La verità di Envy di ireat (/viewuser.php?uid=48842)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Envy, l'Invidia ***
Capitolo 2: *** Una visita inattesa ***
Capitolo 3: *** L'esperimento ***
Capitolo 4: *** L'Homunculus e L'Alchimista ***
Capitolo 5: *** La degna conclusione ***
Capitolo 1 *** Envy, l'Invidia ***
La verità di Envy
La
verità di Envy
Capitolo 1:
Envy, l’invidia
Chi sono io?
Secondo gli alchimisti io non sono umano.
Secondo gli alchimisti io sono un mostro.
Il mio vero aspetto, non lo ricordo neppure. Lo cambio in continuazione, prendo
le sembianze delle persone care, e così imbroglio gli umani. E gli alchimisti.
Homunculus. Così ci chiamano.
Quando pronunciano quella parola, la dicono con disprezzo, quasi fosse
un’offesa. Quasi fosse una vergogna.
Gli alchimisti pensano di essere perfetti. Credono di sapere tutto su noi Homunculus,
ma la verità è un’altra.
La verità è che non sanno niente su di noi!
Secondo gli alchimisti io non sono umano.
Secondo gli alchimisti io sono un mostro.
Ma soprattutto secondo gli alchimisti, io non posso cambiare.
Ma devono ancora conoscermi.
Preparatevi alchimisti: sto arrivando.
Il
sole estivo splendeva sul bosco, filtrando fra i rami fitti fino ad arrivare ai
piccoli fiori. Qualche timido raggio azzardava addirittura ad entrare nella
grotta.
Ma gli altri raggi sembravano quasi ammonirlo: “non sai che luogo è
quello?”. Evidentemente No. Quella era la SUA grotta. E nessun raggio di sole
era mai sopravvissuto lì.
Nessun raggio di sole aveva mai raggiunto il suo cuore.
Lui era un Homunculus, un essere imperfetto, che non poteva provare
sentimenti come l’amore o la pietà. Solo odio.
Tutti lo scansavano, nessuno gli si avvicinava. Ma a lui andava bene così.
Non aveva bisogno di nessuno, se non della pietra filosofale, che lo teneva in
vita.
Nient’altro.
I giorni passavano così, uno dopo l’altro. La gente invecchiava, i bambini
nascevano, i vecchi e i malati morivano. Ma lui No.
Lui era come uno spettatore che ammirava lo scorrere della storia senza
rimanerne compromesso. Lui non era degno di farne parte. Non ne aveva il
diritto.
Non aveva parenti, ne amici, ma aveva nemici. Tanti nemici. E a lui piaceva così.
Non voleva rimanere compromesso da tempo e sentimenti.
Voleva rimanere immutato nel corpo e nell’anima.
Voleva solo continuare a seguire la storia degli uomini senza farne parte.
Forse in una parte del suo cuore, si nascondeva il desiderio di entrare in
quella storia di uomini ma…
No, impossibile. Lui non aveva un cuore.
Era
un Homunculus.
Non
ne era degno.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Una visita inattesa ***
La verità di Envy Capitolo 2
La
verità di Envy
Capitolo 2:
Una visita inattesa.
Mi
chiamano Envy, l’invidia.
Di tutti i vizzi, l’invidia è il più terribile.
La gente uccide e tradisce per invidia, ma poi non hanno coraggio di ammetterlo
e tutta la colpa va a me: lo sporco Homunculus.
E’ vero: invidio tutti gli umani, che sono in grado di vivere, invidio i
bambini, che hanno i genitori, invidio il mondo, che ride alle mie spalle.
ODIO il mondo che ride alle mie spalle.
Alle spalle di un lurido Homunculus.
Odio tutti.
Ma io non sono umano.
E l’invidia è un privilegio umano.
E io non sono che uno stupido Homunculus…
Mentre
l’Homunculus si dilettava a tirare i sassolini dentro il lago oscuro della
grotta, qualcuno si avvicinava alle sue spalle.
Quando ormai gli uomini erano lì dietro, lui si girò di scatto e li prese per
la gola. Senza alcuno sforzo sollevò i due uomini da terra. La divise blu erano
nere, al buio della grotta. Soldati. Puah!
Li gettò a terra. I due uomini impauriti erano paralizzati. Avevano paura
dell’Homunculus.
-Beh? Volete proprio farvi ammazzare? Andatevene, prima che cambi idea. Oggi non
sono proprio in vena- disse Envy, e riprese il giochetto dei sassolini.
-Neppure se ci sono io?- disse una voce familiare. Troppo familiare.
Envy si voltò di scatto, ed ecco davanti a lui, l’ultima persona che si
sarebbe aspettato.
Edward Elric era lì per lui.
-Oh, oh! Se anche il Fullmetal Alchemist si è degnato di venire in questa
lurida grotta sotto ci sarà qualcosa di importante -disse Envy, posando a terra
i sassolini, passati in secondo piano.
-Esatto! Ho fatto delle ricerche, e finalmente ho scoperto come catturarti-
disse il ragazzo sicuro di se.
-Interessante! Ma oggi proprio non sono in vena di attaccar briga, ripassa
un’altra volta- disse l’Homunculus, e tornò ai suoi sassolini.
-Eh no, Homunculus! Ora
vieni con me!- esclamò il ragazzo.
Spazientito, Envy si girò di scatto,
giusto in tempo per vedere il giovane alchimista fare una trasmutazione.
Poi
più nulla
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il
mio angolino (muahaha!!!)
Sono
incredula! Già due recensioni??? *happy dance*
Rispondo
subito:
strawberry_:
effettivamente anch'io ADORO nel modo più assoluto Envy! E' un personaggio
troppo fuori dalla norma per passare inosservato. Quando ho detto alle mie
amiche che era il mio personaggio preferito mi hanno guardata come se avessi la
febbre, ma alla fine hanno imparato ad apprezzarlo (ENVY RULEZ)
CylanL:
tranquilla, non serve che vieni fino a casa mia (anche perché abito nel mondo
delle favole perciò potrebbe risultare difficile raggiunermi). Comunque anch'io
di solito vedo Envy più attivo, però ho voluto provare a dargli un'altra
piega, più stile manga (quando dice di odiare i combattimenti). Però hai
ragione: i gusti sono gusti.
Un
saluto e al prossimo capitolooooooooo!!!! (*me completamente fusa*)
Ireat^^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** L'esperimento ***
La verità di Envy Capitolo 3
La
verità di Envy
Capitolo 3:
L’esperimento
Nessun
umano apprezza la propria vita.
Tutti si lamentano dei genitori, dei figli, del partner…
Nessuno sa mai accontentarsi.
Tutti gli uomini vogliono di più. Sempre di più.
Non gli basta vivere: vogliono anche dominare, sopraffare, possedere.
Ma soprattutto sapere! Vogliono sempre sapere tutto.
Su noi Homunculus, sugli animali, sulla natura.
Pensano di essere intelligenti.
Ma prima di andare a cercare negli altri, dovrebbero imparare a conoscere e
stessi…
Il
caldo torrido della stanza aveva appannato la vista all’Homunculus. I suoi
occhi viola erano lucidi e la fascia che portava in fronte era madida di sudore.
Una risata irruppe nel silenzio della stanza.
-Ah! Ah! Sembra che alla fine tu sia stato catturato…Homunculus- disse
Ed, avvicinandosi ad Envy. Il suo sorrisetto provocatorio, tipico dell’Homunculus.
Era così strano vederselo davanti sul viso ancora bambino del giovane
alchimista.
Envy non voleva rispondere. Era legato ad un lettino d'ospedale. Si sentiva la
puzza di medicinali.
-Non parli, eh? Hai perso il tuo sorriso, Homunculus…- quella parola!
La pronunciava così…cattiva! Come se fosse un’offesa. Una terribile offesa.
-Smettila!- gridò Envy.
-Oh, oh! Ti sei arrabbiato…- disse Ed allontanandosi dal lettino e
avvicinandosi al fratello e al Colonnello. –Resta calmo e buono. Ci servi per
un esperimento!
-Un…un esperimento?- chiese l’Homunculus.
-Eh già. Proprio così. Non aver paura, non ti farà male- e se ne andò,
chiudendo la porta alle sue spalle.
Envy sorrise. Il suo sorriso.
Che ingenui! Come se bastasse questo per imprigionarlo!
Perché lui sarà anche stato un Homunculus, ma non era uno stupido.
Con un sibilo si trasformò in un serpente e sgusciò via dai lacci che lo
tenevano inchiodato al lettino.
Ora poteva andarsene.
Aprì la finestra: quinto piano. Non era certo un problema per il suo corpo
agile e immortale. Si preparò a saltare e…
-Fermo, Homunculus! Dove credi di andare?- esclamò Ed, tornando nella
stanza.
-Penso di andarmene- disse Envy sorridendo. –E penso che tu non mi potrai
fermare- continuò in tono fermo fissandolo negli occhi. Con i suoi occhi
d’ametista, splendenti di odio. –Ecco cosa penso, Alchimista.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il mio
angolino
Beh,
non ho molto da dire, penso che la FF dica tutto da sola (ma le FF parlano?
Nd_vocina-fuori-campo) (Certo! Nd_ireat)
Rispondo
subito alla recensione:
strawberry_:
tranquilla, non è né Yaoi né Shonen ai. Non sono brava a scrivere quel tipo
di fan fiction anche se mi piace leggerle (alcune devo ammettere sono proprio
belle).
Chissà
come finirà?????? (ma se non lo sai tu! Che scrittrice scapestrata
Nd_vocina-fuori-campo) (finita di uccidere la vocina-fuori-campo aggiorno
Nd_ireat)
Ciao e
al prossimo capitoloooooooooo (il sole le fa male...Nd_vocina-fuori-campo)
Ireat^^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** L'Homunculus e L'Alchimista ***
La verità di Envy Capitolo 4
La
verità di Envy
Capitolo 4:
L’Homunculus e l’Alchimista
Nessuno
mi ha mai voluto bene.
Tutti appena mi vedono urlano spaventati gridando: “Oh, no! Un Homunculus,
scappate!”
Spesso aggiungono: “Lui è Envy, il più cattivo di tutti…”
E’ vero: dei sette Homunculus, io sono senza dubbio il più cattivo, spietato,
ma soprattutto…potente!
Io sono il più potente di tutti, nulla mi spaventa.
Ma soprattutto non mi trovo mai, dico MAI, con le spalle al muro.
-Cosa
ti fa credere che ti lascerò andare?- chiese il giovane Alchimista, che
iniziava a preoccuparsi. Cosa aveva da ridere quell’essere?
-Non mi serve il tuo consenso, Alchimista!- disse Envy, pronunciando quelle
parole come fossero di fuoco puro. Intrise di odio fino al midollo. –Tu non mi
avrai mai catturato!
-Non credo proprio…- e dicendo questo, estrasse dalla tasca una ciocca di
capelli. Biondi.
Envy si bloccò di colpo. Una ciocca di capelli biondi, lisci, lunghi, forse un
po’ sporchi. Erano tutto ciò che rimaneva della sua vecchia vita. Della vita
in cui era stato umano. Della vita di cui non aveva ricordi. Solo una ciocca di
capelli.
-Non te l’aspettavi, vero?- disse Edward, sorridendo. –La verità è che tu
non sei che un Homunculus, un errore di noi alchimisti. E sta a noi alchimisti
cancellarti!- gridò all’Homunculus.
Envy avrebbe dovuto tremare, gridare, implorare libertà. No, perché mai. Lui
non aveva affatto paura. Stava veramente per morire?
-Ah, già. Dimenticavo che voi uomini pensate di essere i migliori. E quindi,
quando fate un errore tendete sempre a cancellarlo. Non pensate che questo
errore potrebbe avere sentimenti?
-No! Tu sei solo un Homunculus! Non puoi avere sentimenti! Sei solo una creatura
creata da un alchimista: nulla più! Tu sei un errore!
-Con che diritto voi alchimisti date la vita e poi uccidete?
-Tu non sei vivo!
-Come puoi esserne certo?- gli urlò l’Homunculus. –Come puoi sapere come mi
sento, cosa provo? Cosa vuoi saperne? Quando la gente, gli alchimisti ti
chiamano…Homunculus! Voi vi chiamate alchimisti, ma voi avete scelto di
esserlo. Io non ho scelto di essere un Homunculus! Io sono nato così! E che
colpa ne ho? Nessuna, la colpa è solo vostra, di voi alchimisti!- Envy riprese
fiato. –Che diritto hai di uccidermi?
Fra l’Homunculus e l’Alchimista calò il silenzio. Un silenzio carico di
rimorso e tensione. I visi contratti, i muscoli tesi.
-Ehi, Homunculus- disse Ed.
Envy non si girò neppure.
-Ehi…Envy- disse Ed, con uno sforzo. Suonava così innaturale che
quell’essere avesse un nome. –Ci rivedremo. Ma allora saremo nemici.
Envy sorrise.
-Va bene, Edward.
E scomparve dalla finestra, lasciando solo una ciocca di capelli.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Pensate
sia finita? Beh, mi dispiace, c'è ancora un altro capitolo (wahahah!!!)('sta
risatina satanica non l'ho capita Nd_vocina-fuori-campo)
Rispondo
alle recensioni
strawberry_:
eh già, le recensioni sono quasi sempre poche. Ma non mi perdo d'animo!
*pollice alzato alla Rock Lee*
CylanL:
hai ragione, odiare Envy è inconcepibile (anche se purtroppo qualcuno continua
a dire che è uno schifoso bastardo)(tipo le mie compagne di scuola)
Bene,
aspettate con ansia l'ultimo capitolo!!! (wahahaha!!!)(occhei, qui la risata
satanica ci stava^^)
Ireat
(<---già partita per l'australia)(per chi se lo chiedesse, no, non andrò in
australia in vacanza, ma confesso mi piacerebbe)
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** La degna conclusione ***
La verità di Envy Capitolo 5
La verità di Envy
Capitolo 5:
La degna conclusione
Envy tornò nella sua grotta.
Quei capelli…Gli avevano fatto venire in mente un ricordo passato. Il ricordo
di un’altra vita. Una vita in cui era…umano!
Proprio così: lui era stato umano, ed era morto.
Anche prima aveva rischiato di morire e…
No! Quello non era lui. Quella non era una sua ciocca di capelli, quei ricordi
che di tanto in tanto affioravano non arano suoi.
Lui non era che un Homunculus.
Uno sporco, lurido, maledetto Homunculus.
Avrebbe continuato a guardare il mondo dall’alto in basso, senza paura del
tempo o della morte. Sarebbe andato avanti.
Non voleva diventare umano, nel profondo del cuore?
No! Lui non aveva cuore.
Era solo un Homunculus.
E così sarebbe rimasto per tutta la vita.
Solo un Homunculus.
Entrò nel buio della grotta, e venne divorato dalle tenebre.
Questa storia si è conclusa.
Ora l’orgoglio di Ed è aumentato perché sa cos’è un Homunculus.
O meglio, crede di sapere.
Illuso.
Illusi tutti.
Solo un Homunculus può sapere la verità degli Homunculus.
Solo uno di noi può sapere cosa si prova a non avere un cuore.
Questa è la mia storia.
Questa è la mia verità.
E la ciocca, i ricordi? Qualcosa ci sarà dietro…
Bisognerebbe indagare, bisognerebbe cercare, bisognerebbe…
Già, bisognerebbe. Ma questa è un’altra storia.
Questa è la verità di
Envy.
THE
END
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
THE
END!!! Finita
un po'
sono triste, ma, come uso dire, dopo una fan fiction ce n'è sempre un'altra (ahahah!!!)(ma
che ridi??)
Avrò
tempo per dedicarmi ad altre fiction, o storie originali (a seconda di come
butta l'ispirazione)
Ma una cosa è certa: EPF necessita di FF su ENVY e sugli HOMUCULUS (e anche di
un fan club!!!)
Nel
frattempo potrò dedicarmi a Fullmetal Party e a prendere confidenza co 'sto
stupido di Front Page, che mi fa sclerare ogni volta (accidenti a te! l'ira
degli homunculus si abbatterà su questo maledetto programma) (fine del mio
sfogo verso Front Page)
rispondo
alle recensioni:
strawberry_:
è vero che Envy dice sempre di essere orgoglioso di essere un Homunculus, ma in
fondo non possiamo esserne certi. Chissà cosa trama in quel suo cuore di
pietra!!!! (bohhh!)(sarebbe da chiederlo alla Arakawa)
CylanL:
Ed non potrà mai sconfiggere gli Homunculus (anche e l'Arakawa è di un altro
parere, purtroppo). Era sicuro appunto perché aveva la ciocca, che maledetto!!!
(apre la porta della stanza e si ritrova davanti uno stuolo di fan di Ed armate
di spranghe e fucili)(<---spero di no!)
In ogni
caso sono contenta perché in luglio uscirà FMA 18!!!!!
MESSAGGIO
DI SENSIBILIZZAZIONE: non credete che nel numero 13 di FMA, nel dorso di
copertina avrebbero dovuto mettere Envy e non Havoc??? Dobbiamo protestare! FAN
di ENVY: all'attacco!!!!!! (chiedesi rinforzi)
Saluto
tutte coloro che hanno letto questa fiction e non mi importa se solo due hanno
recensito: grazie perciò a strawberry_ e a CylanL
Mi
avete sotenuto con le vostre recensioni e con il vostro amore per Envy e gli
Homunculus.
CIAO!!!!!!
e alla prossima
Ireat^^
(e vocina-fuori-campo, purtroppo)
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=245992
|