Crazy Stupid Moody Love.

di lollipop 2013
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Crazy Love 1/2 ***
Capitolo 2: *** Crazy Love 2/2 ***
Capitolo 3: *** Stupid Love 1/2 ***
Capitolo 4: *** Stupid Love 2/2 ***
Capitolo 5: *** Moody Love 1/2 ***
Capitolo 6: *** Moody Love 2/2 ***



Capitolo 1
*** Crazy Love 1/2 ***


Crazy Love
( parte prima)

Oggi il sole splende... Che meraviglia!
Apro il mio armadio ed inizio a spulciare trai vestiti al suo interno.
Dopo aver sommerso il letto di abiti, finalmente la vedo… la mia minigonna color beige è lì che mi chiama…
 Questa si che mi fa un bel sedere!
Tacco a spillo! Immancabile in questa occasione.
Lego i capelli in una lunga coda e stiro per bene la frangia, facendola aderire alla mia fronte, in modo che mi cinga il viso, evidenziando la mia faccia tonda.
Coloro le ciglia col mascara nero "effetto volume", ne metto tanto.
Gli occhi sono il mio punto forte. I miei ex mi hanno sempre detto che ho uno sguardo ammaliante ed è proprio ciò che mi serve oggi!
Gloss rosso sulle labbra e via...
Cammino a lungo. Odio non avere un auto e odio ancora di più non ricevere la paga mensile da mio padre. Per lui, sapere dei miei sogni per il futuro è stato un duro colpo.
Una figlia modella? Un vero sacrilegio per la mia famiglia!
Cammino per un quarto d'ora, poi finalmente la vedo, la Star Agency è qui d'avanti a me. Il sorriso mi si apre da un orecchio all'altro, illuminando il mio viso e mostrando al resto del mondo tutta la mia splendida dentatura. Un lungo respiro e poi mi faccio strada nell'agenzia.
Una grossa scrivania separa me dalle indaffarate e tirate a lucido, receptionist.
Mi avvicino ad una di loro, impegnata a scarabocchiare su di un foglio e a masticare volgarmente un chewingum...
<<
Scusi --- >> un indice con un unghia appuntita di colore rosse fuoco, mi si alza dinanzi agli occhi... Credo che sia un chiaro segno per invitarmi ad attendere.
Batto freneticamente le dita sul bancone...
Maledizione sono già in ritardo!
<< Hey scusami...
>> mi sporgo al di là della scrivania arrivando ad un palmo dal viso di quella ragazza.
<<
Mi chiamo Bae Sunny sono la nuova assunta e sono gia in un enorme ritardo al mio primo giorno di lavoro. Potresti per favore indicarmi l'ufficio della signora Park? >> fa roteare i suoi tondi occhi marroni e col solito indice snello e rosso mi indica l'ascensore sulla mia destra...
<<
5 piano, ultima porta a sinistra in fondo al corridoio... Non ti puoi sbagliare. >> le sorrido appena per poi correre in ascensore. Finalmente il numero 5 sul display si illumina... Sono quasi arrivata!
Un lungo respiro e poi busso a quell'enorme porta color legno. <<
Avanti. >>
<<
Salve signora Park, sono Bae Sunny, si ricorda di me?
>> la donna ha il capo chino sulla sua scrivania, mette firme su firme su di una pila di fogli.
<<
Dovevi essere qui circa 12 minuti fa... >> già, ha perfettamente ragione!  
<<
Si, mi scusi ma per strada c'era traffico
. >> scatta in piedi lasciando cadere alcuni fogli sul pavimento.
<<
Su, non perdiamoci in chiacchiere Bunny --->> com'è che mi ha chiamata?
<< Sunny, signorina Park, con la S! >> mi da una pacca sulla spalla e mi spinge verso la porta...
<<
Si si, come vuoi. Ora andiamo. La tua star ti attende. >> gia, la mia star... Credevate che fossi qui per fare la modella? Bhé, vi sbagliavate. Sarò l'assistente personale di un modello, un qualche tizio viziato che mi farà sgobbare come una matta.
Da una piccola vetrata intravedo la figura di un ragazzo, sta ballando. Indossa uno di quei pantaloni dal cavallo ampio, una canotta che lascia intravedere i suoi sudati addominali ed un berretto nero.
La signora Park prende la mia mano e mi trascina nella stanza. Si avvicina allo stereo e stacca la musica, solo all’ora il ragazzo si accorge della nostra presenza.
<<
Aly ma cosa fai? >> il ragazzo si sfila via il berretto lanciandolo sul pavimento. Sembra incavolato!
<< Dong Minho, ti presento Bae Bunny la tua nuova assistente. >> ancora…
<< Bae Sunny. Mi chiamo Sunny.
>> il ragazzo mi fa un cenno con la mano per poi guardarsi intorno…
<<
Bene, io ora vi lascio. Buon lavoro ragazzi. >>
<<
Hey, Sunny. Vai a prendermi dell’acqua e anche un asciugamano pulito.
>> non faccio in tempo a replicare che il tizio ha gia riacceso la musica e ha ripreso a ballare.
Perché proprio a me… Io voglio fare la modella!

I giorni passano e credo di imbruttire ogni santo mattino. Questo lavoro mi sfinisce!
Tra servizi fotografici e apparizioni in tv, Minho non ha un momento libero ed’io con lui… Ogni giorno corriamo da un capo all’altro della caotica Seoul, ore ed ore di traffico.
Credevo di potermi avvicinare al mio sogno lavorando qui, ma giorno dopo giorno lo vedo
allontanarsi sempre di più. Le assistenti non vengono promosse a modelle!
Stringo tra le mani il programma del giorno e il caffé macchiato di Minho e lo raggiungo nella sala prove. Se non balla almeno un ora ogni giorno, diventa una iena.
<< Buongiorno Minho, ti ho portato il tuo caffé. >> stranamente la musica è spenta e lui non è sudato. Per una volta il fetore di sudore non impregna le mura di questa stanza!
Minho è seduto a terra e si stringe il capo tra le mani. 
<< Hey che ti succede? >> mi accomodo di fianco a lui, facendo congelare il mio fondoschiena che poggia sul gelido pavimento.  << Sono triste. >> oh ma davvero… non me ne ero accorta.
<< Come mai?
>> mi guardo con occhi da cucciolo e quasi mi rattristo. E’ un mese che io e Minho lavoriamo a stretto contatto e non l’ho mai visto tanto sconfortato.
<< L’agenzia ha cancellato un altro dei mie lavori. Lo hanno affidato a quello nuovo, quel tizio sbarbato. Dicono che lui è più giovane e quel lavoro gli calza a pennello. >> E’ dura la vita di un modello. Non bisogna mai invecchiare!
<<
Ne avrai altri di lavori Minho, non devi temere. Guarda, questa è la lista dei tuoi impegni per la giornata… Vedi, è bella lunga. >>
Gli mostro il foglio che ancora stringo tra le mani, sorridendogli. << Su forza alzati, abbiamo molto da fare. >> Mi sorride complice per poi scattare in piedi. Mi tende una mano e mi aiuta a rialzarmi. Forse questo ragazzo non è poi tanto diverso da me!
Sono le dieci di sera, io e Minho siamo in auto diretti verso i nostri giacigli, il traffico però ci blocca a metà strada. Gli occhi mi si chiudono e per qualche istante mi assopisco…
<< Sunny, dormi? >> riapro gli occhi di scatto. Strofino i polsi su di essi per poi voltarmi verso Minho. Scuoto il capo in risposta alla sua domanda e lo guardo con occhi semiaperti.
<< E’ dal primo giorno che sei arrivata all’agenzia che vorrei farti una domanda. >> lo guardo alzando un sopracciglio. Che domanda? << Spara! >>.
<< Come sei finita a lavorare come assistente… Mi spiace dirtelo, ma non sei portata per questo lavoro. >>
incrocio gli occhi e lo guardo in modo acido. Come osa… Io mi spacco la schiena per lui e questo è il suo modo per ringraziarmi?!?
Non sono in vena di discutere con lui, quindi mi schiarisco la voce e gli rispondo in modo serio, dicendogli la verità: << In realtà, sogno di diventare una modella. >> sorride beffardo, nascosto dalla sua enorme sciarpa blu. << In effetti hai delle belle gambe. >> mi strizza l’occhio ed io arrossisco. << Grazie. >> tiro indietro una ciocca di capelli e sorrido ammiccando.
<<
E’ il mio sogno, da quando ero solo una bambina. Ma ora, che potrei realizzarlo, lo vedo svanire. >> si avvicina a me facendo scivolare il suo corpo sull’enorme sedile congiunto che presiede il retro del furgoncino. << Non devi mollare, i sogni vanno sempre perseguiti Sunny. Se molli la presa ti scapperà via. >> che saggezza! Dove l’avrà letta questa, sulle carte nei cioccolatini?
<< Se vuoi posso aiutarti io, ti darò qualche diritta e appena l’agenzia farà le audizioni per nuovi volti, tu potresti presentarti.
>> quelle parole risuonano come musica nelle mie orecchie. << Lo faresti davvero Minho? >> mi fa cenno di si col capo.
Guardo i suoi occhi sottili che sembrano quasi sorridermi e mi commuovo. Gli salto al collo abbracciandolo forte… <<
Grazie Minho, grazie. >>
Distesa sul mio letto ancora non riesco a credere a ciò che mi è successo questa sera.
Avere dei consigli da uno dei pupilli della Star Agency  non è cosa per tutti.
Mi sento una privilegiata. Forse il mio sogno può ancora realizzarsi.
Intanto mi ritorna in mente la solita frase di mio padre: “ 
Smettila di inseguire le lucciole Sunny, esse brillano per un po’ ma poi ti lasceranno al buoi.  ”
Altro che buio papà, io brillerò più di una stella!

<< Se non riesci a tenere in equilibrio un libro sulla testa Sunny, puoi anche dimenticarti di fare la modella.
>> sbuffo e mi cingo i fianchi con le mani. Guardo Minho in cagnesco. Ha preso sul serio questo suo ruolo di Trainer.
<< Ti prego possiamo fare una pausa… Non mi sento più le gambe!
>> sospira per poi uscire dalla stanza e lasciarmi crogiolare da sola nel mio dolore fisico. Ahi, mi duole ogni singolo muscolo del corpo!
Sono due settimane che Minho ci si è messo di impegno, vuole a tutti i costi farmi diventare una modella. Mi da consigli e lezioni di portamento. Oggi faremo anche un salto in una famosa boutique. Vuole trovare lo stile giusto per me. Questo suo impegno un po’ mi stupisce. Devo proprio essere un disastro come assistente!
Dopo aver provato decine e decine di abiti, finalmente sembra che io abbia indossato qualcosa che rientra nei gusti di Minho. << Si, questo completo è perfetto! >> non ci trovo nulla di particolare in questo look.
Una semplice minigonna a vita alta, di pelle nera. Una maglia gialla, con un cuore sulla schiena, che lascia intravedere l’allacciatura del reggiseno e delle semplici decoltè gialle lucide.
E’ tutto bello, ma non mi sento una modella con indosso questi vestiti.
<<
Su forza andiamo >>
Minho mi prende per una mano e mi trascina via, fuori dal negozio. << Signorina, metta tutto sul mio conto. >> lo guardo con espressione interrogativa. Ma è impazzito?
<< Minho ma che fai, io devo cambiarmi.
>> si ferma e mi guarda con espressione da ebete. Ah no, questa è la sua solita espressione!
<< Perché vuoi cambiarti, sei perfetta. Su forza andiamo, siamo gia in ritardo. >>
Ritardo?!? Per cosa?

Evito di chiederglielo e lo seguo. Dopo mezz’ora arriviamo a destinazione e finalmente capisco. Siamo di fronte all’agenzia… << Minho, perché mi hai portata qui… Non ho il permesso di entrare stasera. >>
All’agenzia si tiene un party privato per tutti i vip e ovviamente per noi assistenti l’ingresso è off-limits.
<<
Devi conoscere i tuoi futuri colleghi e nemici. >> mi scappa da ridere, le sue espressioni sono tutte un programma. A volte mi ricorda uno di quei topolini di campagna che sfregano le mani alla vista di formaggio.
<< La signora Park non mi permetterà di entrare. >> sospira, stanco delle mie continue lamentele. << Sei mia ospite Sunny, nessuno può impedirmi di portarti lì dentro. >>
Mi prende la mano e mi trascina fuori dall’auto.
Una folla di fan urlanti accalca l’ingresso dell’agenzia gridano il nome di Minho, lui ricambia sorridendo e salutando loro con un cenno della mano.
Mi sento davvero un pesce fuor d’acqua!
Entrati all’agenzia, Minho si prodiga per presentarmi tutti gli altri.
Molti di questi volti li vedo tutti i giorni di sfuggita, nei corridoi dell’agenzia. Ora li ho qui di fronte a me, chiacchieriamo amichevolmente, quasi come se fossimo amici, colleghi.
Di tanto in tanto guardo Minho e gli sorrido amichevolmente. Non credevo che sarebbe stato lui la chiave per accedere al mio sogno.
Tento di nascondermi da Aly Park, non voglio che mi veda qui. Lei comunque sembra non accorgersi della mia presenza, è impegnata nelle sue conversazioni e dalle sue sonore risate, sembra che sia anche piuttosto brilla.
In effetti questo champagne da alla testa!
Barcollo per poi poggiarmi al muro e venire sorretta da esso.
<<
Hey stai bene? >> Minho si avvicina a me  per sincerarsi delle mie condizioni.
<<
Più o meno, gira tutto. >> annuisce, sa di cosa parlo. << Si, anche a me. Forse è meglio se usciamo un po’. Dell’aria fresca può aiutarci! >>
Raggiungiamo l’uscita d’emergenza e ci accomodiamo sulle scale di ferro.
Il vento gelido accarezza i nostri visi.
Si, credo di stare meglio!
Mi volto e guardo Minho, sono così felice di averlo incontrato, non credevo che una star viziata avrebbe fatto tanto per aiutare una semplice assistente. E’ davvero un bravo ragazzo!
Continuiamo a guardarci e senza neanche accorgercene, le nostre labbra si sfiorano per poi incollarsi e muoversi al ritmo di un frenetico e passionale bacio.
Dopo una manciata di minuti, ritiriamo le nostre lingue, ricomponendoci. Ci guardiamo imbarazzati per qualche istante, senza proferir parola.
Poi una risata, una fragorosa di Minho che coinvolge anche me.
L’alcool gioca brutti scherzi!



Bae Sunny.

Dong Minho.



Salve gente e benvenuti in questo mio nuovo esperimento!
Ho deciso di pubblicare tre one shot (divise in due capitoli ognuna),
che avessero come filo conduttore l'amore in ambito lavorativo.
Spero che questa prima parte vi sia piaciuta.
Vi aspetto presto con Crazy Love (parte seconda).
Nel frattempo, attendo qualche vostro commento.
 ;)


 
P.S= devo ringraziare ancora una volta foreverwithyou per il fantastico lavoro fatto col banner. Thanks cugy

Kiss-Kiss. lollipop 2013


 

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Capitolo 2
*** Crazy Love 2/2 ***




Crazy Love
(seconda parte)

 
I raggi del sole fanno capolino nella mia camera... apro lentamente gli occhi per poi guardare la sveglia che in quel momento inizia a suonare...
<< Shh, sta zitta! >> la zittisco tirando un pugno su quell’infernale apparecchio.
Aish, che mal di testa!
L'alcool al party di ieri, scorreva a fiumi ed io, credo di essermi fatta un tuffo in quel fiume. Mi comprimo le tempie tra le mani per poi tirare un lungo respiro, mi faccio coraggio e lascio il mio caldo e confortante letto. Anche oggi, il lavoro mi attende!
Sono le nove ed eccomi in piedi di fronte alla Star Academy. Tremo all'idea di vedere Minho. L'alcool ci ha portati ad un inaspettato avvicinamento. Temo che quel bacio complicherà non poco le cose nel nostro rapporto...
Entro e faccio per dirigermi all’ascensore, quando Kasy, una delle receptionist chiama il mio nome. <
< Cosa c’è Kasy? >> la guardo mentre lima le sue lunghe unghie… << La signora Park ti sta cercando, ha detto di passare nel suo ufficio prima di andare da Dong Minho. >>
Arrivo fuori all’ufficio di Aly e l’ansia inizia a salirmi, forse vorrà rimproverarmi per la mia presenza al party di ieri…
La porta è semisocchiusa, sbircio e al suo interno vedo Aly e alcuni dei pezzi grossi della compagnia, riuniti intorno al tavolo. Discutono. Volontariamente origlio…

<< Abbiamo bisogno di volti nuovi e freschi Aly. Non dico di rescindere i contratti di coloro che ci hanno fatto tanto guadagnare… Ma, è arrivato il momento di affidare loro altre mansioni. Guarda, abbiamo sotto contratto tutti modelli che hanno ormai superato i 22 anni. Ci servono dei giovani, magari delle ragazze. >> Aly si alza e dopo aver fatto su e giù nella stanza per una manciata di minuti, conceda i suoi soci. << Va bene, tra dieci giorni faremo i provini. Troveremo una nuova modella! >> vedo i soci alzarsi e dirigersi verso la porta. Faccio un balzo all’indietro, fingendo di essere appena arrivata. Uno dopo l’altro i soci abbandonano l’ufficio di Aly.
<< Sunny, sei arrivata. Entra. >> ritorno in me ed inizio nuovamente a sudare. La voce di Aly mi sembra irritata. << Mi hanno detto che mi cercavi. >> mi fa cenno con la mano di accomodarmi ed io lo faccio.
Circa dieci minuti dopo esco dall’ufficio. Chiusami la porta alle spalle, tiro un sospiro di sollievo. Aly non voleva assolutamente rimproverarmi. Mi ha parlato di Minho e degli importanti impegni che ha per oggi.
Liberatami di quel peso che mi comprimeva il petto, posso finalmente festeggiare per ciò che ho sentito. L’agenzia sta cercando nuovi volti, una nuova modella. Questa potrebbe essere la mia chance. Sorrido ed inizio a saltellare come una forsennata nei corridoi dell’agenzia. Un saltello dopo l’altro, ed arrivo alla sala prove di Minho
.
Devo raccontargli questa splendida notizia!
Entro nella stanza e vedo Minho passeggiare con il capo stretto nelle mani. << Hey, buongiorno. >> alza lo sguardo e mi fissa per qualche istante. I suoi occhi arcigni, spengono il mio sorriso. << Va tutto bene Minho? >> dopo aver pronunciato quelle parole, rammendo il nostro bacio… << Hai saputo la novità? >> di che parla? Scuoto il capo e resto li in piedi dinanzi a lui. << Mi hanno tagliato fuori Sunny, mi stanno per sostituire. La mia carriera è finita. >> Minho era triste per ciò che rendeva me felice. Resto in silenzio a fissarlo per un po’ per poi sentire un forte senso di colpa nascere dentro di me.
Se mi presentassi a quel provino farei uno sgarro a l’unico amico che ho qui dentro, colui che mi ha aiutata, supportata, impedendomi di rinunciare ai miei sogni.

<< Ciao Kasy, sono Bae Sunny. Ascolta io oggi non posso venire a lavoro, ho la febbre credo che mancherò per un po’ di giorni. >> respiro in modo affannoso tra una parola e l’altra… << D’accordo Sunny non preoccuparti, avviserò io la signora Park e Minho. >>
Stacco il telefono e mi ributto sul letto, coprendomi il viso con un cuscino. Sotto di esso urlo, le mie grida disperate vengono soffocate.
Incrocio le gambe e mi siedo al centro del letto. Di fronte a me guardo la mia immagine riflessa nello specchio
.
Aish, ho un aspetto orribile!
Sto fingendo di essere malata per evitare di vedere Minho, non ho le forze per affrontarlo. Eppure, se qualcuno mi vedesse adesso, non penserebbe che la mia sia solo una farsa!
I giorni passano, uno dopo l’altro ed il provino si avvicina sempre di più. Per il nervoso mangio per poi vomitare… Non posso continuare così!
Ingoio un altro cucchiaio di fiocchi d’avena al cioccolato, il mio pasto, fuori orario, viene interrotto dal suono del campanello. Mia madre non imparerà mai. Le avevo detto che volevo restare da sola, ma eccola qui, che accorre dalla sua “malata” figlia col solito brodo di pollo… Poso la tazza sul tavolo e vado ad aprire la porta e con mia grande sorpresa, sulla soglia non vi trovo mia madre… << Tu, cosa ci fai qui? >> Minho si fa largo in casa mia, accomodandosi sul salotto sommerso dai vestiti sporchi. << Sai Sunny, dovresti fare arieggiare questa casa… c’è puzza qui dentro. >> Chiudo la porta e ho ancora la mia espressione da ebete stampata sulla faccia.
<< Ti ho portato del brodo caldo, l’ho comprato nel ristorante qui all’angolo. >> mi porge una busta e va ad accomodarsi in cucina, io lo seguo con lo sguardo, poi la mia immagine si riflette sullo specchio a forma di sole che c’è nell’ingresso… Mio Dio che orrore! Corro in bagno e mi lavo il viso con spugna e sapone, ho il mascara colato ormai da giorni. Sembro un panda! Mi lavo i denti, ingialliti dalla trascuratezza della mia igiene. Si lo ammetto, sono quattro giorni che non uso la doccia. Sciolgo i miei lunghi capelli ed inizio a spazzolarli, incappando ad ogni ciocca in uno o più nodi.
Dopo circa quindici minuti raggiungo Minho in cucina. Le finestre sono aperte e lasciano entrare i forti raggi del sole, chiudo gli occhi, sono giorni che non vedo questa luce
.
Mi sento un vampiro!
<< Certo che stai messa proprio male. >> Minho si avvicina a me e con un fugace gesto della mano mi tocca la fronte. << Bene, vedo che la febbre ti è passata. >> faccio cenno di si col capo… Se solo sapesse.

Nei seguenti giorni Minho torna a farmi visita. E’ buffo, evito di andare in ufficio per non vederlo e poi me lo ritrovo qui, in casa mia…
Mi porta del cibo, si occupa della cura dei miei capelli, ci sfidiamo a colpi di passi di danza con la nintendo wii.
Maledizione, lui vince sempre!
Ridiamo, guardiamo film. La nostra amicizia cresce spontanea.
Lo guardo mentre dorme di fianco a me, mi sento in colpa. Ho sempre sognato di sfilare sulle passerelle, di posare per importanti servizi fotografici, indossando gli abiti dei più famosi stilisti. Ho lasciato la mia famiglia per raggiungere e realizzare il mio sogno ed ora che sono ad un passo dal toccarlo, stringerlo tra le mie mani, mi faccio bloccare dai sensi di colpa e per cosa poi… per un ragazzo.
Devo essere davvero impazzita!
Mi passo le mani tra i capelli, cercando di cancellare i miei pensieri, le mie ansie.
Mi distendo sul letto di fianco a Minho, per poi addormentarmi.
Sono le sette e come tutte le mattine la sveglia strimpella musica country per invogliarmi ad alzarmi dal letto.
Detesto questo genere musicale e pur di non ascoltarlo costringo il mio affaticato corpo ad abbandonare il comodo materasso.
Apro lentamente gli occhi per poi sobbalzare all’indietro. << Cosa fai? >> a pochi centimetri dal mio viso vedo la faccia sorridente di Minho. << Sei carina quando dormi… >> arrossisco violentemente, me ne accorgo. Sento il viso ribollire.
<<
Smettila. >> lo spingo via ma ci metto troppo enfasi, tanto da perdere l’equilibrio e cadere come una stupida, sul pavimento.
Minho scoppia in un fragorosa risata, poi vedo penzolare la sua faccia da schiaffi, dal bordo del letto. Lo guardo irritata per poi alzarmi e prenderlo a cucinate in pieno viso
.
La guerra coi cuscini ha inizio!
Piume d’oca svolazzano in tutta la stanza. Sono tra i miei capelli, nella cresta di Minho e ricoprono tutto il letto. Sfiniti per la “battaglia” io e Minho ci distendiamo su di esse. Tra una risata e l’altra i nostri occhi si incontrano e stavolta, senza l’aiuto di eccitanti, le nostre labbra si uniscono di nuovo. L’ attrazione fisica ci spinge l’una contro l’altro.
Sento il mio cuore pulsare ad una velocità inaudita…
Cosa mi succede?!? Il volto mi si infiamma, mentre Minho me lo cinge e lo muove tra le sue mani. Stavolta il nostro bacio è stato vero. Uno di quei baci che non si dimenticano facilmente. Quelli che ti fanno sudare, gemere e gioire.

E’ lunedì, è ora per me di tornare a lavoro. Oggi ci sono i provini e solo due giorni fa baciavo l’uomo a cui potrei togliere il lavoro…
Ma perché tutte a me?
Alla mia destra c’è l’ascensore che porta al quinto piano, lì dove mi attende Minho. Alla mia sinistra in uno stretto corridoio, decine e decine di ragazze sono in fila e attendono il loro turno. Resto in bilico… imboccare l’ascensore e tornare così alla mia monotona vita, rinunciando al mio sogno? Oppure, mettermi in fila con quelle ragazze e tentare di realizzarlo?
<<
Sunny, sei arrivata… >> il mio assopimento si distoglie al suono della voce di Minho. << Si, stavo per raggiungerti di sopra. >> pronuncio quelle parole con poca convinzione…
Mi guarda sorridendo poi tira fuori dalla tasca una pettorina bianca, su di essa c’è contrassegnato un numero:
#108. Guardo Minho perplessa mentre me lo affigge al petto.
<< Cosa fai? >> mi prende una mano e mi trascina nel corridoio con tutte le altre aspiranti modelle. << Oggi ci sono i provini, credevi che non lo sapessi? >> chino il capo dall’imbarazzo, non ho il coraggio di guardare il suo viso. << Sunny, non devi rinunciare ai tuoi sogni per me, per il mio orgoglio. Va li dentro e fa vedere ad Aly e agli altri soci dell’agenzia chi è Bae Sunny. Solo cinque ragazze ti separano dal tuo futuro e credimi, tu sei molto più bella e brava di tutte loro. Io resterò qui a sostenerti. >> le parole di Minho mi commuovono. Spontaneamente gli getto le braccia al collo, stringendolo  forte. << Numero #108. >> senza accorgermene è arrivato il mio turno, respiro per poi guardare Minho, incrocia le dita per me e mi strizza l’occhio, gli sorrido poi mi scrollo l’ansia di dosso ed entro nella stanza, pronta a realizzare il mio sogno.
A capo chino imbocco l’uscita. Vedo Minho che, alla mia vista mi viene incontro. Allarga le braccia, sorridendo appena…
<<
Allora?!? >> scuoto il capo, in modo incerto. Guardo il suo viso sconfortato e non riesco più a tener vivo il gioco…
<<
C’è l’ho fattaaaa >> urlo a squarciagola per poi lanciarmi su di lui. Minho mi cinge i fianchi per poi sollevarmi e festeggiare con me. All’improvviso rammendo che il mio successo comporta al suo fallimento, mi divincolo dalle sue braccia e poi chino il capo. << Hey cos’hai? >> mi prende il mento tra le mani e solleva il mio viso.
<<
Sono stata scelta per sostituire te… >> ride e passa la mano tra i miei capelli, scompigliandoli. Cosa avrà mai da ridere… Ha appena perso il lavoro.
<< Vedi quei cinque ragazzini laggiù Sunny? >> faccio cenno di si col capo, ammirando il look bizzarro di quei cinque ragazzi che scorazzano nell’agenzia.
<< Loro sono i Big Bang, sono la nuova band emergente della YG entertainment, la compagnia affiliata con la nostra. E qui, dinanzi a te hai il nuovo coreografo della band. >> coreografo?!? Mi sorride beffardo mentre io lo guardo stranita…
<<
Trascorrendo il tempo con te Sunny, ho finalmente realizzato quale è il mio sogno, quello reale… >> il ballo, certo… Minho trascorrerebbe intere giornate a ballare!
<< La YG mi ha dato l’opportunità di realizzare il mio sogno, ed io lo colta al volo. Ieri mi sono licenziato dalla Star Academy ed oggi ho firmato il mio nuovo contratto. >> continuo a guardarlo perplessa… << Quindi… dovremmo festeggiare? >> ride di gusto, scuotendo il capo, poi mi tira a se, stringendomi forte. << Certo! >> sorride un ultima volta, per poi spegnere il suo bel sorriso sulle mie carnose labbra rosse.
Ho ascoltato mio padre, ho smesso di seguire le lucciole ma, al col tempo, ho imparato a perseguire i miei sogni, senza però pestare i piedi a nessuno.
Ho avuto il lavoro che desideravo e in più, ho trovato qualcuno su cui poter sempre contare.


Sono una pazza, con la mia pazzia ho afferrato il mio sogno. Mi sono scontrata con un pazzo dando vita a qualcosa di magico. Forse, ad un pazzo amore!

 
FINE!


Bae Sunny.

Dong Minho.



Eccoci giunti alla fine della prima delle tre one shot.
Spero vi sia piaciuta, attendo qualche commento.
Intanto, vi aspetto la prossima settimana con la prima parte della seconda one shot: Stupid Love!
A presto. 

 
Kiss-Kiss. lollipop 2013
 

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Capitolo 3
*** Stupid Love 1/2 ***


Stupid Love
(parte prima)

Stringo tra le mani la mia cartellina verde, al suo interno c'è il mio curriculum e tutti i documenti che lo corredano.
Stretta nel mio tailleur blu scuro, faccio il mio ingresso alla Choi Company, la più grande compagnia assicurativa dell'Asia. Nella sala d'aspetto, sedute sulle sedie ovali nere, vi sono decine di ragazze truccate, profumate e ben vestite. Una come me é fuori luogo tra queste vamp! Mi accomodo di fianco ad una ragazza dai lunghi, lunghissimi capelli neri di un liscio placcato. Sulla sua testa, in alto, vi è posto un condizionatore d'aria. Seoul é immersa nella bianca neve, il clima è gelido. L'aria calda che emana il condizionatore, scongela le mie mani fredde e glaciali. Le strofino sui pantaloni... Non posso stringere la mano al signor Choi con questo ghiacciolo che mi ritrovo come arto!
<< Le stagiste possono accomodarsi in sala conferenze. Il presidente vi raggiungerà a breve. >> Come tanti soldatini, io e le altre stagiste prendiamo posto nella sala conferenze della compagnia. Tiro un lungo respiro e dipingo il mio volto con un caldo ed affabile sorriso. Pochi minuti e l'enorme porta di vetro temperato, lascia intravedere la figura austera del presidente Choi. L'uomo apre la porta e ci saluta con un serioso buongiorno. Dietro di lui spunta una testa, un ragazzo giovane e ben vestito segue l'uomo, facendo segno a tutte noi. Un improvviso vociferare si ode nella stanza, mi guardo intorno e vedo le altre ragazze sorridere e ammiccare... Tentano di corteggiare il presidente? Osservo i loro sguardi e mi accorgo che non sono rivolti al signor Choi, bensì al ragazzo che siede al suo fianco... << Buongiorno signorine, io sono il presidente Choi Seungri, di fianco a me c'è il neo vicepresidente, mio figlio, Choi Huang. Insieme vi diamo il benvenuto alla Choi Company. >> Un plauso accompagna le parole del presidente, poi nuovamente il silenzio e solo la sua voce aleggia nella sala. << Quest'oggi inizia il vostro stage. Sarete affiancate dai nostri dipendenti migliori, osserverete il nostro lavoro e farete per noi delle commissioni. Mio figlio esaminerà i vostri curriculum e visto che ha bisogno di una segretaria, si servirà di una di voi come stagista. Insomma, una sola di voi, avrà la fortuna di avere mio figlio come mentore. >> ancora gridolini e vociferare, osservo le altre ragazze e mi sembra quasi di vederle sbavare... Credo di essere l'unica qui interessata allo stage che questa compagnia offre e non ai suoi dipendenti! Lasciamo la sala e consegniamo i nostri curriculum alla signora Kim, lei avrà il compito di spulciare tra le righe delle nostre esperienze, insieme al vicepresidente Choi e unitamente scegliere la stagista migliore.
Se venissi scelta come assistente personale del vicepresidente della Choi Company per me sarebbe un gran bel colpo. Ho bisogno di questo stage, mi servirà per arricchire il mio curriculum ed accrescere il mio bagaglio studi. La concorrenza però è spietata, anche perchè qui le ragazze sembrano essere molto interessate al signorino Choi, tutte vogliono essere la sua assistente personale.



Inizia un nuovo giorno per me come stagista della Choi Company. Indosso un vestitino bianco e la mia giacca di pelle nera, oggi voglio osare un po’ di più... e mi fiondo alla compagnia. << Oh mio Dio! >> non potrei esclamare altroArrivata in ufficio mi ritrovo dinanzi le mie compagne vestite anzi svestite nel peggiore dei modi. Arrossisco solo guardandole. Credo di riuscire a vedere le parti intime di alcune di loro! Chino lo sguardo e mi butto nel lavoro per evitare di vedere quanto in basso può calarsi il genere umano.
È quasi ora di pranzo, faccio per uscire per godermi la mia ora di pausa, quando vengo convocata nell'ufficio del vicepresidente... 
Oh cavolo, avrò sbagliato qualcosa? Tremante e ansiosa arrivo alla porta dell'ufficio di Choi Huang. Due tocchi su di essa con la mia mano tremolante e sudaticcia e poi una voce, rude, profonda e seria...
<< 
Avanti! >> Aiutooo!
Mostro il più dolce e falso dei miei sorrisi ed entro nell'ufficio. << Signorina Kang Yura, prego si accomodi. >> prendo posto su di una di quelle ingombranti sedie di pelle marrone, stringo tra le mani un lembo ondulato del mio vestitino bianco e tiro un profondo respiro, per poi poggiare lo sguardo sul giovane uomo che mi è seduto di fronte. << Ho avuto modo ieri di studiare i vostri curriculum e devo dire che tra tutti mi sono soffermato a leggere più volte il suo... >> respiro, sembra che l'aria abbia deciso di passare nuovamente tra le mie narici. Durante il discorso di Choi Huang, mi sono sentita come se fossi rinchiusa in un bolla, nella quale non trapassava aria.  
<< 
Si sente bene signorina Kang? >> Oh cavolo, si è accorto del mio momentaneo assopimento.  << Si certo signorino Choi. >> convinto dalle mie parole, riprende a parlare, elencandomi tutte le esperienze segnate sul mio curriculum.
Solo ora mi accorgo che negli ultimi sei anni non ho fatto altro che studiare ed aggiungere attività extra curriculari al nutrito elenco delle mie esperienze.
 Praticamente non ho avuto vita sociale!
<< Detto questo signorina Kang, devo farle i miei complimenti, il suo impegno nello studio dovrebbe essere fonte di ispirazione per altre giovani donne come lei. >> Sorrido, arrossendo. Chino il capo ed accenno un grazie, con tono rispettoso. 
Avrò anche rinunciato ad amore e amici, ma riuscirò ad ottenere la carriera che tanto bramo.
<< Vorrei farle da mentore signorina Kang. Affiancarmi nei miei lavori per la sua carriera sarà un gran colpo. >> A quelle parole resto interdetta per qualche istante...
<< 
Co-o-osa... Io? Perchè? >> abbandona la sua poltrona girevole, facendo rumore con lo strofinio del pantalone di lino sulla pelle.<< Credo di averle gia spiegato il perchè, per le sue doti, il suo impegno ed il suo nutrito curriculum. Devo delucidarle ancora i motivi? >>scuoto il capo, il tono di voce irritato e stanco di Choi Huang, mi spaventa... Non sia mai cambiasse idea...  << Grazie mille signorino Choi. >> Abbandono l'ufficio ed ancora incredula mi dirigo alla mensa... Ho davvero bisogno di mangiare! Al rientro la signora Kim ci riunisce tutte in sala conferenze per un importante comunicato. << Allora signorine, come sapete il vicepresidente Choi, stava cercando tra di voi una giovane intelligente e volitiva per affiancarlo nel suo lavoro e che ricoprisse il ruolo di segretaria. >> come le teste di quei cagnolini posti sul cruscotto delle auto, così i capi delle stagiste si muovono alle parole della signora Kim. Nei loro occhi c'è speranza... Tutte vogliono affiancare Choi Huang, ma nessuna di esse vorrebbe farlo per il mio stesso motivo. << Il signorino Choi ed io abbiamo scelto la candidata migliore. Signorina Kang, prego venga di fianco a me. >> mi alzo in piedi, rimettendo a posto il vestito che si era alzato. Qualche passo per poi soffermarmi di fianco alla signora Kim. << Kang Yura è stata scelta per ricoprire questo ruolo. Congratulazioni signorina. >> sorrido alla signora Kim, per poi voltarmi verso le mie colleghe. Sguardi arcigni mi scrutano. Non credo che abbiano preso bene questa decisione... 

E' domenica, mi distendo sul divano e mi perdo nei miei pensieri. Sono sopravvissuta ad una settimana tremenda! Forse l'ansia o l'adrenalina di questo mio nuovo incarico, sono stati la causa dei miei continui errori…
Martedì c'era un importante riunione degli azionisti, il signorino Choi mi ha chiesto di sistemare la sala conferenze e dopo di servire dei caffé caldi.
Semplice, se non fosse che dopo aver servito i caffé, i vari dirigenti se lo sono letteralmente sputati in faccia a vicenda.
 << 
Signorina Kang, ma come diavolo ha fatto a confondere il sale con lo zucchero? >> bella domanda, alla quale non seppi rispondere. Ero davvero convinta di aver messo lo zucchero nella macchinetta...  Il giorno seguente ne ho combinata un'altra, volevo scusarmi col signorino Choi, quindi gli avevo portato dei biscottiuna ricetta speciale di mia nonnali poggiai in cucina per poi servirglieli all'ora di pranzo. Bhè, non so cosa io abbia sbagliato nell'impasto ma il signorino Choi ha trascorso l'intero mercoledì facendo avanti e indietro dal suo ufficio al bagno. La sua espressione sfinita diceva tutto...
I giorni seguenti altri piccoli incidenti hanno fatto infuriare Choi Huang... Il mio nuovo incarico è gia in bilico. 
Come posso essere stata tanto sbadata?

 

Kang Yura.

Choi Huang.


Salve gente, ecco a voi la prima parte della seconda one shot.
Abbiamo conosciuto Yura e Huang... Cosa accadrà a loro? 
Vi aspetto il prossimo sabato con l'ultima parte.
Intanto lasciatemi qualche vostro commento
 ;)

 
Kiss-Kiss. lollipop 2013 
 

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Capitolo 4
*** Stupid Love 2/2 ***


 
Stupid Love
(seconda parte)

Sorrisi malefici accompagnano un nuovo giorno alla Choi Company...
La mia aria stanca ed affranta provoca l'ilarità delle altre stagiste.
Certo, se io fallisco loro sono più che felici.
Mi butto nel lavoro ignorando i loro sguardi…
Ho la mano intorpidita, sento le dita cedere, ma non posso smettere di scrivere, non ora... Ho ancora molte pratiche da ricopiare. << Signorina Kang cosa sta facendo? >> senza che me ne accorga, il signorino Choi entra nell'ufficio. << Sto copiando su carta tutti i contratti da lei stipulati, sa non mi fido di questi aggeggi elettronici, salvare tutti i suoi lavori su un computer con il rischio che esso si blocchi o si rompa è davvero fin troppo rischioso per i miei gusti… >> Choi Huang scuote il capo, ma il suo volto non è contrariato anzi, sembra aver stima di me. << Ah signorina Kang stasera lei esce con me >> sobbalzo lasciando cadere la penna che cingo tra le dita della mano destra, sul pavimento. << Co--osa?!? >> rivolto a guardare i documenti posti sulla sua scrivania il vicepresidente risponde alla mia tremante domanda... << Devo incontrare dei possibili clienti cinesi e se non erro lei è proprio nativa di quelle parti... >> faccio di si col capo. << Bene, io non parlo cinese e ho davvero bisogno del suo aiuto. È un affare molto importante! >> il rossore colora le mie guancia, l'ansia prende il sopravvento su di me. E se sbagliassi ancora? E se facessi fallire la chiusura di quest'affare? Tremo!

Spulcio dal lato "sera" del mio armadio e non vi trovo nulla di convincente...
Aish, cosa si indossa per una riunione d'affari? Allora ragioniamo... È una cena, in un ristorante di lusso, con dei possibili clienti cinesi… Trovato!
Indosso un minidress color arancio che si sposa bene con la mia carnagione, piastro i capelli in modo ondulato, un filo di trucco, tacchi che odio e poi via, di corsa al ristorante…
Cinque uomini d’affari ben vestiti mi attendono al tavolo, con loro c’è Choi Huang. Mi accomodo ed iniziamo a cenare, dopo una decina di minuti in silenzio, il signorino Choi mi da un colpetto sulla gamba col piede, mi volto e lo vedo farmi cenno con gli occhi, mi invita a parlare.
Già, io sono qui per parlare con i cinesi. Respiro ed inizio a parlare… Gli parlo della Choi Company e del contratto che vuol offrire loro.
Sono ormai le 23, salgo nel taxi con accanto il signor Choi che stanco, china il capo sul poggia testa del sediolino. La cena sembra essere andata bene, ma dovremmo comunque attendere domani per conoscere la risposta dei cinesi.
<<
Si rilassi signorina Kang, la cena è andata bene e lei ha fatto un ottimo lavoro. >> sorrido leggermente, colpita dal complimento rivoltomi dal signorino Choi. << La ringrazio. >> borbotto imbarazzata. Choi Huang apre gli occhi, mostrandomi il suo intenso sguardo marrone… << Perché non iniziamo a darci del tu… >> sgrano gli occhi… << Del tu? Ehm… non credo sia il caso. >> si raddrizza sul sedile e mi fissa in modo serio. << Siamo coetanei e sentirmi dare del voi, mi fa sentire vecchio. >> gli sorrido, mostrandogli tutta la mia dentatura. << Vabbene, credo di poterlo fare signo---, no scusa, Huang. >> scoppia in una fragorosa risata… Credo di non averlo mai visto ridere prima d’ora! Il taxi si ferma e dal finestrino vedo il portone di casa mia. << Sono arrivata! A domani Huang, buonanotte. >> mi sorride accompagnando la mia uscita col saluto della mano…
<< Buonanotte Yura. >>

Mi alzo all’alba e arrivo in ufficio con mezz’ora di anticipo. Sono in ansia… Spero che i cinesi abbiamo firmato! Cammino su e giù per l’ufficio, in attesa dell’arrivo di Huang.
Mangiucchio le unghie e finalmente sento la porta alle mie spalle aprirsi…
E’ Huang!
Non attendo neanche che chiuda la porta alle sue spalle, che subito lo inondo di domande…. Devo sapere! << Allora? I cinesi hanno chiamato? Hanno deciso di firmare con noi? >> ancora sull’uscio della porta, Huang sorride… << Calma Yura, lasciami almeno entrare… >> guardo le mie compagne stagiste ammucchiate dietro alla porta… Origliano, forse sono in ansia quanto me! << Ti prego dimmelo… >> sento bofonchiare, ma non gli do peso. Mi avvicino a Huang, strappandogli dalle mani la giacca che ha appena dismesso. Huang mi sorride per poi, finalmente, confessarmi la verità.
<<
Torno adesso dall’ufficio di mio padre… >> resto col fiato, in attesa delle sue parole. << E’ molto fiero di noi… C’è l’abbiamo fatta Yura. >> inizio ad urlare. Non ci credo abbiamo concluso l’affare più importante della stagione. Salto al collo di Huang. Lui mi cinge sollevandomi. << Dobbiamo festeggiare. >> mi poggia e mi guarda fisso negli occhi. Solo ora mia accorgo di quanto sia bello… Arrossisco chinando il capo.

Riprendiamo a lavorare e ritorno ad essere la Yura imbranata.
Dopo aver fotocopiato dei documenti, quella macchina infernale impazzisce, iniziando a sputare fogli ovunque. In breve tempo il pavimento della stanza è inondato di carta straccia e se come non bastasse, le mie scarpe nuove si sono macchiate di colore rosso.
Accidenti!
Huang è ancora eccitato per l’affare concluso e sembra non essersi accorto della mia incapacità. << Yura, potresti portarmi un caffé in ufficio per favore… >> faccio cenno di si col capo alla sua richiesta e vado in cucina, metto sul fuoco la macchina per il caffé ed attendo che salga… I bisogni fisiologici però mi chiamano… Aish, mi scappa la pipì! L’ora di pausa è scoccata, le altre stagiste entrano in cucina per consumare i loro pranzi… Il caffé non sale ed io non riesco più a resistere, mi avvicino alle ragazze e chiedo loro il favore di controllare la macchinetta mentre io sono in bagno… << Certo Yura non preoccuparti. >> le ringrazio e corro alla toilette. Dopo pochi minuti ritorno in cucina e vedo le ragazze che confabulano tra di loro, tutte intorno ai fornelli… Poi vedo Kyra e Yoona, che maneggiano delle fiale. Ma cosa…
<< Hey, cosa state facendo? >>
le ragazze sobbalzano, voltandosi verso di me.
Mi cingo i fianchi con le mani e le guardo con aria di sfida. Non ci credo, stavano cercando di sabotare il mio caffé…
Ad un tratto riaffiorano nella mia mente tutti gli “incidenti” capitatimi nella scorsa settimana… Il caffé, i biscotti ecc… E’ tutta colpa loro?
Scuoto il capo incredula.
Queste ragazze sono delle vipere!
<< Avete cercato di sabotarmi sin dall’inizio vero? >>
mi si schierano tutte d’avanti, c’è veleno nei loro occhi… Ma cosa gli avrò mai fatto di male? << Tu non meriti il ruolo che hai Yura. Insomma, Choi Huang nemmeno ti piace, quindi perché dovresti essere proprio tu la sua segretaria personale? Non sei degna di questa posizione. >> Queste ragazze hanno davvero delle rotelle fuori posto! Scuoto il capo, sono davvero spaventata dalla loro stupidità… << Io sono qui per lavorare, non perché il capo è carino. Questo posto me lo sono guadagnata, con anni di lavoro, studio e sacrifici. Voi cosa avete fatto? >> alle mie parole vedo i loro occhi sgranarsi, poi però mi accorgo che non stanno guardando me. Faccio per voltarmi, quando, una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare… << Smettila di giustificarti Yura, queste donne non sono degne delle tue parole! >> è la voce di Huang. << Siete tutte invitate ad abbandonare la compagnia, immediatamente! >> le ragazze cercano di scusarsi, di giustificare i loro comportamenti, ma Huang è furioso, come mai prima. << State zitte! >> urla. << Non voglio ascoltarvi, avete cercato di danneggiare una vostra collega e con ella anche la compagnia. Non voglio avervi come stagiste, men che meno come dipendenti. Signora Kim, chiami la sorveglianza e faccia scortare fuori queste persone. >> Huang infuriato abbandona la cucina, lo seguo… << Huang, signor Choi. Le chiedo scusa io--- >> le mie parole vengono interrotte dallo sguardo confuso di Huang. << Non capisco perché tu ti stia scusando Yura. Ciò che è accaduto non è colpa tua, tu sei solo una vittima in questa situazione, anzi sono io a dover chiedere scusa a te, per averti accusata e sgridata per gli errori che, evidentemente non hai commesso per tua spontanea volontà. >>

Sei mesi dopo:

Il mio stage è terminato due mesi fa, ora, sono una dipendente effettiva della Choi Company, lavoro a stretto contatto con Huang, il nostro affiatamento si vede con dei risultati più che positivi sul lavoro.
Mi sono lasciata alle spalle la mia terribile parentesi da stagista. Non ho più rivisto le mie vecchie colleghe, Huang le ha bandite, non potranno più mettere piede nell’edificio della compagnia.
Ben gli sta!
Stretta nel mio cappottino nero, trascino il mio piccolo trolley sul pavimento dell’aeroporto, guardo il mio biglietto per l’ultima volta: Gate 12. La Francia, che meraviglia… Non vedo l’ora di arrivare!
Arrivo allo sportello e mi guardo intorno. Tra la folla che accalca il gate, vedo una mano… E’ Huang. Mi faccio spazio tra la gente sino ad arrivare accanto a lui.
<<
C’è l’hai fatta… >> sorrido, rispondendo alla sua domanda con un movimento del capo. Sono senza fiato!
Saliamo sull’aereo ed inizio a tremare. Odio volare! Chiudo gli occhi e respiro profondamente. La mia mano tremante posta sul poggia braccio, viene stretta da quella di Huang. Riapro gli occhi e mi volto verso di lui, lo guardo mentre finge di dormire e sorride compiaciuto mentre io arrossisco e sento il mio cuore pulsarmi nel petto… Non credo sia per la paura di volare.
Dopo ore di viaggio finalmente dal finestrino posso vedere la torre eiffel… << Che meraviglia! >> sospiro con occhi sognanti, continuando a tener stretta la mano di Huang, che nel frattempo si è risvegliato dal suo assopimento. << Dicono che Parigi sia la città più romantica del mondo. >> sorrido voltandomi di scatto verso di lui. Oh cavolo!
I nostri visi sono ad un palmo l’uno dall’altro, mi ritraggo, mentre lo vedo sorridere…  
Sembra che questo viaggio di lavoro possa portare anche altro…
Huang è davvero carino!

 
FINE.
 

Kang Yura.

Choi Huang.


Salve gente, avrei dovuto pubblicare ieri questo capitolo, ma gli impegni me lo hanno impedito. SORRY!
Spero che anche questa seconda one shot vi sia piaciuta.
Attendo qualche vostro commento e vi aspetto la prossima settimana con la prima parte
della terza ed ultima one shot. 
A presto!

 
P.S = foreverwithyou, per rispetto verso di te ho evitato di farli baciare... contenta?
Kiss-Kiss. lollipop 2013

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Capitolo 5
*** Moody Love 1/2 ***


 

Moody Love
( parte prima )

I lunghi capelli color castano ramato di Jang Daehyun mi oscurano la visuale. Alzo di più la testa e sbircio sul foglio posto sul tavolo, dinanzi a Daehyun... "Smiling you" è l'unica cosa che riesco a leggere... << È una nuova canzone? >> Daehyun mugugna un si. Tutto tace nella sala prove, nessuno osa proferir parola. Neanche  Jun Jin che è il logorroico della band, nessuno disturba il leader che è intento a comporre!
Io resto rannicchiata sulla mia poltrona e mi lascio trasportare dalle mie fantasie. Guardo Daehyun, le onde dei suoi capelli morbidi, che gli accarezzano il viso. Sorride alle battute di Myungsoo.
Lui riuscirebbe a far ridere chiunque!
La dentatura di un bianco scintillante di Daehyun rapisce il mio sguardo, mi perdo in quella magnifica risata. Sono proprio cotta! << Per oggi abbiamo finito ragazzi. Domani iniziamo le prove presto, dobbiamo essere pronti per l’esibizione al Candy Crush di domani sera. >> La sala prove si svuota, faccio per uscire quando vedo Daehyun accomodarsi di nuovo sulla sua sedie, riprendendo tra le mani il suo block notes. << Non vai a casa, resti qui a scrivere? >> chiedo con tono discreto. Neanche mi guarda, ma infondo lui non mi guarda mai, resta con la testa china sul suo foglio… << Si, resto ancora un po’ qui. >> indietreggio, dal suo tono di voce capisco che vuole restare da solo. << Ok, allora a domani. Buonanotte Daehyun. >> non proferisce parola. Semplicemente alza la mano come cenno di saluto. Quanto vorrei, che almeno una volta lui pronunciasse il mio nome, anche solo per salutarmi… Ciao Lee Chaeryn. E’ questo che vorrei sentirmi dire!

Mi alzo all’alba ed inizio a scaldare le corde vocali. Sono la cantante solista dei Lunatics, non posso permettermi di arrivare fredda alle prove. Indosso il mio maglioncino rosa, i miei leggings etnici e i tacchi, immancabili per me. Sono una cantante di un metro e sessanta, in una band di ragazzi di un metro e ottanta, i tacchi sono indispensabili!
<<
Buongiorno ragazzi, vi ho portato la colazione. >>
carica di buste, piene delle più gustose leccornie, faccio il mio ingresso nella sala prove. << Oh Chaeryn, tu sei un angelo. >> Myungsoo si getta ai miei piedi, baciando ogni mio passo… Che buffone!
Non riesco a fare a meno di ridere… << Maledizione, siete riusciti a farmi perdere l’ispirazione. >> Daehyun lascia cadere a terra la sua chitarra e infuriato si rinchiude nella studio di incisione. Le sue parole erano rivolte a tutti noi, ma il suo sguardo poggiava su di me. E’ sempre arrabbiato con me!
Durante le prove do il massimo, cercando di piacere al burbero Daehyun.
Dopo tre lunghe ed incessanti ore di prove, possiamo finalmente tornare a casa.

<< Bravi ragazzi, sono soddisfatto di queste prove… >> Daehyun si avvicina e dona una parola di stima ed incoraggiamento ad ogni membro della band, a tutti tranne a me.
Resto immobile dinanzi a lui, lo fisso attendendo una sua parola che, ahimè, non arriva.
Torno a casa e con l’anima sconfitta mi butto a capofitto sul letto, affondando il viso sul cuscino, poi mi volto e con le braccia incrociate sul ventre ammiro il soffitto buio, su di esso vi ho affisso delle stelle, quelle che nell’oscurità si illuminano. Inizio a fissarle perdendomi nella loro luce, senza accorgermene del tempo che passa, l’orologio sulla cassettiera segna le 20.
Oh cavolo, alle 21 devo essere al Candy Crush!
Corro in bagno, fiondandomi sotto la doccia. Una volta uscita spulcio velocemente nell’armadio e indosso il primo vestito comodo e dallo stile rock che vi trovo all’interno. Poi salto sul primo taxi che passa per strada.
Sono imbottigliata nel terribile traffico di Seoul, butto un occhio all’orologio posto sul tassametro, segna le 21:04.
Accidenti! Il cellulare stretto tra le mie mani non fa altro che vibrare, i ragazzi mi stanno inondando di chiamate e messaggi. Leggo i nomi e tra quelli che mi cercano non c’è Daehyun. Il mio morale continua a cadere giù, fin sotto ai miei piedi. Sono due anni che canto in questa band, due anni che sono innamorata del ragazzo sbagliato. Jang Daehyun non mi ha mai degnata neanche di uno sguardo, a stento mi parla e se lo fa è solo per qualcosa che riguarda la band, ed’io continuo ad avere occhi solo per lui. Si può essere più stupidi di così?
Finalmente riesco a vedere l’insegna illuminata del Candy Crush, pago al volo il taxista e inizio a correre verso l’ ingresso.
<<
Ragazzi >> urlo… << Eccomi, sono arrivata! Scusatemi. >> la band mi guarda con sguardo arcigno per qualche istante, poi urlano e gioiscono, felici di vedermi e di non dover più cancellare la nostra esibizione. << Su forza andiamo, muoviamoci. >> Daehyun ci riporta all’ordine, e finalmente saliamo sul palco.

Gli applausi scroscianti accompagnano la nostra discesa dal palcoscenico.
L’esibizione è stata un successo! Jun Jin stappa una bottiglia di champagne e porge a tutti noi dei bicchieri… << Su ragazzi brindiamo. >> Mi volto ed inizio a guardarmi intorno, alla riceda di Daehyun. Voglio chiedergli scusa per il mio ritardo e brindare anche con lui.
<< Hey Chaeryn, sei stata fantastica, le tue smorfie alla fine di ogni esibizione sono troppo simpatiche.
>> ride Myungsoo, poggiandomi un braccio intorno al collo, lo ringrazio del complimento con un sorriso. << Hey Myungsoo hai visto Daehyun? >> mi fa cenno di si col capo per poi indicarmi col dito i divanetti rossi del prive.
Guardo in quella direzione e tra un orda di ragazze svestite riesco a vedere il viso sorridente di Daehyun.
Come sempre è circondato da ragazze! Il mio viso si rattrista a quella visione, quasi mi viene da vomitare. Cosa hanno loro che io non ho? Perché Daehyun non mi vuole? Butto giù un altro sorso di champagne e poi un altro ancora, fino a svuotare per intero il mio bicchiere. Non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che io sono astemia!
Inizio a barcollare, fino ad arrivare a scontrarmi col petto robusto di un ragazzo.
Alzo lentamente la testa e dopo qualche minuto riesco a capire a chi appartiene quella sagoma… E’  Kwon Jiro il leader degli Skulls e nemico giurato di Daehyun.
Istintivamente il mio sguardo verte sul mio leader che, solo ora sembra essersi accorto della mia presenza nel locale. Daehyun si disfa delle fan scatenate ed inizia ad avvicinarsi a noi…
Oh oh, qui si mette male!

 

Lee Chaeryn.

Jang Daehyun.


Salve gente eccovi la prima parte dell'ultima one shot della mia raccolta,
allora, cosa ve ne pare?

Aspetto i vostri commenti, spero che anche Chaeryn e Daehyun vi piacciano quanto 
i quattro protagonisti delle due precedenti one shot.
A presto con la seconda ed ultima parte di Moody Love.


Kiss-Kiss. lollipop 2013

 

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Capitolo 6
*** Moody Love 2/2 ***


Visto che oggi è San Valentino, ho deciso di pubblicare in anticipo l'ultima parte della mia raccolta di one shot d'amore.
Spero che queste poche righe possano accompagnare la serata degli innamorati e magari, sollevare il morale di chi come me, non ha un innamorato. Detto questo, vi auguro buon lettura.  ;)

 

Moody Love
( parte seconda)

 
<< Jiro, cosa fai qui? >> Daehyun afferra il mio braccio e mi tira verso di se… << Sono venuto per godere della splendida voce di questo fiorellino. >> fiorellino? Ma che dice?
<<
Sei davvero brava Chaeryn, non credo che tu debba restare rilegata in questa band mediocre. E poi, credo che tu sia abbastanza sottovalutata dal caro Daehyun. >>
chino la testa, le sue parole hanno un senso. Non c’è stata una sola volta negli ultimi anni che Daehyun abbia mostrato apprezzamento verso il mio lavoro, per l’impegno che impiego in esso. Li sento discutere animatamente, dalle loro parole si evince astio ed odio. Non discutono per me, io sono solo il premio in palio.
<<
Io vado via! >> scappo via indignata. Come può Daehyun trattarmi così? Come possono parlare di me come se fossi un oggetto?
Mi addormento lasciando le mie lacrime libere di rigarmi il volto.
Dormo allungo come non mi accadeva da tanto, vengo svegliata dall’incessante vibrazione del cellulare. Guardo le chiamate perse, i nomi dei ragazzi della band si susseguono. Il mio viso si incupisce non trovando tra quei nomi quello di Daehyun.
<<
Che stupida, continuo ad aspettarlo… >> mi vesto velocemente per poi recarmi alla sala prove. Non credo di poter continuare in questo modo!

Entro di soppiatto ma la mia presenza viene notata dagli altri. << Chaeryn sei tornata che bello. >> Myungsoo mi getta le braccia al collo stringendomi forte. Loro mi voglio bene, mi si spezza il cuore doverli ferire… Mi divincolo dalle sue braccia e tiro un forte sospiro. << Sono solo venuta a prendere le mie cose… >> digrigno i denti.
<<
Cosaaa >> un coro si alza all’interno della stanza, riesco anche a scorgere da lontano il capo di Daehyun sollevarsi a quella mia affermazione.  << Non puoi andartene Chaeryn. >> Jun Jin mi urla contrariato. << Non puoi abbandonarci così. >> una morsa mi stringe il cuore… << Corri pure da Jiro non ci servi! >> La voce rude di Daehyun si alza dal fondo della stanza. Resto sbigottita per un attimo da quella sua fredda affermazione, ma poi mi irrigidisco, prendo le mie cose e vado via, voltando le spalle a tutti.

Sono giorni ormai che ciondolo da una camera all’altra del mio minuscolo appartamento. Non ho un obbiettivo, una meta, nulla per cui alzarsi al mattino e sorridere. Ho lasciato i Lunatics a malincuore. E’ stata la scelta più dura della mia vita, ma bisognava che la facessi, il mio rapporto con Daehyun mi stava logorando, non permettendomi di vivere appieno la mia passione… il canto!
Non sono corsa da Jiro per cercare di entrare nella sua band, gli Skulls, non sono così meschina.
Continuo a camminare su e giù, mangiucchiandomi le unghie,
un solco si aprirà su questo pavimento se continuo in questo modo… quando, il cellulare inizia a squillare: numero privato. Chi sarà? Resto a fissare lo schermo del telefono per qualche secondo poi rispondo. << Chaeryn ciao sono Jun Jin. >> resto in silenzio ad ascoltare le sue parole, mi sento troppo in colpa con lui e gli altri ragazzi per potergli rispondere… << Ripulendo la sala prove abbiamo trovato delle cose che ti appartengono, dovresti venire a prenderle. >> mugugno un si, poi il mio pensiero ritorna su Daehyun, non sono pronta a rivederlo! << Il leader c’è? >> un no perentorio è ciò che esce dalla bocca di Jun Jin. Stacco il telefono con lui, mi vesto velocemente per poi dirigermi in sala prove.
<<
Buongiorno raga--- >> le parole mi si bloccano sulle labbra… Ma dove sono finiti tutti? La sala prove è vuota e dei musicisti non c’è traccia.
Un tonfo mi fa sobbalzare, la porta alle mie spalle si è improvvisamente chiusa. Risalgo i pochi gradini che mi separano da essa e tento di riaprirla, ma niente, sembra essere chiusa dall’esterno.
Che scherzo è questo? Ad un tratto sento una leggera musica provenire dalla sala di registrazione… Chi c’è?
In punta di piedi mi avvicino alla sala e apro lentamente la porta, il cigolio però fa sobbalzare il ragazzo che suona.
<<
Chaeryn. >> strabuzzo gli occhi ritrovandomi dinanzi Daehyun. << Jang Daehyun cosa ci fai tu qui? >> alza un sopracciglio e poggia a terra la sua chitarra. << Questa è la mia sala prove, tu cosa ci fai qui… non te ne eri andata? >> me ne ero andata? Ma se è lui che mi ha cacciata… << Jun Jin mi ha chiamata, ha detto che pulendo avete trovato delle cose che mi appartengono, sono venuta a prenderle. >> Daehyun scoppia in una fragorosa risata… << Pulire? Da quanto in qua noi puliamo. Ti ha mentito! >> come ho fatto a credere alle parole di Jun Jin, i ragazzi non hanno mai pulito… Forse la mia voglia di rivederli e di tornare in questo posto per me tanto importante, ha fatto in modo che io bevessi la sua balla.
<<
Daehyun, Chaeryn… ci siete? >> una voce ci fa sussultare. Ci dirigiamo all’esterno della sala di registrazione e dalla porta vediamo spuntare la faccia di Myungsoo.
<<
Ok ragazzi ascoltatemi bene, io e gli altri abbiamo deciso che per voi due è arrivato il momento di parlare, quindi… non uscirete di qui finché non avrete fatto la pace. >> sgrano gli occhi ma cosa dice… Io e Daehyun chiusi da soli in una stanza? No no no no no! << Myungsoo ma cosa dici? >> lo ammonisce Daehyun, ma il ragazzo chiude la porta sui nostri volti increduli per poi urlare… << Mi raccomando non ammazzatevi! >>  Il silenzio incombe nella stanza, Daehyun cerca disperatamente di aprire la porta per poter scappare via, magari lontano da me. Mi faccio coraggio e prendo parole. Qualcuno deve pur metter fine a questo “assordante” silenzio. << Forse se parlassimo Myungsoo e gli altri ragazzi ci lascerebbero in pace. >> Daehyun si volta poggiandosi sul corrimano delle scale. << Vuoi scusarti? >> scusarmi io? Scherza?!? << Io non ho nulla di cui scusarmi, anzi credo che tu dovresti farlo. >> alza un sopracciglio a mo di sfida e si avvicina a me con passo veloce. << E perché mai dovrei chiederti scusa. >> ora lo ammazzo! Ah no, Myungsoo ha detto di non farlo… << Sei proprio un idiota Daehyun, tu mi ha sempre trattata con sufficienza, hai dato per scontato che io rimanessi per sempre al tuo fianco, poi, quando hai visto che anche io possiedo un carattere, mi hai mandata via, gettandomi, come se fossi uno straccio vecchio. >> vedo una vena di tristezza trapelare dagli occhi di Daehyun. << Perché mi hai mandata via in quel modo, cosa ho fatto di sbagliato? >> il magone blocca sul fondo della gola le mie parole… strozzandole. Daehyun china il capo, scuotendolo in modo incerto… << Tu non hai fatto nulla di male è solo che io sono uno stupido! >> Oh finalmente lo ammette! << Ero geloso. Jiro riesce a prendersi tutto ciò che è mio, non volevo che accadesse anche con te… Quindi ti ho lasciata andare io, prima che tu mi abbandonassi per andare da lui. >> queste sono le prime parole dolci e carine che Daehyun mi abbia mai detto. Mi avvicino a lui poggiandogli una mano sulla spalla. << Non sarei mai andata via dai Lunatics se non a causa tua. Mi tratti male, lo hai sempre fatto e questo mi ha portato a non sopportare più la tua freddezza. E’ per questo che volevo andarmene, non per unirmi agli Skulls, non sarei mai stata tanto meschina. >> Daehyun mi sorride per poi abbracciarmi con affetto. Arrossisco, il suo corpo non è mai stato così vicino al mio. Riesco a sentire il calore delle sue braccia e mi perdo in quell’infinito momento di dolcezza. Mi stacco da lui e tento di nascondere le mie gote rosse. << Visto che stiamo parlando in modo sincero… io avrei bisogno di dirti una cosa importante… >> sono pronta adesso, pronta a dire a Daehyun di essere innamorata di lui!
Daehyun mi guarda con insistenza, cercando di tenere il mio sguardo. << Non riesco a sopportare la tua indifferenza nei miei confronti perché… perché, io… Io sono innamorata di te Daehyun! >> pronuncio le ultime parole in modo veloce, nella speranza che il mio colloquiante non le comprenda appieno, ma ahimè il suo udito funziona alla perfezione. << Tu, tu cosa? >> mi allontano da lui voltandogli le spalle. << Non dar peso alle mie parole… Non ho detto nulla! >> Daehyun mi cinge le spalle con le mani, poi mi volta, facendo incrociare nuovamente i nostri sguardi… << Le storie d’amore tra due membri della stessa band, non portano a nulla di buono. >> chino il capo, le sue parole hanno un senso. Perché rovinare la creazione di buona musica per una stupida cotta? Semplice, perché al cuore non si comanda! << Lo so! >> mormoro…
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Però, potrebbe anche portarci cose buone. >> sgrano gli occhi incredula… Cosa dice?!? Non riesco a proferir parola, Daehyun cinge i miei fianchi e mi tira a se, per poi baciarmi. Gli ho visto fare questo gesto tante, tantissime volte, verso altre ragazze, ma questa volta mi sembra diverso. Questa volta tra le sue braccia ci sono io.
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Allora, vi siete chiariti? Ma cos--- >> Myungsoo entra nella sala, seguito dagli altri membri della band, le loro espressioni sconcertate alla viste del bacio tra me e Daehyun dice tutto… << Non è come pensate. >> tento di giustificarmi mentre Daehyun scoppia in una caotica risata. << Tranquilli ragazzi, i Lunatics sono di nuovo uniti!. >> Daehyun mi tira verso di se abbracciandomi e scoccandomi un bacio sulla fronte.
Dire la verità, dichiarare i propri sentimenti, forse può esporci, rendendoci vulnerabili… Ma potrebbe aprirci le parte per il cuore della persona amata e per questo vale la pena rischiare!
<< Bisogna festeggiare allora…
>> un abbraccio di gruppo è la cornice ideale per un finale quasi “da favola” !


 
FINE!
 

Lee Chaeryn. 

Jang Daehyun.


La mia raccolta si conclude con questa seconda e ultima parte.
Spero che queste tre piccole storie vi siano piaciute.
Lasciatemi qualche commento e venitemi a trovare nelle mie altre storie:
John e Mary - la storia di un amore impossibile e in Why me?

Vi attendo numerosi. A presto. Grazie ancora per il vostro sostegno.

 
Kiss-Kiss. lollipop 2013 ♥ 
 

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