Chi l'avrebbe mai detto?

di gemellina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Finalmente libera ***
Capitolo 2: *** un simpaticissimo incontro ***
Capitolo 3: *** un nuovo lavoro ***
Capitolo 4: *** Il taglio definitivo ***
Capitolo 5: *** Quella non è una semplice bambina ***
Capitolo 6: *** Ti ricordi di me? ***
Capitolo 7: *** Una giornata con Dana ***
Capitolo 8: *** Voglia di caffè in un semplice bar ***
Capitolo 9: *** Una giornata normale?no grazie! ***
Capitolo 10: *** Il regalo! parte prima ***
Capitolo 11: *** Il regalo-parte seconda ***
Capitolo 12: *** Il bosco nella sequoia ***
Capitolo 13: *** Confusione ***
Capitolo 14: *** Stare da soli in compagnia ***
Capitolo 15: *** Fiori e complimenti ***
Capitolo 16: *** La fantomatica rimpatriata-Parte Prima ***
Capitolo 17: *** La fantomatica rimpatriata-Parte Seconda ***
Capitolo 18: *** Buon Compleanno ***
Capitolo 19: *** V come Vendetta ***
Capitolo 20: *** Io, sto sognando! ***
Capitolo 21: *** Il quadrato amoroso ***
Capitolo 22: *** Una richiesta inattesa ***
Capitolo 23: *** Sua eccellenza, il Ministro! ***
Capitolo 24: *** Una nauseante lotta mediatica ***
Capitolo 25: *** I sintomi portano a.... ***
Capitolo 26: *** Paternità inattese ***
Capitolo 27: *** Un Grifone tra le Serpi ***
Capitolo 28: *** Questione di nomi ***
Capitolo 29: *** Per fortuna esistono le amiche ***
Capitolo 30: *** Pronti, Partenza... Via! ***
Capitolo 31: *** Finalmente genitori ***
Capitolo 32: *** Croissant, tragedie babbane ed ex-mariti... ***
Capitolo 33: *** Tutto in Famiglia ***
Capitolo 34: *** Matrimoni e Pregiudizi ***
Capitolo 35: *** Addio al nubilato e alla dignità ***
Capitolo 36: *** Il matrimonio del mio migliore amico ***
Capitolo 37: *** Sono davvero solo sciocchezze? ***
Capitolo 38: *** Se avesse interpretato i miei sogni... Freud avrebbe preferito cambiare mestiere ***
Capitolo 39: *** Pranzo dai suoceri ***
Capitolo 40: *** Amo ti ***
Capitolo 41: *** Goodbye my... è morto Steve Cupree, vero? ***
Capitolo 42: *** Io, Pansy, Blaise, Draco, Emma, Lud... Candyman ***
Capitolo 43: *** Una cena mostruosa! ***
Capitolo 44: *** Che mondo sarebbe senza risse? ***
Capitolo 45: *** Gelosie da papà ***
Capitolo 46: *** Stavan i capei d'oro a Lucius sparsi... ***
Capitolo 47: *** Tra Belfagor e Beowulf... quesiti esistenziali! ***
Capitolo 48: *** Che Bambi sia con noi! ***
Capitolo 49: *** Oggi mi sposo! ***
Capitolo 50: *** Sì, lo voglio! ***
Capitolo 51: *** I coniugi Malfoy ***
Capitolo 52: *** Welcome to Polinesia ***
Capitolo 53: *** L'isola delle prime volte ***
Capitolo 54: *** Clepton, Malfoy e .... Zabini! ***
Capitolo 55: *** Un'innocente partita a Beach Volley! ***
Capitolo 56: *** Bistecca croccante insaporita alla menta con cocco grattugiato! ***
Capitolo 57: *** L'isola dei fiumi di tequila... ***
Capitolo 58: *** L'insidia del sesso! ***
Capitolo 59: *** Normalità sofferta! ***
Capitolo 60: *** Rottura di... ***
Capitolo 61: *** Il destino di due gemelli ***
Capitolo 62: *** Meringa! ***
Capitolo 63: *** Strani presentimenti ***
Capitolo 64: *** Scomode Verità ***
Capitolo 65: *** Solo 15 test! ***
Capitolo 66: *** Tutti pazzi per la chat! ***



Capitolo 1
*** Finalmente libera ***


chi l'avrebbe mai detto

“Libera. Finalmente dopo due anni era di nuovo libera.

E se si fosse fermata a riflettere sarebbe potuta arrivare alla conclusione che quella prigionia l’aveva voluta lei ed era stata solo colpa della sua avventatezza.

 

Indossava un elegantissimo tailleur pantalone grigio che le conferiva un’aria sofisticata, i lunghi capelli castani lievemente ondulati le ricadevano morbidi sulle spalle e trasmettevano anche loro quell’irresistibile senso di libertà.

 

Era immobile sulla scalinata del tribunale; voleva imprimere dentro si sé quel momento di riacquistata libertà.

Aveva firmato le carte del divorzio ed ora finalmente era una dona libera.

Un taxi nero l’attendeva alla fine della scalinata; l’ultimo gesto del suo ormai ex marito era stato chiamarle un taxi, ma dopo due anni non aveva ancora capito che detestava quei dannati taxi neri con gli autisti più rozzi che potessero esistere?

 

C’erano troppe cose che le ricordavano quei due anni infernali, aveva perso i suoi migliori amici; uno l’aveva sposato e l’altro era partito per inseguire il suo sogno e a quanto dicevano i giornali c’era riuscito.

Stava per  abbandonare la sua vecchia vita; preparati mondo Hermione Jane Granger stava arrivando”.

 

                                                                       ***

 

Niente taxi. Se devo cambiare la mia vita devo iniziare dalle piccole cose.

Sono alla fermata dell’autobus, so che arriverò a casa con venti minuti di ritardo, ma non mi interessa.

No ho nessun marito da accudire e a cui preparare il pranzo in fretta e furia solo perché alle 12:49:07 deve essere un ufficio perché alle 12:50:00 darà inizio alla più importante riunione del secolo con una decina di uomini imbalsamati che annuiranno ad ogni sua singola parola.

“ Siete un branco di incompetenti”

“ la trovo un’ottima idea signor Potter”

Ok…alle volte la mia mente gioca brutti scherzi.

L’autobus si ferma davanti a me, salgo e noto che siamo un po’ tutti ammassati gli uni contro gli altri… ma la cosa non mi infastidisce per niente.

 

Il viaggio si può definire rocambolesco, ma dopo essermi liberata di alcuni gomiti incastonati nelle mie povere costole, scendo.

Sono scesa e comincio a respirare a pieni polmoni… questa è l’aria del quartiere dove ho affittato un piccolo appartamento per iniziare la mia nuova vita da single senza alcuna preoccupazione se non quella di comprare la carta igienica.

 

Sono entrata, mi guardo intorno come una bimba curiosa con gli occhi che sprizzano allegria da tutti i pori.

I miei occhi dopo un lungo vagare si soffermano su un cartello su cui giace la scritta “ GUASTO”

Cavolo… dovrò farmi sei piani a piedi, ma stranamente non m’importa, sono troppo felice per preoccuparmi dell'’ascensore fuori servizio.

 

Sono davanti alla rampa di scale, tolgo le scarpe di vernice nera dal tacco vertiginoso e comincio a correre verso la mia nuova abitazione.

Ok… la mia nuova abitazione lascia a desiderare, non è per niente accogliente, ma mi basterà togliere questi orrendi scatoloni dall’ingresso, far volatilizzare questo metro e mezzo di polvere, riverniciare il soggiorno e la cucina le cui pareti sono piene di crepe…

Ok! Le cose da fare sono davvero tante, ma con la mia forza di volontà riuscirò nel mio intento.

 

La prima cosa da fare è cambiare abbigliamento, non mi sembra congeniale dare un aspetto vivibile al mio appartamento indossando un tailleur elegantissimo.

Apro una delle valigie e en tiro fuori una maglietta nera con un simbolo giapponese che stando ai giapponesi che me l’hanno venduta durante la mia luna di miele in giro per l’Oriente dovrebbe significare “ Amore”; poi prendo un jeans chiaro parecchio strappato e un paio di coloratissimi calzini.

Lego i mie capelli in una coda e mi metto subito al lavoro.

 

Lavoro da due ore senza sosta e sono completamente distrutta; sto riverniciando di un tenue giallo il soggiorno e sono letteralmente elettrizzata.

Sto per buttarmi sul divano, accendere la TV e strafogarmi con una vaschetta di gelato al cioccolato quando qualcuno di non identificato bussa alla porta.

Apro. Una simpatica vecchietta mi sorride e mi porge un cestino dal quale sale un buon odore di focaccine al miele che mangerò per cena.

“ Salve!” dico.

“ Salve, sono la signora Snooke, la vostra vicina!”

Arriccio il naso “ Prego, si accomodi” tolgo la vaschetta del gelato che giace sul divano, spengo la TV e mi accingo a fare amicizia con la mia nuova vicina.

 

Un’ora dopo la simpatica vecchietta è ancora seduta sul divano.

Mi sta rimbambendo raccontandomi la fine che hanno fatto le inquiline precedenti e con una certa nonchalance mi ha fatto capire che:

1)    Non devo mettere TV e radio ad alto volume

2)    Non devo organizzare feste, e né cene se gli invitati sono individui rumorosi

3)    Non devo portare in casa mia un uomo diverso ogni sera

 

La signora capita bene; sono Hermione Jane Granger la ragazza più seria di tutta Hogwarts, sono un po’ più matta e incasinata, ma la mia indole è sempre quella.

 

Che strazio!!! Divorzio perché voglio essere libera e mi ritrovo con un tiranno che si spaccia per una simpatica vecchietta.

Praticamente ha distrutto il mio pomeriggio lavorativo, e quando 17 minuti dopo se ne va chiudendosi dietro la porta, non posso far altro che fare quattro capriole dalla felicità.

 

Per cena mangio le sue focaccine al miele, lavoro un’altra oretta e già alle 22 crollo sul divano come se non dormissi da giorni.

 

 

 

 

E’ un esperimento ed è la prima volta che mi cimento con una fanfiction che riguarda la vita dopo Hogwarts.

Beh… spero vi piaccia.

 

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Capitolo 2
*** un simpaticissimo incontro ***


capitolo 2

Eccomi con il secondo capitolo. Spero vivamente che non sia noioso.

 

 

“mmm” mugugno sempre appena sveglia.

Dopo 5 minuti di sano stiracchiamento, sono pronta per una doccia e una sana colazione.

Ho fatto la doccia senza alcun problema, adesso mi accingo a preparare qualcosa per colazione; apro il frigorifero e ogni sorta di stipo e mi rendo conto che non ho provviste.

Se tutta la popolazione fosse costretta a rinchiudersi in casa per via di un pericolo imminente, io morirei di fame.

 

Mi asciugo i capelli con un colpo di bacchetta e indosso una gonna lunga di jeans con sopra una maglietta bianca e grigia.

Prendo la mia borsa di tela e dopo aver controllato di aver preso: bacchetta, cellulare, soldi, chiavi e un libro posso uscire di casa.

 

Salgo sulla mia Mini Cooper blu e parto alla volta del supermercato.

 

Dopo 15 minuti arrivo a destinazione, posteggio e prendo un carrello che conterrà tutta la mia spesa. Ci metto dentro anche la borsa perché non ho intenzione di tornare a casa senza un braccio.

 

Inizio a inoltrarmi per i numerosi scomparti del grande supermercato e mi fermo davanti ai cereali per la mia prima colazione.

Sono indecisa se prendere quelli alle gocce di cioccolato oppure i semplici fiocchi d’avena. Sono già passati cinque minuti e siccome la reputo una scelta amletica li metto entrambi nel carrello.

Gli alimenti mi vengono pagati da Harry, quindi non ho il problema della restrizione economica.

 

Adesso sono soddisfatta e posso proseguire.

Uno scaffale che mi ha sempre affascinata è quello con tutto l’occorrente per fare i dolci.

Ehm… io non ho mai fatto né una torta né un misero pasticcino!!!

Mi metto un dito sulla bocca che mi dà l’aria da intellettuale.

Come se già non ce l’avessi!!!

Inizio con il mettere un po’ di strani prodotti colorati nel carrello senza preoccuparmi di che cose contengano e quando scadano.

Sto per proseguire il mio cammino, quando una simpatica bimba mi viene addosso.

 

“ Dana… Dana… Dana” sento una donna e per un’associazione di idee credo che quella bella bambina si chiami Dana e che sia sfuggita alla sua mamma.

“ Sto scappando da quella donna…” mi dice con la sua simpatica vocina e si nasconde tra le mie gambe e nascosta ben bene dietro il carrello stracolmo di roba per dolci.

Vedo una donna grassa e di mezza età avvicinarsi e sempre con una geniale associazione di idee ne deduco che quella signora non è la madre di quella bellissima bambina.

La guardo e lei si porta il suo ditino alla bocca e mi fa segno di stare in silenzio.

Questa peste mi ha messo in pericolo; per quanto ne so quella donna robusta potrebbe denunciarmi per tentato rapimento se non dico che la bimba si è nascosta e che io non l’ho forzata?

 

Sto entrando in crisi.

“ Dana esci fuori da lì!” sento dire alla donna.

Traggo un respiro di sollievo e cerco di sorridere alla donna.

La bambina esce e mette il broncio.

“ Mi annoio… voglio papà!” dice la bimba.

“ Sai che tuo padre tornerà solo la settimana prossima!” le dice la donna e dalle sue parole traspare la compassione che nutre per quella bambina forse troppo attaccata al padre che per non vede mai.

 

Sorrido come un’ebete e sento i muscoli facciali indolenzirsi e non volerne sapere di tornare ad un’espressione più o meno seria.

“ Scusi signorina, ma per quanto questa bimba possa essere educata adora importunare la gente e metterla in situazioni imbarazzanti!”

Mi porto una ciocca di capelli dietro l’orecchio “ Non si preoccupi, questa bimba è davvero adorabile!”

Le accarezzo la testolina, e se si dice a tutti i bambini che sono bellissimi anche se sono dei rospi, devo ammettere che lei è veramente bella.

Ad occhio e croce potrebbe avere sei anni.

E’ piccolina e la sua carnagione è bianchissima e quelle gote sempre arrossate, tipiche dei bambini, le conferisce un’aria tutta particolare che le fa brillare ancor di più quei grandi occhi grigio-blu.

Non ha i capelli molto lunghi, sono ondulati e biondissimi… sembrano quasi dorati.

Per essere così bella, quella bimba deve aver due genitori stupendi.

 

“ Come avrai di certo capito dalle urla della signora Piddy, mi chiamo Dana!”

E come se fosse una donna della mia età mi porge la manina paffuta, mi sento quasi in imbarazzo davanti a questa bambina.

“ Piacere Dana, io sono Hermione!” rispondo sorridendole.

Dana inizia a fare qualche saltello dalla felicità.

“ Che bello signora Piddy… ho una nuova amica!!!”

 

La donna le sorride e poi sorride anche a me; ad un certo punto mi sento pronunciare qualcosa che suona come “ Ti andrebbe un gelato?

Se fossi stato un sequestratore potrei ammettere di essere proprio bravo a lavorarmi i bambini, ma fortunatamente non lo sono, E così dopo la benedizione della donna e un abbraccio alle gambe di Dana ci rechiamo alla cassa, dove pago, poi ci rechiamo nella gelateria più vicina.

 

La bambina mi ha preso per mano e adesso devo dire che mi fa un po’ paura.

Tiene la mano sia a me che alla sua governante, ha gli occhi chiusi e canticchia una strana melodia.

Distolgo lo sguardo da Dana e noto l’insegna della gelateria.

 

Adesso siamo tutte e tre sedute e la bimba è scomparsa sotto il menu.

“ Sa già leggere?” chiedo.

“ Si, è una bambina molto precoce. Suo padre le ha insegnato a leggere quando aveva solo due anni.”

Deglutisco, nemmeno io ho iniziato a leggere così presto.

“ Allora… voglio una mega coppa ai frutti di bosco con tanta panna!” dice.

Ordino la sua mega coppa e due caffè per me e la signora.

Stiamo un altro po’ a parlottare, fino a quando la signora Piddy dice che devono tornare a casa perché il padre di Dana torna dal suo lungo viaggio.

Dana mi salta addosso e mi abbraccia.

“ Ti abbandoniamo solo perché adoro il mio papà… perché se erano i nonni…”

La donna sorride e la prende in braccio.

“ Grazie per il gelato e il caffè!” dice.

“ Si figuri!” rispondo.

Do un bacio sulla testolina dorata a Dana e mi dirigo verso la macchina.

 

Quando arrivo a casa, l’ascensore è ancora guasto.

Salgo tutte quelle dannate scale e aperta la porta mi ritrovo davanti al caos.

Mi butto sul divano e dando un’occhiata alla spesa, mi rendo conto di non aver comprato nulla di salutare.

Sbuffo e rimango lì a guardare il televisore.

 

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Capitolo 3
*** un nuovo lavoro ***


cap4

Cercare un lavoro è stressante, ma non mi va proprio di lavorare alle dipendenze di Harry.

Gli voglio ancora bene, so che potrò sempre fidarmi di lui e che lui ci sarà sempre per me, ma voglio stare un po’ da sola. Siamo stati avventati a convolare a nozze e se ripenso alla mia disastrosa vita matrimoniale la voglia di non risposarmi si fa viva in me come non mai.

Mi piacerebbe sapere cosa fa Ron e come sta; non ci vediamo dai tempi del matrimonio.

Potrei chiamarlo, ma ogni volta che guardo la sua espressione felice su uno delle riviste magiche sul Quidditch, mi rendo conto che la mia idea non è attuabile.

 

Sorseggio il mio caffè e continuo a guardare i possibili posti di lavoro.

Scoppio a ridere quando leggo un annuncio di cavia in un laboratorio scientifico.

La mia mente comincia a viaggiare e ad immaginarmi in una stanza fredda e buia con un mucchio di scimmie e uno scienziato pazzo che mi fa provare le sue stupide pozioni, per poi magari tornare a casa con un occhio in più e un orecchio in meno.

Scuoto la testa e continuo la lettura.

 

“ Eureka!!!” sento uscire dalla mia bocca, e quando noto un paio di mamme con i loro bambini a passeggio nel parco soffermarsi a guardarmi, sprofondo nell’imbarazzo e mi copro il volto arrossato con il giornale.

 

Sembra il lavoro che fa per me; hanno bisogno di una commessa in una libreria del centro.

Cerchio l’annuncio con il pennarello rosso e felice come non mai, mi reco in centro con la mia deliziosa macchina.

 

Quando arrivo al mio possibile e nuovo posto di lavoro, mi rendo conto che quello è il mio sogno proibito.

Entro e con quei vestiti mi sento un po’ fuori posto.

Il locale non è molto grande, ma è terribilmente colorato.

Le pareti sono una di un colore diverso dell'’altro e gli scaffali sono stracolmi di libri.

Sparsi un po’ ovunque ci sono dei peluche tenerissimi e tanti fiori, sembra di essere nel mio paradiso.

 

Sono ancora lì con la bava alla bocca quando mi si avvicina una ragazza dall’aria molto simpatica.

Credo abbia la mia età, quindi circa 26 anni; è piuttosto alta, ha i capelli neri raccolti in due trecce piuttosto lunghe,

ha degli occhi verdi molto espressivi e comunicano molta allegria.

“ Ciao, posso esserti utile?” mi dice.

Mi schiarisco la voce, mi ero proprio fissata a guardarla.

“ Ehm… sono qui per l’annuncio sul giornale!” dico con professionalità.

Lei mi sorride.

“ Ti piace leggere?” mi chiede.

Io annuisco.

“ Ti piacciono i bambini?”

Annuisco di nuovo.

“ Ok… sei assunta! Io sono Emma la tua nuova datrice di lavoro se così mi posso definire!”

Sono senza parole! Sono stata assunta e senza il minimo sforzo! Wow!!!

“ Ehm… non credevo che sarei stata assunta. Io sono Hermione piacere!” le porgo la mano e lei la stringe con foga; inconfondibile segno di una persona con carattere e tanta determinazione… in una sola parola me.

 

Stiamo circa venti minuti a parlare e dopo averle dato le mie referenze mi congeda dicendomi.

“ Sembri una ragazza interessante, ci vediamo domani alle nove!”

Sono elettrizzata, totalmente felice.

La saluto con uno splendido sorriso e per festeggiare il mio licenziamento e in tempo record anche il mio nuovo lavoro, decido di pranzare fuori.

 

Ho pranzato e ancora credo che sia tutto un sogno.

Mi sento così energica che per tutto il pomeriggio non sto un attimo ferma.

Decido di ultimare la spesa e cercare di comprare le cose essenziali per la mia sopravvivenza e poi mi dedico alla mia casa e al renderla un po’ più abitabile.

 

Per cena sono distrutta, non mi reggo in piedi.

Non ho proprio voglia di mettermi ai fornelli, così mi preparo un mega sandwich che consumo mentre leggo uno sdolcinatissimo romanzetto rosa che mi ha prestato Ginny qualche anno fa.

 

L’ho praticamente letto in meno di un’ora, la trama era così banale che non c’è stato neanche bisogno di applicarsi.

Forse è perché sono fresca di divorzio che vedo l’amore come una cosa banale lontana anni luce da me, ma oggi proprio non riesco a non essere cinica nei confronti di stupidi romanzi, fiori, canzoni e cioccolatini a forma di cuore.

 

Vorrei innamorarmi, ma non credo di essere pronta.

Non sono pronta a soffrire di nuovo per un uomo.

Il mio cuore si è chiuso ed è come se respingesse ogni mio tentativo di aprirlo; magari iniziando da un semplice libero smielato, ma la cosa mi sembra più complicata del dovuto.

 

Penso ai sentimenti di amicizia che nutrivo per Harry che poi si sono tramutati in amore senza che io potessi fare nulla per impedirlo e improvvisamente mi sento vuota.

Mi butto sul letto e inspiegabilmente inizio a piangere.

 

 

 

 

 

Eccomi con un nuovo capitolo, se questa fanfiction è orribile vi prego di farmelo sapere,  certo non ne sarei felice, ma comunque mi sarebbe di grande aiuto.

 

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Capitolo 4
*** Il taglio definitivo ***


capitolo3

Ore 07:00:00 disgraziatamente suona quella dannata sveglia a forma di mucca che Ron mi ha regalato per il mio sedicesimo compleanno.

La cerco a tentoni, ma con la testa affondata nel cuscino riesco solo a farla cadere sul pavimento, con il solo risultato di aver azionato involontariamente chissà quale meccanismo e adesso non la smette di muggire.

 

Primo appunto della giornata: comprare una sveglia oppure far sapere a Ron che ne ho bisogno di una.

 

Sbadiglio. E con un’andatura strascicata mi trascino in cucina, dove farò colazione con i miei cereali, ma appena apro il frigo mi rendo conto di non possedere latte.

Accendo il televisore e mi metto a mangiucchiare cereali seduta sul divano.

Mi sento sola.

 

Ho gli occhi fissi sullo schermo, ma non riesco a percepire nemmeno una battuta…

Dopo mi rendo conto che sto guardando un film dove la protagonista è un avvocato.

Merda!!! Io ho un lavoro, ecco perché la sveglia è suonata a quest’orario indecente.

 

Mi infilo sotto la doccia e con dispiacere noto sulla mia pelle che l’acqua è bollente, sono entrata nel panico e non mi sono accorta di dover regolare la temperatura.

Sto lì qualche secondo, giusto per non farmi dire che puzzo come una barbona.

 

Adesso mi trovo china sulla valigia; ho tutti gli abiti spiegazzati, dovrei trovare 10 minuti di tempo per riporre i miei vestiti nell’apposito armadio.

Ieri avrei dovuto fare un mucchio di cose, e cos’ho fatto?

Ah già! Ho conosciuto una simpatica bambina.

Sbuffo.

Indosso la prima gonna nera a pieghe che trovo, una camicia bianca e una giacca nera.

Metto le mie adorate scarpe con il tacco e mi appresto a passare sul mio viso un filo impercettibile di trucco.

Faccio qualche moina allo specchio; adesso sì che sono veramente pronta.

 

Con la mia deliziosa Mini Cooper blu mi avvio verso il mio posto di lavoro. Il Ministero.

So che può sembrare triste, ma purtroppo ci lavoro da molti anni.

Il mio ex marito, ossia Harry Potter è il nuovo ministro della magia, ma prima che lui lo diventasse lavoravamo entrambi là come semplici impiegati; ed io sono rimasta una semplice impiegata con la fortuna di essere la moglie di Harry Potter. Dopo la sconfitta di Voldemort la sua notorietà era arrivata alla stelle.

E la mia rabbia stava raggiungendo la sua notorietà; non ero più Hermione Granger la secchiona so-tutto-io, ma la signora Potter.

A me è sempre piaciuto primeggiare, ma non come donna che prepara lo stufato più gustoso al proprio marito dopo un orribile giornata di lavoro.

 

Dopo aver incocciato numerosi semafori rossi, arrivo a destinazione e l’atmosfera mi sembra di colpo più grigia.

Posteggio con infinita cura la mia macchina e mi accingo a scendere e salire le scale del ministero.

Entro e saluto ogni essere respirante che ho la “ fortuna” di incontrare.

Salgo e arrivo nel mio ufficio.

Mi siedo ed inizio a controllare il lavoro che devo svolgere.

 

Ho davanti dei fascicoli, ma una strana forza, identificata con il nome comune di noia, mi assale.

Io devo fare la spesa, devo tagliare i ponti con il mio passato… e con questa nuova consapevolezza giungo alla conclusione che devo cambiare anche lavoro.

 

Mi alzo con una forza nuova che mi circola nelle vene e con passo spedito mi dirigo all’ufficio del Grande Capo.

 

Busso. Magari ho interrotto un’importante riunione.

Entro. Non aspetto neanche che una qualsiasi voce mi dica la parolina magica.

Lui è solo e sta parlando al telefono, quando mette a fuoco la mia figura uno strano sorrisino gli si dipinge sulle labbra.

Dice qualcosa di sbrigativo all’uomo che si trova all’altro capo del telefono e riaggancia.

Adesso è pronto a dedicarmi la sua attenzione.

 

“ Ciao!” mi dice.

Sorrido “ Non è una visita di piacere!” dico senza mezzi termini; magari credeva che ero lì per scusarmi e dichiarami pazza per l’incredibile sciocchezza che avevo commesso divorziando da lui.

Avrebbe dovuto pensarci prima il grande Harry James Potter, prima di dire che il lavoro era più importante di me… me, Hermione Jane Granger sua moglie nonché sua migliore amica.

 

Gli sventolo una busta sotto al naso.

“ Cos’è?” mi dice afferrandola.

“ Leggi!” mi limito a dire.

Sta leggendo e adesso gli vedo strabuzzare gli occhi dalla sorpresa.

“ Ti vuoi licenziare?”

Annuisco sicura.

“ Perché?” mi chiede grattandosi la testa con espressione poco convinta.

“ Ho voglia di cambiare!” dico evasivamente, e salutatolo con un cenno della mano esco dal suo ufficio lasciandolo nei suoi pensieri perplessi e confusi.

 

Sono davvero soddisfatta di me, ho fatto quello che ritenevo più giusto.

Mi darei un cinque… se solo potessi!

Ora sorge un nuovo problema. I soldi che mi passa Harry per gli alimenti non basteranno mai per coprire le altre spese e poi non sono una che ama stare con le mani in mano… urge trovarsi un lavoro.

Compro un giornale e sedutami su una panchina del parco sorseggiando un caffè, mi accingo a trovare un lavoro.

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Quella non è una semplice bambina ***


aloa

Ore 07:00:00. Visto che la mucca di Ronald giace a terra senza meccanismi funzionanti, ho messo la sveglia del cellulare.

Passo 5 minuti al mio sano stiracchiamento e, invasa da una forza nuova mi alzo pronta per dare il meglio di me al mio nuovo lavoro.

 

La mia meta è la cucina, ma rimango scossa quando vedo il mio viso riflesso nello specchio.

Ho delle occhiaie tremende e gli occhi terribilmente gonfi e arrossati. Faccio paura.

Afferro la mia bacchetta e mi preparo un impacco di Asfodelo; rimedio casereccio della signora Wesley.

 

Prendo un bicchiere e mi verso del succo d’arancia e tosto due fette di pane che poi imburrerò.

Faccio colazione e poi vado a fare la doccia con il mio buonissimo bagnoschiuma al cioccolato bianco.

Ieri ne ho acquistate varie fragranze, credo che ne userò una al giorno.

 

La mia pelle profuma di cioccolato bianco e lascio una scia profumata per tutto il perimetro dell'’appartamento.

Indosso un jeans chiaro, un top bianco e un maglioncino lilla a rete. Mi passo l’impacco sugli occhi, che in un colpo sembrano tornare normali, e presa la borsa mi dirigo al lavoro con la mia macchinina.

 

Giungo a destinazione.

Vedo Emma aprire la porta e venirmi incontro “ Ciao Hermione, spero non abbia preso il caffè!” non ho neanche tempo di dirle ciao, che mi presenta un bicchierone stracolmo di caffè con una spruzzatina di panna.

“ Ciao, ehm.. grazie!”  prendo il caffè che mi porge e le sorrido.

“ Oggi è una strana giornata, è sabato”

Ascolto con interesse, mentre sorseggio quel buonissimo caffè sporcandomi le labbra di panna, mi passo la punta della lingua sopra, ma non riesco a capire cosa ci sia di tanto strano nel sabato.

 

La mattinata trascorre tranquilla. Aiuto molti ragazzi a cercare il libro giusto per la propria ragazza, e un po’ mi viene in mente il mio periodo ad Hogwarts.

Sempre tra i libri; adesso che ci penso sarò mica risultata noiosa ad Harry e Ron?

Smetto di pensarci, è entrato un altro cliente.

“ Ciao Hermione!” è una vocina dolcissima a parlare, la guardo bene e riconosco Dana, quella deliziosa bambina che ho incontrato al supermercato.

“ Ciao Dana!” rispondo sorridendole “ Sei sola?” chiedo; anche se mi rendo conto che la domanda è molto idiota… quella bimba non può uscire sola, ha solo cinque anni.

“ Sono con la signora Piddy, sono scappata di nuovo” assume un’espressione pensierosa “ ogni volta che scappo ti incontro…” dice; per come si pone fa quasi paura.

Non ho mai avuto a che fare con i bambini; e con Harry non abbiamo mai parlato di diventare genitori.

“ Sai… quando ce ne siamo andate perché era arrivato il mio papà con una settimana d’anticipo?”

Conosceva tutti quei paroloni?

Annuisco, mi sento insignificante “ E’ rimasto solo una sera e poi è partito di nuovo!”

Poverina. A sentire le sue parole mi si stringe il cuore.

 

“ Ciao Dana!” dall’altra stanza appare Emma e saluta la bambina , che subito le corre incontro.

“ Conosci Dana?” le chiedo.

Lei annuisce “ Praticamente è un’assidua frequentatrice di questa piccola libreria!”

Le fa l’occhiolino; credo di essermi immaginata quella bambina… perché quella bambina non può avere solo cinque miseri anni, lei sembra una donna della mia età.

“ Ti senti male?”

Chissà cosa glielo fa credere. Mi siedo sulla sedia e cerco di respirare a fondo.

“ Vuoi leggere qualche libro?” chiede Emma.

Dana si guarda intorno come se esaminasse le copertine di ogni libro “ Oggi non posso, magari vengo domani!” dice e salutando con la manina paffuta esce fuori dalla libreria, dove ad aspettarla c’è la signora Piddy con sguardo severo.

 

 

“ Quella non è una semplice bambina!” dico ad Emma.

Emma mi guarda con aria stupita.

“ Hai indovinato… è un alieno sotto mentite spoglie!”

Sbuffo.

“ Sembra più grande della sua età!” spiego.

Lei sospira “ Credo sia dovuto dalla difficile situazione familiare nella quale è cresciuta!”

Dopo una lunga chiacchierata, vengo a sapere quel poco che sa Emma su quella ambigua bambina.

Sua madre è morta pochi minuti dopo averla messa al mondo e suo padre è sempre fuori casa. Il cuore mi si stringe sempre di più.

Su di me aleggia un alone di tristezza.

 

Torno a casa e mi preparo qualcosa per cena.

Mi sento di nuovo triste.

Ho bisogno di parlare con qualcuno; digito il numero di Ron… lascio squillare, ma quando sento la sua voce all’altro capo del telefono riattacco.

Mi sento un’idiota e forse lo sono.

 

Mangio un mucchio di biscotti al cioccolato davanti ad un film d’avventura e poi esausta crollo sul mio letto troppo grande e troppo freddo per me.

 

 

 

 

 

 

Eccomi con il nuovo capitolo, spero sempre di non annoiarvi.

 

illyria93: ti ringrazio molto, le tue parole mi sono state d’aiuto, come quelle di tutte le ragazze che mi hanno recensito. Grazie.

 

 Julia91. ti ringrazio per la recensione, ma se ti svelassi tutto adesso credo non avrebbe senso continuare a postare, credi? J

 

LaDamaLuthien: sono felice che ti stia piacendo, credevo fosse un fisco totale…L

Beh.. come prevedevi, ecco che è ricomparsa la bambina.

 

LaDamaLuthien. La povera hermione non ha divorziato solo x quei motivi, ma soprattutto perché si è resa conto che sposare il proprio migliore amico, non è la cosa giusta da fare.

Draco, entrerà in scena tra poco… tranquilla!

 

Ely 91:perdono, ma credo si incontreranno nel prossimo ancora.

Perdono.. spero di non ricevere nessuna maledizione. J

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Ti ricordi di me? ***


jk

 

Ecco un nuovo capitolo. Buona lettura.

 

 

 

 

Sono le 09:18:37 di lunedì mattina.

Mi trovo già sul posto di lavoro, e mentre Emma risolve un piccolo problemino con la cassa,che per strane ragioni non vuole chiudersi, io cambio l’acqua ad un bellissimo mazzo di orchidee che il ragazzo di Emma le ha regalato stamattina.

 

Domenica sera sono uscita con lei ed una sua amica. Abbiamo trascorso la serata in un locale stranissimo dove ho fatto il pieno di cocktail dai strani colori e dai nomi davvero curiosi.

Naturalmente sono tornata a casa barcollando e dicendo un mucchio di stronzate. Emma era nelle mie stesse condizioni, se non addirittura peggio, mentre Meg è rimasta sobria per evitare di finire la serata in una cella buia e fredda a ridere per nulla.

 

E’ arrivato Liam. Liam è un ragazzo alto, con i capelli lunghetti di un bel castano e gli occhi del medesimo colore. E’ un ragazzo molto simpatico e dalla battuta sempre pronta. Ogni inizio settimana porta alla libreria dei libri nuovi e un catalogo, in modo che Emma possa scegliere i libri che poi Liam le porterà la settimana successiva.

Oggi l’incarico mi è stato ceduto.

Sono seduta e leggo con attenzione i vari titoli e le varie trame.

Mentre scorro noto qualcosa di insolito per una strega come me, che vive al confine tra mondo magico e mondo babbano.

Calì Patil ha scritto un libro sulla magia indiana. E’ in commercio anche nel mondo babbano e la cosa mi lascia un po’ perplessa; come mai Harry permette questo genere di cose?

 

Continuo imperterrita a mettere crocette sui libri che reputo possano essere i più importanti.

Alzando gli occhi scorgo Liam che mi sorride.

Spero vivamente che non voglia invitarmi a bere qualcosa con lui.

“ Senti Herm… è vero che ci conosciamo da poco…”

Pochissimo, avrei voglia di urlargli, precisamente da ieri sera quando ti ho visto per venti minuti in quel locale e per quel che ricordo non credo di averti dato l’impressione di essere una ragazza molto intelligente.

Ora che ci penso; non mi starà chiedendo d’uscire proprio perché crede che io sia idiota?

Oh mio Dio!!!

Liam continua il suo monologo, sul fatto che anche se le persone si conoscono da poco non significa niente perché tra loro potrebbe esserci un’alchimia particolare; ma io non voglio che tra me e lui ci sia alchimia; non c’era tra me Harry… Harry, non so se mi spiego! Perché dovrei essere la sua anima gemella?

Dov’è Emma? Perché quando ho bisogno di lei, non c’è mai?

 

La sto cercando e il mio sguardo si posa sulla strada.

Non c’ho mai fatto caso, ma la strada dov’è sita questa libreria è in perfetto stile francese; forse se mi concentro riesco a sentire la tipica musica francese…. Sto impazzendo, ecco l’unica soluzione dei miei assurdi vaneggiamenti.

Nella mia pazzia noto Dana che passeggia con un uomo, o meglio, un ragazzo.

Lei mi vede e mi saluta, poi noto che sta trascinando quell’uomo dentro la libreria.

 

La mia salvatrice. “ Scusami Liam, ma devo occuparmi di una cliente speciale!” dico, e vado incontro a Dana che mi salta letteralmente al collo ricoprendomi di baci.

La losca figura accanto a lei, sorride.

“ Hermione… lui è il mio papà. Papà lei è la mia amica Hermione!”

L’uomo mi porge la mano “ Buongiorno, ha detto di chiamarsi Hermione?”

Trova buffo il mio nome? Già mi sta antipatico.

Lui è alto, ma non alto quanto Ron. Ha i capelli biondi, ma mi risulta difficile definirne il taglio.

Ha un accenno di barbetta sul mento e gli occhi di un meraviglioso grigio-blu, proprio come quelli di sua figlia.

Indossa un paio di Jeans scuri ed una maglietta a manica lunga nera con uno strano simbolo grigio sul petto.

“ Già proprio così!” lo vedo ridacchiare “ Trova buffo il mio nome?”

Lui scuote la testa “ No, trovo buffo trovarti qui, Granger!”

Come può quell’uomo conoscere il mio cognome?

L’espressione che mi si è dipinta sul volto credo stia aumentandogli l’ilarità.

Adesso lo uccido.

“ Sono Draco Malfoy, ti ricordi di me?”

Ho cambiato idea, non voglio più ucciderlo, adesso voglio sotterrarmi e vivere dentro una tana sotterranea come fanno le talpe e non uscirne mai più.

Potrei anche tappezzare la mia nuova tana con delle farfalle morte come fanno le suricate…

“ Draco Malfoy? Certo che mi ricordo! Come potrei dimenticare colui su cui provai il mio destro micidiale?”

“ Già… non sono uno che si dimentica facilmente!” disse con fare fiero.

“ Ti avevo semplicemente rimosso, dopo la scuola ho preferito rimuovere ogni ricordo che avevo su di te!” dico acida. Lui non sembra acido nei miei confronti, ma credo sia perché c’è sua figlia.

 

Sono un’idiota. Dana è sua figlia. Dana… quell’angioletto è figlia di Draco Malfoy?

Devo semplicemente darmi un pizzicotto e svegliarmi nel mio letto.

Mi do un pizzicotto, ma con il solo risultato di farmi male.

“ Granger, hai iniziato a praticare autolesionismo?” vorrei che il suo tono di voce da uomo mi irritasse come faceva quando era un adolescente che vagava per i corridoi insieme a Tiger e Goyle, ma la sua voce non riesce a far nascere in me nessun sentimento negativo.

Gli regalo una smorfia.

Dana lo sta tirando per i pantaloni e lui è costretto a prenderla in braccio e ad ascoltare ciò che sua figlia ha da dire.

“ Come fai a conoscere Hermione?” gli chiede con espressione corrucciata.

Draco le sorride “Con la signorina Granger…” Dana lo guarda con fare interrogativo e capisce che sua figlia non mi conosce come la Signorina Granger 

“ Ehm… Hermione, andavamo nella stessa scuola!”

Dana gli schiocca un bacio sulla guancia “ Che bello, allora se avrò voglia di vedere Hermione potrà venire da noi senza alcun problema, vero papà?”

Il mio cuore inizia a martellare, io non voglio metterci piede a casa di Malfoy, se Dana vuole trascorrere un pomeriggio con me, ci possiamo vedere al parco, al cinema, al supermercato, a casa mia…

Confido nel fatto che Draco dica che sono una Sporca Mezzosangue e che non vuole che infetti la sua vita Purosangue.

“ Come vuoi… se Hermione per te è importante puoi invitarla quando vuoi!”

 

Oh mio Dio! Lui ha lo stesso nome di Draco Malfoy, ma non è il Draco Malfoy!

Draco malfoy era un ragazzino che apriva bocca solo per prendere in giro coloro che non rientravano nella sua stupida cerchia di amici imbecilli; il Draco Malfoy che ho davanti è prima di tutto un padre, ma non un padre normale…lui è un padre vedovo e credo sia doppiamente difficile svolgere il suo ruolo di genitore.

Sembra affettuoso con sua figlia e da quel che ho potuto capire lei lo ama e quindi se Dana non lo disprezza anche se a casa non c’è mai, vuol dire che come padre è perfetto o comunque qualcosa che gli si avvicina.

“ Bene Granger, mia figlia desiderava un libro…”

Casco dalle nuvole “ Si certo!” afferro la manina di Dana e lei inizia a spiegarmi il genere di libro che le piacerebbe leggere.

Torniamo poco dopo e Dana ha tra le mani il libro, lo fa vedere a Draco che inizia a leggersi la trama.

“ Ok” mi porge il libro.

Batto il prezzo alla cassa “ 22 sterline” dico e lui mi porge i soldi ed in cambio gli do il pacchetto con il libro.

“ Alla prossima Granger, è sempre un piacere rincontrare i vecchi compagni!”

Dana mi dà un bacio, e noto che lui ha un’espressione strafottente.

Dà la mano a sua figlia e insieme se ne vanno.

 

Sono basita, perplessa, scioccata, sconvolta…

Mi siedo, credo di aver visto troppo per oggi.

Ho visto Draco Malfoy, ho scoperto che è padre di una meravigliosa bambina, e spero vivamente che la donna che l’ha concepita non sia stata Pansy Parkinson.

Emma nota il mio stato e mi dà venti minuti di pausa che passo a pensare a quello strano incontro, e un altro dubbio mi assale; perché Malfoy fa shopping nella Londra babbana e possiede le sterline?

 

Dopo una faticosa e scioccante giornata lavorativa torno a casa, pronta per rilassarmi nella mia vasca da bagno e inondare la casa del profumo che lascia uno il mio  bagnoschiuma alle fragole.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LaDamaLuthien: beh.. spero di non averti delusoJ spero che il draco da me descritto non faccia cosi schifo.

 

illyria93: ti ringrazio… e beh continua a leggere che i tuoi commenti mi hanno aiutato tantissimo.

 

Bellatrix Malfoy. Ecco a te la continuazione. Spero di non deludere le tue aspettative.

 

julia91: grazie.. in questi giorni sono proprio ispirata.:)

 

floppyna: i sospetti di tutte voi erano fondatissimi… la descrizione di Dana aiutava moltoJ

 

Ely 91: grazie x avermi risparmiata dalle maledizioni.. te ne sono grata. J

 

Grazie a tutti per le recensioni. Beh non so cos’altro dire, ho cercato di descrivere Draco nel miglior modo possibile, soprattutto perché lo adoro. E’ la mia prima ff in cui descrivo al vita dopo Hogwarts.. quindi vi prego di essere clementi.

kisses

 

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Capitolo 7
*** Una giornata con Dana ***


dana

 

 

 

 

 

Sono già trascorse due settimane. Sono le 11:20:35 e sono davanti al parco dove spetto pazientemente Dana. Oggi è Domenica e insieme a quella deliziosa bambina abbiamo deciso di trascorrere la giornata insieme io e lei da sole, facendo ogni cosa che ci passa per la testa.

La vedo arrivare con la Signora Piddy, lei mi abbraccia più forte che può e mi dà tanti bacini dolcissimi sulle guance.

“ Buongiorno!” dico alla signora.

“ Buongiorno a te Hermione! Ti lascio la signorina, a che ora dovrei venirla a prendere?” chiede.

Ci penso su “ Non si preoccupi, la riporterò a casa io!” le dico.

Lei ci saluta e finalmente io e la piccola peste siamo pronte per la nostra meravigliosa giornata.

 

Abbiamo fatto una lunga passeggiata al parco e abbiamo pure giocato a palla.

Poi abbiamo mangiato una coppa piena di gelato in un delizioso chioschetto vicino al parco e poi siamo andate a pattinare al palazzo di ghiaccio.

Sono caduta e naturalmente siamo scoppiate a ridere entrambe.

Ho fatto uno scivolone pazzesco e un ragazzo gentilissimo mi ha aiutata a rialzarmi.

Anche se dolorante; abbiamo optato per un pranzo veloce fuori e così abbiamo comprato dei panini alcune bevande e molte patatine e siamo andate al parco dove abbiamo improvvisato un simpaticissimo pic-nic.

 

Adesso siamo distese sul prato e credo che alla fine della giornata avremo le gote e il naso piuttosto arrossati.

“ Ieri ho detto al mio papà che oggi avremmo passato la giornata insieme!”

No ti prego, non parlarmi di Draco.

“ Davvero?” mi sento dire; ovvio che gliel’ha detto, una figlia deve dire tutto ai propri genitori.

Lei mi guarda e mi sorride “ Si, è partito quattro giorni fa e adesso si trova a Cardiff, è stato contento di sapere che uscivo con te!”

Malfoy felice? Ahahahah!!! Mi risulta un po’ difficile credere che l’adorato Malfoy possa essere felice di sua figlia se questa esce con una sporca Mezzosangue.

Le sorrido; non credo che dalla mia bocca possa uscire qualche complimento, però vorrei chiederle che rapporto c’è tra lei e suo padre, Draco con lei diventa quasi un altro…

Se ci penso bene, io non so se è cambiato dai tempi di Hogwarts, io non so niente di lui…

“ Hai un bel rapporto con il tuo papà?” Cosa le sto chiedendo, adesso? Oh mio Dio!!!

Dana si apre in un grande sorriso “ Bellissimo!!! Non stiamo molto insieme perché lui è quasi sempre in giro per il mondo, però il mio papà è affettuoso, mi fido ciecamente di lui e quando sarò grande voglio un fidanzato identico a lui perché lui è mio amico!!!”

Le sue parole mi entrano dentro come dardi infuocati.

Che parole belle ha detto al suo papà, non credevo possibile che qualcuno potesse ritenerlo dolce.

Se ripenso a quella giornata in libreria… Draco è stato veramente dolce e poi quando i suoi occhi si posavano sulla sua piccola praticamente brillavano di luce propria.

 

Il pomeriggio lo trascorriamo alla “ Casa di Hansel e Gretel” è una pasticceria grandissima e io e Dana abbiamo comprato di tutto e di più pronte per farci venire un mal di pancia colossale.

“ Per cena va bene se compriamo la pizza?” le chiedo, mentre dà piccole leccatine al suo gigantesco lecca-lecca alla fragola.

“ Si!!! La tua idea è bellissima!” mi dice con entusiasmo.

La prendo per mano e insieme attraversiamo la strada, poi arrivati alla mia Mini-Cooper e ci mettiamo in moto per raggiungere la pizzeria.

Credo che il gestore sia un italiano, almeno una volta Harry mi ha detto questo.

 

Dana accende la radio ed inizia a canticchiare; starei ora a guardarla, i suoi occhi sono terribilmente gioiosi e la sua faccina sempre sorridente. Riempie il cuore di gioia.

Meglio guardare la strada davanti a me, se mi voglio evitare un incidente e una maledizione da parte di Draco.

Arriviamo in pizzeria e siccome siamo due ingorde da fare schifo, ordiniamo due pizze familiari con ogni sorta di condimento di sopra.

 

Siamo arrivate a casa, e con mio immenso dispiacere mi rendo conto che l’ascensore non è ancora in funzione.

Saliamo pazientemente le scale e quando entriamo in casa, Dana inizia a farsi il giro di tutte le camere cacciando urletti per ogni cosa che vede e che le piace particolarmente.

Io nel frattempo apparecchio e metto la pizza nei piatti; prendo le bevande e le metto sul tavolo, sembra tutto estremamente perfetto…

Un rumore mi desta dai miei pensieri di perfezione.

Din Don.

Mi guardo intorno come per assicurarmi che Dana sia in casa e non mi sia scappata come è solita fare con la signora Piddy.

Tiro un respiro di sollievo, vedo la sua testolina bionda nel bagno; si starà sicuramente lavando le mani.

 

Il campanello non suona più; che abbia avuto un’allucinazione?

Non guardo neanche lo spioncino che apro la porta, sarà sicuramente quella pazza sclerotica della mia vicina di casa.

“ Ciao Granger!”

Scuoto la testa e alzo lo sguardo; cavolo è Draco Malfoy!

Deglutisco “Ciao Malfoy, ma tu non eri a Cardiff?” chiedo.

Lui sorride “ Si, sono tornato solo poche ore fa, e quando ho scoperto che mia figlia era ancora con te, ho deciso di venirvi a trovare, disturbo Granger?”

“ Certo che no!” rispondo e gli faccio cenno di accomodarsi “ Hai già cenato?”

Ti prego fa che dica di si!

“ Qualcosa sull’aereo, ma non ti nascondo di avere un certo languore!”

Perfetto, se continua così, a non assecondare i miei pensieri lo avveleno con il topicida.

“ Allora accomodati!” dico e gli indico la sedia; poi apparecchio anche per lui.

“ Dov’è la mia principessa?” mi chiede, gli indico la porta della mia camera; lo vedo avviarsi, poco dopo sento degli strilletti di gioia da parte di Dana.

 

Non so perché, ma mi sento un’intrusa; e non dovrei visto che sono l’oro due gli intrusi. Questa è casa mia.

Ecco, stanno ritornando e i loro sghignazzi mi stanno entrando in testa.

“ Che bello!!! Ed io che credevo di rivederti la settimana prossima!!!”

Sono gelosa. Ecco tutto.

Invidio il loro rapporto.

“ Ti sei divertita oggi?” sento chiederle; vuole pure sapere che cosa abbiamo fatto insieme. Teme per caso che gli abbia fatto il lavaggio del cervello?

E che abbia fatto di tutto per allontanarla da lui?

“ tantissimo!!! Hermione è fantastica!!!” dice Dana con la sua vocina incantevole.

Draco sta giocherellando con i capelli della sua piccola e le sorride “ Granger, quando vuoi venire sappi che sei la benvenuta a casa nostra!!!”

“ Grazie!” non riesco a credere a ciò che sta uscendo da quella bocca, e credo che darebbe la vita per sua figlia e solo ora mi rendo conto quanto possa cambiare una persona solo per l’amore che nutre per un’altra.

 

Ci sediamo a tavola e iniziamo a ingozzarci di pizza, sempre con una certa classe, ma se non ci fosse quella assomiglieremmo vagamente a dei porci che non toccano cibo da mesi.

Finita la cena, Dana crolla sul divano, mentre prima si era esibita in una specie di karaoke che fatto sbellicare dalle risate sia me che Draco.

Adesso sono rimasta sola con lui, che ancora lo sguardo incollato sul suo angioletto dormiente.

Dio quanto è cambiato.

“ Vuoi un caffè?” gli chiedo.

Lui distoglie lo sguardo e adesso mi sta guardando ed io non riesco a non perdermi in quei occhi dal colore così ambiguo.

“ No, se è possibile preferirei una birra!”

Sorrido “ Ok!” mi alzo e vado a prendergli una lattina di birra.

Quando torno lo vedo che sgranocchia delle noccioline con lo sguardo letteralmente perso nel vuoto.

“ Qualcosa non va?” chiedo porgendogli la lattina.

“ No, tutto Ok!!! Deve essere terribilmente stanca!” dice.

La guardo “ Effettivamente si, oggi non siamo state un attimo ferme!” spiego mentre anch’io prendo a mangiucchiare le noccioline.

“ Aveva bisogno di trascorrere una giornata con una donna che non fosse la sua governante!” sento che ha il bisogno di parlare e così lo lascio fare.

“ Io avevo il bisogno di ricordare come si fa ad essere spensierati, ci siamo aiutate a vicenda!”

“ Ma tu non eri sposata con il nostro caro ministro della magia Potty?”

Oh Dio! Il suo orribile sarcasmo adolescenziale non lo ha ancora abbandonato.

“ Si, ma abbiamo divorziato circa due settimane fa!”

“ Perché?”

Sospiro con amarezza, non mi va di giocare al gioco delle confidenze con lui, ma il suo sguardo curioso e insistente non mi lascia via d’uscita.

“ Non è la cosa più giusta da fare sposarsi con il proprio migliore amico, sai? E’ stato bellissimo al principio, ma poi è diventato noioso, poi diciamo che era anche cambiato caratterialmente e mi sono ritrovata ad un punto in cui non ero più tanto sicura di che avevo sposato… non voleva avere figli, e queste parole da lui non me le sarei mai aspettate vista la sua infanzia, ma più provavo a parlargli più mi diceva che non ero più la sua migliore amica, ma bensì sua moglie e così mi sono sentita usata!”

Lui mi ascolta assorto, come se gli stessi raccontando una fiaba prima di andare a dormire.

“ Capisco, complimenti al grande Potty!”

“ E tu?” mi viene spontaneo chiedergli.

Lui ingurgita altre noccioline e sorseggia la birra “ Io sono vedovo da cinque anni, diciamo che la mia vita matrimoniale è durata tre mesi e di quei tre mesi non ricordo che fossi felice. Lei era la donna che i miei genitori avevano deciso diventasse mia moglie, praticamente di lei conoscevo solo il nome, poi rimase incinta di Dana e morì pochi istanti dopo averla messa al mondo. Venni a sapere che non era morta per cause naturali, ma per colpa del Signore Oscuro, le ragioni mi sono ancora sconosciute, ma da quel giorno non ho più parlato ai miei genitori e a tutto ciò che aveva a che fare con loro.”

Sono sconvolta; quella povera bambina non ha più la mamma per colpa di quel bastardo. Ma ci prova gusto ad uccidere le famiglie?

Un sorriso amaro gli si dipinge sulle labbra.

“ Adesso credo sia meglio andare!” dice “ grazie per la cena e di essere resistita ad un’intera giornata in compagnia di quel diavoletto!”

“ E’ un piacere, e poi comunque non ti somiglia molto se lasciamo stare che ha i capelli biondi e gli occhi grigio-blu!”

Draco ride; ma trova divertente ogni cosa che dico? Uffa!!!

“ Non immagini quanto quella bimba è uguale a me!”

La prende in braccio e lei continua a dormire imperterrita, anzi poggia la testolina bionda sul petto di Draco.

Le poso un bacio sulla guancia e gli apro la porta “ Ciao Granger, credo che ci vedremo spesso!” mi dice con quel suo sorrisino enigmatico.

“ Ciao Malfoy!”

Non aggiungo nulla al mio saluto; ma anch’io sento che ci incontreremo spesso e questo mi spaventa un po’.

 

Ora la mia casa è silenziosa ed inizio a sparecchiare.

Sono stanchissima e appena mi distendo sul letto, crollo.

 

 

 

 

 

 

 

Ecco il nuovo capitolo di questa strana fanfiction che spero vi piaccia sempre!!!

Draco potrebbe sembrare un po’ troppo dolce, ma credo che anche i Malfoy provino dei sentimenti quando diventano genitori. Io credo che Lucius un minimo di felicità l’ha provata quando ha saputo che la sua dolce narcissa era in stato interessante, no?

Beh buona lettura e se vi capita lasciate un commentino!!!

Grazie.

 

 

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Capitolo 8
*** Voglia di caffè in un semplice bar ***


bar

Ore 07:00:00. Suona la sveglia e caccio la testa sotto il cuscino.

Purtroppo mi devo alzare, ma per stamattina salterò la colazione.

Ieri ho mangiato troppo.

Ieri è stata una giornata strana.

Ieri ho cenato con Malfoy e la sua piccola.

 

Se non avessi vissuto la giornata di ieri in prima persona, direi che era tutto un sogno.

Malfoy mi ha parlato, niente più insulti se non qualche stupida battutina.

L’unica cosa che ricorda ciò che era ai tempi della scuola è il suo chiamare per cognome, sempre è solo per cognome come se i nomi fossero qualcosa di così privato da non poter essere pronunciati.

 

Mi alzo e oggi decido di fare la doccia usando il bagnoschiuma allo zucchero filato.

Indosso un jeans e una magliettina a maniche corte a righe bianche e nere, metto una collanina di caucciù con una piccola stellina in argento.

Mi trucco leggermente e messe le scarpe e presa la borsa, sono pronta per una nuova giornata.

 

Eccomi arrivata.

“ Ciao Hermione, ecco il tuo caffè!”

Emma è davvero una ragazza gentilissima, ogni mattina mi fa trovare il caffè con una paradisiaca spruzzatina di panna che ti tira sempre su il morale.

“ Divertita ieri con Dana?”

Assaporo il caffè “ Abbastanza, è sempre bello stare in sua compagnia!”

Evito di raccontarle che ho trascorso la serata in compagnia del padre; potrebbe vederci qualcosa di malizioso e a me non va.

 

Mi metto subito al lavoro e mentre metto al loro posto alcuni libri, lo sguardo mi si posa su una rivista e naturalmente sulla copertina appare il bel faccino di Harry. Aperta la rivista noto con fastidio che quella pazza di Rita Skeeter non ha ancora tirato le cuoia e che ha dedicato venti pagine al divorzio dalla sua migliore amica del caro Ministro della Magia.

La rabbia mi pervade e sento che sto per esplodere.

“ Vi ricordate il bambino-che-è-sopravvissuto-a-voi-sapete-chi-e-che-poi-ha-sconfitto?

Ebbene il piccolo Harry Potter, ormai uomo è di nuovo single e  alla ricerca dell'’anima gemella.

Da poco divulgata la notizia del suo fresco divorzio dalla signorina Hermione Granger(26 anni), che lo ha lasciato per motivi a noi sconosciuti e con una grande percentuale anche immotivati. Il loro amore era nato parecchi anni fa durante il famosissimo Torneo Tremaghi e poi cresciuto sempre di più fino a che questo amore passionale li ha portati a sposarsi giovanissimi, e noi non possiamo far altro che supporre che la voglia di libertà ha avuto la meglio in un così complicato rapporto.

Sicuramente la signorina Hermione Granger non ha fatto l’affare della sua vita divorziano dall’affascinante Harry Potter, non possiamo far altro che compatirla e speriamo che non tenti la via più facile in questi casi.

Il suicidio non serve a niente.

Il Ministro della Magia ha rilasciato delle parole molto significative, in quanto dice che la signorina Hermione Granger resta comunque una sua grande amica e mai nessuno potrà…”

Ok. Chiudo il giornale, non ho proprio voglia di leggere il seguito di queste stronzate.

Perché dovrei volermi suicidare?

Ho divorziato dal grande Harry Potter….

Oh Dio… ma cosa interessa alla gente se la signorina Hermione Granger ha divorziato?

Uffa!!!

 

Mi accascio sulla poltroncina, e continuo a guardare la copertina di quella schifosissima rivista mi rendo conto che io mi trovo nella Londra babbana, in un negozio babbano, con gente babbana, ma con una rivista prettamente magica; com’è possibile?

Io la rivista l’ho trovata sul bancone… possibile che sia di Emma?

Scuoto la testa, mi sembra di stare vivendo un sogno da quando dalla mia vita è uscito Harry.

Prima la bambina al supermercato che si scopre essere la figlia di Draco Malfoy.

Poi Calì Patil che scrive libri sulla magia indiana.

E adesso una rivista magica in un negozio babbano.

 

Sono assorta nei miei pensieri, quando Emma mi si avvicina con delle buste.

“ Ehi Hermione, potresti farmi un favore?”

“ Si certo!” dico cordialmente, anche se non vorrei limitarmi a quelle due semplici parole, ma chiederle mille cose; per esempio se aveva frequentato Hogwarts e a quale casa apparteneva.

“ potresti imbucare queste lettere? Io oggi aspetto un cliente abbastanza importante e non posso proprio allontanarmi dal negozio… sarebbe di disturbo per te…”

La blocco immediatamente, devo uscire, devo svagarmi, non posso rimanere lì a servire clienti mentre ho la testa su un altro pianeta. No, non posso.

“ Con piacere!” mi affretto a dire, mentre lei mi regala un meraviglioso sorriso di gratitudine.

Prendo le lettere e la borsa e vado lungo il viale dove sicuro incontrerò una buca delle lettere e magari un bar.

 

Sono seduta in un delizioso bar all’aperto circondato da rose blu.

C’è un meraviglioso senso di tranquillità che mi sta facendo viaggiare con la fantasia e mi sento improvvisamente svuotata da tutti i miei dubbi e le mie perplessità.

“ Ciao Granger!”

Io questa voce la conosco “ ti stai per addormentare? Non è un po’ scomodo?”

Apro gli occhi “ Ciao Malfoy!”

Ma perché me lo ritrovo ovunque mi giro?

Sono stata maledetta da qualcuno?

Lo vedo prendere una sedia e accomodarsi al mio tavolo.

Basta! La prima cosa da fare appena arrivo a casa sarà stilare una lista e la prima cosa che m’impegnerò a svolgere sarà trovare un piano per uccidere Draco Malfoy.

“ il signore gradisce qualcosa?” gli chiede il cameriere.

Lui ci pensa un po’ su “ Un caffè e un croissant al cioccolato!” dice.

E’ anche un golosone.

Il cameriere si allontana e rimaniamo nuovamente soli; ha detto solo croissant, ma credo di detestare anche il suo accento francese… ha un accento francese praticamente perfetto.

“ Tu cos’hai preso?” mi chiede, avrà capito che voglio rimanere sola?

“ Un caffè e un croissant alla crema gialla!” dico, sperando che chiuda la conversazione  e si legga un qualsiasi giornale, mi rendo conto di aver pronunciato croissant con un orribile accento francese che assomigliava più al tedesco e sento un’irresistibile voglia di vomitare.

“ Oggi niente lavoro?”

Ma quante domande fa? Se le prepara la notte?

“ Ho dovuto sbrigare una commissione per Emma e ne ho approfittato per prendere un caffè! E tu?”

Merda!!! Sto alimentando la conversazione che doveva morire prima di nascere.

“ Ho due giorni di vacanza… sto approfittando della mattinata per stare un po’ tranquillo perché a pranzo devo recarmi a casa dei miei suoceri per uno spettacolare pranzo con tutta la famiglia!”

“ Ci saranno anche i tuoi?”

Ma sono scema? Si!!!

Sulle sue labbra si dipinge un sorriso malinconico “ Purtroppo si!”

“ Dov’è Dana? Come mai non è con te?”

Scema, cretina, idiota.

“ I nonni materni hanno voluto che lei andasse da loro un po’ prima!”

“ Capisco!” dico e mi mordo il labbro inferiore.

E se aprissi una posta del cuore?

 

 

Arriva il cameriere con le nostre ordinazioni. Sono esaltata come una bambina e non so spiegarmi il perché.

“ Ho letto le venti pagine sul tuo divorzio”

Sto per sentirmi male “ spero vivamente che il 99% delle cose scritte dalla Skeeter siano false. Non oserei mai mettere l’aggettivo affascinante davanti ad Harry Potter…”

Vorrei scoppiare a ridere, ma non mi sembra giusto nei confronti di Harry.

Si, ce l’ho ancora con lui, non so bene il perché, ma una parte di me, non riesce a non ridere o gioire quando si fanno le battutine su di lui.

“ Credevo che Rita Skeeter fosse morta, o comunque che fosse finita ad Azkaban…”

Bevo un sorso del mio caffè, mentre lui addenta il suo croissant.

“ Si è occupata anche della tragedia che ha colpito la madre di Dana dicendo che si era suicidata perché la bambina era uguale a me.” Dice con noncuranza.

Scoppio a ridere, mi dispiace per lui, ma non ce la faccio proprio a trattenermi.

“ Quando l’ho letto anch’io ho riso parecchio… non credevo fosse dotata di così tanta fantasia, quando leggevo i suoi articoli sul bambino-sopravvissuto-per-una-botta-di-culo, non credevo che sparasse così tante cavolate!”

Bambino-sopravvissuto-per-una-botta-di-culo? Ahahahah!!!

Vorrei trovarmi nel posto più remoto della terra in completa solitudine e cominciare a sghignazzare come una pazza, peccato che debba contenermi perché sono circondata da esseri viventi e terribilmente ficcanaso.

 

Rimaniamo lì a parlare per molto altro tempo e non mi rendo conto che è da un’ora che conversiamo civilmente del più e del meno.

Cavolo, mi sto proprio divertendo, non credevo fosse così piacevole stare in sua compagnia.

Abbiamo letto tutte le venti pagine e siamo arrivati a ridere con le lacrime.

Cavolo! Mi fa pure male la pancia ed ho il respiro corto.

Lui è nelle mie stesse condizioni e mi sembra quasi un’allucinazione vedere Draco Malfoy in preda a convulsioni per via delle troppe risate e senza ghigni malefici sulla bocca degni di suo padre.

“ Granger, devo assolutamente farti leggere l’articolo che ha scritto sulla mia defunta moglie!”

Mi blocco; quelle parole appena pronunciate mi sembrano un invito camuffato.

“ Ok!!!” rispondo, poi l’occhio mi cade sull’orologio. Merda. Emma avrà avvisato le forze armate?

“ E’ tradissimo devo proprio andare!” dico, mentre cerco il borsellino con i soldi.

Draco mi mette una mano sul polso e con un gesto leggero la toglie da dentro la borsa.

“ Posso offrirti la colazione?” mi dice guardandomi dritta negli occhi.

Annuisco come se fossi un’ebete. Lui mi sorride e chiama il cameriere che gli porge il conto. Posa i soldi sul piattino e ci alziamo.

“ Grazie Malfoy!”

“ Grazie  a te Granger per la piacevole mattinata!”

Tra poco mi sciolgo; mi ha detto grazie?

Sono quasi commossa.

Un ultimo sguardo e poi prendiamo strade diverse.

 

Torno da Emma con un sorriso idiota dipinto sul volto.

“ Dove sei stata?” mi chiede Emma.

Mi sento in colpa.

“ Scusa…” dico incerta.

“ Oh, non ti preoccupare! Potresti sistemare questi libri in quel reparto?” mi dice con un gran sorrisone.

“ Certo!”

Poso la borsa e mi metto subito al lavoro, dimenticando tutte le domande che avrei voluto farle.

 

Ho fatto gli straordinari di pomeriggio anche se lei non voleva.

Adesso sono a casa e mi sto cucinando del purè di patate che mangerò davanti al televisore.

Guarderò un film e poi crollerò sul mio letto finalmente felice.

 

 

 

Eccomi con un nuovo capitolo.

Spero che la storia vi incuriosisca e chiedo scusa se alcune cose sono poco chiare, ma se faccio così un motivo ci sarà.

Uno mi piace mantenere un alone di misteroJ anche perché credo sia più intrigante scoprire le cose attraverso i personaggi di una storia, a meno che non sia troppo complesso e si preferisce mettere le note a piè di pagina.

Se mi dovesse riuscire difficile spiegare qualcosa durante la stesura di questa fan fiction lo farò.

Non posso far altro che augurare buona lettura a tutti coloro che daranno a questa fan fiction una letturina.

Buona lettura!!!

 

gothic angel: ti ringrazio tanto. Io Draco non me la immagino una persona cattiva neanche nei libri della Bowling, soprattutto dopo la scena straziante del sectumsempra…

ma anche prima mi è sempre sembrato un ragazzo incompreso e nella mia fa fiction ho voluto che grazie a sua figlia lasciasse trasparire il suo lato umano. Grazie mille.

 

julia91: grazie mille per la recensione. Ho sempre sostenuto che Draco fosse diverso da suo padre, ma Lucius almeno con sua moglie e suo figlio me lo immagino un po’ diverso da solito.

Vorrei leggere qualcosa scritta dalla Bowling sulla vita quotidiana dei malfoy. Sarebbe un’idea carina… almeno credo!

 

Ely 91:  grazie anche  a te e spero vivamente che questo capitolo non ti abbia delusa.

Spero che il draco qui descritto continui a piacerti!!! kiss

 

shaka: la mini cooper non è la mia macchina e neanche la macchina dei mie sogni, anche se è una bellissima macchina. Ho le idee confuse a riguardoJ

Come detto sopra si scopriranno le cose insieme ai personaggi e se dovessi avere difficoltà le spiegherò.

Ti ringrazio per la recensione.

 

Grazie a tutti!!!

Kisses

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Una giornata normale?no grazie! ***


ron1

 

 

 

 

 

Maledetta sveglia che suona sempre alla solita ora.

Oggi sono irascibile e così la mia povera sveglia nuova si trova schiantata al muro con indicibile violenza da parte mia.

E’ già passata una settimana da quando Malfoy mi ha offerto la colazione in quel delizioso bar circondato da rose blu.

Sembro un cadavere, è come se non respirassi perché il mio petto non ne vuole sapere di alzarsi e abbassarsi seguendo il normale ritmo respiratorio.

 

Sento che sto per ritornare nel mondo dei sogni quando un cuscino mi arriva dritto in faccia; un attentato alla mia vita?

“Svegliati dormigliona!!!”

Io questa voce la conosco… è Ronald Bilius Weasley il mio migliore amico, è Ron.

Stropiccio incredula gli occhi, non è da tutti essere svegliati dal più grande giocatore di Quidditch del momento.

Con scatto felino esco fuori dal letto e in men che non si dica mi ritrovo appesa al collo di Ron.

“ Ehi… mi stai staccando la testa dal resto del corpo!!!”

Sorrido come un’ebete, per evitare che la sua testa rotoli per tutta casa, alimentando così la leggenda del cavaliere di Sleepy Hollow, lascio la presa.

“ Ciao Ron!” dico posandogli un bacio scrosciante sulla guancia.

Lui ricambia il bacio.

“ Hai già fatto colazione?” chiedo infilandomi le simpaticissime ciabattone a forma di rana.

Ron scuote la testa “Siamo in ritiro a Londra, ma in hotel il cibo fa davvero pena, mi chiedevo se potevo scroccarti la colazione!” mi dice con il suo meraviglioso sorriso per poi scombinarmi i capelli affettuosamente, gli faccio una linguaccia e mi dirigo in cucina, dove metto a scaldare il bollitore… sto lì a riflettere, non gli ho chiesto nemmeno se preferiva il tè o il latte.

“ Tè!” mi precede lui, come se mi avesse letto nel pensiero…

“ Brutto bastardo… hai usato il legiliemens!!!”

Lo rincorro per tutta casa, finché non finisco sul pavimento con lui di sopra che mi fa il solletico, rido come una matta e mi sento particolarmente isterica.

 

Din Don.

Ecco quel maledetto campanello che rovina la quiete pubblica. Mi alzo e reticente vado ad aprire la porta. Chi potrei trovarmi davanti? Harry? No. Draco e sua figlia? No. Rita Skeeter che vuole che le rilasci qualche intervista? No.

E’ quella rompiscatole della signora Snooke, la mia vicina di casa.

Mi guarda dall’alto in basso; solo dopo due minuti mi rendo conto che sta pensando male.

Io sono in camicia da notte, ossia un mini abitino celestino con bretelle sottili e le ciabatte a rana ai piedi.

Lui ha la maglietta stropicciata e i capelli terribilmente arruffati.

Oh mio Dio!!!

“Buongiorno…” dico perplessa; starà mica pensando che io e Ron… che io e lui… Oh mio Dio!!!

“ Ehm… non è quello che sembra…” mi sto imbrogliando con le parole, chissà quali film si sta facendo in testa.

Ecco che arriva Ron e le porge la mano grande, la signora Snooke lo ignora e continua a squadrarci come se fossimo marziani.

“ Signorina Granger…” ecco le prime parole che sta proferendo, ho quasi paura come se avessi davanti qualcosa di mostruoso.

Sto sudando.

Fiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Evvai, il bollitore mi ha salvata, mi ha salvata dal dover dare spiegazioni a quella pazza.

Tiro un sospiro di sollievo, ma mentre mi accingo  a spegnere il gas il mio polso viene bloccato dalla mano di Ron “ Lascia, faccio io. Tu occupati della tua simpatica vicina.” 

E’ pazzo? Vorrei urlare.

 

Mentre il povero pazzo ci serve il tè e i pasticcini, io e il mostro ci ritroviamo seduta l’una di fronte all’altra con aria di sfida.

Mi sento come il gladiatore, e lei è il leone furioso da affrontare.

Diventerà il mio scendi letto.

“ Hermione… non sono qui per farti una predica, ma questo rapporto che hai con questo  bel giovanotto mi sembra un po’ troppo precoce secondo me.”

Riduco gli occhi  a due fessure; di cosa diavolo parla?

“ Hai appena divorziato per la seconda volta, adesso hai allacciato di nuovo relazioni con il tuo primo marito ed ogni tanto la vostra piccola viene a stare da te… la trovo una  cosa molto bella, ma non credi di doverti prendere una pausa?”

Sono perplessa e Ron lo è più di me.

“ Chi hai sposato oltre Harry?” mi guarda con circospezione.

Mi alzo e vado a prendere i tovagliolini, sono in lieve imbarazzo, ma Ron sembra non accorgersene.

“ Nessuno Ronald… ho sposato solo Harry, saresti stato inviato se fossi convolata a nozze con qualcun altro!” dico con tono tagliente e freddo.

Ron capisce che deve starmi lontano se non vuole vedersi schiantato da qualche parte, e così torna ad occuparsi della mia “simpatica” vicina.

“ Io vado a preparami… devo andare a lavorare!”

Non aspetto neanche le loro risposte di assenso che mi fiondo in bagno lasciandomi cullare dall’acqua calda della mia vasca e dal profumo del mio bagno schiuma al cocco.

 

Sono in macchina con Ron. Abbiamo mandato a quel paese la signora Snooke e adesso l’unica cosa che voglio fare è andare a lavorare e dimenticarmi di tutto e di tutti, ma un brutto presentimento mi dice che non sarà così.

Sto posteggiando e sto anche per prendere a colpi di borsetta Ron; odio la musica a palla mentre guido, mi confonde ulteriormente le idee.

Ci avviamo verso la libreria “ Quindi, lavori qui?”

Guarda il negozio “ Si!” dico evasiva “ Senti io stacco all’ora di pranzo, se vuoi…”

“ Ok, allora pranziamo insieme!” dice, gli do un bacio sulla guancia ed entro dove vengo accolta da Emma e dal solito caffè con la paradisiaca spruzzatina di panna.

 

Siamo seduti l’una di fronte all’altro in un delizioso localino in stile italiano vicino al Tamigi.

Abbiamo ordinato due porzioni di spaghetti al pomodoro, due porzioni di Tiramisù e una bottiglia di vino rosso.

Ho già l’acquolina in bocca.

“ Mi è mancata Londra!” proferisce lui.

“ Già!” dico laconicamente; se non si fosse capito sto pensando agli spaghetti.

Finalmente arrivano e iniziamo a mangiare di buona lena.

Mi sento in paradiso; come può la cucina italiana essere così divina?

Mi ha offerto il pranzo e adesso ci ritroviamo a passeggiare per le vie di Diagon Alley…

Eh già, abbiamo deciso di fare una capatina nella Londra magica.

Mi sembra di rivivere i giorni che passavo qui prima dell'’inizio della scuola in compagnia di Harry, Ron e la sua famiglia.

Quante ore trascorrevo al Ghirigoro?

Mentre mi perdo nei miei pensieri di adolescente studiosa e diligente, la voce di Ron mi arriva come una mazzata sul cranio che mi fa stramazzare al suolo.

“ Non ti voltare, ma un tizio di  nostra conoscenza sta passando di qua e non voglio che tu lo veda!”

Tolgo la sua mano da sopra i miei occhi sbuffando; ed io che pensavo parlasse di Piton. E’ solo Malfoy con Dana.

Lui mi nota “ Ciao Granger!”

“ Ciao Malfoy!” dico, mentre accolgo Dana tra le mia braccia.

Vedo il biondo e il rosso scrutarsi attentamente.

“ Wesley?” chiede Draco con titubanza portandosi una mano dietro la nuca.

Lascio scendere Dana che corre dal suo papà “ Chi è questo signore dall’aria buffa e con le carote per capelli?”

Mi viene da ridere, che descrizione fantasiosa. Devo ridere, devo… Non posso.

Vedo che anche Draco vorrebbe ridere, ma non può, Dana comincia a togliergli i pantaloni con insistenza.

Lui la guarda e la prende in braccio, so per certo che sta cercando le parole adatte per non dire a sua figlia ciò che realmente pensa di Ron.

“ Malfoy, ti sei messo a rapire i bambini?” chiede Ron; alle volte mi chiedo se non apra bocca solo per farle prendere aria.

Vedo che Dana è stizzita “ Lui è il mio papà e non ha rapito proprio nessuno!” dice incrociando le braccia al petto.

Ron ha spalancato la bocca, credo non riesca a credere che quello sia il Draco Malfoy che avemmo l’onore di conoscere a scuola.

 “ Che ne dite di andare ai Tre Manici di Scopa?” dico, e senza che possano dire nulla li trascino da Madama Rosmerta.

 

Ora siamo seduti;  Dana è intenta a bere il suo succo di zucca, io a sorseggiare la mia acquaviola e quei due a mandarsi maledizioni mentalmente. Almeno credo.

“ Potremmo parlare civilmente?” chiedo annoiata, mentre giro e rigiro la cannuccia nel bicchiere.

“ Prima mi dici come fai ad essere in buoni rapporti con questo e poi, forse potremmo parlare civilmente!”

Odio Ron quando fa così.

“ Papà ancora non mi hai detto chi è questo qui!”

“ E’ un altro compagno di scuola, nulla d’importante!” le dice Draco semplicemente portandosi il boccale di Burrobirra alla bocca.

“ Sicuro che questa bimba sia tua figlia e tu non l’abbia rapita?” chiede Ron fissando prima Draco e poi Dana; sembra un orco.

“ Ronald… guardali attentamente, non noti una certa somiglianza portata da capelli biondissimi, occhi grigio-blu e carnagione chiara?”

Draco scuote la testa evidentemente spazientito.

Ron li guarda attentamente, ma non mi sembra molto convinto; mozzarelle sugli occhi???

Dopo 5 minuti di scrutamento attento ecco che arriva il suo verdetto “ Beh si… effettivamente c’è una certa somiglianza!”

Sorrido anche se vorrei scoppiare a ridergli in faccia.

“ Harry sa che vi frequentate?” mi chiede.

“ Ronald ci sono dei punti che dovremmo chiarire” mi accingo a dire “ Uno…” gli alzo il pollice e glielo sventolo davanti agli occhi blu “ io e Draco non ci frequentiamo, ci incontriamo quasi sempre per caso!” prendo un bel respiro “ Due…” ecco che le dita da sventolare sotto ai suoi occhi aumentano “ Harry non è più mio marito e quindi credo non gliene freghi nulla di che frequento, e tre…” le dita aumentano sempre di più “ Non è poi così male passare un pomeriggio in compagnia di Draco Malfoy!”

Cos’ho detto? Uff… sarò arrossita violentemente.

Mi volto verso Draco e lo vedo sorridere.

Voglio sotterrarmi.

 

Il pomeriggio prosegue e mi sento male ogni volta che pronunciano il mio nome; per l’occasione anche Malfoy ha preso a chiamarmi Hermione ed io da brava ragazza ho cominciato a chiamarlo Draco.

Hanno iniziato a parlare di Quidditch ( credo sia l’unico argomento che possono intraprendere due uomini) mentre io e Dana ci divertiamo a prendere in giro i passanti.

“ Io devo andare… ho un volo per Berlino tra un’ora.” Draco si alza e con lui Dana. Dà la mano a Ron e poi la dà a me “ come sempre è un piacere vederti, Hermione…”

Non so perché, ma quando sento pronunciare il mio nome di battesimo da quella voce calda e sensuale tremo.

Il mio nome assume un altro tono pronunciato da lui.

Dana dà un bacetto a Ron anche se riluttante e poi viene a ricoprirmi di baci.

“ Spero di rivederti presto!” mi dice; Dio quanto la adoro!!!

Li vediamo andare via e mentre torniamo nella Londra babbana verso la mia macchina la tensione si può tagliare a fette.

Per tutto il tragitto stiamo in silenzio e la consistenza della tensione si fa ancora più dura e più spessa.

 

Adesso siamo in cucina, lui sta guardano la TV mentre io preparo un’insalata.

“ Come fai ad essere così naturale quando sei con Malfoy?”

Ma quanto conosco bene il mio piccolo Ronald?

Mi volto come se fossi sorpresa da quella domanda, mentre in realtà per tutto il tragitto mi sono chiesta quando avrebbe avuto il coraggio di pormi la fatidica domanda.

“ Non ci crederai, ma dai tempi del furetto rimbalzante è  molto cambiato!” dico e torno a dedicarmi all’insalata.

Credo che la mia risposta lo abbia zittito.

Sorrido soddisfatta…

Poveri maschietti ingenui.

Credo che la sua prossima mossa sarà dirlo ad Harry.

 

Passiamo la cena a ridere come se niente fosse successo, poi ci buttiamo sul divano a guardare un film.

Credo di essermi appisolata ed essermi persa la fine.

Uff… sono stata due ore a seguire questo giallo e dopo essermi sorbita tutte le indagini mi perdo quando scoprono chi è l’assassino. Merda!!!

Vedo Ron chinarsi su di me e darmi un bacio sulla guancia “ Buonanotte… io vado si è fatto tardi!”

Annuisco e lo vedo smaterializzarsi nel mio soggiorno.

Stanca mi trascino nel mio letto e lì mi addormento immediatamente, anche se l’idea di scrivere un libro di 1653 pagine sull’intelligenza rara sita nei maschietti mi alletta da morire.

 

 

 

 

 

Salve, se qualcuno avesse aspettato il seguito di questa ff, mi scuso di cuore per il ritardo.

Ma sono stata piuttosto occupata dai mille impegni.

Spero che questo capitolo non faccia schifo e che sia sempre di vostro gradimento!!!

Ringrazio chi ha commentato e Buona lettura.

Kisses

 

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Capitolo 10
*** Il regalo! parte prima ***


il regalo1

Oggi mi sono svegliata prima che la sveglia suonasse. Faccio progressi.

Sono già trascorsi quattro giorni da quell’incontro e da quel pomeriggio passato ad arrossire.

Draco suppongo sia ancora a Berlino; vorrei proprio sapere che lavoro svolge, questo suo partire spesso mi sta incuriosendo.

E se è un boss della mafia Cinese?

Ron è in ritiro con la squadra di Quidditch e a quanto ho letto sulla Gazzetta del profeta sono estremamente impegnati con gli allenamenti.

Meglio così.

Non ho ancora ricevuto nessuna Strillettera da parte dell'’Harry furioso.

Nella mia mente malata sono arrivata a due conclusioni.

La prima concerne il fatto che Ron non l’abbia avvertito e dunque mi sembra impossibile che Harry lo venga a sapere da altri.

La seconda concerne il fatto che Ron lo abbia detto ad Harry, ma a quest’ultimo non gliene frega niente di me e tanto meno degli uomini che frequento.

Sono china davanti ai miei cassetti alla ricerca dell'’abbigliamento perfetto per oggi.

Dopo una lunga indecisione opto per i pinocchietti neri e una camicetta bianca.

 

Volo giù per le scale, visto che l’ascensore è ancora morto e salita sulla mia adorata macchinina vado al mio adorato posto di lavoro dove mi aspetta una gigantesca tazza di caffè fumante con l’immancabile spruzzatina di panna montata.

 

Appena apro la colorata porta della libreria un’aria gelida mi attraversa.

Ad accogliermi non c’è Emma con il suo sorriso e il caffè, ma una ragazza dall’aria severa che mi squadra dall’alto in basso.

BASTA!!! Non ne posso più di gente che mi guarda come se fossi un rifiuto della società, cose c’è che non va adesso in me?

Neanche Malfoy mi ritiene più inferiore a lui, e per quanto io ne sappia l’unica cosa in cui possa essere inferiore sono le mie origini babbane, ma in quanto babbana sono abbastanza benestante e non faccio parte della categoria “straccioni” e siccome per adesso non mi trovo a Diagon Alley, ma in una normale via della Londra babbana non ho nulla per cui sentirmi inferiore.

Mi sembra tutto così strano che sto iniziando a dubitare dei babbani che ho il piacere d’incontrare.

Uff

 

“ Ciao, che fine ha fatto Emma?” chiedo iniziando a controllare delle scartoffie che giacciono sul bancone, forse in mia attesa.

Lei mi si avvicina e lo sguardo sembra che non mi si voglia scrollare di dosso; se la persona che avessi davanti fosse un uomo potrei anche capirlo, ma una ragazza… beh mi sembra più difficile che una ragazza possa interessarsi a me.

“ Emma è dovuta recarsi ad una convention su Lord Byron, per oggi e per la prossima settimana ci sarò io al suo posto!” mi dice con tono arcigno ed è dopo cinque minuti che realizzo che per una settimana dovrò sorbirmi i suoi sguardi e la mancanza del caffè caldo.

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!

Mi sembra di morire; non potevo andarci anch’io alla convention?

Merda, merda, merda!!!

Cerco di riprendermi e sfoggiare il sorriso più vero che riesco a creare, ma mi rendo conto che ciò che c’è dipinto sul mio viso sembra piuttosto qualcosa di sfigurato.

Della serie sono un dipinto del 1532 che è rimasto sott’acqua per 700 anni.

“ Cosa ti prende?” mi chiede.

Ritorno all’assunzione di un’espressione che rientri nella norma “ ehm…nulla!”

Dico e mi metto subito al lavoro.

Lavoro da due ore, e il suo sguardo non si è mai allontanato per guardare qualcos’altro; è lì, china sulla scrivania intenta a fare dei conti, ma ogni motivo è buono per guardarmi.

Non ce la faccio più.

 

Urlo di gioia, sono uscita dalla mia coloratissima libreria che oggi ha assunto un terribile colore nero grigiastro molto simile alla tipica aria che si respira ai funerali, ci mancavano solo le campane a morto.

Ok, la smetto oggi mi sento molto lugubre; potrei andare vestita con un lungo mantello nero con un meraviglioso cappuccio e poi girare per strada con una bella ascia affilata tra le mani, potrei lanciare una nuova moda?

 

Adesso sono a casa spalmata sul letto a guardare il soffitto e a chiedermi se non sia strana.

Sono strana?

Mia alzo di scatto perché mi è venuta l’improvvisa voglia di pasticciare e fare un dolce.

Ho messo sul tavolo ogni sorta d’ingrediente e dopo dieci minuti passati ad osservare tutti gli ingredienti e in modo particolare alcuni aggeggi che non userei nemmeno per scavare una buca,  mi lascio cadere sul pavimento rinunciando alla preparazione del dolce. Eppure pensandoci bene è una cosa che ho sempre desiderato fare…

Mi alzo dal pavimento freddo e inizio a risistemare tutto nei vari stipi, oggi non è proprio giornata.

 

Vago per le stanze del mio appartamento in una meravigliosa imitazione del Barone Sanguinario ai tempi della scuola; credo mi manchino le catene perché l’aspetto e la cadenza dei movimenti è praticamente identica.

Improvvisamente mi attraversa un lampo di genio… e se andassi a fare shopping per risollevarmi il morale? So che da soli diventa quasi un’attività da suicidio, ma in mancanza di altri svaghi credo che dovrò accontentarmi.

Mi do una rinfrescata e indosso il mio abitino nero e bianco con le manichette e ai piedi dei sandali, e preso lo zainetto sono pronta per uscire.

 

 

Vago per le vie di Londra da un bel po’ e ancora non ho visto nulla che mi ha attirato immediatamente, sto per perdere le speranze… oggi non me ne va bene una.

Ehi!!! Sogno o son desta?

Quella meraviglia in vetrina è la maglietta dei miei sogni o un illusione?

Se è un illusione io sono completamente fuori di testa;

se è la maglietta da me tanto agognata non avranno la misura e se ce l’hanno, quando la indosserò mi starà malissimo. Eheh viva l’ottimismo!!!

 

Sono appena uscita dal negozio e…

Sono feliceeeeeeeeeeeeeee!!! La maglietta dei miei sogni adesso è mia, è solo mia.

Ho già detto che è solo mia?

Tocco il cielo con un dito e mi immagino danzare sulle nuvole indossando il mio nuovo capo d’abbigliamento e vedo gli sguardi  di tutti gli angeli che danzano con me sulle note angeliche delle arpe, sulla mia maglietta invidiosi di ciò che io posseggo e loro no.

Sto beandomi, quando vedo una figura conoscente passeggiare dal lato opposto al mio.

Riduco gli occhi a due fessure e metto a fuoco l’immagine come se fossi dotata dello zoom delle macchine fotografiche digitali; alto, fisico da paura, capelli lunghetti di un bel biondo…

Ok, posso realmente prendere in considerazione l’idea di ricoverarmi per pazzia in qualche clinica o direttamente al San Mungo.

E’ Draco Malfoy come ho potuto non riconoscerlo subito?

Chi altri conosco con i capelli biondi e una corporatura da David di Michelangelo?

 

Furtivamente mi avvicino a lui; se avessi una aderentissima tuta nera sarei molto Eva Kent e potrei passare le mie giornate a rapinare le banche e le gioiellerie.

“ Ciao Draco!” dico e mi mordo immediatamente la lingua; vorrà che lo chiamo per nome?

Ora che ci penso è stato lui il primo ad abbandonare l’usanza di abbandonare il cognome, quindi è inutile che mi faccia tante paranoie inutili.

Lui si volta “ Ciao Hermione”

Tiro un sospiro di sollievo, niente maledizioni e fatture Orcovolanti.

“ Ma tu non eri a Berlino?” chiedo sorridente.

Lui fa una smorfia “ Sono stato solo due giorni e mi sono depresso abbastanza!”

Lo guardo torva “ Sembra che la depressione non ti abbia ancora abbandonato nonostante tu sia in un altro stato!” dico con il tono più gioviale che riesco a trovare; oggi non posso definirmi un vulcano di simpatia.

“ Hai ragione, ma oggi non noto la differenza!”

E’ proprio depresso; neanche quando mi raccontava della sua moglie defunta stava con quella faccia funerea.

Lo vedo sospirare “ Se posso fare qualcosa per migliorare quella espressione che ti dipinge il volto, basta una parola!”

Dio devo essere proprio impazzita per aiutare Draco Malfoy.

Si insomma… uffa!!!

“ Sei una donna, credo che tu possa darmi un consiglio!”

Spalanco la bocca incredula; ha capito che sono una donna addirittura anni dopo Ron?

Non ci credo.

“ Granger, chiudi quella bocca… so perfettamente a cosa stai pensando e non ho capito adesso che sei una donna!”

Sono ufficialmente in imbarazzo; ecco la figuraccia delle 17 e 37!!!

“ No figurati… non avrei mai pensato che…”

“ Non attacca… non sai mentire e per di più sei come un libro aperto, almeno per me!”

E’ possibile mai che le analogie che si fanno sulla sottoscritta si riferiscono tutte  ai libri? E’ ingiusto!!!

 

Siamo in silenzio da qualche istante e sto osservando il marciapiede come se avessi davanti la Gioconda e ne guardassi ammirata lo sguardo enigmatico.

“ domani è il compleanno…”

Merda, sarà il compleanno della sua nuova fiamma e non sa che cosa regalarle, magari stava buttandosi sul solito diamante che regalano gli uomini della sua categoria sociale, ma la sua donna lo avrà rimproverato perché non si sarebbe di certo accontentata di uno stupido diamante e lui magari adesso è depresso per questo motivo.

Già me la immagino; alta, bionda, fisico da paura e vocetta stridula da oca giuliva.

Questo orrido marciapiede non potrebbe aprirsi ed io finalmente cadere in una splendida voragine dove verrei inghiottita dalle fiamme dell'’inferno?

“… della Signora Piddy, e dovrei regalarle qualcosa, ma non so cosa!”

Signora Piddy? Ma certo… lui è un vedovo con una figlia, figuriamoci se ha la fidanzata.

Mi colpisco con il palmo della mano la fronte, ma non dovrei limitarmi a questo dovrei prendermi a pugni senza pietà solo per i pensieri appena fatti sulla situazione amorosa di Draco Malfoy.

San Mungo… sto arrivando!!!

“ La signora Piddy… certo!” dico poco convinta.

 

Lo afferro per una manica e lo porto in una boutique; sinceramente non so neanche cosa venda, ma è il primo negozio che ho visto.

Nel locale c’è una certa nebbiolina e non riesco a vedere nulla; una sagoma poi si avvicina verso di noi “ Salve, posso esservi d’aiuto?”

Draco si guarda intorno, ma credo che neanche lui riesca a capire dove diavolo siamo.

“ Cercavo un regalo per la mia…”

Non riesce a finire la frase, la donna prima guarda lui e poi guarda me

“ Non deve aggiungere altro… ho già capito!”

Ci avviciniamo al bancone alquanto perplessi e la signora ci presenta un baby doll rosso fuoco.

Scoppio a ridere e non riesco a frenarmi e vedo che anche lui esplode in una risata sotto gli occhi sgomenti della commessa.

“ Il colore non è forse di vostro gradimento?”

Poverina… se sapesse!!

“ Io ce lo vedo indosso alla Signora Piddy…” dico ironicamente.

Lui mi guarda e poi volge lo sguardo all’indumento provocante “ Credo starebbe meglio addosso a te!”  

 

Vi siete mai auto convinti che alcune parole a voi dette siano semplicemente frutto della vostra romantica fantasia e che invece rasentano il ridicolo per quanto sono ovvie e pensate realmente?

Ecco ciò che mi è appena successo; credo sia umanamente inconcepibile che da quella bocca siano uscite quelle parole forse di apprezzamento verso la sottoscritta.

Se mi soffermo a pensare a quelle parole probabilmente erano solo una battuta di cattivo gusto per ricordare i bei vecchi tempi in cui io ero una diligente e studiosa Grifondoro e lui un arrogante e antipatico Serpeverde.

“ Credo che non abbiate quello che cerco, il regalo non è per lei è per una donna molto più stagionata!” dice e ci congediamo dalla boutique; mi lascio trascinare incapace di proferire parola, soprattutto dopo quello che è accaduto.

“ Se andassimo a Diagon Alley a cercare il regalo?” richiede dopo qualche minuto; mi volto verso di lui e annuisco e guardandolo negli occhi capisco che non devo dar peso a ciò che ha detto e farmi condizionare… insomma io non posso farmi mille paranoie, devo semplicemente godermi il pomeriggio anche se in sua compagnia.

Mi sento molto contraddittoria; sono o non sono stata io a dire a Ron che trascorrere del tempo con Draco Malfoy non era poi così male?

 

 

Ci siamo smaterializzati a Diagon Alley e adesso ci ritroviamo a passeggiare per le caratteristiche viuzze che compongono questo luogo magico; mi piacerebbe fare una capatina da Fred e George, mi lincia se lo propongo?

“ Baby doll a parte, cosa potrebbe piacere alla governante di mia figlia?” cado letteralmente dalle nuvole.

“ Un libro?” chiedo innocentemente.

Sembra pensarci un po’ su, poi scuote la testa “ Credo sia nauseata dai libri, sai stando con Dana per molto tempo poi si arrivano a detestare!”

Sorrido.

“ Ma la signora Piddy è una semplice babbana?” chiedo e mi prefiggo di contare sempre fino a 10 prima di formulare qualsiasi domanda come se stessi chiedendo come ti chiami.

Lo vedo sorridere “ E’ una maga in pensione, conosce solo gli incantesimi basilari, il necessario per fare in modo che Dana non combini guai con la sua magia non ancora collaudata!”

“ Dana già sa usare la bacchetta?” chiedo.

Lo vedo che inizia a giocherellare con un bracciale di caucciù che porta al polso sinistro.

“ Ho iniziato da qualche mese a insegnarle le cose basilari, ma fa molta confusione… quando le ho insegnato a usare il Lumos ha dato fuoco alle tende della mia camera…”

Mi scappa un sorrisino immaginando la scena.

“ Credevo che essendo la figlia del grande Draco Malfoy, Dana non commettesse questo genere di errori, ma che fosse praticamente perfetta!”

10 Hermione… 10!!

Una piccola smorfia di disappunto si dipinge sulla sue labbra “ Dana è un essere umano come tutti gli altri!” mi dice ed io mi sento attraversare da una lancia di ghiaccio che mi trafigge il cuore impedendomi di respirare.

“ Ho esagerato, pace?” propongo, tenendo sempre lo sguardo basso per paura di incrociare il suo sguardo inquisitore.

Mi dà una pacca sulla spalla “ Pace, adesso non perdiamo altro tempo, ho urgente bisogno di questo regalo!”

Lui inizia a camminare guardandosi intorno ed io non posso far altro che fare lo stesso e  magari farmi venire un’idea sul regalo perfetto per la Signora Piddy.

 

 

 

                                                                                              Fine prima parte

 

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Capitolo 11
*** Il regalo-parte seconda ***


IL REG PARTE SEC

 

 

 

Non sono più sicura di essere a Diagon Alley. Vengo qui da quando ho 11 anni e credevo di sapere proprio tutto e conoscere ogni misero angolo; ma oggi passeggiando con Draco da circa due ore in cerca di uno stupido regalo credo di aver visto posti a me sconosciuti.

C’è un leggero venticello e noto che gli sta scompigliando i capelli e devo dire che questo nuovo modello gli dona parecchio e poi questo accenno di barba quasi incolta lo fa apparire ancora più attraente.

“ E’ necessario fare i regali alle governanti delle proprie figlie?” dice sbuffando interrompendo così i miei insani pensieri.

“ Sapevo che era stata un’idea di Dana… tu non avresti mai potuto avere l’accortezza di fare un regalo alla domestica!”

Mi scombina i capelli ridendo “ Effettivamente è vero, l’unica persona che ho riempito di regali e per la quale non mi sono mai sentito obbligato è Dana!”

“ Prevedibile da parte tua, ma anche molto dolce!”

Si volta dalla porte opposta alla mia facendo forse finta di incuriosirsi ad una vetrina, credo di averlo messo in imbarazzo.

Mi afferra per il polso e mi trascina in un negozio “ Forse qui troverò quello che cerco!”

Sospiro e finalmente entriamo guardandoci intorno quasi perplessi.

“ Vorresti comprarle un calderone?”

Si guarda un po’ intorno e scruta i calderoni attentamente come se fosse realmente interessato all’acquisto.

“ Questo è quello che avevo io, un eccezionale calderone, il sottoscritto non poteva che avere il meglio!” dice guardando ammirato la fattura di quel coso.

Mia avvicino e comincio ad osservarlo anch’io come se ne fossi realmente affascinata

“ Fa schifo!”

Distoglie lo sguardo dalla nona meraviglia del mondo, stando ai suoi pareri credo che l’ottava debba essere lui.

“ Come? Credo di non aver capito… Cos’hai detto?” ecco che sulla sua fronte si è formata la piccola ruga che appare alla maggior parte degli uomini quando qualcosa non li convince o  più semplicemente non sono dell'’umore.

 

“ Il calderone che tanto i tuoi occhi guardano con ammirata devozione… mi fa schifo!”

Eccolo lì che ridacchia mentre tocca con delicatezza la superficie leggermente ruvida del calderone “ Dovresti inginocchiarti davanti a cotanta perfezione… hai davanti la nona meraviglia del mondo!”

Ecco ciò che volevo sentire, la voglia di scrivere realmente quel libro ricompare nella mia vita.

Un’altra cosa da aggiungere alla lista.

“ Nona meraviglia? Se mi è dato saperlo, qual è l’ottava? Hanno finalmente catturato il mostro del Lago di Lockness e non me ne sono accorta?” chiedo; basterà qualche secondo e da quella boccuccia fatata uscirà ciò che avevo predetto.

1,2,3,4 e...

“ Niente mostri del lago, Piovra Gigante a parte… l’ottava meraviglia ce l’hai davanti!” ammicca, forse per darsi un’aria ancora più da sex symbol; ma non attacca io Hermione Jane Granger scoppio a ridergli in faccia.

“ Parli del calderone?” so di farlo innervosire e devo ammettere che la cosa mi piace da morire.

“ Esatto Granger, non ti sfugge niente… magari questa perspicacia che ti contraddistingue è una caratteristica dei Grifondoro!”
Sto ridendo sotto i baffi; improvvisamente mi sento di nuovo prendere per il polso e sbattuta senza tanti complimenti fuori il negozio.

“ Perdona i mie improvvisi scatti, ma mi sono improvvisamente ricordato che io non sono qua per parlare di calderoni, anche se la cosa cominciava a piacermi, ma devo assolutamente trovare un oggetto da regalare!”

“ Giusto, ai suoi ordini capitano!”

 

Eccoci di nuovo in giro; sembriamo quasi due fuggiaschi, mai in un posto per più di 11 minuti.

Sono stanca, affamata, assetata e forse devo andare anche in bagno.

Perché forse? Perché sono così stanca da non riuscire a distinguere i miei bisogni.

“ Draco, credo di aver trovato la soluzione ai tuoi problemi!” dico ansante trascinando le parole.

“ ok, ti ascolto!”

Vorrei spaccargli la faccia e far scendere a cascate il sangue dal suo bel nasino.

“ Credo che un bel mazzo di fiori, scegliendo la composizione floreale adatta, e magari dei pasticcini sia il regalo adeguato per la governante di tua figlia!”

Lui sembra pensarci su e valutare la mia proposta e io ho le mani dietro la schiena con incrociato tutto ciò che c’è di incrociabile.

“ L’idea mi sembra carina e poi non ho più voglia di girare e tu mi sembri molto stanca; posso invitarti a cena?”

“ Eh?” so che è poco elegante rispondere in questo modo all’invito di un aitante giovanotto, ma non sono sicura di aver sentito bene.

“ Ti odio!” mi dice ridendo.

“ La cosa è reciproca!” dico usando il suo stesso identico tono di voce.

“ Accetti la mia proposta?”

“ Si”

 

Grande conversazione, sto ancora ripensando alle ultime parole dette.

Siamo seduti in un delizioso ristorantino in stile rustico immersi nella natura; il posto non l’ho mai visto, ma è veramente di classe.

Draco sta esaminando il menu, mentre io ho lo sguardo fisso su di lui; resami conto della possibile gaffe che avrei potuto fare nell’arco di qualche secondo distolgo lo sguardo occupandomi nell’osservazione minuziosa della candela sita a centro tavola.

Sono nervosa e sinceramente non so il perché; ho trascorso tutto il pomeriggio con lui, eppure…

“ Hermione c’è qualcosa che non va?”

Posa il menu e mi dedica la sua completa attenzione “ Mi ero perso nel leggere le cose obbrobriose che propongono! Hai mai assaggiato gli spinaci croccanti in crema di latte?”

Eh? Di cosa sta parlando?

“ Solitamente quando ceno fuori evito di trascorrere la settimana seguante ricoverata per intossico!”

“ Ragioni come me! Cosa prendi?”

Do un’occhiata furtiva al menu “ Pasticcio di salmone aromatizzato allo sciroppo di pesca e banana, tu?”

Spero colga la sottile ironia che c’è di fondo nella mia arguta risposta.

“ Sembra ottimo… io pensavo a questa bistecca di manzo al sangue ripiena di confettura di albicocche insaporita da una colata di cioccolata alla menta!”

Ok, ha perfettamente colto la mia ironia rispondendo a tono.

Chi l’avrebbe mai detto? Draco Malfoy addirittura simpatico.

La lista dei suoi pregi si arricchisce.

 

Dopo qualche minuto arrivano le nostre ordinazioni; ossia del semplice arrosto con contorno di patate e insalata, più una bottiglia di vino rosso.

Non abbiamo ancora finito di cenare che già Draco ha ordinato un’altra bottiglia di vino.

“ Non ti sembra di esagerare?” chiedo.

“ No!” risponde lui portandosi alla bocca il calice colmo di liquido rosso rubino.

Alzo il sopracciglio perplessa e anche io attingo dal mio bicchiere.

 

Posso ritenermi completamente brilla se non ubriaca, lui sembra ancora in sé e così ho potuto dedurre che ci vuole ben altro per farlo ubriacare e fargli perdere completamente i sensi.

Ecco che è arrivato il dessert, o meglio per me è arrivato una fetta di dolce al cioccolato per lui è arrivata una tazza di caffè.

“ Ti ricordi quando parlavamo degli articoli della Skeeter?”

Ingoio il boccone della torta paradisiaca “ Si certo, avevi detto che mi avresti fatto leggere quello che aveva scritto su tua moglie!”

Posa la tazza sulla superficie del tavolo con estrema eleganza “ Esatto! Se facessi una veloce capatina a casa prendessi il giornale, lo portassi qua e ci facessimo quattro risate?”

Sorrido furbetta assecondando il suo sorriso furbetto, sembriamo due schifosissimi cospiratori che complottano ai danni del governo.

“ Il piano è semplice, tu resti qui, io vado in bagno, mi smaterializzo a casa mia prendo la fonte dell'’ilarità e torno, ok?”

Annuisco, il piano non fa una piega; lo vedo allontanarsi e io inizio a trangugiare vino come una povera disperata.

 

 

Dopo pochi minuti ecco che lo vedo ricomparire bello come Apollo, questo è il vino che parla, con in mano una copia sgualcita e ingiallita della Gazzetta del Profeta.

“ Eccomi di ritorno!” dice e sorridente come non mai si accomoda servendosi immediatamente di altro vino.

Io poggio il calice e mi passo la lingua sulle labbra al dolce sapore di vino.

Mi sembra una cosa molto strana che le mie labbra possano avere questo sapore.

“ Sono curiosa, quante pagine le ha dedicato la Skeeter?”

Dà un’occhiata alle pagine del giornale e dopo un breve e veloce calcolo mentale

“ Dovrebbero essere 15, sai che non mi ricordo?” dice portandosi una mano pensieroso verso il mento.

“ Ci credo, con tutto il vino che hai bevuto!”

Sto per portarmi il calice di nuovo alla bocca, quando il polso mi viene bloccato dalla sua mano possente.

“ Hai le gote rosse e gli occhi lucidi credo che tu abbia bevuto abbastanza per oggi…”

“ Ma…”

Afferra il mio bicchiere e con nonchalance lo svuota nel vaso vicino e poi lo stesso fa con quel poco vino che era rimasto solitario nel fondo bottiglia.

Io lo guardo ammirata; allora gli uomini che si pongono dei limiti esistono?

Sono quasi commossa, credevo che questa razza si fosse estinta insieme ai dinosauri.

 

Stiamo per leggere l’articolo ed io mi trovo a giocherellare con la cannuccia del mio gigantesco bicchierone stracolmo di succo d’arancia.

Ci sono un sacco di ombrellini colorati sul bicchiere.

“ 23 Settembre; un giorno di indescrivibili sensazioni per il giovane Draco Lucius Malfoy (21 anni) a cui oggi è morta prematuramente la moglie Lynn Rowe (21 anni) pochi istanti dopo aver dato alla luce una bellissima bambina della quale ancora si sconosce il nome.

La bambina, secondo indiscrezioni, è identica al padre, anche se è solo un fagottino senza identità si possono già ben distinguere i tratti del padre e poi l’inconfondibile stemma della famiglia Purosangue per eccellenza; gli occhi grigio-blu e i capelli biondissimi.

Lynn Rowe era l’opposto del marito in quanto a colore e taglio degli occhi.

 I capelli anch’essi biondi, ma con dei bellissimi occhi a mandorla di un verde intenso che avrebbero fatto invidia perfino agli occhi verde smeraldo di Harry Potter (21 anni)”

Mi affogo con ciò che stavo trangugiando “ Harry? Perché Harry appare pure negli articoli che riguardano la tua vita?”

Scuote la testa divertito “ E’ da cinque anni che me lo chiedo!”

Rido e torno a dedicarmi alla lettura di quello spassosissimo pezzo firmato Rita Skeeter.

“ Il matrimonio tra Draco Lucius Malfoy e Lynn Rowe ultima discendente dell'’antica casata dei Rowe, era stato deciso dalle rispettive famiglie all’insaputa dei due giovani.

La cerimonia si svolse nello sterminato giardino dei Malfoy data 27 Maggio.

La vita coniugale durò in sé solo qualche mese e i genitori raccontano che la voglia della giovane Lynn di avere un figlio cresceva ogni giorno di più in lei.

Il suo sogno stava per coronarsi e per pochi attimi in quel terribile giorno lo vide realizzato sentendo il calore del corpicino in lacrime stretto ai suoi seni; ma la vita alle volte è ingiusta (basti ricordare la morte dei genitori di Harry Potter) e si è portata via la bellissima Lynn Rowe lasciando il marito vedovo alla giovane età di 21 anni e con una figlia da amare e della quale prendersi cura con tutta l’amorevolezza possibile.

Ma come è noto a tutti Draco L. Malfoy non era uno stinco di Santo ai tempi di Hogwarts e quindi ci risulta improbabile che la bambina riuscirà a superare il primo anno d’età.”

Cosa? Quella pazza ha osato scrivere che Draco non sarebbe stato in grado di occuparsi di sua figlia e quella poveretta sarebbe morta?

Sono scioccata; Rita Skeeter dovrebbe conoscere Dana e rimangiarsi tutte le stronzate che ha scritto senza preoccuparsi minimamente dei sentimenti di questo giovane uomo che ho di fianco.

“ Fonti attendibili affermano che Lynn Rowe non aveva motivi per togliersi la vita; aveva tutto ciò che una ragazza qualunque avrebbe potuto avere solo nei sogni. Ma allora quale meccanismo è scattato in lei per farle compiere l’amaro e insano gesto?”

Di certo non ci vuole un genio per capire che la povera Lynn era disperata per via della palese somiglianza che c’era tra la sua creatura e suo marito; vi sembrerà un motivo banale, ma quanto può essere traumatico sapere che la creatura che si è messa al mondo non ha preso nulla da te?”

Draco L. Malfoy è diventato ancora più schivo, e ai funerali della moglie il suo cuore di ghiaccio non ha lasciato che dai suoi occhi impenetrabili ed enigmatici trasparisse il ben che minimo sentimento! 

Mi mordo il labbro inferiore; questa storia descritta dalla Skeeter è assurda e non una sola parola può far apparire l’articolo veritiero.

“ Draco anche se ancora non sono madre credo che nessuno sano di mente si ucciderebbe perché la figlia è identica al padre… chiedo troppo se volessi sapere com’è andata realmente?”

Lui chiude il giornale e mi guarda con quegli enigmatici e sensuali occhi grigi.

 

“ Se proprio ti vuoi annoiare…”

Annuisco e lui inizia il suo racconto.

“ Lynn era troppo attaccata alla vita per suicidarsi, forse sono l’unico che lo sostiene, ma la sua morte è dovuta a Voldemort ed ai suoi seguaci; quando l’ho conosciuta eravamo gli opposti. Lei dolce e solare, io cupo e depresso.

Abbiamo avuto una figlia insieme non tanto perché ci amassimo anche se con il passare dei giorni instaurammo un buon rapporto, ma perché se volevamo proseguire la strada che ci avevano obbligato i nostri genitori era meglio iniziare da ciò che ti riempie il cuore di gioia; ossia avere un figlio.

Grazie a Lynn e grazie al bimbo che portava in grembo decisi che diventare un Mangiamorte non rientrava nelle mie priorità. Che senso avere servire e riverire un Mezzosangue se fin da quando sono nato mio padre non ha fatto altro che dirmi che i Mezzosangue erano feccia?”

Saggia domanda, cosa vinco se rispondo bene?

“ Quindi non esiste più la possibilità che tu voglia farmi fuori?” chiedo con un gran sorriso stampato sulle labbra; lui si avvicina e mi sussurra all’orecchio “ In verità ti ho invitata a cena per tagliarti la giugulare con il laccio della scarpa di quell’uomo laggiù..”

Adesso sono io a pormi in avanti e sussurrargli all’orecchio “ sarà una morte lenta, dolorosa e sofferta…”

Ridiamo come due bambini e poi riportati alla serietà gli faccio capire con lo sguardo che vorrei che continuasse il suo racconto.

“ Io continuo a patto che la prossima volta mi racconti di Potty!”

Gli faccio una linguaccia “ Non è importante… ti annoieresti!”

Lui scuote la testa “ Non credo. Sono assolutamente convinto che sarà uno spasso e magari potrebbe risolvermi un eventuale problema intestinale!”

 

Lo odio. No, non è vero.

Lo ammiro. Si, è vero.

“ Dai, continua…” dico,  lui bevuto un sorso di aranciata dal mio bicchiere si accinge a continuare.

“ allora… dov’ero rimasto? Ah si. La sera stessa dissi a mio padre della mia riflessione e della mia decisione e lui non mi disse nulla, anzi la prese di buon grado.

Quando poi Lynn diede alla luce Dana e vennero lasciate sole pochi istanti, Voldemort o qualcuno per lui la uccise, anche se credo che il bersaglio da colpire fosse Dana e non Lynn.”

Annuisco e una rabbia mi invade dall’interno, Cavolo vorrei spaccare la faccia a qualcuno.

“ Allora è per questo che conduci la vita quasi come un normale babbano?” chiedo con un fil di voce, mi sento inopportuna nel fargli questa domanda.

“ Si, ho deciso che fosse meglio per Dana stare lontana dal mondo magico e farle vivere la sua fanciullezza nel modo più spensierato possibile, della magia conosce solo quello che le insegno io ossia le cose basilari per una bimba della sua età!”

Dio, sono commossa; con la scusa di soffiarmi il naso per via di una schifosissima allergia al polline mi asciugo una lacrimuccia che solitaria solca il mio viso.

Rimaniamo a parlare del più e del meno per un altro po’; poi vista l’ora decidiamo che sarebbe meglio rincasare per evitare di recarci al lavoro come zombie assonnati.

 

Sono sul mio lettino e mi ritrovo a pensare alla giornata appena trascorsa e d è strabiliante come possano cambiare le cose.

Cambia tutto; i modi di pensare, l’aspetto fisico, i sentimenti verso determinate persone…

Cambia tutto tranne il funzionamento del mio ascensore. Eh già!!!

E con questo terribile pensiero mi abbandono alle braccia di Morfeo; l’unico uomo che io abbia amato veramente. Eheh!!!

 

 

 

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Eccomi con la seconda parte di questa giornata forse un po’ troppo lunga per Hermione!!!

Come sempre vi auguro una buona lettura e se vi va lasciate anche un piccolo commentino!!!

Al prossimo chap!!

 

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Capitolo 12
*** Il bosco nella sequoia ***


bosco

 

 

 

Non riesco a dormire e so già che se Morfeo non verrà a riprendermi per portarmi nel suo mondo di completa beatitudine, giuro che lo uccido.

Ci sto riflettendo e so per certo che è impossibile uccidere il sonno… forse il caffè è l’unica soluzione, però io non voglio stare sveglia, io voglio dormire.

Mi volto verso la sveglia e i miei occhi strabuzzano alla vista dell'’orario indecente che segnala la mia povera sveglia. Sono le 05:23:32. Cosa farò adesso?

Mi metto sul fianco destro e inizio a dare pugni al cuscino per renderlo più confortevole, ma nonostante ciò non riesco a prendere sonno.

 

Ecco che mi ritrovo ad alzarmi e passeggiare per il corridoio come un’anima in pena che vaga per le vie dell'’inferno aspettando una collocazione per via dei suoi peccati.

Ad un tratto mi rendo conto che potrei prendere carta e penna e stilare la famosa lista da attaccare al frigorifero con una di quelle simpaticissime calamite che mi regalò il signor Weasley credendo che fossero di quegli aggeggi indispensabili ai babbani.

 

Sono trascorsi solo dieci minuti ed ho scritto solo due punti:

 

1)     Contare sempre fino a 10 prima di aprire bocca e parlare a vanvera.

2)     Scrivere quel libro sul pensiero prevedibile degli “uomini”

Sottolineo più volte la parola uomini e continuo a riflettere sui punti fondamentali che potrei scrivere su questo foglio di carta adibito a lista.

 

 

Ok, posso dire di aver buttato nel cesso 30 minuti della mia preziosa esistenza.

Guardo sconsolata il foglio e con determinazione decido di affiggerla lo stesso al mio contenitore di vivande e bevande. Apro il cassetto e tiro fuori una bella calamita che rappresenta un grazioso cesto di fragole.

 

Ho preparato la colazione, ho sistemato la mia povera casuccia caotica e mi sono anche fatta la doccia e vestita per andare a lavorare.

Non so se sentirmi soddisfatta, al momento mi sento solo terribilmente stanca.

Do un’occhiata al cellulare e inizio a inviare sms a gente che non sento da anni, magari riallaccio qualche vecchia amicizia tipo Dean Thomas, gli ho appena inviato un messaggio, si ricorderà di me?

 

Dopo ore finalmente posso prendere la mia borsa e andare dalla mia adorata aguzzina; chissà se Emma si diverte alla convention…

Sono arrivata, ho posteggiato l’auto nel modo più lento possibile. Non ho proprio voglia di vederla.

 

Mi faccio coraggio, entro e la vedo lì, china sul bancone a fare quei suoi misteriosi calcoli.

“ Buongiorno!” dico educatamente mentre vorrei mandarla  a quel paese o infliggerle qualche maledizione senza perdono.

“ ‘giorno!” risponde lei svogliatamente. La odio.

Senza degnarci di uno sguardo lei continua con le sue cose ed io mi attuo per svolgere al meglio il mio lavoro.

 

E’ da qualche ora già che i clienti non mi danno tregua; oggi è venuta una baraonda di gente e mi sono trovata a fare i salti mortali, visto che la Principessa di ghiaccio non si è degnata di aiutarmi.

Ho un mal di testa pazzesco e credo di stare per svenire. Uffa!!!

 

Mi sono seduta su uno dei puff colorati e credo di aver bevuto circa un litro d’acqua in meno di tre minuti.

Chiudo gli occhi e inizio a massaggiarmi le tempie.

Improvvisamente il mio sudato momento di relax viene interrotto dalla stridula voce della principessa di ghiaccio.

“ Hermione, un cliente!”

Merda. Ma cosa le succede se per una volta si occupa lei di un cliente? Verrebbe risucchiata da strani vortici magnetici?

 

Mi alzo a gran fatica ed ho ancora la vista troppo annebbiata per mettere a fuoco il mio cliente.

“ Ciao Hermione, va tutto bene?” dice la sua voce apprensiva.

“ Si grazie, è tutto ok!”

Ok, mi ritorna la vista e noto che è Draco Malfoy.

Sta diventando una persecuzione, però una di quelle persecuzioni piacevoli.

“ Non sembra tu stia molto bene…”

“ Oh si Draco, è tutto ok! Come mai qui? Dana vuole un altro libro?” chiedo.

Lui si guarda un po’ intorno “ No, il libro stavolta è per me, devo partire tra meno di un’ora e volevo un libro da leggere durante il volo e durante il week-end!”

Annuisco alle sue parole “ Ok, cosa ti piacerebbe leggere?” domando stancamente.

Vorrei essere più socievole oggi e soprattutto con lui, ma proprio non ce la faccio.

Lui continua a guardarsi intorno, sembra quasi spaventato.

“ Il bosco nella Sequoia!” dice.

Il bosco nella Sequoia? E che libro è? Ma la domanda da un milione di galeoni è: esiste?

“ E chi è l’autore?” chiedo guardandolo come se stessi mettendo in discussione la sua cultura e intelligenza; e in effetti credo sia proprio quello che sto facendo.

“ Julian LeBev”

Julian LeBev? E chi è?

“ Sicuro che questo tizio sia esistito e abbia scritto il bosco nelle Sequoia e non sia frutto della tua perversa immaginazione?” chiedo, mentre batto al computer nome dell'’autore e titolo del romanzo.

“ Sicurissimo!” risponde lui con tono estremamente sicuro.

O è un bravo attore o esiste davvero; non esistono altre spiegazioni logiche e razionali.

Controllo, di costui non appare nulla.

“ Senti Draco qui di Julian LeBev non esiste nulla, sei sicuro? Dove hai sentito parlare di questo romanzo?” chiedo, sempre con lo sguardo fisso sullo schermo, vigile nel caso mi possa essere sfuggito.

“ Una volta accompagnai qui Dana e mentre davo occhiate furtive agli scaffali mi sono imbattuto in questo romanzo!” mi spiega.

“ Beh.. ti ricordi su quale scaffale l’hai visto?”

Lui si gira e comincia ad osservare minuziosamente gli scaffali, poi si volta verso di me e con sguardo vincente “ Quello lì infondo!” mi indica.

 

Arriccio il naso, non credo che lì ci sia il fantomatico romanzo, ma Draco prima di essere un pazzo visionario è un normale cliente che frequenta con assiduità questo posto, quindi è meglio andare a controllare e magari non fargli pesare la sua triste sconfitta.

 

Eccoci davanti allo scaffale.

“ Tu lo vedi?” chiedo, mentre scorro con gli occhi tutti i titoli dei libri lì presenti.

 Draco scuote la testa e lo vedo ben attento mentre anche lui guarda i titoli alla disperata ricerca de “ Il bosco nella sequoia”.

Mi sono inginocchiata per dare un’occhiata anche agli scaffali più bassi, soprattutto all’ultimo dove sembrano non esserci normali libri, ma strani manoscritti risalenti a chissà quale anno dimenticato da Dio.

Li guardo attentamente e se soffrissi d’asma potrei ritenermi morta, visti tutti gli acari lì presenti.

 

“ Senti Draco, io qui non vedo nessun bosco in nessuna sequoia, che facciamo?”

Ho lo testa praticamente dentro lo scaffale polveroso.

Do un’altra occhiata e poi mi accingo ad uscirne e magari ritornare alla mia altezza naturale, ma qualcosa mi distoglie e mi blocca.

Sento la sua mano sulla mia e vedo che anche lui adesso è inginocchiato proprio come me.

“ Sono più che convinto che questo romanzo sia qui!” mi dice in maniera affabile guardandomi negli occhi.

Io non so per quale motivo non riesco a ricambiare lo sguardo intenso e lo ritraggo immediatamente.

“ Allora non avrò cercato bene!” dico; sto per riabbassarmi quando avverto la sua mano sul mio viso e mi porta dolcemente una ciocca di capelli dietro l’orecchio; potrei ringraziarlo visto che praticamente non ci vedo, ma il suo gesto scaturisce in me mille sensazioni che non provo da quando io e Harry eravamo felici e ci amavamo, e dunque le parole mi muoiono in gola.

Sembrerà stupido da parte mia, ma non so realmente cosa fare.

Dovrei… so cosa dovrei fare; cercare il romanzo che vuole, portarlo alla cassa, farmi dare pecunia e salutarlo. E invece perché me ne sto qui?

Mi sto perdendo nei suoi occhi, sento il cuore palpitare in maniera frenetica, ma dubito sia un infarto, e sento crescere in me la voglia di averlo sempre più vicino.

Chiudo gli occhi e percepisco sulle mie labbra le sue, calde e morbide.

Assapora le mie e se già mi sento morire per un bacio come sarei se io e lui facessimo…

Ma che pensieri sono? Sarò sicuramente arrossita.

Schiudo le labbra e inizia il meraviglioso gioco, quello che fa perdere i sensi e ti trasporta nella dimensione della pace interiore e delle mille sensazioni paradisiache.

 

 

Sembra scontato, ma davvero vorrei che le sue labbra non si staccassero mai dalle mie, il modo in cui bacia è indescrivibile, solo chi ha avuto la fortuna di provare quella bocca potrebbe capirmi e intraprendere una discussione con la sottoscritta fatta di “ Wow… Oh mio Dio… non credevo che potesse essere… Wow!”

Sembro un’adolescente al suo primo bacio, e mi sento molto in imbarazzo per questo.

Lui ha uno sguardo tenerissimo, non mi sembra molto Draco Malfoy. So che è cambiato e tutte queste storie qua, ma credevo che almeno quando baciasse una povera ragazza alla sprovvista poi ghignasse soddisfatto prendendomi un po’ per il fondoschiena su quando fossi stata idiota  attratta dalla sua indole misteriosa.

“ E’ tutto ok? Ho fatto qualcosa che…”

“ No, è tutto ok… dico sul serio!” dico scuotendo la testa.

Ci starebbe un altro bacio, ma il momento magico viene interrotto dalla soave voce della Principessa di ghiaccio “ Hermione che fine hai fatto? Sei morta sommersa dai libri?”

La solita simpaticona “ Sto arrivando!” le dico di rimando con il tono più odioso che riesco a formulare.

 

Mi alzo velocemente dal pavimento lasciando Draco lì come se fosse un peluche con il quale mi sono stancata di giocare.

Arrivo vicino al bancone e vedo che c’è un ragazzo che mi guarda “ Finalmente… ci sono dei clienti che aspettano!”

La guardo in cagnesco “ Se vedi che sono occupata con un altro cliente non potresti occupartene tu?” chiede acida.

“ No, io ho altro da fare!”

Mi secca ribattere e magari rischiare di farmi licenziare, quindi ricaccio tute le parole cattive e amare dentro e sfoderando un grande sorrisone di circostanza mi rivolgo all’uomo “ In cosa posso esserle utile?”

 

Per fortuna desiderava solo un libro di poesie di Pablo Neruda.

Sto per mettere i soldi nella cassa quando torna Draco con un libro tra le mani.

Mi ero proprio dimenticata che lui fosse ancora qui.

“ Hai trovato il bosco nella Sequoia?” chiedo, prendendo il libro tra le mani.

“ No” lo vedo sporgersi in avanti e quindi avvicinarsi pericolosamente al mio orecchio, ecco che tutte quelle strane sensazioni si sprigionano di nuovo e iniziano a ballarmi dentro “ Quel libro non esiste, così come lo scrittore!” mi sussurra.

Spalanco gli occhi, deglutisco e naturalmente non so che cosa dirgli.

Lui ritorna al suo posto e lo vedo che picchetta le dita sul bancone quasi nervosamente.

Gli porgo la busta con il libro “ buon viaggio Draco!”

“ Grazie, spero di rivederti al mio ritorno!” mi dice e salutandomi con un cenno del capo esce dalla porta facendo tintinnare il catturasogni.

 

Mi tocco le labbra e credo di essermi sognata tutto. E’ come in quelle pubblicità che sponsorizzano i cioccolatini; la donna solitamente ha le convulsioni e sembra che sia nel bel mezzo di un amplesso, mentre alla fine sta semplicemente mangiando uno stupido cioccolatino.

Non che io mi senta soddisfatta come lo si può essere dopo un amplesso, ma la sensazione di felicità è comunque quella o comunque ci si avvicina molto.

Ok non riesco a spiegarmi, e non riesco a capire neanche perché mi sto creando questi complessi sullo spiegare il mio stato d’animo; nessuno può sapere a meno che io non apra bocca e dia libero sfogo ai miei pensieri, ma per farlo vuol dire che credo che ai miei globuli rossi  e bianchi possa importare ciò che penso.

 

 

La giornata lavorativa continua imperterrita e mi rincorre un’idea, ossia suicidarmi.

Non ne posso davvero più, il lavoro si è quadruplicato da quando Emma non c’è più… e se penso che ancora la settimana è lunga mi viene da piangere.

 

Finalmente sono sulla strada verso casa, alzo gli occhi verso il cielo e noto un aereo e naturalmente non posso far altro che pensare a Draco. Non mi ha neanche detto dove doveva recarsi.

 

Adesso sono a casa e levatami le scarpe mi fiondo sul mio comodissimo divano e sgranocchiando patatine e biscotti guardo un film e credo che appena finirà questo ne guarderò un altro.

Non so cosa mi prende, ma so per certo che adesso non ho proprio voglia di dormire.

Strana la vita.

 

 

 

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Spero la storia sia di vostro gradimento, grazie ha chi ha recensito e a chi ha solamente letto e che subito dopo non è corso in bagno a vomitareJ

Come sempre buona lettura!!!!

JJJJJ

 

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Capitolo 13
*** Confusione ***


confusione

 

 

 

 

 

Sono già trascorsi quattro giorni dal bacio e non sono rimasta a pensarci neanche per un momento.

Draco mi ha baciata, ha baciato me… significherà qualcosa?

Sono confusa; da un lato vorrei parlargli e chiedergli spiegazioni, ma dall’altro vorrei che il viaggio di lavoro fosse interminabile.

Poi però penso a Dana e mi sento un mostro cattivo.

 

“ Come mai così pensierosa?”  improvvisamente mi rendo conto di stare passeggiando in compagnia di qualcuno, ossia Ron Weasley per le vie di Hogsmeade.

Ha un giorno libero dagli allenamenti e dunque ha deciso di trascorrerlo con me.

Non so se essere felice o meno.

“ Pensavo al mio stomaco che brontola!”

Che fantasia! Draco non assomiglia molto ad uno stomaco che brontola, né tanto meno dà le stesse sensazioni.

“ Andiamo al paiolo magico?”

“ Fa come vuoi!” dico senza tanti complimenti, facendo intuire di non essere di compagnia.

Lo vedo che scuote la testa, anche se impercettibilmente; non so cosa fare, magari lo sto solo deludendo.

 

Faccio tutto molto passivamente; siamo praticamente seduti, ma ora che mi guardo intorno non mi sembra il Paiolo Magico.

“ Cos’è questo posto?” chiedo con fare annoiato.

Vedo che mi lancia un’occhiata molto allibita “ Siamo a Diagon Alley… non hai notato che ci siamo smaterializzati?” chiede servendosi anche del suo sguardo indagatore.

Ci penso un po’ su, cerco di riassemblare i pezzi mancanti, ma più ci penso più l’unica cosa che mi viene in mente sono le labbra di Draco.

“ Ero persa nei mie pensieri, completamente assorbita da un altro mondo!”

Tento di giustificarmi e spero non usi il legiliemens come la volta precedente.

 

Sto guardando il menu e credo di starmi applicando alla lettura.

Credo sia una mia difesa immunitaria contro Ronald e il suo sguardo inquisitore, insomma, se gli faccio credere di essere occupata e terribilmente concentrata in qualcosa mi lascerà stare, no?

No, non mi lascia stare.

“ Stai pensando a Malfoy?”

Strabuzzo gli occhi in maniera disumana, per poco non mi affogavo con la saliva e i succhi gastrici.

“ No… no… cosa te lo fa pensare?” ritorno a fissare il menu, sperando anche di non essere arrossita violentemente dando l’impressione ai passanti di non far parte dell’arredamento del locale, ossia tappezzeria rosso sangue.

 

La conversazione durante il pranzo non è poi molto accesa, a dire il vero sembra quasi inesistente, a meno che non si contino le espressione come: “ Mi passi il sale?” e  “Credo che sia troppo piccante” come possibili argomenti da intraprendere.

“ Ehm… scusami, vado un attimo in bagno!”

Ottimo piano Hermione, adesso scapperai dall’uscita secondaria, andrai a fare una rapina in banca e poi scapperai con il malloppo in Messico.

Il piano sembra perfetto, peccato che appena arrivo alla toilette guardo il mio viso stanco e teso riflesso nello specchio e una semplice domanda si formula “ Come puoi davvero pensare di rapinare una banca con questa faccia?”

Chi parla è la mia coscienza, con la quale non ho un buon rapporto, ma oggi credo che seguirò il suo consiglio.

Ecco, sono rimasta a contemplarmi per 6 minuti, adesso credo sia meglio tornare, anche se lo credo difficile, Ron potrebbe insospettirsi.

 

Il tragitto dalla toilette al tavolo dove siamo seduti lo attraverso canticchiando un motivetto che cantavo all’asilo.

Vedo Ron completamente concentrato sul suo piatto di patatine fritte e noto anche un’altra figura che siede con lui.

Chi può essere? Di sicuro nessuno della famiglia Weasley, avrebbe i capelli rossi se così fosse, ma non è così.

Quest’individuo è moro.

Harry?

Merda è lui!

Cosa ci fa Harry James Potter qui?

Mi stropiccio gli occhi; meglio essere sicuri di ciò che vedono o credono di vedere i miei bulbi oculari.

E’ proprio Harry!

Traggo un lungo respiro e con sguardo fisso davanti a me e camminata sicura da modella in passerella, ecco che entro in scena trionfalmente.

“ Ciao Harry!”

Lui si alza e si avvicina per posarmi un bacio sulla guancia “ Ciao Hermy!”

Mi siedo e inizio a mandare giù una quantità indefinibile di bicchieri d’acqua.

“ Ho saputo che esci con Malfoy!”

Sapevo che Ron l’avrebbe fatto, e vedendo qui Harry, quando invece dovrebbe stare dentro il suo ufficio buio e dietro la sua scrivania in legno pregiatissimo avrei anche dovuto prevedere queste parole scontate.

Poso il bicchiere; e come in quei film dove la donna si volta verso l’uomo portandosi i lunghi capelli a sbatterle contro la spalla con un veloce e sensuale semi roteamento del collo, mi volto verso Harry sbattendo anche le ciglia.

“ Vedo che le notizie volano!” dico fissandolo negli occhi, facendogli intuire che non sono per niente intimorita, ma che al contrario sono pronta per morire per la causa.

 

Ron ed Harry si scambiano strane occhiate prive di intelligenza.

Non staranno mica pensando che io sia fuori di testa?

Ron si sporge e vedo che poggia il palmo della mano sulla mia fronte e poi passa alle tempie.

“ La temperatura è normale!” dice.

Poi mi prende il polso e controlla la regolarità dei battiti con il suo orologio dalla cinghia in pelle nera.

“ Anche il battito è Ok!”

Ritraggo furiosamente il braccio e lo guardo in cagnesco.

“ Non ho l’influenza!” ruggisco. Fa molto tigre della Malesia.

Se reagiscono così solo perché loro sospettano che io esca con malfoy, cosa farebbero se sapessero che mi ha baciata?

“ Hermione, cerca di capire… siamo preoccupati per te, non è da te frequentare certe persone…” dice Harry.

 

Glielo mollo adesso un pugno sul naso o aspetto che spari qualche altra perla di saggezza?

Hermione, cos’hai scritto sulla lista? Uff… devo contare fino a 10. Me l’ero dimenticato.

“ So badare a me stessa! Malfoy non è di certo peggiore di altri soggetti; vi sembrerà strano e non da me, ma come ho già detto a Ron, non è poi così male frequentare Draco e sua figlia!” ribatto in maniera quasi nevrastenica con le mani strette a pugno, conficcando le unghie nella carne e rischiando di morire dissanguata.

Harry guarda Ron con fare interrogativo.

“ Herm calmati, lo sanno tutti che ha ucciso la moglie!”

Questo è troppo.

“ Cooooooooooosa??!!??”

“ Harry hai esagerato, sai bene che è stata uccisa da Voldemort!” esclama Ron.

“ Ehi!! Ma tu da che parte stai?” esclama Harry con disappunto.

Il mio sguardo infuocato passa dall’uno all’altro.

“ Ebbene?” esclamo infine.

“ Ok Herm.. non sapevo cosa dire!” tenta di giustificarsi il-bambino-he-èsopravvissuto-a-Tu-Sai-Chi-ma-non-ad-Hermione.

Annuisco facendo trasparire sempre la mia rabbia, poi lanciandogli sguardi dardeggianti, prendo al borsa e mi smaterializzo sotto i loro sguardi allibiti e increduli rassomiglianti molto a pesci bolliti.

 

 

Sono nervosa e arrabbiata e spero vivamente che quella specie di tiranna della signora Snooke non rompa con le sue solite ramanzine patetiche.

Butto la borsa per terra non curandomi della fine che possa fare il cellulare e mi butto a pesce sul morbido letto e cerco di dimenticare quello che è appena successo, ma soprattutto a ciò che hanno captato le mie povere orecchie.

Harry si è bevuto l’acqua dei termosifoni?

Non so più cosa pensare di quest’uomo.

 

Mi metto il cuscino sulla testa, quando sento un rumore di passi.

Alzo la testa e vedo Ron; adesso perché si è smaterializzato?

Vuole vendermi una batteria di pentole dei Cannoni di Chudley?

“ Herm… è tutto ok?”

“ No!” dico arrabbiata ricacciando di nuovo la testa sotto il cuscino.

Sento che si siede sul materasso, perché noto un lieve spostamento; pesantuccio il ragazzo eh?

Forse sono i muscoli che tiene al sicuro sotto gli indumenti.

Voglio urlare!!! Perché non lo capisce? Perché non mi lascia sola?

 

Incredibile, nessuno dei due sembra voglia parlare; ma io per lo meno un motivo ce l’ho, lui che è venuto qui presumibilmente per parlare, perché adesso se ne sta zitto?

Credo mi convenga contare le pecore, almeno faccio qualcosa durante l’interminabile attesa…

Cosa sta facendo Ron? Perché sta accarezzandomi i capelli?

E’ venuto qui per farmi uno shampoo?

 

Tolgo la testa da sotto il cuscino e mi sposto una ciocca riccioluta dietro l’orecchio, sta sorridendo.

“ Ron, a parte sorridere e toccare i capelli, cosa sei venuto a fare?” dico mettendomi seduta sul letto a gambe incrociate.

Inizia a toccarsi i capelli nervosamente.

“ Magari le parole di Harry ti saranno sembrate pesanti, ma lui le ha dette per…”

“ Per il mio bene?” dico concitata e gesticolando in maniera sconnessa.

“ Esatto!” dice lui abbassando lo sguardo, sembra pensare su a ciò che deve dire “ Harry non voleva ferirti, sappiamo bene che non faresti mai qualcosa di sbagliato, ma cerca di capirlo tu non stai parlando di un normale essere umano, ma di Draco Malfoy!”

Questo è troppo, mi sporgo in avanti  e i nostri visi sono terribilmente vicini, sarei sicuramente arrossita se ci trovassimo ad Hogwarts a batti beccare tra una lezione di Pozioni e una di Incantesimi, ma non siamo adolescenti e la mia cotta per lui è sparita molti anni fa; sono molto arrabbiata per le sue parole e per il fatto che stia reggendo il gioco di Harry.

Non posso tollerarlo.

“ Questo concetto non mi sembra poi così difficile da capire, Ron, non ti sto spiegando nulla di così difficile e incomprensibile. Sono adulta e  posso frequentare chi diavolo voglio e se questo diavolo è Draco Malfoy che sia così!” dico con tale rabbia da farmi imporporare le gote terribilmente “ E’ così difficile da capire che sono cresciuta e non è concesso solo a voi maschietti di uscire con chi vi pare?”

Sono stanca, terribilmente stanca.

Abbasso lo sguardo, non ce la faccio davvero più.

Io non sto facendo fuoco e fiamme perchè mi si sta proibendo di vedere Draco, ma di base c’è il principio, insomma si stanno comportando come due sporchi maschilisti.

“ Ok, forse le nostre parole sono state un po’ pesanti…”

Chi lo ha illuminato?

Sono troppo irata per fargli l’applauso e concludere la giornata con un bicchiere di vino e delle patatine.

Sospiro chiudendo gli occhi, la calma deve ritornare nel mio corpo.

 

Cosa? Cosa sta succedendo?

Perché improvvisamente la mia bocca non è più libera di esprimersi e incapace di urlare al mondo la mia collera?

Ronald Bilius Weasley mi sta baciando, ma la cosa è a senso unico, non me la sento di rispondere attivamente al bacio.

Magari sto sbagliando; perché con Draco si e con Ron no?

E’ una domanda legittima; se fosse una domanda per vincere un milione di galeoni credo che nessuno riuscirebbe a dare una risposta.

Sono confusa.

Poso la mia mano sul suo torace e faccio in modo che capisca che ho bisogno di una certa distanza, in poche parole che non lo voglio baciare e che sarebbe stato meglio se non si fosse azzardato a tanto.

Sento che sto per crollare e le lacrime stanno per scendere silenziose per farmi fare la figura della scema.

“ Ron, ho bisogno di stare sola…” dico con voce tremula.

Lo vedo alzarsi dal letto e smaterializzarsi senza dire una parola.

Perché ho reagito così?

Perché sono così patetica?

Perché?

 

Scoppio a piangere come una bambina e vorrei che Draco non mi avesse mai baciata e vorrei non averlo mai incontrato, avrei voluto conservare di lui quell’orribile ricordo che avevo ad Hogwarts.

Perché mi ha confusa così tanto?

Non doveva andare così. Non doveva.

Stringo forte il cuscino, come se volessi ucciderlo.

Non ce la faccio più.

E con le lacrime che continuano a scendere imperterrite mi addormento, dimenticandomi momentaneamente della mia situazione amorosa a me sconosciuta.

 

 

 

Eccomi con il nuovo capitoletto di questa ficcina che spero riesca sempre  a piacervi.

Ringrazio shaka, ely 91 e lady Narcissa che hanno avuto il coraggio di recensireJ

Grazie a tutti e buona lettura!!!

Kisses

JJJ

 

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Capitolo 14
*** Stare da soli in compagnia ***


soli

 

Sapete quando ci si ricorda improvvisamente di avere dei doveri nei confronti dello stato?

Ecco, io mi sono appena ricordata di avere un lavoro e che senza di me molta gente rimarrebbe ignorante e altre non potrebbero dissetare la loro voglia di cultura.

Mi alzo a fatica e mi sto rendendo conto di aver dormito non solo vestita, ma anche con le scarpe perfettamente allacciate.

Potrei farmi la doccia con cappotto, cappello, guanti e sciarpa.

 

Ritornando al problema lavoro, ho appena scoperto che ormai è troppo tardi per presentarmi dalla Principessa di ghiaccio, d’altronde oggi è l’ultimo giorno, domani torna Emma e così tornerà anche il mio caffè mattutino e soprattutto vitale.

Sono le 09:32.04, mi maledirebbe oppure passerebbe tutta la giornata a farmi una ramanzina che credo sarebbe durata anche al mio ritorno a casa, avrebbe sicuramente usato il telefono.

 

Prendo il cordless, che per strani motivi giace sotto il mio letto e compongo il numero della libreria.

Squilla un bel po’, finalmente quella grandissima stronza si è degnata di rispondermi

“ Pronto?” dice la sua voce acida.

“ Ehm.. Ciao sono Hermione, scusami, ma non posso proprio venire.. ho una brutta tosse, credo anche di scottare e il mio naso non la smette di…”

“ Si ho capito, fa niente!”

Sono proprio brava a mentire, imito anche qualche colpetto di tosse e la voce tremendamente raffreddata.

“ Allora ba bene? Non ce la faccio proprio a… etciù!”

Diabolica.

La sento rimanere in silenzio “ In verità non va affatto bene, ma comunque non servi a niente se non sei in grado di distinguere un fumetto da un best seller!”

Tono gentile saltami addosso.

“ Scusami, farò il possibile per tornare domani al lavoro…” tossisco.

“ Si ok! Senti c’è una bimba dai capelli biondi che ha minacciato di non andarsene se tu non arrivi! Che faccio? Chiamo l’accalappiacani?”  

Dana!

Questa è completamente matta; dovrebbe chiamare il suo genitore o chi ne fa le veci, diamine!

“ Si chiama Dana, ha solo cinque anni, sicura che sia sola?” chiedo, e inizio a tamburellare le dita nervosamente sulla gamba nuda.

“ Cosa vuoi che ne sappia… non sono mica sua madre!”

Per fortuna…

“ Per favore me la passi? Le parlo io!”

Sento che si allontana dal ricevitore; spero vivamente che non la prenda come si prendano i conigli, i gatti e i cagnolini…

 

E’ già da due minuti che aspetto; dovrei pensare al peggio?

“ Eccoti la mocciosa!”

Sempre simpaticissima; chissà cosa direbbe se fosse una reporter mandata sul fronte di guerra o nei posti dove lo Tsunami ha distrutto tutto. Ci metterebbe un po’ d’anima nelle sue parole?

“ Ciao Hermione!”

Mi si sta sciogliendo il cuore, com’è tenera!

“ Ciao Dana, come stai?” chiedo gioviale, se ripenso a ieri mi verrebbe ancora voglia di piangere, nonostante abbia prosciugato le lacrime; ma quando sento la sua vocina torno ad essere felice, non riesco proprio ad essere triste.

“ Io sto benissimo! Quella strana tizia sempre arrabbiata mi ha detto che tu stai male, cos’hai?”

Mi sciolgo come neve al solo, o come burro dentro il pentolone del risotto, non so, so solo che mi sto sciogliendo.

“ Nulla d’importante, solo un po’ di raffreddore!” dico, mi dispiace mentirle; ma non credo sia giusto dirle che sia il mio migliore amico sia suo padre mi hanno baciata ed io adesso ci sto da schifo.

“ Meglio così! Senti io adesso devo andare, sono appena entrati al negozio la Signora Piddy e un poliziotto…”

“ E cosa vogliono?” chiedo incuriosita, ma non ricevo nessuna risposta, sento solo dei rumori e delle voci agitate “ Dana?” chiedo perplessa.

Ma l’unica cosa che riesco a captare è la caduta della linea telefonica.

 

Sono con il ricevitore ancora in mano a fissarlo.

Cosa sarà successo?

Siccome non lo saprò mai, vado in bagno e inizio a riempire la vasca d’acqua tiepida, Sali da bagno e bagnoschiuma. Voglio proprio rilassarmi. Incrocio le dita e spero che nessun uomo si materializzi a casa mia.

 

La mattinata è trascorsa tra bagno, pulizie della casa rassomigliante al caos che c’era al principio sulla terra e la preparazione del pranzo.

Da brava donnina di casa, lavo i piatti e  sistemo la cucina, adesso stanca come non mai mi metto davanti al televisore a vomitare davanti ad una patetica sit-com spagnola.

Cambio immediatamente canale, ma oltre alla sit-com, un telegiornale, uno strano cartone animato e due tele promozioni non c’è nulla per la quale valga la pena mandare in vacanza anche l’ultimo neurone.

Uff! Non so davvero dove andare a sbattere la testa.

Sono le 16:28.29. Cosa farò?

Imparerò il punto croce?

Dedicherò la mia vita alla ceramica?

Spengo il televisore e mi massaggio le tempie in cerca d’ispirazione.

 

Corro in camera mia, e metto tutti gli abiti che possiedo sul letto.

Sembrerò pazza, ma non avendo nulla da fare, la cosa più intelligente che possa fare e provarmi tutti gli abiti che possiedo e fare strane moine davanti allo specchio.

 

Ecco che avanzo con indosso una minigonna verde militare e una maglietta nera a manica lunga che mi lascia le spalle nude cadendomi morbida sui seni e sui fianchi.

Ai piedi stivali rigorosamente neri dal tacco vertiginoso.

Capelli vaporosi e trucco pesante.

Non uscirei mai truccata così, però ogni tanto è divertente sperimentare trucchi nuovi da sperimentare sul proprio viso, e poi in qualche modo devo coprire le terribili e profonde occhiaie che mi solcano il visetto.

 

Mi sono struccata e mi ritrovo in lingerie davanti al letto, pronta per decidere il prossimo abbigliamento.

Pantalone rosso e maglietta bianca?

Orribile!

Toc Toc

Se è la signora Snooke giuro che la accoppo.

Grrr!!!

Mi dirigo verso la porta e proprio mentre sto per aprire mi rendo conto di essere poco vestita.

Di tutta fretta mi avvio nella mia camera e prendo le prime cose che mi capitano sotto tiro; ossia un paio di pantaloncini di jeans terribilmente sfilacciati e una magliettina a manica corta rosa e dei calzini coloratissimi che non riprendono il rosa.

Mi sento orribile.

Toc Toc

Uff, com’è impaziente…

Prendo un coltello, nel caso sia la Signora Snooke e mi accingo a guardare dallo spioncino.

Draco?

Ma non era partito per luoghi a me sconosciuti?

Apro la porta e nascondo il coltello da cucina dietro la schiena.

Ecco che entra più elegante che mai.

Jeans chiaro, maglietta nera e scarpe fenomenali ai piedi; non sono molto brava nel descrivere cosa indossa la gente.

“ Ciao!” dico timidamente mentre chiudo la porta e gli faccio segnale di accomodarsi o sul divano o sulla sedia.

“ Ciao, ho saputo da Dana che sei stata male?”

Roteo gli occhi e ricordo che c’è della gente che crede che io stia male.

Afferro un pacco di fazzoletti che giacevano sul televisore e insceno il malato immaginario.

“ Già, ma niente di che…” mi soffio il naso “ un semplice raffreddore accompagnato da semplici brividi di caldo e di freddo!”

Annuisce. Quasi tenero come sua figlia.

 

Mi accoccolo sulla poltrona di fronte a lui “ com’è andato il viaggio?” chiedo.

“ Abbastanza bene, un po’ noioso, ma grazie al tuo libro sono riuscito a sopravvivere!”

Dubbio atroce: libro sta per libro o per bacio?

Sorrido “ di che parlava?” chiedo innocentemente.

“ Troppo lungo da raccontare… non mi va!”

Ok, non lo saprò mai e secondo me non si è letto un bel niente.

“ Ma dove sei stato? L’ultima volta che ci siamo visti non me l’hai detto!”

“ Italia… Milano!”

“ Milano? E’ bella come dicono?” chiedo incuriosita, sembrerà strano, ma io Hermione Jane Granger la saccente so-tutto-io non so com’è Milano.

Mi dovrebbero torturare per questo.

“ Sarebbe bella se solo si riuscisse a vedere qualcosa, con tutta quella maledetta nebbia è praticamente impossibile!” spiega, ha una smorfia di sussiego sulle labbra.

“ Credi che Londra sia meglio? Guarda che anche qui la nebbia non scherza!”

La smorfia sparisce e lo vedo concedersi ad una contagiosissima risata che riesce a trascinare anche me.

 

Rido come una pazza, ma nel frattempo vorrei tanto piangere.

Lui è qui con me che ride, tra di noi c’è stato un bacio e sembra che non gliene freghi nulla.

Che Ron ed Harry abbiano ragione?

Sono confusissima, non sono più sicura di niente.

Se n’è accorto “ C’è qualcosa che non va?” ecco che abbandona l’ilarità per tornare l’uomo serio che è diventato.

“lo sanno tutti che ha ucciso la moglie”

Le parole di Harry rimbombano nella mia mente, non vogliono lasciarmi stare.

Io so che non è vero, ma allora perché continuano a martellarmi incessantemente?

“lo sanno tutti che ha ucciso la moglie”

Mi porto le mani sulle tempie sperando che il mal di testa cessi e questa terribile frase mi lasci da sola.

“ Hermione, cosa ti prende?” Draco è vicino a me, credo si stia preoccupando, poggia la mano sulla mia fronte proprio come ha fatto Ron ieri.

Mi sembra di impazzire.

 

Mi sento leggera e aprendo gli occhi capisco che Draco mi ha presa tra le sue braccia  e che molto probabilmente mi sta portando in camera da letto per farmi riposare.

Oh Dio adesso cosa penserà di tutto quel disordine?

Ma prima di preoccuparmi del disordine dovrei chiedermi. C’è realmente qualcosa di complicato in questa storia o sono io che mi complico la vita?

“ E’ colpa mia se stai così?”

Scuoto la testa tra i singhiozzi, afferro un pacco di fazzoletti e mi soffio il naso “E’ da ieri che mi sento psicologicamente instabile!” spiego, e ritorno ad occuparmi del mio naso gocciolante e arrossato.

Draco alza un sopracciglio, sembra quasi stupito dalla mia frase senza senso. Beh, anch’io rimarrei stupita dalla farse se fosse stato qualcuno a proferirla.

“ Psicologicamente instabile, Granger? Lo sai dai tempi di Hogwarts, non da ieri!”

Brutto bastardo borioso. Come osa? Io psicologicamente instabile già dall’età di 11 anni?

“ Cos’hai… cos’hai detto?” chiedo furiosa.

Ecco un altro punto da aggiungere alla lista. Prendere a colpi di padelle Draco Malfoy.

Uff… tanto so che non lo farei mai.

“ Ho detto che sei sempre stata instabile! E di sicuro avevi anche qualche tic nervoso al braccio che meccanicamente scattava in aria!”

Sento gonfiarmi dalla rabbia.

“ Tu non avevi bisogno di alzare nessun braccio, tanto c’era paparino che incuteva terrore!”  Ops!!! Mi mordo la lingua! Questa non avrei dovuta sparala. Al diavolo la mia lingua lunga.

Storce il labbro e mi guarda con aria seria e molto probabilmente offesa.

“ Farò finta di non aver sentito, Granger! Ma solo perché sei psicologicamente instabile da ieri sera!”

Non capisco. Sembra molto Dottor Jekill e Mr Hide.

Lo guardo fitto fitto e lui sostiene il mio sguardo da pazza nevrotica psicolabile.

“ Problemi, Malfoy?” chiedo acida.

“ Nessuno Granger, e tu?” mi domanda a sua volta con tono sarcastico, lanciando uno sguardo orripilato alle mie ciabattone a forma di rana; una quasi sotto al letto e una che tenta la fuga verso la porta.

“ Granger??!”

“ Si, Malfoy!”

“ cosa sono queste cose orripilanti?”

“ Le mie pantofole, mi sembra ovvio!”

Ha ancora lo sguardo perplesso, incuriosito dalle mie ranocchie verdi.

“ Ovvie potrebbero essere per il caro Ministro della Magia e per il portiere dei Cannoni di Chudley… entrambi patetici!”

 

Se voleva farmi arrabbiare non c’è riuscito. Al momento dei cari Potter e Weasley non m’importa e non m’importa neanche di Malfoy e se dobbiamo essere sinceri non m’importa neanche di me.

“ Granger, sicura di non aver nessun problema?”

Annuisco decisa.

“ Allora perchè non mi stai attaccando dicendo che sono uno stronzo e che San potter e Lenticchia non vanno toccati?”

Mi sono messa in ginocchio sul letto, uno di fronte all’altra. Una minima distanza ci divide. “ Da quando ci frequentiamo non l’ho mai fatto!”

Lui sembra pensarci un po’ su.

“ E come mai?” sembra che nel suo tono ci sia una nota maliziosa.

“ Perché non me ne hai dato l’opportunità!” rispondo dolcemente, lui sospira e si porta una mano tra i capelli.

“ Capisco… io devo andare da Dana! Ciao Hermione!”

Mi scombina i capelli affettuosamente e mi accarezza dolcemente il mento, lo vedo allontanarsi, va verso la cucina e voglio che non lo faccia, voglio che non apra quella dannata porta e sparisca lungo le scale.

 

“ Draco??!” chiamo incerta.

Lui si gira  e mi sorride.

“ Harry mi ha detto… mi ha detto che tu hai ucciso tua moglie!”

Un sorriso beffardo gli si dipinge sulle labbra “ E tu gli credi?”

“ No”

Sta per aprire la porta e scomparire chissà per quanto altro tempo.

“ Draco!?!” lo chiamo di nuovo incerta, la sua mano scivola dalla maniglia e mi rivolge un altro sguardo. Sembra quasi felice che gli stia facendo perdere tempo.

“ ho ucciso il pesce rosso di Dana qualche mese fa… ma giuro che non me l’aveva ordinato il cugino del Signore Oscuro!”

Non riesco a non emettere una leggera risata alla quale anche lui si aggrega.

Ritorno seria e lo guardo “ Ron mi ha baciata!”

Lo vedo deglutire e scompigliarsi i capelli  e dei piccoli fili d’orati gli cadono sugli occhi.

“ State insieme?”

“ No!”

Sorride, ma lui cerca di nascondermi quella vista girandosi di scatto verso la porta.

“ Ciao Granger, stammi bene!”

“ Anche tu!” dico quasi in un sussurro e con il sorriso sulle labbra mi affaccio al balcone e mi lascio accarezzare dal mite venticello che invade la città.

 

Mi stropiccio gli occhi e sento il bisogno di preparami una tisana per rimettermi in forze.

Metto il bollitore a bollire e improvvisamente le mie orecchie captano un suono a me famigliare.

Sarà mica il campanello della porta?

Se è il campanello il 50% delle possibilità mi porta a credere che sia di nuovo Draco, ma l’altro 50% mi porta a credere che sia la Signora Snooke e stavolta nessuno riuscirà  a fermarmi dall’ucciderla. Ho una bacchetta, a qualcosa dovrà pur servirmi.

Stanca mi accingo ad aprire la porta e con immenso shock vengo buttata a terra da una tizia con in mano una sciabola, in testa una bandana e una sacca stracolma di qualcosa…

“ Ehilà Hermione!”

Spalanco la bocca, e mi vedo davanti la versione romantica della mia dolce Emma.

“ La convention su Lord Byron è stata meravigliosa… ti ho portato qualche souvenir!” mi dice con trasporto, per poi scaraventare sul mio pavimento il contenuto della sua sacca, ossia tutti i capolavori di lord Byron.

“ Grazie Emma, non dovevi… davvero!” guardo ammirata i libri mentre lei continua a sorridermi.

“ Oltre ai libri ti ho portato una dozzina di bandane e naturalmente la mitica sciabola!”

Dio, sono commossa.

 

Sono rimasta in compagnia di Emma per tutta la serata a parlare della strepitosa Convention e della donna di ghiaccio; finalmente so il suo nome, Jess. Tutto questo mangiando tanta pizza. Ma sapete qual è la cosa che mi rende felice? Sapere che da domani riavrò il mio caffè e la spruzzatina di panna ad attendermi.

 

 

 

Salve a tutti!!!

Ringrazio sempre tutti coloro che hanno il coraggio di leggere, uno special thanks va a:

yle: grazie per le tue recensioni sempre piene di vitalità, grazie grazieJ

zickkele:un GRAZIE anche a te, non puoi immaginare quanto sia contenta che questa fanfiction sia riuscito a farti ridere. Non credevo di esserene capace. Grazie mille.

Lady Narcissa: Per quanto Ron possa essere carino e simpatico, in questa storia non c’è spazio per lui eheeh!!! Grazie per la recensione.

Ely 91: io non mi sarei limitata ad uno schiaffo… non non sono cosi violenta! Grazie per il tuo supporto J

topo: concordo con te che Ron dovrebbe imparare a leggere;9 sono felice che la mia draco/Herm ti sia piaciuta e ti abbia fatto ridere. Grazie

 

Grazie a tutti, spero che il nuovo capitolo non vi deluda!!!

Kisses

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** Fiori e complimenti ***


fiori

 

 

 

 

La visita di Draco non è stata per niente illuminante. Da brava sognatrice quale sono diventata, credevo che il bel tenebroso dai modi gentili, mi avesse spiegato il perché del suo raptus nel quale mi aveva baciata. Ma niente da fare, ci sono buone probabilità che io non lo venga mai a sapere.

Siccome è risaputo che non posso passare la mia vita a pensare a cose che per motivi X non possono avere alcuna risposta esaudente, è bene dedicarsi alla propria vita tralasciando certi e inutili argomenti privi di argomentazioni.

Credo di essermi ripetuta, ma non mi sento in vena di parlare di altro.

 

Sono davanti allo specchio e inizio a storcermi la bocca, dando vita alle più svariate smorfie mattutine per cercare di mandare al diavolo quel dannato muso lungo che si è impadronito della mia meravigliosa boccuccia.

Il mio pensiero vola verso il caffè e tutto si ammorbidisce.

Di fretta prendo la borsa e il cellulare abbandonato a se stesso sul tavolo e sfrecciando a tutta velocità giù per le scale mi fiondo verso la macchina.

 

Sono davanti alla libreria; traggo un profondo respiro e mi accingo ad entrare.

Sono entrata e la mia bocca si spalanca davanti alla terribile visone; Cosa diavolo ci fa Jess ancora nel mio territorio?

“ Non ti avvicinare… non ho intenzione di prendermi i tuoi germi!”

Grrr!!!

“ Non mi sarebbe mai passato per la testa avvicinarmi a te!” rispondo con calma quasi glaciale; e soddisfatta noto che non ha gradito il fatto che io fossi capace di rispondere alle sue stupide frecciatine.

“ Buongiorno Hermione!” Vedo spuntare la sua adorabile testolina dai capelli corvini da dietro ad uno scaffale, mi si illuminano gli occhi e finalmente realizzo che Emma è tornata dalla convention e che nella mano destra tiene il mio caffè.

Senza pensarci le salto al collo e le do un bacio sulla guancia “ Ti adoro!” le dico afferrando il bicchiere.

La vedo sorridere e vedo quella povera pazza depressa scuotere il capo, sostengo il suo sguardo e le regalo una linguaccia, lei non perde tempo e mi ritrovo a vederla che risponde nel mio stesso modo.

 

“ Un giorno diventerete amiche…” dice quasi in un sussurro Emma, mentre spolvera lo scaffale dedicato al genere mitologico.

Io e Jess ci scambiamo occhiate dardeggianti “ Cosa te lo fa credere, Emma?” chiedo poi io, molto incuriosita.

“ Oggi ho letto i vostri oroscopi, Vergine per Hermione e Acquario per Jess… mie care entrambi dicevano che vi renderete conto che una persona che detestate diventerà presto vostra amica!” racconta, come se credessimo tutti a tutte quelle stronzate che scrivono gli astrologi.

“ Cooooosa???” esclamiamo all’unisono io e il corvaccio del malaugurio.

Lei appare da dietro lo scaffale e regalandoci uno dei suoi più bei sorrisi esclama

“ Come? Non credete all’oroscopo?”

Certo che non ci credo, come potrei crederci dopo che ho abbandonato Divinazione con quella visionaria della Cooman?

Dopo questo piccolo vaneggiamento; ritorniamo tutte e tre allo svolgimento del proprio compito; ancora non ho ben capito cosa diavolo fa Jess… mi attuerò per scoprirlo.

 

Ecco che la porta viene aperta ed entra l’aitante Liam con in mano un mazzo dalle dimensioni esagerate di rose rosse.

“ Liam?” esclama acida Jess “ Cosa fai qui? Sei già  venuto ieri a rompere con i tuoi cataloghi!”

Sempre amichevole l’arpia.

Liam è in leggero imbarazzo “Devo consegnare questo mazzo di fiori!”

“ Che carino! Sei diventato fioraio?” dice con voce falsamente mielosa e gentile Jess.

Cosa beve a colazione? Una sana spremuta di limone e aceto?

“ Veramente no! Ho incontrato il fioraio qui fuori, stava entrando per consegnare questo mazzo a Hermione!”

Hermione? Io?

Mi punto l’indice contro per accertarmi che Liam stia parlando di me, non vorrei che dal bagno o da qualsiasi altra parte del negozio uscisse un’altra Hermione.

Gli vado incontro e prendo il mazzo.

“ Wow!!!” esclama Emma annusandone il profumo, ma quando le sue narici vengono inondate di polline si rende conto di esserne allergica “ Etciùùùù!! Chi te li manda?”

Le porgo un fazzoletto “ Non saprei!” dico sinceramente.

“ esiste quella cosa chiamata bigliettino!” dice Jess; ora la uccido.

Guardo bene il mazzo di rose e noto il bigliettino,e posate le rose sul bancone mi accingo a leggere il contenuto.

Spero tu possa perdonarmi, sei troppo importante per me. Ron

 

Ho un nodo alla gola! Non sono poi tanto sicura di aver letto bene.

Guardo di nuovo il bigliettino… Eh già, c’è proprio scritto Ron.

Sono realmente sicura di non conoscere altri Ron, oltre a Ron?

Si, sono proprio sicura.

Emma saltella, mi saltella davanti, credo voglia sapere chi mi ha mandato il mazzo di rose rosse.

“ Ron? Chi è Ron?” chiede curiosa.

“ Il mio migliore amico!” rispondo prontamente, almeno credo che sia il mio migliore amico, spero vivamente che non ci sia un doppio fine tra i suoi progetti.

 

Dopo il momento di svago, ritorniamo tutti al lavoro, ma a quanto pare io e Jess non riusciamo a stare in pace più a lungo di dieci minuti, infatti adesso è qui davanti a me con atteggiamento di sfida.

“ Cos’ho fatto adesso?” sbotto io, leggermente nevrotica.

Il suo sguardo si posa sul pavimento, io la seguo e vedo solo un piccolo foglietto celeste con qualcosa scritto, probabilmente un numero telefonico.

“ Con la tua grazia da libellula, hai fatto cadere quell’importantissimo bigliettino!”

Mi dice poco elegantemente, mostrandomi quasi i canini.

Alzo un sopracciglio e mi chino per raccoglierlo “ Ancora non ho la facoltà di spostare gli oggetti e comunque questo coso celeste preziosissimo non pesa una tonnellata, credo sia ovvio che svolazzi e che cada facilmente a terra!”

Jess digrigna i denti, credo stia per prendermi e sbattermi al muro e centrare il mio viso delicato con il suo destro micidiale… potrò dire addio alla mia meravigliosa dentatura e qui degli special thanks vanno a Draco Malfoy…

I miei pensieri vengono interrotti; in libreria sono appena entrati Draco e Dana.

Insolitamente Dana è tra le braccia di suo padre, quando li vedo inizio a ridere come un ebete e vedo Draco lasciare dalla sua morsa protettiva e dolcissima la sua principessa che sorridente viene ad abbracciarmi.

“ Ciao Hermione!” dice ed io imperterrita continuo a disseminare quel suo bel faccino di baci.

“ Non è educato sbaciucchiare così.. ehm freneticamente la prole dei clienti!”

Mi volto inferocita verso colei alla quale appartiene quell’orribile voce

“ Sono forse affari tuoi?”

Dana si allontana da me e torna dal suo papà a nascondersi tra le sue gambe; poverina, credo che l’abbiamo spaventata, ed è per questo che il mio odio verso Jess aumenta e non può far latro che aumentare, ma girandomi scorgo un’ Emma sorridente che sospira, come se lei sapesse come andrà realmente a finire questo meraviglioso rapporto che ho con la personificazione dell'’insensibilità.

 

Siamo ancora lì a guardarci in cagnesco; finchè una mano possente mi tocca la spalla facendomi sussultare “ Scusaci se interrompiamo questo meraviglioso gioco di sguardi assassini, ma…” indica Dana con lo sguardo ed io mi batto il palmo della mano sulla fronte, sono proprio una stupida.

“ Oh si… certo!” che parole scontate le mie; vado in direzione di Dana che sta guardando ammirata i nuovi arrivi “ Dimmi” dico, sfoggiando uno dei sorrisi più dolci.

“ In verità non ho bisogno di nulla, niente libri… volevo solo vederti visto che è da tanto che non stiamo insieme!” dice tormentandosi le manine paffute mentre le sue guanciotte si imporporano facendo risaltare ancora di più il colore degli occhi “ Sei un tesoro… sei dolcissima!” Mi mancano pure le parole; sono quasi commossa ed infatti sento che le lacrime stanno per scendere, ma con molta nonchalance le ricaccio dentro.

“ Ho il raffreddore e la tosse, ma ho pregato il mio papà che mi portasse da te… ha fatto un sacco di storie, credo si senta male anche lui quando sto male io!”

Serro le labbra e l’ascolto con ammirazione, mentre Draco in evidente imbarazzo si guarda intorno facendo finta di interessarsi ad un romanzo frivolo che sta leggendo tenendolo al contrario. Mi lascio scappare un risolino.

Prendo Dana per mano e mi avvio verso Draco “ Tutto ok?” esclamo.

“ Si!”

“ Perché leggi un romanzetto rosa e per di più al contrario?”

Guarda il libro e lo posa immediatamente “ Non lo so!” mi dice quasi sinceramente.

So perfettamente che era in imbarazzo, mi vede che gli sorrido come inebetita “ E comunque non sono affari tuoi, Granger!”  

Incrocio le braccia al petto e assumo un’aria sostenuta, ma soprattutto terribilmente offesa.

“ Smettila, sembri una bambina!”

JESS!!!

“ Jess, gradirei che ti facessi, per una buona volta, gli affaracci tuoi!”

“ Sono anche affari miei se assumi comportamenti infantili sul posto di lavoro davanti a me!”

“ Tappati quella bocca, la usi solo per farle prendere aria, mai per dire qualcosa di intelligente!”

Sono davvero arrabbiata; credo di avere un diavolo per capello.

“ Zitta brutta strega!”

Continuiamo con il battibecco, ma ci fermiamo di scatto quando le nostre orecchie, ma soprattutto le mie orecchie captano qualcosa che forse non avrebbero dovuto captare.

Dana aveva attirato l’attenzione di Draco, immerso nella querelle, tirandogli come al suo solito i pantaloni.

 “ Hermione è una brutta strega?” chiede lei innocentemente.

Fino a qui non c’è nulla di scioccante.

“ No… è una bellissima strega!” risponde lui come se fosse la cosa più normale da rispondere ad una domanda del genere. A me tra poco viene un infarto.

I miei occhi incontrano i suoi e lì credo di diventare rossa come i capelli di Ron; lui è impassibile, mi ha appena fatto un complimento e le sue guance sono sempre bianco cadavere.

 

Il silenzio ci sta divorando vivi ed io mi sento male, moooooolto male.

“ Qualcuno gradisce del tè?”

Emma ti amo; se non esistesse dovrebbero inventarla.

Non ho mai conosciuto una persona come lei, è riuscita a salvarmi.

Draco scuote la testa “ Grazie, ma Dana ha bisogno di riposare!” guarda la sua figlioletta.

“ Dai papà, sto benissimo!” dice guardandolo e sfoggiando il suo sguardo più convincente, ma alcuni colpetti di tosse non l’aiutano di certo nella sua fase di convincimento.

“ Questa tosse non condivide la tua versione!” sembra scherzi sempre, ma nei suoi occhi si può leggere indistintamente un lampo di severità, lei corre per salutarmi e anche Draco si avvicina “ Ciao Hermione”

“ Ciao Draco”

Lui la prende in braccio e insieme escono dal negozio.   

 

Sono andati via da qualche minuto ed io sono ancora lì che guardo la porta, con la mandibola a terra per lo stupore e gli occhi fuori dalle orbite.

“ Hermione, credo sia meglio che tu vada a casa, ci vediamo domani!”

Mi sento dire da Emma, che messomi sulle mani la borsa e la giacca mi spinge verso l’uscita.

Capisco di essere per la strada con alcune persone che mi buttano le monetine, credendo che io sia un mimo e che faccia qualche mossa spiritosa se loro mi danno qualche soldo. Sono messa proprio male se la gente crede questo.

Ritorno in me, almeno il tempo di arrivare a casa, poi posso riassumere l’atteggiamento stupito e cadere nuovamente in catalessi.

 

Non so davvero quale divinità mi ha aiutata a salire le scale e dire un cordiale buonasera di circostanza alla signora Snooke che puliva il pianerottolo.

Guardo con sofferenza il mio appartamento e accendendo la luce vedo qualcosa che non ha mai abitato la mia cucina.

Sul ripiano in marmo, vicino al bollitore del tè e al frullatore, risplendono un mazzo di bocche di leone bianche. Rimango a bocca aperta per la terza volta in questa lunghissima giornata e qualcosa mi fa credere che ancora non è finita.

Un bigliettino riposa ai piedi del vaso.

“ La bocca di leone è l’unico fiore in grado di rappresentare la mia Grifondoro preferita. Ron”

Rabbrividisco e ancora più sconsolata, mi verso un gigantesco bicchiere di vino.

Non mi è mai successa una cosa del genere; con molta probabilità due uomini mi stanno corteggiando ed io non so che fare.

 

Stancamente mi avvio alla mia stanza per mettere qualcosa di più comodo, così sarò libera di preparare la cena e addormentarmi davanti ad un noiosissimo film.

 

Eccomi tra i fornelli, cercando l’ispirazione divina per prepararmi una stupida frittata, sono proprio negata.

Non so rivoltare una  frittata, ma è una cosa difficile a cui servono degli allenamenti in stile ninja oppure sono proprio io che sono impedita?

 Mentre rifletto su questa domanda amletica sento picchettare alla finestra.

Sono terrorizzata, spero che non siano Draco o Ron in un attacco di romanticismo, che per dedicarmi un’improvvisa serenata come si vede nei più bei film italiani, cercano di attirare la mia attenzione gettando pietruzze sul vetro.

 

Credo non sia possibile, non abito a piano terra, per raggiungere la mia finestra dovrebbero lanciare dei mattoni, e così io potrei denunciarli alla polizia.

 

Mi avvicino di più alla finestra e vedo un gufo grigio perla appollaiato sul davanzale della finestra.

Spero sempre che non siano Ron o Draco che mi mandano poesie d’amore scritte da loro con il metodo più romantico che conoscono.

Guardo il gufo e una domanda mi sorge spontanea; io dico sempre Ron e Draco, ma sono realmente sicura che Draco provi qualcosa per me?

Ciò che ha detto oggi davanti a Dana, Emma e Jess poteva soltanto essere un apprezzamento che aveva fatto per rispondere a sua figlia, infondo lui farebbe carte false per lei.

 

Apro la finestra e faccio entrare il gufaccio che inizia a perdere piume per la cucina, adesso dovrò disinfettare.

Lui si appollaia sulla sedia ed io prendo il messaggio che porta legato alla zampa.

Viene da Hogwarts.

Mi accingo ad aprirla e quello che c’è scritto non mi piace per niente.

Silente vuole dare vita ad un ballo in onore dei suoi allievi del settimo anno di nove anni fa; vorrà sicuramente vedere Harry e così ha messo in atto questa stupida messa in scena.

 

Do qualche biscotto al gufo e aspetto pazientemente che vada da via.

Oggi sono molto intollerante.

Il pennuto è qui da quindici minuti e ancora non se ne parla di spiccare il volo.

Questa rimpatriata significherà stare un’intera serata con Ron, Harry e Draco nella stessa sala.

E se inscenassi una malattia terminale?

No, strenne meschino da parte mia, non posso proprio.

Devo armarmi di coraggio e presentarmici, in fondo ho ancora una settimana per preparami al peggio… come si dice, al peggio non c’è mai fine.

 

Finalmente il pennuto è andato via e a me viene da piangere, è tardissimo, ho fame e non so cucinarmi una stupida frittata.

Afflitta apro il frigo dove trovo una pizza surgelata; facile e veloce… si mangerò la pizza.

 

“ Dio, cosa metterò per il ballo?”

Sono madida di sudore e mi sveglio con il cuore che batte all’impazzata, mentre la mia frase squarcia il silenzio.

Stavo dormendo beatamente da circa tre ore; è mai possibile che mi succeda anche questo?

Poggio di nuovo la testa sul cuscino e cerco di pensare a un branco di zombie che mi insegue… almeno non urlerò per la paura di non sapere che vestito metterò al ballo.

 

 

 

 

 

Salve a tutti,

sto morendo di caldo, ma nonostante questo posto il nuovo capitolo, che spero sempre vi piaccia!!!

Gli special Thanks vanno a yle, angel of thunder, Ely 91, topo, Katiuz e Apple.

Vi ringrazio tantissimo, e spero che questo Draco continui a piacervi cosi come questa strana storia!!

Kisses e buona lettura.

 

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Capitolo 16
*** La fantomatica rimpatriata-Parte Prima ***


yoga

Sono felice. Sono spensierata. Sono tranquilla.

Sto anche facendo yoga e tutto ciò che sto pensando non è assolutamente vero.

Lo Yoga è un valido metodo per portare la mente alla concentrazione, per rilassarsi e per avere un ottimo stato fisico e mentale, per prevenire e anche curare le malattie.

Queste sono le sagge parole con il quale inizia una specie di opuscolo sullo yoga.

Io non mi sento per niente concentrata di conseguenza non sono rilassata e per concludere in bellezza non sono neanche in un ottimo stato fisico e mentale.

 

Mi stiracchio e spengo la tv, infatti sto seguendo un corso di yoga in DVD.

Sono stata presa dalla febbre dello yoga dopo aver ricevuto quel meraviglioso invito da Silente che mi ha riempita il cuore di una gioia inaspettata, ma comunque molto gradita.

Non è vero, non voglio andare al ballo.

Avevo sperato che il fantomatico sabato arrivasse il più tardi possibile ed invece il fantomatico sabato è oggi.

Un orribile trauma che mi lascerà dei segni indelebili, lo sento!

 

Ho pensato tutta la settimana a quale vestito avrei potuto indossare per il grande avvenimento, ma ancora, a distanza di poche ore sono ancora indecisa.

Meglio iniziare con un buon bagno rilassante, poi magari mi stresserò davanti al vestito.

 

Quando si crede che già la festa sarà uno scempio, non si erano fatti i conti con l’abbigliamento, gli accessori da abbinare e l’acconciatura.

E se ci andassi in accappatoio?

Quello che indosso è blu, il blu mi dona e se mettessi anche delle infradito e una cuffia per capelli sarei incoronata la reginetta del ballo.

Ma perché il caro Silente ha avuto questa geniale trovata?

 

Manca meno di un’ora ed io sono ancora qui a pensare al perché di questa orribile iniziativa; mi armo di coraggio e indosso il primo vestito.

Abito semplice, ma intrigante.

Non voglio neanche provarmi l’altro, di certo il rosso passione non è congruo alla situazione.

Non voglio scatenare tempeste d’ormoni in nessun uomo presente al ballo.

Quello nero non è niente di particolare, è un semplice vestito con bretelle molto sottili, con il corpetto in stile impero che finisce a svasare lungo i fianchi.

Faccio qualche giro su me stessa e mi ammiro allo specchio.

Le scarpe con il tacco rigorosamente nere sono perfette e mi conferiscono un’aria ancora più aggraziata di quella che già possiedo.

Al polso metto un bracciale in oro bianco che mi ha regalato Neville per il mio diciassettesimo compleanno e per i capelli è meglio non perderci tempo.

Ho preso la bacchetta e recitando un semplice incantesimo ecco che mi ritrovo i capelli leggermente mossi terribilmente morbidi che mi ricadono sulle spalle nude.

Applico un trucco leggero sulle palpebre e del lucidalabbra sulle labbra per farne risaltare la morbidezza.

 

Un ultimo sguardo al mio amico specchio e posso realmente dire di essere perfetta.

Prendo la borsetta e uno scialle leggero e mi smaterializzo a Hogwarts.

 

Eccomi nella mia vecchia scuola dove ho vissuto per sette bellissimi anni.

Mi sembra così strano essere qui e inoltre spero vivamente di non essere la prima, ma non voglio che in sala ci siano già: Ron, Harry e Draco.

Eccomi davanti al portone dove un più vecchio e attempato Gazza mi fa cenno di seguirlo.

Non è cambiato di una virgola.

Siamo in Sala Grande e noto già qualche essere che si muove, riduco gli occhi a due fessure, niente capelli rossi, niente capelli biondi e soprattutto niente Harry Potter.

 

“ Benvenuta signorina Granger!” due mani fredde si posano sulle mie spalle nude, mi volto e vedo la faccia sorridente e paffuta di Neville Paciok.

“ Ciao Neville!” ci abbracciamo.

“ Sei sempre più bella!”

“ Grazie!”

Rimango a parlare con lui per un bel po’; finchè poi non iniziano ad arrivare gli altri, quindi iniziano le mille chiacchiere con Calì Patil, alla quale chiedo del suo orribile libro, Lavanda Brown, Dean Thomas, Cormac McLaggen, Seamus Finnigan, Padma Patil, Anthony Goldstein, Terry Steeval, Ernie Mcmillan, Justin Finch-Fletchley, Susan Bones, Zacarias Smith e latri di cui non ricordo il nome.

 

Solo tre le domande che ricorrono come dopo lunedì viene martedì.

Come mai non hai sposato Ron? Perché con Harry è finita? Tu, Harry e Ron siete ancora amici?

Non voglio rispondere, non sono affari loro e poi per essere sinceri non so proprio cosa rispondere.

Apro la bocca più volte, ma boccheggio solamente.

Improvvisamente un’intelligente Susan Bones esclama “ Guardate chi sta entrando!!!” si voltano tutti è solo Blaise Zabini che fa il suo trionfale ingresso.

Molte persone di sesso femminile in questa sala hanno la bava alla bocca, sono quasi penose.

 

Rilascio perdere saliva ed io mi allontano, prendo un bicchiere di ponch e mi appoggio ad una colonna.

“ Guarda che non scherzavo quando ho detto che sei bellissima!”

Il mio cuore manca un battito, la sua voce.. Draco è qui che mi sussurra complimenti.

Il bicchiere sta per cadermi dalle mani.

“ Ciao Draco!” w la fantasia.

“ Ciao Hermione!” adesso è di fronte a me che mi sovrasta con la sua altezza.

Sono patetica lo so.

Sento che sta per dirmi qualcosa che mi farà svenire o desiderare di essere a casa mia  a fare yoga o in aperta campagna a tosare le pecore.

La fortuna è dalla mia parte, Blaise Zabini avanza verso Draco con fare elegante, gli poggia la mano abbronzata sulla spalla e Draco naturalmente si volta verso il suo amico.

“ Ehilà Draco, alla fine sei venuto!”

“ Non potevo di certo mancare alla rimpatriata dell'’anno!”

“ Dei Serpeverde saremo solo io, te, Millicent Buldstrode e Gary Lerrys!”

Draco si guarda intorno “ Solo noi quattro? Perché?”

Blaise gli batte quattro colpi sulla spalla in maniera compassionevole, poverino!

“ come perché? Ti sei forse dimenticato che sono diventati tutti Mangiamorte?”

Draco sembra pensarci su un istante “ No, pensavo che…”

“ Che gli Auror li avrebbero risparmiati?”

“ Il troppo lavoro mi ha dato alla testa, non ricordo praticamente nulla!”

Sto per sgattaiolare via, sinceramente questa potrebbe essere catalogata come una conversazione privata di due Mangiamorte mancati.

 

Ecco un piccolo passo, un altro ed ecco che Draco mi poggia il bracco intorno alla vita.

“ Blaise, ti ricordi di Hermione Granger?”

Dov’ è un fosso quando serve?

Blaise si porta indietro un ciuffo ribelle e mi porge la mano “ Certo! Come si può dimenticare il pozzo di scienza del nostro anno?”

Sorrido come un ebete “ Già!”

Già??? Ma dov’è finito il mio ultimo neurone?

“ Blaise è il padrino di Dana!” mi dice Draco, peccato che io non so cosa rispondere, infatti annuisco come una cretina.

Improvvisamente un quarto si unisce alla conversazione, è Gary Lerrys

 “ Ciao Draco” Draco lo saluta con un cenno del capo “ Blaise ho bisogno di te, quella piattola della Buldstrode non si stacca!” dice gesticolando come un forsennato.

Blaise lo guarda interrogativo, è spassoso guardare i suoi occhi espressivi.

“ Devo fingere di essere il tuo ragazzo?”

“ Fai tu… corteggiala, corteggia me… dì che Harry Potter ha una cotta per lei…”

I due se ne vanno ed io rimango da sola con Draco.

 

Come non detto, Blaise è ritornato “ Non credere che a me piacciano gli uomini!” mi dice e poi torna da Gary. Certo che è proprio strano.

“ Simpatico Zabini!” dico per cercare di non sprofondare nel silenzio tombale nel quale il genere umano è specializzato.

“ Abbastanza, sai dirmi perché il vecchio ha organizzato questa rimpatriata patetica?” mi chiede con quel suo sguardo dolcissimo, ma sempre intrigante da morire.

Mi sento un’adolescente con gli ormoni a mille.

Hermione smettila, non pensare a lui, so che è praticamente impossibile visto che siamo molti vicini, ma cavolo pensa al perché il vecchiaccio ha organizzato questa tortura e dai all’uomo bellissimo che hai davanti la risposta che vuole.

“ Non saprei!” grande risposta.

“ Scusami un attimo, ho appena visto Severus… torno subito!” che carino lo vedo allontanarsi per andare dal vecchio uomo più unto che mai.

Dovremmo regalargli uno shampoo, ma credo che anche il detersivo per piatti straincrostati vada bene.

 

Sono arrivata al terzo bicchiere di ponch, vedo Silente accompagnato da Harry.

Fa che non devono fare uno di quei discorsi soporiferi in cui il Ministro della Magia parla per dei minuti e tu capti solamente e adesso un buon proseguimento di serata.

“… e adesso un buon proseguimento di serata!” lo sapevo, a parlare è stato proprio Harry.

Mi guardo intorno e vedo che entrambi stanno avanzando verso la sottoscritta.

Poso il bicchiere e sorrido a entrambi.

Sorriso falso, mooooooolto falso!

“ Ciao ragazzi!”

“ Ciao Hermione!” dicono entrambi.

Se non fosse per il colore degli occhi e dei capelli sarebbero molto Fred e George.

Ma forse assomigliano molto di più  a Tiger e Goyle.

“ Gran bel discorso!” dico, ah se avessi ascoltato una parola.

“ Grazie Herm…”

Sorrido di nuovo e stavolta inizio a bere della Burrobirra.

Ecco che con fare altezzoso arrivano: Calì, Padma e Susan e per mia grande fortuna si trascinano via il caro Harry, presumibilmente per fare anche a lui le tre fatidiche domandine.

 

Ora che guardo bene c’è ancora Ron. Non c’è nessuno appassionato di Quidditch?

Dov’è Cormac quando serve?

“ Stasera sei molto carina!”

Carina??? Dovrebbe dirmi che sono la più bella, che nessuno potrà mai eguagliare la mia bellezza… Draco me l’ha già detto due volte e siamo amici da quasi un mese.

Lui che conosco da circa quattordici anni, un complimento decente non me l’ha mai fatto.

“ Grazie!”

“ Malfoy è già arrivato?”

“ Se ti guardi intorno forse lo vedi!” dico acida “ Non passa di certo inosservato!”

Lui si gira e lo vede che si intrattiene con Terry Steeval; una ragazza veramente affascinante.

Quando dico intrattiene non intendo flirtando spassionatamente.

“ Da bravo bastardo non è neanche venuto a salutarti il tuo nuovo amico!” marca molto sulla parola amico; ma non m’interessa e non intendo dirgli che già lo ha fatto e che mi ha perfino fatto un complimento.

“ Scusami Ron, devo dire una cosa ad Ernie!”

Ecco come liquidare un’idiota.

Sventolo il braccio in direzione Ernie e inizio a parlare con lui di quanto s’è fatta brutta la professoressa Sprite.

 

Iniziano le danze ed io mi ci butto a capofitto con Ernie.

Siamo proprio una bella coppia; la bella e lo scimpanzè.

Questo è tutto l’alcool che circola nelle mie vene, dove un tempo ormai lontano pulsava solo sangue… non puro, ma pur sempre sangue.

Balliamo in maniera scalmanata sulle note delle Sorelle Stravagarie; fa molto Ballo del Ceppo.

“ Ernie, vado a prendere qualcosa da bere!” gli urlo nell’orecchio per via della musica assordante.

“ Ok, io rimango in pista!” mi urla lui di rimando.

 

Sono irriconoscibile.

Sono davanti al tavolo delle bevande e mi butto su un bicchiere di Firewisky.

Ecco che una mano mi blocca il polso.

“ Stai bevendo troppo!”

Chi mi sta facendo la paternale?

Alzo gli occhi e lo vedo lì in tutta la sua idiozia; Ronald!!!

“ Non credo!” dico risoluta, ancora non ho né giramenti di testa, né senso di vomito, né gote rosse e mi sembra anche di non parlare a vanvera.

“ Io invece credo di sì!” dice “ Non vorrei che ti sentissi male!” prosegue.

 “ Cosa posso fare Ronald? Draco non lo posso frequentare, il Firewisky non lo posso bere… posso andare in bagno o credi che Mirtilla Malcontenta mi violenti?” gli chiedo, non sembro neanche io visto il tono di voce che sto usando.

Non aspetto risposta che preso il Firewisky, a grandi passi mi dirigo al balcone, dove scorgo l’aitante figura di Draco che sorseggia anche lui del Firewisky.

 

Lui è poggiato sulla balaustra, i capelli biondi sono scompigliati dal vento ed è completamente assorto dai suoi pensieri.

“ Disturbo?”

Lui sembra tornare alla realtà.

“ Certo che no Hermione!”

Attimo di silenzio “ Hai lasciato Ernie in pista da solo come un uomo pazzo e afflitto?” mi chiede poi.

Gli sorrido e guardo la pista dove Ernie sta decisamente dando spettacolo, giocando in maniera erotica con la cravatta.

“ Già, per fortuna m’è venuta sete!” dico, lui guarda nella mia stessa direzione e scoppia a ridere facendo cadere il contenuto del bicchiere per terra proprio sulla testa di due che stavano pomiciando come adolescenti.

“ Ehi stronzo, guarda cos’hai fatto!” ecco l’uomo che gli urla dal basso, la ragazza gesticola freneticamente, poverina, Draco le ha distrutto l’acconciatura.

Draco lo guarda un po’, poi senza un come né un perché gli scoppia a ridere in faccia in maniera esagerata.

“ Giuro che se scopro chi sei ti uccido!” ruggisce l’uomo dal basso, per poi prendere la sua donna e cambiare luogo dove poter continuare indisturbati le loro porcherie.

 

Lui è lì ancora che ride “ Guarda che ti ha appena minacciato!” dico.

“ Non è la prima volta, ormai ho fatto l’abitudine!”

“ Non credevo che le persone adorassero minacciarti!”

“ E’ divertente!”

“ Se lo dici tu!”

Il silenzio scende di nuovo tra di noi; sembra una cosa normale ormai.

“ Mi passi il tuo bicchiere?”

Guardo prima lui e poi il bicchiere. Glielo porgo e lui ne beve un sorso.

Che bocca!!!

“ A cosa stai pensando?” mi chiede, posando il bicchiere sulla balaustra e avvicinandosi a me.

“ Alla vita media dei corvi!”

Alla vita media dei corvi??? Ma mi drogo senza saperlo?

“ Non credevo che si potesse arrossire pensando alla vita media dei corvi!”

Effettivamente credo non sia possibile.

Mi mordo il labbro inferiore, sono molto in imbarazzo.

Siamo molto vicini e i suoi occhi sono posati sulla mia bocca, porta il pollice sulle mie labbra, il suo tocco è delicato, ma un brivido freddo mi percorre la schiena.

“ Non mordicchiarti le labbra, lascia che sia qualcun altro a farlo!”

Cosa? Spalanco gli occhi con immane incredulità e senza che io possa fare qualcosa per impedirlo, ma sia chiaro io NON voglio impedirlo, mi ritrovo le sue labbra sulle mie.

Il tocco è leggero, lui si scosta un po’, ci guardiamo negli occhi finchè lui non mi sussurra a fior di labbra “ E’ da quando sono venuto a casa tua per vedere come stavi che volevo farlo!”

“ e perché non l’hai fatto?” chiedo io in un sussurro, forse sto per avere una crisi respiratoria.

“ Perché sono un’idiota!”

Si avvicina di più e stavolta il bacio non è per niente casto.

Non ho mai provato tante sensazioni tutte in volta.

 

Continuiamo a baciarci come se non fossimo sazi l’uno dell'’altra.

Ma a malincuore dobbiamo staccarci “ Mi sento osservato!”

Guardo i presenti in Sala “ Sono tutti impegnati con le danze, non credo che interessi a qualcuno quello che succede…”

Draco mi afferra per una mano e a grandi passi usciamo dalla Sala Grande.

 

Non so dove siamo di preciso, so solo che sono con le spalle al muro e Draco che mi accarezza la guancia con fare dolce.

“ Hai una strana espressione quando baci!”

E con questo cosa vuole dirmi?

Ops! Credo di averlo fulminato con lo sguardo.

“ Non fraintendere… quando baci hai un’espressione tenerissima, e viene voglia di baciarti per sempre!”

Lo guardo e mi avvicino pericolosamente a lui, poggio le mie labbra sulle sue e inizio a mordicchiarle audacemente, facendolo impazzire.

Ma dopo poco riesce a riprendere il gioco e farmi provare mille sensazioni solo con un bacio.

 

Si stacca poco dopo e lo vedo che si guarda intorno “ Cosa stai guardando?”

È sempre meglio informarsi sulla sanità mentale delle persone.

“ E’ meglio cercare un posto più tranquillo!”

“ Della serie?”

“ Un dormitorio!”

Un dormitorio?

“ Malfoy hai bevuto troppo, ti ricordo che per entrare nei dormitori ci vogliono tre semplici regole fondamentali!”

Lui incrocia le braccia al petto “ Granger, sei tornata a fare la saccente so-tutto-io?”

Respiro profondamente “ Ascoltami bene, per prima cosa bisogna rientrare nella fascia d’età che va dagli undici ai diciassette anni. Per seconda cosa bisogna essere studenti di questa scuola e per terza cosa bisogna conoscere la parola d’ordine della propria casa.”

Lui storce la bocca e pare che stia pensando alle mie parole.

“ Ho trovato la soluzione!” annuncia con fare fiero.

“ Cioè?” chiedo perplessa.

“ Severus!” risponde. Come se Severus fosse la soluzione a tutti i problemi dell'’umanità.

Non ci credo, Severus… ehm il professor Piton è appena uscito dalla Sala e Draco trascinandomi mi porta al suo cospetto.

“ Severus, ti ricordi della signorina Granger?”

Il Severus in questione mi guarda dall’alto in basso ed io mi faccio piccola piccola, avvicinandomi sempre di più verso il corpo di Draco.

“ Come dimenticare la più brava del vostro anno?” dice il professore con la sua solita voce melliflua.

“ Senti Severus, io e la signorina Granger ci stavamo chiedendo quale fosse quest’anno la parola d’ordine dei Serpeverde!”

Io e la signorina Granger? Io non me lo stavo proprio chiedendo; forse l’unica cosa che vorrei sapere è se si è mai fatto uno shampoo in vita sua.

“ Quest’anno si è optato per Rivoli di sangue, adesso devo proprio andare. Draco, signorina Granger!”

Lo salutiamo entrambi con un cenno del capo e lo vediamo scomparire nel buio.

 

 

                                                                                                                

 

 

 

                                                                           To be continued…

 

 

 

 

Saaaaaaaaaalve,

è sempre bello postare un nuovo capitolo, e lo è ancora di più quando il capitolo precedente ha dato soddisfazioniJ

Dei ringraziamenti calorosissimi vanno a: Katiuz, Elfina, topo e Yle

Grazie mille per le recensioni di apprezzamentoJJJ

Ok, come sempre buona lettura e al prossimo capitolo!!!

kisses

 

 

 

 

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Capitolo 17
*** La fantomatica rimpatriata-Parte Seconda ***


frps

 

 

 

 

“ Ora che siamo a conoscenza della parolina magica, io direi di usarla!” dico, e non credo di essere neanche me stessa in questo istante, mi sento molto una mangiatrice di uomini. Disgustoso.

Mi dà un lieve bacio e ci smaterializziamo davanti al dormitorio dei Serpeverde.

Adesso che Voldemort è stato sconfitto non è più un problema smaterializzarsi dentro Hogwarts, finalmente il problema di quelle dannate scale che adoravano farti perdere del tempo prezioso e magari utilizzabile per studiare è stato eliminato.

 

“ Rivoli di sangue!” pronuncia Draco e come da copione riusciamo ad entrare.

“ Ma non dovrebbe essere pieno di studenti?” chiedo, mentre vengo catturata dall’arredamento della Sala Comune.

Naturalmente il verde e l’argento sono i colori più presenti.

Credo che chiunque dotato di immaginazione possa immaginare cosa sta per succedere.

“ Oggi è il quattro Giugno, la scuola è finita ieri!” guarda l’orologio che porta al polso “ veramente è il cinque… mezzanotte è passata da un pezzo!”

Sembra quasi in tensione; ma che gli prende?

“ Draco, c’è qualcosa che non va?” chiedo apprensiva, lui si è preoccupato per me qualche giorno fa, mi sento in dovere di ricambiare la gentilezza.

“ Niente, oggi compio 27 anni!”

Cosa? 27 anni? 10 anni fa Draco Malfoy studiava in questa scuola per i M.A.G.O e oggi è di nuovo qui come ex studente.

Incredibile.

Beh, cosa sto aspettando per saltargli al collo e fargli auguri come si deve?

 

Sono letteralmente aggrappata al suo collo, lui con le sue stupende doti amatorie ha trasformato il semplice bacio che gli stava dando in un bacio terribilmente passionale che naturalmente non mi sta facendo capire più nulla.

“ Buon Compleanno Draco!” gli sussurro a fior di labbra. Prima di dimenticare tutto.

Lui mi guarda negli occhi e noto che sono felici, a dir la verità non so se gli occhi possano essere felici ma quelli di Draco per me lo sono, sono bellissimi ed esprimono tanto.

“ Grazie Hermione!” mi sussurra lui all’orecchio, dove poi inizia a depositare baci e piccoli morsi.

E’ un amante perfetto!

Davvero, in lui e nelle sue doti amatorie non c’è niente da commentare.

 

Sono totalmente coinvolta da quest’uomo, dalla sua bocca, dalla sua voce, dal suo corpo, ma soprattutto dalle sue mani… e che mani!

Ormai la sua giacca, la sua cravatta e la sua camicia sono sul pavimento freddo della Sala Comune, dove i ragazzi Serpeverde durante il periodo scolastico leggono, studiano, parlano e magari si scambiano qualche bacio.

Ed io invece sono qui con un ex Serpeverde che in questa stanza ci faceva le cose sopraelencate, ma in altre vesti.

 

La sua bocca è scesa sulle spalle e mi sento privata del vestito, o meglio sento scivolare le bretelle dell'’abito, sento il suo petto contro il mio, lo attiro di più a me e ci perdiamo in altri baci passionali e pieni di romanticismo.

Non avrei mai detto che Draco Malfoy fosse dotato di tanta dolcezza.

Ho imparato a conoscerlo come persona, e con sua figlia è un tesoro, poi riesce a relazionarsi bene con gli altri, tranne che con Harry e Ron, ma questa volta i colpevoli sono loro.

Non oso immaginare se mi vedessero in atteggiamenti promiscui con lui.

Mi esilierebbero?

 

Sono solo i preliminari e giuro che non so neanche come mi sento.

Sono felice, si sono immensamente felice.

Siamo distesi sul gigantesco divano che hanno le serpi nella loro spaziosa e fredda Sala Comune, lui è sopra di me, non facendomi gravare per nulla il suo peso e sembra tutto così irreale…. Draco… Draco…

“ Draco!” una voce squarcia i nostri gemiti, una voce distrugge il momento.

Lui si volta di scatto verso la voce, è ancora in pantaloni con la zip abbassata e datomi un bacio veloce, si dirige verso colui che ha distrutto il momento magico.

“ Blaise?” esclama incerto, raccogliendo da terra la camicia e mettendosela.

Blaise sembra quasi sconvolto, sembra gli manchino le parole.

Mi rimetto il vestito, la questione sembra più seria del previsto.

“ Blaise, è successo qualcosa?” chiede Draco, adesso anche lui sta iniziando a preoccuparsi.

“ Draco è arrivato un gufo dalla Signora Piddy, cavolo Dana è peggiorata, la tosse non la lasciava quasi respirare e…”

Draco non riesce a credere alle parole dell'’amico è completamente a terra, ha lo sguardo perso nel vuoto e scuote impercettibilmente la testa.

Non che io sia messa meglio.

Povera Dana, cavolo ha solo cinque anni.

“ Ha lasciato detto qualcos’altro la Signora Piddy? L’ha portata in ospedale o ha preferito chiamare il medico?”

E’ completamente sconvolto.

“ E’ a casa!” risponde Blaise. Gli poggia una mano sulla spalla e poi se lo abbraccia.

Stranamente mi sento a disagio.

Lo stranamente è ironico, molto ironico. Quando sono presente a questo genere di scene sono sempre a disagio.

“ Grazie Blaise!” si scioglie dall’abbraccio fraterno e comincia ad abbottonarsi la camicia il più velocemente possibile “ Vado da mia figlia!” dice a entrambi

 “ Io ed Hermione daremo la notizia al vecchio, ci congederemo come si deve e verremo da te e la piccola, ok?”

Draco annuisce e dopo avermi lanciato uno sguardo pieno di tristezza si smaterializza con un sonoro Puff!!!

 

Sono sola con il bel Zabini, devo avere paura?

“ Ehm… renditi presentabile e andiamo da Silente!” mi dice tenendo lo sguardo basso.

Un minuto di silenzio per commemorare l’evento. L’imbarazzo è alle stelle.

Ero con il Serpeverde più temuto ai tempi della scuola nel dormitorio più tenebroso che sia mai esistito in atteggiamenti non definibili come casti.

Siamo stati interrotti dal suo migliore amico, anche lui un ex Serpeverde perché la figlia del Serpeverde con il quale c’è stato un interessante scambio di saliva si è sentita male.

Morale della favola, sto precipitando nel baratro dell'’imbarazzo.

“ Certo Blaise!” dico con tono non curante come se non fosse successo nulla, e che soprattutto tutto rientrasse perfettamente nella norma.

 

Mi sono data una sistemata e adesso entrambi camminiamo per i corridoi.

Il rumore dei miei tacchi sul pavimento in pietra viva, rimbomba per tutto il castello dando un’aria ancora più tetra al luogo.

“ Stai con Draco?” mi chiede a bruciapelo.

“ Non lo so!” dico con sincerità, perché effettivamente non so cosa siamo io e Draco.

Siamo amici? Fidanzati? Coppia solo per il sesso occasionale?

Non saprei dare una risposta a me stessa figuriamoci a lui.

Rimaniamo in silenzio per tutto il resto del tragitto.

 

Siamo arrivati in Sala e scorgiamo subito l’amabile sagoma di Albus Silente.

E’ molto prevedibile quest’uomo, infatti sta scambiando quattro chiacchiere con il mitico Harry Potter.

“ Signorina Granger, signor Zabini… non ho ancora avuto il piacere di scambiare qualche parola con voi!” sorridiamo come due ebeti alle parole del preside “ il signor Malfoy dov’è?”

La faccia di Harry sembra chiedere “ Già, dov’è quel farabutto?”

Ma la mia è solo fervida immaginazione, magari starà pensando al ciclo mestruale delle gemelle Patil.

“ A proposito di Malfoy… Draco è amareggiato e dispiaciuto, ma ha avuto un’emergenza famigliare ed è dovuto correre a casa!” spiega Blaise, Harry sembra pendere dalle sue labbra “ che genere di emergenza?”

A fare questa domanda non è stato il caro Silente che avrebbe tutte le ragioni per farla, ma è stato quel deficiente di Harry.

“ Sua figlia è peggiorata ed ha avuto una crisi respiratoria!”

Dice Blaise pacatamente. Ma come fa a trattenersi dal prenderlo a pugni?

“ Povera piccola! Fate gli auguri di sentita guarigione a Dana e a Draco da parte mia!”

“ Non mancheremo!” sono meravigliata da me stessa, non credevo riuscissi ancora a proferire parola.

Il preside ci sorride e poi si allontana.

Ecco che rimango faccia a faccia con Harry; in verità anche Blaise è presente, ma in questo istante mi sembra di essere da sola.

Blaise si avvicina al mio orecchio, deve essere una prerogativa dei Serpeverde, e mi sussurra:

“ Forse hai qualche cosa in sospeso con questo, io vado da Draco… ti aspettiamo lì!”

Senza che possa dire o fare qualcosa, lui si è smaterializzato davanti a tutti i presenti lasciandomi sola, sola nella merda.

 

“ Ciao Harry!” certo che sono proprio banale.

“ Come mai eri sola con due Serpeverde?”

Un po’ di umorismo, cavolo!

“ Giocavamo a nascondino, contento Harry?” mi volto, non lo voglio più sentire, ma purtroppo mi sento afferrare un braccio e in maniera poco elegante mi costringe a voltarmi e ritrovarmi davanti la sua faccia.

“ Per caso non ricordi le regole del gioco, Harry?”

Harry abbassa lo sguardo e dopo aver respirato profondamente un paio di volte, molla la presa del mio braccio “ Perché non vuoi capire?”

“ Cosa dovrei capire?”

“ Io e Ron non ti capiamo più, come puoi trovarti a tuo agio e divertirti con Draco Malfoy?”

Ma la fantasia del genere umano si è estinta? Ed io che credevo che fosse una specie protetta!

“ Harry, sono stanca… non credo sia così difficile da capire! Era con te che non mi trovavo a mio agio quando eravamo sposati… dopo tempo Draco è stato l’unico a farmi stare bene e credimi non credevo fosse possibile!”

Momenti di silenzio ci sovrastano.

“ Non ti credo!”

“ Fa come vuoi!” stavolta mi volto e mi allontano da lui.

 

Sto cercando disperatamente la mia borsa e il mio scialle, quando due mani gelide poggiate sulle mie spalle nude mi fanno sussultare.

“ Già vai via?”

E’ Ron! Non avrei potuto non incontrarlo dopo il meraviglioso scambio di opinioni con il mio ex marito.

“ Sì!”

“ Non siamo stati molto insieme, oggi!” sottolinea la parola oggi, da quando è tornato a far parte della mia vita siamo stati insieme più di un’ora?

Non lo ricordo.

“ Un’emergenza!” dico candidamente, afferrando borsa e scialle “ adesso devo proprio andare!”

Sto per smaterializzarmi, quando lui mi costringe a voltarmi.

Sono intrappolata tra lui e il muro, mi sento in gabbia, mi sento pure male se devo essere sincera.

“ Ron… Ron, devo andare…” è impossibile da scostare. Sono in trappola.

“ Non capisco perché continui a sfuggirmi!” sento il suo respiro sul mio collo, siamo troppo vicini, devo annullare questo stretto contatto “ Perché?”

E’ una domanda retorica? E’ così difficile da capire?

Ti sfuggo perché non mi piaci, io credo di amare Draco.

Ops! L’ho davvero pensato? Wow!!!

Purtroppo l’ho solo pensato, non vuole proprio sfuggirmi di bocca… meglio così!

“ Ron… io… Ron.. che diavolo…”

Non ci credo, le sue labbra sono di nuovo sulle mie.

 

Mi sono smaterializzata davanti ai suoi occhi increduli, lasciandolo lì a boccheggiare.

Sono arrivata nella dimora di Draco, non so neanche in quale stanza mi sono smaterializzata.

Mi sento sporca.

Sarà scontato, ma non mi sento per niente bene con me stessa, né con Ron e soprattutto né con Draco.

C’è uno specchio in questa stanza… devo fare davvero pena.

Mi armo di coraggio ed esco dalla stanza, pronta per la ricerca di Draco, Blaise e Dana.

 

Mi aggiro per i corridoi, finchè non scorgo la figura di Blaise.

“ Eccoti finalmente! Ti stavo cercando!”

“ Ho avuto un contrattempo!”

Mi porta in una stanza, credo sia quella di Dana.

E’ terribilmente colorata, piena di peluche e fotografie, e poi lì sul grande letto c’è lei completamente addormentata.

“ Come sta?” chiedo.

“ Molto meglio fortunatamente!”

Annuisco “ E Draco?”

“ Draco credo sia in cucina!”

“ Ti dispiace se vado da lui?”

“ No, per niente!”

Mi avvio verso la cucina, ma a pensarci bene non so nemmeno dove sia.

 

Vago solitaria per i corridoi e ho praticamente incontrato ogni sorta di stanza.

Forse ci sono arrivata. Una stanza interamente bianca mi sta incuriosendo, mi sporgo un po’ più a destra e noto un piano cottura.

Eccolo lì, è seduto ed ha tra le mani una tazza… magari si è preparato un caffè.

“ Come stai?” chiedo timidamente.

Draco si volta verso la sottoscritta e accenna un sorriso “ Bene!” sospira e torna a mescolare il liquido fumante all’interno della tazza con il cucchiaino.

Siamo l’una di fronte all’altro in religioso silenzio.

E’ una visione strana quella che mi si è appena presentata; non sono abituata a vederlo così.

Draco sembra indifeso.

Improvvisamente con un misero gesto della bacchetta fa atterrare vicino a me una tazza con del caffè.

“ Spero ti piaccia il caffè!” mi dice.

“ Molto!” mi porto la tazza fumante alla bocca e ne bevo un sorso.

Credo voglia parlare, vorrei farlo parlare, ma non so da dove iniziare.

“ Ho creduto che mio padre le avesse potuto fare del male!” Povero Draco; cosa si fa in questi casi?

Ah si, si fa sentire che si è vicini al dolore che stanno provando gli altri.

Io non sono senza cuore e solo che non so come comportarmi.

Mi alzo e lo abbraccio e lui ricambia in pieno.

“ Grazie Hermione!”

Rimango scossa dalle sue parole.

“ Io non ho fatto praticamente nulla!”

“ Non è vero!”

Non so cosa sta per accadere; non sono mica una veggente; se lo fossi magari avrei seguito le lezioni della Cooman e adesso avrei preso a d insegnare quella stupidissima materia ad Hogwarts.

“ Signor Malfoy… come il signor Zabini, la signorina sarà nostra ospite?”

Mi chiede un ti prego implorante in maniera silenziosa servendosi solo dello sguardo ed io non posso far altro che accettare.

“ Se per voi non è di disturbo…”dico incerta.

“ Nessun disturbo, vado a prepararle la stanza!”

Draco sorride compiaciuto, sia alza di scatto dalla sedia “ Allora io andrei!” dico evasivamente; sto per seguire la Signora Piddy quando vedo Draco prendermi il viso tra le mani… mi sfiora le labbra con le sue e poi mi deposita un bacio sulla fronte sussurrandomi: “ Buonanotte!”

Naturalmente sembro una statua di sale “ Buonanotte anche a te!” la voce sembra non voler uscire, ma spero abbia afferrato il concetto ugualmente.

 

 

 

 

Salve a tutti!!!

Spero che questa rimpatriata non sia stata un fiasco totale.

Leggete e se vi capita lasciate anche un commentino!!!

kisses

 

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Capitolo 18
*** Buon Compleanno ***


compleanno

 

 

 

Potrebbe andare se questa fosse la mia stanza ed io avessi chiuso anche solo mezzo occhio.

Non ho dormito ed io non dormo se sto leggendo un libro che mi ha preso anima e corpo o sto svolgendo un qualsiasi compito di vitale importanza.

Ma niente di questo è accaduto in quest’orribile notte.

Non ho potuto neanche farmi una sana passeggiata in bagno visto che il bagno ce l’ho in camera.

Per fortuna sono spuntate le prime luci dell'’alba, non ce la facevo più.

Ormai il soffitto di questa camera è impresso nella mia mente malata.

 

Mi trascino in bagno e noto una cosa che non avevo visto prima.

Sullo sgabello giacciono un paio di jeans,una maglietta rossa e delle scarpe.

Che tenero, ha proprio pensato a tutto.

 

Dopo la doccia e dopo essermi vestita, posso dire di essere accettabile e soprattutto pronta per la colazione.

 

Scendo le scale e mi dirigo in cucina, dove Blaise sta leggendo il giornale.

“ Buongiorno Blaise!”

Al mio saluto posa il giornale e mi sorride.

“ Buongiorno a te Hermione!”

Prendo posto di fronte a lui e mi verso una tazza di caffè e afferro una fetta di pane tostato.

“ Il giornale dice qualcosa di interessante?”

“ No, sembra che la notizia più importante per la popolazione magica sia l’imminente partita dei Cannoni di Chudley contro i francesi!”

Mordo la fetta di pane tostato e mastico lentamente annuendo alle parole di Blaise.

“ Buongiorno a entrambi!” a parlare è Draco che entra con fare sbrigativo.

Si siede accanto a Blaise e si serve immediatamente di una mela verde.

“ Come sta Dana?” chiedo con un gran sorriso stampato sulle labbra.

“ Meglio, si è svegliata alle cinque del mattino perché aveva sognato un orso gigante con una motosega che la inseguiva…” lo dice quasi in maniera disgustata, Blaise invece si sta sbellicando dalle risate tenendosi la pancia.

“ Un orso… una motosega…” non riesce a parlare poverino, le risate lo stanno distruggendo “ Draco… questi sono tutti i libri che legge…”

“ Questa è la tua assurda presenza nella sua vita!” ribatte Draco.

Sorrido a quella strana scena che sto vivendo.

Non avrei mai creduto che un giorno avrei fatto colazione con Draco Malfoy e Blaise Zabini… il mio pensiero l’ultimo anno ad Hogwarts era che mi sarebbe piaciuto fare ogni giorno colazione, pranzo e cena con Harry e Ron, ma adesso se ci penso mi sento un’idiota.

 

“ Dopo questo sano scambio di battute, io tolgo le tende… ho pur sempre un’attività da mandare avanti!” si alza in tutto il suo splendore e beve un altro sorso di tè “ prima vado dalla bimba inseguita da un orso con una motosega…” eccolo che si piega scoppiando a ridere.

Draco scuote la testa, credo si stia alzando “ Non credo sia un bene che tu, vista l’insanità mentale, sia il direttore di un giornale importante come la Gazzetta del Profeta!”

Sputo il caffè sulla frutta che giace davanti ai miei occhi.

Cosa odono le mie povere orecchie? Blaise Zabini si è comprato il giornale più importante del mondo magico?

“ Va tutto bene?” chiede Draco, lasciando sbattere momentaneamente Blaise.

Mi do qualche colpo leggero al petto per cercare di far tornare l’aria dentro me… da qualche parte ho letto che è necessaria per la vita dell'’uomo.

“ E’ tutto ok! Tu sei davvero il direttore della Gazzetta del Profeta?”

Ecco che assume l’aria da bello e potente portandosi una mano ai capelli per scompigliarseli e atteggiarsi.

Mi ricorda molto James Potter… almeno dai racconti di Remus e del povero Sirius.

“ Già!”

“ Ma li leggi gli articoli prima che vengano pubblicati? Alcuni fanno davvero schifo… gli errori grammaticali sono da voltastomaco e rimango davvero colpita solo quando a fondo pagina i tuoi giornalisti non sbagliano a scrivere il loro nome!”

Ecco che mi sento più leggera; era da una vita che volevo dirne quattro a quell’inetto del direttore, ma purtroppo non sapevo chi era.

Draco si porta una mano alla bocca, avrò sicuramente combinato qualche pasticcio del quale mi pentirò tra pochi secondi.

Lo sento, starà sicuramente cercando le parole adatte per dirmi che sono una stupida.

“ Scusami Blaise… ma io… davvero vorrei riuscire a … ma non ce la faccio… io…”

Non riesce a terminare che scoppia in una fragorosa risata.

 

Io e Blaise rimaniamo a guardarci in maniera molto perplessa.

Io sinceramente non l’avevo mai visto in queste condizioni da iena ridens e a giudicare dallo sguardo allibito di Blaise neanche lui avrà avuto il piacere di vederlo in queste condizioni.

Dopo lo strano momento d’ilarità acuta che ha colto il serioso Draco Malfoy, la cucina piomba in un silenzio quasi disumano.

Per fortuna esiste Blaise “ E tu saresti un diplomatico? Con quella faccia?” sentenzia scherzosamente.

Ma le mie orecchie hanno captato qualcosa di strano… Diploche?

“ Diplomatico???!!?” esclamo incerta.

Draco ritorna l’uomo serio che è sempre stato e dopo essersi aggiustato i capelli è pronto per rispondere alla mia domanda “ Sono un diplomatico… mi occupo delle relazioni tra maghi e babbani!”

“ Wow! Che mestiere affascinante!” come colui che lo svolge, dovrei aggiungere, ma per puro senso del pudore non lo faccio.

“ Il mio non è un mestiere affascinante?” chiede Blaise con le braccia conserte e uno sguardo ammiccante puntato su di me, lo guardo e la mia bocca si storce in una simpatica smorfia “ Se tu lo svolgessi il tuo mestiere…”

Una smorfia contrariata si dipinge sulle labbra di Blaise “ Sono ufficialmente offeso, e per tanto ritengo sia meglio andare a lavorare” calca molto sull’ultima parola guardandomi quasi in cagnesco e prosegue “ invece di star qui a perdere il mio prezioso tempo con un’orribile criticona…” sbuffa “ vorrei vederti al mio posto!”

Che idea geniale! Si, penso che accetterò la sfida che lui non sa di aver lanciato… voglio vederlo soffrire con gente che gli chiederà dei fumetti di GTO o dell'’ultimo romanzo di un essere scognito persino ai suoi stessi famigliari.

“ Accetto Zabini!”

“ Non credevo lo avresti mai fatto Granger, ma ti aspetto domani al Paiolo Magico alle sette e trenta, Ok?” dice porgendomi la mano, lo guardo con aria di sfida e prendo la sua mano come a suggellare il momento, quello che sarà il mio momento di gloria “ Ci sarò!”

Abbiamo ancora le mani unite con due sorrisini perfidi sulle boccucce rosate, Ok meglio non esagerare. La mia è una boccuccia rosata, la sua è una semplice bocca da uomo. Sembra di essere in una dimensione surreale, insomma qualcosa ci vieta di tornare a quello che stavamo facendo, finchè le mani di Draco ci separano.

“ Nessuno dei due vuole provare un giorno da diplomatico?” chiede, guardano prima l’uno e poi l’altro.

“ Io, papà!” ci voltiamo tutti e tre verso Dana. Ha un pigiamino celeste che fa risaltare il colore degli occhi, tiene abbracciato un sé un grosso orso, a giudicare dal risolino che Blaise sta tentando di nascondere, starà sicuramente pensando che quello sia l’orso che la inseguiva con la motosega.

“ Sei riuscita a uccidere l’orso?” chiede Blaise divertito e Dana gli risponde con una linguaccia.

Draco la prende in braccio e le posa un bacio sulla guancia e lei risponde con tanti altri baci su entrambe le guance del padre “ Buon Compleanno papà!”

“ Grazie principessa!”

“ Con me non fai così quando faccio il compleanno!” sbuffa Blaise, incrociando le braccia al petto, Dana lo guarda con aria superiore “ Piantala zio Blaise, sei patetico!”

Devo ridere, si è fatto mettere i piedi in testa da una bimba di ottanta centimetri.

 

A quanto pare lo zio Blaise è offeso, si è rannicchiato in un angolo e aspetta che Dana vada da lui e gli dica una parolina dolce, ma in questo istante Dana è troppo occupata a giocare con i miei capelli per preoccuparsi dell'’incompreso.

“ Hermione sono felice che tu sia qui, mi ero stancata di vedere ogni mattina lo zio Blaise!” gli lancia uno sguardo che ha quasi dell'’incredibile

Deglutisco, questa bambina a quattordici anni avrà già mietuto un sacco di vittime, diventerà bellissima e tutti i ragazzi che le faranno una corte spietata per lei non saranno nessuno.

“ Dana, guarda il povero zio Blaise… lì rannicchiato in quell’angolino, tutto solo… neanche tuo padre sembra degnarlo di uno sguardo!” la bambina guarda in direzione di suo padre, seduto a tavola che mangia la seconda mela verde della mattinata e intento a leggere il giornale “ quando mio padre mangia le sue adorate mele e legge il giornale, per lui lo zio Blaise potrebbe anche essere in un grave pasticcio… magari con la testa dentro al congelatore!”

Ridiamo insieme facendo incuriosire i due uomini.

Dana si stacca da me e corre da Blaise “ Dai zio, lo sai che ti voglio bene e che stasera sei obbligato a farmi compagnia!” si catapulta tra le sue braccia e gli fa sbattere la testa al muro e lui fa di tutto per non farsi scappare un’imprecazione.

“ Senti Draco, stasera io porterò la tua dolce figlia a casa mia e non mi interessa se oggi è il giorno più importante della tua vita, ok?”

“ Fai pure… io e Dana festeggeremo da quando tu uscirai da questa casa fino a quando ci rimetterai piede!”

Blaise saluta tutti e mentre sta per uscire dalla cucina richiama l’attenzione di Draco e gli lancia un pacchetto urlandogli “ Buon Compleanno!”

Fanno quasi tenerezza!!!

 

Blaise è andato via e Dana è con la signora Piddy, penso stia decidendo quale vestitino mettere per il compleanno del suo adorato papà.

Visto che sono molto brava a sentirmi in imbarazzo anche quando gioco in casa, credo che ad assistere ad un’altra scena tra padre e figlia richiamerò con un incantesimo d’appello una pala e mi scavo la fossa da sola.

“ Draco, io vado… ieri sera ho lasciato casa mia in condizioni tragiche! Ancora Buon Compleanno!” brava Hermione, la prima regola dell'’opuscolo La ragazza affascinante dice che bisogna celarsi dietro ad un alone di mistero, e tu cos’hai fatto?

Questa è sempre la mia coscienza che parla, ma ora che ci penso non ho mai letto un qualcosa che avesse come titolo La ragazza affascinante … strano, molto strano.

“ Cosa fai stasera?”

Deglutisco, ammetto che questa domanda che mi ha sparato senza alcuna preparazione psicologica mi ha letteralmente disorientata.

“ Niente!”

“ Accetteresti un invito a cena dal sottoscritto?”

Cosa rispondo?

“ Posso invitarti io a cena?” lui mi guarda con sguardo interrogativo, facendosi ricadere sugli occhi delle ciocche bionde terribilmente sexy “ sei tu che fai il compleanno… insomma diventi grande…”

“ Hermione, sono ventisette anni, la maggiore età la ho abbandonata da un pezzo!”

Ammetto anche di essermene uscita in maniera molto stupida, non mi smentisco mai!

“ Certo… ehm, accetteresti un invito a casa mia per mangiare il cibo cucinato dalla sottoscritta? Ti avverto, sono uno schifo in cucina!”

Sembra pensarci un po’ su, si sta avvicinando al mio viso e in un attimo mi ritrovo le labbra imprigionate dalle sue “ Con molto piacere!” mi sussurra a fior di labbra.

Mi piace da matti!!!

 

Sono a casuccia e il tempo è passato in fretta, innanzi tutto ho fatto i salti mortali per trovare un supermercato aperto di domenica mattina… che invito a cena è senza cibo da mangiare?

Manca pochissimo alla venuta dell'’ospite e sono nella merda.

Ora che ci penso dovrei anche vestirmi… mi sento incasinata!

Ho cercato di preparare un minimo di antipasto e delle patate al forno e del filetto di pesce gratinato, ma sinceramente non credo sia venuto fuori qualcosa di commestibile.

Mentre il tutto si cuoce nel forno, io ne approfitto per andarmi a cambiare.

Opto per un pantalone nero e una camicetta bianca, niente di troppo appariscente, sono una persona semplice, IO!!!

  

Sono pronta, sembra tutto perfetto… ma ora che ci penso manca il dolce, magari una torta al cioccolato con ventisette candeline da spegnere.

Guardo attentamente lo stipo dove ho rinchiuso gli ingredienti per fare i dolci e un’idea mi balena in testa, e se ne preparassi una io?

Siccome l’unica che potrebbe rispondere a questa domanda sono io, la risposta è ovviamente un si.

 

Sul tavolo giacciono tutti gli ingredienti per una meravigliosa torta al cioccolato e un libro di ricette… in fondo è come preparare una pozione con Piton, ed è risaputo che in Pozioni ero molto brava. Quindi sarà uno scherzo prepararla.

 

 Sciogliere a fuoco lento su un tegame il burro e il cioccolato e mettere il composto in una casseruola” non sembra tanto difficile, non ci vuole di certo una laurea per far sciogliere del burro e del cioccolato, no?

Lo sto facendo… e tutto sembra andare bene. Niente incendi scoppiati, niente fumo e niente perdite di gas! Che sia il mio giorno fortunato?

 

Ho parlato troppo presto, sto facendo un pasticcio con la farina e con la torta in se stessa, ho unito due ricette senza rendermene conto e adesso non so che dolce venga fuori appena lo metterò in forno.

Sono piena di farina, cacao e burro… sono impresentabile, dovrei andare subito a cambiarmi, ma oggi non è il mio giorno fortunato infatti Draco ha appena bussato alla porta.

 

Ormai non posso fare altrimenti, dovrà accettarmi piena di farina.

Ho aperto la porta ed eccolo in tutta la sua eleganza; jeans scuro, maglietta a manica corta grigia e giacca nera.

“ Ciao Hermione!” mi porge una bottiglia di vino “ Spero sia di tuo gradimento!”

“ Naturalmente!” prendo la bottiglia e la metto subito in frigo, facendo cenno al mio ospite di accomodarsi, ma a quanto sembra il mio ospite non vuole accomodarsi, si guarda intorno incuriosito… credo proprio sia incuriosito dal caos che regna in cucina.

“ Quello che hai addosso era un tentativo di torta al cioccolato?” mi chiede, poi passa l’indice sulla mia guancia e se lo porta alla bocca “ Niente male, ma avresti dovuto metterla in forno non sulla tua pelle!”

Sorrido come una cretina, lo afferro per un braccio e lo faccio cadere sulla poltrona; se vuole tornare a casa da sua figlia con tutti gli organi al posto giusto deve stare buono.

 

Do una controllata al forno da dove ne esce un delizioso profumino e guardando la faccia del mio ospite credo sia meglio iniziare la cena.

“ Spero che tu riesca a digerire anche i sassi!” dico a Draco. Lui come prevedibile non capisce il senso della mia battuta, infatti è lì che mi guarda come se avessi parlato in Serpentese “ Spero il pesce ti piaccia!”

Lui si alza dal divano e mi raggiunge in cucina “ L’odore sembra ottimo, adesso bisogna vedere se è anche commestibile!”

“ E’ più commestibile di te!”  ribatto

“ Mi sembra anche ovvio, sono troppo bello per finire in un forno con contorno di carote lesse!”

Si accomoda e inizia a versare il vino nei due calici, mentre io servo gli antipasti.

 

La cena procede in maniera meravigliosa; ancora nessuno dei due si è alzato da tavola improvvisamente per un conato di vomito dovuto al cibo ed io mi sento realizzata.

Stiamo conversando civilmente, ma questo non dovrebbe scioccarmi più di tanto, visto che è normale che ci intratteniamo con discorsi civili.

“ manca il dolce, no?”

“ Non vorrai realmente ingerire quella roba?” dico, gettando un’occhiata a quella cosa rassomigliante a tutto fuorché ad una torta.

“ Ovvio, anche se l’aspetto non è dei migliori… perché lascia veramente a desiderare, non è detto che il sapore sia tanto orribile!”

Ascolto le sue parole e sospiro; perché lo sta facendo? Sa perfettamente che quella cosa lì ha un sapore inconcepibile.

“ Perché questa presa di posizione?”

“ Nessuna presa di posizione!” dico risoluta; ed in effetti è vero.

Cosa sta facendo? Perché si sta dirigendo verso la torta?

“ Stai facendo di tutto per non farmela mangiare, ed io ti dico che grazie a questo tuo comportamento, la mia voglia di mangiarla è salita alle stelle!”

Prende un coltello e se ne taglia una fettina… se la sta per portare alla bocca, non deve non può… non così!
La sta masticando… la ha ingoiata. Adesso correrà verso il bagno e andrà a vomitare.

“ Granger…”

Quando mi chiama Granger non c’è mai qualcosa di positivo, chino la testa e mi porto la mano alla fronte, segno inconfutabile della disperazione.

“ Granger… questa torta è strepitosa!”

Non credo alla mie orecchie, cos’ha detto?

Mi alzo “ Adesso basta Draco, stai mentendo, lo stai facendo solo per dirmi che non ho sempre ragione!” gli blocco il polso per evitare che mangi ancora quel tentativo di dolce, lui mi guarda con sguardo quasi severo “ Perché non vuoi credere che sei riuscita a fare una torta? Assaggiala, non ti costa niente!”

Avvicina alla mia bocca la fettina che aveva in mano ed io non posso far altro che mangiarla.

Ne assaggio un boccone e dopo averla triturata accuratamente mi rendo conto che Draco non stava affatto mentendo, nonostante la forma aliena è buona.

“ Visto che avevo ragione?” mi domanda dolcemente.

Annuisco “ Adesso bisogna brindare, cosa possiamo bere per farlo?”

“ In frigo c’è il vino che hai portato tu!”

 

Va verso il frigo e rimane incantato da qualcosa.

“ C’è qualcosa che non va?”

“ No, tutto Ok!”

Torna con la bottiglia di vino in mano, lo stappa  e ne versa una generosa quantità in entrambi i bicchieri.

Brindiamo al suo ventisettesimo compleanno e alla riuscita del mio dolce.

Scherziamo un po’ sulla serata, e su come ho fatto di tutto per non fargli mangiare quella cosa ignobile e come da copione scoppiamo a ridere, ma credo ci sia grande aiuto da parte degli effluvi del vino, non sono ubriaca, sono solo felice.

 

Cosa accade quando si desidera tanto una cosa?

La si sogna ogni notte, e quando il livello di desiderazione cresce, non basta più la notte per sognarlo… ogni momento è buono per farlo.

In questo istante desidero baciarlo, non ce la faccio più… non resisto.

E’ un istinto che non posso comandare, è più forte di me.

Mi alzo dalla poltrona e mi fiondo su quella sua, credo non capisca quello che sta per accadere, ma io si, so che lo voglio fare e questo mi basta.

Poggio le mia labbra sulle sue, ma non risponde attivamente al bacio, cos’ho fatto?

Si scosta leggermente da me e mi guarda negli occhi “ Sei sicura?”

Cosa vuole dire? Chiedo spiegazioni con gli occhi.

“ Sul frigo è affissa una strana lista in cui dici di contare sempre fino a dieci, sei sicura di quello che potrebbe accadere dopo?”

Mi apro in un grande sorriso; chi avrebbe mai immaginato che Draco Malfoy si sarebbe rivelato così tenero? Io di certo no, e devo dire che questa scoperta mi stuzzica parecchio.

 

Poggio di nuovo le mie labbra sulle sue e dopo pochi istanti anche lui partecipa attivamente al bacio, la posizione è alquanto scomoda, lui si alza senza staccarsi dalle mie labbra, è un mistero come ci riesca, mi prende in braccio e mi porta in camera da letto.

 

La scena che sto vivendo mi ricorda molto la sera della fantomatica rimpatriata ad Hogwarts e stavolta so che niente e nessuno ci potrà rovinare il momento.

Ora che ci penso dalla rimpatriata sono passate solo ventiquattro ore, incredibile!!!

 

E’ il primo rapporto sessuale che ho da quando ho divorziato da Harry, e la cosa mi sembra molto strana, è quasi difficile abituarsi ad un altro uomo dopo che per due anni si è fatto sesso con lo stesso.

Draco però è diverso, è come se le sue mani e le sue movenze fossero studiate per il tipo di corpo che si ritrova la sua donna.

Con lui mi sto sentendo completa, ma soprattutto amata e non avrei mai creduto che Draco Malfoy sarebbe mai riuscito a farmi provare questa sensazione… mi sembra solo un bellissimo sogno destinato a finire.

 

 

 

Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve,

vi ringrazio per le bellissime recensioni, un gigantesco GRAZIE a marygenoana,redRon,alexandra j,shaka, maddy 91 e lady Narcissa.

Come al solito spero che questo capitolo non vi deluderà e sappiate che i commentino sono sempre graditi!:)

Buona lettura e soprattutto buon proseguimento di vacanzeJJJ

kisses

 

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Capitolo 19
*** V come Vendetta ***


vendetta

 

 

 

 

 

I sogni che faccio non sono mai normali; cosa mai potrebbe farci un canguro nella taiga che mangia uno sformato di funghi e beve un frullato di ciliegie?

Mi giro sull’altro fianco e sospiro.

“ E’ inutile che fai finta di dormire, sai?”

Apro gli occhi e cerco di capire chi mi sta parlando, sarà mica il canguro?

“ Ho fatto un sogno strano!”

Sento il palmo della sua mano che mi accarezza la guancia e scorgo anche i suoi occhi che in questo istante sono impegnati a guardarmi con tanto, tanto, tanto… amore.

Sorrido e lui mi posa un semplice bacio a stampo sulle labbra.

“ Vuoi raccontarmelo?”

Arriccio il naso “ Meglio di no, mi prenderesti in giro a vita!”

Alza il mio mento, premendo il suo pollice contro di esso e mi costringe a guardarlo.

“ Ok come desideri, io vado a fare colazione con la tua torta!”

Si alza dal letto e non posso farci niente, è più forte di me devo farlo…

Mi concentro, e cosi un bel cuscino finisce sulla sua povera faccia tramortendolo…

Ho una mira infallibile!

 

Si sta massaggiando le tempie e adesso mi guarda con sguardo minaccioso

 “ Sa che non la passerà liscia?”

Cosa intende?

“ Eh?!!?”

Non che mi dia una risposta, anzi come se niente fosse successo va verso la cucina.

Sembra tutto tranquillo, nessun rumore… tutto tace; si sarà mica smaterializzato a casa sua?

Sembro una spia e con grande nonchalance arrivo anch’io in cucina per vedere cosa fa.

E’ seduto sullo sgabello, con addosso solo i boxer, con del latte, della farina e del cacao davanti e sta mescolando qualcosa dentro ad una ciotola.

“ Draco… ma cosa stai facendo?”

Lui alza lo sguardo e guardo il suo impasto “ Oh niente di particolare… solo le frittelle!”

Le frittelle? Lui sa fare le frittelle? Accidenti, io non so neanche che ingrediente ci vogliono per farle…

Mi avvicino al cuoco improvvisato e lo guardo con attenzione; come se stessi seguendo una di quelle trasmissioni dove cucinano di tutto e riescono a trovare un abbinamento gustoso e prelibato anche usando latte e aceto.

 

C’è un passaggio che non riesco a comprendere. Ha infilato la sua mano nel composto e adesso, con la mano impiastricciata, mi guarda con uno strano e poco affidabile sorrisino stampato sulle labbra.

Cosa vorrà… Oh no…

Sto tentando di fuggire, ma mi ha afferrato per un polso e mi ha spalmato sulla guancia tutto quell’orribile coso melmoso.

“ Draco… io ti ammazzo!” ecco il mio urlo di guerra e lui è piegato in due dalle risate.

Ha osato spalmarmi quella schifezza su tutta la faccia, questa me la pagherà cara.

“ Vado in bagno a lavarmi le mani!” dice lui, e cosi lo vedo che sparisce lungo il corridoio.

Io intanto preparerò la mia vendetta. Sarà meglio lavarmi la faccia prima.

 

Eccolo di ritorno, con ancora quell’aria divertita sul volto.

“ Gradisci del succo d’arancia?” chiedo gentilmente.

“ Si, grazie!”

Sto per porgergli il bicchiere, ma qualcosa… non so cosa… gli ho buttato il contenuto del bicchiere sulla faccia.

La sua espressione è terribile, ha i ciuffi biondi tutti bagnati e … non ne sono sicura, ma forse l’aranciata gli è andata negli occhi.

Non proferisce parola. Merda ho esagerato.

Mi avvicino a lui con un fazzoletto cercando di rimediare al danno commesso.

“ Draco?!!?” domando incerta. E’ la prima volta che acceco un uomo.

Mi chino per vedere cosa diavolo gli è successo e… lo sapevo non avrei mai dovuto provare compassione per lui, né tanto meno sentirmi in colpa.

Mi ha bloccata e mi ha riempita di farina.

Sono piena, credo di averla anche dentro gli slip.

 

Sta iniziando a correre mentre ride come un bambino, ma non sa quello che gli spetta.

A dire il vero non so cosa buttargli addosso,ho finito le munizioni.

Potrei tirargli addosso il televisore?

No, morirebbe!

“ Ok Draco hai vinto… mi hai sconfitta!”

Apro il frigo e prendo quel qualcosa che mi aiuterà.

Draco sta arrivando e mi cinge la vita con le braccia e mi deposita baci sul collo infarinato.

“ Draco… ti piace la panna?”

Draco mugugna qualcosa simile ad un si, senza staccare la bocca dal mio collo.

Mi giro repentinamente e inizio a spruzzare la panna spray dappertutto.

E’ da fotografare, tutto bianco.

Inizio a ridere e anche lui non riesce a trattenersi e scoppia in una risata.

Si toglie un po’ di panna di dosso e naturalmente sporca anche me…

Siamo favolosi, inguardabili anche.

Lo attiro a me e lo bacio… la sua bocca è piena di irresistibile panna e siccome è risaputo che la panna mi piace parecchio, non riesco a resistere a questa tentazione tanto golosa.

Passo al collo, anch’esso cosparso di panna, risalgo sulle guance e sulla punta del naso.

Lui si stacca e mi sussurra a fior di labbra “ Sarebbe una cattiva idea se ti proponessi una doccia?”

Che proposta allettante, come si fa a dire di no?

Mi prende in braccio e mi porta in bagno… e mi fa mettere nella vasca da bagno.

Sono cretina io, o avevo capito doccia insieme?

“ Si può sapere cosa stai facendo?” chiedo incuriosita.

“ Hai cosi tanti bagnoschiuma che devo scegliere quello adatto!”

Li sta studiando tutti attentamente; cosa gli cambia se usiamo quello alle fragole invece che quello al cocco?

“ Trovato… adesso, puoi chiudere gli occhi?”

Cosa vuole fare? E’ uno di quelle persone che amano giochi sessuali estremi?

Devo avere paura?

In caso mi smaterializzo da qualche parte.

 

Da brava bambina chiudo gli occhietti e aspetto la sua prossima mossa.

Improvvisamente abnormi quantità di bagnoschiuma mi cadono sulla testa, facendolo scendere sul mio viso.

Sono inferocita, pensavo ad una tregua e invece quello schifoso Serpeverde mi ha mentito.

“ Malfoy” ruggisco

“ Ehi.. sono stato pur sempre un Serpeverde!”

Vado per alzarmi, ma il freddo getto della doccia mi colpisce in pieno, ed io naturalmente non posso fare niente.

Uffa… devo proprio ammettere che la vittoria è sua? Giammai!

 

Devo pensare ad un piano… cosa potrei combinargli?

Oggi la fantasia scarseggia.

“ Non te la sarai mica presa, vero?”

“ Certo che no, è una cosa normale per me!”

“ Stai mentendo! Sei furiosa, e sai una cosa?”  scuoto la testolina alla sua domanda

 “ Mi piaci da morire!”

Rimango a boccheggiare, non me lo sarei mai aspettata.

Mi fa appoggiare alle mattonelle fredde del bagno e mi bacia con una voglia passionale che non avevo mai riscontrato in nessun altro uomo.

Mi sta facendo impazzire, ma non saranno i suoi baci a farmi demordere, devo vincerla io questa battaglia.

Il bacio si fa ancora più profondo e aprendo gli occhi scorgo qualcosa che potrebbe essermi utile nell’attuazione dell'’imminente vendetta.

Mi sento già vittoriosa, e sento anche una strana musichetta provenire dalla cucina.

“ E’ il mio cellulare!” dice staccandosi da me.

“ Tu hai un cellulare?”

“ Certo, in qualche modo devo mantenermi in contatto con la mia bambina!”

Lo vedo che va in camera da letto e sento che ha iniziato la conversazione.

Dall’imprecazione che ha lanciato, posso facilmente dedurne che si tratta di Blaise e che lo ha chiamato per qualcosa di veramente stupido.

Nel frattempo io prendo ciò che mi serve ed entro anch’io in camera, e posizionatami di fianco a lui inizio a stuzzicarlo con dei baci sul torace.

“ Blaise.. ah.. la prossima volta che Dana vuole andare al cinema con te mandami un messaggio, ok?”

Blaise gli dice qualcos’altro e Draco butta il cellulare sull’altra sponda del letto, cosi da farmi salire a cavalcioni sopra di lui e cominciare a giocare con alcune ciocche, impastate di tutto, dei miei capelli.

 

Le mie mani esplorano il suo torace, mentre le sue mi accarezzano la schiena.

I baci sono troppo infuocati, mai dati dei baci del genere e sinceramente non credevo neanche di esserne capace.

Se mi avessero detto che un giorno avrei baciato in questo modo non ci avrei mai creduto.

Sembra essere tutto perfetto, ma ecco che quella tortura di cellulare squilla di nuovo.

E naturalmente è sempre Blaise.

Ecco che sta dicendone quattro al suo migliore amico… il momento migliore per attuare il mio piano meraviglioso e molto malvagio.

Prendo la scatola e dolcemente prendo una striscia e la deposito sulla gamba nuda e ricoperta di virile peluria bionda del mio uomo.

Lui è troppo impegnato a distruggere emotivamente Blaise per rendersi conto di quello che sta accadendo ai suoi adorati peli e quindi con mossa secca e decisa strappo la striscia e aspetto il momento della vittoria schiacciante…

“ AAAAAAAHHHHHHHHIAAAAAAAAAUUUUUUUUUUUHHHHHHHAA”

Che urlo disumano; fa quasi paura!

E’ una furia e per il troppo dolore ha scaraventato il cellulare per terra e adesso, se Draco la smettesse di lamentarsi, si scorgerebbe la voce gracchiante di Blaise che chiede se va tutto bene.

“ Che diavolo hai fatto?”

“ Non ti piacciono le gambe lisce come seta?” dico sorridendo e porgendogli la scatola con le strisce depilatorie.

“ Questo è un colpo basso Granger!”

“ Ho imparato da te, Malfoy!”

Mi avvicino a lui e gli deposito un bacio sulla punta del naso “ Non volermene, ma adoro le vendette!”

 

Sto per andare di là, ma lui mi fa cadere sul letto

“ Vado a preparati la colazione, ok?”

Nonostante gli abbia tolto selvaggiamente parte della sua virilità è sempre così premuroso con me “ Ok!”

“ Tè o caffè?”

“ Caffé senza zucchero, ma con una spruzzatina di panna!”

“ Ok, assaggerai il caffè più buono di Londra!”

Lo vedo sparire in cucina, ed io per ingannare il tempo inizio a leggere una stupida rivista, che davano in omaggio con il Financial Times.

 

Sono passati dieci minuti e ancora Draco non si vede; è andato in Messico per prendere i chicchi?

Leggo distrattamente qualche notizia e finalmente lo vedo entrare nella stanza con un vassoio in mano che deposita sul letto.

“ Ti ho preparato anche del pane tostato, metti la marmellata?”

Ne prendo una fetta “ No, lo mangio senza niente, rare volte spalmo del burro!”

Lui prende una mela verde e inizia a mangiarla.

“ Tu ti nutri solo di mele verdi?”

Manda giù il morso e beve un sorso di succo di arancia “ per colazione si, rare volte mangio altro!”  

Finisco il pane tostato e mi accingo a bere il caffè, sembra ottimo.

Ne mando giù un sorso e mi sento la gola in fiamme, non riesco quasi a parlare… quel bastardo ha messo dentro il sale.

Corro subito in bagno e inizio a sputarlo nel lavandino e mi lavo i denti più e più volte e non contenta faccio anche dei gargarismi con una soluzione alla menta per togliermi quell’orribile saporaccio schifoso che ha invaso la mia gola.

Draco è lì, appoggiato alla porta e continua a mangiare la sua mela con espressione divertita.

Si sta avvicinando a me e ciò che mi sussurra mi sembra quasi una minaccia:

“ Non volermene, ma adoro le vendette!”

 

Digrigno i denti; ha usato la mia stessa battuta. Deve pagarmi i diritti d’autore.

Lui sorride beffardo, io non lo degno di uno sguardo e corro in cucina, è lì che troverò la mia vendetta.

Mi guardo intorno cercando il momento di massima ispirazione, ma ancora nessuna luce mi ha folgorata e questo è un male.

Apro il frigorifero e mi verso un bicchiere d’acqua, sperando che Draco non abbia messo sale in ogni cosa liquida presente in questa casa.

Guardo il frigo, guardo l’acqua e un’idea geniale mi attraversa la mente.

“ Draco, per favore puoi venire in cucina?” dico con voce da cucciola spaurita.

“ Eccomi, qualche problema?”

“ Si, ti prego baciami!”

Non se lo fa dire due volte e questo mi piace, non è una persona che si fa pregare come Harry, che in alcuni casi per un bacio dovevo mettermi in lista d’attesa.

Mi afferra e mi fa sedere sulla superficie marmorea.

Quanto lo adoro, mi dispiace per lui, ma devo farlo… la vendetta è un piatto che va gustato freddo.

Con la mano destra  scendo ad accarezzare l’ombelico finchè non scendo un po’ più in basso e inizio a giocare con l’elastico dei boxer.

Lo sento, e siccome lo sento la mia vendetta sta nel non sentirlo più e così con aria innocente introduco due cubetti di ghiaccio all’interno dei suoi boxer.

Lo vedo mordersi le labbra per evitare un altro urlo disumano e senza dire una parola corre in bagno sbattendo furiosamente la porta.

Io intanto mi godo la vendetta.

 

“ Va meglio?” chiedo quando esce dal bagno, spero gli si sia scongelato.

“ Adesso si, ma poteva andare meglio se tu non avessi fatto quello che hai fatto.”

“ Non potevi pensare che dopo il caffè ti avrei lasciato andare senza farti niente!”

“ Sono stato uno stupido ad abbassare la guardia!”

Gli accarezzo la guancia “ adesso io vado a farmi una doccia, faccio davvero schifo!”

Lui annuisce e mi guarda con aria da cucciolo smarrito.

 

Soddisfatta della mia vittoria vado in bagno e inizia la scelta del bagnoschiuma da usare per profumare di nuovo e non di impasto per le frittelle o farina e panna.

Canticchio felice una canzoncina, ma la tranquillità viene distrutta da un tonfo e da una specie di urlo soffocato.

Ero appena entrata nella doccia, prendo l’accappatoio e corro da Draco.

La scena che mi si presenta davanti è assurda, ho paura.

Lui è disteso a terra, tutto contorto che mugugna qualcosa di incomprensibile.

“ Draco? Draco che ti prende?” mi inginocchio e cerco in qualche modo di evitare questi contorcimenti da acrobata del circo.

Il suo respiro è irregolare ed io non so che fare… chiamerò qualcuno, un medico, un esorcista…

“ Draco…” mi sento confusa, gli tocco la fronte, ma lui sembra ancora in piena crisi, una crisi dovuta a non si sa cosa.

“ Herm… ione, credo che il ghiaccio nei genitali…” la sua voce è terribilmente stanca, è affannosa “ non so cosa… mi sta succedendo…”

“ Non ti sta succedendo niente Draco, starai benissimo!” dico per rassicurarlo, ma in verità sono più spaventata di lui.

Sono un’incosciente; ma con tanti ingredienti di cui era disseminata la cucina, proprio il ghiaccio dovevo usare?

Mi volto verso il balcone e vedo il suo cellulare abbandonato sul pavimento, e credo sia un’ottima idea chiamare l’ambulanza.

“ … Dana…” dice in un singulto.

“ Dana sta bene!”

Lui scuote la testa “ Se dovessi morire… tu e Blaise dovete… prendervi cura di lei…”

Morire? Già pensa alla morte? Per un po’ di ghiaccio nei genitali?

Afferro il cellulare e compongo il numero, ma lui mi blocca il polso “ Oramai non c’è… più niente da fare… è finita…”

 

Afferro la bacchetta e lo faccio levitare fino al letto, è troppo pesante per la sottoscritta.

“ Draco, ti prometto che starai meglio e che continuerai tu a prenderti cura della tua bellissima figlia, intesi?”

Sembra aver capito e difatti annuisce.

Adesso però sorge un problema veramente gigantesco, che faccio?

Si riprenderà? È un malato terminale?

Non posso mica chiederglielo, quindi meglio attuare un piano.

 

Lui è sdraiato sul letto ed è madido di sudore, io mi inginocchio ai piedi del letto e prendo la sua mano tra le mie.

Scena da Oscar se questo fosse un film.

“ Draco…” lunga pausa per fare atmosfera e vai che continuo “ non ho trovato il coraggio di dirtelo, ma ora che stai per morire mi rendo conto che sarei una stronza se non lo facessi… Draco… Draco io sto con Ron!”

Adesso vediamo l’effetto sortito in lui.

Innanzitutto la sua mano scivola dalle mie, scatta come una molla e si è messo a mezzo busto e mi guarda con occhi sbarrati, scuotendo la testa per l’incredulità.

“ Cosa? Hermione cos’hai detto? Tu e Lenticchia state insieme?” spara a raffica dimenticandosi di respirare.

Naturalmente sto affidandomi a tutte le divinità che conosco per non scoppiargli a ridere in faccia, e rimanere seria e continuare il gioco… ormai ho scoperto che era solo una vendetta quella di fingersi in fin di vita solo per farmi sentire in colpa.

Un po’ mi ci sono sentita, ma questo non glielo rivelerò mai.

“ Si Draco, è successo alla festa, dopo che tu sei corso da Dana, io ho incontrato Ron e… il resto lo puoi immaginare!”

Sono proprio malvagia!

Porto il dorso della mano ad accarezzargli dolcemente la guancia, ma lui respinge il gesto in maniera brusca.

“ Non mi toccare!” dice tra i denti, quasi in un ringhio.

Credo di averlo fatto arrabbiare davvero.

 

Si alza di scatto dal letto nella probabile ricerca dei suoi indumenti

“ Ed io stupido che mi sono innamorato di te!”

Sogno o sono desta? Ha detto che è innamorato di me?

“ Co… cos’hai detto?” balbetto con immonda sorpresa.

“ Che importanza hanno adesso le mie parole dopo la tua sconvolgente rivelazione?”

Sono inebetita.

“ Ti basti sapere che sono stato uno stupido!”

“ Guarda il lato divertente!”

“ Lato divertente? Io mi sono innamorato di una ragazza che non mi ricambia, ma che mi ha solo preso in giro e tu mi dici di trovare il lato divertente?”

E’ proprio incavolato nero, ma io so come farlo addolcire.

Mi avvicino a lui e inizio a giocare con la stoffa della sua maglietta “ Il lato divertente è che anch’io mi sono innamorata di te e ho usato Ron per vedere se stavi realmente male… non sto con nessun uomo dai capelli rossi”

“ Adesso stai con un uomo dai capelli biondi!”

Sorrido, sono felice, lo abbraccio forte e lui ricambia con la stessa intensità.

Credo si l’abbraccio più bello della mia vita… a parte quello che detti ad Harry al secondo anno dopo la pietrificazione del basilisco.

Alzo lo sguardo verso di lui e cattura le mie labbra in un bacio.

 

Rimaniamo a coccolarci per un altro lasso di tempo, finchè lui non proferisce parola

“ Sei davvero una gran poltrona… dai andiamo a sistemare la cucina, il corridoio e il bagno che fanno davvero schifo!”

“ Solo grazie a te!” dico sorridendogli.

Mi fa alzare di peso e mi mette la bacchetta in mano “ Vai Granger… usa quell’incantesimo potentissimo!”

Il suo sarcasmo certe volte fa vomitare, ma le persone che si amano si accettano con tutti i loro pregi e i loro difetti.

Io sono stata fortunata, almeno fisicamente parlando, Draco è praticamente perfetto.

Ok, ok basta con questi pensieri degeneri, concentriamoci.

“ Gratta e Netta” e il mio appartamento ritorna quello che era prima di questa magnifica giornata.

 

 

 

 

Devo dire che durante la stesura di questo capitolo mi sono divertita parecchio, spero che vi faccia il mio stesso effetto leggendolo… I ringraziamenti speciali vanno a redRon che mi ha aiutata con le vendetteXD!!

Spero che la lettura sia piacevole e se vi va lasciatemi qualche commentinoXDXDXD!!!

Grazie per le bellissime recensioni di:marygenoana, Katiuz, alexandra j, Sensation, hermione rad e ilenia91doroughXDXDXD GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEE!!

Le vostre recensioni sono preziosissime per moi!!

 Per hermione rad, beh non sono di Milano… l’ho usata come città, ma sinceramente ho usato la nebbia perché è un luogo comuneXDXDXD!!!

Tutti i milanesi mi perdoninoXDXDXD!!

Grazie mille e buona letturaJ

 

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Capitolo 20
*** Io, sto sognando! ***


io

Io e Draco siamo una coppia a tutti gli effetti. Adesso arriva la parte più difficile. A cena Draco darà la lieta notizia ed io naturalmente mi sento molto male.

Lui è sotto la doccia e naturalmente la sua unica preoccupazione è stare attento affinché lo shampoo non gli finisca negli occhi provocandogli fastidiosi bruciori.

Fondamentalmente lui non ha nessun problema; lui non deve dire alla bambina della sua nuova ragazza che lui potrebbe prendere il posto di suo padre.

 

Davanti al mio armadio si accentua il mio nervosismo; esiste un abbigliamento particolare per dare a Dana la notizia?

Mentre pago il biglietto per le vacanze al mio ultimo neurone, Draco esce dalla doccia. Alla vita una misera tovaglia, capelli bagnati e goccioline d’acqua che gli imperlano il torace scolpito… non so se sarò capace di resistergli.

 

“ Sei nervosa?”

Inevitabilmente la sua domanda mi fa tornare alla realtà, e nell’immediata realtà non ci siamo io e lui nudi sul letto a dimostraci amore… nell’immediata realtà ci siamo io e lui, io in crisi e lui tranquillo.

“ Non te lo nascondo… credo di essere la personificazione del nervosismo!”

“ Tranquilla… non ci sono motivi per cui tu debba essere nervosa!”

Cosa si è fumato in bagno? Come fa essere così sereno? Io sono un fascio di nervi!

“ In fondo perché essere nervosi? Devi solo dire alla figlia che ti ama, che adesso un’altra donna è entrata a far parte della tua vita, così lei mi vedrà come un nemico perché penserà che voglio prendere il posto della madre e magari portarle via l’amore del padre…”

Attimi di silenzio ci sovrastano e lui sempre silenziosamente mi abbraccia, finisco contro il suo petto e per me è una posizione paradisiaca, perché solo con un abbraccio riesce a tranquillizzarmi.

“Non puoi prendere il posto di sua madre, Dana non ha avuto la fortuna di averne una… lei ti adora e sapere che sei una figura presente nella sua vita non può farle altro che bene!”

Alzo lo sguardo verso Draco e annuisco alle sue bellissime parole.

 

Adesso sono più tranquilla e sono felice perché per trovare un equilibrio nella mia delicata catena di squilibri, non è servito stare davanti ad uno schermo a contorcersi per fare yoga e raggiungere qualcosa di irraggiungibile.

 

Siamo arrivati a casa Malfoy, e alla fine ho optato per un abbigliamento semplice.

Dana deve rimanere con l’idea che io sono e rimarrò sempre, nonostante il qualsiasi svolgimento degli eventi, l’Hermione che ha conosciuto quel magnifico giorno al supermercato.

Indosso un jeans e una semplice maglietta a manica lunga bianca.

Niente di particolare.

 

Draco ha appena aperto la porta e già delle urla giungono alle nostre povere orecchie.

“ Appena arriverà tuo padre…”

Draco fa una strana smorfia, neanche tempo di arrivare a casa che già qualcuno minaccia qualcosa.

“ Blaise qual è il problema?” chiede in tono pacato, arrivando alle spalle dell'’amico, che inevitabilmente emette un gridolino di sorpresa.

“ Ciao Draco.. ti aspettavo tra un mese!” dice con sarcasmo, portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, sembra avere un’aria molto stanca.

“ Cos’hai fatto alla mia principessa?” domanda curioso, guardandosi in giro.

Blaise sbuffa “ Il tuo marmocchietto ha osato distruggermi le scarpe con i pastelli!”

Dice con convinzione, come se fosse il problema più importante del momento.

“ Dai Blaise sono solo un paio di scarpe… se Dana ha voluto colorartele vuol dire che facevano proprio pena!”

Blaise alle parole del suo migliore amico, strabuzza gli occhi, è diventato un po’ nervosetto… credo che le scarpe gli stiano molto a cuore.

“ Spero tu stia scherzando… i miei mocassini erano perfetti… erano…”

Si sta per mettere a piangere?

 

Improvvisamente la testolina bionda di Dana fa capolino dalla cucina; è tutta sporca di farina e cioccolato e in mano ha l’arma del delitto, ossia i suoi adorati pastelli che hanno tolto la vita alla luce degli occhi di Blaise.

“ Ciao papà!” si catapulta su suo padre, naturalmente impiastricciandogli gli abiti, a niente è servita la doccia “ Qualunque cosa ti dirà lo zio Blaise sappi che sono soltanto frottole!”

“ Potresti però dirmi perchè sei tutta sporca?” chiede curioso, scostandole una ciocca da davanti gli occhi.

Dana gli sorride e getta un’occhiata gelida a Blaise che ricambia con una  linguaccia

“ Io volevo i biscotti e avevo chiesto allo zio di farli insieme, ma siccome è stupido se n’è uscito con la ricetta delle mele glassate e praticamente pretendeva che io mangiassi una massa di farina, zucchero e uova piena di caramello!” 

Non riesco a trattenermi e dunque mi scappa un sorrisino; Blaise e Dana insieme sono praticamente dei terroristi.

“ Blaise sei tremendo… adesso Dana che ne pensi di fare un bel bagno? Ma la signora Piddy dov’è finita?” chiede guardandosi intorno con aria circospetta.

“ E’ andata via, ha detto che aveva delle cose da sbrigare e che comunque visti i nostri precedenti non sarebbe rimasta nemmeno un’ora in nostra compagnia!” spiega Blaise con fare scocciato, come se la signora Piddy avesse detto un mucchio di fandonie e che loro due insieme sono degli angioletti.

 

Il mio sguardo è attirato dalla figura di Blaise e non riesco a capirne il perché, insomma perché dovrei interessarmi a lui.

“ Forse morirò nel tentativo… ma cercherò di rendere presentabile di nuovo mia figlia, voi nel frattempo fate qualcosa!” le parole di Draco mi riportano sulla terra e li vedo scomparire per le scale.

 

Eccomi sola con Blaise.

Siamo in cucina e lui subito sta preparando il caffè “ Vuoi assaggiarli i nostri biscotti caramellati?”

Mi mette davanti agli occhi un vassoio con sopra delle palline piene di caramello, non mi ispirano molto. Fanno quasi impressione.

“ No grazie, credo che prenderò solo il caffè!” l’unica cosa commestibile, potrei aggiungere, ma non lo faccio per pura educazione.

“ Per fortuna non mi sono presentato al nostro appuntamento!”

Cosa? Quale appuntamento? Io e lui dovevamo fare qualcosa insieme?

Tanto non lo ricordo, quindi non lo saprò mai… a meno che non me lo dica.

“ Dalla tua faccia perplessa vedo che non lo ricordi… adesso ti rinfrescherò un po’ la memoria, quando entrambi abbiamo fatto colazione qui, tu sei venuta a sapere che io sono il direttore della Gazzetta del Profeta, avevamo deciso che ci saremmo scambiati le professioni per un giorno… avevamo appuntamento alle sette al Paiolo Magico.”

 Strabuzzo gli occhi, me n’ero completamente dimenticata… d’altronde per tutta la giornata ho pensato alle vendette da infliggere al caro biondino che adesso è diventato il mio fidanzato.

“ Ah già!” mi porto una mano dietro la nuca e lo guardo con occhi dolci.

“ Granger, sapevo che non saresti venuta… era ovvio. Passare una notte con il mio amico deve far sprofondare chiunque nell’oblio!”

Ma guarda… è anche spiritoso il bel Zabini, e aggiungerei anche insopportabile e indisponente.

 

Abbiamo batti beccato abbastanza. Adesso sono veramente sfinita.

Ma il bagno di Dana è infinito?

Picchetto le dita sul tavolo, mentre Blaise è troppo indaffarato a far ritornare i suoi mocassini lucidi e belli com’erano prima che quella peste di Dana si avvicinasse loro.

Scuote il capo e guarda animalescamente la sua bacchetta, nessuno degli incantesimi che ha usato ha funzionato e credo si stia disperando.

“ Merda!”

La sua imprecazione mi fa uscire dall’abisso noioso nel quale ero caduta.

“ Io ammazzo Draco e figlia… ha rovinato per sempre i miei mocassini!”

Sta quasi per piagnucolare ed io questo non lo tollero; come può un uomo piangere per un paio di scarpe?

“ Zabini” lo chiamo, ma è troppo preso a disperarsi per sentire la mia voce.

Lo chiamo altre quindici volte, ma ancora non si è girato per dedicarmi un po’ del suo prezioso tempo.

Siccome oggi non ho molta pazienza, con immonda facilità riesco a sfilargli dalle dita la bacchetta, afferro i suoi deliziosi e scarabocchiati mocassini e con un gesto quasi teatrale pronuncio un semplice incantesimo che il nostro ex Serpeverde ha rimosso dalla sua mente “ Gratta e netta!” pronuncio, non tutti sanno che queste due paroline servono anche per queste sciocchezze.

 

“ Zabini, ecco i tuoi mocassini belli e rilucenti come quando li hai acquistati!” glieli metto praticamente sotto il naso senza tanti complimenti.

Lui li guarda con riluttanza per qualche secondo, poi all’improvviso si alza dalla sedia e coi lucciconi agli occhi.

 

Sono in una posizione alquanto scomoda.

Con molta delicatezza Blaise mi ha afferrata e mi sta facendo aderire completamente al muro.

So che voleva ringraziarmi, ma adesso sta quasi esagerando… non posso di certo dire che ha una presa dolce e rassicurante.

“ Grazie Granger… se non esistessi dovrebbero inventarti!”

“ Zabini… ho bisogno di prendere aria… di niente Zabini!” gli do qualche colpetto sulla schiena, spostati Zabini… io devo respirare!!!!

 

“ Hermione sappi che… BLAISE!” l’angelico nome di Blaise ruggito da Draco rimane sospeso nell’aria, fa quasi paura “ Blaise, cosa diavolo stai facendo?”

È ritornato calmo, io cerco di fargli capire che non riesco a respirare.

Lui afferra il piagnucolone per la camicia e lo getta come una pezza vecchia sulla sedia.

“ Scusa Draco, non pensare male… la volevo solo ringraziare per quello che mi ha fatto!”

Certo che detto cosi sembra stia parlando di giochini a luci rosse.

Gli occhi di Draco sembrano quasi iniettati di sangue “ Che stai cercando di dirmi?”

“ Assolutamente niente… la Granger è stata cosi gentile da far tornare i miei mocassini come nuovi!”

Anche se non lo vuole dare a vedere, è palese che Draco abbia tirato un respiro di sollievo.

“ Resti a cena con noi, Blaise? Oppure andrai a festeggiare con i tuoi mocassini in qualche locale dispendioso?” dice con molto, molto, molto sarcasmo.

Blaise lo guarda aggrottando la fronte.

“ Io e i miei mocassini abbiamo un appuntamento stasera, con una donna!”

Io e  Draco ci guardiamo un po’ scettici.

“ Chi è la donna che è caduta in amore con i tuoi mocassini?” dice scherzosamente al suo amico che scuote impercettibilmente la testa e blaterando a proposito dell'’unico neurone che possiede Draco.

“ Per tua informazione le donne non cadono in amore con i miei mocassini… ma con me!”

A questa risposta una semplice risata non basterebbe, un ululato andrebbe alla grande, ma non posso dare spettacolo.

 

Draco sta versando da bere a tutti “ Se vai all’appuntamento ubriaco, la tua dama ti apprezzerà di più!” e detto ciò dà il cocktail a Blaise che lo afferra selvaggiamente regalandogli un’occhiata raggelante.

“ Adesso vado, devo anche passare da casa e cambiarmi… sono un uomo elegante, IO!”

Draco poggia le sue mani sulla schiena di Blaise e lo spinge gentilmente all’ingresso, con estrema eleganza apre la porta e dice con cortesia “ Addio Blaise, domani poi mi racconti com’è andata!”

“ Ciao Hermione, ciao stupido amico…dovresti erigere una statua in mio onore!”

“ Ciao Blaise ciao mocassini!” dico, facendogli il cenno di saluto con la mano.

“ Addio Granger… prima di questa battuta mi stavi quasi simpatica!”

Continuo a salutarlo, Draco stavolta lo spinge fuori “ Salutami la bella!”

 

“ Finalmente soli, senza Blaise… è quasi più infantile di Dana!” asserisce, poi si avvicina a me con tenerezza e mi bacia.

Il bacio si fa più avvincente, mi ha praticamente fatta sedere sul tavolo, e la sua bocca non riuscendo a stare ferma inizia a torturarmi il lobo con piccoli morsi, poi scende sulle spalle e sale verso il collo dove si sofferma a stuzzicarlo con la lingua.

Mi lascio scappare qualche gemito, mentre prendo ad affondare le mie mani nei suoi capelli inebriandomi del profumo che emanano.

Sento che la sua mano si sta avventurando sotto la mia maglietta, sento che accarezza il mio ventre liscio e sale verso i seni, mentre la sua bocca sta tenendo occupata la mia in maniera molto ardente.

Credo sia sbagliato dare vita ai preliminari nella cucina, sapendo che una bimba di circa cinque anni gira indisturbata per casa.

“ Papà, dove sei?” ecco la sua vocina che si avvicina sempre di più alla cucina.

Draco si stacca e cerca di dare un aspetto decente ai suoi capelli, io cerco di fare lo stesso con i miei e con la maglietta e il reggiseno quasi slacciato.

 

Dana ha appena aperto la porta “ Non ti trovavo più!” mette il broncio nei confronti di suo padre e poi si catapulta con entusiasmo sulla sottoscritta che naturalmente la accoglie tra le sue braccia.

“ Scusa se prima non ti ho salutata, ma lo zio Blaise mi ha fatta arrabbiare!”

Le bacio la fronte “ Tranquilla, l’importante è che tu lo stia facendo adesso!” le sorrido e lei ricambia con tanta dolcezza.

“ Rimani a cena con noi?” chiede a suo padre innocentemente, con sguardo speranzoso.

Draco le scombina i capelli affettuosamente “ Certo, a cena devi raccontarmi cos’ha combinato quell’inetto dello zio Blaise, ok?”

Toglie la mano di sua padre dalla testolina e ricomincia pazientemente a sistemarsi i capelli “ Ma non sai stare fermo con le mani? Uffa! Comunque sai che ti racconto sempre tutto!”

“ E continuerai a farlo!”

“ A patto che anche tu mi racconterai sempre tutto!” dice e tende la sua manina a Draco per sigillare quello strano patto; Draco le sorride e tende la sua mano al suo tesoro e la stringe dolcemente.

“ Adesso niente e nessuno potrà distruggere questo patto!”

“ Mai nessuno!” asserisce sicuro e divertito allo stesso tempo Draco.

Dana si avvia verso la porta “ Stasera pizza!” urla prima di recarsi nella sua stanza.

 

Sorridiamo entrambi e mentre io mi dileguo verso il bagno, lui afferra il telefono e ordina le pizze per la cena.

La situazione mi sembra molto strana; alle volte mi capita di pensare che non ci sono io a vivere le situazioni, ma che ci sono io seduta sul divano che mangio Pop Corn caramellati davanti ad un televisore che proietta le situazioni degli altri ed io vivo passivamente ogni istante della mia vita.

 

Quando rientro in cucina, Dana sta raccontando a Draco tutti i disastri combinati dal povero Blaise “… avresti dovuto vedere la faccia dello zio quando la signora Piddy è praticamente fuggita…” padre e figlia terminano la frase in una sonora risata ed io di certo non posso nascondere quel grande sorriso che è nato sulle mie labbra.

“ Le pizze stanno per arrivare… almeno credo!” dice Draco guardando l’orologio e notando che è praticamente scaduto l’orario prestabilito durante l’ordinazione si porta una mano dietro la nuca, assumendo una tenerissima espressione da uomo confuso.

“ In questo caso credo che per evitare un mio svenimento ti convenga darmi un succo alla frutta!”

 

E’ da più di venti minuti che sorseggiamo tutti e tre succo alla frutta.

Sto per andare a vomitare.

“ Dana… io ed Hermione dovremmo dirti una cosa!”

COOOOOOOOSA??? E’ impazzito del tutto? Questa è una di quelle domande che mi faccio spesso, ma ancora non sono riuscita a capire se impazzisce solo ad un determinato orario o è scappato da un manicomio.

Avrebbe dovuto darmi un preavviso… insomma io ero più che tranquilla… lui non può farmi venire gli infarti… sono troppo giovane.

“ Cosa?” chiede Dana curiosa, alzando la testolina dal disegno che stava portando a termine.

“ Cosa ne pensi di Hermione?”

COOOOOOOSA??? Non può averlo rifatto. C’è solo una spiegazione, io sto sognando.

“ che strana domanda!” esclama, poi posa i pastelli sulla superficie del tavolo e mi guarda attentamente “ è una ragazza gentile, simpatica, divertente… e…” arriccia il nasino e mi guarda con più attenzione “ e poi è intelligente!”

Svengo!

“ Dana… io mi sono innamorato di Hermione…” “… ed io di tuo padre!” sono stata realmente io a parlare?

Wow! Faccio tanti progressi!!!

Lo sguardo di Dana passa da suo padre a me ed ho seriamente paura che i pastelli che tiene in mano possano conficcarsi nei miei occhi.

“ Papà… ma è bellissimo!”

Ho sentito bene? No, non credo!

Io, sto sognando!

 

“ Papà, eri troppo agitato… anche se ho cinque anni, che a te piaceva Hermione l’avevo capito!”

Draco strabuzza gli occhi “ E come hai fatto?”

Quella bimba è troppo perspicace!

 

Per tutta la serata non facciamo altro che ridere e scherzare; è una sensazione bellissima, nuova per me… cosa siamo? Possiamo ritenerci qualcosa di molto simile ad una famiglia?

Sono felice. E’ questo che conta, no?

Sono felice, sono felice, sono felice!!!

 

Dopo cena Dana è andata a dormire, io e Draco siamo sul terrazzo e stiamo guardando abbracciati le stelle.

E’ tutto cosi perfetto, nascondo il mio viso sul suo petto e respiro il suo buonissimo profumo, alzo il viso verso di lui e i nostri occhi si incontrano… brevi attimi che sembrano eterni… la mia felicità sembra eterna quando sono con lui.

Chiudo gli occhi e assaporo questo momento. Mi bacia.

“ Ti amo!” mi dice a fior di labbra, Stavolta non sono per niente sconvolta, sono pronta a ricevere queste due semplici parole e a custodirle nel mio cuore.

Saranno mie per sempre.

“ Ti amo anch’io, Draco!”

Mi lascio trasportare dai suoi baci e ciò che accade dopo è indescrivibile… non poteva di certo finire in un modo migliore questa splendida giornata!

 

 

 

                                                                           §§§

 

Saaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeee!!

Che caldo! Finalmente sono riuscita a portare a termine questo capitolo, sinceramente non so se scrivere qualche altro capitolo o arrivare subito all’epilogo… me confusa!!

Vi ringrazio per le bellissime recensioni per il capitolo V come Vendetta JJJ

Sono contenta che l’abbiate apprezzato e abbiate recensito con tanto entusiasmo.

Spero che questo non deluda le vostra aspettative, quindi fatemi sapere cosa ne pensate con qualche commentino… positivo, negativo… fate voi!

Grazie mille a: piper1831, alexandra j, jotica90, Katiuz, Sensation, hermione rad, Liz.

 Spero di non aver dimenticato nessuno.

JJJJ

Buon proseguimento d’estate!!

Many kisses

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 21
*** Il quadrato amoroso ***


quadr amoroso

Sono le sette e un quarto del mattino ed io ho sonno, sento freddo, sento che devo vomitare e avverto la necessità di usufruire del bagno.

Tutto questo per colpa di Blaise che mi ha dato appuntamento qui per le sette intimandomi di non fare tardi, ed invece quello che si sta facendo attendere è proprio lui.

Credo che la maggior parte dei passanti che hanno avuto il piacere di notarmi in questo posto da sola e quasi congelata, mi abbia scambiata per una statua di cera.

Quasi non riesco più a muovere gli arti.

 

“ Buongiorno mia salvatrice di scarpe preziose!”

Scarpe preziose? Ho capito bene? Questo è fuso!

Uno che vive per le sue scarpe non può avere tutte le rotelle al posto giusto… è impossibile!

“ Buongiorno sua maestà, era troppo chiederle di essere puntuale e farmi evitare una mattinata a dir poco roccambolesca?” ecco la gentile frase mattutina, rilasciata dalla mia rosea bocca.

“ Le chiedo perdono signorina Granger… ma le fatiche della notte non mi hanno permesso di essere sveglio da subito…e poi se devo essere sincero, questa mattina c’era una strana forza che non mi permetteva di alzarmi dal letto… voi sapreste spiegarmi di cosa si tratta?”

Scuoto la testa, riducendo gli occhi a due fessure… è davvero insopportabile.

“ Per non riuscire ad alzarti dal letto, dentro al tuo letto ci doveva essere qualcosa di veramente magnetico dentro… oppure era da tanto che non praticavi della sana ginnastica da letto e non sei più veloce e scattante come una volta… sai, molti medici consigliano di fare pratica con delle bambole gonfiabili!”

L’ho messo K.O.? spero di sì!

 

Inizio a camminare, non ho intenzione di rimanere lì a congelare… è vero che siamo a Giugno, ma in questo posto non si tiene conto di che stagione sia, di mattina c’è sempre freddo e come se non bastasse il tutto è incorniciato dalla nebbia.

Mi volto verso Blaise, ancora lì impalato che osserva un punto fisso davanti a sé; poverino… devo averlo distrutto moralmente.

 

“ Ehi Granger!” eccolo che urlacchia il mio nome e cerca di camminare a grandi passi per raggiungermi.

“ Qualche problema?” dico, con fare molto superiore… quanto adoro farlo sentire una specie di idiota.

Mi afferra per il braccio e mi costringe a voltarmi.

E’ da un po’ che mi fissa, non ha proprio intenzione di parlarmi.

“ Blaise??!?!” lo chiamo incerta, insomma, non possiamo mica passare la giornata fermi a guardarci. Potrebbe essere anche interessante, se lui fosse Draco, ma sinceramente stare qua a guardarlo senza motivi logici non mi alletta… per questo potrei fargli una foto e osservarla a casa comodamente seduta sul divano e sgranocchiando patatine… ma qui… no, no… non se ne parla.

“ Credo sia meglio andare alla redazione della Gazzetta del Profeta!” finalmente si è deciso a parlare.

 

Eccoci davanti all’ingresso della redazione della Gazzetta del Profeta, una strana sensazione si impadronisce del mio corpo.

Adrenalina? Non ho tempo per pensarci.

“ Sono già stati avvertiti tutti di questo scambio… e poi molta della gente che lavora per me, veniva ad Hogwarts con noi!”

“ E nessuno si è insospettito?” Lui mi guarda con fare perplesso, effettivamente la mia frase buttata giù così è praticamente indecifrabile… non ha senso.

“ Cioè… voglio dire… nessuno si è insospettito, non è normale vederci insieme, ai tempi della scuola io e te non ci siamo mai rivolti la parola… ti avrò visto qualche volta alle feste di Lumacorno, ma poi non eri un personaggio che spiccava!”

“ Non so cosa pensano i miei dipendenti e sinceramnte non m’interessa scoprirlo, se dovessero dirti qualcosa di sconveniente lancia loro qualche Avada Kedavra e e vedrai che dopo il lampo di luce verde la smetteranno di blaterare!”

“ Ne sono sicura!”

Ci guardiamo e ridacchiamo, lasciando basiti i primi tizi che incontriamo.

 

“ Buongiorno direttore!”

Ecco un altro dipendente che sfoggia le sue buone maniere.

Quante volte avrò sentito queste parole in soli cinque minuti che sono in questo posto?

Ormai ho perso il conto.

“ Questo è il mio ufficio!”

Entriamo in una grande stanza ed è impossibile non notare che tutti gli oggetti lì presenti sembra portino la firma di Blaise Zabini, non so come spiegarlo, ma l’ufficio è come se fosse lui… è veramente difficile da spiegare, ma anche nella mia testa c’è parecchia confusione.

“ Adesso io vado a prendere il tuo posto di lavoro, buona fortuna!”

“ Buona fortuna anche a te!”

 

Eccomi sola nell’immenso ufficio e mi catapulto sulla mega sedia girevole, finchè non mi portano gli articoli da leggere non ho un bel niente da fare.

Inzio a guardarmi in giro e per puro caso mi capita tra le mani la rubrica di Blaise.

Naturalemnte sono pochi i numeri di uomini, il 92% dei numeri presenti in questo piccolo libriccino sono di donne e a giudicare dai tagli su quasi tutti i numeri, Blaise ha avuto esperienze con ognuna di loro e nessuna è stato in grado di farlo innamorare di sé.

 

Finalemnte qualcosa da fare, e che non rientri nella fascia “ Facciamoci gli affari personali di Blaise Zabini”

Mi sono stati portati i primi due articoli della giornata e posso confermare che al seguito di Blasie non lavorano persone qualificate, ma ortaggi.

Incredibile, questi articoli sono stati scritti con i piedi, senza il minimo criterio, la grammatica ha vinto un viaggio premio per le Maldive, visto che è praticamente inesistente.

Mi butto sullo schienale della sedia girevole senza tanti complimenti e lo sguardo si incolla sul mio cellulare.

Chissà se Draco ha accompagnato Dana dai nonni materni…

Vorrei che fosse qui con me!

 

Invece di portarmi alla distruzione, metto al lavoro l’ultimo neurone e con grande maestria scrivo e invio un meraviglioso sms a Draco intimandolo di venire qui al più presto perché mi sto annoiando da matti.

 

Oh mio Dio, no… mi hanno portato altri tre interessantissimi articoli che se fossero stati scritti da un branco di sciacalli ci sarebbero stati meno errori grammaticali.

“ Sei ancora viva?”

Sollevo, la mia povera e dolorante testa dal tavolo, dove mi ero accasciata dopo aver letto delle boiate micidiali.

“ Ancora per poco!”

La mia salvezza è appena entrata dalla porta di questo ufficio con un sacchetto bianco, magari pieno di cornetti caldi e due bei caffè fumanti.

Come faccio a saperlo?

Non so come faccio a saperlo, ma so che Draco trova sempre il metodo per farmi trascorrere le giornate nel migliore dei modi.

E qual è il modo migliore per affrontare questa giornata se non la presenza del mio Draco con cornetti caldi e caffè fumante?

 

Si avvicina alla mia postazione ed io aspetto solo che posi le sue labbra sulle mie e mi faccia provare quei brividi di paicere che provo ogni volta che sono vicina a lui.

Il contatto con le sue labbra è qualcosa di veramente meraviglioso e se non lo bacio almeno un centinaio di volte al giorno, se non di più, non sono felice, non riesco a stare bene.

“ Senti gli usignoli cantare?”

“ Co…cosa?”

Ma che sparate si inventa per interrompere un bacio?

“ Cosa ti prende?” chiedo perplessa, e qui ho tutte le ragioni per essere perplessa.

“ Nulla amore… ti ho portato la colazione!”

Prendo il sacchetto dalle sue mani e lo poggio sulla scrivania, poi mi alzo e vado a chiudere a chiave la porta, non si sa mai… di certo non voglio che qualcuno entri nell’ufficio e veda i baci poco casti che mi scambio con il mio fidanzato.

Fatto ciò, mi posiziono sulle gambe del mio amato e inziamo a baciarci con travolgente passione.

Adoro affondare le mie mnai sui suoi capelli sempre lisci e morbidi e adoro sentire le sue mani sul mio corpo.

 

Lo amo come non ho mai amato nessun altro.

Le sensazioni che riesce a trasmettermi anche solo con uno sguardo mi fanno stare bene.

Naturalmente non è perfetto, anche se molte cose portano a pensare questo… ma se fosse perfetto non credo lo amerei così tanto.

Una delle cose più belle di Draco Malfoy è che riesce a sorprenderti ogni giorno, è un uomo pieno di risorse e lo amo.

 

Improvvisamente le mie orecchie captano qualcosa, una strana musichetta oserei dire…

Merda! E’ il mio cellulare e naturalmente colui o colei che mi sta chiamando ha sbagliato momento, questo meldetto suono è completamente fuori luogo.

“ Devi rispondere!” mi dice Draco a fior di labbra.

“ E se lo lanciassi fuori dalla finestra?” azzardo, am il suo sguardo mi fa capire che devo rispondere.

Mi porto una ciocca di ricci castani dietro l’orecchio e vi poggio l’affarino infernale.

“ Ciao Blaise, quale problema ti affligge stavolta? Hai scoperto che le tue scarpe non hanno un’anima e che anche se ti ostini a parlare con loro, loro non ti capiranno mai?”

Oggi lo sto trattando veramente male, ma non ci posso fare niente.

Ha una dote particolare per farmi perdere la pazienza.

“ No Granger, niente di tutto questo, un grave problema insorge in questa piccola libreria della Londra babbana! Quindi è necessaria la tua presenza, alza il sederino da qualla poltrona e catapultati qui immediatamente!”

Sbuffo sonoramente

“ Spero per te che la questione sia davvero importante!”

E detto ciò, con immonda aggressività, blocco la conversazione con quel caprone.

“ Successo qualcosa?” chiede Draco innocentemente.

“ Il tuo amico Blasie sta vivendo un dramma e devo catapultarmi da lui!”

Mi accarezza una guancia dolcemente “ Hermione, stai calma… adesso andiamo da Mr Mocassino e vediamo qual è questo insormontabile problema a cui un uomo grande e grosso come lui non può trovare rimedio, ok?”

Annuisco come una bambina.

Certo che alle volte mi sento proprio un’idiota… Dana in quanto a maturità mi batte, solo certe volte peròJ

 

In men che non si dica ci smaterializziamo nel mio appartamento e volando giù per le scale ci dirigiamo alla macchina, con la quale raggiungeremo la libreria.

“ Tu che lo conosci da più tempo… ma Blaise riesce a combinare solo poasticci?”

Draco sembra pensarci un po’ su “ Da quando sta con Dana sì!”

 

Dopo cinque minuti arriviamo a destinazione e già vedo Blaise in una gigantesca pozza di sangue naturalmente senza sensi.

Lo uccido se il problema è stupido.

“ Qual è il problema?” è veramente congeniale entrare nel posto in cui si presta servizio e non salutare i propri colleghi.

“ Ce l’hai dietro il problema!”

Mi volto e vedo Ron furioso, con gli occhi iniettati di sangue, con le mani strette a pugno ed è facile notare le unghie conficcate nella carne.

“ Perché quello sporco Serpeverde di un Zabini ha preso il tuo posto?”

La frase è quasi ringhiata.

 

Ma è questo l’insignificante problema? Vedo che anche Blaise è incredulo.

Io credevo che avesse finalmente capito che amo Draco Malfoy, ma all’idiozia di Ronald Weasley non c’è limite.

“ Ron calmati, abbiamo fatto una scommessa e per un giorno io avrei dovuto lavorare come direttrice alla Gazzetta del Profeta e lui come commesso in questa libreria, non è difficile da capire!”

Prendo una sua mano tra le mie, cercando di evitare una notevole dispersione di sangue sul pavimento.

“ Da quando sei così amica dei Serpeverde?Da quando fai scommesse con Zabini? Da quando ti intrattieni allegramente con Malfoy?” E’ furente e la sua voce è tremula.

Draco lo guarda come se avesse davanti una specie protetta e Blaise ripresosi dallo shock iniziale sta cercando con tutte le sue forze dal trattenersi dal ridere.

“ Ron un’informazione, ti sei per caso bevuto il cervello?”

Dico con molta calma, che sta pian piano trasformandosi in ira crescente.

“ Tu ti sei bevuta il cervello, come puoi andare a letto con quella serpe?! Io… io non ti riconosco più!”

Draco sta per lanciarsi su Ron, lo sento. Non occorre di certo leggere nei suoi pensieri per capire che la voglia di prenderlo a pugni e calci è viva in lui e che nessun altra cosa può distoglierlo da questo atroce pensiero, però devo anche ammettere che non sarò io a fermarlo se veramente si scagliaerà con tutta la sua violenza contro Ronald.

 

“ Non ti permetto di parlare con questo tono, Ronald!”

“ Non fare la paladina della giustizia mia cara Hermione, credo che il tuo Blaise Zabini sappai difendersi da solo… sempre che sia un vero uomo!” e dette queste parole che lasciano sconvolti sia me, che Draco, ma soprattutto Blaise, Ron lancia un’occhiata allusiva alle parti basse e intime di quest’ultimo.

Cos’ha intenzione di fare?

Devo temere il peggio?

Ron avanza a pugni stretti verso l’avversario.

Potevo accettare un traingolo amoroso, ma un quadrato amoroso non credevo potesse esistere, ed invece eccolo qui… proprio davanti ai miei occhi, quando non avrebbe neanche la necessità di esistere visto che tra me e Blaise non c’è un fico secco.

“ Senti Weasley, credo tu abbia preso un abbaglio… io e la Granger non stiamo insieme e non siamo neanche compagni di sesso…”

La vedo brutta, la vedo molto brutta.

E siccome la vedo molto brutta, era ovvio che Blasie non la vedesse affatto… o meglio, che non vedesse più niente.

Eccolo lì che si tocca il labbro sanguinante, ma Ron non demorde, e adesso il bellissimo Zabini sfoggia un occhio nero in tinta con le scarpe.

 

“ Weasley… ma sei impazzito?” riesce a dire Blaise inorridito.

Emma è andata a prendere del ghiaccio, Jess sta parlando al telefono con qualcuno e Draco è stato invaso dalla rabbia.

“ Lenticchia, mi fai ancora più schifo di quanto me ne facessi ad Hogwarts!” dice ferocemente, raggelandolo con il semplice sguardo.

“ Malfoy, se fossi in te non mi immischierei nella querelle…” il tono di voce di Ron è spavaldo e anche molto sarcastico, visto che ciò che sta avendo luogo nella tranquilla libreria non si può certo definire una Querelle.

 

 

“ Weasley, perché devi essere così idiota? Il fascino dello sportivo, non può mica piacere a tutte le donne del pianeta, quindi se hai un minimo di cervello lascia in pace Hermione, stavate bene da amici, perché vuoi rovinare anche la splendida amicizia che vi legava?” Fortunatamente è arrivato il ghiaccio ed Emma glil’ha depositato sul labbro gonfio e spaccato e sull’occhio nero, ma Blaise non demorde facilmente… eh già queste meravigliose e veritiere parole sono tutte sue, ma dubito che Ron riesca a comprenderne il significato.

“ Sei tu l’idiota, Zabini! Sai perfettamente che al cuor non si comanda…”

“ Sagge parole Weasley…” oh no! Ha preso la parola Draco “ al cuor non si comanda… e quindi ti farà piacere sapere che lo sporco Serpeverde che ama Hermione non è Blaise, ma io!”

Merda! Draco ha appena firmato la sua condanna a morte! Perché devo diventare vedova ancor prima di essere convolati a nozze?

Uff!! Non me lo so proprio spiegare!

 

La faccia di Ron è alquanto scioccante. Lui è completamente scioccato; occhi sbarrati, mandibola aperta che quasi raggiunge terra, capelli retti in testa… qualcosa di assolutamente assurdo!

“ Ron?” lo chiamo e gli sventolo la mano davanti sperando che ritorni nel suo corpo, ma sembrano tenativi inutili e superflui.

“ Ho…ho…ho…” ecco Ron che balbetta da fare schifo.

“ Hai??” cerco di incoraggiarlo e indurlo a continuare il suo pensiero contorto e sicuramente stupido.

“ Malfoy ha per caso detto che tu… che tu e lui… che voi…”

“ Si Ronald, io e Draco stiamo insieme!”

 

 

 Saaaaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeeeeee!!!

Eccomi con il nuovo capitolo, grazie alle vostre recensioni mi sono resa conto che c’era ancora Ron da sistemareJ

Grazie a tutte per le splendide recensioni e mi scuso se sto postando così in ritardo, ma per un periodo anche la mia ispirazione è andata in vacanzaJ

Vi auguro una buona lettura e spero sempre di non avervi delusi e che sia di vostro gradimento!!!

Kisses

 

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Capitolo 22
*** Una richiesta inattesa ***


una richiesta inattesa

Normale che Ron abbia la bocca spalancata da tre minuti?

“ Tu e… cosa?”

Le prime parole dopo tanto tempo, sono quasi commossa.

“ Lenticchia, io ed Hermione avremmo altri impegni, ti dispiacerebbe chiudere le fauci e tornare a essere il portiere dei Cannoni di Chudley senza interferire nei nostri pomeriggi?”

Draco è scocciato, è una cosa evidente!

“ Chiudi il becco, Malfoy!” ruggisce Ron.

Blaise è ancora lì che mette ghiaccio sulle ferite di guerra, ed io non so davvero cosa fare.

Improvvisamente una musichetta ci salva dal pericolo imminente ed io ringrazio tutte le divinità che conosco; in questo istante la salvezza potrebbe avercela mandata Dio o Buddah o Maometto o qulache divinità azteca… non saprei, ma li ringrazio tutti…

GRAZIEEEEEEEEE!!!

Il cellulare è di Ron, e a giudicare dal suo gesticolare deve essere qualcosa di veramente importante.

“ Io adesso devo andare, ma voi due non la passerete liscia…” e detto ciò con fare altamente minaccioso esce dalla libreria sbattendo la porta e lasciando tutti perplessi.

 

“ Quello è pazzo!” il primo a spezzare il silenzio che ci sovrasta è Blaise.

“ Non è pazzo… è solo innamorato di me!”

“ Sul serio? Non l’avrei mai detto… credevo fosse innamorato del tuo amico Blaise!”

Sapete chi è questa che parla? Quella serpe di Jess!

La detesto con tutta me stessa!!

“ Grazie Jess… senza le tue perle di saggezza non saprei davvero come fare! Mi domando come ho fatto a vivere per ventisei anni della mia vita senza ascoltarle…”

Storce le labbra in una smorfia e finalmente si dedica ad altro.

“ Sei in grado di continuare a lavorare?” chiedo a Blaise.

Blaise sta per rispondermi, ma Emma è più veloce “ Io direi di andare tutti a casa, oggi la libreria chiude prima!”

E’ un angelo!

“ Grazie Emma, sei davvero unica!” dico, e corro ad abbracciarla.

“ Perfetto, io non ce la faccio davvero più, spero che il labbro e l’occhio guariscano presto… sono armi di seduzione…” dice Blaise con tono sconsolato.

“ Alle volte usare l’intelligenza per sedurre una donna, non è una cattiva idea!” dice Draco circondandogli le spalle con fare fraterno.

Per fortuna ci pensa il mio amore a parlare con quell’inetto superficiale.

 

Sono a casa mia, è da tanto che non ci metto piede per più di due minuti.

Devo prepararmi, più che altro deve cercare di essere decente, oggi Draco mi porta fuori a cena e mi ha intimato di essere impeccabile.

Ora che ci penso ha anche aggiunto che potrei presentarmi anche con un jeans stracciato e una maglietta scolorita, dice che per lui sono sempre bella, impeccabile e soprattutto elegante.

Quante stupidaggini fa dire l’amore…

Siccome sono una donna che ci tiene alla sua immagine ho deciso che sarò veramente impeccabile, non darò una parvenza di eleganza… lo sarò davvero.

 

Credo di essere almeno presentabile; abitino nero di qualche centimetro sopra il ginocchio, scollatura a barca e ai piedi scarpe con il tacco rigorosamente nere.

Borsetta nera lucida, capelli ondulati e morbidi, trucco leggero che faccia risaltare il colore dei mie occhi e al polso un bracciale in maglia fine in oro bianco.

Sarò abbastanza elegante?

Credo che lo specchio si sia stancato di vedere la mia immagine riflessa su di esso.

Poverino, anch’io sarei stressata come specchio se avessi a che fare sempre con la stessa persona narcisista che si specchia.

Eh già! Anche essere uno specchio sarà tremendamente stressante… non lo consiglio a nessuno.

Ma che diamine sto pensando? Come si fa a diventare degli specchi?

Non potrei chiedere gentilmente al mio unico neurone di concentrarsi su cose ben più importanti della vita degli specchi?

Se ci penso bene, gli specchi non hanno neanche vita propria.

 

Sento rumore sul pianerottolo; o è quella rompi scatole della signora Snooke o è il mio bellissimo Draco.

Naturalmente io spero con tutto il cuore che sia Draco.

Apro la porta lentamente, non voglio aprire e trovarmi davanti la brutta faccia di quella tartaruga più rugosa del solito della vecchia signora Snooke.

“ Hermione, c’è qualche problema?”

Sono stata graziata, è Draco.

“ No tesoro, è tutto ok!” finalmente mi decido ad aprire la porta e appena i miei occhi cadono su lui e su come è vestito… beh, non riesco a trattenermi, gli sono saltata addosso e lo sto praticamente divorando.

 

Anche lui risponde in maniera molto attiva, è un buon segno!

Continuamo a baciarci, finchè lui non si stacca.

“ Mi piacerebbe stare qui a coccolarci, ma abbiamo un’ordinazione e ci conviene andare a cena, anche perché avverto un certo buco allo stomaco che solo del cibo è in grado di riempire.”

“ Certo, ovvio… naturale… dammi solo cinque minuti e sarò di nuovo da te, pronta per la cena!”

Velocemente vado in bagno, credo che con quei baci parte del mio trucco sia andato  a farsi benedire.

E infatti guardandomi allo specchio, il mio amico specchio, posso dire di essere una veggente quasi meglio della Cooman… sapevo dove sarebbe andato a finire il mio trucco.

 

Dopo essermi rifatta il trucco e aver dato un’aggiustatina ai miei capelli, prendo la borsa e mi presento nuovamente al cospeto del bel biondo che sta facendo finta di leggere una rivista, gettata senza tanti complimenti sul tavolino di fronte alla televisione

“ Non ho avuto modo di darteli, visto che mi sei praticamente saltata addosso…”

Mi mordo il labbro inferiore “ E ti è dispiaciuto?” chiedo innocentemente. E’ una domanda a dir poco inutile, visto che già so la risposta.

Questa è un’altra prova che sono meglio della Cooman in quanto a profezie.

“ Certo che no, non mi è dispiaciuto affatto… questi sono per te!”

E da dietro la schiena di Draco… sembra che i fiori siano cresciuti sulla colonna vertebrale… ehm, comunque Draco mi ha portato un bellissimo mazzo di rose rosse.

“ Grazie… sono bellissime…”

Ecco che mi affretto per cercare un maledetto vaso.

Fatto! Adesso i fiori stanno bene… sono proprio contenta per loro.

 

“ Draco, c’è qualcosa che non va?”

Si volta verso la sottoscritta e mi sorride, come a dire che stiamo per morire, ma io non mi devo preoccupare.

Ricambio il sorriso e torno a guardare le luci della grande città dal finestrino aperto dell’auto di Draco.

Credo di esseremi persa dieci minuti della mia vita; infatti mentre i Guns’n’Roses venivano sparati a tutto volume dallo stereo della macchina io ero sovrappensiero e sinceramente non ho ben ascoltato ciò che diceva Pretty tied up.

E se le parole della canzone mi fossero servite per rendere la mia vita migliore?

Stronzate! Con Draco e Dana la mia vita è perfetta così.

 

“Signorina Granger, ecco arrivati a destinazione.”

Mi apre lo sportello e mi porge la mano; mi sembra sempre di vivere in un sogno.

Per poco non svengo! Cos’altro potevo aspettarmi da Draco Malfoy?

Eh già! Non mi ha mica portato a mangiare in una trattoria da due soldi, non riesco ancora a crederci…

Io, Hermione Jane Granger, sono davanti ad uno dei quattro ristoranti più lussuosi della Londra babbana… uno di quei ristoranti inacessibili per una come me che quando vi passavo mi mancava il respiro e una curiosità assurda di sapere com’era all’interno e soprattutto sapere come si mangia mi assaliva.

Adesso sono qui, in compagnia di un uomo meraviglioso e il cuore mi batte all’impazzata. E’ amore o un infarto?

 

“Forse ti starai chiedendo perché sei in questo posto?”

“No, mi sto chiedendo cosa ci faccio in tua compagnia!” mi perdo nei suoi occhi e gli sorrido, mentre avverto le sue mani sulle mie, e la sensazione è praticamente indescrivibile.

“Ti amo!” due semplici parole ed eccomi con la testa fra le nuvole, me la sento completamente vuota, come se fosse piena d’elio… si, mi sento un palloncino fluttuante.

“Ti amo, anch’io!”

Le nostre bocche si avvicinano per coronare queste splendide parole appena sussurrate, ma qualcosa molto simile alla finte tosse di quella rospa della Umbridge mi fa sussultare e a quanto pare non sono l’unica.

“ Ehm ehm, signor Malfoy?”

Signor Malfoy? Chi osa interrompere la mia serata?

Alzo lo sguardo guardinga e noto un qualcosa di molto simile ad un giornalista impertinente.

“Potrei farle qualche domanda?” chiede a Draco e immediatamente lo vedo aprire il block-notes e cliccare sulla biro pronta per scrivere.

Draco lo afferra per un braccio “Solo se prima posso farti io qualche domanda.”

Il giornalista deglutisce rumorosamente, credo che lo sguardo di Draco lo metta a disagio.

“Se risponderai correttamente alle mie domande avrai libero accesso all’intervista!” prosegue con una calma quasi raggelante.

“Naturalmente!”

Draco prende una sedia e lo fa sedere con la forza al nostro tavolo e poi senza che il poveretto abbia detto niente gli ficca in gola un bicchiere di vino.

“Signor Malfoy… sono astemio!”

“Che peccato, ed io che volevo concederti l’intervista che tutti i tuoi colleghi bramano in anteprima… ma se non bevi…” e come se fosse realmente dispiaciuto manda giù un sorso generoso di vino rosso rubino.

“Draco, non ti sembra di esagerare?” chiedo, ma un suo sguardo divertito mi fa capire che se vogliamo essere lasciati in pace devo lasciarlo fare e seguire lo spettacolo senza interferire.

“Dunque… com’è che ti chiami?”

“Alfred, signore.”

“Dunque Alfred, cos’ho mangiato a colazione?”

Ma che razza di domanda è?

Il caro Alfred si allenta la cravatta, e il suo comportamento è del tutto normale.

“Caffè?” azzarda.

“Spiacente, oggi non ho fatto colazione!Siamo a meno uno Alfred!”

Draco quando vuole sa essere veramente sadico, ora che ci penso è pur sempre figlio di Lucius Malfoy.

 

“Qual è l’ultimo libro che ha letto mia figlia?”

Questa credo sia più tosta della prima domanda.

“Ma sua figlia non ha solo cinque anni?” chiede Alfred innocentemente.

“Si, e con questo? Pensi che mia figlia viva nell’ignoranza?”

Posso dire con sicurezza che Alfred sta per farsela sotto e gli baleni in testa l’idea di abbandonare l’intervista in esclusiva con Draco Malfoy.

“Non volevo dire questo… signore…”

Draco controlla l’orologio che porta al polso “Per fortuna mio caro Alfred. Passiamo alla prossima domanda, sai Alfred non mi stai piacendo…”

Il povero ragazzo deglutisce rumorosamente per la seconda volta, mentre Draco si accinge a proseguire “Qual è il nome completo del nonno della mia prima ragazza?”

Mi scappa un risolino! Cavoli non posso proprio farci niente è più forte di me, questa specie di quiz è troppo divertente.

Alfred sta sudando freddo, adesso infatti la cravatta è tra le sue mani e sta subendo atroci torture dettate dal nervosismo.

“Mi perdoni, ma non so neanche il nome della sua prima ragazza…”

Draco si porta pensoso una mano al mento “Strano… tutti sanno che la mia prima ragazza è stata Pansy Parkinson! Mi dispiace Alfred, non possiamo proprio continuare.”

“Ma…”

“Niente ma, Alfred!”

 

Alfred ha abbandonato il nostro tavolo e stranamente Draco non ha dovutousare la forza.

Abbiamo ordinato e strano ma vero siamo arrivati al dolce.

Una gigantesca fetta di un dolce italiano terribilmente buono e terribilemnte pieno di grassi… il Tiramisù.

“Spero la serata sia stata di tuo gradimento…”

Bevo un sorso di champagne “Assolutamente, ma con te anche una gita in un pollaio è gradevole e speciale!”

“Anche se Alfred ha rotto?”

“Anzi con Alfred mi sono divertita, sei veramente subdolo quando ti ci metti!”
Torniamo a dedicarci alle nostre porzioni di Tiramisù, quando Draco riprende la parola, mi sembra un po’ nervoso… come se qualcosa lo preoccupasse.

“In realtà se ti ho portata qui c’è un motivo…”
Oh mio Dio, mi vuole lasciare?

Ma se mi voleva lasciare non c’era bisogno di andare in rosso, vero?

“Davvero?” improvvisamente le scarpe della signora che siede al tavolo vicino mi sembrano magneticamente irresistibili…

Fanno schifo!!!

“Beh, mi chiedevo se volevi venireavivereconmeeDana?”

Eh?

Non ho capito una sola parola dopo il se volevi…

Cerco di fargli capire che non ho capito un bel niente di quello che ha detto e lui naturalmente ha capito al volo che non avevo capito.

“Non so perché sto reagendo così, vorresti venire a vivere con me e Dana?”

Ho capito bene?

Se ho capito bene sono la persona più felice del mondo.

Se ho capito male sono la persona più sorda del mondo.

“Venire a vivere con te e la piccola?”

Lui mi guarda interrogativo “Ma certo” rispondo gioviale stampandogli un bacio in bocca.

 

Adesso stiamo passeggiando per le vie di Londra e mi sembrano così belle da lasciarmi senza fiato.

Ah l’amour…

Stiamo per arrivare nel mio mitico appartamento, che meraviglia, non ho neanche avuto il tempo di ristrutturare e sistmarmici che devo abbandonarlo.

 

Oh-mio-Dio! Non ci credo, non ci posso credere. La mia vita va così bene che anche… che anche l’ascensore di questo schifo di palazzo è stato finalmente aggiustato.

Sono scioccata!

 

“Non ti sembra strano che abbiano aggiustato l’ascensore proprio adesso?” chiede Draco, mentre chiude la porta di questo splendore.

“Non so, che sia un segno?”

Mi cinge la vita e mi abbraccia, depositando di tanto in tanto dei baci sul collo.

“Non lo so… so solo che ti amo!”

Come si può resistere a quest’uomo?

“Ti amo anch’io, ma non riesco a trovare le chiavi se continui a tenermi impegnata!”

“Ti amerei anche qui…”

“Anch’io se la l’hobby preferito della signora Snooke non fosse stare con l’occhio attaccato allo spioncino 24 ore su 24!”

“Giusto!”

Mi lascia e finalmente riesco a trovare le chiavi ed entriamo nel nostro nido d’amore.

La scena prosegue tra le ardenti lenzuola della mia camera da letto…

Spengo le luci e Draco è solo mio.

____________________________________________________________________

 

 

E’ un mese che non posto? Oh mamma!!!

Se c’è qualcuno che aspettava un mio aggiornamento… beh mi metto in ginocchio e invoco il suo perdono!!!

Ringrazio calorosamente x le bellissime recensioni: Katiuz, marygenoana e topo.

MILLE GRAZIE!!!

Spero continuerete a lasciare un commentino… mi farebbe come sempre molto piacere!!

kisses

 

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Capitolo 23
*** Sua eccellenza, il Ministro! ***


suo ecellenza il ministo

 

“’giorno amore!” l’unico difetto di Draco è che si sveglia sempre prima di me e a quanto ho capito non può fare a meno di svegliare anche me.

“’giorno…” dico molto assonnata stropicciandomi gli occhi rossi e gonfi.

“Purtroppo non posso restare, il lavoro mi chiama… quando tu andrai a lavorare,del personale qualificato porterà le tue cose nella tua nuova casa…”

Quest’ultima frase la pronuncia con un po’ di imbarazzo.

“Ok, allora ci vediamo direttamente a casa …”

Lo vedo aggiustarsi i pantaloni e cercare la camicia dispersa chissà dove, in questa camera c’è troppa confusione.

Attiro più a me il lenzuolo che a stento praticamente mi copre il seno

“Ti preferisco senza…”

Le sue parole mi fanno arrossire, mi mordo il labbro inferiore e non so per quale oscuro motivo qualcosa di terribilemnte vicino ad una battuta di un film a luci rosse mi esce dalla bocca “ Anch’io ti preferisco senza pantaloni!”

Draco si avvicina a me, camminando carponi sul letto, prende il mio viso tra le mani che mi accarezzano in modo irresistibile.

La sua bocca incontra la mia, ma si sfiorano solamente, a quanto pare il suo obbiettivo è il lobo del mio orecchio.

Non riesco a reagire, sono già in uno stato vegetale e solo con un quasi bacio e un paio di morsetti al mio lobo.

Sono innamorata persa…

Ed è una sensazione così bella… non mi era mai successo, e ancora mi maledico per non essermi mai abbandonata all’amore così come ho fatto con Draco.

Avevo paura che avrei sofferto come un cane?

Adesso dovrei avere paura, adesso che i miei sentimenti sono usciti allo scoperto, adesso che sento di poter donare tutta me stessa a quest’uomo, adesso che mi sento viva e soprattutto libera d’amare.

Ma quando i miei occhi si specchiano nei suoi, mi sento tranquilla.

Lo amo e so che lui mi ama, me lo dimostra con ogni piccolo gesto.

 

“Adesso vado, sai che mi piacerebbe rimanere con te… ma ho una specie di società da mandare avanti!”

“Buona giornata!” dico e mi schiocca un bacio sulle labbra.

Prende una mela al volo e si dirige al lavoro, ecco infatti che la porta si chiude lasciandomi sola con un mucchio di abiti sparsi sul pavimento.

Addirittua ce n’è qualcuno che tenta la fuga verso il corridoio.

Mi alzo di mala voglia dal letto e inizio a prendere gli abiti dal pavimento e riporli nel modo più civile che conosco.

Ossia piegarli e metterli decentemente negli appositi cassetti o armadio appesi ad una gruccia.

Intanto metto su, con un colpo di bacchetta, l’acqua nel bollitore per il mio tè.

Indosso una maglia di Draco che ha lasciato qui in una delle sue tante visite e mi accingo a fare colazione con una tazza di tè e dei biscotti al cacao e panna.

Accendo la televisione e vengo inondata dalle previsioni del tempo.

Un nuovo uragano si sta per abbattere in Florida, Londra invasa dalla nebbia e l’Italia tutta inondata dal sole… deve essere bello vivere in un posto in cui c’è sempre il sole, o no?

 

La giornata è trascorsa velocemente, in libreria non è successo niente di particolare o interessante, a parte la voglia di uccidere Jess che mi scorre nel sangue.

Sono sicura che neanche immersa nel caramello riuscirebbe ad essere più dolce nei confronti del genere umano. Grrr!!!

E se le presentassi un bel ragazzo, cosicchè tutte le sue energie vengano risucchiate da questo individuo?

Siiiii!! Il mio piano è geniale.

 

“Buongiorno bella fanciulla!”

“Aaaaahh!BLAISE!” mi sono presa uno spavento.

“Anch’io sto bene, grazie!”

“Blaise… cosa diavolo ci fai nella mia macchina?”

Ho ancora il fiatone per lo spavento che questo essere, che si spaccia per il migliore amico del mio fidanzato, mi ha fatto prendere nascondendosi nella mia macchina.

“Volevo sorprenderti in positivo, ma a quanto pare ci sono riuscito in negativo… che ne dici se andiamo a prendere Dana al suo ultimo giorno all’asilo?”

Oggi è l’ultimo giorno che Dana passa all’asilo?

Incredibile! Tra solo tre mesi inizierà la scuola e tra qualche anno le arriverà la lettera da Hogwarts e poi si diplomerà e poi…

“Terra chiama Hermione, terra chiama Hermione…”

La voce gracchiante di Blaise mi riporta alla realtà, dove c’è lui comodamente seduto sul sedile della mia macchina che fischietta allegramente.

Salgo su e messa la radio a tutto volume, ci dirigiamo all’asilo per prendere Dana.

 

“Benvenuta a marmocchiolandia!” ecco come esordisce Mr Mocassino “sta tranquilla, ti proteggerò io da questi mutanti con le manine impiastricciate di colla e i pastelli nel naso!” prosegue.

Io dovrei fare la dama impaurita e rinchiusa sulla torre?

Questa parte non mi si addice.

“Senti mio cavaliere senza macchia e senza paura, cerca di avvistare Dana e corriamo di filato a casa!”

Mi saluta militarmente, esclamando: “Ai suoi ordini, mon capitain!” e chiudendo con grazia inaudita lo sportello, si immette nella ricerca di Dana.

 

Ticchetto nevroticamente le dita sul volante; che diamine sta combinando Blaise?

“Missione compiuta, mon capitain!”

“Zabini, piantala!” esclamo risoluta.

“Ciao Hermy, ho saputo da papà che vieni a vivere con noi…”

Draco non conosce mezzi termini? Perché mi mette sempre davanti al fatto compiuto? Dana è così tenera…

Ehi Hermione, ci sei ancora???!!? Dana è tenera, ma Draco deve smetterla.

“Già..”

I due salgono in macchina e tutti insieme ci dirigiamo a Villa Malfoy mentre Dana ci allieta con il suo racconto sul suo ultimo e indimenticabile giorno all’asilo.

 

“… poi ho fatto lo sgambetto a Geremy… io quello non lo digerisco proprio… è così, così spocchioso!”

Spocchioso? A cinque anni sa già il significato del termine spocchioso?

Ah già, che stupida! E’ di Dana Lynn Malfoy che stiamo parlando.

“Ehi piccoletta, guarda che anche il tuo papà era parecchio spocchioso!”

“Io?Spocchioso?” ecco che nella penombra che avvolge il salone, notiamo l’aitante figura del padrone di casa, e Dana corre subito ad abbracciarlo.

“Su Draco, vorresti forse negarlo?”

“Blaise, anche tu non eri da meno!”

“Hai ragione, amico mio, ci sentivamo superiori a tutti gli studenti di Hogwarts!”

Si guardano entrambi divertiti, finchè sulle loro bocche non appare il mitico ghigno alla Malfoy, quello che Draco sfoggiava ogni giorno ad Hogwarts.

Oh mio Dio! Se anche Blaise ghigna a quel modo, anche se è chiaramente un discendente dei Zabini e non dei Malfoy, vuol dire che anche io, unica discendente dei Granger, acquisirò quel ghigno solo perché la fidanzata del rampollo dei Malfoy?

Mi manca l’aria…

 

“Io vado!” annuncia Blaise, prendendo al volo un pacchetto tiratogli al volo da Draco “Ciao a tutti!”

Siamo rimasti soli, sono sola con la mia nuova famiglia.

“se andassi a preparare il pranzo?”

“Ci sta già pensando la Signora Piddy.”

Per fortuna!Non avrei proprio saputo dove mettere le mani.

Draco sta contrallando delle scartoffie “Senti Draco, vorrei parlarti di una cosa.”

“Cosa?” mi chiede senza alzare lo sguardo dai suoi affari cartacei.

“Oggi mi hai messo due volte davanti al fatto compiuto, e sarebbe bello se prima ne parlassimo insieme, così da prendere sempre insieme una decisione” il suo sguardo adesso è fisso su di me, posa i fogli sul tavolo e sospira “ Parli del trasloco e del fatto che già avevo avvisato Dana di tutto, vero?”

Allora ne è consapevole.

Annuisco alle sue parole e poi ricomincio a parlare “io sono lusingata… fai così tante cose per me, ma c’è qulacosa che non ho lasciato ad Hogwarts… voglio prendere le mie decisioni, voglio parlarne con l’uomo che amo, voglio…”

Non riesco a proseguire perché mi ha accolto tra le sue possenti braccia e sta giocherellando con i miei ricci.

“Scusami Hermione, avrei dovuto che Hermione Granger è ancora difficile da domare!”

Mi posa un lieve bacio tra i capelli ed io mi stringo ancor di più a lui.

 

Il pranzo procede per il meglio, sembra tutto perfetto, non ho nulla da ridire.

Mi sento a casa.

“Signor Malfoy, un gufo impaziente sta beccando il vetro della finestra, cosa faccio?”

Esordisce la signora Piddy entrando trafelata.

“Fallo entare, arrivo subito!”, finsice di sorseggiare il suo caffè e si avvia all’ingresso, dove poco dopo lo raggiungo anch’io.

Un gufo grande e bianco, che io riconosco come Edvige, è appollaiato sullo scorrimano in ferro battuto.

La accarezzo come ero solita fare a Hogwarts e surante il mio matrimonio con il suo padrone.

“Maledizione, io lo ammazzo!” Draco, sa essere molto dolce quando ci si mette.

“Signor Malfoy, la prego si calmi!” le parole della signora Piddy sembrano buttate al vento, in quanto Draco non accenna a calmarsi.

Mi avvicino a lui e dolcemente sfilo dalle sue mani il foglio di pergamena che tiene in mano e lo leggo.

 

Egregio Draco Lucius Malfoy,

siamo lieti d’informarla che è imminente la visita nella sua dimora del Primo Ministro della Magia, Harry James Potter, questo pomeriggio per discutere di affari importanti e segretissimi.

 

                                                                                              Cordiali Saluti

 

                                                                                              L’ufficio del Ministro

 

“Come può firmarsi con il nome, l’ufficio del Ministro?” Draco è in escandescenza, credo emani scintille. Io e la signora Piddy non sappiamo davvero cosa fare.

Ha appallottolato la pergamena e le ha dato fuoco con la bacchetta.

“So io quali sono gli affari importanti e segretissimi…”

Sale irato le scale e sentiamo sbattere furiosamente la porta della sua camera da letto.

La signora Piddy continua a spolverare scuotendo la testa ed io decido di cimimtarmi in una titanica impresa, ossia far calmare Draco Malfoy.

 

Il Draco Malfoy in questione sembra un leone in gabbia.

Non fa altro che passeggiare per la sua camera pensoso e irato.

“Draco?”

Un grugnito mi accoglie.

“Posso entrare?”

Mi guarda, ha il viso più pallido del solito. Si passa una mano tra i capelli e si siede sul letto facendomi cenno di avvicinarmi.

Devo ammettere che sono un po’ titubante.

Prendo posto accanto a lui e gli accarezzo la guancia scostando dei ciuffi ribelli che si sono posati sui suoi occhi.

Mi avvicino di più a lui, finchè non affondo il mio viso sulla sua spalla e sento che le sue braccia mi cingono la vita.

Rimaniamo in questa posizione per qualche minuto poi trovo coraggio e inzio ad esporre una specie di discorso, ma non so dove voglio andare a parare…

Mi scosto un po’ da lui.

“Harry prima di vestire la carica di Ministro è sempre quel ragazziono occhialuto che hai preso di mira sin dal primo giorno di scuola, vedi questo pomeriggio come il pomeriggio più divertente della tua vita.”

Mi rendo conto che questa frase non ha senso, ma vedo anche lui sorridere, dunque non posso fare a meno di sorridere anch’io e cadere tra le sue braccia e baciarlo con passione.

 

Di certo non sembriamo una coppia che aspetta per il tè, il Ministro; infatti Draco si trova su di me senza camicia e con la cinta dei pantaloni sbottonata.

Anch’io sono con i pantaloni slacciati e con sopra solo un reggiseno grigio perla.

Meglio non parlare dello stato in cui si trovano i nostri adorati capelli…

Ci staimo baciando e toccando con avidità, ma c’è una frase che mi rimbomba nel cervello…

Per Merlino, aspettiamo Harry nel pomeriggio e siamo a pomiciare su un letto come due adolescenti. Non va bene! Dunque sarà meglio che richiami Draco all’ordine.

“Draco?”

Altro mugugno in risposta.

“Draco, tra poco Harry sarà qui e sinceramente sarebbe scortese da parte nostra prensentarci così, anche perché tu sei un diplomatico…”

Uff… i suoi baci e carezze mi mandano sempre in estasi.

Mi arrendo.

 

Credo siano passati altri dieci minuti, adesso è proprio tempo di prepararsi.

Scappo dalla sua presa e mi diriggo in bagno dove mi darò una rinfrescata.

“Stai facendo la doccia?” chiede dopo un po’.

“L’ho già fatta!” rispondo mentre mi abbottono la camicetta.

“Avresti potuto dirmelo…” dice sbuffando.

Esco dal bagno e a giudicare dalla su espressione ha apprezzato il mio abbiglaimento; camicetta bianca, maglioncino grigio, minigonna nera a scacchi grigi e stivali neri.

“Se te l’avessi detto non saremmo più usciti da sotto la doccia!”

Si alza dal letto e mi accarezza il viso, prima di avvicinarsi sensualmente al mio orecchio e sussurrarmi “Sei bellissima!”

 

Toc Toc.

“Signor Malfoy… sua eccellenza Harry Potter è in salotto che vi aspetta!” annuncia la signora Piddy.

“Spacca pure il secondo.”

Si guarda allo specchio; pantaloni stropicciati, camicia spiegazzata e aperta, capelli arruffati e scarpe slacciate, ecco come si prensenta Draco Malfoy importante diplomatico davanti ad Harry Potter il caro Ministro della Magia.

Scendiamo le scale e Draco sbadiglia.

Harry si è accomodato su una poltrona del salotto e sfoggia uno dei suoi numerosi completi giacca e cravatta da damerino.

Quando il suo sguardo si posa su Draco, si può notare una nota di disgusto sulle sue labbra.

“Buonasera Hermione… Draco…”

“Ciao Harry!”

Draco si limita ad un’alzata di capo e si butta quasi a pesce sull’altra poltrona, proprio di fronte ad Harry.

“Vi piombo a casa all’improvviso? Eppure credevo di avervi mandato Edvige…”

“No Potter, sapevo benissimo del tuo arrivo, solo che non sono riuscito a trovare nessuna motivazione per cercare di rendermi almeno presentabile!”

“Il sol fatto che io sia il Ministro della Magia dovrebbe essere un motivo più che valido!” ribatte Harry.

Draco non sembra molto interessato.

“Troverei più importante la visita di Gazza alla tua, quindi arriva al sodo…cosa vuoi, Potter?”

Harry sembra non dare impostanza alle parole di Draco, ecco che infatti rivolge a me la parola… Uffa!

“Hermione, come stai?”

“Hermione sta benissimo, ma non credo che sapere come sta la mia fidanzata rientri nella voce discutere affari importanti e segretissimi, quindi arriva al dunque.”

Con scatto felino si alza dalla poltrona e di dirige al mobile dove tiene gli alcolici e versa in due bicchieri con molto ghiaccio del Merlot, per me un po’ di Martini bianco.

Harry prende il bicchiere che gli viene porto e ne sorseggia un po’, poi lo ripone sulla superficie vitrea del tavolino.

“Voglio acquistare la Gazzetta del Profeta, è l’unico giornale non ancora di mia proprietà.”

Draco lo guarda quasi sbigottito, beve un generoso sorso del suo Merlot e trafigge col suo sguardo Harry.

La Gazzetta è di Blaise, l’unico giornale che ancora non si è venduto a te, Potter dei miei stivali!”

E’ proprio agguerrito.

“So che la Gazzetta è di Zabini, ma è alquanto strano riuscire a trovarlo in ufficio…” Harry sta alludendo al fatto che Blaise cambia amichetta ogni notte e Draco sembra averlo capito.

“Blaise sa come godersi la vita! Al contario tuo, Potter!”

Harry si sta per aizzare contro Draco, è una cosa molto evidente.

“Signori… cerchimo di mantenere la calma!” dico risoluta e alzandomi in piedi.

Harry mi guarda con uno sguardo da maniaco che non è normale e Draco sembra essersene accorto.

“Sputa il rospo, Potter! Non te ne frega nulla della Gazzetta, vero? Sei venuto per Hermione, è così?”

Non credo che in vita sua Draco Malfoy sia mai stato così alterato.

“Malfoy stai dicendo solo un mucchio di stronzate!”

“Stronzate? Sai che non un termine da Primo Ministro?”

“Sei pazzo, io non intendo che vengano dette infamie sul sottoscritto e soprattutto da un figlio di Mangiamorte come te!”

“L’unica cosa positiva di Voldemort era che voleva vederti morto!”

“Ma purtroppo per lui, a vederlo morto sono stato io!Il mondo dovrebbe dirmi grazie!”

“Te ne siamo grati per questo, e ti sono grato per avermi donato la felicità…”

Cosa vuole dire Draco con questa frase?

Anche Harry è rimasto interdetto.

“Grazie per aver fatto in modo che la più bella creatura che abbia mai conosciuto abbia divorziato da te!”

Ma quanto mi ama?

Dio, quanto lo amo!

“Ne ho abbastanza della tua insolenza, Malfoy!”

Draco si esibisce in un sorriso beffardo tutto per Harry.

“Ed io ne ho abbastanza della tua persona, sua idiozia il Ministro!”

La Gazzetta sarà mia!”

Harry è veramente irato e presa con foga la sua valigetta si dirige alla porta dove con la medesima violenza esce sul portico lasciando sbattere la porta dietro di sé.

 

Che scena! Sembrava quasi un film.

Ma la cosa più bella è stato il tono di voce usato da Draco, sempre pacato e super beffardo… alla Malfoy.

Adesso mi accingo a passare la mia prima notte nelle vesti di signora Malfoy.

“Buonanotte tesoro!”

“Buonanotte anche a te, amore!”

Si spengono le luci. Buonanotte.

 

 

____________________________________________________________________

 

Visto che per il capitolo precedente vi ho fatto penare un mese, questo lo posto alla velocità della luce, anche perché a quanto pare l’ispirazione è ritorata da meJ

Ringrazio sempre calorosamente e con immenso affetto coloro che hanno recensito, dunque un MEGA GRAZIE a: marygenoana, kira, alexandra jane, maddy91, katiuz, hermione 09, Nane, Sensation, kagome 13 e topo.

E poi un grazie speciale a redRon… il mio mito!

Continuate  a recensire, anche in negativo… come sempre ne sarò felice!

kisses

 

 

 

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Capitolo 24
*** Una nauseante lotta mediatica ***


nausea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Ministro della Comunità Magica, Harry James Potter, dichiara guerra al rampollo dell’antica casata dei Malfoy.

Draco Lucius Malfoy importante diplomatico che si occupa delle relazioni tra maghi e babbani è nel mirino del Ministro.

Questa rivalità esiste sin dai tempi in cui i due giovani uomini frequentavano Hogwarts.

Un Serpeverde ambizioso e capace di arrivare dove vuole usando i piani più subdoli e un Grifondoro impavido e coraggioso, sempre leale con se stesso e verso gli altri.

Malfoy e Potter due cognomi importanti, due storie importanti.

Un uomo con un destino già segnato prima della nascita, un’infanzia e adolescenza dedicata al Signore Oscuro, grande forza di volontà per evitare la sua tragica fine e continuare a vivere, una famiglia che non lo ha appoggiato in questa sua lotta contro la morte.

Ha vissuto sempre solo, e solo da cinque anni vive solo per la sua splendida figlia.

Un bambino che non ha conosciuto i suoi genitori, un lampo nella notte, una cicatrice, una missione…

Non deve essere stato facile per Harry Potter essere il bambino sopravvissuto e aver vissuto la sua adolescenza sapendo di dover salvare il mondo magico dall’oscura minaccia di Lord Voldemort.

Una vita senza amici e amore, prima di arrivare ad Hogwarts e conoscere due splendide persone che lo hanno accompagnato in ogni lotta.

 

Non riesco a crederci, ma come si possono scrivere certe cose?

“Perché mi hanno dedicato solo poche righe e invece al caro Potter ben due pagine di questo stupido giornale?” chiede Draco mentre sfoglia svogliatamente il giornale.

“Forse perché il Cavillo è di sua proprietà!”

Draco addenta una mela verde.

“E’ della Lovegood, vero?”

“Era della Lovegood, adesso è di proprietà di Lavanda Brown!”

Ecco un’interessante conversazione tra due amici di vecchia data…

Signore e signori… rullo di tamburi…

Draco Malfoy e Blaise Zabini.

“Della Brown? E come mai?”

Blaise scuote la testa, in effetti cosa potrebbe portare il direttore della Gazzetta del Profeta ad interessarsi ai direttori degli altri giornali? Assolutamente niente.

Ma questo perché si sta parlando di Blaise Zabini e non di un direttore serio.

Spalmo sulla mia fetta di pane tostato del burro e mi viene da ridere se penso che io so tutta la storia del Cavillo, ma Draco è troppo impegnato per rendersi conto che io potrei sapere tutto.

“Devo informarmi…” un altro morso distratto alla sua mela, mentre un cucchiaino incantato sta ancora mescolando il suo tè.

“Se vuoi rispondere alle sue minacce sai perfettamente che puoi usufruire della Gazzetta…”

“Ti ringrazio Blaise, ma non mi abbasso ai giochetti infantili del Ministro!”

Blaise addenta con ferocia le frittelle allo sciroppo d’acero e porge a Draco un altro giornale. Il Merlino.

 

Draco Lucius Malfoy un nome, un’orribile minaccia.

Saggia la decisione del Ministro della Magia di tenerlo d’occhio.

Secondo indiscrezioni l’individuo sopra citato sarebbe un pericolo per la comunità Magica per il suo carattere un po’ troppo libertino.

“Soprattutto ordine e disciplina” queste le sagge parole del Primo Ministro, e a quanto pare Draco Malfoy non ne è dotato.

 

“Ma chi è che scrive gli articoli? Un branco di pluffole pigmee?”

Sbotta Draco gettando in malo modo sul tavolo il giornale.

“Alla Gazzetta del Profeta si!” azzardo io e riesco a strappare un risolino a Draco.

Blaise mi guarda torvo, e bevuto l’ultimo sorso di succo si zucca annuncia che sta andando a lavorare “Io vado in guerra ragazzi, spero di rivedervi… magari a cena!”

E detto ciò ci lascia finalmente soli.

Eh si! Vivo in questa casa da una settimana e Blaise sembra un altro figlio.

Vedo più spesso lui che Dana.

Che cosa tremenda!

“Vuoi sapere perché Luna ha venduto il giornale a Lavanda?” chiedo dopo per cercare anche di attirare la sua attenzione.

Si gira e mi guarda come se non mi avesse mai visto prima.

“Certo, ma tu come fai a saperlo?”

Assumo un’espressione sbuffante…

“Certo, ma che stupido! Sei sempre la solita so-tutto-io!”

Gli regalo una linguaccia e un buffetto sulla spalla.

“Vuoi saperlo, si o no?” dico risoluta, sembriamo due bambini dispettosi.

“Certo amore mio!”

Ecco che mi addolcisco! Non riesco proprio a fare l’arrabbiata con lui, soprattutto se stiamo scherzando.

“Due anni fa quando Harry diventò Ministro la prima cosa che fece fu avvicinarsi sempre di più a Luna Lovegood per avere il suo appoggio giornalistico; Luna comunque l’avrebbe fatto anche se Harry non le avesse detto niente vista l’amicizia che li legava, ma quando ci fu lo scandalo della nostra separazione Luna naturalmente nei suoi articoli fece apparire Harry come uno sporco maschilista, naturalmente queste notizie stavano nocendo all’immagine da uomo perfetto che si era creato sin dai tempi ad Hogwarts, così in una riunione speciale annunciò che il Cavillo doveva essere suo; Luna naturalmente non avrebbe mai accettato un simile affronto e decise di venderlo ad una delle persone più stupide di sua conoscenza ossia Lavanda Brown che non ci pensò due volte a vendersi completamente ad Harry.”

Fine del mitico racconto.

Draco sembra assorto dalla storia che ha vissuto questo giornale secolare.

La Lovegood ha sbagliato, avrebbe dovuto lottare… stupida Corvonero!”

Lo guardo torva, non può continuare a pensare che i Serpeverde siano i migliori.

So che è cambiato, ma certe volte, soprattutto quando è arrabbiato o preoccupato si dimentica di essere un po’ più gentile verso gli altri.

“Scusami Hermione, è solo che adesso credo che Potter voglia fare lo stesso con Blaise!”

Lo accarezzo dolcemente “Blaise non sarà così stupido, è un Serpeverde, no?”

Sorridiamo entrambi finché non imprigiono le sue labbra morbide in un bacio mozzafiato.

Il cucchiaino sta girando ancora il tè…

 

 

Sono uno straccio, oggi alla libreria non so quante volte ho vomitato.

Sono distrutta!

Ho il viso pallidissimo, non cammino neanche… credo di stare strisciando.

Quando apro la porta di casa un silenzio tombale mi avvolge, non c’è nessuno?

Poso la borsa e mi avvio verso la cucina, dove vedo Draco chino sul tavolo intento a scrivere una lettera per non so chi…

L’unico rumore è lo scorrere della piuma sulla pergamena pregiata…

Rimango a fissarlo per un po’, finché quando alza lo sguardo si accorge della mia presenza.

“Va tutto bene?” mi chiede alzando un sopracciglio.

Annuisco sicura, ma un qualcosa che non mi era mai accaduto prima mi… mi accade.

Il volto preoccupato di Draco… una luce bianca… nient’altro.

 

“Signor Malfoy, credo si stia riprendendo!”

Chi è che parla? Dove sono? Chi sono queste persone?

“Come stai?”

Questa domanda è per caso rivolta a me?

“Non lo so!”

E’ Draco, adesso si che lo riconosco e poi insieme c’è una bambina…

Che idiota! E’ Dana!

“Ehi Hermione, hai fatto preoccupare papà, lo sai?”

Allungo la mano verso Dana e le accarezzo i lunghi capelli biondi, lei si avvicina a me e mi dà un bacio sulla guancia… forse per augurarmi una buona guarigione.

Poco dopo la vedo andare via insieme alla signora Piddy ed io rimango da sola con Draco.

E’ appoggiato al muro, anche lui non sembra avere una bella cera, sarà dovuta alla guerra mediatica?

Continua a guardarmi, ma non accenna né a muoversi né ad avvicinarsi a me; avrà paura che gli possa contagiare la febbre gialla?

Io non ho la febbre gialla, vero?

“Ho la febbre gialla?” chiedo titubante.

Lui scuote la testa e si avvicina al letto, poco dopo lo vedo sedersi alla sponda.

Ma perché non parla? Le strane bolle sulla lingua le ha lui?

“Draco… è successo qualcosa?” adesso mi sto seriamente preoccupando.

“Assolutamente!”

“E allora perché questa faccia funerea?”

“Mi sono preoccupato, quando sei svenuta ho temuto che qualcuno al servizio di mio padre ti avesse fatto del male… ho riavuto davanti la scena della morte di Lynn per tutto il tempo che sei rimasta svenuta…”

E’ Draco sarebbe la minaccia terribile e oscura che imperversa sull’innocente Harry?

Lo abbraccio e porto il suo capo sul mio petto.

Fa troppa tenerezza!

“E’ stato solo uno stupido svenimento… non ce ne saranno degli altri, vedrai…”

Si stende vicino a me e mi abbraccia come se io me ne stessi andando e lui non volesse…

Lo bacio.

“Ti adoro” sussurro al suo orecchio.

“Sshh! Io ti adoro di più!”

 

“Zio Blaise, sei davvero impossibile!” sento la vocina di Dana molto vicina.

“Piantala Dana, ho documenti urgenti da dare a tuo padre!”

“Non ti lascerò entrare!”

“E perché?”

“Perché saresti di troppo!”

 

Blaise è proprio un bambino, è mai possibile che riesca a farsi zittire da una bambina di cinque anni?

Sento Draco muoversi, starà sicuramente per svegliarsi, visto che si è addormentato come un ciocco.

“Che ore sono?” chiede con voce roca.

Mi sporgo per vedere meglio l’orologio “ Le otto, Blaise è arrivato in tempo per la cena!”

“Ma questo non ce l’ha una casa?”

“Non so, è il tuo migliore amico!”

Improvvisamente la porta della camera da letto si spalanca e ne fa entrare due personaggi affannati che continuano a tirarsi calci e pugni.

“Ciao Hermione, come stai? Draco, devi leggere il nuovo articolo della Skeeter!”

E con la grazia che contraddistingue Blaise Zabini, lancia il giornale su Draco, che messosi a sedere inizia a leggere.

 

Una tenera amicizia sbocciata tra i banchi di Hogwarts, un amore che ha patito le pene dell’inferno durante il Torneo Tre Maghi… due vite, un’anima in due corpi, una storia d’amore…

Harry James Potter (26 anni) e Hermione Jane Granger (26 anni), amici sin dal primo giorno ad Hogwarts, sposi felici dopo il diploma.

Cos’ha portato questi due giovani al divorzio?

La loro storia sembrava una fiaba, secondo tutto il mondo magico nessuno avrebbe potuto distruggere lo splendido rapporto che esisteva tra i due.

Ma come in tutte le più belle fiabe, anche in questa vi era un cattivo.

Un cattivo dall’aria principesca… e forse un principe lo è davvero…

L’unico erede della nobilissima famiglia Malfoy.

Draco Lucius Malfoy (26 anni), in questa storia agghiacciante riveste un oscuro personaggio, il principe oscuro e divorato della gelosia.

La triste storia che avvolge il giovane Malfoy riporta al giorno in cui sua moglie si uccise dopo aver dato alla luce una splendida bimba del tutto identica al padre;

dopo l’insano gesto della moglie, Draco Lucius Malfoy vide crollare tutte le sue certezze e l’odio s’impadronì di lui.

Aveva sempre odiato Harry Potter, Hermione Granger e Ronald Weasley, ed infatti non contento volle distruggere la loro felicità…

Riuscì ad avvicinare la signorina Granger sfruttando la fanciullezza di sua figlia e con subdoli marchingegni riuscì a farli divorziare… 

 

“Queste stronzate avrebbe potuto scriverle solo sul Corriere della Strega…”

“Uno dei giornali più…” mi accingo a dire, ma qualcosa mi blocca, è tornato il senso di nausea.

“Più?” mi incita Blaise, mentre Draco mi guarda interrogativo.

“Più… scusate, devo andare in…” mi alzo dal letto alla velocità della luce portandomi una mano sulla bocca per evitare di vomitare dappertutto.

Entro in bagno e finalmente rigurgito… la terza volta in un giorno; Merlino, ma cosa ho mangiato?

Credo che i due sentano il melodioso sottofondo…

“Hermione, tutto bene?” chiede Draco apprensivo.

“Non proprio!” mi pulisco la bocca con un fazzoletto e corro a lavarmi i denti con un dentifricio alla menta piperita.

“Vuoi che chiamo una medimaga?”

Faccio cenno di no con la testa, ripongo lo spazzolino e faccio qualche gargarismo con il collutorio.

“Non ce n’è bisogno, sarà stato sicuramente qualcosa che ho mangiato… stai tranquillo!” gli accarezzo la guancia e scosto il solito ciuffo ribelle che gli ricade sull’occhio sinistro, nascondendo la sua profondità.

Porta la sua mano sulla mia “cercherò di stare tranquillo… però promettimi che se dovessi continuare ti farai vedere da uno specialista,ok?”

Annuisco “te lo prometto, Draco!”

 

 

E’ arrivata l’ora di cena, Draco è andato con Blaise alla Gazzetta del Profeta ed io e Dana stiamo colorando con i pastelli e sporcandoci tutte con i colori ad olio.

“Questo sembra lo zio Blaise…” dice contenta sventolandomi davanti gli occhi il disegno di un qualcosa di alto e magro con un ciuffo di peli neri; secondo la mia mente malata sembra una scopa, e magari lei vede Blaise come una scopa…

Io quando avevo cinque anni non amavo disegnare, a dirla tutta non amavo fare niente se non leggere.

“Hermione…”

“Si?” dico, mentre cerco di colorare di giallo un sole splendente che spunta da dietro due montagne.

“Posso chiamarti, mamma?”

Vuole chiamarmi mamma? Oh mio Dio! Mi vede come una possibile mamma?

Ma ne sono all’altezza?

“Co… cosa?” sono sicura di aver capito bene?

Lei mi sorride, posa il pastello celeste sul tavolo e si accinge a ridire quello che ha già detto.

“Posso chiamarti, mamma? Forse ti prendo alla sprovvista, ma io non ho mai avuto una mamma e mi piacerebbe che lo diventassi!”

Sono troppo felice, una sensazione bellissima si è impadronita di me… non riesco a non piangere e senza pensarci due volte l’abbraccio sempre con le lacrime agli occhi.

“Perché piangi? Forse non vuoi?”

L’abbraccio più forte.

“Certo che voglio… piango perché sono felice… ti voglio bene, Dana!”

“Ti voglio bene anch’io, mamma!”  

  

 

“ E se dopo guardassimo un bel film sdolcinato?”

“E se invece andassi a dormire?” risponde saggiamente la signora Piddy alla proposta di Dana che ancora gioca con il purè che ha nel piatto.

“Dormire? Ma hai visto che ora è?” dice sbuffando.

Mi sembra assurdo che vada a dormire alle nove di sera, neanche le galline vanno così presto a dormire.

“Io direi di guardare il film…” vedo gli occhi felici di Dana, ne sono contenta, ma potrei sembrare troppo lasciva e dunque devo iniziare a mettermi in testa che per lei sono come una mamma “… ma prima Dana finirà tutto quello che ha nel piatto!”

Guarda il piatto sconsolata.

La Signora Piddy intanto inizia a sparecchiare “Mi sembra un’ottima idea, quando avrai finito la tua carne e il tuo purè possiamo andare a vedere il film!”

Sorrido a Dana e così inizia a tagliare la carne.

Mi alzo per aiutare a sparecchiare, ma la signora Piddy mi guarda severa e mi vieta di alzarmi.

“Non è necessario, cara. Sei stata male, è meglio evitare certi sforzi!”

Prende la mia tazza, perché io non ho mangiato cose solide, ma ho semplicemente bevuto un’orrenda tisana, ed infatti sto morendo di fame, ma dopo aver vomitato tre volte come avrei potuto pensare che mi si presentasse davanti una torta al cioccolato tutta per me?

 

 

Il film è finito da circa quindici minuti; ho dato la buonanotte a Dana e mi sono messa la camicia da notte.

Adesso mi accingo a leggere un libro.

Sono le 23:12:53 e ancora Draco non è rientrato.

Devo ammettere di essere un po’ preoccupata, ma sinceramente non mi va di rintracciarlo al cellulare… è un uomo maturo e sa badare a sé stesso e poi non mi va proprio di fare la fidanzata rompiscatole!

Ecco che sento dei rumori al piano e di sotto e in men che non si dica lo sento aprire la porta della camera.

Gli sorrido.

“Come mai ancora sveglia?”

“Non riuscivo a prendere sonno!”

Ripone ordinatamente la camicia e i pantaloni sulla sedia e viene subito a baciarmi ardentemente.

“Perdona il ritardo, ma poi Blaise mi ha obbligato a mangiare i sottaceti che giacevano nel suo frigo da mesi e si è messo a fare come un matto e ti giuro che non sapevo più che fare, quindi credo che domani saremo in due a vomitare!”

Scoppio a ridere, tutto quello che riguarda Blaise è assurdo.

Mi racconta come ha trascorso la giornata prima che i sottaceti attentassero al suo fegato e non so perché, ma riusciamo a prendere sonno solo verso le due di notte.

 

 

 

 

Salve miei adorati lettori e lettrici… ormai possiamo dire che l’estate sta finendo e magari per qualcuno è già iniziata… per quanto mi riguarda la cosa è terribilmente triste.

Comunque… eccomi con il nuovo capitoletto della fanfiction, spero recensirete anche questo perché i commenti sono importanti e ti riempiono il cuore di gioia, giusto?

Dunque passiamo ai ringraziamenti, un GIGANTE GRAZIE a: marygenoana, Hermione 9, Pretty_Princess, Nane, topo, hermione rad e Master Ellie.

Ragazze grazie infinite… vi adoro!!!

Alla prossima.

kisses

 

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Capitolo 25
*** I sintomi portano a.... ***


sintomi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Io che corro in un campo di grano inseguita da due grossi cetrioli che poi si trasformano in Harry e nella Signora Snooke. Un sogno a dir poco terribile!

Naturalmente dopo questo meraviglioso sogno dubbio, lancio un’occhiata assassina verso l’orologio che segnala le 04:47:13.

Un orario idilliaco per una che sta morendo di sonno.

Mi volto verso Draco e naturalmente sta dormendo beato, ha un’espressione angelica dipinta sul volto e da quando si è messo a letto non ha mai cambiato posizione, io invece se non cambio posizione almeno 10 volte al secondo e non riduco la mia parte di letto ad un campo di battaglia non mi sento soddisfatta; no che riesca a prendere sonno e riuscire finalmente a far riposare anche i miei sensi, mi sento solo soddisfatta, il ché non è un grande traguardo per un essere umano che ha bisogno di dormire.

Come al solito sto divagando.

Mi metto su un fianco e improvvisamente, di nuovo no… è umanamente impossibile.

 

Dove mai potrà essere Hermione Jane Granger? Ma in bagno a vomitare l’anima, ovviamente.

E stavolta l’espressione vomitare l’anima è fondata, ho vomitato tutto ciò che c’era di consistente dentro me, ed essendo che per cena non ho ingurgitato cose solide l’unica cosa vomitabile è l’anima.

 

“Hai un appuntamento al San Mungo con la medimaga Cecily Apple alle tre del pomeriggio!” Roteo gli occhi; ma allora quando gli parlo non mi ascolta?

Gli avevo gentilmente chiesto di prendere le decisioni insieme e invece lui continua a mettermi davanti al fatto compiuto.

“Draco… va tutto bene, dico davvero…” intanto lavo i denti, perché sinceramente parlando il vomito ha un sapore disgustoso.

“Non va tutto bene, non è una cosa normale e sono preoccupato e dunque mi dispiace, ma so che prima di essere Hermione Granger sei una testarda ed io non posso permettere che tu stia male per la tua testardaggine!”

Discorso elaborato e con un senso per un uomo che si è svegliato di soprassalto solo perché la donna che ama ha dato la sua anima in beneficenza alla tazza del water.

“Hai ragione, l’ultima cosa che voglio è farti stare in ansia per colpa della mia testardaggine!”mi asciugo la bocca e siccome noto che ha sulle labbra una specie di broncio, lo abbraccio affettuosamente e riesco a farmi cullare dalla sue braccia forti e calde.

“Ed io l’ultima cosa che voglio è vederti stare male!”

 

Ci mettiamo sotto le coperte e continuiamo a coccolarci finché Morfeo non ci accoglie di nuovo nel suo magico mondo fatto di gente in coma.

 

E’ mattina. La luce del sole è riuscita ad entrare nella stanza, con il braccio cerco Draco, ma non è a letto.

Non ho nemmeno sentito suonare la sveglia… mi trastullo un po’ sotto le calde coperte e godere ancora un po’ del tepore notturno.

Merda, non posso! Devo rendermi presentabile, mangiare qualcosa perché ho i crampi allo stomaco, andare al lavoro e poi cercare un posto dove pranzare e recarmi dalla dottoressa Apple…

In definitiva ho un mucchio di cose da fare e non posso proprio stare qui a poltrire.

 

Ho fatto una doccia veloce e dopo aver indossato un jeans scuro, un top nero e una giacca verde militare sono pronta per scendere a fare colazione.

E naturalmente chi trovo seduto al tavolo che conversa a senso unico con Draco?

Ma Blaise, ovviamente.

Schiocco un bacio sulle labbra a Draco ed uno in fronte a Blaise e mi siedo al mio posto.

“Novità dal fronte?” chiedo mentre cerco di selezionare tutto ciò che imbandisce la tavola, non posso mica ingurgitare un panetto di burro, gli occhi indagatori di Draco mi scrutano…

“Il caro Potty ha deciso di passare all’azione, almeno così ha annunciato sul Merlino stamattina!” annuncia Draco terribilmente divertito.

“E cosa ha intenzione di fare? Sfidarti a duello?”, chiedo mentre bevo della semplice acqua, perché quando la mia mano stava per toccare la superficie della brocca piena di succo di zucca, ho avvertito una scarica magnetica proveniente dagli occhi di Draco.

Draco e Blaise si guardano e scoppiano a ridere, dunque anch’io emetto un timido risolino; mi stanno prendendo in giro?

“Eppure Potter credo viva di queste idee insane…”

“Potter è insano…” fa eco Blaise.

Ehi, mia la mia voleva essere una semplice battuta!

 

La mia colazione ha fatto pena, una mela verde e dell’acqua corrente.

Ho mangiato una ed una sola mela verde… una di quelle che ama Draco, una di quelle che a me provano disgusto e se oggi vomito la colpa sarà sicuramente del frutto del peccato.

“Io prima vado a lavorare e poi alle tre del pomeriggio sarò dalla dottoressa Apple, ok?”

Dottoressa Apple, che strano scherzo del destino… sarà acida come quella che ho mangiato?

Draco mi guarda con occhi dolci “Ok, io purtroppo oggi sono tutto il giorno in ufficio, non so a che ora torno!”

“Ma se ti può consolare ci sarò io a farti compagnia, mia dolce donzella!”

Un pomeriggio intero con Blaise Zabini? Meglio stare un giorno a vomitare…

“Blaise sto seriamente prendendo in considerazione l’idea di fare un incantesimo alla mia casa affinché tu non possa più infilarci nemmeno la punta dei mocassini.”

Blaise corruga la fronte alle dolcissime parole del suo migliore amico.

“Hermione, alla fine so che mi vuoi bene, anche se assumi quella smorfia sgradevole quando apro bocca.”

E’ vero, ti voglio bene, caro,assurdo, simpatico,ironico e… e indispensabile Blaise Zabini!

Schiocco un bacio a entrambi e presa la borsa esco di fretta da casa e vado di filato al mio adorabile lavoro.

Se per me il caffè di Emma è stato sempre come la manna dal cielo, nonostante lo prendessi ogni mattina a casa prima di recarmi alla libreria, oggi lo vedo quasi come un miracolo che si compirà solo quando le mie labbra assaporeranno il mio nettare vitale.

 

“Buongiorno!”

“Oh Herm, come stai? Avresti potuto mandarmi un fax o un qualcosa del genere per non farmi stare in pena…”

“Emma, scusami, ma ieri ho avuto un gran da fare e non mi sono fermata neanche io a riflettere su come stavo!”

Le sorrido amabilmente.

“Patetico!”

“Jess piantala!”

Non la sopporto, non la sopporto, non la sopporto.

Fortunatamente il primo cliente della giornata arriva per dividermi da quella piattola con l’ulcera sanguinante… può avere solo l’ulcera quella dannata arpia per essere ogni giorno di malumore.

 

La giornata lavorativa è quasi giunta al termine ed io ne sono contentissima…

D’altronde chi non riuscirebbe ad essere contento per la fine della giornata lavorativa?

Mi guardo intorno… ovvio, solo Jess potrebbe non desiderare il momento più dolce della giornata. Solo Jess perché con il caratteraccio che si ritrova credo sia alquanto improbabile che abbia una vita sociale: dunque degli amici, dunque un fidanzato o un qualcosa che ci si avvicini.

“Ci vediamo domani, stessa ora stesso posto… buona giornata a entrambe!”

Le sante parole di quella santa donna che mi ostino a chiamare Emma.

Io naturalmente rispondo con un sorriso e soprattutto con un “grazie, anche a te”

Jess si limita ad un’alzata di capo e una specie di vagito simile ad un grazie!

 

Esco di fretta e furia dalla libreria e non so per quale strana ragione mi sento osservata… già… mi sento come se qualcuno mi stesse seguendo.

Non ci faccio caso più di tanto, la voglia di qualcosa di sostanzioso mi sta corrodendo il fegato.

CIBOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!

Come una specie di zombie in cerca del suo cervello, vado in cerca del ristorantino perfetto di certo con la fame che ho non posso accontentarmi di un bugigattolo qualsiasi.

 

Ho appena ordinato una gigantesca porzione di pasticcio di carne, e non credo ai miei occhi… l’odorino che sprigiona non è niente male, non vedo l’ora di trovarmelo in bocca…

Sento qualcosa vibrare.. sarà il pasticcio?

Non, è solo il mio cellulare, ovviamente!

Un messaggio, chissà chi è che mi pensa!

 

Amore non ce la faccio più… non credevo che fare il diplomatico dopo essermi innamorato perdutamente di te potesse essere così terribile! Sarà dovuto anche al fatto che non mi sento per niente bene x via dei sottaceti di Blaise?

Ti amo, Draco.

  

Mamma quanto è dolce, ma in questo istante sono troppo presa dal pasticcio per rispondergli.

Quando magari sarò in attesa del dessert risponderò al mio tenerissimo amore.

Il pasticcio mi ha letteralmente mandato in paradiso e sinceramente non mi è passato proprio per la mente che avrei potuto scrivere un qualsiasi messaggio al mio amore; il dolce è arrivato troppo in fretta.

 

Ho pagato il conto e adesso mi accingo ad andare in un vecchio magazzino situato nella Londra babbana dove si trova il San Mungo, spero la dottoressa Apple non  mi chieda che cos’ho mangiato a pranzo… sarebbe oltremodo imbarazzante dirle che ieri ho vomitato una serie di volte senza ritegno e oggi siccome sono lontana dal vigile e severo sguardo del mio fidanzato mi sono data alla pazza gioia ingurgitando anche le pietre.

Sono vicina al magazzino e  mi sento ancora osservata, che noia avere questa sensazione, sarà stato mica quello che ho mangiato?

No, impossibile, ce l’avevo anche prima di mangiare quelle squisitezze.

 

Da quando non entravo al San Mungo?

Da parecchio, quasi non mi ricordavo neppure com’era fatto.

L’ospedale naturalmente è gremito di gente, il reparto più gettonato è: INCIDENTI DA MANUFATTI.

Non so spiegarmi il motivo, ma credo di aver visto numerose persone con calderoni incollati alla testa e bacchette nel naso che non vogliono più uscirne.

Adesso una domanda mi balugina in mente; io, in che reparto devo andare?

Scorro lentamente i vari piani e sto per entrare nel panico.

 

PIANOTERRA: Incidenti da Manufatti

Esplosioni di calderoni, ritorno di fiamma di bacchette e scontri tra scope etc…

 

PRIMO PIANO: Lesioni da Creature

                            Morsi, punture, scottature, spine etc…

 

 

SECONDO PIANO: Batteri Magici

                            Malattie contagiose: vaiolo di drago, nausea da Svanimento,    

                            Scrofungulus, etc..

 

TERZO PIANO: Avvelenamento da Pozioni e Piante

                            Eruzioni, rigurgiti, risa incontrollabili, etc…

 

QUARTO PIANO: Lesioni da Incantesimo

Fatture ineliminabili, maledizioni, applicazione errata di incantesimi, etc…

 

QUINTO PIANO: Sala da tè per i visitatori/negozio

 

Uffa!! Vista la mia condizione che non rientra in tutto ciò che c’è scritto su questa tabella, credo che mi dirigerò al secondo piano, però io non ho la nausea da Svanimento, ho una semplice nausea…

“Buonasera, posso esserle utile?”, ecco un simpatico infermiere che si ferma per vedere se va tutto bene, di certo non devo sfoggiare una faccia da saccente conosco-il-San-Mungo-come-le-mie-tasche, anche perché se devo dirla tutta non so davvero cosa c’è dentro le mie tasche.

“Cerco la dottoressa Apple e non so davvero dove andare a cercarla!”

Il ragazzo mi sorride “Non si preoccupi, lei è la signorina Hermione Granger, vero?”

Eh?

E questo come fa a saperlo?

“Già!”, sono in lieve imbarazzo.

“Lo studio della dottoressa è quello là infondo.”, mi indica una porta in fondo al corridoio.

“Grazie!”

“Di niente!”

Salutato lo strano tipo mi dirigo dalla dottoressa Apple.

Busso e una voce mi dice di entrare.

 

“Buonasera, lei è la signorina Granger, giusto?”

Ma si è incantato a tutti il disco?

La prossima volta indosserò una maglietta bianca sulla quale scriverò SONO HERMIONE JANE GRANGER, QUALCHE PROBLEMA?

“Buonasera, sono proprio io!”

E dopo una sana e stritolante stretta di mano, mi siedo sulla comoda poltrona osservando la donna sedutami davanti.

Media altezza, capelli corti e sparati un po’ in tutte le direzioni color mogano, occhi con taglio a mandorla, molto espressivi e di un bel verde scuro, carnagione chiara e con un bel piercing sul sopracciglio sinistro.

Ma non è l’unico che sfoggia, infatti ne ha molti altri in entrambe le orecchie.

“Draco Malfoy mi ha accennato un po’ il suo malessere, ma lei di preciso, cosa accusa?”, mi chiede come se stessimo cospirando, mette gli occhiali e aspetta solo che io apra bocca e le dica cosa accuso di preciso.

“Nulla in particolare, improvvisamente poi mi viene  una nausea tremenda che mi porta subito al vomito.”

Lei annuisce sicura e scribacchia i miei sintomi su un foglio di carta.

“Accusa altro?”,domanda riportando lo sguardo su di me.

“Naturalmente questo vomitare incessantemente mi rende molto stanca…”

“Mi sembra ovvio, dopo tutto questo vomitare…”

E’ esattamente quello che ho detto io, mah!!!

Scribacchia qualcos’altro ed io sto qui a guardarmi intorno come una povera pazza, ma forse l’unica con problemi mentali in questa stanza è proprio la dottoressa Apple.

“Dunque Hermione, posso chiamarti Hermione, vero?”

L’hai già fatto!

“Si, certo!”, dico sfoggiando il sorriso più tirato della giornata.

“Hermione, hai preso in considerazione la possibilità di essere in dolce attesa?”

Dolce attesa? Io non aspetto nessuno.

Io non posso essere in dolce attesa! Com’è potuto accadere?

Che scema! So benissimo come una donna resta in dolce attesa e nella mia situazione, ora che ci penso, ci sono tutti gli ingredienti per cui io possa davvero aspettare un bambino.

“Hermione???!!??”

Ritorno alla realtà… Per Merlino, diventerò mamma, avrò un bambino con Draco..

Sto per svenire.

 

“Dove… dove sono?”, la mia voce mi sembra così lontana.

“Hai momentaneamente perso i sensi, la notizia ti ha fatto svenire!”

Mi metto a mezzo busto e finalmente riesco a mettere a fuoco lo studio della dottoressa Apple.

“Aspetto un bambino?”

“Si tesoro, la cicogna vi verrà a trovare tra nove mesi!”

Cicogna? Questa poteva risparmiarsela, sono solo svenuta, mica mi sono rincoglionita; adesso potrebbe raccontarmi la storia che i bimbi nascono sotto un cavolo oppure potrebbe spiegarmi come nascono i bambini prendendo in esempio la storia dell'’ape e del fiore.

Magari sono rimasta incinta per opera dello Spirito Santo e le notti di fuoco passate con Draco sono solo frutto della mia psicolabile immaginazione… oppure no, magari erano solo dei film porno!

“Che cosa meravigliosa!”, dico falsamente come se stessi pensando alla cicogna come l’uccello più bello che esista. Tra un po’ la strozzo.

“Naturalmente io sarò la tua ginecologa!”, lo dice con entusiasmo, ma io non voglio stare nove mesi a stretto contatto con questa psicotica, è chiaro?

Ma a chi voglio prendere in giro, è ovvio che sarà così.

 

Dopo avermi fatto un controllo e accertato che sono realmente incinta e per precisione alla seconda settimana, io non so che fare e soprattutto come sentirmi.

Come la prenderà Draco? Ma soprattutto, come la prenderà Dana?

Come lo chiameremo? Sarà maschio o femmina?

Naturalmente spero sia una femmina, magari come Dana.

Stancamente mi siedo su una panchina.

“Buonasera bella fanciulla!”

“Piantala, Blaise!”

“E se non fossi Blaise?”

E se io fossi un drago sputa fiamme?

Poso lo sguardo su Blaise, perché alla fine è Blaise Zabini e inarco un sopracciglio.

“Ok, sono Blaise, come mai qui tutta sola con espressione triste e affranta?”

“Non sono triste e affranta, stavo semplicemente pensando ai fatti miei prima che venisti a rompere!”

Mi porge un foglietto piegato in mille pezzi.

“Sono qui solo perché dobbiamo salvare la patria, Milady. Gli ordini del sergente Piddy sono fare la spesa e siccome il principe Draco è intrappolato nella torre del suo ufficio, hanno mandato un semplice cavaliere, ma estremamente elegante!”

Forse fare la spesa con Blaise gioverà a qualcosa, stare in sua compagnia sarà sempre meglio di stare seduta su una panchina a farmi venire strane idee in mente.

 

“Latte scremato o parzialmente scremato?”

“Ed io che ne so?”

“Blaise, controlla nella lista!”, ruggisco.

Lui controlla, ma dalla sua espressione sembra che in quella dannata lista della spesa non ci sia scritto niente.

“Non c’è scritto!”

Gli strappo senza tante cerimonie il foglio dalle mani, e come volevasi dimostrare c’è una nota che dice che il latte deve essere…

“Scremato!”, e gli regalo un  buffetto sulla nuca.

“Ahia!”

“Era scritto proprio accanto a latte, vedi? Latte screm.”

Avvicina sempre più la lista ai suoi occhi “Screm? A me sembrava uno scarabocchio, non avrei mai immaginato che significasse scremato!”

“Ricordami di non fare mai più la spesa in tua compagnia!”

Proseguiamo con la spesa ed è stata un vero incubo, Blaise non capisce una mazza di quello che la signora Piddy ha scritto.

 

Abbiamo appena varcato la soglia di casa e appena adocchio un divano mi ci fiondo come se non riposassi da settimane.

“Ti invitiamo a cena, ma devi sistemare la spesa e cucinare qualcosa! Ciao amore!”, mi bacia e poi continua a parlare con Blaise che intanto sfoggia una divertentissima espressione di sgomento sulla faccia.

“Blaise, hai capito perfettamente, quindi cerca di darti una mossa!”

“Ma dov’è la signora Piddy?”

“Mi ha chiesto la serata libera, un suo nipote faceva il compleanno, credo…”

Blaise con espressione afflitta si dirige in cucina trascinandosi le borse della spesa, mentre io e Draco rimaniamo farci le coccole sul divano del salone immersi nella penombra.

Per fortuna non mi ha chiesto nulla sulla visita dalla dottoressa Apple, voglio dirglielo con calma e magari cercare di trovare il momento opportuno…

Sempre se esiste!

 

 

 

Ta daaaaan!!

Nuovo chappy fresco fresco…

Salve care lettrici, alla fine i vostri sospetti erano fondatissimiJ

La nostra cara Hermione aspetta davvero un bimbo o bimba…

Ringrazio calorosamente coloro che hanno commentato il chap precedente; dunque un GIGANTISSIMO GRAZIE DI CUORE a: topo, Piper1831, Master Ellie, white-tifa, hermione 09, miss malfoy, lunachan62, julia91, sensation.

Grazieeeeeeeeeeeeeeee!!!

Mi raccomando continuate a commentare, i commentucci mi tirano sempre su, naturalmente spero sempre che sia di vostro gradimentoJ

kisses

 

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Capitolo 26
*** Paternità inattese ***


padre

 

 

 

E’ tardi. E’ notte fonde se devo dirla tutta e non riesco a dormire.

Niente di nuovo insomma… non è di certo la prima volta che non riesco a prendere sonno, ma questa volta un motivo c’è e non sono tutti i caffè che amo ingerire, è il semplice fatto che mi sento un peso sul cuore che mi sta facendo uscire pazza.

E’ come se ci fosse qualcosa che mi bloccasse le vie respiratorie e mi occludesse la trachea.

Vorrei dire a Draco che aspettiamo un bambino, che diventerà padre per la seconda volta e che alla fine tutto quel vomitare aveva una nota più che positiva dietro, ma se da un lato vorrei svegliarlo, saltargli al collo, riempirlo di baci e dargli la lieta novella, dall’altro mi sento bloccata, ho quello stupido timore che Draco possa non prenderla bene, che il bimbo non era stato nemmeno preso in considerazione… e se non fosse mai stata tra i suoi pensieri l’idea di formare una famiglia con me?

In fondo non sa ancora della bellissima scena che mi ha fatto vivere Dana dicendomi che voleva chiamarmi mamma.

E poi mi chiedo; ma perchè a me i complessi esistenziali vengono di notte quando i sette miliardi di abitanti che popolano la terra dormono?

Mi metto su un fianco e inizio ad osservarlo…

Lo sto invidiando.

Uffa! Perché lui riesce a dormire beato?

Per caso si imbottisce di sonniferi e lo tiene nascosto a tutti?

Ma cosa diamine vado a pensare…

Sono proprio messa male.

 

Sta cambiando posizione e infatti adesso il suo viso da angelo tentatore mi è davanti…

Ed io invece sbadiglio, forse il sonno sta ritornando, forse Morfeo si è improvvisamente ricordato di cospargermi della polverina del sonno.

Chiudo le palpebre lentamente e finalmente riesco a prendere sonno.

 

 

Il suono della sveglia è sempre gradito; una volta credo di aver letto questa stronzata, sarà stato qualche vecchio matusa con la fissazione di essere un grande saggio che di grande avrà avuto solo le dimensioni della lunga barba incolta.

Ma la cosa che mi fa più rabbia è che oggi è Domenica e che dunque la sveglia non dovrebbe suonare e destarmi dal mio letargo, no?

Maledetti aggeggi babbani, e dire che praticamente ci convivo da quando sono nata.

Sbadiglio o forse sarebbe meglio usare l’espressione spalanco le fauci, dopo averle richiuse con soddisfazione, stancamente vado a farmi una bella doccia ghiacciata per cercare di svegliarmi definitivamente.

Sono una ragazza molto ambiziosa.

 

“Buongiorno tesoro!”

Draco mi dà un caloroso buongiorno, baciandomi con altrettanto calore e rimango dolcemente sorpresa quando assaggio le sue labbra al sapore di caffè.

Non c’è metodo migliore per bere il caffè!!!

“Buongiorno anche a te!”

Avanzo verso il frigorifero e prendo un vasetto di yogurt ai frutti di bosco.

“Ancora non mi hai raccontato com’è andata la visita dalla dottoressa Apple.”

Credo che lo yogurt mi sia rimasto nella trachea e non vuole più scendere, sta cercando di fare il finto interessato all’argomento che ti ha detto quella pazza sclerotica psicolabile della dottoressa Apple leggendo con interesse il giornale; ma io ti conosco, io so che in questo istante stai morendo dalla curiosità che ti sta divorando dall’interno da ieri sera e che quando Blaise ci ha rimbambiti con la sua disavventura con il postino e con il cane della sua vicina non chiedevi altro che perdesse improvvisamente l’uso della parola per potermi porre le tue domande.

Gli sorrido amabilmente, in qualche modo devo pur guadagnare tempo.

“Ah Hermione, per stasera tieniti libera, abbiamo un’importante festa alla quale partecipare!”

Ci mancava solo la festa!

“ Di che festa si tratta?” chiedo come se fossi realmente elettrizzata all’idea di andarci e che anche se avessi un’importante appuntamento con Bill Gates lo disdirei per questa megagalattica festa.

“ L’ha indetta Potty.”

Potty? Perché nella sua voce sento solo un tono noncurante come se avesse detto che la festa fosse di Blaise?

“Sembra che in te questo invito non abbia sortito alcun effetto…” potrei anche sbagliarmi, ma qualcosa mi dice che non è così.

Poggia il giornale sul tavolo

“Essere invitati ad una festa dal Ministro in persona è un gran privilegio e in quanto diplomatico e nemico di Potty non me la perderei per nulla al mondo!” ecco che il ghigno soddisfatto si dipinge sulle sue labbra.

“Neanche se ti dicessi che sono incinta?”

Oh mamma!Ho sparato la notizia a bruciapelo, gli ho lanciato la patata bollente…

“ Neanche se tu mi dicessi che sei incinta!”

Lo guardo con occhi da cucciolo smarrito mordicchiandomi il labbro inferiore, credo abbia capito che non è stata una domanda buttata a caso, ma accuratamente premeditata.

Lo vedo boccheggiare “ Tu cosa?”

“Draco…” prendo una sua mano tra le mie “aspettiamo un bimbo.”

Da dove è saltato fuori tutto questo coraggio?

Godric Grifondoro non mi ha mai abbandonata.

 

Non parla, non riesce a spiccicare una parola, neanche un suono vagamente riconducibile a una sillaba.

Lo guardo interrogativa e finalmente vedo la sua bocca allargarsi in un grande sorriso.

“Sei incinta… è fantastico Herm!”

Per suggellare il momento mi bacia e mi tiene stretta in un abbraccio tenerissimo, che mi fa scendere i lacrimoni dagli occhi.

Lui se ne rende conto, si scosta un po’ da me e con il pollice e l’indice posizionati delicatamente sotto il mento mi costringe a posare lo sguardo su lui.

“Perché queste lacrime?”

Non riesco a dire niente, continuo semplicemente a piangere.

Lui mi abbraccia più forte, facendomi sentire che per me lui ci sarà sempre.

“Sono felice!” riesco poi a dire tra i singhiozzi.

“Sono felice anch’io!”

 

Attimi interminabili in cui rimaniamo abbracciati.

“Ti amo.”

“Ti amo anch’io, Draco!”

Mi prende in braccio, vorrei dirgli di lasciare stare perché tanto prendere in braccio me è come avere una relazione con un macigno, ma a lui non interessa, lui continua imperterrito nel tentativo di avere l’ernia prima dei trentasette anni.

 

I suoi baci si stanno facendo sempre più roventi, ma è tornato quel senso dell’occlusione tracheale.

Devo dirgli di Dana, è una notizia bellissima ed è ovvio che voglio condividerla con lui.

“Herm, qualcosa non va?”

“No… si, cioè, non è un problema, anzi è una cosa bellissima… almeno per me!”

“Aspettiamo due gemelli?”

Dio, spero di no!

“No, che io sappia no.”, noto dal suo sguardo che non sa più cosa potrebbe essere successo di così bello e credo che mi devo decidere a dirglielo. Lo vedo teso come una corda di violino e non vorrei che gli venisse una sincope per la troppa curiosità.

“Ebbene?”

“Ebbene Dana ha espresso il desiderio di chiamarmi… mamma!”

Lui è incredulo davanti a me, credo stia cercando di realizzare l’importanza di quella semplice parola.

“Amo mia figlia!”

Lo bacio e quando le nostre effusioni finiscono sul letto tutti i miei pensieri sono concentrati su un’unica domanda; ma Draco come fa ad essere così bello?

 

E’ pomeriggio ed io sono in camera da letto che leggo un libro estrapolato dall’immensa biblioteca dei Malfoy, regalo dei suoi genitori per il suo ventesimo compleanno, e ascolto i Dire Straits.

Avrei voluto passare l’intera giornata con Draco, visto che la mattina è iniziata nel migliore dei modi, ma Draco è in salone con il suo vecchio compagno Gary Lerrys.

Cos’avrà da dire di così importante a Draco da non poter aspettare la festa di stasera?

Avrei potuto capire Blaise, visto che è completamente fuori di testa, ma non credo che anche Gary Lerrys…

 

“Gary, non gli darei troppa importanza, questa festa potrebbe anche rivelarsi divertente!”

Sento la voce di Draco, staranno per arrivare ai saluti visto che si sono recati in corridoio.

“Questo sicuro, anche se siamo pochi noi Serpeverde sappiamo sempre cosa fare!”

“Ottima osservazione!”

“A stasera!”

“A stasera!”

Cos’hanno in mente?

E con questo grande interrogativo mi dedico alla lettura, che avevo abbandonato momentaneamente per origliare.

 

“Mi alzi la cerniera?”

Perché Draco appare così tranquillo?

Dopo tutte le stronzate che si sono viste scritte sui giornali credo che anche lui dovrebbe essere un po’ teso, ma guardandolo bene sembra più tranquillo un ghiro nel bel mezzo del suo letargo.

Ci sarà sicuramente qualcosa sotto; anche la visita di Gary Lerrys è sospetta.

Lui e Gary non si sono mai calcolati.

“A cosa stai pensando?”

A come fai ad essere così tranquillo. Ma non lo dico.

“Mi chiedevo se Susan Bones sarà stata invitata!”

Bugiarda, pessima bugiarda.

A te non è mai fregato un fico secco di quella Tassorosso.

“Susan Bones? Era tua amica?”

“No, ma l’ho sempre reputata una persona interessante!”

Nel mio codice personalissimo che conosco solo io significa, oca petulante.

 

Adesso siamo veramente pronti.

Siamo veramente meravigliosi nei nostri abiti da sera e mi sento un po’ un’attrice che deve andare a ritirare il premio Oscar con il meraviglioso attore che ha girato con la sottoscritta le più belle scene di sesso del film.

Dovrei smetterla di fantasticare in questa maniera insana, ma davvero non riesco a smettere.

Se comprassi dei cerotti?

Sembra un’illazione inutile e superflua visto il contesto, ma non esistono i cerotti alla nicotina che fanno smettere di fumare?

Il mio pensiero è alquanto complicato, solo una mente un po’ pazza riuscirebbe a trovarne il nesso logico, o no?

Sono una filosofa mancata… lo so!!!

 

Siamo davanti alla residenza di Harry James Potter, ossia la mia vecchia dimora, una villa di proporzioni abnormi per niente accogliente.

Se avessi saputo che la festa si sarebbe tenuta nel grandissimo salone di Villa Potter, avrei preso la gravidanza come una scusa. Uffa!!!

“Te la senti? Perché guarda che se non vuoi possiamo sempre non andare!”

Non sei bravo a mentire, lo so che non mancheresti per nulla al mondo a questa festa, quindi cara Hermione fatti coraggio sorridi e dì che va tutto bene…

“Tranquillo, non è mica una tragedia!”

“Ok Herm, ma sappi solo che basta una tua parola e noi torniamo a casa, intesi?”

“Va bene, ma adesso entriamo, non sei curioso di vederlo?”

Sorride, è così bello quando sorride.

“Ovviamente!”

Mi prende per mano e insieme entriamo nella tana del Ministro.

 

Nemmeno il tempo di entrare che già Harry si sta avvicinando a noi con sorriso molto falso, uno di quelli che sfoggiano gli attori presi per fare la pubblicità al dentifricio.

“Quale onore avere alla mia festa il più grande diplomatico di tutti i tempi, con la sua meravigliosa metà…”

Mi sta sorridendo, sembra quasi inebetito e mi inebetisco anch’io quando vedo che mi saluta con un baciamano degno di Giacomo Casanova.

“Potter, adesso stai esagerando. Saluti così tutte le compagne dei tuoi invitati?”

“chiunque vorrebbe un saluto così da Harry Potter nonché Ministro della Magia!”

La vedo brutta, anzi… bruttissima.

Credo che Draco si stia preparando per sferrargli un bel pugno in pieno viso, ma fortunatamente arriva  Blaise.

Harry non lo sa, ma dovrebbe ringraziarlo, gli ha appena evitato un appuntamento con un chirurgo plastico.

“Draco, non so se hai visto, ma è arrivata una persona che ti farà piacere salutare!”

Chi dovrebbe salutare?

Chi c’è in sala di così importante?

Perché non vengo messa mai al corrente di quello che mi accade intorno?

 

“Herm, vieni ti voglio presentare un mio vecchio amico!”

Mi trascina verso questo suo vecchio amico, un uomo che potrebbe essere sui trentacinque anni. E’ molto alto, dal portamento molto elegante, biondo con occhi celesti e lineamenti slavati… il tipico tedesco.

“ Lui è Ludwing von Hessen!“

Porgo la mano all’uomo e me la stringe con presa salda.

Ehi! Ti sembro forse un lottatore di sumo?

“Lei è Hermione Granger, la mia fidanzata!”

“Lei è veramente bellissima, sei davvero fortunato, Draco!”

Draco mi sorride dolcemente e dopo che questi due uomini mi hanno lusingata senza ritegno non posso far altro che arrossire.

Rimaniamo a parlare un po’ con Ludwing, e scopro con immenso piacere che è Cancelliere Federale.

 

Disagio, tanto disagio.

Se mi guardo intorno conosco: un Ministro, un Diplomatico, un Cancelliere Federale, il Portiere dei Cannoni di Chudley e il Direttore della Gazzetta del Profeta.

Qui si che è mi è permesso sentirmi fuori luogo?

Improvvisamente sento un movimentato scalpitare e non so, ma ho una strana sensazione.

“Ciao Hermione, ma sei davvero tu?”

La situazione è critica perché chiunque mi abbia salutata ha messo dopo il saluto il mio nome, dunque è ovvio che sappia chi sono e di conseguenza è assurdo che mi chieda se sono veramente io.

Avete mai visto qualcuno che manda alle cerimonie un fantoccio con le sue sembianze?

Mi volto istintivamente… eh beh, era di Calì Patil che stiamo parlando.

La sua intelligenza e perspicacia sono sempre state dubbie.

“Sono proprio io, anche se nel mondo abbiamo sette sosia, per stasera ho deciso di accompagnare Draco personalmente… sai, la mia sosia norvegese doveva andare a pescare i salmoni e non poteva!”

“Ah, quindi tu hai una produzione di salmoni? Ma non lavoravi in una libreria?”

Non ci credo, non ci voglio credere, non ci posso credere.

Questa conversazione è del tutto assurda.

“ Ehm… adesso lavoro su un peschereccio!”

Non voglio neanche credere che sto davvero alimentando questo scempio.

Lei spalanca la bocca, è davvero una notizia sorprendente.

Chi l’avrebbe mai detto? Hermione Jane Granger da studentessa modello finisce su un peschereccio, mah….

Ecco che si sta voltando anche Draco per interagire nella conversazione.

“Ehi Patil, chiudila quella bocca, potresti essere scambiata per un posacenere…”

Calì emette un risolino che ricorda alla perfezione un’oca giuliva.

“Hermione mi stava parlando del suo nuovo lavoro, avere un’azienda di salmoni in Norvegia in società con la propria sosia mentre viaggia su un peschereccio deve essere pesante, no?”

Draco mi rivolge uno sguardo molto confuso, ma allo stesso tempo molto divertito ed io sorrido.

“Effettivamente Hermione svolge un lavoro molto pesante, ma non la ostacolerò mai… e poi mangio salmone gratis!”

Calì ride a quelle parole, mentre io gli incastono un gomito nelle costole.

“Il salmone fa anche bene alla pelle!”

E chi se ne frega! Sinceramente non mi cospargerei il corpo di filetti di salmone solo per rendere la mia pelle più sana se c’è il rischio di puzzare per sempre.

“Già, la mia sosia ha creato una linea di cosmetici!”

Credo che Draco abbia intuito che sto per tirarle il vassoio con le tartine di sopra e infatti mi vedo trascinare nel punto più distante da Calì Patil.

“A dopo, abbiamo cose urgenti da sbrigare!”

Solo Draco riesce a liquidarsi la gente in questo modo privo di educazione e di credibilità.

 

“E quella è una coraggiosa Grifondoro?”

“Lasciamo perdere, ti prego!”

Passa un pinguino, ops un cameriere e afferro al volo un bicchiere colmo di un liquido alcolico, ma ancor più velocemente Draco lo prende e lo manda giù.

“Perché l’hai fatto?”

“Aspetti un bambino, non puoi bere alcolici!”

“E adesso come faccio a sostenere il discorso di Harry?”

Non mi risponde e fa spallucce.

Ovviamente non è lui che non deve dire addio all’alcool per nove lunghissimi mesi.

 

Ecco che sentiamo tintinnare un cucchiaino su un calice, ovviamente Harry sta richiedendo l’attenzione dei presenti per deliziarci con il suo splendido discorso.

“Innanzitutto…”

“VOLUME!”, qualcuno di mia conoscenza nato sotto il nome di Blaise Zabini inizia a far sentire la sua presenza.

Harry sfoggia un sorriso imbarazzato e presa la bacchetta se la punta sulla gola così da amplificare la voce.

“Spero che così mi sentiate…”

“Ora che ci penso l’intensità del discorso non cambia con voce amplificata o no, questo sarà sempre terribilmente noioso!”

Altro commento di Blaise fatto in modo che raggiungesse volontariamente le orecchie di Harry.

Naturalmente il Ministro cerca di mantenere la calma, anche se riesco a distinguere bene in lui la voglia di prenderlo a pugni.

“Dunque, spero che la festa sia di vostro gradimento e inoltre vorrei iniziare con il ringraziare una persona molto importante che gode appieno della mia stima…”

“Io mi ci asciugherei il culo con la tua stima!”

Si sentono varie risate soffocate rimbombare per la sala e le guance di Harry iniziano ad imporporasi per il lieve[i] imbarazzo.

“Ludwing von Hessen!”, ecco che salta fuori il self-control del mitico Harry e infatti continua imperterrito come se il commento sgradevole, ma terribilmente azzeccato di Blaise non fosse mai stato detto.

Ludwing sale sul palchetto e gli stringe la mano, prendendosi tutti gli applausi dei presenti in sala e si può notare indistintamente sulla bocca del Cancelliere una smorfia che appare quando si sta facendo di tutto per non ridere in faccia ad una persona.

 

“Pensi ci saranno spargimenti di sangue a fine discorso?”

“Penso che se Blaise non la pianta, Harry lo spedisce ad Azkaban!”

Insulsi discorseti tra me ed il mio amore che sta ridendo come un bambino.

Sembra quasi il giorno più bello della sua vita.

“Avrete modo di porgere le vostre domande a Ludwing von Hessen personalmente.

Adesso io comincerei con il dire che…”

“SONO INCINTA!”

Non sono stata io a parlare, eppure mi sento gli occhi di tutti e specialmente quelli di von Hessen di sopra.

Mi volto nella direzione verso cui sta guardando Draco insieme al resto degli invitati e lì noto la figura di una giovane donna, credo abbia la mia stessa età. Indossa un abito lungo bianco che le ricade morbido lungo i fianchi lasciando la schiena nuda e una profonda scollatura tra i seni.

La sua carnagione è molto bianca e ha un viso piccolino che esprime tanta dolcezza e uno sguardo intenso… uno di quegli sguardi magnetici che fanno anche un po’ paura.

Il viso è incorniciato da lunghi capelli castano chiaro raccolti in una raffinatissima acconciatura.

E’ proprio bella se devo essere sincera, solo che mi sembra anche un po’ pazza visto che la sua esclamazione è stata del tutto fuori luogo.

E’ come se qualcuna di queste donne, mogli e compagne di uomini facoltosi se ne fossero uscite urlando: HO TROVATO LA SOLUZIONE AI DOLORI MESTRUALI!

 

Riporto lo sguardo verso Harry che sfoggia la mandibola strascicata, ossia la mandibola aperta in maniera obsoleta che arriva a toccare terra per lo shock appena subito!

“Non credo possa interessare a qualcuno!”

Incredibile come riesce subito a trovare la sua compostezza compassata.

“Oh si, invece! Il diretto interessato sei proprio tu, farabutto!”

La donna del mistero sembra molto agguerrita e si avvicina minacciosamente al palchetto dove sta l’Harry imbalsamato.

“Lei è una paranoica o cosa?”

“Semplicemente una donna che aspetta un bambino da te!”

Draco sta cominciando a ghignare di gioia e improvvisamente ho la netta sensazione che sia stato tutto architettato da qualcuno ai danni di Harry Potter.

Non che mi interessi poi tanto, so semplicemente che c’è qualcuno di veramente importante che sta facendo una bruttissima figura davanti agli uomini più importanti del mondo magico.

E la cosa mi elettrizza!!!

E poi ho anche notato che in sala c’è Rita Skeeter e al 100% domani uscirà un suo articolo sulla situazione succulentissima e credo anche che Draco e Blaise lo incorniceranno e faranno baldoria fino a mattina inoltrata.

 

Intanto la simpatica discussione tra Harry e l’affascinante donna del mistero continua.

“ Sei pazza, non trovo altra soluzione!”

“ E così per te sono stata solo una compagnia,vero? E tutte quelle dolci parole sussurrate? Tutte le tue promesse? Adesso hai un figlio, cresci e prenditi le tue responsabilità!”

Che paroloni, Harry sta sudando freddo!

 

“Spettacolino delizioso, trovi?”

Io e Draco siamo sul portico, io con un sano bicchiere di succo di zucca e lui con un buonissimo bicchiere di champagne.

Grrr!!!

“Non so perché, ma qualcosa mi dice che era una specie di commedia!”

“La faccia di Potty… è lui la vera commedia!”  

“Harry ha assunto una tonalità verde che poi è diventata bianco cadavere, quindi ammetto che è stato davvero divertente!”

Queste non dovrebbero appartenermi né come parole né come semplici pensieri, ma la scena è stata a dir poco sublime.

Non faccio in tempo a voltare il viso che Draco mi bacia, ed io vado pazza per i baci improvvisi.

“ A cosa devo questo?”

“Al semplice fatto che ti adoro!”

Mi avvicino a lui ed elimino immediatamente la piccola distanza.

 

La serata procede per il meglio, mi sono anche divertita parecchio se devo dirla tutta, ma la cosa più bella è stato vedere che Harry non ha più preso la parola per paura che qualche altra donna pazza gli dica che è padre di otto gemelli cinesi.

Chiaro riferimento alla Chang!! Ahhahahah!!!

Ma adesso mi chiedo: Chi ha incastrato Carmen San Diego?

E soprattutto: Chi è la donna misteriosa?

 

 

 Spero di avervi messo un po’ di curiosità addosso… non che il personaggio della donna misteriosa sia fondamentale, perché proprio non lo èJ

Spero comunque di avervi incuriosito!!!

Adesso passiamo ai ringraziamenti.

Ragazze grazie di cuore a tutte, siete fantastiche.

GRAZIE a:topo, julia91, katiuz, maddy91, lunachan 62, Master Ellie (grazie per tutti i complimenti, mi hai fatto arrossireJ sicura che me li merito?), white-tifa, 8bia8.

 

Grazie a tutte per i complimenti, siete troppo delle grandiJ

kisses

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Capitolo 27
*** Un Grifone tra le Serpi ***


serpi

 

 

Potrebbe anche risultare assurdo, ma ormai la sottoscritta è pronta a tutto.

Infatti non ho mica urlato quando mi sono svegliata di soprassalto per colpa di Draco e Blaise, che sono entrati nella stanza euforici e completamente esaltati, saltellando e intonando un’inquietante canzoncina dove ho potuto riconoscere indistintamente le parole: Potty e merda.

“Amore svegliati, devi leggere il giornale!”

Giornale?

Ma si è rincoglionito?

Sono una donna incinta! Ho bisogno di dormire non di essere estratta con violenza dalla fase R.E.M.

“E’ proprio necessario?”, chiedo insonnolita e stropicciandomi gli occhi.

“Spero tu stia scherzando, questo articolo andrà incorniciato e venerato; tutto sarà fatto in funzione di questo sacro foglio di carta!”

Questa perla di saggezza esce dalla boccuccia di Blaise, ma oggi non riesco ad essere acida con lui dopo la mitica serata di ieri.

Svogliatamente tendo la mano verso Draco e lo intimo con lo sguardo a passarmi il giornale.

“Firmato Rita Skeeter?”

“Ovviamente no!”

 

Mi porgono il giornale Il Gufo del Mattino, non è un giornale molto conosciuto, ma è uno dei giornali più qualificati secondo il mio modesto parere perché trattano ogni notizia con cinismo e ironia.

 

 

                                               Il Gufo del Mattino

 

                                                                  Presenta    

Harry Potter e il Mistero dei suoi Spermatozoi Sopravissuti

 

Una serata tutta da ridere per i presenti all’esclusivo party made in Harry Potter.

Secondo indiscrezioni, estrapolate dalla Crudelia De Mon del mondo mediatico magico, Rita Skeeter (anni imprecisati per via del troppo fondotinta applicato sulla faccia rugosa), il party sarebbe stato indetto per screditare la fama d’importante diplomatico di Draco Malfoy, ma qualcosa è andato storto e a distruggere i felici sogni di vendetta del Ministro è stato proprio il migliore amico di Draco Malfoy, il mitico Blaise Zabini, rimasto nei cuori di tutta la redazione de Il Gufo del Mattino e di tutte le persone con un minimo di ironia; con la sua frase che io personalmente ritengo un aforisma.

“Io mi ci asciugherei il culo con la tua stima!”

In una semplice frase ha espresso ciò che molta gente pensa dell'’ex bambino sopravvissuto e cicatrizzato.

Se avessi davanti quel genio di Blaise Zabini mi inchinerei davanti alla sua persona.

Ma i complimenti vanno fatti anche ad Hermione Granger, ragazza tanto intelligente quanto bella che va lodata per la scelta che ha fatto.

Draco Malfoy è indubbiamente migliore del Ministro.

Si potrebbe scrivere un’enciclopedia sulle palesi differenze dei due, ma io mi limito ai complimenti alla signorina Granger e magari futura signora Malfoy, e noi questo glielo auguriamo con tutto il cuore.

Ma tornando alla magica serata, il colpo di scena più saliente è stato indubbiamente l’arrivo trionfale della bellissima donna che ha spiattellato senza remore e senza vergogna di portare in grembo il figlio di Harry Potter.

Molte domande site nelle testoline dei lettori e dei presenti al party di ieri: allora anche Harry potter ha gli spermatozoi?

 

L’articolo continua, credo dedichino mezza pagina agli spermatozoi di Harry, ma credo di poterne fare a meno.

“ Cosa ne pensi?” mi chiedono all’unisono completamente elettrizzati.

“ E’ un capolavoro!” ed effettivamente lo è.

Mi stendo di nuovo sul letto e inizio a coprirmi sino alla testa, evidente atteggiamento di una povera ragazza che vuole che i due intrusi tornino alle loro faccende e la lascino dormire in santa pace; perché non è morale svegliare una donna incinta!!!

Vedo che Draco mi si avvicina quatto quatto, ma cerco di ignorare quegli occhioni innamorati e mi dedico nuovamente al piano, cerca di riaddormentarti, ma Draco non demorde, si avvicina sempre di più a me e mi mordicchia il lobo, strategia calcolata per farmi girare e chiedergli di lasciarmi stare così lui potrà dirmi quella cosa che mi distoglierà dal sonno.

“Lasciami stare…”, dico con voce strascicata.

“No, non puoi abbiamo ospiti a pranzo!”

Cosa?

Uffa!!!

“ I tuoi genitori?”

“ NO!”, lo urla quasi con un’espressione schifata in viso.

“ Harry Potter?”

“No!”

“Gli alieni?”

“No!”

“Le Sorelle Stravagarie?”

“No!”

“Blaise?”

“Si, come tutti i giorni, ma non è per lui che ti devi alzare!”

Ma chi diavolo abbiamo a pranzo di così importante?

Mi sto innervosendo.

“Draco, non lo so, non mi interessa!” e detto ciò mi ricopro il capo con il lenzuolo, che lui prontamente allontana da me.

Se non lo amassi più della mia stessa vita, lo avrei già ucciso.

Chiudo e gli occhi e sento che sta per iniziare a farmi il solletico.

Mugugno qualcosa, ma lui continua.

“ Herm, non puoi continuare a poltrire, aspettiamo Ludwing von Hessen e moglie per pranzo!”

E chi se ne frega!

“Ma arrivano alle otto del mattino?”

Mi volto verso lui e i miei occhi si perdono nei suoi.

“No, ma sono le undici e devi renderti presentabile prima del loro arrivo!”

Le undici? Assurdo.

Salto fuori dal letto come se qualcuno mi avesse punta con un ago gigantesco.

Con quale coraggio ho poltrito così tanto?

 

Stancamente e di mala voglia mi fiondo sotto la doccia, mentre lascio i due esagitati mentali a blaterare a proposito dell'’articolo.

Non oso immaginare cosa ci sarà scritto in quello firmato Rita Skeeter, al 100% la verità sarà stata sottomessa ed elogerà la persona di Harry con le più belle parole che conosce.

D’altronde chi ha il potere adesso è proprio l’Harry su cui dedicava degli articoli assurdi senza la minima traccia di verità.

 

Faccio scorrere il getto dell'’acqua tiepida sul mio corpo e non ho neanche la forza di passare la spugna sulle varie parti del corpo.

E poi non ci avevo ancora pensato, ma oggi dovrò fare gli onori di casa con Ludwing e consorte ed io davvero non so da dove cominciare.

Con Harry era diverso, praticamente conoscevo tutti, le mogli degli uomini facoltosi che entravano in casa nostra andavano quasi tutte ad Hogwarts ed era ovvio un minimo di conoscenza e poi anche se non avevamo nulla da dirci, cosa c’era di meglio che sparlare l’untuoso Piton o la statura di Vitious?

Che bei tempi!

 

Esco dal bagno e noto Draco seduto sul letto. Blaise sarà andato a comprare tutti i giornali. Uomo molto prevedibile.

“Sei bellissima!”

“Tu no!”, ecco che gli regalo una linguaccia, sarebbe una bestemmia dire che non lo è.

“Tu lo sei solo perché hai i capelli bagnati appiccicati sul viso!”, mi restituisce la linguaccia.

Metto le braccia conserte, tipico atteggiamento da donna offesa, lui si avvicina e mi cinge la vita da dietro finchè non mi scosta i capelli da davanti gli occhi e inizia a depositare baci lungo il collo, mi volto affinché siamo l’uno davanti all’altra e avvicino pericolosamente le mie labbra alle sue, ma non lo bacio, voglio fargli desiderare il contatto con la mia bocca, ma non voglio dargli alcuna soddisfazione; stamattina non mi ha fatto le coccole ed io amo le sue coccole mattutine.

Gli lascio un piccolo morso sul labbro inferiore e mi scosto velocemente, lui rimane lì a boccheggiare mentre io sogghigno soddisfatta.

“E mi lasci così?”

“Se non ti lasciassi così finiremmo a letto e sarebbe molto sgradevole se Ludwing e sua moglie ci trovassero in simili atteggiamenti!”

Gli faccio l’occhiolino e rientro in bagno per scegliere l’intimo adeguato per quando io e Draco resteremo finalmente da soli.

 

Oh mio Dio, sta suonando il campanello.

Credo di essere pronta, anzi, sono prontissima.

Ho deciso di essere elegante ma sportiva allo stesso tempo, forse sembra un controsenso, ma io ci sono riuscita.

Top viola di raso con scollatura a V con le sembianze di una sottana e stivali neri sotto i Jeans chiari.

Niente di eccessivo, ma almeno non sembro neanche una stracciona.

Esco dalla camera e vedo Draco che si sta ravvivando i capelli mentre si dirige alla porta.

Naturalmente è bellissimo nel suo jeans chiaro e nella sua maglietta nera.

 

“Ehi Draco, serata fantastica ieri, vero?”

“ Indimenticabile!”

Si abbracciano fraternamente e mentre io mi avvicino per salutarlo, dalla porta entra una donna dai lineamenti delicati e dai lunghi capelli castani… Aspetta, ma è la donna che ieri ha detto ad Harry di essere incinta di lui.

Rimango basita… ovviamente, e vorrei vedere chiunque al mio posto.

Perché è con il Cancelliere Federale tedesco? Che si sia fatta mettere incinta anche da lui?

Non ho fatto apposta di parlare di bambini, ma da dietro la bellissima donna appare un bambino sui cinque anni; castano con dei bellissimi occhi blu.

Improvvisamente credo di non capirci più niente, infatti dalle scale scende come una furia Dana che salta letteralmente addosso al bambino e iniziano ad abbracciarsi felici.

“Mamma lui è Aaron!”, mamma… mi ha chiamato mamma… che sensazione paradisiaca!

Aaron mi porge la sua manina paffuta ed io la stringo nella mia.

“Salve signora Malfoy!”

Signora Malfoy? Altra bellissima sensazione anche se non lo sono e chissà se lo sarò mai.

Adesso mi vedo strattonata e sento il braccio di Draco che mi cinge la vita e c’è ancora la donna misteriosa che mi guarda e mi sorride gioviale.

Ma chi diavolo è?

“Tesoro, lei è Pansy Parkinson, la moglie di Ludwing e la mamma di Aaron! Pansy tu sicuramente sai che lei è Hermione Granger!”

Le porgo la mano, ma lei fa di più, mi abbraccia e mi deposita un bacio sulla guancia.

“Ciao Hermione, è dai tempi di Hogwarts che non ho avuto l’opportunità di rincontrarti!”

Anche se fosse successo di incontrarci da Mielandia, al Ministero o alla Testa di Porco dubito che ci saremmo salutate in maniera civile, visto che in sette anni non l’abbiamo mai fatto.

“ Pansy anche quando, tu sei partita subito dopo la scuola, sarebbe stato impossibile incontrarvi!”

Sagge parole, Lud!

Sono scioccata, non me lo sarei mai aspettata.

E dunque è stata lei la protagonista indiscussa della serata di ieri.

Questi Serpeverde hanno un sacco di risorse, ne spuntano da tutti i lati, anche se del nostro ultimo settimo anno ce ne sono solo cinque in circolazione e a pensarci bene tre di questi sono proprio quelli che non potevo vedere e con la quale adesso ci convivo benissimo.

Pansy devo ancora conoscerla, ma non mi sembra poi tanto male… magari diventeremo buone amiche.

 

 

Draco e Lud sono scomparsi nel giardino, ma dubito stiano parlando di giardinaggio, anche perché Draco non sa nemmeno cos’è un bulbo!!!

Sto scherzando, ovviamente!

Dana e Aaron si sono imboscati nella stanza di Dana, ehm, forse imboscare è inadatto per indicare ciò che stanno facendo due bambini di cinque anni, giocare mi suona molto meglio.

Blaise sarà ancora a comprare tutti i giornali che conosce, la signora Piddy sta preparando il pranzo ed io e Pansy siamo in salotto a sorseggiare un aperitivo.

Naturalmente siamo occupate a fare quella cosa che piace tanto fare alle ragazze, ossia sparlare, e infatti stiamo sparlando di un uomo su cui c’è molto da sparlare, Blaise Zabini.

“Quando avevamo pozioni non voleva andare nei sotterranei perché diceva che c’erano strani odori e non poteva permettersi di puzzare….”

Scoppiamo a ridere

“Per non parlare di quando Dana gli ha colorato i mocassini con i pastelli ed è rimasto ore a contemplarli perché non sapeva come farli tornare nuovi!”

Altro boato di risate tanto che mi cade un po’ dell'’aperitivo sul tappeto.

Siamo ancora piegate in due dalle risate quando fanno il loro trionfale ingresso Draco e Lud.

“Come mai tutta questa ilarità?”, chiede Lud curioso.

Pansy sta per rispondere, ma viene interrotta da Draco.

“Scusate, ma sapete dove diavolo è andato a finire Blaise?”

A quel nome io e Pansy ci guardiamo negli occhi e scoppiamo nuovamente a ridere.

“Sono dietro di te, Mr Occhio di Falco…Ehi ragazze, stavate forse parlando di me?”

Dice atteggiandosi a divo di Hollywood.

 

Fa caldo, fa irrimediabilmente caldo!

C’è veramente caldo o sono le ondate di calore che invadono le donne in dolce attesa?

Mi guardo intorno, ma nessuno sembra avvertirlo.

Credo che Draco lo abbia notato.. non che fa caldo, ma che io sento caldo.

“Tutto bene?”

Mi sbagliavo di grosso, non ha capito un fico secco.

“Tutto bene!” rispondo pacata.

“ Draco da un paio di giorni mi sembri strano, successo qualcosa? E poi è come se ti preoccupassi per Hermione doppiamente, ma cos’hai?”, chiede Blaise mentre taglia il suo filetto di manzo in salsa di limone.

Draco mi guarda ed io guardo Blaise che a sua volta guarda il filetto che giace inerme sul piatto e poi subito un pensiero…

Mi sembra anche ovvio che il filetto giaccia inerme sul piatto, non sta mica mangiando una mucca viva!!!

“Sono incinta!”

Là butto lì, come ho fatto anche con Draco.

Li vedo basiti.

Lud e Pansy mi guardano con tanto d’occhi credo vogliano congratularsi con la futura coppia di genitori.

Lo stesso stanno facendo la signora Piddy e Dana.

Aaron credo non abbia capito, ma sinceramente non m’interessa sapere  cosa ne pensa il figlio della coppia d’amici di Draco e infine c’è Blaise a cui è caduta la forchetta di mano e sfoggia un’espressione incredula da fare invidia a tutti gli increduli.

Improvvisamente dopo i dieci minuti di sbigottimento generale, un’orda impazzita di gente si catapulta su me e Draco vomitando congratulazioni e qualcuno si è addirittura commosso.

Sento varie bocche posarmi baci su entrambe le guance, sul naso, sulla fronte, sugli occhi, sulle orecchie e spero vivamente che nessuno si avvicini alla bocca… quella è destinata solo a Draco.

“FERMI TUTTI!!!”

Draco appare ai miei occhi un tantino isterico, ma la sua frase fa placare gli animi di tutti che si girano verso di lui quasi allarmati.

“Mi state uccidendo Hermione!”

Una sola frase dell'’uomo che amo e tutti mi lasciano stare ed io finalmente torno a respirare.

Amore ti amo!!!

 

“Ecco perché mangi le stesse quantità di cibo di Grop?”

Perché Blaise è ancora vivo?

Forse perché un biondino mi trattiene dal farlo… non è neanche sapere che finirei ad Azkaban se lo facessi è semplicemente Draco che ci mette sempre una buona parola dicendomi che ancora deve crescere e che se non ci passo troppo tempo insieme non è poi tanto male.

Ma come faccio a passare poco tempo in compagnia di Blaise se è sempre in questa casa?

Non distingue il giorno dalla notte, il lunedì dal sabato, la voglia di stare da soli dalla voglia di stare in compagnia….

“Hai perfettamente ragione, tra nove mesi nascerà un baby Grop!”

Scoppiano a ridere tutti tranne lui e addirittura con Lud batto il cinque.

“Blaise, certe battute potresti anche evitartele!”, dice Draco divertito, mentre riempie il bicchiere del suo migliore amico di buon vino rosso a cui purtroppo non posso nemmeno avvicinarmi.

“Draco, è dai tempi di Hogwarts che fa battute assurde, io se fossi in te ci rinuncerei!”

Sagge parole di una donna saggia.

“Scusate, se non ricordo male a Hogwarts era uno dei ragazzi più apprezzati per cui alcune ragazze hanno perso la dignità!”

“ Ovviamente i miei livelli non li hai mai raggiunti!”

Signore e signori questa frase ad effetto è stata pronunciata dalla calda voce di

Draco-non-è-vero-che-credo-di-essere-ancora-un-adolescente-super-sexy-Malfoy.

“Occhi blu da fare invidia all’oceano, alto con un corpo atletico da far invidia alle statue greche, capelli neri e lunghi che incorniciavano il suo bel faccino da ragazzo serio e composto… a chi non avrebbe fatto gola?” nel dirlo Pansy ha usato un tono cinguettante sbattendo a intermittenza le sue lunghe ciglia.

“A Grop?”, azzarda Lud scatenando l’ilarità di tutti presenti.

Effettivamente dubito che Grop potesse essere realmente interessato a Blaise, ma una rimpatriata con il fratello di Hagrid sarebbe da organizzare… sai che ridere!!!

 

Caffé!

Una semplice parola che è sempre stata in grado di tirarmi su il morale.

Una semplice parola in grado di farmi sentire la sua fragranza anche quando non c’era.

Caffé, una semplice bevanda in grado di farmi andare in paradiso.

Caffé, tutti in questo giardino stanno sorseggiando caffè tranne me e Pansy che non vedo, e sapete perché?

Perché siamo due donne ingravidate.

Lo sapevano tutti qua dentro, ma io ho appena scoperto due cose importantissime.

La prima è che Pansy è al secondo mese, ma il figlio non è di Harry Potter come quasi tutto il mondo magico sospetta; e la seconda è che le donne che aspettano un bambino non solo non possono bere, né fumare, né fare uso di sostanze stupefacenti, ma devono anche evitare di bere il caffè perché il bambino potrebbe nascere nevrastenico.

Se il mio lo sarà, lo sarà perché il padre mi ha proibito di bere la bevanda che amo di più al mondo, anzi rettifico, il padre mi ha impedito di bere le due cose che adoravo di più prima di innamorarmi perdutamente di lui: il VINO e il CAFFE’!!!

Per la Barba di Merlino! Mi sembra di impazzire… mi ci vorrebbe una sigaretta!!

Che eresia che ho detto!

Io non fumo per principio, ma adesso che ho dei divieti l’idea di iniziare a fumare mi alletta da morire…

No Hermione, non sono discorsi saggi, sei una futura mamma… prendi Pansy da parte e cercate di farvi coraggio a vicenda!!!

 

Mi guardo intorno, ma non la vedo.

Dove diavolo è finita?

Chi l’avrebbe mai detto che un giorno avrei avuto un disperato bisogno di Pansy Parkinson?

“Herm, ti vedo distratta… stai forse cercando qualcuno?”

“Si Draco, hai visto Pansy?”

“Si, e noi cercavamo giusto te!”

“E perché?”

“Io per poter baciare le tue morbide labbra, Pansy perché sta organizzando una giocata a Magicopoli e Blaise credo per farti impazzire….”

Mi mordicchio sensualmente il labbro inferiore e lo prendo per il colletto della maglietta e lo bacio selvaggiamente; sento le sue mani scorrere sulla mia schiena e ciò mi provoca dei sensualissimi brividi di piacere mentre io affondo una mano tra i suoi soffici capelli.

Le mie scorte di ossigeno stanno per abbandonarmi e credo anche le sue e poi improvvisamente mi rendo conto che siamo in atteggiamenti quasi osceni in giardino, alla vista di tutti e soprattutto alla vista dei bambini e quell’Aaron non mi sembra tanto sveglio, indubbiamente un bel bambino, ma non è sveglio e intelligente come Dana… alle volte mi dimentico che è Dana quella che si comporta come una ragazza di diciassette anni e lui dimostra l’età che ha.

“Dra…”

Potrebbero arrestarci per atti osceni in luogo pubblico…Lo credo anch’io!

Posa un bacio sulla punta del mio naso e si dà un’aggiustata ai capelli e insieme torniamo al cospetto degli altri tre.

Blaise si sta fumando una sigaretta in compagnia di Lud e la voglia di strappargliela dalle mani e farne un tiro è più viva che mai.

 

Sbadiglio sonoramente e contagio Lud che contagia Blaise che contagia Draco, ma che non contagia Pansy.

“ Cinquecento galeoni!”, esulta Pansy che tende la mano verso Blaise per ricevere il pagamento.

“Cosa?”, Blaise è evidentemente caduto dalle nuvole.

“La tua pedina si è fermata al Parco della Vedova di Canterbury che è di mia proprietà!”

Blaise prende cinquecento galeoni finti e glieli porge, perché il Magicopoli è una sorta di Monopoli e a quanto ho potuto notare Pansy ne va pazza perché è da più di due ore che giochiamo e lei non ha ancora sbadigliato.

“Amore dobbiamo giocare ancora?”

Lud ha il viso stravolto.

“Finchè Draco non finirà in Via dei Calderoni, si!”

“Pansy, stai scherzando, vero?” , chiede Draco, mentre Lud scuote la testa segno inconfondibile di quando un uomo ha perso completamente le speranze.

“Non sono mai stata più seria!”

Che fortuna sfacciata! Staremo qui a tirare dadi e pagare finchè non le si romperanno le acque?

Siamo proprio messi male!

 

“Allora Dio esiste!”

Si, e si chiama Hermione Jane Granger!

Lud si alza felice e corre a stritolare Draco.

Dopo altri dieci minuti di partita Draco è riuscito ad andare in Via della Pentola d’Oro e dunque questo gioco straziante si può ritenere concluso…

Chi ha portato la pedina di Draco lì?

Ma un mio piccolissimo incantesimo ovviamente!

 

La giornata finalmente è finita e mi sono buttata a letto più morta che viva.

Draco dopo avermi dato la buonanotte si è addormentato immediatamente, era davvero stanco.

Tutto sommato la giornata m’è piaciuta, Pansy e Lud sono davvero simpatici e poi mi hanno finalmente raccontato perché Pansy ha messo in scena la presunta paternità di Harry.

Non lo avrei mai detto, ma anche a Serpeverde qualcuno credeva nell’amicizia.

Draco-Pansy-Blaise sicuramente trio più solido del trio che faceva scintille ad Hogwarts qualche anno fa, Harry-Hermione-Ron.

 

 

 

Salve a tutti, questa fanfiction è proprio lunga… beh spero non stia diventando noiosa.

Comunque ringrazio coloro che hanno recensito: marygenoana,alexandra jane, lunachan62,julia91,katiuz e topo.

Grazie infinite, i vostri commenti mi spronano a continuare con la storia^________________________^

Leggete e lasciate un piccolo commentino.JJJ

kisses

 

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Capitolo 28
*** Questione di nomi ***


nomi

“Sono gonfia come un dirigibile!”

Sono davanti allo specchio con la pancia scoperta e mi viene da piangere.

Sono anche all’ottavo mese.

“Amore, sarai anche gonfia come un dirigibile, ma sei lo stesso bellissima!”

“Lo dici solo per non farmi stare male, se tu fossi così grosso saresti bruttissimo!”

Ed in effetti è vero! Farebbe ribrezzo.

“Ma io sarei bruttissimo perché non avrei nessun bambino dentro me, sarei semplicemente obeso!”

La fai facile!

E se dopo il parto non riuscissi più a entrare nei miei Jeans taglia 42?

Mi viene da piangere… Ho solo 27 anni!!!

“Rivoglio il mio corpo!Mi sento una Matrioska!”

Sta cercando di soffocare le risate… stava ridendo…

Crede davvero che io abbia preso le sembianze di una Matrioska?

“NON C’è NIENTE DA RIDERE!!!”

“Scusami tesoro, hai perfettamente ragione!”

 

Sono psicologicamente instabile, non ce la faccio più…

Non mi sento a mio agio dentro il mio stesso corpo; e poi durante questi mesi Draco è stato trattato malissimo dalla sottoscritta, ma la cosa più brutta è che lui con me è sempre stato dolcissimo.

L’ho mandato parecchie volte a dormire sul divano e lui non ha fiatato e poi ha sempre risposto a tutte le mie voglie.

Alla macedonia alle quattro del mattino.

Alla banana split a mezzanotte.

Al carpaccio di funghi alle otto del mattino.

Mi sento pure in colpa, anche se la vera colpa è delle tempeste ormonali .

Sbuffo sonoramente e provo a distendermi, ma non ci riesco perché mi sembra rotolare su me stessa e allora vedo Draco che corre in mio aiuto, ma lo respingo in malo modo perché mi sento un’incapace che non è più in grado di essere autosufficiente.

“Faccio da sola!”, ruggisco.

Devo fare proprio paura, ma lui non demorde, è sempre qui che mi trasmette amore anche con la rotula e con lo sternocleidomastoideo.

“Ok”, il suo tono di voce è un po’ sommesso e come un automa lo vedo aprire la porta “Se hai bisogno di me sono nel mio studio!”

Annuisco triste e vedo la maledetta porta bianca richiudersi dietro l’uomo che amo.

 

Adesso mi sento ancora più in colpa, e grazie a questo meraviglioso stato emotivo non riesco a rilassarmi… Uff!!!

Solitamente quando ero nervosa mi mettevo a letto e mangiucchiavo patatine girandomi spesso e volentieri, ma adesso non posso farlo perché se mi giro rischio di vivere le sensazioni che prova una pallina dentro ad un flipper e poi non posso neanche mangiare patatine perché fanno male, è uno di quei cibi messi all’indice, al bambino, veramente non sappiamo di che sesso è, sarà una bellissima sorpresa.

Per me è una femmina, per Draco un maschio e per Blaise sono due gemelli, un maschietto e una femminuccia.

Se così dovesse essere gliene regalo uno per il compleanno…

Peccato che lo faccia a Novembre e noi siamo al 12 Marzo.

Dana è al settimo cielo, spera di essere una sorella maggiore perfetta, e sappiamo tutti che lo sarà… sarà la sorella maggiore migliore che sia mai esistita.

La signora Piddy è felice e la sua felicità sembra contagi chiunque metta piede in questa casa.

Pansy ha partorito due mesi fa un altro bellissimo maschietto che hanno deciso di chiamare Maximilian.

Lud ha delle occhiaie interminabili che gli conferiscono un’aria da maschera di cera sciolta vista la sua carnagione chiarissima e la faccia scavata, e Aaron inizia a dare i primi segni di gelosia.

Spero caldamente che ciò non si verifichi all’interno della mia famiglia.

I miei genitori ancora non credono che io sia in dolce attesa e che presto diventeranno nonni, mentre i coniugi Malfoy non riescono a concepire che il loro Draco aspetti un figlio dalla Mezzosangue, ma ho deciso di infischiarmene.

Se quel malato di un Lucius mi vuole morta dovrà vedersela con me e con il mio esercito personale.

L’ultima volta che ho vista Ron, ero con Draco in giro per Diagon Alley e stavamo facendo acquisti per il nuovo arrivato, ma ha fatto finta di non vederci, anche perché c’era con la squadra al gran completo con lui.

Harry l’abbiamo visto a parecchie feste,e  poverino crede ancora di essere padre del figlio della donna del mistero.

Come sono finita a pensare a questa caterva di persone? Semplice… Non lo so!!!

 

Toc Toc

“Possiamo entrare?”

Non attendono neanche una risposta positiva che entrano i miei cuccioletti, ormai sembra una relazione a tre.

Draco è con un vassoio con sopra una caraffa di Succo di Zucca e molti biscotti al cioccolato fatti dalla Signora Piddy, e Blaise con una pergamena, inchiostro e piuma.

“Stai scrivendo al San Mungo implorando affinché ti ricoverino a vita?”

“Sbagliato Milady… siccome la nascita del pargolo è imminente dobbiamo scegliere un nome!”

“E’ proprio necessario?”, chiedo sbuffando, mentre Draco mi porta un biscotto alla bocca.

“Diciamo che se non vuoi chiamarlo Tu a vita, io direi di trovarne uno!”

Effettivamente chiamare mio figlio o figlia Tu, non è un’idea niente male.

Sto scherzando… ovviamente!

Lo so, il mio humour è diventato scadente.

“ Cosa te ne sembra di Algernon?”

Algernon? Ma s’è bevuto l’ultimo neurone?

“Più che a mio figlio lo metterei al canarino questo nome!”

E bravo il mio amore cha ha gusto in fatto di nomi!

“Basil?”

“Se di cognome facesse Isco, sarebbe perfetto, peccato però che sarà un Malfoy!”

Ottima osservazione.

Basil fa proprio pena e poi sarebbe adatto come nome per il figlio di Voldemort!!!

“Lancelot?”

“ Mannaggia a me e a quando non ho chiamato mia figlia Ginevra!”

“Nicodemus?”

Nicodemus??’

“Ma hai fumato l’edera del nostro giardino prima di proporre i nomi per il bambino?”, e questa mia perla ci voleva… Per la Barba di Merlino come si possono proporre certi nomi?

“Il padre di uno dei miei padri si chiamava Nicodemus…”

“E allora? E’ un nome orrendo!”

“Che ne dite di Pip? Pip è bello!”

Credo di stare cambiando colore, da un giallo tenue sto passando ad un rosso fuoco.

“PIP? IL TUO CERUME, QUELLO CHE TI HA INTASATO IL CEREVLLO, PUOI CHIAMARE PIP!!!”

 

Sento di nuovo caldo,ma stavolta so per certo che non è colpa di nessuna tempesta ormonale, bensì di Blaise.

Con quale coraggio potrei chiamare mio figlio Pip?

Non lo metterei neppure ad un pesce rosso, figuriamoci a mio figlio.

“Blaise, ma perché dai per scontato che sia un maschio?”

“Mi credi così sprovveduto?”

E’ una domanda retorica o posso rispondere al posto di Draco urlando un bel SI?

Draco si trattiene dal rispondere e si limita ad inarcare il sopracciglio.

“Ho anche qualche nome femminile da proporvi, naturalmente!”

Il mio respiro s’è fatto irregolare, devo cercare di darmi una calmata, afferro con veemenza il bicchiere pieno di succo di zucca e lo bevo in perfetto stile avvinazzata senza ritegno, peccato solo che il liquido che sta ingerendo è più liscio dell'’acqua piovana.

“Brigida?”

“Fa rima con frigida, e l’ultima cosa che voglio è che mia figlia sia una così!”

Cosa sentono le mie povere orecchie? Vuole che sua figlia sia una specie di essere che si svende a tutto ciò che di maschile ha il piacere di incrociare nel suo lungo cammino?

“Scusa? Credo di non aver capito!”

“Cosa c’è di poco chiaro?”

Fa lo gnorri adesso?

“Stai per caso dicendo che tua figlia dovrebbe diventare come le ragazze che frequentavi ad Hogwarts?”

Con questo esempio lapalissiano basato sulla sua esperienza personale non potrà dirmi di non aver capito, anche perché se lo facesse credo prenderei in considerazione l’eventualità che anche il suo cervello sia stato intasato da Pip.

“Di certo non a questi livelli, ma non vorrei neanche che si chiudesse in se stessa come la sua mamma che ha creduto per sette lunghi anni che il suo amore fosse Weasley, in arte Lenticchia!”

Sento le fiamme avvolgermi interamente.

Mi sta dicendo in maniera velata che ero peggio di una monaca di clausura?

“E con questo cosa vorresti dire?”, non ne sono sicura, ma credo di aver ruggito l’ultima frase.

Lui è tranquillo e sempre tranquillamente si distende sul letto incrociando le braccia dietro la testa.

“Con questo voglio dire che deve fare le sue esperienze amorose, le abbiamo fatte tutti certe cose e non vedo perché anche le mie figlie non debbano farle… Sgozzerei Dana se la vedessi avvinghiata ad un ragazzo, ma questo credo sia una tipica gelosia paterna, ma di certo non posso impedirglielo e con questo non voglio dire che deve svendere e regalare la sua verginità!”

“Paskella?”

Blaise è totalmente per i fatti suoi. Draco ha appena dato prova che il suo cervello non è stato intasato da Pip e lui se ne esce con un altro nome, orribile tra l’altro.

“Paskella è terribile, e comunque scusa, arrivo sempre  a conclusioni affrettate!”

Lui si alza e mi bacia, è bello sentirsi amati anche quando si hanno le sembianze di un’ Orca Assassina.

“Biagra?”

“Fa rima con viagra!”

Dice Draco staccandosi dalle mie labbra, mentre Blaise continua a tagliare i nomi dalla sua orribile lista stilata con orribili nomi.

 “Blaise, oggi non hai nessun appuntamento?”

Lui non sembra interessato alla domanda appena postagli da Draco ed infatti ecco che esce la sua vena severa; “Ragazzi, ho come l’impressione che la questione nomi non vi riguardi!”

Oh Blaise, lo capirebbe anche uno Schiopodo Sparacoda che in questo istante sei di troppo.

“Blaise, credo che siano stati i nomi che ci hai proposto ad allontanarci dall’idea di voler trovare un nome decente a nostro figlio!”

“ Io lo chiamerei Blaise!”

Chiamarlo Blaise?Mi opporrò con tutte le forze “Non se ne parla, anche Mefistofelix, ma non Blaise!”

Ho seriamente preso in considerazione l’idea di chiamare mio figlio Mefistofelix?

Posso sempre dare la colpa agli ormoni? Spero di sì perché non so più cosa inventarmi!

“Tesoro,non vorrai mica chiamarlo seriamente Mefistofelix, vero?”

Draco mi guarda con perplessità, e anch’io mi guarderei con perplessità se mi avessi davanti.

“Allora potete chiamarlo Mefistofelix Blaise Malfoy, che ne dite?”

“Io dico che non sei normale!”

“io concordo!” naturalmente.

Blaise arriccia il naso; è troppo buffo quando fa il finto offeso.

“Dove vai adesso?”, chiedo curiosa, mentre l’adorabile Zabini apre la porta della camera.

“A espletare le mie funzioni biologiche, adieu!”

 

Quasi mi commuovo. Non riesco a crederci, finalmente io e Draco siamo soli… siamo soli, quasi non so più cosa significa stare in intimità con un adone su un letto matrimoniale; ma i motivi di questa improvvisa amnesia sono semplici:

Il primo è Blaise che è sempre con noi che ci fa da balia, che ci tiene compagnia, che ci racconta per filo e per segno le sue vicende amorose con annesse notti di fuoco; ed ogni volta si fa spazio in me la legittima domanda, ma perché non si innamora e riversa tutte le energie sulla povera sfigata?

Il secondo motivo è la gravidanza, e credo che vedendo le mie condizioni fisiche e mentali, più fisiche che mentali, si possa arrivare facilmente alla conclusione del perché io e Draco in vista di un letto non ci diamo alla pazza gioia come sei mesi fa.

 

“PAPAAAAAAAAAAA’”

L’urlo disumano mi toglie definitivamente Draco e dopo avermi schioccato un bacio veloce sulle labbra vola da Dana; ed io rimango sola a contemplare il soffitto e ad immaginarmi con un paio di jeans taglia 42, ma l’unica cosa che ottengo è uno sbuffo sonoro.

La circonferenza della mia pancia non è normale.

Improvvisamente qualcosa mi desta dal pensiero di trovare il raggio della mia circonferenza personale; è il cellulare di Draco accuratamente riposto nella tasca interna di una sua giacca. Che sia Blaise che non riesce a trovare la carta igienica?

Guardo il display, ma non lampeggia il nome Blaise bensì Pauline.

 Pauline? Chi diamine è Pauline?

Sono sopraffatta dalla gelosia e senza pensarci due volte rispondo.

« Pr… »

« Allò, c’est Pauline… c’est Dracò ? »  

Questa stronza parla al mio amore in francese?

E’ giunto il momento di sfoderarlo.

« Allò… je suis desoleè, mais je suis la fiancée de Draco! »  

Pensavi di prendermi in contropiede stupida ochetta francese che non sei altro!

« Ah, Bon!!! Tu peux dire à Draco de mon coup de tèlèphone ? C’est important ! »

E’ pure importante ? Ma senti questa, chi si crede di essere?

“Bien sùre!”  

“Merci!”

Chiudo la telefonata.

“Spero ti strozzerai con la baguette”, credo anche di avere un diavolo per capello.

Chi diamine è Pauline? Perché Draco ha contatti con le francesine?

Perché il mio fidanzato e Pauline si conoscono?

C’è’ qualcosa che Draco mi nasconde?

E se fosse la sua amante?

No, no… che diavolo vado a pensare, Draco mi ama.

Ma se l’astinenza da sesso lo stava facendo uscire pazzo ed ha ben pensato di trovarsi una ragazza molto più giovane e bella di me e con soprattutto un vitino da vespa?

Mi sento morire.

Rimetto il cellulare nella tasca e faccio finta di leggere un libro.

Ho letto per un undici volte la stessa riga, in quanto l’immagine di una biondina super sexy e per di più francese si fa spazio nella mia mente.

Scuoto la testa per cercare di scacciare la terribile immagine, ma lei sembra aver messo le radici.

Draco è appena rientrato in camera e si mette la giacca, “Amore, io ho un’importante riunione, ci vediamo stasera!”, mi bacia ed esce via ed io non ho nemmeno il tempo di chiedergli spiegazioni.

 

Cosa posso fare adesso? Un viaggio in Francia è fuori discussione.

E se fosse una vecchia amica? Magari dello stesso calibro di Pansy, ma che ha conosciuto ad Hogwarts durante il Torneo Tremaghi?

Insomma, anch’io ogni tanto ricevo tentativi di grammatica da parte di Viktor Krum.

“Hermione, vestiti… dobbiamo andare dalla dottoressa Apple!”

Quasi me ne dimenticavo.

“Ma non spetterebbe a Draco accompagnarmi?”

“Si, ma non ti ha detto della riunione improvvisa?”

Questa conversazione fatta di domande a cui si risponde con altre domande mi sta innervosendo e il Manuale della Donna Gravida, dice che una donna gravida è come una bomba ad orologeria.

“Ah già! Mi vesto e scendo!”

 

Rivoglio le minigonne, i vestiti aderenti, le scarpe con tacchi vertiginosi. Non ne posso più di camicioni, salopette e scarpe di tela.

Blaise è all’ingresso intento a specchiarsi e ad aggiustarsi i capelli.

Mi porge la mano e insieme ci smaterializziamo al San Mungo; naturalmente prima di me ci sono una ragazza di diciannove anni e una donna di circa quaranta anni.

Cosa faremo adesso io e il bel Zabini?

Annoiarci, almeno il 90% delle probabilità dicono che ci annoieremo e poi magari se leggo l’oroscopo mi direbbe che le ragazze del segno della Vergine si annoieranno a morte se passeranno il pomeriggio con un ragazzo dello Scorpione in una Sala d’Attesa.

Però a parte questo piccolo sclero che ha implicato la morte delle mie ultime cellule cerebrali, un’idea quasi geniale mi balena in testa.

Mi si è accesa la tipica lampadina da 100 Watt.

Blaise conosce Draco da secoli e di lui sa tutto, ma una cosa in cui sono ferratissimi i migliori amici è l’antologia completa delle conquiste amorose dell'’altro.

Basta azionare Blaise ruotando in senso antiorario la chiave posta sulla schiena del mio Scorpioncino preferito e come se fosse un pupazzo mi racconterà tutto. AhAhAh!! E chissà che non sbuchi la francesina da strapazzo.

“Blaise, vorrei colmare una piccola curiosità su Draco, magari potrei sfatare il mito di Hogwarts…”

Come inizio non c’è male, e lui naturalmente mi guarda curioso.

“E in che modo vorresti sfatarlo il mito di Hogwarts?”

Mi tormento le dita… per la barba di Merlino, è difficile da dire!

“Beh… mi chiedo se potessi farmi la lista completa delle donne di Draco!”, ecco, l’ho detto!

Lui mi guarda e poi scoppia a ridere; cosa c’è adesso da ridere?

Mi mordicchio il labbro inferiore, lui placa le immonde risate immotivate e mi scombina affettuosamente i capelli.

“Dai su, preparati che sta per cominciare il racconto più succulento della storia!”

Siiiii!!! Era questo che volevo sentire, vorrei poter prendere appunti, ma mi rendo conto che ci fare la figura dell'’idiota.

“Questa storia ha inizio nel lontano quarto anno ad Hogwarts dove tra Ungari Spinati  e Sirene, Draco invitò Pansy a quel dannato ballo che li vide unirsi nel loro primo bacio, dopo quello non ci fu più niente, ma all’inizio del sesto anno si misero insieme e persero la verginità.

Il caso volle che si lasciassero e Draco ebbe innumerevoli donne: Daphne Greengrass, Mandy Avery, Vanessa Winnies, Ashley Belfy, Cassie Brownstone, Cecily Cuffs, Casey Pollack, Magda Shaker…”

“Ma non erano tutte Serpeverde del nostro anno, no?!”

“Ovviamente, erano quelle più carine, pensi che Draco avrebbe mai avuto il fegato di toccare Millicent Buldstrode?”

Spalanco la bocca; frase velata per dirmi che Draco era una macchina del sesso e basava tutto sull’aspetto della ragazza?

Non potevo aspettarmi altro da Draco Malfoy adolescente, al bando casti baci tra una lezione e l’altra…

“Vedi? Neanche Potter avrebbe avuto questo coraggio!”

A questa sottospecie di battuta resto impassibile, e spero non gli venga in mente che non ho riso perché non ho capito la demenzialità della sua demenziale battuta.

“Bene, dopo essersi passato metà del dormitorio, chi ha avuto l’onore di incappare nell’angelo indemoniato?”

“Questa tua frase mi ricorda quel film babbano… quello in cui…”

BLAISEEEEE!!! Non è il momento di fare i cinofili… devi semplicemente arrivare ad una certa stronza francese che si chiama Pauline!

“Dai su, lo conosci sicuro… c’era una che vomitava cose verdi…”

Eh? Le cose verdi le ho vomitate anch’io alle prime settimane di gravidanza, ma non ero la protagonista di nessun film campione di incassi ai botteghini nel primo week-end di programmazione.

“Ah si… l’emorragista!”

“Esorcista, Blaise!”

Emoraggista?AhAhAhAh!!! Devo mantenere la serietà, anche se precaria.

Non posso assolutamente permettermi di farlo imbestialire prendendolo in giro per questo piccolo errore…

Però scambiare l’emorragista per l’esorcista… è qualcosa di SUBLIME!!!

“Esorcista? Eppure avrei giurato che fosse emorragista! Comunque… continuiamo con il percorso amoroso di Draco…”

“Si, infatti…”, Herm, sei una grande!

“Dunque… dopo ha sposato Lynn e dopo due anni dalla sua morte ha frequentato per un mese una certa Sabina Samung, poi gli ho organizzato un appuntamento con Christine Davies, ma è stato un disastro e poi… all’improvviso sei arrivata tu!Contenta?”

Insomma… mica tanto.

Alla fine Pauline la plus belle du monde  è ancora un mistero per me.

 

Forse oggi è l’ultima volta che vedo quella pazza sclerotica della dottoressa Apple.

“Buonasera Hermione, Draco che piacere… nuovo taglio di capelli?”

Sono sbalordita, è pensare che questa donna ha sempre sostenuto di essere una cara amica di Draco.

Non dico che bisogna andarci a letto per riconoscere una persona, ma almeno la fisionomia rimane sempre quella anche se si cambia colore di capelli o ci si fa un tatuaggio sul naso, con otto piercing sul sopracciglio.

Devo comunque dire che Draco si presenta più abbronzato, infatti non è rimasta traccia della sua carnagione diafana, poi è più moro e anche più perplesso visto che la faccia di Blaise è indecifrabile dopo aver sentito quell’aborto della natura sparare stronzate.

“Siete sempre dell'’idea di non voler sapere il sesso del fagotto?”

“Si!”, rispondiamo all’unisono ed io mi sento un po’ a disagio.

 

Siamo usciti da quello strazio di studio medico e quando i miei occhi incontrano una simpatica coppia con un bel bambino nel passeggino scoppio a piangere come una poppante.

“Herm, cosa ti prende?”, Blaise mi si avvicina comprensivo e mi porge un fazzoletto.

Continuo a singhiozzare.

Come potrei risponderti, Blaise? Potrei dirti che sono terrorizzata all’idea che Draco possa avere un’amante e che di conseguenza sarò costretta a crescere il bambino da sola?

Sono una Grifondoro è vero, ma è da tempo che mi sento semplicemente debole e indifesa.

Amo Draco e mi fido di lui, ma chi è questa Pauline che mi sta facendo uscire pazza?

“Stai piangendo perché quella pazza mi ha scambiato per Draco?”

Fosse per questo…

Se non fosse per Pauline mi sarei scatenata in una risata satanica.

Mi fa sedere su una panchina e mi dà qualche colpetto sulla schiena mentre io continuo il pianto disperato.

“Herm, mi sono stancato di fare monologhi, invece di singhiozzare rendimi partecipe, così magari scoppio a piangere anch’io!”

Lo guardo e gli regalo un timido sorriso.

“Aspettami qui, torno subito!”

 

Si allontana correndo ed io mi porto le mani sul volto rigato dalle lacrime e continuo a piangere sommessamente.

“Non sono molto bravo con queste cose, ma che ne dici? E’ di tuo gradimento?”

Alzo lo sguardo e vedo Blaise, anche se un po’ sfocato per vie delle lacrime, con un mega cono al cioccolato e panna in mano ed uno zuppa inglese nell’altra.

E’ Marzo, non è tempo di gelati, ma non posso stare qui a criticare ogni cosa.

Blaise con me è stato fin troppo gentile.

Mi porge il cono al cioccolato e lo afferro come una bambina impaziente di ricevere le leccornie.

“Grazie Blaise, sei un angelo!”

E’ in leggerissimo imbarazzo, tanto da essersi portato la mano dietro la nuca, tipico atteggiamento di chi si trova in imbarazzo.

“L’importante è che sia riuscito a farti smettere di piangere, altrimenti cosa raccontavo a Draco?”

Già, cosa raccontavi a Draco.

 

Mangiamo il gelato e poi ci facciamo un giro ai Tiri Vispi Weasley.

Mentre sto colloquiando amabilmente con Fred, Blaise ritorna con un sacco di prodotti.

“Perché stai svaligiando il negozio?”

“Voglio semplicemente comprare una dozzina di Caccabombe, tre paia di Orecchie Oblunghe, qualche Elisir d’Amore, qualcuna di quelle fialette che sprigionano una puzza bestiale e tanti pacchi di Merendine Marinare!”

Dovrei far presente a Blaise che Hogwarts l’abbiamo abbandonata da un pezzo?

Naaa!! E’ così felice che non voglio rompere l’atmosfera con le mie precisazioni pignole di merda.

 

“Finalmente siete tornati, dove siete stati?”

Draco è già a casa e questo mi solleva in parte; io mi fido di lui, è di Pauline che non mi fido.

“Al negozio dei gemelli Weasley.”

“Dove Blaise ha svaligiato il negozio acquistando cose che servivano per la sopravvivenza ad Hogwarts non a quella dell'’ufficio.” Proseguo io e scoppiamo a ridere mentre Blaise mette un finto broncio.

“Quando ci sarà una noiosissima riunione le ingerirò e sarò sicuramente più rilassato!”, ribatte il moretto sicuro.

Lo guardo allibita però non ha tutti i torti. Io le farei mangiare fino allo spasmo a quella serpe di Jess.

“Caro amico sei geniale… dammene qualcuna, domani c’è una riunione alla quale non voglio proprio andare!”

Non voglio credere alle mie orecchie.

Sono discussioni tra uomini maturi?

Gli dò un buffetto sulla schiena, lui si volta verso di me e mi sorride in una maniera dolcissima.

Mi bacia e poi si prepara a rincorrere Blaise per le scale.

 

“Ricorda che posso esiliarti da questa casa!”

“Ricorda che tengo in mano il potere!”

 

Io e Dana ci guardiamo e scuotiamo la testa, per poi sprofondare in una salutare risata accoccolate sul divano pronte per guardare un film.

 

 

 

Cosa ne pensate di questo capitolo?

Spero sia venuto fuori bene, i nomi lasciano a desiderare lo so, ma spero che la loro stravaganza abbia reso il capitolo anche vagamente simpaticoJ

Ringrazio infinitamente coloro che hanno recensito: elegant loner, miss malfoy, marygenoana, lunachan62, topo e Katiuz.

Ragazze grazie infinite e grazie infinite anche a chi ha semplicemente lettoJJJ

Continuate a lasciare qualche commentino però…

Sono quelli che mi ispirano^____________________________________^

kisses

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 29
*** Per fortuna esistono le amiche ***


amike

 

 

Sbadiglio, mi stiracchio, ma ho ancora le palpebre pesanti.

Mi giro verso la sveglia e sono le 11:00:00, dovrei alzarmi, ma è così bello stare qui a non far nulla… non che possa fare qualcosa.

Almeno la colazione devo farla e poi alzarmi non mi pesa; la mia gravidanza è abbastanza tranquilla. Sarò anche un dirigibile, ma non sono costretta a stare tutto il santo giorno inchiodata a quel letto a rimuginare sulla fame nel mondo o sull’effetto serra.

 

Con passo lento attraverso il corridoio e poi mi accingo a scendere la rampa di scale che mi porterà in cucina dove farò un’abbondante colazione.

“Ben svegliata, cara!”

“Grazie”, credo di averlo mugugnato, sono ancora impastata di sonno.

Ma dove sta andando la signora Piddy con due tazze fumanti di tisana?

Dana dovrebbe essere a scuola e Blaise e Draco nei rispettivi uffici.

Ma allora per chi…

“Signora Piddy?”

“Bisogno di qualcosa?”, mi chiede gentilmente.

“Non proprio, solo una curiosità; ma quelle due tazze a chi sono destinate?”

Entrambe spostiamo lo sguardo sul vassoio.

“Il Signor Malfoy e il Signor Zabini sono moribondi in preda a dolori allucinanti sul letto!”

Breve, concisa… solo due parole: Merendine Marinare.

Scuoto la testa e mi reco in cucina. Sono troppo infantili per meritarsi una mia visita.

 

Una buona tazza di latte con una cascata di cereali al cioccolato è quello che ci vuole.

E poi ho appena notato che la Signora Piddy ha preparato una deliziosa torta all’arancia. Due fette saranno mie.

Mi sto ingozzando senza ritegno quando entra in cucina come una meravigliosa visione, Draco..

Solo che mi sembra un tantino stravolto.

Chiedo delucidazioni con lo sguardo e lui sempre più abbattuto si accascia sulla sedia.

Porto una mano sulla sua guancia, le punte dei suoi capelli mi sfiorano le dita e lui si lascia cullare dal mio tocco leggero.

Ma cosa gli prende? Perché è così silenzioso?

Vuole forse dirmi che ama Pauline e che il nostro amore è finito?

Mi sento morire…

“Draco??!!??”

Si alza e si avvicina ad uno sportello da dove prende un flaconcino pieno di pillole.

E’ una silenziosa richiesta d’aiuto affinché io capisca il perché faccia uso di stupefacenti?

Lo apre e tre pillole bianche cascano sul suo palmo, le guarda e le porta in bocca facendole scendere con un sorso d’acqua.

“Se ti dico Merendine Marinare?”

Strabuzza gli occhi e manda giù tutta l’acqua all’interno del bicchiere come fosse del forte Wisky Incendiario.

“Non nominarle, potresti ritrovarti con una cascata di vomito sul corpo!”

Le prime parole dopo minuti di silenzio, non so essere commossa!

“Di solito mangiando… AHIA…”

Mi porto istintivamente  le mani sulla pancia.

L’ennesimo calcio della peste che abita il mio utero.

“Ha calciato?”

“Si, non vuole proprio stare fermo!”

Porta una mano sul mio ventre ed è una sensazione così bella.

Scalcia di nuovo, ma stavolta non lo sento… mi sto cullando in questa sensazione paradisiaca.

Mi sorride e mi posa qualche bacio sulle labbra.

 

Perché quel dannato cellulare suona sempre quando non deve?

Lo fa apposta?

E se fosse Pauline?

Draco afferra il fastidioso aggeggio e sta per rispondere, ma dopo aver lanciato un’occhiata dubbiosa al display si blocca.

“Cosa succede? Perché non rispondi?”

“Potter!”

Potter?

Finalmente si decide e risponde, mettendo il viva voce affinché anche il Blaise moribondo riesca a sentire e senza l’uso delle Orecchie Oblunghe.

“Malfoy vedi di fare le valigie…”

“Stai entrando in Menopausa, Potty? Mi sembri agitato!”

Si sente un ringhio.

“Malfoy cerca di abbassare la cresta; sai perfettamente che non mi piace interloquire con te, ma sei il migliore nel tuo campo… dunque fai un minimo di valigia e preparati a passare quattro giorni a Berlino con la signorina Mortièr…”

Draco appare ai miei occhi alquanto scocciato; ma aspetta un momento, il cognome citato da Harry è francese…

Draco deve passare quattro giorni a Berlino con Pauline?

Non credo di farcela…

Ed infatti mi cade il bicchiere sul pavimento provocando un tonfo tremendo.

Mi sento sotto shock… e non è una bella sensazione.

“Senti Potty devo andare, non puoi davvero mandare qualcun altro?”

“No Malfoy, devi sottostare ai miei ordini!”

“Hai sentito cosa ci fa Blaise Zabini con la tua stima?”

“Vagamente”

“Cerca di ricordare… perché io con i tuoi ordini ci faccio la stessa cosa!”

E detto ciò interrompe la conversazione.

 

Io sono ancora ferma immobile; mi sento come un’attrice di un film in videocassetta dove qualcuno disgraziatamente preme il tasto PAUSA e la mia immagine rimane fissa sullo schermo per un periodo illimitato di tempo.

Qualcuno prema PLAY….

“Herm, cosa ti succede?”

Mi sento così triste, e stavolta non basteranno Blaise e la sua simpatia per tirarmi su.

“Devi realmente partire con quell’oca francese di Pauline?”

Merda, ho parlato di Pauline ed è una catastrofica catastrofe, perché io non dovrei essere a conoscenza di quella grandissima stronza.

Lui mi guarda un po’ accigliato, a dire il vero non so se è accigliato…

Perché ancora non ho imparato a contare fino a dieci? Eppure è quasi passato un anno da quando mi sono ripromessa di farlo.

Accidenti a me!

“E tu come conosci Pauline?”

Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.

Improvvisamente sentiamo un gran rumore, con molta probabilità qualcuno è caduto dalle scale.

“Tranquilli sto bene!”

Blaise è ruzzolato giù dalle scale…

Devo dire che sto cominciando a credere che la presenza di Blaise nella mia vita sia provvidenziale.

Senza la sua naturale idiozia certe volte non so proprio come farei; infatti Draco interrompe il suo monologo per andare a vedere se c’è ancora qualche possibilità per il cervello di Blaise o se dopo questa caduta si sono definitivamente perse le speranze.

 

Mi sono rinchiusa nella nostra stanza, vorrei piangere, ma non ci riesco.

Sono invasa dalla gelosia e devo dire che fa male… fa male, molto male.

Però se da un lato mi sento le ossa intaccate dai vermi della gelosia, dall’altro c’è qualcosa che mi spinge  a credere che non devo starci male perché Draco mi ama e me lo ha sempre dimostrato e che non sarà la prima venuta a distruggerci la vita.

Chiudo gli occhi e cerco di prendere sonno, ma non ci riesco.

 

Ho gli occhi chiusi, ma non dormo… la porta si è aperta e ne è entrato Draco.

Credo si stia preparando la valigia per i quattro giorni meravigliosi che lo aspettano in compagnia di quella.

Odio questa sensazione che mi blocca, vorrei potergli dire quello che sto passando, ma mi sento una stupida.

Sai Draco sono gelosa della tua nuova collega… si proprio quella francese con lunghe gambe snelle e con degli airbeg al posto del seno!

Dieci minuti  a fissarlo nell’oscurità, fino a che si china su di me e mi posa qualche bacio sulla fronte e poi scende verso il naso, sulle guance e infine sulle labbra.

Anche se fossi stata nella mitica fase R.E.M mi sarei svegliata lo stesso ad un contatto così dolce.

Apro gli occhi e lui mi sorride.

“Questi quattro schifosissimi giorni passeranno in fretta vedrai.”

“Speriamo!”

“Ti amo!”

“Ti amo anch’io!”

Ci baciamo, il mio sembra quasi un bacio disperato, come se Draco stesse per andare in guerra.

Se ripenso alla storia, Inghilterra e Francia sono state spesso e volentieri in guerra tra di loro.

E anche oggi lo sono.

InghilterraVsFrancia, HermioneVsPauline.

Riesco a tornare con i piedi per terra solo quando Draco si smaterializza davanti ai miei occhi.

Una fitta mi attraversa il cuore.

 

Stavo dormendo prima che Pansy iniziasse a saltare sul letto.

Il perché lo sta facendo? Ma per farmi svegliare, ovviamente!

Perché i Serpeverde non conoscono i metodi che conosce tutto il mondo per svegliare una persona dormiente.

“Sveglia dormigliona!”

Lei ha già partorito ed è felice come una Pasqua, lei può saltare, può ubriacarsi e fumare, può bere caffè  e può fare sesso.

Per la Barba di Merlino… sono disgustata dai miei stessi pensieri.

“Pansy, potremmo intrattenerci come le persone normali?” , chiedo stropicciandomi gli occhi.

“Magari a tavola, sto morendo di fame!”

E così, controvoglia mi vedo seduta al tavolo della cucina mentre la signora Piddy sta ultimando il suo riso al curry.

Maximilian dorme tranquillo e Pansy sgranocchia grissini.

“Dov’è Lud?”, chiedo, almeno facciamo qualcosa.

“In ufficio, ci raggiungerà nel pomeriggio!Ma dov’è Draco? E Blaise?”

Già, dov’è Blaise? L’ultima cosa che ricordo è che è ruzzolato giù dalle scale.

“Il signor Zabini è in camera, ha un forte mal di testa e continua a vomitare!”

E se fosse in dolce attesa?

Questa è davvero una pessima battuta.

“Draco è dovuto partire per Berlino”, dico afflitta e abbattuta.

 

“Sei la solita, è mai possibile che debba sempre avere ragione tu?”

“Naturalmente, non è una novità mio caro Aaron!”

Simpatico battibecco tra due bambini di sei anni appena tornati da scuola.

Ma perché tutti sapevano che oggi Pansy e figliolanza avrebbero pranzato qui?

“ Ciao mamme!” dicono all’unisono per poi scappare verso il piano superiore.

“Il pranzo è praticamente pronto, non tardate a scendere!”, dice Pansy, ma i bambini non sembrano voler ascoltarla, sono troppo presi dalle loro discussioni.

 

Mangiamo parlando del più  del meno e mi sorprende come Maximilian riesca a dormire con tutto questo vociare, perché Dana e Aaron non ci vogliono proprio stare tranquilli.

Stanno litigando a proposito dello zio Blaise, e la cosa mi fa ridere parecchio.

“Noi andiamo a fare i compiti!”, annuncia Dana.

“Tu, vai a fare i compiti… io andrò a dormire.”

“Fa come vuoi, se resti ignorante la colpa non è mia.”

Mi ricordano me e Ron.

Scuoto la testa per scacciare il ricordo amaro e sorrido platealmente a Pansy mentre le porgo il vassoio con i biscotti.

“Hermione”

Poso lo sguardo su Pansy.

“Io e te dobbiamo parlare!”

Strabuzzo gli occhi.

Cosa?

Ho capito bene?

 

Siamo sedute sul divano ed io non so da dove cominciare.

“Allora, cos’è che ti preoccupa?”

No ti prego Pansy, scoppio a piangere se penso a Draco.

“Hermione dai… cos’ha fatto Draco per ridurti così?”

Questa donna mi sorprende; come fa a sapere che sto male e  che c’entra Draco?

Mi porge un fazzoletto e mi asciugo le lacrime.

Sembra una scena di Disperate Housewiwes, magari poi finiamo a parlare della misteriosa scomparsa della vicina che fino a ieri mi aveva chiesto la ricetta dei biscotti alla carota.

“Allora?”, mi domanda impettita.

Ho seriamente bisogno di sfogarmi con qualcuno, perché se continuo a tenere tutto dentro scoppierò e sapendo che al momento le mie uniche amiche sono lei ed Emma sarebbe un bene se mi aprissi con lei.

Jess neanche la considero.

“Mi farà sicuramente bene… ieri ha chiamato una certa Pauline e…”

 

Il racconto è continuato con me in lacrime e lei che mi abbracciava e mi ha riempita di parole confortanti.

“Sai che facciamo? Ci smaterializziamo a Berlino e la picchiamo a colpi di Baguette.”

Sorrido, devo avere degli terribilmente rossi, ma non me ne frega nulla.

Sto riacquistando un po’ di buon umore in compagnia di Pansy, un po’ come ieri con Blaise.

Sono troppo teneri con la sottoscritta, e dire che prima non ci potevamo vedere e adesso mi ritrovo ad amare da Draco Malfoy, a essere consolata da Pansy Parkinson che si sta dimostrando una buona amica e divertirmi con Blaise Zabini.

Suona strano, ma è una sensazione stupenda.

 

Din Don.

Chi sarà adesso?

Pansy va ad aprire la porta e con sorpresa vedo fare capitolino dalla porta il viso sorridente di Emma che mi viene subito incontro abbracciandomi calorosamente.

Ovviamente ne sussegue un alone di tristezza, c’è anche Jess con lei.

Mi saluta freddamente e mi porgono una scatola di cioccolatini e un grosso orso di peluche.

“Grazie ragazze, non dovevate!”, dico entusiasta.

“Infatti io ne avrei fatto volentieri a meno!”

Jess del cavolo! Continua a rompere nonostante io aspetti un bebé?

Non ha proprio pietà.

Ma cosa bisogna fare con questa sottospecie di cubetto di ghiaccio?

Perché risente ancora degli effetti della glaciazione?

“Oh Herm, non riesco ancora a crederci!”

Emma è entusiasta ed ha quasi le lacrime agli occhi.

Lei si che dà soddisfazioni e non ha risentito degli effetti della glaciazione.

 

Il pomeriggio è trascorso sereno-calci del bimbo a parte- abbiamo gustato la torta della signora Piddy e bevuto una sana tazza di tè alla menta per poi giocare con Maximilian.

Un pomeriggio divertente e rilassante, ma con una nota stonata:Jess.

Jess ha gustato la torta e bevuto il tè, ma non ha spettegolato con noi e non ha neanche giocato con il piccolo.

E’ innaturale e con un sasso a posto del cuore.

Anche per me spettegolare non è il massimo; l’ho sempre trovato di cattivo gusto, ma per un pomeriggio con le amiche posso sorvolare e poi anche perché le amiche sono Pansy ed Emma, due donne molto intelligenti e di classe.

Dovrei far conoscere al cubetto di giaccio, Calì e Lavanda… con loro si che verrebbe voglia di vomitare.

 

“Buonasera affascinanti donzelle!”

Blaise… quasi mi mancava.

Con fare galante fa il baciamano a tutte, ma Jess sembra non gradire le lusinghe del bel Zabini e ritrae indignata la mano.

“Perdoni la mia galanteria milady, alle volte dimentico che un simile atteggiamento così romantico potrebbe dare fastidio alle nuove donne!”

Mi scappa un risolino e prontamente mi porto una mano alla bocca e cerco di sigillarla per evitare di far scappare quella grande risata diabolica che donerebbe al contesto.

Blaise e Pansy intanto mi lanciano occhiate eloquenti.

Jess naturalmente sbuffa.

“Come stai?”, chiediamo all’unisono io e Pansy.

Blaise sembra stare bene, ma credo che anche se avesse il vaiolo sfoggerebbe sempre una certa classe.

Io invece che ho solo preso le sembianze di un’orca assassina perché porto dentro me il miracolo della vita, ho perso tutto il mio fascino.

Pansy ha partorito da due mesi ed è in perfetta forma. Ma cos’ha fatto?

Esiste davvero la cicogna che ti porta il bambino confezionato in un bel cestino di vimini con un bel nastro a seconda del sesso?

“Molto meglio, grazie!”

Si ravviva teatralmente i capelli e si accomoda accanto ad Emma.

Io intanto mi accingo a sorseggiare dell'’altro tè,quando Blaise prende la MIA tazza senza tanti complimenti e en sorseggia un po’.

“Puahh!”

Ha davvero sputacchiato il tè?

Scoppio in una risata irrefrenabile; lo ha sputacchiato su Jess, che appare ancora più burbera e accigliata.

Pansy è aggrappata ai braccioli della poltrona e sta facendo di tutto per non ridere.

Dio solo sa come ci riesce!

Emma è corsa in aiuto di Jess, e Blaise non si è ancora reso conto di ciò che ha fatto.

“Che schifo!Come potete bere tè alla menta?”

Jess si è appena alzata infastidita e la signora Piddy le sta mostrando dove si trova il bagno.

Avrei dovuto farlo io; ma vedere Jess con goccioline di tè sputate da Blaise è uno spettacolo senza prezzo che va goduto fino in fondo.

“Se non ti piace e stai ancora male posso prepararti una tisana che mi prepara sempre mia madre, che en dici?” , chiede Emma speranzosa a Blaise che naturalmente accetta e credo proprio che gli si siano illuminati gli occhi.

“Sarebbe meraviglioso, ti accompagno in cucina!”

E fu così che rimasi sola con Pansy.

“Mi ero quasi dimenticata che Blaise stesse male!”, esordisco io e Pansy mi lancia un’occhiata eloquente che nel personalissimo linguaggio muto Parkinsiano significa

C’è del tenero tra Blaise ed Emma?

Ed io con altrettanta bravura le rispondo-sempre in maniera muta e servendomi dello sguardo-

Non lo so, ma sappiamo benissimo che Blaise ci prova con ogni cosa di sesso femminile che respira.

Sinceramente non so come sia possibile tale conversazione solo con lo sguardo; ma so che Draco è il mio maestro.. ad Hogwarts colloquiavano con lo sguardo quando volevano andare a studiare nel bagno dei prefetti o nell’aula vuota della Cooman.

C’ho impiegato due mesi, ma alla fine lo parlo correttamente.

 

AHIA!!! Un altro calcio.

So che è una sensazione meravigliosa, ma la prima volta… quando puoi far sentire inferiore il padre che non sente un accidenti, ma poi diventa quasi esasperante… ed è lì che il padre se la ride mentre tu ti pieghi per il dolore.

“Dov’eravate tu e Draco in quella foto?”, per fortuna esiste Pansy che mi salva dai miei contorti pensieri.

“In una delle mille proprietà di Draco. Qui siamo a Nottingham… voleva farmi festeggiare il compleanno in maniera speciale!”

Che bei ricordi!

Ci siamo divertiti tantissimo… soprattutto perché siamo stati lì una settimana senza rotture.

“Romantico e quasi da diabete, giusto?”

“Indescrivibile, è stato come vivere un sogno!”

Ed effettivamente non riesco ancora a credere che abbia realmente vissuto un’esperienza così…

Ero sperduta in una villa immersa nel verde con rose dappertutto e un piccolo ruscello che scorreva poco distante.

Era da fiaba.

E poi sono stata in compagnia del mio principe azzurro che non mi ha fatto mancare nulla; e poi stare accoccolata sotto le coperte con lui anche solo a parlare e ridere è qualcosa di meraviglioso.

Quanto mi manca in questo istante.

Vorrei che fosse qui, che mi abbracciasse e che mi dicesse che mi ama.

Ma lui non è qui è a Berlino in compagnia di quella…

“Herm, tutto bene?”

Mi sento strana.

“Si”

“Herm??!??”

Ma cosa vuole?

“Si?”

“Ti si sono rotte le acque!”

Effettivamente ora che ci penso… mi sentivo un po’ bagnata.

 

 

 

__________________________________________________________

Salve mie adorate, eccomi con il nuovo capitoletto, cosa ne pensate?

I commentini sono sempre ben accetti.

Adesso mi dedicherò ai ringraziamenti di coloro che mi fanno sorridere quando leggo i commentucci.

GRAZIE a: maddy 91, miss malfoy, elegant loner, alexandra jane, lunachan62, Master Ellie e topo.

Infinite grazie.

Ma secondo voi il figlio di Draco ed Hermione, sarà maschio o femmina?

Kisses

 

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Capitolo 30
*** Pronti, Partenza... Via! ***


pronti

 

 

Mi si sono davvero rotte le acque?

Se ho letto bene la Guida al Parto che mi ha regalato mia madre tra un po’ verranno a farmi visita le contrazioni e credo proprio che debba recarmi al San Mungo, ma questo solo quando Pansy la smetterà di guardarmi e si deciderà a fare qualcosa.

“Pansy, vuoi forse che partorisca sul tappeto?”

La sento… la prima… quelle maledette stanno arrivando.

Dio che doloreeeeee!!!!

“Devo smaterializzarmi da Draco!”

Cosa?

“Pansy sono io che devo partorire non Draco, io sto soffrendo in una maniera indescrivibile… lui sarà da qualche parte a Berlino a sfoggiare il suo tedesco!”

Mi prende la mani e mi guarda con occhi sognanti.

Cosa le prende?

“L’unica che può smaterializzarsi sono io, Jess ed Emma sono babbane E Blaise andrebbe dietro a qualche tedesca… e non andrebbe bene!”

Questo me lo dice all’orecchio lontano da orecchie indiscrete.

La situazione si sta complicando irrimediabilmente; cosa ne facciamo ora di Jess ed Emma?

Non solo devo preoccuparmi di dare la vita a mio figlio, devo pure preoccuparmi di Jess e del suo viaggio nel mitico mondo magico.

“Vado ad avvertire Blaise, ok?”

Sembra vagamente in preda all’isterismo.

Ed io cosa faccio mentre lei si strappa i capelli?

Credo sia meglio sedermi e aspettare il ritorno di Pansy e magari qualche altra contrazione verrà a farmi visita.

 

Din Don

Sono forse le contrazioni che hanno deciso di passare dalla porta?

Sono ufficialmente disponibile a passare il resto della mia vita al San Mungo per curare la mia persistente malattia mentale.

Perché ho come l’impressione che siano tutti tremendamente occupati per rispondere?

Dove diamine si è imboscata la Signora Piddy? Jess è stata risucchiata dallo scarico?

La tisana è infinita per Blaise ed Emma?

E Pansy? Sta cercando la macchina fotografica per immortalare Berlino?

Din Don

Ok ho capito, deve sacrificarsi la donna gravida.

“Ciao Lud”

“Ciao Herm, come stai?”

“Benissimo… mi si sono solo rotte le acque!”, dico sfoggiando un sorriso.

Lui mi guarda basito.

“E gli altri dove sono? Draco? Perché non ti hanno portata in ospedale?”

Bella domanda.

E se regalassi cento mila galeoni a chi riesce a trovarmi una risposta soddisfacente?

Mi cinge le spalle con un braccio e mi fa accomodare sul divano, poi lo vedo inoltrarsi per le scale ed un dubbio atroce mi assale; e se fossero stati tutti risucchiati dalle pareti della casa?

“Herm presto… dov’è la borsa con le cose necessarie per il bimbo?”, Pansy è tornata da me… alla fine le pareti non risucchiano nessuno. Peccato però… sarebbe stato divertente!

“Quale borsa? Ti ricordo che io avrei dovuto partorire tra tre settimane!”

Mi guarda con fare severo.

“Tu e il tuo caro Draco non avete mai pensato ad un falso allarme?”

A dire il vero no.

Secondo la mia immaginazione io in questo istante sono sulla barriera corallina con indosso un bikini molto provocante, ho i capelli al vento e sfoggio un’abbronzatura da fare invidia a Blaise, un simpatico aborigeno mi porge un cocktail dentro ad una noce di cocco con una cannuccia coloratissima e tanti ombrellini decorativi.

Quando il mio vago pensiero svanisce con un Puff, Pansy sta facendo esercizi di respirazione. Per intenderci quello che dovrei fare io; quello strazio di corso che ho fatto con Draco dovrà pur servirmi a qualcosa, no?

“La situazione si complica.”

Non dirlo a me.

“Vado a prepararti un minimo di borsa; tu intanto cerca di stare calma, ok?”

Annuisco convinta e forse tra tutta questa gente che mi ha invaso casa, sono quella più calma.

 

Ormai sono l’asso delle contrazioni. Se devo essere sincera mi stanno pure annoiando, non sono più così entusiasmanti!!!

Qualche minuto fa Pansy mi ha portato il borsone ed è andata a Berlino per prelevarmi Draco e magari riuscire a renderlo partecipe della nascita di suo figlio o figlia.

Jess è andata via indignata.

Lud credo stia tentando di tenere buoni Dana e Aaron e cercando contemporaneamente di far addormentare Maximilian che sta urlando come un ossesso.

La Signora Piddy è scomparsa ed io aspetto pazientemente Blaise ed Emma, e cerco di avere una scossa di Adrenalina guardando Psycho, ma neanche la storia di un pazzo criminale mi elettrizza…

“Oh Herm scusa, adesso ci smaterializziamo al San Mungo e…”

Faccio segno  di tacere a Blaise, ma l’unica cosa che ottengo è il suo sguardo sconvolto su di me; ed io sono arrivata ad una sconvolgente verità: Blaise è un’idiota.

Come può parlare di smaterializzazione e San Mungo davanti ad Emma nota ragazza babbana?

Cosa dirà adesso? Potrei sempre dirle che il linguaggio adottato dai giovani d’oggi un po’ come la tipica espressione: Ciao bella, come ti butta?

“… e poi aspettare Draco e Pansy, sperando che la medimaga Apple vedendoci non abbia un infarto…

Altro problema.

“Blaise, non credi di stare usando parole che Emma potrebbe non capire?”, chiedo penetrandolo con lo sguardo e aspettando che la sua testa bacata arrivi al difficile concetto a cui voglio che lui arrivi.

“Ti riferisci a quello?”

Resta un’ultima cosa da scoprire: Chi è il suo spacciatore?

“Proprio quello!”

Che figuraccia, Emma è qui davanti a noi e sembra stia ridendo.

“Io so già tutto su quello!”

COOOOOOSA???!!!???

“Per quello cosa intendi? Ci sono vari modi di intendere quello, ad esempio…”

So di essermi persa nei lussureggianti labirinti della mia mente malata.

“Sono una strega anch’io!”

La cosa più scioccante di questa giornata non è il fatto stesso che io stia per partorire con tre settimane d’anticipo, ma venire a conoscenza del fatto che la mia dolcissima datrice di lavoro è una strega. Qualcuno mi aiuti a raccogliere la mandibola dal pavimento.

“Herm chiudi la bocca, il bambino non uscirà da lì, e poi Emma è una strega, non è fantastico?”

Hai detto bene Blaise, è fantastico ed infatti io mi sento dentro un film di fantasia misto a fantascienza.

“Sono più piccola di voi di due anni ed ero a Corvonero!”

 SHOCK

 

Ho le contrazioni… non ho le contrazioni.

Finalmente dopo la sconvolgente rivelazione sono al San Mungo in una tipica stanza d’ospedale e aspetto che l’utero raggiunga una dilatazione di dieci centimetri, e trovo la cosa altamente disgustosa.

Dieci centimetri non sono pochi e sembrerà di avere una spelonca tra le cosce.

“Grazie al cielo Blaise non ti ha portata in uno Zoo Safari!”

Pansy finalmente è tornata, Blaise ed Emma mi hanno lasciata in balia di me stessa e mi stavo annoiando.

“Perché avrebbe dovuto?”

“Ovvio… stiamo parlando di Blaise!”

Afferrato il concetto.

Mi aggiusta il cuscino e mi versa un bicchiere d’acqua-che io non voglio-ma che accetto perché è stata fin troppo gentile con la sottoscritta.

“Dov’è Draco?”

“Sta per raggiungerci, l’ho trovato…”

Oh mio Dio, dove l’ha trovato? Mezzo nudo con Pauline? In atteggiamenti promiscui sopra il tavolo della Sala Riunioni?Dove?

“…ad una riunione con una moltitudine di tedeschi massicci. Appena gliel’ho detto non riusciva a crederci e ha detto che cercherà di liquidarsi il prima possibile i Crauti Giganti da davanti per venire da te!”

Mi si illuminano gli occhi e scoppio in lacrime. La mia stupida immaginazione galoppante ha galoppato in maniera errata… sono così felice che non riesco a percepire neanche un minimo dolore e tutto profuma di rose e mughetto, tutto mi sembra diverso… più stabile forse.

“AAAAAAHHHHH!!!”

Strano, ma vero non sono stata io a gridare.

“Che urlo disumano, hai sentito Herm?”

“Si! Sarà qualche altra donna in preda alle contrazioni!”, dico con fare saccente. Eh già alle volte credo di essere ancora un’adolescente.

“Credo la metteranno in quel lettino!”

Che noia! Adesso dovremmo sorbirci le sue urla Kingoniane.

Sbuffiamo sonoramente , mentre la donna che ha inghiottito una scimmia urlatrice fa il suo ingresso nella stanza su una sedia a rotelle, e due infermieri la aiutano a sistemarsi sul lettino.

Devo dire che la sua pancia è molto più gonfia della mia … meglio così, almeno io non sono così impedita.

“Non c’è nessun parente o amico ad assisterla?”, chiede uno degli infermieri.

Lei è totalmente sudata a fa fatica a respirare.

“Dovrebbe arrivare il padre del bambino”

Chissà perché manca sempre il padre del bambino…

Dove diamine è Draco?

“Crede arriverà tra breve?”, ma quella supposta ambulante non vede come soffre quella ragazza?

“Non ne ho idea, è un uomo molto impegnato…”, ribatte la ragazza.

A quanto pare la supposta ambulante si sta grattando la pancia… e dico pancia perché non sono una donna che usa un linguaggio scurrile e boccaccesco, perché altrimenti avrei messo nella frase la parte che negli uomini sta a sud dell'’Equatore.

 

Finalmente le due supposte se ne sono andate e il silenzio si è impadronito della stanza. Pansy si è accomodata sul mio letto e sta sfogliando svogliatamente una rivista di moda.

“Herm, dobbiamo andare a fare shopping… quest’estate si userà molto il rosso!”, lo dice con molto entusiasmo indicandomi una gonna di raso rossa con degli stivali in pelle di camoscio del medesimo colore. Completo molto chic che le starebbe d’incanto.

“Sarebbe divertente lasciare i bambini in balia dei padri”

“A proposito di padri, credi che Lud sia capace a badare a Maximilian, Aaron e Dana?”

Ci guardiamo, scuotiamo la testa e scoppiamo a ridere.

 Lud sarà sicuramente in piena crisi esistenziale.

“Sei Pansy Parkinson?”, le nostre risate vengono sovrastate dalla giovane donna dalle urla Kingoniane.

Pansy sorride e si volta verso la donna portandosi i lunghi capelli sulle spalle.

“Si, e tu sei?”

“Pansy, non ti ricordi di me? Sono Millicent Buldstrode!”

??!??!!!

Mio attuale pensiero contorto e complesso.

“Millicent, che piacere!”, si alza e va a salutare calorosamente la sua vecchia compagna di Casa; io credo di averla rivista alla rimpatriata del 4 Giugno, e se ricordo bene Gary Lerrys ha richiesto l’aiuto di Blaise per scrollarsela di dosso.

Chissà chi ha avuto il coraggio di metterla incinta…

Stare a stretto contatto con ex-Serpeverde mi fa male, mi ha intaccato le difese immunitarie… sto diventando cattivella.

 

Mentre Millicent e Pansy si raccontano aneddoti da Serpeverde -tutto questo tra una contrazione e l’altra- io invece tra una contrazione e l’altra mi chiedo in base a cosa dicono che l’arancione sarà il colore dell'’autunno e il verde evidenziatore quello dell'’estate.

“Amore, come stai?”

Io questa voce la conosco, ha il fiatone, ma la conosco ugualmente.

Al diavolo il giallo, l’azzurro e il nero… Draco è arrivato finalmente.

E’ praticamente bellissimo nel suo completo giacca e cravatta… lui è sempre bellissimo.

Getta in malo modo la 24ore sul pavimento,e mi prende il viso tra le mani per baciarmi.

“Sto bene, devo solo aspettare una dilatazione di dieci centimetri.”, farfuglio e lui mi sorride dolcemente.

“Scusa per il ritardo, ma quei dannati tedeschi mi hanno fatto perdere tempo e poi ho incontrato all’ingresso quel dannato Potty e abbiamo avuto un simpatico scambio di opinioni.”

Immagino in che toni si è svolto il simpatico scambio d’opinioni…

“Ti ha anche detto cos’è venuto a fare al San Mungo?”

Questa cosa mi sta incuriosendo più della dilatazione.

“Ha detto che sono affari segretissimi e della massima importanza e che non ero tenuto a sapere i particolari! Ma poi si è reso conto che io non gli avrei mai chiesto i particolari e lui è diventato paonazzo ed ha fatto cadere un infermiere, e si è giustificato dicendo: io sono il Ministro… stia attento a dove mette i piedi!”

Quando Harry era il mio migliore amico e poi mio marito non era così, era più sicuro di sé, le sue conferenze erano sulla bocca di tutti positivamente e non faceva cadere gli infermieri del San Mungo…

Un’altra dannata contrazione.

“AAAHH”

“Amore tutto bene?”

Insomma, non è una cosa molto rilassante avere le contrazioni, e poi non mi è neanche congeniale aspettare una dilatazione di 10 centimetri.

“Tutto ok!”

Mi accarezza dolcemente la guancia, ma il momento di idillio viene distrutto dalle urla della Buldstrode.

Credo proprio che lei partorirà prima di me ed io questo non posso sopportarlo.

 

“Scusi, ma il padre di suo figlio è arrivato?”, è rientrata una delle supposte ambulanti con una cartellina tra le mani.

“Non ne ho idea!”

Draco mi sorride sornione.

In un certo senso la Buldstrode mi fa pena; per fortuna ho il mio Draco accanto, anche se per adesso sto iniziando a nutrire istinti assassini verso tutti.

Il mio sguardo si posa sui loro visi rilassati, sulle loro pance assolutamente piatte e sui loro jeans taglia 42…

Un’altra contrazione in arrivo.

“AAAHHH”

A quanti dannati centimetri siamo arrivati?

“Buonasera Draco” è arrivata la dottoressa Apple più svitata del solito, e guarda torva Draco “hai deciso di tornare al biondo? In tutta sincerità… il castano scuro non ti si addice!”

“Co…”

Gli faccio segno con la mano di lasciar perdere i vaneggiamenti della poveretta.

“Buonasera Hermione, noto con piacere che sei in preda alle contrazioni!”

Nota con piacere?

Come si può trovare piacere in queste cose lancinanti che mi stanno facendo uscire pazza?

Stringo forte la mano di Draco e credo di avervi ficcato anche le unghie.

Vedo Draco mordersi il labbro inferiore, ma non dice nulla.

“Siete pronti a diventare genitori?”

Non lo so brutta deficiente!

Non si fa mica un corso prima, l’unica cosa che so è che voglio che tutto questo finisca al più presto.

Draco mi sta guardando ed è come se attraverso i suo occhi dal colore così inusuale mi stia dicendo di pensare ad altro e lasciarla sbattere.

Ed è propriamente quello che voglio fare.

“Scusi, ma a quanti centimetri siamo?”

La dottoressa Apple si volta verso colei che ha parlato, cioè Pansy e la distrugge con sguardo severo e un leggero corrugamento della fronte.

“Lei è della famiglia?”

Ma quanto è scema?

Draco lascia la mia mano e corre a cingere la vita di Pansy, le schiocca un bacio sulla guancia e inizia la mitica presa per i fondelli.

“Lei è la mia amante!”, annuncia gaio, mentre Pansy annuisce in maniera molto convincente mentre lo sguardo severo e incredulo della pazza continua a sovrastarla.

“E tu ci convivi bene con l’amante di Draco?”, mi chiede.

Mi sembra quasi di rivivere la scena dei salmoni norvegesi con Calì.

Quanta gente stupida esiste al mondo?

E poi perché la conosco tutta io?

Mi schiarisco la voce “ Si, questo strano rapporto ci lega di più l’una all’altro!”

Lei annuisce alle mie parole, mentre Draco e Pansy sorridono soddisfatti.

“Non condivido pienamente, ma se questa situazione per voi va bene, non posso di certo intromettermi… dunque… siamo arrivati ad una dilatazione di sei centimetri!”

“Ne mancano ancora quattro?”

“Se la matematica non è un’opinione è proprio così signorina Granger!”

Stupida, idiota, cretina, pazza, svitata rompico…

Sorrido amabilmente e Pansy esce con lei.

 

Draco mi posa un bacio sulla fronte.

“Avevi ragione sulla instabilità mentale della dottoressa Apple!”

“Ti sei deciso finalmente a darmi ragione!”

Dico mettendo un finto broncio.

Un altro bacio, ma stavolta sulla punta del naso.

“Solo per oggi, non farci l’abitudine!”

“Milly scusa per il ritardo, ma in ufficio c’era…”

Io questa voce la conosco piuttosto bene, e credo che anche Draco la conosca bene.

Ci giriamo senza pensarci due volte.

“Potty, hai sbagliato reparto, quello per malattie e ferite magiche dove è ancora ricoverato Allock è al secondo piano.”

Harry sembra quasi ringhiare.

Tappo la bocca a Draco con una mano “ Ciao Harry, come mai al San Mungo?”

Lui diventa rosso fuoco in un colpo solo, è una domanda così inopportuna?

Se la risposta è positiva; da quando è diventata inopportuna?

“Sono qui di… passaggio” deglutisce sonoramente e credo anche che la cravatta stia cominciando a stargli stretta.

“Amore mancano solo due centimetri!”

Amore? Perché la Buldstrode lo ha chiamato amore?

Rivolgo la mia attenzione verso l’espressione tesa che sfoggia il Ministro e poi scoppio in una risata silenziosa con Draco.

“Ehm… si, certo.”

“Dov’è finita la tua spavalderia, Potty?”

“Malfoy, stai per diventare padre… un minimo di decenza!”

Draco inarca un sopracciglio.

C’è un paradosso, perché Harry e Draco visti da un estraneo dovrebbero apparire come persone adulte e coscienziose, ma da un interno che come me li conosce entrambi nel profondo, appaiono come quei due adolescenti imbecilli che vivevano in quel di Hogwarts.

“Potter ma non mi dire, so perfettamente cosa vuol dire essere padre. Tu piuttosto, chi è la madre di baby Potty?”

Ottima domanda, chi è la madre? Non riesco a credere che sia la Buldstrode

È inconcepibile, immorale, innaturale,impossibile… è come se il mio pesce rosso invece di mangiare il suo puzzolente mangime si nutrisse di spaghetti all’italiana.

E’ come dire che Calì Patil ha un neurone non ancora intaccato da strati di maionese.

E’ come se Lavanda Brown vincesse il Premio Nobel per la serietà.

E’ come se Jess mostrasse affetto e calore verso un essere umano.

E’ un concepimento che ha dell'’assurdo.

“E’ Millicent!”, risponde in un sussurro.

Draco storce la bocca in una smorfia, forse neanche lui riesce a crederci e si è fatto le mie stesse paranoie mentali.

Oh merda, un’altra contrazione.

Mi contraggo anch’io dal dolore, questa è davvero tosta.

Intanto in simultanea credo che la Buldstrode stia per dare alla luce Baby Potty; infatti le supposte ambulanti accorrono e spingono il lettino su cui è sdraiata in Sala Parto e naturalmente Harry va via con loro.

 

“Non so se essere triste o felice per Potty.”

“E’ uno stronzo,avere una famiglia con la donna che diceva di amare era troppo complicato, ma mettere incinta una ragazza che non ha mai considerato neanche per prenderla in giro va bene, sono io che non andavo bene?Ero così sbagliata?”

Sono arrabbiata, non che me ne freghi qualcosa di Harry ormai, ma è sempre triste sapere che il tuo matrimonio è finito perché lui non ti considerava più e non voleva avere neanche figli, e adesso che mi ritrovo in un ospedale perché sto per dare alla luce il figlio di colui che è riuscito a farmi stare nuovamente bene e felice, trovo una stupida nelle mie stesse condizioni e riesco a scoprire che il bambino che sta per nascere è di Harry; l’uomo che io ho amato con tutta me stessa per anni.

Ho gli occhi lucidi, voglio ricacciare le lacrime, ma non ce la faccio, senza che posso fare niente iniziano a scorrere sul mio volto annebbiandomi la vista.

 

Sento due braccia forti abbracciarmi e cullarmi dolcemente.

“Lo sbaglio non l’hai fatto tu, è solo colpa sua, non avrebbe dovuto lasciarti andare, sei una donna meravigliosa sotto tutti i punti di vista”

Scioglie l’abbraccio e vedo i suoi occhi che mi guardano in una maniera strana, come se ci fosse un po’ di quello che c’era nel lui adolescente.

“Sono comunque offeso…”prosegue quasi con fare arcigno, “non vado bene come il rimpiazzo di Potty?”

Un sorriso si fa spazio tra le lacrime e noto che anche lui vorrebbe ricambiare il sorriso,ma la sua sceneggiata non glielo consente.

“Come rimpiazzo vai più che bene, è solo che…”

La frase lasciata a metà fa molto donna vissuta e poi distolgo lo sguardo e inizio a giocherellare nervosamente con un lembo del lenzuolo.

“E’ solo che?”, si sta irritando sul serio. Molto bene.

“E’ solo che tu…”, mi sta scrutando attentamente.

“Che io?”

“Che tu sei molto più bello,intraprendente, intelligente, ironico… e poi te l’hai mai detto nessuno che baci da dio?”

Picchetta l’indice sulle sue labbra.

“Sai Granger…”, si china verso di me e percepisco il suo respiro confondersi con il mio

“Cosa Malfoy?”

“Me l’hanno detto in molte, ma sei tu quella che mi fa sentire fortunato come un dio.”

Siamo vicini, voglio baciarlo, ma lui sembra volermi far bramare ancora il contatto ed io non resisto; so anche che la situazione ha del tragico visto che io starei per partorire, ma come si può dire di no alle labbra di Draco Malfoy?

Nessuna ci riuscirebbe e infatti afferro la sua camicia e lo trascino verso di me, finchè la sua lingua non si fa spazio nella mia bocca e iniziamo la piacevole tortura.

 

“Ma insomma, vi sembra questo il momento di dar vita a certe scene? Siamo in un ospedale per Merlino!”

“Mamma?”

Mamma??!!? Questo significa che Narcissa Black Malfoy ha appena visto la scena di suo figlio che baciava una sporca Mezzosangue?

“ Sono felice di vederti, Draco. E tu Hermione, come stai?”

Perché questo attacco di logorrea nei miei confronti?

Le due volte che l’ho vista non mi ha dato l’impressione di essere una gran oratrice.

“Tutto bene,grazie!”

Più che altro avrei voluto dirle che sto male perché Draco si è staccato da me, però certe cose è meglio che le suocere non le sappiano.

“Spero non ti dispiaccia Hermione, ma io e Lucius siamo andati a trovare i tuoi genitori.”

Oh mio Dio, e con questo cosa vuole dire? E’ la tipica espressione da Mangiamorte che tradotta vuole dire: li abbiamo squartati e di loro non ne è rimasto nemmeno un pelo?

Sto iniziando ad avere paura; dove accidenti ho messo la bacchetta?

Ma non ho tempo per applicarmi maggiormente, sono stata invasa dai tentacoli di mia madre.

Non che mia madre sia una specie di Piovra Gigante, ma è la stessa sensazione che si prova quando la mammina inizia a stritolarti amorevolmente.

“Amore, come stai? Tutto bene? Quanti centimetri mancano? Ti senti pronta? Vuoi un bicchiere d’acqua? Vuoi che ti alzi i capelli in una coda?”

Circa dieci domande fatte tutte insieme, ma la cosa più bella è che l’unica cosa che volevo sapere non mi è stata detta.

“Dov’è papà?”, chiedo con un fil di voce.

Lei ha ben deciso di lasciarmi andare dalla sua ferrea morsa ed io ricomincio ad immagazzinare ossigeno.

“Papà è giù con Lucius!”

“Con Lucius?”, io e Draco ce ne siamo usciti con la stessa domanda nello stesso istante, solo che la mia è rivolta alla mia mamma mentre la sua alla sua nobilissima madre.

“Niente paura, tuo padre sta cercando di instaurare un rapporto con Alan Granger, ha detto che non vuole propriamente essere suo amico, ma ritiene che un rapporto civile che rasenti la civiltà è d’obbligo!”

Eh?

Sono quasi sconvolta.

“AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH”

“Tesoro ti senti bene?”

Le vedo entrambe avvicinarsi alla sottoscritta che ha tirato quell’urlo disumano.

“Per niente.” Ruggisco.

“Signorina, è pronta per andare in Sala Parto!”

Sento le rotelle del letto scricchiolare e mi vedo immersa in un lungo corridoio.

Ci siamo quasi ed io non ho la minima idea di quello che devo fare.

Sarò in grado di spingere con tutte le mie forze?

Mio padre e Lucius si ammazzeranno?

Dove sono Blaise ed Emma?

“AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH”

Siamo entrati in una sala verde e vedo Draco sorridermi.

“Hermione, al mio tre devi spingere con tutte le tue forze,ok?”

Annuisco sicura, e improvvisamente una scritta al neon si deposita nell’anticamera del mio cervello.

Come lo chiamiamo?

 

 

 

 

 

 

 

Imploro il vostro perdono, forse vi aspettavate la nascita del bimbo o bimba, vero?

Mi sono lasciata un po’ prendere la mano e in questo capitolo proprio non c’entrava.

JJJ

Inoltre spero che la mia scelta di intromettere anche i coniugi Malfoy non sia risultata pateticaL

Ma poi ditemi voi… come sempre vi esorto a commentare e intanto passo ai ringraziamenti per coloro che hanno lasciato delle bellissime recensioni.

Mi dispiace tanto non avervi svelato il sesso del pargolo.

Un MEGA GRAZIE a: Drachetta’91, andromeda89, Master Ellie, miss malfoy, lunachan62, maddy91,topo e Steelrose Alchemist.

Spero lasciate un commentino anche a questo capitolo.

kisses

 

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Capitolo 31
*** Finalmente genitori ***


genitori

Da quanto si evince dal capitolo, finalmente verrete a conoscenza del sesso del figlio di Draco ed HermioneJ

Buona letturaaaaaaa

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Mi sembra di morire, le contrazioni sono una dopo l’altra, credo di aver rotto la mano a Draco e credo anche di essere una Banshee, date le mie grida.

“Hermione, spingi con tutte le tue forze!”

“AAAAAAHHHHHHH!!!”

“Bravissima Hermione… devi rifarlo.”

Ma le sembra una cosa per cui la gente è ben lieta di fare il bis?

Io non ce la faccio.

Sono sudata da fare schifo e sto anche distruggendo la mano a Draco ed io non posso distruggerla, le sue mani sono preziose. In tutti i sensi.

“AAAAAAAHHHHHH!!!”

“Complimenti per l’energia, la testa è uscita, Draco vuoi vedere?”

Perché c’è così tanto gente che guarda in mezzo alle mie gambe?

E’ un pensiero molto triste il mio, ma giuro che non ce la faccio più a spingere e voglio con tutto il cuore che mio figlio o figlia esca il prima possibile.

La pacchia è finita piccolino.

“AAAAAAAAAAHHHHHHHHH!!!”

“Anche la spalla è fuori, continua così!”

Basta, non m’interessa. Voglio dormire e poi svegliarmi e fare una rapina in banca e scappare con il malloppo in Messico.

“Hermione dai che ci sei, un’ultima spinta e finalmente questi assurdi dolori saranno un lontano ricordo!”, stupida dottoressa Apple dei miei stivali…

“Sicuro che non sono due gemelli?”

Eh? Che cos’ho detto? Perché non collego mai cervello e bocca?

Quella dannata lista che avevo intenzione di stilare deve essere rifatta, ci sono troppe cose che dimentico di fare.

“Herm, perché parli di gemelli?”, sapevo che avrei suscitato la curiosità di Draco.

Gli stringo più forte la mano.

“Perché non voglio… che… mi venga detto che devo… resistere…. Ancora un…po’ perché c’è un altro marmocchio….”

Non riesco neppure a parlare, ho il fiatone, sono sudata ed ho i capelli appiccicati sul viso.

Una visone degna dl film che piace tanto a Blaise… L’emorragista.

“Vai con la spinta!”

“AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH!!!”

Spero che adesso sia finita.

Mi butto di schiena sul cuscino e cerco di riprendermi, quando un vagito mi arriva alle orecchie come una dolce melodia.

“Draco, Hermione… complimenti, è un bellissimo maschietto!”

La dottoressa Apple porge il fagottino a Draco, lui è visibilmente emozionato e credo abbia anche gli occhi lucidi.

“Posso vedere nostro figlio?”, chiedo quasi in un sussurro.

Draco me lo porge ed io lo stringo forte a me.

E’ così piccolo… non posso dire che è bello perché proprio non lo è. E’ pieno di placenta e sangue e poi non riesco a capire se ha qualche pelo in testa, l’unica cosa che spicca sono gli occhi, belli e magnetici come quelli del suo papà.

 

Le supposte ambulanti hanno portato il nostro bambino non so dove ed io mi ritrovo stanca e felice nella stanza di prima accanto a Draco che per l’occasione si è sdraiato accanto a me.

“Chi l’avrebbe mai detto che io e te un giorno avremmo avuto un bel bambino?”

“Forse la Cooman l’aveva predetto, ma non ce l’ha mai voluto dire!”

“Sai Hermione, alle volte credo davvero che se ti prendevo in giro ad Hogwarts c’era un motivo!”

“Incontrare Dana al supermercato però… è stato provvidenziale!”

Rimarrei così insieme a lui per sempre, ma una delle supposte ci interrompe, finalmente il nostro bambino ancora senza nome, è con noi e possiamo cullarlo e adorarlo per tempo infinito, cioè fino a quando non entrerà tutta la ciurma e inizierà a diventare imbecille per l’occasione.

Draco prende in braccio il bambino e si siede accanto a me.

“Allora Herm, non possiamo chiamarlo a vita Ehi tu, dobbiamo deciderci…”

“Sono ancora sconvolta dalla lista di Blaise.”

Ed in effetti è vero; adesso tutti i nomi a cui penso mi sembrano inappropriati per il fagottino che tengo tra le braccia.

“Strano che non strilli e si contorca tutto sembrando un mostro!”

Do un buffetto a Draco che istintivamente mi prende la mano e me la accarezza dolcemente “Herm, i neonati sanno essere veramente orrendi!”

“Il nostro ti assomiglia particolarmente, continui a dire che sia orrendo?”

Sorride e gli occhi del nostro bambino seguono il suo dito finchè le sue manine quasi microscopiche e paffute riescono ad afferrarlo e così inizia a sorridere divertito.

“Non è pigro come il papà, ma sveglio e intelligente come la mamma…”

“Da cosa l’avresti capito?”, è così tenero quando mette il finto broncio.

Faccio finta di pensarci un po’ su.

“Sai Draco, lo sanno tutti che adori stare a letto a fare niente e che…”

“Precisiamo, io adoro stare a letto… ma qualcosa la faccio e devi ammettere che mi riesce anche piuttosto bene!”

Credo di essere diventata rossa dall’imbarazzo…

Ma non gli darò mai la soddisfazione di dirgli che c’è un certo hobbie che gli riesce particolarmente bene.

Siamo appena diventati genitori e lui non può mettermi in imbarazzo, e poi non è un bene che si parli di certe cose davanti ad un neonato… anche se lui ovviamente non capisce un accidente di quello che stiamo dicendo. Ed è meglio così.

 

“Possiamo entrare?Come sta la neomamma?”, colui che ha parlato ed ha appena varcato la soglia è Lud in compagnia di Dana e Aaron.

Ed io mi chiedo; a che serve chiedere se si può entrare, se già si è entrati?

“Certamente, la neomamma è solo stanca!”, risponde affabile Draco andando a sbaciucchiarsi Dana. Credo abbia lo sguardo un po’ impaurito.

Draco dice qualcosa a Lud,che invaso da un raggio di follia prende Aaron per mano scomparendo nel corridoio.

Padre e figlia si avvicinano al mio letto mano nella mano.

“Ehi Principessa, non vuoi conoscere il tuo fratellino?”

Lei annuisce un po’ titubante , ma con l’incoraggiamento del suo papà si avvicina al fagottino che tengo tra le braccia e gli sfiora la manina chiusa in un pugno.

“Tu come stai, mamma?”

Ancora non mi sono del tutto abituata a questo magico suono.

“Sto bene!”, le faccio cenno di salire sul letto, lei lo fa e stando bene attente a non calpestare il piccolo, la stringo forte a me.

“Come si chiama?”, chiede poi.

“Sai Dana, è una bellissima domanda, non ne abbiamo idea!”

“Draco, sarebbe bene trovarglielo!”

Se continuiamo di questo passo, arriveremo al giorno del diploma di Hogwarts e sarà ancora senza nome.

Questa scena familiare mi ha riscaldato il cuore; non so, ma mi sento molto più completa.

 

“E’ qui la neomamma?”

Un branco di gente entra come se fosse una mandria impazzita di bufali nella stanza, per fortuna Draco è riuscito a salvare il bimbo perché con tutte queste persone che mi abbracciano,baciano,accarezzano e che mi danno pizzicotti, non sarebbe rimasto vivo.

Tra tutto riesco a riconoscere i miei genitori, Lucius e Narcissa -che naturalmente non si sono neanche avvicinati alla sottoscritta- Pansy, Lud, Aaron, la signora Piddy e Gary Lerrys.

“Dov’è il bimbo?”

Ed ecco che tutti si avvicinano a Draco e iniziano a fare un sacco di smorfie a nostro figlio.

“Cucci Cucci… ma sai che sei proprio carino… Prrr… sei bellissimo sei…”

Chissà chi è questo deficiente; e dire che Blaise non c’è.

“ Ma quanto sei bello? Sai dire papà? Pa-pà!!! Eh?? Lo sai dire?”

E’ nato da un’ora e già dovrebbe saper dire papà? Io gli chiederei di suonarci qualcosa al pianoforte e dire ruttando PRECIPITISSIMEVOLMENTE.

“Fermi tutti, mi state rincitrullendo il figlio!”

Tutti si bloccano alla frase pronunciata minacciosamente da Draco, per fortuna c’è lui altrimenti davvero nostro figlio diventa un imbecille di prima categoria.

“Ehm si… dunque Draco, com’è diventare padre per la seconda volta?”

“Gary, è uguale alla prima, è sempre emozionante.”

Lud poggia una mano sulla spalla di Gary con fare comprensivo.

“Quando diventerai padre, svilupperai un amore incondizionato per i sonniferi…”

Pansy gli dà un buffetto sulla nuca e lo guarda con fare assassino.

“Sapete qual è la cosa più bella?”, dice rivolgendosi a tutti, e naturalmente tutti scuotiamo la testa.

La cosa più bella è che finalmente io sia tornata alla taglia 42, o che Lucius voglia riconoscere mio figlio come suo nipote, o che sempre Lucius non abbia ammazzato me e la mia famiglia, ma che piuttosto parla amabilmente con mio padre, o che Emma è una strega.

A proposito, che fine hanno fatto Emma e Blaise?

“La cosa più bella è che voi maschietti amate tanto fare quella cosa che si fa per concepire un figlio, ma poi quando nascono vi sentite in dovere di dire che siete gli unici che soffrono… cosa dovremmo dire noi donne?”

Draco sta per scoppiare a ridere, Gary si guarda intorno imbarazzato e Lud si gratta la nuca come se il rimprovero non lo toccasse minimamente.

Mio padre e Lucius sono direttamente fuggiti dalla stanza.

Siccome nessuno parla, parlo io.

“Scusate…”

Nessuno sembra darmi retta.

“Ehm ehm…”

Ancora niente.

“PER LA BARBA DI MERLINO…. CHE FINE HANNO FATTO BLAISE ED EMMA?”

Ecco, così va meglio.

Si sono girati tutti.

Urlare serve sempre,anche se non dovrei farlo visto che ho partorito da poco.

Sembra che tutti abbiano scritto in fronte a cosa stanno pensando, ossia, dov’è finito Blaise?

Devo ammettere che mi manca, cavolo finalmente il bimbo è nato e lui si è praticamente perso tutto…

Questa non gliela perdonerò mai.

“Vado a cercare quell’imbecille del mio migliore amico…”

Detto ciò Draco esce dalla porta lasciandomi da sola con tutta questa gente assatanata che continua a guardare il mio bambino come se fosse un succulento tacchino arrosto con contorno di patate ben aromatizzate.

“…ehm… salve”

Mi ritrovo addosso tante paia di occhietti dubbiosi che mi chiedono perché mai li ho salutati… mm… cosa rispondo?

 

a)mi si è incastrato un cacciavite nel naso e quello che ho detto non era un salve, ma uno stupidi idioti salvatemi

 

b)un entità superiore si è impossessata del mio corpo e voleva salutarvi.

 

c)sono sotto Imperius ed in verità sono rimasta incinta contro la mia volontà.

 

Questa è una grandissima stronzata perché nessuno sano di mente direbbe no a Draco Malfoy, con questo non voglio dire che ho ceduto al suo fascino perché ero una ragazza facile e totalmente stupida, ma solo perché solo una demente non si sarebbe accorta della persona stupenda che nascondeva dietro quella maschera ben costruita di persona altezzosa e snob che sfoggiava ad Hogwarts.

Non so se in lui c’è stato un cambiamento radicale, ma c’è qualcosa che mi dice che le persone non possono cambiare da così a così dall’oggi al domani… un qualcosa di fondo deve essere sempre stata sita in noi, e in lui anche se cercava di tenerla nascosta ci doveva essere la sua indole gentile e spiritosa, perché Draco racchiude in sé delle caratteristiche meravigliose che lo hanno fatto diventare l’uomo meraviglioso che è.

 

“Scusate, io sono in astinenza da nicotina… vi dispiace se mi allontano?”

Potremmo anche fare a meno della tua presenza Gary, io soprattutto, visto che le nostre discussioni non vanno mai oltre il: Ciao,come stai?

“Vai pure Gary, se dovessi incocciare Blaise ed Emma per i corridoi, dì loro che li sto aspettando!”

Dico sicura, come se fossi la sua migliore amica.

“Contaci” e detto ciò varca la soglia della stanza e si eclissa.

Quelli che sono rimasti nella stanza continuano a fissarmi. Ma non capiscono che mi stanno infastidendo?

Se aprissero bocca e ne facessero uscire un qualche suono sarei sicuramente più contenta, ma invece sembrano imbalsamati e continuano a contemplarmi silenziosamente facendomi sentire piuttosto a disagio.

Stimo raggiungendo le somme vette delle conoscenza e hanno dimenticato di dirmelo?

Oppure stiamo giocando al gioco del silenzio e hanno sempre omesso quel piccolo particolare?

 

“Finalmente ho trovato questi due sconsiderati…”

Finalmente qualcuno che non ha dimenticato l’uso della parola.

Ci voltiamo sempre in religioso silenzio verso la porta e vediamo Draco, e Blaise ed Emma che si tengono per mano.

“Non ci speravo più.”, sentenzio.

Corrono entrambi ad abbracciarmi e a congratularsi con me e Draco.

“Il bambino è bellissimo, ha gli occhi uguali a quelli tuoi. Draco.”

Draco arrossisce vistosamente e Blaise gli dà una pacca un po’ troppo forte sulla spalla.

“Ok che è un’usanza tra uomini, ma io vorrei avere la schiena sana anche domani…”

“Sei fatto deboluccio, lo sai vero?”, lo schernisce bonariamente Blaise.

“No, sei semplicemente tu che fai diventare quelle mani un concentrato di energia.”

A queste parole Emma sembra arrossire.

E’ forse una mia visione malata di quello che in realtà non esiste?

Un momento…

Perché Emma e Blaise sono entrati nella stanza tenendosi per mano?

“Ehm… scusate, c’è qualcosa che non mi quadra!”, dico alludendo ai due libertini.

“Cioè?” , risponde Blaise all’apice dell'’imbarazzo.

Il mio sguardo diventa un concentrato di curiosità misto a una buona dose di sana malizia.

“Perché siete entrati mano nella mano?”

“Vuoi proprio saperlo, Herm?”

Lo sguardo di Pansy è simile al mio, in certe cose siamo due gocce d’acqua e non so se è una buona cosa.

Alla domanda di Blaise, io e Pansy annuiamo convinte,ed in questo momento sembriamo molto due sciacalli pronti a sbranare le nostre vittime.

“E allora?”, ci si sono messi anche Draco e Lud.

Certo che facciamo proprio schifo.

“Beh… insomma… l’avete capito, no?”

Scuotiamo tutti quanti la testa(anche Lucius e Narcissa), anche se in realtà abbiamo capito tutti, solo che vogliamo sentircelo dire da lui, tanto per farlo sentire ancora più male di come già stia.

“Uffa, ma perchè dovete complicarmi la vita?”

Non riceve nessuna risposta, solo sguardi che bramano una risposta sensata.

“E va bene… però certo che fate proprio pena… begli amici….”

“Blaise, ti vuoi dare una mossa?”, lo incita Draco sempre con i suoi modi fini e gentili.

“Ok… però non mi rimangio il fatto che voi…”

“BLAISE”, ruggiscono all’unisono Draco e Lud, mentre Lucius e mio padre se la ridono sotto i baffi.

“E va bene…però siete proprio curiosi… le vostre nonne non vi hanno mai detto che nella vita si vive di più se si ci fa una buona dose di fatti propri?”

“No, non abbiamo avuto nonne così sagge!”, ribatte Lud, ormai completamente catturato dalla curiosità.

“Io e Blaise stiamo insieme!”, Emma è sempre molto concisa e diretta in tutta ciò che fa, le faccio segno di avvicinarsi al mio letto e la stringo con tutta l’energia che m’è rimasta in corpo.

Draco si avvicina a Draco, “Era così difficile da dire, amico mio?”

Si abbracciano fraternamente e tutti ci uniamo in un grande e caloroso abbraccio, naturalmente i miei genitori e quelli di Draco non hanno capito una bene emerita H, dunque si astengono da questo momento dedicato alle smancerie e ai complimenti.

“Ehm… mi dispiace disturbare le vostre simpatiche effusioni, ma l’orario di visita è finito… può rimanere solo il padre del bambino se esiste…”

Certo che questi schifo di infermieri mancano proprio di tatto.

“… e poi dobbiamo mettere un’altra paziente in questa stanza.”, prosegue in maniera accigliata.

Credo di aver letto da qualche parte che l’essere scorbutici con gli altri dipende molto dalla frequenza dei rapporti sessuali.

Se non si fa sesso per mesi, la questione influisce in grande percentuale sull’umore degli essere umani, e dato il mio ragionamento quest’uomo è piuttosto frustrato.

 

Dopo i baci e abbracci da parte di tutti e dopo essermi accorta di essere stata sommersa da orde di mazzi di fiori e peluche, rimango nella stanza con Draco e il bimbo che dorme beato, credo che tra un po’ verrà la supposta frustrata e lo riporterà insieme agli altri bambini.

“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”

“Ma non stava dormendo? Perché piange?”

Draco si sporge verso la culla.

“Non è il nostro,sta dormendo beato e credo che il suo sonno sia così profondo da non sentire nulla.”

E allora di chi è questo pianto disperato che mi sta rompendo i timpani?

 

“Sto già entrando in crisi, per quale assurdo motivo sta piangendo adesso?”

La voce della donna appartiene a Millicent, che seduta su una sedia a rotelle porta in braccio il suo bambino, mentre Harry con sguardo un po’ perplesso spinge la sedia.

“Non lo so davvero, non so proprio dove mettere le mani!”

“WEEEEEEEEEEEEEEEEE”

Credo che alla bimba non interessi.

Io e  Draco lanciamo in simultanea uno sguardo a Ehi tu Malfoy per assicurarci che stia dormendo e questa sirena di ambulanza travestita da bambina non lo svegli.

“Com’è che il vostro dorme così beatamente?”

A dire il vero non lo so, è come se gli avessero dato una mazzata in testa, però adesso che ci penso ha iniziato a dormire da quando Draco lo ha cullato un po’.

“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”

“Potty, il Ministero avanti non lo sai mandare, un matrimonio non lo sai far durare, un bimbo non lo sai fare addormentare… c’è qualcosa che sai fare, Potty?”

Il Potty in questione sembra vivido di rabbia.

“Malfoy, non dirmi che tu saresti capace di far addormentare mia figlia.”

“Potrei anche evitartelo, potrei passare direttamente ai fatti.”

“E come mai il grande Play Boy di Hogwarts è così bravo con i neonati?”

Si porta la mano al mento con fare pensoso “Non so Potty, forse perché io ho una figlia e sono rimasto vedovo dieci minuti dopo la sua nascita, che ne pensi Potty, è abbastanza valido come motivo?”

Noto Millicent oscurarsi in viso e Harry che ha totalmente perso la parola.

Draco senza aspettarsi una risposta prende delicatamente la bambina dalle braccia della madre e non si sa come e soprattutto non si sa il perché la bimba cessa di gridare, urlare e piangere, ma guarda Draco con fare sognante finchè le sue piccole palpebre non si fanno pesanti e inizia a dormire beatamente.

“Soddisfatti?”

Ridà la bimba ai genitori e torna a sedersi accanto a me.

 

Ora un’altra domanda da ottocentomila galeoni; quale pulsante pigia per farli cadere in quella specie di catalessi?

 

Adesso che si è addormentato e siamo tutti rimasti a bocca aperta per il metodo che ha usato, la stanza piomba nel silenzio, come se anche nei genitori di queste due piccole pesti si fosse messo in moto lo stesso meccanismo soporifero.

I bambini dormono sonni tranquilli, Millicent è andata in bagno, Harry traffica con dei documenti, Draco legge il Corriere della Strega ed io leggo un libro su dopo il parto che mi ha regalato Blaise mesi fa.

E se dopo il parto non riuscirò a ritornare alla mia strabiliante taglia 42, ma la mia pancia rimarrà deviata e sembrerà la sacca dei marsupiali?

Non che io lo stia leggendo con serietà, mi serve semplicemente per spiare indisturbata gli altri e visto che sono ferma da quindici minuti al secondo rigo del capitolo Riacquistare una forma perfetta dopo il parto da fare invidia anche ai gambi di sedano,

mi sembra ovvio che penso alle analogie che potrei avere con un canguro australiano.

“Come si chiama?”

Chi?

Millicent è impazzita… poi mi rendo conto che sta guardando mio figlio.

Già… come si chiama?

Ehi tu Malfoy?

“Christopher”,dico io senza rifletterci.

“Shane”e nello stesso istante si sovrappone la voce di Draco.

Guardo Harry e Millicent che ci stanno regalando occhiate confuse.

“Christopher o Shane?”, chiede Millicent.

Io e Draco ci scambiamo un’occhiata eloquente. Alla fine ne è uscito un nome bellissimo…

Christopher Shane Malfoy suona benissimo… Christopher Shane Malfoy, mi piace da matti.

“Christopher Shane”, risponde Draco prontamente guardando il nostro bambino che finalmente ha un nome, un nome bellissimo, degno della sua bellezza… perché assomiglia molto a Draco quindi è ovvio che sarà bellissimo.

“E la vostra come si chiama?”, chiedo come se niente fosse successo ed io non fossi felice di aver finalmente trovato un nome e mio figlio che non sia Gregorius o Amandocles.

“Cathrine Jamie Potter”

Jamie l’avrà sicuramente messo per suo padre… strano che non l’abbiano chiamata Lily…

“Signori, la visita è finita… rivedrete le vostre compagne domani…”

Draco si alza dalla sua postazione, piega elegantemente il giornale e lo poggia sul comodino, accarezza dolcemente la nuca di Christopher e poi viene  a baciarmi.

“Di qualunque cosa tu abbia bisogno fammi sapere, ok?”

“Ok.”

“Buonanotte, domani mattina sarò qui”

“Buonanotte e dai tanti baci a Dana da parte mia”

“Sarà fatto”

“Non ti ammazzare con Harry appena esci da qui, ok?”

“Non ti assicuro niente”

Mi sorride e presa la 24ore sparisce nel corridoio.

 

Draco ed Harry ci hanno lasciate sole, i nostri figli sono stati portati insieme agli altri bambini ed io sono completamente esagitata per via del nome trovato e per un mucchio di altre cose.

Adesso non vedo l’ora di tornare a casa e cercare di essere una buona madre.

E con questi pensieri mi lascio cullare da Morfeo, sperando di non svegliarmi di soprassalto perché mi verranno le paranoie su come si cambia un pannolino o come farò quando Dana entrerà nella crisi adolescenziale.

 

 

 

____________________________________________________________________

 

Siete riusciti ad arrivare alla fine?

Allora lasciatemi un commentino per farmi sapere se:

a)     il capitolo è stato di vostro gradimento

b)    il nome vi è piaciuto

c)     è meglio che chiuda i battenti^_________________^

 

Ringrazio calorosamente tutte coloro che hanno recensito.

GRAZIE a: miss malfoy, sery06, Steelrose alchemist,piper1831, topo, lunachan62, Drachetta’91,Olivia86, Erin, Silly, andromeda89.

Ragazze grazie di cuore e mi raccomando continuate a farmi sapere cosa ne pensate.

kisses

 

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Capitolo 32
*** Croissant, tragedie babbane ed ex-mariti... ***


cro

Era troppo chiedere di essere lasciata in pace per dormire almeno cinque maledettissimi minuti?

Forse la mia richiesta aveva dell'’assurdo perché mi sono ritrovata a dover ascoltare per tutta la notte quella piattola di Millicent che mi ha raccontato la sua vita; com’erano i tempi ad Hogwarts, com’è sfuggita dal diventare una Mangiamorte, come la sua divisa era sempre piena dei peli del suo gatto (e di questo io so qualcosa, ma non ho voluto dirle niente), come nella sua vita è stata maltrattata dagli uomini e come Harry Potter è riuscita a farla sentire amata.

Credo mi abbia raccontato nei minimi dettagli anche il concepimento di Cathrine e come Harry è stato ben attento a non farle male…

Qui mi è sorta furtiva una domanda… Ha per caso perso la verginità con Harry ed è subito rimasta incinta?

Se è stato così, io di certo non la invidio!

Mi sarei uccisa se fossi rimasta incinta dopo il mio primissimo rapporto… non avrei neanche goduto appieno delle gioie del sesso e non mi sarebbe neppure saltato in mente di averne un altro.

Blaise aveva ragione su tutto, aveva ragione quando diceva di non volerla sentire parlare neppure per un solo minuto…

Perché non ho ascoltato Blaise? Perché?

E’ in questi istanti che voglio quella maledetta sigaretta.

E’ adesso che ne avverto l’immediato bisogno.

E’ adesso che vorrei spegnergliela nell’occhio.

 

Ho gli occhi chiusi e sto cercando di rilassarmi, ma i miei piani svaniscono quando la mia bocca percepisce un paio di labbra vogliose su di sé.

E se fosse Millicent in un momento di pazzia?

La sua bocca si sta facendo sempre più insistente e vuole che schiuda la mia così da lasciare libero accesso alla sua lingua…

Ho deciso di cedere, ma solo perché ci sa fare davvero; le nostre lingue si incontrano e iniziano il gioco idilliaco.

Il mio respiro è irregolare e anche il suo; un po’ frastornata apro gli occhi e mi si presenta davanti la sensualissima visione del mio angelo tentatore.

La felpa nera che indossa mi sembra così superflua…

“Voglio tornare a casa”, farfuglio come una bambina stretta tra le sue braccia.

Lui si allontana da me, si siede sul bordo del letto e mi guarda con fare divertito.

“Dai che qui te la passi benissimo!”

“Tu non sai quello che ho passato!”, rispondo sicura stando ben attenta a tenere un tono di voce basso per evitare che Millicent mi prenda a colpi di flebo.

“Io non ho chiuso occhio.”, mi risponde come se io fossi stata realmente mossa a compassione dalle sue acerbe parole.

Ogni tanto ci vuole qualche frase ad effetto, anche se riflettendoci sono solo un mucchio di parole agglomerate che non hanno alcun senso.

… mossa a compassione dalle sue acerbe parole…

Mi congratulo con me stessa per la frase priva di logica.

“Neanch’io ho chiuso occhio e tutto per colpa della tua vecchia amica Serpeverde che per tutta la notte non ha fatto altro che raccontarmi la sua noiosissima vita!” , frase sempre pronunciata in un sussurro.

Draco mi guarda e mi scombina affettuosamente i capelli.

“Almeno tu eri comodamente sdraiata… io e Blaise siamo stati svegliati da Dana nel cuore della notte, e siccome aveva paura che il mio amore per lei potesse cambiare dopo la nascita di Chris, abbiamo dovuto rivedere tutte le foto, parlare a lungo e giocare a nascondino per casa!”

Me li immagino lui e Blaise nel cuore della notte che si nascondono negli armadi o dentro la vasca da bagno coperti dagli accappatoi.

“Comunque… non sono qui per ucciderti con il racconto della mia nottata priva di senso… ti ho portato la colazione!”

Non so da dove ma appare un sacchetto bianco, uno di quelli che il mio amore mi porta quando sa che sono sotto stress.

Me lo sventola davanti agli occhi, ma non vuole mollarmelo.

“Draco?”, dico con voce suadente.

“Si?”

“Draco, smettila di fare il cretino e dammi i miei croissant!”

Gli afferro il braccio, ma non riesco comunque a prenderli.

“Chi ti dice che ce né più di uno?”, mi domanda guardandomi intensamente.

Mi sembra ovvio che ce n’è più di uno; magari voleva fare colazione insieme a me, ma mi sempre palese che il suo croissant sarà mio. Se lui ha proprio fame ci sono quelle diavolo di mele che passano negli ospedali a colazione, pranzo e cena.

“Me lo ha detto un uccellino meglio conosciuto con il nome di intuito femminile!”

“Stavolta il tuo intuito femminile non c’ha visto giusto!”, sentenzia in maniera divertita.

Cosa ci sarà di così esilarante?

“No tesoro, è inutile che tenti di prendermi in giro.. lo sa anche Chris che l’ha dentro ci sono due croissant, uno al cioccolato per me e uno alla crema gialla per te…”

“Non sai quanto mi duole darti questa triste notizia…”

Di che sta parlando?

“Quale notizia?”

“Qui dentro non c’è nessun croissant… ci sono solo due mele verdi!”

 

No… no… no…

NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!

Non può essere vero!

Io volevo i croissant, non delle stupidissime mele.

Ma perché mi sono andata ad innamorare di un salutista?

Afferro il pacchetto che Draco mi porge e mi verrebbe voglia di sbattergliele in testa.

“ Non mi terrai il broncio a vita, vero?”

Certo che te lo terrò a vita; o almeno finchè Chris non si sposerà e Dana non ci darà il nono nipotino.

“Ovviamente la risposta è positiva; tutti sanno che ho un debole per i croissant al cioccolato, perché diamine mi hai portato due acide mele? Lo sai che non ci vado pazza!”

Si posiziona sul bordo letto e presa la mela dal sacchetto se la porta in bocca e le dà un bel morso.

“Sono contenta che tu ti sia portato la colazione da casa!”, ribatto offesa mentre cerco a tentoni il libro sul comodino.

Meglio leggere che immaginarsi un calorico croissant in bocca.

Sentire la sfoglia morbida e calda e la cremosità del cioccolato sulla lingua e che poi inonda tutto il palato, sentirsi inondare la bocca dal piacere…

Mamma mia che pensieri insani, e pensare che sto solo pensando ad un maledetto cornetto.

Perché certe volte riesco a trasformare anche un pensiero fatto su un foglio di pergamena in qualcosa di altamente erotico?

“Dai Herm, hai creduto davvero che ti avessi portato le mele che odi con tutta te stessa?”

“Si”

Cosa significa? Era tutto uno scherzo e magari adesso da non so dove appariranno i miei croissant?

“Hai fatto bene, non ti ho portato alcun croissant calorico, ne abbiamo parlato ieri con tua madre e Pansy e mi hanno detto che durante l’allattamento è meglio che mangi cose genuine e salutari e non schifezze.”

Cosa? Ho sentito bene? Quanto cavolo dura l’allattamento?

“Draco… tu mi stai dicendo che dovrò mangiare semolino e mele per tutta la durata dell'’allattamento?”, la mia è una calma quasi surreale, perché dentro sto scoppiando… vorrei strangolare mia madre e Pansy che gli hanno messo in testa strane idee insane.

“Anche yogurt se vuoi…”

Giuro che lo picchio.

E quando entreranno mia madre e Pansy picchierò anche loro senza pietà… perché forse hanno dimenticato cosa vuol dire proibire ad una neomamma  di mangiare i suoi adorati e calorici croissant al cioccolato…

Potrei diventare una belva…

Potrei uccidere per la loro soffice consistenza…

“Se voglio? Hai mai provato a soffermarti su cosa voglio io? Cosa succede al mio bambino se mangio un misero croissant? Probabilmente niente perché quando sarà svezzato mangerà lo stesso i croissant a colazione, quindi dove sta il problema se io voglio immetterlo nel magico mondo dei croissant dalla sua prima poppata?”

Sento caldo e gli ho puntato l’indice contro il petto come una forsennata… forse sto davvero impazzendo.

Draco mi guarda con un’espressione indecifrabile sul volto, molto probabilmente è arrabbiato con me, ma non me ne frega un’accidenti perché vorrei vedere lui al mio posto e soprattutto senza le sue adorate mele verdi, ma costretto a ingurgitare quelle stupide banane… frutta che lo nausea.

“Non ci credo che stiamo litigando per due stupide mele.”, sentenzia dopo un po’.

“Noi… noi non stiamo litigando.”

O si? Sinceramente non so cosa stiamo facendo, ma non m’interessa.

“Hermione, credo di essermi fatto imbambolare dalle parole di tua madre e Pansy, ma siccome io non ti voglio sulla coscienza… mangerai quello che ti passano in ospedale.”

Forse è meglio.

 

“Scusate il disturbo, ma mia cara Hermione è il momento della prima poppata!”

Beato lui, io sto ancora morendo di fame.

Prendo in braccio il nostro bambino che ci allieta con la sua dolce e penetrante melodia.

Dunque sbottono i bottoni della mia camicia da notte e…

“Ti vergogni forse di me?”

“Non essere scemo… potrei mai vergognarmi di te? L’uomo che conosce ogni centimetro del mio corpo?”

Mi sorride dolcemente; è inutile che lo fa, io non ho ancora dimenticato la questione frutto del peccato…

Sento Chris cercare il mio seno e quando la sua boccuccia raggiunge il suo obiettivo mi sento strana, non avrei mai creduto che un’azione così semplice mi sconvolgesse positivamente in questa maniera.

Mi sento completa, forse è proprio con il diventare mamma che una donna percepisce questo misterioso senso di completamento.

 

Chris ha appena finito la colazione e sorride soddisfatto tra le braccia di suo padre che gli ha appena fatto fare il ruttino; è così strano per me vedere Draco in questi atteggiamenti, è così tenero…

Ma questo non mi ha fatto dimenticare che mi ha portato due stupide mele, e forse dovrei dirgli che continuerò a pensarvi finchè il mio stomaco continuerà a brontolare per la fame e soprattutto finchè la mia voglia matta di croissant al cioccolato venga soddisfatta pienamente.

“Buondì neogenitori!”

“Ciao Blaise, ci sei mancato!”

Mi porge un bacio sulla guancia e poi va a dedicarsi a Chris.

Mentre osservo divertita la scena di Blaise che fa strane smorfie al nostro piccolino (credo che anche lui si sia candidato al concorso Cerca di far rincoglionire Christopher Shane Malfoy entro la prima settimana di vita)

i miei occhi cercano la figura di Millicent, prima che arrivasse Draco c’era,

dove diamine è finita?

“Dove hai lasciato la fidanzata?”, domanda Draco cercando di allontanare Blaise da

Chris prima che riesca nell’intento di farlo rincoglionire.

Blaise si gratta la nuca, forse il termine fidanzata lo ha messo in imbarazzo.

“Emma è al lavoro, senza Hermione ci sono più cose da fare alla libreria per lei e

Jess!”

Jess… come se realmente facesse qualcosa a parte quei suoi stupidi conti.

Maledettamente ancora non ho capito che conti sono e a soprattutto a cosa servono.

Mi viene in mente il giorno del mio primo bacio con Draco e quella grandissima str…

ha rovinato uno dei momenti più belli della mia vita perché c’era un’idiota di cui lei

non poteva occuparsi visto che non stava facendo un bel niente.

“Blaise adesso piantala di fare il demente, è inutile tanto non sarai il suo padrino!”

“Non importa lo sono sempre per Dana!”

“Non te ne vantare, non ne vado fiero!”

Blaise gli regala una linguaccia e Draco si limita a guardare altrove senza prenderlo

in considerazione.

“Comunque il motivo per cui sono qui è serio.”

Blaise e serietà non vanno d’accordo.

La cosa più seria di cui potrebbe parlare Blaise è la riproduzione della Monna Lisa

alla quale Marcel Duchamp ha aggiunto baffi e pizzetto e dove sotto vi è l’enigmatica

sigla L.H.O.O.Q

Sigla che se sillabate secondo la pronuncia francese ne viene fuori qualcosa che non

ha nessuna parvenza di serio. Elle a chaud au cul. (Lei ha caldo al sedere)

“Ah si? Hai scoperto che i bambini non li porta la cicogna?”, non so perché, ma ho la

vaga e del tutto infondata sensazione che a Draco piaccia prendere in giro Blaise.

“Ho qui una copia del Corriere della Strega dove ho trovato un assurdo articolo

firmato Rita Skeeter che interessa voi e i coniugi Potter in prima persona.”

No, non può essere.

Non voglio crederci.

Ma questa qui non schiatta mai?

Senza tanti complimenti Draco strappa il giornale dalle mani a Blaise e iniziamo a

leggere silenziosamente.

 

Potter e Malfoy come Romeo e Giulietta?

 

 

Domanda plausibile dopo quanto è accaduto ieri 12 Aprile al San Mungo.

Forse non per tutti sarà facile capire il significato dell'’articolo, perché solo i maghi di nascita babbana possono comprenderlo, ed è per questo che vi farò un breve riassunto.

Romeo e Giulietta sono i protagonisti di una tragedia d’amore.

Un amore così forte da fare paura, ma cos’è che ha portato i due giovani ad uccidersi?

Ma le famiglie avverse e in lotta da secoli, ovviamente.

Prestando attenzione non trovate che i personaggi della tragedia possano rivivere con i figli di Harry James Potter e Draco Lucius Malfoy?

Cosa succederà quando i due ragazzi varcheranno la soglia di Hogwarts?

Cosa accadrà quando scopriranno di amarsi?

Le rispettive famiglie acconsentiranno alla loro unione o il loro amore finirà con uno spargimento di sangue innocente?

 

“Perché il mondo magico dà per scontato che si innamoreranno? Chris non

potrebbe essere gay? Non potrebbe innamorarsi della figlia di Weasley?”

Distrugge il giornale e lo incenerisce con un incantesimo non verbale.

E’ vagamente irato.

“Draco, sai benissimo che tuo figlio s’innamorerà della figlia del fratello gemello del professor Piton… lei con i suoi lunghi e unti capelli neri attaccati al viso grigiastro dal quale spiccheranno le sue labbra sottili e quasi inesistenti, i suoi occhietti piccoli da dove trasparirà tanto odio… ma Christopher rimarrà ammaliato soprattutto dal suo naso grande ed adunco e dal suo modo di vestire… semplici tuniche nere vecchie di generazioni.”

Che schifo di descrizione, a questo punto sarebbe meglio avere una relazione con una Mandragola.

Draco sbuffa sonoramente e alzandosi silenziosamente si perde nei corridoi del San Mungo.

Sono dunque rimasta sola con Blaise.

“Alla fine come lo avete chiamatoli mocciosetto ululante?”

Mocciosetto ululante? Ma se è tranquillo nella sua culla ed emette solo alcuni di quei versetti strani che fanno i bambini…

“Christopher Shane”

“Christopher Shane? Ma che razza di nome è?”

Che razza di nome è??????

Sto iniziando ad avere seriamente paura; come chiamerà i suoi figli?

Stanislaw e Viagra?

“E’ un nome decente, uno di quei nomi che non ti fanno scappare in bagno a vomitare appena li senti!”

“Stai forse dicendomi che i nomi che vi ho proposto io facevano pena?”

Oh Blaise non sai quanto mi dispiace, ma alla fine è così…

Non li avrei davvero mai messi neanche ad un gufo.

Annuisco alle sue parole.

Non è che mi scoppia a piangere, vero?

Si siede accanto a me e mi accarezza la guancia.

“Grazie Herm, sei una vera amica…”

Eh?

“Quando nacque Aaron proposi la stessa lista a Pansy, ma lei non mi ha mai detto che facevano pena… tu invece sei stata sincera!”

E detto ciò si slancia sulla sottoscritta e mi stringe in un forte abbraccio che mi sta facendo uscire un polmone dall’ascella.

Perché Blaise tende a farmi mancare il respiro? Sembra ci trovi gusto…

E da quando mi conosce che i suoi abbracci sono un po’ troppo energici.

 

Quando si stacca è sempre troppo tardi. Ho i polmoni deboli quanto quelli di un fumatore incallito.

“Dolcezza, io vado a cercare la tua parte scortese… quando dicono che si è complementari è proprio vero!”

E con questa parla va cercare Draco; magari è da qualche parte che medita vendetta contro Rita Skeeter e contro Millicent per aver avuto l’accortezza di far nascere sua figlia istanti prima del nostro.

 

Sono immersa nella lettura di quello stupido libro, quando le mie orecchie sono portate a sentire una voce a me molto famigliare.

“Hai visto Millicent?”

Di scatto chiudo il libro riuscendomi a tagliare il dito con una pagina assassina.

Mi blocco a guardare il sangue che esce dalla piccola ferita e me lo porto in bocca; il sapore del mio sangue mi ha sempre elettrizzata, quel suo sapore metallico mi piace e con questo nessuno è portato a pensare che ci siano geni di vampiro in me.

“No, non la vedo da un po’.”

Non so se si è capito, ma l’uomo con la quale mi sto intrattenendo è Harry.

Harry ha delle profonde occhiaie e appare ai miei occhi piuttosto stanco.

“Capisco…”

Non mi sembra poi un concetto così complicato; anche Mrs Purr l’avrebbe capito.

Cadiamo in quello spazio temporale in cui il tempo non passa mai e per di più ti senti così a disagio che preferiresti farti lo shampoo nella tazza del water, questi momenti accadono soprattutto in ascensore quando sei costretto a condividere 10 secondi della giornata in compagnia dell'’uomo del tredicesimo piano… sono solo 10 secondi è vero, ma sono i 10 secondi più lunghi della tua vita.

Io ed Harry siamo piombati nel silenzio imbarazzante, tocca a me porvi fine.

Non posso stare in agonia finchè qualcuno non si decide a entrare nella stanza.

“Hai letto l’articolo di Rita Skeeter?”, credo non esiste domanda migliore.

E’ una domanda coi fiocchi alla quale spetterebbe un’altrettanta risposta coi fiocchi, ma a giudicare dal silenzio tombale che regna incontrastato su di me, non saprò mai cosa ne pensa.

“Sei veramente intenzionata a vivere con Malfoy?”

Cosa hanno captato le mie orecchie?

“Lo amo e lui ama me in un modo in cui mai nessuno mi aveva amata, spero che come risposta ti basti.”

Razza di domande! Pensa che abbia fatto un figlio con Draco perché c’eravamo stancati di giocare a nascondino?

“No che non mi basta.”

Non gli basta? Non mi interessa più di tanto.

“Perché la nostra storia è finita?” , anche a lui devono fornire della droga di qualità scadente.

“Perché la nostra storia è finita, dici?”, lo vedo annuire ed io proseguo “Se la nostra storia è finita è stato perché tu dopo un po’ hai ben deciso di non essere più presente nella nostra vita di coppia… era diventata una relazione a senso unico, io per te non esistevo, ero come un pezzo dell'’arredamento della nostra casa, era tutto così scontato per te… le piccole cose che ci facevano stare bene le hai eliminate senza darmi un perché… cos’era rimasto di noi?”

Sono stata troppo pesante?

Non m’importa, io ho sofferto tantissimo e lui lo sapeva però non ha fatto niente per cercare di far qualcosa per ristabilire almeno un tentativo di equilibrio di coppia.

“E tu cos’hai fatto per la nostra relazione?”

Che faccia tosta!

“Cos’ho fatto? Te ne ho parlato, ma tu facevi finta di non sentire… Io sono una donna Harry, e lo ero anche quando ero tua moglie… io grazie a te avevo dimenticato cosa significava amare, cosa significava essere felice…”

“…e magari Malfoy ti ama?”

“Sei libero di non crederci, ma tu non sei e mai sarai la splendida persona che è Draco!”

Glielo ruggisco in faccia, mi sento accaldata… quel maledetto mi ha fatto arrabbiare ed io non ho tutta questa energia in corpo… mi sento debole, Oh mio Dio non voglio rivedere quella strana luce bianca…

“Dottoressaaaaa!”, cosa sta succedendo? Perché Harry grida?

 

“Sta riprendendo i sensi… per fortuna.”

Apro gli occhi e vedo davanti alla sottoscritta Draco con una faccia abbastanza scombussolata e Blaise con una faccia sconvolta.

“Perché queste facce?”, domando, e nel modo di sistemarmi la schiena contro il materasso noto che un ago conficcato in una vena.

“Perché ho quest’ago?”

“Sei svenuta e hanno ben pensato di farti riprendere con una flebo”

Che fortuna spacciata! Non solo litigo con quel demente, ma svengo pure.

Ci sarà sicuramente Urano nel mio segno zodiacale.

Perché se c’è Urano al 100% succederà qualcosa di terribile.

“Puoi lasciarci soli?”, finalmente Draco si è deciso a proferire parola; Blaise annuisce e dopo un fugace bacio sulla fronte sparisce di scena.

 

Siamo soli.

“Cos’è successo con Potter?”

“Niente di particolare, ha iniziato a chiedermi perché mai il nostro matrimonio era finito, mi sono alterata perché ha iniziato a insinuare che tu non mi amassi,”

Abbasso lo sguardo e lui prontamente mettendo il pollice sotto al mio mente mi costringe dolcemente a guardarlo negli occhi.

“Ti dispiace se lo raggiungo al Ministero e gli lancio un’ Avada Kevadra?”

“Si, non vorrei che il padre di Dana e Chris abbiano il padre rinchiuso ad Azkaban… e poi lasceresti sola anche me…”

Quest’ultima parte la aggiungo con un pizzico di imbarazzo.

Si avvicina alle mie labbra…

“Questo mai.”

Non ho il tempo di sorridere che le mie labbra vengono invitate a giocare ad un gioco di lingua.

E non mi riferisco alla glottologia.

 

 

 

… e così finì la mia fanfiction….

Sto scherzandoJJJ credo ci sia ancora molto da scrivere, sempre che voi vogliate naturalmente.

Le idee non mi mancano, solo alcune volte vorrei scrivere, m appena mi posiziono davanti al pc mi sento bloccata, per fortuna ci siete voi con i vostri commentucci che mi fanno sorridere e mi aiutano a scrivere.

Se la storia è apprezzata ovviamente io sono più motivata nello scrivere; dunque un GIGAGRAZIE alle mie adorate.

GRAZIEEEE bellissime, in vista di un giorno di vacanza in cui ozierò vi saluterò singolarmente^________^

 

Andromeda89: grazie per i commenti e soprattutto GRAZIE x tutti i commenti che mi faiJ sono anche contenta che il nome ti sia piaciuto XDXD. Spero di ritrovarti al prossimo capitolo. Ciauz

 

Francy872: Io speravo che leggessi e mi lasciasi un commentino e per fortuna l’ho ricevuto^____^ grazie di cuore, e comunque Lucius neanche sotto tortura i miei adorati l’avrebbero messo… no no. Un bacio.

 

Miss malfoy: Shane diciamo che è un nome che va bene per entrambi i sessi, anche se io l’ho sempre preferito per un maschietto, così in un lampo di genio ho deciso di metterlo al piccolo di casa Malfoy… Grazie infinite per i commenti deliziosi che mi lasci. Kisses

 

Topo: ma ciaoooo, non ho mai avuto modo di ringraziarti, sono dispiaciuta perché forse non ci crederai ma tengo tantissimo ai tuoi commenti, mi piacciono da matti e poi il tuo parere x me è importantissimo. Ehi tu Malfoy piaceva anche a me… J

Kisses

 

Piper1831: visto che non chiudo i battenti? Dovrai sopportarmi ancora per molto XDXDX. Grazie.

 

Sensation: a te un doppio grazie perché hai risposto a tutte e tre le domande e poi perché vorrei proprio essere minacciata con un gambo di sedanoJJJ

Spero che la mia storia non arrivi a stancarti ^______^

GRAZIE delle belle parole.

 

Olivia86: sono contenta che il nome ti sia piaciutoJ

Draco si sveglierà? È probabile….

Kisses

 

Lunachan62: ti ho accontentata, sinceramente non mi piaceva che nascesse un’altra femminuccia… povero Draco sarebbe impazzito, meglio avere una compagnia maschile un po’ più intelligente di Blaise….

Grazie mille.

 

Erin: la tua ultima frase mi ha commossa, ti giuro non riuscivo a crederci… io non so davvero come ringraziarti, non avrei mai creduto che qualcuno sarebbe riuscito a pensare questo della mia fanfiction.

GRAZIE MILLE e ne approfitto per dirti che la tua storia è strepitosaJJJ

 

Alexandra jane: Gregorius era affascinate, non capisco perché non l’ho chiamato così…JJJJ

Speravo che la coppia Blaise Emma piacesse… GRAZIE.

 

Drachetta’91: Non vedo l’ora di scrivere il capitolo che li vedrà lì a soffrire di notte XDXDXD anche se il bimbo è piuttosto calmo… Ovviamente non poteva che assomigliare al suo bellissimo papi.

Kisses

 

Iaia: Ho scritto il nuovo capitolo il più veloce che potevo, spero di aver fatto in frettaJ spero di ricevere altri tuoi commenti

Ciaooo.

 

SteelRose Alchemist: Grazie mille per il commento, sono contenta ti sia piaciuto.

Alla prossima.

kisses

 

^________________________________________________________________^

 

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Capitolo 33
*** Tutto in Famiglia ***


tutto

and girl it looks so pretty to me just like it always did
like the spanish city to me when we were kids
oh girl it looks so pretty to me just like it always did
like the spanish city to me when we were kids

 

Perchè le note dei Dire Straits risuonano per la stanza di Chris?

Sono passate solo due settimane e sono successe più cose strane in questa casa che ad Hogwarts ai tempi di Tom Riddle.

Mi infilo l’accappatoio alla velocità della luce, cerco di asciugarmi, ma niente da fare sono costretta ad andare a vedere cosa diamine sta succedendo tutta gocciolante.

 

she took off a silver locket she said remember me by this
she put her hand in my pocket I got a keepsake and a kiss
and in the roar of the dust and diesel I  stood and watched her walk away
I  could have caught up with her easy enough but something must have made me stay

 

Apro la porta e la scena che mi si presenta mi sconvolge, non sono pronta ad un simile spettacolo.

Chris è sulle ginocchia del suo papà che lo sta facendo muovere al ritmo di Tunnel of Love.

La scena è tenerissima, mi piacerebbe non disturbarla, ma non ce la faccio è quasi più forte di me.

E poi il Principe Purosangue delle Serpi per eccellenza che ascolta le bellissime note dei Dire Straits nota rock band babbana è un’immagine che non sta né in cielo né in terra o almeno non ci sarebbe stata un anno fa per la sottoscritta Hermione Jane Granger.

“Da quanto tempo ci stai spiando?”, le sue parole mi portano alla realtà, mentre mi rendo conto di aver creato una pozzanghera in corridoio; potrei andare a comprare qualche ranocchia e fargliela sguazzare allegramente.

“Non vi stavo spiando… sono stata incuriosita dalla musica ad alto volume che proveniva dalla stanza di Chris, mi sembrava strano che un bimbo di appena due settimane fosse già un appassionato di musica!”

Mi sorridono entrambi e Chris tende le braccine verso me per essere preso in braccio.

Ha una boccuccia deliziosa, e dei piedini e delle manine così paffute che verrebbe voglia di mangiarli… ma la cosa più bella in assoluto sono gli occhi… occhi magnetici e impenetrabili come quelli del suo papà.

Non oso immaginare quante stragi di cuori faranno Dana e Chris, saranno degni eredi di Draco sicuramente.

“Dana se non ascoltava i Dire Straits non dormiva…”

“Stai forse dicendomi che noi li ascolteremo ogni santo giorno fino a quando non andranno ad Hogwarts?”

“Esattamente, ma la cosa non mi dispiace per niente!”

Scuoto la testa e chiudo la porta, neanche tempo di arrivare di nuovo al bagno che la musica ricomincia ad un volume non del tutto consono all’orario e al luogo. Non siamo mica in una balera.

 

Perché non riesco mai a trovare quello che cerco?

Vorrei depilarmi visto che le mie gambe non si possono definire propriamente lisce. Però non riesco a trovare le strisce depilatorie…

Chi avrebbe potuto usarle oltre me?

Dana e Draco ovviamente sono da escludere.

La signora Piddy mi avrebbe chiesto il permesso se ne avesse avuto il bisogno.

Lud e Aaron non credo ne usufruiscano.

Gli unici sono Pansy e Blaise.

Blaise però non so davvero cosa abbia potuto farci… spero vivamente che non le usi.

Credo che non riuscirei più  guardarlo senza scoppiare a ridere.

 

“Salve adorabile donzella in cerca delle strisce depilatorie!”

Cos…?

“Pansy! Che diavolo ci fai nel mio bagno e soprattutto perché stai usando il legiliemens??!!?”

Mi poggia una mano sulla spalla e mi sorride.

“Sei troppo nervosa, adesso vestiti che abbiamo fretta!”

Credo di essermi persa parecchie puntate della soap opera della mia vita; resa quasi irreale da alcuni personaggi; quali Draco che mi sta facendo vivere un amore intenso e perfetto come quello dei film, Blaise che sembra uscito da un cartone animato e Pansy che vive nel mondo della moda senza sosta. Naturalmente ci sono anche i personaggi minori come Emma, Jess e Lud, che sono forse un po’ meno strani( anche se Jess sembra la cattiva dei cartoni animati), ma ugualmente importanti (Jess ovviamente no, è solo una comparsa).

“Abbiamo?”, ripeto incredula.

Dove diavolo mi vuole portare?

“Dai Herm, non fare la guasta feste, se farai la brava e se soprattutto farai quello che ti dico io… entro stasera avrai le gambe lisce come seta e Draco ne sarà estasiato!”

Un moto di imbarazzo sta salendo e credo di stare avvampando.

“Non ci si depila solo per il proprio uomo!”, ribatto risoluta mettendo le braccia conserte.

Lei mi guarda divertita, mentre giocherella con il flacone del balsamo.

“Ah no?”

“Ok, basta ci rinuncio… parlare con te di cose serie e come parlare della guerra di Secessione con un rotolo di carta igienica!”, asserisco divertita, mentre scelgo l’intimo da indossare.

“Grazie per il paragone mia dolce amica!”

“Te lo sei meritato!”

Meglio quello blu cobalto o rosso passione?

“Blu cobalto… Draco adora il blu!”

Ogni tanto dimentico che Pansy è Pansy ed è praticamente una pazza… e poi credo che sceglierò il blu… meglio fidarsi dei consigli che dispensa un’amica, soprattutto se questa e l’uomo che ami hanno avuto un’intensa attività sessuale durante l’adolescenza.

 

Senza troppi complimenti faccio uscire Pansy dal bagno e dopo essermi messa l’intimo e depilata è meglio cercare l’abbigliamento adatto.

Per questo devo recarmi nella mia stanza da letto.

Altro dramma in vista, cosa devo indossare?

Guardando il cielo il tempo non preannuncia niente di buono.

Magari pioverà pure e questo sarà catastrofico per i mie capelli.

Apro l’anta dell'’armadio lentamente, quasi come se fossi amareggiata…

“Problemi col vestiario?”, voce calda e sensuale accompagnata da una mano sulla mia spalla che scosta delicatamente l’accappatoio della sottoscritta per posarvi una scia di baci.

Chi sarà mai?

 

A)   Draco, l’uomo della mia vita che amo con tutta me stessa

B)   Il nuovo vicino di casa che è entrato dalla finestra in un impeto di passione.

C)   Il postino che crede che io sia la cassetta delle lettere della famiglia Malfoy.

 

“Devo uscire con Pansy!” ,dico cercando di mantenere un tono di voce sicuro, ma ciò che ne esce è spezzato da alcuni gemiti.

“E’ necessario?”, continua lui disseminando baci su ogni centimetro di pelle scoperta che incontra la sua bocca vogliosa.

“Non so… se è… necessario, ma Pansy mi… ha intimato di preparami…”

Non ne ho per niente voglia, vorrei aggiungere, ma conoscendo Pansy potrebbe prenderla come qualcosa di personale.

Gonna o jeans?

Se metto la gonna devo stare molto attenta alle folate improvvise di vento.

Non mi andrebbe proprio di fare le veci di Marilin Monroe a Piccadilly Circus davanti a tutta la popolazione.

“Esci sempre con Pansy… quand’è che esci con me?”

“Quando mi inviti!”, mi scosto da lui e metto sul letto due jeans, uno più chiaro e uno più scuro… adesso devo scegliere quale mettere e soprattutto quale magliettina abbinarvi.

Draco non sembra avere intenzione di lasciarmi andare.

“Stai forse dicendo che io e te non usciamo mai da soli?”

“No, non sto dicendo questo… semplicemente Pansy mi invita più spesso di te!”

“E ti disturba?”

“Assolutamente no! E poi non potrei mai parlare con te di cosmetici e stivali con 15 centimetri di tacco, no?”

“E chi l’ha detto? Ho accompagnato Blaise a fare shopping un milione di volte e ormai ho una certa predisposizione per gli acquisti… Blaise ha i gusti più difficili di voi donne. Hai mai provato a comprare una giacca di velluto con lui?”

Scuoto la testa, devo ammettere che mi sta quasi spaventando.

Ed io che pensavo che Pansy era terribile; nella vita non si finisce mai di imparare.

“E’ sempre indeciso, i colori non vanno, le maniche sono sempre o troppo lunghe o troppo corte…”

“Come fai a sopravvivere a tale strazio?”

Questa domanda è d’obbligo, insomma mi sembra umanamente impossibile che qualcuno riesca a tornare con i neuroni sani a casa dopo una giornata del genere.

O il mio Draco è un santo (cosa che escludo visti certi suoi precedenti)

O è un monaco buddista all’insaputa di tutti. Ma escludo anche questa visto che non sa stare con le gambe incrociate per più di un minuto.

“Il segreto sta nel fare colazione con due tre bicchieri di vino e numerose sigarette al seguito!”

Strabuzzo gli occhi.

Colazione con il vino? Neanche i barboni iniziano a bere così presto.

Che Draco abbia un trascorso da barbone nel suo passato?

“Ed io che pensavo che il gesto fosse dettato dalla forte amicizia che vi lega.”

Scuote la testa divertito ed io cerco di non guardarlo perchè altrimenti gli scoppio a ridere in faccia e non la finisco più.

Mi volto verso l’armadio e ne faccio uscire una camicia verde scuro e una maglietta nera con una scritta bianca sul seno.

Quale indossare?

“Draco, perché stai fissando così intensamente la mia maglietta nera? Non mi sembra sia la prima volta che la vedi!”

La prende in mano e continua a guardarla.

“Finchè sono io a vedere questa maglietta va bene…”

Non capisco. Perché questa presa di posizione?

La paternità gli ha dato alla testa? E’ impazzito definitivamente e non c’è più niente da fare?

Ed io che credevo che per impazzire avremmo dovuto aspettare la crisi adolescenziale di Dana.

“Cos’ha che non va?”, chiedo mentre ripongo i jeans scuri nell’armadio.

“Tu pensi che la donna che amo possa andare in giro con una maglietta dove sull’altezza del seno c’è la scritta Touch me?”

Sorrido imbarazzata, non sono d’accordo sul fatto che gli uomini decidano sul nostro vestiario, però forse in questo caso Draco ha ragione.

Facendo un rapido calcolo mentale per cui non dovrei indossare quella maglietta sono:

 

a)     Sono innamorata di Draco e solo lui ha il permesso di toccarmi quindi quella maglietta va indossata quando sono da sola con lui in una stanza munita di letto spazioso e comodo.

b)    Sono madre di due splendide creature e non è un bene andare in giro con un esplicito invito sul seno.

c)     Ho un mucchio di magliette da mettere.

 

“Hai perfettamente ragione, non avevo fatto caso alla scritta ambigua, prometto che la indosserò solo quando le tue mani saranno le protagoniste incontrastate della serata.”

Mi avvicino al suo viso angelico e traccio con l’indice il contorno delle sue labbra.

I miei occhi sono incastonati nei suoi e noto con estremo piacere che la sua mano sinistra sta vagando sulla mia schiena in maniera molto lenta, ma che mi sta facendo impazzire.

Io continuo a sfiorargliela bocca finchè la mia bocca si avvicina al suo labbro inferiore e vi lascio un piccolo morsetto.

Lo voglio, lo desidero…

Non so cosa sia, so che devo preparami per uscire, ma la voglia di Draco è più forte.

In questo istante la cosa che più desidero è il contatto con lui, voglio sentire le sue mani sul mio corpo… voglio diventare un tutt’uno con lui.

Leggo nei suoi occhi lo stesso identico desiderio e così le mia bocca si avvicina sempre di più alla sua.

Passo la punta della lingua sui contorni delle sue labbra e lo incito a schiudere la bocca, ma naturalmente lui non si fa pregare e accoglie la mia lingua non facendola tardare per l’affrettato e passionale gioco ambito da entrambi.

Finiamo sul letto, forse siamo addirittura sopra la maglietta che ha acceso la passione, e sento l’accappatoio scivolarmi sul corpo, rimango in biancheria intima e Draco sembra apprezzare la scelta del colore.

Lo guardo in tutto il suo splendore, certo sarebbe più bello senza quel maglioncino a righe verdi e grigie che indossa, così mi attuo per levarlo e farmi ammirare le sue spalle e il suo torace scolpito.

Il maglioncino finisce sul pavimento e messami a cavalcioni su di lui inizio a torturarlo di baci che lui sembra gradire notevolmente.

I baci si fanno sempre più roventi, finchè lui non inverte le posizioni e inizia a torturarmi piacevolmente i seni…

Le sensazioni che mi provocano le sue mani sono indescrivibili.

Ogni suo tocco riesce a sconvolgermi l’esistenza.

 

Quando mi sveglio è sempre troppo tardi.

Mi giro su un fianco e mi rendo conto di essere totalmente nuda con Draco totalmente nudo accanto che dorme beato, coperti da un lenzuolo.

Non che non ricordi cosa è successo qualche ora fa, è solo che fare l’amore di mattina mi stordisce sempre.

Starei ore così, a lasciarmi cullare dal dolce far niente; ma non riesco a rilassarmi, il pensiero incessante di qualcosa che avrei dovuto fare ma che non ho fatto, perché ho ceduto alle lusinghe del mio angelo tentatore, mi sta uccidendo.

Prendere la nonna all’aeroporto?

Non credo visto che la mia unica nonna non l’ho mai vista e l’ho sempre immaginata seduta su una sedia a dondolo sul portico della sua casa sita in una landa desolata del Texas dove l’unico essere vivente con cui si possono scambiare due parole è la palla di fieno accompagnata dal vento, e tiene tra le mani il suo adorato fucile, e sarà proprio lui a beneficiare dell'’eredità della docile vecchietta.

Fare i regali di Natale?

Naaa, siamo solo ad Aprile, ho ancora un po’ di tempo prima di uscire pazza e prenotare qualche seduta da un bravo psicanalista.

Le festività sanno farti uscire pazza.

 

Uffa!!! Perché non riesco a ricordare? Ho solo la netta sensazione che appena lo ricorderò, sarà meglio smaterializzarsi lontano lontano.

“Hai visto una carpetta verde scuro?”

Eh?

Perché Draco quando si sveglia non dice le cose normali che dicono tutti?

Tipo: Ehi piccola possederti ricarica il mio ego,o, Ho avuto di meglio, o ancora, ho immaginato che al tuo posto ci fosse Minerva McGranitt…

“Ehm…no”

“Porco Merlino, e chi la sente adesso Pauline?”

Pauline? Esiste ancora Pauline? Me n’ero quasi dimenticata.

Ero riuscita a rimuoverla dai miei pensieri, non esisteva… non era mai esistita.

Diamine!!!

“Pauline?”, il nome mi esce strozzato, lui si mette i boxer e inizia ad aprire tutti i cassetti della camera.

“Quando vuole sa essere perfida!”

Mon Dieu, già me la immagino con indosso il completino sadomaso provvisto di  frusta.

No Hermione… la tua mente è malata, Pauline è solo una stupida e innocua collega di Draco, tranquilla, va tutto alla perfezione…

“Trovata!”, esulta felice la guarda con ammirazione e poi la getta sul pavimento, adesso è ritornato a letto e sta fissandomi con i suoi occhioni.

Chi è Pauline?

“Cos’hai?”, mi chiede affettuosamente accoccolandosi contro il mio corpo.

“Niente”, mentisco e cerco di sfoggiare un sorriso convincente.

Dal suo sguardo però sembra che non gli basti come risposta, il suo indice comincia a scorrere lento sulle mie labbra e  con voce dura esclama uno “Smettila” che mi fa gelare.

“Di fare cosa?”, chiedo sommessamente.

Perché non riesco a parlargli di ciò che mi turba?

“Perché ti ostini a non parlarmi di ciò che ti preoccupa? Mi vedi forse come un orco a cui non si può parlare?”

Sento le lacrime che chiedono impetuose di essere liberate, ma non voglio far preoccupare ulteriormente Draco.

“Come potrei vederti come un orco?”

Lui mi sorride, ma il suo sorriso sembra quasi forzato.

“Herm, non voglio forzarti, ma se c’è qualcosa che vuoi dirmi non aver paura di dirmela… anche se credi che sia totalmente stupida e priva di senso, dimmela…”

E’ quasi detta in un sussurro.

“Anche se per Natale crederò di aver visto Babbo Natale incastrato nel nostro camino con le renne parcheggiate nel nostro giardino, prometto che te lo dirò!”

Dico scoccandogli un bacio sulle labbra e sento la sua mano accarezzarmi la schiena.

Ok, ho deciso, ci sigilleremo in questa stanza e non ne usciremo più.

“Hai una fantasia che certe volte fa sentire me il turbato mentalmente!”

Gli sorrido amabilmente…

“Avresti avuto successo con la Cooman…”, prosegue mentre le sue mani non mi stanno facendo capire più niente.

In risposta gli arriva solo qualche mio gemito strozzato, poi all’improvviso una figura si fa spazio nella mia mente….

“Pansy”

“Pansy? Cosa diavolo c’entra Pansy?”

Merdamerdamerda

“Dovevo uscire con Pansy ore fa…”

Senza pensarci ulteriormente mi fiondo fuori dal letto e messe le mutandine indosso la maglietta di Draco che giace sul pavimento e come una furia mi catapulto fuori dalla stanza giù per le scale…

 

Mi ammazzerà, me lo sento.

Me la immagino seduto sul divano che sfoglia le sue adorate riviste di moda con forza immaginando di avere me tra le mani…

Dov’è la bacchetta?

Dovrò pur difendermi in qualche modo, no?

Merda!!!

 

Quando arrivo in soggiorno non c’è solo Pansy, ma ci sono anche Lud, Blaise ed Emma.

La cosa è molto imbarazzante.

Loro sono seduti compostamente sul divano che conversano amabilmente mangiucchiando patatine e bevendo un aperitivo.

Scenetta del tutto normale, c’è solo un piccolo particolare loro sono vestiti di tutto punto mentre io NO.

Mi porto una mano sul volto, vorrei sprofondare…

Chissà di che colore sono diventata.

“Alla buon ora Herm…”

Il velato rimprovero di Pansy mi fa tornare alla realtà.

Sorrido. L’unica cosa che si può fare in questi casi.

“Ehm… potrai mai perdonarmi?”

Giusto il tempo di pronunciare la fra setta del perdono che Draco appare alle mie spalle con indosso solo il jeans.

Ogni dubbio è stato cancellato dalle menti perverse dei nostri amici che sfoggiano strani sorrisetti maliziosi.

“Non ci sono parole… sembrate due adolescenti in piena tempesta ormonale…”

Io ammazzo Blaise e stavolta non ci sarà migliore amico biondo che tenga.

“Blaise, queste parole dette da te non assumono per me alcun significato vista la frequenza dei tuoi rapporti sessuali, in media quante volte al giorno?”

Rimaniamo tutti attoniti, Emma è un po’ colorata dall’imbarazzo e Blaise si ficca quante più patatine in bocca, Draco ghigna soddisfatto.

“Come mai questa riunione nel nostro salotto?”, chiede Draco afferrandomi per la vita e poggiando il mento sulla mia spalla.

“Io volevo che Herm si vestisse così da andare a prendere Dana e Aaron a scuola… e magari fare quattro chiacchiere”

“Allora sono ancora in tempo… i bambini escono da scuola tra due ore!”, dico, lei annuisce ed io tiro un sospiro di sollievo.

Ed io che pensavo chissà quale appuntamento improrogabile…

“Io sono qui per dirti che gli spagnoli hanno accettato le tue condizioni ed Harry Potter è furioso poiché pensava che non ci saresti mai riuscito.”

“Potty non ha ancora capito con chi ha a che fare, ho un potere persuasivo potentissimo.”, dice soddisfatto.

“Ma fammi il piacere draco, solo perché hai gustato con appetito la paella e le altre specialità spagnole!”

“Per essere un buon diplomatico bisogna anche apprezzare la cucina degli latri paesi ed io in questo sono un asso!”

“Ma se mangi solo quelle schifo di mele verdi…” ribatte Blaise.

Credo che Draco realizzerà il mio sogno, le sue mele sono praticamente intoccabili.

Si gira verso di lui e lo incenerisce con uno sguardo.

“E tu che diavolo ci fai qui? Devi uscire con Hermione o porti la notizia che i Visigoti hanno accettato le mie condizioni?”

Blaise si alza dal divano e si para davanti al mio biondo preferito.

Non sembra arrabbiato, anche perché mi risulta difficile immaginarmelo arrabbiato, semplicemente lo guarda con aria divertita.

“Niente di tutto questo…”

“E allora?”, chiede Draco.

“Io ed Emma ci sposiamo!”

COOOOOOSA?

“COOOOOOSA?!??!!”, un coretto di voci incredule si alza nel salotto.

“Io ed Emma ci sposiamo!”, ripete lui con calma.

Improvvisamente ci catapultiamo sui futuri sposi facendo cadere Blaise a terra sommerso dagli aperitivi e dalle patatine, mentre la povera Emma è sommersa da me e Pansy e credo non riesca a respirare.

Che assurda giornata, non avrei mai creduto che potesse avere un tale risvolto.

“Amore… Chris sta piangendo, credo sia l’ora della pappa!”

Rimaniamo tutti in silenzio e ci inebriamo del canto melodico della nostra piccola creatura.

Alzando lo sguardo vedo lui che piange in braccio alla Signora Piddy, cerco di scrollarmi Pansy da sopra e volo su per le scale, prendo in braccio il mio bimbo ululante e dopo un’abbondante pranzo a base di latte, ovviamente, si rilassa tra le mie braccia prima di cadere di nuovo in un sonno profondo.

 

 

 

 

 

Saaaalve!!!

Perdonate il ritardo vi prego, ma questa dannata scuola, questa dannata mancanza di tempo… grrrr!!!

Se potessi scriverei tutto il giorno infischiandomene di tutto il resto.

Comunque, è venuto bene questo capitolo?

Spero di sì, magari non è il massimo, ma vi prego… non abbandonatemiiiiii!!!!

JJJ

Adesso passiamo ai ringraziamenti perché siete davvero delle grandi.

GRAZIE DI CUORE.

 

Miss malfoy: Harry sono riuscita a vederlo intelligente solo dal quarto libro in poi, per la stupidaggine che sfoggia in questa storia bisogna solo ringraziare Daniel, non so ma il più delle volte durante i film non fa apparire Harry con una faccia intelligente. (Che tutte le Fan di Dan non me ne vogliano… sigh…)

Spero che questo chap sia stato di tuo gradimento, l’ozio mi ha peggiorata?

Aspetto di sapere cosa te n’è parsoJ

Baci8

 

Bychan: non sei scema, e poi per recensire non è mai troppo tardiJ

Grazie mille.

kisses

 

Drachetta’91: Sai che non so nemmeno io che fine abbia fatto Milly? Però l’idea del suicidio non è male.. e se uscisse un bell’articolo della Skeeter sul suo suicidio?

Che ne pensi?

Kisses

 

Andromeda89: ma davvero? Una tua grande fan? Sono lusingataJJJ

Sei adorabile, grazie infiniteJ

Kisses

 

Topo: come farei senza le tue recensioni? Mi fanno sempre sorridere e poi se mi dici che lascio questa scartoffia la mio manager… mi fai gasare e sorridere tantissimo…

Ti aspetto, non mi abbandonare….

Kisses

 

Anfimissi: Sono strafelice che Harry ti stia antipatico, ho cercato di renderlo il più idiota possibileJ

Grazie infinite per i commentucci stupendi che mi lasciJ

Baci8

 

Francy872: Speravo la leggessiJ lo so che ci stava la scazzottata, ma forse perché era cosi prevedibile ho preferito non metterla… magari in futuro…

Grazieeeeee.

Bacioni.

 

Lunachan62: Prometto che ci sarà qualche diverbio più acceso tra i due, credo che ce ne saranno ancora molti di diverbi, magari ancora più accesi, è tutto da vedere e da scrivere… sob!!!

Un grazie gigante.

Baci.

 

SteelRose Alchemist: Sarebbe carino da parte vostra ucciderlo… è troppo stupido.

Grazie. ^______^

Baci

 

Faith: Grazie Faith,  quando l’ho riletto già postato mi sono messa a ridere per tutti gli errori che c’erano, ma certe volte sono così ansiosa di pubblicarlo che mi secca leggerlo^____^

Spero di essere stata più attenta con questo.

Grazie e continua a leggereJ

Kisses

 

Erin: Non so davvero come ringraziarti… se c’è qualcosa che posso fare dimmelo^____^

Scusa se ho tardato con l’aggiornamento, ma mi è anche mancata un po’ l’ispirazione oltre all’impedimento che arrecano gli impegni quotidiani con relativi problemiJ

Alla prossima.

Kisses

 

Babe: Grazie milleJ kisses

 

Alex: Grazie per le belle paroleJJJ bacioni.

 

Sensation: anche il tuo moroso si è comportato come Draco? Ma ancora i maschietti non hanno capito che fare certe cose potrebbe essere per loro letale? Mah…

Poveri maschietti.

Spero che questo capitoletto sia stato di tuo gradimento.

Kissettoni.

 

Shaka: anch’io all’inizio avevo intenzione di farlo mettere con Jess, ma Blaise è un po’ troppo fuori dalle regole per stare con la principessa di ghiaccioJ

Speravo appunto che la mia scelta non dispiacesse, ma a quanto pare ha avuto successo… adesso si devono sposare, oh mamma… ho quasi paura ioJ

Dovrei far tornare Ron, dovrei anche scegliere una compagna adatta per lui… Per jess… me la devo pensare…J

Grazie di cuore.

Kisses

 

 

 

 

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Capitolo 34
*** Matrimoni e Pregiudizi ***


matrimonio

Matrimonio. Non mi sono mai soffermata più di tanto sulla parola matrimonio.

Con Harry simboleggiava il coronamento del nostro amore, diciamo che il matrimonio è sempre stato visto come il traguardo da raggiungere per una donna, il matrimonio è il sogno più frequente nelle bambine sognatrici e piene d’amore fino al midollo.

Cos’è stato per me il matrimonio?

La fine del mio sogno d’amore.

Niente di positivo.

 

“Devi per forza invitarla tua zia Loretta?”

“Pansy cara, la zia Loretta è la sorella di mio padre il primo marito di mia madre… credi davvero che io non inviti la mia zia italiana preferita?”

“Blaise caro, l’hai vista una sola volta nella tua vita, non mi sembra necessaria.”

“La zia Loretta è necessaria… quella superflua sei tu!”

 

Non ce la faccio più.

E’ mai possibile che debbano anche litigare sulla questione Zia Loretta?

Come se si stesse parlando se invitare la Regina d’Inghilterra al battesimo del figlio dei reali di Spagna.

E’ una mia errata impressione, o sarebbe meglio fare la lista degli inviatati del matrimonio di una talpa e un ghiro?

 

“Io sarei superflua?”

Blaise annuisce.

“Io? Pansy Parkinson nonché tua migliore amica da sempre?”

“Il sol fatto che praticamente mi conosci da quando siamo nati non ti dà il diritto di ritenerti la mia migliore amica.”

“E perché?”

“La mia migliore amica adesso è Hermione, con te è finita da quando hai messo in discussione l’importanza della zia Loretta!” , afferma risoluto.

Pansy mi lancia un finto sguardo inceneritore ed io rispondo con eguale finta aggressività.

Perché Chris non inizia a piangere cosicché io possa fondarmi da lui e lasciare in pasto a se stessi questi due cerebrolesi?

“Scusate, ma che male può fare zia Loretta?”, chiedo durante un sonoro sbadiglio.

Alla fine la Zia Loretta che male potrebbe fare alla società?

“Il problema Zia Loretta sussiste eccome…”, sbotta Pansy spezzando in due la matita per il troppo nervosismo.

Ancora però io non ho capito dove sta il problema.

“Pansy piantala!”, anche Blaise sta rasentando i limiti del nervosismo.

Quante matite verranno spezzate per i preparativi di questo matrimonio?

“Scusate, ma quali sono questi problemi che arrecherebbe con la sua venuta?”

Adesso devono darmi una risposta seria con tanto di argomentazione più che soddisfacente.

Passo il mio sguardo su entrambi, voglio delle risposte e le pretendo ORA.

“La zia Loretta è di Verona…”

E fino a qui nulla di sconvolgente.

“Sai perché è famosa Verona, vero Hermione?”

“Certo che lo so Blaise, anzi mi sconvolge come possa tu essere a conoscenza della tragedia di Shakespeare con relativo balcone!”

“Mi sono documentato quando mio padre mi disse di avere origini italiane e grazie alla mia famiglia sono stato in grado di comprendere quell’articolo della Skeeter.”, lo dice compiaciuto, si aspetta forse un mega applauso da me e Pansy con relativa partecipazione della popolazione londinese?

Spero vivamente di no, perché se così fosse la matita se la ritroverebbe su per la trachea.

Scuoto impercettibilmente la testa e con lo sguardo cerco di fargli capire che non ho tempo da perdere su Romeo e Giulietta perché non sono loro il problema che affligge Pansy, ma bensì la cara zietta.

“… è di Verona e al contrario di mio padre parla solo l’italiano…”

Parla italiano… dove sta il problema?

“Ebbene?”, chiedo scocciata.

“Ebbene??!??”, sbotta Pansy alzandosi dalla sedia e poggiando sul tavolo rabbiosamente le mani.

“Gli elementi che mi avete dato sulla fantomatica zia Loretta sono che è di Verona e parla solo italiano, probabilmente attraverso queste precarie informazioni potrei arrivare all’equazione della verità ma non ci riesco… quindi fatemi il piacere di dirmi esplicitamente il perché questa donna arreca un problema!”

Sono veramente incazzata.

Non possiamo trascorrere una giornata seduti ad un tavolo a distruggere matite, bere succo di zucca e parlare di una zia non poliglotta.

“Hermione, hai perfettamente ragione, il problema è semplice. La zia Loretta parla solo italiano e noi l’italiano non lo parliamo…”, dice Pansy, ma il suo discorso viene interrotto dall’iracondo Blaise Zabini.

“Forse tu non conosci l’italiano.”

Faccio appello all’ultima briciola di pazienza che mi è rimasta…

Se di loro non rimarrà nulla, mi assumerò le responsabilità quando verranno a prendermi per portarmi a soggiornare ad Azkaban.

“Perché? Vorresti dirmi che tu parli italiano?”, anche Pansy appare piuttosto scocciata, non avrei mai creduto che fare la lista del matrimonio potesse essere così snervante.

Blaise la guarda torvo e tossicchia per schiarirsi la voce e iniziare il suo monologo in italiano.

“ La donzelletta vien dalla campagna, in sul calar del sole, col suo fascio dell'’erba; e reca in mano un mazzolin…”

“STOP!!!”, questa volta lo urlo. Recitare una poesia italiana gli fa acquisire la lingua?

Se io leggessi una scritta in greco assimilerei la lingua e sarei in grado di parlare in greco?

“Perché mi hai interrotto?”

Perché ti ho interrotto? Secondo te recitare una poesia di Leopardi significa parlare italiano? Secondo te basta recitare qualcosa a tua zia per poter aprire una discussione?”

Ok, forse mi sto alterando un po’ troppo, forse non è giusto urlare contro un’idiota, forse qualcuno si è impossessato del mio corpo, forse è lo stesso Leopardi a possedere il mio corpo perché abbattuto e sdegnato dalle arti recitative di Blaise…

Forse sto solo impazzendo.

 

“No… è solo che già saper recitare qualcosa potrebbe far sentire accettata zia Loretta…”, mugugna. Credo sia fortemente intimorito dalla sottoscritta e ciò mi piace ed è per questo che prenderò in mano l’organizzazione di questo maledetto matrimonio.

Sono un po’ gasata lo ammetto, ma parlare con Blaise è come andare a fare shopping con una bottiglia di alcool etilico.

“Dunque la zia Loretta Zabini verrà al matrimonio, le spediremo una di quelle graziose partecipazioni di nozze e Blaise sarà così gentile e affettuoso nei confronti della cara zietta che imparerà l’italiano e durante il suo matrimonio cercherà di renderla partecipe di ciò che accade… anche se ci saranno cose palesi come lo scambio degli anelli o il bacio per cui non si deve neanche pensare di dover dare una spiegazione.”

Mi sento un generale con il suo plotone. E’ così eccitante.

“Non si chiama Loretta Zabini.”

“Chi?”

“Mia zia.”

Adesso lo strozzo.

“E allora di chi diamine abbiamo parlato? Chi si cela dietro il misterioso nome di zia Loretta? E’ forse il nome che usavate voi Purosangue per denominare Voldemort?”

Sto per cedere e sarà a quel punto che non risponderò più delle mie azioni.

“Il vero nome di mia zia è Lorenza Cristina Zabini, più affettuosamente conosciuta con il nome di zia Loretta…”

Mi porto le mani alle tempie e inizio a massaggiarle lentamente, ho urgente bisogno di un’aspirina e anche di due bicchieri di vodka liscia.

“Non mi interessa, non me ne frega niente non ci preserverà dal buco nell’ozono sapere il suo vero nome, non ci renderà tutti più buoni e generosi, ok?”

Annuisce come un ebete, mentre Pansy imbufalita tracanna selvaggiamente succo di zucca e scrive di malavoglia il nome di zia Loretta accanto a quello del padre di Blaise.

 

Dal magico momento che ha visto la zia Loretta protagonista sono trascorse ben due ore in cui solo una volta sono stata salvata dal pianto di Chris, non l’ho mai visto dormire così tanto, lo sta forse facendo per aumentare il mio nervosismo?

E già cosi sadico?

Ha naturalmente preso dal padre in questo.

Abbiamo pranzato con degli stupidi tramezzini e ho un coltello da macellaio nascosto dietro la schiena nell’eventualità esca fuori una zia rumena che dobbiamo per forza invitare, ma con il persistente problema della lingua da noi non parlata e totalmente sconosciuta.

Sono completamente sdraiata sul tavolo con i capelli sparsi un po’ ovunque, lo strisciare delle penne sulla carta mi entra prepotentemente in testa facendomi stare ancora più male.

“Con chi farai sedere Harry Potter?”, chiede improvvisamente Pansy.

Adesso io mi chiedo; perché fare tante storie su un parente dello sposo e invece invitare senza tanti preamboli Harry, persona che in questa casa nessuno può vedere?

“Con Millicent, ovviamente!”

Ovviamente.

“E la zia Loretta?”, sono stata davvero io a pronunciare questa domanda?

Cosa m’importa di dove siederà quella dannata donna?

“Anche tu conosci la zia Loretta? Blaise ti ricordi quando abbiamo mangiato quella pizza più grande di noi?”

Chi sta parlando adesso?

Alzo lo sguardo e vedo Draco che guarda la confusione che troneggia sul tavolo mangiando quella sua mela e aspettando che Blaise dia una risposta affermativa al suo ricordo.

“Si, ricordo!”, risponde, mentre Pansy picchetta le lunghe unghia sul tavolo nell’esplicita attesa che il suo amico si dia una mossa e non inizi a fare il sentimentale con Draco.

Quando ormai mi stavo convincendo che la relazione tra me e Draco fosse finita per colpa dell'’amore che lui nutre verso le sue mele, sento le sue labbra poggiarsi sulle mie e aspettare un silenzioso invito ad approfondire il bacio.

“Smettetela immediatamente, dobbiamo lavorare non girare un film porno!”, voce alta e squillante dell'’adorabile Pansy che quando vede Lud non la tiene nessuno in quanto a pornografia. Ci stiamo solo baciando in maniera innocente.

 

Ok ok, non sono stata ligia al dovere.

Se lo fossi stata non sarei andata (senza scrollarmi da Draco) a spalmarmi sul divano continuando a baciarlo ed accarezzarlo. Giusto?

Ma non ci posso fare niente, è più forte di me.

 

Saranno passati circa 10 minuti e solo quando mi stacco da Draco per riuscire a far entrare altra aria nei polmoni mi rendo conto della vicinanza di Blaise che ci guarda inorridito e sbatte il piede destro sul pavimento con estrema violenza, quasi a volerci sottolineare che al posto del tappeto ci dovremmo essere noi.

“Avete finito? Non ci crederete mai, ma sul divano della cucina ci sono Lud e Pansy. E’ mai possibile che nessuno di voi riesca a contenersi?”

Draco si passa una mano tra i capelli arruffati e si sistema la camicia.

“Non ti conviene parlare, perché se ci fosse stata Emma a quest’ora sareste dentro l’armadio”

Spero vivamente che Draco abbia preso l’armadio come esempio perché se fosse vero credo che vomiterei ogni volta che lo aprirei e non sarei più del tutto sicura della pulizia dei miei abiti, ci sono alcune macchie quasi difficili da vedere…

 

Ci alziamo di malavoglia e ci rechiamo in cucina dove Pansy e Lud sono avvinghiati l’uno tra le braccia dell'’altra e non ne vogliono proprio sapere di staccarsi e prendere aria.

“Grazie per essere corsi in mio aiuto…”, è appena entrata Emma con un sacco di vestiti tra le mani.

Grazie a lei però i due si sono staccati e si stanno guardando con sguardi vacui, quegli sguardi assurdi che sfoggia chiunque dopo 5 sigarette fumate una dopo l’altra senza far passare nessun secondo tra un tiro e l’altro.

“Che cosa sono?”, chiedo incuriosita osservando tutti gli abiti che Blaise ha gentilmente buttato sul tavolo.

“Gli abiti di voi damigelle e del paggetto.”, risponde, porgendomi un abito color lavanda.

Perfetto, a questa assurda giornata ci mancavano solo le prove per i vestiti.

Non so, ma darei qualsiasi cosa per essere ad una riunione scolastica di Dana o a bere un caffè in compagnia di Jess e della dottoressa Apple.

E con questo ho praticamente spiegato la mia situazione mentale del momento.

 

Senza tanti preamboli io e Pansy veniamo rinchiuse nella stanza con i nostri abiti così da poterli indossare affinché Emma veda come saremo belle e soprattutto color lavanda.

Draco viene spedito nel bagno così da provarsi il suo abito da testimone dello sposo.

Lud è l’unico che sta spaparanzato sul divano a sorseggiare caffè e a leggere il giornale; da semplice e normale invitato al matrimonio non ha bisogno di provarsi niente.

 

“Ma questi tacchi non sono normali…”, piagnucolo, come potrò mai stare per tutto il giorno con questo tacco vertiginoso?

Morirò dopo la prima mezz’ora…

Pansy è come sempre a suo agio, che il tacco sia basso o sia vertiginosamente alto per lei, la regina delle scarpe, non fa nessuna differenza.

Potrebbe partecipare alla maratona a New York con questi dannati tacchi e arriverebbe sicuramente prima, battendo i maggiori maratoneti mondiali.

“Non farla tragica, basta farci l’abitudine…”

L’abitudine?

Per farci l’abitudine dovrei anche dormire con indosso questi affari infernali.

“Pansy, credo tu sia l’unica donna sulla faccia della terra a non ridursi i piedi come le zampogne dopo una giornata con questi…”, dico, sventolandole davanti agli occhi le scarpe incriminate.

Dovrebbero fare una legge che vieta le scarpe con il tacco più alto di 10 centimetri, ma non credo verrebbe mai approvata.

“PANSY, HERMIONE SBRIGATEVI A SCENDERE!!!”

Blaise e il suo savoir faire, solo lui riesce a urlare con tale grazia.

 

Oh no, adesso ci sono da scendere pure le scale.

Avrà mai fine questo strazio di giornata?

Pansy scende le scale come se fosse scalza, io mi affido alla mia arte nel camminare con i tacchi e con mia grande sorpresa ci riesco senza inciampare né nel tappeto né nel vestito stesso così da rollarmici dentro e dare vita alla canna umana.

“Devo dire che il color lavanda vi dona, siete semplicemente bellissime.”

Ci gira intorno come un avvoltoio fa con un cadavere e ci ispeziona attentamente come se fossimo dei documenti. Ottimo direi…

 

“Hermione, ma ci cammini bene con quelle scarpe?”, se dico di si mi danno il permesso di andare al matrimonio con le infradito?

Guardo Lud, colui che mi ha posto la domanda, in maniera sconsolata.

Sono davvero demoralizzata.

Ricordo ogni particolare dei preparativi del mio matrimonio ed io odio i preparativi, ricordo tutte quelle parole pompate di Harry… ricordo benissimo come mi fece la fatidica domanda.

Mi aveva portata fuori a cena e al momento del dolce, una mega coppa al cioccolato con tanta panna, mi sono ritrovata con un affarino metallico in bocca… se non fosse stato per i miei riflessi pronti e la mia accortezza l’avrei mandato giù, lui si sarebbe incastrato per la trachea così da evitarmi il passaggio dell'’aria ed io sarei morta soffocata prima di sapere che il mio fidanzato mi stava solo chiedendo di sposarlo.

Adesso che ci penso è come se quell’anello che mi stava facendo passare a miglior vita fosse stato solo un segno del destino; avrei dovuto capirlo che unirmi in matrimonio con quell’inetto mi avrebbe portato solo guai e amare delusioni.

Sarei curiosa di sapere come Lud e Blaise hanno chiesto a Pansy ed Emma di sposarli, attraverso il loro racconto potrei predirgli come sarà la loro unione.

 

“Si, devo solo farci l’abitudine.”

“Scusate, ma adesso io ed Hermione avremmo un impegno..”

Blaise naturalmente lancia a Draco un’occhiata di fuoco come se le cose importanti nella quale ci cimentiamo riguardino solo la camera da letto.

“Blaise piantala, ancora non riesco a capire perché mai Emma abbia accettato di diventare tua moglie.”, dice Draco mentre mi cinge con un braccio la vita.

Non vedo più Lud e Pansy; che si siano impossessati della camera degli ospiti?

Spero vivamente di no, non reggerei.

“Perché mi ama”

“Tu sei ultraterrena!”, mi ritrovo a dire “… o semplicemente pazza.” Aggiunge Draco.

“Né l’una n’è l’altra, Blaise è speciale!”

L’uomo in questione le sorride e le dà un bacio mozzafiato che la fa arrossire e sprofondare nell’imbarazzo.

 

Se ne sono andati tutti, Draco ha fatto capire loro che noi avevamo un appuntamento improrogabile ed infatti dopo esserci cambiati e aver cambiato Chris, io e Draco abbiamo preso la macchina per recarci a scuola da Dana.

 

Quando entriamo, nella saletta adiacente all’ufficio della preside, vi è presente un’altra coppia.

I loro visi non sono per niente rilassati e sembrano abbastanza nervosi.

Mi accomodo accanto a Draco e inizio a leggere una delle riviste buttate a casaccio su un tavolino.

“Queste dannate scuole babbane…”

“Draco, non ti converrebbe parlare di certe cose…”, dico tra i denti.

La coppia che abbiamo davanti sembra incendiarci con gli occhi.

Dopo qualche minuto la preside ci fa cenno di accomodarci nel suo ufficio.

 

“Signori Malfoy, Signori Parker”

Ricambiamo civilmente il saluto della donna e ci accomodiamo.

“Vi starete sicuramente chiedendo perché mai vi ho convocati, giusto?”

No, a dire il vero io mi stavo chiedendo se muoio se mi getto dal decimo piano di un edificio.

“La questione è molto semplice, Dana e Mallord non fanno altro che litigare, gli insegnanti non sanno più come comportarsi e ogni volta che li mandano da me in presidenza sembra che a Dana non le importi che io sono un’autorità.”

A queste parole noto Draco che ghigna soddisfatto, probabilmente sta lodando mentalmente la sua bambina perché è la sua copia sputata, e i signori Parker completamente sconvolti, se la staranno immaginando come una specie di demonio ringhiante a quattro teste.

“Ma almeno si sa chi è dei due ad attaccare briga?”, chiede la madre, ma nel tono che ha usato sembra quasi che la domanda reale fosse: E’ quel mostro di Dana Malfoy a iniziare, vero?

La preside ci guarda attentamente, mentre giocherella con il tagliacarte.

“Ovviamente quando vengono portati da me e io faccio loro questa domanda è un accusarsi a vicenda; secondo Mallord, Dana lo provoca ogni giorno dedicandogli cattiverie di ogni genere…”

I docili Parker ci lanciano occhiate fiammeggianti, ma a Draco sembra non importare, da questi atteggiamenti descritti Dana gli somiglia sempre più, era lui quello che dedicava cattiverie e tutti.

“… ma secondo Dana la colpa è solo di Mallord poiché lui e il suo gruppo di amici deficienti, almeno così li ha ribattezzati, hanno osato dirle che se sua madre era morta la colpa era solo sua e della sua nascita”

La mano di Draco si è irrigidita ed io sto per andare ad ammazzare questo Mallord dal nome semplicemente orribile e queste due salamandre essiccate che ho davanti.

“Non mi sono chiare alcune cose…”, esordisce la salamandra donna.

La preside volge lo sguardo sulla Signora Parker e le sorride amabilmente non smettendo di torturare il tagliacarte.

“ Se la madre della bambina è morta, chi è la donna qui presente?”, dice indicandomi.

Lo sguardo saettante di Draco si posa sulla donna “Non vorrete forse dirmi che convivete… oh mio Dio povera bambina, ci credo che è così acida a questa età.”

Ma come diavolo si permette questa deficiente a parlare così?

Il marito è totalmente assente, la preside sente le vibrazioni negative e Draco con immane eleganza sta per attaccare.

“Non credo sia di sua competenza fare ipotesi su mia figlia, inoltre posso benissimo dirle che ho sempre adorato vivere nel peccato e mia figlia è la mia esatta copia quindi se Dana reputo che suo figlio sia un deficiente io la appoggio in pieno, e poi non potrebbe essere altro un bambino che sia chiama Mallord!!”

Ok, diplomazia zero, ma la barzelletta sta nel fatto che Draco di professione fa il diplomatico…

Vorrei proprio assistere ad una sua riunione, li minaccerà tutti?

“Ne deduco che lei va fiero di sua figlia anche se le sue parole potrebbero scioccare mio figlio?”

Draco ghigna soddisfatto.

“Ovviamente, ho piena fiducia nell’acuta ironia di mia figlia e poi credo che non sia stato bello per lei essere stata accusata della morte di sua madre, crede? Io penso che Dana si stia proteggendo da eventuali stronzate sparate dai suo stupidi compagni.”

“E lei si può ritenere un padre affidabile e maturo? Povera bambina… scommetto che lei cambia fidanzata ogni due settimane e che quella poveretta di sua figlia non ha una situazione familiare stabile. Solo adesso mi rendo conto di quanto è fortunato Mallord.”, dice sistemandosi la gonna del suo orribile tailleur rosa.

“… più che fortunato io direi sfortunato, e in tutto questo le dico solo di farsi gli affaracci suoi e che non abbiamo bisogno della sua consulenza psicologica a livello familiare. Io mi preoccuperei della vostra attività sessuale, suo marito mi sembra un po’… come dire… moscio.”

Ghigna soddisfatto e mi sorride.

La signora è rosso fuoco e suo marito non accenna a cambiare espressione.

La preside li guarda scioccati, sembrano loro due adesso i bambini.

“Signor Malfoy perché tirare in ballo l’attività sessuale? E’ propriamente fuori luogo.”

Lui si limita a sorriderle beffardo.

“Forse lei pensa che non c’entra niente, ma i figli hanno bisogno di genitori che trasmettano amore e serenità, il sesso è una componente essenziale per una famiglia felice, siccome da quello che mi ha fatto capire la gentilissima signora Parker in famiglia sono frustrati, perché credo che pensare che mia figlia vive nel peccato solo perché io ed Hermione non siamo sposati, sia da gente frustata e sfigata io le dico di riprendere a praticare ginnastica da letto…”, i suoi discorsi allucinanti mi lasciano sempre basita e con un sacco di domande che mi frullano in testa.

 

Non voglio crederci.

Stavo facendomi i cavoli miei quando mi ritrovo a ricambiare un bacio mozzafiato di Draco nell’ufficio della preside di nostra figlia Dana sotto gli sguardi attoniti della suddetta e di due deficienti con la paralisi facciale.

Sarò rossa da fare invidia ai capelli di Ron.

Quando si stacca da me è sempre troppo tardi.

“Sarà da secoli che suo marito non la bacia così?”.

Voglio sprofondare, non chiedo poi molto.

Perché l’adolescente che è il lui esce sempre nei momenti meno opportuni?

Alla sua domanda però la donna annuisce.

“Vede signora Pickwood, la mia tesi era fondata.”

La preside annuisce.

Stanno annuendo tutti, ma mai nessuno che lo contraddice.

Impazzirò nel tentativo.

“Adesso se ci scusa noi avremmo da fare, è stato un piacere signora Pickwood.

Signori Parker spero seguirete i miei consigli.”

Salutiamo e usciamo da quell’incubo.

 

“Perché l’hai fatto?”, siamo in macchina ed io sono abbastanza agitata. Lui guida tranquillo come se non avesse  fatto abbastanza scena.

“Cosa?”, fa anche lo gnorri adesso?

Credo che dalle mie orecchie esca del fumo.

“Ok, parli del bacio?”

“Si”

Di cos’altro potrei parlare?

“Vorresti forse dirmi che non hai gradito?”

“Certo che ho gradito, ma sono caduta nell’imbarazzo più nero quando mi sono resa conto di stare ricambiando davanti a quelli…”

Continua a sfoggiare un sorrisetto piuttosto furbo e la cosa non mi piace per niente.

“Io ti bacerei sempre, e poi scusa quei due cosi erano troppo bigotti, non ho resistito, però ti chiedo scusa… scusa Herm.”

Lo guardo furtiva.

“Perché mi chiedi scusa?”

“Potresti almeno accettarle visto che non sono solito farle.”

“Le accetto, ma adesso dimmi perché.”

“Perché non ho tenuto conto del fatto che tu potessi sentirti in imbarazzo.”

Sorrido.

“ Puoi accostare per favore?”

Annuisce.

Forse non è neanche da me questo atteggiamento, ma devo farlo e se non lo faccio sbatto la testa contro il cruscotto.

Dopo qualche metro è riuscito ad accostare.

“Successo qualcosa?”, mi chiede.

Scuoto la testa e continuo a sorridere.

“Mi fai paura…”, per fortuna non riesce a finire la frase… l’ho coinvolto in un bacio senza precedenti.

Sono finalmente soddisfatta, è sempre lui che mi bacia all’improvviso senza che possa prepararmi psicologicamente, ma ora che ci penso ogni bacio con lui è sempre diverso, trasmette sempre qualcosa di nuovo ed è sempre come se fosse il primo bacio, sempre le stesse palpitazioni e le medesime emozioni pazze che scalpitano nel mio cuore.

“Volevo baciarti… ecco perché ti ho fatto accostare.”

Sorride angelico premendo le sue labbra contro le mie

“Donna vogliosa!”

Metto un finto broncio, ma mentre lui mi guarda stranito lo attiro a me e lo coinvolgo in un altro bacio.

Ha ragione a dire che sono vogliosa?

 

 

Non so… ma non sono pienamente soddisfatta di questo capitolo.

Voi che ne pensate?

Fatemi sapere con i commentucciJJJ

 

Adesso passiamo ai ringraziamenti.

 

redRon: tesoro, lo so, quello schifo di msn mi dà qualche problemuccio ultimamente… sob!!!

Non ho mai ricevuto recensione più lunga, mi hai fatto sorridere come un’ebete davanti al pc, come al solito sei troppo gentile… esageri sempre, perché ovviamente tu scrivi molto meglio di me.

^________^

Baciotti mio amor.

 

Erin: Oh mamma, le tue recensioni mi sciolgono sempre… sei un tesoro, spero tu abbia gradito anche questo, i tuo pareri per me sono importantissimi. GRAZIE.

 

Marygenoana: grazie grazie, anche la tua e strabiliante, anzi aspetto un aggiornamento a breve.

Kisses

 

Francy872: Pauline spunta ogni tanto, ovviamente non posso svelarti il ruolo che ha questa tizia^____^, La scazzottata non so dirti quando ci sarà, tu continua a seguirmi..

Sei un tesoro.

Baci.

 

Lunachan62: anche per te la scazzottata non so quando sarà… mi spiaceeeee.

Ti ringrazio dei complimenti, spero che neanche quest’ultima scena tra i due piccioncini sia comunque stata troppo sdolcinata.

Aspetto di sapere cosa te ne è parso.

Kisses

 

Topo: ma ciaooooooo, diciamo che Blaise ed Emma sono stati presi in pieno dal colpo di fulmine. Per i due piccioncini non so quando avverrà, potrebbe anche essere nel prossimo capitolo, non so davvero… J

Per quanto riguarda Pauline, sai che forse la uso proprio perché non ho altre parole da usare? ^______^

Come sempre ti ringrazio e i tuoi scleri mi piacciono sempre.

Bacioni.

 

Sensation: ehm… hai perfettamente ragione sui bimbi,ma non so ho visto Chris come un super bimbo^_______^ sono perdonata dopo questa svista?

Blaise ed Emma presto sposi… che meraviglia!!!!

Kisses

 

Drachetta’91: già la colpa non è di quell’innocente creatura, sono solo i genitori un po’ pazzi.

Nella stesura di questo capitolo non ho neanche lontanamente preso in considerazione di scrivere o comunque far saper che fine ha fatto Milly… mmm…. Forse non lo so neanch’io…. ^_____^

Spero che Blaise ed Emma ti abbiano sconvolto positivamenteJJ

Grazie.

Baciotti

 

Olivia86: quando avverrà il matrimonio? Bella domanda.

Effettivamente Draco dovrebbe darsi una mossa…. Povera HermioneJ

Grazie infinite.

Kisses

 

Luz79: Ciao Rita, scusa se ho postato un altro capitolo, ma non potevo non farlo^__^

Sono contenta che ti stia piacendo il mio manoscrittoXDXD, forse un po’ troppo lungo… e vabbè finchè qualcuno non m’implorerà di chiudere i battenti credo andrò avanti scrivendo questa fanfiction…

Ti ringrazio tantissimo e ribadisco che sono troppo felice che i tuoi Draco ed Hermione SI SONO BACIATIIIIIIII!!! EVVAI!!!

Oh la smetto…

A presto.

kisses

 

 

Ringrazio anche coloro che leggono soltanto.

GRAZIEEEEEE

^______________________________________^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 35
*** Addio al nubilato e alla dignità ***


uuuuuuuuuhù

 

 

Non sarà poi tanto difficile,no? Insomma devo semplicemente svezzare mio figlio, e so anche che praticamente non è nella norma svezzare così presto mio figlio, ma in questo ultimo mese e mezzo mio figlio ha avuto non pochi problemi e la sua pediatra (non ci credo ancora nemmeno io), la dottoressa Apple, ha detto che dobbiamo impegnarci per svezzarlo il prima possibile.

 

La scena fa ridere, Chris è seduto sul suo seggiolone, Draco sta giocando con le sue manine facendolo ridacchiare ed io mi accingo a portare il semolino e così potremmo dare inizio alla vera battaglia.

Fortunatamente la Signora Piddy doveva sbrigare delle compre, Dana è a scuola, Emma e Blaise sono impegnati con gli ultimi preparativi del matrimonio, sono proprio gli ultimissimi poiché il matrimonio è domani e stanotte si farà caciara fino a notte fonda… la festa di addio al nubilato è stata organizzata da Pansy e sono sicura che la normalità non verrà neanche presa in considerazione, quella di addio al celibato per Blaise invece è stata organizzata da Draco, Lud e Gary e la preparazione li ha presi così tanto che si sono saltati varie riunione e conferenze. Questo mi ha lasciata un po’ sorpresa, o forse sono io che vivo in una realtà parallela e ciò che hanno fatto quei tre imbecilli è del tutto normale?

Scuoto impercettibilmente la testa e porto il semolino sul tavolo e vedo Chris che batte le manine paffute contento, anche Draco sembra piuttosto contento non aspettandosi forse che tutto quel semolino invece di essere ingerito verrà sputato e rigurgitato sui nostri poveri abiti.

 

“Pronto?”, domando con voce grave, forse del tutto fuori  luogo, e infatti Draco mi lancia un’occhiata interrogativa. Probabilmente si sta chiedendo perché sto affrontando questo periodo della mia vita in associazione con lui per il bene di nostro figlio, in questa maniera così tesa e nervosa, ma dov’era quando Dana è stata svezzata?

“Herm, dovresti calmarti, svezzare un bambino è semplice… è più difficile far star zitto Blaise.”

Forse su questo ha ragione.

Prendo il cucchiaino e lo immergo nel piatto prendendo una piccola quantità di semolino.

Adesso sto qui, impalata ad osservare con morbosa ossessione ciò che tengo in mano.

“Stai forse ripassando mentalmente quella specie di cantilena orrenda su quel cavolo di carico di semolino che sta arrivando con l’aereo?”

Cosa?

Sta forse parlando di quella cosa per cui gli adulti sono soliti storpiare la voce, facendo in modo di sembrare degli elfi domestici fatti e strafatti di elio?

“No”

Mi avvicino a Chris e lo vediamo guardare il cucchiaio in maniera strana, quasi come se lo volesse sbattere sulla mia faccia con la sola forza del pensiero.

Improvvisamente due verità vengono a bussare alla porta del mio cervello.

a)Chris è troppo piccolo per saper usare la telecinesi, e ci vuole grande preparazione per saperla usare.

 

b)Io devo assolutamente smetterla di immaginarmi le cose.

Adesso che il mio personale promemoria mi ha ricordato che io non sono una persona normale, avvicino ancora di più il cucchiaio alla sua boccuccia.

Per circa un nanosecondo ci ha presi in giro facendoci credere di star poggiando le sue labbra sulla pappina, ma l’istante seguente la pappina giaceva sulla maglia bianca di Draco facendolo ridere a crepapelle.

 

E’ trascorsa un’ora in allegria, io e Draco siamo irriconoscibili; semolino ovunque, sui vestiti, tra i capelli, nelle orecchie, sui muri, sul pavimento, sul lampadario…

L’unico che ne è uscito indenne è stato proprio Chris che continua a sorridere soddisfatto mugugnando un qualcosa di astratto e sbattendo felice i pugnetti sul seggiolone, come se volesse che i suoi genitori continuassero a sporcarsi.

Ovviamente sporcarci non è il nostro passatempo preferito…

Morale della favola: Chris non ha mangiato niente.

 

“Non ha mangiato niente…”, sbuffo, mentre ripongo il piatto e il cucchiaio nel lavabo.

Draco sta cercando di levarsi quanto più semolino può dai capelli e dal viso con l’aiuto di uno strofinaccio.

“Sono sicuro che appena gli verrà fame strillerà così tanto che anche il semolino andrà bene!”

“Speriamo, perché altrimenti non so davvero cosa fare!”

Mi mordo il labbro inferiore. Insomma se il nostro bambino non mangia è ovvio che mi preoccupo, forse per lui è diverso, lo vive in maniera diversa perché è il suo secondo figlio, ma per me che è il primo molte cose mi fanno star male, soprattutto il fatto che abbia avuto problemi con il latte e deve essere svezzato prima del tempo.

“Ehi Herm, non è il caso di starci così male… magari Chris ha solo bisogno di un piatto che gli piaccia… il semolino non ha sapore, magari è già un inguaribile golosone come la sua mamma…”

“… o un salutista pazzo come il suo papà!”, mi sorride ed io ricambio il sorriso; probabilmente sono solo sotto stress e ingigantisco i problemi, probabilmente è vero che dobbiamo far assaggiare a Chris qualcosa di più gustoso.

 

“Draco… cosa diamine stai facendo?”

“Ti sto baciando…”

Cerco di respingerlo, ma lui sembra non voler demordere.

“Draco…Chris ci sta guardando!”

Draco poggia le mani sulla mia vita e si gira per guardare Chris.

“Smettila Herm, cosa vuoi che capisca? Ha circa 71 giorni di vita!”

“Non sottovalutare i bambini, certe immagini possono rimanere così impresse nelle loro menti che quando cresceranno potranno diventare dei depravati!”, dico risoluta. Non so se questa perla che ho sparato è vera o ha solo una parvenza di veritiero, ma mi piaceva dirla e poi mi sento un po’ in imbarazzo nel baciarmi con Draco davanti a nostro figlio o davanti a qualsiasi esserino non maggiorenne.

 

“Ok basta, la pianto… anche se sei fatta cattiva…”, mi sussurra all’orecchio.

“Non sono fatta cattiva… se solo non fossimo davanti a nostro figlio giuro che ti farei impazzire e imploreresti affinché non…”, ma la mia frase non viene neanche ascoltata da quel troglodita… ha ripreso a baciarmi con rinnovata passione.

 

Mentre mi sto facendo trasportare dal bacio e dalle sue carezze, le mie orecchie captano indistintamente un clap clap che mi lascia un po’ interdetta.

Io non posso applaudire in quanto le mie mani sono occupate tra i capelli di Draco.

Draco non può applaudire in quando una mano vaga indisturbata sulla schiena e l’altra… beh lasciamo stare dov’è l’altra.

Chris non ha tutta questa forza nelle manine.

 

“Ma bravi… i miei complimenti… fare le porcherie davanti ad un bambino…potrei denunciarvi, sapete?”

“Pansy piantala.”, mugugna Draco sulle mie labbra.

Quando finalmente si stacca dalla sottoscritta, la sottoscritta è in pieno imbarazzo.

Non sono cose da fare.. diamine!

“Scusate la domanda impertinente, ma cosa ci fate cosparsi di semolino? State provando il sesso alternativo? E’ forse un rimedio indiano per rinnovare la passione?”

Ho mai detto che oltre a Blaise andrebbe uccisa anche Pansy?

Se non l’ho ancora fatto devo annotarlo da qualche parte…

“No Pansy, nessun rimedio, stavamo provando a svezzare Chris!”,dico mentre prendo il pargolo in braccio.

Pansy alla mia frase fa una strana smorfia; che anche lei sostenga che svezzare Chris sarà più difficile del previsto?

“Ho i miei dubbi, e comunque, sono qui per dirti che tra tre ore inizia la feste e che tu dovrai essere impeccabile!”

Impeccabile? Ed io che volevo presentarmi in pigiama.

Questa pazza che ho davanti, che si spaccia per la mia migliore amica, non è una persona normale… sembra quasi qualcuno al servizio del Diavolo, perché davvero, non conosco nessuno sadico come lei.

Quali atroci torture avrà in servo per me nella sua testolina?

“Certamente, non ho mai pensato di presentarmi con indosso il pigiama!”

Draco scoppia in una risata; credo abbia capito che il mio intento era proprio quello, ma essendo che Pansy Parkinson ha doti divinatorie, ho cercato di incenerire il mio fedele compagno, e a quanto pare ci sono riuscita… un applauso, prego. Draco Malfoy si è strozzato e strisciando è andato in bagno.

Adesso se mi concentro posso udire una terribile tosse dovuta a soffocamento, provenire dal bagno.

Probabilmente dovrei andare ad aiutarlo. Anzi, dovremmo andare ad aiutarlo, ma non rientra nelle mansioni scritte sull’agenda, o sui fogliettini attaccati al frigorifero.

“E’ questo lo spirito giusto!”

 

Sorrido compiaciuta, quando un leggero scampanellio mi ricorda che non tutti possono materializzarsi, o non tutti gli amici amano scardinare la nostra porta d’ingresso.

“E adesso chi sarà?”, è una domanda stupida, lo so, visto che non potrò mai sapere chi c’è dall’altro lato della porta se non vado ad aprire.

“Speriamo non sia Emma, ho detto a sua sorella di portarla al locale verso le nove…”, dice pensierosa.

La lascio sbattere e insieme ci dirigiamo verso la porta.

Mi avvicino allo spioncino e vedo la figura deforme di una signora di mezza età.

Varie possibilità sulla presunta identità della donna si fanno spazio nella mia mente.

 

a)     Un agente dei servizi segreti in incognito.

b)    Tanti testimoni di Geova raggruppati in un’unica entità.

c)     Un venditore porta a porta.

 

Quale sarà quella giusta?

Non mi resta che aprire.

 

Quando apro la porta, ciò che mi ritrovo davanti è l’immagine di una simpatica donna sulla sessantina, molto magra e  dai lineamenti molto fini e delicati, che non ricordano per niente quelli inglesi… è più mediterranea.

“Hello, my name is Cristina Lorenza Zabini.”, dice scandendo bene le parole, e invece di sentirsi lei l’idiota, mi ci sento io.

“Piacere.”, tendo la mano verso la donna e lei mi stritola in una ferrea morsa.

Improvvisamente un’oscura verità si abbatte con la leggiadria di un elefante con in groppa dieci pinguini ubriachi, su di me.

Merda! Questa donna è la zia di Blaise e credo proprio che non sarà facile far amicizia, il suo inglese è stentatissimo e il mio italiano quasi non esiste.

 

“Salve zia Loretta!”, chi è che sta parlando italiano?

Ma che cosa divertente!

Assolutamente stupendo venire a scoprire in questa maniera del tutto priva di logica che Draco parla anche italiano.

“Ciao Draco, come stai?”

Anche Draco viene stretto nella ferrea morsa, ed il mio ego si pompa un po’ d’orgoglio, fino a qui ho capito tutta la conversazione.

Dall’espressione che sfoggia Pansy ho ben capito che non ci sta capendo un accidenti.

“Perfetto, adesso ci toccherà portare con noi la vecchia per la festa in onore di Emma!”, sbuffa al mio orecchio Pansy.

“Dai su Pansy… non sarà poi così terribile!”, dico con un sorriso, per far credere alla zia Loretta che non stiamo affatto parlando di lei.

 

Non avrei detto di certo che non c’erano problemi se non mi facessi a insaputa di tutti e soprattutto mia, di cocaina purissima.

La questione zia Loretta ha preso vita prima del dovuto, prima che io facessi un corso per imparare una lingua a me quasi sconosciuta, e inoltre, mi sento un’idiota.

 

“STA ARRIVANDO EMMA!”, urla Pansy al mio indirizzo.

Eh sì!La festa è già iniziata, abbiamo iniziato a ballare senza Emma, poiché ha avuto un piccolo e insignificante contrattempo ed ha portato quasi due ore di ritardo.

Cos’ho fatto in questo frangente?

Iniziamo:

Seduta su uno dei divanetti, la zia Loretta ha iniziato a parlarmi in italiano di qualcosa a me scognito, non posso far altro di rimanere qui a bere come un’alcolizzata e annuendo alla valanga di parole che fuoriescono da quella bocca.

I primi cinque minuti sono anche riuscita ad interagire usando alcune tipiche frasi che riescono a far credere al tuo interlocutore che sei realmente interessato a ciò che sta blaterando.

Draco lo usa spesso con Blaise.

Davvero? Incredibile! Si! Anche a mio cugino è successa la stessa cosa!

Ecco le frasette pronte per essere utilizzate in questi casi, e per l’occasione l’ultima me la sono fatta tradurre da Draco prima della festa.

Sono un genio del crimine.

 

“Siiiiiiiii!!!”

Gridolini da donna assatanata escono in un delizioso coretto dalle dolci boccucce di tutte le ragazze presenti alla festa di addio al nubilato della signorina Emma Reinolds presto in Zabini.

Cinque ragazzi in perizoma stanno muovendo il bacino in modo provocante e terribilmente sexy.

Mi alzo dal divanetto rosso fuoco e mi accingo a trovare un dannato calice di champagne ancora intatto.

 “Ehi Hermione, che fai lì tutta sola? Non vuoi divertirti con noi?”, di Pansy non è rimasto più niente, anche la dignità l’ha abbandonata pochi minuti fa, mentre circa un’ora fa l’hanno abbandonata il buon senso e l’orgoglio… sarà andato via tutto dopo il rigurgito a cui ho dovuto assistere.

Lene, la sorella di Emma sta strusciandosi in maniera provocante contro uno dei cinque ballerini, Jess è da qualche parte a fumarsi qualcosa (e la cosa mi ha sconvolta abbastanza)

Pansy non esiste più e poi tra le altre amiche di Emma alcune sono svenute sui divani e altre stanno improvvisando uno spogliarello rudimentale… anche loro non ci stanno più con la testa.

Cosa sto facendo io?

La persona seria, almeno credo.

 

Il tempo di parlare con Loretta Zabini è finito, anche lei ha vomitato l’anima e adesso sta infilando dei soldi negli slip degli spogliarellisti!

Hai capito la donna di mezza età italiana!

Questo lo trascriverò nel verbale che consegnerò dopo le nozze a Blaise.

“Herm, dai vieni a ballare!!!”, un branco di donne inferocite e ubriache mi trascina verso il centro della pista, e siccome non ho un bel niente da fare non mi resta altro che cominciare a muovere i fianchi e continuare ad attingere bicchieri dai camerieri in boxer che passano tra di noi, facendo bella mostra del loro affarino e dei loro muscoli.

Voglio Draco, mi sta venendo da vomitare e non è perché ho bevuto troppo, ma perché gli uomini troppo muscolosi mi danno il volta stomaco.

Meglio il mio amore, corpo scolpito, ma non per questo volgare.

Un adone!

Ma perchè non chiamarlo per vedere se si diverte?

 

Abbandono la pista e cerco di raggiungere il luogo in cui dimorano i nostri soprabiti con annesse borse, ma la mandria inferocita credendo che io volessi fare il trenino si è attaccata alla sottoscritta e mi ha accompagnata tra urletti e canti a prendere il cellulare.

Non vorranno mica assistere alla mia privatissima telefonata, vero?

Con una mossa artistica scappo dalla loro pazzie e mi rifugio in bagno.

 

Tu… tu… tu… tu…

“Ciao Tesoro, successo qualcosa?”

La sua voce sa sempre come rincuorarmi.

“No, è tutto ok, mi mancavi… qui sono tutte ubriache, compresa la zia Loretta!”

Sento che ride.

“E brava l’arzilla vecchietta.”

“Cosa sta succedendo da voi?”

“Blaise si sta cimentando in una specie di discorso, ma è totalmente ubriaco, Gary sta amoreggiando con due ragazze e Lud si è addormentato al centro della pista!”

“E tu?”, chiedo divertita.

L’idea di Lud che si addormenta mentre balla mi sta facendo credere che la Germania è in mano ad uno sconsiderato, ma credo di aver fatto questa considerazione un migliaio di volte.

“Io? Sono tornato indietro nel tempo, a quei festini che davamo a Serpeverde… anch’io ho vomitato, ma mi sono ripreso… almeno credo…”

“Complimenti… voi Serpi non conoscete le mezze misure…spero almeno che tra qualche ora sarete in grado di partecipare ad un matrimonio.”

“Lo sai che ti adoro?”

In riposta riceve un mugugno.

“Non sono gli effetti dell'’alcool a farmi parlare… ti adoro davvero!”

Sorrido!Sono felice!

“Ti adoro anch’io, scemotto!”

E detto ciò chiudo la conversazione, e più felice di prima mi butto anch’io nella mischia.

Oh mio Dio, ho appena visto Loretta la sessantenne e più, seduta a gambe incrociate vicino ai divanetti con una canna in mano.

Degna zia di Blaise Zabini.

 

 

 

 

 

 

 

Non riesco ancora a crederci neppure io, dopo un mese e più di assenza sono riuscita a scrivere un altro capitolo.

Qualcuno aspettava l’aggiornamento, lo so per certo di coloro che hanno commentato e infatti un GRAZIE a:

 

redRon, Erin, lunachan62, anfimissi, Luz79, topo, drachetta91, sensation, Arys92 e Olivia86.

 

Mi dispiace di aver portato così tanto ritardo.

Mi perdonate?

Non so neppure se questo capitolo vi lascerà almeno un sorriso, spero di sì.

kisses

 

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Capitolo 36
*** Il matrimonio del mio migliore amico ***


matri

 

 

 

 

Credo di aver percepito qualcosa.

Apro gli occhi e mi trovo davanti un mostro.

Occhi quasi fuori dalle orbite che mi guardano apprensivi e una cosa gelatinosa verde spalmata sulla faccia, e poi ancora una cosa che mi incuriosisce come non mai; due fette di cetriolo in mano.

“Hermione sveglia!”

Mi desto dal mio sonno senza sogni, ma con il souvenir di un atroce mal di testa senza eguali, e inizio a sparare domande a raffica.

“Chi? Cosa?”

E aggiungerei anche un: Ma con chi diavolo sto parlando?

Però mi trattengo.

Chi ha parlato ha usato un inglese molto maccheronico e facendo 4 semplicissimi calcoli post-sbronza, non riesco a capire di chi diavolo può essere questa voce. Di ciò che è accaduto alla festa di addio al nubilato di Emma, io non ricordo quasi nulla.

Ricordo solo che dopo la telefonata a Draco la situazione è degenerata.

Improvvisamente mi volto e vedo la sagoma di Pansy con il trucco tutto sbavato, sembra la brutta copia del Corvo, e poi girandomi dall’altro lato vedo la figura di colei che mi sta parlando.

“Matrimonio!”

Matrimonio?

Cosa??

“Merda! Pansy datti una mossa, è tardissimo, Emma oggi si sposa… PANSY!!”, comincio a strattonarla senza ritegno e delicatezza… Oh mio Dio; come abbiamo fatto ad addormentarci?

Ehm.. a dire il vero, un paio di motivazioni le ho, ma non ho tempo da perdere.

“Mamma altri 5 minuti”,dice girandosi dall’altro lato e portandosi il cuscino sulla testa.

Dico, ma è impazzita?

“PANSY!!!”, stavolta lo ruggisco.

E’inammissibile che creda che io sia sua madre e che lei alla veneranda età di 27 anni creda ancora che esista l’Espresso per Hogwarts.

 

Continuo a guardarmi intorno, e non ne vedo davvero il motivo, io non ho tempo per guardarmi intorno, quel tempo devo impiegarlo per fare un altro mucchio di cose.

Sto per dare di matto, e adesso, dopo aver preso la scossa toccando il braccio di Pansy, riesco a capire chi è la donna che mi ha svegliato cosparsa di starne sostanze nel corpo.

E’ la zia di Blaise, quella che ieri sera ha fatto di tutto e di più.

Perché lei a 60 anni suonati è più vispa di me e Pansy che siamo piccole e giovani donne?

Questo concetto non me lo spiegherò mai.

Afferro la bacchetta e dopo aver lanciato un incantesimo di levitazione su Pansy, ci dirigiamo in bagno.

L’ho messa sotto la doccia, ho azionato il getto d’acqua fredda e aspetto solo un urlo disumano che mi faccia capire che la mia migliore amica sia rinsavita.

 

1… 2…3…

“HERMIONE, MA SEI IMPAZZITA?”

“No, tesoro!”, le sorrido, mentre metto il dentifricio alla menta sul mio spazzolino viola.

E’ proprio carina; adesso il trucco è ancora più sbavato,(e non credevo potesse essere possibile), e gli occhi sono molto rossi e mi lanciano strani messaggi di morte lenta e dolorosa.

“Giuro che questa me la paghi”,ringhia, mentre mi sciacquo la bocca e riponendo il mio adorato spazzolino.

“Sei troppo acida nei miei confronti stamattina… potrei morirci, sai?”

“Non vorrai fare l’egocentrica anche oggi, vero? Oggi è il matrimonio di Blaise, il tuo migliore amico”

“Ex”

“Cosa?”

“Ex migliore amico… dopo la questione zia Loretta non è più il mio migliore amico”

Ci sono istanti in cui si vorrebbe vivere in una di quelle dimensioni i cui i delitti non sono punibili a norma di legge.

E’ da un po’ che una domanda mi frulla nel cervello.

Se ai tempi di Hogwarts io, Ron ed Harry consideravamo Tiger e Goyle dei deficienti, perché non c’è mai venuto in mente di considerare anche Blaise e Pansy degli idioti senza precedenti?

Forse sto piano piano arrivando alla crudele verità; Tiger e Goyle non erano dei deficienti con un biscotto alla zenzero al posto del cervello, è semplicemente la vicinanza di Draco a far sì che quelli che stanno accanto a lui diventino degli imbecilli.

Così è stato per Tiger e Goyle, così è stato per Pansy e Blaise… loro erano ragazzi normali prima di incappare nelle sue grinfie; e se la matematica non è un’opinione anche io, Dana, Chris e la signora Piddy diventeremo degli imbecilli.

Oh mamma… la cosa è terribile!

Peggio dell'’invasione degli alieni, peggio di risvegliarsi la mattina e trovarsi ad essere colui che sconfiggerà Noi-sapevamo-chi-era, (essendo ormai morto e sepolto credo sia più opportuno parlarne al passato).

 

Ok, ho sproloquiato abbastanza!

 

“Passami le scarpe”

Per fortuna ho sempre avuto una sviluppata prontezza di riflessi, perché altrimenti al momento mi ritroverei un tacco nel centro esatto tra i due occhi.

Oggi la delicatezza non fa parte di Pansy.

Quando le ho chiesto di passarmi le scarpe non volevo che me le lanciasse come si ci trovassimo alle Olimpiadi e lei fosse una campionessa nel lancio del giavellotto.

“Herm, potresti tirarmi su la cerniera?”

Io adesso cosa dovrei fare?

Come minimo incastrare la carne lattea della bellissima Pansy nelle cerniera  e farla urlare di dolore, ma siccome sono una leale Grifondoro mi limito a tirarle su la cerniera come si confà tra persone civili.

“Senti Herm, è da quando ho preso coscienza che me lo chiedo… ma dove sono Lud e Draco? Sai, non vorrei che fossero ancora in coma post-sbronza. Loro, dopotutto, non hanno una zia Loretta che li sveglia”

“Hai ragione Pansy… insomma, a quest’ora potrebbero ancora trovarsi nella dimensione spazio-temporale del mal di testa atroce accompagnata da un infinito senso di vomito”

“Un po’ come essere in dolce attesa”

Ci guardiamo e scoppiamo a ridere.

Pansy sarà anche un soggetto a parte, ma è pur sempre la mia migliore amica e non la cambierei con nessun altra.

Dove la trovo un’altra simpaticissima pazza sempre pronta a scherzare e con la capacità di riuscire sempre a farmi sorridere?

 

Mascara, ombretti, matite, cipria, fard…

E’tutto un po’ disseminato dappertutto.

Stavo quasi per accecare Pansy con una delle numerose matite, e credo anche di aver sniffato dell'’ombretto involontariamente.

Ma sorvoliamo, alla fine è tutto sotto controllo.

“Questi abiti color Lavanda non si addicono col tuo colore di capelli…”, questo è perchè lei è la mia migliore amica, e sa sempre  come rassicurarmi.

In poche parole mi sta dicendo che sono un mostro.

“Ma non temere mia cara, so io come fare…”

Mi fa sedere, con la forza, sulla sedia.

Che la tortura abbia inizio!

 

30 infiniti minuti sono passati.

Ed io, Hermione Jane Granger, non riesco a crederci.

Dopo 30 soffertissimi minuti mi guardo allo specchio ed ho…

“UN SOLO OCCHIO TRUCCATO?”

“Che ti aspettavi? Io quando faccio una cosa la faccio per bene”

“Pansy”

“Si?”

“Non so se te ne sei accorta, ma siamo in un ritardo mostruoso”

Accarezza la superficie liscia del cofanetto degli ombretti, “Certo che lo so, ma non posso mica fermare il tempo, no?”

Non posso davvero oppormi. Sarebbe una battaglia persa in partenza.

Le sue esili braccia mi prendono per le spalle e mi fanno accomodare di nuovo sulla sedia della tortura, adesso devo essere anche decente dall’altro lato.

 

Non so quanto tempo sia trascorso, so solo che adesso, una Pansy felice mi guarda soddisfatta.

Mi sta guardando minuziosamente. Inutile dire che mi sento osservata.

Ha cambiato più volte angolatura, luce, posizione.

Credo che solo Leonardo da Vinci abbia fatto a questo modo quando ebbe ultimato la Gioconda.

“Un’opera d’arte”, esattamente, “Sono un’artista”

Mi sta facendo sentire come un’opera di restauro.

 

Mi guardo allo specchio.

“Wow”

Sono davvero bellissima.

Ha fatto davvero un buon lavoro.

 

Vorrei ammirarmi per ore.

Sono stupenda.

Pansy è riuscita a fare in modo che quell’obbrobrio di color lavanda mi stia d’incanto.

“Sei incantevole”

Sì, sono proprio incantevole.

Un momento. La voce che ha appena pronunciato il complimento è maschile.

“Draco”

Si avvicina a me sorridente.

E’ bellissimo con quel completo; non so… forse l’idea è insana, ma vorrei vederlo nudo.

Si, so che il momento è inadatto visto che tra circa… merda, tra 15 minuti avrà inizio il matrimonio di Blaise ed Emma, ma…

 

Stiamo per baciarci, almeno un bacio, anche se non potrò avere tutto il suo corpo per le prossime 24 ore, mi accontenterò di un bacio, ma proprio nell’esatto momento in cui le mia labbra stanno per sfiorare le sue, Pansy lo scosta violentemente da me.

“No, no… devi stare attento al trucco”

Ecco perché ho sempre amato essere una ragazza acqua e sapone.

Draco rotea gli occhi esasperato.

“dov’è Lud?”

“Con Blaise”

“E’ all’altare con Blaise?”

“No”

“E allora? Blaise dovrebbe già trovarsi sull’altare”

“In verità c’è un piccolo problema”

“Sarebbe?”, chiedo.

“Blaise”

Pansy non sembra sconvolta dalla notizia.

“Draco, la serata di bagordi di ieri ti ha fatto molto male… è noto che Blaise sia un problema”

La naturalezza di Pansy sa sempre come sconvolgermi.

“Non è il momento, Pansy. Blaise è come impazzito… credo abbia avuto una di quelle crisi che di solito dovrebbero venire alla sposa”

Senza una parola, Pansy ha acchiappato me e Draco e ci siamo smaterializzati dalla piccola principessa in crisi.

 

La scena che mi si presenta è a dir poco scioccante.

Blaise in maniche di camicia, cammina nervosamente per la stanza, Lud lo insegue, e Gary sta cercando di  fumarsi una sigaretta intera, visto che Blaise prende tutte quelle che il poveretto si accende nella speranza di potersela godere pienamente.

Inutile dire che Blaise non spegne le cicche, ma le getta direttamente sul parquet che tra non molto prenderà fuoco.

“Blaise Zabini”, il tono imperioso di Pansy lo fa voltare.

“’ao Pansy”

Sembra quasi che un dissennatore gli abbia tolto la gioia di vivere.

Che quei bastardi si siano offesi perché non invitati al matrimonio?

“perché stai fumando senza ritegno e non sei in Chiesa ad attendere Emma?”

Blaise si limita a rivolgerle uno sguardo sofferente e ritorna a rubare l’ennesima sigaretta che Gary sta cercando di fumare.

“Blaise, il tuo comportamento non è per niente maturo”, tuona Pansy.

“Sto evitando che Gary muoia per via del fumo”

Draco reprime un risata, anche perché un mio gomito si è perfettamente incastonato tra le sue costole.

“Non è il momento Blaise”

“Senti Pansy, sono nel panico e non mi occorre una tua ramanzina.. ci ha già pensato Draco, e per fortuna che fa il diplomatico, è riuscito a mettermi ancora più in crisi”

Un’occhiataccia al veleno raggiunge Draco.

“ E’ inutile che mi guardi così… durante le mie riunioni non mi ritrovo di certo a parlare di sentimenti, non ho aperto la posta del cuore.”, ecco la risposta alla muta domanda acida di Pansy.

Non so davvero cosa dire, a parte che questa situazione mi sembra piuttosto divertente.

“Sei un’idiota, Draco. E tu Lud, non hai fatto niente per Blaise?”

Lud scuote la testa.

“Voi uomini, siete sempre così poco confortanti. Si potrebbe morire per voi… sapete solo parlare di affari, Quidditch, sesso e cibo”

Lud e Draco mi guardano preoccupati, e con grande abilità faccio loro capire che probabilmente Pansy ha il ciclo.

Non ne sono sicura, ma per essere così aggressiva un motivo ci sarà.

E non credo proprio che il motivo sia che le sta a cuore la sofferenza interiore si Blaise.

“Potrò sempre passare i miei pomeriggi con Dana dopo sposato?”

“Certo, Dana ti adora e tu adori lei, non cambierà assolutamente niente tra di voi”, ho fatto il mio trionfale ingresso.

Lui spalanca gli occhi e corre ad abbracciarmi.

Nell’impeto, la sigaretta è volata tra i capelli di Gary.

Le spalle di Blaise mi hanno tolto la visuale, ma a giudicare dalle risate di Lud e Draco, credo proprio che un principio d’incendio si sia sviluppato sulla testa di Gary.

“Io… io non riesco a credere che tu riesca a capirmi così bene”

Batto qualche colpetto sulla schiena.

“Ehi Blaise, tu la ami, vero?”

“Si”

“E allora lascia la donna che amo e corri da Emma”, e quest’ultima frase di Draco gli fa prendere la giacca e correre verso la Chiesa dove molti degli invitati stanno iniziando a credere che quelle partecipazioni fossero state tutte uno  scherzo progettato da quel burlone di Blaise Zabini.

 

L’incendio è stato spento.

Ci guardiamo tutti soddisfatti.

E improvvisamente 5 voci si uniscono all’unisono in un unico suono.

“Zia Loretta”

 

Ritorniamo trafelati a casa e la zia Loretta ignara di tutto è seduta sul divano in nostra attesa.

Quando ci vede inizia a sorridere, e il sospetto che si sia fatta un’altra canna in nostra assenza inizia a crescere in me.

 

 

“e col potere conferitomi dalla comunità magica io vi dichiaro marito e moglie”

Adesso sono marito e moglie.

Ho avvertito lo sguardo di Draco su di me per tutta la cerimonia.

Non è stata di certo una brutta sensazione, solo che l’ultima frase mi ha fatto rabbrividire.

Anche se la sensazione può sembrava negativa, è stata del tutto positiva.

Forse un giorno accadrà anche a noi, e allora raggiungerò il massimo della felicità.

Improvvisamente un kg di riso si abbatte sulle nostre teste.

Quella drogata di zia Loretta ha gettato un kg di riso,(no, non sto esagerando), sulle nostre povere teste.

Niente di anormale, in fondo il gettare il riso come segno di buon auspicio è d’ordine, ma la tradizione vuole che si getti quando gli sposi varcano la soglia della chiesa, non quando siamo ancora tutti dentro, e con gli sposi avvinghiati in un bacio tremendamente osceno.

 

Aria finalmente.

Non credevo fosse possibile. Sono sopravvissuta ai tacchi, visto che come damigella il mio posto è stato dover stare in piedi per tutta la cerimonia.

“Ciao”

Mi volto, “Ciao”, rispondo maliziosamente.

“Viso che Pansy non è nei paraggi, posso dimostrarti quanto mi sei mancata?”

Il mio sguardo è molto allusivo.

“Certo che puoi”

Ci nascondiamo dietro ad una quercia ed iniziamo a baciarci con passione.

Mi è mancato da morire.

E’ come l’ossigeno.

E sono stata in apnea per molte ore vista la serata distruttiva.

“Di certo non mi sei mancata così poco, ma non mi sembra il momento di dimostrati interamente quanto ho sofferto senza di te”

Sta, ovviamente alludendo, a noi due, nudi sotto le lenzuola.

Eh bè, anche se la cosa non mi dispiacerebbe non mi sembra davvero il caso.

 

Da lontano vedo Harry e Millicent cosparsi di riso.

Zia Loretta non li ha risparmiati.

Draco mi prende per mano, adesso è arrivato il momento del banchetto nuziale.

Inizio ad aver fame, e ad avere un gran voglia di un gran bel bicchierone di vino.

Devo pur distrarmi dal non pensare a me e Draco in strane posizioni.

 

 

 

 

 

Eccomi di nuovo qui con questa fanfiction dopo più di un mese di assenza.

Chiedo perdono, e adesso spero che il mio lavoro non sia stato infruttuoso.

Fatemi sapere cosa ve ne pare.

Purtroppo ho avuto bisogno di distaccarmi da questa storia, e mi farebbe piacere se continuaste a farmi sapere cosa ne pensate.

Ho cercato di  rendere questo capitolo il più piacevole possibile; spero di essere riuscita nell’intento.

 

Mi scuso se non mi è possibile ringraziare singolarmente coloro che hanno recensito lo scorso capitolo.

 

Grazie mille a: Erin(per ben due volte^^), lunachan62, SteelRose Alchemist, Olivia86, Giunone, Luz79, Arys92, Sere85, drakina, little lady butterfly^^

 

kisses

 

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Capitolo 37
*** Sono davvero solo sciocchezze? ***


bouquet2

 

“ Congratulazioni”

“Viva gli sposi”

“Stasera perciò ci darete dentro”

L’ultima infelice battuta non so da chi sia stata pronunciata, ma di certo non si tratta di un genio.

Emma e Blaise sorridono a tutti, credo che si siano fatti un incantesimo, oppure i muscoli facciali si sono contratti… non saprei davvero.

Mi aggiro furtivamente nei meandri di questo posto incantevole.

Gli sposi hanno ben deciso di dar luogo al banchetto in un’oasi, non siamo in mezzo al deserto a sollazzarci nell’unica pozza d’acqua nel giro di 9.999.000 km dall’ultimo scorpione del deserto, ma in un posto veramente carino.

Zabini Manor.

Definita da me oasi, perché ci vive una specie protetta, Blaise Zabini per l’appunto!

Blaise è come un panda, ce ne sono pochi come lui; a dire il vero lui è un’esemplare unico, ecco perché devo chiedere a Draco di fondare un’associazione che sia in grado di proteggerlo da tutto.

Una sorta di: www.unzabinidasalvare.net

Sarebbe una vera conquista, altro che C.R.E.P.A

 

“Ehi Herm, sta attenta, ho sentito in giro che Calì Patil ti sta cercando!”, Pansy mi guarda con fare furtivo, un po’ come se fossimo in missione segreta e mi stesse passando delle importanti notizie con il fare più naturale che le esce.

Pansy però non potrebbe fare mai la spia governativa, o la spia in generale, perché si sta contorcendo la bocca in una maniera alquanto bizzarra, che sta facendo incuriosire un po’ tutti i presenti, (anche lo zio cieco di Blaise, e con questo ho detto tutto).

“Calì è al matrimonio?”

“A quanto pare è sposata con Erik Rembrandt, il nuovo professore di Divinazione ad Hogwarts”

“Vuoi anche farmi sapere se è ben dotato?”

“Ancora no, ma lo scoprirò dopo… vado e riattacco”

Scuoto la testa, la mia migliore è già ubriaca.

Vado e Riattacco, sarebbe: Passo e Chiudo, nel personalissimo mondo di Pansy Parkinson.

 

Dovrei trovare un piano per evitare di incappare nelle stupide grinfie di Calì.

 

A)   Potrei fare un appello agli invitati e chiedere se per caso hanno con loro un po’ di Pozione Polisucco, certo è come se stessi chiedendo se hanno qualcosa contro il mal di testa o i dolori mestruali, ma qui sono tutti maghi… ogni mago che si rispetti va in giro con della Polisucco, o della Felix Felicis, o no?

 

Tentare per provare la mia tesi.

Draco sta sorseggiando un bicchiere di vino elfico, mentre si intrattiene allegramente con Lud e il padre di Blaise.

“… la Germania magica non è ancora pronta per questo genere di cose…”

“Probabilmente sono pronti Lud,e nessuno sa dove mettere le mani”, risponde prontamente il mio amore.

“Bisognerebbe proporlo anche in Italia, purtroppo però le cose non vanno come dovrebbero andare e…”

Mi avvicino ai tre uomini.

Draco perde subito l’aria seriosa che stava sfoggiando.

Mi guarda sorridente e dopo avermi cinto la vita con un braccio mi presenta allegramente al padre di Blaise.

“Lei è Hermione,vero?”

Mi sento come Van Helsing, la mia fama mi precede.

“Sì”, sorrido e tendo la mano che l’uomo davanti a me stringe con vigore.

“Assolutamente deliziato”

Arrossisco, mentre Draco sembra piuttosto compiaciuto.

Ovviamente non posso di certo mettermi a tirare i pantaloni di Draco per attirare la sua attenzione e vedere se è in possesso della Polisucco, quindi, mentre i tre uomini d’affari continuano a parlare di cose che non mi interessano, cerco di trovare il punto B.

Naturalmente annuisco come un ebete, devo far vedere di essere una donna del tutto interessata a ciò che fa il mio dolce compagno.

Io mi interesso a ciò che fa Draco, ma in questo istante mi secca applicarmi, sono Hermione Granger, un vero portento in tutto, e non saranno 3 stupidi uomini a mettermi K.O in politica.

 

Ma si può davvero parlare di politica?

NO.

Tutto quel discorso sulla Germania, l’Italia e l’Inghilterra non era a proposito di fusioni, di accordi, di cose allucinanti riguardanti il mondo politico.

Draco, Lud e il signor Zabini stavano parlando di QUIDDITCH!

La serietà degli uomini mi sta distruggendo!

Tornado ai miei piani:

 

B)   Potrei potare una siepe e ricoprirmi di foglie, ma pensandoci bene se andassi in giro travestita da albero non farei altro che attirare maggiormente l’attenzione.

 

Non c’è davvero niente che io possa fare.

Sarò costretta ad imbattermi in quel coso indiano dalle sparate marziane.

Un’esperienza che non auguro a nessuno.

“Hermione, sei uno schianto!”,spero vivamente che a dirlo sia stato un uomo, ma purtroppo dalla voce è una donna, mi giro e la donna la conosco molto bene.

Parliamoci chiaro, credo faccia molto più piacere sentirsi dire che si è –uno schianto- da un uomo che da una donna.

“Grazie Calì”

Alla fine mi ha trovata, ma se solo fossi giunta in possesso di un po’ di Polisucco…

“Hai una pelle così fresca e vellutata…”,dice sognate.

“Tutto merito dei prodotti di cosmetica della mia sosia norvegese”,rispondo sorridente.

Lei annuisce alle mie sagge parole.

Povera piccola pazza Patil. P.P.P.P

Che idea geniale!

Oltre al sito www.unzabinidasalvare.net posso dar vita all’associazione P.P.P.P

Devo riuscire a far andare in porto le mie idee, sono strabilianti.

Sono anche un po’ fuori di me, lo ammetto.

“Non credevo che il salmone avesse tutte queste proprietà, ma non fa puzza?”

Sorrido amabilmente.

“No, dopo la purificazione lascia sulla pelle un aroma vellutato”, sbatto le ciglia e continuo a sorridere, queste stupide conversazione con Calì, sono sempre così assurde che sarebbe strano riuscirne a fare una che s’incentri su qualcosa che esiste, come la fusione nucleare o la possibile fine del mondo.

“Quanti progressi che sta facendo l’umanità”

Ma se le dico che per mangiare esistono le posate le faccio crollare tutte le sue certezze?

E se le dicessi che non è necessario fermare i capelli con le ossa di pollo perché sono stati inventati graziosissimi accessori?

Credo sia meglio evitare, non voglio di certo provocarle un infarto rovinando così il matrimonio di Blaise ed Emma.

“Il mondo sa sempre come sorprendermi, hai saputo che vendono anche l’aria confezionata?”

Mi guarda con aria sognante.

“Davvero?”

Annuisco, “Sì, non hai saputo della mega svendita al centro commerciale?”

“No, non ne sapevo niente”,dice quasi con aria affranta. Non so, sono indecisa, le scoppio a ridere in faccia sputandole questo strano cocktail marroncino adesso, oppure aspetto che la zia Loretta mi venga a dire che in verità parla l’inglese benissimo e che in tutto questo tempo non ha fatto altro che capire ciò che dicevamo per sputtanarci a dovere in seguito?

L’indecisione è davvero una brutta bestia!

“Senti Calì,hai mai pensato di fare una terapia d’urto per smuovere un po’ il tuo ultimo neurone?”

Mi guarda interrogativa.

“A cosa ti riferisci?”,chiede.

Mi massaggio le tempie, ne ho davvero bisogno, spero proprio che Pansy abbia con sé qualcosa per il mal di testa, anche qualcosa contro i dolori mestruali può andare bene… andrà tutto bene, basta che questa qui non mi porga più nessuna domanda.

“Oh niente… sono sole le parole dell'’ultima canzone di Celestina Werbeck”

“Ma sai che canta al matrimonio? Dovrebbe arrivare tra poco, quel palchetto è stato allestito per lei”

Devo esserne compiaciuta?

Non sono una sua grande fan… a dire il vero di Celestina, conosco solo una canzone, e la conosco per via della signora Weasley.

“Ma che fortuna, pensò che sverrò per l’emozione”

“Io al suo ultimo concerto ho pianto come una pazza, sono pure svenuta”

Non poteva morire?

Perché questa donna ha tutte le fortune?

Sorrido amabilmente, ingollando senza tante cerimonie un bicchiere di vino… per fortuna gli elfi passano al momento opportuno con vassoio colmi di alcol.

La manna dal cielo.

“Ma che bello! Adesso scusami, ma ho sentito indistintamente la voce di mia figlia chiamarmi”

“Ok, salutami quell’angioletto di Noah!”

Noah? Ma che mi sconvolgo a fare?

Mi sembra ovvio che Noah equivale a Dana, per Calì.

 

 

Mi guardo un po’ intorno per cercare di scorgere la chioma dorata di Dana, o quella di Aaron… mi sembra ovvio che non faccia alcuna differenza, visto che stanno sempre insieme.

Credo che un giorno finiranno per uccidersi come Draco e Pansy.

Ah ecco, l’ho vista…sembra stia parlando con un  uomo.

La cosa è alquanto sospetta visto che Dana ha solo 6 anni e non avrebbe nulla di cui parlare con un uomo adulto, a meno che non siano suo padre, Blaise, Gary e Lud…

“Sei la figlia di Malfoy?”, dopo questa domanda dubito che sia uno dei sopraelencati…

Sarebbe veramente scioccante se Draco le facesse una domanda simile…

Si sarebbe sicuramente fumato le tartine alle olive.

Finalmente anche l’uomo rientra nel mio campo visivo,e con immonda sorpresa si tratta di quell’imbecille di Harry.

Voglio proprio sentirmela questa conversazione.

Quindi cerco di introdurmi nella discussione di alcune persone che non ho mai visto prima.

Basta annuire, intanto le mie orecchie capteranno la conversazione.

“Non devo risponderle necessariamente,lei per me è uno sconosciuto”, che bimba tenera.

Harry fa una strana smorfia e si inginocchia.

“Dopo questa risposta, ne deduco che sei la figlia di Draco Malfoy”

“Se si ritiene così sveglio… perché me l’ha chiesto?”, Dana fa la finta confusa, è una delle tipiche espressioni di Draco. Fanno quasi paura.

Harry sospira.

“Il tuo papà non ti ha insegnato ad essere più cortese con gli adulti?”

“Certamente, ma il mio papà mi ha anche detto che tu sei Potty e che non rientri nella categoria adulti, dunque non devo per forza trattarti come un adulto… mio padre dice anche che tu sei…”

“No, non voglio sapere cos’altro dice tuo padre”

Dana fa spallucce, e ci tengo a ricordare che ha solo 6 anni.

“Come vuoi, ma se vuoi saperlo posso sempre dirtelo”

“Non ti scomodare, tuo padre mi ripete cosa pensi di me da immemorabile tempo”

“Lo so, mio padre sa come divertirsi”

E dopo quell’ultima frase finale ad effetto, Dana corre da Aron che si sta ingozzando come un porcellino di tartine a altro.

Io, in tutto questo, sono davvero estasiata da questa bambina, è un vero portento, è un mito, è un concentrato di sincerità… è perfetta!

 

“Scusi signorina, ma lei chi è?”

Un uomo grasso con folti baffi brizzolati mi guarda dall’alto in basso.

E noto con piacere che non è l’unico, alla fine il gruppetto di gente in cui mi era mescolata per ascoltare meglio, ha notato la mia presenza ed ha iniziato a chiedersi chi fossi.

Non hanno tutti i torti, lo ammetto!

“Scusatemi tanto… scusatemi davvero tanto”, indietreggio, finché non inciampo e cado tra le braccia di qualcuno.

“Sei già ubriaca?”

Per fortuna è solo Draco.

“No, sono solo inciampata”

“Sai dirmi chi erano quei tizi con cui stavi parlando?”,mi chiede affabile.

Cerco di ricompormi.

“Sicuro Draco, sono solo uomini simpatici che devono brandy e fumano sigari pregiati ”

Mi guarda dubbioso, in effetti non sono molto credibile; perché avrei dovuto intrattenermi con uomini a me sconosciuti che sorseggiano brandy e fumano sigari pregiati?

C’è da dire che non so che sapore abbia il brandy… e poi il sigaro non mi ha mai ispirato.

“Sicuro Herm, è nota a tutti la tua passione sfrenata per il brandy e per il sigaro”, scoppio a ridere.

“Sei uno scemo, stavo solo cercando di origliare la conversazione avvenuta pochi istanti fa tra Dana ed Harry”

Scoppia a ridere anche lui.

“non ci crederai mai, ma io per ascoltarla mi sono mescolato con quel gruppo di donne che si ingozzando di polpa di granchio e fanno finta di essere donne raffinate”, mi sorride.

Eh sì! Devo ammettere che siamo due curiosoni schifosi, non lasciamo privacy a Dana, se questo difettuccio persisterà negli anni, e se Dana un giorno lo scoprirà, io e Draco non avremo vai di scampo… gli adolescenti sanno davvero essere vendicativi e spietati.

 

“Mi concedi questo ballo?”,mi sussurra.

“Con piacere”,mi prende la mano e mi porta al centro della pista.

La pista consiste nella parte del giardino adibita a sala da ballo.

Mi stringe a sé e una dolce melodia comincia ad accompagnare i nostri passi armoniosi.

Una sensazione indescrivibile.

Ci sono centinaia di persone, ma mi sento come se fossi sola con lui.

Sono smielata, lo so, ma non posso farci niente se questo volteggiare mi fa sentire leggera e soprattutto sempre più innamorata?

Non credo di poterci fare qualcosa.

 

“Prego, gradirei la vostra attenzione… ehi, sono lo sposo… DATEMI UN Po’ DI AUTORITA’”

Indubbiamente Blaise sa come rendere ancora più indimenticabile il giorno del suo matrimonio.

Celestina Werbeck dopo le occhiatacce furenti di Blaise cessa di cantare ed un mormorio di sottofondo inizia a blaterare.

“Credo di aver bevuto abbastanza per tenere un discorso, quindi inizio col dirvi che non vedo l’ora che voi finiate di invadere il mio giardino così da potermi rinchiudere con mia moglie  in camera da letto e dar vita alla parte più bella del matrimonio… inutile che fate i verginelli… so tutto sulla vita sessuale dei miei invitati”

Pansy schiocca un bacio al suo Lud.

“Pansy ne è l’esempio vivente… adoro la mia migliore amica,litighiamo quasi sempre, ma fare shopping con lei è qualcosa di assolutamente stupendo, è qualcosa di divino, ok ok… se non scoppio a piangere adesso, oh cavolo, devo per forza ringraziare i miei migliori amici. Conoscete Draco Malfoy? Che domande! Lo conoscono tutti… beh lui è il mio migliore amico in assoluto, no non è vero, però lui mi conosce da tempo e non so davvero come farei senza di lui, gli ho chiesto molte volte di sposarmi, ma lui ha sempre rifiutato… e sinceramente non riesco a capire il perché, sono un uomo estremamente affascinante! Adoro Draco, adoro la piccola Dana, e da un anno ormai adoro anche Hermione e il piccolo Chris, ma come farei senza di loro?Sono stupendi insieme, solo mi chiedo quando il grande Draco Malfoy porrà una domandina semplice, e non mi riferisco a, che ore sono?”

Sono commossa, se non gli salto al collo ora quando lo faccio?

Scende dal palchetto e viene preso d’assalto da Draco e Pansy.

Sono così teneri insieme, sono quasi adorabili.

 

 

“Ehi un attimo d’attenzione, prego. Sono la sposa ed ho tutto il diritto di parlare anch’io.

Solo perché mio marito è un pazzo, non vuol dire che voi dobbiate ascoltare solo lui.

Ok, credo di avervi annoiato abbastanza… quindi i signori possono anche allontanarsi, qui ho solo bisogno della presenza delle donne…

Signore siete pronte?

Il lancio del Bouquet è adesso”

Emma si volta e vedo il Bouquet volteggiare, la scena sembra rallentata, sembra che il tempo si stia per fermare, sembra che…oh mio Dio, non può essere…

“Congratulazioni Herm sarei la prossima a sposarti se quel cretino di Draco si dà una mossa”

Ho un mazzo di fiori tra le mani, e milioni di donne che non conosco che sorridono felici al mio indirizzo.

Io sono completamente scioccata, e la frase di Pansy non mi è certo d’aiuto.

Ma poi perché farmi le paranoie, non credo a queste sciocchezze!

 

 

 

 _______________________________________________________

 

Non ci credo, ce l’ho fatta, sono riuscita a non farvi aspettare un mese e più, per l’aggiornamento, sono soddisfatta di me stessa, per il capitolo aspetto sempre le vostre adorabili recensioni perché siete voi che mi spronate a scrivere, e poi voi siete sempre troppo buone con me, ed io vi ripago con tempi di aggiornamento lunghissimi… sigh…

PERDONATEMIIIIIIIII!

 

Ok, adesso passiamo ai ringraziamenti:

 

 

Ragazze grazie di cuore, il mazzo incriminato è arrivato nelle mani di Hermione, ma non crediate che nel prossimo capitolo Draco faccia la proposta..ehm a dire il vero, non so davvero cosa scrivere nel prossimo capitolo…

Devo farmi venire qualche ideuzza^^

 

Ringrazio Master Ellie per il suo ritorno, e non ti preoccupare, sapere che non ti sei ancora stancata di ciò che partorisce la mia mente malata mi rende immensamente felice.

 

Ringrazio Erin, lunachan62 e Olivia86 per non avermi mandato nessuna fattura per via dei miei aggiornamenti che avvengono in maniera jurassica.

 

Ringrazio drakina, julietta, SteelRose Alchemist,marygenoana, e little lady butterfly per riuscire a farmi sorridere e farmi sentire leggera grazie ai loro complimentiJ

 

E ringrazio MissMalfoy1, __darklily__, giuliaHP4ever e baby emma per essersi cimentate nella lettura della mia ff e averla trovata divertente e meritevole del vostro prezioso tempo^^

 

Siete davvero delle grandi.

 

kisses

 

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Capitolo 38
*** Se avesse interpretato i miei sogni... Freud avrebbe preferito cambiare mestiere ***


hu

E’ vicino. Sempre più vicino. Troppo vicino.

Il suo fiato sul collo mi sta facendo vibrare di eccitazione.

La mia bocca dischiusa aspetta solo l’incursione della sua lingua.

Mi sfiora le labbra, e invece di afferrarlo con foga per la camicia che lascia scoperto parte del suo petto scolpito, lo respingo senza tanti complimenti.

“Non posso”, lo dico in un sussurro e distolgo lo sguardo da quegli occhi castani che ispirano solo sesso.

“Perché non puoi?”,mi chiede, mentre la sua bocca deposita baci roventi sulla mia spalla.

“Draco…”, mi esce in un sussurro mescolato ad un quasi gemito strozzato.

“Se è lui che ti frena… sappi che non verrà mai a saperlo”

“Ma Johnny… non credo sia il caso…”

“Fammi capire Hermione, tu hai davanti Johnny Depp e pensi a quel coso che dorme al tuo fianco?”, ci voltiamo verso quel coso che dorme, “Lo ami così tanto da resistere a me? Johnny Depp?”

“Sì”

“Anche se non ti ha ancora chiesto di sposarlo?”

“Sì”, lui mi guarda scettico.

“Anche se io ti…”

 

 

 

 

 

“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”

WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE??? Perché l’affascinante Johnny Depp dovrebbe dirmi: “Anche se io ti…. WEEEEEEEEEEEEE??!!??”

Non capisco.

E al 100% neanche Freud riuscirebbe a interpretare i miei sogni.

“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”

Di nuovo quella sirena assordante che ha interrotto il mio bellissimo sogno.

Non so se mi spiego. Quel gran pezzo di figliolo di Johnny Depp stava per baciarmi ed io l’ho respinto perché…

Perché amo Draco.

Mi sembra anche ovvio.

Cerco di aprire le palpebre, ma sono così pesanti che sembra quasi che io-a differenza di ogni normale essere umano-sia munita di 2 saracinesche arrugginite.

“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”

Di nuovo.

Apro gli occhi e capisco che Chris sta dando di matto, che sono le 4 del mattino, che alla fine il matrimonio è davvero finito e che Blaise ed Emma avranno dato vita alla parte più divertente del matrimonio, e soprattutto che Draco è morto.

Come diamine fa a dormire nonostante le urla di suo figlio?

“Ok ho capito… vado io”, frase gettate al vento, gli unici che l’avranno sentita saranno stati gli acari della polvere, visto che Draco come essere umano consenziente non fa testo.

 

“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”, oh mio Dio, ma cosa gli prende?

Non ha mai pianto così tanto da quando è nato.

Se non ricordo male quando quella pazza psicolabile della dottoressa Apple l’ho ha preso in braccio, lui invece di piangere istericamente le ha rivolto un ghigno quasi sarcastico.

Lo prendo in braccio e inizio a cullarlo cercando di calmarlo.

Ha solo pochi mesi, ma è possibile che abbia fatto un incubo?

Non ne ho idea, e non ho intenzione di stare qui a scervellarmi su una cosa che non so.

“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”

“Chris… da quando sei nato non hai mai rotto le scatole in piena notte… perché proprio oggi?”

Sono ufficialmente uscita pazza, sto parlando con una creaturina di appena qualche mese che non sa, che non capisce quello che dico, perché nel suo universo non c’è praticamente niente…

Non avverte neanche quando deve andare in bagno, tanto non ha il problema di correre in bagno ed interrompere quello che si stava facendo.

Lui ha quel pannolino che accoglie tutte le sue cose con un sorriso; e lo so che i pannolini non sorridono né sghignazzano se le cose fatte sono  piuttosto puzzolenti.

Lo so, non sono uscita pazza, non ancora almeno.

Lo prendo in braccio e lo cullo un po’, nella speranza che si calmi, che si renda conto che la sua mamma sta morendo di sonno, e che non è l’ora di piangere così convulsamente.

“WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”

Ok, come non detto.

 

 

15 minuti, quindi preziosi minuti rubati al mio sonno.

E adesso, se pur con difficoltà, sono riuscita a farlo addormentare di nuovo.

Sarebbe il momento di svegliare tutto il vicinato e dare vita ad un mega-party a base di alcool, sesso, droga e rock’n’roll.

Ma come sempre il punto A ed il punto B, fanno sosta nella mia testa malata.

 

A)   Impossibile dare un mega-party perché felice di aver fatto addormentare il pargolo delirante, poiché con il frastuono provocato il bambino si veglierebbe di nuovo in preda all’isterismo infantile, (sempre che esista), e lo stato di gioia si trasformerebbe in una stato di angosciosa noia depressiva.

 

B)   se realmente io dessi un mega-party a base di alcol, sesso, droga e rock’n’roll sarei una madre degenere e mio figlio verrebbe sequestrato dai servizi sociali.

 

Conclusione: E’ meglio che fili a letto.

 

 

Ma quando arrivo in prossimità della camera da letto, pronta per gettarmi a pesce tra le soffici coperte e pronta per riprendere con Johnny da dove avevamo interrotto, percepisco che sta per succedere qualcosa, ed infatti seduto sulla mia parte di letto che cerca di costruire un discorso con un Draco in stato vegetativo c’è… rullo di tamburi prego….

BLAISE!!!

Cosa ci fa sul mio letto alle 4 del mattino?

Non dovrebbe trovarsi in Luna di Miele con Emma?

Eravamo al suo matrimonio ieri, vero?

Oppure mi sono vista un film e appisolandomi davanti al televisore mi sono immaginata tutto?

“Blaise??!!”

“Buondì Herm… bella giornata, non trovi?”

Bella giornata? Non trovo?

Come faccio a trovare una bella giornata alle 4 del mattino se ancora il sole non è sorto?

Mi massaggio le tempie lentamente… molto lentamente.

“Blaise, cosa diavolo ci fai sul mio letto a rincoglionire Draco alle 4 del mattino?”

Lui sorride.

Io ho un diavolo per capello, mi sto rendendo conto solo ora che il suo sguardo assatanato mi sta squadrando in modo maniacale, poiché mi sono resa conto di indossare solo una corta camicia da notte a canottiera che mi lascia le gambe quasi interamente nude.

L’unica fortuna che ho è quella di non avere un seno prosperoso.

Emma lì mi batte, e anche Pansy.

E anche Jess se devo dirla tutta.

“Idiota, smettila di guardare in quel modo mia moglie”, una voce roca e cavernosa esordisce con questa frase.

E’ Draco, è ovvio, ed ha detto mia moglie.

Si è voltato anche dall’altra parte ed è tornato a dormire… questo è vero.

Ma l’unica cosa che ha senso in questo momento è che il mio dolce amore abbia detto mia moglie e non Hermione

 SONO FELICE!!!

E’ sicuramente stato un lapsus freudiano… è stato qualcosa dettato dall’inconscio.

Blaise sorride, credo abbia capito cos’ha appena detto quel coso cavernoso del suo migliore amico.

“Non dovresti essere con Emma?”

Una domanda come un'altra per farlo rispondere così che io possa viaggiare con la mente e continuare a crogiolarmi nella sensazione di benessere che quelle parole dettate dal suo inconscio hanno sortito in me.

“Dovrei… ma non so perché alle Hawai è pomeriggio, ed Emma ha deciso di passarlo in un centro estetico, ed io annoiandomi ho ben deciso di venirvi a trovare”, lo dice soddisfatto.

Povero pazzo!

La voce cavernosa di Draco torna a farsi sentire.

“E non hai pensato che noi stessimo dormendo? Qui sono le 4 del mattino… non del pomeriggio”

“Ma Draco… mi manchi da impazzire… non se faccio bene a dirlo, ma quando io ed Emma siamo andati in camera per fare le cose sconce… mi sei venuto in mente tu”

La faccia di Draco si deforma in una smorfia di puro terrore e ribrezzo e si schiaccia contro il cuscino.

“Che schifo, Blaise! Spero almeno che nei tuoi sogni insani io fossi vestito”

“Beh…in ver…”

“NO! Non lo voglio sapere, tienitelo per te”, e cade di nuovo in letargo.

Forse questo è un altro sogno, e da un momento all’altro quei due si trasformeranno in Johnny Depp e il suo fratello gemello.

“Blaise, c’è un motivo che sfiora il serio per cui tu alle 4 del mattino sei nella nostra camera da letto?”

“Herm, se non ti copri credo che non resisterò e…”

Sbarro gli occhi. Questo è incubo.

Afferro la vestaglia e mi ci avvolgo così da sembrare una foca monaca.

Non so che aspetto abbiano le foche monache, ma mi sanno tanto di foche di clausura.

“Comunque no, non c’è nessun motivo serio… l’unico sarebbe il mio amore sviscerato per quell’uomo delle caverne a cui concedi il tuo delizioso corpo”

“Blaise, piantala!”, ruggisco e lui non fa altro che sorridermi.

Prendo con foga la scacchiera e iniziamo a giocare a scacchi magici sul letto, con Draco in catalessi che ogni tanto impone la sua presenza con strani movimenti.

 

“Scacco matto”,annuncio gioiosa.

“Uffa”

“Arrenditi all’evidenza che io sono molto più brava di te”

“Sei solo convinta”

Improvvisamente un raggio di luce mi inonda il viso, e se un raggio di luce mi stava per accecare vuol dire che è sorto il solo, e se il sole è sorto vuol dire che non sono più le 4!

Merda! Sono le 6,30!

Doppia merda!

Ho giocato a scacchi magici con Blaise per 2 ore e 30 fottutissimi minuti.

“E’ tardissimo”

Lui guarda sofferente la sveglia, “Ma secondo te Emma avrà finito?”

Me lo auguro, perché adesso deve sloggiare. Deve sloggiare seduta stante.

“Sicuramente”,aggiungo in fretta con l’espressione più consona alla notizia che mi viene.

Non so di preciso che espressione dovrei avere, ma non me ne importa un fico secco.

“Ok, grazie per avermi fatto trascorrere queste due orette”

“Di niente”

“Allora salutami questo scemo quando esce dal letargo, ok?”

“ok… e tu salutami Emma”

E come è comparso è andato via.

Per fortuna, aggiungerei.

 

Poggio stancamente la testa sul morbido cuscino, il sonno sta per raggiungermi:

Idiota, smettila di guardare in quel modo mia moglie”

Questa frase mi sta tormentando e se penso anche a quella sciocchezza del Bouquet della sposa… allora forse…

 

                                              

 

“Amore…”

“Umh…”

“Tesoro…”

“ghh”

“Amore, devo iniziare a pensare che tu abbia ingoiato un bullone?”

Perché mai avrei dovuto avere ingoiato un bullone?

Non ne vedo il motivo!

Ingoiare un bullone non è una cosa normale, quindi se Draco mi sveglia dicendomi una cosa del genere vuol dire che non mi ritiene una persona normale, ma questi non sono ragionamenti da fare a mezzogiorno; perché è mezzogiorno, vero?

“Ma che ore sono?”

“Le 7”

Le 7? E’ perchè lo dice come se fosse la cosa più bella del mondo?

Perché mi ha svegliata?

“Draco… perché mi hai svegliata?”

E adesso pretendo una risposta DECENTE!

“Perché devi andare al lavoro, tesoro”

Oggi è sicuramente il 1° Aprile, è uno scherzo!

Mi impongo di non credere che non sia il 1° Aprile e che non sia mezzogiorno.

Mezzogiorno come minimo.

“Lavoro?”

“Sì, quel posto in cui ti rechi ogni giorno, deliri per alcune ore e poi loro in cambio ti danno dei soldi… ricordi?”

Mi butto il cuscino sul viso, e lui prontamente lo scosta.

“Non credere che il suicidio ti possa liberare da questa piaga”

Il suicidio? Non ci avevo pensato!

“Ah no? Allora manda al mio posto la mia sosia norvegese!”,

mi giro sull’altro fianco trovandomi faccia a faccia con lui.

“Non posso, quella poverina ha un’industria di salmoni da mandare avanti”

Ma perchè è sempre così spiritoso?

“e poi oggi è una giornata importante”

Scatto come una molla, sta sicuramente parlando della proposta di matrimonio.

Sono sicura al 100% che stasera mi porterà in uno dei ristoranti più eleganti di Londra e mi chiederà di diventare sua moglie.

Sarà tutto estremamente perfetto, ed io diventerò la donna più felice del pianeta e di tutta la galassia. Andrò oltre i confini dell'’universo, sfiderò i mostri galattici e farò l’hula-hop con gli anelli di Saturno.

“Davvero? Come mai? Cosa succede?”

“Siamo a pranzo dai miei”

Mi ributto sul cuscino, nulla di entusiasmante.

Un’intera giornata con Lucius e Narcissa non mi entusiasma, e non entusiasmerebbe nessuno sano di mente.

“Con i tuoi”

Ed io che pensavo che non ci fosse nulla di peggiore dopo un pranzo con Lucius e Narcissa; mi sbagliavo di grosso.

Peggiore di una giornata con quelle due statue di sale, c’è un pranzo con quelle due statue di cera più la speciale partecipazione di mamma Jane e papà Alan.

Grandioso! Un cappio con il filo interdentale adempie alle sue funzioni?

“Vedo che stamattina dispensi liete novelle”

“Non entusiasma neanche me, ma vogliono trascorrere la giornata con i nipotini”

“Spedisci a Malfoy Manor Chris e Dana e la questione è risolta”

“Poi però se mio padre ti rispedisce una strillettera peggiore di un’Avada non ti lamentare…”

Stupido Lucius!

Ha sempre fatto il Mangiamorte cattivo, perché adesso questo cambio di personaggio?

Io non ce lo vedo proprio come amorevole nonno che racconta storie e mangia dolcetti con i suoi nipotini.

“Non credo tuo padre necessiti della presenza di una sporca mezzosangue!”

“Invece credo di sì, visto che ormai tuo padre è diventato il suo migliore amico”

COSA?

Sta scherzando! Lucius Malfoy il Purosangue per eccellenza, non può essere il miglior amico di Alan Granger noto dentista della Londra babbana che crede ancora che ad Hogwarts insegnino solo come far comparire un coniglio bianco da un cilindro.

“Lo stai dicendo solo per farmi alzare…”

“No, perché per farti alzare potrei semplicemente farmi trovare nudo vicino alla porta del bagno… e allora sì che correresti da me, ed io avrei ottenuto te in preda a sconvolgimenti ormonali e finalmente in piedi”

Idiota convinto!

“Non vorrei che il tuo sconfinato ego ne risentisse, ma devi ammettere che noi donne sappiamo resistere ad un uomo nudo… siete voi, che perdete ogni capacità… e devo dire che è un male vista la precarietà delle vostre capacità”

Sì, sono soddisfatta della mia risposta!

Lui però ride.

Nella mia scaletta avrebbe dovuto mettere il broncio. Il suo personalissimo broncio sexy!

“Probabilmente sapresti resistere ad altri corpi maschili… ma so per certo che non sapresti resistere al mio”

Malizia!Perchè tutto ciò che esce da quella bocca è così malizioso e mi fa essere la più lussuriosa del pianeta terra?

Sono sicuramente arrossita, e il suo sorriso diabolico me lo conferma.

“Sei uno stronzo!”

“Ottimo!”, gattonando si avvicina alla sottoscritta e inizia a depositarmi una scia di baci roventi sul braccio, risalendo poi alla spalla.

“Così non è giusto”, mugugno, ma non ricevo niente in risposta se non uno di quei baci che ti fa dimenticare anche come ti chiami.

 

 

E’ tardissimo. Tardissimo per tutto.

Ovviamente il bacio rovente ha avuto un evoluzione piuttosto intensa, ed una giornata lavorativa in compagnia di quel mostro di Jess è passata in secondo piano.

Visto che con un bacio riesco a dimenticarmi come mi chiamo, mi sembra ovvio che con una carezza riesco a dimenticarmi totalmente di Jess.

“Pensi che senza Emma tu possa darti alla pazza gioia?”

Buongiorno Hermione, come stai?

No! Devo dedurne che certe piccolezze non vanno più di moda, adesso va di moda girare con un mitra nelle borsetta e polveri velenosi all’interno del porta rossetto.

“Buongiorno Jess, sì sto bene… alla fine dagli incubi ci si risveglia sempre”

1 a 0 per me.

“E con questo cosa vorresti dire?”

Che le cicogne amano bere birra e  molestare gli scoiattoli viola del magico mondo di un ubriacone.

“Tu sei un incubo, ma per fortuna uscendo da questo posto resti solo un triste ricordo”

Uno sguardo inceneritore e si dedica subito al suo lavoro.

Rido soddisfatta… 2 a 0!

E poi si dice in giro che di sport non ne capisco niente.

 

 

                                                        §§§

 

Stress solo stress con 7534 S finali, perché stare mezza giornata con quell’arpa senza Emma è del tutto insopportabile.

“Hermione, sei pronta?”

Sì, certo! Sono sempre pronta per un pranzo con Narcissa, mamma, Lucius e mio padre, il suo migliore amico.

Che poi alla fine non sono ancora riuscita a capire quali interessi comuni possano averli spinti a conoscersi meglio.

Non credo proprio che mio padre abbia avuto un passato da Serial Killer o che Lucius Malfoy abbia un’insana passione per carie e denti storti.

Spero solo che mia madre e Narcissa non abbiano scoperto l’arte del ricamo e si ritrovino ogni pomeriggio a spettegolare di non si sa chi tra un ricamo e l’altro.

Sarebbe un disastro!

“Mamma, oggi conoscerò i tuoi genitori?”

Già, non ci avevo pensato!

“Sì”, le sorrido e le accarezzo la testolina bionda, e lei prontamente si arrabbia.

“Tu e papà avete la stessa mania… ma come ve lo devo dire che io ai miei capelli ci tengo?”

Guardo Draco e scoppiamo a ridere, ma l’unica cosa che otteniamo è uno sguardo di ghiaccio da parte della nostra bambina.

Eh sì, la vicinanza di quei pazzi maniaci dell'’estetica di Blaise e Draco le ha fatto male!

 

 

_________________________________________________________________

 

 

 

 

Salve mie gioie, finalmente internet è tornato in mio possesso e sono entusiasta di presentarvi il 38° capitolo della mia ficcyJJJ

Mi sono messa sotto per non farvi aspettare un altro mese; mi scuso anticipatamente se magari il livello di comicità è più bassa, ma una persona a me cara sta passando un bruttissimo momento ed io ovviamente non sprizzo gioia da tutti i pori.

Magari la mia è solo una paranoia, ma spero comunque di non aver dato vita ad un capitolo scialboJJJ:9

 

In tutto questo c’è una bella notizia, quest’anno il mio ultimo viaggio d’istruzione sarà a Barcellona e non ho potuto non pensare alla geniale Master Ellie, è anche vero che non ci conosciamo, ma ormai dopo tutti i complimenti che mi fa non posso non associare la Spagna a lei, perchè ormai nella mia mente malata la Spagna non è l’equivalente di Corrida o Paella, ormai è lei^____^

 

Ringrazio le mie adorate, che non mi abbandonano e che continuano a seguirmi nonostante i tempi di aggiornamento non siano propriamente vicini.

 

Grazie a Erin, lunachan62, Olivia86, marygenoana, Saka, drakina, baby emma, __darklily__,Master Ellie, MissMalfoy1, anfimissi, lady baby butterfly e Arys92

 

Questo capitolo lo dedico a voi, perché siete voi che mi spronate nonostante il brutto momento.

 

GRAZIE

 

kisses

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 39
*** Pranzo dai suoceri ***


suocerui

Famiglia felice. Sembriamo una famigliola felice.

Sembriamo poiché non siamo esattamente il ritratto della felicità.

Chris sta dormendo e ciò significa che non è particolarmente entusiasta di trascorrere una giornata con gli adorati nonni, e poi in secondo luogo Chris sconosce ogni cosa quindi la sua presenza non fa testo, ma forse sarà lui a salvarci da questa giornata apocalittica; tutti e 4 saranno così occupati a rincoglionirlo che c’è una speranza che Dana riesca a fuggire ed andare a giocare con gli elfi domestici, ed io e Draco potremmo fuggire e intavolare una qualche discussione piuttosto accesa.

Dana sembra spazientita e ha già detto che se ad un certo punto non la troveremo più, o si è affogata nel lago o è in biblioteca ad uccidersi leggendo tomi vecchi come il cucco di 3247 pagine.

Da ciò denotiamo la voglia matta di farsi strizzare le guanciotte e sentirsi ripetere le frasi che le ripetono ogni volta, anche se non sono molto sicura dei comportamenti assunti dai coniugi Malfoy nei confronti della loro nipotina.

Poi c’è Draco, svogliato all’inverosimile che ha perso un’ora davanti ad uno specchio perché oggi i suoi capelli non lo soddisfano.

Tutte scuse, solo scuse per perdere tempo e passare meno tempo in questa gabbia di pazzi.

E poi il bello che stamattina sembrava tutto eccitato all’idea e mi stava quasi rimbrottando di non prendere con serietà l’importanza di trascorrere una giornata con i propri genitori.

Io la passerei volentieri una giornata con i miei genitori, ma la cosa che più mi spaventa è dover affrontare un pranzo con tutti e 4.

Infine ci sono io, sorridente e gaia.

Una vera maschera.

Sono o non sono un genio del crimine?

 

“I signori Malfoy vi attendono nel salone”, stupefacente. Un uomo imbalsamato è stato assunto dai coniugi Malfoy come maggiordomo.

Non solo hanno 70 elfi domestici per il Maniero, ma hanno pure assunto un povero disgraziato come maggiordomo.

“Ok, Gerald”

Che nome!

Ci immergiamo nel lunghissimo e tetrissimo corridoio; credo che se fossi sola sarei presa da un attacco di paura e tremarella.

Il  Maniero Malfoy appare come il castello incantato rappresentato nella Bella e la Bestia.

Quei pazzi hanno  anche l’ala Ovest, e scommetto mezzo galeone che all’interno hanno anche la Rosa Incantata, e quando Lucius Malfoy compirà il 100esimo anno di età svelerà che i suoi capelli sono tinti, e che il suo reale colore di capelli è nero corvino.

Se ciò dovesse accadere sarebbe la fine dell'’umanità.

Le certezze dell'’uomo esploderebbero come milioni di bolle di sapone, un grande cratere spaccherebbe in due il pianeta Terra e verremo stritolati dalla lunghe ciocche corvine del Signor Malfoy.

Ehm… ok.

“Dana, ma che bello rivederti!”

Siamo appena entrati in Sala e Dana si è subito nascosta dietro le gambe del suo papà, tenendo forte il pantalone con le manine.

“Ciao nonna”, lo dice timidamente e non è di certo un atteggiamento conforme al suo carattere.

“Buongiorno mamma, ciao Jane”, Draco avanza verso le due donne e le saluta entrambe con un baciamano, cose da altri tempi che per me esistono solo nei film antichissimi, tipo quelli che si guardava l’uomo primitivo nella caverna disteso su una pietra rivestita in pelle squamosa di Brontosauro.

“Ciao Hermione”, mia madre mi stringe in un forte abbraccio, e Narcissa con una calorosa stretta di mano.

Neanche gli uomini si salutano così, loro se non si baciano 27 volte non se ne vanno.

E non sto scherzando, gli uomini devono sempre dare pacche sulla spalla e cose simili… se non toccano il loro interlocutore del medesimo sesso, cadono in un baratro di profonda solitudine e insoddisfazione infantile.

“Ciao”, sì, sono quasi più timida di Dana.

“Dove sono papà e Alan?”

Magari a giocare a golf nello sterminato parco che circonda il castello della Bestia, o magari a fare vela nel Lago, oppure a fare shopping per le vie di Hogsmeade.

“Nella sala delle torture”

Adesso sì, che mi sento rincuorata.

Dov’è mio padre?

Nella sala delle torture in compagnia di un ex spietato Mangiamorte.

E poi adoro il suono melodico di: Sala delle Torture.

Sembra quasi che Narcissa abbia detto che sono nella Sala da Bagno a depilarsi.

Sicuramente nella Sala delle Torture ci saranno tante lame, ma non avranno la funzione dei rasoi.

“Fantastico”

“Stai tranquilla, cara”

Sorrido; e poi che motivi avrei per stare in agitazione?

Infondo non sono perseguitata da un pazzo con l’ascia. A dire il vero qualcuno che mi perseguita c’è e all’anagrafe è conosciuto con il nome di Blaise Zabini, non mi rimane altro da fare che incrociare le dita e tutto ciò che c’è di incrociabile nel mio corpo, e sperare che Blaise non sia un maniaco e che ami perseguitare le dolci donzelle indifese con un’ascia.

 

“Dimmi Dana, come va a scuola?”

Tipica conversazione tra nonna e nipote.

Sarebbe tutto più semplice se la bellissima Narcissa Malfoy non interpretasse la nonna.

Sembra tutto troppo assurdo. Troppo. Io le nonne me le immagino deturpate, con la tipica crocchia severa… e invece, non solo mia madre è giovanissima, ma Narcissa sembra addirittura la sorella di Draco.

Ma poi mi chiedo, perché questi complessi me li faccio io, se non se li fa nemmeno lei?

Dopotutto forse le persone biondissime ragionano in un’altra maniera.

Ma poi, ora che ci penso, loro sono dei Purosangue, magari diventare nonni così giovani è una conquista, così da potersi vantare con i loro amici Purosangue ed eleggere il nipotino più bello.

“Bene”

“E dimmi, sei contenta di avere un fratellino?”

Le tipiche domande standard che ogni bambino odia, e se Narcissa non fosse sua nonna sono sicura che Dana se la sbranerebbe viva; ma per fortuna tutto ciò non accadrà ed io potrò stare tranquilla a sorseggiare succo di zucca in attesa che Draco e mia madre finiscano la loro personalissima conversazione su non so che cosa.

Finchè non arrivano mio padre e Lucius l’unico con cui potrò intavolare un discorso è Chris, ed io non sono abbastanza preparata da poter tradurre frasi fatti da singulti assurdi e piccoli gorgoglii.

“Abbastanza, ma visto che per adesso non fa altro che dormire e mangiare non posso rispondere con sicurezza”

Agghiacciante.

 

“Hermione tesoro, come va?”

Mi riprendo dalla momentanea trance nella quale ero caduta. Certe volte mi capita di cadere in trance, ma credo capiti a tutti.

Già non sono poi così normale, pensa se fossi l’unica donna al mondo che cade in trance… sarebbe opportuno uccidermi, o qualcosa di simile.

“Oh bene, mamma… la mia vita procede tranquilla!E tu?”

“Benissimo cara”, si china su Chris e inizia a giocare con le sue manine.

Che scena deliziosa!

“Sai Herm… io e tuo padre abbiamo comprato uno chalet in Italia”

Bene, ci mancava solo lo chalet in  Italia!

“Ma davvero?”

“Sì, in Valle d’Aosta… a dire il vero non so nemmeno in che parti dell'’Italia si trovi”

“Di sicuro non in riva al mare…”

“Non è detto… uno chalet sulla spiaggia sarebbe molto chic”

Ovvio. E allora perché non costruire una palafitta in un superattico?

Ci starebbe benissimo! E inoltre mia madre è pazza.

O è pazza o è ubriaca!

“Certo, lo farò presente a Draco”

Lo farei presente a Draco solo dopo averlo tramortito con un matterello e fossi assolutamente certe della sua incoscienza a lungo termine.

“Herm, ti posso parlare?”

“Certo… scusami mamma”

Mi alzo lasciando Chris nelle grinfie della nonna, ed io Draco andiamo a farci una passeggiata in giardino.

 

Questo luogo è bellissimo, è solo il Maniero che si presenta come un qualcosa di terribilmente dark e gotico che non fa presagire nulla di positivo.

“Mi sto annoiando”

“Più che ad una riunione con Harry?”

Sbuffa e rotea gli occhi, non sa cosa è peggio.

2 ore in compagnia di Harry James Potter a strettissimo contatto,o, una meravigliosa giornata con i genitori?

Non so dare una risposta nemmeno io.

Altro che essere o non essere questo è il problema; Shakespeare non aveva di certo domande assillanti come quelle che mi pongo io!

“Vogliamo giocare a nascondino per risollevare il tuo morale?”

“Hai idea che se giocassimo a nascondino in questo sconfinato parco… probabilmente ci ritroveremmo tra 10 anni?”

Già, non ci avevo pensato!

“Una partita a Scacchi Magici?”, sempre meglio proporre, che immaginarmi io e lui dopo 10 anni che ancora ci cerchiamo nel parco.

“Sarò anche stato in letargo stamattina, ma ho capito che tu e quel malato mentale che risponde al nome di Blaise Zabini avete giocato a Scacchi Magici”

“Hai capito bene”

“Non mi va… troppo noioso”

Deo Gratias, non avrei retto un’altra partita.

“L’unica cosa che voglio fare è baciarti”

“Che strana coincidenza… anche la mia!”

Inutile stare qui a dire che cosa è successo… si capisce, no?

E poi, oltretutto sono cose estremamente private che mi sembrano addirittura scoperte,  anche se ben impresse nella mia mente!

 

                                                        °°°°

 

“Si può sapere dov’eravate finiti?”

Narcissa nonostante la sua solita espressione sembra infastidita, e non è facile stabilire i suoi stati d’animo, è praticamente uguale. Non cambierebbe espressione neppure a pagarla oro.

Può essere triste, felice, appagata, insoddisfatta, arrabbiata, tranquilla… lei ha sempre la stessa espressione… per fortuna ci pensa Lucius a compensare.

“A raccogliere le bacche”

Grandissima Hermione, ottima risposta!

Narcissa ovviamente mi guarda con scetticismo, e ci credo…

Chi potrebbe biasimarla?

Mi viene in mente la sera della rimpatriata ad Hogwarts, ed ero così assuefatta dalla sua bocca che nonostante la mia mente fosse tutta concentrata sul come sarebbe stato baciarlo sono arrossita, lui mi ha chiesto a cosa stessi pensando ed io ho risposto: “Alla vita media dei corvi”

La scena mi sembra uguale! Ho una predisposizione naturale nel fare figure di cattiva effige  davanti ai membri della famiglia Malfoy.

Devo solo incontrare Lucius e farò tombola.

“Io vado da Dana”

Grazie Draco! Quando la donna da lui amata fa figure di merda, lui va da Dana!

Che triste destino!

Devo annotarmi da qualche parte che la prossima volta che sarà lui l’indiscusso protagonista delle figure di merda, io dovrò correre da qualcun altro; magari da Steve o Morgan o ancora Connor, non m’importa da chi dovrò correre l’importante è lasciarlo lì in mezzo alla merda!

“A raccogliere le bacche?”

Adesso mi chiedo: Cosa c’è di male nel raccogliere le bacche nello sterminato giardino dei genitori dell'uomo che amo?

Mi sembra una cosa del tutto normale!

Ci sono numerose coppie che vanno anche a fare la Mucca-Terapia insieme, e non vedo perché bisogna essere così sospettosi sul raccogliere le bacche.
”Già”

Che altro dovrei risponderle? Dire che magari esiste davvero la Mucca-Terapia?

No perché, l’unica cosa che potrei dire al riguardo è che le coppie che hanno bisogno di rafforzare il loro rapporto si rinchiudono in una fattoria,e vedere la vita deprimente che svolgono le mucche potrebbe portarli ad una condizione mentale tale da vivere il loro rapporto di coppia con più trasporto e patos.

Oltretutto anche se la mia teoria sembra del tutto assurdo, non lo è.

Magari se la mettessi per iscritto vendere milioni di copie da far invidia a quella cerebro lesa di Calì Patil.

 

Improvvisamente i miei polmoni vengono stretti l’uno contro l’altro.

“Piccola mia”

Chi sarà mai?

 

A)   Lucius Malfoy nobile mago Purosangue rigido come un bastone di scopa e con la fissazione per i suoi capelli. Non ne ho mai visto uno fuori posto, sembra che il vento abbia paura del suo sguardo di ghiaccio e non lo intacchi minimamente.

 

B)   Alan Granger, noto dentista babbano, privo di umorismo e con una sola asfissiante fissazione. Se gli si pone la domanda: Cos’è la prima cosa che guardi in una donna? Lui prontamente risponderà: “i denti”, ed ecco svelato il mistero per cui ha spostato una dentista.

 

C)   Gerald, il maggiordomo imbalsamato con la sola funzione di stare all’ingresso e ricevere gli ospiti.

 

Io opterei per la prima; se sono riuscita a far innamorare di me, lo spocchioso Draco Malfoy, perché suo padre non dovrebbe dirmi: “Piccola mia”?

Dopotutto la notizia che sono più piccola di lui, è fondata.

 

Ma purtroppo devo deludere i miei neuroni scoppiati e le loro scommesse sul possibile candidato; non si tratta né di Lucius né di Gerald.

Le scommesse le hanno vinte solo se si sono buttati sulla risposta più scontata.

 

E vince la categoria per la risposta più banale… rullo di tamburi pleaseeee

ALAN GRANGER

I neuroni fanno la ola, ed io posso iniziare a farmi vedere da un bravo psichiatra.

“Ciao papà”, stavolta lo dico con entusiasmo.

“Buongiorno miss Granger”, a questo manichino biondo gli verrà un colpo se mai dovessi diventare la signora Malfoy.

Forse farebbe finta di non conoscere suo figlio.

Sorrido e ricambio la stretta di mano.

Il calore qui non si percepisce neanche a volerlo pagare oro. L’inferno congelerebbe se i coniugi Malfoy andassero a fare un viaggetto laggiù.

Ma evitiamo certi vaneggiamenti, anche se non sono poi così brava visto che vaneggio tutto il giorno.

“Nonna… io avrei fame, è da un’ora che siete fermi ai convenevoli”

“Dana, sono sicura che tuo padre non voglia che ti rivolgi così”

“In verità è stato lui a dirmi di dirvi così… abbiamo fame!”

Comincio a ridere come una forsennata, prendendomi occhiatacce dai quei 4, mentre Dana e Draco mi guardano vittoriosi.

“Hermione, perché stai ridendo così di gusto?”

“Oh niente, papà”

 

                                                        §§§

 

 

 

“Questo vino ha un sapore strano…”

“Sapevo che avresti colto la differenza, Draco”

Interessante… quindi Lucius vive con la consapevolezza che il suo unico figlio coglierà la differenza che sta nel vino?

“Ha un retrogusto fruttato…”

“Esattamente, è una delizia portatami da Alan”

Draco sorseggia dell'’altro vino, “Complimenti Alan, davvero ottimo”

“Grazie Draco, tuo padre mi ha sempre detto che di vino te ne intendi”, non è forse una semplice frase dove tra le righe è palese quale sia la vera domanda?

La vera domanda è: Draco, tuo padre mi ha sempre detto che sei un avvinazzato!

Non suona forse meglio?

“Ehm… scusate se mi intrometto”, gli occhi di tutti si soffermano su di me, anche quelli di Dana che pochi secondi fa era troppo presa dalle sue patatine fritte.

“Ma come mai voi due siete diventati così amici?”

Questa domanda non è d’obbligo, è di più.

Vedo Narcissa e mia madre ridacchiare, e Draco curioso quanto me.

“Scusatemi, ma questa vostra amicizia ha dell'’assurdo… più ci penso più non riesco a capire cosa possano avere in comune due persone così diverse, che hanno sempre vissuto in ambienti diversi e avendo ideali diversi…”

“Amore non vorrei farti crollare i castelli di carta, ma anche noi due siamo due persone completamente diverse, che sono nate e cresciute in ambienti diversi e non abbiamo niente in comune…”, ecco l’avvocato delle cause perse. Draco farebbe bene a ficcarsi in bocca l’arrosto e preoccuparsi di masticare.

“Tesoro, scusa se ti contraddico, ma c’è una differenza abissale tra la relazione che intercorre tra di noi, e quella che c’è tra i nostri padri.”

“Ah sì? E qual è?”, questo suo scetticismo deve sparire.

“Draco… io e te siamo innamorati, mio padre e tuo padre no…”

Mi sembra così evidente, ma alle volte dimentico che Draco appartiene alla categoria uomini, e che di conseguenza il suo neurone è quasi sempre in ferie.

“Sì ok, ma non mi sembra che abbiamo gli stessi hobbies”

“Solo perché non voglio scrivere un saggio sulle mele verdi, e tu non ti vuoi battere per i diritti degli elfi non significa che non abbiamo interessi in comune...”

“Ma neanche io voglio scrivere un saggio sulle mele verdi”

Per Merlino, ma quanto è imbecille?

Credo sia sotto l’effetto di questa casa malefica, è imbecille proprio come lo era ad Hogwarts!

“Comunque…”, ecco mio padre che arriva in mio soccorso, “volete proprio sapere cos’abbiamo in comune io e Lucius?”

“Sì”, diciamo convinti entrambi.

Ecco che Lucius sta per prendere la parola, “Non ho mai avuto modo di parlare con un babbano… ma devo dire che Alan è esattamente come me, è un Purosangue mancato”

Ok, Lucius ha perso la memoria. Non credo sia possibile che lui e mio padre abbiano qualcosa in comune. E’ come dire che Blaise non fa caso alle marche, e Pansy può vivere senza sesso.

Andrebbe contro la legge di gravità.

“E sarebbero?”, adesso sono io la scettica.

“Hai idea del lavoro che fa tuo padre?”

“Sì, il dentista”

“E non hai idea di quanto male faccia ad altri babbani?”

Eh? Gerald non poteva evitare di passare l’aspirapolvere anche dentro al cranio del signor Malfoy?

“Lei mi sta dicendo che vede il dentista come un torturatore?”

Lui annuisce convinto.

“Alan mi ha fatto vedere i suoi strumenti, li ha provati su quel manichino di Gerald e l’ho visto soffrire, ho sentito le sue urla strazianti… ho sentito Gerald invocare pietà… sai che grandi soddisfazioni sono queste per un Malfoy?”

Che Patos che c’ha messo! Certo che è proprio andato!

E poi se queste sono le soddisfazioni migliori che si possa prendere un Malfoy, devo dire che questa antica e nobile casata è proprio messa male.

“E poi io e Lucius abbiamo scoperto una grande passione per i film di guerra, abbiamo anche il nostro giovedì al cinema. Ci spaparanziamo sul divano davanti al lettore DVD e ci spariamo un sacco di film”, perché mi sembra che parlino come gli adolescenti fatti di canne?

“Comprendo”

Comprendo che sono due uomini che si avvicinano all’andropausa e che hanno bisogno di sentirsi dei grandi figoni che hanno ancora successo con le donne, e che nessuna gli resiste.

Poveri illusi!

“Papà”, Draco si gira verso Dana e le scocca un bacio sulla guancia, “Dimmi principessa”

“Papà, perché lo zio Blaise mi sta guardando?”

“Zio Blaise? Tesoro, lo zio Blaise è in viaggio di nozze”

“E perché io lo vedo?”

“Probabilmente hai bevuto troppo vino”

“Draco?”

“Sì amore”

“Come puoi solo pensare che nostra figlia abbia bevuto del vino?”

Draco guarda prima me, poi Dana e poi il bicchiere.

“Forse ne ho bevuto troppo io”

“Plausibile”

Dana ritorna a buttarsi sul suo papà; “Mi dici perché lo zio Blaise adesso mi fa ciaociao con la mano?”

“Dana, lo zio non è qui.”

“Ma io lo vedo”

Draco sbuffa spazientito. Odia quando deve essere contraddetto.

“Buonasera a tutti, e comunque Draco, non sai che non bisogna mai bere davanti ai propri genitori, ai suoceri, ai figli e alla donna che si ama?”

Cosa ci fa qui Blaise Zabini?

“Cosa ci fai qui?”

“Visto che non sono pazza, papà?”

Ma Draco non può rispondere, Blaise ha iniziato a tempestarlo di ogni cosa. Al momento sta giocando con i suoi capelli.

“Oh Draco, non riesco a vivere senza te… ho creduto che l’averti visto stamattina mi sarebbe bastato tutto il giorno, ma mi sbagliavo di grosso… sono andato in crisi d’astinenza…”, si butta letteralmente in braccio a Draco che cerca di scrollarselo di dosso, ma i tentativi sono tutti vani.

“Ed Emma?”

“Lì dove siamo è notte fonda e lei sta dormendo”

“E non potevi dormire anche tu?”

“Mi annoiavo… e poi devo farvi leggere una cosa che ha dell'’incredibile!”

Le sorprese non finiscono mai!

“Se lo leggiamo, poi mi prometti che te ne vai a quel paese?”

Te lo prometto”, e che i miei neuroni scattino una foto… sta anche facendo giurin giurello!!!

Sfila da non so dove una copia de Il Corriere della Strega

e iniziamo a leggere.

 

 

Periodo rosa-azzurrino per i personaggi più in vista del mondo magico.

Da Harry James Potter a Draco Lucius Malfoy adesso la bambinomania dilaga anche nei campi di Quidditch!

Gli uomini più belli e desiderati del nostro mondo, sono ormai stati presi e catturati per sempre.

E adesso anche Ronald Bilius Weasley ha raggiunto il suo migliore amico e il suo miglior nemico.

Ebbene sì, donzelle della Gran Bretagna, anche il grande portiere dei Cannoni di Chudley è diventato papà.

L’evento è avvenuto al San Penistazio, e la modella francese Giselle Trenshart, ha dato alla luce un bellissimo bambino dai capelli rossi.

 

Ovviamente l’articolo continua, ma io sono troppo scioccata per poter proseguire.

“Che disgrazia! Un altro straccione in giro per il globo”, non so perché, ma in questo istante le terribile parole di Lucius mi sembrano così veritiere…

“Ma Giselle Trenshart non è quella gran gnocca che…”

“Sì Blaise, è proprio lei!”

“Che spreco!”

Gli uomini  e i loro discorsi, sono così pieni di velata intelligenza…

Ehm… forse questa intelligenza è un po’ troppo… velata!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buoenas tardes a todos,

ehm in verità non so nemmeno se ciò che sto dicendo è corretto, ma che importa? Manca pochissimo e vado in Spagnaaaaaaaa!!!

Sono al settimo cielo, e anche se manca qualche giorno mi sono messa d’impegno per lasciarvi con un capitolo fresco fresco…

Del matrimonio non se ne parla proprio, ma in questa storia nulla può essere previsto XDXDXD Se vi può consolare nella mia mente malata la scena è già ben delineata, devo solo decidermi a scrivereJJJ

 

Con i ringraziamenti sono sempre troppo ripetitiva, ma non posso non dirvi che vi adoro,no?

 

Ho notato che il sogno su Jhonny è piaciuto a tutte, sono contenta, mi sembrava una cretinata immane!

 

Il pranzo dai suoceri spero non vi abbia deluso, anche qui Blaise ha fatto la sua entrata trionfale, ma dopotutto Blaise è un pazzo e può permettersi qualunque cosa XDXDXD

 

Ringrazio anfimissi, Babe, lunachan62, Francy872, arys92 e little lady butterfly, per le loro splendide recensioni, e magari in futuro Blaise potrebbe essere ancora prezioso per lo svolgimento della vita matrimoniale dei due…

 

Ringrazio Sensation e drachetta91, che non mi hanno abbandonata, e nonostante impegni e pc rotti non si dimenticano di questa pazza storia XDXDXD

 

Ringrazio Isyby per la mega recensione, spero di sapere nuovamente cosa ti è piaciuto del capitolo, sempre che ci sia stata qualche parte che ti sia piaciuta!

 

Ringrazio MissMalfoy1 e ho sentito del contratto della Watson, stupida idiota… ma sai dirmi perché ha rifiutato? Io avevo sentito che non andava più d’amore e d’accordo con Rupert e Dan… mah!

E poi avevo sentito che Tom uscisse con una certa Francine, ne sai qualcosa?

 

Ringrazio Master Ellie che mi riempie di complimenti e fa gonfiare il mio ego in maniera smisurata XDXDXD

Piaciuta Dana in questo chap?

Ehi, ma l’ho scritta bene il saluto iniziale?

Oppure devo buttarmi su un’altra lingua?

 

Un bacione grande grande a tutte.

 

 

 

 

 

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Capitolo 40
*** Amo ti ***


amo

 

 

 

“Dammi un buon motivo per comprarlo”

“Draco”

“Pansy, ti odio”

“Ti amo anch’io, tesoro”

Mi spinge dentro al camerino senza tante cerimonie.

Guardo il completino sexy che dovrei provare, ma che non voglio provare. Non ho mai avuto niente del genere, questo è troppo. Sarei imbarazzatissima se dovessi indossarlo davanti a Draco, ma come lo spiego alla dea del sesso?

“Pansy, sarei in imbarazzo se indossassi questo per Draco”

Entra nel camerino come se avessi detto una bestialità.

Ma forse per la dea del sesso una frase simile equivale a una bestemmia.

“Herm sei consapevole di essere malata, vero?”

Roteo gli occhi spazientita. Non la reggo, Oggi proprio no.

“Hai presente che questo affarino super sensuale serve solo a risvegliare quel pirla di Draco… il suo ruolo è marginale perché è scientificamente provato che dopo 2 minuti tu sarai completamente nuda sotto le sue mani esperte...”

“Sai quello che stai dicendo, Pansy?”

“Certo, e poi non fare quella faccia. Vuoi forse farmi credere che Draco non ti ha mai vista nuda? No perché potrei pensare che Chris sia nato per opera dello Spirito Santo!”

Maledetta!

E’ lei la figlia del demonio!

“E adesso basta fare la puritana bigotta”

“Ma…”

“Smettila, prova questo coso… non mi darai mai a bere la versione di un Draco che non diventa un animale a letto”

“Ma…”

“Ti ricordo che ho scoperto le gioie del sesso con lui”

“Ma…”

“Hermione Granger basta piagnucolare”

“Ma…”

Mi spinge con estrema violenza di nuovo all’interno dell'’angusto camerino, e chiude le tende con brutalità inaudita. Ho quasi paura.

E adesso veniamo a noi…

Io guardo il completino sexy… il completino sexy guarda me…

Il tacco di Pansy picchetta nervosamente sul pavimento, ed è proprio questo che mi porta a togliere la maglietta e i pantaloni per provare quella cosa.

“Hai fatto?”

“Datti una calmata… questi laccetti mi stanno facendo impazzire”

“Pensa a quanto impazzirà Draco”

“Ma io non voglio farlo impazzire”

“Su, dicono tutte così…”

Continuo a combattere con questo completino, mentre Pansy continua a ribadirmi che Draco cadrà ai miei piedi, ma che bisogno ne ho se già Draco è ai miei piedi?

Non capirò mai cosa pensa questa donna chiamata Pansy Parkinson!

“E allora?”

“Ti dai una calmata?”

Mancano si e no una ventina di laccetti da stringere. Draco non è il dio della pazienza quindi se lo indosso l’unico che godrà di questo affare sarà il cassetto.

 

“Herm, mi devo preoccupare?”

“Perché dovresti?”

“Sono trascorsi 10 minuti e non ho più avuto tue notizie… ho anche temuto che fossi stata strozzata dai laccetti malefici…”

“Spiritosa”

Le faccio cenno di entrare poiché non ho alcuna intenzione di farmi prendere per una ragazza facile che non ha nessun pudore a farsi vedere mezza nuda dai passanti.

“Herm, se potessi ti farei mia in questo camerino!”

“Tra te e Blaise non so chi sia peggio”

“Perché?”

“Perché anche lui fa pensieri sconci su di me!”

“Non deve essere bello”

“Per niente”

Mi fa voltare senza tante cerimonie e comincia ad ammirarmi.

Se sono già in imbarazzo davanti a Pansy, quale sarà il mio stato d’animo quando avrò Draco davanti?

Sono proprio curiosa!

“Se non lo prendi lo prendo io e te lo faccio trovare dentro l’armadio”

Non ho scampo. Questo coso verrà a vivere con noi.

“Non so cosa fare, lo prendo o lo prendo?”, spero abbia carpito la mia sottile ironia.

“Ok Herm, basta fare ironia, prendi questo coso!”

“E tu non prendi niente per le notti di fuoco e ardente passione con il tuo Ludduccio?”

Strabuzza gli occhi proprio come se avessi detto una bestialità, una di quelle cose che fanno rizzare i peli sotto le ascelle e ti fanno sembrare un porta spilli.

“Sorvolerò su Ludduccio, lo trovo raccapricciante… e comunque… per me ho acquistato già qualcosa…”,lo dice con malizia e con aria da cospiratrice.

“Non so perché ma credo proprio che sarà qualcosa di più succinto del mio, e non so perché, ma la cosa mi consola!”

Effettivamente mi consola, non so perché, ma mi consola, e poi guardandolo bene questo coso pieno di laccetti è proprio bello, sì sono anche di essere contraddittoria visto che 5 minuti fa avrei voluto metterlo nel forno e farlo carbonizzare insieme all’arrosto e alle patate, ma la gente cambia idea… e poi un’ideuccia sul come usare al meglio questo coso, ce l’ho già…

“Allora lo prendi? Se non lo prendi sei matta!”

“Lo prendo, e la matta non sono io, la matta sei tu che vuoi che lo compri a tutti i costi!”

Fa spallucce e fa per uscire dal camerino con un sorrisino che non mi piace per niente:

“Io voglio solo il vostro bene, e conoscendo Draco quel coso sarà un ottimo regalo”

“Come se fossimo in crisi sessuale…”

“Ma non bisogna essere necessariamente in crisi sessuale…”, e dopo questa criptica risposta mi lascia sola soletta nell’angusto camerino in preda al mio sexy capo d’abbigliamento.

 

Maledetti laccetti! Ormai sono anche diventata ripetitiva, ma perché non dovrei esserlo se sto coso è anch’esso ripetitivo?

Troppi lacci! Se il maledetto pazzo che ha dato vita a questo inferno metteva anche qualche bottone o qualche cerniera sarebbe stato sicuramente meglio!

 

Lualualualualuaaaaaaaaa

Merda! Ci mancava il cellulare e la sua orripilante suoneria messa in un momento di depressione acuta!

Uff… ma dove l’ho messo?

Perché le cose che ripongo nella borsa non devono mai rimanere all’interno di essa?

Perché gli oggetti inanimati, ma intraprendenti devo possederli io?

Perché il mio cellulare deve avere una passione sfrenata per le passeggiate?

Lualualualualuaaaaaaaaa

“Herm, è tutto ok?”

Cos?

“Oh sì!”

Lualualualualuaaaaaaaaa

Adesso qualcuno mi deve spiegare perché il mio cellulare si trova dentro la mia scarpa.

No, adesso lo voglio sapere.

“Pronto?”

“Ciao Herm”

“Ciao Draco”

Sembra afflitto.

“Qualcosa non va?”

“No, è tutto ok… anzi… a dire il vero qualcosa che non va c’è…”

E’ possibile che abbia ucciso qualcuno e non sa se è un bene dirmelo via telefono perché potremmo essere controllati dall’F.B.I.?

“Vuoi dirmelo?”

“Senti, mi dispiace da morire, ma dobbiamo rimandare la nostra serata romantica a data da definire…”

Mi sta per caso dicendo che deve partire di nuovo con Pauline?

Merda! Io l’avevo dimenticata!

“Herm, ci sei ancora?”

Deglutisco ferocemente, forse ho deglutito come fanno i cavalli.

“Ehm sì”, che poi tra le cose che non so c’è anche il sistema di deglutizione dei cavalli, perché devo fare sempre paragoni che non so sostenere?

Che inferno!

“… non dipende da me, tu comprendi, vero?”

“Certo”, se sapessi di cosa stiamo parlando.

“Ti aspetto a casa, so che sei con Pansy quindi fate shopping con calma, dille che Lud è con me, ok?”

“Sì Draco, sta tranquillo… ci vediamo tra poco!”

Ottimo direi, non ho nemmeno capito di cosa ho parlato con Draco, ma la cosa più bella è che c’ho parlato facendogli credere che ho seguito il nesso logico del suo discorso privo di senso per me.

Fantastico!

 

Mi metto le scarpe ed esco dall’angusto camerino, e Pansy rientra nel mio campo visivo; sta guardando due paia di boxer con fare amletico, di sicuro si starà ponendo l’amletica domanda: Quale acquistare? L’uno o l’altro? Ma non sarebbe meglio prenderli entrambi?

 

“Oh, eccoti finalmente! Quale problema amletico aveva Draco?”

L’aggettivo amletico vedo che viene usato spesso… che sia un segno mandatomi dal cielo?

“Lui e Lud ci aspettano a casa… ma non ho capito di cosa si tratta”

“Domandarglielo?”

Sarebbe stata un’ottima soluzione, forse la più ovvia, ma non c’ho pensato!

“Ehm… non mi andava!”

Non le so proprio dare le risposte ad effetto, maledetta me! Grrr!!!

Siccome guarda ancora i due boxer, io non intendo angosciarmi ancora per molto, quindi dirò quale preferisco così da farla auto-convincere, andare alla cassa, sborsare pecunia e

saltellare allegramente per le vie del Corso, con tanti bei sacchetti tra le mani.

“Quello nero con scritto Proprietà Privata sul sedere, è molto trendy”

L’alternativa è di un verde sgargiante con una tasca sul davanti, ed io vorrei spiegato a cosa servono le tasche cucite sul davanti di un boxer…

Sono io quella che non sa, o è il mondo che è totalmente impazzito?

Non so più cosa pensare; a cosa dovrebbe servire mai una tasca in quel posto?

E’ forse una precauzione per il portafogli?

Sperano che nessuno tocchi il loro guadagno?

Potrebbe funzionare se non esistessero delle oche senza cervello in giro per il mondo…

“Allora prendo questo”

And the winner is…

HERMIONE JANE GRANGER

 

Sì, è proprio vero che la mia mente ormai vive in un appartamento a parte; in questo momento io non dovrei immaginare me stessa -come proiezione- alla notte degli Emmy Awards avvolta in un lucente vestito bianco con scollatura profonda sul davanti, acconciatura  e trucco praticamente perfetti, e con indosso un paio di sandali tempestati di Swaroski tutti sbrillucicanti.

E non dovrebbero nemmeno esserci Eric Bana e Jhonny e Depp a premiarmi, ma la mia mente tutto può e quindi io posso essere lì, non c’è nessuno che me lo vieta.

La voce calda e sensuale di Eric che mi chiede se sono emozionata, mentre il sorriso di Jhonny mi manda in estasi…

 

“Herm, esci dalla trance!”, ecco Pansy che con la sua proverbiale gentilezza da manuale, mi strattona il braccio facendo sparire i miei sogni di gloria senza tanti complimenti.

“Cosa diamine vuoi?”

“Dobbiamo andare a casa”

Ma dai… questa sì che è una notizia!

 

Pansy aveva gentilmente detto che saremmo dovute andare a casa, e dopo una capatina di due ore alla Casa dell’estasi, adesso siamo ferme da tre quarti d’ora da Madama Mclan perché Pansy sta creandosi con pergamena e calamaio il corpetto perfetto.

“Cosa ne pensi?”

Afferro il foglio e lo esamino attentamente, non sia mai che mi lasci sfuggire un piccolo particolare, perché nell’abbigliamento che Pansy ama tanto crearsi da sola con l’aiuto di brave sarte, ci sono sempre milioni di particolari quasi invisibili che però danno un tocco di classe a quel capo che a prima vista potrebbe sembrare uno come tanti.

“Ottimo lavoro”

Ehm…solo che non vedo particolari strani!

Merda! Sono nella merda!

“Stupendo! Questo l’ho fatto semplice… senza particolari da trovare!”

L’ho scampata!

“Ogni tanto un po’ di semplicità non guasta!”

Per fortuna!

“Già, concordo!”

Lascia il foglio nelle mani callose di Madama Mclan e ci avviamo verso il corso principale, tanto perché Draco non aveva un tono di voce strano…

 

Ok! Devo assolutamente trovare le parole per fare in modo che Pansy si diriga a casa, senza altri intoppi.

Draco mi ha detto di non preoccuparmi, ma solitamente quando si dice di non preoccuparsi, si farebbe meglio a preoccuparsi, perché è OVVIO che se l’uomo che amo più della mia vita, mi dice di non preoccuparmi io mi preoccupo.

Uff! Sono avvilita!

“Herm, sei troppo silenziosa, qualcosa non va?”

Alzo lo sguardo.

“Ehm… stavo ripensando al tono di voce di Draco…”

Mi sorride. Cosa c’è da sorridere?

Ha forse visto il Bianconiglio?

No perché fare 4 chiacchiere con lo Stregatto non sarebbe poi tanto male; e poi è sempre un bel modo per fare nuove amicizie ed incappare in nuove eccitanti avventure.

Ok… sono nel pieno del mio delirio!
”Tu e Draco mi fate morire… siete tenerissimi”

Cosa?

“… siete adorabili! E dire che non credevo fosse possibile che riuscisse a ritrovare la serenità. Sai, quando è morta Lynn ho creduto che non si riprendesse più… è stato giorni e notti intere davanti al corpo riposto in una teca di Lynn, no voleva mangiare.

Era una visione assurda e straziante, perché anche se il matrimonio gli era stato imposto, lui voleva bene a Lynn e poi era anche la madre della sua bambina.

Per fortuna sei arrivata tu nella sua vita!”

Oh mio Dio! Sento un dolore al cuore.

Voglio andare da lui, voglio abbracciarlo e dirgli che lo amo.

“Pansy, ti dispiace se andiamo a casa?”

Mi sorride dolcemente.

“Dai su, andiamo!”

 

                                                        ***

 

Apriamo la porta di casa, e inizio a guardarmi intorno con sguardo da psicopatica, come se stessi cercando qualcuno da uccidere.

Osservo Lud spaparanzato sul divano che guarda svogliatamente la Televisione, incontro la Signora Piddy che sta cercando di spolverare il vaso cinese in salone che Draco ama quanto ama i suoi figli, e poi vedo Blaise che si aggira furtivo per casa.

“Ciao mia dolce principessa, stai forse cercando il tuo principe?”

“Sì, e sarai grata se questo stupido mendicante che ho davanti mi dicesse dove posso trovarlo”

“Dovrà stare attenta principessa… il principe è un po’ irato, potrebbe trasformarsi in un drago sputa fuoco e incenerirle la chioma”

Idiota!

“Dove posso trovare dunque il principe piromane?”

Picchetto nervosamente il tacco sul pavimento!

Voglio solo correre da Draco! Uff, sto forse chiedendo la Luna?

“E’ nella sua torre, il suo posto di meditazione!”

Ok, è nel suo studio!

“Ok grazie”, e senza aggiungere altro o sentire le sue boiate, mi fiondo nello studio.

 

Apro la porta e l’ambiente è avvolto dall’oscurità, lui è seduto sulla sua poltrona con la testa fra le mani. Quando il bagliore lo colpisce alza lo sguardo e si accorge della mia presenza.

“Ciao”

Ok, sono impacciata. Perché non rispondo al suo semplicissimo saluto?

Certe volte sembro muta. Ma cosa sta accadendomi?

Prima parlavo un po’ troppo! Prima soffrivo di una forma cronica di logorrea!

Mi avvicino alla sua scrivania e gli poso un bacio sulla guancia, mi allontano, ma la mano sul mio polso fa in modo che mi sieda sulle su gambe.

Noto qualcosa di strano nei suoi occhi, quasi un alone di tristezza, c’è qualcosa che lo turba.

E se qualcosa turba lui, è ovvio che turbi anche me.

Accarezzo la sua guancia, e dopo poggia il capo sulla mia spalla, stiamo un po’ in questa posizione… vorrei chiedergli che cos’ha, ma vorrei anche non forzare il tutto, vorrei che fosse lui a parlarmi di sua spontanea volontà.

“Ti amo”, mi sussurra all’orecchio prima di baciarmi con tutto l’amore che prova per me.

Percepisco quanto mi ama, dimostra quanto mi ama.

“Ti amo, Draco”, ho il fiato corto, è vero, ma non riesco a stare senza baciarlo, senza giocare con la sua lingua, senza mordicchiare quelle labbra.

 

Ci stacchiamo dopo qualche minuto, dopo qualche minuto di pura estasi.

“Non andare via…”

Il suo tono è roco.

“Ma amore, io non vado via”, è tenero, e anche spaurito.

E anche la frase detta da lui pochi istanti fa, mi suona del tutto strana. Lui sa che non vado via, lui sa che senza la sua presenza morirei.

Si avvicina al mio petto, ed io lo abbraccio il più forte che posso, voglio che stia tranquillo che ciò che lo turba vada via, e che lo lasci in pace.

Le parole di Pansy mi tornano in mente, sto male per quello che ha passato.

“E’ morto un uomo che lavorava al Ministero, lo conoscevo bene… la sua morte mi ha colto di sorpresa… è stato investito”

Ascolto le sue parole in silenzio.

“Io… non so cosa mi sia preso, ho subito avuto paura per te… ho pensato alla precarietà della vita, e a quanto ti amo, a quanto sono fortunato ad averti accanto… se provassi a immaginare la mia vita senza te, probabilmente vedrei solo il mio suicidio… Ti amo e ti desidero così tanto che certe volte mi sembra di morire…”

Improvvisamente qualcosa di umido attraversa il solco dei miei seni.

Draco sta piangendo.

Sollevo il suo viso dal mio petto. Ha gli occhi lucidi, e qualche lacrima che gli riga il volto.

Bacio quelle lacrime.

Le sue parole mi hanno fatto uno strano effetto.

“… se mai un giorno dovessimo litigare proverai odio nei miei confronti, ti prego di ricordare che senza te non potrei vivere… ti prego…”

“Draco, so che mi ami, e questa consapevolezza non mi abbandonerà mai. Ti amo così tanto che mi sembra di impazzire…”

Mi abbraccia. Mi abbraccia arrivando a farmi male, ma non me ne frega un bel niente.

Starei così per ore e ore.

“Voglio fare l’amore con te”

“Anch’io”,dico baciandogli il collo.

Mi prende in braccio e mi porta in camera da letto, dove mi poggia delicatamente sul letto.

Lo attiro a me, è come la mia aria. Farei l’amore con lui sempre. Non mi serve altro per vivere.

 

 

                                                        §§§

 

Apro gli occhi e la sua espressione è calma, rilassata.

Mi stringo di più a lui.

La giornata è stata del tutto strana, non posso certo dire che è rientrata nei canoni di una giornata che si possa dire normale; le parole di Draco mi hanno preso alla sprovvista, mi hanno regalato due sentimenti contrastanti.

E’ strano, e se ci penso mi sento diversa.

Non ho nessun motivo per sentirmi diversa, ma una dichiarazione del genere non lascerebbe indifferente nessuno, forse nemmeno Jess riuscirebbe ad esserlo, però sulla sua persona glaciale ci sarebbe da scrivere un manuale, e probabilmente un paio di pagine potrebbero essere dedicate alla sua incapacità nel rimanere impassibile davanti a tutto e a tutti.

Povero cubetto di ghiaccio…

 

Ecco Draco che apre gli occhi.

Si guarda intorno come se non riconoscesse il luogo.

“Draco… qualcosa non va?”, chiedo gentilmente.

“Oh no, nulla”

Si accoccola di più sotto le coperte e mi bacia.

“Ti ho già detto che ti amo?”

“Circa un milione di volte…”

“Allora sono proprio ripetitivo e manco di originalità…”

“Non vorrei farti sciogliere come neve al sole… ma ogni tuo ti amo è completamente diverso dall’altro…”,sorride sulle mie labbra.

“Amo ti”

Rimango un attimo perplessa. Amo ti?

Vabbè è Draco, gli posso perdonare tutto, anche questa sparata assurda senza precedenti.

“Io anche amo ti”

Sì, siamo totalmente fusi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve miei gioie,

eh sì, la Spagna mi ha donato voglia di scrivere, sembro impazzita, quasi una macchinetta XDXDXD

Ma passando alle cose serie… ragazze che bello, questo è il 40esimo capitolo ed ho come l’impressione che questa ff sia infinita; ma secondo voi esiste un finale?

No perché io non lo trovo -___-

 

 

Lasciando perdere le mie crisi esistenziali passo ai saluti e ai ringraziamenti… voi siete degli angeli^^

 

Missmalfoy1: Ciaoooo, ma se mi dici che esce a Novembre del 2008 muoio… non so perché ma ho come l’impressione che ci sia l’eternità prima di quel giorno… uff!!!

E per quanto riguarda Tom… beh… poveretto un po’ mi dispiace, la Watson mi sembra un po’ troppo presa dalla fama^^

Spero ti piaccia anche questo capitolo^^

Grazie.

 

Erin: E’ sempre un piacere sapere cosa ne pensi. Qui Blaise appare poco, ma Pansy credo sappia compensare a dovere la sua mitica assenza.. anche se alla fine Blaise Zabini è inimitabile^^

Kisses

 

Lunachan62: Che qualcosa di positivo si stia abbattendo su i nostri eroi?

Che la tanto agognata proposta di matrimonio sia imminente?

Chi leggerà lo scoprirà^^

Grazie, sei un tesoro^^

 

Drachetta91: Eccomi qua con un nuovo capitolo. E’ venuto fuori un po’ strano, ma spero comunque ti sia piaciuto!

E poi pensandoci bene, credo sia vero che Lucius e Alan l’unica cosa che possano avere in comune sia questa specie di tortura… odio i dentisti… -____-

Kisses

 

Isyby: Ciaooooo, scusami se in questi giorni in chat sembro una svitata che c’è e non c’è, ma mi sento impazzita… perdonamiiii… ti preeeegooooo^^

Non so davvero come ringraziarti per la bellissima recensione che mi hai lasciata, forse te l’ho già detto, non ricordo, ma quando l’ho letto avevo il sorrisino da ebete… l’ho riletta non so quante volte! Grazie.

 

Olivia86: Adori la Spagna? Che bello! Io l’ho trovata semplicemente stupenda! Per non parlare dei fiumi di sangria e della Paella. Ma la cosa più emozionante è stato ritrovarmi

Davanti la Sagrada Familia… Potrei stare qui a raccontarti tutto, perché m’è piaciuto davvero tutto, a parte la presenza di molti italiani “grezzi”… e vabbè…

Un bacione

 

Tery91: ma come faccio a non sciogliermi se mi dici che è la tua storia preferita in assoluto?

Grazie mille, sei un amore^____^

Kisses

 

Quasi dimenticavo Merryluna che ha intrapreso l’ardua impresa di leggere questa storia… vai Merry ce la farai… ^___^

 

 

GRAZIE  A TUTTE

 

kisses

 

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Capitolo 41
*** Goodbye my... è morto Steve Cupree, vero? ***


goodbye

 

 

 

 

 

 

Funerale. Il funerale dovrebbe essere un momento di puro cordoglio, ma allora perché ho come l’impressione di essere ad una festa?

 

Il salone è abbastanza spazioso, la bara si trova nel centro esatto, e Steve Cupree, ha il volto sorridente e il bacino un po’ schiacciato. Una macchia di sangue ormai incrostato risplende sulla fronte dove i capelli rossicci sono tutti scarmigliati.

E’ un po’ inquietante.

Le persone presenti sono divise in gruppetti e molte facce tristi sembrano solo di circostanza. Sembra la fiera dell'’ipocrisia, tanto poi alla fine si sa che dopo la sepoltura si tornerà qui e si ricomincerà a banchettare.

Mi sa tanto di assurdità.

La vedova Cupree è sorretta da due arpie, e suo cognato le manda strane occhiate… quelle occhiate che ti fanno presupporre che c’è un tradimento sotto, e che la morte di quel poveraccio sia stata desiderata o magari anche commissionata.

Ok, questa potevo risparmiarmela, sono davvero perfida.

“Ehi Herm, hai idea di quanto stia soffrendo con queste scarpe?”, sorrido ad Emma, e guardo le sue scarpe.

Effettivamente è messa proprio male.

Io sto iniziando a credere che la giacca che indosso mi voglia morta.

Sembro un orso della Coca Cola in Congo, sto grondando di sudore in una maniera che rasenta l’assurdo, e non posso toglierla perché rimarrei con qualcosa di scollato che non sembra consono alla situazione… Per Merlino! Sono ad una visita di lutto, non a ballare in una balera!

“Ho sentito che quel pazzo di tuo marito voglia dire qualche parola in onore del defunto, sono vere queste voci?”, le chiedo titubante.

Questo è un funerale, Blaise dovrebbe lasciare le sue manie da esibizionista cronica nel cesto dei panni sporchi…almeno ci soffocherebbero e noi avremmo un Blaise Zabini più normale…

Che boiata colossale che ho detto! Prima che Blaise diventi normale il cielo deve riuscire ad entrare nel mio armadio!

“Herm, è ora di andare”, afferro la borsetta e ci dirigiamo tutti al cimitero di Little Hangleton, pronti per le ultime parole del prete, per le ultime parole in suo onore e soprattutto pronti per l’ultimo saluto.

 

                                                                  ***

 

“Oh ti prego, sai benissimo che con le parole sono un vero asso, no?”

“Blaise, piantala… non puoi andare dalla vedova di Cupree e dirle che sull’epitaffio di suo marito deve stare un tuo aforisma”

“La tua è solo invidia”

Lo sguardo di Draco è molto scettico a riguardo, e poi è del tutto impensabile che Blaise, con una lattuga nella scatola cranica, abbia degli aforismi…

E’ una nuova pagina nel sito www.unzabinidasalvare.net?

Sarebbe davvero catastrofico!

E dire però che un aforisma made in Zabini esiste davvero: Io mi ci asciugherei il culo con la tua stima.

Questa frase meriterebbe davvero una premiazione, è stata da urlo.

Se solo ripenso alla faccia che ha fatto Harry… scoppierei in una risata alla Mefistofelix!

“Io invidioso? Blaise sicuro di non esserti fumato un pezzo di bara?”

Blaise lo guarda stizzito.

“Emma dì qualcosa! Difendimi! Sono tuo marito! Ci siamo fatti delle promesse!”

“Blaise, se non ricordo male non vi siete promessi aiuto reciproco nell’evadere dalle battute acide di Draco!”

Blaise mi guarda malissimo.

“Herm, ma tu da che parte stai?”

“Da quella del bel tenebroso, ovvio”

Draco mi sorride, e siccome siamo in macchina, lui ovviamente sta guidando ed io sono nel posto accanto, mi prende la mano e la stringe forte.

E’ possibile saltargli addosso adesso?

Non mi faccio tanti problemi anche se ci sono Blaise ed Emma dietro.

Uffinaaaaa

 

Eccoci a destinazione.

La giornata è abbastanza uggiosa, e tutta quella gente in abito nero, sembra una gigantesca macchia di petrolio.

Galoppa fantasia… galoppa.

“Che noia! Il prete è troppo stagionato! Posso prenderli i voti, eh?”

Draco ed Emma scuotono la testa e iniziano a parlare di una quercia secolare, intanto la bellissima Pansy Parkinson si avvicina insieme a Lud a noi.

“Blaise, avresti dovuto pensarci prima di sposare Emma e rovinarle la vita!”

“Cattiva”, le fa una linguaccia.

“Lo so”, dice ammiccando e lasciandolo lì come uno stoccafisso.

Adesso un dubbio si trasforma in una ballerina volante e continua a volare nella mia testa senza sosta; io dovrei stare seria ad un funerale con questo branco di matti?

Sì, se improvvisamente diventassi sorda e cieca probabilmente potrei farcela!

 

                                                        ***

 

“Cari fratelli e care sorelle, siamo qui riuniti per compiangere la prematura perdita di nostro fratello Steve. Steve è morto per via di un incidente stradale all’uscita dal lavoro, lasciando su questa terra una moglie e un figlio… il piccolo Steve Junior.

Una grave perdita questa, per il mondo magico.

Padre presente e affettuoso e marito dolce e premuroso”

Blaise sbadiglia sonoramente, Pansy sta rimirandosi le unghie laccate in nero,(secondo la mia piccola e strana Pansy, anche lo smalto deve essere in tono con l’abito che si indossa… morale della favola, sembra una dark lady), Lud si è perso totalmente nella visione celestiale di uno scoiattolo sull’albero che ci sovrasta, Emma sta seguendo la cerimonia con trasporto, Draco sembra irrequieto ed io sto pensando a ciò che fanno gli altri.

Sono profondamente toccata dalle parole di questo prete.

Si vede, no?

Dal mio sguardo serioso si nota che pendo dalle labbra di quel coso stagionato, ma se qualcuno stesse applicando il Legiliemens capirebbe che sto pensando ad altro.

Mi sembra anche che sia lecito annoiarmi. Non è che il nome Hermione Jane Granger comporta una maschera di serietà oltraggiata, giusto?

Serietà oltraggiata…

Sa molto di: acerbe parole…

Sono una poetessa mancata.

“Se c’è qualcuno che voglia dire qualcosa in onore del caro fratello Steve…”

“Ehm ehm…”

Ecco Blaise che va all’attacco.

Draco e Lud cercando di fermarlo afferrandogli la manica della giacca, ma lui li scansa con proverbiale eleganza e li manda a quel paese con un bel gestaccio, naturalmente nascosto dalla giacca, per evitare che il prete lo faccia genuflettere sui ceci e lo frusti a colpi di corona di grani.

Si avvicina al prete e gli dice qualcosa, dopo di chè la sua faccia si trasforma  e sembra quasi triste e afflitta, ma chi lo conosce sa che sta fingendo.

Chi lo conosce sa che è totalmente pazzo.

Si schiarisce la voce.

“Steve Cupree non era un uomo, Steve Cupree era di più… Non conoscevo personalmente Steve, ma il cognome mi ha incuriosito a tal punto da volergli donare l’ultimo saluto. Un uomo con un cognome del genere è da ricordare per sempre…”, chissà per quale assurdo e inspiegabile motivo la vedova Cupree è scoppiata in un singhiozzo disperato… non so proprio dare un perché al suo atteggiamento improvviso.

Per fortuna Lud gli fa squillare il cellulare facendogli credere che hanno dato fuoco alla Gazzetta del Profeta, e grazie a questo subdolo espediente Blaise ha cessato di dire idiozie davanti ai cari di Steve Cupree.

Torna dunque a sedersi con noi e sussurra ciò che già sappiamo:

“Ho ricevuto una telefonata piuttosto strana… a quanto pare hanno dato fuoco alla Gazzetta del Profeta…”, lo dice come se la cose non gli toccasse.

Come se fosse andata a fuoco la gelateria di Fortebraccio.

Draco si porta una mano alla fronte con espressione alquanto disperata, e Lud guarda Pansy incredulo.

Emma credo che stia cercando di ricordare il perché meno di un mese fa ha accettato di diventare la signora Zabini, ed io sto sperando con tutta me stessa che questa giornata finisca il prima possibile.

Alla fine stare ad un funerale non è poi così entusiasmante, ma se conosci il defunto magari impieghi il tuo tempo a struggerti di dolore, ma Steve Cupree non so chi sia e forse non sarà giusto dirlo, ma di lui non me ne frega assolutamente nulla. Il mio interesse è pari a zero.

 

Immaginandomi in una grande vasca da bagno, sommersa di schiuma  e coccolata dall’acqua calda vengo ferocemente riportata alla realtà.

Harry James Potter è arrivato. Si trova vicino al prete stagionato e sta facendo le condoglianze alla vedova Cupree sfoggiando l’aria più triste e dispiaciuta che è riuscito a confezionare.

 No che le espressioni tristi si possano confezionare, ma in un momento del genere non mi sembra poi una cattiva idea usare il verbo confezionare.

Ok, ho confezionato abbastanza pensieri insensati!

 

“Sono sgomento. Steve Cupree era un ottimo lavoratore, e un amico fidato… uno di quelli su cui puoi sempre contare, che sai che non ti abbandonerebbero mai, ma purtroppo Steve è stato strappato alla vita senza un perché… forse per un capriccio di dio…”

 

Un capriccio di dio? Si è mangiato la Bibbia prima di venire?

“Non lo tollero più, è mai possibile che debba essere ovunque?”,sbotta Pansy.

“Ma erano davvero così amici?”,chiedo, sembra quasi si stia per mettere a piangere.

Sembra lui la vedova Cupree!

“No,  ha scoperto ieri che era morto… credo non l’abbia mai visto!”

Ah bene! Se è così allora non fiato più!

 

“… ha voluto con sé il suo angelo migliore…”

Credo di starmi sciogliendo! Però non so se dare la colpa al mio abito nero che attira il sole, o alle parole assurde di Harry.

Di chi sarà la colpa?

Potrei sempre fare un sondaggio tra i presenti…

In fondo mi sto pure annoiando.

Anzi non in fondo, non è appropriato, la noia è in superficie.

 

“Un’assenza inquietante mi trafigge il cuore, sapere che la sua risata cristallina non riempirà più i locali del Ministero mi lacera il cuore, mi fa pensare alla vita, oggi siamo qui, ma domani? Dove saremo domani? Ci saremo ancora? Non possiamo vivere con questi dubbi, ed è per questo che nella vita ci sono numerosi contorni… l’amore, la famiglia, l’amicizia…”

Mi sto per sentire male. Questo discorso sta durando più del previsto, o è solo la noia che mi sta facendo credere che questo idilliaco discorso sia più lungo?

Se non ci fosse questo salice piangente probabilmente ci sarei io al posto di Steve Cupree, e naturalmente  non vorrei che Harry si cimentasse nell’arte della filosofia. No no, in quel caso mi risveglierei dal mio sonno eterno solo per tappargli la bocca, oppure per dargli un bel calcio negli stinchi!

 

“Un ultimo saluto, Steve. Ci mancherai”, ultima parte della sceneggiata; fa finta di asciugarsi una lacrimuccia solitaria, e chissà come diamine è spuntata sulla sua guancia, e poi getta delicatamente una rosa bianca sulla tomba come ultimo saluto, anche se a me sa tanto di primo saluto.

 

                                                                           ***

 

Vedo un po’ tutti alzarsi. Che noia mostruosa!

“Non ce la faccio più”

Pansy sa sempre come dar voce ai miei pensieri.

“Dove stanno andando Draco e Lud?”, chiedo affranta, perché se loro si allontanano vuol dire che noi rimarremo ancora qui, ed io non voglio, e a quanto pare non vuole nemmeno Pansy.

“Stanno andando a parlare con Harry Potter”

Harry Potter? Perché?

“E come mai? Cos’hanno da dirsi?”

“Non saprei… ma se vuoi possiamo sempre andare ad ascoltare!”

“E con quale scusa?”

“Non ci serve una scusa… quei due sono i nostri compagni di vita, non ho bisogno di una motivazione per andare dove va lui”

Ottima osservazione! In quanto compagna di vita di Draco Malfoy dispongo di un potere illimitato, e se voglio sentire cos’hanno da dirsi, non c’è nessuno che me lo vieta!

Credo sia la cosa più bella che mi sia capitata in questa giornata a dir poco oscena!

“Andiamo?”

“Certo, Pansy”

“Perfetto! Sfoggia un grande sorriso e una voglia matta di stare il più vicino a Draco, ok?”

“Sta tranquilla”, e insieme ci concediamo una sana risata. Sappiamo entrambe che non abbiamo bisogno di fingere di voler stare vicine ai nostri compagni, è vero che vogliamo stare sempre con loro! Sì, siamo due malate con problemi gravissimi!

 

 

Harry sorride all’indirizzo dei due, che non sembrano ricambiare.

Si mostrano piuttosto seriosi, come se ridere fosse qualcosa di terribilmente infantile, ma Harry non sa che quei due quando sono soli ridono come i pazzi, quasi senza controllo, molte volte chiusi nello studio di Draco, lui, Lud, Blaise e Gary sembra abbiano le convulsioni per le troppe risate.

 

Ci avviciniamo quatte quatte, e ognuna di noi va verso il rispettivo uomo che ama.

Sarebbe un trauma se andassi ad abbracciare Lud. Meglio non pensarci, penso che morirei di vergogna e sarebbe un bene se mi seppellissero accanto a Steve Cupree… magari potremmo approfondire l’amicizia!

“Ehi Herm”, sorrido incerta mordendomi il labbro inferiore, e subito il braccio di Draco mi avvolge in vita e mi stringe a lui.

“Ciao Harry”

“Ciao Hermione”

Noto che Pansy si è messa un capello nero estremamente gigante, e degli occhiali da sole, credo non voglia far capire ad Harry che lei era quella donna che gli ha detto di essere incinta del suo bimbo. Sarebbe un vero trauma se lo venisse a sapere adesso, in questo momento in cui il suo cuore è dilaniato dalla prematura scomparsa del caro Steve.

“Lei è mia moglie, ti presento Pan…”, ma Pansy è più veloce, e stringe la mano ad Harry, “Piacere sono Paige”

“Piacere Paige”, ricambia la stretta di mano con ardore, e dall’espressione di Lud credo proprio che non abbia capito perché sua moglie abbia improvvisamente cambiato identità e sfoggia un cappello delle stesse dimensioni della bara.

“Dove hai lasciato Millicent?”

Sì, questa sono proprio io che parlo!

Harry deglutisce rumorosamente, e cerca anche di allentarsi il colletto un po’ troppo stretto della camicia perfettamente inamidata.

“Millicent, sta bene!”

“E Cathrine?”

“Benissimo, e il vostro bimbo?”

Io e Draco ci guardiamo gioiosi, il nostro bimbo ci regala tanta armonia.

“Stupendamente, diventa ogni giorno più bello”, sì, ammetto di essere compiaciuta. Sono terribilmente compiaciuta. Il mio bambino è bellissimo, ha quegli occhioni color tempesta come il suo papà che sono una vera delizia.

Già me lo immagino per i corridoi di Hogwarts che imprigiona le sue prede con baci appassionati…

“Harry, ma Steve Cupree era davvero tuo amico?”

“Sì Herm, era un mio carissimo amico”

“E allora perché per tutto il tempo in cui siamo stati sposati non te l’ho mai sentito nominare?”

E’ il bello è che non sono stata sua moglie solo per due anni, sono anche stata la sua migliore amica per sette. E’ ovvio che di lui so praticamente vite,  morte e miracoli.

“L’ho conosciuto qualche giorno dopo il divorzio”

Sì, ed io dopo il divorzio sono stata ad un concerto dei Sex Pistols è ho avuto un’intensa relazione basata sul sesso con Sid Vicious.

“Allora ecco svelato l’arcano per cui non ti ho mai sentito nominare Steve…”

“Già…”

Ok, non so più cosa dire.

Ho finito le domande, e lui sembra in imbarazzo.

 

“E’ vero che il rinfresco si terra di nuovo a casa Cupree?”, chiede la Pansy-Paige; suppongo lo abbia fatto per dire qualcosa, visto che Draco e Lud sembrano affascinati da una nuvola, una normalissima nuvola senza fattezze strane.

“Sì, vedo che già qualcuno sta per andare…”

Questi sì, che possono chiamarsi dialoghi felici ed estremamente affascinanti.

“Io proporrei di andare, ci vediamo là”, dico, e così ci dirigiamo in macchina, dove Blaise si sta fumando una sigaretta ed Emma sta parlando al telefono con qualcuno.

 

“Jess, sono ad un funerale… ne parliamo domani, o se proprio non puoi aspettare ci sentiamo stasera, ok?”

Ovviamente se l’atmosfera è tetra, e il cimitero sembra più inquietante che mai, è ovvio che una telefonata di Jess non poteva mancare.

Jess è perfetta come i cavoli a merenda.

“Finalmente siete arrivati… ho creduto che la discussione con il Ministro vi avesse trasmesso la voglia di uccidervi…”, dice Blaise buttando fuori il fumo atteggiandosi ad uomo serioso con comportamenti normali e consoni al suo status.

Ma evidentemente la sigaretta che non sto fumando mi sta donando un effetto allucinogeno.

Incredibile come le sigarette non fumate abbiano strani poteri sulla tua mente…

Che poi tutte queste cose allucinanti accadono solo a me, è come se avessi una calamita nascosta chissà dove per questo genere di cose…

Non è che si trova nelle mutandine e non me ne sono mai accorta?

Devo controllare…

 

                                                        ***

 

“Goodbye my lover

Goodbye my friend

You have been the one

You have the one for me”

 

 

Esigo una spiegazione razionale a ciò che sta accadendo in questo salotto. La pretendo e voglio che sia soddisfacente, anzi… voglio che sia più che soddisfacente.

Siamo nello stesso salotto in cui eravamo prima di dirigerci a Little Hangleton, e sembra che il funerale si sia trasformato in uno dei party più esclusivi che si potessero organizzare.

Forse potrò sfoggiare ciò che custodisco gelosamente sotto questa giacca infernale.

“Draco, posso sapere perché Goodbye my lover, risuona in questa stanza?”

Draco mi sorride e fa una strana faccia, che stia per dirmi che in realtà siamo ad un concorso canoro?

“Ho appena scoperto che la moglie di Cupree è babbana, sa della magia etc etc… e a quanto pare tra i babbani è in voga mettere della musica per allietare il defunto… è l’unica spiegazione che sono riuscito a trovare”

La cosa non quadra, perché anch’io sono babbana di nascita ed anch’io ho avuto il piacere di partecipare a qualche funerale. Ricordo che l’estate del primo anno ad Hogwarts, morì mio zio, ma non ricordo che dopo abbiamo fatto una gara di ballo con annesso Karaoke…

“Anch’io sono babbana di nascita, ma…”

“Non so cosa dirti, i funerali Purosangue fanno quasi paura, non ti auguro di partecipare ad uno… quando avevo 7 anni morì una cugina di mia madre, e ne rimasi così sconvolto che quella giornata non mi ha mai abbandonato, sono pensieri raggelanti…”

Devo dire che le sue parole mi rincuorano, adesso non trovo più tanto male questo strano modo di mostrare cordoglio… quasi quasi mi piace…

 

“Goodbye my lover

Goodbye my friend

You have been the one

You have the one for me”

 

“… ti va una tartina?”, gli chiedo innocentemente.

“No, grazie”

Mi sembra un po’ strano, che gli sia successo qualcosa?

“Draco, c’è qualcosa che non va?”

“No, va tutto bene”

Se lo dice lui…

Ma comunque non mi convince, c’è qualcosa di strano.

“Interrompo qualcosa?”, ecco l’effervescente presenza del Ministro della Magia, sembra che siamo gli unici con cui si fermi a scambiare quattro chiacchiere, sembra quasi che siamo gli unici che ancora non l’hanno mandato a quel paese.

“No Harry, non hai interrotto niente”, dico stancamente.

“Hermione, hai saputo di Ron?”, perché quest’oggi è così allegro? Non lo sopporto! Va a finire che gli lancio un’Avada Kevadra se non la smette di sorridere e gesticolare armoniosamente…

“Ho saputo che è diventato papà…”

“… con una delle donne più belle del mondo”, ci tiene a precisare Blaise sbucato da non so dove.

“Esattamente, domani ho invitato Ron e Giselle a cena da me, ho invitato anche Lud e Paige, Zabini e consorte… e beh ovviamente non puoi mancare Hermione…”

Sono tutti accoppiati tranne la sottoscritta per quell’imbecille di Harry, credo che abbia scambiato Draco per un pezzo della mobilia.

Harry nota la mia occhiataccia, “… e Draco ovviamente”

Adesso va meglio.

 

“Goodbye my lover

Goodbye my friend

You have been the one

You have the one for me”

 

“Ci sarete?”, chiede speranzoso.

“Certamente!”, dice Draco a colpo sicuro, lasciandomi sgomenta.

“Perfetto”

Già! Per lui è tutto perfetto, ma per me un po’ meno.

 

Finalmente dopo 34 minuti di noia assoluta in compagnia di Harry, io e Draco rimaniamo soli.

“Non se ne andava più…”

“Senti Draco, domani mattina hai qualcosa da fare?”

“No, non mi sembra, perché?”

“Usciresti con me?”

“Con te? Non è che la cosa mi alletti più di tanto…”

Stavolta lo picchio!

Sbuffo e metto un finto broncio.

“Sai? Ho notato che il fratello di Steve Cupree non è niente male…”

“Amore, è ovvio che domani esco con te… verrei ovunque”

Mi apro in un grande sorriso e poi mi stringe forte a sé, incurante che un Harry geloso marcio sta per distruggere il calice con del prosecco che tiene tra le mani.

“Per fortuna… stavo per sfoderare la bacchetta ed ucciderti”

Sorride sulle mie labbra e mi dà un lieve bacio, “Ho compromesso per sempre la mia reputazione di diplomatico serio in ogni circostanza”

“Baciarmi è così compromettente?”

“Forse… ma non importa…”, dice lasciandomi un altro live bacio sulle labbra.

 

 

“Goodbye my lover

Goodbye my friend

You have been the one

You have the one for me”

 

 

Che noia sta canzone! Mi sta dando su i nervi, ma per fortuna il mio amore mi fa dimenticare persino dove mi trovo!

Cosa? Sono ad un funerale?

Davvero?

 

 

 

 

 

 

 

30 Aprile 2006,  so perfettamente che siamo nel 2007, ma esattamente un anno fa, la mia lunghissima fanfiction faceva la sua prima apparizione in rete^^ sono arrivata al 41esimo capitolo e ancora del matrimonio non c’è traccia, mi dispiace immensamente e spero che per questo non mi abbandoniate ^__^

Anche se il capitolo parla di un funerale, più precisamente di quello del glorioso Steve Cupree, spero sia stato di vostro gradimento, e sia riuscito a strapparvi qualche sorriso… anche uno…io mi accontento^^

 

Drachetta91: Ciao, sono contenta che “Amo ti” ti sia piaciuto, anche il grande Draco Malfoy spara qualche cosa zuccherosa al massimo, ogni tanto… XDXD

Forse la proposta di matrimonio è nell’aria, nessuno può dirlo…

Kisses

 

De_pi: Ciao, speri davvero che sia infinita? Se continuo così lo sarà di sicuro…

Kisses

 

MissMalfoy1: Ehi ciao, aspetterò il 2008 anche se mi sembra lontanissimo… intanto mi rimbambisco con i telegiornali che dicono sempre che il maghetto più famoso del mondo darà il suo primo bacio… stanno diventando noiosi e ripetitivi, e in più non ho ancora visto come sarà Draco malfoy nel 5à film… grrr!

Passando ad altro, la Spagna è bellissima! La Sagrada Familia m’ha fatto rimanere a bocca aperta, l’ho sempre adorata attraverso i libri e vederla di presenza è stato emozionante al massimo^^ Potrei riempire 12 pagine di Word se te la raccontassi… è stato comunque tutto eccezionale^^

Kisses

 

Tery91: Grazie, sei troppo tenera… e credo proprio che se non mi do una smossa sarà davvero infinita^^

Kisses

 

Lunachan62: Ciao, mi dispiace averti deluso, ma niente proposta di matrimonio, il suo posto l’ha preso un toccatissimo funerale…

Spero tu non me ne voglia, ci morirei^____^

La Spagna è stupenda!

Kisses

 

Marygenoana: Ciao mary, grazie infinite!

Kisses

 

Erin: Ciao, per fortuna le lacrime di Draco sono state accettate di buon grado… fiuuuu!
Non so se arriverò mai al 100esimo capitolo… ma se continuo così ci arrivo quasi sicuramente^^

Purtroppo niente proposta di matrimonio, ma non vi scoraggiate arriverà…

Kisses

 

Giunone: Io un genio? Non esageriamo! Ti ringrazio tantissimo!

Kisses

 

Manu sei una grande, sei addirittura al capitolo 23! Hai coraggio da vendere^^

Kisses

 

Alla prossima

 

^______________________________________^

 

 

Besos

 

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Capitolo 42
*** Io, Pansy, Blaise, Draco, Emma, Lud... Candyman ***


candyman

“Hai fatto dodici figuracce”

“Le hai pure contate?”

“Come non avrei potuto contarle?”

“Fare altro no? Magari guardare le forme delle belle ragazze che ti passano davanti…”

“Faccio anche quello”, mi dice con nonchalance come se al suo fianco ci fosse Blaise e non io. IO NON SONO LA SUA MIGLIORE AMICA!

“Fai anche quello? Ed io che lo dicevo così per scherzare…”

A quest’uomo il non lavorare seriamente sta provocando seri danni al cervello, ed io non posso permetterlo, combatterò con tutte le mie forze se necessario, e ce la farò perché sono Hermione Jane Granger e tutto è in mio potere. Sono io il vero Signore Oscuro da temere, quello che mi ha distrutto l’adolescenza era solo uno schifosissimo e scaduto antipasto.

Che poi quell’idiota di Voldemort non è riuscito a sconfiggere un bimbo in fasce e gli ha donato pure i suoi poteri, adesso che ci penso, si è mai visto un cattivo più imbecille di Voldemort?

Dovrei fare una lista e iniziare da quello più antico, che so, magari la matrigna di Biancaneve… magari inizio da lei.

“Non so se hai visto quella ragazza dai lunghi boccoli color cioccolato con dei bellissimi riflessi biondi e rossicci…”

Idiota!

“No, non l’ho vista”

“Peccato! Aveva un fondoschiena niente male!”

Doppiamente idiota!

Roteo gli occhi, gesto appartenente alla serie mammasantissima.

“Non posso farci niente se ogni persona che incrocia il mio sguardo è un sosia di Hagrid”

Sta forse dicendomi che ha detto che sono io la ragazza più bella che ha incontrato solo perché in giro per la città ci sono solo sosia di Hagrid?

Questa me la paga, me la paga cara.

“Fare shopping con te, non è poi così divertente… Blaise è molto meglio!”, braccia conserto, cipiglio arrabbiato, e mi giro dall’altra parte nonostante da guardare ci sia solo un cane che sta espletando le sue funzioni biologiche su un palo.

Sono offesa, ma offesa seriamente!

E adesso perché quel cane mi guarda in cagnesco?

Ah che cosa stupida che ho detto!

Un secondo: ma se i cani guardano in cagnesco, i gatti guardano in gattesco?

Meglio evitare queste stupide perle di saggezza istupidita.

Il bello che siamo a girovagare per Londra da circa due ore e ancora non abbiamo concluso niente.

Nada de Nada.

“Ti va?”

Cosa? Cosa mi va?

Guardo Draco, e la sua mano indica una gelateria. Una splendida gelateria.

 

Adesso siamo seduti all’ombra di non so cosa, non riesco ad identificarlo, ma non m’importa più di tanto in quanto il mio unico pensiero è quello di mangiarmi una mega coppa di gelato e non pensare a niente se non al sapore del cioccolato e della panna che si sciolgono nel mio palato.

“Da quanto tempo è che non vedi Lenticchia?”

Questa domanda mi è stata fatta giusto perché non dovevo pensare a niente. Draco certe volte ha un tempismo così perfetto che mi fa quasi paura.

Che poi non ricordo proprio quando ho visto Lent… ops Ronald!

Possibile che sia da quel giorno in cui Blaise aveva preso il mio posto alla libreria e Ron lo ha picchiato credendo che io andassi a letto con lui?

Questo è l’ultimo ricordo in cui una testa rossa è presente, quindi non starò qui a pensare e triturarmi il cervello in cerca di un ricordo che non esiste.

Se non esiste è inutile cercarlo, giusto?

Non è filosofico come concetto, è abbastanza capibile. E poi le mie teorie non sono poi così complicate.

Non c’è niente di complicato nella frase: Se non esiste è inutile cercarlo

Che se poi anch’io sono convinta del fatto che non sia una frase complicata, è inutile che mi complico la vita credendo che sia complicata quando non lo è. Mi sto solo complicando la vita pensando a quanto sia complicata una cosa che in realtà non è complicata.

“Da quando ha picchiato Blaise perché credeva che fosse lui il mio compagno di sesso… almeno credo…”

Non ne sono molto sicura.

Arrivano i gelatiiiiii!!!

 

“Sei pronta a vederlo stasera?”

“Sì, non dovrebbe essere un problema”

O forse sì?

Dilemma feroce.

“L’importante è che tu sia tranquilla”

“Draco, se potrò triturarti la mano sotto al tavolo prima, dopo e durante la cena, sarò tranquilla”

Ed è assolutamente vero. Se non ci fosse lui al mio fianco probabilmente al momento sarei in un orribile stato catatonico e sembrerei una lucertola delle Galapagos mummificata.

“Grazie a questa risposta ho capito che non sono iperprotettivo”, sorride.

“Certe volte mi sembra di essere tua figlia”

“Certe volte ti comporti peggio di Dana”

“Che strano! Alle volte sei più infantile di Chris”

“E’ per questo che mi ami, no?”

“No”, mi porto un cucchiaino pieno di gelato alla bocca, e non faccio in tempo a dibattermi che un bacio al sapor di pistacchio si mischia al cioccolato.

Il bacio risulta ancora più dolce, sarà per via del gusto di gelato?

Non ho pensato a nessuna stronzata senza alcun senso; è una cosa del tutto possibile.

Un bacio dolce, fresco, passionale e sotto gli occhi di un paio di persone che stanno per applaudire.

“E adesso dimmi che non mi ami!”, sorride e l’unica cosa a cui riesco a pensare è:

 

 Imbarazzo! Imbarazzo nero!Quegli stupidi hanno applaudito davvero e a quell’idiota del cameriere è caduto pure il vassoio.

E dulcis in fundo un ragazzo è scappato senza pagare approfittando del momento di sbando da parte del cameriere e degli altri.

Perché ovviamente sul Pianeta Terra nessuno ha la licenza per farsi i cavolacci suoi.

La gente non è più padrona di baciarsi in una gelateria che hai mille occhi puntati di sopra e ti senti come un babbuino allo zoo in preda a ciò che ama fare di più, ossia spulciarsi.

Sembrerà assurdo, ma è vero che la gente rimane abbagliata dall’azione dello spulciamento da parte di un babbuino con il culetto rosso.

Andare a vedere le tigri che oltrepassano il cerchio di fuoco? Ma no! Troppo banale!

Lo spulciarsi di una scimmia attrae di più!

E adesso che non mi si venga a chiedere perché sono finita a pensare ai babbuini!

Sarà perché stasera siamo a cena da Harry?

Spero di no! Sarebbe triste!

 

Lualualualualuaaaaaaaaa

Lualualualualuaaaaaaaaa

Quel dannato cellulare dall’orribile suoneria che ancora non mi decido a cambiare.

Adesso dopo tutto lo spettacolo che abbiamo dato, i presenti alla gelateria stanno anche ridendo per via della mia suoneria shock.

Vogliono per caso che giochi al tiro della coppa di gelato?

Il regolamento è semplice.

Prendi la coppa di gelato e cerca di tramortire uno di quelli che ride.

Se l’uomo stramazza al suono vinci un’altra coppa di gelato e sei pronta per ricominciare.

E’ una sorta di più tramortisci più ti ricarichi, più ti ricarichi più continui a tramortire.

Lualualualualuaaaaaaaaa

“Pansy, cosa ti affligge?”, Draco scoppia a ridere.

Ma cos’ho che non va? Uff!

“Herm, abbiamo bisogno di te”

“ANCHE DI DRACO!”, sento urlare a Blaise, e nonostante tutto Draco si strozza con il gelato. Incredibile come ci sia riuscito!

“Dimmi che non avete ucciso il postino e che dovete nascondere il cadavere…”

E questa non vuole essere una di quelle frasi tanto per fare l’amica simpatica; con Pansy e Blaise potrebbe succedere davvero. Non  escludo che abbiano ucciso qualcuno e che adesso debbano nascondere il cadavere, e magari hanno preso in considerazione di farlo a pezzettini minuscoli e farlo viaggiare attraverso lo scarico del water.

“No, abbiamo solo bisogno di te”

“E DI DRACO”, allontano il cellulare dall’orecchio, Blaise a quanto pare crede che io sia sorda.

“Ok, stiamo arrivando”, poso il cellulare e afferro Draco per il polso.

“Cosa vogliono quei pazzi?”

“Non ne ho idea, ma toglimi una curiosità, Draco”

“Tutto quello che vuoi!”

“Non potevi tenerti stretti Tiger e Goyle come amici?”, ci guardiamo e scoppiamo a  ridere.

“Se vuoi puoi sempre andarli a trovare… la leggenda narra che non li abbiano voluti neppure ad Azkaban e che adesso vivano in una landa desolata a Fulham e passino le loro giornate pascolando il loro gregge di pecore…”

 Immaginandomi la scena non riesco a frenare le risate.

Tiger e Goyle con un gregge?

Saranno mica le pecore a pascolare quei due trogloditi?

“Forse sono meglio Pansy e Blaise…”

“Forse…”

E scoppiamo di nuovo a ridere.

 

                                                        ***

 

 

Tarzan and Jane were swingin' on a vine
Candy man, candy man
Sippin' from a bottle of vodka double wine

 

Sweet, sugar, candy man

 

C’è qualcosa che non va. Perché le parole di Candyman risuonano per la casa a tutto volume?

“Cosa pensi sia successo?”, mi chiede mentre sfila la bacchetta dai pantaloni.

Abbiamo forse a che fare con un nuovo cattivo che vuole ucciderci cantando le canzoni di Christina Aguilera?

Sarebbe divertente…

 

Saliamo al piano superiore e la musica diventa sempre più assordante.

 

Hey, uh
I met him out for dinner on a Friday night
He really got me working up an appetite
He had tattoos up and down his arm

La musica ci sta traforando i timpani. Sembra di stare vivendo una di quelle situazioni che hanno del surreale.  Tra un po’ vedremo che le Sorelle Stravagarie abitano nel nostro frigorifero e che i Beatles si siano ricomposti, (non so come abbiano fatto), e abbiano deciso di fare un mega concerto sul tetto di casa nostra e siano stati presi per degli straccioni falliti.

 

“Viene dalla nostra camera…”

Perfetto! Non so se essere felice della notizia.

Draco spalanca la porta con un calcio e punta la bacchetta verso il nemico.

Un nemico che si rivela essere un branco di pazzi.

 

There's nothing more dangerous than a boy with charm
He's a one stop jive, makes my panties drop
He's a sweet talkin' sugar coated candy man
A sweet talkin' sugar coated candy man

 

La scena che si presenta ai nostri occhi ha del paradossale.

Ovviamente la bacchetta di Draco ha ben deciso di cadere a terra, ma credo che la colpa sia dello stato di incredulità nella quale è caduto colui che la impugnava.

Pansy sfoggia una pettinatura biondo platino cotonata, un rossetto piuttosto pesante e un abitino succinto che non so proprio cosa voglia rappresentare.

Nella medesima condizione c’è Emma, sfoggia le medesima pettinatura ma con una differenza, lei è diventata rossa.

Blaise ha uno strano cappello, credo stia sculettando e schiocca le dita a tempo di musica.

Lud sembra l’unico normale, e di fatti ci viene incontro e si butta tra le braccia di Draco.

“Aiutatemi, non so cosa fare…”, mugugna sulla spalla di Draco con espressione ancora interdetta davanti a quello spettacolo.

 

Ooh, yeah, yeah
He took me to this cotton club on Hollywood & Vine
We drank champagne and we danced all night
We shook the paparazzi for a big surprise

 

“Lud, calmati, raccontaci cosa è accaduto…”

Si stacca da Draco e prende fiato per poter raccontare come è avvenuto quello scempio.

“Oggi sono stato ad un convegno, quando sono tornato mi hanno intimato di accompagnare Dana e Aaron alla festa di una loro amica, e così ho fatto!

Quando sono tornato ho trovato Blaise davanti ad una ciotola di lattuga e un barattolo di Maionese.

Ho chiesto dove fossero Pansy ed Emma e mi ha risposto che erano in bagno perché Pansy per stasera deve assolutamente cambiare look per non farsi riconoscere…”

 

He's a one stop jive, makes my cherry pop
He's a sweet talkin' sugar coated candy man (ooh yeah)
A sweet talkin sugar coated candy man

 

“E poi?”, lo incita a proseguire Draco, mentre guarda quella specie di balletto.

“E poi Pansy è uscita dal bagno conciata in quella maniera, hanno preso Blaise si sono rinchiusi nella vostra camera e poco dopo mi ci hanno portato con la forza… ho fatto di tutto per non assistere a quest’inno alla pazzia, ma quel bastardo di Blaise mi ha fatto un Pietrificus Totalus e sono stato costretto a seguire il balletto per dieci volte…”

E’ provato, seriamente provato. Poverino…

Draco gli batte un colpetto sulla schiena come a volerlo rassicurare.

“Adesso ci siamo qui noi…”

A proposito…

“A proposito… perché ci hanno chiamati?”, chiedo.

“Non ne ho idea…”

Il mistero si infittisce.

 

Improvvisamente la musica cessa e io e Draco cadiamo per terra perché travolti da Pansy e Blaise, che buttandosi a pesce su di noi fanno in modo che Lud si faccia un paio di scalini rotolando.

“Amore… scusa…”

Io come minimo l’avrei schiantata.

“Oh Draco, ti ho forse fatto male?”, chiede Blaise quasi preoccupato.

“Cosa te lo fa pensare?”, chiese accigliato.

Blaise fa spallucce, “Oh niente… solo il sangue che ti esce dal naso…”

Draco porta la mano sul naso e con immenso terrore scopre che ha il viso insanguinato.

“Blaise…”

“Sì?”

“Sei morto”

Si alza di scatto da terra pronto all’inseguimento, Blaise strabuzza gli occhi non si aspettava una reazione tanto violenta da parte del suo migliore amico, comincia a correre, si tiene al corrimano, inciampa per via dei piedi di Pansy sulla sua traiettoria di salvezza e cade rotolando per le scale trascinandosi dietro Lud.

 

Adesso Draco ride satanicamente in cima alla scala, Pansy si è rotta un tacco e sta bestemmiando in cino-russo-pechinese, Blaise ha avuto atterraggio morbido perché spalmato sul corpo di Lud, e il povero Lud dolorante crede di essersi rotto la colonna vertebrale.

“Tranquillo…”, gli dice Blaise sorridente, “… basta un mio massaggio e tornerai come nuovo”

“Non ti avvicinare”, ruggisce Lud, ma Blaise lo immobilizza, sentiamo uno strano:

 

Screeeech scrach

 

Un urlo disumano da parte di Lud che si unisce perfettamente alla risata di Draco.

Io in tutto questo non ho parole. Sono finita gratuitamente in una strana gabbia di matti.

 

“Blaise, giuro che ti ammazzo!”

Credo che aspettino tutti questo sacro momento.

“Adesso posso sapere cosa stavate facendo?”, chiede perentorio Draco guardando tutti minacciosamente, anche se il sangue che continua a sgorgare a fiotti dal suo naso non lo rende tanto credibile.

Pansy sembra ricordarsi di quello che stava combinando pochi minuti fa.

“Oh sì… ci stavamo divertendo, vero Blaise?”

Blaise annuisce felice.

“Nella camera da letto mia e di Hermione?”, la sua calma è ovviamente surreale.

“Sì”

“E cos’era quello scempio a cui abbiamo assistito?”

“Conosci la canzone Candyman?”

“Sì”

“La stavamo ballando”

“Sul mio letto?”

“Mi sembra di aver già risposto a questa domanda…”

Draco si ravviva i capelli con fare nervoso, “Ho bisogno di una bottiglia di Scotch”, asserisce.

“Anche io”, e lui e Lud si volatilizzano, lasciando me in preda a quei due avvoltoi, che mi girano intorno con sguardi famelici come se desiderassero la mia morte.

“Ehm… ciao… complimenti per i costumi…”

Niente da fare, tempo niente e mi ritrovo tra le loro manacce, esattamente truccata e vestita come lei ed Emma, solo che io ho il colore dei capelli nero corvino. Inutile dire che sono un mostro!

 

“Perfetto”

Ma perfetto cosa?

Sono bruttissima, il nero corvino non mi dona.

“Adesso devi fare quello che faccio io… Ok Herm?”

“Cos?”, neanche il tempo di ribattere che vengo investita dalla musica assordante.

 

Tarzan and Jane were swingin' on a vine
Candy man, candy man
Sippin' from a bottle of vodka double wine

 

Blaise la sta cantando schioccando le dita mostrando un’ espressione da ebete che farebbe concorrenza a quelle di Tiger e Goyle se scoprissero l’uso delle posate.

 

Adesso tocca a Pansy ed Emma, credo debba farlo anch’io: Sweet, sugar, candy man, dicono sensualmente facendo qualche strana mossetta.

“Dai su Herm…”

“Ma io non lo voglio fare…”, mugugno mentre Blaise mi prende le mani e cerca di farmi fare le stesse mosse che fanno quelle due pazze.

“Non stare a pensare a quel cetriolo di Draco…”

“Ma io non sto pensando a lui…”, sto pensando ad Harry e al fatto che dovremmo andare a cena da lui tra circa tre quarti d’ora.

Mi sento morire.

“Muovi le braccia e sculetta un po’…”

COSA?

 

Hey, uh
I met him out for dinner on a Friday night
He really got me working up an appetite
He had tattoos up and down his arm

 

 

“Segui il ritmo… non vedi come ti prende…”

E’ vero! Mi lascio prendere dal ritmo e inizio a ballare trascinata dalla musica.

Per ballare non c’è bisogno di connette il cervello, è una sensazione così bella, è indescrivibile.

Mi sto divertendo, e sto anche cantando.

 

Improvvisamente l’infrangersi di qualcosa di cristallo contro il pavimento ci fa sollevare lo sguardo e vediamo Lud e Draco a bocca aperta e con i bicchieri distrutti per terra per lo sgomento.

“Amore, hanno corrotto anche te?”

Mi mordo le labbra e sorrido, scendo dal letto e lo raggiungo.

Lo bacio con trasporto e inizio a muovermi sensualmente contro il suo corpo; ecco svelato un trucco per indurre il proprio uomo a ballare balli assurdi.

Pansy mi sorride e non si sa come non sia perché adesso stiamo ballando tutti e sei come degli adolescenti ad un rave party.

 

 

Ooh, yeah, yeah
He took me to this cotton club on Hollywood & Vine
We drank champagne and we danced all night
We shook the paparazzi for a big surprise

 

Continuiamo a saltellare in preda a risate che non sembrano normali.

Niente alcool nelle vene, niente di niente. Sembriamo ubriachi, ma non è così.

Non è come sembra. Se ci vedessero Dana e Aaron passeremmo dei gravi guai, ma li passeremmo anche se ci vedesse qualche assistente sociale.

 

“Cosa sta succedendo qui?”, ci voltiamo tutti verso colei che ha parlato.

E’ la signora Piddy.

Merda!

“Stiamo discutendo…”, dice Draco rosso in volto sporco del mio rossetto, spettinato, senza camicia e che fino a pochi secondi prima saltava come un forsennato.

“Discutendo… esattamente…”, dice Lud in mutande ma con la camicia.

“Discutendo, eh?”, dice la signora Piddy con un mezzo sorriso, “… deve essere stata piuttosto animata la discussione…”, prosegue alludendo all’abbigliamento precario degli uomini.

C’è addirittura Blaise solo in boxer, ma non la signora Piddy non sembra scandalizzata, visto che è raro trovare Blaise vestito.

“Avete idea di che ore sono?”

Tutti e sei scuotiamo la testa.

Si apre in un grandissimo sorriso sarcastico, “Mancano venti minuti all’appuntamento con il Primo Ministro”

“Merda!”, un’esclamazione che pronunciamo tutti e sei insieme come se fossimo stati sincronizzati, e credo proprio che se avessimo fatto di tutto per esclamarlo all’unisono non ci saremmo mai riusciti.

 

“Solo venti minuti? Non ce la faremo mai!”,

“Non ho ancora pensato ad un look per non farmi riconoscere…”

“Va via tutto sto rossetto?”

“Dov’è la bacchetta? Voglio tornare del mio colore naturale!”

“State calmi! La pazienza è la virtù dei forti”

“E se facessimo finta di essere stati investiti dal Nottetempo?”

Devo dire che Blaise è l’unico che spara cazzate di dimensioni gigantesche!

 

 

 

 

 

 

Mie adorate, so che vi aspettavate la cena con il Ministro, ma mi sono fatta trascinare da questa canzone e ho dovuto introdurla nella mia storia, ed essendo questa l’unica storia in cui potevo introdurla mi sono decisa a scriverla con in sottofondo Candyman… ovviamente!

E nonostante vi avessi lasciate in sospeso con la questione “matrimonio”, adesso vi ho anche posticipato la cena con il Ministro e Lenticchia!

Me cattiva!

Spero non mi arriveranno maledizioni o altro e continuerete a seguire e farmi sapere cosa ve n’è parso di questo capitolo più sclerato degli altriJJJ

 

In tutto questo vorrei che mi diceste chi è stato a pronunciare ciascuno delle sei frasi finali^^

No, non sono uscita di senno, voglio solo vedere se si capisce^^

Ovviamente non siete costrettiJ

 

Tery91: Ciao, mamma mia leggere che sei una mia grande fan e che ti sei riletta tutta la fic mi ha emozionata! Grazie di cuore^^

 

SnowWhiteQueen: Ciao, quella frase è riuscita davvero a farti rotolare sul pavimento?

Questo capitolo invece deve averti fatto pentire di aver iniziato la lettura^^

Grazie mille!^^

 

Mhcm: Ciao, che bello dare il benvenuto a nuovi recensitoriJ Contenta che la storia ti piaccia e che soprattutto faccia ridere…sono riuscita nel mio intento.

^_____^

 

Missmalfoy1: Ciao, e di questo che ne pensi?

E’ da qualche settimana che non sento parlare del bacio XDXDXD secondo te devo iniziare a preoccuparmi?

 

Drachetta91: Ciao, mi dispiace ma non hai potuto leggere della cena da Potty, spero che non mi abbandonerai -___- Ma la colpa va data a Pansy e alla sua necessità di trovare un nuovo look per non farsi riconoscere…

E’ colpa sua…non mia… U_u

 

Lunachan62: Ciao, qui il mio Blaise è proprio fuori, insieme alla sua degna compare di nome Pansy^^

No matrimonio no cena… ma tranquilla non finisce tutto dopo il matrimonio^^

Ho forse spoilerato? Mmm… spero di no!

 

Babe: Ciao, non ricordo se avevi recensito altre volte, ma a me fa sempre piacere leggere ciò che pensate… quindi non fatemi pensare e rimanere con la curiosità addossoJ

Ormai del povero Steve non c’è più traccia, è stato dimenticato…povero uomo^^

E poi chi non si fa le stesse paranoie di Hermione? XDXDXD

 

Merryluna: Manu, sei addirittura arrivata al 41°, dovrò erigere una statua in tuo onore…

Se ti è piaciuto il funerale dovrebbe piacerti anche questo… almeno credo… questo è proprio un capitolo malato^^

Ma sarà che sono malata io…

^____^

 

Cherry: Ciao, è sempre un piacere scoprire l’identità di chi legge la mia storia. Felice che riesca a far ridere, e curiosa per via del tuo blog. Non intendo fartele levare, mi piacerebbe però visitarlo; mi daresti il link? Mi hai incuriosita abbastanza e non avrei mai creduto che fosse pieno di frasi così divertenti ^^

Grazie mille!

 

Alla prossima

 

kisses

 

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Capitolo 43
*** Una cena mostruosa! ***


cane

Non so se sia possibile, ma ci siamo appena fatti la doccia tutti e sei insieme!

Sa molto di film porno, ma assicuro che non è così, non è che ci siamo proprio lavati… l’unica cosa che abbiamo fatto è stato correre verso il bagno, rischiando di incastrarci, e di fatti così è accaduto e poi siamo stati bagnati da un getto di acqua ghiacciata tutti assolutamente vestiti!

“Draco, quando dici tu ti fai una doccia più grande…”

“Blaise, questa è già abbastanza grande, ma non è di certo fatta per contenere sei persone!”

Blaise incrocia le braccia al petto e, non credo sia molto sicuro della risposta di Draco.

Probabilmente è convinto che il suo migliore amico lo abbia preso per il deretano facendogli credere una cosa assolutamente non vera, secondo i suoi neuroni.

La nostra doccia è perfettamente capiente. E’ stata testata da noi due parecchie volte.

Solo che Blaise non ne è al corrente, ma credo che dovrebbe anche riuscire ad arrivarci da solo, no?

Non è un qualcosa di ultraterreno, che va oltre i limiti dell'’immaginario collettivo.

Ma forse la mia deduzione non va… Blaise non fa parte della collettività!

No, non siamo in perfetto orario. Per niente.

“Di quanto siamo in ritardo?”, domanda Lud.

Guardo il cellulare, stranamente in superficie nonostante le grandi cose assurde site nella mia borsetta elegante.

“Di soli trenta minuti!”

Lud sospira, stiamo per far sentire la nostra presenza, quando Pansy ci intima a seguirla nel retro del giardino per questioni della massima importanza.

“Pansy, non abbiamo tutto il tempo!”, la rimbrotta Draco in evidente nevrosi.

Ma la dolce Pansy si limita a regalargli un’occhiataccia. Non ha molta voglia di sentirlo blaterare a proposito dei suoi assurdi discorsi sulla puntualità.

“Pansy, tesoro… cos’è questo abbigliamento?”, domanda Lud perplesso.

Ed oltre Lud siamo tutti un po’ perplessi, Pansy, la donna di classe, è scomparsa ed ha lasciato il campo ad una pazza sclerotica.

Beh, dopotutto qualcosa della vecchia Pansy è rimasta. Lei non è per niente sana mentalmente.

Pansy Parkinson in von Hessen è stranamente abbigliata.

Nonostante l’ora tarda e quindi l’assenza di raggi solari, lei indossa un grande cappello bianco in tinta con il suo tailleur d’altri tempi color panna, un paio di grandi occhiali da sole in osso, bianchi; e un rossetto un po’ troppo rosso che non le sta per niente.

Unghie, anch’esse, smaltate di rosso e stivali rossi.

In poche parole è uno scempio! In pochi secondi ha violentato i nostri occhi!

“La piantate di chiamarmi Pansy?”, ruggisce.

Ah dimenticavo! S’è fatta bionda!

“Tesoro, ma è il tuo nome!”, ribatte blando Lud ormai giunto all’estremo.

“A me è sempre piaciuto chiamarti Brigitta!”

Brigitta?

Ok, Blaise è nel pieno del suo delirio.

“No, Blaise! Per quanto ti piaccia Brigitta, per oggi, per tutta la durata a casa Potter io per voi e per tutti sono Paige Terenzi in von Hessen, ok?”, chiede.

Ok, è tutto chiaro, ma non per tutti.

“Perché proprio Paige Terenzi?”, chiede Blaise.

“E perché questa fantomatica, Paige Terenzi, ha anche il mio stesso cognome?”

Draco si dà un colpo alla fronte con il palmo della mano, e afflitto e distrutto psicologicamente si accende una sigaretta rubata a Blaise.

La scena ha un non so che di tragico: Draco solitamente non fuma, e se lo fa, deve essere all’estremo del nervosismo.

Pansy mi ha lasciato uno sguardo di solidarietà femminile, ma io mi sono limitata a fare spallucce.

“Perché sono tua moglie, idiota!”

“Ma tu sei diventata mia moglie con il nome di Pansy Parkinson!”, ribatte Lud.

Blaise assume un’aria confusa e pensierosa.

Un’aria che solo Blaise Zabini può assumere.

Pansy sospira un po’ troppo rumorosamente,” Lasciamo perdere!L’importante è che almeno Hermione, Draco ed Emma abbiano capito…. Voi, stupidi trogloditi, limitatevi a chiamarmi Paige, ok?”

I due interessati, gli stupidi trogloditi, annuirono convinti.

Pansy si aggiustò il cappello e diede una ripassata al rossetto, già abbastanza spalmato sulle sue labbra e gran parte del mento.

“Perché certe volte mi sembra di essere sposata con Vincent Tiger?”, dice un po’ avvilita, mentre riponendo specchietto e rossetto nella borsetta ne prende un porta sigarette in argento.

Sarà sicuramente stato disegnato da lei.

Se ne porta una alla bocca e me ne porge una.

Insomma, la visione è più o meno questa.

Sei stupidi idioti, nel retro del giardino di Harry James Potter, in ritardo di quarantacinque minuti che invece di presentarsi dal padrone di casa per la cena porgendo le dovute scuse, se ne stanno lì a fumare indisturbati, come sei adolescenti che non hanno un tubo da fare.

****

Adesso siamo realmente pronti.

“Posso?”, chiedo ai restanti cinque prima di bussare, rompendomi le nocche, su questa meravigliosa porta in legno pregiato e pesantissimo che ha scelto lui, nonostante ci volesse anche la mia approvazione.

I cinque annuiscono felici. O almeno sembrano.

Aspettiamo con la stessa gioia con la quale si aspetta un infarto.

Perché quell’idiota patentato del mio ex marito non apre?

Sono già trascorsi parecchi minuti.

“Prova a bussare di nuovo!”,propone saggiamente Emma, l’unica con il cervello ancora intatto nonostante sia a stretto contatto con il dio della demenzialità.

Dovrebbero farla Santa.

Riprovo a bussare con più forza, sperando di non dover iniziare a temere che possiamo fare la muffa tra il muschio e l’umidità.

Improvvisamente una sorta di ringhio esce dalle labbra di Draco.

“Mi sono rotto le palle!”, esclama.

Blaise gli fa un applauso.

Bah!

Insomma ciò che sta accadendo non è per niente rassicurante.

Draco, quell’uomo solitamente pacato e ironico che amo, è stato colto da un improvviso raptus d’ira e così, sfoderando la sua magnetica forza, ha estratto la bacchetta dai pantaloni e l’ha puntata contro la porta.

Credo, che sia di dovere un mio intervento.

“Tesoro….”, sussurro avvicinandomi.

Ma lui a parte rivolgermi un ringhio, non fa altro.

Sto iniziando a credere che sia un lupo mannaro…devo controllare quando ci sarà la prossima luna piena!

Sembrerà strano, ma questa idea del lupo mi sembra molto realistica.

Nell’anno appena trascorso lui è stato molto in viaggio…quindi posso dedurne che effettivamente lui è un lupo mannaro, ma non l’ho mai saputo perché giusto quando c’è stata la luna piena lui mi ha mentito dicendomi che era fuori per lavoro.

E magari la mitica Pauline non è altro che la Luna.

Se questa storia fosse realmente reale, sarei la donna più felice del pianeta.

Saprei una volta per tutte chi cavolo è questa Pauline e non romperebbe più con la sua assillante presenza nei miei pensieri contorti e rovesciati.

“Draco…”, poggiò una mano sulla sua, ma lui si ritrae, quasi scottato.

Adesso giuro che gli sbatto quel vaso in terracotta sulla testa così gli faccio venire una commozione cerebrale.

“Alohomora!”, pronuncia piccato facendo spalancare la porta,”Adesso quel demente di Potter me la pagherà cara!”

Come posso spiegare a Draco che probabilmente non ha sentito che bussavamo perchè

visto il nostro consistente ritardo, ha ben pensato che non avessimo accettato l’invito e quindi era meglio fare altre cose, come:

A) Sedurre quell’auto-botte di Millicent e dare un fratellino alla pargoletta.

B) Strafarsi di lassativo e stabilirsi in bagno proprio per non dover sedurre quell’auto-botte di Milly e dare alla pargoletta un fratellino.

C) Far credere a Milly la sua morte per mano del pronipote di Voldemort, per non dover trascorrere due giorni interi al bagno ed evitare così il concepimento del fratellino della pargoletta.

Lasciando perdere il filo dei miei pensieri disturbati, è meglio pensare a ciò che sta facendo Draco.

E giusto entrato a passo di marcia, lasciando tutti un po’ perplessi, a parte Blaise che ha trasfigurato una pianta trovata in giardino in una telecamera e sta filmando il tutto.

“POTTER”, la sua voce che riecheggia per tutta la casa fa molto film horror.

Il lampadario di cristallo trema.

E’ un buon segno?

Ci stiamo aggirando furtivamente per i corridoi. E tutto mi ricorda quei due anni infernali. Mi sento mancare più di una volta, ma non do a vedere niente a nessuno.

Venire qui a cena, è stata una pessima idea. Pessima.

Oh Merlino, ma perché è morto Steve Cupree?

Se a lui non fosse accaduto niente, noi non saremmo dovuti andare al suo dannato funerale dove tra una strofa di Goodbye my lover e l’altra, non avremmo incontrato Harry e non saremmo stati invitati a questa stupida e inutile cena.

Improvvisamente, vediamo una sagoma in vestaglia color rame, la sagoma di Harry scendere le scale con in mano un calice contenente un liquido rossastro.

E’ diventato un vampiro?

Sto per sentirmi davvero male. Molto male.

Questa casa mi fa strani effetti.

Fa ringhiare Draco, fa sorseggiare cose strane e rosse ad Harry e sorride beffardamente, come se fossimo carne da macello.

E se lui è davvero un vampiro, allora noi siamo davvero carne da macello.

“Vi aspettavo per le 8”, dice.

Sorridiamo come inebetiti.

Forse i vampiri si cibano alle 8 spaccate e, noi gli abbiamo rovinato la dieta a base di sangue che seguiva.

Oh Morgana!

Sto iniziando a temere il peggio.

Adesso poi si trova proprio di fronte a me, e strano ma vero, saluta me, Emma e Pansy-Paige con il baciamano.

No, non ci credo! E’ un incubo!

“Potty, evita certi atteggiamenti galanti… ad un grezzo come te, non si addicono!”, alle parole di Draco, Harry lascia che la mia mano ricada lungo il mio fianco, poiché la sua concentrazione è stata assorbita dal suo miglior nemico.

“Malfoy, sei sempre così nervoso… dovresti rilassarti!”, ribadisce pacato, voltandosi poi verso Lud e Blaise che ricambiano gentilmente la sua stretta di mano.

Milly ci aspetta in sala da pranzo… se volete seguirmi!”

Ma che cazzo gli prende?

“Ehi Herm, ma è uscito di senno?”, mi chiede Pansy in perfetta sintonia con il filo dei miei tragici pensieri.

“A quanto pare… è un po’ troppo strano!”

Pansy si aggiusta il cappello ingombrante e proseguiamo nel camminare.

La Sala da Pranzo è drappeggiata con pesanti tendaggi Rosso-Oro.

Fa molto Sala Comune Grifondoro, e davvero, non so a che gioco sta giocando Harry.

“Benvenuti”, esordisce Milly venendoci ad abbracciare.

Si sofferma un po’ di più su Pansy, che l’abbia riconosciuta?

“E tu saresti?”, chiede infatti.

Pansy sorride, “Paige von Hessen, piacere!”, dice tendendole la mano.

“E’ tua moglie Lud?”, chiede.

Lud deglutisce rumorosamente.

“Ehm… sì!”, risponde dopo un’occhiataccia di Pansy da sotto il cappello dalla stazza sterminata.

Potrebbe entrarci il Missouri dentro.

E questa l’ho sparata davvero grande, perché io di geografia al momento non ricordo un tubo.

Per quanto la mia mente è annebbiata io potrei anche credere di non essere in Inghilterra, ma da qualche parte in un paesino del Giappone a imparare l’antica arte del Sushi!

“Ma Pansy non è sposata con uno di voi?”, chiede Milly dubbiosa.

Oh merda! Ma perché non si fa gli affari suoi?

Blaise avvicina a sè Emma, facendole capire che lui con Pansy non ha nulla da spartire.

Tutti sanno che io sto con Draco, e che questa fantomatica Paige è la moglie del Cancelliere tedesco, quindi urge una storia plausibile da inventare su Pansy.

Ma nessuno sembra parlare.

Come sempre tocca a me.

“Pansy Parkinson è lesbica!”

Wow! Non potevo inventarmi di meglio!Ho lasciato tutti di stucco. Compresa Pansy, e da quando la conosco devo dire che è molto difficile riuscire a lasciarla di stucco.

Mi bacerei da sola, se potessi!

“Lesbica??!!?”, chiedono dubbiosi i nuovi coniugi Potter.

“Sì, finita Hogwarts è andata a studiare in Germania e lì, una sera ha capito di essere lesbica, finendo a letto con la sua migliore amica Isobell Waykosky!”

Ancora più sgomenti.

“Ma Draco, io so che tu e lei a Hogwarts scopavate come castori!”, noto Draco e Pansy lanciarsi un’occhiata che preannuncia una onora risata, ma stranamente riescono a trattenersi. Come fanno, lo sanno solo loro, ah ma credo che funzioni ancora con quel codice speciale…

Stranezze da Serpeverde.

E poi Millicent come fa a sapere come scopano i castori?

Questa donna mi sorprende, ed è come se io me ne uscissi dicendo: Ah ma non eravate tu e Tiger a Hogwarts a scopare come le zanzare?

Che senso ha?

“Hai usato il verbo giusto Millicent, scopavamo…”

“ Ma lei aveva detto che on te faceva il sesso migliore!”, rincara lei.

“A quanto pare le donne la soddisfano di più!”

“Ma…”, mugugna lei.

“Ma non sono cazzi nostri!”, chiude la conclusione Blaise.

Non so se piangere o buttarmi sul pavimento iniziando a urlare strappandomi i capelli.

Ho davanti un piatto rosso con le rifiniture in oro, sul quale è poggiato una specie di fagotto ripieno non so di cosa. Non so nemmeno se è cibo commestibile o sono resti umani.

E poi tutto sto rosso e oro mi suona strano.

E’ pure diventato daltonico?

“Hermione, hai saputo di Ron?”, mi chiede Harry suadente, mentre si pulisce la bocca con il fazzoletto… ma di che colore sarà? Ma rosso e oro, ovviamente.

Ci sono qui dentro più cose rosso e oro che in quella maledetta Sala Comune.

“Ho saputo che anche lui sta per diventare papà!”, rispondo.

“Con quella gran gnocca di Giselle Trenshart!”,aggiunge Blaise, e credo proprio che dovrei fargli presente che certe cose non vanno aggiunte, e poi se lo faccio con lui mi servirà da allenamento per quando Chris quando io starò per ricevere il Premio Oscar di Jhonny,sì, sono fissata! Se ne esca con qualche esclamazione del tipo: Mamma, certo che la Paltrow è una gran gnocca!

Inizierò a fare pratica con quell’eterno bambinone che è Blaise.

“Già…”

“A quando le nozze?”,chiedo.

“Oh beh, ancora non hanno deciso… ma pare che Ron le abbia chiesto di sposarlo su di una mongolfiera mentre attraversavano il Golfo del Messico…”

Che ci annegassero nel Golfo del Messico…”, dice tra i denti Draco stringendomi un po’ troppo possessivamente la mano.

“Hai detto qualcosa, Malfoy?”

“Assolutamente!”

La tensione sta tornando a farsi sentire.

Ma perché non possiamo cenare in santa pace? Perché?

Cos’ho fatto nelle mie vite precedenti per meritarmi questo?

Cosa?

Sono stata io ad uccidere Abramo Lincoln?

Che mi si venga detto, porco Merlino con tutta Morgana!

“…dicevo… lei entusiasta ha accettato al volo, e adesso fervono i preparativi, ma Hermione cara, non disperare… riceverai sicuramente l’invito in quanto sua grande amica!”

Sua grande amica che ha tentato di baciare nonostante sapesse quanto tenevo alla nostra amicizia. Tristezza.

E adesso un religioso silenzio catartico è piombato sul tavolo.

Panico.

Giocherello con quel fagottino di merda!

“Avete saputo dei metodi di coltivazione delle patate per gli Eskimesi?”

Ecco un metodo innovativo per non cadere nei silenzi imbarazzanti.

Tutti la guardano sbalorditi.Pansy-Paige è il mio mito personale.

“Tesoro, gli Eskimesi non coltivano patate!”, le dice dolcemente Lud, carezzandole la mano.

Pansy gli sorride.

“Ma davvero? E allora secondo te di cosa si nutrono? Eh? Di mosche?”

Non esiste un metodo per farla tacere, vero?

Non so se certe cose capitano solo a me, non lo so davvero.

Però poi non so neanche se ciò che mi accade è un qualche regalo donatomi da non so quale dio, o solo l’idiozia che ha deciso di prendere vita umana impadronendosi del mio corpo, della mia vita dei miei amici e della mia famiglia.

Questo sì, che è un mistero!E sono sicura che neanche il Tenente Colombo insieme a Perry Mason, la Signora in Giallo, il commissario Rex e i .R.I.S, riuscirebbero a svelarlo!

“Con permesso!”, dico alzandomi dalla sedia per poter usufruire della toilette.

Draco da gentiluomo si alza anche lui, anche se non ho ben capito se è una sua fissazione questa, oppure sono i metodi educativi dei Purosangue.Boh!

Comunque… allontanatami dal tavolo mi dirigo verso il bagno. Il bagno che al principio era di mia proprietà.

Ricordo di avervi fatto le piastrelle blu e bianche, con asciugamani e ogni sorta di suppellettile in tinta. Dovevo essere ubriaca!

Apro la porta.. e ciò che salta ai miei occhi con orrore, è il bagno completamente rivestito di Rosso-Oro! E’ una tortura! Harry si è rincitrullito più di quanto non lo sia mai stato.

Mi guardo un po’ intorno, e l’unica cosa a cui riesco a pensare è che abbia nostalgia dei tempi di Hogwarts e dei colori della Casa di Godric Grifondoro!

“Ciao Hermione…”

Cos?

“Harry!”, dico sorpresa! E sarebbe una sorpresa per tutti andare in bagno e trovarvi il vostro ex-marito con una strana luce negli occhi.

Perché diamine si è smaterializzato?

Cerco la bacchetta, e per fortuna oggi non l’ho lasciata a casa. Ah, ma ora che ci penso, non potevo dimenticarla a casa visto che Draco non mi ha raccomandato altro.

Che se lo sentisse?

Oh mamma, Draco ha facoltà precognitive!

“Hermione…”

So come mi chiamo.

“Harry…”

Magari adesso passiamo al secondo nome… sta storia mi sta annoiando.

“Ho fatto tutto questo per te!”

Mmm… non capisco a cosa si riferisce… forse a quello schifo di fagottino che ci hanno propinato per antipasto?

Spero vivamente di no!

“Ho sperato che il Rosso-Oro avrebbe risvegliato in te i bei momenti trascorsi insieme a Hogwarts… e così avresti lasciato Malfoy… lui non ti merita!”

No, no, no! Io sto avendo un incubo.

Perché è così assillante?

Non lo sopporto davvero più!

“Grazie al nuovo arredamento della casa, ho solo creduto che tu fossi pazzo…”

Harry sembra non ascoltarmi.

“Lascerai Malfoy?”

Ok, è rincoglionito!

“No, non ho mai amato nessuno come amo lui!”

Un ringhio esce dalle sue labbra e mi afferra violentemente il polso.

“DIMMI… dimmi che lo lascerai!”

“No”

“Ti amo, Hermione”

Ci risiamo…

“Harry, avresti dovuto pensarci prima di far andare il nostro matrimonio a puttane… adesso sono felice, amo un uomo che mi ricambia ed ho due splendidi bambini…”

“Tu non sei realmente felice…”

“E tu non sei realmente in te!”

Stringe di più il polso.

“Lasciami!”, ruggisco quasi.

“NO”

Sto per tirargli un calcio nelle palline da biliardo…

Grrr!

Ok, mi smaterializzo.

Cazzo! Cazzo! Cazzo! Non doveva andare così, non sarebbe mai dovuto accadere.

Corro per il corridoio in cerca della Sala da Pranzo. Odio questa casa. Odio lui e odio quello che è accaduto tra noi!

Ecco, sono arrivata!

Stanno chiacchierando tutti allegramente, ed Harry è già seduto che parla con Blaise e Lud di vini d’annata come se niente fosse successo.

“Draco…”

Poggio una mano sulla sua schiena.

“Sì?”

“Non mi sento bene…”, sussurro.

Lui mi sfiora una guancia, “Cos’è successo?”, chiede apprensivo.

“Niente! Solo un giramento di testa e un po’ di nausea!”

“Non sarei di nuovo incinta vero Herm?”

No Blaise, non sono di nuovo incinta! Mi sono inventata i sintomi!

Ma tutto ciò non può fuoriuscire dalle mie labbra. Non posso. Voglio andare a casa.

Voglio essere abbracciata da Draco, non voglio niente di più.

“Noi andiamo! Grazie per la cena!”

Milly accenna un sorriso ed Harry si incammina insieme a noi per accompagnarci alla porta. Merlino, perché?

“Stammi bene, Hermione!”

Annuisco alle sue parole, e mi stringo maggiormente a Draco.

“Ok, Potter, sono stato calmo fino ad ora, cosa le hai fatto?”, non capisco, come fa a sapere?

Harry indietreggia e sorride beffardo.

“Malfoy, sei parecchio strano! Siamo stati sempre insieme… cos’avrei dovuto farle?”

Draco impugna la bacchetta e gliela punta contro.

Se non fosse una situazione tragica, penserei che fosse un duello d’altri tempi, magari del 1832.

“Potter dei miei stivali, non ti sembra strano essere sparito proprio quando Hermione s’è allontanata per andare al bagno?”, chiede arrabbiato inverosimilmente.

“Per niente!”

“Sputa il rospo, Potter”

Sono spaventata. Lo sono davvero.

“Non ho nulla da dire!”, ribatte placido lui.

“Stupeficium!”, adesso Harry è schiantato al muro, ed io continuo ad avere paura.

Harry sorride maligno. Non l’ho mai visto così.

“Sei solo uno stupido, Malfoy!”

“Detto da te è un complimento!”

“Malfoy, non puoi farci niente… io amo Hermione, e non sarai tu a portarmela via!”, Harry mi afferra per un braccio, ma Draco ha uno scatto più veloce e violentemente lo colpisce con un pugno in pieno viso.

Il sangue scende copioso da suo naso e da una spaccatura al lato della bocca.

Si tocca il naso e continua a ridere.

“Mi hai di nuovo rotto il setto nasale!”

“Questa volta ho provato una maggiore soddisfazione!”

“Vigliacco! E tu, Hermione, ami davvero quest’uomo?”, domanda sogghignando selvaggiamente.

Mi stringo forte a Draco, “Lo amo!”, sussurro.

“Che tenera scena!Romantica oserei dire…”

Non capisco, non…

La mia mente gira troppo velocemente… percepisco solo la furia.

Non esistono scuse per questo ritardo mostruoso con il quale sto postando questo capitolo.

So per certo che non mi perdonerete mai, ma purtroppo tra vacanze e ispirazione questa ff è finita nel dimenticatoio!

Chiedo scusa a coloro che aspettano questo capitolo dal 13/05… e non so davvero come scusarmi.

Inoltre, come se non bastasse, non ho tempo per ringraziarvi tutti.

Mi dispiace immensamente.

Se mi abbandonate, capirò…

kisses

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Capitolo 44
*** Che mondo sarebbe senza risse? ***


rissa

 

 

 

 

 

 

 

 

… e l’idiozia.

Ebbene sì, percepisco anche l’idiozia.

La situazione è quella che è, e non avrei mai creduto che una stupida cena da Harry si trasformasse in questo fantomatico duello d’altri tempi che sta raggelandomi il sangue nelle vene.

Le due bacchette ormai giacciono per terra, e i due stupidi idioti sono passati alle mani.

Atteggiamento molto infantile, ma le mie proteste non servono a nulla.

Millicent ha addirittura urlato che non voleva che la bimba diventasse orfana di padre.

E dopo questo non c’è più niente da dire.

Non credo proprio che arriveranno ad uccidersi, avrebbero solo potuto farlo con l’aiuto delle bacchette, ma finchè quelle rimangono inutilizzate siamo tutti dentro un botte di ferro.

L’idiozia è come sempre incarnata da Blaise Zabini, accorso per evitare che quel mostro di Harry deturpasse il viso perfetto del suo migliore amico.

Perché Blaise vede sempre il lato estetico delle risse!

E poi c’è anche da dire che Blaise, non ha ben capito il vero senso della parola: rissa, perché è inimmaginabile pensare a dei cartelloni nel bel mezzo di un incontro violento.

 

La cosa che più mi lascia basita è la scena alla quale Blaise ha dato vita, non il fatto che il padre dei miei figli stia per perdere la vita a suon di pugni e calci.

Blaise ha ben deciso di appendere, con l’ausilio della bacchetta, degli striscioni che incitano il suo amato migliore amico esteticamente perfetto.

 

-         DRACO, ABBAGLIALO CON LA TUA BELLEZZA!-

 

-DISTRUGGI QUEGLI OCCHIALI! SONO FUORI MODA DA QUANDO LI HANNO CREATI!-

 

E via dicendo…

 

“Io credo che dovremmo intervenire!”, mi sento dire, ma qui, l’unica che sembra darmi retta sembra essere Emma.

Chissà perché…

Da lei, non me lo sarei mai aspettata…

“Ok, io afferro Harry da dietro e tu gli dai un calcio nelle palle!”

Ehm, no… non era esattamente questo quello che volevo fare!

“Ehm… un piano meno… come dire, drastico?”

“Hermione, si stanno massacrando, cosa vuoi fare? Offrirgli un tè?”

Non sarebbe male, dopotutto… solo che non la facevo davvero così battagliera.

Insomma, ci manca solo che si butti nella mischia e poi il gioco è fatto, no?

Tutti si butteranno nella mischia, ed io andrò a prendermi un caffè con panna e una spruzzatina di cacao al bar dell'’angolo.

Il piano è perfetto!

 

“Dovremmo intervenire?”

Mi volto verso Lud, “Sì, insomma… Emma sta ringhiando… cioè, sembra una danza dei Masai per la pioggia”.

Sì, certo!

E se ho sposato il capo dei Masai e sto con un Etiope?

Questa sì che sarebbe una notizia grandiosa!

Una norvegese, un Masai e un Etiope… non sono cose che si sentono tutti i giorni! Proprio no!

“Non credo, Lud. Devo solo trovare un modo per staccare Draco… dammi qualche secondo”, dico con fare professionale, come se sapessi realmente come staccare il proprio uomo da una rissa con l’ex-marito pazzo della donna che ama e che ha detto la vita al suo secondo figlio.

No problem!

A tutte sarà successa una cosa del genere, no?

Insomma, sono cose della routine giornaliera…

Capita che ci si alzi la mattina, si accompagnino i figli a scuola, si faccia la spesa e si pensi ad un modo per staccare il proprio compagno da una rissa, no?

E’ il prezzo della quotidianità!

Noto Lud fare spallucce, Blaise che continua con i cartelloni, Emma che ringhia saltellano tirando pugni all’aria, Millicent che si mangia le unghie per il nervosismo e Pansy che si ritocca un po’ il trucco.

Tutto normale!

 

Dunque… potrei dirgli che sono incinta!

No, no… gli verrebbe un infarto e Harry lo ucciderebbe pochi istanti dopo la lieta notizia.

Mmm… Ci vuole l’idea geniale!Ma come si fa ad averla?

Bisogna vincere un qualche concorso?

Ma che diamine sto dicendo?

Io sono, Hermione Jane Granger, io ho sempre avuto idee geniali!

Sì, ehm… e perché adesso non mi viene in mente niente se non la ricetta della torta al pistacchio?

 

Basta, adesso sono incazzata come la McGranitt.

A passo spedito mi dirigo verso i duellanti, sotto gli sguardi allibiti dei mie amici e Millicent, e strattono Draco per una manica.

“Sì, Hermione?”

Posso dargli un pugno anch’io? Sembra eccitante!

Infondo, vedo nei loro stupidi occhietti una strana eccitazione, adrenalina che scorre nei loro bulbi nonostante tutto il sangue che fuoriesce dal naso e dalle labbra spaccate.

Draco ha anche un qualcosa sulla fronte… insomma, è messo malissimo!

“Tesoro, che ne dici di tornare a casa?”

Draco mi guarda con sufficienza.

“O magari al San Mungo?”

“E perché dovrei?”

Già… perché dovrebbe? Dopotutto non è lui che si regge in piedi per puro volere di Merlino. No, non è lui… è il suo gemello idiota!

Peccato però che quei due simpaticoni di Lucius e Narcissa non avrebbero mai permesso che ci fossero due eredi.

“Forse perché perdi sangue ed hai qualche costola incrinata… però se non vuoi… puoi continuare a farti massacrare”.

“Giusta osservazione, mia dolce e cara ‘Mione”

Quel pazzo ha preso la parola, “Dici bene quando usi l’espressione: farti massacrare!”

Ah sì, ho capito!

Vuole ferire nell’orgoglio del Principe di Serpeverde, peccato che casca male!

Spingo Draco di lato che barcollando finisce su Blaise, e un pugno centra in pieno il viso di Harry James Potter.

“E non chiamarmi ‘Mione!”, dico complimentandomi con me stessa, mentre quel mongoloide soffre come un cane per via del colpo.

“Millicent, grazie per la cena. Davvero deliziosa!”, asserisco, anche se abbiamo mangiato solo quello stupido e oltremodo vomitevole fagotto.

 

“Hermione, sei il mio mito!”, dice Lud abbracciandomi.

“Merlino, mi vuoi sposare?”

“Spiacente Blaise, non mi chiamo Merlino e tu sei già sposato!”

Mi sento vittoriosa, mi sento bene… e devo dire che mi sono presa una gran bella soddisfazione!

Ho tirato un pugno micidiale a Draco al nostro terzo anno sotto lo sguardo incredulo di Harry e Ron.

Ho dato un pugno micidiale a Harry, sotto lo sguardo incredulo di Draco.

Sono una fottuta ragazza violenta… e ne vado fiera!

 

                                                        ***

 

San Mungo.

Reparto: Draco Malfoy è un idiota!

Blaise si è addormentato ed ho detto ad Emma di portalo a casa, mentre Lud e Pansy sono andati a casa nostra per vedere che fine avevano fatto i bambini.

Sono sola in sala d’attesa e aspetto che il Medimago mi dica che il caro Draco Lucius Malfoy è entrato in coma perché è un grandissimo deficiente senza speranze.

“Lei è la compagna del signor Malfoy?”

Mi alzo dalla scomoda poltroncina e vado incontro a quest’uomo dall’aria grigiastra.

“Sì, sono io”

“Meglio così”

Meglio così? Mi sono forse persa un passaggio?

Se magari non era la compagna del signor Malfoy mi veniva a dire lo stesso in che condizioni era?

E se ero una bambina di 10 anni veniva a dirmelo lo stesso?

“Come sta?”, mi sforzo di chiedergli quando invece l’unica cosa che vorrei è dargli un pugno per rompergli il setto nasale a sto gran broccolo…

“Ehm…purtroppo è in fin di vita, gli restano solo poche ore”, il suo tono di voce è così grave che mi sento morire.

Non posso credere che al mio Draco mancano solo poche ore di vita per colpa di Harry e delle sue stupide manie da grande uomo che deve riconquistare la sua donna.

No, non posso crederci.

Non VOGLIO crederci.

Lacrime silenziose cominciano a scendere sulle mie guance, mentre rabbia crescente mi assale.

“Ehm, mi scusi…”

VOGLIO SPACCARE TUTTO!

SFOGARE QUESTO DOLORE CRESCENTE CHE MI DILANIA L’ANIMA E IL CORPO!

“Ho sbagliato, il suo compagno ha solo una costola incrinata, un occhio nero, il labbro spaccato, dolori a basso ventre e per poco non si è rotto il setto nasale…”

In poche parole sta che è un incanto!

“Posso vederlo?”

“Gli abbiamo dato una pozione ricostituente che rimetterà a posto le costole e farà passare i dolori a basso ventre… per…”

Non me ne frega uno Schiopodo secco! Lui è vivo!

 

                                                                  ***

 

Corro come una disperata, cercando la sua stanza, cercando il suo volto tumefatto, sentirlo respirare e sapere che è ancora qui con me e che quel coso grigiastro è un idiota senza speranze che mi ha fatto prendere un colpo.

Continuo a correre, mentre cerco di asciugarmi le lacrime con il dorso della mano.

Sembro una pazza, e vedo alcuni tipi che mi guardano malissimo, ma non me ne frega un bel niente!

 

                                                                  ***

 

Lo vedo! Eccolo nel suo letto d’ospedale e con un occhio viola che legge un libro.

Fa tenerezza! Sembra un orsacchiotto, ma questo credo che sia meglio non dirglielo, non credo che gradirebbe!

Sarebbe un oltraggio essere chiamato orsacchiotto, soprattutto se sei figlio di due persone a caso che si chiamano: Lucius e Narcissa e vivono in uno sterminato Maniero con Gerald come maggiordomo imbalsamato.

“Amore”

Entrata ad effetto, ci manca solo la colonna sonora!

“Hermione”

Non mi frega delle sue costole, (questo si chiama altruismo), e lo abbraccio con estrema foga.

Credo anche di avergli fatto male, visto che sta cercando di scrollarmi di dosso e cercare di aggiustarsi manualmente le costole.

“Fatto male?”

“No, cosa te lo fa pensare?”

Idiota!

“Forse il fatto che mi trovo in un letto d’ospedale con strani dolori dappertutto e un incessante sapore di sangue in bocca?”

“Ti conviene tacere!”

“E perché?”

Perché sei un idiota!

“Perché sei un idiota!”

Oops, ho dato voce ai miei pensieri.

“Ti amo, anch’io”, risponde arrabbiato, riprendendo in mano il libro.

“Draco”

Non mi risponde e fa finta di essere interessato a quello stupido libro senza senso.

Lo detesto e lo amo allo stesso tempo quando fa il bambino capriccioso.

“Draco, te la sei cercata! Insomma… Harry ti ha massacrato!”

Non credo di star usando le parole giuste, vista la sua espressione.

“Grazie, tu sai come farmi sentire meglio”, risponde ancora più, irato?

Non lo so.

“Ti sei comportato come un bambino!”

Noto che continua ad irrigidirsi fin quando non esplode scaraventando al muro il libro.

“Scusa, Hermione”, si passa una mano tra i capelli con foga, “Scusami se ti amo così tanto da non permettere che quel coglione di Potter ti…”

Le lacrime ricominciano a scendere senza che io possa far niente per fermarle, ma non voglio fermarle… no, sono lacrime di pura gioia.

Merlino, quanto lo amo!

Mi sporgo su di lui, evitando di fargli nuovamente male, e inizio a tempestarlo di baci su tutto il viso, (ovviamente senza irruenza visti i tagli, il gonfiore e le spaccature alle labbra).

“Draco, ti amo”

“Ti amo anch’io, piccola”, mi stringe a sé e sono la donna più felice del mondo, rimarrei così per sempre, ma credo proprio che questa frase l’ho già pensata un mucchio di volte e mi sto facendo ripetitiva.

Ma chi se ne frega della ripetitività quando sono tra le braccia di questo splendido uomo dall’occhio tumefatto e dal labbro spaccato?

“Complimenti per il sinistro che gli hai tirato”, dice giocherellando coi miei capelli.

“L’ho odiato proprio come ho odiato te al terzo anno”, rispondo serafica.

“Allora si sarà fatto male…”.

“Credo proprio di sì”

Scoppiamo a ridere, ma Draco subito geme di dolore perché quelle dannate costole non gli permettono di ridere.

Brutte bastarde!

“Dimmi Hermione, siamo soli?”

“Sì, se non conti i medimaghi, i pazienti e il resto del personale.”

Sì, lo so che sta pensando che sono un’idiota! E devo dire che siamo anche telepatici, sto pensando io la stessa cosa di lui, ma forse questa non si chiama telepatia.

Beh, chi se ne frega…

“Intendevo, Blaise e gli altri pazzi…”

“Sono andati tutti a casa”

“Le loro?”

“Non credo, perché andare a dormire a casa loro quando possono avere la tua?”, dico sorridendo e guardandola adorante.

“Nostra”

Cosa?

Ci stiamo dando dentro con gli aggettivi possessivi?

Tocca a me dire, vostra?

Che qualcuno mi avverta, porca pluffa!

Lo guardo intontita.

“Casa nostra… quella casa non è solo mia”

“Beh Draco, è come se io fossi un ospite e quella casa non…”

Mi mette l’indice sulle labbra e mi intima di stare in silenzio.

“Hermione, non  immaginavo che sarebbe accaduto così, ma volevo che accadesse oggi… oggi per me è un giorno importante… due anni fa ti baciai per la prima volta dietro quello scaffale polveroso dopo averti convinta che: Il Bosco nella Sequoia esisteva davvero…”

Lo vedo alzarsi e stringere i denti per il dolore.

“Draco, cosa diamine stai facendo? Devi stare a letto!”

Lui sembra non ascoltarmi e sembra preso dal cercare qualcosa nella tasca della giacca situata sulla sedia che sta vicino la finestra.

“Posso aiutarti?”

“No”

Ritorna vicino a me si inginocchia.

Credo sia arrivato il punto in cui io dovrei aver capito cosa sta per accadere, ma mi sento così leggera che credo di non aver capito quando invece ho capito.

Che pensiero arzigogolato che sono riuscita a partorire nonostante il momento delicato.

“Hermione, sono così follemente innamorato di te che mi maledico ogni sera per non riuscire mai a dirti: Sposami, Hermione!Diventa mia moglie”

Mi bacia la mano prima di infilare l’anello, un bellissimo anello, al mio anulare.

Sono incredula, non riesco ancora a concepire che mi abbia chiesto di sposarlo.

Sono felice, estremamente felice e non credo di riuscire a pensare a qualcosa di concreto. So solo che vorrei sposarlo ora. ORA!

“Sì, Draco, ti sposo”

Gli salto letteralmente al collo e sembra non importare a nessuno dei due del dolore che gli provocano le costole e le contusioni varie.

 

                                                        ***

 

 

Lo stringo a me e continuiamo a baciarci senza sosta, elettrizzati dal momento e dal sentimento che proviamo l’uno per l’altra.

“Spero che come proposta non sia stata veramente penosa!”

“E’ stata originale, non mi sono mai immaginata di diventare tua moglie in una stanza del San Mungo!”, ammetto e lui ghigna.

“Quindi ti sei già immaginata di diventare mia moglie?”

Arrossisco impercettibilmente.

“Credo che ogni donna lo immagini”

Sorride e mi bacia la fronte dolcemente.

“Sai, ho voglia di fare di l’amore con te”, mi sussurra ed io vengo percossa da dolci e tempestosi brividi di freddo.

“Peccato, siamo al San Mungo e tu sei tutto rotto”, dico giocherellando con i bottoni del suo pigiama.

Lui mi guarda in modo serioso; “Le pozioni hanno fatto effetto e…”

“…e?”

Lo incito a proseguire leggendo la malizia e l’amore nel suoi occhi.

“…e…”, dice baciandomi sbottonandosi la casacca del pigiama che provvidenzialmente finisce sul pavimento.

Osservo il suo torace, un po’ violaceo per i colpi, ma toccandolo, accarezzandolo e leccandolo gli unici gemiti che sfuggono alle sue labbra sono di piacere e non di dolore.

“Hermione?”

“Sì?”

“L’hai mai fatto in un ospedale?”

 

 

 

 

 

 

Sono un mostro! Non aggiorno questa storia da più di un mese e faccio davvero schifo!

Anche se vi ho finalmente postato il capitolo dedicato alla fantasmagorica proposta di matrimonio, so che non ci sono scusanti.

(A parte la scarsa ispirazione).

Ragazzi, so anche che non è la solita proposta di matrimonio, ma Draco è Draco, e in questa fanfiction ad Hermione non è che capitino cose normalissime XDXDXD

Spero vi abbia strappato un ghignetto J

 

 

Grazie mille a:

 

Selene87, mhcm, marygenoana, drachetta91, shevanna, chypichan87, lunachan62, merryluna, Aysha, redRon, fio91, tery91,  MissMalfoy1 per ben due volteJ

 

Grazie per la vostra pazienza, l’effervescenza con la quale mi fate sapere che la storia vi piace e continuate ad aspettare un mio aggiornamento!

 

Siete davvero speciali, grazie di cuore.

 

Kisses

 

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Capitolo 45
*** Gelosie da papà ***


marry

L’ho mai fatto in un ospedale?

Adesso potrò dire di sì e che è stato fantastico.

Nessuna pecca, anche perché grazie all’aiuto della bacchetta è stato davvero facile ingrandire questo striminzito letto, sigillarci dentro e insonorizzare la camera.

Draco ed Hermione, i nuovi geni del crimine.

Fa molto Diabolik ed Eva Kent.

“Signor Malfoy… Signor Malfoy… Signor Malfoy…”

Perchè questo incessante bussare e questo continuo ripetere il cognome del mio futuro marito mi sta mandando a fuoco la testa?

“Signor Malfoy, è per caso morto?”

E in caso un morto può rispondere a questa macabra domanda, no?

Alla fine se uno è morto perché non può rispondere?

A quest’uomo andrebbero spiegate un bel po’ di cose…

“Amore, perdonami, ma dobbiamo portare il letto alla sua grandezza naturale e aprire a quel pazzo.”, dice dandomi il bacio del buongiorno e cercando la bacchetta per aprire quella porta.

 

Inutile dire che adesso il medimago si trova spiaccicato al suolo.

“Signor Malfoy, come si sente?”

Draco si rivolge a me con un sorriso malizioso ad increspargli le labbra.

Da ciò, il medico potrebbe dedurne che non è mai stato meglio…

“Benissimo, le sue pozioni sono state davvero preziose…”

“Abbiamo un bravo pozionista!”

Idiota!

“Se le tocco qui fa male?”

Lui fa cenno di no con il capo.

“E qui?”

Continua a toccarlo un po’ dappertutto e sto cominciando a pensare al peggio…

Quest’uomo continua a farmi paura e non vorrei davvero che mi fosse capitato il gay.

Non perché io abbia qualcosa contro i gay, ma porco bolide, lui è MIO!

“Bene, lei è in perfetta salute… può benissimo tornare a casa dal suo cane e da sua nonna che sono sicuro che è molto preoccupata e le ha fatto le focaccine al miele e…”

Sì, e poi ci sono una famiglia di orsi bruni nel suo armadio in ebano e Dana con un cestino e una mantellina che va a trovare l’algida Narcissa ormai molto malata.

Questo qua è proprio toccato! Ma di brutto!

“Mia nonna sarà sicuramente in pena, e meglio che io e mia sorella andiamo!”, e così dopo aver salutato il caro medimago io e Draco si materializziamo dritti in camera da letto.

 

“Io vado a fare la doccia”

“Ok, io vado a vedere se la nonnina ha preparato le focaccine al miele!”, dico già pronta ad abbassare la maniglia della porta.

“Spero tu stia scherzando! Sai perfettamente che sono in convalescenza e la doccia da solo non posso farla!”, dice cominciando a lasciarmi baci lascivi sul collo.

“Draco, puoi farcela benissimo da solo…”

“Potrei scivolare…”

“L’importante è che non macchi di sangue la doccia!”

“Cattiva!”

E dopo questo piacevole battibecco mi vedo presa di peso e portata nella doccia completamente vestita; no che la cosa mi dispiaccia, ma io volevo davvero assaggiarle le focaccine della fantomatica nonna.

 

                                                        ***

 

 

 

“Hai idea di dove potrebbero essere Dana e Chris?”, domanda improvvisamente Draco mentre cerco di capirci qualcosa di questo film.

Insomma, è un giallo ed io non ho capito un bel niente perché Draco continua a chiedersi dove potrebbero essere Dana e Chris.

Mi sembra anche ovvio dove potrebbero essere, ma certe volte è meglio che gli uomini arrivino a questa palesi verità senza l’aiuto di nessuno.

In qualche modo devono pur crescere.

Manca anche la Signora Piddy quindi è ovvio che Dana sia a scuola e che Chris, (visto che non ha ancora messo i primi passi ed è improbabile una sua fuga d’amore), sia al parco con la signora Piddy.

“E se li avessero rapiti?”

Sì, certo… e noi siamo Peter Pan e Wendy.

Che fervida immaginazione ha quest’uomo!

“Chiamo Blaise!”

No, Blaise no!

Per una volta che questa casa è praticamente deserta, perché mai dovremmo chiamare Blaise e la sua gioia di vivere?

Perché richiedere un’invasione?

“Blaise? Hai visto i miei figli? No? Uhm… Cosa? Vi stavate invitando a pranzo? Perché? No, no… Lud e Pansy? Ok, chiamali tu… sì, ma guarda che la signora Piddy non c’è… no, no… voglio solo dirti che io non so cucinare e che, oh cazzo Blaise… ma sei demente? Adesso sto bene e non è certo colpa dei pugni di Potty che non so cucinare! Cosa? No, tu stai davvero messo male… Blaise, mi conosci da secoli e non ho mai saputo cucinare, perché ti suona così strana questa notizia? Ok,Blaise… basta! Ciao”

Si butta stancamente sul divano e comincia ad imprecare contro il suo migliore amico.

Io, intanto, non ho davvero capito nulla di questo film.

“Draco, potresti imprecare mentalmente? Non ho capito nulla del film!”

“Sì, scusa”

Ok, adesso sì che posso rilassarmi e godermi questo giallo.

“Dobbiamo dire ai nostri amici che ci sposiamo…”

No, non posso davvero godermelo.

“Potremmo parlarne alla fine del film?”

“Dai su Hermione, l’avrò visto una decina di volte… alla fine il colpevole è il marito!”, lo guardo sbalordita, “E non dirmi che non l’avevi intuito!”

Cosa?

E’ uscito pazzo?

Dopo tutto il baccano che ha fatto io avrei dovuto capire che alla fine il colpevole era il marito?

E adesso che senso ha continuare a guardare sto coso? Nessuno.

“Grazie per avermi rovinato il finale!”

“Di niente!”, mi risponde con sufficienza, ed è una cosa che mi manda in bestia.

“Draco, c’è qualcosa che non va?”

“Sì”

“Vuoi parlarne?”

“No”

“Ok”

Non posso mica forzarlo, no?

 

                                                        ***

 

 

Cosa succede quando Blaise Zabini compare nel proprio salone, esattamente davanti al televisore e con un giornale in mano?

 

“Draco, Hermione… è uscito un pezzo sulla tua lite con Potter sul Corriere della Strega”

Perfetto!

Quella merda umana di Harry non ha perso tempo a farsi intervistare da Rita Skeeter.

 

Il Ministro della Magia, Harry James Potter, riversa in drastiche condizioni in una Stanza del San Mungo che dà su un viale fiorito.

Ieri sera, il Ministro, è stato aggredito nel giardino di casa sua mentre innaffiava amorevolmente delle violette, dal rude Draco Lucius Malfoy.

“Era indemoniato”, queste le parole del Ministro portato d’urgenza in Sala Operatoria.

“Il Ministro è vivo per miracolo!”, ci dice un medimago dopo l’operazione, fortunatamente portata a termine dalla qualificata equipe di medimaghi del San Mungo.

 

“La prossima volta al San Mungo non ci arriva proprio! Lo ucciderò davvero!”

“Draco, non vorrei… ma questa è tutta pubblicità negativa!”

“Ti sembra che non lo sappia, Blaise?”

“Draco, dovresti trovare un modo per farti pubblicità positiva!”

“Grazie per i tuoi preziosi consigli!”

“Guarda, ti giuro Hermione, quando fa così non lo tollero proprio…”, dice rivolgendomi un’espressione offesa da cucciolo bastonato, mentre Draco sfoglia con troppa forza una rivista di Quidditch.

“Vi va una tisana?”

Ottima idea, Hermione!

Scappa in cucina e lasciali lì a combattere tra di loro!

“No”, mi rispondono all’unisono.

Ehm… e adesso cosa faccio?

“Beh…la voglio io!”, e così mi fiondo in cucina, unico posto neutro, per salvaguardare alla mia sanità mentale, perché proprio non riesco a capire cosa passa per la testa a Draco; e se avesse avuto dei ripensamenti sul matrimonio?

Non lo sa ancora nessuno, e potrebbe benissimo ripensarci.

No, no!

Mi sforzo di pensare se è meglio al tisana alla mela verde o al finocchio.

Ma alla fine che differenza fa?

Io manco la voglio sta tisana!

 

                                                                  ***

 

Abbandonata sul tavolo con la testa sul braccio, cerco di pensare al perché a Pufflandia c’era solo Puffetta come essere di sesso femminile.

Insomma, non capisco davvero come i puffi potessero…

“Hermione?”

Mi volto verso la voce che pronunciato il mio nome e fu così che grazie ad una mia gomitata la tisana che fumava accanto a me è caduta per terra inondando tutto il pavimento.

Fantastico!

“Gratta e Netta!”, proferisce Draco, e tutto torna alla normalità.

“Dov’è Blaise?”, domando. Non vorrei che avesse dato vita lui al giallo che non ho potuto vedere uccidendo il suo migliore amico.

“E’ andato a prepararsi, o meglio, ha detto che ci vediamo a cena perché aveva delle cose da sbrigare al giornale. Cos’avrà mai da fare al giornale poi…”

“Beh, magari ha deciso di andare a vedere se i suoi dipendenti sono morti o hanno dato fuoco alla sede!”

Draco sorride e si siede accanto a me.

“Draco, cos’è che ti preoccupa?”

“Il non sapere dove sono i miei figli.”

 

                                                        ***

 

“Ciao papà, ciao mamma”

Ecco Dana che torna da scuola seguita a ruota dalla Signora Piddy e Chris che mi affretto subito a prendere in braccio.

“Ciao tesoro”, dico scombinandole i capelli, (gesto che lei detesta), e poi va a buttarsi sul suo papà che fa il finto offeso con la sua principessina.

“Papà?”

Draco si apre in un grande sorriso, “Ciao principessa, è andato tutto bene a scuola?”

“Oh sì, ho litigato di nuovo con Mallord, e stavolta gli ho anche dato un pugno in pieno viso… e credo proprio che la preside vi convocherà!”

Draco ghigna divertito e orgoglioso della sua principessa guerriera.

“Sai, Dana? Anche la mamma ha preso ha pugni qualcuno!”

“Davvero?”, mi chiede lei.

“Sì, mentre tuo padre li incassava!”, dico sorridendo, mentre Draco mi fa capire che questa rivelazione me la farà pagare molto cara.

Chissà come…

Mi fucilerà?

No, non è da Draco… lui è molto più sadico!

Magari mi torturerà nella Sala delle Torture del mio caro suocero, nonché migliore amico del mio papà.

Se ci penso…

Mi vengono i brividi!

“Le hai incassate? Ma papà…”

“Non dare retta alla mamma!”

“Per fortuna che Chris ancora non può prenderti in giro…”, gli sussurro all’orecchio.

“Per fortuna sei la madre dei miei figli, altrimenti ti avrei già uccisa”

“A colpi di pugni? Non perché ti avrei sicuramente battuta!”

Mi fa una specie di linguaccia, “Spiritosa!”

Lo bacio a fior di labbra e Dana ci guarda un po’ stranita.

“Sapete che Mallord mi ha detto che sono carina?”

“Ma non gli hai dato un pugno?”, domanda perplesso Draco.

“Ovviamente… non capisco perché i maschi prima offendono e poi dicono che sono carina, è un controsenso!”

Sorrido sotto i baffi mentre gioco con la piccola e paffuta manina di Chris, mentre Draco comincia a sudare freddo.

“Perché i maschi fanno così? Sono stupidi?”

“Già Draco, perché i maschi fanno così?”

“Papà?”

“Draco?”

“Hermione, tu lo sai bene perché i maschi fanno così… spiegalo tu a Dana!”

Scuoto il capo ridendo come una pazza.

“Sadica! Non vedo l’ora che Chris cominci a parlare, almeno non sarò in minoranza!”, dice prendendo il bambino e lasciando a me l’ingrato compito di spiegare a Dana perché i maschietti di tutte le età sono degli stupidi.

“E allora? Perché sono degli stupidi?”

“Perché credono che offendere sia l’unico metodo per iniziare a parlare con le bambine che piacciono!”

Dana annuisce, “Beh… mi fanno pena!”

E dopo questa grande perla va in camera sua a sistemarsi per il pranzo.

Io guardo Draco vittoriosa, “Dana è un mito!”

“Lo so, è mia figlia!”.

Idiota!

“Comunque è un bene che Dana la pensi così…”, fa qualche smorfia a Chris che ride, “Insomma, meglio che reputi tutti i maschi degli imbecilli, così rimarrà sempre la mia bimba inviolata!”

Mi affretto a prendere l’omogeneizzato per Chris, che stranamente ha imparato a mangiare e ad apprezzare, perchè davvero non avrei più retto la cucina, me, Draco e i nostri abiti impregnati di pappina.

“Non rimarrà inviolata per sempre, un giorno anche lei si innamorerà…”

“Prima di innamorarsi, l’imbecille deve colpire me!”

“Ma non sei tu che devi intraprendere una relazione con lui…”

“Lo so, ma è sempre meglio conoscere questi stupidi stupratori! Non vorrai che la nostra bambina si innamori e vada a convivere con un pluriomicida che le farà credere di essere un bravo ragazzo.”

Ehm…è un bene, che suo padre si spacciava per un uomo perbene quando invece aveva decimato parecchie famiglie?

No, meglio lasciare stare!

“A parte queste tue fissazioni sui Serial Killer futuri fidanzati di Dana, sappi che dobbiamo dirle del matrimonio…”

“Lo so! Invece Chris diventerà come il suo papà!”, annuncia guardandolo sognante, rivedendo in lui il piccolo Draco.

“Quindi sarà una specie di animale abbagliato dal sesso?”, domando incuriosita, mentre prendo in braccio Chris e lo adagio sul seggiolone per la pappa.

“Non ero un animale abbagliato dal sesso!”

“No, no… ti ho di sicuro confuso con Goyle!”

Piccolo imbecille...ma dopotutto anche lui è un maschietto e anche per lui la verità fa male! Piccolo!

“Papà, è arrivato un gufo dalla preside… credo che vi voglia dire del pugno che ho dato a Mallord. Non so… ma sento la voglia irrefrenabile di dargliene un altro!”

Oh Merlino, se Dana continua a pestare quelli che le dicono che è carina, credo che quando andrà ad Hogwarts Madama Chips avrà un gran da fare per i poveri faccini della popolazione maschile che rimarrà abbagliata dalla sua bellezza!

“Dana, non potresti semplicemente dirgli che dei suoi complimenti non te ne fai niente?”, domando, Infondo non devo di certo farla crescere con la convinzione che i maschi vanno picchiati per la minima sciocchezza, anche se con questo metodo le cose andrebbero sicuramente meglio.

“E che gusto c’è?”

Ottima domanda.

Che gusto c’è?

Ho provato una tale soddisfazione al terzo anno a dare quel pugno, che non so davvero che dirle, perché anche quello dato ieri sera ad Harry è stato fenomenale.

Merlino, non so davvero che dirle!

“Sta tranquilla, principessa. Adesso però siediti che io e la mamma dobbiamo darti una bella notizia!”

Dana si siede tutta allegra, “Posso picchiare chi voglio?”

Non so perché, ma mi ricorda molto Emma.

Che la vera madre di Dana sia Emma?

BASTA! La devo smettere con questi filmini terribili che produce la mia mente!

“No, Dana! Io e la mamma ci sposiamo!”

Mi stringe a sé, mentre Chris aspetta che lo imbocchi e mentre noi aspettiamo la sua reazione. Magari ci prende a pugni.

“Davvero?”

“Sì”

Ci guarda in modo strano.

“Hai sentito Chris? Mamma e papà si sposano!”, guarda suo fratello aspettandosi che dica qualcosa di senso compiuto, ma Chris rispondi solo con un versetto e battendo i pugni sul seggiolone perché l’ho lasciato in 13 con la pappa, “Ah già, tu ancora non parli e non capisci!”

“Dana, non ci dici niente?”

E in un attimo ci troviamo travolti da un suo abbraccio, “Oh papà, sono così contenta per te… e finalmente ti sei deciso a chiederglielo!”

Che bambina singolare!

 

 

                                                        ***

 

Sono stanchissima, e tra circa 5 minuti quei dementi dei nostri amici verranno a cenare da noi. Spero vivamente che abbiano la folgorante e geniale illuminazione di portare le pizze perché io davvero, non intendo mettermi ai fornelli.

Ho trascorso tutto il pomeriggio con Dana per negozi e sono tornata a casa ridotta ad uno straccetto.

Quella bambina non sta un attimo ferma.

“Ehilà, apparecchia che abbiamo portato le pizze!”

Che magnifica notizia!

Blaise ha avuto la folgorante e geniale illuminazione di portare le pizze.

Lo adoro!

“Blaise, hai avuto tu la geniale idea di portare le pizze?”, domando mentre do un’occhiata ai vari gusti di pizza.

“Blaise? Credi davvero che abbia idee geniali?”

“Pansy, sempre gentile eh?”

“Con te, non potrei non esserlo!”

Se non litigano, non sono loro!

Infatti è meglio che vada ad apparecchiare e dare una mano a Lud ed Emma, e certe volte mi chiedo perché Blaise non si sia sposato con Pansy.

Sarebbero stati una coppia davvero esplosiva, che avrebbe chiesto il divorzio dopo 5 ore di matrimonio! Un record!

“Comunque, l’idea delle pizze l’ha avuto Aaron!”

Saggio bambino!

Ecco, lui sarebbe perfetto per Dana, ma non credo che Draco approverebbe!

 

                                                        ***

 

Abbiamo mangiato come animali.

“Draco, ti supplico, un digestivo…”

“Sai dove li tengo!”

“Ma… ma io sono l’ospite!”

“Blaise, non attacca! Stai più tu in questa casa che io!”

“Bastardo!”

E poco dopo vediamo Blaise che si alza di malavoglia diretto verso il digestivo con passi incerti.

“Blaise, se continui ad ingrassare, Emma chiederà il divorzio!”, la butta giù Pansy mentre sorseggia il suo liquore alla menta.

“A proposito di divorzio…”

Tutti si girando a guardare Draco.

“Io ed Hermione ci sposiamo!”

 

                                                        ***

 

La scena è più o meno questa:

Blaise ha fatto cadere una bottiglia di Scotch, Lud crede ancora di non aver capito, mentre Emma e Pansy ci hanno già stritolati e stanno già parlandomi dell'’organizzazione del matrimonio.

 

Ed è vero quando dicono che i maschietti arrivano dopo alle cose…

Blaise e Lud non credo abbiano capito cosa sta succedendo, tanto che Draco,( sentendosi solo), è venuto a parlare con noi di veli e confetti.

 

 

15 minuti dopo…

“Draco, hai detto che ti sposi?”

 

 

 

 

 

Eccomi qui alla velocità della luce, sono stata brava?

Ehi, mi raccomando fatemi sapere, perché poi altrimenti penso che mi abbiate abbandonata perché stanchi di aspettarmi!

 

E adesso anche prole e amici sanno della lieta novella.

Mancano i genitori…

XDXDXDXD

 

Grazie mille a chi ha commentato:

 

redRon, lunachan62, marygenoana, mhcm, missmalfoy1 (sia loggata che non) J

 

Grazie di vero cuore, e spero che anche questo vi sia piaciuto.

 

Fatemi sapere J

 

Kisses

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 46
*** Stavan i capei d'oro a Lucius sparsi... ***


capei

 

 

 

 

 

 

“Signori Malfoy, signori Parker… credo che vi sia stato detto il motivo per cui siete stati convocati…”

“Mia figlia ha dato un pugno a quel coso di Mallord…”

Non credo che ai signori Parker faccia piacere che il loro bambino venga designato con la parola: coso!

“Il piccolo Mallord, signor Malfoy, è rimasto sconvolto!”

“Non poteva essere altrimenti con queste due salme che si ritrova per genitori…”

“Signor Malfoy, spero si renda conto della gravità della situazione, Mallord Parker viene seguito da uno psicologo, e parte della colpa è di vostra figlia”

Draco si avvicina al viso della preside, credo per intimidirla.

So perfettamente che dovrei prendere in mano la situazione perché quasi certamente Draco combinerà solo un gran macello, ma so anche che non me lo permetterebbe mai e in un momento catartico come questo credo proprio che non capisce la differenza relazionale che intercorre tra me e lui, e tra lui e quella scatola di fazzolettini imbevuti.

In fondo si sa… i padri per le figlie, ucciderebbero!

“Sta parlando di quel pugno innocente che la mia bambina ha sferrato, giustamente, a Mallord?”, domanda accigliato.

Giustamente? Signor Malfoy, si rende conto che quel pugno è stato sferrato senza alcun motivo?”, rimbrotta la preside, mentre Draco fuma di rabbia e i signori Parker lo guardano come se fosse un reietto umano.

“La sua bambina è manesca! E non comprende l’animo gentile del sensibile Mallord!”, sì come no! Povera fessa della madre!

Basta! Devo intervenire!

Farò qualche giro su me stessa, e una tuta rosa attillatissima prenderà il posto di questi vestiti, e sul mantello apparirà una H!

Ecco a voi: Super Hermione!

“Mi scusi, ma parlando per esperienza personale, so per certo che i maschietti, ogni tanto, i pugni se li meritano davvero! E con questo non voglio dire che bisogna elogiare gli atti di violenza, ma credo che dopo un simile gesto, Dana e Mallord si renderanno conto che un rapporto senza pugni sarà molto più produttivo!”

Tutti mi guardano allibiti, come se avessi detto di essere la reincarnazione di Buddah e di essere un grande estimatore dei vini italiani e dei crauti tedeschi!

Per Merlino, non si può nemmeno esprimere la propria opinione da genitore.

“Molto più produttivo, dice?”, mi chiede il padre di Mallord.

“Sì, perché Mallord capirà che Dana risponderebbe con un pugno alle sue battutine e si vedrà costretto ad evitarla!”

“Signora Malfoy…”, oh quanto mi piace essere chiamata così…

“Quello che noi cerchiamo di infondere negli animi di questi bambini è il senso di amicizia e fratellanza…”

E devo dire che ci sono riusciti visto che adesso Dana vorrebbe prendere a pugni ogni persona che le rivolge la parola.

“Magari, grazie a questo pugno tra qualche decennio Dana e Mallord si sposeranno!”, dico risoluta alzandomi in piedi e rendendomi solo dopo parecchi secondi che ho fatto una gran figura di merda!

Infatti, magari è una mia illusione, ma la preside mi sta sorridendo come sorrideva lo Stregatto ad Alice.

Inquietante!

“Sì, certo… è una cosa impossibile! Il matrimonio… puah! Sono sicura che non conosce nessuno a cui è accaduta questa cosa!”

Credo proprio stia ridendo di me!

Prendo un sospiro che sa di vittoria.

“E’ successo a me!”, affermo vittoriosa notando la mandibola dei tre tipi che finisce al pavimento per via dello sbigottimento generale!

E che cavolo! Io ho sto per sposare il bambino che mi ha fatta piangere, e che ha fatto sputare lumache giganti a Ron per ore, dopo avermi chiamata Mezzosangue.

Io sto per sposare il ragazzino che mi ha fatta diventare un castoro.

Io sto per sposare il ragazzo a cui ho sferrato un pugno.

Io sto per sposare il ragazzo che è stato trasformato in un furetto e per cui ho riso senza ritegno per anni.

Perché Dana non dovrebbe sposare Mallord?

Beh… a dire il vero un paio di motivi ci sarebbero… ma comunque MAI DIRE MAI!

“E adesso dove state andando?”

Mi volto verso la preside e i due cretini vittoriosa: “A sacrificare un agnello in onore del dio degli inferi”

 

                                                        ***

 

“Amore, sei stata grande!”

“Lo so”

“Sempre modesta”

“Tesoro, ti ricordo che non sono mai stata modesta”

E il chè è vero! Io so quanto valgo e quanto le cose che faccio siano genialmente geniali!

Avendo degli amici che non riconoscono le tue doti, ad un tratto ti ritrovi a dover congratularti da sola e innalzarti ad essere supremo la cui intelligenza è racchiusa in te, in un unico grande essere dall’indubbia sapienza.

E adesso sì che posso dire di essere modesta.

 

                                                        ***

 

“Andiamo realmente dai nonni?”

Già. Andiamo realmente dai nostri genitori?

“Sì, principessa! Dobbiamo dire ai nonni del matrimonio”

Che notizia meravigliosa!

Cosa diranno adesso?

Lucius e mio padre trasformeranno la cerimonia in qualcosa di macabro e di sicuro non vedo né Narcissa né mia madre a parlare di pizzi e merletti.

Tutto ciò che potrà dirmi mia madre avrà a che fare con la carie che provoca la torta nuziale e Narcissa potrà limitarsi a chiamare un elfo e farmi vedere che meraviglioso vestito di pizzo nero che indossava il giorno in cui Voldemort li unì nell’oscuro vincolo che vincolava le loro vite e che li obbligava a procreare un maschietto che sarebbe entrato a far parte del sui mitico gruppo di amici del Tatoo.

“Io posso non venire?”

Posso accodarmi a lei?

“No, principessa. I nonni non vedono l’ora di vederti e strapazzarti le guance.”

E lo dice così serafico?

E’ un’atroce tortura quella di strapazzare le guance ai nipoti.

E’, se possibile, il ricordo più traumatico che ogni adulto costudisce e che lo ha segnato per il resto della sua vita.

Sfido chiunque a vivere una vita normale dopo anni e anni di sofferenza con le guance strizzate e portati a soffrire perché sembra quasi che vogliano anche baciarti in bocca.

Ok, sto divagando, e poi devo anche aggiungere che i signori Malfoy sono ancora molto belli e giovanili e poi non sono i tipi da esibirsi in strapazzamenti di guance.

Per quanto riguarda i miei genitori… beh… loro sono tranquilli… più che altro vorranno controllarle la dentatura.

 

                                                        ***

 

Gerald è sempre qui, pronto per accoglierci a braccia aperte… ehm… non proprio, ma comunque il suo lavoro consiste nell’accogliere chi bussa al grande portone spaventoso di Malfoy Manor.

Inutile dire che appena varchiamo la soglia del salotto, Dana viene inghiottita dai nonni e Chris dalla nonne.

E io e Draco?

Oh beh, ci stiamo facendo spupazzare da Gerald.

“Oh tesoro, come sei fatta grande”

“Nonno Lucius, potresti posare quell’oggetto contundente?”

Che tenerezza!

“Amore della nonna… cucci cucci…”

E mentre da un lato nonno Lucius sta per infilzare Dana e proporcela per pranzo, dall’altro lato nonna Jane ci sta rincretinendo Chris inculcandogli mentalmente la gioia che si prova nel diventare dentista.

“Salve”, mi accingo a dire… tanto per far presente che i bambini sono stati accompagnati da qualcuno e non si sono smaterializzati.

“Oh Draco, Hermione… che piacere”

Ecco, forse era meglio non rendere pubblica la presenza.

Insomma, non ho mai capito perché sprecare così tanto tempo per i convenevoli, quando si può benissimo passare subito all’aperitivo.

 

                                                                  ***

 

Perché tre civette sul comò dovrebbero fare l’amore con il figlio del dottore?

Non era meglio se questo ragazzo avesse copulato con una donna in carne ed ossa che non amava dormire sul comò?

“Draco”

“Sì?”

“Perché sei figlio unico?”

“Hermione”

“Sì?”

“Perché sei ubriaca?”

“Io non sono… ubriaca”.

Ok, lo ammetto, mi sono presa un’aspirina quando non ne avevo alcun bisogno e adesso sto risentendo di strani effetti.

“… E così ho detto al mio caro Alan, perché non venite a stare da noi?”

Ottima osservazione! Perché non fare in modo che i miei genitori vivano una vita normale lontani dalle torture e dai vestiti quasi medievali?

Perché?

“Ed io e tua madre abbiamo accettato di buon grado!”

Ottima risposta papà!

“Ci divertiamo come matti, Draco! Io e Alan stiamo progettando una macchina a vapore che torturi… ovviamente proviamo il tutto su Gerald”

Ma che meraviglia!

Non so davvero il perché quel poveraccio di Gerald non si sia già licenziato.

Cos’è che lo trattiene in questo luogo?

Nemmeno Blaise ci resterebbe, e stiamo parlando di Blaise.

Lui, il migliore amico di Draco, non è normale e magari vedrebbe i sadici giochi di mio padre e Lucius come qualcosa di innovativo.

Come qualcosa che abbia a che fare con l’agopuntura o che so io…ma Gerald mi sembra molto più inquadrato di Blaise, perché se così non fosse allora anche Blaise avrebbe futuro come maggiordomo in uno di questi manieri spaventosi.

“Nonno Lucius, posso giocare con questa accetta?”

“Certo Dana, anzi, se ti piace te la regalo per natale”

Draco si alza dalla poltrona scandalizzato e getta l’accetta al muro facendo in modo che si conficchi in un quadro dove risiedeva un suo vecchissimo antenato.

“Tu non regalerai a mia figlia un set di accette, chiaro?”

“Ma Draco, la zia Bella le ha regalate anche a te a cinque anni…”

“La zia Bella era fuori di testa”

“Non significa niente”

“Lucius, tuo figlio ha ragione, mia sorella era pazza”

“Suvvia Cissy… è solo un’accetta cosa che vuoi che faccia?”

E dopo quella domandina psicopatica, Draco prende in mano l’accetta e la lancia contro suo padre facendo in modo che parte della sua folta chioma cada sul pavimento.

“Co…co… DRACO COSA HAI FATTO?”

Draco sorride soddisfatto.

“Hermione ed io… ci sposiamo!”

Evviva! Adesso entrerò a far parte, ufficialmente, in questa gabbia di matti.

Appena lo sapranno Blaise e Pansy, non oso immaginare cosa accadrà.

Insomma, erano i capelli biondissimi di Lucius Malfoy.

Erano i capelli d’oro del tricofillomaniaco L-U-C-I-U-S M-A-L-F-O-Y

“Tesoro, ma che bella notizia!”

I miei genitori mi saltano addosso senza preavviso ed io sorrido spasmodicamente.

 No, non sto sorridendo spasmodicamente, sto sorridendo normalmente.

C’è un sorriso normale, no?

Più che altro sono seriamente preoccupata per colui che dovrebbe diventare mio marito.

Narcissa gli ha dato una leggerissima pacca sulla schiena e Lucius sta sussurrando qualcosa in una strana lingua ai suoi capelli d’oro dalla triste fine.

Per fortuna ci pensano i miei genitori a farlo sentire amato.

Certe volte mi fa davvero pena.

 

“E come te l’ha chiesto?”, domandano le due donnine curiose, mentre Lucius sta obbligando tutti a sotterrare i suoi capelli in giardino a commemorare la loro morbidezza e lucentezza, e dire qualche parola in loro onore.

“Eravamo al San Mungo”, rispondo vaga. Di certo non credo che Draco voglia che i suoi sappiano che si è fatto picchiare a sangue dal caro Harry Potter.

“San Mungo?”, ripete sconvolta Narcissa, mentre mia madre mi guarda sognante credendo che il San Mungo sia un posto particolarmente romantico.

“Sì”

“Mio figlio ti ha chiesto di diventare sua moglie al San Mungo?”

“Sì, ma è stato…”

“Non aggiungere altro! Ha preso tutto da quell’uomo patetico che è suo padre! Mancano di romanticismo”

Adesso mi sta incuriosendo.

“Ehm…ma come è stata la vostra proposta di matrimonio?”

“Mmh… oscura…”

“Oscura?”

“Sì… visto che me l’ha chiesto ad una riunione del Signore Oscuro”

Oh Merlino! Che tristezza!

Era pazzo ancora prima di diventare padre.

“Beh, ma Draco comunque è stato molto romantico… mi ha preso alla sprovvista ed ho apprezzato tanto.”

Guardo Draco innamorata, ma lui non si accorge di nulla visto che suo padre sta continuando a urlargli contro cose strane sull’onore dei suoi capelli.

“Oh ma, cos’è di preciso il San Mungo?”

Sorrido amabile.

“Il San Mungo è l’ospedale dei maghi, mamma”

Mia madre mi guarda come fossi un marziano riporto di glassa al limone.

“E Draco ti ha chiesto di diventare sua moglie in un ospedale?”

Porco Merlino, ma come faccio a dire che è stato così dolce che mi stava venendo il diabete?

No meglio non dirlo e meglio non accennare neanche al diabete metaforicamente perché mi inabisserei in una conversazione inconcludente in quanto dovrei spiegare a Narcissa cos’è il diabete e far capire a mia madre che non ce l’ho e che non mangio troppi zuccheri, perché tanto so che dal diabete passeremmo ai denti.

E’ sempre così.

“Sì mamma, ma vi assicuro che non potevo chiedere di meglio”

Mi guardano dubbiose.

Ma io non so davvero come pormi per essere più…come dire… convincente.

 

                                                        ***

 

“Cosa sta facendo nonno Lucius con quella scatola?”

“Sta seppellendo i suoi capelli, tesoro”

“Cosa sta facendo?”

E’ una fortuna che Chris sia così piccolo. Almeno la sua mente non resterà deviata come lo sarà la mia nonostante sia una donna adulta.

“Draco, spero tu ti senta in colpa! Hai stroncato la giovane vita dei miei capelli perfetti!”

“Oh sì, mi fustigherò stanotte”

“Ti fustigherai fino a morire”

“Sì, mi lancerò numerosi Cruciatus”

Ha scavato una buca, o meglio, Gerald ha scavato una buca e ha dovuto comporre la marcia funebre che verrà suonata dagli elfi.

“E adesso…”

Ah dimenticavo! Ci ha fatto vestire di nero.

 

                                                        ***

 

“Adoravo i suoi capelli! Ricordo che ad Hogwarts, quando lo vidi per la prima volta, rimasi abbagliata dalla loro lucentezza e lunghezza… lo invidiavo, perché i miei capelli biondi non erano come i suoi”

Non so con quale coraggio Narcissa abbia detto quella parole, ma a quanto pare suo figlio e sua moglie lo fanno perché tanto ormai sanno che per le sue stranezza non c’è nulla da fare.

“Hermione… tocca a te”

Co-cosa?

Mi indico con l’indice nella speranza di aver capito male, ma stavolta ho davvero capito bene.

“Ma… ma io non li conoscevo bene”, dico e mi sento terribilmente idiota.

“Per loro, il tuo parere è importante”

Perché deve farmi dare di stomaco facendomi immaginare che quei peli sulla sua testa abbiano una vita propria?

“Certo… ehm ehm… Stavan i capei d’oro a Lucius sparsi…”, per Merlino, sto anche usando l’inglese shakesperiano.

“… non ho avuto modo di approfondire la conoscenza, ma… ma erano davvero dei bei… mh… capelli, sì… davvero belli”

“Capisco l’emozione Hermione. Grazie mille per le… ehm… significative parole”

Sorrido sconvolta e faccio un passo indietro lasciando che l’artefice dell'’assassinio dica qualcosa di particolarmente intenso, magari parlando dello shampoo usato dal padre e del trattamento particolare.

“Ho stroncato la vita dei capelli di mio padre e ne sono davvero rammaricato! Ogni volta che mi guarderò allo specchio, non potrò far altro che sentirmi un mostro… mio padre mi ha trasmesso geneticamente i suoi fili d’oro e non potrò non sentirmi in colpa…”

Lucius annuisce alle parole del figlio e poi dopo aver gettato i fiori sulla scatola e le ultime parole del proprietario dei capelli, la scatola sparisce sottoterra e noi possiamo tornare alla normalità.

 

 

                                                                  ***

 

Si parla di abiti da sposa e torte nuziali, ma Lucius ha detto che sarebbe andato a sfogare il suo dolore nella Sala delle Torture.

“Ti sposerai in bianco?”

Che domande superflue, io avevo pensato all’arancione.

“Pensavo di sì”

“Guarda che il nero ti donerebbe di più…”

“Ci penserò su”, dico a Narcissa mentre stringo un po’ troppo forte la mano di Draco.

“E tu Draco?”

“Lui lo vedo molto fasciato in un delizioso smoking rosa pastello.

“Completo nero?”

“No, tu staresti meglio in bianco”

Ok, sono impazzite e forse non hanno idea chi dei due rivestirà il ruolo della sposa e chi quello dello sposo.

 

Ok, è ufficiale! Io mi sposo in una comunità di naturalisti!

Meglio nudi che continuare a  blaterare con questa due.

“Ehm… dobbiamo scappare, davvero”

“Cos’è successo Draco?”

“Ehm… Blaise s’è rotto l’osso sacro!”

Ok, una scusa più veritiera poteva inventarla.

 

 

 

 

 

 

 

Sono sempre così imperdonabile, ma ribadisco che non è facile scrivere questa storia e che bisogna avere una certa predisposizione mentale^^

 

Spero comunque che ciò che la mia mente malata ha partorito sia stata di vostro gradimento, indi per cui vi invito sempre a farmi sapere cosa ve ne pare.

I vostri commenti sono sempre importantissimi.

 

Grazie mille a:

 

laguna, marygenoana, redRon, AuraD, MissMalfoy1, lunachan62, Giunone, cipychan87, tery91 e Lenù88.

 

Vi adoro.

 

Kisses

 

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Capitolo 47
*** Tra Belfagor e Beowulf... quesiti esistenziali! ***


beo

 

 

 

 

 

 

“Dovresti riporre queste copie in quello scaffale in basso.”

“Ok”

Esattamente quello che mi piace fare nella vita.

Sono arrivate una cinquantina di copie del secondo volume sulla magia indiana di quella scema di Calì Patil, li vorrei usare tutti per fare un grande falò sulla spiaggia mentre il chitarrista di un noto gruppo rock strimpella qualche sublime canzone irlandese.

La scorsa sera ho anche avuto la malaugurata idea di leggerne qualche pagina e l’unico effetto è stato quello di farmi urlare cose senza senso per ore, tanto che Draco ha pensato fossi stata posseduta da qualche demonio o dall’idiozia imprigionata per anni nel corpo del carissimo Blaise.

Mi sembra così assurdo immaginare che c’è certa gente che crede a queste fesserie…

“Hai finito?”

“No Jess”

“Non servi a nulla”

Non servo a nulla?

Beh… le farò vedere io!

Getto le copie che ho a terra, esattamente sul suo piede.

“Perché non lo fai tu?”

Lei saltella tenendosi il piede dolorante.

“Hermione, chiedimi immediatamente scusa… prostrati!”

E’ davvero convinta che sottostarò ai suoi stupidi ordini?

Povera idiota!

“Sai che ti dico? Mi licenzio!”

“Cosa? Tu.. tu non puoi licenziarti!”

Ho sempre adorato farlo!

“Mi dispiace dirtelo… ma posso…e, uhm… Babbo Natale non esiste!”

Non so cosa centri, ma ci stava bene e io sono una maniaca della perfezione quindi ci stava davvero bene… un po’ come ci sta la marmellata sugli spaghetti!

La verità però è che a me quel lavoro piaceva, ma da quando Emma ha detto di essere incinta ha deciso di passare l’amministrazione della libreria a Jess, e adesso lavorare è diventata una costrizione… io la detesto, lei detesta me, non ha alcun senso rimanere lì, no?

Secondo me e i miei sondaggi mentali non ce n’è alcun bisogno perché sarebbe da masochisti e come so, io non sono masochista… o forse sì… insomma ho sposato il mio migliore amico e sto anche per sposare quello che è stato il mio miglior nemico.

Credo che sono masochista… e anche tanto.

 

                                                        ***

 

Draco è partito per una conferenza a Glasgow e dovrebbe tornare oggi, e nel frattempo dovrei anche trovare un modo per dire a mia madre e a Narcissa che non sono intenzionata a seguire i loro consigli e far presente a Lucius che non voglio un set di asce per omaggiare la nostra unione, e a mio padre che non voglio che si fissi a guardare la dentatura degli altri ospiti.

Sposarmi sta diventando stressante da morire e quasi quasi rimpiango il giorno in cui rendemmo pubblica la notizia; non sarebbe stato molto meglio scappare in Africa e sposarci nella savana con la sola presenza di un indigeno, uno struzzo e una giraffa?

Sarebbe stato perfetto, avremmo mangiato carne di antilope, frutta e foglie essiccate di qualche albero, poi ci saremmo dati alle danza propiziatorie intorno al fuoco e avremmo concluso il matrimonio col sacro rito dell'’unione carnale dentro la capanna dell'’amore.

Uhm… credo che dovrei far presente questo piccolo particolare a Draco, magari prende davvero in considerazione il fatto che la savana potrebbe ospitarci.

“Ehi mamma… Mallord mi ha detto ti amo, che significa?”

“Gli hai dato un pugno, per caso?”

“No, prima voglio sapere cosa significa, poi magari gli do il pugno!”

Mi schiarisco la voce e vorrei tanto che suo padre fosse qui.

Sono quasi certo che se le dico cosa davvero significa ti amo, andrà a pestare quel carissimo bimbo istantaneamente.

Ne sono più che certa.

“Vedi Dana, amare qualcuno significa volerle tanto bene e…”

“Tu e papà vi amate?”, domanda innocentemente.

“Sì”

“Ed è perché vi amate che è nato Chris?”

“Sì”

“Grazie mamma…mi hai chiarito molti dubbi”, e dopo avermi scoccato un bacio sulle guance corre via, probabilmente a chiamare Aaron, ed io non posso far altro che sentire il mio ego ingigantirsi.

Non vedo l’ora che Draco rincasi, devo dirgli che ho chiarito molti dubbi di Dana.

Sarà verde dall’invidia.

“Tesoro…”

Che questo meraviglioso e dolcissimo epiteto sia stato pronunciato dal mio adoratissimo futuro marito?

Ma perché crederlo?

E’ solo mio padre con del filo interdentale in mano, in compagnia del caro Lucius Malfoy con il suo nuovo taglio di capelli e una specie di pugnale in mano.

Credo voglia uccidermi, e poi mio padre vorrà pulirmi i denti con l’ausilio del filo interdentale.

Un piano perfetto.

Invece di pulire la scena del delitto dal sangue, eliminerà la prova schiacciante che a colazione ho mangiato pane tostato con marmellata al lampone e bevuto un bicchiere sostanzioso di succo di zucca.

“Papà… signor Malfoy”

“Chiamami vostra altezza!”

Rimango basita e perplessa.

Credevo mi dicesse di chiamarlo papà… o magari di non chiamarlo proprio.

Ho davvero paura di quest’uomo, e da quando so che sono amici e vanno d’amore e d’accordo ho anche pura di mio padre e del suo lavoro.

“Hermione?”

“Si?”

“Lucius ovviamente sta scherzando!”

Per fortuna! Anche se mi risulta piuttosto strano che il pericoloso Lucius Malfoy sia in grado di scherzare.

“Puoi chiamarmi… vossignoria”

Sono ufficialmente terrorizzata e credo proprio che per interagire con lui assumerò un uomo che lo chiami come meglio crede.

Mi immagino già la scena… io sdraiata al sole che sorseggio della limonata in un gigantesco bicchiere pieno di ombrellini e un uomo accanto a me che dovrà solo chiamare mio suocero quando avrò qualcosa d’importante da dirgli.

Magari potrei assumere Gerald… e so per certo che quell’uomo mi adorerà poiché io non fare mai esperimenti dentistici sulla sua dentatura ormai imperfetta.

“Vossignoria?!?”

“Anche sua maestà va più che bene!”

Ok, voglio ufficialmente sprofondare o che i simpatici gnomi della Scozia mi portino al cospetto del ree  e mi dicano di sposarlo e donargli un erede.

“Siamo venuti a dirti che secondo Narcissa e la mamma le tue damigelle sarebbero deliziose se si vestissero con un delizioso abitino color zafferano”

Sì certo, e poi potremmo mescolarci tutti insieme a dar vita ad uno squisito risotto.

“Ok, grazie per la visita… credo che terrò in conto questo consiglio”

Mio padre mi sorride.

“Eh… uh… c’è mio figlio?”

“No, vostra maestà… il vostro erede al trono è fuori dal vostro regno”

“Ha preso la carrozza?”

Sì, quella che prima era una simpatica zucca e che poi la fatina ha trasformato in una grande e stupenda carrozza.

Dovrei avvertire Draco che a mezzanotte la carrozza tornerà ad essere una zucca ed io dovrò cucinarla per cena.

“Sì”

“Potete ritirarvi nelle vostre stanze, io e Alan andiamo”

Bacio mio padre e faccio l’inchino a Lucius e finalmente rimango sola nella mia cucina dove aspetto che arrivi la zucca.

“Mamma… ho picchiato Mallord!”

Esattamente la frase idilliaca che mi aspettavo.

Perché Dana non può raccogliere margherite nel prato e offrire il tè ai suoi pupazzi?

Perché deve picchiare i maschietti della sua età?

“Tesoro, perché l’hai fatto?”

“Perché io non lo amo e lui vuole un figlio da me…”

Inutile dire che sto facendo di tutto per non ridere.

“E come sai che lui… uhm.. che vuole un figlio da te?”

“Tu e papà vi amate ed è nato Chris… se lui mi ha detto ti amo… ne ho dedotto che…”

Dana è una bambina intelligente, ma perché si perde su queste sciocchezzuole?

Secondo me questa sua convinzione viene dai geni di Draco… perché secondo il mio modesto parere anche lui credeva che si mettesse incinta con un ti amo ed è per questo folle motivo che non l’ha mai detto a nessuna delle sue numerose ragazze.

Magari crede davvero che Dana sia nata perché ha detto ti amo alla madre e adesso è convinto che Chris è nato nello stesso modo.

Devo chiederglielo… ho uno strano presentimento.

“Dana… i bambini non nascono con un ti amo…”

“Lo so! Nascono quando due persone si spogliano”

Oh Merlino!

Dov’è Draco?

“Non è così?”

Oh Merlino, e adesso chi glielo dice?

Questa bambina ha molta confusione in testa.

“Ehm.. Dana, hai sentito che lo zio Blaise presto avrà un bimbo?”

“Oh sì!”

“Fattelo spiegare da lui come nascono i bambini, ok?”

“Ma lui qui non c’è…”

E come se lo avessi chiamato telepaticamente, ecco che il caro Blaise appare magicamente davanti ai nostri occhi.

“Hermione, ti devo parlare!”

Sentenzia lui, ma non sa che prima di venire a rimbambire me deve cercare di uscire vivo dalle grinfie di Dana.

Ahahahahah!

“E’ una cosa sbrigativa?”

“Sì, perché?”

“Perché ho un matrimonio da mandare avanti e tu devi farti una bella chiacchierata con Dana, ok?”

Dana gli sorride in una maniera che a me personalmente fa paura, ma lui non ne sembra scalfito…anzi oggi per i suoi standard di idiozia è piuttosto normale.

Difatti si siede normalmente al tavolo e mi prende le mani.

Credo che poi non sia tanto normale, dovrò andare ad aggiornare il sito: www.unzabinidasalvare.net

E far presente al mondo che il soggetto aveva avuto circa due minuti di normalità.

Sembra voglia sposarmi… h la stessa espressione che ha un qualsiasi uomo quando vuole sposare una donna.

Ma credo sappia che lui è sposato, che sua moglie ha scoperto di essere incinta l’altro giorno e che io sto per sposarmi con il suo migliore amico, no?

Ma dopotutto è di Blaise che stiamo parlando.

“Hermione, sono in un sacco di cacca di drago…”

Oh Morgana! Non vorrà chiedere il divorzio perché ha paura di diventare padre, vero?

Non mi resta che deglutire e immaginare di castori nani che si costruiscono una diga nella grande brughiera.

“Perché?”

“Il mio giornale è il meno letto”

E ci credo… cavolo è scritto malissimo! Chi diavolo vorrebbe leggerlo?

Poi le notizie non sono nemmeno attendibili…

“E Harry Potter non fa altro che mettermi sotto pressione per l’acquisto… io in questo momento sono vulnerabile, Emma è incinta e sono così felice di avere un frugoletto tutto mio che so che potrei combinare qualche cazzata immonda…”

“Blaise… qual è il problema?”

“Vuoi diventare…”

Mia moglie?

Ahahahahah!

Sarebbe divertente se anche lui me lo chiedesse.

Credo che rotolerei per terra senza sosta finchè non diventerai un tuttuno con la moquet.

“…la vicepresidente della Gazzetta del Profeta? Ti pregoooooo”

Questa è molto meglio del diventare sua moglie!

Cavolo! Mi sta offrendo di diventare il vicepresidente di un impero giornalistico senza eguali.

Potrei addirittura governare il mondo.

Sarebbe… wow!

“Io? Io Hermione Jane Granger?”

“Cazzo, ma che hai capito? Io lo avevo proposto al tavolo!”

Fa anche dell'’ironia adesso?

“Cosa le hai proposto?”

Ci voltiamo tutti e due verso il soggiorno da dove proviene la voce di Draco.

Sono troppo felice, anche per il fatto che Dana abbia picchiato Mallord.

Oggi è una giornata bellissima… anche se Lucius vuole essere chiamato sua altezza.

Sarà anche pazzo, ma gli costruirò una corona di carta pesta e lo incoronerò personalmente.

Adesso sono io che governo il mondo.

“Di diventare la vicepresidente della Gazzetta del Profeta!”

“Congratulazioni amore… hai accetto spero!”

Traggo un respiro profondo e stento ancora a crederci.

“Beh…chi tace acconsente, no?”

Blaise sorride e mi abbraccia forte tempestandomi il viso di baci, “Oh grazie Hermione, sei la migliore… ti adoro”

“Lasciala stare… ogni volta ho come la sensazione che tu la voglia distruggere con le tue prese leggiadre”

“Oh Draco… quanto rompi!”

“Ehm Blaise, non so davvero come ringraziarti… e poi oggi mi ero pure licenziata!”

“Come mai?”, mi domandano all’unisono.

“Perché Jess è una testa di caz…”

“Mamma… allora me lo spieghi?”

Per fortuna mi sono censurata in tempo!

“Spiegarti cosa,principessa?”

Dana gli sorride amabile e poi fa di tutto per farsi prendere in braccio dal suo papà.

“Papà, come nascono i bambini?”

Draco suda freddo, una strana espressione gli si dipinge sul viso e credo stia cercando un qualche modo per evitare di rispondere.

“Ehm.., principessa, sai che ti dico?”

Le fa segno di no con la testolina bionda.

“Che te lo spiegherà lo zio Blaise, contenta?”

“Insomma…”

Blaise si risente visto che dall’insomma di Dana si sente sminuito.

E così prende Dana in braccio, “Guarda che io sono bravissimo nello spiegare certe cose…”

La fa sedere sul tavolo, e vediamo che cerca qualcosa per tutta la cucina.

“Ehi, dove tenete le ciambelle? E i coltelli?”

“No Blaise, non ci siamo capiti… tu non farai nessun gesto né parlerai con termini espliciti, intesi?”

“Altrimenti?”

“Altrimenti ti spezzo il coltello”, e credo che Draco sia stato abbastanza chiaro.

“E allora? Come glielo spiego?”

Draco fa spallucce, “Non ne ho idea…Bye Bye”

“Cos? Tu non puoi farmi questo… siamo amici da quando siamo nati…”

“Oh Blaise, piantala! Spiega a mia figlia come nascono i bambini e porta i miei più cari saluti ad Emma, ok?”

“Un giorno mi vendicherò… e sarai tu a spiegare a Belfagor come nascono i bambini…”

Belfagor?

Nella sua casa vive Belfagor?

Però…

Non avrei mai detto che fossero già in tre a casa Zabini… a meno che… oh cavolo!

Qui è meglio intervenire…

“Belfagor?”

“Sì Hermione, perché?”

“Chi sarebbe… Belfagor?”

“Mio figlio, ovviamente!”

Che domande stupide che faccio…

Dopotutto chi è che non chiamerebbe il proprio figlio Belfagor?

“E se sono due gemelli… l’altro lo chiamerò Beowulf!”

Devo assolutamente intervenire.

Non voglio che vengano fuori Belfagor e Beowulf Zabini! Non lo permetterò.

“Beowulf?”

“Sì, l’altro giorno mentre aspettavamo il nostro turno al San Mungo, mi sono ritrovato a leggere il poema epico del Beowulf e ne sono rimasto affascinato”

“Blaise, stanno giusto dando il film al cinema, che ne dici di andare a vederlo?”, propongo.

Magari si renderà conto che chiamare un figlio Beowulf sia una tragedia.

“Adesso?”

Guardo Draco supplichevole, so che è stanco ma è per salvare la vita di un innocente.

“Sì, tu vai a chiamare Emma… io lo dirò a Pansy e Lud!”

Forse ce la faccio. Forse riuscirò ad impedire questo scempio.

Ma poi Emma non dice nulla?

Non potrebbe ribellarsi?

 

                                                      ***

 

Eccoci al cinema.

E’ stata un’impresa convincere Pansy, ma alla fine ce l’abbiamo fatta.

Tra di loro solo io ed Emma siamo due assidue frequentatrici del cinema.

Per convincere Pansy ho dovuto prometterle che andremo insieme a fare shopping per un giorno intero e ci rifugeremo in un centro estetico.

Credo che la mia salute mentale verrà assuefatta dalla ceretta e da cremine varie.

“Beo che?”

“Beowulf, Lud”

“E che sarebbe?”

“E’ un film che narra la leggenda di questo grande condottiero, che per l’appunto si chiamava Beowulf!”

Ci troviamo davanti la locandina.

“E sarebbe questo slavato?”

“Sì, Pansy… è proprio lui!”

“Non mi piace!”

BASTAAAAAAAAAAA!

 

***

 

Finalmente il film è finito.

Non ce la facevo davvero più.

Andare al cinema con Blaise e Pansy diventa una tragedia di dimensioni epiche, tanto per rimanere in tema.

“Era…era la maledizione dell'’impotenza?”

“A quanto pare…”

Blaise è praticamente a terra, non credevo che gli avrebbe fatto questo effetto.

“Io non chiamerò mai… MAI mio figlio Beowulf!”

Sia lodato il cielo, e Beowulf!

 

 

                                                               ***

 

Casa dolce casa.

Non vedo l’ora di andare a dormire.

Ma prima ho una domanda da fare a Draco, intento a sbottonarsi la camicia.

“Draco, ma quando eri un ragazzino idiota… credevi che le ragazze si mettessero incinta con un ti amo?”

Draco si volta accigliato verso di me.

“Ti amo”

Rimango perplessa e lui mi dà un bacio lieve sulle labbra.

“Lo credo ancora”, mi dice beffardo mettendosi sotto le coperte.

“Idiota”

 

 

 

 

 

 

 

Ho la mano in cancrena visto che volevo finire di scriverlo oggi!

Uffa, vi faccio aspettare sempre troppo…

Sono una schifezza immonda!

 

Se Hermione non si prostra al cospetto di Jess per chiederle scusa… beh… lo faccio io!

Potete perdonarmi?

 

Scusate se non posso ringraziarvi singolarmente, ma devo andare a prepararmi!

Ho il tempo contato!

 

Ringrazio da morire: mhcm, lunachan62, lenu88, MissMalfoy1, redRon, Giunone, cipychan87, AuraD.

 

Ovviamente ieri sono andata a vedere il Beowulf, ecco perché questa sparata colossale da parte di BlaiseJ

 

Spero mi farete sapere cosa ne pensate di questo capitolo.

 

Kisses

 

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Capitolo 48
*** Che Bambi sia con noi! ***


bambi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una fresca, sana, piacevole doccia rinfrescante ci voleva per risvegliare i miei sensi assopiti.

Ci voleva davvero.

Credo che ogni donna ami fare la doccia…

“Devi davvero andare alla sede della Gazzetta del Profeta?”

Nella doccia c’era anche lui.

Amo la doccia.

“Vorrei vedere un po’ la situazione…”

Esce dalla doccia come Narcissa l’ha fatto e afferra il suo adorato accappatoio color grigio perla e lo indossa con un savoir faire che solo lui possiede.

Lo invidio! Grrr!

“Non se ne sei stata messa al corrente… ma domani ci sposiamo!”

Ed io avrei dovuto e potuto dimenticare questo piccolo e insignificante particolare?

Credevo che domani avrei dovuto portare Chris e Dana allo Zoo, accompagnare Emma dalla dottoressa Apple, perché malauguratamente Blaise vuole ripercorrere le tappe che abbiamo percorso io e Draco e quindi nel suo cervello bacato crede che quella psicotica sia la cosa migliore per la nascita del pargolo che fortunatamente non avrà la sfortuna di chiamarsi né Belfagor né Beowulf, ma questo grazie alla prontezza e l’arguzia della zia Hermione, perché altrimenti quel nome sarebbe stato il suo biglietto da visita… e sono quasi certa che nessuno lo avrebbe invitato!

“Oh Draco, è domani? Cavolo! Me ne sono dimenticata! Non ho più scelto l’abito da sposa… e nemmeno le scarpe! E forse nemmeno le damigelle!”

“Oh beh… fa niente… per me potresti anche venire in jeans… non m’importa dell'’abito e nemmeno delle damigelle e delle scarpe… se preferisci va bene anche scalza!”

Merlino! Quanto lo amo!

Ma dove avrei potuto trovare un altro uomo così?

Magari sono così tutti i figli di una coppia di sadici individui!

Narcissa e Lucius hanno fatto un capolavoro e non so nemmeno se ne sono stati messi al corrente!

So che Lucius porta rancore per i capelli, ormai perduti, e che sta rompendo in maniera cosmica perché nessuno ammirerà più la sua bella chioma, ma questi sono problemi suoi e non vedo perché debba venirmelo a dire ogni giorno, visto che non sono stata io a distruggere i suoi adorati peli biondi della testa!

“A cosa stai pensando?”

“A quanto ti amo…”

Non potevo di certo dire ai capelli di tuo padre, no?

Che poi, principalmente, il discorso dei capelli è nato dalle mie elucubrazioni su quanto lo amo, quindi sono in perfetta linea diretta con ciò che ho risposto.

Non ho mentito. Lo amo, e detesto Lucius e i suoi dannati capelli del flauto di Pan!

“Ti amo, anch’io… ma che ne diresti di non presentarti in quel luogo, oggi?”, mi sussurra malizioso, mentre avverto la sua bocca scendere lungo il collo, e far sì che le sue mani mi liberino nuovamente dall’accappatoio.

E adesso come faccio a ribattere che per le sorti del mondo sarebbe molto meglio andare a sistemare le cose in quel luogo chiamato sede centrale della Gazzetta del Profeta?

“Draco…”

Sì, ci vuole polso, determinazione…

“Sì?”

E’ troppo impegnato per guardarmi negli occhi?

“Io…”

“Sì?”

Oh Merlino…

Oh…

Uh…

Mmm…

Ah…

“Oh… al diavolo!”

 

                                                        ***

 

 

Mandato ufficialmente Blaise Zabini a quel paese.

Ma come avrei potuto resistere?

Pecco di lussuria… ma che ci posso fare?

E’ inutile stare qua a farsi queste seghe mentali… insomma, non è per nulla costruttivo.

“Dove stai andando?”

“Ho una voglia matta di giocare con Chris”

Mi avvolgo nel lenzuolo e lo osservo mentre indossa i pantaloni.

“Sensi di colpa?”

“Un po’… sono stato fuori quasi tutto il mese, e mi sento in colpa un po’ con tutta la famiglia! Con te credo di essermi fatto perdonare a sufficienza…”

Altro che…

“Con Dana ci sto lavorando e anche se Chris non sa neppure chi sono… beh, devo farmi perdonare anche da lui. Devo iniziare a rimbambirlo di Quidditch”

Ovviamente!

Perché farlo diventare un ragazzo colto che potrebbe attirare anche perché sa mettere una frase di senso compiuto in piedi?

E’ assurdo il sol fatto che io me lo stia chiedendo.

Meglio che Christopher Shane Malfoy sia un troglodita che viva per una scopa e una stupida pallina con le ali e che non sappia parlare se non attraverso mugugni.

“Tu pensi che la cultura sia importante, vero?”

“Beh sì…certo, ma voglio anche che porti Serpeverde alla vittoria!”

“Cosa ti fa pensare che finirà a Serpeverde?”

“Beh… tutti i Malfoy sono finiti a Serpeverde, e visto che Chris è un Malfoy…”

“E’ anche un Granger”

“Sì, ma sarà…”

“Oh cielo! Non ti basta sapere che Dana vivrà per sette anni in un sotterraneo? Vuoi che anche Chris faccia la stessa fine?”

Lo vedo scuotere la testa e sedersi sul letto.

“Hermione, Serpeverde è cambiata… non è più quella che sforna servi del Signore Oscuro… il tuo ex marito l’ha ridotto in poltiglia e per questo gliene sarà sempre grato”, stringe le mie mani nelle sue e so che lo fa perché vuole rassicurarmi, perché in fondo neanche lui è tanto convinto della nuova vita che conducono quelli che escono da Serpeverde.

Insomma… Harry avrà pure ridotto a pozzanghera quel malato mentale di un Voldemort, ma chi mi dice che Serpeverde è sicura?

Chi?

“Scusami… il cellulare”

E sul più bello, quando stiamo cercando di parlare di qualcosa di serio, come per esempio il futuro malvagio dei nostri figli… cosa fa il suo cellulare? Vibra!

“Ehi… no, non verrà! Eh? Oh…credo siano affari nostri, no? Non dovrei vederla per l’intera giornata? Tu sei totalmente ammattito… No… no, non credo a quelle stronzate!

Blaise, non rompere… so che mi verrai a rapire insieme a Lud e Gary per l’addio al celibato… Ops, era una sorpresa che non avrei dovuto sapere? Beh… sì, dovresti fare più attenzione quando parli nel sonno, sai? Sì, Blaise… tu fai discorsi interessanti nel sonno! Invado la tua privacy? Starai scherzando spero…

No, non ho letto il giornale stamane… Senti, devo andare a giocare con Chris! No, per Morgana, non verrà anche lui all’addio al celibato! No, basta!”

Si volta verso di me e mi porge il cellulare dicendomi: “Parlaci tu”, non ho neanche il tempo di ribattere che sbatte la porta e a grandi falcate raggiunge la stanza di Chris, io invece mi ritrovo ad ascoltare quell’invasato che mi parla del cioccolato al limone.

“Blaise… non sono Draco!No, non vogliamo profilattici al cocco!”

 

                                                        ***

 

 

Mi sono vestita di tutto punto.

So per certo che quelle pazze di Pansy ed Emma i abbiano preparato la festa di addio al nubilato, e conoscendo il temperamento passionale di Pansy credo che questa serata la ricorderò per tutta la vita.

Draco è da ore che non si vede in giro, e non credo stia ancora rimbambendo il piccolo di chiacchiere sul Quidditch, credo che ad un tratto l’argomento diventi ripetitivo.

E infatti, non poteva essere altrimenti.

Stanno dormendo tutti e due.

E sono così belli.

Ho la mente vuota, priva di aggettivi che potrei dare alla scena, ma non credo ne esisterebbe uno che potesse dare il senso che sto provando in questo istante nel guardare padre e figlio che dormono beatamente.

So solo che è una sensazione stupenda, che forse scavalca la stessa condizione di stupendo.

E’…è…è

E’ qualche idiota che sta bussando alla porta.

 

                                                        ***

 

Avrei di gran lunga preferito che fosse Lucius.

O magari Calì Patil… Blaise vestito da donna.

Tutti, ma non lui.

Ronald Bilius Weasley.

“Ehi”

“Ronald!”

Non mi aspettavo davvero di aprire la porta e trovarmi davanti la più famosa zazzera rossa dell'’intero mondo magico.

Non poteva essere il cugino di Voldemort?

Beowulf in cerca di Grendel?

No, doveva essere lui, e devo aggiungere che ha anche avuto un tempismo perfetto.

Domani mi sposo, lui è anche stato invitato insieme alla madre di suo figlio, e lui viene a rompere giusto il giorno prima, per convincermi, (ne sono sicura), a prendere in considerazione le mie priorità e che sarebbe meglio prendere Chris e tornare con Harry.

Sono pronta per prendere a pugni anche lui.

Nulla mi farà desistere.

“Posso… posso entrare?”

“Certo, accomodati sul divano. Posso offrirti qualcosa?”

Sii sempre gentile, così quando sferrerai il pugno sarà ancora più soddisfacente.

Un piccolo consiglio che mi sono sempre data, ed oggi, per la prima volta, potrò metterlo in atto.

Dovrei cambiare il tema della festa dell'’addio al nubilato.

Devo avvertire Pansy…

“Un bicchiere d’acqua”

 

                                                        ***

 

“Congratulazioni per te e Giselle, ho saputo del piccolo…”

“Oh grazie”

Noto che si tormenta le mani.

E’, ovviamente, nervoso.

Lui sa che non mi ferma niente nel dare pugni.

Era presente quel giorno del terzo anno…

“Eh… Hermione?”

“Uh?”

“Congratulazioni!”, sorrido e lui procede, sono convinta che sta per arrivare al dunque, “Domani, diventerai la signora Malfoy e…”

Vai Hermione, tieniti pronta.

Oh Merlino, mi sento qualcosa che si muove nello stomaco, non mi sento più tanto sicura.

Lui è sempre Ron.

Il mio migliore amico, o almeno un tempo lo era…

“… e sai Hermione? Sono felice per te!”

Cos? COSA?

No, no, no, no!

Io mi sono, SICURAMENTE, persa qualcosa, e il non sapere quale passaggio della mia vita mi sono persa, mi manda al manicomio.

Io ero, ASSOLUTAMENTE, convinta, che Ronald Bilius Weasley, mi avrebbe detto che Draco era uno stronzo Mangiamorte che stava cercando di diventare il nuovo signore oscuro e che aveva in mente di conquistare il pianeta, e che stavolta solo Goku e  Vegeta sarebbero riusciti a risollevare le sorti del pianeta Terra.

Niente Harry e la sua bacchetta.

Solo Goku, Vegeta, le sfere del drago e la loro forza disumana.

Penso anch’io che dovrei smettere di sniffare borotalco!

“Non sono sicura di aver capito bene.”

“Sono felice per te e Malfoy”

Uhm…

“Hai per caso… così, ehm… perso la memoria?”

Meglio essere sempre messi al corrente di un possibile trauma cranica e la perdita di una parte della memoria.

“Perché dovrei aver perso la memoria?”

Uhm… forse perchè l’ultima volta hai picchiato Blaise credendo che io ci facessi del buon sesso… però questa è solo un’ipotesi.

“Odi Draco, e questa tua felicità mi sembra…strana”

Lui mi sorride.

Il trauma è stato davvero intenso.

“Hai ragione e sapevo anche che mi avresti preso per pazzo visto che ho cambiato idea su Malfoy… ma sai, le persone cambiano e come sono cambiato io, credo che anche lui sia cambiato e che insieme formiate una bellissima coppia… sono davvero felice per voi!”

Sono troppo intontita per dire qualcosa.

Non avrei niente da dire, dopotutto… Ron è rinsavito.

Mi abbracci e mi tiene stretta e sono davvero felice di questo abbraccio.

Ne avevo davvero bisogno, e so che con Harry non c’è più nulla da fare, ma Ron è Ron.

Ha tentato di baciarmi, abbiamo creduto di essere innamorati, abbiamo litigato senza sosta per anni, mi ha sostenuta, mia ha voluto bene e…

“Grazie Ron, significa molto per me”

“Lenticchia??!!?”

Ci sciogliamo dall’abbraccio e Draco è sulle scale con in Chris in braccio.

Si starà facendo mille domande sul perché lui è qui, ma so che capirà e so anche che non smetterà mai di chiamarlo Lenticchia, ma magari anche Ron non smetterà mai di chiamarlo Furetto.

“Furetto”

“Come mai da queste parti?”

“Dovevo necessariamente dire a Hermione che sono felice che diventi la signora Malfoy”

La bocca di Draco è storta in una smorfia piuttosto discutibile, stava anche facendo cadere Chris e credo che lo avrei ucciso se non avesse avuto prontezza di riflessi.

“Tu… felice?”

“So che è difficile da credere… ma è così”

“Oh beh, non sarò di certo io che contesterò la tua gioia… e adesso scusatemi, ma un gufo è appena planato sul davanzale”

Non è stato il re della cortesia, ma deve carburare la notizia.

Intanto Chris, tra le mie braccia, ci rallegra con i suoi strani rumori e le sue simpatiche mossette dolcissime.

“E quindi, lui… è, è vostro figlio?”

Sorrido amabilmente giocando con la manina di Chris.

“Sì, ti presento Chris”

“Ciao Chris”

 

                                                        ***

 

Chris ha appena finito la sua cena, ed io sono ancora un po’ sconvolta dalla visita di Ronald.

Ha giocato col bimbo e poi abbiamo parlato un altro po’, finchè non è dovuto andar via.

Ciò che provo è una felicità strana, perché se prima mi ero rassegnata ad aver perso entrambi i miei migliori amici, adesso che ne ho…diciamo, “ritrovato”, uno mi sembra strano. E’ sempre stato un trio, mai un duo.

“Stupendo!”

“Cosa… è stupendo?”

“Pauline ha detto che verrà al matrimonio… dapprima la sua partecipazione era incerta per via di un congresso con i più grandi esponenti del mondo magico… ma ha fatto di tutto per venire, non è fantastico?”

E’ esaltato! Io NO!

Doveva giusto liberarsi da quel benedetto congresso?

Non poteva farmi un regalo non venendo?

Odio la Francia, odio i francesi, odio Pauline la plus belle du monde.

“Favoloso!”

“Non mi sembri convinta.”

“Forse perché non lo sono…”

“C’è forse qualcosa che non va?”

“Scusami, è che non riesco a essere eccitata per Pauline, io non la conosco, e dall’enfasi con cui mi hai dato la notizia…beh, sembra quasi che tra voi ci sia qualcosa”

Ho vuotato il sacco, anche se forse sarei stata molto più diretta.

Solo che se lo fossi stata, magari esordendo con: Tu ti scopi quella stronza francese, vero?

Avrei sicuramente perso credibilità, e domani, invece di sposarmi sarei stata portata al San Mungo per cercare di disintossicarmi dalla droga che non uso.

“Profonda stima. Davvero. E’ una donna sensazionale, credimi”

“Io ti credo, ma credimi tu quando ti dico che non è esattamente la frase che si aspetta di sentire la tua futura moglie il giorno prima delle nozze”

Cosa fa lui?

Sorride e poi… mi… mi abbraccia. (?)

“Domani la conoscerai e ne rimarrai…”

“DRACOOOOOOOO!”

Sono saltata letteralmente in aria.

Ho fatto un balzo.

Forse ho volato.

“Sei pronto per la festa d’addio al celibato?”

Ecco che dal nulla sono sbucati Blaise, Lud e Gary con delle corde.

“Sarà la solita serata che trascorreremo a guardare un film porno?”

Blaise scuote la testa, “No mio caro…sarà molto più intensa!”

Draco si volta verso me, “Devi sapere, che per la mia festa d’addio al celibato di anni fa, l’idiota qui presente mi portò a vedere un film che lui credeva essere un porno… alla fine era solo un cartone animato!”

“Ok ok ok! Non c’è bisogno i rivangare il passato, no?”

“Sì, se mi hai fatto trascorrere l’ultima notte da scapolo a piangere per un cervo”

Un cervo? Non staranno mica parlando di…

“Bambi?”

Blaise mi guarda incerto.

“Sì, l’hai visto anche tu?”

Chi non l’ha visto?

Insomma, è un’icona.

“Oh sì”

Blaise si inginocchia e mi prende le mani, “Oh cielo! Ho pianto come un disperato quando muore sua madre!”

Ovviamente, Draco, Lud e Gary scuotono la testa e decidono di iniziare a darci dentro con le nostre scorte di Scotch.

Maschi insensibili, almeno Blaise su questo punto si salva.

“Non lo dire a me, sono stata male per tutta la sera!”

“Per Merlino Blaise, era uno stupido cervo!”

“Lud, sei uno schifoso insensibile. Non so davvero come Pansy abbia potuto sposarti!”

“Chi? Cosa?”

Ecco che sono arrivate Emma e Pansy per portare me alla mia festa di addio al nubilato.

“Pansy, come hai fatto a sposare quest’uomo? Lui non ha pianto per Bambi!”

“Oh beh… nemmeno io!”

“AAAAAHHHHHHH!”

 

 

 

 

 

 

 

Alzi la mano chi ha pianto per Bambi!

Io ammetto di piangere come un rubinetto aperto per Dumbo e la scena con la sua mamma.

Bambi non fa miracoli…almeno con me.

Sono insensibile come Lud e Pansy!

 

E stavolta non vi ho fatto attendere un mese.

Sono stata brava?

 

 

Lunachan62: Visto che i miei aggiornamenti ritardatari sono bene accolti…spero che per questo sia lo stessoJ

E per Blaise e Lucius, magari al matrimonio avranno un interessante conversazione… chissà!

 

Gypsy_rose90: Iniziare un commento con un versetto da Divina Commedia…mi lusinga!

Spero comunque che tu non sia morta, infatti per non averti sulla coscienza ho aggiornato alla velocità della luce… o almeno c’ho provato!

 

redRon: Mamma mia, quant’è che non ci vediamo! Mi manchi! Le manie di grandezza di Lucius le ho prese proprio dal grande Principe dei Sayan! Cioè…quel poveretto adesso ha il caschetto alla Leonardo di Caprio… non so se mi spiego XD

E come hai potuto non guardare il Beowulf?

Dovresti ardere all’infernoJ

 

MissMalfoy1: Aggiornato presto e anche saluti singoli! Sono davvero brava!

Per quanto riguarda Blaise, beh… lui è intelligentissimo… e soprattutto perché molte sparate che faccio dire a lui… beh, le ho io davvero!

So, che non dovrai vantarmi… ma Blaise… è Blaise!

E il suo bimbo sarà stupendo! J

 

Sensation: Ma grazie! E guarda che il Beowulf è un gran bel film anche se non gli si vede mai il famoso PATACCHIO! Aspettavo solo quello (?) e non s’è visto! Grrr!

 

Cipychan87: La storia è bella, ma io sono sopravvissuta a sto film solo perché ho riso come una pazza drogata con la mia amica… ci sono certe scene che… ihihih!

Grazie mille per il sostegno, ma stavolta sono stata davvero mitica!XDXD

 

Mhcm: Spero tu non stia ancora ridendo dal capitolo scorso, e spero anche che questo capitolo ti abbia divertita come gli altri!

 

Lenu88: Ti ho stupita con la mia celerità?

Sostengo anch’io che Hermione governerà il mondo e che diventeranno tutti suoi schiavi e che Goku e Vegeta non potranno farci niente XD

Per il trauma che quei due vogliono infliggere alla loro pargola… beh, poverini… dopo lo stare a stretto contatto con quel matto, si sono ammattiti pure loroXD

 

E dopo avervi ripetuto che sono stata brava per la celerità con la quale ho postato, vi saluto!

 

Alla prossima.

 

Kisses

 

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Capitolo 49
*** Oggi mi sposo! ***


arancio

Dedico questo capitolo a:

 

gipsy_rose90 che vuole sposarmi! Tesoro sono pronta per Las Vegas!

 

marygenoana che manca di rado una recensione ed io l’adoro!

 

lenu88 che mi segue con costanza ed ha imparato a sniffare il borotalco XD!

 

mhcm che troppo esaurita per via della tesi si lascia coinvolgere dalla mia storia!

 

redRon semplicemente perché è lei!

 

Lunachan62 che mi accompagna da tempo immemorabile e non potrei continuare senza una sua recensione!

 

Missmalfoy1 che come me piange come un rubinetto aperto per Dumbo e non per quel coso di Bambi!

 

Roby94 che ha avuto il coraggio di leggere 48 capitoli e per fortuna le è piaciuta XD!

 

Sensation che come me avrebbe voluto vedere il PATACCHIO del Beowulf e che il 23 parte… questo capitolo è stato postato per te… altrimenti chissà quando avrei postato XD!

 

Vi adoro!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Harry Potter, vuoi tu prendere Hermione Granger come tua legittima sposa per amarla, rispettarla, onorarla finchè morte non vi separi?”

“Sì, lo voglio”

“E tu Hermione, vuoi prendere Harry Potter come tuo legittimo sposo per amarlo, onorarlo, rispettarlo finchè morte non vi separi?”

“Sì, lo voglio”

“Ne è sicura?”

“Beh sì”

“Sicura sicura?”

“Perché me lo chiede?”

“Beh… perché se non accetta le regaliamo una batteria di pentole in acciaio inox, una mountain-bike, un viaggio nell’isola che non c’è e una lavastoviglie placcata in oro, che ne dice?”

“Beh…l’offerta è allettante… beh accetto!”

“Signor Harry Potter è stato un piacere conoscerla… e adesso può benissimo andare a quel paese! Si diverta!”

 

“Waaaaaaaaaaaaaaaaaa! Ma ci pensi?”

L’unica cosa che mi viene in mente assomiglia vagamente ad un modo per sopprimere Pansy e occultarne il cadavere dopo averlo cotto al micronde del mio vicino di casa dalle origine polinesiane e sposato con un canguro del Lussemburgo.

Diamine, stavo sognando di una specie di celebrante che mi offriva un sacco di cose se non convolavo a nozze con Harry, e Pansy mi piomba di sopra facendomi venire una specie di infarto.

Sono troppo giovane per morire, e poi non sarebbe bello farlo giusto il giorno del mio matrimonio.

E cavolo… oggi mi sposo. Wow!

“Pansy…”

“Sì?”, mi urla nell’orecchio sovraeccitata.

“Calmati!”

Non è un bene che la testimone di nozze dello sposo sfoggi un’aria che potrebbe essere manifestata solo da un ragazzo che si è appena fatto la sua prima canna.

“Oh tesoro! E’ un giorno memorabile! Ti stai per sposare con Draco, Draco, ma ci pensi?”

“Draco… uhm sì, il padre di mio figlio con cui convivo da più di un anno!”

E’ più esaltata di me che incarno la sposa, e non oso immaginare come sarà esaltato Blaise.

 

                                                        ###

 

Ore 8:30. Casa Zabini. Camera da letto.

 

“Draco, oggi ti sposiiiiiiiiii!!!!”

“S’, e sarei molto più contento se la smettessi di saltarmi intorno cospargendo il pavimento su cui cammino di petali di rosa!”

“Ma oggi ti sposi!”

“Blaise”

“Sì?”

“Calmati!”

 

                                                        ###

 

 

“Dov’è il bouquet?”

Sento che il suo tono di voce rasenta l’isterismo, ma non mi preoccupo più di tanto.

E’ di Pansy che stiamo parlando…

Non c’è mai bisogno di preoccuparsi realmente.

“Doveva andare a ritirarlo Emma, credo che sia già uscita di casa!”

Improvvisamente mi sento artigliare le spalle ed è lei che adesso mi sta penetrando con sguardo ferocemente feroce.

Da paura.

“Come fai ad essere così calma?”

Non sono per niente calma.

Sto solo fingendo perché ho una paura matta.

Ho paura, troppa paura, ma in qualche modo devo mascherare i miei stati d’animo.

Devo essere forte, anche se sono così felice e spaventata allo stesso tempo che l’unica cosa che vorrei fare è scoppiare in lacrime.

“Non lo so! Forse è stata la festa meravigliosa che mi avete organizzato ieri!”

Pansy saltella elettrizzata.

E’ un buon segno e lo catalogherò come tale, anche perché la mente è mia, i pensieri sono miei e decido io se catalogare o no!

Sono la dea indiscussa della mia testa.

Io detengo il potere.

Io posso…

“Hermione, invece di pensare al potere che eserciti sulla tua mente, sarebbe meglio se andassi a fare la doccia, che ne dici?”

“Come? Scusa?”

Come fa lei a sapere dei miei mirabolanti piani su come catalogare i miei pensieri?

E’ un’abile legiliemens?

No, non credo! Me lo avrebbe detto lei o Draco, e anche se tutti e due riescono a parlare attraverso quell’ormai speciale codice stilato quando stavano insieme… c’è sempre Blaise che in quanto a segreti… beh, non è che li sappia mantenere!

“Vai a fare la doccia!”

Ok, sono paranoica! Anche il giorno delle mie nozze con il mio principe.

Che caso perso!

 

                                                        ***

 

“Se tu stessi ferma, magari potrei allacciare come di deve questo benedetto corpetto di raso. Potresti evitare di contorcerti?”

“Pansy, come diamine faccio? Mi manca il respiro! Vuoi che riesca a dire sì lo voglio?”

“Certo”

“E allora evita di farmi esplodere i polmoni!”

Ogni volta che ci sono laccetti che entrano prepotentemente nella mia giovane vita, ecco che arriva Pansy e inizia a stringere come una pazza… sembra quasi che il suo unico vero intento sia quello di farmi fuori.

“Ok, scusa!”

Si è come… rabbuiata?

Sì credo di sì!

Meglio darle un buffetto!

“Sei matta?”

“Ti voglio bene, Pansy”

Sorride. Sta sorridendo, ma sta anche facendo di tutto per nasconderlo.

“Ok, sei matta!”

Mi volto verso di lei, e lascio che praticamente il corpetto mi cada a mezzo busto.

Per fortuna c’è sotto la lingerie! Cosa potrebbe pensare il mio vicino di casa?

Sì, il fantomatico vicino di casa, (che non ho mai visto), è sempre nei miei pensieri.

Forse Draco dovrebbe esserne geloso!

“Non sei una brava serpe… non riesci a mascherare le emozioni!”

“Cosa stai blaterando, cara?”

“Sorridevi!”

“E allora?”

“Oh andiamo, Pansy! Non lo vado a dire a Draco se anche tu mi vuoi bene!”, sorrido e sorride anche lei.

Poi mi stringe in un forte abbraccio che non mi sarei mai aspettata.

La nostra amicizia è strana, e forse lo è proprio perché è nata in modo strano, ma so che lei è la mia prima vera amica.

E’ unica, speciale, ironica, malata di sesso… ma so per certo che non ne potrei fare a meno.

Le voglio davvero bene, anche se con i laccetti non ci sa davvero fare!

“Ti voglio bene anch’io, sciocca ragazzina petulante!”

La adoro! Anche per questo!

E non vorrei dirlo, ma con estrema nonchalance si è appena asciugata una lacrimuccia.

“E’ qui la sposa?”

Nel manuale: Il giorno del matrimonio perfetto, (manuale che tra le altre cose ho inventato io come quella specie di manuale sulla ragazza misteriosa), ritiene che i genitori non dovrebbero essere presenti, e se proprio devono esserci devo limitarsi a stare in silenzio.

Sarebbero ben accetti come statue di sale.

“Mamma, Narcissa”, mi vengono incontro e mia madre mi stritola mentre Narcissa si limita al bacio sulla guancia.

Ha fatto progressi la donna…

“Il corpetto non va messo così…”

Geniale! Non ci sarei mai arrivata senza la fulgida rivelazione di mia madre!

E dire che sarebbe molto più comodo uscire conciate così, e soprattutto uscire magari per fare la spesa o accompagnare il cane a fare i proprio bisogni in abito da sposa, con damigelle al seguito e on il particolare del corpetto non allacciato ma lasciato scivolare sul busto cosicché si veda la lingerie in pizzo bianco per la prima notte di nozze, quando lo sposo, in astinenza da sesso da due lunghi giorni, non ti guarderà neppure in faccia e strapperà quel vestito che avresti tanto voluto tramandare a tua figlia e che avresti voluto fosse tramandato a tua nipote e poi magari alla tua pronipote e poi magari usato come straccio per spolverare la televisione del salotto di tanto in tanto!

“Grazie mamma, se non ci fossi tu…”

Mia madre mi sorride gioiosa e inizia ad armeggiare con i laccetti mentre Pansy conversa di non so bene cosa con la mia dolce suocera.

“Un giorno farai la stessa cosa con Dana…”

Merlino! Mi farò prendere per idiota da lei?

Spero vivamente di no! Sarebbe come vivere una sorta di incubo!

“Draco?Avete notizie?”, domanda Narcissa.

“L’ho sentito un’oretta fa!”

“Oh bene!”

Ovviamente al telefono l’ha sentito Pansy.

Blaise crede che anche sentire la voce porti sfortuna, e non so davvero dove abbia potuto leggere o sentire una boiata simile, vabbè che poi è di Blaise che stiamo parlando.

Forse farà mettere il velo a Draco, non riuscendo a distinguere più nulla.

“L’addio al celibato è andato bene, e Blaise gli stava lucidando le scarpe…”

 

                                                        ###

 

Ore 9,05 Casa Zabini –Camera da letto-

 

“Draco, tutto bene?”

“Oh sì, perché?”

“Perché stai fumando, e tu non fumi!”

“Ma che dici, Lud! Io fumo da… da… non ti ricordi quanto fumavo ad Hogwarts?”

“Draco?”

“Sì?”

“Io non venivo ad Hogwarts!”

“Oh già!”

 

                                                        ###

 

 

“Scusate il ritardo, ma ho avuto problemi con il bouquet!”

Mi volto in stile furia, perché nulla, OGGI, deve andare storto! NULLA!

“Che genere di problemi, cara?”

“Invece di prendere il tuo bouquet avevo preso un mazzo di crisantemi!”

Ok, la perdono!

Sono cose che possono accadere a tutti… beh, in verità solo a lei, ma visto che è di lei che stiamo parlando farò una sorta di eccezione.

Brava Emma che è riuscita a distinguere un bouquet da un mazzo di crisantemi!

“Hermione”

“Sì?”

“Sei un incanto!”

Merlino! Non mi sono neppure resa conto di essere ormai pronta a varcare la navata che mi condurrà dal mio principe!

“Mamma…oh! Sei meravigliosa!”

Il parere che più aspettavo, quello della mia bellissima bambina!

“Grazie tesoro”

“Papà sverrà”

Pansy le accarezza la testolina, “Sai Dana? Lo credo anch’io!”

Quanto le adoro!

Non posso quantificarlo! Non si può!

“Dov’è papà?”

“Sta litigando con Lucius”

“Cosa?”

“Oh sì, tutti e due vogliono accompagnarti all’altare!”

No, mi rifiuto di crederci! E’ una cosa del tutto inverosimile, perché Lucius non vuole accompagnarmi all’altare, più che altro credo voglia farmi credere ciò per poi cambiare traiettoria e farmi finire in un campo sperduto, magari un cimitero abbandonato dal 1749, dove vuole pugnalarmi strappandomi il cuore dal petto e consegnarlo alla mia matrigna.

Ok, non so davvero cosa possa entrarci il cacciatore di Biancaneve nel giorno del mio matrimonio!

Ho urgente bisogno di un bicchierino di Scotch!

 

                                                        ***

 

 

“Lucius, il padre sono io, è un mio diritto!”

“Alan, sono un Malfoy, devo farlo io!”

“Ma tu sei il padre dello sposo, potresti accompagnare Draco all’altare!”

Ottima entrata in chiesa!

Dove nella storia si è visto che il padre accompagnasse lo sposo all’altare mentre magari c’era già la sposa ad aspettarlo?

“Ma Draco è lo sposo, e non mi ha dato questa soddisfazione!”

“Lucius, Hermione è mia figlia, spetta a me!”

Vuoi forse dirmi che io non gioirò mai di questa gioia?”

Questa mi suona strana!

Credo proprio che stanno per arriverà combattersi con le loro armi, ovvero Lucius con il suo set di accette e mio padre con del filo interdentale e uno spazzolino.

Chi avrà la meglio?

Porca Morgana! Loro non possono farmi questo giusto il giorno del mio matrimonio.

Il giorno in cui entrerò a far parte, ufficialmente, della famiglia Malfoy e quest’uomo psicotico rassomigliante Leonardo di Caprio in Titanic, non sarà più un povero pazzo psicolabile ma sarà mio padre!

Oh Signore, ho urgente bisogno di quel bicchierino di Scotch… uhm… forse sarebbe meglio l’intera bottiglia!

“PANSYYYYYYYYYYYYY!”

Lei è l’unica che può capirmi e che si può fare un goccetto con me. La sposa.

 

                                                        ***

Questo non sembra il salotto di casa Malfoy, sembra più la succursale della Testa di Porco.

La sposa, la mia testimone di nozze, quella di Draco, mia madre e mia suocera, comodamente sedute sul divano e sulle poltrone, a tracannare un po’ di Scotch.

Io ero tesa come una corda di violino, loro credo che stiano bevendo per solidarietà femminile… o forse solo per disperazione visto che Lucius e mio padre stanno ancora litigando su chi mi accompagnerà all’altare… e già mi sta venendo una gran voglia di farmi accompagnare dal vicino a cui ancora non riesco a dare un volto, visto che non l’ho mai incontrato!

Triste destino…

“Cosa intendi fare con qui due?”

“Non lo so, Emma”

“Uhm… dovresti trovare una soluzione!”

Ma sì certo, perché non c’ho pensato prima?

Ah sì, forse perché la voglia di Scotch era troppo forte!

Con l’ingombrante vestito mi dirigo verso i due quando suonano alla porta: sarà mica lo sposo che mi reclama?

Apro la porta e una simpatica donna magrissima, con viso scavatissimo, capelli quasi interamente grigi e con uno sguardo davvero simpatico mi sorride felice.

“Buongiorno”, mi affretto a dire.

“Buongiorno! Lei deve essere la sposa…”

No, cosa glielo fa pensare?

Potrei essere anche un avvocato con questo vestito!

“E lei chi sarebbe?”

“Piacere, io sono Pauline”

 

                                                        ###

 

Ore 10,00 –Sterminato parco di Malfoy Manor, gazebo dov’è situato l’altare-

 

“Tutto bene, Draco?”

“Ovviamente”

“Perché stai distruggendo quella siepe?”

 

                                                        ###

 

 

Pauline la plus belle du monde è qui? Davanti a me ?

E’ anziana !

Ed io mi sono fatta le migliori paranoie, anche rischiando di mandare in frantumi la relazione con Draco, solo per una specie di nonnetta?

Potrebbe essere una coetanea della famosa zia Loretta!

“La cerimonia non è qui!”

“Lo so, ma Draco mi ha detto di venire qui dicendomi che mi avreste accompagnata voi”

“Oh beh, Draco non mi aveva detto nulla, ma prego accomodatevi, io ho urgente bisogno di risolvere una questione… altrimenti credo che non potremmo davvero andare a Malfoy Manor”

Mi sono preoccupata per nulla!

Merlino! Mi sbatterei la testa contro un calderone!

Maledetta gelosia del cavolo! Maledetta- maledetta- maledetta-maledetta!

 

                                                        ***

 

“Io ho solo un figlio… tu invece ne hai…”

“UNA, una Lucius! Ne ho solo una!”

“Ma almeno è femmina, e quindi puoi accompagnarla all’altare… tu proverai questa gioia immensa… ed io…”

“Io ho solo Hermione, e tu mio caro… volevi un erede maschio, adesso hai Draco… l’hai desiderato così tanto? Tienitelo!”

“Cosa hai osato dire?”

“Tesoro, Alan non ha tutti i torti! Sei tu che hai accesso lumini a Voldemort per 9 mesi nella speranza che fosse un erede dal fiocco blu!”

Si volta verso colei che ha parlato, ovvero sua moglie.

E devo dire che questa storia dei lumini non la sapevo…

“E perché non sei rimasta più incinta?”

“Forse perché tu non volevi altri figli?”

“Accidenti!”

Qui stanno davvero per arrivare alle mani, devo intervenire.

“Signori, avrei un’idea!”

Mi guardano tutti speranzosi, beh, tranne Pansy…lei si sta scolando ancora lo Scotch!

“E se mi accompagnaste entrambi?”

E’ l’unica soluzione e lo faccio per Draco.

Solo per lui.

 

                                                        ###

 

Ore 10,15 –Malfoy Manor-

 

“Draco sta bene!”

“Certo, Blaise”

“Non mi sembri convinto, Lud”

“Oh, non lo saresti neanche tu”

“Cosa intendi dire?”

“Ha appena strozzato con la cravatta Gary!”

“E perché?”

“Perché è convinto di aver lasciato il caffè sopra e Gary continua ripetergli che non è vero!”

“Sta tranquillo, Lud! Fa sempre così quando è nervoso!”

“Uhm…quindi è nervoso?”

“Sì, anche se lui dice di no!”

 

                                                        ###

 

 

 

 

 

Mamma mia che sono perfida e cattiva!

Ma quanto state penando per questo matrimonio?

L’importante è che almeno sono già con l’abito giusto e l’atmosfera profuma di fiori d’arancio, no?

 

In questo chappy ho svelato la vera identità di Pauline la plus belle du monde…. Quante paranoie che si fa la gente… quella poveretta ha problemi ben più gravi che mettere in mostra le cosce per accalappiarsi il capo… ha i reumatismi!

 

Ok, è l’ora tarda!

 

 

Kisses

 

 

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Capitolo 50
*** Sì, lo voglio! ***


lo voglio

Dedico questo capitolo a coloro che hanno avuto la santa pazienza di seguirmi e aspettare che il capitolo tanto atteso fosse il 59°

 

 

“ Buongiorno, ha detto di chiamarsi Hermione?”

“ Già proprio così! Trova buffo il mio nome?”

“ No, trovo buffo trovarti qui, Granger!”

“ Sono Draco Malfoy, ti ricordi di me?”

 

                                                        ***

 

“ Hai trovato il bosco nella Sequoia?”

“ No”

“ Quel libro non esiste, così come lo scrittore!”

 

                                                        ***

 

“ A cosa stai pensando?”

“ Alla vita media dei corvi!”

“ Non credevo che si potesse arrossire pensando alla vita media dei corvi!”

 

                                                        ***

 

“Herm, qualcosa non va?”

“No… si, cioè, non è un problema, anzi è una cosa bellissima… almeno per me!”

“Aspettiamo due gemelli?”

“No, che io sappia no.”

“Ebbene?”

“Ebbene Dana ha espresso il desiderio di chiamarmi… mamma!”

“Amo mia figlia!”

 

                                                        ***

 

“Cos’ha che non va?”

“Tu pensi che la donna che amo possa andare in giro con una maglietta dove sull’altezza del seno c’è la scritta Touch me?”

 

                                                        ***

 

“… se mai un giorno dovessimo litigare proverai odio nei miei confronti, ti prego di ricordare che senza te non potrei vivere… ti prego…”

“Draco, so che mi ami, e questa consapevolezza non mi abbandonerà mai. Ti amo così tanto che mi sembra di impazzire…”

“Voglio fare l’amore con te”

“Anch’io”

 

                                                                       ***

 

“Senti Draco, domani mattina hai qualcosa da fare?”

“No, non mi sembra, perché?”

“Usciresti con me?”

“Con te? Non è che la cosa mi alletti più di tanto…”

 “Sai? Ho notato che il fratello di Steve Cupree non è niente male…”

“Amore, è ovvio che domani esco con te… verrei ovunque”

                                                       

                                                        ***

 

“Hermione, sono così follemente innamorato di te che mi maledico ogni sera per non riuscire mai a dirti: Sposami, Hermione!Diventa mia moglie”

“Sì, Draco, ti sposo”

 

                                                        ***

 

“Hermione?”

“Sì?”

“L’hai mai fatto in un ospedale?”

 

                                                                 

                                                        ***

 

“Draco, ma quando eri un ragazzino idiota… credevi che le ragazze si mettessero incinta con un ti amo?”

“Ti amo”

 “Lo credo ancora”

 “Idiota”

 

 

Malfoy Manor non mi è mai sembrata così fatata.

E’ come avvolta in un’atmosfera magica e forse è per colpa di questa atmosfera strana che la circonda che io mi sento le gambe fluttuanti e con un senso di leggerezza persistente che mi farà svenire da un momento all’altro. Lo sento.

“Cosi’ sembrerà che questa povera pargola avrà due padri!”

“A Draco verrà un colpo!”

“Ovvio! Hermione, ma sei sicura di volerli entrambi?”

Mi volto verso Emma.

“Ho forse altra scelta? Quei due si ammazzano se ne escludo uno!”

“Ma…”

“Non ho né il tempo né la voglia di assistere al funerale di uno dei due”

Magari a Draco verrà un colpo, magari sui giornali scriveranno che il grande Lucius Malfoy si scopre gay e per amor del suo nuovo amore incarnato da un dentista babbano ha ben deciso di tagliarsi i capelli per assomigliare a Leonardo di Caprio.

Magari lo ha fatto anche perché l’idolo cinematografico del dentista babbano è proprio l’attore…

“Papà”

“Sì?”

Oh Merlino! Si sono voltati tutti e due.

Che Lucius voglia essere chiamato papà e non più sua altezza?

“Ehm… ti piace Leonardo di Caprio?”

“Chi?”

Fortunatamente non sa neanche di chi sto parlando, ma Lucius non sembra tanto convinto.

Perché non mi sto mai zitta?

Le mie cose mentali dovrebbero rimanere fuori dalla realtà!

La gente che mi circonda NON CAPISCE! Diamine!

“Chi è questo Leotordo?”

Spero che Pansy abbia portato con sé la bottiglia di Scotch!

In questo momento la vedo più fondamentale delle fedi.

“Leotordo è il gufo di Ronald Weasley”

“Weasley?”

Annuisco.

Quel Weasley?”

Oh Morgana, adesso a quale Weasley si riferisce?

In quella famiglia sono troppi ed io non ho tempo per capire quale ragionamento contorto sta facendo la sua testolina malata.

“Tu hai tradito mio figlio con Leonardo Weasley!”

Mi spiaccico una mano sulla fronte; sono davvero esasperata.

Questa conversazione non sta avvenendo.

Lucius è solo una pianta grassa che io sto ammirando mostrando un’espressione sconcertata, ma lui non mi sta dicendo che ho tradito il MIO Draco con un fantomatico ottavo figlio di Molly e Arthur che ha avuto il dispiacere di chiamarsi Leonardo!

“Lucius”

“Oh Pansy”

Oh sì, lasciamolo in balìa di colei che avrebbe potuto essere sua nuora.

Che sfiga che ho!

Nemmeno un suocero normale!

 

                                                        ***

 

“Quindi i Weasley sono: Bill, Charlie, Percy, Fred, George, Ron e Ginny”

Conta i nomi sulle dita  delle mani e sembra sconvolto dal numero.

“Esattamente, Lucius”

“E quindi, non c’è nessun Leonardo?”

Pansy scuote il capo ed io sto per andare all’altare in bicicletta!

“Possiamo andare, ADESSO?”

Lucius si volta verso di me come se fossi IO la pianta grassa.

“Dove?”

Ok, sono attorniata da una LEGGERA aura di fuoco selvaggio…

“Ah già… devi sposare mio figlio! Narcissa!”

Narcissa si presenta al suo cospetto ed io sto per accoppare entrambi con un bel lampo verde che uscirà magicamente dalla bacchetta che tengo nella giarrettiera.

“Perché abbiamo chiamato nostro figlio… Draco?”

“Lucius…”, lei gli si avvicina come se stesse danzando ed io ho come la vaga impressione che stia per mettergli una rosa in bocca e iniziare a ballare un tango.

No, no, no… io la devo smettere di sniffare borotalco… Lucius non è un tanghero!

“Sai perché c’è tanta gente che ti sta odiando? Sai perché tuo figlio sta per venirti a maledire? Lo sai, tesoro?”

Lucius scuote la testa.

“ACCOMPAGNA HERMIONE ALL’ALTARE E NON PORTI ALTRI QUESITI!”

E sinceramente, non credevo fosse possibile che Narcissa Malfoy fosse capace di alzare il tono di voce.

Questo giorno sta divenendo indimenticabile, ma non per i motivi che credevo!

Uff…

VOGLIO SPOSARMI!

 

                                                        ***

 

 

“Blaise”

“Dimmi”

“Perché non ho ancora visto Hermione varcare quella soglia?”

“Forse perché non deve uscire da quella porta”

“Uhm…”

 

                                                        ***

 

“Hermione?”

“Si?”

“E’ il tuo momento! Dana sta già iniziando a cospargere il tappeto di petali di rosa”

Annuisco, ormai il momento è vicino.

Dana è già all’azione e quindi adesso Lucius non potrà più impedire questa unione e nemmeno il fantomatico vicino di casa che non ho invitato.

Forse questa giornata sta diventando perfetta. Forse.

Lucius e mio padre mi sorridono ed io non posso non sorridere.

E’ come se fossi brilla e al contempo piena di lucidità.

E’ una delle sensazioni più forti che abbia mai provato in vita mia.

Lo vedo.

E’ bellissimo.

Divino.

Accanto ai suoi testimoni.

Accanto a Blaise e Pansy.

 

                                                        ***

 

“E’… bellissima”

“Lo so, amico”

“Non capisco perché mio padre la sta accompagnando…”

“Tranquillo, è tutto sotto controllo”  

                                                        ***

 

Avanzo come se stessi danzando e quando mi sorride sento sciogliermi.

Mi alza il velo e i suoi occhi… il colore è più intenso, quasi grigio scuro… non ho mai visto degli occhi così innamorati.

“Sei bellissima”

“Neanche tu sei male”

Ci sorridiamo, finchè la finta tosse del celebrante mi porta alla realtà.

“Eccoci qui riuniti in questo fausto giorno per celebrare la magica unione di Draco Lucius Malfoy e Hermione Jane Granger…”

 

                                                        ***

 

Non sto seguendo una beneamata parola proferita da questo simpatico omuncolo in tunica celeste con stelline dorate un po’ ovunque.

“E adesso… se c’è qualcuno a conoscenza di eventi che potrebbero non rendere questa unione magica valida… parli ora o taccia per sempre”

Io e Draco ci voltiamo ed entrambi cerchiamo di trattenere le risa per via di Lucius che guarda tutti con strane occhiate e bacchetta spianata pronta per sterminare colui o colei che avrà il coraggio di alzarsi e disturbare la celebrazione.

Magari è ancora convinto che io ho tradito Draco con Leonardo Weasley.

Lo guardo, perché non me ne frega assolutamente niente di guardare gli invitati.

Sono nulli e molti di loro non so nemmeno chi sono… forse colleghi di Draco, ma io non li ho mai visti… sono del tutto estranei.

“Signorina Parkinson”

Pansy si volta sorridente verso il celebrante.

“Sa che ha centrato in pieno il Ministro della Magia con la sua scarpa col tacco vertiginoso?”

“Sì, ha visto che mira? Dritto in fronte!”

Cosa?

Pansy ha forse tirato la sua scarpa in fronte ad Harry?

Non ci voglio credere.

“Pansy, perché l’hai fatto?”

Pansy fa spallucce e con un incantesimo di richiamo fa tornare a sé la sua scarpa.

“Perché stava per alzarsi… e così l’ho fatto tacere per sempre!”

Come farei senza di lei?

“E tu, Blaise?”

Domanda Draco mentre intorno a noi s’è creato il panico per via di un Harry svenuto.

“Ero pronto per tirargli il mocassino, ma Pansy è stata più veloce!”

Harry viene trascinato da una qualche parte seguito da Millicent Buldstrode e da qualche altro che crede che il Ministro è una specie di divinità da adorare.

“Ehm… possiamo continuare la celebrazione?”,domanda il celebrante impaurito.

Lucius si alza in piedi e gli fa una specie di segnale che farebbe solo una spia governativa.

Questi sono i troppi Thriller che si guarda con mio padre…

“Grazie signor… ehm… Malfoy…”

Si sistema la tunica e dopo altri colpetti di tosse ricomincia: “Il signor Potter starà bene.

Quindi… ehm… visto che nessuno ha obiezioni da fare su questa coppia io direi di procedere…. Ok, Draco Lucius Malfoy vuoi tu prendere Hermione Jane Granger come tua legittima sposa per amarla, onorarla e rispettarla per il resto della tua vita?”

La mano di Draco nella mia e sento che trema.

“Sì, lo voglio”

“E tu, Hermione Jane Granger, vuoi tu prendere Draco Lucius Malfoy come tuo legittimo sposo per amarlo, onorarlo e rispettarlo per il resto della tua vita?”

“Sì, lo voglio”

“Con i poteri conferitomi dalla Comunità Magica Inglese, vi dichiaro marito e moglie!”

Una specie di guizzo argentato esce dalla bacchetta del celebrante e le nostre mani vengono unite da un filo argentato… che poi diventeranno le nostre fedi.

E’ magico. Ovviamente.

E quando le sue labbra si posano sulle mie e mi stringe a sé cado in un vortice di emozioni che mi fanno avere la certezza che adesso il nostro amore è maturo.

“Ti amo”

Ti amo, signora Malfoy”

 

                                                        ***

 

 

Siamo sposati da trenta minuti e non sono mai stata più felice.

Ho Draco, Dana e Chris… ho anche genitori fuori dal comune e suoceri del tutto impazziti e anche amici anormali… non potrei essere più felice.

“Per chi volesse saperlo il Ministro della Magia s’è ripreso senza portare nessun trauma cranico…”

Ecco il celebrante che rincuora la gente che è stata male per via del caro Ministro.

“Sono così sollevata…”

“Per cosa Pansy?”

“Che la mia scarpa non si sia fatta niente”

L’ho vista un po’ troppo spesso con alcolici tra le mani.

Ma Lud dov’è quando serve?

“Oh eccolo”

“Chi?”

“Te”

“Me?”

“Già”

“Uhm…”

“Tua moglie è quasi ubriaca”

“Uhm…”

“Uhm?”

“Congratulazioni”

Sono particolarmente perplessa.

Non avrei mai creduto di aver fatto una sorta di conversazione.

Terribile, quasi inquietante.

“E adesso è il momento che tutti aspettavate… il discorso del migliore amico dello sposo e della sposa…”

“Blaise, la pianti di estromettermi dai tuoi discorsi?”

“Ehi Pansy, tu hai sempre detto che i miei discorsi sono penosi…”

“Continuo a sostenerlo”

Credo di stare vedendo cose che EFFETTIVAMENTE esistono!

Blaise e Pansy sbronzi sul palchetto che stanno litigando per il discorso.

“Ok, Draco Malfoy è il mio migliore amico, e questo l’ho già detto al mio matrimonio, ma la cosa che più mi sconvolge, positivamente eh?, è che non credevo potesse trovare la felicità… quella vera!

E’ sempre stato un portatore sano di malinconia e se non fosse stato per me e Pansy si sarebbe impiccato a circa quindici anni… so anche che questo discorso fa davvero pena, ma è il mio modo per ricordargli che lo adoro e sono fuori di me dalla gioia nel vederlo accanto a Hermione e ai suoi splendidi pargoli! La malinconia lo ha abbandonato e quell’alone di tristezza che si portava dietro è ormai sparito… Draco, ti ricordi quando avevo proposto a te e Pansy di diventare lei mia moglie e tu mio marito?”

Si sentono dei risolini sparsi e Draco e Pansy che stanno cercando di non far lacrimare i loro occhi.

“Sapete… la cosa più bella di quella proposta è che non è OVVIAMENTE stata presa in considerazione, ed è bello perché adesso nella mia vita ci sono Emma, Lud e Hermione.

Draco sono un po’ ubriaco ma la sostanza è questa… ti voglio bene!”

Mi sto commuovendo anch’io e Draco senza perdere tempo vola sul palchetto e corre ad abbracciare, (sorreggere), i due amici ubriachi.

“Oh Draco… il tuo alito puzza di vino elfico!”

“No, Pansy! Quello è il tuo alito!”

“Ops!”

“Ehi Hermione…”

“Ciao Ron”

“Congratulazioni”

“Grazie”

“Sai Hermione, Blaise e Pansy sembrano davvero volerti bene ed io non posso far altro che sentirmi un verme…”

“Perché dovresti?”

“Non sarebbe dovuta finire così l’amicizia tra me, te ed Harry…”

Il suo sguardo è così triste che…
”Oh Ron”, lo abbraccio di slancio, “Ti voglio bene e sono contenta di averti ritrovato”

Mi stringe forte.

“Ti voglio bene anch’io, signora Malfoy”

Improvvisamente la voce di Lucius raggiunge i miei padiglioni auricolari.

“E’ lui Leonardo Weasley?”

Domanda indicando Ron –da cui sciolgo l’abbraccio-

“No, lui è Ron”

“E Leonardo dov’è?”

Ma Pansy non gli aveva fatto capire che non esiste nessun Leonardo nella famiglia Weasley?

“Guarda, Narcissa ti sta chiamando…”

In qualche modo dovevo pur liberarmene…

 

 

                                                                  ***

 

 

Sono stanchissima, sposarsi è stancante da morire.

“Amore, hai per caso visto mio padre?”

“No, perché?”

Draco lascia scivolare la giacca sulla poltrona e cerca di sciogliere il nodo della cravatta, ovviamente mi avvicino quatta a lui e comincio a trafficare io con quel pezzo di abbigliamento particolarmente superfluo sul suo corpo.

“Perché lo stanno cercando un po’ tutti…”

“Amore?”

“Sì?”

“Hai intenzione di preoccuparti ancora di tuo padre?”

“No”

“E allora?”, soffio maliziosa sbottonando la camicia facendola scivolare sul pavimento marmoreo.

Mi prende in braccio e mi poggia sul grande letto ammirandomi con occhi languidi.

“Voglio strapparti di dosso questo abito”

Ed io che volevo tramandare questo abito a Dana…

 

 

 

 

 

 

BUON 2008!

 

E magari ci voleva proprio l’inizio del 2008 per vedere questi due finalmente come marito&moglie!

 

Finalmente ce l’ho fatta!

 

Un ringraziamento particolare a lenu88, ladyherm, mhcm, gypsy_rose90,( Io direi le Canarie, tu?), marygenoana, redRon, lunachan62, roby94, MiRi e Sensation per ben 4 volte! XDXDXD

 

Ragazze vi adoro!

 

 

 

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Capitolo 51
*** I coniugi Malfoy ***


poli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Avrei giurato che fosse un cartello stradale incantato, invece è mio marito che sta cercando di ricevere un pugno sullo zigomo.

Siamo sposati da neppure 24 ore e ha già tanta voglia di finire al San Mungo invece di procedere con la nostra Luna di Miele.

Sta depositando tanti caldi bacini appassionati sul mio corpo per farmi svegliare e non sa che io potrei reagire in quattro maniere differenti.

 

a)     Potrei svegliarmi e baciarlo fregandomene di ogni cosa e lasciare di finire nuovamente a copulare.

b)    Potrei mordergli la guancia e fargli capire che ho ancora troppo sonno.

c)     Potrei spaccargli lo zigomo con un colpo forte e deciso e far sì che venga portato d’urgenza in ospedale.

d)    Aprire gli occhi dolcemente e ringraziare quella entità divina che lo ha trascinato nella mia vita casinista.

 

Credo che se fossi una pazza invasata di sesso sceglierei la a), ma siccome, anche se nel profondo lo sono, è sempre meglio scegliere la d).

Per la b) e la c)… beh, non è il motivo di far conoscere a Draco la mia vera identità da pazza pluriomicida che si fa sposare e poi uccide i suoi mariti facendo apparire le morti come semplici incidenti domestici.

 

Apro dunque gli occhietti sbattendo le lunghe ciglia e… wow!

Non so perché, forse è suggestione, ma se è possibile è ancora più bello di ieri!

E’ una cosa possibile?

Se si potesse lo mangerei per colazione, immaginandomi lui come una fetta di pane tostato… uhm…da provare…

“Buongiorno signora Malfoy”

Mi stiracchio lasciando che la spallina della mia sottoveste bianca di pizzo mi lasci scoperta una spalla.

“Buongiorno signor Malfoy”

Mi sporgo verso di lui e premo le mie labbra contro le sue.

Sa di caffè…

Si sa quanto adoro il caffè, no?

Secondo la mia pazza e distorta visione del mondo il caffè fa parte della mia famiglia… credo di amarlo come amo i miei figli e come amo questa specie di opera d’arte che mi sta cingendo con le sue forti braccia.

Ricordo che quando i miei occhi si posarono per la prima volta sul David di Michelangelo rimasi sconvolta dalla perfezione e non riuscivo a credere che c’era stato qualcuno che aveva fatto da modello…

Non riuscivo a concepire che esistesse un essere umano così perfetto, ma adesso, (lasciando perdere il fatto che i miei neuroni sono in Luna di Miele da qualche anno), guardando Draco e accarezzando il suo corpo mi viene in mente che lui potrebbe essere la reincarnazione del modello di quel genio di Michelangelo.

Ovviamente questa mia tara mentale è meglio lasciarla sepolta sotto altri quintali di tare mentali che abitano la mia mente da anni senza nemmeno pagarmi l’affitto.

“Vuoi fare colazione?”

Mi domanda, nonostante la sua bocca sia impegnata a baciarmi il collo e a mordicchiarmi l’orecchio.

“Dipende…”, concedo io.

“Da cosa?”

“Da quanto tempo devo stare senza poterti baciare”

Sento le sue labbra distendersi in un sorriso nell’incavo del mio collo, e quando decido di fare colazione facendo l’amore…beh… non sembra affatto dispiaciuto.

 

                                                        ***

 

“Dov’è che andate di preciso?”

Adesso mi ritrovo a fare colazione, la vera colazione,  in cucina insieme a Dana e Aaron con cose reali che devono essere assolutamente ingurgitate… perché del tutto impossibile fare l’amore con una mela e un kiwi oppure con una ciotola colma di cereali al cacao e una fetta di crostata al limone.

“In Polinesia.”

“Dov’è la Polinesia, papi?”

Draco le porge la seconda fetta di crostata e si accinge a spigarle dov’è la Polinesia.

“Beh… è in Australia, credo…”

Dana lo guarda e cerca con lo sguardo di farsi dire con precisione dov’è.

“Sei troppo vago”

“Forse perché non so davvero dove si trova con preciso…”

Gli lancio un’occhiata e afferro la caraffa con il succo di zucca.

“E allora? Dov’è?”

Sorrido impercettibilmente nascondendomi dietro al bicchiere colmo di succo arancione.

Anche perché un succo di zucca viola ancora non l’ ho visto.

La Polinesia francese è situata nell’Oceano Pacifico a 6000 km dall’Australia… esattamente qui!”

Con un gesto della bacchetta trasfiguro un pompelmo in un mappamondo e mostro ai bambini dove diamine è l’Australia e dove si trova la Polinesia francese.

“WOOOOOW!”, esclamano in coro mentre Draco mi manda occhiate truci, un po’ come se gli avessi oscurato la sua parte di commedia a teatro.

Ma poi si è sempre saputo che io sono il cervello della situazione!

Insomma, ai tempi di Hogwarts il cervello della situazione non era di certo Ron.

Sono stata io a far sì che… beh le mie gesta le sanno tutti ed è alquanto inutile ripeterle a me stessa.

Sarebbe atroce elogiarmi da sola, sola nella mia testa, con i miei pensieri vaganti su quanto sono brava e su quanto so sempre tutto e so anche dove si trovala Polinesia, perché Draco non sa che io mi sono letta un paio di libri, (circa una dozzina), sui posti che visiteremo, e durante i preparativi del nostro matrimonio sono stata più presa da quei libri sulla politica della Polinesia che dal menù o dai posti a sedere degli invitati.

Meglio tacere su questo punto, non credo ne sarebbe contento e probabilmente la mia Luna di Miele si trasformerebbe in una sorta di disastro cosmico che ci porterà al divorzio prematuro.

“Stamattina Chris s’è svegliato presto…”, annuncia la signora Piddy con il bimbo in braccio che agita le manine per buttarsi tra le mie braccia e iniziare a torturarmi i capelli.

“Forse avverte che i suoi genitori stanno per partire per la Luna di Miele?”, domanda Draco cercando una risposta dalla signora Piddy mentre Dana scuote irrimediabilmente la testa, ed io sorrido a Chris che ha stretto la manina intorno al mio indice.

Draco continua a cercare una risposta ai suoi perché, ma quando qualcuno proferisce una sorta di risposta… beh, la voce non appartiene né a me né alla signora Piddy.

“Chris è il figlio della strega più brillante della Gran Bretagna, ma ricordati che ci sono anche i tuoi geni in lui… quindi…”

“Ciao Pansy”, saluto io allegra mentre Draco le fa una specie di cenno della mano che dovrebbe anche includere di andare a fare un viaggetto a       quel paese.

“Finalmente marito e moglie!”

Aaron e Dana scappano verso le scale e Draco sta facendo di tutto per seguirli.

“A che ora è il vostro volo?”, domanda, ma il mio dolce maritino sembra non far caso alla domanda appena postagli dalla sua migliore amica.

“Sai quando viene Blaise?”, chiede a sua volta.

Ed io perché non potrei esordire con: - Sapete di cosa si nutrono le donnole?-

Chi li capisce ha davvero talento… io ormai credo che quando sono in loro compagnia è meglio dedicarsi ad altro ed ecco che al momento mi sto dedicando al mio bellissimo bambino stupendo.

“Non so quando viene Blaise… adesso, potresti rispondere alla mia domanda?”

Non so perché, ma ho la vaga sensazione, che Draco sia infastidito dalla presenza di Pansy… e se ho ragione… beh… credo che inizierò a tremare incontrollabilmente e desterò anche la preoccupazione del mio fantomatico vicino di casa.

“Scusami Pansy”

“Qualcosa non va, Draco?”, domando.

Lui mi guarda e mi sorride… non so, ma sembra un po’ forzato.

Però forse sono le mie paranoie che mi fanno supporre che ci sia qualcosa che non va in Draco, magari ha solo sonno… forse è preoccupato per questo viaggio, per Dana e Chris… insomma… per quel che ne so potrebbe essere preoccupato per il vaso cinese che tanto ama e contempla.

“E comunque, l’aereo dovrebbe partire tra circa quattro ore”

Ok, ho quasi l’impressione che anche lui abbia il ciclo, perché non credevo possibile che ci fosse questo sbalzo di ormoni negli uomini…

O forse, come sempre, è una mia impressione e in verità sto guardando un film e sto cercando di traslare la verità nella finzione, indi per cui Draco alla fine di tutto non è Draco, ma è solo la ragazza bionda e anoressica, protagonista del film.

“Eccomi quaaaaaaaaa!”

Ecco Blaise ed Emma!

Un’entrata in scena davvero trionfale.

“Siamo appena stati dalla medimaga Apple per il controllo ginecologico…”, spiega Emma mentre cerca di trovare la posizione ideale per non opprimere il bambino.

“Si può sapere cosa stai facendo?”, chiede Draco, notando Emma alzarsi e risedersi senza una logica apparente.

“Oh beh… questi sono esercizi per facilitare la nascita del bambino e per evitare complicazioni…”

Draco sbarra gli occhi in uno stato evidente di confusione e guarda prima me e Chris e poi Emma.

“Hermione, quando eri incinta di Chris… facevi queste strane cose?”

Gli sorrido amabile e mi avvicino a lui.

“No tesoro”

“Ma anche tu andavi dalla Apple, no?”

“Certo, ma non per questo mi sono sentita in dovere di fare tutto ciò che andava blaterando quella pazza”

Sembra ascoltarmi, nonostante il persistente sguardo vacuo.

“Uhm…”

“E’ inutile che fai quella faccia!”, dico.

Crede davvero che io mi mettessi in strane posizioni da contorsionista ubriaca, solo perché quella pazza eccitata perennemente della Apple diceva che avrebbe aiutato Chris a venire fuori dal mio utero?

Esistono strane terapie nel mondo, ma non è detto che io debba seguirle tutte solo perché un’idiota me le consiglia.

Se poi Emma crede che faciliteranno l’uscita del piccolo Beowulf… beh… ognuno fa quello che crede!

“Ehi, ma ancora non mi avete detto dove andrete in Luna di Miele!”, dice elettrizzato Blaise cercando di fare il giocoliere con le preziose mele verdi di Draco.

“Pennsylvania”

Credo che il succo di zucca abbia irrimediabilmente intaccato il cervello del mio neomaritino e che quindi stia cercando di dare vita ad una vita che non gli appartiene.

“Pennsylvania?”

“Già, Blaise”

E come se un cataclisma si fosse abbattuto su di noi… ecco che Blaise scoppia in un pianto disperato cercando anche di uccidere Pansy con dei colpetti sulle braccia.

Non credo che il comportamento di Blaise sia classificabile come normale, perché di normale non ha un bel niente.

Nada de Nada!

“Sei impazzito?”

“Non è giusto! Credevo che fossi io il tuo migliore amico!”

Cosa?

Cosa c’entra questo con la Pennsylvania?

Qualcuno mi aiuti a trovare un nesso logico… ne ho ASSOLUTO bisogno, la questione poi è piuttosto urgente.

“Weeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!”

Ecco! Ci mancava solo il pianto disperato di Chris!

Grazie Blaise.

“Weeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!”

Cerco di cullarlo e calmarlo come meglio posso, ma i piagnistei di Blaise non mi aiutano nell’intento di far smettere Chris.

“Ehi amore… dallo a me”, passo il pargolo a Draco e Chris sembra rilassarsi al tocco del suo papà, ed io vorrei capire cosa producono quelle mani su nostro figlio… o meglio, io so che quelle mani sanno fare molto… ma io lo so perché il rapporto che ho con il suo papà è completamente diverso da quello che il suo papà ha con lui… ok, sono fuori di testa e devo anche ricordarmi di chiedere a Chris, quando avrà compiuto la maggiore età, se si ricorda gli effetti che le mani del suo papà gli procuravano da piccolo.

Sì, certo… come se se lo ricorderà!

Sogna Hermione, sogna!

“Allora, si può sapere perché stai piangendo?”, domanda Pansy.

“Hai notato che Chris sta piangendo per colpa tua?”, cerco di fargli notare.

“Colpa mia?”, domanda lui asciugandosi le lacrime.

Annuiamo tutti vigorosamente e lui sembra deglutire come deglutiscono le giraffe.

“Ciò non toglie che io sia molto offeso con tutti e due… sì, parlo voi cari coniugi Malfoy… parlo soprattutto con il coniuge uomo!”

“Cos’avrei fatto?”

“Perché hai scelto la Pennsylvania?”

“Perché non avrei dovuto sceglierla?”

“Perché così sembra che tu vuoi più bene a Pansy che a me!”

Voglio davvero capire la base di questo suo complesso di idiozia non meglio identificata.

“E da cosa lo avresti capito?”

“Dal fatto che vai in Pennsylvania… Pansy… capisci? Se avessi scelto la Blaisilia…”

Un dubbio atroce mi assale, in questi casi è meglio ridere o piangere?

Solo Blaise Zabini avrebbe potuto crearsi certi problemi, ma la cosa più divertente è sapere che si è anche inventato la Blaisilia

“Blaise”

Sembra sussultare alla voce di Draco.

La Blaisilia… geograficamente parlando non esiste, e poi sai perfettamente che stiamo per partire per la Polinesia francese e non per la Pennsylvania

“E allora… allora perché l’hai detto?”

“Blaise, non volevo ferire i tuoi sentimenti nominando la Pennsylvania… non so neanche perché l’ho nominata…”

Emma è ancora lì che cambia posizione ogni tre minuti e sembra non rendersi conto del momento di crisi che ha appena passato suo marito, mentre Pansy sta facendo di tutto per non tirargli un pugno sulla testa e procurargli un trauma cranico.

“Blaise…”

“Sì?”

“Sai di essere un imbecille?”

“Grazie per avermelo ricordato, Pansy”

“Prego, altrimenti a che servono gli amici?”

Si sorridono e poi si abbracciano, mentre Chris afferra i capelli di Blaise e glieli tira con forza.

“Marmocchio!”

“Ehi, non chiamare marmocchio mio figlio, intesi?”

“Hai suoi ordini mon capitan!”

Ed ho come la vaga impressione che Blaise sarà una costante della nostra Luna di Miele!

 

                                                        ***

 

“Ancora non mi avete detto perché preferite usare i mezzi dei babbani…”

“Hermione ha espresso il desiderio di provare la toilette dell'’aereo…”

Solito maniaco pervertito.

Non sarebbe più semplice dire che lo vuole provare lui?

No! Certo che non lo è!

Deve sempre mettermi in mezzo anche quando non dovrei starci!

“Piccola pervertita…”

Ok, li ammazzo entrambi e vado a fare la Luna di Miele con Emma e Pansy.

“Blaise, non devi sempre credere a ciò che ti dice! E’ lui il maniaco pervertito…”

Dico, facendo ridere Pansy alle mie spalle che continua a seguirmi con un pacchetto.

“Amore…”, soffia Draco.

“Perché non devi ammettere che sei tu la parte vogliosa della coppia?”

“Draco…”, soffio al suo orecchio.

“Se continui così, questa Luna di Miele la trascorri a giocare a Poker con un branco di vecchi, intesi?”

Draco deglutisce e mi sorride sornione.

“Come dicevo, sono io la parte pervertita della coppia!”

        

                                                        ***

 

 

Non ci credo, finalmente su questo dannato aereo a sorseggiare champagne in compagnia di mio marito. Lui. Draco Malfoy l’uomo della mia vita.

“Non ce la facevo più”

“Neppure io”, ammetto.

E dire che avrei creduto che a fare tante storie fosse Dana, e invece no, hanno rotto tutti le scatole tranne lei, l’unica che ha il sacrosanto diritto di farlo.

Blaise si è attaccato alla gamba di Draco cominciando a sommergerlo di promesse d’amore rinnovato, Pansy mi ha riempita di completino intimi e giochini erotici, Lud ed Emma ci hanno raccomandato un paio di cose strane che non ho neanche avuto il buon gusto di ascoltare e poi… beh… lo straziante saluto dei genitori.

Lucius ha detto qualcosa a Draco sullo sterminio dell'’umanità, Narcissa è rimasta lì impalata e mia madre… oh Merlino, mia madre è stata la più catastrofica.

Ha iniziato a blaterare a proposito della pelle di Draco e lo ha sommerso di consigli su come prendere il sole, perché secondo lei il suo corpo si riempirà di bolle e verrà così cotto dal sole che potrebbe morire…

E poi io parlo di Lucius Malfoy non sapendo che anche la mia cara mammina babbana ha le stesse tendenze del suo caro consuocero.

Ingollo il resto dello Champagne e gli stringo forte la mano.

“Hermione”

“Sì?”

“Voglio davvero provare la toilette di questa scatola volante…”

“Non l’hai mai provato?”, domando.

“Non con la donna che amo!”

“Oh beh… chi è la donna che ami?”

Lui si guarda un po’ intorno.

“Quella grassona che dorme con la bava che le cola dalla bocca rifatta”

Mi volto a guardarla e inorridisco.

“Riuscirete ad entrare entrambi nella piccola toilette?”

“Secondo te?”

“Con un incantesimo dovreste riuscirci!”, gli sussurro quasi a fior di labbra prima di alzarmi dalla mia postazione e recarmi alla toilette in fondo allo stretto corridoio della scatola volante.

 

 

 

Welcome to Polinesia!

E dopo i vari incitamenti della mia cara Sensation ecco che mi sono data da fare per postare senza far passare mesi e postare magari per la nascita del suo nipotino/a!

 

A parte ciò, che ve ne pare?

Vi piace la mia scelta della Polinesia?

Voglio davvero vederlo Draco a mare… che costruisce castelli di sabbia e balla caraibico!

 

E adesso sono davvero contenta per l’aver avuto l’onore di ricevere le vostre belle recensioni!

Sono contenta di riuscire nell’intento, che è quello di farvi ridere…

 

E scusatemi se non posso ringraziarvi singolarmente, spero di poterlo fare al prossimo capitolo, e spero anche che non tardi ad arrivare… esami permettendo!

 

Vi adoro sempre più^^

 

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Capitolo 52
*** Welcome to Polinesia ***


bora

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho raggiunto la pace dei sensi e senza fare Yoga o cercare di diventare una perfetta buddista cercando di raggiungere il Nirvana.

“Ti è forse sembrato scomodo?”

Mi volto sognante, mentre cerco anche di evitarmi un trauma cranico per entrare nel mio posto accanto al finestrino.

“Scomodo? Sarebbe stato scomodo se non la mia controparte maschile non fossi tu!”, questa sembra essere la dichiarazione di una donna particolarmente vogliosa di sesso che reputa l’atto del copulare l’unica sua ragione di vita.

E sia chiaro… il sesso non è la mia unica ragione di vita!

“Quindi se io ti proponessi di farlo dentro un ripostiglio per le scope, per te non sarebbe scomodo?”

Mi sento presa in giro. MOLTO.

“Sai Draco, capisco la tua perversione… ma prima di farlo in un posto devi prendere le coordinate!”

“Coordinate?”

Sì, un po’ come quando ti perdi nell’oceano e devi dare le coordinate.

Pessimo esempio!

Credo sia l’esempio più triste nella storia degli esempi.

Sì, certo, come se gli esempi avessero una storia.

Perché gli esempi non hanno una storia, giusto?

Beh, se ce l’avessero io ne sarei al corrente, no?

Insomma… io ho letto libri su ogni genere di cosa, la mia cultura è vastissima, io sono sempre aggiornata… se esistesse una storia degli esempi ed io non ne fossi al corrente… oh Merlino, sto andando in iperventilazione…

Acchiappo la mascherina dell'’ossigeno e inizio a respirare profondamente sotto lo sguardo allibito e un po’ preoccupato di Draco.

“Amore, va tutto bene?”

Annuisco e pian piano ristabilizzo il mio respiro che torna regolare. E adesso, guardando Draco, mi sento tanto idiota.

“Cosa ti è preso?”

Meglio dirgli la verità?

Credo che mi troverebbe così altamente stupida e finirebbe di pensare che sia davvero in gamba e con un bagaglio culturale illimitato… in poche parole chiederebbe il divorzio!

“Uh… a dire il vero non lo so! Forse l’altezza!”

Draco sembra perplesso, ma evita di farmi domande e prende a leggere una rivista.

Ok, sono veramente un’idiota senza alcuna speranza, sono andata in iperventilazione per colpa di… oh Morgana, non riesco neppure a pronunciarlo.

 

 

                                                        ***

 

“Draco?”

“Sì?”

“Mi sto annoiando! Facciamo un gioco?”

 Draco si volta verso la sottoscritta come si volterebbe se vedesse un marziano al supermercato intento a comprare il latte di soia.

“Giocare?”

Ho come la vaga impressione che l’espressione dipinta sul suo faccino non la sfoggerebbe se vedesse un marziano al supermercato intento a comprare il latte di soia, ma sono sicura di avergliela vista un paio di volte quando Blaise dice qualcosa che non ha né capo né coda.

Indi per cui sta paragonando la mia proposta, che potrebbe salvarci dal baratro della noia mortale, a una di quelle di Blaise che fanno davvero pensa per la loro non-logicità.

Ancora penso alla Blaisilia ed al fatto che sia riuscito a far piangere Chris solo perché ha associato Pennsylvania a Pansy.

Ha una connessione logica che fa quasi terrore, mi inquieta se devo essere sincera.

E poi l’aggettivo sincera lo associo alle arance.

Uhm… ho voglia di un succo d’arancia.

“Potrei avere un succo d’arancia?”

“Certo”

Che gentili le hostess!

“Hermione?”

“Sì?”

“Non volevi giocare?”

“Non più… adesso ho voglia di succo d’arancia!”

“Ok”

E guardandomi per l’ultima volta come si guarderebbe Blaise, ricomincia a leggere il suo libro.

Ora che ci penso io ancora devo ultimare dei pamphlet sulla Polinesia francese…

 

                                                        ***

 

Wow! Mancano circa due ore e saremo liberi da questa tortura…

Siamo qui dentro da una decina di ore… mi sono un po’ rotta!

Io e Draco abbiamo fatto di tutto per ingannare il tempo e adesso lui è caduto addormentato come un peso morto lasciandomi in balìa di me stessa e della distesa oceanica che si vede dal finestrino!

Mi sento un po’ sola…

“Salve”

Chi ha parlato?

Draco non ha questa voce così fastidiosa…

Chi sarà?

Ma soprattutto… cosa vorrà?

Non è che sto immaginando tutto?

“Salve”

Oh… è l’uomo seduto nel sedile davanti al mio che sbuca dallo spazio ristretto tra i due sedili.

Già mi sta antipatico!

“Salve”, mi tocca rispondere educatamente se non voglio essere uccisa e sapere che il mio corpo morto sta galleggiando nella barriera corallina.

“Io sono Mike Clepton… e lei è mia moglie Trisha!”

Che bello! Mi metterei a ballare la Macarena se non fossi costretta a stare seduta.

“Hermione Malfoy, piacere”

Uh…è la prima volta che uso il cognome di Draco, che strana sensazione!

E’ bella!

“Sta viaggiando per lavoro?”, mi domanda Mike.

“Lavoro? Oh no… sono in viaggio di nozze!”

“E suo marito chi è?”

Forse quello che mi dorme accanto, però perché dargli questa soddisfazione?

“Il pilota!”

“Ohhhh… affascinante, affascinante!”

Perfetto, l’unica coppia di spostati mentali chi l’ha trovata?

I candidati sono: Hermione Jane Granger e Hermione Jane Malfoy.

Rullo di tambuuuuriiiii.

 

Voce nella mia testa: E il premio, per la categoria: Trova l’unica coppia di spostati mentali va… alla signorina Hermione Jane Granger!

 

E se va a lei, c’è un semplice motivo…

So per certo che se fossi nata nella famiglia Malfoy non mi sarei portata dietro quest’alone di non so bene nemmeno io come definirlo!

 

“Ehm… comunque scherzavo! Mio marito non è il pilota, è lui!”, faccio un cenno per fargli capire che l’adone che è seduto accanto a me, non è un modello, ma mio marito.

L’uomo e la donna mi sorridono amabili, “Ma che burlona! Che burlona! E’ una simpatica burlona, vero cioccolatino?”

“Sì, zuccherino!”

Oh Merlino, ho così voglia di uscire la bacchetta e scagliare il lampo verde che credo che Voldemort non abbia mai provato tutta sta voglia di scagliarlo contro Harry per diciassette anni.

“Hermione… potresti passarmi quell’affare?”

Draco si è appena svegliato, e siccome non è giusto che soffra solo io, perché se bene ricordo il celebrante al nostro matrimonio ha detto qualcosa come: nella gioia e nel dolore… beh… in sostanza, non è giusto che soffra solo io con questi due pazzi invasati.

“Amore, posso presentarti Mike e Trisha Clepton?”

Draco, adesso sembra guardami come se fossi quel famoso marziano al supermercato che sta comprando latte di soia, e si volta verso Mike e Trisha che gli sorridono gioiosi.

Sembrano sotto effetto di stupefacenti.

“Draco Malfoy, piacere”

“Che bel cognome, è di origini francesi?”, domanda Mike.

Credo che a Draco sembri un incubo, ma continua a comportarsi normalmente.

“Sì, poi diciamo che è stato inglesizzato”, spiega.

“Oh beh… quindi avete vissuto in Francia?”

“No, il mio bisnonno si è trasferito in Gran Bretagna agli inizi del ‘900”

La cosa più divertente di questa discussione è che Draco è serio, come se fosse ad una delle sue conferenze diplomatiche.

“Sua moglie mi diceva che siete in Luna di Miele”

“Già”

“Anche noi!”

Questo sì che mi rallegra! Non sono mai stata così felice! Che rottura di maracas!

“Alloggerete a Bora Bora?”, si intromette Trisha.

“Sì”

“Noi alloggiamo all’Hotel Maitai Polynesia”

 Ma gliel’abbiamo forse chiesto?

Non mi risulta!

Che strazio!

“E voi?”

Quanto vorrei dir loro che abbiamo deciso di costruirci una palafitta e vivere come selvaggi…

“Noi al Bora Bora Nui Resort and Spa”

“Secondo la guida non sono molto distanti”

Che fortuna!

“E voi siete entrambi inglesi?”

“Sì, entrambi di Londra, voi?”

Almeno maledirò la loro città.

“Noi siamo di Liverpool, conoscete?”

Annuiamo entrambi vigorosamente, anche se io non ci sono mai stata, (e mai ci andrò dopo aver conosciuto questi due), il mio sesto senso mi dice che è meglio annuire, perché so che se non lo faccio mi rimbambiranno sulla loro città e le mie orecchie e la mia mente ne risentirebbero.

Ed io non voglio portare me stessa a desiderare il suicidio!

Proprio no!

“Avete progetti per stasera?”

Prima vorrei scendere da questo aereo e poi magari andare in hotel, buttarmi sul letto e dormire di brutto.

“Al momento no”

E qui Draco, avrebbe dovuto aggiungere: Stupido babbano!

Se avessi sposato il Draco adolescente a quest’ora i coniugi Clepton ci darebbero fastidio ed io potrei star godendomi il viaggio.

“E se… che ne dite di andare al party di benvenuto? La guida dice che sarà una grande festa poiché i nostri hotel la faranno insieme”

La fortuna continua ad assisterci, e l’idea della palafitta non mi sembra più tanto stupida.

Credo proprio che adopererò la mia bacchetta per fa sembrare a tutti che l’esterno è quello di una semplice palafitta, mentre l’interno sarà esattamente come quello della tenda della Coppa di Quidditch!

“Da vedere”

Evviva! Almeno stiamo per atterrare! Poi potrò cercare un piano per farli fuori, e magari saranno i loro stupidi corpi a galleggiare senza vita nella barriera corallina in mezzo a più di 700 specie di pesci tropicali.

 

 

                                                        ***

 

“Ci vediamo stasera?”

Non gli diamo neppure una risposta, a meno che il ciaociao con la manina di Draco sia una risposta, e cerchiamo di prendere un Taxi che ci porterà a destinazione.

“Uccidimi”

“Se ti uccido, poi chi ucciderà me?”

“Di certo non io visto che tu già mi avrai ucciso…”

“Perché devi star bene solo tu?”

“Esiste sempre il suicidio, Draco”

“Ma voglio essere ucciso da te… magari dolcemente”

Cattura le mie labbra in un bacio e credo che il polinesiano stia ridendo sotto i baffi.

Sto per mollargli un ceffone.

 

                                                        ***

 

 

Che splendore ultraterreno!

Il paradiso terrestre!

Dolce incanto!

“E’ davvero la perla del pacifico”

L’Hotel sembra una grande enorme gigantesca palafitta, emana una magia rilassante e credo che sia possibile rilassarsi solo guardando ciò che i miei occhi mi stanno offrendo.

Sabbia bianchissima, gente completamente felice, palme, un mare che sembra incantato di un azzurro innaturale e…

“Ho fame, che ne dici di sistemarci in camera e andare a provare un po’ della cucina polinesiana?”

Annuisco con espressione da ebete, e quando la sua mano prende la mia… non so, continua a sembrarmi tutto un sogno.

E’ tutto perfetto!

 

 

                                                        ***

 

Come posso descrivere la stanza?

Sono senza parole, e il letto, la cosa che più volevo che fosse perfetta…beh è perfetto!

“Il piatto tipico qui è il po’è!”

Chissà se la pronuncia è corretta…

“Di che si tratta?”

“Uhm… un composto di frutta servito con cremoso latte di cocco”

Mi volto verso di lui, e devo dire che l’idea di questo piatto tipico polinesiano mi stuzzica.

“Draco, è necessari che noi andiamo al party di benvenuto?”

Gioca malizioso con i miei capelli, “Se l’alternativa è questa camera con te nuda sul letto… credo si possa rimandare”

“L’alternativa è questa… ma alla frutta servita con il latte di cocco non rinuncio”

Draco sorride prima di chinarsi a baciarmi.

“Sai perché esiste il servizio in camera?”

Scuoto la testa.

“Per le ragazze vogliose come te”

Lo spingo sul letto e salgo sopra di lui posizionandomi a cavalcioni.

Il po’è può aspettare.

Magari dopo sarà più gradito!

 

 

                                                        ***

 

 

Non potevamo inaugurare questo letto in modo migliore.

E’ stato eccezionale e anche il po’è non è stato niente male.

“Sei stanco?”

“Nessuna stanchezza che una doccia non possa mandare a quel paese!”

“E se andassimo a vedere che fanno a quella specie di party?”

“Va bene anche se incontriamo Mike e Trisha?”

“Chi l’ha detto che dobbiamo incontrarli?”

 

                                                        ***

 

 

Alle volte è meglio non parlare e forse sarebbe meglio anche non pensare.

C’era una vasta gamma di probabilità che dicevano che non avremmo dovuto incontrarli, ma siccome nel mio segno zodiacale Urano non vuole saperne di andare via, ecco che ci troviamo a tavolini con i cari coniugi di Liverpool.

Anzi, ora che ci penso, Trisha è andata in bagno, ma non è tanto facile rendersene conto visto che Mike ha la facoltà di parlare per due.

“Questa notte sarà la vostra prima notte?”

Per cosa?

Le nostre facce sembrano parlare per noi.

Non c’abbiamo capito nulla!

“Per noi beh… sarà la nostra prima volta… parlo di sesso…anche per voi,no?”

Le guancette di Draco tendono a tingersi di rosso quando vuole scoppiare a ridere senza pietà e le condizioni non glielo permettono.

“Oh certo… sicuro, è la nostra prima volta”

Posso intervenire e svelare ai coniugi Clepton che in realtà Draco grufola dai suoi mitici quindici anni?

“E non siete emozionati?”

“Sicuro”

So che non è bello prendere in giro le persone… ma se Draco è idiota io che ci posso fare?

Posso impedirgli di farlo?

“Io non so dove mettere le mani”

Povero Mike… cadere così nelle grinfie di Draco!

“Neppure io…”

Per fortuna Trisha è tornata dal bagno e anche se credevo che l’argomento si placasse al suo ritorno, beh… mi sbagliavo di grosso… anzi, ha continuato con più fervore!

 

 

                                                                  ***

 

“E se non riuscirò a darti piacere, stellina?”

“Zuccherino, l’importante è che ci amiamo”

Sono due gran rompipluffe… però sono teneri!( in un certo qual modo).

“Sai?”

“Cosa?”

“Mi mancano Blaise e Pansy”

Ovviamente spero che domattina non ci raccontino della loro prima notte di nozze.

Credo che non reggerei.

No, non ce la farei!

 

 

 

 

 

 

 

Ecco il viaggio e l’arrivo in Polinesia!

Sono stata particolarmente veloce e sono contenta che lo scorso capitolo vi sia piaciuto… spero anche che valga lo stesso per questo!

 

Non posso soffermarmi neppure stavolta, (devo andare a preparare la cena -___-), spero possiate perdonarmi!^^

 

Altra cosa che ho notato e che tutte avete apprezzato la scena della Pennsylvania e della Blaisilia.

 

Beh… la cosa sconvolgente del personaggio di Blaise e Pansy… beh… sono i miei alter ego, per certi versi… Uhm, adesso mi prenderete per pazza!^^

 

Per la Pennsylvania… beh, m’è venuto come un lampo mentre aspettavo il bus per andare all’Università^___^

 

Non chiamate la neuro! Please!

 

Inoltre i due alberghi citati di Bora Bora esistono davvero! Non me ne sono appropriata!

 

Kisses

 

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Capitolo 53
*** L'isola delle prime volte ***


poli

Stiamo facendo la prima colazione a basa di frutta e strani succhi dagli strani colori, su una terrazza che dà sul mare.

In poche parole questa terrazza è il balcone della nostra camera e abbiamo preteso la colazione in camera.

“Cos’è quello?”

“Avocado… credo”

Non mi sembra convinto. Continua a guardare quel povero frutto tropicale come se fosse un nemico della Terra, giunto sul nostro pianeta per distruggerlo con un solo sguardo feroce.

“Ma qui non mangiano pane tostato? Non so… una frittella? Del pancake?”

“Forse mi sbaglio… ma sembri nervoso!”, dico mentre cerco di aggiungere dello zucchero alle mie fettine di Kiwi.

“Ti sbagli…”, e continua a guardare il mare come se stesse meditando di andare oltre l’orizzonte.

Poi improvvisamente riprende a sorridermi normalmente come se niente fosse successo.

Ha troppi sbalzi d’umore eppure non sembra abbia il ciclo, anche perché se l’avesse io potrei benissimo dire di essere Lesbica, e poi ci sarebbero vari problemi e misteri che ruoterebbero intorno alla nascita di Chris…

Basta! La devo piantare di pensare a cazzate ultraterrene senza capo né coda!

“Secondo te com’è finita tra Mike e Trisha?”

Come ho fatto a non pensarci?

“Probabilmente sono scoppiati in lacrime”, dico, anche perché non so davvero immaginarmeli quei due a letto.

Lui è troppo basso per una come lei.

Capisco che in amore l’altezza non c’entra niente… perché visto che già è cieco non vedo cosa gliene debba fregare anche delle misure della gente!

Mike Clepton è un uomo basso e magro, mentre lei è altissima, biondissima e super abbronzantissima.

Mettono un po’ di paura a guardarli.

Insomma, finchè erano seduti sull’aereo erano ok, ovviamente non considerando la chiacchierata e il modo in cui hanno attaccato bottone; poi quando li abbiamo visti al party di benvenuto sulla spiaggia… beh… erano un po’ ridicoli.

“Secondo te, quel nano l’ha centrato il buco?”

Ma che razza di quesiti si pone?

“Non lo so… ma possiamo sempre chiederglielo quando li incontriamo”

Ovviamente sto scherzando, perché credo che l’immagine sarà così:

 

 

Mike: “Buongiorno”

 

Draco: “Com’è andata ieri sera?”

 

Mike: “…..”

 

Draco: “Qualcosa è andato storto?”

 

Mike: “Credo di non sapere dove devo… hm… il coso, dove va messo?”

 

Draco: “!!!!!”

 

Ma anche se la mia fervida immaginazione sta per partire per Tahiti, Draco non sembra aver capito che io stavo scherzando, che è assolutamente da idioti impiccioni farsi gli affari sessuali di due conosciuti sull’aereo per mia grande sfortuna.

“Ok, questa colazione mi ha dato la nausea… andiamo un po’ in spiaggia?”

Io direi di scalare una montagna anche se davanti a noi c’è una distesa d’acqua salata.

“Vado a mettermi il costume”, annuncio, prima di sparire in bagno.

“Ti aspetto qui”

E non è di certo un bene che lui mi aspetti qui.

Sappiamo tutti che la carnagione di Draco è troppo bianca per essere vera, e sappiamo anche che probabilmente non ha mai preso il sole da piccolo… quindi la sua pelle ha sempre vissuto nell’ombra e se lui si mette sulla sdraio a farsi arrostire come uno spiedino di carne sulla griglia rovente… beh… sarà cotto a puntino tanto che vorrà morire.

Ed io, da brava mogliettina, non lo permetterò!

“Draco?”

“Uhm”, alza svogliatamente la testa dal suo giornale e mi guarda.

“Dovresti fare qualcosa per la tua pelle”

Si guarda allo specchio e come presumevo non ha capito un accidenti.

“Uhm…”

Ok, ho capito, è meglio entrare in azione.

E se io entro in azione devo munirmi di bacchetta magica.

La prendo dalla mia valigia facendo in modo che Draco non mi veda, e nascosta ben bene… gli lancio un incantesimo non verbale!

Sorrido soddisfatta, almeno così non si arrostirà come uno spiedino di carne sulla griglia rovente!

“Hermione… che diamine stai facendo?”

“Sto cercando di mettermi il costume!”

Non deve sapere che gli ho lanciato un incantesimo, so come la prenderebbe e so che si lagnerebbe per tutta la durata della Luna di Miele.

E non sarebbe né cosa buona né cosa giusta!

 

 

                                                                  ***

 

Ieri sono rimasta estasiata dalla bellezza del mare al tramonto, ma stamattina devo dire che è ancora più bello.

La sabbia è ancora tiepida e l’acqua del mare è così cristallina che emana tranquillità.

In questo luogo, a dire il vero, tutto emana tranquillità… non c’è nulla che potrebbe rovinare questo momento idilliaco…

“Ti va una nuotatina?”

“Se ti dicessi tra un po’?”

“Non me ne fregherebbe!”

“Cosa vuoi dire?”

Ciò che voleva dire mio marito era che adesso mi ritrovo senza la mia volontà a sputare acqua di mare e maledire il fatto che lui sia molto più forte di me.

Questa è un’ingiustizia bella e buona, ma so che mi riscatterò in qualche modo… oh se lo farò… insomma, non è assolutamente giusto quello che ha fatto!

“Sai che questa me la pagherai cara, vero tesoro?”

“Ma certo amore mio!”

E detto questo continua a volermi annegare!

E arrivati a questo punto non so davvero se stia scherzando o voglia uccidermi davvero!

“Ho la vaga impressione che tu mi voglia morta…”

Ed ho anche la vaga impressione che Draco non mi stia ascoltando visto che guarda aldilà del mio viso in un evidente stato di…

Boh… la sua espressione è indecifrabile!

“Forse se ti uccidessi mi ringrazieresti!”

“Perché dovrei farlo?”

“Stanno arrivando Mike e Trisha!”

Ah ecco!

E adesso dopo questa pessima notizia, forse sarebbe meglio che mi annegasse nelle limpide e cristalline acque tropicali di Bora Bora.

“Draco?”

“Sì?”

“Uccidimi”

Mi sorride e improvvisamente impallidisce ancora di più.

“Cosa sta succedendo?”, domando con una nota di panico nella voce.

“Stanno sistemando le sdraio accanto alle nostre…”

“Abbiamo un piano?”

Draco mi rivolge il suo sguardo da uomo completamente stranito dalla sagge parole della sua donna.

“Perché dovremmo avere un piano?”

Uhm…

FORSE PERCHE’ APPENA SI ACCORGERANNO DI NOI POTREMMO DIRE ADDIO ALLA NOSTRA GIORNATA RILASSANTE?

“Non so… forse è solo paranoia!”

Tu senti cosa mi tocca dire!

“Non sei curiosa di sapere com’è finita la loro prima notte?”

Non ho pensato ad altro!

“E poi non possiamo avere un piano per evitarli!”, prosegue con espressione seriosa su quel visino da prendere a schiaffi.

“E perché no?”

“Perché fuggire è da codardi!”

“Draco”

“Sì?”

“Tu eri il codardo numero uno!”

“Suvvia, non è il momento di rivangare il passato! E poi, l’unico modo che abbiamo per evitarli, è quella di raggiungere Tahiti a nuoto… e credo non sia una possibilità da prendere in considerazione.”

“Ti facevo più intelligente, sai?”

Mi lancia uno sguardo feroce, ma rimango impassibile.

“Possiamo sempre smaterializzarci!”

Improvvisamente dalle sue mani parte un applauso.

E cos’avrà da applaudire questo proprio non me lo so spiegare!

“Complimenti! Di sicuro nessuno si renderà conto del fatto che una coppia è sparita nel nulla!E magari daranno la colpa alle sabbie mobili!”

Incrocio le braccia al petto e faccio la finta offesa, aspetto il momento in cui Draco, per scusarsi, vorrà baciarmi ed io gli morderò il labbro.

Eccolo all’attacco!

Oh come lo conosco bene…

“Ahia!Ma sei impazzita?”

“Mi avrà morso un’anguilla!”

“Sì certo… ed ecco, brava! Grazie a te Mike e Trisha si sono accorti di noi!”

Cavolo! Questa non ci voleva!

“Non è un problema!”

“No?”

“Dopotutto volevi divertirti con la loro prima notte di nozze… e ad ascoltare le tue stronzate mi diverto sempre…”

Gli do un bacio a  fior di labbra.

“Ti amo”, mi sussurra.

“Alle volte… ti amo anch’io”

 

 

                                                        ***

 

 

“Ehilà…”, ecco che vedo Mike sbracciarsi per segnalarci la loro presenza.

Che spreco! E’ ovvio che sappiamo della loro non gradita presenta!

“Draco… Hermione”

“Fai segno con la manina, tesoro”, mi suggerisce a denti stretti cercando di far sembrare il suo sorriso falso abbastanza convincente.

Ed io, da brava scema, faccio un timido ciaociao con la manina.

Che poi mi chiedo perché lo sto facendo.

Mi sovvengono parecchie motivazioni, ma non credo proprio possa dare la colpa all’inclinazione dell'’asse terrestre!

“Io e Trisha non credevamo di trovarvi in spiaggia a quest’ora…”

Perché non avremmo dovuto essere in spiaggia a quest’ora?

C’è forse una qualche maledizione che governa Bora Bora?

No perchè io su Bora Bora so praticamente ogni cosa, visto mi sono documentata su ogni centimetro di questa parte di mondo.

“Fare una nuotatina di prima mattina è molto più stimolante”, dico e credo di aver usato un tono piuttosto acido.

Un po’ come se avessi mangiato dei limoni.

“Ma non… cioè… non so, ma stanotte non avete?”

Non AVETE cosa di preciso?

Io e Draco stanotte avremmo potuto tante di quelle cose che mi sembra masochistico anche il solo provare ad elencarle!

E poi sinceramente torturarmi la mente per questo individuo mi sembra ancor più masochistico del possibile elenco.

“Oh già… com’è andata tra te e Trisha?”

Ecco, Draco ha trovato il modo per alimentare quel lato del suo segno zodiacale che proprio non… ok… sto cercando di mentire a me stessa.

Io adoro questo lato del suo segno zodiacale semplicemente perché mi fa morir dal ridere!

E’ assurdo… riesce a prendere in giro la gente e far credere loro che lui li capisce realmente e che nel suo io si cela il loro probabile migliore amico.

Forse in lui, la gente vede quel probabile amico, che si aveva a scuola e che poi è diventato una specie di mostro andando a raccontare in giro le varie esperienze sessuali.

“Vi dispiace se leggo un po’?”, annuncio posizionandomi sulla sdraio e cercando di leggere una rivista che ho comprato in uno shop ieri prima di partire.

“Oh no, tesoro!Leggi pure”

Sorrido a mio marito e mi metto a leggere, mentre le parole di Mike mi traforano l’orecchio e mandano a quel paese quel poco di concentrazione che m’era rimasta.

“Ieri, dopo il party di benvenuto, beh… ho cercato di creare l’atmosfera accendendo delle candele profumate… avevo anche ordinato dello champagne e tutto sembrava essere perfetto, ma…”

“Ma?”

“Ma… beh, qualcosa mi ha bloccato!”

“Cosa?”

“Non so… ma lei mi sembrava un po’ fredda”

“Fredda?”

“Sì”

“Probabilmente non le stavi dando piacere”

“E come si fa a donarle piacere?”

La scena mi fa sorridere!

Sembra quasi di vivere una di quelle scene che non avverranno mai, ma che vorresti avvenissero per ridere del tuo coniuge, in cui Draco dovrebbe spiegare a Chris come si procura piacere ad una donna.

So che la scena non vedrà protagonisti Draco e  Chris perché con molta probabilità Chris non parlerà mai di sesso a suo padre… però, devo dire che Mike fa davvero tanta tenerezza… fidarsi a quel modo di Draco… deve proprio essere messo male!

Molto male!

“Ma prima dimmi… com’è andata con Hermione?”

Draco sogghigna e mi lancia uno sguardo.

“Mike, per quanto mi costi ammetterlo…”

Sta per caso confessando di essersi preso gioco di lui?

“… io, ieri ero molto imbarazzato e il mio amico non ha adempiuto al suo dovere!”

Mike boccheggia come un pesce appartenente alle 700 specie che popolano queste acque cristalline.

“Ma.. ma.. come fai a parlarne con così tanta naturalezza davanti a tua moglie?”

Quello che mi chiedo anch’io.

“Oh… Hermione mi capisce… è come una sorella per me!”

Devo dire che se lui mi vedesse come una sorella… io avrei una grande paura, perché crederei che fosse propenso all’incesto, e questo sarebbe veramente sconvolgente!

Mi farebbe schifo a dire il vero!

E forse lui sarebbe un tantino malato di mente…

Ma per fortuna sta solo sfogando la parte assurda del suo segno zodiacale e diciamo che tutto va bene!

“E tu? A te va bene?”, mi domanda Mike in preda al panico.

Uhm… abbasso la rivista e mi volto verso lui.

“Oh no, per niente… alla fine… in un rapporto ci vuole fiducia, e se Draco mi vede come una sorella… beh.. vuol dire che si fida di me”

Ma che sto dicendo?

Ma poi come siamo finiti a parlare di fiducia se prima parlavamo di sesso?

Devo essermi persa un passaggio fondamentale di questa discussione.

“Avete davvero un bel rapporto”

“Già”, mi prende per mano e la stringe forte, dicendomi –ti amo- con il labiale.

Abbiamo un bellissimo rapporto, ma non è per il fatto che mi vede come una probabile sorella con il meraviglioso nome di: Vypera Narcissa Malfoy.

Improvvisamente qualcosa scuote il mio magico mondo.

Draco si allontana da me per inseguire un pappagallo, Mike è andato a prendere qualcosa da bere e Trisha sembra uscita da una rivista per uomini soli.

Capelli lunghissimi e biondissimi, bikini bianco che mette in risalto la sua abbronzatura caraibica e…

“Ciao Hermione”

“Ciao Trisha”

“E’ andata bene ieri sera?”

“Beh sì… anche se…”

“Capisco”

Devo stare a quel maledetto gioco di Draco.

“E a voi?”

“Mike non ci sa fare per niente… devo confessarti che io non sono arrivata vergine al matrimonio”

Chissà perché ma me lo aspettavo!

“Oh”

“Già… e avendo avuto molte esperienze… beh, Mike ha l’esperienza di un dodicenne”

Come iniziare bene un matrimonio…

“E’ timido… aiutalo!”

Si volta come se avessi detto di essere la Regina Elisabetta ringiovanita di qualche decennio.

“E come si aiuta uno così?”

“Non lo so… è tuo marito, dovresti sapere come aiutarlo!”

Rimaniamo in silenzio ed io continuo a leggere la rivista.

E’ una ricetta su come preparare un buon ragù a base di cetrioli e salame.

Una cosa alquanto indegna!

Ingredienti per 4 persone…

“Seri fortunata”

E con ciò cosa vuole dire?

Di certo non sono stati fortunati coloro che hanno avuto la sfortuna di mangiare questa schifezza di ragù ai cetrioli.

Saranno stati ricoverati d’urgenza in rianimazione

“Uhm?”

“Tuo marito è praticamente perfetto”

Com’è brava a sottolineare l’ovvio.

“Credo che il sesso con lui sia sublime, lo confermi?”

Ma guarda questa sgualdrinella da quattro soldi… tutta super abbronzata e mezza nuda.

Grrrr!

“No, non lo confermo”

“Cosa?”

“Si trova nelle stesse condizioni di Mike! E’ timido”

Un sorrisino sardonico le si dipinge sulle labbra colorate di rosa pastello.

“Sono sicura che con una come me la timidezza passa”

Ok… sta calma Hermione!

E’ solo una schifosa puttanella senza speranze!

Respira!

“Pucci, ecco il tuo succo di cocco corretto”

E’ arrivato il povero disgraziato, e nello stesso istante è arrivato Draco con una busta tra le mani.

Si sdraia accanto a me e mi bacia.

“Una lettera di Blaise, la vuoi leggere adesso?”

“Sì”

La prendo in mano e mi chiedo come cavolo sia riuscito a mandare una lettera in questo luogo.

Credo che se qualcuno avesse avvistato un gufo si sarebbe scandalizzato e avrebbe chiamato la protezione animali.

“So cosa ti stai chiedendo… e sappi che Blaise adora i pappagalli”

E allora?

Inizia a baciarmi il collo, fino a raggiungere il mio orecchio: “Ha trasfigurato il suo gufo in un pappagallo! Geniale, vero?”

Mi sussurra e non posso far altro che sorridere!

Ha un’inventiva che fa davvero paura!

 

 

Cari amori miei,

mi mancate come mi mancano ogni mattina a colazione i cereali al cioccolato!

Come state in quel luogo assolato? Draco, ti sei già abbrustolito?

Qui tutto procede al meglio!

Ci siamo trasferiti tutti a casa Malfoy per stare con i vostri pargoli che non sembrano sentire la vostra mancanza come la sento io, (Pansy sostiene che io abbia parecchi complessi, ma io non la sto a sentire perché se dovessi ascoltarla i complessi mi verrebbero davvero!)

Detto ciò, sappiate che Dana ha picchiato nuovamente Mallord e Chris nutre una specie di passione morbosa per il passato di mele verdi, non sappiamo se interpretarlo come un buon segno; voi che dite?

Sappiamo anche che siete voi da due giorni, ma sono successe parecchie cose.

Pansy ha cercato di far socializzare Max e Chris… ma non sembrano andare molto d’accordo…

La gravidanza di Emma procede bene e Lud è dovuto tornare in Germania per un paio di giorni!

La signora Piddy sembra molto meno rilassata, ma ho deciso di aiutarla io con ele faccende di casa… alla fine basta solo un inutile incantesimo per far andare tutto bene!

Detto questo, sappiate che ci mancate da morire e che speriamo che vi stiate divertendo!

Salutateci gli abitanti del luogo e non state troppo tempo a rotolarvi tra le lenzuola della vostra camera… c’è un mondo da scoprire!

 

Con un affetto sconsiderato: Blaise, Pansy, Emma, Lud, Signora Piddy e tutti i pargoli che abitano questa casa!

 

 

Grazie a questa lettera e ai nostri amici, sono quasi riuscita a dimenticare che Trisha Clepton è una gran puttana!

Richiudo la lettera e Draco mi sorride.

“Dovremmo rispondere”

“Che ne dici di farlo adesso?”

“Adesso? Non vuoi stare ancora in spiaggia?”

Uhm… già, alla fine non posso non godermi la mia Luna di Miele per quella.

“Ti va una nuotatina?”, propongo.

 

                                                        ***

 

 

E’ arrivato il momento di dire a Draco che Trisha è una grandissima…

“davvero?”

Annuisco per confermare mentre un paio di pesci colorati mi nuotano tra le gambe.

“Non l’avrei mai detto, sai?”

“Anch’io”

“Beh… non avrai mica paura che lei possa circuirmi, vero?”

“Non ho paura perché ho la certezza che mi ami… però mi dà fastidio quel suo atteggiamento da falsa santarellina e da falsa mogliettina innamorata”

Mi abbraccia e mi bacia dolcemente.

“Sta tranquilla… non voglio che distrugga la nostra vacanza”

Mi sento molto più tranquilla, anche quando vedo il gufo-pappagallo di Blaise volare sulle nostre teste.

Trisha Clepton morirà a Bora Bora.

E’ una promessa!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chi avrebbe mai sospettato della cara Trisha?

Di sicuro non il povero Mike che ha ben altri problemi per la testa…

Per fortuan ci pensa Draco a non farlo sentire un emarginato sociale!

 

Detto questo spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento e che vi abbia fatto ridere almeno un po’!

 

Lunachan62: Ebbene sì! Per certi versi quei due pazzi sono i miei alter ego! Ecco perché mi riesce tanto facile scrivere di loro XD Con questa rivelazione, mi sarò sicuramente giocata la reputazione! Beh..fa niente, ma tu continua a seguirmi!

 

Missmalfoy1: Eccoti accontentata con l’angolo delle risposte, ma capiti bene perché mi sono presa una giornata di relax! XD

Per la mente geniale… beh… non saprei davvero! Non so nemmeno se la mia mente è geniale! Però finchè riesco a farvi ridere allora è davvero geniale! XD

 

Gypsy_rose90: Grazie per non aver chiamato la neuro e visto che sto ancora qui non ho nemmeno avvelenato nessuno con la cena dell’altra sera!

Per i nomignoli zuccherosi… beh li odio anch’io… era per rendere l’idea di quanto fossero odiosi i coniugi Clepton! E quando i miei amici, agli inizi delle loro relazioni usano queste sdolcinatezze io li prendo un po’ in giro… mi faccio odiare, ma almeno mi diverto!XD

 

Koala3: e se ci facessimo ricoverare insieme?

Uhm.. ti ringrazio davvero molto, perché sapere che vi faccio ridere per me è una grande conquista!

Sono brava a fare ridere i miei amici e sapere che so far ridere anche con le mie fanfiction mi riempie di gioia!

 

Lenu88: recensitrice assidua… GRAZIE! Nonostante gli impegni universitari trovi uno spazietto da dedicarmi!

Che dire?

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e che Draco abbia fatto la sua porca figura anche qua!XD

 

redRon: Pensi ancora che Trisha sia simpatica?

Chissà se sei morta sepolta dai tuoi libri… fammi sapere! XDXDXD

Mi manchi tantuuuuuu!

Bhuahahaha!

 

Sensation: Sto aggiornando molto velocemente! Non merito forse un premio? Ihih!

Che ne dici della prima volta di Hermione e Draco?

Certo che quel pazzo biondo ama esagerare! XD

Per la storia degli esempi… non so proprio se esista, ma non credo arriverò al punto di Hermione… l’iperventilazione serve in altri momenti! XD

 

Grazie a tutte!

 

Kisses

 

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Capitolo 54
*** Clepton, Malfoy e .... Zabini! ***


pansy

 

 

 

 

 

 

 

 

Cari pazzi che abitano la nostra casa e deviano le menti dei nostri figli,

come state?

Ovviamente speriamo sempre che sprizziate energia anche dalle narici, e speriamo anche che non abbiate bloccato la crescita di Dana e Chris!

Detto questo sappiate che ci stiamo divertendo tantissimo e che Bora Bora è eccezionale!

Il mare è stupendo e da ieri ho iniziato le immersioni con un simpaticissimo maestro proveniente dalle Galapagos, mentre Draco sta cercando di capire l’importanza dei balli caraibici.

Ovviamente ho organizzato delle gita culturali per fare in modo di vedere il luogo che ci sta ospitando e non rimanere perpetuamente nella nostra fichissima camera da letto.

Per quanto riguarda Dana e la sua violenza incontrollata, io sono abbastanza preoccupata, Draco invece è fuori di sé dalla gioia, ma credo si sia drogato di pò è

( piatto tipico dell'’isola a base di frutta).

E vista la nostra assenza, cercate di farle capire che picchiare gi atri è sbagliato. (Confido in voi, anche se mi sento tanto stupida nel farlo).

Siamo inoltre contenti del fatto che Chris abbia una particolare devozione per il passato di mele verdi… anche se ciò mi preoccupa un po’, cercate anche di fargli provare quello alla banana e al Kiwi, non vorrei che fossero le mele verdi il vero problema della perpetua idiozia di mio marito!

Non vediamo l’ora di vedervi e abbracciarvi, la vostra mancanza si sente da morire!

 

P.S. Non uccideteci la signora Piddy! Signora Piddy le vogliamo beneeeeee!

 

P.S.2 Sono Draco e volevo dirvi che Hermione è un mostro! Mi ha fatto camminare per km e km… sono debilitato!

 

P.S.3  Non date retta a quel pazzo… camminare fa bene, ma lui si lamenta per ogni cosa!

 

P.S.4 Non è vero! Non mi lamento per ogni cosa!Uffa!

 

P.S.5 Adesso basta, vi salutiamo! Un caloroso abbraccio ad ognuno di voi!Ciaooooo

 

 

Ho appena attaccato la busta al pappagallo di Blaise e sfregandomi le mani vado ad annunciare il programma di oggi al mio dolce maritino sedentario, che per l’appunto sta sfogliando delle riviste spaparanzato sulla sdraio in terrazza, mentre sorseggia del succo di colore verde.

Spero vivamente non siano le sue mele verdi importate dal Sudtirol!

“Draco…”

Mi avvicino a lui e prendo a massaggiargli il collo, è sempre un ottimo espediente per poi fare tutto quello che voglio io.

Lo sento rilassarsi sotto le mie mani ed ho già la vittoria in pugno.

“Che ne diresti di trascorrere la giornata a Maupiti?”

Eccolo che si volta come se gli avessi espresso il mio desiderio di conquistare Saturno e scoprire un nuovo continente!

Certe volte le sue espressioni sono totalmente fuori luogo…

“Cos’è Maupiti?”

“Maupiti è l'isola più piccola e montuosa dell'arcipelago, una versione in miniatura di Bora Bora. Ha imponenti montagne che scendono verso una laguna dalle acque luccicanti, delimitata da isolotti corallini e spiagge di sabbia bianca da sogno.”

“Stai forse ripetendo parola per parola ciò che c’è scritto nel depliant?”

Sì, ok è vero, lo ammetto!

Ma se ho una memoria così ferrea, cosa posso farci?

Ricordo anche dove stanno le virgole!

“Sì, ma è per rendere l’idea… sai che per descriverti un luogo non saprei da dove iniziare, no?”

Piega il giornale e lo poggia sul tavolino in vimini accanto a lui.

“E cosa dovremmo fare a Maupiti se tutto ciò che hai detto ce l’abbiamo a pochi metri di distanza?”

Scansafatiche.

Devo passare al pino B.

Ovvero sedermi sulle sue gambe e ricoprirlo di baci, morsi e altro.

Tutto ciò che possa servirmi per sedurlo e trascinarlo nella mia perfida trappola.

“Beh… possiamo organizzare un pic-nic sui motu…”, sussurro al suo orecchio per poi morderne il lobo.

“E… cosa sono i motu?”

Proseguo con la mia opera di persuasione.

“Degli isolotti corallini…”

“Ah… uhm…”

“E poi potremmo farci le coccole sulla spiaggia Tereia…”

“Ok mi hai convinto… possiamo benissimo trascorrere la giornata a Maupiti!”

And the winner is: Hermione Jane Granger in Malfoy! Oh Yeah!

Grazie Jhonny!

 

 

                                                        ***

 

 

Uhm… che goduria!

La giornata a Maupiti è purtroppo giunta al termine… per fortuna ci sono le mille fotografie scattate ad ogni centimetro di questo paradiso terrestre, e poi per fortuna che esistono i pensatoi… questa giornata è da rivivere perché è stata a dir poco WOW!

Abbiamo mangiato tanta frutta e tanto pesce, visto cose meravigliose, conosciuto gli indigeni che è stata un’esperienza meravigliosa, e poi il bagno in quell’acqua cristallina e poi… beh… poi la cosa diviene vietata perché io e il mio dolce maritino abbiamo fatto anche altro…

“Ho male alla schiena”

“Sei fatto vecchio”

“Ma ho solo 27 anni!”

“Stavo giusto progettando una gita a Moorea”

“E cos’è?”

Poverino, se sapesse…

 

                                     

                                                        ***

 

Poverino, è letteralmente crollato.

Ha avuto solo la forza di farsi una doccia e poi crollare come un pesce lesso nel suo piatto, che sarebbe incarnato dal letto.

Io non so perché, mi sento viva e attiva, ma come una specie di morto come lui le mie energie vanno un po’ sprecate.

Sarà meglio riposare visto che Draco non sa che questa sera lo porto a ballare caraibico.

Ma qualcosa mi distoglie dal mio riposare; un pappagallo si è appena posizionato sul nostro armadio e ci guarda compiaciuti.

E non so davvero se sia possibile che un pappagallo ci possa guardare con compiacimento.

Forse ho preso un’insolazione a Maupiti, perché davvero… non so come sia possibile.

Sembra quasi che il pappagallo si sia fatto un lifting…

Sì, sì… certo!

Quale animale non si è fatto il lifting?

Ho bisogno di un po’ di ghiaccio.

Prendo comunque la lettera che il coso rifatto tiene tra le zampe e la leggo.

 

 

Cari amori nostri,

siamo felici di sapere che oltre a grufolare tra le coperte vi date alla scoperta di nuovi paesaggi e orizzonti culturali, ma sappiamo anche che a far sì che non vediate solo i vostri corpi nudi perfettamente intrecciati, è merito della sete di conoscenza spastica di Hermione.

Sappiate che qui io e Pansy ci stiamo annoiando da morire, anche se avremmo dei posti di lavoro alla quale recarci… c’abbiamo pensato molto, e siamo arrivati alla conclusione che alla fine noi siamo i capi e possiamo fare quello che ci va… quindi lasciamo Emma e Lud qui e noi veniamo a…

 

Perché la lettera non prosegue?

Che si siano dimenticati di scriverla?

Oppure l’hanno scritta nella loro testa e hanno ben creduto che si fosse scritta per davvero?

Bah…

Questi due mi scioccano, e tanto anche.

 

Toc Toc

 

 

Draco ha forse ordinato qualcosa prima di cadere in catalessi?

E se fosse Trisha?

E se fosse Mike che deve raccontargli che ha fatto di nuovo cilecca?

Merlino… saremmo dovuti rimanere a Maupiti!

Apro con circospezione la porta e ciò che mi ritrovo davanti mi lascia assolutamente…

 

“AAAAHHHHHH!!!”

No, degli assassini!!!

Non so perché, ma la posizione da me assunta non mi piace!

Loro mi sono di sopra e Draco oddio se si preoccupa di ciò che sta accadendo ai piedi del letto dove sta dormendo senza dignità.

“Ma che bella abbronzatura! Ma perché Draco non prende colore?”

Blaise Zabini e Pansy Parkinson!

Avrei dovuto immaginarlo…

Almeno mi stanno aiutando a rialzarmi dal torbido momento di oscura passione che ci aveva travolti!

“Come mai qui?”

Una semplice domanda di rito, anche se le risposte potrebbero benissimo essere tre:

 

 

1)     Sono qui perchè a capo di un progetto che vuole salvaguardare la barriera corallina.

2)     Sono qui perché hanno assistito a qualcosa di losco e sono ricercati e quindi sono sotto la protezione del F.B.I  per la protezione testimoni.

3)     Sono qui, perché hanno deciso di non lasciarci da soli nemmeno durante la nostra Luna di Miele.

 

 

 

Non so perché ma ho la vaga sensazione che la loro risposta sia la terza, e non credo neanche chela loro risposta si avvicinerà a quella prodotta dalla mia mente, perché sono ASSOLUTAMENTE convinta che la loro risposta sarà la terza così come da me è stata prodotta!

“Ci mancavate e siccome Lud sta in Germania ed Emma è andata a trovare i suoi… io e  Blaise eravamo soli e abbiamo bene deciso di venire a trovare i nostri migliori amici! Sappiamo quanto può essere terribile la Luna di Miele e noi non vogliamo che passiate quello che abbiamo passato noi…”

Credo di stare vivendo in un film horror!

Per quanto li ami… beh… spero solo che non dormiranno con noi!

Se arrivano a darmi questa fantastica notizia, credo proprio che non risponderò delle mie azioni e li ucciderò spacciandoli poi per tocchetti di carne al prossimo falò sulla spiaggia.

Alla fine sarà come mangiare carne di manzo, no?

“Abbiamo affittato una di quelle bellissime palafitte e per il resto sarà come se ci avesse incontrati qui… considerateci come una coppia in Luna di Miele!”

Ho come l’impressione che questi due arrivino a tradire Emma e Lud, perché è come scritto nelle stelle che erano loro due che dovevano convolare a nozze!

Uhm… forse però è meglio che abbiano sposato Lud ed Emma… almeno loro hanno un briciolo di pudore nel fare le cose… e non sto parlando di semplice pudore… perché per loro ci vorrebbe pudore anche quando cambiano il pannolino ai loro pargoli.

“Avete conosciuto qualche coppia?”

Ma sì… alla fine sfogarmi con loro mi farà bene!

 

                                                        ***

 

“… e quella troia di Trisha mi ha detto a chiare lettere che ci proverà con Draco!”, sbatto con furore il mio bicchiere inondato di ombrellini, sul tavolino e qualche goccia mi bagna la mano.

Adesso magari diventerò un supereroe… un po’ come ha fatto il ragno geneticamente modificato con Peter Parker!

Però, ora che ci penso, allora il cocktail dovrebbe essere geneticamente modificato e…

“Aspetta, Draco ha fatto credere a Mike che era la vostra prima volta?”, Pansy è totalmente divertita e Blaise sembra un po’ più serio del normale.

“Draco… il pervertito di Serpeverde?”

“Sì, proprio lui!”

“Quello che si è preso la mia verginità a quindici anni?”

“Già”

“Quello che si è passato il settimo anno Serpeverde quando lui andava al quinto?”

“Sì”

“Quello che è stato trovato a letto con tre ragazze?”

“Sì”

Ecco che Blaise si sta contorcendo dalle risate, mentre Draco ignora tutto!

“Lasciando perdere la crisi ilare che ha travolto Blaise… questa idiota di Trisha come può solo pensare che Draco possa essere suo?”

“Non lo so, Pansy”

Improvvisamente uno strano sorrisino le si dipinge sulle labbra.

“Lascia fare a me… Trisha ha le ore contate”

Se lo dice lei…

 

 

                                                        ***

 

 

Non avrei mai detto che finisse così!

Per svegliare Draco abbiamo prima saltato tutti e tre sul letto, ma l’unica cosa che abbiamo ottenuto è stato il corpo di Draco saltare mentre lui dormiva.

Poi abbiamo provato con l’acqua gelida, ma dopo qualche insulto è tornato a dormire.

Poi Pansy e Blaise hanno simulato con la voce l’atto sessuale di due maniaci, ma niente.

E adesso ci ritroviamo a contemplarlo non sapendo più che fare.

“Gli togliamo i boxer, qualcuno si scandalizza?”

Io e Blaise facciamo segno di no con il capo.

“Ok, visto che sei la moglie, a te l’ardua impresa!”

Sospiro.

“Non provateci nemmeno!”

Che il principe si sia destato dal suo sonno?

“E poi, cosa diamine ci fate voi due qui?”

Almeno è entrato subito a contatto con la realtà!

“Mi mancavi da morire, Draco”

Non mi sembra molto entusiasta dell'’abbraccio stritolante di Blaise…

“E tu, Pansy?”

“Volevo un’abbronzatura degna di… beh… sicuramente non di te, sei bianco come il latte, ma com’è che la tua pelle non prende colore?”

Eh già, è vero!

L’incantesimo durava per 24 ore… poi avrei dovuto rinnovarlo, ma sono già trascorsi 5 giorni e me ne sono dimenticata!

Eppure non si è bruciato… ma che razza di pelle hanno i Malfoy?

“A dire il vero non lo so”, dice guardandosi il petto e le braccia.

“Secondo me va in spiaggia vestito di tutto punto!”

Ah-ah-ah!

Che qualcuno mi trattenga!

Puff!

“Ok bei fanciulli, se ci vestissimo e andassimo alla festa sulla spiaggia?”

“Ottima idea, Hermione!”, dice Blaise.

Pansy corre subito nel nostro bagno per cambiarsi e Draco ricaccia la testa sotto al cuscino.

“E’ proprio necessaria?”

“Se mi ami sì”

“Donna subdola”

 

                                                        ***

 

Pansy ha deciso di fare concorrenza a Trisha.

Solo che forse Pansy non sa che lei è molto più bella di quella vacca abbronzantissima.

Siamo seduti al nostro tavolo, in attesa che cominci lo spettacolo e attraverso una palma riesco a scorgere i coniugi Clepton.

Anche Mike deve essersi accorto di noi, visto che sbracciandosi sta correndo nella nostra direzione.

“Stanno arrivando!”, annuncio.

“Qual è il piano?”, domanda Draco.

Blaise sorride e abbraccia in vita Pansy, “Siamo i coniugi Zabini e ci siamo conosciuti oggi a Maupiti… il resto verrà da sé!”

“Ok”

Io e Draco ci alziamo per salutare i nostri cari Clepton e noto che Trisha sembra voler entrare in confidenza con quello che incarna mio marito.

Brutta sgualdrina!

“Mike, Trisha… vogliamo presentarvi Blaise e Pansy, li abbiamo conosciuti a Maupiti!”

Sorridono amorevolmente. Li adoro!

Mike fa il baciamano a Pansy che fa la finta imbarazzata e Blaise fa il galantuomo con Trisha.

Non sembrano neanche loro visto che sembrano avere atteggiamenti consoni ad ogni essere umano senza turbe psichiche drastiche!

“Anche voi in Luna di Miele?”

“Sì, ci siamo sposati stamattina”

“Congratulazioni”

Si guardano e si sorridono come due piccioncini in amore, sono odiosi esattamente quanto lo sono stati Mike e Trisha sull’aereo mentre Draco, tanto per cambiare, dormiva.

“Stanotte sarà la nostra prima notte”, aggiunge maliziosa Pansy.

“Oh oh, ma che splendida notizia!”, dico io, tanto per far finta che sono realmente interessata alla prima notte di nozze dei coniugi Zabini.

“E voi, avete consumato?”, ci domanda Trisha.

“Ehm…”

“Ci stiamo lavorando… sono ancora troppo timido”

Ma cos’ha in mente Draco?

“Secondo me è l’aria che non ci stimola…”, asserisce saggiamente(?) Mike mentre giocherella con la sua collana di fiori.

“In che senso?”

“Siamo londinesi… abbiamo vissuto sempre a contatto con il grigiore e la nebbia… secondo me tutto questo sole non ci aiuta!”

“Ottima interpretazione Mike!”, sì a che ci siamo innalziamolo a idolo dell'’isola e iniziamo a pregare affinché risolva i nostri problemi.

 

“Oh grande Mike… aiutami a trovare più cocchi”

“Oh venerabile Mike… fa che la pesca sia fruttuosa!”

“Oh stupido Mike… che tu possa annegare nella barriera corallina!”

 

“Uhuuu! Si balla caraibico!”, esulta Blaise prendendomi per mano.

Adesso siamo al centro della pista e mi sento un tantino osservata.

“Sono due idioti!”

“Lo so”

Un passo avanti… due passi indietro…

“Ma tu non dovresti ballare con tua moglie?”

Una giro su me stessa… una mano alla….

“Mia moglie sta ballando con tuo marito…”

“Ma cosa diamine sta accadendo?”

“Non lo so, ma è eccitante!”

Oh beh… se lo dice un matto allora è DAVVERO eccitante!

 

                                                        ***

 

Letto dolce letto.

Abbiamo ballato per ore, ci sono stati così tanti cambi di coppia che non so nemmeno se quello che si sta lavando i denti nel bagno è l’uomo che ho sposato!

“Sono stravolto”, annuncia buttandosi sul letto.

Mi butto accanto a lui, “Se ti può far sentire meglio, anch’io”

“Blaise e Pansy saranno la mia fine”

“Anche la mia”

Stancamente si avvicina al mio viso e mi bacia.

“Prometto che mi farò perdonare”, mi sussurra a fior di labbra, prima di addormentarsi.

Sulle sue labbra uno splendido sorriso.

 

 

 

 

 

 

 

 

Blaise e Pansy potevano mai starsene a casa buoni e tranquilli?

Ovviamente no!

E adesso stanno anche facendo una seconda Luna di Miele senza i rispettivi partner!

Ma forse anche Lud ed Emma sono contenti!XD

 

Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento,e  nel frattempo mi sento strana perché sto postando troppo velocemente… ma cosa mi sta accadendo?XD

 

E adesso passiamo i ringraziamenti:

 

Koala3: Sì saremo insieme e farò di tutto per farti ridere XD La cara Trisha magari adesso è stata pure ammaliata dal carissimo Blaise non sapendo che è una specie di invasato!

Per il suo pappagallo… a quanto pare è colpa tua se a Hermione sembra si sia fatto un lifting!XD

 

Persy: Ecco la grande comparsa di Blaise! Spero ti sia piaciuta… anche se a dire il vero non ha fatto molto! Anche se conoscere i coniugi Clepton è già un’esperienza titanica!

 

Sensation: Postato prestoooo! E Draco ancora non riesce a superare la sua timidezza! Povero! Fa un po’ pena! La signora Piddy adesso è sola a casa con una ciurma di marmocchi… forse si rilasserà di più con loro che con Blaise! Magari le dedicherò un capitolo!

Ma sei davvero sicura di volermi conoscere? Uhm…

 

Lunachan62: Per fortuna continui a trovarmi ancora “normale”! Grazie mille!

 

Missmalfoy1: Ecco l’angolo che tanto ti piace! Mike ha delle strane teorie sul perché tutti gli inglesi non riescano nell’intento di consumare la notte di nozze… sono già alla quinta e ancora niente! Mah…

Blaise e Pansy eccoli in tutto il loro splendore!

 

redRon: Ho concepito un altro capitolo! Secondo me l’ansia per gli esami mi fa scrivere di più! Sono da ricovero! Bah… Ti lovvo!

 

Gypsy_rose90: Poveri amici in amore!^^ Sei tu che fai scoppiare le crisi all’interno delle coppie, vero? XDXDXD

Per la mano ad Herm… è arrivata Pansy, ma non è detto che non abbiano di un ulteriore aiuto! Tieniti pronta per ogni evenienza!

E per Chris… beh… sembra che si farà davvero bello come il papà! XD

 

Lenu88: Grazie  a te! Come sempre! Sei davvero adorabile! Come proseguono gli studi?

Draco che rincorre il pappagallo è un po’ una scena tragi-comica e forse tragi-comico lo è ancor di più sapere che Blaise pur di stare in mezzo alle balle ha trasfigurato il suo gufo! Poveretto… avrà dei seri problemi d’identità!

Adesso che è pure sull’isola insieme ai coniugi Malfoy non so quali altre idee geniali avrà!

 

LiliBlack90: Ma grazie  a te! Mi ha fatto un enorme piacere ricevere le tue recensioni e sapere che sono riuscita a farti ad apprezzare questa coppia!

Grazie di vero cuore, e spero che questo capitolo ti sia piaciuto come i precedenti!

 

Kisses

 

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Capitolo 55
*** Un'innocente partita a Beach Volley! ***


naso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cari coniugi Malfoy,

non vi preoccupate per noi povere creature, ce la caviamo alla grande!

Sono tornato da Berlino giusto per vedere in che stato è la signora Piddy lasciata a se stessa con un gregge di bambini da mandare avanti, e poi sono andato a trovare Emma nel suo paesino di montagna e portarle i crauti che desiderava tanto.

La mancanza di Blaise e Pansy si sente da matti, ma alle volte anche noi abbiamo bisogno di riposare le nostre stanche membra, indi per cui siamo oltremodo felici che siano insieme a voi a distruggere la vostra Luna di Miele!

Siamo comunque fiduciosi, magari faranno nuove amicizie e vi lasceranno assaporare in santa pace la parte più “intrigante” del matrimonio!

Ok, io ed Emma ci stiamo ammazzando dalle risate, questa lettera non ha senso!

Adesso me ne torno in Germania!

 

                                                                           Lud ed Emma

 

 

 

                                                        ***

 

 

Draco, avrà una fine questa Luna di Miele?

Alan mi ha fatto scoprire le gioie dei videogiochi!

Hai idea di quanti omini posso uccidere?

Alan mi ha parlato di certe attività che dovrebbero fare padre e figlio; come andare a pescare, giocare a football, (non chiedermi cosa sia), insegnarti a guidare, parlare di sesso… insomma, Alan dice che farebbe bene al nostro rapporto.

Tua madre è alquanto perplessa… lo sono anch’io a dire la verità, e credo anche di aver fatto determinate cose con te… non saremmo andati a pescare, ma ti ho insegnato come scagliare un Cruciatus alla perfezione, ti ho fatto uccidere un paio di pavoni utilizzando l’anatema che uccide, ti ho comprato il ruolo di Cercatore nella squadra di Quidditch e credo che tu e Pansy con il sesso non abbiate mai avuto problemi…

Adesso devo salutarti, tua madre e Jane stanno rompendo…

 

                                                                  L’unico e inimitabile

                                                                                     Lucius Malfoy

 

 

                                                        ***

 

Salve genitori,

vi state divertendo?

Grazie per la lettera e quella strana cosa che non riesco a identificare!

Mallord mi sta riempiendo di regali… ma non ho ancora capito cosa vuole da me.

Se non vuole un figlio non so davvero cosa possa volere…

Ops, scusate, ma se questa lettera sarà piena di passato di mele verdi e perché Chris non sa mangiare!

Non fa altro che agitare il cucchiaino in aria… è tutto sporco… che ribrezzo!

Quando crescerà?

I maschi!

Vi voglio tanto bene!

 

                                                                  Dana

 

 

                                                        ***

 

 

Avete finito di rotolarvi tra le lenzuola?

Io e Pansy siamo stufi di mangiare cocco!

E poi Mike ci sta raccontando un suo sogno; in pratica c’era lui che passeggiava in un supermercato e controllava la data di scadenza dei cereali al miele… quando improvvisamente dalla scatola è uscito… Winnie the Pooh!

Sono oltremodo sconvolto e Pansy per la gioia di questo racconto ha saccheggiato i negozi di moda dell'’albergo! Ha comprato dei sandali che sono la fine del mondo!

Quando scendete ci trovate sotto la palma a bere drink e sniffare abbronzante alla carota! Da provare! Erotico al massimo! Ahahaha!

 

                                                                          

                                                                           Blaise e Pansy quasi evaporati

 

 

                                                        ***

 

 

“Torna qui… mi manchi!”

Sorrido maliziosa a Draco e poso le lettere sul tavolino vicino al televisore.

Stavamo facendoci le coccole, ma quando quattro pappagalli si posano sulla ringhiera del tuo balcone è meglio intervenire!

Siamo in una zona tropicale piena di pappagalli dai piumaggi coloratissimi, ma credo che attirerei un po’ troppa attenzione se sti pennuti venissero a trovare sempre me!

Non è gratificante essere riconosciuta come la donna che sussurrava ai pappagalli!

E poi adesso quello di Blaise ha un nome: Pawn!

Blaise si affeziona troppo, anche quando sa che dopo questa vacanza Pawn tornerà ad essere Augusto il vecchio gufo grigio!

“Chi ci scrive?”, domanda cingendomi un fianco e prendendo a baciarmi la spalla.

“Lud, Emma, Dana, tuo padre e Blaise”

“Blaise? Che senso ha scriverci se è in vacanza con noi?”

Questa è un’ottima domanda!

Una di quelle seriamente impegnative!

“Non lo so, diceva di scendere in spiaggia e che Mike li stava rimbambendo su un incubo su Winnie the Pooh… non ho capito bene!”

Anche perché non me ne fregava un bel niente di capirci qualcosa.

“E poi? Gli altri cos’hanno scritto?”

“Lud Ed Emma che sono felici che i loro rispettivi coniugi siano qui a rovinarci la Luna di Miele…”

“Lud sa sempre cosa dire!”

“Già…”, dico sorridendo.

“La mia principessa?”

“Uh che Mallord le fa dei regalini e che le piacerebbe tanto sapere che cosa vuole da lei visto che non vuole un figlio…”

Quelle lettere mi hanno inquietato!

E il perché dovrebbe essere palese…

“E mio padre?”

“Oh…”

Questa sì che è bella!

“Voleva farti presente che ha scoperto le gioie dei videogiochi e che gli piacerebbe fare delle attività padre-figlio…”

“Accio lettere”

Con l’ausilio della bacchetta richiama le lettere, visto che per il suo regale fondoschiena era un tragitto troppo lungo, stressante e inerpicato da seguire!

La legge con strane deformazioni del viso… beh… quella lettera è praticamente da incorniciare, la prova schiacciante che Lucius ha seri problemi mentali dovuti non so davvero a che cosa!

Forse erano i suoi lunghi capelli biondi a mantenerlo lucido?

Dovrei un po’ vedere se si è rincoglionito di brutto da quando Draco li ha distrutti con un colpo di accetta o è sempre stato così…

Nuova missione da compiere!

“Mio padre… è forse impazzito?”

“Sono sicura che se facessimo una statistica il 100% della popolazione direbbe di sì!”, dico accarezzandogli i capelli.

“Secondo te sa che ho 27 anni?”

“Beh.. credo che se vuole parlarti di sesso… allora non sa neanche che sei padre di due bambini… e che non li hai di certo trovati sotto ad un cavolo”

Mi guarda scettico, come se la storia dei cavoli fosse reale!

“Sono perplesso… se andassimo in spiaggia? Oltretutto oggi voglio dire a Mike che abbiamo perso la verginità!”

Sorride beffardo!

“Tuo padre ha sottolineato il fatto che tu l’abbia persa con Pansy…”, sussurro prima di mordergli il labbro.

“Ma Mike non lo sa…”

“Quindi… non sono più vergine?”

“Non lo so, perché vuoi cambiare segno zodiacale?”

Lo spingo di lato e  gli butto il cuscino di sopra… certe volte sa essere particolarmente cretino e non gli sto facendo un complimento!

“Il tuo essere dei Gemelli certe volte ti fa fare battute davvero scadenti”, asserisco alzandomi dal letto e  afferrando bikini e pareo coordinato.

“Il problema è che voi vergini… non capite il nostro humour”

“Sai Draco? Non so davvero il perché non ti abbia ancora strangolato con la cinta di quei pantaloni…”

“Probabilmente perché non vorresti che poi i pantaloni mi cadessero sul più bello”

E’ davvero un cretino!

 

                                                        ***

 

 

“Non avrei mai creduto che riusciste a schiodarvi da quel luogo di perdizione…”

Non so perché, ma sono rimasti in pochi ad usare ancora il saluto e Blaise non è tra questi visto che ci guardo con sufficienza dopo aver abbassato i suoi occhiali da sole ultranuovi!

“Piantala, Zabini! Se quella magnifica donna sdraiata accanto a te non fosse Pansy a quest’ora saresti nella tua palafitta a fare le cose sconce…”

Blaise sembra rabbuiarsi e continua a spalmarsi una crema sulle braccia.

“Hai detto che sono magnifica?”, cinguetta Pansy felice quasi in preda ad un isterismo rosa!

E non ho detto rosa perché il rosa è il mio colore preferito o perché stavo pensando a me da bambina in un tutù rosa… l’ho semplicemente detto perché bisogna catalogare i diversi tipi di isterismo e i colori sono perfetti per l’impresa!

Se l’isterismo fosse dovuto per qualcosa che ci fa arrabbiare di brutto allora l’isterismo verrà accompagnato dal colore nero.

Se l’isterismo è dovuto a questioni amorose allora l’isterismo sarà rosso.

Se l’isterismo è creato da un complimento e Pansy sbatte le lunghe ciglia allora l’isterismo sarà ROSA!

“Sì Pansy, ma solo per far zittire Blaise, non ti montare la testa!”

Anche Pansy sembra rabbuiarsi.

E dopo un breve sorriso Draco mi prende e mi butta letteralmente in acqua.

Cosa gli sia preso non lo so davvero!

Sembra dopato,dovrei iniziare a preoccuparmi?

 

 

                                                        ***

 

 

Relax!

Parola sublime, incantevole, meravigliosamente perfetta…

“Offende agli inizi”

La voce di Blaise che fa le parole crociate mi strappa dai miei selvaggi pensieri.

“Pansy”, risponde Draco, e lei gli risponde con una linguaccia, “Oh scusa…”prosegue, “… non può essere Pansy… lei non ha un termine di scadenza… lei offende sempre”

“Sai che sei davvero simpatico?”

Draco mi guarda con sguardo da cucciolo smarrito.

“Davvero?”

“Ovviamente no”

Pansy se la ride di brutto, e stavolta tocca a Draco mettere il finto broncio.

“Lo fa una coppia”, continua imperterrito Blaise.

“Sesso”, risponde Draco.

Blaise guarda le caselle, “Uhm… non ci sta”

Improvvisamente uno scappellotto piuttosto violento di Pansy alla povera testa vuota di Blaise, mi strappa nuovamente dai miei meri pensieri sulle stelle marine e le alghe.

“Ahia, sei impazzita?”, suona tanto di domanda retorica.

“Tu forse sei impazzito… e comunque, a proposito di sesso… cosa direte ai magnifici coniugi Clepton quest’oggi?”

Mi schiarisco la voce in maniera professionale…

“Oh semplice… io e mio marito Draco abbiamo FINALMENTE consumato il nostro matrimonio!”

Scoppiamo tutti a ridere.

“Mi è piaciuto il tuo FINALMENTE molto sottolineato…”, sottolinea Blaise.

“Non possiamo mica rivelare che in realtà abbiamo consumato prima dopo e durante il matrimonio, no?”

“Giusta osservazione, Malfoy”

 

 

                                                        ***

 

 

“Hermione, ora mi sento ubriaca…”

Pansy si sta lamentando di essere ubriaca?

Cosa sta accadendo al cosmo?

“Pansy, ti ho fatto bere solo due bicchieri di vino bianco… e non ti ho nemmeno costretta”

Mi guarda scettica.

“E’ vino piemontese”

“Vedo che sai leggere l’etichetta”, dico sarcastica con un ghigno compiaciuto, e sembra quasi che Pansy abbia paura.

“Draco ti sta influenzando troppo… meglio andarci a fare questi benedetti massaggi… se oggi voglio sconfiggere Trisha devo essere al top della mia forma fisica…”

“… e mentale”, aggiungo.

“Beh… allora smettila di farmi bere vino”

Ops! Credo che la bottiglia dovrò finirla da sola!

“Signora Zabini e signora Malfoy?”

“Sì”, rispondiamo in coro e un indigeno dai modi gentili ci accompagna in un salottino bianco dove ci intima di metterci in costume che stanno per arrivare le massaggiatrici.

“Sarà fantastico”, esulta.

“Oh sì, ma i nostri mariti?”

 “Il mio è in Germania”, dice facendo spallucce, poi si rende conto che parlo dell'’altro marito che è in compagnia del mio unico e solo marito.

“Giocano a bocce ruttando?”

Ok, non avrei mai creduto che il vino piemontese la rincoglionisse a tal punto, meglio segnarsi questa piccola scoperta… una Pansy rincoglionita può sempre tornarmi utile.

“A cosa stai pensando? Cos’è quel sorrisino che ti increspa le labbra?”

Faccio spallucce anch’io è così glamour!

“Pensavo… beh… a quell’uomo… guarda che costume!”

E’ obiettivamente orribile, ma non posso dire a Pansy della mia scoperta!

 

 

                                                        ***

 

Uh

Ah

Aaaah

Uhm

Paradisoooooooo!

Sono su di una nuvola e un qualcosa di bianco suona una cetra… Merlino, se questo è l’oblio… che ben venga!

“Non è… uh…”

La frase di Pansy, spezzata, è riuscita a farmi capire che sta provando le mie stesse medesime sensazioni oblivianti solo che nella mia testa sta iniziando a prendere forma qualcosa di sferico…

Uhm… cosa vorrà suggerirmi?

“Herm… sei in stato… uh…vegetativo?”

“Credo di aver raggiunto il Nirvana”

“Anch’io, sorella”

Cos’è questa cosa sferica?

Una palla?

Cosa vorrà da me una palla per giocare a beach volley?

Non dovrebbe volere nulla visto che… bah… meglio che mi rilassi!

 

                                                        ***

 

“State bene? Sembrate un po’ rincoglionite…”

Blaise sa sempre come essere gentile, ma ho sono così leggera che non mi va di ribattere e dirgli che anche lui non scherza!

Draco mi posa un lieve bacio a fior di labbra e ciò mi fa molto ma molto piacere, ma Blaise lo tira per la maglietta e lo allontana dalla sottoscritta!

Non è giustoooo!

Potrei querelarlo… e se non fossi stordita per via dei messaggi e per via del vino lo farei! Parola di Lupetto… uhm… non sono mai stata negli scout!

“Cosa ci fai con quella palla?”

“Non ve l’abbiamo ancora detto?”

Scuotiamo entrambe la testa. Confuse.

“Stiamo andando a giocare a beach volley!”

Oh cazzo! Ho avuto una premonizione?

Ahahaha! Che battutona! Spero che il mio unico neurone rida! Ho bisogno di sentirmi simpatica! Sì, sono matta! Fuori come Lucius in balcone!

“Mike Trisha ci aspettano al campo! Andate a cambiarvi… Pansy con quei sandali non combinerai molto…”, dice giustamente Blaise anche se, lo scorgo, a malincuore.

“Quale campo?”, domando, prima di evitare di recarmi al campo della spiaggia di Sidney.

“Quello sulla spiaggia, vicino al chioschetto! Mi raccomando, costume, pantaloncino e magliettina, ok?”

“Agli ordini, capitano”

 

                                                        ***

 

Perché Trisha mi sembra sempre più nuda?

E’ una mia fisima mentale o è realmente nuda?

Cos’è quella foglia che le copre le vergogne?

“Ok… Io, Draco e Trisha e Pansy, Hermione e Mike”

Squadre grandiose, Blaise ha un talento naturale per farmi andare in escandescenza!

Ed è inutile che tento di zittire la mia coscienza… SONO GELOSA MARCIA!

LA MIA COSCIENZA HA RAGIONE!

“Vinceremo”.

E chi se ne frega vorrei aggiungere… solo che alla fine Mike non c’entra nulla.

“Ehi Herm, sta tranquilla…”

Annuisco a Pansy e iniziamo a giocare ed è inutile dire che Trisha sta facendo di tutto per buttarsi su Draco.

La odio!

Insopportabile oca giuliva e la cosa più divertente è che Mike non si rende conto dell'’idiota ninfomane che ha sposato.

Grrr!

Sono in vantaggio di qualche punto e Mike sembra starsi arrabbiando parecchio!

Uhm…

“Dobbiamo stracciarli”, dice con fervore.

“A qualunque costo?”, domanda Pansy asciugandosi il sudore con una tovaglia.

“Sì”, abbaia.

“Perfetto”, dice Pansy prima di posare la tovaglia e farmi l’occhiolino.

“METTIAMOCELA TUTTA”

 

 

                                                        ***

 

Draco passa la palla a Blaise che schiaccia con vigore, ma io con un bacher riesco a rimandarla nel campo avversario e fare punto!

Ovviamente Mike sta urlando in maniera indegna.

Un solo punto e la vittoria è nostra.

La partita ricomincia; Mike alla battuta, Trisha riesce a prenderla buttandosi su Draco senza motivo, io la prendo e la passo a Pansy che schiaccia con troppa potenza…

Credo che la palla finirà fuori e vinceranno loro…

Improvvisamente il caos… Trisha è a terra che si copre il naso orrendamente insanguinato, Blaise fischietta guardandosi intorno, Draco è stato mandato a quel paese da un Mike sconvolto… e Pansy… beh…

“Aveva detto che dovevamo vincere a tutti i costi, no?”, dice per uscire indenne dalla probabile condanna che sta per abbattersi su lei.

“Mi hai rotto il setto nasale… il mio nasino alla francese… io ti odiooooo!”, dice in lacrime.

“Scusami Trisha... ma tuo marito ha detto che la vittoria doveva essere nostra…ero così infervorata…”

Draco le si avvicina con sguardo severo.

“E tu non guardarmi così”, dice.

La smorfia di Draco i trasforma nel suo famoso ghigno.

“Serpeverde nel cuore, eh?”

“Nel sangue!”, ribatte sogghignando.

 

 

                                                                  ***

 

Trisha sfoggia una bellissima fasciatura al suo delizioso nasino e dopo una cena a base di pesce, qualche ballo caraibico… adesso io e Draco passeggiamo mano nella mano lungo la battigia.

“Mi è dispiaciuto per Trisha”, dice.

“A me no”

“Me lo aspettavo”

Gli scoppio a ridere in faccia.

Lui non capisce.

“Paura Malfoy?”

“Ti piacerebbe, Granger”

“Ok, allora niente problemi per una nuotatina notturna?”

Mi guarda basito.

Ma non aveva detto che non aveva paura?

“Paura, Malfoy?”

“Inizia a pregare, Granger”

 

 

 

 

 

 

 

Ieri, 5 Febbraio 2008, ho avuto il mio primo esame universitario.

28! Sono mooooolto felice… e nonostante la stanchezza mi sono messa all’opera per festeggiare con voi con questo capitolo!

 

Piaciuto?

 

-Il naso di Trisha tornerà quello di una volta?

 

-Lucius spiegherà al suo bambino come nascono i bambini?

 

-Hermione avrà pregato abbastanza?

 

 

 

Jaheira: Che coraggio! Hai letto quasi tutto ciò che ha partorito la mia mente! Sei un mito! Grazie mille per il genio… uhm… arrossisco! ^___^

 

redRon: Mi dia più di un cocco in testa! -___- Come ho potuto fare questo gravissimo errore? Può perdonarmi? Spero di sì!

 

MissMalfoy1: Uhm… 100 anni? Un giorno questa storia finirà, non so quando…ma fino a 100 chi ce la fa?^^

 

Tharabi: 3 giorni? Anche tu meriti i miei complimenti per aver portato a termine la storica impresa! Beh… di certo nessuno morirà, o se mai dovesse morire non resusciterà o altro.. su questo puoi stare tranquilla! XD

 

Giulythebest90: Ma quanto sono contenta? Non so se riuscite a immaginarlo^^  Sono contenta che il Draco da me descritto ti piaccia… sì, sì! Davvero contenta!

 

Koala3: Anch’io ho lo zaino pronto… li aspetto con ansia! Magari Pawn ti porterà al più presto la mia missiva… sempre che riesca a volare via dalla grinfie di Blaise! XD

 

Lily Black 90: Commentarli tutti? Non te lo permetterei mai! Potresti perderci la salute! XD! Per il pappagallo con il lifting…beh…non so davvero da dove mi sia uscito… uhm…non è confortante! Per nulla! XDXDXDXD!

 

Lenu88: … spero che questo capitolo sia stato altrettanto perfetto! Le lettere ti sono piaciute? E poi, non sapevo che anche il tuo unico neurone fosse alle Galapagos… ha stretto amicizia con quello di Hermione?

 

Sensation: E se fosse il tuo influsso? Direi che mi giova…sì, sì!

E poi hai visto che Lud ed Emma hanno, sotto le righe, detto di averceli praticamente spediti a calci nel sedere?

Anche loro hanno bisogno di vivere una vita pseudo normale.. poverini!

Uhm… anch’io voglio conoscerti… come andrà a finire? XD

 

gypsy_rose90: Il corredooooooo! Preparaloooooo! Ne abbiamo assoluto bisogno!XD

Ma hai visto che ha combinato Pansy? -___-

 

Grazie mille.

 

Kisses

 

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Capitolo 56
*** Bistecca croccante insaporita alla menta con cocco grattugiato! ***


hog

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Draco, ci sei?”

“Sto facendo la doccia!”

Acqua… scorrere… gocce… spalle… spalle possenti… erotismo… goccioline d’acqua sulle spalle… uomo… corpo… Draco!

“Bisogno di qualcosa?”, mi domanda urlando per cercare di sovrastare il rumore dell'’acqua.

“Oh no, no… sta tranquillo”

Mi tolgo le infradito lasciandole andare dove meglio credono e afferro una rivista abbandonata a se stessa nel mobiletto accanto alla porta del bagno.

Sono stanchissima, Trisha è di un pedante insostenibile, perché non so se si possa rimanere in vita, o rimanere semplicemente rilassati, davanti a Pansy che fa finta di  ascoltare mentre tutta la sua concentrazione è stata risucchiata dal nuovo smalto, e Trisha con il naso totalmente bendato che continua a urlare contro Pansy quanto la odia per avere rovinato la sua eterea bellezza.

Non avevo chiesto che il mio pomeriggio fosse così!

Uffa!

Destino infame!

“Hermione!”

Poi Draco che urla è la ciliegina sulla torta!

“Dimmi”

“Ho assoluto bisogno del tuo aiuto”

 “E’ questione di vita o di morte?”

“Più o meno”

Ecco che mi alzo dal soffice letto sul quale mi ero accomodata senza tanti complimenti e mi dirigo in bagno.

Anche perché questa stanza non ha passaggi segreti che potrebbero portarmi nell’ala Ovest del castello e dove, in una stanza impolverata di brutto piena di cianfrusaglie e un ritratto fatto a brandelli,  potrei anche trovare una rosa rossa incantata, e uno specchio magico su un tavolino accanto al balcone che dà sulla foresta…

Devo piantarla! Seriamente! I miei figli non cresceranno mai se la loro mamma non riesce a fare a meno di determinate cose…

Devo impedire a Dana e Chris di leggere molto!

Ne va della loro salute mentale!

Ma è davvero questo il problema?

“Cosa posso fare per te?”, chiedo e draco apre le due porticine della doccia e esplica il problema vitale.

“Dovresti prendermi quella tovaglia…”

“Quale?”

“Quella!”

“Ma quella, quale?”

“Quella”

“Non la vedo”

E non la vedo davvero!

“Segui la traiettoria del mio dito”, mi accosto vicino al braccio che è uscito dalla doccia…

Sì, detto così sembra che la doccia abbia le braccia! Bah!

E…

“Ouch…”

“Fatta male?”, mi domanda sornione scostandomi i capelli bagnati dal viso.

“Non sei per niente delicato…”

Si china per baciarmi.

“Non volevo esserlo… volevo solo fare la doccia con te…”

“Uhm…”

Non avevo particolarmente bisogno di una doccia… ma dopo un pomeriggio stressante trascorso a sentire le urla di Trisha sulla sua bellezza ormai distrutta, ci voleva davvero questa doccia!

 

 

                                                                                     ***

 

 

Docce del genere ti regalano una sorta di seconda nascita.

E’ quasi un qualcosa di mistico.

Potrei fondare una nuova dottrina… magari riuscirei a governare il mondo…

“Vogliamo provarlo?”

“Cosa?”

“Olio alla vaniglia…”

“Massaggi?”

“Sì”

“Se mi distruggi la schiena ne pagherai le conseguenze”

“Tranquilla… le tue conseguenze sono sempre eccitanti!”

Oh beh… sembro una pazza accecata dal sesso… ma non è vero!

Ho le prove!

E’ lui che mi fa cadere in tentazione… e poi forse… nonostante la bellezza dell'’isola… fuori da questa camera c’è ben poco da fare…

Ok, mi rimetto alla clemenza della corte!

 

                                                       

                                                                                              ***

 

 

 

“Avete fatto sesso tutto il pomeriggio, vero?”

“Ciao Pansy, è bello vederti!”

E’ così palese?

“Suvvia Pansy, se ci fosse stato Lud probabilmente mi avresti lasciato al mio triste destino di pescatore solitario…”

“Pescatore solitario?”, domando per il semplice fatto che indagare su determinate cose può impegnare la mia mente.

“Oh sì… oggi ho pescato a mani nude mentre voi facevate sesso.”

E’ un chiodo fisso il loro!

“Mani nude?”, domanda perplesso Draco.

“Oh sì, è qualcosa di affascinante e poi stimola sia il corpo che la mente…”, afferma entusiasta cominciando a gesticolare incontrollabilmente.

“Dovresti provarlo Draco…”

“…e tu dovresti piantarla di dire stronzate, Blaise!”

“Non è una stronzata, brutta vipera”

“Dì almeno che hai fatto una figura di merda davanti a tutta la popolazione indigena di questo luogo e davanti a tutti i turisti che c’erano poche ore fa in spiaggia!”

Per sbriciolare senza pietà l’ego di Blaise Zabini, Pansy ha una dota naturale.

Che strano rapporto che hanno… mi affascina e mi intimorisce allo stesso tempo, mi fa lo stesso effetto del Mistero dei Templari.

Il sole picchia forte ed ho voglia di una bistecca al sangue.

“Draco?”

“Si?”

“Ho voglia di carne”

“Signorina Granger, ma lei è insaziabile lo sa? Ad Hogwarts facevi così tanto sesso?”

Lo ammazzo! Blaise ha le ore contate!Anzi, i minuti!

Mi volto verso la sua nobile figura come una iena morsa da uno sciame d’api, (una scena raccapricciante al massimo).

“Punto uno: parlavo di carne di manzo, punto due: ciò che facevo ad Hogwarts non è affar tuo visto che per me non esistevi e punto tre…”

“Ti va del manzo?”

Cosa?

“Blaise, non cercare di cambiare discorso!”

Mi guarda come se avessi detto una boiata di dimensioni tragi-comiche.

“Lo stai cambiando tu il discorso, sai?”

Continuo a non capire.

“Io?”

“Sì, vuoi la carne quindi  è inutile che ti metti a parlare di quanto mi odiavi ad Hogwarts, no?”

Forse, e dico forse, non ha del tutto torto.

Alla fine ha quasi, e dico quasi, ragione!

Non è male come ragionamento.

No, proprio no!

Uhm…

Il mio stomaco brontola e non voglia di frutta o di pesce!

Carne… se non la mangio, stasera farò cannibalismo! Ne sono capace!

 

                                              

                                                                                     ***

 

 

Che luogo è questo?

Siamo entrati da una conchiglia, ne sono sicura.

E adesso i riflessi d’oro si confondono con quelli azzurri e sembra di essere dentro ad una trousse con una vasta gamma di ombretti glitterati! Un vero incubo per me e un paradiso per Pansy, ma forse il paradiso lo è più per Blaise.

“Sbaglio o questo posto è più magico di Hogwarts?”

Hanno colpito più Blaise che la donna del mistero.

Lei a dirla tutta, impazzirebbe se fossimo entrati dentro un perizoma gigante.

Che macabra visione!

“Poi, quando sarai andato dallo psicologo, mi spiegherai come fa una conchiglia ad essere più magica di Hogwarts, ok?”

“Basta, stiamo calmi! Hermione voleva la carne e l’unico luogo su quest’isola che abbia un menù a base di carne è questa conchiglia.”

Uff! Sospiriamo un po’ tutti alle parole di Draco!

“Potevamo andare benissimo ad Hogwarts…”, sbuffa Blaise, “… alla fine Silente non c’avrebbe mandati via… insomma… i suoi ex-alunni, gli volevamo bene…”

“Parla per te, Zabini! Per quanto riguarda me e Pansy… beh… odiavamo Silente”

“Suvvia! Odiare… che parolone!”

“Blaise, l’unica a cui Silente offrirebbe la cena sono io!”

“E per quale oscuro motivo?!?!”

“Ero il terzo elemento del magico trio, ricordi?Silente amava Harry”

“Mi dispiace, ma adesso è come se tu facessi parte delle terribili serpi…”, asserisce Draco.

“E perché? Solo perché sono sposata con l’ex principe di Serpeverde?”

Scoppiano a ridere tutti e tre.

Stanno forse ridendo di me?

Schifose e viscide serpi.

“Oh no, anzi Silente sarebbe contento di sapere che adesso Grifondoro e Serpeverde collaborano in armonia…”, dice Blaise soffocando le risa mentre dà gomitate a Pansy che gli ha assestato una ginocchiata nel fianco.

Come ho spesso ribadito… tra loro due c’è una complicità magica che porterà presto Blaise a camminare con qualcosa che attutisca i colpi di Pansy per evitare che l’amico che vive a sud dell'’ombelico risenta di danni permanenti.

“… oh sì, collaborano così bene che non riescono a staccarsi!”, dice Pansy.

Regalo loro una smorfia. Se la meritano.

“Non sono sicuro che Silente ami farsi i nostri affari sessuali!”, asserisce Draco.

“Forse no, ma sono quasi certo che si è sempre fatto quelli di Potter! E siccome Hermione è stata per qualche anno un affare sessuale di Potter… beh, Mi spiace per te Hermione, ma le vostre notti colme di passione sono nel pensatoi del vecchio…”

Fantastico!

Adesso sì che potrò dormire sonni felici!

“Se ci accomodassimo?”, propongo.

Non mi sembrano convinti.

“E se andassimo ad Hogwarts?”

“A fare?”

“Mangiare?”

“No, Blaise! Non sfrutteremo gli elfi domestici perché tu non vuoi cenare dentro ad una conchiglia…”

Non può averla vinta lui!

Sono Hermione Jane Granger, per Merlino!

E visto che adesso sono anche una Malfoy, se vincessi… sono sicura che Lucius mi chiederebbe di diventare sua moglie…

“Ok, milady!”

“Vuol dire che mangiamo qui?”, domanda Pansy sofferente.

“Cer…”

“Certo che no, Pansy”, dice Blaise, e con questo cosa vuole dire?
Sto per trasfigurare quella parrucca in un macete…

“Hermione, noi adesso ci accomoderemo… ma sono quasi certo che tra mezz’ora ci ritroveremo a banchettare ad Hogwarts”

“Cosa ti fa essere così sicuro?”

Sorride amabile e mi porge la mano.

“Il sol fatto che sono sicuro di me”

Non ho ben capito, ma accetto la sfida o quello che è!

 

 

                                                                           ***

 

Filetto di manzo in salsa di avocado: NO!

Strisce di maiale in brodo di mele verdi e kiwi: NO!

Involtini di vitello, albicocche e fragole: NO!

Coscette di pollo in salsa di pompelmo:NO!

Bistecca croccante insaporita alla menta con cocco grattugiato: NO!

E via dicendo…

In questo luogo non fanno nulla senza questa dannata frutta?

Potrei andare in cucina e cucinarmi una fetta di carne come Merlino comanda… ma… uff… sto pensando a ciò colo perché Blaise mi sorride vincente mentre fa finta di leggere il menù in tinta perfetta con l’arredamento sgargiante di questo ristorante.

Una vera violenza per gli occhi!

“Cosa ordinate?”, domanda.

Grrr!

“Al momento l’unica cosa che mi gusta è l’acqua minerale”, asserisce Pansy e non posso darle torto.

Draco poggia elegantemente il menù sul tavolo; “Ci sarebbero le strisce di maiale in brodo di mele verdi e kiwi...”

Questo è un incubo!

Non può aver davvero preso in considerazione l’idea di ordinare e magiare quella oscenità!

Dopo averlo ordinato e mangiato… lui mi bacerà… ed io non voglio essere baciata da labbra che hanno avuto il coraggio di dare il libero accesso a delle strisce di maiale in un orrendo brodo di Kiwi e Mele verdi… no, non arriva a tanto il mio coraggio da Grifondoro!

So che il mio orgoglio sta per avere una di quelle batoste che lasceranno un segno indelebile nel mio Io… ma in un certo senso ne vale della mia vita!

Devo dare una fine a questo incubo perverso!

“E tu, Hermione?”, mi domanda con voce melliflua.

Oh Merlino, quanto sa essere stronzo il caro Blaise! Uffa, dopotutto se il capello lo ha mandato a Serpeverde… un motivo c’era e adesso so anche qual è!

Andiamo ad Hogwarts”, dico tra i denti.

Sorride vittorioso.

“Non credo di avere capito bene, puoi ripetere?”

“Ok Blaise, hai vinto! Andiamo ad Hogwarts!”

“Brava la mia Grifondoro preferita!”, ghigna.

Insopportabile!

 

                                                                           ***

 

“Nostalgia di Hogwarts?”

Una voce ci raggiunge mentre stiamo ammirando il Lago Nero.

Ci voltiamo quasi a rallentatore e il mio cuore riprende a battere normalmente quando distinguo alla perfezione: Silente, la McGranitt, Piton, Vitious, la Cooman e la Sprite tutti rigorosamente in vestaglia.

“Mi sa che li abbiamo svegliati!”, mi sussurra Blaise come se temesse una punizione con Piton.

Non saranno così bastardi, vero?

“Un po’, professore”, risponde Draco alla domanda di Silente.

“E’ bello vedervi!”, asserisce, “Sibilla aveva visto la vostra visita nella sfera verso l’ora di cena”

“Ma davvero?”, accidenti a me e al mio scetticismo sulla Divinazione!

“Sì, signorina Granger, abbiamo inoltre detto agli elfi di prepararvi la cena, se volete seguirmi…”

Non credo di essere mai stata così imbarazzata in vita mia. MAI!

“Ho saputo del vostro matrimonio…”, prosegue Silente armonioso mentre entriamo nel castello.

Imponente esattamente come lo ricordavo.

“…sono felice oltre ogni previsione! Finalmente la casa di Godric e la casa di Salazar hanno imparato a collaborare…”

Che storia!

“Che ti avevo detto?”, mi sussurra Blaise e lo trovo quasi più fastidioso di Pix!

“Ma non collaborano già da anni? Da quando Potter ha sconfitto l’oscuro signore, no?”

“Certamente, signorina Parkinson”

Mi guarda come a dire: Questo qua è tutto rincoglionito!

E proseguiamo nella discesa verso le cucine.

                                              

                                                                           ***

 

 

“Ragazzi, non so voi, ma avevo bisogno di sentir parlare inglese…”

Ho mangiato tantissima carne, adesso no addirittura pronta agli ultimi due giorni a Bora Bora a mangiare solo frutta e pesce!

“Blaise, anche a Bora Bora parli inglese, sai?”, ribatte Pansy.

“Non è la stessa cosa! Non hanno il nostro tipico accento… quello che ci fa dire siamo fieri di essere inglesi!”

“Tu non sei mai stato fiero di essere inglese, tu veneri le tue origine italiane…”

“Sei così pignolo, Malfoy! E poi anche tu non fai altro che decantare le tue origini francesi…

“Non l’ho mai fatto!”

E ancora mi chiedo il perché i professori ci abbiano lasciati soli!

“Hermione…”

“Sì, Pansy?”

“Ti va una passeggiata a Hogsmeade?”

Perché no?

“Sì, voi due volete venire o preferite uccidervi per le vostre origini?”, chiedo.

Non si può mai sapere la risposta.

Magari preferivano davvero stare lì a blaterare senza senso logico, anche perché il discorso è nato da Blaise quindi era già senza senso dalla prima parola.

 

                                                                           ***

 

 

Hogsmeade è magica.

L’aggettivo da me usato è molto banale, ma non ne ho altri da affibbiarle.

Abbiamo preso una Burrobirra ai Tre Manici di Scopa ed è stato particolarmente elettrizzante.

Ho odiato per 7 anni Draco, Pansy e diciamo anche Blaise… è strano essere qui con loro!

E’ come rivivere la mia adolescenza!

“La stamberga Strillante è diventata una discoteca?”, urlo.

“Sì, non lo sapevi?”

“No, Draco”

Mi circonda la vita con le braccia e poggia il mento sulla mia spalla, mentre Blaise e Pansy sono a fare gli idioti da qualche parte del villaggio.

“Sarà lì che Dana e Chris si ubriacheranno e faranno le cose sconce con chissà chi…”

“Percepisco amarezza nella tua voce, sarà che avresti voluto che la discoteca ci fosse stata anche quando noi frequentavamo Hogwarts?”, domando voltandomi a guardarlo.

Mi sorride e mi bacia la punta del naso.

“Sì, avrei potuto prederti in giro sul tuo modo di presentarti in discoteca… devo ammettere che ero particolarmente noioso con gli insulti…”.

“Solo un po’…”, sussurro, prima di circondare il suo collo con le braccia e baciarlo sempre di più.

“Signorina Granger, se dovesse vederla qualche compagno di casa?”, dice sulle mie labbra.

“Lascerei che diventasse verde d’invidia…”

Mi alzo in punta di piedi e premo le mie labbra contro le sue.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

______________________________________________________________________

 

 

 

Eccomi qui!

Piaciuto anche questo?

Sentito la mancanza di Trisha e Mike?

E nel prossimo capitolo… gli strazianti addii alla simpaticissima coppia di Liverpool!

Spero che questo salto nel passato sia stato di vostro gradimento!

 

Adesso, purtroppo devo scappare, quindi sono impossibilitata con i saluti singoli.

 

Un bacione grandissimo a voi che mi trasmettete ispirazione con le vostre magnifiche recensioni!

 

Grazie davvero di cuore!

 

Kisses

 

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Capitolo 57
*** L'isola dei fiumi di tequila... ***


mike

Sono solo le sette del mattino e sono in spiaggia con Draco.

In pratica l’intera Bora Bora sta dormendo e l’aria che si respira è praticamente sublime.

Nessuno che scoccia.

Nessuno che urla.

Nessuno che spruzza.

Nessuno.

Alle sette del mattino Bora Bora è a tutti gli effetti il PARADISO!

L’unico problema è mio marito.

Draco sta dormendo letteralmente in piedi.

Appoggiato ad una palma sta crollando… o forse è già crollato, in sostanza… manca davvero poco!

“Draco”

E’ un buon segno se non risponde anche con un grugnito?

E’ un bene che non ci sia nessuno a quest’ora del mattino, ma se lui sta dormendo spalmato sulla sabbia… beh… sì che sono davvero sola!

“Draco”

Dicevano i latini: Repetita Iuvant!

Ma io qua ripeto il suo nome invano… e non mi sta giovando a nulla!

“Draco”

Provo ancora.

Alla fine a parte sgolarmi non può succedermi altro… se tornassi a Londra con il mal di gola dopo essere stata a Bora Bora, credo che verrei eletta a nuova regina del Regno Unito… sarebbe una conquista ultraterrena!

Spodestare la regina Elisabetta e far sì che la corona dica ciaociao al caro principe Carlo… uhm… è un’idea a dir poco GRANDIOSA!

“DRACO!”

“Cosa c’è? Che hai da urlare?”

Cos’ho da urlare?

E’ una domanda retorica, vero?

“Non so Draco… secondo te perché sto urlando?”

“Perché sei matta?”

Ahahaha!

Che simpatia dirompente… credo che quando avrò cinque minuti liberi scoppierò a ridere senza più fermarmi!

Bah!

“Draco, sai di star dormendo sulla sabbia?”

Sgrana gli occhi e nota di essere su una distesa di sabbia.

Quanto adoro la sua espressione schifata da ciò che lo circonda… beh in questo caso da ciò su cui è sdraiato e su cui si girava e si rigirava.

“Che sensazione orrenda! Perché non me l’hai detto prima?”

“Non lo so, Draco… forse perché tu non mi ascoltavi?”, ribatto tranquilla posizionandomi sulla mia sdraio.

“E adesso? Come mi pulisco?”

“C’è una gran distesa d’acqua giusto dietro di te… farti un bel bagnetto?”, propongo.

Oh quanto sto godendo!

Lui si volta verso l’enorme distesa d’acqua, più comunemente conosciuta come Oceano.

“Tu stai scherzando, vero?”

Scuoto la testa.

Che giornata meravigliosa!

“Dovrei farmi un bagno alle… che ore sono?”

Sbaglio o la sua voce sta per sfiorare l’isterismo?

“Le sette”

“Le sette?”

“Sì”

“Io dovrei gettarmi in quell’acqua gelida?”

“Se non vuoi sembrare una cotoletta, sì!”

Scuote la testa più volte… sembra impazzito.

“Vuoi farmi morire congelato?”

“E’ un’idea!”, ammetto, prima di uscire un libro dalla mia sacca e iniziare la lettura che mi terrà compagnia per molto, molto, molto, molto tempo.

Draco è lì, impalato, che guarda l’oceano e credo stia cercando di prendere coraggio e tuffarsi anche se sono solo le sette di un mattino particolarmente fresco e rilassante.

Che meraviglia! Sì, sì!

 

 

                                                        ***

Un libro di 367 pagine tutte da scoprire, ultimate in un’ora.

Niente male… sarà stata questa tranquillità a farmelo divorare.

“Draco?”

“Hai finito il tuo libro?”, mi chiede con un’acidità acida.

Adoro l’acidità acida…

Anche se è frutto, come sempre, della mia mente più che malata direi atrofizzata.

Come si può atrofizzare la mente?

Ecco 10 semplici regole per far diventare la mente di qualcuno come la mia.

Siete pronti per la spiegazione, mie cari neuroni?

Ok… let’s go!

 

 

1)     Leggere Storia di Hogwarts ogni qual volta se ne abbia la possibilità, (anche 10 volte al giorno in uno di quei giorni in cui la noia mangia da vive).

2)     Dare il primo bacio a Victor Krum, (se non si conosce Viktor, si può sempre ripiegare su un altro bulgaro o greco… non ha importanza il luogo di provenienza… l’importante è che non sappia parlare la vostra lingua!)

3)     Essere il cervello di un Magico Trio e parare il culo al vostro migliore amico ogni qual volta quel culo necessiti di essere parato.

4)     Avere due genitori dentisti che negano dolci nel periodo della vita in cui se ne ha più bisogno, (vedi adolescenza).

5)     Prendere una martellata in testa e sposare in un impeto di pazzia, (scambiata per amore), il migliore amico a cui avete parato sempre il culo.

6)     Essere il suo soprammobile preferito ed essere sempre confusa con la migliore amica e non come donna che necessità di determinate cose, (vedi sesso).

7)     Avere il coraggio di divorziare e licenziarti dal posto di lavoro dove, guarda caso, il capo sarà tuo marito, nonché tuo migliore amico, nonché nuovo nemico da combattere.

8)     Incontrare per caso una bambina biondissima in un supermercato che cerca di scappare alla sua governante.

9)     Fare la conoscenza con il suo papà, che si rivelerà essere un vedovo particolarmente eccitante, ( meglio se questo vedovo eccitante è anche stato il vostro incubo a scuola).

10)Sposare quest’uomo, dargli un figlio e vivere con i suoi amici dalle turbe mentali.

 

“Sì, ma non dirmi che hai trascorso un’ora a rimirare l’oceano”

Si avvicina.

“Sì, ho rimirato l’oceano per un’ora ed ho anche costruito un castello!”

Volto lo sguardo verso il suo castello di sabbia e devo dire che è davvero stupendo!

“Sembra Malfoy Manor”

“Ho preso spunto dalla mia umile dimora”

“Uhhh, ma sei un artista, sai? Devo assolutamente fotografare questa meraviglia!”

Dov’è che ho messo la macchina fotografica?

Uff… ciò che mi serve è sempre in fondo alla sacca.

Terribile filosofia delle sacche e delle borse in generale.

Le odio!

“Mettiti accanto alla tua opera!”

“Stai scherzando, vero?”

“No”

“Mettiti tu accanto alla mia opera”

“Ma è la tua”

“Uff, fa in fretta…”

“Ok, guarda l’uccellino”

Ok, questa potevo risparmiarmela.

“Cosa… ehm… cosa devo guardare?”

Grrrr!

“ME!”

Credo che a far Malfoy Manor con la sabbia si sia preso un’insolazione.

“Ah ok… sono abbastanza bello? La luce filtra dalla giusta direzione?”

“Sì, sembri un’opera del Caravaggio!”

“Di chi?”

“Lascia perdere”

Finalmente questa foto è stata scattata!

E adesso un bel bagno risanatore… ci vuole proprio!

“Ehi… ma dove stai correndo?”, chiede scioccato vedendomi correre alla baywatch senza un motivo preciso… perché non sono una bagnina e non c’è nessuno che sta annegando… però la scena fa molto baywatch…

Devo iniziare a fare a meno del caffè!

Credo che sia colpa del caffè se poi faccio queste specie di…

Basta, ho bisogno di tuffarmi!

“Aspettami!”

Ci voleva questo per farsi un bel tuffetto mattiniero nell’oceano?

Brrr!

“Cazzo! È freddissima!”, sbotto senza tante cerimonie e vedo che lui se la ride di brutto!

“Cos’hai da ridere?”

Continua imperterrito asciugandosi pure le lacrime…

“Oh no, niente di serio… ma è bello vederti congelare…”

“Draco”

“Sì?”

“Comincia a pregare”

“Perché?”

“Perché sto per ucciderti”

Mi ci fiondo di sopra e adesso sembriamo il mostro di Lochness con le pulci.

 

                                                        ***

 

 

“Etciùùùù”

“Ehi, sicura di stare bene?”

“Etciùùùù”

Ho mai detto che sono sicura di stare bene, Blaise?

“Ehi Draco, ma com’è che s’è raffreddata?”

Draco piega il giornale e con un gesto elegante delle dita chiama il cameriere.

“Hermione è una trasgressiva!”

Blaise sembra non aver capito… ma io ho capito benissimo e appena saremo soli in camera gliela farò pagare… e mi nutrirò della mia vendetta.

“Pronti per ordinare?”, domanda il cameriere sbucato da non so dove.

“Per me una granita alla menta”, dice affabile.

“Uhm… per me un tè freddo e un croissant del tutto vuoto”

Il cameriere sorride e si rivolge a me.

“Uhm… etciùùù, ops… scusi! Io vorrei una coppa al…”

“Una tazza di tè caldo per lei, grazie”

Draco è morto.

“E per lei signora?”, chiede a Pansy.

“Oh… una granita al limone e una brioche, grazie!”

Granite. Tè freddo… c’è un caldo ultraterreno ed io devo refrigerami con il tè caldo?

“A che ora è il volo?”, chiede Pansy rimirando il suo nuovo smalto.

“E’ domattina alle 11”

“La vostra Luna di Miele, sta per concludersi… qualche rimpianto?”, domanda Blaise.

Ho qualche rimpianto?

“Nessun rimpianto”, diciamo all’unisono e ci sorridiamo… ma io non devo cedere, ce l’ho ancora con lui per svariati motivi.

L’aver riso di me stamattina in acqua e l’aver scelto pochi minuti fa quella tazza di tè bollente al posto di una gustosa e fresca granita alla fragola.

“Etciùùù!”

Devo volare di filato in camera e preparare una pozione contro questo dannato raffreddore del cavolo!

Non ne posso più di starnutire… è una disgrazia!

“Ecco a voi le vostre granite e il suo tè freddo, e per lei… questa bollente tazza di tè!”

“Adoro questa granita… non sapete quanto mi mancherà!”

Brutto sadico del…

“Amore?”

Cosa vuole?

Giuro che lo strangolo!

“Dammi quella tazza di tè bollente.”

“Perché dovrei?”

“Perché non voglio che bevi quella brodaglia”

“L’hai ordinata, adesso la bevo”

“Dai su… stavo scherzando… la bevo io!”

“No”

“Dai non fare la bambina”

“E tu non rompere!”

“Whoa… è forse il vostro primo litigio?”

“Blaise, tappati quella fogna!”

“Comunque sia… vado in camera non mi sento bene!”, affermo e dopo aver preso la borsa salgo dritta in camera.

E no, non lo sto facendo perché il mio orgoglio è idiota, ma semplicemente perché sto davvero male!

 

                                                        ***

 

“Etciùùùù”

Ok se aggiungo un po’ di menta piperita la pozione dovrebbe adempiere al suo dovere.

La ricetta è di Madama Chips… e se questo mal di testa non sta suggerendomi stronzate allora tra circa tre minuti dovrei tornare a stare bene.

“Amore?”

“Draco, cosa vuoi?”

“Sapere come stai”

“Sto bene! Adesso puoi andare…”

“Non voglio andare”

“Oh bene… allora leggi i tuoi giornali e lasciami in pace!”

Mi afferra per la vita e mi bacia il collo.

“Sai che quando ti impunti… sei ancora più adorabile…”

Le sue labbra incontrano le mie… ma a malincuore devo staccarlo da me.

“Cosa… ho fatto qualcosa che non va?”, mi domanda con un tono di voce davvero dolcissimo.

“No no… è che rischio di contagiarti il raffreddore…”

Mi stringe di più  a sé e riprende a baciarmi.

“E tu pensi che uno stupido raffreddore mi faccia desistere dal baciarti?”

Credo che la pozione bollirà per molto, molto tempo.

Ma non è un problema, mio marito era un asso in pozioni e sono sicura che riuscirà a prepararne un’altra in un tempo ancor più breve di quello che c’ho impiegato io.

In due minuti esatti la sua dovrebbe essere pronta!

Nessuno può battermi in pozioni!

Neanche Draco Malfoy!

 

                                                        ***

 

Toc Toc

 

“Avete finito di fare sesso? Abbiamo una notizia sconvolgente!”

Non credevo che Blaise e Pansy potessero essere più fastidiosi del suono meccanico della sveglia!

“Ignorali”, mi sussurra Draco appena strappato anche lui dalle braccia di Morfeo.

“Ci sto provando… ma la loro insistenza mi sta conducendo al delirio!”

“Baciami”

Mi stringo più forte a lui e giocherellando con i suoi capelli lo bacio ancora e ancora.

“Basta Blaise… usiamo il metodo Malfoy!”

“Pansy, quale sarebbe questo fantomatico metodo Malfoy?”

Sono curiosa anch’io nonostante sia impegnata in altro.

“Non ricordi cosa ti ha fatto al sesto anno quel gran bastardo?”

“No, ricordo che stava con te… la mia sapienza si ferma qua!”

“Idiota dalla memoria corta, ricordi quando gli avevi promesso di ripassare Incantesimi insieme?”

“Vagamente”

“Ricordi che quel giorno nella tua camera c’era Charlene Mayer?”

“Ah sì… ricordo che il sesso con lei è stato…

“Sì, ricordi quando Draco con un Alohomora entrò nella tua stanza facendo scappare Charlene?”

“Oh sì che ricordo…”

“Alohomora”

Eccoli! Sono entrati finalmente… hanno solo perso tempo con quel racconto!

“Disturbiamo?”

“No, figuratevi, cos’avete dai così sconvolgente da dirci?”, domando anche se non me ne frega un bel niente!

“Trisha oggi ha avuto l’intervento al naso… e udite udite, è scappata con il chirurgo plastico che l’ha operata”

“Scappata?”, domanda Draco stiracchiandosi.

“Oh sì”, prosegue Pansy, “Una sorta di fuga d’amore…”

“Non c’è nulla di cui meravigliarsi, Trisha era una puttana!”, dico.

“Sì ok… si vedeva da lontano un miglio che era una troia, ma non pensi al povero Mike?”

Draco sbotta in una sonora risata.

“Poveretto, quello è ancora vergine!”

“Sei un insensibile, Draco!”, dico dandogli un buffetto.

“Serpeverde nel cuore?”, chiede Pansy sorridente.

“Nel sangue!”, ribatte pronto lui.

Ma di crescere quando se ne parla?

 

                                                        ***

 

“Stasera si balla liscio e tu, Draco, ballerai!”

“Non se ne parla!”

“E lascerai sola questa bellissima donna?”

Ma quanto è bravo il mio Blaise ad adularmi?

E quanto è bravo il mio Draco a…

“Salve ragazzi”

“Ciao Mike”

Ma quanto siamo educati? Eh?

Beh… povero Mike, mi sembra molto scosso. Ho come l’impressione che sia dimagrito di quattro chili in una notte e nonostante io non sia una nutrizionista so per certo che non è un bene che sia dimagrito così in fretta.

“Va tutto bene?”, domanda Pansy e sembra così fuori luogo anche se in realtà non lo è.

Noi sappiamo che quella sgualdrina di sua moglie è scappata con il chirurgo plastico, ma in realtà non dovremmo saperlo.

Che concetto filosoficamente complicato!

“Oh beh… non proprio! Mia moglie Trisha è scappata con il chirurgo che le ha rifatto il naso che Pansy le ha distrutto durante quella partita a beach volley su quel lembo di spiaggia in quella giornata limpida dove le temperature sfioravano i 40° all’ombra…”

Sbaglio o la sintesi non è un suo pregio?

Blaise gli circonda le spalle.

“Sai Mike? So io come farti riprendere”

“Sul serio?”

“Blaise, cos’hai in mente?”

“Una partitina a streap-poker con tante donne mezze nude e fiumi di tequila per poi concludere con balli scalmanati e una bella fumatina di qualche sostanza propria dell'’isola di Bora Bora…”

“Scordatelo!”, Draco sembra averlo ruggito.

“E perché mai?”

“Perché così lo farai stare peggio”

“Noioso”

“Qualche bicchierino di Tequila e qualche ballo selvaggio non mi dispiacciono”

“Pansy, non abbiamo chiesto il tuo parere!”

“Ed io non ho chiesto la vostra compagnia!”

Pansy ci lascia qua come oche impagliate…

“Cos’aspettiamo?”, mi rivolgono le solite occhiate da: abbiamo visto un alieno al supermercato che compra spaghetti di soia.

“Seguiamola, no?”

Dovevo fare il generale!

 

                                                        ***

 

“Ancora Tequila?”

“Un altro bicchierino, Blaise!”

“Alla tua salute Mike!”

Il punto della situazione è questo:

Blaise è quasi andato, ma non è una novità visto che lui è già andato dalle prime luci dell'’alba dopo 12 ore di sonno morto.

Pansy ha una collezione strabiliante di ombrellini da cocktail e continua a ordinarne.

Draco s’è fermato solo dieci minuti fa e siamo nella stessa medesima situazione visto che io mi sono fermata con lui, e Mike Clepton l’uomo dalle mille risorse, continua imperterrito.

In sostanza l’unico vero ubriaco della situazione è lui.

“Non avrei mai immaginato che la nostra ultima sera a Bora Bora finisse così, sai?”

“Già, se l’avessi visto nella palla della Cooman l’avrei rotta a testate”

“Ma chi? La Cooman o la sfera di cristallo?”

“Draco, ti rendi conto che stiamo facendo i discorsi da ubriachi?”

“Hermione, ti rendi conto che non riesco a capire chi dei due puzza più di alcol?”

 

You can dance-every dance with the guy
Who gives you the eye,let him hold you tight
You can smile-every smile for the man
Who held your hand neath the candle light

 

 

“Oh Merlino… Draco questa dobbiamo andarla a ballare!”, quasi lo urlo, ma sarà perché la mia coscienza è completamente alterata ed ho una visione alterata della realtà.

“Perché?”

“Perché è Save the last dance for me…”

“Cosa?”

“Muovi il culo e vieni a ballare!”

 

Oh I know that the musics fine
Like sparklin' wine,go and have your fun
Laugh and sing,but while we're apart
Don't give your heart to anyone
But don't forget who's takin' you home
And in whose arms you're gonna be
So darlin' save the last dance for me

 

 

 

Non so se è sempre merito della mia realtà alterata, ma Draco balla davvero bene.

“Sai cosa faremo appena arrivati a Londra?”

“Uccideremo i nostri figli di baci e regali?”

“Allora dopo aver fatto questo… sai cosa faremo?”

“No, imbiancheremo lo steccato?”

“Draco, stiamo ricominciando con i discorsi da ubriachi!”

“Ah ok, allora mia cara, cosa faremo?”

“Ci iscriveremo ad un corso di ballo!”

“Tu..tu stai scherzando, vero?”

“No, e guarda tesoro, Mike stanotte perderà la verginità con quella ballerina!”

Eh già… non me lo sono mica inventato per evitarmi i suoi piagnistei sul mio desiderio di ballare con lui, Mike Clepton stanotte si cullerà tra le braccia di quella formosa indigena dell'isola che sa muovere il bacino in una maniera altamente erotica…

“Nonostante io sia felice per Mike, non la passerai liscia…”

“Draco?”

“Sì?”

“Zitto e baciami!”

 

'Cause don't forget who's taking you home
And in whose arms you're gonna be
So darling,save the last dance for me
Save the last dance for me
Save the last dance for me.

 

 

 

 

Mie care eccomi di nuovo tra voi!

 

Alla fine l’addio ai Clepton non è stato straziante e Mike non è rimasto con le mani in mano!

Siete contente per il povero uomo di Liverpool?

 

E adesso un grazie a tutte voi.

Voi che mi seguite da tempo, voi che avete letto 56 capitoli in una settimana o in un 2 giorni, voi che mi minacciate di aggiornare presto… semplicemente voi che adoro per le belle parole che mi dedicate!

 

Un bacione enorme quando la distesa d’acqua che c’era dietro Draco XD

 

Ah quasi dimenticavo…

Vedo che a tutte piace Blaise… uhm… sono oltremodo contenta! XD

 

kIsSeS!

 

 

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Capitolo 58
*** L'insidia del sesso! ***


sesso

“Ok, la prossima canzone è: The lion sleeps tonight!”

“Ottima scelta Draco”
La scena è terribile, poiché siamo tipo profughi.

Il nostro volo è in ritardo di due ore e siamo qui a cantare canzoni.

Devo dire che siamo anche piuttosto bravi.

“Inizi tu, Blaise?”

“Certo”

Si schiarisce la voce e inizia a deliziarci con la canzone scelta da Draco.

“A-weema-weh, a-weema-weh, a-weema-weh, a-weema-weh”

“In the jungle, the mighty jungle the lion sleeps toniiiiiiiight in the jungle the quiet jungle the lion sleeps toniiiiiight….”

Pansy prosegue con la sua strofa, prima però Blaise riattacca con la sua parte, mentre Draco fa una specie di seconda voce.

“A-weema-weh, a-weema-weh, a-weema-weh, a-weema-weh”

“ Near the village the peaceful village the lion sleeps toniiiiiiiight near the village the quiet village the lion sleeps toniiiiiiiight”

E adesso che tutti si tengano forte, canto io!

L’ultima strofa è la mia!

“A-weema-weh, a-weema-weh, a-weema-weh, a-weema-weh”

Mi schiarisco la voce e attacco!

Sì, mi sento in una sala di registrazione quando invece nella realtà sono in un aeroporto.

Ho uno strano rapporto anche con la realtà!

“Hush my darling don't fear my darling the lion sleeps toniiiiiiiiiiiiiiight hush my darling don't fear my darling”

Possiamo davvero mettere su un complesso… spopoleremmo nelle classifiche mondiali, saremmo sempre in tour, saremmo invitati come ospiti…

“A qualcuno vanno questi sandwiches?”

I sandwiches che ci sta “offrendo” Pansy lasciano molto a desiderare. Credo che sarebbero più appetitosi dei massi ricoperti di glassa al tartufo!

“Volete? O vado a comprarne altri?”

“Comprane degli altri… per me al tonno, grazie Pansy”, dico sorridendole. So quanto odia comprare sandwiches da sola.

In verità lei ama comprare ogni genere di cosa, ma odia quando deve andare a comprare sandwiches per gli altri quando questi altri le dicono come lo vogliono.

Se io le avessi detto fai tu… avrei visto brillare quegli occhi, ma essendo che ho scelto un panino con il tonno allora s’è oscurata.

“Per me un sandwich ai gamberetti”

“E tu, Draco?”

“Innanzitutto una mela verde”

“E dove la trovo?”

“Non lo so, mi affido alle tue capacità! E poi un sandwich con mozzarella e lattuga, grazie”

Pansy non mi sembra molto felice.

Che stia pensando ancora come procurargli la mela verde?

Comunque sua la vediamo allontanarsi e vediamo anche Blaise posizionarsi in maniera strana per riuscire a guardare negli occhi Draco.

“Cosa stai facendo?”, domando.

Non posso mai essere sicura delle sue azioni, chiedere è la maniera migliore per prevenire l’ennesimo disastro provocato dall’uragano Blaise.

“Ho una domanda da fare a Draco”

Non dovrebbe causare disgrazie.

O forse sì?

“Spara”

“Ma perché tu mangi solo mele verdi?E’ da quando ti vidi al quarto anno mangiare quella mela verde che voglio chiedertelo”

“E’ quasi passato un decennio da quel giorno, Blaise! Hai avuto mille occasioni per chiedermelo, perché ci stai pensando adesso?”

Blaise comincia a giocherellare con il suo pizzetto.

“Beh… prima pensavo che insomma… cioè… tu hai come un’ossessione. Anch’io vado pazzo per le fragole, ma non per questo le mangio ogni giorno”

“Ma io non le mangio ogni giorno!”

“Sì che lo fai… tu le mangi anche in Agosto quando nessuno le vuole sentire nominare”

“Non è vero!”

“Scusa Draco, ma permettimi di dire che Blaise ha assolutamente ragione!”

“Vuoi forse dire che sono una specie di matto ossessionato dalle mele verdi?”

“Oh no”, interviene Blaise, “Ma secondo me c’entra con la tua infanzia!”

Signore e signori ecco a voi la reincarnazione di Sigmund Freud!

Freud avrà avuto qualche problema con la reincarnazione, perché credo proprio che neanche l’anima più disperata possa voler reincarnarsi in qualcuno simile a Blaise.

E questo non lo dico perché Blaise è così stravagante… ma semplicemente perché Blaise è… oh uff… non ne ho idea!

“Ecco i sandwhices!”

Ce li butta letteralmente in faccia.

“Ho acquistato anche questa bellissima borsa, che ne pensi Hermione?”

“Che è molto colorata!”

E anche orribile, dovrei aggiungere, ma non lo faccio perché lei sembra felice del suo nuovo acquisto.

L’ultimo fatto all’aeroporto della Polinesia Francese.

“Hai trovato la mia mela?”

“Sì”

La addenta con savoir faire e con lo stesso savoir faire la sputa sulla nuova borsa di Pansy.

Non sono mai stata brava in Divinazione, ma il mio occhio interiore cieco, prevede una tragedia dalla quale io e Blaise non ne usciremo vivi.

“Pansy, che schifo è questa?”

“Non so… per me è una mela verde, per te cos’è? Un palazzina di tre piani con tanti gerani?”

“Se fossi in te eviterei di fare del sarcasmo… dove diavolo l’hai comprata?”

“Non l’ho comprata!”, ribatte lei con sufficienza rimirandosi le unghie.

“Ah no? Sei andata a raccoglierla in un albero del Sud Tirolo?”

“Non so neppure cos’è il sud Tirolo... e tu sei un ingrato!”

“Dimmi dove l’hai presa!”

“L’ho trasfigurata!”

“Cos’hai fatto?”

“L’ho TRA-SFI-GU-RA-TA!”

“Ehi Herm, ti va di fare un giro per l’aeroporto?”

“Con piacere Blaise”

Certe discussioni sulle mele verdi possono nuocere gravemente alla salute.

 

 

                                                        ***

 

Eccoci in volo, finalmente.

“Passami quella rivista!”

Draco e Pansy ovviamente si guardano in cagnesco ed io e Blaise ci stiamo rimettendo la sanità mentale.

Anzi, io ci sto rimettendo la sanità mentale perché Blaise l’ha persa tempo fa e adesso ho anche scoperto come l’ha persa.

Lui era un bambino normale, ma quando a undici anni gli arrivò la lettera da Hogwarts la sua vita cambiò.

Lì fu smistato a Serpeverde ed ebbe la fortuna di diventare amico sia di Draco che di Pansy.

Quello fu l’inizio della fine.

La colpa è di quei due e dei loro battibecchi inutili che la gente impazzisce.

“Draco, ne hai ancora per molto?”

“Scusa?”, adesso fa anche lo gnorri.

Tra un po’ la rivista gliela faccio ingoiare senza tanti complimenti.

Non gliela condirò nemmeno.

Sì, come se si potessero condire le riviste come se fossero insalate.

Sì, sto iniziando ad impazzire.

“Tu e Pansy state iniziando a rompere!”

“Tu si che sei una Grifondoro con le palle”, grande perla di Blaise per stroncare sul nascere una discussione che poteva essere seria!

Basta! Ci rinuncio!

 

                                                        ***

 

14 ore di volo e sono ancora in vita.

Chi devo ringraziare?

“Quella caramella faceva schifo!”

Se non fosse stato per Blaise l’unica cosa che avrei sentito sarebbe stato il ronzio inquietante del motore!

Da suicidio!

“Già, ma Draco e Pansy ne avranno per molto?”, domando, insomma non si sa mai… è possibile che debba prendere Chris e Dana e scappare da qualche parte aspettando che tutto torni alla normalità.

“Quando erano adolescenti in calore e stavano o non stavano insieme, per riappacificarsi facevano sesso… da quando sono sposati possono tenersi il broncio anche per mesi.”

Che notizia rassicurante!

“La tua valigia è già arrivata!”, mi dice.

Che sollievo! Almeno non devo aspettare che me la rispediscano per poter scappare con i miei figli il più lontano possibile!

“Draco, stai bene?”, meglio chiedere e renderlo partecipe della realtà circostante.

La sua presenza silenziosa è ancora più inquietante, se possibile, del ronzio dei motori.

“Sto benissimo!”, lo ringhia.

E quando ringhia non sta benissimo.

“Vi va un caffè?”

“Come vuoi”, mi danno anche le stesse risposte.

Solo Blaise mi capisce, (che cosa grandiosa essere capita SOLO da lui), e presami a braccetto ci dirigiamo verso il bar seguiti da quei due.

 

                                                        ***

 

Alla mia sinistra c’è Draco: silenzio.

Alla mia destra c’è Pansy: silenzio.

Di fronte a me c’è Blaise: Parla a vanvera… ma parla.

“Ottimo caffè…ma in Brasile lo fanno meglio! Sapete che la superficie del Brasile è ventisette volte quella dell'’Italia?”

Olive Twist… lo voglio rileggere per la decima volta!

“Ehi è arrivato il taxi!Pronti per riabbracciare le nostre famiglie?”

“Peccato che ad aspettarci a casa ci sia anche mio padre!”, sbuffa Draco.

“Perché dici così? Lucius è simpatico!”

Sì, simpatico come un calcio nelle palle!

“Lucius è pazzo! Mi farà quel famoso discorsetto che avrebbe dovuto farmi a sedici anni!”

“Guarda il lato positivo…”, ecco che Pansy risorge dalla sua fase catartica.

“Ovvero?”

“Un giorno diventerai esattamente come lui… probabilmente fari il famoso discorsetto a Chris quando starà per diventare nonno”

Li detesto!

Datemi una mazza da baseball!

 

                                                        ***

 

 

“Mamma papà… siete tornati! Che bello!”

Calore familiare!

La nostra bellissima Dana ci sta riempiendo di baci e abbracci sotto lo sguardo inquietante di nonno Lucius e del suo caschetto alla Leonardo di Caprio.

Dovrei proporgli di vedere insieme la tragica storia del Titanic.

So per certo che gli piacerà… muoiono così tanti babbani…

“Ci sei mancata tantissimo, principessa”

“Cosa mi avete portato?”

“Quella valigia”

“Una valigia”

“Sì, ma tu devi aprirla!”

Scappa in direzione della valigia e noi rimaniamo come due fessi.

Vedo Chris in braccio a mia madre e corro a prenderlo.

E’ un sollievo sapere che i nostri figli siano rimasti in vita dopo due settimane con i nonni.

“Vi siete divertiti? Com’è Bora Bora? Avete fatto tante foto?”

Perché il cielo è azzurro?

Chi siamo?

Esistono gli alieni?

Perché l’acqua ha una data di scadenza?

“Sì, tantissimo. Bora Bora è stupenda e abbiamo fatto tantissime foto…”

“Questi sono i souvenir che vi abbiamo portato”

“Ma grazie, non dovevate”

Odio questa frase, è così falsa!

 

                                                        ***

 

Dana adora tutto quello che le abbiamo portato, e a quanto pare Lucius è entusiasta della sua maschera tribale e saltella con gaudio alla stessa maniera della nipote.

L’unica differenza è che Dana ha sei anni.

Lucius molti di più.

“Potrei avere altro pollo al curry?”

“Certo Hermione”, quant’è servizievole il mio papi.

“Mi sembrate sciupati”, come sempre.

“Draco”

“Sì?”

“Io e te dobbiamo fare un discorsetto!”

Ecco, il fatidico momento è giunto.

“Proprio adesso?”, chiede ad un impaziente Lucius.

“Dopo il dolce non si sfugge!”

“Non vedo l’ora!”

Per l’espressione che sfoggia direi che non vede l’ora di conficcare il coltello che tiene tra le mani nel cuoricino di Lucius.

“Blaise e Pansy si sono divertiti?”, domanda Narcissa, come se sapesse cosa sta pensando suo figlio, e in un certo senso credo che lo sappia… è sempre sua madre e quel coltello lo sta stringendo troppo.

Lucius ovviamente ignora.

“Oh sì”, mi affretto a rispondere, “Si sono divertiti davvero tanto e poi grazie a loro il viaggio è stato molto più movimentato!”

Grazie a loro… Trisha s’è rotta il setto nasale e Mike ha perso la verginità!

 

                                                        ***

 

La cena s’è conclusa e adesso, dopo aver messo a nanna Chris e Dana, siamo tutti in salotto a sorseggiare del liquore in attesa del famoso discorsetto di Lucius Malfoy.

“Draco… io e te dobbiamo parlare”

“Dimmi”

“E’ arrivato il momento che ti spieghi cosa accade quando un uomo e una donna sono nudi, tu sai cosa fanno?”

Iniziare così IL DISCORSO, ha un non so che di pietoso.

“Stanno per fare una doccia?”

“No, non esattamente! Quando una donna e un uomo sono nudi sono solitamente nella stessa stanza e stanno per farlo… tu sai per far cosa?”

“Una partita a Gobbiglie?”

“No, stanno per fare sesso!”

“Sesso?”

E qui che rinasce il Draco innocente.

“Sì, Draco”, voce profonda.

“E cos’è?”

“E’ un processo… che richiede sudore e azione”

Meno male che non ha mai fatto questo discorso al Draco adolescente… la sua mente sarebbe rimasta traviata e non ci sarebbe stato nulla da fare per farlo tornare in sé.

“In che senso?”

“E’ come quando abbracci una persona… solo che quando fai sesso sei nudo, nudo come un verme…”

Che immagine!

“E poi cosa succede con il sesso?”

“Tu puoi mettere incinta la donna nuda”

Gloriosa verità!

“E come ci riesco?”

“Tu sai cos’è quella cosa che c’è nei tuoi boxer?”

Voglio che un cratere inghiotta questo divano.

Lo spero davvero!

“So che serve per fare la pipì!”

“Serve anche a mettere incinta una donna nuda”

Altra gloriosa verità!

Non so se riuscirò a sostenere così tante importanti e nuove informazioni.

“Oh Merlino!”

“So che è una cosa brutta… ma devi saperlo figlio mio… tu potresti mettere incinta Hermione senza volerlo”

Io dovrei fare un’escursione nei giardini di Malfoy Manor… chissà che non trovi una coltivazione di droga da qualche parte.

“Papà, ti prometto che staremo attenti… e adesso se non vi dispiace, io e mia moglie andremo in camera.”

Mi prende per mano.

“Ci vediamo domattina, buonanotte”

“Buonanotte”

“Buonanotte… e state attenti al sesso… è un serpente insidioso che si insidia nel piacere delle vostre carni… è subdolo… è…”

Sopprimetelo!

 

                                                        ***

 

 

Devo togliermi questa maglietta al più presto.

“Amore, cosa stai facendo?”

“Uhm… sto togliendo la maglietta?”

“Ma non hai sentito mio padre?”

Sgrano gli occhi.

“Se rimani nuda… il sesso si insidierà tra di noi!”, dice quasi scandalizzato.

“E ti dispiace?”

“Non più di tanto”

“E se tuo padre lo viene a sapere?”

“Uhm… secondo me mio padre dovrebbe chiedersi chi sono Dana e Chris”

“Lo penso anch’io!”, dico, prima di baciarlo e farlo cadere sul letto.

Gli indumenti volano via via sul pavimento…

“Farai pace con Pansy?”

“Devo darti la risposta adesso?”

“Sì, se vuoi che il sesso si insidii tra di noi…”

“Beh… se la metti così… farò pace con Pansy”

Era questo quello che volevo sentire!

 

 

 

 

 

 

 

Tesorucci adorati, vi sono mancata?

Beh…spero di sì, come spero che questo ritorno a casa vi sia piaciuto!

Fatemi sapere!

 

Ringrazio tutte voi per i commenti che mi lasciate, grazie mille, davvero!

 

Grazie anche a chi ha avuto il coraggio di leggere questa ff in un solo giorno… ma come si fa? :/

Fatemi sapere!XD

 

E adesso… siccome SANREMO E’ SANREMO, ed io ho un’adorazione particolare per il dopofestival… facciamo un sondaggio, (sempre che abbiate seguito anche per dieci minuti il festival)!

 

Qual è la canzone che preferite?

 

La mia risposta è: Il solito sesso Max Gazzè.

 

Per me che odio il Festival con tutto Sanremo… è strano!XDXDXD

 

Partecipate numerosi!

 

Kisses

 

 

 

 

 

 




 

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Capitolo 59
*** Normalità sofferta! ***


tipica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alle volte ho come l’impressione che le cose amano farmi i dispetti.

Non parlo di cose in senso di oggetti… infatti non credo proprio che il divano del salotto, la trousse che tengo nel bagno, i pannolini di Chris o il mio cellulare possano farmi un dispetto senza che qualcuno dotato di magia li incanti. Parlo di quelle cose conosciute come fato, destino o come si preferisce chiamarlo.

Ormai Bora Bora è un ricordo lontano, sono trascorse cinque settimane dal ritorno dall’isola della frutta e dei fiumi di tequila… Draco è a Edimburgo da quasi una settimana, Dana continua a ricevere mazzi di fiori da Mallord che puntualmente brucia, Chris ormai cammina e parla… cioè dice qualcosa, ma comunque è molto sveglio, è un po’ come Dana, credo che potrebbe sostenere uno di quei convegni che suo padre odia tanto, e poi la vita prosegue più o meno come prima.

Ogni mattina sono costretta a dividere lo spazio vitale con Blaise, visto che invece di stare nel suo ufficio da direttore de La Gazzetta del Profeta, sta nel mio rimbambendomi sulla sua imminente paternità.

Mancano ormai due mesi e sia lui che Emma non stanno più nella pelle… Blaise è così gasato che non sta neppure nel cervello.

Ho preso in considerazione l’idea di andare in analisi… lo stress me lo procura Blaise con le sue chiacchiere, non il lavoro in sé.

Lud invece ha deciso di comprare una villa al mare… dice che è un regalo per Maximilian e Aaron… ma sappiamo tutti che il regalo l’ha fatto a sé stesso.

Pansy ha abbandonato il suo vecchio lavoro, barboso a sua detta, per sfondare nel mondo della moda magica e babbana.

Ha lasciato un’intervista esclusiva a Blaise affermando che il suo stile sarà irresistibile proprio perché mischierà stile babbano e magico facendo nascere uno stile esclusivo per gente fuori dalle regole con un temperamento vivo e attivo.

Blaise ha già rinnovato il suo guardaroba… e ogni telefonata di Draco si conclude con: “Non sai quanto mi mancate tu, Dana e Chris… ma non puoi nemmeno immaginare quanto sia bella Edimburgo, sai che questa tranquillità mi sta giovando? Pansy e Blaise mi stavano distruggendo tutti i neuroni!”

Solo che Draco non sa che al peggio non c’è mai fine, e mentre lui passeggia in kilt e va alla ricerca del mostro di Lochness… i miei e i suoi genitori hanno invaso casa.

Meglio non esprimersi.

 

 

“Tesoro, bel alzata!”

Ecco la mamma che mi viene incontro con un vassoio di brioche e muffin.

Io e Dana siamo all’ingrasso, visto che la Signora Piddy ci ha abbandonate per correre dalla sua famiglia.

Non è riuscita a resistere a questa invasione aliena e si è presa un periodo di vacanza.

Non ho potuto non accontentarla… e avrei anche voluto che si portasse anche e me e i bambini, ma non c’è stato niente da fare!

“Brioche o muffin?”

Un accetta,prego!

“Credo che… prenderò solo del caffè!”

Avanzo verso la macchinetta del caffè…ma la mano di mia madre mi ferma.

“Il caffè preso a stomaco vuoto fa male… vuoi che il tuo stomaco…”

Bla bla bla…

Lancio un’occhiata disperata a Dana… lei mi capisce, lei soffre con me.

“Dana, gradisci altro succo?”

“Sta forse per scadere, nonna?”

Narcissa controlla la data di scadenza e scuote la testa, “No tesoro, perché?”

“Perché ne ho quasi bevuto un litro… se non sta per scadere quale altro motivo esiste per far sì che faccia pipì tutto il giorno?”

Ottima domanda, ma non esiste una risposta razionale  a questa domanda.

Se io chiedessi a mia madre cosa devo farci con sei muffin nel piatto… lei mi risponderebbe che devo crescere.

Ma questa balla spaziale non funziona più… sono alle soglie dei trenta, devo crescere ancora?

Non mi sembra proprio!

“Depura il pancino!”

Nonna Jane… è davvero preparata!

“Chris dorme ancora?”

Chiede Narcissa.

“Sì, come un angioletto, non svegliatelo…ieri ha pianto quasi tutta la notte, è stremato”

Mi affretto a dire ed ecco anche perché ho bisogno più del caffè che di 10 muffin e due brioche.

“Gli manca Draco secondo te?”

“No, non credo… non sa ancora chi siamo… anche se ci chiama mamma e papà, anzi in verità sa chi sono io… ma di Draco non ne sono sicura!”

Narcissa sembra volermi lanciare una Maledizione senza Perdono.

“E perché non dovrebbe sapere chi è mio figlio?”

Come temevo…

“Beh… è risaputo che i bambini sono un tuttuno con la madre e del padre non ne avvertono nemmeno l’esistenza…”

“E chi l’ha detto?”, ribatte impettita.

Per Merlino…quanto se la sta prendendo!

Ma non sono mica io che invento la psicologia dei bambini… qualcuno cha già pensato molto tempo prima di me… ed ecco che lui è famoso ed io no!

“Pediatri e psicologi che hanno studiato la psicologia e i comportamenti infantili…”

“Tutte scemenze..”

“Sì, lo penso anch’io!”, ammetto mordendo un muffin.

“E allora, se lo pensi anche tu, fai in modo che Draco sia presente nella vita di suo figlio!”

Uff… ma come si spegne questa donna?

E’ così simpatica quando si limita ad aleggiare in casa, stile dama bianca, senza proferire parola e sputare sentenze!

Come faccio a spiegarle che Draco è presente?

“Draco è molto presente nella vita dei suoi figli…”

“Ah sì? E come mai è a Edimburgo?”

Ed io che ne so? Mica ce l’ho spedito io!

Se dipendesse per me lui non si schioderebbe da questa casa, ma purtroppo non sono un dittatore e non posso permetterlo.

Però se fossi un dittatore…

Uhm…

“E’ lì per un convengo o qualcosa del genere…”

Ma perché mi ostino a fare conversazione?

Capisco che è mia suocera, ma perché il diritto di stare in silenzio esiste solo quando stanno per arrestarti?

“E tu glielo permetti?”

Una domanda da un milione di dollari… se fossimo in America!

Eppure ho una gran voglia di burro di noccioline…

Devo passare dal supermercato.

“Ehm…mamma, è tardi! Portami a scuola!”

Io amo mia figlia…davvero!

Mi capisce al volo!

Ha capito che stavo per uccidere qualcuno e prontamente ha detto ciò che ha detto!

Guardo l’orologio.

“Oh cielo, è tardissimo!”

Bevo un altro sorso di caffè e prendo la borsa… meglio far finta di essere DAVVERO in ritardo!

 

 

                                                        ***

 

“Grazie Dana”

Saliamo in macchina e usciamo dal vialetto.

Siamo ufficialmente in salvo.

Mi dispiace per Chris ma lui ha una sorta di difesa immunitaria… ancora non è in grado di capire parecchi cose!

“Prego mamma… non sei brava ad eludere i discorsi con i nonni!”

Eludere?

Se usassi il verbo eludere in una conversazione con un mio coetaneo credo che non capirebbe e mi prenderebbe per una psicotica che ama andare in giro e inventare nuove parole.

“Eh già…sono una frana, per fortuna mi hai salvata!”

“Certo che la nonna fa discorsi strani. Mica ce l’hai spedito tu papà ad Edimburgo!”

“Sarà la vicinanza del nonno…”

E’ Lucius Malfoy il vero male che aleggia in casa.

Narcissa è l’ennesima vittima.

“Uff! Mallord è lì che mi aspetta! Ma che devo fare per fargli capire che lo reputo un imbecille?”

Ha solo sette anni ed è già assillante.

Il suo futuro ormai è segnato…diventerà uno psicopatico e da grande si vendicherà, uccidendo, tutte le ragazze che lo hanno rifiutato.

Ma non mi preoccupo per Dana… sa come cavarsela, anche davanti ad un futuro trentenne psicopatico che vuole annegarla nella vasca da bagno.

Dovrei anche fare nuove amicizie… ne ho quasi un disperato bisogno.

“Un giorno la pianterà… beh, puoi far finta di interessarti ad un altro bambino, no?”

E’ un consiglio che una madre può dare alla sua bambina, vero?

Non verrò classificata come una madre snaturata, vero?

Draco approverà il mio suggerimento, vero?

Sto anche parlando da sola, vero?

“Mi farò vedere più spesso con Aaron”

“Ma non stai già molto con Aaron?”

“No, lui ha il suo gruppo ed io il mio.”

Ed io taaaanta paura!

“Io vado, la campanella sta per suonare”

Mi dà un bacio sulla guancia e corre verso le sue compagne.

Meglio andare a lavoro… anche se una specie di tortura.

 

Ta ta… taaaaa taaaaa… taaaaa…ta

La mia nuova suoneria fa più schifo di quella che avevo prima.

Ma che ci posso fare se questo cellulare è messo male per quanto riguarda le suonerie?

Il mio cellulare è quasi in grado di scagliare un’Avada Kedavra ma non ha suonerie decenti… mah…

E’ da querelare la casa di produzione!

“Amore”

“Amore, come stai?”

“Bene, mi mancate da morire… sono scappato dalla conferenza per dieci minuti per sentirti”

Sorrido inevitabilmente.

Sentirsi dire certe cose… è così romantico!

“E puoi farlo?”

“Sì, ho finto un’emergenza!”

“Sei il mio genio del crimine…”

“Eccitante! Ma dimmi… va tutto bene?”

“Alla grande… solo tua madre ha strane idee in testa sul fatto che sia stata io a spedirti a Edimburgo e che per Chris non esisti è sempre colpa mia!”

Lo sento ridere.

“Oh beh… dovrei parlarle… ma prima vorrei sapere se sta ammattendo come mio padre, spero solo sia un momento! Ma a parte ciò… è successo altro?”

“No la solita piatta vita… tu quando torni?Mi manchi…”

“Mi manchi anche tu… dovrei tornare, se tutto va bene,stasera sul tardi.”

“Uhm…”

“Comunque amore… adesso devo andare… c’è una strana tensione, ti amo”

“Ti amo, anch’io”

Respiro profondo… ho già avvistato Blaise.

 

 

                                                        ***

 

“Hai accompagnato la piccola peste a scuola?”

“Come ogni mattina”

“Devo farti vedere la nuova ecografia di Emma”

“Sarà sicuramente uguale a quella che mi hai fatto vedere quattro giorni fa…”

Anche perché non può essere altrimenti.

“No, mia cara… qui sorride!”

Devo dirglielo, non può continuare a vivere nell’ignoranza…

Credo che per Babbo Natale sia già stato messo a conoscenza, quindi il lavoro sarà più facile.

“Blaise, nell’ecografia non ci sono sorrisi. Ciò che c’è nell’utero di tua moglie… non sorride e non lo farà mai!”

Vederlo in questo stato di puro smarrimento mi distrugge dentro… ma era necessario.

Non può continuare a vivere credendo che le ecografie sorridano!

Ho salvato un’anima innocente.

“Hai sentito Draco?”

“Sì, poco fa”

“Quando torna?”

“Stasera sul tardi”

“Organizziamo una festa?”

Ovviamente no!

“Perché dovremmo?”

“Perché torna Draco”

“Non è un sopravvissuto alla guerra”

“Non alla guerra… ma è sopravvissuto ad un convegno di sette giorni… se non è un eroe lui… chi lo è?”

“Probabilmente Robin Hood!”

Insieme a Little Jhon, ovviamente!

“E chi è Robin Hood?Veniva ad Hogwarts con noi?”

Sì, viveva nella foresta proibita!

 “No, Blaise. Robin Hood viveva nella foresta di Sherwood… e rubava ai ricchi per dare ai poveri!”

“Stai forse dicendomi che mi svaligerà la casa?”

Fatti forza Hermione… fatti forza!

E’ la paternità che lo rende così! E’ la paternità…

“Hai visto Marybeth?”

 

                                                        ***

 

 

 

Dovrei impartire un corso di scrittura.

Perché la gente prende così sottogamba la grammatica?

Vengono strane pustole se si scrive correttamente?

Dovrei documentarmi…

“Signora Malfoy, c’è la preside della scuola di sua figlia al telefono!”

Respiro profondo.

“Pronto?”

“Buongiorno signora Malfoy… avrei urgenza di parlare con lei e suo marito, è una questione della massima importanza…”

“Forse Dana ha picchiato nuovamente Mallord? Perché se è così…”

“No, signora, è molto più grave!”

“Oh, beh… io sto per arrivare, proverò a mettermi in contatto con mio marito ma non so…”

“La presenza di suo marito…è fondamentale!”

E se le dico che mio marito è in Scozia?

“Signora Pick…”

Quella vacca ha riattaccato.

 

                                                        ***

 

 

Eccomi davanti la scuola di Dana.

“Amore, sono scappato dal convegno, cos’è successo?”

“Mi spiace, ma per fortuna esiste la materializzazione… la preside di Dana ci ha convocati con la massima urgenza… e la tua presenza è più che fondamentale!”

“Dana ha forse dato un altro pugno a…”

“No, a quanto pare non è questo il problema!”

Chissà con quale scusa è riuscito a svignarsela.

Devo chiederglielo, ma non mi sembra questo il momento adatto.

Non l’ho neppure baciato come si deve… sigh!

Uno stupido bacio sulla guancia.

Era troppo trafelato e preoccupato per fare altro!

Beh…vediamo che vuole la vacca!

 

                                                        ***

 

Odio il suo ufficio, e spero di non trovarci i signori Parker dentro.

Non riuscirei a non fermarmi dal picchiarli…

“Ben arrivati signori Malfoy”

“Buongiorno”

“Grazie per essere venuti”

“Sì, ma qual è il problema?”, chiedo.

Voglio arrivare al sodo senza tanti giri di parole.

Draco è impaziente quanto me, se non di più.

“Leggete voi stessi”

E così ci porge due copie dello stesso scritto.

La scrittura è quella di Dana e si tratta di un piccolo scritto sul papà.

 

 

Il mio papà si chiama Draco, ha 27 anni ed è bellissimo, ed io gli somiglio tanto.

Lui è alto, biondissimo, con la carnagione chiara e con degli occhi dal taglio affascinante color grigio blu.

Sono felice di aver preso da lui.

Il mio papà fa il diplomatico, non so esattamente cosa fa, ma so che è quasi sempre in viaggio e quando torna a casa mi porta sempre qualche souvenir del luogo.

Il mio papà sa incutere terrore con uno sguardo e dai racconti dello zio Blaise, della zia Pansy e della mamma, (la mia vera mamma non l’ho mai conosciuta perché è morta quando sono nata, ma lo sapete tutti visto che i miei compagni non fanno altro che dirlo, quindi parlo di Hermione quella che considero la mia vera e unica mamma),so che quando era un ragazzo era davvero antipatico,  si dava tante arie… si sentiva superiore a tutti, aveva tante ragazze  e tutti lo odiavano.

Lui però adesso è cambiato.

Il mio papà è inimitabile ed io da grande voglio essere come lui.

Bella e intelligente.

 

“Non dite nulla?”

“Cosa dovremmo dire?”

“Signora Malfoy, non nota nulla?”

Che devo notare?

Che ha usato la penna nera?

Che non c’è nessun errore grammaticale e che potrei far scrivere a lei i pezzi della Gazzetta invece che da quel branco di incapaci?

“A dire il vero, no!”

“Vi rendete conto di ciò che ha scritto Dana?”

“Un tema sul papà?”, azzarda ironicamente Draco.

“Signor Malfoy, sua figlia la vede come un eroe”

“Ed è sbagliato?”, chiedo.

“Beh… sì se Dana non capisce che lei è un esempio da non prendere in considerazione…”

Sono sgomenta.

Ma come osa, questa vecchia vacca grassa, dire certe cose?

“Sta forse dicendo che è più d’esempio un avanzo di galera?”

“Senza offesa, ma lei, signor Malfoy, è descritto come un adolescente senza cuore e sua figlia ha dichiarato di voler essere come lei…”

Adesso le ficco quel tagliacarte nell’occhio…

“Io credo che lei debba rileggersi il tema di mia figlia, signora Pickwood”

“Sta forse insinuando che non so leggere?”

“No, sto solo dicendo che la sua lettura sia stata superficiale… creda a me, una seconda lettura approfondita le schiarirà le idee malsane che vagano in quella sua testa…”

 “Signora Malfoy, ma come si permette?
Al diavolo le buone maniere.

“Legga”

E dire che non la facevo così stupida.

“Letto”

“Uhm…bene, e cosa ha notato?”

“Assolutamente niente di nuovo”

“Ma così mi delude…”

Mi guarda come se fossi pazza, ma non è un problema, lei appare più pazza di me.

“Se avesse letto bene, avrebbe notato che Dana vuole diventare come il suo papà… ma non quello che era al liceo, bensì l’uomo che è adesso. L’uomo che avuto il coraggio di cambiare e che si mostra per quello che in realtà è sempre stato. Un uomo buono, intelligente, simpatico, ironico, generoso… un uomo che sa amare la sua famiglia…”

“Signora Malfoy io non credo che…”

“Signora Pickwood… io credo che lei la debba smettere di dare retta ai signori Parker cercando di far andare dallo psicologo nostra figlia!”

Sembra quasi impaurita dalla parole di Draco, e credo proprio che sia così perché ciò che ha detto sui signori Parker è la verità.

“E adesso togliamo il disturbo, e la prossima volta se Dana non uccide qualcuno… la preghiamo di non convocarci!”

E’ un grande, ma credo lo sappia già!

 

                                                        ***

 

“Sei stato grande”

Mi sorride e mi abbraccia.

“Anche tu non sei stata male”

“Posso baciarti mio eroe?”

“E scandalizzare così tutto l’istituto?”

“Uhm… sì, tanto ormai siamo bravi a distruggere i richiami di quella vacca!”

Incatena il suo sguardo al mio… Dana l’ha descritto davvero bene nel tema.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco perché poi Pippo Baudo parla di carenza di ascolti!^^

 

Max Gazzè non è neanche arrivato tra i primi dieci… ma per me è lui il vincitore!^^

 

Comunque, bando alle ciance, piaciuto questo capitolo?

Forse fa meno ridere degli altri, ma secondo me ci voleva, voi che ne dite?

 

Per chi volesse sapere se coltivo strane sostanze sul mio davanzale… beh la risposta è negativa… ma poi non si può mai sapere… XDXDXD

 

Vi amo, ragazze!

 

Grazie mille… e fatevi sentire! Ihihih!

 

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Capitolo 60
*** Rottura di... ***


nacit

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Sucking too hard on your lollipop,
or love's gonna get you down,
sucking too hard on your lollipop,
or love's gonna get you down.”

 

Quando sento in lontananza la voce del mio capo, quindi quella strana persona conosciuta con il nome di Blaise Zabini, io inizio ad avvertire un leggero mal di testa e istintivamente metto le mani nella mia borsa alla ricerca di un’aspirina.

 

L’aspirina in termini medici è:  un farmaco anti infiammatorio non-steroideo (FANS) della famiglia dei salicilati.

 

Nella mia personale visione del mondo l’aspirina è una fonte di salvezza che puoi portare sempre con te.

Altro che bacchetta… l’aspirina adempie al suo dovere in maniera migliore e si può tenere, comodamente, in borsa!

 

“Solo due mesi… e la mia casa sarà ricoperta di lecca-lecca!”

“Vuoi forse farti venire la carie?”

Meglio chiedere…

“Ovviamente no! Non vedo l’ora che Emma partorisca… i lecca-lecca sono per i miei figli!”

Poveri bambini, già me l’immagino.

Turbati e deviati mentalmente, sommersi da lecca-lecca e altri dolciumi e con nomi del tutto strani tipo Cheope e Chefren.

Anzi, ora che ci penso, meglio non far nome con Blaise dei vari faraoni dell'’antico Egitto.

A quei bimbi voglio già bene e non mi va che un giorno Chris mi dica:

“Sai mamma, oggi vengono Apollo e Cleopatra…”

No no, devo aiutarli già da ora.

Non meritano un’esistenza di merda solo per colpa della pazzia del padre.

“Vuoi che abbiano problemi con il dentista ancor prima che mettano i dentini?”

“Io penso che i dolci non siano necessariamente portatori di carie”

“Blaise, il tuo pensiero non è legge!”

“E con questo cosa vorresti dire?”

Qualcuno mi salvi, sono disposta anche a pagare.

“Che… è l’ora di pranzo Blaise! Ti va una gustosa insalata di pollo?”

Dì di si! Ti prego!

“Uhm… ok!”

Grazie entità superiore che governa la mia esistenza.

Grazie… grazie di vero cuore.

 

                                                        ***

 

“Ci pensi Hermione?”

Non lo so se ci penso… perché a dire il vero stavo pensando di comprarmi una fattoria nello Yorkshire e vivere di pastorizia, ma non credo che Blaise pensa a ciò, anche perché lui in una fattoria… beh, non è un connubio felice, è un po’ come un bicchiere di latte con quattro cubetti di ghiaccio e un goccio di aceto.

Blaise e la fattoria in una stessa immagine?

Naaaaa!

“Non lo so. Secondo te ci penso?”

Se l’uomo che ho davanti non fosse stato Blaise, beh a quest’ora sarei stata portata d’urgenza dallo psichiatra per via della risposta alla sua domanda, ma per fortuna si tratta sempre e comunque di Blaise è tutto nella normalità.

“A cosa stai pensando?”

Ottima domanda.

A cosa sto pensando?

Sto pensando a cosa sto pensando.

Ma non credo che sia anche solo da prendere in considerazione una cosa del genere.

Insomma… credo che… beh sì, insomma… credo sia meglio salpare per l’isola del tesoro.

Respiro profondamente.

Io, ce la posso fare!

Tutto è in mio potere!

Go!

“Per caso i tuoi avi non ti hanno lasciato una mappa di un qualche tesoro?”

Ecco, l’ho detto e mi sento talmente sciocca.

In confronto a questo pollo morto fatto a brandelli dormiente su un letto di lattuga condita, mi sento un’idiota!

“No… non mi pare. Comunque, a quanto pare non stavamo pensando alla stessa cosa”

E non posso biasimarlo.

“Ehm no… a quanto pare no. A cosa stavi pensando?”

“Pensavo che i nostri figli andranno ad Hogwarts insieme.”

Devo ammettere che questo era un pensiero più plausibile di quello dell'’isola del tesoro.

Che stai diventando più scema di Blaise?

Sarebbe un problema enorme, la relazione con Draco rimarrebbe invariata?

Dana e Chris mi tratterebbero come trattano il fantomatico vicino che non hanno mai visto?

“Mancano due mesi ed io e Emma saremo genitori di due splendide creature”

Che dolcezza.

E’ bello starlo ad ascoltare quando rasenta una stupefacente normalità.

“Finiranno a Serpeverde, ovviamente… e comprerò loro un…”

E’ totalmente con la testa fra le nuvole e probabilmente crede che quei due panini al sesamo siano i suoi figli.

Magari li cullerà finchè non si renderà conto che sono solo due stupidi panini al sesamo che non hanno intenzione né di piangere né fare la popò e la pipì in un pannolino.

Anche perché la scena che si presenterebbe avrebbe risvolti macabri; è un po’ come andare al cinema con il proprio fidanzato e guardare un film horror.

L’horror si contraddistingue dagli altri film perché inizia sempre con un’immagine che ti sconvolge… magari un fantasma che si aggira con le sue catene per un castello disabitato, o una mano che appare dal terreno… oppure un uomo appena sgozzato e il suo lamento di morte rimbomba ancora nell’antro dove il suo carnefice lo ha…

“Mi ha appena chiamato Pansy, vuole che l’andiamo a trovare.”

Non stava parlando dei suoi dolci pargoli?

Per quanto tempo ho pensato alle location dei film horror?

Oh Merlino, ho già perso quasi del tutto la sanità mentale, e adesso è il turno del senso del tempo… questa sì che è una catastrofe di genere infinito.

“Oh… posso almeno finire l’insalata?”

“Certo, ho appena ordinato due super coppe di gelato al tartufo bianco”

Ha anche ordinato il dolce?

Beh, in questo caso aspetterò questa mega coppa e cercherò di evitare di perdermi nei meandri della mia mente… ops, credo di starlo facendo di nuovo!

Uhm.. ok… è impossibile non perdersi, non sono neanche munita di cartina topografica e tutti sanno che è impossibile non perdersi se non si è provvisti della cartina topografica… è come se lasciassi gli occhi sul comodino prima di andare a lavorare, non che la gente normale posi gli occhi sul comodino prima di andare a dormire, era solo per fare un paragone… non credo mi sia riuscito bene.

“Mi chiedo come si possa essere così idioti…”

Ho perso, ancora una colta, un altro discorso made in Blaise.

“Già”

Uff!

 

                                                                  ***

 

Rumori selvaggi simili a ventose che si staccano dal lavandino, gemiti a valanghe, l’infrangersi di un vaso sul pavimento…

Ma cosa vorrò dire mai?

“Quei due stanno facendo sesso!”

“Non ne hanno mai abbastanza!”

“Suvvia Hermione, anche tu e il tuo biondo consorte fate lo stesso…”

“Suvvia Blaise… anche tu e la tua consorte gravida ci date dentro…”

Si allenta la cravatta.

“Ehm sì, ma non è il momento di discuterne, Pansy e Lud mi sentiranno… in ufficio le cose sconce non si fanno…”, poggia la mano sulla maniglia della porta e porto la mia mano sulla sua per evitare di irrompere come una mandria di bufali in un accampamento indiano.

“Blaise”

“Sì?”

“Sai di star dicendo un cumulo di cazzate,vero?”

“Eh?”

“In ufficio si fanno le cose sconce migliori”,dico.

“Lo so benissimo, ma è bello farli sentire in colpa!”

E su questo punto ha una ragione esagerata.

Farli sentire in colpa è divino, è un po’ come raggiungere l’orgasmo.

Ok, con le similitudini sono una frana.

 

                                                        ***

 

“Vi sembra il caso?”

Eccoli che cadono dal divano.

Per essere più precisi, Lud è caduto dal divano portandosi appresso Pansy che gli ha incrinato una costola con il gomito… o almeno credo che quello sia un gomito… non vorrei che… OH MERLINO!

“Ehm… credevo che ehm…per Morgana, ma non si usa più bussare?”

Le lancio la camicetta, “Il problema di fondo è che nessuno di noi bussa in determinate situazioni…”

“Che vuoi dire, Hermione?”

Che voglio dire?”

“Mi sembra ovvio… quando faccio sesso con Draco voi irrompete senza pietà, quando Emma e Blaise fanno sesso irrompiamo senza pietà… è una sorta di circolo vizioso…”

Pansy non mi sembra tanto convinta…

“Beh… se le cose stanno così, la prossima volta che ti proporrò un’orgia non tenterai di esorcizzarmi, giusto?”

Sorrido, è l’unica cosa che mi resta da fare  a parte fissare insistentemente il mio polso.

“Un giorno riuscirò a esorcizzarti”

“Qualcuno vuole del caffè?”

“Oh sì, grazie Lud”

Non dico mai di no a un caffè.

 

                                                        ***

 

“Dov’è Draco?”,domanda Lud cercando la sua camicia.

“Aveva una riunione con Harry”, dico e il solo immaginarmeli insieme mi fa rabbrividire.

Credo non si vedano da secoli e sinceramente ancora non so se si sia ripreso dal piccolo trauma cranico che Pansy gli ha prodotto il giorno del mio matrimonio.

“Suppongo che stasera sarà di malumore”

Non è una supposizione sarà un qualcosa di reale.

 

 

Ore 15,32 Casa Zabini.

Cucina

 

“Sicuro di non volere una fetta di torta?”

“No grazie Emma, ma dimmi, come procede la gravidanza?”

“Oh benissimo”

“Quando dovresti partorire?”

“Mancano meno di due mesi… io e Blaise non vediamo l’ora!”

“Ti confesserò che anch’io non vedo l’ora che nascano…”

“Davvero,Draco?”

“Oh sì, Blaise alle prese con dei marmocchi deve essere uno spettacolo da brivido!”

“Credo che saranno i ricordi più pazzeschi che conserverò nel mio pensatoio…”

“Credo che saranno anche i miei...”

“Ops…”

“Cosa c’è? C’è qualcosa che non va, Emma?”

“Oh no Draco… cioè, non vorrei allarmarti ma…”

“Ma?”

“Credo che… beh, sai quando si rompono le acque?”

“Oh Merlino!”

 

                                                        ***

 

Mamma mia, here I go again my, my, how can I resist you mamma mia, does it show again, my, my, just how much I've missed you…

 

Non so davvero perchè mentre loro tre parlano di un pappagallo che sa cantare le canzoni dei R.E.M nella mia testa, il mio neurone sta cantando Mamma Mia degli Abba.

E’ sensazionale!

E’ il mio neurone che sta cantando… la notizia dovrebbe far più scalpore di uno stupido pennuto che già sa parlare.

Se uno sa parlare, cantare non è tutto questa gran cosa.

 

Lualaalallalalalalalallalalallallaalalaaaaaa

 

Ho le suonerei una più penosa dell'altra.

“Hermione, il cellulare!”

“Sì”

A trovarlo in mezzo a questo caos.

“Oh è Draco!”

“Bene! Chiedigli se per stasera ha programmi particolari o vuole suicidarsi!”

“Glielo chiederò, Lud!”

“Grazie”

Dovrebbe suicidarsi solo per una stupida riunione con Harry?

Beh sì… è quasi certo un desiderio del genere dopo essere stati solo quindici fottutissimi minuti con Harry.

“Pronto?”

“Sono al San Mungo”

Oh Merlino!

“Perché desideri la morte? Non pensi a me e ai bambini?”

“Hermione?”

“Oh cielo!”

Sì, sono scoppiata in lacrime.

“HERMIONE?”

“Vuoi lasciarmi vedova? Ho solo 27 anni… non abbiamo nemmeno un anno di matrimonio… io…”

“A Emma si sono rotte le acque… fate presto!”

Ehm… Emma… le acque… contrazioni… mi sembra ieri quando soffrii disumanamente per Chris… la mia vita!

“Tutto bene?”

“Oh sì!”

“E allora perché piangi? Cosa c’è che non va?”

Già… perché piango?

Perché non dico a tutti che Emma sta per partorire?

Cazzo Hermione esci dalla trance!

“A Emma si sono rotte le acque!”

“COSA?”

“Ma non mancavano due mesi?”

“Oh cielo! Blaise è svenuto!”

 

                                                        ***

 

“Sto per diventare padre, sto per diventare padre, sto per diventare padre, sto per diventare padre…”

Blaise, ormai è ufficiale, si è auto-ipnotizzato.

Non so come sia possibile, fatto sta che lui ci sia riuscito.

“Blaise, ti do una notizia…Emma sta per diventare madre!”

“Sto per diventare padre, sto per diventare padre, sto per diventare padre, sto per diventare padre…”

Le parole di Pansy sembrano non funzionare.

Neanche il tempo di far sedere Blaise sulla poltroncina che arriva da noi un Draco piuttosto trafelato e con una nota da spietato serali killer.

“Cosa… cosa gli è successo?”

“Anche noi siamo contenti di vederti”

“Non c’è tempo! Perché è in questo stato? Che gli avete fatto bere?”

Sono scandalizzata.

Pensa davvero che lo avremmo fatto bere?

Sta per diventare padre di due gemelli…

“Assolutamente nulla, tesoro! E’ solo scioccato, è come se avesse scoperto solo adesso che Emma dentro sé aveva due bambini e non solo il cibo di quasi otto mesi che non riusciva a digerire!”

Le mie parole non servono a nulla, anche perché una cosa del genere non potrebbe servire a nulla.

Se l’è caricato sulle spalle.

“Chi di voi è il padre?”, chiede un infermiere.

“Lui”

“E perché si trova in questo stato?”

“E’ solo emozionato”

“Sto per diventare padre, sto per diventare padre, sto per diventare padre, sto per diventare padre…”

La cosa divertente è che continua  ripeterlo, ma non sono del tutto sicura che abbia realizzato cosa in realtà significa ciò che ripete da trenta minuti.

“A che punto è la dilatazione?”

Pansy sa sempre cosa chiedere al momento giusto.

“Sette centimetri… ci siamo quasi!”

“Dilatazione?”

Ooooh! Blaise ha imparato un nuovo vocabolo.

“Sì Blaise”

“E in cosa consiste?”, chiede traumatizzato.

“Oh Blaise… non sei pronto per saperlo!”

Gli do un colpetto sulla spalla dopo questa mia perla di saggezza… non potevo mica dirgli in che consiste, no?

E’ di Blaise che stiamo parlando.

“Hai fatto la cosa giusta”, mi dice Pansy.

Si sarebbe scioccato, magari sarebbe svenuto… è un ragazzo impressionabile.

 

                                                        ***

 

“Oh guarda, ci sono i tuoi suoceri”

“Cosa?”

“Ci sono Lucius e Narcissa”

Oh bene! Mi sono mancati immensamente in queste stupende dodici ore in cui non ho avuto il piacere di sentire le discussione terrorizzanti di Lucius e le domande da manicomio su Chris da parte di Narcissa.

Uhm… chissà dove hanno lasciato i miei genitori!

“Ha già dato?”, domanda Narcissa.

Ma chiedere: “Sono nati?” per i Purosangue è un’operazione troppo complicata?

“Non ancora”, risponde Pansy.

Io sono troppo presa da un set di asce che Lucius porta con sé.

“Ehm…cosa sarebbero quelle?”

Che gran cosa l’informazione…

“Queste?”

Annuisco.

“Belle vero?”

Sorrido impaurita.

“Un piccolo regalo per la consorte di Blaise”

Ok, questo è un sogno… sì uno di quelli miei… quelli che mi piacciono tanto…

AHI!

Ma chi cavolo ama darmi i pizzicotti?

“Mi dispiace Hermione, ma non è un sogno!”

Grazie Pansy!

 

 

 

 

______________________________________________________________________

 

 

E finalmente anche Blaise diventerà padre di due magnifici bambini.

Riuscirà a sopravvivere?

Lo scoprirete nel prossimo capitolo…

 

Saranno due maschietti? Due femminucce? Un maschietto e una femminuccia?

Come li chiamerà?

Cheope e Chefren verranno presi in considerazione?

 

Sempre alla prossima puntata…

 

Grazie mille a chi ha recensito lo scorso capitolo… vi adoro immensamente.

 

Kisses

 

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Capitolo 61
*** Il destino di due gemelli ***


nati

Dedico questo capitolo a Sensation… se lo merita davvero tutto.

Oh musa…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Hai visto Blaise?”

“No”

“Sono preoccupata”

“Tu? Pansy Parkinson?”

“Perché? Non posso esserlo?”

Questa discussione è parecchio interessante.

“Oh certo, ma se si tratta di una calza smagliata o di un unghia spezzata…”

Prontamente mi arriva uno scappellotto.

Devo dire che me lo sono meritato, ma è meraviglioso farla imbestialire.

“Mi credi così superficiale?”

“Ma certo che no, signorina Parkinson.”

“Avete visto Blaise?”

Ma è forse un nuovo gioco?

Se così fosse non sono stata messa al corrente delle regole del gioco e ciò mi renderebbe nervosa e isterica, un vero incrocio tra una gallina starnazzante e una tigre feroce dell'’India.

“Non lo trovi neppure tu, Draco?”

“No!”

“Ma non eravate insieme?”

“Sì, ma circa un’ora fa.”, notando le nostre espressioni sbigottite da scimmia in menopausa decide di proseguire, “Stavamo prendendo un caffè e cercavo di tranquillizzarlo sulla paternità, poi è andato in bagno e non ho fatto caso al tempo perché ho incontrato un collega e abbiamo un po’ riso sulla nuova disgrazia che ha colpito il caro Ministro della Magia…”

Adesso abbiamo un problema in più.

Mio suocero vuole regalare a Emma un set di asce e adesso il padre dei gemelli che stanno per nascere s’è perso.

Ma questo piccolo problema, a pensarci bene, potrebbe essere visto come un dono del cielo… avendo Blaise Zabini fuori gioco i bambini avranno dei nomi normali e la loro vita potrà procedere meravigliosamente perfetta senza che si chiamino Guastolfo e Grimaldella!

 “Ma se lo chiamiamo con un incantesimo d’appello?”, propone Lud apparso da non so dove con quattro bicchieroni di caffè tra le mani.

“Grande idea, Lud!”, esclamo sarcastica afferrando il MIO bicchiere colmo di nettare divino che fa letteralmente SCHIFO!

“Questo… questo caffè… fa pena!”

“Lo so Hermione, ma non è colpa mia se al San Mungo fa tutto schifo, no?”

Uff! Dovrò trasfigurarlo in una bevanda che assomigli, anche vagamente, a del caffè.

“No Lud… non è colpa tua!”

“Non mi sembri tanto convinta!”

“Non lo è mai!”, aggiunge Draco dicendo una cosa del tutto errata.

Io sono sempre convinta di ciò che faccio!

“E quando non lo sarei stata?”

“Oh beh… ci sarebbe così tanto da dire e il luogo non è appropriato… insomma, Emma sta dando alla luce i figli di Blaise… Blaise Zabini, è un avvenimento che ha dell'’incredibile!”

Effettivamente, nonostante Draco abbia detto ciò per evitare di cadere nel ridicolo, credo abbia ragione.

Questo è un giorno da ricordare: Blaise sta per diventare padre di due gemelli e siamo tutti in attesa di quelle che saranno le sue mirabolanti avventure tra pannolini, lacrime, fiabe, poppate e altro.

Sarà atroce per il povero Zab e allo stesso tempo divertente per NOI!

So anche che non dovrei fare questo genere di pensieri… ma è così snervante questa attesa e questo non sapere dov’è Blaise bevendo questo caffè che sembra pipì di cammello diluito con acqua di stagno con annesse rane gracidanti!

Uh Uh…

Quante capre staranno al momento pascolando?

“A che pensi?”

“A quanto ti amo!”

Se usa il legiliemens sono nella merda delle capre che stanno pascolando al momento!

Ma non è un problema rilevante!

“E’ lei il padre del bambino?”

Draco si volta l’infermiera e la guarda come se fosse un camino che gli ha appena coltivato dei bulbi di gardenie nel water… che immagine intrisa di allucinogeni!

“Ehm no!”

“E’ lei, allora?”, dice a Lud.

“Beh no!”

“E allora chi è il padre? Belfagor?”

Che simpatica stronzetta!

“Dov’è il padre?”

“SONO QUI!”

Ci voltiamo tutti verso colui che ha proferito parola, ma con sgomento ci rendiamo conto che colui che ha parlato non è Blaise Zabini… ma è… LUCIUS MALFOY!

“Lei è… lei è il padre? Lei è il signor Zabini?”, domanda sgomenta.

“Si, sono il padre… e anche la madre!”

Eh?

Guardo Draco in cerca di spiegazioni, ma lui guarda suo padre in cerca di spiegazioni… ma l’unica cosa che riceve da quello sguardo da psicotico è un bel niente!

“Ehm… probabile signor Zabini, che ne dice di fare un giro al reparto di…”

Com’è che finisce il Titanic?

I pinguini salvano Jack?

“Comunque sia… abbiamo bisogno del padre dei bambini o si perderà il lieto evento!”, dice giustamente l’infermiera, ed io mi chiedo: non è forse ovvio il fatto che se Blaise è assente non potrà assistere alla nascita dei suoi figli?

Beh… non sono pronta per il mondo o è il mondo a non essere pronto per me?

Sicuramente la seconda opzione!

 

 

                                                        ***

 

Odore di alcol etilico… da shock anafilattico!

“AHHHHHHH!”

Alla fine siamo entrati tutti meno che Blaise!

La cosa ha del ridicolo… insomma… siamo sei amici è ok, ma perché manca giusto il padre di Lady Godiva e Pitagora?

Uff!

Eppure so dove potrebbe essere!

“AHHHHHHHH! Ma quanto manca? Mi sembra di morire!”

“Manca davvero poco… deve tenere duro solo un altro po’…”

“Non so se ce la farò!”

Deve farcela…devo andare a recuperare Blaise Zabini!

“Amore, ma dove stai andando?”, mi domanda Draco.

“So dove potrebbe essere il padre di questi bimbi…”

… e non è in Groenlandia ad ammaestrare i salmoni!

Anche perché, a dire il vero, non so se in Groenlandia ci stanno i salmoni… dovrei chiedere alla mia sosia norvegese… ma non ho davvero avuto tempo, e poi nella vita… ci sono cose ben più importanti da fare…

Chi ci pensa a combattere la criminalità da Gotam City altrimenti?

Batman?

Meglio sorvolare con un deltaplano quest’ultimo pensiero: Il ritrovamento di Blaise è una questione ben più importante!

 

                                                        ***

 

A chi deve andare un premio per questo ritrovamento? A chi?

Perché sto facendomi domande in modo da sembrare una scema?

Comunque sia è meglio sorvolare anche su questo piccolo e indecente particolare… ho trovato Blaise seduto su una poltroncina a sorseggiare del tè con sguardo apparentemente perso nel vuoto del nulla!

Ok, frase senza senso!

“Blaise?”

“…..”

Adoro questo genere di risposte… sono sempre così efficaci e significative!

“Ehi? Va tutto bene?”

“…..”

Uhm… la conversazione sta, inaspettatamente, prendendo un risvolto interessante.

“Blaise?”

“…..”

Uffa! Sto per prenderlo a pugni e non sarebbe un comportamento da donna quasi trentenne che ha un certo rilievo nella vita sociale!

Sì, sì… tutte cavolate!

“Senti Blaise, credo di aver afferrato il concetto, sai?”

“Mpf…”

E’ da annoverare tra le prime parole della scimmia?

Insomma, Blaise potrebbe benissimo essere l’anello mancante tra la scimmia e l’uomo di Neanderthal!

“Stai per diventare padre di due splendidi gemelli… e te ne stai qua da solo. Hai forse paura?”

Blaise mi guarda come se avesse davanti un banco di nebbia… quindi sta brancolando nel buio delle mie parole e ciò non mi fa sentire esattamente visibile!

“Senti Blaise… so che fa paura… insomma manca davvero poco ormai, ma… beh… posso assicurarti che quando li vedrai e li prenderai in braccio per la prima volta… beh… una sensazione particolare ti avvolgerà…”

“Che tipo?”

“Beh… come ti sentiresti se avessi conquistato il mondo?”

“Direi bene…”

“Esattamente Blaise, quando li avrai tra le braccia avrai conquistato il mondo e ti assicuro che non c’è sensazione paragonabile.”

“Anche tu avevi paura quando eri a un passo dal fare uscire Chris dal tuo utero?”

Avrebbe potuto formulare la frase diversamente… ma vabbè…

“Sì Blaise… ne ho avuta tanta, però poi passa tutto… lo tieni in braccio e tutto diventa così normale e bello che non ti rendi conto di nulla se non della felicità che tu e il tuo compagno provate… non c’è niente di più bello.”

Ed è così sconvolgente ripensare a quel momento che mi ritrovo a sorridere come un’ebete mentre Blaise mi abbraccia.

“Hermione, ti ringrazio… è un po’ come il giorno del mio matrimonio, come fai a capirmi così bene?”

“Ti voglio bene, mi viene naturale”

 

 

                                                        ***

 

“Manca davvero pochissimo, qualcuno sa dirmi dov’è il padre?”

“Le ho detto che sono IO!”

“Signor Malfoy… lo vuole un sedativo?”

“Uhm… Draco, che cos’è?”

“Mpf… un aperitivo!”

“E’ buono?”

“Tantissimo”

“Bene, George… porta il signor Malfoy a prendere...ehm... l’aperitivo!Io intanto cerco di capire chi diamine ha messo incinta questa donna!”

“SONO STATO IO!”

Urla Blaise entrando in sala.

“Lei è Blaise Zabini?”

“Sì, sono io!”

“Bene… sua moglie sta dando alla luce i suoi bambini!”

Ma dai? Davvero?

 

                                                        ***

 

 

 

Mentre Emma urla come un’ossessa, noi siamo in sala d’attesa che… attendiamo.

Anche perché in una sala che si chiama d’attesa non potremmo fare altro.

Potremmo usare questo spazio per ballare un tango appassionato, ma qui sembra che nessuno ne abbia voglia.

Tutti hanno trovato qualcosa di ricreativo da fare meno che me.

Pansy sta rifacendosi il trucco non si sa bene per quale avvenimento, Draco sta scattando delle fotografie senza senso logico, Lud sta passeggiando nervosamente guardando ogni tre secondi l’orologio che tiene al polso, ed io mi sono stancata di dover leggere questa stupida rivista senza né capo né coda.

Se Brad Pitt ha messo incinta, nuovamente, Angelina Jolie… a me che me ne frega?

Ormai avranno adottato l’intero Senegal… non si sono un po’ stancati?

Credo proprio che il signor Pitt stia conquistando il mondo un po’ troppo spesso!

Beh.. sarà meglio che passi alle riviste del mondo magico anche se sono praticamente uguali in quanto a sciocchezze.

“Ma quanto ci mette?”, esclama spazientito Lud.

“Non lo so… magari ci vuole più tempo visto che sono due”, asserisce Pansy riponendo l’ombretto nella sua trousse.

“Vi vanno delle ciambelle?”, propongo.

“Scusate, siete voi i coniugi Malfoy?”

“Sì”

“E siete sempre voi i coniugi Von Hessen?”

“Sì?”

“Bene. I signori Zabini richiedono la vostra presenza!”

Significa forse che… Giulio Cesare e Desdemona sono nati?

“E tu non ti azzardare ad accecarli con il flash di questo aggeggio, ok?”

“Ok, amore mio!”

Mi schiocca un bacio ed entriamo nella stanza dei neogenitori.

 

“Ehilà, dove sono i pargoli?”

“Ti assomigliano, Blaise? Spero di no!”

“Ma quanto sei simpatico?Eh?”

“Ehi Emma. Tutto ok?”

“Posso scattarvi una foto?”

 

Le nascite sono sempre eccitanti, soprattutto perché poi non ci si capisce un fico secco!

 

Toc Toc

 

Entra l’infermiera spingendo due piccole culle.

“Sono i gemelli, volete vederli?”

“Certo”

Andiamo a prendere le due piccole culle e… sono così piccoli e carini.

Hanno entrambi i capelli neri e gli occhi del padre, due bellissimi occhioni grandi di un blu intenso.

E poi, stranamente, hanno la carnagione bianchissima di Emma.

Hanno una bellezza inquietante… certo, è presto per dirlo visto che hanno solo trenta minuti di vita, ma se rimarranno con quegli occhi… beh… faranno un figurone ad Hogwarts!

I gemelli Zabini… se poi saranno come il padre… ok, non oso immaginare.

E poi va bene che ho una fervida immaginazione… ma a immaginare queste due creature innocenti come Blaise… beh… non ne ho proprio voglia!

“Avete deciso come chiamarli?”, domanda Draco.

“Sì”, risponde Blaise tenendo la mano di Emma.

Chissà perché la tachicardia è venuta a farmi visita!

Ho una paura matta di sentire i due nomi.

“E allora?”

“Siamo lieti di presentarvi Daniel Lawrence e Alice Nicole Zabini”

Non credo alle mie orecchie, i nomi che hanno scelto sono bellissimi… insomma, niente a che vedere con Beowulf e Giunone!

Sono sconvolta positivamente!

“Ma… ma sono dei nomi splendidi!”

“Blaise, ma quei nomi strani che fine hanno fatto?”

Si limita a sorridere.

“Beh ragazzi, sono sempre sua moglie, anch’io detto legge!”

E nonostante la sua statura, Emma è davvero una grande!

 

Toc Toc

 

Chi altro sarà?

“E’ permesso? Come sta la neomamma?”

“Ciao Gary, sto bene! Avvicinati pure…”

 

Daniel Lawrence e Alice Nicole… non ci credo ancora!

 

                                                        ***

 

“Sono nati? E come sono?”

“Piccoli e brutti?”

“Dai Draco… descrivili bene!”, dico quasi imbestialita.

“Ma non posso mentire a Dana, no?”

“Certo che no”, asserisco.

“E allora le dico le verità! I bambini quando nascono, checché se ne dica, sono davvero orribili!”

“Anch’io era orribile, papà?”, domanda innocentemente.

“Ma certo che no, principessa! Tu eri stupenda… la bambina più bella che abbia mai visto…”

“E Chris?”

“Chris appena nato abbagliava per la sua bellezza. Due neonati stupendi!”

“E’ merito tuo se eravamo belli?”, domanda divertita.

“Certamente! Se chiedi ai nonni vedrai che ti diranno che quando mi hanno visto ero bellissimo!”

“Allora è una cosa di famiglia?”

“Sì, principessa! E’ una caratteristica che hanno solo i Malfoy!”

“Che bello!”

E dopo aver gioito ed esultato ancora un po’ rimaniamo solo io e Draco pronti per andare a dormire.

“Amore, ti vanno un po’ di coccole?”

Mi volto verso lui.

“Facciamo una scommessa?”

“…..”

Sì, quanto mi piacciono queste risposte colme di giubilo!

“Scommettiamo che tra una settimana la signora Pickwood ci richiamerà per il comportamento di Dana?”

“E perché dovrebbe farlo?”

“Non lo so, Draco… ma ho come l’impressione che non andrà giù a nessuno il fatto che lei è bellissima perché è una Malfoy!”

“Oh dai…non essere così pessimista!”

“Ok… buona notte!”

“E mi lasci così?”

“Come dovrei lasciarti scusa?”

“Almeno un bacio!”

Smaaack!

“Buona notte!”

“Ma…”

“Niente ma…”

 

 

                                                        ***

 

Una settimana dopo…

 

Siete pregati di recarvi urgentemente nel mio ufficio.

                                                                 

Johanna Pickwood

 

 

“Che ti avevo detto?

“Ma…”

“Niente ma…”

Noi donne abbiamo sempre ragione!

 

 

 

 

 

 

 

Perdonate il ritardo mostruoso, ma l’Università succhia gran parte delle mie energie e poi l’ispirazione mi ha come abbandonata!

 

Purtroppo non posso ringraziarvi per via delle molte cose da fare… ma vi ringrazio tutte di vero cuore e continuate a farmi sapere che ne pensate… non vorrete abbandonarmi, vero?

 

Ma i nomi? Che ne dite? Vi sono piaciuti? J

 

Kisses

 

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Capitolo 62
*** Meringa! ***


meringa

 

 

 

 

 

 

 

“Mamma… pappa…”

Chris ha fame e adoro quando sbatte il cucchiaio per farmelo capire.

“Tesoro… ecco la tua pappa!”

“Pappa… buona!”

Per fortuna per lui è buona, ha preso tutto dal papà e chissà perché l’omogeneizzato che preferisce è alla mela verde.

Ma cosa avranno di così buono queste mele?

Cos’hanno di diverso da quelle rosse?

“Mela! Ancora!”

Se mi sono chiesta com’era Draco da piccolo, adesso lo so!

“Ehi Hermione, sono nella mer…”

“Shh! Chris ripete tutto quello che sente!”

“…inga!”

Meringa… complimenti a Blaise!

“In cosa posso esserti utile?”

“Potrei dormire nella tua vasca da bagno?”

Che assurda richiesta, cosa si fa in questi casi?

“Accomodati pure… vuoi anche un cuscino e un plaid?”

“Andrà bene solo la vasca… ma non deve essere necessariamente una vasca ogni cosa andrà bene pur che sia una superficie orizzontale che riesca a farmi dormire per almeno cinque minuti!”

“Meringa!”

Che tenerezza Chris!

Pensa se Blaise fosse riuscito a dire la parola per intero…

Draco cosa avrebbe fatto?

Non sono poi così sicura di volerlo sapere…

“I gemelli non vi fanno dormire?”

“I gemelli? Sono solo due? No, perché sembrano molti di più!”

Poverino!

“Ma adesso Emma dov’è?”

“Con i gemelli e con Pansy!”

“Va bene dai… puoi andare nella stanza degli ospiti, se hai bisogno di qualcosa sono qui giù con Chris e con gli articoli da correggere.”

“Ok, grazie mille!”

“Meringa!”

Ok, mi sono giocata definitivamente mio figlio.

 

 

                                                                  ***

 

1)     Spezzettare la cioccolata e farla sciogliere a fuoco lento con il latte.

2)     Con lo sbattitore mescolare le uova con lo zucchero. Aggiungere il burro, la farina il cioccolato sciolto e la bustina di lievito.

3)     Versare il composto in uno stampo precedentemente imburrato e infornare a 160° per circa 1 ora.

 

 

Non sembra poi così difficile fare questa torta al cioccolato.

Ce la posso fare anch’io, anche se perfino l’espressione di Chris sembra dirmi: “Mamma dai, piantala! Lo sanno tutti che sei una frana!”

E’ tutto un po’ preoccupante!

Ok, spezzetto la cioccolata e…aspetta,  perché il latte sta friggendo?

E’ una cosa normale?

Eppure non mi sembra di aver mai sentito di una ricetta in cui il latte deve friggere… forse in Cina, ma non ne sono molto convinta!

“Ehilà! C’è nessuno?”

“Io e Chris siamo in cucina!”

Draco è appena rincasato e so già delle meravigliose risa che si farà dopo aver visto il mio latte friggere.

“Amore, cosa sta friggendo?”

Appunto!

Ah Cooman… Cooman!

“Ehm… il latte?”

“Latte?”

“Chris ha richiesto del latte fritto?”

“Non esattamente!”

“Meringa!”

Dopo che Chris ha detto –MERINGA- per l’ennesima volta, Draco mi guarda un po’ scettico; è normale che un padre si chieda perché suo figlio parla di meringhe quando sa solo che sapore ha l’omogeneizzato alla mela verde, no?

“Chris sa dell'’esistenza della meringa?”, chiede con fare dubbioso.

“No, è solo che c’è Blaise che dorme nella stanza degli ospiti e…”

“Blaise ha portato le meringhe?”

“Non proprio… è una storia lunga, perché non vai a levarti la giacca?”, così almeno capisco come diamine si scioglie questo dannato cioccolato!

“Ok… ma stai facendo le meringhe?”

“No, sto solo friggendo il latte!”

“E perché?”

“Perché avevo bisogno di fare qualcosa che mi rendesse sciocca!”

Uff!

Che stress!

“Meringa!”

BINGO!

 

                                                                  ***

 

Ho rinunciato a sciogliere il cioccolato ben due ore fa.

Geniale da parte mia!

Adesso mi concedo tanta acqua calda, tanto bagnoschiuma profumato, bollicine e un bicchiere di vino con quel dannato cioccolato che non sono riuscita a sciogliere.

Ora che ci penso… ho anche bruciato il fondo del pentolino!

 

Sulle note di una musica rilassante faccio il mio meritatissimo bagno.

Chris per fortuna dorme insieme allo zio Blaise e Draco è così fuori dal mondo ultimamente che non mi meraviglierei se lo trovassi vestito da Capitano che cerca di ammutinare il ciliegio che sta in giardino.

“Sei bellissima”

Sarà il bagnoschiuma che me lo dice?

“Scusami se irrompo così… ma è da troppo che non stiamo insieme…”

“Hai ragione, è da troppo che sembri il fantasma di questa casa…”

“Lo so e non sai quanto ci sto male.”

“Hai almeno dieci minuti da dedicarmi oggi?”

“Hai qualcosa in mente?”

“Beh… la vasca è abbastanza spaziosa e poi tu mi sembri abbastanza stressato e…”

“… ed ho proprio voglia di un bel bicchiere di vino!”

 

                                                        ***

 

 

“Ma mi spieghi perché Chris continua a ripetere meringa?”

Non è di vitale importanza saperlo…

“Perché Blaise era così rincoglionito da essere entrato con l’intento di dire: merda. Per fortuna l’ho zittito in tempo e lui ha concluso il mer… con inga!”

“Uhm…”

E’ una sensazione così paradisiaca stare in questa vasca a parlare con lui scambiandoci ogni tanto qualche coccola.

Mi sento anche un po’ brilla.

“Dana è ancora a scuola?”

“Dopo scuola andava direttamente da Pansy… questo pomeriggio c’è la festa di Aaron”

“Aaron compie oggi sette anni?”

Annuisco.

“E cosa gli abbiamo regalato?”

“Dana ha insistito per un telescopio”

“Speriamo che al piccolo Aaron piaccia”

“Non dirlo in giro, ma ho come l’impressione che ad Aaron piaccia qualsiasi cosa che abbia a che a fare con Dana!”

“Dici… dici che Aaron abbia una cotta per Dana?”

“Alla fine è la sua migliore amica… magari è presto per dirlo, ma forse più in là potrebbe nascere qualcosa…”

“Sbaglio o senti già profumo di nozze?”

Io?

Ma quando mai…

Forse un po’ sì, ma non lo ammetterò neppure sotto tortura.

“Io? Non sia mai…”

“Wow! Avete il tempo di fare le cose anche nella vasca da bagno? Beati voi!”

“BLAISE!”

Ma… ma non si usa più bussare?

Non ho neppure privacy nel mio bagno?

Adesso sì che mi sento nuda, nonostante tutta la schiuma che mi copre.

“Blaise, potresti uscire da questo bagno?”

“Ti do fastidio, Draco?”

“Direi di sì!”

“Uhm… dove posso trovare delle mentine?”

“Di sicuro non in bagno!”

Ma perché non tenere anche le olive insieme agli assorbenti e al dentifricio?

Mah!

“Ehi, ma che ci fate tutti in bagno?”

Ci mancava Pansy!

“Oh Pansy, ci mancavi solo tu!”, dice sprezzante Draco.

“Beh ragazzi, è sempre un piacere ammirarvi come la mamma vi ha fatto!”

“Ormai tra di noi c’è una sorta di voglia di vedere l’altra coppia di amici nudi…”

“Suvvia Herm, non è esattamente così… è solo che entriamo in momenti in cui non dovremmo entrare…”

“Tu dici, Blaise?”

“Beh sì… vi ricordate quando io e Emma stavamo facendo sesso nella cucina di Lud?”

Come dimenticarsi quella scena?

Come si fa?

Certe volte vorrei obliviarmi da sola.

“Io ricordo quando Lud e Pansy non riuscivano a contenersi a quella serata di gala…”

“Che scena!”

“Perché quando Hermione e Draco hanno passato tutto il pomeriggio a farlo?”

Addio mondo!

 

                                                                  ***

 

 

Quale senso hanno tanti bimbi posseduti che scorrazzano in un giardino?

Semplice: è una festa di compleanno!

Pansy e Lud hanno addobbato il loro giardino e sembra più un matrimonio che una festa di un bambino che deve fare solo sette anni.

“Buon Compleanno Aaron!”

“Grazie zia Hermione, grazie zio Draco!”

Che tenero!

E’ il tipico bambino nordico.

Sembra suo padre… perché in effetti i lineamenti sono quelli, però ha anche il fascino di sua madre… insomma una piccola viperetta come la mia dolce Pansy.

“Dov’è Dana?”

“Sta parlando con Julie Warton!”

Ha già un non so che di antipatico.

“Sta antipatica anche a te?”

“Sì”

Ma come ha fatto a sapere che lo stavo giusto pensando?

Certe volte ho come l’impressione che io dica tutto ad alta voce e che quindi, di conseguenza, non so pensare.

E’ difficile pensare di non saper pensare, però non posso fare a meno di pensarlo.

Ma qui non servono alcolici?

Ah già! E’ il compleanno di un bimbo!

“Ciao Lud!”

“Avete visto Blaise?”

“Se non lo trovi in giro, sarà nel tuo letto”, meglio informare la gente che Blaise è in quella fase in cui si appropria dei letti altrui.

“Emma, lo sta cercando disperatamente”

“Emma è qui?”

“Sì, e Daniel e Alice sono due terremoti!”

“Allora servono rinforzi!”

“Credo che la vostra presenza ci farebbe comodo!”

Alice e Daniel… che accoppiata vincente!

Quando entriamo però devo ricredermi… sono, obiettivamente, due bambini stupendi, ma se piangono troppo deformeranno i loro visini, e in tutto questo Emma non è in sé, credo sia sull’orlo di una crisi di nervi.

“Emma, va tutto…”

“Credi che vada bene, Draco? Era questo che volevi dire? Eh?”

Io a questo punto,se fossi in lui, sarei molto spaventato.

“Qualcuno vuole del caffè?”, propone Lud.

“Lud, ma ti sei bevuto il cervello? Devo allattare i miei figli…credi davvero che possa prendere un caffè?”

Oh Merlino, se Emma, la dolce Emma, è diventata isterica dopo la nascita dei suoi figli… mi chiedo come sarebbe Jess.

Lei è già isterica di suo… cosa accadrebbe?

Non vedo l’ora che diventi madre.

Sai che risate!

“Emma, sappiamo che sei come dire… stressata… perché non vai a riposare un po’? Ai piccoli ci pensiamo noi, ok?”

“E voi fareste questo per me?”

“Ma che domande! Certo!”

“Oh grazie Hermione, sei un’amica fantastica!”

Mi abbraccia di slancio e poi correndo raggiunge Blaise nella camera dei coniugi Von Hessen.

“Bene, Hermione, cosa intendi fare, adesso?”, domanda Lud con un tono che dovrebbe farmi pensare.

 “Prendermi cura dei gemelli?”, azzardo innocentemente.

“Oh bene, fai pure. Pansy, Draco… vi va un sigaro?”

“Di solito non fumo, ma sì…dai!”

Sono delle merde, delle VERE merde!

 

 

                                                                  ***

 

 

IO SONO UNA DONNA FORTUNATA!

E STO URLANDO NELLA MIA TESTA PERCHE’ GRAZIE ALLE URLA DI DANIEL E ALICE, CHE HANNO DECISO DI GOVERNARE IL MONDO DOPO SOLO DUE SETTIMANE FUORI DALL’UTERO DELLA MADRE, IO HO COME PERSO SENSIBILITA’ A TUTTO.

HO BISOGNO DI URLARE E NON POTENDOLO FARE PERCHE’ TRAUMATIZZEREI TUTTI I BAMBINI PRESENTI A QUESTA FESTA, NON MI RESTA ALTRO DA FARE CHE FAR TRAUMATIZZARE I MIEI NEURONI GIA’ PESANTEMENTE TRAUMATIZZATI PER I FATTI LORO!

“Ma amore, è mai possibile che non riesci a farli stare zitti?”

“Draco, sei tu quello che sa come farli zittire con un solo gesto!”

“Già, hai ragione! Ma adoro sentirlo dire!”

Uhm…

“Senti, ma dov’è Chris?”

“Nel box con Maximilian… hanno avuto un’interessante conversazione a base di parole senza senso… l’unica cosa che potrebbe avere senso è che adesso anche il piccolo Max sa dire: Meringa. Non sei contenta?”

“Contentissima!”

E con un solo gesto, Daniel e Alice sono sprofondati in un sonno profondo, ed ancora mi chiedo come ci riesca.

Che Emma e Blaise lo assumano come tata?

 

                                                        ***

 

Nel box

 

“Meringa!”

“Meringa tu!”

“Mela…Meringa!”

“Gna gna… pappaaaa!”

“Wueeeeeee!”

 

 

 

 

 

 

E anche Maximilian e Chris sono stati contagiati dalla meravigliosa sindrome di cui Blaise è un portatore sano.

 

Emma sarà abbandonata dall’isteria riuscendo a tornare la ragazza dolce che era?

 

Cosa fa Draco per far cadere in catalessi i neonati?

 

Hermione sarà padrona di usufruire il suo bagno come meglio crede e senza intrusi?

 

Non esistono risposte a queste domande… ma se voi avete una vaga idea… fatemela sapereXD

 

Sono oltremodo contenta che i nomi dei piccini vi piacciano… credevate davvero che avrei permesso a Blaise di dare i suoi nomi strampalati? J

 

 

Un grazie di vero cuore a:

 

Missmalfoy, Queensol, Lily Black 90, falaula, lenu88 e sensation!

 

Grazie mille ragazze!

 

Vi adoro!

 

KiSsEs

 

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Capitolo 63
*** Strani presentimenti ***


gutaaaa

Sono le 7 in punto ed io sto camminando lungo un sentiero.

L’azione che sto compiendo non è poi così incredibilmente strana, però stamattina, o meglio stanotte, quando alle 4 del mattino mio marito m’ha buttata giù dal letto senza pietà, ho come avuto uno strano presentimento.

 

Hermione non andare! Non seguire tuo marito e quei balordi dei tuoi amici!

 

Ma nonostante abbia detto a Draco le mie perplessità a riguardo tra un morso di muffin e un altro, lui non ha voluto sentire ragioni.

 

“…è come un presentimento, non so spiegartelo meglio.”

“Passami la brocca con il succo, per favore!”

“Ma… ma mi stai ascoltando?”

“Certo tesoro!”

“E cos’avrei detto?”

“… che è uno strano presentimento quello che senti e che non sai spiegarmelo meglio!”

“E sai dire solo questo?”

“Beh… secondo me sono solo sensazioni, e poi cosa mai potrà accadere di così catastrofico?”

“Che so! E se… se magari venissimo attaccati da un orso bruno?”

“Non credo ci siano di questi problemi… l’unica cosa che potresti incontrare sono dei coniglietti… e tu non hai paura di loro, vero?”

“Uff!”

 

Mi ha sottilmente presa per i fondelli per tutta la durata della colazione e non sono ancora tanto convinta che sentisse realmente quello che gli dicevo visto che era stato come inghiottito da quello stupido giornale.

Sono sua moglie… dovrebbe ascoltarmi 27 ore su 24!

Ok, ammetto che è egoistico pensare ciò, ma che posso farci?

“Ho portato la colazione a sacco!”

“Sì, Blaise, ma dove avete lasciato i vostri figli?”

“A casa, dai nonni materni… avevamo bisogno di una giornata a contatto con la natura!”

Ma perché, se mi guardo intorno, mi sento l’unica che non vuole stare qui, ma gradirei di gran lunga trascorrere la giornata con Lucius e Narcissa?

Mi sento sempre più egoista nei confronti di Draco e dei nostri amici.

E’ così frustrante!

E’ così frustrante perché mi sento l’unica, e per quanto ho sempre amato sentirmi l’unica adesso… beh… è davvero frustrante!

Questo egoismo… è un’arma a doppio taglio!

“E Chris e Dana dove li avete lasciati?”

“Con i nonni”, rispondo automaticamente.

Anche perché io e Draco siamo entrambi figli unici e non avendo zii non sappiamo a chi lasciarli… e poi Dana è così contenta quando la lasciano dai nonni; dice sempre che guardare nonno Lucius e nonno Alan la diverte tantissimo e non posso biasimarla… quei due insieme sono catastroficamente divertenti.

“Amore, va tutto bene?”

“Certo Draco, perché non dovrebbe?”

Perché non dovrebbe?

Mi trovo qui a scarpinare mentre quel senso di avvertimento mi assilla…

“Non so… non mi sembri troppo loquace!”

E lo capisce da questo?

Non avrà mai il Nobel per la sensibilità!

E se dobbiamo dirla tutta, non so nemmeno se esista un Nobel per la sensibilità, ma è del tutto irrilevante saperlo… insomma, mio marito non ha capito un fico secco ed io mi sto intristendo sempre più!

Questo vuol dire che a colazione non mi stava ascoltando.

E avrei anche dovuto immaginarlo, visto che stava leggendo il giornale e mordendo la sua stupidissima mela verde.

Se potessi urlerei.

Non prende neppure il cellulare…

Stupide invenzioni babbane…

 

                                                        ***

 

Ok, devo ammettere che la scarpinata non è andata a vuoto.

Il paesaggio è indescrivibile e la tranquillità di questo posto mi sta trasmettendo una gioia indescrivibile.

Ma tutta questa gioia non sta di certo migliorando la situazione con Draco.

Mr sensibilità non ha capito nulla e sta lì a scattare foto… ormai ha trovato un hobbie e non sarò io a dirgli che forse i troppi flash hanno intaccato una parte del suo cervello.

Sì, sono incazzata con lui!

La motivazione è stupida, cretina, idiota… ma, io ce l’ho ancora con lui.

“Hermione, guarda un po’ qui!”

Mi arrampico su qualche masso e lo raggiungo.

La vista è mozzafiato e il vento che mi sta lentamente paralizzando, dona una certa sensazione di onnipotenza.

“Bello, vero?”

“Dire bello è riduttivo!”

Mi guarda, mi sorride e scostandomi i capelli dal viso mi bacia.

Credo che se rispondessi con il mio solito ardore, saremmo già caduto dal dirupo.

Quando si scosta noto nei suoi occhi una domanda silenziosa: Qualcosa non va?

Mi vergogno, il motivo è troppo stupido, ma io ce l’ho davvero con lui.

E’ futile il motivo… ma…

“No, va tutto bene!”, mento spudoratamente.

“Non mi sembri molto convinta!”, ribatte.

E perché diavolo… mi conosce troppo bene.

“Ti giuro che va tutto bene…”

“Secondo me invece c’è qualcosa che non va!”

“No davvero…”

“C’entra forse il fatto che oggi a colazione ho come dato la sensazione di provare poca attenzione ai tuoi presentimenti?”

Ma come fa?

Come fa a centrare sempre il problema?

Ovviamente, non mi resta che annuire come una sciocca bambina che ha rubato la marmellata dalla dispensa e il padre l’ha scoperta per via di quella piccola goccia di marmellata che ha all’angolo della boccuccia.

Non può mentire… le prove sono all’angolo della sua bocca.

Io non ho segni di ciò che provo tangibili come quella goccia, ma Draco le vede, capisce ed io sono una stupida.

“Mi dispiace di aver dato l’idea di essere un…”

“…insensibile?”, propongo.

“Sì”

“Ok, diciamo che ti perdono”, ammetto sorridente.

“Per fortuna, altrimenti non ci avrei messo molto a buttarti giù per il dirupo”

Un’emozione in più… il dirupo!

 

                                                        ***

 

“Ok Blaise, adesso, dopo questo, ho l’assoluta certezza che sei un IDIOTA! Un idiota senza eguali!”

Come al solito Blaise e Pansy stanno litigando.

“Pansy, ti prego… calmati… è stata una svista! Lud calmala…”

“L’unico modo che conosco per calmarla è…”

“No Lud, non continuare ti prego… ne va della mi sanità mentale!”

“Ok Herm!”

“Resta comunque il fatto che sei un idiota!”, prosegue sempre più inviperita la mia migliore amica.

“Dai su, non è mica una novità, no?”, ecco che Draco entra in campo.

“Hai… hai ragione… mi sto facendo venire le rughe per niente!”

Adoro queste discussioni.

Come potrei farne a meno?

Se ci penso… anche la questione zia Loretta, che a quel tempo, mi aveva distrutta psicologicamente, adesso mi sembra una cosa così divertente…

Infatti è uno di quei ricordi che è nella Top Ten del mio pensatoio.

 

-         Bacio tra gli scaffali con Draco.

-         Posso chiamarti mamma?

-         Nascita Chris

-         Proposta di matrimonio

-         Prima cena non ufficiale con Draco con movente il regalo per la signora Piddy

-         Luna di Miele

-         Matrimonio Blaise e Emma

-         Zia Loretta

-         Lo shopping con Pansy

-         Candyman

 

 

Non credo che nessuno abbia la Top ten dei suoi ricordi… ma io sono io ed io posso.

Frequentando Lucius Malfoy certe sparate egoiste possono uscire nei momenti meno indicati.

Difatti questo non è uno di quei momenti in cui avrei dovuto e poi non so davvero come si possa capire qual è il momento adatto.

Vabbè… meglio lasciar perdere i sentieri della mia mente, devo ancora capire perché il grandioso Blaise Zabini è un idiota senza eguali.

 

                                                    ***

 

“Ma alla fine perché sono un idiota?”

“Vuoi che ti facciamo un elenco?”, propone Pansy.

“Ok… qui dobbiamo stare calmi!”, asserisco.

“Ma io sono calmo!”, risponde Lud che buttatosi sotto un albero sta fumandosi una sigaretta nella tranquillità più assoluta.

E di certo lui ha capito come trascorrere una giornata in montagna.

“Non mi riferivo a te, Lud!”

“Ah ok!”

Comunque sia…

“Pansy, ti prego, è importante per l’andamento della giornata… rendici partecipi… perché Blaise è un idiota?”, magari Draco ha più chance.

“Ok, ve lo dirò!”

“Tutti voi sapete che non riesco a digerire il tonno e il roast-beef, no?”

“Beh sì!”

“Sì”

“Certo”

“Ovvio”

“Blaise, che dovrebbe saperlo, ha preparato tutti i sandwiches al tonno e al roast-beef! Ditemi voi se non è idiota!”

“Sì”

“Un po’ sì”

“Ma come diamine hai fatto a dimenticartene?”

“E dove sta il problema?”

Credo che Emma non abbia ben capito la gravità della questione.

“Emma, sei sicura di aver capito?”

“Sì”, risponde tranquilla lei, devo dire che questa mattinata in montagna le ha giovato, fino a ieri era isterica, oggi sembra particolarmente rilassata.

Che si droghi?

Uhm…

“Hai capito cos’ha combinato tuo marito?”

Annuisce.

“Sicura?”

“Sì”

Pansy si porta le mani alla testa come se non volesse credere a ciò che ha appena sentito.

“Pansy, non ci sono problemi, davvero! Ho preparato altri sandwiches… e sono tutti come piacciono a te!”

“Pomodoro, lattuga e formaggio?”, chiede vibrante di speranze.

“Sì, e sono tutti per te!”

Pansy si butta a pesce su Emma e comincia a riempirla di baci e abbracci.

Il pranzo, dopo questa piccola querelle, può avere inizio, per fortuna… il mio stomaco stava giusto impazzendo per la fame.

 

 

                                                             ***

 

 

“Suddenly I see… Suddenly I see This is what I wanna be… Suddenly I see Suddenly I  see Why the Hell it means so much to me?”

“Blaise ne hai ancora per molto?”

“Di fare cosa?”

“Di cantare! Mi stai disturbando la digestione!”

Se non trovano qualcosa per cui litigare non sarebbero Blaise e Pansy, e lui stavolta sembra davvero mortificato.

“Qualcuno di voi ha visto il Diavolo veste Armani?”

“Prada, Blaise”

“Eh?”

“Il Diavolo, in quel film, vestiva Prada”

“Ne sei sicura, Herm?”

“Sicurissima”

“Bah”

E non vorrei rivelare a tutti che ha chiamato l’Esorcista… l’Emorragista, è forse meglio che gli altri 4 rimangano nell’ignoranza che riguarda l’ignoranza cinematografica di Blaise Zabini.

“Ma l’avete visto?”, ribatte.

“Sì, ed eravamo tutti e sei insieme… se ben ricordi!”

“Oh sì, adesso ricordo!”

Evviva!

 

 

                                                    ***

 

La gita in montagna è finita e io e il mio consorte siamo a Malfoy Manor per riprenderci ciò che ci appartiene: i nostri figli.

“Hai visto che la giornata non è stata poi così catastrofica?”

“Sì, è stata divertente nonostante il nervosismo di Pansy”

“Sì, però hai visto che i tuoi presentimenti erano errati?”

“Ecco perché la Cooman diceva che io sarei diventata una zitella acida!”

 

                                                    ***

 

Siamo entrati in salotto e stanno giocando tutti quanti a: Magicopoli.

No, non voglio crederci.

“Papi, ho stravinto!”, esulta Dana venendoci incontro.

“Già, vostra figlia ha nel sangue qualcosa di venale”, ammette mio padre, “Avrà un futuro nel mondo dell’imprenditoria”

Lucius si gratta la testa spaesato.

“Dov’è Chris?”, domando.

“Nella culla… sta dormendo. Solo che dovresti andare a prendere le sue cose nella nostra camera.”, dice pacificamente Narcissa.

E così mi ritrovo a salire le scale in compagnia di Draco.

“Questo posto mi mette sempre i brividi di freddo!”, dico.

“Sarà che i miei non hanno riscaldamenti!”.

Certe volte lo pesterei di brutto.

“E’ questa la stanza dei tuoi?”

“Sì”

E’ la prima volta che entro nella stanza dei coniugi Malfoy e mi sento un po’ impaurita.

Cosa vi troverò dentro?

Pareti imbrattate di sangue?

Accette impregnate di sangue e di brandelli di carne sul comodino di Lucius?

Pipistrelli appesi all’asta della tenda?

Una bara matrimoniale per letto?

Ho voglia di una torta al cioccolato…

Ecco, stiamo per entrarvi e ciò che mi si presenta davanti agli occhi e una normale camera da letto matrimoniale.

Impeccabile nello stile, elegante e  sobria.

Vincerebbero il primo premio se partecipassero ad un concorso in cui i partecipanti sono i coniugi che hanno la migliore camera da letto.

Arredata splendidamente non posso trovarci alcuna pecca.

Sono senza parole ma con qualche pensiero.

Ho anche voglia di un caffè con la solita spruzzatina di panna.

“Vedi il borsone?”

Mi guardo intorno e credo che l’unico elemento che stona in questo paradiso arredato alla perfezione, possa essere solamente il borsone con i pannolini e gli omogeneizzati alla mela verde di Chris.

“Ok, grazie per l’aiuto, tesoro… ma credo di averla trovato da solo!”

“Uhm…”

“Tutto bene?”, chiede.

“Sì, provo solo l’irresistibile voglia di fare sesso.”

Mi guarda dubbioso.

“Adesso? Ora? Sul letto dei miei?”

Annuisco.

“Non… non credo che…”

Indovinate perché non è riuscito a ultimare la frase.

Sì, so sempre come zittirlo.

Ed è proprio vero che noi donne abbiamo sempre l’ultima parola.

“Hermio…”

“Shhh!”

Sogno proibito.

Non so perché, ma questa stanza, mi ha scatenato gli ormoni.

Non potevo resistere e non credo che Draco si possa lamentare.

Ok, che questa è la stanza dei suoi e sotto ci sono sia i suoi che i miei… ma loro stanno chiacchierando allegramente e non siamo noi il loro problema.

 

                                                    ***

 

“Ok, adesso non chiedermi mi più di mettere piede nella stanza dei miei!”, asserisce lui confuso in cerca dei suoi jeans.

“Ok, non lo farò!”

“E dimmi anche cosa diavolo ti è preso.”

Da dove comincio?

“Non so spiegartelo, ma appena sono entrata qui dentro ho provato… e poi… emani odore di bosco e di fresco… un connubio perfetto, direi…

“Non mi lamento, ma… questa è la stanza dei miei…”

Ripetitivo.

“… magari su quel letto mi ci hanno concepito!”

“Ancora più eccitante, trovi?”

Un’occhiata torva raggiunge il mio indirizzo.

Credo che questa avrei potuto risparmiarmela.

“E adesso, che ne dici di scendere e raggiungerli in salone?”

“Ottima idea.”

 

In cima alle scale e anche questo corridoio e niente male…

C’è qualcosa che non va in questa casa perché tutto è un’esplosione di…

“HERMIONE!”

Ok, questa è l’unica cosa che sento dopo… beh…

 

 

 

 

 

 

 

Cosa sarà successo?

Mi scuso, magari non sono troppo in ritardo, ma il mio pc ha ben deciso di andare a farsi una gita e non so quando potrò postare di nuovo. (oggi caso particolare perché mi trovo da mia cugina).

 

Non posso dilungarmi ma grazie di cuore e tutte le mie adorate lettrici e recensitrici.

 

Siete tutte adorabili.

 

Grazie mille.

 

Kisses

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 64
*** Scomode Verità ***


gamba

 

 

 

 

 

 

Un incessante martellare alle tempie mi sta facendo andare di matto.

E’ insopportabile, oscenamente opprimente e cosa ben peggiore non ricordo nulla se non che ho fatto del sesso sublime nella camera dei coniugi Malfoy… quelli anziani perché anch’io ormai sono una coniuge Malfoy, e poi… poi credo di essere caduta, ma non so il perché!

La voce di Draco che urla il mio nome ormai sta dandomi fastidio, ma la cosa più divertente di tutta questa situazione è che non ho perso la memoria.

Anche perché credo che se si perde la memoria non si riuscirebbe neppure a fare un discorso del genere incentrato sulla memoria!

Avrebbe un qualcosa di incredibilmente assurdo, e per quanto adori tutto ciò che ha dell’assurdo non mi sembra il caso di adorare una situazione che non esiste è che solo per ipotesi potrebbe essere vissuto.

Ok, meglio continuare a dormire.

 

                                                                  ***

 

“E se avesse perso la memoria?”

“Blaise, se mia moglie si risveglia e mi guarda come si guarda un venditore porta a porta… giuro che ti faccio pentire di essere nato.”

“Dovresti stare più calmo… sei nervoso che non ti dico!”

“Chissà perché Blaise… chissà perché…”

 

                                                                  ***

 

Certe volte ho come l’impressione di essere su di una nuvola che fluttua leggera nel cielo trasportata dal vento, poi mi rendo conto che sono su di un letto d’ospedale e la cosa che più mi lascia perplessa è che ho capito dall’odore di non essere al San Mungo, quindi questo mi porta a pensare che possiamo essere solo in un ospedale babbano e comincio a chiedermi il perché…

Meglio aprire gli occhi e la prima cosa che vedo è Draco che passeggia nervosamente avanti e indietro.

“Draco…”, uhm, che voce flebile che m’è uscita! Stento a riconoscermi e non è esattamente idilliaco.

E se una persona non perde la memoria che ha nei confronti degli altri ma solo in se stessa?

Cioè, mettiamo caso che risvegliandomi io sapessi perfettamente chi sono Draco, Dana, Chris, Blaise, Pansy e gli altri e non sapessi chi sono io?

Non va presa come una crisi adolescenziale quando ti chiedi se sei omosessuale o dark o troppo intelligente per frequentare certi idioti.

Quindi ci sarebbe la stessa domanda: chi sono io?

E che cazzo! Ma perché divago sempre?

“Amore…”

Che tenero quando accorre verso di me e mi scosta i capelli dal viso perché preoccupato a livelli inimmaginabili da capire da occhio umano.

“Cos’è successo?Perchè non siamo al San Mungo?”

Mi sorride continuando ad accarezzarmi i capelli.

“Siamo al London Hospital… poi ti spiego il perché, adesso è meglio che vada a chiamare un’infermiera.”

“Ma… ma io sto bene! Non ho bisogno di…”

“Sì invece, devi fare dei controlli, vedere se tutto funziona per il verso giusto…”

Ci sono rischi?

Tutto potrebbe accadere e potrei diventare: la donna senza presente.

Nel senso che mi ricordo il passato, ma non ricordo ciò che è accaduto due minuti prima.

Magari non…

Magari penso solo ad un mucchio di cazzate, ricordo benissimo cosa mi ha detto Draco.

Ma… ma perché non riesco a muovere la gamba?

“Draco…”

“Sì?”

“Perché non riesco a muovere la gamba?”

Mi sorride tristemente e si avvicina al mio capezzale.

Oddio! Me l’hanno amputata… lo sento, lo sento! Ecco perché non la sento!

Oh… NO, NO… NON CI CREDO!

Devo stare calma… ok Hermione, espira… inspira… continua così…vai…

“Te la sei rotta cadendo dalle scale.”

“Solo?”

Che razza di domanda, adesso cosa penserà di me?

“Beh… è già tanto.”

Ok, sto per mettermi a piangere per la felicità! Sono troppo contenta!

Visto che credevo che me l’avessero amputata stare un mese con il gesso lasciando che i peli crescano felici e rigogliosi non sarà poi tutta questa grande ed enorme disgrazia.

“Va tutto bene?”

“Certamente”

“Ok, allora vado a chiamare l’infermiera.”

 

                                                                                     ***

 

Niente panico, ma come si usano le stampelle?

Mi hanno lasciata andare perché dagli esami non è emerso un bel niente.

Non ho traumi cerebrali, non sono entrata in coma… ho solo una gamba rotta, una ferita alla fronte e qualche livido bello grande un po’ in tutto il corpo.

Non sto divinamente ma sto alla grande, beh più o meno.

Adesso siamo in macchina, mi riporta a casa ed io ancora penso a come si usano le stampelle.

Devo stare tutto il tempo a letto, questo è vero… ma per andare in bagno?

Credo mi servirà il loro aiuto.

“Mamma, dovrai stare a letto per 31 giorni?”

“Purtroppo sì”

“Ok, allora posso non andare a scuola per stare con te?”

Che simpatica furbetta!

Se non finisce a Serpeverde vado a querelare il Cappello con tutto Silente.

“Non ci provare, carina!”

“Ma dai mamma… io lo faccio per te!”

“Sei gentilissima tesoro, ma se non vai a scuola io non posso far altro che peggiorare…”

Non sembra molto convinta.

“Papà,ma è vero?”

Draco ridacchia.

“Più che altro, principessa, se non vai a scuola sarai costretta a sorbirti 24 ore su 24 lo zio Blaise… non è forse meglio andare a scuola? La mamma sarà contenta di giocare con te per il resto del pomeriggio e non si offenderà se non starai con lei anche la mattina, ok?”

Si vede che fa il diplomatico.

“Ok… lo zio Blaise non è tollerabile per così tanto tempo.”

Ed ha così maledettamente ragione che vorrei davvero che non andasse a scuola per stare con me…

Egoistico da parte mia?

Naaaaa!

Sono solo madre.

Oh ecco il vialetto di casa.

Ma chi ha piantato quelle rose rosa?

Io odio le rose rosa!

Infilzerò con la stampella chiunque sia stato.

“Draco, chi ha piantato quelle rose rosa?”

“Mio padre”

“E non ti sei opposto?”, sempre meglio chiedere prima di infilzare.

“Sì, gli ho spiegato che le rose rosa ti fanno schifo, ma non ha voluto sentire ragioni… dice che si sente in colpa per ciò che ti è accaduto e allora ha insisitito dicendo anche che io non conosco i tuoi gusti perché le rose rosa sono cosa da donne…e  tu sei una donna!”

Già…che scoperta!

“Ma perché tuo padre si sente in colpa?”

Posteggia e si volta verso di me.

“Adesso lo saprai”

Ok… temo sempre questo tono di voce così sensualmente misterioso.

 

 

                                                                                     ***

 

Quando si apre una porta ti vengono tanti dubbi.

Ecco perché il film: NON APRITE QUELLA PORTA!

Per me ha avuto molteplici significati.

Se il film si chiama così un motivo ci sarà… quindi perché diamine aprirle se sai che morirai?

Ok, questa non è una recensione degna di un critico cinematografico… ma guardando la porta di casa non posso non perdermi in queste elucubrazioni.

C’è da dire che Draco m’ha presa in braccio… mi sento tanto sposina.

“Hermione ci sei mancata!”

Lo sapevo che Blaise voleva attentare all’altra gamba.

Perché mi deve saltare di sopra?

Insomma, non ci vediamo solo da poche ore…

Vero?

No perché potrei benissimo essere entrata in coma ed essermi risvegliata dopo due anni e mio marito e mia figlia me l’hanno taciuto… oh cielo!

Sono in iperventilazione!

ARIA!

HO BISOGNO D’ARIA!

“Come va la gamba? Vuoi sederti?”, mi chiede Emma apprensiva.

“Sì, così magari evito l’ernia a Draco”

“Pesi come un fuscello…”

“Sei troppo gentile, ma so che peso quanto una botte colma di vino…”

“Esagerata..”

Ok, adesso sono sul divano con tutti gli altri che mi guardano.

Bene.

Cosa si fa in questi casi?

Mi sento come un panda in gabbia… vorrei mangiare del bambù così magari mi additano ed esclamano: “Guarda che tenera!Mangia il bambù!”

“Draco, stasera mangiamo cinese?”

Mi guarda perplesso; “O-ok… vuoi qualcosa in particolare?”

“Ehm sì, tanti involtini primavera, ok?”

Ok, e adesso?

“Ehm… potreste dirmi perché continuate a fissarmi?”

Non possono denunciarmi per questa domanda, vero?

Oh Merlino! Dov’è il mio avvocato?

Un momento… ma io ho un avvocato?

“Draco?”

“Sì? Hai cambiato idea? Vuoi mangiare italiano? O messicano?”

“No no… noi abbiamo un avvocato?”

“Eh?”

“Niente… lascia perdere!”

Fa spallucce e si eclissa in cucina con il cordless e in tutto questo tutta questa gente continua a guardarmi senza muovere un muscolo.

Mi sto innervosendo e di brutto!

 

                                                                                              ***

 

“Avevo visto delle scarpe con 12 centimetri di tacco…”

“Ok, ma per metterle io devo aspettare qualche mese…”

“Sì lo so e sono immensamente triste!”

Ok, perché qui nessuno parla se non di scarpe?

L’unica che mi ha dato qualche cenno di vita è stata Pansy.

Ma perché sono tutti così silenziosi?

Ma soprattutto: Draco dov’è?

Ha intrapreso una relazione con il ristorante cinese?

“Avrei una domanda da fare…”, è giunto il momento di far vedere che sono una Grifondoro con le palle!

Se la montagna non va da Maometto allora sarà Maometto ad andare da lei…

Non ne sono molto convinta… era forse al contrario?

Bah!

“Dicci”

“Io sono caduta dalle scale del Malfoy Manor… c’è qualcosa che dovrei sapere?”

Incisiva e direttissima.

Meglio della mano di un dentista…

Li guardo negli occhi ad uno ad uno, ma ci sono dei piccoli movimenti che mi fanno pensare che sono tutti in imbarazzo.

C’è chi si guarda intorno fischiettando, chi si lima le unghie e chi se le mangia, chi dice di aver dimenticato un fenicottero in giardino e chi, (Lucius), crede che le rose rosa stiano suonando il Requiem.

“Draco, hai ordinato per tutto il vicinato?”, domanda Lud.

“No no… scusatemi ho ricevuto una telefonata. Di cosa state parlando?”

“Di un bel nulla. Perché qui nessuno vuole rispondere ad una semplicissima domanda.”

“E quale sarebbe?”, domanda e anche lui si rende conto che la gente fa cose strane per evitare di darmi una risposta del cavolo.

“Sono caduta dalle scale di Malfoy Manor e sono strasicura che c’è qualcosa che dovrei sapere…”

Nessuno si muove, c’è fin troppo silenzio e dire che la domanda non è poi così articolata!

Continuare a minacciarli con lo sguardo è l’unica cosa che m’è rimasta da fare, a parte sgranocchiare noccioline e pensare a cosa stia facendo il guardaboschi del bosco vicino, s’intende…

“Ok, basta! Non ce la faccio più… non posso nasconderlo ancora!”

“Ma Lucius… avevi promesso che… ne va della nostra reputazione… siamo dei Malfoy!”

“Cissy… non posso più, Hermione è la moglie di nostro figlio ed io mi sento in dovere…”

La questione si fa interessante…

“Procedi Lucius, ormai sono troppo curiosa!”

“No, Lucius non devi…”

“Devo, ne va della mia amicizia con Alan…”

Wow! La situazione mi rende quasi un personaggio importante, sì un po’ come una di quelle puntate di telefilm totalmente surreali.

Mi immagino qualcosa della serie: “Hermione, in verità tu sei una Malfoy… Draco è il figlio di due stupidi dentisti babbani!”

Ok, non devo mangiare pesante! Mai più! Lo giuro!

 

                                                                           ***

 

“Tu prima di cadere dalle scale hai fatto sesso, vero?”

Ehm… si può passare il turno?

Che imbarazzo!

E poi perché è stato così diretto?

Troppe persone mi stanno guardando curiose… cavolo!

“Ehm sì”

“Sei stata come posseduta dai sensi della carne, vero?”

Oh cielo! Ma allora ci prova gusto il bastardo!

“Sì”

Sto morendo per l’imbarazzo…

Quando si apre un cratere sotto il divano?

“Se è successo tutto questo è solo colpa mia e di mia moglie Narcissa.”

COSA?

“E… come?”

“Beh… io e Narcissa… cioè… c’è stato un calo sessuale tra di noi e allora abbiamo fatto un incantesimo alla casa e questo incantesimo è proibito e tu sei caduta perché travolta dalla passione e non siamo potuti andare al San Mungo perché è illegale usare certi incantesimi a sfondo sessuale e…”

“E?”, domandiamo tutti insieme.

“…e Narcissa ha un ritardo!”

“COOOOOOSAAAAA?”

No no… mia suocera potrebbe essere incinta?

Mio marito potrebbe avere un fratellino o una sorellina?

No, non è possibile… è umanamente inconcepibile!

Ok, qualcuno si attui nel fare la respirazione bocca a bocca a Draco!

“E’ svenuto!”

“Poggialo sul divano!”

“Dove tenete i Sali?”

“No, non è questioni di Sali… secondo me poteva rimanerci secco!”

“Non lo dire neppure per scherzo…”

Qualcuno mi svegli da questo incubo.

“Devi… devi fare il test di gravidanza?”, chiedo.

“Sì”

Fantastico!

 

 

                                                                                     ***

 

“Potrei avere un fratello o una sorella con il quale mi levo la bellezza di ventotto anni…”

Ho chiesto a Blaise di farlo uscire e magari farlo bere… ma a casa m’è tornato più sobrio di prima.

Com’è possibile?

“Dai su, non metto in dubbio che sia una notizia scioccante, ma avere un fratello non è poi così male, sai?”

“Ma che ne vuoi sapere? Sei figlia unica anche tu…”

E qui ha ragione… ma che cavolo! Che devo fare?

“Magari è un semplice ritardo…”

“E se non lo fosse?”

“Alla fine non è la fine del mondo avere un fratello!”

“E se i tuoi ti dicessero che stai per avere una sorellina?”

Ok, ci rimarrei secca!

 

 

 

 

 

E’ trascorso un mese dall’ultimo aggiornamento.

Mi scuso davvero, ma i motivi ci sono eccome.

Il mio pc si distrugge e solo dopo settimane si riesce a farlo accendere.

Poi passa altro tempo per reinstallare il tutto, quando finalmente sembra funzionare le mie giornate all’università cominciano ad avere del tragicomico, scopro che l’ispirazione non c’è e poi mi busco l’influenza… insomma… chi più ne ha più ne metta!

 

Spero questo capitolo sia stato di vostro gradimento, e spero anche che non mi abbiate abbandonata io ho sempre bisogno di sapere cosa ne pensate!^^

 

Ringrazio chi ha commentato lo scorso capitolo e adesso purtroppo devo volare!

 

Kisses

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 65
*** Solo 15 test! ***


incinta

E’ trascorsa solo una notte e già non riesco più a sopportare questo cavolo di gesso!

Sono impedita, ho gli stessi movimenti di un orso impacciato e terribilmente grasso… forse era meglio se mi amputavano la gamba!

“Ti ho portato la colazione!”

Sono solo le 6 del mattino ed io Draco dovremmo fare colazione prima che lui si rechi al suo posto di lavoro.

Dobbiamo parlare del fatto che la sua mammina adorata è potenzialmente incinta perché gli spermini biondi di Lucius funzionano ancora.

Non che io abbia mai pensato al fatto che Lucius non funzionasse più in quel senso… anche perché se ci avessi pensato magari mentre facevo shopping o aspettavo che Draco rincasasse, sarebbe stato una cosa che sarebbe andata aldilà dell’allarmante preoccupazione che ne sarebbe scaturita più che giustamente.

Ok, il fatto è che sapere che potrei avere un cognato più piccolo dei miei figli… m’inquieta e poi c’è da dire che vedere Draco più pallido del solito è quasi AGGHIACCIANTE!

“Ho dovuto trasfigurare il latte in succo di zucca!”

“E’ finito?”

“Già… bisogna far la spesa, non mi sembra il caso di trasfigurare il cibo in altro cibo!”

Prendo una fetta di pane tostato e la imburro.

“Beh, almeno non ci preoccupiamo della scadenza!”

Mi sorride nervoso.

“Non è comunque un buon motivo!”

Sorrido a mia volta e porto alla bocca la fetta di pane spalmata con attenta e studiata perfezione.

Lui mangia la sua mela ed un silenzio imbarazzante cade tra di noi.

Starà sicuramente pensando che tra qualche ora, questa stanza sarà invasa da quattro donne indemoniate che faranno tanti test di gravidanza per accertarsi della gravidanza dell’algida Narcissa Malfoy.

Oh quanto vorrei recarmi alla Gazzetta del Profeta e svolgere il mio meraviglioso mestiere…

Uhm…ora che ci penso, io dovrei correggere alcune bozze che Blaise mi ha fatto pervenire con l’ausilio del suo regale gufo.

“A che ora arriveranno?”

Esattamente!

“Verso le 9… o almeno così mi ha detto Pansy!”

“Capisco”

Continua a mangiare totalmente assorto nei suoi pensieri… non deve stare esattamente bene!

Cosa potrei fare?

Dirgli di fare un altro bel bambino?

No, non credo che la prenderebbe benissimo… forse a dirla tutta non la prenderebbe neppure bene… forse mi urlerebbe dietro che preferirebbe essere una farfalla… sì una di quelle che muore dopo un giorno.

WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

WEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Questo bimbo è provvidenziale!

E’ troppo intelligente!

Capisce quando deve intervenire e magari da grande sarà uno di quei supereroi in calzamaglia…

Come Batman o Spiderman!

“Draco… Chris, sta piangendo!”

“Sì, vado a prenderlo e lo porto qui.”

“Ok”

Io intanto continuo a fare colazione.

“Eccoti Chris!”

Me lo porge e inizio a giocare con lui.

“Piange troppo… secondo me sta mettendo il primo dentino!”

“Dici?”, domando, mentre Chris cerca di tirarmi i capelli.

“Sì, comunque io vado in ufficio… a stasera!”

Afferra la ventiquattrore mi bacia e poi si dedica a Chris che ride contento continuando, OVVIAMENTE, a tirarmi i capelli.

Adesso non basta far altro che cercare di rimanere calva e aspettare le quattro invasate per parlare di test, bambini ululanti e suicidi di massa.

***

Sento degli strani passi e di conseguenza ho strani presentimenti.

La situazione non è delle migliori: sono sola a casa perché anche la Signora Piddy ha delle commissioni da svolgere, Dana è a scuola e Draco in ufficio, ergo sono sola con Chris.

Sento degli strani rumori ed essendo che il gesso m’impedisce di fare tutto, (difatti non so davvero come farò se devo andare in bagno in un momento di totale solitudine… dove lo lascio mio figlio?), quindi a parte afferrare la mia meravigliosa bacchetta non posso far altro.

“Meringa!”

No, non si tratta di un nuovo incantesimo made in Christopher Shane Malfoy, bensì di quella dannata parola che ha imparato per merito di Blaise e che ripete in continuazione.

Non dice nemmeno –Papà- così spesso… non so se portarlo da uno psicologo.

Sbadabam

“Jane… sta attenta!”

“Secondo voi era prezioso questo vaso?”

“Oh merda!”

“Cosa c’è Pansy?”

“Quello era il vaso preferito di Draco…lo ama come ama i suoi figli!”

“Oh merda!”

***

Loro credono davvero che io non senta?

Hanno distrutto senza pietà il vaso preferito di Draco, già immagini le urla che tirerà fuori per renderci partecipi del suo dolore.

Come gli si può dare una notizia del genere?

No, non ci voglio pensare… ma poi per quale assurdo motivo stanno entrando quattamente nella mia abitazione se avevamo appuntamento?

Porca Morgana, come probabili ladre fanno davvero pena, muovono quasi a compassione quello che dovrebbe essere svaligiato.

“Ohi eccoci!”

“Fai piano… magari la mia bambina dorme!”

“Oh Salazar!Non parlare di bambini…”

“Scusami Cissy!”

Eccole! Finalmente sono riuscite ad arrivare alla mia camera da letto.

Loro credono che io abbia potuto dormire dopo tutto il fracasso che hanno generato?

Uhm… dovrei metterle al corrente del fatto che se rimangono tutte in mezzo ad una strada, come ladre farebbero schifo!

Sono anche riuscite a far cigolare una porta che non ha mai cigolato…

Hanno dei poteri innati…

Beh, almeno non hanno usato l’Alohomora per aprire una porta già aperta.

Almeno è qualcosa…

Io sono qui, sdraiata sul mio letto, che gioco con Chris e loro mi lanciano occhiate sorprese.

“Buongiorno Herm, come mai già sveglia?”

Piccola e ingenua la dolce Emma.

“Vi aspettavo!”, dico semplicemente.

“Hai visto? Non c’era bisogno di fare tutto quel casino!”

Ok, mi divertirò a fare l’imbecille che non si è accorta di tutto il rumore che hanno fatto…

“Di cosa parlate? Io non ho sentito assolutamente niente…”

“Dici davvero?”, domanda Pansy curiosa.

La guardo e le sorrido.

“No!”, risposta secca.

Oh, quanto mi adoro!

***

Lo so, ne sono più consapevole!

Questa convalescenza mi farà diventare una balena!

Mi hanno riempita di dolci… come faccio a resistere?

E soprattutto, come faccio a rimanere in forma se non mi posso schiodare da questo schifo di letto?

“Un altro muffin?”

“N… uhm… e va bene, mamma!”

Aaaaargh!

“Oh bene, adesso che abbiamo fatto colazione…”

Ma porc… è la seconda colazione che faccio a distanza di un’ora.

“…io direi di preoccuparci della condizione di Narcissa.”

Guardo Narcissa, è sempre impassibile!

Non dà la benché minima soddisfazione… meglio mangiarsi un altro di questi deliziosi mini cornetti al cioccolato bianco…

“Meringa!”

Ecco che si fa sentire anche Chris..

“Ma Cissy, tu lo terresti nell’eventualità che il test risultasse positivo?”

Narcissa guarda profondamente mia madre.

“Non lo so, Draco ha 28 anni ed io non sono in grado di stare dietro ad un bambino di dimensioni così piccole…”

Pansy le sorride.

“Suvvia Narcissa, Draco non lo hai mica cresciuto tu! Insomma, c’era la governante.”

Oh cielo…

“Sì lo so, ma il parto… io non credo che sia il caso di avere un altro figlio, poi ci sarebbe il problema dell’eredità… verrebbero a galla un mucchio di problemi burocratici…”

Ok, il suo spirito materno mi ha fatto venir voglia di spalmarle sopra quella faccio di merda che si ritrova la crostata ai mirtilli… però, che spreco!

Io ed Emma ci guardiamo e scuotiamo la testa, questo è un incubo!

“Cissy, uccideresti davvero una creaturina innocente?”

Mia madre è davvero ingenua, anzi, ancora mi chiedo com’è che Lucius e Narcissa non abbiano fatto fuori i miei…

Come fa a sconvolgersi così?

Le vuole davvero così bene?

E Cissy? Ricambia i sentimenti della mia madre?

Lo scopriremo nella prossima puntata…

Oh, un piccolo calo di zuccheri… sì, sì!

“Comunque, che ne dite di mandare a quel paese le chiacchiere e fare il test?”

“Già, forse è meglio! Hai ragione, Herm!”

Non ne posso davvero più, che si infilino tutte in bagno e che mi lascino in pace.

***

“Ok, deve spuntare accanto alla linea di controllo un’altra piccola linea, in questo caso il test è positivo. Se invece, non accade un bel niente allora Cissy puoi star serena…”

“Ma quanti ne abbiamo di questi affarini lunghi?”

Affarini lunghi?

Si riferisce ai test?

“Una quindicina!”, urla Emma che è rimasta a farmi compagnia, mentre mia madre, Pansy e Jane soccorrono l’invalida.

“Allora devi immergere lo stick nell’urina…”

“Che schifo! Non c’è un altro metodo?”

“Cissy, non è il momento di fare la donna Purosangue…”

“Ma io lo sono!”

“Sì, ok, ma la pipì la fanno sia i Purosangue che i Mezzosangue, quindi datti una mossa.”

“Ma cosa devi fare di così urgente, Pansy?”

Ho una vaga idea della risposta che darà.

“Voglio andare a trovare Lud in ufficio… stamattina era troppo teso!”

Appunto! Non potevo aspettarmi altro!

“Allora! Lo hai immerso sto coso nella pipì?”

Ehm… ho forse esagerato?

Naaaaa!

Sono solo loro che sono troppe oppresse dal loro ruolo…

“Un attimo!Non è così semplice!”

Uff!Ma che ci vorrà mai?

Una laurea?

Voglio un altro pasticcino…

***

La trepidante attesa.

Voglio SOLO dormire.

Sarà positivo o negativo?

Mi sento in una comunità di recupero.

Perché deve essere tutto così complicato?

Quando questa mattina mi sono svegliata, credevo che sarebbero rimaste massimo 15 minuti per fare questo test e poi se ne sarebbero andate.

Chi a fare del buon sesso con il proprio marito, chi a cercare di placare le grida dei propri pargoli, chi a parlare di denti da qualche parte e chi… beh, la sua giornata sarebbe dipesa dal risultato del test.

Loro, sono qui da ben tre ore e non abbiamo concluso un bel niente.

Solo una goccia doveva finire su quello stick, e ha perso, per compiere un’azione di una semplicità disarmante, la bellezza di un’ora.

Come posso sopravvivere a tale violenza psicologica? Come?

“Allora, posso darti l’esito?”

“No, non ancora!”

Ma Porca Pluffa! Questa storia va avanti da troppo tempo, devo escogitare un piano.

…..

…..

…..

Accio test di Gravidanza!

Sono stata sempre un asso con gli incantesimi non verbali, e difatti ecco che lo stick giace tra le mie mani.

“Hermione, è scorretto da parte tua!”, urla indignata Pansy.

“E’ la noia che muove i fili delle mie azioni!”, dico di rimando.

“Ehi, ma com’è che sei finita a Grifondoro?”, domanda Cissy.

“Non ne ho idea! Comunque è…”

Oh merda! E’ POSITIVO!

“…è positivo!”

No, non ci credo!

E’ umanamente impossibile, non ci posso credere!

“E’… è… è… po… po… po…”

Poromporompompero però!”

Narcissa sarà madre, Draco avrò un fratello o una sorella ed io avrò un cognatino o una cognatina…

Oh Merlino! Che qualcuno mi porti i Sali!

“Ehm, ne possiamo fare un altro?”, chiede mia madre, “Magari è solo uno sbaglio!”

Non ha tutti i torti.

***

… e con questo siamo a 15!

Non ce la faccio più e Lud rimarrà teso per tutto il giorno perché anche Pansy è sfinita.

Ma la cosa più divertente di tutta la mattinata è che su 15 tutti e 15 sono risultati positivi.

“Non è possibile… allora è vero!Cissy, diventerai mamma!”

E questa, mia madre, se la poteva benissimo risparmiare!

Ma non posso lasciare che il corso della natura si svolga alla perfezione.

Io sono Hermione Granger, la so-tutto-io, c’è sicuramente qualcosa sotto.

E’ impossibile solo umanamente pensare che i vermetti di Lucius funzionino ancora e poi il fattore mestruazione… beh, Narcissa è senza dubbio una bellissima donna, ma cavolo, anche se non invecchia anche lei avrà la sua età.

Quanti ne potrebbe avere?

A che età ha avuto Draco?

Se le chiedo quanti anni ha mi lancia un’Avada facendo apparire il Marchio Nero sulla casa?

Oh ma che cretina! Narcissa non ha il Marchio, non è mai stata una Mangiamorte a tutti gli effetti…e poi, poi Voldemort è solo un ricordo!

“Narcissa?”

“Dimmi, Hermione”

“Ma… ma quanti anni hai?”

Oh cielo! L’ho fatto davvero!

53”

Che forse…ma certo!

Sono un genio!

“Narcissa… non sei incinta!”, esclamo felice, notando che la sua espressione va via via rilassandosi.

“Come? Cosa?”

“Non aspetti nessun bambino, non renderai Lucius di nuovo padre, non sei in dolce attesa…”

“Ma i test dicono il contrario.”

“Lo so, Pansy!”

“Ma ne abbiamo fatti 15! Non possono mentire 15 test, credi Hermione?”

Continuo a sorridere con la faccia da ebete.

“Ragazze, Narcissa a 53 anni, è entrata nella menopausa tardiva… e succede che quando si sta entrando in menopausa ci sia uno sfasamento degli ormoni che rende il test positivamente falso!”, spiego con il mio solito fare saccente.

Ed ecco una cosa che non avrei mai creduto possibile: NARCISSA MALFOY MI STA ABBRACCIANDO CON CALORE!

Potrei avere un colpo apoplettico!

E non ho mai visto una donna essere così felice di essere entrata in menopausa.

***

“… in conclusione, la geniale qui presente, Hermione Granger ha scoperto perché su 15 test tutti e 15 erano positivi!”

Pansy conclude il suo discorso e Draco mi salta al collo, anche lui estremamente felice.

“Che bello! Non avrò un fratellino o una sorellina più piccola dei miei figli!”

“Però dai, Draco! Alla fine non avreste litigato per i giocattoli o per l’affetto dei genitori!”, dice Blaise, meritandosi un’occhiataccia da parte di colui che ha rischiato di avere un fratellino con il quale ci sarebbe stata una differenza abissale d’età.

“Se ci fate caso, è anche solo assurdo pensare che ci possa essere un altro membro nella famiglia Malfoy…”, dice Lud pensoso guardando fuori dalla finestra, mentre la sigaretta si lascia fumare dal vento.

“Già, Lucius, Narcissa, Draco e il piccolo… secondo te come l’avrebbe chiamato?”, domanda Emma.

“Orion se maschietto e Lacerta se femminuccia”

“Fissati con le costellazioni, eh?”

“E’ una tradizione!”, sorride e poi mi bacia.

“Ok ok… statevi calmi, ragazzi! Credo che sia meglio togliere le tende!”

Sorridiamo alle parole di Lud.

“Ma perché ce ne dobbiamo andare?”, domanda Blaise.

Quando capirà qualcosa sarà sempre troppo tardi.

“Non è forse evidente che vogliono la loro intimità?”

Se non ci fosse Pansy, bisognerebbe inventarla.

Non si può vivere senza.

“Comunque, buona notte, ci vediamo domani!”

“Ciao”

Se ne vanno, ma quanto mi è mancato Draco?

Troppo, per riuscire ad esprimerlo.

“Se spegnessi la luce?”

“Ti amerei di più!”

Sorridiamo l’uno sulla bocca dell’altro.

Adoro le tenebre.

La famiglia Malfoy è la famiglia Malfoy!

Credevate davvero che avreste conosciuto la piccola “Lacerta”?

Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo e vi ringrazio tantissimo delle recensioni al capitolo precedente.

Spero anche di ritrovarle per questo, purtroppo, adesso devo andare a studiare, gli esami sono incombenti, ma non potevo farvi aspettare ancora per un altro capitolo.

Qui fa pure un caldo boia, quindi la voglia di studiare non c’è!

Ma purtroppo si deve.

Un grazie a tutte di cuore.

Kisses

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Capitolo 66
*** Tutti pazzi per la chat! ***


uhm

“Amore, porto Dana a scuola e lascio Chris dai nostri genitori, ok?”

Ottimo, così ce lo uccideranno.

“Ma certo, ci vediamo stasera a cena”

Mi bacia, poi mi bacia anche Dana, io bacio Chris e rimango sola con il mio nuovo computer portatile.

Cosa ci faccio con un portatile?

E’ una storia meravigliosa, a dire il vero.

Essendo bloccata su questo letto e costretta a rimanere sola per gran parte del tempo: Blaise ha ben pensato di rendermi felice con questa meraviglia della tecnologia.

E visto che lui al lavoro non fa mai nulla, e che comunque non può sempre allontanarsi per stare con me e che quindi la sua segretaria lo controlla a vista d’occhio, e allora baff… m’ha regalato sto coso.

Mi ha installato la chat.

Non so se innaffiare una pianta per la gioia o prendermi a padellate per la disperazione.

Eccolo qui che mi ha già contattata.

L’uomo più bello: Ciao, come stai? Ti sono mancato?

Batman: Ciao, sto bene. Non mi sei mancato particolarmente.

L’uomo più bello: Come no? Io manco sempre a tutti.

Batman: Blaise, piantala! Se mi ritrovo a chattare con te e perché sono immobilizzata a letto e non so davvero cosa fare.

L’uomo più bello: C’è anche Pansy! La aggiungo.

Ma perché proprio a me?

Se c’è un qualcosa lassù… beh, perché proprio a me?

E perché ho –Batman- come nick?

Devo cambiarlo… cosa potrei mettere?

Uhm…

Donna perplessa?

Vogliosa di sesso?

Dov’è mio marito?

Dio esiste?

Ecco che nella conversazione si aggiunge: SexyGirl

L’uomo più bello: Pansyyyyy!

SexyGirl: Blaise, cosa vuoi?

L’uomo più bello: Fare compagnia a Hermione… mi sembra ovvio!

SexyGirl: Oh… ciao Hermione! Ti stai forse annoiando? Io aspetto la pausa di Lud, ovviamente. Infatti adesso sono nel suo ufficio! J

Isterica al 99%: Ciao, ma Pansy… tu non fai altro?

SexyGirl: Beh… potrei fare altro ma sono un po’ nervosa…

L’uomo più bello: Sei sempre nervosa, ormai non è più una novità!

Isterica al 99%: Secondo voi posso trasfigurare un vaso di fiori in patatine?

SexyGirl: Taci Blaise! Sei assillante e insopportabile!

L’uomo più bello: Dai su, non dirmi anche che ti rendo nervosa!

SexyGirl: -___-

Isterica al 99%: Fatto! Adesso ho delle deliziose patatine al formaggio da gustare!

SexyGirl: Blaise, la nostra amicizia è finita!

L’uomo più bello: Stavo giusto per dirtelo!

Ok, qui urge la presenza di un diplomatico.

Io sono troppo occupata a mangiare le mie gustose patatine al formaggio.

Che goduria!

Uhm, ma dove ho messo il cellulare?

Oh… eccolo!

“Pronto?”

“Ciao amore, sei già un ufficio?”

“Sì, mi hanno appena dato il caffè! Ma dimmi, c’è qualche problema?”

Si può chiamare problema?

A dire il vero non lo so, ma vabbè… non posso creare un altro problema se non sono del tutto sicura che quello per cui ho chiamato mio marito è un problema!

Ma lo sarà davvero, poi?

Bah!

“Hai modo di entrare in chat?”

“Ehm sì, ma per qualche minuto…”

“Bene! I tuoi amici stanno…”

SexyGirl: Se tu sei amico di Draco è perché non parlavi mai ad Hogwarts…

L’uomo più bello: …questo per compensare al fatto che tu parlavi troppo! Oh no, scusa… tu URLAVI!

SexyGirl: Ma come ti permetti? Razza di idiota!

“…stanno per uccidersi!”

“Ok, mi connetto all’istante!”

Uff! La conversazione è diventata davvero pesante!

E nemmeno quella dei panini durante il pic-nic che poi portò alla mia degenza in camera mia, è stata così portentosa.

E’ un po’ un incubo!

Ma poi in chat… certo che le modalità di litigio se le trovano tutte loro…

L’uomo più bello: Tu ti scopavi Draco! Era quello il tuo ruolo!

SexyGirl: Almeno io qualcosa la facevo! Tu per cosa eri famoso?

L’uomo più bello: Per la mia bellezza ed eleganza, per essere un membro del Luma Club e non di certo perché mi scopavo il Principe di Serpeverde!

SexyGirl: Ti scopavi la Principessa, però…

L’uomo più bello: Oh già, la Principessa era Daphne… è riuscita a toglierti la corona con tutto il trono!

La situazione sta degenerando. Ed io, per la prima volta in vita mia, non so come intervenire.

Ho affrontato situazioni molto più complicate, ma mai… beh, a Grifondoro nessuno si scopava nessuno; eravamo un mucchio di amebe con la cintura di castità.

Non abbiamo mai avuto di questi problemi.

E pii da noi non c’erano né il Principe né la Principessa.

Insomma, avevamo il Re degli Sfigati, ma solo Ginny voleva scoparselo…

Che gusti alquanto discutibili…

Ma Draco?

Quanto ci mette il loro Principe?

E Daphne?

Chissà che fine ha fatto questa e perché lei e Blaise si sono lasciati…

Forse per lo stesso motivo per cui Draco e Pansy si sono lasciati… uhm…

MagodiOz: Ragazzi! Sono Draco… ho poco tempo, tra 10 minuti mi inizia una riunione piuttosto importante quindi EVITATE DI RIVANGARE IL PASSATO!

C’era chi si scopava il Principe e chi la Principessa… ma vi prego di ricordarvi che eravamo degli stupidi adolescenti e non è colpa di nessuno se Daphne era bionda e anche lesbica, ok?

Blaise non è colpa tua se Daphne ha scoperto la sua omosessualità dopo la vostra relazione, ok?

E tu, Pansy, non eri famosa solo perché eri la mia ragazza…

Tu avevi altre qualità che alle altre Case potevano sfuggire, ma per i Serpeverde sei stata importante e sappiamo anche siete importanti l’uno per l’altra.

Vi devo forse ricordare tutto quello che avete superato insieme?

L’uomo più bello: No, non ce n’è bisogno! Hai ragione Draco e scusami Pansy… ti voglio bene!

SexyGirl: Ti voglio bene anch’io!

MagodiOz: Ecco, era giusto quello che volevo sentire! E poi non avreste dovuto fare compagnia a mia moglie? Comunque, Hermione spero di liberarmi prima di stasera… così almeno ceniamo insieme.

Isterica al 99%: Ok, allora ti aspetto! Buona giornata!

SexyGirl: Ehi scusaci per prima! E dire che avremmo dovuto alleviare la tua noia…

Isterica al 99%: Tranquilli, alla fine mi avete fatta divertire… non sapevo che la Greengrass fosse lesbica!

L’uomo più bello: Neppure io!

SexyGirl: Aahahahaha!

Ma se mi leggessi un libro?

Chattare con loro è sempre meraviglioso, (meraviglioso nei limiti del possibile), ma io ho bisogno dei miei spazi, (mentali, visto che l’unico spazio fisico che posso possedere è questo fazzoletto di letto).

Essendo che non posso fare molto… uhm, sono così disperata che andrei a visitare i siti porno.

Aaaaah! Che idea malsana!

Mi ascolterò un po’ di musica classica, almeno mi rilassa…

***

Yawn!

Odio, ODIO, questo letto.

Odio non poter muovere la gamba.

Odio mangiare patatine da stamattina.

Odio questo portatile e odio questo film.

Ho capito da subito chi cavolo era l’assassino e in commissariato si chiedono da tre ore e quattro minuti chi diavolo possa essere.

Ci sono circa cinque personaggi uno con un movente più stupido dell’altro, ma l’unico a cui dovrebbero chiedere, che tra le altre cose ha anche un alibi che farebbe piangere gli scoiattoli, è già stato escluso a priori dalla lista degli indagati.

Perché mai non potrebbe essere il postino?

Nessuno va a pensare che possa avere avuto una relazione omosessuale con la vittima?

Ovvero il marito della ricca signora che tutti credono essere l’assassino?

Oh Merlino, sto per avere un infarto!

Ho una voglia disperata di rompere questo DVD, ma la voglia di sapere come questi cerebro lesi arriveranno alla palese verità è troppa.

E’ un po’ come quando vedi il Titanic per la centesima volta.

Sai come finisce, sai cosa accadrà durante la collisione, ma stranamente non vuoi perderti un secondo del film perché ti dici: chissà cosa si dicono quei due, chissà come quella riesce a salvarsi etc etc…

Di certo non ti chiedi se muore Leonardo di Caprio, anche perché non dovresti chiedertelo visto che non si tratta di Leonardo di Caprio ma di un certo Jack Dawson che alla fine non è l’attore, ma la gente è troppo stupida per capire ed io dovrei darmi alla politica.

Per i comizi senza senso sarei brillante.

Brillante… uhm, come un piatto lavato con un detersivo grandioso magari all’essenza di cocco e spinaci.

Una vera delizia per l’olfatto!

***

Uff!

Chi è che mi contatta?

Si sono fatti tutti la chat per farmi compagnia…

Fata Turchina: Ehi!

Isterica al 99%: Ciao Emma!

Fata Turchina: Che fai?

Isterica al 99%: Guardo un film in cui sembrano essere tutti un branco di incapaci. Tu?

Fata Turchina: Mi rilasso. I gemelli si sono appena addormentati e temo che Blaise rincasi accompagnato dalla banda personale della Regina Elisabetta…

Isterica al 99%: Ti conviene avvertirlo… Blaise è capace di tutto!

Fata Turchina: Sì, infatti mi chiedo sempre come verranno fuori i gemelli… sono terrorizzata!

Cos’è questo strano rumore?

Uhm!

Isterica al 99%: Ehi Emma, scusami, credo che qualcuno sia venuto a trovarmi! A dopo.

Ok, è meglio lasciar perdere la chat e afferrare la bacchetta.

Chi diavolo può essere?

Non è che è il postino?

E magari mi vuole uccidere?

Io la devo smettere di guardare i film.

Mi impressione troppo facilmente e non è sicuramente bene.

Se mi vedessi il Re Leone e m’immedesimassi penserei di essere il Re della Savana?

Beh… non ci voglio nemmeno pensare.

“Sei sveglia?”

Sono solo i miei genitori con i miei suoceri.

Che sollievo!

Ma… ma si può parlare REALEMNTE di sollievo con quei quattro in giro per casa?

Ma dove hanno lasciato Chris?

Draco non l’aveva lasciato a loro?

“Sì, sono sveglia!”

“Tesoro, Chris era troppo irrequieto, quindi abbiamo pensato di portarlo qua e farti noi compagnia e aiutarti…”

Ok, la giornata è rovinata.

Davvero!

Non potrebbero lasciarmi Chris e andarsene?

Che so… magari a cavalcare qualche bel cavallo Purosangue o magari affilare delle frecce e andare a caccia di lombrichi…

Chris… mia unica fonte di gioia!

“Cos’è quell’affare?”

Cosa?

Ah sì!

“E’ un computer”

Suppongo che Lucius si aspetti una spiegazione più interessante, ma io non so molto sui computer.

“Come si usa?”

“Sì”

“Come si fa?”

“Puoi chattare, c’è Blaise in chat”

Non mi sembra una buona idea.

Ma quel che è fatto è fatto!

“Devi scegliere un nick”, gli spiega mio padre.

“Cos’è?”

***

Dopo solo sei ore se ne sono andati ed io posso riprendere le mie chattate, ma prima un’occhiata a quella tra Lucius e Blaise.

Sua Altezza: Chi sei?

L’uomo più bello: Tu chi sei?

Sua Altezza: Dimmi chi sei e basta!

L’uomo più bello: Ciao Lucius.

Sua Altezza: Come fai a sapere che sono io?

L’uomo più bello: Ti ho visto in web! Forse l’hai azionata involontariamente.

Sua Altezza: Cos’è la web?

L’uomo più bello: Lascia perdere…che fai?

Sua Altezza: cosa?

L’uomo più bello: che fai?

Sua Altezza: che ho fatto?

L’uomo più bello: adesso, che cazzo stai facendo?

Sua Altezza: ah… sono da Hermione e chatto, si dice così? Con te… cosa credi che faccia?

L’uomo più bello: Io per esempio sto sorseggiando del caffè… tu potresti fare altro…

Sua Altezza: che vuoi dire?

L’uomo più bello: Niente, lascia perdere…

***

Ok, so che non bisognerebbe ridere, ma che ci posso fare se sono così stupidi?

Questa chattata dovrei stamparla su pergamena e appenderla in salone.

Trattarla come se fosse qualcosa di sacro.

Draco non è ancora tornato.

Ok, forse è meglio che mangi qualcosa e guardi un film con Dana e Chris.

Non posso continuare a uccidere in massa i miei neuroni.

“Dana, che film guardiamo?”

“Non so, mamma… che ne dici di una sdolcinata commedia romantica?”

“Ok”

“Quale?”

“Non so, fai tu…”

“C’è posta per te? Quello con Meg Ryan…”

Ok, oggi è la giornata mondiale della chat.

Ci rinuncio!

Ok, perdonate il ritardo mostruoso, ma tra esami, studio, noia, caldo, ispirazione mancante… non era il caso!

E adesso che ho scritto questo sciocco capitolo sulla chat non so proprio come reagirete!

Ho quasi paura!

Bene ragazze, purtroppo devo andare a studiare, quindi ringrazio coloro che hanno recensito lo scorso capitolo e vi incito a dirmene quante volete su questo.

E un in bocca al lupo a chi di voi ha gli esami di maturità.

In culo alla balena!XD

Kisses

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