i suoi mariti facendo apparire le morti come semplici
incidenti domestici.
Apro dunque gli occhietti sbattendo le
lunghe ciglia e… wow!
Non so perché, forse è suggestione, ma se
è possibile è ancora più bello di ieri!
E’ una cosa
possibile?
Se si potesse lo mangerei per colazione,
immaginandomi lui come una fetta di pane tostato… uhm…da
provare…
“Buongiorno signora
Malfoy”
Mi stiracchio lasciando che la spallina
della mia sottoveste bianca di pizzo mi lasci scoperta una
spalla.
“Buongiorno signor
Malfoy”
Mi sporgo verso di lui e premo le mie
labbra contro le sue.
Sa di caffè…
Si sa quanto adoro il caffè,
no?
Secondo la mia pazza e distorta visione
del mondo il caffè fa parte della mia famiglia… credo di amarlo come amo i miei
figli e come amo questa specie di opera d’arte che mi sta cingendo con le sue
forti braccia.
Ricordo che quando i miei occhi si
posarono per la prima volta sul David di Michelangelo rimasi sconvolta dalla
perfezione e non riuscivo a credere che c’era stato qualcuno che aveva fatto da
modello…
Non riuscivo a concepire che esistesse un
essere umano così perfetto, ma adesso, (lasciando perdere il fatto che i miei
neuroni sono in Luna di Miele da qualche anno), guardando Draco e accarezzando
il suo corpo mi viene in mente che lui potrebbe essere la reincarnazione del
modello di quel genio di Michelangelo.
Ovviamente questa mia tara mentale è
meglio lasciarla sepolta sotto altri quintali di tare mentali che abitano la mia
mente da anni senza nemmeno pagarmi l’affitto.
“Vuoi fare
colazione?”
Mi domanda, nonostante la sua bocca sia
impegnata a baciarmi il collo e a mordicchiarmi
l’orecchio.
“Dipende…”, concedo
io.
“Da cosa?”
“Da quanto tempo devo stare senza poterti
baciare”
Sento le sue labbra distendersi in un
sorriso nell’incavo del mio collo, e quando decido di fare colazione facendo
l’amore…beh… non sembra affatto dispiaciuto.
***
“Dov’è che andate di
preciso?”
Adesso mi ritrovo a fare colazione, la
vera colazione, in cucina insieme a
Dana e Aaron con cose reali che devono essere assolutamente ingurgitate… perché
del tutto impossibile fare l’amore con una mela e un kiwi oppure con una ciotola
colma di cereali al cacao e una fetta di crostata al
limone.
“In Polinesia.”
“Dov’è la Polinesia,
papi?”
Draco le porge la seconda fetta di
crostata e si accinge a spigarle dov’è la Polinesia.
“Beh… è in Australia,
credo…”
Dana lo guarda e cerca con lo sguardo di
farsi dire con precisione dov’è.
“Sei troppo vago”
“Forse perché non so davvero dove si trova
con preciso…”
Gli lancio un’occhiata e afferro la
caraffa con il succo di zucca.
“E allora? Dov’è?”
Sorrido impercettibilmente nascondendomi
dietro al bicchiere colmo di succo arancione.
Anche perché un succo di zucca viola
ancora non l’ ho visto.
“La Polinesia francese è situata
nell’Oceano Pacifico a 6000
km dall’Australia… esattamente qui!”
Con un gesto della bacchetta trasfiguro un
pompelmo in un mappamondo e mostro ai bambini dove diamine è l’Australia e dove
si trova la
Polinesia francese.
“WOOOOOW!”, esclamano in coro mentre Draco
mi manda occhiate truci, un po’ come se gli avessi oscurato la sua parte di
commedia a teatro.
Ma poi si è sempre saputo che io sono il
cervello della situazione!
Insomma, ai tempi di Hogwarts il cervello
della situazione non era di certo Ron.
Sono stata io a far sì che… beh le mie
gesta le sanno tutti ed è alquanto inutile ripeterle a me stessa.
Sarebbe atroce elogiarmi da sola, sola
nella mia testa, con i miei pensieri vaganti su quanto sono brava e su quanto so
sempre tutto e so anche dove si trovala Polinesia, perché Draco non sa che io mi
sono letta un paio di libri, (circa una dozzina), sui posti che visiteremo, e
durante i preparativi del nostro matrimonio sono stata più presa da quei libri
sulla politica della Polinesia che dal menù o dai posti a sedere degli
invitati.
Meglio tacere su questo punto, non credo
ne sarebbe contento e probabilmente la mia Luna di Miele si trasformerebbe in
una sorta di disastro cosmico che ci porterà al divorzio
prematuro.
“Stamattina Chris s’è svegliato presto…”,
annuncia la signora Piddy con il bimbo in braccio che agita le manine per
buttarsi tra le mie braccia e iniziare a torturarmi i
capelli.
“Forse avverte che i suoi genitori stanno
per partire per la
Luna di Miele?”, domanda Draco cercando una risposta dalla
signora Piddy mentre Dana scuote irrimediabilmente la testa, ed io sorrido a
Chris che ha stretto la manina intorno al mio indice.
Draco continua a cercare una risposta ai
suoi perché, ma quando qualcuno proferisce una sorta di risposta… beh, la voce
non appartiene né a me né alla signora Piddy.
“Chris è il figlio della strega più
brillante della Gran Bretagna, ma ricordati che ci sono anche i tuoi geni in
lui… quindi…”
“Ciao Pansy”, saluto io allegra mentre
Draco le fa una specie di cenno della mano che dovrebbe anche includere di
andare a fare un viaggetto a quel
paese.
“Finalmente marito e
moglie!”
Aaron e Dana scappano verso le scale e
Draco sta facendo di tutto per seguirli.
“A che ora è il vostro volo?”, domanda, ma
il mio dolce maritino sembra non far caso alla domanda appena postagli dalla sua
migliore amica.
“Sai quando viene Blaise?”, chiede a sua
volta.
Ed io perché non potrei esordire con: -
Sapete di cosa si nutrono le donnole?-
Chi li capisce ha davvero talento… io
ormai credo che quando sono in loro compagnia è meglio dedicarsi ad altro ed
ecco che al momento mi sto dedicando al mio bellissimo bambino
stupendo.
“Non so quando viene Blaise… adesso,
potresti rispondere alla mia domanda?”
Non so perché, ma ho la vaga sensazione,
che Draco sia infastidito dalla presenza di Pansy… e se ho ragione… beh… credo
che inizierò a tremare incontrollabilmente e desterò anche la preoccupazione del
mio fantomatico vicino di casa.
“Scusami Pansy”
“Qualcosa non va, Draco?”,
domando.
Lui mi guarda e mi sorride… non so, ma
sembra un po’ forzato.
Però forse sono le mie paranoie che mi
fanno supporre che ci sia qualcosa che non va in Draco, magari ha solo sonno…
forse è preoccupato per questo viaggio, per Dana e Chris… insomma… per quel che
ne so potrebbe essere preoccupato per il vaso cinese che tanto ama e
contempla.
“E comunque, l’aereo dovrebbe partire tra
circa quattro ore”
Ok, ho quasi l’impressione che anche lui
abbia il ciclo, perché non credevo possibile che ci fosse questo sbalzo di
ormoni negli uomini…
O forse, come sempre, è una mia
impressione e in verità sto guardando un film e sto cercando di traslare la
verità nella finzione, indi per cui Draco alla fine di tutto non è Draco, ma è
solo la ragazza bionda e anoressica, protagonista del
film.
“Eccomi
quaaaaaaaaa!”
Ecco Blaise ed Emma!
Un’entrata in scena davvero
trionfale.
“Siamo appena stati dalla medimaga Apple
per il controllo ginecologico…”, spiega Emma mentre cerca di trovare la
posizione ideale per non opprimere il bambino.
“Si può sapere cosa stai facendo?”, chiede
Draco, notando Emma alzarsi e risedersi senza una logica
apparente.
“Oh beh… questi sono esercizi per
facilitare la nascita del bambino e per evitare
complicazioni…”
Draco sbarra gli occhi in uno stato
evidente di confusione e guarda prima me e Chris e poi
Emma.
“Hermione, quando eri incinta di Chris…
facevi queste strane cose?”
Gli sorrido amabile e mi avvicino a
lui.
“No tesoro”
“Ma anche tu andavi dalla Apple,
no?”
“Certo, ma non per questo mi sono sentita
in dovere di fare tutto ciò che andava blaterando quella
pazza”
Sembra ascoltarmi, nonostante il
persistente sguardo vacuo.
“Uhm…”
“E’ inutile che fai quella faccia!”,
dico.
Crede davvero che io mi mettessi in strane
posizioni da contorsionista ubriaca, solo perché quella pazza eccitata
perennemente della Apple diceva che avrebbe aiutato Chris a venire fuori dal mio
utero?
Esistono strane terapie nel mondo, ma non
è detto che io debba seguirle tutte solo perché un’idiota me le
consiglia.
Se poi Emma crede che faciliteranno
l’uscita del piccolo Beowulf… beh… ognuno fa quello che
crede!
“Ehi, ma ancora non mi avete detto dove
andrete in Luna di Miele!”, dice elettrizzato Blaise cercando di fare il
giocoliere con le preziose mele verdi di Draco.
“Pennsylvania”
Credo che il succo di zucca abbia
irrimediabilmente intaccato il cervello del mio neomaritino e che quindi stia
cercando di dare vita ad una vita che non gli appartiene.
“Pennsylvania?”
“Già, Blaise”
E come se un cataclisma si fosse abbattuto
su di noi… ecco che Blaise scoppia in un pianto disperato cercando anche di
uccidere Pansy con dei colpetti sulle braccia.
Non credo che il comportamento di Blaise
sia classificabile come normale, perché di normale non ha un bel
niente.
Nada de Nada!
“Sei impazzito?”
“Non è giusto! Credevo che fossi io il tuo
migliore amico!”
Cosa?
Cosa c’entra questo con la
Pennsylvania?
Qualcuno mi aiuti a trovare un nesso
logico… ne ho ASSOLUTO bisogno, la questione poi è piuttosto
urgente.
“Weeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!”
Ecco! Ci mancava solo il pianto disperato
di Chris!
Grazie Blaise.
“Weeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!”
Cerco di cullarlo e calmarlo come meglio
posso, ma i piagnistei di Blaise non mi aiutano nell’intento di far smettere
Chris.
“Ehi amore… dallo a me”, passo il pargolo
a Draco e Chris sembra rilassarsi al tocco del suo papà, ed io vorrei capire
cosa producono quelle mani su nostro figlio… o meglio, io so che quelle mani
sanno fare molto… ma io lo so perché il rapporto che ho con il suo papà è
completamente diverso da quello che il suo papà ha con lui… ok, sono fuori di
testa e devo anche ricordarmi di chiedere a Chris, quando avrà compiuto la
maggiore età, se si ricorda gli effetti che le mani del suo papà gli procuravano
da piccolo.
Sì, certo… come se se lo
ricorderà!
Sogna Hermione,
sogna!
“Allora, si può sapere perché stai
piangendo?”, domanda Pansy.
“Hai notato che Chris sta piangendo per
colpa tua?”, cerco di fargli notare.
“Colpa mia?”, domanda lui asciugandosi le
lacrime.
Annuiamo tutti vigorosamente e lui sembra
deglutire come deglutiscono le giraffe.
“Ciò non toglie che io sia molto offeso
con tutti e due… sì, parlo voi cari coniugi Malfoy… parlo soprattutto con il
coniuge uomo!”
“Cos’avrei fatto?”
“Perché hai scelto la
Pennsylvania?”
“Perché non avrei dovuto
sceglierla?”
“Perché così sembra che tu vuoi più bene a
Pansy che a me!”
Voglio davvero capire la base di questo
suo complesso di idiozia non meglio identificata.
“E da cosa lo avresti
capito?”
“Dal fatto che vai in Pennsylvania… Pansy…
capisci? Se avessi scelto la
Blaisilia…”
Un dubbio atroce mi assale, in questi casi
è meglio ridere o piangere?
Solo Blaise Zabini avrebbe potuto crearsi
certi problemi, ma la cosa più divertente è sapere che si è anche inventato
la
Blaisilia…
“Blaise”
Sembra sussultare alla voce di
Draco.
“La Blaisilia… geograficamente parlando
non esiste, e poi sai perfettamente che stiamo per partire per la Polinesia francese e non
per la
Pennsylvania”
“E allora… allora perché l’hai
detto?”
“Blaise, non volevo ferire i tuoi
sentimenti nominando la
Pennsylvania… non so neanche perché l’ho
nominata…”
Emma è ancora lì che cambia posizione ogni
tre minuti e sembra non rendersi conto del momento di crisi che ha appena
passato suo marito, mentre Pansy sta facendo di tutto per non tirargli un pugno
sulla testa e procurargli un trauma cranico.
“Blaise…”
“Sì?”
“Sai di essere un
imbecille?”
“Grazie per avermelo ricordato,
Pansy”
“Prego, altrimenti a che servono gli
amici?”
Si sorridono e poi si abbracciano, mentre
Chris afferra i capelli di Blaise e glieli tira con forza.
“Marmocchio!”
“Ehi, non chiamare marmocchio mio figlio,
intesi?”
“Hai suoi ordini mon
capitan!”
Ed ho come la vaga impressione che Blaise
sarà una costante della nostra Luna di Miele!
***
“Ancora non mi avete detto perché
preferite usare i mezzi dei babbani…”
“Hermione ha espresso il desiderio di
provare la toilette dell'’aereo…”
Solito maniaco
pervertito.
Non sarebbe più semplice dire che lo vuole
provare lui?
No! Certo che non lo
è!
Deve sempre mettermi in mezzo anche quando
non dovrei starci!
“Piccola
pervertita…”
Ok, li ammazzo entrambi e vado a fare
la Luna di Miele
con Emma e Pansy.
“Blaise, non devi sempre credere a ciò che
ti dice! E’ lui il maniaco pervertito…”
Dico, facendo ridere Pansy alle mie spalle
che continua a seguirmi con un pacchetto.
“Amore…”, soffia
Draco.
“Perché non devi ammettere che sei tu la
parte vogliosa della coppia?”
“Draco…”, soffio al suo
orecchio.
“Se continui così, questa Luna di Miele la
trascorri a giocare a Poker con un branco di vecchi,
intesi?”
Draco deglutisce e mi sorride
sornione.
“Come dicevo, sono io la parte pervertita
della coppia!”
***
Non ci credo, finalmente su questo dannato
aereo a sorseggiare champagne in compagnia di mio marito. Lui. Draco Malfoy
l’uomo della mia vita.
“Non ce la facevo
più”
“Neppure io”,
ammetto.
E dire che avrei creduto che a fare tante
storie fosse Dana, e invece no, hanno rotto tutti le scatole tranne lei, l’unica
che ha il sacrosanto diritto di farlo.
Blaise si è attaccato alla gamba di Draco
cominciando a sommergerlo di promesse d’amore rinnovato, Pansy mi ha riempita di
completino intimi e giochini erotici, Lud ed Emma ci hanno raccomandato un paio
di cose strane che non ho neanche avuto il buon gusto di ascoltare e poi… beh…
lo straziante saluto dei genitori.
Lucius ha detto qualcosa a Draco sullo
sterminio dell'’umanità, Narcissa è rimasta lì impalata e mia madre… oh Merlino,
mia madre è stata la più catastrofica.
Ha iniziato a blaterare a proposito della
pelle di Draco e lo ha sommerso di consigli su come prendere il sole, perché
secondo lei il suo corpo si riempirà di bolle e verrà così cotto dal sole che
potrebbe morire…
E poi io parlo di Lucius Malfoy non
sapendo che anche la mia cara mammina babbana ha le stesse tendenze del suo caro
consuocero.
Ingollo il resto dello Champagne e gli
stringo forte la mano.
“Hermione”
“Sì?”
“Voglio davvero provare la toilette di
questa scatola volante…”
“Non l’hai mai provato?”,
domando.
“Non con la donna che
amo!”
“Oh beh… chi è la donna che
ami?”
Lui si guarda un po’
intorno.
“Quella grassona che dorme con la bava che
le cola dalla bocca rifatta”
Mi volto a guardarla e
inorridisco.
“Riuscirete ad entrare entrambi nella
piccola toilette?”
“Secondo te?”
“Con un incantesimo dovreste riuscirci!”,
gli sussurro quasi a fior di labbra prima di alzarmi dalla mia postazione e
recarmi alla toilette in fondo allo stretto corridoio della scatola
volante.
Welcome to
Polinesia!
E dopo i
vari incitamenti della mia cara Sensation ecco che mi sono data da fare per
postare senza far passare mesi e postare magari per la nascita del suo
nipotino/a!
A parte
ciò, che ve ne pare?
Vi piace
la mia scelta della Polinesia?
Voglio
davvero vederlo Draco a mare… che costruisce castelli di sabbia e balla
caraibico!
E adesso
sono davvero contenta per l’aver avuto l’onore di ricevere le vostre belle
recensioni!
Sono
contenta di riuscire nell’intento, che è quello di farvi ridere…
E
scusatemi se non posso ringraziarvi singolarmente, spero di poterlo fare al
prossimo capitolo, e spero anche che non tardi ad arrivare… esami
permettendo!
Vi adoro
sempre più^^
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Capitolo 52 *** Welcome to Polinesia ***
bora
Ho raggiunto la pace dei sensi e senza fare Yoga o
cercare di diventare una perfetta buddista cercando di raggiungere il
Nirvana.
“Ti è forse sembrato scomodo?”
Mi volto sognante, mentre cerco anche di evitarmi un
trauma cranico per entrare nel mio posto accanto al
finestrino.
“Scomodo? Sarebbe stato scomodo se non la mia
controparte maschile non fossi tu!”, questa sembra essere la dichiarazione di
una donna particolarmente vogliosa di sesso che reputa l’atto del copulare
l’unica sua ragione di vita.
E sia chiaro… il sesso non è la mia unica ragione di
vita!
“Quindi se io ti proponessi di farlo dentro un
ripostiglio per le scope, per te non sarebbe scomodo?”
Mi sento presa in giro. MOLTO.
“Sai Draco, capisco la tua perversione… ma prima di
farlo in un posto devi prendere le coordinate!”
“Coordinate?”
Sì, un po’ come quando ti perdi nell’oceano e devi dare
le coordinate.
Pessimo esempio!
Credo sia l’esempio più triste nella storia degli
esempi.
Sì, certo, come se gli esempi avessero una
storia.
Perché gli esempi non hanno una storia,
giusto?
Beh, se ce l’avessero io ne sarei al corrente,
no?
Insomma… io ho letto libri su ogni genere di cosa, la
mia cultura è vastissima, io sono sempre aggiornata… se esistesse una storia
degli esempi ed io non ne fossi al corrente… oh Merlino, sto andando in
iperventilazione…
Acchiappo la mascherina dell'’ossigeno e inizio a
respirare profondamente sotto lo sguardo allibito e un po’ preoccupato di
Draco.
“Amore, va tutto bene?”
Annuisco e pian piano ristabilizzo il mio respiro che
torna regolare. E adesso, guardando Draco, mi sento tanto
idiota.
“Cosa ti è preso?”
Meglio dirgli la verità?
Credo che mi troverebbe così altamente stupida e
finirebbe di pensare che sia davvero in gamba e con un bagaglio culturale
illimitato… in poche parole chiederebbe il divorzio!
“Uh… a dire il vero non lo so! Forse
l’altezza!”
Draco sembra perplesso, ma evita di farmi domande e
prende a leggere una rivista.
Ok, sono veramente un’idiota senza alcuna speranza, sono
andata in iperventilazione per colpa di… oh Morgana, non riesco neppure a
pronunciarlo.
***
“Draco?”
“Sì?”
“Mi sto annoiando! Facciamo un
gioco?”
Draco si
volta verso la sottoscritta come si volterebbe se vedesse un marziano al
supermercato intento a comprare il latte di soia.
“Giocare?”
Ho come la vaga impressione che l’espressione dipinta
sul suo faccino non la sfoggerebbe se vedesse un marziano al supermercato
intento a comprare il latte di soia, ma sono sicura di avergliela vista un paio
di volte quando Blaise dice qualcosa che non ha né capo né
coda.
Indi per cui sta paragonando la mia proposta, che
potrebbe salvarci dal baratro della noia mortale, a una di quelle di Blaise che
fanno davvero pensa per la loro non-logicità.
Ancora penso alla Blaisilia ed al fatto che sia riuscito
a far piangere Chris solo perché ha associato Pennsylvania a
Pansy.
Ha una connessione logica che fa quasi terrore, mi
inquieta se devo essere sincera.
E poi l’aggettivo sincera lo associo alle
arance.
Uhm… ho voglia di un succo
d’arancia.
“Potrei avere un succo d’arancia?”
“Certo”
Che gentili le hostess!
“Hermione?”
“Sì?”
“Non volevi giocare?”
“Non più… adesso ho voglia di succo
d’arancia!”
“Ok”
E guardandomi per l’ultima volta come si guarderebbe
Blaise, ricomincia a leggere il suo libro.
Ora che ci penso io ancora devo ultimare dei pamphlet
sulla Polinesia francese…
***
Wow! Mancano circa due ore e saremo liberi da questa
tortura…
Siamo qui dentro da una decina di ore… mi sono un po’
rotta!
Io e Draco abbiamo fatto di tutto per ingannare il tempo
e adesso lui è caduto addormentato come un peso morto lasciandomi in balìa di me
stessa e della distesa oceanica che si vede dal
finestrino!
Mi sento un po’ sola…
“Salve”
Chi ha parlato?
Draco non ha questa voce così fastidiosa…
Chi sarà?
Ma soprattutto… cosa vorrà?
Non è che sto immaginando tutto?
“Salve”
Oh… è l’uomo seduto nel sedile davanti al mio che sbuca
dallo spazio ristretto tra i due sedili.
Già mi sta antipatico!
“Salve”, mi tocca rispondere educatamente se non voglio
essere uccisa e sapere che il mio corpo morto sta galleggiando nella barriera
corallina.
“Io sono Mike Clepton… e lei è mia moglie
Trisha!”
Che bello! Mi metterei a ballare la Macarena se non fossi
costretta a stare seduta.
“Hermione Malfoy, piacere”
Uh…è la prima volta che uso il cognome di Draco, che
strana sensazione!
E’ bella!
“Sta viaggiando per lavoro?”, mi domanda
Mike.
“Lavoro? Oh no… sono in viaggio di
nozze!”
“E suo marito chi è?”
Forse quello che mi dorme accanto, però perché dargli
questa soddisfazione?
“Il pilota!”
“Ohhhh… affascinante,
affascinante!”
Perfetto, l’unica coppia di spostati mentali chi l’ha
trovata?
I candidati sono: Hermione Jane Granger e Hermione Jane
Malfoy.
Rullo di tambuuuuriiiii.
Voce nella mia testa: E il premio, per la categoria:
Trova l’unica coppia di spostati mentali va… alla signorina Hermione Jane
Granger!
E se va a lei, c’è un semplice motivo…
So per certo che se fossi nata nella famiglia Malfoy non
mi sarei portata dietro quest’alone di non so bene nemmeno io come
definirlo!
“Ehm… comunque scherzavo! Mio marito non è il pilota, è
lui!”, faccio un cenno per fargli capire che l’adone che è seduto accanto a me,
non è un modello, ma mio marito.
L’uomo e la donna mi sorridono amabili, “Ma che burlona!
Che burlona! E’ una simpatica burlona, vero cioccolatino?”
“Sì, zuccherino!”
Oh Merlino, ho così voglia di uscire la bacchetta e
scagliare il lampo verde che credo che Voldemort non abbia mai provato tutta sta
voglia di scagliarlo contro Harry per diciassette anni.
“Hermione… potresti passarmi
quell’affare?”
Draco si è appena svegliato, e siccome non è giusto che
soffra solo io, perché se bene ricordo il celebrante al nostro matrimonio ha
detto qualcosa come: nella gioia e nel dolore… beh… in sostanza, non è giusto
che soffra solo io con questi due pazzi invasati.
“Amore, posso presentarti Mike e Trisha
Clepton?”
Draco, adesso sembra guardami come se fossi quel famoso
marziano al supermercato che sta comprando latte di soia, e si volta verso Mike
e Trisha che gli sorridono gioiosi.
Sembrano sotto effetto di
stupefacenti.
“Draco Malfoy, piacere”
“Che bel cognome, è di origini francesi?”, domanda
Mike.
Credo che a Draco sembri un incubo, ma continua a
comportarsi normalmente.
“Sì, poi diciamo che è stato inglesizzato”,
spiega.
“Oh beh… quindi avete vissuto in
Francia?”
“No, il mio bisnonno si è trasferito in Gran Bretagna
agli inizi del ‘900”
La cosa più divertente di questa discussione è che Draco
è serio, come se fosse ad una delle sue conferenze
diplomatiche.
“Sua moglie mi diceva che siete in Luna di
Miele”
“Già”
“Anche noi!”
Questo sì che mi rallegra! Non sono mai stata così
felice! Che rottura di maracas!
“Alloggerete a Bora Bora?”, si intromette
Trisha.
“Sì”
“Noi alloggiamo all’Hotel Maitai
Polynesia”
Ma
gliel’abbiamo forse chiesto?
Non mi risulta!
Che strazio!
“E voi?”
Quanto vorrei dir loro che abbiamo deciso di costruirci
una palafitta e vivere come selvaggi…
“Noi al Bora Bora Nui Resort and
Spa”
“Secondo la guida non sono molto
distanti”
Che fortuna!
“E voi siete entrambi inglesi?”
“Sì, entrambi di Londra, voi?”
Almeno maledirò la loro città.
“Noi siamo di Liverpool,
conoscete?”
Annuiamo entrambi vigorosamente, anche se io non ci sono
mai stata, (e mai ci andrò dopo aver conosciuto questi due), il mio sesto senso
mi dice che è meglio annuire, perché so che se non lo faccio mi rimbambiranno
sulla loro città e le mie orecchie e la mia mente ne
risentirebbero.
Ed io non voglio portare me stessa a desiderare il
suicidio!
Proprio no!
“Avete progetti per stasera?”
Prima vorrei scendere da questo aereo e poi magari
andare in hotel, buttarmi sul letto e dormire di brutto.
“Al momento no”
E qui Draco, avrebbe dovuto aggiungere: Stupido
babbano!
Se avessi sposato il Draco adolescente a quest’ora i
coniugi Clepton ci darebbero fastidio ed io potrei star godendomi il
viaggio.
“E se… che ne dite di andare al party di benvenuto? La
guida dice che sarà una grande festa poiché i nostri hotel la faranno
insieme”
La fortuna continua ad assisterci, e l’idea della
palafitta non mi sembra più tanto stupida.
Credo proprio che adopererò la mia bacchetta per fa
sembrare a tutti che l’esterno è quello di una semplice palafitta, mentre
l’interno sarà esattamente come quello della tenda della Coppa di
Quidditch!
“Da vedere”
Evviva! Almeno stiamo per atterrare! Poi potrò cercare
un piano per farli fuori, e magari saranno i loro stupidi corpi a galleggiare
senza vita nella barriera corallina in mezzo a più di 700 specie di pesci
tropicali.
***
“Ci vediamo stasera?”
Non gli diamo neppure una risposta, a meno che il
ciaociao con la manina di Draco sia una risposta, e cerchiamo di prendere un
Taxi che ci porterà a destinazione.
“Uccidimi”
“Se ti uccido, poi chi ucciderà
me?”
“Di certo non io visto che tu già mi avrai
ucciso…”
“Perché devi star bene solo tu?”
“Esiste sempre il suicidio, Draco”
“Ma voglio essere ucciso da te… magari
dolcemente”
Cattura le mie labbra in un bacio e credo che il
polinesiano stia ridendo sotto i baffi.
Sto per mollargli un ceffone.
***
Che splendore ultraterreno!
Il paradiso terrestre!
Dolce incanto!
“E’ davvero la perla del pacifico”
L’Hotel sembra una grande enorme gigantesca palafitta,
emana una magia rilassante e credo che sia possibile rilassarsi solo guardando
ciò che i miei occhi mi stanno offrendo.
Sabbia bianchissima, gente completamente felice, palme,
un mare che sembra incantato di un azzurro innaturale e…
“Ho fame, che ne dici di sistemarci in camera e andare a
provare un po’ della cucina polinesiana?”
Annuisco con espressione da ebete, e quando la sua mano
prende la mia… non so, continua a sembrarmi tutto un
sogno.
E’ tutto perfetto!
***
Come posso descrivere la stanza?
Sono senza parole, e il letto, la cosa che più volevo
che fosse perfetta…beh è perfetto!
“Il piatto tipico qui è il po’è!”
Chissà se la pronuncia è corretta…
“Di che si tratta?”
“Uhm… un composto di frutta servito con cremoso latte di
cocco”
Mi volto verso di lui, e devo dire che l’idea di questo
piatto tipico polinesiano mi stuzzica.
“Draco, è necessari che noi andiamo al party di
benvenuto?”
Gioca malizioso con i miei capelli, “Se l’alternativa è
questa camera con te nuda sul letto… credo si possa
rimandare”
“L’alternativa è questa… ma alla frutta servita con il
latte di cocco non rinuncio”
Draco sorride prima di chinarsi a
baciarmi.
“Sai perché esiste il servizio in
camera?”
Scuoto la testa.
“Per le ragazze vogliose come te”
Lo spingo sul letto e salgo sopra di lui posizionandomi
a cavalcioni.
Il po’è può
aspettare.
Magari dopo sarà più gradito!
***
Non potevamo inaugurare questo letto in modo
migliore.
E’ stato eccezionale e anche il po’è non è stato niente
male.
“Sei stanco?”
“Nessuna stanchezza che una doccia non possa mandare a
quel paese!”
“E se andassimo a vedere che fanno a quella specie di
party?”
“Va bene anche se incontriamo Mike e
Trisha?”
“Chi l’ha detto che dobbiamo
incontrarli?”
***
Alle volte è meglio non parlare e forse sarebbe meglio
anche non pensare.
C’era una vasta gamma di probabilità che dicevano che
non avremmo dovuto incontrarli, ma siccome nel mio segno zodiacale Urano non
vuole saperne di andare via, ecco che ci troviamo a tavolini con i cari coniugi
di Liverpool.
Anzi, ora che ci penso, Trisha è andata in bagno, ma non
è tanto facile rendersene conto visto che Mike ha la facoltà di parlare per
due.
“Questa notte sarà la vostra prima
notte?”
Per cosa?
Le nostre facce sembrano parlare per
noi.
Non c’abbiamo capito nulla!
“Per noi beh… sarà la nostra prima volta… parlo di
sesso…anche per voi,no?”
Le guancette di Draco tendono a tingersi di rosso quando
vuole scoppiare a ridere senza pietà e le condizioni non glielo
permettono.
“Oh certo… sicuro, è la nostra prima
volta”
Posso intervenire e svelare ai coniugi Clepton che in
realtà Draco grufola dai suoi mitici quindici anni?
“E non siete emozionati?”
“Sicuro”
So che non è bello prendere in giro le persone… ma se
Draco è idiota io che ci posso fare?
Posso impedirgli di farlo?
“Io non so dove mettere le mani”
Povero Mike… cadere così nelle grinfie di
Draco!
“Neppure io…”
Per fortuna Trisha è tornata dal bagno e anche se
credevo che l’argomento si placasse al suo ritorno, beh… mi sbagliavo di grosso…
anzi, ha continuato con più fervore!
***
“E se non riuscirò a darti piacere,
stellina?”
“Zuccherino, l’importante è che ci
amiamo”
Sono due gran rompipluffe… però sono teneri!( in un
certo qual modo).
“Sai?”
“Cosa?”
“Mi mancano Blaise e Pansy”
Ovviamente spero che domattina non ci raccontino della
loro prima notte di nozze.
Credo che non reggerei.
No, non ce la farei!
Ecco il viaggio e l’arrivo in
Polinesia!
Sono stata particolarmente veloce e sono contenta che lo
scorso capitolo vi sia piaciuto… spero anche che valga lo stesso per
questo!
Non posso soffermarmi neppure stavolta, (devo andare a
preparare la cena -___-), spero possiate perdonarmi!^^
Altra cosa che ho notato e che tutte avete apprezzato la
scena della Pennsylvania e della Blaisilia.
Beh… la cosa sconvolgente del personaggio di Blaise e
Pansy… beh… sono i miei alter ego, per certi versi… Uhm, adesso mi prenderete
per pazza!^^
Per la Pennsylvania… beh, m’è venuto
come un lampo mentre aspettavo il bus per andare
all’Università^___^
Non chiamate la neuro! Please!
Inoltre i due alberghi citati di Bora Bora esistono
davvero! Non me ne sono appropriata!
Kisses
|
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Capitolo 53 *** L'isola delle prime volte ***
poli
Stiamo facendo la prima colazione a basa di frutta e
strani succhi dagli strani colori, su una terrazza che dà sul
mare.
In poche parole questa terrazza è il balcone della
nostra camera e abbiamo preteso la colazione in camera.
“Cos’è quello?”
“Avocado… credo”
Non mi sembra convinto. Continua a guardare quel povero
frutto tropicale come se fosse un nemico della Terra, giunto sul nostro pianeta
per distruggerlo con un solo sguardo feroce.
“Ma qui non mangiano pane tostato? Non so… una
frittella? Del pancake?”
“Forse mi sbaglio… ma sembri nervoso!”, dico mentre
cerco di aggiungere dello zucchero alle mie fettine di
Kiwi.
“Ti sbagli…”, e continua a guardare il mare come se
stesse meditando di andare oltre l’orizzonte.
Poi improvvisamente riprende a sorridermi normalmente
come se niente fosse successo.
Ha troppi sbalzi d’umore eppure non sembra abbia il
ciclo, anche perché se l’avesse io potrei benissimo dire di essere Lesbica, e
poi ci sarebbero vari problemi e misteri che ruoterebbero intorno alla nascita
di Chris…
Basta! La devo piantare di pensare a cazzate
ultraterrene senza capo né coda!
“Secondo te com’è finita tra Mike e
Trisha?”
Come ho fatto a non pensarci?
“Probabilmente sono scoppiati in lacrime”, dico, anche
perché non so davvero immaginarmeli quei due a letto.
Lui è troppo basso per una come
lei.
Capisco che in amore l’altezza non c’entra niente…
perché visto che già è cieco non vedo cosa gliene debba fregare anche delle
misure della gente!
Mike Clepton è un uomo basso e magro, mentre lei è
altissima, biondissima e super abbronzantissima.
Mettono un po’ di paura a
guardarli.
Insomma, finchè erano seduti sull’aereo erano ok,
ovviamente non considerando la chiacchierata e il modo in cui hanno attaccato
bottone; poi quando li abbiamo visti al party di benvenuto sulla spiaggia… beh…
erano un po’ ridicoli.
“Secondo te, quel nano l’ha centrato il
buco?”
Ma che razza di quesiti si pone?
“Non lo so… ma possiamo sempre chiederglielo quando li
incontriamo”
Ovviamente sto scherzando, perché credo che l’immagine
sarà così:
Mike: “Buongiorno”
Draco: “Com’è andata ieri sera?”
Mike: “…..”
Draco: “Qualcosa è andato storto?”
Mike: “Credo di non sapere dove devo… hm… il coso, dove
va messo?”
Draco: “!!!!!”
Ma anche se la mia fervida immaginazione sta per partire
per Tahiti, Draco non sembra aver capito che io stavo scherzando, che è
assolutamente da idioti impiccioni farsi gli affari sessuali di due conosciuti
sull’aereo per mia grande sfortuna.
“Ok, questa colazione mi ha dato la nausea… andiamo un
po’ in spiaggia?”
Io direi di scalare una montagna anche se davanti a noi
c’è una distesa d’acqua salata.
“Vado a mettermi il costume”, annuncio, prima di sparire
in bagno.
“Ti aspetto qui”
E non è di certo un bene che lui mi aspetti
qui.
Sappiamo tutti che la carnagione di Draco è troppo
bianca per essere vera, e sappiamo anche che probabilmente non ha mai preso il
sole da piccolo… quindi la sua pelle ha sempre vissuto nell’ombra e se lui si
mette sulla sdraio a farsi arrostire come uno spiedino di carne sulla griglia
rovente… beh… sarà cotto a puntino tanto che vorrà morire.
Ed io, da brava mogliettina, non lo
permetterò!
“Draco?”
“Uhm”, alza svogliatamente la testa dal suo giornale e
mi guarda.
“Dovresti fare qualcosa per la tua
pelle”
Si guarda allo specchio e come presumevo non ha capito
un accidenti.
“Uhm…”
Ok, ho capito, è meglio entrare in
azione.
E se io entro in azione devo munirmi di bacchetta
magica.
La prendo dalla mia valigia facendo in modo che Draco
non mi veda, e nascosta ben bene… gli lancio un incantesimo non
verbale!
Sorrido soddisfatta, almeno così non si arrostirà come
uno spiedino di carne sulla griglia rovente!
“Hermione… che diamine stai
facendo?”
“Sto cercando di mettermi il
costume!”
Non deve sapere che gli ho lanciato un incantesimo, so
come la prenderebbe e so che si lagnerebbe per tutta la durata della Luna di
Miele.
E non sarebbe né cosa buona né cosa
giusta!
***
Ieri sono rimasta estasiata dalla bellezza del mare al
tramonto, ma stamattina devo dire che è ancora più bello.
La sabbia è ancora tiepida e l’acqua del mare è così
cristallina che emana tranquillità.
In questo luogo, a dire il vero, tutto emana
tranquillità… non c’è nulla che potrebbe rovinare questo momento idilliaco…
“Ti va una nuotatina?”
“Se ti dicessi tra un po’?”
“Non me ne fregherebbe!”
“Cosa vuoi dire?”
Ciò che voleva dire mio marito era che adesso mi ritrovo
senza la mia volontà a sputare acqua di mare e maledire il fatto che lui sia
molto più forte di me.
Questa è un’ingiustizia bella e buona, ma so che mi
riscatterò in qualche modo… oh se lo farò… insomma, non è assolutamente giusto
quello che ha fatto!
“Sai che questa me la pagherai cara, vero
tesoro?”
“Ma certo amore mio!”
E detto questo continua a volermi
annegare!
E arrivati a questo punto non so davvero se stia
scherzando o voglia uccidermi davvero!
“Ho la vaga impressione che tu mi voglia
morta…”
Ed ho anche la vaga impressione che Draco non mi stia
ascoltando visto che guarda aldilà del mio viso in un evidente stato di…
Boh… la sua espressione è
indecifrabile!
“Forse se ti uccidessi mi
ringrazieresti!”
“Perché dovrei farlo?”
“Stanno arrivando Mike e Trisha!”
Ah ecco!
E adesso dopo questa pessima notizia, forse sarebbe
meglio che mi annegasse nelle limpide e cristalline acque tropicali di Bora
Bora.
“Draco?”
“Sì?”
“Uccidimi”
Mi sorride e improvvisamente impallidisce ancora di
più.
“Cosa sta succedendo?”, domando con una nota di panico
nella voce.
“Stanno sistemando le sdraio accanto alle
nostre…”
“Abbiamo un piano?”
Draco mi rivolge il suo sguardo da uomo completamente
stranito dalla sagge parole della sua donna.
“Perché dovremmo avere un piano?”
Uhm…
FORSE PERCHE’ APPENA SI ACCORGERANNO DI NOI POTREMMO
DIRE ADDIO ALLA NOSTRA GIORNATA RILASSANTE?
“Non so… forse è solo paranoia!”
Tu senti cosa mi tocca dire!
“Non sei curiosa di sapere com’è finita la loro prima
notte?”
Non ho pensato ad altro!
“E poi non possiamo avere un piano per evitarli!”,
prosegue con espressione seriosa su quel visino da prendere a
schiaffi.
“E perché no?”
“Perché fuggire è da codardi!”
“Draco”
“Sì?”
“Tu eri il codardo numero uno!”
“Suvvia, non è il momento di rivangare il passato! E
poi, l’unico modo che abbiamo per evitarli, è quella di raggiungere Tahiti a
nuoto… e credo non sia una possibilità da prendere in
considerazione.”
“Ti facevo più intelligente, sai?”
Mi lancia uno sguardo feroce, ma rimango
impassibile.
“Possiamo sempre
smaterializzarci!”
Improvvisamente dalle sue mani parte un
applauso.
E cos’avrà da applaudire questo proprio non me lo so
spiegare!
“Complimenti! Di sicuro nessuno si renderà conto del
fatto che una coppia è sparita nel nulla!E magari daranno la colpa alle sabbie
mobili!”
Incrocio le braccia al petto e faccio la finta offesa,
aspetto il momento in cui Draco, per scusarsi, vorrà baciarmi ed io gli morderò
il labbro.
Eccolo all’attacco!
Oh come lo conosco bene…
“Ahia!Ma sei impazzita?”
“Mi avrà morso un’anguilla!”
“Sì certo… ed ecco, brava! Grazie a te Mike e Trisha si
sono accorti di noi!”
Cavolo! Questa non ci voleva!
“Non è un problema!”
“No?”
“Dopotutto volevi divertirti con la loro prima notte di
nozze… e ad ascoltare le tue stronzate mi diverto sempre…”
Gli do un bacio a
fior di labbra.
“Ti amo”, mi sussurra.
“Alle volte… ti amo anch’io”
***
“Ehilà…”, ecco che vedo Mike sbracciarsi per segnalarci
la loro presenza.
Che spreco! E’ ovvio che sappiamo della loro non gradita
presenta!
“Draco… Hermione”
“Fai segno con la manina, tesoro”, mi suggerisce a denti
stretti cercando di far sembrare il suo sorriso falso abbastanza
convincente.
Ed io, da brava scema, faccio un timido ciaociao
con la manina.
Che poi mi chiedo perché lo sto
facendo.
Mi sovvengono parecchie motivazioni, ma non credo
proprio possa dare la colpa all’inclinazione dell'’asse
terrestre!
“Io
e Trisha non credevamo di trovarvi in spiaggia a
quest’ora…”
Perché non avremmo dovuto essere in spiaggia a
quest’ora?
C’è
forse una qualche maledizione che governa Bora Bora?
No
perchè io su Bora Bora so praticamente ogni cosa, visto mi sono documentata su
ogni centimetro di questa parte di mondo.
“Fare una nuotatina di prima mattina è molto più
stimolante”, dico e credo di aver usato un tono piuttosto
acido.
Un
po’ come se avessi mangiato dei limoni.
“Ma
non… cioè… non so, ma stanotte non avete?”
Non
AVETE cosa di preciso?
Io
e Draco stanotte avremmo potuto tante di quelle cose che mi sembra masochistico
anche il solo provare ad elencarle!
E
poi sinceramente torturarmi la mente per questo individuo mi sembra ancor più
masochistico del possibile elenco.
“Oh
già… com’è andata tra te e Trisha?”
Ecco, Draco ha trovato il modo per alimentare quel lato
del suo segno zodiacale che proprio non… ok… sto cercando di mentire a me
stessa.
Io
adoro questo lato del suo segno zodiacale semplicemente perché mi fa morir dal
ridere!
E’
assurdo… riesce a prendere in giro la gente e far credere loro che lui li
capisce realmente e che nel suo io si cela il loro probabile migliore
amico.
Forse in lui, la gente vede quel probabile amico, che si
aveva a scuola e che poi è diventato una specie di mostro andando a raccontare
in giro le varie esperienze sessuali.
“Vi
dispiace se leggo un po’?”, annuncio posizionandomi sulla sdraio e cercando di
leggere una rivista che ho comprato in uno shop ieri prima di
partire.
“Oh
no, tesoro!Leggi pure”
Sorrido a mio marito e mi metto a leggere, mentre le
parole di Mike mi traforano l’orecchio e mandano a quel paese quel poco di
concentrazione che m’era rimasta.
“Ieri, dopo il party di benvenuto, beh… ho cercato di
creare l’atmosfera accendendo delle candele profumate… avevo anche ordinato
dello champagne e tutto sembrava essere perfetto, ma…”
“Ma?”
“Ma… beh, qualcosa mi ha
bloccato!”
“Cosa?”
“Non so… ma lei mi sembrava un po’
fredda”
“Fredda?”
“Sì”
“Probabilmente non le stavi dando
piacere”
“E
come si fa a donarle piacere?”
La
scena mi fa sorridere!
Sembra quasi di vivere una di quelle scene che non
avverranno mai, ma che vorresti avvenissero per ridere del tuo coniuge, in cui
Draco dovrebbe spiegare a Chris come si procura piacere ad una
donna.
So
che la scena non vedrà protagonisti Draco e Chris perché con molta probabilità Chris
non parlerà mai di sesso a suo padre… però, devo dire che Mike fa davvero tanta
tenerezza… fidarsi a quel modo di Draco… deve proprio essere messo
male!
Molto male!
“Ma
prima dimmi… com’è andata con Hermione?”
Draco sogghigna e mi lancia uno
sguardo.
“Mike, per quanto mi costi
ammetterlo…”
Sta
per caso confessando di essersi preso gioco di lui?
“…
io, ieri ero molto imbarazzato e il mio amico non ha adempiuto al suo
dovere!”
Mike boccheggia come un pesce appartenente alle 700
specie che popolano queste acque cristalline.
“Ma.. ma.. come fai a parlarne con così tanta
naturalezza davanti a tua moglie?”
Quello che mi chiedo anch’io.
“Oh… Hermione mi capisce… è come una sorella per
me!”
Devo dire che se lui mi vedesse come una sorella… io
avrei una grande paura, perché crederei che fosse propenso all’incesto, e questo
sarebbe veramente sconvolgente!
Mi
farebbe schifo a dire il vero!
E
forse lui sarebbe un tantino malato di mente…
Ma
per fortuna sta solo sfogando la parte assurda del suo segno zodiacale e diciamo
che tutto va bene!
“E
tu? A te va bene?”, mi domanda Mike in preda al panico.
Uhm… abbasso la rivista e mi volto verso
lui.
“Oh
no, per niente… alla fine… in un rapporto ci vuole fiducia, e se Draco mi vede
come una sorella… beh.. vuol dire che si fida di me”
Ma
che sto dicendo?
Ma
poi come siamo finiti a parlare di fiducia se prima parlavamo di
sesso?
Devo essermi persa un passaggio fondamentale di questa
discussione.
“Avete davvero un bel rapporto”
“Già”, mi prende per mano e la stringe forte, dicendomi
–ti amo- con il labiale.
Abbiamo un bellissimo rapporto, ma non è per il fatto
che mi vede come una probabile sorella con il meraviglioso nome di: Vypera
Narcissa Malfoy.
Improvvisamente qualcosa scuote il mio magico
mondo.
Draco si allontana da me per inseguire un pappagallo,
Mike è andato a prendere qualcosa da bere e Trisha sembra uscita da una rivista
per uomini soli.
Capelli lunghissimi e biondissimi, bikini bianco che
mette in risalto la sua abbronzatura caraibica e…
“Ciao Hermione”
“Ciao Trisha”
“E’
andata bene ieri sera?”
“Beh sì… anche se…”
“Capisco”
Devo stare a quel maledetto gioco di
Draco.
“E
a voi?”
“Mike non ci sa fare per niente… devo confessarti che io
non sono arrivata vergine al matrimonio”
Chissà perché ma me lo aspettavo!
“Oh”
“Già… e avendo avuto molte esperienze… beh, Mike ha
l’esperienza di un dodicenne”
Come iniziare bene un matrimonio…
“E’
timido… aiutalo!”
Si
volta come se avessi detto di essere la Regina Elisabetta
ringiovanita di qualche decennio.
“E
come si aiuta uno così?”
“Non lo so… è tuo marito, dovresti sapere come
aiutarlo!”
Rimaniamo in silenzio ed io continuo a leggere la
rivista.
E’
una ricetta su come preparare un buon ragù a base di cetrioli e
salame.
Una
cosa alquanto indegna!
Ingredienti per 4 persone…
“Seri fortunata”
E
con ciò cosa vuole dire?
Di
certo non sono stati fortunati coloro che hanno avuto la sfortuna di mangiare
questa schifezza di ragù ai cetrioli.
Saranno stati ricoverati d’urgenza in
rianimazione
“Uhm?”
“Tuo marito è praticamente
perfetto”
Com’è brava a sottolineare
l’ovvio.
“Credo che il sesso con lui sia sublime, lo
confermi?”
Ma
guarda questa sgualdrinella da quattro soldi… tutta super abbronzata e mezza
nuda.
Grrrr!
“No, non lo confermo”
“Cosa?”
“Si
trova nelle stesse condizioni di Mike! E’ timido”
Un
sorrisino sardonico le si dipinge sulle labbra colorate di rosa
pastello.
“Sono sicura che con una come me la timidezza
passa”
Ok…
sta calma Hermione!
E’
solo una schifosa puttanella senza speranze!
Respira!
“Pucci, ecco il tuo succo di cocco
corretto”
E’
arrivato il povero disgraziato, e nello stesso istante è arrivato Draco con una
busta tra le mani.
Si
sdraia accanto a me e mi bacia.
“Una lettera di Blaise, la vuoi leggere
adesso?”
“Sì”
La
prendo in mano e mi chiedo come cavolo sia riuscito a mandare una lettera in
questo luogo.
Credo che se qualcuno avesse avvistato un gufo si
sarebbe scandalizzato e avrebbe chiamato la protezione
animali.
“So
cosa ti stai chiedendo… e sappi che Blaise adora i
pappagalli”
E
allora?
Inizia a baciarmi il collo, fino a raggiungere il mio
orecchio: “Ha trasfigurato il suo gufo in un pappagallo! Geniale,
vero?”
Mi
sussurra e non posso far altro che sorridere!
Ha
un’inventiva che fa davvero paura!
Cari amori
miei,
mi mancate
come mi mancano ogni mattina a colazione i cereali al
cioccolato!
Come state in
quel luogo assolato? Draco, ti sei già abbrustolito?
Qui tutto
procede al meglio!
Ci siamo
trasferiti tutti a casa Malfoy per stare con i vostri pargoli che non sembrano
sentire la vostra mancanza come la sento io, (Pansy sostiene che io abbia
parecchi complessi, ma io non la sto a sentire perché se dovessi ascoltarla i
complessi mi verrebbero davvero!)
Detto ciò,
sappiate che Dana ha picchiato nuovamente Mallord e Chris nutre una specie di
passione morbosa per il passato di mele verdi, non sappiamo se interpretarlo
come un buon segno; voi che dite?
Sappiamo anche
che siete voi da due giorni, ma sono successe parecchie
cose.
Pansy ha
cercato di far socializzare Max e Chris… ma non sembrano andare molto d’accordo…
La gravidanza
di Emma procede bene e Lud è dovuto tornare in Germania per un paio di
giorni!
La signora
Piddy sembra molto meno rilassata, ma ho deciso di aiutarla io con ele faccende
di casa… alla fine basta solo un inutile incantesimo per far andare tutto
bene!
Detto questo,
sappiate che ci mancate da morire e che speriamo che vi stiate
divertendo!
Salutateci gli
abitanti del luogo e non state troppo tempo a rotolarvi tra le lenzuola della
vostra camera… c’è un mondo da scoprire!
Con un affetto
sconsiderato: Blaise, Pansy, Emma, Lud, Signora Piddy e tutti i pargoli che
abitano questa casa!
Grazie a questa lettera e ai nostri amici, sono quasi
riuscita a dimenticare che Trisha Clepton è una gran
puttana!
Richiudo la lettera e Draco mi
sorride.
“Dovremmo rispondere”
“Che ne dici di farlo adesso?”
“Adesso? Non vuoi stare ancora in
spiaggia?”
Uhm… già, alla fine non posso non godermi la mia Luna di
Miele per quella.
“Ti
va una nuotatina?”, propongo.
***
E’
arrivato il momento di dire a Draco che Trisha è una
grandissima…
“davvero?”
Annuisco per confermare mentre un paio di pesci colorati
mi nuotano tra le gambe.
“Non l’avrei mai detto, sai?”
“Anch’io”
“Beh… non avrai mica paura che lei possa circuirmi,
vero?”
“Non ho paura perché ho la certezza che mi ami… però mi
dà fastidio quel suo atteggiamento da falsa santarellina e da falsa mogliettina
innamorata”
Mi
abbraccia e mi bacia dolcemente.
“Sta tranquilla… non voglio che distrugga la nostra
vacanza”
Mi
sento molto più tranquilla, anche quando vedo il gufo-pappagallo di Blaise
volare sulle nostre teste.
Trisha Clepton morirà a Bora Bora.
E’
una promessa!
Chi
avrebbe mai sospettato della cara Trisha?
Di
sicuro non il povero Mike che ha ben altri problemi per la
testa…
Per
fortuan ci pensa Draco a non farlo sentire un emarginato
sociale!
Detto questo spero che anche questo capitolo sia stato
di vostro gradimento e che vi abbia fatto ridere almeno un
po’!
Lunachan62: Ebbene sì! Per certi versi quei due pazzi
sono i miei alter ego! Ecco perché mi riesce tanto facile scrivere di loro XD
Con questa rivelazione, mi sarò sicuramente giocata la reputazione! Beh..fa
niente, ma tu continua a seguirmi!
Missmalfoy1: Eccoti accontentata con l’angolo delle
risposte, ma capiti bene perché mi sono presa una giornata di relax!
XD
Per
la mente geniale… beh… non saprei davvero! Non so nemmeno se la mia mente è
geniale! Però finchè riesco a farvi ridere allora è davvero geniale!
XD
Gypsy_rose90: Grazie per non aver chiamato la neuro e
visto che sto ancora qui non ho nemmeno avvelenato nessuno con la cena
dell’altra sera!
Per
i nomignoli zuccherosi… beh li odio anch’io… era per rendere l’idea di quanto
fossero odiosi i coniugi Clepton! E quando i miei amici, agli inizi delle loro
relazioni usano queste sdolcinatezze io li prendo un po’ in giro… mi faccio
odiare, ma almeno mi diverto!XD
Koala3: e se ci facessimo ricoverare
insieme?
Uhm.. ti ringrazio davvero molto, perché sapere che vi
faccio ridere per me è una grande conquista!
Sono brava a fare ridere i miei amici e sapere che so
far ridere anche con le mie fanfiction mi riempie di
gioia!
Lenu88: recensitrice assidua… GRAZIE! Nonostante gli
impegni universitari trovi uno spazietto da dedicarmi!
Che
dire?
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e che
Draco abbia fatto la sua porca figura anche qua!XD
redRon: Pensi ancora che Trisha sia
simpatica?
Chissà se sei morta sepolta dai tuoi libri… fammi
sapere! XDXDXD
Mi
manchi tantuuuuuu!
Bhuahahaha!
Sensation: Sto aggiornando molto velocemente! Non merito
forse un premio? Ihih!
Che
ne dici della prima volta di Hermione e Draco?
Certo che quel pazzo biondo ama esagerare!
XD
Per
la storia degli esempi… non so proprio se esista, ma non credo arriverò al punto
di Hermione… l’iperventilazione serve in altri momenti! XD
Grazie a tutte!
Kisses
|
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Capitolo 54 *** Clepton, Malfoy e .... Zabini! ***
pansy
Cari pazzi che abitano la nostra casa e deviano le menti
dei nostri figli,
come state?
Ovviamente speriamo sempre che sprizziate energia anche
dalle narici, e speriamo anche che non abbiate bloccato la crescita di Dana e
Chris!
Detto questo sappiate che ci stiamo divertendo
tantissimo e che Bora Bora è eccezionale!
Il mare è stupendo e da ieri ho iniziato le immersioni
con un simpaticissimo maestro proveniente dalle Galapagos, mentre Draco sta
cercando di capire l’importanza dei balli caraibici.
Ovviamente ho organizzato delle gita culturali per fare
in modo di vedere il luogo che ci sta ospitando e non rimanere perpetuamente
nella nostra fichissima camera da letto.
Per quanto riguarda Dana e la sua violenza
incontrollata, io sono abbastanza preoccupata, Draco invece è fuori di sé dalla
gioia, ma credo si sia drogato di pò è
( piatto tipico dell'’isola a base di
frutta).
E vista la nostra assenza, cercate di farle capire che
picchiare gi atri è sbagliato. (Confido in voi, anche se mi sento tanto stupida
nel farlo).
Siamo inoltre contenti del fatto che Chris abbia una
particolare devozione per il passato di mele verdi… anche se ciò mi preoccupa un
po’, cercate anche di fargli provare quello alla banana e al Kiwi, non vorrei
che fossero le mele verdi il vero problema della perpetua idiozia di mio
marito!
Non vediamo l’ora di vedervi e abbracciarvi, la vostra
mancanza si sente da morire!
P.S. Non uccideteci la signora Piddy! Signora Piddy le
vogliamo beneeeeee!
P.S.2 Sono Draco e volevo dirvi che Hermione è un
mostro! Mi ha fatto camminare per km e km… sono
debilitato!
P.S.3 Non
date retta a quel pazzo… camminare fa bene, ma lui si lamenta per ogni
cosa!
P.S.4 Non è vero! Non mi lamento per ogni
cosa!Uffa!
P.S.5 Adesso basta, vi salutiamo! Un caloroso abbraccio
ad ognuno di voi!Ciaooooo
Ho appena attaccato la busta al pappagallo di Blaise e
sfregandomi le mani vado ad annunciare il programma di oggi al mio dolce
maritino sedentario, che per l’appunto sta sfogliando delle riviste spaparanzato
sulla sdraio in terrazza, mentre sorseggia del succo di colore
verde.
Spero vivamente non siano le sue mele verdi importate
dal Sudtirol!
“Draco…”
Mi avvicino a lui e prendo a massaggiargli il collo, è
sempre un ottimo espediente per poi fare tutto quello che voglio
io.
Lo sento rilassarsi sotto le mie mani ed ho già la
vittoria in pugno.
“Che ne diresti di trascorrere la giornata a
Maupiti?”
Eccolo che si volta come se gli avessi espresso il mio
desiderio di conquistare Saturno e scoprire un nuovo
continente!
Certe volte le sue espressioni sono totalmente fuori
luogo…
“Cos’è Maupiti?”
“Maupiti è l'isola più piccola e montuosa dell'arcipelago, una
versione in miniatura di Bora Bora. Ha imponenti montagne che scendono verso una
laguna dalle acque luccicanti, delimitata da isolotti corallini e spiagge di
sabbia bianca da sogno.”
“Stai forse ripetendo parola per parola ciò che c’è
scritto nel depliant?”
Sì, ok è vero, lo ammetto!
Ma se ho una memoria così ferrea, cosa posso
farci?
Ricordo anche dove stanno le
virgole!
“Sì, ma è per rendere l’idea… sai che per descriverti un
luogo non saprei da dove iniziare, no?”
Piega il giornale e lo poggia sul tavolino in vimini
accanto a lui.
“E cosa dovremmo fare a Maupiti se tutto ciò che hai
detto ce l’abbiamo a pochi metri di distanza?”
Scansafatiche.
Devo passare al pino B.
Ovvero sedermi sulle sue gambe e ricoprirlo di baci,
morsi e altro.
Tutto ciò che possa servirmi per sedurlo e trascinarlo
nella mia perfida trappola.
“Beh… possiamo organizzare un pic-nic sui motu…”,
sussurro al suo orecchio per poi morderne il lobo.
“E… cosa sono i motu?”
Proseguo con la mia opera di
persuasione.
“Degli isolotti corallini…”
“Ah… uhm…”
“E poi potremmo farci le coccole sulla spiaggia
Tereia…”
“Ok mi hai convinto… possiamo benissimo trascorrere la
giornata a Maupiti!”
And the winner is:
Hermione Jane Granger in Malfoy! Oh
Yeah!
Grazie Jhonny!
***
Uhm… che goduria!
La giornata a Maupiti è purtroppo giunta al termine… per
fortuna ci sono le mille fotografie scattate ad ogni centimetro di questo
paradiso terrestre, e poi per fortuna che esistono i pensatoi… questa giornata è
da rivivere perché è stata a dir poco WOW!
Abbiamo mangiato tanta frutta e tanto pesce, visto cose
meravigliose, conosciuto gli indigeni che è stata un’esperienza meravigliosa, e
poi il bagno in quell’acqua cristallina e poi… beh… poi la cosa diviene vietata
perché io e il mio dolce maritino abbiamo fatto anche
altro…
“Ho male alla schiena”
“Sei fatto vecchio”
“Ma ho solo 27 anni!”
“Stavo giusto progettando una gita a
Moorea”
“E cos’è?”
Poverino, se sapesse…
***
Poverino, è letteralmente
crollato.
Ha avuto solo la forza di farsi una doccia e poi
crollare come un pesce lesso nel suo piatto, che sarebbe incarnato dal
letto.
Io non so perché, mi sento viva e attiva, ma come una
specie di morto come lui le mie energie vanno un po’
sprecate.
Sarà meglio riposare visto che Draco non sa che questa
sera lo porto a ballare caraibico.
Ma qualcosa mi distoglie dal mio riposare; un pappagallo
si è appena posizionato sul nostro armadio e ci guarda
compiaciuti.
E non so davvero se sia possibile che un pappagallo ci
possa guardare con compiacimento.
Forse ho preso un’insolazione a Maupiti, perché davvero…
non so come sia possibile.
Sembra quasi che il pappagallo si sia fatto un
lifting…
Sì, sì… certo!
Quale animale non si è fatto il
lifting?
Ho bisogno di un po’ di ghiaccio.
Prendo comunque la lettera che il coso rifatto tiene tra
le zampe e la leggo.
Cari amori nostri,
siamo felici di sapere che oltre a grufolare tra le
coperte vi date alla scoperta di nuovi paesaggi e orizzonti culturali, ma
sappiamo anche che a far sì che non vediate solo i vostri corpi nudi
perfettamente intrecciati, è merito della sete di conoscenza spastica di
Hermione.
Sappiate che qui io e Pansy ci stiamo annoiando da
morire, anche se avremmo dei posti di lavoro alla quale recarci… c’abbiamo
pensato molto, e siamo arrivati alla conclusione che alla fine noi siamo i capi
e possiamo fare quello che ci va… quindi lasciamo Emma e Lud qui e noi veniamo
a…
Perché la lettera non prosegue?
Che si siano dimenticati di
scriverla?
Oppure l’hanno scritta nella loro testa e hanno ben
creduto che si fosse scritta per davvero?
Bah…
Questi due mi scioccano, e tanto
anche.
Toc Toc
Draco ha forse ordinato qualcosa prima di cadere in
catalessi?
E se fosse Trisha?
E se fosse Mike che deve raccontargli che ha fatto di
nuovo cilecca?
Merlino… saremmo dovuti rimanere a
Maupiti!
Apro con circospezione la porta e ciò che mi ritrovo
davanti mi lascia assolutamente…
“AAAAHHHHHH!!!”
No, degli assassini!!!
Non so perché, ma la posizione da me assunta non mi
piace!
Loro mi sono di sopra e Draco oddio se si preoccupa di
ciò che sta accadendo ai piedi del letto dove sta dormendo senza
dignità.
“Ma che bella abbronzatura! Ma perché Draco non prende
colore?”
Blaise Zabini e Pansy Parkinson!
Avrei dovuto immaginarlo…
Almeno mi stanno aiutando a rialzarmi dal torbido
momento di oscura passione che ci aveva travolti!
“Come mai qui?”
Una semplice domanda di rito, anche se le risposte
potrebbero benissimo essere tre:
1)
Sono qui perchè a capo di un
progetto che vuole salvaguardare la barriera corallina.
2)
Sono qui perché hanno
assistito a qualcosa di losco e sono ricercati e quindi sono sotto la protezione
del F.B.I per la protezione
testimoni.
3)
Sono qui, perché hanno deciso
di non lasciarci da soli nemmeno durante la nostra Luna di
Miele.
Non so perché ma ho la vaga sensazione che la loro
risposta sia la terza, e non credo neanche chela loro risposta si avvicinerà a
quella prodotta dalla mia mente, perché sono ASSOLUTAMENTE convinta che la loro
risposta sarà la terza così come da me è stata prodotta!
“Ci mancavate e siccome Lud sta in Germania ed Emma è
andata a trovare i suoi… io e
Blaise eravamo soli e abbiamo bene deciso di venire a trovare i nostri
migliori amici! Sappiamo quanto può essere terribile la Luna di Miele e noi non
vogliamo che passiate quello che abbiamo passato noi…”
Credo di stare vivendo in un film
horror!
Per quanto li ami… beh… spero solo che non dormiranno
con noi!
Se arrivano a darmi questa fantastica notizia, credo
proprio che non risponderò delle mie azioni e li ucciderò spacciandoli poi per
tocchetti di carne al prossimo falò sulla spiaggia.
Alla fine sarà come mangiare carne di manzo,
no?
“Abbiamo affittato una di quelle bellissime palafitte e
per il resto sarà come se ci avesse incontrati qui… considerateci come una
coppia in Luna di Miele!”
Ho come l’impressione che questi due arrivino a tradire
Emma e Lud, perché è come scritto nelle stelle che erano loro due che dovevano
convolare a nozze!
Uhm… forse però è meglio che abbiano sposato Lud ed
Emma… almeno loro hanno un briciolo di pudore nel fare le cose… e non sto
parlando di semplice pudore… perché per loro ci vorrebbe pudore anche quando
cambiano il pannolino ai loro pargoli.
“Avete conosciuto qualche coppia?”
Ma sì… alla fine sfogarmi con loro mi farà
bene!
***
“… e quella troia di Trisha mi ha detto a chiare lettere
che ci proverà con Draco!”, sbatto con furore il mio bicchiere inondato di
ombrellini, sul tavolino e qualche goccia mi bagna la
mano.
Adesso magari diventerò un supereroe… un po’ come ha
fatto il ragno geneticamente modificato con Peter Parker!
Però, ora che ci penso, allora il cocktail dovrebbe
essere geneticamente modificato e…
“Aspetta, Draco ha fatto credere a Mike che era la
vostra prima volta?”, Pansy è totalmente divertita e Blaise sembra un po’ più
serio del normale.
“Draco… il pervertito di
Serpeverde?”
“Sì, proprio lui!”
“Quello che si è preso la mia verginità a quindici
anni?”
“Già”
“Quello che si è passato il settimo anno Serpeverde
quando lui andava al quinto?”
“Sì”
“Quello che è stato trovato a letto con tre
ragazze?”
“Sì”
Ecco che Blaise si sta contorcendo dalle risate, mentre
Draco ignora tutto!
“Lasciando perdere la crisi ilare che ha travolto
Blaise… questa idiota di Trisha come può solo pensare che Draco possa essere
suo?”
“Non lo so, Pansy”
Improvvisamente uno strano sorrisino le si dipinge sulle
labbra.
“Lascia fare a me… Trisha ha le ore
contate”
Se lo dice lei…
***
Non avrei mai detto che finisse
così!
Per svegliare Draco abbiamo prima saltato tutti e tre
sul letto, ma l’unica cosa che abbiamo ottenuto è stato il corpo di Draco
saltare mentre lui dormiva.
Poi abbiamo provato con l’acqua gelida, ma dopo qualche
insulto è tornato a dormire.
Poi Pansy e Blaise hanno simulato con la voce l’atto
sessuale di due maniaci, ma niente.
E adesso ci ritroviamo a contemplarlo non sapendo più
che fare.
“Gli togliamo i boxer, qualcuno si
scandalizza?”
Io e Blaise facciamo segno di no con il
capo.
“Ok, visto che sei la moglie, a te l’ardua
impresa!”
Sospiro.
“Non provateci nemmeno!”
Che il principe si sia destato dal suo
sonno?
“E poi, cosa diamine ci fate voi due
qui?”
Almeno è entrato subito a contatto con la
realtà!
“Mi mancavi da morire, Draco”
Non mi sembra molto entusiasta dell'’abbraccio
stritolante di Blaise…
“E tu, Pansy?”
“Volevo un’abbronzatura degna di… beh… sicuramente non
di te, sei bianco come il latte, ma com’è che la tua pelle non prende
colore?”
Eh già, è vero!
L’incantesimo durava per 24 ore… poi avrei dovuto
rinnovarlo, ma sono già trascorsi 5 giorni e me ne sono
dimenticata!
Eppure non si è bruciato… ma che razza di pelle hanno i
Malfoy?
“A dire il vero non lo so”, dice guardandosi il petto e
le braccia.
“Secondo me va in spiaggia vestito di tutto
punto!”
Ah-ah-ah!
Che qualcuno mi trattenga!
Puff!
“Ok bei fanciulli, se ci vestissimo e andassimo alla
festa sulla spiaggia?”
“Ottima idea, Hermione!”, dice
Blaise.
Pansy corre subito nel nostro bagno per cambiarsi e
Draco ricaccia la testa sotto al cuscino.
“E’ proprio necessaria?”
“Se mi ami sì”
“Donna subdola”
***
Pansy ha deciso di fare concorrenza a
Trisha.
Solo che forse Pansy non sa che lei è molto più bella di
quella vacca abbronzantissima.
Siamo seduti al nostro tavolo, in attesa che cominci lo
spettacolo e attraverso una palma riesco a scorgere i coniugi
Clepton.
Anche Mike deve essersi accorto di noi, visto che
sbracciandosi sta correndo nella nostra direzione.
“Stanno arrivando!”, annuncio.
“Qual è il piano?”, domanda Draco.
Blaise sorride e abbraccia in vita Pansy, “Siamo i
coniugi Zabini e ci siamo conosciuti oggi a Maupiti… il resto verrà da
sé!”
“Ok”
Io e Draco ci alziamo per salutare i nostri cari Clepton
e noto che Trisha sembra voler entrare in confidenza con quello che incarna mio
marito.
Brutta sgualdrina!
“Mike, Trisha… vogliamo presentarvi Blaise e Pansy, li
abbiamo conosciuti a Maupiti!”
Sorridono amorevolmente. Li adoro!
Mike fa il baciamano a Pansy che fa la finta imbarazzata
e Blaise fa il galantuomo con Trisha.
Non sembrano neanche loro visto che sembrano avere
atteggiamenti consoni ad ogni essere umano senza turbe psichiche
drastiche!
“Anche voi in Luna di Miele?”
“Sì, ci siamo sposati stamattina”
“Congratulazioni”
Si guardano e si sorridono come due piccioncini in
amore, sono odiosi esattamente quanto lo sono stati Mike e Trisha sull’aereo
mentre Draco, tanto per cambiare, dormiva.
“Stanotte sarà la nostra prima notte”, aggiunge
maliziosa Pansy.
“Oh oh, ma che splendida notizia!”, dico io, tanto per
far finta che sono realmente interessata alla prima notte di nozze dei coniugi
Zabini.
“E voi, avete consumato?”, ci domanda
Trisha.
“Ehm…”
“Ci stiamo lavorando… sono ancora troppo
timido”
Ma cos’ha in mente Draco?
“Secondo me è l’aria che non ci stimola…”, asserisce
saggiamente(?) Mike mentre giocherella con la sua collana di
fiori.
“In che senso?”
“Siamo londinesi… abbiamo vissuto sempre a contatto con
il grigiore e la nebbia… secondo me tutto questo sole non ci
aiuta!”
“Ottima interpretazione Mike!”, sì a che ci siamo
innalziamolo a idolo dell'’isola e iniziamo a pregare affinché risolva i nostri
problemi.
“Oh grande
Mike… aiutami a trovare più cocchi”
“Oh venerabile
Mike… fa che la pesca sia fruttuosa!”
“Oh stupido
Mike… che tu possa annegare nella barriera corallina!”
“Uhuuu! Si balla caraibico!”, esulta Blaise prendendomi
per mano.
Adesso siamo al centro della pista e mi sento un tantino
osservata.
“Sono due idioti!”
“Lo so”
Un passo avanti… due passi indietro…
“Ma tu non dovresti ballare con tua
moglie?”
Una giro su me stessa… una mano
alla….
“Mia moglie sta ballando con tuo
marito…”
“Ma cosa diamine sta accadendo?”
“Non lo so, ma è eccitante!”
Oh beh… se lo dice un matto allora è DAVVERO
eccitante!
***
Letto dolce letto.
Abbiamo ballato per ore, ci sono stati così tanti cambi
di coppia che non so nemmeno se quello che si sta lavando i denti nel bagno è
l’uomo che ho sposato!
“Sono stravolto”, annuncia buttandosi sul
letto.
Mi butto accanto a lui, “Se ti può far sentire meglio,
anch’io”
“Blaise e Pansy saranno la mia
fine”
“Anche la mia”
Stancamente si avvicina al mio viso e mi
bacia.
“Prometto che mi farò perdonare”, mi sussurra a fior di
labbra, prima di addormentarsi.
Sulle sue labbra uno splendido
sorriso.
Blaise e Pansy potevano mai starsene a casa buoni e
tranquilli?
Ovviamente no!
E adesso stanno anche facendo una seconda Luna di Miele
senza i rispettivi partner!
Ma forse anche Lud ed Emma sono
contenti!XD
Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro
gradimento,e nel frattempo mi sento
strana perché sto postando troppo velocemente… ma cosa mi sta
accadendo?XD
E adesso passiamo i
ringraziamenti:
Koala3: Sì saremo insieme e farò di tutto per farti
ridere XD La cara Trisha magari adesso è stata pure ammaliata dal carissimo
Blaise non sapendo che è una specie di invasato!
Per il suo pappagallo… a quanto pare è colpa tua se a
Hermione sembra si sia fatto un lifting!XD
Persy: Ecco la grande comparsa di Blaise! Spero ti sia
piaciuta… anche se a dire il vero non ha fatto molto! Anche se conoscere i
coniugi Clepton è già un’esperienza titanica!
Sensation: Postato prestoooo! E Draco ancora non riesce
a superare la sua timidezza! Povero! Fa un po’ pena! La signora Piddy adesso è
sola a casa con una ciurma di marmocchi… forse si rilasserà di più con loro che
con Blaise! Magari le dedicherò un capitolo!
Ma sei davvero sicura di volermi conoscere?
Uhm…
Lunachan62: Per fortuna continui a trovarmi ancora
“normale”! Grazie mille!
Missmalfoy1: Ecco l’angolo che tanto ti piace! Mike ha
delle strane teorie sul perché tutti gli inglesi non riescano nell’intento di
consumare la notte di nozze… sono già alla quinta e ancora niente! Mah…
Blaise e Pansy eccoli in tutto il loro
splendore!
redRon: Ho concepito un altro capitolo! Secondo me
l’ansia per gli esami mi fa scrivere di più! Sono da ricovero! Bah… Ti lovvo!
Gypsy_rose90: Poveri amici in amore!^^ Sei tu che fai
scoppiare le crisi all’interno delle coppie, vero? XDXDXD
Per la mano ad Herm… è arrivata Pansy, ma non è detto
che non abbiano di un ulteriore aiuto! Tieniti pronta per ogni
evenienza!
E per Chris… beh… sembra che si farà davvero bello come
il papà! XD
Lenu88: Grazie
a te! Come sempre! Sei davvero adorabile! Come proseguono gli
studi?
Draco che rincorre il pappagallo è un po’ una scena
tragi-comica e forse tragi-comico lo è ancor di più sapere che Blaise pur di
stare in mezzo alle balle ha trasfigurato il suo gufo! Poveretto… avrà dei seri
problemi d’identità!
Adesso che è pure sull’isola insieme ai coniugi Malfoy
non so quali altre idee geniali avrà!
LiliBlack90: Ma grazie a te! Mi ha fatto un enorme piacere
ricevere le tue recensioni e sapere che sono riuscita a farti ad apprezzare
questa coppia!
Grazie di vero cuore, e spero che questo capitolo ti sia
piaciuto come i precedenti!
Kisses
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Capitolo 55 *** Un'innocente partita a Beach Volley! ***
naso
Cari coniugi Malfoy,
non vi preoccupate per noi povere creature, ce la
caviamo alla grande!
Sono tornato da Berlino giusto per vedere in che stato è
la signora Piddy lasciata a se stessa con un gregge di bambini da mandare
avanti, e poi sono andato a trovare Emma nel suo paesino di montagna e portarle
i crauti che desiderava tanto.
La mancanza di Blaise e Pansy si sente da matti, ma alle
volte anche noi abbiamo bisogno di riposare le nostre stanche membra, indi per
cui siamo oltremodo felici che siano insieme a voi a distruggere la vostra Luna
di Miele!
Siamo comunque fiduciosi, magari faranno nuove amicizie
e vi lasceranno assaporare in santa pace la parte più “intrigante” del
matrimonio!
Ok, io ed Emma ci stiamo ammazzando dalle risate, questa
lettera non ha senso!
Adesso me ne torno in
Germania!
Lud ed Emma
***
Draco, avrà una fine questa Luna di
Miele?
Alan mi ha fatto scoprire le gioie dei
videogiochi!
Hai idea di quanti omini posso
uccidere?
Alan mi ha parlato di certe attività che dovrebbero fare
padre e figlio; come andare a pescare, giocare a football, (non chiedermi cosa
sia), insegnarti a guidare, parlare di sesso… insomma, Alan dice che farebbe
bene al nostro rapporto.
Tua madre è alquanto perplessa… lo sono anch’io a dire
la verità, e credo anche di aver fatto determinate cose con te… non saremmo
andati a pescare, ma ti ho insegnato come scagliare un Cruciatus alla
perfezione, ti ho fatto uccidere un paio di pavoni utilizzando l’anatema che
uccide, ti ho comprato il ruolo di Cercatore nella squadra di Quidditch e credo
che tu e Pansy con il sesso non abbiate mai avuto problemi…
Adesso devo salutarti, tua madre e Jane stanno rompendo…
L’unico e inimitabile
Lucius Malfoy
***
Salve genitori,
vi state divertendo?
Grazie per la lettera e quella strana cosa che non
riesco a identificare!
Mallord mi sta riempiendo di regali… ma non ho ancora
capito cosa vuole da me.
Se non vuole un figlio non so davvero cosa possa volere…
Ops, scusate, ma se questa lettera sarà piena di passato
di mele verdi e perché Chris non sa mangiare!
Non fa altro che agitare il cucchiaino in aria… è tutto
sporco… che ribrezzo!
Quando crescerà?
I maschi!
Vi voglio tanto bene!
Dana
***
Avete finito di rotolarvi tra le
lenzuola?
Io e Pansy siamo stufi di mangiare
cocco!
E poi Mike ci sta raccontando un suo sogno; in pratica
c’era lui che passeggiava in un supermercato e controllava la data di scadenza
dei cereali al miele… quando improvvisamente dalla scatola è uscito… Winnie the
Pooh!
Sono oltremodo sconvolto e Pansy per la gioia di questo
racconto ha saccheggiato i negozi di moda dell'’albergo! Ha comprato dei sandali
che sono la fine del mondo!
Quando scendete ci trovate sotto la palma a bere drink e
sniffare abbronzante alla carota! Da provare! Erotico al massimo!
Ahahaha!
Blaise e Pansy quasi evaporati
***
“Torna qui… mi manchi!”
Sorrido maliziosa a Draco e poso le lettere sul tavolino
vicino al televisore.
Stavamo facendoci le coccole, ma quando quattro
pappagalli si posano sulla ringhiera del tuo balcone è meglio
intervenire!
Siamo in una zona tropicale piena di pappagalli dai
piumaggi coloratissimi, ma credo che attirerei un po’ troppa attenzione se sti
pennuti venissero a trovare sempre me!
Non è gratificante essere riconosciuta come la donna che
sussurrava ai pappagalli!
E poi adesso quello di Blaise ha un nome: Pawn!
Blaise si affeziona troppo, anche quando sa che dopo
questa vacanza Pawn tornerà ad essere Augusto il vecchio gufo
grigio!
“Chi ci scrive?”, domanda cingendomi un fianco e
prendendo a baciarmi la spalla.
“Lud, Emma, Dana, tuo padre e
Blaise”
“Blaise? Che senso ha scriverci se è in vacanza con
noi?”
Questa è un’ottima domanda!
Una di quelle seriamente
impegnative!
“Non lo so, diceva di scendere in spiaggia e che Mike li
stava rimbambendo su un incubo su Winnie the Pooh… non ho capito
bene!”
Anche perché non me ne fregava un bel niente di capirci
qualcosa.
“E poi? Gli altri cos’hanno
scritto?”
“Lud Ed Emma che sono felici che i loro rispettivi
coniugi siano qui a rovinarci la Luna di Miele…”
“Lud sa sempre cosa dire!”
“Già…”, dico sorridendo.
“La mia principessa?”
“Uh che Mallord le fa dei regalini e che le piacerebbe
tanto sapere che cosa vuole da lei visto che non vuole un
figlio…”
Quelle lettere mi hanno
inquietato!
E il perché dovrebbe essere
palese…
“E mio padre?”
“Oh…”
Questa sì che è bella!
“Voleva farti presente che ha scoperto le gioie dei
videogiochi e che gli piacerebbe fare delle attività
padre-figlio…”
“Accio lettere”
Con l’ausilio della bacchetta richiama le lettere, visto
che per il suo regale fondoschiena era un tragitto troppo lungo, stressante e
inerpicato da seguire!
La legge con strane deformazioni del viso… beh… quella
lettera è praticamente da incorniciare, la prova schiacciante che Lucius ha seri
problemi mentali dovuti non so davvero a che cosa!
Forse erano i suoi lunghi capelli biondi a mantenerlo
lucido?
Dovrei un po’ vedere se si è rincoglionito di brutto da
quando Draco li ha distrutti con un colpo di accetta o è sempre stato
così…
Nuova missione da compiere!
“Mio padre… è forse impazzito?”
“Sono sicura che se facessimo una statistica il 100%
della popolazione direbbe di sì!”, dico accarezzandogli i
capelli.
“Secondo te sa che ho 27 anni?”
“Beh.. credo che se vuole parlarti di sesso… allora non
sa neanche che sei padre di due bambini… e che non li hai di certo trovati sotto
ad un cavolo”
Mi guarda scettico, come se la storia dei cavoli fosse
reale!
“Sono perplesso… se andassimo in spiaggia? Oltretutto
oggi voglio dire a Mike che abbiamo perso la verginità!”
Sorride beffardo!
“Tuo padre ha sottolineato il fatto che tu l’abbia persa
con Pansy…”, sussurro prima di mordergli il labbro.
“Ma Mike non lo sa…”
“Quindi… non sono più vergine?”
“Non lo so, perché vuoi cambiare segno
zodiacale?”
Lo spingo di lato e gli butto il cuscino di sopra… certe
volte sa essere particolarmente cretino e non gli sto facendo un
complimento!
“Il tuo essere dei Gemelli certe volte ti fa fare
battute davvero scadenti”, asserisco alzandomi dal letto e afferrando bikini e pareo
coordinato.
“Il problema è che voi vergini… non capite il nostro
humour”
“Sai Draco? Non so davvero il perché non ti abbia ancora
strangolato con la cinta di quei pantaloni…”
“Probabilmente perché non vorresti che poi i pantaloni
mi cadessero sul più bello”
E’ davvero un cretino!
***
“Non avrei mai creduto che riusciste a schiodarvi da
quel luogo di perdizione…”
Non so perché, ma sono rimasti in pochi ad usare ancora
il saluto e Blaise non è tra questi visto che ci guardo con sufficienza dopo
aver abbassato i suoi occhiali da sole ultranuovi!
“Piantala, Zabini! Se quella magnifica donna sdraiata
accanto a te non fosse Pansy a quest’ora saresti nella tua palafitta a fare le
cose sconce…”
Blaise sembra rabbuiarsi e continua a spalmarsi una
crema sulle braccia.
“Hai detto che sono magnifica?”, cinguetta Pansy felice
quasi in preda ad un isterismo rosa!
E non ho detto rosa perché il rosa è il mio colore
preferito o perché stavo pensando a me da bambina in un tutù rosa… l’ho
semplicemente detto perché bisogna catalogare i diversi tipi di isterismo e i
colori sono perfetti per l’impresa!
Se l’isterismo fosse dovuto per qualcosa che ci fa
arrabbiare di brutto allora l’isterismo verrà accompagnato dal colore
nero.
Se l’isterismo è dovuto a questioni amorose allora
l’isterismo sarà rosso.
Se l’isterismo è creato da un complimento e Pansy sbatte
le lunghe ciglia allora l’isterismo sarà ROSA!
“Sì Pansy, ma solo per far zittire Blaise, non ti
montare la testa!”
Anche Pansy sembra rabbuiarsi.
E dopo un breve sorriso Draco mi prende e mi butta
letteralmente in acqua.
Cosa gli sia preso non lo so
davvero!
Sembra dopato,dovrei iniziare a
preoccuparmi?
***
Relax!
Parola sublime, incantevole, meravigliosamente
perfetta…
“Offende agli inizi”
La voce di Blaise che fa le parole crociate mi strappa
dai miei selvaggi pensieri.
“Pansy”, risponde Draco, e lei gli risponde con una
linguaccia, “Oh scusa…”prosegue, “… non può essere Pansy… lei non ha un termine
di scadenza… lei offende sempre”
“Sai che sei davvero simpatico?”
Draco mi guarda con sguardo da cucciolo
smarrito.
“Davvero?”
“Ovviamente no”
Pansy se la ride di brutto, e stavolta tocca a Draco
mettere il finto broncio.
“Lo fa una coppia”, continua imperterrito
Blaise.
“Sesso”, risponde Draco.
Blaise guarda le caselle, “Uhm… non ci
sta”
Improvvisamente uno scappellotto piuttosto violento di
Pansy alla povera testa vuota di Blaise, mi strappa nuovamente dai miei meri
pensieri sulle stelle marine e le alghe.
“Ahia, sei impazzita?”, suona tanto di domanda
retorica.
“Tu forse sei impazzito… e comunque, a proposito di
sesso… cosa direte ai magnifici coniugi Clepton
quest’oggi?”
Mi schiarisco la voce in maniera
professionale…
“Oh semplice… io e mio marito Draco abbiamo FINALMENTE
consumato il nostro matrimonio!”
Scoppiamo tutti a ridere.
“Mi è piaciuto il tuo FINALMENTE molto sottolineato…”,
sottolinea Blaise.
“Non possiamo mica rivelare che in realtà abbiamo
consumato prima dopo e durante il matrimonio, no?”
“Giusta osservazione, Malfoy”
***
“Hermione, ora mi sento ubriaca…”
Pansy si sta lamentando di essere
ubriaca?
Cosa sta accadendo al cosmo?
“Pansy, ti ho fatto bere solo due bicchieri di vino
bianco… e non ti ho nemmeno costretta”
Mi guarda scettica.
“E’ vino piemontese”
“Vedo che sai leggere l’etichetta”, dico sarcastica con
un ghigno compiaciuto, e sembra quasi che Pansy abbia
paura.
“Draco ti sta influenzando troppo… meglio andarci a fare
questi benedetti massaggi… se oggi voglio sconfiggere Trisha devo essere al top
della mia forma fisica…”
“… e mentale”, aggiungo.
“Beh… allora smettila di farmi bere
vino”
Ops! Credo che la bottiglia dovrò finirla da
sola!
“Signora Zabini e signora Malfoy?”
“Sì”, rispondiamo in coro e un indigeno dai modi gentili
ci accompagna in un salottino bianco dove ci intima di metterci in costume che
stanno per arrivare le massaggiatrici.
“Sarà fantastico”, esulta.
“Oh sì, ma i nostri
mariti?”
“Il mio è
in Germania”, dice facendo spallucce, poi si rende conto che parlo
dell'’altro marito che è in compagnia del mio unico e solo
marito.
“Giocano a bocce ruttando?”
Ok, non avrei mai creduto che il vino piemontese la
rincoglionisse a tal punto, meglio segnarsi questa piccola scoperta… una Pansy
rincoglionita può sempre tornarmi utile.
“A cosa stai pensando? Cos’è quel sorrisino che ti
increspa le labbra?”
Faccio spallucce anch’io è così
glamour!
“Pensavo… beh… a quell’uomo… guarda che
costume!”
E’ obiettivamente orribile, ma non posso dire a Pansy
della mia scoperta!
***
Uh
Ah
Aaaah
Uhm
Paradisoooooooo!
Sono su di una nuvola e un qualcosa di bianco suona una
cetra… Merlino, se questo è l’oblio… che ben venga!
“Non è… uh…”
La frase di Pansy, spezzata, è riuscita a farmi capire
che sta provando le mie stesse medesime sensazioni oblivianti solo che nella mia
testa sta iniziando a prendere forma qualcosa di sferico…
Uhm… cosa vorrà suggerirmi?
“Herm… sei in stato…
uh…vegetativo?”
“Credo di aver raggiunto il
Nirvana”
“Anch’io, sorella”
Cos’è questa cosa sferica?
Una palla?
Cosa vorrà da me una palla per giocare a beach
volley?
Non dovrebbe volere nulla visto che… bah… meglio che mi
rilassi!
***
“State bene? Sembrate un po’
rincoglionite…”
Blaise sa sempre come essere gentile, ma ho sono così
leggera che non mi va di ribattere e dirgli che anche lui non
scherza!
Draco mi posa un lieve bacio a fior di labbra e ciò mi
fa molto ma molto piacere, ma Blaise lo tira per la maglietta e lo allontana
dalla sottoscritta!
Non è giustoooo!
Potrei querelarlo… e se non fossi stordita per via dei
messaggi e per via del vino lo farei! Parola di Lupetto… uhm… non sono mai stata
negli scout!
“Cosa ci fai con quella palla?”
“Non ve l’abbiamo ancora detto?”
Scuotiamo entrambe la testa.
Confuse.
“Stiamo andando a giocare a beach
volley!”
Oh cazzo! Ho avuto una
premonizione?
Ahahaha! Che battutona! Spero che il mio unico neurone
rida! Ho bisogno di sentirmi simpatica! Sì, sono matta! Fuori come Lucius in
balcone!
“Mike Trisha ci aspettano al campo! Andate a cambiarvi…
Pansy con quei sandali non combinerai molto…”, dice giustamente Blaise anche se,
lo scorgo, a malincuore.
“Quale campo?”, domando, prima di evitare di recarmi al
campo della spiaggia di Sidney.
“Quello sulla spiaggia, vicino al chioschetto! Mi
raccomando, costume, pantaloncino e magliettina, ok?”
“Agli ordini, capitano”
***
Perché Trisha mi sembra sempre più
nuda?
E’ una mia fisima mentale o è realmente
nuda?
Cos’è quella foglia che le copre le
vergogne?
“Ok… Io, Draco e Trisha e Pansy, Hermione e
Mike”
Squadre grandiose, Blaise ha un talento naturale per
farmi andare in escandescenza!
Ed è inutile che tento di zittire la mia coscienza… SONO
GELOSA MARCIA!
LA MIA
COSCIENZA HA
RAGIONE!
“Vinceremo”.
E chi se ne frega vorrei aggiungere… solo che alla fine
Mike non c’entra nulla.
“Ehi Herm, sta tranquilla…”
Annuisco a Pansy e iniziamo a giocare ed è inutile dire
che Trisha sta facendo di tutto per buttarsi su Draco.
La odio!
Insopportabile oca giuliva e la cosa più divertente è
che Mike non si rende conto dell'’idiota ninfomane che ha
sposato.
Grrr!
Sono in vantaggio di qualche punto e Mike sembra starsi
arrabbiando parecchio!
Uhm…
“Dobbiamo stracciarli”, dice con
fervore.
“A qualunque costo?”, domanda Pansy asciugandosi il
sudore con una tovaglia.
“Sì”, abbaia.
“Perfetto”, dice Pansy prima di posare la tovaglia e
farmi l’occhiolino.
“METTIAMOCELA TUTTA”
***
Draco passa la palla a Blaise che schiaccia con vigore,
ma io con un bacher riesco a rimandarla nel campo avversario e fare
punto!
Ovviamente Mike sta urlando in maniera
indegna.
Un solo punto e la vittoria è
nostra.
La partita ricomincia; Mike alla battuta, Trisha riesce
a prenderla buttandosi su Draco senza motivo, io la prendo e la passo a Pansy
che schiaccia con troppa potenza…
Credo che la palla finirà fuori e vinceranno loro…
Improvvisamente il caos… Trisha è a terra che si copre
il naso orrendamente insanguinato, Blaise fischietta guardandosi intorno, Draco
è stato mandato a quel paese da un Mike sconvolto… e Pansy…
beh…
“Aveva detto che dovevamo vincere a tutti i costi, no?”,
dice per uscire indenne dalla probabile condanna che sta per abbattersi su
lei.
“Mi hai rotto il setto nasale… il mio nasino alla
francese… io ti odiooooo!”, dice in lacrime.
“Scusami Trisha... ma tuo marito ha detto che la
vittoria doveva essere nostra…ero così infervorata…”
Draco le si avvicina con sguardo
severo.
“E tu non guardarmi così”, dice.
La smorfia di Draco i trasforma nel suo famoso
ghigno.
“Serpeverde nel cuore, eh?”
“Nel sangue!”, ribatte
sogghignando.
***
Trisha sfoggia una bellissima fasciatura al suo
delizioso nasino e dopo una cena a base di pesce, qualche ballo caraibico…
adesso io e Draco passeggiamo mano nella mano lungo la
battigia.
“Mi è dispiaciuto per Trisha”,
dice.
“A me no”
“Me lo aspettavo”
Gli scoppio a ridere in faccia.
Lui non capisce.
“Paura Malfoy?”
“Ti piacerebbe, Granger”
“Ok, allora niente problemi per una nuotatina
notturna?”
Mi guarda basito.
Ma non aveva detto che non aveva
paura?
“Paura, Malfoy?”
“Inizia a pregare, Granger”
Ieri, 5 Febbraio 2008, ho avuto il mio primo esame
universitario.
28! Sono mooooolto felice… e nonostante la stanchezza mi
sono messa all’opera per festeggiare con voi con questo
capitolo!
Piaciuto?
-Il naso di Trisha tornerà quello di una
volta?
-Lucius spiegherà al suo bambino come nascono i
bambini?
-Hermione avrà pregato abbastanza?
Jaheira: Che coraggio! Hai letto quasi tutto ciò che ha
partorito la mia mente! Sei un mito! Grazie mille per il genio… uhm… arrossisco!
^___^
redRon: Mi dia più di un cocco in testa! -___- Come ho
potuto fare questo gravissimo errore? Può perdonarmi? Spero di
sì!
MissMalfoy1: Uhm… 100 anni? Un giorno questa storia
finirà, non so quando…ma fino a 100 chi ce la fa?^^
Tharabi: 3 giorni? Anche tu meriti i miei complimenti
per aver portato a termine la storica impresa! Beh… di certo nessuno morirà, o
se mai dovesse morire non resusciterà o altro.. su questo puoi stare tranquilla!
XD
Giulythebest90: Ma quanto sono contenta? Non so se
riuscite a immaginarlo^^ Sono
contenta che il Draco da me descritto ti piaccia… sì, sì! Davvero
contenta!
Koala3: Anch’io ho lo zaino pronto… li aspetto con
ansia! Magari Pawn ti porterà al più presto la mia missiva… sempre che riesca a
volare via dalla grinfie di Blaise! XD
Lily Black 90: Commentarli tutti? Non te lo permetterei
mai! Potresti perderci la salute! XD! Per il pappagallo con il lifting…beh…non
so davvero da dove mi sia uscito… uhm…non è confortante! Per nulla!
XDXDXDXD!
Lenu88: … spero che questo capitolo sia stato
altrettanto perfetto! Le lettere ti sono piaciute? E poi, non sapevo che anche
il tuo unico neurone fosse alle Galapagos… ha stretto amicizia con quello di
Hermione?
Sensation: E se fosse il tuo influsso? Direi che mi
giova…sì, sì!
E poi hai visto che Lud ed Emma hanno, sotto le righe,
detto di averceli praticamente spediti a calci nel sedere?
Anche loro hanno bisogno di vivere una vita pseudo
normale.. poverini!
Uhm… anch’io voglio conoscerti… come andrà a finire?
XD
gypsy_rose90: Il corredooooooo! Preparaloooooo! Ne
abbiamo assoluto bisogno!XD
Ma hai visto che ha combinato Pansy?
-___-
Grazie mille.
Kisses
|
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Capitolo 56 *** Bistecca croccante insaporita alla menta con cocco grattugiato! ***
hog
“Draco, ci sei?”
“Sto facendo la doccia!”
Acqua… scorrere… gocce… spalle… spalle possenti…
erotismo… goccioline d’acqua sulle spalle… uomo… corpo…
Draco!
“Bisogno di qualcosa?”, mi domanda urlando per cercare
di sovrastare il rumore dell'’acqua.
“Oh no, no… sta tranquillo”
Mi tolgo le infradito lasciandole andare dove meglio
credono e afferro una rivista abbandonata a se stessa nel mobiletto accanto alla
porta del bagno.
Sono stanchissima, Trisha è di un pedante insostenibile,
perché non so se si possa rimanere in vita, o rimanere semplicemente rilassati,
davanti a Pansy che fa finta di
ascoltare mentre tutta la sua concentrazione è stata risucchiata dal
nuovo smalto, e Trisha con il naso totalmente bendato che continua a urlare
contro Pansy quanto la odia per avere rovinato la sua eterea
bellezza.
Non avevo chiesto che il mio pomeriggio fosse
così!
Uffa!
Destino infame!
“Hermione!”
Poi Draco che urla è la ciliegina sulla
torta!
“Dimmi”
“Ho assoluto bisogno del tuo
aiuto”
“E’
questione di vita o di morte?”
“Più o meno”
Ecco che mi alzo dal soffice letto sul quale mi ero
accomodata senza tanti complimenti e mi dirigo in bagno.
Anche perché questa stanza non ha passaggi segreti che
potrebbero portarmi nell’ala Ovest del castello e dove, in una stanza
impolverata di brutto piena di cianfrusaglie e un ritratto fatto a
brandelli, potrei anche trovare una
rosa rossa incantata, e uno specchio magico su un tavolino accanto al balcone
che dà sulla foresta…
Devo piantarla! Seriamente! I miei figli non cresceranno
mai se la loro mamma non riesce a fare a meno di determinate
cose…
Devo impedire a Dana e Chris di leggere
molto!
Ne va della loro salute mentale!
Ma è davvero questo il problema?
“Cosa posso fare per te?”, chiedo e draco apre le due
porticine della doccia e esplica il problema vitale.
“Dovresti prendermi quella
tovaglia…”
“Quale?”
“Quella!”
“Ma quella, quale?”
“Quella”
“Non la vedo”
E non la vedo davvero!
“Segui la traiettoria del mio dito”, mi accosto vicino
al braccio che è uscito dalla doccia…
Sì, detto così sembra che la doccia abbia le braccia!
Bah!
E…
“Ouch…”
“Fatta male?”, mi domanda sornione scostandomi i capelli
bagnati dal viso.
“Non sei per niente delicato…”
Si china per baciarmi.
“Non volevo esserlo… volevo solo fare la doccia con
te…”
“Uhm…”
Non avevo particolarmente bisogno di una doccia… ma dopo
un pomeriggio stressante trascorso a sentire le urla di Trisha sulla sua
bellezza ormai distrutta, ci voleva davvero questa doccia!
***
Docce del genere ti regalano una sorta di seconda
nascita.
E’ quasi un qualcosa di mistico.
Potrei fondare una nuova dottrina… magari riuscirei a
governare il mondo…
“Vogliamo provarlo?”
“Cosa?”
“Olio alla vaniglia…”
“Massaggi?”
“Sì”
“Se mi distruggi la schiena ne pagherai le
conseguenze”
“Tranquilla… le tue conseguenze sono sempre
eccitanti!”
Oh beh… sembro una pazza accecata dal sesso… ma non è
vero!
Ho le prove!
E’ lui che mi fa cadere in tentazione… e poi forse…
nonostante la bellezza dell'’isola… fuori da questa camera c’è ben poco da
fare…
Ok, mi rimetto alla clemenza della
corte!
***
“Avete fatto sesso tutto il pomeriggio,
vero?”
“Ciao Pansy, è bello vederti!”
E’ così palese?
“Suvvia Pansy, se ci fosse stato Lud probabilmente mi
avresti lasciato al mio triste destino di pescatore
solitario…”
“Pescatore solitario?”, domando per il semplice fatto
che indagare su determinate cose può impegnare la mia
mente.
“Oh sì… oggi ho pescato a mani nude mentre voi facevate
sesso.”
E’ un chiodo fisso il loro!
“Mani nude?”, domanda perplesso
Draco.
“Oh sì, è qualcosa di affascinante e poi stimola sia il
corpo che la mente…”, afferma entusiasta cominciando a gesticolare
incontrollabilmente.
“Dovresti provarlo Draco…”
“…e tu dovresti piantarla di dire stronzate,
Blaise!”
“Non è una stronzata, brutta
vipera”
“Dì almeno che hai fatto una figura di merda davanti a
tutta la popolazione indigena di questo luogo e davanti a tutti i turisti che
c’erano poche ore fa in spiaggia!”
Per sbriciolare senza pietà l’ego di Blaise Zabini,
Pansy ha una dota naturale.
Che strano rapporto che hanno… mi affascina e mi
intimorisce allo stesso tempo, mi fa lo stesso effetto del Mistero dei
Templari.
Il sole picchia forte ed ho voglia di una bistecca al
sangue.
“Draco?”
“Si?”
“Ho voglia di carne”
“Signorina Granger, ma lei è insaziabile lo sa? Ad
Hogwarts facevi così tanto sesso?”
Lo ammazzo! Blaise ha le ore contate!Anzi, i
minuti!
Mi volto verso la sua nobile figura come una iena morsa
da uno sciame d’api, (una scena raccapricciante al
massimo).
“Punto uno: parlavo di carne di manzo, punto due: ciò
che facevo ad Hogwarts non è affar tuo visto che per me non esistevi e punto
tre…”
“Ti va del manzo?”
Cosa?
“Blaise, non cercare di cambiare
discorso!”
Mi guarda come se avessi detto una boiata di dimensioni
tragi-comiche.
“Lo stai cambiando tu il discorso,
sai?”
Continuo a non capire.
“Io?”
“Sì, vuoi la carne quindi è inutile che ti metti a parlare di
quanto mi odiavi ad Hogwarts, no?”
Forse, e dico forse, non ha del tutto
torto.
Alla fine ha quasi, e dico quasi,
ragione!
Non è male come ragionamento.
No, proprio no!
Uhm…
Il mio stomaco brontola e non voglia di frutta o di
pesce!
Carne… se non la mangio, stasera farò cannibalismo! Ne
sono capace!
***
Che luogo è questo?
Siamo entrati da una conchiglia, ne sono
sicura.
E adesso i riflessi d’oro si confondono con quelli
azzurri e sembra di essere dentro ad una trousse con una vasta gamma di ombretti
glitterati! Un vero incubo per me e un paradiso per Pansy, ma forse il paradiso
lo è più per Blaise.
“Sbaglio o questo posto è più magico di
Hogwarts?”
Hanno colpito più Blaise che la donna del
mistero.
Lei a dirla tutta, impazzirebbe se fossimo entrati
dentro un perizoma gigante.
Che macabra visione!
“Poi, quando sarai andato dallo psicologo, mi spiegherai
come fa una conchiglia ad essere più magica di Hogwarts,
ok?”
“Basta, stiamo calmi! Hermione voleva la carne e l’unico
luogo su quest’isola che abbia un menù a base di carne è questa
conchiglia.”
Uff! Sospiriamo un po’ tutti alle parole di
Draco!
“Potevamo andare benissimo ad Hogwarts…”, sbuffa Blaise,
“… alla fine Silente non c’avrebbe mandati via… insomma… i suoi ex-alunni, gli
volevamo bene…”
“Parla per te, Zabini! Per quanto riguarda me e Pansy…
beh… odiavamo Silente”
“Suvvia! Odiare… che parolone!”
“Blaise, l’unica a cui Silente offrirebbe la cena sono
io!”
“E per quale oscuro motivo?!?!”
“Ero il terzo elemento del magico trio, ricordi?Silente
amava Harry”
“Mi dispiace, ma adesso è come se tu facessi parte delle
terribili serpi…”, asserisce Draco.
“E perché? Solo perché sono sposata con l’ex principe di
Serpeverde?”
Scoppiano a ridere tutti e tre.
Stanno forse ridendo di me?
Schifose e viscide serpi.
“Oh no, anzi Silente sarebbe contento di sapere che
adesso Grifondoro e Serpeverde collaborano in armonia…”, dice Blaise soffocando
le risa mentre dà gomitate a Pansy che gli ha assestato una ginocchiata nel
fianco.
Come ho spesso ribadito… tra loro due c’è una complicità
magica che porterà presto Blaise a
camminare con qualcosa che attutisca i colpi di Pansy per evitare che l’amico
che vive a sud dell'’ombelico risenta di danni permanenti.
“… oh sì, collaborano così bene che non riescono a
staccarsi!”, dice Pansy.
Regalo loro una smorfia. Se la
meritano.
“Non sono sicuro che Silente ami farsi i nostri affari
sessuali!”, asserisce Draco.
“Forse no, ma sono quasi certo che si è sempre fatto
quelli di Potter! E siccome Hermione è stata per qualche anno un affare sessuale
di Potter… beh, Mi spiace per te Hermione, ma le vostre notti colme di passione
sono nel pensatoi del vecchio…”
Fantastico!
Adesso sì che potrò dormire sonni
felici!
“Se ci accomodassimo?”, propongo.
Non mi sembrano convinti.
“E se andassimo ad Hogwarts?”
“A fare?”
“Mangiare?”
“No, Blaise! Non sfrutteremo gli elfi domestici perché
tu non vuoi cenare dentro ad una conchiglia…”
Non può averla vinta lui!
Sono Hermione Jane Granger, per
Merlino!
E visto che adesso sono anche una Malfoy, se vincessi…
sono sicura che Lucius mi chiederebbe di diventare sua
moglie…
“Ok, milady!”
“Vuol dire che mangiamo qui?”, domanda Pansy
sofferente.
“Cer…”
“Certo che no, Pansy”, dice Blaise, e con questo cosa
vuole dire? Sto per trasfigurare quella parrucca in un
macete…
“Hermione, noi adesso ci accomoderemo… ma sono quasi
certo che tra mezz’ora ci ritroveremo a banchettare ad
Hogwarts”
“Cosa ti fa essere così sicuro?”
Sorride amabile e mi porge la
mano.
“Il sol fatto che sono sicuro di
me”
Non ho ben capito, ma accetto la sfida o quello che
è!
***
Filetto di manzo in salsa di avocado:
NO!
Strisce di maiale in brodo di mele verdi e kiwi:
NO!
Involtini di vitello, albicocche e fragole:
NO!
Coscette di pollo in salsa di
pompelmo:NO!
Bistecca croccante insaporita alla menta con cocco
grattugiato: NO!
E via dicendo…
In questo luogo non fanno nulla senza questa dannata
frutta?
Potrei andare in cucina e cucinarmi una fetta di carne
come Merlino comanda… ma… uff… sto pensando a ciò colo perché Blaise mi sorride
vincente mentre fa finta di leggere il menù in tinta perfetta con l’arredamento
sgargiante di questo ristorante.
Una vera violenza per gli occhi!
“Cosa ordinate?”, domanda.
Grrr!
“Al momento l’unica cosa che mi gusta è l’acqua
minerale”, asserisce Pansy e non posso darle torto.
Draco poggia elegantemente il menù sul tavolo; “Ci
sarebbero le strisce di maiale in brodo di mele verdi e
kiwi...”
Questo è un incubo!
Non può aver davvero preso in considerazione l’idea di
ordinare e magiare quella oscenità!
Dopo averlo ordinato e mangiato… lui mi bacerà… ed io
non voglio essere baciata da labbra che hanno avuto il coraggio di dare il
libero accesso a delle strisce di maiale in un orrendo brodo di Kiwi e Mele
verdi… no, non arriva a tanto il mio coraggio da
Grifondoro!
So che il mio orgoglio sta per avere una di quelle
batoste che lasceranno un segno indelebile nel mio Io… ma in un certo senso ne
vale della mia vita!
Devo dare una fine a questo incubo
perverso!
“E tu, Hermione?”, mi domanda con voce
melliflua.
Oh Merlino, quanto sa essere stronzo il caro Blaise!
Uffa, dopotutto se il capello lo ha mandato a Serpeverde… un motivo c’era e
adesso so anche qual è!
“Andiamo ad Hogwarts”, dico tra i denti.
Sorride vittorioso.
“Non credo di avere capito bene, puoi
ripetere?”
“Ok Blaise, hai vinto! Andiamo ad
Hogwarts!”
“Brava la mia Grifondoro preferita!”,
ghigna.
Insopportabile!
***
“Nostalgia di Hogwarts?”
Una voce ci raggiunge mentre stiamo ammirando il Lago
Nero.
Ci voltiamo quasi a rallentatore e il mio cuore riprende
a battere normalmente quando distinguo alla perfezione: Silente, la McGranitt, Piton,
Vitious, la
Cooman e la
Sprite tutti rigorosamente in vestaglia.
“Mi sa che li abbiamo svegliati!”, mi sussurra Blaise
come se temesse una punizione con Piton.
Non saranno così bastardi, vero?
“Un po’, professore”, risponde Draco alla domanda di
Silente.
“E’ bello vedervi!”, asserisce, “Sibilla aveva visto la
vostra visita nella sfera verso l’ora di cena”
“Ma davvero?”, accidenti a me e al mio scetticismo sulla
Divinazione!
“Sì, signorina Granger, abbiamo inoltre detto agli elfi
di prepararvi la cena, se volete seguirmi…”
Non credo di essere mai stata così imbarazzata in vita
mia. MAI!
“Ho saputo del vostro matrimonio…”, prosegue Silente
armonioso mentre entriamo nel castello.
Imponente esattamente come lo
ricordavo.
“…sono felice oltre ogni previsione! Finalmente la casa
di Godric e la casa di Salazar hanno imparato a
collaborare…”
Che storia!
“Che ti avevo detto?”, mi sussurra Blaise e lo trovo
quasi più fastidioso di Pix!
“Ma non collaborano già da anni? Da quando Potter ha
sconfitto l’oscuro signore, no?”
“Certamente, signorina Parkinson”
Mi guarda come a dire: Questo qua è tutto
rincoglionito!
E proseguiamo nella discesa verso le
cucine.
***
“Ragazzi, non so voi, ma avevo bisogno di sentir parlare
inglese…”
Ho mangiato tantissima carne, adesso no addirittura
pronta agli ultimi due giorni a Bora Bora a mangiare solo frutta e
pesce!
“Blaise, anche a Bora Bora parli inglese, sai?”, ribatte
Pansy.
“Non è la stessa cosa! Non hanno il nostro tipico
accento… quello che ci fa dire siamo fieri di essere
inglesi!”
“Tu non sei mai stato fiero di essere inglese, tu veneri
le tue origine italiane…”
“Sei così pignolo, Malfoy! E poi anche tu non fai altro
che decantare le tue origini francesi…
“Non l’ho mai fatto!”
E ancora mi chiedo il perché i professori ci abbiano
lasciati soli!
“Hermione…”
“Sì, Pansy?”
“Ti va una passeggiata a
Hogsmeade?”
Perché no?
“Sì, voi due volete venire o preferite uccidervi per le
vostre origini?”, chiedo.
Non si può mai sapere la risposta.
Magari preferivano davvero stare lì a blaterare senza
senso logico, anche perché il discorso è nato da Blaise quindi era già senza
senso dalla prima parola.
***
Hogsmeade è magica.
L’aggettivo da me usato è molto banale, ma non ne ho
altri da affibbiarle.
Abbiamo preso una Burrobirra ai Tre Manici di Scopa ed è
stato particolarmente elettrizzante.
Ho odiato per 7 anni Draco, Pansy e diciamo anche
Blaise… è strano essere qui con loro!
E’ come rivivere la mia
adolescenza!
“La stamberga Strillante è diventata una discoteca?”,
urlo.
“Sì, non lo sapevi?”
“No, Draco”
Mi circonda la vita con le braccia e poggia il mento
sulla mia spalla, mentre Blaise e Pansy sono a fare gli idioti da qualche parte
del villaggio.
“Sarà lì che Dana e Chris si ubriacheranno e faranno le
cose sconce con chissà chi…”
“Percepisco amarezza nella tua voce, sarà che avresti
voluto che la discoteca ci fosse stata anche quando noi frequentavamo
Hogwarts?”, domando voltandomi a guardarlo.
Mi sorride e mi bacia la punta del
naso.
“Sì, avrei potuto prederti in giro sul tuo modo di
presentarti in discoteca… devo ammettere che ero particolarmente noioso con gli
insulti…”.
“Solo un po’…”, sussurro, prima di circondare il suo
collo con le braccia e baciarlo sempre di più.
“Signorina Granger, se dovesse vederla qualche compagno
di casa?”, dice sulle mie labbra.
“Lascerei che diventasse verde
d’invidia…”
Mi alzo in punta di piedi e premo le mie labbra contro
le sue.
______________________________________________________________________
Eccomi qui!
Piaciuto anche questo?
Sentito la mancanza di Trisha e
Mike?
E nel prossimo capitolo… gli strazianti addii alla simpaticissima coppia di
Liverpool!
Spero che questo salto nel passato sia stato di vostro
gradimento!
Adesso, purtroppo devo scappare, quindi sono
impossibilitata con i saluti singoli.
Un bacione grandissimo a voi che mi trasmettete
ispirazione con le vostre magnifiche recensioni!
Grazie davvero di cuore!
Kisses
|
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Capitolo 57 *** L'isola dei fiumi di tequila... ***
mike
Sono solo le sette del mattino e sono in spiaggia con
Draco.
In pratica l’intera Bora Bora sta dormendo e l’aria che
si respira è praticamente sublime.
Nessuno che scoccia.
Nessuno che urla.
Nessuno che spruzza.
Nessuno.
Alle sette del mattino Bora Bora è a tutti gli effetti
il PARADISO!
L’unico problema è mio marito.
Draco sta dormendo letteralmente in
piedi.
Appoggiato ad una palma sta crollando… o forse è già
crollato, in sostanza… manca davvero poco!
“Draco”
E’ un buon segno se non risponde anche con un
grugnito?
E’ un bene che non ci sia nessuno a quest’ora del
mattino, ma se lui sta dormendo spalmato sulla sabbia… beh… sì che sono davvero
sola!
“Draco”
Dicevano i latini: Repetita
Iuvant!
Ma io qua ripeto il suo nome invano… e non mi sta
giovando a nulla!
“Draco”
Provo ancora.
Alla fine a parte sgolarmi non può succedermi altro… se
tornassi a Londra con il mal di gola dopo essere stata a Bora Bora, credo che
verrei eletta a nuova regina del Regno Unito… sarebbe una conquista
ultraterrena!
Spodestare la regina Elisabetta e far sì che la corona
dica ciaociao al caro principe Carlo… uhm… è un’idea a dir poco
GRANDIOSA!
“DRACO!”
“Cosa c’è? Che hai da urlare?”
Cos’ho da urlare?
E’ una domanda retorica, vero?
“Non so Draco… secondo te perché sto
urlando?”
“Perché sei matta?”
Ahahaha!
Che simpatia dirompente… credo che quando avrò cinque
minuti liberi scoppierò a ridere senza più fermarmi!
Bah!
“Draco, sai di star dormendo sulla
sabbia?”
Sgrana gli occhi e nota di essere su una distesa di
sabbia.
Quanto adoro la sua espressione schifata da ciò che lo
circonda… beh in questo caso da ciò su cui è sdraiato e su cui si girava e si
rigirava.
“Che sensazione orrenda! Perché non me l’hai detto
prima?”
“Non lo so, Draco… forse perché tu non mi ascoltavi?”,
ribatto tranquilla posizionandomi sulla mia sdraio.
“E adesso? Come mi pulisco?”
“C’è una gran distesa d’acqua giusto dietro di te… farti
un bel bagnetto?”, propongo.
Oh quanto sto godendo!
Lui si volta verso l’enorme distesa d’acqua, più
comunemente conosciuta come Oceano.
“Tu stai scherzando, vero?”
Scuoto la testa.
Che giornata meravigliosa!
“Dovrei farmi un bagno alle… che ore
sono?”
Sbaglio o la sua voce sta per sfiorare
l’isterismo?
“Le sette”
“Le sette?”
“Sì”
“Io dovrei gettarmi in quell’acqua
gelida?”
“Se non vuoi sembrare una cotoletta,
sì!”
Scuote la testa più volte… sembra
impazzito.
“Vuoi farmi morire congelato?”
“E’ un’idea!”, ammetto, prima di uscire un libro dalla
mia sacca e iniziare la lettura che mi terrà compagnia per molto, molto, molto,
molto tempo.
Draco è lì, impalato, che guarda l’oceano e credo stia
cercando di prendere coraggio e tuffarsi anche se sono solo le sette di un
mattino particolarmente fresco e rilassante.
Che meraviglia! Sì, sì!
***
Un libro di 367 pagine tutte da scoprire, ultimate in
un’ora.
Niente male… sarà stata questa tranquillità a farmelo
divorare.
“Draco?”
“Hai finito il tuo libro?”, mi chiede con un’acidità
acida.
Adoro l’acidità acida…
Anche se è frutto, come sempre, della mia mente più che
malata direi atrofizzata.
Come si può atrofizzare la mente?
Ecco 10 semplici regole per far diventare la mente di
qualcuno come la mia.
Siete pronti per la spiegazione, mie cari
neuroni?
Ok… let’s go!
1)
Leggere Storia di Hogwarts ogni qual volta se ne
abbia la possibilità, (anche 10 volte al giorno in uno di quei giorni in cui la
noia mangia da vive).
2)
Dare il primo bacio a Victor
Krum, (se non si conosce Viktor, si può sempre ripiegare su un altro bulgaro o
greco… non ha importanza il luogo di provenienza… l’importante è che non sappia
parlare la vostra lingua!)
3)
Essere il cervello di un
Magico Trio e parare il culo al vostro migliore amico ogni qual volta quel culo
necessiti di essere parato.
4)
Avere due genitori dentisti
che negano dolci nel periodo della vita in cui se ne ha più bisogno, (vedi
adolescenza).
5)
Prendere una martellata in
testa e sposare in un impeto di pazzia, (scambiata per amore), il migliore amico
a cui avete parato sempre il culo.
6)
Essere il suo soprammobile
preferito ed essere sempre confusa con la migliore amica e non come donna che
necessità di determinate cose, (vedi sesso).
7)
Avere il coraggio di
divorziare e licenziarti dal posto di lavoro dove, guarda caso, il capo sarà tuo
marito, nonché tuo migliore amico, nonché nuovo nemico da
combattere.
8)
Incontrare per caso una
bambina biondissima in un supermercato che cerca di scappare alla sua
governante.
9)
Fare la conoscenza con il suo
papà, che si rivelerà essere un vedovo particolarmente eccitante, ( meglio se
questo vedovo eccitante è anche stato il vostro incubo a
scuola).
10)Sposare quest’uomo, dargli un figlio e vivere con i suoi
amici dalle turbe mentali.
“Sì, ma non dirmi che hai trascorso un’ora a rimirare
l’oceano”
Si avvicina.
“Sì, ho rimirato l’oceano per un’ora ed ho anche
costruito un castello!”
Volto lo sguardo verso il suo castello di sabbia e devo
dire che è davvero stupendo!
“Sembra Malfoy Manor”
“Ho preso spunto dalla mia umile
dimora”
“Uhhh, ma sei un artista, sai? Devo assolutamente
fotografare questa meraviglia!”
Dov’è che ho messo la macchina
fotografica?
Uff… ciò che mi serve è sempre in fondo alla
sacca.
Terribile filosofia delle sacche e delle borse in
generale.
Le odio!
“Mettiti accanto alla tua opera!”
“Stai scherzando, vero?”
“No”
“Mettiti tu accanto alla mia
opera”
“Ma è la tua”
“Uff, fa in fretta…”
“Ok, guarda l’uccellino”
Ok, questa potevo risparmiarmela.
“Cosa… ehm… cosa devo guardare?”
Grrrr!
“ME!”
Credo che a far Malfoy Manor con la sabbia si sia preso
un’insolazione.
“Ah ok… sono abbastanza bello? La luce filtra dalla
giusta direzione?”
“Sì, sembri un’opera del
Caravaggio!”
“Di chi?”
“Lascia perdere”
Finalmente questa foto è stata
scattata!
E adesso un bel bagno risanatore… ci vuole
proprio!
“Ehi… ma dove stai correndo?”, chiede scioccato
vedendomi correre alla baywatch senza un motivo preciso… perché non sono una
bagnina e non c’è nessuno che sta annegando… però la scena fa molto
baywatch…
Devo iniziare a fare a meno del
caffè!
Credo che sia colpa del caffè se poi faccio queste
specie di…
Basta, ho bisogno di tuffarmi!
“Aspettami!”
Ci voleva questo per farsi un bel tuffetto mattiniero
nell’oceano?
Brrr!
“Cazzo! È freddissima!”, sbotto senza tante cerimonie e
vedo che lui se la ride di brutto!
“Cos’hai da ridere?”
Continua imperterrito asciugandosi pure le
lacrime…
“Oh no, niente di serio… ma è bello vederti
congelare…”
“Draco”
“Sì?”
“Comincia a pregare”
“Perché?”
“Perché sto per ucciderti”
Mi ci fiondo di sopra e adesso sembriamo il mostro di
Lochness con le pulci.
***
“Etciùùùù”
“Ehi, sicura di stare bene?”
“Etciùùùù”
Ho mai detto che sono sicura di stare bene,
Blaise?
“Ehi Draco, ma com’è che s’è
raffreddata?”
Draco piega il giornale e con un gesto elegante delle
dita chiama il cameriere.
“Hermione è una trasgressiva!”
Blaise sembra non aver capito… ma io ho capito benissimo
e appena saremo soli in camera gliela farò pagare… e mi nutrirò della mia
vendetta.
“Pronti per ordinare?”, domanda il cameriere sbucato da
non so dove.
“Per me una granita alla menta”, dice
affabile.
“Uhm… per me un tè freddo e un croissant del tutto
vuoto”
Il cameriere sorride e si rivolge a
me.
“Uhm… etciùùù, ops… scusi! Io vorrei una coppa
al…”
“Una tazza di tè caldo per lei,
grazie”
Draco è morto.
“E per lei signora?”, chiede a
Pansy.
“Oh… una granita al limone e una brioche,
grazie!”
Granite. Tè freddo… c’è un caldo ultraterreno ed io devo
refrigerami con il tè caldo?
“A che ora è il volo?”, chiede Pansy rimirando il suo
nuovo smalto.
“E’ domattina alle 11”
“La vostra Luna di Miele, sta per concludersi… qualche
rimpianto?”, domanda Blaise.
Ho qualche rimpianto?
“Nessun rimpianto”, diciamo all’unisono e ci sorridiamo…
ma io non devo cedere, ce l’ho ancora con lui per svariati
motivi.
L’aver riso di me stamattina in acqua e l’aver scelto
pochi minuti fa quella tazza di tè bollente al posto di una gustosa e fresca
granita alla fragola.
“Etciùùù!”
Devo volare di filato in camera e preparare una pozione
contro questo dannato raffreddore del cavolo!
Non ne posso più di starnutire… è una
disgrazia!
“Ecco a voi le vostre granite e il suo tè freddo, e per
lei… questa bollente tazza di tè!”
“Adoro questa granita… non sapete quanto mi
mancherà!”
Brutto sadico del…
“Amore?”
Cosa vuole?
Giuro che lo strangolo!
“Dammi quella tazza di tè
bollente.”
“Perché dovrei?”
“Perché non voglio che bevi quella
brodaglia”
“L’hai ordinata, adesso la bevo”
“Dai su… stavo scherzando… la bevo
io!”
“No”
“Dai non fare la bambina”
“E tu non rompere!”
“Whoa… è forse il vostro primo
litigio?”
“Blaise, tappati quella fogna!”
“Comunque sia… vado in camera non mi sento bene!”,
affermo e dopo aver preso la borsa salgo dritta in camera.
E no, non lo sto facendo perché il mio orgoglio è
idiota, ma semplicemente perché sto davvero male!
***
“Etciùùùù”
Ok se aggiungo un po’ di menta piperita la pozione
dovrebbe adempiere al suo dovere.
La ricetta è di Madama Chips… e se questo mal di testa
non sta suggerendomi stronzate allora tra circa tre minuti dovrei tornare a
stare bene.
“Amore?”
“Draco, cosa vuoi?”
“Sapere come stai”
“Sto bene! Adesso puoi andare…”
“Non voglio andare”
“Oh bene… allora leggi i tuoi giornali e lasciami in
pace!”
Mi afferra per la vita e mi bacia il
collo.
“Sai che quando ti impunti… sei ancora più
adorabile…”
Le sue labbra incontrano le mie… ma a malincuore devo
staccarlo da me.
“Cosa… ho fatto qualcosa che non va?”, mi domanda con un
tono di voce davvero dolcissimo.
“No no… è che rischio di contagiarti il
raffreddore…”
Mi stringe di più
a sé e riprende a baciarmi.
“E tu pensi che uno stupido raffreddore mi faccia
desistere dal baciarti?”
Credo che la pozione bollirà per molto, molto
tempo.
Ma non è un problema, mio marito era un asso in pozioni
e sono sicura che riuscirà a prepararne un’altra in un tempo ancor più breve di
quello che c’ho impiegato io.
In due minuti esatti la sua dovrebbe essere
pronta!
Nessuno può battermi in pozioni!
Neanche Draco Malfoy!
***
Toc
Toc
“Avete finito di fare sesso? Abbiamo una notizia
sconvolgente!”
Non credevo che Blaise e Pansy potessero essere più
fastidiosi del suono meccanico della sveglia!
“Ignorali”, mi sussurra Draco appena strappato anche lui
dalle braccia di Morfeo.
“Ci sto provando… ma la loro insistenza mi sta
conducendo al delirio!”
“Baciami”
Mi stringo più forte a lui e giocherellando con i suoi
capelli lo bacio ancora e ancora.
“Basta Blaise… usiamo il metodo
Malfoy!”
“Pansy, quale sarebbe questo fantomatico metodo Malfoy?”
Sono curiosa anch’io nonostante sia impegnata in
altro.
“Non ricordi cosa ti ha fatto al sesto anno quel gran
bastardo?”
“No, ricordo che stava con te… la mia sapienza si ferma
qua!”
“Idiota dalla memoria corta, ricordi quando gli avevi
promesso di ripassare Incantesimi insieme?”
“Vagamente”
“Ricordi che quel giorno nella tua camera c’era Charlene
Mayer?”
“Ah sì… ricordo che il sesso con lei è
stato…
“Sì, ricordi quando Draco con un Alohomora entrò nella
tua stanza facendo scappare Charlene?”
“Oh sì che ricordo…”
“Alohomora”
Eccoli! Sono entrati finalmente… hanno solo perso tempo
con quel racconto!
“Disturbiamo?”
“No, figuratevi, cos’avete dai così sconvolgente da
dirci?”, domando anche se non me ne frega un bel niente!
“Trisha oggi ha avuto l’intervento al naso… e udite
udite, è scappata con il chirurgo plastico che l’ha
operata”
“Scappata?”, domanda Draco
stiracchiandosi.
“Oh sì”, prosegue Pansy, “Una sorta di fuga
d’amore…”
“Non c’è nulla di cui meravigliarsi, Trisha era una
puttana!”, dico.
“Sì ok… si vedeva da lontano un miglio che era una
troia, ma non pensi al povero Mike?”
Draco sbotta in una sonora risata.
“Poveretto, quello è ancora
vergine!”
“Sei un insensibile, Draco!”, dico dandogli un
buffetto.
“Serpeverde nel cuore?”, chiede Pansy
sorridente.
“Nel sangue!”, ribatte pronto lui.
Ma di crescere quando se ne parla?
***
“Stasera si balla liscio e tu, Draco,
ballerai!”
“Non se ne parla!”
“E lascerai sola questa bellissima
donna?”
Ma quanto è bravo il mio Blaise ad
adularmi?
E quanto è bravo il mio Draco a…
“Salve ragazzi”
“Ciao Mike”
Ma quanto siamo educati? Eh?
Beh… povero Mike, mi sembra molto scosso. Ho come
l’impressione che sia dimagrito di quattro chili in una notte e nonostante io
non sia una nutrizionista so per certo che non è un bene che sia dimagrito così
in fretta.
“Va tutto bene?”, domanda Pansy e sembra così fuori
luogo anche se in realtà non lo è.
Noi sappiamo che quella sgualdrina di sua moglie è
scappata con il chirurgo plastico, ma in realtà non dovremmo
saperlo.
Che concetto filosoficamente
complicato!
“Oh beh… non proprio! Mia moglie Trisha è scappata con
il chirurgo che le ha rifatto il naso che Pansy le ha distrutto durante quella
partita a beach volley su quel lembo di spiaggia in quella giornata limpida dove
le temperature sfioravano i 40° all’ombra…”
Sbaglio o la sintesi non è un suo
pregio?
Blaise gli circonda le spalle.
“Sai Mike? So io come farti
riprendere”
“Sul serio?”
“Blaise, cos’hai in mente?”
“Una partitina a streap-poker con tante donne mezze nude
e fiumi di tequila per poi concludere con balli scalmanati e una bella fumatina
di qualche sostanza propria dell'’isola di Bora Bora…”
“Scordatelo!”, Draco sembra averlo
ruggito.
“E perché mai?”
“Perché così lo farai stare
peggio”
“Noioso”
“Qualche bicchierino di Tequila e qualche ballo
selvaggio non mi dispiacciono”
“Pansy, non abbiamo chiesto il tuo
parere!”
“Ed io non ho chiesto la vostra
compagnia!”
Pansy ci lascia qua come oche impagliate…
“Cos’aspettiamo?”, mi rivolgono le solite occhiate da:
abbiamo visto un alieno al supermercato che compra spaghetti di
soia.
“Seguiamola, no?”
Dovevo fare il generale!
***
“Ancora Tequila?”
“Un altro bicchierino, Blaise!”
“Alla tua salute Mike!”
Il punto della situazione è
questo:
Blaise è quasi andato, ma non è una novità visto che lui
è già andato dalle prime luci dell'’alba dopo 12 ore di sonno
morto.
Pansy ha una collezione strabiliante di ombrellini da
cocktail e continua a ordinarne.
Draco s’è fermato solo dieci minuti fa e siamo nella
stessa medesima situazione visto che io mi sono fermata con lui, e Mike Clepton
l’uomo dalle mille risorse, continua imperterrito.
In sostanza l’unico vero ubriaco della situazione è
lui.
“Non avrei mai immaginato che la nostra ultima sera a
Bora Bora finisse così, sai?”
“Già, se l’avessi visto nella palla della Cooman l’avrei
rotta a testate”
“Ma chi? La Cooman o la sfera di
cristallo?”
“Draco, ti rendi conto che stiamo facendo i discorsi da
ubriachi?”
“Hermione, ti rendi conto che non riesco a capire chi
dei due puzza più di alcol?”
You can dance-every dance with
the guy Who gives you the eye,let him hold you tight You can smile-every
smile for the man Who held your hand neath the candle
light
“Oh Merlino… Draco questa dobbiamo andarla a ballare!”,
quasi lo urlo, ma sarà perché la mia coscienza è completamente alterata ed ho
una visione alterata della realtà.
“Perché?”
“Perché è Save the
last dance for me…”
“Cosa?”
“Muovi il culo e vieni a ballare!”
Oh I know that the musics fine
Like sparklin' wine,go and have your fun Laugh and sing,but while we're
apart Don't give your heart to anyone But don't forget who's takin' you
home And in whose arms you're gonna be So darlin' save the last dance
for me
Non so se è sempre merito della mia realtà alterata, ma
Draco balla davvero bene.
“Sai cosa faremo appena arrivati a
Londra?”
“Uccideremo i nostri figli di baci e
regali?”
“Allora dopo aver fatto questo… sai cosa
faremo?”
“No, imbiancheremo lo steccato?”
“Draco, stiamo ricominciando con i discorsi da
ubriachi!”
“Ah ok, allora mia cara, cosa
faremo?”
“Ci iscriveremo ad un corso di
ballo!”
“Tu..tu stai scherzando, vero?”
“No, e guarda tesoro, Mike stanotte perderà la verginità
con quella ballerina!”
Eh già… non me lo sono mica inventato per evitarmi i
suoi piagnistei sul mio desiderio di ballare con lui, Mike Clepton stanotte si
cullerà tra le braccia di quella formosa indigena dell'isola che sa muovere il
bacino in una maniera altamente erotica…
“Nonostante io sia felice per Mike, non la passerai
liscia…”
“Draco?”
“Sì?”
“Zitto e baciami!”
'Cause don't forget who's
taking you home And in whose arms you're gonna be So darling,save the
last dance for me Save the last dance for me Save the last dance for
me.
Mie care eccomi di nuovo tra voi!
Alla fine l’addio ai Clepton non è stato straziante e
Mike non è rimasto con le mani in mano!
Siete contente per il povero uomo di
Liverpool?
E adesso un grazie a tutte voi.
Voi che mi seguite da tempo, voi che avete letto 56
capitoli in una settimana o in un 2 giorni, voi che mi minacciate di aggiornare
presto… semplicemente voi che adoro per le belle parole che mi
dedicate!
Un bacione enorme quando la distesa d’acqua che c’era
dietro Draco XD
Ah quasi dimenticavo…
Vedo che a tutte piace Blaise… uhm… sono oltremodo
contenta! XD
kIsSeS!
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Capitolo 58 *** L'insidia del sesso! ***
sesso
“Ok, la prossima canzone è: The lion sleeps
tonight!”
“Ottima scelta Draco” La scena è terribile, poiché siamo tipo
profughi.
Il nostro volo è in ritardo di due ore e siamo qui a
cantare canzoni.
Devo dire che siamo anche piuttosto
bravi.
“Inizi tu, Blaise?”
“Certo”
Si schiarisce la voce e inizia a deliziarci con la
canzone scelta da Draco.
“A-weema-weh,
a-weema-weh, a-weema-weh, a-weema-weh”
“In the jungle, the
mighty jungle the lion sleeps toniiiiiiiight in the jungle the quiet jungle the
lion sleeps toniiiiiight….”
Pansy prosegue con la sua strofa, prima però Blaise
riattacca con la sua parte, mentre Draco fa una specie di seconda
voce.
“A-weema-weh,
a-weema-weh, a-weema-weh, a-weema-weh”
“ Near the village
the peaceful village the lion sleeps toniiiiiiiight near the village the quiet
village the lion sleeps toniiiiiiiight”
E adesso che tutti si tengano forte, canto io!
L’ultima strofa è la mia!
“A-weema-weh,
a-weema-weh, a-weema-weh, a-weema-weh”
Mi schiarisco la voce e attacco!
Sì, mi sento in una sala di registrazione quando invece
nella realtà sono in un aeroporto.
Ho uno strano rapporto anche con la
realtà!
“Hush my darling don't fear my
darling the lion sleeps toniiiiiiiiiiiiiiight hush my darling don't fear my
darling”
Possiamo davvero mettere su un complesso… spopoleremmo
nelle classifiche mondiali, saremmo sempre in tour, saremmo invitati come
ospiti…
“A
qualcuno vanno questi sandwiches?”
I
sandwiches che ci sta “offrendo” Pansy lasciano molto a desiderare. Credo che
sarebbero più appetitosi dei massi ricoperti di glassa al
tartufo!
“Volete? O vado a comprarne
altri?”
“Comprane degli altri… per me al tonno, grazie Pansy”,
dico sorridendole. So quanto odia comprare sandwiches da
sola.
In
verità lei ama comprare ogni genere di cosa, ma odia quando deve andare a
comprare sandwiches per gli altri quando questi altri le dicono come lo
vogliono.
Se
io le avessi detto fai tu… avrei visto brillare quegli occhi, ma essendo che ho
scelto un panino con il tonno allora s’è oscurata.
“Per me un sandwich ai gamberetti”
“E
tu, Draco?”
“Innanzitutto una mela verde”
“E
dove la trovo?”
“Non lo so, mi affido alle tue capacità! E poi un
sandwich con mozzarella e lattuga, grazie”
Pansy non mi sembra molto felice.
Che
stia pensando ancora come procurargli la mela verde?
Comunque sua la vediamo allontanarsi e vediamo anche
Blaise posizionarsi in maniera strana per riuscire a guardare negli occhi
Draco.
“Cosa stai facendo?”, domando.
Non
posso mai essere sicura delle sue azioni, chiedere è la maniera migliore per
prevenire l’ennesimo disastro provocato dall’uragano
Blaise.
“Ho
una domanda da fare a Draco”
Non
dovrebbe causare disgrazie.
O
forse sì?
“Spara”
“Ma
perché tu mangi solo mele verdi?E’ da quando ti vidi al quarto anno mangiare
quella mela verde che voglio chiedertelo”
“E’
quasi passato un decennio da quel giorno, Blaise! Hai avuto mille occasioni per
chiedermelo, perché ci stai pensando adesso?”
Blaise comincia a giocherellare con il suo
pizzetto.
“Beh… prima pensavo che insomma… cioè… tu hai come
un’ossessione. Anch’io vado pazzo per le fragole, ma non per questo le mangio
ogni giorno”
“Ma
io non le mangio ogni giorno!”
“Sì
che lo fai… tu le mangi anche in Agosto quando nessuno le vuole sentire
nominare”
“Non è vero!”
“Scusa Draco, ma permettimi di dire che Blaise ha
assolutamente ragione!”
“Vuoi forse dire che sono una specie di matto
ossessionato dalle mele verdi?”
“Oh
no”, interviene Blaise, “Ma secondo me c’entra con la tua
infanzia!”
Signore e signori ecco a voi la reincarnazione di
Sigmund Freud!
Freud avrà avuto qualche problema con la reincarnazione,
perché credo proprio che neanche l’anima più disperata possa voler reincarnarsi
in qualcuno simile a Blaise.
E
questo non lo dico perché Blaise è così stravagante… ma semplicemente perché
Blaise è… oh uff… non ne ho idea!
“Ecco i sandwhices!”
Ce
li butta letteralmente in faccia.
“Ho
acquistato anche questa bellissima borsa, che ne pensi
Hermione?”
“Che è molto colorata!”
E
anche orribile, dovrei aggiungere, ma non lo faccio perché lei sembra felice del
suo nuovo acquisto.
L’ultimo fatto all’aeroporto della Polinesia
Francese.
“Hai trovato la mia mela?”
“Sì”
La
addenta con savoir faire e con lo stesso savoir faire la sputa sulla nuova borsa
di Pansy.
Non
sono mai stata brava in Divinazione, ma il mio occhio interiore cieco, prevede
una tragedia dalla quale io e Blaise non ne usciremo vivi.
“Pansy, che schifo è questa?”
“Non so… per me è una mela verde, per te cos’è? Un
palazzina di tre piani con tanti gerani?”
“Se
fossi in te eviterei di fare del sarcasmo… dove diavolo l’hai
comprata?”
“Non l’ho comprata!”, ribatte lei con sufficienza
rimirandosi le unghie.
“Ah
no? Sei andata a raccoglierla in un albero del Sud
Tirolo?”
“Non so neppure cos’è il sud Tirolo... e tu sei un
ingrato!”
“Dimmi dove l’hai presa!”
“L’ho trasfigurata!”
“Cos’hai fatto?”
“L’ho TRA-SFI-GU-RA-TA!”
“Ehi Herm, ti va di fare un giro per
l’aeroporto?”
“Con piacere Blaise”
Certe discussioni sulle mele verdi possono nuocere
gravemente alla salute.
***
Eccoci in volo, finalmente.
“Passami quella rivista!”
Draco e Pansy ovviamente si guardano in cagnesco ed io e
Blaise ci stiamo rimettendo la sanità mentale.
Anzi, io ci sto rimettendo la sanità mentale perché
Blaise l’ha persa tempo fa e adesso ho anche scoperto come l’ha
persa.
Lui
era un bambino normale, ma quando a undici anni gli arrivò la lettera da
Hogwarts la sua vita cambiò.
Lì
fu smistato a Serpeverde ed ebbe la fortuna di diventare amico sia di
Draco che di Pansy.
Quello fu l’inizio della fine.
La
colpa è di quei due e dei loro battibecchi inutili che la gente
impazzisce.
“Draco, ne hai ancora per molto?”
“Scusa?”, adesso fa anche lo
gnorri.
Tra
un po’ la rivista gliela faccio ingoiare senza tanti
complimenti.
Non
gliela condirò nemmeno.
Sì,
come se si potessero condire le riviste come se fossero
insalate.
Sì,
sto iniziando ad impazzire.
“Tu
e Pansy state iniziando a rompere!”
“Tu
si che sei una Grifondoro con le palle”, grande perla di Blaise per stroncare
sul nascere una discussione che poteva essere seria!
Basta! Ci rinuncio!
***
14
ore di volo e sono ancora in vita.
Chi
devo ringraziare?
“Quella caramella faceva schifo!”
Se
non fosse stato per Blaise l’unica cosa che avrei sentito sarebbe stato il
ronzio inquietante del motore!
Da
suicidio!
“Già, ma Draco e Pansy ne avranno per molto?”, domando,
insomma non si sa mai… è possibile che debba prendere Chris e Dana e scappare da
qualche parte aspettando che tutto torni alla normalità.
“Quando erano adolescenti in calore e stavano o non
stavano insieme, per riappacificarsi facevano sesso… da quando sono sposati
possono tenersi il broncio anche per mesi.”
Che
notizia rassicurante!
“La
tua valigia è già arrivata!”, mi dice.
Che
sollievo! Almeno non devo aspettare che me la rispediscano per poter scappare
con i miei figli il più lontano possibile!
“Draco, stai bene?”, meglio chiedere e renderlo
partecipe della realtà circostante.
La
sua presenza silenziosa è ancora più inquietante, se possibile, del ronzio dei
motori.
“Sto benissimo!”, lo ringhia.
E
quando ringhia non sta benissimo.
“Vi
va un caffè?”
“Come vuoi”, mi danno anche le stesse risposte.
Solo Blaise mi capisce, (che cosa grandiosa essere
capita SOLO da lui), e presami a braccetto ci dirigiamo verso il bar seguiti da
quei due.
***
Alla mia sinistra c’è Draco:
silenzio.
Alla mia destra c’è Pansy:
silenzio.
Di
fronte a me c’è Blaise: Parla a vanvera… ma parla.
“Ottimo caffè…ma in Brasile lo fanno meglio! Sapete che
la superficie del Brasile è ventisette volte quella
dell'’Italia?”
Olive Twist… lo
voglio rileggere per la decima volta!
“Ehi è arrivato il taxi!Pronti per riabbracciare le
nostre famiglie?”
“Peccato che ad aspettarci a casa ci sia anche mio
padre!”, sbuffa Draco.
“Perché dici così? Lucius è
simpatico!”
Sì,
simpatico come un calcio nelle palle!
“Lucius è pazzo! Mi farà quel famoso discorsetto che
avrebbe dovuto farmi a sedici anni!”
“Guarda il lato positivo…”, ecco che Pansy risorge dalla
sua fase catartica.
“Ovvero?”
“Un
giorno diventerai esattamente come lui… probabilmente fari il famoso discorsetto
a Chris quando starà per diventare nonno”
Li
detesto!
Datemi una mazza da baseball!
***
“Mamma papà… siete tornati! Che
bello!”
Calore familiare!
La
nostra bellissima Dana ci sta riempiendo di baci e abbracci sotto lo sguardo
inquietante di nonno Lucius e del suo caschetto alla Leonardo di
Caprio.
Dovrei proporgli di vedere insieme la tragica storia del
Titanic.
So
per certo che gli piacerà… muoiono così tanti babbani…
“Ci
sei mancata tantissimo, principessa”
“Cosa mi avete portato?”
“Quella valigia”
“Una valigia”
“Sì, ma tu devi aprirla!”
Scappa in direzione della valigia e noi rimaniamo come
due fessi.
Vedo Chris in braccio a mia madre e corro a
prenderlo.
E’
un sollievo sapere che i nostri figli siano rimasti in vita dopo due settimane
con i nonni.
“Vi
siete divertiti? Com’è Bora Bora? Avete fatto tante foto?”
Perché il cielo è azzurro?
Chi
siamo?
Esistono gli alieni?
Perché l’acqua ha una data di
scadenza?
“Sì, tantissimo. Bora Bora è stupenda e abbiamo fatto
tantissime foto…”
“Questi sono i souvenir che vi abbiamo
portato”
“Ma
grazie, non dovevate”
Odio questa frase, è così falsa!
***
Dana adora tutto quello che le abbiamo portato, e a
quanto pare Lucius è entusiasta della sua maschera tribale e saltella con gaudio
alla stessa maniera della nipote.
L’unica differenza è che Dana ha sei
anni.
Lucius molti di più.
“Potrei avere altro pollo al
curry?”
“Certo Hermione”, quant’è servizievole il mio
papi.
“Mi
sembrate sciupati”, come sempre.
“Draco”
“Sì?”
“Io
e te dobbiamo fare un discorsetto!”
Ecco, il fatidico momento è
giunto.
“Proprio adesso?”, chiede ad un impaziente
Lucius.
“Dopo il dolce non si sfugge!”
“Non vedo l’ora!”
Per
l’espressione che sfoggia direi che non vede l’ora di conficcare il coltello che
tiene tra le mani nel cuoricino di Lucius.
“Blaise e Pansy si sono divertiti?”, domanda Narcissa,
come se sapesse cosa sta pensando suo figlio, e in un certo senso credo che lo
sappia… è sempre sua madre e quel coltello lo sta stringendo
troppo.
Lucius ovviamente ignora.
“Oh
sì”, mi affretto a rispondere, “Si sono divertiti davvero tanto e poi grazie a
loro il viaggio è stato molto più movimentato!”
Grazie a loro… Trisha s’è rotta il setto nasale e Mike
ha perso la verginità!
***
La
cena s’è conclusa e adesso, dopo aver messo a nanna Chris e Dana, siamo tutti in
salotto a sorseggiare del liquore in attesa del famoso discorsetto di Lucius
Malfoy.
“Draco… io e te dobbiamo parlare”
“Dimmi”
“E’
arrivato il momento che ti spieghi cosa accade quando un uomo e una donna sono
nudi, tu sai cosa fanno?”
Iniziare così IL DISCORSO, ha un non so che di
pietoso.
“Stanno per fare una doccia?”
“No, non esattamente! Quando una donna e un uomo sono
nudi sono solitamente nella stessa stanza e stanno per farlo… tu sai per far
cosa?”
“Una partita a Gobbiglie?”
“No, stanno per fare sesso!”
“Sesso?”
E
qui che rinasce il Draco innocente.
“Sì, Draco”, voce profonda.
“E
cos’è?”
“E’
un processo… che richiede sudore e azione”
Meno male che non ha mai fatto questo discorso al Draco
adolescente… la sua mente sarebbe rimasta traviata e non ci sarebbe stato nulla
da fare per farlo tornare in sé.
“In
che senso?”
“E’
come quando abbracci una persona… solo che quando fai sesso sei nudo, nudo come
un verme…”
Che
immagine!
“E
poi cosa succede con il sesso?”
“Tu
puoi mettere incinta la donna nuda”
Gloriosa verità!
“E
come ci riesco?”
“Tu
sai cos’è quella cosa che c’è nei tuoi boxer?”
Voglio che un cratere inghiotta questo
divano.
Lo
spero davvero!
“So
che serve per fare la pipì!”
“Serve anche a mettere incinta una donna
nuda”
Altra gloriosa verità!
Non
so se riuscirò a sostenere così tante importanti e nuove
informazioni.
“Oh
Merlino!”
“So
che è una cosa brutta… ma devi saperlo figlio mio… tu potresti mettere incinta
Hermione senza volerlo”
Io
dovrei fare un’escursione nei giardini di Malfoy Manor… chissà che non trovi una
coltivazione di droga da qualche parte.
“Papà, ti prometto che staremo attenti… e adesso se non
vi dispiace, io e mia moglie andremo in camera.”
Mi
prende per mano.
“Ci
vediamo domattina, buonanotte”
“Buonanotte”
“Buonanotte… e state attenti al sesso… è un serpente
insidioso che si insidia nel piacere delle vostre carni… è subdolo…
è…”
Sopprimetelo!
***
Devo togliermi questa maglietta al più
presto.
“Amore, cosa stai facendo?”
“Uhm… sto togliendo la maglietta?”
“Ma
non hai sentito mio padre?”
Sgrano gli occhi.
“Se
rimani nuda… il sesso si insidierà tra di noi!”, dice quasi
scandalizzato.
“E
ti dispiace?”
“Non più di tanto”
“E
se tuo padre lo viene a sapere?”
“Uhm… secondo me mio padre dovrebbe chiedersi chi sono
Dana e Chris”
“Lo
penso anch’io!”, dico, prima di baciarlo e farlo cadere sul
letto.
Gli
indumenti volano via via sul pavimento…
“Farai pace con Pansy?”
“Devo darti la risposta adesso?”
“Sì, se vuoi che il sesso si insidii tra di
noi…”
“Beh… se la metti così… farò pace con
Pansy”
Era
questo quello che volevo sentire!
Tesorucci adorati, vi sono
mancata?
Beh…spero di sì, come spero che questo ritorno a casa vi
sia piaciuto!
Fatemi sapere!
Ringrazio tutte voi per i commenti che mi lasciate,
grazie mille, davvero!
Grazie anche a chi ha avuto il coraggio di leggere
questa ff in un solo giorno… ma come si fa? :/
Fatemi sapere!XD
E
adesso… siccome SANREMO E’ SANREMO, ed io ho un’adorazione particolare per il
dopofestival… facciamo un sondaggio, (sempre che abbiate seguito anche per dieci
minuti il festival)!
Qual è la canzone che preferite?
La
mia risposta è: Il solito sesso Max Gazzè.
Per
me che odio il Festival con tutto Sanremo… è strano!XDXDXD
Partecipate numerosi!
Kisses
|
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Capitolo 59 *** Normalità sofferta! ***
tipica
Alle volte ho come l’impressione che le cose amano farmi
i dispetti.
Non parlo di cose in senso di oggetti… infatti non credo
proprio che il divano del salotto, la trousse che tengo nel bagno, i pannolini
di Chris o il mio cellulare possano farmi un dispetto senza che qualcuno dotato
di magia li incanti. Parlo di quelle cose conosciute come fato, destino o come
si preferisce chiamarlo.
Ormai Bora Bora è un ricordo lontano, sono trascorse
cinque settimane dal ritorno dall’isola della frutta e dei fiumi di tequila…
Draco è a Edimburgo da quasi una settimana, Dana continua a ricevere mazzi di
fiori da Mallord che puntualmente brucia, Chris ormai cammina e parla… cioè dice
qualcosa, ma comunque è molto sveglio, è un po’ come Dana, credo che potrebbe
sostenere uno di quei convegni che suo padre odia tanto, e poi la vita prosegue
più o meno come prima.
Ogni mattina sono costretta a dividere lo spazio vitale
con Blaise, visto che invece di stare nel suo ufficio da direttore de
La Gazzetta
del Profeta, sta nel mio rimbambendomi sulla sua imminente
paternità.
Mancano ormai due mesi e sia lui che Emma non stanno più
nella pelle… Blaise è così gasato che non sta neppure nel
cervello.
Ho preso in considerazione l’idea di andare in analisi…
lo stress me lo procura Blaise con le sue chiacchiere, non il lavoro in
sé.
Lud invece ha deciso di comprare una villa al mare… dice
che è un regalo per Maximilian e Aaron… ma sappiamo tutti che il regalo l’ha
fatto a sé stesso.
Pansy ha abbandonato il suo vecchio lavoro, barboso a
sua detta, per sfondare nel mondo della moda magica e
babbana.
Ha lasciato un’intervista esclusiva a Blaise affermando
che il suo stile sarà irresistibile proprio perché mischierà stile babbano e
magico facendo nascere uno stile esclusivo per gente fuori dalle regole con un
temperamento vivo e attivo.
Blaise ha già rinnovato il suo guardaroba… e ogni
telefonata di Draco si conclude con: “Non sai quanto mi mancate tu, Dana e
Chris… ma non puoi nemmeno immaginare quanto sia bella Edimburgo, sai che questa
tranquillità mi sta giovando? Pansy e Blaise mi stavano distruggendo tutti i
neuroni!”
Solo che Draco non sa che al peggio non c’è mai fine, e
mentre lui passeggia in kilt e va alla ricerca del mostro di Lochness… i miei e
i suoi genitori hanno invaso casa.
Meglio non esprimersi.
“Tesoro, bel alzata!”
Ecco la mamma che mi viene incontro con un vassoio di
brioche e muffin.
Io e Dana siamo all’ingrasso, visto che la Signora Piddy ci ha
abbandonate per correre dalla sua famiglia.
Non è riuscita a resistere a questa invasione aliena e
si è presa un periodo di vacanza.
Non ho potuto non accontentarla… e avrei anche voluto
che si portasse anche e me e i bambini, ma non c’è stato niente da
fare!
“Brioche o muffin?”
Un accetta,prego!
“Credo che… prenderò solo del
caffè!”
Avanzo verso la macchinetta del caffè…ma la mano di mia
madre mi ferma.
“Il caffè preso a stomaco vuoto fa male… vuoi che il tuo
stomaco…”
Bla bla bla…
Lancio un’occhiata disperata a Dana… lei mi capisce, lei
soffre con me.
“Dana, gradisci altro succo?”
“Sta forse per scadere, nonna?”
Narcissa controlla la data di scadenza e scuote la
testa, “No tesoro, perché?”
“Perché ne ho quasi bevuto un litro… se non sta per
scadere quale altro motivo esiste per far sì che faccia pipì tutto il
giorno?”
Ottima domanda, ma non esiste una risposta
razionale a questa
domanda.
Se io chiedessi a mia madre cosa devo farci con sei
muffin nel piatto… lei mi risponderebbe che devo crescere.
Ma questa balla spaziale non funziona più… sono alle
soglie dei trenta, devo crescere ancora?
Non mi sembra proprio!
“Depura il pancino!”
Nonna Jane… è davvero preparata!
“Chris dorme ancora?”
Chiede Narcissa.
“Sì, come un angioletto, non svegliatelo…ieri ha pianto
quasi tutta la notte, è stremato”
Mi affretto a dire ed ecco anche perché ho bisogno più
del caffè che di 10 muffin e due brioche.
“Gli manca Draco secondo te?”
“No, non credo… non sa ancora chi siamo… anche se ci
chiama mamma e papà, anzi in verità sa chi sono io… ma di Draco non ne sono
sicura!”
Narcissa sembra volermi lanciare una Maledizione senza
Perdono.
“E perché non dovrebbe sapere chi è mio
figlio?”
Come temevo…
“Beh… è risaputo che i bambini sono un tuttuno con la
madre e del padre non ne avvertono nemmeno l’esistenza…”
“E chi l’ha detto?”, ribatte
impettita.
Per Merlino…quanto se la sta
prendendo!
Ma non sono mica io che invento la psicologia dei
bambini… qualcuno cha già pensato molto tempo prima di me… ed ecco che lui è
famoso ed io no!
“Pediatri e psicologi che hanno studiato la psicologia e
i comportamenti infantili…”
“Tutte scemenze..”
“Sì, lo penso anch’io!”, ammetto mordendo un
muffin.
“E allora, se lo pensi anche tu, fai in modo che Draco
sia presente nella vita di suo figlio!”
Uff… ma come si spegne questa
donna?
E’ così simpatica quando si limita ad aleggiare in casa,
stile dama bianca, senza proferire parola e sputare
sentenze!
Come faccio a spiegarle che Draco è
presente?
“Draco è molto presente nella vita dei suoi
figli…”
“Ah sì? E come mai è a Edimburgo?”
Ed io che ne so? Mica ce l’ho spedito
io!
Se dipendesse per me lui non si schioderebbe da questa
casa, ma purtroppo non sono un dittatore e non posso
permetterlo.
Però se fossi un dittatore…
Uhm…
“E’ lì per un convengo o qualcosa del
genere…”
Ma perché mi ostino a fare
conversazione?
Capisco che è mia suocera, ma perché il diritto di stare
in silenzio esiste solo quando stanno per arrestarti?
“E tu glielo permetti?”
Una domanda da un milione di dollari… se fossimo in
America!
Eppure ho una gran voglia di burro di
noccioline…
Devo passare dal supermercato.
“Ehm…mamma, è tardi! Portami a
scuola!”
Io amo mia figlia…davvero!
Mi capisce al volo!
Ha capito che stavo per uccidere qualcuno e prontamente
ha detto ciò che ha detto!
Guardo l’orologio.
“Oh cielo, è tardissimo!”
Bevo un altro sorso di caffè e prendo la borsa… meglio
far finta di essere DAVVERO in ritardo!
***
“Grazie Dana”
Saliamo in macchina e usciamo dal
vialetto.
Siamo ufficialmente in salvo.
Mi dispiace per Chris ma lui ha una sorta di difesa
immunitaria… ancora non è in grado di capire parecchi
cose!
“Prego mamma… non sei brava ad eludere i discorsi con i
nonni!”
Eludere?
Se usassi il verbo eludere in una conversazione con un
mio coetaneo credo che non capirebbe e mi prenderebbe per una psicotica che ama
andare in giro e inventare nuove parole.
“Eh già…sono una frana, per fortuna mi hai
salvata!”
“Certo che la nonna fa discorsi strani. Mica ce l’hai
spedito tu papà ad Edimburgo!”
“Sarà la vicinanza del nonno…”
E’ Lucius Malfoy il vero male che aleggia in
casa.
Narcissa è l’ennesima vittima.
“Uff! Mallord è lì che mi aspetta! Ma che devo fare per
fargli capire che lo reputo un imbecille?”
Ha solo sette anni ed è già
assillante.
Il suo futuro ormai è segnato…diventerà uno psicopatico
e da grande si vendicherà, uccidendo, tutte le ragazze che lo hanno
rifiutato.
Ma non mi preoccupo per Dana… sa come cavarsela, anche
davanti ad un futuro trentenne psicopatico che vuole annegarla nella vasca da
bagno.
Dovrei anche fare nuove amicizie… ne ho quasi un
disperato bisogno.
“Un giorno la pianterà… beh, puoi far finta di
interessarti ad un altro bambino, no?”
E’ un consiglio che una madre può dare alla sua bambina,
vero?
Non verrò classificata come una madre snaturata,
vero?
Draco approverà il mio suggerimento,
vero?
Sto anche parlando da sola, vero?
“Mi farò vedere più spesso con
Aaron”
“Ma non stai già molto con Aaron?”
“No, lui ha il suo gruppo ed io il
mio.”
Ed io taaaanta paura!
“Io vado, la campanella sta per
suonare”
Mi dà un bacio sulla guancia e corre verso le sue
compagne.
Meglio andare a lavoro… anche se una specie di
tortura.
Ta ta… taaaaa taaaaa…
taaaaa…ta
La mia nuova suoneria fa più schifo di quella che avevo
prima.
Ma che ci posso fare se questo cellulare è messo male
per quanto riguarda le suonerie?
Il mio cellulare è quasi in grado di scagliare un’Avada
Kedavra ma non ha suonerie decenti… mah…
E’ da querelare la casa di
produzione!
“Amore”
“Amore, come stai?”
“Bene, mi mancate da morire… sono scappato dalla
conferenza per dieci minuti per sentirti”
Sorrido inevitabilmente.
Sentirsi dire certe cose… è così
romantico!
“E puoi farlo?”
“Sì, ho finto un’emergenza!”
“Sei il mio genio del crimine…”
“Eccitante! Ma dimmi… va tutto
bene?”
“Alla grande… solo tua madre ha strane idee in testa sul
fatto che sia stata io a spedirti a Edimburgo e che per Chris non esisti è
sempre colpa mia!”
Lo sento ridere.
“Oh beh… dovrei parlarle… ma prima vorrei sapere se sta
ammattendo come mio padre, spero solo sia un momento! Ma a parte ciò… è successo
altro?”
“No la solita piatta vita… tu quando torni?Mi
manchi…”
“Mi manchi anche tu… dovrei tornare, se tutto va
bene,stasera sul tardi.”
“Uhm…”
“Comunque amore… adesso devo andare… c’è una strana
tensione, ti amo”
“Ti amo, anch’io”
Respiro profondo… ho già avvistato
Blaise.
***
“Hai accompagnato la piccola peste a
scuola?”
“Come ogni mattina”
“Devo farti vedere la nuova ecografia di
Emma”
“Sarà sicuramente uguale a quella che mi hai fatto
vedere quattro giorni fa…”
Anche perché non può essere
altrimenti.
“No, mia cara… qui sorride!”
Devo dirglielo, non può continuare a vivere
nell’ignoranza…
Credo che per Babbo Natale sia già stato messo a
conoscenza, quindi il lavoro sarà più facile.
“Blaise, nell’ecografia non ci sono sorrisi. Ciò che c’è
nell’utero di tua moglie… non sorride e non lo farà mai!”
Vederlo in questo stato di puro smarrimento mi distrugge
dentro… ma era necessario.
Non può continuare a vivere credendo che le ecografie
sorridano!
Ho salvato un’anima innocente.
“Hai sentito Draco?”
“Sì, poco fa”
“Quando torna?”
“Stasera sul tardi”
“Organizziamo una festa?”
Ovviamente no!
“Perché dovremmo?”
“Perché torna Draco”
“Non è un sopravvissuto alla
guerra”
“Non alla guerra… ma è sopravvissuto ad un convegno di
sette giorni… se non è un eroe lui… chi lo è?”
“Probabilmente Robin Hood!”
Insieme a Little Jhon, ovviamente!
“E chi è Robin Hood?Veniva ad Hogwarts con
noi?”
Sì, viveva nella foresta proibita!
“No,
Blaise. Robin Hood viveva nella foresta di Sherwood… e rubava ai ricchi per dare
ai poveri!”
“Stai forse dicendomi che mi svaligerà la
casa?”
Fatti forza Hermione… fatti forza!
E’ la paternità che lo rende così! E’ la
paternità…
“Hai visto Marybeth?”
***
Dovrei impartire un corso di
scrittura.
Perché la gente prende così sottogamba la
grammatica?
Vengono strane pustole se si scrive
correttamente?
Dovrei documentarmi…
“Signora Malfoy, c’è la preside della scuola di sua
figlia al telefono!”
Respiro profondo.
“Pronto?”
“Buongiorno signora Malfoy… avrei urgenza di parlare con
lei e suo marito, è una questione della massima
importanza…”
“Forse Dana ha picchiato nuovamente Mallord? Perché se è
così…”
“No, signora, è molto più grave!”
“Oh, beh… io sto per arrivare, proverò a mettermi in
contatto con mio marito ma non so…”
“La presenza di suo marito…è
fondamentale!”
E se le dico che mio marito è in
Scozia?
“Signora Pick…”
Quella vacca ha riattaccato.
***
Eccomi davanti la scuola di Dana.
“Amore, sono scappato dal convegno, cos’è
successo?”
“Mi spiace, ma per fortuna esiste la materializzazione…
la preside di Dana ci ha convocati con la massima urgenza… e la tua presenza è
più che fondamentale!”
“Dana ha forse dato un altro pugno
a…”
“No, a quanto pare non è questo il
problema!”
Chissà con quale scusa è riuscito a
svignarsela.
Devo chiederglielo, ma non mi sembra questo il momento
adatto.
Non l’ho neppure baciato come si deve…
sigh!
Uno stupido bacio sulla guancia.
Era troppo trafelato e preoccupato per fare
altro!
Beh…vediamo che vuole la vacca!
***
Odio il suo ufficio, e spero di non trovarci i signori
Parker dentro.
Non riuscirei a non fermarmi dal
picchiarli…
“Ben arrivati signori Malfoy”
“Buongiorno”
“Grazie per essere venuti”
“Sì, ma qual è il problema?”, chiedo.
Voglio arrivare al sodo senza tanti giri di
parole.
Draco è impaziente quanto me, se non di
più.
“Leggete voi stessi”
E così ci porge due copie dello stesso
scritto.
La scrittura è quella di Dana e si tratta di un piccolo
scritto sul papà.
Il mio papà si chiama Draco, ha 27
anni ed è bellissimo, ed io gli somiglio tanto.
Lui è alto, biondissimo, con la
carnagione chiara e con degli occhi dal taglio affascinante color grigio
blu.
Sono felice di aver preso da
lui.
Il mio papà fa il diplomatico, non so
esattamente cosa fa, ma so che è quasi sempre in viaggio e quando torna a casa
mi porta sempre qualche souvenir del luogo.
Il mio papà sa incutere terrore con
uno sguardo e dai racconti dello zio Blaise, della zia Pansy e della mamma, (la
mia vera mamma non l’ho mai conosciuta perché è morta quando sono nata, ma lo
sapete tutti visto che i miei compagni non fanno altro che dirlo, quindi parlo
di Hermione quella che considero la mia vera e unica mamma),so che quando era un
ragazzo era davvero antipatico, si
dava tante arie… si sentiva superiore a tutti, aveva tante ragazze e tutti lo
odiavano.
Lui però adesso è
cambiato.
Il mio papà è inimitabile ed io da
grande voglio essere come lui.
Bella e
intelligente.
“Non dite nulla?”
“Cosa dovremmo dire?”
“Signora Malfoy, non nota nulla?”
Che devo notare?
Che ha usato la penna nera?
Che non c’è nessun errore grammaticale e che potrei far
scrivere a lei i pezzi della Gazzetta invece che da quel branco di
incapaci?
“A dire il vero, no!”
“Vi rendete conto di ciò che ha scritto
Dana?”
“Un tema sul papà?”, azzarda ironicamente
Draco.
“Signor Malfoy, sua figlia la vede come un
eroe”
“Ed è sbagliato?”, chiedo.
“Beh… sì se Dana non capisce che lei è un esempio da non
prendere in considerazione…”
Sono sgomenta.
Ma come osa, questa vecchia vacca grassa, dire certe
cose?
“Sta forse dicendo che è più d’esempio un avanzo di
galera?”
“Senza offesa, ma lei, signor Malfoy, è descritto come
un adolescente senza cuore e sua figlia ha dichiarato di voler essere come
lei…”
Adesso le ficco quel tagliacarte
nell’occhio…
“Io credo che lei debba rileggersi il tema di mia
figlia, signora Pickwood”
“Sta forse insinuando che non so
leggere?”
“No, sto solo dicendo che la sua lettura sia stata
superficiale… creda a me, una seconda lettura approfondita le schiarirà le idee
malsane che vagano in quella sua testa…”
“Signora Malfoy, ma come si permette? Al diavolo le
buone maniere.
“Legga”
E dire che non la facevo così
stupida.
“Letto”
“Uhm…bene, e cosa ha notato?”
“Assolutamente niente di nuovo”
“Ma così mi delude…”
Mi guarda come se fossi pazza, ma non è un problema, lei
appare più pazza di me.
“Se avesse letto bene, avrebbe notato che Dana vuole
diventare come il suo papà… ma non quello che era al liceo, bensì l’uomo che è
adesso. L’uomo che avuto il coraggio di cambiare e che si mostra per quello che
in realtà è sempre stato. Un uomo buono, intelligente, simpatico, ironico,
generoso… un uomo che sa amare la sua famiglia…”
“Signora Malfoy io non credo che…”
“Signora Pickwood… io credo che lei la debba smettere di
dare retta ai signori Parker cercando di far andare dallo psicologo nostra
figlia!”
Sembra quasi impaurita dalla parole di Draco, e credo
proprio che sia così perché ciò che ha detto sui signori Parker è la
verità.
“E adesso togliamo il disturbo, e la prossima volta se
Dana non uccide qualcuno… la preghiamo di non convocarci!”
E’ un grande, ma credo lo sappia
già!
***
“Sei stato grande”
Mi sorride e mi abbraccia.
“Anche tu non sei stata male”
“Posso baciarti mio eroe?”
“E scandalizzare così tutto
l’istituto?”
“Uhm… sì, tanto ormai siamo bravi a distruggere i
richiami di quella vacca!”
Incatena il suo sguardo al mio… Dana l’ha descritto
davvero bene nel tema.
Ecco perché poi Pippo Baudo parla di carenza di
ascolti!^^
Max Gazzè non è neanche arrivato tra i primi dieci… ma
per me è lui il vincitore!^^
Comunque, bando alle ciance, piaciuto questo
capitolo?
Forse fa meno ridere degli altri, ma secondo me ci
voleva, voi che ne dite?
Per chi volesse sapere se coltivo strane sostanze sul
mio davanzale… beh la risposta è negativa… ma poi non si può mai sapere…
XDXDXD
Vi amo, ragazze!
Grazie mille… e fatevi sentire!
Ihihih!
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Capitolo 60 *** Rottura di... ***
nacit
“Sucking too hard
on your lollipop, or love's gonna get you down, sucking
too hard on your lollipop, or love's gonna get you
down.”
Quando sento in lontananza la voce
del mio capo, quindi quella strana persona conosciuta con il nome di Blaise
Zabini, io inizio ad avvertire un leggero mal di testa e istintivamente metto le
mani nella mia borsa alla ricerca di un’aspirina.
L’aspirina in termini medici è: un farmaco anti infiammatorio non-steroideo (FANS) della famiglia dei
salicilati.
Nella mia personale visione del mondo l’aspirina è una
fonte di salvezza che puoi portare sempre con te.
Altro che bacchetta… l’aspirina adempie al suo dovere in
maniera migliore e si può tenere, comodamente, in borsa!
“Solo due mesi… e la mia casa sarà ricoperta di
lecca-lecca!”
“Vuoi forse farti venire la
carie?”
Meglio chiedere…
“Ovviamente no! Non vedo l’ora che Emma partorisca… i
lecca-lecca sono per i miei figli!”
Poveri bambini, già me l’immagino.
Turbati e deviati mentalmente, sommersi da lecca-lecca e
altri dolciumi e con nomi del tutto strani tipo Cheope e
Chefren.
Anzi, ora che ci penso, meglio non far nome con Blaise
dei vari faraoni dell'’antico Egitto.
A quei bimbi voglio già bene e non mi va che un giorno
Chris mi dica:
“Sai mamma, oggi vengono Apollo e
Cleopatra…”
No no, devo aiutarli già da ora.
Non meritano un’esistenza di merda solo per colpa della
pazzia del padre.
“Vuoi che abbiano problemi con il dentista ancor prima
che mettano i dentini?”
“Io penso che i dolci non siano necessariamente
portatori di carie”
“Blaise, il tuo pensiero non è
legge!”
“E con questo cosa vorresti dire?”
Qualcuno mi salvi, sono disposta anche a
pagare.
“Che… è l’ora di pranzo Blaise! Ti va una gustosa
insalata di pollo?”
Dì di si! Ti prego!
“Uhm… ok!”
Grazie entità superiore che governa la mia
esistenza.
Grazie… grazie di vero cuore.
***
“Ci pensi Hermione?”
Non lo so se ci penso… perché a dire il vero stavo
pensando di comprarmi una fattoria nello Yorkshire e vivere di pastorizia, ma
non credo che Blaise pensa a ciò, anche perché lui in una fattoria… beh, non è
un connubio felice, è un po’ come un bicchiere di latte con quattro cubetti di
ghiaccio e un goccio di aceto.
Blaise e la fattoria in una stessa
immagine?
Naaaaa!
“Non lo so. Secondo te ci penso?”
Se l’uomo che ho davanti non fosse stato Blaise, beh a
quest’ora sarei stata portata d’urgenza dallo psichiatra per via della risposta
alla sua domanda, ma per fortuna si tratta sempre e comunque di Blaise è tutto
nella normalità.
“A cosa stai pensando?”
Ottima domanda.
A cosa sto pensando?
Sto pensando a cosa sto pensando.
Ma non credo che sia anche solo da prendere in
considerazione una cosa del genere.
Insomma… credo che… beh sì, insomma… credo sia meglio
salpare per l’isola del tesoro.
Respiro profondamente.
Io, ce la posso fare!
Tutto è in mio potere!
Go!
“Per caso i tuoi avi non ti hanno lasciato una mappa di
un qualche tesoro?”
Ecco, l’ho detto e mi sento talmente
sciocca.
In confronto a questo pollo morto fatto a brandelli
dormiente su un letto di lattuga condita, mi sento
un’idiota!
“No… non mi pare. Comunque, a quanto pare non stavamo
pensando alla stessa cosa”
E non posso biasimarlo.
“Ehm no… a quanto pare no. A cosa stavi
pensando?”
“Pensavo che i nostri figli andranno ad Hogwarts
insieme.”
Devo ammettere che questo era un pensiero più plausibile
di quello dell'’isola del tesoro.
Che stai diventando più scema di
Blaise?
Sarebbe un problema enorme, la relazione con Draco
rimarrebbe invariata?
Dana e Chris mi tratterebbero come trattano il
fantomatico vicino che non hanno mai visto?
“Mancano due mesi ed io e Emma saremo genitori di due
splendide creature”
Che dolcezza.
E’ bello starlo ad ascoltare quando rasenta una
stupefacente normalità.
“Finiranno a Serpeverde, ovviamente… e comprerò loro
un…”
E’ totalmente con la testa fra le nuvole e probabilmente
crede che quei due panini al sesamo siano i suoi figli.
Magari li cullerà finchè non si renderà conto che sono
solo due stupidi panini al sesamo che non hanno intenzione né di piangere né
fare la popò e la pipì in un pannolino.
Anche perché la scena che si presenterebbe avrebbe
risvolti macabri; è un po’ come andare al cinema con il proprio fidanzato e
guardare un film horror.
L’horror si contraddistingue dagli altri film perché
inizia sempre con un’immagine che ti sconvolge… magari un fantasma che si aggira
con le sue catene per un castello disabitato, o una mano che appare dal terreno…
oppure un uomo appena sgozzato e il suo lamento di morte rimbomba ancora
nell’antro dove il suo carnefice lo ha…
“Mi ha appena chiamato Pansy, vuole che l’andiamo a
trovare.”
Non stava parlando dei suoi dolci
pargoli?
Per quanto tempo ho pensato alle location dei film
horror?
Oh Merlino, ho già perso quasi del tutto la sanità
mentale, e adesso è il turno del senso del tempo… questa sì che è una catastrofe
di genere infinito.
“Oh… posso almeno finire
l’insalata?”
“Certo, ho appena ordinato due super coppe di gelato al
tartufo bianco”
Ha anche ordinato il dolce?
Beh, in questo caso aspetterò questa mega coppa e
cercherò di evitare di perdermi nei meandri della mia mente… ops, credo di
starlo facendo di nuovo!
Uhm.. ok… è impossibile non perdersi, non sono neanche
munita di cartina topografica e tutti sanno che è impossibile non perdersi se
non si è provvisti della cartina topografica… è come se lasciassi gli occhi sul
comodino prima di andare a lavorare, non che la gente normale posi gli occhi sul
comodino prima di andare a dormire, era solo per fare un paragone… non credo mi
sia riuscito bene.
“Mi chiedo come si possa essere così
idioti…”
Ho perso, ancora una colta, un altro discorso made in
Blaise.
“Già”
Uff!
***
Rumori selvaggi simili a ventose che si staccano dal
lavandino, gemiti a valanghe, l’infrangersi di un vaso sul
pavimento…
Ma cosa vorrò dire mai?
“Quei due stanno facendo sesso!”
“Non ne hanno mai abbastanza!”
“Suvvia Hermione, anche tu e il tuo biondo consorte fate
lo stesso…”
“Suvvia Blaise… anche tu e la tua consorte gravida ci
date dentro…”
Si allenta la cravatta.
“Ehm sì, ma non è il momento di discuterne, Pansy e Lud
mi sentiranno… in ufficio le cose sconce non si fanno…”, poggia la mano sulla
maniglia della porta e porto la mia mano sulla sua per evitare di irrompere come
una mandria di bufali in un accampamento indiano.
“Blaise”
“Sì?”
“Sai di star dicendo un cumulo di
cazzate,vero?”
“Eh?”
“In ufficio si fanno le cose sconce
migliori”,dico.
“Lo so benissimo, ma è bello farli sentire in
colpa!”
E su questo punto ha una ragione
esagerata.
Farli sentire in colpa è divino, è un po’ come
raggiungere l’orgasmo.
Ok, con le similitudini sono una
frana.
***
“Vi sembra il caso?”
Eccoli che cadono dal divano.
Per essere più precisi, Lud è caduto dal divano
portandosi appresso Pansy che gli ha incrinato una costola con il gomito… o
almeno credo che quello sia un gomito… non vorrei che… OH
MERLINO!
“Ehm… credevo che ehm…per Morgana, ma non si usa più
bussare?”
Le lancio la camicetta, “Il problema di fondo è che
nessuno di noi bussa in determinate situazioni…”
“Che vuoi dire, Hermione?”
Che voglio dire?”
“Mi sembra ovvio… quando faccio sesso con Draco voi
irrompete senza pietà, quando Emma e Blaise fanno sesso irrompiamo senza pietà…
è una sorta di circolo vizioso…”
Pansy non mi sembra tanto
convinta…
“Beh… se le cose stanno così, la prossima volta che ti
proporrò un’orgia non tenterai di esorcizzarmi, giusto?”
Sorrido, è l’unica cosa che mi resta da fare a parte fissare insistentemente il mio
polso.
“Un giorno riuscirò a
esorcizzarti”
“Qualcuno vuole del caffè?”
“Oh sì, grazie Lud”
Non dico mai di no a un caffè.
***
“Dov’è Draco?”,domanda Lud cercando la sua
camicia.
“Aveva una riunione con Harry”, dico e il solo
immaginarmeli insieme mi fa rabbrividire.
Credo non si vedano da secoli e sinceramente ancora non
so se si sia ripreso dal piccolo trauma cranico che Pansy gli ha prodotto il
giorno del mio matrimonio.
“Suppongo che stasera sarà di
malumore”
Non è una supposizione sarà un qualcosa di
reale.
Ore 15,32
Casa Zabini.
Cucina
“Sicuro di non volere una fetta di
torta?”
“No grazie Emma, ma dimmi, come procede la
gravidanza?”
“Oh benissimo”
“Quando dovresti partorire?”
“Mancano meno di due mesi… io e Blaise non vediamo
l’ora!”
“Ti confesserò che anch’io non vedo l’ora che
nascano…”
“Davvero,Draco?”
“Oh sì, Blaise alle prese con dei marmocchi deve essere
uno spettacolo da brivido!”
“Credo che saranno i ricordi più pazzeschi che
conserverò nel mio pensatoio…”
“Credo che saranno anche i
miei...”
“Ops…”
“Cosa c’è? C’è qualcosa che non va,
Emma?”
“Oh no Draco… cioè, non vorrei allarmarti
ma…”
“Ma?”
“Credo che… beh, sai quando si rompono le
acque?”
“Oh Merlino!”
***
Mamma mia, here I go again my,
my, how can I resist you mamma mia, does it show again, my, my, just how much
I've missed you…
Non so davvero perchè mentre loro tre parlano di un
pappagallo che sa cantare le canzoni dei R.E.M nella mia testa, il mio neurone
sta cantando Mamma Mia degli Abba.
E’ sensazionale!
E’ il mio neurone che sta cantando… la notizia dovrebbe
far più scalpore di uno stupido pennuto che già sa
parlare.
Se uno sa parlare, cantare non è tutto questa gran
cosa.
Lualaalallalalalalalallalalallallaalalaaaaaa
Ho le suonerei una più penosa
dell'altra.
“Hermione, il cellulare!”
“Sì”
A trovarlo in mezzo a questo caos.
“Oh è Draco!”
“Bene! Chiedigli se per stasera ha programmi particolari
o vuole suicidarsi!”
“Glielo chiederò, Lud!”
“Grazie”
Dovrebbe suicidarsi solo per una stupida riunione con
Harry?
Beh sì… è quasi certo un desiderio del genere dopo
essere stati solo quindici fottutissimi minuti con Harry.
“Pronto?”
“Sono al San Mungo”
Oh Merlino!
“Perché desideri la morte? Non pensi a me e ai
bambini?”
“Hermione?”
“Oh cielo!”
Sì, sono scoppiata in lacrime.
“HERMIONE?”
“Vuoi lasciarmi vedova? Ho solo 27 anni… non abbiamo
nemmeno un anno di matrimonio… io…”
“A Emma si sono rotte le acque… fate
presto!”
Ehm… Emma… le acque… contrazioni… mi sembra ieri quando
soffrii disumanamente per Chris… la mia vita!
“Tutto bene?”
“Oh sì!”
“E allora perché piangi? Cosa c’è che non
va?”
Già… perché piango?
Perché non dico a tutti che Emma sta per
partorire?
Cazzo Hermione esci dalla trance!
“A Emma si sono rotte le acque!”
“COSA?”
“Ma non mancavano due mesi?”
“Oh cielo! Blaise è svenuto!”
***
“Sto per diventare padre, sto per diventare padre, sto
per diventare padre, sto per diventare padre…”
Blaise, ormai è ufficiale, si è
auto-ipnotizzato.
Non so come sia possibile, fatto sta che lui ci sia
riuscito.
“Blaise, ti do una notizia…Emma sta per diventare
madre!”
“Sto per diventare padre, sto per diventare padre, sto
per diventare padre, sto per diventare padre…”
Le parole di Pansy sembrano non
funzionare.
Neanche il tempo di far sedere Blaise sulla poltroncina
che arriva da noi un Draco piuttosto trafelato e con una nota da spietato serali
killer.
“Cosa… cosa gli è successo?”
“Anche noi siamo contenti di
vederti”
“Non c’è tempo! Perché è in questo stato? Che gli avete
fatto bere?”
Sono scandalizzata.
Pensa davvero che lo avremmo fatto
bere?
Sta per diventare padre di due
gemelli…
“Assolutamente nulla, tesoro! E’ solo scioccato, è come
se avesse scoperto solo adesso che Emma dentro sé aveva due bambini e non solo
il cibo di quasi otto mesi che non riusciva a digerire!”
Le mie parole non servono a nulla, anche perché una cosa
del genere non potrebbe servire a nulla.
Se l’è caricato sulle spalle.
“Chi di voi è il padre?”, chiede un
infermiere.
“Lui”
“E perché si trova in questo
stato?”
“E’ solo emozionato”
“Sto per diventare padre, sto per diventare padre, sto
per diventare padre, sto per diventare padre…”
La cosa divertente è che continua ripeterlo, ma non sono del tutto sicura
che abbia realizzato cosa in realtà significa ciò che ripete da trenta
minuti.
“A che punto è la dilatazione?”
Pansy sa sempre cosa chiedere al momento
giusto.
“Sette centimetri… ci siamo
quasi!”
“Dilatazione?”
Ooooh! Blaise ha imparato un nuovo
vocabolo.
“Sì Blaise”
“E in cosa consiste?”, chiede
traumatizzato.
“Oh Blaise… non sei pronto per
saperlo!”
Gli do un colpetto sulla spalla dopo questa mia perla di
saggezza… non potevo mica dirgli in che consiste, no?
E’ di Blaise che stiamo parlando.
“Hai fatto la cosa giusta”, mi dice
Pansy.
Si sarebbe scioccato, magari sarebbe svenuto… è un
ragazzo impressionabile.
***
“Oh guarda, ci sono i tuoi
suoceri”
“Cosa?”
“Ci sono Lucius e Narcissa”
Oh bene! Mi sono mancati immensamente in queste stupende
dodici ore in cui non ho avuto il piacere di sentire le discussione
terrorizzanti di Lucius e le domande da manicomio su Chris da parte di
Narcissa.
Uhm… chissà dove hanno lasciato i miei
genitori!
“Ha già dato?”, domanda Narcissa.
Ma chiedere: “Sono nati?” per i Purosangue è
un’operazione troppo complicata?
“Non ancora”, risponde Pansy.
Io sono troppo presa da un set di asce che Lucius porta
con sé.
“Ehm…cosa sarebbero quelle?”
Che gran cosa l’informazione…
“Queste?”
Annuisco.
“Belle vero?”
Sorrido impaurita.
“Un piccolo regalo per la consorte di
Blaise”
Ok, questo è un sogno… sì uno di quelli miei… quelli che
mi piacciono tanto…
AHI!
Ma chi cavolo ama darmi i
pizzicotti?
“Mi dispiace Hermione, ma non è un
sogno!”
Grazie Pansy!
______________________________________________________________________
E finalmente anche Blaise diventerà padre di due
magnifici bambini.
Riuscirà a sopravvivere?
Lo scoprirete nel prossimo
capitolo…
Saranno due maschietti? Due femminucce? Un maschietto e
una femminuccia?
Come li chiamerà?
Cheope e Chefren verranno presi in
considerazione?
Sempre alla prossima puntata…
Grazie mille a chi ha recensito lo scorso capitolo… vi
adoro immensamente.
Kisses
|
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Capitolo 61 *** Il destino di due gemelli ***
nati
Dedico
questo capitolo a Sensation… se lo merita davvero tutto.
Oh
musa…
“Hai visto Blaise?”
“No”
“Sono preoccupata”
“Tu? Pansy Parkinson?”
“Perché? Non posso esserlo?”
Questa discussione è parecchio
interessante.
“Oh certo, ma se si tratta di una calza smagliata o di
un unghia spezzata…”
Prontamente mi arriva uno
scappellotto.
Devo dire che me lo sono meritato, ma è meraviglioso
farla imbestialire.
“Mi credi così superficiale?”
“Ma certo che no, signorina
Parkinson.”
“Avete visto Blaise?”
Ma è forse un nuovo gioco?
Se così fosse non sono stata messa al corrente delle
regole del gioco e ciò mi renderebbe nervosa e isterica, un vero incrocio tra
una gallina starnazzante e una tigre feroce dell'’India.
“Non lo trovi neppure tu, Draco?”
“No!”
“Ma non eravate insieme?”
“Sì, ma circa un’ora fa.”, notando le nostre espressioni
sbigottite da scimmia in menopausa decide di proseguire, “Stavamo prendendo un
caffè e cercavo di tranquillizzarlo sulla paternità, poi è andato in bagno e non
ho fatto caso al tempo perché ho incontrato un collega e abbiamo un po’ riso
sulla nuova disgrazia che ha colpito il caro Ministro della
Magia…”
Adesso abbiamo un problema in più.
Mio suocero vuole regalare a Emma un set di asce e
adesso il padre dei gemelli che stanno per nascere s’è
perso.
Ma questo piccolo problema, a pensarci bene, potrebbe
essere visto come un dono del cielo… avendo Blaise Zabini fuori gioco i bambini
avranno dei nomi normali e la loro vita potrà procedere meravigliosamente
perfetta senza che si chiamino Guastolfo e Grimaldella!
“Ma se lo
chiamiamo con un incantesimo d’appello?”, propone Lud apparso da non so dove con
quattro bicchieroni di caffè tra le mani.
“Grande idea, Lud!”, esclamo sarcastica afferrando il
MIO bicchiere colmo di nettare divino che fa letteralmente
SCHIFO!
“Questo… questo caffè… fa pena!”
“Lo so Hermione, ma non è colpa mia se al San Mungo fa
tutto schifo, no?”
Uff! Dovrò trasfigurarlo in una bevanda che assomigli,
anche vagamente, a del caffè.
“No Lud… non è colpa tua!”
“Non mi sembri tanto convinta!”
“Non lo è mai!”, aggiunge Draco dicendo una cosa del
tutto errata.
Io sono sempre convinta di ciò che
faccio!
“E quando non lo sarei stata?”
“Oh beh… ci sarebbe così tanto da dire e il luogo non è
appropriato… insomma, Emma sta dando alla luce i figli di Blaise… Blaise Zabini,
è un avvenimento che ha dell'’incredibile!”
Effettivamente, nonostante Draco abbia detto ciò per
evitare di cadere nel ridicolo, credo abbia ragione.
Questo è un giorno da ricordare: Blaise sta per
diventare padre di due gemelli e siamo tutti in attesa di quelle che saranno le
sue mirabolanti avventure tra pannolini, lacrime, fiabe, poppate e
altro.
Sarà atroce per il povero Zab e allo stesso tempo
divertente per NOI!
So anche che non dovrei fare questo genere di pensieri…
ma è così snervante questa attesa e questo non sapere dov’è Blaise bevendo
questo caffè che sembra pipì di cammello diluito con acqua di stagno con annesse
rane gracidanti!
Uh Uh…
Quante capre staranno al momento
pascolando?
“A che pensi?”
“A quanto ti amo!”
Se usa il legiliemens sono nella merda delle capre che
stanno pascolando al momento!
Ma non è un problema rilevante!
“E’ lei il padre del bambino?”
Draco si volta l’infermiera e la guarda come se fosse un
camino che gli ha appena coltivato dei bulbi di gardenie nel water… che immagine
intrisa di allucinogeni!
“Ehm no!”
“E’ lei, allora?”, dice a Lud.
“Beh no!”
“E allora chi è il padre?
Belfagor?”
Che simpatica stronzetta!
“Dov’è il padre?”
“SONO QUI!”
Ci voltiamo tutti verso colui che ha proferito parola,
ma con sgomento ci rendiamo conto che colui che ha parlato non è Blaise Zabini…
ma è… LUCIUS MALFOY!
“Lei è… lei è il padre? Lei è il signor Zabini?”,
domanda sgomenta.
“Si, sono il padre… e anche la
madre!”
Eh?
Guardo Draco in cerca di spiegazioni, ma lui guarda suo
padre in cerca di spiegazioni… ma l’unica cosa che riceve da quello sguardo da
psicotico è un bel niente!
“Ehm… probabile signor Zabini, che ne dice di fare un
giro al reparto di…”
Com’è che finisce il Titanic?
I pinguini salvano Jack?
“Comunque sia… abbiamo bisogno del padre dei bambini o
si perderà il lieto evento!”, dice giustamente l’infermiera, ed io mi chiedo:
non è forse ovvio il fatto che se Blaise è assente non potrà assistere alla
nascita dei suoi figli?
Beh… non sono pronta per il mondo o è il mondo a non
essere pronto per me?
Sicuramente la seconda opzione!
***
Odore di alcol etilico… da shock
anafilattico!
“AHHHHHHH!”
Alla fine siamo entrati tutti meno che
Blaise!
La cosa ha del ridicolo… insomma… siamo sei amici è ok,
ma perché manca giusto il padre di Lady Godiva e Pitagora?
Uff!
Eppure so dove potrebbe essere!
“AHHHHHHHH! Ma quanto manca? Mi sembra di
morire!”
“Manca davvero poco… deve tenere duro solo un altro
po’…”
“Non so se ce la farò!”
Deve farcela…devo andare a recuperare Blaise
Zabini!
“Amore, ma dove stai andando?”, mi domanda
Draco.
“So dove potrebbe essere il padre di questi
bimbi…”
… e non è in Groenlandia ad ammaestrare i
salmoni!
Anche perché, a dire il vero, non so se in Groenlandia
ci stanno i salmoni… dovrei chiedere alla mia sosia norvegese… ma non ho davvero
avuto tempo, e poi nella vita… ci sono cose ben più importanti da
fare…
Chi ci pensa a combattere la criminalità da Gotam City
altrimenti?
Batman?
Meglio sorvolare con un deltaplano quest’ultimo
pensiero: Il ritrovamento di Blaise è una questione ben più
importante!
***
A chi deve andare un premio per questo ritrovamento?
A chi?
Perché sto facendomi domande in modo da sembrare una
scema?
Comunque sia è meglio sorvolare anche su questo piccolo
e indecente particolare… ho trovato Blaise seduto su una poltroncina a
sorseggiare del tè con sguardo apparentemente perso nel vuoto del
nulla!
Ok, frase senza senso!
“Blaise?”
“…..”
Adoro questo genere di risposte… sono sempre così
efficaci e significative!
“Ehi? Va tutto bene?”
“…..”
Uhm… la conversazione sta, inaspettatamente, prendendo
un risvolto interessante.
“Blaise?”
“…..”
Uffa! Sto per prenderlo a pugni e non sarebbe un
comportamento da donna quasi trentenne che ha un certo rilievo nella vita
sociale!
Sì, sì… tutte cavolate!
“Senti Blaise, credo di aver afferrato il concetto,
sai?”
“Mpf…”
E’ da annoverare tra le prime parole della
scimmia?
Insomma, Blaise potrebbe benissimo essere l’anello
mancante tra la scimmia e l’uomo di Neanderthal!
“Stai per diventare padre di due splendidi gemelli… e te
ne stai qua da solo. Hai forse paura?”
Blaise mi guarda come se avesse davanti un banco di
nebbia… quindi sta brancolando nel buio delle mie parole e ciò non mi fa sentire
esattamente visibile!
“Senti Blaise… so che fa paura… insomma manca davvero
poco ormai, ma… beh… posso assicurarti che quando li vedrai e li prenderai in
braccio per la prima volta… beh… una sensazione particolare ti
avvolgerà…”
“Che tipo?”
“Beh… come ti sentiresti se avessi conquistato il
mondo?”
“Direi bene…”
“Esattamente Blaise, quando li avrai tra le braccia
avrai conquistato il mondo e ti assicuro che non c’è sensazione
paragonabile.”
“Anche tu avevi paura quando eri a un passo dal fare
uscire Chris dal tuo utero?”
Avrebbe potuto formulare la frase diversamente… ma
vabbè…
“Sì Blaise… ne ho avuta tanta, però poi passa tutto… lo
tieni in braccio e tutto diventa così normale e bello che non ti rendi conto di
nulla se non della felicità che tu e il tuo compagno provate… non c’è niente di
più bello.”
Ed è così sconvolgente ripensare a quel momento che mi
ritrovo a sorridere come un’ebete mentre Blaise mi
abbraccia.
“Hermione, ti ringrazio… è un po’ come il giorno del mio
matrimonio, come fai a capirmi così bene?”
“Ti voglio bene, mi viene
naturale”
***
“Manca davvero pochissimo, qualcuno sa dirmi dov’è il
padre?”
“Le ho detto che sono IO!”
“Signor Malfoy… lo vuole un
sedativo?”
“Uhm… Draco, che cos’è?”
“Mpf… un aperitivo!”
“E’ buono?”
“Tantissimo”
“Bene, George… porta il signor Malfoy a
prendere...ehm... l’aperitivo!Io intanto cerco di capire chi diamine ha messo
incinta questa donna!”
“SONO STATO IO!”
Urla Blaise entrando in sala.
“Lei è Blaise Zabini?”
“Sì, sono io!”
“Bene… sua moglie sta dando alla luce i suoi
bambini!”
Ma dai? Davvero?
***
Mentre Emma urla come un’ossessa, noi siamo in sala
d’attesa che… attendiamo.
Anche perché in una sala che si chiama d’attesa non
potremmo fare altro.
Potremmo usare questo spazio per ballare un tango
appassionato, ma qui sembra che nessuno ne abbia voglia.
Tutti hanno trovato qualcosa di ricreativo da fare meno
che me.
Pansy sta rifacendosi il trucco non si sa bene per quale
avvenimento, Draco sta scattando delle fotografie senza senso logico, Lud sta
passeggiando nervosamente guardando ogni tre secondi l’orologio che tiene al
polso, ed io mi sono stancata di dover leggere questa stupida rivista senza né
capo né coda.
Se Brad Pitt ha messo incinta, nuovamente,
Angelina Jolie… a me che me ne frega?
Ormai avranno adottato l’intero Senegal… non si sono un
po’ stancati?
Credo proprio che il signor Pitt stia conquistando il
mondo un po’ troppo spesso!
Beh.. sarà meglio che passi alle riviste del mondo
magico anche se sono praticamente uguali in quanto a
sciocchezze.
“Ma quanto ci mette?”, esclama spazientito
Lud.
“Non lo so… magari ci vuole più tempo visto che sono
due”, asserisce Pansy riponendo l’ombretto nella sua
trousse.
“Vi vanno delle ciambelle?”,
propongo.
“Scusate, siete voi i coniugi
Malfoy?”
“Sì”
“E siete sempre voi i coniugi Von
Hessen?”
“Sì?”
“Bene. I signori Zabini richiedono la vostra
presenza!”
Significa forse che… Giulio Cesare e Desdemona sono
nati?
“E tu non ti azzardare ad accecarli con il flash di
questo aggeggio, ok?”
“Ok, amore mio!”
Mi schiocca un bacio ed entriamo nella stanza dei
neogenitori.
“Ehilà, dove sono i pargoli?”
“Ti assomigliano, Blaise? Spero di
no!”
“Ma quanto sei simpatico?Eh?”
“Ehi Emma. Tutto ok?”
“Posso scattarvi una foto?”
Le nascite sono sempre eccitanti, soprattutto perché poi
non ci si capisce un fico secco!
Toc Toc
Entra l’infermiera spingendo due piccole
culle.
“Sono i gemelli, volete vederli?”
“Certo”
Andiamo a prendere le due piccole culle e… sono così
piccoli e carini.
Hanno entrambi i capelli neri e gli occhi del padre, due
bellissimi occhioni grandi di un blu intenso.
E poi, stranamente, hanno la carnagione bianchissima di
Emma.
Hanno una bellezza inquietante… certo, è presto per
dirlo visto che hanno solo trenta minuti di vita, ma se rimarranno con quegli
occhi… beh… faranno un figurone ad Hogwarts!
I gemelli Zabini… se poi saranno come il padre… ok, non
oso immaginare.
E poi va bene che ho una fervida immaginazione… ma a
immaginare queste due creature innocenti come Blaise… beh… non ne ho proprio
voglia!
“Avete deciso come chiamarli?”, domanda
Draco.
“Sì”, risponde Blaise tenendo la mano di
Emma.
Chissà perché la tachicardia è venuta a farmi
visita!
Ho una paura matta di sentire i due
nomi.
“E allora?”
“Siamo lieti di presentarvi Daniel Lawrence e Alice
Nicole Zabini”
Non credo alle mie orecchie, i nomi che hanno scelto
sono bellissimi… insomma, niente a che vedere con Beowulf e
Giunone!
Sono sconvolta positivamente!
“Ma… ma sono dei nomi splendidi!”
“Blaise, ma quei nomi strani che fine hanno
fatto?”
Si limita a sorridere.
“Beh ragazzi, sono sempre sua moglie, anch’io detto
legge!”
E nonostante la sua statura, Emma è davvero una
grande!
Toc Toc
Chi altro sarà?
“E’ permesso? Come sta la
neomamma?”
“Ciao Gary, sto bene! Avvicinati
pure…”
Daniel Lawrence e Alice Nicole… non ci credo
ancora!
***
“Sono nati? E come sono?”
“Piccoli e brutti?”
“Dai Draco… descrivili bene!”, dico quasi
imbestialita.
“Ma non posso mentire a Dana, no?”
“Certo che no”, asserisco.
“E allora le dico le verità! I bambini quando nascono,
checché se ne dica, sono davvero orribili!”
“Anch’io era orribile, papà?”, domanda
innocentemente.
“Ma certo che no, principessa! Tu eri stupenda… la
bambina più bella che abbia mai visto…”
“E Chris?”
“Chris appena nato abbagliava per la sua bellezza. Due
neonati stupendi!”
“E’ merito tuo se eravamo belli?”, domanda
divertita.
“Certamente! Se chiedi ai nonni vedrai che ti diranno
che quando mi hanno visto ero bellissimo!”
“Allora è una cosa di famiglia?”
“Sì, principessa! E’ una caratteristica che hanno solo i
Malfoy!”
“Che bello!”
E dopo aver gioito ed esultato ancora un po’ rimaniamo
solo io e Draco pronti per andare a dormire.
“Amore, ti vanno un po’ di
coccole?”
Mi volto verso lui.
“Facciamo una scommessa?”
“…..”
Sì, quanto mi piacciono queste risposte colme di
giubilo!
“Scommettiamo che tra una settimana la signora Pickwood
ci richiamerà per il comportamento di Dana?”
“E perché dovrebbe farlo?”
“Non lo so, Draco… ma ho come l’impressione che non
andrà giù a nessuno il fatto che lei è bellissima perché è una
Malfoy!”
“Oh dai…non essere così
pessimista!”
“Ok… buona notte!”
“E mi lasci così?”
“Come dovrei lasciarti scusa?”
“Almeno un bacio!”
Smaaack!
“Buona notte!”
“Ma…”
“Niente ma…”
***
Una settimana dopo…
Siete pregati di recarvi urgentemente nel mio
ufficio.
Johanna
Pickwood
“Che ti avevo detto?
“Ma…”
“Niente ma…”
Noi donne abbiamo sempre ragione!
Perdonate il ritardo mostruoso, ma l’Università succhia
gran parte delle mie energie e poi l’ispirazione mi ha come
abbandonata!
Purtroppo non posso ringraziarvi per via delle molte
cose da fare… ma vi ringrazio tutte di vero cuore e continuate a farmi sapere
che ne pensate… non vorrete abbandonarmi, vero?
Ma i nomi? Che ne dite? Vi sono piaciuti? J
Kisses
|
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Capitolo 62 *** Meringa! ***
meringa
“Mamma… pappa…”
Chris ha fame e adoro quando sbatte il cucchiaio per
farmelo capire.
“Tesoro… ecco la tua pappa!”
“Pappa… buona!”
Per fortuna per lui è buona, ha preso tutto dal papà e
chissà perché l’omogeneizzato che preferisce è alla mela
verde.
Ma cosa avranno di così buono queste
mele?
Cos’hanno di diverso da quelle
rosse?
“Mela! Ancora!”
Se mi sono chiesta com’era Draco da piccolo, adesso lo
so!
“Ehi Hermione, sono nella mer…”
“Shh! Chris ripete tutto quello che
sente!”
“…inga!”
Meringa… complimenti a Blaise!
“In cosa posso esserti utile?”
“Potrei dormire nella tua vasca da
bagno?”
Che assurda richiesta, cosa si fa in questi
casi?
“Accomodati pure… vuoi anche un cuscino e un
plaid?”
“Andrà bene solo la vasca… ma non deve essere
necessariamente una vasca ogni cosa andrà bene pur che sia una superficie
orizzontale che riesca a farmi dormire per almeno cinque
minuti!”
“Meringa!”
Che tenerezza Chris!
Pensa se Blaise fosse riuscito a dire la parola per
intero…
Draco cosa avrebbe fatto?
Non sono poi così sicura di volerlo
sapere…
“I gemelli non vi fanno dormire?”
“I gemelli? Sono solo due? No, perché sembrano molti di
più!”
Poverino!
“Ma adesso Emma dov’è?”
“Con i gemelli e con Pansy!”
“Va bene dai… puoi andare nella stanza degli ospiti, se
hai bisogno di qualcosa sono qui giù con Chris e con gli articoli da
correggere.”
“Ok, grazie mille!”
“Meringa!”
Ok, mi sono giocata definitivamente mio
figlio.
***
1)
Spezzettare la cioccolata e
farla sciogliere a fuoco lento con il latte.
2)
Con lo sbattitore mescolare
le uova con lo zucchero. Aggiungere il burro, la farina il cioccolato sciolto e
la bustina di lievito.
3)
Versare il composto in uno
stampo precedentemente imburrato e infornare a 160° per circa 1
ora.
Non sembra poi così difficile fare questa torta al
cioccolato.
Ce la posso fare anch’io, anche se perfino l’espressione
di Chris sembra dirmi: “Mamma dai, piantala! Lo sanno tutti che sei una
frana!”
E’ tutto un po’ preoccupante!
Ok, spezzetto la cioccolata e…aspetta, perché il latte sta
friggendo?
E’ una cosa normale?
Eppure non mi sembra di aver mai sentito di una ricetta
in cui il latte deve friggere… forse in Cina, ma non ne sono molto
convinta!
“Ehilà! C’è nessuno?”
“Io e Chris siamo in cucina!”
Draco è appena rincasato e so già delle meravigliose
risa che si farà dopo aver visto il mio latte friggere.
“Amore, cosa sta friggendo?”
Appunto!
Ah Cooman… Cooman!
“Ehm… il latte?”
“Latte?”
“Chris ha richiesto del latte
fritto?”
“Non esattamente!”
“Meringa!”
Dopo che Chris ha detto –MERINGA- per l’ennesima volta,
Draco mi guarda un po’ scettico; è normale che un padre si chieda perché suo
figlio parla di meringhe quando sa solo che sapore ha l’omogeneizzato alla mela
verde, no?
“Chris sa dell'’esistenza della meringa?”, chiede con
fare dubbioso.
“No, è solo che c’è Blaise che dorme nella stanza degli
ospiti e…”
“Blaise ha portato le meringhe?”
“Non proprio… è una storia lunga, perché non vai a
levarti la giacca?”, così almeno capisco come diamine si scioglie questo dannato
cioccolato!
“Ok… ma stai facendo le meringhe?”
“No, sto solo friggendo il latte!”
“E perché?”
“Perché avevo bisogno di fare qualcosa che mi rendesse
sciocca!”
Uff!
Che stress!
“Meringa!”
BINGO!
***
Ho rinunciato a sciogliere il cioccolato ben due ore
fa.
Geniale da parte mia!
Adesso mi concedo tanta acqua calda, tanto bagnoschiuma
profumato, bollicine e un bicchiere di vino con quel dannato cioccolato che non
sono riuscita a sciogliere.
Ora che ci penso… ho anche bruciato il fondo del
pentolino!
Sulle note di una musica rilassante faccio il mio
meritatissimo bagno.
Chris per fortuna dorme insieme allo zio Blaise e Draco
è così fuori dal mondo ultimamente che non mi meraviglierei se lo trovassi
vestito da Capitano che cerca di ammutinare il ciliegio che sta in
giardino.
“Sei bellissima”
Sarà il bagnoschiuma che me lo
dice?
“Scusami se irrompo così… ma è da troppo che non stiamo
insieme…”
“Hai ragione, è da troppo che sembri il fantasma di
questa casa…”
“Lo so e non sai quanto ci sto
male.”
“Hai almeno dieci minuti da dedicarmi
oggi?”
“Hai qualcosa in mente?”
“Beh… la vasca è abbastanza spaziosa e poi tu mi sembri
abbastanza stressato e…”
“… ed ho proprio voglia di un bel bicchiere di
vino!”
***
“Ma mi spieghi perché Chris continua a ripetere
meringa?”
Non è di vitale importanza
saperlo…
“Perché Blaise era così rincoglionito da essere entrato
con l’intento di dire: merda. Per fortuna l’ho zittito in tempo e lui ha
concluso il mer… con inga!”
“Uhm…”
E’ una sensazione così paradisiaca stare in questa vasca
a parlare con lui scambiandoci ogni tanto qualche coccola.
Mi sento anche un po’ brilla.
“Dana è ancora a scuola?”
“Dopo scuola andava direttamente da Pansy… questo
pomeriggio c’è la festa di Aaron”
“Aaron compie oggi sette anni?”
Annuisco.
“E cosa gli abbiamo regalato?”
“Dana ha insistito per un
telescopio”
“Speriamo che al piccolo Aaron
piaccia”
“Non dirlo in giro, ma ho come l’impressione che ad
Aaron piaccia qualsiasi cosa che abbia a che a fare con
Dana!”
“Dici… dici che Aaron abbia una cotta per
Dana?”
“Alla fine è la sua migliore amica… magari è presto per
dirlo, ma forse più in là potrebbe nascere qualcosa…”
“Sbaglio o senti già profumo di
nozze?”
Io?
Ma quando mai…
Forse un po’ sì, ma non lo ammetterò neppure sotto
tortura.
“Io? Non sia mai…”
“Wow! Avete il tempo di fare le cose anche nella vasca
da bagno? Beati voi!”
“BLAISE!”
Ma… ma non si usa più bussare?
Non ho neppure privacy nel mio
bagno?
Adesso sì che mi sento nuda, nonostante tutta la schiuma
che mi copre.
“Blaise, potresti uscire da questo
bagno?”
“Ti do fastidio, Draco?”
“Direi di sì!”
“Uhm… dove posso trovare delle
mentine?”
“Di sicuro non in bagno!”
Ma perché non tenere anche le olive insieme agli
assorbenti e al dentifricio?
Mah!
“Ehi, ma che ci fate tutti in
bagno?”
Ci mancava Pansy!
“Oh Pansy, ci mancavi solo tu!”, dice sprezzante
Draco.
“Beh ragazzi, è sempre un piacere ammirarvi come la
mamma vi ha fatto!”
“Ormai tra di noi c’è una sorta di voglia di vedere
l’altra coppia di amici nudi…”
“Suvvia Herm, non è esattamente così… è solo che
entriamo in momenti in cui non dovremmo entrare…”
“Tu dici, Blaise?”
“Beh sì… vi ricordate quando io e Emma stavamo facendo
sesso nella cucina di Lud?”
Come dimenticarsi quella scena?
Come si fa?
Certe volte vorrei obliviarmi da
sola.
“Io ricordo quando Lud e Pansy non riuscivano a
contenersi a quella serata di gala…”
“Che scena!”
“Perché quando Hermione e Draco hanno passato tutto il
pomeriggio a farlo?”
Addio mondo!
***
Quale senso hanno tanti bimbi posseduti che scorrazzano
in un giardino?
Semplice: è una festa di
compleanno!
Pansy e Lud hanno addobbato il loro giardino e sembra
più un matrimonio che una festa di un bambino che deve fare solo sette
anni.
“Buon Compleanno Aaron!”
“Grazie zia Hermione, grazie zio
Draco!”
Che tenero!
E’ il tipico bambino nordico.
Sembra suo padre… perché in effetti i lineamenti sono
quelli, però ha anche il fascino di sua madre… insomma una piccola viperetta
come la mia dolce Pansy.
“Dov’è Dana?”
“Sta parlando con Julie Warton!”
Ha già un non so che di
antipatico.
“Sta antipatica anche a te?”
“Sì”
Ma come ha fatto a sapere che lo stavo giusto
pensando?
Certe volte ho come l’impressione che io dica tutto ad
alta voce e che quindi, di conseguenza, non so pensare.
E’ difficile pensare di non saper pensare, però non
posso fare a meno di pensarlo.
Ma qui non servono alcolici?
Ah già! E’ il compleanno di un
bimbo!
“Ciao Lud!”
“Avete visto Blaise?”
“Se non lo trovi in giro, sarà nel tuo letto”, meglio
informare la gente che Blaise è in quella fase in cui si appropria dei letti
altrui.
“Emma, lo sta cercando
disperatamente”
“Emma è qui?”
“Sì, e Daniel e Alice sono due
terremoti!”
“Allora servono rinforzi!”
“Credo che la vostra presenza ci farebbe
comodo!”
Alice e Daniel… che accoppiata
vincente!
Quando entriamo però devo ricredermi… sono,
obiettivamente, due bambini stupendi, ma se piangono troppo deformeranno i loro
visini, e in tutto questo Emma non è in sé, credo sia sull’orlo di una crisi di
nervi.
“Emma, va tutto…”
“Credi che vada bene, Draco? Era questo che volevi dire?
Eh?”
Io a questo punto,se fossi in lui, sarei molto
spaventato.
“Qualcuno vuole del caffè?”, propone
Lud.
“Lud, ma ti sei bevuto il cervello? Devo allattare i
miei figli…credi davvero che possa prendere un caffè?”
Oh Merlino, se Emma, la dolce Emma, è diventata isterica
dopo la nascita dei suoi figli… mi chiedo come sarebbe
Jess.
Lei è già isterica di suo… cosa
accadrebbe?
Non vedo l’ora che diventi madre.
Sai che risate!
“Emma, sappiamo che sei come dire… stressata… perché non vai a riposare un
po’? Ai piccoli ci pensiamo noi, ok?”
“E voi fareste questo per me?”
“Ma che domande! Certo!”
“Oh grazie Hermione, sei un’amica
fantastica!”
Mi abbraccia di slancio e poi correndo raggiunge Blaise
nella camera dei coniugi Von Hessen.
“Bene, Hermione, cosa intendi fare, adesso?”, domanda Lud con un tono che
dovrebbe farmi pensare.
“Prendermi
cura dei gemelli?”, azzardo innocentemente.
“Oh bene, fai pure. Pansy, Draco… vi va un
sigaro?”
“Di solito non fumo, ma sì…dai!”
Sono delle merde, delle VERE
merde!
***
IO SONO UNA DONNA FORTUNATA!
E STO URLANDO NELLA MIA TESTA PERCHE’ GRAZIE ALLE URLA
DI DANIEL E ALICE, CHE HANNO DECISO DI GOVERNARE IL MONDO DOPO SOLO DUE
SETTIMANE FUORI DALL’UTERO DELLA MADRE, IO HO COME PERSO SENSIBILITA’ A
TUTTO.
HO BISOGNO DI URLARE E NON POTENDOLO FARE PERCHE’
TRAUMATIZZEREI TUTTI I BAMBINI PRESENTI A QUESTA FESTA, NON MI RESTA ALTRO DA
FARE CHE FAR TRAUMATIZZARE I MIEI NEURONI GIA’ PESANTEMENTE TRAUMATIZZATI PER I
FATTI LORO!
“Ma amore, è mai possibile che non riesci a farli stare
zitti?”
“Draco, sei tu quello che sa come farli zittire con un
solo gesto!”
“Già, hai ragione! Ma adoro sentirlo
dire!”
Uhm…
“Senti, ma dov’è Chris?”
“Nel box con Maximilian… hanno avuto un’interessante
conversazione a base di parole senza senso… l’unica cosa che potrebbe avere
senso è che adesso anche il piccolo Max sa dire: Meringa. Non sei
contenta?”
“Contentissima!”
E con un solo gesto, Daniel e Alice sono sprofondati in
un sonno profondo, ed ancora mi chiedo come ci riesca.
Che Emma e Blaise lo assumano come
tata?
***
Nel
box
“Meringa!”
“Meringa tu!”
“Mela…Meringa!”
“Gna gna… pappaaaa!”
“Wueeeeeee!”
E anche Maximilian e Chris sono stati contagiati dalla
meravigliosa sindrome di cui Blaise è un portatore sano.
Emma sarà abbandonata dall’isteria riuscendo a tornare
la ragazza dolce che era?
Cosa fa Draco per far cadere in catalessi i
neonati?
Hermione sarà padrona di usufruire il suo bagno come
meglio crede e senza intrusi?
Non esistono risposte a queste domande… ma se voi avete
una vaga idea… fatemela sapereXD
Sono oltremodo contenta che i nomi dei piccini vi
piacciano… credevate davvero che avrei permesso a Blaise di dare i suoi nomi
strampalati? J
Un grazie di vero cuore a:
Missmalfoy,
Queensol, Lily Black 90, falaula, lenu88 e sensation!
Grazie mille
ragazze!
Vi
adoro!
KiSsEs
|
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Capitolo 63 *** Strani presentimenti ***
gutaaaa
Sono le 7 in punto ed io sto camminando lungo un
sentiero.
L’azione che sto compiendo non è poi così
incredibilmente strana, però stamattina, o meglio stanotte, quando alle 4 del
mattino mio marito m’ha buttata giù dal letto senza pietà, ho come avuto uno
strano presentimento.
Hermione
non andare! Non seguire tuo marito e quei balordi dei tuoi
amici!
Ma
nonostante abbia detto a Draco le mie perplessità a riguardo tra un morso di
muffin e un altro, lui non ha voluto sentire ragioni.
“…è come un
presentimento, non so spiegartelo meglio.”
“Passami la
brocca con il succo, per favore!”
“Ma… ma mi
stai ascoltando?”
“Certo
tesoro!”
“E cos’avrei
detto?”
“… che è uno
strano presentimento quello che senti e che non sai spiegarmelo
meglio!”
“E sai dire
solo questo?”
“Beh… secondo
me sono solo sensazioni, e poi cosa mai potrà accadere di così
catastrofico?”
“Che so! E se…
se magari venissimo attaccati da un orso bruno?”
“Non credo ci
siano di questi problemi… l’unica cosa che potresti incontrare sono dei
coniglietti… e tu non hai paura di loro, vero?”
“Uff!”
Mi
ha sottilmente presa per i fondelli per tutta la durata della colazione e non
sono ancora tanto convinta che sentisse realmente quello che gli dicevo visto
che era stato come inghiottito da quello stupido giornale.
Sono sua moglie… dovrebbe ascoltarmi 27 ore su
24!
Ok,
ammetto che è egoistico pensare ciò, ma che posso farci?
“Ho
portato la colazione a sacco!”
“Sì, Blaise, ma dove avete lasciato i vostri
figli?”
“A
casa, dai nonni materni… avevamo bisogno di una giornata a contatto con la
natura!”
Ma
perché, se mi guardo intorno, mi sento l’unica che non vuole stare qui, ma
gradirei di gran lunga trascorrere la giornata con Lucius e
Narcissa?
Mi
sento sempre più egoista nei confronti di Draco e dei nostri
amici.
E’
così frustrante!
E’
così frustrante perché mi sento l’unica, e per quanto ho sempre amato sentirmi
l’unica adesso… beh… è davvero frustrante!
Questo egoismo… è un’arma a doppio
taglio!
“E
Chris e Dana dove li avete lasciati?”
“Con i nonni”, rispondo
automaticamente.
Anche perché io e Draco siamo entrambi figli unici e non
avendo zii non sappiamo a chi lasciarli… e poi Dana è così contenta quando la
lasciano dai nonni; dice sempre che guardare nonno Lucius e nonno Alan la
diverte tantissimo e non posso biasimarla… quei due insieme sono
catastroficamente divertenti.
“Amore, va tutto bene?”
“Certo Draco, perché non
dovrebbe?”
Perché non dovrebbe?
Mi
trovo qui a scarpinare mentre quel senso di avvertimento mi
assilla…
“Non so… non mi sembri troppo
loquace!”
E
lo capisce da questo?
Non
avrà mai il Nobel per la sensibilità!
E
se dobbiamo dirla tutta, non so nemmeno se esista un Nobel per la sensibilità,
ma è del tutto irrilevante saperlo… insomma, mio marito non ha capito un fico
secco ed io mi sto intristendo sempre più!
Questo vuol dire che a colazione non mi stava
ascoltando.
E
avrei anche dovuto immaginarlo, visto che stava leggendo il giornale e mordendo
la sua stupidissima mela verde.
Se
potessi urlerei.
Non
prende neppure il cellulare…
Stupide invenzioni babbane…
***
Ok,
devo ammettere che la scarpinata non è andata a vuoto.
Il
paesaggio è indescrivibile e la tranquillità di questo posto mi sta trasmettendo
una gioia indescrivibile.
Ma
tutta questa gioia non sta di certo migliorando la situazione con
Draco.
Mr
sensibilità non ha capito nulla e sta lì a scattare foto… ormai ha trovato un
hobbie e non sarò io a dirgli che forse i troppi flash hanno intaccato una parte
del suo cervello.
Sì,
sono incazzata con lui!
La
motivazione è stupida, cretina, idiota… ma, io ce l’ho ancora con
lui.
“Hermione, guarda un po’ qui!”
Mi
arrampico su qualche masso e lo raggiungo.
La
vista è mozzafiato e il vento che mi sta lentamente paralizzando, dona una certa
sensazione di onnipotenza.
“Bello, vero?”
“Dire bello è riduttivo!”
Mi
guarda, mi sorride e scostandomi i capelli dal viso mi
bacia.
Credo che se rispondessi con il mio solito ardore,
saremmo già caduto dal dirupo.
Quando si scosta noto nei suoi occhi una domanda
silenziosa: Qualcosa non
va?
Mi
vergogno, il motivo è troppo stupido, ma io ce l’ho davvero con
lui.
E’
futile il motivo… ma…
“No, va tutto bene!”, mento
spudoratamente.
“Non mi sembri molto convinta!”,
ribatte.
E
perché diavolo… mi conosce troppo bene.
“Ti
giuro che va tutto bene…”
“Secondo me invece c’è qualcosa che non
va!”
“No
davvero…”
“C’entra forse il fatto che oggi a colazione ho come
dato la sensazione di provare poca attenzione ai tuoi
presentimenti?”
Ma
come fa?
Come fa a centrare sempre il
problema?
Ovviamente, non mi resta che annuire come una sciocca
bambina che ha rubato la marmellata dalla dispensa e il padre l’ha scoperta per
via di quella piccola goccia di marmellata che ha all’angolo della
boccuccia.
Non
può mentire… le prove sono all’angolo della sua bocca.
Io
non ho segni di ciò che provo tangibili come quella goccia, ma Draco le vede,
capisce ed io sono una stupida.
“Mi
dispiace di aver dato l’idea di essere un…”
“…insensibile?”, propongo.
“Sì”
“Ok, diciamo che ti perdono”, ammetto
sorridente.
“Per fortuna, altrimenti non ci avrei messo molto a
buttarti giù per il dirupo”
Un’emozione in più… il dirupo!
***
“Ok
Blaise, adesso, dopo questo, ho l’assoluta certezza che sei un IDIOTA! Un
idiota senza eguali!”
Come al solito Blaise e Pansy stanno
litigando.
“Pansy, ti prego… calmati… è stata una svista! Lud calmala…”
“L’unico modo che conosco per calmarla
è…”
“No
Lud, non continuare ti prego… ne va della mi sanità
mentale!”
“Ok
Herm!”
“Resta comunque il fatto che sei un idiota!”, prosegue
sempre più inviperita la mia migliore amica.
“Dai su, non è mica una novità, no?”, ecco che Draco
entra in campo.
“Hai… hai ragione… mi sto facendo venire le rughe per
niente!”
Adoro queste discussioni.
Come potrei farne a meno?
Se
ci penso… anche la questione zia Loretta, che a quel tempo, mi aveva distrutta
psicologicamente, adesso mi sembra una cosa così
divertente…
Infatti è uno di quei ricordi che è nella Top Ten del
mio pensatoio.
-
Bacio tra gli scaffali con
Draco.
-
Posso chiamarti
mamma?
-
Nascita
Chris
-
Proposta di
matrimonio
-
Prima cena non ufficiale con
Draco con movente il regalo per la signora Piddy
-
Luna di
Miele
-
Matrimonio Blaise e
Emma
-
Zia
Loretta
-
Lo shopping con
Pansy
-
Candyman
Non credo che nessuno abbia la Top ten dei suoi ricordi… ma io sono io
ed io posso.
Frequentando Lucius Malfoy certe sparate egoiste possono
uscire nei momenti meno indicati.
Difatti questo non è uno di quei momenti in cui avrei
dovuto e poi non so davvero come si possa capire qual è il momento
adatto.
Vabbè… meglio lasciar perdere i sentieri della mia
mente, devo ancora capire perché il grandioso Blaise Zabini è un idiota senza
eguali.
***
“Ma alla fine perché sono un
idiota?”
“Vuoi che ti facciamo un elenco?”, propone
Pansy.
“Ok… qui dobbiamo stare calmi!”,
asserisco.
“Ma io sono calmo!”, risponde Lud che buttatosi sotto un
albero sta fumandosi una sigaretta nella tranquillità più
assoluta.
E di certo lui ha capito come trascorrere una giornata
in montagna.
“Non mi riferivo a te, Lud!”
“Ah ok!”
Comunque sia…
“Pansy, ti prego, è importante per l’andamento della
giornata… rendici partecipi… perché Blaise è un idiota?”, magari Draco ha più
chance.
“Ok, ve lo dirò!”
“Tutti voi sapete che non riesco a digerire il tonno e
il roast-beef, no?”
“Beh sì!”
“Sì”
“Certo”
“Ovvio”
“Blaise, che dovrebbe saperlo, ha preparato tutti i
sandwiches al tonno e al roast-beef! Ditemi voi se non è
idiota!”
“Sì”
“Un po’ sì”
“Ma come diamine hai fatto a
dimenticartene?”
…
“E dove sta il problema?”
Credo che Emma non abbia ben capito la gravità della
questione.
“Emma, sei sicura di aver capito?”
“Sì”, risponde tranquilla lei, devo dire che questa
mattinata in montagna le ha giovato, fino a ieri era isterica, oggi sembra
particolarmente rilassata.
Che si droghi?
Uhm…
“Hai capito cos’ha combinato tuo
marito?”
Annuisce.
“Sicura?”
“Sì”
Pansy si porta le mani alla testa come se non volesse
credere a ciò che ha appena sentito.
“Pansy, non ci sono problemi, davvero! Ho preparato
altri sandwiches… e sono tutti come piacciono a te!”
“Pomodoro, lattuga e formaggio?”, chiede vibrante di
speranze.
“Sì, e sono tutti per te!”
Pansy si butta a pesce su Emma e comincia a riempirla di
baci e abbracci.
Il pranzo, dopo questa piccola querelle, può avere
inizio, per fortuna… il mio stomaco stava giusto impazzendo per la
fame.
***
“Suddenly I see… Suddenly I see This is what I wanna be…
Suddenly I see Suddenly I see Why the Hell it means so much to
me?”
“Blaise ne hai ancora per molto?”
“Di fare cosa?”
“Di cantare! Mi stai disturbando la
digestione!”
Se non trovano qualcosa per cui litigare non sarebbero
Blaise e Pansy, e lui stavolta sembra davvero mortificato.
“Qualcuno di voi ha visto il Diavolo veste
Armani?”
“Prada, Blaise”
“Eh?”
“Il Diavolo, in quel film, vestiva
Prada”
“Ne sei sicura, Herm?”
“Sicurissima”
“Bah”
E non vorrei rivelare a tutti che ha chiamato
l’Esorcista… l’Emorragista, è forse meglio che gli altri 4 rimangano
nell’ignoranza che riguarda l’ignoranza cinematografica di Blaise
Zabini.
“Ma l’avete visto?”, ribatte.
“Sì, ed eravamo tutti e sei insieme… se ben
ricordi!”
“Oh sì, adesso ricordo!”
Evviva!
***
La gita in montagna è finita e io e il mio consorte
siamo a Malfoy Manor per riprenderci ciò che ci appartiene: i nostri
figli.
“Hai visto che la giornata non è stata poi così
catastrofica?”
“Sì, è stata divertente nonostante il nervosismo di
Pansy”
“Sì, però hai visto che i tuoi presentimenti erano
errati?”
“Ecco perché la Cooman diceva che io sarei diventata
una zitella acida!”
***
Siamo entrati in salotto e stanno giocando tutti quanti
a: Magicopoli.
No, non voglio crederci.
“Papi, ho stravinto!”, esulta Dana venendoci
incontro.
“Già, vostra figlia ha nel sangue qualcosa di venale”,
ammette mio padre, “Avrà un futuro nel mondo
dell’imprenditoria”
Lucius si gratta la testa
spaesato.
“Dov’è Chris?”, domando.
“Nella culla… sta dormendo. Solo che dovresti andare a
prendere le sue cose nella nostra camera.”, dice pacificamente
Narcissa.
E così mi ritrovo a salire le scale in compagnia di
Draco.
“Questo posto mi mette sempre i brividi di freddo!”,
dico.
“Sarà che i miei non hanno
riscaldamenti!”.
Certe volte lo pesterei di brutto.
“E’ questa la stanza dei tuoi?”
“Sì”
E’ la prima volta che entro nella stanza dei coniugi
Malfoy e mi sento un po’ impaurita.
Cosa vi troverò dentro?
Pareti imbrattate di sangue?
Accette impregnate di sangue e di brandelli di carne sul
comodino di Lucius?
Pipistrelli appesi all’asta della
tenda?
Una bara matrimoniale per letto?
Ho voglia di una torta al
cioccolato…
Ecco, stiamo per entrarvi e ciò che mi si presenta
davanti agli occhi e una normale camera da letto
matrimoniale.
Impeccabile nello stile, elegante e sobria.
Vincerebbero il primo premio se partecipassero ad un
concorso in cui i partecipanti sono i coniugi che hanno la migliore camera da
letto.
Arredata splendidamente non posso trovarci alcuna
pecca.
Sono senza parole ma con qualche
pensiero.
Ho anche voglia di un caffè con la solita spruzzatina di
panna.
“Vedi il borsone?”
Mi guardo intorno e credo che l’unico elemento che stona
in questo paradiso arredato alla perfezione, possa essere solamente il borsone
con i pannolini e gli omogeneizzati alla mela verde di
Chris.
“Ok, grazie per l’aiuto, tesoro… ma credo di averla
trovato da solo!”
“Uhm…”
“Tutto bene?”, chiede.
“Sì, provo solo l’irresistibile voglia di fare
sesso.”
Mi guarda dubbioso.
“Adesso? Ora?
Sul letto dei miei?”
Annuisco.
“Non… non credo che…”
Indovinate perché non è riuscito a ultimare la
frase.
Sì, so sempre come zittirlo.
Ed è proprio vero che noi donne abbiamo sempre l’ultima
parola.
“Hermio…”
“Shhh!”
Sogno proibito.
Non so perché, ma questa stanza, mi ha scatenato gli
ormoni.
Non potevo resistere e non credo che Draco si possa
lamentare.
Ok, che questa è la stanza dei suoi e sotto ci sono sia
i suoi che i miei… ma loro stanno chiacchierando allegramente e non siamo noi il
loro problema.
***
“Ok, adesso non chiedermi mi più di mettere piede nella
stanza dei miei!”, asserisce lui confuso in cerca dei suoi
jeans.
“Ok, non lo farò!”
“E dimmi anche cosa diavolo ti è
preso.”
Da dove comincio?
“Non so spiegartelo, ma appena sono entrata qui dentro
ho provato… e poi… emani odore di bosco e di fresco… un connubio perfetto, direi…”
“Non mi lamento, ma… questa è la stanza dei miei…”
Ripetitivo.
“… magari su quel letto mi ci hanno
concepito!”
“Ancora più eccitante, trovi?”
Un’occhiata torva raggiunge il mio
indirizzo.
Credo che questa avrei potuto
risparmiarmela.
“E adesso, che ne dici di scendere e raggiungerli in
salone?”
“Ottima idea.”
In cima alle scale e anche questo corridoio e niente
male…
C’è qualcosa che non va in questa casa perché tutto è
un’esplosione di…
“HERMIONE!”
Ok, questa è l’unica cosa che sento dopo… beh…
Cosa sarà successo?
Mi scuso, magari non sono troppo in ritardo, ma il mio
pc ha ben deciso di andare a farsi una gita e non so quando potrò postare di
nuovo. (oggi caso particolare perché mi trovo da mia
cugina).
Non posso dilungarmi ma grazie di cuore e tutte le mie
adorate lettrici e recensitrici.
Siete tutte adorabili.
Grazie mille.
Kisses
|
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Capitolo 64 *** Scomode Verità ***
gamba
Un
incessante martellare alle tempie mi sta facendo andare di
matto.
E’
insopportabile, oscenamente opprimente e cosa ben peggiore non ricordo nulla se
non che ho fatto del sesso sublime nella camera dei coniugi Malfoy… quelli
anziani perché anch’io ormai sono una coniuge Malfoy, e poi… poi credo di essere
caduta, ma non so il perché!
La
voce di Draco che urla il mio nome ormai sta dandomi fastidio, ma la cosa più
divertente di tutta questa situazione è che non ho perso la
memoria.
Anche perché credo che se si perde la memoria non si
riuscirebbe neppure a fare un discorso del genere incentrato sulla
memoria!
Avrebbe un qualcosa di incredibilmente assurdo, e per
quanto adori tutto ciò che ha dell’assurdo non mi sembra il caso di adorare una
situazione che non esiste è che solo per ipotesi potrebbe essere
vissuto.
Ok,
meglio continuare a dormire.
***
“E
se avesse perso la memoria?”
“Blaise, se mia moglie si risveglia e mi guarda come si
guarda un venditore porta a porta… giuro che ti faccio pentire di essere
nato.”
“Dovresti stare più calmo… sei nervoso che non ti
dico!”
“Chissà perché Blaise… chissà
perché…”
***
Certe volte ho come l’impressione di essere su di una
nuvola che fluttua leggera nel cielo trasportata dal vento, poi mi rendo conto
che sono su di un letto d’ospedale e la cosa che più mi lascia perplessa è che
ho capito dall’odore di non essere al San Mungo, quindi questo mi porta a
pensare che possiamo essere solo in un ospedale babbano e comincio a chiedermi
il perché…
Meglio aprire gli occhi e la prima cosa che vedo è Draco
che passeggia nervosamente avanti e indietro.
“Draco…”, uhm, che voce flebile che m’è uscita! Stento a
riconoscermi e non è esattamente idilliaco.
E
se una persona non perde la memoria che ha nei confronti degli altri ma solo in
se stessa?
Cioè, mettiamo caso che risvegliandomi io sapessi
perfettamente chi sono Draco, Dana, Chris, Blaise, Pansy e gli altri e non
sapessi chi sono io?
Non
va presa come una crisi adolescenziale quando ti chiedi se sei omosessuale o
dark o troppo intelligente per frequentare certi idioti.
Quindi ci sarebbe la stessa domanda: chi sono
io?
E
che cazzo! Ma perché divago sempre?
“Amore…”
Che
tenero quando accorre verso di me e mi scosta i capelli dal viso perché
preoccupato a livelli inimmaginabili da capire da occhio
umano.
“Cos’è successo?Perchè non siamo al San
Mungo?”
Mi
sorride continuando ad accarezzarmi i capelli.
“Siamo al London Hospital… poi ti spiego il perché,
adesso è meglio che vada a chiamare un’infermiera.”
“Ma… ma io sto bene! Non ho bisogno
di…”
“Sì
invece, devi fare dei controlli, vedere se tutto funziona per il verso
giusto…”
Ci
sono rischi?
Tutto potrebbe accadere e potrei diventare: la donna
senza presente.
Nel
senso che mi ricordo il passato, ma non ricordo ciò che è accaduto due minuti
prima.
Magari non…
Magari penso solo ad un mucchio di cazzate, ricordo
benissimo cosa mi ha detto Draco.
Ma…
ma perché non riesco a muovere la gamba?
“Draco…”
“Sì?”
“Perché non riesco a muovere la
gamba?”
Mi
sorride tristemente e si avvicina al mio capezzale.
Oddio! Me l’hanno amputata… lo sento, lo sento! Ecco
perché non la sento!
Oh…
NO, NO… NON CI CREDO!
Devo stare calma… ok Hermione, espira… inspira… continua
così…vai…
“Te
la sei rotta cadendo dalle scale.”
“Solo?”
Che
razza di domanda, adesso cosa penserà di me?
“Beh… è già tanto.”
Ok,
sto per mettermi a piangere per la felicità! Sono troppo
contenta!
Visto che credevo che me l’avessero amputata stare un
mese con il gesso lasciando che i peli crescano felici e rigogliosi non sarà poi
tutta questa grande ed enorme disgrazia.
“Va
tutto bene?”
“Certamente”
“Ok, allora vado a chiamare
l’infermiera.”
***
Niente panico, ma come si usano le
stampelle?
Mi
hanno lasciata andare perché dagli esami non è emerso un bel
niente.
Non
ho traumi cerebrali, non sono entrata in coma… ho solo una gamba rotta, una
ferita alla fronte e qualche livido bello grande un po’ in tutto il
corpo.
Non
sto divinamente ma sto alla grande, beh più o meno.
Adesso siamo in macchina, mi riporta a casa ed io ancora
penso a come si usano le stampelle.
Devo stare tutto il tempo a letto, questo è vero… ma per
andare in bagno?
Credo mi servirà il loro aiuto.
“Mamma, dovrai stare a letto per 31
giorni?”
“Purtroppo sì”
“Ok, allora posso non andare a scuola per stare con
te?”
Che
simpatica furbetta!
Se
non finisce a Serpeverde vado a querelare il Cappello con tutto
Silente.
“Non ci provare, carina!”
“Ma
dai mamma… io lo faccio per te!”
“Sei gentilissima tesoro, ma se non vai a scuola io non
posso far altro che peggiorare…”
Non
sembra molto convinta.
“Papà,ma è vero?”
Draco ridacchia.
“Più che altro, principessa, se non vai a scuola sarai
costretta a sorbirti 24 ore su 24 lo zio Blaise… non è forse meglio andare a
scuola? La mamma sarà contenta di giocare con te per il resto del pomeriggio e
non si offenderà se non starai con lei anche la mattina,
ok?”
Si
vede che fa il diplomatico.
“Ok… lo zio Blaise non è tollerabile per così tanto
tempo.”
Ed
ha così maledettamente ragione che vorrei davvero che non andasse a scuola per
stare con me…
Egoistico da parte mia?
Naaaaa!
Sono solo madre.
Oh
ecco il vialetto di casa.
Ma
chi ha piantato quelle rose rosa?
Io
odio le rose rosa!
Infilzerò con la stampella chiunque sia
stato.
“Draco, chi ha piantato quelle rose rosa?”
“Mio padre”
“E
non ti sei opposto?”, sempre meglio chiedere prima di
infilzare.
“Sì, gli ho spiegato che le rose rosa ti fanno schifo,
ma non ha voluto sentire ragioni… dice che si sente in colpa per ciò che ti è
accaduto e allora ha insisitito dicendo anche che io non conosco i tuoi gusti
perché le rose rosa sono cosa da donne…e
tu sei una donna!”
Già…che scoperta!
“Ma
perché tuo padre si sente in colpa?”
Posteggia e si volta verso di me.
“Adesso lo saprai”
Ok…
temo sempre questo tono di voce così sensualmente
misterioso.
***
Quando si apre una porta ti vengono tanti
dubbi.
Ecco perché il film: NON APRITE QUELLA
PORTA!
Per
me ha avuto molteplici significati.
Se
il film si chiama così un motivo ci sarà… quindi perché diamine aprirle se sai
che morirai?
Ok,
questa non è una recensione degna di un critico cinematografico… ma guardando la
porta di casa non posso non perdermi in queste
elucubrazioni.
C’è
da dire che Draco m’ha presa in braccio… mi sento tanto
sposina.
“Hermione ci sei mancata!”
Lo
sapevo che Blaise voleva attentare all’altra gamba.
Perché mi deve saltare di sopra?
Insomma, non ci vediamo solo da poche
ore…
Vero?
No
perché potrei benissimo essere entrata in coma ed essermi risvegliata dopo due
anni e mio marito e mia figlia me l’hanno taciuto… oh
cielo!
Sono in iperventilazione!
ARIA!
HO
BISOGNO D’ARIA!
“Come va la gamba? Vuoi sederti?”, mi chiede Emma
apprensiva.
“Sì, così magari evito l’ernia a
Draco”
“Pesi come un fuscello…”
“Sei troppo gentile, ma so che peso quanto una botte
colma di vino…”
“Esagerata..”
Ok,
adesso sono sul divano con tutti gli altri che mi
guardano.
Bene.
Cosa si fa in questi casi?
Mi
sento come un panda in gabbia… vorrei mangiare del bambù così magari mi additano
ed esclamano: “Guarda che tenera!Mangia il bambù!”
“Draco, stasera mangiamo cinese?”
Mi
guarda perplesso; “O-ok… vuoi qualcosa in particolare?”
“Ehm sì, tanti involtini primavera,
ok?”
Ok,
e adesso?
“Ehm… potreste dirmi perché continuate a
fissarmi?”
Non
possono denunciarmi per questa domanda, vero?
Oh
Merlino! Dov’è il mio avvocato?
Un
momento… ma io ho un avvocato?
“Draco?”
“Sì? Hai cambiato idea? Vuoi mangiare italiano? O
messicano?”
“No
no… noi abbiamo un avvocato?”
“Eh?”
“Niente… lascia perdere!”
Fa
spallucce e si eclissa in cucina con il cordless e in tutto questo tutta questa
gente continua a guardarmi senza muovere un muscolo.
Mi
sto innervosendo e di brutto!
***
“Avevo visto delle scarpe con 12 centimetri di
tacco…”
“Ok, ma per metterle io devo aspettare qualche
mese…”
“Sì
lo so e sono immensamente triste!”
Ok,
perché qui nessuno parla se non di scarpe?
L’unica che mi ha dato qualche cenno di vita è stata
Pansy.
Ma
perché sono tutti così silenziosi?
Ma
soprattutto: Draco dov’è?
Ha
intrapreso una relazione con il ristorante cinese?
“Avrei una domanda da fare…”, è giunto il momento di far
vedere che sono una Grifondoro con le palle!
Se
la montagna non va da Maometto allora sarà Maometto ad andare da
lei…
Non
ne sono molto convinta… era forse al contrario?
Bah!
“Dicci”
“Io
sono caduta dalle scale del Malfoy Manor… c’è qualcosa che dovrei
sapere?”
Incisiva e direttissima.
Meglio della mano di un dentista…
Li
guardo negli occhi ad uno ad uno, ma ci sono dei piccoli movimenti che mi fanno
pensare che sono tutti in imbarazzo.
C’è
chi si guarda intorno fischiettando, chi si lima le unghie e chi se le mangia,
chi dice di aver dimenticato un fenicottero in giardino e chi, (Lucius), crede
che le rose rosa stiano suonando il Requiem.
“Draco, hai ordinato per tutto il vicinato?”, domanda
Lud.
“No
no… scusatemi ho ricevuto una telefonata. Di cosa state
parlando?”
“Di
un bel nulla. Perché qui nessuno vuole rispondere ad una semplicissima
domanda.”
“E
quale sarebbe?”, domanda e anche lui si rende conto che la gente fa cose strane
per evitare di darmi una risposta del cavolo.
“Sono caduta dalle scale di Malfoy Manor e sono
strasicura che c’è qualcosa che dovrei sapere…”
Nessuno si muove, c’è fin troppo silenzio e dire che la
domanda non è poi così articolata!
Continuare a minacciarli con lo sguardo è l’unica cosa
che m’è rimasta da fare, a parte sgranocchiare noccioline e pensare a cosa stia
facendo il guardaboschi del bosco vicino, s’intende…
“Ok, basta! Non ce la faccio più… non posso nasconderlo
ancora!”
“Ma
Lucius… avevi promesso che… ne va della nostra reputazione… siamo dei
Malfoy!”
“Cissy… non posso più, Hermione è la moglie di nostro
figlio ed io mi sento in dovere…”
La
questione si fa interessante…
“Procedi Lucius, ormai sono troppo
curiosa!”
“No, Lucius non devi…”
“Devo, ne va della mia amicizia con
Alan…”
Wow! La situazione mi rende quasi un personaggio
importante, sì un po’ come una di quelle puntate di telefilm totalmente
surreali.
Mi
immagino qualcosa della serie: “Hermione, in verità tu sei una Malfoy… Draco è
il figlio di due stupidi dentisti babbani!”
Ok,
non devo mangiare pesante! Mai più! Lo giuro!
***
“Tu
prima di cadere dalle scale hai fatto sesso, vero?”
Ehm… si può passare il turno?
Che
imbarazzo!
E
poi perché è stato così diretto?
Troppe persone mi stanno guardando curiose…
cavolo!
“Ehm sì”
“Sei stata come posseduta dai sensi della carne,
vero?”
Oh
cielo! Ma allora ci prova gusto il bastardo!
“Sì”
Sto
morendo per l’imbarazzo…
Quando si apre un cratere sotto il
divano?
“Se
è successo tutto questo è solo colpa mia e di mia moglie
Narcissa.”
COSA?
“E…
come?”
“Beh… io e Narcissa… cioè… c’è stato un calo sessuale
tra di noi e allora abbiamo fatto un incantesimo alla casa e questo incantesimo
è proibito e tu sei caduta perché travolta dalla passione e non siamo potuti
andare al San Mungo perché è illegale usare certi incantesimi a sfondo sessuale
e…”
“E?”, domandiamo tutti insieme.
“…e
Narcissa ha un ritardo!”
“COOOOOOSAAAAA?”
No
no… mia suocera potrebbe essere incinta?
Mio
marito potrebbe avere un fratellino o una sorellina?
No,
non è possibile… è umanamente inconcepibile!
Ok,
qualcuno si attui nel fare la respirazione bocca a bocca a
Draco!
“E’
svenuto!”
“Poggialo sul divano!”
“Dove tenete i Sali?”
“No, non è questioni di Sali… secondo me poteva
rimanerci secco!”
“Non lo dire neppure per scherzo…”
Qualcuno mi svegli da questo
incubo.
“Devi… devi fare il test di gravidanza?”,
chiedo.
“Sì”
Fantastico!
***
“Potrei avere un fratello o una sorella con il quale mi
levo la bellezza di ventotto anni…”
Ho
chiesto a Blaise di farlo uscire e magari farlo bere… ma a casa m’è tornato più
sobrio di prima.
Com’è possibile?
“Dai su, non metto in dubbio che sia una notizia
scioccante, ma avere un fratello non è poi così male,
sai?”
“Ma
che ne vuoi sapere? Sei figlia unica anche tu…”
E
qui ha ragione… ma che cavolo! Che devo fare?
“Magari è un semplice ritardo…”
“E
se non lo fosse?”
“Alla fine non è la fine del mondo avere un
fratello!”
“E
se i tuoi ti dicessero che stai per avere una sorellina?”
Ok,
ci rimarrei secca!
E’
trascorso un mese dall’ultimo aggiornamento.
Mi
scuso davvero, ma i motivi ci sono eccome.
Il
mio pc si distrugge e solo dopo settimane si riesce a farlo
accendere.
Poi
passa altro tempo per reinstallare il tutto, quando finalmente sembra funzionare
le mie giornate all’università cominciano ad avere del tragicomico, scopro che
l’ispirazione non c’è e poi mi busco l’influenza… insomma… chi più ne ha più ne
metta!
Spero questo capitolo sia stato di vostro gradimento, e
spero anche che non mi abbiate abbandonata io ho sempre bisogno di sapere cosa
ne pensate!^^
Ringrazio chi ha commentato lo scorso capitolo e adesso
purtroppo devo volare!
Kisses
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Capitolo 65 *** Solo 15 test! ***
incinta
E’
trascorsa solo una notte e già non riesco più a sopportare questo cavolo di
gesso!
Sono impedita, ho gli stessi movimenti di un orso
impacciato e terribilmente grasso… forse era meglio se mi amputavano la
gamba!
“Ti
ho portato la colazione!”
Sono solo le 6 del mattino ed io Draco dovremmo fare
colazione prima che lui si rechi al suo posto di lavoro.
Dobbiamo parlare del fatto che la sua mammina adorata è
potenzialmente incinta perché gli spermini biondi di Lucius funzionano
ancora.
Non
che io abbia mai pensato al fatto che Lucius non funzionasse più in quel senso…
anche perché se ci avessi pensato magari mentre facevo shopping o aspettavo che
Draco rincasasse, sarebbe stato una cosa che sarebbe andata aldilà
dell’allarmante preoccupazione che ne sarebbe scaturita più che
giustamente.
Ok,
il fatto è che sapere che potrei avere un cognato più piccolo dei miei figli…
m’inquieta e poi c’è da dire che vedere Draco più pallido del solito è quasi
AGGHIACCIANTE!
“Ho
dovuto trasfigurare il latte in succo di zucca!”
“E’
finito?”
“Già… bisogna far la spesa, non mi sembra il caso di
trasfigurare il cibo in altro cibo!”
Prendo una fetta di pane tostato e la
imburro.
“Beh, almeno non ci preoccupiamo della
scadenza!”
Mi
sorride nervoso.
“Non è comunque un buon motivo!”
Sorrido a mia volta e porto alla bocca la fetta di pane
spalmata con attenta e studiata perfezione.
Lui
mangia la sua mela ed un silenzio imbarazzante cade tra di
noi.
Starà sicuramente pensando che tra qualche ora, questa
stanza sarà invasa da quattro donne indemoniate che faranno tanti test di
gravidanza per accertarsi della gravidanza dell’algida Narcissa
Malfoy.
Oh
quanto vorrei recarmi alla Gazzetta del Profeta e svolgere il mio meraviglioso
mestiere…
Uhm…ora che ci penso, io dovrei correggere alcune bozze
che Blaise mi ha fatto pervenire con l’ausilio del suo regale
gufo.
“A
che ora arriveranno?”
Esattamente!
“Verso le 9… o almeno così mi ha detto
Pansy!”
“Capisco”
Continua a mangiare totalmente assorto nei suoi
pensieri… non deve stare esattamente bene!
Cosa potrei fare?
Dirgli di fare un altro bel
bambino?
No,
non credo che la prenderebbe benissimo… forse a dirla tutta non la prenderebbe
neppure bene… forse mi urlerebbe dietro che preferirebbe essere una farfalla… sì
una di quelle che muore dopo un giorno.
WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Questo bimbo è provvidenziale!
E’
troppo intelligente!
Capisce quando deve intervenire e magari da grande sarà
uno di quei supereroi in calzamaglia…
Come Batman o Spiderman!
“Draco… Chris, sta piangendo!”
“Sì, vado a prenderlo e lo porto
qui.”
“Ok”
Io
intanto continuo a fare colazione.
“Eccoti Chris!”
Me
lo porge e inizio a giocare con lui.
“Piange troppo… secondo me sta mettendo il primo
dentino!”
“Dici?”, domando, mentre Chris cerca di tirarmi i
capelli.
“Sì, comunque io vado in ufficio… a
stasera!”
Afferra la ventiquattrore mi bacia e poi si dedica a
Chris che ride contento continuando, OVVIAMENTE, a tirarmi i
capelli.
Adesso non basta far altro che cercare di rimanere calva
e aspettare le quattro invasate per parlare di test, bambini ululanti e suicidi
di massa.
***
Sento degli strani passi e di conseguenza ho strani
presentimenti.
La
situazione non è delle migliori: sono sola a casa perché anche la Signora Piddy ha
delle commissioni da svolgere, Dana è a scuola e Draco in ufficio, ergo sono
sola con Chris.
Sento degli strani rumori ed essendo che il gesso
m’impedisce di fare tutto, (difatti non so davvero come farò se devo andare in
bagno in un momento di totale solitudine… dove lo lascio mio figlio?), quindi a
parte afferrare la mia meravigliosa bacchetta non posso far
altro.
“Meringa!”
No,
non si tratta di un nuovo incantesimo made in Christopher Shane Malfoy, bensì di
quella dannata parola che ha imparato per merito di Blaise e che ripete in
continuazione.
Non
dice nemmeno –Papà- così spesso… non so se portarlo da uno
psicologo.
Sbadabam
“Jane… sta attenta!”
“Secondo voi era prezioso questo
vaso?”
“Oh
merda!”
“Cosa c’è Pansy?”
“Quello era il vaso preferito di Draco…lo ama come ama i
suoi figli!”
“Oh
merda!”
***
Loro credono davvero che io non
senta?
Hanno distrutto senza pietà il vaso preferito di Draco,
già immagini le urla che tirerà fuori per renderci partecipi del suo
dolore.
Come gli si può dare una notizia del
genere?
No,
non ci voglio pensare… ma poi per quale assurdo motivo stanno entrando
quattamente nella mia abitazione se avevamo appuntamento?
Porca Morgana, come probabili ladre fanno davvero pena,
muovono quasi a compassione quello che dovrebbe essere
svaligiato.
“Ohi eccoci!”
“Fai piano… magari la mia bambina
dorme!”
“Oh
Salazar!Non parlare di bambini…”
“Scusami Cissy!”
Eccole! Finalmente sono riuscite ad arrivare alla mia
camera da letto.
Loro credono che io abbia potuto dormire dopo tutto il
fracasso che hanno generato?
Uhm… dovrei metterle al corrente del fatto che se
rimangono tutte in mezzo ad una strada, come ladre farebbero
schifo!
Sono anche riuscite a far cigolare una porta che non ha
mai cigolato…
Hanno dei poteri innati…
Beh, almeno non hanno usato l’Alohomora per aprire una
porta già aperta.
Almeno è qualcosa…
Io
sono qui, sdraiata sul mio letto, che gioco con Chris e loro mi lanciano
occhiate sorprese.
“Buongiorno Herm, come mai già
sveglia?”
Piccola e ingenua la dolce Emma.
“Vi
aspettavo!”, dico semplicemente.
“Hai visto? Non c’era bisogno di fare tutto quel
casino!”
Ok,
mi divertirò a fare l’imbecille che non si è accorta di tutto il rumore che
hanno fatto…
“Di
cosa parlate? Io non ho sentito assolutamente niente…”
“Dici davvero?”, domanda Pansy
curiosa.
La
guardo e le sorrido.
“No!”, risposta secca.
Oh,
quanto mi adoro!
***
Lo
so, ne sono più consapevole!
Questa convalescenza mi farà diventare una
balena!
Mi
hanno riempita di dolci… come faccio a resistere?
E
soprattutto, come faccio a rimanere in forma se non mi posso schiodare da questo
schifo di letto?
“Un
altro muffin?”
“N…
uhm… e va bene, mamma!”
Aaaaargh!
“Oh
bene, adesso che abbiamo fatto colazione…”
Ma
porc… è la seconda colazione che faccio a distanza di
un’ora.
“…io direi di preoccuparci della condizione di
Narcissa.”
Guardo Narcissa, è sempre
impassibile!
Non
dà la benché minima soddisfazione… meglio mangiarsi un altro di questi deliziosi
mini cornetti al cioccolato bianco…
“Meringa!”
Ecco che si fa sentire anche
Chris..
“Ma
Cissy, tu lo terresti nell’eventualità che il test risultasse
positivo?”
Narcissa guarda profondamente mia
madre.
“Non lo so, Draco ha 28 anni ed io non sono in grado di
stare dietro ad un bambino di dimensioni così piccole…”
Pansy le sorride.
“Suvvia Narcissa, Draco non lo hai mica cresciuto tu!
Insomma, c’era la governante.”
Oh
cielo…
“Sì
lo so, ma il parto… io non credo che sia il caso di avere un altro figlio, poi
ci sarebbe il problema dell’eredità… verrebbero a galla un mucchio di problemi
burocratici…”
Ok,
il suo spirito materno mi ha fatto venir voglia di spalmarle sopra quella faccio
di merda che si ritrova la crostata ai mirtilli… però, che
spreco!
Io
ed Emma ci guardiamo e scuotiamo la
testa, questo è un incubo!
“Cissy, uccideresti davvero una creaturina
innocente?”
Mia
madre è davvero ingenua, anzi, ancora mi chiedo com’è che Lucius e Narcissa non
abbiano fatto fuori i miei…
Come fa a sconvolgersi così?
Le
vuole davvero così bene?
E
Cissy? Ricambia i sentimenti della mia madre?
Lo
scopriremo nella prossima puntata…
Oh,
un piccolo calo di zuccheri… sì, sì!
“Comunque, che ne dite di mandare a quel paese le
chiacchiere e fare il test?”
“Già, forse è meglio! Hai ragione,
Herm!”
Non
ne posso davvero più, che si infilino tutte in bagno e che mi lascino in
pace.
***
“Ok, deve spuntare accanto alla linea di controllo
un’altra piccola linea, in questo caso il test è positivo. Se invece, non accade
un bel niente allora Cissy puoi star serena…”
“Ma
quanti ne abbiamo di questi affarini lunghi?”
Affarini lunghi?
Si
riferisce ai test?
“Una quindicina!”, urla Emma che è rimasta a farmi
compagnia, mentre mia madre, Pansy e Jane soccorrono
l’invalida.
“Allora devi immergere lo stick
nell’urina…”
“Che schifo! Non c’è un altro
metodo?”
“Cissy, non è il momento di fare la donna
Purosangue…”
“Ma
io lo sono!”
“Sì, ok, ma la pipì la fanno sia i Purosangue che i
Mezzosangue, quindi datti una mossa.”
“Ma
cosa devi fare di così urgente, Pansy?”
Ho
una vaga idea della risposta che darà.
“Voglio andare a trovare Lud in ufficio… stamattina era
troppo teso!”
Appunto! Non potevo aspettarmi
altro!
“Allora! Lo hai immerso sto coso nella
pipì?”
Ehm… ho forse esagerato?
Naaaaa!
Sono solo loro che sono troppe oppresse dal loro
ruolo…
“Un
attimo!Non è così semplice!”
Uff!Ma che ci vorrà mai?
Una
laurea?
Voglio un altro pasticcino…
***
La
trepidante attesa.
Voglio SOLO dormire.
Sarà positivo o negativo?
Mi
sento in una comunità di recupero.
Perché deve essere tutto così
complicato?
Quando questa mattina mi sono svegliata, credevo che
sarebbero rimaste massimo 15 minuti per fare questo test e poi se ne sarebbero
andate.
Chi
a fare del buon sesso con il proprio marito, chi a cercare di placare le grida
dei propri pargoli, chi a parlare di denti da qualche parte e chi… beh, la sua
giornata sarebbe dipesa dal risultato del test.
Loro, sono qui da ben tre ore e non abbiamo concluso un
bel niente.
Solo una goccia doveva finire su quello stick, e ha
perso, per compiere un’azione di una semplicità disarmante, la bellezza di
un’ora.
Come posso sopravvivere a tale violenza psicologica? Come?
“Allora, posso darti l’esito?”
“No, non ancora!”
Ma
Porca Pluffa! Questa storia va avanti da troppo tempo, devo escogitare un
piano.
…..
…..
…..
Accio test di Gravidanza!
Sono stata sempre un asso con gli incantesimi non
verbali, e difatti ecco che lo stick giace tra le mie
mani.
“Hermione, è scorretto da parte tua!”, urla indignata
Pansy.
“E’
la noia che muove i fili delle mie azioni!”, dico di
rimando.
“Ehi, ma com’è che sei finita a Grifondoro?”, domanda
Cissy.
“Non ne ho idea! Comunque è…”
Oh
merda! E’ POSITIVO!
“…è
positivo!”
No,
non ci credo!
E’
umanamente impossibile, non ci posso credere!
“E’… è… è… po… po… po…”
Poromporompompero però!”
Narcissa sarà madre, Draco avrò un fratello o una
sorella ed io avrò un cognatino o una cognatina…
Oh
Merlino! Che qualcuno mi porti i Sali!
“Ehm, ne possiamo fare un altro?”, chiede mia madre,
“Magari è solo uno sbaglio!”
Non
ha tutti i torti.
***
… e
con questo siamo a 15!
Non
ce la faccio più e Lud rimarrà teso per tutto il giorno perché anche Pansy è
sfinita.
Ma
la cosa più divertente di tutta la mattinata è che su 15 tutti e 15 sono
risultati positivi.
“Non è possibile… allora è vero!Cissy, diventerai
mamma!”
E
questa, mia madre, se la poteva benissimo risparmiare!
Ma
non posso lasciare che il corso della natura si svolga alla
perfezione.
Io
sono Hermione Granger, la so-tutto-io, c’è sicuramente qualcosa
sotto.
E’
impossibile solo umanamente pensare che i vermetti di Lucius funzionino ancora e
poi il fattore mestruazione… beh, Narcissa è senza dubbio una bellissima donna,
ma cavolo, anche se non invecchia anche lei avrà la sua
età.
Quanti ne potrebbe avere?
A
che età ha avuto Draco?
Se
le chiedo quanti anni ha mi lancia un’Avada facendo apparire il Marchio Nero
sulla casa?
Oh
ma che cretina! Narcissa non ha il Marchio, non è mai stata una Mangiamorte a
tutti gli effetti…e poi, poi
Voldemort è solo un ricordo!
“Narcissa?”
“Dimmi, Hermione”
“Ma… ma quanti anni hai?”
Oh
cielo! L’ho fatto davvero!
“53”
Che
forse…ma certo!
Sono un genio!
“Narcissa… non sei incinta!”, esclamo felice, notando
che la sua espressione va via via rilassandosi.
“Come? Cosa?”
“Non aspetti nessun bambino, non renderai Lucius di
nuovo padre, non sei in dolce attesa…”
“Ma
i test dicono il contrario.”
“Lo
so, Pansy!”
“Ma
ne abbiamo fatti 15! Non possono mentire 15 test, credi
Hermione?”
Continuo a sorridere con la faccia da
ebete.
“Ragazze, Narcissa a 53 anni, è entrata nella menopausa
tardiva… e succede che quando si sta entrando in menopausa ci sia uno sfasamento
degli ormoni che rende il test positivamente falso!”, spiego con il mio
solito fare saccente.
Ed
ecco una cosa che non avrei mai creduto possibile: NARCISSA MALFOY MI STA
ABBRACCIANDO CON CALORE!
Potrei avere un colpo apoplettico!
E
non ho mai visto una donna essere così felice di essere entrata in
menopausa.
***
“…
in conclusione, la geniale qui presente, Hermione Granger ha scoperto perché su
15 test tutti e 15 erano positivi!”
Pansy conclude il suo discorso e Draco mi salta al
collo, anche lui estremamente felice.
“Che bello! Non avrò un fratellino o una sorellina più
piccola dei miei figli!”
“Però dai, Draco! Alla fine non avreste litigato per i
giocattoli o per l’affetto dei genitori!”, dice Blaise, meritandosi
un’occhiataccia da parte di colui che ha rischiato di avere un fratellino con il
quale ci sarebbe stata una differenza abissale d’età.
“Se
ci fate caso, è anche solo assurdo pensare che ci possa essere un altro membro
nella famiglia Malfoy…”, dice Lud pensoso guardando fuori dalla finestra, mentre
la sigaretta si lascia fumare dal vento.
“Già, Lucius, Narcissa, Draco e il piccolo… secondo te
come l’avrebbe chiamato?”, domanda Emma.
“Orion se maschietto e Lacerta se
femminuccia”
“Fissati con le costellazioni,
eh?”
“E’
una tradizione!”, sorride e poi mi bacia.
“Ok
ok… statevi calmi, ragazzi! Credo che sia meglio togliere le
tende!”
Sorridiamo alle parole di Lud.
“Ma
perché ce ne dobbiamo andare?”, domanda Blaise.
Quando capirà qualcosa sarà sempre troppo
tardi.
“Non è forse evidente che vogliono la loro
intimità?”
Se
non ci fosse Pansy, bisognerebbe inventarla.
Non
si può vivere senza.
“Comunque, buona notte, ci vediamo
domani!”
“Ciao”
Se
ne vanno, ma quanto mi è mancato Draco?
Troppo, per riuscire ad
esprimerlo.
“Se
spegnessi la luce?”
“Ti
amerei di più!”
Sorridiamo l’uno sulla bocca
dell’altro.
Adoro le tenebre.
La
famiglia Malfoy è la famiglia Malfoy!
Credevate davvero che avreste conosciuto la piccola
“Lacerta”?
Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo e vi
ringrazio tantissimo delle recensioni al capitolo
precedente.
Spero anche di ritrovarle per questo, purtroppo, adesso
devo andare a studiare, gli esami sono incombenti, ma non potevo farvi aspettare
ancora per un altro capitolo.
Qui
fa pure un caldo boia, quindi la voglia di studiare non
c’è!
Ma
purtroppo si deve.
Un
grazie a tutte di cuore.
Kisses
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Capitolo 66 *** Tutti pazzi per la chat! ***
uhm
“Amore, porto Dana a scuola e lascio Chris dai nostri
genitori, ok?”
Ottimo, così ce lo uccideranno.
“Ma
certo, ci vediamo stasera a cena”
Mi
bacia, poi mi bacia anche Dana, io bacio Chris e rimango sola con il mio nuovo
computer portatile.
Cosa ci faccio con un portatile?
E’
una storia meravigliosa, a dire il vero.
Essendo bloccata su questo letto e costretta a rimanere
sola per gran parte del tempo: Blaise ha ben pensato di rendermi felice con
questa meraviglia della tecnologia.
E
visto che lui al lavoro non fa mai nulla, e che comunque non può sempre
allontanarsi per stare con me e che quindi la sua segretaria lo controlla a
vista d’occhio, e allora baff… m’ha regalato sto coso.
Mi
ha installato la chat.
Non
so se innaffiare una pianta per la gioia o prendermi a padellate per la
disperazione.
Eccolo qui che mi ha già
contattata.
L’uomo più
bello: Ciao, come stai? Ti sono
mancato?
Batman: Ciao,
sto bene. Non mi sei mancato particolarmente.
L’uomo più
bello: Come no? Io manco sempre a
tutti.
Batman: Blaise,
piantala! Se mi ritrovo a chattare con te e perché sono immobilizzata a letto e
non so davvero cosa fare.
L’uomo più
bello: C’è anche Pansy! La
aggiungo.
Ma
perché proprio a me?
Se
c’è un qualcosa lassù… beh, perché
proprio a me?
E
perché ho –Batman- come nick?
Devo cambiarlo… cosa potrei
mettere?
Uhm…
Donna perplessa?
Vogliosa di sesso?
Dov’è mio marito?
Dio
esiste?
Ecco che nella conversazione si aggiunge: SexyGirl
L’uomo più
bello: Pansyyyyy!
SexyGirl: Blaise, cosa vuoi?
L’uomo più
bello: Fare compagnia a Hermione…
mi sembra ovvio!
SexyGirl: Oh… ciao Hermione! Ti stai forse annoiando? Io aspetto
la pausa di Lud, ovviamente. Infatti adesso sono nel suo ufficio! J
Isterica al
99%: Ciao, ma Pansy… tu non fai altro?
SexyGirl: Beh… potrei fare altro ma sono un po’
nervosa…
L’uomo più
bello: Sei sempre nervosa, ormai
non è più una novità!
Isterica al
99%: Secondo voi posso trasfigurare un
vaso di fiori in patatine?
SexyGirl: Taci Blaise! Sei assillante e
insopportabile!
L’uomo più
bello: Dai su, non dirmi anche che
ti rendo nervosa!
SexyGirl: -___-
Isterica al
99%: Fatto! Adesso ho delle deliziose
patatine al formaggio da gustare!
SexyGirl: Blaise, la nostra amicizia è
finita!
L’uomo più
bello: Stavo giusto per
dirtelo!
Ok,
qui urge la presenza di un diplomatico.
Io
sono troppo occupata a mangiare le mie gustose patatine al
formaggio.
Che
goduria!
Uhm, ma dove ho messo il
cellulare?
Oh…
eccolo!
“Pronto?”
“Ciao amore, sei già un ufficio?”
“Sì, mi hanno appena dato il caffè! Ma dimmi, c’è
qualche problema?”
Si
può chiamare problema?
A
dire il vero non lo so, ma vabbè… non posso creare un altro problema se non sono
del tutto sicura che quello per cui ho chiamato mio marito è un
problema!
Ma
lo sarà davvero, poi?
Bah!
“Hai modo di entrare in chat?”
“Ehm sì, ma per qualche minuto…”
“Bene! I tuoi amici stanno…”
SexyGirl: Se tu sei amico di Draco è perché non parlavi mai ad
Hogwarts…
L’uomo più
bello: …questo per compensare al
fatto che tu parlavi troppo! Oh no, scusa… tu URLAVI!
SexyGirl: Ma come ti permetti? Razza di
idiota!
“…stanno per uccidersi!”
“Ok, mi connetto all’istante!”
Uff! La conversazione è diventata davvero
pesante!
E
nemmeno quella dei panini durante il pic-nic che poi portò alla mia degenza in
camera mia, è stata così portentosa.
E’
un po’ un incubo!
Ma
poi in chat… certo che le modalità di litigio se le trovano tutte
loro…
L’uomo più
bello: Tu ti scopavi Draco! Era
quello il tuo ruolo!
SexyGirl: Almeno io qualcosa la facevo! Tu per cosa eri
famoso?
L’uomo più
bello: Per la mia bellezza ed
eleganza, per essere un membro del Luma Club e non di certo perché mi scopavo il
Principe di Serpeverde!
SexyGirl: Ti scopavi la Principessa,
però…
L’uomo più
bello: Oh già, la Principessa era Daphne…
è riuscita a toglierti la corona con tutto il trono!
La
situazione sta degenerando. Ed io, per la prima volta in vita mia, non so come
intervenire.
Ho
affrontato situazioni molto più complicate, ma mai… beh, a Grifondoro nessuno si
scopava nessuno; eravamo un mucchio di amebe con la cintura di
castità.
Non
abbiamo mai avuto di questi problemi.
E
pii da noi non c’erano né il Principe né la
Principessa.
Insomma, avevamo il Re degli Sfigati, ma solo Ginny
voleva scoparselo…
Che
gusti alquanto discutibili…
Ma
Draco?
Quanto ci mette il loro Principe?
E
Daphne?
Chissà che fine ha fatto questa e perché lei e Blaise si
sono lasciati…
Forse per lo stesso motivo per cui Draco e Pansy si sono
lasciati… uhm…
MagodiOz: Ragazzi! Sono Draco… ho poco tempo, tra 10 minuti mi
inizia una riunione piuttosto importante quindi EVITATE DI RIVANGARE IL
PASSATO!
C’era chi si scopava il Principe e chi la Principessa… ma vi
prego di ricordarvi che eravamo degli stupidi adolescenti e non è colpa di
nessuno se Daphne era bionda e anche lesbica, ok?
Blaise non è colpa tua se Daphne ha scoperto la sua
omosessualità dopo la vostra relazione, ok?
E
tu, Pansy, non eri famosa solo perché eri la mia ragazza…
Tu
avevi altre qualità che alle altre Case potevano sfuggire, ma per i Serpeverde
sei stata importante e sappiamo anche siete importanti l’uno per
l’altra.
Vi
devo forse ricordare tutto quello che avete superato
insieme?
L’uomo più
bello: No, non ce n’è bisogno! Hai
ragione Draco e scusami Pansy… ti voglio bene!
SexyGirl: Ti voglio bene anch’io!
MagodiOz: Ecco, era giusto quello che volevo sentire! E poi non
avreste dovuto fare compagnia a mia moglie? Comunque, Hermione spero di
liberarmi prima di stasera… così almeno ceniamo insieme.
Isterica al
99%: Ok, allora ti aspetto! Buona
giornata!
SexyGirl: Ehi scusaci per prima! E dire che avremmo dovuto
alleviare la tua noia…
Isterica al
99%: Tranquilli, alla fine mi avete
fatta divertire… non sapevo che la Greengrass fosse
lesbica!
L’uomo più
bello: Neppure
io!
SexyGirl: Aahahahaha!
Ma
se mi leggessi un libro?
Chattare con loro è sempre meraviglioso, (meraviglioso
nei limiti del possibile), ma io ho bisogno dei miei spazi, (mentali, visto che
l’unico spazio fisico che posso possedere è questo fazzoletto di
letto).
Essendo che non posso fare molto… uhm, sono così
disperata che andrei a visitare i siti porno.
Aaaaah! Che idea malsana!
Mi
ascolterò un po’ di musica classica, almeno mi rilassa…
***
Yawn!
Odio, ODIO, questo letto.
Odio non poter muovere la gamba.
Odio mangiare patatine da
stamattina.
Odio questo portatile e odio questo
film.
Ho
capito da subito chi cavolo era l’assassino e in commissariato si chiedono da
tre ore e quattro minuti chi diavolo possa essere.
Ci
sono circa cinque personaggi uno con un movente più stupido dell’altro, ma
l’unico a cui dovrebbero chiedere, che tra le altre cose ha anche un alibi che
farebbe piangere gli scoiattoli, è già stato escluso a priori dalla lista degli
indagati.
Perché mai non potrebbe essere il
postino?
Nessuno va a pensare che possa avere avuto una relazione
omosessuale con la vittima?
Ovvero il marito della ricca signora che tutti credono
essere l’assassino?
Oh
Merlino, sto per avere un infarto!
Ho
una voglia disperata di rompere questo DVD, ma la voglia di sapere come questi
cerebro lesi arriveranno alla palese verità è troppa.
E’
un po’ come quando vedi il Titanic per la centesima volta.
Sai
come finisce, sai cosa accadrà durante la collisione, ma stranamente non vuoi
perderti un secondo del film perché ti dici: chissà cosa si dicono quei due,
chissà come quella riesce a salvarsi etc etc…
Di
certo non ti chiedi se muore Leonardo di Caprio, anche perché non dovresti
chiedertelo visto che non si tratta di Leonardo di Caprio ma di un certo Jack
Dawson che alla fine non è l’attore, ma la gente è troppo stupida per capire ed
io dovrei darmi alla politica.
Per
i comizi senza senso sarei brillante.
Brillante… uhm, come un piatto lavato con un detersivo
grandioso magari all’essenza di cocco e spinaci.
Una
vera delizia per l’olfatto!
***
Uff!
Chi
è che mi contatta?
Si
sono fatti tutti la chat per farmi compagnia…
Fata Turchina: Ehi!
Isterica al
99%: Ciao Emma!
Fata Turchina: Che fai?
Isterica al
99%: Guardo un film in cui sembrano
essere tutti un branco di incapaci. Tu?
Fata Turchina: Mi rilasso. I gemelli si sono appena addormentati e temo
che Blaise rincasi accompagnato dalla banda personale della Regina
Elisabetta…
Isterica al
99%: Ti conviene avvertirlo… Blaise è
capace di tutto!
Fata Turchina: Sì, infatti mi chiedo sempre come verranno fuori i
gemelli… sono terrorizzata!
Cos’è questo strano rumore?
Uhm!
Isterica al
99%: Ehi Emma, scusami, credo che
qualcuno sia venuto a trovarmi! A dopo.
Ok,
è meglio lasciar perdere la chat e afferrare la bacchetta.
Chi
diavolo può essere?
Non
è che è il postino?
E
magari mi vuole uccidere?
Io
la devo smettere di guardare i film.
Mi
impressione troppo facilmente e non è sicuramente bene.
Se
mi vedessi il Re Leone e m’immedesimassi penserei di essere il Re della
Savana?
Beh… non ci voglio nemmeno
pensare.
“Sei sveglia?”
Sono solo i miei genitori con i miei
suoceri.
Che
sollievo!
Ma…
ma si può parlare REALEMNTE di sollievo con quei quattro in giro per
casa?
Ma
dove hanno lasciato Chris?
Draco non l’aveva lasciato a loro?
“Sì, sono sveglia!”
“Tesoro, Chris era troppo irrequieto, quindi abbiamo
pensato di portarlo qua e farti noi compagnia e aiutarti…”
Ok,
la giornata è rovinata.
Davvero!
Non
potrebbero lasciarmi Chris e andarsene?
Che
so… magari a cavalcare qualche bel cavallo Purosangue o magari affilare delle
frecce e andare a caccia di lombrichi…
Chris… mia unica fonte di gioia!
“Cos’è quell’affare?”
Cosa?
Ah
sì!
“E’
un computer”
Suppongo che Lucius si aspetti una spiegazione più
interessante, ma io non so molto sui computer.
“Come si usa?”
“Sì”
“Come si fa?”
“Puoi chattare, c’è Blaise in
chat”
Non
mi sembra una buona idea.
Ma
quel che è fatto è fatto!
“Devi scegliere un nick”, gli spiega mio
padre.
“Cos’è?”
***
Dopo solo sei ore se ne sono andati ed io posso
riprendere le mie chattate, ma prima un’occhiata a quella tra Lucius e
Blaise.
Sua Altezza: Chi sei?
L’uomo più
bello: Tu chi
sei?
Sua Altezza:
Dimmi chi sei e
basta!
L’uomo più
bello: Ciao
Lucius.
Sua Altezza:
Come fai a sapere che sono
io?
L’uomo più
bello: Ti ho visto in web! Forse
l’hai azionata involontariamente.
Sua Altezza:
Cos’è la web?
L’uomo più
bello: Lascia perdere…che
fai?
Sua Altezza:
cosa?
L’uomo più
bello: che
fai?
Sua Altezza:
che ho fatto?
L’uomo più
bello: adesso, che cazzo stai
facendo?
Sua Altezza:
ah… sono da Hermione e chatto, si dice
così? Con te… cosa credi che faccia?
L’uomo più
bello: Io per esempio sto
sorseggiando del caffè… tu potresti fare altro…
Sua Altezza:
che vuoi dire?
L’uomo più
bello: Niente, lascia
perdere…
***
Ok,
so che non bisognerebbe ridere, ma che ci posso fare se sono così
stupidi?
Questa chattata dovrei stamparla su pergamena e
appenderla in salone.
Trattarla come se fosse qualcosa di
sacro.
Draco non è ancora tornato.
Ok,
forse è meglio che mangi qualcosa e guardi un film con Dana e
Chris.
Non
posso continuare a uccidere in massa i miei neuroni.
“Dana, che film guardiamo?”
“Non so, mamma… che ne dici di una sdolcinata commedia
romantica?”
“Ok”
“Quale?”
“Non so, fai tu…”
“C’è posta per te? Quello con Meg
Ryan…”
Ok,
oggi è la giornata mondiale della chat.
Ci
rinuncio!
Ok,
perdonate il ritardo mostruoso, ma tra esami, studio, noia, caldo, ispirazione
mancante… non era il caso!
E
adesso che ho scritto questo sciocco capitolo sulla chat non so proprio come
reagirete!
Ho
quasi paura!
Bene ragazze, purtroppo devo andare a studiare, quindi
ringrazio coloro che hanno recensito lo scorso capitolo e vi incito a dirmene
quante volete su questo.
E
un in bocca al lupo a chi di voi ha gli esami di maturità.
In
culo alla balena!XD
Kisses
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